Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 MODA E TENDENZE ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Settembre 2006
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA SOTTOPONE A CONSULTAZIONE IL NUOVO PROGETTO DI REGOLAMENTO SUGLI AIUTI DE MINIMIS  
 
 Bruxelles, 21 settembre 2006 - La Commissione europea ha presentato una nuova versione del progetto di regolamento sugli aiuti de minimis, che prevede l’esenzione degli aiuti di importanza minore dall’obbligo di notifica previsto dalle norme del Trattato Ce sugli aiuti di Stato. La nuova versione tiene conto delle opinioni espresse durante la consultazione pubblica sul progetto iniziale presentato dalla Commissione nel mese di marzo (cfr. Ip/06/283). Secondo il nuovo progetto di regolamento, gli aiuti di importo pari o inferiore a 200 000 euro non saranno considerati aiuti di Stato. L’esenzione è limitata agli aiuti per i quali sia possibile calcolare in anticipo l’importo preciso. In base alla nuova proposta, le garanzie rientreranno nel regime degli aiuti de minimis purché il prestito che sottende la garanzia non sia superiore a 1,7 milioni di euro. Gli Stati membri e le altre parti interessate avranno ora nuovamente la possibilità di formulare osservazioni sul progetto di regolamento prima della sua adozione, prevista entro la fine dell´anno. La revisione delle regole sugli aiuti de minimis è uno degli elementi centrali del piano di azione sugli aiuti di Stato (cfr. Ip/05/680 e Memo/05/195), destinato a semplificare le regole in materia, a migliorare l´analisi economica degli aiuti e a consentire alla Commissione di concentrarsi sugli aiuti che hanno un maggiore effetto distorsivo. Il commissario per la concorrenza Neelie Kroes ha dichiarato: “Abbiamo esaminato attentamente le opinioni formulate dagli Stati membri e dalle parti interessate sul nostro progetto iniziale. Ora proponiamo di introdurre una soglia di sicurezza specifica per i regimi di garanzia a favore delle piccole e medie imprese. Ciò dovrebbe consentire agli Stati membri di rafforzare la competitività delle Pmi senza incidere sulla concorrenza. Tuttavia, per evitare abusi, gli aiuti non trasparenti devono rimanere esclusi dal regolamento. ” Secondo il regolamento della Commissione sugli aiuti de minimis attualmente in vigore (Cfr. Ip/00/1415), gli aiuti di importo non superiore a 100 000 euro erogati nell’arco di tre esercizi finanziari a favore di una determinata impresa sono considerati privi di effetti sostanziali sulla concorrenza e sugli scambi tra gli Stati membri e non si configurano quindi come aiuti di Stato. L’innalzamento della soglia da 150. 000 euro (importo previsto nel progetto presentato a marzo) a 200. 000 euro tiene conto degli sviluppi economici intervenuti dopo l’ultimo aumento e degli ulteriori sviluppi che potrebbero intervenire fino alla data in cui il nuovo regolamento cesserà di essere applicabile. Tenendo conto delle varie osservazioni formulate durante il processo di consultazione, il nuovo progetto di regolamento, presentato alla Commissione dalla Commissaria Kroes di concerto con il vicepresidente Barrot e la Commissaria Fisher-boel, estende tra l’altro l’esenzione alla commercializzazione e trasformazione dei prodotti agricoli e al settore dei trasporti, ad eccezione del trasporto stradale. L’esclusione del trasporto stradale dal regolamento sugli aiuti de minimis non mette peraltro in discussione l’atteggiamento favorevole adottato dalla Commissione in merito alla compatibilità con le regole sugli aiuti di Stato degli incentivi necessari e proporzionati per l’acquisto di veicoli più puliti e più ecocompatibili. Le regole sulla soglia de minimis si applicheranno ai soli aiuti trasparenti il cui importo preciso possa essere determinato in anticipo. Rispetto al progetto precedente, sono fornite indicazioni più precise riguardo a prestiti, conferimenti di capitale, capitali di rischio e garanzie. Data l’importanza economica di quest’ultimo tipo di misure, la nuova proposta prevede una soglia di sicurezza per i regimi di garanzia, a condizione che l’importo complessivo del prestito che sottende la garanzia non sia superiore a 1,7 milioni di euro. Ciò consentirà agli Stati membri di prevedere regimi di garanzia a favore delle Pmi senza eccessivi oneri burocratici e assicurando la certezza del diritto. Sotto questo profilo, la proposta integra gli orientamenti sugli aiuti di Stato a sostegno degli investimenti in capitale di rischio pubblicati durante l’estate (cfr. Ip/06/1015). Contemporaneamente, la fissazione di una soglia massima per quanto riguarda l’importo complessivo del prestito sotteso alla garanzia assicura che non vi siano abusi. Il nuovo progetto di regolamento sarà inviato agli Stati membri per una seconda consultazione, al fine di permettere loro di formulare ulteriori osservazioni. La Commissione intende adottare e pubblicare la versione finale del nuovo regolamento entro la fine del 2006, in modo tale che possa entrare in vigore nel gennaio 2007. Il progetto sarà pubblicato sul sito internet della Commissione per consentire alle varie parti interessate di far conoscere la loro opinione: http://ec. Europa. Eu/comm/competition/state_aid/overview/sar. Html Il progetto di regolamento sugli aiuti de minimis rientra nelle misure per l’attuazione del piano di azione in materia di aiuti di Stato adottato dalla Commissione nel giugno 2005 (cfr. Ip/05/680 e Memo/05/195). Il piano delinea i principi guida della profonda riforma delle regole sugli aiuti di Stato che sarà attuata nell’arco dei prossimi cinque anni, e in particolare indica il modo in cui la Commissione intende utilizzare le norme del trattato Ce in materia di aiuti di Stato per incoraggiare gli Stati membri a contribuire alla strategia per la crescita e l’occupazione riducendo il livello complessivo degli aiuti e concentrandoli sul miglioramento della competitività dell’industria europea, sulla creazione di posti di lavoro duraturi, sulla coesione sociale e regionale e sul miglioramento dei servizi pubblici. .  
   
   
AIUTI DE MINIMIS: DALLA COMMISSIONE UN NUOVO PROGETTO DI REGOLAMENTO GLI AIUTI DI IMPORTO PARI O INFERIORE A 200.000 € NON SARANNO CONSIDERATI AIUTI DI STATO  
 
Bruxelles, 21 settembre 2006 - La Commissione europea ha presentato una nuova versione del progetto di regolamento sugli aiuti de minimis, che prevede l’esenzione degli aiuti di importanza minore dall’obbligo di notifica previsto dalle norme del Trattato Ce sugli aiuti di Stato. La nuova versione tiene conto delle opinioni espresse durante la consultazione pubblica sul progetto iniziale presentato dalla Commissione nel mese di marzo. Secondo il nuovo progetto di regolamento, gli aiuti di importo pari o inferiore a 200. 000 euro non saranno considerati aiuti di Stato. L’esenzione è limitata agli aiuti per i quali sia possibile calcolare in anticipo l’importo preciso. In base alla nuova proposta, le garanzie rientreranno nel regime degli aiuti de minimis purché il prestito che sottende la garanzia non sia superiore a 1,7 milioni di euro. Gli Stati membri e le altre parti interessate avranno ora nuovamente la possibilità di formulare osservazioni sul progetto di regolamento prima della sua adozione, prevista entro la fine dell´anno. La revisione delle regole sugli aiuti de minimis è uno degli elementi centrali del piano di azione sugli aiuti di Stato, destinato a semplificare le regole in materia, a migliorare l´analisi economica degli aiuti e a consentire alla Commissione di concentrarsi sugli aiuti che hanno un maggiore effetto distorsivo. Il commissario per la concorrenza Neelie Kroes ha dichiarato: “Abbiamo esaminato attentamente le opinioni formulate dagli Stati membri e dalle parti interessate sul nostro progetto iniziale. Ora proponiamo di introdurre una soglia di sicurezza specifica per i regimi di garanzia a favore delle piccole e medie imprese. Ciò dovrebbe consentire agli Stati membri di rafforzare la competitività delle Pmi senza incidere sulla concorrenza. Tuttavia, per evitare abusi, gli aiuti non trasparenti devono rimanere esclusi dal regolamento”. Secondo il regolamento della Commissione sugli aiuti de minimis attualmente in vigore, gli aiuti di importo non superiore a 100. 000 euro erogati nell’arco di tre esercizi finanziari a favore di una determinata impresa sono considerati privi di effetti sostanziali sulla concorrenza e sugli scambi tra gli Stati membri e non si configurano quindi come aiuti di Stato. L’innalzamento della soglia da 150. 000 euro (importo previsto nel progetto presentato a marzo) a 200. 000 euro tiene conto degli sviluppi economici intervenuti dopo l’ultimo aumento e degli ulteriori sviluppi che potrebbero intervenire fino alla data in cui il nuovo regolamento cesserà di essere applicabile. Tenendo conto delle varie osservazioni formulate durante il processo di consultazione, il nuovo progetto di regolamento, presentato alla Commissione dalla commissaria Kroes di concerto con il vicepresidente Barrot e la commissaria Fisher-boel, estende tra l’altro l’esenzione alla commercializzazione e trasformazione dei prodotti agricoli e al settore dei trasporti, ad eccezione del trasporto stradale. L’esclusione del trasporto stradale dal regolamento sugli aiuti de minimis non mette peraltro in discussione l’atteggiamento favorevole adottato dalla Commissione in merito alla compatibilità con le regole sugli aiuti di Stato degli incentivi necessari e proporzionati per l’acquisto di veicoli più puliti e più ecocompatibili. Le regole sulla soglia de minimis si applicheranno ai soli aiuti trasparenti il cui importo preciso possa essere determinato in anticipo. Rispetto al progetto precedente, sono fornite indicazioni più precise riguardo a prestiti, conferimenti di capitale, capitali di rischio e garanzie. Data l’importanza economica di quest’ultimo tipo di misure, la nuova proposta prevede una soglia di sicurezza per i regimi di garanzia, a condizione che l’importo complessivo del prestito che sottende la garanzia non sia superiore a 1,7 milioni di euro. Ciò consentirà agli Stati membri di prevedere regimi di garanzia a favore delle Pmi senza eccessivi oneri burocratici e assicurando la certezza del diritto. Sotto questo profilo, la proposta integra gli orientamenti sugli aiuti di Stato a sostegno degli investimenti in capitale di rischio pubblicati durante l’estate. Contemporaneamente, la fissazione di una soglia massima per quanto riguarda l’importo complessivo del prestito sotteso alla garanzia assicura che non vi siano abusi. Il nuovo progetto di regolamento sarà inviato agli Stati membri per una seconda consultazione, al fine di permettere loro di formulare ulteriori osservazioni. La Commissione intende adottare e pubblicare la versione finale del nuovo regolamento entro la fine del 2006, in modo tale che possa entrare in vigore nel gennaio 2007. Il progetto sarà pubblicato sul sito internet della Commissione per consentire alle varie parti interessate di far conoscere la loro opinione. Il progetto di regolamento sugli aiuti de minimis rientra nelle misure per l’attuazione del piano di azione in materia di aiuti di Stato adottato dalla Commissione nel giugno 2005. Il piano delinea i principi guida della profonda riforma delle regole sugli aiuti di Stato che sarà attuata nell’arco dei prossimi cinque anni, e in particolare indica il modo in cui la Commissione intende utilizzare le norme del Trattato Ce in materia di aiuti di Stato per incoraggiare gli Stati membri a contribuire alla strategia per la crescita e l’occupazione riducendo il livello complessivo degli aiuti e concentrandoli sul miglioramento della competitività dell’industria europea, sulla creazione di posti di lavoro duraturi, sulla coesione sociale e regionale e sul miglioramento dei servizi pubblici. .  
   
   
"LA COSTRUZIONE EUROPEA: COME UN ROMANZO D´APPENDICE" FESTIVALETTERATURA DI MANTOVA, 8 SETTEMBRE 2006  
 
 Mantova, 21 settembre 2006 - Nella splendida cornice del Festival della letteratura di Mantova, i direttori delle Rappresentanze in Italia della Commissione europea, Pier Virgilio Dastoli e Roberto Santaniello, si sono confrontati sul tema: "La costruzione europea: come un romanzo d´appendice". Nello stand congiunto Europe Direct e Commissione europea, nella bellissima piazza Canossa, i due direttori hanno dato vita ad un vivace dibattito, stimolati dalle domande di Carlo Corazza, responsabile dell´ufficio stampa della Rappresentanza in Italia. Entrambi i relatori non hanno voluto rinunciare alle metafore letterarie, quasi d´obbligo nel contesto del Festival. Così, lungo il filo conduttore dell´immagine: "Se l´Europa fosse un libro. ", Dastoli ha ricordato il Don Chisciotte, ma soprattutto ha evocato la storia della torre di Babele, offrendo un´interpretazione in chiave ottimistica per descrivere l´attuale fase d´integrazione culturale europea, animata da una crescente moltitudine di linguaggi e dalla volontà di comprendersi senza rinunciare alla propria identità. Roberto Santaniello ha ricordato le tappe più importanti che dal Dopoguerra a oggi hanno segnato il percorso verso l´Europa unita, ma non ci si poteva non soffermare sui risultati referendari in Francia e Olanda. In questo senso il direttore della Rappresentanza a Milano ha citato il Deserto dei Tartari, metafora di un obiettivo simbolico di grande importanza che non si raggiunge mai. Un libro giallo, potrebbe essere, quello dell´Unione europea: "Chi ha ucciso l´Ue?" è stato chiesto ai direttori. "È importante scoprire l´assassino, ma forse alcune responsabilità vanno ricercate anche nelle vittime", ha risposto Dastoli, che pure si è detto contrario all´idea che la vicenda europea possa essere rappresentata dalla letteratura "gialla" e dalla caccia al colpevole. L´atmosfera internazionale che si respirava a Mantova è giunta anche nello stand del dibattito. Tra il pubblico, una signora inglese - che ha tenuto a dire di non ritenere importante la precisazione "inglese" o "britannica" - ha difeso appassionatamente le scelte filo-americane di Tony Blair in politica estera, ricordando ai presenti quanto siano forti le divergenze di vedute tra Uk e Ue e quanto complesso sia il processo di unificazione europeo. Nella sua replica, Dastoli si è richiamato ai fatti: "Con quelle scelte ora il mondo è meno sicuro, dagli attacchi del terrorismo internazionale, mentre gli ultimi avvenimenti in Medioriente testimoniano che la strategia politica, perseguita da un Europa unita, è assai più proficua delle opzioni belliche dei Paesi anglo-sassoni". Il direttore della Rappresentanza in Italia ha dedicato le fasi conclusive della conferenza al ricordo delle figure dei padri dell´Ue, Altiero Spinelli e Jean Monnet. Proprio partendo da una frase apocrifa attribuita a quest´ultimo, ma in realtà di Jack Lang - "Se si dovesse rifare l´Europa bisognerebbe cominciare dalla cultura" -, Dastoli ha poi spiegato una proposta per garantire una maggiore integrazione culturale e non solo economica. Il multiculturalismo che caratterizza, e probabilmente sempre più caratterizzerà la società europea, può essere difeso rinunciando alle pretese di imporre la propria lingua (= cultura) negli incontri ufficiali: occorre che ciascuno parli (e pensi) nella lingua degli altri, non importa quale sia, anglo-sassone, neolatina, slava, ecc. Una sfida, questa, che potrebbe aiutare l´integrazione culturale, dopo l´enfasi posta su quella economica e quella politica. .  
   
   
REGIONI D´EUROPA: ´´PROVINCE´´ TURCHE INTERESSATE ALL´ ASSEMBLEA DELLE REGIONI D´EUROPA" ´(ARE)  
 
Istanbul, 21 settembre 2006 - "L´interesse o addirittura l´intenzione di associarsi all´Are, l´Assemblea delle Regioni d´Europa" è stata manifestata al presidente Riccardo Illy, che da due anni guida quest´organismo a cui aderiscono 250 realtà regionali comunitarie e non, dai rappresentanti delle Regioni turche delle aree di Istanbul ed Ankara. Il presidente Illy ha infatti incontrato i delegati di una decina di Regioni della Turchia ("Province" nella legislazione di questo Paese) in due distinti incontri nella città sul Bosforo e nella capitale: presenti, tra le altre, proprio le Regioni di Istanbul ed Ankara, di Smirne ed Antalya, che potrebbero divenire nuovi membri dell´Are dopo la regione di Kahramanmaras, nel Sud della Turchia, verso la Siria, la cui richiesta di adesione è già stata confermata dal direttivo dell´Are. Al di là dell´intenzione manifestata dalle Regioni turche, ha sottolineato il presidente Illy, il fatto più importante è però rappresentato dalla posizione del Governo nazionale in merito al ruolo delle autonomie territoriali. Il sottosegretario agli Interni Sahabettin Harput (incontrato da Illy ad Ankara con l´assessore regionale Franco Iacop ed al segretario generale dell´Are Klaus Klipp) ha illustrato al presidente l´attuale fase di attuazione della legge di riforma sugli enti locali in Turchia, avviata con una specifica norma nel giugno dello scorso anno, "che prevede un forte decentramento sia verso le amministrazioni municipali che verso le Province", ha sottolineato Illy. "Il sottosegretario Harput ha anche confermato il favore del ministero dell´Interno turco affinché le Province della Turchia possano divenire nuovi partner dell´Assemblea delle Regioni d´Europa sin dal prossimo futuro". "L´are è inoltre pronta ad offrire tutto il suo sostegno - ha infine affermato il presidente Illy - nel processo di decentramento e di rafforzamento del sistema delle regioni turche e della loro futura integrazione nell´Unione europea, incrementando la loro cooperazione territoriale con le altre Regioni comunitarie". .  
   
   
BCE: PUBBLICAZIONE DI UN RAPPORTO SULLE DIFFERENZE FRA I TASSI DI INTERESSE APPLICATI DALLE IFM NEI PAESI DELL’AREA DELL’EURO  
 
Francoforte, 21 settembre 2006 - La Banca centrale europea (Bce) ha pubblicato ieri il rapporto Differences in Mfi interest rates across euro area countries, predisposto congiuntamente da esperti delle banche centrali nazionali dell’area dell’euro e della Bce su mandato congiunto del Comitato per la politica monetaria e del Comitato per le statistiche. Il rapporto presenta la prima valutazione esaustiva sulle differenze rilevate fra vari tipi di tassi d’interesse attivi e passivi, rispettivamente percepiti e corrisposti dalle istituzioni finanziarie monetarie (Ifm) dei paesi dell’area dell’euro nell’ambito dei contratti stipulati con famiglie e società non finanziarie. Nonostante la significativa convergenza osservata negli ultimi anni all’interno dell’area, tipologie analoghe di tassi variano ancora sensibilmente fra i paesi. I fattori all’origine di tale dispersione sono molteplici e spesso concausali. Uno di essi potrebbe essere rappresentato dal perdurare di una certa eterogeneità dei prodotti, quale possibile riflesso alla diversità delle convenzioni e delle prassi commerciali nazionali, nonché alla pluralità degli assetti regolamentari e fiscali. Potrebbero inoltre contribuire le difformità in termini di profilo del rischio di credito (comprese le pratiche in materia di garanzie) e di struttura di mercato. Allo stadio attuale non è possibile discernere gli effetti dei singoli fattori. Rendendo disponibili informazioni dettagliate e complete sui tassi medi di interesse delle Ifm, il rapporto diffuso oggi intende assicurare che i raffronti fra paesi possano essere effettuati con piena cognizione di causa. Inoltre, la Bce e le banche centrali nazionali inizieranno prossimamente a pubblicare tavole comuni volte a fornire su base regolare un quadro sintetico su quindici tipi di tassi medi attivi e passivi applicati in ciascun paese. Il documento è reperibile nella sezione “Publications” del sito Internet della Bce (http://www. Ecb. Int/pub). È inoltre possibile richiederne copia cartacea, a titolo gratuito, alla Divisione Stampa e informazione della Bce all’indirizzo indicato di seguito. Una volta disponibili, le tavole sintetiche relative ai tassi di interesse applicati dalle Ifm per paese saranno consultabili nella sezione “Statistics” del sito Internet della Bce (http://www. Ecb. Int/stats). .  
   
   
BANCHE, ABI: IN CINA 1,4 MILIARDI DI EURO GIÀ UTILIZZATI DALLE IMPRESE ITALIANE  
 
Roma, 21 settembre 2006 - In Cina cresce la presenza delle banche italiane e aumentano i finanziamenti utilizzati dagli imprenditori italiani per incrementare le esportazioni, avviare nuove attività e collaborazioni con gli operatori locali. Oggi, i gruppi bancari italiani presenti direttamente nel Paese sono quindici con dieci succursali, ventiquattro uffici di rappresentanza e numerosi accordi di collaborazione (nel 2004 i gruppi erano undici, con nove succursali e tredici uffici di rappresentanza). Sul fronte dei finanziamenti, sono oltre 1,4 i miliardi di euro già impiegati tra quelli messi a disposizione dal settore bancario italiano per le imprese che scelgono di operare nell’immenso mercato del “Sol Levante” (1,3 miliardi di euro nel 2004). Complessivamente, le banche italiane hanno già stanziato linee di credito per circa 4,5 miliardi di euro. Si tratta di un plafond in linea con quello stimato in occasione della precedente missione economica in Cina nel dicembre 2004, del quale, dunque, possono ancora essere utilizzati circa 3 miliardi di euro, pari al 68% del totale. Le banche sono pronte ad aumentare il plafond in caso di nuove esigenze delle imprese. Lo ha annunciato il Presidente dell’Associazione bancaria italiana Corrado Faissola, in Cina per partecipare agli incontri istituzionali e di business previsti durante la missione organizzata da Abi, Confindustria ed Ice al seguito del Presidente del consiglio Romano Prodi e del Ministro per il commercio internazionale Emma Bonino. L’economia cinese sta crescendo ad un ritmo serrato e negli ultimi dieci anni ha più che triplicato il prodotto interno lordo e il reddito pro-capite, riuscendo contemporaneamente a ridurre in modo drastico l’inflazione. “Le prospettive di sviluppo cinesi – ha detto il Presidente dell’Abi Corrado Faissola - sono grandi, ma già oggi questo mercato è strategico e cruciale per il commercio e l’economia italiana ed internazionale. Proprio per questo – ha aggiunto Faissola - l’internazionalizzazione dell’economia italiana passa necessariamente dalla Cina. Dove banche e imprese sono pronte a rafforzare la collaborazione con gli imprenditori locali che vogliono operare sul mercato italiano e a cogliere le molte opportunità di investimenti, anche in vista degli imminenti appuntamenti con le Olimpiadi del 2008 e l’Expo Shangai 2010. ” A conferma del forte legame esistente tra Italia e Cina, basti pensare che nel 2005 gli investimenti diretti esteri italiani in Cina sono più che raddoppiati rispetto all’anno precedente, passando da 143 a 312 milioni di dollari, me ntre gli investimenti cinesi in Italia sono cresciuti del 133%, raggiungendo i 34 milioni di dollari. Una crescita che rafforza una tendenza già in atto, infatti tra il 1997 e il 2005 il flusso di investimenti diretti esteri cinesi in Italia è aumentato costantemente, passando da 3,4 a 34 milioni di dollari. Nel mercato cinese il Sistema-italia è già presente con numerosi gruppi imprenditoriali. Soprattutto nelle province dello Jiangsu (la cui capitale è Nanchino) e del Guangdong (la cui capitale è Guangzhou), dove ci sono le condizioni per costruire veri e propri distretti imprenditoriali sfruttando la complementarità del tessuto produttivo italiano e cinese, entrambi formati prevalentemente da piccole e piccolissime imprese. In futuro, tuttavia, grazie anche alle nuove prospettive aperte dal processo di liberalizzazioni e privatizzazioni intrapreso dal Governo cinese, la presenza italiana potrà consolidarsi ulteriormente. Perciò, ha sottolineato Faissola, “è importante che la Cina prosegua sulla strada delle riforme, allineandosi pienamente con gli standard internazionali. Per quanto riguarda il nostro settore, le banche italiane guardano con grande e crescente interesse ed attenzione al mercato cinese e in futuro sono pronte ad esserci ancora di più, come testimonia l’ampia partecipazione del settore alla missione”. L’industria bancaria, infatti, partecipa alla missione in Cina con una delegazione di quindici gruppi bancari, la più ampia che abbia mai preso parte a una missione all’estero: Bnl, Unicredit, San Paolo Imi, Bpu, Sella Holding s. P. A. , Monte dei Paschi di Siena, Capitalia, Banco Popolare di Verona e Novara, Banca Intesa, Banca Popolare di Vicenza, Banca Lombarda e Piemontese, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Banca Popolare di Sondrio, Veneto Banca e Iccrea (nel 2004 le banche della delegazione erano undici). Massiccio anche il numero delle banche che partecipano agli incontri di business con desk operativi (in tutto i desk sono 19). “Per il settore bancario italiano – ha concluso il Presidente dell’Abi - essere al fianco delle imprese anche sul fronte dell’internazionalizzazione è un interesse prioritario. Dopo le recenti missioni all’estero che hanno visto le banche impegnarsi insieme a istituzioni ed imprese, tornare in Cina con Confindustria ed Ice dopo appena due anni dalla prima missione è l’ulteriore conferma di come l’industria bancaria rafforzi questo impegno, anche nel segno della continuità. ” I risultati delle recenti missioni economiche confermano l’efficacia dell’impegno congiunto di istituzioni, banche e imprese. Tra il 2004 ed il 2005, le esportazioni italiane nei Paesi visitati sono cresciute in modo significativo: +4,7% in Cina (+34% nella sola provincia di Jiangsu dove si è svolto il Business Forum Italia-cina nel dicembre del 2004), +9,6% in Turchia, +15% in Bulgaria e +26% in India. .  
   
   
´BANCHE TRASPARENTI E RADICATE PER SOSTENERE LO SVILUPPO DEI TERRITORI´  
 
 Firenze, 21 settembre 2006 - Le banche sono oggi chiamate a tenere conto in misura sempre maggiore delle istanze che provengono dal territorio in cui operano e proprio per questo è necessaria una forte consapevolezza delle implicazioni sociali e ambientali della propria gestione. Questo, in sintesi, il senso dell´indirizzo di saluto dell´assessore regionale al bilancio, finanze e credito, Giuseppe Bertolucci, in occasione della presentazione del primo bilancio di sostenibilità di Findomestic Banca, svoltasi il 19 settembre nella sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi. ´Voglio esprimere all´Istituto – ha detto l´assessore – apprezzamento per l´adozione di questo strumento di democrazia e trasparenza, che consente il coinvolgimento dei clienti nella redazione del bilancio e rende espliciti gli obiettivi e le politiche della Banca. L´attenzione alla dimensione dell´innovazione e della sostenibilità testimoniata da questo nuovo ausilio implica una gestione d´impresa che insieme a maggiore valore per gli azionisti crea più coesione sociale e migliori ambienti di lavoro´. ´Anche attraverso questa strada – ha sottolineato – può continuare a crescere una politica regionale del credito che, da sempre, grazie alla stipula di accordi con il sistema bancario ha cercato di coniugare finanza agevolata e finanza di mercato in un ´mix´ virtuoso a supporto dello sviluppo del territorio´. L´assessore ha infine ricordato il forte impegno della Regione per la diffusione di una nuova cultura della responsabilità sociale delle imprese, che ha portato la Toscana ad avere ben 114 aziende certificate in base al sistema Sa8000 su 324 italiane e 881 nel resto del mondo: un vero e proprio primato. .  
   
   
BANCA POPOLARE ITALIANA: CONVOCAZIONE CDA PER IL PROSSIMO 4 OTTOBRE 2006 PER ESAMINARE LE QUATTRO PROSPOSTE DI AGGREGAZIONE E L’IPOTESI STAND ALONE  
 
Lodi, 21 settembre 2006 Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare Italiana, presieduto dal prof. Dino Piero Giarda, ha deciso di esaminare nella seduta del 4 ottobre 2006 le proposte presentate da Bpm, Bpvn, Bper e Bpu -integrate nella componente economica/finanziaria- valutate anche in relazione all’ipotesi stand alone. .  
   
   
LEGGE BERSANI: PIVA, "RISCHIO MUTUI A TASSO FISSO. SI ATTENDE CHIARIMENTO DAL GOVERNO" DOPO LA "BOCCIATURA" DELLA CIRCOLARE ABI DA PARTE DELL´ANTITRUST, IL PRESIDENTE DI BANCA DEL VENEZIANO E FEDERAZIONE VENETA DELLE BCC EVIDENZIA LA POSSIBILE RICADUTA NEGATIVA DEL PROVVEDIMENTO  
 
Mira Ve - 21 settembre 2006 - Dopo che l´Antitrust ha imposto all´Abi il ritiro della recente circolare sull´applicazione della nuova disciplina per la trasparenza bancaria prevista dalla Legge Bersani, il presidente della Banca del Veneziano e della Federazione Veneta delle Bcc Amedeo Piva lancia un allarme in piena regola sui provvedimenti adottati nel corso dell´estate. E sollecita "un chiarimento definitivo da parte del Governo". "Pur con l´obiettivo positivo di stimolare la trasparenza a vantaggio del cliente - evidenzia Piva -, la Legge Bersani rischia di ostacolare la proposta di mutui a tasso fisso. Di fatto questa soluzione di finanziamento, particolarmente conveniente per le famiglie e per i giovani, rischia di diventare sconveniente per la banca che potrebbe trovarsi nella condizione di non potersi tutelare dal rischio dell´estinzione anticipata a costo zero". Infatti non è chiaro se l´obbligo di non applicare alcun sovracosto all´estinzione dei rapporti bancari comprenda anche l´estinzione anticipata dei mutui. "Se così fosse - spiega Piva - l´istituto di credito non sarebbe tutelato di fronte a quello che potrebbe diventare un rischio oneroso. Un esempio per chiarire: la Banca del Veneziano sta erogando mutui di durata ventennale al tasso fisso del 5,05% e venticinquennale al tasso del 5,10% avvalendosi, per suo conto, di contratti di copertura. Ora la Legge Bersani sembra annullare qualunque forma di compensazione da corrispondere alla banca per l´estinzione anticipata e, nel caso di una flessione dei tassi di mercato, la clientela, attratta dalla possibilità di sostituire il mutuo in essere con uno ad un tasso inferiore, potrebbe richiedere l´estinzione anticipata del finanziamento, nel qual caso la banca rimarrebbe fortemente penalizzata". È evidente che così si rischia di disincentivare le banche dal proporre il tasso fisso e ora gli istituti non possono contare nemmeno sulla confortante interpretazione favorevole dell´Abi. "Il decreto Bersani, poi convertito in legge - evidenzia Piva -, ci offre un punto di vista stimolante per rivolgere un´attenzione ancora più forte al cliente. Infatti la Banca del Veneziano applica già da tempo condizioni di trasparenza favorevoli al consumatore: da almeno 2 anni l´estinzione del conto corrente non costa nulla e abbiamo addirittura introdotto un contributo per il nuovo cliente che apra un conto da noi estinguendone uno in un´altra banca, andando così a coprire almeno parte dei costi sino ad oggi sostenuti per la chiusura del rapporto precedente. Inoltre gli interventi sulle condizioni contrattuali sono rivolti anche a favore del consumatore-cliente: negli ultimi 8 mesi, a fronte di quattro rialzi del costo del denaro stabiliti dalla Banca Centrale Europea, noi abbiamo applicato un solo aumento dei tassi, in aprile, badando però, in tale circostanza, di alzare anche i tassi a favore dei clienti e ridurre le spese periodiche sulla tipologia di conti correnti più utilizzata". .  
   
   
GRUPPO GABETTI: APERTURA DI UNA LINEA DI CREDITO A DICIOTTO MESI MENO UN GIORNO PER UN IMPORTO DI 20 MILIONI DI EURO. BANCA INTESA, LA BANCA CAPOFILA.  
 
Milano, 21 settembre 2006 - Gabetti Property Solutions S. P. A. Ha ottenuto, da un pool di sette banche, una linea di credito a ombrello stand-by a diciotto mesi meno un giorno sul mercato domestico per un importo complessivo di 20 milioni di Euro. L’operazione di finanziamento è stata organizzata da Banca Intesa in qualità di banca capofila e prevede la facoltà di utilizzo da parte di Gabetti Property Solutions S. P. A. E da parte delle società controllate Gabetti Agency S. P. A, Gabetti Mutuicasa S. P. A. , Agedil S. P. A. , Patrigest S. P. A. , Patrimonia S. P. A. , Gabetti Finance S. R. L. , Abaco Servizi S. R. L. Oltre a Banca Intesa, partecipano in pool all’operazione anche Banca Monte Paschi di Siena, Banca Popolare di Bergamo, Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, Banca Agricola Mantovana, Banca Popolare di Sondrio, Unicredit Banca d’Impresa. “L’operazione – ha affermato Elio Gabetti, Presidente di Gabetti Property Solutions S. P. A. - permetterà al Gruppo di equilibrare in modo efficiente le diverse forme di finanziamento e di poter disporre delle risorse necessarie per il raggiungimento degli importanti obiettivi strategici fissati nel piano triennale”. .  
   
   
FONDIARIA-SAI, RATING STANDARD & POOR’S: L’OUTLOOK PASSA DA STABILE A POSITIVO  
 
Firenze, 21 settembre 2006 – In data odierna Standard & Poor’s, riaffermando il rating Bbb già assegnato al Gruppo Fondiaria-sai, ha migliorato il relativo “outlook”, passato da stabile a positivo. La revisione dell’”outlook”, secondo quanto riportato da Standard & Poor’s, riflette una strategia di investimento più prudenziale e una migliorata capitalizzazione, nonché la forte posizione competitiva sul mercato e la forte performance operativa del Gruppo.  
   
   
BOLZONI S.P.A.: SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2006; OTTIMI RISULTATI CON REDDITIVITÀ E RICAVI IN CRESCITA. FATTURATO CONSOLIDATO PARI A 50,8 MILIONI DI EURO, +7,5%. UTILE NETTO PARI A 2,6 MILIONI DI EURO, +32,7%.  
 
Piacenza, 21 settembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Bolzoni S. P. A. , società produttrice di attrezzature per carrelli elevatori e quotata al Segmento Star di Borsa Italiana dall’8 giugno 2006, ha approvato ieri i risultati delle Relazione Semestrale al 30 giugno 2006. Nei primi sei mesi dell’anno, Bolzoni ha conseguito un fatturato consolidato pari a 50,8 milioni di Euro, in crescita del 7,5% rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio (47,3 milioni di Euro il fatturato consolidato al 30/06/2005). La crescita del fatturato nel primo semestre, pari al 7,5% e con un incremento degli ordinativi acquisiti del 13,9%, è in linea con l’andamento del mercato europeo, mercato che incide maggiormente sul fatturato complessivo del nostro Gruppo. Anche a livello di margini reddituali, Bolzoni ha registrato risultati positivi ed in crescita; l’Ebitda si è attestato a 6,6 milioni di Euro, +27,4% rispetto ai 5,2 milioni di Euro al 30 giugno 2005, mentre l’Ebit è risultato pari a circa 5 milioni di Euro, in crescita del 38,5% rispetto ai 3,6 milioni di Euro al 30 giugno 2005. L’utile Netto, al 30 giugno 2006, si è attestato a 2,6 milioni di Euro, in crescita, rispetto agli 1,9 milioni di Euro al 30 giugno 2005, del 32,7%. E’ importante sottolineare come Bolzoni abbia ottenuto un ottimo risultato anche a livello di posizione finanziaria netta, passata da 23,2 milioni di Euro al 30/06/05, a 5,7 milioni di Euro di oggi, registrando un decremento del 75,2%, grazie anche al processo di quotazione che ha visto sbarcare Bolzoni sul segmento Star di Borsa Italiana lo scorso giugno. “I risultati conseguiti nei primi sei mesi dell’anno – ha affermato il Presidente Emilio Bolzoni – hanno mostrato ottimi risultati sia dal punto di vista dei ricavi che dal punto di vista reddituale, risultati che permettono di confermare gli obiettivi di budget fissati per la fine dell’anno, soprattutto in presenza di ordini acquisiti, nel primo semestre, superiori alle previsioni”. “Grazie al continuo incremento delle vendite, registrato dall’inizio dell’anno – ha continuato Emilo Bolzoni – la nostra società è in grado di consolidare la propria leadership di mercato in un settore, quello dei carrelli elevatori, che sta registrando da inizio anno un costante trend di crescita sia in Europa che nel resto del mondo”. .  
   
   
UNILAND: AVVIATE LE PROCEDURE PER UN AUMENTO DI CAPITALE PER UN IMPORTO MASSIMO DI 100 MILIONI DI EURO RISERVATO A TRAGHETTO SRL  
 
Bologna 21 settembre 2006 – Uni Land S. P. A. , lsocietà di land banking quotata sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana, rende noto che nel Cda del 19 settembre sono stati discussi e approvati i seguenti temi: 1. Avvio delle procedure propedeutiche all’esecuzione del progetto di aumento di capitale sociale per un importo massimo pari a 100 milioni di Euro, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, 4° comma, c. C. Da eseguirsi mediante contestuale conferimento in natura di beni immobili, e/o altri strumenti finanziari e partecipazioni sociali; saranno oggetto di conferimento i terreni oggetto delle ultime operazioni di acquisizione ed in particolare quelli riferibili alla partecipazione in Globalcasa franchising oltre a quelli dell’eredità dei principi Borghese di Roma; in relazione a quest ultimo investimento il Presidente di Uni Land ha presentato al consiglio una prima e parziale relazione tecnica descrittiva dei beni la quale sarà resa disponibile sul sito internet della società www. Unilandspa. It. Tale operazione, consentirà al gruppo Uni Land S. P. A. D’incrementare considerevolmente il proprio patrimonio senza ricorrere a forme di indebitamento esterno. 2. E’ stata conferita delega all’Amministratore Delegato per richiedere nel prossimo esercizio l’ammissione del titolo Uni Land al segmento Star organizzato e gestito da Borsa Italiana S. P. A. Tale passaggio favorirebbe una migliore visibilità del titolo anche presso investitori specializzati nel real estate a livello europeo. In previsione di ciò, l’Amministratore Delegato ha anche ricevuto delega per conferire il mandato d’intermediario specialista. 3. Sono stati discussi e approvati il codice di autodisciplina, il codice etico e di condotta e il codice di comportamento. E’ stato nominato il comitato per la remunerazione e i relativi membri, con contestuale adeguamento del documento sulla Corporate Governance. 4. Il Presidente ha inoltre comunicato al Consiglio di Amministrazione che sono in corso trattative con fondi immobiliari esteri che stanno valutando la possibilità d’ingresso nel capitale di Uni Land, con quote significative e con investimenti tarati sul medio periodo. 5. E’ stata approvata la Relazione Semestrale consolidata al 30 giugno 2006 del Gruppo Uni Land (redatta sulla base di principi contabili internazionali) che per quanto riguarda lo stato patrimoniale riporta immobilizzazioni per Euro 291,1 milioni, un capitale circolante netto di Euro 0,3 milioni, disponibilità liquide per Euro 10,6 milioni, fondo imposte differite per Euro 96,8 milioni, patrimonio netto pari a 202,5 milioni e debiti finanziari per complessivi Euro 2,7 milioni. Per quanto riguarda il conto economico, nel periodo si registrano ricavi di entità non significativa, dato il caratteristico modello di business della società che si basa sulla rivalutazione degli asset patrimoniali piuttosto che sulla generazione di ricavi costanti nel corso degli esercizi; il management della Società ritiene ragionevolmente probabile un incremento significativo dei ricavi nel secondo semestre, legati principalmente alla cessione di un terreno a Bologna (San Lazzaro). In relazione ai dati semestrali (riportati riclassificati, rispetto agli schemi previsti per legge, in allegato al presente comunicato) si specifica quanto segue: i dati sono caratterizzati dal radicale cambio di attività del Gruppo in seguito alla cessione delle attività cosmetiche avvenuta il 3 novembre 2005 ed al successivo conferimento delle attività immobiliari avvenute in data 28 Febbraio 2006, pertanto il raffronto con il corrispondente periodo dell’esercizio precedente non risulta significativo; in relazione all’operazione di conferimento suddetta si rimanda alle informazioni già fornite al mercato in occasione della pubblicazione del Documento Informativo, redatto ai sensi degli articoli 70 e 71bis del Regolamento Consob n. 11971, relativo all’aumento del capitale sociale ai sensi dell’art. 2441, comma 4° c. C. Della società Perlier S. P. A. Del 17 febbraio 2006 e agli ulteriori documenti a disposizione del pubblico; la società di revisione incaricata non ha ancora terminato la propria attività sulla relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2006; i dati semestrali riclassificati riportati in allegato non sono stati oggetto di verifica da parte della società di revisione. .  
   
   
UNA GIORNATA SLOVACCA A MILANO TRA ITALIA E SLOVACCHIA CRESCONO GLI AFFARI: +15% LE CINQUE REGIONI PIÙ ATTIVE? LOMBARDIA, VENETO, PIEMONTE, EMILIA E ABRUZZO  
 
Milano, 21 settembre 2006 - Aumenta del 15,1% in un anno il commercio italiano con la Slovacchia e vale oltre 726 milioni di euro. Vanno bene sia l’import (+10,5%) che l’export (+21,9%) nazionali. Ma quali sono le cinque regioni più attive nell’interscambio? Prima la Lombardia che supera i 260 milioni di euro e rappresenta oltre un terzo del totale italiano (35,9%) e aumenta in un anno del 42,2%. Seguono il Veneto con 166 milioni (22,9% nazionale ma in flessione del 13,9% dal 2005), il Piemonte con 85 milioni (11,8%, +14,1%) e l’Emilia Romagna con quasi 65 milioni di euro (8,9%, +24,6%). Quinto l’Abruzzo con oltre 21 milioni di euro (2,9% italiano), un valore più che triplicato in un anno (+221,1%), grazie a una forte impennata dell’export passato da 4 a 16 milioni di euro. I prodotti in cui si commercia di più sono i macchinari e materiale da trasporto che rappresentano il 48,1% dell’import e il 40,4% dell’export. E’ quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat al primo trimestre 2006. Tavola rotonda: Italia Slovacchia. Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali, in collaborazione con il Consolato onorario della Repubblica Slovacca a Milano, organizza la tavola rotonda “Italia – Slovacchia: integrazione economica e rispetto delle identità locali”. Parteciperanno tra gli altri: i sottosegretari del Ministero della Cultura e del Ministero dell´Industria e del Commercio della Repubblica Slovacca, Stanislav Vallo, ambasciatore della Repubblica Slovacca a Roma, Antonino Provenzano, ambasciatore della Repubblica Italiana a Bratislava, Luigi Cuzzolin, console onorario della Repubblica Slovacca a Milano, Jan Mokos, Presidente Associazione Comunità Montane, Lionello Marco Pagnoncelli, Assessore alla Qualità dell´Ambiente Regione Lombardia, Massimiliano Orsatti, Assessore al Turismo, Marketing Territoriale, Identità, del Comune di Milano. La tavola rotonda, a ingresso gratuito, si terrà: Sabato 23 settembre 2006, dalle ore 10, Camera di commercio di Milano, Palazzo Turati, Via Meravigli, 9/b (Mm Cordusio). “La Camera di commercio di Milano, attraverso Promos, la sua azienda speciale per le attività internazionali - ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali - è impegnata a promuovere e a sostenere i rapporti commerciali e il lavoro delle nostre imprese attive sui mercati europei e dell’est. In particolare, i buoni rapporti commerciali e il cammino di proficua collaborazione avviato con la Slovacchia trovano un momento significativo in questa giornata di incontri e dibattiti. E’ questo un ulteriore incentivo a continuare nel nostro impegno, affinché le iniziative intraprese, in collaborazione con le altre istituzioni italiane ed estere, diano sempre maggiori frutti e risultati”. Prime cinque regioni italiane per interscambio con la Slovacchia
classifica Regioni 2006 I trim. Variaz. 04-05 % su tot. Italia tot. Interscambio variaz. % % su tot. Italia
import export import export import export 2006 2005-2006 interscanbio
1 Lombardia 155. 556. 155 105. 199. 702 44,5% 39,0% 37,0% 34,3% 260. 755. 857 42,2% 35,9%
2 Veneto 114. 386. 171 51. 674. 000 -18,1% -2,9% 27,2% 16,9% 166. 060. 171 -13,9% 22,9%
3 Piemonte 47. 485. 420 38. 020. 194 15,3% 12,7% 11,3% 12,4% 85. 505. 614 14,1% 11,8%
4 Emilia Romagna 30. 126. 727 34. 832. 380 38,5% 14,7% 7,2% 11,4% 64. 959. 107 24,6% 8,9%
5 Abruzzo 4. 961. 375 16. 436. 520 91,3% 303,8% 1,2% 5,4% 21. 397. 895 221,1% 2,9%
Tot. Italia 419. 978. 243 306. 543. 976 10,5% 21,9% 100,0% 100,0% 726. 522. 219 15,1% 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al primo trimestre 2006 (valori in euro) Interscambio dell’Italia con la Slovacchia
Regioni 2005 I trim. 2006 I trim. Variaz. 04-05 % su tot. Italia tot. Interscambio tot. Interscambio variaz. % % su tot. Italia
import export import export import export import export 2005 2006 2005-2006 interscanbio
Piemonte 41. 200. 318 33. 724. 386 47. 485. 420 38. 020. 194 15,3% 12,7% 11,3% 12,4% 74. 924. 704 85. 505. 614 14,1% 11,8%
Valle d´Aosta 97. 970 46. 353 25. 236 28. 885 -74,2% -37,7% 0,0% 0,0% 144. 323 54. 121 -62,5% 0,0%
Lombardia 107. 644. 976 75. 697. 279 155. 556. 155 105. 199. 702 44,5% 39,0% 37,0% 34,3% 183. 342. 255 260. 755. 857 42,2% 35,9%
Liguria 371. 495 327. 984 490. 280 255. 863 32,0% -22,0% 0,1% 0,1% 699. 479 746. 143 6,7% 0,1%
Trentino-alto Adige 5. 822. 818 5. 472. 387 4. 914. 367 6. 823. 789 -15,6% 24,7% 1,2% 2,2% 11. 295. 205 11. 738. 156 3,9% 1,6%
Veneto 139. 669. 863 53. 230. 120 114. 386. 171 51. 674. 000 -18,1% -2,9% 27,2% 16,9% 192. 899. 983 166. 060. 171 -13,9% 22,9%
Friuli-venezia Giulia 21. 300. 105 13. 292. 685 18. 440. 297 15. 049. 250 -13,4% 13,2% 4,4% 4,9% 34. 592. 790 33. 489. 547 -3,2% 4,6%
Emilia Romagna 21. 757. 217 30. 372. 570 30. 126. 727 34. 832. 380 38,5% 14,7% 7,2% 11,4% 52. 129. 787 64. 959. 107 24,6% 8,9%
Toscana 8. 908. 327 9. 234. 635 10. 924. 077 12. 292. 096 22,6% 33,1% 2,6% 4,0% 18. 142. 962 23. 216. 173 28,0% 3,2%
Umbria 1. 200. 498 4. 204. 704 99. 106 1. 576. 251 -91,7% -62,5% 0,0% 0,5% 5. 405. 202 1. 675. 357 -69,0% 0,2%
Marche 7. 085. 492 8. 958. 082 8. 731. 531 6. 930. 899 23,2% -22,6% 2,1% 2,3% 16. 043. 574 15. 662. 430 -2,4% 2,2%
Lazio 2. 946. 380 3. 126. 642 3. 885. 030 4. 068. 209 31,9% 30,1% 0,9% 1,3% 6. 073. 022 7. 953. 239 31,0% 1,1%
Abruzzo 2. 594. 099 4. 070. 499 4. 961. 375 16. 436. 520 91,3% 303,8% 1,2% 5,4% 6. 664. 598 21. 397. 895 221,1% 2,9%
Molise 51. 900 473. 810 16. 859 253. 581 -67,5% -46,5% 0,0% 0,1% 525. 710 270. 440 -48,6% 0,0%
Campania 3. 191. 101 2. 318. 062 2. 843. 468 2. 350. 778 -10,9% 1,4% 0,7% 0,8% 5. 509. 163 5. 194. 246 -5,7% 0,7%
Puglia 3. 128. 157 492. 063 2. 304. 079 951. 446 -26,3% 93,4% 0,5% 0,3% 3. 620. 220 3. 255. 525 -10,1% 0,4%
Basilicata 10. 726 300. 808 16. 343 901. 443 52,4% 199,7% 0,0% 0,3% 311. 534 917. 786 194,6% 0,1%
Calabria 273. 860 27. 260 620. 237 41. 701 126,5% 53,0% 0,1% 0,0% 301. 120 661. 938 119,8% 0,1%
Sicilia 1. 788. 415 140. 117 1. 513. 068 1. 650. 891 -15,4% 1078,2% 0,4% 0,5% 1. 928. 532 3. 163. 959 64,1% 0,4%
Sardegna 259. 976 75. 029 539. 114 63. 542 107,4% -15,3% 0,1% 0,0% 335. 005 602. 656 79,9% 0,1%
altro 10. 620. 209 5. 797. 727 12. 099. 303 7. 142. 556 nr 23,2% 2,9% 2,3% 16. 417. 936 19. 241. 859 17,2% 2,6%
Tot. Italia 379. 923. 902 251. 383. 202 419. 978. 243 306. 543. 976 10,5% 21,9% 100,0% 100,0% 631. 307. 104 726. 522. 219 15,1% 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al primo trimestre 2006 (valori in euro) Interscambio dell’Italia con la Slovacchia per prodotto
Merce 2005 I trim. 2006 I trim. % su tot var 2005/06
import export import export import export import export
0-Prodotti alimentari ed animali vivi 8. 827. 823 6. 795. 004 12. 208. 484 10. 811. 352 2,9% 3,5% 38,3% 59,1%
1-Bevande e tabacchi 52. 847 1. 298. 962 38. 043 1. 498. 805 0,0% 0,5% -28,0% 15,4%
2-Materie prime non commestibili, esclusi i carburanti 15. 514. 712 2. 085. 183 12. 437. 594 2. 396. 304 3,0% 0,8% -19,8% 14,9%
3-Combustibili minerali, lubrificanti e prodotti connessi 1. 158. 840 313. 495 1. 332. 987 144. 731 0,3% 0,0% 15,0% -53,8%
4-Oli, grassi e cere di origine animale e vegetale 0 298. 072 1. 563 268. 503 0,0% 0,1% nr. -9,9%
5-Prodotti chimici e prodotti connessi, n. C. A. 18. 510. 821 23. 410. 311 24. 632. 364 23. 740. 178 5,9% 7,7% 33,1% 1,4%
6-Prodotti finiti classificati principalmente secondo la materia prima 75. 596. 900 71. 543. 666 104. 313. 840 88. 996. 445 24,8% 29,0% 38,0% 24,4%
7-Macchinari e materiale da trasporto 205. 581. 539 100. 923. 006 202. 102. 309 123. 746. 898 48,1% 40,4% -1,7% 22,6%
8-Prodotti finiti diversi 44. 060. 211 38. 904. 274 50. 811. 756 47. 771. 906 12,1% 15,6% 15,3% 22,8%
9-Articoli e transazioni non classificati altrove nella C. T. C. I. 10. 620. 209 5. 811. 229 12. 099. 303 7. 168. 854 2,9% 2,3% 13,9% 23,4%
Tot. Italia 379. 923. 902 251. 383. 202 419. 978. 243 306. 543. 976 100,0% 100,0% 10,5% 21,9%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al primo trimestre 2006 (valori in euro) .
 
   
   
AOSTA: PROGETTO “FARE COMUNE”: IL 22 SETTEMBRE SI APRE IL CICLO DI INCONTRI SULLA LEGISLAZIONE COMUNALE  
 
 Aosta, 21 settembre 2006 – Domani alle ore 15, nel Salone ducale del Comune di Aosta, il presidente della Regione, on. Luciano Caveri, e il sindaco di Aosta, Guido Grimod, apriranno il ciclo di incontri sulla legislazione comunale, previsto nell’ambito del progetto a titolarità regionale “Il Fare Comune - Sostenere l’attività degli enti locali finalizzata alla crescita delle risorse umane e alla promozione dello sviluppo locale”, realizzato dall’Agenzia regionale del lavoro con finanziamenti del Fondo sociale europeo. Gli incontri, rivolti agli eletti nei Consigli comunali della Valle d’Aosta, avranno carattere di corso introduttivo al tema della legislazione che definisce il funzionamento degli enti locali. Il primo intervento sarà tenuto dal professore Carlo Emanuele Gallo, ordinario di diritto amministrativo all’Università di Torino, sul tema del sistema delle autonomie locali nell’ordinamento europeo, italiano e valdostano. Il corso sarà strutturato in dieci incontri che si terranno nelle giornate del venerdì e del sabato, nei mesi di settembre (il 22 e 23), ottobre (il 6, 7, 20 e 21) e novembre (il 10, 11, 24 e 25), per un totale di 35 ore. “Con questa iniziativa – dichiara il presidente della Regione, on. Luciano Caveri – prende ufficialmente l’avvio il progetto ‘Il Fare Comune’, che si svilupperà ulteriormente nel corso del prossimo anno con seminari e laboratori tematici in grado di offrire quadri di riferimento, tecniche di analisi e interpretazione dei contesti locali, potenziando le abilità di negoziazione e i metodi per la progettazione e la gestione delle azioni. L’adesione al progetto è stata molto elevata: sono, infatti, ben 41 gli amministratori e consiglieri comunali che si sono iscritti a questo primo ciclo di incontri. Il che significa che la proposta ha colto nel segno interpretando in maniera efficace il crescente fabbisogno di strumenti, teorici e operativi, per acquisire e affinare le capacità necessarie agli eletti locali ad amministrare con competenza, sapendo raccogliere le nuove sollecitazioni e per meglio rispondere alle aspettative della propria comunità. ” .  
   
   
LOMBARDIA, FORMIGONI: "PRESTO UN ACCORDO PER UNA SICUREZZA INTEGRATA " VIOLENZE SESSUALI E DANNEGGIAMENTI SONO I DUE TIPI DI REATO CHE A MILANO E IN LOMBARDIA FANNO REGISTRARE UNA CRESCITA - INTEGRAZIONE TRA LA CARTA DI IDENTITÀ ELETTRONICA E LA CARTA REGIONALE DEI SERVIZI  
 
Milano, 21 settembre 2006 - Ministero dell´Interno e Regione Lombardia firmeranno a breve un Accordo di programma sulla sicurezza integrata. La proposta del presidente Roberto Formigoni è stata accolta stamani dal ministro Giuliano Amato, nel corso del lungo vertice in Prefettura al quale hanno partecipato anche il sindaco di Milano, Letizia Moratti, il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, il prefetto Gian Valerio Lombardi, il questore Paolo Scarpis e i comandanti provinciali delle varie Forze dell´Ordine. Presente per la Regione anche l´assessore alla Polizia Locale, Massimo Ponzoni. Lo ha illustrato lo stesso Formigoni nella conferenza stampa dopo il vertice. "Parliamo di un Accordo innovativo e moderno che avrà al centro l´obiettivo delle sicurezza integrata, per tutti i cittadini e quindi su tutto il territorio: sicurezza contro la criminalità, naturalmente, ma anche sicurezza ambientale, urbana, stradale, sicurezza rispetto all´abusivismo, alle contraffazioni". In tutto questo la Regione potrà avere un ruolo ancor più attivo, sulla base dell´esperienza già iniziata e degli sforzi già compiuti: 63 milioni di euro in quattro anni per il potenziamento di mezzi, strumenti e progetti delle Polizie Locali e 34 nuove caserme dei Carabinieri in tutta la Lombardia (17 a Milano e provincia, di cui 8 già realizzate, e 17 nelle altre province). L´accordo dovrà individuare ulteriori forme di collaborazione per le Polizie Locali e di sinergia con le altre Forze dell´Ordine, permettere, per esempio, forme di accesso al data base del Ministero dell´Interno, e svilupparsi concretamente in Programmi di azione annuale". Formigoni ha anche ricordato che, in due momenti successivi, Regione Lombardia ha posto a precedenti Governi il problema di incrementare la presenza e le risorse per le Forze dell´Ordine in Lombardia, ottenendo anche risposte positive. "Si tratta ora - ha detto al ministro Amato - di un ulteriore stadio di rafforzamento della presenza delle Forze dell´Ordine. Il ministro ha assicurato attenzione, condizionata alla prossima Finanziaria: ne prendo atto, tra due settimane dovranno presentarla e allora vedremo se gli impegni troveranno conferma". Nomadi, Un Patto Per La Legalita´ - Violenze sessuali e danneggiamenti sono i due tipi di reato che a Milano e in Lombardia fanno registrare una crescita. Molto spesso sono reati commessi da immigrati clandestini. Formigoni ha fornito le cifre delle ultime stime: un milione di stranieri in Lombardia (330. 000 a Milano), 9. 000 nomadi (3. 600 a Milano) in 123 campi, di cui 34 autorizzati, e 89 non autorizzati. Le tre istituzioni lombarde (Regione, Provincia e Comune) si accingono ora a varare un Protocollo di intesa sul problema dei nomadi, che impegni Polizie Locali e Forze dell´Ordine da un lato e organizzazioni del volontariato dall´altro. "Deve essere - ha sottolineato Formigoni - un vero e proprio patto per la legalità che impegni i nomadi stessi: le istituzioni producono insieme uno sforzo straordinario per assicurare i loro diritti e le loro condizioni di vita, ma a questo deve corrispondere il pieno rispetto della legalità e della convivenza civile". Il presidente lombardo ha quindi illustrato al ministro e agli altri partecipanti al tavolo l´esperienza pilota a Brescia che Regione Lombardia ha sostenuto insieme agli Enti locali del territorio: la presenza 24 ore su 24 di Polizia Locale nel campo nomadi, che ha permesso di dare sicurezza ai cittadini della zona. Carte Elettroniche - Formigoni ha infine annunciato l´integrazione tra la Carta di identità elettronica e la Carta regionale dei servizi: uno strumento moderno che facilita il dialogo tra cittadino e servizi pubblici, dall´anagrafe alla sanità (la Carta Regionale è ormai in possesso di tutti i cittadini lombardi). Un Tavolo tecnico comprendente il ministero garantirà lo sviluppo e il completamento del progetto di integrazione. (Ln) .  
   
   
CONCORRENZA: LA COMMISSIONE INFLIGGE AI PRODUTTORI DI RACCORDI IN RAME AMMENDE PER 314,7 MILIONI DI EURO PER UN CARTELLO DI FISSAZIONE DEI PREZZI  
 
Bruxelles, 21 settembre 2006 - La Commissione europea ha inflitto ammende a 30 imprese per aver partecipato ad un cartello per i raccordi in rame, in violazione del divieto relativo ai cartelli previsto dal trattato Ce (articolo 81). Gli 11 gruppi ai quali appartengono le imprese sono Aalberts, Imi, Delta, Advanced Fluid Connections, Legris, Frabo, Mueller, Tomkins, Flowflex, Viegener e Sanha Kaimer. Tra il 1988 ed il 2004 tali imprese hanno fissato prezzi, sconti e ribassi, concordato meccanismi per coordinare gli aumenti dei prezzi, la distribuzione dei clienti e lo scambio di informazioni commerciali importanti e riservate. Le ammende comminate a quattro di questi gruppi, ossia Aalberts, Delta, Advanced Fluid Connections e Legris, sono state aumentate del 60% in quanto tali imprese hanno proseguito gli accordi illegali dopo gli accertamenti iniziali della Commissione. L’ammenda di Advanced Fluid Connections è stata ulteriormente aumentata del 50% in quanto l’impresa aveva fornito alla Commissione informazioni fuorvianti. Mueller ha ottenuto un´immunità completa dalle ammende in base al programma di trattamento favorevole della Commissione, perché è stata la prima impresa a presentare informazioni sul cartello. Il commissario responsabile della concorrenza Neelie Kroes ha dichiarato: “Non tollereremo i cartelli ed adotteremo tutte le misure necessari per eliminarli. Non soltanto sanzioneremo severamente le imprese che partecipano ai cartelli, ma aumenteremo anche le ammende in caso il comportamento prosegua in modo flagrante dopo un´ispezione della Commissione e qualora vengano fornite informazioni sbagliate o fuorvianti”. Il prodotto interessato sono i raccordi in rame, compresi i raccordi in lega di rame (ad esempio bronzo duro, ottone ed altre leghe a base di rame). I raccordi servono a collegare i tubi utilizzati nel trasporto di acqua, aria, gas, ecc. A scopi idraulici, di riscaldamento, fognari e di altra natura. Vi sono diversi tipi di raccordi quali alimentatori finali, anelli per saldatura, connettori a compressione, a pressione e collegamenti scorrevoli che sono stati tutti oggetto del cartello, il che ha determinato prezzi più elevati per imprese e consumatori al dettaglio. L’indagine è stata avviata a seguito di una richiesta di trattamento favorevole presentata dall’impresa Mueller nel gennaio 2001, ai sensi della comunicazione sul trattamento favorevole del 1996. Successivamente la Commissione ha effettuato accertamenti senza preavviso. La Commissione ha in seguito chiesto informazioni, il che ha condotto a richieste di riduzione dell’importo delle ammende da parte di diverse imprese. Elementi di prova - La decisione sul cartello si basa su numerosi documenti, dichiarazioni delle imprese e prove testimoniali fornite dalle imprese che hanno richiesto il trattamento favorevole, nonché sui documenti scoperti dalla Commissione in occasione degli accertamenti in loco. Il fascicolo della Commissione comprende circa 80 000 pagine di documenti che contengono prove relative all´intero periodo del cartello. Note manoscritte che risalgono già al 1988 rivelano che i concorrenti britannici hanno aumentato i prezzi in base ad una cifra codificata specifica per ogni impresa. I concorrenti hanno concordato l´aumento dei prezzi "seguendo la stessa procedura dell´ultima volta". Nel 1991 diverse note manoscritte registravano i nuovi listini prezzi concordati dai concorrenti per Germania, Spagna, Italia, Francia, Grecia, Regno Unito, Portogallo e Svezia, ed indicavano l´ordine previsto secondo il quale tali aumenti dei prezzi sarebbero stati realizzati. Il 26 gennaio 2001 i concorrenti si sono incontrati a Parigi per discutere la situazione degli aumenti di prezzo per ogni singolo paese e per ogni singola impresa. Le note manoscritte dimostrano che l´aumento dei prezzi che i concorrenti avevano previsto assieme era stato realizzato in Francia, era ancora in corso in Germania ed era stato rinviato in Spagna. I concorrenti hanno inoltre discusso una nuova struttura dei prezzi ed un nuovo livello dei prezzi per il Regno Unito. Le imprese hanno infine spiegato che le riunioni collusive sarebbero continuate nonostante il fatto che Delta (ora Advanced Fluid Connections) dovesse essere venduta ad un´altra società. Ammende - Queste pratiche rappresentano un´infrazione gravissima delle norme previste dal trattato Ce. Nello stabilire l’importo delle ammende, la Commissione ha preso in considerazione le dimensioni del mercato See del prodotto, la durata del cartello e le dimensioni delle imprese coinvolte. La Commissione ha aumentato del 60% le ammende comminate a Aalberts, Delta, Advanced Fluid Connections e Legris, in quanto tali imprese hanno proseguito gli accordi illegali anche dopo gli accertamenti. L’ammenda di Advanced Fluid Connections è stata ulteriormente aumentata del 50% in quanto l’impresa aveva fornito alla Commissione informazioni fuorvianti. La cooperazione delle imprese che hanno fornito informazioni importanti sull´infrazione è stata ricompensata, in linea con la comunicazione della Commissione sul trattamento favorevole del 1996. Di conseguenza, a Mueller è stata concessa un’immunità totale e le ammende inflitte a Imi, Delta e Frabo sono state ridotte. La concessione di riduzioni degli importi delle ammende dipende non soltanto dal valore delle informazioni fornite ma anche da quanto presto tali informazioni sono state comunicate. Anche se ha fornito informazioni, Advanced Fluid Connections non ha ottenuto alcuna riduzione, poiché tali informazioni erano fuorvianti. La serie complessiva di ammende inflitte in questo caso (314,781,000 euro) si classifica al quinto posto per entità fra tutte le ammende comminate dalla Commissione ad un singolo cartello. Azioni di risarcimento del danno - Qualsiasi persona o impresa vittima del comportamento anticoncorrenziale descritto in questo caso può adire i tribunali degli Stati membri per richiedere il risarcimento dei danni subiti, presentando elementi della decisione pubblicata come prove del fatto che il comportamento abbia avuto luogo e sia stato illegale. Anche se la Commissione ha inflitto ammende alle imprese in questione, possono essere concessi risarcimenti danni il cui importo non viene ridotto a causa delle ammende della Commissione. È stato pubblicato un Libro verde sull’applicazione del diritto da parte dei privati (vedasi Ip/05/1634 e Memo/05/489). Per ulteriori informazioni sull’azione della Commissione nei confronti dei cartelli, vedasi Memo/06/337. Ammende inflitte e riduzioni concesse dalla Commissione:
Denominazione e sede dell’impresa Riduzione ammenda in % Riduzione ammenda (euro) Ammenda (euro)*
1. Mueller, Stati Uniti 100 10,450,000 0
2. Imi, Regno Unito 50 48,300,000 48,300,000
3. Delta, Regno Unito 20 7,078,000 28,310,000
4. Frabo, Italia 20 395,000 1,580,000
5. Aalberts, Paesi Bassi 0 0 100,800,000
6. Viegener, Germania 0 0 54,292,000
7. Legris/comap, Francia 0 0 46,800,000
8. Advanced Fluid Connections, Regno Unito 0 0 18,088,000
9. Sanha Kaimer, Germany 0 0 7,970,000
10. Tomkins/pegler, Regno Unito 0 0 5,250,000
11. Flowflex, Regno Unito 0 0 1,349,000
12. Aquatis France and Simplex Armaturen 0 0 2,042,000
Totale 66,223,000 314,781,000
(*) le corrispondenti persone giuridiche possono essere ritenute responsabili in solido della totalità o di una parte dell’ammenda comminata .
 
   
   
UNITI SI VINCE SCENARIO INTERNAZIONALE E STRATEGIE DI CRESCITA PER I COSTRUTTORI ITALIANI DI MACCHINE PER LA LAVORAZIONE DEL LEGNO  
 
Milano, 21 settembre 2006 – L’ Associazione costruttori italiani macchine ed accessori per la lavorazione del legno Il prossimo 13 ottobre alle ore 9. 30 presentera a Modena, presso l’Hotel Raffaello l’indagine “Uniti si vince: Scenario internazionale e strategie di crescita per i costruttori italiani di macchine per la lavorazione del legno” Programma: 09,30 registrazione partecipanti; 10,00 introduzione Ambrogio Delachi, presidente Acimall; 10,15 presentazione indagine, Piergiorgio Limena, partner Kpmg; 11,30 coffee break; 11,45 tavola rotonda alla quale prendono parte; Ambrogio Delachi, presidente Acimall; Alberto Sacchi, presidente Federmacchine; Franco Carlo Papa, vice presidente Associazione italiana analisti finanziari (Aiaf); Fabrizio Medea, partner Wise sgr wisequity funds. 13,30 chiusura dei lavori: Enrico Cisnetto (moderatore della giornata); 13,45 colazione di lavoro. L’incontro vuole essere una occasione per approfondire, sulla base di dati reali e di una attenta verifica della realtà imprenditoriale del settore, la necessità delle imprese di fare “fronte comune” alle nuove sfide del terzo millennio. Ricerca, innovazione, competitività, nuovi mercati sono strade che si possono percorrere solo se si dispone di risorse e professionalità. Strumenti non sempre alla portata di realtà di piccole e medie dimensioni. Da qui la necessità di valutare ogni forma possibile di collaborazione per poter raggiungere le “masse critiche” necessarie a ribadire i successi del “made in Italy”. .  
   
   
PISA E LE IMPRESE: UNA MAPPA PER CAPIRE AL VIA UNO STUDIO DELLA COOPERATIVA SERVIZI OSPEDALETTO, SU INCARICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI PISA.  
 
 Pisa, 21 settembre 2006 - È stato siglato tra la Cooperativa Ospedaletto Servizi e la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Pisa (Cciaa Pisa), in intesa con il Comune di Pisa, l’accordo relativo alla mappatura dell’imprenditoria pisana, con particolare attenzione per l’area industriale di Ospedaletto. Il progetto si fonda sulla convinzione che lo sviluppo del tessuto imprenditoriale locale sia fortemente condizionato dai vincoli e dalle opportunità create dall’ambiente in cui l’impresa si sviluppa. L’incarico affidato alla Cooperativa Ospedaletto Servizi permetterà di censire la popolazione delle imprese presenti sul territorio di Ospedaletto, attraverso strumenti ragionati e professionali. Con la collaborazione delle dottoresse Rossella Sardi e Valentina Lorenzetti, specializzate nella mappatura e nell’analisi statistica del territorio, la Cooperativa procederà alla raccolta delle informazioni necessarie mediante questionari, interviste, indagini empiriche e analisi delle singole realtà imprenditoriali. La ricerca riguarderà la mappatura delle imprese e la costruzione di un database contenente informazioni circa la tipologia delle aziende presenti e il comparto industriale/economico in cui operano, l’analisi dell’indotto, dei possibili profili evolutivi dei rapporti con gli altri interlocutori della zona, ecc. L’indagine commissionata dalla Cciaa di Pisa e dagli altri soggetti istituzionali permetterà di fotografare lo stato dell’arte dell’imprenditoria pisana e di quella del comprensorio di Ospedaletto, e di tracciare le linee guida per interventi pubblici per coadiuvare lo sviluppo sul territorio delle imprese. “L’analisi dei fattori interni ed esterni che influenzano le dinamiche d’impresa è molto importante per capire la situazione di un tessuto economico – sottolinea Maria Camilla Masini, presidente della Cooperativa Ospedaletto Servizi e direttore della comunicazione di Teseco S. P. A. – Questa ci permetterà di fornire alle Autorità spunti concreti per individuare precise politiche a favore dello sviluppo delle imprese sul nostro territorio. Questo incarico – prosegue Masini – si inserisce nel piano di strumenti e interventi che la Cooperativa intende mettere in campo per conoscere meglio lo stato dell’arte dell’industria pisana e in particolare favorire lo sviluppo economico e produttivo del distretto di Ospedaletto”. .  
   
   
“STATISTICI & LAVORO”: LE FAMIGLIE ITALIANE IGNORANO LA STATISTICA L’IGNORANZA SUGLI USI MEDICO-AMBIENTALI DELLA STATISTICA È ASSOLUTA (QUASI 0%).  
 
Milano, 21 settembre 2006 - I risultati della ricerca “Statistici e Lavoro 2006” presentati oggi dalla Facoltà di Statistica dell’Università degli Studi Milano-bicocca provano che è evidente il forte gap d’informazione sulla materia, sulle sue finalità e sulle sue svariate applicazioni. I dati più interessanti emersi dall’indagine evidenziano che: Solo il 50% del campione ha un’idea molto generale di quali siano le finalità della statistica; Il 24% della popolazione non si è imbattuto negli ultimi 12 mesi in notizie contenenti statistiche. Il restante 76% lo ha fatto soprattutto seguendo dibattiti televisivi; Più dell’80% del campione riconosce l’oggetto della statistica nei sondaggi elettorali e di opinione. Quasi lo 0% fa riferimento ad argomenti come medicina ed ambiente; Il 35% dihiara di non avere idea di quale lavoro svolga un laureato in statistica (gli ambiti più conosciuti sono le ricerche di mercato, seguite da aziende, banche e assicurazioni); La parte più scolarizzata del campione conosce maggiormente le finalità della statistica; di questi il 70,6% riconosce l’utilità della statistica e la sua importanza sul mercato del lavoro. La ricerca ha indagato sul livello generale di conoscenza della Statistica e delle sue applicazioni con un focus sulle fasce di popolazioe più giovani e maggiormente scolarizzate. L’obiettivo era quello di valutare quali fossero le opinioni delle famiglie italiane riguardo alla statistica, intesa come scienza, e alla professione di statistico, cercando di valutare anche quanto diffuso fosse l´interesse nei confronti della Facoltà, soprattutto nella fascia d´età 15-29 anni, cioè la popolazione di riferimento per la Facoltà stessa. Il questionario è stato sottoposto ad un Panel di 2000 famiglie di C. R. A. – Costumized Research and Analysis - per un totale di 6303 individui; i rispondenti sono stati 4351, espansi alla numerosità ideale di 4500. Risulta che ancora oggi la Statistica non viene vista come una scienza autonoma, ma solo come complemento ad altri ambiti e settori. Le competenze che la Facoltà offre sono considerate utili solo se inserite in un contesto più ampio ed associate ad altre conoscenze. All’appuntamento odierno sono stati illustrati nel dettaglio tutti i risultati della ricerca. Sono inoltre intervenuti rappresentanti di importanti aziende che collaborano con la Facoltà, per commentare, approfondire e presentare il punto di vista aziendale sui dati emersi. “Statistici E Lavoro 2006” L’indagine “Statistici e lavoro 2006” ha come obiettivo quello di valutare quali siano le opinioni delle famiglie italiane (in particolar modo dei componenti over 14anni delle stesse) riguardo alla statistica, intesa come scienza, e alla professione di statistico, cercando di valutare anche quanto diffuso sia l´interesse nei confronti della Facoltà, soprattutto nella fascia d´età 15-29 anni, cioè la popolazione di riferimento per la Facoltà stessa. Ciò che emerge dall’analisi dei dati è che la statistica è una materia ancora sconosciuta alla maggior parte della popolazione come dimostrano i seguenti risultati: il 50% degli intervistati dichiara di non conoscere le finalità della statistica; il 24 % della popolazione non si è imbattuto negli ultimi 12 mesi in notizie contenenti statistiche; il 35% dei rispondenti dichiara di non avere idea di quale sia l’attività svolta da un laureato in statistica sul proprio posto di lavoro. La figura dello statistico viene vista per lo più come una figura impiegatizia: l’idea diffusa tra la popolazione è quella che vede lo statistico dedicarsi ad attività strettamente legate all’analisi dei dati e all’utilizzo di software, con responsabilità limitate, poche possibilità di carriera e un potere decisionale molto limitato e comunque connesso ad attività di tipo tecnico. Il questionario prodotto per raggiungere gli obiettivi dell’Indagine 2006 è stato somministrato al Panel di famiglie di C. R. A. (Customized Research and Analysis), una società specializzata nella progettazione e nella realizzazione di ricerche di marketing, presente sul mercato italiano dal 1975 . Telepanel (questo è il nome dello strumento) è composto da 2000 famiglie, per un totale di 6303 individui: i rispondenti al questionario da noi somministrato, sono stati 4351 e i risultati sono stati espansi alla numerosità ideale di 4500 individui, utilizzando le metodologie di espansione standard proprie di C. R. A. Altri risultati rilevanti emersi dall’indagine riguardano la fiducia e l’apprezzamento che gli intervistati nutrono nei confronti della statistica: il 58% degli intervistati afferma che la statistica è “abbastanza o molto utile” , mentre il 10% ha totale sfiducia in essa giudicandola “per niente utile”; il 47% degli intervistati che negli ultimi 12 mesi sono entrati in contatto con notizie contenenti statistiche le hanno giudicate in modo positivo. Per quel che concerne la figura dello statistico il 65% dei rispondenti ritiene che un tale profilo sia richiesto sul mercato del lavoro, dal momento che, nella realtà odierna, le aziende raccolgono al loro interno una grossa mole di dati e informazioni che non vengono sfruttate nel modo adeguato. Si ritiene quindi che sia utile all’interno di ogni realtà aziendale una figura in grado di indirizzare queste informazioni nella direzione corretta, in modo da ottimizzare la gestione aziendale e migliorare le proprie prestazioni. La Facoltà di Scienze Statistiche non sembra però avere un grosso appeal tra i componenti delle famiglie italiane: solo il 3% del campione infatti afferma di aver mai pensato di iscriversi alla Facoltà di Scienze Statistiche, e solo l’11% di essi si sono poi effettivamente iscritti a tale Facoltà (7 individui sul totale degli intervistati). La motivazione che è stata addotta più spesso dai rispondenti è la mancanza di interesse verso la materia: ciò è abbastanza comprensibile dal momento che la statistica risulta essere ancora una materia sconosciuta ai più, e nei confronti della quale vi è ancora una certa diffidenza. Inoltre una buona parte della popolazione la ritiene una Facoltà troppo tecnica e complessa in grado di offrire competenze troppo specifiche per il mercato del lavoro. Ciò che risulta evidente dall’analisi dei risultati è il fatto che ad oggi la statistica non venga vista come una scienza autonoma, ma solo come un complemento ad altre materie: le competenze offerte dalla Facoltà vengono ritenute sì utili, sia a livello di vita quotidiana, sia all’interno del mondo del lavoro, ma solo se inserite in un contesto più ampio ed associate ad altre conoscenze. Inoltre appare chiaro come la statistica sia poco conosciuta e pubblicizzata: soprattutto la classe d’età di maggiore interesse per la Facoltà, cioè quella comprendente gli studenti che devono effettuare la scelta riguardo alla propria carriera universitaria (i 15-17enni), è quella nella quale si ritrova una minor conoscenza della materia: stando così le cose risulta difficile avvicinare i giovani alla materia e quindi alla Facoltà. .  
   
   
GRANDI OPERE SÌ, GRANDI OPERE NO. NIMBY FORUM ANNUNCIA IL SECONDO CONVEGNO NAZIONALE: DEMOCRAZIA DELIBERATIVA, CONSENSO E PARTECIPAZIONE I TEMI DEL DIBATTITO SI PARLERÀ DI ENERGIA, ALTA VELOCITÀ, RIFIUTI, MA NON SOLO.  
 
Milano, 21 settembre 2006 - Nimby Forum il progetto di ricerca che si occupa di studiare il fenomeno delle contestazioni territoriali alle grandi opere, annuncia il proprio convegno annuale a Torino il prossimo 5 ottobre, con il patrocinio di Regione Piemonte - Provincia di Torino - Comunità Montana Bassa Val di Susa e Val Cenischia. Un appuntamento da non perdere per conoscere gli esiti della ricerca e i risultati aggiornati dell’Osservatorio Media, che avvia i lavori della terza edizione del Forum. Tra le novità, la costituzione di Aris - Agenzia Ricerche Informazione Società - un’associazione di ricerca senza fini di lucro nata per gestire e sviluppare il progetto Nimby Forum, originariamente promosso da Allea, la società di comunicazione e relazioni istituzionali specializzata nel settore ambientale e nella gestione dei conflitti territoriali. I dati dell’Osservatorio Nimby Forum parlano quest’anno di 171 impianti contestati (dove per impianti si intende il complesso di insediamenti industriali, infrastrutture viarie e ferroviarie, centrali per la produzione di energia, rigassificatori, impianti per il trattamento dei rifiuti, eccetera), contro i 190 censiti nel corso della scorsa edizione. Tuttavia, il numero di articoli di stampa censiti sull’argomento è schizzato dai 2. 760 dell’anno scorso ai 4. 020 di quest’anno, con punte massime di 66 articoli al giorno (contro i 45 dell’anno scorso) e una media di 309 articoli al mese contro 251. Senza contare le numerosissime trasmissioni di approfondimento giornalistico televisivo che hanno ripetutamente trattato questo tema nel corso dell’anno. Si rileva quindi che, pure a fronte di una diminuzione in termini assoluti delle opere contestate, si è assistito ad un incremento notevole dell’attenzione, da parte dai media e del dibattito politico, a questo fenomeno. Questo inasprimento dei toni, questa globalizzazione della protesta, porterà vantaggi o svantaggi nel percorso di ricerca di modelli di democrazia deliberativa più attuali, ispirati ai principi di inclusione, partecipazione e condivisione? A queste ed altre domande si cercherà di rispondere nel corso del Convegno del 5 ottobre, dove protagonisti di primo piano del mondo politico, istituzionale, imprenditoriale e associazionistico si confronteranno per mettere sul tavolo proposte e linee guida, nell’intento di trovare insieme, tra le soluzioni anche recentemente prospettate dal Governo, la strada, o meglio l’insieme di interventi e di indirizzi, che potranno in futuro limitare una protesta che rischia di paralizzare il Paese, e che nasce da legittime richieste di maggiore coinvolgimento, informazione e trasparenza, in una parola “comunicazione”, da parte dei soggetti proponenti gli impianti e le infrastrutture. Il format del Convegno prevede due sessioni. Al mattino “Infrastrutture e grandi opere: consenso e competitività”, un talk show basato sui temi dell’edizione 05/06 di Nimby Forum, con rappresentanti di primo piano del mondo politico e industriale. L’attenzione sarà focalizzata sulla questione della programmazione e dello sviluppo, in un’ottica di consenso e sostenibilità. Saranno presentati i risultati conclusivi della seconda edizione di Nimby Forum e i risultati del sondaggio online sui temi della partecipazione. Al pomeriggio è invece prevista una tavola rotonda di approfondimento più specificamente dedicata alle tematiche legate al caso Tav in Piemonte, “Il caso Tav: ricominciare dal dialogo”, attraverso la quale si cercherà di fare il punto sullo stato di avanzamento del progetto, riesaminando i temi oggetto del conflitto in un’ottica sovranazionale e integrata. A tutti i partecipanti sarà consegnato il volume “L’italia dei sì e l’Italia dei no – Nimby Forum 05/06”, la pubblicazione annuale di Nimby Forum che raccoglie tutti i dati sul fenomeno delle contestazioni territoriali elaborati in 12 mesi dall’Osservatorio Media permanente, i risultati dell’inchiesta online lanciata quest’anno da Nimby Forum e i contributi di esperti, professionisti, imprenditori e accademici sul tema dei conflitti territoriali, dello sviluppo sostenibile e del consenso sulle grandi opere di pubblica utilità, tra cui Chicco Testa, Rodolfo Lewanski, Bruno Bottiglieri, Diego Gavagnin, Jacopo Giliberto, Patrizia Ravaioli, e molti altri. Programma Del Convegno - "Infrastrutture, energia, rifiuti: l´Italia dei sì e l´Italia dei no" Comunicazione, dialogo e partecipazione per la modernizzazione e lo sviluppo sostenibile del Paese - Torino, 5 ottobre 2006 - Centro Congressi Lingotto Via Nizza, 280 - 10126 Torino - Sala Berlino: Ia Sessione “Infrastrutture e grandi opere: consenso e competitività” 9. 30 Registrazione; 10. 00 Alessandro Beulcke, Presidente Aris: il progetto Nimby Forum; 10. 15 Talk show - Conduce: Giovanni Floris; Sergio Chiamparino, Sindaco di Torino; Paride De Masi, Presidente Italgest; Roberto Della Seta, Presidente Legambiente; Enzo Gatta, Presidente Assoelettrica; Enrico Letta, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri; Mauro Moretti, Amministratore Delegato Rete Ferroviaria Italiana; Alfonso Pecoraro Scanio, Ministro dell’Ambiente. Iia Sessione Il caso Tav: ricominciare dal dialogo: 15. 00 Tavola rotonda - Modera: Giulio Anselmi: Andrea Boitani, Professore ordinario di Economia politica Università Cattolica di Milano; Mercedes Bresso, Presidente Regione Piemonte; Antonio Ferrentino, Presidente Comunità Montana Bassa Val di Susa; Rainer Masera, Capo delegazione italiano Commissione Intergovernativa Torino-lione; Antonio Saitta, Presidente Provincia Torino; Mario Virano, Presidente Osservatorio Val di Susa. Per iscriversi: www. Nimbyforum. Net .  
   
   
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO ENERGIA: SU CENTRALE APRILIA MSE DECIDERA’ TENENDO CONTO PARERI FAVOREVOLI PREVALENTI.  
 
Roma, 21 settembre 2006 - Si è tenuta martedì 19 settembre, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, la riunione conclusiva della Conferenza di servizi indetta per la richiesta di autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio di impianti di produzione di energia elettrica con potenza termica superiore a 300 Mw. (ai sensi della legge n. 55/02) avanzata dalla società Energia Spa (oggi Sorgenia). L’iniziativa proposta, con istanza del 7 maggio 2002, concerne la realizzazione di una centrale a ciclo combinato con turbine a gas della potenza elettrica complessiva di 750 Mw circa, da realizzare nel territorio del Comune di Aprilia , in località “Campo di Carne”. A seguito della favorevole conclusione della procedura di valutazione dell’impatto ambientale e della procedura per l’autorizzazione integrata ambientale (disposta a seguito dell’integrale recepimento della direttiva 96/61/Ce, conosciuta come direttiva Ippc), la Regione Lazio con delibera n. 597 del 18 settembre 2006, ha espresso la propria intesa alla realizzazione dell’iniziativa. Nel corso della riunione sopra richiamata, tenuto conto anche dell’esito delle precedenti riunioni della Conferenza di servizi, sono stati acquisiti i pareri favorevoli di tutte le Amministrazioni interessate, salvo quello del Comune di Aprilia, i cui rappresentanti hanno ribadito la loro contrarietà sulla base di una paventata preoccupazione dovuta alla “pressione” sul sito derivante dagli insediamenti industriali già presenti. Il Ministero concluderà il procedimento tenendo conto delle posizioni prevalenti espresse nel corso della Conferenza di servizi. .  
   
   
TENARIS PRESENTA I RISULTATI DEL SECONDO TRIMESTRE 2006  
 
 Lussemburgo, 21 settembre 2006. - Tenaris S. A. Ha presentato 3 agosto i risultati del secondo trimestre chiuso al 30 giugno 2006 confrontati con i risultati del secondo trimestre chiuso al 30 giugno 2005. Sintesi dei Risultati per il Secondo Trimestre 2006 (Raffronto con il primo trimestre del 2006 e con il secondo trimestre del 2005)
Q2 2006 Q1 2006 Q2 2005
Ricavi netti (milioni di dollari Us) 1. 962,3 1. 783,2 10% 1. 744,3 12%
Risultato operativo (milioni di dollari Us) 692,8 600,9 15% 490,6 41%
Utile del periodo (milioni di dollari Us) 495,8 441,7 12% 341,6 45%
Utile del periodo per gli azionisti (milioni 471,8 419,7 12% 313,5 51%
di dollari Us) Utile per Ads (dollari Us)2 0,80 0,71 12% 0,53 51%
Utile per azione (dollari Us) 0,40 0,36 12% 0,27 51%
Ebitda (milioni di dollari Us) 747,9 655,6 14% 542,4 38%
Margine Ebitda (% dei ricavi netti) 38% 37% 31 %
I risultati continuano a trarre benefici dalla forte domanda globale da parte del settore dell´energia di prodotti Octg e degli altri prodotti tubolari senza saldatura. Le spedizioni e la produzione di tubi senza saldatura hanno raggiunto livelli da record e riflettono i miglioramenti incrementativi nella performance industriale e di supply chain management. L´aumento delle vendita in Medio Oriente ed in Africa, che rappresentano il 27% delle vendite totali di tubi senza saldatura per volume nel corso del trimestre, hanno compensato le minori vendite in Nord America, e riflettono la forte posizione raggiunta a livello globale e la forte attività d´investimento in petrolio e gas nella regione. I ricavi netti, l´utile operativo e I´ebitda hanno tutti raggiunto livelli da record. I flussi di cassa generati dalla gestione operativa dopo il pagamento delle imposte e dell´aumento del capitale circolante dovuto alle maggiori vendite ammontano a 170,0 milioni di dollari Us, la posizione liquida netta registra una diminuzione in seguito al pagamento di dividendi e all´incremento degli investimenti. Scenario di mercato e prospettive Le società petrolifere e del gas continuano ad aumentare gli investimenti destinati all´attività di esplorazione e produzione, in risposta ai prezzi sostenuti del petrolio e del gas, alla produzione in diminuzione nei giacimenti maturi e alle proiezioni di aumento della domanda globale di petrolio e gas. Tutto questo comporta un aumento nell´attività di perforazione e nella domanda di prodotti senza saldatura Octg. Il numero medio di impianti di perforazione, come pubblicato da Baker Hughes esclusi, ai fini comparativi Iran e Sudan, è stato di 913 nel secondo trimestre del 2006, con un aumento del 6% rispetto allo stesso trimestre dell´anno precedente, e del 2% rispetto al primo trimestre. I corrispondenti aumenti percentuali, su base annua, nel numero di impianti di perforazione in Canada e Stati Uniti, più sensibili ai prezzi del gas naturale, sono stati del 17% e del 22% rispettivamente. Le condizioni favorevoli di mercato, tra cui il prezzo relativamente stabile delle materie prime e la forte domanda di tubi senza saldatura high-end, contribuiscono all´aumento registrato su base annuale nelle vendite e nel margine lordo´dei prodotti senza saldatura. Prevediamo il protrarsi di condizioni favorevoli di mercato per tutto il resto dell´anno. Tuttavia la domanda di tubi saldati ha subito l´impatto dei ritardi nei progetti di gasdotti in Brasile ed Argentina. Nel corso del trimestre si è registrato un aumento delle vendite relative a progetti di esportazione, ma si prevede che la domanda di tubi saldati in Brasile ed Argentina continuerà a subire l´impatto dei ritardi nei principali progetti di gasdotti. Accordo per l´acquisizione di Maverick Ii 12 giugno 2006, abbiamo stipulato un accordo in base al quale procederemo all´acquisizione di Maverick Tube Corporation, produttore leader di Octg saldato, line pipe e coiled tubing in Nord America, da utilizzare nei pozzi di petrolio e gas naturale. Maverick ha impianti produttivi negli Stati Uniti, in Canada ed in Colombia, e nel 2005 ha consegnato circa 1,3 milioni di tonnellate short di tubi saldati. Il valore dell´operazione è di 3. 185 milioni di dollari Us, compreso l´indebitamento netto di Maverick, sulla base dell´ipotesi che i titolari di titoli convertibili di Maverick decidano di esercitare i propri diritti di conversione ai sensi dei termini e condizioni ad essi applicabili. Prevediamo di finanziare l´acquisizione di Maverick principalmente facendo ricorso a finanziamenti ed abbiamo ottenuto impegni per un prestito fino a 2,7 miliardi di dollari Us. L´operazione ha recentemente ricevuto l´approvazione da parte delle autorità compententi statunitensi e canadesi. La conclusione rimane subordinata all´approvazione della maggioranza degli azionisti di Maverick e ad altre condizioni d´uso e si prevede che sarà portata a termine nel corso del quarto trimestre.
Analisi dei Risultati del Secondo Trimestre 2006
( tonnellate)
Volume delle vendite Q2 2006 Q2 2005 Aumento/(diminuzione)
Nord America 184. 000 233. 000 (21%)
Europa 188. 000 165. 000 14%
Medio Oriente e Africa 210. 000 127. 000 65%
Estremo Oriente e Oceania 80. 000 99. 000 (19%)
Sud America 103. 000 124. 000 (17%)
Totale tubi senza saldatura 765. 000 747. 000 2%
Tubi saldati 82. 000 158. 000 (48%)
Totale tubi acciaio 847. 000 905. 000 (6%)
I volumi di vendita dei tubi senza saldatura sono aumentati del 2%, attestandosi a 765. 000 tonnellate nel secondo trimestre del 2006, rispetto a 747. 000 tonnellate nello stesso periodo del 2005. E´ stato registrato un aumento sostanziale nel volume delle vendite nel Medio Oriente ed in Africa, riflettendo la forte domanda di prodotti Octg e le maggiori vendite di prodotti line pipe per flowlines e per gli stabilimenti di lavorazione del petrolio e del gas nella regione. In Nord America le vendite hanno subito l´impatto derivante principalmente dalla minore attività di perforazione in Messico e dalle minori vendite di line pipe negli Stati Uniti ed in Canada. In Europa le vendite hanno registrato aumenti grazie all´incremento nelle vendite di prodotti line pipe ai clienti del settore e per le centrali elettriche I volumi dì vendita dei tubi saldati sono diminuiti del 48%, passando a 82. 000 tonnellate nel secondo trimestre del 2006, rispetto a 158. 000 tonnellate nello stesso periodo del 2005. La diminuzione nelle vendite è dovuta principalmente alla minore domanda di tubi saldati per i progetti di gasdotti in Basile ed Argentina
(milioni di dollari Us)
Ricavi netti Q2 2006 Q2 2005 Aumento/(diminuzione)
Tubi senza saldatura 1. 636,9 1. 307,9 25%
Tubi saldati* 130,3 255,4 (49%)
Energia 122,2 112,2 9%
Altro 72,9 68,8 6%
Totale 1. 962,3 1. 744,3 12%
* Comprende altri prodotti metallici prodotti da Confab, la società controllata in Brasile che produce tubi saldati.
Nel trimestre chiuso al 30 giugno 2006, i ricavi netti registrano un aumento del 12%, raggiungendo 1. 962,3 milioni di dollari Us, rispetto a 1. 744,3 milioni di dollari Us nello stesso trimestre del 2005. I ricavi netti da tubi senza saldatura hanno registrato un aumento del 25%, principalmente per l´aumento nelle vendite di prodotti high-end e per i prezzi di vendita più alti per la maggior parte dei prodotti. I ricavi netti da tubi saldati che comprendono 13 milioni di dollari Us di vendite di altri prodotti di metallo nel secondo trimestre del 2006 e 12 milioni di dollari Us di tali vendite nel secondo trimestre del 2005, sono diminuiti del 49% principalmente per il calo nei volumi di vendita. I ricavi netti da energia sono aumentati del 9% grazie ai maggiori prezzi del gas e dell´energia elettrica in Italia.
(incidenza sui ricavi netti)
Costo del venduto Q2 2006 Q2 2005
Tubi senza saldatura 46% 55%
Tubi saldati 76% 67%
Energia 96% 99%
Altro 74% 61%
Totale 52% 60%
Il Costo del venduto, espresso come incidenza sui ricavi netti, è sceso al 52% nel secondo trimestre del 2006, rispetto al 60% rilevato nello stesso periodo del 2005, e riflette l´aumento nel margine lordo dei prodotti senza saldatura e Una maggiore incidenza di tubi senza saldatura rispetto alle vendite totali. Per i tubi senza saldatura, l´incidenza del costo del venduto sui ricavi netti è diminuita al 46% nel secondo trimestre del 2006 rispetto al 55% nello stesso periodo del 2005, e riflette una maggiore incidenza dei prodotti high-end a maggiore margine nel mix di prodotti e i maggiori prezzi di vendita per la maggior parte dei prodotti. Spese di vendita, generali ed amministrative, (Sg&a), sono aumentate come percentuale dei ricavi netti passando al 12,7% per il trimestre chiuso al 30 giugno 2006, rispetto al 12,2% nel trimestre corrispondente del 2005, principalmente per le maggiori commissioni, spese di trasporto e altre spese di vendita che rispecchiano le maggiori esportazioni di tubi saldati e per l´aumento nei costi della mano d´opera. I proventi finanziari netti ammontano a 4,1 milioni di dollari Us nel secondo trimestre del 2006, rispetto ad oneri finanziari netti di 42,6 milioni di dollari Us registrati nello stesso periodo del 2005. Gli interessi passivi ammontano a 1,2 milioni di dollari Us nel secondo trimestre del 2006, rispetto a 11,5 milioni di dollari Us nello stesso periodo del 2005, e riflettono principalmente la variazione nell´indebitamento netto. Nel corso del secondo trimestre del 2006, si è registrato un provento da operazioni di conversione di valuta e variazioni nel fair value degli strumenti derivati di 6,2 milioni di dollari Us, rispetto ad una perdita di 32,7 milioni di dollari Us nel secondo trimestre del 2005. Tali utili e perdite su operazioni in valuta e variazioni nel fair value degli strumenti derivati sono in gran parte compensati da variazioni nella posizione del patrimonio netto e si verificano perché molte società controllate redigono il proprio bilancio in valute diverse dal dollaro Us, secondo quanto previsto dagli Ifrs. Il risultato delle società collegate ha generato un utile di 25,6 milioni di dollari Us nel secondo trimestre del 2006, rispetto ad un utile di 38,3 milioni di dollari Us nel secondo trimestre del 2005. L´utile nel secondo trimestre del 2006 deriva principalmente dalla partecipazione dell´11,5% in Ternium, mentre l´utile nel secondo trimestre del 2005 derivava principalmente dalla partecipazione detenuta in precedenza in Sidor. L´onere per imposte ammonta a 226,7 milioni di dollari Us nel secondo trimestre del 2006, che corrisponde al 33% dell´utile prima del risultato delle società collegate e delle imposte. L´utile attribuibile ai soci di minoranza è diminuito, passando a 24,0 milioni di dollari Us nel secondo trimestre del 2006, rispetto a 28,2 milioni di dollari Us nel corrispondente trimestre del 2005, e riflette il peggioramento nel risultato economico e nella situazione finanziaria della società controllata Confab, in parte compensato dal miglioramento nel risultato economico e nella situazione finanziaria dalla società controllata Nkk Tubes. Cash Flow e Disponibilità Liquide Nel secondo trimestre del 2006, i flussi di cassa generati dalla gestione operativa ammontano a 170,0 milioni di dollari Us. Le imposte versate nel corso del trimestre sono state superiori di 173,6 milioni di dollari Us rispetto agli accantonamenti, dato che gran parte delle imposte annuali sono state corrisposte nel corso del trimestre. Il capitale circolante è aumentato di 195,3 milioni di dollari Us nel corso del secondo trimestre. I crediti commerciali sono aumentati di 168,5 milioni di dollari Us, mentre i debiti commerciali di 78,0 milioni di dollari Us, dato l´aumento nei ricavi netti del trimestre. Le rimanenze hanno registrato un aumento di 59,1 milioni di dollari Us, e gli anticipi da clienti sono diminuiti di 32,5 milioni di dollari Us. Gli investimenti sono aumentati a 99,6 milioni di dollari Us nel secondo trimestre del 2006, rispetto a 84,3 milioni di dollari Us nel secondo trimestre del 2005, e si prevede che nel corso della seconda metà dell´anno si attesteranno a livelli superiori rispetto all´anno precedente dato che sarà implementato il programma per aumentare la capacità per i prodotti high-end. Nel corso del primo trimestre del 2006, la posizione finanziaria netta di Tenaris è diventata positiva, ma nel corso del secondo trimestre tale posizione ha subito una diminuzione dato che la liquidità generata dalla gestione è stata utilizzata per finanziare gli investimenti e per la corresponsione del dividendo di fine anno. La posizione netta (disponibilità liquide e altri investimenti meno i finanziamenti) ammonta a 82,2 milioni di dollari Us al 30 giugno 2006, rispetto ad un indebitamento netto di 183,0 milioni di dollari Us al 31 dicembre 2005. L´indebitamento finanziario totale al 30 giugno 2006 ammonta a 990,4 milioni di dollari Us, registrando una leggera diminuzione rispetto a 1. 010,3 milioni di dollari Us al 31 dicembre 2005. Risultato del Primo Semestre 2006 L´utile del periodo attribuibile ai titolari di azioni nel primo semestre del 2006 è stato di 891,5 milioni di dollari Us, ovvero di 0,76 dollari Us per azione (1,51 dollari Us per gli Ads), pari al 24% dei ricavi netti, rispetto ad un utile netto attribuibile ai titolari di azioni registrato nel primo semestre del 2005 di 577,7 milioni di dollari Us, ovvero 0,49 dollari Us per azione (0,98 dollari Us per gli Ads), pari al 18% dei ricavi netti. Il risultato operativo è stato di 1. 293,7 milioni di dollari Us, il 35% dei ricavi netti, rispetto a 896,3 milioni di dollari Us, pari al 28% dei ricavi netti. Il risultato operativo più gli ammortamenti ammonta a 1. 403,5 milioni di dollari Us, corrispondente al 37% dei ricavi netti, rispetto a 1. 000,0 milioni di dollari Us, pari al 31% dei ricavi netti.
(tonnellate)
Volume delle vendite Primo semestre 2006 Primo semestre 2005 Aumento/(diminuzione)
Nord America 385. 000 453. 000 (15%)
Europa 373. 000 344. 000 8%
Medio Oriente e Africa 359. 000 228. 000 57%
Estremo Oriente e Oceania 162. 000 200. 000 (19%)
Sud America 201. 000 225. 000 (11%)
Totale tubi senza saldatura 1. 480. 000 1. 449. 000 2%
Tubi saldati 147. 000 267. 000 (45%)
Totale tubi acciaio 1. 627. 000 1. 717. 000 (5%)
(milioni di dollari Us)
Ricavi netti Primo semestre 2006 Primo semestre 2005 Aumento/(diminuzione)
Tubi senza saldatura 3. 077,9 2. 413,1 28%
Tubi saldati * 244,9 415,9 (41%)
Energia 283,8 256,2 Il %
Altro 138,8 112,1 24%
Totale 3. 745,4 3. 197,2 17%
* Comprende altri prodotti metallici prodotti da Confab, società controllata in Brasile che produce tubi saldati
Nel semestre chiuso al 30 giugno 2006, i ricavi netti aumentano del 17%, passando a 3. 745,4 milioni di dollari Us, rispetto a 3. 197,2 milioni di dollari Us nello stesso periodo del 2005. I ricavi netti da tubi senza saldatura sono cresciuti del 28%, grazie alle maggiori vendite di prodotti high-end e per i maggiori prezzi di vendita per tutti i prodotti. I ricavi netti di tubi saldati, che comprendono 24 milioni di dollari Us di vendite di altri prodotti metallici nel primo semestre del 2006 e 29 milioni di dollari Us di tali vendite nel primo semestre del 2005, sono diminuiti del 41% a causa delle minori vendite relative ai progetti di gasdotti in Brasile ed Argentina. I ricavi netti da energia sono aumentati dell´11% per i maggiori prezzi in Italia di elettricità e gas.
(incidenza sui ricavi netti)
Costo del venduto Primo semestre 2006 Primo semestre 2005
Tubi senza saldatura 47% 55%
Tubi saldati 71 % 66%
Energia 96% 97%
Altro 73% 59%
Totale 53% 60%
I l Costo del venduto, come incidenza sui ricavi netti è sceso al 53% nel primo semestre del 2006, rispetto al 60% nello stesso periodo del 2005, per i margini lordi più alti sulle vendite di tubi senza saldatura e per la maggiore incidenza delle vendite di tubi senza saldatura rispetto alle vendite totali. L´incidenza del costo del venduto dei tubi senza saldatura sui ricavi netti è scesa al 47% nel primo semestre del 2006 rispetto al 55% nello stesso periodo del 2005, riflettendo una maggiore proporzione di prodotti high-end con margini maggiori nel mix di prodotti e i prezzi di vendita più alti dei prodotti. Le spese di vendita, generali ed amministrative, (Sg&a), come incidenza sui ricavi netti, sono rimaste stabili al 12,5% nel semestre chiuso al 30 giugno 2006, rispetto al 12,4% nel periodo corrispondente del 2005. I proventi finanziari netti ammontano a 14,7 milioni di dollari Us nel primo semestre del 2006, rispetto ad oneri finanziari netti di 84,5 milioni di dollari Us registrati nello stesso periodo nel 2005. Gli interessi passivi netti ammontano a 0,6 milioni di dollari Us nel primo semestre del 2006, rispetto a 21,0 milioni di dollari Us nello stesso periodo del 2005, riflettendo principalmente la variazione nell´indebitamento netto. Nel primo semestre del 2006 è stato registrato un provento di 15,0 milioni di dollari Us da operazioni di conversione di valuta e variazioni nel fair value degli strumenti derivati, rispetto ad una perdita di 66,6 milioni di dollari Us nel corso del primo semestre del 2005. Tali utili e perdite su operazioni in valuta e variazioni nel fair value degli strumenti derivati sono in gran parte compensati da variazioni nella posizione del patrimonio netto e si verificano perché molte società controllate redigono il proprio bilancio in valute diverse dal dollaro Us, secondo quanto previsto dagli Ifrs. Il risultato delle società collegate ha fatto registrare un utile di 47,1 milioni di dollari Us nel primo semestre del 2006, rispetto ad un utile di 68,4 milioni di dollari Us nel primo semestre del 2005. L´utile registrato nel primo semestre del 2006 deriva essenzialmente dalla partecipazione deliri 1,5% in Ternium, mentre l´utile registrato nel primo semestre del 2005 deriva principalmente dalla partecipazione detenuta in precedenza in Sidor. Nel corso del primo semestre del 2006, l´onere per imposte ammonta a 418,0 milioni di dollari Us, e corrisponde al 32% dell´utile prima del risultato delle società collegate e delle imposte. L´utile attribuibile ai soci di minoranza ammonta a 46,0 milioni di dollari Us nel primo semestre del 2006, rispetto a 43,9 milioni di dollari Us nello stesso semestre del 2005, dato che il miglioramento nel risultato operativo e nella situazione finanziaria della società controllata Nkk Tubes è stato compensato dal peggioramento nel risultato operativo e nella situazione finanziaria della società controllata Confab. Alcuni dei dati contenuti nel presente comunicato stampa sono dati previsionali, basati su prospettive attuali e su previsioni del management e implicano rischi prevedibili e non prevedibili che potrebbero portare gli effettivi risultati, performance o eventi a discordare in maniera consistente rispetto a quanto sopra dichiaratamente o implicitamente esposto. Tali rischi includono, ma non si limitano, ai rischi derivanti dall´incertezza relativa al futuro prezzo del petrolio e il suo impatto sui programmi di investimento delle società petrolifere. .
 
   
   
ENI FIRMA LO SHAREHOLDERS AGREEMENT PER LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO IMPIANTO DI LIQUEFAZIONE DEL GAS DI BRASS, IN NIGERIA  
 
 San Donato Milanese (Mi), 21 settembre 2006 – Eni ha firmato ier ad Abuja, con i partner Nnpc, Conocophillips e Total, lo Shareholders Agreement per la realizzazione del progetto di Brass Lng, che riguarda la costruzione dell’impianto di liquefazione di gas naturale nei pressi del terminale per l’esportazione del greggio di Brass, sulla costa nigeriana a circa 100 chilometri a ovest di Bonny. Questo accordo rappresenta per Eni e i suoi partner un decisivo passo in avanti verso la finalizzazione delle attività di sviluppo del progetto, che condurranno i partner alla formulazione della decisione finale di investimento (Fid, Final Investment Decision), prevista entro la fine del 2006. Il nuovo impianto di liquefazione avrà a regime una capacità di trattamento articolata su due treni di circa 10 milioni di tonnellate l’anno di Gnl. La Naoc fornirà il gas per il 50% della produzione dell’impianto. Il primo carico di Gnl è atteso nella prima metà del 2011 e verrà destinato prevalentemente all’esportazione verso gli Stati Uniti. Questo progetto contribuirà al raggiungimento da parte di Eni degli obiettivi di eliminazione delle emissioni di gas in atmosfera (gas flaring). Eni, in linea con il Governo della Nigeria, considera Brass Lng Project uno dei progetti di punta per il benessere dello Stato del Bayelsa, situato nel Delta del Niger, la regione dove verrà costruito l’impianto di liquefazione e dove la Naoc (Nigerian Agip Oil Company, controllata Eni) opera da molti anni. Eni è anche uno dei partner storici del Nigeria Lng Project, che riguarda l’impianto di liquefazione del gas realizzato sull’isola di Bonny, operativo dal 1999 e che contribuisce anch’esso significativamente al raggiungimento degli obiettivi 2008 di eliminazione del gas in atmosfera. In Nigeria Eni, oltre a investire nelle attività di liquefazione del gas, ha anche realizzato attraverso la controllata Naoc la prima centrale elettrica indipendente, a Okpai. Un progetto particolarmente significativo che testimonia concretamente la sensibilità e attenzione che la compagnia presta verso l’utilizzo domestico del gas nigeriano. .  
   
   
SAIPEM PRIMO SEMESTRE 2006 CONFERMATO L’UTILE NETTO DI 162 MILIONI DI EURO (+ 50%)  
 
San Donato Milanese, 21 settembre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Saipem Spa ha approvato ieri la relazione semestrale al 30 giugno 2006 del Gruppo Saipem sottoposta a revisione contabile limitata in corso di completamento. Sono confermati l’utile operativo di 244 milioni di euro (+ 58%) e l’utile netto di 162 milioni di euro (+ 50%), già resi noti al mercato il 26 luglio 2006 in esito all’esame della relazione trimestrale al 30 giugno 20061. La relazione semestrale consolidata e la situazione contabile di Saipem Spa sono state messe a disposizione del Collegio Sindacale e della Società di revisione. .  
   
   
VERDI: METZ, NO AI RIGASSIFICATORI A TRIESTE  
 
Trieste, 21 settembre 2006 - C - Lettera del consigliere regionale dei Verdi, Alessandro Metz, sulla questione dei rigassififcatori nel golfo di Trieste. Così il comunicato: "Ha dell´incredibile quanto emerso dall´ultimo incontro del Comitato portuale, poi rinviato al 28 settembre, ma che ha messo in luce il fatto che l´iter procedurale, in questo caso con la variante del Piano regolatore generale, per la realizzazione del progetto di rigassificazione a Zaule, presentato da Gas Natural, stia avanzando celermente. "Consigli comunali e provinciali dell´area costiera si sono riuniti, hanno fatto audizioni e approfondimenti, valutazioni tecniche e politiche e alla fine hanno deciso per il no ai progetti di rigassificazione a Zaule e nel golfo di Trieste. Chi in maniera più decisa e politicamente forte, chi perché motivati dalle evidenti carenze documentali dei progetti presentati e quindi impossibilitati a valutarli, ma tutti hanno espresso un parere contrario. La stessa Giunta regionale, sicuramente non ostile a questi progetti, ha dovuto ammettere che effettivamente qualche sforzo in più i progettisti di Gas Natural e Endesa potevano anche farlo, e quindi hanno deciso di richiedere ulteriori integrazioni per poter essere in grado di valutare le due proposte". "Ci hanno parlato della bontà della cabina di regia nazionale, che si è instaurata a Roma con ministri, sottosegretari e tecnici vari, per sviluppare un ragionamento generale e nazionale sulle reali necessità energetiche del nostro Paese e su quali siano i migliori posti dove installare effettivamente i rigassificatori necessari. Ci hanno detto tutto questo, ma anche e soprattutto hanno detto (ma al sottoscritto, come legale rappresentante del Comitato promotore, non è stato ancora comunicato niente in maniera ufficiale) che i cittadini non possono esprimere la loro opinione; il referendum sui rigassificatori non s´ha da fare, che a decidere devono essere, ovviamente, i decisori". "La domanda che mi pongo è: se i piccoli decisori, in quanto solamente consultivi, dei Comuni e delle Province hanno già espresso il loro parere negativo, se i medio-grandi decisori, in quanto consultivi ma determinanti nella decisione, come il presidente Illy e la Giunta regionale, hanno detto che servono ulteriori documentazioni per esprimere un parere, e se i decisori-decisori, la Cabina di regia nazionale, non può decidere in assenza del parere delle Regioni e delle documentazioni adeguate, chi ha deciso di accelerare? Ha deciso da sola Gas Natural che le procedure di autorizzazione vanno fatte comunque nel frattempo? Se così fosse, qualcuno dovrebbe spiegare alla multinazionale spagnola che la democrazia ha i propri iter e attese, anche per chi ha molti soldi da spendere e investire. Oppure qualcuno gli ha assicurato che il loro impianto si farà e il problema è solamente una fastidiosa e burocratica farsa di democrazia, ma si gestisce tutto, si gestirà anche questo? E allora mi chiedo: cos´è che dobbiamo a Gas Natural per simile trattamento di favore?" "La mia forte preoccupazione è che procedendo in maniera parallela, una volta che il Comitato portuale avrà siglato con il Comune di Trieste le intese necessarie e, ottenute le approvazioni di rito, inviato la variante alla Regione per l´emanazione del decreto che renderà di fatto operativo lo strumento di pianificazione, ci ritroveremmo davanti ad una situazione di fatto, creando una pressione notevole sui decisori e una decisione a quel punto fortemente inquinata. Finora ho fatto una battaglia di metodo, ritenevo che diventare una città polo energetico dovesse essere deciso assieme ai cittadini e ritenevo che il referendum fosse lo strumento opportuno, una battaglia di democrazia nelle decisioni. Ora penso che la battaglia debba essere per il no ai rigassificatori, perché quando ci tolgono gli strumenti di decisione, l´opposizione a questi progetti è l´unico strumento che ci resta; e sinceramente, nonostante i decisori, non penso di essere il solo in questa città a pensarla in questo modo". .  
   
   
A PALUZZA (UD) SI STUDIA ENERGIA RINNOVABILE DAL BOSCO  
 
Trieste, 21 settembre 2006 - Si è recentemente tenuta a Paluzza, presso il Centro servizi per le foreste e le attività della montagna (Cesfam), una giornata di studio dedicata all´impiego energetico delle biomasse forestali, organizzata dalla Regione in collaborazione con l´A. I. E. L. (Associazione Italiana Energie Agroforestali) e con il Tesaf (Dipartimento Territorio e Sistemi Agroforestali) dell´Università di Padova. In apertura dei lavori Emilio Gottardo, della Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna, ha illustrato le azioni intraprese dall´Amministrazione regionale per lo sviluppo della filiera "Legno - Energia", evidenziando, tra gli obiettivi preposti, anche la possibilità di individuare il Centro di Paluzza come struttura regionale di eccellenza e di riferimento nel settore delle energie rinnovabili. Alla giornata di studio è intervenuta l´on. Manuela Di Centa che ha sottolineato la necessità di valutare i provvedimenti più opportuni da adottare a livello nazionale in sede di Commissione parlamentare Attività Produttive al fine di dare soluzioni al problema energetico basate sull´utilizzo delle risorse naturali rinnovabili, nonchè per rivitalizzare il territorio montano. Gli interventi programmati di docenti e ricercatori universitari, tecnici italiani ed austriaci hanno evidenziato la concreta possibilità di impiegare la risorsa legno a fini energetici in ambiente alpino e hanno mostrato le potenzialità del settore, a partire dalle strategie di pianificazione, realizzazione e gestione delle filiere. Di particolare interesse l´esempio illustrato dagli esperti provenienti dall´Austria, dove attualmente il 16 p. C. Della produzione di calore avviene per combustione dei prodotti legnosi. In particolare questa esperienza ha dimostrato che il consistente aumento dell´impiego del legno per energia è dovuto non solamente alla diffusione di moderne caldaie a biomasse legnose, ma soprattutto alla possibilità di stipulare forme contrattuali per la vendita di calore. In Austria infatti molte aziende utilizzatrici dei prodotti legnosi si stanno dedicando alla raccolta e trasformazione del legno, oltre che alla successiva vendita del calore con elevata remunerazione della materia prima. In tal modo le imprese boschive o aziende agricole si sono trasformate in realtà imprenditoriali energetiche. Da parte di tutti i relatori intervenuti è stato sottolineato il ruolo fondamentale che riveste la formazione degli addetti a tutti i livelli nella prospettiva di una significativa valorizzazione su scala locale della produzione legnosa. La giornata di studio si è conclusa nella Foresta regionale di Pramosio dove il Centro servizi di Paluzza ha organizzato un cantiere dimostrativo ad elevata meccanizzazione per la raccolta delle biomasse forestali. .  
   
   
ACQUA ED ENERGIA IN TRENTINO CONFRONTO SABATO A CASTEL TOBLINO PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA ANCHE UNA DEGUSTAZIONE DI ACQUE POTABILI  
 
Trento, 21 settembre 2006 - Non mancano certo i motivi di interesse e curiosità attorno all’iniziativa organizzata – per festeggiare cinque anni di presenza sulla rete internet – da ambientetrentino. It, il portale del Trentino sostenibile. In programma, sabato prossimo, 23 settembre, a Castel Toblino, con il titolo: “Acqua ed energia: facciamo luce su due grandi risorse del Trentino”, una tavola rotonda (con gli interventi di due assessori provinciali, Mauro Gilmozzi ed Ottorino Bressanini), una mostra sullo stato dei corsi d’acqua trentini ed un punto informativo sul risparmio energetico. Grande attesa e curiosità, poi, per una iniziativa che non ha precedenti in Italia: una degustazione di acque potabili del Trentino. Così come si fa con vini e spumanti degli esperti degusteranno otto acque potabili di diverse zone del Trentino. Il programma è stato presentato ieri durante una conferenza stampa, dai promotori di “ambientetrentino”, Stefano Albergoni e Giulia Coslovich e da Michele Bortoli, che ha curato il volume “I laghi di Santa Massenza e Toblino: proposte per un futuro sostenibile”. L’iniziativa di sabato è frutto della collaborazione tra Ambiente Trentino, gli assessorati provinciali all´energia e all´ambiente, il Bim Sarca Mincio Garda e Trentino Servizi. Unendo “acqua ed Energia” si vuole appunto – è stato detto oggi – affrontare in un solo tema due grandi risorse, il cui destino si incrocia nelle vallate alpine, producendo sviluppo e segnando fortemente il territorio. “In Trentino, in particolare – ha detto Albergoni - nei prossimi anni vedremo crescere il significato del binomio Acqua-energia, dal momento che nuove disposizioni costituzionali e di legge determineranno un aumento di responsabilità da parte della Provincia autonoma di Trento nel settore della produzione di energia idroelettrica. L’esperienza regionale, e alpina in genere, dimostra che la sostenibilità è un obiettivo ancora da raggiungere. Solo il 10% del reticolo idrografico alpino è allo stato naturale e sono per lo più i segmenti che si sviluppano a quota più elevata. Se da un lato si impone di migliorare la gestione di questa attività economica per alleggerire la pressione ambientale, da un altro lato è opportuno diffondere la consapevolezza che sono i comportamenti di tutti gli attori in gioco a svolgere un ruolo determinante nel cercare di garantire la sostenibilità del settore”. Il significato della giornata di sabato 23 settembre, nella splendida cornice di Castel Toblino, sta dunque proprio nel tentativo di cercare punti di equilibrio in una questione complessa, offrendo uno spaccato degli approcci possibili: il valore culturale ed economico della risorsa idrica, le possibili alternative, la maestria tecnica dispiegata nella realizzazione delle centrali, lo stato dei corsi d’acqua trentini, la bontà e salubrità ecologica delle acque potabili delle nostre valli”. Www. Ambientetrentino. It .  
   
   
NOVARA: IL POLO CHIMICO-INDUSTRIALE DI TRECATE TRASMISSIONE RADIOFONICA CODICE UNO  
 
Torino, 21 settembre 2006 - Undici aziende concentrate nella stessa area, a Trecate in provincia di Novara. L’alto livello di rischio è legato soprattutto alle industrie chimiche e petrolifere, confinate nel polo industriale di S. Martino. Si tratta di industrie medio grandi di rilevante impatto ambientale e pericolosità dal punto di vista delle situazioni di rischio innescabili. Grave l’incidente accaduto nel 1994, quando all’interno della raffineria di petrolio dell´Agip, costruita negli anni ’50, si spacca una tubazione del pozzo di trivellazione del "deposito 24" e una colonna di petrolio, metano e materiali ferrosi oscura il cielo, mischiandosi alla pioggia che stava cadendo. Per prevenire il ripetersi di emergenze analoghe, tutti i soggetti coinvolti stanno lavorando alla realizzazione di un piano di emergenza unico, reso possibile grazie alla disponibilità delle singole aziende a mettere in comune i propri dati. Di questo e altro si discuterà nel talk show radiofonico “Codice Uno” di giovedì 21 settembre, il programma della Protezione civile della Regione Piemonte realizzato in collaborazione con la redazione di Codice Uno e il coordinamento dell’ufficio stampa della giunta regionale. “Codice Uno”, in diretta dalle 11. 30 alle 12. 00, andrà in onda in contemporanea sulle frequenze di Radio Grp, Radio Alfa Canavese, Radio Juke Box, Radio Dora, Radio Frejus, Radio Nichelino Comunità, Tele Radio Savigliano, Radio Spazio 3, Radio Amica, sul satellite Hot Bird 13 gradi est alla frequenza di 11200 mhz, Radio Flash Pisa, e in differita su Radio Flash Torino e Radio Antenna Uno. In collegamento telefonico interverranno il Sindaco del Comune di Trecate, Enzio Zanotti Fragonara, e il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Novara, dott. Ing. Rosario Aulicino. In studio sarà presente l’ing. Milena Orso Giacone, Funzionario della Regione Piemonte Esperta di aziende a rischio di incidente rilevante, mentre è prevista l’intervista al dott. Franco La Ferla Responsabile Servizio Ambiente Associazione Industriali Novara. Inoltre è previsto un aggiornamento sull’acqua contaminata trovata nei pressi del centro Eurex di Saluggia, con un’intervista realizzata alla dott. Laura Porzio, Responsabile della Struttura Monitoraggio e Controllo dei Siti Nucleari dell´Arpa Piemonte. Le trasmissioni “Codice Uno” rientrano nell’ambito del progetto “Protezione Civile: dalla parte dei cittadini”, promosso dal settore Protezione Civile della Regione Piemonte, in collaborazione con l’Ufficio Stampa della Giunta Regionale e realizzato dall’Agenzia Nazionale di stampa Mandragola. Le trasmissioni si possono ascoltare agli indirizzi web: www. Regione. Piemonte. It/protciv, www. Regione. Piemonte. It/informaconsumatori e www. Codiceuno. It. .  
   
   
IMPATTO DELL´INQUINAMENTO NON INDUSTRIALE  
 
Bruxelles, 21 settembre 2006 - La Commissione europea ha pubblicato un inventario delle emissioni prodotte da fonti non industriali, per esempio auto, aerei, navi ed elettrodomestici. Spesso non si tiene conto di questo inquinamento "diffuso" nelle misure antinquinamento: includendolo si prevede di poter elaborare in futuro politiche più precise e mirate. "Questo primo inventario delle emissioni derivanti da sorgenti non industriali contribuirà a tutelare la salute dei cittadini e l´ambiente: ora possiamo delineare un quadro completo delle fonti e dei volumi totali di inquinanti, grazie al quale saremo in grado di elaborare politiche antinquinamento più mirate e quindi più efficaci", ha affermato il commissario europeo per l´Ambiente Stavros Dimas. Dopo la fase di raccolta dei dati fondamentali, le informazioni si potranno usare per compilare un registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti (Prtr europeo). I primi risultati dimostrerebbero che l´inquinamento diffuso ha raggiunto un volume "rilevante" e in alcuni casi ha un impatto addirittura maggiore di quello industriale. Le principali fonti di emissioni sono il trasporto stradale, il riscaldamento domestico e l´agricoltura. Per esempio, nel 2003 l´inquinamento da rame derivante dai sistemi frenanti degli autoveicoli ha fatto registrare l´immissione nell´ambiente di circa 260 tonnellate di rame, quasi il doppio rispetto al totale delle emissioni degli impianti industriali europei regolamentati. Il registro europeo delle emissioni inquinanti (Eper) contiene già i dati di 9 200 impianti industriali. Il Prtr europeo proposto sarà operativo nel 2009 sulla base dei dati del 2007, e sostituirà l´Eper. Rientreranno nell´ambito del registro 91 inquinanti di 65 industrie. Per registrare gli inquinanti diffusi si dovrà seguire una procedura complessa, attraverso la quale saranno integrati i dati statistici già pubblicati nei seguenti archivi: la direttiva sui limiti nazionali di emissione, la convenzione dell´Unece (Commissione economica per l´Europa delle Nazioni Unite) sull´inquinamento atmosferico transfrontaliero a grande distanza, gli inventari delle emissioni di gas serra nell´ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e le relazioni degli Stati membri sull´impatto delle fonti diffuse di inquinamento sui corpi idrici trasmesse ai sensi della direttiva quadro in materia di acque. Per maggiori informazioni consultare l´inventario Eper sul sito http://www. Eper. Ec. Europa. Eu I dati sono disponibili anche all´indirizzo http://www. Eea. Europa. Eu/main_html .  
   
   
BERLINO, CONFERENZA ONLINE EDUCA  
 
Bruxelles, 21 settembre 2006 - Dal 29 novembre al 1° dicembre 2006 a Berlino, capitale della Germania, avrà luogo la conferenza Online Educa. L´iniziativa annuale costituisce il principale raduno di operatori dell´apprendimento on line e a distanza in Europa ed è un fondamentale luogo di incontro per strateghi e professionisti di tutto il mondo. Tra i delegati figureranno responsabili decisionali di alto livello dei settori dell´istruzione, aziendale e governativo, le tre aree guida fondamentali per l´adozione e l´innovazione dell´apprendimento on line. La manifestazione prevede sessioni plenarie con la partecipazione di esperti di livello mondiale, presentazioni minori e sessioni speciali di approfondimento, dimostrazioni pratiche e dibattiti su temi specifici, nonché varie opportunità informali di stabilire contatti grazie alle quali gli operatori potranno condividere le loro esperienze, idee, nuove informazioni e prospettive. La conferenza sarà affiancata da uno spazio espositivo e dimostrativo nel quale produttori, fornitori e prestatori di servizi, leader nel settore dell´apprendimento on line a livello internazionale, presenteranno i loro più recenti prodotti e servizi. Inoltre, il programma prevede una giornata di workshop tenuti da professionisti leader nell´apprendimento on line che precederanno la conferenza principale. Tali sessioni, brevi ma intense, offriranno al pubblico un´opportunità unica di affinare le proprie abilità e acquisirne di nuove. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Online-educa. Com/ .  
   
   
22 SETTEMBRE: NOTTE EUROPEA DEI RICERCATORI  
 
Bruxelles, 21 settembre 2006 - Al via la seconda edizione della notte europea della ricerca promossa dalla Commissione europea. 30 gli eventi organizzati in 21 paesi europei, da Stoccolma a Napoli, da Reykjavik a Izmir. Sarà un’occasione per scoprire la scienza e le sue applicazioni attraverso molteplici attività come volare tra le stelle, trasformare la cucina in un laboratorio, viaggiare all’interno del cervello o entrare in un’eruzione vulcanica. Per conoscere gli eventi organizzati in Italia http://www. Nottedellaricerca. Eu/ . .  
   
   
MANCANO DUE GIORNI ALLA NOTTE PIU’ RICERCATA DELL’ANNO  
 
Milano, 21 settembre 2006 - Il 22 settembre si celebra a Bari, Foggia, Lecce e in altri 30 siti europei la “Notte dei Ricercatori”. In Puglia le manifestazioni sono organizzate dalla Regione, dall’Arti e dalle Università di Bari, Foggia, Lecce, dal Politecnico di Bari, dalla Lum. Al nutrito programma di eventi ha aderito anche il Cnr. E’ una “notte che prelude all’alba della ricerca”, nelle parole del presidente della Regione Nichi Vendola. Quella del 22 settembre, “Notte dei Ricercatori” in tutta Europa, in Puglia si arricchirà di significati speciali. Intanto perché proprio questa regione vive oggi un impegno forte sul fronte della ricerca e dell’innovazione: per citare solo qualche iniziativa, l’avvio dei progetti di cooperazione tra imprese e accademia, finanziati al 70% proprio dall’ente regionale (i cd. Progetti strategici ed esplorativi); il lancio del contratto etico, che impegna i giovani talenti a rientrare in Puglia dopo una specializzazione fuori regione finanziata; i bandi Pia e Pit, che promuovono e finanziano progetti integrati su scala regionale. E poi perché, mai come in questo momento, è forte l’attenzione sulle eccellenze che questo territorio produce ed esporta. Di questo e di altro discuteranno, nell’evento inaugurale della notte barese (Campus universitario, ore 19,30), Nichi Vendola, Gianfranco Viesti, presidente dell’Arti, i rettori dell’Università di Bari, Giovanni Girone, del Politecnico, Salvatore Marzano, della Lum, Emanuele De Gennaro, il presidente dell’Area della Ricerca del Cnr di Bari, Angelo Visconti, il presidente della Commissione Cultura di Confindustria, Alessandro Laterza, moderati dal giornalista scientifico Pino Bruno. Sarà il prologo di una notte ricca di laboratori e musei scientifici aperti, di conferenze e dibattiti, di musica, teatro, cinema, arte, percorsi culturali: scienza, cultura e ricerca incontreranno curiosi, appassionati, studenti, imprenditori, giovani e studiosi. Www. Arti. Puglia. It. . .  
   
   
SALUTE, INFORMAZIONE E ATTUALITÀ: UN MASTER A MILANO  
 
Milano, 21 Settembre 2006 - Salute e medicina, informazione e formazione sono elementi centrali della sesta edizione del Master della Facoltà di Farmacia della Statale di Milano. Un percorso ormai storico per esperti che sappiano preparare e diffondere messaggi corretti attraverso i mass media (stampa, televisione, radio e internet) e collaborare con le strutture di comunicazione. Il termine per l’iscrizione è il 29 Settembre e possono accedere tutti i laureati del nuovo e del vecchio ordinamento. Il Master in “Metodi e tecniche della comunicazione nell’area salute” prevede 500 ore di didattica: lezioni frontali, esercitazioni guidate, laboratori gestiti da docenti universitari, giornalisti e professionisti della comunicazione. Attività di simulazione professionale, analisi di casi storici e di attualità, scrittura in internet e formazione a distanza ricevono particolare attenzione. Gli incontri, in programma mercoledì, giovedì e venerdì, inizieranno in Ottobre e saranno completati dalla discussione di una tesi e da un periodo di pratica di 300 ore presso redazioni giornalistiche, agenzie stampa e altre strutture del settore. “Lo stage – commenta Flavia Bruno, Coordinatore del Master – completa la formazione accademica e permette un avvicinamento concreto al mondo del lavoro: dati interni ci segnalano che due studenti su tre mantengono collaborazioni stabili anche a distanza di anni con la struttura presso la quale hanno svolto lo stage. Per gli altri, è disponibile un efficiente servizio di tutorato”. I partecipanti acquisiranno 60 crediti formativi universitari (validi anche come crediti Ecm dell’anno). Per tutte le altre informazioni sul programma, sulle modalità di iscrizione, e relative agevolazioni, si rimanda al sito dell’Università degli Studi di Milano (http://www. Unimi. It), nella sezione Master/area sanitaria e al sito del Centro Studi Comunicazione Farmaco (http://users. Unimi. It/farmaco). .  
   
   
IL COMMISSARIO EUROPEO FIGEL’ PRESENTA IL GRUPPO AD ALTO LIVELLO SUL MULTILINGUISMO  
 
 Bruxelles, 21 settembre 2006 - La Commissione europea ha approvato ieri la decisione che istituisce il gruppo ad alto livello sul multilinguismo. Il gruppo, che comprende 11 esperti di tutta Europa, si riunirà per la prima volta il 3 ottobre 2006. Esso è stato istituito in risposta alla comunicazione del 2005 “Un nuovo quadro strategico per il multilinguismo”[1], che chiedeva un gruppo ad alto livello che consigliasse il commissario competente per l’istruzione, la formazione, la cultura e il multilinguismo al fine di “sviluppare iniziative, dare nuovi impulsi e fornire idee nuove, proponendo un approccio globale al multilinguismo nell’Unione europea”. Presentando il gruppo, il commissario Ján Figel’ ha detto: “Il multilinguismo è al centro del progetto europeo. Il gruppo ad alto livello riunisce alcuni dei migliori esperti in materia e di esso potranno aprofittare tutte le lingue parlate nell’Unione europea. Ho chiesto al gruppo di esaminare una serie di temi che esulano dalle normali competenze dei gruppi governativi degli esperti di lingue. Si tratta di analizzare i legami tra lingue e ricerca, lingue e media, lingue e attività economica, nonché l’introduzione di nuove tecnologie per la traduzione e l’interpretazione e di strategie per promuovere l’apprendimento delle lingue”. E ha concluso: “Sono certo che il gruppo darà un contributo significativo alla promozione e alla conservazione dell’eredità multilingue dell’Europa”. Nel novembre 2005, la Commissione europea approvava la prima comunicazione in senso assoluto sul multilinguismo. Una delle proposte chiave in essa contenute, prevedeva l’istituzione di un gruppo ad alto livello di esperti nel campo del multilinguismo. Il gruppo oggi presentato comprende membri politicamente indipendenti ed estranei a interessi particolari di tipo nazionale o linguistico. Le raccomandazioni da esso elaborate sarannpo presentate, il 26 settembre 2007, durante la Giornata europea delle lingue. Prima di tale data, il gruppo si incontrerà sei volte sotto la presidenza del commissario Figel’; le date e gli argomenti precisi di ogni riunione saranno annunciati sulla pagina Web Europa dedicata alle lingue (v. Sotto). I membri del gruppo ad alto livello sono: Barbara Cassin (francese - Direttore della ricerca, Centre National de la Recherce Scientifique, Parigi); Abram De Swaan (neerlandese - Professore di sociologia, University of Amsterdam); Rita Franceschini (Italiana - Professore di Scienza della lingua e linguistica, Rettore dell’Università libera di Bolzano/bozen); Branislav Hochel (slovacco - Professore di Scienza della traduzione, Comenius University Bratislava); Hanna Komorowska (polacco - Professore di linguistica applicata e di insegnamento delle lingue, Warsaw University); Wolfgang Mackiewicz (tedesco - Professore onorario di filologia inglese, Freie Universität Berlin); Isabella Moore (inglese - Direttore del National Centre for Languages, Cilt); Barbara Moser-mercer (austriaca - Professore di interpretazione di conferenza, University of Geneva); Josep Palomero (spagnolo - Vice presidente della Academia Valenciana de la Llengua); Ineta Savickienè (lituana – Capo degli Studi Regionali, Vytautas Magnus University); Jaana Sormunen (finlandese - Produttore esecutivo di Modern Languages, Yle). Http://europa. Eu/languages/ .  
   
   
GIORNATA EUROPEA DELLE LINGUE 2006 CENTINAIA DI MANIFESTAZIONI IN EUROPA PER DIMOSTRARE COME APPRENDERE LE LINGUE UTILIZZANDO METODI CREATIVI  
 
 Bruxelles, 21 settembre 2006 - Il 26 settembre, come ogni anno, l’Europa celebra la Giornata europea delle lingue. Organizzata per la prima volta dal Consiglio d´Europa insieme alla Commissione europea nell’ambito dell’Anno europeo delle lingue 2001, la Giornata mira a sottolineare l´importanza dell’apprendimento delle lingue e il valore di tutte le lingue parlate nel nostro continente e ad incoraggiare lo studio delle lingue a qualsiasi età, come strumento per migliorare la mobilità personale e professionale, ma anche per svago e per piacere. Da una recente indagine Eurobarometro sulle competenze linguistiche dei cittadini europei emerge un chiaro riconoscimento dell’importanza di una buona conoscenza delle lingue straniere. Il 56% dei cittadini degli Stati membri dell’Ue è in grado di conversare in una lingua diversa dalla propria lingua materna e il 28% afferma di poter conversare in due lingue straniere. I vantaggi derivanti dalla conoscenza delle lingue sono evidenti: le competenze linguistiche accrescono infatti le possibilità di lavorare, studiare e viaggiare in tutta Europa. Ma c’è anche dell’altro: l’apprendimento delle lingue stimola ad aprirsi a culture e a punti di vista diversi dai propri, contribuendo in tal modo alla tolleranza e alla comprensione reciproca. In occasione della Giornata europea delle lingue, centinaia di manifestazioni sono organizzate nei vari paesi europei per dimostrare come apprendere le lingue utilizzando metodi creativi. Un elenco completo degli eventi previsti è disponibile sul portale del Consiglio d´Europa dedicato alla Giornata. Per celebrare la Giornata europea delle lingue la Rappresentanza della Commissione europea in Italia organizza, insieme al Dipartimento di Lingue per le Politiche Pubbliche dell´Università “La Sapienza” e all´Ufficio d´informazione per l´Italia del Parlamento europeo, il convegno “Lingue e cittadinanza europea”, in collaborazione con l´associazione Eurolinguistica Sud, l´associazione Lend, gli studenti di Scienze politiche dell’università “La Sapienza”, e con il patrocinio del Comune di Roma. Numerosi i rappresentanti delle istituzioni europee e nazionali, della cultura e del mondo accademico che discuteranno per tre giorni sul futuro delle lingue nell´Unione europea, sulle opportunità legate all´apprendimento delle lingue e sull´importanza delle conoscenze linguistiche per il dialogo tra i popoli e le culture. Il convegno sarà anche l´occasione per presentare le ultime decisioni della Commissione e del Parlamento europeo sul multilinguismo e per far conoscere una serie di iniziative e progetti di successo co-finanziati dall´Ue e dall´Italia. Http://www. Coe. Int/defaultit. Asp .  
   
   
È ORA DI SMETTERE CON L’INGLESE MACCHERONICO!  
 
Milano, 21 settembre ’06 – Uniti in una giornata di mobilitazione nazionale: in questo modo Wall Street Institute torna a sensibilizzare gli italiani sulla necessità di abbandonare il “vizio” di improvvisare un inglese stentato, fatto di approssimazioni - spesso comici neologismi - in puro stile “maccheronico”. Si terrà dunque il prossimo 23 settembre, dalle 10 alle 21, nei centri Wall Street Institute aderenti all’iniziativa la seconda edizione del Maccheronic Day. “Visto il successo della prima edizione della manifestazione, che metteva simpaticamente all’indice la scarsa predisposizione degli italiani alle lingue” afferma Vincenzo Infantino, neo-eletto General Manager di Wall Street Institute Italia “abbiamo deciso di ripetere l’iniziativa a distanza di un anno, nella convinzione che occorre dare uno scossone deciso, affinché la riflessione suscitata con la prima edizione diventi consapevolezza vera e propria dell’importanza di conoscere davvero l’inglese”. Gli ingredienti della festa nei centri saranno, come nella passata edizione, le proiezioni di celebri ed esilaranti spezzoni di film, musica, attività didattiche, buffet con delizie maccheroniche a base di pasta, nonché il test di inglese Maccheronico, per verificare gratuitamente il proprio livello di inglese e conseguire così il Diploma Maccheronico, con giudizio personalizzato. In più, il programma del Maccheronic Day 2006 prevede alcune novità: In ogni centro Wall Street Institute si estrarrà a sorte, tra tutti i presenti, un corso d’inglese gratuito di quattro mesi (I livello), per contribuire con i propri strumenti a debellare il malcostume maccheronico. Simpatici omaggi andranno invece a tutti coloro che, partecipando all’esilarante ma educativa gara di ricette di sughi per maccheroni, si sforzeranno di scrivere in inglese ingredienti ed esecuzione della proprie creazioni. Le sessioni Maccheronic Fun, con giochi a tema maccheronico, Maccheronic Chat, con divertenti espedienti per dare il via alle conversazioni, e Maccheronic Clinic, per curare i malanni indotti dalle parole che suonano simili all’italiano ("false friends"). Tutti i partecipanti, inoltre, riceveranno in omaggio confezioni di maccheroni offerte da De Cecco e altri simpatici gadget a tema. .  
   
   
LA REGIONE PUGLIA FINANZIA UN MASTER POST-LAUREA:NUOVE OPPORTUNITÀ DI FORMAZIONE E CREAZIONE DI IMPRESA  
 
Bari, 21 settembre 2006 - La Regione Puglia offre ai laureati residenti in Puglia una grande opportunità di finanziare i Master Post-laurea con Voucher Formativi. Eurocomp per facilitare il finanziamento offre assistenza; per la presentazione della domanda; per l’analisi della probabilità di assegnazione, con l’unicità dell’offerta "O la Borsa o ti annullo" che consente di rinunciare al Master in caso di non ammissione al finanziamento regionale. Ai giovani laureati in discipline scientifiche e umanistiche, Eurocomp in collaborazione con Aninf (Associazione Nazionale Informatici) propone due Master innovativi per formare nuovi Manager in Customer & Citizen Management (Crm) e Web Content Management (Csm). Per la formazione Professionale Eurocomp organizza a Bari Corsi di qualifica per Customer Manager, Web Content Manager, Project Management, Call & Contact Center e per Tecnico Hardware. I corsi sono rivolti a giovani, disoccupati, professionisti, consulenti, imprenditori, personale aziendale e pubblico e, soprattutto, a tutti coloro che intendono qualificarsi per un migliore inserimento nel mondo del lavoro. Per l’avviamento di nuove imprese Eurocomp promuove ai propri allievi soluzioni innovative di Spin-off: Start-up Þ servizi per il sostegno alla nascita di nuove imprese. Incubatore Þ servizi per l´avviamento e lo sviluppo di nuove imprese con l´obiettivo di ridurre i tempi e i costi di start-up, riducendone sensibilmente il livello di rischio. In pratica, Eurocomp mette a disposizione una sede, dove trovare tutti gli elementi necessari per l´avviamento e lo sviluppo: dalle strutture logistiche (locali, mobili, cablaggi e connessioni telefoniche) ai servizi di supporto (segreteria, contatti con altre imprese, forza lavoro, professionisti e consulenti). Per informazioni: Eurocomp srl Via J. Serra, 19 -70125 Bari - Tel. 080 54 86 941, formazione@eurocomp. It www. Eurocomp. It .  
   
   
SAMSUNG ELECTRONICS ITALIA SELEZIONA I MIGLIORI STUDENTI DI DESIGN D’ITALIA LA MULTINAZIONALE COREANA HA LANCIATO IL SAMSUNG DESIGN MEMBERSHIP PROGRAM  
 
Milano, 21 Settembre 2006 - Samsung Electronics Italia ha annunciato ieri sera, durante la presentazione tenutasi a Milano, il nuovo Samsung Design Membership Program, un programma di studio dedicato ai migliori studenti delle più prestigiose scuole di design italiane, in collaborazione con il Samsung Design Milan, il centro di design della multinazionale. Il programma nasce con lo scopo di supportare e preparare al mondo del lavoro quattro studenti, e di dar loro la possibilità di cimentarsi su diversi progetti. Il Samsung Design Membership Program ha preso il via in estate, con un’attenta selezione degli studenti, ed è continuato con un viaggio in Corea per visitare “il mondo Samsung”. Lungo questo percorso gli studenti condurranno ricerche sul design in Italia, sugli stili di vita e sui trend socio-culturali. Tutto ciò costituirà la base per la realizzazione dei loro progetti, che saranno completati a dicembre. Il programma di studio si inserisce in un più ampio ventaglio di corsi e programmi che Samsung Electronics sviluppa a livello mondiale. Infatti, la multinazionale organizza in Corea ormai da dieci anni dei Membership Design Programs per talentuosi studenti, dando loro la possibilità di studiare con i migliori professionisti e di venire a contatto con Samsung, una delle aziende più grandi e avanzate nel settore del digital design. “Quest’anno, Milano è stata scelta appositamente per lo sviluppo del nostro Samsung Design Membership Program, perché da sempre capitale del design in Italia e nel mondo, e perché è un’area particolarmente fertile per lo sviluppo di nuovi stili e tendenze capaci poi di imporsi a livello internazionale – ha detto Doo Young Yoo, Presidente di Samsung Electronics Italia – Inoltre, Il centro design di Milano rappresenta, insieme ai vari centri design di Samsung nel mondo, il cuore delle ricerche dell’azienda, che oggi conta su uno staff di circa 600 persone a livello mondiale. Spero sinceramente che i nostri giovani talenti riescano presto entrare a far parte di questa grande famiglia. ” . .