Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 MODA E TENDENZE ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Novembre 2006
ALLARGAMENTO: NUOVA STRATEGIA DELLA COMMISSIONE EUROPEA PRESENTATO UN RAPPORTO SULLA CAPACITÀ DI INTEGRAZIONE DELL´UE  
 
 Bruxelles, 9 novembre 2006 - Adottata ieri dalla Commissione europea una strategia per la politica di allargamento che include anche uno speciale rapporto circa la capacità di integrazione dell´Unione. La Commissione giunge alla conclusione che l´Unione deve essere in grado di mantenere e approfondire il suo sviluppo portando nel contempo avanti il processo l´allargamento previsto. L´attuale strategia, combinata con modi e strumenti volti ad assicurare la capacità di integrare nuovi membri, costituisce la base per un rinnovato accordo in materia di allargamento. Bruxelles ha anche passato in rassegna i progressi raggiunti da ciascun paese candidato (Croazia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia e Turchia) o potenzialmente candidato all´adesione (Albania, Bosnia-erzegovina, Montenegro, Serbia). Per quanto riguarda la Turchia, la Commissione non formula raccomandazioni, ma si riserva di farlo prima della fine dell´anno, in occasione del Consiglio europeo del 15 dicembre, qualora la Turchia non rispetti a pieno gli impegni assunti circa l´attuazione del protocollo di Ankara. Il Presidente Barroso ha dichiarato: "L´europa ha bisogno di una Turchia stabile, democratica e sempre più prosperosa, in pace con i suoi vicini, fermamente sulla scia verso la modernizzazione e verso l´adozione dei valori europei. Ecco perché abbiamo iniziato i negoziati di adesione con la Turchia. Tuttavia, la chiave per il successo dell´operazione sta per la Turchia nel proseguire con piena determinazione con le riforme e adempiere ai suoi obblighi. Oggi abbiamo deciso di dare una speranza agli sforzi diplomatici volti a trovare una soluzione. La Turchia deve rispettare gli impegni sull´attuazione del Protocollo di Ankara. Il mancato adempimento di tali impegni comprometterebbe tutti i progressi nei negoziati; in questo caso la Commissione formulerà le raccomandazioni del caso alla vigilia del Consiglio europeo di dicembre" .  
   
   
BRUXELLES DÀ ACCESSO ALLE INFORMAZIONI SUI DESTINATARI DEI FONDI PAC TRAMITE INTERNET SARÀ POSSIBILE OTTENERE UNA LISTA DEI BENEFICIARI DEI FINANZIAMENTI  
 
Bruxelles, 9 novembre 2006 - Per migliorare ulteriormente l’apertura e l’accesso alle informazioni, la Commissione europea pubblica sul suo sito Internet “Europa” una pagina web che potrà essere utilizzata per reperire informazioni sull´utilizzo dei fondi della Politica agricola comune (Pac). La pagina contiene una lista di collegamenti a siti Internet gestiti direttamente dagli Stati membri dedicati ai pagamenti effettuati nel quadro della Pac. Grazie a questa iniziativa sarà possibile ottenere dati sui beneficiari finali dei fondi nell’ambito della gestione condivisa. La pubblicazione della lista di tutti i beneficiari finali dei pagamenti Pac rappresenta l’ultima tappa dell’Iniziativa europea per la trasparenza e dovrebbe assicurare il rispetto delle proposte introdotte dalla Commissione nel Regolamento finanziario. Mariann Fischer Boel, commissario Ue responsabile per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, impegnata in prima persona sin dalle prime fasi dell’Iniziativa europea per la trasparenza, ha dichiarato: “I cittadini europei hanno il diritto di sapere come il loro denaro venga speso. Pubblicare la lista di collegamenti ai siti Internet degli Stati membri rappresenta un atto fondamentale per rendere disponibile a tutti quest’informazione”. I link contenuti nella pagina pubblicata oggi dalla Direzione generale dell’Agricoltura e dello Sviluppo rurale, portano a siti web che presentano informazioni sui beneficiari dei pagamenti Pac nell’ambito della gestione condivisa. I siti indicati sono sotto il controllo e la responsabilità degli Stati membri e non dei servizi della Commissione. Il grado di completezza e precisione, così come le modalità di presentazione delle informazioni variano considerevolmente da uno Stato all’altro. Attualmente sono disponibili i collegamenti ai siti di 11 paesi: Belgio, Repubblica ceca, Ungheria, Italia, Lettonia, Lituania, Olanda, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Regno Unito. Poiché il numero di Stati che partecipano all’iniziativa sta aumentando, la pagina è in continuo aggiornamento. Esistono due principali tipi di fondi europei: un primo gruppo è gestito in maniera centralizzata direttamente dalla Commissione, come avviene nel campo della ricerca. Il secondo è amministrato congiuntamente dall’Unione europea e dai paesi membri, come nel caso delle politiche comuni dell’agricoltura e della pesca, e rappresenta il 76% del totale dei fondi comunitari. La gestione viene delegata dall’Ue direttamente agli Stati membri. Nel cammino per aumentare la trasparenza, un’altra tappa è stata quella che ha portato alla pubblicazione sul sito Internet della Commissione dei dati sui beneficiari finali dei fondi Ue centralizzati. Il 10 ottobre 2006, sono stati resi disponibili al pubblico due siti contenenti dettagli sugli appalti e sui contributi europei. L’iniziativa è stata avviata in seguito a una comunicazione del novembre 2005 che richiedeva più trasparenza nella gestione europea del denaro dei cittadini e alle disposizioni introdotte dalla Commissione nella sua proposta di modifica del Regolamento finanziario. Il Consiglio ha raggiunto un accordo sulla data di revisione, fissata al 2009. La materia è tuttora oggetto di discussioni con il Parlamento europeo e un accordo definitivo è atteso per la fine di questo mese. .  
   
   
MARGOT WALLSTRöM VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA IN VISITA UFFICIALE IN ITALIA DALL´8 AL 10 NOVEMBRE  
 
Bruxelles, 9 novembre 2006 - La Vicepresidente della Commissione europea Margot Wallström, responsabile per le Relazioni Istituzionali e la Strategia di Comunicazione, è in visita ufficiale in Italia dal 8 al 10 Novembre. Tra gli incontri istituzionali sono previsti quelli con il Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano, il Presidente del Consiglio Romano Prodi, il Ministro per le Politiche Europee e il Commercio Internazionale Emma Bonino e il Sindaco di Roma Walter Veltroni. La Vicepresidente interverrà anche alla cerimonia di apertura dell’Erasmus day in Campidoglio il 9 novembre insieme a Prodi e Veltroni e al forum di Bergamo sui rapporti tra Unione europea e società civile insieme a Mario Monti. Margot Wallström è il primo Vicepresidente della Commissione europea ad avere avuto una delega specifica dal Presidente Barroso sulla comunicazione in considerazione della necessità di promuovere una maggiore informazione e partecipazione dei cittadini al processo di integrazione europeo. .  
   
   
VISITA UFFICIALE IN ITALIA DI JOSEP BORRELL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO 9/12 NOVEMBRE 2006  
 
 Roma, 9 novembre 2006 - Il Presidente del Parlamento Europeo, Josep Borrell, si recherà in visita ufficiale in Italia dal 9 al 12 novembre. Nel corso della sua permanenza a Roma, nei giorni 9 e 10 novembre, incontrerà il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Primo Ministro Romano Prodi, il Ministro degli Affari Esteri Massimo D´alema, e il Ministro per gli Affari Europei Emma Bonino. Seguiranno gli incontri con il Presidente della Camera dei Deputati Fausto Bertinotti, e il Presidente del Senato Franco Marini,e una audizione congiunta sul futuro dell´Europa con le Commissioni Affari Comunitari di Camera e Senato. Il Presidente Borrell incontrerà gli studenti in due occasioni: presso l´Università Roma tre dove terrà una "Lectio Magistralis" e nel quadro di un incontro "Erasmus" organizzato dal Sindaco di Roma Walter Veltroni in presenza del Vice Presidente della Commissione Europea Wallstrom. La visita del Presidente costituirà un´ occasione per proseguire il dibattito sul futuro dell´Europa, e per approfondire i grandi temi della Unione Europea quali l´ allargamento, la Turchia, l´energia e l´immigrazione. Sabato 11 e domenica 12 novembre il Presidente si recherà a Cassino e a Caserta per incontrare le autorità locali e per partecipare a un Forum dei cittadini sul Futuro dell´ Europa. Programma dettagliato Visita ufficiale a Roma - Giovedi 9 novembre 2006: h 11. 00 Incontro con il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Palazzo del Quirinale; h 12. 00 Incontro con il Presidente del Consiglio, Romano Prodi, seguito da una conferenza stampa . Palazzo Chigi; h 13. 00 Incontro con il Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, seguito da un pranzo ufficiale. Camera dei Deputati, Palazzo Montecitorio; h 14. 30/16. 00 "Allocuzione" del Presidente sul futuro dell´Europa in presenza dei Deputati e dei Senatori delle Commissioni degli Affari Comunitari di Camera e Senato, seguito da un dibattito. Camera dei Deputati, Palazzo Montecitorio; h 17. 00 Incontro con il Ministro degli Affari Esteri, Massimo D´alema, seguito da una conferenza stampa. Palazzo della Farnesina; h 19. 00 Partecipazione all´ incontro organizzato dal Comune di Roma con gli studenti Erasmus, in presenza del Sindaco di Roma, Walter Veltroni e del Vice Presidente della Commissione Europea Wallström. Fiera di Roma. Venerdi 10 novembre 2006 - h 8. 30 Incontro con il Ministro degli Affari Europei e del Commercio Estero, Emma Bonino. Ministero degli Affari Europei, Piazzza Nicosia; h 9. 30 Incontro con il Presidente del Senato Franco Marini. Palazzo Madama; h 10. 30 Lectio Magistralis del Presidente sul Futuro dell´Europa. Università Roma Tre; h 17. 00 Fine della visita ufficiale a Roma e inizio della visita a Cassino e Caserta Visite a Cassino e Caserta - Venerdi 10, sabato 11 e domenica12 novembre. Il 10 sera e tutta la giornata dell´11 il Presidente terrà diverse riunioni con le Autorità locali della città di Cassino e visiterà i luoghi dove si è combattuta la battaglia di Montecassino durante la seconda guerra mondiale. L´incontro con la stampa avverrà sabato alle h 14. 45, presso l´ Hotel Al Boschetto . L´11 sera e tutta la giornata del 12 il Presidente si recherà a Caserta. Dopo l´incontro con le Autorità locali, parteciperà al Forum dei Cittadini sul Futuro dell´Europa che si svolgerà domenica alle ore10. 30 (Teatro Comunale), seguirà un dibattito con il pubblico. Il Forum sarà aperto alla stampa e alle h 12. 30 il Presidente incontrerà informalmente i giornalisti. .  
   
   
EMPOWER : RAFFORZARE IL RUOLO DEI CITTADINI: A BERGAMO IL 9 E 10 NOVEMBRE IL FORUM SULLA SOCIETÀ CIVILE EUROPEA  
 
Bergamo, 9 novembre 2006 - I lavori saranno aperti questa mattina alle ore 10. 00, presso il Centro Congressi di viale Giovanni Xxiii, da Claus Sorensen, Direttore Generale della Commissione europea e dai discorsi introduttivi del prof. Wolfgang Lutz e dal prof. Mario Monti. Bronislaw Geremek, deputato europeo e già ministro degli esteri della Polonia, ricorderà la transizione democratica nei paesi dell´Europa centrale e orientale in occasione dell´anniversario della caduta del Muro di Berlino. Parteciperanno ai lavori del Forum fra gli altri gli italiani Maria Guidotti (Forum permanente del terzo settore), Sergio Marelli (Associazione Ong italiane); Flavio Lotti (Tavola della Pace), Teresa Petrangolini (Cittadinanza attiva), Massimo Crucioli (Cilap), Elena Montani (Movimento europeo), Marco del Ponte (European Director of Action Aid International), Sergio Pallavicini (Coreis), Raffaella Bolini (Arci), Maurizio Gubbiotti (Legambiente), Chiara Cipolletta (Piattaforma italiana delle organizzazioni giovanili), Giorgio Marinoni (Rete Europea degli Studenti Erasmus), Samuele Pii (Gioventù federalista europea), Adriano Farano (Café Babel) ed i Parlamentari europei Andrew Duff, Luis Herrero-tejedor e Gérard Onesta. I lavori del Forum saranno presieduti dal direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Pier Virgilio Dastoli, e saranno conclusi nel pomeriggio di venerdì 10 novembre dalla Vicepresidente della Commissione europea, Margot Wallström, responsabile Relazioni istituzionali e strategia della comunicazione. La Vicepresidente Wallström, alla vigilia del Forum di Bergamo, sarà ricevuta in udienza dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Incontrerà poi il Presidente del Consiglio Romano Prodi e il Ministro per gli Affari europei Emma Bonino. Parteciperà inoltre all´Erasmus Day, evento promosso dal Sindaco di Roma Walter Veltroni ed assisterà alla firma di una dichiarazione congiunta della Commissione europea e delle associazioni italiane dei poteri locali e regionali per l´attuazione del Piano D (=Democrazia, Dialogo e Dibattito) relativo alla strategia europea di comunicazione. In occasione del Forum di Bergamo, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha indirizzato al Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea Pier Virgilio Dastoli un messaggio nel quale afferma, fra l´altro, che "non si dà vera democrazia dove non vi sia partecipazione consapevole del popolo all´esercizio dei poteri di governo. E la partecipazione democratica richiede un alto livello di educazione civica; un continuo dialogo e dibattito fra le istituzioni e i cittadini". " A tal fine - continua il Presidente Napolitano - il Libro Bianco sulla politica della comunicazione, adottato nel febbraio scorso dalla Commissione europea, e i cinque grandi forum promossi dalla Commissione, mirano a creare le premesse per l´adozione, in occasione del vertice straordinario di Berlino del marzo 2007, di misure concrete miranti a una più costruttiva realizzazione dei principi della democrazia partecipativa promossi dal Trattato Costituzionale europeo. La creazione di un sistema di governo democratico esteso a tutte le nazioni europee disposte a condividere elementi importanti della loro sovranità… può ben dirsi una delle avventure più ambiziose mai intraprese dall´umanità. La partecipazione popolare a questa grande, incompiuta avventura -conclude Giorgio Napolitano - è la premessa e condizione necessaria del successo. " .  
   
   
DELEGAZIONE ITALIANA AL COMITATO DELLE REGIONI: FIRMA DI UNA DICHIARAZIONE DI INTENTI TRA LA COMMISSIONE EUROPEA E LA CONFERENZA DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME  
 
Roma, 9 novembre 2006 - La Delegazione italiana al Comitato delle Regioni, organo consultivo della Commissione europea e del Consiglio europeo, terrà una iniziativa a Roma oggi, in Campidoglio, avente come scopo la firma di una Dichiarazione di intenti tra la Commissione europea e la Conferenza delle Regioni e Province autonome, l´Anci, l´Upi e l´Uncem sull´attuazione del Piano D della Commissione europea per la democrazia, il dialogo e il dibattito tra istituzioni e cittadini. La Delegazione italiana al Cdr intende con questa iniziativa rilanciare l´attenzione e l´impegno sul Trattato costituzionale, mettendo in atto buone pratiche di comunicazione, animando dei dibattiti aperti nei Consigli regionali, comunali e provinciali da tenersi su tutto il territorio nazionale nella stessa data nel prossimo mese, o in un ristretto intervallo di tempo . L´iniziativa di oggi segnerà e sancirà l´apertura di questi dibattiti, con la sigla della Dichiarazione alla presenza del Vice Presidente della Commissione europea Margot Wallstrom e del Presidente del Comitato delle Regioni, Michel Delebarre. Apriranno i lavori il Capo della Delegazione italiana, Paolo Fontanelli, Sindaco di Pisa e Mercedes Bresso, Presidente della Regione Piemonte, che in qualità di membro del Cdr è stata relatrice del Parere sul Piano D. Seguiranno gli interventi dei Presidenti della Conferenza delle Regioni e dell´Anci, dell´Upi e dell´Uncem. E´ stata invitata anche il Ministro per le Politiche comunitarie, Emma Bonino. Parteciperanno infine, oltre a rappresentanti del sistema delle Regioni degli Locali, i componenti della Delegazione italiana al Cdr. .  
   
   
ERASMUS DAY: OGGI LA CITTÀ DI ROMA DA IL BENVENUTO AGLI STUDENTI EUROPEI CHE INIZIANO IL LORO PERIODO DI STUDIO IN UNO DEI 12 ISTITUTI UNIVERSITARI ROMANI.  
 
Roma, 9 novembre 2006 - Su iniziativa dell´assessore alle Politiche giovanili e rapporti con le Università Jean-léonard Touadi, il Comune di Roma promuove per la prima volta l´Erasmus Day allo scopo di accogliere 1. 500 studenti provenienti da tutti i Paesi dell´Unione europea. Il giorno prescelto, 9 novembre, è l´anniversario della caduta del muro di Berlino e rappresenta una data simbolica nella storia della riunificazione e del processo di integrazione europea. L´iniziativa prevede l´apertura della giornata con una cerimonia che si terrà alle ore 11 nella sala degli Orazi e Curiazi dei Musei Capitolini, la stessa che ospitò la firma dei trattati istitutivi della Comunità Europea nel 1957 e che recentemente ha ospitato la firma della nuova Costituzione Europea. Il presidente del Consiglio Prodi e il sindaco Veltroni, insieme alla vice presidente della commissione europea Margot Wallström saluteranno una delegazione di circa 150 studenti provenienti da tutti i Paesi Europei. Durante la giornata sono previste visite guidate presso i principali monumenti e musei di Roma allo scopo di far conoscere la città ai giovani europei. In serata, a partire dalle 18. 30 nella Fiera di Roma sulla via Cristoforo Colombo, si terrà un grande incontro con tutti gli studenti, al quale parteciperà oltre al Sindaco e alla Vice Commissaria Wallström anche il presidente del parlamento Europeo Josep Borrel tutti i rettori che hanno aderito e collaborato all´organizzazione del primo Erasmus Day, gli assessori Regionale Ranucci e Comunali Touadi e D’alessandro. Durante l´incontro, verranno distribuiti agli studenti i kit d’accoglienza con informazioni utili sulla città, sui servizi e sulle iniziative culturali, sarà loro offerta una degustazione di prodotti tipici laziali accompagnati da gruppi musicali universitari. “In 20 anni – dichiara l’assessore Touadi – Erasmus ha messo in movimento un milione e settecentomila giovani, solo lo scorso anno abbiamo ricevuto oltre 13 mila studenti e ne abbiamo inviati in giro per l’Europa più di 16 mila. Questa rete di antenne amiche - continua Touadi - è negli anni cresciuta e spesso, proprio arricchita dall’esperienza all’estero, ha saputo inserirsi nel mercato del lavoro con una marcia in più, è diventata classe dirigente aperta e disponibile agli scambi, all’integrazione con un legame particolare verso il paese che lo ha ospitato. L’offerta culturale dei nostri Atenei - conclude l’Assessore alle Politiche giovanili e rapporti con le Università - è indiscutibilmente di elevato valore, le nostre città sono mete ambite dai turisti di tutto il mondo: pertanto occorre mettere in sinergia queste risorse per attirare le nuove generazioni di studenti universitari, ma anche ricercatori e studiosi in genere per allargare quanto più possibile la cerchia della comunità scientifica internazionale”. .  
   
   
LA DEMOCRAZIA DIGITALE A GENOVA VA ONLINE CON DE.CI.DI.  
 
Genova, 9 novembre 2006 - Un esperimento di democrazia digitale vera e propria, con i cittadini che votano on line su alcuni aspetti di bilancio provinciale. Informati da quelle realtà che, in un determinato ambito, hanno interessi contrapposti. Si chiama De. Ci. Di. , è il primo esperimento di questo tipo in Italia, con la Provincia di Genova che fa da capofila di altre sette Province italiane (La Spezia, Savona, Alessandria, Ascoli Piceno, Lecce, Pesaro Urbino, Piacenza), e viene presentato a Com-pa, il Salone Europeo della Comunicazione Pubblica, dei Servizi al Cittadino e alle Imprese, in corso a Bologna. Quello che il cittadino è chiamato a fare è dare un orientamento al bilancio provinciale, la cui approvazione resta naturalmente al Consiglio, su proposta della Giunta. Rispetto ad alcune materie, però, dalle politiche sociali a quelle ambientali, dalle pari opportunità al trasporto extraurbano, fino alla formazione e alle politiche sul lavoro, verrà chiesto il parere ai cittadini, che voteranno via internet sul portale www. Decidi. It , sul quale ora si stanno raccogliendo le iscrizioni. Il voto sarà duplice: prima il cittadino esprimerà un parere su un determinato tema, poi voterà nuovamente, dopo aver ricevuto informazioni in merito da parte di soggetti individuati come portatori di interessi contrapposti. Soggetti che sono associazioni di categoria, sindacati, enti che lavoro nel sociale o in campo economico, che sono chiamati dunque a far conoscere le proprie idee ai cittadini. Il progetto è nato da un accordo siglato lo scorso agosto tra la Provincia di Genova e le altre istituzioni pubbliche, semipubbliche (sindacati, associazioni di categoria) e private (terzo settore, consulte, operatori economici) e ha come partner tecnici il Dipartimento di Matematica dell´Università di Genova, la Facoltà di Scienze Politiche, Microsoft Italia srl e Fastweb. Gli enti che hanno aderito al progetto sono: Aido, Adoc, Ascom Confcommercio, Cgil,cisl, Coldiretti, Comunità Montana Valli Stura Orba, Comunità Montana Alta Val di Trebbia, Comunità Montana Argentea, Comunità Montana Alta Valle Scrivia, Confederazione Italiana Agricoltori, Confesercenti, Confindustria Genova, Consulta provinciale per i diritti delle persone disabili, Forum Terzo Settore - Acli, Afet Aquilone, Anspi, Arci, Auser, Federazione regionale solidarietà e lavoro, Federsolidarietà, Fondazione Auxilium, Uisp, Legambiente, Operatori economici e sociali Alta Val Trebbia, Unione Donne Italiane Genova, Uil). .  
   
   
EMISSIONE DI BTP  
 
 Roma, 9 novembre 2006 - Il Mef dispone, per il giorno 15 novembre 2006, con regolamento 17 novembre 2006, l´emissione dei seguenti titoli di Stato: - Buoni del Tesoro Poliennali: - quinquennali decorrenza : 15 settembre 2006; quinta tranche; scadenza : 15 settembre 2011; tasso d´interesse annuo lordo : 3,75%. I buoni suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nel relativo decreto di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonchè le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nel decreto recante l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei titoli verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei buoni assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di godimento dei titoli al giorno del regolamento. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei titoli assegnati - pari allo 0,30%. Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Btp quinquennali
Prenotazione da parte del pubblico entro il 14 novembre 2006
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 15 novembre 2006
Regolamento sottoscrizioni 17 novembre 2006
Dietimi d´interesse da corrispondere 63
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento dei titoli di Stato, previsto automaticamente, in via supplementare all´ asta di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita per un importo massimo non superiore al 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" all´ assegnazione supplementare vengono indicate nel decreto recante l´emissione dei titoli suddetti. Con successivo comunicato stampa verrà reso noto l´ammontare nominale dei titoli in emissione. .
 
   
   
BANCA ETRURIA: APPROVATA LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2006 POSITIVI I RISULTATI DI PERIODO PROSEGUE IL PIANO SPORTELLI CON L’APERTURA DI UNA NUOVA AGENZIA A BOLOGNA CHE PORTA A 172 IL NUMERO DELLE FILIALI BANCA ETRURIA.  
 
 Arezzo, 9 novembre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Etruria, riunitosi l’ 8 novembre sotto la Presidenza di Elio Faralli, ha approvato i risultati trimestrali consolidati e individuali al 30 settembre 2006. I dati del Gruppo Etruria Conto Economico riclassificato. Il margine d’interesse del trimestre registra una crescita a 47,9 mln di euro (32,7%), mentre il dato progressivo da inizio anno della gestione del denaro raggiunge i 136,3 mln di euro (+12,2%). Le commissioni nette si attestano a 7,4 mln di euro contro i 21,3 mln dello stesso trimestre dello scorso anno per il mancato contributo derivante da G. E. T. S. P. A. , concessionaria del servizio di riscossione tributi per il Gruppo, ceduta a Riscossione S. P. A. In conformità al nuovo regime giuridico di settore in vigore dal 1° ottobre 2006. L’ammontare delle commissioni al 30 settembre 2006 è pari a 56,9 mln. Di euro contro i 68,3 mln. Di settembre 2005. Il margine d’intermediazione si attesta a 61,3 mln di euro con una flessione del 14% mentre il dato progressivo da inizio anno registra 204,2 mln di euro contro i 213,3 mln dello stesso periodo dell’anno precedente. Il risultato netto della gestione finanziaria al 30 settembre 2006 raggiunge i 182,9 mln di euro (54,9 mln nel Iii trimestre 2006) con una crescita di 1,2 mln (+0,7%) rispetto al 2005. Le rettifiche realizzate sul portafoglio crediti ammontano a 21,3 mln di euro contro i 31,6 mln al 30 settembre 2005. Diminuiscono i costi operativi netti che nel trimestre ammontano a 37,3 mln di euro, il cui dato progressivo da inizio anno è di 128,1 mln di euro (-5,2%), ne consegue che il rapporto Cost/income passa al 61,3% contro il 62,4% di fine 2005. L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte al 30 settembre 2006 raggiunge i 60,3mln di euro e comprende tra l’altro gli effetti della cessione della Rete dei Promotori Finanziari realizzata nel primo semestre, mentre il risultato di periodo, al netto del carico fiscale della frazione di esercizio, ammonta a 38,4 mln di euro (+35,2% rispetto allo stesso periodo del 2005). Stato Patrimoniale. - Prosegue la crescita dei crediti alla clientela che ammontano a 5. 233,1mln di euro (+10,5%) spinta dall’incremento degli impieghi realizzati dalla Capogruppo principalmente finalizzati all’acquisto/ristrutturazione o alla costruzione di immobili. La raccolta diretta raggiunge i 4. 894,9 mln di euro (+2,6%) e registra gli effetti delle politiche di funding della Banca maggiormente orientate verso forme di raccolta a medio termine come testimoniato dai volumi di emissione delle obbligazioni che rispetto all’anno precedente sono cresciuti di 238,3 mln di euro. Il portafoglio titoli di proprietà si porta a 1. 136,2 mln di euro con una crescita dell’13,5% rispetto ai 1. 001 mln. Di fine 2005. Si è perfezionato nel mese di ottobre, con l’autorizzazione di Banca d’Italia, l’acquisto di azioni Banca Federico Del Vecchio Spa, pari al 58,45% del capitale sociale, mentre è prevista in questi giorni l’acquisizione di un ulteriore 21,20 % che porterà la partecipazione della Capogruppo Banca Etruria al 79,65% del capitale dell’istituto di credito fiorentino. I dati di Banca Etruria Il Conto Economico riclassificato. - Il margine d’interesse raggiunge nel trimestre i 42,2 mln di euro (+31,4%) e contribuisce a portare il risultato della gestione del denaro al 30 settembre 2006 a 122,3 mln di euro (+7,1% rispetto al 2005). Le commissioni nette a 18,3 mln di euro si allineano con il risultato del 2005. Il margine d’intermediazione del trimestre cresce a 65,5 mln di euro (+11,6%) mentre il dato progressivo da inizio anno, pari a 195,1 mln di euro, registra un incremento del 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2005. Al 30 settembre 2006 il risultato netto della gestione finanziaria si porta 174,8 mln di euro al netto di rettifiche realizzate sul portafoglio crediti pari a 20,4 mln di euro, con una crescita di 19,1 mln rispetto allo stesso periodo del 2005 (+12,3%). I costi operativi netti sostenuti nel Iii trimestre del 2006 raggiungono i 43,9 mln di euro (+4%), mentre il rapporto Cost/income al 30 settembre 2006 è pari al 63,6% contro il 66,2% di fine 2005. Il 30 settembre 2006 si chiude con un utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte pari a 59,6 mln di euro che contabilizza gli effetti netti positivi derivanti dalle attività in via di dismissione e dalla valutazione delle partecipazioni che hanno riguardato nel primo semestre la cessione della Rete dei Promotori Finanziari e della controllata G. E. T. S. P. A. Il risultato di periodo, al netto del carico fiscale attribuito alla frazione di esercizio, ammonta a 40,3 mln di euro mentre il risultato maturato nel terzo trimestre è pari a 14,2 mln di euro. Lo Stato Patrimoniale - E’ confermata anche nel terzo trimestre la dinamica di crescita dei crediti alla clientela che raggiungono i 5. 084,5 mln di euro (+9,1%). La raccolta diretta si porta a 4. 861,6 mln di euro (+3,1%) e tiene conto del maggior orientamento verso forme di raccolta a medio termine che, oltre ad incontrare il favore della clientela, consentono un migliore allineamento con le scadenze d’impiego. A questo proposito Banca Etruria nel mese di luglio ha provveduto all’emissione di un prestito obbligazionario subordinato del valore di 100 mln interamente collocato presso clientela istituzionale, mentre, dopo la chiusura del trimestre in esame, è avvenuta l’emissione di un altro prestito subordinato pari a 60 mln di euro collocato presso clientela retail. Cresce il portafoglio titoli di proprietà a 704,3 mln di euro (+19,3%) in particolare per il contributo delle attività finanziarie detenute fino a scadenza che si portano a 117,4 mln di euro dai 60,0 mln del 2005. Questo incremento va a reintegrare il portafoglio immobilizzato della Banca che si era ridotto alla fine dell’esercizio precedente per il raggiungimento della scadenza naturale di alcuni titoli Htm. Il piano di sviluppo degli sportelli ha registrato l’avvio dell’operatività della nuova Agenzia 2 di Bologna che porta a 3 le filiali presenti nel capoluogo dell’Emilia Romagna e a 172 il numero complessivo degli sportelli Banca Etruria. .  
   
   
BORSA ITALIANA: BIT MONTHLY FLASH OTTOBRE 2006  
 
Milano, 9 novembre 2006 - La Capitalizzazione: oltre i 745 miliardi di euro, livello più elevato dall’aprile 2001. Rapporto Capitalizzazione/pil supera il 50%. La 5 copitalizzazione delle società domestiche ha raggiunto a fine ottobre 745,7 miliardi di euro (+10,2 % da fine . Il rapporto capitalizzazione/Pil ha superato il 50% attndosi a 50,6°/a Le società quotate sono 307, a seguito dell’Ipo di Polynt (Star) e delle 11 società ammesse a negoziazione su Mta International. Nel corso del mese sono state revocate Bipielle Investimenti e Reti Bancarie Holding (per incorporazione in Banca Pop Italiana) e Partecipazioni Italiane (Opa residuale). Gli Indici: in crescita per il quinto mese consecutivo. S&p/mib sui livelli del maggio 2001. L’indice S&p/mib ha chiuso il mese a 39. 558 punti (+2,8% su settembre 2006, +10,8% dall’inizio dell’anno), il Mibtel a 30. 392 punti (+3,3% su settembre 2006, +13,5% dall’inizio dell’anno), il Mib a 29. 547 (+3,2% su settembre 2006, +13,4% dall’inizio dell’anno) e il Midex a i 40. 210 punti (+4,7% rispetto a settembre 2006, +27,2% dall’inizio dell’anno). L´indice Allstars ha chiuso settembre a 16. 321 punti (+3,6% su settembre 2006, +16,6% dall’inizio dell’anno); Star a quota 19. 866 (+3,2% su settembre 2006 e +18,7% dall’inizio dell’anno); Techstar a 11. 864 (+3,8% su settembre 2006 e +15,7% dall’inizio dell’anno); l’indice Mex del Mercato Expandi a fine ottobre si è attestato a 11. 448 punti (+4,3% su settembre 2006 e +19,6% dall’inizio dell’anno). Gli Scambi Azionari: in netta crescita rispetto al mese precedente. Scambiati oltre 1000 miliardi da inizio anno. Nel mese di ottobre 2006 la media giornaliera degli scambi su azioni è stata di 5,3 miliardi di euro di controvalore e 234. 325 contratti. Rispetto a settembre 2006 si registra una crescita del 31,2% in termini di controvalore e del 11,6% per numero di contratti. Nel periodo gennaio-ottobre 2006, il controvalore medio giornaliero degli scambi su azioni è stato pari a 4,4 miliardi di euro (+17,1% rispetto a gennaio-ottobre 2005) con un numero medio giornaliero di contratti scambiati pari a 221. 906 (+19,8% rispetto a gennaio-ottobre 2005). Gli scambi su Etf nel mese di ottobre 2006 hanno raggiunto un controvalore medio giornaliero di 72,3 milioni di euro e un numero medio di contratti pari a 2. 928, rispettivamente in crescita del 13,6% e del 35,5% rispetto al mese precedente. Ancora più significativa è la crescita degli scambi su Etf considerando il periodo gennaio-ottobre 2006 rispetto ai primi dieci mesi del 2005, che istra un controvalore medio giornaliero di 67 milioni di euro (+107,6% rispetto a gennaio-ottobre 2005) e un numero medio di contratti pari a 2. 945 (+135,2% rispetto a gennaio-ottobre 2005}. Per gli scambi di Securitised Derivatives (Cw e Certificates) ottobre ha registrato una media giornaliera di 290,3 milioni di euro di controvalore – secondo mese più liquido di sempre – e 17. 951 contratti, rispettivamente in crescita del 7,8% e del 4,1% rispetto al mese precedente. Il 2006 si conferma, a fine ottobre, l’anno più liquido dalla nascita del Sedex. Idem: prosegue il trend di crescita per i contratti di opzione su azioni, in aumento del 48% rispetto a ottobre 2005 Sull’idem, il Mercato dei Derivati di Borsa Italiana, nel mese di ottobre sono stati scambiati in media ogni giorno 122. 590 contratti standard, con un controvalore pari a 4,6 miliardi di euro. Nel periodo gennaio-ottobre 2006, la media giornaliera degli scambi si è attestata a 123. 656 contratti standard, in aumento complessivamente del 25% rispetto allo stesso periodo del 2005. La crescita dell’Idem ha interessato in particolare i contratti di opzione su azioni, che nel mese di ottobre hanno fatto registrare una media giornaliera pari a 68. 483 contratti standard e un controvalore pari a 323 milioni di euro, rispettivamente in crescita del 48% e 52% su ottobre 2005. Mot: valori stabili Gli scambi su strumenti a reddito fisso hanno registrato nel mese di ottobre 2006 una media giornaliera di 460,5 milioni di euro di controvalore per un numero medio di contratti pari a 10. 674. Nel dettaglio: 415,1 milioni di euro e 7. 962 contratti la media registrata dai Titoli di Stato; 31,5 milioni e 2. 336 contratti quella delle Obbligazioni; 14 e 376 contratti la media di Eurobonds e Abs. Il confronto tra i valori registrati da gennaio a ottobre 2006 (media giornaliera: 475,5 milioni di euro e 10. 968 contratti) e il corrispondente periodo del 2005 mostra una flessione del 3,4% del controvalore e un incremento del 5,2% del numero dei contratti. .  
   
   
ACCORDO TRA EMIL BANCA E ASCOM-BOLOGNA PER UNA MOSTRA COLLETTIVA E PER UN FINANZIAMENTO A TASSO ZERO PER CHI INVESTE IN ARTE. SU EMILARTE.IT NASCE TOP GALLERY  
 
Bologna, 9 novembre 2006 - Mostra, finanziamento e spazio web: sono tre le iniziative messe in campo da Emil Banca in collaborazione con l’Associazione delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea – Ascom Bologna presieduta da Patrizia Raimondi. La mostra: “Soma” L’associazione affiliata all’Ascom, che raggruppa quattordici gallerie d’arte bolognesi, sarà la protagonista della terza edizione di Spazi d’Arte: la rassegna che da tre anni porta nei locali della sede di Emil Banca opere d’arte d’alto livello. Dopo la Fondazione Lercaro (edizione 2004) e il Museo di Cà La Ghironda (edizione 2005), quest’anno, sui quattro piani della banca, saranno esposte sculture, opere pittoriche e installazioni scelte dal Dottor Alberto Zanchetta tra quelle in possesso dell’Associazione di gallerie. “Soma” è il titolo della mostra curata dal Dottor Zanchetta che, scegliendo un’opera da ogni galleria, ha costruito un percorso attorno al tema della figura umana. In via Mazzini, per oltre un mese, saranno in esposizione i lavori di Longobardi, Spoerri, Samorì, Chia, Paladino, Caselli, Cudini, Fioresi, Hohenlohe, Fogli, Manai, Garel, Minguzzi, Tosi, Anne e Patrick Poirier. “Soma” sarà inaugurata venerdì 10 novembre 2006 alle 18. 30 in via Mazzini 152. La mostra resterà aperta al pubblico fino a venerdì 8 dicembre nei giorni e negli orari di apertura della filiale. In più, Emil Banca ha organizzato due visite guidate domenicali, il 19 novembre e il 3 dicembre, gratuite e aperte a tutti ma solo su prenotazione (ufficio. Soci@emilbanca. It - ufficio. Marketing@emilbanca. It - 051. 396948 – 051. 396943 – e in tutte le filiali) Il finanziamento: “Capolavoro” - Contestualmente a “Soma”, Emil Banca e l’Associazione delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea presentano un’altra importante azione in favore dell’arte e della sua diffusione commerciale: “Capolavoro - Il prestito per chi conosce l’arte di investire in arte”. “Capolavoro” è il prodotto finanziario pensato dalla Bcc di Via Mazzini e dall’Ascom che garantirà prestiti a tasso zero per chi decide di investire in arte acquistando un’opera del vasto patrimonio delle gallerie. “Capolavoro” garantirà prestiti fino a tre anni e fino a 30 mila euro con tasso annuale uguale a zero a tutti i clienti dell’Associazione. Lo spazio web: www. Emilarte. It - Terza azione del piano per la promozione dell’arte locale è quella di implementare Emilarte. It, il portale che Emil Banca ha dedicato agli artisti locali e che già oggi recensisce 28 tra pittori, scultori e scrittori della provincia di Bologna. Dal mese di novembre su Emilarte. It sarà attivata una nuova sezione denominata Top Gallery. Attraverso questo link si accederà alla sezione dedicata alle 14 gallerie dell’Associazione e si potranno avere informazioni sempre aggiornate sugli artisti e sulle attività espositive. “Con questa terza edizione di Spazi d’Arte – ha commentato il direttore generale di Emil Banca, Daniele Ravaglia – confermiamo l’interesse e l’impegno che Emil Banca riserva all’arte con un occhio di riguardo, visto il carattere squisitamente locale del nostro Istituto, alle declinazioni a noi più vicine. La sinergia con l’Associazione Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea – Ascom, terza espressione del tessuto culturale provinciale che viene coinvolta nella nostra rassegna Spazi d’Arte, è altresì importante perché ci consente di presentare un prodotto finanziario che farà di Emil Banca un importante referente economico della realtà artistica bolognese”. .  
   
   
IO VADO AL CINEMA IN BANCA: BSI DI LUGANO PRESENTA LA VERSIONE CINEMATOGRAFICA RESTAURATA DI "VENGA A PRENDERE IL CAFFÈ DA NOI" DI PIERO CHIARA  
 
Lugano, 9 novembre 2006 - Nell’ambito delle manifestazioni per il ventesimo della scomparsa dello scrittore Piero Chiara, la banca Bsi conferma il suo impegno culturale presentando la versione cinematografica restaurata di un libro di successo del notissimo scrittore Piero Chiara che ha vissuto e lavorato tra Luino, Varese e Lugano, traendo spunto per le sue opere dalla realtà insubrica e dalla regione dei laghi. Bsi invita il pubblico Giovedì 9 novembre 2006, allo spazio inBsi, Via Magatti 2, Lugano, alle ore 19. 00 ad assistere alla proiezione del film "Venga a prendere il caffè da noi" (1970, 95 min. ) di Alberto Lattuada, tratto dal romanzo di Chiara "La spartizione" del 1964. Il film, che sarà introdotto dal giornalista Matteo Inzaghi, regala un´interpretazione memorabile di Tognazzi, misurato protagonista di una commedia all´italiana velenosamente satirica nei confronti della piccola provincia, e due cammei per Chiara e Lattuada, che si sono ritagliati un minuscolo ruolo nel film. Un esempio di ‘letteratura per immagini’ grazie alla trasposizione cinematografica di un libro best-seller, presentata nella cornice inconsueta e straordinaria di un banca svizzera. . .  
   
   
FIRM CHARACTERISTICS AND INVESTMENT MANAGEMENT - CONVEGNO ORGANIZZATO DA BSI GAMMA FOUNDATION LUGANO, 21 NOVEMBRE 2006  
 
Lugano (Svizzera), 9 novembre 2006 - Bsi Gamma Foundation in collaborazione con lo Swiss Finance Institute, Zurigo, presentano presso l’Università della Svizzera Italiana un convegno sul tema Firm characteristics and investment management. In questo convegno, Bsi Gamma Foundation intende analizzare e stabilire l´utilità di caratteristiche aziendali e la variazione di tali caratteristiche ai fini della previsione dei rendimenti azionari. Nel corso del convegno verranno presentati studi incentrati sul potere predittivo di elementi quali il cash flow su attivi internazionali, oltre a lavori che danno un contributo innovativo nel cercare di capire perché alcuni fattori (quali la composizione di utili contabili o utili passati inattesi) sembrano consentire la costituzione di portafogli con alfa positivi. Nel corso dell’ultimo decennio abbiamo assistito a un drastico aumento degli studi che dimostrano come le caratteristiche aziendali e le variazioni delle stesse (ad esempio indici contabili, politiche d’investimento e di compensazione e composizione del consiglio d’amministrazione) possano essere utili in termini di previsione dei rendimenti azionari. I dati raccolti sono difficilmente conciliabili con i modelli stabiliti dei rendimenti attesi e molti di essi sono, inoltre, controversi. In particolare, l’utilità di alcune caratteristiche aziendali dipende dal periodo preso in esame. Questo convegno è rivolto a quanti desiderano approfondire le proprie conoscenze su come prevedere i rendimenti azionari. Al convegno parteciperanno i seguenti relatori : Tarun Chordia, Goizueta Business School, Emory University; Amit Goyal, Goizueta Business School, Emory University; Andrea Frazzini, University of Chicago; G. Andrew Karolyi, The Ohio State University; S. P. Kothari, Massachusetts Institute of Technology; Valeri Nikolaev, Tilburg University (Paesi Bassi) e Russ Wermers, University of Maryland. Il Programma prevede il seguente svolgimento: 13. 15 Registrazione dei partecipanti; 13. 30 Presentazione; Giovanni Barone Adesi, Università della Svizzera Italiana, Swiss Finance Institute; René Stulz, Ohio State University e Presidente di Bsi Gamma Foundation; 14. 00 “Economic Link and Predictable Returns” Andrea Frazzini, University of Chicago; 14. 45 “Liquidity and the Post-earnings-announcement Drift” Tarun Chordia, Goizueta Business School, Emory University, Amit Goyal, Goizueta Business School, Emory University; 15. 45 “Agency Theory of overvalued equity as an explanation for the accrual anomaly” S. P. Kothari, Massachusetts Institute of Technology, Valeri Nikolaev, Tilburg University (Paesi Bassi); 16. 30 “The Investment value of mutual fund portfolio disclosure” Russ Wermers, University of Maryland; 17. 15 “What Factors Drive Global Stock Returns?” Andrew Karolyi, The Ohio State University. Www. Bsigammafoundation. Com .  
   
   
CARLO MONTENOVESI, PRESIDENTE DELL´ASSOCIAZIONE ITALIANA INSEAD ALUMNI  
 
Milano, 9 novembre 2006 - Carlo Montenovesi è il nuovo Presidente dell´Associazione Italiana Insead Alumni; la nomina è avvenuta a Milano durante l´Annual General Meeting dell´Associazione in Italia. Montenovesi ha conseguito il Master of Business Administration, Mba, presso l´Insead nel 1979 a Fontainebleau in Francia, e dal quel momento è entrato attivamente a far parte dell´Associazione Italiana Alumni Insead. Oggi è Presidente di Cross Border, la società fondata nel 1990, che in Italia è uno dei più importanti advisor indipendenti, per operazioni di finanza straordinaria, e specializzati nella consulenza per cessioni e acquisizioni societarie. Spiega Carlo Montenovesi "Questa nomina rappresenta una sfida e allo stesso tempo una grande opportunità per me e tutti i membri del consiglio italiano di incentivare le sinergie tra mondo accademico e impresa in Italia: rafforzando la cultura d´impresa e agevolando l´accesso alla metodologia avanzata dell´Insead". L´insead, fondata nel 1957, annovera tre importanti Campus - Fontainebleau in Europa, Singapore in Asia e da settembre 2006 anche Abu Dhabi negli Emirati Arabi - e oltre a svolgere la tradizionale attività di Business School promuove e incentiva l´attività di ricerca innovativa e di sviluppo della cultura imprenditoriale al di fuori degli ambiti strettamente accademici. L´associazioni di Alumni è costituita dagli ex allievi della Business School, basti citare Roger Abravanel (Mckinsey & Company), Rodolfo Danielli (Direttore Generale Italcementi Group) e Paolo Vagnone (Ras) e promuove lo sviluppo della cultura manageriale globale in Italia portando innovazione nello stesso sistema economico. La Business School opera poi attraverso i cosiddetti National Council che rappresentano un canale di comunicazione tra la realtà del singolo paese e l´Insead, alimentando un continuo interscambio di know how tra la realtà accademica e quella delle imprese. Il Council italiano attivo dagli anni ´80, oltre alla carica presidenziale ricoperta attualmente da Luca Garavoglia (presidente della Campari Spa), annovera all´interno del proprio consiglio numerose figure imprenditoriali tra le quali è possibile citare: Diana Bracco (Bracco Spa), Massimo Capuano (Borsa Italiana), Carlo De Benedetti (Cir Group), Gabriele Galateri (Mediobanca), Alessandro Profumo (Ad Unicredito Italiano). L´attività svolta da Insead attraverso il National Council è varia e intensa e rappresenta una risposta concreta alle esigenze di formazione e/o innovazione delle singole aziende comprendendo l´organizzazione di business event (ad esempio il recente incontro dal titolo "Family Business" sulle problematiche generazionali all´interno di un´azienda e a cui hanno partecipato figure all´interno del consiglio della Roche),. Conclude Carlo Montenovesi "L´international Council e l´Associazione degli Alumni operano in sintonia al fine di incentivare il processo di internazionalizzazione e di innovazione imprenditoriale in Italia". .  
   
   
ANIMA SGR: TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2006: COMMISSIONI RICORRENTI NETTE: € 25,8 MILIONI (+21,2%) UTILE NETTO: € 19,1 MILIONI (+83,3%)  
 
Milano, 9 novembre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Anima Sgr (Anm Im), società di gestione del risparmio del Gruppo Banco Desio, riunitosi in data 8 novembre 2006, ha approvato la relazione trimestrale al 30 settembre 2006, redatta secondo i principi contabili Ias/ifrs. Risultati economico-finanziari - Nei primi nove mesi del 2006 le commissioni attive totali sono ammontate a € 90,8 milioni, da € 67,6 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, con un aumento del 34,5%. Le commissioni nette totali sono risultate pari ad € 41,1 milioni, da € 28,6 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, con un aumento del 73,0%. La tabella sottostante evidenzia l’andamento delle singole componenti delle commissioni nette, separando in particolare le commissioni ricorrenti nette (commissioni di gestione nette, commissioni di sottoscrizione nette e diritti switch) dalle commissioni variabili nette (commissioni di performance nette).
Dati in migliaia di euro 30/09/2006 30/09/2005 Variazione %
Commissioni ricorrenti nette (A) 25. 819 21. 302 +21,2%
Commissioni variabili nette (B) 15. 299 2. 470 n. S.
Commissioni totali nette (A+b) 41. 118 23. 776 +73,0%
L’aumento delle commissioni ricorrenti nette nei primi nove mesi del 2006, pari a € 4,5 milioni, è riconducibile a tre fattori: i) masse medie gestite più elevate; ii) l’orientamento della clientela verso un mix di prodotti a più alto valore aggiunto, soprattutto nel primo semestre; iii) la diminuzione di un punto percentuale circa dell’incidenza delle commissioni passive ricorrenti. L’andamento dei primi nove mesi del 2006 è stato anche caratterizzato dalla forte crescita delle commissioni variabili nette, salite a € 15,3 milioni, da € 2,5 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente. Anche nel mese di ottobre le commissioni variabili hanno avuto un andamento soddisfacente. I costi generali (personale e amministrativi) si sono attestati nei primi nove mesi del 2006 a € 9,9 milioni, da € 6,2 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. L’incremento dei costi è principalmente dovuto all’aumento di € 2,1 milioni delle spese per il personale e per gli amministratori, incluso l’accantonamento della componente variabile delle retribuzioni (che lo scorso anno non veniva accantonata) e all’incremento di € 0,9 milioni delle spese pubblicitarie. L’utile al lordo delle imposte si è attestato a € 31,6 milioni, da € 17,1 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente (+84,0%). Infine, l’utile netto nei nove mesi del 2006 è ammontato a € 19,1 milioni, da € 10,4 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente (+83,3%). La posizione finanziaria netta, determinata tenendo conto della valutazione delle attività finanziarie al fair value, secondo il principio Ias 39, al 30 settembre 2006 è positiva per € 43,9 milioni, rispetto a € 29,7 milioni del 31 dicembre 2005. Si allegano gli schemi di conto economico, stato patrimoniale, conto economico riclassificato e posizione finanziaria netta, i quali non sono oggetto di verifica da parte della società di revisione. Dati dell’attività commerciale Nella tabella che segue sono illustrati i dati della società relativi al patrimonio gestito totale e alla raccolta netta al 30 settembre 2006 confrontati con l’equivalente periodo dello scorso esercizio:
Dati in milioni di euro 30/09/2006 30/09/2005 Variazione
Patrimonio gestito totale* 7. 498,7 7. 431,7 +0,9%
Raccolta netta totale -208,0 135,7 n. S.
Fonte: Anima, Assogestioni. * Al lordo delle duplicazioni (rappresentate dal fondo Anima Orizzonti, che investe in
fondi Anima).
.
 
   
   
MILANO ASSICURAZIONI S.P.A.: APPROVATI I CONTI CONSOLIDATI RELATIVI AL TRIMESTRE 2006. UTILE CONSOLIDATO IN CRESCITA: € MIL. 200,1 (+ 6,9%)  
 
Gruppo Milano Assicurazioni 30 settembre 2005 30 settembre2006 Var. %
Importi in € mil. Raccolta Premi Totale 2. 399 2. 439 (+ 1,7)
Risultato Ante Imposte 293,8 308,8 (+ 5,1)
Utile Consolidato 187,5 200,1 (+ 6,9)
Milano, 9 novembre 2006. Sotto la presidenza di Fausto Marchionni si è riunito l’ 8 novembre il Consiglio di Amministrazione della Milano Assicurazioni S. P. A. Che ha approvato i conti consolidati al 30 settembre 2006. Relativamente ai dati di settembre 2005 va rilevato che si è provveduto ad un restatement dei medesimi per uniformarli ad alcune modifiche intervenute sui principi contabili internazionali, già recepite in sede di redazione del bilancio 2005. Il conto economico al 30 settembre chiude con un utile, al lordo delle competenze di terzi, pari a € mil. 200,2, in crescita del 6,8% rispetto al risultato dell’analogo periodo del precedente esercizio, riclassificato in termini omogenei. L’utile di Gruppo è pari a € mil. 200,1 (+6,9%). La raccolta premi complessiva ammonta a € mil. 2. 439 (+ 1,7%). Nei Rami Danni la raccolta premi ha raggiunto € mil. 2. 026 (+ 1,8%). La gestione assicurativa del settore chiude con un utile prima delle imposte di € mil. 244,2, contro € mil. 255,2, rilevato a tutto il 3° trimestre 2005. Il risultato tecnico si mantiene complessivamente su valori ampiamente soddisfacenti. Le spese di gestione del settore ammontano a € mil. 352,4 contro € mil. 343,5 dell’analogo periodo del precedente esercizio; la relativa incidenza sui premi netti scende dal 17,3% al 17,1%. Il settore Vita fa emergere un utile prima delle imposte di € mil. 62,6, in significativo miglioramento rispetto a € mil. 37,8 di utile rilevato al 3° trimestre 2005. La raccolta premi ha raggiunto € mil. 413 (+1,1%). Va sottolineato l’incremento consuntivato dal Ramo I, che giunge a € mil. 225,3, mostrando una crescita del 12,8% a conferma della bontà delle iniziative commerciali intraprese, volte a coinvolgere la rete agenziale nel cambiamento del mix produttivo. La gestione patrimoniale e finanziaria ha conseguito proventi netti da strumenti finanziari e investimenti immobiliari per € mil. 277,9 (€ mil. 274,2 al 3° trim. 2005), anche grazie ad un buon andamento dei mercati azionari, che ha consentito di cogliere buone opportunità di trading. Il risultato economico conseguito nel trimestre in esame è in linea con quanto pianificato dalla Compagnia e rende prevedibile un risultato d’esercizio soddisfacente. .
 
   
   
ASSICURAZIONI: RICONOSCIMENTI PER BIPIEMME VITA  
 
Milano, 9 novembre 2006 - A Bipiemme Vita, Compagnia del Gruppo Bipiemme, compartecipata dal Gruppo Fondiaria-sai, è stato assegnato il premio “Tripla A”, nell’ambito dell’“Insurance Awards 2006” organizzato dalla testata giornalistica “Milano Finanza”. Il prestigioso premio, riconosciuto ai migliori e più innovativi asset manager nel campo delle gestione separate, delle unit linked e dei fondi pensione, è stato conferito per gli ottimi risultati finanziari ottenuti dalla Gestione Separata “Bpm Sicurgest”, fondo interno dove confluiscono i risparmi raccolti dalle polizze rivalutabili collocate dalle aziende di credito del Gruppo Bipiemme. L’affidabilità della Compagnia milanese è stata ulteriormente confermata grazie all’attribuzione, per il secondo anno consecutivo, delle “4 stelle” di merito nella speciale classifica “Superindice Lombard”, stilata dal bimestrale di finanza internazionale, che giudica l’affidabilità complessiva delle Compagnie italiane prendendo in considerazione alcuni parametri specifici quali il R. O. E. , il rapporto sinistri/premi e l’incidenza dei caricamenti sui premi stessi. Per la settima Compagnia italiana, nella speciale graduatoria Lombard, l’”Innovation award” di Mf-milano Finanza ha riservato un ulteriore riconoscimento: una menzione di merito per la polizza Unit Linked multiramo “Duetto”, ultimo prodotto realizzato dalla Compagnia milanese. Importanti e diversificati riconoscimenti per Bipiemme Vita, Compagnia bancassicurativa che si appresta nel 2006 a superare la raccolta premi ottenuta nel corso dell’esercizio 2005 (632 ml. Di Euro) grazie alla rete di vendita composta da circa 750 sportelli del Gruppo Bipiemme. .  
   
   
GRUPPO ALLIANZ: RISULTATO PRELIMINARE PER IL TERZO TRIMESTRE 2006 – UTILE NETTO DEL TRIMESTRE RADDOPPIATO  
 
Milano, 9 novembre 2006 - Anche nel terzo trimestre 2006 il Gruppo Allianz ha proseguito il suo percorso di successo. Sulla base delle cifre preliminari il fatturato del Gruppo si è attestato a 22,6 miliardi di euro, leggermente diminuito rispetto allo stesso trimestre dell´esercizio precedente (terzo trimestre 2005: 23,8 miliardi di euro), il risultato operativo (“operating profit”) evidenzia invece un aumento del 42,7% a 2,7 miliardi di euro. L´utile netto del trimestre è cresciuto del 100,4% a 1,6 miliardi di euro. Nei rami Danni e Infortuni il combined ratio migliora, attestandosi a 90,2% (terzo trimestre 2005: 98,6%). Il risultato operativo è pertanto cresciuto del 74,1% a 1,7 miliardi di euro. Nel ramo Vita e Malattie il risultato operativo ha registrato un aumento del 11,0% a 617 milioni di euro. Dresdner Bank ha continuato il suo percorso di miglioramento aumentando il risultato operativo del 38,2% a 311 milioni di euro. Nell´asset Management i flussi netti di capitale si sono attestati a 9,7 miliardi di euro. Raggiungendo 294 milioni di euro il risultato operativo si è potuto mantenere all’alto livello registrato nello stesso trimestre dell´esercizio precedente. Il patrimonio netto del Gruppo Allianz è continuato a crescere del 13,8%, dai 39,5 miliardi di euro al 31/12/2005 ai 44,9 miliardi di euro. L’incremento del risultato di questo trimestre è dovuto soprattutto ai miglioramenti dei risultati operativi. Nel risultato del trimestre fanno anche parte gli utili della vendita di Four Season Healthcare che ammontano a 300 milioni di euro circa. "Questo andamento molto positivo favorisce per l´esercizio 2006 una aspettativa più favorevole rispetto alla previsione fatta dopo i risultati del semestre: ora ci aspettiamo un risultato operativo di 9,5 miliardi di euro circa. Anche se le spese di ristrutturazione per Dresdner Bank sono ancora in sospeso nel quarto trimestre e non sono pianificate ulteriori realizzazioni, tutto ciò ci consente di confermare un utile per l’esercizio 2006 di oltre 6 miliardi di euro", ha dichiarato Helmut Perlet, membro del Comitato di Gestione Allianz Se. .  
   
   
ALLEANZA ASSICURAZIONI: + 10,9 % NUOVA PRODUZIONE RETAIL + 17,2 % UTILE NETTO CONSOLIDATO  
 
Milano, 9 novembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Alleanza Assicurazioni S. P. A. , riunitosi in data odierna sotto la Presidenza di Amato Luigi Molinari, ha approvato la Relazione Trimestrale Consolidata al 30/09/2006. La rete agenziale di Alleanza Assicurazioni (Alleanza core) ha incrementato del 10. 9% in volume la nuova produzione retail ed in particolare la vendita dei prodotti a premio annuo, a maggior valore aggiunto, che sono cresciuti del 15,5% raggiungendo 230,3 milioni di euro (3° trimestre 2005: 199,4 milioni di euro). La durata delle polizze a premio annuo è salita da 17,5 a 18,7 anni, incrementando ulteriormente la contribuzione di valore. I premi unici ricorrenti e le polizze corporate sono stati sostituiti con i più redditizi premi unici, con un miglioramento significativo dei margini di produzione. La nuova produzione derivante dalla bancassurance (Intesa Vita) è scesa del 7,4% a 4. 602,7 milioni di euro (3° trimestre 2005: 4. 969,7 milioni di euro), con un migliore andamento rispetto al settore, in calo stimato di oltre l’11%. All’interno del dato complessivo si registra una forte crescita della vendita dei più redditizi prodotti unit-linked (+11. 1%). L’utile Netto Consolidato al terzo trimestre 2006 ha raggiunto i 367,2 milioni di euro, +17,2% rispetto all’analogo periodo del 2005 (al 3° trimestre 2005: 313,4 milioni di euro). Prospettive per l’intero esercizio 2006 Ugo Ruffolo, Amministratore Delegato di Alleanza Assicurazioni ha dichiarato: “Gli indicatori commerciali di valore dela rete Aleanza segnano una crescita del 20% che ci permetterà di centrare in pieno il target annuale del Valore dela Nuova Produzione, pari a € 253-265 milioni. Sula base del’andamento dei primi tre trimestri ci attendiamo anche di realizzare il target di utile netto, pari a € 410-440 milioni. Il raggiungimento di questi target industriali è il risultato di un programma di innovazione che ha investito i sistemi di gestione dela rete, l’organizzazione e lo sviluppo dele risorse umane , i prodotti e i processi amministrativi con l’obiettivo ultimo di ofrire servizi sempre più rispondenti ale esigenze di tutela previdenziale dele famiglie. ” Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato di aderire alle previsioni del nuovo Codice di Autodisciplina per le società quotate, approvato dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana S. P. A. Nel marzo 2006, aggiornando la regolamentazione interna. .  
   
   
FONDIARIA-SAI S.P.A.: APPROVATI I CONTI CONSOLIDATI RELATIVI AL 3° TRIMESTRE 2006. UTILE CONSOLIDATO PARI A € MIL. 452 (+9,7%).  
 
30 settembre 2005 30 settembre 2006 Var. %
Importi in € Mil. Gruppo Fondiaria-sai Raccolta Premi Totale 6. 928 6. 973 (+ 0,7)
Risultato ante imposte 622 679 (+ 9,1)
Risultato Consolidato 412 452 (+ 9,7)
Utile di Gruppo 325 360 (+ 10,8)
Combined Ratio Operativo Cons. 91,7% 90,5%
Combined Ratio Cons. 93,6% 94,4%
Milano,9 novembre 2006. Sotto la presidenza di Jonella Ligresti si è riunito ieri il Consiglio di Amministrazione della Fondiaria-sai S. P. A. Che ha esaminato ed approvato i conti consolidati relativi al 3° trimestre 2006. I conti consolidati chiudono con un utile al lordo delle competenze di terzi pari a € mil. 452 ( € mil. 412 al 30 settembre 2005, +9,7 %), ed un utile di Gruppo pari a € mil. 360, in crescita del 10,8%. Relativamente ai dati di settembre 2005 va rilevato che si è provveduto a un restatement dei medesimi per uniformarli ad alcune modifiche intervenute sui principi contabili internazionali, già recepite in sede di redazione del bilancio 2005. La raccolta premi complessiva lorda ammonta a € mil. 6. 973,2 (+0,7% rispetto all’analogo periodo precedente). La raccolta diretta nei Rami Danni ammonta a € mil. 5. 264,9, con un incremento dell’ 1,8%. La gestione del business presenta un utile, al lordo delle imposte, pari a € mil. 505 e risulta influenzato dal maggior peso degli altri oneri tecnici registrato nel primo semestre dell’esercizio. Per questo motivo il Combined Ratio di Gruppo si stabilizza attorno al 94,4% (93,6% al 30 settembre 2005). Dal punto di vista industriale il Loss Ratio migliora passando dal 72,1% al 71,4%, confermando il buon andamento della gestione sinistri; anche l’Expense ratio migliora ulteriormente diminuendo di 0,5 punti percentuali, assestandosi al 19,1%. Di conseguenza il Combined Ratio operativo (Loss Ratio + Expense Ratio) diminuisce di 1,2 punti percentuali, passando da 91,7% a 90,5 %. La raccolta premi dei Rami Vita ha raggiunto € mil. 1. 702, con un decremento del 2,6%, imputabile prevalentemente allo slittamento temporale di alcune iniziative commerciali nel comparto della bancassicurazione. Peraltro si rileva che la raccolta di contratti di investimento del settore Vita, che non trova riscontro nella raccolta premi, ammonta a € mil. 800 circa. Il risultato di settore prima delle imposte raggiunge € mil 142. Positivi anche i risultati prima delle imposte degli altri settori di attività (immobiliare e diversificato) pari a complessivi € mil. 32. Le spese di gestione passano a € mil. 1. 203 da € mil. 1. 110 al 30 settembre 2005 con un incremento dell’8,3% circa. Il reddito complessivo netto degli investimenti, comprensivo dei proventi da partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, pari a € mil. 38, ha raggiunto € mil. 842 ( € mil. 839 al 30 settembre 2005). Il totale degli investimenti raggiunge € mld. 31,8 rispetto ai € mld. 30,4 dell’esercizio 2005. Le riserve tecniche nette (incluse le riserve Vita) ammontano a € mld. 24,6 rispetto a € mld. 24,7 alla fine dell’esercizio precedente. In considerazione dei primi dati consuntivati al 30 settembre 2006, si ritiene di potere confermare le positive aspettative sui risultati di fine anno, che ribadiranno la leadership in termini di redditività ed efficienza del Gruppo. .
 
   
   
NEGRI BOSSI: AL VIA, CON IL NULLA OSTA CONSOB E LA PUBBLICAZIONE DEL PROSPETTO INFORMATIVO, L’OPERAZIONE DI AUMENTO DI CAPITALE CUM WARRANT. FISSATO PER IL 13 NOVEMBRE L’INIZIO DEL PERIODO DI OFFERTA E DEL PERIODO DI NEGOZIAZIONE DEI DIRITTI DI OPZIONE. L’OFFERTA SI CONCLUDERÀ L’1 DICEMBRE.  
 
Cologno Monzese, 9 novembre 2006 A seguito del Nulla Osta espresso l’ 8 novembre dalla Consob sarà reso pubblico, prima dell’inizio del periodo di Offerta, il Prospetto Informativo relativo all’operazione di aumento del Capitale Sociale di Negri Bossi S. P. A. , azienda leader in Italia nella progettazione e commercializzazione di presse per lo stampaggio ad iniezione di materie plastiche, quotata nel segmento Star di Borsa Italiana. L’operazione, che avviene in forza delle decisioni prese dall’Assemblea straordinaria dei soci del 15 settembre scorso, prevede l’aumento del capitale sociale per un ammontare massimo di 15,4 milioni di euro mediante l’emissione di azioni ordinarie senza valore nominale. Le nuove azioni Negri Bossi S. P. A. Avranno le stesse caratteristiche di quelle già sul mercato e saranno offerte in opzione agli azionisti in proporzione alla partecipazione detenuta. Il prezzo di sottoscrizione, che sarà definito dal Consiglio di Amministrazione Negri Bossi che si riunirà domani, sarà il minore tra Euro 0,70 e un importo calcolato sulla media dei prezzi registrati sul mercato in prossimità del collocamento scontati del 50%. A ciascuna delle azioni sottoscritte nell’ambito dell’Offerta sarà abbinato gratuitamente un Warrant che potrà circolare autonomamente e che darà diritto alla sottoscrizione di ulteriori nuove azioni, nel rapporto di 1 azione per ogni warrant, allo stesso prezzo di sottoscrizione dell’aumento di capitale. I Warrant saranno esercitabili, in qualsiasi momento, per un periodo che va dall’1 gennaio 2007 al 30 giugno 2010. I warrant saranno quotati sul Mercato Telematico Azionario. L’inizio del periodo di Offerta e del periodo di negoziazione dei diritti di opzione è stato fissato per il prossimo 13 novembre; l’ultimo giorno utile per la negoziazione dei diritti di opzione sarà il 24 novembre 2006. Il termine ultimo per la sottoscrizione di nuove azioni Negri Bossi S. P. A. Sarà l’1 dicembre 2006. L’azionista di maggioranza H. P. S. (Gruppo Sacmi) ha assunto l’impegno a sottoscrivere l’Aumento di Capitale per la totalità della propria partecipazione (circa il 60% del capitale sociale) e per un’ulteriore quota, fino ad un massimo di 12,936 milioni di euro, garantendo il buon esito dell’operazione fino all’84% del suo controvalore. L’aumento di capitale è finalizzato a dotare la Società delle risorse necessarie a rafforzare la struttura patrimoniale della Società stessa anche a livello consolidato, riequilibrando il rapporto tra passività finanziarie e patrimonio netto ed a sostenere la realizzazione degli obiettivi di crescita e di sviluppo delle attività fissate nel Piano Industriale 2006-2008 Inoltre l’eventuale esercizio dei warrant consentirà di avere a disposizione fino a massimi ulteriori 15,4 milioni di euro per il finanziamento delle strategie di sviluppo e di espansione oltre il 2008. .  
   
   
POLYNT S.P.A.I DATI CONSOLIDATI AL 30 SETTEMBRE 2006. IL TERZO TRIMESTRE 2006 SI CHIUDE CON UNA CRESCITA DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI RISPETTO AL TERZO TRIMESTRE 2005: FATTURATO CONSOLIDATO PARI A EURO 121,8 MILIONI (+19%), EBITDA PARI A EURO 9,7 MILIONI (+24%) E EBIT PARI A EURO 5,1 MILIONI (+56%).  
 
Scanzorosciate (Bergamo), 9 novembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Polynt S. P. A. , riunitosi oggi sotto la Presidenza di Stefano Meloni, ha approvato ieri i dati al 30 settembre 2006. Con riferimento esclusivamente al terzo trimestre 2006, Polynt ha registrato un fatturato consolidato pari a Euro 121,8 milioni, in crescita del 19% rispetto allo stesso trimestre del 2005. In aumento anche i margini del Gruppo Polynt che nel solo terzo trimestre 2006 hanno segnato una crescita del 24% a livello di Ebitda, che è cresciuto a Euro 9,7 milioni, e del 56% a livello di Ebit, aumentato a Euro 5,1 milioni, rispetto allo stesso trimestre del 2005. Nel periodo in esame il risultato consolidato prima delle imposte è stato di Euro 4,5 milioni, in crescita del 56% rispetto al terzo trimestre 2005, mentre l’utile netto consolidato si è attestato a Euro 1,9 milioni, in crescita del 63% rispetto allo stesso periodo del 2005. Il Gruppo Polynt nei primi nove mesi del 2006 ha registrato un fatturato consolidato che ha raggiunto Euro 375,4 milioni, con un incremento del 17% rispetto all´analogo periodo del 2005, un Ebitda pari a Euro 35,9 milioni (+13% sul 30 settembre 2005), un Ebit di Euro 21,5 milioni (+18% sul 30 settembre 2005). Il risultato ante imposte al 30 settembre 2006 è stato di 19,5 milioni, in aumento del 16% rispetto ai primi nove mesi del 2005, mentre l’utile netto, pari a 9,8 milioni, ha registrato un incremento dell´11%. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo Polynt al 30 settembre 2006 è risultato pari a 40,7 milioni, rispetto ai 25,5 milioni del 30 settembre 2005, ma in miglioramento di circa 10 milioni rispetto al 30 giugno 2006. .  
   
   
INDIA, FORMIGONI: A GENNAIO MISSIONE CON IMPRESE IL PRESIDENTE A CONVEGNO ALTAGAMMA, INCONTRO CON MINISTRO NATH I SETTORI PIU’ INTERESSATI INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA, TELECOMUNICAZIONI MODA E AGRO-ALIMENTARE.  
 
Milano, 9 novembre 2006 - I servizi di pubblica utilità (energia, acqua e rifiuti), la farmaceutica ma anche infrastrutture, industria automobilistica, telecomunicazioni e ovviamente moda e agro-alimentare. Sono questi i settori di maggior interesse per le relazioni tra Italia (Lombardia in particolare) e India, segnalati oggi dal presidente della Regione, Roberto Formigoni, nel suo intervento al convegno "L´esperienza dell´eccellenza in India", organizzato da Altagamma, associazione di imprese italiane che operano nella fascia più alta del mercato. All´incontro sono intervenuti, tra gli altri, il presidente di Altagamma, Leonardo Ferragamo, il ministro del Commercio e dell´Industria indiano, Kamal Nath, il sottosegretario al Ministero del Commercio Internazionale, Milos Budin, e il presidente di Ficci (Federazione delle Camere di Commercio e Industria Indiane), Saroj Kumar Poddar. Questi stessi temi, ha annunciato Formigoni, saranno anche al centro di una missione che Regione Lombardia sta organizzando per il prossimo mese di gennaio e alla quale parteciperà una delegazione di imprese. "La Lombardia - ha detto Formigoni - che è il maggiore crocevia economico-finanziario dell´Europa mediterranea, si offre come ponte a servizio della crescita dell´interscambio euro-indiano". D´altra parte il Governo regionale lombardo ha da tempo individuato nell´India un´area di interesse prioritario. Particolarmente significativa è stata la missione guidata dallo stesso presidente Formigoni nel 2002 con 300 imprenditori e che ha portato, ha ricordato il presidente, "oltre agli scambi nei campi del commercio e dell´arredo, alla promozione di un progetto di sviluppo e management delle acque, che ha ottenuto il riconoscimento della Commissione Europea e la qualifica di progetto pilota". Della nuova missione lombarda in India, il presidente Formigoni ha anche discusso in un colloquio con il ministro Kamal Nath, svolto a margine del convegno. Il ministro Nath si è detto molto interessato a sviluppare le relazioni con la Lombardia. Formigoni, che ha anche espresso l´intenzione di promuovere scambi di studenti tra le università lombarde e quelle indiane, ha annunciato per i prossimi mesi l´organizzazione di un´altra missione in India con le Regioni dei Quattro Motori d´Europa (Lombardia, Baden-württemberg, Catalunya, Rhône-alpes). "L´italia e la Lombardia, che ne è il cuore economico, finanziario e culturale - ha spiegato Formigoni nel corso del suo intervento - desiderano essere interlocutori importanti per l´India: l´Italia e la Lombardia in sé, ma anche come chiave di volta dell´Europa mediterranea". Il trend degli scambi è incoraggiante. Nel biennio 2003-2005, in Italia l´import è passato da 1,3 a 1,8 miliardi di euro, mentre per l´export verso l´India si è passati da 0,8 a 1,4 miliardi di euro. Prendendo in considerazione la Lombardia, nello stesso periodo l´import è passato dai quasi 550 milioni di euro del 2003 agli oltre 715 del 2005, mentre per l´export verso l´India dai quasi 400 milioni di euro si è arrivati a 650. "Ci sono tutte le condizioni - ha aggiunto il presidente - affinché l´interscambio italo-indiano continui a crescere, diventando sempre più intenso e dinamico, e perché quello tra Lombardia e India, che rappresenta quasi la metà degli scambi totali, si espanda ulteriormente". E´ noto, infatti, che l´India cresce a ritmi impressionanti - qualche giorno fa il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al rialzo le stime di crescita, che dovrebbe attestarsi intorno all´8,3% nel 2006, grazie soprattutto alle straordinarie potenzialità del suo capitale umano, una risorsa su cui ha scelto investire con lungimiranza, un patrimonio di conoscenze che costituisce una grande opportunità, soprattutto nel settore dell´eccellenza, i cui prodotti sono accomunati dalla qualità delle materie prime impiegate, dalla tecnologia utilizzata e dal design moderno. "Sono tutti elementi - ha sottolineato il presidente - che rimandano a un ´patrimonio´ originale, che appartiene ai nostri rispettivi Paesi. Esso è il frutto di una cultura del lavoro che ha, tra i suoi fattori vincenti, la manodopera specializzata e la continua ricerca di prodotti unici. Su questi connotati originali si possono costruire alleanze e veicolare reciprocamente quel valore aggiunto, che è oggi la vera merce di scambio tra economie in sviluppo". "La fiducia nell´intelligenza e nelle capacità dei nostri giovani e dei nostri imprenditori - ha concluso Formigoni - è il vero trait d´union tra le culture italiana e indiana insieme alla centralità della persona, all´investimento sulle sue potenzialità e sulla sua capacità di essere il vero motore dello sviluppo". .  
   
   
UN PONTE TRA ITALIA E ARGENTINA IN CAMPO ECONOMICO: INTESA PER LO SVILUPPO DELLE RELAZIONI ECONOMICHE TRA IMPRESE TOSCANE E ASSOCIAZIONE PER IL COMMERCIO ITALO ARGENTINO - ACIA  
 
Firenze, 9 novembre 2006 Nuove opportunità di scambi commerciali tra Toscana ed Argentina. Lo stabilisce il protocollo di cooperazione tecnica firmato oggi da Pierfrancesco Pacini - Presidente di Unioncamere Toscana e della Camera di Commercio di Pisa ed Elio Ferri - Vice Presidente Acia e Vice Sindaco di Faenza. Unioncamere Toscana e l’Associazione per il Commercio Italo-argentino (Acia) identificano così obiettivi comuni e stabiliscono relazioni di cooperazione tecnica e commerciale con lo scopo di rafforzare le rispettive Istituzioni ed il sistema imprenditoriale toscano ed argentino. Verranno sviluppati programmi e progetti di cooperazione rivolti al business, all’organizzazione di conferenze e seminari, al coinvolgimento nelle attività di imprese, istituzioni governative e non governative italiane ed argentine. La cerimonia della firma è stata realizzata a latere del Convegno “America Latina e Italia – La partnership del Futuro”, organizzato dalla Camera di Commercio di Firenze, Promofirenze, Euro Info Centre di Firenze ed Unioncamere Toscana, cui hanno preso parte rappresentanti del mondo imprenditoriale. Nell’ambito della cerimonia, il Presidente Pacini ha evidenziato come, sulla base di questa intesa e dei successivi accordi specifici settoriali, potrà essere avviata una proficua collaborazione tra le istituzioni - a cominciare dalla Regione che recentemente ha realizzato un’importante missione in Argentina - e gli organismi di rete, quali le Camere di Commercio che valorizzi a pieno il lavoro avviato nell’ambito della internazionalizzazione e della promozione degli investimenti delle imprese Toscane in Argentina. Il Vice Presidente Ferri dell’Acia ha messo in evidenza l’utilità che accordi come questo hanno per il rilancio di un rapporto tra Italia ed Argentina in campo economico “raffreddatosi” in questi ultimi anni dopo i noti fatti post-crisi finanziaria del paese latino-americano. Ma gli sviluppi recenti dell’economia Argentina fanno ben sperare: l’economia è tornata a crescere trainata dall’export e sostenuta dalla domanda interna e il Pil, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ha registrato negli ultimi tempi una notevole crescita rendendo l’Argentina interessante per investimenti esteri e per scambi commerciali. .  
   
   
NASCE CONFINDUSTRIA SERVIZI INNOVATIVI FUSIONE TRA FEDERCOMIN E FITA SOTTO LA PRESIDENZA DI ALBERTO TRIPI LA NUOVA FEDERAZIONE RAPPRESENTA UN SETTORE CHE IN ITALIA CONTA SU 750.000 IMPRESE, 2.200.000 DI ADDETTI E PRODUCE IL 18% DEL PIL  
 
Roma, 9 novembre 2006 - Le Assemblee di Federcomin e Fita, che rappresentano in Confindustria rispettivamente le imprese dell’Ict e del Terziario Avanzato, hanno approvato oil 7 novembre la delibera che prevede la fusione delle due Federazioni. La nuova Federazione, che assume il nome di “Confindustria Servizi Innovativi”, verrà guidata per i prossimi tre anni da Alberto Tripi, attuale responsabile della Commissione Servizi di Confindustria. Concepito nel quadro della riforma confindustriale, il nuovo progetto di rappresentanza dà voce unica alle attività di servizio produttrici di innovazione tecnologica, professionale, manageriale e organizzativa, mirando ad accrescere il peso politico del settore con l’obiettivo di renderlo un effettivo fattore di aumento di produttività e di modernizzazione del Paese, così come già avviene nei paesi nostri principali concorrenti. In questo senso, il disegno di unificazione si fa interprete dell’evoluzione dell’economia degli ultimi anni, che ha visto realizzarsi una convergenza sempre più incisiva tra le attività di Information & Communication Technology e i servizi professionali, a vantaggio della creazione di nuove strategie e strumenti competitivi. Confindustria Servizi Innovativi avrà una base associativa formata da 44 associazioni di categoria (che raggruppano le imprese telecomunicazioni, informatica, radiofoniche e televisive, contenuti digitali, comunicazione, ricerche, media, marketing, consulenza, ingegneria, formazione, qualità e servizi ad alto contenuto tecnologico e professionale) e da 62 sezioni territoriali, collocandosi così fra le prime Federazioni del Sistema Confindustriale. Il neopresidente Alberto Tripi, ha detto in proposito: “La nascita della nuova Federazione è stata voluta e favorita da Confindustria, che ha dimostrato di avere la percezione esatta dei processi di cambiamento in atto nel nostro sistema economico. Dando vita a Confindustria Servizi Innovativi, si riconosce che la sfida della globalizzazione e dei mercati emergenti non può essere vinta senza che il Paese e, il sistema manifatturiero in particolare, disponga di una realtà forte di servizi innovativi, integrati con infrastrutture avanzate. La creazione della nuova Federazione rappresenta, perciò, l’impegno del mondo imprenditoriale a fare dell’innovazione tecnologica e organizzativa e della conoscenza, il fattore di rilancio dell’economia. Ma per il successo del progetto, è necessario che vengano corrisposte le aspettative di riforme strutturali e di liberalizzazioni del mercato dei servizi, che offrano al settore maggiori occasioni di sviluppo e assicurino condizioni di vera concorrenza”. .  
   
   
FORMIGONI: SERVE UN FONDO NAZIONALE HIGH TECH PER INNOVAZIONE E COMPETITIVITA´ DELINEATO UN NUOVO RAPPORTO TRA FINANZA, IMPRESE E POLITICA  
 
 Milano, 9 novembre 2006 - Nuove forme di collaborazione tra finanza, imprese e istituzioni per sostenere la competitività, puntando insieme su innovazione e internazionalizzazione. E´ questa la proposta che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha lanciato ieri pomeriggio alla platea dei Giovani Imprenditori di Confindustria ("i portavoce del rinnovamento nel mondo dell´impresa", li ha definiti) e del loro presidente, Matteo Colaninno, intervenendo al convegno "Un ponte per la crescita. Imprese, banche e finanza per il futuro del sistema Italia". A fronte di una situazione di "risorse pubbliche scarse" che rende impossibili le vecchie politiche di sostegni a pioggia e che va dunque colta "come una grande opportunità" per svolgere invece "azioni di sistema", "il pubblico deve innovarsi - ha detto Formigoni - e diventare un vero ente di Governo capace di accompagnare con adeguate policies lo sviluppo", come, peraltro la Lombardia ha già iniziato a fare (per esempio con le riforme strutturali della sanità e dei servizi pubblici, con la legge sulla competitività); e le banche "devono recuperare il rapporto col territorio". Banche E Territorio - Quanto alle banche, secondo il presidente lombardo, devono "recuperare il fondamentale rapporto tra finanza e territorio, per colmare il divario tra esigenze dell´imprenditoria e sistema creditizio, agendo su alcune leve che ancora oggi rappresentano punti di debolezza". "Nell´accesso al credito, ad esempio - ha spiegato Formigoni - siamo soltanto al 31^ posto nel mondo. Gli investimenti informali sono quasi ancora sconosciuti nel nostro Paese, mentre rappresentano un punto di forza negli Usa e in Inghilterra. Anche gli investimenti in nuove imprese in Italia hanno subito un notevole ridimensionamento". La "ricetta" che Formigoni ha in mente per cambiare la cultura "del fare impresa" vede sullo stesso piano da una parte l´agire sulla domanda per cui "è indispensabile un ruolo forte e coordinato sia dell´associazionismo imprenditoriale che delle istituzioni (che già ha dato buoni frutti permettendo a Regione Lombardia di erogare già dal 2004 i voucher tecnologici)" e dall´altra il lavorare sull´offerta "in modo che - ha suggerito Formigoni - le istituzioni possano supportare lo sforzo delle imprese per affrontare la sfida dell´innovazione e dell´internazioalizzazione". Ricerca - I numeri parlano chiaro: l´Italia investe in ricerca solo l´1,1% del Prodotto interno lordo (Pil) rispetto al 9,5% investito in macchinari e impianti, mentre Svezia, Stati Uniti e Finlandia investono in ricerca oltre il 4% del Pil, sicuramente più di quanto non destinino in macchinari e impianti. Occorre dunque che la competitività sia sempre più connessa alla conoscenza; e in questa direzione Formigoni ha notato che "gli investimenti per la ricerca non possono essere finanziati con capitali a restituzione certa, ma con contributi a fondo perduto o con capitali a rischio". La Lombardia ha sperimentato questa azione con il Fondo Next, attraverso Finlombarda, quando, invece manca ancora un´iniziativa del Governo". Infatti non ha avuto seguito il Fondo High Tech proposto dall´ex ministro Lucio Stanca: il disegno di legge Bersani "Industria 2015" ha di fatto congelato l´iniziativa. Internazionalizzazione - L´italia presenta un profilo non comparabile con quello dei maggiori paesi industrializzati visto che le risorse dedicate all´internazionalizzazione non superano il 6% del Pil, a fronte di un 80% per coesione e ricerca e innovazione. "Ma anche in questo campo - ha detto ancora Formigoni - la Lombardia rappresenta un´eccezione che dovrebbe diventare la norma. Abbiamo sperimentato nuove joint venture, acquisizioni e strumenti come Euromed (fondo di private equity dedicato agli investimenti nell´area del Mediterraneo), capace di raccogliere in un solo anno 50 milioni di euro". .  
   
   
NUOVE LINEE GUIDA PER LE OPERE EDILI ANTISISMICHE  
 
Bolzano, 9 novembre - La giunta provinciale, nel corso della sua ultima seduta, ha dato il via libera alle nuove linee guida in tema di opere edili antisismiche. La normativa verrà applicata alle nuove costruzioni classificate come "strategiche" o "rilevanti", e a nove comuni della Val Venosta, per i quali è previsto un più elevato livello di sicurezza statica. Per quanto riguarda il rischio terremoti, l´Alto Adige è classificato come zona Iv nella scala presa come riferimento a livello nazionale. Ciò corrisponde ad un valore, nella scala Richter, che arriva sino al quinto grado. Sulla base di questa classificazione, l´ufficio provinciale geologia e prove materiali ha elaborato delle nuove linee guida in tema di opere edili antisismiche. La normativa è stata approvata lunedì scorso dalla giunta provinciale, ed è entrata in vigore dopo la pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione. "Le nuove linee guida - spiega il direttore dell´ufficio provinciale geologia e prove materiali Ludwig Nössing - verranno applicate agli edifici considerati di particolare rilevanza dal punto di vista strategico, e varranno comunque solo per le costruzioni nuove o completamente risanate". Tra gli edifici cosiddetti "strategici" figurano ad esempio i palazzi provinciali, i municipi e gli ospedali. Applicazione più ampia, invece, in nove comuni della Val Venosta, per i quali, a causa della maggior propensione ad eventi sismici, è previsto un livello di sicurezza statica degli edifici più elevato rispetto al resto della Provincia. Le nuove disposizioni per le opere edili antisismiche saranno al centro di un convegno, in programma il prossimo 30 novembre a Bolzano. L´iniziativa, nata per volontà della Protezione civile e dell´ufficio geologia, porterà nel capoluogo altoatesino alcuni tra i maggiori esperti nel campo della sismologia, i quali si confronteranno sui rischi di terremoto e sulle misure preventive adottate e da adottare nell´arco alpino. .  
   
   
SICUREZZA NEI CANTIERI: IN DUE ANNI FORMATI 35 TECNICI SPECIALIZZATI. PARTE IL CORSO 2006  
 
Mestre Ve 9 novembre 2006 - Dopo l´esperienza positiva del 2005 che ha visto il coinvolgimento di tutte le associazioni impegnate nell´assistenza per la sicurezza in Veneto, l´Inail del Veneto conferma anche quest´anno il corso di formazione per Tecnici Specializzati Della Sicurezza In Cantiere. L´iniziativa è coordinata dal Centro Regionale Sicurezza sul Lavoro - che unisce Inail, associazioni imprenditoriali e sindacati - e nei due anni precedenti (l´edizione sperimentale del 2004 e il primo corso strutturato nel 2005) ha garantito la formazione specifica di 35 nuovi tecnici, consolidando così la rete dei consulenti che monitorano costantemente i cantieri sul territorio. Quest´anno il corso prenderà il via giovedì 9 novembre 2006 (ore 9) nella sede del Centro Regionale, in via Adige 2 a Mestre: 15 i partecipanti per 56 ore di lezioni teorico-pratiche suddivise in aggiornamento e perfezionamento. All´apertura del corso il vice direttore dell´Inail regionale, Aniello Spina, relazionerà sulla situazione infortunistica del settore delle costruzioni in Veneto. "Si conferma l´obiettivo di arrivare entro un anno a monitorare il 30% dei cantieri in Veneto - sottolinea Luciano Babbo, responsabile del corso per il Centro Regionale -. E poiché attualmente Inail, Inps, Spisal e Direzione regionale del Lavoro realizzano interventi di vigilanza sul 20% dei cantieri, significherebbe avere sotto controllo e assistere nel processo di miglioramento almeno la metà dei cantieri in regione". L´obiettivo del corso è consolidare e, se possibile, incrementare i risultati conseguiti lo scorso anno, "per una formazione integrata e omogenea - aggiunge - che ci consenta di avere sul campo degli specialisti, capaci di affiancare le imprese e i lavoratori con azioni mirate di consulenza in materia di sicurezza e igiene nei cantieri edili, i più soggetti ad incidenti". Il corso di formazione per tecnici specializzati per la sicurezza in cantiere prende il via a pochi giorni di distanza dalla firma del protocollo d´intesa per la promozione della sicurezza sul lavoro nel settore edile della provincia di Venezia, sottoscritto dal Prefetto di Venezia Guido Nardone con i rappresentanti di istituzioni, agenzie economiche, enti che operano nel settore della sicurezza, associazioni imprenditoriali, sindacati, ordini e collegi professionali che compongono il Tavolo provinciale di coordinamento per la sicurezza in edilizia. Il corso è stato pensato per i tecnici e i consulenti dei Comitati Paritetici Territoriali (Cpt) e delle associazioni di categoria degli artigiani del Veneto. I tecnici verranno portati ad acquisire competenza metodologica nella visita di assistenza nei cantieri, a gestire il sopralluogo, a perfezionare la conoscenza delle norme, a uniformare la metodologia di sopralluogo proponendosi con atteggiamento etico e professionale conforme alle Procedure di Qualità. E ancora ad integrare le conoscenze scientifiche con l´ambiente informatico per incrementare l´efficienza dei sistemi gestionali. Il corso viene pensato anche per incentivare il dialogo e la comunicazione nel cantiere e prevede l´utilizzo di innovazioni tecnologiche per migliorare il rapporto salute-ambiente. Quella del "tecnico specializzato nella sicurezza in cantiere" può così diventare una figura professionale con una propria definizione. Le Costruzioni In Veneto - In provincia di Venezia, al 30 settembre 2006, gli addetti iscritti alla Cassa Edile Industria e Artigiani di Venezia risultano essere 14. 723, più un 35% circa di lavoratori autonomi. Un dato interessante, a cui vanno aggiunti quelli riferiti alle diverse tipologie di costruzioni edilizie: quella a scopo residenziale ha visto, nei primi nove mesi del 2006, 1. 048 nuove costruzioni, a fronte delle 1. 012 totali del 2005. Così le costruzioni a scopo non residenziale si attestano a 298 nuove unità, solamente 12 in meno rispetto al 2005, quando l´anno deve ancora finire. Numeri positivi giungono anche sul fronte infortuni, diminuiti nel corso degli ultimi anni grazie allo sviluppo di tecnologie e processi produttivi e all´evoluzione delle norma sulla sicurezza in materia. In Veneto - dove si registra mediamente il 15% del totale nazionale degli infortuni nei cantieri edili e il 25% di incidenti mortali - gli infortuni nel 2005 hanno fatto registrare un -5,3% sul 2004 (pur a fronte di un +4,4% degli occupati). Dati positivi, controbilanciati però dalla situazione dei lavoratori stranieri, per i quali, in proporzione, è in aumento il numero di infortuni (28% dei quasi 12mila totali nel 2005). Per quanto riguarda la provincia di Venezia, la presenza di lavoratori stranieri è in forte aumento: al 31 dicembre 2005 costituisce il 35,5% del totale. Dato ancora più evidente se si considera la Cassa Edile settore industria provinciale: su un totale di 12. 430 operai 3. 495 sono lavoratori stranieri (28% del totale). Il Centro Regionale Sicurezza Sul Lavoro - Il Centro Regionale Sicurezza sul Lavoro è nato nel 2000 da un protocollo d´intesa tra la Direzione regionale dell´Inail e Cgil-cisl-uil Regionali con l´obiettivo di realizzare azioni informative e di sostegno per le aziende e i lavoratori su rischi e danni da lavoro. Nel 2001 l´adesione di Confindustria Veneto, dell´Ance Veneto e della Confcooperative regionale. .  
   
   
SICUREZZA E LAVORO: SVINCOLARSI DALLA PRATICA DEL MASSIMO RIBASSO FONDAMENTALE LA FORMAZIONE DEGLI STRANIERI, CHE SONO IL 35,5% DEI LAVORATORI EDILI IN PROVINCIA DI VENEZIA  
 
Venezia – 9 novembre 2006 - "Il settore delle costruzioni edili in Veneto sta vivendo una congiuntura particolarmente positiva. Nel 2005 sono stati toccati i massimi storici a livello occupazionale, con 177mila addetti e un +6,3% sul 2004, una crescita che compensa le perdite occupazionali in altri settori dell´industria. Anche sul fronte degli infortuni i numeri parlano in modo favorevole, facendo segnare un -5,3% sul 2004, pur restando alto il dato numerico assoluto. Un bilancio comunque positivo, reso possibile dal lavoro comune svolto in materia di sicurezza negli ultimi anni, parallelamente allo sviluppo di tecnologie e processi produttivi e all´evoluzione delle norme di sicurezza in materia. Ma c´è ancora molta strada da fare: bisogna sostenere con maggiore convinzione le aziende in regola e che operano con trasparenza e creare un sistema virtuoso che si svincoli dalla pratica del massimo ribasso. Solo puntando sulla qualità e investendo in sicurezza si possono tutelare i lavoratori e fornire loro adeguate garanzie". È il commento del presidente del Cpt Venezia Ugo Cavallin a pochi giorni dalla firma del protocollo d´intesa per la promozione della sicurezza sul lavoro nel settore edile sottoscritto dal Prefetto di Venezia Guido Nardone con i rappresentanti di istituzioni, agenzie economiche, enti che operano nel settore della sicurezza, associazioni imprenditoriali, sindacati, ordini e collegi professionali che compongono il Tavolo provinciale di coordinamento per la sicurezza in edilizia. "La firma del protocollo proposto dalla Prefettura segna un passaggio importante - sottolinea Cavallin -: ha coinvolto 17 soggetti, che rappresentano quasi 15mila lavoratori, 2. 700 aziende (fra industria e artigianato) e circa 7mila liberi professionisti dell´area tecnica, ma anche tutti i soggetti che operano nel settore della sicurezza. Questo significa che si è deciso di fare sistema. È un nuovo obiettivo raggiunto in un percorso di radicale ripensamento dell´approccio alla sicurezza nei cantieri". Nonostante la crescita occupazionale e la diminuzione degli infortuni, il rovescio della medaglia è rappresentato dalle cifre relative alle morti bianche in cantiere, aumentate nell´ultimo anno, e dalla condizione dei lavoratori stranieri, ancora poco tutelati nonostante la loro presenza sia in forte aumento. "Secondo i dati della Cassa Edile veneziana (settore industria) - evidenzia il vicepresidente del Cpt Venezia Claudio Dureghello -, su un totale di 12. 430 operai quasi 3. 500 sono stranieri. Questo significa che oggi siamo chiamati ad un impegno ancora più forte per la formazione e la qualificazione di lavoratori a rischio che rappresentano oltre il 35,5% della manodopera attiva nei cantieri della provincia di Venezia". Anche grazie al protocollo firmato in Prefettura, "ora è possibile sostenere nuove sinergie nell´attività di verifica e controllo del rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza e promuovere presso le imprese le tematiche della certificazione etica". .  
   
   
CACCIATORE DI TESTE DI COSTA-GAVRAS CONCLUDE IL CICLO AUTUNNALE DELLA RASSEGNA “CINE-VIAGGI INTORNO AL MONDO DEL LAVORO E DELLE IMPRESE”  
 
Milano, 9 novembre 2006 – Prosegue il ciclo di incontri cinematografici organizzato da Assores (Associazione Italiana Società di Consulenza Direzionale per la Ricerca e Selezione del Personale) in collaborazione con Aidp e Aif, presso la Casa della Cultura di Milano. La rassegna intendere attivare riflessioni e approfondimenti sulle tematiche relative al mondo del lavoro attraverso la forza espressiva ed emozionale del racconto e del linguaggio cinematografico. La proiezione ed il dibattito sono previsti per lunedì 20 novembre con il film “Cacciatore di Teste” di Costantin Costa-gavras, ispirato ad un thriller letterario che fornisce un ritratto drammatico e inquietante della nostra società alle prese con la “precarietà” che riguarda tutti. Il titolo originale del film è Le couperet, la mannaia. Mannaia che cade spietatamente su chi lavora in azienda quando qualcuno decide “ristrutturazioni” e “rilocalizzazioni” e che diviene, simbolicamente, strumento di vendetta per il protagonista (interpretato da un bravissimo Josè Garcia) il quale si trasforma in uno spietato e cinico serial killer eliminando i potenziali concorrenti per un posto di lavoro in una nuova cartiera. A fine proiezione è previsto l’intervento di discussant, professionisti che avranno anche il compito di invitare il pubblico a partecipare attivamente al dibattito. Ancora una volta, Assores (Associazione Italiana Società di Consulenza Direzionale per la Ricerca e Selezione del Personale), Aidp (Associazione Italiana per la Direzione del Personale) e Aif (Associazione Italiana Formatori), le principali associazioni professionali del settore delle risorse umane intervengono per dare il loro punto di vista sulle professioni e sul mondo del lavoro in generale. Un’occasione preziosa per un confronto sulle realtà che sempre più interessano il nostro vissuto quotidiano. . .  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA LEADER IN AREA ADRIATICA PER I LAVORATORI EXTRA UE CHE PROVENGONO IN PREVALENZA DA PAESI EXTRACOMUNITARI DELL´EUROPA CENTRO-ORIENTALE QUALI CROAZIA BOSNIA E ROMANIA  
 
Trieste, 9 novembre 2006 - In Friuli Venezia Giulia un lavoratore su 3 proviene dall´estero, in prevalenza da Paesi extracomunitari dell´Europa centro-orientale (60 p. C. ) quali Croazia (49 p. C. ), Bosnia (20) e Romania (16). I dati, riferiti agli anni 2004-05, pongono l´estremo Nordest nettamente al vertice delle Regioni Adriatiche per ingressi di lavoratori extra Ue (42 p. C. ), davanti a Veneto (23), Emilia Romagna (17), Abruzzo (10), Marche (4), Puglia (3) e Molise (1). La maggior parte degli ingressi in regione, sostanzialmente costanti dal 1999 ad oggi, vengono impiegati nel settore della navalmeccanica (56 p. C. ), nettamente prevalente rispetto ad edilizia (9) e metalmeccanica (7). Ecco perché - ha spiegato il direttore dell´Agenzia regionale Lavoro e formazione professionale, Domenico Tranquilli, nel corso di un seminario sul tema svoltosi oggi a Trieste - il Friuli Venezia Giulia è una sorta di riferimento per lo sviluppo del mercato del lavoro adriatico relativamente ai lavoratori stranieri. Non a caso - è stato detto - la Regione ha dedicato grande attenzione al fenomeno del distacco di manodopera straniera per l´esecuzione di lavori in appalto, per la sua collocazione geopolitica ma anche per le implicazioni di carattere economico e sociale sul sistema delle imprese e del lavoro. Le dimensioni assunte dal fenomeno, infatti, pongono alle istituzioni l´obiettivo di rendere più efficaci le norme ed i procedimenti amministrativi collegati, in particolare promuovendo una coerente legislazione di raccordo in grado di accompagnare i cambiamenti del mercato del lavoro e di governarlo efficacemente. .  
   
   
IL NONPROFIT ATTRAE SEMPRE MA HA DIFFICOLTÀ A TRATTENERE LE PERSONE. PERCHÉ UNA SVOLTA È NECESSARIA  
 
Milano, 9 novembre 2006 – Chi presta lavoro retribuito nel nonprofit è donna in due casi su tre, ha un’età inferiore ai 45 anni, possiede un titolo di studio elevato (il 60% ha una laurea). Il 57% dei collaboratori retribuiti sono lavoratori dipendenti dell’organizzazione per cui lavorano. Le organizzazioni nonprofit mostrano attenzione al benessere personale dei propri collaboratori. Infatti, la quasi totalità del campione (oltre il 90%) consente di gestire con estrema flessibilità l’orario di lavoro, la pianificazione delle ferie e dei permessi, rendendo così possibile una buona conciliazione tra vita privata e lavorativa. Il valore attribuito alla dimensione umana contribuisce a mantenere elevata la forza di attrazione del Terzo settore. Oltre il 35% delle organizzazioni nonprofit ha infatti inserito in organico nel 2005 collaboratori provenienti da aziende profit. Se la dimensione umana e personale è particolarmente curata, non è altrettanto accentuata la sensibilità verso le esigenze di sviluppo professionale. Si conferma il gap retributivo rispetto alle aziende profit. Il divario è rilevante già per i quadri intermedi, e diventa molto elevato per i dirigenti, che percepiscono compensi sensibilmente inferiori rispetto ai colleghi del profit. Tuttavia, i livelli retributivi del nonprofit risultano sostanzialmente allineati a quelli del settore della pubblica amministrazione, che rappresentano un termine di riferimento internazionalmente riconosciuto. A offrire le retribuzioni più frugali sono le cooperative sociali. Associazioni e fondazioni, seguite dalle organizzazioni non governative, adottano invece una politica retributiva più generosa. Oltre che contenute, le retribuzioni sono anche poco differenziate. Infatti, solo il 40% delle organizzazioni adotta politiche retributive differenziate, e solo in un caso su quattro ciò avviene sulla base del merito, della qualità della prestazione o delle competenze acquisite. Il criterio di differenziazione in assoluto più utilizzato rimane infatti quello della famiglia professionale di appartenenza. Le politiche di retribuzione variabile sono poco diffuse, e in larga parte non basate sulla valutazione dell’apporto individuale. Lo strumento di gran lunga più diffuso è l’una tantum, utilizzato dal 40% delle organizzazioni, piuttosto facile da gestire, poiché erogato in maniera discrezionale e non a fronte di piani formalizzati di incentivazione. Infine, solo il 12% del campione – a fronte del 21% rilevato nel 2004 - ricorre a incentivi a breve termine correlati al raggiungimento di obiettivi individuali o di gruppo. “Il nonprofit deve investire di più e meglio nello sviluppo professionale dei collaboratori, ideando un diverso sistema di relazioni, adottando una gestione meno solidaristica e più meritocratica – ha dichiarato Luca Solari, docente presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Milano. Altrimenti corre il rischio di perdere troppo presto le persone più preziose”. L’indagine conferma che questo rischio esiste. Gli organici delle organizzazioni nonprofit sono esposti a un turnover medio annuo del 29% in entrata e del 17% in uscita. Mediamente, il turnover riscontrato è superiore del 21% rispetto al mondo profit. “Un turnover così elevato, e oltre tutto in costante crescita, non è riscontrabile in nessun altro settore – ha osservato Marco Galbiati, responsabile per Haygroup dell’Osservatorio sulle Risorse Umane nel Nonprofit. I costi a carico delle organizzazioni sono enormi: dispersione di competenzechiave; impossibilità di consolidare una cultura organizzativa condivisa. Riportare il turnover a livelli fisiologici significa rimuovere un ostacolo importante allo sviluppo delle organizzazioni nonprofit”. Le 75 organizzazioni che hanno partecipato all’Indagine - per lo più associazioni o fondazioni (51%), seguite da cooperative sociali (29%) e organizzazioni non governative (20%) – sono espressione della punta avanzata del nonprofit italiano. Gestiscono un organico composto per il 30% da collaboratori retribuiti; nel 53% dei casi contano su entrate annue superiori ai 3 milioni di Euro. Sono organizzazioni in grado di dedicare attenzione consapevole al proprio sviluppo. Il 51% pubblica infatti con continuità il documento di rendicontazione sociale, che, nel 63% dei casi, è sottoposto a sistemi di verifica. Il 54% si è dotata di un Codice etico, che, nella metà dei casi, prevede un sistema di applicazione e monitoraggio. Sono organizzazioni aperte nel 62% dei casi a collaborare con imprese profit. Alle tradizionali iniziative di fundraising si affiancano l’offerta di prodotti e servizi, lo sviluppo di campagne di Cause Related Marketing, nonché di programmi di volontariato aziendale. Sono organizzazioni in fase di espansione: i loro organici crescono mediamente del 12% ogni anno. “Crescere è importante - ha concluso Maria Teresa Scherillo, responsabile per Sodalitas dell’Osservatorio sulle Risorse Umane nel Nonprofit – ma non basta. Alla crescita deve accompagnarsi infatti il rafforzamento dell’organizzazione, che è possibile solo se si è capaci di non perdere le persone, di offrire loro percorsi di sviluppo adeguati. Le organizzazioni nonprofit non possono rassegnarsi passivamente all’idea che i collaboratori migliori se ne vadano dopo pochi anni”. Delle 75 organizzazioni aderenti all’Indagine, 15 hanno scelto di fruire di un benchmarking retributivo personalizzato, che ha valutato l’equità retributiva interna, e raffrontato la politica retributiva adottata rispetto al mercato nonprofit di riferimento. L’osservatorio sulle Risorse Umane nel Nonprofit – lanciato nel 2002 da Sodalitas ed Haygroup – offre alle organizzazioni nonprofit un contesto di condivisione di informazioni, di riflessione e di confronto per adottare , in materia di gestione e sviluppo delle persone, decisioni razionali ed eque in una prospettiva di evoluzione strategica. L’osservatorio utilizza e propone ai propri aderenti un mix di strumenti: indagine periodica su prassi e politiche; workshop e convegni; panel di riflessione e discussione; seminari di formazione; assistenza personalizzata. Tra i principali risultati raggiunti finora dall’Osservatorio: 110 organizzazioni nonprofit aderenti; 8 profili di competenze di eccellenza realizzati; 16 progetti di consulenza gestiti; 3 edizioni dell’Indagine sulle prassi gestionali e retributive, condotta nel 2006 su 75 organizzazioni nonprofit; 48 ruoli professionali descritti; approfondimento, attraverso lo strumento dell’export panel, su 6 ruoli professionali (educatore, fundraiser, capo progetto, responsabile risorse umane, manager di rete, volontario professionale); pubblicazione del volume Lavori & Mestieri del Nonprofit, il primo repertorio, costruito empiricamente sul campo, dei principali ruoli organizzativi del nonprofit. . .  
   
   
A CASTELLAMMARE DOPPIO APPUNTAMENTO CON LA LEGALITA’  
 
Castellammare, 9 novembre 2006 - La società civile di Castellammare si riunisce in piazza per sensibilizzare i cittadini al rispetto della legalità. L’appuntamento è per venerdì alle 19 in piazza Giovanni Xxiii, con una fiaccolata davanti a Comune e Concattedrale, durante la quale saranno letti messaggi di unione per spingere la città a riscoprire il senso di comunità. Alle prese con la campagna a favore della legalità: Unione nazionale consumatori, coordinamento libere associazioni stabiesi, organismi no profit Cps, Aics e commercianti del centro cittadino, con il patrocinio delle Terme di Stabia. “Castellammare può cambiare, possiamo farcela – spiega Claudio Fusaro, presidente del coordinamento Libere associazioni – Per riuscirci bisogna però creare le occasioni di incontro tra gli stabiesi e spingerli a scendere in campo, soprattutto per aiutare centinaia di giovani, che molto spesso non conoscono alternative allo stato di illegalità in cui vivono. Abbiamo però bisogno anche delle istituzioni, della loro presenza costante sul territorio. Ognuno di noi ha un proprio ruolo nella società ed è arrivato il momento di ricordarci quale sia”. Interventi concreti, immediati e in tempi brevi sul degrado sociale dei quartieri a rischio della città, sani valori da riscoprire e senso di comunità. Questi i temi su cui si vuole richiamare l’attenzione dei cittadini, nel tentativo di unire le forze per sopravvivere contro la criminalità. Alla fiaccolata seguirà un secondo appuntamento con la legalità sabato alle 10,30 alle Terme di Stabia, con gli interventi di autorità civili, religiose e imprenditoriali del territorio. E’ prevista la partecipazione di istituti scolastici, associazioni, parrocchie. In calendario anche l’intervento di: Daniela Melchiorre, Sottosegretario di Stato al Ministero di Giustizia, e sua Eccellenza Monsignore Felice Cece, Arcivescovo della diocesi Sorrento - Castellammare. Un tavolo di confronto, come punto di partenza per coinvolgere tutti i cittadini di Castellammare in un solo credo fondato su sicurezza e legalità. “Dove c’è degrado, assenza di iniziative sociali, culturali e imprenditoriali trova forza l’antistato e ne abbiamo la dimostrazione in quartieri come rione Savorito e centro storico – dice Luigi Conte, responsabile dell’unione nazionale consumatori – Dobbiamo iniziare a parlare con sincerità dei problemi di Castellammare e proporre soluzioni immediate. Basta con l’attesa di mega progetti e blitz improvvisi. Ci vogliono piccoli passi, ma continuativi, per cambiare le cose. Il primo appello è dunque da lanciare alla città: uniamo le forze per sopravvivere”. .  
   
   
CARCERI: "KIT DI CITTADINANZA" A CHI ESCE  
 
Milano, 9 novembre 2006 - Ai detenuti che escono dal carcere di San Vittore, e non hanno chi li possa accogliere e sostenere, verrà consegnato un kit contenente le cose necessarie ad affrontare le prime ore di libertà e ad indirizzarsi ai servizi di sostegno dove potranno trovare l´aiuto per reinserirsi. L´iniziativa, realizzata dalla direzione del carcere di San Vittore, in collaborazione, tra gli altri, con la Regione Lombardia, la Provincia e il Comune di Milano, è stata presentata oggi alla stampa. Erano presenti: il sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia, con delega alle Pari Opportunità e Diritti dei Cittadini, Antonella Maiolo; la direttrice del carcere Daria Manzelli; l´assessore agli Affari Generali della Provincia di Milano con delega ai Diritti del Cittadino, Francesca Corso; Corrado Mandreoli dell´Osservatorio carceri di Milano Il "kit di cittadinanza", che contiene biglietti del tram, buoni pasto, biancheria, prodotti per l´igiene personale e una mappa dei servizi sociali territoriali ai quali l´ex detenuto potrà fare riferimento, ha non solo un valore di aiuto nel difficile momento della scarcerazione ma ha anche un valore simbolico. Vuole essere infatti un messaggio di accoglienza e di attenzione, un invito e un sostegno al rispetto delle regole della vita sociale. Il kit è contenuto in uno zainetto che, come la biancheria offerta, è stato realizzato dai detenuti che lavorano nella cooperativa che opera all´interno di San Vittore. Eccezionalmente 200 kit sono già distribuiti nel mese di agosto ai primi beneficiari dell´indulto. "Se verificheremo che il kit è utile e ben accolto, - ha affermato il sottosegretario Maiolo - si potrebbe estenderlo anche alle altre carceri della Lombardia". "La Regione - ha poi precisato Antonella Maiolo - ha investito molte risorse finanziarie e umane per far sì che chi esce dal carcere possa trovare sostegno, lavoro e quant´altro lo aiuti a non delinquere più. Questa è una garanzia anche per i cittadini perché chi si inserisce non è più un pericolo per la nostra sicurezza". La conferenza stampa è stata l´occasione per fare anche alcune considerazioni sull´indulto. "Voglio ricordare - ha detto il sottosegretario Maiolo - che l´indulto è stato un provvedimento votato a larga maggioranza. Lo considero innanzitutto un atto di clemenza, più che un mezzo per sfoltire le carceri. Lo stesso Santo Padre del resto lo aveva auspicato nella sua visita al Parlamento italiano. Vorrei d´altro canto ridimensionare l´allarme legato alla recidività di chi è stato scarcerato in seguito al provvedimento: i dati forniti dall´Istat infatti confermano che in Lombardia, su circa 3. 000 detenuti che hanno beneficiato dell´indulto, solo circa 200 sono rientrati in carcere. La Regione Lombardia non è estranea a questo buon bilancio perché la bassa percentuale di recidivi dipende anche dal lavoro fatto sia all´interno che all´esterno dl carcere. Sono infatti numerosi i servizi di aiuto, di assistenza, di reinserimento lavorativo - ha concluso Antonella Maiolo - che la Regione, insieme con le atre istituzioni pubbliche e quelle del terzo settore, ha messo in campo". .  
   
   
SARDEGNA: BERSANI, ENTRO L’ANNO RISPOSTE CONCRETE SU ACCORDO PROGRAMMA E COSTO ENERGIA A BREVE ACCORDO INTERGOVERNATIVO GASDOTTO ITALIA-ALGERIA  
 
Roma 9 novembre 2006 - Entro l’anno in collaborazione con la Regione daremo risposte concrete sui problemi dell’industria in Sardegna sia sul fronte della chimica che sul fronte del costo dell’energia. Questo l’impegno assunto il 31 ottobre dal ministro dello Sviluppo Economico, Pier Luigi Bersani, al tavolo convocato presso il dicastero di via Veneto, cui hanno partecipato il presidente della Regione, Renato Soru, l’assessore Concetta Rau, i rappresentanti degli enti locali, le aziende, i sindacati e Confindustria Sardegna. “In Europa trovare soluzioni per l’alto costo dell’energia elettrica per le imprese cosiddette energivore –ha sottolineato Bersani in apertura- è una necessità comune, ma per ciascuno l’urgenza è diversa. Noi stiamo lavorando sia a livello bilaterale che di Commissione per sensibilizzare tutti i paesi membri. L’europa comunque, deve sviluppare una politica industriale ed energetica unitaria. Ho già inviato a Bruxelles le contro deduzioni sul tema delle tariffe elettriche agevolate e avviato colloqui con il commissario all’Energia Andris Piebalgs. Entro metà novembre incontrerò anche il commissario alla concorrenza Neelie Kroes. Ribadisco anche in questa occasione che non è intenzione del governo abdicare da produzioni così importanti per l’Italia. Vogliamo anzi difenderle”. Per la fase transitoria, il ministro ha evidenziato: “Abbiamo lavorato con la Regione Sardegna per l’individuazione di accordi bilaterali sul costo dell’energia elettrica che noi intendiamo accompagnare in tutti i modi. Ho riscontrato comunque una certa disponibilità da parte dei produttori di energia a mettersi in contatto con le aziende per discutere proposte adeguate. E mi aspetto che ci siano soluzioni”. Bersani ha poi annunciato che a breve inizieranno gli incontri in vista della firma di un accordo intergovernativo Italia-algeria per la realizzazione del gasdotto da 8 mld di metri cubi l’anno, di cui circa 2 utilizzabili in prospettiva in Sardegna”. Per quanto riguarda la chimica, Bersani ha ricordato l’imminente apertura del tavolo nazionale e lo stretto legame tra la vicenda di Porto Marghera e la chimica sarda. Il ministro ha inoltre confermato gli impegni previsti dall’accordo di programma sulla chimica del 2003 e in questo ambito ha assicurato che “entro il 31 dicembre prossimo saranno presentati per l’approvazione al Cipe gli accordi di programma Creo e Ineos Vinyls Italia, oltre a quello Euroallumina, visto che l’accordo Equipolymers è già stato approvato”. Il ministro si è poi impegnato ad istruire entro l’anno i contratti di programma Prokemia e Crea e ad accelerare l’istruttoria in corso sui contratti di localizzazione Cict ed Eutelsat. Bersani, infine, ha ricordato di aver firmato nei giorni scorsi il decreto interministeriale per gli interventi su Ottana (Nuoro servizi) per 7 mln di euro. Decreto già trasmesso per la firma ai ministri dell’Economia e del Lavoro. In conclusione, il ministro ha espresso la volontà di monitorare “insieme” lo stato di avanzamento degli impegni ed ha così aggiornato la prossima riunione per la fine di dicembre prossimo. .  
   
   
EDISON TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2006: IN FORTE CRESCITA RICAVI E RISULTATI OPERATIVI. L’UTILE NETTO SALE A 531 MILIONI DI EURO, +55% INDEBITAMENTO NETTO IN CALO GRAZIE AL POSITIVO CASH FLOW GENERATO DALLA GESTIONE  
 
Milano, 9 novembre 2006 – Si è svolto ieri presso la sede di Foro Buonaparte il consiglio di amministrazione di Edison che ha esaminato la relazione trimestrale al 30 settembre 2006. Nel terzo trimestre Edison ha proseguito nel suo percorso di crescita, in particolare sul mercato libero dell’energia elettrica, dove il gruppo ha fatto registrare un incremento dei volumi di vendita di circa il 46%, favorito dalla piena disponibilità delle nuove centrali a ciclo combinato, eco-compatibili e ad alta efficienza di Candela, Altomonte e Piacenza (Edipower) e dall’avvio dell’impianto di Torviscosa. Tale sviluppo, unitamente all’effetto derivante dalla rinegoziazione di alcuni contratti gas di lungo termine - già comunicata nella semestrale - ha consentito il raggiungimento di risultati industriali in sensibile crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: nel terzo trimestre i ricavi sono quindi saliti a 1. 965 milioni milioni di euro da 1. 476 milioni (+33,1%), il margine operativo lordo a 445 milioni da 338 milioni (+31,7%) e il risultato operativo a 279 milioni da 200 milioni (+39,5%). Complessivamente, quindi, nei primi nove mesi dell’anno il Gruppo ha confermato il significativo miglioramento di tutti gli indicatori: i ricavi delle vendite sono cresciuti di oltre il 32% a 6. 231 milioni di euro (4. 701 milioni nello stesso periodo del 2005, che ancora comprendeva nel perimetro di consolidamento la società di ingegneria Tecnimont), il margine operativo lordo è aumentato di circa il 30% a 1. 219 milioni (935 milioni nei primi nove mesi del 2005) e il risultato operativo di oltre il 33% a 694 milioni (520 milioni nei primi nove mesi del 2005). Il risultato netto ha mostrato un incremento di circa il 55% e ha raggiunto i 531 milioni di euro (343 milioni nei primi nove mesi del 2005), grazie anche ai fattori non ricorrenti già citati nella semestrale. Highlights Gruppo Edison (in milioni di euro)
30/09/2006 30/09/2005 Q3 2006 Q3 2005
Ricavi delle vendite 6. 231 4. 701 1. 965 1. 476
Margine operativo lordo 1. 219 935 445 338
Risultato operativo 694 520 279 200
Risultato netto 531 343 133 143
Highlights Dei Settori Energia Elettrica E Idrocarburi (in milioni di euro)
30/09/2006 30/09/2005 Q3 2006 Q3 2005
Energia elettrica
Ricavi delle vendite 5. 097 3. 503 1. 737 1. 281
Margine operativo lordo 892 721 329 256
Idrocarburi
Ricavi delle vendite 2. 955 2. 224 871 676
Margine operativo lordo 368 259 128 105
Volumi e ricavi delle vendite - Nei primi nove mesi del 2006 i ricavi delle vendite hanno evidenziato un forte incremento (+32,5%, percentuale che sale al 39% a parità di perimetro di consolidamento) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo i 6. 231 milioni di euro, da 4. 701 milioni. La crescita è risultata pari al 45,5% per il settore elettrico e al 32,9% per il settore idrocarburi. In entrambi i settori si sono registrati significativi incrementi dei prezzi medi di vendita dovuti principalmente all’incremento dei prezzi internazionali delle materie prime. Il settore elettrico ha evidenziato un netto aumento dei volumi venduti che, cresciuti del 23,3%, hanno raggiunto i 47. 611 Gwh (38. 620 Gwh nel 2005): in particolare, Edison ha acquisito nuove quote sui mercati non regolamentati dove le vendite sono cresciute del 43,1%, grazie alla disponibilità produttiva delle nuove centrali e al successo delle politiche commerciali del Gruppo. Nel settore gas i volumi complessivi a disposizione del Gruppo sono risultati pari a 9. 993 milioni di metri cubi (+3,0%). Gli autoconsumi per usi termoelettrici sono cresciuti del 17,6% per effetto dell’entrata in produzione delle nuove centrali, raggiungendo i 6. 116 milioni di metri cubi (5. 202 nello stesso periodo del 2005). Le vendite di gas per usi civili sono passate da 2. 705 milioni di metri cubi nei primi nove mesi del 2005 a 2. 484 milioni di metri cubi, penalizzate dalle limitate disponibilità dovute anche alla cosiddetta “emergenza gas”. Margine operativo lordo - Nei primi nove mesi del 2006 il margine operativo lordo ha registrato un incremento del 30,4% e ha raggiunto i 1. 219 milioni di euro (935 milioni nei primi nove mesi del 2005); nel solo terzo trimestre la crescita è stata del 31,7% (445 milioni contro 338). Il comparto dell’energia elettrica ha fatto registrare nei primi nove mesi un miglioramento di 171 milioni di euro (+23,7%), prevalentemente per effetto dell’espansione delle attività sui mercati non regolamentati. Si segnala che, in via prudenziale, il Gruppo non ha recepito nei primi nove mesi l’effetto positivo dei rimborsi dei maggiori costi di produzione di energia sostenuti durante l’emergenza gas, in attesa del completamento della fase di consultazione sui criteri da adottare da parte dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas. Il comparto idrocarburi (+109 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2005, +42,1%), nonostante la limitata crescita dei volumi per la limitata disponibilità di gas, ha beneficiato dell’effetto positivo della rinegoziazione del prezzo di acquisto di gas naturale relativo ad alcuni contratti di lungo termine. All’incremento della redditività del comparto ha contribuito anche la produzione di idrocarburi in Italia e all’estero, grazie al favorevole scenario petrolifero di riferimento. Il risultato operativo al 30 settembre 2006 è stato pari a 694 milioni di euro, rispetto ai 520 milioni dei primi nove mesi del 2005 (+33,5%). Nel terzo trimestre dell’anno il risultato operativo è cresciuto del 39,5%, passando da 200 a 279 milioni di euro. Il miglioramento dei risultati industriali è stato parzialmente compensato da maggiori ammortamenti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il risultato netto del Gruppo al 30 settembre 2006 si attesta a 531 milioni di euro, in crescita del 54,8% rispetto ai 343 milioni dei primi nove mesi del 2005. Va segnalato che entrambi i periodi hanno beneficiato di proventi non ricorrenti: nei primi nove mesi del 2005 per 63 milioni di euro derivanti dalla chiusura di vertenze legali e dalla plusvalenza sulla cessione di azioni Aem Spa. A cui si è aggiunto il minor carico fiscale legato all’utilizzo di perdite fiscali pregresse ancora disponibili lo scorso esercizio; nei primi nove mesi del 2006, invece, come già indicato nella relazione semestrale, per 202 milioni di euro derivanti dall’effetto fiscale netto positivo connesso al riallineamento del valore fiscale al maggior valore civilistico di una parte significativa degli impianti di Edison, ai sensi della Legge 266 del 23/12/2005, L’incremento del risultato netto su base omogenea rimane comunque superiore al 50%. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2006 è risultato pari a 4. 575 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 4. 820 milioni registrati al 31 dicembre 2005 per effetto del positivo cash flow operativo generato nel periodo. Il rapporto debito/patrimonio netto è quindi migliorato ed è risultato pari a 0,68 (da 0,73 al 30 settembre 2005). Previsioni per l’esercizio 2006 - Il positivo trend riscontrato nei primi nove mesi lascia intravedere buoni risultati anche per l’ultimo trimestre dell’anno. E’ quindi possibile prevedere risultati dell’intero esercizio in sostanziale miglioramento rispetto a quelli del 2005. I risultati finali non tengono peraltro conto della plusvalenza derivante dalla cessione di Edison Rete Spa a Terna Spa, annunciata al mercato lo scorso 16 ottobre, di cui il Gruppo potrebbe beneficiare nel caso l’Antitrust desse il suo parere favorevole entro la chiusura dell’esercizio. .
 
   
   
TERNA: APPROVATI I RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2006 RICAVI A 996,3 MILIONI DI EURO ( 784,4 MILIONI NEI 9M05, +27 %) UTILE NETTO A 299,4 MILIONI DI EURO ( 234,9 MILIONI NEI 9M05, +27,5 %)  
 
 Roma, 9 novembre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Terna Spa, riunitosi ieri sotto la presidenza di Luigi Roth, ha esaminato e approvato i risultati - presentati dall’Ad Flavio Cattaneo - del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2006, che chiude con un utile netto pari a 299,4 milioni di euro, in crescita del 27,5% rispetto allo stesso periodo precedente.
Risultati Economico-finanziari Consolidati
Milioni di euro Primi 9 Mesi 2006 Primi 9 Mesi 2005 Variazione
Ricavi 996,3 784,4 27%
Ebitda (Margine operativo lordo) 731,1 552,7 32,3%
Ebit (Risultato operativo) 582,9 429,4 35,7%
Utile netto 299,4 234,9 27,5%
L’amministratore Delegato, Flavio Cattaneo, ha commentato: “Continua il trend positivo dei primi due trimestri sia in termini finanziari sia in termini strategici. Gli indicatori testimoniano il nostro orientamento alla gestione in sicurezza delle Reti, mostrando un incremento di circa il 44% degli investimenti in sviluppo rispetto allo scorso anno. L’accordo sottoscritto per l’acquisizione di Edison Rete e Aem Trasmissione, che saranno presto nel perimetro aziendale, è un ulteriore rilevante obiettivo raggiunto. E’ stata, inoltre, completata con successo la quotazione sul mercato brasiliano di Terna Participaqóes. I nostri azionisti, oltre che sulla crescita complessiva del valore della Società, possono contare sulla costante remunerazione del capitale attraverso l’acconto di dividendo in pagamento tra breve”. Risultati Economico-finanziari Consolidati I Ricavi dei primi nove mesi 2006, pari a 996,3 milioni di euro, (850,5 milioni di euro per la Capogruppo, 140,8 milioni di euro per le controllate brasiliane e 5 milioni di euro per la controllata Rtl), registrano un aumento di 211,9 milioni di euro (+27% rispetto ai 784,4 milioni di euro dei primi nove mesi 2005). Tale aumento è principalmente riconducibile ai maggiori ricavi per il trasporto di energia nella rete di trasmissione nazionale italiana per 160,7 milioni di euro, di cui circa 51 milioni derivanti dal consolidamento del ramo d’azienda Transmission System Operator (Tso) che non era presente nei primi nove mesi del 2005. Il Gruppo Terna ha, inoltre, accertato ricavi per 47,6 milioni di euro per la compensazione del deficit tariffario relativo all’intero esercizio 2005, secondo quanto stabilito dalla delibera 162/06 dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas. Si rilevano Altre Partite di Energia pari a 31 milioni di euro relativi a corrispettivi dovuti per le attività di misura e dispacciamento. Si registrano, inoltre, maggiori ricavi per il trasporto di energia nella rete brasiliana per 23,9 milioni di euro (da 116,5 a 140,4 milioni, + 20,5%), principalmente dovuti agli effetti dell’apprezzamento del real nei confronti dell’euro. I Costi operativi pari a 265,2 milioni di euro al 30 settembre (242,8 milioni di euro per la Capogruppo e 22,4 milioni di euro per le controllate) subiscono un incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente di 33,5 milioni di euro (+14,5%) essenzialmente dovuto ai costi relativi all’acquisizione del ramo d’azienda Tso e della società Rtl, non presenti al 30 settembre 2005. L’ebitda (Margine Operativo Lordo) si attesta a 731,1 milioni di euro (607,7 milioni di euro per la Capogruppo, 118,5 milioni di euro per le controllate brasiliane e 4,9 milioni di euro per la controllata Rtl), con un incremento di 178,4 milioni di euro (+32,3%) rispetto al dato del corrispondente periodo del 2005. Il margine rispetto ai ricavi si attesta pertanto al 73%. L’ebit (Risultato Operativo) è di 582,9 milioni di euro, in crescita di 153,5 milioni di euro rispetto ai 429,4 milioni di euro del corrispondente periodo del 2005 (+35,7%), nonostante la crescita di 24,9 milioni di euro degli ammortamenti, relativi principalmente all’acquisizione del ramo d’azienda Tso e di Rtl, non presenti al 30 settembre 2005, dell’evoluzione tariffaria e della maggiore energia trasportata nel periodo di riferimento. L’utile netto del periodo si attesta a 299,4 milioni di euro (in aumento del 27,5% rispetto ai 234,9 milioni di euro dei primi nove mesi del 2005), dopo aver scontato oneri finanziari netti per circa 73,5 milioni e imposte sul reddito per 210 milioni. La situazione patrimoniale consolidata al 30 settembre 2006 registra un Patrimonio netto pari a 1. 953,3 milioni di euro (a fronte dei 1. 902,2 milioni di euro al 31 dicembre 2005) mentre l’indebitamento finanziario netto, tenuto conto del debito per l’acconto sul dividendo ancora da erogare (euro 106 milioni), è pari a 2. 117,5 milioni di euro (rispetto ai 2. 268,7 milioni di euro al 31 dicembre 2005). Il rapporto debt/equity al 30 settembre 2006 è quindi pari a 1,08. Gli Investimenti nei primi nove mesi 2006 sono pari a 202,6 milioni di euro, in crescita del 40,7% rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente, di cui 188,7 milioni relativi ad investimenti in immobilizzazioni materiali effettuati in Italia (+35%), a conferma dell’implementazione puntuale del Piano di Sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale. I Dipendenti del Gruppo a fine settembre 2006 sono 3. 441, in calo di 1 unità rispetto al 31 dicembre 2005.
Risultati Economico-finanziari Consolidati Del Terzo Trimestre
Milioni di euro 3° trimestre 2006 3°trimestre 2005 Variazione %
Ricavi 337,9 284,8 + 18,6%
Ebitda (Margine operativo lordo) 253,6 204,6 + 23,9%
Ebit (Risultato operativo) 204,3 163,1 + 25,3%
Utile netto 109,4 94,6 + 15,6%
Nel terzo trimestre i ricavi del Gruppo si attestano a 337,9 milioni di euro, in aumento di 53,1 milioni di euro (+18,6%) rispetto allo stesso periodo del 2005 e sono riconducibili per 43,3 milioni di euro al corrispettivo spettante al Gruppo per l’utilizzo della Rete di Trasmissione Nazionale Italiana e per 3,2 milioni alle controllate brasiliane. Si rilevano inoltre ricavi per Altre partite di energia per 10,4 milioni di euro. I Costi operativi ammontano a 84,3 milioni di euro, di cui 56,5 milioni relativi al personale. L’ebitda si attesta a 253,6 milioni di euro, con una variazione di 49 milioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con una crescita del 23,9%. Il margine rispetto ai ricavi si attesta pertanto al 75%. L’ebit è pari a 204,3 milioni di euro, con un incremento pari a 41,2 milioni di euro (+25,3%) rispetto allo stesso periodo del 2005. Nel terzo trimestre 2006 sono stati stanziati ammortamenti per 49,3 milioni di euro. L’ Utile netto si attesta a 109,4 milioni di euro, con un incremento di 14,8 milioni di euro (+15,6%) rispetto allo stesso periodo del 2005. Fatti Di Rilievo Successivi Alla Chiusura Dell’esercizio Al 30 Settembre 2006 E Prevedibile Evoluzione Della Gestione Il 16 ottobre Terna ha firmato gli accordi per le acquisizioni di Edison Rete e Aem Trasmissione che aggiungeranno al perimetro aziendale rispettivamente 2. 763 km e 1. 095 km di linee elettriche di trasmissione ad alta tensione e porteranno la percentuale del Gruppo Terna al 97,6% della Rete di Trasmissione Nazionale. Il 27 ottobre con l’avvio della quotazione sono iniziate le contrattazioni alla Borsa di San Paolo in Brasile del titolo Terna Participaqóes; la grande richiesta dei titoli ha consentito di allargare l’offerta globale e di prezzare il titolo a 21 reais cioè al valore massimo dell’intervallo di prezzo prefissato. Continuerà il perseguimento dell’attuazione di quanto previsto dal Dpcm 11/5/2004 con particolare riferimento all’unificazione della Rete di Trasmissione Nazionale attraverso l’acquisizione delle rimanenti porzioni di Rtn. Proseguirà, inoltre, lo scouting della Società alla ricerca di opportunità di investimento all’estero con particolare attenzione alla redditività e al limitato profilo di rischio. .
 
   
   
KERSELF: L´ASSEMBLEA APPROVA L´AUMENTO DI CAPITALE AUMENTO FINO A 4,3 M1N DI EURO PER PAGAMENTO ACQUISIZIONE HELIOS APPROVATO ADEGUAMENTO STATUTO  
 
Correggio, 9 novembre 2006 - L´assemblea straordinaria di Kerself - società quotata nel segmento Expandi di Borsa Italiana e leader nel settore delle elettropompe per acqua e degli impianti solari fotovoltaici - ha approvato la proposta di ulteriore aumento di capitale scindibile, con esclusione del diritto di opzione, mediante emissione di massimo n. 1. 508. 772 azioni ordinarie del valore nominale di euro 1 cadauna oltre sovrapprezzo di euro 1,85 per azione, per un controvalore massimo di euro 4,3 milioni, da riservare al sig. Franco Traverso per il pagamento del residuo prezzo di acquisizione del capitale sociale di Helios Technology S. R. L. L´assemblea ha anche approvato l´adeguamento dello Statuto sociale alle disposizioni della legge n. 262 del 29 dicembre 2005, nelle parti riguardanti le modalità di nomina del Presidente del Collegio Sindacale e del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari. .  
   
   
RILEVAMENTO E GESTIONE DELL´INFORMAZIONE TERRITORIALE E AMBIENTALE, A BOLZANO UN CONGRESSO NAZIONALE  
 
 Bolzano, 9 novembre 2006 - I massimi esperti italiani nel campo del rilevamento, della gestsione e della rappresentazione dell´informazione territoriale e ambientale, si ritroveranno a Bolzano. La settimana prossima è infatti in programma la decima conferenza nazionale della Federazione Asita. Nel capoluogo sono attesi 1. 500 partecipanti. La federazione Asita raccoglie circa 200 soci, sia pubblici che privati, distribuiti nel settore della ricerca e della produzione. La decima conferenza di Asita, che si svolgerà da martedì 14 a venerdì 17 novembre, è stata presentata questa mattina (mercoledì 8) alla stampa dagli assessori provinciali Luisa Gnecchi, Michl Laimer e Hans Berger. "Nel settore c´è un grande interesse attorno a questa conferenza - ha spiegato il presidente di Asita, Cesare Ottavi - in programma ci sono circa 400 relazioni e workshop, e attendiamo la partecipazione di almeno 1. 500 persone. " Per spiegare l´importanza dell´attività di rilevamento e gestione dell´informazione territoriale e ambientale, l´assessora Gnecchi ha portato l´esempio dello Tsunami di due anni fa in Asia sud-occidentale. "Se in quelle zone fosse stato in funzione un sistema più moderno ed efficiente - ha sottolineato - i danni di un fenomeno naturale del genere sarebbero stati molto più contenuti. Avere una mappatura dettagliata e aggiornata del territorio, dell´ambiente, e dei cambiamenti in atto, danno alla politica gli strumenti utili a preparare gli interventi necessari". Proprio in questo campo, l´Alto Adige è all´avanguardia, visto che è in fase di completamento un nuovo ed innovativo progetto. "Sull´altopiano del Renon - ha spiegato l´assessore Laimer - verrà installata una stazione satellitare di ricevimento che permetterà di analizzare e monitorare un numero impressionante di dati: dall´inquinamento alla situazione geologica, dallo stato dei corsi d´acqua alla pianificazione urbanistica". Un´attenta attività di rilevamento e gestione dei dati territoriali ed ambientali ha grande importanza anche per il settore agricolo, che può in questo modo orientarsi nella maniera adeguata anche dal punto di vista della produzione. "Questo settore - ha concluso l´assessore Hans Berger - è in costante evoluzione, ed è fondamentale restare al passo con i tempi per non perdere terreno". .  
   
   
ECOMONDO: QUATTRO ENTI LOCALI DELL´EMILIA-ROMAGNA PREMIATI NEL NOME DI KYOTO.  
 
Bologna, 9 novembre 2006 - I Comuni di Reggio Emilia e di Castellarano (Re), la Provincia di Bologna e quella di Ferrara sono tra gli Enti locali vincitori ieri a Rimini del Premio "Enti locali per Kyoto" organizzato nell´ambito di Ecomondo, la fiera internazionale dello sviluppo sostenibile. Una menzione speciale è andata inoltre all´Agenzia per l´ambiente della Provincia di Modena. Il premio, alla sua prima edizione, è stato organizzato per valorizzare l´impegno delle amministrazioni pubbliche nel ridurre inquinamento atmosferico ed effetto serra, promuovere il ricorso a fonti energetiche alternative, la mobilità sostenibile, il recupero dei rifiuti. Complessivamente otto, comprese le quattro emiliano-romagnole, le istituzioni premiate dal ministro dell´ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. In occasione della cerimonia, l´assessore regionale all´ambiente Lino Zanichelli ha sottolineato con soddisfazione la forte presenza di amministrazioni emiliano-romagnole. "E´ un riconoscimento - ha detto - che va ad un´azione diffusa e che parte dal basso. La Regione Emilia-romagna sostiene questa progettualità per promuovere un diverso modello di sviluppo, più rispettoso delle risorse naturali e proprio per questo competitivo. Si tratta di un impegno fondamentale, che qui a Ecomondo è rappresentato anche dalle 96 buone pratiche pubbliche e private esposte nella Vetrina della Sostenibilità. " Il Comune di Reggio Emilia è stato premiato per il particolare regolamento edilizio predisposto che integra criteri energetici e ambientali, un programma di certificazione energetica e bioecologica degli edifici. Riguarda invece l´energia fotovoltaica l´iniziativa avviata dal Comune di Castellarano. Si tratta di un programma per l´installazione di mille metri quadrati di pannelli solari: circa 80 mq per ogni mille abitanti. Quanto alla Provincia di Bologna, il riconoscimento ricevuto premia un progetto realizzato nell´ambito di Agenda 21 e di Emas che ha coinvolto 25 Comuni della Provincia, associazioni e gruppi di cittadini impegnati in un ampio ventaglio di azioni contro le emissioni in atmosfera. Infine la Provincia di Ferrara è stata premiata per l´iniziativa "Condomini sostenibili", ovvero come coinvolgere tante famiglie in un originale sistema di gestione ambientale delle proprie abitazioni: acquisti verdi, riciclaggio dei rifiuti, efficienza energetica, mobilità sostenibile. Il Premio ´Enti locali per Kyoto 2006´ è promosso da Rimini Fiera - Ecomondo e organizzato con la collaborazione di Ambiente Italia, Kyoto Club e Legambiente con il patrocinio del Ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio, Coordinamento Agende 21 e Anci. .  
   
   
ASSOSCAI PRESENTA IL PRIMO LIBRO BIANCO PER LA COMPETITIVITÀ AMBIENTALE DI IMPRESA  
 
Rimini 9 novembre 2007 - Assoscai (Associazione per lo Sviluppo della Competitività Ambientale di Impresa) ha presentato a Rimini, in occasione dell’apertura di Ecomondo, la Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile, il primo Libro Bianco per la Competitività Ambientale di Impresa. Si tratta di un lavoro di analisi che, partendo dal contesto economico in cui si trovano a operare le aziende italiane, analizza come la responsabilità ambientale e sociale possa diventare un elemento di vantaggio competitivo, con un’ampia sezione dedicata al Green Procurement (acquisti verdi). Alcuni dati del Libro Bianco Negli ultimi 30 anni il consumo mondiale di energia è cresciuto di quasi il 70%. Da qui al 2010 le emissioni di Co2 (anidride carbonica, che provoca il cosiddetto effetto serra) potrebbero aumentare di oltre il 40% rispetto al 1990. In questo scenario che impone un ripensamento sulle fonti di energia, l’Italia si colloca al 47° posto nella speciale classifica del World Economic Forum per quanto riguarda la competitività nel periodo 2004-2005, subito dopo il Botswana. Al primo posto è la Finlandia, con gli Usa collocati al secondo posto, prima della Svezia. Meglio di tutti in termini di dinamica competitiva ha fatto il Giappone che entra nella “top ten” al nono posto, risalendo dal 23° del 2001. Ma è nei confronti dell’Europa che l’Italia paga caro il suo calo di competitività. E’ infatti aumentato il distacco rispetto ai suoi maggiori concorrenti europei. Attualmente in Cina sono circa 18mila i prodotti commercializzati con un’etichetta ambientale. In tre anni le registrazioni ambientali Emas sono aumentate in Italia del 220%, il più alto tasso d’incremento nella Ue. Il Libro Bianco contiene una panoramica degli strumenti che le aziende italiane possono utilizzare per l’analisi, l’intervento e la comunicazione, quali ad esempio le cosiddette Tecnologie Pulite, l’Eco-progettazione, il benchmarking ambientale, le certificazioni e le etichette ambientali. Ogni strumento è collegato ai benefici economici e ai vantaggi competitivi che introduce per le imprese e per ognuno è illustrato a quale tipologia e dimensione di organizzazione viene consigliato. Il Libro Bianco si conclude con una sezione sul Green Procurement (gli acquisti verdi) e su come occorrano regole per considerare i costi ambientali propri di prodotti e servizi, argomento questo recepito anche da recenti normative per gli appalti pubblici. Assoscai (Associazione per lo Svi­luppo della Competitività Ambientale d’Impresa) ha per scopo lo sviluppo e la promozione di una cultura d’impresa, nella quale la gestione ambientale sia adottata per contribuire allo sviluppo sostenibile e a una maggiore competitività sul mercato nazionale e internazionale. Assoscai unisce le imprese impegnate nello sviluppo della competitività ambientale di impresa con gli enti di ricerca, le università e le associazioni non governative, per costruire un quadro di riferimento condiviso nel quale fare crescere il valore della sostenibilità, un valore che è parte integrante del patrimonio dell´impresa italiana. Alla tavola rotonda di presentazione del Libro Bianco era presenti Catia Bastioli – Presidente Assoscai e Amministratore delegato Novamont; Alessandro Battistini – Neri; Gianluca Donato – Abb Italia; Paolo Masoni – Enea; Maurizio Fieschi – esperto su ambiente e sostenibilità, Ce. Si. S. P. Alla tavola rotonda “Il Green Procurement come vantaggio competitivo” partecipavano: Walter Sancassiani – Focuslab; Carla Sanz – Sincert; Simone Molteni – Lifegate; Simone Ricotta – Arpat Toscana; Primo Barzoni – Palm; Marco Rossi – Gam Edit. .