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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Dicembre 2013
Politica
UE, OLLI REHN: CONSOLIDARE IL RITORNO ALLA CRESCITA  
 
Bruxelles, 4 dicembre 2013 - Di seguito l’intervento di ieri di Olli Rehn Vice-presidente della Commissione europea e membro della Commissione responsabile per gli affari economici e monetari e l´euro, nel corso del vertice di 2013 Euro; “ Vorrei ringraziare il Consiglio di Lisbona e Berenberg Bank per avermi dato l´opportunità di condividere le mie opinioni sui progressi compiuti nel corso degli ultimi 12 mesi nella zona euro e le sfide che ci attendono. Con solo tre anni di esistenza, l´Euro Plus Monitor che il dottor Schmieding appena presentato a voi, signore e signori, è diventato uno strumento di riferimento per gli accademici, giornalisti e responsabili delle politiche dell´Ue, come tutti ci fornisce un´analisi preziosa per i progressi raggiunti, nonché sui rischi e le opportunità da cogliere per tutti gli Stati membri dell´area dell´euro e di altre tre grandi economie europee. Ho trovato particolarmente interessante a guardare i due principali indicatori aggregati sviluppati nel vostro studio per misurare i progressi nella risposta alla crisi e l´evoluzione verso modelli economici più sostenibili: il "indicatore di regolazione progresso" - che guarda alla situazione di bilancio, conti con l´estero, lavoro Costi e riforme dal lato dell´offerta - e il cosiddetto "indicatore di salute fondamentale" - sulla base del potenziale di crescita, la competitività, la sostenibilità fiscale e resilienza agli shock finanziari. Questi sono davvero appropriato, perché dobbiamo puntare a fare di più, ma anche a fare meglio - almeno se davvero vogliamo non solo di fissare le nostre economie, ma di esercitare una leadership nell´economia globalizzata. Una semplice regolazione senza migliorato la sostenibilità, senza costruire basi solide per la futura crescita e la creazione di posti di lavoro, si tradurrebbe in una occasione persa che avrebbe avuto conseguenze fatali per le generazioni di europei a venire. I nostri sforzi per affrontare la crisi stanno portando risultati, e dobbiamo costruire su questo. La minaccia esistenziale per l´euro è finita. Dall´estate, abbiamo visto una svolta economica in Europa. Ci aspettiamo che la ripresa a prendere slancio il prossimo anno. Gli ultimi dati sulla disoccupazione dicono che il trend negativo si sta trasformando. I profeti apocalittici sono stati smentiti, ma non possiamo ancora cantare vittoria. La ripresa è ancora fragile. In gran parte d´Europa, la disoccupazione resta inaccettabilmente alto. Ecco perché dobbiamo mantenere la rotta della riforma economica in Europa. Ed è per questo che dobbiamo concentrarci sulla riavviare il motore della crescita. Secondo la nostra recente previsioni di autunno, l´attività economica si prevede un´espansione del 1,1% nella zona euro nel 2014, e ci aspettiamo un´ulteriore accelerazione nel 2015 al 1,7%. La fiducia è in aumento e la domanda interna sta acquistando forza, compresi gli investimenti. I paesi che registrano disavanzi delle partite correnti negli ultimi dieci anni ora vedono le loro esportazioni nette che contribuiscono maggiormente alla crescita. Collegato a questi fattori e anche per un´azione politica decisa nei nostri paesi e nella Ue, lo stress nei mercati delle obbligazioni sovrane si è ritirato. Quindi sì, la ripresa sta guadagnando terreno. Ma il continuo processo di adeguamento necessario continuerà a pesare sulla crescita per qualche tempo. La riforma sta avanzando in Europa, che è ampiamente riconosciuta dai nostri partner e mercati internazionali. Il progresso è particolarmente visibile - e il vostro studio evidenzia con chiarezza - in paesi sotto programma o quelli vulnerabili. Come lei ha giustamente notare, questi paesi non vivono più sopra dei propri mezzi. Ma il disagio vissuto da molti cittadini in questi paesi e l´altissimo livello di disoccupazione ci ricordano che non c´è spazio per l´autocompiacimento e di auto-congratulazioni discorsi. Invece enfasi deve essere mantenuta sugli investimenti, accesso al credito e le politiche che favoriscano la crescita, pur rimanendo il corso delle riforme. I programmi di adeguamento economico sono specificamente finalizzate a garantire un ritorno alla stabilità macro-economica e finanziaria e la sostenibilità fiscale. Queste sono le pre-condizioni per una crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro, che sono gli obiettivi finali dei programmi. Spagna e Irlanda usciranno i loro programmi di assistenza finanziaria in tempo e secondo i piani. Naturalmente, le sfide rimangono per questi due paesi, ma lo sforzo di aggiustamento sta pagando fuori. E le recenti dati Eurostat mostrano che le economie di Spagna e Portogallo si sono trasferiti in territorio positivo di crescita. Signore e Signori, Ho letto nel tuo Euro Plus Monitor che "il successo è a portata di mano" e che "crisi sistemica della zona euro potrebbe essere più entro la metà del 2014" e verrà quindi giunto il momento di raccogliere i frutti della riforma. Sono d´accordo, ma con qualche distinguo. Il risanamento economico e il graduale ritorno alla crescita sarà alleviare la pressione sulle finanze pubbliche. Secondo le nostre previsioni d´autunno, il rapporto nominale deficit-Pil nella zona euro sarà ridotto al di sotto della soglia del 3% l´anno prossimo e rimanere sotto nel 2015. Allo stesso tempo, il rapporto debito-Pil è ora previsto a picco e stabilizzarsi nel 2014, a circa il 90% in Europa e del 96% nella zona euro. Ma la situazione resta uniformi in tutti gli Stati membri dell´area dell´euro. Riconosco la fatica di riforma e dei costi politici per quelli in Governo dei paesi in fase di regolazione grave. Ma ci dovrebbe essere alcun compiacimento, come risposta alla crisi è ancora work in progress. Un altro fattore che voglio sottolineare, che è spesso assente nei comunicati stampa e nel dibattito politico, è il rallentamento del ritmo di risanamento di bilancio di quest´anno: ½ punto percentuale del Pil in termini strutturali. E la variazione media prevista il prossimo anno del saldo strutturale della zona euro dovrebbe essere ca. ¼ punti percentuali del Pil. Questa "ossigeno supplementare" è rilevante per il recupero nascente. Ora possiamo permetterci di avere un ritmo più lento di aggiustamento fiscale perché abbiamo guadagnato credibilità e la fiducia nelle economie più vulnerabili si sta riprendendo grazie alla riforma decisiva. La struttura di governance economica più rigorosa e completa che abbiamo messo in atto e la sua piena proprietà da parte degli Stati membri e delle istituzioni dell´Eurozona è a mio parere un fattore cruciale per il miglioramento che vediamo oggi. Vorrei brevemente rivolgere il suo ultimo esempio. Due settimane fa, e per la prima volta, il ciclo annuale di sorveglianza per i membri della zona euro è stato completato con la valutazione dei documenti programmatici di bilancio da parte della Commissione. Questo è stato poi seguito da una riunione straordinaria dell´Eurogruppo dove i ministri hanno discusso sui rispettivi bilanci con rigore e in un autentico spirito di partenariato. Questo era giuridicamente impossibile, ma anche politicamente impensabile solo tre anni fa. Gli architetti e padri e madri fondatori dell´euro potrebbero aver solo sognato prima di Maastricht, ma interessi politici frustrati che l´ambizione in quel momento. Il mese scorso abbiamo lanciato il quarto semestre europeo, e questo è ora diventata la time-line condivisa e la metodologia condivisa del nostro coordinamento rafforzato delle politiche economiche. Riparare il sistema finanziario e la costruzione di una Unione a pieno titolo Banking è senza dubbio una pietra miliare della nostra risposta alle crisi. Signore e Signori, Vorrei ora passare ad una questione di preoccupazione, soprattutto per le Pmi in Europa meridionale, e che è investimento per la crescita e l´accesso ai finanziamenti. Anche se ci sono alcuni segnali che la contrazione della crescita del credito sta rallentando, divergenza nelle condizioni di prestito e dei volumi in tutta l´area dell´euro rimane alta. In altre parole, la frammentazione finanziaria all´interno dell´area dell´euro prevale. Secondo le informazioni disponibili, la Bei prevede ancora raggiungere i suoi obiettivi 2013 di finanziamento nell´ambito del Compact per la crescita e l´occupazione. E l´accordo sul quadro di bilancio per il 2014-2020 e l´iniziativa Pmi con la Bei sono importanti per aumentare la capacità di prestito e l´accesso di sostegno al credito da parte delle Pmi. Signore e Signori, Per concludere, i segni di una svolta economica stanno aumentando di settimana in settimana. Ma la crescita riprenderà solo gradualmente e la sua traduzione in posti di lavoro tanto necessari vorrà del tempo, non possiamo e non dobbiamo cadere in alcun tipo di autocompiacimento. Ulteriori azioni decisive per rafforzare la crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro continuerà ad essere necessaria in Europa. Ciò richiede mantenere la rotta della riforma.”  
   
   
OLLI REHN: RISANAMENTO E DI RILANCIO DELL´ECONOMIA EUROPEA E MONDIALE  
 
Bruxelles, 4 dicembre 2013 – Di seguito l’intervento di ieri di Olli Rehn Vice-presidente della Commissione europea e membro della Commissione responsabile per gli affari economici e monetari e l´euro al Wirtschaftsrat Europa Symposium: “ Signore e Signori, meine Damen und sehr geehrten Herren, Sono onorato di parlare a questi illustri ospiti di oggi e di introdurre il simposio sul tema "Il ruolo dell´Europa nell´ordine economico globale", in occasione del 50 ° anniversario della Wirtschaftsrat. Fin dalla sua fondazione, il Wirtschaftsrat ci ha ricordato che una più profonda integrazione europea è necessaria per la crescita, la stabilità e la prosperità in Europa. E ci ha anche ricordato le virtù di apertura economica e per l´economia sociale di mercato. Vorrei ricordare il "Leitsätze zur Politica europea", presentato in nel gennaio 1968 dal primo presidente della Wirtschaftsrat, Dr. Klaus Scheufelen. Tali principi guida del 1968 comprendevano la creazione di un´unione economica e monetaria, con una "banca europea valuta" e il coordinamento della politica economica e fiscale, sulla base di un consiglio permanente dei ministri delle finanze, la banca centrale e la Commissione. Inoltre, la Wirtschaftsrat chiamato per un mercato unico e l´armonizzazione della regolamentazione bancaria. Oggi chiamiamo questo costrutto "governance economica" e "unione bancaria" - sia ora che nel processo decisionale. Signore e Signori, Molti degli obiettivi politici della Wirtschaftsrat sono diventati una realtà nel corso del tempo, anche grazie al contributo dei suoi membri. Tuttavia, l´Europa ha affrontato momenti difficili negli ultimi anni. Quindi, prima di arrivare agli aspetti esterni globali, concentriamoci su quelli interni. Non molto tempo fa, molti percepito il break-up dell´euro come una minaccia reale. Grazie a un´azione politica decisa, a livello nazionale ed a livello dell´Ue, anche la Banca centrale europea, questa minaccia esistenziale per l´euro è finita. Un mese da oggi, la Lettonia diventerà il 18 ° membro della zona euro. La Lettonia era sotto di un programma di aggiustamento macroeconomico fino al 2012. Attualmente è la più rapida crescita dell´economia dell´Unione europea. Irlanda riconquistato la fiducia dei mercati finanziari e uscirà dal suo programma di aggiustamento macroeconomico per la fine dell´anno, come previsto. Inoltre, la Spagna ha implementato con successo le misure necessarie, in modo che il suo programma di assistenza finanziaria, che si limitava al settore bancario, può finire in gennaio come previsto. Ciò fornisce una chiara evidenza che una forte partecipazione e genuino impegno per le riforme mostra risultati. Più in generale, dopo l´estate, abbiamo visto una svolta economica in Europa. Ci aspettiamo che la ripresa di raccogliere la velocità del prossimo anno. Gli ultimi dati sulla disoccupazione dicono che il trend negativo si sta trasformando. Le Cassandre sono stati così smentiti. Ma possiamo certamente pretendere ancora la vittoria. La ripresa è ancora fragile. In gran parte d´Europa, la disoccupazione resta inaccettabilmente alto. Sappiamo tutti che questa non è stata una recessione ciclica normale. Le sue origini si trovano nelle grandi e insostenibili squilibri macroeconomici che sono stati autorizzati ad accumulare nel corso troppi anni. Non è una ripresa ciclica normale e tornare alla crescita, sia. Gli squilibri macroeconomici divennero cementato nelle strutture economiche. Il boom del credito ha portato una cattiva allocazione enorme di risorse nel decennio precedente. Questo è il motivo per cui ci troviamo ad affrontare profondi problemi strutturali in Europa, che ora sono gradualmente corretti. Per ripristinare le basi per una crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro, riforme economiche devono pertanto continuare. Allo stesso tempo, l´Uem è in fase di ricostruzione. Due settimane fa, abbiamo presentato un pacchetto che ha segnato il culmine di molte settimane di intenso lavoro presso la Commissione Europea. Questo pacchetto analizza le condizioni per una crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro nelle tre aree importanti e collegati di consolidamento fiscale, gli squilibri macroeconomici e le riforme strutturali. Per la prima volta, la Commissione ha valutato i documenti programmatici di bilancio degli Stati membri dell´area dell´euro per il 2014 prima di essere adottate dai parlamenti nazionali. Questo è un importante passo avanti nel coordinamento delle politiche economiche. E con questo pacchetto, è probabile che hanno portato il coordinamento delle politiche di bilancio ai limiti massimi consentiti dal trattato attuale. Nel complesso, gli Stati membri si sono impegnati a finanze pubbliche sane e per salvaguardare i risultati ottenuti negli ultimi anni. Tuttavia, in alcuni casi abbiamo chiaramente identificato margine di miglioramento significativo. La solidità delle finanze pubbliche deve andare di pari passo con le riforme strutturali al fine di girare intorno gli squilibri macroeconomici accumulati negli ultimi dieci anni. Non ci può essere alcun dubbio che alcuni paesi hanno dovuto adeguare le loro disavanzi di parte corrente, al fine di ridurre il loro debito estero. Questi paesi devono continuare a lavorare per recuperare competitività e creare le basi per una crescita sostenuta. In vista del nostro pacchetto autunno, abbiamo assistito ad un acceso dibattito sul surplus delle partite correnti, in particolare quella della Germania. Da un lato, ci sono richieste regolari per il paese a ridurre il suo surplus attraverso stimolo fiscale, per sollevare l´Europa meridionale dalle sue stasi. D´altra parte, in Germania queste chiamate sono spesso considerati come attacchi di gelosia nei confronti di straordinarie performance economica del paese. Dopo un po ´il surriscaldamento iniziale, il dibattito è diventato più razionale. La Commissione non critica il successo nei mercati globali. Al contrario, monitorando le opportunità di competizione globale è essenziale per l´economia europea per tornare alla solida crescita. L´eurozona non è né una piccola economia aperta, né un grande chiusa, ma una grande economia aperta che commercia molto con il resto del mondo. La Germania è specializzata in prodotti che sono richiesti nel resto del mondo ed è altamente competitivo sia sulla qualità e prezzo. Tuttavia, un surplus commerciale in sostanza significa che i ricavi del successo nel settore delle esportazioni sono investiti all´estero. E un elevato surplus - è ora pari al 7% del Pil - implica che la Germania fa risparmiare molto più di quanto investe sul mercato interno. Infatti, gli investimenti in Germania è scesa dal 21,5% del Pil nel 2000 al 17,6%, una percentuale significativamente inferiore rispetto ad altri paesi della zona euro. Sono ansioso di sentire se si prenderebbe in considerazione questa ottima per quanto riguarda il futuro potenziale di crescita della Germania. La Commissione analizzerà i fatti economici nel contesto della procedura per gli squilibri macroeconomici, che fa parte della governance economica rafforzata concordato da tutti gli Stati membri. Sia chiaro: questo non è un esercizio di pianificazione centrale. In realtà stiamo guardando le caratteristiche strutturali dell´economia tedesca che potrebbero agire come un collo di bottiglia per gli investimenti e la domanda interna. I miei servizi stanno ora conducendo l´analisi che dovrebbe essere pronto la prossima primavera. Più domanda in Germania può anche estendersi a paesi vulnerabili, ma il presupposto di questo è che i loro prodotti e servizi devono essere competitivi e che funzionino ulteriormente sul loro programma di riforma economica. In caso contrario, più la domanda in Germania sarebbe semplicemente andare ai paesi vicini, alla Cina e ad altre economie emergenti. Questo è quindi un ulteriore motivo per sospendere il corso di riforme in Europa. Allo stesso tempo, la frammentazione finanziaria persistente in Europa implica che resta difficile finanziare il cambiamento strutturale necessario in alcuni paesi. Ulteriori ristrutturazioni nel settore bancario - e nel settore delle imprese - rimane importante, e gli stress test bancari e verifiche della qualità dell´attivo del prossimo anno sono fondamentali in questo senso. Ciò è essenziale per un suono di avvio in un´Unione a pieno titolo Banking. Il meccanismo di vigilanza unico europeo per le banche sarà operativo in meno di un anno. Dovrebbe essere completato da un meccanismo di risoluzione unico, al fine di ristrutturare le banche non vitali, proteggendo il sistema. Non si tratta di utilizzare denaro pubblico per "salvare le banche". Il fondo di risoluzione proposto costruire con il contributo del settore finanziario stesso. Signore e Signori, Rafforzare il nostro potenziale di crescita, proseguendo la riforma strutturale è importante anche perché sfide esterne alla crescita sono aumentati. Il primo decennio dell´Uem ha coinciso con l´integrazione delle economie emergenti nell´economia europea, in particolare dall´Europa orientale. E ´stato inoltre potenziato con l´adesione della Cina all´Omc nel 2001. Non tutti i paesi dell´Ue hanno utilizzato queste opportunità nella stessa misura. Tuttavia, il successo sui mercati mondiali diventa oggi essenziale per quei paesi che hanno funzionato ampi disavanzi correnti. Purtroppo, le prospettive di crescita del Pil mondiale e il commercio mondiale appare ora più debole di quanto ci aspettavamo alcuni mesi fa. La crescita ha perso slancio in Cina. Brasile e Russia hanno eseguito male. Più in generale, la mancanza di volontà o di capacità di portare avanti riforme che sono necessarie per rafforzare i fondamentali economici è un rischio importante in alcune economie emergenti. Volatilità rinnovata dei flussi di capitale potrebbe aggravare l´incertezza e pesare sulla crescita dell´economia mondiale e quindi anche sull´Europa. Inoltre, negli Stati Uniti, il prossimo scogliera fiscale nel 2014 sarà necessaria un´azione molto decisa dai responsabili politici. Inoltre, l´eventuale eliminazione graduale dello stimolo monetario non invito a un´attenta calibrazione e la comunicazione al fine di evitare conseguenze per la crescita. A questo proposito, il Commercio e gli Investimenti partenariato transatlantico tra gli Stati Uniti e l´Ue è di enorme importanza. Un accordo ambizioso e globale potrebbe portare significativi vantaggi economici nel suo complesso per l´Unione europea (119.000.000.000 € all´anno) e gli Stati Uniti una volta che l´accordo è pienamente attuato. In Europa, abbiamo la tendenza a considerare il coordinamento della politica economica rafforzata come un affare interno. Ma la crisi ha chiaramente dimostrato che le sedi internazionali sono molto preziosi. Questo è stato evidente per la regolamentazione finanziaria nei mercati globali. E la recente volatilità del mercato dei capitali indica che potrebbe essere utile anche in altri settori. Tuttavia, questo non può e non sostituire i nostri sforzi per fornire alle imprese con l´ambiente di cui hanno bisogno per avere successo nella competizione globale. La competitività si basa fondamentalmente sui fattori reali della produzione e della produttività, soprattutto sulla nostra capacità di innovazione e forza lavoro ben formata. Vi è un ulteriore potenziale di semplificare il contesto imprenditoriale, ridurre la burocrazia e migliorare la qualità della legislazione. E sì, anche a livello europeo, dove la semplificazione e snellimento della legislazione comunitaria è promossa attraverso la continua idoneità normativo e programma di esecuzione (Refit). Signore e Signori, Gli ultimi indicatori economici confermano che la nostra strategia economica sta producendo una ripresa sostenuta. Dobbiamo rafforzare e procedere sul nostro modo di riformare il modello economico e sociale europeo. L´europa non deve resistere alle forze economiche globali: si dovrebbe cercare nuove opportunità da loro. Altrimenti corriamo il rischio che l´Europa diventi un museo a cielo aperto di monumenti industriali. Ma la strada dell´Europa di recupero continuerà a richiedere scelte difficili e persistenza. Ora è fondamentale per mantenere la rotta della riforma economica. Il coraggio e la lungimiranza che hanno contribuito Ludwig Erhard a produrre il miracolo economico tedesco basato sul libero mercato continua ad essere necessaria nell´Europa di oggi. Confido che il Wirtschaftsrat continuerà a rendere il caso per questo obiettivo. Vielen Dank.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: INTERVENTO DEL PRESIDENTE SCHULZ A TWEEDE KAMER - OLANDA  
 
 Strasburgo, 4 dicembre 2013 - Grazie per il vostro invito alla Tweede Kamer. E ´un grande onore e un piacere essere qui con voi oggi. Gli ultimi cinque anni di crisi hanno imposto un tributo pesante sull´Europa. La fiducia è stata persa. Unità è stato persa. C´è ora una nuovo scollamento tra "Bruxelles" e molti cittadini. Una Bruxelles di "eurocrati", che è vista come uno spreco. Nuove divisioni hanno aperte tra il Sud e il Nord, tra creditori e debitori, tra i membri dell’ Eurozona e non membri della zona euro. Nell’ Europa di oggi tutti hanno la sensazione che sono dalla parte dei perdenti. Questa sensazione di essere dalla parte del perdente è un terreno fertile per risentimenti. Risentimenti che pensavamo di aver superato un lungo tempo fa. I populisti sfruttano questo sentimento. Essi suggeriscono che ritirandosi dietro le frontiere nazionali è fattibile. Che la disconnessione dal mondo è fattibile. Essi sostengono che le risposte semplici come "lasciare l´euro" o "chiudendo le frontiere" forniscono risposte a problemi molto complessi in un mondo globalizzato, una campagna contro "Bruxelles". A Bruxelles si ritraggono come un mostro anonimo che sta prendendo il controllo della vita delle persone. Noi democratici siamo chiamati a prendere questa sensazione molto seriamente e confrontarsi con essa. Siamo chiamati a riconquistare la fiducia della gente. Signore e signori, voi sapete che io sono un credente in Europa. Ma ho anche criticare l´Unione europea. Un lotta. Essere europeisti non significa essere ciechi per colpe dell´Ue. Come pro-europei abbiamo il dovere di essere critici. Dobbiamo ascoltare coloro che hanno la sensazione che qualcosa non va con l´Ue. Abbiamo il dovere di fare meglio l´Unione europea. E possiamo fare di meglio. Allora, cosa c´è di sbagliato con l´Ue? Io dico sempre: ci sono due scuole di pensiero in seno alla Commissione europea. Una è che non si fermeranno fino a quando non hanno privatizzato l´ultimo cimitero del paese. E l´altra non si fermerà fino a quando non hanno attuato una direttiva Ue per i funerali. Sì. Sto esagerando. Ma si sa esattamente cosa sto dicendo. Hai questa grande espressione per descrivere una persona: "bemoeizucht". La Commissione, a volte si intromette in troppe cose che non sono sue attività. Produce un carico di norme e regolamenti che gravano sulle imprese e sui popoli. Abbiamo 28 Commissari, i cui portafogli troppo spesso si sovrappongono e si scontrano. E ognuno di questi 28 Commissari vuole il loro momento di gloria. Così si producono più direttive e regolamenti. Altre migliaia di pagine di legislazione. In un modo che è sempre più difficile da coordinare in modo efficiente. Questo deve finire! Se vogliamo cambiare il modo in cui viene eseguito l´Unione, il prossimo Presidente della Commissione deve dare l´esempio - e iniziare con la Commissione. Egli non può essere in grado di ridurre il numero dei Commissari, come previsto dal trattato di Lisbona. Perché gli Stati membri bloccare questa riforma. Ma lui o lei può decidere di ridurre il numero di reparti, tagliare i 33 servizi della Commissione e concentrarsi sulle priorità. Allora, che cosa si può fare per risolvere l´Ue? Il rimpatrio dei poteri come sostenuto dal primo ministro Cameron non è sicuramente la risposta. Poiché il rimpatrio dei poteri significa cambiamento del trattato. E modifica del trattato significa aprire il vaso di Pandora. Abbiamo davvero le cose più importanti da fare. Non c´è bisogno di creare nuove istituzioni e strumenti, senza necessità di modifica del trattato di fissare ciò che è sbagliato con l´Ue. La soluzione è semplice come questo: La prossima Commissione si ferma over-passo i suoi poteri. Il prossimo Presidente della Commissione mette tutto in attesa. E valutare ciò che deve effettivamente essere fatto da parte dell´Ue e ciò che dovrebbe essere lasciata agli Stati membri. Si tratta di trovare una divisione più razionale dei compiti tra gli Stati membri e l´Ue. Uno che si basa sui principi di proporzionalità e sussidiarietà. Infatti, il principio di sussidiarietà stabilisce già le semplici regole di base: Cosa si può fare meglio a livello locale deve essere fatto a livello locale. Cosa si può fare di meglio a livello regionale è fatto a livello regionale. Cosa si può fare di meglio a livello nazionale è fatto a livello nazionale. Facciamo rispettare queste regole! Il vostro governo ha dato un contributo a questo dibattito con la sua "lista olandese di punti di azione". E devo dire, ho davvero apprezzare il vostro approccio dato di fatto con i piedi per terra. Tu non disimpegnarsi da parte dell´Unione europea, si impegna con l´Unione europea - con l´obiettivo di rendere l´Ue più dal di dentro. In qualità di membro fondatore Paesi Bassi sono sempre stati uno dei paesi più filo-europei: - Una nazione di trading orgoglioso. - Aprire al mondo. - Ben consapevole di interdipendenze economiche. - Beh, in sintonia con il fatto che ognuno beneficia di un´Europa forte. 50 anni fa già, era una società olandese - Van Gend en Loos - che ha fatto la storia combattendo per il suo diritto di commerciare a livello transfrontaliero nel mercato interno. Oggi abbiamo bisogno di ricordare la logica di tale sentenza seminale della Corte di giustizia: la nostra Unione è diverso da tutto ciò che è venuto prima, ma è un nuovo ordine che dà diritti direttamente ai cittadini e alle imprese. Signore e signori, Ho seguito con grande interesse le recenti proposte olandesi di rafforzare il ruolo dei parlamenti nazionali nell´Unione europea. Insieme come i parlamentari nazionali ed europei dobbiamo lottare per tenere decisori responsabili. Noi siamo chiamati a combattere la strisciante de-parlamentarizzazione d´Europa! Il Parlamento europeo sta aprendo la strada. Abbiamo impostato il nostro impianto di valutazione d´impatto per valutare correttamente le modifiche apportate anche nel corso della procedura legislativa. Non vedo l´ora di più contributi olandesi al processo di riforma, un processo che deve portare come ministro degli Esteri Frans Timmermans ha recentemente scritto in un editoriale del Financial Times: "(...) più Europa in alcuni settori, e meno in altri. " E in effetti, sussidiarietà e valore aggiunto europeo sono due facce della stessa medaglia. Sì, l´Ue dovrebbe agire solo quando vi è un valore aggiunto. Qualora stati-nazione agiscono per conto proprio, non ha alcuna possibilità di successo. Perché nel nostro mondo globalizzato alcuni problemi trascendono i confini o sono diventati troppo complessi per una nazione di affrontare da solo. Dove c´è il valore aggiunto che l´Ue dovrebbe agire. E dobbiamo fornire all´Ue le risorse e gli strumenti necessari per fornire. C´è molto da fare e molto da risolvere: - Condurre l´Europa fuori dalla crisi - Completamento del mercato unico - Migrazione e asilo - Energia e cambiamento climatico - Lotta al terrorismo internazionale e la criminalità organizzata - Lotta contro la frode e l´evasione fiscale Sono i grandi problemi cui l´Ue apporta un valore aggiunto ai suoi cittadini. Questo è ciò che la gente vuole che facciamo. Non vogliono che l´Ue regolare brocche di olio d´oliva nei ristoranti o regolare le costruzioni di dighe. E di sicuro, non vogliono farci intraprendere la strada evasione di modifica del trattato che solo distrarci dal risolvere i problemi reali. E abbiamo ancora un sacco di problemi in nostre mani. I due più urgenti sono nei miei occhi: mettere l´Europa di tornare al lavoro e la creazione dell´unione bancaria. Signore e signori, Stiamo ancora lottando per uscire dalla peggiore crisi economica della nostra vita-tempi. Le persone sono duramente colpiti dalla crisi. In Europa, 26 milioni di persone non hanno lavoro. 6 milioni di giovani sono senza lavoro. E ´uno scandalo che la giovane generazione sta pagando con le loro possibilità di vita per una crisi che non hanno provocato - sono in pericolo di diventare una generazione perduta. Imprese familiari Innumerevoli e giovani start-up non possono arrivare le banche a prestare loro i soldi tanto necessaria per gli investimenti. Molte famiglie duro lavoro soffrono di tagli all´istruzione, all´assistenza sanitaria e le pensioni. 43 milioni di persone in Europa non possono pagare per i loro pasti quotidiani, da cui dipendono le mense e le banche alimentari. 120 milioni di persone sono a rischio di povertà. Questa è una vergogna per il continente più ricco del mondo. E si vede chiaramente ciò che la nostra priorità deve essere: Werk-werk-werk. Lavoro, lavoro, lavoro - e buoni posti di lavoro! Una questione che evidentemente deve essere in cima alla in-tray del prossimo Presidente della Commissione sta rivedendo il distacco dei lavoratori. La libertà di movimento è una delle più grandi conquiste dell´integrazione europea. Ma uno che è sempre più abusata da alcune aziende. Al momento abbiamo 1 milione di lavoratori distaccati all´estero. Sempre più di loro sono sfruttati e sottopagati. Assistiamo falso lavoro autonomo e quasi-schiavitù. Macellai romeni a lavorare per 3 euro nei macelli tedeschi! Questo è uno scandalo! Dobbiamo porre fine a questo! Dobbiamo garantire che le libertà del mercato unico non finiscono per distruggere i nostri diritti sociali. La parità di retribuzione a parità di lavoro, come previsto dalla Carta sociale europea, deve finalmente diventare una realtà in Europa! E possiamo renderlo una realtà attraverso la revisione della direttiva sul distacco dei lavoratori! Allora facciamolo! Signore e signori, Vorrei concludere con alcune osservazioni sulla unione bancaria: L´unione bancaria è un progetto storico, nella sua importanza solo alla pari con il mercato unico. Il sindacato bancario è nostre lezioni apprese dalla crisi. Tre obiettivi che vogliamo realizzare: - Per rompere finalmente il circolo vizioso tra debito bancario e debito sovrano; - Per garantire la riduzione del debito più rapida e, se necessario, la ricapitalizzazione del settore bancario; - Per proteggere il contribuente di dover salvare-le banche di nuovo. Ora dobbiamo fare bene su quella promessa. Dobbiamo essere onesti: questo non sarà facile. E costerà denaro. Ma non fare nulla costerà più soldi. Ogni giorno la crisi continua, il costo della soluzione della crisi aumenta. Ogni giorno la crisi bancaria va avanti, le banche stringere l´offerta di moneta per gli investimenti un po ´di più, la ripresa economica viene ulteriormente rimandata, Stati sono privati ​​della possibilità di consolidare i loro bilanci, e la disoccupazione aumenta. Per terminare la crisi del credito abbiamo urgente bisogno del sindacato bancario. Signore e signori, Lo so, alcune persone sostengono che sarebbe ingiusto se le banche di un paese devono stare in per le banche in un altro paese. Ma non è vero. L´unione bancaria è semplicemente un sistema di assicurazione per le banche. Banche salvare le banche! - Questa è l´idea fondamentale. Il Parlamento europeo ritiene che sia giusto che i proprietari, creditori e grandi investitori dovrebbero essere responsabili prima che il contribuente deve fare un passo in E abbiamo bisogno di un sistema assicurativo europeo perché le banche vivono all´estero ma morire a livello nazionale - e le onde d´urto di una banca il fallimento non si fermano ai confini di Stato. E ´un problema europeo e dobbiamo trovare una soluzione europea per esso. Sono convinto che dobbiamo smettere di guardare questi problemi solo attraverso le lenti nazionali e smettere di pensare a loro in termini moralistici. Pubblicista Geert Mak ha catturato molto bene, quando scrisse, che solo per gli olandesi ei tedeschi Schuld è Schuld, il debito è colpa, e quindi una questione morale. Con senso di colpa ed espiazione, continua tu però non risolverà la crisi finanziaria e la gestione per ottenere una economia a risollevarsi. Signore e signori, Un´altra questione controversa è la questione che avrà il potere di decidere la chiusura di una banca. Alcuni vedono la Commissione in questo ruolo altri il Consiglio. Sarò franco: Il caso di Cipro ha dimostrato una volta per tutte che il sistema attuale non funziona. Abbiamo perso mesi, perché i governi dell´Eurozona non hanno ammesso che il sistema bancario del paese non era più sostenibile. Alla fine è costato una fortuna per salvare ciò che era rimasto del sistema bancario del Paese. E il popolo di Cipro sono infuriati perché erano sotto l´impressione che i politici dal nord paesi dell´Ue hanno sequestrato i loro piccoli risparmi. Dobbiamo affrontare la verità: non possiamo permetterci negoziati prolisso in seno al Consiglio, quando un fallimento bancario è imminente. So che questo non è popolare in alcuni paesi, in altri paesi si oppongono al bail-in degli investitori, altri la ricapitalizzazione diretta delle banche attraverso l´Esm. Ma se vogliamo avere un sindacato bancario che funziona e raggiunge i suoi obiettivi, avremo tutti a mordere la pallottola. Signore e signori, Dobbiamo riformare l´Unione europea e siamo in grado di riformare l´Unione europea. Dobbiamo arrivare l´Ue a concentrarsi sulle cose importanti: Ottenere l´Europa al lavoro e che istituiscono il sindacato bancario. Non dobbiamo farci distrarre da numeri e statistiche. Facciamo in modo che le nostre politiche di migliorare la vita delle persone per il meglio. Non possiamo annullare la globalizzazione. Non possiamo nascondere da un mondo che cambia. Sì, vogliamo mantenere le nazionali sazia, perché ci danno una casa e una identità. Ma abbiamo bisogno l´Unione europea come un ulteriore livello di protezione. Nei prossimi mesi che precedono le elezioni europee, non voglio avere un dibattito di essere a favore o contro l´Unione europea. Voglio avere un dibattito su quale tipo di Europa che vogliamo. E non vedo l´ora di sentire le vostre opinioni su questo. Grazie per la vostra attenzione.  
   
   
VERSO UN´EUROPA FEDERALE: COSA POSSIAMO IMPARARE DALLE NOSTRE BANCHE CENTRALI  
 
Bruxelles, 4 Dicembre 2013 – Si seguito l’intervento di Viviane Reding Vice-presidente della Commissione europea, commissario Ue alla Giustizia al 25 ° anniversario della Oenb-bruxelles Representative Office: “ Gentili Signore e Signori, Sono molto contento e onorato di rivolgermi a voi oggi e di essere parte delle vostre celebrazioni. I 25 anni dalla apertura del vostro ufficio di rappresentanza a Bruxelles sono stati certamente movimentata. Ancora più importante, l´Europa è unita in questo periodo: la cortina di ferro è venuto giù, e la nostra Unione è cresciuto da dodici Stati membri nel 1988 al 28 di oggi. Attraverso la vostra rappresentazione qui, presso la Österreichische Nationalbank stato proprio al centro di questo processo di cambiamento e di crescente integrazione. In primo luogo, contribuendo a padroneggiare il compito di dell´adesione dell´Austria all´Unione europea e poi, naturalmente, giocando un ruolo chiave nella introduzione dell´euro. La crisi finanziaria ed economica che stiamo iniziando a superare le ha dato un ulteriore grande spinta all´integrazione europea. Questo è particolarmente vero per la politica economica e fiscale e per quanto riguarda la regolamentazione delle banche. Vado a spiegare il motivo per cui penso che il modo in cui la politica monetaria funziona nella zona euro oggi è davvero un modello di come dovremmo lavorare insieme nella nostra Unione. Ma sto anche andando a sostenere che, per molto più stretta collaborazione e unito responsabilità di lavoro, l´Ue dovrà diventare molto più democratico. 1. Guidare l´integrazione in materia economica e fiscale Dallo scoppio della crisi, integrazione nella politica economica e fiscale ha raggiunto un livello senza precedenti. Stiamo coordinando le misure nazionali molto più forte ora. Solo poche settimane fa, per esempio, la Commissione europea ha presentato la sua analisi dei documenti programmatici di bilancio dei paesi euro e rilasciato le sue raccomandazioni a loro - prima parlamenti nazionali hanno avuto la possibilità di votare su questi piani. Questo è un enorme passo in avanti che sarebbe stato impensabile fino a pochi anni fa. Allo stesso tempo, stiamo allestendo un sistema europeo per la supervisione e la risoluzione delle banche. Ancora una volta, questo richiederà regolamentazione bancaria ad un nuovo livello di integrazione. Il motivo per cui tali passaggi epocali sono possibili ora è semplice: la crisi ha dimostrato molto chiaramente che, economicamente, nessun Paese è un´isola. Le decisioni adottate in uno Stato membro hanno un impatto sugli altri. Ecco perché dobbiamo sempre mantenere il quadro più ampio in mente. Abbiamo anche bisogno di sapere in anticipo ciò che sta accadendo negli Stati membri, in modo che possiamo individuare precocemente i problemi e impedire loro di escalation così male come hanno fatto negli ultimi anni. In realtà, quello che stiamo facendo ora sta iniziando a sistemare le carenze che il Trattato di Maastricht, ci aveva lasciato con. Ha stabilito una moneta comune. Ma ha lasciato la politica economica e fiscale a livello nazionale. Abbiamo costruito una casa senza un solido fondamento. E la crisi brutalmente esposto questo difetto. Ora stiamo lavorando per costruire quel fondamento. Con il coordinamento della politica economica e fiscale che sostiene la nostra moneta comune molto più forte a livello europeo. E con la costruzione di un vero e proprio ammortizzatore federale per il nostro sistema bancario. Dobbiamo spezzare il circolo vizioso tra banche e sovrani. Questo significa che dobbiamo sbarazzarsi del sistema attuale. Un sistema in cui errori commessi dai direttori di banca possono paralizzare le finanze di interi paesi e lasciare i contribuenti raccogliendo il conto. Il meccanismo di vigilanza unico è a posto, ma dobbiamo andare oltre. Abbiamo bisogno di un sistema comune per affrontare banche in fallimento. Invito pertanto gli Stati membri a superare il loro atteggiamento egoista e adottare la proposta della Commissione di un meccanismo di risoluzione unico. I capi di Stato e di governo si sono impegnati a raggiungere un accordo entro la fine dell´anno - i governi hanno ora a consegnare. 2. L´eurosistema come modello Penso che, come cerchiamo modi di lavorare insieme molto più strettamente a livello europeo, la politica monetaria offre lezioni interessanti. In questo ambito, l´integrazione è progredita ulteriormente che altrove. Qui, abbiamo già una federazione. La Banca centrale europea non ha sostituito le banche centrali nazionali in questa struttura. Lontano da esso. Si lavora fianco a fianco con loro. Insieme con le banche centrali nazionali come la vostra in Austria, le forme della Bce dell´Eurosistema. Andate sul sito della tua banca centrale, ad esempio, o quella della Bundesbank tedesca o addirittura pagina web della Bce e vedrete che: accanto al loro nome, c´è la parola ´Eurosistema´. Il modo in cui Euroystem funziona è un modo molto tipico europeo di fare le cose. Le banche centrali nazionali sono rappresentati nella Bce e avere voce in suo processo decisionale. Allo stesso tempo, le banche centrali nazionali fanno molto di più che semplicemente seguendo le decisioni prese a livello centrale: lavorano congiuntamente con il livello centrale, interpretando la politica monetaria e di svolgere le altre mansioni, in quanto nei loro paesi. La Österreichische Nationalbank per esempio funziona a mettere le decisioni prese a Francoforte in azione in Austria. E veglia su banche austriache e la stabilità del suo sistema finanziario (insieme con l´Autorità nazionale del mercato finanziario) - un ruolo che sarà ovviamente essere valorizzato nell´ambito del meccanismo di vigilanza unico. Per di più, le diverse banche centrali nazionali sono liberi di sviluppare le proprie aree di competenza. Voi tutti sapete che la banca centrale austriaca ha un rapporto molto speciale con le nostre note in euro: era Robert Kalina, della Österreichische Nationalbank, chi li ha progettati. E questa banca centrale ha fatto un nome per se stesso con la sua eccellente conoscenza dell´Europa centrale e orientale. Data l´importanza di questi paesi per l´economia austriaca e la stabilità finanziaria, i vostri esperti presso la banca centrale seguire e analizzare molto da vicino. Ciò si traduce in ricerca accademica di alta qualità che i banchieri centrali, regolatori, investitori, economisti e politici di tutta l´area dell´euro e al di là beneficiare. Penso che questo tipo di cooperazione può servire come modello. Stiamo già cercando di creare strutture simili in altre zone. Prendiamo un esempio dal campo della politica sono responsabile: la proposta per la creazione di una procura europea. Per proteggere il bilancio dell´Ue contro la frode, procuratori europei delegati sarebbero svolgere indagini e delle azioni penali negli Stati membri, con personale nazionale e applicare il diritto nazionale. Le loro azioni sarebbero coordinate dalla centrale procura europea al fine di garantire un approccio uniforme in tutta l´Unione. Se vogliamo rafforzare l´integrazione europea, dobbiamo essere pronti per l´innovazione istituzionale e la creatività. Approcci top-down semplicistiche avranno difficoltà a trovare ampio sostegno tra gli Stati membri. Avremo bisogno di seguire un approccio più intelligente: sistemi istituzionali che fondono la prospettiva europea e l´esperienza pratica nazionale in un nuovo quadro di riferimento comune che funziona in modo efficiente per i cittadini europei. Questo è stato fatto con successo con l´Eurosistema, e ora stiamo cercando di seguire questo esempio con il meccanismo di vigilanza unico e l´ufficio del procuratore europeo. 3. La necessità di una Unione politica Questi passi verso una più stretta integrazione nella nostra Unione sono molto incoraggianti, ma sono solo l´inizio. Avremo bisogno di molti più cambiamenti, cambiamenti audaci. E dovremo fare in modo che la democrazia stia al passo con la riforma. In questo momento, le misure che abbiamo scelto di approfondire l´integrazione troppo spesso messi alla Commissione in un dilemma: teniamo sempre nuovi compiti, ma spesso manca la forza per realizzarle in modo efficace. Ad esempio, come ho detto, ora la Commissione analizza i documenti programmatici di bilancio nazionali. Ma non possiamo che consigliare gli Stati membri, non abbiamo modo di far rispettare le nostre raccomandazioni. Ci si aspetta di fare in modo che gli Stati membri attenersi a nuove norme - nel rispetto delle competenze nazionali. Questo è un compito impossibile. Possiamo risolvere solo in questo ruotando la Commissione in un governo europeo corretto con il potere reale. Nel campo della politica economica e fiscale, penso che questo potere deve essere messo nelle mani di un ministro delle Finanze europeo. In questo modo, la politica economica coordinata ottiene un volto, qualcuno che agisce nell´interesse di tutti gli Stati membri e, per esempio, parla per tutti loro nelle riunioni internazionali. Questo tipo di set-up funzionerà solo, però, se diamo ai cittadini il controllo democratico su di esso. Come sempre più le decisioni che hanno un impatto diretto sulla vita quotidiana dei cittadini vengono prese a livello europeo, i processi e le istituzioni decisionali devono diventare più democratica e trasparente. Attualmente, molte decisioni sono stati fatti in un modo che non è visibile o comprensibile ai cittadini. E spesso sono stati fatti da persone e istituzioni che i cittadini non possono tenere conto. Questa complessità è un nemico della democrazia. Chiarezza e trasparenza, tuttavia, sono gli amici della democrazia. Se si tratta di licenziare i dipendenti pubblici, privatizzazione delle imprese statali o l´innalzamento dell´età pensionabile - domande come queste devono essere discussa in mezzo al verde, in seno al Parlamento europeo. Essi non devono essere decise da esperti irresponsabili a porte chiuse. E un ministro europeo delle Finanze per esempio, dovrebbe essere responsabile di fronte al Parlamento. Per garantire questo, abbiamo bisogno di una Unione politica vera. Per me, questo significa che gli Stati Uniti d´Europa, con la Commissione, come il governo e due camere - il Parlamento europeo e il "Senato" degli Stati membri. Questa visione è, naturalmente, ma uno dei tanti per il futuro dell´Europa. Prima di iniziare a costruire nuove strutture, abbiamo quindi bisogno di avere un ampio dibattito con i cittadini su quale tipo di Europa che vogliono. Avremo bisogno di rendere chiaro a loro che hanno una scelta reale qui, alle elezioni del Parlamento europeo del prossimo anno e oltre. Grazie.”  
   
   
ALLARGAMENTO UE: NECESSITÀ DI VISIONI AUDACI  
 
Bruxelles, 4 Dicembre 2013 – Di seguito l’intervento di ieri di Štefan Füle commissario europeo per l´allargamento e la politica di vicinato, nel corso dell’incontro:Amici della conferenza Europe: ´Balcani occidentali: corsia veloce, corsia lenta´. “ Sono appena tornato da Praga dove si è svolta 16 ore di colloqui con i leader politici della Bosnia-erzegovina, cercando di trovare soluzioni per i problemi che stanno bloccando il progresso di questo paese sulla strada europea. 20 anni fa, i paesi della ex Jugoslavia colpite dal conflitto. Da allora, importanti cambiamenti; comune prospettiva Ue ha svolto un ruolo importante nella stabilizzazione della regione. L´impegno dell´Ue nei Balcani fondate sulla pace, i valori e la riconciliazione è stato uno dei principali fattori che contribuiscono per l´assegnazione del Premio Nobel per la Pace per l´Ue l´anno scorso. Si parla molto della potenza di trasformazione di allargamento. Una delle lezioni apprese è che non abbiamo solo per vedere l´immagine più grande, ma abbiamo anche bisogno di affrontare anche la questione di come viene percepito dal pubblico. L´allargamento non avrà successo se ci concentriamo solo sul quadro generale e non pensiamo le opinioni e le preoccupazioni dei cittadini hanno in questo senso e il modo in cui percepiscono l´allargamento. Ora, di fronte a dura situazione economica e politica. All´interno dell´Ue, vi sono crescenti preoccupazioni circa la presa su nuovi Stati membri - le persone si concentrano sugli aspetti negativi e si affacciano i benefici. Allo stesso tempo, nei paesi dell´allargamento, vi è la necessità di fare di più per mantenere le riforme e soddisfare i criteri di adesione. L´anno scorso è stato molto importante in termini di risultati visibili dell´allargamento: La Croazia ha completato il lungo cammino difficile delle riforme è ora il 28 ° Stato membro dell´Ue. Indica che la prospettiva dell´allargamento è credibile e che l´Ue eroga quando sono soddisfatte le condizioni. Serbia e Kosovo hanno raggiunto una svolta storica con il loro accordo sulla normalizzazione delle relazioni. Processi comunitari - negoziati di adesione per la Serbia e Asa negoziati con il Kosovo - sosterranno continua normalizzazione e le riforme. Eccellente esempio della forza di attrazione dell´Unione e di ciò che può essere raggiunto a condizione che i leader politici mostrano coraggio e lungimiranza. La politica di allargamento non esiste nel vuoto. Criteri di Copenaghen ei valori dell´Ue rimangono al suo interno, ma si evolve, basandosi sulle esperienze passate. Lezioni di precedenti allargamenti indicano chiaramente l´importanza di affrontare i fondamenti prima. Fondamentale per dimostrare la credibilità e la sostenibilità del processo. Scorciatoie non aiutano l´Unione europea o dei paesi stessi. Il processo è più sofisticato e rigoroso. Pace dipende propri meriti dei paesi nell´affrontare le riforme difficili e profonde. Lo Stato di diritto resta al centro del processo. Nuovo approccio alla stato di diritto in corso di attuazione. Hai bisogno di riforme (sistema giudiziario, lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata), di essere profondamente radicata. L´attuazione è fondamentale. È necessario per ottenere sotto la pelle - e non solo alla fine del processo. Vi è la necessità di track record di indagini, procedimenti giudiziari e condanne. Stato di diritto, importante anche per l´economia. La crisi economica sottolinea la necessità di tutti i paesi a rafforzare la governance economica. Lavorare su criteri economici e di migliorare la competitività economica il più presto possibile. Necessità di rafforzare le istituzioni democratiche e di garantire processi democratici inclusivi. Hai bisogno di riforma parlamentare / elettorale, riforma della pubblica amministrazione (depoliticizzazione), e la società civile più forte. Necessità di rafforzare i diritti fondamentali, in particolare in modo che la libertà di espressione e dei diritti dei gruppi vulnerabili (specialmente Rom e Lgbti) siano rispettati nella pratica non solo in legge. Necessità di stimolare la cooperazione regionale e rinnovare gli sforzi per superare le controversie bilaterali e migliorare le relazioni di buon vicinato. Focus su economia - rafforzare un´economia di mercato funzionante - ispirato dalla crisi e necessità e l´interesse per Wb di migliorare le prestazioni economiche. I progressi dell´Unione europea è buono per gli affari, la crescita e ulteriori riforme. Sono sempre più preoccupato per la crescente differenza tra ciò che negoziamo con i paesi candidati e ciò che viene negoziato in Brussel in termini di governance economica. Dobbiamo fare in modo che i candidati offrono non solo lo stato di diritto. Dobbiamo fare in modo che siano il più competitiva possibile dopo la loro adesione all´Ue. Riforme politiche e dinamismo economico sono stati rafforzano reciprocamente. Riforme politiche difficili sono più facili da realizzare quando l´economia è in buona forma. Pertanto, abbiamo bisogno di lavorare su criteri economici e di migliorare la competitività economica il più presto possibile. Come Commissione, i paesi incoraggianti: Per coordinare le riforme strutturali (fare di più per l´istruzione, la ricerca, lo sviluppo delle infrastrutture). La competitività richiede l´impegno di molti ministri e le agenzie. Ricevi le finanze pubbliche in ordine (che spianare la strada per il sostegno al bilancio) Saremo misurando e reale gratificante non riforma "casella di spunta". Per raggiungere questo obiettivo, la Commissione chiede ai paesi a presentare programmi annuali dettagliate in cui illustrerà come intendono diventare economie di mercato funzionante e aumentare la loro competitività. La Commissione avvierà un dialogo su questi programmi e rilasciare una serie di raccomandazioni specifiche per paese. Vi forniremo assistenza tecnica sostanziale per i paesi per aiutare questo processo. Lavoreremo a stretto contatto con le Ifi per sfruttare sostegno sostanziale per gli investimenti. Ruolo importante per Ifi programmate nell´ambito Ipa2 (lancio nel 2014) e nei Balcani occidentali quadro per gli investimenti. Guardando a ciò che è a venire dopo: Albania - Prospettiva di status di candidato ha avuto l´effetto desiderato e sono state soddisfatte le condizioni (tre misure chiave; elezioni di giugno, buoni progressi in materia di criminalità organizzata e corruzione). Nuovo governo è chiaramente dando la priorità e la distribuzione sulla criminalità organizzata e la corruzione. Impegno confermato al dialogo ad alto livello sulle priorità fondamentali lanciato poche settimane fa. Concessione dello status di candidato sarebbe anche incoraggiamento a proseguire gli sforzi. Sono stato impressionato dai progressi compiuti, da inclusività delle riforme, e di opposizione giochi di ruolo costruttivo. Sono impressionato dal modo in cui i partner stanno affrontando versare raccomandazione per combattere la corruzione e la criminalità organizzata. Mi auguro che gli Stati membri dovranno tenerne una debita considerazione L´ex Repubblica iugoslava di Macedonia - Preoccupato per la situazione politica interna, le tensioni tra governo e opposizione. Non ci sono risultati tangibili sulla questione del nome nell´ambito del processo sotto l´egida dell´Onu. Commissione ha raccomandato l´apertura di negoziati per il 5 ° tempo. Prospettive per le discussioni del Consiglio di dicembre (e oltre) sono cupe. Situazione difficile in Bosnia-erzegovina: la mancanza di attuazione di Sejdić-finci sentenza, di meccanismo di coordinamento dell´Ue e del Saa adeguamento ostacolare seriamente i progressi del paese sul cammino verso l´Ue. Montenegro: negoziati in corso. Andando avanti sullo Stato di diritto in linea con il nuovo approccio fondamentale. Serbia: Data di Cig, al più tardi nel mese di gennaio. Stiamo andando essere pronti a dicembre? Ci puoi scommettere. Kosovo: negoziati Asa in corso. Tasto sforzi di riforma. Conclusioni: E ´il momento di essere audaci. Vediamo i nostri colleghi a che fare con la visione economica e fiscale. Essi sono in grassetto nel definire il volto futuro dell´Ue. Il Parlamento europeo è anche una buona piattaforma per presentare idee su un´unione politica. Abbiamo bisogno di partecipare a questa discussione per assicurarsi che qualsiasi futura Unione europea ci sarà, è l´allargamento-friendly. E ´giunto il momento per discutere di come fare in modo che l´allargamento prosegue di pari passo con l´integrazione consentendo a chi vuole andare più in profondità, andare più a fondo.”  
   
   
PROCESSO DI ADESIONE UE- SERBIA  
 
Bruxelles, 4 dicembre 2013 - In seguito al suo incontro con Dragan Djilas, leader del Partito Democratico del Commissario serbo Štefan Füle ha dichiarato: "Oggi ho incontrato il leader del Partito democratico della Serbia, Dragan Djilas sig Djilas condiviso con me la sua valutazione della situazione attuale in Serbia. Riforme e la politica. Abbiamo discusso il processo di integrazione europea della Serbia, alla luce della decisione del Consiglio europeo di giugno di aprire i negoziati di adesione con la Serbia e con in vista delle prossime riunioni decisive del Consiglio nel mese di dicembre. Ho ricordato che da giugno, la Commissione ha immediatamente proceduto con le fasi successive del processo di adesione della Serbia, la presentazione del progetto di quadro negoziale già il 22 luglio e l´avvio del processo di screening, iniziato nel mese di settembre con il capitolo 23 (Sistema giudiziario e diritti fondamentali) e ha continuato da allora con il capitolo 24 (Giustizia, libertà e sicurezza) e del capitolo 32 (controllo finanziario). Ho sottolineato che i risultati positivi della relazione 2013 Progress fornirebbe una solida cornice per le discussioni in seno al Consiglio, mentre gli ulteriori progressi che saranno compiuti nell´attuazione dell´accordo di aprile e relativo piano di attuazione potrebbe anche svolgere un ruolo eminente. Abbiamo anche elaborato sui punti chiave per i quali la Serbia avrà bisogno di confermare o fornire nuovi sforzi per muoversi con decisione in questa fase più impegnativa dei negoziati di adesione. Considero questo incontro l´inizio di uno scambio più regolare di opinioni con l´opposizione per garantire l´inclusività del processo negoziale di adesione. Ho anche lui e il suo partito incoraggiato, tanto quanto tutti gli altri attori politici serbi vogliono far avanzare le aspirazioni europee della Serbia, di continuare ad agire in modo costruttivo e responsabile nel prossimo periodo, anche sostenendo gli sforzi senza precedenti della Serbia verso la normalizzazione delle sue relazioni con il Kosovo. "  
   
   
CECILIA MALMSTRöM ACCOGLIE CON FAVORE LE NUOVE NORME UE CHE FACILITANO LA CONFISCA DEL PROFITTO DEL REATO  
 
Bruxelles, 4 dicembre 2013 - Ieri gli ambasciatori degli Stati membri dell´Unione europea approvate nel Comitato dei Rappresentanti Permanenti (Coreper) il risultato dei negoziati con il Parlamento europeo sulla nuova normativa europea sulle modalità di confiscare i profitti realizzati attraverso attività criminali (direttiva sul congelamento e la confisca dei proventi di reato nell´Ue). Il Consiglio e il Parlamento europeo sono tenuti ad adottare formalmente le nuove regole all´inizio del prossimo anno. "La nuova direttiva renderà più facile colpire i criminali dove fa più male - andando dopo il loro denaro. Esso colma le lacune importanti nella nostra legislazione, che sono sfruttati da gruppi criminali organizzati. La confisca del profitto del reato porta soldi indietro a cui appartiene, per i contribuenti previdenziali e le vittime della criminalità. Essa aiuta a scoraggiare la criminalità , mostrando che il crimine non paga e protegge la nostra economia contro le infiltrazioni criminali e corruzione ", ha dichiarato Cecilia Malmström, Commissaria Ue per gli Affari interni.  
   
   
LA COMMISSIONE ACCOGLIE CON FAVORE L´ADOZIONE DI ORIZZONTE 2020 ´GLI STATI MEMBRI DELL´UE  
 
Bruxelles, 4 dicembre 2013 - La Commissione europea ha accolto con favore ieri l´adozione da parte degli Stati membri dell´Ue di Orizzonte 2020, il prossimo programma di ricerca e innovazione dell´Ue. Con un budget di circa Eur 80 miliardi di euro nei sette anni, Orizzonte 2020 è il più grande programma di ricerca dell´Ue ancora, e uno dei più grandi finanziata con fondi pubblici in tutto il mondo. Accogliendo con favore l´adozione, Máire Geoghegan-quinn, commissario europeo per la Ricerca, l´innovazione e la scienza, ha dichiarato: "Accolgo con grande favore la decisione presa oggi, ma il vero lavoro comincia adesso Nel corso dei prossimi sette anni, useremo ogni centesimo di Orizzonte 2020. Budget per costruire una più forte, un´Europa più innovativa -. Quello che sarà più competitivo e migliorare la qualità della vita per tutti lanceremo i primi bandi di finanziamento nell´ambito di Orizzonte 2020 la prossima settimana in data 11 dicembre Tali richieste saranno una grande opportunità per. Scienziati e le imprese in tutta l´Ue e oltre e sono da non perdere. " Le azioni Marie Skłodowska-curie (Msca), che prevedono contributi per borse di ricerca e l´Istituto europeo di innovazione e tecnologia (Eit) saranno entrambi riceveranno più soldi sotto il nuovo bilancio comunitario Horizon 2020. Il Msca e Eit sono sotto la responsabilità di Androulla Vassiliou, Commissario europeo per l´Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, che ha dichiarato: "Sono lieto che il Consiglio ha deciso di aumentare in modo significativo il bilancio per l´Istituto europeo di innovazione e tecnologia e il Le azioni Marie Skłodowska-curie, che supportano i partenariati multi-nazionali che portano la ricerca insieme con le imprese e l´innovazione. Essi forniscono la formazione innovativa superiore che le richieste del mercato del lavoro e rafforzerà il capitale umano dell´Europa per l´innovazione, che è fondamentale per la nostra ripresa economica. " Orizzonte 2020 è totalmente nuovo tipo di programma di ricerca per l´Unione europea, che è stato progettato per fornire risultati che fanno la differenza nella vita delle persone. Costruito su tre pilastri - Excellent Science, leadership industriale e sfide della società - che finanzierà tutti i tipi di attività, dalla scienza di frontiera per chiudere-to-market innovazione. Il programma per la prima volta riunisce tutti i finanziamenti a livello dell´Ue per la ricerca e l´innovazione sotto lo stesso tetto, fornisce un unico insieme di regole e ridurrà drasticamente la burocrazia. L´obiettivo generale è un programma più coerente, più semplice che renderà più agevole la partecipazione, soprattutto per le piccole organizzazioni di ricerca e le piccole imprese.  
   
   
RELAZIONE SULLA SCUOLA NELL´UE: QUALCHE MIGLIORAMENTO IN SCIENZE E LETTURA MA CARENTE IN MATEMATICA  
 
Bruxelles, 4 dicembre 2013 - Dall´ultimo rapporto dell´Ocse sulle competenze dei quindicenni in matematica, nelle scienze e nella lettura emergono risultati contrastanti per gli Stati membri. L´ue nel suo complesso è in forte ritardo per quanto concerne la matematica, mentre la situazione è più incoraggiante per scienze e lettura, materie per le quali l´Europa è sulla buona strada per conseguire il suo obiettivo del 2020, vale a dire ridurre a meno del 15% la percentuale dei ragazzi con capacità insoddisfacenti1. I risultati sono stati presentati a Bruxelles da Yves Leterme, vicesegretario generale dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (Ocse), e da Jan Truszczynski, direttore generale della Dg Istruzione e cultura della Commissione europea. I risultati indicano che, dal 2009, dieci Stati membri (Bg, Cz, De, Ee, Ie, Hr, Lv, At, Pl e Ro) hanno compiuto progressi significativi nel ridurre la percentuale dei giovani con capacità insoddisfacenti nelle tre competenze di base. Cinque paesi dell’Ue (El, Hu, Sk, Fi, Se) hanno tuttavia visto un aumento del numero di allievi scarsamente preparati. Altri Stati membri hanno ottenuto risultati contrastanti (cfr. Tabella). Il rendimento dell’Ue nel suo complesso è lievemente migliore rispetto a quello degli Stati Uniti, ma entrambi rimangono indietro rispetto al Giappone. Androulla Vassiliou, Commissaria per l´Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha dichiarato: "Mi congratulo con gli Stati membri che hanno migliorato il loro rendimento ma è chiaro che l´Ue nel suo insieme deve fare di più. Gli Stati membri devono continuare a dedicare energie alla lotta contro lo scarso rendimento nell´istruzione scolastica per far sì che i giovani conseguano le competenze di cui hanno bisogno per riuscire nel mondo moderno. Questi risultati ci ricordano che investire in un´istruzione di qualità è fondamentale per il futuro dell’Europa." Stesso punto di vista è quello espresso da Yves Leterme: "Lo studio Pisa mostra quali conoscenze abbiano i quindicenni e cosa possano farne. In un’economia globale il successo non è più misurato esclusivamente in base agli standard nazionali, bensì rispetto ai sistemi di istruzione che vantano i risultati migliori. I dati relativi all’Ue sottolineano che gli Stati membri devono accelerare il miglioramento se vogliono evitare di restare indietro rispetto ad altre economie", ha aggiunto l’ex primo ministro belga. Dal suo esordio, nel 2000, lo studio Pisa è stato svolto ogni tre anni. Pisa 2012 ha visto la partecipazione di tutti i 34 paesi membri dell´Ocse e dei 31 paesi partner, vale a dire oltre l´80% dell´economia mondiale. Ai test,incentrati su matematica, lettura e scienze, con una particolare attenzione per la prima, hanno preso parte circa 510 000 studenti di età compresa tra i 15 anni e 3 mesi e i 16 anni e 2 mesi. La base di dati scientifici prodotta da Pisa consente ai responsabili politici e agli educatori di individuare le caratteristiche dei sistemi di istruzione ad alta efficienza e di adeguare le loro politiche. La Commissione europea e l´Ocse hanno recentemente concluso un accordo per intensificare la cooperazione in tre aree: strategie nel campo delle competenze, analisi per paese e indagini internazionali. Analisi della Commissione dei risultati relativi all´Ue: Lettura: nel 2012 la percentuale di ragazzi con capacità insufficienti nella lettura è scesa al 17,8%, dal 23,1% del 2006 e dal 19,7% del 2009. Nel caso in cui questa tendenza si mantenga il parametro di riferimento del 15% può essere conseguito entro il 2020. Finora tale parametro è stato raggiunto solo da sette paesi dell’Ue (Ee, Ie, Pl, Fi, Nl, De e Dk). Progressi notevoli sono stati ottenuti da Cz, De, Ee, Ie, Hr, Lt, Lu, At, Pl e Ro. Matematica: rispetto al 2009 non è stato registrato alcun miglioramento della percentuale di giovani con capacità insufficienti. Quattro Stati membri (Ee, Fi, Pl, Nl) sono tuttavia tra i paesi che vantano i migliori risultati a livello mondiale, con una percentuale di allievi con scarso rendimento in matematica inferiore al parametro di riferimento dell´Ue del 15%. Tale livello non è stato ancora raggiunto da nessun altro Stato membro. Progressi significativi (pari a oltre 2 punti percentuali) sono stati compiuti da Bg, Ee, Ie, Hr, Lv, At, Pl e Ro. Scienze: in tutta l’Unione è stato registrato un miglioramento costante delle competenze scientifiche. Nel 2012 la percentuale Ue di ragazzi con capacità insoddisfacenti è scesa al 16,6%, dal 20,3% del 2006 e dal 17,8% del 2009. Dieci Stati membri si situano al di sotto del parametro di riferimento del 15%: Cz, De, Ee, Ie, Lv, Nl, Pl, Si, Fi, Uk. Progressi costanti sono stati registrati da Cz, De, Ee, Ie, Es, Lv, At, Pl e Ro. L’analisi evidenzia che la situazione socioeconomica degli studenti incide in modo significativo sul livello di rendimento: quelli che provengono da famiglie a basso reddito hanno molte più probabilità di avere risultati insoddisfacenti in matematica, scienze e lettura. Tra gli altri fattori determinanti figurano gli effetti essenzialmente negativi dell´appartenenza a un contesto migratorio, l’importanza di ricevere un´istruzione e un´assistenza di qualità dalla prima infanzia nonché il divario tra i generi nella lettura (le ragazze riescono molto meglio dei ragazzi). L´analisi illustra inoltre il rapporto tra i risultati di Pisa e l´indagine dell´Ocse sulle competenze degli adulti (Ip/13/922), di recente pubblicazione, giungendo alla conclusione che, per essere efficaci, le politiche devono concentrarsi sul miglioramento dell’istruzione primaria e secondaria. Oltre tale limite temporale è di solito troppo tardi per supplire all´opportunità mancata nella scuola. Prossime tappe Alle ore 14:00 di oggi Michael Davidson, capo del settore prima infanzia e istruzione dell´Ocse, e Jan Pakulski, capo dell´unità statistiche, indagini e studi in tema di istruzione della Commissione, informeranno gli attori dei settori dell´istruzione e della formazione delle implicazioni dei risultati di Pisa 2012 per il processo decisionale europeo. La sessione informativa avrà luogo presso l´Auditorium dell´edificio Madou della Commissione, sito a Place Madou 1, 1210 Saint-josse-ten-noode. I media accreditati sono invitati a partecipare. La Commissione esaminerà i risultati di Pisa 2012 con gli Stati membri per consentir loro di individuare le azioni idonee a porre rimedio alle carenze. Un primo scambio di opinioni è previsto in occasione della prossima riunione dei ministri dell´Istruzione dell´Ue che si terrà il 24 febbraio. I risultati verranno inoltre utilizzati per il "semestre europeo" 2014 della Commissione, che si tradurrà in raccomandazioni specifiche per paese in tema di competenze di base. Il nuovo programma per l´istruzione, la formazione e la gioventù, Erasmus+ (Ip/13/1110), che verrà avviato in gennaio, sosterrà progetti intesi a sviluppare e migliorare l´istruzione scolastica. I risultati dell´indagine possono inoltre aiutare gli Stati membri a definire le priorità che richiederanno un finanziamento dal Fondo sociale europeo; quest´ultimo costituisce una delle principali fonti di investimento in competenze e formazione e può migliorare le possibilità di istruzione per i gruppi vulnerabili.  
   
   
ISRAELE PARTECIPERÀ A ORIZZONTE 2020  
 
Bruxelles, 4 dicembre 2013 - Israele e l´Ue hanno raggiunto un accordo decisivo che garantisce l´idoneità del paese per i finanziamenti di Orizzonte 2020. Dopo mesi di intense trattative, Israele ha finalmente accettato i termini dell´Ue secondo i quali i partecipanti che operano negli insediamenti israeliani non potranno fare domanda per i finanziamenti. L´accordo era stato messo a rischio quando il primo ministro Benjamin Netanyahu aveva detto che le restrizioni - in seguito a un annuncio dell´Ue con il quale si bandiva l´assistenza finanziaria alle organizzazioni israeliane che operavano in Cisgiordania a partire dal 2014 - erano inaccettabili. Il governo israeliano minacciava di non partecipare a Orizzonte 2020, ma questa settimana ha fatto marcia indietro. "Entrambe le parti capiscono che l´altra ha una posizione diversa sulla politica, ma siamo arrivati a un´intesa secondo la quale esiste un interesse reciproco a collaborare su questioni di scienza e tecnologia", ha detto un funzionario israeliano. Il divieto dell´Ue di finanziare gruppi nei territori occupati sarà menzionato in un´appendice dell´accordo, mentre Israele aggiungerà la sua appendice che dichiara di non riconoscere le nuove linee guida. Le aziende e le organizzazioni israeliane che hanno imprese nelle terre occupate potranno richiedere i finanziamenti, a condizione che il denaro non oltrepassi il confine pre-1967. "L´accordo rispetta pienamente le richieste finanziarie dell´Ue mentre allo stesso tempo rispetta la sensibilità politica di Israele e mantiene le sue posizioni di principio", recita una dichiarazione congiunta dell´alto commissario dell´Ue Catherine Ashton e del ministro della giustizia israeliano Tzipi Livni. I 70 miliardi di euro di finanziamenti per la ricerca di Orizzonte 2020 sono essenziali per Israele e il ministro per la scienza e la tecnologia temeva che una disputa sarebbe risultata in un taglio dei finanziamenti alla ricerca israeliana del 40 %. Nell´ambito del 7° Pq a Israele sono stati erogati finanziamenti per 643 milioni di euro. Per maggiori informazioni, visitare: Orizzonte 2020 http://ec.Europa.eu/research/horizon2020/index_en.cfm    
   
   
IERI E OGGI LA TASK FORCE MISE-COMMISSIONE EUROPEA IN CALABRIA PER UN INCONTRO SUI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO LOCALE  
 
Catanzaro, 4 dicembre 2013 - I rappresentanti della task force congiunta Mise-commissione europea, che affianca la Regione nell´attuazione del Por Fesr 2007-2013, sono in visita in Calabria, il 3 e 4 dicembre, per un incontro sui Progetti integrati di sviluppo locale. Durante gli incontri in cui intervengono, tra gli altri, l’Assessore al Bilancio e alla Programmazione nazionale e comunitaria, Giacomo Mancini, e i dirigenti e gli esperti del Dipartimento Programmazione, vengono trattati in particolare i temi legati ai Pisl "Sistemi turistici", tra i più significativi dell’intera Progettazione integrata. La prima riunione si è svolta ieri a Catanzaro, nella sede del Dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria. Segue oggi un sopralluogo della task force a Castrovillari, Comune capofila del Pisl "Attraversando natura: i luoghi dell´acqua e della storia tra il pollino e la Valle dell´Esaro", che offrirà alla task force un´idea concreta dell´attuazione dei Pisl turismo nei territori. Al sopralluogo parteciperanno l’Assessore Mancini e il Sindaco di Castrovillari Domenico Lo Polito. I tecnici della task force valuteranno, in particolare, lo sviluppo dell´operazione "Progetto intercomunale di valorizzazione degli antichi tracciati per una fruizione ecosostenibile", finanziato con un importo di oltre un milione e mezzo di euro. “Abbiamo l’ambizione di cambiare il nostro territorio attraverso il corretto uso delle risorse che vengono dall’Europa – ha spiegato l’Assessore al Bilancio e alla Programmazione nazionale e comunitaria, Giacomo Mancini -. Per i Pisl, la nostra Amministrazione, oltre ad averne strutturato il quadro giuridico, ha imposto e per prima rispettato scadenze che, al principio, sembravano illusorie. E invece, oggi, a due anni dal suo reale avvio, la Progettazione integrata è nella fase realizzativa: la palla è passata agli Enti locali che stanno già emanando i bandi e aggiudicando i lavori. I risultati concreti – ha proseguito l’Assessore Mancini - arrivano solo con un lavoro di squadra tra Comuni, Regione, Governo centrale e Commissione europea. E la task-force rappresenta un ulteriore strumento attuativo del principio della cooperazione rafforzata, che costituisce uno dei pilastri del Piano di azione e coesione (Pac). Questo strumento, concordato e condiviso – ha concluso Mancini – è utile per portare a coronamento l’importante lavoro svolto dalla Calabria in questi anni, sul quale c’è un vivo e diffuso apprezzamento”.  
   
   
WTO, CALENDA AL VERTICE DI BALI PER RILANCIO SCAMBI MONDIALI POI IN MALESIA E SINGAPORE PER PRESENTARE “DESTINAZIONE ITALIA”  
 
Roma, 4 dicembre 2013- E’ iniziata ieri a Bali (Indonesia) la Ix Conferenza Ministeriale (Mc9) dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc) alla quale partecipa in veste di rappresentante dell’Italia il Vice Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda. La Conferenza è un appuntamento cruciale per le sorti del sistema del commercio multilaterale. A Bali, i Ministri del Commercio di 159 Paesi cercheranno di raggiungere un accordo sul cosiddetto “Pacchetto di Bali”, composto da tre tipi di misure finalizzate ad aumentare lo scambio di merci a livello mondiale. Primo, alcune misure dedicate allo sviluppo dei Paesi più poveri. Secondo, un alleggerimento delle procedure doganali e una loro convergenza verso gli standard dei Paesi avanzati in termini di certezza delle regole e del diritto: si tratta di un capitolo che gioverebbe soprattutto alla capacità di export delle piccole e medie aziende. Terzo, la revisione di alcune delle regole relative al commercio globale di prodotti agricoli. L’accordo potrebbe contribuire in maniera importante al rilancio degli scambi mondiali e quindi dell’economia globale. Secondo un rapporto del Peterson Institute di Washington, il reddito globale aumenterebbe di 2,4 migliaia di miliardi di dollari a seguito dell’accordo, che sosterrebbe anche 34 milioni di posti di lavoro. La situazione al momento non è definita soprattutto per l’incertezza relativa alle posizioni dell’India sul capitolo agricolo e degli Stati Uniti sul tema delle facilitazioni al commercio, ossia le procedure doganali. Nel complesso è un pacchetto equilibrato, se si sbloccherà la rigidità indiana sul tema agricolo. L’unione Europea, per la quale il contributo italiano sarà decisivo, potrà mediare con gli Stati Uniti sul resto per raggiungere l’obiettivo di un rilancio del multilateralismo. Il “Pacchetto di Bali” è parte di un’agenda negoziale più ampia lanciata nel 2001 in seno all’Organizzazione Mondiale del Commercio - il cosiddetto Doha Round - finalizzata a liberalizzare ulteriormente gli scambi mondiali di beni e servizi. Questi negoziati sono fermi ormai da anni per l’impossibilità di trovare una convergenza tra gli interessi dei Paesi industrializzati e delle economie emergenti. “La parola d´ordine di questa ministeriale Wto- secondo il Vice Ministro Calenda- potrebbe davvero essere ‘adesso o mai più’. Noi ce la metteremo tutta, ma se a Bali non si raggiungerà un accordo, non sarà certo finita la strada di una economia globale aperta e con regole certe a tutela delle nostre produzioni. Il futuro sarà riservato alle negoziazioni plurilaterali e bilaterali a partire dalle trattative con gli Usa per il nuovo accordo transatlantico. Sarebbe tuttavia un peccato, soprattutto perché i Paesi più deboli perderebbero un forum di trattativa importante. Speriamo che prevalga la saggezza e si chiuda un accordo ambizioso che porti maggior crescita da noi e nei Paesi emergenti”. A margine della Conferenza, il Vice Ministro terrà numerosi incontri bilaterali con i Ministri del Commercio di Paesi considerati strategici per l’Italia o con i quali abbiamo criticità in corso. Dopo Bali, il Vice Ministro si recherà in Malesia e Singapore per guidare (dal 9 al 12 dicembre) una missione imprenditoriale organizzata da Confindustria, Ice, Simest e Unioncamere in collaborazione con Ance, Anie, Federprogetti, Gse e Anfia. Alla missione parteciperanno 65 aziende attive nei settori infrastrutture, costruzioni, impiantistica, petrolchimica, energie alternative e automotive. L’obiettivo sarà quello di promuovere una maggiore presenza delle nostre aziende in queste dinamiche economie asiatiche ma anche di favorire un maggior flusso di investimenti verso l’Italia. Durante la missione, infatti, il Vice Ministro avrà numerosi incontri anche con Fondi sovrani locali ai quali presenterà il nuovo piano del Governo italiano “Destinazione Italia”.  
   
   
MOLISE-CROAZIA, LA REGIONE PRONTA PER LA VISITA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, IVO JOSIPOVIć. FRATTURA: UN ONORE IMMENSO  
 
Campobasso, 4 dicembre 2013 - Il Molise pronto ad ospitare il Presidente della Repubblica di Croazia, Ivo Josipović. L´alta visita ufficiale, il prossimo giovedì 5 dicembre. "Un onore immenso per tutta la nostra Regione", per il governatore, Paolo di Laura Frattura, evento di assoluto rilievo e di profonda emozione. "La visita del Presidente Josipović nei nostri tre Comuni di origine croata, Acquaviva Collecroce, San Felice del Molise e Montemitro, - dichiara il presidente della Regione -, è la conferma dell´altissimo interesse che le Istituzioni croate da sempre nutrono per il nostro Molise". "Ci prepariamo ad accogliere il Capo dello Stato con una partecipazione assai sentita, tutta proiettata al futuro. Le radici storiche, le tradizioni mantenute, la lingua arcaica vissuta e rinnovata nei nostri centri molisani, non sono soltanto un richiamo al passato. Sono - evidenzia il presidente Frattura -, gli elementi che ci proiettano verso una sempre più convinta condivisione di intenti e interessi con la Croazia. Guardiamo tutti insieme, in particolare con le nostre tre comunità di origine croata, i Sindaci e i cittadini, alla costruzione di un nuovo rapporto fortificato oggi dall´importantissima partecipazione europea che adesso ci avvicina ancora di più". "Con la Repubblica di Croazia rafforzeremo i rapporti di una antichissima storia comune, rinnovandoli e potenziandoli nel solco della grande opportunità che si presenta a noi con la nuova programmazione comunitaria". Acquaviva Collecroce, San Felice del Molise e Montemitro, nell´ordine, le tre tappe della visita ufficiale del Presidente Ivo Josipović e dell´alta delegazione che lo accompagnerà. Il Presidente della Repubblica saluterà cittadini, sindaci e amministratori e le associazioni che coltivano la cultura croata con incontri distinti nei rispettivi Caffè Linguistici Letterari dei tre Comuni molisani di origine croata.  
   
   
FONDI UE, OBIETTIVI E RISORSE: IL 60% DEL FESR DESTINATO ALLA CRESCITA DELLE IMPRESE  
 
Firenze, 4 dicembre 2013 - "Sarà destinato alla crescita del sistema regionale di imprese il 60 per cento delle risorse che il Fondo europeo di sviluppo regionale destinerà alla Toscana negli anni 2014-2020. Circa il 40 per cento sarà concentrato sugli obiettivi di ricerca, sviluppo e innovazione. E ancora, il 28 per cento andrà a interventi per l´ambiente e il territorio e l´8 per cento ad interventi per le città. Grazie a queste risorse, che insieme a quelle del Fondo sociale europeo dovrebbero ammontare a poco meno di 2 miliardi di euro in sette anni, la Toscana potrà far ripartire l´economia puntando tutto su innovazione del sistema produttivo e riqualificazione del capitale umano". L´ha detto l´assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini nel presentare, insieme ai dirigenti regionali, gli obiettivi principali dei Programmi operativi toscani dei fondi europei Fesr e Fse e Granzia giovani, nell´incontro convocato in Palazzo Strozzi Sacrati con parti sociali e istituzioni. "Un incontro – ha affermato Simoncini – che ha avviato il percorso di concertazione su quelli che saranno, per il periodo 2014-2020, gli strumenti principali per le politiche della Regione in tema di economia, lavoro, istruzione, formazione e inclusione sociale". Por Fesr e Fse Rafforzare ricerca, sviluppo tecnologico, innovazione anche sostenendo la nascita di imprese innovative, migliorare le infrastrutture Ict diffondendo, fra l´altro, la banda larga e ultralarga, promuovere la competitività delle piccole e medie imprese anche sollecitandone la capacità di internazionalizzazione. E ancora, frazie al Fse, investire sulle competenze delle persone potenziando istruzione e formazione professionale, promuovere l´occupazione. Il Por Fse approvato dalla giunta prevede che il 41 per cento delle risorse che spetteranno alla nostra regione saranno destinate all´istruzione e alla formazione professionale, il 34% all´occupabilità dei lavoratori, il 20% all´inclusione sociale e l´1% agli interventi per raffozare la capacità istituzionale e a promuovere un´amministrazione pubblica effciente. Por Giovani Per quanto riguarda i giovani, in particolare, la programmazione regionale si incrocia con quella nazionale che prevede l´attuazione della Garanzia giovani. Per questo la giunta ha approvato anche uno specifico "Programma operativo Giovanisì", che potrà contare su circa 100 milioni di euro in due anni (cofinanziato da Ue, Regione e Stato) a sostegno delle politiche regionali per l´occupazione giovanile. Il nodo nazionale I programmi, approvati dalla giunta in una delle ultime sedute, tracciano uno schema che, soprattutto per il Fesr, risulta ormai abbastanza definito, mentre per il Fondo sociale europeo si attende ancora che si sciolgano i nodi nazionali della trattativa Regioni-governo per quanto riguarda, soprattutto, l´attribuzione delle risorse. "Auspicando che già nelle prossime ore si possa chiudere positivamente il confronto con il governo - ha detto l´assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini – sappiamo che difficilmente queste risorse arriveranno già da gennaio. Per questo come giunta regionale abbiamo deciso di anticipare con il bilancio regionale i fondi che consentiranno di avviare la programmazione dai primi mesi del 2014". La trattativa con il Governo ha subito una fase di stallo. "Uno dei problemi aperti riguarda i Pon – spiega Simoncini – i programmi operativi nazionali previsti nella nuova stagione 2014-20. Su questi è stato trovato un primo accordo finanziario, con 2 miliardi assegnati a livello nazionale, ma non sono stati ancora definiti conclusivamente il numero e le allocazioni per i singoli Pon, con un´incertezza che pesa su più tavoli, a cominciare da quello sulla ´Garanzia giovani´. Incertezza che rallenta anche il lavoro di predisposizione dei Programmi regionali e in particolare di quello per il Fondo sociale europeo ". Il patto di stabilità Un altro problema che l´assessore si è detto intenzionato a porre nuovamente con forza al governo è quello del Patto di stabilità. "Il cofinanziamento nazionale e regionale dei Por – ha detto – deve essere posto al di fuori dai vincoli del Patto di stabilità perchè altrimenti si rischia di frenare l´efficacia dei fondi come leva di sviluppo".  
   
   
NAPOLITANO SCRIVE A ROSSI: "INSOSTENIBILI ILLEGALITÀ E SFRUTTAMENTO A PRATO"  
 
Firenze, 4 dicembre 2013 - Servono "interventi concertati a livello nazionale, regionale e locale per far emergere da una condizione di insostenibile illegalità e sfruttamento realtà produttive e occupazioni che possono contribuire allo sviluppo economico toscano ed italiano´´. Così il presidente della Repubblica Giorgo Napolitano interviene sulla tragedia di Prato e, con una lettera indirizzata al presidente della Toscana Enrico Rossi, esprime sia la propria "dolorosa partecipazione per le vittime del rogo", che la sintonia con la posizione espressa da Rossi in una lettera aperta al premier Letta. Ecco il testo integrale della lettera: "Indirizzo, suo tramite, ai rappresentanti della comunità cinese e alla città di Prato l´espressione dei miei sentimenti di umana dolorosa partecipazione per le vittime della tragedia del rogo che ha distrutto un opificio cinese, suscitando orrore e compassione in tutti gli italiani. Condivido la necessità da lei posta con forza di un esame sollecito e complessivo della situazione che ha visto via via crescere a Prato un vero e proprio distretto produttivo nel settore delle confezioni, in misura pero´ non trascurabile caratterizzato da violazione delle leggi italiane e dei diritti fondamentali dei lavoratori ivi occupati. Al di là di ogni polemica o di una pur obbiettiva ricognizione delle cause che hanno reso possibile il determinarsi e il permanere di fenomeni abnormi, sollecito a mia volta - conclude Napolitano nella lettera il cui testo è stato diffuso dal Quirinale - un insieme di interventi concertati al livello nazionale, regionale e locale per far emergere da una condizione di insostenibile illegalità e sfruttamento - senza porle irrimediabilmente in crisi - realtà produttive e occupazioni che possono contribuire allo sviluppo economico toscano e italiano".  
   
   
ROLLANDIN E I PARLAMENTARI ALL’INCONTRO CON IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO LETTA  
 
Aosta, 4 dicembre 2013 - Il Presidente della Regione Valle d’Osta Augusto Rollandin, in apertura di seduta pomeridiana del Consiglio regionale, ha comunicato gli esiti dell’incontro avuto nella mattina di martedì 3 dicembre, con il Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta, alla presenza dei Parlamentari valdostani, Rudy Marguerettaz e Albert Lanièce. Incontro nel quale la delegazione valdostana ha sottoposto al rappresentante del Governo nazionale le questioni ‘’ancora aperte’’ sul tavolo Stato-regione. In particolare per quanto riguarda la Finanza pubblica. «Abbiamo sottoposto al Presidente Letta – ha spiegato il Presidente Rollandin – le criticità con cui dobbiamo confrontarci e sulle quali dibattiamo e ci confrontiamo da tempo in Consiglio. All’ordine del giorno vi sono state quindi le problematiche legate alla finanziaria e agli emendamenti presentati alla Legge di stabilità, emendamenti che in particolare hanno attinenza al riparto fiscale. Da parte del Presidente del Consiglio – aggiunge Rollandin – è stata annunciata la disponibilità ad un incontro dedicato, con la Ragioneria dello Stato, con l’apertura di un tavolo sul quale portare le questioni più urgenti, legate soprattutto al fatto che la Valle d’Aosta è stata la più penalizzata dai tagli posti a carico delle Speciali e dai trasferimenti allo Stato. Ma abbiamo anche affrontato il discorso sulla paritetica, che non può lavorare perché mancano le nomine da parte statale, così come sulle norme di attuazione il cui iter deve essere sbloccato». «Tra i temi affrontati – aggiunge il Senatore Albert Lanièce - , vi è stata anche la questione trasporti e, in particolare l’emendamento sui 23 milioni di euro che la Regione dovrebbe pagare a Trenitalia per la gestione della ferrovia. Credo però sia importante evidenziare che nel dibattito politico legato alle Autonomie speciali non è sempre chiaro che le competenze, ma soprattutto gli ambiti di competenza e gli stessi Statuti di autonomia, hanno fondamenti diversi, che non permettono norme univoche in fase di contrattazioni e di intese con il Governo. E’ questo un argomento che bisogna tenere in considerazione, specialmente per quanto riguarda il Patto di stabilità, i cui limiti penalizzano in modo particolare la Valle d’Aosta, dato il suo ordinamento». Il deputato Rudy Marguerettaz, riprendendo le tematiche affrontate nell’incontro con Letta, interviene sulla questione trasporti: «L’interesse nel confronto con il Governo ruota anche attorno ai 521 milioni di euro che erano all’approvazione del Senato per l’ammodernamento della linea ferroviaria valdostana e che sono stati invece destinati più genericamente a Rfi, in fase di approvazione al Senato. Una questione questa che seguirò con attenzione nel passaggio della Legge di Stabilità alla Camera, ma prima ancora in Commissione Trasporti, per verificare se la Valle d’Aosta può contare su questi finanziamenti per intervenire sulla rete ferroviaria o se hanno già altra destinazione».  
   
   
FINANZIARIA, MARONI: GLI IMPEGNI SONO STATI MANTENUTI  
 
Milano, 4 dicembre 2014 -) "Questa manovra finanziaria conferma che stiamo mantenendo gli impegni che ci siamo assunti davanti ai nostri cittadini". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, commentando l´approvazione della manovra finanziaria regionale per il 2014, avvenuta in Commissione Bilancio. "Nonostante i pesanti tagli inflitti dal Governo - ha detto Maroni - in questa manovra non c´è nessun aumento della pressione fiscale e anzi c´è una prima diminuzione delle tasse, con la riduzione dell´Irap per le nuove imprese innovative, l´abolizione del bollo auto per chi rottama i vecchi veicoli diesel inquinanti e la riduzione dei ticket sanitari". "Queste sono novità importanti - ha concluso il presidente - che testimoniano lo sforzo compiuto dalla Regione Lombardia per dare risposte concrete ai bisogno dei nostri cittadini: questa è la rivoluzione della concretezza".  
   
   
SEMPLIFICAZIONE, VIA 67 LEGGI REGIONALI DELL’EMILIA ROMAGNA  
 
Bologna, 4 dicembre 2013 – Basta doppioni e abolizione dei provvedimenti di legge superati da interventi successivi e degli orpelli inutili. La Giunta regionale dell’Emilia-romagna, come annunciato nei giorni scorsi, ha cancellato 67 leggi e 2 regolamenti e previsto 13 interventi mirati in altrettante leggi regionali. “E’ un primo risultato del lavoro avviato, un anno fa, dopo l’approvazione della legge sulla semplificazione – spiega la vicepresidente della Regione Simonetta Saliera – che ha posto le basi per una verifica attenta di tutte le norme che hanno ricadute dirette sulla vita dei cittadini e delle imprese e sul funzionamento della pubblica amministrazione regionale e locale. Le leggi abolite oggi sono state individuate dal gruppo di lavoro che si è costituito tra i tecnici della Regione e i rappresentanti delle parti sociali e delle categorie di volta in volta interessati. E’ un importante passo avanti per mettere a disposizione di cittadini e imprese leggi più chiare e semplici”. Il lavoro ora sta proseguendo per completare anche il processo di dematerializzazione dei documenti cartacei e di creazione di banche dati uniche e certificate tra tutti gli enti della regione. Ciò con l’obiettivo di liberare i cittadini dall’onere di dover presentare copie di documenti o di spostarsi tra diversi uffici per presentare domande o recuperare certificati e autorizzazioni.  
   
   
MARONI: ANTIPOLITICA SI BATTE RISOLVENDO I PROBLEMI  
 
Milano, 4 dicembre 2014 - "L´antipolitica? Per sconfiggerla dobbiamo tornare a una politica alta, una politica con la P maiuscola, ovvero una politica che risolve i problemi concreti dei cittadini, i problemi che oggi sono quelli del lavoro, della occupazione, della crisi ed è su questo che la politica sta mancando, non riuscendo a dare le risposte necessarie. Ed è quello che invece qui in Regione Lombardia stiamo facendo, investendo sulla concretezza delle risposte, perché rispondere in maniera concreta e risolvere i problemi della gente è il solo modo per fare ritrovare alla gente quella politica con la P maiuscola". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo a Palazzo delle Stelline, a Milano, alla presentazione del libro ´Giorni bugiardi´, scritto dai giornalisti Stefano Di Traglia e Chiara Geloni. "Per sconfiggere l´antipolitica - ha rimarcato il presidente - occorre affrontare con concretezza i problemi, dicendo le cose come stanno. E il mondo delle autonomie, in particolare i Comuni e, quindi, i sindaci, in questa strategia hanno un ruolo centrale, più che il Governo di Roma. Ed è un peccato che il Governo stia penalizzando gli Enti locali, con il Patto di stabilità per esempio, perché la riscossa della politica passa dai territori e non dai palazzi romani". "Finora il Governo non ha fatto bene in questa manovra per gli Enti locali - ha concluso Maroni -, ma ritengo debba intervenire, perché il messaggio che viene dai territori è quello giusto, ovvero ristabilire il valore alto della politica come soluzione dei problemi".  
   
   
MOLISE: COSTI DELLA POLITICA, FRATTURA: PRESENTERÒ PROPOSTA DI LEGGE DI REVISIONE GENERALE  
 
 Campobasso, 4 dicembre 2013 - Articolo 7, vitalizi maturati prima dell´abrogazione degli stessi, gruppo misto e indennità dei consiglieri regionali in carica: pronta, a firma del governatore, Paolo di Laura Frattuea, una proposta di legge di revisione generale dei costi della politica. Il presidente della Regione lo ha annunciato questa mattina in aula durante i lavori del Consiglio. "In settimana - ha dichiarato il governatore -, presenterò in commissione una proposta di legge che, nello specifico, affronta in maniera più organica i costi della politica, entrando nel merito non solo dell´azzeramento dell´articolo 7 della legge finanziaria 2002, così come riorganizzato nella legge regionale della scorsa seduta, ma anche di un contributo una tantum per il 2014 a valere sui vitalizi che hanno una differenziazione in considerazione dell´importo dei vitalizi stessi". "Vogliamo regolamentare - ha aggiunto Frattura -, il gruppo misto, che si crea dopo le elezioni, così da non equipararlo ai gruppi ordinari, valutando, nel contempo, anche una riparametrazione delle stesse indennità per recepire in maniera ancora più puntuale il decreto 174", ha concluso il presidente, superando di fatto così il disegno di legge già presentato concernente la mera abrogazione dell´articolo 7.  
   
   
LA DIRETTA STREAMING DELLA SEDUTA DI GIUNTA TOSCANA DEL 2 DICEMBRE 2013  
 
Firenze, 4 dicembre 2013 - Tre accordi di programma per la realizzazione della bretella Lastra a Signa-prato, delocalizzazione delle abitazioni di Borgo Cariola comprese all´interno della zona aeroportuale di Pisa, aumento del fondo regionale per la non autosufficienza, acquisto di materassi e kit di igiene personale per detenuti ed internati, ripartizione del fondo regionale per la montagna ed estensione delle agevolazioni creditizie anche alle imprese alluvionate a settembre ed ottobre scorsi. Questi i provvedimenti più rilevanti approvati dalla giunta regionale nella seduta odierna e trasmessa in diretta streaming. Tre accordi di programma con i Comuni di Campi Bisenzio, Lastra a Signa e Signa per la realizzazione della bretella di collegamento con Prato, con stanziamento complessivo di 14 milioni e 800 mila euro (da 10´45" a 12´00) Accordo di programma per la delocalizzazione di 44 abitazioni private che si trovano all´interno della zona dell´aeroporto di Pisa, lungo via Cariola, per evitare rischi ambientali (da 13´17" a 14´47") Ripartizione del fondo regionale per la non autosufficienza alle Zone Distretto, 18 milioni e 513 mila euro in totale, 5 milioni dei quali aggiuntivi e provenienti dalle casse regionali (da 21´30" a 22´38") Fornitura di materassi e kit per l´igiene personale in favore degli internati e detenuti nelle strutture penitenziarie toscane, attraverso lo stanziamento di 200 mila euro l´anno per il 2014 e 2015 (da 22´39 a 23´58) Ripartizione del fondo regionale per la montagna, pari a 4 milioni di euro per il 2013 (da 31´36" a 32´16") Estensione delle agevolazioni creditizie (garanzie, accesso al credito bancario e alleggerimento interessi), inizialmente previste per le imprese colpite dalle alluvioni del novembre 2012, anche a quelle che hanno subito danni dalle alluvioni di settembre e ottobre scorsi (da 34´10" a 35´05") Si ricorda che gli atti approvati saranno disponibili all´indirizzo http://www.Regione.toscana.it/regione/leggi-atti-e-normative/atti-regionali  dopo la loro verbalizzazione da parte degli uffici regionali.  
   
   
FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE: BILANCIO E LEGGE FINANZIARIA, SPESA REGIONALE E SALDI DI FINE STAGIONE SONO I PRINCIPALI ARGOMENTI ESAMINATI QUESTA MATTINA DALLA GIUNTA REGIONALE.  
 
Torino, 2 dicembre 2013 La riunione è stata coordinata dal presidente Roberto Cota. Documenti contabili . Su proposta del vicepresidente Gilberto Pichetto, sono stati approvati la legge finanziaria, il bilancio di previsione 2014 e quello pluriennale 2014-2016, che vengono ora trasmessi all’esame del Consiglio regionale. In particolare, il bilancio 2014 mantiene l’impostazione già avviata di risanamento dei conti della Regione e, nonostante non si possa ancora tenere conto della nuova programmazione dei fondi europei, prevede la copertura di tutti i servizi essenziali per i cittadini e le imprese. La cifra complessiva stimata è di 12 miliardi e 778 milioni (di cui 11 miliardi e 100 milioni di fondi regionali). Tra le voci più significative la sanità , i trasporti , le attività produttive , l’istruzione e il lavoro, la cultura . Non vengono creati nuovi debiti, sono rispettati i piani di rientro su sanità e trasporti, sono assorbite le passività pregresse. Tra le misure più importanti della finanziaria figurano la rimodulazione delle aliquote dell’addizionale regionale sull’Irpef e l’introduzione di maggiori detrazioni per le famiglie con figli disabili. Spesa regionale . Il piano triennale 2013-2015 di razionalizzazione e riqualificazione della spesa regionale proposto dall’assessore Gian Luca Vignale si propone di risparmiare quasi 6,5 milioni di euro agendo in diversi ambiti, quali ad esempio la riduzione delle sedi regionali e dei relativi canoni di locazione, l’internalizzazione della riscossione del bollo auto e del call center, il non rinnovo dei contratti con le agenzie di rating, la diminuzione dell’uso della carta. Saldi di fine stagione . Fissate, come proposto dall’assessore Agostino Ghiglia, le date di inizio dei saldi di fine stagione per il 2014: sabato 4 gennaio per quelli invernali, sabato 5 luglio per quelli estivi. Sono stati inoltre approvati: - su proposta degli assessori Alberto Cirio e Gliberto Pichetto, una modifica all’accordo di programma con la Provincia di Cuneo e il Comune di Dronero per la realizzazione della Cittadella delle bocce; - su proposta dell’assessore Riccardo Molinari, la nomina della prof.Ssa Annamaria Torazzo quale rappresentante dell’Università del Piemonte orientale nel consiglio di amministrazione dell’Ente per il diritto allo studio; - su proposta dell’assessore Claudia Porchietto, lo schema di protocollo d’intesa con Unioncamere Piemonte ed Università di Torino per la valorizzazione della responsabilità sociale di impresa e dell’innovazione sociale; - su proposta dell’assessore Roberto Ravello, il giudizio positivo di compatibilità ambientale sul progetto dell’Aipo riguardante il nuovo argine in destra Po a valle dello svincolo autostradale a Moncalieri; - su proposta dell’assessore Giovanna Quaglia, una modifica al regolamento edilizio tipo da sottoporre al Consiglio regionale, in modo da precisare meglio le condizioni di esclusione dei sottotetti dal computo della superficie utile lorda della costruzione.  
   
   
TOSCANA: PARTECIPAZIONE, COME FUNZIONA IL DIBATTITO PUBBLICO. SE NE PARLA IL 6 DICEMBRE  
 
Firenze, 4 dicembre 2013 - Un pomeriggio per saperne di più sul dibattito pubblico, che la legge toscana sulla partecipazione, rinnovata lo scorso agosto, rende ora obbligatorio per tutte le opere e i progetti di interesse regionale sopra i 50 milioni di euro. L´assessore alla presidenza Vittorio Bugli interverrà all´incontro organizzato dalla giunta e il consiglio regionale venerdì 6 dicembre 2013 dalle 15 alle 18.30, presso l´auditorium del Consiglio regionale in via Cavour 4 a Firenze. Con l´assessore Vittorio Bugli ci sarà anche il presidente della prima commissione del consiglio regionale Marco Manneschi. Si parte dalla Francia, dove il dibattito pubblico è stato introdotto da diversi anni. A raccontare a cosa è servito e come ha funzionato sarà Laurence Monnoyer-smith, professore dell´università di Compiegne e vice presidente della commissione nazionale sul dibattito pubblico in Francia. Luigi Bobbio, professore dell´Università di Torino, avrà invece il compito di calare l´esperienza d´Oltralpe in Italia, cercando di capire le condizioni minime perché quell´esperienza possa funzionare. Massimo Morisi, docente all´Università di Firenze, racconterà infine la partecipazione a tutto tondo in Toscana, che non è solo dibattito pubblico ed è stata la prima a scrivere una legge, nel 2007, per aiutare cittadini e associazioni a partecipare alle scelte delle istituzioni. All´incontro del 6 dicembre parteciperanno anche, tra gli altri, rappresentanti dei Comuni, di Legambiente, del ministero dell´ambiente e di Confindustria.  
   
   
BENI SEQUESTRATI: APPROVATO UN ACCORDO TRA LE NAZIONI UNITE E LA REGIONE CALABRIA  
 
Catanzaro, 4 dicembre 2013 - La Giunta regionale si è riunita presieduta dall’assessore Pino Gentile con l’assistenza del Dirigente generale Francesco Zoccali. L’esecutivo, su proposta del Presidente Scopelliti, ha approvato l’accordo tra le Nazioni Unite e la Regione finalizzato a “rafforzare la cooperazione internazionale nell’area della gestione, uso e destinazione dei beni sequestrati e confiscati”, Regione Calabria ed Unodc (United Nations Office on Drugs and Crime) hanno infatti espresso la volontà di accordarsi per cooperare in questo settore. Su proposta del sottosegretario Giovanni Dima è stata integrata la richiesta di calamità naturale alla luce degli ultimi alluvioni che si sono verificati in Calabria.  
   
   
I COMUNI E IL CONTRASTO ALL’EVASIONE FISCALE UN CONVEGNO A ROMA ORGANIZZATO DA AVVISO PUBBLICO E DAL COMUNE DI CORSICO (MI) IL 5 DICEMBRE  
 
Corsico, 4 dicembre 2013 - Gli italiani e le tasse continuano ad avere un rapporto difficile. Anche per il 2013, infatti, il nostro Paese si conferma la maglia nera d´Europa. Parliamo di quasi 200 miliardi di evasione fiscale, con un´ulteriore crescita rispetto al 2012. A farne maggiormente le spese sono gli Enti locali, già in difficoltà a seguito dei tagli operati dallo Stato centrale e dai vincoli del patto di stabilità. Contrastare l’elusione e l’evasione fiscale per i Comuni significa recuperare risorse per far funzionare i servizi a favore dei cittadini. Non solo. Dal 2014 saranno direttamente i Comuni a doversi organizzare per recuperare i tributi non versati. Per queste ragioni, Avviso Pubblico e il Comune di Corsico (Mi) hanno indetto un convegno nazionale intitolato “Una nuova sfida per gli enti locali: il contrasto diretto all’evasione e all’elusione fiscale”, che si terrà giovedì 5 dicembre, dalle ore 10,30 alle ore 14,00, a Roma, presso la Sala del Carroccio, in Piazza del Campidoglio 1. Il convegno si propone di contribuire a fornire una fotografia aggiornata dell’evasione e dell’elusione fiscale in Italia, sulle dinamiche esistenti con il mondo delle mafie e della corruzione, sulla necessità di creare un legame sistemico tra tutti gli attori della fiscalità, nonché di illustrare una serie di esperienze positive già avviate da alcuni Comuni. Ad aprire l’incontro saranno: Paolo Masini, Assessore del Comune di Roma e Maria Ferrucci, Sindaco di Corsico (Mi). Successivamente interverranno: Daniela Bauduin, avvocato e autrice de “L’economia sommersa e lo scandalo all’evasione fiscale”, Giuseppe Arbore, Colonnello capo dell’Ufficio tutela delle entrate della Guardia di Finanza, Mario Carmelo Piancaldini, Responsabile dell’Ufficio Imprese minori e lavoratori autonomi della Direzione Centrale Accertamento dell’Agenzia delle Entrate, Vittorio Bugli, Assessore alla Presidenza della Regione Toscana, Luciano Silvestri, Responsabile nazionale del settore “Sicurezza e Legalità” della Cgil e Antonio Ragonesi, responsabile Anci area Sicurezza, Infrastrutture e Protezione civile. I lavori saranno chiusi da Andrea Campinoti, Sindaco di Certaldo e Presidente di Avviso Pubblico.  
   
   
OCCUPAZIONE E AUTOIMPRESA NEL MEZZOGIORNO, PROTOCOLLO GOVERNO-REGIONI OBIETTIVO CONVERGENZA.  
 
Napoli, 4 dicembre 2013 - E´ stato firmato ieri a Roma dal ministro del Lavoro Enrico Giovannini e dagli assessori al Lavoro e alla Formazione delle quattro Regioni Obiettivo Convergenza (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia) il protocollo d´intesa per le azioni di rilancio dell´occupazione e dell´autoimpresa nel Mezzogiorno, attraverso l´utilizzo concordato e condiviso delle residue risorse Fse 2007/2013 destinate al lavoro e alla formazione nell´ambito del Piano Azione e Coesione sottoscritto, per la Regione Campania, dal presidente Caldoro nel dicembre 2012. Il protocollo - che nasce dalla proposta avanzata nello scorso mese di luglio al ministro, per conto delle quattro regioni, dall´assessore al lavoro e alla formazione della Regione Campania Severino Nappi - prevede la costituzione di una cabina di regia per la governance e la programmazione strategica delle misure, composta dal ministro e dagli assessori ed assistita dalla rispettive strutture tecniche. Gli interventi verranno attuati - anche attraverso la selezione delle migliori esperienze realizzate nei territori - in materia di apprendistato, tirocinio, autoimpiego, accompagnamento all´inserimento lavorativo, alternanza scuola-lavoro, orientamento e placement. La dotazione finanziaria per la Regione Campania e´ di 100 Meuro. "E´ la prima volta - sottolinea l´assessore Nappi - che le Regioni del Mezzogiorno si muovono in modo coordinato, ed è fondamentale che lo facciano proprio sul tema del lavoro e dell’ occupazione, proponendo interventi ispirati ad una logica comune e che verranno realizzati tenendo conto delle specificità e delle esigenze territoriali. Una politica di programmazione che abbandona la logica degli interventi a pioggia e che si propone anche come uno strumento anticipatorio rispetto alla programmazione 2014/2020. Siamo sulla strada giusta anche rispetto al superamento della tradizionale geografia dei territori: quello di oggi e´ un primo esempio, concreto, della strategia lanciata con il presidente Caldoro di dar vita a macroregioni. Il mio ringraziamento va, oltre che al ministro Giovannini per questo primo segnale di attenzione verso il Sud, al sottosegretario Jole Santelli che, come noi assessori, ha fortemente voluto il protocollo e lo ha reso un vero e proprio modello di progettazione."  
   
   
“PERUGIA 2019”, OPPORTUNITÀ OCCUPAZIONALI DA BANDO “AUR” PER LAUREATI DISOCCUPATI  
 
Perugia, 4 dicembre 2013 - Offre “opportunità occupazionali collegate alla candidatura di Perugia con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria a Capitale europea della Cultura 2019” l’avviso pubblico che viene pubblicato da o martedì 3 dicembre, dall’Agenzia Umbria Ricerche. È rivolto a laureati disoccupati, residenti o domiciliati in Umbria che intendano realizzare work experience all’estero presso enti che promuovono e sostengono azioni in favore delle candidature delle Capitali europee della Cultura. La candidatura di Perugia, sottolineano dall’Aur che da tempo ha aderito alla Fondazione Perugiassisi 2019 per la candidatura a Capitale europea della Cultura 2019, rappresenta per l’Umbria l’occasione di farsi conoscere, intrecciare relazioni internazionali, rivitalizzare la propria immagine e riposizionarsi sul mercato culturale e turistico. In questo contesto si inserisce l’avviso pubblico, a valere sulle risorse del Programma operativo regionale Fondo Sociale Europeo 2007-2013 della Regione Umbria. L’obiettivo è quello di “valorizzare la ricchezza, la diversità delle culture europee ed i loro tratti comuni, migliorare la conoscenza tra cittadini europei, favorire lo sviluppo di un senso di appartenenza ad una medesima comunità ‘europea’, attivare esperienze di mobilità internazionali presso enti che promuovono e sostengono azioni in favore delle candidature delle Capitali europee della Cultura che consentano di osservare e rilevare gli effetti che si producono a livello economico, sociale e culturale sul territorio individuato e, allo stesso tempo, creare una opportunità occupazionale per giovani umbri disoccupati. L’esperienza all’estero sarà finanziata con l’erogazione di borse di mobilità del valore mensile lordo di 1.000 euro per la durata minima di tre mesi e massima di sei mesi. La destinazione e la durata della work experience verranno concordate tra l’Aur, la Fondazione Perugiassisi2019 e l’ente ospitante. L’intervento si articolerà in tre fasi, a cominciare dalla formazione teorico-pratica da svolgersi prima dell’avvio della work experience all’estero legata anche alla tematica del marketing territoriale e culturale. Seguirà il periodo di work experience all’estero, presso enti che promuovono e sostengono azioni in favore delle candidature delle Capitali europee della Cultura e, infine, è prevista la consulenza specialistica e tutoraggio per coloro che vorranno avviare una start-up di impresa o di lavoro autonomo in Umbria. La scadenza per la presentazione delle candidature è fissata per il 28 febbraio 2014. Il testo integrale dell’avviso è disponibile sul sito istituzionale dell’Aur: www.Aur-umbria.it    
   
   
AMMORTIZZATORI IN DEROGA, REGIONE TOSCANA E PARTI SOCIALI CONCORDANO: TROPPE CRITICITÀ NEL NUOVO DECRETO  
 
Firenze, 4 dicembre 2013 - Ammortizzatori sociali in deroga: il punto della situazione è stato fatto questo pomeriggio dall´assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini che ha riunito intorno ad un tavolo le parti sociali e i rappresentanti dell´Inps e della direzione del Lavoro a livello regionale. La riunione – come ha spiegato Simoncini – è servita per un´analisi comune in vista del decreto interministeriale che il Governo sta per emanare in proposito e sul quale la Conferenza delle Regioni e Province autonome dovrà esprimere un parere. Sia da parte dell´assessore, sia da parte delle parti sociali, sono state elencate una serie di criticità e incongruenze che verranno rappresentate in sede di parere. Da una prima lettura della bozza di decreto emergono in primo luogo criteri più restrittivi per la concessione degli ammortizzatori in deroga. Per la cassa integrazione è prevista una riduzione del periodo coperto: un massimo di 8 mesi nell´anno 2014, che si ridurrà a 6 mesi nel biennio 2015/2016). In secondo luogo è stato sottolineato il fatto che il trattamento, secondo la nuova bozza, non potrà essere autorizzato in caso di cessazione dell´attività dell´impresa, è prevista l´esclusione dal beneficio degli apprendisti, mentre l´anzianità aziendale richiesta è di almeno 12 mesi, contro un´anzianità aziendale di 90 giorni della norma previgente. Si prevedono inoltre ulteriori restrizioni anche per la mobilità rispetto ai periodi e ai destinatari: i lavoratori dovranno essere privi di altra prestazione legata alla cessazione del rapporto di lavoro e la durata della prestazione non potrà superare nel 2014 i 5 mesi per chi ha già beneficiato di più di 3 anni di mobilità in deroga, e di 7 mesi per chi ne ha beneficiato per meno di 3 anni. Se questo è il quadro normativo che si prospetta, l´assessore Simoncini e le parti sociali hanno ribadito che gli stanziamenti fino ad oggi messi a disposizione dal Governo per il finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per l´anno 2013 non sono sufficienti alla copertura di tutte le richieste pervenute. La richiesta unanime al Governo è dunque quella di un intervento che serva a garantire la copertura integrale del fabbisogno per l´anno in corso. Di fronte alle nuove regole, che saranno uniformi su tutto il territorio nazionale – è stato inoltre sottolineato - è scontato che il Governo dovrà garantire il finanziamento di tutti i trattamenti in deroga ai lavoratori che abbiano maturato i requisiti indicati nel decreto interministeriale oggi in itinere. Si è inoltre sottolineata la necessità di passare ad un regime universalistico, che non faccia differenza tra lavoratori nelle aziende con meno di 15 dipendenti e le altre. Infine i partecipanti al tavolo hanno concordato sulla regolarità dell´uso degli ammortizzatori in deroga nel territorio della Toscana. Ciò anche grazie alle regole, particolarmente stringenti previste dalle linee guida che la Regione ha concertato con le parti sociali. E´ stato comunque unanime l´impegno di tutti a tenere alta l´attenzione, anche sul versante dei controlli, che saranno sempre più mirati.  
   
   
LIGURIA, BURLANDO E VESCO SCRIVONO A LETTA SULLA FRANCHIGIA FISCALE PER I LAVORATORI TRANSFRONTALIERI  
 
Genova, 4 dicembre 2013 - Un appello affinché nel passaggio della Legge di stabilità alla Camera si trovino le coperture finanziarie per stabilizzare definitivamente la franchigia fiscale a favore dei seimila lavoratori transfrontalieri del ponente ligure. Lo hanno indirizzato martedì 3 dicembre il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e l´assessore al Lavoro Enrico Vesco con una lettera al presidente del Consiglio Enrico Letta e ai responsabili del ministero dell´Economia e delle Finanze: il ministro Fabrizio Saccomanni, il viceministro Stefano Fassina e il sottosegretario Pier Paolo Baretta. Il 26 novembre scorso il Senato aveva approvato la legge di stabilità stralciando l´emendamento, firmato da 35 senatori della maggioranza, che prevedeva di ripristinare la franchigia fiscale per i lavoratori transfrontalieri, non più in vigore dal 1°gennaio 2014. "Lo stralcio dell´emendamento rappresenta un fatto molto grave che richiede attenzione e che produce enormi disagi alla nostra regione che ha circa 6.000 lavoratori che quotidianamente si recano a lavorare nel Principato di Monaco e in Francia" scrivono Burlando e Vesco. Dopo aver ricordato l´iter delle norme relative alla franchigia per i lavoratori frontalieri presidente e assessore proseguono: "A seguito della difficile situazione che si sta generando, chiediamo una vostra particolare attenzione affinché nel passaggio della Legge di stabilità alla Camera venga sanata questa grave ingiustizia, che sta penalizzando lavoratori e famiglie già prostrate dalla crisi economica. Occorre dare una risposta con la stabilizzazione della franchigia che consenta ai lavoratori frontalieri di uscire definitivamente dall´incertezza e da un azzeramento di questo beneficio che avrebbe conseguenze per loro molto pesanti". Burlando e Vesco concludono la lettera al presidente del Consiglio appellandosi "affinché nel provvedimento si trovino le adeguate coperture finanziarie e si sancisca definitivamente la stabilizzazione della franchigia, sulla base, tra l´altro, delle mozioni in materia approvate dal parlamento."  
   
   
BURLANDO E DORIA SCRIVONO A LETTA SUI LAVORATORI ESPOSTI AD AMIANTO ED ESCLUSI DALLE PENSIONI  
 
 Genova, 4 dicembre 2013 - Il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e il sindaco di Genova Marco Doria hanno scritto al presidente del Consiglio Enrico Letta e ai ministri del Lavoro e delle Politiche sociali Enrico Giovannini e della Sanità Beatrice Lorenzin per sollecitare il riconoscimento dei diritti previdenziali ai lavoratori dell’area genovese già esposti all’amianto che non hanno potuto usufruire del pensionamento a causa della revoca delle certificazioni Inail che ha fatto seguito a un’indagine tuttora in corso su presunte irregolarità nel rilascio. Il presidente e il sindaco scrivono: “Continuano a versare in una condizione di pesante incertezza oltre settecento lavoratori già esposti all’amianto che non hanno potuto usufruire del pensionamento. La situazione è aggravata dal fatto che molti di loro sono dipendenti di aziende in stato di crisi e sono quindi sottoposti a regime di ammortizzatori sociali. Il protrarsi nel tempo dell’accertamento in sede penale di circoscritte ipotesi di reato, oltre a pregiudicare la condizione individuale dei lavoratori coinvolti, rischia di mettere in ombra la gravità sociale delle numerose morti per amianto che tuttora si verificano nella nostra realtà, come conseguenza dei cicli produttivi di un passato neanche tanto lontano. Il riconoscimento dei danni provocati dall’amianto rappresenta in tutta Italia un elemento di civiltà che non deve essere contraddetto né sminuito da situazioni contingenti”. Nella lettera Burlando e Doria sottolineano l’incidenza delle patologie correlate all’amianto in Liguria e in particolare a Genova, specificando il numero di casi e citando studi sul mesotelioma maligno, il tumore collegato all’esposizione ad amianto. “È dunque nostro dovere di amministratori pubblici renderci interpreti di un’esigenza di equità tra i lavoratori e dell’urgenza di dare soluzione ad un acuto problema sociale che si inserisce in un contesto già carico di preoccupazioni per l’occupazione e per i redditi da lavoro” sottolineano. Burlando e Doria concludono la lettera al presidente del consiglio e ai ministri rimarcando come “la soluzione non possa che derivare dall’adozione di un ulteriore provvedimento legislativo che riconosca i diritti già acquisiti dai lavoratori rimasti esclusi dalle precedenti disposizioni, senza intaccare i criteri e i requisiti a suo tempo richiesti per accedere ai benefici pensionistici”  
   
   
LAVORO, LOMBARDIA: PIANO NAZIONALE VALORIZZI DOTE UNICA  
 
 Milano, 4 dicembre 2014 - Addetti al Commercio e operai specializzati sono le figure più ricercate nel terzo trimestre del 2013. E´ quanto emerso dal convegno ´Il mercato del lavoro milanese: nuove analisi per nuove proposte?´ che si è svolto ad Assolombarda alla presenza, tra gli altri, dell´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia Valentina Aprea. Dati Domanda E Offerte - "Questi dati - ha spiegato l´assessore Aprea - e cioè la domanda di tecnici specializzati da una parte e l´aumento delle richieste di personale non qualificato dall´altra, nonostante Regione Lombardia ne sia consapevole, colpiscono fortemente perché il primo segnale ci offre una prospettiva di intervento chiaro, legato ad azioni orientative per i giovani, ad un´innovazione ad un potenziamento di un´offerta formativa legata ai fabbisogni del tessuto produttivo e ad un forte avvicinamento suola-impresa, il secondo segnale è preoccupante perché in Italia decresce il terziario avanzato, quello cioè dell´istruzione e dei servizi dell´impresa e cresce il terziario dei servizi per le famiglie e l´occupazione non qualificata. Occupiamo quindi - ha sottolineato l´assessore Aprea dove non si crea innovazione e sviluppo". Osservatorio Mercato Del Lavoro - L´ammodernamento delle piccole e medie imprese richiede che le aziende crescano in termini di dimensione, complessità ed articolazione e soprattutto conoscano processi di arricchimento delle competenze diffuse in tutte le funzioni organizzative. "una maggiore informazione e trasparenza del mercato del lavoro - ha ribadito l´assessore Aprea - è necessaria per migliorare l´incontro tra domanda e offerta e ridurre i costi di ricerca del lavoro. Regione Lombardia, per questo, ha voluto la nascita dell´Osservatorio del mercato del lavoro con l´avvio della Dote unica lavoro abbiamo attivato una rilevazione settimanale analitica dell´andamento di tale politica che mettiamo a disposizione del sistema per la massima trasparenza e l´aumento generalizzato di conoscenza". Politiche Attive Per I Giovani - "Le politiche attive per i giovani - ha precisato l´assessore Aprea - sono uno degli obiettivi centrali di Regione Lombardia e richiedono di agire su diversi fronti; il primo riguarda l´avvicinamento tra sistema educativo e mondo delle imprese, con lo sviluppo dell´alternanza scuola lavoro e apprendistato, ma anche lo sviluppo di un sistema di istruzione e formazione professionale stabile e forte, sia di livello secondario che terziario". L´apprendistato è un contratto di qualità che può diventare il principale strumento di inserimento lavorativo dei giovani solo a condizione che diminuisca il suo costo. In Germania ed in Francia l´apprendista inizia con u salario pari a circa il 30 per cento di un lavoratore qualificato mentre in Italia , con due livelli di sotto inquadramento, possiamo stimarlo a circa l´80 per cento. "Contestualmente - ha detto ancora l´assessore Aprea - devono essere potenziati i servizi per il lavoro, considerando i servizi di informazione e orientamento, supporto alla ricerca del lavoro e informazione sulle opportunità di qualificazione. In Lombardia abbiamo attivato la Dote unica lavoro che ha rappresentato un punto di svolta rispetto al passato, con un servizio rivolto a tutti, sempre aperto, fortemente orientato al risultato e con una virtuosa concorrenza tra operatori pubblici e privati. Tra le oltre 5.000 persone che Dote unica lavoro ha preso in carico - ha aggiunto l´assessore Aprea - ci sono oltre il 20 per cento di giovani che fruiscono di servizi per l´inserimento lavorativo". Piano Nazionale Garanzia Giovani - "Si sta configurando, in stretto raccordo con il Ministero un Piano nazionale per la garanzia giovani - ha concluso l´assessore Valentina Aprea - che ci permetterà di valorizzare Dote unica lavoro perché ci stanno recuperando nello stesso Piano nazionale alcuni di quei criteri generali alla base della Dote unica lavoro, a partire da costi standard, alla premialità legata ai risultati ed alla concorrenza pubblico privato".  
   
   
PIEMONTE, FINANZIARIA 2014: DETRAZIONE AGGIUNTIVA PER I FIGLI PORTATORI DI HANDICAP OGNI FAMIGLIA SOTTO I 95 MILA EURO DI REDDITO POTRÀ DETRARRE 200 EURO IN PIÙ. IL DISEGNO DI LEGGE RIMODULA INOLTRE LE ADDIZIONALI REGIONALI IRPEF  
 
Torino, 4 dicembre 2013 - Nuove aliquote Irpef e un miglioramento delle detrazioni per i carichi di famiglia. Sono queste le due novità principali contenute nella finanziaria 2014 della Regione Piemonte, di cui stamani è stato approvato in Giunta il testo del disegno di legge, unitamente al bilancio di previsione 2014. A decorrere dal prossimo anno le maggiorazioni sull’addizionale regionale, secondo la proposta dell’esecutivo, subiranno alcune modifiche rispetto agli scaglioni che erano stati decisi nel maggio scorso. Le nuove addizionali Irpef passano infatti dall’1,62% della prima fascia al 2,33% dell’ultima, con incrementi rispettivamente dello 0.39, 0.90, 1.08, 1.09 e 1.10 rispetto all’aliquota base dell’1.23 per cento. Il meccanismo individuato ha l’obiettivo di alleviare il disagio dell’addizionale per le classi deboli, spostandolo sui redditi più elevati. «La rimodulazione delle aliquote ci permette di raggiungere due obiettivi – spiega il Vice Presidente e assessore regionale al Bilancio, Gilberto Pichetto Fratin – Da un lato manteniamo costante il gettito richiesto dal ministero per il rispetto dei vari piano di rientro. Dall’altra riusciamo ad investire questi fondi nel miglioramento delle detrazioni per i carichi di famiglia, in particolare per quei nuclei con figli portatori di handicap. Non si tratta di un quoziente familiare vero e proprio, ma di una misura che utilizza un criterio oggettivo per aiutare concretamente chi vive una condizione di disagio». Saranno circa 9000 le famiglie piemontesi interessate al provvedimento, trattandosi di quei soggetti che dichiarano redditi inferiori a 95 mila. La detrazione aggiuntiva stabilita dal disegno di legge finanziaria regionale sarà di 200 euro per ogni figlio portatore di handicap. La Giunta regionale ha inoltre licenziato il testo del bilancio di previsione 2014, oggetto di analisi già nelle scorse settimane. La cifra complessiva di cui disporre è di 12 miliardi e 778 milioni.  
   
   
INFANZIA: COMUNE DI MILANO, NELLE SCUOLE “ARRIVANO I NONNI” VOLONTARI PREMIATO A SODALITAS SOCIAL INNOVATION IL PROGETTO NATO DALLA COLLABORAZIONE TRA COMUNE, ARCI E TERNA  
 
Milano, 4 dicembre 2013 - Favorire il dialogo intergenerazionale nelle scuole milanesi valorizzando l’esperienza dei nonni volontari della nostra città. Questo l’obiettivo di “Arrivano i nonni”, nato da una collaborazione tra il Comune di Milano, Arci e Terna e presentato questa mattina a Sodalitas Social Innovation. "I nonni possono svolgere un ruolo fondamentale nel percorso formativo dei bambini e dei ragazzi. Alla scuola spetta certamente il compito fondamentale di educare ma anche iniziative come queste sono un’occasione per imparare, sperimentare la socialità e crescere grazie a percorsi di ´apprendimento´ importanti, per lo sviluppo del bambino, come le altre materie scolastiche” ha detto Francesco Cappelli, assessore all’Educazione e Istruzione. L’iniziativa, pensata per valorizzare il volontariato degli over 54 che operano a Milano e provincia a favore dei più piccoli, verrà sviluppata nel 2014 con il supporto di Fondazione Sodalitas e la supervisione scientifica di Sda Bocconi School of Management come esperienza pilota per misurare e valutare i benefici sociali generati dal progetto. Nel solo 2013 il progetto ha visto coinvolti oltre 40 scuole d´infanzia della città di Milano , oltre 2000 bambini e le loro famiglie, 40 laboratori di Talenti con il coinvolgimento diretto di nonni volontari. Si tratta di un patrimonio che verrà arricchito nel corso del 2014, che si basa sullo scambio e la contaminazione, favorendo il dialogo intergenerazionale e la coesione sociale. Ogni mese a Milano 94.722 over 54 - circa il 25% del totale di questa fascia di popolazione - svolgono una media di 32 ore di attività di volontariato e aiuto informale sul territorio, mettendo a disposizione della collettività le proprie esperienze e competenze. Il progetto “Arrivano i nonni”, si configura come un sistema relazionale tra i talenti del passato (i nonni) e i talenti del futuro (i bambini delle scuole d´infanzia). “La nostra Associazione promuove da anni la partecipazione e la cittadinanza attiva come strumenti di sviluppo di iniziative sociali orientate alla coesione e al benessere delle comunità locali” ha dichiarato Emanuele Patti, Presidente di Arci Milano. “Il progetto ‘Arrivano i nonni’ si è sempre incardinato nei principi statutari che presiedono alla nostra progettualità: ovvero partecipazione, mutualità e coesione sociale. Da oggi la partnership con Terna, grazie al supporto di Fondazione Sodalitas e alla supervisione di Sda Bocconi, rappresenterà il vero valore aggiunto, un´occasione importante per valutarne in modo scientifico l´impatto sociale e misurarne qualità ed eventuale replicabilità”. “Sapere di aver reso possibile e la nascita di questa importante esperienza ci rende molto orgogliosi” ha dichiarato Ugo Castellano di Fondazione Sodalitas. “Con oggi Sodalitas Social Innovation, il programma che ha permesso a Terna e Arci Milano di incontrarsi, ha raggiunto il suo obiettivo più ambizioso: favorire la realizzazione di partnership in cui azienda e organizzazione lavorino alla pari in un´ottica di coprogettazione, coinvolgendo da subito tutti i beneficiari del progetto – dalle proprie persone alle istituzioni del territorio - e dotandosi di tutti gli strumenti per misurare al meglio le proprie performance”. "Il nostro punto di partenza è che se un´impresa sostiene una causa sociale deve farlo applicando le migliori logiche gestionali: il progetto deve essere solido, il partner non profit affidabile, i risultati attesi ben individuati, positivi, misurabili e costantemente monitorati. Il progetto che stiamo sviluppando con Arci risponde a tutti questi requisiti” ha dichiarato Fulvio Rossi, Csr Manager di Terna. “Il monitoraggio congiunto e con il supporto accademico è un elemento di particolare pregio". La partnership sviluppata in “Arrivano i nonni” si basa su una metodologia - originale ma replicabile - di approccio e misurazione dei benefici elaborata con la supervisione scientifica di Sda Bocconi School of Management. Partnership profit-nonprofit significa coprogettazione tra ente, azienda e organizzazione coinvolte: costruiscono insieme tutte le fasi di sviluppo e realizzazione del progetto, lavorano in un’ottica di condivisione di conoscenze e competenze, suddividono il progetto in fasi per poterne misurare più facilmente le performance e i suoi impatti sulla comunità di riferimento.  
   
   
COMO - BANDO PER LE MIGLIORI IDEE IMPRENDITORIALI CREATIVE FEMMINILI  
 
Como, 4 dicembre 2013 - La Camera di Commercio di in collaborazione con il Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile di Como, l’Azienda speciale Sviluppo Impresa, Comonext - Parco Scientifico Tecnologico di Lomazzo e l’Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como, nell’intento di agevolare la nascita di nuove imprese femminili ed incentivare lo sviluppo delle imprese già operanti nella Provincia di Como, indice un bando per la concessione di premi finanziari per un ammontare complessivo di 12mila euro. In considerazione dell’importanza dell’Expo 2015 – il cui tema centrale è Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita – questa edizione del bando avrà un’attenzione specifica per i progetti imprenditoriali coerenti con le tematiche specifiche dell’Esposizione Universale. Destinatarie del Bando sono le micro e piccole imprese femminili operanti in provincia di Como, regolarmente iscritte in posizione attiva in Camera di Commercio ed in regola con il pagamento del diritto annuale, che abbiano avviato un’attività a carattere innovativo successivamente al 31 agosto 2012 o che intendono avviarla entro il 23 gennaio 2014. Saranno assegnati tre premi (al lordo d’imposta): 5mila, 3mila e 2mila euro. Verrà inoltre assegnato un premio speciale per il deposito di marchio di impresa che prevede l’erogazione di un contributo pari a 2mila euro. A tutti i progetti premiati sarà inoltre consegnato un attestato di merito. Le domande dovranno pervenire entro il 23 gennaio 2014 secondo una delle seguenti modalità: - via Pec Posta Elettronica Certificata all’indirizzo camera.Commercio@co.legalmail.camcom.it; la documentazione in tal caso dovrà essere inoltrata in formato .Pdf e sottoscritta con dispositivo di firma digitale; - in busta chiusa per posta con raccomandata A/r o consegnate a mano, al seguente indirizzo: “Premio creatività femminile” - 6^ edizione - Camera di Commercio di Como Via Parini 16 – 22100 Como - consegnata direttamente alla Segreteria Generale della Cdc di Como da lunedì a venerdì dalle 8.45 alle 12.00 La cerimonia di premiazione si svolgerà presso il Teatro Sociale di Como in data 8 marzo 2014 all’interno di un evento per la celebrazione della giornata della donna. I referenti dei progetti vincitori saranno tenuti a presenziare o, in caso di accertata impossibilità, ad inviare almeno un rappresentante delegato al ritiro del premio. Tutte le informazioni necessarie ai fini della partecipazione all’evento saranno tempestivamente comunicate alle vincitrici a cura della Cdc di Como. Il bando e la modulistica sono disponibili nell´apposita pagina del sito camerale. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere al Comitato per l´Imprenditoria Femminile (tel. 031256346 - imprenditoria.Femminile@co.camcom.it ) o al Punto Nuova Impresa (tel. 031256384 - pni@co.Camcom.it )  
   
   
RETE INCENERITORI: LA REGIONE LOMBARDIA HA DETTO NO  
 
Milano, 4 dicembre 2014 - "Il voto all´unanimità del Consiglio regionale in merito alla progressiva disattivazione degli impianti di termovalorizzazione della Lombardia (´decommissioning´) è la dimostrazione che la politica della Giunta Maroni in materia di rifiuti, per quanto permangano differenti sfumature, è condivisa da tutte le forze politiche lombarde. Non posso che esserne lieta". Così l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi ha commentato la risoluzione votata. ´Decommissionig´ In Piano Rifiuti - "Il nuovo Prgr (Piano regionale di gestione dei rifiuti), i cui contenuti sono già stati esposti ai consiglieri, parla chiaro sul futuro dei termovalorizzatori - ha spiegato l´assessore Terzi. - Non c´è bisogno di nuovi impianti, mentre quelli esistenti, grazie all´aumento della raccolta differenziata e alla minore produzione di rifiuti, in futuro potranno gradualmente essere dismessi. Ringrazio il relatore Luca Marsico e tutti i Gruppi del Consiglio regionale per quest´iniziativa, che condivido in toto". Roma Ascolti Milano Su Rete Inceneritori - "Sono anche particolarmente grata ai consiglieri - ha proseguito la titolare regionale dell´Ambiente - per il forte richiamo nei confronti del Governo, in merito alla rete nazionale integrata di incenerimento. Tutte le forze politiche hanno detto ´no´ a quanto si discute a livello nazionale, che rischierebbe di rendere vani gli sforzi dei Lombardi, che vedrebbero rientrare dalla finestra quel che hanno fatto uscire dalla porta". "Il mio auspicio - ha concluso Terzi - è che a Roma si ascolti quanto tutti i partiti hanno detto a Milano".  
   
   
BARI - IMPRESE FEMMINILI IN MOSTRA PER “DONNA CREA IMPRESA”  
 
Bari, 4 dicembre 2013 - Ha preso il via nel salone della Camera di Commercio di Bari l’edizione 2013 di “Donna Crea Impresa” che culminerà il 4 dicembre con l’assegnazione del premio “L’innovazione veste rosa”, riconoscimento alla capacità innovativa delle imprese femminili. Alcune imprese a titolarità femminile o società con legale rappresentante donna iscritte alla Camera di Commercio di Bari hanno esposto gratuitamente prodotti, idee e servizi nel salone dell’ente. Il 4 dicembre, in chiusura di manifestazione, alle 10,30 le due aziende più innovative, selezionate da una giuria, riceveranno il premio “L’innovazione veste rosa”. E’ un’iniziativa del Comitato per l’Imprenditorialità Femminile della Camera di Commercio di Bari. “Un riconoscimento seppure simbolico – spiega Nunzia Bernardini, presidente del Cif della Camera di Commercio di Bari – all’altra metà del sistema imprenditoriale che dimostra sempre un passo più veloce: nel periodo giugno 2012-giugno 2013, l’esercito delle imprese in rosa in Italia è cresciuto di 4.878 unità, pari al +0,34%, mentre le imprese nel loro complesso sono aumentate dello 0,13%. In Puglia sono 92.807 le imprese femminili su un totale di 381.333. E’ uno scenario ricco di creatività che il Comitato camerale promuove e sostiene con varie iniziative, fra cui anche percorsi formativi e che ogni anno culmina nell’evento Donna Crea Impresa una vetrina dell’intraprendenza imprenditoriale femminile”.  
   
   
MILANO, DONNE. OPERA DI ARTE PUBBLICA SULLA PAVIMENTAZIONE DI PIAZZA AFFARI FINO ALL´8 DICEMBRE  
 
 Milano, 4 dicembre 2013 - Sulla pavimentazione di Piazza Affari è comparso il racconto ´Il Tempo è Galantuomo´, composto dalla scrittrice Rosa Matteucci e raffigurato dall’artista visiva Stefania Galegati. Un´opera di arte pubblica dedicata alle donne ´multitasking´, sempre più impegnate nel mondo del lavoro. “Le donne nella società contemporanea - ha dichiarato la delegata del Sindaco alle Pari Opportunità Francesca Zajczyk - sono sempre più ‘multitasking’, impegnate non solo nella famiglia ma anche nel lavoro. Con questa iniziativa vogliamo ricordare e valorizzare i loro molteplici ruoli pubblici e privati. A pochi giorni dalla Giornata internazionale contro la violenza, cui il Comune ha aderito con decine di iniziative in tutta la città, richiamiamo l’attenzione su una particolare forma di violenza, quella esercitata sulle donne dal tempo e da un modello di organizzazione sociale ancora molto, troppo maschile". Nel lavoro artistico ‘Il Tempo è Galantuomo’, il testo del racconto di Rosa Matteucci è stato riportato graficamente da Stefania Galegati la scorsa notte sulla pavimentazione di Piazza Affari, dove rimarrà fino all’8 dicembre, in un disegno armonico in cui le parole tracciano delle evoluzioni circolari che seguono il ritmo narrativo, scandendo lo scorrere del tempo fino a comporre l’orologio che la donna protagonista della narrazione commissiona all’orologiaio. Le 24 ore concesse in una giornata sembrano non essere sufficienti per una donna che deve coniugare lavoro e famiglia e la richiesta di averne 27, che confonde e stranisce l’anziano orologiaio scatenandone la bizzarra curiosità, non è la soluzione ma l’ammissione della difficoltà con cui il mondo femminile risponde alle richieste sempre più pressanti della società contemporanea. Il racconto ‘Il Tempo è Galantuomo’ prende forma nel ritmo dei cantari della letteratura medievale, carica di una densa simbologia rappresentativa e in appena 3400 battute, prendendo spunto dalla tradizione popolare, trasforma il tempo in una sorta di Cappellaio Matto che, proiettato nella sua perenne ora del tè, esprime la propria distanza da ‘un altro tempo’, quello a cui la sua cliente appartiene.  
   
   
ANZIANI, REGIONE UMBRIA FINANZIA CON 125 MILA EURO 9 PROGETTI A FAVORE DELL´INVECCHIAMENTO ATTIVO  
 
Perugia, 4 dicembre 2013 - Sono 9 le iniziative che saranno finanziate con risorse pari a 125 mila euro, dall´Assessorato regionale alle politiche sociali attraverso il Bando a sostegno dei progetti volti alla promozione e alla valorizzazione dell´invecchiamento attivo: i contenuti e le finalità delle varie proposte, saranno illustrate dalla vicepresidente della Regione Umbria, con delega al Welfare, Carla Casciari, nel corso di una conferenza stampa in programma giovedì 5 dicembre, alle ore 11, alla Sala Fiume di Palazzo Donini. "Scopo del Bando, in attuazione della legge regionale approvata nel settembre scorso - ha spiegato la vicepresidente Casciari - era quello di favorire il ruolo attivo delle persone anziane nella società, attraverso progetti che ne valorizzino e promuovano l´impegno nella comunità, promuovano il benessere e l´autonomia degli anziani nel loro contesto di vita, valorizzando il loro patrimonio di conoscenze e relazioni".