Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 MODA E TENDENZE ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Ottobre 2007
LIBERA CIRCOLAZIONE DEI SERVIZI: AZIONE CONTRO L’ITALIA PER MANCATA ESECUZIONE DELLA SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA IN MATERIA DI SERVIZI DI RECUPERO CREDITI IN VIA STRAGIUDIZIALE  
 
 Bruxelles, 18 ottobre 2008 - La Commissione europea ritiene che l’Italia non abbia dato esecuzione alla sentenza della Corte di giustizia del luglio 2007 che ha censurato l’incompatibilità di alcune disposizioni nazionali riguardanti le agenzie di recupero crediti in via stragiudiziale con la libertà di stabilimento (articolo 43 del trattato Ce) e la libera circolazione dei servizi (articolo 49). La Commissione ha pertanto deciso di inviare all’Italia una lettera di costituzione in mora, che costituisce la prima fase della procedura per mancata esecuzione di cui all’articolo 228 del trattato Ce. In una sentenza del 18 luglio 2007 la Corte di giustizia ha censurato l’incompatibilità con la libertà di stabilimento e/o la libera circolazione dei servizi delle disposizioni del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, che prevedono l’obbligo, per ogni agenzia che esercita attività di recupero crediti in via stragiudiziale, di: chiedere, benché l’agenzia disponga di un’autorizzazione rilasciata dal questore di una provincia, una nuova autorizzazione in ognuna delle altre province ove essa intenda svolgere le sue attività, salvo conferire mandato ad un rappresentante autorizzato in tale altra provincia (incompatibilità con gli articoli 43 e 49 del trattato Ce); disporre di locali nel territorio oggetto dell’autorizzazione ed affiggervi le prestazioni che possono essere effettuate per i clienti (incompatibilità con l’articolo 49 del trattato Ce); disporre di un locale in ogni provincia in cui essa intenda svolgere la sua attività (incompatibilità con l’articolo 43 del trattato Ce). . . .  
   
   
POTOCNIK ESORTA LE PARTI INTERESSATE AD ASSUMERE LA RESPONSABILITÀ DELLA CREAZIONE DEL SER  
 
 Bruxelles, 18 ottobre 2007 - Terminata la consultazione sul Libro verde concernente la formazione di uno Spazio europeo della ricerca (Ser), il commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik ha esortato le parti interessate ad assumere la responsabilità della creazione del Ser e a concentrarsi sul valore aggiunto europeo. Intervenuto in occasione della riunione annuale della Fraunhofer Gesellschaft tedesca a Bonn, il commissario ha rilevato che, malgrado «l´ampio sostegno» offerto al Ser dalle parti interessate, la consultazione ha anche messo in evidenza due importanti obiezioni: il timore che il Ser accentri il controllo della ricerca e sviluppo (R&s) a Bruxelles e il fatto che offrire agli scienziati la possibilità di muoversi liberamente tra le frontiere possa portare alla «omogeneizzazione culturale». Janez Potocnik ha risposto affermando che non spetta alla Commissione realizzare lo Spazio europeo della ricerca, «né per legge né in virtù di un intenso desiderio». «La Commissione non può né desidera imporre il Ser. Un vero e proprio Spazio europeo della ricerca potrà essere creato solamente se tutti i ricercatori, i loro istituti, le aziende, gli Stati membri e le regioni, nonché la Commissione, collaboreranno all´insegna del partenariato, accettando ognuno le proprie responsabilità per tradurlo in realtà», ha affermato. Il commissario ha aggiunto che né presso la Commissione né altrove si desidera imporre il coordinamento dall´alto in basso e ha sostenuto che andrebbero invece messi a punto incentivi per stimolare e premiare le iniziative dal basso verso l´alto a favore di una maggiore concorrenza e cooperazione . Citando la dichiarazione congiunta dei presidenti dei Consigli europei per la ricerca (Eurohorcs) e della Fondazione europea della scienza (Fes), Janez Potocnik ha affermato: «La frammentazione non è tanto causata da una carenza di coordinamento, bensì principalmente da una concorrenza limitata in seno alle aree di ricerca nazionali protette. » Il commissario ha poi invitato a porre maggiormente l´accento sul valore aggiunto europeo, affermando che i vantaggi più cospicui che posssono essere offerti dalla dimensione europea sono «più concorrenza tra ricercatori per produrre risultati migliori e più concorrenza tra i finanziatori della ricerca per rafforzare l´Europa nel campo della ricerca». Infine, Janez Potocnik ha ribadito il proprio appello per il mutuo rafforzamento di ricerca e innovazione, invitando aziende e istituti di ricerca pubblici a stabilire contatti e a formare partenariati a lungo termine all´insegna dell´eccellenza, allo scopo di esplorare idee e sviluppare prodotti. «I legami tra una ricerca pubblica eccellente e il mondo delle imprese sono essenziali per un ecosistema votato all´innovazione», ha ribadito. Il Libro verde sul Ser, che ha suscitato più di 800 risposte al termine della consultazione in agosto, ha individuato una serie di questioni chiave sul futuro del Ser, tra cui gli investimenti pubblici, la globalizzazione della ricerca, gli investimenti del settore privato, il delinearsi di nuove potenze scientifiche e la specializzazione delle attività di ricerca a livello di Ue anziché nazionale. La Commissione ha indicato sei aree di intervento prioritarie: ricercatori, infrastrutture, eccellenza degli istituti di ricerca, condivisione della conoscenza, cooperazione internazionale, programmazione e valutazione coordinate e apertura del Ser al mondo. Tutti i temi sono stati considerati importanti dagli intervistati. La «condivisione della conoscenza» si è rivelata l´aspetto più cruciale per il conseguimento delle finalità del Ser, mentre la voce «ricercatori» è emersa quale la più significativa in termini di esigenza di intervento a livello comunitario. I punti principali di ciascuna delle sei aree prioritarie sono stati i seguenti: Condivisione della conoscenza: la maggior parte degli interventi ha chiesto che i dati grezzi derivanti dalla ricerca finanziata con fondi pubblici siano più facilmente disponibili e ha affermato che le pubblicazioni scientifiche soggette alla revisione tra pari devono essere accessibili a titolo gratuito. Le risposte inoltre hanno evidenziato le differenze culturali che sussistono tra le comunità imprenditoriale e scientifica. Sono state chieste regole chiare per promuovere il trasferimento della conoscenza tra gli istituti di ricerca e l´industria, a condizione che i centri di ricerca attuino sistemi efficaci per la gestione dei diritti di proprietà intellettuale. La Tv e Internet si sono confermati gli strumenti principali per la condivisione della conoscenza scientifica tra il grande pubblico. Ricercatori: la necessità più impellente è la rimozione degli ostacoli alla mobilità. Circa il 62% degli intervistati desidera un´attuazione più puntuale della Carta europea dei ricercatori e del Codice di condotta per la loro assunzione, mentre il 75% si è dichiarato a favore dell´assegnazione di un´«etichetta» per contraddistinguere coloro che applicano tale codice. Altri aspetti critici sollevati sono stati la trasferibilità dei diritti pensionistici, l´assicurazione malattia, l´indennità di disoccupazione e il congedo parentale. Infrastrutture per la ricerca: la maggior parte degli intervistati ha sostenuto attivamente lo sviluppo di infrastrutture paneuropee per la ricerca, in linea con quanto affermato dal forum strategico europeo per le infrastrutture di ricerca (Esfri), e ha convenuto che occorrerebbe una leadership forte a livello comunitario. Istituti di ricerca: la maggioranza ha convenuto che gli standard e la competitività degli istituti di ricerca comunitari verrebbero rafforzati se venissero stanziati maggiori fondi su base competitiva. Occorre inoltre moltiplicare i legami con le aziende mediante uno scambio delle risorse umane e una condivisione degli obiettivi della ricerca. Programmi di ricerca: gli intervistati hanno sottolineato l´esigenza di un´ulteriore semplificazione del Settimo programma quadro (7°Pq) e il 62% ha sottolineato l´eccessiva complessità delle norme e delle procedure di finanziamento. Quale settore per una maggiore collaborazione a livello di Ue è stata indicata l´individuazione di sfide e opportunità future per la ricerca. È stata inoltre auspicata una maggiore collaborazione tra i programmi di ricerca nazionali pubblici al fine di affrontare sfide scientifiche complesse e a elevato impiego di risorse. Per quanto riguarda l´attuazione transfrontaliera della ricerca, gli intervistati hanno espresso il loro appoggio sia ai programmi comunitari (progetti collaborativi nell´ambito del 7°Pq), che a progetti congiunti di «geometria variabile» con gli Stati membri, da definirsi in base a un approccio dal basso verso l´alto. Cooperazione internazionale: è considerata essenziale. Oltre l´80% delle risposte ha evidenziato l´esigenza che Ue e Stati membri collaborino più strettamente per assicurare una cooperazione internazionale più coordinata ed efficiente. Tre quarti hanno convenuto che l´Europa dovrebbe parlare a una sola voce sulle questioni scientifiche globali. L´ue dovrebbe essere più proattiva nel definire l´agenda scientifica e tecnologica globale e concentrarsi su un numero ridotto di questioni globali di alto profilo per porsi alla guida della ricerca internazionale. La Commissione è attualmente impegnata a sviluppare comunicazioni chiave sul Ser per un vertice informale da tenersi in ottobre, e a preparare il terreno per la discussione del Ser in occasione del Consiglio «Competitività» di novembre. Per maggiori informazioni consultare: http://ec. Europa. Eu/research/era/index_en. Html .  
   
   
EMINENTI PERSONALITÀ SELEZIONERANNO GLI ESPERTI PER IL COMITATO DIRETTIVO DEL SER  
 
Bruxelles, 18 ottobre 2007 - Tre eminenti personalità di alto profilo appartenenti alla comunità scientifica dell´Unione europea hanno ricevuto l´incarico di selezionare gli esperti europei per il nuovo comitato direttivo dello Spazio europeo della ricerca (Erab). Il compito principale dell´Erab, che sostituirà il comitato consultivo europeo della ricerca (Eurab) creato nel giugno del 2001, sarà l´elaborazione di una relazione annuale sullo stato dello Spazio europeo della ricerca (Ser). Potrà inoltre esprimere opinioni su aspetti del Ser, raccogliere i punti di vista degli organismi consultivi nel campo della ricerca e della tecnologia degli Stati membri e organizzare workshop e assemblee biennali. Le tre persone incaricate di selezionare i 22 esperti appartenenti al mondo accademico, imprenditoriale, politico o altro sono: Claudie Haigner? ex ministro della Ricerca e degli Affari europei in Francia, prima donna a visitare la stazione spaziale internazionale nel 2001, nel corso della sua carriera di astronauta; Vaira Vike-freiberga, ex presidente della Lettonia e professoressa di psicologia; Andrew Dearing, Segretario generale della European Industrial Research Management Association (Eirma). «In aprile ho reso nota l´intenzione della Commissione europea di riformare l´Eurab per potenziarne il ruolo nella realizzazione dello Spazio europeo della ricerca», ha affermato il commissario per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik. «Affinché il nuovo Erab sia in grado di assolvere il ruolo che abbiamo concepito per tale organismo, esso deve essere composto da persone estremamente autorevoli. Con un comitato selezionatore di questo calibro avremo la garanzia che tutti assolveranno il proprio compito con la massima serietà. » Il comitato presenterà le proprie proposte entro gennaio 2008. .  
   
   
SOLO SEI STATI MEMBRI EUROPEI RISPETTANO IL TERMINE SUI VISTI PER I RICERCATORI  
 
Bruxelles, 18 ottobre 2007 - La Commissione europea ha fatto presente che potrebbero essere avviate procedure d´infrazione dopo che soli sei Stati membri dell´Unione europea hanno recepito negli ordinamenti nazionali la direttiva sui visti per i ricercatori. Venerdì 12 ottobre era il termine ultimo per recepire la direttiva del 2005 nel diritto nazionale. Entro la data prevista, solo Austria, Belgio, Germania, Ungheria, Portogallo e Romania avevano soddisfatto integralmente tale condizione, mentre altri quattro Stati membri (Francia, Lettonia, Lituania e Repubblica slovacca) ne avevano notificato alla Commissione la parziale attuazione. La direttiva è volta ad ammettere nell´Ue cittadini di paesi terzi a fini di ricerca scientifica. Ora la Commissione ha il diritto di intervenire per avviare procedure d´infrazione sia contro quegli Stati membri che non hanno ancora notificato alla Commissione l´attuazione della direttiva, sia nei confronti di quei paesi che ne hanno notificato solo la parziale attuazione. «Esorto quegli Stati membri che non hanno ancora recepito questa direttiva ad avviare al più presto le necessarie procedure legislative e amministrative», ha dichiarato il commissario per la Giustizia, la libertà e la sicurezza Franco Frattini. «L´impegno politico assunto da questi Stati membri al fine di adoperarsi maggiormente per attirare e far rimanere in Europa i talenti per la ricerca di elevata qualità non si è ancora tradotto in un impegno concreto a definire le norme e le procedure necessarie per la realizzazione di tale obiettivo», ha aggiunto. Il commissario per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik ha esortato gli Stati membri a «tenere fede all´impegno di creare un sistema per gli scienziati di paesi terzi che intendono svolgere le loro attività di ricerca nell´Unione europea. Se l´Europa vuole essere un leader mondiale nell´ambito della scienza, deve aprirsi al mondo», ha dichiarato, rilevando che il sistema attuale può risultare poco allettante per gli scienziati stranieri che desiderano lavorare con i loro omologhi europei. La direttiva permette di accelerare le procedure per il rilascio dei visti per i ricercatori. Organismi di ricerca accreditati certificheranno lo status del richiedente verificando altresì l´esistenza di un vero e proprio progetto di ricerca nonché il possesso, da parte del ricercatore, della necessaria competenza scientifica, di risorse sufficienti e di un´assicurazione sanitaria. Una volta ottenuto il permesso, il ricercatore potrà circolare nei paesi Ue che hanno sottoscritto l´accordo di Schengen nonché in Irlanda. L´accordo di Schengen prevede l´abolizione dei controlli sistematici alle frontiere. La decisione di permettere ai ricercatori di paesi terzi di lavorare nell´Unione era stata adottata dal Consiglio «Giustizia e Affari interni» nell´estate del 2004. All´epoca la Commissione aveva accolto con favore tale decisione, deplorando però il fatto che lo strumento approvato dal Consiglio fosse meno lungimirante rispetto alla proposta originale. La Commissione auspicava maggiori misure a favore delle famiglie dei ricercatori, poiché la separazione forzata funge da deterrente per la mobilità. Per ulteriori informazioni consultare: http://ec. Europa. Eu/eracareers/index_en. Cfm?l1=25 .  
   
   
NASCE LA FONDAZIONE EUROPEA PER LA PARTECIPAZIONE DAL 19 NOVEMBRE SARÀ ON LINE IL SITO WWW.DEMO-PART.ORG E’ LO SVILUPPO DELLA RETE COSTITUITA NEL 2006 DA TOSCANA, POITOU-CHARANTES E CATALOGNA  
 
 Firenze, 19 ottobre 2007 - La Toscana è stata la prima regione in Italia a proporre (e a scrivere) una legge sulla partecipazione. La Regione francese di Poitou-charentes ha fatto della democrazia partecipativa una struttura portante della propria azione politica ed amministrativa. La Catalogna, in Spagna, è un’altra regione europea che si è spinta molto in avanti. Nasce da questa comune sensibilità l’idea prima di una rete, costituita nel 2006, e poi di una fondazione europea per la democrazia partecipativa, che raccolga le migliori esperienze e ne permetta la diffusione a vantaggio anche di altri. Insieme le tre regioni, capofila la Toscana, hanno presentato anche un progetto all’Unione europea per sperimentare, attraverso l’uso delle nuove tecnologie, forme che rendano più facile la partecipazione dei cittadini alla decisioni delle istituzioni, locali ma anche europee. A partire magari dai progetti che hanno un impatto sui cambiamenti climatici. Il 19 novembre intanto sarà lanciato il sito in più lingue, www. Demo-part. Org, che anticiperà la nascita della futura fondazione. Lo spazio on line sarà una vetrina mondiale degli strumenti più innovativi in materia di internet partecipativo ed e-democracy ma anche un punto di informazione per chi, sulla partecipazione e sulle sue tante possibili declinazioni, vorrà saperne di più. Il sito vivrà dei contributi di ricercatori e cittadini, di membri di collettività ed organismi interessati. La fondazione, nel corso del 2008, organizzerà inoltre un seminario internazionale, percorsi formativi e partenariati. Nel frattempo oltralpe, nella Regione di Poitou-charantes la presidente Ségolène Royal continua a sperimentare vecchie e nuove forme di partecipazione. Ci sono strumenti già rodati. Dal 2005 gli allievi, i genitori e il personale delle scuole superiori decidono insieme come utilizzare il 10 per cento del bilancio destinato ai novantatre licei della regione: un’esperienza che trae spunto dal bilancio partecipativo brasiliano. In ogni istituto si svolgono due riunioni guidate da animatori esterni, rappresentanti del governo regionale e dei servizi amministrativi. Si analizzano i progetti in grado di migliorare la vita dell’istituto e quindi vengono avanzate proposte. In tre anni è stato così possibile finanziare 706 progetti. Ci sono poi altri strumenti di partecipazione che dovranno partire. Nel 2008 sarà formata una commissione cittadina, composta da una quarantina di abitanti estratti a sorte, a cui affidare la valutazione dell’azione pubblica regionale per quanto riguarda la salvaguardia dell’ambiente e l’eccellenza ambientale. .  
   
   
A FIRENZE L’ASSEMBLEA DELLE REGIONI MARITTIME EUROPEE REGIONI PROTAGONISTE DI UNA NUOVA POLITICA COMUNE 400 DELEGATI DI 150 REGIONI . IL COMMISSARIO UE BORG PRESENTA IL LIBRO BLU SUL MARE  
 
Firenze, 18 ottobre 2007 - L’agricoltura e la sicurezza alimentare comprese le questioni degli Ogm, i cambiamenti climatici e le misure per prevenire e fronteggiarne le conseguenze, una politica europea comune che riguardi il mare e tutti gli aspetti ad esso connessi, le tematiche della globalizzazione. Sono questi alcuni dei temi principali in agenda della Conferenza delle Regioni Periferiche e Marittime iniziata ieri pomeriggio a Firenze. I lavori, che si svolgono al Palazzo dei Congressi sotto la presidenza di Claudio Martini, presidente della Conferenza (Crpm), si protrarranno fino a venerdì 19 ottobre e vedranno la partecipazione di oltre 400 delegati in rappresentanza di più di 150 regioni. Fra questi alcune personalità di primo piano della scena politica europea come Segolene Royal, presidente della Regione del Poitou Charentes, in Francia e già candidata all’Eliseo. Prevista inoltre la presenza del Commissario Ue agli Affari Marittini, Joe Borg, che presenterà alle regioni il “libro blu sul mare”, ossia la prima proposta di una politica europea comune riguardante il mare, presentata a Bruxelles il 10 ottobre scorso. Con lui il Segretario di stato alle politiche marittime della Presidenza di turno in sede Ue, il portoghese Joao Mira Gomez. Fra gli argomenti in discussione, sui quali si chiederà il contributo delle Regioni, quelli riguardanti le tematiche ambientali come l’innalzamento del livello dei mari e l’erosione costiera, ma anche uno spazio marittimo integrato che favorisca gli scambi commerciali fra un paese e l’altro all’interno dell’Ue e l’ipotesi di un coordinamento fra le guardie costiere dei vari Paesi. Le tematiche riguardanti la nuova politica comune europea sul mare saranno al centro del dibattito nella mattinata di venerdì 19 ottobre. Nella giornata del 18 ottobre, sono invece in agenda le questioni della nuova politica agricola comune e del ruolo delle Regioni, quelle relative alle misure per fronteggiare i cambiamenti climatici e i temi della governance e della globalizzazione dal punto di vista delle regioni. Oltre la Crpm, la Conferenza delle regioni periferiche e marittime, che conta oltre 150 regioni aderenti, si sono infatti costituite (e altre se ne stanno costituendo a livello globale) ulteriori reti regionali, riunite in un Forum Globale delle Associazioni di Regioni, chiamato Fogar, i cui rappresentanti interverranno al dibattito di domani. Fra i temi in programma che ci riguardano più da vicino quello di un nuovo partenariato a livello del mediterraneo. La Crpm raccoglie infatti regioni periferiche e marittime che fanno parte dell’Unione Europea, così come di Stati in procinto di entrare nell’Unione e di Paesi non Ue, molti dei quali sono Paesi che si affacciano sul mediterraneo. Sono rappresentati attraverso le regioni aderenti alla Crpm oltre 170 milioni di persone appartenenti a 26 Paesi. Nella giornata di venerdì è prevista una conferenza stampa per illustrare i risultati dei lavori. Oltre al Presidente Claudio Martini alla conferenza stampa sarà presente Xavier Gizard, segretario generale della Crpm . .  
   
   
LA PRESIDENTE DELLA REGIONE POITOU-CHARANTES OGGI A PALAZZO BASTOGI SÉGOLÈNE ROYAL: «INTERESSANTE IL MODELLO DI PARTECIPAZIONE TOSCANA» MARTINI ANNUNCIA PER IL 17 NOVEMBRE UN TOWN MEETING SULLA SPESA SANITARIA  
 
 Firenze, 18 ottobre 2007 - «La riforma delle istituzioni può partire anche da sperimentazioni locali e decentrate. In molti contrappongono la democrazia partecipativa alla democrazia rappresentativa e sostengono che allargare la partecipazione rischia di rendere più deboli e lente le istituzioni, che devono prendere una decisione. Al contrario io penso che se alla consultazione e alla partecipazione si concedono spazi ampi ma certi e delimitati, sei mesi ad esempio, si facilitano di fatto le decisioni. Per questo la legge e il modello proposto dalla Toscana appare particolarmente interessante». Nel tardo pomeriggio, nella sala giunta di Palazzo Bastogi, Ségolène Royal, presidente della regione Poitou-charentes e candidata socialista alle presidenziali francesi dell’anno scorso, sconfitta al secondo turno da Nicholas Sarkozy, parla di partecipazione, di disaffezione dei cittadini dalla politica e di antidoti per aiutarne invece il coinvolgimento. Una questione che sta molto a cuore alla presidente della Regione Poitou-charantes, che oltralpe sta sperimentando nuovi modelli di partecipazione che non “siano solo consultazioni di lobbies”, ma anche alla Toscana, prima regione in Italia ad aver scritto una proposta di legge sulla partecipazione dei cittadini alle decisioni delle istituzioni, presentata dalla giunta ed ora in discussione in consiglio regionale. Con Ségolène Royal nella sala giunta di Palazzo Bastogi c’è il presidente della Toscana Claudio Martini ed accanto a lui l’assessore alle riforme istituzionali Agostino Fragai, che la scrittura della legge, assieme ai cittadini, ha seguito da vicino. «Toscana, Catalogna e Poitou-charantes sono legati da un identico interesse per la democrazia partecipativa ed in particolare per l’e-democracy - aggiunge Ségolène Royal - In Europa sono tra le regioni che si stanno spingendo al riguardo più avanti». Il presidente Martini accenna ai prossimi appuntamenti. «Il 17 novembre a Marina di Carrara organizzeremo un electronic town meeting, sperimentando di fatto uno degli strumenti della democrazia partecipativa, L’anno scorso, sempre a Marina di Carrara, cinquecento toscani decisero insieme le linee guida della futura legge sulle partecipazione. Quest’anno si confronteranno sulla compartecipazione alla spesa sanitaria e sui servizi sanitari più necessari nei singoli territori». «La partecipazione, come la democrazia, ha un costo, ma è anche giusto che le istituzioni rendano conto delle loro decisioni» chiosa la presidente Royal. L’ultimo riferimento è alle recenti discussioni che hanno coinvolto opere come il rigassificatore di Livorno o l’inceneritore della piana fiorentina. «Con la partecipazione si affronta il problema a monte e probabilmente, se la legge sulla partecipazione fosse già stata in vigore, si sarebbe fatto prima e con minori proteste – spiega Martini - La partecipazione a cui guarda la legge è del resto quella di tutti e non solo di chi si oppone. Attraverso il confronto si possono trovare soluzioni migliori, ma potrà emergere anche la vera maggioranza, quella a volte silenziosa e non solo quella che si fa sentire. La legge varrà in ogni caso solo per i progetti che ancora devono partire. Sulle decisioni prese non si torna indietro». Fino ad oggi il percorso tradizionale era quello di decidere, quindi annunciare e poi, nel caso, difendere la scelta. Il nuovo approccio, alternativo, intende prima informare, quindi discutere e poi decidere. .  
   
   
ALL´AQUILA DUE GIORNI EUROPEI ALL´EMICICLO VERTICE SUI FONDI STRUTTURALI  
 
L´aquila, 18 ottobre 2007 -L´abruzzo per due giorni capitale europea dei fondi strutturali, sostegni che l´Unione europea assegna alle Regioni italiane per lo sviluppo e la coesione socio economica dei territori. Oggi e domani, è in programma all´Aquila l´incontro annuale della Commissione europea con le Regioni italiane e il ministero per lo Sviluppo Economico. L´evento si svolgerà presso la nuova aula assembleare del Consiglio regionale d´Abruzzo. Nel corso della giornata di domani, interverrà il presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, che porterà i saluti della Regione. Al confronto saranno presenti le Autorità di Gestione dei programmi Obiettivo 1 del Docup Obiettivo 2. A livello comunitario, in particolare, interverranno i componenti della Dg Regio, in pratica il Ministero per le politiche regionali del Governo europeo. A promuovere l´importante summit è la Regione Abruzzo, chiamata ad organizzare il prestigioso confronto anche per la positiva esperienza maturata nell´esercitare il ruolo di Autorità di Gestione. Dei Programmi Comunitari Docup Ob. 2 e Transfrontaliero Adriatico. Saranno circa 200 gli addetti ai lavori e gli esperti comunitari che faranno il punto sia sulla programmazione 2000-2006, sia sulle prospettive 2007-2013. Si esamineranno in particolare i rapporti annuali 2006 e lo stato di attuazione finanziaria sui fondi strutturali 2000-2006 e, per la prossima programmazione, si deciderà sulla costituzione dei Comitati di Sorveglianza, sui piani di comunicazione e sui criteri di selezione degli interventi. .  
   
   
LA REGIONE CALABRIA PROTAGONISTA AGLI OPEN DAYS DI BRUXELLES  
 
Bruxelles, 18 ottobre 2007 - La Regione Calabria ha partecipato a Bruxelles alla manifestazione "Open Days 2007", promossa dalla Commissione europea e dal Comitato delle Regioni. Formazione professionale e competitività dei distretti industriali il tema dei due seminari ai quali hanno preso parte, oltre alla Regione Calabria, anche Toscana, Abruzzo, Lazio, Marche, ed Umbria e alle Regioni europee di Alentejo (Portogallo), Extremadura (Spagna), Languedoc-roussillon (Francia) e Bratislava, Kosice e Nitra (Slovacchia). Il dirigente generale del Dipartimento Attività Produttive Francesco De Grano, dopo aver analizzato brevemente la situazione a livello regionale, ha focalizzato il suo intervento sul perseguimento di politiche economiche finalizzate a valorizzare e potenziare le piccole medie imprese attraverso strumenti di promozione della qualità e dell´innovazione aziendale. Inoltre, ha messo in evidenza l´importanza di convergere sugli obiettivi specifici ed operativi generici della nuova programmazione 2007-2013, per la creazione di reti/cluster di imprese nei settori strategici, e la definizione di progetti di cooperazione imprenditoriale. Ha anche parlato della necessita di realizzare e di potenziare le micro-filiere produttive locali all´interno di progetti locali di sviluppo. .  
   
   
UNICREDIT, DERIVATI: CREDITI PARI A CIRCA UN MILIARDO DI EURO  
 
 Milano, 19 ottobre 2007 - Il Cda di Unicredit, tenutosi il 16 ottobre a Roma, ha esaminato le notizie apparse recentemente sui mass-media in tema di operazioni in derivati concluse con la clientela di Unicredit Banca d´Impresa e in particolare relative all´ammontare del "mark to market" di tali strumenti finanziari. A tale riguardo il Consiglio, al fine di dissipare le incertezze createsi sull´ammontare della creditoria netta nei confronti dei propri clienti, informa che quest´ultima risulta pari a circa un miliardo di Euro alla data del 30 giugno 2007. . .  
   
   
PICCHI (FI) PER DERIVATI NECESSARIO INTERVENTO NORMATIVO AD HOC  
 
Roma, 18 ottobre 2007 - "E´ necessario una normativa specifica che regoli l´utilizzo degli strumenti finanziari derivata da parte delle regioni e degli altri enti locali al fine di prevenire abusi o scelte politiche che fanno ricadere i benefici sulle giunte in carica e i guai sulle giunte future come evidenziato dalla trasmissione Report andata in onda sui Rai Tre". Così Guglielmo Picchi, deputato di Forza Italia annuncia una interrogazione al ministro dell´economia affinchè sia quantificato l´ammontare totale delle commissioni implicite pagate alle banche dalle regioni e dagli enti locali nei contratti swap chiusi negli ultimi 10 anni e sollecita il governo ad intervenire in materia. "Vogliamo offrire al ministero dell´economia la possibilità di intervenire in tutti quei casi in cui le banche hanno effettuato pricing difformi dagli standard di mercato affinchè si possa ottenere l´equo risarcimento delle commissioni indebitamente incassate ai danni di operatori non professionali quali regioni province e comuni. Riteniamo inoltre che la normativa debba prevedere l´istituzione presso il tesoro o presso la banca d´italia una task force che verifichi il pricing degli strumenti offerti dalle bache agli enti locali. La trasparenza è necessaria e gli abusi devono essere perseguiti e indennizzati". .  
   
   
FUSIONE UNICREDIT/CAPITALIA = NO GARANZIE KYNESTE VUOLE GARANZIE  
 
 Milano, 18 ottobre 2007 - Kyneste, società Strumentale controllata al 100% dal Gruppo Unicredit, da lunedì 16 ottobre è in stato di agitazione e ha proclamato uno sciopero con relativa Manifestazione a Roma venerdì 19 ottobre ore 10:00 presso la sede ex-Capitalia di via minghetti. L´incontro dell´11 ottobre 2007 ha evidenziato la determinazione di Unicredit a non voler riconoscere le tutele e le garanzie Dovute ai lavoratori di una azienda strumentale controllata al 100% da un Gruppo Bancario, in quanto questo rappresenta un ostacolo al processo di vendita. Unicredit ha risposto negativamente alle nostre richieste di garanzie: No all’applicazione del Ccnl Credito; No al diritto di entrare a pieno titolo nella trattativa Ugis/upa/capitalia Informatica; No alla mobilità intragruppo; No alla visibilità del piano industriale dell’acquirente; No all’estensione degli accordi sindacali già stipulati; No alla clausola di rientro (collegamento societario). Unicredit ha ribadito la volontà di vendere senza formalizzare il nome dell’acquirente, eludendo: 1. Le previsioni di legge art. 47 della legge 29/12/90 n. 428, che impone tempi e modi della vendita. 2. L’obbligo contrattuale che Unicredit ha, nelle ipotesi di ristrutturazione, di coinvolgere tutte le aziende del Gruppo. Unicredit ha dichiarato che ogni eventuale garanzia va chiesta all’acquirente, limitando la propria responsabilità alla scelta del miglior Piano Industriale tra quelli proposti, eludendo le previsioni del contratto Ccnl del Credito. Unicredit Deve dare le garanzie che sono previste ai lavoratori di una azienda strumentale controllata al 100% dal Gruppo Bancario. I lavoratori di Kyneste rivendicano da Unicredit la garanzia dei livelli occupazionali sul territorio, nonché di quelli professionali e della qualità del lavoro, di collegamento societario (clausola di rientro), partendo dalle prerogative di Gruppo che sono basate sull’applicazione del Ccnl del Credito, sia per il profilo economico, sia per le procedure da adottare in caso di cessione d’azienda, vincolando in questo caso anche l’acquirente (art. 1, 14 e 18 Ccnl Credito). Inoltre rivendicano di entrare nella procedura di fusione del comparto dell´Information Technology del Gruppo Bancario, così come previsto dal Ccnl del credito al quale Unicredit si deve uniformare. Per tutti questi motivi i lavoratori della Kyneste proclamano un giorno di sciopero per venerdì 19 ottobre ore 10:00 con una manifestazione a Roma davanti la sede Capitalia di via Minghetti. Seguirà comunicazione della data da definire per la manifestazione a Milano davanti la Direzione Generale di Unicredit. . .  
   
   
INDAGINE MCS: LE PMI A CACCIA DI DIRETTORI COMMERCIALI ITALIA E CONTROLLER  
 
Milano, 18 ottobre 2007 - Direttori commerciali per l’Italia (33%), e controller (17%). Saranno questi i manager più richiesti dalle imprese nei prossimi mesi. In generale le ricerche di manager da parte delle imprese saliranno nel 2007 di circa il 10%. È quanto emerge da una indagine condotta da Mcs, società di ricerca e selezione attiva nel middle management, su un campione di circa 100 direttori del personale, intervistati sulle prospettive di inserimento di quadri e dirigenti di prima nomina nel 2007. L’indagine Mcs segnala il costante successo delle figure di direttori commerciali Italia, che rappresenteranno circa un terzo delle ricerche di manager nel 2007. Fra le figure più richieste figurano poi i responsabili amministrazione finanza e controllo (17%), in crescita rispetto al passato. In salita anche i responsabili marketing (13%). In calo i direttori operations (13%), commerciale estero (7%) e Ict (3%). Per i direttori commerciali estero le aree maggiormente interessate sono l’Europa, sia Ovest che Est, l’Estremo Oriente e in misura inferiore Nord e Sud America. In ripresa anche le ricerche di manager nelle risorse umane (9%) e nella comunicazione (3%). Fra i settori cresce la richiesta di manager nell’industria, nei servizi e nella moda. Stabili la grande distribuzione e i beni di lusso. In discesa alimentare, auto e moto, Ict e Utilità. “La polarizzazione verso le figure commerciali e di controller”, osserva Antonio Rispo di Mcs, “riflette la fase di ripresa dell’economia, accompagnata però da fusioni e riassetti aziendali. Le imprese puntano al rilancio, con un forte impulso commerciale ma tenendo d’occhio i costi”. Commerciale Italia in pole position
Funzione 2007 % Trend
Commerciale Italia 33 =
Amministrazione, finanza e controllo 17 +
Operations 13 -
Marketing e Trade marketing 13 =
Human resources 9 ++
Commerciale estero 7 -
Ict 3 -
Comunicazione 3 +
Altro 2 =
Gdo in crescita
Settore Tendenza 2007
Industria Aumento
Servizi Aumento
Gdo Stabile
Moda/abbigliamento Aumento / Stabile
Alimentare Discesa
Beni di lusso Stabile
Auto/moto Leggera discesa
Ict Leggera discesa
Utility Leggero aumento
.
 
   
   
IL MERCATO DELLE RIMESSE E LA MICROFINANZA. ANALISI DELLA REALTÀ ITALIANA. MEZZO STIPENDIO TORNA A CASA. COME E PERCHÉ?  
 
Milano, 18 ottobre 2007 - Nel 2006 le rimesse spedite dagli immigrati presenti in Italia verso i loro paesi di provenienza hanno raggiunto la soglia dei 4,5 milioni di euro! Nel mondo il flusso delle rimesse verso i paesi in via di sviluppo supera quello degli aiuti per lo sviluppo. Dalla ricerca realizzata emerge che un lavoratore immigrato presente sul territorio italiano invia nel proprio paese di origine una percentuale pari al 47% del proprio reddito e che questi fondi siano utilizzati soprattutto per consumo ed educazione. Il tema delle rimesse internazionali riceve oggi una grande attenzione. La complessità e le molteplici sfumature di carattere sociale, economico e politico che caratterizzano gli argomenti connessi al più generale tema dell’immigrazione rendono molto delicata la scelta dell’approccio con cui affrontare l’argomento. In particolare, le caratteristiche dei servizi offerti con riferimento all’esigenza specifica di trasferimento di denaro da parte di lavoratori immigrati verso i propri paesi di origine e il potenziale di sviluppo intrinseco in questi flussi finanziari hanno attratto l’attenzione di alcuni importanti studi recenti. Anche in Italia, già da qualche anno, l’argomento è oggetto di interesse. Gli operatori del settore bancario hanno certamente attribuito un’importanza sempre maggiore a questo segmento della popolazione che, anno dopo anno, cresce e si sviluppa nel nostro paese, inserendo nella propria offerta commerciale prodotti e servizi sviluppati ad hoc e promossi attraverso sforzi comunicativi mirati. Nonostante ciò, ancora relativamente poco è stato fatto con riferimento al potenziale di sviluppo che le rimesse possono rappresentare nei paesi di origine qualora opportunamente veicolate. L’obiettivo principale di questo incontro è quello di stimolare una riflessione da parte delle istituzioni, degli operatori del mercato di money transfer, del mondo bancario, della comunità allargata che lavora e vive a contatto con il fenomeno dell’immigrazione, nonché degli stessi immigrati lavoratori in Italia, circa la possibilità e l’opportunità di promuovere l’utilizzo di diversi canali di trasferimento coerentemente alla finalità desiderata ed allargare la portata dei servizi offerti al fine di favorire l’accesso ad una più ampia gamma di prodotti finanziari. Programma: 9. 00 - 9. 30 Registrazione dei partecipanti; 9. 30 - 9. 45 Apertura dei Lavori Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo; 9. 45 - 10. 00 Evoluzione e ruolo della microfinanza nei paesi in via di sviluppo Fabio Malanchini, Direttore Microfinanza; 10. 00 - 10. 15 Il fenomeno delle rimesse Luisa Anderloni, Università degli Studi di Milano; 10. 15 - 10. 30 Rimesse e microfinanza: ipotesi organizzative per un modello commerciale Paolo Vitali, Consulente; 11. 00 - 12. 40 Tavola rotonda: Andrea Limone, Amministratore Delegato Permicro; Marco Morganti, Intesa Sanpaolo, Amministratore Delegato di Banca Prossima; Otto Bitjoka, Presidente Ethnoland; Operatori di money transfer Chairman: Federico Manzoni, Presidente di Fondazione Giordano Dell’ Amore; Dibattito; 12. 40 - 12. 50 Presentazione sito e future attività della Fondazione Maria Cristina Negro, Segretaria Generale Fondazione Giordano Dell’amore; 12. 50 - 13. 00 Conclusioni di Maria Leddi, Fondazione Crt e Commissione Finanze della Camera dei Deputati Centro Congressi Fondazione Cariplo Milano, Via Romagnosi 6 giovedì 25 ottobre 2007 www. Fgda. Org.  
   
   
TAMBURI INVESTMENT PARTNERS S.P.A. COMUNICA L’AVVENUTO DEPOSITO PRESSO LA SEDE SOCIALE DELLE RELAZIONI ILLUSTRATIVE DEL CDA  
 
 Milano, 16 ottobre 2007 - Tamburi Investment Partners S. P. A. (“Tip”) comunica l’avvenuto deposito presso la sede sociale delle relazioni illustrative del Consiglio di Amministrazione della società, riguardanti: la proposta di modifica dello Statuto Sociale; la proposta di nomina del Consiglio di Amministrazione, previa determinazione del numero dei componenti, e determinazione dei relativi compensi; la proposta di nomina del Presidente del Consiglio di Amministrazione; la proposta di approvazione della stipulazione di una polizza assicurativa “Rc professionale”; poste all’ordine del giorno dell’Assemblea straordinaria e ordinaria convocata per i giorni 31 ottobre 2007, in prima convocazione e 5 novembre 2007, in seconda convocazione. Delle liste presentate verrà data notizia entro i dieci giorni di calendario che precedono quello fissato per l’Assemblea in prima convocazione, con le modalità stabilite dalle vigenti disposizioni. .  
   
   
BB BIOTECH HA INVESTITO IL 9.5% DEL PROPRIO PORTAFOGLIO IN BIOGEN IDEC  
 
 Küsnacht, Schweiz, 18 ottobre 2007 - Venerdì scorso Biogen Idec Inc. Ha annunciato che il Consiglio di Amministrazione ha autorizzato il management a valutare un possibile interesse da parte di terzi ad acquistare la Società. Fino al completamento del processo, Biogen Idec non intende divulgare ulteriori informazioni. Considerata l´importanza di Biogen Idec nel proprio portafoglio, Bb Biotech informa che al 30 settembre 2007 Biogen Idec rappresentava il 9. 5% del portafoglio di Bb Biotech mentre la quota detenuta da Bb Biotech in Biogen Idec è pari a circa l´1. 0% del capitale della Società. Ulteriori dettagli sulla composizione del portafoglio di Bb Biotech al 30 settembre 2007 verranno pubblicati in occasione della relazione al 3° trimestre 2007. .  
   
   
GRUPPO CARRARO: IL PRESIDENTE MARIO CARRARO INAUGURA IL NUOVO STABILIMENTO DI CARRARO CHINA. INVESTITI 15 MILIONI DI EURO. CAPACITÀ PRODUTTIVA ATTESA A REGIME PARI AD UN FATTURATO DI OLTRE 110 MILIONI DI EURO.  
 
 Qingdao (Cina), 18 ottobre 2007. È stato inaugurato ieri a Qingdao, nella provincia dello Shangdong, alla presenza di Mario Carraro e Carlo Borsari, rispettivamente Presidente e Amministrazione Delegato del Gruppo Carraro, il nuovo stabilimento di Carraro China. Tale cerimonia ha visto la presenza dell’Ambasciatore italiano in Cina, Riccardo Sessa, del Vice Sindaco di Qingdao, Zhang Yuanfu, e del Direttore del Distretto di Chengyang Wang Luming, oltre ad altre primarie personalità della politica locale. Il nuovo sito produttivo, realizzato con un investimento pari a 15 milioni di Euro, copre un’area complessiva di 23. 000 metri quadrati, ed è destinato alla produzione di sistemi di trasmissione per applicazioni stazionarie (quali scale mobili), trasmissioni integrate per carrelli elevatori e material handling, assali per trattori agricoli e macchine movimento terra. Tale impianto, realizzato in meno di 6 mesi di tempo dalla posa della prima pietra, possiede al proprio interno centri di lavorazione all’avanguardia e linee produttive evolute, e rappresenta un nuovo prestigioso tassello nel percorso di internazionalizzazione avviato dal Gruppo alla fine degli anni ’90. La struttura è stata progettata in previsione di un ulteriore rafforzamento della capacità produttiva nel prossimo futuro, con opportunità di allargamento sia dell’area lavorazioni meccaniche che dell’assemblaggio. La presenza industriale Carraro in Cina ha inizio alla fine del 2004, con la creazione del primo stabilimento di Carraro a Qingdao, localizzazione strategica per posizione geografica (a metà tra Pechino e Shanghai, a 2 ore di volo da Corea e Giappone), per strutture (è il terzo porto industriale cinese) e per prospettive di sviluppo (vicinanza ad alcuni dei principali clienti, quali Kone e Foton Lovol). Essendo inoltre la città stata scelta come base degli sport acquatici ai prossimi giochi olimpici 2008, per Qingdao si prevede un ulteriore crescita a livello infrastrutturale. In tale sede, con un’area produttiva di 10. 000 metri quadrati, si sono prodotti negli ultimi tre anni riduttori epicicloidali per il mercato delle applicazioni cingolate (quali gli escavatori) e per applicazioni stazionarie, oltre ad assali e sistemi di trasmissione per applicazioni material handling. L’apertura del nuovo stabilimento - che sostituisce il sito precedentemente in uso - risponde alla scelta strategica del Gruppo di raggiungere importanti traguardi di crescita in Cina, sia dal punto di vista della capacità produttiva, grazie all’ottimizzazione dei costi di approvvigionamento e recruiting, sia dal punto di vista delle vendite in un’area geografica con prospettive di sviluppo estremamente interessanti. Nei prossimi tre anni si prevede che in Cina i principali segmenti di riferimento del Gruppo Carraro registrino un crescita considerevole. In funzione di questi sviluppi il fatturato di Carraro China si prevede che passerà dai 10 milioni di Euro raggiunto nel 2006 ad oltre 110 di Euro nel 2009. Comunicato stampa Di pari passo il numero di collaboratori supererà le 240 unità, rispetto alle 88 persone attualmente impiegate. Prospetticamente la sede di Carraro China diverrà anche un nuovo punto di riferimento per le attività di Ricerca e Sviluppo, sull’esempio della felice esperienza di Carraro Technologies India, a Pune. “La cerimonia che ha oggi luogo sigla un forte processo di internazionalizzazione condotto nell’ultimo decennio dal Gruppo Carraro e che conta, a partire dall’Italia, insediamenti in India, Polonia, Germania, Argentina e Stati Uniti. – ha detto durante il suo discorso di apertura Mario Carraro, Presidente del Gruppo – L’insediamento attuale va concretamente a inserirsi in un ampio programma di crescita destinato a rafforzare la leadership Carraro nel mondo. La produzione sarà concentrata in particolare su una gamma di assali per quattro ruote motrici destinati sia al Construction Equipment, che sta assumendo in Cina un rilievo mondiale, che ai trattori agricoli che vivono un momento di grande evoluzione tecnologica e destinati a volumi elevatissimi”. “Porteremo in Cina le nostre competenze tecniche con il supporto di quanti da anni collaborano all’interno delle nostre aziende. Ma intendiamo valorizzare vieppiù le risorse locali su cui fondiamo la certezza per il successo della nostra impresa. – ha aggiunto Mario Carraro – E’ mia convinzione che il processo di globalizzazione in atto da anni e che investe le attività industriali più avanzate viva in un’apertura culturale che faciliterà anche in Cina il dialogo ed il confronto, a tutti i livelli di operatività. Conto sulla capacità di interagire tra managers, tecnici e lavoratori, cinesi ed italiani, con la valorizzazione delle competenze ovunque siano presenti, come base del successo che ci attendiamo”. “La Cina rappresenta un mercato in forte crescita e con notevoli potenzialità, al momento ha un’incidenza limitata sul nostro fatturato, ma prevediamo importanti incrementi dei volumi già nel medio periodo e vogliamo essere vicini ai nostri clienti. – ha dichiarato Carlo Borsari Amministratore Delegato del Gruppo – Abbiamo già in essere numerose collaborazioni con i principali player locali e con gruppi internazionali presenti nel Paese, con la nostra rete commerciale stiamo lavorando per ampliare decisamente la presenza nel Far East”. “Il processo di internazionalizzazione del Gruppo è prossimo alla piena maturità, ciascuna realtà produttiva nel mondo, con le proprie specializzazioni e peculiarità, rientra nella logica di un’unica piattaforma condivisa, flessibile, all’interno della quale sarà possibile trovare i migliori equilibri e le più opportune localizzazioni del manufacturing”, ha concluso Carlo Borsari. .  
   
   
MAFFEI SARDA S.R.L. HA CONCLUSO UN ACCORDO PER L’ACQUISTO DALLA PROPRIA CONTROLLANTE GRUPPO MINERALI S.P.A. E DALLA MINERALI INDUSTRIALI S.P.A.  
 
Castellarano, 18 Ottobre 2007 - Maffei S. P. A. Rende noto il 16 ottobre la propria controllata Maffei Sarda s. R. L. Ha concluso un complesso accordo avente ad oggetto l’acquisto dalla propria controllante Gruppo Minerali S. P. A. E dalla Minerali Industriali S. P. A. (interamente controllata da Gruppo Minerali S. P. A. ) di un ramo aziendale, comprensivo di attività industriale, terreni e concessione mineraria, relativo allo sfruttamento del giacimento di feldspati sito in località Santa Reparata nel territorio del Comune di Buddusò (Ss), per una superficie complessiva di circa 165. L’operazione che ha un valore complessivo di Euro due milioni ed è particolarmente importante per il valore strategico che assume. Essa si inquadra infatti nell’ottica di un processo di razionalizzazione dei costi e delle spese di gestione delle società del gruppo. Attraverso questa operazione è stato possibile procedere ad una razionale riorganizzazione delle attività svolte nel comune di Buddusò, con la concentrazione delle attività estrattive del feldspato sardo in un unico soggetto giuridico, individuato nella Maffei Sarda Srl. Ciò permetterà di utilizzare i moderni impianti di trattamento della Maffei Sarda per il trattamento del grezzo e/o semilavorato proveniente dalla miniera di Buddusò con la realizzazione di importanti sinergie industriali e con la garanzia dell’approvvigionamento del materiale per lo stabilimento produttivo. Maffei S. P. A. Rende noto che l’operazione, essendo stata effettuata con parti correlate, sarà oggetto della redazione di apposito documento informativo che verrà messo a disposizione del Mercato in conformità alle disposizioni di cui all’art. 71 bis del Regolamento Emittenti. .  
   
   
MEZZOGIORNO: 111 MILIONI DI EURO PER LA RICERCA SCIENTIFICA DALLA RIMODULAZIONE DELL’INTESA MUR- CNR FONDI PER EDILIZIA, PROGRAMMI DI RICERCA E ASSUNZIONI DI PERSONALE  
 
Roma, 18 ottobre 2007 - Circa 111 milioni di euro sul piatto, di cui 87 dal Mur e circa 24 dal Cnr per il potenziamento della rete scientifica del Mezzogiorno. Finanziamenti che sembravano perduti e che sono stati pienamente recuperati. E una concreta chance di lavoro nelle strutture di ricerca per tanti giovani ricercatori del Sud Italia. Questo, in sintesi, il risultato definitiva rimodulazione dell’Intesa di Programma Mur-cnr, che prevede fondi cospicui, stanziati dalle parti, per una serie di azioni: importanti interventi di edilizia volti all’insediamento e/o al completamento di aree di ricerca; sviluppo di attività di ricerca nell’ambito di programmi integrati multisettoriali; progetti di sviluppo competenze e di formazione rivolti ai giovani ricercatori operanti nelle strutture di ricerca del Mezzogiorno; inserimento stabile di questi ultimi nelle strutture. A dare la notizia è il Vice Presidente del Cnr, Federico Rossi, che si dice “felice di un risultato che si concretizza dopo vent’anni di stop and go”. “Credo di poter affermare – ha detto il Vice Presidente – che la decisione del Ministro Fabio Mussi di firmare il decreto (relativo alla Rimodulazione dell’Intesa, ndr) sia di portata storica. Sono trascorsi quattro lustri dalla decisione con la quale il Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) deliberava il primo finanziamento. Per me – ha aggiunto Rossi – il risultato di oggi è motivo di particolare soddisfazione. Già nel 1997, in qualità di consigliere dell’allora Ministro della Pubblica Istruzione, Università, Ricerca Scientifica e Tecnologica, Luigi Berlinguer, e di Coordinatore della attività di Ricerca, Formazione e Istruzione nel Mezzogiorno, mi impegnai personalmente per la rimodulazione dell’Intesa, che non si concretizzò a causa del cambio di Governo. Colgo l’occasione - ha concluso il Vice Presidente del Cnr - per ringraziare il Ministro Fabio Mussi, il cui decreto consentirà sia di valorizzare il territorio del Mezzogiorno d’Italia, sia di creare opportunità e prospettive per tanti giovani ricercatori. Vorrei inoltre richiamare a un particolare impegno gli amministratori degli enti locali delle regioni coinvolte, affinché operino per consentire la presentazione dei progetti edilizi con le relative autorizzazioni entro i 60 giorni previsti dal decreto. Sono profondamente convinto che la costituzione di poli di ricerca nelle regioni del Mezzogiorno rappresenti un’occasione unica per concepire lo sviluppo delle città del Sud Italia secondo i criteri dettati dall’Europa”. Nel dettaglio si riportano i contenuti dell’Intesa. Edilizia La rimodulazione dell’Intesa prevede interventi nella regione Puglia, la Regione Campania e la Regione Sicilia. Complessivamente, saranno investiti 84,668 M euro. Regione Puglia I fondi disponibili ammontano a oltre 23,4 M euro. Il primo intervento edilizio programmato è previsto ad Agro Valenzano, per l’Area della Ricerca di Bari. Qui si svilupperà un polo con presenze pubbliche e private dedicate alla ricerca, all’innovazione tecnologica e alla promozione d’impresa. La realizzazione di tale intervento richiederà 22,722 M euro. Il secondo intervento, per un costo di oltre 0,7 M euro, riguarderà lavori di completamento edilizio dell’ex Istituto Talassografico di Taranto.
Puglia Totale rimodulato Quota Cnr Quota Mur
Edilizia Area della Ricerca - Valenzano (Bari) 22,722 16,808 5,914
Ex Ist. Talassografico –Taranto 0,759 0,759
Puglia 23,481 17,567 5,914
Regione Campania Per la Campania sono resi disponibili 43, 627 M euro. A Portici sarà realizzato un Polo Agrario presso la facoltà di Agraria, insieme all’Università Federico Ii, con un costo pari a 6,3 M euro. A Napoli, tre interventi edilizi. Nella zona del porto, sarà completato il Polo per le Attività Mediterranee (12 M euro). A Fuorigrotta sarà completato il Polo Tecnologico, situato in prossimità della facoltà di Ingegneria (circa 14,9 M euro). Infine, nella zona ospedaliera è previsto l’ampliamento del Polo Biotecnologico di Via Pietro Castellino (oltre 10, 4 M euro).
Campania Totale rimodulato Quota Cnr Quota Mur
Edilizia Polo Tecnologico di Napoli 14,879 14,879
Polo Attività Mediterranea – Napoli 12,029 12,029
Polo Agrario – Portici 6,301 6,301
Ampliamento Polo Biotecnologico Napoli 10,418 10,418
Campania 43,627 6,301 37,326
Regione Sicilia I fondi stanziati ammontano a 17,56 M euro. Su tutti gli interventi edilizi programmati, avrà priorità il completamento delle opere relative all’Area della ricerca di Catania, con un costo pari a 10 M euro, all’Imetem (Istituto Nazionale di Metodologie e Tecnologie per la Microelettronica) ( oltre 5,6 M euro) e all’ex Ist (Istituto Talassografico) di Messina, oggi accorpato nell’ Iamc (Istituto per l’Ambiente Marino Costiero), per un costo pari a 1,8 M euro.
Sicilia Totale rimodulato Quota Cnr Quota Mur
Edilizia Catania - Area della ricerca 10,071 10,071
Catania – Imetem 5,681 5,681
Messina (Ist. Talassografico) 1,808 1,808
Sicilia 17,56 17,56
Ricerca L’intesa destina complessivamente 22,7 M euro. Di questi, 12 milioni di euro saranno utilizzati sia per lo sviluppo di laboratori e lo sviluppo competenze, sia per la formazione di giovani ricercatori. In particolare, parte dello stanziamento servirà ad integrare altri fondi aggiuntivi, richiesti al Mur, per l’acquisto e l’allestimento di una nuova nave oceanografica, dopo la tragica perdita, nell’agosto scorso, della nave oceanografica Thetis. Altri 10,7 M euro saranno utilizzati per lo sviluppo di programmi e conseguenti attività di ricerca volte alla realizzazione di reti nazionali, con partner esterni, su programmi integrati multisettoriali. Su questo versante, sono previste attività di ricerca applicata, sviluppo tecnologico e creazione d’impresa, in collaborazione con partner esterni, nel settore dell’uso razionale dell’energia negli edifici – Programma “Uso razionale energia negli edifici” -, includendo le applicazioni di domotica e la connessa attività di formazione. Per tali attività sono stati stanziati 5 M euro. Altre attività di ricerca riguarderanno l’interazione fra le tematiche agroalimentare, ambiente e salute, ivi inclusi gli aspetti di sicurezza alimentare. Si prevede l’utilizzo di competenze e strumenti di intervento afferenti alle scienze umane con riferimento al concetto dell’identità culturale. Il “Programma Agroalimentare, Ambiente e Salute” per il quale sono stati previsti 5,7 M euro, punterà a valorizzare in modo coordinato alcune vocazioni del Mezzogiorno, fino ad oggi perseguite senza un progetto organico.
Ricerca Totale rimodulato Quota Cnr Quota Mur
Ricerca Programma "Uso razionale energia negli edifici" 5 5
Programma "Agroalimentare, ambiente e salute" 5,7 5,7
Incremento attrezzature scientifiche, sviluppo competenze e formazione di giovani ricercatori 12 12
Totale Ricerca 22,7 22,7
Personale Sono resi disponibili 3,5 M euro da destinarsi all’inserimento di giovani ricercatori nei laboratori del Mezzogiorno.
Personale Totale rimodulato Quota Cnr Quota Mur
Personale Completamento assunzione personale di ricerca nel Mezzogiorno 3,5 3,5
Totale Personale 3,5 3,5
.
 
   
   
«COOPERAZIONE CON LA CINA VITALE PER SVILUPPO TOSCANO» CONTINUA IL DIALOGO CON IL PAESE ASIATICO GRAZIE AL PROGETTO RESTAURO  
 
 Firenze, 18 ottobre 2007 - «L’accordo di cooperazione culturale tra Toscana e Cina, frutto della missione regionale del settembre 2006, è uno dei più avanzati nel settore dei beni culturali: prevede l’istituzione di rapporti duraturi tra la Facoltà di Architettura di Firenze e la Tsinghua University School of Architecture, oltre al coinvolgimento delle maggiori imprese toscane in possibili progetti di restauro. Il risultato è doppiamente positivo: da un lato la promozione delle imprese e dei prodotti toscani della ‘filiera del restauro’, e quindi la candidatura delle imprese toscane per il recupero di beni artistici e storici in Cina; dall’altro, la formazione degli operatori cinesi che potranno apprendere “l’arte toscana” del restauro e conoscerne le metodologie operative, oltre che i più recenti sviluppi della ricerca nel settore e le possibili applicazioni sul loro patrimonio culturale. » Lo ha detto Federico Gelli, vicepresidente della Regione Toscana, durante la conferenza stampa odierna di presentazione del progetto “From Survey to Project: the identity of a City”, dedicata al know how toscano e organizzata dall’Agenzia di promozione economica “Toscana Promozione”, in collaborazione con il Dipartimento di Progettazione dell’Architettura dell’Università di Firenze e con l’Istituto nazionale per il Commercio Estero. «Il dialogo intrapreso a Pechino e a Shanghai nel 2006, prosegue oggi qui in Toscana, con il seminario formativo “From Survey to Project: the identity of a City”, dedicato al know how toscano. – ha commentato il direttore di Toscana Promozione, Roberto Pucci - La nostra regione, d’altronde, è una terra che ha fatto dell’unione di sviluppo e tradizione il segreto del suo successo internazionale. Un luogo dove si è riusciti a salvaguardare il proprio passato vivendolo come stimolo alla modernità. E le imprese toscane che operano nel settore dell’edilizia e del restauro, possono offrire alla Cina un patrimonio di esperienza e di conoscenze la cui eccellenza è riconosciuta a livello internazionale. Da tutto ciò nasce l’idea di questo progetto che avrà durata triennale e che mira a far guadagnare alla Toscana quote importanti in un mercato – quello cinese della tutela dei beni culturali – che ha visto, nel 2006, un investimento di ben 900milioni di euro da parte del Governo». Per Francesco Montanini, direttore dell’Ufficio Ice di Firenze «I prodotti e tecnologie del restauro sono l’ennesimo esempio di eccellenza del Made in Italy: nel 2008 sono previsti interventi in Russia, Turchia, India e Marocco per oltre 500 milioni di euro. Questo progetto è estremamente importante per Ice perché vede operare insieme per la prima volta tutti gli attori del comparto, università, organismi pubblici nazionali e territoriali preposti, aziende di prodotti e macchinari e di servizi, in un’ottica di reciproco scambio di informazioni ed esperienze con gli esperti di una realtà culturale millenaria. » Scheda Dal 15 al 25 ottobre una delegazione di esperti cinesi in visita alle nostre eccellenze- Promuovere sul mercato cinese le imprese e i prodotti della cosiddetta ‘filiera toscana del restauro’, in particolare le esperienze, le tecnologie e le metodologie d’intervento più innovative ed efficaci. E’ questo l’obiettivo del progetto ‘From survey to the project: the identity of the towns’ (Dall’indagine al progetto: l’identità delle città), pensato per creare opportunità di affari tra imprese toscane e cinesi nel campo commerciale, della ricerca e della collaborazione economica, attraverso potenziali joint-venture per l’aggiudicazione di appalti pubblici e privati nel settore della valorizzazione degli insediamenti urbani e del restauro. Un progetto innovativo, che nasce dalla stretta collaborazione tra imprese, istituzioni, centri di ricerca e università e che vede coinvolta anche una delegazione cinese composta da 12 membri - architetti, esperti ed operatori di settore - che, dal 15 al 25 ottobre, potrà approfondire, con seminari e visite, la propria conoscenza della realtà culturale, economica e strategica della Toscana e, in particolare, il nostro know how nel settore del restauro. ‘From survey to the project’ è il frutto di un lungo lavoro di relazioni avviato nel 2004 a Pechino durante il convegno International conference on remote sensing Archeology e culminato nel settembre 2006 in occasione della missione in Cina del Presidente della Regione Toscana Claudio Martini, durante la quale è stato definito un accordo di collaborazione tra il dipartimento di Progettazione dell’Architettura dell’Università di Firenze e la Tsinghua University School of Architecture di Pechino. Sempre in questa occasione, inoltre, sono state gettate le basi per un duraturo rapporto tra la Facoltà di Architettura di Firenze, la Regione Toscana e la direzione della Città Proibita, la cui vicedirettrice - Ms Zhou Suquin - fa parte della delegazione in visita in Toscana. Da tutto ciò è nato, presso il Ministero degli Affari Esteri, il Tavolo di Lavoro Permanente per la promozione del settore restauro toscano in Cina, di cui fanno parte tutti i soggetti promotori del progetto ‘From survey to the project: the identity of the towns’ (Regione Toscana, Toscana Promozione, Ministero Affari Esteri, Ice, Facoltà di Architettura di Firenze) e un gruppo di imprese del settore restauro che hanno aderito e partecipato attivamente alle precedenti iniziative e che rappresentano l’eccellenza toscana nel settore: Mida; Cooperativa Archeologia; Piacenti; El. En. ; Geal; Sannini Project; Poggiolini Restauro. Il progetto ‘From survey to the project: the identity of the towns’durerà 3 anni e si articola in 3 fasi ben distinte: 1) Il Know How Toscano (15-25 ottobre 2007) - In questa prima fase si svolgerà in Toscana un seminario formativo dedicato agli operatori cinesi, con visite ai principali cantieri gestiti dalle aziende aderenti al progetto e a quelli nei quali sono impiegate le tecnologie da queste prodotte. Nei dieci giorni di seminario, sarà svolto un programma che si propone di offrire un quadro quanto più completo possibile dell’esperienza toscana nel campo del restauro rispondendo alla necessità di mettere in comunicazione le differenti realtà culturali al fine formare, nei quadri e negli operatori cinesi presenti al seminario, una conoscenza generale delle metodologie operative, degli sviluppi recenti della ricerca in questo settore e delle possibilità di applicazioni specifiche sul patrimonio culturale. 2) Progettazione del Cantiere (I semestre 2008) - Dopo la visita della delegazione cinese in Toscana è previsto un nuovo viaggio di due settimane dei toscani in Cina. Obiettivo specifico di questa seconda fase è la verifica diretta, mediante test di acquisizione e campionamento, delle necessità operative per la realizzazione dell’intervento di restauro su un determinato “bene culturale” scelto come campione procedendo, poi, alla progettazione del cantiere e all’individuazione delle principali problematiche da affrontare e delle attività didattiche da svolgere. 3) Il Sistema Toscana in Cina (2008-2009) - Obiettivo della terza fase è l’attuazione del programma e del progetto predisposti nella fase 2. E’ previsto il completamento della didattica sulle tecnologie del restauro dei materiali, lo svolgimento di un workshop strutturato in più stage e la realizzazione degli interventi di restauro veri e propri con l’assistenza del personale specializzato delle imprese toscane. A conclusione di questa terza fase è prevista l’organizzazione, presso la sede del restauro, di un convegno internazionale durante il quale saranno presentati gli interventi realizzati dalla filiera toscana. L’investimento – Per la prima fase del progetto ‘From survey to the project: the identity of the towns’ sono stati investiti circa 65mila euro da parte di Toscana Promozione e 25mila da parte di Ice. Per l’intero progetto (3 fasi) è previsto, invece, un investimento complessivo che, approssimativamente, dovrebbe attestarsi su 1milione di euro (sommando le quote dei vari soggetti che compongono il Tavolo di Lavoro Permanente). Scheda - I numeri del mercato cinese del restauro e le imprese toscane del settore Restauro in Cina, un business da 900 milioni di euro. Quello del restauro è uno dei settori più promettenti per lo sviluppo di relazioni economiche tra Toscana e Cina. Il forte e dinamico sviluppo dei centri urbani sta, infatti, consumando i monumenti e degradando le condizioni di vita dei cittadini cinesi. La classe dirigente sente sempre di più l’esigenza di proteggere l’immenso giacimento di tradizioni presente sul proprio territorio. Lo testimonia l’elenco – presentato nel 2006 in occasione della Giornata del patrimonio culturale - di 1. 080 nuovi monumenti storici e siti archeologici da preservare, che si aggiungono ai 2. 351 già noti. Ne fanno parte tra gli altri la pagoda Longhua di Shanghai, il quartiere delle villette imperiali Zhongnanhai vicino alla Città proibita di Pechino (abitato dai capi della nomenklatura comunista) ma anche molti templi buddisti tibetani. Sempre nel 2006, il Ministero dei Beni culturali ha reso nota inoltre una lista di 518 "arti e tradizioni storiche" da inserire nel "patrimonio culturale intangibile dell´umanità" come definito dall´Unesco. In queste tradizioni poste sotto tutela rientrano la medicina tradizionale cinese e tibetana a base di erbe e di massaggi, la ginnastica Tai-chi, l´agopuntura, varie forme di arti marziali, le scuole di acrobati Wuqiao, l´Opera di Pechino e di Kunqu, letterature popolari e dialettali incluso l´antico spettacolo del teatro comico di strada tuttora praticato nei vicoli della città vecchia di Pechino, una sorta di Commedia dell´Arte vernacolare. Un impegno, quello del Governo cinese, sostenuto dal varo di 30 nuove leggi e dallo stanziamento di 900 milioni di euro (dato 2006). In parallelo il governo ha avviato una mobilitazione altrettanto imponente di risorse per dotare la Cina di nuovi musei: ne saranno costruiti 1000 entro i prossimi 10 anni, di cui 20 da inaugurare a Pechino entro le Olimpiadi del 2008. Le imprese toscane del restauro - Nel 2006 in Toscana sono stati affidati 51 appalti per interventi interenti il ‘Restauro di Beni Culturali’ per un valore complessivo di oltre 90milioni e 210mila euro. Sul territorio sono presenti 50 aziende in possesso dell’attestazione di qualifica Soa (Categoria Os2) necessaria per partecipare agli appalti pubblici di restauro e manutenzione delle superfici decorate e beni mobili di interesse storico e artistico. Di queste il Consorzio Stabile Obc può partecipare alle gare d’appalto fino a 15milioni e 493mila euro, mentre altre nove possono concorrere per appalti fino ad un massimo di 2milioni e 580mila euro; nel progetto sono presenti (in neretto quelle che partecipano al progetto): Piacenti Srl, P. T. Color, Società Cooperativa Archeologia, Decoart, Impresa Cellini, Meridiana Restauri, Poggiolini Restauro. .  
   
   
L’INTERVENTO DI AMBROGIO BRENNA ALLA PRESENTAZIONE DEL PLAFOND DA 40 MILIONI «PIÙ SOLIDA LA STRATEGIA CREDITIZIA A FAVORE DELLE PMI» LA PROPOSTA DI BANCA CR FIRENZE E ACT E IL RUOLO DELLA REGIONE  
 
Firenze, 18 ottobre 2007 - Si consolida il disegno strategico promosso dal nuovo Patto per lo sviluppo a sostegno dell’economia regionale. E’ stato presentato ieri dal Gruppo Banca Cr Firenze e da Artigiancredito Toscano un intervento a sostegno delle piccole e medie imprese attraverso un plafond di 40. 000. 000 di euro utile a sostenere lo sviluppo e la competitività del sistema delle Pmi del territorio attraverso iniziative di credito congiunte. L’intesa, avviata in questi giorni, è rafforzata dalla partecipazione di Fidi Toscana e Regione Toscana, attive nella creazione di un sistema pubblico-privato di finanziamenti e garanzie per le imprese. Ambrogio Brenna, assessore regionale all’innovazione e alle attività produttive, ha così commentato l’iniziativa: «Questa operazione è in linea con la strategia che tende a favorire una più stabile ed efficace collaborazione fra sistema bancario, sistema dei confidi e Regione a sostegno dello sviluppo economico della Toscana. L´accordo ha, in questo senso, un valore esemplare, perché prevede che Banca Cr Firenze eroghi finanziamenti a imprese garantiti da Artigiancredito Toscano, il quale a sua volta potrà riassicurarsi sul "fondo regionale di controgaranzia", costituito dalla Regione e gestito da Fidi Toscana, sul quale, in ultima istanza, ricadrà la gran parte del rischio di credito. Un ruolo quello del fondo regionale di controgaranzia davvero significativo – ha concluso l’assessore Brenna -, se si considera che la controgaranzia pubblica consente alle imprese di accedere al credito a condizioni decisamente più vantaggiose. » L’accordo presenta caratteristiche innovative in quanto utilizza i parametri fissati da Basilea 2, efficace di fatto dal 1/1/2008. I finanziamenti proposti sono infatti strutturati sulla base del rating espresso da ciascuna impresa, che beneficerà dell’intervento di Artigiancredito Toscano in termini di pricing. Il Consorzio assisterà infatti i finanziamenti alle imprese artigiane con la propria garanzia che sarà a “prima richiesta”, requisito essenziale affinché la garanzia stessa assuma rilevanza per il sistema creditizio ai fini dei parametri imposti da Basilea 2. Artigiancredito Toscano potrà rilasciare il proprio impegno in una duplice modalità: una nella misura del 100% e l’altra, del 60%, per la quale Fidi Toscana rilascia una contro-garanzia che andrà a coprire il 90% della garanzia rilasciata da Artigiancredito, attingendo allo specifico “Fondo” messo a disposizione da parte della Regione Toscana per questa tipologia di interventi. I finanziamenti, che avranno una durata di 5 anni (oltre ad un periodo di pre-ammortamento tecnico di sette mesi durante il quale avverrà l’attività di collocamento), presentano una ulteriore novità: al classico prodotto con ammortamento periodico dell’intero capitale finanziato si aggiungerà la possibilità di scegliere la formula del “finanziamento mezzanino”, grazie al quale l’impresa potrà restituire fino al 50% del capitale ottenuto alla scadenza, in un’unica soluzione. .  
   
   
FORMAZIONE E LAVORO IN TOSCANA, AL VIA I 664 MILIONI DI EURO DEL FSE  
 
Bruxelles, 18 ottobr 2007 - Sta per diventare operativo il Programma regionale del Fondo sociale europeo per il periodo 2007-13, il documento che prevede una disponibilità complessiva di risorse pubbliche per la nostra regione di 664 milioni di euro, di cui 313 milioni di risorse comunitarie, che serviranno, da oggi al 2013, a far tornare competitiva la Toscana, innescando uno sviluppo basato sulla qualità, l’innovazione, la valorizzazione del capitale umano. L’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini ha incontrato oggi a Bruxelles il nuovo capo unità per l’Italia della Dg Occupazione della Commissione Europea, Philippe Hatt, ed ha avuto la notizia della conclusione dell’iter istruttorio del documento che, nei prossimi giorni, sarà alla firma del Commissario europeo. Lo stesso Philippe Hatt ha inoltre espresso apprezzamento per l’attività svolta dalla Toscana, che rappresenta un significativo punto di riferimento a livello nazionale. «E’ un’ottima notizia - ha dichiarato l’assessore Simoncini - che conferma la possibilità di usufruire, a breve, di quello che è stato e resta uno dei principali strumenti per sostenere lo sviluppo puntando sui talenti, le competenze dei toscani e delle toscane. Con gli ultimi due periodi di programmazione infatti, il Fondo sociale europeo è diventato la principale leva strategica per la realizzazione di interventi formativi e per l’inserimento nel mondo del lavoro. Con questa programmazione però, abbiamo deciso di fare un ulteriore salto di qualità nell’utilizzazione dei fondi, che saranno vincolati a obiettivi innovativi e di qualità. Penso alle politiche per il lavoro delle donne, alla riforma del sistema della formazione professionale, agli incentivi per la mobilità studentesca, alla qualificazione del sistema produttivo toscano con gli interventi legati alle tematiche della ricerca e alla formazione degli imprenditori». Lotta alla disoccupazione e sviluppo del capitale umano, iniziative di cooperazione e mobilità internazionale, politiche per l’inclusione sociale: questi i settori di intervento attorno ai quali si concentrano le risorse che il nuovo Fondo sociale europeo prevede per la Toscana nel periodo 2007-2013, in tutto, come si è detto, 664 milioni di euro, suddivisi fra i diversi settori in base alle priorità. Se quasi 300 milioni di euro sono destinati alle politiche per l’occupazione, circa il 44% del totale, 172 milioni, il 26% del totale, serviranno a rafforzare i nostri “cervelli”, rendendoli più competenti e agguerriti rispetto alle sfide dell’economia globale. Una fetta pari al 17%, 114 milioni e 298 euro, andrà a iniziative per l’adattabilità, che in altre parole significa aiutare chi lavora e chi fa impresa ad evolversi al ritmo delle nuove tecnologie, aggiornando le proprie conoscenze per tutto il corso della vita lavorativa. All’inclusione sociale sono destinati circa 40 milioni, mentre quasi 27 milioni (4% del totale) saranno destinati – ed è una novità assoluta – alle politiche di transnazionalità e interregionalità, che poi vuol dire soprattutto favorire al massimo gli scambi, a scopo formativo, di studenti e lavoratori. L’assessore Simoncini ha poi sottolineato come, per i prossimi anni la Toscana potrà contare su una quantità di risorse sostanzialmente analoga a quella del precedente periodo. «Ciò è possibile, nonostante il taglio del 18% delle risorse a livello nazionale, perché la Regione ha deciso di destinare oltre 75 milioni del proprio bilancio a sostegno del programma, differenziandosi dalla gran parte delle altre regioni che hanno predisposto i programmi limitandosi ad utilizzare le risorse comunitarie e nazionali». .  
   
   
ATTIVATO IL TAVOLO REGIONI - CONFINDUSTRIA PREVISTO DALLA COMMMISSIONE ATTIVITA´ PRODUTTIVE DELLA CONFERENZA DELLE REGIONI ITALIANE  
 
Ancona, 18 ottobre 2007 - Si e` tenuta il 16 ottobre pomeriggio la prima riunione del tavolo Regioni ´ Confindustria previsto dalla Commissione Attivita` produttive della Conferenza delle Regioni Italiane, della quale le Marche hanno la titolarita` del coordinamento. Presenti all´incontro, presieduto dall´assessore regionale alle Attivita` Produttive Gianni Giaccaglia, le Regioni Basilicata, Emilia Romagna, Umbria, Sardegna, Sicilia, Veneto oltre al vice direttore generale di Confindustria nazionale Luigi Mastrobuono, al presidente di Confindustria Fermo Lattanzi, al presidente di Assindustria Ancona, Fiorini e al direttore di Confindustria Marche, Paola Bichisecchi. Presenti anche i rappresentanti di Confindustria Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Sicilia, Sardegna e Veneto. Il progetto Industria 2015 lanciato dal governo centrale, distretti produttivi e filiere, semplificazione dei rapporti tra pubblica amministrazione e imprese, ricerca e innovazione, credito e consorzi di garanzia fidi, le tematiche all´ordine del giorno. L´attivazione del tavolo ha fatto seguito al seminario nazionale sulle sinergie Stato-regioni sui progetti di innovazione industriale tenuto presso la sede di Confindustria Marche nella mattinata di ieri. Il seminario ha rappresentato la prima occasione di confronto pubblico tra Governo e Regioni, chiamati ciascuno per il proprio livello istituzionale a favorire la crescita e la competitivita` del sistema produttivo. ´Programmazione e progetti ´ ha detto l´assessore Giaccaglia durante l´incontro - vanno sostenuti con interventi di natura strutturale e vanno soprattutto sviluppati in piena armonia con le Regioni ed il sistema delle Autonomie. Se il complesso degli incentivi alle imprese va giustamente riconfigurato, e` bene che altrettanto giustamente questo avvenga in modo consapevolmente partecipato. Insomma, ciascuno deve fare la propria parte assumendosi le proprie responsabilita`. Con equilibrio, lungimiranza e tanto sano pragmatismo´. Hanno preso parte all´incontro, oltre all´assessore Giaccaglia, il direttore generale del Ministero dello Sviluppo Economico, Andrea Bianchi, il direttore generale dell´Istituto di Promozione Industriale, Andrea Vecchia, il presidente di Confindustria Fermo, Silvano Lattanzi ´ in sostituzione del Presidente di Confindustria Marche, Federico Vitali in questi giorni in Canada con la delegazione delle Marche - il vice direttore generale di Confindustria nazionale, Luigi Mastrobuono. .  
   
   
DURNWALDER INCONTRA IL MINISTRO DEGLI ESTERI AUSTRIACO URSULA PLASSNIK  
 
Bolzano, 18 ottobre 2007 - Le trattative in corso con Roma per aggiornare l’autonomia, la volontà di proseguire sulla strada che sinora ha assicurato risultati alla questione altoatesina, la collaborazione in progetti cruciali come il tunnel del Brennero e il riconoscimento dei titoli di studio: sono alcuni dei temi che il presidente della Provincia Luis Durnalder ha affrontato il 17 ottobre a Vienna nell’incontro con il ministro degli Esteri austriaco, signora Ursula Plassnik. Nel quadro dei periodici incontri del comitato di contatto, oggi a Vienna il presidente Durnwalder ha aggiornato il ministro Ursula Plassnik sugli ultimi sviluppi in tema di autonomia e sulle principali questioni sul tappeto in Alto Adige. Durnwalder ha illustrato alcuni dei temi di particolare attualità dell´agenda politica ed economica, dal rapporto con il Governo di Roma al riconoscimento reciproco dei titoli di studio, dalla cooperazione transfrontaliera fino al tunnel del Brennero e al traffico alpino. "Ho informato la signora Plassnik - riferisce Durnwalder - sullo stato delle trattative in corso con Roma in materia di politica fiscale e patto di stabilità, con la disponibilità della Provincia ad assumere nuove competenze per contribuire al risanamento del deficit statale. " Riguardo alla situazione interna, Durnwalder ha fatto il punto sulle leggi provinciali attualmente in gestazione, "ma si è parlato anche del referendum dei Comuni veneti per il cambio di Regione e del recente incontro che ho avuto con il presiente Napolitano al Quirinale", aggiunge Durnwalder. In campo economico il Governatore ha spiegato lo stato delle trattative con Enel e Edison in tema di energia e ribadito l´importanza di un´azione unita e decisa verso la realizzazione del tunnel del Brennero e delle tratte di accesso. Soddisfatto Durnwalder per le parole della signora Plassnik: secondo il ministro, infatti, il tunnel è un elemento centrale della strategia politica dell´Austria, che assieme all´Italia intende ridurre sensibilmente l´inquinamento ambientale da traffico di transito. Ribadita la buona cooperazione transfrontaliera con i Länder austriaci, il presidente Durnwalder - assieme ai vertici della Svp e al collega tirolese van Staa - si è detto certo che "anche per il futuro la collaborazione con il governo austriaco potrà proseguire sulla strada che finora ha dato buoni frutti per l´Alto Adige. " . .  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA; APPROVATO IL DPEFR  
 
Trieste, 18 ottobre 2007 - Il primo Documento di programmazione economica e finanziaria regionale ha trovato il consenso di Intesa Democratica (28 i sì) e la contrarietà del centro-destra, a cui si è aggiunta la Battellino di Idv-sd (18 i no). Tra gli emendamenti accolti, uno a firma della leghista Guerra che è riuscita a introdurre l´attenzione all´agricoltura biologica e uno di Monai (Citt) sulla concertazione Regione/anas sui collegamenti internazionali e soprattutto per la strada statale 54. Tutti gli altri, a firma della Giunta, riguardano rispettivamente l´Irap (eventuali misure integrative da discutere al tavolo di concertazione Regione/parti sociali), il turismo (particolare ruolo è riconosciuto al comparto agrituristico), al sostegno pubblico degli agricoltori professionali e all´istituzione dei distretti rurali, l´innovazione e la ricerca nelle filiere produttive, l´ambiente e il territorio (con particolare attenzione all´attuazione di Rete Natura 2000 e la coniugazione delle esigenze agricole con la tutela ambientale), l´Ersa (i suoi programmi annuali saranno oggetto di concertazione preventiva al Tavolo verde regionale). Un maxi-emendamento tratta, infine, gli Enti regionali per il diritto allo studio universitario (Erdisu) di Trieste e Udine con particolare attenzione ai loro obiettivi strategici delineati per punti; l´attività dell´Arpa con il potenziamento degli strumenti di monitoraggio; gli indirizzi di spesa dell´Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale; i criteri entro i quali si dovranno muovere le società partecipate della Regione, che dovranno anche perseguire il contenimento della spesa relativa ai propri organi, con uno sguardo in particolare a Friulia Holding ma anche a Promotur, Finest e Autovie Venete con relativo programma di investimenti. Prima del voto finale, Asquini (Fi) aveva affermato che il Dpefr esce peggiorato dalle modifiche, Paselli (Citt) che il Documento dimostra che nel 2015 la regione diventerà uno dei sistemi più attrattivi del Centro Europa, Molinaro (Udc) che il Documento è più coerente ma ci sono questioni prioritarie rimaste disattese, Ciriani (An) che gli impegni sono di carattere generico e gli obiettivi sono lontani dall´essere raggiunti, la Battellino (Idv-se) che il dibattito è stato tutto inutile perché il Dpefr ha visto migliorie da poco, la Guerra (Ln) che si tratta di un disastro in quanto la maggioranza non ha inteso collaborare con il centro-destra e il Documento è inutile. .  
   
   
PROTOCOLLO OPERATIVO DI COLLABORAZIONE PER LA FORMAZIONE DI OPERATORI E MANAGER DELLA CULTURA TRA LE REPUBBLICA CILENA, LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA  
 
Roma, 18 ottobre 2007 - Un progetto per formare operatori e manager della cultura e dello spettacolo della Repubblica del Cile, che lavoreranno nelle amministrazioni pubbliche, nazionali e locali del nostro paese: è l´obiettivo del protocollo di collaborazione tra il Consejo Nacional de la Cultura y las Artes della Repubblica del Cile e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Repubblica Italiana. Ad occuparsi, nello specifico, dell´aspetto formativo sarà la Regione Emilia-romagna, che si coordinerà con l´Ambasciata cilena in Italia. Il progetto - di durata biennale - verrà realizzato grazie al sostegno economico del Gruppo Fmr. Il protocollo di collaborazione è stato siglato mercoledì 17 ottobre, a Roma nella sala della Conferenza dei Presidenti delle Regioni, alla presenza di Paulina Urrutia, ministro del Consejo Nacional de la Cultura y las Artes (Repubblica del Cile); Elena Montecchi, sottosegretario Ministero per i Beni e le Attività Culturali; Vasco Errani, presidente della Regione Emilia-romagna e Marco Zanzi in rappresentanza di Marilena Ferrari, presidente del Gruppo Fmr. Il sottosegretario di Stato per i Beni e le Attività culturali Elena Montecchi ha ringraziato il presidente Errani "per la disponibilità della Regione Emilia-romagna, terra ricca di esperienze culturali, nel costituire il luogo operativo per questa importante esperienza di formazione". Il sottosegretario ha inoltre ringraziato Marilena Ferrari del Gruppo Fmr,"che ha consentito la realizzazione operativa del protocollo". "Come presidente di una Regione che ha costruito un rapporto intenso con il popolo cileno - ha detto il presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani - guardo con interesse e simpatia al lavoro che sta svolgendo il Governo del Cile". "C´è la necessità di fare un grande sforzo culturale di relazione, di comunicazione e di conoscenza reciproca - ha sottolineato Errani - e l´accordo va in questa direzione". Errani ha auspicato infine che questa collaborazione si possa ampliare nel tempo. "Il Cile ha diversi livelli di sviluppo economico nelle varie regioni - ha riferito Paulina Urrutia, ministro del Consejo Nacional de la Cultura y las Artes (Repubblica del Cile) - ; è quindi necessario costruire un grande piano di infrastrutture culturali che contribuiscano ad unire il paese. Questo accordo - ha concluso - rafforza quindi un processo vitale per il Governo". I Contenuti Del Protocollo - Nel protocollo vengono definiti gli orientamenti generali del Progetto di formazione di quindici operatori culturali, di cui almeno un terzo donne, che lavorano nelle amministrazioni pubbliche statali o locali della Repubblica del Cile. Il Progetto verrà finanziato grazie al contributo del Gruppo Fmr, pari a 120. 000,00 euro, che saranno erogati nell´arco del biennio (2008 -2009) al soggetto gestore del percorso formativo. Secondo quanto convenuto con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Progetto sarà coordinato dalla Regione Emilia-romagna, che provvederà ad incaricare Ater- Formazione per la gestione operativa. Inizialmente è prevista la formazione di un gruppo di lavoro composto da tecnici indicati dalla Regione Emilia- Romagna e dalla Repubblica del Cile, per sviluppare una fase di formazione teorica riguardante le attività degli operatori culturali pubblici e gli organizzatori di eventi a carattere locale e nazionale e prevedere uno o più stages che i partecipanti al corso formativo porteranno a termine presso istituzioni culturali e teatri emiliano-romagnoli individuati dalla Regione. Per raggiungere questi obiettivi la Regione Emilia Romagna lavorerà in stretto contatto con il Cile, tramite l´Ambasciata del Cile in Italia. .  
   
   
FORMIGONI: CON AMERICA LATINA RAPPORTO STRATEGICO CONFERENZA INTERNAZIONALE ALLA FARNESINA,NEL 2009 SARA´ A MILANO IL PRESIDENTE RILANCIA LA CANDIDATURA ALL´EDIZIONE 2015 DI EXPO  
 
Roma, 18 ottobre 2007 - "La Lombardia ha bisogni di rapporti forti e quello con l´America Latina è una scelta strategica". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, nel suo intervento alla terza Conferenza Nazionale Italia-america Latina e Carabi, che si è svolta il 16 e 17 ottobre alla Farnesina ed è stata conclusa dal ministro degli Esteri, Massimo D´alema. Formigoni ha ricordato che la Conferenza, nata in Lombardia nelle due precedenti edizioni, è stata ospitata in questa occasione a Roma ma, nel 2009, tornerà a Milano, la sede in cui è nata e si è sviluppata. "Regione Lombardia - ha detto il presidente Formigoni - ha da tempo instaurato rapporti di collaborazione con gli Stati e le Regioni di tutta l´America Latina intensificando gli scambi economici, imprenditoriali, di conoscenza. In un´area in cui cinquecento milioni di persone parlano una lingua simile alla nostra, alcuni conservano ancora il passaporto italiano, per noi è quindi strategico qualificarci come partner". Il presidente Formigoni ha anche sottolineato che la Conferenza di Roma conferma come l´interesse per l´America Latina abbia portato il Governo a seguire le esperienze delle precedenti edizioni che si sono tenute in Lombardia e ha costituito una "occasione di grande conforto e di speranza perché molti Paesi hanno lasciato alle spalle episodi di guerriglia e di dittatura, facendo scelte chiare di democrazia parlamentare". L´attenzione della Regione Lombardia per l´America Latina è dimostrato dall´accordo siglato ieri a Roma, durante i lavori della Conferenza, con la Repubblica del Cile che mette a sistema e rilancia gli impegni assunti in cinque precedenti protocolli d´intesa. Tre anni fa Regione Lombardia ha firmato un accordo con l´Uruguay, unico esempio in Italia di partnership tra una Regione ed uno Stato nazionale. "Lavoriamo per uno sviluppo condiviso - ha aggiunto Formigoni - vera chiave per la crescita economica e umana dei nostri popoli e per un futuro di positiva convivenza a livello mondiale". Nel suo intervento davanti alla platea della Terza Conferenza di Roma, Formigoni ha rilanciato anche la candidatura di Milano ad ospitare l´Expo 2015, sottolineando che conta sull´apporto di tutta l´America Latina. Lo dimostra peraltro la fitta serie di incontri bilaterali che il presidente ha avuto nella due giorni della Conferenza con le più alte cariche degli Stati dell´America Latina, che hanno assicurato il loro convinto sostegno perché Milano ottenga la designazione. .  
   
   
TOSCANA: CONFERENZA SULL´EXPORT IN AMERICA LATINA  
 
Firenze, 18 ottobre 2007 - Promofirenze, Azienda speciale della Camera di Commercio di Firenze e Unioncamere Toscana presenteranno il desk Italia, “America Latina”, giovedì 18 ottobre alle ore 11. 00, presso l’Auditorium di Promofirenze - Por S. Maria. Il Progetto, avviato nel 2006 da Promofirenze ed Unioncamere Toscana con Unioncamere Emilia Romagna, Bic Lazio e l’Inter-american Investment Corporation (Iic) - struttura del Gruppo Banca Interamericana - intende promuovere l’incontro, lo Sviluppo, le partnership e gli investimenti di imprese italiane e latino americane Parteciperanno alla conferenza: Pierfrancesco Pacini - Presidente Unioncamere Toscana; Andrea Zanlari - Presidente Unioncamere Emilia Romagna; Vasco Galgani - Presidente Promofirenze, Azienda Speciale della Camera di Commercio; Enrico D’agostino - Presidente Bic Lazio; Jorge Roldan - Chief Financial Officer di Iic; .  
   
   
CONFERENZA ITALIA-AMERICA LATINA E CARAIBI, SIMONETTI: IL RUOLO DELLA REGIONE BASILICATA  
 
Roma, 18 ottobre 2007 - “La Conferenza nazionale Italia-america latina e Carabi in corso a Roma che vede anche la nostra partecipazione, rappresenta il punto di svolta della politica estera e italiana verso l’America del sud ed i Carabi”. Lo dichiara il presidente della commissione regionale dei lucani all’estero, Pietro Simonetti, il quale sottolinea che “con questa iniziativa, che registra la partecipazione di importanti delegazioni dei paesi interessati, del Governo italiano e delle Regioni, si affronta con innovazione il rapporto bilaterale con paesi dove c’è una forte presenza di emigrazione italiana e quindi lucana”. “Nel corso della Conferenza – fa sapere Simonetti - sono state definite importanti proposte per lo sviluppo della cooperazione, degli scambi, delle attività culturali e di importanti investimenti sia nel settore dello sviluppo che della sicurezza sociale”. “In questi ultimi anni – sottolinea il presidente della commissione dei lucani - è mutato profondamente lo scenario politico dell’America latina dove è prevalsa la linea del superamento delle dittature militari attraverso l’affermazione dei sistemi democratici. Tutto questo ha pure comportato una tendenza allo sviluppo economico con crescite del Pil che vanno dal 5 all’8 per cento”. “Nonostante tutto questo - ha dichiarato il presidente del Cile, Michelle Bachelet - in America latina ci sono 220 milioni di poveri. In questo quadro le nuove scelte effettuate dall’Unione europea in termini di costruzione di nuovi rapporti con l’area porteranno, all’inizio del 2008, ad un incontro che si svolgerà in Perù tra le organizzazioni, gli Stati dell’America latina e dell’Europa allargata per concretizzare ed attuare gli accordi di cooperazione e degli scambi e anche per rivedere le barriere doganali che non aiutano l’apertura dei mercati europei e sud americani”. “In questa prospettiva – precisa - aumenta il ruolo delle Regioni, compresa la nostra, per partecipare all’attuazione delle intese che certamente miglioreranno anche la condizione delle nostre comunità sparse nei territori interessati. La Regione Basilicata sarà impegnata in Argentina, Colombia, Perù, Cile e Uruguay con apposite iniziative, attività culturali e assistenziali. L’università della Basilicata è in procinto di sottoscrivere accordi di collaborazione con molte università dell’America del sud. Nel contempo le Regioni di questi Paesi concorreranno con loro iniziative ad effettuare interventi anche in Basilicata. Particolare interesse rivestiranno i progetti formativi, quelli culturali soprattutto per la tutela della lingua italiana e la realizzazione di partnership tra imprese ed enti locali sul terreno del trasferimento delle tecnologie e dei brevetti. Le forze giovanili saranno coinvolte in modo particolare in questi progetti”. .  
   
   
AL VIA IL PROGETTO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA PROVINCIA DI MATERA COMUNICAZIONE, MARKETING, SASSI, ARCHEOLOGIA ED ENOGASTRONOMIA: PER CONQUISTARE I GIAPPONESI  
 
Matera, 18 ottobre 2007 - E´ stato pubblicato sul sito della Provincia di Matera www. Provincia. Matera. It il bando per la selezione di aziende nell’ambito del progetto “il Made in Basilicata e la Città dei Sassi attirano operatori nipponici, finanziato attraverso il Por Basilicata 2000 – 2006 Mis. Iv 20 Azione B e con il Co – Finanziamento della Provincia di Matera, in qualità di Ente proponente ed attuatore. Il progetto è rivolto alle Pmi dei settori turismo ed agro alimentare per favorirne l’internazionalizzazione attraverso azioni di comunicazione e marketing nel mercato target di riferimento si pone l’obiettivo di aumentare gli arrivi e soprattutto le presenze nella Città di Matera per poi veicolare i flussi verso le altre destinazioni turistiche della regione, al fine di offrire un prodotto turistico unico, completo e differenziato (sassi, cultura, arte, archeologia, enogastronomia, natura). La Città dei Sassi – commenta Franco Bitondo Vice Presidente e Assessore al Turismo della Provincia di Matera - rappresenta da un lato una destinazione apprezzata dal target giapponese e dall’altro può diventare la “porta d’ingresso” per l’immagine turistica e produttiva dell’intero territorio. Da qui la decisione di promuovere un’immagine coordinata del “Made in Basilicata” attraverso la realizzazione di un “Marchio d’Area” in grado di unire turismo e produzioni tipiche. Nei mesi precedenti – continua Bitondo – sono stati presi contatti con importanti Tour operator giapponesi e con buyers del settore agro alimentare per programmare un Educational Tour in provincia di Matera, progettare pacchetti turistici e percorsi enogastronomici in grado di attrarre la domanda nipponica. E sarà proprio l’analisi, e la conoscenza della domanda turistica ed agro alimentare (attuale e potenziale) giapponese l’oggetto dei due seminari di informazione e conoscenza che si riterranno venerdì 19 ottobre presso la Sala del Consiglio della Provincia di Matera. Ai seminari (settore agro alimentare ore 10:00; settore turismo ore 17:00) interverranno Carmine Nigro, Presidente della Provincia di Matera, Franco Bitondo Vice Presidente ed Assessore al Turismo e all’Internazionalizzazione, esperti di marketing turistico ed agro alimentare, esperti della cultura giapponese, rappresentanti di importanti tour operator giapponesi e buyer nipponici. Durante i seminari saranno presentate e distribuite le analisi di mercato e le ricerche di settore: “ Come Ospitare i Giapponesi” e “Marketing Agro alimentare”. Gli opuscoli sono stati realizzati dagli esperti della Provincia di Matera come strumento di supporto agli operatori interessati ad approfondire le proprie conoscenze sul target nipponico. .  
   
   
CALABRIA: IL PRESIDENTE LOIERO PROPONE UN ACCORDO PER BLOCCARE L´AUMENTO DI PREZZO DI CENTO PRODOTTI NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE  
 
 Reggio Calabria, 18 ottobre 2007 - Fare la spesa diventa sempre più un problema anche per molte famiglie calabresi i cui redditi vengono di fatto assottigliati dall´aumento dei prezzi spesso incontrollato. E la Regione si adopera per far bloccare almeno per sei mesi, a partire dal 30 ottobre prossimo, quelli relativi ai generi alimentari e ai beni di prima necessità, 100 prodotti nella grande distribuzione, almeno 25 nei punti vendita indipendenti. Lo ha comunicato il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero che, con l´assessore alle Attività produttive Pasquale M. Tripodi e il dirigente generale del Dipartimento Francesco De Grano, sta lavorando a un accordo in tal senso con le imprese e le associazioni dei consumatori. "Ci troviamo davanti a una situazione molto preoccupante - afferma il presidente Loiero - perché lo stesso diritto all´alimentazione per le fasce sociali più deboli viene messo a repentaglio da aumenti indiscriminati e molte volte ingiustificati. Con la buona volontà di tutti gli interessati contiamo di arrivare a un accordo, al quale sta lavorando l´Assessorato alle Attività produttive e che già nella prossima settimana potrebbe essere tradotto in un protocollo in grado di garantire prezzi stabili a garanzia delle famiglie in affanno". Secondo quanto Loiero ha spiegato, sono tre i punti salienti dell´accordo proposto alle associazioni dei consumatori e ai rappresentanti del Commercio (facenti parte della Consulta Economico-sociale). Le imprese della Grande distribuzione organizzata e dei distributori indipendenti - primo punto - si impegnano a individuare un paniere di prodotti (di largo consumo) e di bloccarne il prezzo per un periodo di sei mesi rinnovabili. La grande distribuzione potrebbe individuare un paniere di 100 prodotti; i negozi indipendenti un paniere di 25. Le associazioni dei consumatori, dal canto loro, si impegnano a collaborare con la dIstribuzione commerciale e la regione per monitorare l´andamento dei prezzi e garantire il rispetto dell´accordo. Inoltre si impegnano a stimolare la costituzione di Gruppi d´Acquisto condominiali o di Quartiere per permettere ai singoli consumatori di aggregarsi e spuntare prezzi più vantaggiosi in forza di un´aumentata capacità di aggregazione. La Regione, infine, supporterà le iniziative di comunicazione, di stimolo e di sensibilizzazione sul territorio ai fini della piena attuazione dell´accordo. Il dirigente del Dipartimento Francesco De Grano, lunedì ha incontrato le associazioni dei consumatori (Adiconsum Calabria, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva Calabria, Codacons Calabria, Codici - Centro per i diritti del cittadino e Lega Consumatori Calabria), le quali si sono dette soddisfatte dell´iniziativa regionale e hanno promesso di impegnarsi per l´attuazione. E martedì ha avuto l´incontro con la Consulta Economico-sociale (in cui sono rappresentate tutte le associazioni di categoria, da Confindustria a tutte le associazioni degli Artigiani fino alle associazioni del Commercio) presentando la bozza di accordo. .  
   
   
LA REGIONE CALABRIA CAPOFILA DEL PROGETTO "CITY TO CITY" PER LA COSTITUZIONE DI RETI TRANSNAZIONALI CAPACI DI COLLEGARE COMUNITÀ DI MIGRANTI E ATTORI SOCIO-ECONOMICI  
 
Reggio Calabria, 18 ottobre 2007 - L´università "Istanbulaydin Floya Campus" di Istanbul ospiterà oggi un seminario internazionale su "Geografia urbana e multietnicità in Europa e nell´area mediterranea", promosso dal Dipartimento Urbanistica e Governo del territorio della Regione Calabria, che è capofila del progetto "City to City". Tale progetto, che durerà fino al 30 giugno 2008, ha come obiettivo generale lo sviluppo di strumenti e servizi per un approccio integrato alle politiche migratorie. Prevede, inoltre, la costituzione di reti transnazionali capaci di collegare comunità di migranti e attori socio-economici, facilitando la mobilità, l´integrazione e lo scambio di conoscenze ed esperienze in ambito europeo, e la sperimentazione e circolazione di buone pratiche per la gestione dei flussi migratori. I fenomeni migratori interessano il continente europeo in misura crescente e secondo dinamiche consolidate. L´immigrazione costituisce ormai un elemento strutturale del tessuto economico, sociale e culturale dell´Unione. Di conseguenza, la gestione dei flussi e l´integrazione socio-economica dei migranti richiedono un approccio organico e coerente che, pur tenendo conto delle specificità regionali e nazionali, sappia proporre modelli integrati di politiche, servizi, reti di comunicazione. I migranti sono portatori di una visione unitaria dell´Europa che, per certi versi, tra le popolazioni del continente fatica ad imporsi. I migranti rappresentano, dunque, un importante veicolo di coesione verso la costruzione di una cittadinanza europea basata sul riconoscimento di identità plurali. Uno sforzo di omogeneizzazione delle politiche migratorie nei diversi Stati membri appare maggiormente capace di rispondere alle esigenze dei lavoratori provenienti dai Paesi Terzi e contemporaneamente di affermare modelli identitari, sistemi sociali, reti di comunicazione e circuiti produttivi realmente "europei". "City to City - Identità plurali e contesti urbani. Nuovi approcci alle politiche migratorie", operazione quadro regionale finanziata nell´ambito del programma Interreg Iiic Sud, nasce da queste considerazioni strategiche. La Regione Calabria, capofila di un partenariato composto da undici organizzazioni provenienti da 7 Paesi, è responsabile del coordinamento delle attività e della gestione finanziaria. I partner del progetto sono principalmente enti territoriali (città e regioni, alle quali si aggiunge una università) interessati da processi migratori di diversa natura (terre di destinazione, di emigrazione o di transito, fenomeni di stabilizzazione più o meno recenti, concentrazione dei flussi in grandi contesti urbani o maggiore dispersione territoriale, eccà) ma coinvolti in complesse traiettorie che li rendono, non di rado, tappe successive di medesimi percorsi migratori, terre di insediamento di comunità aventi la medesima origine, veri e propri nodi, insomma, di reti migratorie che collegano l´intera Europa. Il progetto si articola in cinque componenti: gestione e coordinamento, studi e ricerche, progetti pilota, centro risorse online, comunicazione e disseminazione. Tutte le attività sono in corso di svolgimento, alcune di esse già in stato avanzato. "City to City", iniziato nel luglio 2005 proseguirà fino a giugno 2008. In tale contesto europeo di frammentazione delle politiche migratorie, "City to City" vuole essere un elemento di omogeneizzazione e identificare nuovi approcci alla gestione dell´immigrazione, armonizzando i percorsi di integrazione economica e sociale dei migranti nei territori coinvolti. Nello specifico, le attività progettuali si propongono di elaborare strumenti e reti che mettano in comunicazione i migranti, gli operatori sociali ed economici, le istituzioni e gli esperti: strumenti di analisi, elaborati attraverso un programma di studi e seminari tematici, che intende disegnare un quadro sintetico dello stato di integrazione nei contesti esaminati, intrecciando studi locali e studi comparativi transnazionali; strumenti e servizi innovativi, forniti dalla piattaforma tecnologica on line, per l´incontro della domanda e dell´offerta di lavoro, per l´assistenza ai potenziali migranti prima della partenza, per la messa in rete delle associazioni di migranti in Europa, per il training on line linguistico e professionale di migranti e operatori, per la creazione di database normativi sulle politiche migratorie; reti per lo scambio transnazionale delle buone pratiche sperimentate dai 5 progetti pilota finanziati da "City to City"; reti che mettono a sistema le esperienze e le conoscenze di comunità di migranti, associazioni ed altre reti attive a livello europeo, implementate dal Centro risorse on line e dal Centro europeo per le Politiche europee, costituito a Bruxelles. "City to City" ha raggiunto una ottima visibilità europea, sia a livello istituzionale che degli specialisti del settore grazie alle attività di promozione, networking, elaborazione di nuovi progetti, e comunicazione con le istituzioni europee portate avanti dal Centro europeo per le politiche migratorie, costituito a Bruxelles dal partenariato "City to City", gestito a rotazione da manager inviati dai partner e ospitato presso la delegazione della Regione Calabria a Bruxelles. Particolare successo ha avuto la Tavola Rotonda sui flussi di lavoro altamente qualificato, tenuta presso il Parlamento Europeo ad aprile 2007, a cui hanno partecipato circa 200 persone. I cinque progetti pilota, partiti nell´autunno 2006, coinvolgono complessivamente 56 istituzioni attive nel campo dell´integrazione economica dei migranti, delle pari opportunità e dell´accessibilità dei servizi sociali da parte dell´utenza immigrata, della pianificazione partecipata dello spazio urbano multietnico. I progetti pilota hanno portato allo scambio di conoscenze, esperienze e buone pratiche tra enti attivi sul territorio (Ong, agenzie sanitarie, università, città). I progetti pilota giocano un ruolo strategico nell´intera operazione quadro, in quanto soprattutto attraverso la loro azione si vuole garantire un impatto sensibile e duraturo in ciascuno dei territori coinvolti. In Calabria, in particolare, vengono implementati due dei 5 progetti pilota. Il progetto "Easy" sta lavorando per migliorare l´accesso ai servizi socio-sanitari da parte dei migranti, attraverso azioni di sensibilizzazione e informazione, mediazione culturale e formazione degli operatori. Il progetto "Relate" ha realizzato 2 laboratori territoriali a Crotone e Villa S. Giovanni, che conducono azioni di progettazione partecipata degli spazi urbani, indagini conoscitive del fenomeno migratorio ed elaboreranno una carta europea dei servizi per la città multietnica. Il Centro risorse on line è una piattaforma tecnologica che fornisce servizi di messa in rete, consulenza e informazione, e-learning e banca dati diretti alle categorie di attori a vario titolo coinvolte: associazioni di migranti, operatori delle migrazioni nei servizi pubblici, imprenditori e lavoratori, migranti potenziali, esperti del settore. Tre seminari tematici internazionali, momenti di discussione che coinvolgono istituzioni, università e organizzazione non governative, si sono già svolti ad Amburgo, Valencia e Venezia nell´ambito della componente 2. Le analisi locali e transnazionali, i contenuti dei seminari e le esperienze dei progetti pilota verranno inserite in quattro report tematici aventi per tema, rispettivamente, l´integrazione economica, la cittadinanza attiva, l´integrazione socio-culturale e la pianificazione dello spazio urbano multietnico. .  
   
   
DELEGAZIONE COREA DEL NORD RICEVUTA IN REGIONE VENETO  
 
Venezia, 18 ottobre 2007 - Una delegazione della Repubblica Democratica di Corea (la Corea del Nord), guidata dal Presidente dell’Assemblea Popolare Suprema Tae Bok Choe e dall’Ambasciatore Straordinario Plenipotenziario in Italia Han Tae Song, si trova in visita ufficiale nel Veneto ed è stata ricevuta ieri a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale a Venezia, dall’Assessore alle Politiche per il Territorio Renzo Marangon. Nel corso dell’incontro sono stati affrontati numerosi argomenti. “Gli ospiti coreani – ha sottolineato Marangon – hanno dimostrato particolare interesse per i temi della programmazione e della salvaguardia del territorio, ed hanno chiesto, e ottenuto, informazioni ed approfondimenti sulla salvaguardia idrogeologica di Venezia e sul progetto del Mose”. .  
   
   
INAUGURATO OGGI IL “PROGETTO LEONARDO” LA NUOVA ELETTROLISI A MEMBRANA HA ELIMINATO IL MERCURIO DAI PROCESSI PRODUTTIVI, CON UN RISPARMIO SIGNIFICATIVO DI ENERGIA ELETTRICA E DI 400.000 METRI CUBI DI ACQUA ALL’ANNO.  
 
 Rosignano, 18 ottobre 2007 – E’ stata inaugurata il 15 ottobre alla presenza , del Presidente del Gruppo Solvay, Christian Jouquin, il nuovo impianto di Elettrolisi a Membrana dello stabilimento Solvay di Rosignano (Progetto Leonardo), entrato a regime da poco, che ha sostituito l´originaria "sala celle" a mercurio . Il progetto, il cui investimento ammonta a circa 60 milioni di Euro, è stato intitolato a Leonardo Da Vinci, come omaggio al genio innovativo toscano ed in virtù delle numerose innovazioni tecnologiche presenti, alcune delle quali in anteprima mondiale. Notevoli i benefici di carattere ambientale della nuova opera che, oltre all’eliminazione del mercurio, prevedono un risparmio di energia elettrica pari al 18% rispetto al precedente impianto ed un risparmio di circa 400. 000 metri cubi di acqua all’anno, grazie ad un utilizzo più razionale di questa importante materia prima. “Una tappa importante per dare concretezza al concetto di sviluppo sostenibile e per contribuire alla competitività del sito – ha rimarcato il Direttore dello stabilimento di Rosignano, Michèle Huart – anche se il risparmio, in termini di energia purtroppo non è sufficiente a compensare gli alti costi dell’energia in Italia, che è tra i più alti in Europa”. Infine, M. Huart ha chiuso il suo intervento ringraziando tutto il personale Solvay impegnato per anni sul Progetto, ricordandone con gratitudine l’impegno e il contributo apportato. Alla nuova Elettrolisi è stato affiancato un impianto per la produzione di Acido Cloridrico finalizzato a contribuire alla riduzione considerevole dei residui solidi prodotti dalla Sodiera, come prescritto dall’Accordo di Programma del 2003. Il Presidente del Gruppo Solvay, Christian Jourquin ha dichiarato che “Il dialogo costante tra Solvay e le Autorità locali e nazionali è uno dei motivi del successo che festeggiamo oggi e certamente possiamo esserne fieri. Noi siamo fiduciosi che questa proficua collaborazione proseguirà con altri progetti industriali in corso e o da sviluppare in futuro da Solvay a Rosignano”. L’elettrolisi - L’elettrolisi è un processo elettro-chimico che utilizza come materia prima la salamoia (acqua satura di sale) proveniente dalle zone di estrazione di Ponteginori e Saline di Volterra (Pi), tramite una tubatura di quasi 40 km. La salamoia, dopo diversi trattamenti di depurazione, arriva nella sala celle a membrana, che rappresenta il cuore dell’impianto. Qui, sfruttando l’energia elettrica, si converte la salamoia in cloro, soda caustica e idrogeno. Questo processo avviene all’interno di una serie di celle elementari composte ciascuna di 3 parti: un anodo, un catodo ed una membrana. Anodo e catodo sono gli elettrodi che permettono il passaggio della corrente; la membrana, in quanto elemento selettivo, consente la produzione di cloro in forma di gas all’anodo e soda caustica (liquida) e idrogeno (gas) al catodo. I Prodotti Dell’elettrolisi Soda Caustica - La soda caustica prodotta dalla sala celle ad una concentrazione del 32%, viene in parte inviata in una riserva di stoccaggio per essere utilizzata per i consumi di stabilimento e per le vendite di 30% e la restante verso un impianto di concentrazione per ottenere della soda caustica al 50% (concentrazione normalmente richiesta dal mercato) e inviata quindi in una seconda riserva di stoccaggio. Per la commercializzazione della soda caustica (sia 30 che 50%) è stata realizzata una nuova postazione con due punti di carico in grado di lavorare simultaneamente. Mercati e applicazioni: ·Detergenza domestica; ·Industria tessile; ·Sintesi chimica; ·Industria alimentare; ·Trattamenti ambientali; ·Cartiere. Cloro - Il cloro in uscita dalla sala celle viene inviato in parte (fino ad un massimo di 120. 000 t/anno) verso l’esistente impianto di liquefazione e in parte a un nuovo impianto di produzione di acido cloridrico per sintesi diretta di cloro e idrogeno. Dal settore cloro liquido viene gestito il carico dei carri ferroviari cisterna destinati ai clienti finali esterni allo stabilimento e, alimentato con cloro gas rievaporato, all’impianto dei prodotti Clorometani. In questo impianto, in funzione dal 1963, viene fatto reagire con il metano, ottenendo una serie di prodotti quali il cloruro di metilene, il cloroformio e l´acido cloridico di tipo tecnico. L’acido cloridrico prodotto dalla sintesi (57. 000 t/anno) è destinato prevalentemente all’utilizzo interno in Sodiera, per la riduzione dei residui solidi fino alla misura del 70%, come prescritto dall’accordo di programma del 2003. Idrogeno - La maggior parte dell’idrogeno prodotto dalla sala celle è compresso per essere inviato agli utilizzatori interni di stabilimento, tra cui l’Unità di produzione Perossidati che lo utilizza per la fabbricazione di Acqua Ossigenata (H2o2). Il restante idrogeno è utilizzato direttamente all’uscita della sala celle per la produzione dell’acido cloridrico della nuova sintesi. . .  
   
   
SEMINARIO INTERNAZIONALE SPERA GENERAL EQUILIBRIUM APPROACHES TO DEVELOPMENT APPROCCI DI EQUILIBRIO GENERALE ALLO SVILUPPO  
 
 Pavia, 18 ottobre 2007 - Il Centro Studi sulle Politiche Economiche Rurali e Ambientali (Spera), in collaborazione con i Dipartimenti di Ricerche Aziendali dell’Università degli Studi di Pavia e di Scienze Economiche dell’Università degli studi di Verona, ha organizzato per il 22 ottobre presso la Facoltà di Economia di Pavia il seminario internazionale General Equilibrium Approaches to Development- Approcci di equilibrio generale allo sviluppo. “Lo studio delle diverse ipotesi di politica pubblica richiede sempre più la conoscenza degli effetti diretti ed indiretti che esse possono avere sull’intero sistema socio-economico – spiega la prof. Maria Sassi della facoltà di Economia, organizzatrice del convegno - In tale ambito, gli approcci di equilibrio generale rappresentano un importante strumento non solo di ricerca, ma anche di analisi politica e creazione di consenso. ” Il Convegno Internazionale si propone di favorire l´accesso alle tecniche di pianificazione economica e territoriale utili alle istituzioni e si pone come un momento di confronto tra istituzione e mondo accademico rispetto al potenziale e alle prospettive di impiego dei modelli di equilibrio generale nei paesi sviluppati e nelle economie arretrate con particolare riferimento alle questioni legate alla modellistica, al fabbisogno statistico di informazione, allo sviluppo urbano e rurale, alla liberalizzazione commerciale e alla povertà. A confrontarsi su tali tematiche sono stati invitati esperti delle istituzioni (Agenzia delle Entrate, Fao, Ismea e Istat) e del mondo accademico afferente alle università di Cergy-pontoise (Francia), Patras (Grecia), Molise, Pavia e Verona. “Recentemente - aggiunge il presidente di Spera Centro Studi Politiche Economiche, Rurali e Ambientali, prof. Federico Perali - si è riaperta la stagione del dibattito sulla manovra finanziaria con la nuova edizione del documento di programmazione economica per il prossimo quinquennio 2007-2011. I cittadini confidano che il governo stia facendo tutto ciò che è nelle sue possibilità per offrire la miglior combinazione di politiche economiche, sociali, industriali e territoriali in grado di garantire la massimizzazione del benessere della nostra società ed il dosaggio socialmente più desiderabile di equità ed efficienza, di inflazione e disoccupazione, di fiscalità e liberalizzazione, di risanamento dei conti pubblici e rilancio dell´economia. Si confida anche che questi obiettivi macroeconomici tengano in debito conto l´impatto a livello delle diverse realtà territoriali e delle variegate tipologie di aziende e di famiglie. ” “In generale – continua il presidente Perali - le politiche economiche andrebbero valutate prima della loro proposta di attuazione in modo da anticipare gli effetti indesiderati e di predisporre delle misure di attenuazione mirate al fine di risparmiare le scarse risorse pubbliche e di utilizzarle in modo efficiente per correggere possibilmente i problemi prioritari. Sappiamo che è molto difficile e costoso, in termini di spesa pubblica, curare un danno fatto, e che sarebbe preferibile prevenire. Questo è ciò che si chiede ad una programmazione moderna e di qualità. Oggi esistono modelli di programmazione economica semplici, e allo stesso tempo sofisticati, che consentono di perseguire questo obiettivo in modo realistico e tempestivo. Purtroppo, l´amministrazione nazionale, ma anche quella regionale e locale, diversamente da quanto si verifica in molti altri paesi occidentali, è in grave ritardo. ” Il Convegno Spera di Pavia presenta lavori che illustrano come è possibile valutare l´impatto delle politiche macroeconomiche dei paesi sviluppati o in via di sviluppo sui diversi settori dell´economia e per le tipologie familiari di interesse e di collegare l´analisi macroeconomica alle micro realtà aziendali e familiari. “Per citare un esempio – conclude il prof. Perali - l’impatto della recente riforma delle Politiche Agricole Comunitarie è stata analizzata ex-ante con l’ausilio del modello di equilibrio generale Meg-ismea, su cui si basano alcune delle presentazioni, che ha consentito di prevedere i settori dell’economia e le tipologie familiari che avrebbero tratto giovamento o danno dalla riforma e di scegliere lo scenario che avrebbe ridotto al minimo le perdite nette di benessere non solo per le famiglie agricole, ma anche per le famiglie dei diversi ceti sociali e per i consumatori in generale. La completezza dello studio ha anche consentito di ridurre la conflittualità fra le parti sociali interessate dalla riforma e ne ha snellito le procedure di attuazione. Questa esperienza può essere considerata una buona pratica per la valutazione dell’impatto delle riforme che può essere estesa anche ad altre aree di valutazione delle politiche pubbliche nazionali e locali. ” 22 ottobre 2007 – ore 9. 30 Facoltà di Economia – Università degli Studi di Pavia Via S. Felice, 7 – Pavia .  
   
   
LINGUISTI E ISTITUZIONI A CONFRONTO QUARTA GIORNATA REI – 29 OTTOBRE 2007  
 
Padova, 18 ottobre 2007 - Si svolgerà a Padova la Quarta giornata della Rete di eccellenza dell´italiano istituzionale, organizzata con il sostegno dell´università locale e della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Creata nel 2005 su iniziativa del Dipartimento italiano della Direzione generale della Traduzione della Commissione europea, la Rete raccoglie istituti universitari, servizi linguistici delle istituzioni europee e italiane e altri operatori che si battono per dissipare la foschia linguistica, cercando di rendere più chiara e comprensibile la comunicazione istituzionale nella nostra lingua. Attraverso l´armonizzazione dei linguaggi specialistici e l´elaborazione di un consenso in materia di neologismi e terminologia, la Rei punta a fare dell´italiano uno strumento più preciso e accurato, tutelandone la qualità e favorendone un rigoglioso sviluppo in un´epoca di contatti sempre più intensi con altre lingue europee ed extraeuropee. La giornata del 29 ottobre sarà dedicata ai risultati dei quattro gruppi di lavoro creati per discutere di terminologia giuridica e della lingua dell´economia e della finanza, della "Guida Rei" e dell´accordo di cooperazione tra le istituzioni che partecipano al progetto. In occasione dell´incontro sarà inoltre presentato il sito web della rete. L’incontro avrà luogo nell´Auditorium del Collegio universitario "don Mazza", in via Campagnola, 17. Per informazioni e iscrizioni contattare: Segreteria organizzativa: E-mail Claudia De Stefanis Antenna Dgt per il multilinguismo Tel. 06-69999222 Donatella Bruni Dipartimento di lingua italiana - Unità C-it-02 Direzione generale della Traduzione Tel. +32-2-295. 27. 31 .  
   
   
TESI DI LAUREA SULLE PARI OPPORTUNITÀ AL VIA LA SECONDA EDIZIONE DEL PREMIO IL TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDA SCADA IL 31 OTTOBRE  
 
Trento, 18 ottobre 2007 - Ritorna anche quest’anno il Premio per le tesi di laurea in materia di pari opportunità. L’iniziativa, promossa dall’Assessorato alle pari opportunità della Provincia autonoma di Trento, intende valorizzare le tesi di laurea elaborate presso l’Ateneo trentino sui temi delle pari opportunità tra uomo e donna, degli studi di genere, della situazione femminile e maschile nei diversi ambiti della vita sociale ed economica. Saranno premiati – spiega il bando di concorso - i lavori più meritevoli e le sollecitazioni fornite costituiranno un prezioso contributo per lo sviluppo delle pari opportunità. Possono presentare domanda i laureati presso le Facoltà dell’Università degli Studi di Trento (ad esclusione dei vincitori dell’edizione precedente) che hanno conseguito il titolo nel triennio precedente il termine di presentazione delle domande (dal 1° novembre 2004 al 31 ottobre 2007). Gli aspiranti dovranno far pervenire all’Ufficio per le Politiche di Pari Opportunità in Via Jacopo Aconcio 5, 38100 - Trento, entro le ore 16. 00 del 31 ottobre 2007, apposita domanda di partecipazione redatta utilizzando il fac-simile disponibile presso il suddetto ufficio, nonché sul sito internet www. Pariopportunita. Provincia. Tn. It. Gli elaborati inoltrati verranno esaminati da un’apposita Commissione, che procederà alla valutazione dei lavori entro il 31 dicembre 2007. Per l’anno 2007 possono essere assegnati quattro premi, di cui tre a favore di tesi di Laurea specialistica/quadriennale e uno a favore di tesi di Laurea Triennale: Tesi di Laurea specialistica o quadriennale I premio Euro 1. 500,00. =; Ii premio Euro 1. 000,00. =; Iii premio Euro 750,00. =. Tesi di Laurea triennale: I premio Euro 500,00. =. Il bando con relativa domanda è disponibile sul sito www. Pariopportunita. Provincia. Tn. It o presso l’Ufficio per le Politiche di Pari Opportunità in Via Jacopo Aconcio 5, 1° piano, 38100 – Trento. Tel. : 0461/493156 Fax: 0461/493157 email: pariopportunita@provincia. Tn. It .  
   
   
DONNE AL CENTRO DELLA CONFERENZA REGIONALE SU DIRITTI UMANI, PACE E COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO  
 
Venezia, 18 ottobre 2007 - Le donne saranno al centro della prima giornata della Conferenza regionale sui Diritti umani, la Pace e la Cooperazione allo sviluppo, che si apre oggi a Vicenza, al Palazzo delle Opere Sociali. Donne viste non solo come vittime di discriminazioni e violazioni dei diritti fondamentali, ma anche e soprattutto come agenti di cambiamento, in difesa dei diritti umani. In mattinata, infatti, il Presidente della Regione Giancarlo Galan consegnerà il premio 2006 “Veneto per la pace e la solidarietà tra i popoli” a Barbara Contini, da anni impegnata in iniziative di peace keeping e cooperazione in territori di crisi umanitaria quali la Bosnia, l’Iraq e, di recente, il Darfur. Nel pomeriggio, invece, l’assessore regionale Marialuisa Coppola prenderà parte a una tavola rotonda sul tema delle pari opportunità che sarà arricchita dalla testimonianza di due giovani donne afghane che, a rischio della loro stessa vita, lottano per l’affermazione nel loro Paese della democrazia e dei diritti umani: Malalaj Joya, parlamentare espulsa illegalmente dalla Camera dei Deputati per avere denunciato pubblicamente i crimini dei “signori della guerra” afghani, e Zoya, profuga in Pakistan e attivista di Rawa, l’Associazione delle Donne Afghane, impegnata nei campi profughi per i diritti delle donne e dei bambini. La conferenza proseguirà anche per tutta la giornata di venerdì proponendo una serie di riflessioni sul tema della cooperazione allo sviluppo con riferimento a tre diversi e fondamentali aspetti: i fenomeni migratori, la tutela dell’ambiente, la “governance”. .  
   
   
ASSESSORE D´ELIA: LE DONNE TRAINANO IL MERCATO DELL´OCCUPAZIONE ROMANO  
 
Roma, 18 ottobre 2007 - “Le donne trainano il mercato dell’occupazione romano. La presenza imprenditoriale femminile rappresenta un dato significativo rispetto alla media nazionale (26,1% contro il 25,4% dell’Italia). Le donne titolari di impresa sono percentualmente di più rispetto al dato nazionale”. Dichiara l’assessore alle Pari Opportunita’ Cecilia D’elia, la quale introdurrà domani alle 9. 30 presso la Città educativa di Roma (via del Quadraro, 102) i lavori del seminario “Getting engaged: women in local development”, organizzato da Qec-eran (European Regeneration Areas Network - Quartiers en Crise), la rete di città europee che promuove un approccio integrato alla rivitalizzazione delle aree svantaggiate e di esclusione sociale, con il coinvolgimento di politici, tecnici e cittadini. Dalla realtà multietnica del quartiere Porta Castello di Torino alle minoranze etniche a Birmingham, le amministrazioni locali dimostrano il ruolo strategico che possono e devono giocare le donne per la coesione sociale. La “cittadella del Quadraro”, voluta dall’assessore Maria Coscia, si apre così anche alle esperienze transnazionali per “capitalizzare” i progetti di eccellenza promossi dalle altre amministrazioni. “La scarsa presenza delle donne rimane un fenomeno significativo nei segmenti medio-alti del mercato del lavoro - aggiunge l’assessore D’elia - e le scelte professionali che implicano una dedizione importante alla carriera sono ancora difficili da compiere per le donne. Il nostro impegno per efficaci politiche di Pari opportunità va nella direzione di valorizzare le competenze femminili, promuovere la formazione e la qualificazione, in modo da garantire l’ingresso delle donne nell’ambito delle nuove tecnologie”. Per combattere il divario digitale di genere l’amministrazione capitolina ha attivato in questi anni diversi progetti. In particolare, a partire dal protocollo d’intesa siglato tra Comune di Roma e Unione degli Industriali di Roma per promuovere il ruolo delle donne nel mercato del lavoro delle Ict e favorire la presenza nell’imprenditoria romana, la Fondazione Mondo Digitale ha già realizzato due edizioni del corso “Donne e nuove tecnologie“: sono state coinvolte 46 corsiste in 120 ore formative, 30 docenti e 20 aziende per stage formativi. In occasione del workshop internazionale la Fondazione Mondo Digitale presenterà la propria metodologia di ricerca per valutare i bisogni delle donne e l’impatto delle azioni formative proposte. I risultati sono riportati nella pubblicazione “Donne e Nuove Tecnologie. Pari Opportunità nell’impresa romana”, elaborata da Alfonso Molina, professore all’Università di Edimburgo e direttore scientifico di Mondo Digitale, che sarà presentata durante l’evento. .  
   
   
AL VIA LA SECONDA EDIZIONE DEL PROGETTO “MADREFIGLIA” UN PERCORSO PER FAR CRESCERE E MATURARE L’IMPRENDITORIA FEMMINILE  
 
 Firenze, 18 ottobre 2007 - Sostenere la crescita delle imprese femminili e contribuire al loro sviluppo qualitativo, un processo che mira soprattutto a valorizzare la ricchezza delle risorse umane investite e le doti proprie delle imprenditrici. E´questo l´obiettivo della seconda edizione del progetto "Madrefiglia – Mentoring, Accompagnamento Donne in Rete e Formazione Imprenditoriale Giovani Leader Imprenditrici Autonome" che viene presentata a Firenze venerdì 19 ottobre alle ore 10. 30 presso la sede di Unioncamere Toscana in via Lorenzo il Magnifico 24. Organizzata da Unioncamere Toscana in collaborazione con il Settore politiche di genere e di promozione delle pari opportunità della Regione Toscana, questa seconda edizione promuove il trasferimento di conoscenze ed esperienze da un´imprenditrice affermata (mentor) ad una esordiente o aspirante imprenditrice (mentee). Un sistema che permette di costruire una rete permanente di donne, ´madri e figlie´, in cui le figlie possono diventare madri a loro volta, in un percorso teoricamente infinito, affrontando nel migliore dei modi tematiche anche complesse tipiche nel processo di creazione di impresa. .  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ, ASSESSORE BERRUTI: "LA LIGURIA AL TERZO POSTO IN ITALIA PER CASI DI VIOLENZA SULLE DONNE" 500 MILA EURO PER IL 2007 DALLA REGIONE ALLE PROVINCE PER LA REALIZZAZIONE DI QUATTRO CENTRI ANTI-VIOLENZA  
 
 Genova, 18 ottobre 2007 - "La Liguria è al terzo posto in Italia, dietro al Lazio e all’Emilia Romagna, per i casi di violenza sulle donne. Un dato estremamente grave e preoccupante". Lo ha detto l’assessore alle Pari Opportunità della Regione Liguria, Maria Bianca Berruti, nel corso della cerimonia di firma del protocollo di intesa tra la Regione e le Province liguri per la realizzazione di quattro centri anti-violenza previsti uno in ognuna delle Province. Sono stati stanziati in tutto 500 mila euro, 125 mila per ogni Provincia e i tempi previsti per l’individuazione della localizzazione dei centri e la loro realizzazione è di un anno. I fondi provengono dal capitolo Edilizia e sono destinati a realizzare strutture ad uso pubblico, come previste anche dal piano dei servizi socio-sanitari. "I centri anti-violenza offriranno sostegno di prima accoglienza alle donne maltrattate – ha aggiunto l’Assessore – Vogliamo che, assieme alle Province, siano coinvolti nell’affrontare il gravissimo problema anche l’associazionismo femminile, il volontariato e le cooperative sociali". .  
   
   
IL DNA DEL DESIGN ITALIANO: PRODUZIONE INIMITABILE GIORNATA DI INCONTRI PER REINVENTARSI CON GUSTO  
 
 Milano, 18 ottobre 2007 - Il design italiano può rappresentare la spinta ad una nuova crescita dell´Azienda Italia? Può il nostro senso estetico, la storica capacità nella ricerca del "bello" contrastare i nuovi scenari produttivi dei Paesi emergenti? Può la creatività rendere il prodotto "Made in Italy" inimitabile? A questi interrogativi, e a molti altri, cercheremo di rispondere nel convegno progettato e coordinato da Anty Pansera, critica e storica del design, docente al Politecnico di Milano e all´Accademia di Brera, e organizzato da: Emanuela Palazzani, Vicepresidente Nazionale e Responsabile del Tavolo di Settore per l’Arredamento, Design, Edilizia, Immobiliare, Made in Italy; Linda Gilli, Presidente Delegazione Lombardia; Paola Bertolio, Vicepresidente Vicaria; Rosanna Acunzo, Vicepresidente Tesoriera e promotrice dell’evento e tutto il Consiglio Aidda Delegazione Lombardia. Il Convegno, che si rivolge alle aziende italiane e in particolare alle donne che lo dirigono, obiettivo privilegiato per la loro particolare sensibilità, vuole sottolineare l’importanza del design, cioè di una progettazione, attenta e rigorosa, che sottostà alla realizzazione di qualsiasi prodotto. Puntuale progettazione vuol dire grande attenzione non solo alla funzionalità e all’ottimizzazione dei processi produttivi, ma anche alle caratteristiche formali, che rendono il prodotto unico e inimitabile. Qualità di progetto e qualità di produzione: questo è il binomio che dovrà sempre più caratterizzare il made in Italy, per contrapporsi alla dilagante diffusione di prodotti di massa, di copie, di articoli provenienti da Paesi emergenti dal punto di vista industriale ma senza una tradizione alle spalle. “Abbiamo scelto di realizzare questo evento proprio nel 2007, perché questo è l’anno dedicato dalla Comunità Europea alle pari opportunità per tutti”, sottolinea Rosanna Acunzo, Vicepresidente Tesoriera di Aidda Delegazione Lombardia e promotrice dell’evento, e ancora, “riprendendo, soprattutto, due dei quattro temi che lo hanno caratterizzato: il riconoscimento del lavoro delle imprenditrici e delle designers che contribuiscono alla creazione di un linguaggio italiano e all’affermazione del Made in Italy e il rispetto, innanzitutto, pur senza dimenticare gli altri, i diritti e la rappresentanza. “La campagna sul Made in è una delle battaglie che stiamo combattendo per difendere il Made in Italy” spiega, dando il Patrocinio al Convegno, l’Onorevole Tiziana Maiolo Assessore alle Attività produttive del Comune di Milano. “Per contrastare la totale assenza di tutela per la cultura del saper fare, del creare e del progettare, che contraddistingue il mondo del design e del Made in Italy”, continua l’Assessore, “stiamo agevolando la promozione di leggi sull’etichettatura d’origine obbligatoria. Solo così i nostri prodotti avranno una tutela meritata e una vera distinzione sulle loro caratteristiche di eccellenza. Il connubio Milano/ design poi è tradizione e deve essere tramandata anche grazie all’imprenditoria femminile, un valore aggiunto da enfatizzare e supportare per dare una vantaggio competitivo al sistema produttivo locale sulla scena economica globale”. “Anche da parte del mondo della politica”, continua Anty Pansera, critica, storica e docente di storia del disegno industriale, “c’è quindi una particolare sensibilità per proposte che pongono l’attenzione sulle attività femminili, a maggior ragione legate all’imprenditoria. Inoltre, segnala ancora Anty Pansera che progetta e coordina il Convegno, “la tematica proposta anticipa il 2008 che vedrà Torino eletta “capitale mondiale del design”. L’onorevole Viviana Beccalossi, Vicepresidente della Regione Lombardia, sostenendo e patrocinando la realizzazione del convegno, dichiara: “Attraverso politiche sensibili all’unicità che il nostro design esprime, la pragmaticità e l’equilibrio di noi donne deve servire a rilanciare l’Italia, ed a vincere i fenomeni di concorrenza sleale che ormai, a livello internazionale, hanno assunto dimensioni molto preoccupanti, a discapito delle nostre aziende, del nostro lavoro, della nostra sicurezza, della nostra economia. Settori che non possono e non devono subire un sistema parallelo fraudolento, che rappresenta un vero e proprio colpo basso alla politica della qualità. Chi “produce” contraffazione, produce costi sociali e pericoli per l’intera collettività. I nostri prodotti sono unici. Tuteliamone, in ogni sede, il valore e l’esclusività, anche per confermare il concetto di “sicurezza” che da sempre interpretano”. Sabato 20 ottobre 2007 ore 9. 30 Auditorium Giorgio Gaber (Palazzo Pirelli – Sede Regione Lombardia) P. Zza Duca D’aosta, 3 Milano (ingresso gratuito, iscrizione obbligatoria) .  
   
   
CONVEGNO SU “DONNA SOCIETÀ IMPRESA”  
 
Pordenone, 18 ottobre 2007 - Il Comitato per l’Imprenditoria Femminile di Pordenone, che ha sede presso la Camera di commercio, supporta il convegno organizzato dal Lions Club Sacile dal titolo “Donna Società Impresa – il ruolo femminile nel lavoro nell’associazionismo e nelle istituzioni”, che si terrà il 20 ottobre, dalle 9 alle 12. 30, nell’ex chiesa San Gregorio di Sacile. Scopo del convengo è di contribuire alla formazione di una maggiore consapevolezza della difficoltà per la donna di conciliare i tempi di cura e i tempi di lavoro. Esistono oggi pari opportunità per tutte coloro che vogliono intraprendere un’attività o svolgere un ruolo da protagoniste nella società? Quale legislazione e quale politica la sostiene? .  
   
   
BENI STABILI, L’ASSEMBLEA APPROVA: UN PIANO DI BUYBACK; IL PROGETTO DI FUSIONE PER INCORPORAZIONE IN BENI STABILI S.P.A. DI ALCUNE SOCIETÀ FACENTI PARTE DEL MEDESIMO GRUPPO.  
 
Roma, 18 ottobre 2007 - Ieri l’Assemblea Ordinaria della Società ha approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione relativa ad un piano di acquisto di azioni proprie, fino al limite massimo consentito per legge (10% del capitale sociale in quanto la Società non detiene azioni proprie), per un periodo di 18 mesi dalla data della delibera assembleare. Il piano riguarda un numero massimo pari a 191. 459. 155,20 azioni ordinarie della Società, per un controvalore complessivo non superiore ad euro 220. 178. 028,48. Il prezzo massimo di acquisto dovrà corrispondere alla media del prezzo registrato dal titolo negli ultimi 3 giorni di borsa aperta antecedenti la data di ciascuna operazione, maggiorato del 20% e, comunque, non potrà essere superiore all´importo di euro 1,15 per azione. Il prezzo minimo di vendita non potrà essere inferiore al 5% rispetto alla media dei prezzi registrati dal titolo nei 30 giorni di borsa aperta antecedenti la data di ciascuna operazione. L’assemblea ha delegato al Consiglio di Amministrazione i poteri necessari per intervenire in acquisto sui titoli della società quando il loro valore si discosti sensibilmente dal Nav nell’ipotesi di instabilità dei mercati. Inoltre, l’Assemblea di Beni Stabili S. P. A. , in seduta straordinaria, ha approvato il progetto di fusione per incorporazione in Beni Stabili S. P. A. Di Sviluppi Immobiliari S. P. A. , Beni Stabili Immobiliare Garibaldi S. P. A. E Torino Zerocinque Investment S. P. A. , società facenti parte del Gruppo, nell’ambito del processo di riorganizzazione della struttura partecipativa e dell’attivo. L’assemblea Straordinaria ha altresì approvato una modifica all’oggetto sociale della Società avente ad oggetto la descrizione della politica degli investimenti, l’indicazione del limite massimo di leva finanziaria e del limite di concentrazione dei rischi. .  
   
   
ACCORDI ITALIA-SVIZZERA, RISPETTARE IL CONTRATTO DELL’EDILIZIA  
 
Como, 18 ottobre 2007 – Il Tavolo Permanente sugli accordi bilaterali Italia-svizzera (Ue/ch), portavoce di tutte le parti che lo costituiscono - quali la Camera di Commercio di Como e le più rappresentative parti imprenditoriali e sociali comasche (Confartigianato Imprese Como, Confederazione Nazionale Artigianato di Como, Ance Como, Confindustria, Api, Insubria, Cgil, Cisl, Uil) - ritiene che la disdetta del Contratto Nazionale Mantello dell’Edilizia (a decorrere dal 1° ottobre 2007) non obblighi a non applicare più il Contratto stesso a tutti i settori di attività che, fino al 30 settembre scorso, in esso hanno trovato riferimento. In attesa, quindi, che le parti imprenditoriali e sociali elvetiche stipulino il nuovo accordo nel pieno rispetto della loro autonomia contrattuale, i componenti del Tavolo Permanente sugli accordi bilaterali Ue/ch daranno indicazione alle imprese, per i casi di distacco di propri dipendenti in Svizzera, di continuare a rispettare i minimi salariali previsti dal Contratto Nazionale Mantello dell’Edilizia. L’annuncio della disdetta del Contratto in questione ha creato forti preoccupazioni sui possibili effetti che tale provvedimento potrebbe avere sul mercato del lavoro svizzero (e in particolar modo quello ticinese), riproponendo la tematica del dumping salariale e del peggioramento delle condizioni di lavoro. Il chiarimento da parte del Tavolo Permanente sugli accordi bilaterali Ue/ch è stato necessario al fine di evitare che tale circostanza di vuoto contrattuale possa dare adito a situazioni in contrasto con lo spirito degli Accordi Bilaterali e, in particolare, in contrasto con lo spirito collaborativo col quale le associazioni imprenditoriali e sindacali comasche si rapportano con i colleghi del Ticino, viste le fattive relazioni che intercorrono tra l’Italia e la Confederazione Elvetica. . .  
   
   
"CALDAIE A TERRA E MURALI": SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 18 ottobre 2007 - Il trend del mercato interno registra nel 2006 una stasi, dopo l’evoluzione positiva degli anni precedenti, con un incremento modesto nell’area delle caldaie murali ed una pesante flessione nell’area delle caldaie a terra. L’area delle caldaie murali incide sul mercato interno per oltre l’ 80% in valore. Le vendite in Italia ammontano a circa 1,2 milioni di pezzi, per un valore di oltre 800 milioni di euro, con un incremento dello 0,8% in quantità e del 3% in valore rispetto al 2005. Il mercato delle caldaie a terra, che incide sul totale per il 15% in valore, registra nel 2006 un andamento fortemente negativo, con un calo valutabile intorno al 10% circa. Il ridimensionamento del mercato interessa entrambi i segmenti ed è condizionato dall’orientamento verso il riscaldamento autonomo anche negli edifici plurifamiliari di nuova costruzione; la recente evoluzione normativa, che prescrive criteri di efficienza energetica nelle nuove abitazioni e nelle ristrutturazioni di impianti o nuovi impianti, potrà tuttavia tradursi in un rilancio dei prodotti a basamento, i quali consentono minori consumi nel riscaldamento degli edifici plurifamiliari. Il mercato delle caldaie a legna e a combustibili solidi rappresenta una nicchia, valutabile in circa 8. 000 pezzi nel 2006, per un valore di circa 7,5 milioni di euro ed un contenuto aumento in termini assoluti; si rileva un sensibile incremento dei prezzi medi, legato all’assortimento proposto dai pochi produttori nazionali di un certo rilievo. Dati di sintesi, 2006
Valore del mercato, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 981,0
Variazione media annua del mercato 2006/2002 (%)
· in valore 4,2
· in quantità 2,4
Quota di mercato prime 4 imprese/gruppi (%) 55,3
Quota di mercato prime 8 imprese/gruppi (%) 75,4
.
 
   
   
CON ENEL, IL DIBATTITO TRA FILOSOFIA E SCIENZA INAUGURA UN BLOG E L´ARTE VA IN PIAZZA  
 
Roma, 18 ottobre - La terza edizione della Parola Contesa apre al pubblico un nuovo blog http://diario. Enel. It/parolacontesa/ per favorire il confronto tra gli utenti sui temi trattati da celebri scienziati e filosofi nel corso dei nove incontri - in programma fino al 10 dicembre sul palco dell´Eliseo di Roma, al teatro Dal Verme di Milano e al Mercadante di Napoli. Il blog rappresenta un nuovo strumento per diffondere i contenuti attraverso il video streaming delle serate (scaricabile in podcast), per leggere i post scritti dagli stessi moderatori dei dibattiti - Giancarlo Bosetti, Massimiliano Finazzer Flory e Vittorio Bo - e le inedite riflessioni di grandi intellettuali sulle parole chiave della nuova edizione: Cosmo, Viaggio, Felicità, Bioetica, Evoluzione, Universo, Ricordare, Scrivere e Leggere. Infine, cala il sipario su Enel Contemporanea http://www. Enel. It/ext/enelcontemporanea/ , il progetto di arte pubblica sul tema dell´energia curato da Francesco Bonami. A chiudere l´evento, la grande installazione di Patrick Tuttofuoco intitolata "Future City", visibile fino al 29 ottobre a Roma nella centralissima piazza del Popolo. .  
   
   
COMPAGNIA SPAGNOLA PER IMPIANTO EOLICO IN RUSSIA  
 
Mosca, 17 ottobre 2007 - Secondo le autorità locali, come ripreso dall´agenzia informativa russa "Ria novisti", la compagnia spagnola di elettricità Iberdrola Renovables investirà 140 milioni di dollari nella costruzione di un impianto eolico nel territorio meridionale di Krasnodar, in Russia. Le turbine avranno una capacità di 1. 000 Mw e saranno pronte entro il 2011. In questo modo gli amministratori locali sperano di invertire la tendenza della zona: l´area di Krasnodar produce infatti meno del 40 percento dell´energia elettrica che consuma. .  
   
   
GRUPPO KERSELF SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2007 CRESCITA DEL 13% DEI RICAVI PRO-FORMA CONSOLIDATI NEL I SEM 2007 RISPETTO AL I SEM 2006 (40,16 MLN DI EURO RISPETTO A 35,56 MLN DI EURO DEL I SEM 2006)  
 
Correggio, 18 ottobre 2007, il Consiglio di Amministrazione di Kerself S. P. A. , società attiva in Italia nel settore dell’energia alternativa, (impianti solari fotovoltaici e termici) e presente anche nel settore delle elettropompe per movimentazione dell’acqua, ha approvato la relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2007. Per una migliore rappresentazione della situazione economica e finanziaria del Gruppo, in considerazione che l’acquisizione della società D. E. A. S. R. L. È stata effettuata in data 15 giugno 2007, vengono presentati i dati economici pro-forma. Il conto economico consolidato pro-forma al 30 giugno 2007 presenta ricavi delle vendite e delle prestazioni pari a 40,16 milioni di euro con un incremento pari al 13,0% rispetto al I semestre del 2006. A tale incremento ha contribuito in modo particolare l’Area Energia Alternativa che ha rappresentato oltre il 74% del totale dei ricavi consolidati di Gruppo. Nell’ambito di tale Area di business la società Helios Technology S. R. L. , principale operatore in Italia nella produzione di celle e pannelli solari fotovoltaici, con una capacità produttiva attesa per il 2008 pari ad oltre 60Mw annui, ha contribuito per circa il 48% nella realizzazione dei ricavi del I semestre 2007. La forte espansione del mercato fotovoltaico in Italia, grazie in particolare alla approvazione del “Conto Energia” nei primi mesi dell’anno, che permette di ottenere incentivi per l’energia prodotta per mezzo di impianti fotovoltaici, ed a una politica commerciale del Gruppo, caratterizzata dall’offerta di impianti fotovoltaici “chiavi in mano” comprensiva della copertura finanziaria attraverso convenzioni studiate appositamente, consentirà al Gruppo di raggiungere per fine anno ricavi consolidati pari a circa 85 mln di euro. L’ebitda pro-forma consolidato nel I semestre 2007 ammonta a 6,95 mln di euro, con un incidenza del 17,3% sui ricavi. Il dato si confronta con un valore pari a 6,57 mln di euro del I semestre 2006 che beneficiava di operazioni di natura commerciale che si erano concentrate nei primi mesi dell’anno, mentre nel corso del 2007 tali operazioni saranno distribuite nell’arco dei 12 mesi con benefici attesi anche nella seconda parte dell’anno. Il Gruppo Kerself ha registrato un Ebit consolidato pro-forma di 5,83 mln di euro con un incidenza del 14,5% a fronte di un dato pari a 5,63 mln di euro del corrispondente periodo dell’esercizio 2006. L’indebitamento finanziario netto consolidato ha registrato un valore pari a 37,04 mln di euro, rispetto ad un dato di 28,69 milioni di euro al 31 dicembre 2006. La variazione è determinata dall’inserimento del debito relativo all’acquisizione della società D. E. A. Srl, dall’investimento inerente l’acquisizione della linea produttiva di celle fotovoltaiche per una capacità di circa 30Mw per la società Helios Technology e dagli anticipi sostenuti per garantire l’approvvigionamento di materia prima (silicio). Tale dato non beneficia ancora degli effetti derivanti dall’operazione di aumento di capitale sociale appena concluso dalla società e che ha comportato un flusso in entrata di oltre 22 mln di euro. “Siamo pienamente soddisfatti – commenta Pier Angelo Masselli Presidente del Gruppo - dell’andamento del Gruppo Kerself in un anno in cui abbiamo realizzato importanti risultati e posto le basi per beneficiare degli elevati tassi di crescita attesi a livelli di mercato, nel settore fotovoltaico. L’ampliamento della capacità produttiva di celle fotovoltaiche a 60 Mw con un importante investimento in due nuove linee produttive che verranno realizzate nel 2008 unitamente agli accordi sottoscritti con prestigiosi operatori del settore quali Deutche Solar per l’approvvigionamento di silicio e con Deutchebank e Intesa Leasing per la fornitura di un servizio chiavi in mano, completo di finanziamento, mi rendono particolarmente fiducioso nella capacità di raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci siamo posti” .  
   
   
KERSELF S.P.A. : CONCLUSA L’OPERAZIONE DI AUMENTO DI CAPITALE, SOTTOSCRITTE TUTTE LE AZIONI OFFERTE  
 
 Correggio, 17 ottobre 2007, Kerself S. P. A. Comunica che si sono concluse con pieno successo le operazione relative all’aumento di capitale a pagamento, deliberato dall’assemblea straordinaria in data 11 aprile 2007, mediante offerta in opzione agli azionisti di n. 3. 499. 420 ordinarie di nuova emissione ad un prezzo pari ad euro 6,3 ciascuna. In particolare, durante il periodo di offerta in opzione conclusosi alla data del 28 settembre 2007, sono stati esercitati n. 13. 028. 813 diritti di opzione corrispondenti a n. 3. 428. 635 azioni ordinarie Kerself, pari al 97,97 % delle azioni oggetto dell’offerta e per un controvalore pari a euro 21. 600. 400,50. I restanti n. 268. 983 diritti di opzione, offerti in borsa in conformità a quanto previsto dall’art. 2441, comma 3, cod. Civ. , dall’8 al 12 ottobre 2007, sono stati venduti e successivamente esercitati mediante la sottoscrizione, entro il termine ultimo del 15 ottobre 2007, di n. 70. 785 azioni. L’operazione si è pertanto conclusa con l’integrale sottoscrizione delle n. 3. 499. 420 azioni offerte per un controvalore complessivo pari a euro 22. 046. 346,00 senza che si sia reso necessario l’intervento del consorzio di garanzia diretto da Intermonte Sim S. P. A. .  
   
   
BERLINO E MOSCA RAFFORZERANNO LA COOPERAZIONE NEL CAMPO DELLA RICERCA E DELL’ISTRUZIONE  
 
 Bruxelles, 18 ottobre 2007 - La Germania e la Russia il 15 ottobre hanno firmato un accordo finalizzato a una più stretta cooperazione nel campo della ricerca e dell´istruzione. L’accordo rende possibile la costruzione e l’impiego in comune delle strutture per la ricerca. Oltre a ciò, i due partner stanno pianificando l’istituzione di un nuovo programma di formazione per gli ingegneri russi in Germania, inteso a integrare i programmi di scambio e di formazione già esistenti. Il partenariato strategico nel campo dell’istruzione, della ricerca e dell’innovazione, al quale i due paesi hanno partecipato negli ultimi due anni, ha avuto molto successo, secondo Annette Schavan, ministro federale tedesco dell’Istruzione e della ricerca . Il ministro Schavan ha firmato l’accordo con la sua controparte russa, Andrei Fusenko. Adesso «il nostro impiego congiunto di tecnologie d’avanguardia porterà la nostra cooperazione scientifica a un nuovo livello», ha aggiunto. Nell’ambito di questa più stretta collaborazione, Berlino e Mosca uniranno le forze per sviluppare e predisporre sorgenti di radiazioni di sincrotrone e laser ad elettroni liberi. In tale contesto, la Russia presterà la sua assistenza per la costruzione, la gestione e l´impiego della struttura europea per i raggi laser Xfel. In aggiunta, il Cremlino investirà nella struttura per la ricerca sugli antiprotoni e gli ioni (Fair) che verrà costruita a Darmstadt (Germania), secondo quanto riferito in una dichiarazione di intenti del ministero tedesco dell’Istruzione e della ricerca (Bmbf) e dell’agenzia federale russa per l´energia nucleare. La ricerca marina e polare sarà un altro elemento centrale della cooperazione, ha affermato il ministro Schavan. Il Bmbf e il ministero della Scienza e dell’istruzione russo intendono condurre spedizioni congiunte per lo studio del cambiamento climatico, in cui i due paesi hanno interessi comuni, ha aggiunto il ministero. L’accordo ha anche segnato l’avvio di diversi progetti di ricerca sulla salute. I progetti intendono migliorare la comprensione della sclerosi amiotrofica laterale, nonché della diagnosi e della terapia delle malattie infettive del sistema cardiovascolare. Gli accordi sono stati firmati nel quadro del nono ciclo di consultazioni di alto livello tra la Russia e la Germania, svoltosi nella città tedesca di Wiesbaden. La cooperazione nel campo della ricerca tra i due paesi ha una lunga storia: un accordo di cooperazione scientifica e tecnologica è entrato in vigore 20 anni fa, preparando le basi per programmi di ricerca e di formazione congiunti. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Bmbf. De/ .  
   
   
ONLINE EDUCA: CREARE UNA RETE DEDICATA AL SETTORE DELL´APPRENDIMENTO CON SUPPORTO TECNOLOGICO  
 
Berlino (Germania), 18 ottobre 2007 - Dal 28 al 30 novembre si terrà a la manifestazione «Online Educa», un´iniziativa per la creazione di una rete nel settore della formazione e dell´insegnamento con supporto tecnologico. Tra i temi affrontati quest´anno figurano: e-learning in un contesto aziendale; insegnamento in aula e tecnologia dell´informazione e della comunicazione (Tic); giochi e simulazione come ausili dell´insegnamento, applicazione dei risultati della ricerca nel campo dell´apprendimento con supporto tecnologico (Tel), politica e prassi per l´e-learning. Durante la conferenza Cordis sarà presente presso lo stand dell´Ufficio delle pubblicazioni. .  
   
   
RESPONSABILITA’ SOCIALE D’IMPRESA: ASSEGNATI I PREMI ALLE MIGLIORI TESI ITALIANE LE AZIENDE: “È IN ARRIVO IL CAMBIO DI PASSO PER LA CRESCITA DEL FENOMENO”  
 
Roma, 18 ottobre 2007 - Le premesse ci sono tutte perché la Responsabilità sociale d’impresa non venga considerata un semplice fiore all’occhiello ma un elemento irrinunciabile per la gestione e lo sviluppo dell’azienda. Il fenomeno è infatti giunto, secondo l’ultima indagine di Swg, a coinvolgere in Italia il 70% delle aziende con più di 100 dipendenti, con un flusso di finanziamenti al sociale di 850 milioni di euro l’anno. Sono state le stesse imprese a ribadirlo a margine della cerimonia di premiazione dei vincitori della V edizione del Premio Socialis, l’unico riconoscimento promosso in favore delle migliori tesi di laurea sulle iniziative di impegno delle aziende per lo sviluppo sostenibile, l’arte e la cultura, il sostegno umanitario, ideato da Errepi Comunicazione con il patrocinio di Aidp Lazio, del Ministero della Solidarietà Sociale, del Comune di Roma, della Regione Lazio, dell’Unesco Italia e di Unioncamere. Oltre 80 i lavori pervenuti, una giuria composta da esperti osservatori del fenomeno che vede sempre più spesso le organizzazioni impegnate in iniziative di sostegno al sociale, 6 premiati, 8 imprese di livello internazionale coinvolte nell’organizzazione e negli stage offerti ai vincitori. “La responsabilità sociale rappresenta una straordinaria opportunità di sviluppo, per le imprese e per la società - ha sottolineato Roberto Orsi, Presidente e Amministratore Delegato di Errepi Comunicazione – ma è arrivato il momento di cambiare passo e creare finalmente uno standard più elevato di applicazione delle politiche di impegno sociale nell’organizzazione, condividendo il percorso con il personale interno”. I giovani insigniti del Premio Socialis avranno la possibilità di svolgere uno stage della durata di almeno tre mesi presso alcune delle aziende sostenitrici (Bnl-gruppo Bnp Paribas, Campus, Canon, Fondazione Chiesi, Henkel, Merck Serono, Novartis e Unilever), particolarmente attive nel campo sociale, o degli enti patrocinanti. I componenti della giuria Nadio Delai, Gianfranco Imperatori, Stefano Rolando e Roberto Orsi hanno decretato vincitrici 3 tesi elaborate da studenti dell’Università Luiss di Roma e delle università di Milano, Bicocca e Bocconi. Riconosciute anche 3 menzioni speciali per tesi provenienti dall’Università di Parma e dalla Sapienza di Roma. .  
   
   
PRESENTAZIONE MASTER SULLA FILIERA DEL LEGNO  
 
Crotone, 18 ottobre 2007 - Si è svolto nella mattinata diieri, presso la sede dell´Ente camerale, l´incontro di presentazione del corso Designer di processo e di prodotto per la filiera del legno realizzato dalla Gandalf in partenariato con Camera di Commercio di Crotone, Parco scientifico e tecnologico, Unical, Confindustria e Ial Cisl. Ad avviare l´incontro Francesco Palmieri della Gandalf, il quale ha spiegato le finalità del corso ed il ruolo attivo di ciascun partner: "Ai bisogni espressi dal territorio e dalle aziende dedite alla lavorazione di una delle risorse più antiche e pregiate della regione - sono le parole di Palmieri - si è deciso di rispondere con l´ideazione di un Master per la formazione di quindici “Designer di processo e di progetto per la filiera del legno”. Alla sua prima edizione, il Master si prefigge infatti lo scopo di trasferire agli allievi competenze pluridisciplinari attinenti la filiera del legno, il processo di lavorazione e il design del prodotto". A prendere la parola, quindi, il Presidente della Camera di commercio di Crotone Francesco Barretta: "L´ente camerale è vicino alla filiera del legno da diversi anni e, durante le diverse iniziative avviate al fine di sviluppare tale settore così come dai colloqui con gli imprenditori è emersa come criticità l´assenza sul territorio di figure professionali specializzate e della relativa formazione - ha spiegato Barretta - Ecco perché la Camera di Commercio è stata da subito in prima fila nel sostenere la realizzazione di tale corso che darà la possibilità a giovani ingegneri ed architetti di varcare la soglia delle imprese e toccare con mano quanto appreso in aula, misurandosi con le reali problematiche di imprese operanti sul nostro territorio". "Nel contempo - ha concluso il Presidente dell´Ente camerale - gli imprenditori, ospitando gli allievi designers in stages, potranno avvalersi di risorse altamente qualificate e formate secondo le loro esigenze, pronte ad apportare un valore aggiunto alle produzioni". A seguire Maurizio Muzzupappa, docente dell´Università della Calabria, il quale, dettagliando le attività che saranno svolte durante il corso, ha tracciato il profilo dell´Esperto nel design di prodotti e di processi industriali: "Si intende creare una figura professionale interdisciplinare specializzata che meglio risponda alle esigenze del mercato del lavoro e alla struttura imprenditoriale del comparto di riferimento - ha spiegato - La figura professionale che si formerà si occuperà di progettare prodotti industriali per la filiera legno tenendo conto delle sue caratteristiche tecnologiche e formali e sarà in grado di impostare, progettare e controllare le varie fasi del processo di lavorazione del legno, dall´ideazione alla progettazione, dalla prototipazione all´impiantistica per la produzione su scala industriale, dal controllo della produzione alla commercializzazione. In relazione al contesto, la formazione di tali professionalità intende contribuire a valorizzare, come fattore di sviluppo e occupazionale la presenza di una importante risorsa locale come il legno: la Calabria è infatti la regione più ricca di legno". L´importanza del corso è stata sottolineata anche dal Parco scientifico e tecnologico, rappresentato da Giampiero Trimboli: "La realizzazione di questo corso risponde alla principale criticità rilevata anche durante la realizzazione delle nostre attività, ossia l´esigenza di personale specializzato" . All´incontro hanno preso parte i 15 ingegneri ed architetti selezionati tra le numerose candidature pervenute per la partecipazione al corso. Nei prossimi giorni il progetto vedrà il diretto coinvolgimento delle imprese operanti nella filiera del legno, grazie alla pubblicazione di un avviso pubblico contenente i criteri per manifestare la propria candidatura ad ospitare allievi in stage. .  
   
   
BORSE DI STUDIO PER DIECI UNIVERSITARI LITUANI  
 
Roma, 18 ottobre 2007 - Dieci studenti lituani, provenienti dalle Università di Vilnius e Kaunas, potranno studiare presso le Università del Lazio grazie alle borse di studio messe a disposizione dall’assessorato all’Istruzione, Diritto allo studio e Formazione, attraverso Laziodisu, l’Agenzia regionale per il diritto allo studio universitario. Le borse, dell’importo complessivo di 25 mila euro, consentiranno ai dieci studenti della Lituania, dei quali nove donne, di studiare per tre mesi presso l’Università La Sapienza e presso l’Istituto Superiore Industrie Artistiche – Isia, frequentando i corsi di laurea in Scienze umanistiche, in Scienza dell’Educazione e della formazione, in Metaprogettazione e Product Design. “Il mio assessorato - ha detto l’assessore all’Istruzione Silvia Costa - ha voluto mantenere la promessa fatta in occasione della missione della regione Lazio nella Repubblica baltica, organizzata da Sviluppo Lazio. Si tratta di un primo passo nell’incremento degli scambi internazionali tra studenti, una esperienza che mi auguro si possa rilanciare in seguito, per consentire anche ai nostri ragazzi di andare a studiare in Lituania. Il Lazio, rispetto alla Ue, ha una grande ricchezza per quanto riguarda le Università ed i centri di formazione di eccellenza, eppure la mobilità degli studenti è inferiore alla media europea” “Nonostante la scarsità di risorse destinate a questo fine, dunque - ha sottolineato Costa - stiamo cercando di creare un fondo appositamente dedicato. In ogni caso, nella nuova programmazione del Fondo sociale europeo 2007/2013 è stata prevista, per la prima volta, la possibilità di realizzare progetti transnazionali e interregionali, che andranno ad aggiungersi a quelli già in atto, come il programma Erasmus”. .  
   
   
IN POLESINE GLI STUDENTI CHE RISCOPRONO IL PO IN BICICLETTA  
 
Taglio di Po (Rovigo), 18 ottobre 2007 - E’ arrivato stamattina in Polesine il gruppo di oltre 150 studenti dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche (che ha sedi a Pollenzo, in provincia di Cuneo, e a Colorno, in provincia di Parma) che è partito il 26 settembre scorso dalle sorgenti del Po per seguire il corso del fiume in bicicletta. Complessivamente la carovana al termine del percorso avrà attraversato 4 regioni, 13 province e 82 comuni. Ad accogliere gli studenti, accompagnati dal direttore dell’Università Carlo Catani, al Museo Regionale della Bonifica a Ca’ Vendramin c’era l’assessore veneto Isi Coppola insieme agli amministratori dei comuni di Taglio di Po, Ariano nel Polesine e Porto Tolle e al direttore del Consorzio di bonifica Delta Po Adige Lino Tosini. Con questo viaggio si sperimenta un nuovo modello di didattica itinerante finalizzato ad analizzare le caratteristiche di un territorio fondamentale per l’economia italiana, ricco di tradizioni culturali e gastronomiche da riscoprire e valorizzare. L’idea, lanciata da Carlo Petrini presidente di Slow Food, prende spunto dal cinquantenario della trasmissione televisiva Rai “Viaggio lungo la Valle del Po, alla ricerca dei cibi genuini” dello scrittore Mario Soldati. “Il Delta del Po – ha sottolineato l’assessore Coppola, dando il benvenuto agli studenti - è una delle zone umide più belle ed estese d’Europa”. L’assessore ha detto che la Regione del Veneto ha da subito condiviso questa iniziativa, che rappresenta un corollario del tutto particolare nell’ambito dei rapporti avviati da tempo con l´università e con Slow Food, di cui la Regione sostiene anche alcune iniziative in Brasile. L´arrivo in Polesine è stato anche l´occasione per parlare del fiume e del territorio, le cui trasformazioni sono state illustrate dal direttore del consorzio di bonifica Tosini. Tra i problemi c’è la risalita del cuneo salino, con ricadute sia per l’utilizzo delle acque, sia per le biodiversità che rappresentano una ricchezza del delta. Proprio per la salvaguardia del Po gli studenti impegnati nel percorso in bicicletta hanno preparato un loro “manifesto”. Il direttore dell’università Catani ha ricordato per questo viaggio sono stati realizzati una mappa tematica dei prodotti agroalimentari (oltre 500) e un filmato con le testimonianze di chi vive lungo il fiume. La comitiva in Polesine toccherà nell’arco di tre giorni il territorio dei comuni di Ariano, Taglio di Po, Porto Tolle, Porto Viro, Rosolina e infine Adria dove ci sarà la serata conclusiva, in cui è prevista anche una mostra mercato dei prodotti tipici. In questi tre giorni, gli studenti visiteranno aziende agricole e località del delta, spostandosi in bicicletta e in motonave. .  
   
   
INAUGURATA LA NUOVA SALA OPERATIVA DELLA PROTEZIONE CIVILE REGIONALE DEL LAZIO  
 
Roma, 18 ottobre 2007 - Il presidente Marrazzo, il capo della protezione civile Guido Bertolaso e il direttore regionale Maurizio Pucci hanno inaugurato la nuova sala operativa della Protezione civile regionale. Una struttura aperta 24 ore su 24 e all’avanguardia nella gestione delle emergenze. In una conferenza stampa è stato presentato il catasto degli incendi che oggi comprende tutti i 378 comuni del Lazio e sono stati resi noti i risultati della campagna Anti Incendio Boschivo 2007. “ll messaggio che deve passare e´ quello della tolleranza zero agli incendi nel Lazio - ha detto il presidente Marrazzo - applicando la legge nazionale i terreni incendiati manterranno la loro destinazione iniziale. Questa mappatura farà in modo che nella nostra regione nessuno riuscirà più a guadagnare speculando sul territorio”. Tra il 18 settembre e il 3 ottobre tutti i 378 Comuni del Lazio hanno istituito il catasto degli incendi boschivi, un risultato arrivato in tempi brevissimi dopo che, il 28 agosto, un’ordinanza della Presidenza del Consiglio dei ministri sollecitava le regioni più colpite (Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Lazio) a stilare un registro delle zone colpite dal fuoco. Allora nel Lazio si contavano solo 13 Comuni già dotati del catasto. "Delle 5 regioni che sono state individuate per danni e conseguenze peggiori di un´estate infernale - ha affermato Bertolaso - soltanto il Lazio ha raggiunto questo traguardo: onore e merito alla prima regione che ha creduto in questa esigenza". Dopo la conferenza stampa il presidente Marrazzo e Guido Bertolaso hanno salutato e ringraziato per il lavoro svolto le circa 250 associazioni di protezione civile del Lazio in collegamento radiofonico con la Sala operativa ed è stata consegnata una medaglia della Regione Lazio a tre volontari della protezione civile regionale di Montopoli in Sabina (Ri) Emanuele Battinelli, Fabio Assogna, Angelo Tedesco, rimasti feriti lo scorso 25 agosto nel corso di un intervento a Montorio Romano (Rm). .  
   
   
SHARE: L’ITALIA E IL PIANETA SOTTO OSSERVAZIONE PER L´INQUINAMENTO ATMOSFERICO NEPAL, PAKISTAN, UGANDA E ITALIA, AVVIATA LA RETE SHARE PER IL MONITORAGGIO AMBIENTALE IN QUOTA  
 
 Roma, 18 ottobre 2007 - Share vuol dire condivisione. Condivisione di un fenomeno, quello del global change, i cambiamenti climatici e ambientali che avvengono su grande scala. Share è anche l´acronimo di Stations at High Altitude for Research on the Environment, un network internazionale promosso dal Comitato Ev-k2-cnr, in collaborazione con l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (Isac) del Cnr, che si occupa di monitoraggio climatico, ambientale e geofisico. Nepal, Pakistan, Uganda e Italia stanno già contribuendo al progetto, sotto l’egida di Unep, Wmo, e Ipcc, il Comitato Intergovernativo per i Mutamenti Climatici delle Nazioni Unite, recentemente insignito del Nobel per la Pace. Attualmente le stazioni di monitoraggio ambientale d’alta quota che fanno parte della rete Share sono otto, ma il numero è sicuramente destinato ad aumentare nei prossimi anni e ad estendersi ad altri paesi, in considerazione del sempre più riconosciuto ruolo delle aree remote di montagna – il 24% delle terre emerse – quali luoghi fondamentali per lo studio della composizione dell’atmosfera e del clima e dei meccanismi di trasporto degli inquinanti a scala globale, regionale e locale. La più recente delle stazioni installate, sul monte Rwenzori in Uganda, è la prima in assoluto a coprire l’Africa dal punto di vista del monitoraggio ambientale. Nell’ambito di Share, particolare rilievo assume lo studio della “Atmospheric Brown Cloud” (Abc), la ‘nube marrone’ che staziona da tempo sopra il Sudest asiatico e l’Oceano Indiano, alterando i parametri meteo-climatici dell’area, con conseguenze gravi per l’ecosistema e l’economia. Lo studio della Abc (parte di un progetto ambientale delle Nazioni Unite che vede tra i suoi padri il Premio Nobel per la chimica, Paul Crutzen) in Himalaya avviene grazie alla stazione di monitoraggio Pyramid (recentemente denominata Nepal Climate Observatory - Pyramid, Nco-p) posta a 5079 m s. L. M, presso il Laboratorio Osservatorio Piramide sul monte Everest, il laboratorio più alto del mondo. Dal monitoraggio effettuato, si sono riscontrate, a sorpresa, elevate concentrazioni di Black Carbon e di inquinanti che potrebbero riscaldare l’atmosfera analogamente a quanto avviene con i gas serra, giocando un ruolo importante anche nello scioglimento dei ghiacciai. “Tenendo conto della grande diffusione di Athmospheric Brown Clouds estese verticalmente sull’Asia e l’Oceano Indiano, che abbiamo recentemente osservato, le nostre simulazioni sulla circolazione suggeriscono che le Athmospheric Brown Clouds contribuiscono al riscaldamento regionale della bassa atmosfera quanto il recente aumento di gas serra prodotti dall’uomo”. (Nature - Prof. Veerabhadran Ramanathan, Scripps Institution of Oceanography di San Diego Usa). Il trasporto degli inquinanti è particolarmente evidente nella stagione secca e pre-monsonica. E’ stato tra l’altro registrato un intenso trasporto di dust (aerosol minerale) e inquinanti che ha addirittura interrotto il monsone, trasportando alla stazione Abc elevate concentrazioni di dust, ozono e Black Carbon provenienti dal Pakistan e dall´India (è disponibile l´immagine, scattata dal satellite Modis, che mostra la nube di inquinanti che ha raggiunto la stazione Abc-pyramid). Anche la stazione di monitoraggio italiana della rete Share “Ottavio Vittori” del Monte Cimone (stazione dell’Isac-cnr che sovrasta la Pianura Padana, ospitata dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare) ha registrato elevate concentrazioni di Black Carbon e dust. A fine agosto, in aggiunta ad un intenso trasporto di sabbia dal nord dell’Africa, i vasti incendi che hanno interessato per più giorni l´Algeria e la catena dei monti Atlas (ben visibili dalla foto scattata dal satellite Modis disponibile per i giornalisti) hanno prodotto una nube ricca di particelle carboniose ed altri inquinanti che, muovendosi al di sopra del Mar Mediterraneo verso l´Europa, è stata “intercettata” dalle misure eseguite continuativamente dalla stazione del Cimone. Questi dati evidenziano come oltre ai fenomeni di inquinamento antropico, anche episodi distruttivi dell´ecosistema terrestre come gli incendi boschivi, possono significativamente alterare la composizione dell´atmosfera ed i processi climatici. Alle emissioni dovute a simili eventi di origine naturale vanno poi a sommarsi le emissioni di inquinanti dovute ad attività antropiche. Con l´avvicinarsi della stagione fredda, le emissioni dovute al traffico autostradale, agli impianti di riscaldamento e alle attività industriali, tendono a rimanere confinati nei bassi strati dell´atmosfera, formando una “coperta” che, in presenza di condizioni stabili dell´atmosfera può ricoprire vaste aree geografiche. Tale fenomeno, pur diverso da quello asiatico, ha indotto i ricercatori del Monte Cimone a coniare la definizione di “Po Valley Brown Cloud”. Infine, la serie di misurazioni metereologiche, effettuate a partire dal 1994, delle stazioni di rilevamento della rete Share, lungo la Valle del Khumbu, versante sud della catena himalayana, attestano un incremento medio di temperatura intorno a un grado per decade. Tali preoccupanti dati trovano riscontri nei dati registrati dai ricercatori cinesi sull’altopiano tibetano, sul versante nord della catena himalayana, dove si misurano un incremento medio della temperatura di 0,324 °C per decade, rilevato a 4. 700 s. L. M. Sul Plateau tibetano, rispetto ad un aumento di 0,074°C per decade registrato a quota 1100 s. L. M,. Anche il dato ufficiale nepalese del Dhm (Department of Hydrology and Meteorology), conferma un aumento della temperatura dello 0. 6 °C per decade, anche se a quote più basse. Il più rapido incremento di temperatura alle quote elevate può avere un molteplice effetto sulla dinamica dei ghiacciai con la rapida fusione del ghiaccio e l’apporto delle precipitazioni in forma liquida anziché solida. Anche questi dati andranno ad inserirsi in un progetto internazionale Gewex/ceop Coordinated and Water Cycle Observation, un sistema di osservazione integrato a livello globale sui bilanci di energia e acqua, fondamentale in ambito scientifico e sociale. .  
   
   
EX AMIANTIFERA: UN FUTURO ECOSOSTENIBILE CON ENERGIE RINNOVABILI PECORARO SCANIO: FINALMENTE FATTI E NON LAMENTELE, DE RUGGIERO: UN PROGETTO DI SVILUPPO PER GARANTIRE LA GESTIONE  
 
 Torino, 18 ottobre 2007 - Il futuro dell’area della vecchia miniera di amianto di Balangero e Corio passa attraverso la produzione energetica da fonti rinnovabili e la creazione di un centro per la diffusione delle energie ecosostenibili. E’, in linea di massima, il progetto che Nicola de Ruggiero, assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, e Corrado Scapino, presidente di Rsa, la società creata per la bonifica dell’area dell’ex Amiantifera, hanno illustrato al ministro per l’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio durante una conferenza stampa a Ciriè, martedì 16 ottobre. “La seconda parte della bonifica è avviata - ha detto de Ruggiero - e finalmente possiamo iniziare a pensare ad un futuro di sviluppo che sia compatibile con l’ambiente e che restituisca il territorio a una funzione naturale. Ora terminiamo la bonifica del territorio e, oltre a produrre energia pulita, con la realizzazione del progetto siamo in grado di garantire la gestione dell’area che avrà bisogno nei prossimi anni di continua sorveglianza e manutenzione”. Per il ministro Pecoraro Scanio “finalmente si vedono cose fatte bene e non lamentele di amministratori. E’ un elemento positivo in un settore come quello delle bonifiche che ho particolarmente a cuore. In Italia abbiamo accelerato su tutte le bonifiche e la cultura del fare è bene. Non è un caso che nel correggere il decreto ambientale 152 vogliamo attivare un sistema nuovo per reindustrializzare le aree consentendo lavoro, senza dimenticare tutti gli accorgimenti ecocompatibili”. L’ex Amiantifera - Il territorio della ex miniera di amianto di Balangero e Corio, individuata tra i siti di bonifica di interesse nazionale con L. 426/199, comprende una regione montuosa di circa 400 ha. , un complesso industriale dismesso di circa 40. 000 m2. E, all’interno della cava mineraria, un bacino lacustre con circa 2 milioni di m3 d’acqua. L’attività estrattiva, durata mezzo secolo, ha prodotto lo sconvolgimento del territorio interessato da un’intensa attività industriale. La cessazione dell’attività per fallimento della Società Amiantifera precede di poco la L. 257/1992, contenente le norme relative alla cessazione dell’estrazione, commercializzazione e utilizzo dell’amianto. La Bonifica - L’accordo di programma per il risanamento dell’area, siglato nel 1992, prevedeva la costituzione di un’apposita struttura societaria per la bonifica, la riqualificazione e lo sviluppo della ex miniera e del territorio interessato. Per questo, nel novembre del 1994, si costituisce la R. S. A. S. R. L. , società a totale capitale pubblico che, nel gennaio del 2007, con l’approvazione del nuovo Statuto, viene acquisita sotto il controllo in house alla Regione Piemonte. E’ in corso di approvazione un nuovo accordo di programma per la destinazione dei fondi assegnati con la L. 426/1998 che rende disponibili risorse finanziarie per circa 8,17 milioni di euro, a copertura di progetti in corso di approvazione da parte della conferenza dei servizi, e individua ulteriori somme, pari a circa 20 milioni di euro, per il completamento dei lavori di bonifica. L’attività svolta dalla R. S. A. Srl, sino a tutto il 2006, porta a sostanziale compimento la prima fase di attività, come prevista dal progetto di massima (Finpiemonte 1993), volta alla messa in sicurezza del sito minerario con particolare riferimento al rischio idrogeologico dei versanti, dei corsi d’acqua e delle discariche di pietre. Sull’intera area e sugli stabilimenti sono stati realizzati interventi di contenimento delle situazioni di emergenza e, più in generale, si è organizzato un presidio di monitoraggio e controllo, in grado di fornire dati per conoscere le dinamiche di rischio. Attualmente ci sono le condizioni per una seconda fase di attività volta ad integrare i lavori di bonifica sulla base della specifica caratterizzazione del sito (D. Lgs. N. 152/2006). In questa seconda fase le priorità riguardano gli interventi di messa in sicurezza e bonifica degli stabilimenti, gli interventi di sistemazione idrogeologica della discarica lapidea lato Balangero e la rimozione dei fanghi contaminati. La manutenzione della copertura vegetale e delle opere di sistemazione idrogeologica, realizzate con tecniche di ingegneria naturalistica, dovrà essere mantenuta nel tempo per garantire le condizioni di messa in sicurezza permanente. Il Progetto - Per garantire la sicurezza costante e permanente si rende necessario individuare soluzioni per la riqualificazione del sito che consentano di generare utili da impiegare per il finanziamento delle attività di manutenzione del territorio. L’approvvigionamento energetico è condizione necessaria per sostenere qualsiasi ipotesi di sviluppo del territorio interessato. Alla questione energetica sono connessi i temi della competitività, della tutela ambientale e valorizzazione della vocazione del territorio stesso e, in ultima istanza, della coesione sociale, tenuto conto dei benefici economici e sociali derivanti dallo sviluppo del sistema energetico. Uno dei settori di maggior interesse è rappresentato dalla produzione energetica da fonti rinnovabili. L’intero scenario internazionale sta rapidamente cambiando in risposta all’alterazione degli equilibri climatici e a nuove strategie di politica economica. Richiamate le indicazioni della Comunità Europea in materia di tutela ambientale e riduzione delle emissioni di gas climalteranti, nel rispetto degli obiettivi sanciti dal Protocollo di Kyoto, considerato il sistema di incentivazione previsto dal nuovo conto energia (D. M. 19. 2. 2007), si individuano interessanti prospettive imprenditoriali, in particolare per l’installazione di sistemi di produzione elettrica fotovoltaica, con tempi di rientro degli investimenti compatibili con attività di riqualificazione e sviluppo dell’area. Le opere in progetto interesseranno essenzialmente gradoni pianeggianti del versante sud lato Balangero, con condizioni di insolazione ottimale; il profilo del pendio e la conformazione dei gradoni consente di mascherare gli impianti, senza oneri per opere di mitigazione dell’impatto paesaggistico. Le aree individuate, sono sufficientemente ampie per accogliere circa 21. 300 moduli da 170 Watt cadauno, per una potenza di picco totale prevista di c. A 3,8 Mwp. Una prima valutazione dell’attività economico-finanziaria consente di stimare, a pieno regime, un utile lordo pari a circa 400mila euro/anno, necessario a sostenere i costi fissi di manutenzione delle opere a verde e delle opere di sistemazione idrogeologica indispensabili alla manutenzione della messa in sicurezza del sito. .  
   
   
“PRESENTAZIONE DELLA TERZA EDIZIONE DI ENVIE D’ENVIRONNEMENT:ALLA SCOPERTA DELL’AMBIENTE”  
 
Aosta, 18 ottobre 2007 - L’assessorato del Territorio, Ambiente e Opere pubbliche comunica che oggi alle ore 11, nella tensostruttura allestita in piazza Chanoux ad Aosta, verrà inaugurata la terza edizione della manifestazione “Envie d’Environnement”, che sarà aperta al pubblico ogni giorno fino al 24 ottobre. «La nostra attività di educazione ambientale – spiega l’assessore Alberto Cerise – in queste occasioni di piazza evidenza il rapporto privilegiato con i ragazzi che, grazie alla collaborazione delle scuole di ogni ordine e grado, saranno partecipi in oltre 1200. Per stimolare ulteriormente il loro interesse per l’ambiente quest’anno abbiamo riservato soprattutto ai più giovani alcune sorprese, che mettono in campo talenti artistici: è il caso ad esempio di Katja ed Erika Centomo, che si dividono tra Nus e Roma e che hanno realizzato il primo fumetto che ha come protagonista la nostra mascotte Ecolo». Ma la comunicazione dei temi ambientali sfrutterà anche le arti per diventare ancora più accessibile. «Al teatro ed ai laboratori, – continua Cerise – già sperimentati nelle scorse edizioni, si aggiungeranno il cinema e speciali approcci ideati da chi vede i “rifiuti” non come qualcosa di cui disfarsi, ma come suggerimenti alla fantasia per far tornare a nuova vita materiali ancora utilizzabili. È il caso del gruppo musicale “Capone & Bungtbangt” che utilizza strumenti realizzati in materiale riciclato oltre che alcuni artigiani presenti sul territorio che realizzano piccoli oggetti ludici o di uso quotidiano con materiali che verrebbero gettati via, offrendo loro una seconda vita». La montagna vive nelle conferenze dedicate alle scuole, dove si parlerà di ghiacciai, ma anche della sfida che gli Enti locali hanno raccolto nel dopo Kyoto. I temi dell’utilizzo dell’acqua, della salute dell’aria e del terreno che cede nelle frane attingeranno alle competenze dei tecnici dell’Assessorato, con la collaborazione dell’Arpa Valle d’Aosta e della Fondazione Montagna Sicura, coordinati dalla Direzione Ambiente. Nell’ambito della settimana dell’ambiente, verranno anche presentati i nuovi fascicoletti di “Ecolo” dedicati ai geositi, in un incontro dedicato che si svolgerà lunedì 22 ottobre alle ore 17 all’interno della tensostruttura. .  
   
   
NUOVA PIATTAFORMA DI OSSERVAZIONE NELLA ZONA RICREATIVA LUNGO IL RIO AURINO  
 
Bolzano, 18 ottobre 2007 - "Ahrblick", questo il nome della nuova piattaforma di osservazione realizzata dai tecnici della Ripartizione provinciale opere idrauliche a Stegona, una frazione del Comune di Brunico. L´opera è stata pensata nell´ambito di un progetto per la creazione di alcuni punti di osservazione lungo il corso del Rio Aurino. La nuova piattaforma è stata presentata nei giorni scorsi ai rappresentanti comunali di Brunico e delle frazioni di Stegona e San Giorgio. L´area scelta per la realizzazione della piattaforma di osservazione "Ahrblick" è considerata particolarmente intererssante per quanto riguarda sia il corso d´acqua che le rive. Accanto alla piattaforma, il progetto dell´Ufficio sistemazione bacini montani est, ha previsto anche la realizzazione di uno stagno da mettere a disposizione per l´osservazione della flora e della fauna acquatica. "Con questa iniziativa - spiega il responsabile del progetto, Peter Hecher - speriamo di risvegliare l´interesse degli abitanti nei confronti del paesaggio fluviale del Rio Aurino, e confidiamo in una sempre maggiore sensibilità della popolazione locale verso la tutela di queste zone dal punto di vista ambientale". Sulla stessa lunghezza d´onda anche il direttore della Ripartizione opere idrauliche Rudolf Pollinger: "Il progetto punta alla sensibilizzazione degli abitanti della zona - sottolinea - a partire dalle generazioni più giovani". Per questo motivo sono stati direttamente coinvolti gli studenti della scuola elementare di Stegona e della scuola "Montessori" di Brunico, i quali hanno contribuito con diverse proposte, molte delle quali sono state inserite nei lavori. La realizzazione della zona ricreativa "Ahrblick" si inserisce nell´ambito di un progetto Interreg Iiib sugli ambienti fluviali, che punta ad avvicinare maggiormente la popolazione ai corsi d´acqua che attraversano le loro città e i loro paesi. "Nell´ubicazione della piattaforma e dello stagno - conclude il direttore della Ripartizione opere idrauliche Rudolf Pollinger - abbiamo posto particolare attenzione non solo all´aspetto paesaggistico, ma anche all´accessibilità, tenendo nella dovuta considerazione i collegamenti esistenti con le strutture viarie, a partire dalle piste ciclabili". .