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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Ottobre 2006
CONFERENZA SUI FINANZIAMENTI DEL 7PQ PER L´ALIMENTAZIONE, L´AGRICOLTURA E LA BIOTECNOLOGIA  
 
Il 26 e 27 ottobre si svolgeranno a Budapest (Ungheria) un convegno e una giornata d´informazione sui finanziamenti comunitari per la ricerca nei settori dell´alimentazione, dell´agricoltura e della biotecnologia. Il convegno consisterà in un forum per dare ai ricercatori la possibilità di discutere opportunità di finanziamento per la ricerca comunitaria nel campo dell´alimentazione, dell´agricoltura e della biotecnologia, nonché le questioni finanziarie relative al programma quadro e la partecipazione alle Piattaforme tecnologiche europee (Pte). L´iniziativa prevede anche un discorso programmatico tenuto dal dott. Christian Patermann, responsabile della direzione "Biotecnologia, agricoltura e alimentazione" presso la Dg Ricerca della Commissione europea. Nel corso della manifestazione i delegati avranno inoltre la possibilità di scambiare esperienze sul Settimo programma quadro (7Pq), nell´area tematica prioritaria 2 "alimentazione, agricoltura e biotecnologia". La manifestazione è organizzata dalla Fondazione ungherese per la scienza e la tecnologia nell´ambito del progetto Ass "Trainnet Future", finanziato dalla Commissione europea. Http://www. Tetalap. Hu/index_e. Html .  
   
   
RAFFORZAMENTO DELLA COOPERAZIONE SCIENTIFICA TRA L´EFSA E LE AUTORITÀ NAZIONALI PER LA SICUREZZA ALIMENTARE  
 
 I rappresentanti delle autorità nazionali per la sicurezza alimentare e l´Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) hanno sottoscritto una "dichiarazione d´intenti" impegnandosi a rafforzare la cooperazione scientifica e lo scambio di informazioni sulla valutazione dei rischi. I firmatari provenienti dagli organi nazionali, che costituiscono il Forum consultivo dell´Efsa, dichiarano che "continueranno a fare affidamento sulla collaborazione e le reti scientifiche attuali, utilizzando tutti gli strumenti giuridici, amministrativi e finanziari disponibili per rafforzare la cooperazione in materia di valutazione dei rischi nell´Ue". Secondo quanto stabilito dall´accordo, l´Efsa collaborerà con gli organismi nazionali e il loro comitato scientifico al fine di elaborare una strategia e una tabella di marcia per la cooperazione scientifica che il Forum consultivo dovrà adottare entro la fine del 2006. La dichiarazione si basa su raccomandazioni formulate da un gruppo di lavoro costituito da rappresentanti delle autorità nazionali, istituito nel 2005 per contribuire all´attività del comitato scientifico, dei comitati e di altri gruppi di esperti dell´Efsa. Catherine Geslain-lanéelle, direttore esecutivo dell´Efsa, nell´accogliere con favore l´iniziativa, ha affermato che la nuova dichiarazione è in linea con l´obiettivo fondamentale dell´Efsa di ottenere una maggiore coerenza nella valutazione dei rischi a livello comunitario. "Scopo dell´Efsa è fornire i migliori servizi scientifici al momento giusto e nel modo più opportuno. L´obiettivo può essere raggiunto solo mettendo in comune, efficacemente e a livello europeo, le nostre risorse e competenze collettive nel settore della valutazione e della comunicazione dei rischi e sfruttando l´effetto moltiplicatore che ne deriverà". L´accordo dovrebbe garantire, tra l´altro, l´adeguata assegnazione delle risorse in funzione delle priorità, un migliore coordinamento dei programmi di lavoro al fine di evitare la duplicazione delle attività, l´individuazione e l´analisi precoce dei rischi emergenti e, infine, una maggiore coerenza nella valutazione e nella comunicazione dei rischi. Http://www. Efsa. Europa. Eu .  
   
   
SOTTOSEGRETARIO PATTA: IL RISO GENETICAMENTE MODIFICATO NON È ARRIVATO SULLE TAVOLE DEGLI ITALIANI  
 
In merito alla problematica riguardante il riso geneticamente modificato il Sottosegretario Gian Paolo Patta, con delega alla sicurezza alimentare, comunica quanto segue: “Degli otto campionamenti effettuati dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute presso le Aziende italiane che avevano importato riso dagli Stati Uniti, a partire dal 1° gennaio 2006, quattro hanno dato esito negativo e quattro sono risultati positivi per Ll rice 601. Dalle informazioni desunte dai rapporti dei Carabinieri dei Nas il riso geneticamente modificato, oggetto di indagine, non risulta commercializzato in Italia, in quanto una parte è stata spedita in Paesi comunitari e Terzi mentre una parte, circa 6. 700 tonnellate, è ancora giacente e sottoposta a sequestro presso l’azienda italiana di prima introduzione. Questo riso verrà distrutto o rinviato al Paese di produzione”. Il 2 ottobre, presso la Direzione generale della sicurezza degli alimenti e la nutrizione del Ministero della Salute, si è svolto un incontro con i rappresentanti della Bayer Cropscience e del Centro nazionale di referenza per la ricerca di Ogm , al fine di acquisire ulteriori informazioni sul riso Llrice601. Nel corso della riunione si è concordato di avviare una collaborazione tecnico-scientifica tra il Centro nazionale di referenza per la ricerca di Ogm e la Bayer Cropscience. .  
   
   
MOZZARELLA DA BUFALE DOPATE, SEQUESTRI NAS NEL CASERTANO IL CODACONS: SERVONO CONTROLLI A TAPPETO PRESSO ALLEVAMENTI E CASEIFICI IN TUTTA LA CAMPANIA  
 
La scoperta di anabolizzanti illegali destinati ad aumentare la produzione di latte è un fatto molto grave perché riguarda la salute dei consumatori – afferma il Codacons – Dopo gli allarmi alimentari degli ultimi mesi (aviaria, Itx, passate di pomodoro avariate, uova marcite, ecc. ) le autorità preposte devono attivarsi per tutelare al massimo i cittadini ed evitare il ripetersi di simili illegalità. L’associazione chiede oggi controlli a tappeto dei Nas non solo negli allevamenti, ma anche nei caseifici di tutta la Campania, al fine di individuare quale latte sia stato contaminato dall’uso di somatotropina o altri anabolizzanti vietati, e punire severamente i responsabili per i rischi fatti correre ai consumatori di mozzarella di bufala. .  
   
   
“CHEMICAL-FREE”: DAL CNR SALUMI PIÙ SICURI E PIÙ SANI L’ISTITUTO DI SCIENZE DELL’ALIMENTAZIONE (ISA) DEL PROMETTE SALUMI CHE MANTENGONO INALTERATE LE CARATTERISTICHE DELLE CARNI CONSERVATE, SENZA L’UTILIZZO DI ADDITIVI CHIMICI.  
 
Roma - Mettere a punto metodi innovativi, per la preparazione dei salumi, che consentano di mantenere inalterate le caratteristiche delle carni conservate senza l’utilizzo di additivi chimici. E’ questo lo scopo del Progetto Europeo “Novel Vegetal-based Extracts Additives for Chemical-free Food” (Nochemfood), appena avviato. Presentato lo scorso anno, nell’Area Tematica Prioritaria “Food Safety and Quality” del Vi Programma Quadro, il progetto è stato valutato in modo estremamente positivo e meritevole di finanziamento per i prossimi tre anni, per un importo complessivo di 2. 260. 000 Euro, di cui 500. 000 circa a favore dell’Isa di Avellino. L’idea è fondata sull’impiego di sostanze alternative ai nitrati ed ai nitriti, attualmente utilizzati su scala industriale, per la conservazione dei salumi. Si tratta di estratti a base vegetale ottenuti con particolari tecniche che, in opportune proporzioni, contribuiranno a diffondere sul mercato alimenti “chemical-free”, cioè liberi dagli additivi chimici nocivi alla salute. E’ ormai accertato che dai nitrati e nitriti presenti come conservanti negli insaccati può derivare la formazione delle nitrosammine, sostanze estremamente pericolose in quanto potenziali cause di cancro allo stomaco. “La genuinità dei cibi e la loro sicurezza alimentare”, sottolinea Alfonso Sada, ricercatore dell’Unità di Biotecnologie e Sicurezza Alimentare dell’Isa-cnr e responsabile scientifico del Progetto, “sono prerogative a cui i consumatori riservano oggi giorno sempre più attenzione e pertanto molto sentite anche a livello della Comunità Europea, che vi ha dedicato una apposita Area Tematica Prioritaria nell’ambito del Vi Programma Quadro. Il progetto sarà portato avanti da un consorzio di cui fanno parte, oltre all’Isa-cnr che ne è capofila, numerosi altri partner. Tra questi, due istituti di ricerca spagnoli, il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari, Ambientali e Microbiologiche dell’Università del Molise, una grossa società svizzera che produrrà i vari estratti vegetali, e tre salumifici, di nazionalità italiana, spagnola e greca, al fine di sperimentare gli estratti su tipi diversi di insaccati, caratteristici dei tre paesi europei. “Ci proponiamo”, spiega Alfonso Sada, “di mettere a punto una combinazione di molecole con elevate proprietà antiossidanti, tutte ottenute da sostanze di origine vegetale esistenti in natura, in grado di sostituire le sostanze pericolose attualmente usate nella conservazione della carne e, nello stesso tempo, arrivare a prodotti con qualità organolettiche superiori a quelli oggi in commercio”. .  
   
   
BONDUELLE: RISULTATO NETTO IN AUMENTO E SPINTA VERSO LA GLOBALIZZAZIONE  
 
Nel corso dell’esercizio 2005 – 2006 chiuso il 30 giugno, il Gruppo Bonduelle ha realizzato un fatturato di 1. 196 milioni di euro, in linea con i 1. 201 milioni realizzati nell’esercizio precedente. Il risultato operativo corrente, pari a 70,5 milioni di euro, registra un aumento del 2,2%, mentre il risultato netto, pari a 40,4 milioni di euro, aumenta di circa il 9% rispetto all’esercizio precedente. Tenuto conto degli ottimi risultati raggiunti, la chiusura dell’esercizio è stata segnata dalla ripresa della crescita esterna, tesa a consolidare il posizionamento mondiale del gruppo. La spinta all’internazionalizzazione La stabilità del fatturato a tassi di cambio e perimetro costanti (-0,2%) cela una disparità degli indici di crescita delle varie aree geografiche. Nonostante un tasso di cambio €/$ sfavorevole all’esportazione, il fatturato ha registrato un aumento del 13% al di fuori della zona euro. Una performance, realizzata essenzialmente nei Paesi dell’Europa Centrale e Orientale, nei Balcani e nell’America del Sud, che ha compensato il calo registrato (-2,1%) nella zona euro dove il settore del largo consumo, in particolare quello alimentare, è risultato in calo fino alla primavera 2006. Il fatturato realizzato in Francia rappresenta il 42% del totale, contro il 43% dello scorso esercizio, mentre il fatturato realizzato nei paesi situati al di fuori della zona euro rappresenta ormai oltre il 13% del totale. Le scelte strategiche operate da diversi anni si sono rivelate appropriate: le verdure fresche pronte (insalate in busta e prodotti gastronomici) sono diventate la seconda attività del Gruppo Bonduelle, pari al 28,9% del fatturato, contro il 48% delle conserve e il 23,1% dei surgelati. Nel corso dell’esercizio, l’attività relativa alle verdure fresche pronte conferma il proprio dinamismo con l’acquisizione di nuovi consumatori (+15% di penetrazione in Francia); anche le ultime innovazioni, le conserve in Tetra Recart per la grande distribuzione e in buste salva freschezza per la ristorazione, hanno riscosso un ottimo riscontro tra i consumatori e gli operatori del settore. La redditività operativa Il risultato operativo corrente pari a 70,5 milioni di euro, escluso l’impatto dell’onere straordinario di 4 milioni di euro conseguente alle operazioni di ristrutturazione e riorganizzazione, registra un aumento del 2,2%. Tenuto conto di tale onere, il risultato operativo si attesta a 67,8 milioni di euro contro i 69,3 nel 2004-2005. In ambito agro-industriale, è stata chiusa la fabbrica di Wanzleben nella Germania dell’est, la cui attività è stata trasferita con successo verso gli altri due siti di Straelen (Renania-westfalia) e Reutlingen (Bade-wurtemberg). In Francia, la produzione di conserve di verdure nella fabbrica di Flaucourt (Somme) è stata trasferita in un nuovissimo laboratorio situato nella vicina fabbrica di Estrées. Sul piano amministrativo e commerciale, Bonduelle ha provveduto al raggruppamento dei servizi per area geografica. In Francia gli uffici di Vaulx-vraucourt (Pas-de-calais) sono stati chiusi e trasferiti alla sede del Gruppo a Villeneuve d’Ascq, vicino a Lille. Il prossimo esercizio vedrà la chiusura degli uffici di Homburg (Sarre) in Germania e il raggruppamento dei servizi negli uffici di Reutlingen. I costi relativi alle transazioni sono stati accantonati nel corso dell’esercizio. Tali misure sono compensate da una riduzione dell’organico permanente della società (- 219 persone) che si mantiene ormai stabile a 5. 632 stipendiati a fine giugno. La redditività netta In aumento dell’8,9%, ovvero 40,4 milioni di euro contro i 37,1 nel 2004-2005, il risultato netto del Gruppo Bonduelle si traduce in un risultato finanziario stabile e in una riduzione dell’onere fiscale. Da una parte, malgrado l’indebitamento medio e i tassi di interesse in lieve aumento, il risultato finanziario trae profitto dalla variazione positiva degli strumenti finanziari, conformemente alle norme Ifrs. Dall’altra parte, l’aumento dell’attività di Bonduelle nei paesi che presentano una ridotta imposizione fiscale contribuisce a diminuire il tasso di imposta globale sulle società. Considerate le partecipazioni di minoranza positive, il risultato netto quota gruppo totalizza 39,2 milioni di euro, con un aumento pari al 3,2%. Verso la globalizzazione L’ottima performance registrata e una visibilità ritrovata sull’evoluzione dei risultati futuri sono stati i fattori che hanno permesso al Gruppo di riprendere la propria crescita esterna nel corso del secondo semestre dell’esercizio. Si tratta innanzitutto dell’acquisizione delle attività residue di Unilever relative ai prodotti surgelati in Spagna, e principalmente del marchio Salto. Questa transazione va a completare l’acquisizione realizzata da Bonduelle nel gennaio 2001 del marchio di verdure surgelate Frudesa, oltre che della fabbrica di Benimodo nei pressi di Valencia. A partire da questa data, la fabbrica trattava la produzione di surgelati a base di riso e verdure, venduti da Unilever sotto il marchio Salto, leader nel settore con oltre il 50% delle quote di mercato. Nell’ambito della cessione da parte di Unilever della maggioranza delle attività inerenti i prodotti surgelati in Europa, esclusa la produzione di gelati, questa acquisizione consente di garantire il piano di lavoro della fabbrica, migliorando la quota di mercato e il tasso di redditività di Bonduelle in Spagna, e rappresenta un fatturato e una redditività aggiuntivi per il futuro pari rispettivamente a 8 e 2 milioni di euro fin dal 2006- 2007. E infine la partecipazione in crescita in Aliments Carrière, leader canadese nel settore conserve e surgelati con un fatturato di 30 milioni di euro di cui il 30% realizzato negli Stati Uniti. Con un organico di 1000 collaboratori e una quota di mercato pari a circa il 70% in Canada, questa società con sede a Saint Denis sur Richelieu, nel Quebec, conta ben 7 stabilimenti di trasformazione di verdure, di cui 4 nel Quebec e 3 in Ontario. Questa quota di partecipazione, che resterà minoritaria (25%) nell’esercizio 2006-2007, potrà trasformarsi in una maggioranza effettiva a partire dall’estate 2007. Considerato il maggiore tasso di redditività rispetto a Bonduelle, questa acquisizione si rivela molto redditizia e si dimostra soprattutto un’importante operazione in grado di permettere al Gruppo di costruire una base solida nell’America del Nord per quanto riguarda le attività storiche (conserve e surgelati). Fino ad ora l’azienda era presente solo con una piccola filiale commerciale con sede nel New Jersey, le cui equipe hanno constatato che il mercato nord-americano del settore verdure era influenzato dalla lotta contro l’obesità, ma risentiva di un’offerta ancora molto elementare in termini sia di grande distribuzione che di ristorazione. Tra le sinergie individuate, Bonduelle pensa quindi di utilizzare le proprie competenze in fatto di prodotti innovativi dal forte valore aggiunto. Per Christophe Bonduelle, Pdg del Gruppo, «si tratta di una tappa essenziale nel processo di globalizzazione del Gruppo, che prevede il consolidamento della leadership, una migliore ripartizione dei rischi e il rafforzamento della continuità».
Bilancio consolidato (in milioni di euro) 2004 / 2005 2005 / 2006 N/n-1
Fatturato 1 201 1 196 -0,4%
Risultato operativo corrente 69 70,5 +2,2%
Risultato operativo 69,3 67,8 -2,2%
Risultato netto quota Gruppo 38 39,2 +3,2%
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NO ALLA DEREGULATION PRODUTTIVA: LA CIA CRITICA LA NUOVA OCM (ORGANIZZAZIONE COMUNE DI MERCATO) DEL SETTORE VITIVINICOLO.  
 
Bologna - “Ci opporremo con tutti i mezzi i contro ogni ipotesi di “deregulation produttiva” del vino a livello comunitario”. Lo afferma Nazario Battelli, presidente della Cia dell’Emilia Romagna, nell’annunciare che a novembre la Cia ha promosso un incontro in sede comunitaria, a cui parteciperà il ministro dell’Agricoltura De Castro, in cui ci sarà una ferma opposizione a ciò che propone il nuovo Ocm vino (Organizzazione comune di mercato) dove “si nascondono, dietro belle parole, la non troppo velata intenzione di industrializzare la produzione di vino, annullando ogni sforzo culturale ed economico fino ad oggi profuso dai Paesi mediterranei per la creazione e valorizzazione delle produzioni vitivicole di qualità”. Secondo Battelli c’è il rischio concreto, qualora la Commissione abolisse il divieto di mescolamento di vini comunitari da quelli extra Ue, di cancellare i requisiti minimi di alcool. “Servono invece interventi per il rafforzamento e la messa in valore della specificità italiana del prodotto vino – insiste Battelli, proprio ora che il settore vitivinicolo europeo sta vivendo una fase di ‘pre-crisi” per i vini bianchi e di ‘crisi conclamata’ per i rossi. Tra le ipotesi della Commissione europea figura l’estirpo definitivo sovvenzionato di 400 mila ettari su base europea, tra l’altro con la sostanziale apertura a tutti i Paesi produttori del mondo: ciò si tradurrebbe automaticamente in un nuovo spazio di mercato pari a 400 mila ettari di vigneto per il resto del mondo. “Occorre invece un intervento regolamentare che consideri le diversità territoriali: aree collinari con spiccati caratteri qualitativi e paesaggistici spiega Battelli - aree di pianura con elevate produzioni e conclamate capacità di vendita. Bisogna inoltre introdurre la possibilità per le aziende di vedersi riconosciuti aiuti finalizzati ad incentivare il mantenimento in essere del vigneto in alternativa ad una loro estirpazione”. Un tale atteggiamento consentirebbe di evitare che le zone a minor redditività, ma di maggior pregio, siano le prime a beneficiare degli aiuti per l’abbandono, con evidenti risvolti negativi per tutta la filiera ed il territorio rurale in genere. “Sul versante della competitività – conclude Battelli - vediamo con favore l’ipotesi di ripristino dei premi per il rinnovo degli impianti: il Piano di ristrutturazione vigneti dell’Emilia-romagna ha prodotto effetti benefici sia sui costi di produzione, avendo introdotto l’obbligatorietà della meccanizzazione, sia sulla qualità dei vini, avendo dato la possibilità di aggiornare il parco .  
   
   
ASSEGNATO IL PREMIO VITA NOVA 2006 ALL´AMBASCIATORE GIULIO PRIGIONI  
 
Monticelli Brusati (Bs), Grande attesa in Franciacorta per il tradizionale appuntamento biennale “Premio Vita Nova”, l’ambito riconoscimento conferito dall’Azienda Agricola Villa alle personalità che maggiormente si sono distinte con il loro impegno per “l’innovazione e la ricerca nelle arti e nei mestieri”. Il Premio, giunto alla V edizione, è stato assegnato a Giulio Prigioni - ambasciatore italiano in Lituania, e sarà consegnato nel corso di una cerimonia che si terrà presso la cantina Villa il prossimo 28 ottobre. “Anche per questa edizione del Premio Vita Nova” spiega Alessandro Bianchi, fondatore dell’Azienda Agricola Villa “le candidature erano numerose e tutte di grande valore. La scelta della Giuria è caduta su un diplomatico che ha saputo affrontare il suo “mestiere” con grande originalità e che ha raggiunto una notevole fama nel campo della Proprietà intellettuale. ” Quest’anno, in occasione della cerimonia di consegna del Premio Vita Nova 2006, per celebrare l’eccezionalità del Franciacorta Satèn millesimo 2001, è stato deciso di istituire il Premio Speciale “Selezione Villa” che sarà consegnato a Gianni Locatelli, già direttore del Sole 24 Ore e direttore generale della Rai, per il suo attuale impegno anche nel mondo del vino. Il Premio Vita Nova è ispirato all’opera e alla figura di Dante Alighieri, sommo rappresentante della cultura italiana nel mondo, e consiste in una Jeroboam (bottiglia da 3 litri) denominata per l’occasione “Vita Nova”, contenente la selezione Villa Franciacorta Docg 1993, e la cui etichetta-scultura è firmata dall’artista Mario Rossello, purtroppo oggi scomparso. Nelle precedenti edizioni il Premio è stato assegnato ad Aldo Bertelli - medico e professore all’Università di Milano - a Guglielmo Gorni - docente di letteratura italiana all’Università di Ginevra - a padre Renato Kizito Sesana, dell’associazione Amani, attiva nell’assistenza all’infanzia disagiata in Africa e al celebre regista Ermanno Olmi. La Giuria è composta da professionisti ed esperti in differenti arti scientifiche e letterarie. .  
   
   
CORSO DI LAUREA IN ENOLOGIA E VITIVINICOLTURA, DI IORIO: “UN IMPORTANTE PASSO IN AVANTI PER LA CRESCITA DELLA PRINCIPALE FILIERA ECONOMICA D’IRPINIA”  
 
 Avellino – In relazione all’inaugurazione del corso di laurea in Enologia e Vitivinicoltura, in programma per oggi 10 ottobre, il presidente della Comunità Montana Terminio Cervialto, Nicola Di Iorio, sottolinea l’importanza dell’iniziativa per l’intero territorio irpino. “L’inizio delle attività del corso di laurea in Enologia e Vitivinicoltura rappresenta per l’intero territorio provinciale indubbiamente un salto di assoluta qualità per la valorizzazione, attraverso la formazione, della filiera economica più importante della provincia di Avellino. Rappresenta sicuramente anche un tentativo illuminato di innovare il sistema agrario per renderlo maggiormente competitivo nell’attuale quadro di riferimento. In un momento in cui il territorio provinciale è attraversato da tanti fermenti positivi, nel campo dell’agroalimentare di qualità, risulta oltremodo importante formare nuove generazioni che sappiano coniugare i saperi tradizionali del territorio con le conoscenze scientifiche, che sono alla base di una nuova cultura dell’utilizzo corretto del territorio. La nuova frontiera rappresentata dal rapporto equilibrato tra uomo, ambiente e produzioni tipiche costituisce sicuramente la sfida degli anni a venire. E per questo un corso di laurea che se ne occupi in modo specifico è sicuramente benvenuto. Finalmente le prestigiose università partenopee, ben indirizzate e veicolate anche dalle amministrazioni pubbliche del territorio, stanno orientando la propria attenzione verso le aree interne della Campania. L’augurio che formulo è quello di un futuro radioso per questa importante iniziativa, nell’auspicio che gli allievi che negli anni frequenteranno questo corso di laurea, dopo il loro corso di studi, possano trovare in questa terra, martoriata e bella, lo sbocco più naturale per esaudire i propri sogni e per appagare al meglio le proprie ambizioni”. .  
   
   
FROSINONE – L’AGROALIMENTARE CIOCIARO SBARCA IN DANIMARCA  
 
Grande successo per le aziende agroalimentari della provincia di Frosinone in Danimarca. E’ quello che è emerso dal workshop che si è tenuto a Copenaghen il 25 e 26 settembre con la partecipazione di 32 aziende italiane e 120 operatori danesi del settore food & beverage. Il meeting di Copenaghen rappresenta la seconda fase del progetto “Sole, mare e profumi d’Italia” promosso dalla Camera di Commercio di Frosinone unitamente ad Aspin all’interno di un partenariato che vede presenti Intertrade (azienda speciale della Camera di Commercio di Salerno), la Camera di Commercio di Cosenza, l’Eurosportello di Napoli ed il Centro Estero della Sardegna e guidato dall’Ice e da Unioncamere. Le aziende italiane dopo la prima fase del progetto in Svizzera hanno avuto l’opportunità di accedere direttamente al mercato danese incontrando gli operatori del settore e mettendo in vendita i propri prodotti presso il più importante supermercato di prodotti italiani a Copenaghen. Il “gusto” italiano è stato ampiamente apprezzato dai danesi che hanno subito manifestato l’intenzione di attivare nuovi canali commerciali. In particolare è stata puntata l’attenzione sul vino, sui sott’olio e sott’aceto, sui dolci secchi, sui formaggi, sul caffè e sull’olio. La scelta della Danimarca deriva dal fatto che l’import danese di prodotti agroalimentari è in continuo aumento. Pur essendo la Germania il principale fornitore della Danimarca, l’Italia si colloca al quarto posto con ampi margini di salita evidenziati dal crescente interesse verso i prodotti “Made in Italy” e verso un regime alimentare simile a quello italiano: dal 2003 al 2005 l’importazione di prodotti italiani è cresciuta del 23,9%. La Danimarca, inoltre, essendo uno dei principali Paesi partner della Svezia rappresenta un’ottima porta di accesso anche verso quel mercato. La delegazione delle aziende di Frosinone, guidate dal segretario generale della Camera di Commercio, Mario Popolla, e dall’azienda speciale Aspin, hanno manifestato da subito grande interesse per l’iniziativa apprezzandone la qualità e la quantità degli operatori esteri incontrati. Le imprese italiane sono state accolte con grande ospitalità dall’Ambasciatore d’Italia in Danimarca, Roberto di Leo, che ha incoraggiato la cooperazione tra i due Paesi. Il lavoro svolto dall’intero partenariato ed in particolare dall’Ice di Copenaghen ha consentito ancora una volta di offrire alle aziende italiane un servizio efficace ed efficiente, superando, a volte, anche le aspettative degli imprenditori. Il prossimo appuntamento di questo progetto è in novembre, in Italia, quando gli imprenditori italiani apriranno le loro aziende agli operatori svizzeri e danesi. .  
   
   
"LA QUALITÀ IN CAMPO " CON L´ACQUACOLTURA. SEMINARIO A PALAZZO DELLA VALLE  
 
“Razionalizzare le normative esistenti, in un’azione concertata con tutte le Istituzioni che a vari livelli sono coinvolte in ambito europeo, nazionale e regionale”. E’ questa la prima cosa da fare, a parere del presidente della Confagricoltura, Federico Vecchioni, per valorizzare ulteriormente la qualità dei prodotti dell’acquacoltura italiana, che deve essere portata a conoscenza di tutti consumatori. Intervenendo al seminario “L’allevamento ittico: qualità per un’alimentazione equilibrata”, Vecchioni ha ricordato che l’acquacoltura italiana, con una produzione di circa 70. 000 tonnellate di pregiati prodotti ittici e una P. L. V. Superiore ai 265 milioni di euro, distribuita in circa un migliaio di siti produttivi, rappresenta un comparto di grande pregio dell’agricoltura italiana. E l’Api, l’Associazione di categoria del settore aderente alla Confagricoltura, rappresenta oltre il 90% della produzione. Tra la fine degli anni ‘80 e la fine degli anni ‘90, l’acquacoltura ha visto una forte espansione dei consumi, che sono passati da una media pro capite di circa 15 kg, a 23 kg. Questo trend si è stabilizzato intorno ai 22 Kg pro capite nel primo scorcio degli anni 2000. “Merito – ha detto il presidente Vecchioni - delle proprietà nutrizionali e organolettiche delle nostre produzioni, caratterizzate da elevati standard di freschezza e sicurezza alimentare, facile reperibilità sul mercato e costi contenuti”. “Ma anche – ha continuato il presidente della Confagricoltura – dal processo di modernizzazione che ha interessato i nostri allevamenti grazie al sostegno della ricerca scientifica, che ha affinato le conoscenze biologiche, zootecniche, patologiche e tecnologiche. A cui si è affiancata la capacità dei nostri allevatori, che ha dato un contributo determinante al raggiungimento degli attuali livelli produttivi”. Vecchioni ha ricordato che il mercato dei prodotti ittici è uno dei più globalizzati e che l’acquacoltura nazionale risente della concorrenza, oltre che dei Paesi dell’Unione Europea, delle produzioni provenienti da Paesi Terzi. “I controlli che seguono la nostra produzione in tutte le sue fasi - ha concluso Vecchioni - rappresentano un efficace mezzo per valorizzare l’acquacoltura. Ma è necessario che vengano estesi anche ai prodotti provenienti dall’estero”. Cosa da fare, a parere del presidente della Confagricoltura, Federico Vecchioni, per valorizzare ulteriormente la qualità dei prodotti dell’acquacoltura italiana, che deve essere portata a conoscenza di tutti consumatori. Intervenendo al seminario “L’allevamento ittico: qualità per un’alimentazione equilibrata”, Vecchioni ha ricordato che l’acquacoltura italiana, con una produzione di circa 70. 000 tonnellate di pregiati prodotti ittici e una P. L. V. Superiore ai 265 milioni di euro, distribuita in circa un migliaio di siti produttivi, rappresenta un comparto di grande pregio dell’agricoltura italiana. E l’Api, l’Associazione di categoria del settore aderente alla Confagricoltura, rappresenta oltre il 90% della produzione. Tra la fine degli anni ‘80 e la fine degli anni ‘90, l’acquacoltura ha visto una forte espansione dei consumi, che sono passati da una media pro capite di circa 15 kg, a 23 kg. Questo trend si è stabilizzato intorno ai 22 Kg pro capite nel primo scorcio degli anni 2000. “Merito – ha detto il presidente Vecchioni - delle proprietà nutrizionali e organolettiche delle nostre produzioni, caratterizzate da elevati standard di freschezza e sicurezza alimentare, facile reperibilità sul mercato e costi contenuti”. “Ma anche – ha continuato il presidente della Confagricoltura – dal processo di modernizzazione che ha interessato i nostri allevamenti grazie al sostegno della ricerca scientifica, che ha affinato le conoscenze biologiche, zootecniche, patologiche e tecnologiche. A cui si è affiancata la capacità dei nostri allevatori, che ha dato un contributo determinante al raggiungimento degli attuali livelli produttivi”. Vecchioni ha ricordato che il mercato dei prodotti ittici è uno dei più globalizzati e che l’acquacoltura nazionale risente della concorrenza, oltre che dei Paesi dell’Unione Europea, delle produzioni provenienti da Paesi Terzi. “I controlli che seguono la nostra produzione in tutte le sue fasi - ha concluso Vecchioni - rappresentano un efficace mezzo per valorizzare l’acquacoltura. Ma è necessario che vengano estesi anche ai prodotti provenienti dall’estero”. .  
   
   
CRA. INAUGURAZIONE DEL CENTRO NAZIONALE GERMOPLASM “MOSTRA POMOLOGICA DELLE VARIETÀ DEI FRUTTIFERI”,  
 
 Nell’ambito della tradizionale “Mostra pomologica delle varietà dei fruttiferi”, organizzata dal Cra – Istituto Sperimentale per la Frutticoltura di Roma, che si è tenuta il 6 ottobre presso la sede dell’Istituto, è stato inaugurato il Centro Nazionale del Germoplasma Frutticolo. Il Progetto, finanziato dal Mipaaf e coordinato dal Cra – Isf, nasce dall’esigenza di raccogliere in un’unica area tutte le varietà frutticole presenti sul territorio nazionale. L’obiettivo è quello di assicurare, in modo permanente, la salvaguardia del germoplasma frutticolo, con particolare riguardo alle varietà di origine italiana, a rischio di estinzione o meno. Il finanziamento del Mipaaf ha consentito l’acquisto di 30 ettari di terreno, confinanti con i campi sperimentali del Isf, situati nel cuore del Parco Regionale dell’Appia Antica. La collezione, pensata per 13. 000 esemplari, ne raccoglie attualmente 5. 000 delle principali specie frutticole (drupacee, pomacee, frutta secca, specie minori). .  
   
   
AGRICOLTURA:,L´ABRUZZO GUARDA A ROMA E ALL´ESTERO IN UN CONVEGNO ANCHE IL MINISTRO DE CASTRO  
 
 L´agricoltura abruzzese guarda al mercato di Roma e a quello del Centro Italia, assegnando alle aree interne una funzione di piattaforma logistica dell´intero sistema. Intanto il ministro alle Politiche agricole, Paolo De Castro, annuncia stabilità fiscale per gli imprenditori, un aumento dello stanziamento per il settore, la conferma del credito di imposta per le imprese che promuovono i marchi italiani all´estero, e, entro il 15 ottobre, anche una soluzione del Governo all´annosa questione dei contributi previdenziali. Non ci saranno condoni ma una regolarizzazione dei contributi pregressi. Si è parlato di agricoltura nel convegno promosso a Pescara dal Consiglio regionale sulle prospettive in Abruzzo nella programnazione 2007-2013. Nella relazione introduttiva, l´assessore al ramo, Marco Verticelli, ha spiegato che l´Abruzzo è proiettato in uno scenario internazionale per i temi della qualità, della sicurezza alimentare e dell´acqua. Secondo Verticelli, che ha annunciato a breve l´esame del nuovo Piano di sviluppo rurale (Psr) in sede di Esecutivo regionale, lo sviluppo dell´agricoltura passa anche attraverso la riforma dei grandi strumenti legislativi. "Stiamo già lavorando alle due grandi leggi quadro di settore: forestazione e patrimonio verde, e agricoltura", ha spiegato. La scelta fondamentale operata nel Psr è stata quella di evitare la dispersione delle risorse in interventi strutturali; risorse che, per l´Assessore, possono essere reperite in altre pianificazioni. "Siamo consapevoli del fatto che l´impresa agricola svolge anche una importante funzione di mantenimento del territorio - ha aggiunto Verticelli - per questo è necessario che si percepisca l´utilità strategica dell´agricoltura e il rulo dell´agricoltore come protagonista e non come cittadino di serie b". Verticelli ha infine rilevato come elementi di novità, nell´approccio alle problematiche, il metodo concertato, la filiera istituzionale, il ruolo nevralgico delle province nel governo dei loro territori, lo studio di meccanismi adeguati a sostenere la penetrazione commerciale nei mercati esteri. .  
   
   
BUFERA SUL MERCATO DEL MIELE ITALIANO, NON VALE PIÙ LA PENA PRODURLO  
 
Andando avanti di questo passo l’apicoltura italiana rischia di scomparire e saranno sempre meno gli apicoltori disposti a produrre miele e a investire nella loro difficile professione. I mercati globali stanno facendo impazzire le quotazioni e il miele italiano è venduto sottocosto per sostenere il confronto con i prezzi del miele importato. Uniche speranze la filiera corta e l’export. L’analisi è della Fai – Federazione Apicoltori Italiani - che ha rielaborato gli ultimi dati Istat: nel primo semestre del 2006 l’Italia ha importato 7. 593. 394 kg di miele per un valore di 11. 341. 362 Euro. Un dato in linea con i consueti livelli di importazione che il nostro Paese, deficitario del 50%, ha registrato negli ultimi anni. Il prezzo medio del miele estero passa da 2,4 euro/kg del 2004 a 1,5 Euro/kg di quest’anno. Un crollo verticale. Quello cinese arriva in Italia a prezzi stracciati di 1,1 Euro/kg, 1,25 Euro/kg l’argentino, 1,8 Euro/kg il prodotto dell’est Europa o della furba Germania che, con la pratica della rinazionalizzazione, cambia la carta d’identità ai mieli stranieri e li passa all’Italia come europei, a 2,7 Euro/kg, traendone ampi margini. Una cosa è certa: si allarga sempre di più il divario tra il costo del miele all’ingrosso – che a fatica supera i 2 Euro/kg e che si sta deprezzando costantemente (-60%) in questi ultimi 3 anni - e il prezzo al consumo, con una media, in Italia, di 6-7 Euro/kg. Gli apicoltori italiani non ci stanno: non conviene più produrre miele di qualità, se non viene riconosciuto il giusto prezzo ai produttori che si vedono costretti a svendere il loro prodotto per non chiudere gli allevamenti di api. E’ di questo che si parlerà al 31° Convegno internazionale di Lazise sul Garda (Vr), dove la Fai ha organizzato un convegno sul tema “Miele: Le Piccole E Grandi Filiere. Nessun Futuro Senza Tutela Delle Api”, cui prenderà parte anche il Presidente di Apimondia, la Federazione Internazionale degli Apicoltori. Gli apicoltori italiani dovranno presto valutare nuove formule di commercializzazione del loro prodotto: la filiera corta, la vendita diretta, valorizzando la qualità e facendo leva sul rapporto di fiducia con i consumatori e con i mercati locali. Resta, come alternativa, l’export. Le cose infatti vanno meglio quando il miele italiano varca la soglia dei mercati internazionali: nei primi sei mesi del 2006 abbiamo esportato quasi 2 milioni di kg di miele ceduto a una media di 2,5 Euro/kg. Il nostro nettare degli dei spopola in Nord Europa, in Nord America, in Nord Africa, nei Paesi Arabi e in Giappone dove viene piazzato a quasi 5 Euro al kg! Pare sia questa la strada per non rimanere schiacciati dalla globalizzazione: avvicinarsi di più ai consumatori italiani o proporre il miele di alta qualità ai consumatori stranieri, quelli che il miele lo consumano in grandi quantità e lo apprezzano senza badare troppo al prezzo. E’ l’ultima speranza, dunque, per riconoscere all’apicoltore il valore del suo prezioso lavoro, che è quello di produrre qualità difendendo l’ape che tiene in vita i nostri equilibri ambientali. Un appello di cui – secondo la Fai – debbono tenere debito conto anche gli operatori commerciali italiani con i quali vanno stretti accordi di filiera volti a privilegiare il miele nazionale quando questo offre garanzie di genuinità, freschezza e assortimento, che spesso manca ai più economici mieli provenienti dall’estero. .  
   
   
CHEF FRANCESI A LEZIONE DAI ROMAGNOLI DA LUNEDÌ 9 OTTOBRE PER TRE GIORNI UNA DELEGAZIONE DI CHEF FRANCESI IMPARA I SEGRETI DELLA CUCINA ROMAGNOLA.  
 
Tagliatelle, lasagne, tortellini, piadina saranno solo alcuni dei piatti tipici romagnoli nella cui preparazione si cimenterà una delegazione di chef francesi in arrivo in Romagna lunedì prossimo. Per due intensi pomeriggi gli chef impareranno i segreti della cucina del nostro territorio esercitandosi a cucinare piatti e ricette sotto la guida di studenti ed insegnanti della Scuola Alberghiera di Riolo Terme. L¹iniziativa si inserisce nell¹ambito del progetto Romagna e Beaujolais: due territori eno-gastronomici per un turismo di qualità gestito da L¹altra Romagna in collaborazione con Beaujolais Vert. Ma entriamo nel dettaglio delle ricette che verranno preparate. La pasta fresca nella cucina romagnola tradizionale ed innovativa sarà la protagonista dell¹esercitazione del pomeriggio di martedì 10: tagliatelle, tagliolini, garganelli, stricchetti, strozzapreti, lasagne, tortelli, tortellini, cappelletti, preparati con i condimenti della cucina tradizionale. Ma ci sarà anche spazio per l¹innovazione, ovvero una cucina regionale rivisitata. Prendendo spunto dai piatti tradizionali e dagli ingredienti tipici del nostro territorio, insieme agli chef francesi si studieranno abbinamenti e nuove presentazioni dei piatti. L¹esercitazione di mercoledì sarà invece dedicata alla preparazione di un antipasto romagnolo a base di piadina calda accompagnata da salumi tradizionali, del formaggio tenero squaquerone e dello scalogno sotto olio, i classici passatelli, coniglio, ciambella. E poi ancora sformatino di squaquerone con piada fritta e crema di rucola, crostini di fegatini, seppie con piselli, crostata, tortelli dolci e peschine ripiene, stracciatella, zuppa imperiale. Non solo cucina però. Il programma prevede infatti anche una visita al centro storico di Faenza e al Museo delle Ceramiche (nel pomeriggio di lunedì 9), l¹incontro con lo scultore/artista Carlo Zoli (martedì mattina ) una visita con pranzo all¹agriturismo di Fausto Faggioli (mercoledì). La delegazione soggiornerà all¹azienda agrituristica Rio Manzolo di Brisighella. Ad accompagnare gli chef (Michel Roche, Sébastien Taviot, Maurice Chattard) ci saranno anche Jaches Larochette sindaco di Saint Forgeux, René Comby Presidente Balade en Terroir Gourmand, Stèfanie Plaza coordinatrice del progetto Romagna e Beaujolais. Il progetto Romagna e Beaujolais: due territori eno-gastronomici per un turismo di qualità il progetto è promosso dalle Strade dei Vini e dei Sapori, dalle Province di Forli-cesena, Rimini e Ravenna, dalle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, da Balade en Terroir Gourmand, Beaujolais Gourmand, Le Pays Beaujolais, e gestito da L¹altra Romagna in collaborazione con Beaujolais Vert. Questo progetto transnazionale ha lo scopo di valorizzare, sul piano internazionale, la collaborazione di due distretti della storica Europa, che fanno dell¹ eno-gastronomia il filo conduttore per una offerta turistica territoriale di qualità. Le attività principali sono oScambi per operatori: stage ed esperienze incrociate, a partire da ristoratori chef, all¹uso dei prodotti regionali e del territorio, per enogastronomia che unisca tradizione ed innovazione. O Offerta turistica: progettazione e realizzazione di circuiti turistici tra Romagna e Pays Beaujolais, commercializzazione e promozione degli stessi attraverso partecipazione a workshop e fiere in mercati extraeuropei. O Vetrina multimediale: sviluppare la commercializzazione on-line, attraverso una piattaforma di vendita dei prodotti. Il progetto è stato finanziato con la partecipazione dell¹Unione Europea. . .  
   
   
PRIMA SELEZIONE DEL CONCORSO “SALAMI E SOPRESSE DELLA TRADIZIONE”: ECCO I PRODUTTORI DI QUALITÀ DEL NORD ITALIA  
 
 Il concorso, ideato e promosso dall’Accademia delle 5T della Qualità con la collaborazione di Ascom-confcommercio Treviso, Bottega di Marca, Unioncamere, Camera di Commercio di Treviso, Università degli Studi di Padova (Corso di Laurea in Scienze e Cultura della Gastronomia e della Ristorazione), vuole rivalutare e tutelare il protagonista principe della più popolare e accattivante merenda italiana: pane e salame. E vuole farne conoscere le caratteristiche di genuinità a naturalità quando vengono fatti solo con carne, sale e spezie rifiutando quegli additivi utili solo se si utilizzano carni di dubbia provenienza o si cercano scorciatoie per accelerare la maturazione. Esistono ancora salami fatti come natura e tradizione pretendono e l’Accademia delle 5T (Territorio, Tradizione, Tipicità, Tracciabilità, Trasparenza) vuole farli conoscere e stimolare il consumatore all’assaggio e al confronto. La giuria presieduta da Guido Stecchi e composta da Emilio Zanola, Vittorio Santoro, Iginio Massari, Maria Cristina Beretta, Marco Rossi, Diego Liberini e Fabio Guerra, ha assaggiato i prodotti candidati delle regioni del Nord Italia, selezionando 6 salami e 3 sopresse venete per la finale nazionale che li metterà di nuovo a confronto tra loro e con quelli promossi nelle selezioni del Centro e del Sud Italia. La finale si svolgerà in novembre a Brescia presso la Cast Alimenti, la premiazione a Treviso in dicembre. Ecco i promossi: Salado al Prosecco di De Stefani di Valdobbiadene (Tv); Salame contadino della Salumeria di Eustacchio di Dosson di Casier (Tv); Salame crudo di Bricco del Prete di Priocca (Cn); Salame nobile del Giarolo di Cascina Capanna di Montegioco (Al); Salame nobile del Giarolo del “Salumificio” Corte di Brignano di Brignano Frascata (Al); Salame nobile del Giarolo di Ennio Mutti di Sarezzano (Al); Soppressa veneta di Caprini di Negrar (Vr); Sopressa veneta di De Stefani di Valdobbiadene (Tv); Sopressa veneta del Salumificio Valpolicella di S. Pietro in Cariano (Vr). .  
   
   
CHIUDE CON UN INCREMENTO DEL 4% DELLE VENDITE LA CAMPAGNA PESCHE E NETTARINE DI ROMAGNA IGP  
 
 Ferrara, - Bilancio positivo per il Consorzio Pesca e nettarina di Romagna Igp che nella campagna appena conclusa ha raggiunto 37. 279 quintali di prodotto venduto sui mercati nazionali, con un incremento del 4% rispetto all’anno scorso. “ Un buon risultato – dichiara il Presidente Paolo Pari, soprattutto in considerazione del fatto che in questa campagna abbiamo registrato un forte incremento della domanda, al punto da avere, in certi momenti, anche problemi di disponibilità di prodotto a marchio, che ci ha limitato, ma che ha anche dato un segnale importante sull’apprezzamento e l’affermazione della pesca e nettarina di Romagna”. La campagna che, come dettato dal disciplinare di produzione, parte il 20 giugno e termina il 20 settembre, ha visto prevalere le nettarine a marchio Igp rispetto alle pesche con 22. 293 quintali per le prime contro i 14. 986 per le seconde. Il periodo di massima concentrazione delle vendite si è registrato dal 16 luglio al 13 agosto , con un incremento in particolare, nelle due settimane dal 17 al 30 luglio, del 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Va rilevato il fatto che nelle due settimane sopracitate è stata programmata la pubblicità televisiva sulle reti Rai che ha raggiunto circa 100 milioni di contatti utili. Quest´ anno il Consorzio della pesca e nettarina di Romagna Igp, cui fanno parte le più importanti imprese operanti nel comparto peschicolo a livello nazionale, ha messo a punto un progetto di valorizzazione coordinato dal Cso che prevedeva, oltre alla campagna televisiva, un mix di azioni sui media, numerose promozioni sui punti vendita, ed un sistema di autoregolamentazione e di controllo ad ulteriore garanzia del consumatore. Un dato importante, rilevabile dalla campagna appena terminata, è la risposta dei mercati all’ingrosso alle iniziative di promozione messe in atto. Il Consorzio, nei principali mercati d´Italia ha coinvolto oltre 40 grossisti e circa 1000 dettaglianti con una promozione che prevedeva la distribuzione di materiali informativi e originali gadget per caratterizzare i punti vendita e gratificare i consumatori stessi. Il canale tradizionale ha registrato un incremento delle vendite del 19% ed oggi concentra il 39% delle vendite di pesche, mentre la Grande Distribuzione rappresenta il 61% del totale delle vendite. Sul fronte Gdo va rilevato un ampliamento del ventaglio delle insegne che hanno inserito a referenza la pesca e la nettarina Igp. “Il quadro di sintesi della campagna 2006 da sicuramente indicazioni di positività - conclude il Presidente Paolo Pari anche se ci sono ancora potenzialità inespresse sul prodotto; va dato merito comunque ai Soci del Consorzio, e alla Regione Emilia Romagna di avere costruito un Progetto che è divenuto ormai punto di riferimento in Italia come modello per la valorizzazione della tipicità nell’ortofrutta”. .  
   
   
SI GIOCA SUI BANCHI DI SCUOLA CON IL FRUTTAPARTY DI BATTAGLIO  
 
Per l’anno scolastico 2006/07 Battaglio, azienda torinese leader nella produzione e distribuzione di frutta in Italia, lancia Fruttaparty, progetto sperimentale di educazione alimentare che coinvolgerà i bambini di alcune scuole per l’infanzia e scuole primarie di Torino e Provincia. Una vera festa organizzata all’interno della classe, dove gli esperti animatori del Fruttaparty, porteranno l’allegria, i colori e i sapori della frutta fresca di stagione coinvolgendo bambini ed insegnanti in simpatici giochi di gruppo. Un’ora e mezza di puro divertimento, per riscoprire insieme quanto può essere buona e fa bene la frutta. Colori, pennarelli, cartoncini colorati, musica, canti, bans, palloncini e naturalmente la frutta, che grazie alle attività proposte dagli animatori si trasforma in una divertente ed allegra compagna di giochi. Un’ amica da conoscere, per divertirsi ed imparare! Spesso si parla dell’importanza della frutta come alimento base per la corretta alimentazione dei bambini. Eppure spesso sono proprio loro a non amarla. Il progetto nasce dal desiderio di diffondere la cultura del cibo fra i più piccoli, insegnando l’importanza di un’alimentazione sana e corretta attraverso il linguaggio semplice ed universale del gioco. Nessuna forma di insegnamento infantile è più efficace del gioco e per questo Battaglio negli ultimi mesi ha lavorato con un pool di dietologi, psicologi infantili, nutrizionisti e animatori per dare vita ad un format che consenta ad insegnanti e bambini di imparare divertendosi anche sui banchi di scuola. Offrire prodotti in grado di far riscoprire i profumi e i sapori della tradizione: frutti genuini, sani, nutrienti e soprattutto ricchi di gusto: ecco l´obiettivo finale di Battaglio. Nell’ottica di perseguire questa filosofia, in occasione del Salone del Gusto che si terra’ dal 26 al 30 ottobre a Torino, Battaglio S. P. A parteciperà al progetto di Educazione Alimentare e del Gusto. L´iniziativa, sviluppata in collaborazione con Slow Food, è rivolta principalmente ai bambini delle scuole primarie e scuole medie e prevede quattro appuntamenti quotidiani con lezioni e giochi per imparare a conoscere e gustare il cibo attraverso anche la sperimentazione diretta. All’interno di questo divertente e ambizioso progetto promosso da Slow Food rientra anche l’iniziativa”Orti Scolastici”, che consiste nella realizzazione di veri e propri orti nelle scuole, mirata a trasmettere ai giovani il sapore legato alla terra e ai suoi cicli, la conoscenza dei metodi di coltivazione e la passione per i prodotti naturali e genuini, oltre a rappresentare un’occasione unica per conoscere e degustare i prodotti ortofrutticoli attraverso percorsi didattici e attività educative. .  
   
   
MOSCA - INTERNATIONAL KREMLIN CULINARY CUP LA NAZIONALE FA INCETTA DI MEDAGLIE  
 
All’international Kremlin Culinary Cup la Nazionale Italiana Cuochi ha fatto incetta di medaglie conquistando ben 9 argenti, 2 ori e un bronzo che vanno ad arricchire un già cospicuo palmares. 8 argenti sono arrivati dalla competizione a squadre: 4 per il buffet freddo e 4 per quello caldo. Tutte le altre medaglie sono invece frutto delle prestazioni individuali. Oro per il menu vegetariano del comasco Lorenzo Staltari, oro per il menu a base di pesce di Nicola Bizzarri da Campobasso, argento per il piatto da buffet a base di pesce del padovano Paolo Piovan e bronzo per il menu della tradizione del barese Vito Semeraro. Un ottimo risultato per essere la prima volta della Nic alla competizione di Mosca, nonostante un inizio poco incoraggiante. Appena arrivati infatti i nostri chef hanno dovuto fare i conti con un inconveniente non di poco conto: praticamente la cucina loro assegnata non era più disponibile e hanno dovuto ripiegare su una soluzione di fortuna insufficiente nella dotazione delle strumentazioni principali. Nonostante questo non si sono persi d’animo e hanno dato battaglia ai concorrenti senza risparmiarsi. “E’ stata una bella esperienza” ha commentato il vicentino Gianluca Tomasi, leader della delegazione che ha partecipato alla gara. “Per noi era la prima volta e nonostante non sapessimo bene cosa ci attendeva, abbiamo fatto un’ottima figura grazie all’impiego di materie prime eccellenti e all’aiuto delle aziende che ci supportano, a cui va il nostro grazie. Mosca si è confermata una piazza importante e, malgrado il nostro spiacevole inconveniente, valida dal punto di vista organizzativo. La sua importanza è destinata a crescere con le prossime edizioni e come Nic ci ripresenteremo all’appuntamento facendo fruttare l’insegnamento di questa prima partecipazione”. Per la Nic non c’è tempo di riposare: mercoledì 11 è attesa al 25° Congresso Nazionale Fic, presso il Forte Village Resort, in Sardegna, per collaborare alla realizzazione del progetto “Cento dolci per mille e un menu” promosso dall’azienda bolognese Fabbri 1905 Spa. I membri della Nic si esibiranno in una performance dimostrativa di 4-5 dolci ciascuno, realizzati con ingredienti Fabbri. Contemporaneamente la Lady Chef Gabriella Costi, il 12 ottobre, sarà impegnata i a Praga, presso la showroom Baumatic, per dimostrare la funzionalità dei forni e dei piani di cottura ad uso domestico dell’azienda Baumatic. Per l’occasione si esibirà in un ricco menu: risotto ai funghi, pasta al ragù di verdure per richiamare i sapori mediterranei, focaccia al rosmarino, arrosto di tacchino per valorizzare le carni bianche considerate di poco valore e tortino alle mele per finire. A metà novembre, invece, la Nic gareggerà alla Coppa del Mondo in Lussemburgo (www. Vatel-club. Lu), la massima espressione della cucina internazionale. Una dimostrazione viva di arte culinaria finalizzata a promuovere e sviluppare nuove idee e ispirare le nuove generazioni di cuochi e pasticceri. Le gare si svolgeranno nell’ambito del Salone Internazionale di Gastronomia Expogast, presso le sale del Centre des Expositions et des Conférences novembre 2006. .  
   
   
APPIGNANO - LEGUMI IN FESTA AD APPIGNANO.  
 
Il 21 e 22 ottobre torna “Leguminaria”, la manifestazione promossa dal Comune di Appignano e dalla Provincia di Macerata, in collaborazione con la Regione Marche, giunta quest’anno alla sua quarta edizione. Ceci, fagioli, lenticchie, cicerchia, roveja: piatti poveri della cucina marchigiana dagli indiscutibili benefici nutritivi, serviti nelle tradizionali stoviglie di terracotta dei Maestri Vasai, ed innaffiati dal prelibato Rosso Piceno dell’Azienda Villa Forano. Ma soprattutto produzioni di qualità da riscoprire e da reintrodurre nel mercato e nella gastronomia locale. La rassegna comprende, infatti, un percorso di ricerca e sperimentazione applicata, al suo secondo anno, condotto dall’Istituto sperimentale per l’Orticoltura di Monsampolo del Tronto (Ap). Lo studio, finalizzato all’individuazione, al recupero ed al mantenimento in purezza degli ecotipi di cece, fagiolo, e roveja originari di Appignano, sarà fra gli argomenti al centro del tradizionale convegno, in programma il 20 ottobre, a cui parteciperanno autorevoli esperti e, per la prima volta, Slow Food. “Leguminaria”, che vede protagonisti la Pro Loco, i Maestri Vasai e l’Avis di Appignano, si è consolidata nel corso degli anni, coinvolgendo numerosi cittadini e richiamando numerosi turisti da ogni angolo d’Italia. Peccato mancare: in una suggestiva atmosfera del passato, complici gli stand allestiti dalla Pro Loco e le trascinanti melodie di musicanti e cantastorie, tutti i commensali riceveranno in omaggio la ciotola francescana e il bicchiere dei Maestri Vasai. Appassionati e curiosi potranno inoltre visitare la mostra curata dall’Associazione micologica naturalistica dei Monti Sibillini. . .  
   
   
UNIVERSITA DI TRIESTE: MENSA ERDISU INNOVATIVA IN ITALIA  
 
L´università di Trieste ha una delle mense più avanzate ed innovative d´Italia grazie alla rinnovata struttura inaugurata quest´oggi all´Erdisu, un servizio che gli studenti hanno già ampiamente dimostrato di gradire. Merito anche della Regione - ha spiegato l´assessore all´Università del Friuli Venezia Giulia, Roberto Cosolini - che investe molto sul diritto allo studio inteso in una duplice veste: quella classica di appoggio alle esigenze primarie della frequenza universitaria e quella legata alla qualità della vita, ad uno studio inteso non solo come soddisfacimento di bisogni essenziali ma anche come inserimento nel tessuto economico e sociale locale. In un ambiente positivo, reso sempre più vivibile per lo studente, è possibile favorire la crescita e la permanenza in loco di coloro i quali saranno in grado di contribuire alla crescita dell´intera comunità regionale. .  
   
   
AIUTI ALL´AVICOLTURA: APERTI I TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE LE DOMANDE DOVRANNO PERVENIRE ENTRO IL 6 NOVEMBRE 2006.  
 
Torino - Sono aperti i termini per la presentazione delle domande per l´erogazione degli aiuti finalizzati al sostegno del mercato avicolo a seguito dei danni provocati dall´influenza aviaria nel periodo compreso tra il settembre 2005 e l´aprile 2006. Il contributo potrà essere assegnato come misura eccezionale di sostegno per i seguenti interventi: a) la distruzione delle uova da cova; b) la trasformazione delle uova da cova; c) la soppressione dei pulcini; d) la macellazione anticipata di almeno 6 settimane degli animali riproduttori ai fini della riduzione della produzione di uova da cova; e) la macellazione delle pollastre da riproduzione pronte a deporre; f) il prolungamento volontario, oltre le tre settimane, del vuoto sanitario aziendale, purché gli animali, nel periodo in causa, non siano stati rimessi in produzione; g) l´abbassamento volontario della produzione per mezzo del calo degli accasamenti dei pulcini al fine della riduzione delle densità di allevamento. "Il mercato avicolo piemontese – afferma l´Assessore regionale all´agricoltura Mino Taricco - è risultato uno dei più duramente colpiti dalla contrazione dei consumi seguita alla diffusione delle notizie sulla espansione del virus dell´influenza aviaria. La possibilità di venire in aiuto per le perdite di reddito subite dalle aziende coinvolte nella crisi, attraverso l´accesso a queste misure, si traduce in un concreto sostegno alla situazione finanziaria del settore che è una importante risorsa nel sistema economico piemontese. " Le domande dovranno pervenire all´Agea, Organismo Pagatore, Via Torino, 45 - 00184 Roma, entro le ore 15 del 6 novembre 2006. Maggiori informazioni presso: Regione Piemonte - Assessorato all´Agricoltura - Settore Sviluppo Produzioni animali tel. 011/4323775, sul sito dell´Agea, www. Agea. Gov. It, presso i Caa e presso le sedi delle Organizzazioni Professionali Agricole. .  
   
   
BLUETONGUE REVOCATE LE MISURE CHE LIMITAVANO GLI SPOSTAMENTI  
 
 Torino - Revocate tutte le misure che ancora limitavano gli spostamenti di bovini a Demonte (Cn) e a Villanova d’Asti (At), per i casi di positività alla “bluetongue” in vitelli da ingrasso di origine belga. Gli accertamenti conclusivi, effettuati sui bovini degli allevamenti interessati dopo l’eliminazione del capo positivo importato dal Belgio, hanno escluso la circolazione locale del virus. L’attività di vigilanza comunque prosegue, in particolare nel fossanese, dove si stanno effettuando ulteriori approfondimenti diagnostici e a Cunico, in provincia di Asti. .  
   
   
INTERNAZIONALIZZAZIONE, OPERATORI POLACCHI IN VISITA AI FRANTOI LIGURI  
 
Da giovedì 12 a domenica 15 ottobre un gruppo selezionato di operatori polacchi effettuerà un tour nella provincia di Imperia, in visita ai frantoi e alle aziende vitivinicole con produzioni tipiche di qualità. L´iniziativa si svolge nell´ambito della Convenzione Ice-regione Liguria ed è realizzata in collaborazione con l´azienda speciale della Camera di Commercio di Imperia. Dopo il successo dei workshop dedicati alla produzione del settore agro-alimentare ligure, che si sono tenuti in vari paesi europei e dell´analogo Edu-tour rivolto a giornalisti tedeschi della stampa specializzata, si è voluto proporre agli operatori polacchi del comparto una manifestazione che unisse, alla presentazione dei prodotti le suggestioni e le caratteristiche dei luoghi di provenienza. Presso l´antico frantoio "Giromela" nell´entroterra di Imperia, si terrà inoltre un´esposizione dei più significativi prodotti alimentari dell´intera regione e si svolgeranno due seminari tecnici con gli interventi .  
   
   
SALAME CACCIATORE DOP: PRIMI SEI MESI 2006 INCREMENTO PRODUZIONE + 15,5%  
 
Alla base dell’aumento le richieste del consumatore finale, favorite dalle scelte della moderna distribuzione organizzata Nei primi sei mesi 2006 la produzione tutelata dei Salamini Italiani alla Cacciatora Dop (Denominazione di Origine Protetta) è stata di 1. 774. 542 chili. Rispetto al totale dello stesso semestre 2005 (1. 538. 00 chili) il dato rappresenta un incremento del 15,5% In particolare, si rileva che la crescita della produzione è stata particolarmente significativa nei primi tre mesi dell’anno, facendo seguito al trend positivo rilevato nell’ultimo trimestre 2005. “L’aumento della produzione dei Salamini Italiani alla Cacciatora” dichiara Sandro Gozzi, Presidente del Consorzio Cacciatore - “è dovuto principalmente alla crescente richiesta del mercato. Il consumatore finale sta diventando sempre più consapevole ed esigente e, sul punto vendita, apprezza la presenza del prodotto Dop, tutelato e garantito, privilegiandone l’acquisto. Per venire incontro a queste richieste i produttori del Consorzio Cacciatore hanno adeguato l’offerta alle richieste di mercato, favoriti anche dalle scelte della Gdo e dei negozi di gastronomia che hanno dato più spazio al nostro prodotto, rendendolo più visibile sul punto vendita. Non da ultimo, il Consorzio ha rafforzato il servizio di vigilanza e tutela del prodotto, a garanzia del consumatore finale. ” Sulla base della stagionalità invernale e delle iniziative promozionali del Consorzio si prevede di chiudere il 2006 con una produzione superiore ai 3. 6000. 000 chili in leggero incremento rispetto all’anno precedente. Dal 26 al 30 Ottobre, il Consorzio Salame Cacciatore partecipa, insieme ad altri sette Consorzi di tutela, al Salone Internazionale del Gusto di Torino con degustazioni gratuite guidate del prodotto, per imparare anche gli abbinamenti corretti con i vini, in collaborazione con l’Enoteca Italiana di Siena e un Happy Hour alle 19:30 di sabato 28 ottobre. .  
   
   
NUOVE PROFESSIONI: A SCUOLA DI GUSTO.DIVENTARE ESPERTI DEL TURISMO ENOGASTRONOMICO? OGGI E’ POSSIBILE ANCHE ON LINE  
 
Il boom del turismo enogastronomico richiede nuove specializzazioni e offre molte opportunità di lavoro: un nuovo percorso formativo a distanza, pensato per acquisire competenze nell’ambito della tutela e della valorizzazione delle tradizioni e della cultura gastronomica, si rivolge in particolar modo ai giovani e alle donne. L’iniziativa è promossa dall’Università di Roma Tor Vergata e dal Consorzio Baicr Sistema Cultura. Il nuovo Master on line in Cultura dell´Alimentazione e delle Tradizioni enogastronomiche vuole formare professionisti in grado di ideare abbinamenti tra gli itinerari enogastronomici e gli altri aspetti della cultura del territorio, avvalendosi di un mix di conoscenze storico-culturali e di competenze gestionali, di marketing territoriale e turistico. Particolarità della proposta, la didattica on line, che permette di seguire il corso utilizzando il Pc e dunque senza dover lasciare la residenza, o interrompere la propria attività, come avviene per un corso in aula. Si chiama e-learning ed è di una concreta opportunità di crescita professionale per quanti risiedono là dove è scarsa, o manca del tutto, un’offerta formativa post-universitaria diversificata, e soprattutto per le donne, che spesso hanno difficoltà maggiori rispetto ai colleghi maschi nel trovare occupazione o riaffacciarsi sul mercato del lavoro, specie nel Meridione. Ed in effetti sono proprio le donne del sud Italia a preferire l’e-learning, un dato che emerge dai numeri raccolti da Baicr Sistema Cultura - consorzio costituito nel 1991 tra 5 importanti istituzioni culturali italiane – a seguito dell’attività svolta come agenzia formativa accreditata dal Ministero della Pubblica Istruzione: tra gli oltre 15 mila iscritti ai corsi di perfezionamento post lauream dal 1996 al 2005, l’85% sono donne laureate in materie umanistiche (lettere, filosofia, lingue) con una netta supremazia delle iscritte dal Centro (52%) e dal Meridione (33%). L’iniziativa consente dunque a due necessità convergenti di incontrarsi virtuosamente. Da una parte, infatti, c’è la crescente richiesta di qualificazione in un campo - quello delle conoscenze legate ai sapori - in rapida crescita, capace di conquistare un turismo che finora è stato considerato di nicchia e forse non lo è più. Dall’altra, vi è la sempre maggiore necessità di formare specifiche figure professionali che devono inglobare, partendo da diversi settori disciplinari (economico, comunicativo, legislativo, scientifico), conoscenze specialistiche negli ambiti della tutela, dello sviluppo, della promozione dell’industria alimentare e del turismo culturale ed enogastronomici. L’attività formativa del master ­- che corrisponde a 60 crediti universitari - si articola, parte in presenza e parte a distanza, in cinque moduli elaborati da docenti ed esperti, scelti tra i nomi più autorevoli nell’ambito della ricerca e delle professioni legate al settore. Le materie di studio si sviluppano nell’ambito della scienza dell’alimentazione; della storia e della cultura enogastronomica; dei contenuti e dei metodi dell’offerta turistica (paesaggio, cultura ed itinerari gastronomici); del management per il turismo; della comunicazione e del marketing orientati al territorio, al paesaggio, ai parchi e alla civiltà della tavola. .  
   
   
“IO FACCIO LA SPESA GIUSTA” ANCHE NEI RISTORANTI  
 
La terza edizione della Settimana per il commercio equo e solidale promossa da Fairtrade Transfair Italia, che si svolgerà dal 14 al 22 ottobre prossimo, coinvolgerà, oltre alla distribuzione, anche il settore della ristorazione collettiva e della distribuzione automatica Tremila punti vendita della grande distribuzione e del dettaglio biologico interessati; cinquanta ristorante self service, centinaia di bar, persino le macchinette della distribuzione automatica. La terza edizione della settimana del commercio equo e solidale “Io faccio la spesa giusta” ideata da Fairtrade Transfair Italia, marchio di certificazione dei prodotti, moltiplica le occasioni di degustazione, di informazione, di acquisto. Perché negli ultimi anni, parallelamente all’allargamento del numero di insegne e di punti vendita della distribuzione organizzata, è cresciuto l’interesse per il commercio equo anche in altri canali: dalla ristorazione collettiva gestita da enti pubblici, soprattutto mense scolastiche, che ha inserito nei capitolati d’appalto questi prodotti, riconoscendone la qualità e la valenza sociale; alle macchinette per la distribuzione automatica di bevande; ai bar e alle caffetterie che stanno scegliendo i prodotti certificati Fairtrade per offrire una valida alternativa alla loro clientela. L’edizione di quest’anno toccherà allora i ristoranti, attraverso un accordo con Cir food, una delle maggiori aziende italiane ed europee di ristorazione, che durante la settimana inserirà ananas Fairtrade in 50 ristoranti self service delle province di Modena e Reggio Emilia, per non sostituirle più con referenze convenzionali. Anche le macchinette della distribuzione automatica diventeranno un punto di informazione sull’iniziativa e sul commercio equo mentre in 200 bar sarà possibile gustare il caffè equosolidale con una speciale promozione. Nel corso della settimana non mancheranno le iniziative e le degustazioni nei punti vendita che hanno aderito all’iniziativa: Coop, Ipercoop, Conad, Naturasì, B’io, Famila, Gs, Carrefour, Iperal, Unes, Pam, Panorama. In tutta Italia sono previsti inoltre incontri, appuntamenti ed eventi per parlare di commercio equo, in collaborazione con i soci del Consorzio Fairtrade Transfair: dalla mostra-gioco interattiva “Io viaggio… equo e solidale” organizzata dal Centro Informazione e Educazione alla Sviluppo e che sarà inaugurata a Roma; a “Pianobank”, serate organizzate dalle filiali di Banca popolare Etica con concerti e prodotti equosolidali nell’ora dell’aperitivo; agli incontri in Feltrinelli, ormai un “classico” della settimana che quest’anno ospiteranno Frans Van Der Hoff, storico fondatore del movimento del commercio equo e solidale, autore di numerosi libri pubblicati anche in Italia; alle serate organizzate dalle Botteghe del Mondo con i produttori; ai convegni di Eurochocolate, che quest’anno ospiterà uno stand tutto dedicato al cioccolato equosolidale (chiamato “Equochocolate”). L’impegno sociale quest’anno non è disgiunto dall’impegno ambientale: le brochure e i poster stampati saranno a “impatto zero”, iniziativa di Lifegate per la riforestazione di un’area boschiva in Costa Rica. “Io faccio la spesa giusta” conta anche quest’anno sul sostegno dei testimonial di Fairtrade: Amanda Sandrelli, Paola Maugeri, Iosefa Idem, Andrea De Carlo, Massimo Ghini, Pietro Sermonti. E sulla collaborazione di Mtv Italia. Per consultare l’elenco completo degli eventi: www. Fairtradeitalia. It; 049 8750823. .  
   
   
A GORIZIA TORNA RURALIA: NEI PADIGLIONI DELLA FIERA LA 9° FESTA DELL’AGROALIMENTARE DI QUALITÀ DAL 13 AL 15 OTTOBRE  
 
Una rassegna dal successo sempre crescente, che riunisce il meglio della produzione agroalimentare italiana di qualità e si arricchisce ogni anno con tante novità ed eventi. Sarà un appuntamento “a tutto gusto” quello con Ruralia, 9^ Mostra Mercato dei prodotti alimentari di qualità, in programma da venerdì 13 a domenica 15 ottobre ad ingresso gratuito nei padiglioni del Quartiere Fieristico di Gorizia. L’attesa kermesse, che ha ricevuto anche quest’anno il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, con le oltre 30 mila presenze registrate nell’ultima edizione si conferma dal 1998 ad oggi uno degli eventi più apprezzati dal pubblico goriziano, e non solo. Come ha sottolineato durante la conferenza stampa di presentazione il presidente di Udine e Gorizia Fiere Spa, Sergio Zanirato, “Ruralia è il secondo appuntamento di rilievo, dopo Mittelmoda, organizzato nel capoluogo isontino dalla nuova società nata dalla fusione dei due poli fieristici di Udine e Gorizia. Un importante evento che si inserisce in un percorso di valorizzazione del settore enogastronomico regionale che comprenderà, dopo Ruralia, la rassegna Vinum Loci e la presentazione della nuova Guida ai vini del Friuli Venezia Giulia, entrambi in programma a Gradisca d’Isonzo”. L’importanza della sinergia avviata tra i due poli fieristici è stata evidenziata anche dal vicepresidente di Udine e Gorizia Fiere, Emilio Sgarlata, che ha ricordato come il numero degli espositori sia cresciuto di anno in anno “fino ad arrivare a riempire totalmente gli spazi del quartiere fieristico isontino”. Per l’edizione 2006 a Gorizia si daranno appuntamento oltre 100 espositori tra consorzi, produttori del settore enogastronomico di qualità, aziende agricole e vitivinicole. Al direttore generale, Maurizio Tripani, è toccato il compito di illustrare nel dettaglio le novità del ricco programma della manifestazione. Tripani ha inoltre ringraziato il rappresentante del Comune di Gradisca d´Isonzo, Paolo Cappelli, e ha ricordato la collaborazione avviata con l’Amministrazione Comunale per organizzare la rassegna Vinum Loci, nata cinque anni fa accanto a Ruralia e che quest’anno verrà riproposta dal 21 al 24 ottobre a Gradisca. L’inaugurazione ufficiale di Ruralia è prevista per venerdì 13 ottobre alle 17. 30, ma già dalla mattinata i padiglioni della fiera ospiteranno i primi visitatori, tra cui anche gli alunni delle classi elementari della provincia di Gorizia. Tra le numerose conferme dell’edizione 2006 torna infatti Ruralia Kids, il programma gratuito di educazione al consumo alimentare consapevole riservato alle scuole e ai bambini che visiteranno la rassegna con le loro famiglie (nel 2005 sono stati ben 800 i partecipanti). L’iniziativa, realizzata in collaborazione con qualificati educatori, si articola in diverse fasi: percorsi di gusto multisensoriali riservati alle scuole (nelle mattinate di venerdì 13 e sabato 14), mini-laboratori del gusto per i bambini che visiteranno la fiera insieme ai familiari (nei pomeriggi di sabato 14 e domenica 15), l’Itinerario Ruralia kids (espositori appositamente segnalati che durante la rassegna proporranno a grandi e piccoli spiegazioni gratuite). All’insegna della migliore tradizione agroalimentare italiana sarà la Mostra Mercato dei prodotti di qualità che porterà in fiera una vasta esposizione di frutta, ortaggi, bevande, insaccati e affettati, oli, formaggi, pasticceria e confetteria, miele, carni, pane. Ruralia 2006 si caratterizza inoltre per una nutrita presenza di eventi collaterali che spaziano dal gradito ritorno del “Pizza Show” a cura dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, ai Palacinca Days, dalle degustazioni guidate che animeranno ogni giorno l’Area eventi (Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e grappe) ai menù offerti dai ristoratori presenti a Ruralia. Oltre alle ricette tipiche del Piemonte proposte dall’Associazione Vino e Riso, uno spazio speciale sarà dedicato alla ristorazione tipica carsica con i menù preparati quotidianamente dalla rinomata Trattoria Gostilna Devetak. Novità assoluta dell’edizione 2006 è il “1° Concorso Regionale del trattore d’epoca” nel quale il vincitore, selezionato tra i trattori e le macchine agricole commercializzati prima del 1971, sarà eletto da una giuria popolare composta dai visitatori di Ruralia 2006 e da una giuria tecnica. Non mancheranno momenti di approfondimento e aggiornamento professionale tra cui si segnala: sabato 14 ottobre, alle ore 10 la Federazione Provinciale Coldiretti di Gorizia organizza l’incontro sul tema “L’unione fa la forza: prospettive per integrazione commerciale tra piccole cantine”; sempre sabato 14 ottobre, alle ore 16 avrà luogo l’incontro “Duino Aurisina: un territorio da scoprire” a cura del Comune di Duino Aurisina e della Provincia di Trieste; domenica 15 ottobre a partire dalle ore 9. 30 si terrà il Xxiv Convegno Internazionale di apicoltura, a cura del Consorzio obbligatorio tra gli apicoltori della Provincia di Gorizia. Www. Goriziafiere. It. .  
   
   
MAISON RUINART RIFÀ IL LOOK ALLA COLLEZIONE DI CHAMPAGNE MILLESIMATI  
 
Rendere più seducente il look, mantenere giovane un marchio storico, valorizzare con misura e classe il top della gamma. Con questi obiettivi Ruinart (www. Ruinart. Com), la più antica Maison di Champagne, famosa nel mondo per l’eccellenza della sua produzione, ha deciso di rinnovare il packaging e il design dei pregiati champagne millesimati : Dom Ruinart e Dom Ruinart Rosé Duecento ospiti giunti da tutto il mondo hanno assistito alla presentazione del restyling nel corso di un esclusivo gala organizzato a Palazzo Brongniart, sede della Borsa di Parigi. Ogni dettaglio delle nuove confezioni sottolinea la perfezione del contenuto: come una finestra sulla cuvée, il design puro dell´etichetta e della nuova bottiglia riprende i toni e la luminescenza degli astucci mentre un elegante nastro di velluto permette di accedere al tappo, ideale invito a proseguire alla scoperta di un prodotto eccezionale. Simbolo nel mondo dell’eccellenza dello champagne, Maison Ruinart - a partire dal 1959 - rende omaggio alla lungimiranza del suo ispiratore Dom Ruinart creando cuvée di prestigio, somma espressione dello Chardonnay che, annata dopo annata, rivela l´eleganza dello champagne al suo massimo livello. Come ama sottolineare lo Chef de Cave della Maison, Jean-philippe Moulin, «la finezza dell´effervescenza e la purezza dello Chardonnay, rendono le cuvée Dom Ruinart decisamente e meravigliosamente uniche». Le cuvée Dom Ruinart 1996 e Dom Ruinart Rosé 1990 sono i primi millesimi oggetto del restyling Dom Ruinart 1996 Cuvée assemblata esclusivamente a partire da uve Chardonnay Grand Cru provenienti dalla Côte des Blancs e dalla Montagne de Reims. E’ caratterizzata da un’effervescenza finissima e persistente, spuma delicata e abbondante e da note olfattive in cui spiccano note di frutti bianchi, di agrumi e accenti di frutti esotici, in particolare il litchi. Con l´aumento della temperatura, i profumi diventano più golosi ricordando note di brioche con una dominante minerale. Bell´attacco in bocca, fine, delicatamente morbido con una trama di note di pompelmo e frutti esotici, come il frutto della passione. Il finale è fresco con bella persistenza aromatica. Dom Ruinart 1996 è ideale come aperitivo o con un antipasto delicato come un´insalata di scampi alle scaglie di Parmigiano. Abbinato al formaggio, sorprenderà su un Comté di media stagionatura. Un’ulteriore sosta in cantina farà apprezzare la cuvée ‘96 abbinata a sapori più intensi, come quelli di una carne bianca tartufata o di un risotto ai funghi. Dom Ruinart Rosé 1990 Cuvée elaborata a partire da un assemblaggio di uve Chardonnay Grand Cru (83%) e Pinot Noir vinificato in rosso (17%). Un meraviglioso color rosa antico dai profondi riflessi ramati, perlage fine e brioso, spuma densa e persistente, caratterizzano questo grande champagne. Al naso è ricco e complesso. Servito fresco rivela note di frutti rossi cotti o macerati nell´alcool, successivamente sviluppa note un poco più empireumatiche che ricordano il tabacco e il cuoio. Successivamente il gusto/aroma diventa speziato, con una dominante di chiodi di garofano e zenzero marinato. La complessità e la ricchezza avvertite al naso sono il preludio, in uno champagne di 14 anni, di una struttura di bella potenza e freschezza, perfetto equilibrio fra le diverse note di frutta, tabacco e spezie. L’armoniosa complessità di questa cuvée si accorderà con piatti dai sapori evoluti, come un piccione in pastilla o anche un’anatra laccata. Un arrosto di manzo al sangue con salsa al Porto saprà sottolineare i paradossi di questo champagne. Le note di un Epoisses stagionato sublimeranno quelle del Dom Ruinart Rosé mentre una Tarte Tatin ai fichi caramellati, una granita di caffè o semplicemente un gelato alla cannella, saranno il perfetto abbinamento dalle note dolci. .  
   
   
AL GRAND HOTEL PARCO DEI PRINCIPI - ROMA “PRIMO FESTIVAL NAZIONALE SPUMANTI D’ITALIA, OLTRE E…DINTORNI”: TUTTA LA SEDUZIONE DI UNO SPUMANTE MADE IN ITALY.  
 
Una intensa giornata di dibattiti, premiazioni e degustazioni di 180 grandi spumanti italiani. All’azienda Cieck il “Nastro d’oro 2006” del Concorso Enologico Nazionale “Spumanti d’Italia”. Assegnato anche il Premio intitolato a Gerolamo Conforto ad un grande imprenditore di Spumanti. A fine serata un’asta di beneficenza di eccezionali bottiglie d’annata per il Cevsi- “Fermiamo l’Aids sul nascere”. L’incontro di emozione e seduzione, con un brindisi made in Italy. Sarà questo il file-rouge che guiderà il “Primo Festival Nazionale Spumanti d’Italia, Oltre e…dintorni”, evento in programma il 21 ottobre, nel magico scenario della città eterna in una location di prestigio come il Grand Hotel Parco dei Principi di Roma. Sarà una giornata glamour attraversata da degustazioni, dibattiti, premiazioni, organizzata dal Forum Spumanti d’Italia, in collaborazione con Veronelli Editore e Associazione Italiana Sommelier Roma, per valorizzare e accendere i riflettori sulla grande e variegata produzione spumantistica italiana e le particolari emozioni e sensazioni che un incontro con un calice di spumante può regalare. Il “Primo Festival Nazionale Spumanti d’Italia, Oltre e…dintorni”, prenderà il via alle ore 16. 30, per concludersi alle 21. 00, con l’apertura del grande festival dei Banchi d’Assaggio delle circa 100 aziende spumantistiche italiane presenti tra le più rappresentative dei territori italiani vocati, Doc e Docg, come Alta Langa, Asti, Franciacorta e Trento, Prosecco Conegliano Valdobbiadene, Oltrepo Pavese, Brachetto d’Acqui, Alto Adige. Tra le aziende partecipanti Ferrari, Bortolomiol, La Scolca, Bortolotti, Bisol, F. Lli Muratori, Carpenè, Casa Vinicola Zonin, Vigneregali-banfi, Col Vetoraz, Mionetto, Gavioli, Conte Loredan Gasparini, D’araprì, Villa Sandi, Cornaleto, Paladin, Travaglino, Castel Faglia, Fontanafredda, Concilio, Montedelma, Villa Crespia solo per citarne alcune. Alle 17. 00 andrà in scena un dibattito, all’insegna della leggerezza e del sorriso, sui temi della seduzione, sensualità, emozione, gusto, gioia della vita, il tutto comunque legato al piacere di un calice di spumante italiano. Sono invitati al dibattito su “Seduzione, emozione e sensualità degli Spumanti”, giornalisti, scrittori, produttori, autorità e personaggi televisivi, tra cui Oreste Lionello, Sergio Vastano, Maria Teresa Ruta, Niki Grauso, Gelasio Gaetani Lovatelli D’aragona, Maria Antonietta Pacelli con Franco Maria Ricci e Arturo Rota insieme ad alcuni noti produttori. A seguire un altro momento molto atteso dal mondo spumantistico, ossia l’annuncio e la consegna del prestigioso premio “Francesco Scacchi”- Nastro d’Oro, che è stato attribuito all’ Erbaluce di Caluso Doc Millesimato Metodo Classico “San Giorgio” 2001 dell’Azienda Agricola Cieck di Agliè (To) per aver ottenuto il massimo punteggio assoluto – fra circa 300 etichette in gara – al 5° Concorso Enologico Nazionale organizzato dal Forum Spumanti d’Italia con il Ministero delle Politiche Agricole e Alimentari e la direzione di Assoenologi. Ad un grande protagonista della moderna storia spumantistica italiana (il nominativo è rigorosamente top segret sino alla premiazione…) sarà invece assegnato il Premio intitolato a “Gerolamo Conforto” assegnato precedentemente a Vittorio Vallarino Gancia e a Franco Ziliani della Guido Berlucchi. I due premi consistono in due straordinarie prove d’autore dell’artista Paolo Menon, massimo interprete italiano del dadaismo dionisiaco. Si tratta di due sculture in terracotta bronzo-patinate: la prima raffigura una “Formella festosa” che rappresenta una allegoria dello Spumante con un tralcio da cui nascono calici e tappi. La seconda rivisita il mito di Ampelo, l’intimo amico di Dioniso che da quest’ultimo viene trasformato in una vite. Il “Primo Festival Nazionale Spumanti d’Italia, Oltre e…dintorni” avrà anche un risvolto benefico con una specialissima asta di lotti particolari di vini spumanti, assegnati al miglior offerente in busta chiusa, il cui ricavato sarà devoluto al Cesvi, progetto “Fermiamo l’Aids sul nascere”. Fra i lotti presentati anche bottiglie della riserva personale di Mario Soldati del 1972 a ricordo della fine e del successo della fortunata serie televisiva sulla enogastronomia padana, una bottiglia di Brandy di Prosecco di Antonio Carpenè di inizio secolo scorso create per un omaggio familiare in numero limitato e dimenticate in cantina, un doppio magnum di Gavi di Gavi del 1992 d’Antan metodo classico donato da Giorgio e Luisa Soldati de “La Scolca” e una selezione di prestigiose bottiglie d’annata della riserva speciale “Luigi Veronelli” donate dalla Veronelli Editore. Www. Forumspumantiditalia. It .  
   
   
WINE NIGHT MILANO: IL VINO FA MODA… ALLO ZYTHUM DI VIA RUTILIA  
 
Il vino come divertimento, compagno di una serata allegra, all’insegna di ritmi latini in uno dei più noti locali milanesi, lo Zythum di via Rutilia. Una nuova proposta di Exportbox Madeinitaly. Com che vuole proporre un altro modo di vivere la propria “enopassione”… Oggi, dalle 20 alle 24, si inaugura allo Zythum una delle serate più frizzanti e divertenti del bere vino a Milano: "Wine Night Milano - il vino fa moda" diventerà l´appuntamento fisso settimanale per tutti coloro che amano il vino, la buona musica e il ballo. All´ingresso ogni partecipante riceverà l´elenco dettagliato dei vini in degustazione durante la serata e con un biglietto da 12 euro inizierà la sua avventura, che gli permetterà di assaporare fino a trenta tipi di vino ogni martedì sera. Tra un vino e l´altro pane con le olive, con le noci, pane toscano, pane all´olio. La degustazione di vini di qualità – proposta da Zythum ed Exportbox Madeinitaly. Com srl, organizzatori, fra l´altro, del Weekend della Degustazione, che si tiene due volte all´anno allo spazio Pelota e che nelle ultime edizioni ha richiamato oltre 5. 600 visitatori – vuole rompere tutti i tradizionali schemi di approccio al vino, creando un vivace, godereccio happening, coniugando la cultura di un buon bicchiere con ballo e folklore latino. Splendide ballerine alluderanno alla produzione del vino pigiando uva fresca in tinozze a ritmo di samba. Ballerini esperti, invece, insegneranno a chi lo vorrà i principali passi di danza. L´inaugurazione del nuovo format, infatti, avrà come tema il Sudamerica, con un corner di vini argentini e cileni che affiancheranno una selezione di vini italiani, etichette scelte in omaggio alla "allegria" dell´evento, ovvero vini frizzanti, leggeri, godibili, “facili da bere”, gustosi. Rossi, bianchi e rosati che saranno serviti e illustrati nella sala principale del loft, sempre rispettando lo spirito "light" della serata. Sarà possibile anche cenare sulla “passerella” del locale e ordinare i vini che verranno proposti nella serata, animata dal Dj Pata Pata. Www. Zythum. It - info@zythum. It .  
   
   
LA CASA VINICOLA GIOACCHINO GAROFOLI, L’AZIENDA VINICOLA PIÙ ANTICA DELLA REGIONE MARCHE, HA RICEVUTO LA STELLA DELLA GUIDA VINI D’ITALIA 2007 GAMBERO ROSSO SLOW FOOD EDITORE  
 
La Casa Vinicola Gioacchino Garofoli,si è distinta ancora una volta, portando lustro al proprio territorio. Fondata nel 1901, è da cinque generazioni che fa conoscere i propri prodotti ed il territorio della Regione Marche in Italia e nel mondo esportando quasi il 60% dei propri prodotti all’estero. Siamo qui oggi a comunicarvi che la Guida Vini d’Italia 2007 Gambero Rosso Slow Food Editore, ci ha insignito della “Stella”. La “Stella” è il massimo riconoscimento che la Guida, stimata a livello mondiale, tradotta in tre lingue ed arrivata alla sua ventesima edizione, attribuisce ad una casa vinicola dopo aver ottenuto per dieci volte i famosissimi “3 bicchieri” ovvero l’eccellenza enologica secondo la Guida. Una rarità in Italia, infatti solo poco più di 70 aziende possono fregiarsi di tale titolo su un panorama di 2126 produttori censiti dalla Guida e su circa 700. 000 aziende produttrici di vino italiane (dati Oiv 2002). Siamo assolutamente orgogliosi di aver ricevuto questo importantissimo premio, ma lo siamo ancora di più poiché siamo la prima ed unica azienda vinicola della Regione Marche ad aver ottenuto questo prestigiosissimo riconoscimento. Ancora una volta siamo fieri di far conoscere la Regione Marche attraverso i nostri prodotti strettamente legati al nostro territorio, alla nostra terra e alla nostra gente. In Vini d’Italia 2007 i “3 bicchieri” vanno al Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore “Podium” 2004 ed il Verdicchio dei Castelli di Jesi Riserva “Serra Fiorese” 1996. Si può dire che la nostra missione è anche quella di far conoscere l’eccellenza e la longevità di uno splendido vitigno autoctono, che solo noi marchigiani abbiamo, come il Verdicchio dei Castelli di Jesi. La storia della Garofoli è una storia di uomini e di una famiglia che da ormai cinque generazioni si identifica nel mondo della produzione vinicola. Sempre la stessa filosofia ha guidato l’azienda: aggiornamento continuo delle tecniche produttive ma rispetto per i sistemi tradizionali e storici di far vino; attenzione alle evoluzioni del mercato e alle sue esigenze ma fedeltà al valore delle peculiarità che le tradizioni del territorio hanno trasmesso. .  
   
   
REINHOLD MESSNER IN VETTA CON I VINI E LO SPECK IGP ALTO ADIGE A ROMA I VINI E LO SPECK IGP ALTO ADIGE CON IL “ RE DEGLI 8000”  
 
Reinhold Messner agguerrito sostenitore della salvaguardia e tutela dell´ambiente e profondo conoscitore della sua terra d’origine, l’Alto Adige, nonchè personaggio internazionale, scalatore e scrittore, avrà un ruolo rilevante nella promozione dello Speck Igp e dei Vini altoatesini. Il suo intervento alla tavola rotonda (su invito) del 10 ottobre a Roma riguarderà la “Valorizzazione e salvaguardia del territorio, per una qualità senza compromessi” e sarà l’anticipazione della sua filosofia in merito alla tutela dell’ambiente che permette di ottenere una qualità dei prodotti assoluta. La filosofia della promozione dei Vini e dello Speck Igp Alto Adige si identifica con il pensiero: “l’oggi e il futuro è un ritorno al passato” sottolineando così un chiaro rifiuto alla globalizzazione per il raggiungimento di una qualità che rispecchia il territorio d’origine. In questi ultimi anni molti sforzi sono stati compiuti dai produttori altoatesini contro l’omologazione del gusto al di là delle mode e delle tendenze, per offrire al consumatore prodotti genuini e naturali. Per la promozione di questi prodotti, vino e speck, che perfettamente sposano la filosofia di Messner verrà realizzata a Roma una manifestazione che andrà in scena in alcune enoteche e wine bar della capitale, dove enoappassionati e gourmet potranno degustare i migliori vini altoatesini abbinati allo Speck Igp Alto Adige. L’evento, organizzato dalla Promozione Vini e dal Consorzio Tutela Speck Alto Adige Igp, in collaborazione con Slow Food Lazio comprenderà: Laboratori del Gusto, degustazioni guidate aperte al pubblico e un gioco alla scoperta del vino ideale da abbinare allo Speck. Le degustazioni si terranno da mercoledì 22 a sabato 25 novembre ogni giorno dalle 17. 00 alle 20. 00 nelle enoteche selezionate, veri e propri “templi del gusto” in cui enoappassionati e cultori della buona tavola potranno incontrare i produttori e degustare i fuoriclasse dell’enologia altoatesina abbinati al prodotto principe della gastronomia della regione: lo Speck Igp. Da non perdere inoltre i “Laboratori del Gusto” per un approfondimento su questi prodotti che sempre di più affascinano gli appassionati del buon bere e della buona tavola. .  
   
   
BIASETTO DI PADOVA “BAR DELL’ANNO 2007” KALDO FASHION CAFÉ DI MONTECOSARO VINCE IL PREMIO INNOVAZIONE  
 
Alla Città del Gusto nell’ambito della presentazione della guida Bar d’Italia del Gambero Rosso 2007 è stato assegnato a Biasetto di Padova il Premio illy Bar dell’Anno e al Kaldo Fashion Café di Montecosaro il Premio Innovazione del Gambero Rosso. Bar Dell’anno Il Premio illy Bar dell’Anno è stato assegnato ad uno tra i 19 Migliori Bar d’Italia, ovvero gli esercizi che hanno raggiunto il traguardo dei “tre chicchi e tre tazzine” nella nuova edizione della guida Bar. Il vincitore è stato scelto dalla giuria - composta da Stefano Bonilli direttore del Gambero Rosso, da Roberta Corradin scrittrice e giornalista , Fiammetta Fadda giornalista ed esperta di enogastronomia, Davide Paolini “gastronauta“ ideatore e conduttore della nota trasmissione di Radio 24, Vinzia Firriato produttrice di vino dell’omonima casa vinicola nel trapanese e Valeria Piccini chef di “Da Caino” di Montemerano – “ per l’attenzione alla qualità e profonda conoscenza dei prodotti che fanno di Biasetto un chimico e uno scienziato della materia”. Il Premio consiste in un viaggio alle origini del caffé, in Brasile, in occasione della cerimonia di premiazione del “Premio Brasile”, il riconoscimento annuale istituito quindici anni fa dalla illycaffé per stimolare ed educare i coltivatori alla produzione di caffé di qualità. Menzione speciale della giuria è stata assegnata al bar “Tutto bene” di Campibisenzio di Firenze” per il rispetto e la valorizzazione dei prodotti del territorio. Il Premio Innovazione Dallo scorso anno la guida Bar d’Italia del Gambero Rosso, accanto agli ormai classici simboli di valutazione (chicchi e tazzine) ha introdotto un nuovo simbolo, una lampadina rossa, per segnalare i locali che presentano una proposta innovativa (relativa all’ambiente, all’offerta o al servizio) e di istituire il Premio Innovazione per il bar che presenta la formula complessiva più interessante. – Kaldo Fashion Café di Montecosaro ha vinto questa seconda edizione del premio che consiste nella possibilità di seguire un corso all’Università del Caffé di Trieste, il centro di divulgazione della cultura del caffé istituita da illycaffè con l’intento di contribuire all’internazionalizzazione dell’espresso italiano. La guida Bar d’Italia 2007 Un mondo in grande fermento, un mondo che ha voglia di divertire e di stupire ma che, al tempo stesso, ha la profonda consapevolezza che sulla qualità non si può prescindere. A cominciare dal caffè che torna protagonista più che mai. È questo il dato più interessante che emerge dalla nuova edizione di Bar d’Italia del Gambero Rosso 2007, la prima guida che dà i voti ai bar, che contiene oltre 200 indirizzi in più rispetto allo scorso anno superando le 1500 segnalazioni. Diciannove quest’anno i bar che raggiungono il traguardo dei tre chicchi e delle tre tazzine Esercizi molto diversi (ci sono i caffè storici, i più alti esempi di pasticceria, i campioni del bere miscelato, i maghi dei grandi numeri che mettono d’accordo qualità e quantità) che rispecchiano i mille volti del bar di oggi. Regione leader il Piemonte (6 locali premiati), in crescita la Lombardia e la Sicilia (3 locali a testa sul podio), stabile il Veneto (3 locali premiati), Toscana, Umbria, Lazio e Abruzzo (1 locale di eccellenza ciascuno). I 19 locali premiati rappresentano la punta di diamante, ma gli ottimi indirizzi sono moltissimi. Basti pensare ai bar a un passo dall’eccellenza: tre tazzine e due chicchi (54 locali) e due tazzine e tre chicchi (55 locali). .  
   
   
CUORENERO DI SUGAR COMPANY PROTAGONISTA A COME IL CIOCCOLATO SUI MACCHERONI: A EUROCHOCOLATE “IL LATO SALATO DEL DOLCE” RACCONTATO NELLE PAGINE DI UN LIBRO ORIGINALE E GUSTOSO  
 
Nel corso della kermesse perugina, Cuorenero salirà alla ribalta nell’appuntamento “cioccolata con l’autore”, dove sarà protagonista degli inediti e sorprendenti accostamenti presentati nel volume ideato da Napoleone Neri. Tradizionale protagonista di Eurochocolate, la manifestazione dedicata agli amanti del cioccolato che si terrà a Perugia dal 14 al 22 ottobre, Cuorenero quest’anno trova una collocazione particolare e stimolante. Il cioccolato di Sugar Company sarà infatti al centro dell’attenzione nell’appuntamento “Cioccolata con l’autore” che si terrà il 18 ottobre alle ore 16. 00 presso l’enoteca del Caffè di Perugia (via Mazzini, 10). Nel corso di questo evento, che permetterà ai “golosi” di assaporare i blend Cuorenero deliziandosi con i racconti dei libri più suggestivi pubblicati negli ultimi periodi, sarà raccontato “il lato salto del dolce” attraverso le pagine di Come il cioccolato sui maccheroni, - ed. Mondadori Electa - un volume ideato da Napoleone Neri che sottolinea come il cibo degli dei abbia saputo reinventarsi negli anni per andare incontro alle evoluzioni del gusto. Un incontro originale che intende far scoprire ai presenti come il cioccolato possa essere accostato a piatti salati - come pasta, carne e pesce - creando sensazioni uniche e in grado di stupire i palati più raffinati. Ma non solo. L’ideatore del volume racconterà quali potenzialità vi siano nell’abbinamento tra cioccolato e grandi vini, birre e champagne. Un percorso del gusto che, di pagina in pagina, si trasformerà in un vero e proprio viaggio verso un nuova frontiera del gusto. Queste non sono le sole e uniche novità che nasconde questo libro. Gli appassionati e gli amanti del cioccolato potranno, nel salotto al sapore di cioccolato, deliziarsi con la purezza di Cuorenero e sciogliere ogni piccola grande curiosità sul libro attraverso i racconti dell’ideatore. .  
   
   
RICERCA NEL TABLEWARE, KICHENWARE E COOKWARE CON LE CREAZIONI EVASOLO  
 
La linea di demarcazione fra arte e design, assume di giorno in giorno contorni sempre più sfumati. Se da un lato l´arte sovente incrocia il territorio del design, d´altra parte esistono oggi numerosi esempi di "prodotti industriali" per i quali non sembra improprio parlare di "arte". E, anzi, nella coinvolgente miscela di arte e design di alcuni fortunati casi di produzione industriale contemporanea, tale confine pare felicemente indistinguibile, per cui ricorrere al termine di "new domestic art" non sembra solo inevitabile ma addirittura necessario. E´ il caso, ad esempio, delle creazioni di Eva Solo, progettate - come notano puntualmente Claus Jensen e Henrik Holbæk di Tools Design - "per deliziare l´occhio" oltre che per essere utilizzate. Nata in Danimarca nel 1997 come offspring di un´azienda (Eva Denmark) di grande e consolidata esperienza, Eva Solo, è riuscita ad elaborare e sviluppare, in brevissimo tempo, una collezione unica al mondo di prodotti per la casa e per la cucina. A Tools Design, infatti, in soli 5 anni, sono stati riconosciuti, oltre 15 premi nazionali e internazionali di design per le creazioni realizzate con la giovane azienda danese. Dedicando con intensa passione il proprio talento alle strategie della dinamica casa di tableware, kichenware e cookware, la coppia di giovani designer danesi è riuscita a creare una serie di articoli innovativi (Evergreen, Graduate, Hole in one-two, Keep it simple, Spice of life, Squeeze, Standing out, Ultra flexible e The last drop) che già oggi sono in grado di definire un "universo domestico" in cui intelligenza, estetica e funzionalità si coniugano perfettamente. Eva solo - eva denmark a/s postboks 79 · Hoejnaesvej 59, Dk-2610 Roedovre · Danmark www. Evadenmark. Com www. Evasolo. Com mail@evadenmark. Com .