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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Settembre 2010
YOUTH ON THE MOVE – PIÙ SOSTEGNO AI GIOVANI EUROPEI  
 
Bruxelles, 16 settembre 2010 - Cinque milioni di giovani europei sono alla ricerca di lavoro, ma molti di loro non hanno l´esperienza o le qualifiche adeguate. Il programma Youth on the Move (gioventù in movimento) della Commissione europea aiuterà questi giovani ad acquisire le conoscenze, le abilità e le esperienze di cui hanno bisogno per trovare il loro primo posto di lavoro. Venerdì 17 settembre la Commissaria Vassiliou parteciperà ad una web-chat con il pubblico per discutere le 28 azioni chiave proposte e gli obiettivi del programma. Androulla Vassiliou, Commissaria europea responsabile per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha affermato: "Le misure che presentiamo oggi sono volte ad accrescere la qualità dell´istruzione e della formazione in Europa in modo da dotare i nostri giovani delle qualifiche necessarie per il mercato del lavoro odierno. Vogliamo ridurre il fenomeno della dispersione scolastica e accrescere il numero di giovani nell´ambito dell´istruzione terziaria per consentire loro di sviluppare appieno le loro potenzialità. L´ue ha sempre più bisogno di giovani altamente qualificati, consapevoli e innovativi per poter prosperare in futuro." László Andor, Commissario europeo responsabile per l´occupazione, gli affari sociali e l´inclusione, ha aggiunto: "La ricerca di un poso di lavoro è al centro delle preoccupazioni di milioni di giovani europei. Youth on the Move darà un nuovo impulso per migliorare, a livello Ue e nazionale, il sostegno ai giovani per aiutarli a trovare lavoro, guadagnarsi da vivere e portare avanti i loro progetti." È tempo di agire… Attualmente troppi giovani abbandonano prematuramente la scuola e troppo pochi partecipano all´istruzione superiore, il che pregiudica la base di qualifiche di cui l´Europa avrà bisogno in futuro. Youth on the Move contribuirà a raggiungere l´obiettivo principale della strategia "Europa 2020" inteso a far scendere la percentuale di giovani che abbandonano prematuramente la scuola dal 15% al 10% e di aumentare il numero di giovani dotati di un titolo d´istruzione terziaria o equivalente portandolo dal 31% ad almeno il 40% entro il 2020. Le azioni di Youth on the Move aiuteranno anche gli Stati membri a raggiungere l´importante obiettivo dell´Ue consistente nel raggiungere, nel prossimo decennio, un´occupazione al 75%, contribuendo ad assicurare che i giovani siano dotati delle abilità necessarie per occupare i posti di lavoro di domani. Da studi effettuati per conto della Commissione emerge che entro il 2020 il 35% dei nuovi posti di lavoro richiederà qualifiche di alto livello e che il 50% richiederà qualifiche di livello medio. La crisi economica e finanziaria ha reso più difficile per i giovani europei inserirsi nel mercato del lavoro. Il numero di giovani che cercano lavoro è aumentato passando da 4 a 5 milioni dall´inizio della crisi finanziaria e la disoccupazione giovanile si situa ora nell´Ue a circa il 21%. Queste sfide richiedono un´azione concertata e un forte coordinamento politico per identificare le azioni necessarie a livello dell´Ue e degli Stati membri. La Commissione sosterrà gli Stati membri nell´elaborazione di politiche volte a dare sostegno alle persone maggiormente esposte al rischio di disoccupazione, a incoraggiare maggiormente i giovani imprenditori e ad affrontare gli ostacoli legali e amministrativi che si frappongono alla mobilità dell´apprendimento e del lavoro. Da studi indipendenti emerge che più del 40% dei datori di lavoro attribuisce importanza all´esperienza ottenuta in seguito ad attività di studio e di lavoro all´estero, che non solo consentono ai giovani di migliorare le loro competenze linguistiche ma anche di acquisire altre abilità estremamente apprezzate. La Commissione ha già una lunga tradizione di sostegno alla mobilità tramite le borse che essa eroga sulla base dei programmi Erasmus, Leonardo da Vinci, Grundtvig e Marie Curie. Youth on the Move intende ampliare le opportunità di mobilità dell´apprendimento per tutti i giovani europei entro il 2020. La Commissione indirà oggi una consultazione pubblica sul futuro dei suoi programmi di mobilità per il periodo successivo al 2013 (cfr. Http://ec.europa.eu/dgs/education_culture/consult/index_en.html  ). Dieci azioni principali La strategia Youth on the Move si articola nelle seguenti azioni mirate: • Inaugurazione di un sito web dedicato a Youth on the Move che rappresenterà uno sportello unico per ottenere informazioni sulle opportunità di studio o di esperienze lavorative all´estero, comprese informazioni sulle borse Ue e sui diritti individuali. A tal fine si prenderanno le mosse da iniziative esistenti quali il portale sulle opportunità di apprendimento nello spazio europeo (Ploteus). • Un progetto pilota "Your first Eures job" (il tuo primo posto di lavoro Eures) fornirà consulenze, aiuto nella ricerca di un posto di lavoro e sostegno finanziario ai giovani in cerca di lavoro che intendono lavorare all´estero e alle imprese – in particolare le piccole e medie imprese. Il progetto sarà gestito da Eures, la rete dei servizi pubblici dell´occupazione europei, e sarà operativo nel 2011. • Un quadro di valutazione della mobilità (mobility scoreboard)servirà da strumento di riferimento per valutare i progressi compiuti nell´eliminazione degli ostacoli legali e tecnici che si oppongono alla mobilità dell´apprendimento. • La Commissione sta esaminando, in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti, la creazione di uno strumento europeo di prestiti agli studenti per aiutare gli studenti che desiderano studiare o ricevere una formazione all´estero. • La Commissione pubblicherà i risultati di uno studio volto ad accertare la fattibilità di un sistema multidimensionale e globale per la graduatoria delle università al fine di fornire un quadro più completo e più realistico dei risultati dell´istruzione superiore rispetto alle classificazioni esistenti. • La Commissione intende anche sviluppare una carta Youth on the Move che assicurerà ai giovani prestazioni e sconti. • Un nuovo sistema di monitoraggio delle offerte di lavoro su scala europea(European Vacancy Monitor) costituirà uno strumento intelligente avente per oggetto la domanda di lavoro in tutta Europa nell´ottica delle persone in cerca di lavoro e dei consulenti per l´occupazione. L´avvio del sistema è previsto per la fine di quest´anno. • Il nuovo strumento europeo di micro finanziamento Progress darà un sostegno finanziario ai giovani imprenditori per aiutarli a creare o sviluppare la loro azienda. • La Commissione incoraggerà gli Stati membri a introdurre una garanzia per i giovani per assicurare che tutti i giovani trovino un posto di lavoro, seguano una formazione o abbiano un´esperienza lavorativa entro sei mesi dal termine della scuola. • La Commissione proporrà un passaporto europeo delle competenze basato su Europass (il Cv europeo online) per consentire di registrare le competenze in modo trasparente e comparabile. Avvio: autunno 2011. Web-chat Venerdì 17 settembre, dalle 15:00 alle 16:00, la Commissaria Androulla Vassiliou parteciperà a una web-chat dedicata a Youth on the Move. È possibile inviare domande, prima o durante la web-chat, in tutte le lingue dell’Ue, al seguente indirizzo: Eac-yom@ec.europa.eu  Web-chat sarà trasmessa in diretta http://webcast.Ec.europa.eu/eutv/portal/index.html  Youth on the Move verrà promossa con una campagna d’informazione in tutta Europa. Eventi di apertura si terranno a Budapest, Ungheria, l’8 e 9 ottobre e a Bordeaux, Francia, il 14 e 15 ottobre.  
   
   
UE, RIVOLUZIONE VERDE: QUALI PROSPETTIVE PER L´OCCUPAZIONE?  
 
Bruxelles, 16 settembre 2010 - Di posti di lavoro "verdi" ormai si parla spesso, e come se fossero la panacea di tutti i mali: risolverebbero i problemi di occupazione, contribuendo al tempo stesso alla lotta ai cambiamenti climatici. Anche l´Ue ne ha fatto un cavallo di battaglia, tanto che si tratta di un pilastro della strategia Eu2020 per la crescita e l´occupazione. Ma di che si tratta davvero, e quanti nuovi posti di lavoro potrebbe creare la "rivoluzione verde"? Lo abbiamo chiesto a una deputata che la sa lunga… Settimana scorsa a Strasburgo la plenaria ha approvato la relazione di Elisabeth Schroedter, una "green" tedesca che ritiene che ogni posto di lavoro, abbia in realtà un potenziale verde nascosto. Il potenziale "verde" di ogni lavoro - "Il messaggio principale del rapporto è che ogni lavoro può diventare un "impiego verde": un lavoro che risparmia energia tramite l´uso di energie rinnovabili e che riduce al minimo la produzione di rifiuti e l´inquinamento atmosferico", spiega la Schroedter. Potenziale a parte, nell´occupazione verde ci sono diverse categorie. La prima sono i settori delle nuove tecnologie. Ma anche nei settori tradizionali l´occupazione verde aumenterà. Nel settore metalmeccanico per esempio la produzione di pale eoliche continuerà a crescere. Una terza categoria sono i lavori che cambieranno faccia per adeguarsi alle nuove esigenze di sostenibilità, per esempio la ristrutturazione ecologica nel settore edilizio. Quando si creeranno i nuovi posti di lavoro, e come? La Schroedter non ha dubbi: "Con volontà politica e decisioni giuste, potremmo realizzare il potenziale dell´occupazione verde immediatamente". Fra gli Stati membri dell´Ue esistono però grandi differenze: alcuni hanno già 10 anni d´esperienza nella trasformazione ecologica, altri devono ancora iniziare. Vari paesi Ue stanno capendo il potenziale dell´eco-costruzione, perché tutti gli edifici prima o poi dovranno essere costruiti secondo nuove regole, e stanno investendo. In Germania, dove siamo già piuttosto avanti, si sono già creati 250.000 nuovi posti, e entro il 2020 potremmo arrivare a 450.000". Che questa trasformazione debba essere una priorità europea lo ha sottolineato anche il presidente della Commissione nel dibattito sullo stato dell´Unione, annunciando la creazione di 3 milioni di "colletti verdi" entro il 2020. Secondo Greenpeace la "rivoluzione verde" può generare 8 milioni di nuovi impieghi nel mondo. Il rapporto propone varie misure per incoraggiare la transizione a un´economia verde: una strategia europea per l´occupazione sostenibile, un quadro regolamentare stabile a lungo termine, l´introduzione di incentivi fiscali per incoraggiare le Pmi a optare per politiche occupazionali verdi e elevati standard ambientali per appalti pubblici. ´ I vantaggi di un "green job" - La Schroedter sottolinea che in alcuni settori la trasformazione ecologica è l´unico modo per evitare la perdita di posti di lavoro e rilanciare la competitività della produzione. E il vantaggio per il lavoratore? "Un impiego verde è un impiego sicuro", spiega. Che percorso serve per lavorare nell´economia verde? I nuovi posti di lavoro non saranno riservati solo ai professionisti di alto livello, ma anche a impiegati e tecnici più o meno specializzati. La deputata tedesca conclude con un messaggio diretto ai giovani: "integrate le conoscenze ecologiche nei vostri curricoli di studio, o scegliete corsi con un risvolto ecologico forte: così avrete un posto di lavoro assicurato in futuro!"  
   
   
IL COMMISSARIO EUROPEO ALL´INDUSTRIA E ALL´IMPRENDITORIA ANTONIO TAJANI A MILANO  
 
Milano, 16 settembre 2010 - Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per industria e imprenditoria, incontrerà le piccole e medie imprese lombarde lunedì 20 settembre 2010 a Milano, nel quadro di "Artigiana 2010". Unioncamere Lombardia, Regione Lombardia e la Rappresentanza regionale a Milano della Commissione europea hanno promosso "Artigiana 2010", un ciclo di eventi sul territorio su tre temi legati allo "Small Business Act" dell´Unione europea: l´accesso al credito per le Pmi, le reti d´impresa e l´innovazione. Gli eventi si sono tenuti in tutte le province lombarde nei mesi scorsi e hanno coinvolto oltre mille persone tra imprenditori e rappresentanti delle autorità regionali e locali, del mondo accademico, delle associazioni di categoria. Le proposte, le iniziative e i progetti per le micro e piccole imprese che sono emersi durante gli incontri saranno presentati dal sistema camerale e dagli imprenditori nell´evento conclusivo del ciclo, il 20 settembre, al Commissario Tajani, che sta definendo in queste settimane la nuova politica industriale europea, incentrata sulle esigenze delle Pmi. Tajani discuterà con i partecipanti le misure da attuare e le proposte fatte. Parteciperanno alla discussione anche Raffaello Vignali, Vicepresidente della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati, Andrea Gibelli, Vicepresidente e Assessore all´Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione della Regione Lombardia, Francesco Bettoni, Presidente di Unioncamere Lombardia e Cesare Fumagalli, Segretario Nazionale di Confartigianato. Lo "Small Business Act" costituisce il quadro di riferimento europeo per le strategie e le misure di sostegno alle piccole e medie imprese. "Pensare anzitutto in piccolo" è il motto dell´azione europea. Tra i temi di responsabilità di Antonio Tajani, la direttiva sui ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione, la semplificazione amministrativa per le Pmi, il nuovo regolamento Reach per il settore della chimica, la tutela dei marchi e dei prodotti, le opportunità della green economy, il turismo.  
   
   
ROM, BORGHEZIO : QUANTI NE ACCOGLIE LA REDING IN LUSSEMBURGO ? ALL´ENTRATA DEI SUPERMERCATI UN MANIFESTO IN CUI SI DIFFIDA A DARE ELEMOSINA AI QUESTUANTI  
 
Bruxelles, 16 settembre 2010 - Con un´interrogazione urgente, l´On. Borghezio chiede oggi alla Commissaria Reding di confermare o, eventualmente, smentire il fatto che nel suo Paese - il Lussemburgo - i campi nomadi semplicemente non esistono e che, anche grazie all´indurimento delle norme vigenti sulle espulsioni dal 2008, qualunque straniero ´pescato´ a svolgere anche solo attività di mendicità viene immediatamente espulso dal Paese. "Formidabile - osserva Borghezio - questa Commissaria europea, pronta a indignarsi contro la Francia che, seguendo il buon esempio dell´Italia, ha deciso di mettere un po´ d´ordine sulla presenza molesta dei rom nei (troppi) campi nomadi. Se non che - come qualcun altro nei palazzi vaticani - predica verso l´esterno l´esatto contrario di quel che avviene a casa sua... In Lussemburgo, infatti, la polizia ha fatto addirittura affiggere all´entrata dei supermercati un manifesto in cui si diffida a dare elemosina ai questuanti che, se stranieri, vengono immediatamente accompagnati alla frontiera per essere espulsi. Non sarebbe opportuno - conclude Borghezio - che anche gli altri Stati membri dell´Ue potessero adottare, senza gli strilli di madame Reding, le regole in vigore in Lussemburgo?"  
   
   
MACROREGIONE ADRIATICO-IONICA, GIORNATA DI APPROFONDIMENTO A BARI  
 
Bari, 16 settembre 2010 - Un nuovo modello di integrazione europea per le realtà regionali affacciate sul versante adriatico-ionico: la Macroregione Adriatico-ionica al centro di una giornata di approfondimento promossa dall’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia e dal Ministero degli Affari Esteri. Opportunità e potenzialità di una Macroregione Adriatico Ionica, è questo il tema della tavola rotonda in programma a Bari, nella cornice della Fiera del Levante, venerdì 17 settembre alle ore 11.00. Un tema tanto più attuale in questa fase in cui l’Unione Europea, con gli Stati membri e le realtà territoriali minori, si interrogano sulla necessità di individuare modelli di cooperazione nuovi ed efficaci in termini di politiche pubbliche di area vasta. Da qui l’idea, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e dal Servizio Mediterraneo della Regione Puglia, insieme con la testata giornalistica L’interprete Internazionale, di organizzare una giornata di confronto sul tema della Macroregione Adriatico Ionica, con il patrocinio del Comitato delle Regioni dell’Unione Europea e la collaborazione di Ansa Med e Radio Radicale in qualità di media partner. Ad aprire i lavori l’Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia, Silvia Godelli, che sottolinea: “Le politiche europee e pugliesi degli ultimi anni, hanno rinforzato gli strumenti di cooperazione, adottando la metodologia e gli obiettivi della Cooperazione territoriale (Obiettivo 3 della Programmazione 2007/13) per identificare strategie comuni di sviluppo e per costruire progettualità di reciproco interesse. In particolare, il Programma europeo di Preadesione Ipa, che coinvolge Balcani Occidentali e Regioni adriatiche italiane, può costituire uno step significativo nella prospettiva della Macroregione”. A seguire il contributo di Francesco De Leo, direttore de L’interprete Internazionale e la tavola rotonda, moderata da Paolo Martini, direttore di Radio Radicale, con Nichi Vendola e i presidenti delle altre regioni coinvolte. La Macroregione raccoglie infatti in un’unica iniziativa istituzionale tutte le regioni italiane orientali (Friuli - Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia), oltre ad otto Stati dell’Europa Sud Orientale (Grecia, Albania, Croazia, Slovenia, Montenegro, Bosnia Erzegovina e Serbia). Al termine le interviste, condotte da Stefano Polli, responsabile area internazionale di Ansa, con Mercedes Bresso, presidente del Comitato delle Regioni dell’Unione Europea e Alfredo Mantica, sottosegretario di Stato al Ministero Affari Esteri, che sottolinea: “Nel cantiere di una Strategia per l’Adriatico e lo Ionio, insieme agli Stati ed alla Commissione, vediamo quali protagoniste le regioni e le altre realtà territoriali in esse comprese, che vantano una lunga esperienza di cooperazione transfrontaliera, conoscono potenzialità, punti di forza e criticità dei rispettivi territori.”  
   
   
ALBANIA, REPORT ALLA UE SU ELIMINAZIONE VISTI  
 
Tirana, 16 settembre 2010 - Il Governo albanese ha consegnato nei giorni scorsi alla Commissione Europea un nuovo report nel quale sono stati illustrati i progressi compiuti per il raggiungimento dei criteri necessari all´eliminazione dei visti per i movimenti dei cittadini albanesi sul territorio della Ue. Fonti del ministero degli Esteri riportate da Seetimes hanno confermato che il documento è stato redatto in seguito ad una recente missione Ue volta a valutare i progressi compiuti. Tra le questioni sulle quali è incentrato il rapporto vi è quella dei rimpatri. Il Parlamento europeo deciderà nel corso di una sessione prevista entro questo mese se eliminare le restrizioni all´Albania sui visti. Entro novembre ci si aspetta una risposta positiva riguardo i progressi compiuti anche da parte dei ministri degli Interni dell´Unione europea.  
   
   
I VALORI SONO PIU´ FORTI DEL POTERE: PAROLA DI LECH WALESA IL PREMIO NOBEL HA TENUTO UNA LECTIO MAGISTRALIS, ULTIMO APPUNTAMENTO DEL SUO VIAGGIO IN TRENTINO  
 
 Trento, 16 settembre 2010 - Ieri mattina nella Sala Depero della Provincia autonoma di Trento Lech Walesa ha tenuto una Lectio magistralis, ultima tappa della sua permanenza in Trentino in cui ha potuto conoscere realtà caratteristiche e luoghi un tempo visitati da papa Wojtyla. Giovani, Europa, impegno politico, libertà. Molti e importanti i temi toccati dal premio Nobel per la pace 1983 ed ex premier polacco dal 1990 al 1995, che si è rivolto ad un´attenta platea composta anche da non pochi ragazze e ragazzi. Dopo una breve presentazione dell´assessore all’Agricoltura, foreste, turismo e promozione Tiziano Mellarini, Lech Walesa ha iniziato la sua Lectio magistralis in una sala Depero affollata con una considerazione di metodo: "Oggi desidero lasciare a voi qualcosa di me - ha esordito - ma allo stesso tempo mi piacerebbe prendere qualcosa da voi, la vostra saggezza, i vostri punti di vista". In altre parole, il fondatore di Solidarnosc ha invitato il pubblico ad intervenire, ad esprimersi, a dialogare. E, infatti, le domande alla fine della Lectio non sono certo mancate. Alcuni quesiti però li ha posti lo stesso Lech Walesa all´inizio dell´incontro: "Ci sono tre domande - ha detto - che io mi pongo oggi e riguardano le basi sulle quali vogliamo costruire un´Europa unita. Mi chiedo, anzitutto, quale progetto economico vogliamo adottare. E´ chiaro, il libero mercato rimarrà, ma forse non nella forma moderna, perché ci sono grossi problemi di ingiustizia sociale." Altra domanda che Lech Walesa pone a se stesso e al suo pubblico riguarda il futuro: quali sono le basi per costruirlo? Il premio Nobel per la pace racconta che quando, nelle sue conferenze, pone questo quesito la metà dei partecipati risponde di ritenere sufficienti libertà, libero mercato e giustizia. Ma non sembra essere questa la posizione di Walesa che prosegue: "Il 50% sostiene invece che è necessario basarsi su valori condivisi; ma i vari paesi hanno principi diversi, ecco allora che è compito dei giovani costruire una tavola dei valori comuni". Terza e ultima - certo non per importanza - questione è la democrazia. Su quali basi vogliamo costruire una democrazia globale? Come potremo competere con le decisioni prese da Paesi molto più grandi e popolosi dei nostri come Cina e India? Ha lo sguardo rivolto verso il futuro Lech Walesa, ma non dimentica certo il suo passato e la sua storia personale divenuta vicenda collettiva. Racconta così, anche a beneficio dei molti giovani presenti, la storia di una Polonia stretta nella morsa di 200.000 soldati comunisti stanziati nei suoi confini. La vicenda di uno sparuto gruppo di uomini convinti contro ogni previsione di poter cambiare la situazione con la non violenza. E questo in un momento storico in cui tra i politici europei e tra le gente comune dilagava la paura che un vero mutamento sarebbe stato possibile solo attraverso una catastrofica guerra nucleare. Lech Walesa racconta dunque dell´elezione a Papa di un polacco che contribuirà all´avvio di una rivoluzione inaspettata e pacifica. Da questa bella storia il fondatore di Solidarnosc trae un insegnamento per tutti: " Vorrei farvi notare - dice - che la forza, il denaro, il potere sono importanti; ma ben più importanti sono i valori e lo spirito".  
   
   
REGIONE LAZIO: STRETTO PATTO CON GENERALITAT DI VALENCIA  
 
Roma, 16 settembre 2010 - Ieri mattina è stato siglato, tra il Presidente Renata Polverini e il Presidente Francisco Camps Ortiz, un memorandum d´intesa per la collaborazione tra la Regione Lazio e la Generalitat di Valencia. L’accordo prevede la realizzazione di progetti europei presentati con strategie congiunte, un confronto sugli strumenti e le politiche di programmazione territoriale e l’agevolazione dell´incontro tra domanda e offerta tra imprese e tra imprese e istituzioni delle rispettive regioni. “Le nostre due regioni - ha detto Polverini- hanno una grande storia in comune. Qui si respira la volontà, nonostante la grande storia, di innovare, proiettando la regione in una atmosfera moderna. E´ ciò che voglio fare io nel Lazio”. Polverini ha, inoltre, visitato la Città delle Arti e delle Scienze progettato dall´architetto valenciano Santiago Calatrava e il nuovo ospedale pubblico che a breve sarà inaugurato e che disporrà di cartelle cliniche informatiche e mille stanze singole. Interesse particolare da parte della Presidente per il circuito del Gran Premio di Formula Uno. “Il gran premio e´ un elemento importante – ha sottolineato Polverini - che ci ha spinti a individuare Valencia come prima regione con cui stipulare un accordo di collaborazione, perché qui ha creato condizioni di sviluppo e un indotto fortissimo in termini di posti di lavoro e di turismo, quello che io credo può creare nella città di Roma. La Regione può giocare insieme al Comune un ruolo importante perché può mettere a disposizione non soltanto elementi normativi, ma anche risorse per la sua costruzione e per la sua gestione”.  
   
   
AMBASCIATRICE SUD AFRICA RICEVUTA DA VICEPRESIDENTE REGIONE LIGURIA MARYLIN FUSCO  
 
Genova, 16 Settembre 2010 - La vicepresidente della Regione Liguria Marylin Fusco ha ricevuto nel pomeriggio di ieri l’ambasciatore del Sud Africa, signora Thenjiwe Ethel Mtintso, in visita a Genova. Nel corso dell’incontro, avvenuto in sala giunta, l’alto diplomatico ha sottolineato l’importanza del sostegno italiano nei momenti difficili attraversati dal suo paese e ha ringraziato la Liguria per l’accoglienza ricevuta. La vicepresidente Fusco, ringraziandola per la visita, ha donato all’ambasciatore un foulard delle Seterie di Zoagli e un volume sulla Liguria  
   
   
PUGLIA E OLANDA INSIEME PER COMPETERE E COOPERARE  
 
 Bari, 16 settembre 2010 - Competitività e cooperazione. Parole di un presente già operativo e di un futuro prossimo condivise sia dal presidente della regione Puglia Nichi Vendola intervenuto al convegno organizzato dall’Ambasciata dei Paesi bassi sugli “scambi logistici tra Puglia e Olanda, innovazioni, sviluppi e opportunità” sia dal’ambasciatore Alphonsus Stoelinga ricevuto dal presidente Vendola, insieme con gli assessori Minervini e Godelli, per una visita ufficiale presso la presidenza della Fiera del levante. Insieme dunque, Puglia e Olanda per avviare un percorso di conoscenza e per la messa a punto di una strategia comune. I due paesi condividono molte cose, dal fenomeno dell’immigrazione alla tradizione legata a san Nicola. Ma il luogo di partenza in comune è il sistema portuale. “La parola competizione è un totem preistorico – ha detto Vendola – che può avere anche effetti nefasti. Oggi occorre cooperare e innovare le strategie di sinergia, per esempio tra i singoli porti di una stessa regione, ma anche tra porti di altre regioni italiane, sia quelle che affacciano sull’adriatico, sia quelle che affacciano sul tirreno. Io immagino per esempio un’Autorità portuale del Levante come primo passo di questa strategia innovativa. Poi, come secondo passo un’autorità di gestione pugliese”. Il sistema portuale dunque ha necessità ti trasformarsi e di fare un salto di qualità attraverso la costituzione di una rete e di una governance che possa produrre in sistema integrato tra i singoli porti. “Occorre modernizzare i trasporti – ha ribadito il presidente Vendola – attraverso una logica di macrosistemi. Questa è la globalizzazione buona. Il porto di Rotterdam, ad esempio, non è soltanto un nostro competitor ma deve essere anche un nostro alleato, il nostro punto di riferimento. Rotterdam è la nostra scuola. Noi dobbiamo essere insieme competitivi e cooperanti. Questa è la civiltà e l’intelligenza dell’economia. Dobbiamo cominciare a correre, dobbiamo abbandonare qualsiasi pigrizia economica. L’olanda oggi ci aiuta ad essere molto meno provincia di quanto non siamo stati fino ad ora”.  
   
   
PATTO DI STABILITÀ, LA REGIONE TOSCANA ´CEDERÀ´ 60 MILIONI AIUTERÀ I COMUNI A PAGARE FORNITORI E IMPRESE, SENZA RINVII E´ LA MAGGIORE QUOTA DI LIQUIDITÀ DI CUI POTRANNO AVVALERSI GLI ENTI LOCALI  
 
Firenze, 16 settembre 2010 - La giunta regionale ha definito la quota di liquidità che quest´anno cederà ai Comuni toscani virtuosi e che consentirà ad alcune amministrazioni di alzare l´asticella delle spesa da qui alla fine dell´anno. Saranno 60 milioni: di meno rispetto ai 100 milioni dell´anno scorso, perché il patto di stabilità imposto dal governo per tenere a freno la spesa pubblica si è fatto più severo anche per le Regioni. «Ma nonostante le difficoltà e i tagli del governo siamo riusciti comunque a rinnovare questo premio – commenta l´assessore al bilancio e alle finanze della Toscana, on. Riccardo Nencini -. La quota messa a disposizione è più bassa dell´anno scorso, ma è stato uno sforzo non indifferente anche solo mantenerla. E´ la dimostrazione di come, nonostante tutto, vogliamo rimanere solidali con gli enti locali». La cessione risolverà uno degli attuali paradossi del patto di stabilità, che obbliga molte amministrazioni a rinviare i pagamenti di opere, servizi e investimenti già fatti nonostante che in cassa i soldi ci siano. L´anno scorso la Regione cedette agli enti locali 100 milioni di liquidità, permettendo a 32 comuni e una Provincia di superare, per un pari importo, il limite imposto dal patto di stabilità interno. Quei 100 milioni sarebbero altrimenti rimasti tutti nelle casse pubbliche e le prime ad essere penalizzate sarebbero state le imprese, che in un momento di crisi hanno ancora più bisogno di liquidità per pagare i lavoratori ma anche altri fornitori. La Toscana è stata nel 2009 la Regione che ha ceduto la quota più alta di liquidità agli enti locali ed anche quest´anno si conferma ai primi posti. In contemporanea la Regione ha lanciato quest´anno l´idea di un patto di stabilità territoriale. Il principio è un po´ quello dei vasi comunicanti. Un Comune o una Provincia non possono spendere oltre una cifra, che viene fissata dal governo tenuto conto di più parametri. Oggi il patto di stabilità si misura per ogni ente: la proposta è quella di guardare all´aggregato regionale del comparto, chiedendo ai Comuni con quote in eccedenza di cederle a chi è invece in maggiore difficoltà. Non conta se il singolo Comune o Provincia centrano l´obiettivo, ma se l´obiettivo in tutta la Toscana viene raggiunto. Entro la fine del mese, al massimo entro ottobre, saranno raccolte le adesioni.  
   
   
«NUOVE VIE PARTECIPATIVE PER FAR CRESCERE LA DEMOCRAZIA» LA REGIONE TOSCANA FINANZIA UN CORSO SULLA PARTECIPAZIONE. LA CERIMONIA INAUGURALE A PALAZZO STROZZI A FIRENZE  
 
 Firenze, 16 settembre 2010 - La Toscana investe sulla partecipazione dal basso e sul coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni prese dalle istituzioni. Ieri è stato inaugurato a Firenze il corso di formazione organizzato dal Sum (Istituto italiano di Scienze Umane) sulla “Gestione e organizzazione dei processi partecipativi locali”. Un corso interamente finanziato dalla Regione con i fondi della legge sulla partecipazione. «Le trasformazioni che ha subito il sistema politico e istituzionale italiano a partire dagli anni ’90 – ha sottolineato l´assessore regionale alle riforme e alla partecipazione on Riccardo Nencini, nel corso del suo intervento - vanno verso una torsione in senso leaderistico e plebiscitario della democrazia: ha prevalso l’idea di una ´verticalizzazione´ nel rapporto tra governanti e governanti, senza che vi fossero i necessari contrappesi. Ma l’esp erienza ci sta dimostrando come questo non abbia impedito, anzi abbia accentuato, il distacco tra cittadini e istituzioni. La Regione Toscana ha cercato in questi anni di reagire a questa tendenae, proponendo e favorendo un ruolo attivo della cittadinanza e un suo protagonismo tra un’elezione e l’altra». Attraverso anche la formazione di quei questi processi partecipativi li dovrà gestire ed organizzare. La cerimonia inaugurale di apertura del corso si è svolta all´Altana di Palazzo Strozzi e ha avuto come momento centrale la conversazione tra i professori Enzo Cheli e Leonardo Morlino, coordinatore didattico, che, coordinati dal professore Massimo Morisi hanno discusso sul tema “Qualità ed efficacia delle democrazie. Tra rappresentanza e partecipazione”. «Molto lavoro è stato fatto. Ma oggi dobbiamo fare ulteriori passi in avanti, in varie direzioni, ed è nostra intenzione farli - ha concluso Nencini -. Occorre una revisione della legge regionale sulla partecipazione (la n.69/2007) che concentri le risorse sugli interventi e sulle politiche che hanno un più rilevante impatto sulla vita della regione; serve una nuova concezione del decentramento amministrativo, con l’allargamento del voto ai sedicenni; è necessario un nuovo spazio pubblico che valorizzi le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione; sarà utile anche una revisione della legislazione regionale sui gruppi di interesse, per promuovere forme di governo e di concertazione più inclusive e trasparenti. Vogliamo mettere in campo una strategia complessa che punti ad elevare la qualità della nostra democrazia. E la Toscana, in questo senso, è una regione che, più di altre, può dare un grande contributo».  
   
   
MARCHE, SPACCA: ´AGGREGAZIONE STRATEGICA PER COMPETERE NEL VILLAGGIO GLOBALE".  
 
Ancona, 16 Settembre 2010 -  ´Il tema dell´aggregazione e` strategico, in particolare per una regione come la nostra caratterizzata da un tessuto di micro e piccole imprese´. Lo ha detto ieri il presidente della Regione Gian Mario Spacca intervenendo al convegno di Confindustria ´Crescere per competere´ di scena all´Hotel Federico Ii di Jesi. ´Gli esempi di come il modello aggregativo sia stato declinato nella nostra regione ´ ha detto ´ sono numerosi. Penso ai Laboratori per la certificazione della qualita` nei settori mobile, calzaturiero, meccanica, edilizia o alla strategia di internazionalizzazione. Del resto un sistema come il nostro puo` cogliere al meglio le opportunita` offerte dai mercati lontani se le imprese fanno sistema tra loro, se si creano reti´. La politica industriale della Regione, ha sottolineato Spacca, e` gia` fortemente orientata verso questo obiettivo e lo sara` anche in futuro: ne sono un esempio i bandi per i contributi alle imprese riunite in rete. ´Il nostro mondo ´ ha aggiunto - e` il villaggio globale e per viverci dobbiamo organizzarci in modo adeguato: l´aggregazione e` la strada per farlo´. ´E´ indispensabile ´ ha poi rilevato il presidente - mantenere il contesto di apertura economica complessivo che il sistema produttivo regionale, nonostante le forti difficolta` della crisi economica a livello globale, ha saputo conservare, e si puo` e si deve non solo rafforzare il livello di sviluppo, ma anche tenere solidamente radicati sul territorio le imprese ed i sistemi produttivi locali in particolare nelle loro componenti strategiche piu` qualificanti. Per il raggiungimento di questo obiettivo prioritario e` necessario proseguire, anzi incrementare, l´apporto di tutte le componenti del partenariato pubblico e sociale per agevolare il piu` possibile forme di aggregazione tra le imprese che siano in grado di rispondere con successo alle sfide sempre piu` pressanti e perseguire efficacemente l´obiettivo della competitivita` e della difesa attiva del Made in Italy nel quadro della sempre piu` intensa concorrenza internazionale´. Non a caso nell´ultimo Piano Regionale delle Attivita` Artigiane ed Industriali (2007/2009) e` stata delineata, tra i principi guida, la strategia di ´fare sistema´ privilegiando le politiche di rafforzamento della capacita` progettuale di tipo aggregato da parte dei soggetti pubblici e privati e individuando nel modello di ´rete´ di imprese l´elemento di forza per lo sviluppo e la competitivita` del sistema produttivo regionale. ´Le politiche distrettuali e le politiche di filiera ´ ha aggiunto il presidente - rappresentano due leve per la crescita delle Pmi: la prima ha come obiettivo l´accompagnamento dell´evoluzione dei distretti produttivi, la seconda lo sviluppo del nuovo modello organizzativo della filiera produttiva´. ´In questa fase in cui vengono definiti gli obiettivi strategici della politica di sviluppo regionale verso cui orientare le esigue risorse nazionale ´ ha concluso Spacca - ribadiamo l´impegno a monitorare le politiche di sviluppo locale, a partire dai distretti industriali, dalle dinamiche evolutive, fino alle nuove configurazioni di distretti produttivi e delle reti d´impresa e delle filiere. Nell´ambito della Commissione attivita` produttive della Conferenza delle Regioni, la Regione Marche, in qualita` di regione capofila, ha gia` promosso incontri con il Ministero dello sviluppo economico per favorire l´adozione del contratto di rete nei diversi bandi che le Regioni adotteranno nell´ambito della programmazione dei fondi sia per quanto riguarda i distretti produttivi regionali, sia in relazione ai bandi di innovazione, ricerca ed efficienza energetica che rientrano nel Por e nel Fas´.  
   
   
GIUNTA PIEMONTESE: INTERVENTI STRAORDINARI SULLE LISTE D’ATTESA, FONDI PER I LIBRI DI TESTO E RIMODULAZIONE DEL PIANO DI PROMOZIONE E ACCOGLIENZA TURISTICA SONO I PRINCIPALI ARGOMENTI AFFRONTATI IERI  
 
Torino, 16 settembre 2010 - Le prestazioni sanitarie che presentano pesanti criticità e per le quali le Asl sono chiamate ad attuare specifiche azioni per assicurare all’utenza tempi di attesa coerenti con gli standard regionali sono state, su proposta dell’assessore Caterina Ferrero, così individuate: visita cardiologia, visita gastroenterologica, visita oculistica, esofagostroduodenoscopia, colonscopia, ecografia dell’addome, mammografia mono e bilaterale. Per attuare la delibera, che richiede l’attuazione di specifici progetti aziendali, sono stati stanziati 830.000 per quest’anno e 1.500.000 euro per il prossimo. Il riparto dei 5 milioni di euro stanziati per la fornitura totale o parziale dei libri di testo scolastici alle famiglie a basso reddito, proposto dall’assessore Alberto Cirio, assegna 120 euro per gli alunni delle medie, 205 per quelli del primo anno delle superiori, 115 per quelli del secondo anno delle superiori, 105 per chi frequenta il terzo e quarto anno delle superiori, 30 euro per gli alunni che svolgono attività di formazione iniziale per l’assolvimento dell’obbligo scolastico. Il piano annuale di indirizzo e coordinamento delle attività di promozione e accoglienza turistica è stato rimodulato, su proposta dell’assessore Alberto Cirio, per essere adeguato alle risorse e alle nuove iniziative ritenute rilevanti. Con i 4.115.000 euro effettivamente disponibili si potranno finanziare la partecipazione a fiere e borse turistiche nazionali ed europee ed azioni ed interventi di marketing in programma nel 2010 e nel 2011. Sono stati inoltre approvati: - su proposta dell’assessore Barbara Bonino, le proposte di adeguamento, le prescrizioni e la varianti migliorative del primo lotto funzionale della tangenziale di Cuneo, il cui rispetto costituisce i presupposti per esprimere parere favorevole per la successiva approvazione del progetto definitivo; - su proposta dell’assessore Alberto Cirio, la riapertura dei termini per la presentazione dei contributi per le spese per la sicurezza delle aree sciabili e la gestione degli impianti sostenute durante la stagione 2009-2010; - su proposta dell’assessore Claudia Porchietto, l’estensione al comparto della robotica dell’analisi dei fabbisogni formativi e professionali sul territorio piemontese; - su proposta dell’assessore Claudio Sacchetto, i criteri per l’accesso ai contributi per il settore dell’apicoltura relativi al 2010-2011 (corsi di formazione, seminari e convegni tematici, azioni di comunicazione, assistenza tecnica alle aziende, lotta alla varroa, acquisto di presidi sanitari, analisi del miele), il parere favorevole allo scioglimento del comitato di gestione dell’ambito di caccia At2 e conseguente nomina di un commissario per un massimo di sei mesi, i piani numerici di prelievo di volpe, starna e pernice rossa per la stagione venatoria 2010-2011.  
   
   
LA GIUNTA REGIONALE DELLA SARDEGNA DIMEZZA LE AUTO BLU  
 
Cagliari, 16 Settembre 2010 - Un piano operativo da attuare entro massimo cinque mesi per il dimezzamento delle autovetture in uso agli organi politici. E´questo il contenuto della delibera di indirizzo adottata durante la riunione odierna dalla Giunta Regionale. "Abbiamo iniziato il taglio dei rami secchi - ha commentato il presidente Cappellacci. “Per dare un messaggio chiaro - ha aggiunto- la razionalizzazione e la semplificazione del sistema, che comprenderà la riduzione delle agenzie e delle partecipazioni regionali, inizia proprio dall´esecutivo". La delibera approvata prevede anche la predisposizione di un piano per l´ottimizzazione dell´uso dei mezzi residui, al fine procedere a ulteriori riduzioni.  
   
   
NATE IN EMILIA-ROMAGNA 74 NUOVE IMPRESE COOPERATIVE SOSTENUTE ATTRAVERSO UN APPOSITO BANDO DELLA REGIONE CON 1,5 MILIONI DI EURO. LA METÀ SONO COSTITUITE DA DISOCCUPATI, PRECARI, IN CERCA DI OCCUPAZIONE.  
 
Bologna, 16 settembre 2010 – Sono 74 le nuove imprese nate grazie al contributo, di 1 milioni e 500 mila euro, della Regione euro attraverso il bando per il ‘Sostegno finanziario all´avvio di iniziative imprenditoriali di nuove cooperative’. Queste risorse vanno ad attuare complessivamente 3,91 milioni di euro di investimenti. Vengono così sostenuti, con un contributo tra il 28% ed il 40%, i costi di avvio e di primo investimento, sia materiale che immateriale, di cooperative di nuova costituzione - di piccole e medie dimensioni – dedicati a progetti di particolare valore sociale e/o particolarmente innovativi negli ambiti prioritari della cura alla persona, della salute, dell’ambiente e dell’energia. «Dinamismo socio-economico, capacità di innovazione e qualità dello sviluppo sono per noi obiettivi fondamentali. La nascita di nuove imprese - ha commentato l’assessore alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli - spesso per iniziativa di lavoratori precari o in cerca di occupazione, significa contribuire al rafforzamento di un tessuto imprenditoriale d’eccellenza, in grado di dare un apporto rilevante allo sviluppo sostenibile e durevole dell’Emilia-romagna». Dei 74 progetti, la grande maggioranza è finanziata al 40% (65), mentre i restanti 9 sono stati finanziati al 28%. Ben 70 progetti sono stati presentati da imprese cooperative, i restanti 4 da consorzi di cooperative. Il bando ha sostenuto in particolare le iniziative di cooperative costituite da lavoratori/lavoratrici colpiti da crisi aziendali, disoccupazione e/o occupati con forme di lavoro precario e discontinuo: il 45% delle cooperative finanaziate rientra in queste categorie. Inoltre, 26 nuove cooperative sono cooperative femminili, 6 cooperative giovanili, 5 cooperative di immigrati e 29 sono cooperative sociali.  
   
   
LA PUGLIA GIOVANE CHE SCOMMETTE SUL FUTURO E SI PROPONE COME MODELLO DI SVILUPPO ALTERNATIVO  
 
Bari, 16 settembre 2010 - E´ una Puglia fiera delle proprie origini e delle proprie tradizioni contadine, capace di immaginare un futuro migliore del presente e di tradurre in fatti un modello di sviluppo agricolo praticabile e attrattivo, quella che si appresta a scendere in campo oggi 16 settembre alle 10.30 presso lo Spazio 7 della Fiera del Levante. Una Puglia che si prepara ad affrontare la sfida della modernità e di cambiamenti sociali, culturali ed economici indifferibili, come ci dicono ogni giorno le cronache. E come ci racconta ogni giorno la crisi, non solo di risorse, che attanaglia il nostro presente di uomini del Terzo Millennio, stretti tra un passato difficile da dimenticare e un futuro difficile da delineare: solo chi sa adattarsi al cambiamento senza stravolgere la propria identità, può sperare di reggere l´urto degli sconvolgimenti economici, climatici e culturali che ci attendono di qui ai prossimi anni. Una Puglia, che è già diventata case history di successo in campo culturale e turistico e che con il su Piano di Sviluppo Rurale ha fatto una scelta di campo ambiziosa e strategica: riscoprire la bellezza antica e immortale delle proprie origini più nobili e vere, quelle che vengono dalla terra. Ponendo i giovani pugliesi alla testa del movimento di riscatto e di rinascita del Mezzogiorno. “Giovani agricoltori: la vera sfida per l´innovazione del settore”, appuntamento in programma domani allo Spazio 7 della Fiera del Levante, ha il sapore di una chiamata alle armi: “la chiamata alle armi – spiega l’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno - di tutti i giovani che si ribellano all’idea di rapportarsi allo sviluppo economico come mendicanti in cerca di briciole, e sono pronti a prendere in mano le redini del proprio futuro”. “Il ricambio generazionale – aggiunge – è l’asset strategico fondamentale che ci aiuterà a rendere più competitivo il comparto agricolo e a trasferire nelle mani dei nostri giovani millenni di sapienza produttiva che, altrimenti, andrebbe definitivamente perduta. E con essa l’identità stessa della Puglia e dell’agricoltura”. Ad illustrare la innovativa strategia del Psr pugliese, insieme all’assessore Stefàno, il Presidente della Regione Nichi Vendola e l´assessore regionale alle Politiche giovanili Nicola Fratoianni. Modera Attilio Romita, giornalista di Rai Uno.  
   
   
GIUNTA SARDEGNA: QUATTROCENTO MILIONI PER "PROGETTI DI FILIERA E SVILUPPO LOCALE"  
 
Cagliari, 16 Settembre 2010 - Un fondo da quattrocento milioni di euro per finanziare la realizzazione di un programma pluriennale di infrastrutture e servizi per lo sviluppo di "Progetti di Filiera e di Sviluppo Locale", correlati alla crescita e alla competitività delle attività produttive in particolare nelle aree di crisi e nei territori svantaggiati. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, ha approvato ieri una delibera che stanzia 30 milioni di euro per il 2010, cento milioni per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013 e 70 milioni il 2014. "Un altro passo importante della Giunta – spiega l’assessore della Programmazione – nelle azioni di contrasto alle emergenze economiche, sociali e territoriali e verso il potenziamento e la modernizzazione dei sistemi locali”. Il fondo fa riferimento ad azioni infrastrutturali e servizi aventi esclusiva natura pubblica che, pertanto, non si configurano come aiuti di stato e mira a favorire la concentrazione territoriale delle risorse finanziarie attraverso investimenti per infrastrutture e servizi pubblici a supporto di attività produttive, in modo che possa essere garantito un efficace coordinamento nell’attuazione degli interventi a favore delle micro, piccole e medie imprese previsti in programmi finanziati o cofinanziati con risorse regionali, attuati direttamente o delegati a enti locali o agenzie di sviluppo. La finalità dei “Progetti di Filiera e Sviluppo Locale”, previste nel Programma Regionale di Sviluppo sono quelle di innescare un nuovo processo di crescita attraverso un approccio integrato con la realizzazione di una pluralità di interventi in grado di contrastare gli effetti prodotti dalla crisi, agire sui fattori di svantaggio territoriale o su quelli che condizionano il rafforzamento e lo sviluppo di specifiche filiere. Il programma degli interventi privilegia le azioni di qualificazione e riqualificazione del capitale umano, la concentrazione delle risorse e l´utilizzo sinergico di tutti gli strumenti di agevolazione.  
   
   
12 MLN EURO PER SVILUPPO COMPETITIVO FVG  
 
Trieste, 16 settembre 2010 - Ulteriori 11,8 milioni di euro saranno destinati dall´amministrazione regionale al finanziamento della Lr 4/05 per lo sviluppo competitivo. Lo ha confermato ieri il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani, che ha completato la revisione delle risorse a disposizione da allocare su questo importante strumento di sostegno alle imprese. "In questo momento economico - ha commentato Ciriani - i finanziamenti aggiuntivi a disposizione delle imprese permetteranno di sviluppare progetti ed accrescere la competitività. In totale, solo nel 2010 abbiamo finanziato la legge per lo sviluppo competitivo con 20 miloni di euro, una dotazione imponente che denota tutto il nostro impegno nel sostenere le aziende attraverso questo canale". "Per questo motivo - ha aggiunto il vicepresidente - considero non condivisibili le critiche relativamente all´esiguità dei fondi destinati alla Lr 4/05: non solo le risorse sono ingenti, ma anche le modifiche effettuate rendono l´accesso ai fondi più semplice". "Interpreto l´elevato numero di domande - ha spiegato - come apprezzamento per questo fondo e non come un segnale di inefficacia o di mancanza di risorse. Ricordo inoltre che questi finanziamenti si sommano ai 23 milioni di euro messi a disposizione con lo stesso meccanismo e per le stesse finalità imprenditoriali attraverso i fondi europei Por-fesr, l´ennesimo strumento a vantaggio delle aziende". I fondi a disposizione derivano dalla rendicontazione conclusiva del fondo legato alla Lr 4/05 effettuato da Friulia al termine del proprio mandato di gestione: il recupero deriva dall´inutilizzo da parte di alcune aziende beneficiarie di parte dei contributi o di non conclusione o rendicontazione dei progetti e, inoltre, da un 10 per cento fisiologico di contributi previsti e non assegnati che adesso rientrano in circolo permettendo, si calcola, di soddisfare una quarantina di richieste di contributo da parte di altrettante aziende in attesa.  
   
   
DALLA REGIONE ENTRO SETTEMBRE 12 MILIONI DI EURO PER LE RETI D´IMPRESA. PRIMA DELLA FINE DEL 2010 SARANNO SIGLATI ACCORDI E CONVENZIONI LOCALI PER ATTUARE TECNOPOLI IN TUTTE LE PROVINCE EMILIANO-ROMAGNOLE.  
 
Bologna, 16 settembre 2010 - «Entro settembre chiuderemo un bando molto rilevante per tutto il sistema economico emiliano romagnolo, con il quale contribuiremo alla creazione di reti di impresa con 12 milioni di euro di risorse regionali assicurando investimenti complessivi per 74 milioni di euro. Mentre entro la fine dell’anno completeremo la firma degli accordi e delle convenzioni locali per l’attuazione dei Tecnopoli e della rete dei laboratori associati in tutte le province per realizzare compiutamente il passaggio dai distretti produttivi ai distretti tecnologici». Lo ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli, aprendo a Bologna il convegno, organizzato da Ervet, dedicato alla ‘Promozione della Information and Communication Tecnology nelle piccole e medie imprese’ ricordandoinoltre che «l’obiettivo della Regione è dare maggiore competitività alle nostre imprese, e sviluppo alla ricerca in Emilia-romagna con 1800 ricercatori impegnati nei laboratori già entro il 2010». «Prosegue e si rafforza – ha aggiunto Muzzarelli - il nostro impegno per favorire la nascita delle reti di imprese, nell’asse delle migliori pratiche europee. In passato, molte imprese non si parlavano neanche, altro che “fare rete”. Ora c’è un sistema economico sempre più unito, e la tecnologia contribuisce a renderlo più coeso. La costituzione di reti d’impresa e la diffusione su larga scala della Ict sono passaggi obbligati. Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione sono essenziali in un sistema come quello emiliano-romagnolo, fortemente connotato dalla presenza di piccole e medie imprese. Il seminario, organizzato da Ervet., l’agenzia di sviluppo territoriale della Regione, è uno dei passi iniziali di “Ict-vn”, Ict Value Networks, un progetto triennale di iniziativa regionale nell’ambito del programma Interreg Ivc, che ha preso il via nel gennaio scorso e si protrarrà fino a dicembre 2012. L’obiettivo è quello di promuovere l’introduzione dell’Information and Communication Technology, ovvero le tecnologie Ict, e la creazione e sviluppo reti di piccole e medie imprese (Pmi). Il progetto vede la partecipazione di 10 partner provenienti da 9 paesi: Spagna, Grecia, Italia, Malta, Danimarca, Belgio, Slovenia, Ungheria e Irlanda.  
   
   
BOLZANO: IL PRESIDENTE DURNWALDER HA INCONTRATO I NUOVI VERTICI DELLA HYPO TIROL BANK  
 
Bolzano, 16 settembre 2010 - La collaborazione transfrontaliera tra Alto Adige e Tirolo del Nord ed il sostegno all’economia locale, questi i principali temi al centro dell’incontro di lunedì scorso a Palazzo Widmann tra il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, ed i nuovi vertici della Hypo Tirol Bank. La delegazione della Hypo Tirol Bank composta da Markus Jochum, Wilfried Stauder, e Franz-josef Mayrhofer ha incontrato lunedì scorso (14 settembre) il presidente della Provincia, Luis Durnwalder. Nel corso del cordiale colloquio che ha avuto luogo a Palazzo Widmann sono stati toccati temi di comune interesse e di particolare attualità come la strategia della banca austriaca e la sua stretta collaborazione con l’economia altoatesina. A questo proposito il presidente Durnwalder ha sottolineato l’esigenza che gli istituti di credito che operano in Alto Adige siano in grado di offrire la massima assistenza alle imprese locali in modo da assicurare la loro capacità di operare sul mercato e di mantenere la loro capacità concorrenziale. In quest´ambito, ha aggiunto il presidente Durnwalder, è anche importante che le banche siano in grado di cooperare tra loro a favore dell’economia ed in questo senso la Provincia è naturalmente favorevole alla collaborazione transfrontaliera, anche in considerazione della creazione di nuovi posti di lavoro qualificati.  
   
   
FVG: OK A PROGRAMMA SICUREZZA E CODICE EDILIZIA  
 
Udine, 16 settembre 2010 - Il Consiglio delle Autonomie locali del Friuli Venezia Giulia presieduto da Ettore Romoli ha espresso ieri parere favorevole (2 astenuti, i Comuni di Pordenone e Udine) all´integrazione al programma regionale di finanziamento delle politiche di sicurezza. "Abbiamo voluto integrare il programma - ha spiegato l´assessore regionale alle Autonomie locali, Federica Seganti - considerando i temi più pressanti per la società regionale, come il contrasto al bullismo ed alla diffusione di stupefacenti e droghe nelle fasce giovanili, la promozione della sicurezza della donna e le politiche attive contro le truffe agli anziani. Sono stati reperiti 650 mila euro in variazione di bilancio - ha reso noto l´assessore - che andranno a finanziare progetti su questi temi e su altri di importanza nodale, quali ad esempio il rafforzamento dei controlli in quelle zone dove sono stati segnalati casi di concorrenza sleale: mi riferisco soprattutto - ha precisato Seganti - al Triangolo della Sedia dove sono insediate alcune aziende cinesi che eludono tutte le normative di sicurezza sul lavoro e fiscali". Il programma prevede il finanziamento di programmi organizzati dalle Forze dell´ordine in collaborazione tra Stato e Regione e la copertura delle domande specifiche presentate da parte dei Comuni per quanto riguarda gli accordi tra la Regione e le Polizie locali. Il Consiglio ha poi dato parere favorevole (2 astenuti, i Comuni di Udine e Pordenone) anche al regolamento di attuazione del Codice regionale dell´edilizia (legge 19/2009), in merito al quale Seganti ha accolto la richiesta dei Comuni di ampliamento dei termini di entrata in vigore dalla data di pubblicazione (dal giorno successivo - come previsto ora dalla norma - passerà a 120 giorni). Restano ancora da concordare altri dettagli riguardanti, ad esempio, la definizione della superficie coperta dei porticati, che saranno approfonditi in sede tecnica. "In via generale invece va sottolineato - ha tenuto a precisare Seganti - che, per quanto riguarda gli oneri di urbanizzazione, verranno adeguati i valori solamente nei termini del cambio lira/euro, ma resterà invariato il regime di tassazione applicato nel 1997. Non abbiamo dunque inteso incrementare, come per altro da qualcuno richiesto, il regime fiscale sulle costruzioni". Parere favorevole all´unanimità, infine, alla proposta di legge sulle norme in materia funeraria e di polizia mortuaria, mentre è stata rimandata a data da destinarsi l´espressione del parere sulla proposta "Disciplina delle modalità di affidamento del servizio di gestione degli impianti sportivi di proprietà degli enti locali territoriali", presentata dal consigliere regionale Alessandro Colautti.  
   
   
SICUREZZA. OLTRE 1,5 MILIONI DI EURO PER QUALIFICARE LA POLIZIA LOCALE. ECCO IL BANDO REGIONALE PER GLI ENTI LOCALI. LA REGIONE EMILIA ROMAGNA È AL FIANCO DEI COMUNI PER L´INNOVAZIONE E PER UNA POLIZIA CHE SIA SEMPRE PIÙ DI COMUNITÀ"  
 
Bologna, 16 settembre 2010 – In arrivo i contributi per il 2010 agli enti locali per progetti di potenziamento dei servizi di Polizia locale. La Regione Emilia-romagna ha emanato il 14 settembre un bando che mette a disposizione oltre 1,5 milioni di euro finalizzati a sostenere investimenti per nuove sedi, attrezzature, veicoli, strumentazioni informatiche di comuni, unioni e comunità montane. “Anche in questi tempi difficili per gli enti locali, la Regione vuole essere al fianco dei Comuni nel potenziamento delle polizie locali. La legge 24 del 2003 su sicurezza e Polizia locale ha prodotto in questi anni buoni risultati nella razionalizzazione e nell’efficienza dei presidi territoriali in Emilia-romagna - ha sottolineato la vicepresidente e assessore alle Politiche della Sicurezza della Regione Simonetta Saliera - ma per continuare a offrire un servizio efficace ai cittadini l’impegno deve essere costante”. Anche quest’anno, quindi, la Regione interviene per sostenere l’innovazione dei corpi di polizia. Un’innovazione anche tecnologica che punta, ha aggiunto Saliera, “a un modello di polizia in grado di leggere il territorio e i suoi problemi, cogliendo quei fenomeni anche apparentemente irrilevanti che, se trascurati, portano ad un aumento dell’insicurezza e anche potenzialmente all’insorgere di fenomeni gravi, come quello della criminalità organizzata. Una polizia capace di rassicurare e di contribuire alla diffusione del senso civico e della legalità. Insomma, una polizia locale che sia ancora di più una polizia della comunità”. Due le principali novità rispetto agli anni passati. In primo luogo, per il 2010 la Regione intende favorire, tra i vari interventi, la realizzazione di nuove sedi e presidi di quartiere o frazione o la loro ristrutturazione in modo da garantire una più ampia accessibilità al servizio, una migliore capacità di accoglienza, trasparenza e visibilità degli operatori. Avranno inoltre maggiori possibilità di ottenere i contributi i progetti che comprendano, tra le finalità, quella di contribuire al recupero di un’area degradata o problematica e quelli che includano l’installazione di impianti energetici con fonti rinnovabili o di cogenerazione energetica ad alta efficienza. In secondo luogo saranno favoriti i progetti che prevedano lo svolgimento di attività finalizzate alla prevenzione della criminalità comune e organizzata. E’ prevista infatti una sezione all’interno della quale viene data maggiore importanza alle richieste che presentino, come oggetto prevalente, la “rassicurazione dei cittadini attraverso il controllo appiedato finalizzato anche alla lettura del territorio in un’ottica di prevenzione della criminalità comune e organizzata”, partendo dal presupposto che la conoscenza del territorio e i controlli amministrativi sono una fonte importantissima per cogliere segnali e indicatori di fenomeni di insicurezza di vario genere. Chi può usufruire dei finanziamenti regionali Pur essendo il bando rivolto a tutti gli enti da cui dipenda un comando di Polizia locale, verrà data la priorità a quelli che abbiano un rapporto tra numero di agenti e abitanti in linea con gli standard regionali oppure a quelle realtà dove piccoli comuni si siano uniti per dare vita a unioni, associazioni o comunità montane. “In Emilia-romagna, dove la metà dei comuni ha meno di 5.000 abitanti, è importante sostenere quelle amministrazioni che decidono di mettere a fattor comune il servizio creando uffici intercomunali di Polizia locale. Questo consente di risparmiare sui costi e sviluppare efficaci economie di scala, mettendo in grado le amministrazioni di rispondere ai cittadini anche nelle ore pomeridiane e serali”, ha spiegato Saliera. Come partecipare Ogni ente che vorrà partecipare al bando dovrà presentare un progetto biennale. La Regione selezionerà i migliori, privilegiando l’impegno delle Polizie locali per la comunità. Gli enti dovranno presentare i propri progetti entro il 22 ottobre. È previsto che i progetti selezionati debbano essere avviati entro tre mesi dall’approvazione. La Polizia locale in Emilia-romagna In regione la Polizia locale è presente in 348 comuni (solo in 9 casi non è attivo il servizio) con strutture incardinate su un singolo ente o strutture che operano trasversalmente su più comuni associati. Le strutture con più di 30 addetti, pari oggi a 34 corpi (nel 2003 erano solamente 20), consentono di raggiungere il 70% della popolazione residente in Regione. Il numero di strutture comunali e intercomunali è passato dalle 261 del 2003 alle 181 del 2008 (-31%), grazie al forte orientamento all’associazionismo tra enti, promosso dalla Regione, che ha portato a una sensibile razionalizzazione delle risorse umane e materiali. A partire dal 2002, prima con la legge regionale 3/99 poi con la vigente 24/2003, la Regione ha emanato, annualmente, bandi per l’assegnazione di contributi agli enti locali per la realizzazione di progetti volti alla qualificazione dei servizi di Polizia locale, erogando complessivamente quasi 7 milioni di euro che, unitamente alla percentuale di cofinanziamento a carico degli enti, hanno consentito investimenti a favore per oltre 14 milioni di euro. In tutto sono stati 253 progetti finanziati. Con i contributi erogati, che hanno coperto fino al 50% delle spese ritenute ammissibili, sono state finanziate principalmente attività riferite ai controlli stradali (controllo di veicoli, infortunistica ed educazione stradale, ecc…) che rappresentano circa il 50% dell´intero ammontare; attività riconducibili al tema della sicurezza urbana (video-sorveglianza, vigile di quartiere, attività di prossimità, ecc…) e attività inerenti al miglioramento delle dotazioni strutturali dei corpi (reti informatiche, sistemi di comunicazione evoluti, software gestionali, ecc…). Una ridotta frazione di progetti si è, invece, concentrata su altre attività, come i progetti incentrati sul contrasto alle leggi in materia ambientale o sul contrasto dell´abusivismo commerciale.  
   
   
LAVORO FVG: INCENTIVI ALLARGATI PER FREQUENZA CORSI  
 
Trieste, 16 settembre 2010 - Il Comitato di coordinamento interistituzionale e la Commissione regionale per il Lavoro del Friuli Venezia Giulia, riunitisi ieri a Trieste, hanno approvato tutte le proposte presentate dall´assessore regionale al Lavoro, Angela Brandi, relativamente alla modifica di due regolamenti concernenti le politiche attive del lavoro ed i contratti di solidarietà difensivi. Per quanto riguarda il primo, la direzione regionale Lavoro ha previsto la possibilità degli incentivi (2 euro all´ora) finalizzati alla frequenza dei corsi di riqualificazione anche per i lavoratori beneficiari degli ammortizzatori sociali in deroga che sono obbligati a seguirli per legge. "Questo a fronte di una maggiora severità per quanto riguarda la revoca degli stessi nel caso i lavoratori non si presentino ai corsi", ha commentato Brandi. "Voglio precisare - ha spiegato l´assessore - che non si tratta di un intervento punitivo: la frequentazione dei corsi non è solo prevista per legge ma è nell´interesse dei lavoratori in questione che, in questo modo, potranno essere più efficacemente collocati sul mercato del lavoro". La seconda modifica concerne invece l´estensione della possibilità di stipulare contratti di solidarietà difensivi (meno ore di lavoro, ma per tutti) dagli attuali 12 a 24 mesi per le imprese (con meno di 50 occupati), che non avrebbero la possibilità di utilizzare la cassa integrazione (Cig). A tali imprese verrà anche data la possibilità di utilizzare nell´arco di un quinquennio i menzionati contratti per una durata complessiva di 36 mesi con l´elevazione dell´importo dato dalla Regione all´impresa dagli attuali 100 a 200 mila euro. Per le imprese con più di 50 occupati che hanno la possibilità di utilizzare la Cig, l´estensione della possibilità della stipula dei contratti di solidarietà raggiungerà invece i 24 mesi nell´arco di 5 anni con un finanziamento sempre di 200 mila euro. Ai tavoli di lavoro hanno partecipato, tra gli altri, gli assessori provinciali al Lavoro, Adele Pino (Trieste), Daniele Macorig (Udine) e Alfredo Pascolin (Gorizia).  
   
   
BOLZANO: PRESENTATA LA SETTIMANA DELLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO  
 
Bolzano, 16 settembre 2010 - Dal 25 al 30 settembre 2010 Castel Mareccio a Bolzano ospita la Settimana della Cooperazione allo sviluppo con nomi illustri quali Vandana Shiva, Jean Ziegler e Mansoureh Shojaee. 35 le organizzazioni di volontariato partecipanti. L´iniziativa è stata presentata questa mattina, mercoledì 15 settembre, dal presidente della Provincia, Luis Durnwalder, il quale ha sottolineato che dal 1991 sono stati realizzati 1520 progetti con un intervento finanziario di oltre 40,6 milioni di Euro. A quasi ventanni dalla promulgazione della legge provinciale sulla cooperazione allo sviluppo (Lp nr. 5/1991) la Provincia autonoma di Bolzano, in collaborazione con 35 organizzazioni attive nel Sud del mondo, organizza una settimana di eventi su tematiche legate allo sviluppo, un’occasione per fare rete, discutere dei risultati raggiunti con i progetti e partenariati e favorire lo scambio di esperienze e buone pratiche. Il titolo della manifestazione è “La ricchezza del Sud del mondo”. Come ha sottolineato il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, “obiettivo della manifestazione è quello di sensibilizzare la popolazione e in particolare le giovani generazioni sulle ricchezze culturali, naturali ed economiche del Sud del mondo e su un modello di sviluppo sostenibile che possa rimettere in discussione i rapporti tra zone ricche e zone povere”. Complessivamente la Provincia dal 1991 al 2010 ha approvato 1.520 progetti con un intervento finanziario di oltre 40,6 milioni di Euro; di questi, 35,77 milioni di Euro sono stati utilizzati per finanziare progetti di cooperazione allo sviluppo e per gli interventi di emergenza, mentre 4,88 milioni di Euro sono stati impiegati per finanziare 273 progetti di sensibilizzazione e di educazione allo sviluppo. Per il 2010 sono accolti 44 progetti con un finanziamento complessivo di 1,2 milioni di Euro. La settimana della cooperazione allo sviluppo sarà aperta il 25 settembre alle ore 11.00 con la presentazione del programma e con l’apertura degli stand delle organizzazioni e delle Botteghe del mondo e delle mostre fotografiche che corredano l’iniziativa. La riflessione che sottende tutte le manifestazioni è che per uscire dalle discrepanze fra nord e sud siano necessarie la tutela delle risorse naturali tenendo sempre presente il diritto all’alimentazione all’insegna di una democrazia ambientale. La settimana di eventi vedrà nella giornata iniziale, sabato 25 settembre 2010, una Conferenza internazionale dalle ore 17.00 alle ore 20.00. Vandana Shiva, ambientalista indiana, femminista e attivista per i diritti civili, vincitrice del Right Livelihood Award (Premio Nobel Alternativo) interverrà alle ore 19.00 sul tema “La biodiversitá, la questione dei brevetti e la biopirateria”. L’attivista iraniana per i diritti umani e direttrice della biblioteca delle donne di Teheran, Mansoureh Shojaee, alle ore 17.15 interverrà sul tema“Ecologia e femminismo in Iran”. L’autore e critico Christian Felber (Attac Austria), nel suo intervento, alle ore 18.00, si soffermerà sui quesiti “Perché e da quando la tutela della proprietà intellettuale? La protezione dei brevetti in seno all’Omc - le regole internazionali, ma nell’interesse di chi?”. Un’altra Conferenza internazionale sarà proposta a conclusione dell’iniziativa giovedì 30 settembre 2010 ore 18.00. Vicepresidente del Comitato consultivo del Consiglio dei diritti dell‘uomo delle Nazioni Unite, autore, politico svizzero, il Prof. Jean Ziegler parlerà de “Il massacro quotidiano per fame: dov’è la speranza?”. Al termine dell’intervento sarà a disposizione per autografare il suo ultimo libro “L’odio per l’Occidente”, premio per la letteratura dei diritti umani. I lavori di entrambe le conferenze internazionali saranno preceduti dai saluti del presidente della Provincia Luis Durnwalder. Sempre il 30 settembre, in mattinata, alle ore 10.00, è previsto un convegno, organizzato dalla Cooperazione allo sviluppo della Provincia Autonoma di Bolzano in stretta collaborazione con la Direzione Generale della Cooperazione allo sviluppo del Ministero Affari Esteri e l’Unops (United Nations Organization for Project Service), sul tema “L’innovazione per lo sviluppo umano: idee e proposte per una cooperazione basata su scambi tra comunità locali del Sud e del Nord”. Si tratta di un’occasione per presentare gli approcci più innovativi nell’ambito della cooperazione allo sviluppo decentralizzata ed i progetti di partenariato Nord-sud del mondo maggiormente proficui. Al workshop possono partecipare sia operatori che cittadini interessati. Il calendario prevede, inoltre, conferenze, workshop, mostre fotografiche, stand delle organizzazioni, presentazione di libri, film e documentari, animazione per i più piccoli, spettacoli e appuntamenti gastronomici nell’ambito del “Fair Cooking”sul tema conduttore “La ricchezza del Sud del mondo”. Uno spazio particolare nella programmazione settimanale è dedicato ai progetti di gemellaggio e partenariato scolastico di istituti scolastici locali con altri in varie zone del mondo. Informazioni Ufficio Affari di gabinetto - via Crispi, 3 - Bolzano tel. +39 0471 412132, fax +39 0471 412139, e-mail: gabinetto@provincia.Bz.it  www.Provincia.bz.it/cooperazioneallosviluppo  dal sito è possibile scaricare il programma completo delle numerose iniziative  
   
   
IN SARDEGNA FONDI PER LA COSTRUZIONE E L´ADEGUAMENTO DI MICRONIDI E NIDI D´INFANZIA  
 
Cagliari, 16 Settembre 2010 - L´assessorato regionale della Sanità, nell´ambito del Piano straordinario per lo sviluppo dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, intende attuare un programma sperimentale di investimenti per i nidi e micronidi promossi da aziende private e per i nidi d´infanzia gestiti da privati convenzionati. Il programma si propone di aumentare l´offerta di servizi educativi per la prima infanzia in modo da soddisfare la crescente domanda delle famiglie, ridurre sensibilmente le liste d´attesa, incrementare i posti disponibili e sostenere interventi finalizzati a garantire la sicurezza e il benessere degli utenti. I contributi regionali sono destinati alla realizzazione di interventi di costruzione, ampliamento, ristrutturazione e adeguamento delle strutture. Possono partecipare: a) aziende private che abbiano un numero minimo di 200 dipendenti alla data di presentazione della domanda; b) consorzi o associazioni di aziende private che raggiungano complessivamente almeno 200 dipendenti e che presentino un progetto unitario; c) soggetti privati che si impegnino a svolgere attività in regime di convenzione con i comuni anche non attiva al momento della richiesta, ma che possa risultare da dichiarazione di impegno intenti. Gli interessati devono inviare le domande entro le ore 13 del prossimo 3 novembre, a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, all´Assessorato Igiene e sanità e dell´assistenza sociale, Direzione generale delle Politiche sociali, Servizio attuazione politiche sociali comunitarie, nazionali e regionali – via Roma n. 253, 09123 Cagliari.  
   
   
I PIANI DEI TEMPI E DEGLI SPAZI SI RACCONTANO. SERVIZI CHE PERMETTONO AI CITTADINI E ALLE FAMIGLIE DI MIGLIORARE IL LIVELLO DI CONCILIAZIONE TRA GLI IMPEGNI PROFESSIONALI E LA VITA PRIVATA  
 
 Bari, 16 settembre 2010 - In occasione della Fiera del Levante, l’Assessorato al Welfare promuove un workshop dedicato all’illustrazione e all’approfondimento dei progetti di prefattibilità dei Piani dei Tempi e degli Spazi, presentati dagli Ambiti territoriali e finanziati dalla Regione Puglia. I Piani dei Tempi e degli Spazi rappresentano uno strumento di programmazione locale, determinante per garantire servizi che permettono ai cittadini e alle famiglie di migliorare il livello di conciliazione tra gli impegni professionali e la vita privata. Promosso con la L.r. 7/2007, lo strumento dei piani dei tempi e degli spazi viene redatto a livello di ambito territoriale perché è qui che risiede il presidio della conoscenza delle criticità legate alla gestione famigliare ed è qui che deve realizzarsi il coordinamento e l’amministrazione degli orari delle città per sperimentare nuove forme di tempi e spazi di fruizione dei servizi. Il workshop, riservato ai 28 ambiti territoriali beneficiari del finanziamento regionale, sarà l’occasione per presentare le caratteristiche e l’idea guida di ogni singolo piano così da condividerne gli elementi essenziali e dare avvio al processo di rete tra le diverse progettualità. Sarà presente l’Assessore al Welfare, Elena Gentile.  
   
   
LA PROVINCIA DI PAVIA “ESEMPIO” IN ITALIA NELLE POLITICHE PER LE PARI OPPORTUNITA’  
 
Pavia, 16 settembre 2010 - Sabato 18 settembre l’Assessore alla Solidarietà Sociale e Parità della Provincia di Pavia, Annita Daglia, parteciperà in qualità di relatore al convegno “Diritti delle donne e uguaglianza di genere: nuove prospettive per le politiche sociali”, una giornata interamente dedicata ai temi delle pari opportunità e delle politiche sociali e inserita nel cartellone ufficiale della Fiera del Levante di Bari, che vedrà anche la partecipazione del Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna. La Provincia di Pavia è stata invitata a partecipare come “Ente di eccellenza” in Italia, in quanto è stata ritenuta un “significativo e concreto esempio” nell’avvio di azioni e progetti di sviluppo relativi a tematiche riguardanti la parità e le politiche femminili. Un risultato importante e significativo per la Provincia di Pavia, che è stata altresì invitata ad attuare un gemellaggio con la Provincia di Barletta-andria-trani al fine di ottenere un proficuo scambio di buone prassi e collaborazione nella progettazione e realizzazione di concrete politiche pari opportunità, proiettate in una nuova concezione di politiche sociali.  
   
   
BOLZANO: “DI.RE - DIFFERENZE RETRIBUTIVE, DIFFERENZE DA ELIMINARE”. IL PROGETTO HA AFFRONTATO IL PROBLEMA DEI DIFFERENZIALI RETRIBUTIVI TRA UOMINI E DONNE NEL MERCATO DEL LAVORO  
 
Bolzano, 16 settembre 2010 - Il seminario si svolgerà mercoledì 22 settembre, dalle ore 17 alle 19, nella sala “Raiffeisen” della Kolpinhaus in via Kolping,3 a Bolzano. Gli assessori Christian Tommasini e Roberto Bizzo invitano al seminario di presentazione dei risultati del progetto “Di.re - Differenze Retributive, Differenze da eliminaRe” che si svolgerà mercoledì 22 settembre, dalle ore 17 alle 19, nella sala “Raiffeisen” della Kolpinhaus in via Kolping,3 a Bolzano. Il progetto ha affrontato il problema dei differenziali retributivi tra uomini e donne nel mercato del lavoro. Si sono analizzate le cause che determinano le differenze retributive di genere, anche in Alto Adige, con lo scopo sia di fornire dati, indicazioni e strumenti ai soggetti territoriali interessati, sia per incidere sugli aspetti culturali che contribuiscono a determinare le discriminazioni, indirette e dirette, di genere. Nel corso del seminario verranno presentati il rapporto conclusivo della ricerca qualitativa "Oltre il gender pay gap: una ricerca sulla (s)valutazione del lavoro femminile in Alto Adige" e il manuale divulgativo “Differenziali retributivi di genere: come misurare e come leggere il differenziale salariale tra uomini e donne”. Dopo i saluti di apertura dell’assessore provinciale, Christian Tommasini, sono previsti gli interventi di Laura Favaro, Coordinatrice dell’Ufficio Fse, Paola Villa, Economista, Centro di Studi Interdisciplinari di Genere – Università di Trento, Barbara Poggio, Sociologa, Centro di Studi Interdisciplinari di Genere – Università di Trento e Silvia Vogliotti, Ricercatrice, Afi/ipl Istituto per la promozione dei lavoratori – Bolzano ed un intervento dell´Assessore al lavoro e alle pari opportunità Roberto Bizzo Altri dati e informazioni sul progetto sono disponibili nel sito www.Donne-lavoro.bz.it/    
   
   
PERUGIA: DONNE, DISAGIO E TOSSICODIPENDENZA - LAURA ZAMPA CHIEDE IL SOSTEGNO AL ´PROGETTO DONNE´ DEL CENTRO DI SOLIDARIETÀ "DON GUERRINO ROTA"  
 
 Perugia, 16 settembre 2010 - Il sostegno ad un ‘Progetto per Donne’ -“Donne e dipendenza da sostanze stupefacenti, alcolismo, disagio psicologico, disturbi alimentari, madri con bambini” del Centro di Solidarietà “Don Guerrino Rota” è stato chiesto dalla Consigliera Provinciale Laura Zampa (Pd - relatrice in Consiglio per la Iii Commissione in materia di Pari Opportunità) con una mozione rivolta al Presidente della Giunta Provinciale Marco Vinicio Guasticchi e al Presidente del Consiglio Provinciale Luciano Bacchetta. “Si tratta – come ha sottolineato Laura Zampa - di intervenire nell’ambito della realtà femminile, anche nel caso di madri con bambini, dove esistono sofferenze psicologiche causa di devianza e uso di stupefacenti con conseguente difficoltà di inserimento sociale. Questo, con l’intento di rispondere ai bisogni, finora evasi in misura insufficiente, dell’utenza femminile, anche in considerazione delle specificità di genere che si associano alle problematiche di dipendenza e che richiedono in molti casi interventi fortemente personalizzati”. “Su questa base – aggiunge Laura Zampa - si è ritenuto opportuno prevedere l’apertura di una nuova sede a Castel Ritaldi, rivolta alle donne, anche con bambini, e associata alla struttura dell’Accoglienza “Il Mulino”, con una conseguente ridefinizione dell’impostazione organizzativa più generale. La scelta di avviare un ‘Progetto per Donne’ in Castel Ritaldi, piccolo comune del comprensorio spoletino, è motivata dall’esistenza nel borgo di un immobile rispondente alle norme strutturali, funzionali e organizzative e che risulta garantire un clima ideale per un percorso di recupero, anche in considerazione del fatto che la vicinanza con le altre strutture del Centro ne facilita il collegamento. Lo scopo primario di una struttura per donne, è quello di offrire loro un luogo ed un tempo necessario per condividere errori, fallimenti, rabbia, sensi di colpa, dolore in un contesto di accoglienza, di fiducia e di non giudizio”. “Il progetto – conclude Laura Zampa - oltre a beneficiare direttamente le utenti, porta indirettamente beneficio sia alle famiglie di origine delle donne, sia alle famiglie loro proprie, permettendo alle donne con figli di vivere la maternità anche nella delicata fase dell’accoglienza”. Nella mozione, Zampa chiede che il “Consiglio Provinciale inviti il Presidente della Provincia e la Giunta provinciale a “sostenere per quanto possibile la realizzazione del progetto e coinvolgere anche la Provincia di Terni in considerazione dell’alto numero di utenti (sia uomini che donne) provenienti da tutta la Regione che hanno usufruito o usufruiscono attualmente dei Servizi offerti dal Centro di Solidarietà di Spoleto”. Il Centro di Solidarietà “Don Guerrino Rota” è un’ Associazione Onlus che ha avviato un Programma Terapeutico che si articola in tre fasi: accoglienza, comunità terapeutica, reinserimento a cui si sono poi aggiunti altri servizi tra i quali una accoglienza diagnostica residenziale, nella quale si effettua anche la disintossicazione fisica e un servizio a doppia diagnosi per persone che, oltre al problema della tossicodipendenza, presentano anche disturbi psichiatrici. Il Centro accoglie una media di 150 /170 ospiti provenienti non solo dal territorio di Spoleto, ma principalmente da tutta la Regione Umbria e dal centro Italia, dispone di 6 sedi operative, dislocate sul territorio tra Spoleto e Castel Ritaldi, di 45 operatori che rispondono alle qualifiche professionali richieste dallo Stato (psicologi, psicoterapeuti, sociologi, pedagogisti ed educatori) e della collaborazione di circa 60 volontari.  
   
   
AD ARCO PER “CINEMAMORE” FIGURE DI DONNE SUL GRANDE SCHERMO DOPPIO APPUNTAMENTO PER LA RASSEGNA “STORIE A MEMORIA”  
 
 Trento, 16 settembre 2010 - La rassegna “Storie a memoria”, organizzata dall’Assessorato alla Cultura della Provincia e dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara, si avvia a conclusione con un doppio appuntamento in calendario a Palazzo dei Panni di Arco nelle giornate di venerdì 17 settembre e venerdì 1 ottobre. Saranno proiettate pellicole provenienti dalla “Rassegna Internazionale Cinema Archeologico di Rovereto”, “Trento Filmfestival” e “Religion Today Filmfestival”. Ingresso libero, con inizio alle 20,30. E´ in programma venerdì 17 settembre ad Arco il primo di due appuntamenti con “Cinemamore”, una nuova proposta nell´ambito della rassegna “Storie a Memoria – Castelli e forti, ville e borghi del Trentino”, organizzata dall’assessorato alla Cultura, Rapporti europei e Cooperazione della Provincia autonoma di Trento e dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara in collaborazione con il Museo Castello del Buonconsiglio e la Fondazione Museo storico del Trentino. “Cinemamore” è un particolare acronimo che fa riferimento ai tre Concorsi cinematografici di levatura internazionale organizzati sul territorio provinciale: la “Rassegna Internazionale Cinema Archeologico di Rovereto”, “Trento Filmfestival” e “Religion Today Filmfestival”. Le tre manifestazioni hanno avviato un confronto con la Provincia autonoma di Trento con l’obiettivo di concordare iniziative comuni di promozione e diffusione del loro straordinario patrimonio filmico. L’iniziativa congiunta intende quindi essere l’inizio di questo percorso comune verso un “Sistema Cinema” che interagisca con le varie realtà presenti sul territorio attraverso la forza e le suggestioni della settima arte. Arco – Palazzo dei Panni Venerdì 17 settembre 2010 ore 20.30: A Shabbos Mother di Inbar Namdar Israele, 2005; La montagna al femminile di Ingrid Runggaldier, Jochen Müller e Bettina Strunk Italia, 2002 ; Sirtlarindaki Hayat di Yesim Ustaoglu Francoa/turchia, 2004. A Shabbos Mother - Tre sorelle si riuniscono presso la casa della madre vedova per il Sabato Ebraico. La più anziana, ancora nubile, è un’annunciatrice radiofonica che ha scelto di abbandonare la tradizione. La seconda è una donna praticante, di ceto medio, al nono mese di gravidanza. La terza è fortemente legata alle tradizioni religiose e sta cercando di avere un figlio, senza fortuna. Durante la celebrazione del Sabato, sono riaperte vecchie ferite che costringono le donne ad affrontare i reciproci rapporti. A cura di Religion Today Filmfestival . La montagna al femminile - Nella storia dell’alpinismo, le donne sono pressochè invisibili, i loro nomi sconosciuti, le loro imprese sempre taciute. Eppure anche le donne hanno contribuito allo sviluppo dell’alpinismo. Questo film è un viaggio attraverso la storia dell’alpinismo femminile, dalle prime donne che hanno scalato il Monte Bianco agli inizi del turismo alpino, fino all’alpinismo delle difficoltà e alla corsa al sesto grado negli anni Trenta. A cura di Trento Filmfestival - Sarà presente l’autrice Ingrid Runggaldier. Sirtlarindaki Hayat - Con l’arrivo dell’estate, la gente di montagna parte con le greggi dai propri villaggi, attraversando valli, burroni e sentieri tortuosi per raggiungere i pascoli estivi sul Gran Kachar, a 3500 metri sul picco della maestosa catena del Ponto sopra il Mar Nero. Il film racconta la storia delle donne che portano sulle proprie spalle il peso di una vita di migrazioni stagionali in una costante lotta contro un ambiente ostile. A cura della Rassegna Internazionale Cinema Archeologico di Rovereto.  
   
   
COMO - III EDIZIONE DEL PREMIO “CREATIVITÀ FEMMINILE”  
 
Como, 16 settembre 2010 - Prende il via la Iii edizione del Premio Creatività femminile con il quale Camera di Commercio. Comitato Imprenditoria Femminile e Sviluppo Impresa intendono premiare le idee in rosa originali ed innovative. Il concorso è rivolto alle aspiranti imprenditrici che intendono avviare una micro o piccola impresa entro il 30 giugno 2011 e alle micro e piccole imprese femminili già operanti in provincia di Como e mira a valorizzare i progetti che si distinguono per originalità e innovazione. Le imprese vincitrici riceveranno, per ognuna delle due categorie istituite (Aspiranti imprenditrici e Imprenditoria femminile), un premio in denaro di euro 4.000 per il primo classificato, 2.500 euro per il secondo classificato e di 1.000 euro per il terzo classificato, per un totale di 15.000 euro. Quest’anno inoltre verrà assegnato il premio speciale “Marchio d’impresa” con il quale verranno consegnati 3.000 euro per il deposito del brand presso la Camera di Commercio di Como. Adesioni entro il 13 dicembre 2010 compilando l’apposita scheda di iscrizione scaricabile dal sito della Camera di Commercio di Como. Inoltre, per favorire la partecipazione al concorso, vengono proposti due corsi di formazione dal titolo "Il Business Plan: gli obiettivi, la struttura, il metodo di lavoro" declinati in giornate ed orari differenti per soddisfare le diverse esigenze. Per informazioni Punto Nuova Impresa Tel. 031 256379/384 E-mail: pni@co.Camcom.it  Comitato per l’Imprenditoria femminile Tel. 031 256346 E-mail: imprenditoria.Femminile@co.camcom.it    
   
   
VIOLENZA SESSUALE: TENTANO DI ABUSARE VICINE DI CASA, ARRESTATI ROMENI; GRAZIE A ORDINANZE PIU’ AGENTI PER STRADA E A MILANO VIOLENTATORI 9 VOLTE SU 10 NON LA FANNO FRANCA ANCHE QUEST’ESTATE IL CALO DELLE VIOLENZE SESSUALE E’ STATO DEL 40%  
 
Milano, 16 settembre 2010 - “La violenza sessuale al Corvetto dimostra ancora una volta l’importanza delle ordinanze che hanno messo per strada più agenti. Perché se i malviventi sono stati fermati ciò è dovuto anche a un maggiore controllo del territorio che permette di agire con tempestività. L’arresto conferma poi, come ha detto il prefetto Gian Valerio Lombardi, che a Milano i violentatori non la fanno franca e 9 volte su 10 vengono individuati”. Lo afferma il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato in merito alla violenza sessuale di cui sono state vittime due romene in via Fabio Massimo, al Corvetto, e commessa da connazionali che sono stati arrestati dai carabinieri. “La maggiore presenza sulle strade delle forze dell’ordine, dei militari, della Polizia Locale e degli operatori della sicurezza in particolari nei quartieri a rischio –sottolinea De Corato – ha determinato poi un notevole calo degli stupri. Perché quella di via Fabio Massimo è la nona aggressione da inizio anno, un numero molto più basso rispetto al 2009 quando erano state 45 le violenze ‘da strada’. E secondo i dati della Questura nel 2009 c’era già stata una diminuzione complessiva del 18% delle molestie rispetto al periodo precedente. Un trend discendente che è proseguito anche nel periodo estivo del 2010, grazie a 100 presidi attivati, con le violenze sessuali calate del 40%”. “Va peraltro sottolineato -aggiunge De Corato - che ancora una volta i responsabili si confermano per lo più stranieri, come le vittime. Nel 2009 in 39 casi su 45 gli autori non erano italiani, l’89%”.