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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Febbraio 2007
I DEPUTATI EUROPEI E NAZIONALI SI CONCENTRANO SUL SEGUITO PRATICO DELLA STRATEGIA DI LISBONA  
 
Bruxelles, 8 febbraio 2007 - I cambiamenti climatici, la sicurezza energetica, il taglio alla burocrazia, i cambiamenti demografici e l´aumento delle spese per la ricerca sono stati i punti salienti della sessione conclusiva del terzo incontro interparlamentare sulla Strategia di Lisbona. Il Presidente della Commissione José Manuel Barroso e il Ministro tedesco Thomas de Maizière hanno partecipato all´incontro. L´incontro è stato aperto dai rappresentanti dei tre gruppi di lavoro che hanno illustrato alla plenaria i temi specifici trattati il giorno precedente. Gruppo di lavoro: energia sostenibile - Jürgen Trittin del Bundestag tedesco ha riferito dell´ampio consenso registrato in seno al suo gruppo di lavoro. La maggioranza dei deputati, infatti, ha concordato che l´efficienza energetica e le fonti rinnovabili giocano un ruolo fondamentale per la competitività dell´economia europea e per raggiungere gli obiettivi di Lisbona. Inoltre, sussiste la necessità di incrementare l´utilizzo di energia rinnovabile del 20% entro il 2020. Il ministro tedesco ha però voluto precisare che «non si sono avanzate proposte concrete su come raggiungere tale obiettivo». Non si è raggiunto un accordo sull´energia nucleare, in quanto vari Stati membri si trovano in situazioni diverse: per esempio, mentre la Finlandia sta costruendo centrali nucleari, la Germania ne sta diminuendo il numero. In linea generale, ogni Stato membro dovrà decidere se utilizzare o meno l´energia nucleare. Gruppo di lavoro: mercato interno e innovazione - Per il gruppo guidato da Malcolm Harbour (Ppe/de, Uk), l´Unione ha bisogno di tutelare dal protezionismo degli Stati membri «le quattro libertà sulle quali si fonda il mercato interno». Ulteriori riforme sono necessarie, in particolare nel settore bancario e in quello delle telecomunicazioni. Ha inoltre fornito il suo pieno appoggio al taglio del 25% della burocrazia che grava sulle piccole e medie imprese nell´ambito della legislazione Ue. Per quanto attiene all´innovazione, i partecipanti hanno concordato che le politiche di ricerca e sviluppo dovrebbero essere poste in cima all´agenda degli Stati membri. Infine, ha rilevato le difficoltà alle quali i parlamenti nazionali devono far fronte quando devono promuovere i vantaggi del mercato unico presso l´opinione pubblica. Ha quindi concluso affermando che «si deve spiegare ai nostri cittadini che il mercato interno è la nostra risposta alla globalizzazione». Gruppo di lavoro: Capitale umano - Istruzione, creazione di posti di lavoro e aspetti sociali - Maria Manuel Oliviera, membro del parlamento portoghese, ha dichiarato che «la miglior strada consiste nel raggiungimento del giusto equilibrio tra occupazione, competitività e coesione sociale». Per quanto riguarda l´istruzione e la creazione di posti di lavoro, ha voluto sottolineare l´importanza del rispetto del principio delle pari opportunità, dando particolare attenzione alle donne, ai disabili e ai lavoratori giovani e anziani, che incontrano difficoltà sul mercato del lavoro. Il gruppo di lavoro si è detto d´accordo sulla necessità di un approccio equilibrato per il rispetto dei diritti sociali dei lavoratori. Un mercato flessibile che favorisce la mobilità dovrebbe essere sostenuto da un corrispondente livello di protezione dei diritti sociali. A livello europeo si dovrebbero definire standard minimi di protezione, rispettati da tutti gli Stati membri. Nel corso del dibattito, José Manuel Barroso, Presidente della Commissione europea, ha sottolineato la necessità di bilanciare la competitività con i diritti sociali, affermando che è possibile «avere un´Europa flessibile e amica delle imprese e garantire alti standard sociali». Per raggiungere tale obiettivo bisogna introdurre delle reti di sicurezza sociale «non per proteggere posti di lavoro non competitivi ma per proteggere la gente». L´europa sta vivendo un momento di crescita occupazionale, l´economia sta crescendo al livello più alto dal 2000 e il tasso di disoccupazione è il più basso dal 1998. A suo parere, ciò significa che è giunto il momento di accelerare le riforme sia a livello comunitario sia a livello nazionale, con l´obiettivo di ridurre il divario economico tra gli Stati membri. In conclusione, ha ricordato che i Parlamenti nazionali, insieme al Parlamento europeo, potrebbero rappresentare «un movimento parlamentare per il cambiamento». Thomas De Maizière, parlando in nome della Presidenza tedesca, ha voluto ricordare che la strategia di Lisbona è ora più di uno slogan, visto che gli Stati membri si sono fortemente impegnati. Ma non riguarda solo la sfera politica - «possiamo investire di più nella ricerca e nello sviluppo, ma se i giovani non vogliono studiare ingegneria, i soldi da soli non bastano» - e occorre quindi cambiare l´immagine che alcune professioni hanno nella società. Il rappresentante del Consiglio concorda inoltre sul taglio degli oneri amministrativi a carico delle Pmi per liberare capitali e creare posti di lavoro. Non si tratta di relegare in secondo piano gli standard sociali, ma di assicurare il minor disagio possibile ai cittadini e alle imprese. La Presidenza tedesca, ha proseguito, si concerterà con la Russia sull´energia e sulla necessità di una sicurezza di approvvigionamento a lungo termine. E´ importante inoltre incoraggiare gli Stati Uniti «a fare di più». I cambiamenti climatici sono uno dei tanti temi dove si dovrebbe evitare di utilizzare criteri distinti sulle due sponde dell´Atlantico, assieme alla normativa sui brevetti, alla lotta contro le contraffazioni e alla regolamentazione dei mercati finanziari. Ha quindi affermato che l´Unione potrebbe essere più di una somma delle sue parti nel combattere il cambiamento climatico, dicendosi d´accordo con il progetto della Commissione di tagliare del 20% le emissioni, con l´obiettivo di coinvolgere altri partner. Chiudendo l´incontro il Presidente Hans-gert Poettering ha voluto salutare il fatto che il Parlamento europeo ed i Parlamenti nazionali abbiano saputo dimostrare di essere partner e non rivali. Ricordando che «lavoriamo insieme al servizio dei nostri cittadini del continente europeo», ha voluto sottolineare che sarebbe utile organizzare un incontro interparlamentare distinto per esaminare più in dettaglio come combattere i cambiamenti climatici. .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA: NUOVA STRATEGIA PER IL SETTORE AUTOMOBILISTICO LE AREE INTERESSATE VANNO DALLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE ALLA SICUREZZA STRADALE  
 
Bruxelles, 8 febbraio 2007 - La Commissione europea ha adottato ieri una strategia globale per il settore automobilistico, che consentirà di continuare a produrre automobili a prezzi accessibili per i consumatori. Le aree interessate sono numerose, come la riduzione degli oneri amministrativi, la sostenibilità ambientale, la sicurezza stradale, il commercio e i mercati esteri e la ricerca. L’industria dell’auto, uno dei principali pilastri dell’economia europea, rappresenta il 3% del Pil e il 7% degli occupati nel settore manifatturiero. “Le industrie automobilistiche dell’Ue sono il cuore delle nostre economie”, ha spiegato il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso. “Rispondendo positivamente alla sfida del cambiamento climatico - ha proseguito il presidente – esse proteggeranno e rafforzeranno la loro competitività nel lungo periodo. Si tratta di una questione di cruciale importanza sia per i consumatori che per i lavoratori. La strategia che abbiamo adottato oggi riguarda temi determinanti - dalla sicurezza stradale alla ricerca e all’ambiente - che se trattati in modo tempestivo consentiranno di certo alle industrie automobilistiche dell’Ue di rimanere leader mondiali in termini di produzione e innovazione”. Il vicepresidente Günter Verheugen, commissario responsabile per le imprese e l’industria, ha aggiunto: “La strategia che abbiamo proposto oggi mira a creare condizioni favorevoli per un’industria automobilistica europea innovativa e fiorente e per mantenere l’occupazione in Europa. Abbiamo raggiunto il giusto equilibrio tra l’esigenza di competitività a livello globale e il miglioramento delle prestazioni di sicurezza e di protezione ambientale. Abbiamo dato importanza anche alla ricerca e allo sviluppo in modo da aiutare l’industria ad andare ben oltre l’inizio del 21° secolo”. Attualmente l’industria automobilistica europea è caratterizzata da una forte concorrenza sui prezzi, da prezzi elevati per le materie prime e l’energia, da una grande attenzione per la gestione dei costi e da una ristrutturazione dei processi di produzione. Nel 2004 la Commissione, coerentemente con la sua politica per il miglioramento della qualità del lavoro legislativo e per affrontare le sfide di una concorrenza più globalizzata, ha richiesto il parere del gruppo di alto livello Cars 21, che riunisce le principali parti interessate (incluse le organizzazioni dei consumatori e ambientali). La comunicazione presentata oggi è la risposta di Bruxelles al rapporto presentato dal gruppo di alto livello. La strategia della Commissione si articola in 5 punti principali: Riduzione degli oneri amministrativi: l’esecutivo intende sostituire 38 direttive europee con regolamenti internazionali in modo da fornire all’industria un unico testo di riferimento valido in tutto il mondo; Riduzione delle emissioni di Co2: la Commissione vuole basarsi su un approccio integrato che preveda miglioramenti tecnologici e un maggiore utilizzo dei bio-combustibili; Sicurezza stradale: con 11 azioni diverse, Bruxelles intende sviluppare una strategia basata sulla combinazione di interventi sulle infrastrutture, sui veicoli e sul comportamento di chi è al volante; Commercio: la comunicazione propone di valutare le opportunità offerte dagli accordi bilaterali per migliorare l’accesso al mercato e per tutelare meglio i diritti di proprietà intellettuale; Ricerca e sviluppo: carburanti e auto non inquinanti, insieme a strade e auto intelligenti, sono state identificate come le priorità della ricerca. La comunicazione è il risultato dell’ampia consultazione e del dialogo avviato con le parti interessate. Bruxelles condurrà una verifica di medio termine sulle raccomandazioni proposte dal gruppo Cars 21 nel corso del 2009 per monitorare i progressi compiuti. .  
   
   
SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITÀ: PREMIATA ANCHE BOLOGNA L´ULTIMA EDIZIONE HA VISTO LA PARTECIPAZIONE DI 1.322 CITTÀ  
 
Bruxelles, 8 febbraio 2007 - Il commissario europeo all´ambiente, Stavros Dimas, ha consegnato ieri il primo premio della Settimana europea della mobilità 2007 alla città spagnola di Léon. Il secondo premio va a Budapest e il terzo a Bologna. La Settimana europea della mobilità, che ha luogo ogni anno con il sostegno della Commissione europea, promuove la mobilità sostenibile nelle città incoraggiando la scelta di alternative non inquinanti o poco inquinanti all´uso dell´automobile privata, come andare a piedi o in bicicletta, oppure prendere i mezzi di trasporto pubblici o condividere il trasporto in auto. Presupposto per la partecipazione è l´adozione di misure permanenti per agevolare queste alternative. I premi sono stati assegnati per il migliore contributo alla settimana europea dell´anno scorso, incentrata sulla lotta al cambiamento climatico, alla quale hanno partecipato 1. 322 città che rappresentano una popolazione complessiva di oltre 200 milioni di abitanti. Una giuria di esperti indipendenti ha dichiarato vincitrice la città di Léon per due motivi: la vasta gamma delle attività organizzate durante la settimana della mobilità e l´ottima strategia di comunicazione sulla mobilità sostenibile. Il commissario Dimas ha consegnato i premi in occasione di un seminario organizzato presso il Comitato delle Regioni a Bruxelles per preparare l´edizione 2007 della Settimana europea della mobilità che si svolgerà dal 16 al 22 settembre. "La Settimana europea della mobilità contribuisce in misura significativa a migliorare la salute pubblica e la qualità della vita nelle zone urbane grazie alle misure permanenti che le città sono incoraggiate ad adottare per la mobilità sostenibile e una maggiore sensibilizzazione dei cittadini", ha commentato il commissario. "Il costante aumento del numero di città che partecipano alla Settimana europea della mobilità rispecchia il desiderio crescente dei cittadini di potersi spostare in città rapidamente, in tutta sicurezza e senza inquinare l´aria che respiriamo. Le città di Léon, Budapest e Bologna hanno dato vita a iniziative eccellenti e mi congratulo in particolare con la città di Léon per il suo contributo esemplare". Processo di selezione Nel 2007 i premi per la Settimana europea della mobilità sono stati assegnati per la qualità e la portata delle azioni messe in atto dalle autorità locali, per la strategia di comunicazione e di promozione presso la cittadinanza e i media e infine per l´innovatività delle misure permanenti attuate. Le città che si sono candidate al premio sono 45. Le candidature sono state valutate da un gruppo indipendente di sette esperti in tema di mobilità sostenibile e cambiamenti climatici. Oltre ad aver individuato in Léon, Budapest e Bologna le tre città migliori, la giuria ha riconosciuto come esempi di buone pratiche altre cinque città: Nantes (Francia), Elblag (Polonia), Cascais (Portogallo), Östersund (Svezia) e Glasgow (Regno Unito). Realizzazioni delle tre finaliste Léon: Léon ha impressionato la giuria per aver saputo affrontare in una sola settimana una gamma molto vasta di temi importanti per la mobilità sostenibile e i cambiamenti climatici. Ognuno dei giorni della settimana della mobilità è stato dedicato a un tema diverso e sono state organizzate svariate mostre ed eventi di sensibilizzazione, in particolare dei bambini. La città ha inoltre attuato una serie di misure di carattere permanente per agevolare la mobilità sostenibile in connessione con la settimana della mobilità, come ad esempio un centro di informazione sulle energie rinnovabili, una pista ciclabile che collega il campus universitario con altre parti della città, un servizio di informazione on-line sui trasporti urbani e una nuova rampa di accesso per i disabili. Budapest: La giuria è stata particolarmente colpita da quanto la città di Budapest sia riuscita a fare per coinvolgere la popolazione e dalla qualità eccezionale dei partenariati avviati con i soggetti interessati, oltre che per l´efficacia della sua strategia di comunicazione. La settimana della mobilità è diventata il più importante evento legato all´ambiente e alla sostenibilità nella capitale ungherese, con un festival verde che ha attirato oltre 110. 000 visitatori nella giornata senza automobile e altri 40. 000 che hanno partecipato ad altri eventi. L´amministrazione della città ha avviato sei misure permanenti, la maggior parte delle quali per il miglioramento dei trasporti pubblici. Bologna: Bologna è stata selezionata come finalista per l´ottima pianificazione delle attività preparate in stretta collaborazione con una nutrita serie di soggetti interessati, come gli operatori del trasporto pubblico, le università e altre giunte regionali. La settimana della mobilità ha anche segnato la conclusione di un forum grazie al quale oltre 300 dei più importanti soggetti interessati e i cittadini hanno potuto partecipare all´elaborazione di un Nuovo Piano Generale del Traffico. Bologna ha inaugurato 21 nuovi bus puliti e ha promosso attivamente modalità alternative di trasporto con la designazione di responsabili della mobilità nelle imprese private. La Settimana europea della mobilità è coordinata da tre reti europee di città, la Eurocities, la Climate Alliance e la Energie-cités, con il sostegno della Direzione generale dell´Ambiente della Commissione europea. Lanciata nel 2002, la Settimana europea della mobilità ha riscosso un successo crescente di partecipazione delle città, che sono salite a 1. 322 in rappresentanza di 38 paesi e di una popolazione globale di oltre 200 milioni di abitanti. Queste cifre comprendono circa 40 città di paesi che non fanno parte dell´Unione europea, situate non solo in Europa, ma anche in Asia, America Latina e Canada. La Settimana europea della mobilità del 2006 faceva parte della vasta campagna della Commissione europea dal titolo "Sei tu che controlli i cambiamenti climatici", volta a sensibilizzare la popolazione ai cambiamenti climatici e a incoraggiare ogni cittadino a fare la sua parte per combatterli. .  
   
   
CONCENTRAZIONI: LA COMMISSIONE RINVIA ALL´AUTORITÀ TEDESCA RESPONSABILE DELLA CONCORRENZA ALCUNI ASPETTI DELL´ACQUISIZIONE PROPOSTA DI TSR DA PARTE DI REMONDIS, CRONIMET E ALFA ACCIAI, APPROVANDO IL RESTO DELL´OPERAZIONE  
 
 Bruxelles, 8 febbraio 2007 - La Commissione europea ha rinviato alcuni aspetti che interessano la Germania dell´acquisizione proposta di Tsr da parte di Cronimet, Remondis e Alfa Acciai all´autorità tedesca responsabile della concorrenza. Il Bundeskartellamt esaminerà l´operazione in base alle norme tedesche in materia, in quanto l´acquisizione rischia di incidere in maniera significativa sulla concorrenza in alcuni mercati dei rottami metallici in Germania e sul mercato tedesco del riciclaggio dei sistemi di raffreddamento. L´operazione notificata non desta alcuna preoccupazione a livello di concorrenza nello Spazio economico europeo (See) ad eccezione di questi aspetti e la Commissione ha dunque approvato il resto dell´operazione a norma del regolamento Ue sulle concentrazioni. Mediante l´operazione proposta le società tedesche Remondis e Cronimet, assieme all´impresa italiana Alfa Acciai, progettano di acquisire il controllo congiunto dell´impresa tedesca Tsr. Alfa Acciai produce barre per cemento armato (barre di rinforzo in acciaio per l´edilizia) e rinforzi in acciaio. Cronimet è un´impresa che commercia in rottami ferrosi da utilizzare nella produzione dell´acciaio. Remondis opera in tutto il mondo nella gestione delle acque e del riciclaggio. Tsr, la società oggetto dell´operazione, scambia e lavora rottami metallici per l´industria siderurgica. L´acquisizione di Tsr minaccia di incidere significativamente sulla concorrenza sui mercati regionali per la raccolta dei rottami di acciaio al carbonio nella zona della Ruhr e per la raccolta di rottami di acciaio legato nella zona di Stoccarda, dove vi sono notevoli sovrapposizioni tra le attività delle parti. Inoltre, a causa delle joint venture con altri operatori leader, verrebbero creati su questi mercati considerevoli collegamenti strutturali. Infine, l´attuale partecipazione di Tsr nella joint venture Recool, assieme a Abfallentsorgungsgesellschaft Ruhrgebietmbh (Agr), rafforzerebbe ulteriormente la posizione di Remondis sul mercato tedesco del riciclaggio dei sistemi di raffreddamento. Le autorità tedesche ritengono che l´operazione rischi di incidere in maniera significativa sulla concorrenza nei mercati rilevanti tedeschi e hanno pertanto richiesto alla Commissione, ai sensi dell´articolo 9, paragrafo 2, lettera a) del regolamento sulle concentrazioni, di rinviare loro tale parte della decisione sulla concentrazione. Questa disposizione del regolamento consente alla Commissione di rinviare ad un´altra autorità una parte di un caso qualora una concentrazione minacci di incidere in maniera significativa sulla concorrenza in uno Stato membro che presenta tutte le caratteristiche di un mercato distinto. L´indagine della Commissione ha accertato che i mercati rilevanti per la raccolta dei rottami di ferro e di acciaio legato possono avere dimensione regionale e che l´operazione proposta creerebbe legami strutturali tra le parti ed altri importanti operatori. La Commissione ha inoltre constatato che, acquisendo la partecipazione di Tsr nella joint venture Recool, Remondis rafforzerebbe ulteriormente la propria posizione di leader sul mercato tedesco del riciclaggio dei sistemi di raffreddamento. La Commissione ritiene che l´autorità tedesca sia la più idonea a valutare gli effetti dell´operazione, a livello di concorrenza, sui mercati tedeschi rilevanti e ha dunque accettato che essa valuti questa parte dell´operazione proposta. L´indagine della Commissione ha accertato che, a parte gli aspetti rinviati all´autorità tedesca, l´operazione proposta non desterebbe alcuna preoccupazione sotto il profilo della concorrenza. .  
   
   
IN UNGHERIA CRESCITA ECONOMICA PIU´ BASSA  
 
Trieste, 8 Febbraio 2007 - In base ad un rapporto dell´Istituto di ricerca Iceg, ripreso dall´Ice, l´Ungheria si posizionerebbe all´ultimo posto in termini di crescita economica fra gli otto Paesi di nuova adesione dell´Europa centro-orientale. A fronte della previsione di una crescita media del 6,2 per cento nel 2007 per i Paesi di riferimento, con le punte più alte nei tre Paesi baltici, la crescita attesa per l´Ungheria è solo del 2,3 per cento. Fra gli otto Paesi oggetto dello studio, l´Ungheria risulta essere quello con il deficit di bilancio più elevato, avendo superato il 10 per cento del Pil nel 2006. Nel 2007, tuttavia, grazie all´introduzione del pacchetto di misure economiche, sono attesi un deficit del 7 per cento ed un aumento medio dei prezzi al consumo del 4,2 per cento, anche se le previsioni di crescita del tasso medio di inflazione sono del 7,5 per cento. .  
   
   
EMISSIONE BOT  
 
Roma, 8 febbraio 2007 - Il Mef ha disposto un´emissione, con regolamento 15 febbraio 2007, da effettuarsi tramite asta il 12 febbraio 2007, di 10. 000 milioni di euro di Bot così ripartiti:
importo (in ml. Di euro) scadenza giorni
Trimestrali 3. 000 15. 05. 2007 89
Annuali 7. 000 15. 02. 2008 365
E´ da tener presente che il 15 febbraio 2007 vengono a scadere Bot per 9. 500 milioni di euro (2. 500 milioni di euro trimestrali e 7. 000 milioni di euro annuali). I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva e senza l´indicazione del prezzo base da parte del Tesoro. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione di prezzo. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro (1. 500. 000€). Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nei decreti di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre per ciascuna tranche - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 12 febbraio 2007 con l´osservanza delle modalità stabilite nei decreti di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dai decreti di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nei decreti di emissione. La circolazione dei Bot al 31 gennaio 2007 era pari a 135. 050 milioni di euro, di cui 5. 500 milioni di euro trimestrali, 53. 050 milioni di euro semestrali e 76. 500 milioni di euro annuali. . .
 
   
   
EMISSIONE DI BTP  
 
Roma, 8 febbraio 2007 - Il Mef dispone, per il giorno 14 febbraio 2007, con regolamento 16 febbraio 2007, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Buoni del Tesoro Poliennali: - quinquennali decorrenza : 15 settembre 2006; nona tranche scadenza : 15 settembre 2011 tasso d´interesse annuo lordo : 3,75% - quindicennali decorrenza : 1° febbraio 2006; ottava tranche scadenza : 1° agosto 2021 tasso d´interesse annuo lordo : 3,75% Tutti i buoni suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nei relativi decreti di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti buoni. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei titoli verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i buoni assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei buoni assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato, al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di godimento dei buoni al giorno del regolamento. In particolare per i Btp quindicennali, per i quali il 1° febbraio u. S. È scaduta la seconda cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi d´interesse per 15 giorni. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,30% per i B. T. P. Quinquennali - 0,40% per i B. T. P. Quindicennali. Il pubblico potrà prenotare i buoni presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai buoni assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Btp quinquennali Btp quindicennali
Prenotazione da parte del pubblico entro il 13 febbraio 2007 13 febbraio 2007
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 14 febbraio 2007 14 febbraio 2007
Regolamento sottoscrizioni 16 febbraio 2007 16 febbraio 2007
Dietimi d´interesse da corrispondere 154 giorni 15 giorni
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita, per ogni emissione, per un importo massimo non superiore al 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti. Con successivo comunicato stampa verrà reso noto l´ammontare nominale dei titoli in emissione. .
 
   
   
ANCHE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ROMANO PRODI AL FESTIVAL DELL’ECONOMIA DAL 31 MAGGIO AL 1° GIUGNO TORNA L´APPUNTAMENTO CON LA KERMESSE INTERNAZIONALE  
 
Trento, 7 febbraio Ci sarà anche Romano Prodi, presidente del Consiglio, al Festival dell’Economia di Trento edizione 2007. Tema dell´edizione di quest’anno è “Capitale umano, capitale sociale”. Molti i grandi nomi di economisti del mondo della ricerca ed esperti che compongono il cast d´eccezione del Festival. L´originalità dei temi trattati, la varietà dei relatori e quindi la multidisciplinarietà fanno del Festival di Trento un evento unico, caratterizzato sia dal filo conduttore preciso sia dal format e dallo stile degli incontri. Dunque la kermesse che è al centro del dibattito economico internazionale vedrà la presenza del premier Romano Prodi che farà un bilancio di un anno di governo e parlerà del ruolo dell’Italia sullo scenario internazionale di fronte alle sfide della globalizzazione. Oltre a Gary Becker, questi alcuni degli altri economisti presenti a Trento dal 31 maggio al 1° giugno: Raquel Fernandez (New York University); Luigi Zingales (University of Chicago); Juan José Dolado (Universidad Carlos Iii de Madrid); Alan Krueger (Princeton University); Nouriel Roubini (New York University); Esther Duflo (Massachusetts Institute of Technology); Philippe Aghion (Harvard University); Daniel Cohen (Ecole Normale Supérieure, Université de Paris-1); Pierre Cahuc (Université Paris-1); Alberto Bisin (New York University). .  
   
   
NON SOLO PROFIT DAGLI ASILI AI TEATRI, DAI PARCHEGGI ALLE ASSOCIAZIONI SPORTIVE SONO OLTRE 300MILA LE IMPRESE NO PROFIT ITALIANE. UN SETTORE ECONOMICO FINITO SOTTO LA LENTE DI GIORGIO FIORENTINI, DOCENTE ALLA BOCCONI  
 
Milano, 8 febbraio 2007 - Sono trascorsi più di vent’anni da quando proprio il professor Giorgio Fiorentini, per primo in Italia, parlò delle imprese no profit in un’aula universitaria di economia. E molti, allora, pensarono che si trattasse di una forma di volontariato. Oggi lo scenario è completamente cambiato: le aziende no profit sono quasi 300mila e contano oltre 800mila dipendenti, il professor Fiorentini ha moltiplicato i suoi corsi sull’argomento e adesso in Bocconi insegna Economia e gestione delle aziende no profit nel triennio, Management delle imprese sociali e della sussidiarietà nel biennio e dirige un master in Management delle imprese sociali, delle no profit e delle cooperative che, in dieci edizioni, ha trovato lavoro a 400 laureati. Eppure, ogni anno, impiega metà del primo corso per convincere gli studenti a non sentirsi i fratelli minori e sfortunati dei colleghi che si concentrano sulle aziende for profit. “Questo perché resiste ancora l’idea che quello delle imprese sociali e no profit sia l’ambito dell’impegno volontaristico, dei buoni sentimenti e delle buone azioni”, ribadisce Fiorentini. E invece? Invece è un attore protagonista dell’universo economico, un vero modello imprenditoriale, che, in alcuni settori è addirittura predominante. Chi abita nelle città si imbatte tutto il giorno con i prodotti e i servizi delle no profit: asili nido, parcheggi gestiti dalle cooperative, supermercati, società sportive, associazioni culturali. Nessuno sa, per esempio, che a Milano, su 50 teatri solo 5 o 6 sono spa; gli altri sono tutte cooperative o aziende riconducibili a questo mondo. E sono tutte aziende vere e proprie, che devono organizzarsi, fare marketing, gestire il personale, reperire i finanziamenti. Che cosa le distingue dalle altre? Il fatto che sono società private senza scopo di lucro, cioè che non dividono gli utili, ma li reinvestono. E poi, di solito, hanno un forte processo di democratizzazione nei processi decisionali e un senso di solidarietà molto forte nella mission aziendale. Sono associazioni, cooperative sociali, fondazioni, anche bancarie, organizzazioni non governative, pro loco, patronati, ex istituti di pubblica beneficenza e buona parte del mondo della cooperazione. Nel 2005, inoltre, una legge ha riconosciuto anche le imprese sociali, cioè quelle società private che erogano prodotti e servizi per il bene pubblico e per l’interesse generale nei settori della cultura, dell’assistenza, della sanità, della tutela dei consumatori… Come si vede, è un settore per nulla residuale, che svolge tutte le attività del welfare laico, e che non ha niente da invidiare, né come numeri né come soggetti, a quello delle imprese tradizionali. Nemmeno come prospettive di carriera e di retribuzione? Ormai tutti gli studenti, indipendentemente dalla laurea, cominciano con uno stage. Fino ai 35 anni l’andamento delle carriere nelle aziende no profit e in quelle tradizionali è simile. Da un certo punto in poi in quest’ultime le retribuzioni diventano migliori. Occorre ancora lavorare per un’equiparazione degli stipendi, ma sono convinto che, in questo, la competizione giocherà un ruolo decisivo. Se le no profit vorranno avere gli insegnanti, i medici, i contabili o gli ingegneri migliori, dovranno pagarli secondo il mercato. C’è, tra gli studenti che si vogliono occupare del settore no profit, una motivazione ideale oltre all’interesse per un modello imprenditoriale? Certamente. Il primo motore di chi frequenta i miei corsi è proprio una forte motivazione ideale, un senso di solidarietà molto sviluppato. Anzi, il mio sforzo consiste nell’incanalare questo entusiasmo all’interno di un contenitore assolutamente economico. Voglio fargli capire che è giusto essere motivati ma che loro saranno quelli che permetteranno ai valori ai quali tengono di arrivare a destinazione e di farsi largo nel sistema. Emergency potrebbe avere i migliori medici del mondo, ma se non fosse un’azienda organizzata non sarebbe efficace. Quali sono, dunque, le competenze manageriali che si approfondiscono? Si lavora, in particolare, su tre aspetti. Innanzitutto il controllo di gestione, perché queste aziende, proprio per la loro forte carica emozionale, rischiano di trascurare la verifica della sostenibilità delle proprie imprese. Poi c’è la gestione delle risorse umane, un capitolo delicato per ogni no profit ma soprattutto per le imprese di servizi che hanno un rapporto diretto con il pubblico e per le aziende che hanno un’alta percentuale di dipendenti appartenenti a categorie disagiate. Il terzo focus riguarda la raccolta dei finanziamenti, le tecniche di marketing e di found raising, che sono gli strumenti per la sopravvivenza dell’azienda. La differenza sostanziale è che nel mondo no profit queste sono attività continue, che richiedono relazioni costanti, processi standardizzati. Sono, insomma, un fatto tecnico, non iniziative sporadiche. Controllo, personale, finanziamenti, sono competenze utili anche in una for profit. Sì. Tra i laureati in economia aziendale, infatti, quelli con una tesi sulle no profit suscitano sempre un po’ più di interesse e di curiosità nei selezionatori. Sia perché, magari, si sono affrontati argomenti meno consueti, sia perché si tratta di persone con un background di valori più forte, superiore alla media. A parità di preparazione, infatti, un’azienda che deve tutelare particolarmente, per esempio, gli aspetti della trasparenza o che tratta servizi delicati, perché non dovrebbe preferire un profilo di questo genere? .  
   
   
BANCA ITALEASE: CONCLUSO CON SUCCESSO L’AUMENTO DEL CAPITALE SOCIALE SOTTOSCRITTO IL 99,841% DELLE AZIONI ORDINARIE OFFERTE. DAL 12 FEBBRAIO 2007 OFFERTI IN BORSA I DIRITTI DI OPZIONE NON ESERCITATI  
 
Milano, 8 febbraio 2007 - Si è chiusa con successo l’offerta in opzione relativa all’aumento di capitale sociale di Banca Italease deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 24 novembre 2006 e 11 gennaio 2007 a seguito della delega conferitagli dallAssemblea dei Soci in data 9 novembre 2006. Durante il periodo d’offerta, iniziato il 15 gennaio e terminato il 2 febbraio 2007, sono infatti state sottoscritte nr. 7. 945. 736 azioni ordinarie, per un controvalore complessivo di 298. 759. 673,60 euro, pari al 99,841% del totale delle azioni ordinarie offerte. I soci partecipanti al Patto di Stabilità di Banca Italease (B. Pop. Verona e Novara, B. Pop. Sondrio, B. Pop. Emilia Romagna, Abn Amro – Antonveneta, B. Pop. Milano e Reale Mutua Assicurazioni) hanno sottoscritto – in virtù degli impegni assunti – complessivamente nr. 4. 215. 224 azioni, pari a circa il 53% dell’offerta. A conclusione dell’offerta in opzione, risultano pertanto non esercitati nr. 132. 594 diritti di opzione, validi per sottoscrivere nr. 12. 628 azioni ordinarie, del valore nominale di 5,16 euro cadauna, con godimento regolare, nel rapporto di 2 nuove azioni ogni 21 diritti, al prezzo di 37,6 euro cadauna. I suddetti diritti saranno offerti, ai sensi dell’art. 2441, comma 3, del Codice Civile, sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S. P. A. , per conto di Banca Italease, a cura di Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S. P. A. Dal 12 al 16 febbraio 2007. La sottoscrizione delle relative azioni dovrà essere effettuata, a pena di decadenza, entro e non oltre il 19 febbraio 2007. Nella prima giornata verrà offerto il totale dei diritti, mentre nelle sedute successive alla prima verrà offerto il quantitativo eventualmente non collocato nei giorni precedenti. .  
   
   
ANIMA SGR: RACCOLTA NETTA DI -116 MILIONI DI EURO A GENNAIO PATRIMONIO GESTITO A 7.241,3 MILIONI DI EURO A FINE GENNAIO RACCOLTA NETTA NEGATIVA NEL MESE DI GENNAIO, IN LINEA CON L’ANDAMENTO DELL’INDUSTRIA  
 
Milano, 8 febbraio 2007 – Anima ha registrato nel mese di gennaio 2007 una raccolta netta totale (fondi di diritto italiano, Anima Sicav, Anima Orizzonti) di -116 milioni di euro (-116 milioni di euro nel 2007). Il patrimonio totale ammonta a fine gennaio a 7. 241 milioni di euro, rispetto a 7. 296 milioni a fine 2006 (-0,7%). Al netto delle duplicazioni (rappresentate dal fondo Anima Orizzonti, che investe in fondi Anima), il patrimonio totale è pari a 7. 234 milioni di euro.
La tabella 1 indica il patrimonio e la raccolta netta di gennaio dei prodotti Anima, divisi per tipologia
Tabella 1: Patrimonio e raccolta netta nel mese di gennaio, per linea di prodotto
Linea di prodotto Numero fondi Nav* Raccolta netta*
Fondi comuni di diritto italiano 10 6. 978,0 -116,2
Anima Sicav 6 255,8 -0,3
Fondo pensione aperto Anima Orizzonti 4 7,5 0,5
Totale 20 7. 241,3 -116,0
Fonte: Anima. * Dati in milioni di euro.
Fondi di diritto italiano I fondi Anima di diritto italiano hanno registrato nel mese di gennaio 2007 una raccolta netta di -116,2 milioni di euro. A fine gennaio il patrimonio netto dei fondi comuni di diritto italiano di Anima ammonta a 6. 978 milioni di euro, rispetto a 7. 036,3 milioni di euro a fine 2006 (-0,8%).
La tabella 2 indica il patrimonio e la raccolta netta di gennaio dei singoli fondi di diritto italiano.
Tabella 2: Patrimonio e raccolta netta nel mese di gennaio; fondi Anima di diritto italiano
Nav* Raccolta netta* Tipo di fondo
Anima Fondattivo 738,8 -27,7 Flessibile
Anima Fondo Trading 1. 432,9 -20,1 Azionario
Anima America 302,2 2,7 Azionario
Anima Europa 164,1 5,6 Azionario
Anima Asia 412,9 -14,1 Azionario
Anima Emerging Markets 145,3 -7,9 Azionario
Anima Fondimpiego 705,0 -17,8 Obbligazionario
Anima Convertibile 170,4 -4,8 Obbligazionario
Anima Obbligazionario Euro 491,7 2,9 Obbligazionario
Anima Liquidità 2. 414,8 -34,9 Liquidità
Totale 6. 978,0 -116,2
Fonte: Anima. * Dati in milioni di euro.
Anima Sicav ha registrato in gennaio una raccolta netta di -0,3 milioni di euro. Il patrimonio netto di Anima Sicav ammonta a fine gennaio a 255,8 milioni di euro rispetto a 253,2 milioni di euro di fine 2006. Il fondo pensione aperto Anima Orizzonti ha registrato a gennaio una raccolta netta di +0,5 milioni di euro (+0,5 milioni di euro nel 2007). Il patrimonio in gestione a fine gennaio è di 7,5 milioni di euro. Commento ai dati “La raccolta netta è risultata negativa nel mese di gennaio, in linea con l’industria italiana dei fondi di investimento, i quali continuano a subire la concorrenza dei prodotti meno trasparenti e dal più alto margine per i canali distributivi”, commenta Alberto Foà, amministratore delegato di Anima Sgr, “Tra ifondi Anima i deflussi hanno interessato maggiormente il fondo Anima Liquidità ”. .
 
   
   
“IL MARKETING DEGLI ISTITUTI DI CREDITO SUGLI ALTRI MERCATI: LE BANCHE ITALIANE ALL’ESTERO E LE BANCHE ESTERE IN ITALIA” È IL SEMINARIO CHE SI TERRÀ IL 28 FEBBRAIO PRESSO LA SEDE DE IL SOLE 24 ORE  
 
Milano, 8 febbraio 2007 – Affinion International, parteciperà come relatore al seminario “Il Marketing degli Istituti di credito sugli altri mercati: le banche italiane all’estero e le banche estere in Italia”, organizzato da Aism (Associazione Italiana Marketing) presso la sede de Il Sole 24 Ore, sala Collina, il 28 febbraio a partire dalle 9,30. Il seminario vuole essere, come dichiarato dall’Ing. Franco Giacomazzi, Presidente Aism e docente di Industrial Marketing presso il Politecnico di Milano, “un momento d’incontro e confronto tra gli istituti di credito che operano in contesti internazionali”. Parteciperanno infatti realtà di altissimo livello: banche italiane presenti all’estero come Unicredito e Intesa/san Paolo; e banche estere presenti in Italia come Barclays e Bnp. Affinion International parteciperà nelle vesti di esperto in marketing relazionale applicato al mondo bancario, forte dei numerosi progetti che l’hanno coinvolta a livello internazionale in tale ambito. Durante il seminario verranno presentati alcuni dei successi nell’ambito della gestione del ciclo di vita del cliente ottenuti da partner di Affinion quali Royal Bank of Scotland, Banca Lombarda, Dnb, Haspa. Affinion International, inoltre, è pioniere di un approccio pragmatico e creativo ai programmi relazionali che per gli istituti bancari vuol dire massimizzare redditività e soddisfazione del proprio cliente, creando un rapporto dinamico e di fiducia che vada oltre la mera gestione del denaro. “Siamo orgogliosi di partecipare a un seminario di tale prestigio – dichiara Edoardo Moretti, Amministratore Delegato di Affinion International Italia - certi di contribuire con interessanti spunti e soluzioni strategiche che in ambito bancario si stanno rivelando sempre più importanti per rafforzare la relazione con la clientela, per avvicinarla all´azienda e creare così nuove occasioni di comunicazione”. .  
   
   
F.A.R.O. 2007: UNA NUOVA EDIZIONE DELL’OSSERVATORIO DELLE MATERIE PRIME ORGANIZZATO DA KAUFFMANN&SONS PER ACCOMPAGNARE LE AZIENDE NELLE STRATEGIE DI ACQUISTO.  
 
Milano, 8 febbraio 2007 - Di fronte a mercati caratterizzati da Volatilita’, l’unica via possibile è il costante, attento e consapevole monitoraggio degli andamenti, per cogliere le opportunità possibili. Le date degli incontri F. A. R. O. 2007 sono state fissate e la comunità industriale che lo anima si ritroverà a Brescia presso il Museo della Mille Miglia nelle mattine di Venerdì 30 Marzo, 29 Giugno, 21 Settembre, 30 Novembre. Avrà inoltre la possibilità di seguire ulteriori appuntamenti in Video conferenza web e di partecipare agli workshop specialistici organizzati nei giovedì pomeriggio precedenti ai convegni. Dopo un 2006 caratterizzato da rincari dei non ferrosi (es. Nickel+157%, zinco +139%, rame +100%) e di tutte le materie prime (l’indice Crb è cresciuto fino al 17%), l’inizio del nuovo anno ha fatto segnare correzioni consistenti per tutte le commodity. Tutti gli operatori chiamati ad acquistare metalli e materie prime, si interrogano oggi su quale possa essere l’evoluzione della situazione e su come operare per proteggere i propri margini di guadagno. Paolo Kauffmann, esperto analista e amministratore unico di Kauffmann&sons ha dichiarato in proposito: “L’evoluzione progressiva a cui assisteremo nei prossimi anni vedrà i mercati delle materie prime sempre più partecipati non solo dalle aziende industriali ma anche dagli operatori finanziari, apportatori di volatilità. Per questo è necessario che ogni azienda segua costantemente il trend delle materie prime, per poter cogliere le opportunità che il mercato sempre offre. L’osservatorio F. A. R. O. Rappresenta un luogo d’eccellenza, con informazioni di prima mano, per comprendere e monitore i meccanismi di mercato e ottenere numerose notizie utili aggregate in solo convegno”. Aggiunge Andrea Guarneri, analista di Kommodities Partners: “Fare previsioni, anche a breve periodo, equivale a scommettere sulle condizioni meteo; la sfida per le aziende è quindi quella di imparare a seguire costantemente i mercati e prendere decisioni tempestive e consapevoli” E le aziende coinvolte in questa sfida non sono più i soli produttori o trasformatori di metalli, ma anche le numerose realtà che acquistano semilavorati da impiegare nei propri prodotti finiti (es. Elettrodomestici, auto, motori elettrici, pompe idrauliche) che si sono viste i guadagni aziendali “bruciati” dai rincari degli ultimi anni. Anche queste aziende, che in alcuni casi hanno un’incidenza della materia prima del 30%, hanno quindi l’esigenza di seguire più da vicino i mercati delle proprie materie prime e per questo hanno scelto di partecipare agli appuntamenti di F. A. R. O. L’edizione 2007 dell’Osservatorio continuerà a proporre le view dedicate alla congiuntura internazionale, a cura del Direttore per l’Italia del Fondo Monetario Internazionale e le analisi macro e tecniche dei mercati finanziari, dei metalli e delle altre commodity (es, petrolio, soft). Inoltre, il consueto Focus sull’economia Cinese sarà affiancato da nuovi approfondimenti su altre economie emergenti (Es. India). .  
   
   
GLI ITALIANI SI SENTONO SEMPRE PIÙ INSICURI. SODALITAS IN PRIMA LINEA PER AFFRONTARE LE NUOVE EMERGENZE SOCIALI  
 
Milano, 8 febbraio 2007 – Nel corso del 2006 è significativamente cresciuta nel nostro Paese la percezione di insicurezza economica, sociale e ambientale. “Il disagio mostra segnali di accentuazione soprattutto tra i giovani e tra le donne. Nei confronti degli immigrati sono cresciuti diffidenza e timore”, è il commento di Paolo Anselmi di Eurisko. In risposta a questo allarme, nel corso del convegno “Solidarietà 2010. Un anno dopo. ”, tenutosi ieri presso l’Auditorium di Assolombarda a Milano, Sodalitas ha presentato i primi risultati raggiunti dai Tavoli di lavoro multistakeholder che, composti da oltre 80 esponenti di imprese, organizzazioni nonprofit, università, istituzioni, hanno lavorato per tutto il 2006 su quattro gravi emergenze sociali: I giovani tra disagio educativo e precarieta’ lavorativa; Integrazione e Immigrazione; Nuove forme di poverta’ e invecchiamento della popolazione; Centralità della persona e della famiglia nella impresa e nella società. “Penso che le aziende possano contribuire efficacemente a contenere i problemi ben identificati da Sodalitas” – ha commentato Amartya Sen, Premio Nobel per l’Economia nel 1998, nell’intervista esclusiva concessa a Sodalitas – “e sono convinto che le aziende possano contribuire efficacemente a risolverli. Questo distingue le imprese socialmente responsabili da quelle che non lo sono”. A conferma dell’opinione di Amartya Sen, Federico Falck, Presidente di Sodalitas, ha commentato: “Far crescere la coesione sociale è nell’interesse sia dell’impresa sia del nonprofit. Solidarietà 2010 vuole essere un terreno fertile di incontro e collaborazione per quanti vogliono raccogliere una sfida così decisiva per il futuro di tutti noi. Mi pare significativo che tanti esponenti di imprese, organizzazioni nonprofit, università e istituzioni abbiano voluto dare un segno di concreta partecipazione”. Sottolineando la necessità di mettere la persona al centro dell’impresa e del lavoro, il Ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero ha affermato: “Così facendo non ci si impedisce di essere efficienti ed efficaci, oltre che profittevoli, negli affari, ma si cambia modello nell’utilizzazione delle risorse aziendali; si punta cioè di più ad un innalzamento della produttività e della creatività della forza del lavoro che nasce da condizioni complessive – di vita e di lavoro – più congeniali agli esseri umani”. Le riflessioni e le proposte illustrate nel convegno hanno riguardato in particolare: Disagio giovanile – il rafforzamento della relazione adulto-giovane, nella scuola, nello sport e nell’impresa; Integrazione e immigrazione – come le aziende possono contribuire alla piena integrazione lavorativa degli extracomunitari; Nuove forme di povertà –come supportare gli over 45 precocemente espulsi dal mondo del lavoro, per favorire il reinserimento professionale; Centralità della persona e della famiglia – come realizzare concretamente le pari opportunità aiutando la donna a conciliare vita e lavoro, anche attraverso il welfare aziendale. In apertura di giornata, è intervenuto Filippo Penati, Presidente della Provincia di Milano, sottolineando l’importanza che si rafforzino sul territorio reti e sinergie tra soggetti diversi: “La collaborazione tra organizzazioni del privato sociale, imprese ed istituzioni, nell’ottica della sussidiarietà, è fondamentale per la costruzione del nuovo Welfare. In questo senso, il lavoro svolto da Sodalitas è un esempio concreto di come soggetti diversi possano lavorare assieme per il bene comune. ” Ha aggiunto inoltre, in merito all’impegno delle aziende per l’integrazione: “Le imprese possono fare molto per integrare i lavoratori extra-comunitari, in grado a loro volta di favorire il processo di internazionalizzazione del nostro sistema economico. La nascita della Città Metropolitana contribuirà positivamente al rafforzamento della coesione sociale nel territorio. ” A seguire Mariolina Moioli, Assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali del comune di Milano ha affermato:“Le istituzioni da sole non sono in grado di dare risposte alla domanda sociale crescente. Devono confrontarsi con la società civile: da questa interazione può scaturire l’innovazione sociale”. Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia, ha osservato, infine, come profit e nonprofit debbano fare sistema per affrontare le emergenze sociali: “Il metodo adottato dal Governo lombardo è quello di fare sistema, per realizzare un’efficace governance della rete di iniziative promosse da soggetti, profit e nonprofit, operanti nel tessuto socioeconomico. Questo è il nostro modo di pensare al futuro sistema di Welfare come luogo in cui i soggetti possano sentirsi egualmente protagonisti. ” Il progetto Solidarietà 2010 - Nel 2005 Sodalitas ha compiuto 10 anni e ha deciso di guardare al futuro. E’ nato così il programma Solidarietà 2010, con l’obiettivo di contribuire al rafforzamento della coesione sociale nel nostro Paese, grazie all’impegno di imprese e organizzazioni nonprofit. Un orizzonte temporale, il 2010, scelto non a caso: si tratta infatti del termine indicato dalla Strategia di Lisbona per fare dell’Europa “l’area economica knowledge based più dinamica, competitiva e socialmente coesa al mondo”. Quattro le priorità sociali su cui è focalizzato il programma Solidarietà 2010: I giovani tra disagio educativo e precarietà lavorativa; Integrazione e immigrazione; Centralità della persona e della famiglia nell’impresa e nella società; Nuove forme di povertà e invecchiamento della popolazione. Oltre 80 autorevoli rappresentanti di imprese e organizzazioni nonprofit contribuiscono all’attività dei 4 Tavoli di lavoro multistakeholder avviati a inizio 2006 per mettere a fuoco approcci efficaci e soluzioni concrete. Le sessioni - Il convegno ha visto susseguirsi quattro sessioni, in cui i partecipanti si sono interrogati su come le emergenze sociali, argomento di analisi di Solidarietà 2010, possano essere affrontate. Dopo un anno di lavoro sono state presentate le prime proposte di intervento su alcuni temi specifici, emersi all’interno dei quattro Tavoli di Lavoro: Disagio giovanile - Il fenomeno interessa in Italia 800. 000 adolescenti. Il 5% degli studenti delle scuole superiori abbandona gli studi precocemente, mentre il 30% di loro vive percorsi scolastici irregolari; gli episodi di bullismo nelle scuole e nella società sono in aumento, e sempre più occupano le prime pagine dei giornali. Un giovane lavoratore su quattro inizia la propria esperienza professionale con percorsi atipici e precari. Per affrontare il problema Sodalitas ha deciso di agire su tre “territori” dove i giovani più frequentemente entrano in contatto con gli adulti: Scuola: è stato avviato, in collaborazione con Comunità Nuova, un progetto per attivare Laboratori Esperienziali così da rafforzare nei docenti la capacità di essere guida per la crescita umana delle nuove generazioni. Sport: Assolombarda, Coni Lombardia e Sodalitas hanno sottoscritto, agli inizi del 2006, un Protocollo d’Intesa con l’obiettivo di prevenire il disagio giovanile attraverso il sostegno delle associazioni sportive dilettantistiche da parte delle imprese del territorio. Lavoro: presentati i risultati di una ricerca Gidp (Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale) svolta presso un campione rappresentativo di aziende. Il 43% dei neoassunti è inserito a tempo indeterminato entro un anno, beneficiando di un aumento retributivo nel 31% dei casi. Integrazione e Immigrazione - Oggi sono quasi due milioni gli immigrati che lavorano in Italia. 200. 000 gli immigrati che hanno avviato proprie attività imprenditoriali. Sodalitas sta promuovendo, in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori di Assolombarda, un’indagine dettagliata su un campione rappresentativo di aziende nell’area milanese, per conoscere i percorsi di integrazione lavorativa degli extracomunitari concretamente attuati dalle imprese del territorio. Nuove Forme di povertà e invecchiamento della popolazione. In Italia il numero di persone che si avvicinano alla soglia di povertà è in aumento. La preoccupante tendenza riguarda in particolare quella fascia di popolazione compresa tra i 45 e i 65 anni, che esce precocemente dal mondo del lavoro e fatica a rientrarvi perché “vecchia” per il lavoro, ma giovane per la pensione. Sono ormai 700. 000 i disoccupati di lungo periodo in questa fascia di età, e la percentuale di occupati tra i 55 e i 65 anni è pari al 31,2%, una delle più basse d’Europa (contro il 44% della media nel nostro continente). Centralità della persone e della famiglia nella società. Il tema delle scelte di genere è sempre più attuale nelle organizzazioni. Sebbene emerga da numerose ricerche che le donne, in posizioni di leadership,gestiscono meglio il rapporto con i collaboratori e ottengono migliori risultati, ad oggi il gap di responsabilità e retribuzioni tra generi rimane ancora elevato. Da una ricerca Haygroup, nel nostro Paese appare sensibile il “pay gap” tra uomini e donne: 17% a favore degli uomini per posizioni dirigenziali, 10% per gli impiegati; se la differenza retributiva tra gli under 35 è quasi nulla, essa aumenta in maniera sensibile con l’avanzamento di carriera, fino a raggiungere quasi il 40% al momento della pensione. Tra le soluzioni possibili per affrontare il problema certamente le politiche di Responsabilità Sociale sono le più percorribili, perché offrono l’opportunità alle aziende di aumentare la competitività, attraverso il miglioramento del clima aziendale e il consolidamento delle differenze. .  
   
   
IN ARRIVO CONTRIBUTI PER LA RICERCA DELLE IMPRESE EUROPEE  
 
 Milano, 8 febbraio 2007 - La Lombardia che “inventa” corre veloce in Europa: é seconda tra le regioni europee per numero di imprese attive nel settore della ricerca e sviluppo e nell’informatica, preceduta solo dall’Île de France. E se consideriamo anche gli altri quattro indicatori di innovatività (brevetti europei; brevetti europei ad alta tecnologia; occupazione nei settori tecnologici e ad alto tasso di conoscenza del comparto manifatturiero e in quello dei servizi) la Lombardia sale al 12° posto tra le regioni europee, guadagnando due posizioni rispetto al 2005. Il podio è tutto teutonico con il distretto bavarese Oberbayern, il distretto di Stoccarda e Karlsruhe del Baden-württemberg. Tra i 4 motori di Europa, la Lombardia è quindi preceduta solo dai distretti del Baden-württemberg, ma supera sia Rhône-alpes (al 16° posto: +9 posizioni rispetto all’ultima rilevazione) che la Catalogna (al 64° posto: -11). Ma non solo imprese. In Lombardia 1 addetto ogni 7 é impiegato nei settori tecnologici ad alto tasso di conoscenza (tra servizi e manifatturiero): il 14,4% sull’occupazione totale (17° posto in Europa: +6 posizioni), mentre 1 ogni 10 é occupato nel solo manifatturiero avanzato (14° posto: +7). Se invece consideriamo i brevetti europei, la Lombardia raggiunge il 51° posto per numero complessivo di brevetti depositati all’Ufficio europeo (+6 posizioni: 94 brevetti ogni milione di abitanti), mentre passa al 65° posto per i brevetti ad alta tecnologia (quasi 10 brevetti ogni milione). Tra le regioni italiane, la Lombardia è preceduta dal Piemonte (all’11° posto tra le regioni europee: +15 posizioni). Al terzo posto l’Emilia – Romagna (al 31° posto in Europa). Chiudono la classifica: Sardegna (al 175° posto) e Calabria (al 177° posto). Sono questi alcuni dei dati che emergono da un elaborazione della Camera di commercio di Milano, attraverso il Lab Mim, su dati Eurostat tratti dal rapporto “Regions: Statistical yearbook 2006” e relativi a 204 regioni europee (la classificazione territoriale utilizzata per permettere un confronto tra aree omogenee a livello europeo è quella della Nut2). E di ricerca e sviluppo si è parlato oggi alla giornata nazionale di lancio dei bandi europei Pmi del 7° Programma Quadro per la Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico organizzata dalla Camera di commercio di Milano, il Ministero dell’Università e della Ricerca e Apre (Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea) per analizzare i temi, gli obiettivi, le strategie, le opportunità di partecipazione e le indicazioni per una corretta partecipazione ai bandi: in arrivo 50. 000 milioni per la ricerca delle imprese europee. “Milano e la Lombardia si pongono all’avanguardia a livello nazionale a partire dall’innovazione – ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano –. La Camera di commercio insieme alle altre istituzioni e al mondo associazionistico, è impegnata per “fare sistema: a Milano sarà la sede dell’Agenzia nazionale dell’innovazione”. .  
   
   
TAVOLA ROTONDA A MILANO: “IL POSIZIONAMENTO DELLE SOCIETA’ DI RICERCA E SELEZIONE ALL’INTERNO DELLA LEGGE BIAGI”  
 
Milano, 9 febbraio 2007 – Il settore della ricerca e selezione del personale ha urgente bisogno di una regolamentazione che definisca chiaramente i diversi campi di attività e le differenti caratteristiche delle società che vi operano; inoltre le procedure burocratiche legate alle autorizzazioni rilasciate dal Ministero del Lavoro devono essere senza dubbio snellite e razionalizzate. Queste le due principali conclusioni emerse nella tavola rotonda che si è tenuta il 26 gennaio a Milano, organizzata da Assores, l’Associazione Italiana delle Società di Ricerca e Selezione L’appuntamento si è rivelato di estremo interesse, animato da numerosi interventi da parte del pubblico presente in sala. È stato subito evidenziato uno degli aspetti principali del tema all’ordine del giorno, ovvero la questione delle ricadute della Legge Biagi sulle società che operano nel campo della Ricerca e Selezione del personale. Si è avuta cura di precisare la differenza, non sempre a tutti nota, che intercorre tra le società che fanno parte dell’associazione e quelle interinali. Gli associati Assores, infatti, non operano al fine di trovare lavoro alle persone che si rivolgono loro, ma offrono la propria consulenza alle aziende che hanno l’esigenza di trovare una soluzione adeguata per ricoprire una precisa posizione lavorativa; di conseguenza gli associati Assores, sulla base delle necessità del cliente, rivolgono la propria attenzione a persone che possiedono una solida esperienza nel settore oggetto della ricerca. In realtà è importante capire che il processo di ricerca e selezione del personale non costituisce un tutto unico, ma si articola in diversi momenti ben definiti, quali ricerca, placement, outplacement e così via, ognuno dei quali richiede competenze specifiche; di questa differenziazione le riforme Treu-biagi non hanno tenuto debitamente conto, prevedendo che tutte le imprese operanti nel mercato del lavoro si costituissero in società con un capitale sociale minimo di 50 milioni di vecchie lire (per le interinali, che com’è noto assumono direttamente i lavoratori per un certo numero di mesi, il capitale minimo era stato innalzato alla soglia di 1 miliardo e 700 milioni, per far fronte agli oneri connessi con questa loro caratteristica). Da questa previsione legislativa discende quella che viene considerata una sostanziale e impropria equiparazione di tutte le imprese che operano nel mercato del lavoro: le società di ricerca e selezione, infatti, dovrebbero essere considerate come società di consulenza private e non come agenzie per il lavoro. Tale distinzione è tutt’altro che ininfluente, in quanto le seconde hanno bisogno per operare dell’autorizzazione del Ministero del Lavoro. .  
   
   
LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE: PROSPETTIVE DI CRESCITA. PROFILI TRIBUTARI: RICADUTE SUL REDDITO D’IMPRESA E COMPENSAZIONI  
 
Roma, 8 febbraio 2007 - Oggi a Roma, presso Palazzo de Carolis, sede di Capitalia – via Lata n. 3 – dalle ore 9. 00 alle 13. 00 si tiene il convegno organizzato da Assoprevidenza (Associazione italiana per la previdenza complementare) e Assonime (Associazione fra le società italiane per azioni) sulle problematiche e le potenzialità di sviluppo della previdenza complementare dopo l’avvio anticipato della nuova disciplina normativa. Nel corso del convegno si analizzeranno le prospettive della previdenza complementare delineata dal decreto legislativo n. 252/2005 prestando particolare attenzione ai profili tributari connessi al nuovo assetto e alle ricadute sul reddito d’impresa. Programma: h. 9. 00 Apertura dei lavori e saluti Stefano Micossi – Direttore Generale di Assonime; h. 9. 30 Relazioni: Sergio Corbello – Presidente Assoprevidenza; Ivan Vacca - Condirettore Generale di Assonime; Franco Petrucci – Assonime; Gabriele Escalar – Studio Gallo; Fabio Marchetti – Università Luiss “Guido Carli” di Roma. H. 12. 15 Conclusioni: Maria Cecilia Guerra – Presidente della Commissione ministeriale sulla tassazione dei redditi finanziari. .  
   
   
UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE: PRESENTATI I RISULTATI DELLA QUARTA EDIZIONE DELL’INDAGINE SUL PARCO MACCHINE UTENSILI E SISTEMI DI PRODUZIONE DELL’INDUSTRIA ITALIANA L’INDUSTRIA ITALIANA E’ IN BUONA SALUTE: IL SISTEMA PRODUTTIVO SI RINNOVA MA DOVREBBE ACCELERARE IL CICLO DI AGGIORNAMENTO.  
 
 Roma 8 febbraio 2007 - Diminuisce l’età media del parco macchine utensili e sistemi di produzione installato nell’industria italiana. Aumenta il grado di innovazione tecnologica degli stabilimenti produttivi. Cresce la quota di macchine presenti nelle piccole imprese, le vere protagoniste degli investimenti in beni strumentali. Questo, in sintesi, quanto emerge dalla ricerca “Il Parco Macchine utensili e sistemi di produzione dell’industria italiana” illustrata al pubblico, questa mattina, alla presenza del sottosegretario ministero del Commercio internazionale, Mauro Agostini. Accanto al sottosegretario Mauro Agostini, sono intervenuti all’incontro, che si è svolto presso la Confindustria, Alberto Tacchella, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre, Maurizio Beretta, direttore generale Confindustria, Gian Maria Gros-pietro, direttore Dipartimento economia università Luiss di Roma, e Sandro Trento, direttore Centro Studi Confindustria. Giunta alla sua quarta edizione, la ricerca è realizzata da Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, con il contributo di ministero del Commercio internazionale, Camera di Commercio di Milano e Banca Intesa Medio Credito. L’indagine, condotta su un campione costituito da 3. 000 imprese, fornisce il quadro su: età media, grado di automazione/integrazione, composizione e distribuzione (per settore, dimensione di impresa, aree territoriali) del parco macchine utensili e sistemi di produzione dell’industria del paese, al 31 dicembre 2005. In questo senso, lo studio, svolto con cadenza decennale, fotografa lo stato dell’industria manifatturiera italiana, proponendo interessanti indicazioni in merito al grado di competitività e alle potenzialità di sviluppo dell’intero sistema economico nazionale. I Risultati Dell’indagine - Dall’indagine emerge un quadro confortante circa lo stato di salute dell’industria italiana che rappresenta la vera risorsa per il mantenimento della competitività del paese. Nonostante ciò, vi sono margini di miglioramento cui si aggiungono indicatori che segnalano un certo rallentamento nel processo, pur continuo, di aggiornamento del sistema produttivo. 1. Prosegue l’attività di investimento dell’industria italiana in beni strumentali. Essa si concretizza nel continuo accorciamento dell’età media del parco macchine installato che, nel 2005, si è attestata a 10 anni e 5 mesi. Nel 1996 (precedente rilevazione) era risultata pari a 10 anni e 10 mesi. Nel 1984, era di 12 anni e 7 mesi. 2. Aumenta il grado di automazione del parco macchine, rilevato dall’incidenza di macchine a controllo numerico sul totale. Nel 2005, un terzo delle macchine installate è a controllo numerico. Nella precedente rilevazione (1996), esse rappresentavano appena un quarto del totale dei sistemi di produzione presenti nell’industria del paese. 3. Parallelamente, cresce il grado di integrazione delle impianti produttivi. In altre parole, sono sempre di più le macchine che operano in modo integrato con altre macchine. In particolare, l’integrazione informatica, comune al 3,7% dei sistemi di produzione del parco, risulta più utilizzata di quella meccanica, estesa solo al 2,5%. Le macchine semplici, prive di qualsiasi tipo di integrazione, sono però ancora assai numerose. Esse rappresentano l’89% del totale del parco installato, a conferma che vi sono ancora ampi margini di miglioramento sui quali è opportuno intervenire al più presto. 4. Sono le piccole imprese a essere protagoniste degli investimenti in beni strumentali più rilevanti. In linea con una tendenza già emersa nelle edizioni precedenti dell’indagine (1984 e 1996), a fronte della diminuzione della quota di macchine presenti presso le unità produttive di maggiore dimensione, cresce la quota rilevata presso le unità più ridotte. In particolare, nel 2005, le piccole imprese (20-49 addetti) detengono il 52,8% del totale del parco macchine installato; le grandi (200 dipendenti e oltre) assorbono appena il 13,5% del totale. Nel 1996, le piccole imprese assorbivano una quota pari al 43,5%, di contro lo share sul totale delle grandi imprese era pari al 27,9%. Queste indicazioni testimoniano che il processo di esternalizzazione delle lavorazioni meccaniche da parte delle grandi imprese si è consolidato nell’ultimo decennio. Le unità produttive di maggiore dimensione si dedicano soltanto alle lavorazioni più complesse. 5. Dall’analisi per tipologia di macchine, appare evidente come le grandi imprese siano quelle che, da più tempo e con maggiore convinzione, investono in nuove tecnologie. Al 31 dicembre 2005, la diffusione del controllo numerico riguarda il 46,7% del parco installato nelle grandi unità produttive. Nelle piccole imprese, le macchine a controllo numerico rappresentano, invece, il 26,6% del totale installato. Allo stesso modo, automazione e integrazione trovano il loro ambito favorevole nelle imprese di grandi dimensioni, dove la quota di macchine singole cala al 72,8%, mentre si riscontra la massima incidenza di automazione (7,2%), integrazione meccanica (9,7%) e integrazione informatica (10,2%). 6. Riguardo alla distribuzione geografica del parco macchine, l’indagine evidenzia che, con una quota pari al 28,4%, la Lombardia, pur restando la regione con il maggior numero di macchine installate, perde progressivamente peso a favore delle aree del Triveneto (19,5%) e dell’Emilia Romagna (13,3%). 7. Dall’analisi dei dati ripartiti per settore, emerge che quasi la metà del parco complessivo (49,4%) è installata presso stabilimenti che realizzano prodotti in metallo (fonderie, fucinatura, stampaggio, carpenterie, caldaie, serbatoi, utensili, seconda trasformazione dei metalli, trattamento, rivestimento ecc. ). Il secondo settore per quantità di macchine installate (24,7% sul totale) è quello dei costruttori di macchinari e materiale meccanico (macchine agricole, macchine utensili per metalli e robot industriali, macchine tessili e per l’abbigliamento, macchine per l’industria alimentare, chimica, della plastica, lavorazione del legno, macchine per le industrie estrattive, edilizie, siderurgiche, ecc. ) Il settore dei trasporti, cui fanno capo i costruttori di autoveicoli e di altri mezzi, è il fanalino di coda per quantità di macchine installate (il 9,8% sul parco totale), segno che, evidentemente, i costruttori hanno consolidato l’esternalizzazione delle lavorazioni meccaniche che vengono effettuate, in misura preponderante, da imprese del settore dei prodotti in metallo. Alcune Considerazioni In tema di innovazione tecnologica “I risultati della ricerca - ha rilevato Alberto Tacchella, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre- dimostrano che l’industria italiana non è ferma ma il ritmo di rinnovamento, sebbene continuo, risulta piuttosto fiacco. Infatti, l’indagine al 31 dicembre 2005, indica una riduzione dell’età media del parco macchine, di soli 5 mesi rispetto alla rilevazione precedente (da 10 anni e 10 mesi del 1996, a 10 anni e 5 mesi)”. “Il processo di rinnovamento registrato dall’indagine, è stato, tra l’altro, sicuramente favorito dal provvedimento di detassazione totale degli utili re-investiti in vigore negli anni passati”. “A ciò si aggiunge il fatto che, sebbene sia rilevata una crescente automazione, per due terzi il parco installato è costituito da macchine ancora prive di controllo numerico. Al pari, il grado di integrazione del parco, anche se crescente rispetto alle rilevazioni 1984 e 1996, resta piuttosto basso. Le macchine integrate rappresentano, infatti, il 10% del totale”. “Queste considerazioni - ha proseguito il presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre - sottolineano, ancora una volta, la necessità di interventi mirati volti a favorire gli investimenti in beni strumentali. L’innovazione tecnologica è la carta vincente per mantenere il passo dei concorrenti tradizionali e differenziare l’offerta italiana da quella proposta da operatori appartenenti a mercati emergenti. E’ necessario perciò che le autorità di governo intervengano al più presto con misure decise e indirizzate proprio a sostenere lo sviluppo dell’industria del paese, a partire dalla completa revisione del sistema degli ammortamenti: se non è possibile liberalizzare le quote, è necessario prevedere un adeguamento delle stesse al nuovo ciclo di vita del prodotto (accorciamento dei tempi)”. “Tutto questo non è però sufficiente. Per favorire il deciso ricambio del parco macchine, indispensabile per il mantenimento della competitività, proponiamo alle istituzioni qui presenti, di elaborare un provvedimento di incentivo alla rottamazione delle macchine industriali ormai obsolete. Tale provvedimento avrebbe positive ricadute in più ambiti del sistema economico-sociale del paese”. Oltre a favorire l’aggiornamento degli stabilimenti produttivi, il provvedimento permetterebbe la liberazione di una sensibile quantità di ghisa, oggi di difficile reperimento sul mercato. Il recupero della materia prima, derivante dalla dismissione di vecchie macchine, non sarebbe però l’unico effetto positivo. La sostituzione dei vecchi sistemi di produzione con i nuovi assicurerebbe un minor impatto ambientale delle lavorazioni e maggior sicurezza per gli operatori addetti alle macchine. In tema di crescita dimensionale Dalla ricerca emerge che sono le piccole imprese le vere protagoniste della attività di investimento in beni strumentali. Nelle piccole imprese, infatti, risulta installato oltre la metà del parco macchine. Se si analizza però il livello di automazione e integrazione dei beni strumentali tipico di queste realtà produttive, esso risulta basso, inferiore rispetto a quello delle unità produttive più grandi. “Se ne deduce che le piccole imprese riescono oggi a operare grazie alla decisione delle grandi di esternalizzare le lavorazioni meccaniche. Il rischio, però, di crollo dell’intero sistema industriale costruito in funzione, e intorno, a poche grandi imprese è elevatissimo. Occorre quindi pensare di supportare le piccole imprese, così operose e attive, affinché possano crescere e strutturarsi maggiormente, contribuendo alla consolidamento dell’intero sistema economico. A tal proposito Ucimu-sistemi Per Produrre sottolinea, ancora una volta, la necessità di rendere fiscalmente neutrali tutti i processi di fusione, aggregazione e alleanze tra imprese aventi obiettivi comuni, strategia che, tra l’altro, permette di meglio presidiare il mercato internazionale”. .  
   
   
VIA LIBERA A LEGGE SULL´INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DEL LAZIALI  
 
Roma 8 febbraio 2007 - La Giunta regionale del Lazio, su proposta dell’Assessore alla piccola e media impresa, commercio e artigianato Francesco De Angelis, ha approvato la proposta di legge: “Disciplina degli interventi regionali a sostegno dell’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese del Lazio”. «Il provvedimento, ha dichiarato il Presidente Piero Marrazzo, rappresenta un passaggio fondamentale nel percorso avviato dalla Regione per lo sviluppo delle piccole e medie imprese sull’intero territorio regionale. Con questa legge tanti imprenditori della nostra regione potranno più facilmente emergere e proiettarsi sui mercati internazionali come vero e proprio sistema-impresa “targato” Lazio. La legge si avvarrà del contributo fondamentale di Sviluppo Lazio, che lavorerà con le nostre imprese per stabilire relazioni stabili e durature sui mercati esteri». «Finalmente le imprese del Lazio – ha aggiunto l’Assessore De Angelis – possono contare su un quadro normativo certo, che agevola e supporta l’attività delle Pmi all’estero, tutelando e sostenendo il made in Lazio nel mondo». «La legge – aggiunge l’Assessore – stimola l’aggregazione tra le imprese per creare veri e propri “network” imprenditoriali votati alla cooperazione internazionale. Le Pmi, da sole, hanno difficoltà a competere sui mercati. Attraverso l’aggregazione, anche temporanea, possono invece migliorare la proiezione internazionale. I progetti sperimentati dalla Regione in questi mesi all’estero lo confermano, così come i dati sulla crescita dell’export regionale, che intendiamo consolidare e rafforzare». La legge prevede due forme di intervento: una indiretta, volta alla promozione all’estero del “sistema Lazio” attraverso la predisposizione di un programma di interventi; l’altra, diretta, con contributi alle imprese in forma aggregata, alle associazioni e ai consorzi. «Nel corso del 2006 abbiamo tagliato i costi e ottimizzato gli strumenti per l’internazionalizzazione delle imprese: tramite il Docup ed appositi progetti di cooperazione d’intesa con il Ministero e l’Ice, abbiamo realizzato complessivamente 25 iniziative, coinvolgendo nei progetti 1380 imprenditori laziali e 487 imprese straniere. Per il 2007, insieme a Sviluppo Lazio, abbiamo già messo a punto il programma delle attività, che stabilisce quali settori produttivi internazionalizzare ed i Paesi obiettivo con cui operare. Nei prossimi giorni sarà on-line su internet un portale che metterà a disposizione delle Pmi laziali tutte le informazioni per internazionalizzarsi a 360 gradi. La legge approvata oggi dalla Giunta, ha concluso De Angelis, si colloca dunque all’interno di un piano strategico mirato a gruppi di imprese, per rafforzare l’aggregazione e la competitività del tessuto produttivo laziale». .  
   
   
IL PRESIDENTE: L´ITALIA HA BISOGNO DI RITROVARE VALORI POSITIVI. LE MARCHE MODELLO AVANZATO: PER QUESTO ABBIAMO RIVOLTO UN INVITO AL PRESIDENTE NAPOLITANO A VISITARLE  
 
Ancona, 8 febbraio 2007 - Il presidente della giunta regionale Gian Mario Spacca, nel corso dell´incontro in Prefettura con il sottosegretario Donatella Linguiti, ha detto di condividere molte delle tematiche esposte dal rappresentante di Governo, in particolare su famiglia e ordine pubblico e ha auspicato un rapporto di forte collaborazione per affrontare quelle che ha definito le criticita` che esistono, che rappresentano delle contraddizioni del sistema, pur in presenza di un quadro complessivo confortante in una regione che si qualifica per la forte coesione della sua comunita`. A questo proposito, il presidente Spacca ha detto di aver rivolto un invito al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a visitare le Marche, che in questi ultimi anni hanno saputo proporsi come un modello avanzato di sviluppo economico e sociale. Anche perche`, ha sottolineato nel suo intervento, ´l´Italia ha bisogno di ritrovare gli aspetti positivi´ dello stare insieme, nei valori della comunita`. Nella lettera di invito al presidente Napolitano, Spacca ricorda gli indici di crescita delle Marche, che pongono la regione ai primi posti in Italia e in Europa. E, non solo gli indicatori economici, ma ´soprattutto la qualita` sociale della crescita, coerente con i principi di equita` e solidarieta`´, tratti caratterizzanti della regione che hanno contribuito al desiderio di aprirsi al mondo. Una comunita` regionale ´ si dice nella lettera ´ che ´ha saputo valorizzare una nuova dimensione della politica e quel senso di partecipazione a cui Lei si e` piu` volte richiamato. Tutto questo puo` essere utile e positivo riferimento per il nostro Paese, che presenta, accanto a tante difficolta`, straordinarie storie di impegno e di responsabilita`. ´ .  
   
   
LA GIUNTA APPROVA IL PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE: 290 MILIONI DI EURO PER FAR CRESCERE LE MARCHE  
 
Ancona, 8 febbraio 2007 - ´Il nuovo periodo di programmazione dei fondi europei da qui al 2013 si apre sotto buoni auspici per le Marche: prima l´incremento di risorse per 6,7 milioni di euro, mentre le altre regioni vedevano decurtato il loro budget, ora il giudizio lusinghiero da parte della Commissione Europea che definisce il nostro programma di utilizzo dei quasi 290 milioni di euro, come uno dei migliori in Europa per tempestivita` di ideazione e per la coerenza con gli indirizzi comunitari. La validita` della nostra strategia e` frutto del proficuo ed intenso percorso di concertazione che ha coinvolto sia la conferenza delle autonomie locali sia le parti sociali e che ha portato alla condivisione dei progetti finanziabili. I vari servizi regionali interessati dalla programmazione ed implementazione degli interventi stanno lavorando in modo integrato, come una vera e propria squadra, per avere la massima coerenza con gli obiettivi strategici del programma operativo. La diffusione dell´innovazione nel sistema imprenditoriale, il rafforzamento infrastrutturale regionale e locale, lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili, la valorizzazione integrata territorio, ambiente, paesaggio, turismo e cultura, costituiscono i filoni principali del programma di interventi il cui valore aggiunto e` dato dalla forte spinta alla capacita` di fare sistema aggregando sia le imprese che la pubblica amministrazione per filiere, distretti ed aree vaste. Lo stimolo alla ricerca e sviluppo, la capitalizzazione e l´accesso al credito delle imprese, la diffusione della banda larga su tutto il territorio regionale, il rafforzamento della piattaforma logistica marchigiana - porto, aeroporto e interporto - questi alcuni dei concreti settori d´intervento che daranno contenuto al programma operativo regionale´. Questo il commento dell´assessore alle Politiche comunitarie Paolo Petrini, alla delibera approvata dalla Giunta su sua iniziativa ed inerente la programmazione dei fondi europei per il periodo 2007 ´ 2013. La parola passa ora al Consiglio regionale che dovra` deliberare sulla proposta avanzata dalla Giunta. Vista la valenza strategica di medio periodo rivestita dal programma operativo, particolarmente intensa e` stata la fase di concertazione e condivisione degli obiettivi e degli strumenti piu` idonei a raggiungerli. In particolare e` stato ottenuto un consenso unanime da parte della Conferenza delle autonomie locali ed una positiva valutazione da parte di sindacati ed associazioni di categoria. Il programma operativo 2007-2013 e` alimentato da fondi provenienti dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), da fondi statali e risorse del bilancio regionale. Il budget complessivo e` pari a oltre 289 milioni di euro, di cui 129 per il sistema delle imprese, 36,5 per la diffusione delle tecnologie informatiche, 27,6 per l´uso di fonti energetiche alternative, 40 per le infrastrutture e 45 per lo sviluppo e la valorizzazione territoriale. La quota restante e` riservata ai servizi di assistenza tecnica previsti dalla Commissione Ue. A prescindere dall´area tematica d´intervento, il 60 per cento delle risorse andra` a finanziare progetti rientranti nella ´strategia di Lisbona´, ovvero la strategia europea per la competitivita` basata sulla conoscenza. Il programma operativo regionale prevede inoltre sinergie con i programmi del fondo sociale europeo e del piano di sviluppo rurale. .  
   
   
FEDERALISMO FISCALE: APPROVATO DOCUMENTO CON LE PREROGATIVE DELLE AUTONOMIE SPECIALI  
 
Bolzano, 8 febbraio 2007 - "Le Regioni presenteranno al Governo un documento condiviso in cui si specifica che il sistema finanziario delle Regioni e Province autonome viene regolato nel quadro dello Statuto speciale e delle norme di attuazione": è quanto sottolinea l´assessore provinciale alle Finanze Werner Frick al termine della riunione straordinaria della Conferenza delle Regioni dedicata al federalismo fiscale. Le Regioni consegneranno al governo un documento condiviso sul federalismo fiscale, nel quale viene rispettata la specificità di Regioni e Province autonome: la conferma arriva dall´assessore Werner Frick, che a Roma ha partecipato alla seduta straordinaria della Conferenza delle Regioni. "Dopo un confronto non semplice e intenso il documento approvato - spiega Frick in serata, dopo tre ore di discussione - ha recepito al punto 5 gli aspetti sui quali la Provincia di Bolzano e le autonomie hanno insistito. " Sono tre i passaggi importanti, spiega Frick: "Anzitutto la richiesta che il sistema finanziario di Regioni e Province autonome venga regolato nel quadro dello Statuto speciale e attraverso apposite norme di attuazione, non con legge statale come per le altre Regioni; in secondo luogo l´accordo sul principio di solidarietà, con una chiara posizione riguardo alla partecipazione delle autonomie speciali al fondo perequativo nazionale; infine la necessità che per coordinare il nuovo sistema di finanziamento delle Regioni ordinarie con quello delle Regioni e Province autonome vengano varate nuove norme di attuazione che cmprendano anche una revisione dell´attuale regolamentazione del patto di stabilità interno. " L´assessore Frick è soddisfatto del risultato raggiunto attraverso il documento unitario, "che conferma il ruolo speciale delle autonomie nella grande famiglia delle Regioni. Ma questo è solo il primo passo: nei prossimi mesi ci attendono trattative non facili e confronti politici in profondità con il Governo e in Parlamento", conclude l´assessore alle Finanze. .  
   
   
FEDERALISMO FISCALE: DEL TURCO, PRONTI A INCONTRARE GOVERNO DEFINITA IERI UNA PROPOSTA UNITARIA DELLE REGIONI  
 
 Roma, 7 feb. Una proposta sul Federalismo fiscale che consenta di parlare al Governo con un linguaggio unitario. E´ stata definita ieri, a Roma, nel corso della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, convocata in via straordinaria, proprio per proseguire il dibattito sul tema. "Eravamo minacciati da un pericolo politico e istituzionale molto grave - ha commentato al termine della riunione il Presidente Ottaviano Del Turco - C´era il rischio che su una proposta che tenesse conto del nuovo assetto del federalismo fiscale di questo Paese si potesse creare una frattura tra le Regioni del nord da una parte e quelle del centro e del sud dall´altra. Invece, fino a questo punto, siamo riusciti ad evitarlo. Devo dare atto ai rappresentanti delle Regioni del nord di aver compreso le nostre ragioni e di avere immaginato una piattaforma che ci consenta di parlare al Governo con un linguaggio unitario. E´ l´inizio di un cammino piuttosto lungo - ha proseguito Del Turco - Non stiamo facendo cosa di poco conto. Insieme alla ripartizione del fondo sanitario questa è la verifica più impegnativa dell´unità della Conferenza delle regioni. Se riusciremo ad affrontare la questione con intelligenza e lungimiranza politica arrivando ad un accordo con il Governo renderemo un buon servizio al nostro Paese e alle nostre regioni". Le regioni del sud avevano espresso la preoccupazione di essere discriminate dai futuri meccanismi. Le indicazioni sono state recepite dalla Commissione finanze della Conferenza dei Presidenti che, in questi giorni, ha sviluppato una proposta che va nella direzione di un federalismo solidale, capace di interpretare le differenze che ci sono tra le diverse realtà. Del resto, il ricorso al federalismo fiscale è importante sul piano storico e politico ma può rivelarsi pericoloso su quello economico e sociale proprio per le regioni più svantaggiate. Si chiede la massima attenzione del Governo perché si arrivi a un beneficio per tutti: una riforma federalista sul piano fiscale che comporti una diminuzione della pressione fiscale e un miglioramento dei servizi. Domani sera ci sarà il primo confronto con il Governo sulla bozza del documento predisposto dal ministero dell´Economia e delle finanze in materia di federalismo fiscale. La proposta delle regioni si basa su alcuni principi fondamentali che devono ispirare, tra l´altro, il sistema tributario regionale, la partecipazione nella definizione delle politiche fiscali e la perequazione. Quest´ultimo principio dovrà essere applicato in modo da ridurre in maniera adeguata proprio le differenze tra territori con diverse capacità fiscali. .  
   
   
PARI OPPORTUNITA´: OSPITE DELLA REGIONE LA MINISTRA DEL NIGER, OUSMANE MOULAYE MARTINI: "CONTIAMO SU PROGETTI CONCRETI DI COOPERAZIONE" L´ASSESSORE CENNI: "VOGLIAMO SOSTENERE LE DONNE AFRICANE E LA LOTTA CONTRO LE MUTILAZIONI"  
 
 Firenze, 8 febbraio 2007 - Riflettori puntati ieri in regione sulla situazione delle donne nella repubblica africana del Niger all´indomani della giornata "Zero tolleranza" contro la violazione dei diritti delle donne e le "mgf" (mutilazioni genitali femminili). A parlare della lotta per il riconoscimento dei diritti di genere è arrivata a Firenze, su iniziativa dell´associazione Nosotras, Ousmane Zeinabou Moulaye, ministra per la promozione della donna e la protezione del bambino, che è stata ricevuta stamani dal presidente Claudio Martini. Vestita con i colorati abiti tradizionali e accompagnata da altre tre donne nigerine, l´ambasciatrice a Roma Murielle Fatima Ausseil, la magistrata Amina Moussa Abdourahamane e la presidente della Ong "Coniprat", Maiga Amsa, la ministra ha illustrato a Martini la situazione femminile nigerina a cui si rivolgono importanti progetti specifici del governo, soprattutto nel settore dell´istruzione e della sanità. "Nonostante i progressi fatti la condizione femminile nel nostro paese è difficile - ha dichiarato la ministra - Ma ci stiamo dando da fare per migliorare le disponibilità economiche delle donne e in genere la loro qualità della vita, diminuendo il carico di lavoro. Un punto fermo da cui partiamo è la nostra legge sulle quote, approvata nel 2000, che viene rigorosamente rispettata. Per le cariche almeno il 25% deve essere coperto da donne, ma nella formazione dell´ultimo governo abbiamo strappato una percentuale assai più alta. Ben 6 ministeri su 14, con deleghe pesanti come gli esteri e la cooperazione e integrazione africana, l´urbanistica, la funzione pubblica e il lavoro, la privatizzazione e ristrutturazione delle imprese, le azioni sociali sono affidati a donne. Ci sono sei ambasciatrici e un console di genere femminile. E sono donne sia la presidente della Corte suprema che quella del Consiglio superiore della comunicazione". Al termine del cordiale incontro Martini ha espresso l´auspicio "che la giornata fiorentina della delegazione nigerina segni l´apertura di un rapporto proficuo tra la Toscana e il Niger e la messa a punto di progetti concreti di cooperazione per il sostegno alla popolazione, come stiamo già facendo in altri stati africani". Dopo il presidente, la ministra Moulaye ha incontrato l´assessore alle pari opportunità Susanna Cenni e la presidente della commissione regionale pari opportunità, Chiara Grassi, insieme a un gruppo di giornaliste fiorentine. Qui il tema su cui si è focalizzata l´attenzione è il protocollo di Maputo, la carta africana per l´eliminazione di ogni forma di discriminazione al diritto alla vita, all´integrità e alla sicurezza fisica che è stata ratificata finora da 24 paesi. Il Niger voterà il protocollo nel mese di marzo. "Abbiamo aderito - ha detto l´assessore Susanna Cenni - alla iniziativa ´Zero tolleranza´ non solo per ragioni solidaristiche, ma perché è un tema che ci riguarda da vicino, e si lega al nostro impegno sul fronte della formazione, dell´estensione delle conoscenze e dell´affermazione di pari diritti. Nel 2007, anno delle pari opportunità, vogliamo che le donne africane non si sentano sole nella loro battaglia per l´emancipazione e l´empowerment e contro le pratiche delle mutilazioni". In vista della discussione in parlamento, in programma a marzo, sono state organizzate dal ministero per la promozione della donna delle campagne capillari di sensibilizzazione, con la proiezione anche di di filmati drammatici. "Bisogna che le donne prendano coscienza dei propri diritti e delle conseguenze nefaste che pratiche come l´infibulazione hanno sulla loro salute e su quella delle proprie figlie - ha affermato la ministra nigerina - E´ inammissibile la violenza sulle donne e su tutti gli esseri umani. Per questo abbiamo ingaggiato una lotta senza quartiere alle mgf, che come primo atto ha modificato il codice penale prevedendo gravi sanzioni non solo per chi le pratica ma anche per chi ne è complice. Ma ci siamo anche occupati della ´riconversione professionale´ delle donne che praticano le escissioni, incentivando un sistema di microcrediti che viene esteso a tutte le donne delle comunità. E´ un compito dai tempi lunghi, ma sono sicura che il Niger sarà il 25esimo paese africano ad apporre la propria firma sotto il protocollo dei diritti delle donne". .  
   
   
SVILUPPO ECONOMICO, VERTICE A ROMA CON IL GOVERNO TAVOLI TECNICI SULLE PRIORITá DI TERRA DI LAVORO  
 
Caserta, 8 febbraio 2007 - Vivo apprezzamento per l’esito del tavolo di Palazzo Chigi su “sviluppo territoriale e problemi economico-sociali della provincia di Caserta” è stato espresso a fine riunione da tutti i partecipanti della delegazione che ha incontrato, nella mattinata di ieri, il Presidente del Consiglio, Romano Prodi, i ministri delle Attività produttive, Pierluigi Bersani, del Lavoro, Cesare Damiano, e delle Politiche agricole, Paolo De Castro. Già nelle prossime settimane i punti critici portati all’attenzione del Governo, in particolare quelli attinenti il rilancio delle aziende del comparto elettronico in sofferenza (Ixfin, Finmek ed ex 3M) saranno al centro di un nuovo confronto. Così come ampie rassicurazioni di interventi significativi sono state ricevute in relazione alle problematiche che caratterizzano il comparto agricolo e zootecnico, con riferimento alla crisi della tabacchicoltura e alla eradicazione della brucellosi che affligge il settore bufalino, sostenendo a livello governativo l’iniziativa già posta in essere dalla Regione Campania. Ad illustrare le priorità indicate dal territorio agli esponenti del Governo sono stati il presidente della Regione, Antonio Bassolino, e il presidente della Provincia di Caserta, Sandro De Franciscis. Erano presenti, inoltre, l’assessore regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta, quelli provinciali alle Attività produttive e alle Politiche agricole, Franco Capobianco e Mimmo Dell’aquila, il presidente di Confindustria Caserta, Carlo Cicala, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Michele Colamonici, Carmine Crisci e Antonio Farinari. Cinque i temi posti all’ordine del giorno dal presidente Romano Prodi a seguito del lavoro istruttorio compiuto congiuntamente a Caserta: sicurezza e legalità, crisi industriale, smaltimento dei rifiuti, sviluppo dell’agricoltura e rilancio del comparto bufalino, potenziamento delle infrastrutture. Positivi i giudizi espressi dai partecipanti all’incontro. Il presidente De Franciscis ha sottolineato come “per la prima volta il Governo, al massimo livello, dopo un serio lavoro istruttorio – frutto della concertazione sul territorio – ha calendarizzato con grande serietà una serie di approfondimenti in sede tecnica. Attendiamo adesso con fiducia l’avvio di questi confronti”. De Franciscis, che ha chiuso il suo intervento al vertice chiedendo a Prodi e ai ministri “di essere accompagnati nel ripristino della normalità”. Per il sindaco di Caserta Petteruti, l’incontro a Palazzo Chigi è stata “una straordinaria occasione per entrare nel merito dei problemi del territorio, di cui si fa carico evidentemente anche la città di Caserta, con il Governo nazionale”. Il presidente di Confindustria Cicala ha posto l’accento sui contenuti del tavolo “che non ha affrontato esclusivamente i punti di sofferenza, ma che ha gettato le basi per il rilancio della nostra economia. Esiste anche una economia sana che va sostenuta”. Anche i sindacati, infine, esprimono un “giudizio positivo. Anzitutto – hanno fatto notare – perché sono state accettate le nostre indicazioni. In più, perché è già stata evidenziata la volontà di avviare già dalle prossime settimane incontri tecnici sulle crisi industriali, partendo dall’esame della possibile espansione di strumenti di programmazione già negoziati”. .  
   
   
EDILIZIA SCOLASTICA, LA SCUOLA PROFESSIONALE DI BOLZANO AL TOP IN ITALIA  
 
Bolzano, 8 febbraio 2007 - Importante riconoscimento per la scuola professionale provinciale per l´artigianato e l´industria di via Roma a Bolzano. L´edificio è stato infatti inserito fra i tre più belli a livello nazionale dalla rivista di architettura "Casabella". Il numero di dicembre-gennaio di "Casabella", una delle più importanti riviste di architettura in Italia, dedica ampio spazio alla scuola professionale provinciale per l´artigianato e l´industria di via Roma a Bolzano. L´edizione attualmente in edicola del magazine bimestrale, si concentra sui più belli edifici scolastici del dopoguerra. Per l´Italia sono state selezionate tre strutture: un liceo classico di Pesaro, una scuola elementare in Lombardia, e, appunto, la scuola professionale di Bolzano. L´istituto di via Roma, progettato dagli architetti Höller e Klotzner sull´area della ex-fiera, viene definito come un edificio moderno, sobrio ed esteticamente gradevole, caratterizzato dalla funzionalità e praticità degli ambienti riservati a studenti e personale. L´articolo contiene anche una descrizione dettagliata dei lavori effettuati. L´edificio verrà definitivamente completato entro l´inizio dell´anno scolastico 2007/2008, con la realizzazione del secondo e ultimo lotto dei lavori. .  
   
   
QUINTIERI: LA BORSA IMMOBILIARE DI ROMA INTERVIENE PER IL DECORO URBANO  
 
 Roma, 8 febbraio 2007 - Il Presidente della Borsa Immobiliare di Roma, Giovanni Quintieri, fa suo l’invito rivolto dal sindaco Veltroni a mettere fine alla piaga delle affissioni fuori degli spazi consentiti che concorrono a compromettere il decoro urbano della nostra città. “La Bir dal canto suo ha già avuto modo di rilevare questo fenomeno – ha dichiarato il presidente Quintieri - che in alcune zone ha raggiunto livelli di diffusione inaccettabili per una città di particolare pregio quale Roma”. “La Bir pertanto – conclude Quintieri - si impegna a lanciare da subito una capillare campagna di sensibilizzazione in tal senso nei confronti degli agenti immobiliari accreditati e non, affinché non abbiano più a verificarsi episodi che danneggiano non soltanto l’immagine della città ma anche quella professionale degli stessi operatori”. .  
   
   
SORGENTE SGR E UNIVERSITÀ DI PARMA LANCIANO IL “CORSO IN ECONOMIA E FINANZA IMMOBILIARE” È IL PRIMO, IN ITALIA, PREVISTO PER UNA DI LAUREA SPECIALISTICA  
 
Parma, 8 febbraio 2007 - Il 19 febbraio, con la partenza del secondo semestre accademico, Sorgente Sgr S. P. A. E Università di Parma daranno il via al Corso in Economia e Finanza Immobiliare: è il primo in Italia compreso all’interno di una laurea specialistica, quella in Finanza e Risk Management, a proporsi di fornire le competenze economiche e finanziarie per operare in campo immobiliare. Il Corso nasce dalla partnership tra Sorgente Sgr S. P. A. – una delle più importanti società di gestione del risparmio in Italia, specializzata in fondi immobiliari – e la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Parma che, dal 2004, realizzano ricerche coordinate sui fondi immobiliari: questi studi, ai quali per tre anni ha lavorato un team composto da 10 persone, si sono tradotti in un libro, pubblicato nel 2006 e intitolato “Fondi Immobiliari ad apporto specializzati”, curato dal professor Claudio Cacciamani, responsabile del nuovo Corso e docente di Economia degli Intermediari Finanziari. Da quest’anno Sorgente Sgr e Università degli Studi di Parma hanno deciso di trasformare la ricerca in un vero e proprio Corso in Economia e Finanza Immobiliare, della durata di 30 ore. “Vogliamo tradurre in termini tecnici ciò che la pratica ha già sviluppato e che all’estero è già patrimonio non solo di pochi, ma della maggior parte degli operatori – spiega Claudio Cacciamani, responsabile del Corso e docente di Economia degli Intermediari Finanziari –; il nostro obiettivo è fornire dignità accademica e professionale a una materia che è cresciuta in modo vorticoso nel giro di pochissimi anni”. “Si tratta di un’iniziativa molto importante – commenta Valter Mainetti, Consigliere Delegato di Sorgente Sgr S. P. A. E docente del corso monografico dedicato ai fondi immobiliari – dal momento che molti operatori istituzionali si affacciano nel nostro Paese e molti di quelli Italiani, oggi, operano all’estero”. Il Corso prevede, tra l’altro, una serie di incontri con importanti esponenti del mondo della finanza immobiliare: Fabio Bandirali (Amministratore delegato di Hipo Bank Italia); Antonio Gennari (Capo Ufficio Studi Ence e Vicedirettore Generale Ance); Paola Muratorio (Presidente di Inarcassa, Ente di Previdenza di Ingegneri e Architetti); Federico Musso (Direttore Fondi Immobiliari di First Atlantic, del Gruppo Morgan Sachs); Riccardo Serrini (Responsabile Immobiliare Italia di Morgan Stanley). Questi incontri saranno opportunità per tesi di laurea, stage e impiego nel mondo della finanza immobiliare, degli intermediari finanziari e degli investitori istituzionali, nazionali e stranieri. L’università degli Studi di Parma è una delle più antiche università italiane. Oggi l’istituto l’Ateneo conta circa 30. 000 iscritti, 1. 200 docenti e ricercatori, 1. 050 unità di personale tecnico e amministrativo, ed è articolata in 12 Facoltà, cui afferiscono 56 corsi di laurea, 5 corsi di laurea specialistica a ciclo unico, 1 corso di laurea magistrale, 41 corsi di laurea specialistica, scuole di specializzazione, corsi di perfezionamento e master. L´ateneo partecipa ad una cinquantina di corsi di dottorato, molti dei quali con sede amministrativa a Parma. La Facoltà di Economia raccoglie oltre 4. 600 studenti: di questi circa 1. 500 sono fuori provincia, circa 750 provengono da un’altra regione e altri 180 provengono da Paesi stranieri. .  
   
   
CASA, INCONTRO SCOTTI - CDA ALER COMO NUOVI CANONI, VENDITA DEGLI ALLOGGI E PRERP AL CENTRO DEI LAVORI  
 
Como, 8 febbraio 2007 - Una legge per la revisione dei canoni di locazione, un provvedimento per la valorizzazione e vendita degli alloggi agli inquilini che vi abitano da tempo e una analisi attenta del patrimonio di edilizia residenziale e pubblica di Como e provincia. Sono questi i principali temi dell´incontro che l´assessore alla Casa e Opere Pubbliche della Regione Lombardia, Mario Scotti, ha avuto oggi con il consiglio di amministrazione dell´Azienda lombarda per l´edilizia residenziale (Aler) di Como, presieduto da Alessandro Turati. "Stiamo lavorando con le Aler, i sindacati, i Comuni - ha spiegato Scotti - per l´elaborazione di alcuni provvedimenti in grado di svecchiare le vigenti normative Aler. A partire dalla convinzione che sia improcrastinabile una legge di revisione dei canoni di locazione che parta dalle specifiche caratteristiche ed esigenze di ciascuna provincia". "In un ottica di vera sussidiarietà - ha aggiunto l´assessore Scotti - il decentramento è uno dei pilastri fondamentali. La Regione avrà dunque solo il compito di stabilire criteri ed indirizzi, ma la gestione spetterà poi agli enti attuatori". Una legge, dunque, che avrà come centro la revisione dei canoni (che non subiscono aggiornamenti da oltre 10 anni) dimostrando quindi tutti i limiti che derivano da una tale situazione, ma che sarà anche aggiornata ogni tre anni proprio in concomitanza con le scadenze dei Piani di edilizia residenziale e pubblica (Prerp. In questo processo un ruolo fondamentale avranno la localizzazione e lo stato di conservazione degli immobili. Le nuove entrate andranno a coprire prioritariamente la manutenzione che oggi, nella maggior parte dei casi, proprio per le ristrettezze economiche, non può essere assicurata. La vendita di alcuni alloggi, invece, dovrà essere effettuata in modo da assicurare l´efficienza della gestione delle Aler e garantire, allo stesso tempo, prezzi congrui per gli inquilini e comunque inferiori a quelli di un mercato che pare sempre più difficile da controllare. Le nuove norme costituiranno un autonomo progetto di legge da definire parallelamente all´iter di approvazione del progetto di legge 198, attualmente all´esame della competente Commissione del Consiglio regionale, e relativo ai soli alloggi liberi e da ristrutturare. Prerp 2007-2009 - Il momento di lavoro è stato anche l´occasione per illustrare il Piano per l´Edilizia Residenziale e Pubblica (Prerp) 2007/2009 che il Consiglio regionale ha approvato lo scorso dicembre. "Un piano molto ambizioso e fortemente innovativo - ha spiegato Scotti - che, nonostante le ristrettezze economiche in cui ci troviamo, si propone di fare fronte al riacutizzarsi del bisogno abitativo, causato dall´emergere di nuove categorie sociali in difficoltà che si affiancano alle tradizionali fasce di popolazione a basso reddito". Scotti ha anche annunciato che per l´attuazione del nuovo Prerp "avranno un ruolo fondamentale le modifiche alla legge di governo del territorio che stiamo studiando d´intesa con l´assessore al Territorio e Urbanistica Davide Boni". Ecco nel dettaglio cosa permetterà la disponibilità economica di 512 milioni di euro del Prerp: la realizzazione di 5. 200 fra nuovi alloggi a canone sociale e moderato e posti letto per locazione temporanea; la riqualificazione di quartieri popolari; il sostegno di almeno 10. 000 famiglie nell´acquisto della prima casa; e quello di 210. 0000 famiglie nel pagamento dell´affitto. Scheda - Anagrafe E Patrimonio Erp Gestito Da Aler - Analizzando nel dettaglio la situazione degli alloggi di edilizia pubblica di Como e provincia è emerso che il patrimonio risulta composto da: 383 fabbricati, di cui 222 di proprietà Aler, 152 dei Comuni e 10 di altri Enti; 3. 849 alloggi, di cui 2. 703 di proprietà Aler, 1. 118 dei Comuni e 28 di proprietà di altri Enti; 9. 201 inquilini, di cui 6. 818 abitano in alloggi di proprietà Aler e 2. 377 in alloggi di proprietà dei Comuni e 6 in alloggi di proprietà di altri Enti; 3. 678 alloggi locati, di cui 2. 606 di proprietà Aler, 1. 069 di proprietà dei Comuni e 3 di altri Enti; 171 alloggi sfitti, di cui 97 di proprietà Aler, 49 di proprietà dei Comuni e 25 di proprietà di altri Enti; 3. 645 alloggi a canone sociale, di cui 2. 582 di proprietà Aler, 1. 060 di proprietà dei Comuni e 3 di proprietà di altri Enti; - 9. 114 inquilini in alloggi a canone sociale, di cui 6. 744 in alloggi di proprietà Aler, 2. 364 di proprietà dei Comuni e 6 di proprietà di altri Enti; Questi alcuni altri dati economici: il canone medio applicato è di 116 euro. 131 euro in alloggi Aler e 79 negli alloggi di proprietà dei Comuni e 163 negli altri; il canone mensile minimo è di 15 euro; il canone mensile massimo è di 572 euro; il reddito annuo medio è di 17. 322 euro: e più precisamente di 18. 123 euro per chi abita in alloggi di proprietà Aler, 15. 347 per chi abita negli alloggi dei comuni e 27. 062 euro per chi abita in alloggi di proprietà di altri Enti. L´incidenza del canone sul reddito e dell´ 8. 2% (8,9% negli alloggi Aler e 6,5% negli alloggi dei comuni e 8,2 negli altri). Il quadro si completa poi con gli interventi previsti dal precedente Prerp che prevedono un finanziamento regionale di 9. 993. 403 euro e che entro i primi mesi del 2009 permetteranno la realizzazione 145 nuovi alloggi. 121 saranno quelli a canone sociale (20 in via Alebbio, 14 in via don Malocchi, 12 a Cargo, 14 a Bregnano, 30 ad Albate, 20 a Mozzate e 11 a Olgiate comasco) 24 quelli a canone concordato a Mariano Comense; 60 posti letto per far fronte alla marginalità sociale saranno realizzati in Via Sacco e Via Vanzetti. .  
   
   
VIA LIBERA DELL´ASSEMBLEA AL PROGETTO DI FUSIONE PER INCORPORAZIONE DELLA GAIANA IN GABETTI PROPERTY SOLUTIONS  
 
 Milano, 8 febbraio 2007 — L´assemblea Straordinaria degli Azionisti di Gabetti Property Solutions, riunitasi oggi sotto la presidenza di Elio Gabetti, ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di La Gaiana in Gabetti P. S. , con un rapporto di cambio di n. 0,51 azioni ordinarie Gabetti P. S. Ogni azione ordinaria La Gaiana. In base a tale rapporto, Gabetti P. S. Assegnerà agli azionisti di La Gaiana un massimo di n. 27. 473. 353 azioni ordinarie che verranno tratte: (i) quanto a n. 9. 600. 000 azioni, dal corrispondente numero di azioni Gabetti già di proprietà di La Gaiana, mentre (ii) le residue n. 17. 873. 353 azioni da assegnare riverranno dall´aumento di capitale di Gabetti, deliberato in data odierna, per massimi nominali Euro 10. 724. 011,80. L´efficacia della Fusione è prevista entro la fine del primo semestre del 2007. Post fusione, i principali azionisti di Gabetti P. S. Saranno Acosta S. R. L. Con circa il 29,7% del capitale sociale, Marcegaglia S. P. A. Con circa il 14,4%, Barclays Bank Plc con circa il 12,8%, Giovanni Gabetti con circa il 10,3%, Elio Gabetti con circa il 6,7%, Generali Properties S. P. A. Con circa il 3,2%, Mr Capital S. R. L. Con circa il 3,2%, Gian Luigi Croce con circa il 2,4%, Istituto Ligure Mobiliare S. P. A. Con circa il 2,2%. La fusione comporterà, a partire dalla data di efficacia della stessa, la successione a titolo universale di Gabetti P. S. A La Gaiana in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi di quest´ultima, salvo quelli che, nell´ambito dell´operazione, saranno conferiti alla società di nuova costituzione La Gaiana S. R. L. , la quale, per effetto della fusione, diverrà società controllata direttamente da Gabetti P. S. Oltre alla modifica connessa all´aumento di capitale, l´Assemblea ha altresì approvato, con efficacia dalla data di decorrenza degli effetti della fusione, la modifica dell´articolo 14 dello Statuto in relazione al numero e alle modalità di nomina dei Consiglieri di Amministrazione. Ai sensi della nuova norma - volta ad adeguare la clausola del voto di lista alla più ampia compagine azionaria post fusione - il Consiglio di Amministrazione della Società risultante della fusione sarà composto da 13 membri, di cui due indipendenti, nominati secondo il meccanismo del voto di lista. La fusione sarà notificata nei prossimi giorni all´Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ai sensi dell´art. 16 della Legge 287 del 10 ottobre 1990. .  
   
   
ASSEMBLEA GABETTI PROPERTY SOLUTIONS: RICCARDO LAGORIO SERRA NOMINATO CONSIGLIERE DI AMMINISTRAZIONE  
 
Milano, 8 febbraio 2007- L´assemblea ordinaria degli azionisti di Gabetti Property Solutions, riunitasi ieri sotto la presidenza di Elio Gabetti, ha deliberato in merito alla reintegrazione del Consiglio di Amministrazione della Società, a seguito delle dimissioni del Consigliere Emma Marcegaglia rassegnate il 23 novembre 2006. L´assemblea ha nominato Riccardo Lagorio Serra, il quale possiede i requisiti di indipendenza e di onorabilità richiesti dalla legge e dallo statuto. .  
   
   
CONFINDUSTRIA SIRACUSA ED ANCE ALLA “BUILD UP EXPO” DI MILANO. CONVEGNO: “INVESTIRE A SIRACUSA, CONTESTO IN EVOLUZIONE”  
 
 Siracusa, 8 febbraio 2007 - Un qualificato e numeroso pubblico di investitori privati e istituzionali e di operatori finanziari presente ieri mattina al convegno “Investire a Siracusa, contesto in evoluzione” che si è tenuto alla “Build up Expo” della Fiera di Milano, organizzato da Confindustria Siracusa ed Ance Siracusa, presenti in Fiera con due stand insieme ad un gruppo significativo di aziende associate. Confindustria Siracusa intende continuare, infatti, a promuovere, in sinergia con gli enti locali, concrete azioni di marketing territoriale fungendo da “regia complessiva” e punto di riferimento per interessi di investimento nella provincia. Il Presidente di Confindustria Siracusa, Alvaro Di Stefano, ha presentato il territorio siracusano dal punto di vista economico, infrastrutturale e di servizi ed ha esposto le potenzialità di sviluppo legate da un lato al consolidamento della presenza del polo industriale petrolchimico e dall’altro al turismo e alla valorizzazione dei beni culturali, vera scommessa in atto già da qualche anno a Siracusa. Il Sindaco di Siracusa Giambattista Bufardeci, il Presidente della Provincia Regionale Bruno Marziano, il Soprintendente ai Beni Culturali Mariella Muti, hanno esposto, ognuno per la propria parte, le iniziative e gli investimenti in corso nel campo infrastrutturale, del recupero e riqualificazione urbanistica e architettonica della città e della sua provincia, mentre il Presidente della Camera di Commercio di Siracusa, Ivan Lo Bello, ha parlato delle condizioni di attrattività dell’area siracusana dove si registra oggi una attenzione particolare di grandi gruppi internazionali grazie alla capacità di “fare sistema” tra mondo imprenditoriale e rappresentanti degli enti locali. Da tutti i presenti è stato sottolineato che le tre condizioni fondamentali che rendono un’area appetibile per gli investitori – sicurezza del territorio, burocrazia attenta ed efficiente, infrastrutturazione e logistica adeguata – oggi consentono di riconoscere a Siracusa un potenziale di crescita significativo nel panorama economico siciliano. . .  
   
   
ASS. LAIMER E AGENZIA CASACLIMA SOTTOSCRIVONO CONVENZIONE CON COMUNE FRIULANO  
 
Bolzano, 8 febbraio 2007 - Il Comune di Chions, in provincia di Pordenone, potrà avvalersi del protocollo Casaclima per incrementare l´ottimizzazione dell´eficienza energetica degli edifici sul suo terrritorio. Lo prevede una convenzione con l´Agenzia Casaclima di Bolzano siglata stamane (7. 02. 07) da Norbert Lanschner, dall´assessore provinciale Michl Laimer e dal responsabile dell´Area urbanistica ed edilizia privata del Comune di Chions, Golfredo Castelletto, alla presenza dell´assessore comunale all´urbanistica e ambiente, Dennis Facca. Benchè lo Stato italiano abbia recepito (con decreto 192/2005) la direttiva europea per il rendimento energetico nell´edilizia (2002/91/Ce), la Provincia di Bolzano, come ha spiegato l´assessore provinciale Laimer, è per ora l´unica a livello nazionale a certificare l´efficienza energetica degli edifici con le classificazioni Casaclima. La sigla della convenzione con il Comune di Chions per il trasferimento di know how, ha proseguito Laimer soddisfatto, costituisce un primo passo interessante di collaborazione oltre i confini provinciali. In base alla convenzione siglata oggi, martedì 7 febbraio, nell´ufficio assessorile, l´Agenzia Casa Clima si impegna a fornire al Comune di Chions supporto promozionale, tecnico e scientifico strutturato sia in incontri informativi rivolti ad amministratori, tecnici ed altri operatori dell´edilizia, nonchè in corsi formativi per professionisti ed imprese del settore edile, ed, altresì, in interventi per la formulazione del regolamento edilizio e delle agevolazioni ed incentivi connessi per interventi edilizi volti all´incremento dell´efficienza energetica e nel settore delle fonti rinnovabili. Inoltre, è prevista la possibilità di formare certificatori in seno all´amministrazione comunale di Chions ed in futuro anche la possibilità di istituire un´agenzia locale. Nel frattempo l´Agenzia Casaclima eseguirà le necessarie verifiche preventive dei progetti e quindi l´attività di costruzione degli edifici; all´atto della richiesta del certificato di abitabilità o agibilità essa effettuerà la classificazione definitiva dell´edificio in base al sistema Casaclima. Il Comune di Chions, nell´ambito della predisposizione della variante al proprio Piano urbanistico ha inteso introdurre dei provvedimenti per un´edilizia sostenibile; a tal fine ha preso in esame alcune esperienze nel settore a livello nazionale incontrando quella di Casaclima, che hanno poi scelto perchè, come ha posto in evidenza Golfredo Castelletto,responsabile dell´Area urbanistica ed edilizia privata del Comune friulano, presenta semplicità, la certificazione energetica con marchio di qualità, numerose e consolidate esperienze sul campo e il sostegno dell´ente pubblico. .  
   
   
PIERO ANGELA IL 27 FEBBRAIO A BOLZANO PER PARLARE DI ENERGIA  
 
Bolzano, 8 febbraio 2007 - Piero Angela, il divulgatore scientifico più popolare della televisione italiana, sarà ospite dell´accademia Europea e del Museo di Scienze naturali a Bolzano il 27 febbraio, nell’auditorium dell’Eurac, in via Druso 1, alle ore 20. 30, per una conferenza su un tema di grande attualità: la questione energetica. Ingresso libero a tutti gli interessati. Su invito dell´Accademia Europea Bolzano Eurac e del Museo di Scienze Naturali di Bolzano, il giornalista conduttore di trasmissioni di straordinario successo come "Superquark" e "Viaggio nel cosmo" presenterà il suo ultimo libro “La sfida del secolo. Energia” e si intratterrà per rispondere alle domande del pubblico. La manifestazione è aperta a tutti con ingresso gratuito. Con il suo caratteristico stile didattico ed esplicativo, Piero Angela spiegherà innanzitutto il nesso strettissimo tra energia ed emancipazione dell’umanità, specialmente delle donne, per poi considerare i limiti delle attuali fonti combustibili in uso: petrolio, carbone e gas naturale. Tra rischi di esaurimento – le previsioni più rosee prevedono un’autonomia massima di 40 anni agli attuali consumi -, capricci dei distributori – leggi Gazprom – e tentativi di sviluppare tecniche di produzione e sfruttamento meno inquinanti, tutto si sta facendo per non dover ridurre i consumi di energia e non mettere così a rischio le comodità alle quali ci siamo abituati: dagli elettrodomestici ai viaggi intercontinentali. Piero Angela non mancherà di prendere in considerazione le fonti di energia alternative, elencando pro e contro di ognuna. La conferenza del noto giornalista scientifico rappresenta un’occasione importante per le due istituzioni organizzatrici per avvicinare indirettamente un ampio pubblico alle proprie attività, nella convinzione che alla ricerca pura debba sempre seguire anche la sua applicazione e non da ultima la sua divulgazione. Per il Museo di scienze naturali l’appuntamento si inserisce in un calendario fitto di iniziative. Per l’Eurac, l’incontro con Piero Angela anticipa la rassegna degli "Eurac science cafè", gli incontri di divulgazione scientifico-culturale che quest’anno, dal 31 maggio, approfondiranno i temi ambiente, energie rinnovabili e tempo. . .  
   
   
ITALIA, WORKSHOP SUL TEMA «AMBIENTE» DEL 7PQ  
 
 Bruxelles, 8 febbraio 2007 - Il 27 febbraio a Padova si svolgerà un workshop sul tema «Ambiente» del Settimo programma quadro (7Pq). L´iniziativa presenterà obiettivi e contenuto del programma di lavoro «Ambiente», le aree tematiche interessate e gli strumenti per la partecipazione. Interverranno rappresentanti della Dg Ricerca della Commissione europea che risponderanno alle domande dei partecipanti e offriranno un riscontro sulle idee progettuali. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Apre. It/eventi/giornata. Asp?id=774 .  
   
   
WWF E ANIMAL PLANET PRESENTANO LA NUOVA LINEA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE PER LE SCUOLE “GIOCARE, FARE, SCOPRIRE CON IL WWF” E CON ANIMAL PLANET SI DIVENTA FILM-MAKER TRA I BANCHI DI SCUOLA: IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DEDICATO AI BOSCHI ANDRÀ IN ONDA SUL CANALE SATELLITARE!  
 
Milano, 8 febbraio 2007 – Il Wwf Italia lancia una nuova linea di educazione ambientale sperimentale per la scuola: “Giocare, Fare, Scoprire con il Wwf”, dedicata alla scuola del primo ciclo , basata su una metodologia di lavoro attiva, che favorisce l’apprendimento attraverso il gioco. Creata grazie al sostegno di Animal Planet, l’unico canale televisivo in cui protagonisti assoluti sono gli animali, e con la collaborazione della casa editrice Franco Panini Ragazzi, la nuova linea si affianca ai programmi didattici Panda Club, con cui L’associazione è presente nelle scuole da oltre 30 anni. La linea “Giocare, Fare, Scoprire con il Wwf” consiste in un vero e proprio laboratorio di gioco, manipolazione e ricerca sul tema del bosco. Lo speciale kit didattico è formato da un set di 5 grandi poster educativi, che guideranno le classi alla scoperta del mondo del bosco, il manuale per l’insegnante e le schede integrative on-line con tante divertenti attività didattiche da svolgere in aula. Per ricevere il kit con il set di poster sul bosco, la guida per l’insegnante e i coloratissimi materiali associativi basta iscriversi al Wwf nella nuova categoria Panda Explorer, riservata alle classi scolastiche. Per proseguire il percorso a fianco di Wwf Italia, Animal Planet arricchisce l’offerta didattica del kit lanciando sul sito www. Animalplanet. It un’iniziativa assolutamente inedita: un corso on-line che guiderà i piccoli neofiti registi nel mondo della creazione di documentari, mirato alla realizzazione di un vero e proprio cortometraggio, naturalmente sul tema del bosco. Per diventare film-maker tra i banchi di scuola, il corso di otto lezioni audio-visive sarà affiancato dal supporto di un tutor, che sul sito avrà il volto del simpatico Ben, e di un blog, un’area dove poter interagire con le altre classi e con il tutor stesso. Uno strumento nuovo per gli insegnanti che potranno avvicinare in modo divertente e creativo gli studenti all’arte della macchina da presa e guidarli in una gara molto stimolante, che premierà il cortometraggio migliore con la messa in onda sul canale televisivo! La partecipazione prevede la registrazione delle singole classi sul sito Animal Planet che permetterà di consultare le lezioni sia in formato audio-visivo che stampabile a partire da febbraio 2007. Le lezioni si svolgeranno in modo semplice e divertente e riguarderanno temi vari: da un approfondimento sui generi alla scrittura e sceneggiatura del film, dalla fase di pre-produzione alle tecniche di ripresa. Per quanto riguarda il filmato da realizzare per aggiudicarsi il premio per il miglior cortometraggio, le classi dovranno scegliere tra due diversi generi: Factual (documentario) o Fiction (fantasia). Inoltre, le classi avranno la possibilità di realizzare il progetto secondo due modalità diverse: video, che prevede la classe disponga di una videocamera, o storyboard, per cui è necessario presentare unicamente i disegni dei personaggi e delle varie scene corredati dalla sceneggiatura. I cortometraggi dovranno pervenire ad Animal Planet entro il 31 giugno 2007, quando una commissione di esperti del settore inizierà a valutare i filmati più belli, che saranno successivamente mostrati durante un evento pubblico e premiati a seconda di diverse categorie. Per informazioni e iscrizioni: Servizio Soci Wwf, tel. 06 84497500, e-mail: soci@wwf. It. Per il progetto Animal Planet e le modalità di partecipazione: www. Animalplanet. It. . .  
   
   
AMBIENTE:FIRMATA INTESA PER GESTIONE RIFIUTI SANITARI  
 
Pescara, 8 febbraio 2007 - Un Protocollo d´intesa per la ottimizzazione della gestione dei rifiuti sanitari. E´ stato sottoscritto, questa mattina, a Pescara, nella sede dell´assessorato all´Ambiente, dalla Direzione Parchi Ambiente, Energia - Servizio di Gestione Rifiuti e dalla Direzione Sanita´- Servizio Ospedalità pubblica e privata lucrativa e non lucrativa. Con l´intesa, da un lato, si intende attuare politiche comuni in seno alla Regione e, dall´altro, avviare una gestione sostenibile dei rifiuti sanitari da parte delle strutture sanitarie regionali. "L´obiettivo della riduzione della produzione dei rifiuti e dell´avvio del riciclo dei materiali recuperabili anche nel settore della sanità" ha dichiarato l´assessore all´Ambiente, Franco Caramanico, "riveste un ruolo importante nell´ottica del miglioramento del sistema di gestione dei rifiuti". Il raggiungimento di un´elevata protezione ambientale, una sensibile riduzione delle quantità di rifiuti da avviare allo smaltimento attraverso il recupero, il riciclaggio e la sterilizzazione dei rifiuti sanitari a solo rischio infettivo ed una specifica attenzione alla prevenzione, alla raccolta differenziata dei materiali riciclabili ed ai costi di gestione dei rifiuti stessi, prodotti nelle diverse strutture sanitarie abruzzesi, rappresentano le finalità principali del protocollo. "Una sanità che punti all´economizzazione dei costi" ha commentato l´assessore alla Sanità, Bernardo Mazzocca "deve guardare con attenzione anche alla gestione dei rifiuti sanitari. Peraltro, si tratta di un´azione che può contribuire alla riduzione complessiva della spesa sanitaria". Un´applicazione concreta del protocolo la si potrà collegare, ad esempio, allo smaltimento dele lastre radiologiche che ha costi molto elevati. L´accordo, che ha una durata triennale e che è stato materialmente sottoscritto dal direttore del settore Ambiente-energia, Antonio Sorgi, e da Giampiero Di Cesare della direzione Sanità, prevede l´istituzione di un gruppo di lavoro che sarà coordinato da un esperto esterno, l´ingegner Franco Tavani. .  
   
   
BASSOLINO: AMAREZZA E SERENITÀ SULLA VICENDA GIUDIZIARIA DEI RIFIUTI  
 
 Napoli, 8 febbraio 2007 - "Grande è la mia amarezza per l´andamento della vicenda giudiziaria sui rifiuti. Ma grande è anche la mia serenità. E´ del tutto evidente che in questi anni vi possono essere stati limiti, difetti ed errori. Ma non ho mai fatto nulla di illecito né per favorire un´impresa scelta con una gara fatta prima del mio arrivo al Commissariato, né per chiedere o ottenere alcunché. Mi sono sempre mosso, in questo come in altri campi, nell´interesse dei cittadini. "Di fronte a ripetute situazioni di emergenza ho sempre cercato di togliere i rifiuti dalle strade, di avviare la raccolta differenziata e di costruire i termovalorizzatori. In questa azione mi sono scontrato con tante difficoltà e con opposizioni di varia natura. Così come con tante difficoltà si sono scontrati e si scontrano il commissario Catenacci e il commissario Bertolaso, ai quali è sempre andata e va la mia piena solidarietà e collaborazione". .  
   
   
FORMAZIONE: “CANTIERI PER L’ORIENTAMENTO” PUBBLICATO BANDO PER CREAZIONE SISTEMA INTEGRATO REGIONALE DI ORIENTAMENTO  
 
Perugia, 8 febbraio 2007 - Innalzare la qualità ed accessibilità dei servizi di orientamento presenti in Umbria attraverso la costruzione di un sistema integrato regionale che metta in rete le diverse esperienze già avviate. E’ quanto si propone un bando approvato dalla Giunta regionale dell’Umbria nell’ambito delle misure previste dal Piano operativo regionale Obiettivo 3 2000/2006, pubblicato oggi nel Supplemento ordinario (n. 2) del Bollettino ufficiale della Regione Umbria (n. 6 del 7 febbraio). Il bando è finalizzato alla progettazione dei cosiddetti “Cantieri per l’orientamento”, ossia prototipi di azioni replicabili nei diversi contesti ed utilizzabili come modelli di riferimento per la creazione di una offerta di servizi regionale. “Intento della Regione – ha spiegato l’assessore alla formazione Maria Prodi - è di innalzare la quantità e qualità dell’offerta di servizi di orientamento sul territorio e di migliorare l’integrazione fra gli attori istituzionali e gli operatori dei diversi ambiti della istruzione, formazione e del lavoro. Ciò – ha aggiunto – in coerenza con una visione dell’orientamento centrata sulla persona che va sostenuta in percorsi formativi e di autovalutazione per tutto l’arco dell’esistenza. Attraverso questo primo bando, ad esempio, verrà promossa la realizzazione di Cantieri focalizzati sulle fasi centrali della vita, in particolare sull’’esperienza formativa’ e sull’’ingresso nel mondo del lavoro’. “Dai Cantieri – ha proseguito Prodi – ci si attende la messa a punto di prototipi dei principali servizi orientativi erogabili dal sistema umbro, ed in particolare la definizione condivisa degli obiettivi dei servizi e dei relativi standard di qualità, incluse le specifiche e diverse competenze degli orientatori. Nell’ambito dei Cantieri dovranno inoltre essere elaborati gli strumenti necessari ad assicurare omogeneità nella qualità dei diversi servizi di orientamento, come protocolli o manuali per la gestione a regime delle diverse azioni orientative, o criteri per il monitoraggio e la valutazione dei servizi. La creazione di un sistema regionale integrato di servizi per l’orientamento – ha concluso l’assessore – consentirà un’offerta di servizi più ampia e differenziata in funzione dei bisogni dell’utente ed una migliorare l’efficacia della spesa a sostegno degli interventi”. Per l’attuazione del band sono disponibili 116mila euro (a valere sulla misura C2) per finanziere l’avvio di attività di ricerca, analisi, progettazione e formazione dei Cantieri per l’orientamento. Sono ammessi alla presentazione dei progetti soggetti pubblici e privati che dimostrino di aver effettuato nel triennio 2003-2005 attività documentabili di assistenza, ricerca, consulenza e formazione sulle tematiche dell´orientamento e/o che siano stati titolari di attività di supporto alla realizzazione di sistemi regionali di orientamento in altri contesti regionali. Potranno candidarsi anche organismi associati quali le Associazioni Temporanee di Impresa (Ati) e le Associazioni Temporanee di Scopo (Ats). Gli interventi dovranno concludersi entro 12 mesi dalla data di approvazione del progetto da parte della Regione e comunque non oltre il 30 giugno 2008. .  
   
   
PRESENTATO CORSO FORMAZIONE LINGUISTICA PER CITTADINI NON COMUNITARI  
 
Perugia, 8 febbraio 2007 – Favorire l’integrazione dei cittadini non comunitari che vivono in Umbria, attraverso l’apprendimento della lingua e della cultura italiana: con questo obiettivo l’assessorato alle politiche sociali e all’immigrazione della Regione Umbria ha promosso un corso gratuito di formazione linguistica e culturale per i cittadini, provenienti da Paesi risultanti non comunitari nel 2006, che risiedano stabilmente in Umbria. Il corso, promosso dalla Regione e dal Ministero del lavoro (che ha stanziato risorse da investire in programmi finalizzati alla divulgazione dell’idioma e della cultura italiana) sarà organizzato e gestito dall’Università per Stranieri di Perugia in una doppia sessione a Perugia e a Terni, dal 5 marzo al 30 maggio prossimi. “Il corso – ha spiegato l’assessore regionale alle politiche sociali Damiano Stufara, presentando stamani l’iniziativa in una conferenza-stampa insieme al Rettore dell’Università per Stranieri Stefania Giannini – rientra fra altre iniziative che la Regione Umbria sta portando avanti sul versante dell’integrazione dei cittadini stranieri e si aggiunge alle azioni previste dal Programma triennale per interventi sull’immigrazione in Umbria, appena approvato dal Consiglio regionale”. “L’umbria – ha proseguito Stufara - si sta caratterizzando sempre più per la presenza di flussi d’immigrazione di gente che sceglie di vivere stabilmente nella nostra regione, ad un tasso superiore alla media nazionale: e la comprensione della lingua – ha sottolineato - è la principale barriera che incontrano coloro che decidono di vivere in un Paese diverso da quello di provenienza”. Proprio per questo - ha detto il Rettore Stefania Giannini - “l’iniziativa, rappresenta un valido strumento di interazione, prima che di integrazione. ” Il corso (giunto alla sua seconda edizione) prevede alcune novità, come la possibilità, da parte dei partecipanti, di conseguire la Certificazione di Conoscenza della Lingua Italiana (“Celi”), corrispondente al livello di corso seguito. Il programma – è stato spiegato – si articola in due moduli, elementare ed intermedio, entrambi suddivisi in tre sessioni settimanali, per un totale di 108 ore di lezioni pomeridiane con frequenza obbligatoria. Saranno ammessi un massimo di 125 candidati, selezionati sulla base delle domande di ammissione, che perverranno all’Università per Stranieri di Perugia entro il 15 febbraio 2007. Il bando del corso è consultabile sul sito dell’Università per Stranieri www. Unistrapg. It in cui è contenuto il modulo per la compilazione della domanda di ammissione. .  
   
   
AL VIA LA 4° EDIZIONE DEL MASTER DI ALTA FORMAZIONE MOVE TO CHINA: DIVENTARE TIGRE NELLA TERRA DEL DRAGONE. DEDICATO AI GIOVANI TALENTI CHE CREDONO NELLE NUOVE FRONTIERE DEL BUSINESS.  
 
Milano, 8 febbraio 2007 - L´esperienza di Cofimp ha portato alla realizzazione della 4° edizione del Corso di Alta Formazione Move To China: conoscenza in azione per fare Business in Cina. Il percorso è stato ideato per favorire la crescita di giovani talenti, per completare le professionalità di collaboratori con ambizioni di crescita, per realizzare in altri mercati la propria idea di business. Il percorso di Alta Formazione Move To China è stato studiato proprio per offrire alle aziende che vogliono intraprendere il processo di internazionalizzazione giovani capaci di supportare la Direzione nella strategia per entrare, vendere, gestire un´azienda o creare joint venture in Cina. Il corso vanta docenti della portata del Prof. Piero Formica, economista, esperto di problematiche di internazionalizzazione delle imprese, consigliere per la politica industriale dell´Isola di Hainan (Cina), Special International Professor, Faculty of Economics, Beijing University. La faculty comprende anche il Prof. Gianluca Gregori, il Dr. Giovanni Ciafrè, l´Ing. Jenny Su, il Prof. Avv. Renzo Cavalieri, l´Avv. Federico Roberto Antonelli. Il corso prevede un percorso di autoapprendimento, uno Stage in azienda in Italia o in Cina, ed un viaggio studio in Cina per visitare istituzioni, aziende, parchi scientifici e Università con l´obiettivo di toccare con mano i principali attori del sistema economico cinese. Il Master si terrà il venerdì e il sabato con formule flessibili per consentire la partecipazione anche di persone occupate. Oggi fare business in Cina è una prospettiva attraente tanto quanto complessa. Richiede competenze specifiche e necessita di figure altamente specializzate per affrontare un mercato difficile come quello cinese. Moltissime aziende cinesi sono alla ricerca di giovani italiani per affidar loro la ricerca e lo sviluppo, l´innovazione, la creazione di nuovi prodotti nelle tecnologie avanzate e il management. Grandi opportunità, dunque, per i giovani laureati italiani e per coloro che vogliono investire nel business in Cina. Grandi opportunità offerte da Cofimp, la Business School che da 20 anni lavora con e per le Piccole e Medie Imprese. Prevista per marzo 2007 la partenza della Quarta edizione. Www. Cofimp. It .  
   
   
ISTRUZIONE: CONTRASTIAMO ABBANDONO SCOLASTICO  
 
Trieste, 8 febbraio 2007 - - La "perdita" di un solo alunno, che decide di abbandonare la scuola, di fatto "è una sconfitta per tutti", per tutta la società regionale. Per questo motivo, ha sottolineato ieri l´assessore regionale all´Istruzione Roberto Antonaz, i dati che riguardano la regione si confermano "preoccupanti" considerando (ha messo in luce una prima ricerca dell´Ires, illustrata nell´odierna conferenza stampa tenutasi a Trieste da Giulia Mardero) che il tasso di rischio di abbandono scolastico raggiunge una media regionale tra il 15,8 ed il 13 per cento nel biennio della scuola superiore e riguarda in particolare gli alunni maschi (15 per cento, rispetto l´8,4 per cento delle studentesse), gli istituti scolastici professionali (17,2 per cento) e le province di Trieste e Gorizia (rispettivamente 14,2 e 13,9 per cento, contro l´11,5 per cento di Udine ed il 9,4 di Pordenone). Sono queste, comunque, prime rilevazioni - "un lavoro non facile, con cifre da prendere ancora con cautela", ha segnalato l´assessore Antonaz - che però possono rappresentare l´avvio della sperimentazione per la formazione di una vera e propria anagrafe regionale della dispersione scolastica, più che indispensabile per un Friuli Venezia Giulia che ambisce ad essere territorio della conoscenza e dell´innovazione e che, di conseguenza, deve incrementare il suo tasso d´istruzione ed essere in grado di preparare alte ed altissime professionalità. Di anagrafe studentesca si parla già a livello nazionale, ha ricordato l´assessore, le realtà regionali ci stanno già lavorando ed il Friuli Venezia Giulia anticipa i tempi, presentando questi primi dati, non dimenticando che il fenomeno è peraltro da tre anni oggetto di una campagna di contrasto da parte della Regione (ha indicato Pietro Vattovani, del coordinamento dei servizi regionali per l´Orientamento), che nel solo anno scolastico in corso vede un impegno finanziario pari a quasi 320 mila euro, in 132 scuole di I e Ii grado delle quattro province. Secondo la ricerca Ires (campione analizzato nell´anno scolastico 2004/05), nella scuola media inferiore il rischio di dispersione tocca il 3,5 per cento della popolazione studentesca tra alunni ripetenti, ritirati per iscriversi ad altra scuola o ad altri percorsi formativi o perchè hanno semplicemente abbandonato, mentre negli istituti superiori lo stesso dato supera l´11,7 per cento. Il rischio più elevato riguarda gli istituti professionali (17,2 p. C. ), seguito da quelli tecnici (13,7 p. C. ) e da licei, magistrali, scuole artistiche (7,7 p. C. ). Il biennio della scuola superiore è il momento più delicato (15,8-13,0 p. C. ), calando negli anni successivi (nelle Terze 12,6 p. C. , nelle Quarte 10,5 p. C. , nelle Quinte 4,2 p. C. ). Una sperimentazione sull´anagrafe degli studenti avviata dalla Regione nell´area triestina nel triennio 2003-2006, andando ad analizzare il passaggio tra scuola media e scuola superiore, ha poi permesso di rilevare che tra la Terza media ed il primo anno delle superiori i soggetti a rischio di abbandono rappresentano il 9,3 per cento, dato che raggiunge il 15,5 per cento tra Prima e Seconda superiore. "Il contrasto alla dispersione scolastica - ha concluso Antonaz - sarà uno degli aspetti principali della nuova legge sulla formazione a cui si sta lavorando in collaborazione con l´assessore Cosolini; crediamo infatti che la Regione possa e debba fare molto in questa direzione". .  
   
   
AVVIATA LA RICERCA PRESSO LA NUOVA STRUTTURA BRITANNICA PER IL SINCROTRONE  
 
 Bruxelles, 8 febbraio 2007 - Il Regno Unito ha aperto le porte a un nuovissimo impianto per il sincrotrone, la struttura scientifica di maggiori dimensioni che sia mai stata realizzata nel paese negli ultimi 30 anni. Il Diamond Light Source ospita una delle fonti di luce più intensa del pianeta e consentirà agli scienziati di raccogliere maggiori informazioni sulla struttura della materia su scala molecolare e atomica. Gruppi di ricerca delle università di Durham, Oxford, Leicester e Londra sono stati selezionati quali primi utenti del sincrotrone, e forniranno il riscontro necessario per perfezionare le prime stazioni sperimentali prima che il Diamond venga aperto alle équipe di ricerca internazionali. Gli utenti iniziali stanno esaminando tematiche tra loro molto diverse, quali sensori, farmaci contro il cancro, archiviazione dei dati elettronici e il sistema solare. David Eastwood, dottore di ricerca presso l´Università di Durham, utilizzerà i raggi di Diamond per esaminare nel dettaglio i nuovi sensori che verranno impiegati nei componenti dei computer per «leggere» le informazioni magnetiche immagazzinate nella memoria. La ricerca dovrebbe contribuire allo sviluppo di sensori più piccoli e più sensibili, in grado di far fronte alla domanda sempre più pressante di computer e apparecchiature elettroniche a più elevate prestazioni. Il professor Dave Stuart dell´Università di Oxford si avvarrà dell´impianto per visualizzare la struttura di una molecola proteica presente nelle nostre cellule che è coinvolta nell´insorgenza di patologie quali il cancro. La ricerca condotta da Stuart contribuirà alla messa a punto di farmaci più efficaci per combattere determinate tipologie di cancro. La struttura funziona mediante un getto di elettroni lanciati all´interno di un acceleratore. Gli elettroni vengono poi spinti nel piccolo sincrotrone e inseriti nell´anello di accumulazione. I magneti presenti nell´anello grande piegano e orientano gli elettroni, a cui viene impressa un´accelerazione fino a raggiungere velocità simili a quelle della luce. L´energia andata perduta compare lungo la beamline come luce altamente concentrata a lunghezze d´onda dei raggi. La costruzione dell´impianto è costata 260 Mio Gbp (394 Mio Eur) ed è stata finanziata principalmente dal governo britannico, con il sostegno del Wellcome Trust. La fase 1 ha comportato la costruzione di sette beamline; altre 15 si aggiungeranno durante la fase 2 del progetto, mentre l´ultima verrà realizzata entro il 2011. Il primo ministro britannico Tony Blair ha visitato il Diamond Light Source lo scorso novembre e ha sottolineato l´importanza della scienza per la futura competitività del Regno Unito. «Questo nuovo impianto di livello internazionale evidenzia l´importanza attribuita dal nostro paese alla scienza e agli scienziati. Il nostro benessere di domani dipende più che mai dal duro lavoro e dal genio dei nostri scienziati e dal modo in cui sfruttiamo le loro ricerche per migliorare la nostra vita. È proprio l´obiettivo che il Diamond Light Source ci aiuterà a conseguire in molti campi, dallo sviluppo di nuovi farmaci alla sfida del cambiamento climatico», ha dichiarato Blair. Diamond sostituirà il Synchrotron Radiation Source (Srs) di Daresbury (Cheshire) la cui chiusura è prevista per la fine del 2008. Da qualche tempo molti scienziati britannici si stanno avvalendo del sincrotrone europeo di Grenoble (Francia). Il laboratorio europeo di radiazione di sincrotrone (Esrf) è finanziato da 18 paesi europei. Il contributo più elevato proviene dalla Francia, che sostiene il 27,5% dei costi del progetto, seguita da Germania (25,5%), Italia (15%) e Regno Unito (14%). Il bilancio per il 2007 è di 80 Mio Eur. Utilizzano la struttura ogni anno circa 3 500 ricercatori. Per maggiori informazioni consultare: http://www. Diamond. Ac. Uk http://www. Esrf. Eu/ .  
   
   
NGC 3741: UNA SPIRALE NANA CON UN ENORME ALONE DI MATERIA OSCURA SUL MONTLY NOTICES OF THE ROYAL ASTRONOMICAL SOCIETY I RISULTATI DELLE OSSERVAZIONI DI UN TEAM INTERNAZIONALE DI ASTROFISICI  
 
Bonn e New Mexico, 8 febbraio 2007 - Misurato l’enorme alone di materia oscura che circonda la galassia Ngc 3741, una spirale nana formata da un disco stellare di circa 5 milioni di stelle e distante 3 Mega Parsecs dalla Terra. Un team internazionale di astrofisici, costituito da ricercatori della Sissa di Trieste, dell’Università di Bonn e del New Mexico, ha scoperto che la galassia Ngc 3741 è circondata da un alone di materia oscura che si estende, con densità quasi costante, almeno fino a 43 volte le dimensioni visibili della galassia. La materia oscura, cioè, supera quella "normale" e luminosa per un rapporto di 1000 a 1. Fino a oggi le osservazioni indicavano un´estensione dell´alone oscuro fino a circa 10 volte le dimensioni caratteristiche del disco luminoso, con un rapporto quindi di 100 a 1 tra la massa oscura e quella luminosa. «Come illustriamo nell’articolo Ngc 3741: dark halo profile from the most extended rotation curve, sul Montly Notices of the Royal Astronomical Society – spiega Paolo Salucci, docente di astrofisica alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste - questa scoperta estende la nostra conoscenza sulla materia oscura, la cui natura resta ancora un enigma, una sfida che impegna da circa 20 anni gli astrofisici e i fisici delle particelle di tutto il mondo». Negli anni Ottanta, infatti, gli astronomi cominciarono a rendersi conto che non tutta la materia dell’Universo è osservabile. La materia oscura, la cui esistenza è stata poi confermata dall´analisi della rotazione delle galassie, è addirittura il 90% della materia di tutto il cosmo. Per le osservazioni, il team ha utilizzato il Westerbork Synthesis Radio Telescope, in Olanda, con rilevatori di nuovissima generazione. «Lo strumento – precisa Salucci - consiste in 14 antenne circolari ognuna delle quali ha un diametro di 25 metri quadri e si estende per circa 1. 5 chilometri. Grazie a questa tecnologia all’avanguardia abbiamo potuto raccogliere dati profondi e accurati che provano che la materia oscura ha una estensione enorme, supposta ma mai prima rilevata, intorno alla galassia». «E la galassia – continua l’astrofisico - può essere considerata come un laboratorio adatto a investigare una componente dell´Universo, probabilmente una particella, ancora mai rivelata dai nostri laboratori terrestri». Le galassie a spirale sono dischi di stelle inseriti in dischi più grandi di idrogeno e di elio. Dal 1980 questi oggetti sono diventati fondamentali per la conoscenza dell´Universo: stelle e gas, infatti, ruotano a una velocità molto maggiore di quella dovuta alla loro auto gravità. Ciò implica la presenza di un alone sferico di materia oscura che le avvolge. La natura di questa materia che, a differenza di tutto ciò che conosciamo, interagisce con gli atomi attraverso soltanto la forza di gravità e non attraverso le altre forze della natura (elettromagnetica, debole, nucleare), è attualmente sconosciuta, nonostante molti esperimenti per la sua rivelazione vengano eseguiti in molti laboratori in tutto il mondo, tra cui quello del Gran Sasso. «Il nostro studio – conclude Salucci - apre due interrogativi a cui la ricerca attuale non sa ancora dare risposta. Perchè le stelle si formano soltanto in una zona minuscola della galassia, coprendo solo un milionesimo del suo volume? E perchè la materia oscura è distribuita nelle galassie come una sfera a densità costante, mentre in tutti gli altri oggetti sferici dell´Universo, per esempio nelle stelle, nei pianeti e nei buchi neri, la densità notevolmente diminuisce quando ci si allontana dal loro centro? La spiegazione di entrambi probabilmente riguarda il mondo dell´infinitesimamente piccolo, il mondo delle particelle elementari. Infatti questi nuovi risultati su oggetti di dimensione astronomica non soltanto sembrano confermare l´esistenza di una nuova particella non ancora rilevata in natura, ma suggeriscono che questa agisce, a dimensioni submicroscopiche, anche con un nuovo tipo di forza che la collega con la materia ordinaria». .