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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Novembre 2012
PARLAMENTO EUROPEO: FRA GLI ARGOMENTI DELLA SESSIONE DEL 19-22 NOVEMBRE 2012: BILANCIO A LUNGO TERMINE, UNIONE MONETARIA, MOTO VERDI, TUTELA MINORI SU INTERNET, ELEZIONI 2014  
 
 Strasburgo, 19 novembre 2012 - Bilancio di lungo termine: è in gioco il futuro dell´Ue. Drastici tagli al bilancio pluriannuale per il periodo 2014-2020 potrebbero paralizzare l´Ue per anni. Mercoledì, i deputati avvertiranno i leader europei di non lasciarsi convincere dai paesi "contributori netti" a firmare un cattivo accordo durante il summit del 22 e 23 novembre. I tagli colpirebbero infatti chi ha più bisogno di aiuto in questo momento di crisi. Se necessario, il Parlamento può apporre il veto al bilancio di lungo termine. La futura Unione economica e monetaria deve essere democratica. Il Parlamento approverà le sue linee guida per la futura Unione economica e monetaria martedì, incluse nuove regole per garantire il controllo democratico sulle competenze che saranno trasferite dal livello nazionale a quello europeo. I deputati proporranno anche di cominciare ad attuare alcune riforme, ad esempio rafforzare il coordinamento fiscale già da ora, senza attendere la modifica dei trattati. Bilancio 2013: il Pe discute di come superare lo stallo. I deputati discuteranno di come superare lo stallo attuale nei negoziati per il bilancio Ue per il 2013 durante un dibattito con la Presidenza cipriota del Consiglio e la Commissione mercoledì. La Commissione deve presentare una nuova proposta di bilancio, poiché Consiglio e Parlamento non sono riusciti a trovare un accordo entro il termine ultimo del 13 novembre. I deputati spingono affinché le moto siano più sicure e "verdi". I deputati discuteranno lunedì l´adozione di standard più rigidi su sicurezza ed emissioni per motorini, scooter, motociclette, veicoli "all-terrain" e quad, che rappresentano al momento solo il 2% del traffico sulle strade europee, ma arrivano al 16% d´incidenza per incidenti mortali. Martedì si voterà sulle nuove regole, stabilite in accordo con il Consiglio. Anche i produttori ne trarranno giovamento perché il nuovo regolamento unico rimpiazzerà e semplificherà le 15 direttive esistenti. Nomina del commissario designato Borg. Il Parlamento europeo voterà sula nomina a Commissario del maltese Tonio Borg, mercoledì. Borg è stato scelto dal governo maltese per gestire il portafoglio della politica sanitaria e dei consumatori dopo la partenza di John Dalli. I deputati chiederanno cautela sullo "shale gas". Gli Stati membri dovrebbero poter scegliere se sfruttare o no il cosiddetto "shale gas", o gas da scisti, un gas naturale estratto attraverso la frantumazione di rocce profonde, ma le legislazioni nazionale e comunitaria dovrebbero essere sufficientemente rigide, in materia, ad esempio, di estrazione attraverso "fratturazione" per evitare danni all´ambiente. Tutela dei minori su internet. I minorenni devono poter utilizzare internet in modo critico e informato e in totale sicurezza: lo affermano i deputati in una risoluzione che sarà votata martedì. La lotta per la rimozione dei contenuti illegali e dannosi deve essere prioritaria e perciò sono richiesti più sforzi. Il Parlamento chiederà agli Stati membri e alla Commissione di elaborare un approccio comune per la sicurezza dei minori in rete. Discorso del Presidente di Haiti al Parlamento europeo. Michel Martelly, Presidente di Haiti dal maggio 2011, terrà un discorso in seduta solenne al Parlamento europeo, martedì a mezzogiorno. Elezioni europee 2014. In meno di due anni i cittadini europei saranno chiamati alle urne per eleggere i deputati europei. Proposte per migliorare la partecipazione al voto e il profilo democratico delle elezioni europee saranno discusse con Consiglio e Commissione, giovedì. Lo stesso giorno, i deputati voteranno una risoluzione. Premio Lux 2012: il vincitore sarà annunciato mercoledì a Strasburgo. Il Presidente Martin Schulz annuncerà il film vincitore del Premio Lux 2012 mercoledì, a Strasburgo, in una cerimonia ufficiale nell´emiciclo. I film finalisti della selezione di quest´anno sono Csak a szél (Just the Wind) di Bence Fliegauf (Ungheria/germania/francia), Io sono Li (Shung Li and the Poet) di Andrea Segre (Italia/francia) e Tabu (di Miguel Gomes (Portogallo/germania/francia/brasile). I deputati possono votare per il loro film preferito fino a martedì alle 22.00. Aiuti Ue per 670 milioni di euro per le vittime del terremoto in Italia. Mercoledì, i deputati voteranno la mobilizzazione di fondi di solidarietà Ue per le vittime del terremoto in Emilia Romagna che riceveranno 670 milioni di euro. Esplosivi fatti in casa: come precludere ai terroristi l´accesso ai materiali per creare bombe. Si voterà martedì su alcune regole per rendere più difficile l´accesso del pubblico a sostanze chimiche che possano essere usate per creare esplosivi fatti in casa. Gli acquirenti avranno bisogno di una licenza per queste sostanze, nel caso fossero vendute in grandi quantità. Gli esplosivi fatti in casa sono stati utilizzati in molti attacchi terroristici, come quello in Norvegia dello scorso anno. Si punta a importare legname dalla Russia a minor prezzo. Le aziende dell´Ue potranno importare abeti e pini dalla Russia pagando meno, se i deputati approveranno mercoledì l´accordo sulle quote d´esportazione di legname a basso costo dalla Russia. L´accordo, definito prima che la Russia entrasse nell´Omc, dovrebbe anche evitare che il Paese eurasiatico alzi i dazi doganali su queste esportazioni senza preavviso. I deputati possono fermare la pratica dello spinnamento degli squali. Il frequente utilizzo di un´eccezione prevista dalla legislazione Ue del 2003 per raggirare il divieto di spinnamento degli squali potrà essere evitato grazie alle nuove norme che saranno votate giovedì. Promuovere l´industria europea. Il Tempo delle interrogazioni con i commissari Tajani e Andor di martedì sarà incentrato sui piani di re-industrializzazione in Europa con l´obiettivo che, entro il 2020, il 20% della sua economia sia basata sull´industria, contro al 15,6% attuale. Si discuterà anche di un piano d´azione per promuovere la leadership europea nella produzione automobilistica, attualmente colpita dalla crisi economica. I pagamenti elettronici devono essere sicuri e meno costosi. I pagamenti elettronici devono diventare una scelta economica, sicura e facile per i consumatori europei, grazie all´applicazione di standard tecnici e di sicurezza comuni e diminuendo le commissioni. È quanto sostengono i deputati nel progetto di risoluzione che sarà votato martedì. Si dovrebbe chiedere di far convergere le commissioni interbancarie multilaterali (Mif), applicate a ogni transazione, verso i livelli minori, riducendo così il costo delle transazioni nell´Ue.  
   
   
UE: BLOCCATI AIUTI EUROPEI PER €25 MILIONI PER ITALIA E ALTRI 6 PAESI  
 
Strasburgo, 19 novembre 2012 - La commissione per i bilanci ha dovuto rinviare, giovedì, l´approvazione di circa 25 milioni di euro di aiuti del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) destinati a circa 5000 persone che hanno perso il lavoro in Italia, Spagna, Finlandia, Danimarca, Svezia, Romania e Austria. I fondi non sono stati approvati poiché sono parte del bilancio rettificativo 6 per il 2012, tuttora bloccato in Consiglio. Se non si trova una soluzione nei negoziati in corso sul bilancio Ue 2013 e sulla mancanza di fondi per il 2012, tali aiuti non potranno essere sbloccati. Per l´Italia, la commissione parlamentare ha rinviato aiuti Feg per un valore di 2.658.495 €, destinati ai 502 licenziati di dieci imprese produttrici di veicoli a due ruote nella regione Emilia-romagna. La produzione della regione è stata fortemente colpita dalla crisi finanziaria ed economica mondiale e dalla crescita delle esportazioni da parte dei produttori con sede in Asia. Ecco la situazione per gli altri paesi. Spagna: € 1.30 milioni per 500 lavoratori disoccupati nel settore dei prodotti in metallo a País Vasco, Finlandia: € 5.350.000 per 1.000 lavoratori di Nokia plc, Danimarca: € 1.370.000 per 153 lavoratori disoccupati nel settore elettronico, Romania: € 2.940.000 per 1.416 lavoratori di Nokia e suoi fornitori, Svezia: € 5,45 milioni per 1.350 lavoratori che hanno perso il posto alla Saab Automobile Sa, Saab Automobile Powertrain Ab e 16 fra i suoi fornitori, Austria: € 5,20 milioni per 350 lavoratori che hanno perso il posto di lavoro nel settore dei servizi sociali telefonia mobile nella regione di Steiermark. Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) è stato creato per offrire un sostegno per i lavoratori colpiti dai cambiamenti strutturali nel commercio internazionale. I fondi che sarebbero dovuti essere approvati oggi sono destinati a ricerca di nuovi impieghi, formazione e sovvenzioni per aiutare più di 5.000 disoccupati a reinserirsi sul mercato del lavoro.  
   
   
UE: AIUTI DI STATO E APPALTI PUBBLICI: PER O CONTRO LE IMPRESE EUROPEE?  
 
 Bruxelles, 19 novembre 2012 - Sullo sfondo della crisi economica, l´Unione europea dovrebbe fare miglior uso del denaro dei contribuenti. Nel corso della sessione plenaria di novembre, il Comitato ha sollecitato un migliore accesso agli appalti pubblici e più flessibili le norme sugli aiuti di Stato. Il 14 novembre, il Comitato ha approvato due pareri in materia di e-procurement e la modernizzazione degli aiuti di Stato. In un momento di tagli ai bilanci pubblici e la crescente concorrenza globale, il Comitato vuole garantire che le imprese dell´Ue un accesso pari a finanziamento pubblico, sia nel settore degli appalti e casi di aiuti di Stato. E-procurement - "Nonostante gli sforzi dell´Ue per promuovere l´e-procurement tra gli Stati membri, alcuni di essi sono riluttanti a cooperare e di aprire il mercato degli appalti pubblici alla concorrenza. Il livello di e-procurement è ancora molto basso paesi come l´Italia, dove rappresenta il 4% del totale degli appalti ", dice Edgardo Maria Iozia (gruppo Lavoratori, Italia), relatore del parere del Cese in materia di e-procurement. Amministrazioni che sono già passate all’ e-procurement realizzano risparmi di 5-20%. Se l´e-procurement è da applicare a tutti gli appalti Ue, il risparmio ammonterebbe a più di 100 miliardi di euro. La Commissione intende completare la transizione graduale verso un completo sistema di e-procurement in 4 anni. Il Cese sostiene questo ambizioso obiettivo. Tuttavia, non è d´accordo con il mantenimento di soglie per le procedure di tipo europeo. Il Cese ricorda che i limiti mantenendo ostacolerebbe il mercato interno e mettere le Pmi in una posizione svantaggiata. Aiuti di Stato ammodernamento "Mentre concorrenti globali godono di sussidi illegali stranieri, le imprese europee sono soggette alle strette norme sugli aiuti di Stato che spesso minano la loro posizione nei mercati europei e internazionali. Negli Stati Uniti, l´India, la Corea o in Brasile spesso si applicano norme meno trasparenti che favoriscono le imprese nazionali nella concorrenza con i loro partner europei ", ha dichiarato Emmanuelle Butaud-stubbs (gruppo Datori di lavoro, Francia), relatore del parere del Cese sulla modernizzazione degli aiuti di Stato. In un´economia altamente competitiva globalizzata, la Commissione europea dovrebbe creare condizioni di parità per i principali concorrenti dell´Ue.proposte attuali sono, tuttavia, sulla base di dati obsoleti dell´Omc che non danno un quadro completo della situazione attuale. Il Cese ritiene che la proposta della Commissione europea per l´ammodernamento degli aiuti di Stato dell´Ue deve essere ri-orientato. In primo luogo, mette in guardia contro il rischio di dare Ms maggiori responsabilità nella gestione di aiuti di Stato. Questo porterà ad una confusione e una applicazione soggettiva delle regole. In secondo luogo, la proposta della Commissione dovrebbe prestare particolare attenzione alle piccole e medie imprese, che sono gravemente colpiti dalla pressione concorrenziale da parte di imprese di paesi terzi che beneficiano di aiuti di Stato. In terzo luogo, il massimale de minimis gli aiuti (che si applica a ciascuna impresa sulla base di un periodo mobile di tre anni consecutivi) deve essere definitivamente aumentato da 200.000 euro a 500.000 euro.  
   
   
RISOLUZIONE DEL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO SUL TEMA "PIÙ EUROPA"  
 
Bruxelles, 19 novembre 2012 - Nella sessione plenaria del 14 e 15 novembre 2012 (seduta del 15 novembre), il Comitato economico e sociale europeo (Cese) ha adottato questa risoluzione, affermando che, alla luce della crisi in corso, l´Unione europea deve ristabilire la fiducia in un modello di crescita dinamica e nella legittimità del suo processo decisionale . Dobbiamo costruire una forte, sostenibile, sociale e competitiva . Il Cese chiede pertanto: "Più Europa" , che si rafforzano a vicenda e più forte della somma delle sue parti. L´unione europea deve disimpegnarsi da essere percepito come il Grim Reaper di austerità, di regressione sociale e la povertà. Unione monetaria deve ora essere seguita da un´unione politica, con una politica di coerenza tra le politiche economiche, finanziarie, occupazionali e misure sociali, nell´interesse della gente. Il bilancio dell´Uedovrebbe essere progettato in modo da fornire i giusti incentivi per la competitività, la crescita e più posti di lavoro . Il bilancio dell´Ue deve essere rafforzato e sostenuto da meccanismi con risorse proprie, una politica di coesione unico coinvolgere attivamente la società civile e un ruolo più interventista per la Banca europea per gli investimenti. Di conseguenza, il Cese invita i capi di Stato e di governo per fornire un risultato che è uguale a questi compiti in occasione del vertice europeo del 22 e 23 novembre. La partecipazione della società civile al processo di formazione delle politiche e delle decisioni. Si tratta di uno strumento fondamentale non solo per rafforzare la legittimità democratica delle istituzioni europee e l´azione dell´Unione europea, ma anche per favorire la crescita di una visione condivisa di ciò che l´Europa è e dove sta andando, e ripristinare la fiducia nel progetto europeo garantendo che i cittadini europei facciano la loro parte pienamente alla costruzione europea. Per raggiungere questo obiettivo, le disposizioni dell´articolo 11 del trattato Ue sul pilastro della democrazia partecipativa devono essere rapidamente implementata come una questione di grande urgenza. Investimenti sostenibili in termini di competenze, le infrastrutture, l´economia sociale, servizi e prodotti che dovranno essere iscritti nei programmi nazionali di riforma, sotto forma di un patto di investimento sociale , insieme a un pacchetto di stimolo europea focalizzata sulla creazione di lavoro vero e coordinati con i piani di sviluppo nazionali. Questo è l´unico modo per garantire che la strategia Europa 2020 ha esito positivo. Investimenti in energia clima-smart e la produzione industriale , con la creazione di un´economia verde, vi aiuterà a risolvere i problemi a lungo termine del cambiamento climatico e di assicurare uno sviluppo sostenibile. Promozione di azioni comuni per la zona euro per stabilizzare il debito e il recupero di sostegno in tutta l´Ue. La Bce dovrebbe essere incoraggiata ad attuare il suo programma di acquisto di obbligazioni mira a stabilizzare gli oneri finanziari della zona euro, come annunciato dal suo presidente. Il programma deve ovviamente essere effettuata in linea con mandato della Bce. La Bei dovrebbe essere sostenuta anche in emissione obbligazioni di progetto, al fine di promuovere la crescita. Il Cese accoglie con favore la decisione di 11 Stati membri di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie. In questo contesto, il Cese chiede all´Ue di intensificare gli sforzi per promuovere la trasparenza e combattere l´economia sommersa, le frodi fiscali e l´evasione e la corruzione all´interno e all´esterno dell´Ue. Attività zona euro dovrebbe rimanere aperta per gli Stati membri che vogliono aderire all´Unione monetaria. Fiscale, bancario e sindacati finanziari che sono i pilastri di supporto necessari di Unione economica e monetaria . Per attuare queste misure, vi è la necessità di dialogo sociale e di dialogo con la società civile organizzata. Sostegno alle piccole e medie imprese, al fine di tornare a crescere con la Sba come linea guida. Potenziale del mercato unico deve essere rilasciata, tra cui l´apertura dei servizi e il ruolo dell´economia sociale , rimuovendo gli oneri superflui amministrativi e promuovere l´accesso alle informazioni e le nuove tecnologie digitali, finanza, credito, il capitale, lavoro e mercati delle tecnologie e finanziario dell´Ue strumenti e garanzie sui prestiti per le Pmi e gli imprenditori. La tutela e dei diritti dei consumatori di essere accolta , in particolare dei consumatori più svantaggiati, che si trovano ad affrontare in crescita del sovraindebitamento, l´insicurezza, la povertà estrema e l´esclusione. Un vero e proprio mercato del lavoro da creare, finalmente, dare mobilità al know-how in modo che possa essere utilizzata dove serve. Larealizzazione di un mercato unico del lavoro deve essere parte della strategia Europa 2020. Un´occasione per i nostri giovani : il Comitato continuerà ad incoraggiare l´Ue a promuovere un´Europa della ricerca e dell´innovazione, di investire ulteriormente nei sistemi educativi europei e mantenere le risorse necessarie per finanziare e rafforzare i programmi di mobilità giovanile come Erasmus. Il Cese invita la Commissione a ritirare la sua proposta di bilancio Ue se gli Stati membri, che sono tutto il tempo a parlare di investimenti e la crescita, non supportano un bilancio Ue e del Qfp favorevole agli investimenti in futuro. Le misure sono necessarie per sostenere le Pmi ad assumere lavoratori giovani che sono disoccupati e può essere privo di esperienza. La competitività dell´economia europea deve essere rafforzata dalle innovazioni e il finanziamento stabile per la ricerca e lo sviluppo, insieme ad una formazione specifica e la politica di sostegno alle Pmi / micro imprese e dei loro dipendenti, una politica di sostegno agli investimenti, l´accesso ai mercati e ad alleggerire gli oneri amministrativi . Questo faciliterà anche un rinnovamento dell´industria europea come un settore importante per la crescita e l´occupazione. Un ambiente accogliente del diritto, che non crea inutili costi amministrativi e di conformità. Legislazione economica dovrebbe essere chiara, equa e proporzionata. Questo è importante per ogni singola impresa, ma anche per piccole e medie imprese in particolare. Uno sforzo particolare in modo che l´Unione europea è vista come un partner attivo e globale . L´ue commercio internazionale la politica è importante anche in questo senso: si deve promuovere i valori dell´Unione europea a sostegno di uno sviluppo sostenibile e la partecipazione della società civile, anche attraverso la creazione di c ivil organismi della società per monitorare l´attuazione degli accordi commerciali . Un equilibrio tra i sessi deve essere garantita da una legislazione di attuazione di genere e delle pari opportunità. Rimane un 17% divario retributivo tra uomini e donne per lo stesso lavoro, più donne e bambini sono stati più colpiti dalla crisi.  
   
   
UE, ALLARGAMENTO: COMITATO DELLE REGIONI RIUNISCE UE-MONTENEGRO ENTI LOCALI  
 
Bruxelles, 19 novembre 2012 - Il neo-costituito comitato consultivo misto (Ccm) tra il Comitato delle regioni (Cdr) e le autorità locali montenegrine ha tenuto la sua prima riunione il 14 novembre a Bruxelles. Il Ccm, che riunisce i membri del Cdr e rappresentanti locali dal Montenegro, mira a garantire che le autorità montenegrine locali sono coinvolti nel processo di allargamento, in particolare per quanto riguarda la corretta attuazione della Ue dell´acquisa livello locale. Il nuovo organismo si impegna a garantire un contributo significativo al corso del Montenegro verso la piena adesione all´Unione europea. La riunione inaugurale del Ccm Ue-montenegro giunge in un momento opportuno nell´agenda politica dell´Ue. Pochi mesi dopo l´apertura dei negoziati di adesione con il Montenegro e un mese dopo che la Commissione europea ha presentato la sua relazione sullo stato di adesione del paese, il Ccm è stato lanciato per integrare le altre strutture comuni nel quadro del processo di stabilizzazione e di associazione al fine di spianare il percorso verso l´integrazione del Montenegro nell´Unione europea. Nell´introdurre il dibattito Stanisław Szwabski (Pl / Ae), presidente del Consiglio comunale di Gdynia e co-presidente del Ccm, ha sottolineato l´obiettivo alla base del nuovo organismo: "Il lavoro del Ccm ha l´ambizione di seguire da vicino il processo di allargamento e l´adesione negoziati per la piena adesione del Montenegro all´Unione europea. Il Ccm è una piattaforma che dovrebbe migliorare l´efficacia del dialogo tra il Montenegro e l´Unione europea e preparare i rappresentanti delle autorità locali in Montenegro per la loro eventuale partecipazione al Comitato delle regioni. Il Ccm dovrebbe anche fornire un contributo concreto e competenze per il processo di adesione in corso ". Nel suo discorso di apertura il Ccm montenegrino co-presidente, Miomir Mugoša , sindaco di Podgorica, ha sottolineato che: "l´Unione dei Comuni del Montenegro e la città di Podgorica è stato interamente dedicato alla realizzazione di soddisfare i criteri di adesione dell´Ue", ma ha sottolineato che erano ancora all´inizio del processo e che rimane ancora molto da fare. Egli ha anche voluto sottolineare la "vera trasformazione, sia visivamente che in termini di qualità della vita" che le città in Montenegro, tra cui la capitale Podgorica, stiamo vivendo a causa della prospettiva di adesione. Parlando in merito ai progressi compiuti dal Montenegro verso l´adesione Joost Korte , direttore generale aggiunto della Commissione europea, direzione generale per l´Allargamento, ha insistito sulla: "importanza di coinvolgere gli enti locali e regionali nel processo di adesione all´Ue in quanto sono un importante collegamento tra amministrazione centrale e dei cittadini ". A suo avviso, ha contribuito a un sostegno alto per ampliamento all´interno società montenegrina ed è in gran parte dietro il progresso espresso oggi. Egli ha inoltre sottolineato che la capacità di un paese di soddisfare i criteri di Copenaghen è determinato da tutti i livelli di governo, compresa l´amministrazione regionale e locale. Presentazione della Commissione europea del 2012 relazione in maniera più dettagliata, ha sottolineato i progressi generali compiuti dal paese, incoraggiando ulteriori sforzi per attuare la recente legislazione in merito a organizzazione territoriale e di autogoverno locale, al fine di stabilire l´amministrazione trasparente, efficiente e responsabile, a livello locale. L´ambasciatore e capo della Missione della Repubblica del Montenegro presso l´Ue, Ivan D. Leković, ha espresso la speranza che il lavoro del Ccm Ue-montenegro agirebbe come un forum aperto per lo scambio di opinioni, la diffusione di informazioni e di ispirare nuove iniziative in modo al fine di contribuire in modo significativo al processo di adesione del Montenegro all´Unione europea. Luc Van den Brande (Be / Ppe), presidente delle Fiandre-europa di collegamento agenzia e relatore del Cdr sulla strategia di allargamento e sfide principali per il 2012-2013 di cui il ruolo degli enti subnazionali nel processo di allargamento e ha sottolineato che questo ruolo non dovrebbe essere limitato alla comunicazione e l´attuazione del dell´acquis . Organismi come il Ccm Comitato mirano ad assicurare un buon coinvolgimento delle autorità locali dei paesi partner, che sono i primi ad essere di fronte a sfide su tutta la linea. L´incontro ha offerto ai partecipanti l´opportunità di discutere la questione di aumentare la capacità di assorbimento di preadesione Ue fondi a livello locale del Montenegro, che è un tema di attualità sul tavolo dei negoziati per il prossimo quadro finanziario e un punto chiave in un periodo di crisi economica. Aleksandar Bogdanovic , Sindaco di Cetinje e Presidente dell´Unione dei Comuni del Montenegro, ha condiviso la sua esperienza in questo campo e ha sottolineato che dal 2010, tutti i comuni montenegrini hanno avuto l´opportunità di partecipare a progetti finanziati dall´Ue. In particolare, ha fatto riferimento alla formazione del personale degli enti locali su come applicare e attuare progetti dell´Ue e in corso progetti intercomunali. Membri del Ccm ha inoltre adottato il programma di lavoro del Comitato per i prossimi due anni, che, tra l´altro, ha previsto quali temi principali per la sua attività l´utilizzo di fondi di preadesione, il progresso come decentramento saluti e autonomia locale, la promozione del territorio e transfrontaliera la cooperazione e il progresso nel campo dei diritti fondamentali, la giustizia, la governance, la trasparenza e la lotta contro la corruzione. Il Ccm si riunirà due volte l´anno. E ´composto da otto membri del Cdr e un ugual numero di rappresentanti locali del paese partner.  
   
   
OTTOBRE 2012 IL TASSO DI INFLAZIONE ANNUALE NELLA ZONA EURO È SCESO AL 2,5% NELL´UE AL 2,6%  
 
Bruxelles, 19 novembre 2012 - Il tasso di inflazione annuale nella zona euro 1 è stata del 2,5% nel mese di ottobre 2012, rispetto al 2,6% nel mese di settembre 2 . Un anno prima il tasso era del 3,0%. L´inflazione mensile è stata dello 0,2% nel mese di ottobre 2012. Il tasso di inflazione annuale nella Ue 3 è stata 2,6 % nel mese di ottobre 2012, rispetto al 2,7% nel mese di settembre. Un anno prima il tasso era del 3,4%. L´inflazione mensile è stata 0,3 % nel mese di ottobre 2012. Questi dati sono pubblicati da Eurostat , l´ufficio statistico dell´Unione europea . L´inflazione negli Stati membri dell´Unione europea - I n ottobre 2012, le tariffe più basse annuali sono state osservate in Grecia (0,9%), in Svezia (1,2%) e Lettonia (1,6%) e il più alto in Ungheria (6, 0%), in Romania (5,0%) e in Estonia (4,2%). Rispetto a settembre 2012, l´inflazione annua è scesa in tredici Stati membri, rimasta stabile in quattro ed è aumentata in dieci. La media quattro su dodici mesi fino all´ottobre 2012 sono stati i più bassi in Svezia (0,9%), in Grecia (1,4%) e l´Irlanda (1,9%) e il più alto in Ungheria (5,5%), in Estonia (4,3%) e Polonia (4,0%). Zona E uro - I principali componenti con il più alto tasso annuo e n Ottobre 2012 sono stati i trasporti (4,1%) e alcool e tabacco, e delle abitazioni (4,0%), mentre il più alto annuale tassi sono stati osservati per le comunicazioni (-3,5%), ricreazione e cultura (1,0%) e attrezzature abbigliamento e per la casa (1,2%). Alla dettagliata sotto-indici, carburanti per i trasporti (0,32 punti percentuali), olio da riscaldamento (0,10) e di energia elettrica (0,09) hanno avuto il maggiore impatto al rialzo sul aumento del tasso di titolo, mentre le telecomunicazioni (-0,19), auto (-0,08) e abbigliamento (-0,07) hanno avuto l´impatto più verso il basso. I principali componenti con i più alti tassi mensili sono stati abbigliamento e l´istruzione (2,2%) e alcool e tabacco (0,9%), mentre il trasporto (- 0,6%), comunicazioni (-0,4%) e ricreazione e cultura e gli alberghi e ristoranti (-0,3%) ha registrato le tariffe più basse mensili. In particolare, gli indumenti (0,10 punti percentuali) e calzature, ortaggi e tabacco (0,03 ciascuno) hanno avuto il maggiore impatto al rialzo sul tasso di titolo, mentre per i carburanti servizi di alloggio di trasporto (-0,13), (-0,05) e pacchetti vacanza (-0,04) hanno avuto l´impatto più verso il basso.  
   
   
IL TRENTINO HA SOTTOSCRITTO IL PROTOCOLLO PER LA PRESIDENZA ITALIANA DELLA CONVENZIONE DELLE ALPI  
 
Trento, 19 novembre 2012 - Il Trentino ha dato la propria adesione al protocollo di intesa per le iniziative in vista della presidenza della Convenzione delle Alpi, che toccherà all´Italia nel 2013-2014. Il 15 novembre a Roma, presso la sala Europa del Ministero dell´Ambiente, vi era il vicepresidente e assessore ai lavori pubblici, ambiente e trasporti Alberto Pacher: "Durante la cerimonia è stata ribadita l´importanza di questo passaggio molto rilevante soprattutto in termini di collaborazione fra il Governo e le regioni coinvolte - sono state le parole del vicepresidente Pacher -. Io ho espresso l´auspicio che il biennio di presidenza italiana possa servire non soltanto a portare il contributo dell´Italia alla Convenzione delle Alpi in termini appunto di salvaguardia dell´ambiente alpino, ma anche che si riesca a mettere al centro delle politiche internazionali sempre più il tema della montagna e che quindi, anche nel nostro Paese, si costruisca una cultura politica della montagna in grado di cogliere la delicatezze e l´estrema biodiversità che caratterizzano questo ambiente, soprattutto nell´arco alpino". Il documento sottoscritto oggi presso il Ministero dell´Ambiente da tutti i soggetti coinvolti, ovvero dalle regioni e province autonome alpine, dalle autorità di bacino interessate, dall’Istat e da alcune fondazioni e associazioni, prevede l´istituzione di un gruppo di lavoro con il compito di predisporre il programma dettagliato della presidenza italiana e di coordinare la realizzazione delle iniziative previste. La Presidenza della Convenzione delle Alpi è tenuta a rotazione dagli stati aderenti e per gli anni 2013 e 2014 toccherà all’Italia. In vista di questa scadenza il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha proposto alle regioni, province autonome e ad altri enti di condividere le iniziative della presidenza italiana e di coinvolgere i territori alpini. A partire dall’autunno 2011 è in corso un processo di coordinamento con le regioni alpine italiane e altri enti attivi sul territorio alpino, finalizzato alla messa a punto di un programma condiviso per il periodo di presidenza italiana della Convenzione delle Alpi, sia di uno specifico Protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Ambiente e tali enti. Il programma verrà definito all’interno di quello della Convenzione per il periodo 2011-2016 approvato dalla Conferenza delle Alpi di Brdo (2011) che prevedeva come priorità questi temi: mutamento demografico, cambiamento climatico, turismo, biodiversità, trasporti e mobilità. Queste le linee generali della della presidenza italiana: adattamento ai cambiamenti climatici; costituzione di un gruppo di lavoro foreste, aree protette e valorizzazione dei servizi ecosistemici; definizione di un’agenda digitale alpina; efficienza e sostenibilità energetiche; prodotti agro-alimentari alpini e biodiversità regionale; demografia e occupazione, turismo; gestione sostenibile delle risorse idriche; strategia macroregionale alpina; mobilità e trasporti; candidature Unesco alpine.  
   
   
FIRMATA A ROMA UN’INTESA PER LA CONVENZIONE DELLE ALPI  
 
Aosta, 19 novembre 2012 - E’ stata sottoscritta nel pomeriggio di giovedì 15 novembre, a Roma, nell’ambito della Convenzione delle Alpi, un’intesa tra il Ministero dell’Ambiente e le Regioni e Province autonome dell’Arco alpino. Per la Valle d’Aosta, il documento è stato siglato dai rappresentanti dell’Assessorato del territorio e ambiente. «Il 2012 è stato un anno importante per la Convenzione delle Alpi, con la ratifica, da parte del Parlamento italiano, dei Protocolli attuativi, tra i quali il Protocollo Trasporti concluso dopo ben 10 anni di iter parlamentale – spiega l’Assessore Manuela Zublena. - Il biennio 2013-2014 vedrà l’Italia alla guida della Presidenza di turno della Convenzione, e quindi la legge di ratifica rappresenta senza dubbio un importante presupposto al successo del biennio di presidenza italiana. La sottoscrizione del Protocollo d’intesa – aggiunge ancora l’Assessore - consentirà alle Regioni, Province autonome e agli altri enti territoriali e locali delle Alpi sottoscrittori di essere parte attiva di un tavolo di lavoro tecnico che coordinerà la gestione del biennio di Presidenza italiana, attraverso la definizione di priorità tematiche e obiettivi da perseguire, oltre che l’organizzazione degli eventi in programma. Il testo del Protocollo prevede che la Consulta Stato-regioni per l’arco alpino sia tenuta informata dei lavori del tavolo tecnico, coordinato dal Ministero dell’Ambiente». La Convenzione delle Alpi è stata sottoscritta da Francia, Svizzera, Austria, Liechtenstein, Principato di Monaco, Germania, Slovenia e dall’Italia, che l’ha ratificata nel 1999, indicando come obiettivo la conservazione e la protezione delle Regioni alpine e il loro sviluppo sostenibile, assicurando un uso responsabile e durevole delle risorse e la salvaguardia degli interessi economici delle popolazioni residenti.  
   
   
DALLA CONVENZIONE DELLE ALPI NUOVA LINFA PER LA MACROREGIONE  
 
Torino, 19 novembre 2012 - Il presidente della Regione, Roberto Cota, ha preso parte il 15 novembre a Roma, presso il Ministero dell’Ambiente, alla cerimonia per la firma del protocollo che dà l’avvio al biennio di presidenza italiana della Convenzione delle Alpi. Alla presenza del ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, si è parlato di come rafforzare le forme di collaborazione fra Stato, Regioni ed enti locali nella gestione delle problematiche dell’area alpina e di come supportare con forza e convinzione il processo di creazione della Macroregione alpina avviata in ambito europeo. Su questo argomento Cota ha chiesto un chiaro impegno del Governo, di cui ha lamentato l’assenza nella riunione di Innsbruck del 12 ottobre scorso. Il tavolo di coordinamento istituito con il protocollo affronterà temi quali la gestione delle risorse agricole e forestali, energetiche ed idriche ma anche i trasporti sostenibili e le questioni che hanno un impatto sui cambiamenti demografici nelle Alpi. I partecipanti si sono dati appuntamento per marzo a Bolzano in occasione della Festa della primavera alpina, che sarà anche l’occasione per fare il punto sull’iter della Macroregione.  
   
   
AMBIENTE: SOSTEGNO REGIONE FVG A PRESIDENZA ITALIANA CONVENZIONE ALPI SOTTOSCRITTO A ROMA PROTOCOLLO D´INTESA  
 
Trieste, 19 novembre 2012 - E´ stato sottoscritto, il 15 novembrea Roma, dalla Regione Friuli Venezia Giulia congiuntamente a tutti gli enti aderenti, di concerto con il ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il protocollo d´intesa a sostegno delle iniziative previste per la presidenza della Convenzione delle Alpi che, per gli anni 2013-2014, spetterà all´Italia. Il protocollo prevede l´istituzione di un gruppo di lavoro cui spetterà il compito di predisporre il programma dettagliato della presidenza italiana e di coordinare la realizzazione e la divulgazione delle iniziative pianificate. "Questo accordo - afferma l´assessore all´Ambiente e Politiche per la Montagna Sandra Savino - permette di garantire una politica comune per tutto l´arco alpino, territorio sensibile e complesso contraddistinto da fattori naturali, economici e culturali che raramente coincidono con i confini dei singoli Stati. Rappresenta perciò un passo importante verso il riconoscimento delle Alpi quale spazio unitario, in una prospettiva globale, caratterizzato dall´insieme e dall´interdipendenza di natura, economia e cultura, le cui diverse specificità si traducono in un´unica identità che, proprio per tale motivo, richiede un vero ed efficace coordinamento internazionale degli interventi e delle strategie". "Attraverso azioni integrate e di collaborazione condivise e attuate tra tutte le Regioni coinvolte - conclude l´assessore - la Convenzione assume un ruolo prioritario e fondamentale per la conservazione, protezione e valorizzazione di tutto il territorio alpino nonché per la salvaguardia degli interessi economici e produttivi delle popolazioni residenti". In concreto, il protocollo impegna la Regione a collaborare, promuovere e divulgare gli obiettivi prefissati dal documento ed in particolare le iniziative inserite nel cronoprogramma dei principali eventi delineati per il periodo 2012-2014. Si tratta, in sintesi, di attività di comunicazione e convegni programmati a Gorizia (il prossimo 11 dicembre), a Udine nel mese di maggio 2013 ed a Budoia nel giugno 2013. L´accordo di programma vede coinvolte tutte le Regioni e le due Province autonome alpine, le Autorità di bacino interessate, l´Istat, alcune fondazioni (Eurac, Fondazione Lombardia Ambiente, Fondazione Angelini di Belluno, Fondo Ambiente Italiano) e associazioni (Anci, Uncem, Cai, Cipra Italia) ed è aperta anche ad altre future adesioni.  
   
   
EUREGIO: MARTEDÌ 20 NOVEMBRE SEDUTA DEL GECT SU PROGETTI 2013 E PRESENTAZIONE NUOVO VOLUME  
 
Bolzano, 19 novembre 2012 - Da circa un anno è operativo nell´Euregio Tirolo-alto Adige-trentino lo strumento istituzionale e operativo del Gruppo europeo di cooperazione territoriale (Gect). Gli organi del Gect - direttivo e assemblea, con Luis Durnwalder, presidente di turno, Lorenzo Dellai e Günther Platter - si riuniscono il 20 novembre a Bolzano per delineare l´attività 2013. Conferenza stampa finale alle 16.30. Dal 13 settembre 2011 il Gect "Euregio Tirol-alto Adige-trentino" è iscritto ufficialmente nello specifico registro e figura come 21mo Gruppo europeo di cooperazione territoriale nell´Ue. Sulla base di questo quadro giuridico è stato quindi avviato il concreto lavoro tra i tre territori alpini. Martedì 20 gli organi del Gect tornano a riunirsi per approfondire i progetti di collaborazione transfrontaliera da avviare nel 2013, che si concentreranno sul settore sociosanitario con particolare attenzione agli anziani, su cooperazione, mobilità e formazione per i giovani. Il direttivo è composto dai tre Presidenti delle Province Luis Durnwalder, Lorenzo Dellai e Günther Platter mentre l´assemblea è allargata ai Presidenti dei Consigli provinciali, a tre assessori e a tre consiglieri. Al termine dei lavori, i principali risultati saranno illustrati nella conferenza stampa in programma a Bolzano Nell´occasione verrà presentato anche il nuovo volume sulla storia dell´Euroregione, intitolato "Tirolo Alto Adige Trentino. Uno sguardo storico ", frutto del lavoro di un gruppo di storici delle tre Province e scritto dall´autore altoatesino Carlo Romeo.  
   
   
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE. IN REGIONE EMILIA ROMAGNA LA CONFERENZA FINALE DEL PROGETTO “EU LA WIN”  
 
Bologna, 19 novembre 2012 – “Collaborazione reciproca per crescere insieme”. La cooperazione decentrata, in particolare tra l’Europa e l’America latina, cambia volto. L’assessore regionale alla cooperazione internazionale Donatella Bortolazzi sintetizza così il senso dei lavori della Conferenza del progetto europeo “Eu la win” (Unione Europea e America Latina per le Politiche integrate di Welfare) che si è tenuta il 15 novembre in Regione. “Questo e altri progetti di scambio - spiega Bortolazzi - puntano alla promozione della sussidiarietà orizzontale (coinvolgendo tutti gli attori della società civile) e verticale (chiamando alla collaborazione le istituzioni) per avviare progetti che ormai non hanno più a che fare con interventi di tipo assistenziale, ma che sono snodi fondamentali per lo scambio reciproco di buone pratiche e il confronto su nuove competenze e conoscenze. Dobbiamo misurarci con risorse in continuo calo, ma le relazioni avviate, in particolare con l’America latina, possono portarci a una crescita comune”. La Conferenza di Bologna, in particolare, fa il punto sui progetti di collaborazione con l’America latina in materia di consolidamento e innovazione delle politiche integrate del welfare allo scopo di ridurre le disuguaglianze economiche e contribuire così alla coesione e inclusione sociale. Nel pomeriggio, tra l’altro, è prevista una Tavola rotonda sulle politiche pubbliche innovative per la coesione sociale a cui parteciperà l’assessore regionale alle Politiche sociali Teresa Marzocchi. Il progetto “Eu la win” - Il progetto appartiene ad un Programma più vasto, “Urb-al Iii”, cofinanziato dalla Commissione europea e promosso da quest’ultima da molti anni per incentivare la cooperazione e lo scambio di buone pratiche fra i Paesi membri dell’Unione europea e i 18 Paesi dell’America latina. A coordinare il progetto è la Regione Emilia-romagna in collaborazione con diversi partner, tra cui la Regione Marche, il Municipio di Roma Xvii, il Cisp (Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli), il Cestas (Centro di educazione sanitaria e tecnologie appropriate sanitarie), la Mancomunitat de la Ribera Alta, la Provincia di Buenos Aires, la Secretaria de Estado da Agricultura e do Abastecimento do Paraná (Brasile), il Municipio del Partido de General Pueyrredón (Argentina) e Idea Instituto para el Desarrollo de Antioquia (Colombia). Il Documento regionale di indirizzo programmatico 2012-2014 - La Regione Emilia-romagna ha recentemente approvato il nuovo Documento di indirizzo Programmatico per il triennio 2012-2014 (ai sensi della legge regionale n.12/2002 per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e in via di transizione, la solidarietà internazionale e la promozione di una cultura di Pace) che individua i Paesi dell’America latina come aree per il lavoro di co-progettazione proprio sui temi dello sviluppo locale integrato e la promozione della coesione sociale e territoriale. In particolare in Brasile e Argentina si punta a consolidare le esperienze maturate nel campo dell’economia cooperativa e dell’economia sociale, nonché gli interventi e le prassi di sviluppo locale nell’elaborazione e nello sviluppo delle politiche pubbliche. Si consolideranno, quindi, le reti istituzionali create nell’area, al fine di dar vita ad una piattaforma di dialogo e favorire attività di scambio di esperienze e di buone pratiche tra amministrazioni pubbliche dell’Ue e dell’America latina. “La prospettiva - sottolinea l’assessore Bortolazzi - è quella di lavorare sempre più in un’ottica di reciprocità e verso una dimensione di co-progettazione per la valorizzazione di risorse esterne al bilancio regionale, valorizzando ad esempio la partecipazione a partenariati strategici nell’ambito di finanziamenti comunitari o di altri investitori internazionali".  
   
   
CITTÀ METROPOLITANA, RINVIATA TAVOLA ROTONDA CON PATRONI GRIFFI  
 
Firenze, 19 novembre 2012 - La tavola rotonda sul tema "Città Metropolitana: prerogative e poteri" in programma lunedì 19 Novembre all´Hotel Baglioni di Firenze è stata rinviata a data da destinarsi.  
   
   
ROSSI A CATRICALÀ: “PAGAMENTI FISCALI RINVIATI PER CHI HA SUBITO DANNI DALL’ALLUVIONE”  
 
Firenze, 19 novembre 2012 – Un rinvio della scadenza per il pagamento delle tasse da parte dei soggetti gravemente danneggiati dalla recente alluvione. E’ quanto chiede, in sostanza, il presidente della toscana Enrico Rossi al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, con una lettera inviata il 16 novembre. Nel messaggio il presidente Rossi esprime “soddisfazione per l’inserimento, nell’ambito del disegno di legge di stabilità per l’anno 2013, di un primo stanziamento di risorse finanziarie per fronteggiare le criticità in atto”. Tuttavia segnala anche che le sospensioni dei termini di pagamento già previste potrebbero essere vanificate dalla tempistica con cui entreranno effettivamente in applicazione, vale a dire dopo la conclusione dell’iter parlamentare della stessa legge di stabilità. Ciò provocherebbe, scrive il presidente Rossi, “una situazione critica per le attività economiche e per i cittadini dei Comuni colpiti”. Le scadenze sono infatti alle porte e le imprese e i cittadini non sono in grado di farvi fronte. Occorre un intervento urgente. Il presidente conclude dicendosi fiducioso di un interessamento del sottosegretario per la soluzione di questo delicato problema.  
   
   
SICILIA: CROCETTA, IL MIO MANDATO NEL SEGNO DELLO STATUTO  
 
Palermo, 19 novembre 2012 - "Ribadisco fortemente il concetto che l´autonomia va difesa nel rispetto dei principi democratici della Costituzione. Fedelta´ alla Costituzione italiana e fedelta´ allo Statuo della Regione siciliana, questo e´ alla base dell´impegno che io assumo oggi". E´ uno dei passaggi del discorso che il neo governatore Rosario Crocetta ha tenuto il 16 novembre a Palermo, nella sede della biblioteca centrale della Regione "Alberto Bombace", davanti le autorita´ istituzionali civili, religiose e militari in occasione del proprio insediamento.  
   
   
COMUNICATO DEL COORDINAMENTO DELLE RSU DELLE PROVINCE TOSCANE GIUDIZIO NEGATIVO SUL RIORDINO DELLE PROVINCE. DENUNCIATI L´ALLARMISMO E LE IMPRECISIONI SUL TEMA DEGLI ESUBERI  
 
 Firenze, 19 novembre 2012 - Il giorno 8 novembre, nei locali della Provincia di Firenze, sì è riunita l’assemblea Regionale delle Rsu delle Province Toscane sul seguente Odg: analisi della situazione attuale, struttura del coordinamento, individuazione della delegazione del Coordinamento nei tavoli regionali tra Regione e Ooss. All’assemblea hanno partecipato le Rsu di tutte le Amministrazioni Provinciali della Toscana, i rappresentanti delle Categorie Cigl- Cisl- Uil del pubblico Impiego ed un componente della Rsu della Regione Toscana. Gli esponenti territoriali hanno espresso un giudizio negativo sul riordino delle Province e riconosciuto la necessità di affrontare la complessa situazione sindacale con il massimo di partecipazione e di democrazia. Hanno unitariamente ravvisato la necessità di emettere un comunicato sul tema degli esuberi, trattato dalla stampa con taglio allarmistico e impreciso. Il rappresentante della Rsu Regionale ha ricordato la mobilitazione in corso in Regione Toscana e espresso solidarietà ai colleghi delle Province, sollecitando e impegnandosi a iniziative unitarie per evitare ogni rischio di eventuali chiusure e contrasti. Con i loro interventi i delegati delle Rsu provinciali hanno: 1. Ribadito la pesantezza dell’attacco al lavoro pubblico in generale e a quello delle Province in particolare, che comporta tagli sui servizi e sulle risorse necessari a gestirli, in un quadro di confusione istituzionale 2. Proposto di strutturare la delegazione del coordinamento Rsu come presenza autonoma all’interno della delegazione sindacale nel tavolo regionale (unico e unitario), composta da un/una rappresentante per ogni provincia (10) scelto /a dalla Rsu di appartenenza con criteri unitari, anche a rotazione. 3. Affermato la disponibilità a lottare , anche con iniziative eclatanti, per evitare licenziamenti ed esuberi, rivolgendo attenzione anche ai lavoratori a tempo determinato e degli appalti. 4. Sottolineato l’importanza di non perdere tempo in inutili diatribe ( vedi capoluogo), ma di attivarsi per la difesa dei posti di lavoro con tutti i soggetti coinvolti (Regione, Anci, Upi) perché si assiste già ora ad una contemporanea ristrutturazione di tutta la macchina pubblica, comprese le funzioni statali, e all’attivazione di concorsi pubblici nei Comuni Toscani. 5. Suggerito un ordine del giorno di solidarietà alla lotta dei colleghi della Regione Toscana 6. Deciso di chiedere un incontro alla Commissione Lavoro della Regione Toscana, vista la disponibilità dei consiglieri Marini e Ferrucci. 7. Concordato iniziative unitarie di mobilitazione in tutte le sedi istituzionali per il 30 novembre p.V. L’assemblea delle Rsu ha votato le modalità di costituzione della delegazione a grandissima maggioranza con un solo voto contrario.  
   
   
SOPPRESSIONE DELLA PROVINCIA DI CROTONE  
 
Catanzaro, 19 novembre 2012 - In riferimento alla soppressione della Provincia di Crotone, l’assessore regionale all’ambiente Francesco Pugliano ha rilasciato la seguente dichiarazione: “In piazza con i cittadini del Crotonese, per far valere le ragioni di un popolo e di un territorio che vedono la cancellazione della Provincia come un impoverimento grave ed ulteriore. Basti pensare che c’è il fondato rischio che tutto il cosiddetto ‘indotto’ potrebbe seguire la stessa fine dell’Ente locale. Penso, ad esempio, a tutti gli Enti e società collegati, alle difficoltà del personale dipendente della stessa Provincia, a quello delle cosiddette società partecipate che verrebbero a trovarsi privi di qualunque tutela. Penso, invece, che occorre far sapere all’ Italia intera che il territorio crotonese vuole guardare con speranza al futuro, per riscattarsi e crescere, dopo anni di misfatti economici e sociali, e non tornare indietro. Siamo dinanzi ad un provvedimento ingiusto che uccide la speranza. Fa di più, delude tutti noi, nega ogni opportunità di crescita e vanifica ogni sforzo che si sta compiendo, nell’impegno di Governo regionale, per recuperare torti e riequilibrare attenzioni che nel passato sono state avare per Crotone e la sua provincia. La Regione fin da subito, si è attivata per fermare la scelta di cancellare le Province. Naturalmente il procedimento di contestazione costituzionale lo seguiremo fino alla fine, sicuri che ci siano ottimi motivi per far rinsavire il Governo. Tuttavia, l’adesione massiccia di cittadini, consapevoli di un’ingiustizia che si consuma ai loro danni, può senz’altro aiutare a far intendere al Governo che, dietro la scelta di tagliare la Provincia di Crotone, si nasconde “sostanzialmente” una non conoscenza delle tante realtà che compongono l’Italia. Un vizio, quest’ultimo, in cui una politica saggia e ossequiosa dei principi costituzionali, non dovrebbe mai cadere”.  
   
   
TRENTO, DELLAI: RIDURRE I COSTI E AUMENTARE LA PRODUTTIVITA´  
 
Trento, 19 novembre 2012 - Ridurre i costi e aumentare la produttività della pubblica amministrazione; puntare sui giovani e sulle imprese che investono e assumono personale; difendere la coesione sociale: queste le "parole d´ordine" del nuovo Bilancio provinciale, declinate in tutta una serie di misure illustrate il 15 novembre alla prima Commissione consiliare dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai. Che sulla riforma istituzionale ha aggiunto: "Non si torna indietro, non abbiamo alternativa alle gestioni associate se vogliamo continuare a mantenere una rete di istituzioni sul territorio e ad erogare ai cittadini i servizi che richiedono. Il bilancio cala, del 3 per cento. Dobbiamo farcene una ragione, ed usare al meglio le risorse di cui disponiamo. Partendo dalla pubblica amministrazione, che deve accrescere la sua produttività, e dai giovani, incoraggiandoli anche ad intraprendere la strada della creazione di nuove imprese. Al tempo stesso dobbiamo sostenere le imprese che già ci sono, che investono, che producono ricchezza. Tutto ciò con il fine ultimo di difendere la coesione sociale, il valore più grande che i nostri antenati ci hanno lasciato in eredità." E´ iniziata stamani in prima Commissione consiliare la discussione sul Bilancio della Provincia 2013. Ad illustrarne i capisaldi, il presidente Lorenzo Dellai. "Tutti abbiamo, credo, piena consapevolezza del contesto di crisi globale in cui si colloca la manovra - ha detto Dellai - che ha portato ad una grave recessione economica, alla caduta dei consumi interni e alla diminuzione del ruolo della finanza pubblica. In Italia, poi, il processo si è innestato su un tessuto che già aveva dei nodi strutturali da sciogliere da molto tempo. Il Trentino si colloca a metà strada fra media italiana e l´Europa. Abbiamo indicatori migliori della media nazionale ma abbiamo anche molta strada da fare per arrivare alle posizioni di testa a livello continentale ed in particolare rispetto alla Germania. L´effetto delle manovre di finanza pubblica sul nostro bilancio sono note. Recentemente una sentenza della Corte costituzionale ha accolto il ricorso di alcune Regioni a Statuto speciale, stabilendo che lo Stato non può unilateralmente introdurre riserve all´erario a loro carico. Ciò non significa che non dobbiamo compartecipare agli sforzi del Paese ma che il Governo non può fare quello che vuole, ancorché motivandolo come forma di prelievo finalizzata all´abbattimento del debito pubblico nazionale. Quindi è molto forte ora la necessità di un´intesa con Roma, con l´attivazione di un Tavolo trilaterale fra il Governo, il Trentino e l´Alto Adige per aggiornare le previsioni del l´Accordo di Milano. Dal canto nostro, ovviamente, accetteremo un´intesa che sia non lesiva dei principi fondamentali della nostra Autonomia." Venendo nel merito della proposta di Bilancio, che quest´anno ammonta a 4,5 miliardi di euro, dopo avere ricordato che il calo che stiamo registrando non è episodico ma strutturale, e che il Trentino da anni si sta preparando a questa nuova fase, Dellai ha illustrato le quattro priorità sul piano politico. Vediamole: - ridurre il costo e migliorare la produttività della pubblica amministrazione. L´amministrazione provinciale non può limitarsi ad essere efficiente. Deve essere anche più produttiva. Ciò significa migliorarne il funzionamento interno e migliorare contemporaneamente i suoi rapporti con l´esterno, agire sul back office ma anche sul front office. "Non basta solo ridurre le spese - ha sottolineato Dellai - c´è anche un problema legato alla necessità di migliorare l´efficacia reale dell´amministrazione. In questo ragionamento rientra anche la riorganizzazione della rete istituzionale, compresa la gestione associata di alcuni servizi comunali e la funzione dei segretari comunali nei comuni sotto i 2000 abitanti. Non c´è molta alternativa ad andare avanti su questa strada se vogliamo mantenere una rete diffusa di istituzioni sul territorio. Dobbiamo accorpare le funzioni, cioè il back office, per non essere costretti in futuro ad accorpare enti o a sopprimere servizi." - impegno in favore dei giovani. La Provincia ha investito molto in formazione delle risorse umane e in accesso al lavoro, anche con modalità di ingresso dei giovani innovative rispetto al panorama nazionale. Nella nuova Finanziaria ci sono tra l´altro misure contenenti incentivi all´assunzione dei giovami in imprese che fanno innovazione e ricerca e per promuovere l´apertura di attività imprenditoriali all´estero. "In generale - ha proseguito Dellai - vogliamo riservare un´attenzione straordinaria alla creazione da parte dei giovani di nuove imprese. Abbiamo riposizionato 20 milioni di euro di risorse comunitarie per favorire questo processo, specie in settori che l´amministrazione pubblica progressivamente ´libera´ a vantaggio dell´iniziativa privata. Allo stesso tempo abbiamo lanciato un piano per la creazione di oltre un centinaio di start up in Trentino, anche da parte di giovani che provengono dall´esterno, nei campi delle ict ma anche in altri settori strategici, mobilitando fondi di venture capital." - accompagnare le imprese che investono. "Le risorse - ha detto Dellai nell´introdurre questo punto - si possono ripartire se vengono prodotte. Quindi è necessario continuare a sostenere le imprese. Innanzitutto con una politica fiscale straordinaria rispetto al quadro nazionale, usando la leva dell´Irap. Alle misure già previste nel 2012 ne abbiamo aggiunte di nuove: 12 milioni per riduzioni Irap legate alla crescita della produttività. Le imprese che sottoscriveranno i previsti accordi vedranno ridursi la pressione fiscale, e quindi potranno avviare un nuovo ciclo di crescita, al tempo stesso dotandosi di strumenti nuovi, con una maggiore flessibilità negoziata, di cui beneficeranno anche i salari dei lavoratori, perché con gli accordi sulla produttività anche la pressione fiscale sulle buste paga viene diminuita." Nel nuovo Bilancio vengono confermati tutti gli strumenti già in essere per l´accesso al credito, attraverso i Confidi. Entrerà nel vivo la riforma degli incentivi, e verranno messi in campo nuovi strumenti di raccordo fra ricerca, università e impresa, "perché il Trentino è terra di forti investimenti in ricerca ma spesso essi faticano a trovare sbocchi concreti nel mondo produttivo e dei servizi, a produrre innovazione a vantaggio dell´economia e della società." Infine, il previsto nuovo Fondo strategico per sostenere le politiche di investimento, che ha subito un improvviso stop. "Curiosamente - ha detto Dellai - la Commissione legislativa regionale ieri ha cassato un comma che avrebbe reso possibile l´attivazione di questo fondo. Ciò è molto grave, perché abbiamo la necessità di mobilitare strumenti anche diversi rispetto alla finanza pubblica. Sappiamo che nel 2017 verranno meno gli arretrati, e le condizioni poste dal sistema creditizio alle imprese saranno sempre più difficili. Per cui avevamo pensato di mettere in campo uno strumento finanziario nuovo: utilizzare una parte della avanzi della Regione, circa 500 milioni, per dar vita ad un fondo strategico, a cui si sommassero altri 2- 300 milioni da Laborfonds, che a sua volta aveva manifestato la sua disponibilità. Avevamo anche iniziato a contattare realtà del territorio che hanno disponibilità finanziarie, come Itas, per chiedere loro se una parte delle loro risorse potevano essere investite in strumenti finanziari gestiti non dall´ente pubblico ma da soggetti terzi, che potessero fare da volano allo sviluppo locale, oltre che garantire la giusta remunerazione agli investitori. Non capisco perché questo progetto sia stato ´sabotato´. Se manca quell´articolo della legge regionale tutto frana. Ma ci auguriamo che la questione possa ricomporsi." - difendere la coesione sociale. "Questo punto riassume in qualche modo tutti gli altri che abbiamo elencato. Senza coesione sociale infatti non c´è sviluppo, non c´è vera comunità. Continueremo quindi a sostenere il reddito delle fascia sociali a rischio, e ci auguriamo di poter avviare nuovi strumenti per chi rimane senza lavoro, con il varo preventivo della norma di attuazione che attiva la delega prevista dall´Accordo di Milano in tema di ammortizzatori sociali. Penso - ha concluso Dellai - che in Trentino la tensione sociale sia più attenuata rispetto al livello nazionale. Ma dobbiamo impegnati tutti quanti, ed il buon esempio deve venire dalla classe dirigente e dalla politica."  
   
   
UPI, LE PROVINCE TOSCANE A RISCHIO DEFAULT. ECCO LE CIFRE DEL DISASTRO ANNUNCIATO. INCONTRO DEI PRESIDENTI CON I PARLAMENTARI NELLA RIUNIONE DI FIRENZE SARÀ ILLUSTRATO ANCHE IL RICORSO AL TAR CHE SARÀ PRESENTATO CONTRO IL DECRETO DI RIORDINO DELLE PROVINCE. AI PARLAMENTARI RICHIESTO L’IMPEGNO PER LA MODIFICA DEL TESTO  
 
Firenze, 19 novembre 2012 - Le Province toscane sono a rischio default a causa dei tagli e degli obblighi imposti dal Governo. Le cifre del disastro annunciato per il 2013 saranno comunicate dai Presidenti di Provincia della Toscana nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà lunedì 19 novembre (alle ore 12.30) nella sala Oriana Fallaci di Palazzo Medici Riccardi, in via De’ginori 8 a Firenze. L’incontro dei Presidenti con i giornalisti è programmato al termine della riunione con i parlamentari toscani organizzata nella stessa mattinata dall’Upi. L’appuntamento di Firenze servirà anche per illustrare il ricorso che le Province toscane presenteranno al Tar a seguito dell’incontro, contro il decreto legge sul riordino delle Province. Ai parlamentari toscani verrà richiesto il massimo impegno affinché il testo del decreto venga modificato durante la fase di discussione per la conversione in legge.  
   
   
VENETO: IVA AL 22 PER CENTO  
 
Venezia, 19 novembre 2012 - “Dal laboratorio d’alchimia del Parlamento sta uscendo una Legge di stabilità, ovvero una Finanziaria, che in estrema sintesi debilita ulteriormente la capacità di spesa delle famiglie, prevede di fatto nuove entrate fiscali e nulla tocca delle costose strutture statali e nemmeno di quelle parlamentari. Per dirla come un vecchio proverbio: l’unico vero risultato è che si spenderà più per vestire e la stessa somma per il cibo, salvo inflazione ormai irrecuperata e irrecuperabile”. Franco Manzato, assessore alla tutela del consumatore del Veneto, traccia un’analisi sommaria dei contenuti della proposta che andrà all’approvazione definitiva delle Camere, “ad un anno di governo Monti – aggiunge – i cui numeri sono un Pil al –2,3 per cento, una maggiore spesa per interessi di Bot su un debito Statale ormai ai 2 mila miliardi, un calo feroce di consumi e di domanda interna dell’ordine del 4 – 5 per cento effettivo, una diminuzione per ora inarrestabile dell’occupazione, una pressione fiscale senza eguali al mondo e nella storia in cambio di quasi nulla”. “Tutto questo è certo effetto anche di una crisi straordinaria – dice ancora Manzato – affrontata finora, però, solo dal punto di vista delle necessità finanziarie dello Stato, che al suo sembra il relitto di un realismo socialista fuori tempo massimo e si definisce all’esterno, purchè lo si paghi e non si pretenda. Per me il fatto più sconvolgente è la bussola che guida la mano predona di Roma, è cioè la convinzione che gli italiani abbiano vissuto e vivano al di sopra delle loro possibilità e non che sia lo Stato a vivere al di sopra delle possibilità dei suoi cittadini: testimonianza di un apparato, di una classe politica e di lobby economiche che ormai hanno ampiamente perso di vista la gente e vivono in un altro pianeta, dove atri e logge sembrano la stessa cosa”. “Il testardo aumento dell’Iva – secondo Manzato – non compenserà nemmeno il calo inevitabile dei consumi e impoverirà una volta di più i redditi fissi tutti, a partire ovviamente dai più bassi. Ma fanno sorridere anche gli scarsi benefit, come le sedicenti per il mantenimento dei figli, che sembrano calcolate da incalliti single sterili. A questi, su un’altra partita, si aggiunge il taglio delle indicizzazioni alle pensioni cosiddette “d’oro”, quelle cioè 6 volte il minimo, lordo, per riparare a errori pratici e concettuali di una riforma che ha privato i nostri figli e moltissimi anziani delle pensioni stesse, quasi fossero stati loro a deciderne le regole. Ma allora certi stipendi che cosa sono? Platino diamantato esentasse?”. “Di certo la faccenda Iva è la più becera: perché sostanzialmente dannosa, perché non punisce gli evasori ma i redditi da lavoro, perché rende ancora meno concorrenziali i nostri servizi (penso all’economia turistica), perché impoverirà ulteriormente la nostra economia. Il tutto senza che si vedano sacrifici predicati e di fatto irrealizzati da parte di coloro che li impongono agli altri”.  
   
   
CALABRIA: LA GIUNTA REGIONALE HA APPROVATO LA VARIAZIONE DI BILANCIO PER CONTRIBUITI AGLI ENTI LOCALI AI FINI DELL’ACCESSO ALLA CONCESSIONE DI MUTUI  
 
Catanzaro, 19 novembre 2012 - La Giunta regionale si è riunita sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Scopelliti, con l’assistenza del Dirigente generale Francesco Zoccali. Su proposta dell’assessore al Bilancio Giacomo Mancini sono state approvate una serie di variazione di bilancio. Tra queste quella relativa alle spese per contributi in annualità agli Enti Locali ed alle loro associazioni per favorire l’accesso alla concessione di mutui, da parte della Cassa Dd.pp., relativi ad opere di interesse regionale; quella relativa all’assegnazione di fondi dallo Stato a carico del Fondo per lo sviluppo e la coesione a valere sul Par Calabria Fas 2007-2013 per interventi di rilevanza strategica regionale per l’attuazione del Piano nazionale per il Sud e quella relativa all’assegnazione di fondi dallo Stato, a valere sul Fondo Nazionale per la Montagna.  
   
   
NUOVO ACCORDO TRA REGIONI E GOVERNO SU AMMORTIZZATORI SOCIALI LIGURIA: APPELLO AL GOVERNO PER NON SOTTOVALUTARE IMPORTANZA AMMORTIZZATORI SOCIALI. RISORSE TROPPO ESIGUE  
 
Genova, 19 novembre 2012 - In arrivo in Liguria nuove misure per la gestione delle situazioni lavorative derivanti dal perdurare dello stato di debolezza produttiva del paese. In attesa del nuovo regime di ammortizzatori sociali che sarà applicato dal Governo dal 2013 al 2016 che conferma per le Regioni la possibilità di autorizzare la cassa integrazione e la mobilità, è prevista in Liguria una fase transitoria di sei mesi che prenderà il via il 31 dicembre di quest’anno e si concluderà a giugno del 2013. Per quanto riguarda la cassa integrazione guadagni è prevista la possibilità di autorizzarla, oltre il 31 dicembre di quest’anno e per sei mesi, tenendo conto della disponibilità finanziaria come già convenuto con Anci, Province, Direzione regionale del lavoro, Inps, Camera di Commercio, organizzazioni sindacali e associazioni datoriali. Novità anche sul fronte dell’indennità per la mobilità in deroga che verrà ampliata dagli attuali 68 giorni a 6 mesi dalla data di licenziamento, termine entro il quale è possibile presentare la richiesta di autorizzazione alla Regione. Inoltre sempre per la mobilità la Regione potrà autorizzare d’ufficio la proroga sulla base della richiesta avanzata dai lavoratori interessati in forma congiunta e con l’ausilio delle organizzazioni sindacali. Le nuove misure sono state illustrate quest’oggi dall’assessore al lavoro della Regione Liguria, Enrico Vesco e saranno portate in Giunta domani per l’approvazione definitiva. “Di fronte ad una crisi ancora evidente e forte – spiega l’assessore Vesco – abbiamo voluto dare certezze a tutti i lavoratori. Ormai pare certo che gli ammortizzatori sociali verranno estesi dal Governo fino al 2016 e in attesa delle nuove disposizioni da oggi la Regione Liguria è in grado di concedere sei mesi di cassa integrazione a tutti coloro che sono in cassa e la devono rinnovare e a chi ne ha necessità”. Preoccupazioni da parte dell’assessore al lavoro della Regione Liguria sono state espresse sul fronte delle risorse nazionali per gli ammortizzatori sociali, considerate per il 2013 assolutamente insufficienti. “A livello nazionale – spiega Vesco – si parla di 1 miliardo di euro che per la Liguria si tradurrebbero in 20 milioni , troppo pochi per far fronte a tutte le emergenze, meno di un terzo di quello che abbiamo speso quest’anno”. Risale all’8 agosto 2011 il precedente accordo quadro sottoscritto tra Regione Liguria e parti istituzionali e sociali che prevedeva la concessione di ammortizzatori sociali in deroga e della mobilità, fino al 31 dicembre 2012. Un’intesa che includeva anche interventi per favorire l’occupazione che continueranno, tramite la presa in carico dei centri per l’impiego insieme ad una serie di misure formative di orientamento al lavoro. Ammontano a 7.440 i lavoratori liguri che hanno beneficiato della cassa integrazione guadagni dal 1 gennaio 2011 al 25 ottobre 2012. Di questi 4.021 a Genova, 1.862 alla Spezia, 1.235 a Savona e 322 a Imperia. Nello stesso periodo sono stati 800 i lavoratori liguri messi in mobilità, di cui 571 a Genova, 148 alla Spezia, 62 a Savona e 42 a Imperia. Per quanto riguarda l’andamento della cassa integrazione guadagni ammontano a 1.994.379 le ore autorizzate nel settembre e ottobre del 2011. Una cifra che sale a 2.554.002 l’anno successivo nel settembre e ottobre del 2012, facendo registrare un aumento netto di 559.623 ore, pari ad un incremento del 28,1%. Dal 2005 al 2012 si è passati da 7 lavoratori autorizzati in Liguria, tra cassa integrazione guadagni e mobilità a 29.475 lavoratori che hanno usufruito degli ammortizzatori sociali per 111 milioni di risorse stanziate dallo Stato.  
   
   
CALABRIA: IL PRESIDENTE SCOPELLITI HA INCONTRATO I SINDACATI: “RISPOSTE CONCRETE PER I LAVORATORI, IMPEGNO PER REPERIRE NUOVE RISORSE MA SERVONO LE RIFORME”  
 
Catanzaro, 19 novembre 2012 – A Palazzo Alemanni il 15 novembre il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha incontrato le confederazioni regionali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Alla riunione hanno preso parte anche la Vicepresidente Antonella Stasi, gli Assessori Luigi Fedele, Giacomo Mancini e Michele Trematerra e i Dirigenti Generali Bruno Calvetta e Pietro Manna. Nel corso dell’incontro è stato tracciato il quadro delle azioni messe in campo dalla Regione per fare fronte alle situazioni di emergenza, determinate dai vincoli imposti dal Patto di Stabilità interno. Per quanto attiene al comparto Forestazione, il Presidente ha comunicato l’avvenuta erogazione nei confronti dell’Afor e dei Consorzi di Bonifica di 6,2 milioni di euro come anticipo per le attività di formazione del mese di novembre. Attraverso il meccanismo della certificazione dei crediti e delle anticipazioni di liquidità, sono state inoltre garantite risorse per 1,2 milioni di euro quale residuo spettanze del personale forestale nel mese di luglio e per 11,5 milioni di euro relative alle spettanze del mese di agosto. Tali risorse saranno accreditate all’esito della conclusione della procedura di anticipazione, già avviata dagli istituti di credito coinvolti dalla Regione. Inoltre, attraverso la variazione di bilancio approvata nel corso dell’odierna riunione della Giunta Regionale, sono stati messi a disposizione altri 30 milioni di Fondi Fas di cui alla Delibera Cipe n.68 per le mensilità di settembre e ottobre, anch’esse da trasferire all’Afor ed ai Consorzi di Bonifica attraverso la procedura di certificazione dei crediti e di anticipazione di liquidità. Attraverso le medesime procedure, in favore dell’Arssa saranno erogati 6,2 milioni di euro quale trasferimento V tranche 2012. Nel settore trasporti, sono già stati effettuati trasferimenti per 500.000 euro quale contributo straordinario a Ferrovie della Calabria per spese di carburante ed è stata pagata una mensilità del personale per 2 milioni di euro. In arrivo le risorse per le aziende di trasporto su gomma: più di 11 milioni per il primo acconto Iv trimestralità, 12 milioni per il secondo acconto, assicurate attraverso la procedura di certificazione dei crediti e di anticipazione di liquidità. La stessa procedura garantirà risorse per oltre 6 milioni di euro, da destinare al trasporto pubblico su ferro. Per quanto attiene al personale socialmente utile e di pubblica utilità, attraverso la certificazione dei crediti ai comuni, sono disponibili risorse per 2,6 milioni di euro, riguardanti i sussidi per gli Lpu dei mesi di settembre e ottobre. La Giunta Regionale ha, infine, avviato l’iter per una variazione compensativa al Bilancio Regionale attraverso la quale reperire ulteriori 4 milioni di euro da destinare alle emergenze sociali. “Abbiamo messo in campo, con un grande sforzo, tutte le azioni possibili per dare imminenti risposte ai lavoratori – ha dichiarato il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti – nonostante le ristrettezze economiche ed i vincoli imposti dal Patto di Stabilità. Adesso la palla passa ai beneficiari, che dovranno esperire in fretta gli adempimenti necessari per consentire agli istituti di credito di erogare le anticipazioni di liquidità. In tal senso è fondamentale, per tutte le componenti, vigilare affinché ciascuno faccia la propria parte. La volontà dell’Amministrazione regionale è quella di salvaguardare i livelli occupazionali e dare dignità ai lavoratori. Cercheremo di reperire ulteriori somme da destinare ad emergenze e criticità, ma ribadiamo la necessità di porre in essere le riforme in tempi brevi. Vogliamo garantire a tutti un futuro sereno – ha concluso il Presidente Scopelliti – per cui bisogna confrontarci seriamente e porre in essere interventi concreti per razionalizzare i settori che presentano criticità”.  
   
   
PIEMONTE: PATTO TRA GENERAZIONI PER AIUTARE I GIOVANI IMPRENDITORI  
 
Torino, 19 novembre 2012 - C’è tempo fino al 28 novembre per aderire al “Patto generazionale per la competitività”, che vuole favorire l’avvio di un’attività economica da parte dei giovani mediante il sostegno di imprenditori esperti, già affermati sul mercato. Previsto dal Piano Giovani della Regione Piemonte, il bando conta su un primo stanziamento di 500.000 euro, ed è stato presentato il 15 novembre dagli assessori regionali allo Sviluppo economico, Massimo Giordano, e al Lavoro e Formazione professionale, Claudia Porchietto, e dal segretario generale di Unioncamere Piemonte, Paolo Bertolino. Gli imprenditori o titolari di partita Iva già affermati sul mercato potranno avere un voucher di 10.000 euro per accompagnare i giovani nell’avvio dell’attività per 20 ore mensili per tutto il 2013 (agosto escluso). La realizzazione del progetto consentirà la creazione di un network finalizzato allo scambio di buone prassi e alla condivisione di esperienze per sostenere e incentivare lo sviluppo dell’imprenditoria e il rafforzamento delle realtà già esistenti. Segnali d’interesse sono arrivati finora dall’artigianato d´eccellenza, dai servizi alle persone e dalle attività commerciali. “Sarà un ottimo strumento di sostegno per neoimprenditori - ha commentato Giordano - che permetterà ai giovani di recepire conoscenze e testimonianze d’esperienza. E’ inoltre un’opportunità per offrire un momento di confronto fra imprese, consentendo una maggiore apertura nei confronti di giovani imprenditori”. “Con questa misura - ha rilevato Porchietto - offriamo un panel completo di sostegno ai giovani per l´avvio di impresa. La formula del patto generazionale credo che possa essere vincente anche per mettere a fattore comune dei giovani l’esperienza e le eccellenze di quegli imprenditori che oggi considero veri e propri ambasciatori piemontesi nel mondo” L’assessore Giordano ha inoltre annunciato che grazie al bonus Irap sono stati creati in Piemonte oltre 10.500 posti di lavoro e più di 5.500 giovani sono stati assunti nel 2011 con contratto a tempo indeterminato grazie al Piano Giovani. Http://www.regione.piemonte.it/pianogiovani/07_pat.htm    
   
   
LAVORO: I, SEMPLIFICATO REGOLAMENTO ANTI-DISOCCUPAZIONE IN FVG  
 
Trieste, 19 novembre 2012 - Semplificato e aggiornato per renderlo coerente al quadro normativo nazionale a partire dall´1 gennaio 2013, quando decorrerà anche la revisione dell´assetto degli ammortizzatori sociali con l´introduzione di una nuova misura unica destinata a sostituire le diverse forme di tutela finora previste. Così, dopo l´odierno via libera della Giunta regionale alle modifiche presentate dall´assessore al Lavoro, Angela Brandi, si presenta il Regolamento recante indirizzi e procedure in materia di azioni volte a favorire l´incontro tra domanda e offerta di lavoro e a contrastare la disoccupazione di lunga durata. Il documento sarà ora trasmesso al Consiglio delle Autonomie locali (Cal) per l´espressione del parere di competenza.  
   
   
VALLE D’AOSTA: AVVIO DEL PROGETTO ECCOCI!  
 
Aosta, 20 novembre 2012 - L’assessorato della sanità, salute e politiche sociali informa che sono aperte le iscrizioni al progetto Eccoci! organizzato dalla Cooperativa sociale Indaco di Aosta e finanziato con fondi regionali. L’iniziativa è rivolta alle persone disabili di età compresa tra i 6 e i 55 anni residenti sul territorio valdostano e in possesso dell’attestazione dell’handicap ai sensi della legge 104 del 5 febbraio 1992, con priorità per coloro che sono in situazioni riconosciute di gravità ai sensi dell’art.3 della legge di cui sopra. Eccoci! è un servizio assistenziale a chiamata ideato per rispondere, da un lato, alle necessità improvvise o anche programmate di non poter assistere i propri familiari, e, dall’altro, alle richieste delle famiglie di poter disporre di momenti di sollievo anche solo per le proprie esigenze di vita: come ad esempio andare al cinema o a cena o da amici che non hanno la casa accessibile. Si tratta di una proposta assistenziale/educativa strutturata e continuativa volta a promuovere il mantenimento e il recupero delle abilità cognitive e pratiche, a incrementare i livelli di autonomia personale e sociale, ad aumentare il livello di benessere soggettivo percepito attraverso lo svolgimento di attività da svolgere in compagnia di personale qualificato in grado di rispondere sia alle esigenze assistenziali e di cura della persona che alle esigenze relazionali, ludiche e di implementazione delle proprie capacità. Le domande di iscrizione devono essere presentate alla Cooperativa Indaco di via Bramafam, 26/a, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle ore 12.30. Per la realizzazione del progetto è prevista una minima compartecipazione da parte delle famiglie che sarà calcolata in base all’Isee. In sede di iscrizione occorre presentare la copia del verbale di certificazione della legge 104, la dichiarazione Isee e la scheda sanitaria. Per informazioni e iscrizioni: Cooperativa Indaco, tel. 0165/33221 – cell. 348/9162391 – fax 0165/41588 - email: dimmi@coopindaco.It    
   
   
CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA, DAL MINISTERO 30 MILIONI PER COPRIRE IL 2012 IN TOSCANA  
 
Firenze, 19 novembre 2012 - L’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini ha firmato il 16 novembre a Roma un accordo fra ministero del lavoro e Regione Toscana per la copertura della cassa integrazione in deroga fino alla fine del 2012: alla Toscana saranno assegnati 30 milioni di euro. “Stiamo lavorando – ha aggiunto l’assessore che è anche coordinatore della commissione lavoro della Conferenza delle Regioni – per consentire alla Conferenza delle Regioni una decisione in tempi rapidi su un’ipotesi di accordo sulla cassa integrazione in deroga per l’anno 2013 che ne confermi la gestione da parte delle Regioni e che parta, intanto, dalle risorse disponibili. Stiamo agendo con senso di responsabilità istituzionale per cercare di dare quelle risposte che tanti lavoratori e tante imprese attendono con comprensibile ansia. Cercheremo naturalmente di collaborare con il Ministero perché prosegua il dialogo con il Governo e con il Parlamento per reperire le indispensabili risorse aggiuntive”. L’assessore nel corso dell’incontro al ministero, aveva fatto presente la preoccupazione delle Regioni per le difficoltà legate alla sottostima delle risorse per la cassa integrazione in deroga che, ad oggi, non superano per il 2013 gli 800 milioni, di cui 650 destinati direttamente alle Regioni e 150 gestiti a livello centrale, mentre sono stati erogati nel 2011 1,7 miliardi e per il 2012 si stimano oltre 2 miliardi. “Si tratta di preoccupazioni avvertite e condivise – ha detto – anche dal ministro del Lavoro Elsa Fornero”. In Toscana le ore autorizzate di cassa integrazione in deroga sono passate da 21.352.544 del 2010 a 20.859.986 del 2011. Per l’anno in corso, le ore autorizzate sino ad oggi sono circa 20.715.764 e se consideriamo l’andamento degli ultimi tre mesi, caratterizzati da un numero di richieste pervenute che spesso equivalgono al raddoppio di quelle registrate per gli stessi me  
   
   
BOLZANO: GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE. PRESENTATE LE INIZIATIVE  
 
Bolzano, 19 novembre 2012 - Sono varie le iniziative programmate dalla Commissione provinciale per le pari opportunità assieme al Servizio Donna in occasione della ricorrenza della Giornata internazionale contro la violenza alle donne e presentate, giovedì 15 novembre 2012, a Palazzo Widmann, dalla presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità Ulrike Oberhammer e dall´assessore provinciale alle pari opportunità Roberto Bizzo. Il 25 novembre di ogni anno si celebra a livello mondiale la Giornata internazionale contro la violenza alle donne sancita dall´Onu nel 1999. Fatti di violenza nei confronti di donne sono più che mai attuali anche in Alto Adige. Sempre più donne sono ogni giorno vittime di diverse forme di violenza; quante donne ne siano effettivamente coinvolte, non è dimostrabile. Per vergogna o per paura, molte vittime non hanno il coraggio di denunciare il loro aggressore o addirittura di raccontare pubblicamente la loro storia personale. Sempre più frequentemente le vittime chiedono aiuto ai consultori altoatesini. Accanto a queste strutture, è comunque compito dell´intera società sostenere queste donne nella loro lotta contro la violenza. Che come ha sottolineato l´assessore provinciale alle pari opportunità Roberto Bizzo, oltre a quella fisica ha foremmeno appariscenti e così meno facilmente eradicabili: si va dalla violenza psicologica, alle differenze salariali o di carriera. La Provincia è impegnata su più fronti per contrastare tali fenomeni e per laconciliazione della vita familiare con quella professionale. È fondamentale parlare del fenomeno e soprattutto non lasciare da sole le donne. Per la vicepresidente della Commissione provinciale per le pari opportunità, Franca Toffol, è di assoluta importanza giungere ad una profonda modifica del contesto socio-culturale generale in Italia, ancora connotato da arretratezza culturale e carenze di tutela giuridica. Da qui la necessità che ogni donna ed ogni uomo spezzi l´omertà sui fenomeni di violenza sulle donne. La Commissione provinciale alle pari opportunità assieme al Servizio Donna della Provincia, come ha detto la sua presidente Ulrike Oberhammer, ha individuato varie iniziative per richiamare l´attenzione sul fenomeno della violenza alle donne e per combatterlo. In particolare, sarà riproposta la campagna del Fiocco Bianco, "White Ribbon Campaign": dal 25 novembre (giornata internazionale contro la violenza alle donne) al 10 dicembre (giornata dei diritti umani), l´invito a portare un fiocco bianco come segno di impegno personale a non commettere mai e a non tollerare la violenza contro le donne. Tale campagna, nata nel 1991 in Canada a seguito di un inquietante fatto di cronaca, è la più vasta azione al mondo condotta da uomini che operano per porre fine a questa forma di violenza. L´assessore Bizzo la Commissione provinciale pari opportunità invitano gli uomini e le associazioni maschili dell´Alto Adige ad aderire a questa iniziativa di carattere internazionale contro la violenza contro le donne, indossando il fiocco bianco, come segno tangibile del proprio impegno. Simbolo della campagna è il fiocco bianco che deve essere indossato in modo visibile dal maggior numero di uomini. L´obiettivo perseguito, come ha ricordato Helmuth Sinn, direttore della Ripartizione lavoro, è quello di coinvolgere gli uomini affinché essi diventino parte attiva della soluzione del problema della violenza maschile contro le donne. I fiocchi bianchi, come ha ricordato Sinn, sono stati spediti al presidente della Provincia, a tutti i consiglieri e agli assessori provinciali uomini ed a tutti i sindaci uomini della provincia. I fiocchi bianchi possono essere ritirati presso la Commissione provinciale per le pari opportunità e il Servizio donna in Via Dante 11, Bolzano (tel. 0471 41 69 50, e-mail: serviziodonna@provincia.Bz.it  ) È stata presentata, inoltre, la campagna di sensibilizzazione, che mantenendo lo slogan già utilizzato "Parlane! Apri gli occhi! Ascolta!: Stop alla violenza contro le donne!" propone manifesti (saranno posizionati a 23 fermato dell´autobus dislocate in territorio altoatesino) caratterizzati dall´immagine scattata appositamente dalla fotografa meranese Brigitte Niedermair. L´immagine, come ha spiegato l´artista, si compone di un centinaio di coltelli da cucina che formano una sorta di lacrima rovesciata e che rappresentano l´onda della violenza contro le donne perpetrata spesso proprio con coltelli tra le mura domestiche, un ammasso di coltelli che termina con una scia di sangue, che simboleggia le morti violente delle donne spesso causate da partner, mariti, padri. La violenza sulle donne in provincia di Bolzano riportata nelle cronache locali finora è stata raccolta dal Servizio Donna sotto forma cartacea; dal 2012 per la prima volta è disponibile online. Sono state presentate le pubblicazioni la riedizione di "Consigli per la scurezza per le ragazze" ed il nuovo numero di "eres-infodonne" incentrato sul tema della violenza contro le donne che reca in copertina l´immagine di Brigitte Niedermair. Infine sono intervenute Elisabeth Tribus, presidente dell´Associazione "Frauen helfen Frauen" che dispone di dieci punti di riferimento a livello provinciale per le donne in difficoltà. Tra il resto ha sottolineato la necessità di agire sugli attori delle violenze. Le ha fatto seguito Petra Fischnaller, collaboratrice della Casa delle Donne di Merano che ha ricordato come nel 2011 vi siano state accolte 34 donne e 41 bambini di cui 18 donne e 22 bambini attraverso il servizio di pronto intervento operativo 24 ore su 24.  
   
   
0GGI CONVEGNO A FIRENZE SU: LA DIGNITÀ DELLA DONNA NEI MEDIA  
 
Firenze, 19 novembre 2012 - “Ddd - Donne, Diritti, Dignità” è un progetto a respiro nazionale promosso dal Soroptimist International d’Italia: una serie di azioni concrete (per esempio concorsi per gli studenti delle scuole) e momenti di studio e riflessione, con l’obiettivo di creare maggiore consapevolezza, proponendo modelli positivi, in relazione agli esempi culturali e di comportamento che Tv e media offrono della figura femminile. Spesso infatti la comunicazione di massa e commerciale “ingabbia” la donna in modi e ruoli stereotipati e distorti, nei quali il corpo femminile viene strumentalizzato e il rapporto donna-uomo impoverito dai luoghi comuni. Soroptimist International d’Italia ha inoltre confermato la sua adesione all’Appello Donne e media promosso da Gabriella Cims, Consigliere del Ministero dello Sviluppo Economico, che ha già portato alle modifiche nel Contratto di servizio pubblico radiotelevisivo, il quale impegna la Rai a una programmazione “rispettosa della figura femminile e della dignità umana, culturale e professionale della donna”. Infine, sono in fase di svolgimento nell’ambito del Tavolo tecnico convocato dal Ministro Fornero i lavori per l’adozione di un Codice deontologico “Donne e Media” e l’insediamento del relativo Comitato per l’attuazione e controllo. Il 19 novembre Club Firenze Due, con la sua Presidente Valeria Santini, invita quindi la cittadinanza ad approfondire il tema della figura femminile trasmessaci dai media, con l’obiettivo di avviare un momento di confronto su questo tema. Oltre a Gabriella Cims saranno presenti: la Senatrice Vittoria Franco, la cui attività professionale è stata dedicata all’etica e alla teoria politica, con particolare attenzione per gli studi di genere e l’empowerment femminile. Come parlamentare si è occupata di temi eticamente sensibili, dei diritti delle donne, oltre che di scuola, università, ricerca, cultura e spettacolo; nella Xv legislatura è stata particolarmente impegnata per rinnovare la legislazione sul cinema e sullo spettacolo. È inoltre autrice di numerose pubblicazioni sul pensiero e la situazione dei diritti delle donne. Sarà presente la Consigliera della Regione Toscana Stefania Fuscagni, tra l’altro Socia del Club Soroptimist Firenze Due: è stata Pro-rettore dell´Università di Firenze, e per due mandati membro del Consiglio Universitario Nazionale e del Cnr. Accanto all’attività politica e istituzionale, con particolare attenzione al mondo e alle problematiche femminili, si occupa di cultura e reinserimento di donne in situazioni di disagio sociale. Parteciperà al confronto anche Laura Cantini, Vicepresidente della Giunta della Provincia di Firenze. Http://www.soroptimist-firenzedue.it    
   
   
GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE  
 
Aosta, 19 novembre 2012 - Nella seduta del 16 novembre, il Governo regionale ha approvato la partecipazione dell’Amministrazione regionale, in particolare dell’Assessorato della sanità, salute e politiche sociali, alla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne del 25 novembre 2012. Si svolgerà lunedì 19 novembre 2012 alle ore 11.30 nel salone di Palazzo Darbelley (sede dell’Assessorato della sanità, salute e politiche sociali), la conferenza stampa di presentazione delle iniziative organizzate per la celebrazione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Parteciperanno l’Assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali Albert Lanièce, l’Assessore al turismo, sport, commercio e pari opportunità del Comune di Aosta Patrizia Carradore, il dirigente della struttura regionale Famiglia e politiche giovanili Patrizia Scaglia, la Consigliera regionale di parità Nadia Savoini, la Presidente della Consulta regionale per le pari opportunità Luciana Blanc Perotto e Anna Castiglion dell’Azienda Usl Valle d’Aosta. Dal 2006 la Rete del 25 novembre, espressione del gruppo interistituzionale sul disagio femminile, coordinato dall’Assessorato, promuove, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, una serie di iniziative finalizzate a sensibilizzare la popolazione in merito a questo problema, drammaticamente attuale e diffuso anche nella nostra società. Il programma di quest’anno prevede alcuni momenti di incontro e approfondimento articolati nelle giornate di venerdì 24, sabato 25 e lunedì 26 novembre. Nella serata di venerdì si terrà un incontro con Silvia Bona operatrice di Emergency in Sierra Leone sul tema La violenza contro le donne nelle guerre dimenticate. La giornata di sabato si articolerà con un Flash mob Consapevole tango. L’amore non e mai violenza, tango e letture ad alta voce contro la violenza sulle donne per le vie e le piazze di Aosta e una serie di set fotografici. La giornata di lunedì sarà dedicata a un incontro con i partecipanti del Progetto Orizzonti: sviluppo interventi integrati di prevenzione e contrasto della violenza di genere.  
   
   
BOLZANO: PIÙ QUALITÀ DI VITA NELLE REALTÀ COMUNALI GRAZIE ALLA PARTECIPAZIONE CIVICA  
 
Bolzano, 19 novembre 2012 - Migliorare la qualità di vita, accrescere la partecipazione civica e la salute a livello locale coinvolgendo anche i soggetti socialmente più deboli: questo l´obiettivo del progetto Interreg Iv "Comune sano: dialogare, partecipare, crescere insieme" portato avanti negli ultimi due anni da cinque Comuni altoatesini e cinque realtà comunali del Cantone svizzero dei Grigioni. Gli esiti sono stati presentati il 16 novembre, in occasione del convegno conclusivo organizzato al Palazzo 2 della Provincia a Bolzano al quale è intervenuto l´assessore provinciale alla sanità Richard Theiner. Nell´ambito del progetto Interreg Iv intitolato "Insieme sano - gemeinsam gesund" i cinque Comuni altoatesini (Tubre, Badia, Varna, San Martino in Passiria e Trodena) e altrettanti Comuni del Cantone svizzero dei Grigioni (Sur, Samedan, Trimmis, Domat/ems e Rossa) hanno promosso e attuato nell´ultimo biennio una serie di iniziative destinate a promuovere la partecipazione civica. Le esperienze così maturate sono state presentate nell´ambito dell´odierno convegno organizzato a Bolzano dalla Fondazione Vital. Il progetto transfrontaliero biennale era guidato dai principi di corresponsabilità dei Comuni partecipanti, di partecipazione attiva della cittadinanza, e di possibili soggetti moltiplicatori, e di creazione di competenze in tutti quelli coinvolti. "È indubbio che le amministrazioni che offrono ai propri cittadini la possibilità di esprimere esigenze e bisogni e di concorrere attivamente alla definizione dell´ambiente in cui vivono sono anche disposti ad assumere maggiori responsabilità per il proprio Comune" come ha riconosciuto l´assessore provinciale alla sanità Richard Theiner. I partecipanti all´incontro sono stati concordi nell´affermare che la promozione di condizioni di salute e di benessere nelle realtà in cui si vive va operata laddove le persone vivono, lavorano e trascorrono il tempo libero. "Non è sufficiente concentrarsi sulle cure, le terapie e la riabilitazione dei soggetti malati: i sistemi sanitari moderni ridefiniscono il proprio orientamento adoperandosi per assicurare ai cittadini condizioni di vita sana nella realtà stessa in cui vivono e operano, ossia negli asili e nelle scuole, sul posto di lavoro, nelle residenze per anziani, nel paese e nel quartiere ed è proprio in queste realtà che la promozione comunale della salute ha da intervenire" come ha ricordato Franz Plörer, direttore della Fondazione Vital. Nell´attuazione del progetto i Comuni del Cantone svizzero dei Grigioni hanno incentrato le iniziative principalmente sulla terza età. Nel corso di diverse incontri di sensibilizzazione e riflessione sul futuro si è promosso in particolare lo scambio di esperienze tra la generazione più giovane e quella più vecchia. I Comuni hanno inoltre realizzato diverse proposte a favore e in collaborazione con gli anziani come incontri pomeridiani di ballo ma anche consulenze volte a facilità il rapporto con computer e telefonini fornite da pensionati più esperti a coetanei meno familiari con le nuove tecnologie. In Alto Adige le iniziative si sono invece rivolte a diversi gruppi: bambini, ragazzi, famiglie e neoresidenti. Nell´ambito del progetto è stato inoltre condotto in collaborazione con l´Eurac un sondaggio on-line sulla qualità della vita. A guidare il Progetto Interreg Iv per l´Alto Adige è stata la Ripartizione Famiglia e Affari sociali. La Fondazione Vital ha curato in buona parte la fase operativa e il coordinamento del progetto transfrontaliero in quanto centro d´eccellenza per la promozione della salute in Alto Adige. Per i Comuni svizzeri, il coordinamento del progetto e l´affiancamento strategico sono stati affidati all´Ufficio di Igiene Pubblica dei Grigioni mentre il Centro di competenza svizzero per la promozione della salute e la prevenzione, Radix, ha curato i contenuti, i report e la valutazione del programma.  
   
   
FVG, GARANTE MINORI: APPROVATO QUADRO ATTIVITÀ 2012-2013  
 
 Pordenone, 19 novembre 2012 - Su proposta dell´assessore all´Istruzione e Famiglia, Roberto Molinaro, la Giunta regionale ha approvato il Quadro delle attività 2012-2013 della funzione di garante dell´infanzia e dell´adolescenza. Il documento definisce gli indirizzi generali e le priorità di azione per l´attuazione dei diritti riconosciuti alle persone di minore età in Friuli Venezia Giulia. Con la legge regionale 7/2010 la Regione ha istituito la funzione di garante dell´infanzia e dell´adolescenza, il cui esercizio è assicurato da una specifica struttura di riferimento (direzione dell´Istruzione, Università, Ricerca, Famiglia, Associazionismo e Cooperazione), con articolazioni nel territorio regionale, al fine di assicurare in tutto il Friuli Venezia Giulia l´attuazione dei diritti riconosciuti alle persone di minore età. "Questa legge - afferma l´assessore Molinaro - definisce puntualmente i compiti inerenti a questa funzione, riconducibili sia a iniziative di promozione della conoscenza dei diritti dell´infanzia e dell´adolescenza, sia ad azioni di tutela e protezione dei diritti delle persone di minore età, oltre che alla vigilanza sull´applicazione delle normative vigente in materia. La funzione di garante dell´infanzia e dell´adolescenza assume un essenziale ruolo propulsivo per la piena attuazione dei diritti riconosciuti alle persone di minore età, in conformità ai principi e agli obiettivi della Convenzione Onu 1989 sui diritti del fanciullo". Il Quadro delle attività si riassume in tre grandi ambiti: quello della promozione dei diritti dell´infanzia, quello di protezione e tutela dei diritti dell´infanzia e quello delle azioni strumentali. Ogni ambito a sua volta prevede delle "attività" e delle "azioni". Nell´ambito della promozione dei diritti dell´infanzia troviamo l´attività di diffusione della conoscenza dei diritti dell´infanzia e dell´adolescenza con le azioni di formazione sui diritti dei minori nelle istituzioni scolastiche, formativa su tematiche di specifico interesse per i minori, di sensibilizzazione delle Amministrazioni locali sui diritti dei bambini, di realizzazione di pubblicazioni in tema di diritti dei minori. L´attività di promozione di iniziative a tema per la diffusione di corretti stili di vita con azioni di sensibilizzazione al corretto utilizzo delle nuove tecnologie; attività di partecipazione, protagonismo e cittadinanza dei ragazzi; attività di espressione di pareri su proposte di atti normativi. Nell´ambito di protezione e tutela dei diritti dell´infanzia vi sono le attività di monitoraggio e vigilanza sui mezzi di comunicazione; attività di raccolta di segnalazioni su casi di violazione dei diritti dei minori; attività di raccolta ed elaborazione di dati relativi alla condizione dell´infanzia e dell´adolescenza. L´ambito delle azioni strumentali riguarda network e collaborazioni, sito web, newsletter, rubrica periodica, pubblicità e mass-media e la Giornata internazionale dei diritti dell´Infanzia.