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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Dicembre 2011
ITALIA: 240 MILIONI PER IL RIGASSIFICATORE DI LIVORNO  
 
Bruxelles, 5 dicembre 2011 - La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha concesso un finanziamento di 240 milioni euro a Iren spa per il completamento del rigassificatore di Livorno realizzato dalla società partecipata Olt Offshore Toscana. Il progetto rientra nei filoni tradizionali di intervento della Bei quali il settore energetico e la protezione ambientale. Olt Off shore Toscana è la società che ha promosso il progetto del terminale situato sulla costa dell’Italia centrale ed è titolare delle autorizzazioni per costruzione ed esercizio dell’impianto. I suoi principali azionisti sono il gruppo energetico tedesco E.on (46,8%) e, appunto, il Gruppo Iren (46,8%), multi-utility italiana quotata alla Borsa di Milano. A livello tecnico, il progetto consiste in un terminale galleggiante per l´importazione, lo stoccaggio e la rigassificazione di gas naturale liquefatto ormeggiato a 22 chilometri dalla costa toscana, collegato a terra tramite una condotta sottomarina e terrestre di circa 30 chilometri per l’invio del gas alla rete nazionale. La capacità iniziale di importazione di gas autorizzata sarà di 3,75 miliardi di metri cubi standard per anno (il metro cubo standard è l’unità di misura di volume usata per i gas in condizioni "standard", ossia a una determinata pressione atmosferica e alla temperatura di 15° gradi centigradi).  
   
   
BOLZANO, EUREGIO DELL´ENERGIA: LAIMER INCONTRA I VERTICI DI SEL E TIWAG  
 
Bolzano, 5 dicembre 2011 - Rafforzare la partnership tra la Sel e la Tiwag, le società energetiche a maggioranza pubblica di Alto Adige e Tirolo: l´intento è stato ribadito dall´assessore provinciale Michl Laimer, che il 1° dicembre a Bolzano ha dato il benvenuto ai vertici Tiwag nel primo incontro con il nuovo presidente di Sel Sparber. Tra i passi prioritari: la riconnessione della rete al valico del Brennero, interrotta negli anni Sessanta durante il periodo degli attentati. A Bolzano l´assessore provinciale Laimer, competente in Giunta provinciale per il settore energia, ha dato il benvenuto alla delegazione della società del Land Tirolo, composta dal presidente del Comitato di sorveglianza Ferdinand Eberle, dal presidente del Cda Bruno Wallnöfer e dal consigliere Alfred Fraidl, che ha successivamente incontrato il neopresidente del Cda di Sel Wolfram Sparber. Soddisfazione é stata espressa per la collaborazione finora in corso tra Tiwag e Sel (i tirolesi sono presenti in Selgas al 40% e in Seltrade al 9%). Tutti i partecipanti hanno ribadito la volontà di potenziare la collaborazione transfrontaliera nel settore dell´energia, come dimostra l´incontro all´indomani dell´ufficializzazione del riassetto Sel. "L´energia sarà il tema del futuro: vogliamo lavorare assieme per garantire alla popolazione energia sicura e pulita", ha sintetizzato Laimer. L´assessore ha insistito su una delle prossime priorità, "quella di riconnettere le condutture elettriche al valico del Brennero, interrotte negli anni Sessanta nella fase degli attentati, per ripristinare una linea transfrontaliera in alta val d´Isarco." Attualmente i tralicci italiani distano da quelli austriaci soli 100 metri. Il neopresidente di Sel Sparber ha informato il vertice Tiwag della volontà di proseguire sulla strada della cooperazione e delle reti, "tanto più strategiche sul libero mercato in cui agiscono grandi player." Sparber ha preannunciato prossimi incontri anche in Trentino con i responsabili di "Dolomiti Energia." I vertici Tiwag hanno rilevato, anche ai fini della futura collaborazione in una Euregio dell´energia, quanto sia stato fondamentale per la Provincia di Bolzano assicurarsi le competenze nel settore.  
   
   
ENERGIE RINNOVABILI: IL 6 DICEMBRE CONVEGNO A CAGLIARI SU AUTORIZZAZIONE UNICA  
 
Cagliari, 5 Dicembre 2011 - Per favorire la più ampia informazione sulle fasi di progettazione necessarie ad ottenere l’autorizzazione unica per la produzione di energia da fonti rinnovabili, l´assessorato dell´Industria e l´ordine degli Ingegneri organizzano il convegno “Energie rinnovabili: l´autorizzazione unica in Sardegna, qualità del progetto e semplificazione della procedura”. Il convegno si terrà martedì 6 dicembre, con inizio alle 9,00, alla Fiera Campionaria della Sardegna, padiglione D, sala Dino Zedda, ingresso lato Coni.  
   
   
FVG CENTRALE PER CONCESSIONE DERIVAZIONI ELETTRICHE  
 
Trieste, 5 dicembre 2011 - Con un emendamento che verrà inserito in finanziaria e che è stato presentato il 30 novembre in commissione, il vicepresidente della Regione e assessore all´Ambiente, Luca Ciriani, ha avviato un percorso che pone la Regione Friuli Venezia Giulia come interlocutore primario nella gestione delle concessioni di grandi derivazioni d´acqua per uso idroelettrico. "Si tratta di una norma molto tecnica - ha spiegato Ciriani - che ha però conseguenze pratiche e importanti per la tutela del territorio regionale e per quanto riguarda in particolare la gestione industriale dei corsi d´acqua. Il nostro obiettivo è quello di incidere e avere ruolo nella relazione con i concessionari, ovvero le grandi compagnie che ambiscono alla gestione delle centrali idroelettriche presenti in Regione". Attualmente, infatti, è lo Stato che definisce i requisiti tecnici ed economici che devono caratterizzare le società del settore energetico che competono per l´acquisizione delle concessioni. "Lo Stato - ha spiegato il vicepresidente - è attualmente in ritardo sull´emanazione del decreto che definirà le caratteristiche e i requisiti in questione, e fino a quando non si sbloccherà questa situazione le concessioni attuali vengono prorogate per legge fino all´individuazione con gara dei nuovi concessionari: una situazione a cui bisogna al più presto porre rimedio attraverso l´indizione di gare pubbliche. Per questo, così come già fatto dalla Lombardia, il Friuli Venezia Giulia, con la norma che inseriamo in finanziaria, intende prendere in mano la situazione e fissare tali parametri per il territorio di competenza, potendo così avere ruolo e incidere nel rapporto con le società energetiche, a maggior ragione considerando la specialità della nostra Regione". Una norma tecnica, quindi ma che ha risvolti operativi nel complesso e generale dialogo con le compagnie che gestiscono l´energia. "Siamo consapevoli - ha concluso Ciriani - che si tratta di un argomento molto delicato e tecnico: è però importante dare un segnale relativo alla gestione del nostro territorio, dei nostri fiumi in particolare: le infrastrutture energetiche devono poter essere discusse sul territorio, e con il territorio. È un punto di partenza importante, che darebbe, sul piano politico, maggiore ruolo al nostro territorio sul fronte, in primis, della tutela ambientale".  
   
   
IMPRESE: STRETTA CREDITIZIA, REGIONE ABRUZZO PUNTA SU CONFIDI FORTE PATRIMONIALIZZAZIONE AIUTA SISTEMA  
 
Pescara, 6 dicembre 2011 - Dall´assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, riceviamo e pubblichiamo. "Oggi il Sole 24 Ore ripropone ancora una volta le problematiche legate al credito e soprattutto alla carenza di liquidità del settore che è già nei numeri, e che di fatto sta preparando uno scenario da "credit crunch" ovverosia un forte razionamento del credito che le nostre banche, come tutte quelle delle comunità europea, stanno avendo. Si prestano meno denari e quelli che vengono erogati vengono prestati a tassi molto alti che richiedono inevitabilmente più garanzie al sistema locale. In questo scenario allarmante, la Regione Abruzzo raccoglie l´invito della presidente nazionale di Confindustria, Emma Marcegaglia, riportato nei giorni scorsi sul Sole 24 Ore in cui si auspica come necessario il tema delle aggregazioni dei confidi esistenti in Italia, così come raccoglie l´invito di Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti), in relazione alla necessità di rafforzare i confidi presenti sul territorio. L´attuale Governo regionale ha anticipato infatti le loro preoccupazioni, perché ha cognizione che i confidi hanno in questo momento sulle loro spalle quote di rischio superiori rispetto al passato. Infatti l´impiego delle garanzie sta crescendo in modo asimmetrico rispetto agli impieghi bancari, cioè sulle spalle dei confidi insiste anche una parte del rischio che in passato gravava sul sistema bancario oltre al rischio legato al finanziamento delle Pmi. Tale è la richiesta che viene dalla finanza e direttamente dalle Pmi a cui possono dare risposta solo consorzi fidi maggiormente patrimonializzati. Il tema è stato anche trattato, proprio per la sua incombente gravità, dal presidente nazionale di Confartigianato,giorgio Guerrini, presente a Pescara al convegno indetto dalla sede territoriale di Pescara, dal tema "Il futuro del paese nelle mani delle piccole e medie imprese", dove lo stesso ha dichiarato che Regioni come la Liguria e la Toscana ed altre vanno addirittura verso un unico Consorzio fidi regionale, mentre altre vanno verso non più di tre o quattro, asserendo che in Abruzzo i confidi sono troppi e poco patrimonializzati e che la legge regionale va nella giusta direzione. Così come il bando comunitario a valere sulle risorse Por-fesr di prossima uscita, per 15 milioni di euro per la creazione di un fondo di rotazione che andrà a finanziare i fondi rischi dei confidi regionali che rispetteranno i parametri presenti nella legge regionale n.37/2010. Altri fondi andranno al comparto dei confidi utilizzando le risorse presenti sul "Par-fas" e sul "Fondo Rotativo per gli Investimenti e la ricerca (Fri)". A due anni circa dalla approvazione della legge sui confidi c´è ancora qualcuno che osteggia la riforma dimostrando, in questo modo di voler solo proteggere l´esistente, mettendo in secondo piano le problematiche delle piccole e medie imprese. Mi auguro che gli appelli della Marcegaglia, del Presidente nazionale di Confartigianato e di tutto il mondo dell´associazionismo nazionale, compreso Rete Imprese Italia, che sono apertamente favorevoli a consorzi fidi patrimonializzati, spingano verso una riflessione più attenta e facciano capire che se il mondo va in una precisa direzione spinto, principalmente, da problematiche legate alla crisi economico/finanziaria che stiamo vivendo, non si può andare in un´altra direzione e tornare indietro. Così facendo si vogliono tutelare interessi locali e rendite di posizione, non considerando che le banche e la finanza regionale abbisognano di un sistema dei consorzi fidi forti patrimonializzati capaci di concedere le giuste garanzie. Così come si è contrari ad aprire ai confidi nazionali perché diventeremmo terra di conquista da parte di realtà molto grandi che fagociterebbero il nostro tessuto di garanzia regionale. In Abruzzo abbiamo consorzi fidi che nonostante il numero di consiglieri d´amministrazione e dei direttori sia superiore agli addetti che lavorano in questo campo, si opera con ottima professionalità e vogliamo che le nostre risorse vadano a migliorare ancor più la loro operatività. Il nostro sistema di garanzia sarà costituito da consorzi fidi intersettoriali e regionali, che permetteranno il soddisfacimento delle necessità che hanno tutti i settori dell´economia regionale, compresi i liberi professionisti, gli agricoltori e il mondo della pesca. La nostra non è una legge a tutela dei consorzi fidi ma è una legge per la tutela delle necessità finanziarie delle Piccole e Medie Imprese abruzzesi che abbisognano di un sistema forte di garanzia che si interfacci efficacemente con il mondo bancario e finanziario. Vorremmo arrivare a costruire una filiera della finanza Regionale, dove i confidi così patrimonializzati possano anche partecipare alla stregua delle banche locali nella Fira, in modo che siano in sinergia i sistemi: Confidi, Banche, Regione/fira e questo per monitorare e per meglio ascoltare e dare le giuste risposte a chi produce e rischia giorno per giorno il proprio capitale, dove la finanziaria regionale possa diventare sempre più la finanziaria di territorio, di raccordo tra le varie anime che compongono il comparto della finanzia, e si possano ottimizzare le risorse che provengono dalla Comunità Europea e/o dal Governo Centrale. Occorre fare presto, non rallentare, quanto sta accadendo ai massimi sistemi nazionali ed europei penso che possano insegnare qualcosa. D´altra parte è proprio la Comunità Europea che attraverso il Por Fesr 2007-2013 prevede espressamente l´accorpamento dei confidi e precisamente riporta: "L´attività è volta a facilitare la fusione e/o aggregazione di consorzi fidi operanti nei settori dell´industria, del commercio, dell´artigianato e del turismo aventi sede operativa nel territorio della Regione. In questo modo si intende sostenere il sistema regionale dei confidi nel necessario processo di adeguamento dei requisiti patrimoniali in relazione dell´accordo di Basilea".  
   
   
FVG: GIUNTA CHIEDE APPROFONDIMENTI SU PIANO ENERGETICO SLOVENO  
 
Trieste, 5 dicembre 2011 - La Giunta regionale si è espressa l’ 1 dicembre in maniera negativa sul Piano Energetico Nazionale Sloveno. "Trasmetteremo al Governo - ha spiegato il vicepresidente della regione, Luca Ciriani - una lunga serie di richieste di approfondimenti su numerosi aspetti del Piano sloveno, perché le informazioni che ci sono state trasmesse dalla Slovenia sono scarse e incomplete". "Abbiamo rilevato - continua l´esponente regionale - come numerosi interventi previsti potrebbero determinare impatti ambientali negativi, anche gravi, sul Friuli Venezia Giulia, in particolare il prolungamento della vita operativa della centrale nucleare di Krsko, la realizzazione di centrali idroelettriche che potrebbero interessare i nostri bacini e non ultimi i campi eolici previsti sul tratto di confine compreso tra Trieste e Gorizia. Mancano inoltre informazioni chiare ed esaustive sul rigassificatore di Capodistria". "Chiederemo quindi al Ministero dell´Ambiente e a quello dei Beni Culturali - ha concluso Ciriani - di attivarsi nei confronti della Repubblica di Slovenia affinchè questa fornisca i necessari chiarimenti, sottolineando come, nel caso la Slovenia volesse dare seguito alla realizzazione degli interventi ipotizzati da questo Piano Energetico, il Friuli Venezia Giulia ritenga che debba necessariamente essere attivata una procedura di Via transfrontaliera in cui venga coinvolta a pieno titolo anche la nostra Regione".  
   
   
BOLZANO: DAL 1° GENNAIO IN VIGORE NUOVE NORME PER GLI IMPIANTI TERMICI  
 
Bolzano, 5 dicembre 2011 - A partire dal 1° gennaio 2012 entrano in vigore nuove disposizioni per gli impianti termici. L’obiettivo, come sottolinea l’assessore provinciale all’ambiente Michl Laimer, è ridefinire i valori limite di emissione, la periodicità, la tipologia e le modalità dei controlli sugli impianti termici. Le attuali disposizioni nazionali e provinciali in materia di inquinamento atmosferico hanno modificato sostanzialmente le norme sulle emissioni degli impianti termici in vigore nel 1993. Si è reso necessario ridefinire in modo sostanziale le attuali disposizioni sugli impianti termici di piccole dimensioni, non soggetti ad autorizzazione alle emissioni, rendendole conformi alla normativa di settore. La Giunta provinciale ha pertanto approvato le “Disposizioni sulle emissioni degli impianti termici” (delibera della Giunta provinciale del 14 marzo 2011, n. 413). Le nuove disposizioni determinano i valori limite di emissione, la periodicità, la tipologia e le modalità dei controlli degli impianti termici alimentati con combustibili liquidi e solidi aventi una potenza termica nominale maggiore di 35 kW e fino a 1.000 kW nonché a quelli alimentati con combustibili gassosi aventi una potenza termica nominale maggiore di 35 kW e fino a 3.000 kW. Sono così esclusi gli impianti fino a 15 kW, mentre per la prima volta sono interessati gli impianti termici a legna oltre i 35 kW; quelli sotto i 35 kW restano di competenza dei Comuni. A partire dal 1° gennaio 2012, gli impianti termici alimentati con combustibili liquidi e gassosi possono essere messi in esercizio solo se rispettano i valori limite di emissione certificati dal costruttore dell’impianto stesso. Gli impianti termici alimentati con legna spezzata installati a partire dal 1° gennaio 2012, devono essere dotati di regolazione automatica della combustione. Gli impianti termici alimentati con combustibili solidi devono essere condotti in modo tale da garantire il rispetto dei valori limite d’emissione. Al termine dei lavori d’installazione di un nuovo impianto termico, alimentato con combustibili gassosi e liquidi o solidi, il tecnico collaudatore rilascia una dichiarazione in cui attesta che l’impianto rispetta le disposizioni di legge. I controlli delle emissioni sugli impianti termici possono essere eseguiti esclusivamente dagli spazzacamini autorizzati. La lista con i nominativi è pubblicata sulla pagina web dell’Agenzia provinciale per l’ambiente www.Provincia.bz.it/agenzia-ambiente I gestori degli impianti termici alimentati con combustibili gassosi o liquidi e quelli degli impianti termici alimentati con combustibili solidi devono far eseguire un controllo delle emissioni almeno una volta all’anno al fine di verificare il rispetto dei valori limite di emissione. Lo spazzacamino è tenuto a rilasciare al gestore un apposito attestato da cui si evince l’esito del controllo. Il gestore deve conservare l’attestato per almeno cinque anni ed esibirlo su richiesta dell’organo di vigilanza. Entro 90 giorni dalla messa in esercizio di un nuovo impianto il gestore deve far eseguire un controllo allo spazzacamino autorizzato. Il relativo attestato di misura deve essere sottoscritto dal gestore dell’impianto ed inviato all’Ufficio aria e rumore. All’ufficio aria e rumore compete il rilascio delle prescrizioni necessarie atte a garantire che i gestori degli impianti termici provvedano a gestire gli stessi conformemente a quanto stabilito dalle presenti disposizioni. I gestori degli impianti termici installati prima del 1. Gennaio 2012 che, nonostante l’ottimizzazione della combustione, non sono in grado di garantire il rispetto dei valori limite possono richiedere una proroga al rispetto deglistessi. La proroga è concessa dall’Ufficio aria e rumore per una durata massima di tre anni, fermo restando l’obbligo da parte del gestore di provvedere a ridurre al minimo possibile le emissioni inquinanti dell’impianto, ad effettuare una regolare manutenzione dello stesso ed a far eseguire i controlli prescritti.  
   
   
OLTRE 16 MILIONI E MEZZO DI EURO PER INTERVENTI DI EDILIZA RESIDENZIALE IN VENETO  
 
Venezia, 5 dicembre 2011 - In attuazione del Programma straordinario di edilizia residenziale pubblica, su proposta dell’assessore Massimo Giorgetti, la Giunta regionale ha impegnato, con l’approvazione di due deliberazioni, la somma complessiva di 16 milioni e 580 mila euro per finanziare interventi in materia di edilizia residenziale pubblica. Il primo provvedimento riguarda il finanziamento a soggetti pubblici (Ater e Comuni), per un ammontare intorno ai 14.580.000 euro, per incrementare la dotazione di alloggi da destinare alla locazione a canone sociale in favore delle categorie più deboli, cioè quelle caratterizzate da particolari condizioni di disagio sociale. Il secondo, invece, prevede un impegno di due milioni di euro a favore di imprese di costruzione, cooperative di abitazione, loro consorzi e Fondazioni onlus, per la realizzazione di alloggi da cedere in proprietà a prezzo convenzionato. “La deliberazione con la quale finanziamo gli operatori pubblici – spiega l’assessore Giorgetti – consentirà di ricavare, attraverso operazioni di acquisto e interventi di nuova costruzione e ristrutturazione, 206 alloggi che saranno poi affittati a canone sociale. I 2 milioni di euro impegnati con l’altra deliberazione, sono invece destinati alla costruzione di 80 alloggi che saranno ceduti a condizioni vantaggiose a quanti avranno i requisiti per concorrere all’acquisto: 40 saranno realizzati da un consorzio di imprese di costruzione nel comune di Venezia e altri 40 da parte di una cooperativa, in due interventi nel comune di Capodarsego (Pd)”. “Voglio sottolineare l’importanza e l’utilità di queste iniziative – ha concluso Giorgetti – soprattutto in un periodo di crisi economica come quella che stiamo attraversando. Temo che nel prossimo periodo il problema della casa sia destinato ad acuirsi e, trattandosi di un bisogno primario, è indispensabile che ogni risorsa sia utilizzata al meglio per rinviare il più possibile il determinarsi di un’emergenza abitativa”.  
   
   
ABBIATEGRASSO, IN AFFITTO 17 ALLOGGI INVENDUTI IL 12 DICEMBRE LA DEFINIZIONE DELLA ´MAGNA CHARTA´ ABITATIVA  
 
Abbiategrasso/Mi, 7 dicembre 2011 - Risposte concrete e precise ai bisogni abitativi del territorio seguendo la logica che caratterizza l´azione di Regione Lombardia: lo sviluppo sostenibile con al centro la persona. Sono i concetti che ha ribadito l’ 1 dicembre l´assessore alla Casa della Regione Lombardia Domenico Zambetti, intervenendo a un seminario sul bene casa e l´housing sociale promosso dal Comune di Abbiategrasso (Mi). Interventi Sul Territorio - "Ad Abbiategrasso - ha ricordato l´assessore - sono stati attuati interventi importanti. Nell´ambito del Piano Nazionale di Edilizia Abitativa, ad esempio, grazie a un contributo di circa 470.000 euro, 17 alloggi non venduti saranno affittati con Patto di futura vendita. Con questo obiettivo è stata sottoscritta una convenzione tra l´Ance (Associazione nazionale dei costruttori edili) e il Comune. A maggio, poi, il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha approvato lo schema di Accordo di programma con Regione Lombardia e, tra gli interventi prioritari immediatamente finanziabili, c´è proprio quello di Abbiategrasso". Utilizzo Sapiente Delle Risorse - A fronte della crisi economica che ha portato lo Stato a ridurre i suoi trasferimenti agli Enti locali anche per la casa, Regione Lombardia risponde da una parte utilizzando con la massima efficacia le risorse a sua disposizione e dall´altra studiando e innovando gli strumenti di intervento. "Questo - ha affermato l´assessore - è il punto su cui dobbiamo concentrare la massima attenzione e i nostri maggiori sforzi proprio perché siamo consapevoli del profondo bisogno di rilanciare l´impegno pubblico attraverso una progettualità innovativa, sostenibile sotto l´aspetto ambientale e urbanisticamente e socialmente qualificata". Patto, Linea Guida Del Futuro - La proposta della Regione del ´Patto regionale per la casa´ rappresenta il completamento del percorso sinergico di interventi a favore del pianeta abitativo. "Il Patto sta per giungere a compimento - ha ricordato Zambetti -. Sono stati coinvolti tutti i soggetti interessati dalla problematica abitativa e cioè sindacati degli inquilini, associazioni dei proprietari, elementi del sistema regionale, tra cui le Aler, e vedrà la condivisione finale del documento il prossimo 12 dicembre. E´ la stella polare delle politiche abitative della Regione con attenzione particolare a quattro tematiche: gli aspetti economico-finanziari; il futuro del welfare abitativo; il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati; la riqualificazione urbana". Accreditamento Operatori Housing - "In questa logica penso che sia importante e centrale - ha spiegato Zambetti - l´introduzione di un sistema di accreditamento per gli operatori di housing sociale nel ´Patto per la Casa´, prevedendo standard che garantiscano sia la bontà dell´edificato sia i servizi per gli affittuari". La situazione propone sfide complesse. "Regione Lombardia è consapevole di avere davanti sfide articolate - ha concluso Zambetti - e che la cosiddetta ´fascia grigia´ delle nuove povertà, che includono anziani, giovani, separati, disoccupati e famiglie monoparentali, ha bisogno di pronte risposte che, grazie al ´Patto´, sapremo dare a tutti".  
   
   
PIÙ EDILIZIA SOCIALE NEL FUTURO DI ALER CREMONA CAPIRE QUALI CASE SERVONO, DOMANDA E´ CAMBIATA  
 
Cremona, 5 dicembre 2011 - Un secolo di storia con l´impegno ad affrontare la sfide, presenti e future, dell´abitare a 360 gradi. L´assessore alla Casa della Regione Lombardia Domenico Zambetti, intervenendo il 2 dicembre al convegno celebrativo del centenario di Aler Cremona, ha ribadito che ´l´esperienza dell´Aler è molto significativa e rilevante per delineare le nuove sfide dell´abitare in cui Regione Lombardia è impegnata e dimostra come, attraverso iniziative, realizzazioni e azioni ricche di qualità, si possa essere capaci di operare per il bene comune´. Un esempio che Zambetti ha indicato come utile per il futuro, dove le prospettive dell´edilizia sociale non sono semplici e chiedono risposte tempestive ed efficaci. Non Solo Numeri - La fame di case si lega, nel Cremonese, alla crescita numerica degli stranieri che, in provincia, aumentano, annualmente tra il 3 e il 4,2 per cento del totale regionale. Oltre agli stranieri, aumenta anche la popolazione degli over 65. Secondo il rapporto Lombardia 2010 negli ultimi 7 anni la popolazione lombarda ha acquistato 165.000 giovani (0-19 anni), ma si è anche accresciuta di quasi 271.000 anziani, di cui 169.000 ultra 75enni. ´Non si tratta solo di numeri - ha rimarcato Zambetti -, ma di segnali dell´aumento di fasce deboli, di quella ´fascia grigia´ di popolazione, che comprende giovani, anziani, separati, disoccupati e stranieri, che fatica a soddisfare la propria esigenza abitativa e per cui Regione Lombardia è attivamente impegnata a fornire risposte´. Parlare di edilizia sociale significa andare oltre quella pubblica e aprirsi al contributo di soggetti del terzo settore, ai fondi immobiliari etici e, in particolare, al Fondo Lombardo di cui Regione Lombardia è partner. Verso Un Moderno Housing Sociale - ´Con meno risorse a disposizione - ha osservato l´assessore - dobbiamo agire per rispondere alle domande abitative non più chiedendoci ´quante´ case servono, ma anche ´quali´ e dare risposte cercando di garantire un adeguato mix dei canoni di locazione e degli eventuali prezzi di vendita dopo un determinato periodo di locazione, promuovendo direttamente o indirettamente la formazione di un contesto normativo, di iniziative e di strumenti che favoriscano lo sviluppo di un moderno sistema di housing sociale´. La Risorsa Del Patto - Da qui la necessità di articolare misure non estemporanee per dare risposte efficaci alle diverse esigenze del territorio. ´Come Assessorato - ha proseguito Zambetti - l´impegno è quello di ricercare, insieme a Comuni, Aler, rappresentanze sociali, mondo cooperativo e imprese, un terreno comune su cui sviluppare un Patto per la Casa quale luogo in cui far convergere le risposte da dare al fabbisogno abitativo´. Impegno Per Le Abitazioni In Periferia - La Regione sta già attuando, anche nella provincia di Cremona, misure importanti come i Contratti di quartiere e gli Accordi Quadro di Sviluppo Territoriale per la casa. ´Sono dimostrazioni - ha rimarcato l´assessore - con cui facciamo sentire con forza che né Regione Lombardia né Aler si dimenticano di chi abita nei quartieri di edilizia residenziale pubblica, per i quali anzi si lavora per dare un volto nuovo alla periferia e per garantire decoro nelle abitazioni´. Le Famiglie Al Centro - ´Faremo bene il nostro mestiere - ha concluso Zambetti - solo se saremo capaci di pensare alle persone e alle famiglie che abitano i quartieri di edilizia residenziale pubblica, ai loro problemi e affrontare i temi legati alle relazioni sociali, agli stili di vita, all´ambiente, all´integrazione, operando sulle relazioni umane e le problematiche relative alle nuove-vecchie modalità del convivere nel contesto abitativo´.  
   
   
LAVORI PUBBLICI: 3 MILIONI A COMUNI DELLA SARDEGNA PER SUPERAMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE  
 
Cagliari, 5 Dicembre 2011 - Tre milioni di euro per eliminare le barriere architettoniche negli edifici privati. Questo il contenuto del provvedimento varato oggi dalla Giunta su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Angela Nonnis. I contributi per la realizzazione di opere per il superamento delle barriere architettoniche riguarda 229 Comuni in tutte le province della Sardegna e soddisferà 872 istanze presentate dai privati. È stato quindi fissato il termine di presentazione della domande dei Comuni per l’annualità 2012 al 30 giugno prossimo. La Giunta ha inoltre dato mandato all’assessore dei Lavori pubblici di rivisitare le procedure e i criteri di accesso ai contributi, nell’ottica di semplificare le pratiche e rafforzare l’autonomia e la responsabilità dei Comuni nella valutazione delle richieste. In tal modo la Regione si riserverebbe le competenze in materia di finanziamento e controllo della spesa.  
   
   
EDILIZIA: FVG A CONFRONTO CON COSTRUTTORI E CATEGORIE  
 
Udine, 5 dicembre 2011 - L´assessore regionale alle Infrastrutture di Trasporto, Lavori Pubblici e Pianificazione territoriale, Riccardo Riccardi, ha incontrato l’ 1 dicembre nella sede della Regione a Udine i rappresentanti di Ance-associazione nazionale costruttori edili, Gruppo Edili dell´Api-associazione Piccole e medie industrie, Confartigianato e Cna del Friuli Venezia Giulia confrontandosi sulle principali tematiche che interessano il comparto. Snellimento delle procedure, richiesta di applicazione di un prezziario equo da parte degli enti pubblici, chiarezza sul protocollo Vea, rimodulazione dei criteri per l´edilizia agevolata, garanzia di trasparenza e rotazione nella gestione delle procedure d´affidamento in caso di opere che prevedano oltre il cinquanta per cento di contributo pubblico: queste le principali tematiche che premono a costruttori ed imprenditori e che sono state affrontate nel vertice. Senza mezzi termini il plauso che è giunto dal mondo edile in merito alle recenti disposizioni dell´Amministrazione regionale che, su proposta dell´assessore Riccardi, ha messo a disposizione di quasi un centinaio di Comuni del Friuli Venezia Giulia risorse per 55 milioni di euro (a copertura di mutui ventennali) allo scopo di realizzare tutta una serie di opere cosiddette minori nei centri urbani e nei borghi rurali della regione e di altrettanti 9 milioni di euro per realizzare una cinquantina interventi negli edifici di culto. A queste risorse si aggiungono gli oltre 3 milioni di euro che sono stati assegnati dalla Giunta regionale nel corso dell´ultima seduta, sempre su proposta dell´assessore ai Lavori pubblici, per il completamento dell´opera di ricostruzione delle zone terremotate. Si tratta di 3,05 milioni di euro di finanziamenti in conto capitale che il Governo regionale ha attribuito a 12 amministrazioni comunali friulane, alla Provincia di Udine ed alla diocesi di Concordia-pordenone per interventi che vengono incontro ad alcune sentite esigenze infrastrutturali dell´area colpita dal sisma del maggio 1976. Sul versante casa, Riccardi ha ricordato che la Finanziaria 2012 prevede sul capitolo 78 milioni di euro, a cui si aggiungono altri 13 milioni di fondi che serviranno a coprire le graduatorie per le domande di contributo per interventi di risparmio energetico. Se da un lato, dunque, sono ingenti i finanziamenti che la Regione è riuscita a mettere a disposizione del sistema, l´altro grande tema che è stato affrontato nel corso della riunione riguarda l´individuazione di soluzioni che consentano la semplificazione e la riduzione delle procedure e dei centri di competenza per liberare tutte quelle altre risorse che rimangono bloccate "a causa - ha evidenziato Riccardi - di procedure burocratiche farraginose, di competenze diverse e soprattutto di incroci di competenze tra Stato e Regione".  
   
   
MILANO: PIAZZALE CORVETTO. UN LOOK DA STREET ART PER IL CAVALCAVIA UN PROGETTO IMPORTANTE PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL QUARTIERE  
 
 Milano, 5 dicembre 2011 - Cambia volto il cavalcavia di piazzale Corvetto con un doppio intervento di riqualificazione: la messa in sicurezza e la decorazione della struttura ad opera dell’artista di strada olandese Zedz. L’intervento, realizzato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l’associazione Roadcare e Isa-italian Street Art, che hanno curato la parte artistica, restituisce decoro e attrattività al quartiere. “Sono molto contenta di questa iniziativa, che concorre a rendere più gradevole una parte della città. Siamo pronti a ripetere questo progetto in altri quartieri di Milano”, ha commentato l’assessore alla Casa e Lavori pubblici del Comune di Milano Lucia Castellano. I lavori di ristrutturazione sono durati otto mesi e si sono svolti nelle estati del 2010 e del 2011 per evitare disagi alla circolazione. Oltre alla ripulitura del viadotto, si è provveduto alla risistemazione del guard-rail, al miglioramento del sistema statico e all’impermeabilizzazione della struttura per evitare ristagni d’acqua. È stata portata a termine anche la sistemazione del sottoponte. L’operazione è costata 1, 5 milioni di euro. La seconda fase del progetto ha visto come protagonista lo street artist Zedz, un artista celebre per le sue opere di strada. L’intervento è stato eseguito attraverso un ciclo di verniciature innovative messo a punto in Giappone su una superficie di 1.500 metri quadri, che conferisce un nuovo appeal al viadotto. Le vernici, per le quali il Comune ha stanziato 50mila euro, sono di una natura particolare che crea un effetto repellente anti-graffiti, al punto dal rendere le superfici inattaccabili e facilmente lavabili.  
   
   
AL CFS UN OSSERVATORIO SUL MERCATO IRPINO DELLE COSTRUZIONI  
 
Avellino, 5 dicembre 2011 - Un osservatorio sul settore irpino delle costruzioni. Il Centro per la Formazione e la Sicurezza in Edilizia della provincia di Avellino si candida ad organismo d’analisi in grado di esaminare trend, necessità ed opportunità di business provenienti dal comparto produttivo territoriale. Obiettivo: migliorare le attività delle imprese, il loro posizionamento sul mercato nonché la loro capacità di uscire, in maniera qualitativa, dall’attuale crisi congiunturale. Lo scopo emerge dall’incontro su “Piano casa e protocollo Itaca: nuove opportunità di business per l´impresa” tenutosi oggi (venerdì 2 dicembre) nella sede dell’Ente paritetico. “Talvolta alle aziende edili – spiega l’ingegnere Antonio Iannuzzi - manca la capacità di configurare la propria struttura organizzativa per poter intercettare i vantaggi del mercato”. “Per questo il Cfs – continua – intende proporsi come osservatore privilegiato per captare, sostanzialmente, le necessità e tradurle in opportunità per la crescita del tessuto imprenditoriale correlato al segmento delle costruzioni”. Entusiasta dell’iniziativa Michele Di Giacomo, presidente del Cfs irpino “perché – evidenzia– promuove un elemento di modernità, aspetto che va implementato per poter individuare nuove chance funzionali allo sviluppo locale”. E sul Piano Casa dice: “si tratta di uno strumento importante per il rilancio dell’edilizia ma al momento i risultati sono stati inferiori alle aspettative per una serie di fattori come, ad esempio, le lungaggini burocratiche”. “Ci vuole – conclude – una forte azione sinergica e di sensibilizzazione nei confronti della Pubblica Amministrazione Locale per dare al piano di edilizia abitativa la possibilità di poter operare in maniera virtuosa”. Ne sottolinea l’aspetto strategico anche Antonio Famiglietti, vicepresidente dell’Ente bilaterale di Avellino. “Però è necessario – sottolinea – l’iniezione di risorse economiche aggiuntive ricavate dal settore pubblico di competenza”. Focus, poi, sul protocollo Itaca (strumento, approvato lo scorso aprile in Campana, che introduce i criteri di sostenibilità energetico-ambientale per gli interventi di ampliamento e sostituzione edilizia) e la sua relazione con il Piano Casa. Sotto esame, infine, le novità introdotte dal Decreto Sviluppo 106 del 2011. “Intervento che - afferma l’ingegnere Michele Famiglietti – ha dato un po’ di respiro rendendo, come dire, meno ingessato lo strumento nazionale di edilizia abitativa, demandando alla norma nazionale, ad esempio, eventuali inerzie da parte delle Regioni che hanno adottato il Piano Casa”. “Un ruolo fondamentale - termina - lo giocheranno le Pubbliche Amministrazioni, ma bisogna stare sempre al passo con la legislazione di settore”.  
   
   
AOSTA: QUATTRO INCONTRI SU CERTIFICAZIONE ENERGETICA BEAUCLIMAT E INCENTIVI REGIONALI  
 
Aosta, 5 dicembre 2011 - Quattro incontri sul territorio sul tema della certificazione energetica Beauclimat e sugli incentivi regionali, per comprendere meglio quali indicazioni debbano seguire i cittadini e quali opportunità possano cogliere. L’iniziativa è stata organizzata dall’Assessorato regionale delle attività produttive e dal Coa Energia, in collaborazione con il Consorzio degli Enti locali della Valle d’Aosta. Gli appuntamenti, che si sono conclusi martedì 29 novembre con l’incontro ad Aosta, a Palazzo regionale, hanno voluto informare la popolazione sulle opportunità di risparmio legate alla legge regionale del 2006 sugli interventi regionali per la promozione dell´uso razionale dell´energia e sulle diverse possibilità di incentivazione alle quali il cittadino valdostano può accedere per interventi di risparmio energetico nel settore dell´edilizia o per l’installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili. Durante gli incontri è stato presentato il sistema regionale di certificazione Beauclimat che permette di determinare, grazie ad un’apposita indagine che conduce alla compilazione di un attestato di certificazione energetica, il fabbisogno energetico degli edifici. In particolare avere edifici certificati energeticamente permette, nel mercato immobiliare, di ottenere un valore aggiunto che crescerà all’aumentare della qualità energetica, vale a dire che sarà tanto più elevato quanto più basso sarà il fabbisogno di energia. L’incontro ha coinvolto anche professionisti e imprese, perché nel tempo il sistema di certificazione richiederà una sempre maggiore specializzazione. Il bilancio dell’iniziativa è stato buono, a testimonianza del fatto che il tema è caro alla popolazione e che la sensibilità verso le energie rinnovabili sta prendendo sempre più piede. Ennio Pastoret – Assesssore regionale alle attività produttive - L’obiettivo era quello di presentare la certificazione energetica per quanto riguarda la Valle d’Aosta perché dal mese di luglio è attivo questo sistema. Certificazione energetica degli edifici significa misurazione degli interventi che sono stati fatti per qualificare la capacità energetica degli edifici stessi, quindi la capacità di risparmio. Oggi, abbiamo presentato gli incentivi regionali per chi intende usufruire di quest’opportunità.. La risposta del pubblico è stata importante, anche negli incontri di Saint-vincent, Donnas e Morgex. C’è sempre stata una buona partecipazione. Evidentemente la difficoltà di queste serate sta nel riuscire a coniugare un linguaggio semplice in grado di raggiungere tutta la platea, che è composta da professionisti del settore, che hanno dei livelli di conoscenza e competenza abbastanza elevati, e persone normali che, incuriosite, vogliono approfondire un po’ i temi legati alle loro abitazioni partecipando agli incontri. Importanti si sono rivelati i momenti di dibattito successivi e la possibilità, in un secondo tempo, per i cittadini di rivolgersi ai nostri sportelli per avere tutte le informazioni necessarie. Conoscere i consumi degli edifici è il primo passo per efficaci interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio, anche grazie agli incentivi regionali a disposizione, così da ridurre i costi di gestione degli stessi e migliorare il confort abitativo. Ai presenti alle serate è stata consegnata una cartellina contenente la documentazione utile e una guida sugli incentivi e sulla certificazione Beauclimat, oltre ad informazioni su come presentare le domande, l’iter delle istruttorie, e la documentazione necessaria. Tutte le informazioni possono essere raccolte presso lo sportello Info Energie Chez Nous ad Aosta in Via Avenue du Conseil des Commis 23. Oppure si può consultare il sito www. Regione.vda.it/energia. Il numero verde cui chiamare lo sportello è 800 604 11 10  
   
   
FVG, PIANIFICAZIONE TERRITORIALE: MOBILITÀ SOSTENIBILE  
 
Cividale del Friuli, 5 dicembre 2011 - Si è rivelata un´interessante occasione di approfondimento delle problematiche del territorio, comprese le aree marginali della montagna cividalese, il seminario ´Pianificazione urbanistica e territoriale come strumento di promozione della salute´, svoltosi l’ 1 dicembre a Cividale del Friuli, nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti, organizzato dalla Regione, da Federsanità Anci Fvg e dall´Azienda sanitaria n. 4 ´Medio Friuli´, con il patrocinio del Comune. In particolare, la tavola rotonda, che ha chiuso la mattinata di studio sulla ´Pianificazione locale e la promozione della salute´, conclusa dall´assessore regionale alle Infrastrutture, Mobilità, Pianificazione Territoriale e Lavori Pubblici, Riccardo Riccardi, ha permesso di mettere a fuoco le articolate problematiche che interessano in particolare le piccole amministrazioni comunali rispetto ai servizi legati alla qualità della vita della popolazione, sempre più anziana. Riguardo alle tematiche di carattere generale sviluppate nel corso del seminario, Riccardi, collegandosi ai temi della mobilità, ha ricordato le recenti statistiche in materia di incidenti della strada occorsi nel Friuli Venezia Giulia, dalle quali emerge l´efficacia della politica attuata dall´Amministrazione. Infatti, dal 2009 allo scorso anno, gli incidenti sono diminuiti del 12 per cento. Gli incidenti con feriti sono calati del 14 per cento. La nostra regione si trova però ai vertici delle statistiche relative agli incidenti sul percorso casa-lavoro. Ed è in questo ambito che secondo Riccardi occorrerà intervenire con efficacia. Per quanto concerne invece la pianificazione correlata alla mobilità, la legislazione vigente, che è obsoleta e che sta per essere rinnovata dall´Amministrazione, non sempre tiene conto delle nuove esigenze dei servizi per la popolazione, e dei cambiamenti demografici occorsi in questi anni e in atto. Nuove esigenze che causano problematiche segnalate dagli amministratori presenti alla Tavola rotonda, moderata da Roberto Ferri, della direzione centrale della Salute, Integrazione Socio Sanitaria e Politiche Sociali. Amministratori spesso costretti a sopperire di persona alle esigenze dei cittadini che vivono nelle frazioni più sperdute sul territorio. Sono temi, questi, che per Riccardi debbono essere affrontati tenendo conto delle competenze dei diversi settori della Regione, nonché dell´intero sistema delle autonomie locali. L´assessore si è poi soffermato sull´argomento introdotto dall´assessore del Comune di Cividale, Mario Strazzolini, inerente alla realizzazione del terzo ponte sul Natisone della Città Ducale. Tale ipotesi progettuale era stata cassata dalla precedente Amministrazione. Riccardi si è invece espresso a favore di una progettualità che completi l´anello viario attorno al centro di Cividale, che preveda la realizzazione del nuovo ponte, e che adotti scelte condivise dalla popolazione per una mobilità sostenibile. Anche su argomenti come questo, la pianificazione si deve interfacciare con le realtà circostanti del territorio, e con tutti i livelli di competenza delle autonomie, al fine di consentire alla Regione di prevedere politiche efficaci. E di poter riconoscere lo sforzo compiuto da ogni singola amministrazione locale per migliorare la qualità della vita dei cittadini. L´obiettivo che ci si deve porre nel programmare la nuova pianificazione mirata ad attualizzare le prospettive del territorio in funzione delle rinnovate necessità della popolazione, ha concluso Riccardi, è quello di adeguare l´assetto urbanistico in condivisione con le comunità locali. In precedenza, nel corso del Seminario, condotto da Luciano Ciccone, dell´Ass. N.4 ´Medio Friuli´, Giorgio Brianti, direttore del Dipartimento prevenzione della stessa Azienda Sanitaria, aveva illustrato gli indicatori e gli strumenti rivolti ai Comuni e allo stesso sistema sanitario per attuare le buone prassi per la promozione della salute. Indicatori che tengono conto della presenza e dell´entità di percorsi ciclopedonali, di corsie preferenziali, di Zone Ztl e con limite di velocità a 30 km/h, della qualità dell´aria e della prevenzione del rumore, della sicurezza del sistema di mobilità urbana e della vivibilità sociale nell´ambiente urbano, nonché della qualità del patrimonio urbano verde e della tutela delle persone, secondo criteri che sono stati previsti dalla Regione nel 2009. Ilaria Gobbino aveva poi trattato della prevenzione degli incidenti della strada e del progetto Mitris, che mette in connessione le banche della Polstrada, delle Polizie comunali e dell´area emergenze della sanità, al fine, come ha dimostrato, di definire le criticità e le possibilità di ottimizzazione della rete viaria del Friuli Venezia Giulia. L´esperienza maturata dal Comune di Udine è poi stata ricordata dall´assessore alla Pianificazione Territoriale, Maria Grazia Santoro. Mentre Stefano Padovani, dell´Ass. N.4, ha illustrato le opportunità di tutela della salute già insite nella procedura V.a.s., preliminari alla realizzazione di opere pubbliche. Alla Tavola rotonda sono invece intervenuti, assieme al sindaco di Cividale, Stefano Balloch, i sindaci, di San Pietro al Natisone, Tiziano Manzini, di Drenchia, Mario Zufferli, e di Grimacco, Eliana Fabello, per evidenziare tra l´altro le esigenze del territorio marginale, paragonato a quello delle periferie delle grandi città, ove è meno facile gestire i servizi territoriali. Presente ai lavori il consigliere regionale, Roberto Novelli.  
   
   
PIANO CASA E GREEN BUILDING: COSTRUTTORI ED INGEGNERI A CONFRONTO AL CFS EDILIZIA  
 
Avellino, 5 dicembre 2011 - Piano casa e bioedilizia. Se ne discusso nell’incontro svoltosi venerdì 2 dicembre al Centro per la Formazione e la Sicurezza in Edilizia della provincia di Avellino con sede ad Atripalda. Al workshop hanno partecipato Michele Di Giacomo ed Antonio Famiglietti rispettivamente presidente e vicepresidente del Cfs irpino. Seguono le relazioni degli ingegneri Antonio Iannuzzi e Michele Famiglietti su “Analisi delle opportunità del Piano Casa e implementazione del protocollo Itaca” e su “Criticità nel rapporto tra la Pubblica Amministrazione e l’intervento del Privato”. Le conclusioni sono state affidate ad Angelo D’agostino, presidente dell’Associazione costruttori edili della provincia di Avellino. L’incontro, dal titolo “Piano casa e protocollo Itaca: nuove opportunità di business per l´impresa”, ha aperto una finestra informativa sui vantaggi offerti dal piano nazionale di edilizia abitativa: strumento che dà la possibilità al singolo cittadino di effettuare interventi di ampliamento e ricostruzione della propria abitazione, unitamente ad operazioni per la riqualificazione urbana. Al centro del dibattito anche i principali nodi che hanno ostacolato la mancata e completa applicazione del Piano Casa e del protocollo Itaca in ambito regionale. Un sistema di valutazione della qualità ambientale per gli edifici residenziali le cui linee guida sono state approvate di recente da Palazzo Santa Lucia. Il protocollo nasce dal gruppo di lavoro sulla bioedilizia di Itaca (Associazione federale delle regioni italiane) che a sua volta ha adottato il sistema di certificazione sviluppato dal Green Building Challenge (Gbc), cui partecipano 20 nazioni. È un sistema a “punteggio” che consente di valutare e certificare il livello di sostenibilità degli interventi edilizi, nonché di stabilire le soglie minime al di sotto delle quali non è consentito il rilascio delle certificazioni. L´utilizzo di questo strumento fornisce, dunque, ai tecnici progettisti, alle amministrazioni comunali e agli imprenditori i mezzi per attuare le politiche energetico-ambientali a livello locale, garantendo la sostenibilità ambientale “Oggi – spiega il presidente Di Giacomo - per costruire un edificio in maniera corretta, è necessario tenere in considerazione una progettazione attenta alla prestazione energetica dell’immobile. Ciò significa valutare quanto la realizzazione del manufatto e la sua successiva fase di esercizio contribuiranno al prelievo di risorse dal nostro ecosistema”. “Questo incontro – conclude - vuole fare il punto sullo stato di attuazione del Piano Casa su scala provinciale, sulle norme che lo disciplinano, chiarendo gli aspetti ancora controversi ed illustrando le direttrici per la sostenibilità energetica ed ambientale degli edifici che dovranno essere seguite nel settore delle costruzioni”.  
   
   
CALABRIAINNOVA: UNA RETE AL SERVIZIO DI IMPRESE E RICERCATORI PRESENTATA LA STRUTTURA PROMOSSA DALLA REGIONE CALABRIA, FINCALABRA E AREA SCIENCE PARK DI TRIESTE REGGIO  
 
Calabria, 5 dicembre 2011 - In Calabria, accanto a una rete di strutture di ricerca e università, opera un tessuto produttivo composto per oltre il 70% da piccole e medie imprese. A questi protagonisti dello sviluppo territoriale, imprenditori e ricercatori, è dedicata Calabriainnova, iniziativa di Regione Calabria, Fincalabra e Area Science Park di Trieste, primo parco scientifico e tecnologico italiano, presentata questa mattina nella sede del Consiglio Regionale a Reggio Calabria. Avvalendosi dell’esperienza consolidata di Area, Calabriainnova offrirà alle imprese del territorio un unico punto di accesso per entrare in contatto a livello locale, nazionale e internazionale con lo stato dell’arte della ricerca applicata, per trovare competenze, partner, finanziamenti e assistenza utili a realizzare progetti di innovazione. Per dare un’idea dell’impatto che questo mix di attività e servizi può avere sul tessuto imprenditoriale, si possono citare i risultati registrati in Friuli Venezia Giulia, dove negli ultimi anni oltre 2000 aziende, in massima parte Pmi, sono state assistite nei loro percorsi di innovazione e di miglioramento tecnologico e numerosissime sono state le azioni di sensibilizzazione, assistenza brevettuale, documentazione e analisi del posizionamento competitivo. Un modello, questo, adottato con successo da tre anni anche nella vicina Basilicata, con Basilicata Innovazione. Calabriainnova opererà sia con servizi erogati direttamente, sia con la gestione di un sistema di incentivi per l’innovazione e la ricerca, quantificabile in circa 16 milioni di euro nel triennio. L’obiettivo è realizzare una struttura stabile di sviluppo territoriale composta da circa 30 persone calabresi selezionate, formate e affiancate da personale senior di Area, in grado di agevolare l’incontro tra domanda e offerta di competenze e tecnologie, per conseguire innovazioni di prodotto, di processo, organizzative e di mercato, in particolare a favore di micro, piccole e medie imprese regionali. Sul versante della ricerca, si punterà a valorizzare i risultati e le dotazioni scientifico-tecnologiche esistenti, condividendo in rete le competenze. In chiave di nuove opportunità, anche occupazionali, un’altra priorità sarà lo sviluppo di nuove imprese ad alto tasso di conoscenza. Spiega il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti: “Calabriainnova è un progetto che vede per la prima volta la Regione Calabria e Fincalabra collaborare con Area Science Park di Trieste, una best practice a livello internazionale in materia di innovazione e trasferimento tecnologico. La sfida che ci attende è quella di creare in Calabria un vero e proprio Sistema Regionale per l’Innovazione. Un catalizzatore di strutture, competenze e risorse finanziarie in grado di offrire nuovi servizi al mondo delle imprese ed a quello della ricerca e di costituire un punto di raccordo per il sistema istituzionale regionale. Calabriainnova è un investimento per il futuro della nostra regione che parte da un’idea unitaria di Calabria. Lo staff sarà composto da personale locale altamente qualificato, confermando in tal modo la volontà di questo governo regionale di trattenere e consolidare in regione la presenza di eccellenze professionali calabresi”. “Questa collaborazione – sottolinea il presidente di Area Science Park, il ministro Corrado Clini - conferma la volontà della Regione Calabria di affrancare il proprio territorio da una situazione storica di ritardo economico, puntando con decisione sull’innovazione come leva per ritrovare competitività. Credo che Area Science Park potrà apportare al progetto Calabriainnova la capacità di lavorare con ricercatori e imprese per valorizzarne risultati, sinergie e ricadute sullo sviluppo regionale. Sono anche convinto che questa collaborazione possa estendersi anche ad altri settori come l’eco-innovazione e lo sviluppo sostenibile, che costituiscono un passaggio necessario per rimanere agganciati all’Europa.” Infine, il presidente di Fincalabra, Umberto De Rose evidenzia: “Calabriainnova consentirà a Fincalabra di predisporre un’offerta coordinata di incentivi per le imprese, per le università e gli enti di ricerca regionali che sarà gestita secondo quanto previsto dalle Linee di intervento e dalle azioni del Por Fesr - Regione Calabria. Attraverso un sistema di gestione di incentivi, opportunamente modulati e finalizzati, si perverrà all’avvio di azioni concrete sul tessuto imprenditoriale e sul sistema della ricerca; gli incentivi diventeranno, così, un acceleratore che produrrà effetti indotti per le attività di trasferimento tecnologico e per la valorizzazione della ricerca”.  
   
   
FEDERLAZIO: ELISABETTA CARTONI NUOVO PRESIDENTE SETTORE METALMECCANICO  
 
Roma, 5 dicembre 2011 L’assemblea del Settore Metalmeccanico della Federlazio ha eletto Elisabetta Cartoni nuovo presidente della categoria più rappresentativa dell’Associazione, rappresentata da circa 1.000 aziende con oltre 20.000 dipendenti ed un fatturato di 3 miliardi di euro. Elisabetta Cartoni prende il posto di Maurizio Flammini (attuale Presidente della Federlazio) alla guida della categoria. Il neo presidente dei Metalmeccanici è Amministratore Delegato della “Cartoni Spa”, azienda storica di costruzioni meccaniche di precisione per il cinema e la televisione (supporti telecamere professionali), leader del settore in quanto annoverata tra i 5 produttori mondiali di questo prodotto. Elisabetta Cartoni si appresta a guidare una categoria, quella dei metalmeccanici, decisamente variegata e che spazia dagli infissi metallici alla microelettronica di precisione, dalla carpenteria metallica alle telecomunicazioni, dalla costruzione di macchine utensili e di precisione alle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Tra le problematiche del settore che Elisabetta Cartoni ha dichiarato di voler affrontare da subito, al primo posto le difficoltà delle imprese nell’innovare i processi produttivi, i ritardi nell’internazionalizzazione e gli alti costi delle materie prime e dell’energia. “Ad Elisabetta Cartoni vanno i miei migliori auguri di buon lavoro per questa sua nuova avventura alla guida di uno dei settori più importanti della Federlazio”. Queste le parole di Maurizio Flammini, Presidente della Federlazio.  
   
   
MILANO: FONDAZIONE WELFARE AMBROSIANO, IN 45 GIORNI 150 RICHIESTE DI MICROCREDITO SOCIALE E D’IMPRESA PISAPIA: “STRUMENTO PER LO SVILUPPO ECONOMICO DEL TERRITORIO MILANESE E MODELLO PER IL PAESE”  
 
Milano, 5 novembre 2011 - Dopo 45 giorni di operatività la Fondazione Welfare Ambrosiano ha presentato il primo report della propria attività. L’ente, fondato da Comune, Provincia, Camera di Commercio, Cgil, Cisl e Uil e presieduto dal Sindaco Giuliano Pisapia, ha preso il via il 6 ottobre con l’obiettivo di sostenere chi si trova in situazioni di difficoltà o vuole avviare una nuova impresa attraverso prestiti da 2mila a 20mila euro a tassi agevolati. Finora sono circa 150 le richieste inoltrate dalla Fondazione, di cui il 76% per l’emissione di microcredito sociale e il restante 24% per microcredito d’impresa. I dati sono stati presentati questo pomeriggio a Palazzo Marino, durante la Commissione consiliare Politiche per il Lavoro. Erano presenti il Sindaco Giuliano Pisapia, l’assessore al Lavoro del Comune di Milano Cristina Tajani, l’assessore al Lavoro della Provincia Paolo Del Nero e i componenti della Commissione provinciale Lavoro. La Fondazione Welfare Ambrosiano, nel momento in cui riceve le pratiche attraverso i 19 sportelli sul territorio, valuta, grazie alla collaborazione di 50 volontari Vobis (volontari bancari per iniziative sociali) la sostenibilità dei richiedenti nel far fronte al prestito. In questo caso Fwa pone la garanzia dell’80% verso le banche per l’erogazione del denaro. La maggior parte delle domande di microcredito sociale riguarda le spese per l’abitazione, le difficoltà economiche come la temporanea riduzione del reddito o spese improvvise. Ma ci sono anche richieste per la formazione e le spese mediche. Non manca la voglia di fare impresa a Milano: la Fondazione ha ricevuto molte richieste di credito per lo start up delle attività, in prevalenza negozi, ristoranti o società di servizi, e per l’acquisto di beni necessari alle aziende. Il rapporto tra generi dei richiedenti è in sostanziale equilibrio: il 52% sono uomini, il 48% donne. Il 68% di chi ha inoltrato la domanda di accesso al microcredito è italiano. Interessante il dato che riguarda la fascia d’età, il 37% ha tra i 41 e i 50 anni. Sono 8 le richieste che hanno già terminato l’iter di valutazione e assegnazione del credito. Al momento ne sono stati erogati 3: 2 crediti sociali e 1 d’impresa, per un importo pari a 17mila euro. Altre 5 richieste stanno per essere concluse. “I risultati presentati oggi dopo appena 45 giorni di attività – ha dichiarato il Sindaco Giuliano Pisapia - sono estremamente incoraggianti rispetto all´impegno per rilanciare l´economia ed evitare che si perdano altri posti di lavoro. Auspico però che ci sia un equilibrio maggiore fra richieste di credito sociale e d´impresa. Finalmente siamo riusciti insieme a fare partire questo strumento - ha proseguito il Sindaco - per salvaguardare situazioni difficili, ma anche per guardare avanti e contribuire a creare sviluppo. Grazie all’attività della Fondazione è anche possibile contrastare l’illegalità: perché è più facile che l´usura e la criminalità si insinuino dove ci sono situazioni di difficoltà. È la seconda volta in pochi giorni che le istituzioni lavorano insieme per obiettivi comuni e questo produce risultati positivi che ci danno fiducia per superare la crisi”. “La Fondazione Welfare Ambrosiano – ha affermato l’assessore alle Politiche del Lavoro Cristina Tajani - rappresenta un modello di welfare civico completamente nuovo. L´erogazione del microcredito non rappresenta solo una forma di assistenza, ma è una spinta a superare un momento di difficoltà contingente o a sviluppare una piccola attività imprenditoriale. Il Comune, promotore della fondazione, insieme a Provincia, Camera di Commercio, Cgil, Cisl e Uil di Milano, assume un ruolo attivo nel dare un aiuto concreto a chi vive e lavora in città, in particolare in questo momento di profonda crisi economica. I dati presentati oggi rappresentano un risultato importante che ci incoraggia a proseguire”.  
   
   
BOLZANO: AL VIA I LAVORI PER IL PARCO TECNOLOGICO  
 
Bolzano, 5 dicembre 2011 - A breve gli interventi di bonifica, nel 2012 prenderanno definitivamente il via i lavori per la realizzazione del nuovo Parco tecnologico, uno dei progetti considerati prioritari dalla Giunta provinciale. Secondo l´assessore Bizzo si tratta della "più grande sfida per il futuro dell´Alto Adige", Widmann sottolinea l´importanza di puntare su "filoni vincenti come la green economy e i prodotti alimentari". Circa 12 ettari di terreni a Bolzano Sud, sull´area dell´ex Alumix: poco più di 2 destinati agli edifici centrali che ospiteranno Tis, Eurac, Lub, istituti di ricerca e centro per le imprese start-up, quasi 10 a disposizione delle aziende innovative. Il Parco tecnologico è sempre più vicino ad essere una realtà, e lo hanno confermato questa mattina (2 dicembre) gli assessori provinciali Roberto Bizzo e Thomas Widmann. "A breve - ha spiegato Bizzo - prenderanno il via gli interventi di bonifica, mentre il 2012 sarà l´anno dei primi lavori di realizzazione della struttura". Il piano quinquennale di finanziamento del Parco tecnologico prevede nel prossimo anno stanziamenti per 10 milioni di euro (nel 2011 erano stati 2,5 milioni), per 16 milioni nel 2013 e nel 2014, e per 18 milioni nel 2015, con un totale di 62,5 milioni di euro che non andranno ad intaccare la consistenza dei contributi all´innovazione. "In questi anni - ha proseguito l´assessore Roberto Bizzo - sono state raccolte le esperienze di eccellenza a livello europeo, e il progetto di Bolzano Sud cercherà di sintetizzarle in un´unica struttura grazie alla forte collaborazione con l´Università e ai contatti con le aziende interessate. Il Parco tecnologico rappresenta la sfida più grande per l´innovazione in Alto Adige, l´unico strumento che ci potrà consentire di superare alcuni limiti strutturali riguardanti la dimensione delle aziende e la mancanza di sbocchi adeguati per i nostri cervelli". Il Parco tecnologico, dunque, viene visto come un vero e proprio motore per lo sviluppo del territorio, ma la volontà della Giunta provinciale è quella di non creare una cattedrale nel deserto. "La costruzione della struttura nella parte riguardante le aziende - ha sottolineato Thomas Widmann - procederà per moduli, secondo il criterio dell´effettivo fabbisogno di spazi. Grazie anche all´impegno della Bls stiamo prendendo contatto con numerose aziende interessate al progetto: la nostra idea è di puntare con forza sui settori strategici per l´Alto Adige, quelli nei quali possiamo contare su livelli di eccellenza come la green economy, le tecnologie alpine e i prodotti alimentari".  
   
   
COREA: UN NUOVO ATTRAENTE MERCATO, VENEZIA: MARTEDÌ 6 DICEMBRE  
 
 Venezia, 5 dicembre 2011 - Paese emergente sulla scena economica internazionale, la Corea offre importanti opportunità di sviluppo per le imprese soprattutto alla luce della crisi economica. Martedì 6 dicembre, a partire dalle ore 10.00 presso Unioncamere del Veneto – Pst Vega, edificio Lybra, via delle Industrie 19/C Venezia –, Unioncamere del Veneto e Consolato Generale della Repubblica di Corea a Milano organizzano il convegno “Corea: un nuovo attraente mercato”. Nel corso del 2010, le esportazioni venete nella Repubblica di Corea hanno toccato i 247 milioni di euro, con una crescita del 34,5% rispetto al 2000, confermando l’incremento dei flussi commerciali della nostra regione verso i Paesi asiatici. Fra le principali voci merceologiche figurano i macchinari (45 milioni), l’occhialeria (35 milioni), la metallurgia (31 milioni) e i mobili (17 milioni). L’incontro presso Unioncamere del Veneto vuole favorire una maggiore comprensione della Corea illustrando, in particolare, i futuri scenari di sviluppo del mercato coreano, divenuto sempre più attraente per le aziende straniere anche alla luce delle recenti agevolazioni introdotte con l’entrata in vigore dal primo luglio 2011 dell’Fta (Free Trade Area) tra Unione europea e Corea per il quale si stima un sostanziale incremento del commercio bilaterale. La Corea, Paese ospitante le Xxiii Olimpiadi Invernali del 2018 a Pyeongchang e l’Esposizione Internazionale di Yeosu del 2012, non solo rappresenta l’11esima economia mondiale e la quarta in Asia, ma intrattiene con l’Italia un rapporto molto speciale visto che il nostro Paese costituisce il quinto partner commerciale della Corea nell’area Ue. Programma: Ore 10.30 Indirizzo di saluto e introduzione all’incontro- S.e. Jae young Han, Console Generale della Repubblica di Corea a Milano, Gian Angelo Bellati, segretario generale Unioncamere del Veneto. Vittorio Panciera, Direzione Promozione Economica e l’Internazionalizzazione Regione Veneto. Ore 11.00 Prospettive dello sviluppo economico in Corea - S.e. Thomas Hong-soon Han, Ambasciatore della Repubblica di Corea presso la Santa Sede; Ore 11.40 L’economia del Veneto e interscambio commerciale con la Repubblica di Corea- Giovanna Guzzo, Centro Studi Unioncamere del Veneto; Ore 12.00 Gli interventi promozionali a livello regionale per la Corea- Fabrizio Alvisi, responsabile Dipartimento marketing Veneto Promozione; Ore 12.20 Testimonianza aziendale- Luciano Marton, presidente Tecnogamma Spa; Ore 12.20 Dibattito.  
   
   
GOVERNO E REGIONE PUGLIA INSIEME PER SOSTENERE E DIFENDERE LA PROPRIETÀ INTELLETTUALE  
 
Valenzano, 5 dicembre 2011 - Martedì 6 dicembre (ore 10.00-13.00), presso la Camera di Commercio Bari (Corso Cavour, 2), una giornata informativa per illustrare gli incentivi alla brevettazione e la valorizzazione economica di brevetti, disegni e modelli. Innovazione, competitività, valorizzazione economica: sono queste le parole chiave a cui deve ispirarsi ogni azienda che intenda fare della capacità innovativa e competitiva la propria cifra distintiva. Che poi è come dire che fare impresa oggi non significa solo riuscire a generare nuove idee per sviluppare innovazione, ma anche diffonderle e – soprattutto – difenderle, evitando così di disperdere il proprio potenziale competitivo e il proprio valore economico. Questo il messaggio che si intende lanciare con l’info-day Pacchetto Innovazione: il contributo governativo alla tutela della proprietà industriale e gli incentivi regionali a sostegno del potenziale tecnologico e infrastrutturale. Organizzata da Arti, in collaborazione con Invitalia – Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa Spa – e Fondazione Valore Italia, la giornata informativa sarà occasione di presentazione del “Pacchetto Innovazione”, un programma di azioni e strumenti che il Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso la Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione (Dglc) – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (Uibm), ha varato per supportare lo sviluppo e la competitività del sistema imprenditoriale: il tutto, finalizzato anche a qualificare la produzione industriale italiana, rafforzandone la capacità innovativa e la competitività internazionale. Ai saluti introduttivi di Alfredo Prete, presidente di Unioncamere Puglia e Alessandro Ambrosi, presidente della Camera di Commercio di Bari, seguirà l’introduzione ai lavori di Giuliana Trisorio Liuzzi, presidente dell’Arti. Successivamente, Luigi Gallo, responsabile del settore Ricerca e Innovazione di Invitalia, e Guido Razzano, responsabile dell’Ufficio Progetti di Fondazione Valore Italia, presenteranno i dettagli del Programma nazionale e i due strumenti di agevolazioni in cui esso si sostanzia. Il supporto alla valorizzazione economica e le misure a sostegno della protezione e tutela della proprietà intellettuale costituiscono una delle attività in cui anche la Regione Puglia è da tempo impegnata, in questo evidenziando contiguità e comunanza d’intenti con le azioni messe in campo dal governo nazionale. L’incontro sarà anche occasione per presentare il progetto Reti di Laboratori pubblici della Regione Puglia, gestito dall’Arti su incarico della Regione: ad illustrare le caratteristiche e le finalità di Reti dei Laboratori sarà Annamaria Fiore, responsabile per l’Arti del progetto. La giornata terminerà con l’intervento di Adriana Agrimi, Dirigente regionale dell’Ufficio Ricerca Industriale e Innovazione Tecnologica, che illustrerà le strategie della Regione Puglia per tutelare e mettere a valore la capacità imprenditoriale e innovativa delle imprese dislocate sul territorio regionale.  
   
   
ENTUSIASMO PER L’INIZIATIVA CHE STIMOLA L’IMPRENDITORIALITÀ NEI GIOVANI IL BUSINESS GAME - GIOCA OGGI PER VINCERE DOMANI RISCUOTE ENTUSIASMO AL FORUM EBN DI BERLINO  
 
Trento, 5 dicembre 2011 - Piace anche fuori dai confini nazionali l’iniziativa che stimola l’auto-imprenditorialità nei giovani tra i 16 e i 25 anni ideata da Ceii Trentino, sostenuta dell’Assessorato all’Artigianato della Provincia autonoma di Trento e dal Servizio Cultura, Turismo e Politiche Giovanili del Comune di Trento. Il Business Game – gioca oggi per vincere domani ha catturato l’attenzione a Berlino in occasione dell’importante “Tools Exchange Forum for Innovation Based Incubators and Bics”, momento di scambio per progetti e strumenti innovativi realizzati e proposti all’interno della rete europea dei Bic, che si è svolto organizzato lunedì 28 e martedì 29 novembre presso il parco scientifico e tecnologico di Adlershof. L’evento è stato organizzato dall’Ebn, ovvero l’European Business & Innovation Centre Network, un ente non profit nato nel 1984 su impulso della Commissione Europea e da altri stakeholders pubblici e privati per favorire la diffusione e la crescita di imprese innovative anche attraverso strumenti come i Bics, i Business & Innovation Center, e altri centri di innovazione con i medesimi obiettivi. Attualmente annovera oltre 200 membri in oltre 21 Paesi Europei, ma non mancano le partnership con altri incubatori d’impresa per esempio negli Stati Uniti, in Canada, in Marocco, in Tunisia, in Russia. In occasione del Forum di Berlino, quindi, per due giorni si è parlato di strumenti innovativi e di buone pratiche per sviluppare l’imprenditorialità e migliorare i propri servizi proposti dai Bic della rete europea. Tra tutti i progetti candidati ne sono stati selezionati 20 per qualità e originalità, tra i quali anche il "Business Game – gioca oggi per vincere domani", alla sua prima edizione. Dopo la presentazione ufficiale tenuta dal project manager di Ceii Trentino Doriana Prudel, tutti i partecipanti al forum (tecnici ed esperti del settore, ma anche aziende private) hanno avuto subito la possibilità di testare le modalità di gioco, con riferimento al modello di impresa di grafica-web design che per l’occasione è stato interamente tradotto in inglese collegandosi alla piattaforma on line. E così spagnoli, inglesi, cechi, francesi, svedesi e russi hanno potuto gestire i primi passi di una piccola impresa italiana, sperimentando in prima persona cosa significa essere imprenditori. Curiosità, attenzione ed interesse a questa innovativa modalità di insegnamento e di apprendimento, sono state espresse da chi ha potuto sperimentare in prima persona il gioco di simulazione che mira a stimolare l’auto-imprenditorialità e a scoprire i nuovi talenti imprenditoriali. Non sono state trascurate, naturalmente, nemmeno la spiegazione degli altri modelli di gioco, vale a dire una carpenteria-falegnameria, una pasticceria-gelateria e un micro-nido. Il Forum ha rappresentato per l’iniziativa "Business Game – gioca oggi per vincere domani" un’importantissima occasione di visibilità e per Ceii Trentino un momento di scambio di esperienze e buone pratiche con altri partner europei della rete Ebn. Dagli incontri bilaterali sono infatti emersi interessanti riflessioni e suggerimenti per migliorare i modelli di gioco e per ampliarne il raggio d’azione, anche in vista di futuri sviluppi e collaborazioni, non solo in Italia ma anche al di fuori dei nostri confini territoriali. Partito come iniziativa rivolta ai giovani tra i 16 e i 25 anni, il "Business Game – gioca oggi per vincere domani" sarà utilizzato in futuro anche come strumento di allenamento per gli stessi neo-imprenditori che intendano avviare una impresa in proprio. Partner dell’iniziativa "Business Game – gioca oggi per vincere domani" sono anche l’Assessorato all’Istruzione e Sport della Provincia autonoma di Trento ed Informatica Trentina Spa. I modelli di gioco sono stati sviluppati da Ceii Trentino in stretta collaborazione con Cetic, (Centro di Ricerche per l’Economia e le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione), un centro di ricerca dell’Università Carlo Cattaneo Liuc di Castellanza (Varese).  
   
   
LAVORO E DISABILITÀ: LE INIZIATIVE DEL PRIMO LABORATORIO PERMANENTE DELLE IMPRESE PROMOSSO DA SODALITAS  
 
Milano, 5 Dicembre 2011 – Si è tenuto l’ 1 dicembre a Palazzo Reale, in preparazione alla Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, il convegno “Lavoro & disabilità: dopo le parole i fatti”. Il Laboratorio Lavoro E Disabilità, il primo laboratorio permanente composto da imprese e promosso da Fondazione Sodalitas per favorire l’accesso e la permanenza delle persone disabili nel mondo del lavoro, ha presentato in anteprima le iniziative che verranno implementate nel corso del 2012. Sono attualmente sei le imprese aderenti a Fondazione Sodalitas che partecipano al Laboratorio Lavoro & Disabilità: Abb, Banca Popolare di Milano, Bureau Veritas, Ibm, L’oreal Italia, Randstad. A queste, si sono aggiunti il Cald - Coordinamento degli Atenei Lombardi per la Disabilità, l’Ufficio Scolastico Provinciale e la Ledha - Lega per i Diritti delle Persone Disabili. “In un momento di crisi può sembrare ancora più difficile mettere al centro del dibattito il diritto al lavoro delle persone con disabilità, ma proprio per questo è necessario unire gli sforzi di tutti – ha dichiarato Ugo Castellano, Responsabile del Laboratorio Lavoro & Disabilita’ per Fondazione Sodalitas - Fondazione Sodalitas, a nome delle imprese aderenti al Laboratorio, ha chiesto alle Istituzioni di fare fronte comune per trovare al più presto soluzioni concrete che possano assicurare il pieno godimento dei diritti delle persone disabili, nel rispetto della Dichiarazione dell’Onu che assicura loro ‘l’inclusione e l’accessibilità al mondo del lavoro’”. “La crisi economica degli ultimi anni – ha aggiunto Paolo Giovanni Del Nero, Assessore allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro della Provincia di Milano – non ha sicuramente risparmiato le persone con disabilità. È bene ricordare, infatti, che lo stato di crisi di un’azienda sospende l’obbligo di ottemperare alla legge. C’è stato quindi un rallentamento negli inserimenti. Per questo motivo, come Provincia, abbiamo cercato di ampliare il più possibile gli interventi valorizzando l’autoimprenditorialità e il ruolo delle cooperative sociali”. A un anno di distanza dal suo lancio, il Laboratorio in questi mesi ha dato vita a diversi progetti innovativi. Il primo di questi è già attivo in Rete e si chiama Sodalitas Disability Group. Si tratta di un gruppo creato all’interno del social network professionale Linkedin per condividere le esperienze e confrontarsi sul tema disabilità e lavoro. Il gruppo è animato direttamente dalle imprese che fanno parte del Laboratorio. Fra febbraio e marzo del 2012 si terrà, inoltre, il primo dei Sodalitas Disability Workshop dedicati alle funzioni Hr e ai manager di line che gestiscono persone disabili nella propria azienda. Un incontro formativo per la gestione dell’inclusione in azienda, attraverso cui intraprendere un’attività di sensibilizzazione sugli strumenti più efficaci per gestire il tema. L’iniziativa è promossa da Banca Popolare di Milano, Ibm, L’oreal Italia in collaborazione con il Cald. Il primo argomento trattato sarà la gestione della disabilità a partire dalla propria cultura aziendale. Porte Aperte è invece un progetto realizzato dal Cald insieme con le imprese del Laboratorio, le quali ospiteranno alcuni studenti universitari disabili per brevi periodi di stage previsti dal loro percorso accademico e attraverso cui conoscere la realtà aziendale ed essere orientati nella scelta della propria professione futura. Infine è previsto, sempre insieme con il Cald, un percorso di formazione scolastica negli istituti superiori per orientare gli studenti con disabilità al mondo del lavoro e alle diverse possibilità di inserimento professionale nell’impresa.  
   
   
2012 POSITIVO CON LO SGUARDO ALL’ORIENTE E’ ANCORA L’EXPORT A TRAINARE LE AZIENDE DI FIAC/ANIMA  
 
Milano, 5 dicembre 2011 – Secondo Fiac, l’associazione rappresentante dei casalinghi in metallo, aderente ad Anima, le previsioni 2012 mostrano un beneaugurante segno positivo della produzione (+1%), dopo un 2011 all’insegna della stabilità. Posateria, coltelleria, pentolame, caffettiere e vasellame in metallo sono prodotti che hanno sostenuto i semestri di crisi in forza dell’export che registra un incremento sia a livello di pre-consuntivo 2011 (+5,1%) che come previsioni 2012 (+5,4%). L’occupazione, che segna nel 2011 un calo importante (-2,6%), secondo le previsioni 2012 non migliorerà ancora (-0,5%). “Per tutto il 2011, fino a settembre, le nostre aziende hanno goduto di un buon incremento delle vendite. Poi l’instabilità politico-finanziaria ha determinato un calo dato dalla paura di investire, di comprare. Non manca il bisogno ma la certezza del futuro. - dichiara Virgilio Bugatti, Presidente Fiac/anima - Ora più che mai noi imprenditori dobbiamo innovare guardando in particolare ai mercati emergenti quali l’Est Europa fino a Cina e India. E’ necessario conoscere la loro cultura per continuare a proporre articoli che siano frutto del nostro know-how e rispondenti alle loro esigenze. Solo l’immedesimazione dirige l’innovazione anche in termini di efficienza energetica e di biodegradabilità - conclude il Presidente Bugatti - Ritengo che in una congiuntura economica simile, il Salone del Macef debba necessariamente evolvere, mantenendo tra le priorità quella di attrarre un numero sempre più corposo di buyer provenienti soprattutto dall’est del mondo”.
Variabili Consuntivo 2010 Preconsuntivo 2011 Previsioni 2012 11/10 % 12/11 %
Produzione mln euro 770,00 770,00 778,00 0,0 1,0
Esportazione mln euro 510,00 536,00 565,00 5,1 5,4
Export/produzione % 66 70 73 - -
Occupazione unità 3.900 3.800 3.780 -2,6 -0,5
Investimenti mln euro 9,10 9,20 9,28 1,1 0,9
Utilizzo impianti % 70 70 70 - -
Prezzi % - -
Le cifre soprariportate si riferiscono ai seguenti prodotti: posateria, coltelleria, pentolame, caffettiere e vasellame in metallo.
Elaborazione Ufficio Studi Anima - Dicembre 2011
 
   
   
FEDERMACCHINE SOSTIENE IL BTP DAY: OLTRE 2.000 IMPRESE INVITATE A ADERIRE ALL’INIZIATIVA CINISELLO  
 
 Balsamo, 5 dicembre 2011 - Con una lettera inviata il 30 novembre a tutti i presidenti, Federmacchine, la federazione delle imprese italiane del bene strumentale, chiede alle 13 associazioni federate di sollecitare le aziende associate ad aderire all’iniziativa, acquistando i Btp che saranno messi all’asta lunedì 12 dicembre prossimo. Nell’occasione le sottoscrizioni avverranno in esenzione di commissioni e di ogni altro “balzello” bancario. Acimit, associazione costruttori italiani di macchinario per l’industria tessile, Assocomaplast, associazione italiana dei costruttori di macchine per materie plastiche e gomma, e Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, hanno già confermato che aderiranno direttamente all’iniziativa, acquisendo i titoli di stato. “L’azione firmata da Federmacchine - ha dichiarato Giancarlo Losma, presidente della federazione - è, prima di tutto, segno per esprimere la fiducia che il mondo delle imprese del bene strumentale ripone nel Paese.” “Per questa ragione - ha aggiunto Losma - sono certo che, compatibilmente alle proprie disponibilità, le federate e le imprese a esse aderenti prenderanno parte attivamente all’iniziativa, raccogliendo l’invito a essere solidali con il proprio Paese. D’altra parte, in seconda istanza, la partecipazione corale a questa azione è anche modo per contribuire al futuro delle nostre imprese e di tutti coloro vi operano”.  
   
   
INSERIMENTO OCCUPAZIONE: IL CAT AGCI DEL CALATINO PROMUOVE DUE TIPOLOGIE DI CONTRATTO DI APPRENDISTATO  
 
 Caltagirone, 5 dicembre 2011 - Il Cat Agci del Calatino nel 2012 avvierà dei progetti che hanno come finalità l’inserimento occupazionale. Grazie a Italia Lavoro Spa., attraverso il programma Amva, nell’ambito delle azioni del P.o.n. Governance e Azioni di Sistema 2007/2013, saranno finanziati infatti, attraverso un avviso pubblico a sportello rivolto alle imprese, contributi finalizzati all’inserimento nel mondo del lavoro che prevedono un contratto di apprendistato per un ammontare complessivo pari a 78.150.700,00 euro. Nello specifico i contratti di apprendistato da stipulare saranno per la qualifica e per il diploma professionale; e professionalizzanti o contratti di mestiere. I lavoratori assunti dovranno avere un’età inferiore ai ventotto anni ed essere lavoratori svantaggiati come definito dal Reg. (Ce) n.800/2008. I soggetti beneficiari dei contributi saranno invece i datori di lavoro privati che non hanno cessato o sospeso la propria attività; che sono in regola con l’applicazione del Ccnl di riferimento, con le norme che disciplinano il lavoro dei disabili, con il versamento degli obblighi contributivi e assicurativi, e con le leggi sulla sicurezza ai sensi del Decreto 81/08. Ad essi verrà corrisposto un contributo lordo di 5.500,00 euro, per ogni soggetto assunto con contratto di apprendistato per la qualifica professionale a tempo pieno; e un contributo lordo di 4.700,00 euro, per ogni soggetto assunto con contratto di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere a tempo pieno. Le istanze per accedere al beneficio potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2011 esclusivamente online al sito internet: http://amva.Italialavoro.it   
   
   
FIERE IN LOMBARDIA: GARANTIRE FILIERA DEL TERRITORIO  
 
Milano, 5 dicembre 2011 - Sono aumentati i visitatori e gli espositori stranieri nelle fiere internazionali di Lombardia: per la prima volta in quattro anni si registrano l´aumento delle superfici vendute (+4 per cento) e la crescita dei visitatori (+6 per cento). E´ questo uno dei dati emersi nel corso della prima Commissione regionale per il settore fieristico che si è svolta oggi a Palazzo Lombardia, coordinata dall´assessore regionale al Commercio, Turismo e Servizi Stefano Maullu. All´incontro erano presenti, tra gli altri, i rappresentanti dell´Unione regionale delle Camere di Commercio, dell´Unione delle Province lombarde, dell´associazione nazionale Comuni italiani e delle associazioni di categoria. La ripresa appare più marcata nelle manifestazioni internazionali rispetto a quelle di livello nazionale e interessa soprattutto i settori d´eccellenza (mobile, arredamento, moda, persona). "Regione Lombardia - ha detto l´assessore Maullu - intende trovare soluzioni che possano garantire la capacità di affacciarsi sui mercati soprattutto in un momento economico difficile come l´attuale. Il buon risultato ottenuto dalle fiere internazionali deve essere per noi un volano per nuove strategie, che possano garantire la filiera sul territorio". Si va, intanto, intensificando l´attività fuori Europa di molti quartieri fieristici lombardi, da soli o in joint venture con altri operatori europei. L´operazione più rilevante è l´accordo tra Fiera Milano e Hannover Messe; da segnalare anche la presenza di Fiera di Brescia in Canada con rassegne dedicate all´abbigliamento sportivo e lo sbarco a New York di Cremonafiere nel maggio 2012 con l´esposizione di strumenti musicali.  
   
   
FORMIGONI, ARTIGIANATO OASI DI ECONOMIA REALE REGIONE LOMBARDIA VICINA A PMI PER FINANZIAMENTI, FORMAZIONE E RICERCA  
 
Rho/mi, 5 dicembre 2011 - Non ha voluto mancare neppure quest´anno all´apertura di quella che ha definito "un´oasi di economia reale", per sottolineare come "l´artigianato possa trascinare l´Italia fuori dalla crisi" e come Regione Lombardia continui a essere vicino a questo settore con linee di finanziamento agevolato, il pagamento dei fornitori entro 90 giorni, la Dote apprendistato e il sostegno all´innovazione, con oltre 10 milioni nel 2011. Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il 3 dicembre ha aperto, alla fiera di Rho-pero, il convegno inaugurale della sedicesima edizione dell´´Artigianato in fiera´, dal titolo ´L´artigianato dalla tradizione all´innovazione: una risposta alla crisi´. In prima fila, al momento di confronto, anche l´assessore regionale al Commercio, Turismo e Servizi Stefano Maullu, l´assessore alla Casa Domenico Zambetti e il sottosegretario all´Attrattività e promozione del territorio Francesco Magnano. Artigianato Traino Della Ripresa - "L´artigianato diventa un elemento sempre più importante della ripresa economica - ha detto il presidente -. Offre lavoro, realizza innovazione ed è capace di fare sistema. Per questo Regione Lombardia è al fianco del mondo artigiano. I nostri artigiani sono laboriosi e creano ricchezza. Questo è il modo di trascinare l´Italia fuori dalla crisi". Tutt´altro che etichettabile come un comparto produttivo del passato, l´artigianato offre molte risposte alla ricerca di occupazione, alla costante fame d´innovazione del mercato e al bisogno di internazionalizzazione: altro - rimarca Formigoni - che "fratello minore dell´industria". I dati ufficiali dicono che "nel peculiare contesto dell´innovazione italiana sono proprio le piccole imprese, molto spesso artigiane, a produrre la maggioranza delle innovazioni di prodotto e di processo nazionali". E sono sempre i numeri a confermare la vitalità di questo settore: ogni giorno, in Italia, ci sono centinaia di nuove aziende artigiane che vengono fondate con prospettive di occupazione "doppie rispetto a quelle di altri settori". I Tre Fronti Di Regione Lombardia - Nell´ottica di valorizzare il potenziale delle imprese artigiane Regione Lombardia è intervenuta in tre direzioni: la prima è il sostegno al credito, con l´apertura di una linea di finanziamento agevolato del capitale circolante da 500 milioni di euro per le piccole e medie aziende del territorio, grazie a un accordo con la Banca europea per gli investimenti e con il sistema bancario lombardo. In questa stessa direzione si colloca l´accelerazione delle procedure di pagamento, portate sotto alla soglia dei 90 giorni. La seconda linea d´azione riguarda la qualificazione professionale, per la quale nel 2011 è stata varata la Dote apprendistato, con un milione di euro di risorse messe a disposizione. Al terzo ambito fanno riferimento le politiche per l´innovazione, con lo stanziamento, nel 2011, di più di 10 milioni di euro insieme al sistema camerale lombardo e, inoltre, la battaglia nell´Unione europea, affinché, nel prossimo Programma quadro, "le nostre imprese di piccole dimensioni possano finalmente avere l´opportunità di accedere agli ingenti stanziamenti comunitari". L´importanza Delle Fiere - Nel percorso di rilancio del comparto produttivo dell´artigianato, fiere come quella di Rho-pero - ha sottolineato l´assessore Maullu - permettono "ai tanti artigiani di poter avere una dimensione di massa critica di utenti e di consumatori: un approccio ´Btoc´ per poter ampliare il proprio bacino d´utenza. La fidelizzazione garantita anno per anno da ´Artigianato in fiera´ rappresenta il migliore risultato per i tanti espositori che hanno scelto questo straordinario appuntamento fieristico sostenuto dalla Regione Lombardia". L´appello Al Governo Nazionale - Anche a livello nazionale è necessario - ha concluso Formigoni nel corso del suo intervento al convegno inaugurale - che "vengano attuate con urgenza misure strutturali che consentano alle nostre imprese di competere". Servono una "riforma fiscale che incentivi chi innova e assume", il sostegno delle micro imprese a "intraprendere percorsi di espansione dimensionale" e, infine, una svolta "verso la semplificazione e la sburocratizzazione di tutte quelle procedure che ingessano il Paese e sviliscono l´entusiasmo di chi vuole fare impresa".