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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Dicembre 2010 |
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SECONDO L´OCSE, OCCORRE SPENDERE DI PIÙ NEL CAMPO DELLA SCIENZA, TECNOLOGIA E INNOVAZIONE |
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Bruxelles, 20 dicembre 2020 - Nella sua ultima relazione annuale, l´Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) invita tutti i paesi ad aumentare gli investimenti nella scienza, tecnologia e innovazione (Sti) per diventare più competitivi a livello globale e per sostenere la crescita a lungo termine. La Sti offre alla società la possibilità di affrontare le innumerevoli sfide odierne, come le questioni legate alla salute e al cambiamento demografico. Mantenere gli investimenti Sti è fondamentale. La relazione "Scienza, Tecnologia e Industria: Prospettive Ocse 2010" sottolinea che i paesi membri dell´Ocse riportano una spesa per ricerca e sviluppo (R&s) stagnante, con una contrazione della crescita annuale da oltre il 4% negli anni recenti al 3,1% nel 2008. Il numero di brevetti è aumentato di oltre il 2% dal 1995 al 2008, ma la crescita si è indebolita negli ultimi anni, e il numero di brevetti nell´area Ocse è sceso nel 2008. Anche i marchi di fabbrica sono diminuiti del 20%. La relazione suggerisce che un aumento della qualità ha provocato il calo della quantità di brevetti. Le aziende potrebbero inoltre aver optato per altri modi di tutelare la propria base di conoscenze, come i meccanismi di collaborazione informatica. Le aziende sono state costrette a ridurre i loro sforzi per mantenere le attività innovative, e il commercio e gli investimenti esteri hanno influito negativamente sulla catena del valore globale. Questo a sua volta ha ostacolato le competenze tecniche e l´intelligenza di mercato delle imprese. Tuttavia, l´Ocse ha trovato alcuni risultati positivi. Nonostante la crisi che ha sconvolto l´economia mondiale negli ultimi due anni, un certo numero di paesi hanno segnalato picchi di spesa. Germania, Corea del Sud, Svezia e Stati Uniti hanno infatti dato una spinta alla loro innovazione a lungo termine aumentando la spesa per la ricerca pubblica. Inoltre, tutti i membri dell´Ocse, tranne gli Stati Uniti, hanno riportato aumenti nella loro produzione di articoli scientifici tra il 1998 e il 2008. La relazione rileva inoltre come le economie emergenti continuano ad aumentare la loro spesa in R&s. La Russia, ad esempio, ha riferito che la spesa per R&s nel 2008 è stata pari al 2% del totale Ocse, che è quasi uguale alle quote di Canada e Italia. "Gli investimenti in scienza e tecnologia sono investimenti per il futuro", dice il segretario generale dell´Ocse Angel Gurría. "In un momento di consolidamento fiscale, i paesi devono valutare attentamente l´impatto a lungo termine dei tagli alla spesa in materia di scienza e tecnologia. Occorre inoltre aumentare l´efficacia di questa spesa. Le strutture di governance diritto dovrebbe entrare in vigore se i Paesi per rendere la maggior parte delle risorse dedicate alla scienza e alla tecnologia. ´ Come si può allora dare una spinta all´innovazione? La relazione dell´Ocse evidenzia una serie di questioni che vanno risolte. Per esempio, i governi dovrebbero stabilire un nuovo sistema condiviso per la governance della cooperazione internazionale nel campo della scienza e della tecnologia, in modo da affrontare le sfide che riguardano tutti noi compresi i cambiamenti climatici. I membri dovrebbero inoltre rafforzare il sostegno politico a vari stadi della catena del valore dell´innovazione, come ad esempio all´imprenditorialità. La relazione rileva inoltre che dovrebbero essere aggiornate le infrastrutture delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic) e che dovrebbe essere offerto un maggiore accesso ai dati pubblici di ricerca. Infine, la politica a livello internazionale, nazionale e regionale andrebbe coordinata meglio. Per maggiori informazioni, visitare: Ocse: http://www.Oecd.org/ |
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W3C ANNUNCIA LE MIGLIORI PRATICHE PER IL WEB MOBILE |
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Bruxelles, 20 dicembre 2010 - Il World Wide Web Consortium (W3c) ha portato operatori chiave del settore della telefonia mobile alla tavola virtuale per raggiungere un accordo sulle migliori pratiche per il contenuto web mobile, ha annunciato il gruppo. Il quadro, "Mobile Web Application Best Practices", ha lo scopo di favorire la collaborazione tra i giganti dell´industria per costruire un´esperienza più positiva nell´ambiente mobile. Il progetto è in parte finanziato da Mobiwebapp ("Mobile web applications for future internet services") che è sovvenzionato nell´ambito del tema "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" (Tic) del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. Mobiwebapp è coordinato da W3c, un consorzio industriale comprendente oltre 350 membri del settore della ricerca e dell´industria, diretto da Sir Tim Berners-lee, l´inventore del web. "Le migliori pratiche delle applicazioni web mobili" condensano l´esperienza di molte parti interessate al web mobile in consigli pratici per creare contenuti che funzionino bene su qualsiasi dispositivo mobile. Gli sviluppatori e gli altri produttori di contenuto valuteranno l´esperienza condivisa di come creare applicazioni web che rendano la navigazione comoda sui dispositivi mobili e per evitare i trabocchetti conosciuti. Oggi si possono visitare quasi tutti i siti web da un telefono cellulare a una velocità e con un costo ragionevoli, una volta stipulato un piano con la propria compagnia di telefonia. Si possono mandare e ricevere email dal proprio conto regolare. Per i consumatori, è comodo e persino cool. Per gli uomini d´affari, può costituire uno strumento mobile indispensabile. Rimane comunque tutt´altra cosa rispetto all´uso di internet su un personal computer (Pc). E questo è uno dei motivi dietro il progetto Mobiwebapp che riunisce un gruppo di ricercatori, accademici ed esperti di tecnologia per discutere su come far diventare l´internet mobile una macchina che funziona senza intoppi. In particolare, le migliori pratiche sono state sviluppate da un gruppo di lavoro formato da rappresentanti di alcuni dei giganti industriali europei e statunitensi tra cui At&t, Deutsche Telecom, France Telecom, Google, Hewlett-packard, Opera Software, Vodafone, Volantis. Uno dei loro obiettivi era di stilare una lista delle migliori pratiche che tutte le aziende che si occupano di internet mobile dovrebbero seguire. La catena comprende produttori di telefoni, sviluppatori di software per browser telefonici ed email, portatori di telefoni cellulari e aziende che progettano pagine web, tanto per cominciare. Il senso comune dietro queste pratiche, che sono appena state pubblicate, è infatti un modello di come i Pc dovrebbero comportarsi sul web - ma non sempre lo fanno. Se si seguono le linee guida, l´universo dei telefoni cellulari potrebbe essere come una versione definita e matura del tipo di internet dei Pc. C´e voluto diverso tempo perché questo documento progredisse fino a questo punto, principalmente a causa della moltitudine di applicazioni web. Gruppi di lavoro su Notificazioni web, Eventi web e geolocalizzazione stanno presentando una grande quantità di Api (application programming interfaces) Javascript che promettono di ridurre la distanza tra web e applicazioni native in molti computer. Ci si aspetta una simile tendenza anche nei dispositivi mobili. Il documento esamina in dettaglio quali tecnologie web siano rilevanti per i dispositivi mobili; mette in luce varie Api per l´uso di applicazioni Web; e spiega come seguire i suggerimenti che offre e cosa significa ogni suggerimento. "Sono molto contenta di questo documento, che io ho già usato per assicurare che W3c Cheat Sheet, un´applicazione web mobile, funzioni non solo sui dispositivi mobili, ma su tutti i dispositivi," ha detto Dominique Hazael-massieux, leader dell´iniziativa web mobile W3c. "Queste linee guida comprendono consigli solidi da parte di sviluppatori di applicazioni web reali, aziende di telecomunicazioni e fornitori di browser." Per maggiori informazioni, visitare: Mobiwebapp: http://mobiwebapp.Eu/ W3c: http://www.W3.org/ 7° Pq - Tic http://cordis.Europa.eu/fp7/ict/ |
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ISTITUZIONI PUBBLICHE HANNO RIMOSSO LA PUBBLICITÀ A SOFTWARE NON LIBERO
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Düsseldorf, 20 dicembre 2010 - Dopo un solo mese dall´inizio della campagna Pdfreaders della Fsfe, 172 istituzioni pubbliche hanno rimosso la pubblicità a lettori Pdf proprietari dai loro siti web. Particolarmente eccezionali sono le risposte provenienti da Croazia , Russia e Slovenia . In Croazia quasi tutte le istituzioni segnalati hanno cancellato le pubblicità. Metà di quelle contattate in Russia e Slovenia hanno soddisfatto le richieste della Fsfe. "Diverse istituzioni hanno risposto affermando che sono d´accordo con le nostre preoccupazioni , e che modificheranno i loro siti web", ha detto il responsabile della campagna Matthias Kirschner. Fra queste alcuni ministeri, parlamenti, forze dell´ordine, e la cancelleria del Primo Ministro Belga. Campagne come questa sono rese possibili da una comunità di volontari, e sostenitori finanziari . La Fsfe proseguirà con le rimanenti organizzazioni affinchè le rimanenti pubblicità siano rimosse. Www.fsfe.org/ |
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L’INO-CNR REALIZZA L’‘AMPLIFICATORE PERFETTO’ UN ‘HI-FI QUANTISTICO’, BASATO SULL’ACCURATISSIMA MANIPOLAZIONE DELLA LUCE AL LIVELLO DEI SINGOLI FOTONI, HA BATTUTO OGNI RECORD IN TERMINI DI RIDUZIONE DELLE DISTORSIONI E POTRÀ ESSERE UTILIZZATO NELLE COMUNICAZIONI QUANTISTICHE SICURE SU LARGA SCALA. SI AVVICINA COSÌ IL ‘COMPUTER QUANTISTICO’. |
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Roma, 20 dicembre 2010 - I ricercatori dell’Istituto nazionale di ottica del Consiglio nazionale delle ricerche di Firenze (Ino-cnr) e dell’Università ceca di Olomouc sono riusciti a sperimentare un ‘amplificatore perfetto’, in grado di aumentare un segnale ma non il disturbo originario e senza aggiungere alcun rumore. Il prototipo sembra ‘violare’ le regole della meccanica quantistica, avvicinandosi alla realizzazione di un computer quantistico. La ricerca è pubblicata nell’ultimo numero (Advanced Online Publication) di Nature Photonics. “Disporre di un ‘amplificatore perfetto’ permetterebbe di realizzare comunicazioni quantistiche sicure su larga scala, vicine al ‘sogno’ di un computer quantistico”, spiega Marco Bellini dell’Ino-cnr, che ha sperimentato il prototipo in collaborazione con il collega di istituto Alessandro Zavatta e con Jaromir Fiurasek, dell’Università ceca di Olomouc. “Il nostro amplificatore di segnali luminosi sembra ‘violare’ le regole della meccanica quantistica, quadruplicando l’intensità di un debole impulso luminoso senza aumentarne il disturbo originario né introdurre alcun rumore aggiuntivo. Il risultato è basato su tecniche da noi messe a punto di aggiunta e sottrazione controllata di singoli fotoni, le ‘particelle’ fondamentali e indivisibili da cui è costituita la luce”. L’eccezionalità del risultato è immediatamente comprensibile anche sulla scorta dell’esperienza comune. “Se si alza il volume di una trasmissione disturbata, si amplifica anche il rumore e quindi il segnale rimane della stessa qualità”, ricorda il ricercatore. “Anche se normalmente non ce ne accorgiamo, anzi, tutte le volte che amplifichiamo un segnale, aggiungiamo inevitabilmente una piccola frazione di rumore, ‘sporcandolo’. Sebbene un buon impianto hi-fi riesca a diffondere segnali di uscita molto fedeli rispetto ai segnali originali in ingresso, c’è una parte di rumore addizionale inevitabile anche in un sistema ad alta fedeltà ideale. Tale rumore è legato a leggi fisiche fondamentali, ma è comunque così piccolo da risultare normalmente del tutto trascurabile”. Le cose cambiano però quando i segnali da amplificare sono estremamente deboli e il disturbo causato dall’amplificazione li rende quindi praticamente inutilizzabili. “È, per esempio, il caso degli schemi di comunicazione intrinsecamente sicuri basati sulla cosiddetta crittografia quantistica”, prosegue Bellini, “in tale situazione l’effetto è utilissimo in quanto ogni tentativo di intercettazione e copia del messaggio produce un rumore aggiuntivo tale da essere immediatamente scoperto. In molti altri casi, però, l’impossibilità di amplificare fedelmente un segnale costituisce una grave limitazione, per esempio della sua distanza di trasmissione prima che l’attenuazione lo renda troppo debole”. Poiché le leggi della meccanica quantistica sono però inflessibili, il ‘trucco’ consiste nell’ottenere tale perfezione soltanto in una piccola percentuale dei tentativi. “Anche se la cosa non sembrerebbe poi troppo vantaggiosa, in realtà quest’amplificazione ideale, anche se in un numero limitato di casi, ha grandi prospettive”, conclude il ricercatore. “Utilizzando tale sistema si potranno effettuare nuovi tipi di misure ultrasensibili, realizzare ripetitori quantistici per ricostruire i più deboli impulsi delle reti di comunicazione e amplificare il cosiddetto ‘entanglement’, la particolare forma di correlazione tra particelle distanti che Einstein non riusciva ad accettare ma che è invece alla base dei concetti più avanzati di computer quantistico”. |
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INTERNET: WI-FI GRATUITO NEI LUOGHI PUBBLICI DEL FVG
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Trieste, 20 dicembre 2010 - "Un primo passo verso il diritto di tutti i cittadini di accedere liberamente alla rete e all´informazione libera". Commenta così il capogruppo consiliare Idv Alessandro Corazza l´accoglimento del suo emendamento alla Finanziaria 2011 del Friuli Venezia Giulia, che sostiene i progetti dei Comuni che favoriscano l´accesso gratuito e senza fili a Internet. Una norma colta al volo anche in virtù del decadimento, dal 1 gennaio 2011, del decreto Pisanu, che vincolava l´accesso alle reti internet a una serie di procedure di identificazione che ne ostacolavano la libera fruizione. Corazza, che nel suo programma elettorale aveva fatto della battaglia per il wi-fi gratuito uno dei punti cardine, non si è fatto sfuggire l´occasione ed è riuscito a inserire nella Finziaria un contributo di 260.000 euro destinato ai Comuni. "L´accesso a Internet è un diritto che andrebbe garantito a tutti e in tutti i luoghi della nostra Regione - ha detto il dipietrista - ed è un bene che la nostra proposta sia stata recepita anche dalle altre forze politiche, che ne hanno compreso l´importanza sottoscrivendo l´emendamento". "L´obiettivo - spiega ancora Corazza - è di recuperare quella differenza che ci divide dagli altri Paesi d´Europa, beneficiando nei luoghi pubblici delle nostre città di un servizio che permetterà di avere risvolti positivi sia in termini economici, legati al turismo e al commercio, sia in termini socio-culturali, permettendo a tutti i cittadini di accedere liberamente all´informazione attraverso il proprio computer, palmare o telefono". "In Italia - continua Corazza sono poco meno di duemila le postazioni wi-fi gratuite, mentre in Francia cinque volte tante. Favorendo i progetti dei Comuni volti a diffondere la rete gratuita senza fili inizieremo un percorso di rimonta verso l´ammodernamento della nostra Regione". "Sogno una società - conclude Corazza - in cui aria, acqua e Internet siano gratuiti e nelle piazze, nelle scuole, nei parchi e nelle aree pubbliche delle città studenti, giovani e tutti i cittadini possano connettersi alla rete con i propri pc o smartphone, accedendo a tutti i servizi forniti dalla rete e che servono ad arricchire il panorama culturale di ognuno di noi". |
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3º WORKSHOP INTERNAZIONALE SULLA DOMOTICA PER CATEGORIE DEBOLI |
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Malaga, 20 dicembre 2010 - Il terzo workshop internazionale sulla domotica per categorie deboli si volgerà dall´8 al 10 aprile 2011 a Malaga, in Spagna. La domotica per categorie deboli (Aal o Ambient Assisted Living) promuove la fornitura di attrezzature e servizi per permettere una vita indipendente e autonoma alle persone anziane mediante l´integrazione continua di tecnologie dell´informazione e della comunicazione all´interno di case e residenze. Scopo dell´evento sarà quello di promuovere la collaborazione tra ricercatori in questo settore, concentrando gli sforzi e individuando i problemi relativi a qualità della vita, sicurezza e problemi di salute delle persone anziane a casa. Per questa ragione, le tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic) devono essere applicate in questo tipo di ambiente. Inoltre, devono essere presi in considerazione anche altri ambienti, come ospedali o residenze. Verranno trattate anche questioni relative alle famiglie di supporto e alle attività di assistenza. Per ulteriori informazioni, visitare: http://mami.Uclm.es/iwaal2011/ |
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TELECOM ITALIA: VICENDE GIUDIZIARIE, NO AD AZIONI DI RESPONSABILITÀ NEI CONFRONTI DEGLI AMMINISTRATORI |
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Milano, 20 dicembre 2010 - Nel corso della riunione del Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, tenutasi il 16 dicembre sotto la presidenza di Gabriele Galateri di Genola, Deloitte ha illustrato le risultanze essenziali della review interna avviata a fronte delle note vicende giudiziarie che hanno interessato la Società negli ultimi anni. Anche in base al parere dei consulenti legali, Professor Franco Bonelli e Avvocato Bruno Cova, il Consiglio di Amministrazione, sulla base delle conoscenze a oggi disponibili, non ritiene di introdurre all’ordine del giorno della prossima assemblea dei soci l’eventuale esercizio di azioni di responsabilità nei confronti degli amministratori in carica all’epoca dei fatti esaminati. Il Consigliere Luigi Zingales ha espresso la sua totale contrarietà. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato altresì la nomina del consigliere Aldo Minucci quale componente del Comitato per le nomine e per la remunerazione, in sostituzione del professor Berardino Libonati recentemente scomparso. |
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AL MEETING DI FINE ANNO DI INFORMATICA TRENTINA: LA CREATIVITÀ COME ANTIDOTO ALLA CRISI |
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Trento, 20 dicembre 2010 - "Nel lungo periodo, la terapia antirecessiva non può che passare la mano ad un profondo processo di innovazione della struttura economica, che, concentrandosi sull’ingegno e sui saperi, sappia esprimere creatività ed efficienza tali da affrancarsi dalla stretta competitiva delle economie emergenti o comunque più dinamiche": così l´assessore provinciale all’industria, artigianato e commercio, Alessandro Olivi, è intervenuto il 16 dicembre al meeting aziendale di fine anno nel corso del quale Informatica Trentina ha presentato una borsa di studio di alfabetizzazione digitale dedicata a 50 giovani studenti tra i 14 e i 19 anni. La società ha infatti deciso di devolvere il consueto budget, previsto per gli auguri delle festività, in una borsa di studio per i figli di lavoratori metalmeccanici dell´industria, più esposti alla crisi, della provincia di Trento. Le organizzazioni sindacali hanno collaborato nella selezione dei ragazzi. "Edmondo Berselli - ha ricordato l´assessore Olivi - scrive nel suo ultimo saggio che le società bene ordinate hanno prosperato quando sono riuscite a distribuire con sufficiente equità il benessere generato dall’attività economica. Ed invece la mentalità corrente, sta perdendo di vista i temi collettivi del Novecento, come il lavoro, l’occupazione, le pensioni, la sanità, gli investimenti pubblici, l’interesse generale…". Parafrasando Berselli, ha sottolineato l´assessore, la nostra società fatica a tenere alta la tensione sui valori che ne garantiscono la coesione. Individui e gruppi tendono ad isolarsi, invece che immedesimarsi nei problemi generali, rinunciando a tessere quello che qualcuno chiama l’arazzo sociale. "La crisi - ha proseguito Olivi - ha contribuito ad aumentare la distanza fra le varie componenti del mercato del lavoro ed ha reso più acute le smagliature del tessuto sociale. Proprio il tema della crisi mi suggerisce, in occasione di questa cerimonia, due riflessioni. La prima è sul senso del Natale, al quale proprio la crisi dovrebbe farci avvicinare un po’ più come festa di tutti, dove la tradizionale intimità delle famiglie si associa a momenti di riaggregazione collettiva per celebrare un’unione di intenti contro le avversità del ciclo economico. Specie nel mondo del lavoro appare importante vivere il risveglio di un senso di appartenenza ad una comune avventura, la cui prima tappa si chiama sviluppo e l’ultima benessere diffuso. La seconda riflessione è sul valore simbolico di questo meeting. Il significato di questo ritrovarci fra metalmeccanici di Informatica Trentina e metalmeccanici veri e propri non si esaurisce nel tentativo di lanciare un ponte fra lavoratori diversamente esposti alle conseguenze della crisi, ma piuttosto nel percepire più da vicino la nostra comune appartenenza ad un sistema socio-economico che – temprato dall’autonomia – sia capace di lasciarsi la crisi alle spalle senza disintegrare i propri equilibri sociali. Per fare questo servono due tipi di intervento: una cura d’urto, che faccia calare la «febbre», consenta la sopravvivenza delle aziende e la ricucitura delle inevitabili lacerazioni occupazionali, recuperando la professionalità e la dignità dei lavoratori. La Provincia ha profuso uno sforzo enorme per focalizzare le risorse dell’autonomia sulle misure anticrisi, agendo sia su una batteria di incentivi sia sulla formidabile leva della domanda pubblica, con l’obiettivo di aiutare le aziende a superare il momento difficile. Ma, nel lungo periodo, la terapia antirecessiva non può che passare la mano ad un profondo processo di innovazione della struttura economia, che, concentrandosi sull’ingegno e sui saperi, sappia esprimere creatività ed efficienza tali da affrancarsi dalla stretta competitiva delle economie emergenti o comunque più dinamiche. C’è in questo processo uno spazio strategico per l’informatica." Ai ragazzi oggi pomeriggio è stato consegnato un voucher per ritirare un Pc portatile di tipo Laptop provvisto di moduli di formazione on line. Potranno così seguire un corso di e–learning di alfabetizzazione digitale e apprendere le modalità di scrittura e di calcolo sulla piattaforma open office. I corsi saranno gestiti da Informatica Trentina. |
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POTENZIAMENTO DELLA RETE IN FIBRA OTTICA A BASILEA: IWB E SWISSCOM SOTTOSCRIVONO UN CONTRATTO DI COOPERAZIONE |
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Berna, 20 dicembre 2010 - Circa otto mesi fa, Swisscom e le Iwb avevano convenuto di collaborare al potenziamento della rete in fibra ottica nella città di Basilea, stipulando a tal fine un contratto preliminare. Carsten Schloter, Ceo di Swisscom, e il dott. David Thiel, Presidente della Direzione delle Iwb, hanno ora siglato il contratto definitivo. Entro la fine del 2017, Swisscom e le Iwb collegheranno tutte le abitazioni e gli immobili commerciali di Basilea alla velocissima rete in fibra ottica. A tale scopo, Swisscom si farà carico del 60 percento e le Iwb del 40 percento degli investimenti, per un importo di circa 170 milioni di franchi. Una decisione da parte del Gran Consiglio del Cantone di Basilea Città è prevista per inizio 2011. La stipula del contratto appena avvenuta e gli ambiziosi piani di potenziamento faranno sì che Basilea sarà già nel 2017 una delle prime città svizzere a usufruire dei capillari e velocissimi servizi offerti dai collegamenti in fibra ottica. La cooperazione tra le Iwb e Swisscom consentirà così un ampliamento e un esercizio vantaggiosi della rete. In tal modo, sarà possibile sfruttare le sinergie delle reti di telecomunicazione esistenti di entrambe le aziende nonché l’infrastruttura per l’energia e l’acqua potabile delle Iwb. Anche le linee in fibra ottica già posate a Basilea da Swisscom e dalle Iwb saranno sfruttate nell’ambito del progetto di cooperazione. Ciò permetterà di ridurre considerevolmente i lavori di costruzione. La coordinazione globale della costruzione e dell’esercizio sarà affidata alle Iwb. L’accordo fra le Iwb e Swisscom consente una reale concorrenza. Il modello multifibra con quattro fibre in ciascuna abitazione e ciascuna attività commerciale corrisponde alle raccomandazioni della Comcom. In relazione all’offerta di livello 1 delle Iwb inerente alle fibre ottiche spente, agli altri fornitori sarà garantito un accesso non discriminatorio alla rete in fibra ottica a Basilea. Parallelamente alle trattative, entrambe le aziende hanno portato avanti a pieno ritmo i lavori per il potenziamento della rete. Swisscom ha già allacciato ampie aree della città di Basilea, le quali saranno integrate pienamente nella cooperazione. Le Iwb hanno avviato un progetto pilota comune ed eseguito intensi lavori di preparazione. Prossimamente le Iwb lanceranno offerte di prodotti per fornitori di servizi che desiderino offrire prodotti e servizi sulla rete in fibra ottica a Basilea. L’obiettivo è un prezzo quanto più allettante possibile per lo sfruttamento delle fibre ottiche spente, requisito per un’offerta di prodotti vantaggiosa sulla rete in fibra ottica. Sia clienti privati che anche altri fornitori di servizi alternativi possono ordinare già adesso presso Swisscom i primi servizi sulla rete in fibra ottica. Swisscom parteciperà agli investimenti complessivi, quantificati in circa 170 milioni di franchi, nella misura del 60 percento, mentre le Iwb si faranno carico del 40 percento. Nell’evenienza in cui l’uso effettivo della rete da parte di un partner dovesse essere superiore alla sua quota d’investimento, è stato convenuto un meccanismo di compensazione. La cooperazione deve ancora essere approvata dal Gran Consiglio del Cantone di Basilea Città. Una decisione in merito è prevista per l’inizio del 2011. Il contratto sarà inoltre sottoposto alla verifica da parte della Commissione della concorrenza. |
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SEGANTI FVG, BANDO DA 1,7 MILIONI PER COMMERCIO ELETTRONICO |
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Trieste, 20 dicembre 2010 - Rafforzare la competitività delle imprese attraverso il sostegno ai processi di trasformazione ed il rafforzamento della struttura produttiva: è questo l´obiettivo del "bando per iniziative rivolte a sostenere l´utilizzo del commercio elettronico da parte delle imprese del Friuli Venezia Giulia", approvato il 16 dicembre dalla Giunta regionale in seguito alla proposta fatta dall´assessore alle Attività produttive Federica Seganti, di concerto con l´assessore alla Cultura, Sport, Relazioni internazionali e comunitarie, Elio De Anna. "Il bando è frutto di una consultazione tra la Regione e le Camere di Commercio, che ne avranno la gestione ed il controllo - spiega Federica Seganti - e rientra tra le azioni previste dal Por-fesr 2007-2013". "Possono presentare domanda le piccole e medie imprese che intendono sviluppare la loro attività anche attraverso gli strumenti informatici" continua l´assessore, ricordando che in questo modo è possibile ottenere finanziamenti per l´acquisto di strumenti e programmi destinati alla creazione o alla promozione di siti orientati al commercio elettronico, avvalersi di consulenze in materia e promuovere tale attività. Sono finanziabili anche il potenziamento e l´ampliamento di siti già esistenti, purché, per la loro attivazione, le aziende non abbiano già usufruito di analoghi strumenti agevolativi. In tutto, le risorse disponibili per l´attuazione del bando ammontano a 1,7 milioni di euro. Di questi, la quota di cofinanziamento comunitario è pari a 416 mila euro, i fondi statali a 892 mila euro e quelli regionali a 391 mila euro. La quantità massima degli incentivi che saranno corrisposti è pari al 50 per cento della spesa ammissibile, che va da un minimo di 3 mila ad un massimo di 30 mila euro. "Il sostegno alle Pmi per il potenziamento delle tecnologie di informazione e comunicazione è uno degli obiettivi del Por Fesr - ricorda l´assessore Seganti - ma è anche uno dei fini che la Regione persegue nell´affiancamento delle imprese in un momento particolarmente importante". "La nostra economia -continua - sta dando cenni di ripresa e le aziende debbono cogliere tutte le occasioni che possono contribuire ad allargare il loro mercato; un impegno che questo bando può concretamente supportare". Il bando e gli allegati, compresi i moduli per la presentazione della domanda, saranno disponibili sul Bur e attraverso il sito della Regione. |
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LSI PRESENTA IL READ CHANNEL LDPC A 40NM DI SECONDA GENERAZIONE DESTINATO A DISCHI FISSI PER NOTEBOOK, DESKTOP ED ENTERPRISE IL NUOVO READ CHANNEL PER LA DECODIFICA ITERATIVA CON CONTROLLO DELLA PARITÀ A BASSA DENSITÀ PERMETTE DI RAGGIUNGERE UN NUOVO LIVELLO DI DENSITÀ AREALE ABBATTENDO I CONSUMI ENERGETICI |
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Milpitas, Calif., 20 dicembre 2010 – Lsi Corporation ha annunciato il Truestore Rc9700, un read channel di seconda generazione a 40 nanometri (nm) dotato di una tecnologia di decodifica iterativa con controllo della parità a bassa densità (Ldpc). Il prodotto, i cui campioni sono già in consegna presso i produttori di hard disk drive (Hdd), è stato realizzato con core multipli e ottimizzato per applicazioni ad alta velocità e basso consumo. L’intento è quello di supportare i segmenti di mercato notebook, desktop ed enterprise. Utilizzando la tecnologia di decodifica iterativa con Ldpc di nuova generazione del modello Rc9700, gli Oem che producono dischi possono ottenere sensibili miglioramenti nella densità, riducendo al contempo il consumo energetico e arrivando a velocità di trasferimento dati che superano i 4.0Gb/s. “Per offrire circuiti integrati (Ic) ad alte prestazioni per lo storage che possano offrire risposte a un mercato in continuo cambiamento, i produttori di Hdd si affidano ad aziende come Lsi,” ha detto Mark Geenen, Presidente di Trendfocus. “La transizione verso i 40nm e l’architettura Ldpc è iniziata, e con il debutto del nuovo read channel Truestore Rc9700 Lsi rimane tecnologicamente un passo avanti.” Il modello Rc9700 è stato progettato basandosi sul successo della rivoluzionaria architettura Ldpc del suo predecessore Rc9500, creando così per i produttori di hard disk una precisa roadmap che prevede nel tempo significativi incrementi della densità. Il miglioramento del rapporto segnale/rumore (Snr) nell’Rc9700, che si registra sia nei settori da 512-byte sia in quelli da 4K-byte, consente di ottenere una nuova generazione di densità areali pari a 750Gb per disco nell’ambito mobile e di 1,5Tb per disco negli ambiti desktop ed enterprise. Rispetto al prodotto della precedente generazione, le innovative tecniche di progettazione utilizzate per l’Rc9700 portano a una riduzione dei consumi di oltre il dieci per cento nella modalità attiva. L’rc9700 offre anche una riduzione dei consumi nella modalità “sleep”, che è fondamentale per aumentare l’autonomia della batteria nel segmento di mercato dei portatili. Oltre a una maggiore durata degli accumulatori, la minore dispersione elettrica si traduce in costi energetici più contenuti e in una superiore affidabilità del drive. “Quando lo scorso anno Lsi ha lanciato il primo read channel da 40nm per la decodifica iterativa con Ldpc, avevamo l’obiettivo di offrire ai clienti del segmento Hdd un vantaggio competitivo con rischi contenuti in termini di time-to-market per dischi con un nuovo livello di densità areale,” ha detto Phil Brace, Senior Vice President e General Manager della Storage Peripherals Division di Lsi. “Alla crescita del livello di densità, Lsi ha ancora una volta dato risposta, presentando una soluzione plug-in a 40nm di seconda generazione in grado di offrire maggiore capacità, minori consumi energetici e prestazioni elevate. Insieme ai preamplificatori Truestore e ai Phy seriali Lsi, i nostri read channel Ldpc costituiscono una completa soluzione per il percorso dati, che ha portato a straordinari successi insieme ai migliori produttori di Hdd.” L’rc9700 è il prodotto più recente della famiglia Truestore di Lsi, composta da componenti integrati per dischi fissi, nastri e dischi allo stato solido, compresi Soc, read channel, preamplificatori, Phy seriali e controller Ip per hard disk altamente integrati e a elevate prestazioni. Offrendo un vasto portfolio di soluzioni Soc integrate, Lsi mette i suoi clienti nelle condizioni di rispondere a qualunque esigenza del mercato storage, andando dalle applicazioni enterprise critiche e Pc desktop ad alta capacità fino ai portatili a basso consumo e alle soluzioni di archiviazione su nastro. |
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THECUS SEMPLIFICA IL PROTOCOLLO ISCSI IL MODO MIGLIORE, PIÙ RAPIDO E PIÙ FLESSIBILE PER LA CONNESSIONE È A PORTATA DI MANO |
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Milano, 20 dicembre 2010 – I Nas Thecus sono sempre tecnologicamente all’avanguardia per quanto riguarda soprattutto innovazione e velocità. La connettività iScsi è il protocollo più veloce e uno dei più flessibili tra quelli disponibili e Thecus è pronta a supportarla con i Nas a partire dai quattro slot. Il protocollo iScsi , con velocità che si avvicinano ai 100 Mb/s, è molto più rapido rispetto alle competitive opzioni come Samba di Windows. Ciò dipende dalla semplicità della sua natura, che elimina molte informazioni inutili e consente di effettuare operazioni impossibili per gli altri protocolli. La connessione in remoto o in locale di una partizione iScsi nel Nas da un computer, è la stessa che si otterrebbe con l’installazione di un enorme disco rigido aggiuntivo al proprio Pc! Questa espandibilità istantanea offre non solo la stessa connettività di un disco rigido, ma anche quasi la stessa velocità! Questo significa che il computer può essere avviato dal proprio Nas, è possibile effettuare il backup dei dati in tempi minimi, o addirittura eseguire un video Hd sulla propria Tv. Un altro enorme vantaggio offerto dall’iScsi è il thin provisioning. Questa utilissima funzione annulla i rischi di perdita dei dati di storage. Dividendo un server in cartelle private per l’accesso da parte degli utenti, queste occupano uno spazio con pochissima flessibilità ed ogni spazio non usato è perduto e non può essere utilizzato da altri che ne abbiano necessità. Il thin provisioning iScsi crea cartelle flessibili che si espandono e si contraggono quando i file vengono scritti ed eliminati. Se uno degli utenti ha bisogno di più spazio rispetto ad un altro è completamente libero di servirsene. Non è più necessario ridisegnare i confini delle cartelle. Nel caso in cui lo spazio venisse completamente utilizzato, basterà semplicemente eseguire l’hot swap con unità nuove e più capienti nel proprio Nas e l’espansione iScsi aumenterà automaticamente la partizione. Con una velocità e una flessibilità di questo livello, la connettività iScsi è pronta per portarvi nel futuro, con il vostro Nas Thecus. |
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MILANO WIRELESS. AL VIA IL POTENZIAMENTO D’INFRASTRUTTURE WIFI |
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Milano, 20 dicembre 2010 - Il Comune di Milano per promuovere e sostenere l’evoluzione digitale della città, intende attivare canali di accesso a servizi e informazioni di pubblico interesse mediante la realizzazione di un’infrastruttura wifi aperta, con progressiva estensione sull’intero territorio. L’iniziativa sarà attivata con la collaborazione di Azienda Tranviaria Milanese. Si tratta di un modello per l’erogazione di servizi innovativi attraverso reti wireless federate distribuite sul territorio. Si comincia dal centro di Milano, in particolare da piazza Duomo e zone adiacenti; successivamente i cittadini potranno disporre di servizi di connettività e contenuti digitali, anche nei parchi, nei musei, nelle scuole e nelle altre aree ad alta frequentazione della città. Saranno sviluppati ulteriori servizi a valore aggiunto, in collaborazione con partner pubblici e privati, come servizi di Infomobilità, di accoglienza turistica, guide interattive georeferenziate ed altri servizi ad alto contenuto innovativo. Il progetto in corso di sviluppo, oltre a risultare economicamente sostenibile nel corso degli anni, consentirà di integrare ulteriori iniziative, anche in vista dell’Expo Milano 2015, fornendo in tal modo la piattaforma organizzativa e tecnologica per la fruizione ubiqua e trasparente di servizi “Smart” al cittadino. Milano è una delle città d’Europa a maggiore disponibilità di connessione. Non solo. A Milano è concentrato il 15% delle imprese italiane del settore, il 40% della ricerca, il 37% dei brevetti nazionali, il 54% del fatturato. A Milano sono cablati in fibra ottica il 70% delle vie, il 60% degli edifici e l’80% delle proprietà immobiliari. Tutte realtà che parteciperanno a Expo 2015 e che l’Expo moltiplicherà a vantaggio di Milano, della sua informatizzazione e anche dell’occupazione |
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ERASMUS, AUMENTANO I FONDI PER L’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA PER I PROGRAMMI DI MOBILITÀ INTERNAZIONALE. GLI STUDENTI CHE PARTIRANNO QUEST’ANNO PER L’ERASMUS SONO IL 55,6 PER CENTO IN PIÙ RISPETTO ALLO SCORSO ANNO ACCADEMICO. |
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Milano, 20 dicembre 2010 - Aumentano i finanziamenti per i progetti Erasmus dell’Università di Milano-bicocca. Sia l’Agenzia Nazionale Llp-italia (Lifelong Learning Programme), che dipende dalla Commissione Europea e si occupa della gestione del programma Erasmus a livello nazionale, sia il ministero dell’Università e della Ricerca, hanno assegnato maggiori fondi all’Ateneo rispettivamente per l’86 e il 113 per cento in più rispetto a quanto attribuito lo scorso anno. L’incremento dei finanziamenti da parte dell’Agenzia Nazionale Llp-italia è un riconoscimento al lavoro di corretta e realistica pianificazione delle richieste di borse di studio Erasmus fatta dall’Ateneo negli anni scorsi. Grazie ai finanziamenti della Commissione Europea e del Miur, l’Università di Milano-bicocca potrà mettere a disposizione per l’anno accademico in corso più borse di studio per l’outgoing: rispetto allo scorso anno accademico, infatti, il numero di studenti che quest’anno partirà per l’Erasmus crescerà del 55,6 per cento. Il finanziamento complessivo assegnato dall’Agenzia è di oltre 540 mila euro. Di questi, più di 450 mila euro sono destinati al pagamento delle borse di mobilità studentesca (Erasmus), mentre il resto del finanziamento è destinato al pagamento delle borse di studio degli studenti che si recano all’estero per un periodo di tirocinio formativo presso imprese, centri di formazione o di ricerca (Erasmus Placement), al contributo per i corsi Eilc (Corsi Intensivi di Lingua Erasmus), al pagamento delle borse in mobilità dei docenti e al pagamento delle attività in Staff Training, programma di scambio internazionale dedicato ai dipendenti dell’Ateneo che effettuano un periodo di formazione presso Istituti di istruzione superiore o presso imprese di uno dei Paesi che partecipa al Programma. Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha invece assegnato un contributo di oltre 180 mila euro finalizzato a favorire la mobilità internazionale degli studenti. «Il nostro è un Ateneo giovane – dice Marialuisa Lavitrano, delegata del Rettore per l´internazionalizzazione – . Nel 2006, dopo aver fatto una analisi delle criticità e aver fissato degli obiettivi precisi, abbiamo presentato le linee generali di indirizzo per il triennio 2007-2009. A tre anni di distanza siamo molto soddisfatti per i risultati raggiunti, sia perché abbiamo offerto un servizio ai nostri studenti sia perché l’Ateneo ha ricevuto finanziamenti da Enti pubblici e da privati. In particolare, siamo molto contenti per il riconoscimento dell’Agenzia Nazionale Llp che premia la nostra politica di internazionalizzazione e gli sforzi fatti in questi anni per far crescere il numero di studenti in mobilità». La mobilità internazionale in Bicocca - La mobilità internazionale degli studenti iscritti all´Università degli Studi di Milano-bicocca è gradualmente cresciuta nel corso del tempo. Nel triennio 2007-2009 gli studenti che hanno partecipato ai programmi di mobilità internazionale sono passati dallo 0,98 per cento dell’anno accademico 2005-2006 all’1,93 per cento del 2008-2009. Questi risultati sono stati ottenuti anche grazie alle numerose attività informazione e sensibilizzazione rivolte agli studenti per incentivarli a sfruttare l’opportunità di un periodo di studio all’estero. L’ateneo, con il suo 1,78 per cento, ha una mobilità superiore alla media nazionale, che si attesta intorno allo 0,95 per cento, e regionale (1.44 per cento Nord Est e 1.15 per cento Nord Ovest). |
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UN PROGRAMMA DI RICERCA DELL´UE FATTO SU MISURA |
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Bruxelles, 20 dicembre 2010 - La metrologia, che riguarda la scienza e le applicazioni della misurazione, influisce sulla nostra vita in un´infinità di modi. Oggi, i metrologi d´Europa stanno lavorando assieme nel Programma europeo di ricerca metrologica (Emrp), che riceve il 50% dei suoi finanziamenti attraverso il Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue . Per mezzo dell´Emrp, essi contribuiscono ad affrontare le grandissime sfide a cui il mondo deve oggi fare fronte in diversi settori come ad esempio l´ambiente, l´energia e la salute. Secondo il presidente dell´Emrp, il dott. Jörn Stenger del Physikalisch-technische Bundesanstalt (Ptb) in Germania, la metrologia riguarda soltanto le "misurazioni buone, affidabili e corrette". Inoltre, le misurazioni devono poter essere comparabili in tutto il mondo e in diversi periodi nel tempo. "La metrologia influenza tutti i settori della nostra vita," sostiene il dott. Stenger. Ad esempio, se noi andiamo all´ospedale per una Tc (tomografia computerizzata), è grazie alla metrologia che possiamo stare tranquilli che la dose di radiazioni che riceviamo sarà sufficiente per generare la scansione, ma al contempo nei limiti di sicurezza. In modo simile, se diverse parti di un´automobile sono costruite in diverse fabbriche e paesi, la metrologia garantisce che le parti combacino nell´impianto di montaggio. In tutta Europa esistono istituti nazionali di metrologia, ed essi hanno una lunga storia di cooperazione internazionale, poiché la mutua accettazione di standard e misure oltre i confini è essenziale. Per molti anni questa cooperazione è stata abbastanza informale. Tuttavia, tutto questo è cambiato quando gli istituti hanno riconosciuto ciò che il dott. Stenger chiama un "dilemma metrologico". In breve, i progressi tecnologici fecero sì che la ricerca diventasse sempre più costosa, mentre i bilanci degli istituti nazionali di metrologia nel migliore dei casi rimanevano stazionari e nel peggiore si riducevano. Poiché i principali standard di misurazione devono essere all´avanguardia della tecnologia per essere in grado di soddisfare tutte le necessità delle parti interessate, la metrologia è strettamente legata alla ricerca. "Noi abbiamo ammesso che solo un approccio congiunto nella ricerca in metrologia ci potrebbe far uscire da questo dilemma," ha detto il dott. Stenger al Notiziario Cordis. I semi dell´Emrp sono stati piantati. Il gruppo ha ottenuto un finanziamento dall´Ue per un progetto chiamato Imera ("Implementing metrology in the European research area"). Questo progetto, finanziato nell´ambito del programma "Era-net", ha permesso alla comunità metrologica europea di formulare un programma di ricerca congiunto e coordinato e di determinare le procedure e le strutture necessarie alla sua implementazione. Dopo la conclusione del primo progetto Imera, i metrologi hanno continuato a lavorare mediante il programma Era-net Plus dell´Ue. Durante questo periodo, il gruppo ha pubblicato inviti a presentare proposte in quattro aree chiave: salute, il sistema internazionale di unità di misura (Si), elettromagnetismo e applicazioni dimensionali industriali. I progetti finanziati nel settore del Si affrontano le sfide della misurazione delle costanti di natura per ridefinire unità Si quali il kilogrammo e il Kelvin. I progetti medici si concentrano su, tra le altre cose, garantire che i test diagnostici siano sufficientemente precisi e affidabili da permettere a un dottore di decidere con sicurezza se una cura è necessaria o no. L´argomento delle questioni dimensionali copre qualsiasi cosa, da ciò che costituisce una nanoparticella alla misurazione delle distanze più grandi coinvolte, ad esempio, nella fabbricazione di un aeroplano, dove tutte le componenti devono essere prodotte con assoluta precisione. Infine, i progetti sull´elettricità affrontano varie questioni, compresa quale sia la dose sicura di radiazioni elettromagnetiche. Nel 2009, l´Emrp ha ottenuto lo status di Articolo 169/185, assicurando il futuro del programma congiunto di ricerca tra gli stati membri partecipanti e l´Unione europea per ulteriori sette anni. Nelle intenzioni delle iniziative Articolo 185 (che erano in precedenza chiamate iniziative Articolo 169) i paesi dovrebbero integrare i loro programmi nazionali di ricerca più in profondità in un singolo programma europeo. Intanto l´Emrp sta già avendo un forte impatto sullo Spazio europeo della ricerca (Ser), considerando che circa il 50% della ricerca e sviluppo nel campo della metrologia portati avanti nei paesi che lo hanno sottoscritto viene svolto mediante questo programma. "L´emrp non è solo un programma accessorio bello da avere, ma sta davvero influendo sulla nostra missione centrale nelle nostre istituzioni," mette in rilievo il dott. Stenger. L´emrp sta anche creando interesse al di fuori dei confini dell´Europa; tra i paesi particolarmente interessati al lavoro dell´Emrp ci sono Australia, Giappone, Russia, Corea del Sud, Taiwan e Stati Uniti. Inoltre, molti ricercatori provenienti da fuori Europa sono coinvolti nei progetti finanziati dall´Emrp. Guardando al futuro, l´Emrp è desideroso di affrontare le "grandissime sfide" a cui il mondo deve fare oggi fronte; a questo scopo, esso sta chiedendo alle parti interessate in molti settori, compresi energia, ambiente e salute, dei feedback sui problemi legati alla metrologia specifici per il loro settore. "La nostra comunità è convinta che quello che abbiamo lanciato sia un programma di grande successo; tutto si sta svolgendo senza problemi e Imera+ sta già producendo documenti e risultati," ha aggiunto. Secondo il dott. Stenger, le chiavi del successo dell´Emrp sono rappresentate dal fatto che le istituzioni nazionali già si conoscevano e si fidavano le une delle altre e che esse condividono una missione comune, che è fondamentale per la società europea. "Ciò è la base di tutto," ha sottolineato. Per maggiori informazioni, visitare: Euramet: http://www.Euramet.org/ |
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"PROMUOVERE L´INTEGRITÀ DELLA RICERCA IN EUROPA", |
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Bruxelles, 20 dicembre 2010 - Una conferenza intitolata "Promuovere l´integrità della ricerca in Europa" si terrà il 18 gennaio 2011 a Bruxelles, in Belgio. Con la globalizzazione della ricerca, cresce la pressione dell´opinione pubblica di dimostrare che il comportamento dei ricercatori è irreprensibile, specialmente in termini di pubblicazioni su riviste scientifiche e accademiche. Sta diventando fondamentale l´esigenza per le istituzioni, specialmente per le università, di avere in atto politiche e procedure per gestire la cattiva condotta e per fornire l´istruzione e la formazione necessarie ai ricercatori. Le discussioni durante l´evento ruoteranno attorno alla Dichiarazione di Singapore sull´integrità della ricerca. Il suo scopo è quello di sfidare governi, organizzazioni e ricercatori a sviluppare standard, codici e politiche più completi per promuovere l´integrità della ricerca, sia localmente che su base globale. La dichiarazione è il prodotto degli sforzi e delle intuizioni collettivi dei 340 individui provenienti da 51 paesi che hanno partecipato alla Seconda conferenza mondiale sull´Integrità della ricerca. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Cost.eu/events/integrity |
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INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER L´OPERAZIONE TRANSNAZIONALE DELLA RETE "EURAXESS SERVICES NETWORK II" |
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Bruxelles, 20 dicembre 2010 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte per l´operazione transnazionale della rete "Euraxess Services Network Ii" (Euraxess Ii). Euraxess Ii intende migliorare le prestazioni generali della rete e stimolare la cooperazione tra i suoi membri su questioni operative e strategiche e per l´attuazione ulteriore del partenariato. Si occuperà inoltre della vasta gamma di ostacoli che impediscono la mobilità dei ricercatori, tra cui le questioni relative ai diritti di sicurezza sociale. L´azione dovrebbe fornire una copertura ulteriormente migliorata e sostenuta dell´assistenza completa e pratica, attraverso i Centri di servizio Euraxess, per i ricercatori in mobilità e le loro famiglie in tutta l´Unione europea e negli Stati associati. Al contempo, l´iniziativa mira a rendere più efficienti i collegamenti a livello nazionale, al fine di diffondere le offerte di posti per ricercatori a livello transnazionale. Euraxess è un´iniziativa congiunta della Commissione europea e dei paesi che partecipano al programma quadro di ricerca dell´Unione europea. È progettata per essere un punto di riferimento unico per i ricercatori che cercano di progredire nel loro sviluppo professionale e personale trasferendosi in altri paesi. Oltre alle informazioni sulla formazione e l´occupazione, Euraxess è il punto di accesso a una quantità di informazioni pratiche per vivere, lavorare e passare il tempo libero nei paesi europei coinvolti. Lo stanziamento di bilancio indicativo dell´invito ammonta a 3 milioni di euro. Per i dettagli completi dell´invito, consultare il seguente indirizzo web: http://cordis.Europa.eu/fp7/dc/index.cfm?fuseaction=usersite.fp7detailscallpage&call_id=389 Per consultare il bando ufficiale sulla Gazzetta ufficiale dell´Unione europea: GU C 340 del 15 dicembre 2010 |
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DIRITTO ALLO STUDIO, BORSE PER OLTRE 66 MILIONI DI EURO. LA REGIONE EMILIA ROMAGNA NON TAGLIA LE RISORSE E CONFERMA PER L´ANNO ACCADEMICO 2010/2011 LA COPERTURA DEL 100% DEGLI IDONEI, OLTRE 17 MILA STUDENTI. |
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Bologna, 20 dicembre 2010 – Borse di studio a 17.268 studenti iscritti agli atenei dell’Emilia-romagna, circa 2 mila in più rispetto all’anno scorso, con un investimento complessivo di oltre 66 milioni di euro. Un risultato significativo per la Regione Emilia-romagna e per l’Azienda regionale per il Diritto agli Studi Superiori Er.go, soprattutto se si considera che il Fondo integrativo nazionale del Ministero è diminuito per l’anno accademico 2010/2011 di oltre il 50%, da 23 milioni e 700 mila euro a 11 milioni. “La Regione non taglia e per il quarto anno consecutivo conferma la copertura totale degli studenti idonei – spiega l’assessore regionale all’Università Patrizio Bianchi –, grazie alle risorse regionali che abbiamo investito per bilanciare i tagli del Governo. Un risultato straordinario conseguito da Er.go. E per il quale desidero ringraziare il presidente Vainer Merighi e tutto il consiglio d’amministrazione. Grazie al loro operato si sono create le condizioni per una ulteriore qualificazione del servizio agli studenti”. Il diritto allo studio in Emilia-romagna Gli importi delle borse di studio variano sulla base della condizione di studente “in sede”, “fuori sede” o “pendolare” da un minimo di 1.402 ad un massimo di 5.073 euro. Scendendo nel dettaglio, Er.go garantisce per il 2010/2011 un totale di 10.402 borse di studio per gli studenti iscritti all’Università di Bologna, 1478 più dell’anno scorso, con un impegno finanziario di 38 milioni e 204mila euro, che supera di oltre 5 milioni lo stanziamento dell’anno accademico precedente. Aumenti anche a Parma, dove le borse di studio per gli idonei salgono dalle 2890 dell’anno scorso alle 3071 di quest’anno, con un incremento di oltre 500mila euro rispetto all’anno scorso, assestandosi a 13 milioni e 526mila euro per il 2010/2011. Segno positivo anche per la sede di Modena e Reggio Emilia, dove gli idonei salgono a 2020, contro i 1997 del 2009/2010, con un impegno di 7 milioni e 619mila euro, sostanzialmente in linea con il dato dell’anno precedente. A Ferrara, invece, gli idonei salgono a 1775, contro i 1671 dello scorso anno accademico, con un impegno finanziario da parte di Er.go che dai 6 milioni e 378mila euro del 2009/2010 sale fino ai 6 milioni e 679mila di quest’anno. Sul fronte degli alloggi Er.go quest’anno ha allargato ulteriormente l’offerta. Le novità principali riguardano Rimini, Forlì e Reggio Emilia. Rimini, infatti, per la prima volta ha una residenza universitaria, grazie alla ristrutturazione dell’ex Hotel Palace di via Roma, che garantisce 90 posti letto. Nell’immobile Sassi Masini, nel pieno centro storico di Forlì, Er.go ha invece realizzato 53 alloggi di diversa tipologia, in cui sono ospitati 120 studenti. In città, grazie alla nuova residenza, l’offerta di alloggi è aumentata di circa 50 unità rispetto all’anno scorso. Aumento dell’offerta anche a Reggio Emilia, grazie a 30 nuovi posti letto in appartamenti Acer nell’ambito del progetto “More for students” di cui Er.go è partner. In totale, quindi, Er.go offre oltre 3000 alloggi in regione, di cui 1414 a Bologna, 22 a Cesena, 120 a Forlì, 90 a Rimini, 267 a Ferrara, 352 a Modena, 115 a Reggio Emilia e 622 a Parma. Da sottolineare, poi che nel triennio 2008-2010, a fronte della dismissione di 535 posti alloggio che Er.go aveva in affitto da altri enti, sono stati creati 1038 nuovi posti (con un saldo positivo di 503 alloggi), acquisiti nella maggioranza dei casi attraverso concessioni gratuite da Università e Comuni. Tutto questo ha permesso a Er.go, nel triennio 2008/2010, di ridurre di circa 1 milione di euro all’anno la spesa in canoni di locazione. Nel 2010/2011 Er.go conferma la flessibilità del servizio residenziale. Presso le residenze, infatti, possono alloggiare anche gli studenti che non rientrano in graduatoria e chi ha l’esigenza di fermarsi in città solo temporaneamente, ad esempio partecipanti ai master, tirocinanti e ricercatori. Già adesso ci sono posti disponibili e, nel corso dell’anno, tutti quelli che saranno utilizzabili saranno messi a disposizione attraverso il borsino dello Sportello Unico Casa (Suc) di Er.go, a cui si accede dal sito www.Er-go.it, uno strumento che permette di controllare la disponibilità degli alloggi universitari nel periodo prescelto, verificando in tempo reale anche i prezzi e la tipologia. La possibilità degli ospiti temporanei di alloggiare di volta in volta in diverse residenze, cambiando città, rappresenta una buona opportunità per poter conoscere da vicino il territorio regionale e favorisce una mobilità interregionale agli studenti coerente con lo sviluppo di un vero sistema universitario e di alta formazione di livello regionale.. Con gli interventi del bando 2010/2011 si completa e si dà piena attuazione alla Legge regionale. Nel corso del triennio, infatti, sono stati concessi 50 prestiti fiduciari agli studenti che ne hanno fatta richiesta. 25, invece, sono stati sino ad ora i voucher assegnati agli studenti che si sono iscritti a a Master, corsi di Alta Formazione e specializzazione all’estero. Nove, infine, i contributi erogati per la partecipazione a percorsi accademico-formativi connessi a progetti di sviluppo regionale. Il bilancio di questo primo triennio di attività di Er.go conferma la validità della riorganizzazione su base regionale del diritto allo studio. Il pagamento della Borsa di Studio al 100% degli idonei, pur nel contesto di una crisi economica molto pesante, è la dimostrazione della volontà di assicurare il sostegno per il periodo universitario agli studenti che ne hanno diritto, privilegiando innanzitutto, come criterio-guida, il merito negli studi. Borse di studio aa.Aa. 2008-2009, 2009-2010 e 2010/2011
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a.A. 2010/2011 |
a.A. 2009/2010 |
a.A. 2008/2009 |
Sede |
N. Studenti |
Spesa |
N. Studenti |
Spesa |
N. Studenti |
Spesa |
Bologna e Romagna |
10402 |
38.204.706,07 |
8924 |
32.941.988,86 |
7.718 |
29.135.217,70 |
Ferrara |
1.775 |
6.679.397,07 |
1.671 |
6.378.372,50 |
1.413 |
5.502.203,70 |
Modena e Reggio Emilia |
2020 |
7.619.176,68 |
1997 |
7.823.227,80 |
1.863 |
7.461.173,67 |
Parma |
3.071 |
13.526.606,10 |
2890 |
13.006.941,02 |
2.481 |
11.314.051,78 |
Totale |
17.268 |
66.029.885,92 |
15.482 |
60.150.530,18 |
13.475 |
53.412.646,85 | |
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EXPO MILANO 2015. IL SINDACO IN CATTOLICA A CONFRONTO CON GLI STUDENTI. MORATTI: “UNA GRANDE OCCASIONE PER COSTRUIRE INSIEME IL FUTURO DELLA NOSTRA CITTÀ” |
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Milano, 20 dicembre 2010 - “La Milano dell’Expo esiste già. Milano possiede gli strumenti per realizzare una grande Expo e attraverso la creazione di una rete delle proprie eccellenze, che farà conoscere al mondo, produrrà strategie per lo sviluppo. La nostra città crescerà ancora grazie a un incremento infrastrutturale straordinario che non avremmo mai conosciuto senza Expo”. Con queste parole il Sindaco Letizia Moratti il 16 dicembre ha aperto il confronto con gli studenti sul tema Expo, in occasione del convegno dal titolo “Pregustando l’Expo…l’expo colpisce nel segno: la promozione e la valorizzazione del nostro territorio”, all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Tra i presenti Alberto Meomartini, Presidente Assolombarda, Bruno Ermolli, Presidente Promos, Giovanni Bozzetti, docente di “Valorizzazione Urbana e Grandi Eventi” all’Università Cattolica. Perché sono state scelte queste tematiche? Quale sarà il contributo delle Università milanesi? Concluso il grande evento cosa succederà nelle aree che ospitano il sito espositivo? E che tipo di investimenti saranno destinati all´ambiente in previsione dell´Expo? Queste sono alcune delle domande alle quali il Sindaco e Commissario straordinario del Governo per Expo Milano 2015 Letizia Moratti ha risposto illustrando le strategie che Milano metterà in campo per la realizzazione della manifestazione universale. “Nel 2015 a Milano – ha spiegato Letizia Moratti – ci sarà un Centro per lo Sviluppo Sostenibile: la vera eredità dell’Esposizione Universale. Un laboratorio permanente che fa di Milano una vera capitale dello sviluppo sostenibile globale. Ogni euro investito in Expo, infatti, è un euro investito nell’ambiente e per combattere la fame nel mondo. Secondo i dati del World Food Programme 925 milioni di persone non hanno cibo sufficiente”. “Expo – ha proseguito il Sindaco e Commissario - è ambiente, perché è progettazione di un futuro sostenibile. Parliamo di risorse, ma anche di investimenti culturali, mediatici, scientifici e strutturali. Si realizzeranno 2 nuove linee del metrò che toglieranno dalle strade migliaia di automobili”. Ha anche parlato anche degli investimenti in formazione ambientale: “Abbiamo promosso nei diversi Paesi partner una serie di Master sulle nuove emergenze ambientali. Tutti corsi che prevedono scambi e integrazioni con percorsi formativi per moltissimi giovani stranieri che verranno a Milano prima, durane e dopo l’evento, a studiare le tematiche connesse all’Esposizione Universale”. “Le 8 Università milanesi – ha sottolineato Letizia Moratti - sono tutte già pienamente inserite nel lavoro di preparazione di Expo, vinta da Milano anche grazie alla vivacità del suo sistema universitario. Le Università rappresentano un polo di attrazione naturale. Abbiamo aperto a Baggio i 5 campus universitari Expo per giovani ricercatori internazionali e un altro nell’ex sede dei Martinitt che ospiterà 440 studenti, portando a 1000 posti la ricettività cittadina, che raddoppieremo entro il 2013”. Infine l’importanza della Rete come strumento di lavoro quotidiano per chi lavora già oggi ad Expo 2015. “Milano - a evidenziato Letizia Moratti - è una delle città d’Europa a maggiore disponibilità di connessione. Sono cablati in fibra ottica il 70% delle vie, il 60% degli edifici e l’80% delle proprietà immobiliari. Non solo. A Milano è concentrato il 15% delle imprese italiane del settore, il 40% della ricerca, il 37% dei brevetti nazionali, il 54% del fatturato. Il Politecnico di Milano ha un leadership a livello nazionale nel settore “Reti”. Tutte realtà che parteciperanno a Expo Milano 2015. Realtà che l’Expo moltiplicherà a vantaggio di Milano, della sua informatizzazione e dell’occupazione”. |
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BOLZANO: APERTE LE ISCRIZIONI AI CORSI DI GENNAIO DELLA SCUOLA PER LE PROFESSIONI SOCIALI |
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Bolzano, 20 dicembre 2010 - La Scuola provinciale per le professioni sociali in lingua italiana di Bolzano svolge un ruolo fondamentale nel campo della formazione del personale che opera sia nelle strutture pubbliche che a livello privato. Nel mese di gennaio iniziano alcuni nuovi corsi di formazione sul lavoro particolarmente interessanti per gli operatori del settore. Un settore particolarmente importante dell’attività della Scuola, diretta da Giorgio Bissolo, è quello della formazione continua sul lavoro nell’ambito della quale la struttura fornisce una serie di corsi molto interessanti e seguiti. Presso la Scuola Provinciale per le Professioni Sociali di Bolzano sono aperte le iscrizioni ai seguenti corsi di formazione continua che avranno inizio nel mese di gennaio 2001: Dai piccoli quadri in feltro al grande arazzo - Attraverso un lavoro tattile e creativo entriamo in contatto con le nostre emozioni. Costruire un piccolo quadro di feltro ed un arazzo in insieme, può contribuire a formare oppure a rafforzare i legami in un gruppo. Il corso si svolgerà presso la scuola Provinciale per le Professioni Sociali di Bolzano il 25/10/2011 con orario 16.30-20.30. L’obiettivo è quello di fornire ad assistenti all´infanzia, insegnanti ed educatori le competenze per proporre un laboratorio manuale ai bambini. Le iscrizioni rimangono aperte fino al 10/01/2011. Corso per amministratore di sostegno - Fino al 10/01/2011 rimangono aperte le iscrizioni all’iniziativa formativa, rivolta a familiari di persone in difficoltà, avvocati, commercialisti, assistenti, sociali, educatori, pedagogisti, responsabili e operatori dei servizi sociali, psicologi, medici, infermieri, assistenti, sanitari, volontari, cioè a coloro che intendono proporsi per l’incarico di Amministratore di sostegno di persone prive in tutto o in parte dell’autonomia necessaria all’espletamento delle funzioni della vita quotidiana. Il corso con durata di 48 ore si terrà di giovedì dal 27/01/2011 al 28/04/2011 con orario 17.00 - 21.00 presso la scuola Provinciale per le Professioni Sociali e sempre con la stessa durata di mercoledì dal 09/02/2011 al 11/05/2011 con orario 15.30 - 19.30 presso la sede distaccata della Scuola Provinciale per le Professioni Sociali di via Verdi a Merano. Le cure palliative: per chi e con quali finalità - In questi ultimi anni si è andata diffondendo una cultura del dolore attenta ad evitare inutili sofferenze ai malati terminali. Sono sorti nuclei - centri per le cure palliative, cui indirizzare le persone una volta accertato il fatto che non è più possibile intervenire per sanare e per curare, in modo da lenire il dolore e garantire alla persona alla fine della vita una qualità di vita accettabile. Ciò che è necessario continuare a migliorare sono in genere le modalità di affrontare, giorno dopo giorno, le sofferenze delle persone. Il corso, aperto a operatori dei servizi sociali e sanitari, familiari e persone interessate, mira a fornire informazioni sulle finalità delle cure palliative e sulle innovazioni in questo ambito, per poter offrire la giusta attenzione per le persone al termine della vita. L’azione formativa si svolgerà presso la Scuola Provinciale per le Professioni Sociali in via S. Geltrude il 12/01/2011 dalle 17.30 alle 19.30. I bisogni della persona alla fine della vita - Sapere di dover morire, aver paura del dolore e sperare che la medicina palliativa possa alleviarlo, temere la solitudine, temere il peso dell’angoscia dei familiari e per i familiari sono alcune emozioni e stati d’animo che provano coloro che devono affrontare una malattia terminale. Il corso, rivolto ad operatori dei servizi sociali e sanitari, familiari e persone interessate, vuole aiutare a capire quali sono i bisogni di una persona al termine della vita ed a comprendere in che modo farvi fronte. L’azione formativa verrà attivata il 19/01/2011 presso la Scuola Provinciale per le Professioni Sociali in via S. Geltrude il 12/01/2011 dalle 17.30 alle 19.30. Decisioni alla fine della vita - Spesso sia la persona alla fine della vita, sia i familiari, sia gli operatori, che la curano e la assistono, sono chiamati a scegliere cosa è meglio fare. Ci si trova a dover affrontare tutta una serie di questioni non solo di ordine pratico, ma anche di tipo etico: dobbiamo scegliere per qualcun altro, qualcun altro che non ha speranza di migliorare. Il corso, rivolto a operatori dei servizi sociali e sanitari, familiari e persone interessate, vuole aiutare ad orientarsi chi si trova in tale situazione. L’iniziativa formativa sarà attivata il 26/01/2011 dalle 17.30 alle 19.30. Come proteggersi la schiena (corso base) Le attività assistenziali ed infermieristiche sono tra le più a rischio per la mole e per i carichi di lavoro che non sempre vengono svolti con le dovute competenze e utilizzando validi criteri di ergonomia. Il corso è rivolto ad assistenti geriatrici ed all’handicap, educatori, oss ed osa che vogliono prevenire attivamente problemi alla colonna vertebrale, imparando a percepire il proprio corpo ed i propri movimenti, così da riconoscere e modificare modelli posturali e di movimento sbagliati e dannosi durante le attività lavorative e di tempo libero. Il corso si terrà dal 10/01/2011 al 28/01/2011 di lunedì e di venerdì con orario 17.30 - 19.30. Per ulteriori informazioni ed iscrizioni: Scuola Provinciale per le Professioni Sociali, “L. Einaudi” - Bolzano, Via S. Geltrude, 3 - Uff. Formazione Continua tel .0471/ 414456--4418 – fax 0471/414455. Sito internet: http://www.Sociale-einaudi.fpbz.it/ |
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RICERCA FVG: INAUGURATA MOSTRA "I MARZIANI SIAMO NOI" |
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Campoformido (Ud), 18 dicembre 2010 - Avvicinare i giovani al mondo dell´innovazione e delle tecnologie spaziali aiutandoli a riflettere anche su alcuni aspetti filosofici della vita. E´ questo lo scopo della mostra "Oltre la luna verso Marte: all´esplorazione del cosmo", che è stata inaugurata il 18 dicembre al Parco del Volo di Campoformido. L´esposizione, che rimarrà aperta fino a marzo 2011, è organizzata dall´Aeroclub Far East Campoformido, dall´istituto "Malignani" di Udine e dallo stesso Parco del Volo in collaborazione con Thales Alenia Spazio (gruppo Finmeccanica) ed il sostegno della Fondazione Crup. "La mostra - ha spiegato l´assessore regionale alla Ricerca Roberto Molinaro - evidenzia il tema delle conquiste tecnologiche nell´ambito delle esperienze aerospaziali e rappresenta uno dei momenti d´utilizzazione della ricerca nel nostro Paese". Dopo l´introduzione del presidente dell´Aeroclub, Andrea Cantarutti, l´inaugurazione è stata preceduta dalla conferenza di Giovanni Bignami, presidente dell´Agenzia Spaziale Italiana ed uno degli scienziati più autorevoli nel settore della ricerca astrofisica e spaziale. Bignami, che è stato insignito della più importante riconoscenza dell´International Academy of Astronautics, ha presentato agli allievi del "Malignani" il suo libro "I Marziani siamo noi": la pubblicazione con il sottotitolo - Dal big bang alla vita - sostiene come la materia della quale siamo fatti gli esseri umani, le piante, il cielo, i pianeti, sia in realtà polvere di stelle. Nel sottolineare l´importanza del supporto del Parco del Volo nel percorso di alta formazione, offerto dall´istituto scolastico che ha tra le diverse sezioni quella relativa alle Costruzioni aeronautiche, l´assessore Molinaro ha osservato che "le ricerche fatte nello spazio migliorano la vita sulla terra". Oltre alla mostra (visitabile su appuntamento:0432/299359), al Parco del Volo, che è sostenuto dalla Regione, si susseguiranno fino alla primavera del prossimo anno altre conferenze tenute da autorevoli protagonisti dell´esplorazione spaziale, che permetteranno di fare sentire lo spazio più vicino e testimonieranno come l´Italia sia all´avanguardia nella scienza e nella tecnica del settore. "Dopo la Francia e la Germania - ha illustrato Bignami - il nostro Paese rappresenta infatti la terza potenza aero-spaziale in Europa. In questi giorni riceve, ad esempio, molta attenzione la Stazione spaziale, che è un progetto internazionale: pochi sanno che il 50 per cento del volume abitabile della Stazione è fatto in Italia". |
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PARMA, SCUOLA E FORMAZIONE: ECCO IL PIANO PER IL 2011-2012 - CINQUE NUOVI INDIRIZZI ALLE SUPERIORI, UN NUOVO LICEO SCIENTIFICO, DUE PROFESSIONALI E 14 QUALIFICHE DEI PERCORSI TRIENNALI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE |
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Parma, 20 dicembre 2010 - Cinque nuovi indirizzi della scuola secondaria superiore, un nuovo liceo scientifico, due istituti professionali e 14 qualifiche – di cui otto di nuova introduzione – dei percorsi triennali di Istruzione e formazione professionale (Ifp). Sono questi i numeri del piano di programmazione territoriale dell’offerta formativa, della formazione e della rete scolastica per l’anno 2011-12, approvato il 16 dicembre dalla giunta provinciale; un piano che rispetta le direttive della “Riforma Gelmini” delle superiori e le indicazioni regionali. Sia i nuovi indirizzi sia i percorsi triennali, finalizzati entrambi ad arricchire l’offerta formativa del sistema scolastico della secondaria superiore, sono stati definiti sulla base di studi approfonditi e dopo una condivisione larga con il territorio, il mondo della scuola, dell’economia e del lavoro, e rispondono a molte delle sollecitazioni avanzate. I percorsi di istruzione e formazione professionale daranno inoltre la possibilità, anche ai giovani che dopo il primo anno abbandonano la scuola, di ottenere una qualifica professionale che potrà permettere il loro inserimento nel mondo del lavoro. “Dopo un percorso di grande condivisione con il sistema scolastico, con gli enti locali, con le categorie economiche, e dopo uno studio approfondito sulle prospettive di occupabilità e su come speriamo di uscire da questa crisi, abbiamo potuto dare risposte secondo noi importanti alle legittime aspettative di un mondo come quello della scuola, che nella nostra provincia riguarda oltre 17mila studenti. L’abbiamo fatto cercando di inserire i nuovi indirizzi che il nostro sistema pretende ma anche cercando di salvaguardare i distretti più periferici: la montagna, Fidenza, Langhirano, Fornovo – ha spiegato nella presentazione di oggi in piazza della Pace l’assessore provinciale alle Politiche scolastiche Giuseppe Romanini, affiancato dal dirigente Nicola Fusco -. Direi che complessivamente si fa un’operazione che arricchisce di molto l’offerta formativa del nostro territorio e cerca di dar forza a quella parte di istruzione tecnica, scientifica e professionale della quale tutti dicono che c’è molto bisogno”. Giudizio favorevole al piano da parte del dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Armando Acri: “Conoscendo anche le operazioni svolte in altre realtà, posso dire che quello fatto in provincia di Parma è davvero un ottimo lavoro. Un lavoro condiviso e caratterizzato da ottimi contenuti per un’offerta formativa molto più coerente, molto più flessibile e molto più incisiva, capace di rispondere alle esigenze del territorio”. Il piano territoriale coinvolge significativamente anche il settore dell’istruzione e formazione professionale, proponendo opportunità concrete anche ai ragazzi che potrebbero essere a rischio dispersione. “Con questo atto di programmazione entra in vigore un’innovazione importante, il nuovo sistema di istruzione e formazione professionale: offriremo ai ragazzi e alle ragazze che non se la sentono di intraprendere percorsi scolastici lunghi, quinquennali, la possibilità di ottenere una qualifica professionale regionale già dopo tre anni. Il primo anno dovranno effettuarlo a scuola, per il secondo e il terzo potranno scegliere la formazione professionale o un istituto professionale: con entrambe le strade, al termine del percorso, otterranno la qualifica. Noi insieme alle imprese del territorio abbiamo scelto le qualifiche professionali più richieste, e contiamo con questa offerta di formazione di poter aiutare queste ragazze e questi ragazzi ad entrare in modo qualificato nel mondo del lavoro pur in giovane età”, ha detto l’assessore provinciale alla Formazione professionale e alle politiche del lavoro Manuela Amoretti, affiancata dalla funzionaria Marisa Ciaburri. Cinque dunque i nuovi indirizzi, che si sommano a quelli esistenti. L’indirizzo turistico al Magnaghi di Salsomaggiore Terme consentirà di avere il diploma di perito del turismo, e quindi di arricchire l’offerta del Magnaghi e creare lì un polo specializzato nel settore turistico alberghiero. L’indirizzo trasporti e logistica all’Itis Da Vinci di Parma e all’Itis Berenini di Fidenza risponde a una caratteristica del territorio e a una precisa domanda: il sistema economico di Parma e della sua provincia è infatti particolarmente rivolto all’export, e la logistica è un fattore essenziale in questo ambito. Al Liceo Toschi di Parma l’indirizzo scenografia andrà a completare l’offerta dell’Istituto d’arte. Partirà inoltre a Bedonia, in quello che oggi è l’Ipsia, un indirizzo enogastronomico e di ospitalità alberghiera. Novità importante - nel settore professionale è l’attivazione a Langhirano, all’Itsos Gadda, del Liceo scientifico di Scienze applicate e dell’Istituto professionale con indirizzo manutenzione e assistenza tecnica. Il professionale è stato previsto anche per la sede di Fornovo. In questo modo nei due comuni si vengono a costituire due poli scolastici in cui sono presenti il liceo, l’istituto tecnico e quello professionale (con indirizzo manutenzione e assistenza tecnica). Nel Piano sono state inserite anche le opzioni e articolazioni dei vari indirizzi richiesti dai licei, istituti tecnici e professionali. Sono stati previsti anche corsi serali presso istituti tecnici e professionali. Sul versante della riorganizzazione - le novità riguardano lo spostamento della sede distaccata dell’Ipsia Levi da Busseto a Fidenza e l’accorpamento della sede dell’Ipsia Levi di Bedonia con lo Zappa-fermi di Borgotaro. Nella sede di Bedonia sarà come detto attivato l’indirizzo enogastronomico e ospitalità alberghiera: una scommessa sul futuro della scuola e dello sviluppo dell’Alta Val Taro, attraverso cui si formeranno tecnici per gli esercizi di ristorazione e le strutture ricettive. Formazione professionale - Per giungere all’individuazione delle qualifiche triennali si è tenuto conto della valutazione dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro (Oml) riguardo alle effettive richieste delle aziende del nostro territorio, delle indicazioni pervenute dalle forze sociali, delle esperienze esistenti sia nella scuola sia negli enti di formazione. Le 14 qualifiche approvate rientrano nel nuovo sistema di istituzione formazione professionale promosso dalla Regione dopo la riforma Gelmini, un sistema che ha introdotto corsi triennali al termine dei quali è possibile avere la qualifica sia se la formazione avviene negli istituti professionali sia se si frequenta o si completa la formazione in un ente accreditato. Le qualifiche che sono state identificate, all’interno del repertorio regionale, rispondono a una precisa domanda del territorio. Con un bando che sarà pubblicato entro dicembre, la Provincia selezionerà le candidature degli enti e delle scuole. |
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BOLZANO: GLI INSEGNANTI DELLE SCUOLE PROVINCIALI E STATALI - 2009
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Bolzano, 20 dicembre 2010 - Secondo l’Istituto provinciale di statistica (Astat) a fine 2009 gli insegnanti in servizio presso le scuole dell’Alto Adige sono 11.847: 3.145 insegnano presso le scuole provinciali (scuole professionali, materne e scuole di musica), mentre 8.702 prestano il loro servizio presso le scuole statali (scuole elementari, medie e superiori). Tre quarti di questi 11.847 insegnanti sono di sesso femminile e un quarto di sesso maschile. Il 75,0% degli insegnanti ha un contratto a tempo indeterminato, mentre il 25,0% è a tempo determinato. |
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DIRITTO ALLO STUDIO, BORSE PER TUTTI GLI IDONEI DELLA TOSCANA DECISIONI DI RILIEVO ANCHE IN RELAZIONE ALLE POLITICHE DEL PERSONALE |
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Firenze, 20 dicembre 2010 - Nonostante gli ingentissimi tagli del governo nazionale (5.3 milioni di euro su 12.5 di finanziamento dell’anno precedente), con gli sforzi congiunti di Azienda regionale del diritto allo studio e Regione sarà possibile garantire la borsa di studio a tutti gli idonei. Questo quanto emerso dalla prima riunione del consiglio di amministrazione dell´Azienda nominato lo scorso 29 novembre, riunione avvenuta il 16 dicembre e che ha chiuso un difficile periodo di assenza. “La Regione Toscana – ha dichiarato a questo proposito la vicepresidente Stella Targetti – non può che esprimere piena soddisfazione per le prime decisioni assunte dall’Azienda regionale per il diritto allo studio, che valorizzano gli sforzi che la Regione sta facendo per mantenere intatti i finanziamenti per il diritto allo studio in un quadro di tagli al bilancio regionale sempre più difficilmente sostenibili”. Il valore della decisione è stato sottolineato anche dal neo presidente dell´Azienda Marco Moretti. “A prezzo di grossi sforzi per l’Azienda, pur esistendo la possibilità di mantenere una graduatoria di idonei non beneficiari, abbiamo confermato la tradizione della nostra regione di premiare tutti gli idonei”. Il Consiglio di amministrazione ha anche deliberato in relazione alle emergenze legate alle politiche del personale. Per quanto riguarda i lavoratori interinali non temporanei, si è deciso di prorogare al 31 marzo del prossimo anno i contratti in essere. Per quanto riguarda invece, le principali esigenze legate all’attuazione della dotazione organica dell’Azienda, il Consiglio ha deciso, pur nella difficile situazione di bilancio, di bandire nuovi posti entro la fine dell’anno. |
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FORMAZIONE IN SICILIA: FIRMA PROF 2011 |
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Palermo, 20 dicembre 2010 - L´assessore regionale all´Istruzione e alla Formazione professionale, Mario Centorrino, ha firmato il 17 dicembre le direttive per la programmazione delle proposte formative a valere del Prof 2011. Permetteranno l´avvio regolare di circa 2 milioni di ore di formazione ex l.R.24, che rappresenta la formazione post scolastica garantita dal titolo 5° della Costituzione e quindi, la possibilita´ per migliaia di giovani di dotarsi di qualifiche spendibili nel mondo del lavoro e che hanno reale attinenza con le attivita´ proprie del nostro territorio. Con il Prof parte l´effettivo riordino del settore della formazione professionale fermo a logiche che risalgono al ´76, rendendo attuale e attuabile il processo di trasparenza amministrativa e controllo delle attivita´ e della reale erogazione del servizio, eliminando sprechi, incrostazioni di qualsiasi natura e modernizzando i percorsi per le qualifiche. Entro il 15/01/2011 gli enti di formazione dovranno far pervenire gli elaborati progettuali al Dipartimento Pubblica Istruzione e Formazione Professionale,in via Ausonia, 122. Principali Novita´del Prof 2011: "Limitazione Degli Interventi Agli Enti Presenti Nel Prof 2010 "Introduzione Dell´elenco Bloccato Del Personale A Tempo Indeterminato Assunto Entro Il 31/12/2008 Con Divieto Di Nuove Assunzioni E Del "Turnover" "Divieto Di Finanziamento Per Enti Privi Di Durc In Presenza Di Debiti Accertati Nei Confronti Dell´amministrazione O Che Non Abbiano Provveduto All´accantonamento Del Tfr "Istituzione Dei "Poli Formativi" Con Dotazione Oraria Pari O Superiore A 10 Mila Ore Con Contestuale Riduzione Del Numero Degli Enti "Offerta Formativa Formulata In Pacchetti, Corrispondenti Ai Fabbisogni Formativi Del Territorio, Comprendenti Tre Tipologie: "Industria Artigianato Agricoltura E Pesca 20% "Servizi/terziario 60% "Inclusione Sociale E Parasanitario 20% "Introduzione Del Parametro Unico Di Finanziamento Ora/corso Per Ambito: "140 Euro Per Settore Industria Artigianato Agricoltura E Pesca "130 Euro Per Settore Servizi/terziario "135 Euro Per Settore Inclusione Sociale E Parasanitario "Istituzione Dei Centri Periferici Dell´assessorato Per Potenziare I Controlli, Il Monitoraggio, Le Ispezioni E Le Rendicontazioni Con L´ausilio Dei Cpi E Degli Ispettorati Provinciali Del Lavoro "Qualificazione Degli Interventi. Sono Considerati Prioritari Gli Interventi Formativi A Favore: "Delle Politiche Delle Pari Opportunità E Inclusione Sociale "Dell´educazione Ambientale E Tecnologie Rinnovabili "Del Settore Industria, Artigianato E Pesca "Dello Sviluppo Della Persona E Della Ricerca Del Benessere "Finanziamenti Erogati Con Lo Strumento Della "Convenzione" Che Non Permetterà Aumenti Rispetto Alla Somma Decretata Di seguito si riportano i principali macro-settori di intervento e qualifiche: Macro Settore Descrizione (Settori Di Intervento) Agricoltura/pesca/attivita´ Subacquee(*) (A) O. T..s. Ed attivita´ correlate Industria/artigianato(**) Attivita´ inerenti la saldatura e gli Installatori di infissi; Attivita´inerenti la Falegnameria; Attivita´inerenti la Verniciatura; Attivita´inerenti la panetteria ed i pastai; Altre attivita´ correlate Terziario: Servizi In Genere - Servizi Turistici - Educazione Al Trattamento Dei Rifiuti E Riciclo - Attivita´ Montane - Monitoraggio Del Territorio - Attivita´ Eco/ambientali- Attivita´ di conduzione mezzi per movimento terra; attivita´ inerenti la carpenteria, la muratura e la pavimentazione edile; Attivita´ inerenti l´impalcato ed il montaggio delle torri; Attivita´ inerenti i la professione di minatore; Attivita´ di trattamento dei rifiuti e risanamento; Commercio all´ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli; Servizi di alloggio e ristorazione; Trasporto e magazzinaggio; Servizi di informazione e comunicazione; Attivita´ finanziarie e assicurative; Attivita´ professionali, scientifiche e tecniche; Attivita´ amministrative e di servizi di supporto; Attivita´ inerente l´istruzione; Attivita´ artistiche, di intrattenimento e divertimento; Attivita´ olistiche e del benessere Altre attivita´ correlate. Terziario: Assistenza Sociale E Parasanitario Assistenza sociale, Servizi rivolti alla persona (Operatore socio-sanitario - Operatore per l´infanzia - Animatore sociale - Assistente domiciliare e dei servizi tutelari …) Per la figura di Operatore Socio Sanitario, in quanto sottoposta a regolamentazione da parte della Regione Sicilia, possono presentare proposte formative solo gli Enti con apposito accreditamento e riconoscimento da parte dell´Assessorato Regionale della Salute. Altre attivita´ correlate. Con il riordino amministrativo non si fara´ ricorso alle figure professionali abusate e che hanno portato alla saturazione del mercato come acconciatori - parrucchieri - estetisti - operatori su P.c. - operatori socio assistenziali e a figure generaliste come operatori amministrativi, turistici, segretari e quant´altro di obsoleto. E´ del tutto evidente che si dara´ prosecuzione agli interventi formativi che richiedono la biennalita´ o triennalita´ per il conseguimento della qualifica. |
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FISICA: SCOPERTO UN NUOVO STATO DELLA MATERIA SOFFICE UN GRUPPO DI RICERCA INTERNAZIONALE CHE VEDE PROTAGONISTI IL CNR E LA SAPIENZA HA SCOPERTO LA PRIMA PROVA SPERIMENTALE DEL COSIDDETTO GEL DI EQUILIBRIO. |
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Roma, 20 dicembre 2010 - Materiali leggerissimi e biocompatibili da impiegare, ad esempio, in biomedicina per il trasporto dei farmaci. È una delle possibili applicazioni di uno studio appena pubblicato su Nature Materials e realizzato dal Consiglio nazionale delle ricerche (Istituto per i processi chimico-fisici, Ipfc-cnr e Istituto dei sistemi complessi Isc-cnr), in collaborazione con Sapienza Università di Roma e con lo European synchrotron radiation facility (Esrf) di Grenoble. “Lavorando su una soluzione di argilla colloidale”, spiega Barbara Ruzicka, ricercatrice dell’Ipfc-cnr e coautrice dello studio, “abbiamo osservato la prima prova sperimentale dell’esistenza di gels estremamente stabili (cosiddetti gels di equilibrio), mai rilevati precedentemente, confermando una teoria predetta negli anni scorsi dal team guidato da Francesco Sciortino della Sapienza”. “Avevamo notato – spiega Sciortino – che in modelli con interazioni direzionali (modelli utilizzati anche nello studio dell´acqua e nelle interazioni tra proteine), era possibile generare degli stati arrestati senza l’intervento di una separazione di fase termodinamica”. Normalmente, precisa Ruzicka, “le sospensioni colloidali separano in due fasi e la fase densa si arresta formando un gel instabile, ossia una sostanza che nel tempo cambia le proprie caratteristiche. Questi gel non permettono di controllare il loro stato finale, condizione necessaria, ad esempio, per le applicazioni in campo industriale e tecnologico”. Questo nuovo stato della materia soffice osservata dai ricercatori del Cnr nella Laponite - un’argilla sintetica usata in applicazioni scientifiche per la costruzione di nano compositi e anche come addensante nelle vernici, per prodotti cosmetici e per la pulizia della casa - presenta invece delle caratteristiche adatte alle applicazioni tecnologiche. “Le argille sciolte in acqua”, proseguono i ricercatori, “formano una soluzione colloidale di dischi di dimensioni nanometriche con una carica netta negativa sulle facce e positiva sui bordi. Tale distribuzione di carica determina un potenziale di interazione fortemente direzionale. E infatti abbiamo osservato evidenza di una separazione di fase estremamente lenta, la quale genera una fase liquida che, contrariamente allo standard, è molto rarefatta e che per questo è stata definita liquido vuoto”. Le particelle colloidali in questa fase liquida “si bloccano in uno stato di gel a densità bassa, ossia costituito da pochissima materia, occupando quindi solo una piccola frazione dello spazio disponibile”, conclude Emanuela Zaccarelli, ricercatrice dell’Istituto dei sistemi complessi e coautrice dello studio. “Sotto opportune condizioni questi ´liquidi vuoti´ diventano di conseguenza decisivi per la realizzazione di materiali estremamente leggeri, nonché ultra-stabili nel tempo, da impiegare, ad esempio, come nano composti in biomedicina”. La ricerca è inserita nel progetto Patchycolloids, un prestigioso finanziamento europeo assegnato al professor Sciortino dall’European Research Council (Erc_ideas Advanced Grant). |
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FORESTE TOSCANE, PIÙ OCCUPAZIONE E PIÙ DONNE PRESENTATO A FIRENZE IL RAPPORTO SULLA SITUAZIONE DEL COMPARTO |
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Firenze, 20 dicembre 2010 - Godono buona salute le foreste toscane e anche l´occupazione nel settore, in un anno di crisi come l´attuale, cresce. Un dato emerso, insieme ad altre positive novità, dalla presentazione avvenuta il 16 dicembre a Firenze nella sala Pegaso di palazzo Strozzi Sacrati, del Raft, il rapporto sullo stato delle foreste in Toscana. «Sono segnali positivi – dice l´assessore all´agricoltura e foreste della Regione, Gianni Salvadori, che ha concluso l´incontro di presentazione – che ci sembrano particolarmente importanti non tanto per i numeri assoluti, quanto perchè sono indicatori che testimoniano la presenza sul territorio di attività economiche quantomai fondamentali, sopratutto nelle aree montane e svantaggiate. Zone dove anche numeri che altrove sarebbero bassi fanno la differenza. Complessivamente il rapporto - conclude Salvadori - evidenzia un settore che mostra grande vitalitrà e si colloca all´avanguardia in Italia per le iniziative che sa portare avanti, a cominciare dall´uso delle biomasse come fonte alternativa ed ecologica di riscaldamento.» Cresce l´occupazione: più donne e più imprese - La cooperazione agro-forestale, ad esempio, ha registrato anche nel 2009 un incremento degli occupati superiore al 10%, confermando una tendenza in corso ormai da molti anni. Si tratta, inoltre, di un tipo di occupazione non scontata, che riguarda un numero esiguo di lavoratori extracomunitari e una quota piuttosto elevata di donne (8,5% del totale), in un settore notoriamente appannaggio quasi esclusivo della manodopera maschile. Altri settori hanno mostrato incrementi più modesti, complessivamente il numero di addetti del comparto raggiunge, in Toscana, le 10.460 unità (+1% rispetto al 2008). Aumenta il numero di im prese che si occupano di trasformazione del legno: raggiungono quota 5.708, con un incremento del 14%. Crescono anche le opportunità per l’impiego del legno per la costruzione di abitazioni civili. Il Rapporto dedica a questo uno dei suoi focus, con una serie di informazioni sulle modalità costruttive dell’edilizia civile in legno, per la quale si promuove l’impiego di materiale toscano. È in questo contesto che, come prima azione verso la ricostituzione di una filiera del legno toscano nel settore delle costruzioni, sono state redatte e presentate nel luglio 2009 le “Linee Guida per l’Edilizia in legno in Toscana”. A Firenze sono anche iniziate le costruzioni di veri e propri condominii fino a sei piani, costruiti interamente in legno. Oltre 20 milioni di euro per interventi sul patrimonio agroforestale La gestione delle foreste pubbliche toscane ha interessato l’1,77% della superficie del patrimonio agroforestale regionale con un introito pari a circa 2,3 milioni di euro, mentre per le foreste di proprietà privata, la superficie interessata dalle utilizzazioni è stata pari al 2,1%. Regione Toscana ha valorizzato i beni del patrimonio agricolo forestale con interventi strutturali destinati, oltre che allo svolgimento delle attività economiche anche all’uso sociale del bosco e quindi alla sua fruizione pubblica, come nel caso della realizzazione e manutenzione di aree di sosta, di rifugi e di viabilità. Sul Piano forestale, nel 2009 sono stati assegnati agli Enti competenti, finanziamenti per la gestione ordinaria, effettuata con manodopera in amministrazione diretta, e per la valorizzazione del patrimonio agricolo-forestale regionale, per gli interventi pubblici forestali e per le attività di prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi, il tutto per un importo totale di circa 14,2 milioni di euro, sostanzialmente uguale a quello erogato nel 2008. I progetti per interventi straordinari per l’anno 2009 sono stati finanziati per una cifra pari a circa 4,6 milioni di euro sul Piano forestale, confermando anche in questo caso, l’importo dell’anno precedente. Oltre 10 milioni di euro dal Piano di Sviluppo Rurale - Il 2009 è stato anche l’anno di una più completa attuazione del Piano di Sviluppo rurale che ha confermato i risultati dell’anno precedente, in termini di domande e finanziamenti richiesti, e ha portato all’assegnazione agli Enti competenti di circa 1,1 milioni di euro per la prevenzione e il ripristino dei boschi danneggiati da calamità naturali, incendi e dissesti idrogeologici, e di circa 2,1 milioni di euro come interventi non produttivi, per la manutenzione del demanio o interventi per uso sociale del bosco. Mentre agli altri Enti sono stati assegnati circa 2,5 milioni di euro per intervent i di interesse pubblico o di gestione dei boschi di proprietà. Nel caso dei privati, l’assegnazione è stata di circa 6,1 milioni di euro per la gestione economica dei boschi di proprietà o per la cura e la prevenzione dei danni. Toscana all´avanguardia per l´energia da biomasse - Il 2009 ha visto la conferma, pur con alcune novità, delle iniziative per le azioni di supporto alla normativa forestale regionale, quali: la gestione informatizzata delle autorizzazioni agli interventi forestali (Sigaf), i 6 manuali tecnici editi da Arsia, l’ingresso della Toscana nella rete internazionale delle Foreste Modello. Infine una finestra sulle iniziative che nel corso di un anno si svolgono nel settore forestale toscano. Ne presenta “solo” 52 e valgono a dare un’immagine di vitalità e impegno non sempre conosciuti. Ne sono un esempio i progetti sull’energia da biomasse legnose e, più in generale, sulle agrienergie, settore nel quale la Toscana è una delle regioni all’avanguardia: nel corso del 2009 sono stati realizzati una quindicina di impianti a biomasse agroforestali. Di rilievo anche i piani mirati alla sicurezza sul lavoro forestale, i corsi micologici, le attività sulla castanicoltura, l’organizzazione di seminari per il trasferimento dell’innovazione, l’attivazione di mini reti di teleriscaldamento, la ricerca mirata a valorizzare le specie arboree sporadiche o la fattibilità di un distretto forestale nell’area dell’Appennino Pistoiese. |
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BASILICATA: UN PIANO DA 27 MILIONI CONTRO FRANE ED EROSIONI INTERVENTI IN 85 COMUNI. L’ASSESSORE GENTILE OTTIENE DAL MINISTERO 2 MILIONI IN PIÙ DI QUANTO PREVISTO INIZIALMENTE. IL PRESIDENTE DE FILIPPO: “UN BUON INIZIO, MA BISOGNA PROSEGUIRE” |
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Potenza, 20 dicembre 2010 - Contro le situazioni a più elevato rischio idrogeologico e idraulico in Basilicata in campo un piano straordinario da 27 Milioni di euro. E’ quanto prevede un accordo di programma raggiunto tra il Ministero dell’Ambiente,e la Regione Basilicata sottoscritto oggi a Roma dal ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e l’assessore lucano all’assetto del territorio, Rosa Gentile. L’intesa mette in campo un co-finanziamento dal Ministero dell’Ambiente (circa 20 milioni di euro) e dalla Regione (circa 7 Milioni, reperiti dai fondi Por Fesr 2007-2013, e precisamente dall’asse destinato al protezione e consolidamento dei centri abitati, dei versanti, salvaguardia ambientale, ripristino delle condizioni di stabilità dei terreni e lotta all’erosione degli argini e delle coste). «L’accordo firmato – spiega l’assessore Gentile – rappresenta un momento di approdo di un intenso lavoro fatto da Ministero dell’Ambiente e Regione Basilicata per intervenire organicamente sulle numerosissime problematiche del rischio idrogeologico in Basilicata, che rappresenta uno dei problemi più forti del territorio lucano. Per individuare gli interventi più urgenti e ottenere le necessarie risorse dal governo è stata fatta una negoziazione col Ministero che, anche grazie alla sensibilità del ministro Stefania Prestigiacomo, si è conclusa con un aumento dei fondi inizialmente destinati alla Basilicata». Nel corso degli ultimi giorni del confronto tra Ministero e Regione, infatti i soldi destinati da Roma alla Basilicata sono passati dagli iniziali 18 milioni di euro a poco più di 20 milioni. In precedenza era stato fatto un lavoro partito nello scorso mese di marzo e che ha comportato una ricognizione di oltre 300 situazioni critiche. Nel testo approvato sono previsti complessivamente 85 interventi, tra lotta alle frane, alluvioni ed erosione della costa, nei territori dei seguenti Comuni: Accettura, Acerenza , Albano di Lucania, Aliano, Avigliano, Baragiano, Bella, Bernalda, Pisticci, Brienza, Calciano, Calvello, Calvera, Campomaggiore, Carbone, Castelmezzano, Chiaromonte, Cirigliano, Gallichio, Garaguso, Genzano di Lucania, Gorgoglione, Grassano, Grottole, Irsina, Latronico, Lauria, Lavello, Maschito, Matera, Melfi, Miglionico, Missanello, Moliterno, Montalbano Jonico, Montemurro, Muro Lucano, Nemoli, Nova Siri, Oliveto Lucano, Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio, Picerno, Pignola, Pomarico, Potenza, Rapolla, Rionero in Vulture, Ripacandida, Rivello, Rotondella, San Costantino Albanese, San Fele, San Martino d´Agri, San Mauro Forte, Sant´angelo Le Fratte, Sant´arcangelo, Sarconi, Sasso di Castalda, Satriano di Lucania, Stigliano, Terranova di Pollino, Tito, Tolve, Trecchina, Tricarico, Tricarico, Trivigno, Tursi, Valsinni, Venosa, Viggianello. Tra gli interventi di maggior rilievo uno di contrasto all’erosione sulla Costa jonica per 3 milioni di euro e i lavori di ripristino dell’officiosità del fiume Basento per 500 mila euro. Il problema dell’assetto idrogeologico è uno dei più forti in Basilicata. Parlare di problema secolare non è esagerato. Nel settembre 1902 l’allora presidente del Consiglio Giuseppe Zanardelli, rispondendo all’on. Pietro Lacava sulle condizioni del territorio della Basilicata, ricordando il viaggio fatto in Basilicata , ricordò che “al primo ingresso in questa provincia udii della grossa frana di Lauria sempre esposta a formidabile ruina; e oggi udii pure della frana di Accettura, sicché anche di questo, dei mali che vi affliggono, dovrà prendersi necessaria e affannosa cura”. Quella “cura”, purtroppo, a tutt’oggi ancora necessita. Sono 123 i comuni della Basilicata (ossia il 94 per cento del totale) a rischio idrogeologico individuati dal Ministero dell’Ambiente e dall’Unione delle Province Italiane nel 2003. In particolare, la Provincia di Matera vede tutti i suoi comuni classificati “a rischio”. Su base regionale 56 sono i comuni classificati a rischio frana, 2 a rischio alluvione e 65 a rischio sia di frane che di alluvioni. "I fondi ottenuti dal Ministero dell´ambiente per combattere il dissesto idrogeologico - ha spiegato il presidente Vito De Filippo - rappresentano un passo in avanti per la Basilicata. Non possiamo non apprezzare quanto fatto dal ministro Prestigiacomo nell´ambito di intese bilaterali che sta siglando con tutte le Regioni italiane, anche se dobbiamo sottolineare la nostra contrarietà a ripartizioni che sembrano tener conto più del peso demografico delle Regioni che non del loro territorio. La Basilicata con un territorio ampio e il 94% dei comuni con aree a rischio, ottiene molto meno di altre realtà demograficamente più rilevanti ma con situazioni territoriali diverse. Lo interpretiamo comunque come un buon inizio, a cui però, necessita un seguito". |
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PRESENTATO IN CALABRIA IL PIANO DI ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE, EDUCAZIONE, SENSIBILIZZAZIONE E COMUNICAZIONE AMBIENTALE |
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Catanzaro, 20 dicembre 2010 - È stato presentato, nella sede dell’assessorato all’Ambiente, il Piano di attività di informazione, educazione, sensibilizzazione e comunicazione ambientale in un incontro al quale hanno partecipato tutte le strutture del sistema regionale Infea (Informazione Formazione ed Educazione Ambientale). Il Piano, per il biennio 2010/2012, è stato finanziato con 1 milione e 400 mila euro. “L’attività di informazione, sensibilizzazione ed educazione ambientale – ha affermato l’assessore regionale all’Ambiente Francesco Pugliano - deve assumere sempre più il significato di uno strumento preventivo, integrato con le politiche ambientali ed essenziale per la promozione di una cultura dello sviluppo sostenibile e di una cittadinanza attiva e consapevole. Infatti, l’educazione ambientale – ha aggiunto Pugliano -, nella sua accezione di educazione allo sviluppo sostenibile, rappresenta una dimensione educativa permanente e globale, che coinvolge l’istruzione scolastica, la sensibilizzazione dei cittadini, la formazione, la ricerca. Lo del Piano è quello di un forte coinvolgimento di tutti gli attori sociali presenti sul territorio. Solo in questo modo si potrà avere una partecipazione, condivisa e responsabile, alle scelte ed alla gestione del territorio e delle sue risorse. In tal senso - ha detto infine l’assessore all’Ambiente - si va sempre più definendosi un modello di collaborazione tra i diversi attori e organizzazioni che promuovono l´educazione ambientale, che dovrà diventare sistemico ed ampliarsi nel tempo con nuovi soggetti e nuove strutture”. Il Piano è già operativo e sono state sottoscritte tutte le convenzioni per la realizzazione delle attività. Le attività proposte sono articolate in una serie di iniziative che tengono conto dei diversi aspetti legati alla comunicazione, informazione, ed educazione in campo ambientale, con l’obiettivo strategico di rafforzare una rete in cui gli attori e le strutture siano impegnati a promuovere una società sostenibile. Il sistema regionale Infea risponde proprio a questa esigenza di cooperazione in quanto è strutturato come una organizzazione a rete che coinvolge una pluralità di soggetti pubblici e privati del territorio regionale con l’obiettivo di promuovere il coordinamento, la qualificazione e la continuità delle attività di educazione alla sostenibilità. In Calabria esistono 14 strutture Infea accreditate dalla Regione sulla base di una serie di indicatori di qualità, che progettano e realizzano percorsi educativi, iniziative di formazione, materiali didattici e divulgativi e si occupano di documentazione e ricerca, informazione dei cittadini, comunicazione e mediazione culturale. Un nuovo bando regionale per l’accreditamento di Centri d’esperienza è in fase di pubblicazione. |
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AGRICOLTURA BIOLOGICA, AL VIA LA COLLABORAZIONE TRA EMILIA-ROMAGNA E AQUITANIA |
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Bologna, 20 dicembre 2010 - Emilia-romagna e Aquitania insieme per promuovere l’agricoltura biologica. E’ questo l’obiettivo dell’accordo firmato il 17 dicembre a Bologna dall’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni e dalla collega francese Beatrice Gendreau, che prevede la realizzazione di progetti comuni per la valorizzazione dei prodotti bio, lo sviluppo di filiere “dalla terra alla tavola”, la promozione della ristorazione biologica in ospedali e mense scolastiche. Il tutto in collaborazione con le associazioni per l’agricoltura biologica Prober per l’Emilia-romagna e Arbio per l’Aquitania. L’italia gioca un ruolo di primaria importanza nella produzione biologica mondiale, grazie a oltre un milione di ettari di terreno coltivati da circa 50.000 aziende agricole. Il giro d’affari del settore viene stimato in oltre 3 miliardi di euro; è il primo Paese al mondo per le esportazioni di prodotti biologici e il primo Paese europeo per numero di produttori biologici. Anche in Emilia-romagna l’agricoltura biologica ha assunto un ruolo particolarmente significativo: il 7% delle superficie agricola è occupato da colture e allevamenti biologici, e sono oltre 3500 le imprese coinvolte, di cui circa 800 si occupano di trasformazione e distribuzione. Sono emiliano-romagnole inoltre alcune delle realtà più significative del settore a livello europeo. La Regione ha sostenuto in modo significativo lo sviluppo del comparto che, a fine 2009, ha beneficiato del 36% delle risorse del Programma di sviluppo rurale 2007 - 2013, e cioè circa 100 milioni di contributi pubblici. L’accordo odierno rientra in un più ampio rapporto di collaborazione tra le due Regioni, legate già da diversi anni da un protocollo d’intesa che prevede azioni congiunte in diversi settori. Aquitania ed Emilia-romagna operano anche nell’ambito di Arepo (Associazione delle Regioni europee per i prodotti di origine), di Areflh (Associazioni delle regioni europee ortofrutticole) e di altre reti di coordinamento europeo. |
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IL RIMBOSCHIMENTO PUÒ ESSERE FONDAMENTALE PER LA SOPRAVVIVENZA DI UN´ORCHIDEA RARA |
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Bruxelles, 20 dicembre 2010 - La rara orchidea "scarpetta di Venere" (Cypripedium calceolus) è in pericolo in molti paesi dell´Ue, ma i risultati di uno studio durato 13 anni da parte di ricercatori dell´Istituto pirenaico di ecologia in Spagna suggeriscono che la sospensione di coltivazione e pascolo, che aiuta il rimboschimento, beneficia anche l´orchidea. I ricercatori affermano che le popolazioni della pianta in queste aree sono stabili o stanno crescendo bene. Lo studio è stato pubblicato nella rivista Conservation Biology. Le popolazioni di specie ai margini delle loro aree di distribuzione, come accade con l´orchidea scarpetta di Venere sul versante meridionale dei Pirenei, sono sempre state considerate più vulnerabili rispetto a quelle al centro del loro habitat. Ricercatori del Consiglio nazionale spagnolo della ricerca (Csic), che comprende l´Istituto pirenaico di ecologia, hanno deciso di scoprire se le popolazioni di questa rara orchidea euro-asiatica si trovavano in una situazione peggiore rispetto a quelle in paesi come l´Estonia o la Polonia. Gli scienziati hanno scoperto che le popolazioni delle orchidee scarpetta di Venere, caratterizzate dalle sacche a forma di pantofola dei loro fiori, sui margini meridionali dei Pirenei "hanno dimensioni simili, si riproducono meglio e sono stabili alla pari di quelle nell´Europa centrale, o crescono persino più velocemente," ha spiegato María B. García, autrice principale dello studio. Il team ha detto che questo risultato"insolito" sembra essere collegato al rimboschimento nelle aree dei Pirenei studiate, e ciò li ha portati a suggerire che la fine delle pratiche tradizionali, come coltivazione e pascolo, potrebbe aiutare la ripresa di alcune piante silvestri in pericolo. "Per una pianta che è abituata a temperature più rigide, come ad esempio nell´Europa centrale e settentrionale, il rimboschimento in aree più a sud potrebbe rappresentare un miglioramento al suo habitat, e quindi portare a un aumento nel tasso di crescita della popolazione," ha detto la García, che ha confermato che il tasso più alto trovato finora è nei Pirenei. Secondo i ricercatori, la durata dello studio, dal 1997 al 2010, è stata di importanza fondamentale per permettere loro di giungere a queste conclusioni, sottolineando che prima di oggi "non c´era stato nessuno studio simile su un periodo così lungo". Lo studio ha anche evidenziato il fatto che i cambiamenti del paesaggio e l´espansione delle foreste negli ultimi 50 anni nelle regioni montane stanno fornendo "nuove opportunità" e stanno dando "speranza per il recupero di specie silvestri al margine del loro habitat in opposizione a uno scenario futuro dominato dalla perdita di biodiversità". La Cypripedium calceolus è classificata come "minacciata" in tutta Europa e "rappresenta quasi 100 piante silvestri che sono ai limiti del loro habitat sui versanti meridionali dei Pirenei," ha fatto notare la sig.Ra García. Il cambiamento climatico e il riscaldamento globale sono fattori di rischio che potrebbero avere implicazioni drammatiche per le orchidee, come anche per altre piante. "Tuttavia, a questo punto del riscaldamento globale, l´aumento delle aree boschive lungo questa catena montuosa potrebbe essere benefico per questo gruppo di specie," ha aggiunto. I ricercatori hanno concluso che in assenza di forti alterazioni causate dall´uomo all´ambiente, il futuro immediato per le popolazioni di queste orchidee nei Pirenei "sembra essere favorevole". Per maggiori informazioni, visitare: Istituto pirenaico di ecologia: http://www.Ipe.csic.es/ Conservation Biology: http://www.Wiley.com/bw/journal.asp?ref=0888-8892 |
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CIRCA 400 MILA EURO PER ESTENSIONE CAPILLARE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA NEL PONENTE GENOVESE |
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Genova, 20 dicembre 2010 - Un finanziamento di 387.000 euro per l’estensione capillare della raccolta differenziata di carta, vetro, plastica, lattine e scarti organici nel ponente genovese. È stato stanziato il 17 dicembre dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore all’ambiente, Renata Briano. Il progetto, varato dal Comune di Genova e attuato tramite l’azienda partecipata Amiu, si rivolge a 90.000 genovesi per estendere ad un’ampia fascia di popolazione il servizio di raccolta di prossimità delle frazioni recuperabili del rifiuto urbano, inclusa quella organica. L’iniziativa che prenderà il via tra dicembre e gennaio, è stata sviluppata sulla base della sperimentazione portata avanti da due anni in alcuni quartieri di Sestri Ponente e Pontedecimo che ha portato i risultati della raccolta differenziata ad oltre il 50%, sulla base dei dati Amiu. “Crediamo importante – spiega l’assessore regionale all’ambiente, Renata Briano – intervenire a favore di zone ad alta densità abitativa, come i quartieri del Ponente genovese, in quanto i progressi che si possono ottenere sono in grado di determinare significativi incrementi su scala provinciale e regionale. Inoltre bisogna considerare che le aree densamente abitate sono anche le più difficili da servire in modo capillare e pertanto l’iniziativa può rappresentare anche un modello di pratica virtuosa”. Il progetto prevede la creazione, sull’intero territorio del Municipio Ponente del Comune di Genova, di una serie di postazioni multi raccolta con i diversi raccoglitori delle frazioni differenziate, dalla carta, al vetro, dalla plastica alle lattine fino all’organico, studiate in relazione al numero e alla dislocazione degli edifici dei quartieri interessati per offrire un servizio il più possibile “personalizzato”. Complessivamente saranno acquistati 1361 contenitori stradali di varia dimensione, 1.400.800 sacchetti biodegradabili e 5 mezzi necessari per lo svolgimento del servizio di raccolta rifiuti secondo le nuove modalità per le quali il Comune di Genova si è impegnato a compartecipare, tramite Amiu, all’investimento complessivo. “L’avvio di questo progetto – aggiunge l’assessore al ciclo dei rifiuti del Comune di Genova, Carlo Senesi – il cui costo complessivo è superiore a 850.000 euro, costituisce un significativo passo avanti nello sviluppo della raccolta differenziata in città. L’impegno del Comune di Genova e di Amiu è quello di proseguire nell’attività di riforma dei sistemi di gestione del ciclo dei rifiuti che ha già portato negli ultimi tre anni a raddoppiare la percentuale di raccolta differenziata a Genova e che consentirà di raggiungere progressivamente i livelli di raccolta previsti per legge”. |
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DECRETO RIFIUTI AGRICOLI: NUOVE COMPLICAZIONI E MAGGIORI COSTI A CARICO DELLE IMPRESE |
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Bologna, 20 Dicembre 2010 - “Il Decreto approvato dal Governo sulla nuova normativa dei rifiuti non tiene conto dell’esigenze delle imprese agricole, nonostante le proposte di modifica avanzate dalla Cia. Le disposizioni prevedono infatti gli stessi adempimenti sia per la grande industria che per l’azienda agricola”. A segnalarlo è la Cia Emilia Romagna a seguito della emanazione del decreto legislativo che recepisce la direttiva comunitaria sui rifiuti. “La norma obbliga gli agricoltori che producono rifiuti pericolosi (e per pericolosi sono intesi ad esempio batterie scariche, oli lubrificanti esausti, tutti prodotti che un normale cittadino può reperire in un qualsiasi supermercato o rivendita specializzata e conferire senza obblighi particolari ad un qualsiasi centro di raccolta) debbano farsi carico di una lunga serie di complessi e costosi oneri. In aggiunta il nuovo Decreto prevede pesanti sanzioni per chi non adempie agli obblighi previsti – aggiunge il presidente Cia – come l’ iscriversi, per poter trasportare i propri rifiuti, all’albo gestori ambientali pagando il dovuto contributo annuale o il dotarsi del dispositivo elettronico denominato Black Box, con ulteriori oneri. Si è, in sostanza, tornati indietro di oltre due anni quando l’analoga norma aveva di fatto vanificato gli accordi di programma, poi riattivati con i Decreti di fine 2008. “Servono – prosegue Dosi - maggiori semplificazioni che permetterebbero a tutti, nel rispetto delle normative europee, di smaltire correttamente i propri rifiuti. Non si comprende e non si può accettare che la normativa nazionale aggravi i vincoli comunitari, mettendo le nostre imprese agricole in condizioni di evidente sfavore competitivo con i concorrenti degli altri Paesi Ue, prevedendo ulteriori onerosi e complessi adempimenti. L’iscrizione all’albo gestori ambientali per chi trasporta i propri rifiuti, pericolosi e non pericolosi, in modo occasionale e saltuario, l’obbligo del registro di carico e scarico per i rifiuti non pericolosi sono procedure non previste dalla normativa comunitaria. In tempi in cui tutti parlano di semplificazione e di riduzione dei costi della burocrazia - conclude Dosi - l’introduzione di nuovi adempimenti, con conseguenti pesanti sanzioni per chi non li rispetta, è una palese contraddizione che non può passare sotto silenzio”. Conseguentemente la Cia Emilia Romagna chiede al Governo “di provvedere ad una proroga di almeno 1 anno dei termini di avvio del sistema e di apportare le necessarie modifiche al Decreto Legislativo da poco approvato allo scopo di eliminare gli aggravi economici e burocratici non previsti dalla normativa comunitaria”. |
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RIFIUTI IN SICILIA: LIQUIDAZIONE ATO, PIANO RIENTRO COMUNI E PERSONALE |
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Palermo, 20 dicembre 2010 - I Consorzi e le Societa´ d´ambito dovranno nominare il soggetto liquidatore entro 30 giorni dalla data di pubblicazione, nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana. E´ questo il contenuto della circolare emanata dall´assessore all´Energia e ai Servizi di pubblica utilita´, Giosue´ Marino. In caso di inosservanza, ferme restando le responsabilita´ penali e contabili, l´assessore provvedera´ alla nomina in via sostitutiva. I liquidatori dovranno quantificare debiti e crediti dei Consorzi e delle Societa´ d´ambito maturati al 31 dicembre 2010, accertare le percentuali di copertura dei costi di gestione del servizio delle precedenti Autorita´ e quantificare le quote che gli utenti hanno versato come Tia o Tarsu. Crediti e debiti pregressi dovranno essere riportati al 31 dicembre 2010, in modo da consentire il rispetto del principio della "par condicio creditorum". Liquidatori ed eventuali commissari, fino al definitivo avvio del servizio di gestione integrata dei rifiuti, sono tenuti a garantire la continuita´ del servizio e il pagamento dei debiti, con il divieto di procedere a nuove operazioni che potrebbero compromettere o distrarre le risorse destinate in via esclusiva alle esposizioni debitorie. La circolare contiene linee guida per attuare le disposizioni della legge regionale 9 dell´8 aprile 2010, che disciplina la riforma in Sicilia della gestione integrata dei rifiuti, la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati, nel rispetto della salvaguardia della salute pubblica e della tutela dell´ambiente. "Le linee guida - spiega l´assessore Marino - hanno tre obiettivi: sollecitare i Consorzi e le Autorita´ d´ambito a rispettare le previsioni di legge di loro competenza, stabilire le diverse fasi di azione nell´attesa della costituzione delle Srr (le nuove Societa´ per la regolamentazione del servizio di gestione dei rifiuti) secondo un preciso programma di adempimenti, che va dalla liquidazione delle Societa´ fino al transito del personale nelle nuove societa´, per evitare che nella fase transitoria il servizio si interrompa. Sono state emanate - sottolinea Marino - non solo per dare attuazione alla normativa, ma per mettere ordine, con soluzioni concrete ed efficienti, in un settore dove i problemi infrastrutturali e soprattutto economici si sono negli anni cristallizzati". La circolare sollecita i Consorzi e le Autorita´ d´ambito ad attuare le disposizioni di legge per la liquidazione degli Ato, il cui coordinamento e´ affidato alla Ragioneria generale della Regione, in modo da garantire omogeneita´ di indirizzo nelle attivita´ liquidatorie. A partire dal primo bilancio, i liquidatori dovranno accertare la reale consistenza dei crediti e dei debiti delle Societa´ e dei Consorzi d´Ambito, comprese le eventuali perdite o disavanzi relativi ai rapporti tra le Autorita´ e gli enti locali, che, in quanto soci, sono tenuti a pagare i propri debiti contratti con gli Ato, e a concorrere alla copertura delle perdite. Conclusa questa ricognizione, ciascun ente locale potra´ predisporre il proprio piano di rientro secondo quanto prevede la legge 11 del 2010. Il dirigente generale del dipartimento Acque e Rifiuti, Enzo Emanuele, ha gia´ firmato anche la circolare che fissa le modalita´ e gli interventi della Regione in favore dei comuni per il ripianamento dei debiti. "Finalmente - ha detto Emanuele - un passo concreto che brucia le tappe per attuare le disposizioni di legge, anche in vista della definizione del Piano rifiuti regionale". Il personale che transitera´ nelle nuove Srr, sara´ individuato dall´assessorato, di concerto con l´Anci e l´Upi, tra i lavoratori attualmente in servizio, alla data di entrata in vigore della legge, nelle Societa´ o nei Consorzi, e proveniente dai comuni, dalle province e dalla Regione. Entro 15 giorni dalla pubblicazione della circolare gli enti dovranno inviare al Dipartimento dell´Acqua e dei Rifiuti l´elenco delle unita´ di personale, indicando le generalita´ degli interessati, i profili di appartenenza e le relative modalita´ di utilizzo. Sara´ compito del liquidatore effettuare tutte le necessarie verifiche per individuare, in maniera puntuale, i lavoratori che traghetteranno nelle Srr che si stanno costituendo. Le due circolari sono gia´ state pubblicate nel sito del Dipartimento Acque e Rifiuti dell´assessorato all´Energia e ai Servizi di Pubblica utilita´. |
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