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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Giugno 2013
UE: IL CONSIGLIO MINISTRI SU OCCUPAZIONE, POLITICA SOCIALE E MINISTRI DELLA SALUTE, 20-21 GIUGNO 2013, LUSSEMBURGO  
 
Bruxelles, 20 giugno 2013 - Il Consiglio dei ministri si riunirà il 20-21 giugno a Lussemburgo, sotto la presidenza Presidenza irlandese Joan Burton, per discutere di occupazione, la politica sociale e sanitaria. Il ministro per la protezione sociale, Richard Bruton , Ministro Lavoro, Impresa e Innovazione e Ciarán Cannon, ministro per formazione e competenze. La Commissione europea sarà rappresentata dal commissario per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione László Andor e il vicepresidente e commissario per la Giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza Viviane Reding. La parte sanitaria sarà presieduta dal Sig. James Reilly, Ministro della sanità e la Commissione sarà rappresentata dal commissario Tonio Borg. 20 giugno: Occupazione e politica sociale Semestre europeo 2013 Il Consiglio inizierà con un dibattito politico sul semestre europeo 2013, ai fini dell´approvazione delle raccomandazioni specifiche per paese (Csr) proposte dalla Commissione a maggio (cfr. Ip/13/463 ). L´esito del Consiglio di discussione l´occupazione e degli affari interni sulla Gestione del Csr, insieme a quello che si svolgono in seno al Consiglio dei ministri dell´Economia e delle finanze, sarà trasmesso al Consiglio Affari generali in preparazione del Consiglio europeo, che approva il Csr prima della loro adozione formale da parte del Consiglio nel mese di luglio. Commissario Andor è dovuto esprimere la sua soddisfazione che nel complesso la valutazione di sfide presentate dalla Commissione è stata accettata. Il commissario sottolineerà l´importanza del lavoro e del lavoro Comitati politica sociale »nell´ambito delle nuove procedure di governance economica. Si avvisa che, in alcuni casi, le discussioni dei comitati del Consiglio ´hanno portato ad un indebolimento della consulenza politica della Commissione , che diluisce l´appello per le riforme urgenti negli Stati membri. Commissario Andor sarà anche riflettere sul modo di procedere per quanto riguarda il semestre europeo. Europa sta compiendo progressi nell´attuazione assolutamente necessaria mercato del lavoro strutturale e di riforme sociali ed è fondamentale non indebolire il ritmo delle riforme. Commissario Andor solleciterà gli Stati membri a garantire l´urgente attuazione della garanzia per i giovani (vedi Ip/13/152 ). Egli necessiterà anche di rafforzamento del coordinamento europeo delle politiche occupazionali e sociali, al fine di rafforzare la sorveglianza del rapporto di lavoro e gli sviluppi sociali, al fine di meglio preparare il terreno per future raccomandazioni nell´ambito del semestre europeo. Ciò dovrebbe includere anche il rafforzamento dei processi esistenti di consultazione delle parti sociali a livello comunitario e nazionale. Servizi pubblici dell´occupazione (Spo) Commissario Andor presenterà al Consiglio la proposta di decisione del Consiglio e del Parlamento europeo sulla ´cooperazione rafforzata tra i servizi pubblici dell´occupazione´, presentata dalla Commissione il 17 giugno (cfr. Ip/13/544 e Speech/13/546 ). La proposta avrebbe aiutato i servizi pubblici per l´impiego al fine di massimizzare la loro efficacia attraverso una più stretta cooperazione per affrontare al meglio le esigenze dei disoccupati e le imprese e quindi essere più efficace per aiutare i 26 milioni di disoccupati in Europa, per ottenere un lavoro. Servizi pubblici per l´impiego efficaci sono essenziali per l´attuazione pratica da parte degli Stati membri delle politiche per l´occupazione, come la garanzia per i giovani. Ad esempio, i servizi pubblici per l´impiego sono in grado di assistere i singoli in cerca di lavoro in materia di formazione, apprendistato, tirocinio e ulteriori opportunità di formazione adatti alla loro situazione e alle esigenze dei datori di lavoro. La proposta di decisione dovrebbe costituire una piattaforma per il confronto tra i servizi pubblici per l´impiego di prestazioni rispetto ai parametri rilevanti, individuare le buone pratiche e promuovere l´apprendimento reciproco. Occupazione giovanile Il Consiglio terrà un dibattito politico in materia di occupazione giovanile, con l´obiettivo di contribuire alla discussione su questo tema in occasione del prossimo Consiglio europeo del 27-28 giugno. I ministri sono per scambiare opinioni sulle loro azioni destinate ad attuare la garanzia per i giovani e per migliorare la mobilità del lavoro per i giovani. Commissario Andor presenterà la comunicazione sull´occupazione giovanile adottata dalla Commissione il 19 giugno ( Ip/13/558 ). Il Commissario illustrerà le sue componenti fondamentali, in particolare l´urgente attuazione della garanzia per i giovani supportata da investimenti in giovani attraverso il Fondo sociale europeo , caricamento frontale del l´occupazione giovanile , il sostegno alla mobilità dei lavoratori all´interno dell´Ue con Eures , passi specifici per facilitare la transizione dalla scuola al lavoro, stimolando l´offerta di tirocini di alta qualità e di tirocinio e di affrontare la carenza di competenze, e le misure per sostenere la creazione di posti di lavoro e di assunzioni di giovani, in particolare da parte delle Pmi. Pension portabilità Il Consiglio è dovuto a concordare un approccio generale, sulla base di un compromesso della Presidenza, sulla proposta della Commissione per una direttiva sul miglioramento della trasferibilità dei diritti a pensione complementare (cfr. Ip/05/1320 , Memo/05/384 ). Dopo lunghe discussioni nel corso di molti anni, gruppo di lavoro del Consiglio ha raggiunto un ampio accordo, fatte salve alcune questioni ancora in sospeso in via di risoluzione (compreso il campo di applicazione, condizioni di acquisizione, e il ruolo delle parti sociali). Allo stato attuale, cambiando lavoro o paese può significare perdere i benefici pensionistici professionali in alcuni Stati membri . Sotto la ´portabilità delle pensioni´ direttiva, i lavoratori di commutazione posti di lavoro tra i paesi non dovrebbero più preoccuparsi di perdita sostanziale di prestazioni pensionistiche di lavoro. La direttiva sarebbe quindi rendere più facile per i lavoratori di muoversi. Distacco di lavoratori Il Consiglio si è dovuto prendere atto di una relazione della Presidenza sui negoziati sulla proposta di direttiva concernente l´applicazione delle regole comunitarie in materia di distacco dei lavoratori. La Commissione ha presentato la proposta nel marzo 2012 (cfr. Ip/12/267 ), ma il Consiglio non è stato in grado di trovare un accordo finora, in particolare su due questioni in sospeso: misure di controllo nazionali e l´introduzione di un sistema limitato di solidale responsabilità a livello Ue. Ulteriore lavoro deve ancora essere fatto per arrivare ad una soluzione di compromesso, che sarebbe accettabile per una maggioranza qualificata di Stati membri. Commissario Andor è dovuto a sottolineare l´invito del Consiglio europeo per i rapidi progressi su tale proposta di priorità e inviterà gli Stati membri a raggiungere un accordo il più presto possibile. Fondo europeo per gli aiuti agli indigenti Il Consiglio dovrebbe fare il punto dei progressi compiuti finora su proposta della Commissione per un regolamento sul Fondo europeo per gli aiuti agli indigenti (Fead) (vedi Memo/12/800 ), sulla base di una relazione da Presidenza. Mentre notevoli progressi sono stati compiuti sotto la presidenza irlandese in molte parti del testo, il Consiglio non ha ancora un accordo sul meccanismo di partecipazione degli Stati membri. Come il Fead dovrebbe essere operativo all´inizio del 2014, ci deve essere un rapido accordo tra il Consiglio e il Parlamento su questa proposta. Commissario Andor è dovuto ricordare la decisione del Consiglio europeo di dedicare € 2,5 miliardi il fondo per aiutare i più bisognosi. Vi spiegherà i rischi associati a un approccio ´volontario´ proposto da alcuni Stati membri dal punto di vista della gestione di bilancio e il rischio di ritardo che potrebbe causare mettendo a rischio la fornitura di assistenza durante l´inverno del 2013-2014. Sociale pacchetto di investimenti Il Consiglio dovrebbe adottare conclusioni del Consiglio sul pacchetto di investimento sociale della Commissione presentata il 20 febbraio 2013 (cfr. Ip/13/125 ). Le conclusioni dovrebbero accogliere i principali messaggi politici del pacchetto, e in particolare il suo approccio preventivo integrato. Le conclusioni dovrebbero invitare gli Stati membri e la Commissione a prendere in considerazione l´approccio di investimento sociale nelle loro politiche. Commissario Andor è dovuto a sottolineare l´importanza di un approccio d´investimento sociale, che pone l´accento sulla necessità di autorizzare le persone a ridurre la frequenza delle persone che necessitano di assistenza. In questo modo la politica sociale rappresenta un investimento con ritorni economici, nonché gli effetti sociali positivi. Il Commissario è dovuto per sottolineare il suo impegno per l´ulteriore follow-up del pacchetto. Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione Il Consiglio è dovuto a concordare un orientamento generale sulla proposta della Commissione di un regolamento sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione 2014-2020 (Feg). Attualmente vi è una situazione di stallo in Consiglio su questo tema, a causa di una serie di oggetti in sospeso: il campo di applicazione del Fondo, l´approccio di co-finanziamento, le categorie di beneficiari ammissibili e la possibilità per il Fondo di sostenere ulteriormente i giovani disoccupati sotto all´età di 25 anni. Commissario Andor è dovuto a sollecitare il Consiglio a raggiungere un accordo in modo da consentire le discussioni con il Parlamento europeo per avviare immediatamente. G20 La Presidenza irlandese è dovuta a presentare un bilancio dei negoziati sulla preparazione del G20 del Lavoro e ministri occupazione "e la riunione congiunta con i ministri delle finanze a Mosca il 18-19 luglio 2013. Commissario Andor è dovuto sottolineare che il lavoro congiunto e delle Finanze Riunione dei ministri dovrebbe essere visto come un passo importante nel rafforzamento della coerenza tra le politiche economiche, finanziarie, occupazionali e di integrare meglio la dimensione del lavoro nel lavoro più ampio del G20. Donne nei consigli Nonostante le donne rappresentano il 60% dei laureati, oggi solo il 15,8% dei membri dei consigli di amministrazione di società di tutta Europa sono donne. Per modificare questo la Commissione ha proposto il 14 novembre 2012 Una legge che fissa un obiettivo minimo del 40% del sesso sottorappresentato in non esecutivi posizioni bordo aderenti di grandi società quotate in Europa entro il 2020, o nel 2018 per le imprese pubbliche quotate (vedi Ip/12/1205 e Memo/12/860 ). Cosa ci si aspetta in questo Consiglio? La Presidenza irlandese dell´Ue presenterà una relazione sugli sviluppi nel corso del primo semestre dell´anno. Posizione della Commissione : La proposta della Commissione farà in modo che la procedura di selezione per la pensione non esecutivi membri viene data priorità ai candidati di sesso femminile. La proposta è ragionevole e pone l´accento con forza sulla qualificazione e di merito. L´esempio di paesi come il Belgio, la Francia e l´Italia, che hanno recentemente adottato una legislazione e stanno iniziando a mostrare i progressi, dimostra chiaramente che l´intervento normativo limitato nel tempo può fare la differenza. La legge a livello europeo, la Commissione ha messo sul tavolo farà in modo che il talento esistente viene utilizzato aumentare l´equilibrio di genere in modo uniforme su tutte le schede aziendali in tutto il mercato unico. La Commissione continuerà il lavoro costruttivo su questa proposta con i co-legislatori, il Consiglio dei ministri e il Parlamento europeo, che rischia di votare la proposta entro la fine di quest´anno. Contesto : La direttiva proposta stabilisce un obiettivo di una presenza del 40% del sesso sottorappresentato fra amministratori non esecutivi di società quotate in borsa. Le aziende che hanno una quota più bassa (meno del 40%) di sesso sottorappresentato tra gli amministratori non esecutivi dovranno fissare appuntamenti per quelle posizioni sulla base di un´analisi comparativa dei titoli di ciascun candidato, applicando chiaro , criteri di genere neutro e senza ambiguità. Dato pari qualifica, sarà data priorità al sesso sottorappresentato. 21 giugno: Salute Principali punti all´ordine del giorno per il Commissario Borg: La proposta di revisione della direttiva sui prodotti del tabacco sarà discusso ampiamente con i Ministri. La Presidenza irlandese mira a raggiungere un orientamento generale sulla proposta, che include disposizioni armonizzate relative all´etichettatura e all´imballaggio, ingredienti (regolazione del reporting e contenuti), le sigarette elettroniche, vendite internet transfrontalieri, il commercio illecito e tabacco orale. A seguito di questo, la Presidenza presentare relazioni sullo stato di proposta di sperimentazione clinica e il pacchetto di dispositivi medici . In qualsiasi altra attività (Aob), la Presidenza informerà i ministri l´accordo sulla decisione di gravi minacce transfrontaliere per la salute . La Commissione informa i Ministri della preparazione per le nuove norme in materia di importazione di principi attivi farmaceutici ai sensi della legislazione medicinali falsificati. La Commissione darà anche un punto della situazione sul recepimento della direttiva sui diritti dei pazienti relativi all´assistenza sanitaria transfrontaliera e sulla Oriente Respiratory Syndrome Coronavirus Medio .  
   
   
UE: PREPARAZIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DELL´ECONOMIA E DELLE FINANZE, LUSSEMBURGO, 21 GIUGNO  
 
Bruxelles, 20 giugno 2013 - Consiglio dei ministri dell´Economia e delle Finanze dell´Unione europea si terrà a Lussemburgo il Venerdì, 21 giugno alle ore 11.00. La Commissione europea sarà rappresentata da Olli Rehn, vicepresidente e commissario per gli Affari economici e monetari e l´Euro, Michel Barnier, commissario per il Mercato interno ei servizi e Algirdas Š emeta, commissario per la Fiscalità e l´unione doganale. Una prima conferenza stampa è prevista per avvenire prima della colazione di lavoro e un secondo dopo la riunione. Principali punti Semestre europeo 2013 - Raccomandazioni sulle politiche economiche e fiscali (Soc) Raccomandazioni sulle politiche economiche e fiscali Dell´economia e delle finanze ministri sono tenuti ad approvare le raccomandazioni specifiche per paese (Csr), che la Commissione ha proposto il 29 maggio nell´ambito del semestre europeo 2013 (insieme a presentare proposte nell´ambito della procedura per i disavanzi eccessivi, vedi anche Ip/13/463 ; Memo/13 / 458 ). Le raccomandazioni coprono una vasta gamma di finanza pubblica e di questioni di riforma strutturale, anche in settori come la fiscalità, le pensioni, la pubblica amministrazione, i servizi, e il mercato del lavoro. Su misura per affrontare le sfide specifiche di ciascun paese, le Csr sono destinati a sostenere il ritorno alla crescita sostenibile e l´occupazione, e comprendere misure volte a combattere la disoccupazione giovanile. I paesi del Programma (Grecia, Portogallo, Irlanda e Cipro) non hanno ricevuto Csr come già stanno beneficiando di intensa sorveglianza nell´ambito dei loro programmi di aggiustamento macroeconomico. Le raccomandazioni comprendono quelli indicati sotto il squilibri macroeconomici procedura (Mip). La Commissione ha adottato 24 serie di raccomandazioni, un set per ogni Stato membro - esclusi i paesi del programma - e un set separato per la zona euro nel suo complesso. Capi di Stato o di governo dell´Unione europea sono tenuti ad approvare le raccomandazioni al Consiglio europeo del 27-28 giugno. Le raccomandazioni saranno adottate formalmente dal Consiglio dei Ministri nel mese di luglio. Sarà poi compito degli Stati membri per attuare le raccomandazioni nell´elaborazione dei bilanci nazionali e le altre politiche pertinenti. La Commissione sarà accuratamente monitorare l´attuazione. Http://ec.europa.eu/europe2020/making-it-happen/country-specific-recommendations/   Programma economico della Croazia Ministri economici e finanziari sono tenuti ad adottare le conclusioni del Consiglio sul programma economico della Croazia. In vista della sua adesione all´Unione europea il 1 ° luglio, la Croazia ha presentato il suo programma economico nel mese di aprile, nel contesto del semestre europeo 2013, a cui partecipa volontariamente e informalmente. Il programma economico è stato valutato dalla Commissione europea in un documento di lavoro del personale. Dato lo stato della Croazia come paese in via di adesione, il Consiglio non emetterà raccomandazioni specifiche per paese. Il progetto di conclusioni evidenziano che a raccogliere i frutti della Croazia all´Unione europea dovrà affrontare sfide urgenti e importanti in termini di crescita rilanciare, rafforzare le finanze pubbliche, promuovere la competitività e la salvaguardia della stabilità finanziaria. Impegnarsi in una strategia di consolidamento chiara e sostenibile, mentre l´avvio di riforme strutturali, è la chiave per rafforzare la fiducia e sostenere un contesto economico e finanziario stabile. L´attuazione del Patto di stabilità e crescita (Soc) Dell´economia e delle finanze ministri discuteranno le raccomandazioni che la Commissione ha adottato il 29 maggio sotto la procedura per i disavanzi eccessivi (Pde). Al momento c´è un Edp in corso per 20 Stati membri dell´Unione europea, vale a dire tutti gli Stati membri dell´Ue ad eccezione di Bulgaria, Germania, Estonia, Lussemburgo, Malta, Finlandia e Svezia sono soggetti ad un Edp. La Commissione ha raccomandato al Consiglio di abrogare la Pde per l´Italia, la Lettonia, l´Ungheria, la Lituania e la Romania e aprire un Edp per Malta ( Memo/13/463 ) . Se il Consiglio segue le raccomandazioni della Commissione di cui sopra, il numero complessivo dei paesi in disavanzo eccessivo scenderà a 16. Inoltre, la Commissione ha adottato raccomandazioni al Consiglio, al fine di prorogare i termini per la correzione del disavanzo eccessivo entro due anni nel caso della Spagna, la Francia, la Polonia e la Slovenia e di un anno nel caso dei Paesi Bassi e Portogallo. Questo tempo supplementare non deve essere considerato come un rilassamento dei nostri obiettivi. Come Olli Rehn, vicepresidente della Commissione responsabile per gli Affari economici e monetari e l´euro ha detto: "Tutti gli Stati membri per i quali si consiglia la proroga del termine di correzione dovrebbero usare il respiro così creato per attuare le riforme strutturali per facilitare la su- intenzione di regolazione e di rafforzare le fondamenta per la crescita e la creazione di posti di lavoro ". Inoltre, la Commissione ha raccomandato che il Consiglio decida che non è stato dato seguito effettivo dal Belgio per porre fine al disavanzo eccessivo e che il Consiglio dà avviso al Belgio di adottare misure volte a correggere il disavanzo eccessivo. Olli Rehn ha detto: " Il mantenimento del corso di consolidamento fiscale e le riforme strutturali rimane necessaria in Europa in vista dei livelli elevati di debito pubblico e privato Il Patto di stabilità e crescita ha dimostrato che funzioni come dovrebbe, quando le sue regole siano rispettate.. Permette il ritmo del risanamento di essere gradualmente adeguata una volta c´è abbastanza credibilità e basta quindi la fiducia nella politica fiscale. Ciò ha permesso il ritmo del risanamento di essere dimezzato rispetto allo scorso anno, e sarà in qualche misura, rallentare ulteriormente. " Commissione / Bei relazione al Consiglio europeo (Soc) Dell´economia e delle finanze ministri si scambieranno opinioni su una relazione congiunta della Commissione europea e la Banca europea per gli investimenti (Bei) in aumento di capitale della Bei. Il 10 miliardi di euro versato in aumento di capitale della Bei da risorse degli Stati membri hanno convenuto di Consiglio europeo del giugno scorso è stata una componente importante del Compact per la crescita e l´occupazione, consentendo ulteriore prestito della Bei di 60 miliardi di euro in tre anni. Nel 2012, gli Stati membri dell´Ue ha approvato all´unanimità l´aumento di capitale in Consiglio dei governatori della Bei. La Banca sarà quindi aumentare il suo prestito di 60 miliardi dal concordato di euro nel periodo 2013-2015. Sulla base di tassi di cofinanziamento tipici, questo prestito supplementare dovrebbe sostenere l´investimento totale nel range di 180 miliardi di euro. Come richiesto dal Consiglio europeo, la Commissione congiunta / relazione della Bei al Consiglio europeo di giugno, fornisce ulteriori dettagli sulla realizzazione dell´aumento di capitale, tra cui il valore aggiunto generato dalla maggiore di prestito nelle quattro aree di destinazione, l´innovazione e le competenze; ​​Pmi accesso ai finanziamenti ( Ip/13/558 ), l´efficienza delle risorse e infrastrutture strategiche. La relazione esamina anche in operazioni di finanziamento della Bei nei paesi vulnerabili e programma. L´assistenza finanziaria a Irlanda e Portogallo (Soc) I ministri esamineranno la decima revisione del programma di aggiustamento economico dell´Irlanda, per il quale un Ce / Bce / Fmi missione congiunta avvenuta fine aprile / inizio maggio ( Memo/13/401 ). L´approvazione di tale revisione dovrebbe spianare la strada per l´erogazione di € 1 miliardo entro l´Efsf, con gli Stati membri dell´Ue prevede di erogare un ulteriore 0,5 miliardi € attraverso prestiti bilaterali. Inoltre, i ministri esamineranno la settima revisione del programma di aggiustamento economico del Portogallo, per i quali le missioni comune Ce / Bce / Fmi hanno avuto luogo in marzo, aprile e maggio ( Memo/13/226 ). L´approvazione di questo permetterebbe l´erogazione di 1,3 miliardi di € per l´Efsf. Inoltre, i ministri sono tenuti ad adottare emendamenti al Consiglio le decisioni di esecuzione che ha concesso assistenza finanziaria dell´Unione europea, rispettivamente, l´Irlanda e il Portogallo per consentire l´allungamento delle scadenze sui Efsm e prestiti dell´Efsf per l´Irlanda e il Portogallo come per il 12 Aprile 2013 dichiarazione del Eurogruppo ei ministri Ecofin . La Commissione è fiduciosa che questa misura contribuirà a entrambi i paesi di ritornare con successo al finanziamento sul mercato e uscire il loro rispettivo programma di aggiustamento. Come Olli Rehn ha dichiarato: " Questo è un passo molto importante e contribuirà a facilitare il ritorno continuo ai finanziamenti del mercato completo e un programma di uscita di successo per l´Irlanda e il Portogallo . " Bce / Commissione relazioni sulla convergenza e l´allargamento della zona euro (Soc) Ministri discuteranno le relazioni sulla convergenza su Lettonia pubblicati dalla Commissione europea e della Banca centrale europea, rispettivamente, il 5 giugno. La Commissione ha concluso nella sua relazione che la Lettonia ha raggiunto un elevato grado di convergenza economica sostenibile con la zona euro e ha proposto al Consiglio di decidere sull´adozione della Lettonia dell´euro a partire dal 1 gennaio 2014 (Ip/13/500 , Memo/13/495 ). Ministri sono tenuti a prendere la decisione formale a luglio, dopo che il Parlamento europeo ha dato il suo parere, i ministri delle finanze della zona euro hanno dato una raccomandazione e di capi di Stato e di governo dell´Ue hanno discusso il tema in occasione della riunione del Consiglio europeo del 27-28 giugno. Per quanto riguarda quest´ultimo, ministri prepareranno una lettera del presidente del Consiglio al Consiglio europeo che riassume le loro deliberazioni. Olli Rehn, vicepresidente della Commissione responsabile per gli Affari economici e monetari e l´euro ha detto alla presentazione del Rapporto sulla convergenza: " l´esperienza della Lettonia dimostra che un paese può superare con successo gli squilibri macroeconomici, comunque gravi, e uscire più forte. Dopo la profonda recessione del 2008-9, la Lettonia ha un´azione politica decisa, sostenuta dal programma di assistenza finanziaria Ue-fmi-led, che ha migliorato la flessibilità e la capacità di adeguamento dell´economia nel quadro generale dell´Ue per la crescita sostenibile ed equilibrata. E questo ha pagato: la Lettonia si prevede la più rapida crescita dell´economia nell´Ue quest´anno . " Ha poi aggiunto: " il desiderio della Lettonia di adottare l´euro, è un segno di fiducia nella nostra moneta comune e ulteriore prova che coloro che predisse la disintegrazione della zona euro erano sbagliate . " Clima ed energia Energia e Clima quadro (Soc) La Commissione sta riflettendo su un Energy 2020 posta e Clima quadro. Il quadro 2030 è necessaria in quanto fornirà prevedibilità e certezza normativa per gli investitori, i soggetti interessati e gli Stati membri. Un libro verde è stato adottato nel marzo 2013 e la Commissione farà seguire con una proposta entro la fine dell´anno. Ciò consentirà anche l´Unione europea a impegnarsi attivamente con gli altri paesi nei negoziati internazionali che si prevede di concordare un accordo internazionale entro la fine del 2015. Http://ec.europa.eu/energy/green_paper_2030_en.htm   Follow-up del Consiglio europeo di maggio (Soc) Entro la fine di quest´anno, la Commissione presenterà inoltre una analisi della composizione e dei driver dei prezzi dell´energia e dei costi negli Stati membri, con una particolare attenzione per l´impatto sulle famiglie, le Pmi e le industrie ad alta intensità energetica, e guardando più in generale alla competitività dell´Ue nei confronti dei suoi omologhi economica globale. Problematiche fiscali Relazione al Consiglio europeo sulle questioni fiscali (Et) La Commissione si aspetta che il Consiglio dei ministri delle finanze ad adottare una relazione al Consiglio europeo, sottolineando l´importanza della politica fiscale a livello Ue e dettagliare gli sviluppi ei progressi in questo settore. Relazione al Consiglio europeo sulle questioni fiscali nel quadro del patto Euro Plus (Et) La Commissione si aspetta Consiglio dei ministri delle Finanze ad adottare una relazione per il Consiglio europeo sulle questioni fiscali nel quadro del Patto euro plus. La relazione sottolinea l´importanza del lavoro nei prossimi mesi, sulla lotta contro la frode e l´evasione fiscale, e di evitare pratiche fiscali dannose. Lotta contro la frode e l´evasione (Et) Commissario Šemeta presenterà la proposta della Commissione di estendere lo scambio automatico di informazioni tra le amministrazioni fiscali dell´Ue, come parte della lotta intensa contro le frodi e l´evasione fiscale ( vedi Ip/13/530 ). Secondo la proposta, i dividendi, plusvalenze, tutte le altre forme di proventi finanziari e saldi di conto, sarebbero aggiunte alla lista delle categorie che sono oggetto di scambio automatico di informazioni all´interno dell´Ue. Questo spiana la strada per l´Ue di avere il sistema più completo di scambio di informazioni automatico nel mondo. Questa misura è una delle azioni chiave del piano della Commissione per la lotta contro la frode e l´evasione fiscale, del 6 dicembre 2012 ( cfr. Ip/12/1325 ). Regole per la Banca di recupero e di risoluzione (Ch) La crisi finanziaria ha evidenziato che le autorità pubbliche sono mal equipaggiate per far fronte a banche in difficoltà che operano nei mercati globali di oggi. Al fine di mantenere i servizi finanziari essenziali per i cittadini e le imprese, i governi hanno dovuto iniettare denaro pubblico nelle banche e rilasciare garanzie su una scala senza precedenti: tra ottobre 2008 e ottobre 2011, la Commissione europea ha approvato 4500000000000 € (pari al 37% della Ue Pil) degli aiuti di Stato le misure per le istituzioni finanziarie. Questo scongiurato massiccio fallimento bancario, ma ha appesantito i contribuenti con deterioramento delle finanze pubbliche e non è riuscito a risolvere la questione di come trattare con le grandi banche transfrontaliere in difficoltà. Le proposte adottate il 6 ° giugno 2012 dalla Commissione Europea per la normativa Ue per il recupero e la risoluzione delle crisi bancarie mirano a cambiare questa ( Ip/12/570 , Memo12/416 ). Essi assicurano che le autorità futuro avranno i mezzi per intervenire in modo decisivo sia prima che si verifichino problemi e nelle prime fasi del processo se lo fanno. Inoltre, se la situazione finanziaria di una banca si deteriora irrimediabilmente, la proposta garantisce che le funzioni critiche di una banca possono essere tratti in salvo, mentre i costi di ristrutturazione e di risolvere banche in fallimento ricadono su proprietari e dei creditori della banca e non sui contribuenti. La crisi ha dimostrato chiaramente che quando i problemi colpiscono una banca, può diffondersi a tutto il settore finanziario e ben oltre i confini di un solo paese. È inoltre emerso che i sistemi non erano in vigore per gestire le istituzioni finanziarie in difficoltà. Esistono pochissime regole che determinano quali azioni dovrebbero essere prese dalle autorità, nel caso di una crisi bancaria. È per questo che il G20 ha convenuto che la prevenzione delle crisi e dei quadri di gestione della crisi dovevano essere istituito. Commissario Barnier accoglie gli sforzi e l´impegno della Presidenza irlandese per raggiungere un accordo sulla proposta per l´estate, in linea con le conclusioni del Consiglio europeo del dicembre 2012 . Inoltre, la Commissione invita il Consiglio a raggiungere un approccio generale e per mantenere un elevato livello di ambizione. In particolare, la flessibilità nazionale intorno bail-in è opportuno prevedere in alcuni casi, ma deve anche essere adeguatamente limitata. Troppa flessibilità potrebbe tradursi in un patchwork di 27 (presto 28) sistemi e una frammentazione del mercato unico. Rapido accordo tra gli Stati membri avrebbe posto le basi per le discussioni di compromesso per iniziare con il Parlamento europeo, e consentire i co-legislatori di adottare la proposta nei prossimi mesi E ´anche opportuno ricordare che la Commissione inviterà il Consiglio a raggiungere un accordo su un altro importante proposta relativa ai sistemi di garanzia dei depositi, che è altrettanto cruciale per il nuovo quadro finanziario, che è ora in corso. Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/internal_market/bank/crisis_management/   Altri articoli Modifica le norme sui mercati degli strumenti finanziari (Mifid / Mifir) (Ch) Un orientamento generale su questa proposta dovrebbe essere adottata senza discussione sostanziale seguenti importanti progressi negli ultimi riunioni del Coreper. Il 20 ottobre 2011 la Commissione ha presentato proposte di revisione della direttiva sui mercati degli strumenti finanziari (Mifid). ( Ip/11/1219 , Memo/11/716 ) In vigore dal novembre 2007, la Mifid originale disciplina la prestazione di servizi di investimento in strumenti finanziari (quali intermediazione, consulenza, negoziazione, gestione del portafoglio, sottoscrizione, ecc), da banche e imprese di investimento e il funzionamento dei tradizionali borse e il commercio alternativo locali (i cosiddetti sistemi multilaterali di negoziazione). Mentre la Mifid ha creato concorrenza tra questi servizi e ha portato una maggiore scelta e prezzi più bassi per gli investitori, le carenze sono state esposte in seguito alla crisi finanziaria. Disegno lezioni dalla crisi finanziaria del 2008, il G20 ha convenuto al vertice di Pittsburgh 2009 sulla necessità di migliorare la trasparenza e la vigilanza dei mercati meno regolamentati - compresi i mercati dei derivati ​​- e di affrontare la questione della eccessiva volatilità dei prezzi nei mercati dei derivati ​​su merci. In Parlamento, la commissione Econ ha approvato il progetto di relazione del relatore Markus Ferber (Ppe / De) all´unanimità il 26 settembre th 2012. Il Consiglio è ora previsto di raggiungere un accordo ona orientamento generale sulla proposta di revisione della direttiva sui mercati degli strumenti finanziari (Mifid) . Le proposte della Commissione del 2011 persegue i seguenti obiettivi: adeguare e rafforzare la regolamentazione delle infrastrutture di mercato, tra cui inquadrando i rischi connessi con le nuove tecnologie, migliorare la trasparenza per i mercati azionari e non-equity, come i derivati, obbligazioni e prodotti strutturati; accrescere la trasparenza e di vigilanza sui mercati dei derivati ​​su merci; migliorare la tutela degli investitori e rafforzare e armonizzare il sistema di supervisione attraverso il mercato unico e di introdurre un regime comune dell´Unione europea nei confronti dei paesi extra-Ue. Pertanto, si prefiggono la più efficiente, trasparente ed efficiente dei mercati mobiliari. Commissario Barnier accoglierà l´accordo sull´approccio generale atteso al Consiglio. Tuttavia, egli spera qualche ulteriore miglioramento avverrà nel corso consultazioni a tre per rendere i mercati europei dei capitali più sicuro, più trasparente ed efficiente in modo che possano meglio svolgere il loro ruolo di finanziare l´economia reale. Egli ribadire la sua disponibilità ad aiutare i due co-legislatori di affrontare questi problemi in modo costruttivo durante le consultazioni a tre. Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/internal_market/securities/isd/index_en.htm Iva lotta contro la frode (Et) Il Consiglio si è dovuto raggiungere un accordo politico sulle due misure anti-frodi Iva, senza discussione: la proposta della Commissione di un meccanismo di reazione rapida (Qrm) ( cfr. Ip/12/868 ), e la proposta della Commissione di consentire l´applicazione del reverse charge su alcuni categorie di beni e servizi soggetti a frodi carosello ( vedi Ip/09/1376 ). Sotto il regime di deroga attuale, lo Stato membro in questione non può che iniziare ad applicare reverse charge dopo che il Consiglio è d´accordo sulla proposta della Commissione. Questa procedura può richiedere fino a un anno. Il meccanismo dell´inversione Qrm e retromarcia proposta migliorerà significativamente le possibilità degli Stati membri di affrontare efficacemente meccanismi di frode complessi, quali la frode carosello, e alla riduzione delle perdite finanziarie altrimenti irreparabili. Entrambe le misure sono azioni chiave del piano della Commissione per la lotta contro la frode e l´evasione fiscale, del 6 dicembre 2012 ( cfr. Ip/12/1325 ). L´accordo politico previsto dimostra la volontà ´degli Stati membri di impegnarsi contro la frode fiscale. Iva sulle telecomunicazioni, broadcasting e servizi elettronici (Et) Il Consiglio dovrebbe raggiungere un accordo politico senza discussione sulla proposta della Commissione per un regolamento di attuazione sul luogo delle prestazioni di servizi . Questa proposta permetterà alla tassazione delle telecomunicazioni, broadcasting e servizi elettronici nel luogo del loro consumo effettivo a partire dal 1 ° gennaio 2015. Per il cliente il tasso dell´Iva sarà la stessa indipendentemente da dove ha sede il suo fornitore. Nel 2008, la direttiva Iva è stato modificato per tener conto dello sviluppo di commercio elettronico. A quel tempo, per garantire una migliore tassazione nel luogo di consumo, è stato deciso che a partire dal 1 gennaio 2015 le telecomunicazioni, Situazione economica (Soc) Nel corso della sessione la prima colazione, i ministri dell´economia e delle finanze discuteranno della situazione economica e finanziaria nell´Ue e nell´area dell´euro. Primavera 2013 le previsioni della Commissione (pubblicato il 3 maggio), mette in evidenza che l´economia dell´Unione europea sta lentamente emergendo dalla recessione. I venti contrari continuano ad essere forti, ma nella seconda metà di quest´anno, la crescita dovesse risultare positivo. E i progetti di crescita del Pil Ue del -0,1% nel 2013 e 1,4% nel 2014 (dopo il -0,3% nel 2012). E ´fondamentale in questa fase di non cedere con le riforme strutturali necessarie per rafforzare le basi di lavoro e di crescita del Pil più robusta ed equilibrata.  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO INVITA LE AUTORITÀ UNGHERESI A RISPETTARE I VALORI DELL´UNIONE EUROPEA  
 
Strasburgo, 20 giugno 2013 - Civil Liberties raccomandazioni del Comitato per l´Ungheria e la Commissione europea su come rimediare alle eventuali violazioni dei valori fondamentali dell´Ue tempestivamente ed evitare doppi standard sono riportati in un rapporto hanno votato Mercoledì. Qualora le autorità ungheresi non riescono a rispettare i valori dell´Unione europea, i deputati chiedono autorità del Parlamento europeo a prendere in considerazione il ricorso al trattato Ue Articolo 7 (1), che permetterebbe al Consiglio dei ministri dell´Ue per determinare se esiste un evidente rischio di violazione grave. "L´ue ha valori lodevoli sulla carta, che deve essere applicato anche nella pratica. Che commissione per le libertà civili, ha detto oggi che i cambiamenti costituzionali in Ungheria sono sistemici e la tendenza generale a questi cambiamenti è incompatibile con l´articolo 2 del trattato sull´Unione europea" , ha detto il relatore Rui Tavares (Verdi / Ale, Pt) dopo il voto in commissione. Il rapporto, approvato con 31 voti favorevoli, 19 contrari e 8 astensioni, ribadisce che l´Unione europea si fonda sui valori sanciti nel trattato dell´Ue Articolo 2: il rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell´uguaglianza, dello Stato di diritto e rispetto dei diritti umani , compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze. La Commissione europea dovrebbe creare un meccanismo stabile per monitorare il rispetto di tali valori in tutti gli stati membri, dice il testo. Raccomandazioni alle autorità ungheresi La relazione invita le autorità ungheresi a togliere dalla Costituzione le disposizioni già dichiarate incostituzionali dalla Corte Costituzionale, per ridurre l´uso ricorrente di leggi cardinali e di lasciare aree politiche come la famiglia, sociale, fiscale e di bilancio a legislazione ordinaria e maggioranze; per attuare le raccomandazioni della Commissione di Venezia del Consiglio d´Europa, al fine di garantire la più ampia partecipazione di tutte le parti nel processo costituzionale e di garantire pienamente l´indipendenza del potere giudiziario. Sulle leggi dei media, i deputati chiedono alle autorità ungheresi di "garantire la tempestiva e forte coinvolgimento di tutte le parti interessate, tra cui i professionisti dei media, i partiti di opposizione e la società civile, in ogni ulteriore revisione di questa legislazione". Inoltre invitano Ungheria a fare di più per integrare le comunità Rom e di adottare una definizione più ampia di "famiglia". Trattato Ue Articolo 7 (1) I deputati chiedono Conferenza dei presidenti del Parlamento (Presidente del Parlamento europeo e leader dei gruppi politici) "di valutare l´opportunità di ricorrere a meccanismi previsti dal trattato, compreso l´articolo 7 (1) del trattato sull´Unione europea, nel caso in cui le risposte delle autorità ungheresi sembrano non rispettare la requisiti di cui all´articolo 2 del trattato sull´Unione europea ". Meccanismo di Copenhagen Per evitare violazioni di valori dell´Unione europea, in futuro, i deputati ribadiscono il loro appello per un "meccanismo di Copenhagen" da istituire per garantire il rispetto da parte di tutti gli Stati membri con i valori comuni dell´Unione europea e la continuità dei criteri di adesione all´Ue, comunemente noti come "criteri di Copenhagen" . Questo meccanismo, che potrebbe assumere la forma di una "Commissione di Copenaghen" o di un gruppo di alto livello, dovrebbe essere indipendente da influenze politiche, opera in piena collaborazione con gli altri organismi internazionali e monitorare il rispetto dei diritti fondamentali in modo uniforme in tutti gli stati membri, dice il testo .  
   
   
OLLI REHN AL FORUM ECONOMICO DI BRUXELLES  
 
Bruxelles, 20 giugno 2013 – Di seguito l’intervento di ieri di Olli Rehn Vice-presidente della Commissione europea e membro della Commissione responsabile per gli Affari economici e monetari e l´euro: “Illustri relatori, Signore e Signori, Permettetemi di darvi il benvenuto alla edizione 2013 del Forum economico di Bruxelles. Sono felice per la grande partecipazione a questo forum che si concentra sul futuro della nostra Unione economica e monetaria. Ma prima di passare al futuro dell´Uem, vorrei dire qualche parola sulla sua condizione attuale. Quando ci siamo incontrati qui l´anno scorso, ci sono stati gravi preoccupazioni che l´euro potrebbe disintegrarsi. A rischio di coda, forse, ma certamente qualcosa che era nella mente di molte persone, o almeno nelle menti delle forze di mercato. Un anno più tardi, che il rischio di coda è scomparsa. Vedo tre ragioni per questo. In primo luogo, la stabilità finanziaria è ora ancorata credibile. Il meccanismo europeo di stabilità è operativo, e con l´annuncio della Bce sui transazioni monetarie a titolo definitivo, ha contribuito a stabilizzare i mercati finanziari e obbligazionari. In secondo luogo, il riequilibrio dell´economia europea è in corso. Squilibri delle partite correnti dell´area dell´euro sono stati notevolmente ridotti. Mix di politiche dell´Ue è focalizzata sulla crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro. La politica monetaria è accomodante e rimarrà tale. In politica fiscale, il consolidamento costante delle finanze pubbliche continuerà, anche se con un ritmo più lento nel contesto economico attuale, garantendo nel contempo la sostenibilità a medio termine delle finanze pubbliche. In terzo luogo, gravi passi di una più profonda integrazione sono state prese, dal rafforzamento della governance economica per il meccanismo unico di vigilanza delle banche dell´area dell´euro. E ancora deve venire. E nel giro di sei mesi, lungi dall´avere un minor numero di componenti, l´area dell´euro avrà più membri. Mi riferisco alla Lettonia, un paese ex-programma, che ha mostrato un impressionante svolta economica nel corso degli ultimi due anni. Allo stesso tempo, siamo ovviamente non è ancora fuori acque agitate. Lo stress dei mercati finanziari è stato notevolmente ridotto, ma questo non ha ancora trasmesso tanto nell´economia reale. L´europa è solo gradualmente uscendo dalla crisi, con una crescita lentamente raccogliendo nella seconda metà di quest´anno. Inoltre, le divergenze nella zona euro rimangono grandi, e la disoccupazione è a livelli record in molti paesi, come siamo dolorosamente consapevoli. Quando si progetta la politica economica di oggi e per il domani, dobbiamo tener conto degli insegnamenti tratti dai primi anni di periodo centrale della crisi attuale. All´inizio della crisi nel 2008 al 2009, di stimolo fiscale per aumentare la domanda aggregata è stato un pilastro centrale della risposta alla crisi in Europa e altrove. Lo ha fatto mitigare le conseguenze della crisi, ma non ha potuto evitare un rapido aumento del debito pubblico. Nell´unione europea il livello del debito pubblico è aumentato rispetto alla media pre-crisi del 60% di cinque anni fa a circa il 90% del Pil di oggi, sia per l´impatto della crisi stessa e causa dello stimolo fiscale. Negli Stati Uniti, la maggior parte degli economisti assumono che decisiva azione di politica monetaria della Federal Reserve e la rapida e robusta la risoluzione del Tesoro delle vulnerabilità del sistema bancario hanno avuto un ruolo più importante che la politica fiscale nel contenere la crisi e ripristinare la fiducia, tanto più che il principale impatto di stimolo fiscale è stato sentito dal 2010 in poi. Rispetto per l´Europa, gli Stati Uniti anche riuscita meglio ad intraprendere una riparazione relativamente immediato e massiccio del suo settore bancario e del sistema finanziario. In Europa abbiamo fatto molto, ma abbiamo ancora molto lavoro da finire, al fine di completare la riparazione finanziaria e ripristinare la fiducia. Come circa l´esperienza giapponese allora? Fa un foglio di recessione equilibrio comporta automaticamente uno scenario giapponese di due decenni perduti? Credo che ci sia nessuna interpretazione uniforme della esperienza giapponese. Un punto di vista è che l´eccesso di debito privato dovrebbe essere contrastata da massiccio stimolo. Il punto di vista contrastanti è che il Giappone non è riuscito a ristrutturare il settore bancario - e di ristrutturare il settore corporate. Questo porta alla domanda per i responsabili politici europei: a che punto siamo con il completamento della riparazione finanziaria e il cambiamento strutturale dell´economia reale in Europa? La recessione prolungata è, in un certo numero di paesi europei, un foglio di recessione saldo alla fine di un ciclo del credito a lungo. La crescita economica non riprenderà completamente prima di debito - il debito pubblico e privato - è stato ridotto per l´economia globale. A sua volta, il riequilibrio economico necessario e il cambiamento strutturale è ostacolata dalla vulnerabilità nel settore bancario e dalle distorsioni profonde nel canale del credito. E ´diventato chiaro che questa non è una diminuzione ciclica ordinaria. Invece, ci troviamo ad affrontare profondi problemi strutturali in Europa, in gran parte derivanti dalla cattiva allocazione delle risorse in conseguenza dei grandi e insostenibili squilibri macroeconomici nel decennio precedente: i boom del credito, il debito alimentati a bolle immobiliari e il superespansione settore pubblico in molti Stati membri. Affrontare questi problemi strutturali e l´erosione di competitività economica è al centro delle raccomandazioni politiche, la Commissione ha dato agli Stati membri il 29 maggio. I margini di manovra per il ritmo più lento di consolidamento fiscale, che consigliamo a diversi paesi, dovrebbe essere utilizzato in modo efficace per le riforme economiche in grado di liberare il potenziale di crescita dell´Europa e la capacità di creare posti di lavoro. Questo è fondamentale per Francia, Italia, Spagna, Belgio e molti altri Stati membri. Dare più tempo per alcuni Stati membri a rispettare gli obiettivi concordati in materia di politica fiscale dovrebbe consentire loro di accelerare gli sforzi per realizzare le riforme in ritardo. Signore e Signori, In questo contesto, si discuterà del futuro dell´Unione economica e monetaria da tre angolazioni oggi: l´economia reale, il settore finanziario e il settore pubblico. Tutti e tre hanno avuto un ruolo nel generare la crisi attuale. In tutti e tre i settori, ulteriori azioni politiche è necessario nei prossimi anni per raggiungere un forte Emu 2.0 che contribuirà a generare crescita e posti di lavoro per i nostri cittadini. Permettetemi di affrontare uno alla volta. La capacità di reale adeguamento economico, il tema principale della prima sessione, è di fondamentale importanza in una unione monetaria. Questa non è affatto una nuova visione, ma non è stato dato sufficiente peso quando l´Uem è stato lanciato, che ora ha un costo molto elevato sia in termini economici e sociali. Nel primo decennio dell´Uem, il mercato finanziario integrato rapidamente con l´euro e con le condizioni di credito sciolti nel settore finanziario globale. Ma gli squilibri che sono state costruite durante quel periodo erano in settori non commerciabili. E poiché beni, dei servizi e del lavoro erano meno integrati rispetto ai mercati finanziari, l´andamento dei prezzi potrebbero divergere sostanzialmente, che divenne una delle origini della crisi attuale in Europa. Queste grandi differenze di costo unitario del lavoro non erano sostenibili, e quando il rischio di credito improvvisamente cambiato a seguito della crisi finanziaria, immense pressioni sorsero per ripristinare la competitività perduta e di riequilibrare il conto corrente, in particolare nei paesi in deficit. Si è sostenuto che questo riequilibrio economico potrebbe essere costruito in modo simmetrico tra surplus e paesi in deficit. Tuttavia, la realtà è più complessa. Perché così? Soprattutto perché l´Europa non è una grande economia chiusa, ma una grande economia aperta. Per fare un esempio, il surplus delle partite correnti della Germania è oggi in gran parte determinato da scambi con i paesi non appartenenti all´area dell´euro, in particolare le economie emergenti in Asia o in America Latina. Allo stesso modo, il nostro ampio studio su conto corrente eccedenze dicembre scorso ha trovato che aumenti la domanda interna della Germania, non sarebbero necessariamente a beneficio di tutti i paesi della zona euro nella stessa misura: l´impatto positivo sulla crescita sarebbe soprattutto farsi sentire nei paesi vicini, piuttosto che nel periferia dell´area dell´euro. Ciò riflette cambiamenti strutturali nel commercio mondiale negli ultimi due decenni: con l´allargamento dell´Unione europea, i paesi con una forza lavoro ben istruita, ma il costo del lavoro significativamente inferiori a far parte del mercato unico. Questo cambiamento ha aperto nuove opportunità e una maggiore concorrenza. Pressioni simili per l´industria dell´Ue nate dalla liberalizzazione del commercio mondiale, in particolare dopo l´adesione della Cina all´Omc nel 2001. Questi cambiamenti globali colpite la zona euro in modo asimmetrico. Il mix di prodotto e di strutture industriali nei paesi dell´area dell´euro hanno reagito in modo diverso per l´aumento delle economie di mercato emergenti. Inoltre, le economie dell´Europa centrale e orientale sono stati integrati nella catena del valore del motore economico europeo, la Germania, chiaramente più profondamente di quanto le economie del sud Europa hanno fatto, anche se ci sono significative differenze regionali in questi paesi. Di conseguenza, è evidente che l´Europa deve perseguire il suo cambiamento strutturale valorizzando l´economia globale. Non è meno della sfida - ma ancora di più le opportunità - dal commercio e la concorrenza globale che richiede riforme economiche e mette pressione sul rent-seeking società. Che i negoziati commerciali con gli Stati Uniti possono ora essere aperti è di fondamentale importanza da questo punto di vista. Sono quindi particolarmente lieto che Pascal Lamy ha accettato di consegnare la lezione chiave di oggi. Martin Jahn, che aprirà il primo pannello, porterà la sua esperienza per la discussione circa il successo dei paesi dell´Europa centrale e orientale, ma anche le scelte difficili che hanno dovuto fare. Inoltre, il cambiamento strutturale deve essere finanziata. Questo è il motivo per cui seconda sessione di oggi si concentra sul settore bancario, su cui l´Europa dipende ancora - troppo, si potrebbe dire. Mentre il rischio sovrano si è ritirato, il meccanismo di trasmissione della politica monetaria rimane compromessa e le condizioni del credito soffrono di frammentazione finanziaria. Ora stiamo costruendo l´architettura di regolamentazione per il mercato finanziario integrato in Europa. In meno di un anno dopo che l´idea è stata messa sul tavolo, è stato concordato il meccanismo unico di vigilanza. Ora l´attenzione si concentra sul secondo pilastro, il meccanismo di risoluzione unico, che è il naturale complemento del Ssm. Esso dovrebbe essere costituito da una singola autorità di risoluzione e fondo comune risoluzione, finanziato attraverso prelievi per il settore stesso. L´unione bancaria è essenziale per invertire il processo di frammentazione finanziaria in Europa e, quindi, di preservare l´integrità del mercato unico dell´Ue per i servizi finanziari. La possibilità per la ricapitalizzazione diretta delle banche da parte del Meccanismo europeo di stabilità è un´altra caratteristica importante del sindacato bancario che stiamo costruendo. Mi aspetto che l´Eurogruppo per concordare i principi e le regole di uno strumento di ricapitalizzazione diretta per il domani Esm. Il sindacato bancario non sarà completata durante la notte. Ecco perché ci stiamo muovendo per colmare le attuali carenze del settore bancario, per esempio con l´aumento di capitale per la Banca europea per gli investimenti, che ora è efficace. Ma questi punti deboli devono essere affrontati direttamente e, se il settore finanziario è quello di riprendere le sue funzioni e di canalizzare il risparmio per gli usi più produttivi a supporto di regolazione e di recupero. Ed è per questo, il 29 maggio, abbiamo raccomandato alla zona euro che garantire che il meccanismo di controllo interno e delle Autorità bancaria condotta recensioni europei di qualità delle attività e lo stress test. Recensioni rigorosi test credibili, come previsto per l´inizio del prossimo anno, sono fondamentali per un esito positivo. L´unione bancaria non si tratta di salvataggio dei banchieri, è di ottenere un sistema bancario che serve l´economia reale. A questo proposito, la Commissione sta inoltre portando avanti le proposte sulla separazione strutturale realizzato dal gruppo ad alto livello presieduto dal Governatore Liikanen. Sono molto contento di aver potuto unirsi a noi oggi e che introdurrà l´argomento e raccomandazioni nel secondo pannello. Forum di oggi si chiuderà con una terza sessione di unione fiscale. Nel corso degli ultimi anni, il Patto di stabilità e di crescita è stato messo su un fondamento molto più solidi. Le regole vengono applicate in modo da prendere le differenze specifiche per paese in considerazione, come abbiamo fatto il 29 maggio al termine del terzo semestre europeo, con l´attenzione alla sostenibilità strutturale delle finanze pubbliche nel medio termine. Con le recenti riforme, le opzioni per una maggiore integrazione fiscale sono stati in gran esaurito a norma del trattato attuale. Blueprint della Commissione verso una vera Unione economica e monetaria, pubblicato lo scorso novembre, delineato ulteriori elementi, scadenze e condizioni. A nostro avviso, il principio guida fondamentale deve essere che ogni passo verso una maggiore solidarietà e mutualizzazione del rischio economico essere combinata con una maggiore responsabilità e rigore fiscale: cioè, con l´ulteriore condivisione di sovranità e di una più profonda integrazione del processo decisionale all´interno della zona euro. In questo contesto, non è raro che la Commissione, da un lato, le chiamate per il viso per una maggiore integrazione economica e fiscale, ma, d´altra parte, essere criticati per le nostre raccomandazioni ben fondate in materia di politica fiscale e di riforme strutturali. Questo, ancora una volta, ci insegna che l´unione fiscale profondo non emergerà durante la notte. Perderemo i nostri cittadini a meno che questo viene fatto attraverso un processo profondamente democratico - e anche le migliori idee economiche dobbiamo superare questa prova prima di poter essere realizzati. In altre parole, il mondo prima meglio della scienza economica non è sempre a nostra disposizione nel mondo seconda migliore della realtà politica. Detto questo, non c´è bisogno di cadere di nuovo nel mondo, terzo miglior dell´intergovernamentalismo. Il metodo comunitario è e resterà la spina dorsale di tutte le misure per una maggiore integrazione, in modo che sia efficace e inclusivo, anche la detenzione a bordo dei piccoli Stati membri. Sono sicuro che Sharon Bowles, che introduce il terzo pannello, sarà d´accordo con questo. Signore e Signori, Dietro il metodo comunitario si distinguono gli europei dedicati. Vorrei ringraziare calorosamente il personale della Direzione generale Affari economici e finanziari per il loro instancabile lavoro per il semestre europeo. La profondità e la qualità dell´analisi è eccezionale, ed è un contributo fondamentale per riformare l´Europa e creare le basi per una crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro. Io presto lasciare per la riunione della Commissione, che ha appena iniziato e dove proporremo al Consiglio europeo come agevolare nuovi prestiti alle piccole e medie imprese produttive e innovative, e noi finalizzare la nostra iniziativa per l´occupazione giovanile. Questa iniziativa Pmi dovrebbe comportare un uso combinato dei fondi strutturali dal bilancio dell´Ue e il bilancio della Bei / Fei, al fine di creare incentivi per i nuovi prestiti privati ​​alle Pmi. Confido che il Consiglio europeo approva l´iniziativa e quindi contribuire a riequilibrare la trappola finanziamento delle piccole e medie imprese, che attualmente funge da principale collo di bottiglia di investimento e di crescita. Prima di consegnare oggi a Marco Buti, direttore generale per gli affari economici e finanziari, di introdurre Pascal Lamy, permettetemi di fare alcune considerazioni conclusive. Signore e Signori, Europa non è più in terapia intensiva, anche se il nostro paziente avrà bisogno di sorveglianza e di farmaci ancora per qualche tempo a venire. La nostra sfida oggi è quella di battere finalmente la crisi e vedere attraverso il riequilibrio e le riforme nelle economie europee. Dobbiamo concentrarci sulla competitività della nostra economia, che si appoggia su innovazione e competenze, abbraccia le opportunità offerte dalla espansione del commercio mondiale e aumenta gli investimenti produttivi e l´accesso ai finanziamenti, in modo che le nostre piccole e medie imprese e la base industriale in grado di creare posti di lavoro e prosperità. Significa mantenere la rotta del consolidamento fiscale, e significa ricostruire la nostra Unione economica e monetaria. In realtà, questo è tutto sulla riforma del modello economico e sociale europeo. Non nostalgicamente aggrappati allo status quo, perché ciò significherebbe un declino permanente. Non smontare il modello europeo, perché crediamo nella combinazione di spirito imprenditoriale e di giustizia sociale. Ma invece, genuinamente riformare e modernizzare il modello europeo di economia sociale di mercato. Io reputo questo Forum economico di Bruxelles per dare un importante input per quel lavoro. Grazie.”  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA AUSPICA UN NUOVO CONSENSO PER METTERE L´ECONOMIA SU UN SENTIERO DI CRESCITA L´OCCUPAZIONE GIOVANILE E DI FINANZIAMENTO DELLE PMI SUL TAVOLO DEL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO  
 
Bruxelles, 20 giugno 2013 - Al termine della riunione settimanale della Commissione, che si è concentrata sulla riunione del Consiglio europeo a fine giugno, il presidente Barroso ha espresso con queste parole: "L´europa è difficile uscire dalla crisi. La Commissione ha dimostrato nella dettagliata analisi che accompagna le nostre raccomandazioni paese. Tuttavia, i nostri risultati in termini di crescita sono ancora molto insoddisfacente e parti d´Europa sono in uno stato di emergenza sociale. Siamo in grado di godere il nostro incontro alla fine della prossima settimana per raggiungere un nuovo consenso e dare un nuovo impulso ai nostri sforzi per raccogliere intorno l´accordo dell´Unione europea sulle misure ci vorrà per recuperare la nostra economia sul sentiero della crescita. Presentiamo misure concrete per combattere la disoccupazione giovanile e di sostegno, insieme con la Bei, il finanziamento dell´economia reale, in particolare le Pmi. Gli ingredienti del consenso sul tavolo, dobbiamo farlo accadere. " La Commissione europea ha adottato tre contributi al prossimo Consiglio europeo, tenutosi il 27 e 28 giugno 2013. Contributi in materia di lotta contro la disoccupazione giovanile e una migliore regolamentazione e la considerazione del patto di crescita e occupazione sono state adottate questa mattina. Un altro contributo, scritto in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti e dedicata a migliorare l´attività dei prestiti bancari per l´economia, sarà disponibile una volta che è stato formalmente adottato. Queste iniziative aiuteranno l´Europa a cambiare il corso degli eventi che promuovono l´occupazione e consentendo alle aziende di assumere personale e ad investire e le banche di finanziare l´economia reale. I punti chiave dei quattro contributi sono i seguenti. Lavorare insieme per i giovani europei - Un invito ad agire contro la disoccupazione giovanile. La lotta contro la disoccupazione giovanile è una priorità assoluta. Mentre la maggior parte delle risorse sono nelle mani degli Stati membri, l´Ue può aiutare a cambiare il corso delle cose. La Commissione ha proposto una serie di misure concrete e fattibili che hanno effetti immediati, ma alcune misure devono essere adottate a livello dell´Unione europea, comprese quelle relative al quadro finanziario pluriennale (Qfp). La priorità è quella di accelerare l´attuazione della garanzia per i giovani. La Commissione propone che l´iniziativa € 6 miliardi per l´occupazione giovanile sono mobilitati in anticipo, in modo che l´importo è sorta nel 2014 e nel 2015, piuttosto che i sette anni del Psc. Gli Stati membri devono presentare i loro programmi per l´occupazione giovanile in autunno. In parallelo, la Commissione elaborerà a livello dell´Ue, una serie di strumenti per aiutare gli Stati membri, come ad esempio l´Alleanza europea per l´apprendimento, la Grande Coalizione per l´Occupazione il settore digitale, Eures e l´iniziativa "Il tuo primo posto di lavoro Eures", aiutando le aziende ad assumere i giovani. Tutti questi dovrebbero essere messi in pratica in stretta collaborazione con le parti sociali e dei soggetti interessati. Relazione congiunta della Commissione e la Bei al Consiglio europeo - Rafforzamento prestiti all´economia: attuare l´aumento di capitale della Banca europea per gli investimenti e gli sforzi congiunti della Commissione e la Bei Uno dei principali ostacoli alla ripresa si trova attualmente in assenza di pratiche normali nel credito all´economia reale, in particolare le Pmi, un aspetto evidenziato da analisi annuale della crescita della Commissione . In una relazione congiunta, la Commissione europea e la Banca europea per gli investimenti hanno esposto ciò che sarà dedicata al recente aumento di capitale della Banca. Inoltre, questo rapporto presenta tre opzioni per aiutare le Pmi ad accedere ai finanziamenti e assumere i giovani in un prossimo futuro. La Commissione invita il Consiglio europeo ad adottare un approccio ambizioso per questo problema. Il Patto per la crescita e l´occupazione: un anno dopo - Relazione al Consiglio europeo. La Commissione europea ha adottato una relazione sui progressi dell´attuazione del patto per la crescita e l´occupazione. Un anno dopo, gli Stati membri possono ancora fare molti passi per risolvere i loro problemi, per esempio liberando il potenziale del mercato unico in settori come la digitale, l´energia e la ricerca. Questa relazione mette in evidenza la necessità di completare la realizzazione del mercato unico atto, solo 7 delle 12 proposte avanzate dalla Commissione sono state adottate da parte dei co-legislatori. La Commissione europea ha presentato la maggior parte delle proposte per il mercato unico Ii e presentare le restanti proposte nelle prossime settimane, compresa la legislazione per promuovere i fondi di investimento a lungo termine, che può essere un Un´altra fonte di prestiti all´economia reale. Si chiede una rapida adozione di queste proposte prima delle elezioni del Parlamento europeo. Questo rapporto mostra come la Commissione ha messo a disposizione l´intero bilancio della politica di coesione a sostegno di progetti per creare crescita e posti di lavoro nel programma di investimenti di € 120.000.000.000 presentato in il patto. L´azione della Commissione in consultazione "top 10" delle Pmi sulla legislazione dell´Ue. La creazione di un ambiente favorevole alle imprese è un altro strumento importante nell´arsenale stabilito. Sostituire ventisette diverse norme nazionali di regolamentazione a livello europeo ha dimostrato un modo efficace per creare nuove opportunità. La Commissione ha adottato una comunicazione per affrontare le "top 10" leggi più severe dell´Unione, elencati per le Pmi. La presente comunicazione illustra in dettaglio le misure adottate o da adottare per risolvere i problemi posti da ciascuno di questi testi. Per ciascuno dei legislativi individuati dalla Pmi, la Commissione ha preso in considerazione le preoccupazioni espresse, è intervenuta quando era sotto la sua giurisdizione o dei co-legislatori proposte presentate per alleviare l´onere per le Pmi. Ad esempio, nel dicembre 2011, la Commissione ha proposto una revisione del sistema degli appalti pubblici ha un impatto diretto sulla ´accesso delle Pmi agli appalti pubblici. Nel febbraio 2013 è stato proposto di sostituire la direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti con un regolamento sulla sicurezza dei prodotti di consumo tra cui un semplice insieme di requisiti comuni per le imprese. L´iniziativa fa parte di passare al setaccio tutte dell´acquis comunitario che abbiamo attualmente spediamo per verificarne la coerenza con l´obiettivo (il programma "Refit"). Il Consiglio europeo adotterà le raccomandazioni specifiche per paese della Commissione di orientare le politiche fiscali ed economiche degli Stati membri nel corso del prossimo anno. Sarà anche definire i prossimi passi per rafforzare l´architettura dell´Unione economica e monetaria. I quattro contributi alla Commissione elencano le misure da adottare immediatamente per mettere l´economia su un sentiero di crescita. Aiutano a recuperare la fiducia in modo che le aziende investono e assumono e le banche e altri investitori per iniziare prestito normalmente. Essi mostrano, inoltre, che l´azione collettiva presso l´Unione è più importante di singole misure isolate a impatto a livello nazionale. Presidente Barroso ora inoltrare tali contributi a tutti i membri del Consiglio europeo e del Parlamento europeo.  
   
   
NUOVO MEDIATORE EUROPEO: I CANDIDATI INCONTRANO IL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Strasburgo, 20 giugno 2013 - Sei candidati sono stati nominati per diventare il nuovo Mediatore europeo. Il 18 giugno si sono presentati davanti al Parlamento durante un´audizione organizzata dalla commissione alle Petizioni. Il Mediatore tratta le denunce da parte di cittadini, imprese e organizzazioni dell´Ue, contribuendo a scoprire casi di cattiva amministrazione europea. Al voto durante la plenaria di luglio. Tutti i candidati hanno avuto l´opportunità di esprimersi davanti ai deputati. "Sono specializzato nelle negoziazioni e nella risoluzione dei conflitti" ha dichiarato Alex Brenninkmeijer, attualmente mediatore olandese. Mentre Markus Jaeger, che lavora al Consiglio d´Europa, nell´Ufficio del Commissario ai Diritti umani ha sottolineato che "difendere la libertà degli altri è la mia professione". Ria Oomen-ruijten, deputata olandese del Ppe, ha insistito: "La necessità di privacy e trasparenza devono essere difese dal Mediatore europeo". Il deputato italiano Francesco Enrico Speroni, membro del gruppo Efd, ha spiegato: “Sono a favore di Wikileaks e darò accesso a tutti i documenti, ma ci sono regole che vanno rispettate". Dal canto suo, Emily O´reilly, attualemente mediatore irlandese, ha dichiarato: "La sfida è quella di trasformare un ufficio in un grande attore all´interno dell´amministrazione pubblica europea". Dagmar Roth-behrend, deputato del gruppo socialdemocratico, ha aggiunto: “La parola d´ordine è la trasparenza".  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: RIFORMA BANCARIA: PIÙ VICINO ALL´ECONOMICA REALE  
 
Strasburgo, 20 giugno 2013 - La commissione agli Affari economici ha votato il 18 giugno una relazione sulla riforma del settore bancario in Ue. L´obiettivo della relazione è quello di separare le parti che rivestono un ruolo più centrale a livello sociale da quelle connesse alle attività di negoziazione ad alto rischio, come i prodotti derivati, limitando così i salvataggi a carico dei contribuenti. Abbiamo incontrato la deputata responsabile del dossier al Pe, Mccarthy. In cosa differisce la sua relazione da quelle recentemente adottate nel settore bancario? La relazione è il prodotto di uno studio su come le banche funzionano. La ragione per la quale dobbiamo agire è che delle attività eccessivamente rischiose nel settore bancario hanno messo in pericolo l´attività delle banche regolari, come i prestiti essenziali all´economia reale. L´abbiamo visto durante la crisi a Cipro. I cittadini non avevano accesso ai loro conti: non potevano ritirare e o pagare le priorie bollette. Gli stipendi sono stati sospesi! L´obiettivo principale della riforma è evitare che questa situazione si ripeta. La relazione insiste sulla superazione tra i servizi delle banche al dettaglio e quelli d´investimento. Cosa significa? Le due attività dovrebbero funzionare separatamente. In questo modo, se si verificassero dei problemi, le banche potrebbero continuare a garantire i servizi ai cittadini. Non dovremmo ritrovarci nella situazione in cui i contribuenti o i governi pagano per i rischi eccessivi presi dal settore finanziario. Se le banche vogliono prendere dei rischi, lo devono fare a loro rischio e pericolo. Nella relazione c´è anche spazio per la competitività. Non vogliamo liberarci delle banche, ma un po di comptitività potrebbe migliorare la situazione, lasciando ai cittadini una maggiore libertà di scelta.  
   
   
DICHIARAZIONE DELLA COMMISSIONE, BCE E FMI SULLA MISSIONE IN GRECIA  
 
Bruxelles, 20 giugno 2013 - Una missione da parte della Ce, Bce e Fmi, che ha esaminato il programma economico del governo ha compiuto importanti progressi. Per consentire il completamento del lavoro tecnico, le discussioni politiche si metteranno in pausa, ma dovrebbero riprendere entro la fine del mese.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: LOUIS MICHEL: ACP-UE È UNA RELAZIONE A PARI DIRITTI E A PARI OBBLIGHI  
 
Strasburgo, 20 giugno 2013 - Mali, colpi militari, salute e sviluppo sono state le parole d´ordine della 25esima sessione dell´Assemblea parlamentare paritetica Acp-ue a Bruxelles, tra il 17 e il 19 giugno. Abbiamo incontrato i vice-presidenti dell´Assemblea, il deputato belga Louis Michel e la deputata del Kenya, Joyce Laboso. Secondo lei, Louis Michel, è necessario trasformare gli aiuti umanitari in politiche comuni di sviluppo per far emergere le società Acp dalla povertà. Come? Le relazioni tra Sud e Nord sono molto cambiate negli ultimi anni. Dal 2007 la partenership tra Ue e Acp è stata creata sulla base dell´uguaglianza tra paesi con gli stessi diritti e doveri. Gli aiuti allo sviluppo è il solo modo per sostenere le strategie di sviluppo. La povertà può essere sconfitta attraverso strumenti efficienti e durevoli, capaci di generare ricchezza e crescita. Dovremmo coniugare gli aiuti allo sviluppo con le politiche economiche a medio e lungo termine, creando le condizioni per il lancio del settore privato e rendendo queste economie competitive a livello globale. Joyce Laboso. Pensa che la crisi economica in Ue possa avere delle ripercussioni sulle relazoini con i paesi Acp? E´ naturale che se i paesi dell´Ue stanno affrontando una crisi economica dovranno la priorità ai propri Stati membri, e non ai paesi lontani in Africa, nel Pacifico o nei Caraibi. Immagino dunque che ci saranno delle ripercussioni, ma spero che l´Ue troverà un modo per superare questi ostacoli e mantenere le relazioni e gli accordi con i paesi Acp.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: IN DIFESA DELLA LIBERTÀ DI MOVIMENTO  
 
Strasburgo, 20 giugno 2013 - La libertà di movimento è considerata da molti come uno dei più grandi traguardi raggiunti dall´Unione europea. Ma ciò non significa che bisogna darla per scontato. Il Pe ha votato la proposta della Commissione riguardante l´introduzione temporanea dei controlli alle frontiere per assicurarsi che che la politica nazionale abusi di questa possibilità. Abbiamo incontrato Renate Weber, deputata rumena responsabile del dossier al Parlamento. Come impedire che la politica nazionale utilizzi i controlli alle frontiere in maniera strumentale? Abbiamo aggiunto alla proposta della Commissione una dimensione comunitaria: lo Stata membro (intenzionato a introdurre i controlli alle frontiere) dovrà dialogare con la Commissione e gli Stati membri interessati. La Commissione presenterà un rapporto al Parlamento europeo e lo Stato membro in questione dovrà spiegarsi sulle proprie ragioni. Inoltre all´interno della relazione è stato aggiunto un emendamento che indica he la migrazione non è di per sé una minaccia per l´ordine pubblico e la sicurezza nazionale. È stato chiesto alla Commissione europea di redigere una proposta perché alcuni Stati membri temevano i flussi migratori i seguito alla Primavera araba. Quando il Consiglio ha chiesto di rivedere i controlli delle frontiere Schengen, avevano in mente la possibilità di reintroudrre i controlli alle frontiere interne nel momento in cui un grande numero di immigrati avesse varcato le frontiere dell´Ue. La Commissione ha lavorato in questa direzione, ma al Parlamento abbiamo cambiato il testo durante le negoziazioni rimanendo fermi sulla nostra posizione. Quale è la posizione dei cittadini europei rispetto alla libertà di circolazione e movimento? Un recente sondaggio dell´Eurobarometro ha indicato che il 62% dei cittadini europei la considera che il più importante traguardo dell´Ue.  
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA ORIENTAMENTI IN MATERIA DI AIUTI A FINALITÀ REGIONALE PER IL PERIODO 2014-2020  
 
Bruxelles, 20 giugno 2013 - La Commissione europea ha adottato le linee guida su come gli Stati membri possono concedere aiuti agli investimenti per le imprese, al fine di sostenere lo sviluppo delle regioni svantaggiate in Europa tra il 2014 e il 2020. Queste linee guida sono parte di una più ampia strategia per modernizzare il controllo degli aiuti di Stato, che mira a favorire la crescita del mercato interno, incoraggiando le misure di aiuto più efficaci e focalizzando l´applicazione da parte della Commissione sui casi con il maggiore impatto sulla concorrenza (cfr. Ip/12/458 ) . Le direttive entreranno in vigore dal 1 ° luglio 2014. Vicepresidente della Commissione responsabile della politica di concorrenza, Joaquín Almunia ha dichiarato: " In un contesto di restrizioni di bilancio, gli orientamenti riveduti favoriranno la crescita economica attraverso la promozione di investimenti in progetti che portano un reale valore aggiunto per lo sviluppo regionale, in particolare nelle regioni più svantaggiati in Europa ". Gli orientamenti sugli aiuti regionali 2014-2020 sono stati adottati dopo ampie consultazioni con molte parti interessate (Stati membri, autorità regionali e locali, associazioni di categoria, gruppi di interesse, singole imprese e cittadini) e con il Parlamento europeo, il Comitato delle Regioni e il Comitato economico nomico e sociale. Le linee guida contengono le regole sulla base delle quali gli Stati membri possono elaborare carte degli aiuti regionali per identificare in quali aree geografiche le aziende possono ricevere aiuti agli investimenti ea quale livello. Le caratteristiche principali delle nuove linee guida sono: La quota complessiva di regioni in cui può essere concesso un aiuto regionale aumenterà dal livello attuale del 46,1% al 47,2% della popolazione dell´Ue. Oggi solo circa uno su quattro europei vive nelle regioni meno sviluppate (le regioni con un Pil inferiore il 75% della media Ue) rispetto a uno su tre nel momento in cui sono state adottate le linee guida precedenti per il periodo 2007-2013. Nonostante la riduzione delle disparità regionali, la Commissione ha tenuto conto degli effetti della crisi economica e quindi aumentato la copertura della popolazione. Misure di aiuto meno saranno soggetti al controllo della Commissione come altre categorie di aiuti saranno esentati dall´obbligo di notifica preventiva alla Commissione , che consente agli Stati membri di spendere importi degli aiuti minori con limitata oneri amministrativi. Questo dovrebbe facilitare l´assorbimento dei fondi Ue nei casi in cui le misure di aiuto sono co-finanziati dai fondi strutturali. La Commissione si concentrerà sui casi che hanno più probabilità di provocare distorsioni della concorrenza, che saranno oggetto di un controllo più stretto al fine di preservare la parità di condizioni nel mercato unico. Le misure di aiuto di grandi dimensioni saranno oggetto di valutazione approfondita del loro effetto di incentivazione, la proporzionalità, il contributo allo sviluppo e gli effetti sulla concorrenza regionale. La Commissione esaminerà tali aiuti in dettaglio per assicurare che sia concesso solo e nella misura in cui è necessario che gli investimenti che non sarebbero stati effettuati anche senza l´aiuto, garantendo che il denaro pubblico viene speso nel modo più efficiente ed efficace. In base all´esperienza della Commissione, gli orientamenti adottano un approccio più rigoroso sugli aiuti per investimenti effettuati da grandi imprese in zone assistite più sviluppati . In effetti, le prove dimostrano che le decisioni grandi imprese a investire in una determinata regione viene richiesto da fattori quali il costo e la disponibilità di fattori di produzione (forza lavoro, terra, capitale, ecc) e il contesto economico generale (tasse, ambiente aziendale), piuttosto che per gli aiuti di Stato. La concessione di aiuti in un contesto del genere, in cui una grande azienda avrebbe investito in ogni caso, equivale a distribuire "denaro gratis" che si limita a ridurre i costi di funzionamento ordinarie della società che i suoi (locali) i concorrenti devono soddisfare senza aiuti. Questo porta ad uno spreco di denaro dei contribuenti e di distorsioni della concorrenza nel mercato unico con effetti dannosi sulla crescita. Pertanto, gli aiuti alle grandi imprese in queste aree sarà consentito solo per investimenti che portino nuove attività economiche, per gli investimenti iniziali per la diversificazione delle strutture già esistenti in nuovi prodotti o di innovazione di processo, perché è più probabile che questi investimenti sono effettuati grazie alla sovvenzione. Nelle regioni più povere (regioni al di sotto del 75% della media del Pil dell´Ue), le linee guida continuano a concedere aiuti per altri tipi di investimenti di grandi imprese come bene. Nelle regioni ultraperiferiche e le zone scarsamente popolate , la possibilità per gli Stati membri di concedere aiuti al funzionamento per le imprese è mantenuto e semplificata. I massimi livelli di aiuto (cosiddetti "intensità di aiuto") rimangono invariati per le regioni meno sviluppate. Per le altre regioni assistite, le intensità sono leggermente abbassati del 5 punti percentuale data la generale riduzione delle disparità regionali dell´Ue e la necessità di evitare gare di sovvenzioni fra gli Stati membri in tempi di stretti vincoli di bilancio. Disposizioni anti-delocalizzazione sono rafforzato e gli aiuti regionali che ha causato una stessa o un´analoga attività a trasferirsi all´interno dello Spazio economico europeo (See) non saranno ammessi. Per aumentare la trasparenza e la responsabilità, gli Stati membri saranno tenuti a pubblicare sui dati internet su quanto aiuti regionali concedono ea chi. Sfondo Gli attuali orientamenti sugli aiuti regionali, che scadono alla fine del 2013, sarà esteso fino al 30 giugno 2014. Gli orientamenti sugli aiuti regionali stabiliscono le regole in base alle quali gli Stati membri possono concedere aiuti di Stato alle imprese per sostenere gli investimenti in nuovi impianti di produzione nelle regioni meno favorite d´Europa o per estendere o ammodernare le strutture esistenti. Lo scopo ultimo degli aiuti di Stato regionali è quello di sostenere lo sviluppo economico ed occupazionale. Le linee guida, pertanto contengono anche le regole in base alle quali gli Stati membri possono elaborare carte degli aiuti regionali per identificare in quali aree geografiche le aziende possono ricevere aiuti di Stato regionali ea quale livello (intensità dell´aiuto). Un processo di revisione è stato avviato nel 2010 per adattare le linee guida per la riduzione complessiva delle disparità regionali nell´Ue nel corso degli ultimi sette anni, per gli effetti della crisi economica e agli obiettivi di modernizzazione degli aiuti di Stato (Sam), nonché per garantire la coerenza con la politica di coesione dell´Ue. Alla luce dei commenti e opinioni raccolti nelle due consultazioni pubbliche e nei dialoghi intensi con tutte le parti interessate, la Commissione ha messo a punto le linee guida, che entrerà in vigore 1 luglio 2014 per dare il tempo sufficiente per gli Stati membri a preparare le loro nuove carte degli aiuti regionali . La copertura della popolazione per le carte regionali assicura che gli aiuti continuerà a concentrarsi sulle regioni che sono meno sviluppate dal punto di vista dell´Unione europea ma anche di dare agli Stati membri un margine sufficiente per affrontare le proprie disparità interne regionali: Per garantire che gli Stati membri coprono le regioni che sono svantaggiate dal punto di vista dell´Ue, la Commissione ha regioni ammissibili predefiniti sulla base del loro livello relativo di sviluppo (regioni con un Pil inferiore al 75% del Pil Ue pro capite) e svantaggi permanenti (regioni ultraperiferiche , scarsamente popolate regioni). Inoltre, al fine di garantire una transizione agevole, le regioni che prima erano al di sotto della soglia del 75% del Pil dell´Ue continueranno ad essere pre-definito a livello di Unione europea come ammissibili agli aiuti regionali. Il restante copertura della popolazione è distribuito tra gli Stati membri in base a criteri socio-economici che tengono conto delle disparità regionali, tra cui la disoccupazione, sia a livello comunitario e nazionale. E ´quindi a ciascuno Stato membro decidere come utilizzare al meglio questo margine di manovra per definire più superficie ammissibile al fine di affrontare le disparità interne regionali, in linea con il principio di sussidiarietà. Nel periodo 2007-2011, la spesa per gli aiuti regionali rappresenta lo 0,11% del Pil dell´Ue. Durante questo periodo, l´85% degli aiuti a finalità regionale è stato speso nelle regioni meno sviluppate (le regioni con un Pil inferiore al 75% della media Ue). Circa il 40% di tutti gli aiuti regionali è stata spesa ai sensi del regolamento generale di esenzione per categoria, che esenta gli aiuti dalla notifica preventiva alla Commissione quando si verificano determinate condizioni. Nel periodo di programmazione (2007-2013) circa il 20% della politica di coesione (Fesr, Fse e Fondo di coesione) viene speso sotto forma di aiuti di Stato alle imprese. Per gli aiuti di Stato le misure cofinanziate dai fondi strutturali, gli Stati membri non prevalentemente affidamento su orientamenti sugli aiuti regionali, ma utilizzare altre linee guida sugli aiuti di Stato, come pure (in particolare gli orientamenti in materia di aiuti di Stato per R & S e innovazione, finanza di rischio, la banda larga e la tutela dell´ambiente , e il regolamento generale di esenzione per categoria).  
   
   
LOMBARDIA. MARONI: LA PROSPETTIVA È EUROPA DELLE REGIONI IL GOVERNATORE PRESENTATO AL CORPO CONSOLARE IL PRESIDENTE: EXPO OCCASIONE PER NUOVA COLLABORAZIONE  
 
Milano, 20 giugno 2013 - Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni è stato presentato ieri sera al Corpo consolare di Milano e della Lombardia, che è - insieme a quello di New York - il più importante organismo diplomatico delle città non capitali, con oltre 100 rappresentanti di Governi esteri. Emilio Fernandez-castano, decano del Corpo consolare, ha aperto la serata, evidenziando che ´si tratta di un´occasione importante: per la prima volta il nuovo presidente della Regione parlerà delle sfide internazionali che attendono questo territorio´. Un invito subito raccolto dal governatore lombardo, che ha dedicato il suo intervento a una lunga e articolata analisi delle linee strategiche, che intende seguire in materia di politica internazionale. Expo, Grande Evento Il 7 Luglio - ´Avete ricevuto il ´save the date´ per il 7 di luglio? Se non vi è arrivato, allora devo licenziare qualcuno in Regione´. Il governatore ha esordito con una battuta, per ricordare il grande evento in calendario alla Villa reale di Monza, sede di rappresentanza di Expo 2015, per il prossimo 7 luglio, al quale parteciperanno anche il presidente della Repubblica, il premier, il ministro degli Esteri e una rappresentanza dell´Unione europea. Regione Protagonista - La manifestazione, ha spiegato Maroni, ´segna l´inizio di un percorso. Regione Lombardia vuole essere protagonista. Il suo ruolo non è tanto quello di realizzare le infrastrutture, che è responsabilità del commissario unico, figura istituita proprio su stimolo della Regione, in accordo con il Comune di Milano´. ´Noi - ha sottolineato - abbiamo il ruolo di promuovere il tema di Expo: ´Nutrire il pianeta energia per la vita´, cioè i contenuti dell´Esposizione universale. Durante l´evento del 7 luglio, lanceremo anche un´iniziativa, che abbiamo definito ´Worldwide Expo tour´, che ci accompagnerà nelle principali capitali del mondo non solo per promuovere Expo, ma anche per rafforzare l´impegno dei Paesi sul tema dell´esposizione, che non è solo dar da mangiare a chi non ce l´ha, ma anche far mangiare meglio chi mangia male, cioè la salute e gli stili di vita´. Non Solo Food, Ma Anche Wellness - Secondo il governatore questo impegno deve essere declinato soprattutto nel contrasto alla contraffazione. ´Il mio impegno - ha precisato - è definire e condividere un percorso per contrastare questo fenomeno. La produzione di prodotti contraffatti è un danno all´economia italiana per decine di miliardi. Ma è anche un danno alla salute. Mi auguro, anzi, chiedo, la collaborazione del Corpo consolare, per aiutarci a realizzare questo grande obiettivo. Non pretendo che Regione Lombardia sia il punto di riferimento esclusivo: c´è il Governo, con il quale abbiamo un ottimo rapporto, ma io voglio essere uno dei protagonisti. Fra due giorni sarò a Bruxelles per illustrare a Barroso queste idee´. Leale Collaborazione Fra Istituzioni - ´Credo molto nella leale collaborazione fra istituzioni, ognuno nel suo ruolo, ma tutti votati a un medesimo obiettivo´ ha proseguito Maroni, sottolineando che Regione Lombardia ´ha un´ambizione in più: quella di essere protagonista della ´nuova Europa´. Quella che deve vedere un cambiamento nella funzione di governance´. Secondo il presidente il Parlamento che non fa le leggi e un Governo Ue fatto di commissari che non vengono eletti ´non rafforza le Istituzioni europee´. ´E infatti - ha osservato - in tutto il Continente stanno nascendo formazioni politiche euro-critiche ed euro-scettiche. Partiti e movimenti che non vedono l´Europa, come invece penso io, come un´opportunità, ma come un limite´. Serve Più Federalismo - In questo quadro europeo, ha rilevato il governatore, ´gli Stati membri hanno molta resistenza nel cedere sovranità. E ciò va di pari passo con la difficoltà che hanno nel cedere sovranità verso il basso, al territorio. È una cosa di cui noi soffriamo. In Italia si è fatto un tentativo con la riforma del Titolo V della Costituzione, ma il risultato è stato pasticciato. Ha portato qualche vantaggio, ma ha anche aumentato i conflitti fra le Regioni e lo Stato, come dimostrato dai tanti ricorsi alla Corte costituzionale sulle attribuzioni di competenza, lasciando nelle mani nella Magistratura delle decisioni che spetterebbero alla politica. E per la politica non c´è nulla di peggio che delegare ad altri ciò che è di sua spettanza´. Referendum Su Europa - L´anno prossimo ci saranno le elezioni per il Parlamento europeo. Secondo Maroni è una ´grande occasione, che potrebbe essere sfruttata per abbinarvi un referendum consultivo, come nel 1989, quando venne chiesto al popolo italiano se era d´accordo nell´attribuire al Parlamento europeo dei poteri costituenti´. ´La gente a stragrande maggioranza - ha ricordato - rispose di sì. Purtroppo non è seguito un analogo processo. Conosco bene resistenze e difficoltà, ma penso che ci possa essere uno spazio di miglioramento per andare in quella direzione, per attuare il principio di sussidiarietà e dare più poteri alle Regioni´. Europa Delle Regioni - ´Il mio modello - ha dichiarato Maroni - è l´Europa delle Regioni, dove c´è il superamento degli Stati nazionali, per riaggregare il territorio sulla base delle affinità, oltre i confini amministrativi e burocratici. Schengen è stato un passo in avanti decisivo, perché ha cancellato confini che erano innaturali. Questa è la strada. Io, come presidente della Lombardia, sfruttando anche la prospettiva di Expo 2015, voglio lavorare in questa direzione, per fare in modo che questo processo ci porti verso una nuova Europa delle Regioni. E su questo ritengo che chi rappresenta i Paesi europei possa condividere questa prospettiva, perché vuole dire un migliore governo del continente, una più efficace spesa delle risorse e una più proficua collaborazione per risolvere i problemi´. Lombardia Penalizzata - Per spiegare cosa non funzioni nell´attuale Ue, Maroni ha preso a esempio un caso di strettissima attualità. ´La Lombardia - ha ricordato - è la prima regione agricola d´Italia. La settimana scorsa l´Ue ha preso un provvedimento, per regolamentare l´importazione di strumenti relativi all´energia dalla Cina. La conseguenza è stata che Pechino ha preso a sua volta provvedimenti che rendono molto più complicato, quasi impossibile, esportare vino nel loro Paese. Un problema serio per la nostra regione. La settimana prossima organizzerò un incontro con le altre Regioni del Nord, per capire cosa si possa fare. Il Governo italiano per ora non ha fatto nulla, a differenza di quello francese, che si è mosso subito, chiedendo una riunione urgente dei 27. Di queste cose la Commissione Ue si occupa troppo poco. Come governatore intendo occuparmi anche questo, pur senza pretendere di sostituirmi al ministro degli Esteri. Ma pretendo di portare là, dove si decide, la specificità della Regione Lombardia´. Oggi Anticipo Pac In Giunta - Relazionando sui lavori della Giunta, il presidente della Regione ha informato che ´oggi è stato varato l´anticipo della Pac 2012-2014, siamo la prima Regione italiana a farlo´. ´I numeri della Lombardia - ha aggiunto - mi impongono di svolgere questo ruolo. La Lombardia è la prima regione italiana per investimenti esteri, nonostante mille difficoltà legate alla pressione fiscale, alla lentezza burocratica, ecc. Operano in Lombardia 18.000 imprese estere, il 31 per cento dei brevetti italiani riconosciuti a livello Ue è depositato in Lombardia. Sul fronte delle esportazioni vale lo stesso: 4 miliardi, il primato italiano´. La Sfida Del Programma - ´Il mio ruolo di governatore - ha continuato Maroni - è avvincente, ma difficile. La mia Giunta, con 14 assessori, assomiglia a un Governo, perché le competenze che hanno e la dimensione dei provvedimenti che affrontano sono paragonabili a quelli di uno Stato. La Lombardia stessa, con i suoi 10 milioni di abitanti, uno dei quattro motori economici del Continente, potrebbe benissimo essere il settimo o l´ottavo Stato Ue. Purtroppo però, non abbiamo i poteri che hanno gli Stati. È una sfida vera realizzare il programma di governo sulla base del quale ho ottenuto la fiducia dei cittadini´. ´E io - ha concluso - so resistere a tutto, tranne che alle sfide´. I Partecipanti - Oltre a numerosissimi consoli e rappresentanti diplomatici, alla serata hanno partecipato anche il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, il vice sindaco di Milano Ada Lucia De Cesaris, il Commissario unico di Expo 2015 Giuseppe Sala.  
   
   
PRESIDENTE MARINI IN ISRAELE E PALESTINA: INCONTRO CON PERES E MASSIME AUTORITÀ PALESTINESI  
 
Perugia, 20 giugno 2013 - Una missione breve, ma particolarmente intensa, quella appena conclusa in Israele e Palestina dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, invitata dal Peres Center for Peace in occasione dei 90 anni del presidente dello Stato di Israele. La visita ha consentito alla presidente Marini di verificare lo stato di attuazione di due importanti progetti di cooperazione. Il primo con lo Stato di Israele e le Regioni italiane, Save the Children, - di cui la Regione Umbria è capofila - e l´altro con l´Autorità palestinese, per la realizzazione della Camera arbitrale, progetto della Regione Umbria e del Ministero degli Affari esteri. Fitta di incontri la prima giornata a Ramallah, nel corso della quale la Presidente, accompagnata dal Console Generale d´Italia a Gerusalemme, Davide La Cecilia, dopo la visita al Mausoleo di Yasser Arafat, ha incontrato prima il Segretario Generale Tayeb Abdel Al Rahim e poi il nuovo Primo Ministro Rami Hamdallah ai quali ha, tra l´altro, consegnato il testo ufficiale dello Statuto della Camera Arbitrale Palestinese, vistato qualche giorno prima dal Presidente Mahmud Abbas, formalizzando in questo modo la conclusione della prima tappa di un progetto di cooperazione decentrata - strategico per la costruzione dello Stato palestinese ed il sostegno allo sviluppo del settore privato - svolto in collaborazione con Ministero degli Esteri. La giornata si è conclusa con la presentazione alla stampa dello Statuto e dei contenuti del progetto (il cui soggetto attuatore è Sviluppumbria). All´ incontro hanno preso parte anche il Consigliere del Presidente Abu Mazen, Nemer Hammad, i Ministri della Giustizia e dell´Economia palestinesi ed i Presidenti delle associazioni degli ingegneri, degli avvocati, dei costruttori, degli industriali e della federazione delle camere di commercio palestinesi, partner del progetto stesso. Un incontro successivo con il Console Generale d´Italia, al quale hanno partecipato la Console Elena Clemente ed il Direttore dell´Utl di Gerusalemme, Vincenzo Racalbuto, ha consentito di constatare i positivi risultati raggiunti dalla cooperazione italiana nei territori palestinesi ed in particolare dal Pmsp (Programma italiano di sostegno alle municipalità palestinesi). Tale programma, sostenuto prevalentemente dal Governo Italiano, prevede il contributo finanziario e tecnico delle Regioni e di numerosi enti locali per interventi in settori prioritari, quali la promozione di attività di "capacity building" a favore degli enti locali palestinesi, la tutela e valorizzazione dei beni culturali, con particolare attenzione al turismo sostenibile, la promozione di attività sociali, settori nei quali si è impegnata la Regione Umbria in partenariato con diversi comuni umbri, Felcos, le due Università umbre, il Centro Studi sul Turismo di Assisi, la Ong italo palestinese, Fondazione Giovanni Paolo Ii, la Custodia Francescana di Terra Santa. Successivamente la presidente Marini ha svolto incontri con associazioni ed istituzioni israeliane, ed in particolar ha incontrato una delegazione del Peres Center for Peace per fare il punto sull´ attuazione del progetto Saving Children ("Salvare i bambini: la medicina al servizio della Pace"). Nell´ultimo triennio, il progetto, sostenuto dalle Regioni italiane, ha permesso il ricovero e la cura negli ospedali israeliani di almeno mille bambini palestinesi affetti da gravi patologie. Accompagnata dall´Ambasciatore d´Italia in Israele, Francesco Maria Talò, la Presidente ha quindi visitato lo Yad Vashem. Nel Giardino dei Giusti fra le nazioni, ha sostato accanto all´albero piantato in ricordo di Padre Rufino Niccacci, il francescano che, ad Assisi ed in altre città umbre, assieme al Vescovo Giuseppe Placido Nicolini ed al sacerdote don Aldo Brunacci, diede protezione a migliaia di ebrei salvandoli cosi dalla deportazione. Al termine della visita, la Presidente ha manifestato "l´emozione e l´orgoglio di rappresentare una terra, l´Umbria, che ha impedito di deportare gli ebrei mettendoli in salvo grazie al coraggio di eroici concittadini cui dobbiamo sempre infinita riconoscenza". Infine, accogliendo l´invito che Shimon Peres le aveva rivolto nella sua recente visita ad Assisi, ha partecipato, presso la sede del Peres Center di Jaffa, ai festeggiamenti per il novantesimo compleanno del Presidente, che sono stati l´occasione per illustrare al Capo dello Stato di Israele i progetti realizzati anche con la collaborazione di Enti e Regioni italiane, tra cui la Regione Umbria.  
   
   
LOMBARDIA. CORTE CONTI PROMUOVE BILANCIO REGIONE  
 
  Milano, 20 giugno 2013 - La Camera di Consiglio della Corte dei Conti della Lombardia ha approvato il giudizio di Parificazione del Rendiconto generale della Regione Lombardia per l´esercizio finanziario 2012. Il giudizio è arrivato oggi, al termine della requisitoria del procuratore regionale Antonio Caruso, ascoltate le relazioni del presidente della Sezione regionale di controllo per la Lombardia della Corte dei Conti Nicola Mastropasqua e del relatore Alessandro Napoli, e sentito l´intervento del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. ´E´ stata sottolineata l´impostazione molto efficace del nostro sistema dei controlli, che fa della Lombardia la Regione più virtuosa in Italia. E´ il primo giudizio di Parifica ed è andato molto bene. Abbiamo un ottimo rapporto con la Corte dei Conti, ieri abbiamo firmato un protocollo d´intesa per mettere a disposizione della Magistratura contabile tutte le informazioni e i dati del nostro Ente, quindi possiamo dire che la Lombardia vanta un´ennesima eccellenza: quella nel rapporto fra le Istituzioni´. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni al termine dell´udienza della Corte dei Conti, che ha promosso la gestione finanziaria 2012 della Regione Lombardia, approvando il primo giudizio di Parifica del Rendimento generale. Ricordando che l´analisi in oggetto si riferisce all´anno passato, quindi prima che venisse eletto governatore, Maroni ha espresso soddisfazione per la relazione della Magistratura contabile che ´attesta la solidità e la tenuta del bilancio, pur in un contesto di limiti stringenti´ e ha confermato la sua disponibilità e il suo impegno ´ad accogliere i suggerimenti proposti dalla Corte´. Semaforo Verde Dai Magistrati - Nella relazione illustrata oggi dal presidente della sezione regionale di controllo per la Lombardia della Corte dei Conti Nicola Mastropasqua è stato confermato il giudizio ´complessivamente positivo sulla gestione finanziaria della Regione, con riferimento al progressivo contenimento del debito, alla prudente gestione di cassa e al contenimento delle unità di personale e delle relative spese globalmente considerate´. Apprezzato Il Coinvolgimento Consultivo - I magistrati hanno sottolineato anche l´apprezzamento per il fatto che ´la funzione consultiva della Corte in materia di contabilità pubblica´ sia stata, nella nuova legislatura regionale, ´più volte utilizzata dalla Regione´. Le toghe hanno ricordato che ´impregiudicata la sfera discrezionale dell´Amministrazione, l´esegesi preventiva della Magistratura contabile può coadiuvare la Regione nel conformare costantemente la propria attività gestoria al principio di legalità in un quadro normativo giuscontabile, spesso, di non agevole interpretazione´. Bene Patto Stabilità Territoriale - Nelle conclusioni del relatore Alessandro Napoli fra le altre cose è stato evidenziato ´l´apprezzamento già manifestato in passato per la scelta di rafforzare ulteriormente l´applicazione del Patto di stabilità territoriale´. Questo, nel 2012, ´ha messo a disposizione degli Enti territoriali lombardi un plafond finanziario di 210 milioni di euro´. Dalla relazione è emerso anche che la Regione ha sempre rispettato i limiti, sempre più stringenti, del Patto di stabilità interno, utilizzando la quasi totalità delle risorse disponibili per quanto concerne il tetto di spesa di cassa´. Nessun Aumento Di Debiti - Dato positivo, quello relativo all´indebitamento regionale, che nel 2012 non ha subito alcun incremento: la Regione non ha contratto alcun nuovo debito e ha finanziato con risorse proprie gli investimenti. Il debito regionale (considerando la sola quota a carico della Regione) al 31 dicembre 2012 ammonta a circa 2.228 milioni di euro, in diminuzione rispetto al 2011. Ridotto Il Numero Di Dipendenti Regionali - Altro aspetto considerato positivamente dalla Magistratura contabile, quello relativo al numero complessivo dei dipendenti regionali, che si conferma in progressiva diminuzione nel tempo. Il personale di ruolo, è stato fatto notare, ´al 31-12-2012 è pari a 2.975 unità, cui si aggiungono 228 lavoratori non di ruolo, per un numero complessivo di 3.203 dipendenti. La Regione Lombardia presenta un rapporto fra ´stock´ di personale in servizio e numero di cittadini (potenziali utenti dei servizi offerti), ben al di sotto di quello medio nazionale´. Lombardia Ottima ´Pagatrice´ - Particolarmente interessanti, visto anche il perdurare della crisi economica e dei suoi effetti negativi sul mondo produttivo, le ottime performance di Regione Lombardia in materia di pagamenti ai fornitori. La Corte dei Conti ha evidenziato un risultato positivo e un trend in ulteriore miglioramento: ´Il numero delle fatture pagate oltre i 60 giorni si riduce, passando dal 16 per cento di quelle giunte ad ottobre 2011 al 10 per cento di quelle ricevute nel maggio 2012. Il dato è sostanzialmente in linea con la media europea, pari a 65 giorni, e si rivela migliore rispetto alla media nazionale del comparto pubblico pari a 180 giorni´. Nuova Giunta Vuole Migliorare Ancora - Nonostante i già ottimi standard raggiunti, la nuova Giunta di Palazzo Lombardia ha come obbiettivo un ulteriore miglioramento dei tempi di pagamento. ´Abbiamo dato incarico ai nostri dirigenti di porre in atto misure organizzative, per ridurre ulteriormente i tempi di pagamento in coerenza con le nuove disposizioni previste a livello europeo´ ha assicurato Maroni nel suo intervento, osservando che ´la velocizzazione dei tempi di pagamento ai fornitori, si pone, tra l´altro, a vantaggio dell´immissione di liquidità nel sistema economico, anche in un´ottica di sostegno alla ripresa economica, che purtroppo stenta ancora a decollare´. Reale Collaborazione E Condivisione - Il governatore ha voluto anche ringraziare i funzionari e i magistrati, ´che con grande professionalità ci supportano costantemente, favorendo un clima di reale collaborazione e condivisione´. ´Questo rendiconto sottoposto a parifica, riguarda un esercizio finanziario nel quale ancora non rivestivo la carica di presidente´ ha ricordato, osservando che, comunque, ´ogni spunto di riflessione e suggerimento costituirà stimolo per migliorare la nostra azione di governo´. ´Sono lieto - ha concluso - che la Corte apprezzi molti risultati finanziari positivi raggiunti dalla nostra Regione, che attestano la solidità e la tenuta del Bilancio pur in un contesto caratterizzato da limiti stringenti imposti dal Patto di stabilità e da una forte riduzione di risorse statali´. ´Non possiamo che essere soddisfatti per la promozione da parte della Corte dei Conti della gestione finanziaria della Regione Lombardia´. L´assessore regionale all´Economia Massimo Garavaglia commenta così il giudizio favorevole con cui la Corte dei Conti ha promosso la gestione finanziaria 2012 della Regione nel primo giudizio di Parifica del Rendimento generale. Tempi Di Pagamento Dei Debiti - ´Dobbiamo soprattutto essere soddisfatti - ha fatto notare l´assessore Garavaglia - delle sottolineature positive relative ai tempi di pagamento dei debiti, che, nel 2012, per la nostra Regione sono in linea con la Direttiva europea, che li fissa in 65 giorni, anche se il nostro obiettivo come Regione Lombardia è di arrivare a un termine di 45 giorni per il pagamento già entro la fine dell´anno, un risultato che per il resto del Paese è fantascienza´. Autofinanziamento Negli Investimenti - ´Inoltre - ha sottolineato l´assessore -, in un momento in cui il problema dell´Italia sono il debito pubblico e il crollo degli investimenti, Regione Lombardia ha invece fatto tutti gli investimenti necessari e senza accendere ulteriori mutui, cioè in totale autofinanziamento: in sintesi, l´esatto opposto di quello che fanno a Roma´.  
   
   
BOLZANO: DURNWALDER HA RICEVUTO L’EX PRESIDENTE DELLA GENERALITAT DE CATALUNYA, JORDI PUJOL STORICO ESPONENTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENTISMO CATALANO.  
 
Bolzano, 20 giugno 2013 - Nel pomeriggio di ieri il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, ha ricevuto nel suo ufficio di Palazzo Widmann Jordi Pujol, ex presidente della Generalitat della Catalunya, storico esponente dell’autonomia e dell’indipendentismo catalano. Nel pomeriggio il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, ha ricevuto nel suo ufficio di Palazzo Widmann Jordi Pujol, ex presidente della Generalitat della Catalunya, storico esponente dell´autonomia e dell´indipendentismo catalano. Jordi Pujol, medico farmacologo, fu arrestato nel 1960 perché contestatore del regime di Francisco Franco e condannato a sette anni di reclusione, fu rilasciato due anni e mezzo più tardi, venendo immediatamente confinato a Girona. Nel 1974 fondó il partito Convergenza Democratica di Catalogna, del quale fu il primo segretario. A capo della coalizione Convergenza ed Unione, fu eletto presidente della Generalitat de Catalunya per la prima volta nel 1980, per poi essere rieletto ininterrottamente nel 1984,1988, 1992, 1995. Si è ritirato dalla politica attiva nel 2003, cedendo la leadership del partito ad Artur Mas. Nel corso del cordiale colloquio sono stati toccati numerosi temi di comune interesse e Jordi Pujol si è congratulato con il presidne3te Durnwalder per l´ampia autonomia altoatesina e per i progressi conseguiti dall´Alto Adige in molti settori come la tutela della cultura e l´economia provinciale. Jordi Pujol si trova in Alto Adige per prendere parte nei prossimi gironi al convegno europeo della Fuev e nella sua visita è stato accompagnato dalla consigliera regionale Martha Stocker, vicepresidente della Fuev. Al termine della visita il presidente Durnwalder ha espresso il suo personale apprezzamento per la figura politica di Jordi Pujol, storico rappresentante dell´autonomismo a livello europeo.  
   
   
CAMPANIA: FRA I PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA: SCUOLA, INFORMATICA, CULTURA, AMBIENTE  
 
Napoli 20 giugno 2013 - Si è riunita il 18 giugno a palazzo Santa Lucia la Giunta regionale della Campania presieduta da Stefano Caldoro. Su proposta del presidente, è stato approvato lo schema di convenzione tra l´Arsan e l´Università Suor Orsola Benincasa per le attività di tirocinio di formazione e di orientamento presso l´Agenzia regionale sanitaria. La Giunta ha altresì deciso di realizzare una Piattaforma Informatica per lo sviluppo della logistica in Campania. Su proposta congiunta con l´assessore alla Cultura Caterina Miraglia è stato approvato lo schema di protocollo tra la Regione e il Mibac per il progetto "Teatri del Tempo Presente". D´intesa tra l´assessore ai Lavori pubblici Edoardo Cosenza e l´assessore all´Istruzione Miraglia è stato deciso di stipulare una convenzione con Arcadis per una valutazione dei progetti presentati dagli enti locali per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Su proposta dell´assessore Miraglia, sono stati approvati lo schema di protocollo con l´Ufficio scolastico regionale per la promozione di percorsi inerenti l´educazione alla legalità, il calendario scolastico 2013-2014 e la programmazione degli interventi per il diritto allo studio universitario. Su proposta dell´assessore all´Ambiente Giovanni Romano, la Giunta ha aderito alla Carta di Bologna 2012 per lo sviluppo sostenibile delle aree costiere del Mediterraneo, ha proposto la nomina del Parco Fiume Irno a Sito di Importanza Comunitaria, ha approvato l´intervento sull’osservazione della qualità dell´aria affidato a Cnr Isafom. Infine, su proposta dell´assessore ai Trasporti Sergio Vetrella sono stati approvati i servizi minimi Caremar e lo schema di atto aggiuntivo all´accordo di programma per la realizzazione in project financing di un porto turistico sul litorale di Pastena a Salerno.  
   
   
LOMBARDIA, GIOCO D’AZZARDO: TUTTO PRONTO PER LA LEGGE ANTISLOT  
 
Milano, 20 giugno 2013 - ´Entro settimana prossima la Giunta di Regione Lombardia approverà il Progetto di legge contro il gioco d´azzardo e le ludopatie. Un provvedimento molto atteso, a cui stiamo lavorando a tappe forzate, in modo da consegnarlo alle Commissioni e al Consiglio regionale per un´approvazione, che, mi auguro, avverrà in tempi altrettanto rapidi´. Lo ha annunciato l´assessore regionale al Territorio e Urbanistica Viviana Beccalossi, la quale, in Consiglio regionale, ha sottolineato che il Progetto di legge conterrà proposte in tema di distanze minime dai luoghi sensibili, sgravi fiscali per disincentivare l´installazione delle slot machine, campagne di prevenzione e cura per le persone affette da ludopatia. ´Mi fa molto piacere - conclude Viviana Beccalossi - che proprio oggi arrivi da Roma la notizia di una stretta sulle regole alle slot di nuova generazione, che dovranno riconoscere tramite documento il giocatore, bloccandolo se minorenne e, più in generale, dando un giro di vite a frodi e altri tipi di illegalità. Aspetti, questi, che abbiamo già considerato nel nostro Progetto di legge e che danno un segnale forte sulla volontà di affrontare seriamente un fenomeno diventato vero e proprio problema sociale´.  
   
   
BOLZANO: GESTITI BENI PER 6,8 MILIARDI DI EURO  
 
Bolzano, 20 giugno 2013 - 4,1 miliardi di Euro. È l´importo riferito ai beni che la Ripartizione patrimonio della Provincia amministra. I dati emergono dal rendiconto del 2012. A questi si aggiungono 2,7 miliardi di Euro riferiti ai beni gestiti dalla Ripartizione Servizio strade. Un patrimonio, quindi, di 6,8 miliardi di Euro. Entrambe le Ripartizioni fanno capo al Dipartimento dell´assessore provinciale Florian Mussner. Questo patrimonio miliardario gestito dalla Provincia, come fa presente l´assessore Florian Mussner in pratica appartiene a tutti i cittadini, che pertanto hanno diritto a conoscere i dettagli della gestione. L´inventarizzazione e la gestione di tutti mobili della Provincia, come prosegue Mussner, avviene in modo esemplare. La parte del leone la fanno i beni immobili. Per quanto attiene i beni gestiti dalla Ripartizione patrimonio, 3.059 le particelle fondiarie ed edilizie per un totale di 4,03 miliardi di Euro. Attualmente l´immobile di maggior pregio è l´Ospedale di Merano con un valore di 170,84 milioni di Euro, seguito dall´Ospedale di Bolzano con un valore di 150,35 milioni di Euro, e dal compresso dell´Università a Bolzano con un valore di 117,54 milioni di Euro. Oltre ai beni immobili il patrimonio provinciale comprende anche 145.162 beni mobili per un valore complessivo di 124,6 milioni di Euro, come spiega Ilona Unterweger, responsabile della contabilità del patrimonio presso l´Ufficio patrimonio della Provincia. Come spiega Josef Urthaler, direttore della Ripartizione patrimonio, ogni bene di valore superiore ai 487 Euro deve essere inventariato. Oggetti d´arte ed armi, invece, vengono sempre inventariati. Beni immateriali, quali ad esempio software, brevetti e similari non vengono inseriti nell´inventario. Tra i beni mobili vi sono anche 7.929 Computer, 1445 automezzi provinciali compresi quelli delle Ripartizioni Foreste, Servizio Strade e Opere idrauliche, nonché macchine operatrici; inoltre vi sono anche 1152 meteorologische Messgeräte, 571 strumenti musicali e relativi accessori, 512 strumentazioni da laboratorio, e 326 armi. 4178 fra dipinti e sculture rientrano fra i beni mobili gestiti dalla Provincia. Fra di essi vi sono opere di valore compreso fra i 100.000 fino al oltre 500.000 Euro, quali l´altare di S.barbara di Hans Klocker, una pala d´altare del Guercino, dipinti di Albin Egger Lienz, Franz von Defregger, Alexander Köster ed opre di Rudolf Stingl", come spiega Ilona Unterweger. A 2,7 miliardi di Euro ammonta il patrimonio gestito dalla Ripartizione Servizio Strade che anche fa capo al Dipartimento dell´assessore Florian Mussner. La rete stradale presenta il valore maggiore quantificato in 2,6 miliardi di Euro. Il valore degli edifici si attesta sui 63,4 milioni di Euro, mentre per i terreni esso è di 12,3 milioni di Euro. Gli investimenti nella rete stradale nel 2012 hanno raggiunto un totale di 60,1 milioni di Euro.  
   
   
CASSA INTEGRAZIONE: – 30% DI AUTORIZZAZIONI. TOSCANA: IL GOVERNO ASSEGNI QUANTO PRIMA LE RISORSE  
 
Firenze, 20 giugno 2013 – Nel mese di maggio 2013 sono calate del 13,1% le ore autorizzate di Cig in Toscana rispetto allo stesso mese del 2012, un calo che ha interessato le tipologie di gestione ordinaria e deroga, mentre sono aumentate le ore autorizzate di Cig straordinaria. Rispetto al precedente mese di aprile 2013, a maggio la riduzione è stata ancora più consistente (-30,6%). Anche in questo caso è stata rilevante la flessione della Cig in deroga. Va osservato peraltro che l’Inps ha operato una revisione delle rilevazioni dei mesi precedenti che ha portato ad un incremento delle ore in deroga e ad un ridimensionamento di quelle straordinarie contabilizzate nel mese di aprile. “Il dato della flessione delle ore di Cig autorizzate, rilevato dall’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro, e in particolare delle domande di Cig in deroga, non va letto – così l’assessore regionale a attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini – come un dato positivo, ma come conseguenza fisiologica del blocco delle autorizzazioni cui la Regione è stata costretta per mancanza di assegnazione delle risorse da parte del governo”. “Come abbiamo ribadito a più riprese – prosegue Simoncini – la mancata assegnazione delle risorse statali causa una forte preoccupazione e riformuliamo al governo la richiesta pressante di intervenire quanto prima per dare una risposta concreta”. “Vanno stanziati – spiega l’assessore – i finanziamenti necessari per tutto il 2013 dando corso all’immediata attivazione dei 550 milioni già annunciati (che le Regioni hanno richiesto al governo il 12 giugno 2013 con la propria proposta di distribuzione). Tali risorse, previste nel decreto in fase di conversione, sono peraltro lontanissime non solo dal fornire una risposta alle esigenze per il 2013, ma anche dal fronteggiare le domande già istruite dalle Regioni”. Fino al 17 giugno scorso sono pervenute alla Regione richieste di ammortizzatori sociali in deroga per il 2013 per un totale di oltre 29.000 lavoratori, per una spesa prevista di oltre 140 milioni. Con le risorse finora assegnate (circa 50 milioni di euro), gli uffici sono riusciti ad autorizzare solo le richieste pervenute entro il 30 gennaio per quanto riguarda la Cassa integrazione, ed entro il 28 febbraio per la mobilità in deroga, relative ad un totale di circa 13.500 lavoratori rispetto agli oltre 29.000 coinvolti. Con gli ulteriori 36 milioni in arrivo si potrebbero coprire le domande pervenute entro il 10 aprile 2013, mentre il fabbisogno stimato per coprire tutto il 2013 è di circa 200 milioni (una cifra lontana dagli 85 milioni assegnati). Altri dati dell’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro - Dai dati medi dell’Italia emergono risultati nazionali analoghi a quelli della Toscana su base tendenziale (-15,4%), ma con un decremento minore rispetto ad aprile (-10,8%). Nell’intero periodo gennaio-maggio, rispetto al 2012, la dinamica delle ore di Cig in Toscana ha delineato un ritmo di crescita nettamente più elevato di quello italiano, con variazioni, rispettivamente, del +26,7% e del +6,7%. Gli andamenti tendenziali indicano che l’aumento del +26,7 % è derivato da variazioni pari a +45,8% per la Cig ordinaria (+37,2% nella sola industria in senso stretto, +61,2% nell’edilizia), +55,4% per gli interventi straordinari, -6,5% per quelli in deroga. Pertanto, anche dai dati più recenti revisionati esce confermata la tendenza ad una più forte crescita degli interventi straordinari. In termini assoluti le ore autorizzate in Toscana nel periodo gennaio-maggio 2013 sono state circa 23, 6 milioni, con una distribuzione che vede prevalere la Cigs (circa 10 milioni di ore) rispetto alla Cig in deroga (7,5 milioni circa di ore), mentre anche la Cigo raggiunge valori significativi (6,2milioni circa di ore). In termini di incidenza, quindi, si rileva 42,3% di straordinaria, 26,1% di ordinaria, 31,6% di Cig in deroga. Rispetto alla composizione nazionale, in Toscana si registra una quota eguale di trattamento straordinario, mentre è superiore quella della deroga e minore quella della Cig ordinaria.  
   
   
PUGLIA: PRESENTA RISULTATI PROGETTO "LIBERA IL BENE"  
 
Bari, 20 giugno 2013 - L’assessore alle Politiche giovanili, Guglielmo Minervini, ha presentato ieri in conferenza stampa – con il presidente Vendola - i risultati della campagna “Libera il Bene – la Regione Puglia per il riuso dei beni confiscati alla mafia”. La campagna si occupa di rimuovere gli ostacoli culturali e finanziari per un’ampia e generalizzata azione di riutilizzo dei beni sottratti alle mafie, per scopi sociali, economici e di tutela ambientale. Attualmente il progetto, una delle azioni regionali di “Bollenti spiriti” – si articola in 4 azioni: informazione, mappatura partecipata, affiancamento e finanziamento progetti di riuso. “La confisca – ha spiegato Minervini – fa del male alle cosche. E’ uno strumento che tocca il portafogli delle mafie e toglie di mezzo la mitologia del potere mafioso e per combattere le mafie occorre una forte energia sociale: con le confische ci siamo resi conto che è una cosa buona sfilare i beni illeciti alla criminalità. Ora diciamo che è “cosa nostra” curare le confische. Noi con Libera il bene portiamo progettualità sociale per l’informazione sul riuso e per gli enti locali”. “C’è ancora – ha proseguito Minervini – un diaframma da abbattere per consentire il rapido riutilizzo dei beni, utili al territorio e alla comunità. Speriamo di poter proseguire nel progetto con una più ampia dotazione finanziaria”. Insieme a Minervini e a Vendola, oggi il dirigente delle Politiche giovanili, Annibale D’elia, che ha illustrato i contenuti del sito web liberailbene.Regione.puglia.it dove ci sono la mappa e le schede dei beni confiscati, il responsabile di Libera Puglia, Alessandro Cobianchi e Gianvito Matarrese di Anci Puglia.  
   
   
POLITICHE SOCIALI. MILANO: "INTERVENTI GARANTITI SUI MINORI" IL SOSTEGNO AI MINORI E ALLE LORO FAMIGLIE NON VERRÀ A MANCARE IN TUTTA LA RETE COMPLESSIVA DEI SERVIZI  
 
Milano, 20 giugno 2013 - In relazione alle attività destinate a bambini e ragazzi in carico ai Servizi sociali comunali è necessario fare alcune precisazioni al fine di non alimentare preoccupazioni e allarmismi. La fase di crisi, i mancati trasferimenti agli Enti locali, nonché i tagli alla spesa operati o ancora anche solo ipotizzati dal Comune, rischiano infatti di generare equivoci che è bene chiarire. “In una fase di mancato trasferimento di risorse dallo Stato – spiega l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino – stiamo mettendo a sistema tutti i servizi relativi alla tutela e alla cura dei minori senza operare tagli di alcun tipo a partire dagli interventi essenziali come la collocazione in comunità dove ci sarà continuità con i percorsi iniziati. Il sostegno ai minori e alle loro famiglie non verrà a mancare in tutta la rete complessiva dei servizi”. Collocamento in comunità. Il collocamento in comunità di minori è una forma di tutela per quei bambini e quei ragazzi che temporaneamente sono privi del sostegno genitoriale o per i quali tale sostegno non risulta sufficiente a garantire condizioni idonee di sviluppo e crescita. È un intervento estremo e di particolare delicatezza che solo una Autorità Giudiziaria (Tribunale dei Minori) può disporre, mediante l’affidamento al Comune. La responsabilità che ne deriva per l’Ente, proprio perché trattasi di minori tutelati da normative nazionali e internazionali, assume una rilevanza tale che supera, di fatto, eventuali limiti posti dal Bilancio: la garanzia della continuità degli interventi troverà risposte, qualora ce ne fosse necessità, nel reperimento di ulteriori risorse comunali e/o regionali, assicurando quindi la prosecuzione dei progetti educativi in atto per i circa 1.400 minori che annualmente vengono ospitati dalle comunità di accoglienza. Centri diurni. Attraverso il percorso di Accreditamento che il Comune di Milano ha sperimentalmente messo in atto si potranno meglio individuare e definire le modalità organizzative di questi servizi e valutarne l’efficacia progettuale per ciascun minore frequentante le attività. La costruzione dello strumento di rilevazione e analisi è stato concordata con i rappresentanti del Terzo settore, a garanzia della congruità con i servizi in essere e i reali bisogni dei ragazzi. Questo permetterà, in futuro, di fornire risposte adeguate di sostegno educativo e sociale agli oltre 700 minori che annualmente frequentano le attività. È comunque opportuno sottolineare lo sforzo, in un momento di oggettiva crisi quale quello attuale, che l’assessorato sta compiendo per mettere in sinergia le diverse risorse che Comune e Stato mettono in campo a livello territoriale per fornire adeguati strumenti di sostegno a bambini e ragazzi in difficoltà e ai loro nuclei familiari. In quest’ottica si sta lavorando alla definizione delle linee di indirizzo del Vi Piano Infanzia e Adolescenza (Legge 285/97), mettendo al centro dell’attenzione gli interventi di supporto alle competenze genitoriali, oltre a sostenere, già attualmente e sempre con i fondi della Legge 285, un progetto rivolto alle situazioni di emergenzialità abitativa, con lo scopo di evitare impropri collocamenti comunitari. Grazie alle risorse connesse alla Legge 285, nei prossimi mesi saranno dunque realizzati interventi innovativi e assolutamente "aggiuntivi" rispetto a quelli esistenti. A fianco degli interventi già in atto di sostegno educativo personalizzati, realizzati in sinergia e collaborazione con le organizzazioni di Terzo settore, viene assicurato ai minori in difficoltà tutto il supporto necessario per la loro crescita sociale ed educativa. Analogamente con l’introduzione a breve della Social Card, che ha visto il Comune di Milano destinatario di circa 5,5 milioni di euro dallo Stato, sarà possibile assegnare un aiuto concreto, per la durata di un anno, a nuclei familiari in situazioni di particolare fragilità economica e con la presenza di figli minori. Questi nuclei saranno inoltre accompagnati in percorsi di reinserimento sociale e lavorativo. Proprio oggi è previsto un incontro con il vicedirettore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti, referente del Gruppo Regionale Promozione Umana.  
   
   
VIOLENZA CONTRO LE DONNE, “SODDISFAZIONE” PRESIDENTE CENTRO REGIONALE PARI OPPORTUNITÀ PER RATIFICA CONVENZIONE ISTANBUL  
 
Perugia, 20 giugno 2013 - "Con la ratifica da parte del Senato, come già avvenuto alla Camera, della Convenzione di Istanbul in materia di prevenzione e contrasto della violenza sulle donne, il nostro Paese compie un passo storico nel contrasto alla violenza di genere". È quanto afferma Daniela Albanesi, presidente del Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria, esprimendo soddisfazione per la ratifica della Convenzione che da oggi è legge in Italia. La Convenzione, infatti, come sottolinea Albanesi, condanna ogni forma di violenza sulle donne, compresa quella domestica e riconosce che il raggiungimento dell´uguaglianza di genere - nella teoria e nella pratica - è l´elemento chiave per la prevenzione. "Vedo nella Convenzione un altro passo importante nel cammino verso l´acquisizione della piena cittadinanza da parte delle donne - dice la presidente del Centro regionale Pari opportunità - e considero il riconoscimento della violenza sulle donne quale violazione dei diritti umani e forma di discriminazione come l´elemento più innovativo di questa Convenzione, primo strumento giuridicamente vincolante per gli Stati in materia di violenza sulle donne e violenza domestica. Per questo il passaggio più delicato sarà l´avvio della Convenzione di Istanbul, per la quale servono fondi specifici e la forte consapevolezza del problema che si va ad affrontare". Accanto alla soddisfazione per questo risultato, la presidente Albanesi esprime la sua "profonda tristezza nel constatare come le donne continuano, pur tuttavia, a morire di morte violenta", facendo riferimento agli ultimi due casi di cronaca avvenuti in questi ultimi giorni in Umbria.  
   
   
LOMBARDIA. VIOLENZA DONNE, CABINA REGIA PER COMBATTERLA  
 
Milano, 20 giugno 2013 - Un programma coordinato e condiviso di interventi e strumenti per contrastare la violenza sulle donne. E´ la proposta che l´assessore regionale alle Pari opportunità, Casa e Housing sociale Paola Bulbarelli sottoporrà alla Giunta, come annunciato oggi in Aula consiliare, rispondendo ad alcune mozioni. ´Sto lavorando - ha detto - per coinvolgere tutti i settori: dalla sicurezza al lavoro, dallo sport alla sanità, passando anche per cultura e famiglia, perché sono convinta che servano politiche condivise. Anche nel mio recente incontro con il ministro Idem ho ribadito la necessità di una più precisa integrazione fra politiche regionali e nazionali´. Servono Risorse Adeguate - L´assessore ha anche sottolineato che, affinché tutte queste idee non rimangano solo intenzioni, ´sono necessarie anche risorse adeguate per sostenere i centri antiviolenza e le tantissime associazioni che sul territorio quotidianamente informano, accolgono, proteggono e difendono le donne´. ´Il contrasto alla violenza non costituisce più una scelta - ha spiegato - ma un obbligo, rientrando nelle priorità strategiche, nelle azioni generali e negli interventi prefigurati, nei documenti regionali, nazionali e comunitari. Per questo serve una vera e propria cabina di regia per un efficace utilizzo delle risorse. All´interno del programma saranno definite le modalità di sostegno ai Centri e alle Reti che operano sul territorio. Il fenomeno, secondo l´assessore, ha origine in una cultura diffusa nella nostra società, ´una cultura da superare, contro cui le istituzioni devono impegnarsi attivamente agendo su più fronti contemporaneamente, a partire dall´educare gli uomini al rispetto per le donne fin dall´infanzia, fino ad offrire alle donne strumenti per aumentare la propria sicurezza di sé´. Gli Strumenti - Tra gli strumenti previsti rientrano i protocolli d´intesa con le istituzioni scolastiche, con le Forze dell´ordine e con tutti gli altri soggetti che, a diverso titolo, operano sul territorio regionale, per contrastare il fenomeno della violenza. Corsi Di Difesa Personale Per Le Donne - Per quanto riguarda la possibilità di realizzare corsi di difesa rivolti alle donne, l´assessore ha detto che possono essere utili, ´per superare la paura anche attraverso una diversa consapevolezza del proprio corpo e delle proprie possibilità fisiche. Del resto, anche molti Centri antiviolenza utilizzano corsi di autodifesa come metodo per far emergere e superare debolezze e paure delle donne e come percorso di uscita dalla violenza´. A questo proposito, Regione Lombardia ha finanziato negli ultimi tre anni, nell´ambito dell´iniziativa regionale ´Progettare la parità in Lombardia´, 44 progetti educativi in scuole di diversi ordini. Nel 2012 sono state attivate due edizioni di un corso di formazione dal titolo ´Violenza e maltrattamento contro le donne: corretta modalità di intervento´, rivolto agli operatori degli Enti locali, della Polizia locale, delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni. ´Noi lavoriamo per un Paese - ha concluso Bulbarelli - dove le donne non debbano imparare più a difendersi dagli uomini, amici, fidanzati, mariti, padri; dove la pratica sportiva serva solo come luogo di socializzazione di sana competizione, di promozione della salute fisica di attenzione a se stesse e al proprio corpo. Un lavoro che sarà certamente più facile, se anche gli uomini, a cominciare da quelli che hanno grandi responsabilità istituzionali, saranno a fianco delle donne´.  
   
   
2,5 MILIONI DALLA REGIONE TOSCANA PER INFANZIA E PRIMA INFANZIA  
 
Firenze, 20 giugno 2013 – Nuove risorse dalla Regione Toscana per i servizi educativi nella prima infanzia e alla scuola dell’infanzia. Su proposta di Stella Targetti, assessore all’Istruzione, l’ultima variazione di bilancio ha previsto un milione per abbattere, tramite buoni servizio alle famiglie, i costi delle tariffe comunali sui servizi educativi 0-3 anni. Questi soldi si aggiungono ai 2,4 milioni già stanziati in precedenza e sempre relativi ai buoni/servizio per le iscrizioni ai nidi privati accreditati dalle amministrazioni comunali. Nella stessa manovra di bilancio è stato stanziato un altro milione e mezzo per sostenere l’accesso alla scuola dell’infanzia in modo da abbattere i costi delle iscrizioni alle scuole materne paritarie, comunali e private (soldi che saranno i Comuni a gestire. A breve la Regione pubblicherà un avviso pubblico per partecipare alla assegnazione di questo fondo). “Quando vediamo aumentare le liste di attesa nella scuola dell’infanzia statale – commenta Stella Targetti – non ci possiamo assolutamente permettere che, in Toscana, chiudano scuole d’infanzia, comunali e private. In tutta Italia il sistema si regge su tre gambe, quella statale insieme alla paritaria comunale e alla paritaria privata. Salvare la scuola dell’infanzia, il diritto dei più piccoli e il diritto delle famiglie, significa salvaguardarle tutte le tre”.