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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Gennaio 2010
INTERNET: RADICALI, ESISTONO TRATTATIVE SEGRETE CONTRO LE LIBERTÀ IN RETE, IL GOVERNO ITALIANO RIFERISCA IN PARLAMENTO  
 
Roma, 18 gennaio 2010 – Di seguito una dichiarazione del segretario dell´associazione radicale Agorà Digitale Luca Nicotra e dei senatori radicali Marco Perduca e Donatella Poretti. È urgente denunciare l´esistenza di un tavolo segreto che coinvolge da più di un anno Unione Europea e diversi altri paesi tra cui Australia, Canada, Corea del Sud e Stati Uniti per raggiungere un nuovo accordo (Acta, Anti-counterfeiting Trade Agreement) sui diritti di proprietà intellettuale, e che, se non verrà fermato in tempo, rappresenterà con ogni probabilità un nuovo giro di vite per le libertà su Internet. Le indiscrezioni sui contenuti dell´accordo stanno sus! citando la preoccupazione delle associazioni a difesa dei consumatori e delle aziende tecnologiche per il potenziale impatto che l´accordo avrebbe sull´innovazione tecnologica e sui diritti degli utenti della Rete. Non solo ribadiamo la nostra contrarietà a questo nuovo tentativo di chiudere ulteriormente una già troppo restrittiva legislazione sul copyright, affidando ai service provider nuovi poteri di monitoraggio della Rete, ma riteniamo inaccettabile che dei dettagli di questo accordo non sia messa al corrente solo l´opinione pubblica, mentre con ogni probabilità sono le industrie interessate ai diritti di proprietà intellettuale a dettarne i contenuti. Abbiamo perciò depositato oggi ( 15 gennaio 2010) una interrogazione che chiede al Governo Italiano di indicare le misure che verranno prese affinché tutto ciò che riguarda lo sviluppo di Acta sia liberamente accessibile ai cittadini italiani, e, in secondo luogo, indichi la posizione dell´Italia su tale questione. .  
   
   
CONFINDUSTRIA ANIE (IMPRESE ELETTROTECNICHE ED ELETTRONICHE), CONFINDUSTRIA SERVIZI INNOVATIVI E TECNOLOGICI, ASSINFORM E ASSOTELECOMUNICAZIONI-ASSTEL CHIEDONO AL MINISTERO DEI BENI CULTURALI DI MODIFICARE IL DECRETO MINISTERIALE DEL 14 GENNAIO, CHE RIVEDE I COMPENSI PER LA COPIA PRIVATA IN ITALIA, UNICO ESEMPIO AL MONDO DI PENALIZZAZIONE DELL’INNOVAZIONE  
 
Roma 18 gennaio 2010 - I Presidenti di Confindustria Anie (imprese elettrotecniche ed elettroniche) Guidalberto Guidi, di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, Stefano Pileri, di Assinform, Paolo Angelucci e di Assotelecomunicazioni-asstel, Stefano Parisi, accolgono con sorpresa e chiedono al Ministero dei Beni Culturali di modificare il decreto ministeriale reso pubblico in data 14 gennaio dal Mibac, che rivede i compensi per la copia privata in Italia, ignorando completamente le raccomandazioni e le motivazione avanzate dall’industria. Il nuovo decreto stravolge il regime vigente relativo alle copie private di filmati, musica ed altri contenuti digitali, che il cittadino potrà fare, introducendo sostanzialmente una tassa il cui importo cresce proporzionalmente alla capacità di memoria degli apparecchi elettronici, che, com’è ben noto e grazie all’evoluzione tecnologica, è messa sul mercato dall’industria high tech a prezzi sempre più contenuti per capacità di memorizzazione sempre maggiori. Questo decreto, al contrario, introduce un meccanismo perverso che fa crescere la tassa in ragione delle performance dell’apparecchio e incide, in definitiva, esponenzialmente sui costi sostenuti dagli utilizzatori. E’, a quanto ci risulta, l’unico esempio al mondo di penalizzazione dell’innovazione!! Il consumatore è gravemente penalizzato dal nuovo metodo d’imposizione in quanto si vede costretto a pagare almeno tre balzelli (sui contenuti digitali acquistati, sull’apparecchio, sul supporto digitale), a prescindere dall’effettiva utilizzazione, che farà effettivamente degli apparecchi acquistati. Ulteriore penalizzazione introdotta dal decreto è la sua estensione a tecnologie (cellulari, Pc, decoder, game console) che non hanno come funzionalità principale la duplicazione di contenuti digitali. Il legislatore, nel giustificare tale estensione, si richiama alla situazione europea dove però 23 Paesi su 27 non prevedono alcun compenso sui telefoni cellulari mentre i Pc sono tassati in un solo Paese e nessuno tassa le game console. Particolarmente iniqua è la situazione che si viene a creare per i telefoni cellulari che nell’ipotesi di utilizzo per la fruizione di video e contenuti musicali prevedono già il pagamento di apposite licenze da parte dell’utente determinando quindi una doppia “tassazione”. Risulta infine inaccettabile - contrariamente al dettato della legge che prevede che i compensi siano applicati solo le copie private siano effettuate da persone fisiche - la scelta di non escludere a priori gli apparecchi e supporti per gli usi professionali delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni dall’ambito del decreto e di lasciare, viceversa, a Siae il compito di concludere di sua iniziativa eventuali accordi con le categorie interessate. .  
   
   
MILANO EFFICIENTE: CERTIFICATI ANAGRAFICI E DI STATO CIVILE DIRETTAMENTE DAL PROPRIO COMPUTER  
 
Milano, 18 gennaio 2010 - “Oggi Milano taglia un altro importante traguardo, quello dei certificati on-line. A dimostrazione che il Comune– ha sottolineato il Sindaco Letizia Moratti - ha fatto della semplificazione e dell’efficienza un obiettivo primario. Il centralino unico, gli sportelli di Milano Semplice, lo sportello amico e l’autocertificazione sono tutti esempi di quella tradizione di efficienza tipica della nostra città. Una tradizione che significa anche vicinanza e amicizia tra le istituzioni e i cittadini”. Il servizio presentato il 14 gennaio 2010 si inserisce nell’ambito del progetto denominato “La Pubblica Amministrazione va al cittadino”: grazie al nuovo sistema di gestione telematica delle richieste di certificazione anagrafica e di stato civile, i cittadini potranno ottenere documenti giuridicamente validi direttamente sul proprio personal computer. “La realizzazione di questa modalità innovativa – ha dichiarato l’assessore ai Servici civici e Semplificazione Stefano Pillitteri – costituisce un grande passo in avanti nella semplificazione dei rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione. Così com’è diventato normale acquistare un biglietto aereo o ferroviario o addirittura fare il check-in direttamente on line, per i milanesi, da oggi, può diventarlo l’ottenere il certificato di cui necessitano, senza dover fare un passo e senza nessuna attesa”. Da domani dunque l’utente, autenticandosi sul sito web del Comune di Milano, può richiedere certificati anagrafici e di stato civile via web. Un operatore virtuale verifica l’emettibilità del certificato, genera il certificato richiesto in formato Pdf firmato digitalmente dal Sindaco in qualità di Ufficiale di Anagrafe e lo invia automaticamente sul computer del richiedente. Il certificato può essere visualizzato, stampato e anche salvato sul personal computer. Il cittadino può inoltre chiedere che il certificato venga inviato a una casella di posta elettronica (anche non certificata). L’emissione è del tutto gratuita. Il certificato telematico, infatti, non è gravato da diritti di segreteria. La caratteristica saliente di questo nuovo servizio è l’apposizione sul certificato di un timbro digitale con tecnologia “2D Plus” (brevetto Secure Edge S. R. L. ), consistente in un codice a barre bidimensionale che riproduce il certificato stesso e la firma digitale che lo accompagna. L’apposizione del timbro digitale, che consente la verifica della veridicità del documento, supera il problema della stampa dei documenti che nascono informaticamente e attribuisce piena validità giuridica alla copia stampata del documento informatico. Nel caso in cui dovesse essere destinato ad un uso per cui è prescritta la marca da bollo, questa potrà essere acquistata presso qualsiasi rivenditore autorizzato. Questa innovativa soluzione è stata approvata dal Ministero dell’Interno – Direzione Centrale Servizi Demografici. Certificati emettibili on-line: stato di famiglia - residenza - cittadinanza - esistenza in vita - stato libero - contestuale (residenza, nascita, cittadinanza, stato libero, esistenza in vita) con stato di famiglia - contestuale (residenza, nascita, cittadinanza, stato libero, esistenza in vita) senza stato di famiglia - iscrizione residente all’estero - iscrizione residente all’estero con stato di famiglia - contestuale residente all’estero (residenza estero, nascita, cittadinanza, stato libero, esistenza in vita) con o senza stato di famiglia - godimento diritti politici - iscrizione alle liste elettorali - certificato di nascita - certificato di matrimonio - certificato di decesso. .  
   
   
LETTERA DI INTENTI TRA REGIONE MARCHE E OPERATORI PER RIDURRE IL DIGITAL DIVIDE.  
 
 Ancona, 18 Gennaio 2010 - ´Entro il 2012 il Piano Telematico Regionale sara` completato per un investimento totale di 45 milioni di euro, a cui vanno ad aggiungersi altri 28 milioni di euro gia` spesi per le infrastrutture nelle aree dell´entroterra´. Cosi` il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, alla firma del 14 gennaio nella sede istituzionale, della lettera di intenti con gli operatori di telecomunicazioni. Una firma importante che vede la Regione, pioniera in ambito nazionale, procedere con una progressiva e radicale riduzione del fenomeno del Digital Divide, ha ricordato l´assessore ai sistemi telematici ed informativi Gianluca Carrabs. ´La disponibilita` di infrastrutture a Larga banda, di tecnologie e servizi correlati ´ ha aggiunto Spacca ´ e` un fattore strategico per favorire la crescita economica della nostra regione tra le piu` manifatturiere e industriali d´Italia. Permette di sostenere ed incrementare il livello di competitivita` del sistema economico regionale, fatto da piccole e medie imprese, sul mercato globale e, allo stesso tempo, consente ai cittadini di conseguire quello che oggi puo` essere definito come un diritto di cittadinanza, sul quale costruire anche una maggior partecipazione democratica´. Sono stati gia` stati appaltati ´ ha specificato il presidente - lavori per circa 748 chilometri su tutto il territorio regionale per un importo di circa 35 milioni di euro. Da ottobre sono stati avviati 9 cantieri per un totale di 60 chilometri, nell´ultimo trimestre 2009, ed entro marzo 2010 verranno attivati altri 26 cantieri per circa 170 chilometri. Si tratta, secondo Carrabs, di ´un grande obiettivo portato a termine dalla Regione, grazie al quale possiamo vantare di passare dal `digital divide´ al `digital prosperity´, cosi` nelle case dei cittadini marchigiani si avranno servizi telematici innovativi e competitivi. E´ un accordo importante per le imprese e i cittadini che chiedono da tempo il riequilibrio territoriale, con stessi servizi su entroterra e costa. Questa sinergia creata con gli operatori e` fondamentale per essere di servizio ai cittadini´. L´accordo odierno e` finalizzato ad abilitare l´accesso a Larga banda ai servizi a favore dell´intero sistema socio-economico marchigiano: cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni. In particolare, mira a ridurre il Digital Divide aumentando progressivamente la disponibilita` delle diverse generazioni di servizi a Larga banda sul territorio marchigiano, utilizzando tutte le tecnologie disponibili. Da piani specifici di finanziamento (che incentivino la copertura delle aree in cui il mercato non intende effettuare investimenti autonomi), allo sviluppo di un piano di interventi condiviso per ottimizzare gli investimenti in opere civili realizzate, o da realizzare, dalla Regione e dalle Amministrazioni locali marchigiane. Fino ad acquisire, con continuita` e tempestivita`, i dati necessari per implementare la mappatura della disponibilita`, attuale e prospettica, di infrastrutture e servizi a Larga Banda. Gli Impegni Previsti Dall´intesa L´intesa prevede l´impegno della Regione a mettere a disposizione le infrastrutture di rete di sua proprieta` o in via di realizzazione nell´ambito dell´attuazione del Piano Telematico Regionale. Verra` pubblicato un bando di gara per l´assegnazione di incentivi finanziari per la copertura del territorio con le diverse generazioni di servizi a Larga Banda, impiegando le risorse finanziarie previste allo scopo dal Por Marche 2007 ´ 2013. Realizzera` iniziative per il coordinamento della domanda pubblica nelle aree interessate, allo scopo di incentivare una crescita della domanda volta a sostenere gli investimenti degli operatori di telecomunicazione; coinvolgera` gli altri interlocutori istituzionali. Gli operatori, da parte loro, si impegnano a condividere con la Regione Marche il piano di sviluppo 2009-2011 della copertura delle diverse generazioni di servizi broadband sul territorio regionale; evidenziare, relativamente alle proprie infrastrutture di rete, la presenza e la localizzazione sul territorio regionale di eventuali vincoli tecnici, che possono ridurre la disponibilita` delle diverse generazioni di servizi a Larga Banda; privilegiare l´uso delle infrastrutture della rete regionale nei piani di sviluppo della propria rete, per evitare duplicazioni di investimenti; porre in essere tutte le azioni per aumentare la disponibilita` delle diverse generazioni di servizi a Larga Banda, compatibilmente con le infrastrutture e con gli eventuali strumenti incentivanti che saranno messi a disposizione dalla Regione. Co-finanziare gli interventi per la copertura del territorio con le diverse generazioni di servizi a Larga Banda, nel caso di aggiudicazione del bando per l´assegnazione di incentivi finanziari che la Regione intende pubblicare. Gli Operatori Firmatari: Carlo Mannone (responsabile affari pubblici Tiscali) Giacomozzi Susanna (ad Wosnetwork) Gilberto Di Pietro (ad Retelit) Luca Ciolini (ad Milliway) Andrea Cortesi (direttore tecnico Interoute) Alfondo Patruno (ad Wavemax) Mario Mella (direttore tecnico Fastweb) Antonio Puce (amministratore unico Mobilway) Newtec Sas (rappresentante legale Paolo Todini) Vodafone: presente - firma in separata sede (motivi tecnici) Anove Action: presente - firma in separata sede (motivi tecnici) Aria: presente - firma in separata sede (motivi tecnici) Telecom: intesa gia` sottoscritta . .  
   
   
L´ALTA TECNOLOGIA IN TOSCANA  
 
 Firenze, 18 gennaio 2010 - A margine della presentazione del Primo Rapporto 2009 sull´Alta Tecnologia in Toscana, condotto da Unioncamere Toscana e dalla Scuola Superiore Sant´anna di Pisa, nell´ambito della realizzazione dell´Osservatorio sulle imprese higt-tech della Toscana, Pierfrancesco pacini, Presidente di Unioncamere Toscana, ha così commentato. "La convenzione con la Scuola Superiore Sant´anna per la realizzazione dell´Osservatorio nasce dall´esigenza di valutare le reali dimensioni del fenomeno high-tech in Toscana: indagando l´attività tecnologica delle singole imprese in termini di tipologia di prodotto e intensità di ricerca e innovazione, dsponiamo infatti di informazioni aggiornate e complete che vanno ben oltre le consuete statistiche settoriali, sulle quali intendiamo impostare azioni di politica industriale, marketing territoriale ed internazionalizzazione. Le nostre attività di studio su innovazione e trasferimento tecnologico in Toscana si completano dunque dopo le indagini già svolte sui settori della ricerca pubblica e sui centri di trasferimento tecnologico con l´avvio del censimento dell´alta tecnologia in Toscana: il progressivo ampliamento della banca dati delle imprese high tech della Toscana è lo strumento che ci consentirà di pianificare interventi in grado di innescare meccanismi di collaborazione concreta tra imprese e tra imprese e i centri di ricerca. Vorremmo sfatare il mito che le nostre imprese non investono in ricerca e sviluppo e non fatto quindi innovazione tecnologica. Crediamo viceversa che le imprese ad alta tecnologia siano lo stimolo più forte per la crescita economica ed occupazionale del nostro sistema produttivo. " .  
   
   
BOLZANO, INNOVAZIONE E PARCO TECNOLOGICO: RICETTA VINCENTE CONTRO LA CRISI  
 
Bolzano, 18 gennaio 2010 - In relazione ad alcune perplessità espresse dal Presidente di Assoimprenditori Christof Oberrauch sull’investimento che la Provincia sta facendo sul parco tecnologico, l’assessore Barbara Repetto precisa che “La crisi che ha colpito il mondo nel 2009 ha spinto numerose imprese altoatesine a cercare delle risposte concrete nell’innovazione, rivolgendosi in particolare al Tis innovation park. I servizi offerti alle imprese nel 2009 da parte del Tis sono quasi raddoppiati nell’anno della crisi e nel 2010 è previsto che triplichino rispetto al 2008. ” Il Tis innovation park ha fornito servizi di trasferimento tecnologico, ha trovato i partner tecnologici giusti ed ha sviluppato progetti partendo dall’idea fino ad arrivare alla realizzazione concreta della stessa in progetti che sono durati più mesi. La crisi ha stimolato le imprese a collaborare per migliorare e i tavoli di lavoro del Tis, organizzati su diverse tematiche, proposte dalle imprese stesse, sono aumentati dai 20 del 2008 ai 35 del 2009, e per il 2010 le tematiche che verranno affrontate in tavoli di lavoro saranno 50. Tale volontà e forza di innovare dipende dalle imprese stesse: «Il Tis innovation park esiste soprattutto per quelle imprese che non hanno la forza di investire almeno il 3% del fatturato in innovazione» prosegue l’assessore Barbara Repetto competente per l’innovazione. «In Alto Adige ci sono tantissime microimprese che hanno le potenzialità per crescere, ma che non hanno a disposizione tempo o persone o soldi». Queste imprese si rivolgono al Tis per un sostegno qualificato, ed il compito del Tis è di rispondere con proposte concrete e realizzabili in breve tempo. La collaborazione con enti come Eurac, Laimburg, Università, Eos, Bls e Smg è una delle colonne portanti del lavoro del parco tecnologico altoatesino: tale collaborazione si esplicita in progetti nel settore delle energie rinnovabili, degli alimentari e del wellness, dell’edilizia, del legno, delle tecnologie sportive alpine e della sicurezza alpina. .  
   
   
TRENTO: IL MONITORAGGIO PER I CAMPI ELETTROMAGNETICI  
 
Trento, 18 gennaio 2010 - È stato presentato il 15 gennaio il monitoraggio dei campi elettromagnetici a radiofrequenza che, nelle prossime settimane, il Settore laboratorio e controlli di Appa (Agenzia Provinciale per la Protezione dell´Ambiente) effettuerà nel territorio del Comune di Riva del Garda. Alla conferenza hanno partecipato Paolo Matteotti, assessore all´ambiente e alle opere pubbliche del Comune di Riva del Garda, Michele Lorenzin, responsabile Settore laboratorio e controlli di Appa, Stefano Trolla, ispettore ambientale di Appa, e Massimo Stefano, responsabile del coordinamento controlli ambientali di Appa. In apertura, l´assessore Matteotti ha ripercorso le iniziative in atto per la tutela della salute pubblica sul territorio comunale, intraprese grazie all´apporto fondamentale di Appa: «In questi anni siamo stati molto attenti e precisi al controllo del territorio, non solo degli inquinamenti visibili, ma anche di quelli non visibili, tra cui il cosiddetto elettrosmog. Lo scorso anno abbiamo effettuato le misurazioni del radon, di recente si è concluso, con esiti del tutto positivi, il monitoraggio dell´aria nella frazione di Sant´alessandro e adesso partirà una nuova campagna preventiva per controllare le emissioni elettromagnetiche sul nostro territorio. In questo senso vale la pena di ricordare che nel 2005 il Consiglio comunale rivano ha definito il piano di localizzazione dei siti per la telefonia, aggiornato successivamente nel febbraio del 2007. Questo piano individua nove siti dove collocare gli impianti fissi per la telecomunicazione e, mentre i siti vengono via via infrastrutturati, i gestori si stanno adeguando e stanno spostando i propri impianti nelle zone autorizzate, dove in alcuni casi avevano già collocato antenne provvisorie». Nel dettaglio, attualmente gli impianti in funzione e autorizzati secondo il regolamento sono il monte Brione, il cimitero del Grez (l´impianto provvisorio verrà sostituito a breve da quello definitivo), il Crm (dove il Comune ha ultimato il traliccio portante) e la centrale idroelettrica Enel del Ponale. Gli ulteriori cinque impianti, che entreranno in funzione a seconda delle esigenze della rete, sono: in località monte Englo; presso il campo sportivo della Benacense, la cui costruzione, sollecitata in più riprese dagli amministratori, è a cura dei gestori telefonici che dovranno, altresì, modificare o spostare i loro impianti, compreso quello di viale Roma; presso il cimitero di Varone; vicino al campo sportivo della frazione di Campi; in località Fangolino. A breve partirà l´attività di monitoraggio di Appa che ha individuato, quali siti sensibili: piazza Catena (dove sono già partiti i primi rilievi), viale Roma, via delle Ginestre, viale Rovereto e il monte Brione, una delle zone più delicate sul territorio comunale. Un´attenzione speciale è, dunque, dedicata, alle zone frequentate dai bambini: «In questo senso va detto che il Comune di Riva del Garda già da alcuni anni effettua controlli sull´elettrosmog nella zona dell´asilo comunale e in altri luoghi, ma sono controlli a livello strada, mentre Appa effettuerà il suo monitoraggio a livello del ricettore maggiormente sensibile». Come illustrato dal dottor Lorenzin, le attività di vigilanza e controllo sul territorio al fine di assicurare la tutela della salute della popolazione dalle radiazioni non ionizzanti (ovvero l´inquinamento da elettrosmog) rientrano fra le competenze dell’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente. Il forte aumento delle richieste di servizi avanzati di terza generazione da parte dell’utenza di telefonia mobile spinge i gestori delle reti di telecomunicazione ad un continuo potenziamento degli impianti installati sul territorio provinciale. La crescente diffusione di impianti ripetitori determina quindi, nella popolazione, l’esigenza di una verifica delle prescrizioni normative. Riva del Garda sarà il primo Comune del trentino ad essere sottoposto a questa attività di controllo, che via via si estenderà agli altri centri importanti, a partire da Rovereto e Trento, del territorio provinciale. Secondo le indicazioni dell´ispettore Trolla, l’attività di controllo sarà estesa a tutte le sorgenti di campi elettromagnetici attive presenti nell’area di osservazione e operanti nell´intervallo di frequenza compreso tra 100 kHz e 3 Ghz. Già individuate le zone dove effettuare le misure, grazie all´apporto dell´amministrazione comunale, si è ora passati alla richiesta ai privati per installare la strumentazione per il monitoraggio di medio periodo del campo elettromagnetico a radiofrequenza a banda larga. Le centraline mobili saranno collocate nei punti individuati secondo criteri di priorità (emissioni degli impianti e presenza di abitazioni), il monitoraggio verrà esteso per un periodo temporale di almeno 30 giorni. L’ultima fase operativa si concretizzerà, infine, nell’esecuzione, durante il periodo di monitoraggio, di misurazioni di breve periodo fino a 24 ore attraverso rilievi a banda larga e analisi di spettro, finalizzate all’accertamento della fonte delle emissioni. Nel caso vi siano dei gestori che non rispettino i limiti di esposizione e i limiti di attenzione stabiliti dalla normativa nazionale nel D. P. C. M. 8 luglio 2003, verranno avviate le procedure per la riduzione alla conformità e, accertati i responsabili, verranno diffidati tramite denuncia all´autorità giudiziaria. .  
   
   
TELECOM ITALIA: RICORSO CONTRO ANTITRUST ARGENTINA  
 
Milano, 18 gennaio 2010 - Telecom Italia comunica di aver proceduto all’impugnazione del provvedimento (Risoluzione n. 1/2010 della Comisión Nacional de Defensa de la Competencia) con cui l’autorità antitrust argentina pretende di stabilire tempi e modalità del disinvestimento della partecipazione e dei diritti appartenenti al Gruppo Telecom Italia in Sofora S. A. (controllante Telecom Argentina S. A. ). “Siamo impegnati a tutelare - ha commentato Franco Bernabè, amministratore delegato del Gruppo Telecom Italia – gli interessi del Gruppo e di tutti i suoi Azionisti in ogni sede e con ogni mezzo, e il nuovo ricorso che abbiamo presentato lo testimonia una volta di più. In Argentina si sta perpetuando sotto gli occhi di tutti un’evidente violazione del diritto e un danno al patrimonio di un Gruppo italiano che opera con successo in quel Paese da 15 anni”. Il provvedimento impugnato dà seguito alla Risoluzione n. 483/2009 della Secreteria de Comercio Interior argentina (anch’essa già a suo tempo impugnata), che ha subordinato l’approvazione dell’operazione di acquisto di Olimpia S. P. A. Da parte di Telco S. P. A. (la c. D. Operazione Telco) al disinvestimento integrale della partecipazione diretta e indiretta detenuta da Telecom Italia in Sofora. Telecom Italia osserva che le due misure, pur affermando di trovare il loro fondamento in violazioni di legge imputate alle parti dell’Operazione Telco (Pirelli & C. S. P. A. E Sintonia S. A. Quali venditori di Olimpia S. P. A. ; Assicurazioni Generali S. P. A. , Intesa Sanpaolo S. P. A. , Mediobanca S. P. A. , Telefónica S. A. E la stessa Sintonia S. A. Quali acquirenti di Olimpia tramite Telco), incidono in realtà anche e soprattutto sul Gruppo Telecom Italia, attuale e legittimo proprietario delle partecipazioni e delle opzioni di cui è pretesa la dismissione e che peraltro, paradossalmente, è estraneo alle violazioni imputate alle parti dell’Operazione Telco; è estraneo e non ha partecipato ai procedimenti che hanno portato ai provvedimenti impugnati. Telecom Italia considera illegittima e iniqua ogni decisione finora assunta dalle autorità argentine finalizzata al disinvestimento dei suoi asset ed ha pertanto proposto istanza per la dichiarazione della nullità della Risoluzione e degli atti amministrativi connessi, previa loro sospensione. .  
   
   
TELECOM ITALIA: APPEAL AGAINST ARGENTINE COMPETITION AUTHORITY  
 
Milan, 18 January 2010 - Telecom Italia wishes to announce that the company lodged an appeal against the measure (Resolution no. 1/2010, issued by the Comisión Nacional de Defensa de la Competencia) in which the Argentine competition authority claims to set deadlines and conditions for divestment of the Telecom Italia Group’s equity interests and rights in Telecom Argentina S. A. Parent company Sofora S. A. “We are committed to protecting the interests of the Group and all its shareholders in every place with every means, and the new appeal that we presented proves this once again”, said Franco Bernabè, Ceo of the Telecom Italia Group. “In Argentina is taking place a clear violation of rights and damage to the legacy of an Italian Group which has operated successfully in the country for 15 years”. The measure against which Telecom Italia is appealing was promulgated subsequent to Resolution no. 483/2009, issued by the Argentine Secreteria de Comercio Interior (against which the company also appealed). This Resolution made approval of Telco S. P. A. ’s acquisition of Olimpia S. P. A. (referred to as the Telco transaction) dependent upon the full divestment of Telecom Italia’s directly- and indirectly-held stake in Sofora. Telecom Italia is keen to point out that despite claiming to be based on breaches of law ascribed to the parties involved in the Telco transaction (Pirelli & C. S. P. A. And Sintonia S. A. As the sellers of Olimpia S. P. A. ; Assicurazioni Generali S. P. A. , Intesa Sanpaolo S. P. A. , Mediobanca S. P. A. , Telefónica S. A. And Sintonia S. A. As purchasers of Olimpia via Telco), both of these measures in actual fact principally impact the Telecom Italia Group, which is the current legitimate owner of the equity interests and rights whose divestment is being sought. Paradoxically, the company is: unconnected with the breaches allegedly committed by the parties involved in the Telco transaction; unconnected with and did not take part in the proceedings that led to the rulings against which it is appealing. It is Telecom Italia’s conviction that each and every ruling reached thus far by the Argentine authorities concerning the divestment of its assets is illegitimate and unjust. The company has consequently filed a petition for the Resolution and all associated administrative measures to be suspended and declared null and void. .  
   
   
AGILE ´ EUTELIA, PROSEGUE L´IMPEGNO DELLA REGIONE MARCHE  
 
 Ancona, 18 Gennaio 2010 - Continua l´impegno della Regione Marche per fronteggiare la difficile situazione in cui si trovano i lavoratori della Agile ´ Eutelia. L´assessore al Lavoro Fabio Badiali, e l´assessore al Lavoro della Regione Toscana, Gianfranco Simoncini, hanno concordato l´invio di una nota ai custodi giudiziali dell´azienda, sollecitando un incontro immediato. L´iniziativa congiunta arriva a stretto giro, dopo la recente nomina dei custodi, da parte del Tribunale di Roma, avvenuta lo scorso 23 dicembre. La richiesta di incontro e` finalizzata a valutare tutte le possibili soluzioni che possano alleviare le difficolta` dei lavoratori, da circa sei mesi senza stipendio. In attesa di una definitiva soluzione dell´intera vicenda, la Regione e` impegnata a verificare anche soluzioni transitorie che vadano incontro alle esigenze dei lavoratori. Si tratta di una situazione piu` unica che rara, dal momento che i lavoratori coinvolti figurano formalmente in forza all´azienda, ma di fatto si trovano senza lavoro e senza emolumenti. Senza, inoltre, che via sia la possibilita` di attivare la cassa integrazione, visto che l´iniziativa spetterebbe all´azienda stessa, ma questa non avvia le procedure previste per l´attivazione dell´ammortizzatore sociale. Badiali aveva gia` incontrato lo scorso novembre lavoratori e sindacato, mentre a inizio dicembre, nell´ambito della Conferenza delle Regioni e delle province autonome e` emersa, la necessita` di un intervento delle Regioni a supporto dei lavoratori dell´azienda. Dodici le realta` interessate (Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Veneto). Una vicenda, quella dell´Eutelia, che nei mesi scorsi e` stata al centro delle cronache nazionali, a seguito dell´irruzione nello stabilimento romano occupato dai lavoratori, da parte di finti poliziotti che hanno intimato loro di sgomberare. .  
   
   
EUTELIA-AGILE.LOSAPPIO LETTA RISPONDE MA NON MANTIENE GLI IMPEGNI  
 
 Bari, 18 gennaio 2010 - Di seguito, una dichiarazione dell’assessore al Lavoro, Michele Losappio sulla risposta del sottosegretario Letta in merito alla vertenza Eutelia-agile: “Il sottosegretario Gianni Letta ha scritto alla Regione dichiarando la volontà della Presidenza del Consiglio di “seguire con particolare attenzione le vicende relative alla Società Agile per le possibili gravi ripercussioni occupazionali”. “Nella stessa missiva che costituisce risposta alla formale richiesta del Presidente Vendola di un intervento risolutivo da parte del Governo il sottosegretario ribadisce “l’impegno affinché le Amministrazioni confermino gli impegni assunti con il gruppo” . “Si parla delle commesse che Agile, poi Omega, ha ricevuto da importanti Amministrazioni pubbliche, la cui prosecuzione costituisce condizione indispensabile per la sopravivenza della società ed il mantenimento dei livelli occupazionali. “Purtroppo questa dichiarazione di buona volontà del Governo è stata smentita dai fatti. “Fra gli Enti e le Amministrazioni che hanno già disdettato le commesse ci sono infatti realtà significativamente importanti nel rapporto con lo Stato come la Rai e le Poste. E’ inoltre a forte rischio la stessa commessa con la Camera dei Deputati. “Come si vede non emerge un’iniziative concreta della Presidenza del Consiglio finalizzata a modificare la situazione, per cui la missiva del Sottosegretario si dichiara solo come atto di cortesia istituzionale. “Ma i dipendenti di Eutelia-agile si aspettano ben altro. ” .  
   
   
F.P.: REGIONE PUGLIA ANNULLA E RICONVOCA PROVA D’ESAME FINALE DEI CORSI HELP DESK DEL KEIFORM DI TARANTO  
 
Bari, 18 gennaio 2010 - Gli Uffici dell’assessorato alla fp hanno annullato la prova finale dei corsi Help Desk Specialist organizzati dal Centro Keiform di Taranto. La decisione è stata assunta in base all’esame della documentazione presentata dal Centro alla Regione, documentazione che evidenzia la richiesta di requisiti di accesso estranei al profilo dei corsi finanziati dalla Regione, l’alta percentuale di assenti alla prova, le incongruenze nelle procedure di convocazione della stessa. La Regione ha provveduto anche a indire la nuova prova d’esami al fine di garantire agli aventi diritto la possibilità di conseguire la qualifica prevista. In tal senso verrà nominata una nuova commissione. L’intervento della Regione, sollecitato anche dalle proteste di diversi frequentanti, punta a ristabilire condizioni di tranquillità in un processo formativo finanziato con i fondi europei e finalizzato a garantire l’occupazione di una parte dei qualificati, condizione questa indicata nel bando. Tale quota, come si può intuire, è relazionata al numero degli allievi che hanno superato la prova finale ai quali deve essere garantita la possibilità di un esame sereno e non viziato da barriere, ostacoli e sotterfugi. .  
   
   
PROGETTO TRIO: FA UN SALTO DI QUALITÀ E RILASCIA CERTIFICAZIONI IN TOSCANA SONO 160MILA GLI UTENTI «SUI BANCHI» DELLA FORMAZIONE WEB  
 
Firenze, 18 gennaio 2010 - Trio, il sistema di web learning della Regione Toscana, fa un salto di qualità: ai servizi di formazione aggiunge la possibilità di acquisire competenze con tanto di certificazioni. La novità è stata presentata il 15 gennaio nell´ambito del convegno «Il nuovo Trio per la Toscana di domani» svoltosi a Palazzo dei Congressi di Firenze dall´assessore regionale Gianfranco Simoncini. «Trio – ha dichiarato Simoncini - continua la sua evoluzione. Adesso che è affermato e consolidato come strumento essenziale per realizzare percorsi di apprendimento, diventa parte integrante del sistema della formazione. Grazie alla nuova offerta di competenze certificabili infatti, sarà possibile migliorare l´incrocio tra domanda e offerta di lavoro. E in questo momento di crisi in cui sono messi in campo tanti interventi a sostegno delle impres e e del loro sviluppo, investimenti sul capitale umano sono fondamentali". La crescita di Trio non si ferma qui. Nel 2009/2011 ai corsi si aggiungono collane didattiche e percorsi formativi, la messa a disposizione di una nuova piattaforma di e-Learning, di tipo Open Source, per favorire scambi e riuso di contenuti didattici, servizi di orientamento e tutoraggio per supportare e accompagnare gli utenti durante l´esperienza formativa e infine servizi innovativi, secondo la logica del Web 2. 0, per sostenere l´apprendimento informale e agevolare la valorizzazione delle attività formative effettuate. Il successo ottenuto da Trio finora è suffragato dai numeri. Al 31 dicembre del 2009 i soggetti iscritti erano complessivamente 159. 670 di cui 60. 824 attivi. Questi ultimi sono in prevalenza occupati e donne con titolo di studio di scuola superiore; il 47,8% appartiene alla categoria "impiegato o intermedio - lavoro dipendente", il 40 ,1% ha un diploma di maturità e un diploma di scuola superiore, il 57,4% proviene dalla Toscana, con prevalenza della provincia di Firenze, il 31,6% ha un´età compresa tra i 18 e i 32 anni. Fra gennaio e dicembre 2009 si sono registrate 522. 677 ore di formazione effettivamente erogate a favore di utenti che poi arrivano al test finale. In media ogni mese si sono svolte 43. 556 ore. Soddisfacenti anche le risposte di gradimento degli utenti: il 95,1% degli utenti giudica positivo il Progettotrio nel suo complesso; stessa percentuale quella di coloro che giudicano positivo il contenuto dei corsi, il 93,2% degli utenti ha intenzione, in futuro, di frequentare altri corsi Trio. La scelta è ampia. Ad oggi sono disponibili in totale 1. 534 prodotti formativi a catalogo tra moduli on-line e e-book. Attualmente Trio offre servizi come: Erogazione di moduli formativi, Tutoraggio di orientamento, Tutoraggio di contenuto, Partecipazione a Forum tematici e Rilascio di attestati di frequenza. .  
   
   
CALABRIA: PUBBLICATA LA GRADUATORIA DEL BANDO TEACHER CARD: OLTRE TREMILA GLI INSEGNANTI BENEFICIARI  
 
Reggio Calabria, 18 gennaio 2010 - Sono più di 3. 200 gli insegnanti calabresi che beneficeranno della “teacher card”, il voucher di 1. 500 euro per l’aggiornamento e la formazione dei docenti della scuola statale calabrese primaria e secondaria, concesso dalla Regione Calabria a seguito del bando indetto dall’assessorato all’Istruzione, alta formazione e ricerca, con una dotazione di risorse pari a 4 milioni e mezzo di euro. La graduatoria dei docenti beneficiari della teacher card è in pubblicazione da oggi sul sito della Regione Calabria ed è consultabile all’indirizzo www. Regione. Calabria. It/istruzione. “Dopo i 27 mila buoni premio erogati agli studenti meritevoli – ha affermato il vicepresidente della Giunta regionale Domenico Cersosimo - abbiamo ritenuto giusto premiare ed incentivare un’altra componente fondamentale della comunità scolastica: i professori più meritevoli delle nostre scuole, quelli che si sono distinti per un’assidua presenza nelle aule e che hanno presentato un programma di autoapprendimento individuale capace di avere dei riflessi positivi per la crescita di una istituzione scolastica sempre più di qualit”. “La ‘teacher card’ – ha detto ancora Cersosimo – è lo strumento per far compiere un salto in avanti alla conoscenza ed alle competenze all’interno della scuola calabrese. Con il voucher di 1. 500 euro, i docenti beneficiari potranno migliorare le proprie conoscenze informatiche, grazie all’acquisto di hardware e software specifici finalizzati ad elevare la qualità della didattica, potranno aggiornare e qualificare le loro competenze professionali attraverso l’iscrizione a corsi intensivi di studio e di qualificazione, perfezionare ulteriormente il loro back-ground con l’acquisto di libri e testi di natura didattico-scientifica e di altre pubblicazioni, riferite alle materie di insegnamento, utili al loro aggiornamento”. La “teacher card” ha avuto un impatto molto diffuso se si considera che cinquemila sono state le domande pervenute, circa un migliaio le scuole coinvolte, tra primarie e secondarie, e 3223 quelle finanziate, pari a circa il 20% del bacino dei docenti provvisti dei requisiti prescritti dal bando. Altre domande, circa 500, sono state ammesse, ma non finanziate per esaurimento delle risorse attualmente disponibili. “A questo proposito – ha affermato il vicepresidente - la Regione Calabria sta valutando di incrementare la dotazione finanziaria iniziale, in conformità con quanto previsto, per allargare lo spettro dei beneficiari. Perché siamo convinti ha affermato infine Cersosimo - che la ‘teacher card’ – oltre ad essere un segno di attenzione e di fiducia verso una delle categorie della scuola, quella dei docenti, che può dare un contributo importante e decisivo ai processi di sviluppo delle dinamiche del mondo educativo e formativo, potrà avere dei riverberi importanti anche sugli altri colleghi dei docenti meritevoli, al fine di favorire una crescita complessiva di tutto il sistema dell’istruzione calabrese”. .  
   
   
IL PRESIDENTE DEL CENSIS GIUSEPPE DE RITA ALLA VI CONFERENZA ROMAGNOSI 21 GENNAIO UNIVERSITÀ DI PAVIA  
 
Pavia, 18 gennaio 2010 - Il Presidente del Censis Giuseppe De Rita terrà la Vi Conferenza Romagnosi, in programma giovedì 21 gennaio (ore 15. 00) presso l´Aula Foscolo dell´Università. La Conferenza del Presidente De Rita verterà sul tema "Sviluppo del Paese e messa a sistema delle diversità territoriali" e sarà seguita da un´intervista condotta da Gianfranco Fabi, direttore di Radio24-il Sole 24 ore. Giuseppe De Rita, laureato in giurisprudenza nel 1954, è stato funzionario Svimez (Associazione per lo Sviluppo del Mezzogiorno) dal 1955 al 1963, poi responsabile della sezione sociologica della Svimez dal 1958 al 1963. Dal 1964 al 1974 è stato Consigliere delegato del Censis (Centro Studi Investimenti Sociali). Dal 1974 al 2007 è stato Segretario Generale della Fondazione Censis, della quale, dal 2007 è Presidente. E’ inoltre stato presidente del Consiglio Nazionale dell´Economia e del Lavoro (Cnel) dal maggio 1989 al maggio 2000 e presidente della casa editrice Le Monnier dal 1995. Giuseppe De Rita svolge una intensa attività pubblicistica oltre ad essere relatore ai più importanti convegni e dibattiti che riguardano le condizioni e le linee di sviluppo della società italiana. La Fondazione Romagnosi dal 2003 - anno della sua istituzione - si occupa di diffondere e promuovere una cultura innovativa del governo locale e della sua amministrazione. A questo scopo, con il supporto degli Enti Fondatori (Università, Comune e Provincia di Pavia) e dei Partecipanti Istituzionali (Comune di Vigevano, Voghera e Cgil Lombardia) organizza attività formative e di dibattito su temi di interesse per gli enti locali. La Conferenza Romagnosi rappresenta l´appuntamento annuale di maggior importanza, cui vengono invitati autorevoli studiosi e importanti personalità istituzionali. Negli anni precedenti i relatori sono stati Francesco Pizzetti, Presidente dell´Autorità Garante per la protezione dei dati personali (2007); Danuta Huebner, Commissario europeo per la politica regionale (2006); Francesco Staderini, Presidente della Corte dei Conti (2005) e Franco Bassanini, Senatore (2004). .  
   
   
FORMAZIONE FVG: CONTRIBUTI PER MASTER E SCUOLE SPECIALIZZAZIONE  
 
Trieste, 18 gennaio 2010 - Sono stati approvati il 14 gennaio dalla Giunta regionale due avvisi, afferenti al Programma operativo cofinanziato dal Fondo sociale europeo, per diffondere l´accesso ai percorsi di alta formazione post lauream. Il primo avviso, approvato su proposta dell´assessore regionale all´Istruzione e Formazione, Roberto Molinaro, di concerto con l´assessore all´Università e Ricerca, Alessia Rosolen, incentiva la frequentazione di master post laurea di primo e secondo livello attraverso lo strumento del voucher formativo, ossia il buono che abbatte la quota di iscrizione richiesta per accedere al corso. I master individuati per l´anno accademico 2009/2010 sono quelli approvati dalle Università di Udine e Trieste e dalla Sissa di Trieste, oltre a tutti quelli accreditati da Asfor e realizzati sul territorio del Friuli Venezia Giulia. La copertura finanziaria è complessivamente di 500 mila euro. Il secondo avviso, finanziato con altrettanti 500 mila euro, riguarda il sostegno alla partecipazione alle scuole di specializzazione post lauream dei due atenei di Udine e Trieste, nonché dei Conservatori di musica e degli istituti musicali pareggiati (limitatamente ai corsi biennali di formazione dei docenti di strumento musicale per la classe di concorso A77) e delle scuole di specializzazione interateneo cui partecipino le università regionali, ad esclusione di quelle afferenti alla professione medica. .  
   
   
A SCUOLA DI RICERCA 2010: RITORNA L’APPUNTAMENTO CON IL MONDO DELLE SCIENZE AL VIA LA QUARTA EDIZIONE DI “A SCUOLA DI RICERCA”, IL PROGETTO REALIZZATO DALL’ARTI IN COLLABORAZIONE CON L’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER AVVICINARE I GIOVANI STUDENTI PUGLIESI AL MONDO DELLA RICERCA.  
 
Bari, 18 gennaio 2010 - E’ un calendario fitto di incontri sui temi più disparati del mondo della ricerca, quello che animerà la quarta edizione di A Scuola di Ricerca, l’iniziativa promossa e organizzata come di consueto dall’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale. Dall’open source, alle biotecnologie, dalla genomica allo studio dei cambiamenti climatici e delle fonti energetiche rinnovabili, dalla storia dell’architettura del ‘900 pugliese all’evoluzione delle forme di pensiero della filosofia contemporanea: sono queste alcune delle tematiche che verranno discusse durante gli incontri pensati e destinati principalmente ad un pubblico di giovani. Dopo i positivi riscontri registrati nelle passate edizioni, anche quest’anno l’iniziativa viene proposta con l’obiettivo di invogliare gli studenti delle scuole medie superiori ad avvicinarsi al mondo della ricerca, individuando gli strumenti migliori per facilitare il dialogo tra scienza e società: un’iniziativa che si pone nel solco di nuovi percorsi di politica regionale per stimolare l’apprendimento attraverso l’esperienza. Il progetto, che si articola in una serie di incontri della durata di un´ora, vedrà docenti e ricercatori delle università e dei centri di ricerca pugliesi interagire con gli studenti degli ultimi anni delle scuole secondarie della regione e illustrare il valore "sociale" della ricerca e le possibili prospettive lavorative; il tutto, secondo un approccio partecipativo, che susciti interrogativi e muova curiosità. Anche questa edizione sarà arricchirà dalla partecipazione dei ricercatori aderenti alla Rete dei Talenti, l’iniziativa realizzata dall’Agenzia nel 2006 per connettere tra loro e con la terra d’origine le “eminenze grigie” pugliesi (scienziati, ricercatori, accademici e manager) che vivono e lavorano fuori regione o all’estero. Novità di quest’anno è la partecipazione del progetto alla mostra “Darwin 1809-2009”, allestita presso il Castello Svevo di Bari e aperta al pubblico sino al 15 febbraio 2010, per l’affinità tra le tematiche dibattute nel corso della mostra (evoluzionismo, tutela della biodiversità e scienze della vita) e i temi che verranno discussi con le scolaresche. Il primo degli incontri previsto presso il Castello Svevo avrà luogo sabato 16 gennaio e verterà sull’osservazione microscopica di microrganismi. Il calendario completo degli incontri che si svolgeranno nell’ambito della mostra Darwin, l’elenco dei relatori che hanno sinora aderito al progetto e gli argomenti che verranno discussi durante ciascun incontro sono consultabili sul portale dell’Agenzia all’indirizzo www. Arti. Puglia. It .  
   
   
NEL TRENTINO IL TASSO PIÙ BASSO DI ABBANDONI SCOLASTICI  
 
 Trento, 18 gennaio 2010 - “I dati Istat sugli abbandoni scolastici ci rassicurano sulla tenuta della qualità della nostra scuola e sulla priorità dell’impegno del governo provinciale nel settore dell’istruzione e della formazione finalizzato a non perdere nemmeno un ragazzo per strada e, contestualmente, ad offrire a tutti l’opportunità di sviluppare al meglio i propri talenti”. Con queste parole il Presidente Lorenzo Dellai ha commentato gli ultima dati Istat sugli abbandoni scolastici, così come hanno fatto l’Assessore all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, ed il Presidente dell’Agenzia del lavoro, Michele Colasanto. In relazione all’articolo apparso oggi sul quotidiano L’adige, relativo agli abbandoni scolastici, il Servizio Statistica della Provincia autonoma di Trento precisa alcuni aspetti che aiutano ad interpretare correttamente gli indicatori diffusi dall’Istat. La fonte dei dati è rappresentata dall’indagine campionaria sulle Forze di lavoro. Attraverso tale indagine vengono raccolte numerose informazioni di carattere sociale ed occupazionale relative a tutta la popolazione residente. Tra le altre informazioni viene anche rilevato il titolo di studio più elevato conseguito dalla persona intervistata. L’indicatore presentato non riguarda, pertanto, le persone che, iscritte ad un corso della scuola secondaria superiore l’anno successivo hanno abbandonato gli studi, ma coloro che, in età 18 – 24 anni, hanno al più la licenza media e non frequentano altri corsi scolastici o attività formative superiori ai 2 anni. Il dato è riferito a tutti i residenti, compresi quelli con cittadinanza straniera, che non hanno proseguito gli studi oltre la terza media. L’indicatore commentato nell’articolo sul quotidiano locale di oggi rappresenta il livello di istruzione della popolazione residente e non la partecipazione dei giovani al sistema scolastico. Il dato si spiega con il significativo incremento tra il 2007 e il 2008 (+34%) della componente giovane straniera (tra 18-24 anni) che ha dichiarato di possedere un basso titolo di studio (37%). La percentuale di cittadini italiani, residenti in Trentino, nella stessa fascia di età con analogo titolo di studio, è invece pari al 9%. È bene ricordare che in Trentino il tasso di partecipazione all’istruzione post-obbligatoria (iscritti alle scuole medie superiori, compresi quelli alla formazione professionale, su popolazione 14-18 anni) interessa la totalità dei giovani residenti. Al di là delle necessarie precisazioni per una corretta lettura dei dati, “anche dal Rapporto Istat – ha dichiarato l’Assessore Dalmaso – viene la conferma dello stato di buona salute del nostro sistema scolastico e formativo e, per noi, un incitamento a proseguire salvaguardando e rafforzando proprio quegli elementi di qualità ormai sedimentati anche in una fase di necessario cambiamento e innovazione. ” Michele Colasanto, presidente dell’Agenzia del Lavoro e per diversi anni componente del Comitato provinciale di valutazione, raccomanda di fare sempre un’attenta lettura dei dati, “ma non c’è dubbio che sia nel confronto con le altre realtà nazionali (alcune delle quali con una percentuale superiore al 25% di abbandoni), che con il contesto europeo, quello del Trentino resta comunque un dato molto vicino all’obiettivo europeo di Lisbona 2010, oltreché il più basso d’Italia. Va capito l’eventuale disagio che viene da un segnale di debolezza, ancorché a livelli bassi, ma va comunque registrata la continuità di un segnale fortemente positivo della realtà provinciale in termini di partecipazione complessiva al sistema scolastico e formativo”. .  
   
   
BOLOGNA: "GIOCHIAMO ALLA PARI!", ECCO I VINCITORI DEL CONCORSO PER GLI STUDENTI CONTRO GLI STEREOTIPI DI GENERE.  
 
Bologna – Sono gli studenti dell’Istituto professionale di Stato “Einaudi” di Ferrara (classi V P e Q) i vincitori della prima edizione del concorso “Giochiamo alla pari!”, indetto da Regione Emilia-romagna, Ufficio scolastico regionale, Cineteca di Bologna, Dipartimento discipline della comunicazione dell’Università di Bologna e dalla Fondazione pubblicità progresso per realizzare uno spot contro gli stereotipi di genere e promuovere la cultura delle pari opportunità. Al primo premio - la cui sceneggiatura servirà come base per la realizzazione del vero e proprio spot che sarà prodotto da Cineteca e Dipartimento discipline della comunicazione - si aggiungono quattro menzioni speciali. Quella per la migliore realizzazione del progetto è andata agli studenti dell’Istituto superiore “Archimede” di S. Giovanni in Persiceto (Bo), la menzione per l’originalità progettuale è stata attribuita alla Iv D dell’Istituto istruzione superiore “Scappi” di Castel San Pietro Terme, per la scelta stilistica adottata è stata premiata la classe Iv dell’Istituto superiore “Scaruffi - Levi - Città del tricolore” di Reggio Emilia, mentre la V Q del Liceo “Ariosto” di Ferrara si è aggiudicata il premio speciale di Pubblicità Progresso. Per la realizzazione del logo del Premio “Giochiamo alla pari!” sono stati, infine, premiati quattro studenti di Scienze della comunicazione. La valutazione degli elaborati è stata affidata ad una giuria presieduta da Giuseppe Bertolucci. La premiazione, condotta da Neri Marcorè, si è svolta questa mattina al teatro Testoni di Bologna. La manifestazione, cui hanno preso parte le classi di tutte le scuole che hanno partecipato al concorso, ha visto la presenza della vicepresidente della Regione Emilia-romagna Maria Giuseppina Muzzarelli, degli assessori alla scuola Giovanni Sedioli e alla cultura Alberto Ronchi, del direttore dell’Ufficio scolastico regionale Marcello Limina, di Pina Lalli professoressa di sociologia dei processi culturali e comunicativi del Dipartimento di discipline della comunicazione e di Rossella Sobrero della Fondazione pubblicità progresso. "Si sente, anche parlando con i ragazzi – ha sottolineato la vicepresidente Muzzarelli – che permangono elementi duri a morire; luoghi comuni sui quali, se la scuola aiuta a riflettere, si può lavorare con successo". Marcorè ha parlato di una "iniziativa lodevolissima, i pregiudizi più si affrontano, più si sgretolano". Lo spot vincitore del concorso sarà mandato trasmesso dalle televisioni locali e nei cinema dell’Emilia-romagna. .  
   
   
BOLZANO: PUBBLICATO L’ELENCO TERMINOLOGICO DEL SETTORE UNIVERSITARIO  
 
Bolzano, 18 gennaio 2010 - In Alto Adige la lingua tedesca è parificata alla lingua italiana (art. 99 dello Statuto di Autonomia). I cittadini e le cittadine della provincia di Bolzano hanno pertanto il diritto di utilizzare entrambe le lingue nei rapporti con la pubblica amministrazione; alla popolazione ladina è inoltre riconosciuto il diritto di usare la propria lingua in alcuni settori della vita pubblica. Partendo da questi presupposti, è stata istituita una Commissione Paritetica di Terminologia (Terkom), composta da sei esperti, di cui tre designati dalla Giunta provinciale e tre dal Commissario del Governo. La Commissione Paritetica di Terminologia ha il compito di normare la terminologia giuridico-amministrativa e tecnico-specialistica in uso in Alto Adige. I lavori preparatori sono stati affidati dalla Provincia autonoma di Bolzano all’Area scientifica Lingua e Diritto dell’Accademia Europea di Bolzano. Lo scopo del lavoro terminologico consiste principalmente nel gettare le basi per un uso uniforme del linguaggio giuridico, economico, amministrativo e tecnico-specialistico da parte dei tre gruppi linguistici presenti in Alto Adige. I risultati del lavoro preparatorio dell’Accademia Europea e le decisioni assunte dalla Terkom sono a disposizione del pubblico, che può accedervi tramite la banca dati terminologica “Bistro”. Nei giorni scorsi la Commissione ha ultimato la stesura del suo decimo elenco terminologico riguardante il settore universitario composto da 896 termini specifici del settore. L’elenco è stato pubblicato il 5 gennaio scorso sul Bollettino ufficiale della regione Trentino – Alto Adige ed è quindi entrato in vigore ufficialmente. Gli interessati possono consultare l’elenco terminologico del settore universitario entrando nel sito della banca dati Bistro all’indirizzo http://www. Provincia. Bz. It/avvocatura/0302/it/terminologia. Htm e quindi “cliccando” su “Singoli elenchi Terkom (1-10). .  
   
   
PUGLIA, DIRITTI A SCUOLA: ESPERIENZA ECCEZIONALMENTE POSITIVA  
 
 Bari, 18 gennaio 2010 - “E’ stata un’esperienza straordinariamente positiva. Tutti sono molto motivati a raggiungere i risultati del progetto: favorire il successo scolastico di decine di migliaia di studenti pugliesi. Cioè preparare una Puglia migliore per il futuro. ” . Lo ha detto l’assessore al Diritto allo Studio, Gianfranco Viesti, commentando il primo incontro di verifica del progetto “ Diritti a scuola”, svoltosi a Palo, presso la scuola media Mastromatteo ed al quale hanno partecipato circa 100 tra dirigenti e docenti provenienti da Palo, Grumo, Bitonto e Modugno. “ Anche grazie all’impegno dei dirigenti- ha continuato Viesti- il clima nelle scuole è molto buono. I docenti interni e quelli aggiuntivi del progetto stanno collaborando; e le famiglie degli studenti coinvolti sono molto contente di questa possibilità aggiuntiva di apprendimento. Continuando la collaborazione, intensa e proficua, con l’Ufficio scolastico regionale, seguiremo il progetto in ogni momento, in ogni aspetto e in ogni scuola della Puglia, per far sì che al grande impegno finanziario umano corrispondano grandissimi risultati per i ragazzi”. .  
   
   
FIRMATA INTESA PER ALTA SCUOLA INTERNAZIONALE DI CUCINA ITALIANA A PERUGIA  
 
Perugia, 18 gennaio 2010 – Per gli studenti che la frequenteranno e ne riporteranno le esperienze in Italia e nel mondo, sarà una porta d’ingresso privilegiata per conoscere la gastronomia dell’Umbria (e con essa i suoi prodotti, i suoi territori e la sua cultura) l’“Alta Scuola di Cucina Italiana”, che presto aprirà i suoi battenti a Perugia, in Via Scortici, in uno spazio funzionale pensato per “assaporare prodotti di cucina e prodotti culturali”. L’intesa programmatica, con il quale è stato dato ufficialmente l’avvio alla realizzazione del progetto, è stata siglata nel pomeriggio del 14 gennaio a Palazzo Donini dalla società “Circo del Gusto”, promotrice dell’iniziativa, e dai rappresentanti della Regione Umbria, della Provincia, del Comune e dell’Università per Stranieri di Perugia. Il documento è stato firmato da Carlo Liviantoni, vicepresidente della Regione Umbria, dall’assessore alla cultura della Provincia di Perugia Donatella Porzi, dal sindaco di Perugia Wladimiro Boccali e dal Rettore dell’Università per Stranieri di Perugia Stefania Giannini. L’iniziativa (che si sviluppa da un progetto formativo dell’Università per Stranieri di Perugia allestito in collaborazione con il “Circo del Gusto”) “potrà produrre – si legge nell’intesa siglata dalle parti – benefici all’Università per Stranieri (in termini di aumento delle iscrizioni) nonché alle attività delle imprese e delle organizzazioni coinvolte sia nel campo della ristorazione sia in quello della promozione dei prodotti e del territorio umbro”. L’alta Scuola di Cucina Italiana dovrà infatti essere – secondo i responsabili del progetto, redatto da Stefano Briganti del Parco “3 A” e da Paola De Salvo, ricercatrice dell’Università di Perugia, con il coordinamento dell’avvocato Francesco Luciani – “un luogo di diffusione e d’invito alla cultura ed alla piacevolezza del gusto, accompagnato dallo svago e dalla possibilità di degustare prodotti tipici regionali”. Agli studenti stranieri della scuola verranno impartiti corsi intensivi di lingua italiana (gestiti dall’Università per Stranieri di Perugia), accompagnati da corsi di antropologia culturale, in cui il cibo e la cucina verranno studiati nelle loro valenze socioculturali e come “elemento di espressione delle peculiarità del territorio”. E non mancherà una sezione dedicata all’area economico-gestionale della ristorazione ed alle politiche della qualità, con particolare attenzione alla sicurezza dei cibi: un corso pensato per rispondere alla richiesta di competenze professionali nella gestione e nella valorizzazione del patrimonio alimentare, vinicolo ed enogastronomico. “Insomma – dice Livio Fancelli – il professionista che uscirà da questa complessa esperienza formativa sarà un vero e proprio ‘ambasciatore’ del prodotto tipico a tavola, anche e soprattutto di quello umbro”. La scuola sarà inoltre sede di attività formative, ma anche struttura espositiva che ospiterà mostre ed eventi culturali. Ci sarà un Centro Studi e Documentazione, finalizzato alla conoscenza ed alla tutela della identità enogastronomica umbra ed italiana, attraverso la raccolta, la produzione e la divulgazione di materiali sui temi del cibo, dei prodotti tipici, degli itinerari enogastronomici, della cucina e della cultura regionale e nazionale. Il Centro Studi e la sua biblioteca si pongono altresì l’obiettivo di contribuire a costruire “un circuito di promozione delle produzioni alimentari tipiche, attraverso azioni di filiera corta, che vedranno la collaborazione di produttori, esercenti e imprenditori turistici”. . .  
   
   
VIAGGI DI ISTRUZIONE, COME CAMBIA L´OFFERTA TOSCANA OGGI UN CONVEGNO ALL´AUDITORIUM DUOMO DI FIRENZE  
 
Firnenze, 18 gennaio 2010 - Diversificare e destagionalizzare l´offerta turistica anche nell´ambito dei viaggi di istruzione. E´ quanto sta facendo la Regione Toscana con il nuovo catalogo di più di 2. 000 itinerari per il turismo scolastico che sarà presentato lunedì 18 gennaio dall´assessore a cultura, turismo e commercio Paolo Cocchi in apertura del convegno “Il viaggio di istruzione 2. 0”. L´iniziativa, organizzata con l´Ansas Toscana (Agenzia nazionale sviluppo autonomia scolastica), si svolge nell´Auditorium Duomo, via dei Cerretani 54r, dalle 9 alle 14, e vede la partecipazione, tra gli altri, di Francesco Verzillo, direttore del Nucleo territoriale Ansas Toscana, di Giovanna Boda, dirigente del Ministero per l´università e la ricerca, di Paolo Rubini, direttore generale dell´Enit, oltre che di Franca Gattini (Ansas) e di Carlo Triarico (Apab) che presenteranno il catalogo di itinerari. A coordinare gli interventi ci sarà il giornalista Claudio Sottili. Nella parte fase conclusiva del convegno è in programma un laboratorio (che coinvolgerà anche gli studenti), guidato dalla blogger Elena Farinelli e da Mirko Lalli di Fondazione Sistema Toscana, su “come usare i social network per promuovere il turismo scolastico”. .  
   
   
BOLZANO: CORSO DI "EDUCAZIONE CIVICA E STRADALE" DELL´INTENDENZA SCOLASTICA ITALIANA  
 
Bolzano, 18 gennaio 2010 - Studenti e cittadini educati alle regole della convivenza: dall´educazione stradale all’educazione alla cittadinanza. Per la prima volta a livello nazionale un corso promosso in ambito scolastico coniuga questi due aspetti del vivere sociale. L’intendenza scolastica italiana è da sempre molto attenta alle tematiche relative all´educazione stradale, nella convinzione che la scuola rivesta in questo ambito un ruolo fondamentale. In questa cornice si iscrive il “Progetto di educazione civica e stradale”, rivolto alle Ii (3 ore) e Iii classi (2 ore) delle scuole superiori. Si tratta di un progetto a cui partecipano agenti della Polstrada, sociologi, psicologi insegnanti delle autoscuole e della federazione motociclistica. Quello promosso dall´Intendenza scolastica italiana è il primo progetto a livello nazionale che cerca di coniugare con l´educazione stradale gli aspetti dell’educazione civica ed alla cittadinanza. Partecipano al progetto le seguenti scuole di Bolzano: L. Classico G. Carducci, L. Scientifico E. Torricelli, Liceo Pedagogico Artistico, I. T. C. C. Battisti, Ist. Profess. Serv. Commerciali e Turistici (Ipsct), C. De Medici , I. T. G. A. E P. Delai, Iti Galilei, I. P. I. A Con Sez. Serale , Liceo Linguistico Marcelline, Liceo Scientifico Europeo-rain. I. T. C. Leg. Ric. Walther. Le seguenti scuole di Merano: Sc. Prof. Le Alberghiera C. Ritz, Liceo Scientifico “Pascal”, I. T. C. L. Pisano; di Bressanone: L. Classico D. Alighieri, Ist. Prof. Serv. Econom. Aziendali E Turistici (Ipseat) Falcone E P. Borsellino; di Brunico: L Classico A. Cantore; di Vipiteno: L. Classico Virgilio. .  
   
   
TOSCANA, ALTRI TAGLI PER LA SCUOLA: A RISCHIO IGIENE E POSTI DI LAVORO  
 
 Firenze, 18 gennaio 2010 - «Tagliare del 25 per cento le spese scolastiche per pulizie e vigilanza avrà conseguenze negative sia su igiene e pulizia degli edifici scolastici che sui posti di lavoro, già abbondantemente ridotti con i recenti tagli che hanno interessato la scuola». L´assessore all´istruzione Gianfranco Simoncini si dice molto preoccupato per la circolare ministeriale inviata il 7 gennaio scorso a tutti i dirigenti scolastici, in cui si chiede di ridurre del 25 per cento la spesa per contratti e convenzioni per i servizi di pulizia e vigilanza nelle scuole. Già a fine anno Simoncini aveva ricevuto una rappresentanza sindacale della Filcams-cgil, che lo aveva informato della circolare in arrivo e gli aveva espresso la forte apprensione per le ripercussioni che l´applicazione della circolare avrebbe avuto, sia sull´igiene e la pulizia delle scuole, che sull´occupazione. Preoccupazioni che l´assessore condivide pienamente. Per questo ha scritto sia al direttore dell´Ufficio scolastico regionale Cesare Angotti, che al coordinatore della Ix Commissione Istruzione, Lavoro, Innovazione e Ricerca delle Regioni, dicendosi fortemente preoccupato per l´ulteriore penalizzazione che verrebbero a subire gli istituti scolastici, che già hanno subito pesanti interventi di taglio. Sottolineando la responsabilità del governo in questi tagli, l´assessore Simoncini chiede ad Angotti un incontro per verificare se ci siano possibilità di interventi alternativi, e chiede che anche l´Ufficio scolastico regionale si attivi direttamente con il ministero. Al coordinatore della Ix Commissione chiede che le Regioni si confrontino sulla questione, che sia definita una linea comune da seguire in un indispensabile, auspicabile incontro con il ministero, e che l´argomento sia iscritto all´ordine del gi orno della prossima riunione della Commissione. .  
   
   
PUGLIA: MEETING MONDIALE DEI GIOVANI  
 
Bari, 18 gennaio 2010 - “Il laboratorio pugliese dei Bollenti Spiriti si apre al mondo. Il Meeting mondiale, infatti, vuole estendere quello stesso approccio su una scala molto più vasta chiamando a raccolta i "bollenti spiriti del mondo", ovvero i giovani che nei loro Paesi stanno promuovendo azioni di cambiamento”. Ha introdotto così l’assessore alle politiche giovanili, Guglielmo Minervini, il Meeting Mondiale dei Giovani per organizzato per il 20-21 Gennaio 2010, presso il pad. 7 della Fiera del Levante, a Bari. Il Meeting è un’iniziativa promossa dalla Regione Puglia, dal Ministero della Gioventù e dall’ Agenzia Nazionale per i Giovani. Ad accogliere i ragazzi di tutto il mondo, interverranno il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni e il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. L’iniziativa ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il Patrocinio del Senato della Repubblica, il Patrocinio della Camera dei Deputati. Il percorso organizzativo è partito nel 2007 con il coinvolgimento di partner internazionali di oltre trenta organizzazioni di tutto il mondo tra cui: il Banco Interamericano dello Sviluppo, l’Organizzazione Mondiale del Lavoro, l’Unesco, Un-habitat, la Campagna per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio - Undp, la Uclg e la Banca Mondiale. A Bari arriveranno 1500 diplomatici e volontari; esperti di politica internazionale e giornalisti; attivisti e coordinatori di reti nazionali e internazionali; imprenditori, autorità locali da 163 Paesi: oltre tre quarti di tutti i Paesi del mondo. Divisi tra 500 delegati e oltre 1000 partecipanti. “In questi anni – ha aggiunto Minervini - la Puglia ha messo al centro una nuova generazione, più fresca e creativa. Chiamiamo a raccolta i giovani che si stanno attivando nel pianeta, che si stanno rimboccando le maniche, e chiediamo loro di non restare isolati ma di mettersi in connessione, di stabilire legami di rete per provocare, poi, insieme, un positivo corto circuito tra le esperienze sociali e i decisori globali. Ora vogliamo dimostrare che anche al mondo finora sia mancata una voce decisiva, una parola cruciale, quella dei giovani”, ha aggiunto Minervini. Il Meeting ruoterà attorno a 6 letture magistrali, agli interventi delle agenzie delle Nazioni Unite e 12 workshop sfide per la democrazia in un mondo di città globali, la sostenibilità ambientale come precondizione per lo sviluppo umano, le nuove frontiere per lo sviluppo sociale ed economico dopo la crisi della finanza globale. I workshop ruotano intorno a 5 aree tematiche: cittadinanza, educazione, ambiente, lavoro ed economia, sicurezza e sviluppo umano. Scopo dei gruppi di lavoro è la creazione di un’agenda comune delle priorità per i prossimi anni e un piano d’azione globale-locale per raggiungere progressi concreti nella realizzazione degli Obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite. Sono state coinvolte anche 35 scuole pugliesi e 5. 600 studenti degli ultimi anni delle scuole superiori grazie alla collaborazione dell’ufficio scolastico regionale e delle Università pugliesi attraverso lezioni sulle tematiche del meeting (cittadinanza, educazione, ambiente, lavoro ed economia, sicurezza e sviluppo umano). E anche i ragazzi coinvolti si ritroveranno il 20 dicembre in una assemblea plenaria in Fiera, parallela allo svolgimento del Meeting. Quello di Bari è infatti il primo appuntamento internazionale in vista della celebrazione nell’estate prossima del 2010 come Anno dei giovani promosso dalle Nazioni Unite. Il programma e ulteriori informazioni sono disponibili sul sito http://nimociv. Org .  
   
   
DELEGAZIONE DEL MINISTERO MAROCCHINO DELLA GIOVENTÙ IN VISITA IN ALTO ADIGE  
 
Bolzano, 18 gennaio 2010 - Il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, e l’assessora Sabina Kasslatter Mur hanno ricevuto il 14 gennaio una delegazione del Ministero marocchino della gioventù in visita in Alto Adige su invito dell’Ufficio Servizio giovani. L’autonomia provinciale, la tutela delle minoranze, la collaborazione tra i gruppi linguistici, l’economia provinciale, la politica scolastica ed il servizio giovani, questi i principali argomenti al centro del cordiale colloquio che il presidente Durnwalder e l’assessora Kasslatter Mur hanno avuto oggi con una delegazione del Ministero marocchino della gioventù. La visita della delegazione marocchina fa seguito a quella compiuta in Marocco da un gruppo di operatori del Servizio giovani della Provincia allo scopo di facilitare i contatti con i giovani marocchini residenti in Alto Adige e figli di famiglie di immigrati. Il presidente Durnwalder ha sottolineato l’impegno della Provincia per far sì che i rapporti tra la popolazione residente e gli immigrati siano improntati al massimo rispetto, alla tolleranza ed alla consapevolezze dai reciproci diritti e doveri. In questo contesto l’assessora Kasslatter Mur ha posto l’accento sull’esigenza che gli immigrati acquisiscano un’adeguata conoscenza di almeno una delle due lingue locali al fine di inserirsi a pieno titolo nella società altoatesina. Le maggiori difficoltà, secondo l’assessora, si registrano per quanto riguarda le donne, mentre per gli uomini ed i bambini l’apprendimento risulta più semplice rispettivamente nell’ambito lavorativo ed a scuola. .  
   
   
GIOVANI. AL VIA A MILANO IL PROGETTO “SALUTE PER SPORT: NUOVI STILI DI VITA”  
 
Milano, 18 gennaio 2010 - E´ stata presentata il 14 gennaio l’edizione 2010 dei campionati interscolastici di atletica leggera a cui parteciperanno circa 97mila ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Milano e Provincia. All’interno della manifestazione trova spazio il progetto “Salute per sport: nuovi stili di vita” che intende promuovere l’educazione sportiva nelle nuove generazioni anche vista di Expo 2015. “Oggi più che mai – osserva l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna -, alla luce dei recenti fatti di cronaca, è necessario ribadire quanto lo sport sia un prezioso alleato della salute e come praticare sport con regolarità, costanza e impegno possa essere un valido deterrente e metodo preventivo contro tanti malesseri psico-fisici ed emotivi. Lo sport aiuta a migliorare lo stile di vita quotidiano, permettendo di vivere in modo più equilibrato”. “Salute per sport: nuovi stili di vita” è un progetto formativo che prevede 5 step: 1. Distribuzione dell’opuscolo “Le 10 regole della salute per lo sport” nelle scuole primarie e secondarie nonchè alle famiglie per aiutare i giovani a seguire corretti percorsi alimentari e un sano stile di vita 2. Concorso “Disegna la maglietta” per le scuole primarie e secondarie di primo grado e per i Centri per le persone con disabilità. Ai partecipanti verrà chiesto di realizzare un bozzetto o slogan sul tema che verrà riprodotto su 1000 t-shirt. In premio buoni per l’acquisto di materiale didattico per un valore complessivo di 2. 000 euro 3. Organizzazione di incontri sul tema “Sport e salute” con i partecipanti ai Trofei di Milano e, a richiesta, nelle scuole di Milano e provincia 4. Diffusione nelle scuole e nei Centri servizi per disabili del film “Il soffio dell’anima” 5. Partecipazione al progetto “Exsport”. L’iniziativa “Salute per lo sport: nuovi stili di vita” rientra nel progetto “Milano life lab – Ficts per Expo 2015” che organizza attività pensate in particolare per i giovani riprendendo i temi dell’Esposizione 2015: alimentazione e sport, stili di vita e salute. “Lo sport quindi – ha concluso Landi – è una risorsa importante perché aiuta a crescere, educa al rispetto della propria persona e degli altri, consente di migliorarsi e di imparare a rispettare le regole e raggiungere obiettivi attraverso l’impegno costante. Con questa iniziativa pertanto coinvolgiamo quest’anno 300 scuole cittadine e, con mia grande soddisfazione, i centri disabili che offrono programmi socio-educativi e sostegno alle persone disabili e alle loro famiglie nel segno di una reale appartenenza alla vita cittadina di tutti coloro che vi abitano”. I dettagli sul sito www. Sportmoviestv. Com .  
   
   
SERVIZIO CIVILE PER STUDENTI, FASCE DEBOLI E STRANIERI LIGURIA MODELLO DI INTEGRAZIONE  
 
 Genova, 18 Gennaio 2010 - "La Regione Liguria, in quattro anni, ha investito quasi 2 milioni di euro in controtendenza con il Governo che dai 300 milioni del 2008 passerà, nel 2010, a 120 milioni di euro da distribuire tra le regioni". Lo ha affermato il vicepresidente della Regione Liguria nel corso della presentazione di una ricerca sul servizio civile regionale, istituito nel 2006. Secondo il report delle attività di servizio civile regionale, sono stati 977 i giovani in Liguria ad aver svolto, tra il 2007 e il 2009, un´esperienza di servizio civile regionale. Tra loro, come prevede la legge entrata in vigore nel 2006, ci sono studenti delle scuole superiori con meno di 18 anni, cittadini immigrati e italiani a rischio di esclusione sociale e giovani sottoposti a procedimenti penali che stanno scontando la loro pena in regime di "messa alla prova". A questi, si aggiungono i giovani liguri che hanno svolto il servizio civile nazionale che, nei tre anni presi in considerazione, sono stati complessivamente 1. 812. Questi dati emergono dalla ricerca svolta dalla Regione Liguria in collaborazione con Liguria Ricerche e Università di Genova intitolata "Impegno e passione. Il modello del servizio civile in Liguria" (Bonanno editore) e presentata questa mattina alla presenza del vicepresidente della giunta regionale Massimiliano Costa, di Anna Cossetta, autrice della ricerca e di Gianfranco Tripodo (funzione) vicedirettore di Liguria Ricerche. Il servizio civile regionale, istituito nel 2006, offre l´opportunità di svolgere percorsi di servizio civile e di educazione alla cittadinanza attiva ad una fascia di popolazione diversa da quella a cui si rivolge il servizio civile nazionale, ovvero gli studenti minori di 18 anni o i cittadini stranieri residenti che abbiano più di 18 anni. Dal punto di vista finanziario, in quattro anni, la Regione Liguria ha investito per il servizio civile regionale risorse per un totale di 1. 680. 000 euro. Il servizio civile nelle scuole è stato sperimentato per la prima volta nell´anno scolastico 2007-08, quando hanno partecipato 585 giovani (2 a Imperia, 50 a Savona, 354 a Genova e 117 a la Spezia) distribuiti su 14 progetti proposti da enti di servizio civile (associazioni, organizzazioni di volontariato…) in partnership con gli istituti superiori. Nell´anno scolastico 2008-09 i progetti sono stati 10 con un totale di volontari partecipanti pari a 322 alunni. Nell´anno in corso, gli allievi che hanno deciso di seguire un percorso di educazione alla pace e alla cittadinanza attiva attraverso il servizio civile sono 385 distribuiti su 11 progetti. "I numeri ci dicono che l´esperienza, fin dall´inizio, ha avuto una calorosa accoglienza dal mondo della scuola" commenta il vicepresidente Costa. Il 70% degli studenti intervistati ha infatti affermato di aver scelto di aderire all´iniziativa per fare un´esperienza arricchente dal punto di vista umano. E l´indice di gradimento è dimostrato anche dal fatto che più della metà dei giovani volontari ha dichiarato con certezza che, tornando indietro, rifarebbe la stessa scelta. Per quanto riguarda il servizio civile denominato "Integrazione" e rivolto ai cittadini stranieri residenti e agli italiani a rischio di marginalità di età compresa tra 18 e 29 anni, hanno partecipato alla prima sperimentazione 46 giovani: 11 italiani e 35 stranieri provenienti da Romania, Ecuador, Santo Domingo, Marocco, Somalia, Afghanistan, Senegal, Albania e Nigeria. "Con questa sperimentazione - dichiara Costa - abbiamo verificato che l´educazione alla pace, alla cittadinanza attiva, ad essere utili agli altri, può essere una via importante che porta all´integrazione dei giovani stranieri, ma anche degli italiani che per motivi diversi sono a rischio di esclusione sociale". Il terzo canale del servizio civile regionale è rappresentato dal progetto sperimentale denominato "Inclusione", vero e proprio unicum a livello nazionale: esso coinvolge, con la regia della Regione Liguria e del Ministero della Giustizia, i giovani di età compresa tra 17 e 29 anni che sono sottoposti a procedimenti penali e che sono stati giudicati idonei a scontare la loro pena tramite una "messa alla prova". L´esperienza di servizio civile consente loro di svolgere attività di volontariato a stretto contatto con coetanei, di seguire percorsi di formazione che segnano l´avvio di un vero e proprio recupero sociale. I giovani che hanno partecipato a questa prima edizione del progetto sono stati 24 di cui 8 italiani e 16 stranieri. Infine, rispetto al servizio civile nazionale, l´analisi condotta su un campione di 377 giovani liguri che hanno svolto il servizio civile tra il 2006 e il 2009 mostra che il volontario "tipo" in Liguria è donna, di formazione medio-alta, con un´elevata propensione alla vita associativa e ai consumi culturali. Al termine dell´esperienza di servizio civile, questi giovani trovano lavoro, spesso a tempo indeterminato, con retribuzioni mediamente basse. Intervistati sulla valutazione dell´esperienza, gli stessi giovani esprimono un elevato gradimento con una media che raggiunge il punteggio di 8,1 decimi. Positiva, da parte degli intervistati, anche la valutazione rispetto alle competenze professionali che si acquisiscono nel corso dell´esperienza di servizio civile. Venerdì 15 gennaio alle 14,15 al Teatro della Gioventù di Genova (Via Cesarea), il report delle attività di servizio civile regionale è stato presentato ai giovani, agli insegnanti, agli esponenti delle associazioni che hanno svolto progetti di servizio civile regionale. .  
   
   
PARCHI: LA GIUNTA PIEMONTESE APPROVA IL D.D.L. CHE MODIFICA IL TESTO UNICO NUOVE AREE PROTETTE IN TUTTE LE PROVINCE  
 
 Roma, 18 Gennaio 2010 - La Giunta Regionale ha approvato nella sua ultima seduta un disegno di legge per modificare in alcuni punti la legge regionale 29 giugno 2009, n. 19 “Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità”, che ha profondamente riorganizzato il sistema piemontese delle aree protette. “Oltre ad alcune modifiche di denominazioni e di mera natura tecnica - spiega l’assessore all’Ambiente e ai Parchi Nicola de Ruggiero - è emersa la necessità di proporre all’approvazione del Consiglio regionale la modifica dei confini di alcune aree già istituite e l’istituzione di nuove aree protette, tenendo conto, tra le numerose richieste pervenute da parte di più soggetti, esclusivamente di quelle proposte con atti deliberativi delle Amministrazioni locali interessate o richieste dai Sindaci nei pochi casi in cui il Comune non abbia provveduto in tempo utile alla trasmissione della relativa deliberazione. Inoltre viene proposta l’istituzione di un Centro per la conservazione dei Sacri Monti piemontesi, con sede presso il Sacro Monte di Varallo, come richiesto sia dall’attuale Ente gestore del Sacro Monte di Varallo, sia dal Comune di Varallo. Ci sembrava opportuno intervnire in tal senso in considerazione della rilevanza artistico-architettonica che il sito del Sacro Monte di Varallo riveste nell’ambito del Sito Unesco dei Sacri Monti e più in generale a livello europeo, nonché per l’esperienza acquisita dal medesimo nel corso degli anni nel campo del restauro”. Le nuove aree protette previste dal D. D. L. Sono: Parco naturale del Mottarone - Riserva naturale del Mottarone - Riserva naturale delle Grotte del Bandito - Riserva naturale delle Grotte di Bossea - Riserva naturale della Spina Verde - Riserva naturale del Bric Montariolo - Riserva naturale di Isola Santa Maria - Riserva naturale di Castelnuovo Scrivia - Zona naturale di Salvaguardia dell’Alta Val Strona - Zona naturale di Salvaguardia della Dora Riparia - Zona naturale di Salvaguardia del Monte Musinè - Zona naturale di Salvaguardia dei Laghi di Avigliana - Zona naturale di Salvaguardia Tangenziale verde e Laghetti Falchera - Zona naturale di Salvaguardia Spina Verde. Infine il D. D. L. Propone di modificare la denominazione dell’area protetta “Alta Valle Pesio e Tanaro” con la denominazione “Marguareis”. .  
   
   
RICONOSCIMENTO PER LE AZIONI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI NOCIVE IN ATMOSFERA IL PREMIO "UN BOSCO PER KYOTO" AL TRENTINO PREMIATO ANCHE IL COMUNE DI TRANSACQUA PER RACCOLTA DIFFERENZIATA E RISPARMIO ENERGETICO  
 
Trento, 18 gennaio 2010 - Alla Provincia autonoma di Trento il premio “Un bosco per Kyoto”. Il premio è stato consegnato a Roma all’assessore ai Lavori pubblici, ambiente e trasporti Alberto Pacher nel corso di una cerimonia nella sala della Protomoteca del Campidoglio in Roma alla presenza dell’assessore all’ambiente del Comune di Roma, Fabio De Lillo. Oltre che alla Provincia autonoma di Trento, il premio è stato assegnato anche al Comune di Transacqua per le azioni promosse nel campo della raccolta differenziata dei rifiuti e del risparmio energetico. I vincitori del premio sono stati designati dalla commissione del Premio internazionale “Un Bosco per Kyoto”, arrivato alla quinta edizione - e che quest’anno ha ottenuto l’adesione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - dopo aver esaminato le candidature di 180 comuni e province italiane. Il riconoscimento è andato a 22 comuni e 8 province. Molti di questi enti territoriali si sono distinti in azioni concrete per la mitigazione climatica, avviando iniziative sia per il risparmio energetico che per la produzione di elettricità da fonti rinnovabili. Oltre a ciò i premiati eccellono nella raccolta differenziata dei rifiuti e nelle azioni di rimboschimento e di valorizzazione del verde urbano. "Le motivazioni specifiche dell’assegnazione del Premio 2010 - spiega l´assessore Pacher - sono da ricercarsi nell’impegno profuso dalla Provincia autonoma di Trento per mitigare l’impatto sul clima, sia nella fase di informazione e sensibilizzazione pubblica che nella fase caratterizzata da azioni concrete mirate al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti in atmosfera. Anche l’impegno della Giunta provinciale per ridurre il traffico su gomma e migliorare quello su rotaie con il Progetto Metroland pone la nostra Provincia tra le prime in Italia tra quelle che concretamente hanno imboccato la strada della mitigazione climatica". Va inoltre ricordato che la Giunta ha avviato dalla primavera del 2007 un percorso, denominato “Progetto Clima”, che attraverso la costituzione di alcuni gruppi di lavoro tematici ha effettuato un’analisi della conoscenza della situazione attuale in termini di cambiamenti climatici in atto e attesi, valutando di conseguenza quali settori risultassero maggiormente vulnerabili per gli impatti indotti. I risultati delle attività compiute sono stati presentati nel corso della manifestazione Trentino Clima 2008, tenutasi a Trento dal 20 al 24 febbraio 2008, assieme ad una pubblicazione (“Previsioni e conseguenze dei cambiamenti climatici in Trentino”) che raccoglie le sintesi degli studi condotti. La pubblicazione riporta da una parte l’analisi della situazione attuale, alla luce dei dati disponibili, dall’altra traccia le linee di azione sia per quanto riguarda l’adattamento ai cambiamenti climatici, sia per quanto riguarda la mitigazione delle emissioni di gas serra. Accanto a questo progetto va ricordato anche quello denominato “Manifestazione Climamica”. Si tratta di una ricerca innovativa che mira a dare dei criteri generali per valutare gli impatti di produzione di Co2 di una manifestazione pubblica in modo che possano essere azzerati o quanto meno ridotti. L’obiettivo è quindi quello di fornire degli strumenti pratici e scientificamente testati (un software) al fine di calcolare la Co2 emessa durante le varie fasi di organizzazione e realizzazione di un evento pubblico e quali possono essere le buone pratiche e le migliori tecnologie per ridurre tali emissioni e per compensare le rimanenti. Da ultimo, nell’ambito delle azioni prescritte dal Protocollo di Kyoto e finalizzate ad abbassare l’emissione mondiale di anidride carbonica, il Trentino si è posto l’obiettivo di una “Provincia a emissioni zero” e per questo vuole sviluppare una serie di iniziative volte ad aumentare gli stock di carbonio negli ecosistemi forestali. Questa strategia viene ad integrare gli indispensabili interventi nel campo del risparmio energetico e dello sviluppo delle energie rinnovabili. La Provincia ha inoltre previsto, quale collaborazione tra il Dipartimento Risorse Forestali e Montane e l’Assessorato alla Solidarietà Internazionale, la realizzazione di interventi forestali nei paesi in via di sviluppo, e nello specifico interventi - non previsti dal protocollo di Kyoto e dunque considerati “volontari” - che comportino la tutela di foreste pluviali tropicali, coniugando la difesa del clima e della biodiversità con la promozione economica e sociale delle popolazioni locali. Per questi motivi e per l’impegno nell’utilizzo delle energie alternative, la Commissione del concorso ha votato all’unanimità l’assegnazione del riconoscimento internazionale “Un Bosco per Kyoto 2010” alla Provincia autonoma di Trento. Come detto, anche il Comune di Transacqua ha ottenuto il riconoscimento "Un bosco per Kyoto". Il Comune del Primiero è stato premiato per il successo conseguito nella raccolta differenziata e riciclaggio dei rifiuti (l´80 % nel 2008), oltre che per le azioni promosse per il risparmio energetico. A ritirare il premio a Roma c´erano il sindaco Marino Simoni e l´assessore ai lavori pubblici Pietro Pradel. .  
   
   
INQUINAMENTO, REGIONE LOMBARDIA REPLICA A LEGAMBIENTE  
 
Milano, 18 gennaio 2010 -"Ad altre città o regioni d´Italia, e ad altre metropoli europee come Parigi e Londra va data la maglia nera per l´inquinamento atmosferico. Non certo alla Lombardia". In una Nota, Regione Lombardia replica a quanto diffuso il 16 gennaio da Legambiente. "I suoi dati - si legge nella Nota - sono noti da tempo e confermano che la Lombardia non è affatto tra le regioni più inquinate, nonostante le condizioni metereologiche assolutamente svantaggiose rispetto al resto d´Italia e d´Europa. Ma Legambiente Lombardia critica solo la nostra Regione, così come certi avvisi di garanzia si mandano solo nella nostra Regione: esempi preclari di pregiudizio politico". Napoli e Ancona, per esempio, nonostante il mare e la ventilazione, superano di gran lunga Milano e le altre città lombarde quanto a giorni di sforamento dei limiti di concentrazione delle polveri sottili. L´ozono vede l´intera Europa soffrire di superamenti del limite, il bacino padano non si distingue da questo punto di vista, pur avendo un clima più caldo del nord Europa (il caldo favorisce l´ozono). "Legambiente lombardia - conclude la Nota - farebbe bene a decidersi di trattare il problema in modo più oggettivo e attento a tutta la realtà e non propagandistico. Così darebbe un apporto utile e non demagogico o politicamente strumentale". .  
   
   
ROMA, INQUINAMENTO ATMOSFERICO: NEL 2009 IL 47% DI SUPERAMENTI IN MENO  
 
Roma, 18 gennaio 2010 - «L´amministrazione Alemanno nel settore dell´inquinamento atmosferico sta portando avanti importanti provvedimenti strutturali di breve, medio e lungo periodo che stanno dando risultati assolutamente rilevanti. I numeri, al di là di alcune interpretazioni, parlano chiaro: nel 2009 i superamenti sono stati 415 a fronte dei 784 del 2007 con una diminuzione del 47%. Nel 2009 la centralina con maggiori superamenti è stata Tiburtina con 62 sforamenti, stessa centralina che nel 2007 aveva fatto registrare 116 superamenti. Anche in questo caso stiamo parlando di circa il 50% di sforamenti in meno». Lo afferma Fabio De Lillo, assessore all’Ambiente del Comune di Roma. .  
   
   
FERRARA E RAVENNA: 7,3 MILIONI DI EURO PER LE OPERE DI BONIFICA  
 
Bologna, 18 Gennaio 2010 – Ammonta a 7 milioni 300 mila euro il programma di interventi per potenziare le opere pubbliche di bonifica nella provincia di Ferrara e nel comune di Ravenna approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni. Il Programma punta in particolare ad adeguare le opere di bonifica alle mutate condizioni di funzionamento legate al fenomeno della subsidenza e prevede consolidamenti, innalzamenti e ricalibrature arginali dei canali, oltre a manutenzioni straordinarie di impianti idrovori e manufatti idraulici. In Provincia di Ferrara verranno realizzati interventi per 5 milioni 600 mila euro: il Consorzio di Bonifica della Pianura di Ferrara realizzerà quelli nei comuni di Ferrara, Poggio Renatico, Comacchio, Lagosanto e Codigoro mentre il Consorzio della Bonifica Burana eseguirà quelli nel comune di Bondeno. Nel comune di Ravenna saranno realizzati a cura del Consorzio di Bonifica della Romagna interventi per 1 milione 700 mila euro. “E’ questa – ha sottolineato l’assessore Rabboni - la prima occasione per osservare l’accresciuta capacità operativa ed efficienza dei nuovi Consorzi nati in seguito alla riorganizzazione del sistema regionale della bonifica e irrigazione previsto dalla recente Legge regionale 5/2009. ” .  
   
   
QUALITÀ DELL’ACQUA POTABILE, AATO VERONESE ISTITUISCE TAVOLO DI INCONTRO CON ULS, ARPAV, REGIONE E PROVINCIA  
 
 Verona,18 gennaio 2009 - Al via il primo incontro di approfondimento tecnico con i soggetti coinvolti nella gestione dell’acquedotto. L’iniziativa, lanciata dall’Aato, Autorità d’Ambito Territoriale Veronese, vuole così migliorare l’organizzazione di tutte le attività necessarie per erogare acqua potabile. Un tavolo tecnico tra tutte le Uls veronesi, La Regione Veneto, la Provincia di Verona, l’Arpav, e le due società di gestione dell’Aato Veronese, Azienda Gardesana Servizi e Acque Veronesi. Obiettivo: maggiore organizzazione, corretta informazione e recupero della sinergia nel rispetto delle responsabilità delle singole realtà coinvolte. Questa l’iniziativa firmata Aato Veronese: il tavolo tecnico, riunitosi per la prima volta martedì 12 gennaio, da oggi è una realtà, che assicurerà riunioni periodiche, e sarà in grado di garantire l’emergenza, qualora sarà necessario. In più occasioni è stata manifestata la necessità di disporre un incontro tra i soggetti istituzionali preposti alla gestione dell’acquedotto e alla verifica della potabilità dell’acqua. La gestione dell’acquedotto, infatti, è un servizio pubblico che coinvolge molteplici soggetti istituzionali, a vario titolo coinvolti, che non sempre dispongono delle necessarie informazioni con il medesimo livello di qualità. “Sono molto soddisfatto che sia stato organizzato questo nostro primo incontro – commenta il presidente dell’Aato Veronese Luigi Pisa -; sono contento ci siano iniziative come questa che coinvolgono tutti i soggetti responsabili nella gestione e salvaguardia dell’acqua potabile. Mi auguro sia un punto di partenza per una sempre maggiore collaborazione a vantaggio dei cittadini veronesi”. Con l’avanzamento della riorganizzazione dei servizi idrici, “anche gli aspetti legati alla gestione vengono ora organizzati in modo più organico rispetto al passato – spiega Pisa -. Prima dell’affidamento a regime i soggetti gestori erano 56. Oggi le aziende sono soltanto due: Azienda Gardesana e Acque Veronesi. Questo consente di migliorare tutte le attività necessarie per erogare l’acqua potabile, che possono ora essere coordinate con criteri organizzativi di tipo industriale, al passo con i tempi”. Www. Atoveronese. It .  
   
   
COMPATIBILITÀ AMBIENTALE FAVOREVOLE PER AMPLIAMENTO QUANTITÀ RIFIUTI DEPURATORE DI SCHIO  
 
Venezia, 18 gennaio 2010 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore agli investimenti strategici Renato Chisso, ha espresso giudizio favorevole di compatibilità ambientale, con prescrizioni, sull’ampliamento della quantità annua dei rifiuti di terzi trattabili nell’impianto di depurazione dei reflui nel Comune vicentino di Schio, approvando il progetto di adeguamento tecnologico e messa in sicurezza della sezione di essiccamento termico dei fanghi e rilasciando l’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’impianto in questione. “Nell’adottare il provvedimento – ha fatto presente Chisso – la Giunta ha preso atto, facendolo proprio, del parere espresso all’unanimità dei presenti dalla Commissione Regionale di Valutazione d’Impatto Ambientale”. L’impianto, costruito per la depurazione dei reflui provenienti dagli impianti della Marzotto, è attualmente collegato tramite condotta agli stabilimenti di Schio, al momento dismessi, di Piovene Rocchette e di Marano Vicentino. La struttura è inoltre autorizzata a trattare fanghi e rifiuti liquidi prodotti da terzi, per una potenzialità complessiva di 75 mila tonnellate l’anno. Il progetto prevede l’aumento della potenzialità di trattamento per oltre 45 mila tonnellate l’anno, fino a raggiungere la potenzialità complessiva di 120 mila tonnellate l’anno, così da far fronte alle numerose richieste provenienti da terzi. Per gestire l’aumento di quantità di rifiuti trattati, è prevista la realizzazione di una serie di integrazioni tecniche. Nell’esprimere giudizio favorevole di compatibilità ambientale, la Commissione regionale Via ha posto numerose prescrizioni, tra le quali: lo stoccaggio dei rifiuti liquidi autotrasportati in serbatoi di accumulo in attesa di verificare la loro compatibilità con l’impianto; il contenimento della quantità delle acque reflue conferibili tramite rete fognaria; presidi di captazione e trattamento delle emissioni localizzati presso ciascun punto di conferimento dei rifiuti; mitigazioni visive; campionatori automatici per i rifiuti liquidi in uscita dal pretrattamento chimico fisico, a valle del pretrattamento rifiuti, prima dello scarico in corso d’acqua superficiale; limiti per il carico massimo di azoto; misuratori di portata; sensori allo scarico per la determinazione in continuo di alcuni parametri; l’installazione di piezometri. E’ stato pure raccomandato di prevedere come misura compensativa un incremento di riqualificazione ambientale pari allo 0,5 per cento del costo totale dell’opera, da concordare con l’Amministrazione comunale. .