Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 02 Dicembre 2008
CONSIGLIO EUROPEO DI DICEMBRE, SESSIONE PLENARIA 3 - 4 DICEMBRE 2008: CRISI ECONOMICA E CLIMA RIFORMA DELLA FINANZA GLOBALE E PIANO UE CONTRO LA CRISI  
 
Bruxelles, 2 dicembre 2008 - I Punti Forti Della Sessione: Mercoledì 3 dicembre Consiglio europeo di dicembre: crisi economica e clima - I deputati terranno un dibattito in Aula in vista del prossimo vertice europeo che si terrà a Bruxelles l’11 e il 12 dicembre, l’ultimo sotto Presidenza francese. Al menù dei capi di Stato e di governo figura la crisi economica e il relativo piano di rilancio proposto dalla Commissione, il pacchetto clima/energia e il futuro del trattato di Lisbona. Riforma della finanza globale e piano Ue contro la crisi - Le interrogazioni orali al Consiglio e alla Commissione apriranno un dibattito in Aula in merito alla riforma della regolamentazione e della supervisione dei mercati finanziari europei e del Fmi alla luce della crisi che ha colpito l’economia mondiale. I deputati rilevano la necessità per l’Ue di parlare con una sola voce nei fora internazionali e chiedono lumi in merito al piano di salvataggio europeo e, in tale ambito, al grado di flessibilità del Patto di stabilità e di crescita. Reach: difficoltà per la registrazione preliminare delle sostanze chimiche - Un’interrogazione alla Commissione aprirà un dibattito in Aula in merito alla registrazione preliminare delle sostanze chimiche soggette a un regime transitorio in forza al regolamento Reach. Notando il numero inaspettatamente elevato di domande giunte finora e le difficoltà incontrate dalle imprese in questo esercizio, i deputati chiedono quali misure tecniche sono state prese affinché le imprese possano rispettare l’obbligo di registrazione entro il 1° dicembre. Strategia europea a favore dei rom - Le dichiarazioni del Consiglio e della Commissione apriranno un dibattito in Aula in merito alla strategia europea a favore dei rom. Questa strategia era stata chiesta dai capi di Stato e di governo e appoggiata dal Parlamento per promuovere l’inclusione sociale dei rom e combattere le discriminazioni di cui sono vittime. Come creare un ambiente favorevole alle Pmi? - Un’interrogazione al Consiglio aprirà un dibattito in Aula sul miglioramento dell´ambiente per le Pmi in Europa. Nel rilevare l’importanza delle Pmi per l’economia europea, i deputati chiedono quando sarà approvata formalmente la normativa sulle piccole imprese e quali azioni concrete intende adottare per assicurare loro un accesso sostenibile ai finanziamenti nell’ambito della crisi dei mercati finanziari. Verso un codice di condotta vincolante per l’esportazione di armi? - Una dichiarazione del Consiglio aprirà un dibattito in Aula in merito al codice di condotta Ue che stabilisce otto criteri per il controllo delle esportazioni di armi. Passati dieci anni dalla sua adozione, il Parlamento ha più volte ribadito la necessità di renderlo vincolante, mentre i governi - dal 2005 - non sono ancora giunti a un accordo sulla sua revisione. Il Parlamento adotterà una risoluzione. Giovedì 4 dicembre - Pacchetto clima/energia: il punto sui negoziati - Le dichiarazioni del Consiglio e della Commissione apriranno un dibattito in Aula sullo stato dei negoziati tra le istituzioni Ue in merito al pacchetto clima/energia che prevede misure legislative volte a realizzare nel 2020 gli obiettivi del’Ue in materia di cambiamenti climatici: ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra e, aumentando l’efficienza, dei consumi energetici, e portare al 20% il consumo di fonti rinnovabili (incluso il 10% di biocarburanti nei veicoli). Il Dalai Lama al Parlamento europeo - Nel quadro delle iniziative promosse per l´Anno europeo del dialogo interculturale, il Parlamento accoglierà in seduta solenne il Dalai Lama, il capo di Stato e leader spirituale tibetano. L’annunciato incontro con il Presidente Sarkozy e con altri leader europei ha spinto il governo cinese a rinviare il previsto Vertice Ue-cina. Le relazioni con la Cina si erano già deteriorate con il conferimento al dissidente Hu Jia del Premio Sacharov del Parlamento europeo per la libertà di pensiero. Un piano di gestione Ue contro i danni provocati dai cormorani - Visti i gravi danni provocati dalla crescente popolazione di cormorani alle imprese acquicole e agli stock di pesce selvatico, una relazione all’esame dell’Aula sollecita un piano di gestione coordinato a livello europeo per questi volatili. Per ridurre gli effetti negativi, chiede anche di chiarire le contromisure che è possibile adottare in forza alla "direttiva Uccelli". Occorre infine disporre di dati scientifici affidabili sulla popolazione di cormorani e sulla sua evoluzione (relazione Kinedermann) .  
   
   
CONSIGLIO EUROPEO: RIFORMA DELLA FINANZA GLOBALE E PIANO UE CONTRO LA CRISI  
 
Bruxelles, 2 dicembre 2008 - Le interrogazioni orali al Consiglio e alla Commissione apriranno un dibattito in Aula in merito alla riforma della regolamentazione e della supervisione dei mercati finanziari europei e del Fmi alla luce della crisi che ha colpito l’economia mondiale. I deputati rilevano la necessità per l’Ue di parlare con una sola voce nei fora internazionali e chiedono lumi in merito al piano di salvataggio europeo e, in tale ambito, al grado di flessibilità del Patto di stabilità e di crescita. I deputati della commissione per gli affari economici e finanziari sottolineano anzitutto che la crisi finanziaria globale e il rallentamento dell´economia «richiedono ampie riforme della regolamentazione e la supervisione dei mercati finanziari europei come pure soluzioni globali e una serie di principi comuni». Ricordano poi che in una risoluzione adottata nel marzo 2006, il Parlamento europeo chiedeva «una riforma completa delle istituzioni di Bretton Wood intesa a rigenerarne la legittimazione e l´efficacia, che riflettano la situazione economica internazionale, nonché un nuovo orientamento delle politiche Fmi». In tale contesto, i deputati rilevano che il Parlamento europeo ha sottolineato che il ruolo centrale dell´Fmi «consiste nello stabilizzare le fluttuazioni globali dei tassi di cambio, nell´agire da prestatore di ultima istanza per i paesi che attraversano gravi problemi di bilancia dei pagamenti, nell´analizzare e controllare gli sviluppi dei mercati finanziari e le loro implicazioni per la stabilità finanziaria interna e globale». In proposito, ritengono che il Vertice G20 del 15 novembre 2008 «costituisce un´importante opportunità per potenziare la cooperazione finanziaria internazionale e riformare l´architettura finanziaria globale». Accolgono con favore questa iniziativa e considerano che quanti determinano le regole globali (ad esempio il Financial Stability Forum - Fsf) «devono pensare in modo globale nel guardare a possibili miglioramenti della supervisione e della governance di tutte le istituzioni finanziarie, alla ciclicità e alle regole contabili». Deplorano tuttavia che il Presidente dell´Eurogruppo non sia stato invitato a partecipare a questo evento e chiedono che in futuro sia la Presidenza del Consiglio, sia il Presidente dell´Eurogruppo rappresentino l´Unione europea in siffatti fora. Chiedono quindi al Consiglio e alla Commissione se condividono il parere che l´Ue avrebbe una voce internazionalmente più forte se approvasse riforme sostanziali in questi settori e se appoggiano l´idea che l´Ue parli con una sola voce in tutti i fora internazionali pertinenti. Li interrogano sul contributo del Vertice G20 a tale ordine del giorno, nonché sul modo in cui l´Ue sarebbe meglio preparata per i prossimi passi in questo processo. Notando poi che le ultime previsioni economiche della Commissione «annunciano gravi ripercussioni della crisi finanziaria sull´economia reale», chiedono al Consiglio qual è lo stato dei progressi relativi al coordinamento tra i pacchetti di "salvataggio" economico degli Stati membri. Alla Commissione, invece, chiedono qual è lo stato dei progressi relativi a una tabella di marcia per un piano di ripresa economica europea richiesto dall´Ecofin, e se intende svolgere un ruolo nell´elaborazione dei pacchetti di "salvataggio" economico degli Stati membri, nel coordinamento e nel controllo della loro attuazione. Chiedono infine quale sarà il grado di flessibilità consentita dal patto di stabilità e di crescita di cui si fa menzione nella comunicazione del 29 ottobre. .  
   
   
MERCATO INTERNO: LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA MISURE PER GARANTIRE L´ATTUAZIONE DELLA LEGISLAZIONE UE DA PARTE DEGLI STATI MEMBRI  
 
Bruxelles, 2 dicembre 2008 - La Commissione europea ha deciso di avviare procedimenti di infrazione nei confronti di diversi Stati membri per il mancato recepimento di alcune direttive riguardanti il mercato interno. È previsto infatti l´invio di pareri motivati a 16 Stati membri (Austria, Belgio, Cipro, Repubblica ceca, Germania, Estonia, Francia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Polonia, Spagna, Svezia e Regno Unito) riguardo ad una direttiva sulla revisione legale dei conti. La Commissione invierà inoltre pareri motivati a Repubblica ceca, Grecia, Italia e Portogallo in relazione alla direttiva sulle attività ammissibili. Infine, in virtù dell´articolo 228 del trattato Ce, trasmetterà una lettera di costituzione in mora al Lussemburgo per chiedere informazioni esaustive sul rispetto di una sentenza della Corte di giustizia europea relativa all´attuazione di una direttiva sugli appalti pubblici. Direttiva sulla revisione legale dei conti – Austria, Belgio, Cipro, Repubblica ceca, Germania, Estonia, Francia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Polonia, Spagna, Svezia e Regno Unito La Commissione ha deciso di inviare pareri motivati a 16 Stati membri, ossia Austria, Belgio, Cipro, Repubblica ceca, Germania, Estonia, Francia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Polonia, Spagna, Svezia e Regno Unito (per quanto riguarda il territorio di Gibilterra), per la mancata notifica delle misure da essi adottate per garantire il pieno recepimento della direttiva 2006/43/Ce relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati. La direttiva modificava il regolamento sulla professione di revisore al fine di accrescere la qualità delle revisioni dei conti in Europa in seguito alla precedente ondata di scandali aziendali. In particolare, imponeva a ciascuno Stato membro di istituire un sistema esterno di controllo della qualità e un sistema pubblico di vigilanza sulla professione di revisore e prevedeva una serie di misure per migliorare la cooperazione tra le diverse autorità normative presenti nell´Ue. La direttiva introduceva inoltre alcuni principi etici per garantire l´indipendenza e l´obiettività dei revisori legali dei conti, chiarendone anche gli obblighi. Il termine per il recepimento della direttiva 2006/43/Ce è scaduto il 29 giugno 2008. Direttiva sulle attività ammissibili – Repubblica ceca, Grecia, Italia e Portogallo - La Commissione ha deciso di inviare pareri motivati a Repubblica ceca, Grecia, Italia e Portogallo per la mancata notifica delle opportune misure adottate per conformarsi alla direttiva sulle attività ammissibili (direttiva 2007/16/Ce della Commissione). L´attuazione di detta direttiva permetterebbe ai gestori di fondi e alle autorità dei mercati mobiliari di conciliare le innovazioni finanziarie con i principi della direttiva Oicvm (organismi d’investimento collettivo in valori mobiliari) e mira a promuovere un´interpretazione comune delle definizioni di taluni strumenti finanziari. Un´adeguata attuazione della direttiva sulle attività ammissibili è fondamentale per assicurare il buon funzionamento del sistema del passaporto previsto dalla direttiva Oicvm. Appalti pubblici – Lussemburgo - La Commissione ha deciso, in virtù dell´articolo 228 del trattato Ce, di inviare una lettera di costituzione in mora al Lussemburgo affinché applichi senza indugio la sentenza della Corte di giustizia europea nella causa C-272/07, in base alla quale il Lussemburgo non aveva recepito la direttiva 2004/18/Ce sugli appalti pubblici ed era pertanto venuto meno agli obblighi previsti dalla normativa Ce. Il termine per il recepimento della direttiva era scaduto il 31 gennaio del 2006. Ad oggi le autorità lussemburghesi non hanno ancora notificato alla Commissione alcuna misura di attuazione. .  
   
   
PERCHÉ I CONSUMATORI SI COMPORTANO COSÌ? IL COMMISSARIO EUROPEO KUNEVA ACCOGLIE UNA CONFERENZA AD ALTO LIVELLO IN MATERIA DI ECONOMIA COMPORTAMENTISTA  
 
Bruxelles, 2 dicembre 2008 - In data 28 novembre Meglena Kuneva, Commissario Ue responsabile per i consumatori, ha accolto ricercatori ed esperti internazionali di economia e di politica convenuti a Bruxelles per partecipare ad una conferenza volta a discutere il ruolo che l´economia comportamentista può svolgere nello sviluppo di politiche maggiormente funzionali agli interessi dei consumatori. L´economia comportamentista è una disciplina relativamente nuova ma in rapida espansione che combina gli aspetti dell´economia e quelli della ricerca sperimentale sui comportamenti per esaminare le motivazioni che spingono i consumatori a fare compere e acquisti, per determinare i fattori che li influenzano nelle loro decisioni d´acquisto e per studiare in che modo queste si ripercuotono sul mercato. L´economia europea deve emancipare i consumatori se si vuole che essa sia più performante e se si vuole stimolare la concorrenza. Resta il fatto però che al giorno d´oggi la complessità dei mercati può limitare la capacità dei consumatori di fare scelte ottimali. La conferenza di oggi esaminerà i casi in cui l´economia comportamentista ha già portato all´elaborazione di migliori politiche che tengono conto di queste complessità e i partecipanti saranno invitati a dibattere sul modo in cui l´economia comportamentista possa contribuire a configurare la legislazione Ue del futuro. Questo evento potrebbe essere il punto di avvio per fare un uso maggiore degli strumenti comportamentisti al fine di migliorare il processo decisionale e politico in Europa. Il Commissario Kuneva ha affermato: "Ci adoperiamo costantemente per migliorare il mercato nell´interesse dei consumatori europei e assicurare che abbiano accesso a quanto c´è di meglio sul lato dell´offerta. Ma dobbiamo comprendere le motivazioni dei consumatori se vogliamo rispondere appieno alle loro esigenze. L´economia comportamentista offre strumenti estremamente interessanti che potrebbero aiutarci a tal fine. La conferenza odierna ci offre anche un´occasione per abbattere il muro che separa i ricercatori e i decisori politici in modo da far sì che essi possano imparare gli uni dagli altri e scambiare idee oltre ad integrarsi nelle loro attività a tutto vantaggio dei consumatori. " L´economia comportamentista studia il modo in cui le persone fanno le loro scelte quotidiane, e in tal modo mette in questione i tradizionali presupposti dell´economia in quanto ricorre a indagini sul terreno e a sperimentazioni di laboratorio per investigare le motivazioni reali che sottendono le decisioni dei consumatori. Questa scienza può contribuire a spiegare perché il comportamento delle persone non sia sempre egoistico (ad esempio essi fanno donazioni in denaro), perché esse non agiscano sempre in un modo economicamente logico (ad esempio rimangono vincolate a un fornitore di energia più costoso invece di passare a un concorrente a più buon prezzo) o perché esse attribuiscano un maggior valore a certi prodotti rispetto ad altri il cui valore reale è equivalente. L´economia comportamentista potrebbe diventare in futuro l´equivalente di quello che è la "galleria del vento" per le automobili: uno strumento per testare, ottimizzare e snellire le politiche dell´Ue che interessano i consumatori in tutta una serie di ambiti che vanno dalle questioni consumeristiche, all´energia, alla salute, all´ambiente. Essa offre l´opportunità per meglio comprendere le anomalie dei comportamenti degli esseri umani e delle loro risposte in modo da elaborare politiche che meglio rispondano ai bisogni dei consumatori. La conferenza odierna esaminerà i casi in cui l´economia comportamentista ha già portato all´elaborazione di migliori politiche – sia nell´Ue che altrove – e stimolerà il dibattito sul suo uso e impatto potenziali. I partecipanti discuteranno anche questioni importanti, una delle quali è se i policy maker abbiano il diritto o la responsabilità di intervenire nelle decisioni dei consumatori. È possibile seguire la conferenza via webstream all´indirizzo: http://scic. Ec. Europa. Eu/streaming/ccab. .  
   
   
CONFERENZA SUL RUOLO DELLE ORGANIZZAZIONI DEL TERZO SETTORE NEI PAESI DELL´EUROPA CENTRALE E ORIENTALE  
 
Lubiana, 2 dicembre 2008 - Il 5 e 6 febbraio 2009 si terrà a Lubiana, in Slovenia, una conferenza sul "Ruolo delle organizzazioni del terzo settore nei paesi dell´Europa centrale e orientale". La conferenza è organizzata dalla rete di eccellenza Cinefogo ("Civil society and new forms of governance in Europe - the making of European citizenship" - "Società civile e nuove forme di governance in Europa - costruire la cittadinanza europea"). Le organizzazioni del terzo settore (ovvero le organizzazioni di volontariato o non-profit) nei paesi dell´Europa centrale e orientale rivelano caratteristiche simili tra loro, che allo stesso tempo le distinguono dalle organizzazioni del terzo settore in altri paesi. Queste similitudini interne e differenze esterne possono essere spiegate nel contesto del sistema di previdenza statale di tipo scocialista che è prevalso in queste società per quasi mezzo secolo. C´è stato un boom nello sviluppo delle organizzazioni del terzo settore dopo che il sistema è cambiato. Tuttavia, il terzo settore rimane molto ambiguo in questi paesi. Inoltre, nonstante le similitudini generali, esistono differenze notevoli a livello di sviluppo e caratteristiche delle organizzazioni del terzo settore, che sono emersi nell´arco di un periodo relativamente breve in queste società. Lo scopo principale della conferenza è di individuare e spiegare l´interdipendenza tra i cambiamenti nell´intero sistema del welfare e i cambiamenti nell´importanza, il carattere e il ruolo delle organizzazioni del terzo settore nei paesi dell´Europa centrale e orientale. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Cinefogo. Org/workpackages/wp46/wp46-conference-2009/ .  
   
   
UE, LA TOSCANA CHIEDE DI POTER USARE I FONDI RESIDUI DALL´EVENTUALE PROROGA RISORSE IN PIÙ PER AFFRONTARE LA CRISI  
 
Firenze, 2 dicembre 2008 - La Toscana potrebbe avere uno strumento in più per affrontare la crisi grazie alla possibilità di spendere le risorse inutilizzate del Fondo sociale europeo. Si tratta di risorse che, nonostante la buona capacità di spesa dovuta all´efficienza della Regione e delle Province, rischiano altrimenti di andare perduti con la chiusura del programma nei termini previsiti, cioè entro il 31 dicembre prossimo. Oggi la partita sembra potersi riaprire grazie alla possibilità di ottenere dalla Commissione una proroga dei termini di ammissibilità delle spese del programma operativo regionale 2000-2006 del Fondo sociale europeo. Se la proroga fosse accordata la Toscana - e tutte le regioni – avrebbero la possibilità di spendere i fondi residui della programmazione Fse 2000-2006, la cui scadenza sarebbe il prossimo 31 dicembre. Dopo una verifica della normativa, l´assessore all´istruzione, formazio ne e lavoro Gianfranco Simoncini ha inviato una lettera alla coordinatrice della commissione lavoro della Conferenza delle Regioni Silvia Costa sollecitandola a presentare, a nome delle Regioni, una richiesta di proroga alla Commissione europea. «Abbiamo accertato - spiega Simoncini nella lettera – che il termine finale per l´ammissione delle spese per i fondi europei può essere prorogato dalla Commissione europea nel caso in cui le Regioni, titolari della gestione del fondo, presentino domanda. In particolare, le norme Ue che regolamentano i fondi prevedono, in via generale, che i programmi possano essere riveduti qualora si verifichino cambiamenti significativi della situazione socioeconomica e nel mercato del lavoro». «Non c’è dubbio - prosegue Simoncini - che gli effetti congiunti della crisi finanziaria internazionale e del peggioramento delle condizioni di contesto, nazionale e mondiale, comprese quelle direttamente collegate alla crisi finanziaria, abbiano iniziato a produrre ripercussioni dirette e negative sull’economia e sull’occupazione toscana». La Regione Toscana, il cui Programma operativo regionale 2000-2006 prevede, come tutti gli altri, una scadenza finale per l’ammissibilità delle spese entro il prossimo 31 dicembre, ha già ottenuto buoni risultati nella utilizzazione dei fondi europei: al 31 ottobre il livello raggiunto era pari al 95,3% dell’importo complessivo del programma. Difficilmente nell´utilizzazione dei fondi, proprio per le difficoltà imposte dai regolamenti europei, si arriva a spendere il 100%. Una eventuale proroga sarebbe perciò strategica perchè consentirebbe di reintrodurre nel circuito finanziario una quota di fondi che, sulla base delle procedure previste dalle disposizioni comunitarie, non potrebbero altrimenti essere utilizzate. «Propongo quindi - c onclude Simoncini - di attivare un percorso che consenta a tutti i programmi operativi 2000-06 del paese di poter ottenere una proroga di 6 o 12 mesi del termine finale per impegni e pagamenti. La concretizzazione della proroga permetterebbe infatti l’utilizzo di ulteriori risorse per la realizzazione di interventi che appaiono oggi ancora più importanti per un’azione di contrasto della crisi economica in atto». .  
   
   
UE: DOCUP OBIETTIVO 2 E NUOVA PROGRAMMAZIONE, UDINE 3 E 4 DICEMBRE  
 
 Trieste, 2 dicembre 2008 - Mercoledì prossimo 3 dicembre nell´Auditorium della sede della Regione a Udine, in via Sabbadini 31, si terrà l´evento di chiusura del Docup Obiettivo 2, programma comunitario grazie al quale sono stati realizzati 2260 progetti con investimenti complessivi per quasi 670 milioni di euro. Alla iniziativa, che si svolgerà tra le ore 10. 00 e le 17. 00, saranno presenti anche il presidente della Regione, Renzo Tondo, rappresentati della Commissione europea e del ministero dello sviluppo economico. Nel corso dei lavori verranno presentate le diverse iniziative attuate in Friuli Venezia Giulia grazie all´Obiettivo 2 nel periodo di programmazione 2000-2006, che hanno permesso di imprimere una significativa accelerazione alla crescita delle aree più svantaggiate del territorio regionale, come la montagna, consolidando l´occupazione, favorendo la riconversione e l´innovazione produttiva, promuovendo una maggiore integrazione con le aree più dinamiche. Il giorno successivo, giovedì 4 dicembre, è invece previsto (stessa sede, inizio ore 9. 30) l´evento di lancio della nuova programmazione 2007-2013 dell´Obiettivo comunitario denominato "Competitività regionale ed occupazione", che metterà a disposizione risorse per oltre 303 milioni di euro, da impiegare in particolare per consolidare la ricerca, il trasferimento tecnologico, la sostenibilità ambientale e lo sviluppo territoriale. In occasione dei due eventi è stata anche allestita una mostra, ad ingresso libero, delle migliori opere realizzate con l´Obiettivo 2. .  
   
   
BORGHEZIO: LA BCE SI DECIDA A TAGLIARE I TASSI PER DARE SOSTEGNO ALLE PMI COME DA TEMPO CHIEDE LA LEGA DI UMBERTO BOSSI?  
 
Bruxelles, 2 dicembre 2008 - Mentre in America - dove la crisi è più grave e profonda - la Federal Reserve ha ridotto il costo del denaro all´1%, la Bce si muove a piccolissimi passi. Eppure è evidente la necessità, soprattutto per le Pmi, di una salutare sferzata che solo una congrua riduzione dei tassi potrebbe dare all´economia dei Paesi membri. In tal senso, ho rivolto un´interrogazione urgente alla Commissione Europea, in vista delle misure che dovrà adottare giovedì prossimo la Bce La Padania, come "luogo geometrico" delle Pmi del nostro Paese, è la prima vittima di questa politica di eccessiva prudenza dei superbanchieri di Francoforte, che nelle loro decisioni non rispondono minimanate al potere politico. Non è ora, dunque, di tagliare un po´ le unghie ai poteri forti di Eurolandia, come da tempo chiede la Lega di Umberto Bossi? . .  
   
   
BOLZANO, PRIMI DUE ANNI DI PROGRAMMA FSE: 250 PROGETTI, 35 MILIONI GIÀ A DISPOSIZIONE  
 
 Bolzano, 2 dicembre 2008 - 250 progetti già approvati e 89 attualmente in fase di valutazione, per complessivi 45 milioni di euro di finanziamento a disposizione: sono i ragguardevoli numeri dei tre bandi del primo periodo di programmazione del Fondo sociale europeo per il 2007-2013. Il punto della situazione è stato fatto oggi (28 novembre) a Bolzano nella riunione del Comitato di sorveglianza. I rappresentanti della Commissione europea sono soddisfatti della buona gestione dei fondi strutturali, il Fse può essere una leva per l´economia e uno strumento importante per l´innovazione: questa la sintesi della terza riunione del Comitato di sorveglianza del Programma operativo del Fondo sociale europeo Obiettivo 2 – Competitività regionale e occupazione – 2007-2013 della Provincia di Bolzano, svoltasi oggi (28 novembre) all´Eurac. Il Comitato di sorveglianza, indetto e presieduto dal presidente Luis Durnwalder, è composto dai rappresentanti della Commissione europea (Philippe Hatt della Divisione Generale Occupazione, affari sociali e pari opportunità), del governo italiano dagli assessori Francesco Comina e Otto Saurer, dai rappresentanti delle parti economiche e sociali. Il Comitato di sorveglianza ha il compito di accertare l´efficacia e la qualità dell´attuazione del Programma operativo del Fse della Provincia. Dalla primavera del 2007 la Provincia ha avviato passi concreti: con il primo bando per attività formative e di orientamento dell’estate 2007 sono stati presentati 213 progetti di cui 139 approvati dalla Giunta provinciale per un totale di 19. 848. 610 €; con il secondo bando della primavera 2008 sono stati presentati 177 progetti di cui 111 approvati per risorse disponibili pari a 15. 500. 000 €; con il terzo bando dell’autunno 2008 sono state messi a disposizione quasi 10 milioni €, le 89 proposte progettuali al momento si trovano in fase di valutazione. Infine ad oggi si possono già contare 6000 persone che hanno partecipato ai corsi di formazione cofinanziati dal Fse nel 2007/2008. "Questi dati confermano il grande interesse in Alto Adige per il Fondo sociale europeo e che questo è ormai uno strumento consolidato e pienamente accettato dalla popolazione sudtirolese, dalle istituzioni, dalle associazioni, dagli enti pubblici e privati e dalle imprese", sottolinea il presidente Durnwalder. Il Comitato ha visitato anche due enti formativi, nati e sviluppati con il contributo del Fse, la cooperativa sociale Independent L di Merano e la cooperativa Vetroricerca di Bolzano .  
   
   
EUROPA - IL COMITATO DELLE REGIONI APPROVA "LA STRATEGIA DI LISBONA PER LA CRESCITA E L´OCCUPAZIONE", DOCUMENTO PRESENTATO DAL VICEPRESIDENTE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA FLAVIO DELBONO. AL CENTRO L´OCCUPAZIONE FEMMINILE, LE POLITICHE DI IMMIGRAZIONE, IL SOSTEGNO ALLE IMPRESE, LA GOVERNANCE  
 
 Bruxelles – A larghissima maggioranza, il Comitato delle Regioni, organo consultivo rappresentativo delle Regioni e degli Enti locali europei, riunito nella sede dell’Europarlamento ha approvato il 26 novembre “La strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione”, parere di prospettiva presentato in seduta plenaria dal vicepresidente della Regione Emilia- Romagna, Flavio Delbono. Al centro del documento, spiega Delbono, che oltre che membro del Comitato è anche presidente della Rete delle Regioni di Lisbona “c’è una grande attenzione alle questioni di carattere ambientale come elemento di qualità e sviluppo, uno sguardo particolare al tema dell’occupazione femminile, che in molti Paesi rimane ancora lontana dagli obiettivi di Lisbona e, infine, la questione generale delle politiche di immigrazione”, che secondo il vicepresidente ”devono cercare di essere rigorose ma anche coerenti con la grande tradizione di ospitalità che l’Europa ha consegnato alla propria storia”. Nello specifico, il documento ha rilevato la necessità di promuovere attivamente e con diversi modi una nuova occupazione femminile, segnalando come in diversi ambiti delle forme di agevolazione potrebbero contribuire a colmare l’ampio gap che persiste in molti Paesi rispetto agli obiettivi di Lisbona. Il parere adottato dal Comitato delle Regioni, mette inoltre in evidenza l’opportunità di focalizzare l’azione della strategia europea per la crescita e l’occupazione sulla competitività basata sulla ricerca e l’innovazione, e sottolinea la necessità di uno sforzo comune di tutti i livelli di governo per “stimolare e sostenere la costellazione delle Pmi, nella ricerca di modalità di investimento che le proiettino in una dimensione internazionale”. Il problema della governance viene poi affrontato nel documento, che ricorda come esista un “paradosso di Lisbona”: gli enti regionali e locali svolgono un ruolo fondamentale nella strategia per la crescita e l´occupazione (istruzione, innovazione, ricerca), ma non considerano la loro azione come facente parte della strategia definita a Lisbona. “Il parere che ho presentato – ha precisato a margine Delbono - non è certo rinunciatario, anzi facendo tesoro dell’esperienza di questi ultimi otto anni, conferma, rilancia e cerca di suggerire anche un’impostazione di governance, di coinvolgimento multilivello proprio per migliorare l’efficacia di un raggiungimento di quegli obiettivi e di quelle priorità”. Tra le altre cose il documento chiede inoltre alla Commissione europea “un rinnovato impegno nella comunicazione”, sia verso le autorità locali e regionali che verso i cittadini, circa l’impatto che la strategia di crescita e occupazione può produrre nella vita quotidiana. Infine, tra l’altro, il parere evidenzia l’importanza dell’istruzione, non solo scientifica e di alto livello, e propone un maggiore impegno a favore della salvaguardia dell’ambiente, sia con azioni di portata locale che globale, soprattutto in relazione al Protocollo di Kyoto sui mutamenti climatici. Delbono ha infine fatto riferimento al pacchetto anticrisi presentato dalla Commissione europea, definendolo “un ingente finanziamento che mantiene la bussola dell’agenda di Lisbona, per quanto riguarda le sue priorità”. .  
   
   
PSE: GIOVENTÙ FEDERALISTA EUROPEA: I GIOVANI EUROPEI CHIEDONO CHE IL PSE ESPRIMA IL PROPRIO CANDIDATO ALLA COMMISSIONE EUROPEA  
 
 Napoli, 2 dicembre 2008 - Dichiarazione della Gioventù Federalista Europa (Gfe) inviata ai rappresentanti del Pse in occasione del Consiglio in corso a Madrid: “L’evoluzione della politica mondiale apre uno spazio per un’azione più incisiva dell’Unione Europea per gestire il processo di globalizzazione giunto ad un punto di svolta. La crisi finanziaria che, partita dagli Stati Uniti, ha investito l´Europa ed il mondo intero, è prima di tutto una crisi di fiducia: crolla la fiducia nel mondo della finanza e delle banche, guidato dalla miopia, dalla speculazione e dalla vanità; svanisce la fiducia nella politica e nei governi, incapaci di governare la globalizzazione per il bene dell´intera umanità, termina la fiducia nelle regole internazionali e nelle capacità auto-regolativa del mercato mondiale, si spegne la fiducia nell´ideologia neoliberista della deregulation e della privatizzazione, nel futuro degli investimenti, dell´occupazione, delle politiche sociali, della sicurezza. L’unione Europea potrà rispondere efficacemente alla crisi, che si sta allargando all’economia reale, se saprà dotarsi, oltre alla moneta unica, di un governo europeo dell´economia, un sistema unico di controllo del sistema bancario, una progettualità lungimirante per il rilancio degli investimenti, della produzione, dell´occupazione e della ricerca. Vi è inoltre la crisi ambientale che è più silenziosa ma forse più dannosa e difficile da affrontare di quella finanziaria. L’europa deve avere i mezzi per poter investire per sostenere la ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche ed industriali. Il governo europeo dell´economia presuppone però un´Europa politica dotata di poteri veramente sovrani anche in politica fiscale, estera e di sicurezza e tale governo non può che essere espressione del voto dei cittadini europei. Se i partiti europei arriveranno alla vigilia delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo seguendo le vecchie logiche di potere i cittadini vedranno il loro voto ancora una volta scippato dai giochi della politica che dopo tre referendum falliti sul testo costituzionale osa ancora ingannare i cittadini europei prendendo decisioni sopra le loro teste. Per questo noi giovani chiediamo che il Pse nel Council di Madrid dell’1 e 2 dicembre esprima il proprio candidato alla Presidenza della Commissione europea. Il Pse approva in questa occasione il proprio Manifesto in vista delle elezioni europee del 2009: non ha senso stilare un programma di governo senza indicare chi è il candidato Presidente che si assumerà la responsabilità di realizzarlo. Noi giovani europei non vogliamo rassegnarci all’idea che vi sia un unico candidato, appoggiato da entrambi gli schieramenti, alla Presidenza della Commissione europea. È la morte della democrazia in Europa. È il modo per allontanare ancor di più i cittadini dalle istituzioni europee. ” .  
   
   
PACCHETTO DELLE MISURE ANTICRISI  
 
Roma, 2 dicembre 2008 - Il Governo ha varato il 28 novembre il pacchetto anticrisi contenente le misure a sostegno della famiglia, del lavoro, dell’occupazione e dell’impresa, ridisegnando in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale. Alla luce della delicata congiuntura economica internazionale il Governo interviene con un pacchetto di rilevanti misure volte direttamente ed indirettamente ad alleviare gli effetti negativi che l’attuale globale recessione economica provoca sulle famiglie e sui soggetti più bisognosi, ma anche sull’economia e sul mondo della produzione. Le misure per le famiglie: i cittadini residenti che compongono un nucleo familiare a basso reddito da lavoro dipendente o pensione o redditi assimilati riceveranno un bonus straordinario tra i duecento ed i mille euro, parametrato al numero dei componenti del nucleo familiare e a seconda che in famiglia vi siano portatori di handicap; i mutui per l’acquisto della prima casa non potranno superare il 4% e, per i mutui già stipulati, lo Stato si accollerà l’eventuale parte eccedente; le tariffe vengono bloccate o ridotte per tutte le forniture abituali (fuorché l’acqua) fino al 31 dicembre 2009; dal 1° gennaio 2009 le famiglie economicamente svantaggiate che hanno diritto all’applicazione delle tariffe agevolate per la fornitura di energia elettrica avranno anche diritto alla compensazione della spesa per la fornitura di gas naturale; in aiuto ai lavoratori pendolari sono bloccati i pedaggi autostradali e le tariffe ferroviarie sulle tratte regionali; previsto un prestito (a tasso particolarmente agevolato) alle famiglie nel cui ambito avvengano nuove nascite, al fine di supportare le spese connesse alle esigenze dei primi anni di vita. A tali misure va aggiunto il beneficio della “carta acquisti” recentemente varato dal Governo. Il decreto-legge vara anche una serie di importanti misure a sostegno dell’economia e dell’impresa: L’imposta sul reddito delle società e l’imposta regionale sulle attività produttive vengono ridotte di tre punti percentuali. Prorogata la detassazione dei salari di produttività con innalzamento da 30 a 35. 000 euro del reddito massimo per beneficiare dell’aliquota agevolata e con innalzamento da 3 a 6. 000 euro del salario di produttività agevolato fiscalmente. Il sostegno “in deroga” al reddito di coloro che perdono il lavoro sarà garantito dal nuovo Fondo sociale per l’occupazione e la formazione, nel quale confluisce anche il Fondo occupazione per gli ammortizzatori in deroga, finanziato per un miliardo e 26 milioni di euro. La detassazione riguarderà anche i militari e le forze dell’ordine e di soccorso. L’iva verrà pagata al momento dell’effettiva riscossione dei corrispettivi. Vengono ridotti i costi amministrativi sostenuti dalle imprese e viene prevista la revisione degli studi di settore, soprattutto in talune aree del Paese, per rimodulare gli indicatori di reddito agli effetti della congiuntura. Inoltre, al fine di incentivare il rientro in Italia di ricercatori residenti all’estero viene previsto che siano fiscalmente imponibili solo per il dieci per cento. Il decreto-legge concreta poi il deciso intendimento del Governo di accelerare le procedure per la realizzazione di opere, comprese quelle di messa in sicurezza delle scuole. Infine, interventi a sostegno dei trasporti pubblici locali e delle ferrovie e ulteriori misure di lotta e contrasto all’evasione fiscale completano la manovra di sostegno all’economia. .  
   
   
CARTA ACQUISTI: BONUS E SCONTI IN ARRIVO  
 
Roma, 2 dicembre 2008 - E´ stata presentata a Palazzo Chigi dai ministri Tremonti (Economia e finanze) e Sacconi (Lavoro, salute e solidarietà sociale) e dal sottosegretario alla Presidenza del consiglio Bonaiuti - nel corso di una conferenza stampa - la "Carta acquisti" o "Social card". La Carta spetta ai cittadini ultrasessantacinquenni e alle famiglie con figli di età inferiore ai 3 anni che abbiano un reddito fino a 6. 000 euro. Per chi ha più di 70 anni, la soglia di reddito è 8. 000 euro. La Carta Acquisti è stata introdotta con la manovra finanziaria (art. 81 Decreto legge n. 112/2008 convertito dalla legge 133/2008) per sostenere le famiglie e le persone anziane nella spesa alimentare e per le spese domestiche di luce e gas. La Carta Acquisti si presenta come una normale carta di pagamento elettronico, uguale a quelle già in circolazione e ampiamente diffuse nel nostro Paese. A differenza di queste, però, le spese effettuate con la Carta Acquisti, verranno addebitate non al titolare della Carta, bensì direttamente allo Stato. La Carta potrà essere utilizzata per effettuare acquisti in tutti i negozi abilitati. Con la Carta si potranno anche avere sconti nei negozi convenzionati che sostengono il programma "Carta Acquisti". Tramite la Carta, si potrà accedere direttamente alla tariffa elettrica agevolata. Ulteriori benefici e agevolazioni sono in corso di studio. La Carta Acquisti vale 40 euro al mese. Per le domande fatte prima del 31 dicembre, la Carta sarà inizialmente caricata con 120 euro, relativi ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2008. Successivamente, nel corso del 2009, la Carta sarà caricata ogni 2 mesi con 80 euro, sulla base degli stanziamenti via via disponibili. Per avere la Carta acquisti occorre presentare una domanda. A tutti i possibili beneficiari verrà inviata una lettera con la spiegazione su come ottenere la Carta. Per avere informazioni si può contattare il numero Verde 800. 666. 888. La lettera inviata alle persone con almeno 65 anni; La lettera inviata alle famiglie con bambini al di sotto dei 3 anni. .  
   
   
FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE DEL MESE DI NOVEMBRE 2008  
 
Roma, 2 dicembre 2008 - Il fabbisogno del settore statale del mese di novembre 2008 è risultato pari, in via provvisoria, a 3. 500 milioni, inferiore di circa 300 milioni rispetto a quello del mese di novembre del 2007, pari a 3. 778 milioni. Nei primi undici mesi del 2008 si è registrato complessivamente un fabbisogno di circa 55. 800 milioni, superiore di oltre 14. 000 milioni a quello dell´analogo periodo del 2007, pari a 41. 749 milioni. Commento - Il fabbisogno del mese di novembre, rispetto allo scorso anno, sconta maggiori erogazioni alle Regioni per risorse relative ad anni pregressi ed una flessione del gettito tributario dell´Iva, delle altre imposte indirette e, verosimilmente, di minori introiti per acconti Ires ed Irap dovuti a probabili slittamenti dei relativi versamenti correlati alla ventilata riduzione della percentuale di acconto e adottata poi con il D. L. N. 185/2008. Le componenti negative che hanno appesantito il saldo del mese sono state più che compensate da una contenuta dinamica della spesa, in gran parte a causa del minore onere per interessi connesso alla politica di gestione del debito. .  
   
   
CRISI: FAISSOLA, PRONTI A COLLABORARE CON IL GOVERNO  
 
Roma, 2 dicembre 2008 - “È un’importante manovra di politica economica che aiuterà l’Italia a far fronte alla crisi e che può fornire alle famiglie e alle imprese strumenti e soluzioni per affrontare e superare questa fase”. È quanto sostiene Corrado Faissola, Presidente dell’Abi, in merito alle prime indicazioni sulle misure previste dal decreto anti crisi approvato oggi dal Consiglio dei ministri. “La disponibilità a sottoscrivere strumenti finanziari – aggiunge Faissola – trova il nostro apprezzamento. Attendiamo di conoscere le specifiche condizioni economiche, che dovranno essere a termini di mercato, per esprimere un giudizio più compiuto”. “Il provvedimento di cui condividiamo le finalità – conclude Faissola – ha infatti un contenuto estremamente vasto, che tocca numerosi settori in cui le banche sono attive, e merita un attento approfondimento, anche tecnico, che ci metta in grado di assicurarne un’efficace e convinta applicazione”. . .  
   
   
MODIFICHE DI ASSETTI DI VERTICE DEL GRUPPO UBI BANCA  
 
Bergamo, 2 dicembre 2008 - Ubi Banca ha resto noto il 27 novembre che : il Consigliere Delegato dott. Giampiero Auletta Armenise ha rinunciato, per ragioni di ordine personale e familiare, alle deleghe e ai conseguenti poteri che gli erano stati attribuiti dal Consiglio di Gestione. Il dott. Auletta Armenise conserva la sua carica di membro del Consiglio di Gestione della Capogruppo nonchè gli altri incarichi ricoperti nelle società del Gruppo. A seguito di tale rinuncia il Consiglio di Sorveglianza ha deliberato di elevare a 11 il numero dei Consiglieri di Gestione ed all’unanimità ha nominato membro dello stesso Consiglio il dott. Victor Massiah attuale Direttore Generale di Ubi Banca. Su proposta unanime del Consiglio di Sorveglianza, il Consiglio di Gestione ha conferito al dott. Massiah le deleghe e i poteri già attribuiti al dott. Auletta Armenise. Il dott. Massiah assumerà pertanto dal 1° dicembre la funzione di Consigliere Delegato di Ubi Banca. Il Consiglio di Gestione, in sostituzione del dott. Massiah, ha provveduto a nominare Direttore Generale di Ubi Banca il rag. Riccardo Sora (attuale Direttore Generale di Banca Carime) e ha designato il dott. Raffaele Avantaggiato, attuale Condirettore Generale di Banca Carime, Direttore Generale della stessa. Il Consiglio di Gestione ha inoltre designato il dott. Auletta Armenise quale Vice Presidente Vicario di Banca Carime. A commento della modifica degli assetti di vertice del Gruppo sono state rilasciate le seguenti dichiarazioni: il dott. Auletta Armenise ha dichiarato: “La rimodulazione degli incarichi di vertice del Gruppo – intervenuta a seguito della mia rinuncia all’incarico di Consigliere Delegato motivata da ragioni esclusivamente personali e familiari – valorizza un management team qualificato e coeso, caratterizzato da elevati livelli di esperienza e professionalità assicurando a Ubi Banca una guida pienamente affidabile nell’attuale contesto particolarmente complesso. In tale contesto Ubi Banca – che ha chiuso il terzo trimestre 2008 con un utile netto di 620 milioni di Euro senza utilizzare le nuove più favorevoli facoltà di riclassifica e valutazione delle attività finanziarie (nuovo Ias 39) e facendo registrare tassi di crescita sostenuti – risulta il Gruppo bancario a più forte posizionamento fra le banche maggiori. Essa si caratterizza per i più elevati livelli di patrimonializzazione, la migliore qualità del credito con un rapporto sofferenze impieghi dello 0,79%, i migliori livelli di produttività commerciale in termini sia di raccolta sia di impieghi sia di proventi per addetto, e per il miglior rapporto di cost to income fra le grandi banche di dimensioni comparabili con un vantaggio, su basi normalizzate, di oltre 4 punti percentuali. A settembre l’integrazione è stata completata per oltre il 75%, in anticipo sui tempi previsti e le sinergie di periodo sono state conseguite al 114% per l’importo di 92 milioni di Euro. Per fine anno è atteso un livello di completamento dell’integrazione superiore all’85%. Il mio contributo alla gestione del Gruppo – in particolare nell’ambito dell’organo collegiale di gestione della Capogruppo e nei diversi termini coerenti con la nuova distribuzione degli incarichi e dei ruoli – rimarrà intenso, consentendomi di continuare a prestare la mia collaborazione professionale nei confronti degli organi di Gestione e di Sorveglianza del Gruppo ed in particolare dei Presidenti Cav. Dott. Emilio Zanetti e Cav. Avv. Corrado Faissola, verso cui nutro sentimenti di profonda stima e considerazione”. Il Presidente del Consiglio di Gestione, Emilio Zanetti, ha così dichiarato: “I mutamenti intervenuti negli incarichi del Gruppo – conseguenti alla decisione assunta dal Dott. Giampiero Auletta Armenise con riferimento alla quale esprimo il mio rincrescimento - confermano la forza della banca e del suo management assicurando, senza soluzione di continuità, una guida pienamente qualificata, sperimentata e sicura al Gruppo stesso nonché la piena valorizzazione del forte posizionamento della banca in termini di elevata solidità, basso profilo di rischio e forte capacità competitiva. Il dott. Giampiero Auletta Armenise, verso cui Ubi Banca esprime particolare apprezzamento per la lunga, pluriennale, proficua ed appassionata opera manageriale prestata, proseguirà la Sua positiva collaborazione con il Gruppo nei ruoli confermati ed in quelli nuovi senza soluzione di continuità e con reciproca soddisfazione. Al nuovo Consigliere Delegato Dott. Victor Massiah e al nuovo Direttore Generale Rag. Riccardo Sora esprimo l’apprezzamento più vivo per l’opera assidua e veramente importante da loro prestata, formulando l’augurio affinché il loro impegno possa continuare con la medesima intensità e dedizione sin qui dimostrate. Il Gruppo Ubi Banca, coerentemente con la sua vocazione di prossimità ai territori di riferimento delle Banche federate che lo compongono, conferma anche in questa fase la sua vicinanza alle esigenze del sistema produttivo al quale è profondamente legato. Di conseguenza ha deliberato lo stanziamento di un plafond creditizio di 1,5 mld di euro per il 2009 (operativo entro il primo trimestre) da destinare a vantaggio delle piccole e medie imprese. L’articolazione degli interventi sarà declinata coerentemente con le specifiche esigenze di investimento/finanziamento anche in accordo con gli Enti di Garanzia e le Associazioni di Categoria presenti sui territori. Prosegue inoltre l’azione di rafforzamento dei coefficienti patrimoniali del Gruppo, che ha visto concludersi con pieno successo il collocamento di 600 milioni di euro di obbligazioni subordinate Tier 2 sulla clientela del gruppo, con un incremento del Total Capital Ratio di circa 60 punti base. ” Il Presidente del Consiglio di Sorveglianza, Corrado Faissola, ha dichiarato: “Esprimo, anche a nome di tutto il Consiglio, il più sentito ringraziamento al dott. Giampiero Auletta Armenise per l´instancabile attività profusa nello svolgimento del Suo incarico supportata dalla Sua elevata esperienza e professionalità. La scelta del nuovo Consigliere Delegato è caduta sul dott. Victor Massiah, manager di comprovate qualità professionali e di lunga esperienza in ruoli apicali, dapprima quale Direttore Generale del Gruppo Banca Lombarda e Piemontese, ove ha collaborato per oltre quattro anni con l´allora Consigliere Delegato, e poi quale Direttore Generale del Gruppo Ubi in affiancamento al dott. Giampiero Auletta Armenise nella realizzazione dell’integrazione del Gruppo. Sono fermamente convinto che le modifiche intervenute negli assetti di vertice di Ubi, oltre a garantire la continuità nella positiva gestione ed il superamento dell’attuale fase di crisi generale, assicureranno al Gruppo il conseguimento di ulteriori successi. ”. .  
   
   
BANCA ETRURIA HA PERFEZIONATO L’ACQUISTO DI 14 FILIALI DAL GRUPPO UNICREDIT  
 
Arezzo, 2 dicembre 2008 - Banca Etruria ha perfezionato il 27 novembre l’operazione di acquisto di 14 dei n. 183 sportelli di proprietà di alcune banche appartenenti al Gruppo Bancario Unicredit, il cui trasferimento avrà efficacia alla data del 1 dicembre 2008. Il prezzo provvisorio pagato per l’acquisto dei 14 Sportelli, pari complessivamente ad euro 41,8 milioni, è soggetto ad aggiustamento in relazione all’effettivo ammontare della raccolta totale degli sportelli che risulterà alla data di efficacia dell’operazione. I 14 Sportelli oggetto di acquisto da parte di Banca Etruria presentavano al 31 dicembre 2007 un totale di raccolta diretta di 97 milioni di euro ed impieghi per 250 milioni di euro. La raccolta indiretta ammontava a 205 milioni di euro di cui 26 milioni relativi alle gestioni patrimoniali i cui contratti sono contestualmente trasferiti direttamente da Pioneer (società del Gruppo Unicredit) a Bipiemme Gestioni Sgr, in ragione dell’accordo di partnership commerciale sul risparmio gestito sottoscritto con Banca Etruria nel 2007. In particolare, Banca Etruria ha sottoscritto con Unicredit Banca S. P. A. E Unicredit Banca di Roma S. P. A. (i “Venditori”), un contratto definitivo di compravendita che disciplina l’acquisto dei rami d’azienda costituiti dagli Sportelli di proprietà dei Venditori, ubicati nelle province di Bologna, Forlì-cesena, Rimini, Perugia e Isernia. L’operazione ha già ricevuto autorizzazione dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato con provvedimento del 24 settembre 2008. Nell’operazione le Banche Acquirenti si sono avvalse di Kpmg Corporate Finance, Mediobanca e Rothschild in qualità di advisor finanziari e di Chiomenti Studio Legale e Studio Legale Iuris Prof. Avv. Bonfatti (quest’ultimo per Credem) in qualità di advisor legali, mentre Unicredit si è avvalsa di Morgan Stanley e di Unicredit Markets & Investment Banking in qualità di advisor finanziari e di Legance Studio Legale Associato in qualità di advisor legale, mentre. .  
   
   
BANCA CARIGE: PERFEZIONAMENTO DELL’OPERAZIONE DI ACQUISTO DI 40 SPORTELLI DAL GRUPPO UNICREDIT  
 
Genova, 2 dicembre 2008 – La Banca Carige ha sottoscritto nella giornata del 27 novembre il contratto definitivo di acquisizione di 40 sportelli dal Gruppo Bancario Unicredit a fronte di un prezzo pari a € 138,5 milioni, calcolato sulla base dei dati della raccolta totale relativi al 30 giugno 2007. Tale contratto costituisce il perfezionamento dell’operazione di cessione di un lotto di 183 sportelli da parte di Unicredit a 13 banche (di seguito le “Banche Acquirenti”) sulla base degli impegni a suo tempo assunti nei confronti dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. La localizzazione dei 40 sportelli per provincia risulta essere la seguente: Agrigento (4 sportelli), Bologna (2), Catania (2), Forlì-cesena (1), Messina (4), Palermo (13), Perugia (1), Rimini (2), Roma (7), Siracusa (3) e Verona (1). Gli sportelli saranno ceduti rispettivamente da Unicredit Banca S. P. A. (8), Unicredit Banca di Roma S. P. A. (10) e Banco di Sicilia S. P. A. (22). Al 31 dicembre 2007 gli sportelli in questione intermediavano € 462,2 milioni di impieghi e € 1. 260,4 milioni di raccolta totale. Il prezzo corrisposto, a titolo di avviamento, ammonta a € 138,5 milioni ed è soggetto ad un possibile meccanismo di aggiustamento prezzo in funzione all’ammontare delle masse di raccolta diretta ed indiretta effettive alla data di cessione. Nell’operazione le Banche Acquirenti sono state assistite da Kpmg Corporate Finance, Mediobanca - Banca di Credito Finanziario e Rothschild in qualità di advisor finanziari e da Chiomenti Studio Legale e Studio Legale Iuris Prof. Avv. Bonfatti (quest’ultimo per Credito Emiliano) in qualità di advisor legali, mentre Unicredit si è avvalsa di Morgan Stanley e di Unicredit Markets & Investment Banking in qualità di advisor finanziari e di Legance Studio Legale Associato in qualità di advisor legale. La conclusione di questa operazione, che determina l’ampliamento della rete di vendita Carige a 643 sportelli (oltre a 375 agenzie assicurative), avviene nell’ambito delle disponibilità finanziarie del Gruppo, mantenendo i solidi livelli di patrimonializzazione che lo contraddistinguono. L’acquisizione, insieme alle due importanti operazioni condotte nell’esercizio – l’aumento di capitale da 957 milioni e l’acquisizione di un ramo d’azienda di 79 sportelli dal Gruppo Intesa Sanpaolo per un importo di circa 837 milioni – si inserisce nel percorso strategico di crescita equilibrata e sostenibile del Gruppo nel lungo periodo. .  
   
   
CREDEM: PERFEZIONATO L’ACQUISTO DI 34 FILIALI DAL GRUPPO UNICREDIT  
 
Reggio Emilia, 2 dicembre 2008 - Credem ha perfezionato in data 27 novembre con efficacia 1° dicembre 2008, l’acquisto dal Gruppo Unicredit del ramo di azienda costituito da 34 filiali e relative strutture di supporto commerciale. L’operazione prevede il passaggio di circa 200 risorse impiegate nelle strutture acquisite. In particolare gli sportelli sono ubicati nelle regioni Emilia Romagna (4), Veneto (5), Friuli Venezia Giulia (3), Trentino Alto Adige (3), Lazio (6), Umbria (2) e Sicilia (11). L’operazione, comunicata il 16 maggio 2008, è stata regolata ad un prezzo provvisorio di 150,6 milioni di euro. Il prezzo definitivo sarà fissato sulla base della determinazione finale della consistenza delle masse trasferite. Le strutture acquisite e le relative risorse si andranno ad aggiungere all’organizzazione del Gruppo Credem, che al 30 settembre 2008 contava oltre 5. 700 dipendenti, 549 filiali, 42 centri imprese, 55 negozi finanziari e 976 promotori finanziari. Nella citata operazione il gruppo di Banche Acquirenti, fra cui Credem, sono state assistite da Kpmg Corporate Finance, Mediobanca – Banca di Credito Finanziario e Rothschild in qualità di advisor finanziari e da Chiomenti Studio Legale e Studio Legale Iuris Prof. Avv. Bonfatti (quest’ultimo per Credem), in qualità di advisor legali, mentre Unicredit si è avvalsa di Morgan Stanley e di Unicredit Markets & Investment Banking in qualità di advisor finanziario e di Legance Studio Legale Associato in qualità di advisor legale. Per il coordinamento dell’operazione, che ha già ottenuto le prescritte autorizzazioni dalle Autorità di Vigilanza, Credem si è avvalso della funzione interna Governo del Valore (aspetti economici e finanziari). .  
   
   
IL “GRUPPO BPER” ACQUISISCE 36 SPORTELLI DEL “GRUPPO UNICREDIT”  
 
Modena, 2 dicembre 2008 - Nella giornata del 27 novembre, il “Gruppo Bper”, attraverso la Capogruppo “Banca popolare dell’Emilia Romagna” e la controllata “Banca Popolare del Mezzogiorno”, ha sottoscritto il contratto per l’acquisizione, con efficacia dal 1° dicembre 2008, di un ramo d’azienda costituito da 36 sportelli (gli “Sportelli”) detenuti dal “Gruppo Unicredit”. L’operazione si inserisce nell’ambito della cessione di 183 agenzie dello stesso “Gruppo Unicredit”, a seguito degli impegni assunti nei confronti dell’“Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato”, ad un “Consorzio” formato da varie banche tra cui le sopramenzionate banche del “Gruppo Bper”. Gli Sportelli acquisiti dal “Gruppo Bper” sono ubicati in Sicilia (21), Lazio (12) e Veneto (3). Nello specifico, gli Sportelli del Lazio e del Veneto sono stati acquisiti dalla Capogruppo “Banca popolare dell’Emilia Romagna”, mentre gli sportelli siciliani dalla controllata “Banca Popolare del Mezzogiorno”, recentemente nata dalla fusione tra “Banca Popolare di Crotone” e “Banca Popolare del Materano”. Al 31 dicembre 2007, i 36 Sportelli acquisiti erano caratterizzati, nel loro complesso, da una raccolta diretta pari a circa € 514,2/milioni, da una raccolta indiretta di circa € 707,2/milioni (totale raccolta pari a circa € 1. 221,4/milioni) e da impieghi con clientela per circa € 419,0/milioni. Il corrispettivo dell’operazione, soggetto a possibile successiva revisione, in funzione dell’effettiva consistenza della raccolta totale trasferita, è pari ad € 148,5/milioni. Esso corrisponde ad un multiplo sul totale raccolta al 31 dicembre 2007 pari al 12,2%. Per effetto dell’operazione, il “Gruppo Bper” rafforza ulteriormente la propria presenza sul territorio nazionale, incrementando il numero di filiali sino a 1. 259, localizzate complessivamente in 17 Regioni. In particolare, a seguito dell’acquisizione di 21 Sportelli nella Regione Sicilia, la controllata “Banca Popolare del Mezzogiorno” accresce significativamente la propria presenza in tale Regione, incrementando sino a n. 110 le filiali che compongono la propria rete distributiva, dislocata anche nelle Regioni Calabria, Basilicata e Puglia. Nell’operazione, il Consorzio è stato assistito da Kpmg Corporate Finance, Mediobanca - Banca di Credito Finanziario e Rothschild in qualità di advisor finanziari e da Chiomenti Studio Legale e Studio Legale Iuris Prof. Avv. Bonfatti (quest’ultimo per Credito Emiliano) in qualità di advisor legali, mentre il Gruppo Unicredit si è avvalso di Morgan Stanley e di Unicredit Markets & Investment Banking in qualità di advisor finanziari e di Legance Studio Legale Associato in qualità di advisor legale. .  
   
   
ASSEMBLEA GENERALE STRAORDINARIA DI UBS SA  
 
Lucerna, 2 dicembre 2008 - Gli azionisti Ubs hanno approvato in data 27 novembre, con il 98,53% dei voti espressi, la costituzione di un capitale azionario condizionale in vista dell´emissione di obbligazioni a conversione obbligatoria pari a complessivi Chf 6 miliardi destinate alla Confederazione svizzera. All’assemblea generale straordinaria svoltasi a Lucerna hanno partecipato 2’395 azionisti in rappresentanza di 993´568’667 voti. .  
   
   
ROMANIA, STRATEGIA ESPANSIONE DI INTESA SANPAOLO  
 
 Bucarest, 2 dicembre 2008 - Nei primi 9 mesi del 2008, tramite la propria filiale romena, il più grande gruppo bancario italiano - Intesa Sanpaolo - ha ottenuto un utile netto di circa 6,7 milioni di euro, con un aumento del 61 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, informa l´Ice. In particolare il saldo dei prestiti è salito del 78 per cento raggiungendo 455 milioni di euro, mentre gli attivi della banca sono aumentati del 67 per cento raggiungendo la cifra di 690 milioni di euro. Per la concessione dei crediti la filiale romena ha fatto ricorso ai finanziamenti ottenuti dalla banca-madre e il volume dei depositi provenienti dal mercato è stato pari a 178 milioni di euro registrando - rispetto al mese di settembre del 2007 - una crescita del 4 per cento. Il Gruppo Intesa Sanpaolo Bank ha notevolmente aumentato il capitale della filiale romena, il quale - rispetto al mese di settembre dello scorso anno - ha raggiunto circa 151 milioni di euro con un incremento del 234 per cento. In base all´aumento della concessione dei prestiti l´utile netto proveniente dal pagamento degli interessi è salito di oltre il 115 per cento. Mentre gli utili netti provenienti dalle commissioni sono aumentati solo del 35 per cento, in relazione alla strategia del gruppo italiano che per attrarre nuovi clienti ha ridotto le loro spese, eliminando a esempio la commissione per i prelievi effettuati attraverso il bancomat. Anche l´espansione territoriale della rete ha avuto un incremento dei costi amministrativi che sono aumentati del 55 per cento raggiungendo la cifra di 17,6 milioni di euro. A metà anno Intesa Sanpaolo Bank aveva 64 agenzie, mentre attualmente opera con 84 filiali che coprono la maggior parte del territorio romeno. .  
   
   
INTERVENTO DEI GRUPPI BANCO POPOLARE E FONDIARIA-SAI, ATTRAVERSO NOVARA VITA S.P.A., A FAVORE DEI CLIENTI SOTTOSCRITTORI DI POLIZZE INDEX LINKED CON SOTTOSTANTE LEHMAN BROTHERS  
 
Verona - Milano, 2 dicembre 2008 - I Gruppi Banco Popolare e Fondiaria-sai, cui fa capo il capitale sociale di Novara Vita S. P. A. , hanno concordato il 28 novembre un intervento eccezionale a favore della Clientela che abbia sottoscritto polizze index linked, emesse da Novara Vita S. P. A. E aventi come sottostante dell’investimento titoli Lehman Brothers, denominate Adesso Index Agosto ‘07, e Creberg Polar Index Luglio 2007. Tale intervento si pone l’obiettivo di garantire a tutta la suddetta Clientela la restituzione del capitale nominale previsto dal contratto originario. I Clienti potranno così restare immuni da perdite in conto capitale, pur continuando a beneficiare dei medesimi rendimenti previsti dai contratti originari. L’intervento si tradurrà nella risoluzione anticipata della polizza originaria e nella sottoscrizione di una nuova polizza index linked avente come sottostante titoli di banche italiane. Il nuovo contratto, con caratteristiche di rendimento sostanzialmente analoghe a quelle del contratto originario, avrà anche la garanzia del capitale a scadenza da parte della Compagnia. Per quanti volessero aderire, la scadenza originaria risulterà differita di circa 2 anni, data in cui verrà rimborsato il capitale nominale iniziale. .  
   
   
BOLZANO - ALTO ADIGE: CONDIZIONI BANCARIE E MERCATO FINANZIARIO SITUAZIONE AL 30.09.2008 TAEG SUI MUTUI IPOTECARI AL 7,3% SIA A TASSO VARIABILE CHE A TASSO FISSO  
 
 Bolzano, 2 dicembre 2008 - Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea (Bce) aveva deciso, il 3 luglio 2008, di alzare nuovamente il costo del denaro di un quarto di punto percentuale, a 4,25%. Le conseguenze di questa manovra si sono fatte sentire anche in provincia di Bolzano: i tassi di interesse rilevati da un campione di banche operanti in provincia nel 3° trimestre 2008, infatti, hanno subito nuovi incrementi. Il tasso annuo effettivo globale (Taeg), registrato il 30. 09. 2008, relativo ad un mutuo ipotecario di 150. 000 euro a 20 anni con rate semestrali e tasso variabile ha raggiunto il valore medio del 7,3%, +1,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2007 (6,2%) e +0,6 punti rispetto al trimestre precedente (6,7%). Il valore minimo del tasso ha raggiunto il 6,1%, mentre il tasso massimo registrato è stato dell’ 8,8%. Lo spread, cioè il margine di ricarico applicato mediamente sul tasso iniziale dalle banche, è stato pari all’1,8%, stabile rispetto a quello applicato nello stesso periodo dell’anno precedente. Come per il tasso annuo effettivo globale (Taeg) a tasso variabile, anche il Taeg relativo ad un mutuo ipotecario di 150. 000 euro a 20 anni con rate semestrali e tasso fisso si è attestato ad un valore medio del 7,3%, variando tra un minimo di 6,0% ed un massimo di 9,7%. Il valore medio del Taeg sui mutui ipotecari a tasso variabile ha raggiunto quello del Taeg per lo stesso tipo di mutuo a tasso fisso. La scelta del tipo di tasso per la stipulazione di un mutuo, a fronte di una momentanea equivalenza delle due alternative (variabilefisso), va fatta considerando il periodo di instabilità economico-finanziaria e le conseguenti aspettative. Questo spiega quindi l’aumento della quota di nuovi mutui a tasso fisso registrato nel primo semestre 2008 rispetto al 2007: nella regione Trentino-alto Adige la quota è cresciuta di 4,4 punti percentuali, attestandosi al 28,7% del totale dei nuovi mutui contratti, in linea con i dati nazionali. È comunque da segnalare che, in corrispondenza con i continui aumenti dei tassi, nei primi sei mesi del 2008, secondo quanto rilevato dalla Banca d’Italia, il numero dei nuovi mutui ipotecari accesi nella regione Trentino-alto Adige è calato del 4,3% rispetto a quello che si era registrato nello stesso periodo del 2007. Tassi sul credito al consumo e sui prestiti commerciali aumentano con moderazione Il tasso annuo massimo applicato allo scoperto con fido è diminuito di 0,1 punti percentuali. E’ passato dal valore medio dell’11,8%, registrato al 30. 09. 2007, all’ 11,7%, registrato nello stesso periodo di quest’anno. Per un prestito di 5. 000 euro con durata pari a tre anni le banche operanti in provincia hanno praticato un Taeg medio pari a 11,8%, di 0,7 punti percentuali più alto di quello dello stesso trimestre dell’anno precedente (11,1%). Per i prestiti commerciali, il tasso medio praticato su finanziamento su portafoglio nel 3° trimestre 2008 è rimasto stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente ed ha registrato invece una crescita di 0,4 punti percentuali rispetto ai dati rilevati al 30. 06. 2008, attestandosi ad un valore medio del 7,6%. Anche il tasso sugli anticipi di fatture, con un valore medio dell’8,0%, ha rilevato un leggero rialzo di 0,1 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre del 2007. Tassi d’interesse sui conti correnti e sui certificati di deposito L’aumento generale dei tassi ha avuto un riflesso, seppur minimo, anche sui rialzi dei tassi dei conti correnti ordinari alla clientela: il valore del tasso di interesse medio sui conti correnti ordinari ha registrato infatti nel 3° trimestre 2008, un aumento di 0,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2007, attestandosi ad un valore medio dell’1,6%. Il tasso annuo nominale (Tan) medio sui certificati di deposito a 18 mesi ha raggiunto un valore medio del 3,6%, +0,8 punti percentuali rispetto al valore rilevato nel periodo corrispondente del 2007, oscillando tra un valore minimo del 2,3% ed un massimo del 4,4%. Aumentano gli impieghi delle banche locali (+11,9%) Nel 3° trimestre 2008 gli impieghi delle banche aventi sede legale in provincia di Bolzano hanno raggiunto un volume pari a 18. 588 milioni di euro, +11,9%, rispetto all’anno precedente. Sono i mutui a contribuire maggiormente alla crescita: questi costituiscono infatti il 47,5% del totale degli impieghi e registrano un incremento del 16,6%. Un’altra voce che è aumentata in modo evidente rispetto al 2007 sono i conti correnti attivi, che hanno rilevato un +8,4%, ma, rispetto all’intero aggregato, la loro quota è lievemente diminuita (dal 37,7% al 36,5%). In crescita anche la raccolta Nel 3° trimestre 2008 anche la raccolta delle banche altoatesine ha registrato valori in crescita rispetto allo stesso periodo del 2007: l’incremento è stato del 10,7%. L’espansione della raccolta bancaria negli ultimi 12 mesi è stata alimentata principalmente dalla componente obbligazionaria (+15,4%), che è anche la più consistente dell’aggregato (51,1%), dai pronti con tro termine (+11,2%), e dai conti correnti passivi alla clientela (+4,5%). Mentre hanno registrato un decremento le componenti quali i depositi a risparmio (-0,8%) e i certificati di deposito (-31,7%), che costituiscono però una parte minima dell’aggregato (rispettivamente il 6,9% e l’1,1%). Ripartizione di impieghi e sofferenze per settore economico Dall’analisi della ripartizione degli impieghi per branca di attività economica emerge che i quattro settori che hanno la maggior incidenza sul totale sono gli Altri servizi destinabili alla vendita (16,0%), i Servizi degli alberghi e pubblici esercizi (13,4%), l’ Edilizia e opere pubbliche (12,9%) e i Servizi del commercio, recuperi e riparazioni (10,4%). L’incidenza delle sofferenze sugli impieghi delle banche locali si è attestata al 2,3%. Tale indicatore negli ultimi tre anni ha sempre oscillato tra il 2,3% e il 2,5%. Il fatto che anche per l’ultimo trimestre l’esposizione nei confronti della clientela risulti circoscritta al 2,3% è un segnale positivo della solidità del sistema bancario locale. Anche per quanto riguarda le sofferenze i quattro settori sono gli stessi: al primo posto si colloca Edilizia e opere pubbliche (25,8%), al secondo quello degli Altri servizi destinabili alla vendita con il 12,2% sul totale, al terzo i Servizi degli alberghi e pubblici esercizi con l’11,3% e al quarto posto i Servizi del commercio, recuperi e riparazioni (10,9%). .  
   
   
ASSICURAZIONI GENERALI CONTRATTO DI FINANZIAMENTO DELL’IMPORTO DI EURO 500 MILIONI  
 
Trieste, 2 dicembre 2008 - In data 27 novembre 2008 Assicurazioni Generali S. P. A. , in qualità di beneficiaria, e Mediobanca S. P. A. , quale finanziatrice, hanno sottoscritto un contratto di finanziamento di natura ibrida (avente caratteristiche analoghe ai bond ibridi di Assicurazioni Generali attualmente S. P. A. In essere) dell’importo di Euro 500 milioni, con durata teoricamente perpetua e possibilità per Assicurazioni Generali S. P. A. Di rimborso a partire dal decimo anno, previa autorizzazione Isvap. Il finanziamento, che risponde ai requisiti di Isvap per l’ammissibilità alla copertura del margine di solvibilità, è destinato al rifinanziamento parziale del bridge loan a suo tempo erogato da un pool di Banche per l’acquisizione di Banca del Gottardo. Le parti si sono avvalse, per quanto riguarda la consulenza legale, dello Studio Clifford Chance di Milano. .  
   
   
“SOCIETA´ DISTRIBUTIVE SPECIALIZZATE NEI PRODOTTI DI FINANZIAMENTO ALLE FAMIGLIE” SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 2 dicembre 2008 - Nel 2007 l’intermediato delle reti esterne conosce ancora un tasso di crescita soddisfacente (+8,3% in valore). Un tasso di crescita meno elevato (+6,5%) nei mutui si associa a forti incrementi nei prestiti personali (+22,7%). E’ forte l’incremento anche nella cessione del quinto (+20%), dove lo sviluppo delle reti esterne è stato uno dei fattori che ha favorito l’incremento del mercato. Internet si conferma un canale molto dinamico con un’incidenza sul totale intermediato che passa dal 3,1% del 2006 al 4,7% del 2007. Banche e finanziarie ridefiniscono i rapporti con le reti esterne, pongono in discussione le vecchie regole provvigionali (in particolare nel settore dei mutui dopo l’entrata in vigore della Bersani), tendono a sviluppare rapporti piu’ stretti con le reti esterne piu’ strutturate. Parallelamente nelle reti di distribuzione è in forte crescita la concentrazione: le principali reti di mediazione creditizia e le principali reti immobiliari stanno investendo per strutturare la propria rete, costruendo nuovi rapporti con gli erogatori. Nei prestiti personali cresce il ricorso a reti agenziali, nella cessione del quinto, anche se si registra la tendenza all’accorciamento del canale a vantaggio di società maggiormente strutturate e/o che siano di diretta emanazione bancaria, il ruolo delle società mandatarie e dei distributori continua ad essere molto importante. Dati di sintesi, 2007
Società di mediazione creditizia 8. 601
Società agenti in attività finanziaria 4,576
Giro d´affari del settore (milioni di euro) 1. 120
Prodotti di finanziamento distribuiti da società specializzate (mn. Euro) 31. 088
· Mutui 26. 288
· Prestiti personali 2. 000
· Cessione del quinto 1. 800
· Altri finanziamenti 1. 000
Variazione finanziamento intermediato 2007/2006 (%) 8,3
· Mutui 6,5
· Prestiti personali 22,7
· Cessione del quinto 20,0
Previsione 2008/2007 (var. %) -3/-5
· Mutui -6/-8
· Prestiti personali 6/8
· Cessione del quinto 15/18
Previsione 2009/2008 (var. %) -1/-3
Tendenza medio periodo Stabilità
Fonte: Databank * Data di chiusura della ricerca: novembre 2008 .
 
   
   
IMPRESE DI FAMIGLIA: PER LA CRISI 1 SU 4 RISCHIA DI NON ANDARE AI FIGLI A MILANO 30 MILA IMPRESE CHE DANNO 8 MILA POSTI DI LAVORO UN GIOVANE SU 10 TROVA LAVORO NELL’IMPRESA DI PAPÀ  
 
 Milano, 2 dicembre 2008 - Ombre per i timori di crisi: circa 30 mila imprese di famiglia a rischio. Anche se oltre un’impresa su tre è ottimista, una su quattro prevede, se la crisi si aggrava, di non riuscire a completare il passaggio generazionale e di dover chiudere prima. Con un impatto sull’occupazione: circa 8 mila posti in meno. Tra cui quelli per i figli. A Milano ogni anno un giovane su 10 circa trova lavoro nell’impresa di papà: sono circa 16 mila i posti lasciati liberi al discendente dai titolari anziani, su quasi 140 mila nuovi posti di lavoro creati ogni anno nel settore privato, tra assunzioni, ma anche creazione di piccole imprese. Una realtà tutta nostrana quella dell’impresa familiare e generazionale: sono 270 mila sul territorio le imprese gestite col coinvolgimento dei parenti più stretti e la metà, circa 130 mila, sono ancora attive grazie all’ingresso dei figli. Un modello soprattutto italiano quello dell’impresa generazionale: dal confronto europeo emerge come la tradizione familiare in Italia sia il motivo più sentito nella creazione d’impresa in un caso su quattro (26%), rispetto al dato europeo (23%). Che crea all’economia milanese un vantaggio competitivo di oltre 300 milioni ogni anno. Un’impresa, quella generazionale, che vive in media mezzo secolo e che dura da due generazioni in circa due casi su tre. Passa per linea maschile in quasi otto casi su dieci. Emerge da un’indagine effettuata a novembre 2008 per conto della Camera di commercio di Milano dall’unità indagini demoscopiche di Cedcamera – Camera di commercio di Milano con metodo Cati. Coinvolto un campione rappresentativo di 303 imprese di Milano e provincia e da una stima su dati Eurostat 2006 e registro delle imprese 2008. Anche centenari nelle imprese generazionali: alcuni casi. Spicca chi ha superato i cento anni: dalle piante Ingegnoli (1817) alla cappelleria Mutinelli (fine 800). Ma anche negozi storici (Cappelleria Melegari, Grand Hotel et de Milan, abbigliamento intimo “Margherita”, Ottica Chierichetti, abbigliamento Paladini, Ristorante La Pobbia 1850, Walter di Teresa Valcasara, Zucca in Galleria – Caffè Miani) e imprese produttrici di lunga data (Codevintec Italiana srl che si occupa di strumentazione scientifica e ottica, Cofi spa che produce forni industriali, S. I. M. P. E. G. Srl che opera nel settore degli articoli tecnici termoplastici, Stampamatic srl che si occupa di stampa, Vrv Group che si occupa di progettazione e costruzione di apparecchiature per l’industria chimica, farmaceutica ed energetica). “Pacchetto generazionale”: libro, gioco di società e diretta del convegno. Sul tema la Camera di commercio ha realizzato un libretto (coi dati della ricerca e l’illustrazione di vignette satiriche) e un gioco di società di sfida tra imprese di famiglia per sopravvivere sul mercato (due fogli per una sfida da due a quattro giocatori). Si possono stampare gratuitamente dal sito internet all’indirizzo www. Mi. Camcom. It (sezione comunicazione esterna - comunicati stampa, data 28 novembre). Sul sito www. Impresalive. Tv la diretta del convegno. “La Camera di commercio - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano – è attenta ad investire sulle imprese per la vera ricchezza del territorio, il capitale umano. A partire dalle imprese di famiglia che durano diverse generazioni e che caratterizzano il tessuto economico milanese ma anche lombardo e nazionale. Ecco perché siamo impegnati a sostenere questa importante risorsa, con un occhio di riguardo ai giovani, a chi ha idee forti per lo sviluppo di domani, a chi sa mettersi in gioco e sa accettare sfide importanti. Un prezioso elemento di crescita e di prospettiva per tutto il territorio”.
Imprese attive Milano 100% 353. 029
Pmi 92% 324. 787
Pmi a conduzione familiare 83% 269. 573
Pmi con passaggio generazionale 41% 133. 163
.
 
   
   
MONZA E BRIANZA - EXPO 2015: UN’OPPORTUNITÀ PER L’ITALIA  
 
Monza, 2 dicembre 2008 - Si guarda all’Expo come risorsa per ridare fiato all’economia: più di 9 miliardi di indotto turistico per la Lombardia, di cui 752 alla Brianza e 6705 a Milano. In termini di posti di lavoro, queste cifre significano solo nel settore turistico, dalla ricettività ai trasporti, 35 mila posti di lavoro in più in Lombardia, Milano esclusa. Ne beneficerà anche l’occupazione della vicina Brianza con più di 8200 posti di lavoro, prevalentemente concentrati nel settore dello shopping (circa 4. 240) e nella ristorazione (3. 290); Como con oltre 5. 600, ma soprattutto Brescia che vedrà aumentare l’occupazione in questo settore di oltre 10 mila unità. Sul territorio nazionale, Roma potrà contare su oltre 6. 500 nuovi occupati, distribuiti principalmente nel settore ricettivo (più di 4. 300) e della ristorazione (circa 1400); Venezia potrà occupare oltre 5. 700 addetti. Ma i benefici occupazionali dell’Expo nel turismo raggiungeranno anche il Sud Italia con 555 nuovi posti di lavoro a Messina, e 570 a Palermo. È quanto emerge da una stima dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza. Anche nella percezione degli italiani - secondo un sondaggio della Camera di commercio di Monza e Brianza - condotta da Cedcamera su un campione di 1033 intervistati – l’Expo porterà benefici per il lavoro: infatti il 58,7% degli intervistati si aspetta grandi cambiamenti sul fronte lavorativo, seguono le attese per la visibilità internazionale (44%), per il turismo (41,4%) e per le infrastrutture (36,2%). Il 72,5% degli intervistati sa che l’Expo si terrà a Milano e ben l’86,7% è convinto che la metropoli lombarda lo meriti, perché è la capitale economica del Paese (37,9%) e perché è una città dinamica e internazionale (48,8%). L’expo significa anche un’opportunità per tutta l’Italia: lo ritiene il 58,5% dei cittadini intervistati. “L’expo del 2015 – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza – è una grande opportunità per la Brianza e per l’Italia, un’occasione per rilanciare la nostra economia. La Camera di Commercio di Monza e della Brianza, in rappresentanza di un territorio a forte vocazione imprenditoriale, intende contribuire in modo significativo alla realizzazione del progetto Expo-milano 2015 e per questo si augura che la dimensione operativa della nuova società di gestione dell’Expo preveda momenti di condivisione e partecipazione delle realtà territoriali vicine, che inevitabilmente saranno coinvolte dal grande evento” .  
   
   
MILANO BILANCIO 2009, DE CORATO: “PIU’ RISPARMIO GRAZIE A MAGGIORE EFFICIENZA, SENZA PENALIZZARE SERVIZI”  
 
Milano, 3 dicembre 2008 - “Il bilancio 2009 ammonta a 2 miliardi e 379 milioni di euro. La ‘manovra’ 2009, pari a 160 milioni di euro, comporterà un contenimento della spesa dovuto a una situazione di difficoltà che riguarda tutti gli enti locali. Ma che derivano principalmente da maggiore efficientamento e rispetto dei principi di equità. E non penalizzeranno i servizi ai cittadini, che continueranno a essere pienamente garantiti”. Lo ha dichiarato il vice Sindaco Riccardo De Corato presentando in commissione Bilancio il preventivo 2009, che ha iniziato oggi l’iter consiliare. Entrate E Uscite Correnti - “Per quanto riguarda le principali entrate correnti - spiega De Corato - 607 milioni di euro derivano da entrate tributarie, 799 milioni da trasferimenti e 824 milioni da entrate extratributarie. A questi vanno aggiunti 131 milioni di oneri di urbanizzazione e 17 milioni dell’avanzo di amministrazione 2007. Le maggiori uscite correnti riguardano invece spese per beni e servizi (1468), per il personale (622 milioni), quota ammortamento mutui 2009 (251) e Irap passiva (38). Le direzioni a cui fanno capo la maggior parte delle spese correnti per beni e servizi sono la Direzione Politiche della Famiglia (261 milioni) e la Direzione Mobilità, Trasporti e Ambiente (461 milioni, comprensive dei costi per la gara sul trasporto pubblico locale)”. Efficientamento - “Il principio di garantire servizi di qualità a tutti - prosegue De Corato - non viene minimamente inficiato. Si sta invece studiando l’estensione dei settori dove applicare tariffe differenziate in base al reddito in modo da far pagare di più a chi ha un reddito alto e di meno ai redditi bassi, tenendo conto della composizione familiare attraverso il parametro Isee. Inoltre stiamo proseguendo l’utilizzo della leva dell’efficientamento derivante dall’esternalizzazione di alcuni servizi e da minori contributi per capitoli di spesa che le direzioni hanno valutato all’interno del proprio settore”. In particolare, l’elenco delle spese che consentiranno un risparmio sono le seguenti: 28,6 milioni di euro in meno grazie all’efficientamento delle spese per assessorati e servizi; 16 milioni per le spese generali di gestione; 11,9 milioni per efficientamento della struttura. A questo risparmio si somma l’applicazione dei 17 milioni di avanzo del 2007, oltre al recupero di maggiori entrate per l’aggiornamento delle rendite catastali (pari a 15 milioni), la riduzione del costo del debito e il recupero di entrate pregresse per 18 milioni. Spese In Conto Capitale – Il totale delle spese in conto capitale ammonta a 3 miliardi e 964 milioni. Sono suddivise in investimenti per opere pubbliche per 2. 580 milioni, altri investimenti per 672 milioni, previsione rimborso debiti pluriennali (635 milioni) e accordi bonari (77 milioni). Valore Aree Edificabili Per Ici - Presentata in commissione Bilancio anche la delibera di aggiornamento del valore delle aree edificabili ai fini dell’imposta comunale sugli immobili. In molte aree si riscontrano variazioni negative per effetto dell’aumento del tasso di interesse a parità del valore dei fabbricati. Per l’area residenziale le variazioni in aumento riguardano alcune zone: Cordusio-cairoli, Missori, Fiera Monterosa, Montecity Rogoredo. Nel terziario o terziario industriale scende il valore di aree come Inganni-san Cristoforo, Axum-ospedale San Carlo e Indipendenza-piceno. Salgono invece in zona Augusto, Navigli-cassala e Missori-santa Sofia. .  
   
   
PUGLIA: PRESENTA RISULTATI INDAGINE 2007 NUCLEO VALUTAZIONE DIRIGENTI DELLA REGIONE  
 

 

Bari, 2 dicembre 2008 - L’assessore al Personale Guglielmo Minervini, insieme con il dirigente d’area Pasquale Chieco e con il presidente del Nucleo di Valutazione dei Dirigenti, Rocco Marone, ha presentato ieri mattina i risultati della valutazione dei dirigenti relativa all’anno 2007. “Abbiamo compiuto – ha detto Minervini – un atto che senza enfasi può definirsi storico, di assoluta innovazione, che ha rotto col vecchio sistema dell’autovalutazione dei dirigenti. Prima infatti i dirigenti regionali si autovalutavano e si davano i voti da soli, ma dallo scorso luglio abbiamo avviato un’attività che ha proceduto ad un’analisi della qualità dei dirigenti in maniera il più oggettiva possibile. L’analisi è stata fatta con modelli, griglie di valutazioni, questionari e colloqui, coinvolgendo una pluralità di soggetti (i circa 150 tra dirigenti e facenti funzione), incrociando molti sguardi e ottenendo una valutazione non solo quantitativa, ma anche qualitativa”. La Puglia, è stato sottolineato, ha meno dirigenti in servizio delle altre regioni sia in numero assoluto che in rapporto al numero della popolazione. Per Minervini “Gran parte dei dirigenti si attesta nella fascia tra il discreto e il buono, c’è dunque una differenziazione, non tutti si ammassano ad un unico livello”. La valutazione (che vede 10 fattori di giudizio, oltre all’analisi del bilancio di direzione) avrà diretti effetti sul salario dei dirigenti. Fino al 2007 infatti la quota delle indennità di produttività era del 4% sul salario, con minime differenze tra i dirigenti. Adesso la quota, col nuovo contratto, è del 20%, con differenze nette (tra 3. 000 euro per i meno meritevoli e 23. 000 euro annui per le eccellenze) legate al risultato. Inoltre con il nuovo contratto vengono regolati l’omnicomprensività e l’interim. “Non si tratta di un elemento per punire – ha detto Minervini – ma per valutare. Il risultato dell’analisi è dovuta anche alla terzietà dei componenti del nucleo di valutazione, che ha ridotto la pervasività della politica sui risultati: c’è nei parametri il giudizio dell’assessore al ramo, ma non è un parametro fondamentale”. “La democrazia – ha concluso Minervini – cresce quando la democrazia dà conto. Noi diamo conto dei risultati dei nostri dirigenti. L’assessore ha fornito i nomi dei 13 dirigenti che hanno conseguito il massimo dei voti (tra 86 e 89 punti): si tratta di Giuseppe Spinelli (controllo ammistrazione), Giuseppe Ferro (Agricoltura), Waldemaro Morgese (Biblioteca Consiglio), Rocco Spinelli (Ragioneria), Pietro Trabace (commercio), Maria Sasso (E-Gov Cittadinanza Attiva), Mario Aulenta (Finanze), Piero Cavalcoli (Territorio), Michele Loffredo (Demanio), Francesco Bitetto (LLPP), Antonella Bisceglia (Servizi sociali), Francescopaolo Di Giesi (Ammistr. Consiglio) e Denni Gadaleta (capo di Gabinetto del Presidente, scomparso lo scorso gennaio).  

.
 
   
   
MISSIONE DELLA REGIONE MARCHE IN INDIA  
 
 Ancona, 2 Dicembre 2008 - E´ partita il 30 novembre e si protrarra` fino a sabato prossimo la missione economico istituzionale della Regione Marche in India, guidata dall´assessore alla Promozione estera Gianni Giaccaglia. Prima tappa della missione esplorativa a Mumbai, per un incontro di tutta eccezione. Il Ministro per Industria, agricoltura, cultura e impiego del Maharastra ´ Ranajagjitsinha Patil - ha incontrato Giaccaglia per presentare alla Regione un progetto di sviluppo per una nuova area industriale di standard europeo con annessa zona franca. Un progetto che prevede la completa urbanizzazione di oltre 2mila ettari, a 40 minuti di volo da Mumbai, a costi competitivi, per il cui sviluppo, dice Giaccaglia, ´lo Stato del Maharastra sarebbe particolarmente interessato a creare un partenariato con la Regione Marche, vista la forte vocazione manifatturiera e la volonta` di collaborare sul tema dei cluster. Un´opportunita` importante considerate le vantaggiose condizioni offerte, il crescente tasso di sviluppo del mercato indiano e la relativa domanda, in particolare di beni di consumo, tradizionalmente prodotti nelle Marche´. La delegazione marchigiana in India e` composta da rappresentanti di Svim, dei centri servizi e del mondo accademico. La missione, realizzata con il supporto operativo della Svim, e grazie alla collaborazione della Crs Global Innovations che coordina il desk India-marche, proseguira` nei prossimi due giorni nello Stato del Gujarat, per vagliare le opportunita` di collaborazione nel settore agroindustriale. L´iniziativa rientra nel Progetto triennale India 2008-2010, voluto da Regione e Unioncamere Marche, in collaborazione con Confindustria, nella prospettiva di ottimizzare la performance del sistema Marche in India e di fornire assistenza alle imprese, specialmente quelle medio-piccole. L``india nel 2007 e` la 24^ destinazione dell``export made in Marche, lo 0,8% delle nostre esportazioni, per un ammontare di 103 milioni di Euro, ma la destinazione ha registrato un aumento del 28 per cento rispetto al 2006. Tra le province delle Marche esportano verso l``India, in particolar modo, la provincia di Ancona, con 67 milioni di euro, le province di Macerata di Ascoli con 14 milioni di euro ciascuna. In ambito nazionale le Marche sono, per export verso l´India, l´ottava regione d``Italia. Esportiamo principalmente prodotti del settore meccanica, che con 44 milioni di euro rappresenta il 43 per cento di quanto viaggia verso questa destinazione. Si esportano inoltre i prodotti delle cartiere per 23 milioni di euro, che rappresentano quasi un quarto del totale esportato. Entrambi i settori mostrano tra 2006 e il 2007 una buona crescita rispettivamente del 20 per cento e del 66 per cento. Seguono i settori del calzaturiero e dei mobili. Nel primo semestre 2008, l´export registrato e` stato pari a 67. 854. 235 di euro, con un incremento sullo stesso periodo 2007 del 27,1 per cento, confermando l´espansione degli scambi verso il mercato indiano. In valore, il settore a maggiore vocazione export verso l´india si conferma quello della meccanica, seguito da carta, cuoio e calzature. Settori che continuano a registrare un trend positivo rispetto al 2007. In contrasto e forse anche a causa della forte crescita avuta nel 2007, il primo semestre 2008 e` in rallentamento per il settore del mobile. .  
   
   
SICILIA/TUNISI: DI MAURO” IL DISTRETTO E´ IL MODELLO PER UNA POLITICA PRODUTTIVA ED ECOSOSTENIBILE”  
 
Palermo, 2 dicembre 2008 – Si è chiusa a Tunisi, una delle due sessioni della 13esima “Rassegna del mare”: la seconda tappa del Forum del Mediterraneo dedicata alla possibilità di creare un “Distretto per il Mediterraneo”. Mohamed Medhi Mlika, ministro tunisino per la Qualità della Vita e presidente dell’associazione Aremedd, ha aperto i lavori del forum, auspicando che “il processo di riavvicinamento nelle diverse attività economiche si realizzi quanto prima affinché il mar Mediterraneo non sia più un mare che separi ma un grande lago che unisca”. L’assessore regionale alla Pesca, Roberto Di Mauro, è intervenuto affermando: “Se scompare la pesca in questo mare scompariranno interi sistemi socioeconomici. E’ necessaria una politica produttiva ed ecosostenibile”. “L’esempio più vicino è proprio Mazara del Vallo, nel trapanese, dove, nel settore peschereccio, è impegnato un numero altissimo di operatori tunisini. Questo ovviamente ci avvicina ancora di più ad azioni di partenariato con quest´area di territorio”. “Il processo di cooperazione euromediterranea - ha precisato Di Mauro - è un percorso tout cort. Nel rispetto dei popoli e della qualità della vita dovrà prevedere anche il trasferimento di know how e formazione perché solo attraverso la sinergia infrasettoriale e transnazionale ci potrà essere vera crescita civile e culturale. “La possibilità di far sviluppare un’area commerciale comune di libero scambio nell’area mediterranea la Sicilia l´ha già individuata nel modello distrettuale che, coinvolgendo tutti i paesi rivieraschi, potrà essere esteso a tutti i settori produttivi. Partire sì dalla pesca, ma per arrivare perfino alla sanità”. Il coordinatore del forum, Giovanni Tumbiolo, presidente del distretto produttivo della Pesca (Cosvap), ringraziando Di Mauro per il suo forte impegno nella rivitalizzazione del settore, ha preannunziato che, dopo un’ultima tappa Al Cairo, il ´Forum per il Mediterraneo´ si concluderà il 20 maggio 2009, in occasione della ‘Giornata europea del mare´. “Quel giorno, - ha detto- alla presenza del commissario europeo Joe Borg, stipuleremo la “Carta della cooperazione ittica per il Mediterraneo, che rappresenterà il volano per le attività economiche e la tutela delle risorse ittiche”. Il direttore generale del dipartimento alla pesca, Maurizio Agnese, ha detto invece che “la Sicilia dovrà essere una guida per le regioni del Mediterraneo. Considerata la ricchezza della pescosità senz´altro superiore a quella del nostro mare, dovrà attivarsi presto nella creazione di società con gli imprenditori locali, soprattutto nel settore della trasformazione”. Hanno partecipato al Forum, anche, l´ambasciatore italiano a Tunisi, Antonio D´andria, il direttore generale delle Camere di commercio libiche, Mohamed Mesrati e il presidente dell´Utap (Unione tunisina dell´agricoltura e della pesca), Mohamed Balì. .  
   
   
LIGURIA, PATTO PER LO SVILUPPO. BURLANDO: L´ ENERGIA CHE CI VUOLE PER AFFRONTARE UNITI CRISI MENO PESANTE DI ALTRE REALTÀ ITALIANE SE BANCHE ASSICURANO ACCESSO AL CREDITO  
 
Genova, 2 Dicembre 2008 - E´ stato firmato l’ 1 dicembre a Genova il Patto per lo Sviluppo della Regione Liguria. Si tratto di un protocollo di intesa sottoscritto con le forze economiche e sociali che definisce un sistema di azioni strategiche per far fronte alla gravità della crisi economico- finanziaria e sostenere lo sviluppo del sistema-Liguria. Partendo dall´analisi del contesto socio-economico ligure, dai punti di forza dell´economia regionale e dall´azione di governo della Regione Liguria, il patto per la qualità dello sviluppo firmato dal presidente Claudio Burlando e dalle parti economiche e sociali segna le linee lungo le quali correrà, nei prossimi anni, lo sviluppo del territorio. Azioni a sostegno delle imprese, del lavoro, della famiglia e dei diritti di cittadinanza del welfare e allo sviluppo e al consolidamento delle reti. Il tutto a partire da quanto già avviato dalla Regione Liguria anche attraverso le risorse co-finanziate dell´Unione Europea (Programmi Operativi Regionali, Programma Sviluppo Rurale) e dei Fas- Fondo aree sottoutilizzate. "Un patto quello firmato oggi che mette insieme le forze per affrontare uniti e con energia un momento difficile", ha affermato Burlando. "Una crisi che per la Liguria, per la sua economia variegata, dall´industria pesante, all´high tech, al turismo, alla stessa Pubblica Amministrazione potrebbe rivelarsi meno pesante rispetto ad altre realtà italiane. Bisogna però costruire un patto con il mondo bancario per un accesso al credito garantito e preservare il mondo del lavoro, anche attraverso la stabilizzazione dei precari che oggi non avrebbero alternative occupazionali". Ventidue i firmatari dell´accordo. Oltre al presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, i segretari regionali di Cgil-cisl-uil e Ugl Renzo Miroglio, Sergio Migliorini , Pierangelo Massa e Giulio Oliveri, i presidenti di Confindustria e Confapi Liguria Umberto Risso e Roberto Minerdo, i presidenti di Cna e Confartigianato Liguria Gianfranco Damiano e Giancarlo Grasso e quelli di Confesercenti, Lega Coop, Ascom e Confcooperative Patrizia De Luise, Claudio Pontiggia, Gianfranco Bianchi , Stefano Marastoni. L´elenco dei firmati del documento prosegue con il presidente della Compagnia delle Opere Cdo Marco Castagnola, il portavoce del Iii´ Settore Valerio Balzini, il commissario Unci Guglielmo Rivoira , i presidenti regionali di Coldiretti, Cia, Confagricoltura Ennio Fazio, Ivano Moscamora, Flavio Sanguineti, il segretario regionale Confsal Domenico Geria, la responsabile Agci Agrital Daniela Borriello, il segretario di Federcospesca Augusto Comes, Barbara Esposo, responsabile Lega Coop Legapesca. Alla firma sarà presente l´assessore allo Sviluppo Economico della Regione Liguria Renzo Guccinelli. Il patto firmato ieri a Genova rappresenta anche un rafforzamento del metodo concertativi. Il documento, nel rispetto delle rispettive funzioni e prerogative, stabilisce- oltre alle azioni condivise-le responsabilità di ciascuna delle parti contraenti, i controlli sui percorsi individuati, la valutazione dei risultati conseguiti. Un´intesa che segna un nuovo modo di concepire il governo della società, che trova la sua forza nella condivisione di obiettivi e strategie. Competitività, innovazione e ricerca sono tre parole chiave citate nel patto per sostenere il sistema ligure, caratterizzato dalla presenza di poche grandi imprese, da un numero limitato di medie imprese e di molte, piccole micro-aziende, per lo più sottocapitalizzate. Sul fronte delle infrastrutture, il patto chiede l´avvio di un confronto con il governo per la definizione di un crono-programma riguardante il Terzo Valico, la Pontremolese, il raddoppio ferroviario tra Andora e Finale ligure, l´autostrada Albenga-millesimo-predosa. La Regione Liguria- si afferma nel documento- si sta adoperando perché si adotti una rapida decisione progettuale per la Gronda autostradale di Genova e per il nodo di San Benigno. Opere da 3 miliardi di euro e finanziate nel contratto di servizio tra Anas e Austrade per l´Italia. Altri punti del patto: Territorio, Ambiente ed Energia, il servizio sanitario regionale, la salvaguardia dei livelli di reddito, la qualità, la sicurezza e la stabilità del lavoro, il federalismo fiscale e l´extragettito portuale, gli strumenti finanziari a sostegno delle imprese. .  
   
   
VAL D’AOSTA, CRISI ECONOMICA: IL GOVERNO HA INCONTRATO LE PARTI SOCIALI  
 
Aosta, 2 dicembre 2008 - Durante la mattinata di ieri a Palazzo regionale si sono susseguite riunioni tra i rappresentanti delle parti sociali e gli esponenti del Governo regionali. Al tavolo degli incontri, coordinati dal Presidente della Regione Augusto Rollandin e dall’Assessore regionale al bilancio, finanze e patrimonio, Claudio Lavoyer, hanno partecipato anche l’assessore alle attività produttive Ennio Pastoret, l’assessore alle opere pubbliche Marco Viérin, l’assessore all’agricoltura Giuseppe Isabellon, e l’assessore al turismo Aurelio Marguerettaz. Dall’altra parte si sono alternati i rappresentanti di Confindustria, Confidi, Finaosta, i rappresentanti delle associazioni artigiane, quelli del mondo agricolo, del commercio e del turismo e, infine, le organizzazioni sindacali. Riflessione comune parlando di crisi, da parte di tutte le parti sociali: la difficoltà a distinguere le problematiche finanziarie e economiche da quelle di tipo strutturale. In questo senso è intervenuto il Presidente Rollandin, specificando «che al momento stiamo valutando per quello che è la situazione congiunturale di intervenire con misure a tempo, straordinarie, per dare assistenza a famiglie, imprese e aziende. Parallelamente le strutture dei vari dipartimenti stanno lavorando per arrivare a soluzioni normative che possano semplificare la macchina amministrativa e che siano applicabili al di fuori di questi provvedimenti straordinari». E sulla deroga agli aiuti di Stato l’assessore Lavoyer ha sottolineato che: «a parole, sia a livello nazionale che comunitario, si è annunciata la deroga per gli interventi per contrastare la crisi a livello regionale». Tra gli interventi oggetto di approfondimento una strutturazione differente per il “de minimis”, l’ampliamento delle garanzie nei confronti delle banche, l’intervento a favore delle Confidi, il rinvio delle rate dei mutui sulla prima casa. «Oggi abbiamo ascoltato soprattutto le proposte delle parti sociali. Adesso ci mettiamo a lavorare per studiare e valutare quali interventi è possibile attuare. I tempi saranno comunque brevi». .  
   
   
IL PACCHETTO TOSCANO PER COMBATTERE LA CRISI  
 
Firenze, 2 dicembre 2008 - La crisi, strutturale, è arrivata anche a Pistoia: estesa a più settori. E di come la crisi economica possa essere contrastata si è parlato ieri proprio in piazzetta San Leone, in un incontro in Provincia con le organizzazioni economiche, sindacali, banche e enti locali a cui hanno partecipato gli assessori regionali Ambrogio Brenna, Gianfranco Simoncini, Giuseppe Bertolucci e Agostino Fragai, rispettivamente titolari delle deleghe alle attività produttive, lavoro e istruzione, finanze e bilancio, rapporti con cittadini e istituzioni. «Siamo di fronte ad una crisi che è strutturale - spiega l´assessore Bertolucci - e i poteri delle Regioni sull´economia sono peraltro limitati. Per questo diventa ancora più importante lavorare su obiettivi condivisi per concentrare le risorse finanziare, ognuno per la sua parte, sulle priorità presenti nei territori». L´assessore ha ricordato il pacchetto varato nelle scorse settimane dalla giunta per aggredire la crisi. «Abbiamo irrobustito i fondi di garanzia, - dice - per scongiurare una stretta creditizia delle banche e consentire alle imprese di poter accedere a prestiti a tassi favorevoli, per nuovi investimenti o per consolidare il debito a breve». Si tratta di 48 milioni, capaci di garantire finanziamenti alle imprese per non meno di 500 milioni. Nei prossimi anni dai fondi europei arriveranno anche tre miliardi e 661 milioni, capaci di attivare ulteriori 4 miliardi di investimenti in grado di mantenere in moto l´economia, mentre a sostegno delle famiglie ci sarà uno stato sociale più robusto, grazie al progetto per l´assistenza agli anziani non autosufficienti, «che è anche un modo per ridistribuire la ricchezza». «I fondi europei, le misure proposte e tutti gli sforzi per superare questo difficile mo mento hanno bisogno di essere accompagnate da una rinnovata cultura dell´innovazione – aggiunge l´assessore alle attività produttive, Ambrogio Brenna - Una cultura che permetta di sostenere uno sviluppo di qualità, a cui un sistema produttivo come quello toscano deve necessariamente mirare per mantenere forte la preziosa coesione sociale tipica del nostro territorio». «La Regione – interviene l´assessore Simoncini– si è anche impegnata per garantire la continuità retributiva ai lavoratori colpiti dalla crisi, anticipando i fondi per la cassa integrazione e ottenendone dal governo di nuovi». Sul fronte della semplificazione ha deciso invece di abrogare duecento leggi e ridurre i tempi burocratici. Fragai ha infine sottolineato l´importanza dell´efficienza delle istituzioni, della collaborazione tra i comuni dei territori omogenei (montagna da una parte e Valdinievole dall´altra ) e l´a ssoluta necessità di dare concreta realizzazione ai progetti di area metropolitana, a partire dal raddoppio della ferrovia e dalla costruzione della terza corsia sull´autostrada. .  
   
   
PRESENTAZIONE DEL “DOSSIER EXPO 2015 NORD MILANO” PROGETTI E OPPORTUNITÀ IDENTIFICATE DAI COMUNI DEL NORD  
 
Milano, 2 dicembre 2008 -  I sette Comuni del Nord Milano, con il supporto di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo, hanno elaborato il “Dossier Expo 2015 Nord Milano” in cui mettono in luce quelli progetti e interventi territoriali che possono favorire nuove opportunità e sinergie in funzione delle opere e delle attività previste dall’Esposizione Universale Expo Milano 2015. Il Dossier sarà illustrato il prossimo mercoledì 3 dicembre a Sesto San Giovanni nell’ambito di un incontro pubblico in cui, per la prima volta, sarà presentato a tutti gli attori istituzionali, economi e sociali del territorio il Bando “Expo dei Territori: Verso il 2015”, promosso da Provincia di Milano e Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo, con il supporto della Fondazione Banca del Monte di Lombardia. Sesto San Giovanni Mercoledì 3 dicembre 2008 (Ore 20. 30 – 22-30) Sala Consiglio. Piazza della Resistenza, 20 Il programma: Introduce: Matteo Mauri, Assessore alla Città Metropolitana, Casa, Semplificazione e innovazione, Provincia di Milano . Presentazione del “Dossier Expo 2015 Nord Milano” : Giorgio Oldrini, Sindaco di Sesto San Giovanni e Presidente della “Conferenza del Nord Milano” ; Daniela Gasparini, Amministratore Delegato Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo . Presentazione del Bando “Expo dei Territori: Verso il 2015” Renato Galliano, Direttore Generale Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo; Tavola Rotonda: Expo 2015, progetti e opportunità per il Nord Milano : I Sindaci dei Comuni di Bresso, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Cusano Milanino, Paderno Dugnano e Sesto San Giovanni ne discutono con: Maria Bonfanti, Presidente Banca di Credito Cooperativo di Sesto San Giovanni Giuseppe Villa, Presidente Fondazione Comunitaria Nord Milano. Conclude: Filippo Penati, Presidente della Provincia di Milano. L´incontro su Expo 2015 è l’ultimo appuntamento dell´iniziativa "Il Futuro Del Nord Milano. Cultura, Impresa, Verde, Salute, Mobilita, Casa" che, dal 18 ottobre al 3 dicembre, si è svolto nelle sette città. Si è trattato di una mostra e di una rassegna di incontri pubblici che hanno cercano di avvicinare tutti i cittadini al lavoro già svolto e condiviso dai sette Comuni e di spiegare questa nuova fase di programmazione e di sviluppo territoriale che ha presso il via con l’istituzione della Conferenza del Nord Milano: una sede istituzionale stabile di lavoro tra Provincia e Comuni per l’integrazione delle politiche di sviluppo e delle attività di programmazione e di pianificazione di funzioni e servizi di interesse sovracomunale (cultura, casa, servizi socio –sanitari e ospedalieri, strutture e spazi per le attività produttive, verde, infrastrutture, ecc. ). Www. Milanomet. It www. Pattonordmilano. Provincia. Mi. It .  
   
   
TERRITORIO. REGIONE E PROVINCE VENETE SOTTOSCRIVONO UN PROTOCOLLO D’INTESA PER LA COSTITUZIONE DI UN TAVOLO TECNICO  
 
 Verona, 2 dicembre 2008 - Lavorare assieme in una logica di costante collaborazione per redigere i progetti ritenuti strategici dal Piano Territoriale Regionale di Coordinamento. E’ quanto previsto dal protocollo d’intesa sottoscritto oggi a Verona dalla Regione e dalle sette Province del Veneto e finalizzato alla costituzione di un tavolo tecnico permanente per l’elaborazione e il monitoraggio degli strumenti urbanistici di competenza regionale e provinciale. Alla firma hanno preso parte l’assessore regionale alle politiche del territorio, Renzo Marangon, il presidente dell’Unione regionale delle province del Veneto, Elio Mosele e gli assessori provinciali all’urbanistica. Si tratta del documento con il quale gli enti firmatari danno avvio ad un confronto tecnico istituzionale per favorire l’approfondimento di questioni centrali e indicare le strategie e gli strumenti più idonei per lo sviluppo sostenibile del territorio regionale. Dalla redazione del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento è emerso, infatti, che le linee di progetto ritenute strategiche per la definizione del Terzo Veneto, linee riconducibili ai temi della città, della montagna e del paesaggio, necessitano di un continuo confronto con le esigenze e le proposte emergenti a livello provinciale, non solo in funzione della redazione conclusiva del piano regionale, ma anche della sua gestione futura. Nell’ambito del protocollo è prevista anche la promozione di iniziative culturali, la prima delle quali sarà la “Geo oikos veneto 1” prevista nel novembre prossimo alla fiera di Verona, dove verranno presentati tutti i progetti urbanistico territoriali di interesse regionale redatti dai Comuni, le Province e la Regione. “Una mostra - ha sottolineato l’assessore Marangon annunciando l’iniziativa - con la quale vogliamo dare risalto al nuovo modo di progettare la pianificazione del territorio da parte degli enti locali, dare risalto alla rivoluzione copernicana avviata con la legge regionale 11 di riforma urbanistica”. Riferendosi poi al protocollo Marangon ha ribadito che si tratta di un atto con il quale si ufficializza quanto già avviene da oltre due anni fra le Province e la Regione e dove si confronteranno i sistemi migliorativi con soluzioni omogenee. “Nostro obiettivo – ha poi informato – è quello di consentire ad ogni cittadino di poter accedere e verificare dal proprio pc qual è lo stato dell’arte dei progetti urbanistici relativi alla città, al quartiere, alla via dove vive e abita. E’ un obiettivo difficile da raggiungere per la disomogeneità degli strumenti urbanistici sin qui utilizzati, ma necessario se le istituzioni di questo territorio vogliono essere all’altezza delle prossime sfide globali. In questo senso i cittadini ci chiedono risposte e con questo protocollo ci avviamo a darle”. Da parte sua il presidente Mosele ha detto che la firma al protocollo rappresenta una duplice soddisfazione, sia perché si riconosce il ruolo e l’esperienza delle province nel campo urbanistico, sia perché si conferma la volontà di uno sviluppo sostenibile del territorio regionale. .  
   
   
CITTÀ METROPOLITA NA PER SFIDARE IL FUTURO ISTITUZIONI E SOCIETÀ RIUNITE A QUARRATA CON LE TECNICHE DEL PROBLEM SOLVING  
 
Quarrata (Pt) 2 dicembre 2008 - E alla fine il direttore generale dell’Asl di Pistoia … batte il vicepresidente del Senato. 24 i pallini sul progetto “Servizi Metropolitani” illustrato, il 29 novembre, da Alessandro Scarafuggi e solo 16 i pallini su “Go Fast”, progetto di mobilità veloce partorito dal tavolo super istituzionale (il tavolo cui erano seduti, fra gli altri, il prefetto, il sindaco, il presidente della Provincia di Pistoia oltre a Vannino Chiti, vicepresidente del Senato). Di progetti a servizio della nuova Area Metropolitana, questo gruppo ne aveva presentato anche un altro (“Città Amica”) con l’obiettivo – ha spiegato il sindaco Berti - di raggiungere una pubblica amministrazione più moderna, omogenea e dalle procedure più standardizzate: ma “Città Amica” si guadagna solo un pallino con la relativa m aglia nera. Molto meglio il progetto presentato da un altro tavolo: si intitola “Progress” ed è puntato sull’idea di potenziare le infrastrutture favorendo scambi più rapidi di merci e di persone sulla base di un requisito ritenuto essenziale, la salvaguardia dell’ambiente. “Progress” – arrivato al secondo posto con 18 pallini - è partorito da un tavolo dove interagiscono fra gli altri il presidente della Banca di Credito Cooperativo di Vignole, un sindacalista Ugl e il capogruppo di Alleanza Nazionale in Provincia. Si è svolto a Quarrata, nella Limonaia della villa La Màgia un incontro decisamente creativo (“Pensare Agire. Scenari di Città Metropolitana”) organizzato dall’assessore regionale Agostino Fragai come ulteriore tappa di avvicinamento verso un obiettivo – la Città Metropolitana – su cui è annunciata dal governo nazionale la volontà di presentare in tempi rapidi una proposta di legge. «Un dato è sin d’ora chiarissimo – afferma Fragai riferendosi all’area metropolitana Firenze, Prato, Pistoia – e cioè che la governance dell’area è destinata comunque a cambiare rapidamente». Si spiega così l’iniziativa messa in piedi dall’assessore regionale con delega alle riforme istituzionali nel pomeriggio di ieri, venerdì 28 novembre, nell’antica villa edificata 670 anni fa dalla famiglia pistoiese dei Panciatichi. Invitati i soggetti più rappresentativi del territorio pistoiese (sindaci e consiglieri, esponenti del sociale e consiglieri regionali, presidenti di banche e sindacalisti) «con l’idea – spiega Fragai - di valutare insieme, attraverso una metodologia di discussione molto aperta e dinamica, le prospettive e le conseguenti scelte che si pongono per il fturo in rapporto ai diversi scenari di Area metropolitana». Hanno raccolto l’invito di Fragai in una sessantina. Al posto della tradizionale tavola rotonda o del non meno tradizionale convegno, hanno trovato una dozzina di grandi tavoli: su ognuno una tastiera, collegata a due maxischermi, ma anche un cestello con pennarelli di diverso colore. In termini tecnici si chiama “workshop mosaico digitale”: una fra le tante, possibili, “tecnologie di facilitazione”, uno strumento innovativo che abbina tecniche e metodi per la creatività con tecnologie a supporto della facilitazione, accelerando i processi di concertazione e di supporto alle decisioni complesse. In parole povere, ai partecipanti sono state sottoposte cinque grandi domande, comunque riguardanti gli scenari dell’area metropolitana tra Firenze e Pistoia: ciascun tavolo aveva, per ogni domanda, qualche minuto per confrontare le idee e alla fine il cosiddetto “portavoce” scriveva, attraverso la tastiera, ciò che era stato condiviso nel tavolo e che andava a formare una specie di mosaico gigante, sugli antichi muri della Màgia. Due giovani attori, con la tecnica dell’improvvisazione, hanno cercato di provocare i partecipanti ai tavoli raccontando la realtà dell’area metropolitana attuale e quello che questo stesso territorio potrebbe essere nell’immediato futuro se solo il nuovo livello istituzionale riuscisse a passare dallo stato di idea a quello di governance. Per trovarsi bene nel nuovo livello di governo – la prima domanda - il futuro cittadino metropolitano dovrebbe, secondo i tavoli, essere “attivo e fiducioso, solidale e dinamico, sognatore e paziente, europeista e innovativo”. La vita quotidiana nel territorio metropolitano dovrebbe essere “scorrevole e armonica, accogliente e conciliante, rispettosa delle diversità e gustosa, aperta al mondo e chiusa ai vincoli burocratici”. Fra i problemi che impediscono il pieno dispiegamento delle potenzialità metropolitane - terzo quesito - i tavoli hanno evidenziato “eccessivi conservatorismi e carenze infrastrutturali, nanismo culturale e troppi localismi, frammentazione delle competenze e inadeguatezza nelle classi dirigenti”. Fra le iniziative ritenute necessarie, al primo posto “minori campanilismi” ma anche “coniugare interessi locali con quelli globali” e “costruire una vera identità di area”. L’ultima domanda chiedeva di passare “dal pensiero all’azione” costruendo, in un quarto d’ora, uno o più progetti. Parole soddisfatte per l’iniziativa sono venute dal sindaco di Quarrata, Sabrina Sergio Gori e dal prefetto Antonio Recchioni. Renzo Berti, sindaco di Pistoia, ha lodato il metodo Gianfranco Venturi, presidente della Provincia di Pistoia, ha ricordato che l’Area Metropolitana è un modo per «risolvere insieme i problemi di tutti». Il vice presidente del senato Vannino Chiti ha giudicato positivo questo modo di lavorare, sottolineando come «la profondità della crisi in cui siamo immersi richieda a tutti, istituzioni pubbliche e operatori privati, capacità di rimettersi in discussione e risposte coraggiose». E nel saluto finale Agostino Fragai ha annunciato che “mosaici digitali” saranno presto proposti anche in tutte le altre zone dell’area metropolitana: Prato, Empoli e Firenze. «Il nostro scopo – ha aggiunto – è alzare sempre più il grado di consapevolezza nelle istituzioni e nei cittadini sui benefici che potrebbero derivare dall’Area Metropolitana». .  
   
   
NOVE COMUNI POSSONO BASTARE PER LA COMUNITÀ D´ARCIPELAGO LA GIUNTA REGIONALE TOSCANA HA PROPOSTO UNA MODIFICA ALLA PRECEDENTE DISPOSIZIONE  
 
 Firenze, 2 dicembre 2008 - Non sarà necessaria l´adesione di tutti e dieci i Comuni. La Comunità dell´arcipelago, ovvero l´unione dei Comuni che sostituisce la comunità montana che la Regione ha cancellato, potrà nascere anche se qualcuno non aderirà. Così almeno sarà se la proposta di legge approvata lunedì dalla giunta rimarrà tale dopo il passaggio in Consiglio. A chiederlo era stata la maggioranza dei sindaci. Solo il primo cittadino di Rio Marina, a cui l´assessore Fragai ha inviato ieri una lettera. Aveva ribadito il suo no. «I destini della Comunità montana della Comunità dell´Arcipelago – scrive l´assessore - non c´entrano con l´annunciata riforma del testo unico delle autonomie locali. Sono invece legati alle norme della legge finanziaria per il 2008, che hanno imposto alla Regione un certo tipo di riordino. Non comprendo inoltre l´insistenza sulla costituzione di una comunità dell´arcipelago, che subisce gli stessi tagli statali delle comunità montane. Al contrario le unioni dei comuni costituiscono oramai nell’ordinamento italiano il principale soggetto istituzionale di riferimento per le aggregazioni dei Comuni» Il fatto che una comunità scompaia non vuol dire che cittadini e imprese non potranno più godere delle agevolazioni legate ai territori montani o insulari. Vale per la Regione e vale per lo Stato, tant´è che il Parlamento ha deciso di recente di attribuire tutte le risorse finanziarie delle Comunità montane disciolte agli enti che subentreranno. Spetterà naturalmente ai Comuni decidere se dar vita o meno (e in quanti) ad istituzioni che li rappresentino in modo unitario. L´assessore si augura un sì. L´arcipelago avrà tempo fino a dicembre per decidere. La proposta di legge approvata lunedì dalla giunta ha an che esteso a tutto il 2009 gli incentivi regionali per le gestioni assoicate. Destinati alle unioni di comuni che hanno preso il posto delle Comunità montane cancellate. .  
   
   
IN TOSCANA DIMINUISCE LA SPESA PER SERVIZI E FORNITURE IL NUMERO DEI CONTRATTI STIPULATI SI RIDUCE DEL 78% RISPETTO AL 2006  
 
Firenze, 2 dicembre 2008 - Diminuisce il numero dei contratti stipulati dalle strutture regionali – nella misura addirittura del 78% nella comparazione tra il 2007 e il 2006 - e diminuisce sensibilmente anche la spesa complessiva per gli acquisti di servizi e forniture. È questo quanto si ricava dalla relazione sull´attività contrattuale svolta nel 2007 dalla Regione Toscana e nei giorni scorsi presentata alla giunta dal vicepresidente Federico Gelli. «Una relazione che non è solo da addetti ai lavori perché da essa si ricavano indicazioni importanti rispetto alla possibilità di ridurre la spesa pubblica non con tagli indiscriminati ma con un´attenta opera di razionalizzazione – spiega Gelli – Tutto questo, tra l´altro, è anche il risultato di un´attività di programmazione più attenta e puntuale, come si può rilevare dalla significativa riduzione dei procedimenti contrattuali non programmati. In ogni caso va rilevato che un certo rallentamento dell´attività contrattuale è stato prodotto anche dall´incertezza che si è prodotta dopo l´approvazione della legge regionale sugli appalti, in seguito alle pronunce della Corte costituzionale sulle competenze in tema di gare pubbliche». In particolare nel 2007 le procedure contrattuali non previste sono state 23, contro le 100 dell´anno precedente. I contratti effettivamente stipulati sono stati 75 (22 di forniture, 53 di servizi) contro i 341 dell´anno precedente, con una diminuzione del 78%: diminuzione che è la più consistente degli ultimi anni, ma che conferma anche il trend che ha portato ai valori attuali, dai 1. 130 contratti del 2002. Diminuiscono in particolare i contratti inferiori ai 100 mila euro (meno 85%). Quanto agli importi complessivi, i contratti del 2007 corrispondono a una spesa di 29 milioni e 551 euro. Nel 2006 la spesa era stata di 167 milioni di euro, ma su questa spesa incidono quasi 128 milioni di pagamenti relativi agli interessi dei primi quattro anni di durata di mutui e prestiti pluriennali. L´importo del 2006 che si può considerare omogeneo per un confronto con il 2007 è pertanto di 39 milioni e 680 mila euro. .  
   
   
FINANZIAMENTI DI UN MILIONE DI EURO DAL FONDO ARCO PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE  
 
Venezia, 2 dicembre 2008 - Il comitato tecnico del Fondo Arco – adriatic regions counterguarantee found – ha approvato la concessione di un milione di euro di controgaranzie a tre importanti progetti veneti di internazionalizzazione in Serbia, Croazia e Albania. Arco è un fondo di controgaranzia finanziato con risorse comunitarie di cooperazione transfrontaliera e finalizzato a favorire l’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese della costa adriatica interessate a realizzare investimenti nei paesi balcanici. La Regione del Veneto svolge funzioni di capofila per le regioni italiane che si affacciano sull’Adriatico. Il fondo, gestito da Veneto Sviluppo, opera rilasciando controgaranzie su finanziamenti accordati da banche e da organismi di garanzia. “L’approvazione delle tre controgaranzie – sottolinea l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor – è particolarmente importante in quanto evidenzia ancora una volta la vitalità della nostra imprenditoria. Anche nell’attuale difficile contesto economico, il mondo produttivo veneto è interessato a investire all’estero. È un successo pure della Regione del Veneto da sempre in prima linea nella ricerca di soluzioni positive per le piccole e medie imprese e nella costruzione di sinergie integrate con altre realtà limitrofe. ” “Ritengo fondamentale evidenziare – ha aggiunto la presidente di Veneto Sviluppo, Irene Gemmo – come la collaborazione transfrontaliera rappresenti un esempio positivo di messa in rete tra le istituzioni pubbliche e i privati a favore dell’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. ”Certamente, le risorse di Arco confermano la necessità di fare squadra in una congiuntura economica tanto complicata. .  
   
   
GLI ABITANTI DELLA VALLE DI LEDRO HANNO DETTO SI  
 
Trento, 2 dicembre 2008 - Gli elettori dei comuni trentini di Bezzecca, Concei, Molina di Ledro, Pieve di Ledro, Tiarno di Sopra e Tiarno di Sotto, hanno espresso parere positivo alla fusione dei sei municipi in un unico comune, che si chiamerà Ledro e che avrà come capoluogo l’abitato di Pieve di Ledro. E’ questo l’esito del referendum consultivo che ieri ha chiamato al voto complessivamente 4085 cittadini dei sei comuni. Raggiunto ampiamente il quorum del 50% in tutti i sei centri, il si alla fusione ha ottenuto una netta prevalenza. A Bezzecca ha detto si il 74% degli elettori, a Concei il 58%, a Molina di Ledro l’85%, a Pieve di Ledro l’83%, a Tiarno di Sopra il 71% e a Tiarno di Sotto il 66%. Toccherà ora alla Regione predisporre un apposito disegno di legge che sancisca la nascita del nuovo ente. .  
   
   
BOLOGNA: RADDOPPIATI I CONTRIBUTI PER L’ACCESSO AL CREDITO  
 
Bologna, 2 dicembre 2008 - Interventi economici per 9 milioni e 200 mila euro, raddoppio dei contributi destinati a favorire l’accesso al credito delle imprese, attivazione di un Fondo Straordinario di Garanzia, nessun aumento del diritto annuale e una gestione caratteristica in positivo. Questi i dati del Bilancio 2009 approvato oggi all’unanimità dal Consiglio della Camera di commercio. I contributi per l’accesso ordinario al credito per il 2009 sono stati raddoppiati: 1. 600. 000 euro rispetto agli 800. 000 euro dell’anno in corso. Consentiranno l’abbattimento degli interessi e potranno essere utilizzati per qualsiasi esigenza di finanziamento delle aziende bolognesi, compresa la riprogrammazione dei debiti nei confronti delle banche per fronteggiare, ad esempio, crisi di liquidità. Il 2009 vedrà anche l’attivazione di un Fondo di Garanzia straordinario: un milione di euro è stato specificatamente destinato quale contributo a garanzia per accedere a finanziamenti degli istituti di credito. Una nuova linea di azione che è stata ritenuta prioritaria per dare maggiore tranquillità alle imprese bolognesi che potranno così aumentare le proprie garanzie reali al momento dell’attivazione o della ricontrattazione dei finanziamenti con le banche. Accanto a queste misure straordinarie per il 2009 rimangono attivi tutti i tradizionali contributi e servizi della Camera di commercio, nessuna riduzione è stata effettuata. 6 milioni e 600 mila euro sono stati destinati alla Qualificazione del sistema economico bolognese, alla sua innovazione e qualità. Tutto ciò passerà necessariamente attraverso una forte attenzione alla Qualità dei servizi della Camera di commercio, obiettivo al quale saranno destinati oltre 400. 000 euro. Essi saranno rivolti in particolare a: proseguire il percorso di dematerializzazione dei servizi dell’Ente, per fornire informazioni certificate ed aggiornate in tempo reale e per consentire alle imprese la massima efficienza ed efficacia nel rapporto con la Camera di commercio; alla valorizzazione della gestione di Palazzo Affari, in un’ottica di massimo risparmio ed efficienza, con conseguente possibilità di offrire servizi di alto livello anche nella gestione delle sale convegni, grazie a tutte le attività connesse all’Azienda Speciale Prosim, alla valorizzazione dell’archivio storico e di Palazzo della Mercanzia. Alle attività di monitoraggio dell’economia locale saranno destinati 86. 000 euro per continuare a mettere a disposizione gratuitamente un patrimonio informativo per qualsiasi livello di analisi, su zone o settori merceologici. Oltre ai 9. 200. 000 euro di interventi per la promozione economica il Bilancio 2009 prevede anche un piano di investimenti per oltre 3. 353. 000 euro per la ristrutturazione di Palazzo degli Affari, che inizierà dal prossimo gennaio, per far fronte ai quali non verranno accesi mutui passivi. .  
   
   
PRESENTI RISULTATI PROGETTO EQUAL PUGLIA  
 
 Bari, 2 dicembre 2008 - L’assessorato al lavoro, cooperazione e formazione professionale ha presentato oggi i risultati conseguiti in Puglia nell’ambito dell’Iniziativa Comunitaria Equal: 35 mln di euro destinati alla sperimentazione di interventi innovativi per la lotta all’esclusione sociale, oltre 128 organismi tra imprese, enti pubblici e privati, associazioni di categoria e istituti di ricerca che, diversamente riuniti, hanno costituito 42 Partenariati di Sviluppo, si sono concretizzati in: oltre 200 prodotti (ricerche, moduli formativi, protocolli, guide, software, ecc) realizzati; 2. 170 gli occupati nella realizzazione degli interventi, di cui 726 nuovi occupati distribuiti equamente tra maschi e femmine; 19. 000 i beneficiari degli interventi (persone); 4. 284 i beneficiari (organismi) che a vario titolo sono stati coinvolti dagli intervent, tra questi in prevalenza enti locali, imprese ed aziende no profit, cciaa , istituti di formazione, università; 39 figure professionali create; 6 buone pratiche individuate e ritenute utili ad abbattere con efficacia le barriere di accesso al mercato del lavoro ed i fenomeni di esclusione sociale. Tutto il territorio regionale è stato interessato, avendo i partenariati operato su tutte le province della regione Puglia. 800. 000 euro il valore medio dei progetti che in termini di efficienza ha raggiunto alti livelli. Modeste risorse per interventi con un potenziale risultato raggiunto di apprezzabile valore La Regione Puglia si è attestata al di sopra della media nazionale nella conduzione di sperimentazioni Equal volte all’integrazione tra le politiche del lavoro e di inclusione sociale, innescando un processo virtuoso di reciprocità tra le varie politiche di programmazione regionale. Ad esempio l’interazione con tra il Servizio Formazione Professionale ed i Servizi Cultura, Turismo e Agricoltura per sostenere la realizzazione di alcuni interventi messi in atto dai partnariati di sviluppo. Non sola formazione. Le strategie messe in campo dai Partenariati di sviluppo finanziati, spaziano dalla valorizzazione del patrimonio artistico, culturale, naturalistico ed archeologico, all’alta formazione per agricoltori, imprenditori ed operatori turistici, dalla creazione sui territori di nuove competenze, alla creazione di reti di imprese, al networking tra il mondo profit e no profit. La conferenza è stata l’occasione per dare al territorio un feed back circa le modalità di utilizzo delle risorse comunitarie e per comunicare le riflessioni emerse durante l’attuazione di Equal, al fine di capitalizzare metodi e strumenti a sostegno della diffusione e del trasferimento delle buone pratiche. Circa cinque anni di programmazione dell’Iniziativa comunitaria ha fatto emergere un ricco panorama di sperimentazioni, che costituiscono una base di riflessione per l’attuale programmazione 2007-2013 ed un notevole contributo a vantaggio e supporto dell’Amministrazione Regionale. Alcune sperimentazioni risultano utili ad avviare un processo attivo per potenziare, integrare e compensare le politiche di programmazione territoriali per lo sviluppo economico e per l’abbattimento degli ostacoli che inibiscono l’integrazione sociale degli individui appartenenti alle cosiddette “fasce deboli” della società. Sono state poste in essere una notevole varietà di azioni che risultano coprire “a tutto tondo” le sfumature riconnesse al fenomeno della discriminazione, fronteggiando tale problematica anche sul livello macro-sociale ossia mediante interventi modulati su contesti socio-territoriali ed economico-settoriali in crisi:  azioni di marketing territoriale tramite ancheun marchio d’area e la creazione di specifici profili tecnico-professionali e strutture di servizio dedicate  l’aggiornamento degli operatori del settore agro-alimentare attraverso iniziative sperimentali di formazioni a distanza  l’attivazione di numerose strutture a sportello atte ad innescare processi di auto-emancipazione ed integrazione socio-economica.  Implementazione di servizi reali, consulenziali e di incentivazione per la creazione di micro-realtà imprenditoriali nel Terzo Settore  Una reale integrazione socio-lavorativa di soggetti con disagio psichico nel settore Artigianato e nel comparto Orto-floro-vivaistico.  l’inserimento lavorativo di donne immigrate in qualità di operatrici di sportello  l’attivazione di una Cooperativa Sociale Europea  l’ attivazione di strutture a sportello per l’orientamento, l’informazione e la consulenza, in seno ai Centri Territoriali per l’Impiego (Cti) Con Equal l’Amministrazione regionale ha avuto anche l’opportunità di poter anche sperimentare direttamente metodi e strumenti per una gestione efficiente ed efficace di programmi comunitari che, per la prima volta, si sono potuti applicare in Puglia sui progetti cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo. In particolare:  Un sistema di monitoraggio quali-quantitativo, utilizzato dall’Amministrazione per verificare l’efficacia degli interventi ; Un sistema collaudato di raccolta e descrizione di prodotti realizzati in seno ai progetti finanziati, Un metodo di lavoro che ha contribuito alla crescita di know how delle organizzazioni del territorio in termini di attivazione e gestione di partenariati complessi ; Procedure innovative adottate per la certificazione delle spese e rendicontazione che hanno assicurato alla Regione una posizione di eccellenza a livello nazionale Per mettere l’insieme delle idee progettuali e dei prodotti Equal al servizio dell’intero territorio regionale, il Servizio Formazione Professionale della Regione Puglia ha realizzato il sito www. Equalpuglia. It, che contiene una ricca banca dati di esperienze con la possibilità di scaricare i diversi prodotti realizzati nell’ambito dei progetti delle Ps. Sono stati, inoltre, presentati alcuni studi e documenti di approfondimento sul Terzo settore e l’esperienza pugliese di Equal nonché un catalogo delle figure professionali create dalle Ps. Un rapporto sul monitoraggio qualitativo condotto durante Equal Puglia ha evidenziato gli elementi di possibile raccordo tra gli interventi e le soluzioni realizzate con l’Ic nel territorio regionale con la nuova programmazione 2007/2013. E a tal fine è stato operato un opportuno “spacchettamento” delle azioni più significative e studiarne singolarmente la compatibilità in seno ai Por Fse, Fesr ed al Psr. .  
   
   
DISTRETTI INDUSTRIALI DEL LAZIO, BANDO ANCORA APERTO  
 
Roma, 2 dicembre 2008 - E´ ancora aperto il bando che, in attuazione del Decreto ministeriale 27 dicembre 2007, concede contributi a imprese, associazioni, consorzi e società consortili operanti nei seguenti Distretti industriali e Sistemi produttivi locali, individuati nell´ambito della L. R. 36/01: Distretto industriale dell’abbigliamento della Valle del Liri; Sistema produttivo locale chimico-farmaceutico del Lazio meridionale; Distretto industriale del marmo e del lapideo dei Monti Ausoni e dell’area tiburtina; Sistema produttivo locale agroindustriale pontino. Il bando, pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio n. 42 del 14 novembre 2008 (supplemento ordinario n. 135) finanzia progetti per il miglioramento ambientale delle aree produttive, la promozione e la diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict), il risparmio energetico e l´utilizzo di energia pulita, il sostegno alla logistica del sistema distrettuale e la collaborazione tra distretti di varie regioni per il rafforzamento delle filiere sui mercati internazionali. Sono ammissibili i progetti con investimento complessivo di spesa di almeno 100mila euro. Il limite massimo di contributo concedibile a ogni singolo beneficiario è di 300mila euro. Per accedere ai contributi è necessario presentare la domanda attraverso il sito www. Incentivi. Lazio. It. La scadenza è fissata al 12 febbraio 2009. Ulteriori informazioni al numero verde 800264525. .  
   
   
SI È CONCLUSA LA CONFERENZA REGIONALE DELLA LINGUA SARDA  
 
Cagliari, 2 Dicembre 2008 - Si è conclusa a Macomer domenica 30 novembre, la Conferenza regionale della lingua sarda. Tre giornate altamente impegnate, ricche di spunti e approfondimenti sul tema della diversità linguistica in Europa, Italia e Sardegna promosse dall´Assessorato regionale delle Pubblica istruzione per fare il punto sulla situazione della lingue minoritarie con illustri esperti, operatori e docenti universitari di rilevanza internazionale. Il confronto si è mostrato da subito appassionante, svelando il senso progressivo delle questioni intorno alle lingue minoritarie, le quali aprono ad altre universalità ovunque nel mondo. Ad esempio i rapporti con il governo nazionale le tecniche di rivitalizzazione linguistica, quelle della didattica nell´insegnamento e degli effetti del bilinguismo nei bambini, che stimola maggiori capacità di ordine cognitivo, come esemplificato da Antonella Sorace dell´università di Edimburgo a seguito di ricerche condotte in Sardegna, India, Spagna e Uk. A chiusura della Conferenza si sono concretizzate due importanti proposte. La prima consiste nello creare una rete delle minoranze linguistiche italiane in modo da condividere una piattaforma comune nei confronti del Governo, che ha ridotto i fondi a disposizione da dieci a due milioni; scambiare esempi e modalità di buone pratiche; condividere contenuti, strumenti didattici ecc. La seconda riguarda l´Ordine del giorno, proposto da Eva Rizzin, sul problema del mancato riconoscimento, in Italia, della minoranza linguistica Rom e Sinta, esclusa dall´elenco delle minoranze linguistiche protette dalla legge quadro 482/1999, e sulle gravissime discriminazioni su base etnica di cui ogni giorno Rom e Sinti sia Italiani che stranieri, sono vittime. L´ordine del Giorno, sottoscritto dall´assessore regionale Maria Antonietta Mongiu, presidente della Conferenza, e da tutti i partecipanti, denuncia le violazioni del Governo italiano nonostante gli obblighi presi sia a livello nazionale sia internazionale; impegna i sottoscrittori alla sensibilizzazione pubblica in materia di discriminazione, a creare occasioni di incontro con giovani rom e sinti, a fare informazione e offrire formazione nelle scuole e a realizzare campagne antidiscriminatorie in coerenza con i principi generali che muovono la questione della difesa delle minoranze linguistiche storiche. La situazione sociolinguistica in Sardegna ha evidenziato la fluidità del sardo parlato da quasi il 70% della popolazione a dispetto di un esiguo 10% di bambini madrelingua, peraltro concentrato in aree ben precise: Goceano centrale, alta Barbagia e Baronia. Sono le aree urbane e quelle costiere in cui non avviene alcun passaggio intergenerazionale, e per la maggior parte per ragioni di stigma sociale. Altri dati interessanti sono emersi sullo stato di salute del gallurese e del tabarchino, che risultano godere di un discreto benessere, mentre paiono in crisi il catalano e il sassarese. In moltissimi interventi si è ribadita l´opportunità di una nuova legge in materia di politica linguistica, così come già sostenuto nel Piano Triennale della Lingua largamente apprezzato, che aggiorni i contenuti della Lr n. 26 a undici anni di distanza. .  
   
   
NOVARA, CONTRIBUTI PER INNOVAZIONI, AMMODERNAMENTI E CERTIFICAZIONI  
 
Novara, 2 dicembre 2008 - La Camera di Commercio di Novara mette a disposizione contributi a fondo perduto per un ammontare pari a 600. 000 euro a favore delle imprese del territorio che realizzino interventi diretti al proprio ammodernamento e allo sviluppo di innovazioni di prodotto o di processo. I contributi andranno a coprire, in particolare, le spese relative a impianti, macchinari, attrezzature e software necessari al loro utilizzo, opere murarie, servizi reali di consulenza e partecipazione a fiere ed esposizioni. Ulteriori 70. 000 euro sono, inoltre, disponibili per le Pmi del territorio che realizzino per la prima volta un sistema di gestione della qualità, ambientale, della sicurezza in campo alimentare, della sicurezza e salute sui luoghi di lavoro o un sistema per la responsabilità etica e sociale o che conseguano per la prima volta una certificazione, marchio o sistema di etichettatura dei prodotti e servizi idonei ad assicurarne la conformità ai requisiti stabiliti esclusivamente da norme tecniche (certificazione volontaria). Per tutti i bandi è prevista la medesima procedura, distinta in una prima fase, nel corso della quale le imprese dovranno presentare domanda di prenotazione delle risorse, e in una seconda fase, nel corso della quale le imprese ammesse alla prenotazione dovranno realizzare l’intervento, per il quale avranno a disposizione sei mesi di tempo, e rendicontare le spese sostenute. Le domande andranno presentante dal 7/1 al 20/1/2009, esclusivamente tramite raccomandata con avviso di ricevimento e utilizzando la modulistica disponibile, unitamente ai bandi, sul sito Internet camerale all’indirizzo www. No. Camcom. It/contributi. Al fine di facilitare la predisposizione delle domande, è stata organizzata una riunione di istruzione, che avrà luogo giovedì 4 dicembre, alle ore 15. 00, presso la Sala del Consiglio della sede camerale in via Avogadro 4 a Novara. La partecipazione è gratuita, previa iscrizione (tel. 0321 338257 –servizi. Imprese@no. Camcom. It). .  
   
   
BOLZANO, MERCATO DEL LAVORO: DISOCCUPAZIONE IN EUROPA E FLUSSI IN ALTO ADIGE  
 
Bolzano, 2 dicembre 2008 - Nel 2007 in Europa si è registrata una particolare diminuzione della disoccupazione. Il tasso di disoccupazione medio di tutti gli Stati Ue- 27 è calato in un solo anno di un intero punto percentuale, passando dall’8,2% del 2006 al 7,2% nel 2007: è uno dei dati sull´andamento della disoccupazione in Europa tra il 2004 e il 2007, cui è dedicato il nuovo numero di "Mercato del lavoro news", la pubblicazione dell´Osservatorio mercato del lavoro. Con un tasso di disoccupazione tra i più bassi in Europa, in provincia di Bolzano la situazione è ancora particolarmente favorevole. Secondo i dati dell’Eurostat l´Alto Adige – con un tasso di disoccupazione al 2,6% – spicca tra le migliori, con Tirolo e Trentino. Solo nei Paesi Bassi, in Belgio, in Norvegia, nella città di Praga e in Emilia Romagna il tasso di disoccupazione risulta ugualmente basso. Il miglioramento della situazione nei diversi mercati del lavoro nell’Europa dell’Est sembrano riflettersi sull’andamento dell’occupazione in Alto Adige: mentre il numero dei dipendenti polacchi e slovacchi fino al 2007 è aumentato costantemente, nei primi nove mesi del 2008 si registrano per la prima volta meno occupati dipendenti provenienti da questi Paesi. "Con interesse seguiamo questo sviluppo nei nuovi Paesi Ue - sottolinea l´assessore provinciale al Lavoro Francesco Comina - perchè da lì arrivano in Alto Adige molti lavoratori stagionali ma anche occupati nel lungo periodo. " I lavoratori della Repubblica ceka già da parecchio tempo non registrano più un aumento significativo. Considerato che in Ungheria il tasso di disoccupazione è peggiorato, nel mercato di lavoro altoatesino si registra un aumento del 8% annuo negli ultimi quattro anni. La Romania rappresenta un caso particolare, perché nonostante un tasso di disoccupazione piuttosto basso (6,4%) registra un raddoppio di lavoratori in Alto Adige nel periodo tra il 2004 e il terzo trimestre 2008, illustra il direttore di Ripartizione Helmuth Sinn. .  
   
   
BOLZANO, CRISI ECONOMICA: FRICK E COMINA A SOSTEGNO DI AZIENDE E COOPERATIVE DI GARANZIA  
 
 Bolzano, 2 dicembre 2008 - Nel caso di mancato pagamento a seguito della crisi congiunturale, la Provincia interviene a coprire l´80% della garanzia fornita all´azienda e la rimborsa alle cooperative di garanzia attive in Alto Adige: "Questa garanzia specifica della Provincia dovrebbe facilitare l´accesso delle aziende ai crediti bancari", sottolineano gli assessori Werner Frick e Francesco Comina, che hanno proposto la misura approvata oggi dalla Giunta. La crisi congiunturale provoca mancati pagamenti e calo del volume di affari che portano ai problemi di liquidità nelle aziende. La nuova misura approvata dalla Giunta prevede, nei casi di mancata solvibilità dell´azienda, che la Provincia rimborsi l´80% della garanzia fornita dalla cooperativa di garanzia del relativo comparto economico. La misura si riferisce solo a crediti assunti da aziende sane e in presenza di casi di crisi ben specificati. L´intervento della Provincia contro la crisi finanziaria intende sostenere il mondo delle cooperative di garanzie dell´Alto Adige, riunito in una piattaforma di servizio, vale a dire Confidi, Terfidi, Fidimpresa, Socialfidi e la cooperativa di garanzia per l´artigianato. Dopo la decisione della Giunta verrà ora convocato un incontro con tutte le cooperative di garanzie per avviare la nuova misura, che si riferisce alle garanzie concesse entro il 31 dicembre 2010, il più presto possibile. Le singole coop possono beneficiare dell´intervento previsto dalla Giunta e otterranno nei casi di mancato introito le somme corrispondenti per il rispettivo fondo di garanzia. .  
   
   
MANTOVA: SICUREZZA LAVORO, ACCORDO REGIONE-COMUNE ESPERIMENTO INNOVATIVO, PARTICOLARE ATTENZIONE A MERCI PERICOLOSE  
 
Milano, 2 dicembre 2008 - Un accordo per la prevenzione dei rischi sui luoghi di lavoro e sul territorio, con particolare riferimento al trasporto delle merci pericolose è stato siglato ieri al municipio di Mantova da Regione Lombardia e Comune. Lo hanno firmato l´assessore regionale alla Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale, Stefano Maullu, e il sindaco di Mantova, Fiorenza Brioni. Il Protocollo prevede anche la collaborazione di Asl e Arpa di Mantova che, insieme a Regione e Comune, svilupperanno progetti mirati all´incremento dei servizi di Polizia Locale e, in particolare, di Polizia stradale, amministrativa, ambientale da svolgersi anche nelle ore serali e notturne, incluse le festività. "E´ un´ esperienza del tutto innovativa sul territorio regionale - ha commentato l´assessore Maullu - in particolare per le metodologie di prevenzione che vengono messe in atto mediante il coinvolgimento anche delle industrie e dei privati. Si tratta di fatto di un esperimento che, una volta testato positivamente, potrà essere applicato su tutto il territorio regionale". Con risorse messe a disposizione da Regione Lombardia sarà esteso il "nastro orario" (l´orario di servizio) degli agenti di Polizia locale anche alle fascia serale e notturna, con conseguente incremento dei servizi di controllo, e saranno individuati opportuni supporti tecnologici per l´attività del vigile di quartiere e di presidio del territorio. Il Comune di Mantova, attraverso il Comando di Polizia locale, elaborerà la progettazione e realizzazione degli interventi. L´assessorato regionale Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale offrirà ogni supporto - giuridico, tecnico e amministrativo - per la predisposizione dei progetti e, attraverso la sede territoriale provinciale di Mantova di Regione Lombardia, monitorerà lo stato di avanzamento dei lavori e il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il protocollo sottoscritto ieri a Mantova rientra tra le iniziative del "Piano regionale 2008-2010 per la promozione della sicurezza e salute negli ambienti di lavoro", siglato nel febbraio scorso dal presidente Roberto Formigoni e da altri assessori della giunta regionale con i rappresentanti del "Patto per lo sviluppo" (imprenditori, sindacati, associazioni di categoria,ecc). Il Piano prevede una riduzione del 15% degli infortuni sul lavoro e del 10% delle "morti bianche", una serie di agevolazioni e incentivi per le aziende virtuose (riduzione premi Inail, diminuzione dei controlli, eventuali sgravi Irap), corsi di formazione per promuovere la cultura della prevenzione e della sicurezza e un consistente incremento dei controlli nelle aziende, il tutto grazie a uno stanziamento complessivo di 35 milioni di euro approvato dalla Giunta regionale. .  
   
   
ARRIVA IL LIBRO BIANCO SULL’INVALIDITA’ CIVILE : UNO STUDIO NELLE REGIONI DEL NORD E DEL CENTRO ITALIA  
 
 Roma 2 dicembre 2008 – Oggi presso l’auditorium del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, via Giorgio Ribotta, 5, si tiene una giornata di studio con la presentazione del Libro Bianco sull’invalidità civile in Italia, frutto di una ricerca durata 3 anni nelle regioni del nord e del centro” a cura di Matilde Leonardi, neurologa e pediatra, responsabile della struttura disabilità della Fondazione Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano. Il libro bianco nasce come sfida culturale con l’ambizione di fare chiarezza sulla situazione delle persone con disabilità, certificate come invalidi e con pensione d’invalidità. Recentemente un saggio di Luca Ricolfi ha evidenziato come la spesa per pensioni d’invalidità - vere e false – si aggiri attorno ai 27 miliardi di euro, pari a circa due punti di Pil. Ricolfi calcola come le false pensioni di invalidità brucino 3,8 miliardi di euro/anno, considerati i soli pensionati di invalidità puri (una sola invalidità) e circa il doppio considerando anche quelli multipli. La ricerca si è basata sulla selezione di un campione di circa 750 persone con disabilità, le cui interviste, raccolte e analizzate alla luce dell’Icf (la classificazione del funzionamento, della salute e della disabilità messa a punto dall’Oms) sono emersi numerosi elementi di lettura che permettono di fotografare lo stato dell’arte dell’invalidità civile in Italia oggi. Si è ottenuta una più accurata definizione del sostegno necessario alla persona disabile e alla sua famiglia per un miglioramento nella qualità delle cure e nella qualità di vita. Tra le principali criticità riscontrate il problema della frammentazione delle leggi per l’accertamento dello status di persona con invalidità, con una conseguente difformità dei flussi dei dati e l’assenza di un linguaggio comune. La carenza di informazioni standardizzate è risultata uno dei principali problemi ai fini di un esatto monitoraggio. Quella della mobilità sembra costituire uno dei problemi più gravi soprattutto per gli adulti. Un dato spiegabile con la maggior presenza, in questa fascia d’età di soggetti con malattie del sistema nervoso, malformazioni congenite e con le numerose barriere ambientali con cui questi soggetti si scontrano. Tra i dati raccolti, due sono di particolare interesse per la vita sociale degli invalidi civili: - soltanto un numero ristretto lavora (17,1%) e nel campione studiato, la dipendenza della famiglia d’origine è alta; - molti, in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale, non conoscono alcuna associazione di persone disabili, né a livello locale né a livello nazionale. Solo il 23% ha contatti con qualche forma di associazionismo o con un’associazione di tutela. La ricerca, voluta e finanziata dal Ministero della salute, del lavoro e della politiche sociale ha reso protagonisti coloro che ne erano l’oggetto permettendo di tracciare un quadro sistematico del loro pensiero. Oggi, grazie alle loro interviste, cade quel velo di ignoranza che per molti anni, complici gli scandali sulle false invalidità, ha avvolto il tema della disabilità vera in Italia. La giornata é divisa in 3 sessioni: metodologia e contenuti della ricerca, dati e costi dell’invalidità in Italia, progetti e prospettive per un nuovo sistema di accertamento. I lavori prenderanno il via alle ore 9,00 con i saluti del sottosegretario Ferruccio Fazio, del presidente della fondazione Carlo Besta, Alessandro Moneta e dei presidenti delle associazioni disabili Fand, Fish e Fian. La Fian che raggruppa 23 associazioni e la Fish, 24 associazioni, presenti in tutta Italia, hanno garantito l’esecuzione delle indagini porta a porta e la diffusione dell’ iniziativa. Le conclusioni saranno tratte alle ore 16,50 dal Ministro del lavoro, salute e politiche sociali, Maurizio Sacconi. .  
   
   
GENOVA BILANCIO DI GENERE, ASSESSORE BERRUTI: "PIÙ RISORSE NEL POR PER SOSTENERE INGRESSO DONNE NEI SETTORI RICERCA E HIGH TECH"  
 
 Genova, 2 Dicembre 2008 - Qualificare il Por, il programma operativo regionale, secondo due ambiti di azione: sia per sostenere l´ingresso delle donne nei settori strategici dell´high tech e della ricerca scientifica, sia a favore del lavoro di cura e assistenza retribuito. Due filoni di finanziamenti che potranno avere un impatto di genere positivo, assicurando nuove possibilità lavorative alle donne e consentendo loro la conciliazione. E´ quanto emerso dal bilancio di genere varato dalla Regione Liguria e presentato ieri al Museo del Mare Galata dall´assessore regionale alle Pari Opportunità, Maria Bianca Berruti. L´analisi del bilancio di genere, cioè dei benefici che lo strumento di programmazione finanziaria può apportare alle donne, ha evidenziato l´azione rilevante condotta dalla Giunta in materia di politiche sociali che rappresentano la principale fonte di sostegno alle figure femminili perché concedono maggiori spazi di libertà alle donne con carichi di cura, sollevandole da un lavoro famigliare che spesso inibisce scelte di crescita professionale , sociale e anche personale. In questo senso l´attuale Giunta ha riorganizzato le politiche sociali, individuando nei distretti sociali lo strumento capace di offrire una risposta unitaria del territorio. Inoltre la legge 12 del 2006 sul riordino del sistema socio-sanitario è servita per offrire una vasta gamma di interventi nel quale emerge chiaramente l´impatto favorevole sull´utenza femminile. In Liguria le aziende sanitarie nel 2007 hanno assistito 37. 745 anziani, per un´incidenza sul totale della popolazione ligure di circa il 9% e per 100 milioni di euro di finanziamenti erogati. I disabili assistiti nel 2007 sono stati 76. 548 per una spesa di 119 milioni di euro, con un´incidenza sulla popolazione disabile elevata, considerando che in Liguria i disabili sono stimati in circa 86. 000 e di questi 62. 000 vivono in famiglia. Importante è stata poi l´attivazione del fondo per la non autosufficienza, strumento di sostegno destinato agli anziani e ai non autosufficienti Da quando è stato istituito la Regione ha stanziato 43,5 milioni di euro in tre anni e ha erogato il contributo a 8. 388 persone. Importante è stata poi l´attivazione del fondo per la non autosufficienza, strumento di sostegno destinato agli anziani e ai non autosufficienti. A questo si deve aggiungere il primo bando pubblicato nel marzo di quest´anno per un totale di 3,5 milioni di euro per mettere a disposizione delle famiglie 1. 500 nuovi posti di asilo nido o servizi integrativi per l´infanzia. "La prossima sfida per l´universo femminile - ha sottolineato l´assessore Berruti - riguarderà lo sviluppo economico regionale, in quanto la promozione della ricerca, dell´innovazione tecnologica e dello sviluppo dell´high tech pur essendo positiva può penalizzare le donne, per la loro limitata presenza in questi settori. Per questo proponiamo di qualificare la fase attuativa del Por, il Piano operativo regionale, investendo con misure formative di sostegno per sostenere il maggiore ingresso delle donne nei settori strategici dell´high tech e della ricerca e per finanziare il lavoro di cura e assistenza". Le donne laureate in discipline scientifiche in Liguria nel 2006 ammontavano al 10,7% a fronte del 18,1% degli uomini, così come le ricercatrici censite nel 2003-2004 ammontavano al 30,7% sul totale dei ricercatori. Parallelamente l´analisi del contesto ligure effettuata dal bilancio di genere ha evidenziato l´elevato apporto di conoscenza da parte delle donne. Nel 2007 infatti il 55,7% dei neolaureati residenti in Liguria sono stati donne; il 21,2% delle donne occupate ha una laurea, laurea breve o dottorato contro il 14,3% degli uomini, il 42,1% delle donne ha un diploma superiore, contro il 39,2% degli uomini, le imprese femminili, pur essendo solo il 26,2% delle imprese liguri rappresentano la quota più elevata del Nord Ovest e della media nazionale e contestualmente la penalizzazione di cui soffrono ancora le donne. Il 73% dei disoccupati laureati sono donne (3. 000 contro 1. 000 uomini), tra i 15 e i 64 anni sono inattivi (non lavorano, né cercano lavoro) il 41,7% delle donne (218. 000) e il 24,2% degli uomini (125. 000), le laureate inattive tra i 15 e i 64 anni sono 18. 000, a fronte di 9. 000 uomini. . .  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ: OGGI A BRUXELLES I RISULTATI DEL PROGETTO FINANZIATO DALL´ASSESSORATO LAVORO DELLA SICILIA  
 
Palermo, 2 dicembre 2008 – L´esperienza siciliana per la promozione delle pari opportunità approda a Bruxelles. Oggi 2 dicembre, una delegazione di Arcidonna, guidata dalla presidente nazionale, Valeria Ajovalasit, presenterà al Commissario Ue per le Pari opportunità, Vladimir Spidla, i risultati del suo progetto contro le discriminazioni di genere, realizzato nell´ambito del programma Equal e finanziato dall´assessorato regionale al Lavoro e alla Formazione professionale. “È un importante riconoscimento - dice l´assessore Carmelo Incardona - per un progetto nel quale la Regione, che lo ha cofinanziato (insieme all´Ue e al ministero del Lavoro) con un milione di euro, ha creduto moltissimo. Questo progetto punta a combattere gli stereotipi contro le donne attraverso un´attività formativa rivolta alle giovani generazioni e agli ambienti di lavoro. Il mio apprezzamento va a Arcidonna per i risultati raggiunti, che sono estremamente positivi e incoraggianti. Per una volta, dunque, la Sicilia, in genere vittima, a sua volta, di stereotipi, diffonde una prassi innovativa e di grande valore civile e culturale, come ha recentemente riconosciuto anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano”. In un anno di attività, il progetto ha coinvolto 2. 500 studenti degli ultimi anni delle scuole superiori in corsi di orientamento contro gli stereotipi di genere. Un lavoro conclusosi con la selezione di 30, tra ragazzi e ragazze, che in un laboratorio creativo, a Castellammare del Golfo (Tp) hanno realizzato degli spot e dei corti sui temi del progetto. Il materiale è stato presentato al presidente Napolitano, lo scorso 15 settembre. Il progetto ha coinvolto numerose aziende siciliane, con punti di informazione e consulenza, mentre due aziende siciliane, la Ciprogest e la Cicli Lombardo, hanno sperimentato pratiche di gestione del personale volte a favorire l´occupazione e la carriera delle donne. Arcidonna, nell´ottica della conciliazione vita – lavoro, ha anche creato una long list di donne che hanno frequentato dei corsi di formazione per i lavori di cura domiciliare. L´elenco potrà essere consultato gratuitamente dalle famiglie che hanno bisogno di assistenza. Domani sarà presentata anche la campagna di comunicazione, nota per lo slogan “Io non penso a sesso unico”. Il logo è stato pubblicizzato pure da numerose aziende siciliane che lo hanno esibito sulle etichette dei loro prodotti. A Spidla, verrà consegnata una bicicletta con i colori e lo slogan della campagna. “Questo progetto - ha aggiunto Incardona - avvicina la Sicilia agli standard europei e, a Lisbona, i prossimi 10, 11 e 12 dicembre, sarà presentato alla Commissione europea che lo premierà come il migliore nel settore della promozione delle pari opportunità”. .  
   
   
BOLZANO, CONTRIBUTI PER PARI OPPORTUNITÀ: DOMANDE ENTRO IL 20 DICEMBRE  
 
Bolzano, 2 dicembre 2008 - Entro il 20 dicembre 2008 devono essere presentate al Servizio Donna della Ripartizione lavoro della Provincia, le richieste di contributo per progetti, iniziative, manifestazioni e misure in favore delle pari opportunità fra uomo e donna. Organizzazioni femminili, gruppi e iniziative di donne, istituzioni private ed organizzazioni che svolgono la loro attività senza scopo di lucro in provincia di Bolzano e che opererino per il raggiungimento della pari opportunità fra uomo e donna organizzando a tale scopo progetti, iniziative e manifestazioni possono ottenere un contributo provinciale. La Provincia, infatti, tramite apposita legge (Lp 10. 08. 1989, n. 4) sostiene misure poste in essere per migliorare la situazione giuridica della donna, o che promuovano una parificazione della donna in tutti gli ambiti della società con particolare attenzione alla vita lavorativa ed economica. Vengono supportati anche intervento volti ad analizzare gli stereotipi tradizionali di tipo sessista ed incentivare un´equa distribuzione dei compiti tra i generi. Possono ottenre contributi anche i progetti che si pongono quale obiettivo quello di sostenere una cultura definita delle donne e di risvegliarne l´interesse, in particolare rivedendo la storia al femminile e rendendo note le prestazioni lavorative delle donne. Per i progetti può essere concesso un contributo nella misura compresa fra il 50 ed il 70 per cento delle spese ammesse. Le domande di contributo possono essere presentate entro il 20 dicembre 2008 personalmente o tramite raccomandata con avviso di ricevimento (fà fede la data del timbro postale) alla Ripartizione lavoro - Servizio Donna, via Crispi 3, Bolzano. Se la consegna avviene a mano, invece, il termine ultimo è del 22 dicembre alle ore 12. 00. Per ogni progetto deve essere presentata una domanda a parte. Le domande inoltrate saranno sottoposte all´apposito Comitato provinciale per il relativo parere e, quindi, trasmesse alla Giunta provinciale, alla quale spetta la decisione finale in merito. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Servizio Donna, tel. 0471 411180, fax 0471 411189,e-mail serviziodonna@provincia. Bz. It www. Provincia. Bz. It/lavoro/serviziodonna .  
   
   
BOLZANO: BILANCIO SUI PRIMI DUE ANNI DEL SERVIZIO TELEFONO GENITORI  
 
Bolzano, 2 dicembre 2008 - Da quando è stato istituitio nel 2006 sono state oltre 1800 le persone ad aver fatto ricorso al servizio del Telefono genitori, di cui il 78 per cento madri, in maggioranza di lingua tedesca. Il 28 novembre, l´assessora provinciale alla famiglia, Sabina Kasslatter Mur, ha fatto un breve bilancio sui primi due anni di attività del servizio. Dal dicembre 2006 ad oggi, sono state esattamente 1. 866 le persone, per il 78 per cento madri in prevalenza di lingua tedesca, ad aver contattato il servizio Telefono genitori. Nel 61 per cento dei casi è stata richiesta consulenza, mentre nel 19 per cento dei contatti sono state prese informazioni. In particolare le richieste trattavono problemi educativi nel 50 per cento dei casi, problemi di droga e alcol nel 16 per cento dei casi, e per l´8 per cento problemi legati alla scuola. Per quanto attiene l´età riferita ai figli dei genitori che si sono avvalsi del servizio le chiamate erano in percentuale equivalente per le tre fasce d´età 0-4, 5-12 e 13-19. Sono le cifre riferite ai due anni di attività del servizio Telefono genitori per il quale la Provincia quest´anno mette a disposizione un finanziamento di 192. 000 Euro. Come ha sottolineato l´assessore provinciale alla famiglia Sabina Kasslatter Mur al giorno d´oggi l´educazione non è semplice anche alla luce dei moderni sviluppi della società e del taglio intervenuto con le tradizioni. I cambiamenti nella struttura sociale hanno creato insicurezze nel ruolo die genitori anche in Alto Adige, come ha posto in evidenza uno degli psicologi del team del servizio, Stefan Eikemann, anche che, se facendo dei confronti, si può ancora parlare di una situazione molto buona. Per garantire un sostegno psicologico e pedagogico ai genitori la Provincia ha deciso di istitutire il servizio Telefono genitori avvalendosi dell´esperienza dell "Ehe- und Erziehungsberatung Südtirol" e della cooperativa sociale "Il Germoglio". Parlando del futuro Eikemann ha sottolineato la necessità di riconoscere lo stato sociale di genitori garantendo loro un maggior riconosciemento nel ruolo di educatori. Il servizio Telefono genitori può essere contattato al numero verde 800892829, da lunedì a sabato, dalle ore 10. 00 alle 12. 00 e di sera da lunedì a venerdì dalle ore 17. 30 alle 20. 30, oppure via e-mail consulenza@telefonogenitori. It . .  
   
   
POTENZIAMENTO DEGLI ASILI NIDO: ULTERIORI FONDI DALLA REGIONE PIEMONTE ENTRO IL 31 MARZO 2009 LE RICHIESTE DI FINANZIAMENTO  
 
 Torino, 2 dicembre 2008 - L’assessorato regionale al Welfare ha riaperto i termini di presentazione delle domande di finanziamento per il potenziamento della rete di servizi per la prima infanzia. Il programma d’investimento, avviato con un apposito bando regionale del 18 giugno 2007, prevede la concessione di contributi finalizzati alla costruzione di nuovi nidi e micro-nidi o ad ampliare e ristrutturare asili nido e micro-nidi esistenti, con particolare riferimento alle aree ad alta densità abitativa e a quelle in forte espansione demografica, privilegiando il riutilizzo del patrimonio immobiliare esistente e la sostenibilità ambientale dei progetti. Con le risorse stanziate dal bilancio regionale 2008 sono stati finanziati i primi 45 progetti presentati in risposta al bando, su un totale di 76 risultati idonei. Nel corso del 2009 saranno finanziati tutti i progetti in graduatoria, con uno stanziamento complessivo di € 21. 800. 000, che porteranno all’incremento di 1. 900 posti nei nidi piemontesi. Grazie al reperimento di nuove risorse finanziarie, per complessivi 5 milioni di Euro, già programmati sul bilancio 2009, la Regione si appresta a finanziare un nuovo bando, che potrà incrementare ulteriormente i posti di circa 500 unità. Le domande di contributo possono essere presentate dai Comuni singoli o associati, dalle Province, dagli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali, dalle Ipab, dalle Cooperative sociali, dagli Enti religiosi e dalle Fondazioni e Associazioni e dovranno pervenire entro il 31 marzo 2009. “Con questo investimento - dichiara l’Assessore regionale Welfare, Teresa Angela Migliasso – vogliamo dare ulteriori opportunità alle famiglie e ai bambini piemontesi, a fronte di un incremento della natalità che, secondo gli ultimi dati Istat, si sarebbe registrato nella nostra regione. I servizi per l’infanzia, oltre ad avere una straordinaria funzione educativa, sono uno strumento primario a disposizione della famiglia e soprattutto delle donne per una politica di conciliazione delle responsabilità familiari e della vita lavorativa”. Per ulteriori informazioni sul bando è possibile rivolgersi alla Direzione Politiche Sociali e per la Famiglia – Ufficio “Progetti complessi in materia di strutture socio-assistenziali-educative e a rilievo sociale”, C. So Stati Uniti 1, 10128 Torino - tel. 011/4324132- tel. 011/4324606 - tel. 011/4322945. .