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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Febbraio 2010
Politica
"I BANCHIERI HANNO PERSO I LORO AMICI A DAVOS"  
 
 Davos, 3 febbraio 2010 - Quest´anno la riforma del sistema bancario è stato uno dei temi principali del Forum economico mondiale di Davos. "I banchieri hanno perso i loro amici", è la sintesi della vice-presidente del Parlamento Silvana Koch Merin di ritorno dal vertice. Leggi le sue impressioni e quelle del Presidente Buzek. Il piano Obama per regolare e riformare il settore bancario, inclusa la possibilità di ridurre la taglia delle banche, ha trovato vasta eco perfino a Davos. "A parte i banchieri stessi, tutti - compresi i grandi manager - sono convinti che il quadro di regole del settore finanziario vada migliorato", dice la deputata liberale tedesca Koch Merin. Ma i dirigenti delle banche sostengono che troppe regole renderanno più difficile la concessione di prestiti, e quindi ritarderanno la ripresa economica. Una riforma planetaria - "Un buon laboratorio di idee, molti spunti di riflessione, soprattutto nell´ambito della regolamentazione globale della finanza", così descrive il presidente del Parlamento Jerzy Buzek l´atmosfera a Davos. In una sessione informale, ministri e rappresentanti del settore bancario si sono trovati d´accordo almeno su una cosa: le nuove regole, per funzionare, dovranno applicarsi a scala mondiale e in modo coordinato. "L´ue dovrebbe prendere il timone di questa sfida. Noi possiamo credibilmente mostrare al mondo come la cooperazione fra Paesi porta buoni risultati!", commenta la Koch-merin. Nessun accordo, ma una buona piattaforma - "Anche se quest´anno le discussioni non hanno portato a nessun accordo, né sulla ripresa del dialogo sul commercio internazionale, né sull´impulso da dare ai negoziati sul clima, è stata comunque un´opportunità unica di scambiare idee e riflessioni", conclude Buzek. "Davos è un posto straordinario, dove emergono idee e pensieri nuovi. E a volte quelle idee, dopo qualche tempo, diventano proposte, spesso su scala globale". Il Forum Economico Mondiale è un´organizzazione internazionale indipendente che riunisce ogni anno leader politici e dirigenti nella località di Davos, in Svizzera. .  
   
   
ZAPATERO SCOMMETTE SULLA RIPRESA: "ECCO LE NOSTRE RISPOSTE ALLA CRISI"  
 
Bruxelles, 3 febbraio 2010 – Di seguito l’ intervento di José Luis Zapatero al Parlamento europeo il 20 gennaio 2010. Ridurre la dipendenza energetica dell´Ue, promuovere l´e-commerce, sviluppare l´auto elettrica e migliorare la qualità delle università. Sono queste le quattro aree su cui scommette il primo ministro spagnolo Zapatero, che oggi ha presentato all´Aula il programma della Presidenza spagnola del Consiglio Ue. Dall´emiciclo, pollici in alto per l´obiettivo ripresa economica. Ma sulle misure, il Parlamento si divide. Sei mesi, quattro priorità - "L´unione europea ha bisogno di scommettere su se stessa", ha detto il primo ministro José Luis Rodríguez Zapatero, spiegando che dare una giusta risposta alla crisi economica deve essere il primo obiettivo. Il Presidente in carica del Consiglio ha ricordato le quattro priorità del suo mandato. Si devono realizzare "un mercato energetico comune" per ridurre la dipendenza energetica nell´Unione europea, e un "mercato interno digitale" per aumentare la produttività e promuovere il commercio elettronico. Occorre poi rendere il settore industriale più sostenibile, anche con il progetto delle auto elettriche, e investire nella ricerca e nell´istruzione affinché l´Ue possa diventare un giocatore mondiale ancor più di primo piano. Tra gli altri dossier della Presidenza spagnola, Zapatero ha indicato l´attuazione dei nuovi strumenti messi a disposizione dal trattato di Lisbona affinché "i cittadini si sentano più vicini alle istituzioni dell´Unione europea", come il nuovo diritto d´iniziativa legislativa e la lotta contro la violenza domestica in Europa con nuove misure legislative. Riguardo al terremoto ad Haiti, ha detto: "dimostreremo cosa possiamo fare come europei . In quelle parti del mondo che soffrono di più". "Stiamo fornendo una risposta forte al loro bisogno di assistenza internazionale". Ma i popolari replicano: "il modello spagnolo non convince" Il capo-gruppo popolare Joseph Daul ha accolto con favore la proposta di Zapatero su una nuova struttura europea di governance economica, ma ha aggiunto che il suo gruppo non può accettare la crescita del deficit pubblico. A suo parere, occorre piuttosto sostenere le piccole e medie imprese. "Per essere onesto, signor Zapatero, non sono convinto che le proposte sue e della sua famiglia politica per uscire dalla crisi siano quelle giuste", ha chiosato il francese. A nome della famiglia socialista e democratica, a cui Zapatero appartiene, Martin Schulz s´è congratulato per l´ordine del giorno "promettente" e per il programma ambizioso. Ricordando le quattro priorità indicate da Zapatero, ha giudicato corretto l´approccio riguardo al modello di governance economica proposto che "porterà l´Europa in una nuova fase". Le sfide dell´Europa non possono essere affrontate con un vertice dopo l´altro:"è necessario che gli Stati membri attuino le proposte avanzate". In conclusione, ha esortato un maggiore controllo sul settore finanziario. Riferendosi anch´egli alla governance economica, Guy Verhofstadt , leader dei Liberl-democratici, ha sottolineato che la questione fondamentale è quella di sapere se il Consiglio e gli Stati membri sono disposti a cambiare il metodo del "coordinamento aperto" che ha fallito, e portato solo "la compilazione di documentazione supplementare". Riguardo al cambiamento climatico, ha auspicato "un´altra strategia" post Copenaghen, poiché "il nostro approccio è fallito". In proposito, ha spiegato che il piano deve essere fondato su tre elementi: "un Signor o una Signora Cambiamento climatico, un accordo trilaterale con Stati Uniti e Cina e una responsabilità condivisa sulla base di interessi comuni con gli Usa, come il sistema di scambio di emissioni". Zapatero ha replicato sostenendo la necessità di un sistema di sanzioni nella nuova strategia di sviluppo economico. "Tutto quello che abbiamo realizzato insieme ha funzionato, ha aggiunto: l´euro, il patto di stabilità e il mercato interno". Daniel Cohn-bendit, parlando per i Verdi, ha chiesto a Zapatero di riprendere l´idea di Michel Barnier su un corpo di protezione civile europeo, "che avrebbe permesso all´Ue di dispiegarsi meglio ad Haiti". Riguardo alla situazione economica, ha ammonito che la crescita può anche avere un impatto negativo sul clima: "se non discutiamo del tipo di crescita che vogliamo a livello europeo, rifaremo gli stessi errori". Sulla dipendenza energetica, ha sostenuto che "l´efficienza e il risparmio energetici sono la migliore maniera per essere più indipendenti". Ha poi proposto di aumentare fino al 30% il risparmio energetico dell´Ue e di creare un grande progetto europeo per i tram, come nuova fonte di occupazione e mezzo di promuovere mezzi di trasporto più ecologici. Per il premier spagnolo, le auto elettriche non rappresentano che un elemento supplementare della crescita sostenibile fondata sull´economia verde. Conservatori: "No a governance economica sovra-nazionale" Per Timothy Kirkhope "istituire politiche economiche obbligatorie" invece di coordinarle "non è pertinente con la situazione attuale e ha un sapore socialista". Ha poi detto che il suo gruppo avrebbe giudicato la Presidenza spagnola sulla base dei risultati e ha invitato il Primo Ministro a dedicare più energie per combattere il cambiamento climatico e "il governo illegittimo e brutale dell´Iran" Zapatero ha replicato che non vi è alcuna intenzione di aumentare il controllo sugli Stati membri, ma piuttosto "l´idea è di creare una maggiore competitività". Ha quindi spiegato che 27 sistemi nazionali non possono funzionare a livello mondiale, con il rischio di un peggioramento della competitività dell´Unione europea nei confronti dei suoi concorrenti a livello mondiale. Per Willy Meyer (Gue/ngl) il programma della Presidenza spagnola "non può risolvere i problemi fondamentali dell´economia. E´ necessario un intervento maggiore, in particolare nel settore finanziario". Ha quindi affermato che "tutto quello che siete in grado di offrire è obsoleto; state sostanzialmente smantellando il modello sociale europeo". Ha poi informato Zapatero del suo dissenso a che un vertice sotto la Presidenza spagnola sia organizzato in Marocco, perché Madrid non riconosce il diritto del Sahara occidentale all´autodeterminazione. In conclusione ha affermato che Israele dovrebbe rispettare le clausole sui diritti umani contenute nell´accordo di associazione. Nella sua replica il Primo Ministro spagnolo ha ribadito la sua intenzione di tenere la riunione in Marocco. Marta Andreasen (Efd), riferendosi agli abusi edilizi in Spagna, ha dichiarato che "il Parlamento ha approvato tre relazioni al riguardo ma non è stata intrapresa alcuna azione specifica". Ha quindi spiegato che alcuni cittadini della sua circoscrizione hanno perso le loro proprietà sulla costa. .  
   
   
LADY ASHTON AL PARLAMENTO EUROPEO HAITI: OCCORRONO AIUTI D´EMERGENZA E PER RICOSTRUZIONE SUL LUNGO TERMINE  
 
Strasburgo, 3 febbraio 2010 - Nel corso del dibattito di martedì pomeriggio 19 gennaio, i deputati hanno sottolineato la necessità che l´aiuto promesso sia fornito al più presto e che ci sia un fermo impegno a favore della ricostruzione. Nella sua prima dichiarazione al Parlamento, Lady Ashton, l´Alto Rappresentante dell´Ue, ha dichiarato che "il nostro obiettivo è quello di alleviare le sofferenze e il nostro impegno per la ricostruzione è a lungo termine". "Ho chiesto questo dibattito per aggiornarvi su questo enorme disastro politico e umanitario", ha detto Catherine Ashton al Parlamento. I Ministri degli Affari esteri hanno deciso lunedì di impegnare 122 milioni di euro in aiuti umanitari e 100 milioni di euro per gli aiuti non umanitari. Inoltre il contributo finanziario dell´Ue per la ricostruzione sarà pari a 200 milioni di euro. "E´ una grande risposta in poco tempo. Ma trovare il denaro è meno difficile che farlo giungere sul posto", ha continuato la Ashton, indicando che il Consiglio tornerà a occuparsi di Haiti lunedì 25 gennaio ed è probabile che deciderà anche di inviare un contingente della gendarmeria europea a Port-au-prince. "L´unione europea ha reagito rapidamente, ma abbiamo resistito al desiderio di precipitarci sul posto", ha detto ai deputati, in linea con le indicazioni del Segretario generale dell´Onu. Ha aggiunto che lei si recherà negli Stati Uniti questa settimana per coordinare gli sforzi con l´Onu e l´amministrazione americana. De Gucht: "evitare altre catastrofi" "Non si tratta solo di salvare vite umane, ma di salvare un paese nella sua interezza", ha detto Karel De Gucht, commissario per lo sviluppo e gli aiuti umanitari. Ha poi precisato che anche molti membri di organizzazioni internazionali sono stati vittime della catastrofe, rendendo ancora più difficile l´organizzazione degli aiuti in loco. Aiuti medici, tecnici e logistici sono necessari per evitare ulteriori catastrofi, come l´epidemia di colera. De Gucht ha annunciato la sua imminente visita ad Haiti e alla vicina Repubblica dominicana. I deputati: cancellare il debito, Ue più visibile Gay Mitchell, a nome del Ppe, ha espresso l´auspicio che, poiché l´Ue nel suo insieme rappresenta il più grande donatore di aiuti umanitari al mondo, "l´Unione europea si renda più visibile sul terreno", per esempio con la possibile presenza di forze militari Ue. Facendo riferimento alle iniziative per la raccolta di fondi, Linda Mcavan (S&d), ha dichiarato che "il pubblico ha risposto in modo straordinario" e anche l´Unione europea dovrebbe incrementare il suo aiuto. Sottolineando che una Conferenza internazionale dovrebbe occuparsi del problema del debito di Haiti, ha chiesto se il prestito di 100 milioni di euro stanziato dall´Fmi possa essere convertito in donazione. Per Liam Aylward (Alde), "la situazione ad Haiti è il peggior disastro umanitario da decenni". I problemi burocratici stanno chiaramente ostacolando la distribuzione degli aiuti. Una chiara leadership e un´assistenza coordinata in loco sono necessarie. "Lo sviluppo a lungo termine di Haiti, ha concluso, deve diventare una priorità". Per i Verdi è intervenuta Eva Joly, presidente della commissione per lo sviluppo, sottolineando la portata "senza precedenti" della tragedia. "Le istituzioni internazionali hanno imposto politiche sbagliate ad Haiti ed abbiamo indebolito il tessuto sociale nel Paese". "Quello che dobbiamo fare ora è fornire tutto il sostegno possibile". Concludendo il suo intervento, ha paragonato i 150 miliardi di dollari stanziati per aiutare le banche Usa al volume degli aiuti previsti per Haiti. Nirj Deva (Ecr) ha chiesto l´avvio di un´operazione di soccorso globale in grado di fornire, oltre all´aiuto immediato, anche la ricostruzione in loco delle infrastrutture distrutte. Secondo Patrick Le Hyaric (Gue/ngl, Fr), l´assistenza dell´Unione europea ad Haiti deve essere incrementata e anche il sistema bancario mondiale dovrebbe contribuire. Il Parlamento europeo dovrebbe dare il suo accordo per una cancellazione incondizionata del debito di questo Paese. Fiorello Provera a nome del gruppo Efd ha ricordato che in situazioni simili, con ampie distruzioni di edifici e di infrastrutture e con migliaia di morti, "è quasi impossibile portare aiuto in maniera efficace senza condizioni minime di ordine pubblico e di sicurezza". Qualsiasi intervento d´aiuto "risulta difficile senza uno stretto coordinamento nella raccolta dei beni necessari ed una ordinata distribuzione degli aiuti". "Capire quel che serve, a chi serve e quando serve è fondamentale". Un altro elemento su cui riflettere, secondo il deputato leghista, è che "troppe volte la generosità dei donatori pubblici e privati è stata tradita ed ingenti risorse finanziarie non sono andate a chi ne aveva davvero bisogno". È necessario quindi "un severo sistema di controlli per evitare dispersioni o ruberie soprattutto in paesi fragili con un alto livello di corruzione e scarsa governance". L´europa, ha concluso, "è chiamata a dare una dimostrazione della propria efficienza e mi auguro che abbia successo". Lady Ashton: "Il mio posto è qui, coordinamento è la chiave" "Lavoriamo a stretto contatto e in collaborazione con gli Stati Uniti" - ha rassicurato la Ashton - "è una parte importante di ciò che facciamo". "Non dimentichiamo che, per la prima volta, Consiglio e Commissione si sono mobilitati per rispondere alla crisi immediatamente", ha sottolineato, ricordando che 21 Stati membri hanno risposto con impegni concreti in termini di squadre di ricerca e soccorso, ospedali mobili e unità di depurazione delle acque. Ai deputati che hanno criticato la sua mancata visita ad Haiti, ha detto: "non sono un medico, né un vigile del fuoco; il mio ruolo è quello di facilitare il coordinamento a livello Ue e con le Nazioni Unite". .  
   
   
MARIO MONTI SULLA CRISI: "PIÙ COOPERAZIONE EUROPEA IN MATERIA FISCALE"  
 
Bruxelles, 3 febbraio 2010 - Intervenendo un seminario della commissione speciale sulla crisi, l´ex-commissario europeo ha insistito sulla necessità di andare avanti con il mercato unico e non cedere alle sirene del protezionismo, ma di renderlo "accettabile" dal punto di vista sociale. La ricetta? Una maggiore cooperazione europea in materia di tasse, per evitare che il ´dumping fiscale´ benefici i capitali a scapito dei lavoratori. I deputati hanno discusso anche di come riformare i sistemi pensionistici europei. "La disoccupazione in Europa è al 10%, fra i giovani arriva fino al 20%. Servono riforme del sistema sociale entro i prossimi due anni. " - così il liberale tedesco Wolf Klintz, presidente della commissione speciale sulla crisi, ha introdotto giovedì 28 gennaio l´intervento di Mario Monti sulla "crisi e le sue conseguenze sociali". Il presidente della Bocconi ha subito messo in luce la sfida principale: combinare il completamento del mercato unico con adeguate tutele sociali. L´ "economia sociale di mercato", caposaldo dell´Europa e "obiettivo del Trattato di Lisbona", può realizzarsi solo a patto che le due dimensioni, quella del "mercato" e quella "sociale" non siano separate. Anche se - secondo il professore - le politiche sociali devono restare di competenza nazionale. Qual è, allora, la leva da muovere a livello europeo? Perché l´integrazione economica non si trasformi in un boomerang contro l´Europa, serve una politica fiscale più coordinata. "Non dovremmo avere paura di ammettere che probabilmente bisognerà alzare le tasse nei prossimi anni. Allora, meglio farlo in modo coordinato a livello europeo". La "competizione fiscale" fra Paesi europei, infatti, produce conseguenze in generale "ingiuste", e nessun beneficio sociale per i lavoratori. La deputata socialista Pervenche Berès, incaricata del rapporto finale del Parlamento sulla crisi, ha risposto affermando che "il mercato ha mostrato di non produrre da solo l´equilibrio sociale sperato", e ha chiesto a Monti, consulente speciale di Barroso per il rilancio del mercato interno, di essere più ambizioso sul fronte sociale, di trovare gli strumenti giusti per integrare "elementi sociali nella politica economica europea", perché il Trattato di Lisbona, a differenza dei precedenti, includa finalmente questa dimensione. Riforma dei sistemi pensionistici - Dopo l´intervento di Monti, la riunione si è concentrata soprattutto su come i sistemi pensionistici europei, già fragili a causa della riduzione delle entrate negli erari, potranno affrontare l´invecchiamento della popolazione. L´economista dell´Oecd Edward Whitehouse ha incitato a "riformare i sistemi di previdenza, perché il costo dell´invecchiamento della popolazione sarà dieci volte più elevato del costo della crisi", che - se non si agisce - potrebbe trasformarsi in una "crisi sociale lunga decenni". Il commento del popolare austriaco Othmar Karas sul bisogno di rendere i diversi sistemi previdenziali europei "più comparabili" e "più legati a un modello europeo" è stato accolto con scetticismo: i sistemi nazionali sono così diversi, che è difficile immaginare un possibile denominatore comune. I prossimi passi - La commissione speciale sulla crisi continuerà la serie di audizioni e incontri per stilare una lista di raccomandazioni nei prossimi mesi. L´on. Pervenche Berès presenterà il suo progetto di rapporto il 29 aprile. La plenaria dovrebbe approvarlo definitivamente in settembre. .  
   
   
IL PROCURATORE DEL TRIBUNALE PER L´EX-YUGOSLAVIA: "L´INTERA REGIONE VITTIMA DEI CRIMINI DI GUERRA"  
 
Bruxelles, 3 febbraio 2010 - Nel 2008 ha sostituito Carla Del Ponte alla testa del Tribunale dell´Aia per la ex-Yugoslavia. Settimana scorsa è venuto al Parlamento per fare un bilancio dei 16 anni di instancabile lavoro dei giudici per processare i criminali di guerra. Ora Serge Brammerz chiede l´aiuto dell´Europa per catturare i latitanti prima della chiusura della Corte. Serge Brammerz, belga, 48 anni, ha partecipato a una riunione della Commissione Esteri del Parlamento il 26 gennaio, per parlare della cooperazione dei Paesi dei Balcani occidentali con il Tribunale Penale Internazionale per l´ex-Yugoslavia ed esporre come intende concludere il mandato della Corte dell´Aia nei prossimi anni. Ne abbiamo approfittato per intervistarlo. Che lezioni avete imparato dall´esperienza del Tribunale? E qual è il bilancio generale di questi anni? Forse è troppo presto per tirare conclusioni definitive, non siamo ancora alla fine del processo. Credo che avendo incriminato 161 persone, il Tribunale abbia contribuito a fare luce sui crimini commessi nell´area. All´inizio, ovviamente, abbiamo sperimentato una serie di difficoltà organizzative e logistiche. Ma alla fine, se consideriamo il numero di cause intentate, penso si possa considerare soddisfacente. In modo più generale, sapete che dopo il Tribunale per la ex-Yugoslavia, quello del Ruanda, la Corte speciale per la Sierra Leone e le Camere per la Cambogia, è stato creata la Corte Penale Internazionale (Icc). Ritengo positivo che l´esperienza dei tribunali ad hoc abbia contribuito alla nascita dell´Icc come corte permanente. La sofferenza delle persone non si può quantificare. Ma se dovesse descrivere il lavoro del Tribunale in numeri: quanti casi analizzati, quante pagine di documenti, quanti testimoni…? Milioni di pagine di documenti. E migliaia di vittime che hanno testimoniato durante questi 16 anni. Non possiamo dare cifre precise, ma ci sono state vittime di tutti i tipi. Persone che hanno perso la vita, persone violentate, persone che hanno perso i loro familiari. La comunità delle vittime è estremamente numerosa. In un certo qual modo, tutta la regione è vittima dei crimini commessi da un numero limitato di individui. Ed è l´intera regione che soffre oggi le conseguenze politiche. Due accusati, Ratko Mladić and Goran Hadžić, sono ancora latitanti. Quando pensa che il Tribunale potrà concludere il suo mandato? L´unico esito positivo, sarebbe l´arresto dei due fuggitivi mentre il tribunale è ancora funzionante, cioè nei prossimi due-tre anni. Altrimenti, il Consiglio di Sicurezza (Onu) sta lavorando alla creazione del cosiddetto "meccanismo residuale". Sarà un organismo che si occuperà della protezione dei testimoni, una volta che il Tribunale sarà chiuso. E questo meccanismo avrà anche una componente giudiziaria, che sarà attivata ogni volta che uno dei latitanti verrà arrestato. Credo che il messaggio che il Consiglio di Sicurezza e la comunità internazionale vogliono dare è che dovunque e comunque i latitanti saranno arrestati, ci sarà un organo giudiziario pronto a processarli. E´ un meccanismo che potrebbe non finire mai? No, non c´è questo rischio. Per questo chiediamo sostegno alle istituzioni internazionali, e fra esse al Parlamento europeo, perché aiutino i Paesi dei Balcani ad arrestare i latitanti rimasti. .  
   
   
EUROPA: EMILIA-ROMAGNA E AQUITANIA SIGLANO UN PROTOCOLLO D´INTESA E DEFINISCONO GLI AMBITI DI COOPERAZIONE PER I PROSSIMI ANNI: GIOVANI, ISTRUZIONE, RICERCA, ECONOMIA E CULTURA. ERRANI: "LE REGIONI CONTRIBUISCANO A RENDERE PIÙ FORTE L´EUROPA DI FRONTE ALLE SFIDE GLOBALI"  
 
 Bologna, 3 febbraio 2010 – Istruzione e formazione professionale, giovani, innovazione e ricerca, economia, cultura e turismo. Sono i principali settori su cui si concentrerà nei prossimi cinque anni la collaborazione tra l’Emilia-romagna e la Regione francese dell’Aquitania. Il protocollo d’intesa che delinea anche il piano delle attività comuni è stato siglato questa mattina in Viale Aldo Moro dal Presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani e dal Vicepresidente della Regione Aquitania con delega alle relazioni internazionali ed europee Jean Guérard, a capo di una delegazione francese in visita a Bologna. Presenti anche Laurent Rey-lescure e Jean-michel Arrivée, rispettivamente direttore e responsabile di servizio degli affari europei e delle relazioni internazionali, Han-fang Julie Zhu, incaricata dei rapporti con la Regione Emilia-romagna e Marie Pierre Mesplede, responsabile del servizio di Bruxelles. “Le Regioni devono contribuire alla costruzione di un’Europa più forte, in grado di fare quel salto di qualità di cui c’è bisogno per affrontare la profonda ridefinizione degli assetti politici ed economici globali”, ha detto il Presidente Errani durante la firma del documento. “Occorre rafforzare le reti interregionali europee affinché le Regioni abbiano più peso in Europa: non basta il Comitato delle Regioni né un ruolo di sola consultazione”. L’intesa plurisettoriale siglata oggi ha una validità di cinque anni e abbraccia diversi ambiti, con un’attenzione particolare alle nuove generazioni: Emilia-romagna e Aquitania fanno entrambe parte della rete europea Ery per la promozione e il raccordo delle politiche giovanili. Con l’intesa di fatto si costruisce il quadro dell´intensa e fitta rete di scambi tra scuole e istituti, università ed enti di ricerca, associazioni culturali, cooperative sociali e imprese delle due regioni, molto attive in tante esperienze di collaborazione già avviate. Le due Regioni si impegnano a sostenere ulteriormente iniziative fra i governi locali, le organizzazioni economiche e sociali, le imprese e le università, le istituzioni culturali e scientifiche. Tra gli obiettivi anche il rafforzamento della cooperazione tra i rispettivi uffici di rappresentanza a Bruxelles, anche per coinvolgere altre regioni in progetti interregionali e finanziati dall’Unione Europea. Sul fronte dell’istruzione e delle politiche giovanili saranno facilitati gli scambi scolastici e i tirocini e verrà promossa la partecipazione dei partner alle manifestazioni organizzate nelle due regioni, come ad esempio il “Festival des lycéens” in Aquitania. Per quanto riguarda la ricerca e l’economia, si intensificheranno la concertazione tra le rispettive agenzie d’innovazione (Aster, Innovalis), le collaborazioni all´interno del network delle regioni Europee Lrn (Lisbon Regions Network) e i contatti reciproci fra le Università e i laboratori di ricerca. Le due Regioni si impegneranno poi a mettere in contatto imprese e attori economici dei loro territori (soprattutto sul fronte dell’economia sociale e solidale) e a sviluppare collaborazioni dirette presso alcune strutture interregionali europee del settore agro-alimentare (Arepo, Areflh). Emilia-romagna e Aquitania più vicine anche negli interessi culturali, con particolare attenzione alle opportunità di collaborazione nel campo della letteratura e del libro, dell´arte contemporanea e della cultura scientifica. Si conferma e si rafforza anche il partenariato tra il Festival della Filosofia di Modena e quello di Saint Emilion. A Bruxelles Emilia-romagna e Aquitania rafforzeranno la loro cooperazione con l’organizzazione di manifestazioni comuni che coinvolgano anche le rappresentanze delle Regioni partner di Assia (Germania) e di Wielkopolska (Polonia). .  
   
   
ALBANIA: PIL, RIVISTE AL RIALZO LE PREVISIONI DELLA BERS PER IL 2010  
 
 Tiranam 3 febbraio 2010 - La Bers ha corretto le proprie previsioni sulla crescita reale del Pil al 2% quest’anno, salendo rispetto al tasso dell’1,6% a/a previsto ad ottobre. Tuttavia, l’economia rallenterà rispetto alle previsioni del 4,3% riviste nel 2009, a causa del calo nel volume delle esportazioni e al minore livello delle rimesse. La crescita dell’economia domestica accelererà ulteriormente al 3,9% a/a nel 2011. La Bers prevede un recupero più rapido nel Sudest europeo pari mediamente all’1,2% a/a, salendo dallo 0,6% a/a previsto in precedenza. L’economia in più rapida espansione nella regione quest’anno sarà quella della Serbia con un tasso del 2,4%. Il Fmi e la Banca Mondiale hanno inoltre rivisto al rialzo le loro proiezioni fissando la crescita del Pil al 3% a/a nel 2010. Potrebbero essere necessarie delle restrizioni fiscali per controllare il bilancio e le banche commerciali dovranno monitorare attentamente il loro portafoglio prestiti visto che l’economia si è assestata all’ambiente post crisi. Questo è stato il commento del capo degli economisti della Bers per l’Europa sud orientale, Peter Sanfey. Nonostante i miglioramenti, le previsioni delle istituzioni internazionali rimangono al di sotto delle stime governative. .  
   
   
UNGHERIA, VENDITE AL DETTAGLIO IN CALO A NOVEMBRE  
 
 Budapest, 3 febbraio 2010 - In Ungheria i ricavi da vendite al dettaglio sono calati del 7,8 per cento durante il mese di novembre, accelerando il trend decrescente che a ottobre aveva provocato una flessione del 7,5 per cento. I dati sono stati forniti dall´Istituto ungherese di Statistica. Complessivamente, nei primi undici mesi del 2009, il volume delle vendite è calato del 5 per cento rispetto a quello conseguito nello stesso periodo del 2008. .  
   
   
"OBAMA E IL MONDO POST-AMERICANO"  
 
Milano, 3 febbraio 2010 - il 9 febbraio prossimo, alle ore 18. 00, l´Ispi ospiterà una Tavola Rotonda dal titolo: "Obama e il mondo post-americano" L´incontro è organizzato in occasione della pubblicazione del numero di febbraio di Limes dedicato a questi temi. L´incontro, che si svolgerà a Palazzo Clerici (Via Clerici, 5 - Milano). Segreteria (tel. : 02 86 93 053, e-mail: ispi. Eventi@ispionline. It, sito: www. Ispionline. It) .  
   
   
IL GOVERNO LANCIA UN PIANO STRAORDINARIO CONTRO LE MAFIE.  
 
Roma, 3 febbraio 2010 - Il pacchetto di provvedimenti - approvati dal Consiglio dei ministri del 28 gennaio scorso - comprende un decreto legge e un disegno di legge, con due deleghe al Governo: predisposizione di un testo unico per il coordinamento, l’armonizzazione e la modifica della normativa in tema di misure di prevenzione antimafia ed elaborazione di regole più stringenti in materia di documentazione antimafia. Nel decreto legge è prevista, in primo luogo, l’istituzione di un nuovo organismo, l’ “Agenzia nazionale per la gestione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata”, con sede a Reggio Calabria, titolare del potere di gestione, amministrazione e destinazione dei beni sottratti alla criminalità organizzata. Il disegno di legge delega il Governo a predisporre un testo unico per il coordinamento, l’armonizzazione e la modifica della normativa in tema di misure di prevenzione antimafia, al fine di dotare il Paese di una stringente disciplina dei casi di revocazione della confisca, dei rapporti fra sequestro di prevenzione e sequestro penale, e infine dei rapporti fra procedure di prevenzione e procedure concorsuali. Una seconda delega al Governo rende più stringenti le regole in materia di documentazione antimafia. Infine, il pacchetto di provvedimento varati prevede anche un Piano straordinario di vigilanza nei territori del Meridione più sensibili ai problemi del lavoro irregolare in agricoltura e in edilizia. Il Piano punta a rafforzare le azioni di controllo e di contrasto nelle quattro Regioni più sensibili alle problematiche del lavoro irregolare: Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Saranno eseguiti controlli in 20 mila aziende, 10 mila agricole e 10 mila edili, e sarà impiegata una task force di 550 ispettori, 500 presso le Regioni interessate dal piano e 50 provenienti da altre Regioni. Nell´ambito del piano straordinario un ruolo importante e prioritario è assegnato agli Enti bilaterali, che andranno irrobustiti e sostenuti da intese contrattuali di settore. Le risorse finanziarie messe a disposizione come fondo per le missioni e le spese di viaggio generali degli ispettori per circa 200 giornate ammontano a 1,9 milioni di euro. Al termine del Consiglio dei Ministri, riunito in via straordinaria a Reggio Calabria presso il palazzo della Prefettura, si è svolta la conferenza stampa del presidente del Consiglio Berlusconi e dei ministri della Giustizia Alfano e dell´Interno Maroni. Per battere la mafia – ha affermato il premier nel corso della conferenza stampa – bisogna soprattutto aggredire i patrimoni dei mafiosi. “Faremo di questa battaglia – ha aggiunto - il centro dell’attività di contrasto alla mafia stessa”. "Aggredire i patrimoni mafiosi - ha ribadito il ministro Maroni - significa mettere in crisi la struttura organizzativa dei clan mafiosi" e questa attività è diventata "lo strumento più efficace di lotta alle mafie". Nei 20 mesi del governo Berlusconi, ha riferito in particolare Maroni, sono stati sequestrati 12. 111 beni mobili e immobili alle organizzazioni criminali, per un controvalore di 7 miliardi di euro (+100% rispetto allo stesso periodo precedente) e sono stati confiscati 3. 122 beni per un controvalore di circa 2 miliardi di euro (un incremento del 345%). Il ministro Alfano, nel suo intervento, ha rivendicato che "i governi Berlusconi non hanno eguali per l´impegno antimafia, un impegno non fondato sulle parole ma sulle leggi". .  
   
   
FABBISOGNO DEL MESE DI GENNAIO 2010  
 
Roma, 3 febbraio 2010 - Nel mese di gennaio 2010 si è realizzato un avanzo del settore statale pari, in via provvisoria, a circa 4. 200 milioni, rispetto ad un fabbisogno di 1. 472 del mese di gennaio 2009. Il miglioramento del saldo del mese di gennaio, rispetto allo stesso mese del 2009, è dovuto sostanzialmente ad un incremento del gettito tributario, nonché ad un impatto più favorevole dei flussi finanziari netti con l´Unione Europea, a causa di una diversa distribuzione temporale di incassi e pagamenti. .  
   
   
VALUTAZIONE CIVICA SU ATTIVITÀ E SERVIZI DELLE PA  
 
Roma, 3 febbraio 2010 - Avviato ufficialmente dal Dipartimento della funzione pubblica un progetto che mette il cittadino al centro della valutazione dei servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni. Il progetto sperimentale sulla valutazione civica coinvolge 14 amministrazioni pubbliche e viene realizzato in collaborazione con le associazioni Cittadinanzattiva e Fondaca nell’ambito del Pon-governance 2007-2013. L’obiettivo è la verifica delle modalità di programmazione e miglioramento dei servizi pubblici dal punto di vista dei cittadini. L’iniziativa pilota e assolutamente innovativa anche a livello europeo coinvolge 14 comuni delle regioni obiettivo convergenza - Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. Il percorso di sperimentazione si focalizza sul tema della "qualità urbana" - intesa come qualità degli ambienti in cui i cittadini si muovono, vivono, socializzano, lavorano. L’attività di rilevazione sarà condotta direttamente dai cittadini e garantirà, per le amministrazioni coinvolte, utili indicazioni su come migliorare i propri servizi. Saranno direttamente i cittadini-monitori (cittadini selezionati e formati per la realizzazione della ricerca) a raccogliere, nei prossimi mesi, dati e informazioni in alcuni quartieri e spazi delle città coinvolte. Questo avverrà in parte attraverso l’osservazione diretta dei cittadini e, in parte, attraverso interviste e materiali messi a disposizione dalla amministrazioni locali. Nell’incontro di mercoledì 20 gennaio, che si è svolto a Roma presso il Dipartimento della Funzione Pubblica e ha dato ufficialmente il via al progetto, sono state presentate alle amministrazioni coinvolte, le fasi di lavoro da realizzare nei territori di riferimento; inoltre sono stati discussi gli strumenti di indagine per verificarne la fattibilità e l’applicabilità. Il lavoro procederà con il coinvolgimento e la formazione dei cittadini-monitori e, successivamente, con la raccolta e l’analisi dei dati, finalizzati alla definizione di indicazioni utili per il miglioramento dei servizi monitorati. La sperimentazione della valutazione civica si concluderà a giugno 2010 con la presentazione e la discussione dei dati e delle informazioni raccolte e con la condivisione di prime idee di miglioramento dei servizi. .  
   
   
MORATORIA SUI DEBITI DELLE PMI. I DATI AGGIORNATI AL 31 DICEMBRE  
 
Roma, 3 febbraio 2010 - Sono stati resi disponibili il 28 gennaio i risultati del terzo monitoraggio sull´applicazione dell´Avviso comune sulla sospensione dei debiti delle Piccole e Medie Imprese. L´avviso è stato sottoscritto dal Ministro dell´economia e delle finanze, l´Associazione Bancaria Italiana e i rappresentanti delle imprese di tutti i settori economici. Le domande di sospensione pervenute al 31 dicembre 2009 sono state circa 117 mila, (+40 per cento rispetto allo stock delle domande pervenute al 30 novembre). Tenendo conto dei tempi di istruttoria (circa 30 giorni), sono già state accolte fino a dicembre 83 mila domande per circa 7 miliardi di euro di mutui e leasing sospesi. Nel solo mese di dicembre sono stati sospesi circa 2 miliardi di euro. Le restanti domande sono state analizzate nel corso del mese di gennaio, i cui dati saranno disponibili alla fine di febbraio. .  
   
   
CREDITO: ABI, ISTITUITO IL TAVOLO DI ATTUAZIONE DEL PIANO FAMIGLIE AL VIA L’ ACCORDO PER LA SOSPENSIONE MUTUI: HANNO ADERITO 197 BANCHE PARI AD OLTRE IL 70% DEGLI SPORTELLI SUL TERRITORIO  
 
Roma, 3 febbraio febbraio 2010 - Il giorno dopo l’avvio dell’accordo per la sospensione dei mutui – cui hanno finora aderito 197 banche pari ad oltre il 70% degli sportelli sul territorio – è stato istituito a Roma il Tavolo di attuazione multilaterale del Piano famiglie. L’intesa è stata siglata tra Abi e Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento per le Politiche per la Famiglia e Dipartimento della Gioventù); il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (Direzione generale per l’inclusione sociale); l’Anci; la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome; la Cei; le Associazioni dei consumatori e degli utenti già firmatari dell’accordo. Il “Tavolo” si riunirà almeno tre volte l’anno con l’obiettivo di favorire la migliore attuazione di tutti gli interventi previsti dal Piano, attraverso una trasparente interazione e collaborazione tra i diversi soggetti coinvolti, pubblici e privati. In particolare il Tavolo si occuperà: - del monitoraggio dell’andamento della sospensione dell’ammortamento dei finanziamenti oggetto dell’accordo; - di promuovere la cooperazione per la migliore implementazione delle iniziative pubbliche e private sul territorio a sostegno delle famiglie; - delle attività di informazione e comunicazione ai cittadini sulle diverse misure esistenti. .  
   
   
FORMIGONI: COSI´ STIAMO REAGENDO ALLA CRISI DOPO SEI TRIMESTRI NEGATIVI, LA PRODUZIONE SEGNA UN +0,4% MASSIMA ATTENZIONE ALL´OCCUPAZIONE, ANTICIPO FONDI AGRICOLI  
 
Milano, 3 febbraio 2010 - La Lombardia sta reagendo alla crisi, registra finalmente dei dati positivi e punta a consolidare la ripresa. Un lavoro che avverrà con il coinvolgimento di tutto il sistema lombardo. Lo ha ribadito il presidente Roberto Formigoni in occasione della presentazione dell´indagine trimestrale sull´economia lombarda messa a punto da Unioncamere, Confindustria e Regione Lombardia. L´indagine ha permesso di registrare una svolta significativa. Dopo sei trimestri negativi, infatti, torna il segno positivo per la produzione industriale. Si tratta di un +0,4% (dato destagionalizzato) rispetto al trimestre precedente. La caduta tendenziale rallenta fortemente e migliorano le aspettative degli imprenditori. Positivi gli ordini sia dall´estero (+2,2%) sia dall´interno (+3,3%). Si registra un arretramento del calo tendenziale dei livelli produttivi dell´industria (-5,7% dopo tre trimestri consecutivi con valori oltre il -10%). Le aziende artigiane manifatturiere registrano maggiori difficoltà rispetto all´industria, ma si stabilizzano sia la riduzione tendenziale della produzione (-10,0% su base annua) che il calo congiunturale (-2,8% rispetto al trimestre precedente, dato destagionalizzato). "Si tratta di dati - ha detto il presidente Formigoni - che mostrano l´inizio di una reale inversione di tendenza, che confermano la nostra capacità di saper reagire alla crisi, ma che certamente non faranno venire meno l´attenzione di Regione Lombardia al mondo del lavoro, in particolare l´occupazione, per il quale servono ulteriori azioni". "In quest´ottica - ha aggiunto Formigoni - va letta la decisione di Regione Lombardia e Sistema Camerale di rinnovare l´Accordo di Programma fino al 2015. Con questo strumento abbiamo investito, dal 2006 a oggi, 289 milioni di euro con effetti positivi sul territorio. Il nuovo Accordo migliora la sua efficacia sul fronte della competitività delle imprese, l´attrattività e la competitività dei territori e la microimpresa e l´artigianato con un rifinanziamento, per il 2010, di 66 milioni di euro". Capitale Umano E Innovazione - Le leve del rilancio dell´economia lombarda, i fattori su cui investire, sono il capitale umano, l´innovazione e la coesione. "Puntando su queste leve - ha ricordato il presidente - Regione Lombardia fa registrare oggi dati economici migliori di quelli non solo di regioni italiane ma anche europee". "Per quanto riguarda il capitale umano, grazie al sistema della Dote - ha spiegato Formigoni - Regione Lombardia ha sostenuto il mondo del lavoro (112 milioni di euro), della formazione (25 milioni), il talento e il merito (58,4 milioni), non rinunciando ad affrontare alcuna delle crisi aziendali che si sono presentate sul territorio. L´accordo con il Governo sugli ammortizzatori sociali - che sono uno strumento, non certo il futuro, ha sottolineato Formigoni - ci ha visto spendere finora il 45% degli 1,5 miliardi di euro stanziati dall´accordo dello scorso anno con il Governo: è un tesoretto che consente di fare affidamento su risorse certe per i lavoratori in mobilità". In Arrivo Nuovo Pacchetto Per Le Imprese - Formigoni ha ricordato anche la decisione della Regione di anticipare, per 38. 000 imprese agricole, i fondi della Politica agraria comune (Pac) per un totale di 300 milioni di euro e di dare sostegno ai piccoli Comuni per realizzare opere pubbliche (fino a 400. 000 euro). Non si deve poi dimenticare il ruolo di Regione Lombardia nell´attivazione di Confiducia, che ha garantito, alla data del 29 gennaio, l´accesso agevolato al credito per 1307 aziende con un movimento di 165 milioni di euro. "Segnali, questi - ha detto Formigoni - della vicinanza concreta di Regione Lombardia al mondo delle imprese e ai cittadini. Capitoli importanti per i quali, già settimana prossima, dopo il confronto con il mondo sindacale e imprenditoriale potremo, come Regione, annunciare altre innovative forme di sostegno alla ripresa". 11 Miliardi Di Grandi Opere - "Occorre ora sostenere lo sviluppo e la ripresa - ha concluso Formigoni -. E lo si deve fare garantendo una continuità con le misure poste in essere anche in questa fase. Accanto a questo occorre portare a termine, in un´ottica di sviluppo sostenibile e di rispetto dell´ambiente, il grande progetto di infrastrutturazione di cui la Lombardia ha bisogno. In questi mesi Regione Lombardia ha confermato tutti gli investimenti previsti (11 miliardi) per realizzare le opere viarie e ferroviarie ed altre grandi opere pubbliche, tra cui voglio citare l´apertura dei cantieri della Brebemi e l´imminente apertura di quelli della Pedemontana. Opere che migliorano la Lombardia e offrono lavoro, un segnale concreto che Regione Lombardia vuole continuare a essere al fianco del mondo imprenditoriale e dei cittadini sulla strada della crescita e del rinnovamento". L´analisi congiunturale del quarto trimestre 2009 su industria e artigianato manifatturiero di Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia, Confindustria Lombardia è frutto di 1. 602 interviste a industrie e 1. 202 a realtà artigiane. Mostra un´inversione di tendenza e conferma le previsioni fatte dopo i dati del terzo trimestre 2009. Sono l´alimentare (+1,0%) e la chimica (+0,5%) i due settori che tornano in terreno positivo e mentre gli altri settori, pur negativi, mostrano valori decisamente meno critici rispetto agli scorsi trimestri. I più sofferenti in quest´ultima parte dell´anno risultano i minerali non metalliferi (-8,6%, contro il -10,7% dello scorso trimestre) e le manifatturiere varie (-8,1%). Anche l´importante, per l´economia lombarda, settore della meccanica riduce la contrazione tendenziale dal -12,4% dello scorso trimestre al -7,5%. Nell´artigianato, dati tutti in campo negativo compresi tra il -11,8% della meccanica e il -4,0% dell´alimentare, ma la caduta rallenta. Nell´industria, i dati sulla produzione per classe dimensionale evidenziano un miglioramento per tutte le classi, più marcato per la grande e media dimensione che registrano variazioni congiunturali positive (+1,7% le imprese da 50 a 199 addetti e +1,4% le imprese con più di 200 addetti). Anche nell´artigianato i migliori risultati sono appannaggio delle imprese maggiori, ma si tratta solo di un rallentamento della caduta (-9,4% la variazione tendenziale per le imprese con più di 10 addetti contro il -11,3% dello scorso trimestre). Si attenua la crisi nell´industria anche se, a fronte del 10% di imprese con variazione della produzione nulla, il 57% ha variazioni tendenziali molto negative (oltre il -5%) e il 22% ha variazioni molto positive (superiori al +5%). Anche nell´artigianato si riducono leggermente le posizioni in forte calo. Il 17% di aziende registra dati stazionari, il 13% quelle che registrano variazioni tendenziali molto positive, mentre scende al 63% la quota di quelle con trend molto negativi. L´occupazione all´interno del trimestre è ancora in flessione per l´industria con un saldo del -1,5%. Andamento simile per l´artigianato che registra un saldo del -1,6%. Le aspettative sulla produzione degli imprenditori industriali per il primo trimestre 2010 vedono appaiarsi ottimisti e pessimisti, con un piccolissimo vantaggio per i secondi (-0,1% il saldo). Ulteriori informazioni sul sito www. Unioncamerelombardia. It. .  
   
   
LOMBARDIA/USA: MERCATO IMPORTANTE PER ECONOMIA  
 
Milano, 3 febbraio 2010 - Gli Stati Uniti sono fra i partner commerciali più importanti per la Lombardia. Oltre Oceano arriva circa il 10% dell´export lombardo a conferma che il mercato americano rappresenta un porto di approccio molto sicuro per i nostri prodotti. Questi, in sintesi, alcuni dei dati emersi al convegno "Expand your business in the Usa", cui ha partecipato ieri mattina l´assessore regionale all´Industria, Piccola e Media Impresa e Cooperazione, Romano La Russa. Organizzato in collaborazione con l´Istituto per il Commercio Estero e Confindustria Lombardia, il seminario si proponeva anche di far luce sul progetto "Usa: la sfida lombarda per competere". Un rapporto che prosegue da tempo e che è stato suggellato dalla missione istituzionale del presidente Roberto Formigoni che, lo scorso 29 settembre, a Los Angeles in occasione di un importante vertice internazionale sui cambiamenti climatici, ha incontrato il governatore della California, Arnold Schwarzenegger. Visita che lo stesso governatore ha poi ricambiato il mese successivo in occasione del World Region Forum. Nello scorso anno la Lombardia ha esportato nel Nord America (Usa più Canada) prodotti per circa 6 milioni di euro. I principali settori cui afferiscono sono quello dei macchinari e degli apparecchi (24%), dei prodotti tessili, delle pelli e degli accessori (15%), dei metalli di base e prodotti di metallo (13%), delle sostanze e dei prodotti chimici e dei prodotti alimentari, bevande e tabacco (7,5%). "I nostri prodotti - ha detto La Russa - piacciono perché sono belli, per il loro design, perché sono funzionali, affidabili, garantiti, perché rispondono ai più elevati standard qualitativi internazionali. Perché i processi produttivi sono certificati, perché sono oggetto di brevetti riconosciuti a livello internazionale e perché per la loro produzione vengono utilizzati materie prime e processi di lavorazione sicuri in modo particolare per la salute". "Proprio per facilitare le operazioni di penetrazione nel mercato americano - ha aggiunto l´assessore - abbiamo pensato al progetto ´Usa: la sfida lombarda per competere´, attivando una sinergia con l´Istituto per il Commercio Estero e Confindustria Lombardia. Una partnership che ci permetterà di far conoscere sempre più e sempre meglio il Made in Italy di qualità, le nostre produzioni ad alto valore aggiunto di quella ingegnosità molto italiana e lombarda di creare idee in grado di catturare l´aspettativa del desiderio anche nei clienti più esigenti". Regione Lombardia sostiene concretamente i progetti di internazionalizzazione delle nostre imprese "eccellenze - ha concluso La Russa - che ci piace pensare di aiutare, oltre che con gli strumenti quali il Fondo di rotazione per l´internazionalizzazione per il quale abbiamo stanziato 8 milioni di euro o con i più noti voucher multi servizi, anche accompagnando i nostri imprenditori all´estero e facilitando il business con i partner stranieri". .  
   
   
LOMBARDIA/SLOVENIA.FORMIGONI: INTESA PER AIUTARE IMPRESE  
 
Milano, 3 febbraio 2010 - Collaborazione in vista di Expo 2015 ma anche sui temi economici, culturali e sul welfare. E´ quanto è emerso dall´incontro tra il presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni e il primo ministro della Slovenia, Borut Pahor che si è svolto ieri sera nel Palazzo della Regione. "Regione Lombardia - ha detto il presidente Formigoni - è molto interessata a collaborare con la Slovenia sui temi economici e culturali in particolare. E´ in Lombardia, infatti, che risiede il maggior numero di piccole e medie imprese. Si tratta di una realtà molto radicata. L´economia lombarda è molto forte nelle esportazioni ma è altrettanto vero che il 54% degli investimenti stranieri sono nella nostra Regione. Siamo quindi interessati a coinvolgere le nostre aziende per collaborare con quelle slovene". Da parte sua il primo ministro Pahor ha sottolineato che una volta all´anno le aziende slovene e lombarde possono incontrarsi per migliorare le relazioni tra i due paesi e confrontare i sistemi imprenditoriali. Formigoni ha ricordato che "le missioni all´estero della Lombardia sono spesso accompagnate dalle imprese del territorio proprio per conoscere meglio i mercati esteri e quindi conoscere i mercati stranieri". Sui temi della sanità e del welfare i due presidenti si sono accordati per confrontare i sistemi dei due Paesi. Al termine dell´incontro il presidente Formigoni ha consegnato al primo ministro sloveno che nei prossimi giorni incontrerà il premier Silvio Berlusconi e il ministro degli Esteri franco Frattini, una scultura della rosa camuna di Arnaldo Pomodoro. In cambio ha ricevuto la coppia in miniatura di una scultura slovena. .  
   
   
BOLZANO: IL PRESIDENTE DURNWALDER A COLLOQUIO CON IL MINISTRO DEGLI ESTERI AUSTRIACO SPINDELEGGER  
 
Bolzano, 3 febbraio 2010 - La nuova regolamentazione del finanziamento dell´autonomia, l´ancoraggio nella Costitutzione austriaca dell´intervento quale forza tutrice dell´Austria, e la doppia cittadinanza per gli altoatesini. Questi i temi al centro del colloquio avvenuto a Sölden martedì 2 febbraio, fra il presidente della Provincia Luis Durnwalder ed il ministro degli esteri austriaco Michael Spindelegger. Il presidente della Provincia Luis Durnwalder era accompagnato dall´assessore provinciale Richard Theiner e dal suo collega tirolese Günther Platter. Il ministro degli esteri austriaco, responsabile direttamente per le questioni connesse con l´Alto Adige, è stato informato sui dettagli della nuova regolamentazione individuata di recente assieme al Governo italiano per il finanziamento dell´autonomia altoatesina; a tal proposito Durnwalder ha spiegato al ministro Spindelegger che si tratta di un accordo assolutamente accettabile. A tal riguardo il ministro ha fatto presente che se viene modificato il sistema di finanziamento dell´autonomia è necessaria anche l´approvazione da parte del governo austriaco. In tal senso, Spindelegger ha promesso di prendere contatti con Roma. Come ha riferito Durnwalder al termine de colloquio, il ministro austriaco si è mostrato assolutamente soddisfatto della nuova regolamentazione. Per quanto attiene la richiesta altoatesina di ancorare nella Costituzione austriaca la funzione dell´Austria quale forza tutrice dell´Alto Adige il ministro Spindelegger ha informato la delegazione altoatesina che a breve non è prevista alcuna modifica alla Costituzione. Come ha riferito il presidente Durnwalder, però, qualora ve ne fosse una, la richiesta altoatesina verrebbe esaminata. Nel corso del colloquio odierno si è affrontata anche nel dettaglio la questione della doppia cittadinanza per gli altoatesini. Come ha sottolineato Durnwalder, si tratta di una questione che può essere risolta dall´oggi al domani. Dal momento che anche l´Austria ha aderito all´accordo del Consiglio d´Europa che prevede una certa parsimonia con la doppia; in questo ambito devono essere esperiti vari aspetti giuridici internazionali ed interni prima di poter addivenire all´ipotesi di doppia cittadinanza. Il ministro Spindelegger ha promesso di attivare l´internvento di esperti per chiarire nel dettaglio il quadro giuridico. Una volta giunti ai chiarimenti del caso, come riferisce il presidente Durnwalder, da parte del ministro degli esteri austriaca sarà data una comunicazione in senso positivo o negativo. Infine Durnwalder e Spindelegger hanno concordato di intensificare i contatti in modo da mantenere uno scambio recirpoco di informazioni sugli sviluppi legati all´Alto Adige. .  
   
   
INTESA REGIONE ANTIMAFIA PER MONITORARE GLI APPALTI IN PIEMONTE E ACQUISIRE L´INTERO CICLO DI VITA DEI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE DI INTERESSE PUBBLICO  
 
Torino, 3 febbraio 2010 - Sottoscritto, ieri mattina il protocollo di intesa tra Regione Piemonte e la Antimafia per la condivisione dei dati raccolti dall’Osservatorio regionale dei lavori pubblici sugli appalti affidati in Piemonte. A firmare l’accordo l’assessore regionale alle Opere pubbliche, Daniele Borioli, e il capo centro del Centro Operativo di Torino della Direzione Investigativa Antimafia, Dott. Gian Antonio Tore. Presente anche la Presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso. L’intesa, prima nel suo genere in Italia, permette al centro operativo dell’Antimafia di Torino di acquisire, con cadenza bimestrale, i dati significativi inerenti l’intero ciclo di vita degli appalti di lavori, servizi e forniture di interesse pubblico realizzati sul territorio piemontese e di utilizzarli per le proprie indagini. Sono oggetto di monitoraggio, in particolare, i lavori, i servizi e le forniture con importi superiori ai 150 mila euro. Si tratta di interventi di un certo peso, soprattutto in campo viabilistico, sanitario ed edilizio, che necessitano di particolare attenzione anche ai fini della prevenzione, del controllo e del contrasto dei tentativi di infiltrazioni malavitose, oltre che di verifica della sicurezza e della regolarità dei luoghi di lavoro. I dati vengono raccolti attraverso la piattaforma informatica regionale Soop (Sistema osservatorio opere pubbliche), un modello di rilevazione informatico che garantisce sia la raccolta dei dati in tempo reale, sia la loro autenticità e qualità, contribuendo ad incentivare azioni che aumentano la legalità e la trasparenza di questo settore. “Questo accordo – spiega la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso - si inserisce nel solco della lunga serie di accordi tra la Regione Piemonte e le forze dell’ordine e più in generale il sistema istituzionale per garantire al massimo la sicurezza dei cittadini e l’uso corretto delle risorse pubbliche. Questa intesa conferma la nostra forte volontà, caratteristica costante dell’amministrazione regionale in questi cinque anni, a compiere atti concreti, fatti e non soltanto chiacchiere sulla trasparenza, la sicurezza e la tutela del denaro pubblico”. “Questo accordo – sottolinea l’assessore Borioli – è molto importante perché definisce concretamente il supporto tecnico che la Regione Piemonte fornirà in materia di opere pubbliche alla Direzione investigativa antimafia con l’obiettivo di contrastare le eventuali e possibili infiltrazioni mafiose nel sistema degli appalti nella nostra regione. Trasparenza e legalità sono i principi fondamentali che ispirano questa intesa, unitamente all’esigenza di garantire la corretta concorrenza sul mercato alle imprese nel campo di lavori pubblici, forniture e servizi”. “La Direzione Investigativa Antimafia – spiega il dottor Tore - ha tra i suo obiettivi principali l’aggressione dei patrimoni mafiosi ed il contrasto dell’inquinamento del tessuto economico da parte di imprese contigue alle organizzazioni di stampo mafioso. L’insinuarsi dell’impresa mafiosa nel campo dei lavori pubblici comporta effetti devastanti per l’economia in generale in quanto pone in essere una sorta di concorrenza sleale nei confronti delle imprese “sane” proprio per via dell’utilizzo di capitali ottenuti con facilità da illeciti traffici. Non solo, ma per questa via avviene la ripulitura dei capitali di provenienza illecita e si costruiscono i consensi intorno ai poteri mafiosi. Individuare i prestanome ed i fiduciari di soggetti mafiosi impegnati in campo economico non è lavoro semplice e facile. Esso non può prescindere dall’attento monitoraggio delle imprese che eseguono gli appalti ed i subappalti dei lavori pubblici. In questo contesto lo strumento informativo che la Regione Piemonte pone a disposizione di questo Centro Operativo ha una straordinaria valenza. Infatti consente di avere immediatamente disponibile una considerevole mole di dati da analizzare e sviluppare. Per la sensibilità dimostrata mi corre obbligo di ringraziare la Presidente Bresso e l’assessore Regionale alle Opere pubbliche, Borioli”. .  
   
   
IL PRESIDENTE LOIERO E I PREFETTI CALABRESI SOTTOSCRIVONO INTESA PER ELEZIONI REGIONALI IN CALABRIA  
 
Reggio Calabria, 2 febbraio 2010 - È stato sottoscritto dal presidente della Regione Agazio Loiero e dai cinque prefetti calabresi, Giuseppina Di Rosa (Catanzaro), Antonio Reppucci (Cosenza) Luigi Varratta (Reggio Calabria), Vincenzo Panico (Crotone), Luisa Latella (Vibo Valentia), l’atto propedeutico in vista delle elezioni regionali. “Si tratta di una atto – ha affermato il presidente Loiero – che non modifica il provvedimento elettorale, ma che si rende necessario per snellire e facilitare le procedure elettorali”. Nell’intesa sottoscritta, infatti, si evidenzia “l’opportunità, nel medesimo spirito di ideale collaborazione tra Stato e Regione, di definire per le elezioni che si terranno il 28 e 29 marzo 2010, le linee di cooperazione che le Prefetture forniranno per la gestione del procedimento elettorale di tali consultazioni”. Presente all’iniziativa anche il segretario generale ella Giunta, Nicola Durante, il quale ha spiegato che è stato istituito un organismo propedeutico, di raccordo, previsto nel protocollo d’intesa sulla gestione elettorale, composto da rappresentanti della Regione Calabria e delle Prefetture, e un ufficio elettorale provvisorio composto da dirigenti e avvocati della Regione. Nello specifico, l’intesa prevede che le Prefetture cureranno le operazioni tecnico-organizzative: consulenza tecnico-giuridica in materia elettorale, stampa delle schede di votazioni e manifesti contenenti le candidature e le liste, distribuzione del materiale elettorale, acquisizione dai Comuni dei risultati ufficiosi delle consultazioni da comunicare alla Regione, fornitura di materiale, timbri ed urne in uso presso i seggi. Alla Regione compete invece la gestione amministrativa del procedimento elettorale e la conseguente adozione di direttive e circolari, nonché la predisposizione e la stampa delle pubblicazioni, della modulistica, dei verbali, delle tabelle di scrutinio. .  
   
   
LA MADDALENA - PRESIDENTE CAPPELLACCI: "OPERE G8 SONO PATRIMONIO  
 
Sardegna" Cagliari, 3 Febbraio 2010 - "Le opere connesse al G8 rappresentano un patrimonio il cui valore è evidente anche ai più critici. Un valore che non vogliamo sciupare e che certamente non è venuto meno con lo spostamento del vertice a L´aquila. Le opere sono qui, non sono state spostate e presto se ne aggiungeranno altre, previste nello stesso "pacchetto". L’ha detto ieri il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, al termine dell´incontro questa mattina nell’ex arsenale militare de La Maddalena, con il sottosegretario Guido Bertolaso. "Spetta a noi far in modo che il territorio non sia un deserto - ha sottolineato il governatore - ma che sia invece popolato e sia baricentro di processi virtuosi che possano realizzare proprio quell’integrazione alla quale tutti guardiamo con attenzione: turismo, cultura, ambiente, ma non solo". "Dobbiamo guardare ad un’ipotesi di sviluppo che possa, veramente , dare risultati stabili - ha aggiunto Cappellacci - e assicurare garanzie alla nostra terra che non siano industrie in crisi o multinazionali che, a migliaia di chilometri di distanza dalla Sardegna, abbandonano i nostri siti produttivi". .  
   
   
NASCE LA SOCIETÀ GAL SEB, PRESENTATO IN REGIONE IL PSL: INIZIA UNA NUOVA MISSIONE  
 
Mola di Bari, 3 febbraio 2010 - Venerdì 29 gennaio, entro i termini previsti dall’avviso pubblico regionale, il presidente del Gruppo di Azione Locale (Gal) Sud-est Barese Pietro Santamaria ha consegnato presso gli uffici dell’Assessorato alle risorse agroalimentari i documenti relativi alla costituzione della società, il Piano di Sviluppo Locale (Psl) e tutti gli allegati necessari per superare la seconda fase di selezione dei Gal ammessi nella prima fase dalla Regione Puglia. Il Gal del Sud-est Barese, che comprende i Comuni di Mola di Bari (capofila), Rutigliano, Noicattaro, Conversano, Casamassima e Acquaviva delle Fonti ha concluso così, positivamente anche questa seconda fase. Il primo passo era stato, lo scorso 25 gennaio, la costituzione dinanzi al notaio della società, nei giorni successivi è stata chiesta l’iscrizione della società alla camera di commercio, con la conseguente concessione della partita Iva, e l’approvazione del Psl, un volume di circa 200 pagine che presenta la società, analizza il territorio con una diagnosi del contesto, descrive gli obiettivi, la strategia, riferendosi alle misure di intervento definite dal Psr Puglia, e il piano di finanziamento. Per i prossimi cinque anni il Gal prevede di investire sul territorio oltre 20 milioni di euro, grazie al finanziamento regionale di oltre 10 milioni di euro che è stato messo a disposizione del Gal Sud-est Barese. La società è composta da 236 soggetti (54 di Mola, 52 di Rutigliano, 51 di Conversano, 46 di Noicattaro, 26 di Casamassima, 6 di Acquaviva e 29 di altri comuni). Notevole la presenza di soggetti portatori di interessi collettivi (sono 79). Il capitale sociale della società è di 135. 000 euro. “Il procedimento iniziato oltre due anni fa e promosso dal nostro Comune – ha detto il Presidente del Gal e assessore all’agricoltura e ambiente del Comune di Mola Pietro Santamaria - ha dato la possibilità, attraverso assemblee e tavoli tematici, a centinaia di soggetti di confrontarsi sui bisogni e le potenzialità del territorio. Crediamo di aver fatto un grande lavoro e sicuramente qualche errore dettato dall’inesperienza. Ora inizieremo a organizzare le attività della società, perché c’è un grande entusiasmo nel consiglio di amministrazione e una forte attesa da parte dei soci. Con umiltà, impegno e trasparenza proveremo a creare una rete di relazioni tra le tante realtà ed esperienze presenti sul territorio. L’orizzonte è ampio. Guardiamo avanti con fiducia. ” “Con il Gal – ha detto il Sindaco di Mola Nico Berlen – i sei Comuni e tutti i soggetti, coordinati proprio dal Comune di Mola, che hanno aderito al progetto, colgono un obiettivo strategico e danno vita a un importante strumento di sviluppo territoriale. Per Mola in particolare, la costituzione del Gal rappresenta un risultato importante, poiché ci consentirà di realizzare, accanto ai tanti interventi operati a tutela delle risorse del mare, ancora nuove azioni a sostegno delle zone rurali molesi, secondo un’idea di valorizzazione e di sviluppo integrato e armonico del territorio. Voglio rivolgere un ringraziamento particolare al Professor Pietro Santamaria per l’instancabile attività di animazione e progettazione svolta in questi mesi; la sua designazione a presidente del Gal è il giusto riconoscimento alla sua professionalità e alla sua passione, a lui il mio sincero augurio di buon lavoro nell’interesse delle nostre comunità”. .  
   
   
AL VIA IL PACCHETTO DI MISURE ANTI CRISI DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA PER IL 2010. CREDITO, RETI E SEMPLIFICAZIONE: 70 MILIONI E CINQUE BANDI PER LE IMPRESE.  
 
Bologna, 3 febbraio 2010 – Quasi 70 milioni di euro per sostenere la ripresa dell’economia regionale attraverso il sostegno al credito, alle reti di imprese, alle nuove aziende innovative e alle cooperative, alla presenza sui mercati internazionali. A questo si affianca il nuovo portale telematico per le imprese, nell’ottica di semplificare e velocizzare tutte le pratiche e i procedimenti amministrativi necessari alle attività economiche. I cinque nuovi bandi introducono importanti novità, a cominciare dalla scelta di sostenere la collaborazione produttiva delle imprese, vere e proprie reti basate sull’integrazione dei processi legati in particolare allo sviluppo dei prodotti, delle lavorazioni e della logistica integrata, che si affiancano alle misure, sempre in forma aggregata, per l’internazionalizzazione delle imprese. Ma anche sostegno ai finanziamenti a breve medio termine destinati al sistema produttivo, per garantire liquidità attraverso il fondo di cogaranzia su cui la Regione ha già destinato 50 milioni di euro e che consentirà l’erogazione di 1,5 miliardi di euro annui garantiti dai consorzi fidi, a condizioni di costo vantaggiose per le imprese. “Dal terribile 2009 esce un’economia regionale che ha resistito – ha detto Duccio Campagnoli, assessore regionale alle attività produttive – le imprese hanno assunto gli obiettivi del patto per uscire dalla crisi e hanno dato prova di grande responsabilità sociale, evitando il ricorso ai licenziamenti. Ora si tratta di ripartire, puntando ancora di più sull’innovazione e sulle reti di imprese, favorendo la collaborazione produttiva e progettuale, oltre che sui servizi. Il nuovo modello emiliano, che non dimentichiamolo è all’undicesimo posto in Europa e al quinto per quanto riguarda la meccanica, ha in se le potenzialità per stare sui mercati internazionali e per competere sul piano della qualità e dell’innovazione. Con questi nuovi provvedimenti”. La scelta della Regione Emilia-romagna, dunque, punta sempre di più a favorire il consolidamento di un sistema produttivo in grado di rafforzare la propria capacità di stare sul mercato e di innovare aumentando la massa critica delle aziende anche attraverso i processi di rete e di aggregazione fra le imprese. Fondo di Cogaranzia – 50 milioni di euro - La Regione Emilia-romagna istituisce un fondo di cogaranzia per favorire l’accesso al credito da parte delle imprese. Il fondo, che avrà una dotazione di risorse regionali di 50 milioni annui, opererà per garantire interventi tesi a favorire la liquidità di breve e medio termine il sostegno agli investimenti produttivi, la capitalizzazione, il finanziamento dei prestiti partecipativi, la ristrutturazione del debito delle imprese. Il fondo opererà in sinergia con altri fondi messi a disposizione dai consorzi fidi regionali dell’artigianato, dell’industria e della cooperazione (25 milioni di euro). Il volume di garanzia che verrà attivato sarà pari a circa 750 milioni di euro per un corrispondente volume di credito di circa 1,5 miliardi di euro. Il volume della garanzia consentirà alle imprese di ottenere le migliori condizioni di mercato in termini di costi di accesso al credito. Reti di Imprese – 4 milioni di euro - La Regione Emilia Romagna intende sostenere contratti di rete tra imprese finalizzati alla collaborazione produttiva, progettazione, logistica e servizi connessi. Gli interventi sono rivolti al consolidamento e allo sviluppo di reti esistenti nonché alla creazione e allo sviluppo di nuove reti di imprese. Saranno finanziati progetti di consolidamento di sistemi di subfornitura, di ampliamento della capacità produttiva, di miglioramento delle performance ambientali, innovazione, qualità etc. E’ previsto un contributo del 50% dell’investimento effettuato fino ad un tetto di 150. 000 euro per progetto. Verranno finanziati principalmente investimenti materiali, immateriali, e per il personale dedicato. Saranno messi a disposizione per il bando 4. 000. 000 di euro. Il numero minimo delle imprese partecipanti alla rete sarà di 3, ma potranno prendere parte alla rete anche grandi imprese e imprese commerciali operanti fuori regione, anche se non potranno essere destinatarie del contributo. La scadenza del bando è prevista al 30 aprile 2010. Bandi sostegno all’export – 11 milioni di euro - Sostegno ai percorsi di internazionalizzazione delle Pmi attraverso i consorzi all’export e le forme aggregate d’impresa per puntare alla valorizzazione delle sinergie insite nei legami di filiera e di distretto e alla cooperazione funzionale delle imprese. Il bando per le Ati, che per il 2010 mette a disposizione complessivamente risorse per 8 milioni di euro, sostiene l’aggregazione temporanea d’impresa per un minimo di 6 aziende che vogliano entrare in mercati esteri sia europei che extra Ue. Finanzia fino al 50% delle spese, da un minimo di 25 mila euro ad un massimo di 200 mila euro. Allo stesso modo, con 3 milioni di euro, verrà attivato il bando 5. 2. C per i consorzi export, che finanzia progetti di internazionalizzazione delle Pmi e delle imprese artigiane. La scadenza dei bandi è prevista per il prossimo 7 luglio 2010. Sostegno allo start-up di nuove imprese innovative – 2 milioni di euro - Il bando "Sostegno allo start-up di nuove imprese innovative" sostiene i costi di avvio e di primo investimento per nuove imprese ad elevato contenuto di conoscenza, basate sulla valorizzazione economica dei risultati della ricerca e/o lo sviluppo di prodotti e servizi basati sulle nuove tecnologie. In particolare l’attività è rivolta agli sin-off universitari e degli enti di ricerca, alle nuove imprese nate nell’ambito dei laboratori della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-romagna, e più in generale a nuove imprese in settori ad alta tecnologia. Con tale intervento vengono sostenuti gli investimenti necessari nella fase di avvio o progetti di investimento per la crescita e l’espansione dell’impresa nella fase di start-up e sviluppo dell’impresa. Il contributo sarà al massimo del 70% dell´investimento previsto nella forma del "de minimis" in conto capitale fino ad un massimo di 100mila euro. La scadenza del bando per le nuove imprese è prevista per il 31 maggio 2010, con compilazione telematica. Nuove imprese cooperative - Un milione di euro - Il bando si rivolge alle nuove imprese cooperative e ai consorzi, costituiti negli ultimi due anni, fra cui le nuove aziende cooperative nate da lavoratori e lavoratrici di aziende in crisi, o con attività lavorativa precaria, discontinua o in stato di disoccupazione. Finanzia le spese per la costituzione dell’impresa e le spese di primo impianto, per un importo massimo del contributo pari a 50. 000 euro in conto capitale, con scadenza il prossimo 14 maggio 2010. Aree ecologicamente attrezzate - La Regione, al fine della realizzazione delle proprie politiche di sostegno allo sviluppo competitivo del sistema produttivo, ha ritenuto necessario promuovere, oltre ai tradizionali strumenti di agevolazione diretta delle imprese, anche la realizzazione di aree di insediamento produttivo industriale e artigianale, in particolare di aree ecologicamente attrezzate. Si è conclusa a gennaio la fase di negoziazione tra la Regione e le Province per l’individuazione delle aree. Sono 30 le aree che verranno finanziate e le risorse messe a disposizione nel 2009 sono 64 milioni di euro di cui oltre 50 per interventi in campo energetico e 13 in campo ambientale. Gli interventi previsti riguardano prevalentemente reti di teleriscaldamento, impianti di cogenerazione e impianti fotovoltaici. Lo sportello telematico per le imprese e il nuovo portale La novità più rilevanti a livello regionale per il 2010 è costituita dal nuovo portale Si- Impresa (www. Emiliaromagna. Si-impresa. It) che ospiterà al proprio interno anche lo “Sportello unico telematico per le Attività Produttive”. Si tratta di un portale di facile accesso per le imprese, che ha al suo interno tutte le informazioni sul sistema economico regionale, sulle opportunità per le imprese e sui servizi offerti dalla pubblica amministrazione per via telematica, con enormi vantaggi per le imprese, che risparmieranno tempo e denaro nell’acquisizione delle informazioni e nello svolgimento delle pratiche burocratiche. Un ruolo centrale per il nuovo sportello on line e per il nuovo portale è giocato dal Coordinamento regionale degli Sportelli Unici per le attività produttive, coordinato dal Servizio Sportelli Unici della Regione: una rete regionale composta da 350 sportelli unici e dai Coordinamenti provinciali Suap. Un servizio, quello degli sportelli unici degli enti locali, che ogni anno si occupa di circa 25 mila procedimenti amministrativi per le imprese. Sul nuovo Portale regionale per le imprese troverà quindi spazio la costruzione e messa a disposizione della nuova piattaforma informatica per il “Suap on-line dell’Emilia-romagna”, che informatizzando i procedimenti amministrativi, su cui opera ogni sportello unico, renderà disponibili alle imprese servizi on-line, garantendo l’integrazione tra la nuova piattaforma e le soluzioni già adottate dai comuni. Il contenuto della banca dati è costituito da 350 interventi, detti anche endoprocedimenti, che riguardano gli ambiti tematici ambientale, edilizio e produttivo, censiti e condivisi a livello regionale, attraverso l’apporto dei Coordinamenti provinciali Suap e delle singole realtà dei Suap locali, nell’ambito del Tavolo di coordinamento regionale Suap. La banca-dati contiene, in relazione ai singoli procedimenti, indicazione della normativa applicabile, degli adempimenti procedurali, della modulistica, nonché dei relativi allegati da utilizzare uniformemente nel territorio regionale. La banca-dati contiene, altresì, le indicazione della normativa e degli elementi procedurali specifici dei singoli enti locali. Grazie alla composizione di questa banca dati, sarà possibile coprire tutte le circa 150 procedure amministrative di cui l’impresa può necessitare nella sua quotidianità. .  
   
   
A MACERATA LA CABINA DI REGIA PROVINCIALE PER L``ATTUAZIONE DEL PROTOCOLLO D``INTESA REGIONE-ARTIGIANI. .  
 
Ancona, 3 Febbraio 2010 - Ha fatto tappa a Macerata, nella sede della Camera di Commercio, la serie di incontri del presidente della Regione Gian Mario Spacca e dell´assessore regionale alle Attivita` produttive Fabio Badiali con Confartigianato e Cna, nell´ambito delle cabine di regia provinciali per l´attuazione Accordo per il sostegno delle imprese artigiane e il rilancio dell´economia regionale, sottoscritto il 30 novembre scorso. All´incontro hanno partecipato i presidenti Provinciale e Regionale di Confartigianato Imprese Macerata Folco Bellabarba e Vladimiro Belvederesi ed i segretari provinciale e regionale Giuliano Bianchi e Giorgio Cippitelli; per la Cna di Macerata i presidenti provinciale e regionale Maurizio Tritarelli e Renato Picciaiola, il segretario regionale Silvano Gattari e il vicedirettore provinciale Luciano Ramadori. Un accordo, quello Regione-artigiani, a largo raggio che tocca lo sviluppo finanziario, investimenti per ricerca ed innovazione, internazionalizzazione e commercializzazione all´estero, turismo, eccellenza artigiana, politiche del lavoro, ambiente, edilizia, salute e sicurezza sociale. Il documento, in questa fase, viene declinato sulle specificita` dei sistemi economici territoriali e sulle particolari esigenze che questi esprimono. ´L´artigianato ´ ha detto il presidente Spacca ´ e` un motore di forte sviluppo nelle Marche. E´ per questo che, in questo momento di crisi per l´economia mondiale, la Regione ha messo in campo una strategia di difesa e attacco anche per le piccole imprese artigiane. Tra le varie misure adottate, lo stanziamento di 50 milioni di euro di risorse straordinarie per il ricorso, per la prima volta, alla cassa integrazione in deroga anche per le imprese al di sotto dei 15 dipendenti´. E il presidente della Regione ha sottolineato in particolare come l``intesa stipulata a novembre sia il segno di un salto di qualita` nei rapporti tra la Regione e le Associazioni dell``artigianato, rapporti all``insegna della collaborazione e della corresponsabilita`. ´Grazie al protocollo d´intesa ´ ha aggiunto ´ voi artigiani partecipate all´azione di governo portando il vostro peculiare punto di vista. Questa filosofia oggi diventa la regola attraverso le cabine di regia per l´attuazione del protocollo che stiamo portando in tutte le cinque province. Anche in questo modo rafforziamo la coesione sociale della nostra regione´. Spacca ha poi ricordato alcune delle misure anticrisi per il 2010, a partire da un´ulteriore riduzione della pressione fiscale. ´Abbiamo messo a disposizione ´ ha aggiunto ´ 10 milioni di euro per l´azzeramento totale dell´addizionale regionale Irap´. Numerose le questioni poste dai rappresentanti di Confartigianato e Cna a Spacca e Badiali. ´Il comparto alimentare provinciale ´ ha affermato Enzo Mengoni, presidente nazionale di Confartigianato Alimentazione ´ soffre delle disparita` nell´applicazione del D. Lgs. 194-2008, inerente i controlli sanitari nelle aziende agoralimentari. Chiediamo quindi piu` coordinamento negli interventi delle Asl´. Su questo punto Spacca ha ricordato che la creazione dell´Asur va proprio nella direzione di un maggior coordinamento delle politiche dei singoli territori. ´Vorremmo che il Marchio Marche Eccellenza Artigiana venga fatto crescere ´ ha detto Mario Cicconi, Presidente Regionale Pelletteria Confartigianato ´ Auspico inoltre un intervento di risalto delle nostre produzioni locali all´interno dell´aeroporto Raffaello Sanzio, magari attraverso l´allestimento di vetrine che esaltino l´eccellenza dei nostri prodotti in un luogo cosi` ricco di presenze e contatti internazionali. Proponiamo inoltre la creazione di un polo di eccellenza per l´insegnamento delle nostre professionalita`´. A tal proposito il presidente Spacca ha annunciato l´avvio di tre nuovi istituti superiori professionali mirati: uno sulla pelletteria-calzature, uno sull´internazionalizzazione, uno sulle energie rinnovabili. Quanto all´aeroporto, si parla della creazione di un mall di particolare richiamo per i compratori stranieri, nell´ambito del Piano di Area vasta della Quadrilatero. ´Gli investimenti per gli impianti delle fonti di energia rinnovabile fanno da volano per gran parte della nostra economia regionale ´ ha sottolineato Stefano Spernanzoni, impiantista e vicepresidente provinciale Cna - e questo e` tanto piu` importante oggi in una situazione di crisi generale. Tuttavia in una futura rivisitazione del Piano energetico regionale, occorrera` tenere presente tutte le possibilita` tecnologiche che si sono manifestate sul mercato. Occorre sventare i tentativi di chi tenta di introdurre elementi burocratici quali l´obbligo della Via anche per impianti piccoli fino a 200 Kw e viceversa avviarsi verso procedure snelle´. L´edilizia, poi. ´Il nostro e` un settore che per le sue peculiarita` riesce a far da traino alla ripresa economica e che quindi ha bisogno di attenzione ´ ha rilevato Bruno Crescimbeni, presidente Regionale Edili Confartigianato e della Cassa Edile Cedam ´ L´attenzione della categoria e` rivolta al Piano Casa, che non e` riuscito purtroppo nell´intento di far ripartire il settore edile. Il settore delle energie rinnovabili e` invece un buon volano per creare attivita`. Chiediamo quindi interventi in favore delle procedure di semplificazione per l´intrapresa di attivita` in questo settore´. Un tema, quello della semplificazione burocratica, che trova d´accordo il presidente Spacca. ´Non mancano ad oggi le inchieste che denunciano l``eccessivo costo delle protesi dentarie - ha sottolineato il presidente regionale Cna Benessere e Sanita` Giorgio Ligliani ´ perche` ci sono ricarichi da parte di alcuni odontoiatri anche di dieci volte. Questa situazione si supera potenziando il servizio di Protesi dentaria del sistema sanitario regionale. Esempi di ottimo funzionamento si possono riscontrare a Macerata e provincia´. Maurizio Tritarelli, presidente provinciale Cna ha chiarito poi ´l´importanza della cabina di regia che le associazioni di categoria hanno attivato con la Regione, che specialmente per gli interventi sul fronte del credito ha sostenuto concretamente le nostre piccole imprese´. Ha sottolineato quindi ´l´esigenza di trovare risorse specifiche per sostenere lo sforzo delle imprese artigiane a mettersi in rete, utilizzando la nuova normativa nazionale, al fine di creare le condizioni per gli investimenti necessari per la ripresa e per essere maggiormente competitive sui mercati internazionali´. Ad intervenire e` stato poi il segretario provinciale della Confartigianato di Macerata Giuliano Bianchi, che ha puntato l´attenzione sul fenomeno dell´abusivismo ´Credo ha detto - sia importante far transitare il messaggio anti-abusivismo attraverso le autonomie locali´. .  
   
   
II INVITO PER "CENTRAL ASIA INVEST II"  
 
Cagliari, 3 Febbraio 2010 - La Direzione Generale Europeaid della Commissione europea ha pubblicato il 21 gennaio 2010 il secondo invito a presentare proposte nell’ambito del Programma regionale “Central Asia Invest” che ha lo scopo di promuovere lo sviluppo economico sostenibile dei Paesi centro asiatici (Kazakistan, Kirghizistan, Tajikistan, Turkmenistan e Uzbekistan) incoraggiando lo sviluppo delle piccole e medie imprese. Sono soggetti eleggibili le organizzazioni non-profit quali camere di commercio, associazioni industriali e professionali, organismi regolamentari, agenzie di promozione del commercio, degli investimenti, o di attività commerciali e anche agenzie di settore che lavorano con le Pmi. Il Programma finanzia progetti di "capacity builing" che migliorino le competenze del personale coinvolto, rendendolo più performante nelle attività di servizio alle Pmi locali. Il budget complessivo è di 4 milioni di euro. Il finanziamento di ogni singolo progetto può variare tra 250. 000 e 500. 000 Euro a copertura di un massimo dell’85% dei costi eleggibili dell’azione. La restante quota dovrà essere finanziata con risorse proprie del partner o, comunque, non appartenenti al bilancio comunitario o al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Le domande di partecipazione devono avere un minimo di due partner, di cui almeno uno europeo e almeno uno centroasiatico. L´invito è strutturato in due fasi: in un primo momento gli interessati dovranno sottoporre una Concept Note, per opportuna valutazione, entro il 12/03/2010. In un secondo momento, i proponenti dei progetti preselezionati saranno invitati a sottoporre un modulo di candidatura completo, presumibilmente entro la metà di giugno 2010. Il 19 febbraio 2010 si terrà a Bruxelles una sessione informativa, della quale nei prossimi giorni sarà disponibile il Programma completo. E´ necessario iscriversi entro il 5 febbraio 2010. Per maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione contattare il Servizio Affari Comunitari e Internazionali della Presidenza (070 606 2236) o consultare il sito; .  
   
   
TERREMOTO ABRUZZO: DALL´EMERGENZA ALLA RICOSTRUZIONE  
 
Roma, 3 febbraio 2010 - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è tornato a L´aquila il 29 gennaio per partecipare, a dieci mesi dalla tragica notte del 6 aprile, alla cerimonia di consegne tra il Commissario delegato per l´emergenza terremoto, Guido Bertolaso, e il Commissario delegato per la ricostruzione, Gianni Chiodi. Presenti anche il sindaco de L’aquila, Massimo Cialente, e la presidente della provincia, Stefania Pezzopane, oltre a cento sindaci dei Comuni del cratere e circa 80 ragazzi abruzzesi delle scuole elementari, medie e superiori. Con l´art. 1 del decreto-legge del 30 dicembre 2009, n. 195, approvato dal Consiglio dei Ministri del 17 dicembre, il Governo ha dichiarato conclusa la fase critica ed ha avviato la gestione ordinaria per l´emergenza del terremoto in Abruzzo. Le funzioni di Commissario delegato che all’indomani del sisma erano state affidate al Sottosegretario e Capo della Protezione civile Guido Bertolaso, vengono assunte - a decorrere dal 1° febbraio 2010 e per l´intera durata dello stato di emergenza - dal Presidente della Regione Giovanni Chiodi, che sovrintenderà alla gestione della fase post emergenziale di ricostruzione, che il Governo ritiene non meno delicata ed importante di quella attuata fino ad oggi. Il Commissario Chiodi opererà con i poteri e le deroghe di cui alle ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri adottate per superare il contesto emergenziale, e proseguirà gli interventi di primo soccorso e di assistenza in favore delle popolazioni colpite dai medesimi eventi. Al sottosegretario Bertolaso rimarrà, per i pochi giorni ancora necessari al loro completamento, la responsabilità dei contratti relativi ai progetti C. A. S. E. E Map (Moduli Abitativi Provvisori) e Musp (Moduli ad Uso Scolastico Provvisori). Il nuovo Commissario sarà affiancato dal Vice Commissario Massimo Cialente e da una struttura di coordinamento assistita per qualche settimana dal Dipartimento della Protezione civile, in modo da dare continuità alle attività intraprese nei mesi scorsi. Il Dipartimento, inoltre, dovrà fornire al Commissario Chiodi tutte le informazioni relative allo stato degli interventi realizzati e in corso di realizzazione, la situazione contabile di tutte le entrate e di tutte le spese, indicando la provenienza dei fondi, i soggetti beneficiari e la tipologia della spesa, nonché la situazione analitica dei debiti derivanti dalle obbligazioni e dagli impegni assunti per il superamento dell´emergenza, con l´indicazione della relativa scadenza, ai fini del successivo subentro. La cerimonia del passaggio di consegne si è aperta con la proiezione di un lungo filmato, realizzato dalla Protezione Civile, che ricostruisce tutti i passaggi della tragedia, dai primi interventi alla consegna delle case. A simboleggiare il momento, la "fiaccola ardente" che Bertolaso ha idealmente consegnato al nuovo Commissario Chiodi, con l´augurio di buon lavoro. .  
   
   
A VENEZIA CONVEGNO INTERNAZIONALE - 10 ANNI DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA IN ITALIA E 20 ANNI IN EUROPA  
 
 Venezia, 3 febbraio 2010 - Il 5 febbraio 2010 si terrà presso l´Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - Palazzo Cavalli Franchetti, (San Marco, 2945) il convegno internazionale "10 Anni Di Pianificazione Strategica In Italia E 20 Anni In Europa" organizzato dall´Associazione per il Piano strategico di Venezia in collaborazione con Recs. L´incontro ha l´obiettivo di offrire un contributo alla riflessione, in corso in Italia e in Europa, su come rendere più incisivi i piani strategici per migliorare l´azione di governo, ponendo al centro della discussione il raccordo con il territorio, l´integrazione forte con i livelli di governo sovralocali, con le altre città italiane ed europee, con il governo centrale e con l´Unione. Nel corso del convegno verrà presentato un bilancio complessivo delle esperienze di pianificazione strategica in Italia e in Europa, nell´intento di proseguire la ricerca di strategie efficaci di consolidamento e irrobustimento di modelli di azione pubblica innovativa, all´interno dei nuovi scenari e delle nuove esigenze dei territori, nel contesto italiano e nel quadro internazionale . .  
   
   
ABRUZZO: OLTRE 77 MLN DI EURO PER COMBATTERE LA CRISI FONDAMENTALE UNA CORRETTA IMFORMAZIONE A CITTADINI E IMPRESE  
 
 Pescara, 3 febbraio 2010 - "Un plafond complessivo di oltre 77 milioni di euro, immesso nel circuito delle imprese per il rilancio dell´occupazione, a mio avviso, rappresenta una più che significativa risposta alla difficile situazione economica che certamente sta vivendo l´Abruzzo ma che, ovviamente, va ad inserirsi in un ben più ampio e delicato contesto internazionale. Sono certo, comunque, che alla fine di questo percorso di sostegno al sistema delle imprese, l´Abruzzo si collocherà tra le prime regioni in Italia in termini di risorse pro capite, e quindi in rapporto alla popolazione, destinate ad interventi ed a misure anticrisi". Il presidente della Regione,gianni Chiodi, infatti, fa riferimento non soltanto ai 20 milioni di euro derivati dal Fondo Sociale Europeo e rivolti a stimolare le imprese abruzzesi verso nuove assunzioni a tempo indeterminato ma anche ai 35 milioni di euro stanziati per la riattivazione delle imprese operanti nell´area del "cratere" aquilano per i danni generati dal terremoto. "Su questa misura anticrisi ? ha evidenziato il presidente della Regione ? mi sarei aspettato un´attenzione maggiore da parte dei mass media poiché ritengo importante consentire al più ampio numero possibile di realtà imprenditoriali e di cittadini di essere informati sulle opportunità di sostegno che la Regione sta offrendo in questo periodo. Dietro queste azioni ? ha continuato Chiodi ? c´è una logica di sistema ed una sensibilità particolare, oltre che una preferenza, verso quelle tipologie di contratti di lavoro che hanno le maggiori possibilità di essere meno flessibili e quindi di determinare meno precarietà. Del resto, il problema della precarietà investe tutti i lavoratori privati, anche quelli che sono titolari di un contratto a tempo indeterminato. Ma si possono e si debbono creare le condizioni per contrastare il fenomeno". Il presidente Chiodi ha, inoltre, ribadito "la forte volontà di favorire l´apprendistato verso cui c´è grande interesse sia da parte delle imprese che dei potenziali futuri lavoratori". Infine, il Presidente ha annunciato la pubblicazione, a fine mese, di un ulteriore bando, relativo all´attrazione di nuove attività imprenditoriali, che stanzia ben 11 milioni e mezzo di euro di fondi che vanno ad aggiungersi agli 11 milioni e mezzo di euro del primo pacchetto anticrisi, varato per il consolidamento del debito a breve termine per imprese e lavoratori in difficoltà e, tra le altre finalità, per combattere il racket dell´usura. "Soldi veri, dunque, e già stanziati o sul punto di esserlo da parte di questo governo regionale ? ha concluso Chiodi ? e non sbandierati solo a titolo di propaganda. Ecco perché vorrei che la platea più ampia possibile di cittadini ed imprese venisse informata ad ampio raggio". .  
   
   
ABRUZZO: CIRCA 2000 NUOVI POSTI DA RISORSE FSE 20 MLN DI INCENTIVI AD IMPRESE PER ASSUNZIONI STABILI  
 
 Pescara, 3 febbraio 2010 - Dall´impiego di circa 20 milioni di euro di risorse per contrastare la crisi occupazionale, si prevede che la Regione Abruzzo possa creare tra i 1600 e 2000 nuovi posti di lavoro stabili. E´ la stima che il presidente della Regione, Gianni Chiodi, e l´assessore al Lavoro ed alla Formazione, Paolo Gatti, hanno messo in evidenza, questa mattina, a Pescara, nel corso della conferenza stampa di presentazione di questo ulteriore intervento anticrisi a beneficio di imprese, piccole, medie e grandi, e di studi professionali e relativo all´intero territorio regionale. All´incontro con i giornalisti ha partecipato, in rappresentanza della task force anticrisi, anche il professor Giuseppe Mauro, docente di Economia dell´Università "d´Annunzio". "Si tratta di risorse recuperate dal Fondo Sociale Europeo 2000-2006 perse dai precedenti governi regionali - ha spiegato l´assessore Gatti - e che, invece, grazie ad accordi con l´Unione Europea e al decisivo intervento del presidente Chiodi, che ha convinto il Governo a sposare il progetto ed a confinanziarlo per circa 2 milioni e mezzo di euro, abbiamo recuperato e finiranno per generare nuovi contratti a tempo indeterminato. Infatti, la condizione essenziale per accedere ai finanziamenti da parte delle imprese sarà l´impegno per due anni a non licenziare i lavoratori neo assunti. Un altro aspetto decisamente interessante - ha proseguito l´assessore - è poi dato dal fatto che questi fondi saranno spesi in tempi molto rapidi dal momento che la rendicontazione è prevista entro il prossimo 30 giugno. Per cui, gli effetti di tale intervento si vedranno in tempi piuttosto ravvicinati". Sono tre le tipologie di intervento. La prima riguarda i bonus assunzionali che verranno proposti alle imprese attraverso un avviso pubblico. In questo caso, ammontano a 12 mila euro gli incentivi per ogni nuova assunzione. La seconda tipologia è relativa ad incentivi per favorire l´apprendistato professionalizzante che sono pari ad 8 mila euro per ciascun nuovo contratto di lavoro. La terza forma di incentivo tende a favorire la trasformazione di contratti di lavoro flessibili in contratti di lavoro stabili e la cifra prevista per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato è di 10 mila euro. Inolte, sono previsti anche degli extra bonus per l´assunzione di donne, giovani sotto i 30 anni, lavoratori oltre i 50 anni e persone che rientrano nella categorie svantaggiate. Per ogni nuovo contratto di lavoro, l´extra-bonus e´ del 25 per cento in più rispetto all´incentivo base. I relativi bandi saranno pubblicati, presumibilmente, entro fine mese. .  
   
   
CALABRIA ETICA, PARTE IL PROGETTO “FAMILY TUTOR”  
 
Reggio Calabria, 3 febbraio 2010 - È stato avviato dalla Fondazione Calabria Etica il progetto denominato “Family Tutor” che prevede la formazione e la ricollocazione per dodici mesi di lavoratori che usufruiscono delle diverse forme di ammortizzatori sociali per come previsto dalla legge regionale n. 28/2008. Il progetto è stato predisposto dalla Fondazione e successivamente validato dal Dipartimento Lavoro e Formazione professionale della Regione che ha provveduto a effettuare la selezione dei lavoratori. Attraverso le attività programmate si intendono implementare le iniziative di sostegno alle famiglie calabresi già avviate da Calabria Etica attraverso l’istituzione e l’attività dei Centri per la famiglia, da tempo già operanti nelle cinque province calabresi, creando, nel contempo, una opportunità di lavoro e di acquisizione di esperienza in un delicato settore quale quello sociale. In particolare si intende attivare un percorso di conoscenza sulla realtà delle famiglie appartenenti agli ambiti territoriali delle cinque province in cui operano i Centri per la famiglia, nonché incrementare l’offerta dei servizi e sperimentare nuovi modelli di intervento a supporto dei nuclei familiari seguiti dai centri provinciali. I principali obiettivi sono: la rilevazione di dati sensibili sullo stato di disagio e di difficoltà delle famiglie al fine di meglio calibrare ed orientare i servizi da erogare; l’implementazione delle attività e dei servizi già offerti dai Centri provinciali e l’ampliamento del bacino di utenza; la sperimentazione, su richiesta esplicita delle famiglie, di interventi di affiancamento nella gestione delle difficoltà quotidiane; la promozione, nei territori destinatari del progetto, delle attività svolte e dei servizi offerti. “Si tratta di una importante iniziativa - ha commentato Luigi Bulotta, presidente di Calabria Etica che vede attualmente coinvolte settantacinque unità ripartite equamente tra i cinque Centri provinciali, attraverso la quale non solo si da una risposta in termini occupazionali, quanto si ha la possibilità, qualificando anche i lavoratori, di migliorare ed implementare i servizi già offerti alle famiglie calabresi, conoscendone meglio i bisogni tramite una apposita ricerca sul territorio che sarà effettuata dai lavoratori utilizzati”. “Il progetto, anche a tal fine, prevede la creazione di un Centro di Documentazione della Famiglia – ha detto infine Bulotta - e la definizione di interventi di affiancamento familiare con la implementazione delle attività di consulenza già svolte dai Centri, in sintonia con le politiche sociali della Regione”. .  
   
   
REGIONE LAZIO: 8,5 MILIONI PER LA CERAMICA, FORTE RISPOSTA ALLA CRISI  
 
Roma, 3 febbraio 2010 - "Questa è la risposta della Regione Lazio al più grande polo industriale italiano del settore, che arriva in un momento di estrema difficoltà segnato dalla crisi. Una nuova grande dimostrazione di attenzione alle esigenze del nostro territorio e delle sue realtà produttive". E´ il commento dell´assessore regionale agli Enti locali, alle reti territoriali energetiche, portuali, aeroportuali e dei rifiuti, Giuseppe Parroncini, sui bandi Por (Piano operativo regionale): con l´approvazione della graduatoria delle domande, per le imprese della ceramica sono infatti in arrivo 8,5 milioni di euro, che svilupperanno investimenti per oltre 24 milioni. L´iniziativa è stata illustrata stamattina nella sala del consiglio del Comune di Civita Castellana, alla presenza del sindaco Gianluca Angelelli, del presidente della Camera di Commercio Ferindo Palombella, dei sindaci del comprensorio, delle imprese interessate e delle associazioni di categoria. Si tratta di 28 progetti ammessi, 26 dei quali provenienti dalla provincia di Viterbo e uno da quelle di Frosinone e Latina. "Nel momento in cui la crisi sta manifestando il suo lato peggiore - dice Parroncini - la Regione Lazio risponde con un´iniziativa forte, che punta a rivitalizzare il comparto industriale della ceramica soprattutto di Civita Castellana, che è il principale polo produttivo, ma non solo. E´ una boccata d´ossigeno, abbiamo lavorato molto per garantire un futuro a un settore fondamentale". "Questa - spiega Angelelli - è la prima cosa concreta che arriva per un distretto in grande difficoltà, ringrazio dunque l´assessore Parroncini. Adesso bisogna continuare a fare sistema, ma anche il governo deve intervenire: l´ultima volta siamo stati convocati a luglio, con l´impegno che ci saremmo rivisti entro tre mesi. Ne sono passati sette e non è accaduto più nulla, quando invece dovrebbe tenerci in grande considerazione, visto che il distretto garantisce occupazione e stabilità sociale per l´intero comprensorio". "Purtroppo - aggiunge infatti Palombella - manca un pezzo del ragionamento e di questo ci dispiace: se ci fosse stata maggiore sensibilità da parte del governo sarebbe stato diverso. Comunque, stiamo e state andando avanti, come dimostra la progettualità delle imprese, che hanno ancora voglia di investire: ci pieghiamo ma non ci spezziamo. Quella di oggi è la prova che se le istituzioni vogliono, possono essere vicine alle imprese e al territorio". Grazie ai bandi Por sarà dunque possibile intervenire sull´ammodernamento, sulle nuove tecnologie, sulla qualificazione dei processi produttivi, senza trascurare fattori come il risparmio energetico e le fonti rinnovabili. Il tutto per essere più competitivi sul mercato. "Avevamo preso un impegno: investire. E oggi - continua Parroncini - insieme raccogliamo i frutti di questo lavoro, per il quale ringrazio Francesco De Angelis, che lo ha iniziato, e Daniele Fichera, che lo ha concluso. La promessa, insomma, l´abbiamo mantenuta perché crediamo fortemente nelle nostre realtà produttive, che rappresentano un settore vitale per l´economia del territorio. Attraverso i finanziamenti potranno così affrontare con accresciuto prestigio e maggiore tranquillità le sfide future del mercato. Ma dal governo ci saremmo aspettati qualcosa di altrettanto concreto, come del resto sulla trasversale e sull´aeroporto". Questo il dettaglio delle imprese ammesse a finanziamento: 11 di Civita Castellana (Ats Ceramica e innovazione, capofila Centro ceramica Civita Castellana srl; Ceramica Tecla; Setec srl; Ats Rrd, capofila X-tech spa; Ceramica Flaminia spa; Unoceramica srl; Sait srl; Metaltecnica srl; X-tech spa; Varm srl; Hidra ceramica srl), 5 di Fabrica di Roma (Ceramica Cielo spa; Scarabeo ceramiche srl; Faleri ceramica sanitari srl; Alice ceramica srl; Euromodel srl), 4 di Castel Sant´elia (Psf snc di Pieri Fabio & C. ; Ceramica Globo spa; Azzurra sanitari in ceramica spa; Civita più srl), 2 di Gallese (Disegno ceramica srl; Cosmogres srl) e Corchiano (Saturnia srl; Galassia spa), 1 di Nepi (Ceramica Vallelunga srl) e Castiglione in Teverina (Deref spa), tutte nella Tuscia viterbese. Più quelle di Anagni (Area industria ceramiche srl, Frosinone) e Formia (Herasmus società cooperativa, Latina). .  
   
   
IMMIGRAZIONE, GIOVEDÌ 4 FEBBRAIO UN SEMINARIO SULLA MEDIAZIONE INTERCULTURALE A PALAZZO DUCALE A GENOVA  
 
Genova, 3 Febbraio 2010 - Si svolgerà giovedì 4 febbraio dalle 14 alle 18 presso il Palazzo Ducale di Genova (Sala del Camino) il seminario sulla mediazione interculturale promosso dall´assessorato all´Immigrazione della Regione Liguria per presentare l´intervento regionale in materia e i progetti delle Province liguri in corso di realizzazione. Al seminario parteciperanno, tra gli altri l´assessore all´immigrazione e ai trasporti, Enrico Vesco, la vicepresidente della consulta regionale per l´immigrazione, Graciela del Pino, Giuliano Carlini, docente presso la facoltà di Scienze Politiche di Genova, Mara Manetti, docente presso la facoltà di Scienze della Formazione di Genova e Yolanda Onghena docente all´Università di Barcellona. Obiettivo del seminario delineare gli scenari che si stanno aprendo in Liguria e in Europa per la mediazione interculturale e avviare una discussione sulle singole attività progettuali per le quali la Regione Liguria ha stanziato tra il 2008 e il 2009 500. 000 euro. Al seminario seguirà una tavola rotonda, coordinata da Paolo Arvati, cui parteciperanno operatori dei servizi di mediazione sui diversi territori, un rappresentante dei sindacati e uno per il Forum del Terzo Settore. .  
   
   
IN EUROPA I PIÙ A RISCHIO POVERTÀ SONO GLI ANZIANI, SOPRATTUTTO LE DONNE  
 
Bruxelles, 3 febbraio 2010 - I dati delle statistiche comunitarie sul reddito e sulle condizioni di vita (Eu-silc) relativi al 2008 rivelano che i cittadini più esposti al rischio povertà sono coloro che hanno un´età superiore ai 65 anni: per loro è stata calcolata una percentuale di rischio pari al 19%, più elevata, dunque, della percentuale media calcolata sulla popolazione totale, pari al 17%. I risultati fanno registrare variazioni considerevoli nei 27 Stati membri: la percentuale più elevata di rischio povertà per le persone anziane si registra in Lettonia, dove il dato si attesta al 51% , mentre il più basso si registra in Ungheria, con il 4%. Queste statistiche, unitamente alle conclusioni pertinenti, sono state pubblicate all´interno di un documento redatto dall´European Centre for Social Welfare Policy and Research (Ecswpr), con sede in Austria. Il direttore del centro, il dottor Ashgar Zaidi, spiega nel documento che il 19% riportato nei dati fa riferimento a circa "16 milioni di persone anziane a rischio povertà, un dato che corrisponde a una persona su cinque degli 85 milioni di anziani che vivono negli Stati membri". Cosa è o meno la povertà - come spiega il dottor Zaidi - è un concetto relativo. Un approccio comunemente accettato nella generazione delle statistiche come quelle di Eu-silc (nonché l´approccio adottato dalla Commissione europea per gli ultimi rapporti) prevede l´utilizzo del reddito delle famiglie come parametro di misurazione. Si considerano in una situazione di povertà le persone che vivono con redditi inferiori al 60% del reddito medio nazionale. "Vista la natura arbitraria della soglia di povertà a cui si fa oggi riferimento e il fatto che avere un reddito inferiore a questa soglia costituisce unicamente una prova del fatto che si conduce una vita caratterizzata da standard molto modesti, quest´indicatore viene considerato un parametro di misurazione dell´essere a rischio povertà", spiega il dottor Zaidi, autore della pubblicazione. Sulla base di questa valutazione, in 10 dei 27 Paesi che fanno parte dell´Unione europea si registra un tasso di rischio povertà inferiore alla media (pari o inferiore al 16%) tra le persone anziane. Tra questi figurano la Repubblica ceca (7%) e il Lussemburgo (5%). Il dottor Zaidi spiega che, in alcuni paesi, la presenza di una percentuale di rischio povertà ridotta tra le persone anziane può essere attribuita a "un sistema maturo e generoso per la distribuzione delle pensioni di base e, in parte, a significativi elementi di ridistribuzione delle prestazioni pensionistiche associate al reddito, come le prestazioni erogate sotto forma di pensioni minime". Nel complesso, 9 paesi hanno fatto registrare tassi di rischio prossimi alla media (18%-23%), mentre i rimanenti 8 paesi hanno fatto registrare tassi di rischio povertà superiori alla media (ovvero superiori al 25%). Tra i paesi compresi in quest´ultima categoria figurano Cipro (49%), Estonia (39%) e Bulgaria (34%). I dati indicano che per la maggioranza dei paesi europei non vi è stata alcuna variazione considerevole, nel corso degli ultimi cinque anni, per quanto concerne il rischio di povertà dei cittadini più anziani. Per Estonia, Lettonia e Lituania, invece, la percentuale di rischio è aumentata in modo sensibile. Costituiscono altre due eccezioni Irlanda e Portogallo, dove i tassi sono diminuiti nettamente. Le statistiche dimostrano che, in media, il rischio di povertà rilevato per le donne anziane è superiore a quello rilevato per gli uomini della stessa fascia d´età (rispettivamente 22 e 16%). Ad eccezione di Spagna e Regno Unito, gli autori evidenziano che tutti i paesi che presentano percentuali di rischio maggiori rispetto alla media comunitaria fanno registrare una percentuale di rischio più elevata per le donne anziane. Un dato che si rivela particolarmente veritiero per le donne anziane che vivono in Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania a Romania. Per quanto riguarda questo ultimo punto, il dottor Zaidi spiega che le riforme pensionistiche attuate in molti paesi si sono tradotte in un aumento dell´età ordinaria di pensionamento e in un miglioramento degli incentivi al lavoro. Queste variazioni, dice l´autore, hanno probabilmente, "il merito di generare carriere più lunghe e diritti più equi sotto il profilo pensionistico per le generazioni future e per le donne". Queste ad altre problematiche saranno oggetto dell´analisi condotta in occasione di un prossimo documento. Per maggiori informazioni, visitare: Statistiche comunitarie sul reddito e sulle condizioni di vita (Eu-silc): http://epp. Eurostat. Ec. Europa. Eu/portal/page/portal/microdata/eu_silc European Centre for Social Welfare Policy and Research: http://www. Euro. Centre. Org/ .  
   
   
ANCHE L’UMBRIA NEL PROGETTO NAZIONALE “UN PERCORSO NELL’AFFIDO”  
 
 Perugia, 3 febbraio 2010 – Ci sarà anche l’Umbria nel progetto nazionale “Un percorso nell’affido” promosso dal ministero della Salute, del Lavoro e delle Politiche sociali per favorire e diffondere la pratica dell’affido familiare come risposta alle situazioni di temporanea difficoltà e per garantire ai bambini e ai ragazzi minori d’età il diritto di crescere in famiglia. L’adesione è stata decisa dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore politiche sociali. Il principio, affermato nella legge 183/1983 (integrata dalla legge 149/2001) parte dalle necessità di supportare situazioni di criticità dei nuclei familiari al fine di scongiurare l’allontanamento dei minori. L’affidamento, come breve parentesi di vita fuori dal nucleo familiare originale, punta ad assicurare al minore – spiegano dall’assessorato - un percorso di crescita sereno, nella garanzia non solo del mantenimento dell’educazione e dell’istruzione, ma anche dello sviluppo delle relazioni affettive e della conservazione, in tutti i modi possibili, dei legami con la famiglia d’origine. L’affido è perciò sempre orientato a perseguire il ritorno del minore nella sua famiglia, una volta che questa sarà pienamente recuperata alle capacità educative e di cura che le competono. Il progetto, che assegna alle Regioni un ruolo strategico nel raggiungimento degli obiettivi prefissati, si sviluppa su tre direttrici: la prima, indirizzata alla costruzione di una mappa nazionale delle realtà operanti per l’affido (servizi, centri pubblici, servizi sociali territoriali, volontariato, ecc. ); la seconda, orientata ad organizzare ed attuare, a livello regionale e interregionale, un ampio interscambio di esperienze, metodologie e tecniche tra gli operatori per ottimizzare e qualificare gli interventi nel territorio nazionale; la terza, infine, ha la finalità dell’allestimento di una pubblicazione, che oltre a raccogliere le caratteristiche degli interventi realizzati, rappresenti un “protocollo” di riferimento, culturale ed operativo, in tutto il paese. Le varie fasi del progetto sono predisposte e coordinate da una “cabina di regia” presieduta dal ministero ed è costituita da rappresentati della presidenza del Consiglio (Dipartimento Politiche della famiglia), del Cnsa (Coordinamento Nazionale dei Servizi Affido), della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, dell’Upi (Unione Province Italiane) e del Centro nazionale di Documentazione, Analisi dell’infanzia e dell’adolescenza. La realizzazione operativa del progetto è stata affidata al Comune di Genova, mentre gli oneri relativi sono integralmente a carico del ministero della Salute, del Lavoro e delle Politiche sociali. .  
   
   
COMO: PARI OPPORTUNITA ISPIRATO AL METODO GLOBALE AUTODIFESA UN CORSO DI AUTODIFESA FEMMINILE ORGANIZZATO IN COLLABORAZIONE COL COMANDO PROVINCIALE DELLA GUARDIA DI FINANZA. ISCRIZIONI ENTRO IL 21 FEBBRAIO  
 
Como, 3 febbraio 2010 - Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Como, in collaborazione con l´Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Como e della Provincia di Como, ha organizzato il primo corso di autodifesa femminile, ispirato al Metodo Globale Autodifesa (M. G. A). Questo metodo è stato ideato da un Gruppo di tecnici Federali delle arti marziali della F. I. J. L. K. A. M. (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali), che riunisce alcune tecniche di Aikido, Ju-jitsu, Judo, Karate e Lotta. Lo scopo che si propone è quello di sviluppare alcuni meccanismi psicofisici che consentano di fronteggiare, al meglio, situazioni rischiose per l´incolumità personale. In sedici lezioni, ogni martedì dal 2 marzo, in palestra istruttori federali specializzati nel Metodo Globale di Autodifesa, appartenenti al Corpo della Guardia di Finanza di Como, insegneranno ad affrontare situazioni pericolose, anche alle donne che non hanno una forte struttura fisica. L´iscrizione al corso potrà essere inviata via posta, fax o e-mail, oppure consegnato a mano a Guardia di Finanza, Comando Provinciale Como, Affari Generali, Piazza del Popolo n. 4, Fax: 031. 304222. E-mail: raffaeled3@gdf. It; digiulio. Fabrizio@gdf. It. Le iscrizioni si chiuderanno il 21 febbraio 2010. Saranno prese in considerazione le prime 80 domande pervenute in ordine cronologico. Verrà data priorità alle donne residenti nella Provincia di Como. Le preferenze espresse in relazione ai turni (1° o 2°) saranno rispettate nei limiti della capacità addestrativa e della funzionalità logistica. Eventuali, necessari cambi di turno verranno comunicati prima dell´inizio del corso. Programma - Tecniche di autodifesa, Fase Preparatoria: attività motoria propedeutica all´autodifesa; tecniche di liberazione da presa ai polsi; leve articolari fondamentali; introduzione alle tecniche di caduta mediante rotolamento. Fase Applicativa: difesa da aggressione con pugni - bastone - coltello - calci; tecniche di difesa da aggressione frontale; tecniche di difesa da aggressione alle spalle. Gli Istruttori - Maestro di Judo V° Dan e Insegnante Mga Ii° liv. Allenatore di Judo Iii° Dan e Insegnante Mga I° liv. Atleta Cintura Nera di Judo Ii° Dan. Informazioni - Corso rivolto a tutte le donne di età superiore ai 18 anni ogni martedì per 16 settimane, dal 2 marzo al 22 giugno 2010 (1° turno: 18. 45/19. 45; 2° turno: 20. 00/21. 00) alla palestra presso il Centro Logistico della Guardia di Finanza - Via Repubblica Romana, 4 - Rebbio Como (ampio parcheggio all´interno). Costo: 60 euro comprensivi di tesseramento alla Federazione, assicurazione integrativa stipulata dalla Guardia di Finanza e spese di funzionamento del Centro Logistico. E´ è richiesto abbigliamento sportivo (tuta e scarpe da ginnastica) ed è obbligatorio il certificato medico di idoneità per attività non agonistica da presentare alla prima lezione. Per informazioni rivolgersi a: Comune di Como Assessorato alle Pari Opportunità Tel. 031/252229 e-mail: assessoratofamiglia@comune. Como. It; Provincia di Como Assessorato alle Pari Opportunità Tel. 031/230343-451 e-mail: infosociale@provincia. Como. It; Guardia di Finanza Comando Provinciale Como Affari Generali Tel. 031/304466. .  
   
   
VARESE, INSIEME CONTRO LE TRUFFE: SEI INCONTRI E UN MANUALE OPERATIVO  
 
 Varese, 3 febbraio 2010 - Il progetto "Insieme contro le Truffe" vuole offrire un servizio al bisogno di sicurezza con particolare attenzione rivolto alle persone anziane, in casi di raggiri e truffe, che li induce sempre più ad isolarsi pensando che solo nell´isolamento si possa trovare un maggior senso di sicurezza. La creazione di una nuova sensibilità da parte dell´Amministrazione comunale in sinergia con il Comando Provinciale dei Carabinieri di Varese - Caserma Carabinieri Varese - vuole poter riuscire a trovare risposte organizzate e preventive per permettere agli anziani di uscire da un pericoloso senso di vuoto e di solitudine, per non far si che si possa isolare, ma che si costituisca intorno una struttura sinergica di solidarietà, basata sulla considerazione che l´anziano è una risorsa e non un peso per la nostra società. Proprio per tale importanza, l´assessore alla Sicurezza e Polizia Locale Avv. Fabio D´aula e il capitano Dario Mineo, comandante Compagnia Carabinieri di Varese, hanno progettato una vera e propria campagna di sensibilizzazione ed informazione, realizzando incontri in collaborazione con le circoscrizioni e l´Associazione Nazionale Carabinieri di Varese, dando di base consigli preziosi contro i malfattori, con l´aiuto di una brochure esplicativa ed operativa. "Si tratta di un progetto importante per i nostri anziani ¿ spiega il sindaco Attilio Fontana - grazie alla collaborazione tra le diverse forze dell´ordine, Polizia Locale e Carabinieri in primis, e all´attenzione della prefettura. Parlare alla gente, ed essere vicini soprattutto alle fasce più deboli che potrebbero avere problemi e incorrere in truffe, è fondamentale. Un ringraziamento anche alle circoscrizioni, sempre attente alle esigenze del territorio". Tali incontri possono essere considerati dei "vaccini" per gli anziani, in quanto i reati di truffa si possono evitare attraverso l´informazione e difendere cosi le fasce più esposte della popolazione rendendo più visibile ed incisiva la figura della Polizia Locale e del Carabiniere, sempre pronti a garantire un servizio al cittadino. La collaborazione con l´Associazione Nazionale dei Carabinieri, ha permesso di arricchire il progetto inserendo la visualizzazione di materiale audio visivo: "Simulazioni di Truffe" che consentono di poter individuare il truffatore sotto la maschera che indossa. Il ciclo di proiezioni composta da tre cortometraggi, della durata di circa 2min l´uno, sono stati messi a disposizione dalla Redazione di "Striscia la Notizia" , che ha sposato l´iniziativa. I filmati messi insieme secondo una complessità crescente nelle varie tipologie di truffe, guidano i relatori nell´individuare punti d´attenzione che consentono di identificare il truffatore indipendentemente dalla maschera che indossa durante l´azione criminosa. Con l´aiuto di una psicologa e psicoterapeutica, si intende fornire un importante contributo di tipo comportamentale su come gestire la situazione contingente, l´eventuale trauma Post-truffa, e su come individuare e prevenire i meccanismi utilizzati dai truffatori per far breccia nella sfera della fiducia delle persone da derubare. .  
   
   
IL COMUNE DI SEGRATE ASSICURA GRATIS I PENSIONATI CONTRO FURTI, SCIPPI, RAPINE E TRUFFE LA POLIZZA GIÀ ATTIVA A COSTO ZERO PER TUTTI I SEGRATESI, SI ARRICCHISCE DI NUOVI SERVIZI IN PARTICOLARE PER GLI ANZIANI  
 
Segrate, 3 febbraio 2010 - Anziani assicurati gratuitamente dal Comune contro furti, scippi, rapine e truffe. Lo prevedono le nuove condizioni della polizza assicurativa gratuita contro furti, scippi, rapine che il Comune, in collaborazione con Unipol Unisalute ha attivato per tutti i segratesi la scorsa estate e che – fa sapere il sindaco Adriano Alessandrini - “si arricchisce di servizi dedicati in particolare agli anziani, che più spesso, proprio per la loro fragilità, sono vittime di eventi di questo genere”. Le novità sono evidenziate nel pieghevole in cui è inserita la “card assistenza” da tenere sempre con sé e che riporta il numero verde 800 – 212480 da chiamare per avere assistenza. “La brochure è già nelle case– spiega il sindaco – e riassume i contenuti del pacchetto pensato per dare ai cittadini tutto l’aiuto di cui potrebbero avere bisogno in caso subiscano un furto o un tentato furto, uno scippo, atti vandalici, una rapina sul territorio comunale. Si tratta di episodi fortunatamente poco frequenti in città – prosegue - grazie al presidio e ai controlli continui e costanti da parte della Polizia locale e delle altre Forze dell’Ordine. L’auspicio, naturalmente, è che nessuno si trovi costretto a utilizzare la polizza, ma che l’opportunità di ricorrervi possa far sentire tutti più tutelati e protetti, e in special modo, le persone di una certa età, molte delle quali sono sole”. La copertura della polizza è stata ampliata soprattutto nell’ambito dell’assistenza alla persona, pensando soprattutto agli anziani sopra i 65 anni, cui l’assicurazione, chiamando un ufficio e un numero dedicato - l’Agenzia generale Unipol Ugf, di via Raffaello, 3 – Pioltello, tel. 02. 92100751, negli orari 9-12. 30/14. 30-18. 45 -, garantisce un rimborso in caso di furto con destrezza, scippo, rapina, truffa. Ma è previsto aiuto anche per chi, a tutte le età, si trovi costretto a fare intervenire un’ambulanza o un medico o abbia bisogno di un supporto psicologico, di un infermiere o di un fisioterapista a domicilio o, ancora, della spesa e di farsi recapitare gli esiti di accertamenti medici. La polizza, integrata con questi servizi, è già attiva automaticamente e non costa nulla. Per ricevere assistenza, basta una semplice telefonata al numero verde. Tra gli interventi contemplati già in precedenza: l’invio di un fabbro, falegname, vetraio, elettricista, serramentista, idraulico, 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno, ma anche, nel caso occorresse, di una guardia giurata per sorvegliare abitazione e beni, o di una collaboratrice domestica, qualora la casa debba essere rimessa in ordine o nel caso non ci si possa muovere per fratture conseguenti a furti, scippi o rapine. Il pacchetto include anche prenotazione e pagamento delle spese di pernottamento in albergo in caso di inagibilità dell’abitazione, assistenza per farvi ritorno, rimborso delle spese per il rifacimento dei documenti di identità rubati, l’assistenza di uno psicologo inviato direttamente a domicilio, come i farmaci in caso di urgenze. I potenziali fruitori della polizza assicurativa sono i 34 mila segratesi, di cui 7100 over 65. I nuclei familiari sono 14. 500. .  
   
   
VIOLENZA DI GENERE, UNA BRUTTA STORIA UN CORSO PER RICONOSCERE I SEGNALI E INTERVENIRE CONTRO LA BRUTALITÀ PERPETRATA AI DANNI DI DONNE E BAMBINI.  
 
Biella, 3 febbraio 2010 - Continua l’impegno di Mariella Biollino e del suo assessorato alle Pari opportunità per contrastare la violenza di genere in tutti i suoi svariati aspetti. Mercoledì 3 febbraio, alle 15 in Sala Caselli si terrà l´incontro del tero modulo previsto dal programma, "Effetti psicologici della violenza". A condurre la lezione, lo psicologo Antonio Ventre che illustrerà come è possibile riconoscere i segnali e le conseguenze che possono far pensare ad un processo di vittimizzazione specifico per le donne e i minori. Il corso di formazione, portato avanti dall’Associazione volontarie del telefono rosa di Torino e dedicato in modo particolare alle volontarie del Centro Antiviolenza di via Caraccio, gestito dalla Provincia di Biella in collaborazione con l’Asl, ha preso il via il 13 gennaio, dopo le iniziative nelle scuole (laboratori teatrali) e la mostra in via Italia a ottobre. Le giornate si svolgono nei locali della Provincia; nei vari incontri vengono affrontati temi quali la violenza di "genere “ e gli interventi di tutela di donne e minori vittime di violenza (dalla protezione, all´accompagnamento, all´autonomia). Coordinatrice del corso è Luciana Menzio, presidente Telefono Rosa di Torino. Nell’intero percorso, una fase primaria di conoscenza del fenomeno apre la strada verso una capacità di approccio alla violenza, basato su: 1. Una articolata conoscenza del fenomeno; 2. Competenze di ascolto e di vicinanza operativa; 3. Conoscenza degli specifici servizi di rete; 4. Capacità di porsi a fianco delle donne vittime di violenza; 5. Capacità di stimolare, coordinare, rispettare le esigenze di ogni singola donna. Il corso è strutturato su moduli tematici con questionari di verifica alla fine di ogni modulo. I questionari non hanno lo scopo di valutare la preparazione dei corsisti, quanto quello di riassumere e riprendere eventuali questioni rimaste in sospeso nel percorso di formazione. Sono quattro le aree di particolare importanza: l’area legale, dal punto di vista civilistico e penalistico, l’area medica, l’area psicolo-gica, l’area sociale, di orientamento e psicosociale. Il corso, considerate le specifiche finalità per le quali viene promosso (conoscenza e azione per operatori) prevede una prima fase dedicata alle lezioni frontali e alle verifiche sulle conoscenze degli operatori e una seconda fase dedicata alla supervisione dei casi, nei diversi settori di competenza, sulla base del programma di seguito indicato. Pur considerando che le acquisizioni di conoscenza presuppongono interventi frontali, si andranno a privilegiare modalità interattive con i corsisti, al fine di facilitare il percorso di apprendimento e l’immediata trasposizione di ciò che verrà indicato in competente intervento operativo. .  
   
   
GENOVA E IL “Q AGEING“ UN PROGETTO EUROPEO SULLA QUALITA´ DELL’INVECCHIAMENTO NELL’AMBIENTE URBANO  
 
Genova, 3 febbraio 2010 - I leader del progetto europeo Q Ageing si sono incontrati a Genova il 29 gennaio, presso l’ Agenzia di Sviluppo “ Gal Genovese “ Palazzo Ducale Piazza Matteotti 9 , per mettere a confronto progetti e dimostrazione di tecnologie per "Invecchiare con qualità nelle aree urbane". E´ questo l’obiettivo del progetto di cooperazione transnazionale, cui il Comune di Genova partecipa. Il fine ultimo e´ favorire un confronto tra stati europei per una riflessione interculturale sulle modalità di approccio al fenomeno incalzante dell’invecchiamento della popolazione. Le tematiche affrontate dal progetto sono di forte interesse e impegno per l´Amministrazione Comunale, coerenti con lo specifico filone di competenza dell’Assessorato all’Integrazione Socio- Sanitaria che promuove un approccio globale alla salute e persegue il “benessere” quale risorsa per lo sviluppo di una società partecipata attiva e responsabile. Il progetto promuove buone prassi e innovative linee guida: la ridefinizione dei servizi, dei trasporti, delle abitazioni, degli spazi urbani e soprattutto della partecipazione sociale. Il Progetto Q Ageing è un progetto europeo finanziato nell´ambito del programma Europa Centrale, parte del “Fondo Europeo di Sviluppo Regionale" I partner: Distretto di Abjuda - Comune di Budapest (coordinatore), Provincia di Treviso, Comune di Genova, Accademia Nazionale di Medicina (Genova), Comune di Sopot (Polonia), Comune di Slovenska Bistricia (Slovenia), Istituto di Economia e Centro di Sviluppo delle Risorse di Maribor (Slovenia), Centro di sviluppo della società civile di Freiburg (Germania). Sulle azioni del progetto il Comune collabora strettamente con l’Accademia Nazionale di Medicina (Anm), associazione scientifica senza fine di lucro che opera da oltre venti anni su tutto il territorio nazionale nel settore della formazione e dell’aggiornamento degli operatori della sanità e promuove studi e progetti sulle tematiche socio-sanitarie come quelle della disabilità e dell’invecchiamento. Le azioni che il Comune vuole intraprendere attraverso la partecipazione al progetto sono volte a: •sviluppare e sostenere la rete cittadina per le fragilità per sostenere i familiari “care-giver” degli anziani non autosufficienti •ampliare e sostenere la rete cittadina delle associazioni e delle realtà sociali che si occupa di “invecchiamento attivo” (solidarietà, formazione,tempo libero) anche in collaborazione con il Progetto “ Età Libera” della Fondazione Carige •Sostenere un progetto innovativo di prevenzione delle demenze attraverso la realizzazione di “ un giardino della memoria” coprogettato con il settore sanitario e destinato alle persone anziane e ai loro familiari attraverso una riqualificazione e riappropriazione di uno spazio verde piantumato pubblico a cui attribuire una nuova identità di laboratorio per la memoria destinato agli anziani ma patrimonio di tutti i cittadini .       • realizzare, in collaborazione con Accademia Nazionale della Medicina, un portale web rivolto agli anziani, ai caregiver, alle famiglie e alle associazioni di volontariato, per fornire informazioni sempre aggiornate sui servizi di animazione, prevenzione, supporto e assistenza messi a disposizione dal Comune. Il portale può divenire un punto di riferimento locale anche come comunità virtuale, tramite appositi strumenti di comunicazione che permettano il confronto tra i diretti interessati (anziani, caregiver e famiglie). .  
   
   
COMO: BANDO PER TITOLI E COLLOQUIO SELEZIONE PUBBLICA PER UNO PSICOLOGO INCARICO PER L´AREA TUTELA DEI MINORI E DELLE FAMIGLIE. DOMANDE ENTRO LE 12 DEL 12 FEBBRAIO  
 
Como, 3 febbraio 2010 - Sono scaricabili dal sito del Comune (www. Comune. Como. It alla voce Bandi concorso) tutte le informazioni relative alla selezione pubblica promossa dal Comune, settore Servizi Sociali, per la selezione pubblica per titoli e colloquio per il profilo di "psicologo servizio tutela minori e famiglie". L´incarico avrà la durata massima di tre anni, con contratto di prestazione di lavoro autonomo di natura professionale. Requisiti richiesti: Diploma di Laurea specialistica appartenente alla classe 58 delle Lauree in Psicologia ovvero Laurea quadriennale in Psicologia secondo il vecchio ordinamento. E´ esclusa qualsiasi equipollenza; Iscrizione all´Albo professionale psicologi; Esperienza di 3 anni o di almeno 600 giorni lavorativi, anche non continuativi, presso Pubbliche Amministrazioni, maturata anche mediante contratti di collaborazione (co. Co. Pro. , incarichi di lavoro autonomo di natura professionale, ecc. ) con specifico incarico di " psicologo" nell´area tutela minori con provvedimenti dell´Autorità Giudiziaria. La durata dell´incarico è fissata in tre anni a partire dalla lettera di incarico, con un monte ore annuo indicativo di 1. 440 ore. Il compenso annuo è pari ad € 36. 720,00 oneri e contributi, previdenziali e fiscali, compresi e sarà erogato in rate mensili posticipate su presentazione di regolare fattura mensile con allegata rendicontazione ore mensili effettuate. Normativa Della Selezione La selezione è basata sulla valutazione dei titoli accademici e professionali posseduti come indicati nel curriculum vitae e sullo svolgimento di un colloquio. La domanda di ammissione alla selezione, in carta libera, deve essere indirizzata a "Comune di Como (Ufficio Protocollo), Via Vittorio Emanuele Ii n. 97, 22100 Como", e spedita a mezzo del servizio postale, mediante raccomandata con avviso di ricevimento, oppure consegnata direttamente all´Ufficio Archivio sito al primo piano entro e non oltre le ore 12 del giorno 12 febbraio 2010 (non fa fede il timbro postale di invio). Maggiori informazioni sul sito, oppure al settore Servizi sociali al numero 031/25 26 07. . .