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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Settembre 2008
PARLAMENTO EUROPEO: "PACCHETTO TELECOM": MIGLIORARE I DIRITTI DEGLI UTENTI E LA TUTELA DELLA PRIVACY  
 
Bruxelles, 25 settembre 2008 Il Parlamento europe3o accoglie con favore la proposta legislativa volta a migliorare la protezione degli utenti e la tutela della privacy nelle comunicazioni. Ma chiede siano fornite informazioni più chiare e maggiori garanzie su costi dei servizi, portabilità dei numeri e violazioni dei diritti d´autore. Sollecita anche l´attivazione della hotline per i bambini scomparsi, una maggiore tutela da spam e spyware, una politica di sicurezza dei dati personali e il rafforzamento dei diritti dei disabili. Oltre alle proposte di modifica della normativa sul quadro regolamentare in materia di comunicazioni elettroniche, sull´accesso alle reti e sull´istituzione di un autorità europea (si veda il comunicato specifico), la Commissione propone di riformare la direttiva sul diritto degli utenti (2002/22) e quella relativa alla vita privata e alle comunicazioni elettroniche (2002/58). Con ciò si intende migliorare la tutela dei consumatori e i diritti degli utenti nel settore delle comunicazioni elettroniche, nonché rafforzare la tutela della vita privata e la riservatezza dei dati a carattere personale nel settore delle comunicazioni elettroniche. Approvando con 548 voti favorevoli, 88 contrari e 14 astensioni la relazione di Malcolm Harbour (Ppe/de, Uk), il Parlamento accoglie con favore la proposta ma avanza una serie di emendamenti volti a rafforzare ulteriormente i diritti di consumatori e utenti, quali le Pmi e le microimprese. Precisa peraltro che la revisione della direttiva non riguarda gli obblighi di servizio universale, i quali saranno affrontati successivamente. In proposito, peraltro, rileva che l´esigenza fondamentale del servizio universale è di fornire agli utenti che lo richiedano un collegamento alla rete telefonica pubblica in postazione fissa e ad un prezzo ragionevole. Tuttavia, gli sviluppi tecnologici e di mercato sollevano la necessità di valutare se siano rispettate le condizioni tecniche, sociali ed economiche che «giustificano l´inclusione delle comunicazioni mobili e l´accesso alla banda larga fra gli obblighi di servizio universale». Contratti chiari e comprensibili e informazioni comparabili Gli Stati membri dovranno garantire il diritto di stipulare contratti con una o più imprese. I deputati precisano che ciò non riguarda solamente i servizi telefonici accessibili al pubblico, bensì i servizi di comunicazione elettronica in generale (ossia qualsiasi servizio consistente nella trasmissione di segnali). Inoltre, non limitano tale diritto ai consumatori ma anche ad «altri utenti» che ne facciano richiesta, ossia le imprese e, soprattutto, le Pmi e le microimprese. Specificano poi che le informazioni da apporre sui contratti devono essere indicate «in modo chiaro, dettagliato e facilmente comprensibile». I contratti dovranno anche indicare i costi eventualmente connessi alla portabilità dei numeri, a prescindere dall´operatore scelto. Il trasferimento del numero dovrebbe essere effettuato nel più breve tempo possibile e non oltre un giorno lavorativo. I deputati propongono però di permettere alle autorità nazionali di regolamentazione di prolungare tale periodo e, allo stesso tempo, di prendere «qualsiasi misura si renda necessaria» per assicurare che gli abbonati «non siano trasferiti contro la loro volontà», nonché di imporre le «opportune sanzioni» ai fornitori, tra cui l´obbligo di risarcire i clienti, in caso di ritardo nel trasferimento o in caso di trasferimento abusivo. Posto l´obbligo di indicare nel dettaglio i prezzi e le tariffe, i deputati chiedono che i contratti chiariscano le modalità di pagamento e le eventuali differenze di costo ad esse legate. Sollecitano poi le autorità di regolamentazione a promuovere la fornitura di informazioni «comparabili» che consentano agli utenti finali e ai consumatori di valutare il costo di modalità d´uso alternative, mediante guide interattive o tecniche analoghe. Gli abbonati avranno inoltre il diritto ad essere informati sulle tariffe relative a «ogni numero o servizio soggetto a particolari condizioni tariffarie». Tra le informazioni che devono figurare nei contratti rientrano anche i servizi forniti. In proposito, i deputati chiedono che siano indicati il livello di affidabilità dei servizi di emergenza e di localizzazione del chiamante e la loro portata geografica, le eventuali restrizioni di accesso a contenuti legittimi e la possibilità di utilizzarli e distribuirli. Dovranno poi essere indicati i livelli di qualità del servizio, i tipi di servizi di manutenzione e di assistenza alla clientela offerti e le modalità per contattarli, nonché le eventuali restrizioni all´utilizzo delle apparecchiature terminali (come il blocco della carta Sim sui telefoni). Più in generale, il Parlamento chiede agli Stati membri di creare un sistema di sportelli unici, il cui accesso sia gratuito, per trattare tutte le richieste di informazione degli utenti. Questi sportelli dovrebbero anche fornire assistenza legale in caso di controversia con gli operatori e, in proposito, andrebbe anche rafforzata la risoluzione extragiudiziale delle controversie, prevedendo il ricorso ad organi specializzati indipendenti. Consumatori più informati sulle violazioni dei diritti d´autore I deputati sottolineano inoltre che, in mancanza di norme applicabili del diritto comunitario, «spetta alle autorità competenti degli Stati membri, non ai fornitori di reti o servizi di comunicazioni elettroniche, decidere . Se il contenuto, le applicazioni e i servizi siano legali o dannosi o non lo siano». Ricordano inoltre che la direttiva 2002/22/Ce non richiede che i fornitori controllino le informazioni trasmesse sulle loro reti o adottino azioni punitive o legali contro i loro clienti a causa di tali informazioni e non considera i fornitori responsabili di tali informazioni. La responsabilità per eventuali azioni punitive o legali, pertanto, «spetta alle autorità preposte all´applicazione della legge». Un emendamento sostenuto da Ppe/de, Pse e Alde precisa che le autorità nazionali competenti dovrebbero elaborare e diffondere, con l´aiuto dei fornitori, delle informazioni di interesse pubblico «concernenti le violazioni del diritto d´autore, gli altri usi illegali e la diffusione di contenuti dannosi. Ma anche consigli e mezzi di protezione contro i rischi alla sicurezza personale che possono sorgere, ad esempio, in seguito alla divulgazione di informazioni personali, anche riservate. Inoltre, le autorità nazionali dovrebbero obbligare i fornitori a diffondere tali informazioni standardizzate a tutti i loro clienti, anche nei contratti. Tutela della privacy e dei dati personali Il Parlamento precisa che le misure tecniche e organizzative che l´operatore è tenuto ad adottare per assicurare la sicurezza dei suoi servizi devono garantire che i dati personali siano accessibili soltanto al personale autorizzato a stretti fini legalmente autorizzati e che siano protetti. Sottolinea inoltre che occorre istituire una politica di sicurezza per il trattamento dei dati personali e una procedura al fine di individuare le vulnerabilità del sistema e mettere in atto un monitoraggio regolare e misure di prevenzione, correzione e attenuazione. Per i deputati, inoltre, i consumatori devono essere informati dei loro diritti in merito all’utilizzo che viene fatto delle loro informazioni personali pubblicate negli elenchi abbonati, e in particolare della o delle finalità di tali elenchi, come pure del loro diritto gratuito a non figurare in un elenco pubblico di abbonati. Gli Stati membri devono poi assicurare che l´archiviazione di informazioni oppure l´accesso a informazioni già archiviate nell´apparecchiatura terminale di un abbonato o di un utente, direttamente o indirettamente per il tramite di qualsiasi tipo di supporto di memorizzazione, «siano vietati», a meno che sia stato espresso preliminarmente il consenso. Ritenendo che gli indirizzi Ip siano essenziali per l´operatività di internet, i deputati osservano che, visti i diversi scenari in cui sono utilizzati gli indirizzi Ip e le tecnologie collegate che si vanno rapidamente sviluppando, sono state sollevate delle questioni a proposito del loro utilizzo come dati personali in determinate circostanze. La Commissione dovrebbe quindi effettuare, entro due anni dall´entrata in vigore del provvedimento, uno studio sugli indirizzi Ip e il loro utilizzo e presentare le opportune proposte in merito. Difesa da spam e spyware Il principio del consenso preliminare viene ribadito dai deputati anche per quanto riguarda le comunicazioni commerciali nei confronti degli abbonati tramite i dispositivi automatici di chiamata, fax, posta elettronica (inclusi gli Sms) e Mms. Posto il divieto di inviare messaggi di posti elettronica a scopi commerciali che celano l´identità del mittente, i deputati propongono di vietare anche quelle comunicazioni che contengono link verso siti che hanno finalità dolose o fraudolente. Inoltre, i deputati chiedono ai fornitori di servizi di comunicazione elettronica di «investire pesantemente» nella lotta contro le comunicazioni commerciali indesiderate ("spam"), ritenendo che questi operatori debbano avere la possibilità di promuovere azioni giudiziarie contro i mittenti di comunicazioni commerciali indesiderate (spammer) per tali violazioni. Il Parlamento condivide la necessità di garantire indistintamente a tutti gli utenti un livello elevato di protezione della sfera privata contro tutti i software spia, scaricati inconsapevolmente dalle reti di comunicazione elettronica o installati in modo surrettizio nei software distribuiti su supporti esterni per la memorizzazione dei dati quali Cd, Cd-rom o chiavi Usb. Ma insiste affinché gli Stati membri incoraggino gli utenti finali «a prendere le misure necessarie per proteggere le loro apparecchiature terminali contro i virus e i software spia». Per impedire l´accesso da parte dei bambini o di persone vulnerabili a contenuti non adatti a loro, il Parlamento chiede di imporre agli operatori di rendere disponibili gratuitamente ai propri sottoscrittori software affidabili e di uso agevole, per la protezione e/o per operazioni di filtro che siano pienamente e gratuitamente configurabili. Precisa peraltro che i dati sul controllo del traffico che detto software può raccogliere «sono destinati unicamente all´uso da parte del sottoscrittore». Attivazione della Hotline per i minori scomparsi e accesso ai servizi d´emergenza Un lungo emendamento impone agli Stati membri di promuovere i diversi numeri specifici destinati a servizi a valenza sociale che iniziano con il 116. Dovranno inoltre garantire che i cittadini siano opportunamente informati circa l´esistenza e l´utilizzazione di questi servizi, in particolare attraverso iniziative rivolte specificatamente alle persone che viaggiano tra gli Stati membri. Pur precisando che i governi non sono tenuti ad assicurare che tutti i servizi associati a tali numeri siano effettivamente forniti, il Parlamento sottolinea la necessità di garantire in ogni caso l´operatività della hotline dedicata alla segnalazione dei bambini scomparsi (numero "116000"), la cui disponibilità è attualmente limitata. Già dal 2002 esiste il numero di emergenza europeo 112. Ma i deputati chiedono che la Commissione continui a sostenere ed integrare le iniziative nazionali volte a innalzare e verificare periodicamente il livello di informazione del pubblico sulla sua esistenza. Gli Stati membri, inoltre, dovrebbero provvedere affinché sia garantito «un accesso affidabile» ai servizi d´emergenza da parte di tutte le imprese che forniscono un servizio di comunicazione elettronica e affinché tali servizi «siano in grado di rispondere adeguatamente e trattare» le chiamate al 112. I deputati chiedono poi agli Stati membri di adottare le misure necessarie per garantire «la più ampia disponibilità possibile» dei servizi telefonici accessibili al pubblico, in caso di incidenti gravi di rete o nei casi di forza maggiore. Le imprese telefoniche dovranno quindi adottare tutte le misure necessarie per garantire l´accesso ininterrotto ai servizi di emergenza «da qualunque punto del territorio dell´Ue». Diritti dei disabili Molti degli emendamenti proposti dai deputati mirano a rafforzare ulteriormente i diritti dei disabili. Ad esempio, chiedono di estendere l´ambito di applicazione della direttiva al fine di non limitare la garanzia di accesso dei disabili ai soli servizi di telefonia di base, ma anche a tutti gli altri servizi di telecomunicazione elettronica. Inoltre, intendono concedere la facoltà agli Stati membri di adottare misure specifiche «per favorire la disponibilità di adeguate apparecchiature terminali» agli utenti disabili, assicurando al contempo che le esigenze di determinate categorie di disabili siano comunque soddisfatte da almeno un´impresa. Al riguardo, precisano anche che nell´adottare tali misure, gli Stati membri dovrebbero favorire l´adozione di standard europei laddove esistano, nonché incoraggiare la produzione e la disponibilità di apparecchi che offrano i servizi e le funzionalità necessarie. Il Parlamento chiede poi agli Stati membri di provvedere affinché gli utenti disabili possano disporre di un accesso a servizi di soccorso «equivalenti a quelli di cui dispongono gli altri utenti finali». Propone inoltre che le autorità nazionali di regolamentazione adottino tutte le misure necessarie per assicurare che «siano forniti servizi di collegamento per la telefonia testuale e per la videotelefonia e prodotti utili per permettere alle persone anziane o alla persone disabili di comunicare, quanto meno in caso di chiamate di emergenza». Sanzioni Agli Stati membri è chiesto di determinare le sanzioni da infliggere in caso di violazione delle norme nazionali di attuazione della direttiva relativa al trattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche e di prendere tutti i provvedimenti necessari per la loro applicazione. Le sanzioni previste - che secondo i deputati potrebbero anche essere penali - dovranno essere effettive, proporzionate e dissuasive. .  
   
   
"PACCHETTO TELECOM": COORDINAMENTO UE SULLO SPETTRO RADIO  
 
Bruxelles, 25 settembre 2008 - Il Parlamento europeo ritiene necessario garantire lo stretto coordinamento Ue nella gestione dello spettro radio e l´interoperabilità delle tecnologie nella revisione della normativa sulle comunicazioni elettroniche. Chiede inoltre di incentivare gli investimenti nelle reti ad alta velocità e di garantire l´uso di tutte le tecnologie sulle frequenze disponibili. La separazione funzionale della rete andrebbe imposta solo a titolo eccezionale. Respinge poi la proposta di istituire una nuova autorità indipendente. Nell´ambito del "pacchetto telecom" la Commissione propone di modificare la direttiva quadro per le reti e i servizi di comunicazione elettronica (2002/21), la direttiva accesso (2002/19) e la direttiva autorizzazioni (2002/20). La revisione mira a adattare il quadro normativo per le comunicazioni elettroniche aumentandone l´efficacia, riducendo le risorse amministrative necessarie all´applicazione della regolamentazione economica da parte delle Autorità nazionali di regolazione (procedura per l´analisi dei mercati) e rendendo l´accesso alle frequenze radio più facile e più efficiente. Approvando con 597 voti favorevoli, 55 contrari e 29 astensioni la relazione di Catherine Trautmann (Pse, Fr), il Parlamento sottolinea anzitutto che un quadro normativo equo ed equilibrato per le reti e i servizi di comunicazione elettronica «costituisce un pilastro essenziale dell´intero settore audiovisivo dell´Unione europea». I deputati precisano, in seguito, che lo scopo deve essere di ridurre progressivamente le regole settoriali ex ante man mano che aumenta il grado di concorrenza sul mercato per arrivare infine a un settore delle comunicazioni elettroniche «disciplinato esclusivamente dal diritto della concorrenza». Un emendamento, d´altro canto, include tra le finalità della direttiva quelle di facilitare l´accesso per gli utenti disabili e favorire l´utilizzo delle comunicazioni elettroniche da parte degli utenti svantaggiati. Il Parlamento sottolinea che una delle questioni chiave nei prossimi anni per conseguire gli obiettivi dell´agenda di Lisbona è quella di «offrire incentivi adeguati agli investimenti in nuove reti ad alta velocità, che sosterranno l´innovazione nel campo dei servizi Internet ricchi di contenuti e rafforzeranno la competitività internazionale dell´Unione europea». Tali reti, evidenziano i deputati, «presentano un enorme potenziale in termini di benefici per i consumatori e le imprese in tutta l´Unione europea». E´ pertanto essenziale promuovere investimenti sostenibili per il loro sviluppo, «salvaguardando al contempo la concorrenza e ampliando la scelta per il consumatore grazie alla prevedibilità e alla coerenza regolamentari». Un lungo emendamento chiede agli Stati membri di cooperare fra loro e con la Commissione «nella pianificazione strategica e nell´armonizzazione dell´uso delle frequenze radio nell´Unione europea». Gli Stati membri, pertanto, dovrebbero assicurare il coordinamento degli approcci in materia di politica dello spettro radio nell´Unione europea e, ove opportuno, l´instaurazione di condizioni armonizzate per quanto concerne la sua disponibilità e il suo uso efficiente, che sono necessari per la realizzazione e il funzionamento del mercato interno in settori della politica Ue quali le comunicazioni elettroniche, i trasporti e la ricerca e lo sviluppo. Il coordinamento Ue deve inoltre essere garantito in stretto contatto con gli organismi internazionali preposti alla gestione armonizzata delle risorse frequenziali. A tal fine, i deputati chiedono la creazione di un comitato per la politica in materia di spettro radio (l´Rspc) - composto di rappresentanti di alto livello delle autorità nazionali responsabili per la politica dello spettro radio di ciascuno Stato membro - che fornisca consulenza alle istituzioni Ue. Alla Commissione sarebbe inoltre attribuita la facoltà, tenuto debitamente conto del parere dell´Rspc, di presentare una proposta legislativa volta a istituire un programma d´azione per quanto concerne la pianificazione strategica e l´armonizzazione dell´uso dello spettro radio nell´Ue o altre misure legislative allo scopo di ottimizzarne l´uso e di evitare le interferenze dannose (sullo spettro radio e il "dividendo digitale" si veda anche l´articolo riguardo alla relazione Toia). I deputati concordano con la proposta della Commissione riguardo alla necessità di chiedere agli Stati membri di provvedere ad una gestione più efficiente delle radiofrequenze per le comunicazioni elettroniche. Precisano, peraltro, che dovrà essere realizzata «tenendo debitamente conto del fatto che le radiofrequenze sono un bene pubblico dotato di un importante valore sociale, culturale ed economico». Gli Stati membri, pertanto, dovranno garantire che l´attribuzione e l´assegnazione delle radiofrequenze «siano fondate su criteri obiettivi, trasparenti, non discriminatori e proporzionati», ferma restando la facoltà di tenere conto di necessità di ordine pubblico. Dovranno anche promuovere l´armonizzazione dell´uso delle radiofrequenze nel territorio europeo in modo coerente con l´esigenza di garantirne un utilizzo efficace ed efficiente e - aggiungono i deputati - «di perseguire benefici per i consumatori, come le economie di scala e l’interoperabilità dei servizi». A tale ultimo proposito, gli Stati membri dovranno assicurare che nelle bande di frequenze disponibili possano essere utilizzati tutti i tipi di tecnologie (la c. D. Neutralità di servizio) per i servizi di comunicazioni elettroniche. Tuttavia, potranno prevedere delle «limitazioni proporzionate e non discriminatorie» per evitare la possibilità di interferenze dannose, proteggere la salute pubblica dai campi elettromagnetici e assicurare la massima condivisione delle radiofrequenze. Il Parlamento propone inoltre di prevedere limitazioni al fine di «assicurare la qualità tecnica del servizio», «salvaguardare l´uso efficiente dello spettro» e «conseguire un obiettivo di interesse generale» definito dalla legislazione nazionale. Un tale obiettivo, è precisato, potrebbe consistere nel garantire la sicurezza della vita, la promozione della coesione sociale, regionale o territoriale e evitare un uso inefficiente delle radiofrequenze. Oppure, suggeriscono i deputati, per garantire «la promozione di obiettivi di politica culturale e dei media», quali la diversità culturale e linguistica e il pluralismo dei media. In ogni caso, una misura che vieta la fornitura di qualsiasi altro servizio di comunicazioni elettroniche in una banda specifica potrà essere prevista esclusivamente dalla necessità di proteggere i servizi di sicurezza della vita. Nell´ambito della modifica della direttiva che armonizza le disposizioni nazionali sull´accesso alle reti di comunicazione elettronica e sulla loro interconnessione (2002/19), la Commissione propone di attribuire alle autorità nazionali di regolamentazione la possibilità di imporre, in caso di accertato fallimento dei rimedi oggi esistenti, alle imprese verticalmente integrate l´obbligo di operare una separazione funzionale della rete. Ossia «l´obbligo di collocare le attività relative alla fornitura all´ingrosso di prodotti di accesso in un´unità commerciale operante in modo indipendente». Al riguardo, il Parlamento suggerisce che tale obbligo sia imposto «a titolo di misura eccezionale». Chiede poi che l´autorità nazionale di regolamentazione presenti una proposta alla Commissione, fornendo anche le prove che «siano assenti o scarse le prospettive di concorrenza tra infrastrutture entro un lasso di tempo ragionevole». Ma anche un´analisi delle ragioni per cui l´obbligo in questione sarebbe lo strumento più efficace per far fronte ai problemi di concorrenza e/o alle carenze del mercato (analisi d’impatto). Nel prendere una tale misura, precisano inoltre i deputati, si dovrà tenere conto debitamente «del parere dei soggetti partecipanti al mercato» e della necessità di garantire lo sviluppo di prassi regolamentari coerenti. Una seconda proposta riguarda l´istituzione di una nuova autorità indipendente, in sostituzione del gruppo di regolatori europei (Gre), che fornisca assistenza tecnica alla Commissione, funga da centro di competenze in materia di reti e servizi di comunicazione elettronica a livello della Ue e assuma le funzioni fin qui rivestite dall´Agenzia europea per la sicurezza delle reti (Enisa). Approvando con 490 voti favorevoli, 105 contrari e 14 astensioni la relazione di Pilar del Castillo Vera (Ppe/de, Es), il Parlamento respinge la proposta di istituire una nuova autorità suggerendo, invece, di creare un Organo dei regolatori europei delle telecomunicazioni (Bert), con sede a Bruxelles. Il comitato dei regolatori del Bert sarebbe composto di un rappresentante per Stato membro designato dalle rispettive autorità nazionali (Anr). Quest´organo dovrebbe fungere da strumento per lo scambio di informazioni e l´adozione di decisioni coerenti da parte delle Anr. Dovrebbe inoltre fornire una base organizzativa al processo decisionale delle Anr, adottare posizioni comuni e osservazioni, nonché fornire consulenza alla Commissione e assistere le Anr in tutte le questioni che rientrano fra i compiti assegnati a queste ultime dalla direttiva quadro e dalle direttive particolari. Più in particolare, nell´adempimento dei suoi compiti, sarebbe chiamato a emettere pareri su richiesta della Commissione, del Parlamento europeo o di propria iniziativa e coadiuva le due istituzioni fornendole un ulteriore sostegno tecnico in tutte le questioni relative alle comunicazioni elettroniche. Dovrebbe inoltre elaborare posizioni comuni, orientamenti e prassi eccellenti allo scopo di imporre soluzioni normative a livello nazionale e verificarne l´attuazione negli Stati membri. E fornire consulenza su aspetti normativi agli operatori di mercato (tra cui i consumatori e le loro associazioni) e alle Anr, ma anche praticare lo scambio, la diffusione e la raccolta di informazioni e realizzare studi, nonché garantire lo scambio di esperienze e promuovere l´innovazione. Avrebbe inoltre il mandato di fornire consulenza alle Anr su controversie transfrontaliere e, del caso, su questioni attinenti alla e-accessibilità. Infine, dovrebbe mettere a punto posizioni comuni su questioni paneuropee come i servizi globali di telecomunicazioni con lo scopo di migliorare la coerenza normativa e promuovere un mercato paneuropeo e norme paneuropee. Con una serie di emendamenti soppressivi, i deputati respingono la proposta di assegnare all´organo europeo i compiti di assistere la Commissione sugli aspetti attinenti alla sicurezza delle reti e dell´informazione, di adottare decisioni individuali per quanto attiene alla concessione dei diritti d´uso dei numeri dello spazio di numerazione telefonica europeo (Etns), di coadiuvare la Commissione nella selezione delle imprese cui assegnare i diritti d´uso delle radiofrequenze e dei numeri e di riscuotere e ridistribuire i contributi per i diritti d´uso delle radiofrequenze e dei numeri. Il Parlamento, comunque, suggerisce di procedere a una valutazione, nel 2014, della necessità di ampliare il mandato della Bert. Per quanto riguarda il finanziamento del Bert, accogliendo un emendamento del Ppe/de, il Parlamento propone di alimentare le sue entrate attraverso una sovvenzione comunitaria iscritta nel bilancio generale dell´Ue e un contributo da parte delle Anr che dovrebbe essere stabilito, per ognuna di esse, dal comitato dei regolatori entro sei mesi dall´entrata in vigore del provvedimento. L´adeguatezza del bilancio, inoltre, andrebbe riesaminata entro il 1° gennaio 2010. Precisa infine che la metà del personale professionale dovrebbe essere costituita da esperti nazionali distaccati dalle Anr. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: SFRUTTARE AL MEGLIO IL "DIVIDENDO DIGITALE"  
 
 Bruxelles, 25 settembre 2008 - Il Parlamento europeo chiede un approccio coordinato a livello Ue sull´uso dello spettro radio liberato con il passaggio alla Tv digitale, il dividendo digitale, che consentirà anche l´offerta di nuovi servizi come la Tv mobile. Auspicando più investimenti nelle nuove tecnologie per incentivare prodotti e servizi innovativi, sollecita orientamenti Ue per l´assegnazione trasparente delle frequenze, tenendo conto dell´interesse generale e degli utilizzatori senza licenza, ma tutelando gli attuali utenti. Lo spettro radio «è una risorsa naturale scarsa e, nel contempo, un bene pubblico, e un suo uso efficiente è indispensabile per assicurarne l´accesso alle varie parti interessate che desiderano offrire servizi connessi». E´ quanto sostiene la relazione di Patrizia Toia (Alde/adle, It) - approvata con 551 voti favorevoli, 24 contrari e 38 astensioni - sottolineando che il passaggio dalla televisione terrestre analogica a quella digitale entro la fine del 2012 «libererà una quantità di spettro senza precedenti in Europa, grazie alla maggiore efficienza di trasmissione offerta dal digitale». Con la tecnologia digitale, infatti, è possibile trasmettere da 6 a 8 canali televisivi ricorrendo alla quantità di spettro necessaria a un solo canale analogico. Secondo uno studio commissionato dal Parlamento europeo, il passaggio al digitale libererà fino al 75% dello spettro ad alta definizione. Questa porzione di spettro è comunemente nota come "dividendo digitale". Il Parlamento rileva peraltro che la conversione immediata al digitale in alcuni Stati membri e le differenze constatate nei piani di conversione nazionali «richiedono una risposta a livello comunitario senza attendere l´entrata in vigore delle direttive di riforma» (il "pacchetto telecom"). Sottolinea poi l´importanza dell´accesso e dell´uso efficiente dello spettro, nonché la necessità di accedere a servizi a banda larga al fine di superare il "divario digitale". Evidenzia inoltre i potenziali vantaggi di un approccio coordinato all´uso dello spettro nell´Unione europea in termini di economia di scala e di sviluppo di servizi interoperabili senza fili, «evitando la frammentazione, che conduce all´impiego subottimale di questa scarsa risorsa». Ferma restando la necessità di una più stretta cooperazione e di una maggiore flessibilità ai fini di un efficiente sfruttamento dello spettro, la Commissione e gli Stati membri dovrebbero «raggiungere un opportuno equilibrio tra flessibilità e grado di armonizzazione, al fine di trarre il massimo beneficio dal dividendo digitale». I deputati sollecitano poi gli Stati membri a liberare «quanto prima possibile» i propri dividendi digitali, così da permettere ai cittadini europei di beneficiare dello sviluppo di nuovi servizi innovativi e competitivi. Riconoscono, infatti, che l´aumentata efficienza dello spettro della televisione digitale terrestre dovrebbe consentire la riassegnazione di circa 100 Mhz di dividendo digitale alla banda larga mobile e ad altri servizi (quali i servizi di pubblica sicurezza, l´identificazione delle radiofrequenze e le applicazioni di sicurezza stradale), «assicurando allo stesso tempo che i servizi di radiodiffusione continuino a prosperare». A patto però che lo spettro «sia gestito quanto più efficientemente ed efficacemente possibile», al fine di evitare interferenze con la trasmissione di programmi a diffusione digitale di alta qualità. Più in particolare, il dividendo digitale offre all’Europa l´opportunità di sviluppare la televisione mobile e l’accesso a Internet senza filo, «garantendo nuove opportunità ai cittadini, ai servizi, ai mezzi di comunicazione e alla diversità culturale in tutta l’Unione europea». Approvando un emendamento proposto dall´Alde, il Parlamento invita poi gli Stati membri, nel pieno rispetto della loro sovranità in questo senso, ad analizzare l´impatto del passaggio al digitale nello spettro utilizzato per scopi militari e, se del caso, a ridistribuire una parte di tale specifico dividendo digitale per le nuove applicazioni civili. Nel rilevare che attualmente la maggior parte degli Stati membri è in ritardo rispetto agli altri paesi sviluppati per quanto attiene agli investimenti nelle infrastrutture di comunicazione di nuova generazione, i deputati ritengono che a livello nazionale ed europeo si dovrebbero compiere maggiori investimenti per incentivare l´adozione di prodotti e servizi innovativi. Anche perché, grazie alla accresciuta convergenza tecnologica, sarà presto possibile offrire i nuovi pacchetti multiplay, contenenti tecnologie e servizi innovativi, purché vi sia disponibilità di radiofrequenze utili e di nuove tecnologie interattive che garantiscano interoperabilità, connettività e copertura complete, quali le tecnologie del multimedia mobile e le tecnologie per l’accesso a banda larga senza filo. Secondo i deputati, in caso d’asta per l´assegnazione delle frequenze, gli Stati membri dovrebbero adottare un approccio comune per quanto concerne condizioni e modalità d’asta e allocazione delle risorse generate. Invitando quindi la Commissione a presentare orientamenti sulla base di tali criteri, ribadiscono che il principale principio guida nell´assegnazione del dividendo digitale «dovrebbe consistere nel servire l´interesse generale garantendo il miglior valore sociale, culturale ed economico in termini di offerta maggiore e geograficamente più ampia di servizi e di contenuto digitale per i cittadini». Non deve, quindi, trattarsi solamente «di massimizzare le entrate pubbliche». Sottolineano pertanto che occorre trasparenza nell´assegnazione delle frequenze, tenendo conto di tutti i potenziali utilizzi del nuovo spettro e dei vantaggi che essi presentano per la società. Al contempo, comunque, occorre «tutelare i diritti degli attuali utenti di servizi di media audiovisivi». Il Parlamento, d´altro canto, invita gli Stati membri a riconoscere il valore sociale, culturale ed economico di consentire a utilizzatori senza licenza di accedere al dividendo, in particolare nel caso delle piccole e medie imprese e del settore non profit. Si aumenterebbe così l´efficienza dell´uso dello spettro mediante concentrazione di questi usi senza licenza nelle frequenze attualmente non utilizzate ("spazi bianchi"). Esorta quindi gli Stati membri a esaminare, nell´ambito dell´attribuzione degli spazi bianchi, la necessità di un accesso aperto e senza licenza allo spettro da parte di fornitori di servizi non commerciali e educativi e di comunità locali operanti sulla base di attribuzioni di servizio pubblico. Riconoscendo poi che frequenze particolari sono più adatte a particolari servizi, ritiene che l´attribuzione di piccole quantità di spettro senza licenza in altre frequenze più basse possa incoraggiare l´ulteriore innovazione nei nuovi servizi. E´ anche necessario tenere presenti le conseguenze per le reti di dimensioni minori, in particolare le reti locali senza fili, per le quali attualmente non è richiesta alcuna licenza, nonché promuovere l´accesso universale alla banda larga, soprattutto nelle zone rurali. I deputati, infine, sottolineano che le emittenti svolgono un ruolo fondamentale nella difesa dei principi del pluralismo e della democrazia. In tale contesto, credono fermamente che le opportunità offerte dal dividendo digitale consentano alle emittenti pubbliche e private di trasmettere un numero di gran lunga superiore di programmi rispondenti a obiettivi di interesse generale, indicati nella legislazione nazionale, come la promozione della diversità linguistica e culturale. .  
   
   
INFRANGERE IL RECORD DI VELOCITÀ DELLA MEMORIA DI UN COMPUTER  
 
 Bruxelles, 25 settembre 2008 - La gara per sviluppare la prossima generazione di tecnologie informatiche è già partita, e l´Europa è in testa al gruppo. Recenti esperimenti sulle memorie magnetiche hanno infranto tutti i precedenti record di velocità e hanno raggiunto la massima velocità possibile con le memorie magnetiche. Per i normali cittadini europei, questo significa che nuovi computer più veloci sono dietro l´angolo. Mentre i computer stanno diventando sempre più piccoli, cresce ciò che gli utenti richiedono a queste macchine. Per eseguire i più recenti programmi informatici è richiesta sempre più memoria. Anche per memorizzare le informazioni che vengono ora raccolte, sia dagli scienziati che dai governi, è richiesta più memoria. Per affrontare queste richieste sono necessarie memorie più grandi e più veloci. I chip di memoria magnetica, o Mram, sono proprio quello che ci vuole per rispondere a queste crescenti richieste, e il loro sviluppo sta rivoluzionando l´industria dei computer. Come recentemente indicato da un articolo pubblicato nelle Physical Review Letters, l´Europa sta fungendo da apripista. L´articolo pone in evidenza un esperimento condotto dal Physikalisch-technische Bundesanstalt (Ptb) in Germania. Nell´esperimento i ricercatori hanno ottenuto la commutazione della precessione di un nanomagnete che ha raggiunto velocità pari a quelle permesse dal limite fondamentale di velocità. Questo approccio è chiamato precessione balistica. Gli attuali sistemi di memoria comprendono la memoria ad accesso casuale dinamica e quella statica (Dram e Sram). Anche se sono più veloci dei loro predecessori, esse presentano degli svantaggi. Un´interruzione dell´alimentazione elettrica significa una perdita immediata delle informazioni attualmente elaborate. I computer che utilizzano questi sistemi di memoria impiegano anche molto tempo per avviarsi. Immaginate di accendere un computer e che questo sia immediatamente pronto per l´uso, invece di dover aspettare il caricamento dei programmi da parte del computer. Le Mram eliminano quell´attesa. Con le Mram, le informazioni digitali non vengono memorizzate mediante una carica elettrica, ma viene invece utilizzato l´orientamento della magnetizzazione di una cella magnetica. I magneti possono essere caricati sia positivamente che negativamente, ogni stato corrisponde a 0 o a 1. Questo è il sistema binario che è usato in tutti i computer. La precessione è usata dalle Mram per programmare i bit magnetici. L´applicazione della precessione permette la programmazione dello stato di memoria di una cella applicando un impulso di corrente. Una corrente positiva sposta la magnetizzazione in una direzione (stato digitale 0) e una corrente negativa nell´altra (stato digitale 1). Per ottenere questo cambiamento nello stato, sono necessari molti impulsi di corrente, chiamati precessioni. Attualmente le Mram hanno bisogno di molti impulsi della durata di 10 nanosecondi per alterare lo stato digitale; questo rappresenta un serio ostacolo per la velocità. In questo esperimento, la magnetizzazione è stata ottenuta in un singolo turno di precessione grazie alla precessione balistica. Questo è stato ottenuto mediante la regolazione precisa dei parametri dell´impulso di corrente in combinazione con un piccolo campo magnetico di polarizzazione. Per le Mram questo significa che la programmazione può essere ottenuta usando impulsi di corrente più brevi di 1 nanosecondo, corrispondenti a velocità di scrittura ben superiori a 1 Ghz. Potrebbe quindi consentire una memoria ad alta intensità non volatile che funziona alle stesse velocità di scrittura delle più veloci memorie volatili. Per ulteriori informazioni, visitare: Physikalisch-technische Bundesanstalt (Ptb) http://www. Ptb. De/ Physical Review Letters http://prl. Aps. Org/ .  
   
   
E-COMMERCE: CERCANSI PARTNERSHIP E PROGETTI  
 
“Informazione commerciale” - Marketpress sta valutando l’apertura di un sito di e-commerce e quindi si rivolge a dei possibili partner che hanno già maturato esperienza nell’ambito del commercio elettronico oppure a coloro che hanno sviluppato dei progetti interessanti. L’invito a manifestare l’interesse è mirato esclusivamente alla ricerca di partnership su un progetto che Marketpress ha già sviluppato. I siti di e-commerce, le software house e le web agency interessate sono cortesemente invitate ad inviare un e-mail a redazione@marketpress. Info dichiarano il loro interesse, saranno quindi successivamente contattate dalla redazione. . .  
   
   
CONVEGNO: ASSINTEL REPORT 2008 IL MERCATO DEL SOFTWARE E SERVIZI IN ITALIA  
 
Milano, 25 settembre 2008 – Nel corso dell’ evento sarà presentata la prima ricerca nazionale sul mercato It, un osservatorio permanente per interpretare il mercato informatico nazionale, percorrerne le direttrici e i trend di investimento più vantaggiosi. Si tratta di uno strumento di lavoro utile e concreto per capire quali sono le priorità di investimento tecnologico degli end-user, per percorrere le linee strategiche più attuali e per pianificare l´evoluzione tecnologica della propria azienda. Sarò illustrato il focus su software e servizi, i dati del mercato aggiornati al secondo semestre 2008 È inoltre verrò fatto uno spaccato sulle tendenze e le performance delle aziende dell´Offerta E dell propensioni e le priorità di investimento di un panel di 500 aziende della Domanda I settori verticali: 7 gli approfondimenti verticali: Assicurazioni e Banche, Pa e Utilities, Retail e Gdo, Turismo, Moda, Tlc, Logistica e Trasporti. A Milano il 30 settembre Corso Venezia, 49 - Palazzo Castiglioni : un grande evento rivolto al Mercato e alla Stampa, con la presentazione dei dati e una tavola rotonda con alcuni dei principali Operatori del settore. A Roma il 2 ottobre Piazza G. G. Belli, 2 - Sede Confcommercio : i dati del Report e le Istituzioni, per stimolare il dibattito politico sul tema dell´Innovazione del Sistema-paese. .  
   
   
PIRELLI E CYOPTICS: AL VIA ALLEANZA PER INTEGRARE LE ATTIVITA’ NELLA FOTONICA COMBINAZIONE TRA PGT PHOTONICS E LA SOCIETÀ AMERICANA PER LO SVILUPPO DI UNA NUOVA GENERAZIONE DI COMPONENTI OTTICI. PIRELLI AVRÀ CIRCA IL 30% DI CYOPTICS  
 
 Milano (Italia), Lehigh Valley (Usa), 25 settembre 2008 - Il Gruppo Pirelli e Cyoptics Inc. Comunicano l´avvio di un´alleanza strategica nella fotonica integrata di nuova generazione. Dalla combinazione delle attività delle due società nell’ottica nascerà uno dei principali operatori nel settore, con un portafoglio di tecnologie in grado di soddisfare le future necessità delle reti di telecomunicazioni. L´accordo prevede l´integrazione di Pgt Photonics, società di fotonica del Gruppo Pirelli, valutata circa 40 milioni di dollari includendo la cassa a disposizione, in Cyoptics, società privata americana leader nei componenti ottici basati sulla tecnologia dell’indio fosfuro. Contestualmente, Pirelli parteciperà a un aumento di capitale di Cyoptics con un apporto cash di 20 milioni di dollari. La complementarità delle tecnologie delle due società è il punto di forza dell’operazione, che permette di abbinare l’eccellenza di Cyoptics nel business dei laser e dei fotorivelatori basati su indio fosfuro agli investimenti effettuati da Pgt Photonics nelle tecnologie fotoniche basate sul silicio. L’integrazione tra Pgt Photonics e Cyoptics consentirà di portare sul mercato prodotti come trasmettitori ottici sintonizzabili, circuiti fotonici integrati e altri componenti in grado di migliorare la flessibilità e ridurre i costi di gestione delle reti di telecomunicazioni. A seguito dell’operazione, Pirelli deterrà una quota di circa il 30% nella nuova Cyoptics, che avrà un fatturato annuo di circa 80 milioni di dollari. "Questo investimento - ha dichiarato Marco Tronchetti Provera, presidente di Pirelli - è coerente con la strategia di Pirelli di crescere nella fotonica attraverso l’integrazione con altri operatori del settore. Crediamo molto nelle potenzialità dell´operazione, che consente di mettere insieme due tecnologie d´avanguardia e complementari e di dare vita a una società di primo piano nel business dell´ottica". .  
   
   
IL RUOLO DELLE TELECOMUNICAZIONI E DELL´INFOMATICA NELLA PROTEZIONE DELLE INFRASTRUTTURE CRITICHE  
 
 Roma, 25 settembre 2008 – Oggi dalle ore 09:00 nell´aula magna "A. Ruberti" del Dipartimento di Informatica e Sistemistica dell´Università La Sapienza, in via Ariosto 25, Roma si terrà un incontro sul "Ruolo delle telecomunicazioni e dell´informatica nella protezione delle infrastrutture critiche", alla luce della recente specifica Direttiva Ue. Il benessere e la sicurezza nei paese sviluppati dipendono dal Corretto Rinzlonanlento di una serie di inffastflinure t Gn010giche che, per la loro rilevanza ed importanza, sono indicate quali Critiche. Esse comprendono le reti energetiche, quelle di tra-sporto, 1 circuiti finanziari ecc. Senza dimenticare 1 sistemi di telecomunicazioni ed informatici (Itc). Per altro questi ultimi, oltre ad essere una infrastruttura critica di per se, svolgono un ruolo essenziale per il corretto funzionamento delle altre essendo il loro funzionamento indispensabile per il monitoraggio, controllo e gestione di praticamente qualunque altra infrastruttura. La pervasiva diffusione del Itc, unitamente ad altre cause che spaziano dai fenomeni di globalizzazione fino ad elementi più tecnologici ed economici, hanno fattosi che queste infrastrutture, un tempo sistemi isolati e sostanzialmente autonomi, siano divenute fortemente interdipendenti. Questo comporta da un lato una maggiore vulnerabilità sistemica dovuta alla presenza di effetti domino e dalla globalizzazione delle minacce, e dall´atro una maggiore complessità che si ripercuote nella difficoltà di analisi, comprensione, e gestione del system of systems che si viene a creare dalla integrazione fra le diverse infrastrutture. Queste considerazione hanno portato vari Paesi, e di recente anche la Comunità Europa, a defnire specifiche strategie atte a migliorare la capacita di resilienza elle diverse infrastrutture critiche sia nei confronti di unti accidentali che dolosi o terroristici. Il convegno vuole analizzare quanto si sta facendo in questo settore sia sul piano normativo che su quello più prettamente tecnico. In particolare durante la mattinata verrà illustrato quanto si sta facendo in Italia ed in particolare il ruolo del Cnaipic (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) oltre che una disamina della direttiva europea sulle Infrastrutture Critiche in fase di emanazione. I l pomeriggio, strutturato in tre panel di settore, vuole analizzare la posizione dei principali operatori italiani nel campo delle telecomunicazioni, energia e trasporti. Programma:8,30 Registrazione; 9,00 Benvenuto e introduzione alla Giornata Michele Morganti, Presidente Aict; 9,15 La direttiva europea sella protezione dalle Infrastruttrre Critiche Luisa Franchina, Direttore Generate Dip. To Protezione Civile; 9,40 Le attività della Commissione Europea noi campo della protezione dalle infrastrutture critiche informatizzate Andrea Glorioso, Garamissione europea; 10,05 Cosa si stà facendo in Italia nell´ambito della protezione delle infrastrutare critiche Salvatore Turccî, Presidente Aiic; 10,30 Alcune inziative di ricerca in Europa e in Italia sul ruolo dalla Ict nella Protezione delle Infraetrutture Critiche Sandro Bologna, Enea; 10,55 Il Cnaipic (Centra Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) Domenico Vulpiani, Dir. Polizia Postale e delle Comunicazioni .  
   
   
TELECOMUNICAZIONI: A MILANO BOOM DI IMPRESE QUASI MILLE, PIÙ CHE RADDOPPIATE IN QUATTRO ANNI MA PRIMA ROMA CON UNA IMPRESA SU SETTE IN ITALIA  
 
 Milano, 25 settembre 2008 - Puntano a quota mille le imprese milanesi nel settore delle telecomunicazioni (970): quattro anni fa erano solo 438 (+121,5%). Ma tra le province Roma col 13,9% nazionale precede Milano (10,7%). Anche se nell’interscambio con l’estero la Lombardia da sola concentra il 57% nazionale. Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese e Istat 2008 e 2007 in occasione della inaugurazione delle nuove aree interattive dedicate a telegrafia, telefonia e televisione nella sezione telecomunicazioni del Museo nazionale della Scienza e della Tecnologia a Milano. “La Camera di Commercio di Milano – ha dichiarato Romano Guerinoni, membro di giunta della Camera di commercio di Milano – sostiene il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, che oggi vede nascere un’area nuova e ancora più attuale. E proprio lo sviluppo delle telecomunicazioni, nello scenario economico odierno caratterizzato dalla globalizzazione, è di radicale importanza per lo sviluppo di un tessuto economico moderno e competitivo”. .  
   
   
NUMERO DI IMPRESE NELLE TELECOMUNICAZIONI PER PROVINCIA ITALIANA  
 
Numero Imprese 2008 peso 2008 Numero Imprese 2004 var 08/04
Roma 1. 265 13,9% 373 239,1%
Milano 970 10,7% 438 121,5%
Napoli 503 5,5% 176 185,8%
Torino 468 5,2% 179 161,5%
Brescia 270 3,0% 96 181,3%
Genova 269 3,0% 149 80,5%
Firenze 250 2,8% 81 208,6%
Bologna 186 2,1% 74 151,4%
Caserta 172 1,9% 70 145,7%
Bergamo 171 1,9% 88 94,3%
Padova 158 1,7% 75 110,7%
Bari 141 1,6% 52 171,2%
Vicenza 138 1,5% 42 228,6%
Palermo 131 1,4% 48 172,9%
Verona 129 1,4% 62 108,1%
Perugia 123 1,4% 78 57,7%
Venezia 119 1,3% 44 170,5%
Treviso 118 1,3% 54 118,5%
Salerno 117 1,3% 53 120,8%
Modena 104 1,1% 70 48,6%
Catania 101 1,1% 54 87,0%
Varese 91 1,0% 52 75,0%
Reggio Di Calabria 84 0,9% 27 211,1%
Udine 84 0,9% 29 189,7%
Cagliari 84 0,9% 67 25,4%
Messina 82 0,9% 29 182,8%
Reggio Emilia 80 0,9% 57 40,4%
Prato 76 0,8% 43 76,7%
Como 72 0,8% 45 60,0%
Ancona 71 0,8% 31 129,0%
Latina 66 0,7% 18 266,7%
Novara 66 0,7% 35 88,6%
Cosenza 65 0,7% 26 150,0%
Arezzo 61 0,7% 32 90,6%
Livorno 60 0,7% 17 252,9%
Lecce 60 0,7% 30 100,0%
Macerata 58 0,6% 23 152,2%
Pavia 57 0,6% 27 111,1%
Forli´ - Cesena 55 0,6% 34 61,8%
Ravenna 54 0,6% 18 200,0%
Mantova 52 0,6% 32 62,5%
Pisa 51 0,6% 32 59,4%
Siracusa 50 0,6% 12 316,7%
Lucca 49 0,5% 26 88,5%
Teramo 48 0,5% 20 140,0%
Crotone 47 0,5% 12 291,7%
Foggia 47 0,5% 13 261,5%
Parma 47 0,5% 34 38,2%
Trento 46 0,5% 17 170,6%
Sassari 46 0,5% 26 76,9%
Siena 44 0,5% 10 340,0%
Alessandria 44 0,5% 24 83,3%
Pistoia 43 0,5% 13 230,8%
Rimini 43 0,5% 24 79,2%
Ascoli Piceno 42 0,5% 32 31,3%
Ragusa 41 0,5% 11 272,7%
Cuneo 41 0,5% 19 115,8%
Bolzano - Bozen 40 0,4% 27 48,1%
Ferrara 40 0,4% 39 2,6%
Taranto 39 0,4% 15 160,0%
Cremona 38 0,4% 24 58,3%
Viterbo 37 0,4% 16 131,3%
Pesaro E Urbino 37 0,4% 17 117,6%
Pordenone 36 0,4% 18 100,0%
L´aquila 35 0,4% 16 118,8%
Imperia 34 0,4% 9 277,8%
Savona 34 0,4% 10 240,0%
Terni 34 0,4% 21 61,9%
Pescara 33 0,4% 14 135,7%
Catanzaro 32 0,4% 20 60,0%
Frosinone 30 0,3% 6 400,0%
Avellino 30 0,3% 14 114,3%
Lecco 30 0,3% 15 100,0%
Trapani 29 0,3% 11 163,6%
Piacenza 28 0,3% 10 180,0%
La Spezia 26 0,3% 24 8,3%
Brindisi 25 0,3% 16 56,3%
Agrigento 23 0,3% 8 187,5%
Massa Carrara 23 0,3% 12 91,7%
Trieste 23 0,3% 17 35,3%
Lodi 22 0,2% 4 450,0%
Chieti 22 0,2% 8 175,0%
Enna 22 0,2% 10 120,0%
Rovigo 20 0,2% 10 100,0%
Grosseto 19 0,2% 6 216,7%
Potenza 19 0,2% 11 72,7%
Vercelli 19 0,2% 16 18,8%
Benevento 18 0,2% 8 125,0%
Campobasso 18 0,2% 17 5,9%
Belluno 17 0,2% 9 88,9%
Caltanissetta 15 0,2% 7 114,3%
Sondrio 15 0,2% 9 66,7%
Gorizia 14 0,2% 4 250,0%
Aosta 14 0,2% 12 16,7%
Nuoro 13 0,1% 8 62,5%
Asti 12 0,1% 12 0,0%
Verbano Cusio Ossola 11 0,1% 4 175,0%
Rieti 9 0,1% 2 350,0%
Vibo Valentia 8 0,1% 6 33,3%
Matera 6 0,1% 2 200,0%
Biella 5 0,1% 9 -44,4%
Isernia 4 0,0% 1 300,0%
Oristano 4 0,0% 2 100,0%
Totale 9. 072 100,0% 3. 909 132,1%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese al secondo trimestre 2008 e 2004 .
 
   
   
OGGI CDA TELECOM  
 
 Milano, 25 settembre 2008 - Su richiesta di Consob e Borsa Italiana, Telecom Italia comunica che il Consiglio di Amministrazione della Società si riunirà oggi per esaminare, tra l’altro, lo stato d’avanzamento delle attività volte alla definizione del nuovo piano industriale del Gruppo, che verrà comunicato al mercato entro la fine dell’anno. Nella riunione di oggi non saranno sottoposte all’approvazione consiliare operazioni di natura straordinaria. .  
   
   
SVIZZERA: RIDUZIONE DEI PREZZI PER L’ACCESSO LIBERALIZZATO E D’INTERCONNESSIONE  
 
Berna, 25 settembre 2008 - Secondo il comunicato stampa che ha pubblicato il 24 settembre 2008, la Commissione federale delle comunicazioni (Comcom) riduce il prezzo per l’accesso liberalizzato per una linea di collegamento d’utente a Chf 18. 18 mensili, mentre i prezzi d´interconnessione scendono del 25-30% per gli anni 2007 e 2008. Diversamente da quanto avvenuto sinora in caso di comunicazioni ufficiali dell’autorità, al momento della pubblicazione del comunicato della Comcom Swisscom non è in possesso delle decisioni e quindi nemmeno delle motivazioni sui cui esse si fondano. Per questo motivo Swisscom non è in grado di fornire una sua dettagliata presa di posizione in merito. Malgrado elevati costi di produzione, la Svizzera è già oggi, in ambiti importanti, uno dei Paesi con i prezzi di telecomunicazione regolamentati più bassi a livello europeo. Tali prezzi non tengono conto di speciali normative elvetiche riguardanti in particolare l’edilizia, l’ambiente e la salute. Nei raffronti dei prezzi, le autorità competenti non prendono debitamente in considerazione queste regolamentazioni né le varie esigenze che Swisscom soddisfa dal profilo della qualità, del servizio pubblico e dell’offerta di posti di lavoro. I calcoli dei prezzi di Swisscom si basano sui valori indicativi approvati dalla Comcom e dal Tribunale federale nell’ambito di precedenti procedure. Swisscom procederà a un attento esame delle decisioni non appena le riceverà. Nella misura in cui quest’ultime e la loro motivazione rientrano nei limiti previsti dalla legge, Swisscom le accetterà rinunciando a interporre ricorso presso l’istanza superiore. .  
   
   
OLTRE, INIZIA IL CONTO ALLA ROVESCIA È ATTIVO IL SITO WEB OLTRE.MOBI  
 
Milano, 25 settembre 2008 - È in linea il sito web www. Oltre. Mobi, che seguirà in tempo reale la spedizione artica Oltre. Beyond the edge. Oltre partirà il prossimo 15 novembre da Milano e in otto giorni raggiungerà Capo Nord, in Norvegia, da dove avrà inizio il viaggio vero e proprio: la spedizione si concluderà presso lo stretto di Bering nella primavera del 2009. Il sito www. Oltre. Mobi seguirà la spedizione passo passo, cercando di far vivere agli spettatori le stesse emozioni dei partecipanti, attraverso diari giornaliere, dirette streaming video e audio. Ma sarà anche una finestra sul “mondo” del passaggio a Nord-est, una finestra sulla storia e la geografia di quei luoghi ghiacciati. La spedizione Oltre sarà anche la finestra da cui l’occhio scientifico dei suoi partecipanti osserverà lo stato del ghiaccio della costa siberiana e le eventuali mutazioni climatiche in essere come anche sulla reazione umana ad un’impresa mai tentata prima, il passaggio a Nord-est a bordo di una vettura, una notevole sfida tecnologica i cui dettagli troverete sul sito. .  
   
   
MATERA: IN LINEA DA IERI “SASSILAND NEWS”  
 
 Matera, 25 settembre 2008 - È in linea da oggi “Sassiland News” la nuova testata digitale lucana di giornalismo partecipativo che pubblicherà le notizie scritte o segnalate dagli utenti. Sassiland News è tra le prime testate italiane ad applicare la formula del “citizen journalism” che vede la partecipazione attiva dei lettori, grazie alla natura interattiva dei nuovi media e alla possibilità di collaborazione offerta da internet. Sul sito sassiland. Com chiunque può diventare redattore di quello che accade in Basilicata mandando direttamente le notizie (eventualmente corredate di foto) che, ovviamente, prima di essere pubblicate saranno sistematicamente esaminate e verificate dalla redazione. “L’obiettivo di Sassiland News –afferma il direttore responsabile, Giovanni Martemucci- è quello di aprire un nuovo punto di vista sulla città di Matera e sulla Basilicata che incoraggi i lettori a pensare al web come il luogo in cui coinvolgerli in discussioni su notizie anche di importanza minore ma ugualmente sentite dai cittadini ma spesso non trattate adeguatamente dai media tradizionali. In questo senso, saranno gli stessi lettori a proporre e segnalare notizie, o a scriverle direttamente, per integrare la nostra copertura quotidiana delle notizie su internet. In questo modo vogliamo dar voce ad un nuovo microcosmo di notizie sulla città e sulla provincia di cui nessuno parla per motivi di spazio o di target”. Il controllo redazionale servirà a tutelare una politica editoriale che favorisca la partecipazione, garantendo la qualità e la veridicità delle informazioni. Chiunque può iscriversi al sito e diventare un “reporter dal basso”, pubblicando i propri articoli sotto forma di testi e immagini. Al di là del rispetto di alcune regole elementari (sono vietati i contenuti diffamatori, razzisti, pornografici, protetti da diritto d’autore), c´è la massima libertà nelle tematiche da affrontare proprio per favorire la diversità di punti di vista ed opinioni. “Con l’attivazione della testata giornalistica digitale –afferma l’editore Gianni Cellura- il portale Sassiland. Com acquista anche una nuova funzione civile e sociale data dall’informazione democratica che lo strumento di internet consente. Ovviamente la supervisione giornalistica permetterà di evitare la diffusione d’informazioni non veritiere, creare distorsioni, disinformazioni o manipolazioni della notizia. Dopo i risultati raggiunti nei primi 5 mesi di esistenza del portale in termini di accessi, la scommessa da vincere è quella di riuscire a sensibilizzare e attrarre il maggior numero di utenti interessati a raccontare e condividere la propria realtà quotidiana”. Sassiland conosce dunque un nuovo step di sviluppo che aumenterà il proprio appeal nella rete mantenendo quelle caratteristiche di valorizzazione e promozione del territorio che ne hanno decretato il successo. “La nostra priorità –aggiunge Danilo Mazzilli, direttore commerciale- non sarà solo quella di dare voce agli utenti ma anche quella di raccogliere umori, sensazioni, critiche e consensi dalla città e dalla provincia per sottoporli ai rappresentanti degli enti pubblici che potranno intervenire, con un loro spazio sul sito, per rispondere e trovare punti d’incontro”. Una nota è giunta anche dall’Associazione della Stampa di Basilicata che “guarda positivamente ogni iniziativa editoriale che può accrescere la pluralità dell´informazione ed al contempo creare occasioni di lavoro per i colleghi". .  
   
   
VOICE-ID: OTTIMA LA PRIMA, E ORA PARIGI 170 PARTECIPANTI E SODDISFAZIONE GENERALE ALLA PRIMA EDIZIONE DELL’EVENTO DEDICATO ALLE TECNOLOGIE VOCALI  
 
Milano, 25 settembre 2008. Il responso del pubblico non poteva essere più squillante: 170 i partecipanti all’appuntamento milanese sulle tecnologie e le soluzioni che ruotano sull’identificazione del parlato e sull’interfaccia uomo-macchina basata sulla voce. Altrettanto entusiastica la risposta dell’offerta: undici sono stati infatti gli sponsor espositori che hanno affollato l’area dedicata presso il Centro Convegni dell’Hotel Michelangelo, a fianco della sala, sempre a posti esauriti, dove si è tenuta la conferenza. La “killer application” sul mercato italiano risulta oggi essere il voice-picking di magazzino, ossia la conversione della comunicazione delle istruzioni per l’addetto alla movimentazione delle merci da una modalità basata sulla lettura su monitor e l’input via tastiera o similare a una in cui le direzioni vengono date via sintesi vocale e, soprattutto, le risposte dell’operatore vengono inserite tramite riconoscimento del parlato. La percentuale di errori di movimentazione usando il voice-picking scende verticalmente, mentre la velocità e la sicurezza sul lavoro migliorano sensibilmente, e da una prima analisi dei lead commerciali registrati dalle aziende espositrici a Voice-id il mercato è in una fase di dinamica fortemente positiva, come nel resto d’Europa. “I risultati a caldo di Voice-id confermano la vivacità del mercato: segno evidente anche del fatto che le aziende, quando ne vale la pena, non aspettano ad investire – commenta Ernesto Salvioli, editore di Data Collection, che ha organizzato l’evento-. Ora stiamo già pensando al dopo: certamente una nuova edizione per l’anno prossimo a Milano, dove porteremo al pubblico approfondimenti su nuove tecnologie e soluzioni applicative. Poi, come già facciamo con Data Collection, che ha già tre edizioni nazionali, puntiamo a portare Voice-id in Europa: prima tappa, Parigi e la Francia. ” .  
   
   
ANTONIO AMATI DIRETTORE GENERALE DI ALMAVIVA S.P.A.  
 
Roma, 24 settembre 2008 - Amati è nato a Roma nel 1958, laureato in Filosofia e, oltre al Master in Pianificazione strategica dello Sda Bocconi, ha conseguito numerose specializzazioni in Università europee. Dall’86 al ‘95 ha ricoperto numerosi incarichi presso Database Informatica, poi è entrato in Eds Pa come Direttore Commerciale per il settore pubblico, e nel 1999 è stato nominato Amministratore Delegato. Dopo aver ricoperto la stessa carica nella società Voinoi (Gruppo Acea) fino al 2002, è entrato in Finsiel come Responsabile Pubblica Amministrazione Centrale. A seguito dell’acquisizione di Finsiel da parte di Almaviva, gli è stata affidata nell’ambito di questa società la guida della Divisione Information Technology di cui continua ad essere il Responsabile. .  
   
   
EUROTECH: DIMISSIONI DI DUE SINDACI EFFETTIVI IN RELAZIONE AI LIMITI DI CUMULO DEGLI INCARICHI  
 
 Amaro (Ud), 25 settembre 2008 Eurotech S. P. A. Comunica le dimissioni dei Sindaci effettivi Dott. Nicolino Cavalluzzo e Dott. Lorenzo Ginisio per superamento dei limiti agli incarichi. I Sindaci supplenti Dott. Marco Rubatto e Dott. Ssa Michela Cignolini subentrano ai dimissionari nella carica. Il “curriculum vitae” e l’elenco aggiornato degli incarichi ricoperti del Dott. Marco Rubatto e della Dott. Ssa Michela Cignolini, già messi a disposizione degli azionisti in occasione dell’Assemblea sono reperibili presso la Società e saranno inoltre disponibili sul sito www. Eurotech. Com sezione Investitori. .  
   
   
DATA SERVICE HA PERFEZIONATO L’ACQUISIZIONE DEL 100% DI PRAXIS CALCOLO. DIMISSIONI E NOMINA DI UN CONSIGLIERE.  
 
Roma, 25 settembre 2008 – Si comunica che in data 24 Luglio si è conclusa l’operazione di integrazione tra Data Service (Nm: Das) e Praxis Calcolo, secondo le modalità già comunicate rispettivamente in data 10 giugno e 11 luglio u. S. Data Service ha acquisito il 100% delle azioni di Praxis Calcolo per un corrispettivo complessivo pari a circa Euro 13 milioni. Nel contesto della suddetta operazione, gli azionisti Praxis Calcolo hanno altresì sottoscritto l’aumento di capitale agli stessi riservato pari complessivamente a circa Euro 7. 676. 000 ad un prezzo, comprensivo del sovrapprezzo, pari ad Euro 2,6 (due virgola sei) per azione, a fronte dell’emissione di circa n. 2. 952. 000 azioni. L’aumento di capitale è stato sottoscritto in misura pari ad Euro 5 milioni da parte di Imi Investimenti, società del Gruppo Intesa Sanpaolo, e per Euro 2,7 milioni circa da parte degli altri soci di Praxis Calcolo. A seguito della sottoscrizione di tale aumento di capitale gli ex Soci di Praxis Calcolo detengono attualmente circa il 22,7% del capitale sociale di Data Service. Praxis Calcolo è una società con una lunga e consolidata tradizione nel settore dell’Information Technology, con prodotti e servizi per i settori delle Tlc, Utilities e delle piccole e medie imprese industriali e di servizi, con comprovate competenze tecnologiche, industriali e commerciali, una base clienti consolidata e addetti distribuiti tra le sedi principali di Roma e Milano. L’operazione – che fa seguito alla recente acquisizione di Universo Servizi – (società operante nei servizi It nel settore assicurativo) - consente a Data Service di proseguire e consolidare il processo di risanamento e sviluppo mediante un ulteriore ampliamento del proprio portafoglio di business, di know-how di prodotto e clienti, con possibili sinergie sia sul fronte dell’offerta - in particolare sui servizi di gestione documentale,di security e di consulenza It – che su quello dello sviluppo dei prodotti software e dei costi di funzionamento. In serata, si è riunito il Consiglio di Amministrazione di Data Service, che ha preso atto delle dimissioni dell’Ing. Gianfranco Sgrò, e ha co-optato, quale nuovo membro del Consiglio di Amministrazione, la Dott. Ssa Anna Molinotti. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: PROMUOVERE LA MOBILITÀ DEGLI STUDENTI  
 
Bruxelles, 25 settembre 2008 - Il Parlamento chiede di promuovere la mobilità degli studenti garantendo un accesso equo alle borse e fornendo un sostegno economico aggiuntivo a quelli più bisognosi. Occorre poi introdurre nuovi mezzi finanziari, come prestiti a interessi zero, e incoraggiare la cooperazione con il settore privato. Ma anche rimuovere gli ostacoli al riconoscimento dei diplomi, includere un periodo di mobilità in tutti i programmi di studio e ricorrere, se del caso, al sistema “4+1” anziché al “3+2”. Il processo di Bologna mira a creare uno Spazio europeo dell´istruzione superiore entro il 2010 riformando l´istruzione superiore, eliminando gli ostacoli alla mobilità di studenti e insegnanti e migliorando la qualità, l´attrattiva e la competitività dell´istruzione superiore in Europa. Approvando con 592 voti favorevoli, 26 contrari e 34 astensioni la relazione di Doris Pack (Ppe/de, De), il Parlamento ricorda anzitutto di aver sempre considerato la mobilità degli studenti una sua priorità di bilancio e si è adoperato per garantire un adeguato livello di finanziamento ai programmi dell´Unione europea nel settore dell´istruzione. Anche perché la mobilità degli studenti «genera nuove esperienze e nuovi valori culturali, sociali e accademici» e rappresenta «un´opportunità di crescita personale e di accrescimento delle norme accademiche e dell´occupabilità a livello nazionale e internazionale». I deputati ritengono che dovrebbe essere data priorità all´aumento della mobilità degli studenti e alla qualità dei diversi sistemi d’istruzione nell´ambito della ridefinizione dei principali obiettivi del processo di Bologna per il periodo successivo al 2010. Invitano quindi le università a migliorare e a semplificare le informazioni fornite online o su supporti tradizionali agli studenti in entrata e in uscita. Inoltre, le università e le agenzie nazionali Erasmus dovrebbero collaborare con le organizzazioni studentesche al fine di «rendere tempestivamente disponibili tutte le informazioni necessarie». Sottolineano poi l´importanza dell´organizzazione di corsi intensivi di lingue rivolti agli studenti in entrata, prima e/o durante il periodo di studio Erasmus. Nuovi mezzi per finanziare la mobilità Il Parlamento nota che la mobilità degli studenti permane ancora fuori dalla portata di molti studenti e ricercatori, principalmente a causa di contributi finanziari inadeguati. Invita quindi gli Stati membri e le autorità competenti a «garantire un accesso equo e universale alla mobilità» attraverso procedure semplici, flessibili e trasparenti per l´assegnazione delle borse, prevedendo un sostegno finanziario aggiuntivo nel caso di destinazioni particolarmente onerose e di studenti bisognosi. Giudica peraltro indispensabile che i beneficiari ricevano tale sostegno prima della partenza e propone di introdurre un’unica tessera di riconoscimento europea per gli studenti, per agevolarne la mobilità e consentire loro di ottenere sconti sulle spese di vitto e alloggio. I deputati sottolineano anche la necessità di introdurre e promuovere nuovi mezzi di finanziamento della mobilità degli studenti quali prestiti a interessi zero e/o trasferibili. Invitano poi le università europee a cooperare con il settore privato (ad esempio organizzazioni economiche o imprenditoriali quali le camere di commercio) al fine di individuare nuovi, efficaci meccanismi di cofinanziamento della mobilità degli studenti per ogni ciclo (laurea, laurea specialistica o magistrale, dottorato di ricerca), migliorando in tal modo la qualità dei sistemi d´istruzione. Suggeriscono inoltre l´instaurazione di un dialogo proficuo e di uno scambio reciproco fra aziende e università al fine di sviluppare nuovi partenariati e analizzare nuove possibilità di cooperazione. Il Parlamento sottolinea l´urgenza di riformare e modernizzare le università in termini di qualità, struttura dei percorsi accademici, innovazione e flessibilità. Invita quindi le università europee a intraprendere «un´ampia, innovativa e sistematica riforma curriculare», poiché «contenuti ambiziosi e una ristrutturazione organizzativa sono fondamentali per la mobilità degli studenti e per una maggiore flessibilità». Ritiene peraltro che dovrebbe essere introdotto un "periodo di mobilità di studio" in tutti i programmi di studio per consentire agli studenti di recarsi all´estero. Chiede inoltre di porre l’accento sulla necessità di programmi di dottorato congiunti a livello europeo, che favoriscano la mobilità degli studenti di dottorato e la creazione di un quadro per il dottorato europeo. Pieno riconoscimento dei titoli di studio. Dal 3+2 al 4+1? Le differenze fra i sistemi di riconoscimento nazionali «ostacolano in misura significativa la parità di trattamento fra gli studenti» e i progressi sia nell’ambito dello Spazio europeo dell´istruzione superiore che del mercato del lavoro europeo. Al fine di instaurare lo Spazio europeo dell´istruzione superiore, il Parlamento invita quindi la Commissione e gli Stati membri a procedere all´attuazione dei quadri di riferimento europei (quadro delle qualifiche di Bologna, quadro europeo delle qualifiche per l´apprendimento permanente, norme e orientamenti europei sulla garanzia della qualità e convenzione di Lisbona sul riconoscimento). Rilevando pertanto l´impellenza di attuare l’Ects - sistema di trasferimento dei crediti «completo, unificato ed efficace» - sostiene che le qualifiche degli studenti e degli accademici «dovrebbero essere facilmente trasferibili in tutta Europa grazie a un unico quadro comune». I deputati sottolineano poi che il sistema basato sui tre cicli di insegnamento (laurea, laurea specialistica e dottorato) «potrebbe diventare più flessibile», in special modo ricorrendo al sistema “4+1” anziché al “3+2” per il primo e il secondo ciclo. Tale ipotesi, infatti, potrebbe rivelarsi più adatta per alcuni corsi di laurea al fine di consentire una maggiore mobilità e occupabilità dei laureati. Chiedono infine che ai tirocini e alle altre esperienze di mobilità informali e non formali approvate dalle università siano attribuiti crediti secondo il Sistema europeo di trasferimento dei crediti e considerati parte integrante del piano di studi. .  
   
   
PREMIO TESI DI LAUREA SULL´IMPRENDITORIA FEMMINILE  
 
Lecco, 25 settembre 2008 - Il Comitato per la promozione dell’Imprenditoria femminile della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Lecco, al fine di stimolare la ricerca e promuovere la riflessione e gli studi sulle materie nel cui ambito di legge svolge la propria funzione, bandisce un concorso provinciale per l’assegnazione di due Premi alle migliori tesi di laurea quinquennale a ciclo unico e/o Diploma specialistico di secondo livello dedicate all’approfondimento delle tematiche relative all’ “imprenditoria femminile”. Art. 2 Sono ammessi a partecipare al bando i laureati delle aree giuridico/economiche/gestionali che abbiano conseguito la laurea quinquennale a ciclo unico e/o diploma specialistico di secondo livello con tesi discusse dal 1. 1. 2007 sino al 28. 11. 2008, data di scadenza del presente bando, con una votazione di almeno 105/110, ad esclusione di quanti abbiano già partecipato ad analoghi premi banditi dal sistema camerale italiano. L’accesso è riservato a coloro che, al 31/12/2007, non abbiano superato il 27° anno d’età. Art. 3 L’ammontare dei premi è pari a: 1° premio: Euro 2. 000,00; 2° premio: Euro 1. 000,00. Art. 4 Gli elaborati saranno valutati, ad insindacabile giudizio, da una Commissione giudicatrice appositamente nominata con determinazione del Segretario Generale e composta da un docente universitario, da una componente del Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile e dal Segretario Generale della Camera di Commercio di Lecco, o da suo delegato. La votazione in base alla quale sarà individuato l’elaborato vincitore del premio è ottenuta dalla somma del voto di laurea e del punteggio assegnato dalla specifica Commissione sulla base dei criteri determinati dalla stessa prima dell’apertura delle buste contenenti gli elaborati. Priorità verrà data ai residenti in provincia di Lecco e agli elaborati che affrontino la problematica dell’innovazione e dell’imprenditoria femminile. Art. 5 Per partecipare al Concorso il candidato dovrà far pervenire alla Camera di Commercio di Lecco- Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile – Via Tonale 28/30, 23900 Lecco, entro il 28. 11. 2008 (farà fede la data del timbro postale in partenza), una busta sulla quale dovrà espressamente indicare: “Rif. Comitato per la promozione dell’Imprenditoria femminile – Premio tesi di laurea” e contenente: Domanda di partecipazione redatta in carta libera utilizzando l’apposito modulo disponibile sul sito www. Lc. Camcom. It; Testo integrale della Tesi in duplice copia (una copia su supporto cartaceo e una copia su supporto informatico – Cd Rom o Dvd o Usb); Sintesi dei contenuti della tesi e delle conclusioni cui l’estensore è pervenuto di massimo dieci cartelle. Art. 6 Il Segretario Generale, con apposita determinazione, approverà la nomina dei vincitori la cui premiazione sarà comunicata a mezzo posta e verrà effettuata nel primo semestre del 2009. Art. 7 Una copia delle tesi premiate sarà trattenuta dall’Ente camerale e catalogata presso il proprio Centro di Documentazione. Art. 8 Ulteriori chiarimenti e/o informazioni possono essere richiesti alla Segreteria del Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile di Lecco, presso la Camera di Commercio di Lecco, Via Tonale 28, 23900 Lecco, Tel. 0341/292. 228 – 217, Fax 0341/292. 220, Email: mercato@lc. Camcom. It, Web site: www. Lc. Camcom. It .  
   
   
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA CERCA 10 NEOLAUREATI PER TIROCINI FORMATIVI  
 
Pavia, 25 settembre 2008 - Un’occasione per fare esperienza di lavoro nelle strutture universitarie. Moltissimi gli ambiti di attività: dall’elettronica alla mobilità internazionale, dalla catalogazione di libri antichi allo sport, alla creazione di siti web. Domande entro il 31 ottobre. L’università di Pavia mette a concorso 10 borse di studio per l’anno 2008/2009, a favore di giovani neolaureati (laurea triennale e specialistica) da non oltre 18 mesi, per tirocini formativi e di orientamento all’interno delle Strutture universitarie. Un’occasione per fare esperienza di lavoro nelle strutture universitarie. Moltissimi gli ambiti di attività: dall’elettronica alla mobilità internazionale, dalla catalogazione di libri antichi allo sport, alla creazione di siti web. Il tirocinio rappresenta un momento di crescita professionale, un valido strumento per farsi conoscere “sul campo”, per orientare le proprie scelte professionali, per acquisire un’esperienza che può arricchire il proprio curriculum. L’esperienza praticata costituisce titolo preferenziale nei concorsi pubblici banditi presso l’Ateneo pavese; inoltre, le attività svolte nel corso dei tirocini di formazione e orientamento verranno certificate dalle singole Strutture universitarie (ospitanti) e potranno essere riportate nel curriculum dello studente per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Le strutture universitarie presso le quali sarà possibile fare esperienza sono: Dipartimento di Elettronica (n. 1 posto – Lab. Didattico di elettronica) - Dipartimento di Igiene e Medicina Preventiva (n. 1 posto - progetto relativo all’attività motoria nei soggetti diabetici) - Dipartimento di Chimica Farmaceutica (n. 1 posto – Lab. Di tecnologia farmaceutica, prodotti cosmetici e nutraceutici per studio formulativo di sistemi terapeutici nanoparticellari) - Corso di Laurea in Scienze Motorie – sede di Voghera ( n. 1 posto - progetto relativo al coinvolgimento dei bambini della scuola elementare e delle famiglie attraverso l’utilizzo dello sport (rugby) - Facoltà di Giurisprudenza ( n. 1 posto – progetto relativo alla mobilità internazionale degli studenti) - Facoltà di Musicologia – sede di Cremona (n. 1 posto – progetto relativo alla realizzazione di una macroarea del sito web della facoltà a contenuto dinamico) - Biblioteca della Facoltà di Giurisprudenza (n. 1 posto – progetto relativo alla ricognizione, inventariazione e catalogazione di fondi storici) - Biblioteca delle Scienze ( n. 1 posto – progetto pilota relativo alle iniziative editoriali della “Pavia University Press”) - Biblioteca Interdipartimentale Unificata “Francesco Petrarca” ( n. 1 posto – progetto inerente la compilazione dei metadati in formato Xml relativo alla collezione digitale del fondo librario Plinio Fraccaro rari) – - Centro Grandi Strumenti ( n. 1 posto – Laboratorio di Spettrometria di Massa e Risonanza Magnetica) Presso l’Ufficio Risorse Umane dell’Università di Pavia (via Mentana, 4) è possibile prendere visione dei progetti formativi e di orientamento presentati dalle strutture universitarie con l’indicazione dell’area/settore di intervento, degli obiettivi, del percorso formativo, delle modalità di svolgimento dell’attività, nonché del numero di ore di tirocinio previste (oscillanti tra le 15/20 ore settimanali flessibili). L’università di Pavia riconosce un contributo mensile di € 200,00. Le borse di studio, riservate a cittadini italiani o stranieri (con adeguata conoscenza della lingua italiana) in possesso di laurea (conseguita presso qualsiasi Università italiana), o titolo di studio riconosciuto equipollente, avranno la durata fino a un massimo di 12 mesi con decorrenza dalla data di effettiva attivazione. La domanda di ammissione al concorso, con gli allegati richiesti, va presentata entro e non oltre il 31 ottobre 2008. Il bando è pubblicato sul web dell’Ateneo, all’indirizzo http://www-1. Unipv. It/webndoc/tirocinioformativo. Html Per ogni informazione: Ufficio Risorse Umane dell’Università degli Studi di Pavia – Palazzo Maino - via Mentana, 4 – Tel. 0382/984989 – 74 , indirizzo e. Mail : monica. Crivelli@unipv. It – nicoletta. Bellavita@unipv. It .  
   
   
BIC LAZIO E UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA TUSCIA: ULTIMI GIORNI PER PARTECIPARE AL LABORATORIO "BENI CULTURALI E IMPRESA"  
 
Viterbo, 25 settembre 2008 – Ancora pochi giorni e scadranno i termini per partecipare al Laboratorio “Beni Culturali e Impresa”, un luogo di incontro ideato da Bic Lazio e dalla Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università della Tuscia, per sperimentare idee, progetti e pratiche innovative per la valorizzazione e la gestione imprenditoriale del patrimonio culturale. Il Laboratorio, che verrà attivato nell’anno accademico 2008/2009, è un percorso formativo (articolato in: seminari, workshop, casi aziendali, lavori individuali e di gruppo) equiparato ad un tirocinio, per il quale verranno riconosciuti 3 Cfu (Crediti Formativi Universitari). Coloro che saranno selezionati, frequenteranno un seminario introduttivo di cinque giornate, ed in collaborazione con l’Antenna Europe Direct Lazio, parteciperanno all’organizzazione e realizzazione di alcuni workshop, nel corso dei quali verranno approfondite tematiche sulla gestione imprenditoriale del patrimonio culturale ed ambientale. Ai partecipanti viene richiesta la formulazione di un’ipotesi di lavoro per progetti imprenditoriali, di spin off, di valorizzazione del patrimonio culturale, oppure progetti di ricerca e/o di tesi legati alle prospettive di gestione imprenditoriale di servizi per i beni culturali, su cui possono impegnarsi alla conclusione del ciclo di workshop e fino al termine del Laboratorio. Il lavoro sui progetti verrà svolto con l’assistenza di appositi tutor e dovrà essere presentato e discusso al termine del percorso. Il Laboratorio è aperto alla partecipazione di 30 persone che saranno selezionate tra coloro che abbiano conseguito almeno la laurea triennale, i laureati del vecchio ordinamento (da non più di tre anni), i dottorandi, gli specializzandi e gli specializzati (da non più di tre anni), gli assegnisti e i dottori di ricerca della Facoltà. Gli interessati possono consultare l’avviso di selezione pubblicato sul sito www. Biclazio. It e presentare la domanda entro le ore 12. 00 del 30 settembre 2008, in forma libera, allegando a pena di esclusione: curriculum vitae et studiorum (con indicazione degli esami sostenuti e dei voti conseguiti, inclusi quelli di laurea); presentazione sintetica del progetto con cui si candidano a partecipare al Laboratorio. Le domande devono essere consegnate a mano o spedite con lettera raccomandata A/r presso la Segreteria di Presidenza della Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, Largo dell’Università snc, 01100 Viterbo. Per ulteriori informazioni telefonare a Bic Lazio al numero 0761 326 728 oppure inviare una e-mail a: cpi. Viterbo@biclazio. It .  
   
   
CORSO DI FORMAZIONE PER MANAGER SERVIZIO CIVILE NUOVA OPPORTUNITA´ PER I GIOVANI  
 
Milano, 25 settembre 2008 - E´ destinato ai laureati e a diplomati interessati ad indirizzare la loro attività professionale verso l´organizzazione e la gestione dei progetti di servizio civile il corso di alta formazione "Management del servizio civile", organizzato dall´Università Cattolica di Milano, grazie anche al sostegno e alla collaborazione della Regione Lombardia e dell´Anci (Associazione dei Comuni d´Italia) Lombardia. La Giunta regionale ha infatti approvato, su proposta dell´assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale Giulio Boscagli, il testo dell´Accordo che stabilisce i contenuti e le finalità del corso e le modalità di collaborazione tra le tre istituzioni. Il corso, che si terrà entro l´anno, si articola in lezioni in aula e altre on line e ha la durata di 12 giorni per un totale di 100 ore. La didattica non è mutuata da corsi esistenti ma è costruita ad hoc per il corso stesso: i suoi contenuti sono stati infatti messi a punto con i responsabili della Regione. Agli allievi che avranno frequentato con profitto il corso verrà rilasciato, da parte della Servizio Formazione permanente dell´Università Cattolica un attestato di partecipazione. Compito di questa nuove figure professionali sarà, tra l´altro, quello di garantire l´assistenza tecnica agli enti nel moneto della realizzazione, progettazione e realizzazione operativa dei progetti di servizio civile, mettendo in atto le strategie migliori per coinvolgere i giovani in questa esperienza dal grande valore sociale e personale. Il costo dl corso, che è gratuito per chi lo frequenta, è di 50. 000 euro. Il contributo della Regione è di 40. 000 euro. "Abbiamo voluto contribuire alla realizzazione i questo corso di alta formazione - commenta l´assessore Boscagli - perché vogliamo che il servizio civile diventi sempre di più un´opportunità per i nostri giovani e una risorsa di qualità per i nostri servizi". .  
   
   
AUR AVVIA PRIMA RICERCA SOCIOLOGICA SUI GIOVANI IN UMBRIA  
 
 Perugia, 25 settembre 2008 - L’ Agenzia Umbria Ricerche (Aur), su incarico dell’assessorato regionale alle politiche sociali, ha promosso la prima indagine sociologica sui giovani in Umbria. Caratteristiche e obiettivi dello studio saranno presentati dai ricercatori Aur lunedì 29 settembre, alle ore 15, presso la sede dell’agenzia in via M. Angeloni 78/C a Perugia. Sono stati inviatati a partecipare i direttori scolastici e i responsabili dei centri di formazione professionale. L’indagine affronterà alcuni aspetti dell’universo giovanile avvertiti come particolarmente controversi: il rapporto con gli adulti , con il territorio, con le istituzioni e con se stessi. Si farà, inoltre, riferimento a dinamiche psicologiche e sociali correlate ai comportamenti di disagio giovanile (devianza, consumo di sostanze stupefacenti e alcool, tifo violento, bullismo), a nuove forme di socializzazione (community on line, chatting ecc. ), al senso della legalità, dell’etica e della solidarietà sociale (valori, appartenenze, identità). Il questionario sarà somministrato ad un campione di circa 1800 studenti delle scuole superiori e dei centri di formazione rappresentativi della popolazione giovanile umbra. .  
   
   
GLI STUDENTI DI “RONDINE CITTADELLA DELLA PACE” IN UDIENZA DAL PAPA CON UN MESSAGGIO DI PACE DAL CAUCASO, DAI BALCANI, DALLA SIERRA LEONE, DAL MEDIO ORIENTE  
 
 Roma, 25 settembre 2008 - Gli studenti internazionali di Rondine Cittadella della Pace sono stati ricevuti in udienza dal Santo Padre Papa Benedetto Xvi Mercoledì 24 settembre. In particolare sono stati i giovani caucasici, provenienti da Georgia, Abcasia, Ossezia, Cecenia, Inguscezia - area da sempre teatro di tensioni e che soltanto un mese fa ha vissuto l’ultimo conflitto - a portare il saluto delle loro terre. Lo Studentato Internazionale di Rondine, un piccolo borgo in provincia di Arezzo, è un originale laboratorio di formazione al dialogo e alla riconciliazione tra popoli. Ospita infatti dal 1997 giovani ragazzi e ragazze provenienti da Paesi che hanno vissuto o stanno vivendo la guerra: Caucaso, Russia, Serbia, Bosnia, Macedonia, Israele, Palestina, Libano, Sierra Leone. Gli studenti appartengono a diverse religioni e hanno vari orientamenti di pensiero: alcuni sono cattolici, altri cristiani ortodossi, altri musulmani, ma tutti vivono l’incontro con Papa Benedetto Xvi come un’esperienza di alto valore simbolico da riportare nei propri Paesi una volta rientrati nelle famiglie d’origine. La delegazione di Rondine Cittadella della Pace in Vaticano era accompagnata da tre rappresentanti dell’Episcopato Toscano: il Vescovo di Arezzo-cortona-sansepolco S. E. Mons. Gualtiero Bassetti, il Vescovo di Montepulciano-chiusi-pienza S. E. Mons. Rodolfo Cetoloni e il Vescovo di Fiesole S. E. Mons. Luciano Giovanetti, tre figure molto importanti nella storia di Rondine, che hanno sostenuto con convinzione nel tempo i progetti della Cittadella della Pace. Dopo l’udienza generale il gruppo più ristretto di studenti che provengono dall’area caucasica c’ stato un incontro diretto con il Santo Padre che ha espresso loro vicinanza e speranza per il loro futuro e per le loro terre, da sempre teatro di tensioni e che soltanto un mese fa hanno vissuto un nuovo conflitto. E’ stata l’occasione per presentare al Santo Padre i progetti in cantiere dell’Associazione Rondine sul Caucaso. Gli studenti che fanno parte del progetto della Cittadella della Pace sono stati selezionati attraverso una rete di partner internazionali dell’Associazione Rondine e vengono in Italia per due o tre anni grazie a borse di studio erogate dal Ministero degli Affari Esteri e da altri partner tra cui Fondazione Mondo Unito. Soggiornano nel borgo medioevale di Rondine a 10 km da Arezzo e studiano nelle Università di Arezzo, Siena e Firenze. La convivenza giornaliera “con il nemico” è già da sola una palestra di formazione importante fatta di fatiche quotidiane e di continui confronti in cui si condivide il proprio spazio con quello che in patria è considerato “il nemico”. Alla convivenza e agli studi universitari o post-universitari si affiancano progetti culturali e di formazione che propone l’Associazione Rondine come la Scuola Europea della Pace realizzata anche con il contributo della Cei, una serie di appuntamenti culturali di grande rilievo nelle tematiche dell’ambiente, delle arti espressive, del dialogo inter-religioso. Il prossimo grande evento che ospita la Cittadella della Pace è un incontro con Arun Ghandi, nipote di Mohandas K. ‘Mahatma´ Gandhi, ‘grande anima´ dell´India, promotore della non violenza e padre dell´indipendenza indiana che si terrà il prossimo giovedì 2 ottobre, giornata mondiale della non violenza dichiarata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per la ricorrenza della nascita del Mahatma avvenuta il 2 ottobre 1869. .  
   
   
CONTRIBUTI PER I LIBRI DI TESTO GRATUITI IN SARDEGNA  
 
Cagliari, 25 Settembre 2008 - Ammonta a quasi 3 milioni di euro lo stanziamento per la fornitura gratuita o semi gratuita di libri di testo a favore degli alunni della scuola secondaria di primo e secondo grado per il presente anno scolastico. La Giunta regionale ha approvato la proposta che ripartisce la somma complessiva di euro 2. 926. 262 fra i Comuni della Sardegna in base alla popolazione scolastica residente. Le scuole sono chiamate a svolgere una azione di divulgazione capillare tra le famiglie, con l´obiettivo di assicurare la possibilità di fruizione a tutti gli aventi diritto. I beneficiari dei contributi per la fornitura totale o parziale dei libri di testo sono gli studenti appartenenti a famiglie il cui Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) non supera i 14. 650 euro. Le richieste devono pervenire entro il 31 ottobre 2008. .  
   
   
BASILICATA: PRESENTATI “I QUADERNI DELL’OBBLIGO FORMATIVO”  
 
Potenza, 25 settembre 2008 - Tre anni di “Percorsi Integrati di istruzione e formazione professionale”, attivati dalle due Province di Potenza e Matera, sono stati sintetizzati in cinque volumi dal titolo “I Quaderni dell’Obbligo Formativo” . La pubblicazione è stata presentata, ieri mattina nella sala conferenze del Museo Provinciale, alla presenza dei presidenti della Provincia di Potenza e di Matera, Sabino Altobello e Carmine Nigro, del direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Franco Inglese, del direttore Apofil di Potenza, Vito Santarsiero, di una rappresentante dell’Isfol e del Ministero della Pubblica Istruzione, Daniela Pavoncello e Chiara Castelletti Croce. Si tratta di una sperimentazione unica nel panorama nazionale, avviata nel 2003 – nell’ambito della riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione (L. 53/2003) – dalle due Province lucane, tramite le proprie Agenzie formative Apof-il (Potenza) e Ageforma (Matera). “Constatata l’esigenza di investire sul sapere e di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica, sono stati attivati – ha spiegato Santarsiero - percorsi di formazione professionale, di durata triennale, in stretta collaborazione con gli istituti scolastici superiori e i centri per l’impiego, per consentire a quanti abbandonano la scuola , dopo la terza media o dopo il biennio, il conseguimento di una qualifica. “Elementi qualificanti di tali percorsi – ha aggiunto Anna Rita Lavilletta, del gruppo tecnico di realizzazione del progetto – sono proprio la flessibilità e la personalizzazione. I destinatari, infatti, possono scegliere iter professionali adeguati alle proprie aspirazioni e ai propri bisogni formativi, individuati dopo un’accurata fase di orientamento condotta da personale esperto”. Sono 300 fino ad oggi i ragazzi coinvolti in tali percorsi e i 118 del primo ciclo conseguiranno, quest’anno, la qualifica professionale. Risultati significativi per un sistema, fondato sulla cooperazione tra istruzione, formazione e centri per l’impiego, che necessita – come hanno sottolineato la Castelletti Croce e la Pavoncello - di essere potenziato e di trovare risorse per diventare stabile. Per Carmine Nigro, è dunque necessario attivare un confronto serrato su questo tema con la Regione Basilicata, assente all’incontro di questa mattina. A tal proposito il presidente Altobello ha rilevato “la mancanza di un disegno strategico in materia di istruzione e formazione territoriale”, e la necessità per il sistema pubblico “di prendersi cura dei soggetti più deboli, a cui vanno garantiti i diritti di cittadinanza”. “Una chiave di volta in tal senso – ha aggiunto - potrebbero essere i patti formativi locali, un modello innovativo che punta a creare una ´´filiera dell´apprendimento´´, utilizzando l’esperienza consolidata delle agenzie formative e la capacità di stabilire alleanze”. “La congiuntura economica attuale – ha concluso – ci costringe ad innovare profondamente il sistema dell’istruzione e della formazione, superando la paura del cambiamento”. .  
   
   
ONLINE SU NETCAM.IT I TEST PER L´ORIENTAMENTO UNIVERSITARIO DI CINQUE ATENEI CAMPANI  
 
Napoli, 25 settembre 2008 - netcam. It: questo il sito web per l´orientamento universitario rivolto ai ragazzi delle scuole superiori e realizzato dai cinque Atenei campani che fanno parte del progetto Netcam, network di orientamento universitario regionale che vede coinvolte le Università Federico Ii, L´orientale, Salerno, Sannio e Suor Orsola Benincasa, in collaborazione con Città della Scienza S. P. A. I test di autovalutazione, realizzati con l´apporto e l´esperienza di docenti e ricercatori responsabili dei servizi di orientamento di ciascun Ateneo, offrono allo studente un utile strumento per verificare le proprie attitudini. I quesiti sono basati sull´analisi motivazionale, degli interessi e della personalità, sulla comprensione di testi, sul metodo di studio, oltre che sull´accertamento delle specifiche conoscenze disciplinari. In base ai risultati lo studente potrà acquisire informazioni su dove e come le diverse aree disciplinari si studiano in Campania. Ed è proprio questa la novità del progetto Netcam. Per la prima volta, atenei diversi di una stessa regione collaborano per offrire informazioni chiare, percorsi innovativi di orientamento e occasioni di confronto agli studenti alle prese con la scelta dell´università e a quelli già iscritti. Di questo progetto innovativo fa parte "Tu Dove Sei? Noi Siamo Qui!": percorsi espositivi, incontri e dibattiti che si terranno a Città della Scienza dal 7 al 24 ottobre ed ai quali si sono prenotati migliaia di studenti. .  
   
   
BOLZANO, PRESENTATA LA XX EDIZIONE DELLA RASSEGNA "TEATRO NELLA SCUOLA”  
 
 Bolzano, 25 settembre 2008 - 100 spettacoli teatrali a Bolzano, Merano, Brunico, Bressanone, Laives, Vipiteno, Silandro ed Egna, un pubblico che da anni si è attestato intorno alle 30. 000 presenze, collaborazione da tre anni con l’Intendenza scolastica tedesca e da quest’anno con l’Intendenza ladina questi, in estrema sintesi, i dati ed i risultati più significativi della Xx edizione della rassegna “Teatro nella Scuola” organizzata dall’ Intendenza Scolastica Italiana, Ufficio Ordinamento Scolastico, e dal Teatro Stabile di Bolzano, diretto da Marco Bernardi La rassegna “Teatro nella Scuola” si basa su di una nutrita serie di spettacoli d’eccellente qualità artistica, selezionati in tutta Italia e molto apprezzata da tutto l´ambiente scolastico altoatesino: basti pensare che conta su un pubblico scolastico che negli ultimi anni ha raggiunto i 30mila spettatori. Dati prestigiosi, sottolineati nel corso della conferenza stampa odierna dall’assessore provinciale alla scuola di lingua italiana, dall’intendente, Bruna Visintin Rauzi, e dal direttore del Teatro Stabile di Bolzano, Marco Bernardi, e da Paolo Bonaldi, responsabile del settore scuola del Tsb. I risultati sinora ottenuti dalla rassegna sono grado di evidenziare al meglio la bontà del progetto che accompagna gli studenti, dalle scuole del primo ciclo fino alla maturità, avvicinandoli al teatro con i propri gusti e, soprattutto, con un´adeguata conoscenza dei linguaggi del palcoscenico. Anche per questa stagione, gli spettacoli in lingua italiana e tedesca della rassegna, riflettono scelte precise rivolte a pubblici diversi. Tanti i momenti interessanti. Per il primo ciclo delle scuole primarie segnaliamo lo spettacolo “Pollicino” della Compagnia Accademia Perduta/romagna Teatri. Si tratta di un grande esempio di teatro di narrazione con oggetti. Un lavoro originale e interessante anche sotto il profilo psicologico e del linguaggio. La pièce racconta la storia di Pollicino ed è interpretata da un attore-narratore che ne narra le vicende, ma al tempo stesso le vive, rapportandosi, direttamente con il pubblico. Molto interessanti poi “Un sogno nel castello” del Teatro Daccapo basato su un gioco fiabesco di svago e su molte suggestioni e “Mostry”, presentato dagli Eccentrici Dadarò. Molto coinvolgente per il secondo ciclo delle primarie “Il volo di Icaro” di Tib Teatro che racconta il mito di Icaro attraverso il rapporto padre/figlio, un legame profondo e fondamentale che segna fin dalla prima infanzia la vita di ogni bimbo. Interessante anche “Il principe e il povero” della Compagnia Teatro Città Murata. Una storia d’altri tempi che insegna come si debba vivere la propria vita consapevolmente, accettandone gioie e dolori, senza mai perdere di vista quella degli altri con comprensione ed umiltà. Per le scuole secondarie di I grado si segnala “Storie di amicizia e di guerra”, un lavoro sull’amicizia e il coraggio ma, soprattutto, sul coraggio di mantenerli fino in fondo, che fa rivivere le atmosfere del famoso romanzo di Khaled Hosseini “Il cacciatore di aquiloni”. Un ritmo incalzante giocato in un alternarsi di comicità e dramma, quello di “Bit generation” la seconda proposta per le scuole secondarie di I grado messa in scena dalla Compagnia La Pulce. “Bit generation” narra di una solida alleanza tra un architetto affermato, che nutre una forte avversione nei confronti della tecnologia e di un giovane genio informatico che vive isolato nel proprio mondo digitale. Anche quest’anno alla fine di ogni spettacolo le classi delle scuole primarie del I e Ii ciclo e le secondarie del I grado potranno fermarsi con gli attori per approfondire l’argomento o soddisfare alcune curiosità. Le proposte per le scuole secondarie di Ii grado saranno caratterizzate da una particolare attenzione nei confronti della condizione giovanile. Del cartellone fanno infatti parte testi di autori giovani o messi in scena e interpretati da giovani registi e attori, cui si affiancano una serie di spettacoli di impianto più tradizionale. Non mancheranno le produzioni dello Stabile: “Il gabbiano” di Anton Cechov diretto da Marco Bernardi, uno dei testi più famosi di Cechov, che ruota attorno al tema dei conflitti generazionali nella doppia dimensione genitori/figli e artisti affermati/artisti debuttanti. “La fine di Shavuoth” dello scrittore trentenne Stefano Massini, diretto da Cristina Pezzoli, porterà in scena un momento della giovinezza del giovane Kafka sullo sfondo dell’arte, della musica e della letteratura del primo Novecento e infine “Acciaierie”, uno spaccato sul lavoro della comunità italiana in Alto Adige. Da non perdere poi “Noccioline - Peanuts” di Fausto Paravidino, giovane autore lanciato dal Teatro Stabile, che mette in luce atteggiamenti e idee di un gruppo di adolescenti di oggi. Un altro sguardo sull’adolescenza nelle periferie delle grandi città è “Pollo” di Giuseppe di Bello. Trasgressivo, dirompente, quasi rock sarà l’”Otello” di Shakespeare nella versione del regista emergente Claudio Autelli prodotto dal Teatro Litta di Milano. Ecco gli immancabili classici: “Il piacere dell’onestà” di Luigi Pirandello, interpretato da uno straordinario Leo Gullotta e “Il Teatro Comico” di Carlo Goldoni, la ripresa della produzione dello Stabile. Commedia del geniale autore veneziano, “Il Teatro Comico” mostra l’evolversi del teatro dalle maschere verso il teatro dei caratteri, una sorta di divertente manifesto della riforma teatrale. Vi saranno poi le rappresentazioni in lingua tedesca curate dalle Vereinigte Bühnen Bozen: “In 80 Tagen um die Welt” tratto dal famoso romanzo di Jules Verne, “Maria Stuart” di Johann Christoph Friedrich von Schiller e “Liebe Jelena Sergejewna”, profonda e originale opera di Ljudmila Razumovskaja. .  
   
   
CAMBIAMENTI CLIMATICI: LA SCIENZA SILENZIOSA ALZA LA VOCE  
 
Bruxelles, 25 settembre 2008 - Molti hanno familiarità con l´etichettatura indicante il consumo di energia ´A´, ´B´, ´C´ o ´D´, al momento di acquistare un elettrodomestico. Questa idea intelligente fa in modo che sia immediatamente chiaro quali elettrodomestici possono far risparmiare denaro ai consumatori e, allo stesso tempo, danneggiare meno l´ambiente, e quindi può influenzare l´acquisto. Il comportamento sociale, in particolare quando influisce su altri campi (come l´economia o le risorse naturali), è al centro delle scienze sociali e delle discipline umanistiche. Queste cosiddette "scienze molli" hanno occupato il posto d´onore, questa settimana, in occasione dell´apertura di una conferenza di due giorni organizzata dalla Presidenza francese dell´Unione europea, il cui messaggio era forte e chiaro: le scienze sociali hanno un ruolo fondamentale da giocare quando si tratta di prevedere ed affrontare i cambiamenti che stanno avvenendo nel pianeta. L´idea di classificare gli elettrodomestici ha avuto un impatto enorme sulla comprensione del prezzo reale dell´energia, ha spiegato Domenico Rossetti, amministratore principale della direzione Scienza, economia e società presso la direzione generale della Ricerca della Commissione europea. "Se si parla in termini di kilowatt ore annue, nessuno capisce, ma se si mette una A, B, C o D, tutti comprendono facilmente", ha spiegato. Quando si tratta di energia elettrica i consumatori non sanno quanto spendono, mentre si rendono conto, per esempio, del costo del petrolio quando fanno il pieno alla loro auto. Le bollette dell´energia elettrica in alcuni paesi sono rilasciate ogni mese, mentre in altri paesi sono trimestrali o persino annuali, a volte come stime. "Quando si mettono 70 Eur di benzina o gasolio nel serbatoio della propria auto, lo si vede immediatamente. Per quanto riguarda il consumo di elettricità, che è una questione importantissima e aumenterà molto nei prossimi 20 o 30 anni, invece, molte persone non hanno idea di quanto consumano al giorno o alla settimana," ha dichiarato Rossetti a Cordis. Se un contatore elettrico, collocato in una cucina o un bagno, ci mostrasse quanto consumiamo al giorno ed il relativo costo, forse saremmo più propensi a spegnere le luci più spesso. L´idea descritta da Rossetti potrebbe essere meno inattuabile di quanto ci si possa aspettare. Nell´ambito dell´unità di "Ricerca nel campo dell´economia, delle scienze sociali e delle discipline umanistiche - future", Rossetti e i suoi colleghi fanno da supervisori alla ricerca su questioni che avranno un impatto sull´Europa e il resto del mondo nel futuro a medio e lungo termine, come, per esempio, previsioni per gli anni 2050 e 2100. L´unità sostiene gli obiettivi del programma per le Scienze socio-economiche ed umanistiche (Ssh), uno dei temi chiave del Settimo programma quadro (7°Pq). Sebbene l´Ue abbia finanziato in modo considerevole la ricerca nel campo delle Ssh nei programmi precedenti, è la prima volta che un intero tema sia stato dedicato alla ricerca in questo modo. È stato assegnato al Programma Ssh un budget imponente di oltre 600 Mio Eur per i sette anni di durata del 7°Pq (2007-2013). Inoltre, la maggior parte dei programmi tematici del 7°Pq hanno una componente socio-economica, e il Consiglio di ricerca europeo ha anche impegnato parte del suo budget in attività di Ssh. Questo sostegno è indicativo dell´importante contributo apportato dalle scienze sociali nell´affrontare problemi come costi e determinazione del prezzo, comportamento umano e tendenze associate alle future sfide globali. I cambiamenti climatici e lo sviluppo sostenibile, comunque, sono argomenti relativamente nuovi nelle Ssh, ha sottolineato Rossetti. Hanno un ruolo centrale in quella che è stata chiamata la "società post carbonio", con riferimento ad uno spostamento verso un uso più efficiente dell´energia e lo sviluppo di tecnologie che generino meno emissioni di gas serra. "È consueto in vari temi del Programma quadro, come l´energia, l´ambiente, e i trasporti, ma nella Ssh è un fatto relativamente nuovo quello di avere una ricerca approfondita e multidisciplinare che si occupi di questo problema attraverso le scienze," ha commentato. A differenza delle cosiddette "scienze dure", che sono orientate verso la tecnologia, le Ssh si rifanno all´economia, la sociologia, le scienze politiche, l´antropologia, la storia e la filosofia per produrre la conoscenza che permetterà di trovare nuovi modi di affrontare questioni socio-economiche riguardanti l´esaurimento delle fonti di energia, le emissioni di gas serra, i rifiuti nucleari, e la sicurezza dell´approvvigionamento energetico. Lo scambio di informazioni tra i partecipanti che lavorano per affrontare queste sfide fondamentali è uno degli obiettivi principali della conferenza che si sta svolgendo a Parigi, in Francia, presso la Maison de la Chimie. Il deputato della Commissione europea, direttore per i Progressi scientifici, Zoran Stancic, ha sottolineato che la scelta della location per la conferenza (Maison de la Chimie significa Casa della chimica) è simbolo del bisogno di favorire il dialogo tra le scienze sociali e naturali. "I problemi odierni dei cambiamenti climatici e dell´energia sono molti complessi, quindi possiamo trovare le risposte adeguate solo se lavoriamo insieme," ha dichiarato. La Ue ha tre obiettivi chiave per l´anno 2020: ridurre le emissioni di gas serra del 20% (rispetto ai livelli del 1990), aumentare l´efficienza energetica del 20%, e raggiungere una quota del 20% di fonti rinnovabili (rispetto al 7% attuale). Inoltre, il Consiglio europeo si è impegnato a limitare l´aumento della temperatura globale a 2°C. "Per raggiungere questi obiettivi ambiziosi non possiamo contare solo su soluzioni tecnologiche," ha spiegato Stancic. "È anche molto importante tenere presenti tutti gli altri aspetti della società. " La tecnologia può, per esempio, fornire i mezzi per motori di auto più efficienti, ma convincendo semplicemente i guidatori a ridurre la velocità di 20 kilometri orari si può ottenere un notevole risparmio di energia e di emissioni. La conferenza è ospitata dalla presidenza francese dell´Unione europea, il ministro francese dell´Istruzione superiore e della ricerca, il ministro francese dell´Ecologia e dello sviluppo sostenibile, e la direzione generale della Ricerca della Commissione europea. Per ulteriori informazioni, visitare: Programma della conferenza: Scienze sociali e umanistiche di fronte alle sfide dei cambiamenti climatici: http://www. Tse-fr. Eu/confclimat-pfue/en/accueil. Html Sito della Commissione sulla ricerca nel campo delle Scienze socio-economiche e umanistiche (Ssh) in Europa: http://ec. Europa. Eu/research/social-sciences/index_en. Html Finanziamenti per la ricerca nel campo delle Ssh nell´ambito del 7°Pq: http://cordis. Europa. Eu/fp7/ssh/home_en. Html .  
   
   
CORSO SU RISCHI SISMICI  
 
Trieste, 25 settembre 2008 - Sarà l´assessore regionale all´Ambiente, Lavori pubblici e Protezione civile Vanni Lenna a inaugurare venerdì prossimo 26 settembre alle ore 12, nella sala consiliare del Comune di Venzone (Udine), il primo corso di perfezionamento sulla gestione del rischio sismico, che è organizzato con la collaborazione dell´Università di Udine e dello stesso Comune di Venzone. Il corso in "Seismic risk management" (Serm), che è stato finanziato dall´Amministrazione regionale attraverso l´Associazione Comuni terremotati e Sindaci della ricostruzione del Friuli, ha l´obiettivo di formare dei veri e propri manager capaci di mitigare il rischio sismico, ed è rivolto a professionisti ma anche a funzionari pubblici e tecnici di Province e Comuni. Più in generale, il corso si propone di contribuire ad accrescere la cultura della prevenzione sismica attraverso un ciclo formativo di durata triennale. La scuola in "Seismic risk management" intende anche fornire un aggiornamento sulle innovazioni legislative in materia inserite in un recente decreto ministeriale, del 14 gennaio di quest´anno, che ha introdotto nuovi criteri per la classificazione del territorio e nuove norme tecniche per le costruzioni in zona sismica. Anche gli uffici del servizio Geologico della direzione regionale Ambiente e Lavori pubblici stanno predisponendo in questo periodo un disegno di legge per la costruzione in zona sismica. .  
   
   
AMBIENTE: OLONA(VA) MONUMENTO NATURALE  
 
Milano, 25 settembre 2008 - La Giunta della Regione Lombardia, su proposta dell´assessore alla Qualità dell´Ambiente, Massimo Ponzoni, ha dato il via libera definitivo all´istituzione di un nuovo "monumento naturale" a Castiglione Olona (Va). Si tratta delle "Gonfolite e forre dell´Olona", una zona di particolare pregio ambientale, naturalistico, paesaggistico e scientifico. L´area è caratterizzata dalla presenza di formazioni rocciose particolari e da una peculiare conformazione geomorfologia che la distingue dagli analoghi terrazzi fluvoglaciali dell´alta pianura. La proposta di istituzione del "monumento naturale" è stata presentata dal Comune di Castiglione Olona, in base alla legge regionale n. 86 del 1983. L´area si integra in maniera armonica con il Parco Locale di Interesse Sovracomunale Rile - Tenore - Olona. Lo stesso Comune sarà anche l´ente gestore e si assumerà il compito di realizzare tutti gli interventi di conservazione, valorizzazione, ripristino e fruizione didattica dell´area, tra cui sentieri e opere di protezione. "Questo provvedimento - commenta l´assessore Ponzoni - conferma la nostra volontà di tutelare in modo particolare le zone di maggiore valore ambientale presenti in Lombardia. Allo stesso tempo l´impegno di Regione Lombardia è dedicato a rendere possibile nelle aree protette lo sviluppo di una serie di iniziative didattiche, culturali e turistiche compatibili con uno sviluppo armonico del territorio". .  
   
   
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA RIPRISTINA I CONTRIBUTI CONSORTILI PER LA BONIFICA  
 
 Napoli, 25 settembre 2008 - Il Consiglio regionale della Campania ha approvato ieri in Aula la Proposta di legge di abrogazione del comma 1 dell’articolo 23, della legge regionale 30 gennaio 2008 – n. 1 (Finanziaria Regionale), recante norme in materia di contributi dei privati per l’esercizio e la manutenzione delle opere pubbliche di bonifica. Il provvedimento di ieri ha quindi cancellato l’emendamento Vaccaro, che aveva di fatto bloccato l’attività dei Consorzi di Bonifica. La norma – infatti - prevedeva che i consorzi potessero incassare contributi di bonifica solo dagli immobili accatastati come “commerciali”, una definizione per altro catastalmente inesistente e di fatto inapplicabile, fatto che aveva congelato l’emissione dei ruoli dei Consorzi per i contributi di bonifica integrale e la stessa redazione dei bilanci. Durante le operazioni di di oggi, era presente l’assessore all’Agricoltura della Campania Andrea Cozzolino. Vito Busillo, presidente dell’Unione regionale bonifiche e irrigazioni della Campania, afferma: “Con l’atto di oggi il Consiglio Regionale ha finalmente corretto un tremendo errore che fino ad oggi ha gravemente compromesso l’attività di manutenzione dei canali di bonifica, e che ha comportato per mesi una grave situazione nei Consorzi, i quali, non si sono trovati nelle condizioni di poter assicurare in pieno le condizioni di sicurezza degli impianti, a salvaguardia dei territori di bonifica e dei cittadini che vivono nelle zone sottoposte. ” “Nonostante la situazione di grande difficoltà economica, che non consentiva di pagare gli stipendi degli oltre 500 dipendenti – continua Busillo – i Consorzi hanno comunque assicurato l’esecuzione delle operazioni di irrigazione, mediante autogestione. ” Busillo sottolinea come “In questi mesi, l’attività dell’Unione Regionale e dell’ Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni è stata intensa, specie sul piano tecnico giuridico, e tesa a ripristinare le condizioni per un corretto funzionamento degli enti di bonifica ed irrigazione della regione Campania, che da questo momento possono tornare a pianificare la propria attività. ” “Già prima della scorsa estate – ricorda Busillo - l’Avvocatura della Regione Campania aveva riconosciuto le giuste ragioni dei Consorzi di Bonifica che oggi trovano una sovrana sanzione politica”. .  
   
   
IERI CON LEGAMBIENTE LA PRESENTAZIONE DI PULIAMO IL MONDO CITTADINI RESPONSABILI PER SALVAGUARDARE L´AMBIENTE  
 
 Firenze, 25 settembre 2008 - «Puliamo il mondo è un´iniziativa che è ormai diventata una tradizione, ma il suo valore educativo resta immutato nel tempo. E´ per questo che siamo qui, oggi, a presentare gli eventi programmati in Toscana per il 2008, perchè condividiamo le finalità di questa manifestazione. Da tempo, infatti, le politiche regionali puntano sull´educazione e la responsabilizzazione dei cittadini, come primo ed essenziale passo per la salvaguardia dell´ambiente» Così l´assessore all´istruzione Gianfranco Simoncini ha presentato ieri, insieme agli organizzatori, le manifestazioni toscane di Puliamo il mondo, che si svolgerà nei giorni 26, 27 e 28 settembre. L´assessore ha ricordato che la Toscana è impegnata da tempo in progetti di educazione ambientale, portati avanti in sinergia dalle direzioni ambiente ed educazione e istruzione che, insieme all’Arpat, l’agenzia regionale per l’ambiente,! hanno dato vita al Sistema toscano per l’educazione amb! ientale. L’iniziativa della Regione Toscana si è sviluppata su un duplice fronte: quello interno e quello interregionale. «Abbiamo dedicato particolare attenzione alle proposte per le scuole, che si pongono l’obiettivo di educare, fin dai primi anni di vita, a una cittadinanza attiva, alla partecipazione e alla responsabilizzazione di ciascun individuo e delle comunità locali». Le esperienze di educazione ambientale sono state portate avanti dalla Regione sia nell’ambito dei canali formali di istruzione sia di quelli non formali e, più in generale, nell’ambito delle iniziative di apprendimento lungo l’intero arco della vita. La proposta di educazione ambientale rientra nel quadro dell´offerta formativa per l´ educazione a una cittadinanza responsabile che, a partire da quest´anno scolastico, viene offerta alle scuole che vogliono usufruire del l’incremento, previsto dalla legge 53 del 2003, della q! uota di piani di studio rimessa alle decisioni delle istituzioni scolastiche autonome. La quota, per legge, può arrivare fino ad un tetto massimo del 20% del complesso dell’orario scolastico. Una finestra piccola, ma comunque significativa e, soprattutto, utile per far passare messaggi importanti. «Attraverso l’organizzazione di un’offerta formativa coordinata - spiega Simoncini - la Regione intende dare organicità e una regia unica alle iniziative portate avanti da tempo, ma in ordine sparso, da molti settori della Regione, in collaborazione con scuole, Asl e istituzioni. Il nostro obiettivo è quello di potenziare l’apprendimento delle giovani generazioni e di favorire l’esercizio del diritto alla cittadinanza attiva e consapevole. Tutto questo si colloca nel generale investimento sul capitale umano che la Regione sta facendo per realizzare l’obiettivo di una società della conoscenza, di uno ! sviluppo orientato alla sostenibilità. Un investimento ! che, ovv iamente, non può non partire dalle scuole». Il programma su www. Puliamoilmondo. It le iniziative di punta di Puliamo il Mondo in Toscana. Venerdì 26 -con il Circolo di Capannori e piana lucchese pulizia delle costruzioni ai piedi dell´ottocentesco acquedotto Nottolini, tre chilometri di archi in laterizio che si estendono nella pianura tra Capannori e Lucca e che grazie all´interessamento del Circolo locale di Legambiente sta collezionando iniziative volte a far uscire il monumento dal degrado. All´acquedotto del Nottolini, architettura inserita anche nel programma della carovana 2008 di Salvalarte, gli alunni delle scuole e i volontari si concentreranno in località Parole d´oro a Guamo alle 9,30 per la pulizia, alle 13 pastasciutta per tutti e assaggi con prodotti locali offerti dalla Coldiretti di Lucca. Sabato 27 - con il Circolo la Foenna di Sinalunga nell´ambito della manifestazione "Expò delle energie rinnovabili e della sostenibilità" pulizia intorno alla piazza e alla scuola con 2 classi (41 bambini) e altre 15 persone. .  
   
   
BOLZANO, COMPOSTAGGIO E DISCARICA AD APPIANO: PROGETTI APPROVATI  
 
Bolzano, 25 settembre 2008 - La Conferenza provinciale dei servizi in materia ambientale ha approvato il 24 settembre, nella sua ultima seduta, due progetti riguardanti l´impianto di compostaggio e la discarica nel comune di Appiano. I progetti, presentati entrambi dal Comune di Appiano, riguardano l´ampliamento dell´impianto di compostaggio "Katzental" e gli interventi per la riduzione delle acque di percolati nella discarica "Katzental". L´impianto di compostaggio, costruito ad Appiano tra il 1996 e il 1997, serve anche i vicini comuni di Caldaro, Terlano e Andriano. La quantità attualmente lavorata ogni anno - 820 tonnellate di rifiuti biologici, destinati ad aumentare, e 1620 tonnellate di materiale - porta l´impianto al limite delle sue capacità. Il progetto di ampliamento, commissionato dal comune dopo contatti con l´Agenzia provinciale per la protezione dell´ambiente, prevede tra l´altro l´utilizzo di una parte del padiglione a nord come punto di raccolta dei rifiuti biologici, un adeguamento dell´accesso e dei collegamenti con l´impianto e una sua copertura nella parte centrale, che contribuirà a ridurre l´impatto olfattivo delle emissioni. A nord dell´attuale impianto verrà allacciata una superficie di circa 900 mq, verrà costruito un bacino di contenimento per l´acqua di scolo. Le misure previste comportano una spesa di circa 620mila €. "L´ampliamento dell´impianto di compostaggio di Appiano rappresenta, dopo la recente approvazione dell´impianto di biogas Tisner Aue di Lana, un ulteriore passo verso una ancora migliore gestione dei rifiuti in Alto Adige", sottolinea il presidente della Conferenza dei servizi Luigi Minach, che prevede di raggiungere nel 2008 una quota di raccolta differenziata pari al 55%, "una percentuale all´avanguardia in Europa. " Parere positivo anche per il progetto con le misure di riduzione delle acque di percolati nella discarica "Katzental" sempre ad Appiano, che si registrano nei casi di forti precipitazioni. Con interventi tecnici di consolidamento della superficie si punta ad evitare nuove infiltrazioni. Verrà installato anche un filtro bio per ridurre l´inquinamento dei gas aspirati nella discarica. Le misure approvate comportano un costo di 56mila €. .  
   
   
PIETRASANTA (LU): PRESTO UNA TASK FORCE ARPAT SPECIALIZZATA IN INCENERITORI  
 
Firenze, 25 settembre 2008 «Se dolo c’è stato, se effettivamente la magistratura accerterà che la gestione dell’inceneritore di Falascaia è stata fraudolenta, la Regione, la Provincia di Lucca ed i Comuni della Versilia si costituiranno parte civile». Lo ha detto l’assessore regionale all’ambiente, Anna Rita Bramerini, a margine della sua visita all’inceneritore di Falascaia a Pietrasanta (Lu). «Alla luce di quanto è successo – ha aggiunto l’assessore - stiamo definendo con Arpat ulteriori modalità di controllo, dotando l’Agenzia di una task force specializzata in inceneritori, con strumenti di monitoraggio di ultima generazione e un sistema centralizzato di gestione dei dati raccolti. Si tratterà di investimenti rilevanti, ma il tema è delicato e la popolazione ci chiede garanzie di tutela e trasparenza”. Grazie al sopralluogo, che è; stato effettuato ieri, l’assessore Bramerini, il presidente della Provincia di Lucca Stefano Baccelli, l’assessore provinciale all’ambiente Maura Cavallaro, il sindaco di Pietrasanta Massimo Mallegni, quello di Seravezza Ettore Neri, gli assessori all’ambiente di Viareggio e Massarosa, e i componenti della commissione speciale d’inchiesta della Provincia David Marcucci, Luisa Picchi e Marco Bonuccelli, insieme a tecnici di Regione ed Arpat, hanno potuto ispezionare tutti i locali dell’inceneritore al centro di una delicata inchiesta giudiziaria per sforamenti dei limiti di legge nelle emissioni tra il mese di giugno e luglio. «La visita è stata molto utile – ha detto l’assessore – e ci ha permesso di mettere meglio a fuoco la delicata situazione di Falascaia. Abbiamo inoltre avuto modo di ribadire la necessità di applicare in fretta e con zelo le Linee guida sugli impianti di incenerimento che la Regi! one ha approvato e che sono diventate operative da agosto. Si tratta di uno strumento importante, che fornisce nuove possibilità di controllo alle Province e ad Arpat, ed alle aziende modelli di gestione efficaci, mutuati dai migliori impianti italiani ed europei». Apprezzamento sulle Linee guida è stato espresso anche da Veolia, l’azienda che gestisce oggi l’impianto, che ha anche assicurato la massima disponibilità a collaborare con le istituzioni per quanto riguarda i controlli sulle emissioni e la trasparenza nella comunicazione dei risultati delle analisi. L’amministratore delegato del gruppo ha guidato la delegazione illustrando i primi interventi già effettuati sull’impianto ed ha presentato la ristrutturazione prevista dal nuovo gestore. .