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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Maggio 2008
DIRITTI UMANI: IL 2010 SIA L´ANNO EUROPEO DELLA NONVIOLENZA  
 
Bruxelles, 12 maggio 2008 - Rafforzare la politica estera, sostenere i tribunali internazionali e creare una rete di democrazie su scala mondiale. E´ quanto chiede il Parlamento per promuovere la difesa non violenta dei diritti umani nel mondo. Occorre attuare la moratoria sulla pena di morte e combattere la discriminazione razziale, religiosa, di genere (mutilazioni genitali) e sull´orientamento sessuale. Il 2010 andrebbe proclamato "Anno europeo della nonviolenza". Cina, Iran e Russia sono severamente criticati. Approvando con 533 voti favorevoli, 63 contrari e 41 astensioni la relazione di Marco Cappato (Alde/adle, It), il Parlamento europeo riafferma anzitutto che i diritti dell´uomo sono diritti universali e indivisibili, «il cui concreto ed effettivo rispetto è garanzia indispensabile per l´attuazione e il rispetto della legalità e dell´ordinamento internazionale, per la promozione della pace, della libertà, della giustizia e della democrazia». Il Parlamento deplora quindi che l´Ue «sia ancora lontana dal realizzare una politica coerente e di grande impatto in materia di affermazione e promozione dei diritti dell´uomo nel mondo». Ritiene inoltre che, «per compiere un salto di qualità», sia necessario rafforzare la politica estera e di sicurezza comune (Pesc), «spesso ostacolata dal prevalere degli interessi nazionali degli Stati membri». Occorre inoltre assicurare che la Pesc persegua «rigorosamente» l´obiettivo della promozione dei diritti umani e compiere maggiori sforzi per migliorare la capacità dell’Ue di rispondere rapidamente alle violazioni dei diritti umani da parte di paesi terzi, in particolare con l’integrazione dei diritti umani in tutte le sue politiche esterne. Il Parlamento deplora peraltro che le clausole sui diritti umani e la democrazia, «un elemento essenziale di tutti gli accordi di cooperazione e partenariato con paesi terzi», non siano ancora attuate in modo concreto. I deputati ritengono inoltre che uno dei principali obiettivi politici dell´Ue per assicurare l’effettivo rispetto dei diritti umani deve essere il sostegno ai tribunali internazionali. Chiedono quindi di continuare a promuovere la ratifica dello Statuto di Roma e l’adozione della necessaria legislazione attuativa nazionale sul Tribunale penale internazionale. A tale riguardo esortano gli 87 paesi che non vi hanno ancora provveduto a ratificare quanto prima lo Statuto (tra questi figurano: Arabia Saudita, Cina, Corea, Emirati Arabi, India, Iran, Iraq, Israele, Monaco, Pakistan, Repubblica ceca, Russia, Tailandia, Turchia e Usa). Più in generale, sollecitano la piena collaborazione ai meccanismi internazionali di giustizia penale, in particolare consegnando i latitanti alla giustizia, e il loro rafforzamento. Il Parlamento ritiene peraltro che le istituzioni internazionali, l´Ue e tutti gli Stati membri abbiano il dovere di agire per la rimozione degli ostacoli al pieno godimento in tutto il mondo del diritto alla democrazia, «un diritto umano universale storicamente acquisito e riconosciuto». Chiede quindi di creare un´autentica rete di democrazie su scala mondiale trasformando e rafforzando le organizzazioni esistenti. Per i deputati, d´altronde, «la difesa non violenta dei diritti umani» è lo strumento più adeguato «per il pieno godimento, l´affermazione, la promozione e il rispetto dei diritti dell´uomo fondamentali». E´ pertanto necessario che la sua diffusione divenga obiettivo prioritario per l’Unione europea. Propongono poi che nel 2009 sia convocata una Conferenza europea sulla nonviolenza e che l´anno 2010 sia dichiarato "anno europeo della nonviolenza", chiedendo agli Stati membri di adoperarsi, sotto l´egida delle Nazioni Unite, affinché si proclami il "decennio della nonviolenza 2010-2020". Il Parlamento rileva che l’Unhrc «ha le potenzialità per diventare un prezioso quadro di riferimento per le iniziative multilaterali dell’Unione europea nel campo dei diritti umani». Insistendo inoltre sulla trasparenza del processo di rinnovo dei titolari di mandato e sulla necessità di adoperarsi per la nomina di candidati indipendenti, invita l´Ue a premere per la definizione di criteri per l’elezione a membro dell’Unhcr. L´ue dovrebbe poi impegnarsi con i governi democratici ad avviare una cooperazione in seno all’Unhrc al fine di garantire il successo di iniziative mirate, poiché solo con l´azione concertata di un’alleanza interregionale di Stati democratici gli sforzi nel campo dei diritti umani possono risultare efficaci nelle sedi Onu. Il Parlamento si compiace della risoluzione 62/149 adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 18 dicembre 2007, che chiede una moratoria universale sulla pena di morte. Esorta pertanto il Consiglio ad aggiornare gli orientamenti sulla pena di morte al fine di sostenere tutte le attività volte alla piena applicazione della risoluzione Onu. Inoltre, esprimendo apprezzamento per l´abolizione della pena di morte in taluni paesi, si dice preoccupato per la possibilità che la pena capitale possa essere ripristinata in Guatemala. Pur plaudendo alla decisione della Cina di far riesaminare dalla Corte suprema tutte le condanne alla pena capitale, i deputati sottolineano che la Cina «è lo Stato che effettua più esecuzioni al mondo». Condannano poi l´applicazione della pena di morte in Bielorussia e il crescente ricorso del regime iraniano alle esecuzioni capitali, anche di minorenni. I deputati reiterano poi il loro appello affinché tutte le discussioni con i paesi terzi in materia di diritti umani e democrazia affrontino in modo esplicito i temi relativi alla discriminazione, tra cui le questioni riguardanti le minoranze etniche, nazionali e linguistiche, la libertà religiosa, «comprese l’intolleranza nei confronti di qualunque religione e le pratiche discriminatorie ai danni delle minoranze religiose». Sollecitano inoltre l´Ue a svolgere un ruolo di primo piano in occasione della Conferenza di aggiornamento di Durban nel promuovere un testo equilibrato che punti alla lotta al razzismo «anziché a delegittimare Stati democratici e attizzare l’odio», come avvenuto nel 2001. Chiedono anche di rafforzare la cooperazione tra il Consiglio d’Europa e l’Ue nel campo della difesa dei diritti delle minoranze e delle lingue regionali e minoritarie ed esortano lo sviluppo di una strategia europea quadro per i Rom. I deputati condannano «senza riserve» tutte le forme di sfruttamento di minori, che si tratti di forme di sfruttamento sessuale, compresa la pornografia infantile e il turismo pedofilo, o di lavoro forzato, oltre a tutte le forme di tratta di esseri umani. Invitano poi la Commissione e gli Stati membri a riconoscere come grave problema afferente ai diritti umani - ed ad intervenire per risolverlo - quello delle migliaia di "bambini di strada" e dei bambini costretti «alla degradante pratica dell´accattonaggio», chiedendo agli Stati membri di introdurre sanzioni nei confronti dei responsabili. Il Parlamento insiste inoltre affinché la questione dei diritti delle donne sia affrontata esplicitamente nell´ambito di tutti i dialoghi sui diritti umani, e in particolare la questione della lotta e dell´eliminazione di tutte le forme di discriminazione e di violenza contro le donne e le ragazze. Fra queste cita «l’aborto selettivo dei feti femminili» e tutte le «pratiche tradizionali nocive», ad esempio la mutilazione genitale femminile o il matrimonio in età precoce o forzato, tutte le forme di tratta di esseri umani, la violenza domestica e l´uccisione di donne, lo sfruttamento sul lavoro e lo sfruttamento economico. Insiste inoltre affinché sia respinta la posizione degli Stati che invocano costumi, tradizioni o considerazioni religiose di qualsiasi tipo «per evitare di assolvere l’obbligo di eliminare tali pratiche brutali» e ogni altra pratica che possa mettere in pericolo le donne. Chiede inoltre all´Ue di utilizzare la clausola sui diritti umani per fare della lotta a tutte le forme di mutilazione genitale femminile «una questione prioritaria nelle relazioni con i paesi terzi». I deputati sollecitano poi iniziative Ue a livello internazionale volte a combattere le persecuzioni e le discriminazioni basate sull´orientamento sessuale e l´identità di genere. Ad esempio, occorre promuovere una risoluzione Onu su tale questione e appoggiare le Ong e gli attori che promuovono l´uguaglianza e la non discriminazione. In proposito, il Parlamento condanna il fatto che molti paesi abbiano criminalizzato il comportamento omosessuale. Ricorda inoltre che l´Iran, l´Arabia Saudita, lo Yemen, il Sudan, la Mauritania, gli Emirati Arabi e parti della Nigeria «impongono la pena di morte per atti omosessuali» e che 77 paesi (quali il Pakistan, il Bangladesh, l´Uganda, il Kenya, la Tanzania, lo Zambia, il Malawi, il Niger, il Burkina Faso, la Malaysia e l´India) hanno leggi che consentono di infliggere pene detentive, che vanno da 10 anni all´ergastolo, per atti omosessuali. Chiede inoltre agli Stati membri di concedere l´asilo alle persone che rischiano di subire persecuzioni nei loro paesi di origine a causa del loro orientamento sessuale. Il Parlamento chiede al Consiglio di adoperarsi al massimo per attuare il diritto fondamentale alla salute per quanto riguarda il trattamento del dolore e l´accesso agli analgesici oppiacei. In proposito rileva che l´Organo internazionale per il controllo degli stupefacenti ha chiesto alla comunità internazionale di promuovere la prescrizione di analgesici sotto il rigoroso controllo di supervisori riconosciuti, dato che in oltre 150 paesi si denunciano gravi carenze nelle cure. Chiede poi a Commissione e Consiglio di verificare che i finanziamenti forniti per la lotta contro le droghe illegali ad agenzie internazionali «non siano mai utilizzati, direttamente o indirettamente, per sostenere apparati di sicurezza di paesi che violano in modo grave e sistematico i diritti dell´uomo o che applicano la pena di morte per reati connessi alle droghe». Il Parlamento chiede un´attuazione più trasparente e sistematica degli orientamenti dell´Unione europea sui difensori dei diritti umani, ritenendo che un approccio coerente dovrebbe concentrarsi sul rafforzamento delle capacità tra gli attivisti. Sollecita inoltre a promuovere attivamente presso i difensori dei diritti umani la diffusione di informazioni sulle teorie e pratiche di azione non violenta e ad occuparsi con urgenza della questione dei visti d´emergenza per i difensori dei diritti umani. In proposito, rileva l´assenza di iniziative comuni dell´Ue in difesa degli attivisti di taluni paesi che sembra riflettere una mancanza di consenso tra gli Stati membri laddove questi ultimi «danno la priorità a interessi diversi in materia di politica estera» e, di conseguenza, «rendono impossibile un´azione collettiva». Nonostante le significative riforme economiche, i deputati rilevano che in Cina permangono «violazioni sistematiche» dei diritti umani e politici. Tra questi citano l´incarcerazione per motivi politici, gli attacchi e le intimidazioni ai danni di avvocati, difensori dei diritti umani e giornalisti, la mancanza di una magistratura indipendente, il lavoro forzato, la soppressione della libertà di espressione e di religione e dei diritti delle minoranze religiose ed etniche, le detenzioni arbitrarie, il sistema dei campi del Laogai e il presunto espianto coatto di organi. Esprimono poi preoccupazione per le liste di proscrizione di giornalisti e attivisti per i diritti umani, del Dalai Lama e dei suoi seguaci e di quanti praticano il Falun Gong. Il Parlamento sottolinea quindi la necessità di una «radicale intensificazione del dialogo» tra l’Unione europea e la Cina in materia di diritti umani e rileva che, malgrado le promesse fatte dal regime in vista dei prossimi Giochi olimpici, la situazione dei diritti umani «non è migliorata». Osserva poi che occorre porre l’accento su tali aspetti allarmanti in vista della preparazione dei Giochi olimpici, «che costituiscono un´opportunità di importanza storica per il miglioramento dei diritti umani in Cina». Nel sollecitare l’immediato rilascio di Hu Jia, chiede con insistenza all´Ue di subordinare le sue relazioni commerciali con la Cina alle riforme in materia di diritti umani, di sostenere attivamente un dialogo trasparente tra il governo cinese e gli emissari tibetani in esilio e di prendere in considerazione le implicazioni sui diritti umani derivanti dalle politiche cinesi in Africa. Per quanto riguarda l´Iran, i deputati osservano con grande preoccupazione che nel 2007 le autorità «hanno intensificato le azioni vessatorie» ai danni di militanti ed avvocati indipendenti impegnati nella difesa dei diritti umani, «nel tentativo di impedire loro di rendere pubblici e perseguire le violazioni di tali diritti». Si rammaricano inoltre per la chiusura delle Ong che promuovono la partecipazione della società civile, incluse quelle che prestano assistenza legale e sociale alle donne vittime di violenze. Invitano poi le autorità iraniane a riprendere il dialogo con l´Ue sui diritti umani e a rafforzare, in modo pacifico e non violento, gli attuali processi volti a favorire le riforme democratiche, istituzionali e costituzionali, garantendo la sostenibilità di tali riforme. Condannano peraltro la nuova campagna di moralizzazione che ha portato all´arresto di migliaia di uomini e donne e denunciano il crescente ricorso del regime iraniano alle esecuzioni capitali. I deputati deplorano che l´Ue abbia ottenuto finora «scarsi risultati» nel favorire cambiamenti politici in Russia, in particolare per quanto riguarda «questioni delicate» quali la situazione in Cecenia e in altre repubbliche caucasiche, l´impunità e l´indipendenza della magistratura, il trattamento dei difensori dei diritti umani e dei prigionieri politici, l´indipendenza di mezzi di informazione e la libertà di espressione, il trattamento delle minoranze etniche e religiose, il rispetto dello Stato di diritto e le discriminazioni fondate sull´orientamento sessuale. Deplorano in particolare «le perduranti persecuzioni» di giornalisti, difensori dei diritti umani, prigionieri politici e Ong, ad esempio le recenti aggressioni ai danni della Novaya Gazeta e della Fondazione per la promozione della tolleranza di Nizhny Novgorod, e il rifiuto di somministrare cure mediche salvavita a Vasily Alexanyan, ex vicepresidente della Yukos. Si rammaricano poi per l´indisponibilità della Russia a invitare osservatori internazionali in numero adeguato e con sufficiente anticipo per permettere loro di monitorare correttamente le elezioni. Il Parlamento prende atto del deterioramento della situazione dei diritti umani in Pakistan durante tutto il 2007, in particolare le minacce all´indipendenza della magistratura e alla libertà dei mezzi di informazione. Invita quindi il Consiglio e la Commissione a sostenere il movimento per la democrazia promosso dalla magistratura e dall’avvocatura, in particolare invitando alcuni loro rappresentanti, fra cui l´ex presidente della Corte suprema Choudry, e chiede la reintegrazione di tutti i giudici destituiti. Auspica inoltre che i responsabili dell´assassinio di Benazir Bhutto «siano individuati e consegnati alla giustizia quanto prima possibile». Il Parlamento deplora anche le perduranti violazioni dei diritti umani e della democrazia da parte della giunta militare in Birmania e appoggia l´impegno dell´Ue per un autentico "dialogo tripartito" a favore della riconciliazione nazionale e all´istituzione di un governo legittimo, democratico e civile che rispetti i diritti umani. Compiacendosi delle misure restrittive decise dal Consiglio, deplora tuttavia l´esclusione da tali misure di settori cruciali quali l´energia e la mancata previsione di sanzioni finanziarie e bancarie contro il regime militare. Condanna poi «la risposta brutale» delle autorità birmane alle dimostrazioni dei monaci buddisti e deplora i continui arresti e provvedimenti di carcerazione a carico di attivisti democratici e giornalisti. D´altra parte, esprime apprezzamento per la nomina di Piero Fassino a Inviato speciale dell´Unione europea per la Birmania e chiede alla Commissione di appoggiare attivamente il movimento birmano per la democrazia. I deputati chiedono alla Presidenza del Consiglio di intervenire in merito all´inerzia dell´Unione europea nel Darfur. Plaudendo all´operazione ibrida dell´Unione africana/Nazioni Unite nel Darfur (Unamid), insistono sul fatto che i mandati di arresto emessi dal Tribunale Penale Internazionale in relazione al Darfur «devono essere eseguiti quanto prima possibile». Esprimono poi preoccupazione «per gli evidenti brogli» verificatisi nelle elezioni presidenziali del dicembre 2007 in Kenya, a cui hanno fatto seguito manifestazioni di violenza, e chiedono che siano garantiti i diritti umani, fra cui la libertà di espressione, di riunione e di associazione nonché elezioni libere ed eque. Approvando un emendamento proposto dal Ppe/de, l´Aula respinge con fermezza «la violenza sistematica e le ricorrenti vessazioni» di cui sono vittime le “Damas de Blanco” nel momento in cui manifestano pacificamente e chiedono il rilascio dei propri familiari incarcerati a Cuba ormai da più di cinque anni. Riafferma inoltre la determinazione del Parlamento ad accogliere nelle prossime settimane le "Damas de Blanco” in uno dei luoghi di lavoro del Parlamento europeo affinché venga loro consegnato ufficialmente il premio Sacharov 2005. I deputati invitano poi il Presidente a domandare nuovamente alle autorità cubane che a Oswaldo Payá, insignito del premio Sacharov nel 2002, sia concesso di rispondere all’invito rivoltogli dalle istituzioni europee di illustrare dinanzi ad esse di persona l’attuale situazione politica a Cuba. Per quanto riguarda gli interventi del Parlamento europeo nei casi relativi ai diritti umani, i deputati si rammaricano profondamente per il rifiuto opposto dalle autorità birmane e cubane alla richiesta del Parlamento di autorizzare l´invio di una delegazione in visita ai precedenti vincitori del Premio Sacharov. Ritiengono che il Parlamento dovrebbe facilitare la creazione di una rete dei vincitori del Premio Sacharov mediante lo svolgimento di riunioni periodiche presso il Parlamento. Si compiacciono inoltre della presentazione pubblica della relazione per il 2007 effettuata dal Consiglio e dalla Commissione in occasione della plenaria di dicembre 2007, contestualmente all´assegnazione da parte del Parlamento del premio annuale Sacharov per la libertà di pensiero al sudanese Salih Mahmoud Mohamed Osman. Affermano quindi di avere ora instaurato una prassi regolare che fa della sessione di dicembre un riferimento annuale per le attività dell´Ue in materia di diritti umani. Infine, il Parlamento riconosce il lavoro svolto dalla sua commissione temporanea sul presunto utilizzo da parte della Cia di paesi europei per il trasporto e la detenzione illegali di persone nonché la relazione di tale commissione. In proposito chiede all´Unione europea e agli Stati membri «di collaborare a tutti i livelli per svelare e denunciare ora e in futuro la pratica delle consegne straordinarie». .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: UN REGISTRO CONSULTABILE SU INTERNET E UN CODICE DI CONDOTTA PER I 15.000 I LOBBISTI A BRUXELLES  
 
Bruxelles, 12 maggio 2008 - Sono circa 15. 000 i lobbisti che, a Bruxelles, cercano di influenzare le decisioni delle istituzioni Ue. Il Parlamento europeo rileva che questi svolgono un ruolo essenziale per la democrazia ma, per garantire decisioni indipendenti, occorre un registro obbligatorio valido per tutte le istituzioni e consultabile su Internet che preveda un codice etico e sanzioni in caso di scorrettezze. Va inoltre garantita la divulgazione delle informative finanziarie da parte dei lobbisti iscritti nel registro. Si calcola che a Bruxelles vi siano circa 15. 000 lobbisti (di cui 5. 000 operano presso il Parlamento europeo) e 2. 500 gruppi di pressione. Approvando con 547 voti favorevoli, 24 contrari e 59 astensioni la relazione di Ingo Friedrich (Ppe/de, De), i deputati sottolineano peraltro che i lobbisti hanno «aumentato notevolmente» le loro attività di pari passo con l´espansione delle competenze del Parlamento. Con il trattato di Lisbona, inoltre, queste competenze si amplieranno ulteriormente alla quasi totalità della legislazione «richiamando quindi l´attenzione di un numero ancora maggiore di gruppi d´interesse». D´altro canto, il Parlamento riconosce che i rappresentanti di interessi «svolgono un ruolo essenziale nel dialogo aperto e pluralistico su cui si basa ogni sistema democratico» e rappresentano «un´importante fonte d´informazione» per i deputati nell´esercizio del loro mandato. Chi sono i lobbisti? Il lobbismo, spiega il Parlamento, comprende «attività svolte al fine di influenzare l´elaborazione delle politiche e il processo decisionale delle istituzioni europee», questa attività «è intesa a esercitare un´influenza non solo sulle decisioni politiche e legislative, ma anche sull´attribuzione dei fondi comunitari e sul controllo e l´applicazione della legislazione». In proposito, sottolinea che tutti i soggetti esterni alle istituzioni dell´Ue corrispondenti a tale definizione che le influenzano regolarmente «dovrebbero essere considerati lobbisti e trattati nello stesso modo»: i lobbisti professionisti, i lobbisti aziendali "interni", le Ong, i centri di studi e le associazioni di categoria, i sindacati e le organizzazioni dei datori di lavoro, le organizzazioni aventi scopo di lucro e le organizzazioni non-profit nonché gli studi legali, «qualora il loro scopo sia di influenzare gli orientamenti politici anziché fornire assistenza legale e patrocinio in giudizio o prestare assistenza legale». Con 177 voti favorevoli, 316 contrari e 122 astensioni, l´Aula ha respinto un emendamento dell´Alde che chiedeva di aggiungere a questo elenco le chiese e le organizzazioni filosofiche e non confessionali. Le regioni e i comuni degli Stati membri, come pure i partiti politici a livello nazionale ed europeo, d´altra parte, «non rientrano nell´ambito di queste norme quando operano conformemente al ruolo previsto dai trattati ed eseguono compiti loro attribuiti dagli stessi». Un Parlamento "aperto" ma indipendente Il Parlamento riconosce l´influenza esercitata dai gruppi d´interesse sul processo decisionale dell´Ue e ritiene pertanto essenziale che i deputati conoscano l´identità delle organizzazioni rappresentate. D´altro canto, sottolinea che un accesso «trasparente e paritario» a tutte le istituzioni europee «rappresenta una condizione sine qua non per la legittimità dell´Unione e per la fiducia da parte di cittadini». Ritiene tuttavia che i deputati europei «devono essere ritenuti in grado di operare scelte politiche indipendenti rispetto ai lobbisti» e che sia loro «specifica responsabilità . Assicurarsi di essere informati in modo equilibrato». Il Parlamento deve infatti decidere in «assoluta indipendenza» in quale misura tenere conto delle opinioni provenienti dalla società civile. I deputati ritengono inoltre opportuno permettere a un relatore di utilizzare una "impronta legislativa", vale a dire di allegare un elenco indicativo dei lobbisti consultati che hanno fornito un contributo significativo nella fase di preparazione della propria relazione, a maggior ragione se si tratta di una relazione legislativa. Reputano peraltro altrettanto importante che la Commissione alleghi una tale "impronta legislativa" alle sue iniziative legislative. Verso un registro comune dei lobbisti I deputati ricordano anzitutto che il Parlamento dispone, sin dal 1996, di un proprio registro dei lobbisti, nonché di un codice di condotta che impone ai rappresentati di interessi di operare «nel rispetto di rigorosi criteri etici». Pertanto, approvano «in linea di principio» la proposta della Commissione concernente uno "sportello unico" dove i lobbisti possano registrarsi presso la Commissione e il Parlamento. Chiedono però un accordo interistituzionale tra il Consiglio, la Commissione e il Parlamento relativo a un registro comune obbligatorio, «che sarebbe applicabile in tutte le istituzioni e comporterebbe un obbligo di totale trasparenza finanziaria, un meccanismo comune di esclusione dal registro e un codice comune di comportamento etico». Il registro dovrà prevedere diverse categorie con le quali distinguere i lobbisti a seconda del tipo di interessi che rappresentano (associazioni professionali, rappresentanti di società, associazioni sindacali, organizzazioni dei datori di lavoro, studi legali, Ong, ecc. ). Il Parlamento propone quindi di istituire in tempi brevi un gruppo di lavoro congiunto delle tre istituzioni allo scopo di esaminare, entro la fine del 2008, le implicazioni di un registro comune per tutti i lobbisti. Sottolinea peraltro la necessità di un registro «di agevole consultazione e facilmente accessibile su internet» al pubblico che comprenda i nomi dei gruppi di interessi e i nominativi dei lobbisti stessi. Per limitare il numero degli accessi, suggerisce di adottare un sistema in base al quale i gruppi d´interesse debbono registrarsi un´unica volta presso tutte le istituzioni, lasciando a ciascuna di esse il compito di decidere se accordare l´accesso ai propri locali. I deputati prendono atto della decisione della Commissione di introdurre inizialmente un registro volontario e di valutare il sistema dopo un anno, ma temono che un sistema di questo genere «permetterà ai lobbisti meno responsabili di evitare di rispettare le regole». D´altro canto, in caso di mancata elaborazione di un registro comune, è sollecitato il riconoscimento reciproco dei rispettivi registri da parte del Consiglio, della Commissione e del Parlamento. I rispettivi registri in linea, inoltre, dovrebbero essere collegati fra loro per consentire un raffronto delle iscrizioni dei gruppi d´interesse. E un codice di condotta - Vista la continua evoluzione delle pratiche di lobbismo, «le regole che disciplinano queste ultime debbono essere sufficientemente flessibili per adattarsi rapidamente ai cambiamenti». Nel prendere atto del progetto di codice di condotta per i rappresentanti di interessi elaborato dalla Commissione, il Parlamento la invita a negoziare l´introduzione di regole comuni. Sottolinea inoltre la necessità di infliggere sanzioni ai lobbisti che violano il codice di condotta che, come previsto dal proprio, potrebbero comprendere la sospensione dal registro e, in casi più gravi, l´esclusione dallo stesso, ossia il divieto di accesso ai locali delle istituzioni. Il Parlamento accoglie positivamente la decisione della Commissione di chiedere la divulgazione delle informative finanziarie da parte dei lobbisti iscritti nel registro. Così, le società di consulenza e gli studi legali dovrebbero fornire informazioni circa il fatturato realizzato grazie alla rappresentanza di interessi presso le istituzioni europee, oltre al peso relativo dei loro principali clienti. Le associazioni di categoria dovrebbero divulgare una stima dei costi associati all´attività diretta presso le istituzioni Ue. Mentre le Ong e i centri studi dovrebbero render conto del loro bilancio complessivo e della ripartizione delle principali fonti di finanziamento. Chiede infine al gruppo di lavoro di proporre anche criteri specifici, ad esempio un´indicazione delle spese sostenute per la rappresentanza di interessi entro parametri significativi (senza necessità di precisare gli importi esatti). .  
   
   
VERSO UN ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO UE-ASEAN  
 
Bruxelles, 12 maggio 2008 - Un ambizioso accordo di libero scambio con l´Asean potrebbe rivelarsi ampiamente vantaggioso. E´ quanto sostiene il Parlamento chiedendo di smantellare tutte le barriere agli scambi di beni e servizi, ma prevedendo clausole sociali, ambientali e sui diritti umani vincolanti per proteggere l´industria Ue dal dumping. Occorre poi tutelare la proprietà intellettuale e lottare contro la contraffazione di medicine. La Birmania, per ora, non può prendere parte all´accordo. L´asean - Associazione dei paesi del Sud Est Asiatico che comprende Brunei, Cambogia, Indonesia, Laos, Malesia, Myanmar (ex Birmania), Filippine, Singapore, Tailandia e Vietnam - è, nel suo insieme, il quinto partner commerciale dell´Ue davanti al Giappone. L´ue, d´altra parte, rappresenta il secondo partner commerciale dell´Asean ed è il più grande investitore nella regione. Alcuni paesi della regione hanno un reddito pro-capite superiore a quello di molti Stati membri dell´Ue, mentre altri, come la Birmania, la Cambogia e il Laos figurano fra i paesi meno avanzati (Pma). Approvando con 523 voti favorevoli, 53 contrari e 59 astensioni la relazione Glyn Ford (Pse, Uk), il Parlamento osserva anzitutto che un «ambizioso» accordo di libero scambio tra Ue e Asean si rivelerà ampiamente vantaggioso per ambedue le parti, producendo benefici economici «sostanziali» e sollecita quindi la progressiva riduzione o lo smantellamento di tutte le barriere agli scambi di beni e servizi. Per tale ragione, pur accogliendo con favore il nuovo slancio dato alle relazioni Ue-asean con il vertice di Singapore nel 2007, i deputati si dichiarano preoccupati per la «lentezza» dei negoziati per la conclusione dell´accordo e auspicano che siano completati. Più in generale, il Parlamento ritiene che gli accordi commerciali interregionali possono completare il sistema multilaterale promuovendo l´integrazione e coprendo gli aspetti per i quali è attualmente difficile trovare un accordo multilaterale. Mentre «la futura crescita industriale nell´Unione dipende dall´apertura agli scambi e agli investimenti esteri, disciplinati da regole eque». Ma gli accordi interregionali dovrebbero andare al di là delle riduzioni tariffarie e contemplare condizioni qualitative associate agli scambi, come disposizioni sui diritti umani e norme sociali e ambientali. Per questo, il Parlamento ritiene che l´accordo in materia di scambi e investimenti con l´Asean dovrebbe assicurare il miglioramento e la semplificazione delle norme di origine e l´armonizzazione delle regole, in particolare sulla sicurezza dei prodotti, sulla protezione dei minori e sul benessere degli animali. Inoltre, dovrebbe garantire procedure burocratiche semplificate e l´eliminazione delle tasse discriminatorie. Altre questioni settoriali dovrebbero poi essere incluse negli accordi come la prevenzione dei disastri naturali e la ricostruzione, il settore turistico, con particolare attenzione per le Pmi, nonché la libera circolazione dei ricercatori, degli imprenditori e dei turisti e la cooperazione tra centri di ricerca dell´Ue e dei paesi Asean. Per il Parlamento, tuttavia, qualsiasi accordo, dovrebbe comportare clausole sociali e ambientali vincolanti che obblighino le parti a ratificare le convenzioni fondamentali dell´Organizzazione internazionale del lavoro (Oil) e a garantirne l´applicazione effettiva, soprattutto per quanto riguarda il lavoro infantile e il lavoro forzato. Invita quindi la Commissione a riflettere sugli strumenti per creare incentivi per i paesi che migliorano le norme sul lavoro per garantire che lo sviluppo degli accordi di libero scambio non pregiudichi l´interesse per le agevolazioni doganali (Spg+). D´altra parte, i prodotti rispettosi dell´ambiente e le merci del "commercio equo" dovrebbero beneficiare di tariffe doganali ridotte e di un rapido accesso al mercato dell’Ue. Più in generale ricorda che sarebbe necessario proteggere l´industria nell´Ue dalle attività di dumping da parte degli esportatori Asean. Il Parlamento sottolinea l´importanza dei diritti di proprietà intellettuale e chiede che «sia data priorità alla loro effettiva applicazione», in particolare per quanto riguarda la concezione, le registrazioni sonore e altri beni culturali nonché le indicazioni geografiche e le denominazioni di origine. Chiede poi alla Commissione di affrontare il problema delle barriere, fermo restando il diritto dei singoli paesi di regolamentare settori, come l´audiovisivo, che rivestono un ruolo essenziale nel preservare la diversità culturale. I deputati attribuiscono inoltre un´importanza particolare alla lotta contro la contraffazione di medicine che «costituisce una concorrenza sleale e un pericolo per i consumatori». Ma al contempo occorre favorire l´accesso ai medicinali e il trasferimento di tecnologie. Chiedono poi all´Unione e all´Asean di rafforzare la cooperazione nel settore della salute pubblica e, in particolare, della lotta contro malattie quali l´Aids, la Sars e l´aviaria, affrontando il cambiamento climatico e promuovendo la sicurezza alimentare. A quest´ultimo proposito insistono sull´importanza del rispetto delle norme igienico-sanitarie nel settore della pesca. Il Parlamento esprime preoccupazione per le conseguenze dei prezzi del riso più elevati, soprattutto per le famiglie più povere, nei paesi Asean che lo importano. In tale contesto, invita l´Ue e l´Asean a dare la priorità, nel quadro dei negoziati, alla necessità di stabilizzare i prezzi delle materie prime, in particolare dei prodotti alimentari, e di affrontare la questione degli agrocarburanti «con grande cautela». In materia di energia, i deputati raccomandano che la politica dell´Ue con l´Asean si concentri sulle condizioni non discriminatorie per quanto riguarda la concessione di autorizzazioni e il commercio per i prodotti energetici. Dovrebbero poi essere migliorate le capacità di produzione e di sfruttamento dell´energia, rafforzate le infrastrutture di trasporto per i prodotti energetici e diversificate le fonti energetiche. I deputati suggeriscono anche l´eliminazione della tassazione alle frontiere sui prodotti energetici nonché misure per attenuare il cambiamento climatico e ridurre le emissioni di gas a effetto serra, compresi eventuali reciproci accordi sugli scambi di diritti di emissione, in modo tale da evitare danni alle industrie dell´Ue. L´intensificazione delle relazioni economiche e commerciali tra le due regioni, per i deputati, potrebbe contribuire a favorire nuovi progressi nella cooperazione politica e di sicurezza e nella promozione della democrazia e dei diritti umani. Sottolineano quindi l´importanza della cooperazione in corso nella lotta al terrorismo e nella gestione delle crisi e delle catastrofi e si compiacciono della recente cooperazione nell´ambito della missione di vigilanza nella regione di Aceh. A loro parere, d´altra parte, un accordo di partenariato e di cooperazione contenente clausole obbligatorie sui diritti umani «è un requisito indispensabile per la conclusione da parte dell´Ue di un accordo di libero scambio con qualsiasi paese». Chiedono poi di rafforzare la cooperazione nell´ambito della lotta alla tratta di esseri umani e del turismo sessuale. I deputati invitano poi i paesi Asean a sostenere la moratoria dell´Onu contro la pena di morte e si congratulano con le Filippine che l’hanno abolita. Il Parlamento sostiene che la situazione attuale in Birmania «non consenta di inserire questo paese nell´accordo». Lancia peraltro un appello affinché sia garantito un processo di democratizzazione e riconciliazione nazionale credibile nel paese, cui partecipino pienamente l´opposizione e i gruppi etnici. Chiede anche l´immediata di liberazione di Aung San Suu Kyi e di tutti gli altri prigionieri politici. Nel sostenere il lavoro dei Rappresentanti speciali delle Nazioni Unite e dell´Ue, chiede al Consiglio di mantenere le misure restrittive contro il governo della Birmania e di seguire da vicino la situazione e, qualora gli sviluppi nel paese lo richiedano, di rivedere tali misure. Invita, infine, i membri dell´Asean, oltre a Cina e India, ad esercitare pressioni sul paese. Infine, il Parlamento osserva che una soluzione al problema del settore bancario a Singapore, che sta bloccando la conclusione dell´accordo di partenariato e di cooperazione, è indispensabile affinché possa esistere una prospettiva reale per concludere un accordo di libero scambio interregionale. .  
   
   
9 MAGGIO FESTA DELL’EUROPA2008: UNA RAGAZZA DELLA V B DELLA SCUOLA ELEMENTARE DI COGNOLA ELETTA PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO DEI BAMBINI  
 
Trento, 12 maggio 2008 - Un’europa colorata e piena di speranza, quella animata il 9 maggio in mattinata per le vie del centro storico di Trento da quasi duecento studenti delle scuole elementari dell’Istituto comprensivo Trento 2 "Johannes Amos Comenius" di Cognola, dell’Istituto comprensivo di scuola primaria e scuola secondaria di primo grado Bassa Val di Sole “G. Ciccolini” e dell’Istituto Comprensivo Pergine 2 "C. Freinet". Bambini ed insegnanti, puntualmente muniti di un palloncino con il logo dell’Europa e di cartelli con messaggi sull’Europa da loro elaborati hanno consegnato per le vie del centro centinaia di depliant illustrativi della “Festa dell’Europa 2008” organizzata il 9 maggio, giorno scelto dall’Unione europea per celebrare il vecchio continente. Il corteo si è spostato da piazza Duomo a via Belenzani, fino in via Romagnosi presso il Cde (Centro di Documentazione Europea della Provincia) dove a loro volta, bambini ed insegnanti, hanno ricevuto una borsa con materiale informativo sull’Europa. Infine, tutti in piazza Dante dove i bambini hanno concluso la loro “marcia per l’Europa di pace” e liberato in cielo centinaia di palloncini. Infine i ragazzi sono stati accolti nell’aula del Consiglio regionale, dove sono stati salutati dal Vicepresidente del Consiglio regionale Mario Magnani e dall’Assessore regionale Luigi Chiocchetti che hanno sottolineato l’importanza di passare quanto prima da un’Europa degli apparati governativi ad un’Europa delle regioni e dei cittadini. Sulla poltrona del Presidente, Laura Filippi, eletta per un giorno Presidente del Parlamento Europeo dei bambini, un’alunna dell’Istituto comprensivo di Cognola, che ha salutato l’assemblea e lo stesso Magnani, invocando un’Europa di pace e speranza. L’iniziativa è stata organizzata dalla Regione autonoma Trentino Alto Adige (Ufficio per l’integrazione europea e gli aiuti umanitari) dall’Associazione Italo - Tedesca per l’Europa, dalla Provincia autonoma di Trento (Dipartimento istruzione Ufficio di supporto dipartimentale, Servizio Rapporti comunitari e sviluppo locale) e dal Centro di Documentazione Europea (Cde) organismo di diffusione delle informazione dell´Unione Europea costituito in collaborazione tra Provincia e Università degli studi di Trento. Agli studenti delle varie scuole è stata fatta anche una breve lezione sull’Europa e sul suo significato, da parte del giornalista Paolo Magagnotti. .  
   
   
9 MAGGIO FESTA DELL’EUROPA. PROGETTO SCHUMAN VINTO DA CLASSE SCUOLA MEDIA PADOVANA  
 
Venezia, 12 maggio 2008 - La classe prima classificata, su 50 scuole del Veneto che hanno preso parte al Progetto Schuman, volto a far conoscere ai giovani le Istituzioni del’Unione Europea, è stata quella della scuola media “Agostini” di San Marino di Lupari (Padova). Ha vinto un viaggio premio a Bruxelles. Secondo e terzo istituto comprensivo che ha ottenuto un bonus, rispettivamente di 5. 000 e 3. 000 euro, quello di “Giovanni Xxiii” di Oppeano (Verona) e di “Antonibon” di Grado di Nove (Vicenza). La cerimonia si è svolta alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, a Venezia, alla presenza di Gianlorenzo Martini, dirigente della sede della Regione del Veneto a Bruxelles, rappresentanti della Commissione Europea, di Unioncamere del Veneto e dell’ Ufficio di Cooperazione “Europeaid”. E’ questa la quarta edizione del Progetto Schuman e vi hanno preso parte 2. 500 studenti di 50 scuole del Veneto. L’obiettivo - come è stato ricordato durante la manifestazione che è coincisa con la Festa dell’Europa - è quello di contribuire ad avere domani una società più partecipe alla vita e alle politiche dell’Ue; il cittadino europeo deve saper convivere con popoli diversi, in modo pacifico e in prosperità. Il Progetto prende il nome da uno dei padri fondatori dell’Europa unita, appunto Schuman il quale lo ha sviluppato insieme ad Altiero Spinello. L’impegno diretto di ogni studente che ha preso parte al concorso è stata la realizzazione di un elaborato (scritto, audiovisivo, grafico o informatico) avente come tema l’Unione Europea. .  
   
   
9 MAGGIO EURODAY 2008 NELLE MARCHE: I GIOVANI DELLE SCUOLE PER UN´EUROPA DI PACE E DIALOGO SPACCA: ´OGGI ABBIAMO LA POSSIBILITA` DI RIFLETTERE E CONFRONTARCI TRA TANTE CULTURE DIVERSE UNITE NEL PROGETTO COMUNE DI PACE´.  
 
Ancona, 12 maggio 2008- ´E´ la festa dell´Europa ed e` la vostra festa´: cosi` il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, si e` rivolto ai giovani raccolti all´Aula Magna di Ingegneria ad Ancona per celebrare il 9 maggio l’ Euroday 2008, evento conclusivo dell´iniziativa ´Europa e´non solo. Dialoghi intorno ai confini´ promossa dalla Direzione generale dell´Ufficio scolastico regionale. Centinaia di giovani, a rappresentare le scuole marchigiane insieme a delegazioni di tanti Paesi europei e non solo come Algeria, Arabia Saudita, Cina, Egitto, Giordania, Iraq, Israele, Palestina, Siria, Stati Uniti, Tibet, Tunisia e Yemen. Insieme sul tema ´Lo sguardo, il silenzio, la parola´, per confrontarsi, aprirsi al dialogo e pensare un´idea di cittadinanza basata su valori di pace. ´Oggi abbiamo la possibilita` di riflettere e confrontarci tra tante culture diverse unite nel progetto comune di pace ´ ha sottolineato il presidente ´ grazie all´impegno della scuola, delle Istituzioni e del Comitato delle Regioni che sottintende proprio un´idea di Europa condivisa e vissuta, fatta di giovani e di comunita` che si incontrano´. E´ quindi un´Europa animatrice di pace e di valori positivi i cui protagonisti - ha detto Spacca -sono i giovani che possono progettare meglio di chiunque altro un mondo migliore. La mattinata e` stata aperta dal benvenuto musicale degli allievi del Liceo classico ´Stabili ´ Trebbiani´ di Ascoli Piceno che hanno cantato ´Un mondo nuovo´, l´opera finalista al concorso nazionale ´Musica per un Manifesto´, dal saluto del direttore generale dell´Ufficio scolastico regionale, Michele De Gregorio, dell´Universita` e del coordinatore Gruppo Alde del Comitato delle Regioni, Nica Aldin Adrian. Ranieri Sabatucci, funzionario della Commissione europea, ha spiegato cosa significa ´l´Europa nel mondo: cosa fa l´Europa per la cooperazione internazionale´ e i giovani studenti sul palco hanno presentato i lavori del concorso ´Fondo sociale europeo: costruisce futuro´, promosso dalla Regione Marche e rivolto agli studenti delle scuole superiori marchigiane per informarli sulle opportunita` offerte dal Fse. ´Le Marche svolgono una funzione cruciale per avvicinare i popoli - ha detto l´assessore regionale alla Conoscenza Istruzione Formazione e Lavoro, Ugo Ascoli ´ Abbiamo impiantato tanti progetti a cui stiamo lavorando da anni per reclamizzare le possibilita` di conoscere, cooperare e utilizzare al meglio le risorse strutturali, tra cui il Fondo sociale Europeo. Il Fondo e` importante per poter finanziare la formazione e le politiche attive del lavoro. I ragazzi sono straordinariamente bravi perche` in pochi giorni, se opportunamente stimolati, riescono a riflettere e costruire immagini e pensieri egregi come i loro lavori oggi mostrano´. Ascoli ha aggiunto che la Regione e` impegnata a rendere il Fondo sociale Europeo strumento fondamentale per fare formazione, promuovere istruzione e favorire l´inserimento nel lavoro. Rappresenta anche, ha aggiunto, ´un´occasione straordinaria per diventare sempre piu` Europei, conoscere da vicino altri Paesi, altre culture e superare le paure che portano a blindarci per considerarci parte di un unico grande Paese che e` l´Europa´. Il 2008 e` l´anno europeo del dialogo interculturale: lo hanno ricordato la parlamentare europea Luciana Sbarbati, che nel parlare dei 50 anni del Parlamento europeo ha sottolineato la funzione di ´faro di civilta`´ che svolge l´Europa, e Mauro Valeri, scrittore e docente di Sociologia all´Universita` La Sapienza di Roma. Della terza edizione di ´Europa e´non solo´, ne hanno parlato gli organizzatori stessi, Ebe Francioni, dirigente scolastica, e Maurizio Viroli dell´Universita` di Princeton (Usa). A fine mattinata, l´assessore Ugo Ascoli, ha presentato il concorso, promosso dalla Regione Marche e approvato dal Parlamento Europeo, ´Adriatico ´ Mediterraneo mari del dialogo´, nato per contribuire a disegnare nuovi scenari di integrazione e coesione coinvolgendo i giovani delle scuole europei e dei Paesi dell´Adriatico e del mediterraneo: ´Un progetto che contribuisce a trasformare il nostro mare, che ha conosciuto tanti conflitti, in un mare di persone e popoli che possono finalmente cooperare insieme´ ha detto Ascoli. .  
   
   
I BALCANI IN EUROPA?  
 
Trento, 12 maggio 2008 - A 15 anni dalle guerre seguite alla dissoluzione della Jugoslavia e dopo l’indipendenza del Montenegro ottenuta due anni fa, si è arrivati alla recente dichiarazione di indipendenza del Kosovo. L’unilateralità di tale atto ha provocato forti reazioni e posizioni diverse, anche all’interno dell’Unione Europea, fra chi ha riconosciuto subito il nuovo “Stato” e chi invece è contrario a tale riconoscimento. Questi recenti eventi dimostrano che la transizione dell’area balcanica non è ancora conclusa e quanto sia importante una chiara prospettiva d’integrazione europea per l’intera regione. Proprio nella data in cui si celebra la giornata dell’Europa, ricercatori dell’area balcanica ed italiani si sono trovati il 9 maggio a Trento per un Convegno scientifico dal titolo “Il pluralismo nella transizione costituzionale dell’area balcanica: diritti e garanzie”. Nel corso dei lavori sono emersi tre principali problemi per il percorso di integrazione europea dell’area balcanica: il primo è legato alla necessità di consolidare democraticamente i nuovi Stati, nati dalla dissoluzione della Jugoslavia, il secondo problema, legato al primo, riguarda il crescente nazionalismo che rischia di portare alla negazione dei diritti delle minoranze etniche presenti nei vari Stati con la conseguente creazione di tensioni e conflitti, il terzo problema aperto è quello economico, ovvero la necessità di favorire la crescita e lo sviluppo dell’area balcanica. In tutto questo, è stato detto nel corso del convegno, l’Unione europea può e deve giocare un ruolo di primo piano. L’iniziativa, dal titolo interrogativo “I Balcani in Europa?”, organizzata dalla Regione Autonoma Trentino-alto Adige/südtirol e dal Dipartimento Scienze Giuridiche dell’Università di Trento, oltre al convegno scientifico, ha proposto anche due seminari di studio volti a creare un dialogo fra magistrati albanesi e trentini e fra dottorandi provenienti dall’area balcanica e dalle università italiane ed una tavola rotonda dedicata alla questione dell’indipendenza del Kosovo, alla quale ha preso parte Alì Berisha, Sindaco della città kosovara di Peć/peja. .  
   
   
IL FORUM DEI BREVETTI SI CHIEDE COME I DPI POSSONO CONTRIBUIRE A RISOLVERE IL PROBLEMA DEL CLIMA  
 
 Bruxelles, 12 maggio 2008 – In che modo possono essere usati i diritti di proprietà intellettuale (Dpi) nello sviluppo di tecnologie pulite necessarie a contrastare i cambiamenti climatici? Questa è la domanda che tutti si sono posti al European Patent Forum, tenutosi il 6 e 7 maggio a Lubiana, la capitale della Slovenia. Secondo il vicepresidente della Commissione europea Günter Verheugen, "i problemi legati al cambiamento climatico possono essere visti come un´opportunità per alcuni settori industriali. " Come ha osservato Yvo de Boer della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, il Comitato intergovernativo sul mutamento climatico (Ipcc) ha affermato che le emissioni di gas serra possono essere ridotte in maniera significativa con le tecnologie esistenti e con quelle presto disponibili. La domanda è se l´attuale sistema che regola i diritti di proprietà intellettuale (Dpi) aiuta o rallenta l´implementazione e la diffusione di queste tecnologie. Focalizzando sulla questione del trasferimento della tecnologia ai paesi in via di sviluppo egli ha notato che i paesi industrializzati tendono a difendere i Dpi come strumento necessario per stimolare e premiare l´innovazione. I paesi in via di sviluppo sostengono invece che i Dpi rappresentano un ostacolo al trasferimento della tecnologia dal mondo sviluppato a quello in via di sviluppo. Altri argomenti a favore dei Dpi includono il fatto che la maggior parte delle tecnologie non sono protette da brevetto, anche se questo è più rilevante in determinati settori piuttosto che in altri e, inoltre, i paesi in via di sviluppo nei loro rapporti ufficiali forniti all´Unfcc raramente includono i Dpi tra i maggiori problemi. De Boer sostiene che un grande problema è comunque rappresentato dal fatto che finora il dibattito sul ruolo dei Dpi nello sviluppo di tecnologie pulite è rimasto in larga misura sul piano teorico. "Abbiamo bisogno di capire meglio dove i Dpi possono impedire l´accesso alle nuove tecnologie e dove invece no," ha dichiarato, aggiungendo che, dove vengono individuate barriere, bisogna trovare i mezzi per superarle. Durante la conferenza, una seduta straordinaria sul trasferimento della tecnologia dalla scienza all´industria ha trattato le difficoltà che incontrano le università nel cercare di brevettare i risultati delle loro ricerche. Come ha spiegato Johan Bil dell´ufficio per il trasferimento tecnologico dell´Università di Ghent (Belgio), uno dei maggiori ostacoli che le università si trovano a dover superare per quanto riguarda i brevetti è il costo della parcella di un legale per i brevetti. Anche la difesa dei brevetti è un´impresa costosa. Una possibile soluzione, avanzata dal dott. Koen Verhoef della Free University (Vu) di Amsterdam nei Paesi Bassi, potrebbe essere rappresentata dall´assunzione a tempo pieno da parte delle università riunite di un legale per i brevetti interno. Un ulteriore spesa è rappresentata dal dover dimostrare che la tecnologia funzionante in laboratorio sia effettivamente applicabile a livello industriale; in mancanza di questa dimostrazione è poco probabile che l´industria sia disponibile ad investire nell´ulteriore sviluppo della tecnologia. L´università di Ghent dispone di un fondo per la dimostrazione di concetto per aiutare i ricercatori a superare questo particolare problema. Intanto, il dott. Verhoef ha sottolineato l´importanza del comunicare il bisogno di brevetti a ricercatori e studenti all´interno dell´università. Un modo possibile per farlo sarebbe quello di premiare maggiormente i ricercatori per le loro attività di trasferimento tecnologico. Ad esempio, il finanziamento potrebbe essere erogato in base ai collegamenti dei ricercatori con l´industria o con il numero di brevetti registrati. Bisogna anche trovare una via affinché i ricercatori possano beneficiare dei risultati dei loro brevetti. "Tradurre la loro conoscenza in applicazioni richiede tempo e dobbiamo tutti esserne coscienti," ha detto. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Epo. Org . .  
   
   
INVENTORI DI SPICCO PREMIATI ALLA MANIFESTAZIONE EUROPEAN INVENTOR OF THE YEAR  
 
Bruxelles, 12 maggio 2008 - Il 6 maggio a Lubiana, Slovenia, alla cerimonia per la premiazione dell´inventore europeo dell´anno (European Inventor of the Year Awards), le tecnologie mediche hanno fatto la parte del leone. È stato riconosciuto il lavoro degli inventori di una pioneristica terapia antivirale, di un nuovo sistema di scansione oculare e di una procedura di intervento chirurgico robotizzata, oltre all´invenzione del team che ha costruito un´intelaiatura che rende le automobili più leggere e sicure allo stesso tempo. I premi, che sono assegnati congiuntamente dalla Commissione europea e dall´Ufficio Europeo Brevetti (Epo), sono il riconoscimento di invenzioni che hanno avuto un impatto significativo sulla vita dei cittadini e che sono stati brevettati dall´Epo. Una giuria indipendente di alto profilo seleziona i vincitori. "I vincitori del premio European Inventor of the Year 2008 hanno messo a punto invenzioni veramente innovative", ha commentato il vicepresidente della Commissione europea Günter Verheugen. "essi sono la testimonianza del potenziale innovativo e della competitività dell´Europa". Il premio Lifetime Achievement Award è andato al ricercatore di biomedicina belga Erik De Clercq, dell´Università di Lovanio, per il suo lavoro sui farmaci antivirali impiegabili nel trattamento di malattie quali l´Hiv, l´epatite B e l´herpes. Gli innovativi farmaci del professor De Clercq funzionano in base al principio di replicazione della struttura dei blocchi costitutivi del Dna. I virus usano questi blocchi nel replicare il proprio materiale genetico;una volta assimilato, il farmaco blocca la riproduzione del virus. Oltre ad aver sviluppato uno dei primi farmaci per combattere l´Hiv, il team di Lovanio si è contraddistinto per l´uso pionieristico di un "cocktail" che miscela fino a quattro farmaci per il trattamento dell´Hiv, mentre prima ne veniva usato soltanto uno alla volta. Un team scozzese guidato da Douglas Anderson ha vinto il premio per le Pmi (Piccole e medie imprese). Quando il suo giovane figlio perse la vista da un occhio a causa di un distacco della retina diagnosticato troppo tardi, Anderson decise di sviluppare un metodo per rendere gli esami oculistici allo stesso tempo più efficaci e meno dolorosi per i pazienti. Così è nato l´oftalmoscopio laser a scansione Optos, uno strumento che proietta sulla retina un raggio composto da due laser e lo manipola attraverso un angolo di scansione di 200 gradi. La luce riflessa dalla retina è convertita in un´immagine digitale. L´esame risulta meno invasivo per il paziente, dal momento che viene eseguito in un quarto di secondo e non richiede la dilatazione della pupilla. Anche il premio per gli inventori non europei è stato assegnato nel campo della salute. Già dagli anni 80 l´ingegnere biomedico statunitense Philip S. Green, dell´istituto di ricerca non-profit Sri International, stava lavorando allo sviluppo di un sistema robotizzato che permettesse ai chirurghi di eseguire interventi complessi attraverso incisioni di appena un paio di centimetri. Imitando il Surgical Robot Da Vinci, il sistema si basa sui progressi compiuti nell´ambito delle telecamere miniaturizzate, dei display di immagini e dei sistemi robotizzati e telecomandati, per garantire che i chirurghi possano sia vedere che sentire ciò che stanno facendo, anche se in realtà l´intervento viene svolto da microstrumenti mossi da bracci meccanici inseriti nell´organismo attraverso piccole incisioni. Le indicazioni del chirurgo vengono tradotte in movimenti fermi ed estremamente precisi da microprocessori integrati negli strumenti. L´unico premio a non essere stato assegnato nel campo della sanità è l´Industry Award, vinto da un team del produttore automobilistico tedesco Audi, per lo sviluppo di una carrozzeria più leggera, fatta in alluminio. Per molti anni i produttori di automobili hanno preferito l´acciaio all´alluminio per le carrozzerie, basandosi sul principio "quanto più pesante, tanto più resistente". Audi ha iniziato a sviluppare modi per rendere le proprie auto più leggere in modo da ridurne il consumo di carburante, dato che le auto leggere consumano meno benzina. Il passaggio a un materiale più leggero come l´alluminio non è stato facile. Norbert Enning ed il suo team hanno dovuto riprogettare completamente la carrozzeria per assicurare che l´alluminio non si piegasse nei punti chiave di distribuzione del peso. La principale innovazione apportata è stata quella di creare un sistema di sopportazione del peso in cui ogni componente dell´intelaiatura avesse una propria funzione. La carrozzeria che ne è risultata è stata usata sul modello Audi A8, la prima macchina con struttura interamente in alluminio prodotta su scala industriale. Comunque, il risparmio di carburante non è l´unico vantaggio offerto dall´uso di carrozzerie in alluminio. Le auto con tali carrozzerie mostrano anche un migliore adattamento stradale, sono più facili da riparare e offrono maggiore protezione durante gli impatti. Inoltre, data la maggiore malleabilità dell´alluminio rispetto all´acciaio, esso offre ai progettisti maggiori opportunità per sviluppare parti nuove e più efficienti. "Se vogliamo affrontare i cambiamenti climatici o scoprire nuove vie per combattere le malattie, abbiamo bisogno di un sistema di brevetti improntato alla qualità, che stimoli e sostenga l´innovazione", ha detto il presidente dell´Epo Alison Brimelow. "il sistema Ip [proprietà intellettuale] può rappresentare un elemento cruciale nella diffusione efficace di tecnologie all´avanguardia, come dimostrano chiaramente i premi di quest´anno. " Per ulteriori informazioni: http://www. Epo. Org .  
   
   
CONFERENZA INTERNAZIONALE SULL´IMPRESA SIMULTANEA, LISBONA, PORTOGALLO  
 
Lisbona, 12 maggio 2008 - Dal 23 al 25 giugno si svolgerà a Lisbona, in Portogallo, la 14ª Conferenza Internazionale sull´Impresa Simultanea (Ice 2008). L´evento di quest´anno ha come titolo "Un nuovo flusso di innovazione nelle reti collaborative". Ice 2008 riunirà ricercatori e professionisti da tutto il mondo per presentare le ultime scoperte delle loro ricerche e condividere la loro esperienza sul campo nel settore industriale. Gli argomenti della conferenza comprendono tra gli altri: condizioni ambientali assistite dall´ambiente, localizzazione e identificazione in tempo reale, co-creazione, co-innovazione e innovazione aperta, metodi e processi concorrenti di ingegneria oltre a questioni legate ai dati del prodotto e alla gestione del ciclo di vita del prodotto e molto altro ancora. Il termine "impresa simultanea" è un amalgama che riunisce i paradigmi dell´ingegneria simultanea e dell´impresa estesa/virtuale. L´impresa simultanea è una alleanza temporanea e distribuita di produttori, clienti e fornitori indipendenti che collaborano usando approcci sistematici, metodi e tecnologie all´avanguardia per aumentare l´efficienza nella progettazione e produzione di prodotti e servizi. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Ice-conference. Org/ .  
   
   
VERSO UN OSSERVATORIO EUROPEO PER LE NANOTECNOLOGIE  
 
Bruxelles, 12 maggio 2008 - Uno degli obiettivi del recentemente avviato progetto finanziato dall´Ue observatoryNano è quello di creare un Osservatorio europeo permanente per le nanotecnologie. I partner coinvolti nel progetto sperano che sulla base delle metodologie sviluppate e convalidate durante il progetto e nell´ambito di iniziative simili, l´osservatorio fornirà in futuro sostegno continuo e indipendente alle entità decisionali. Il ruolo che l´osservatorio dovrebbe svolgere è quello di fornire analisi affidabili, complete e responsabili su base scientifica ed economica da parte di esperti in vari settori della tecnologia, e di stabilire un dialogo con le entità decisionali ed altre entità riguardante i benefici e le opportunità offerte dalle nanotecnologie, confrontandoli con gli impedimenti e i rischi. Più direttamente, il progetto intende integrare l´analisi degli sviluppi scientifici e tecnologici nel campo delle nanotecnologie con il loro impatto economico, in modo che alle entità decisionali possano essere fornite le informazioni necessarie per prendere decisioni informate. Inoltre, i partner del progetto esamineranno l´impatto sulla società e le questioni etiche, i possibili rischi per l´ambiente, la salute e la sicurezza (Ehs) e la necessità di sviluppare nuovi standard. Al fine di ottenere un´analisi quanto più possibile equilibrata , sono state programmate indagini, consultazioni, seminari e collaborazioni con esperti e parti interessate chiave nel campo delle nanotecnologie. "Allo stesso tempo si esamineranno anche gli obiettivi e la governance di altri progetti e iniziative simili per guidare la sua strategia a lungo termine," spiega il dott. Marc Morrison, coordinatore del progetto e dirigente scientifico dell´Institute of Nanotechnology a Glasgow, nel Regno Unito. "Infine, speriamo che molti visiteranno il nostro sito Web per trovare informazioni rilevanti su temi di loro interesse, per aiutarli nel prendere decisioni informate da un punto di vista tecnico, economico, etico o delle Ehs. " In questo modo i partner del progetto sperano che l´impatto dell´Observatorynano durerà oltre il suo finanziamento iniziale e che continuerà ad essere utile "fino a quando la nanotecnologia continuerà ad avere un impatto". E il dott. Morrison è convinto che lo farà per lungo tempo. In questa prospettiva ci saranno una lunga serie di sviluppi nel futuro immediato. Ma personalmente ritengo che "i campi di interesse sono la medicina, l´energia e l´ambiente," dice, pensando alle possibilità delle nanotecnologie di contribuire all´identificazione precoce delle malattie e alle terapie non-invasive, all´uso di nanoparticelle e nanomateriali nelle celle a combustibile e in altre applicazioni energetiche e al ruolo delle membrane e dei filtri nanoporosi nell´eliminazione di sostanze inquinanti e tossine dalle acque sotterranee. L´observatorynano è finanziato nell´ambito del settimo Programma quadro (7°Pq) dell´Ue e riunisce 16 partner di progetto da dieci paesi, tra cui scienziati, industrie, Pmi (Piccole e medie imprese), economisti, scienziati di sociologia, filosofi, consulenti finanziari, associazioni commerciali e istituti sanitari e di sicurezza. La quota di finanziamento ammonta a 4 Mio Eur per quattro anni. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Nano. Org. Uk/ .  
   
   
SLOVENIA, RISPETTATE ASPETTATIVE EUROPEE  
 
Lubiana, 13 maggio 2008 - Il premier sloveno Janez Jansa ha detto che le aspettative degli sloveni per l´entrata nell´Ue sono state realizzate. La notizia è ripresa da "Reporter. Gr". In questi quattro anni, la Slovenia ha ottenuto dall´Unione europea tutto il possibile: la Slovenia è entrata nell´eurozona e nella Zona Schengen, attualmente è in corso il semestre di presidenza dell´Ue, e sarebbe stato difficile ottenere di più, secondo il premier sloveno. Tuttavia, il premier si chiede anche se la Slovenia abbia utilizzato appieno queste opportunità per lo sviluppo nazionale. Alcune aree si sono sviluppate più di altre, tuttavia la Slovenia nel prossimo periodo riceverà finanziamenti quattro volte superiori a quelli finora ottenuti. Jansa ha però lamentato che la crescita economica non abbia portato beneficio a tutti gli sloveni e ha dichiarato che nessun Paese può ritenersi soddisfatto quando alcuni suoi cittadini vivono sotto la soglia della povertà, anche se si tratta di persone in grado di badare a se stesse. La notizia positiva, tuttavia, è che il numero di queste persone sta diminuendo. .  
   
   
AMMONTARE DI BTP IN EMISSIONE MAGGIO 2008  
 
 Roma, 12 maggio 2008 - Il Mef, facendo seguito al comunicato stampa del 7 maggio 2008, comunica l´ammontare dei Btp che verranno offerti nell´asta del prossimo 14 maggio: - Buoni del Tesoro Poliennali quinquennali 15 aprile 2008/2013 prima tranche: 4. 000 milioni di euro trentennali 1º agosto 2007/2039 quarta tranche: 2. 000 milioni di euro .  
   
   
GIP DI PALERMO: ARRESTI DOMICILIARI PER NICOLA BRAVETTI DI BANCA ARNER DI LUGANO  
 
Lugano 12 Maggio 2008 – Il 7 maggio 2008 il Gip di Palermo ha applicato il provvedimento degli arresti domiciliari nei confronti del dott. Nicola Bravetti per concorso in reati in merito ai quali il dott. Bravetti si è dichiarato del tutto estraneo. Il provvedimento è posto in essere in Italia. Il dott. Bravetti, nonostante la sua dichiarata estraneità ai fatti, tramite il suo difensore Avvocato Guido Carlo Alleva, ha comunicato l’autosospensione da tutti gli incarichi ricoperti. L’istituto apprezza la correttezza e sensibilità del dott. Bravetti. Il provvedimento coglie di sorpresa l’istituto poiché l’istituto e le sue consociate estere operano da sempre nel pieno rispetto delle norme e informano sempre le autorità di vigilanza competenti, mettendo in atto tutte le misure conservative di legge. ” .  
   
   
UNICREDIT, RICHIESTA CONSOB INFORMATIVA IN TEMA DI: ESPOSIZIONE AI MUTUI “SUBPRIME”, OPERATIVITÀ SVOLTA ATTRAVERSO CONDUIT E STRUCTURED INVESTMENT VEHICLES E STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI  
 
Milano, 13 maggio 2008 - Unicredit  dà seguito alla richiesta Consob 8020409 del 5 Marzo 2008 con la quale richiede di fornire informativa in tema di a) esposizione ai mutui “subprime”, b) operatività svolta attraverso Conduit e Structured Investment Vehicles e c) strumenti finanziari derivati di negoziazione con la clientela. In accordo a quanto successivamente esplicitato nella comunicazione Consob 8021974 del 11 marzo 2008, l’informativa è fornita in parte nella Relazione sulla Gestione a corredo del Bilancio Consolidato e del Bilancio di esercizio della Capogruppo al 31 dicembre 2007 e, per la parte residua, nella presente nota. Per completezza informativa, si riporta in allegato il capitolo della Relazione sulla Gestione del Bilancio Consolidato che contiene tali informazioni. A) esposizione ai mutui subprime L’aggiornamento delle informazioni già richieste dalla stessa Consob il 30 agosto 2007 relative ai rischi collegati ai mutui ipotecari statunitensi cosiddetti “subprime” è fornito in un apposito capitolo della Relazione sulla Gestione a corredo del Bilancio Consolidato e del Bilancio di esercizio della Capogruppo al 31 dicembre 2007. B) operatività svolta attraverso Conduit e Structured Investment Vehicles L’informativa analitica relativa ai Conduit di proprietà e di terzi e agli Structured Investment Vehicles è fornita in un apposito capitolo della Relazione sulla Gestione a corredo del Bilancio Consolidato e del Bilancio di esercizio della Capogruppo al 31 dicembre 2007. C) strumenti finanziari derivati di negoziazione con la clientela La richiesta informativa si articola nei seguenti punti: I. Descrizione dell’operatività in derivati di negoziazione svolta con la clientela, indicando inoltre i rischi di mercato e di controparte assunti. La descrizione dell’operatività in derivati di negoziazione con la clientela e dei connessi rischi di controparte è fornita nell’apposito capitolo della Relazione sulla Gestione a corredo del Bilancio Consolidato e del Bilancio di esercizio della Capogruppo al 31 dicembre 2007. Ii. Il valore nozionale e la composizione della consistenza degli strumenti derivati di cui alla Voce 20 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” dell’attivo patrimoniale, distinguendo tra prodotti plain vanilla e prodotti strutturati, segnalando per tale ultima categoria il numero dei clienti complessivamente coinvolti e la quota ascrivibile ai soggetti maggiormente esposti. Per la distinzione tra clientela e controparti bancarie si è preso come riferimento la definizione contenuta nella circolare Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 utilizzata per la predisposizione del bilancio. Sono stati considerati prodotti strutturati i contratti derivati che inglobano nello stesso strumento forme contrattuali tali da generare esposizione a più tipologie di rischio (ad eccezione dei Cross Currency Swap) e/o effetti leva. Il saldo della voce 20 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” del Bilancio Consolidato relativo ai contratti derivati ammonta a 63. 693 €/milioni (per un nozionale di 2. 427. 307 €/milioni), di cui 16. 597 €/milioni con clientela. Il valore nozionale dei derivati con clientela ammonta a 427. 533 €/milioni, di cui 386. 243 €/milioni plain vanilla (per un fair value di 15. 473 €/milioni) e 41. 290 €/milioni derivati strutturati (per un fair value di 1. 124 €/milioni). Il valore nozionale dei derivati con controparti bancarie ammonta a 1. 999. 773 €/milioni (fair value 47. 096 €/milioni), di cui 192. 194 €/milioni riferibili a derivati strutturati (fair value 4. 085 €/milioni). Il saldo della voce 20 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” del Bilancio di Esercizio della Capogruppo relativo ai contratti derivati ammonta a 6. 670 €/milioni (per un nozionale di 181. 688 €/milioni), di cui 251 €/milioni con clientela. Il valore nozionale dei derivati con clientela ammonta a 5. 880 €/milioni, di cui 5. 824 €/milioni plain vanilla (per un fair value di 237 €/milioni) e 56 €/milioni derivati strutturati (per un fair value di 14 €/milioni). Il valore nozionale dei derivati con controparti bancarie ammonta a 175. 808 €/milioni (fair value 6. 419 €/milioni), di cui 20. 069 €/milioni riferibili a derivati strutturati (fair value 1. 451 €/milioni). La clientela ha complessivamente stipulato col Gruppo 10. 051 contratti derivati strutturati esposti alla voce 20 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” dell’attivo patrimoniale. Di questi, i primi 20 clienti per esposizione coprono il 9% dell’esposizione complessiva (originando per il Gruppo un’esposizione di 103 €/milioni). I clienti della sola Capogruppo hanno negoziato complessivamente 19 contratti derivati strutturati. Iii. L’indicazione della nuova produzione e delle chiusure di derivati realizzate nell’esercizio 2007 (valori nozionali), sempre distinguendo tra prodotti plain vanilla e strumenti strutturati e precisando altresì l’entità delle eventuali ristrutturazioni effettuate ed i relativi proventi ed oneri. Nel corso dell’esercizio 2007, il Gruppo ha stipulato nuovi contratti derivati con clientela per 432. 893 €/milioni di nozionale (6. 323 €/milioni con riferimento alla sola Capogruppo), di cui 26. 438 €/milioni riferibili a derivati strutturati (1. 615 €/milioni con riferimento alla sola Capogruppo). Le chiusure anticipate rispetto alla scadenza contrattuale hanno interessato, a livello di Gruppo, contratti per un nozionale pari a 40. 008 €/milioni (di cui 9. 138 €/milioni riferibili a derivati strutturati). Il fenomeno non è significativo per la Capogruppo. Durante l’esercizio sono state effettuate operazioni di rimodulazione di contratti con clientela, ovvero di chiusura di un contratto e sua contestuale sostituzione con un nuovo derivato con caratteristiche diverse dal precedente per motivazioni non dipendenti da situazioni di difficoltà della controparte, per un nozionale complessivo di 5. 951 €/milioni (di cui 1. 240 €/milioni riferibili a derivati strutturati). La Capogruppo non ha effettuato rimodulazioni. A fronte di cancellazioni anticipate e/o rimodulazioni la clientela ha sostenuto un onere netto pari a 254 €/milioni. La gestione del rischio connesso ai contratti in oggetto ha generato oneri per il Gruppo pari a 245 €/milioni. Iv. Il valore nozionale e la composizione della consistenza degli strumenti derivati di cui alla Voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione” del passivo patrimoniale, distinguendo tra prodotti plain vanilla e prodotti strutturati, segnalando l’ammontare riferibile alle controparti bancarie interessate e quella nei confronti della clientela. Il saldo della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione” del Bilancio Consolidato relativo ai contratti derivati ammonta a 65. 768 €/milioni (per un nozionale di 2. 365. 138 €/milioni), di cui 17. 175 €/milioni con clientela. Il valore nozionale dei derivati con clientela ammonta a 425. 527 €/milioni, di cui 402. 875 €/milioni plain vanilla (per un fair value di 16. 266 €/milioni) e 22. 652 €/milioni derivati strutturati (per un fair value di 909 €/milioni). Il valore nozionale dei derivati con controparti bancarie ammonta a 1. 939. 611 €/milioni (fair value 48. 593 €/milioni), di cui 182. 086 €/milioni riferibili a derivati strutturati (fair value 3. 897 €/milioni). Il saldo della voce voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione” del Bilancio di Esercizio della Capogruppo relativo ai contratti derivati ammonta a 7. 569 €/milioni (per un nozionale di 195. 822 €/milioni), di cui 1. 999 €/milioni con clientela. Il valore nozionale dei derivati con clientela ammonta a 29. 464 €/milioni, di cui 25. 657 €/milioni plain vanilla (per un fair value di 1. 448 €/milioni) e 3. 807 €/milioni derivati strutturati (per un fair value di 551 €/milioni), entrambi principalmente contenuti in emissioni obbligazionarie strutturate. Il valore nozionale dei derivati con controparti bancarie ammonta a 166. 358 €/milioni (fair value 5. 570 €/milioni), di cui 18. 665 €/milioni riferibili a derivati strutturati (fair value 727 €/milioni). Ai fini di questa classificazione, sono stati adottati i criteri e le definizioni esposti al precedente punto Ii. V. L’illustrazione delle metodologie di calcolo del fair value dei precitati strumenti finanziari derivati di negoziazione. La descrizione delle metodologie di calcolo del fair value è fornita nell’apposito capitolo della Relazione sulla Gestione a corredo del Bilancio Consolidato e del Bilancio di esercizio della Capogruppo al 31 dicembre 2007. Vi. Quantificazione degli eventuali margini a garanzia richiesti dalle controparti bancarie a fronte del fair value sui derivati strutturati stipulati con la clientela. L’informativa relativa ai margini di garanzia è fornita nell’apposito capitolo della Relazione sulla Gestione a corredo del Bilancio Consolidato e del Bilancio di esercizio della Capogruppo al 31 dicembre 2007. Vii. Indicazione e quantificazione degli eventuali margini richiesti alla clientela a garanzia del fair value dei derivati strutturati sottoscritti con la stessa. L’informativa relativa ai margini di garanzia è fornita nell’apposito capitolo della Relazione sulla Gestione a corredo del Bilancio Consolidato e del Bilancio di esercizio della Capogruppo al 31 dicembre 2007. Viii. L’ammontare delle commissioni attive e passive su prodotti derivati (voci 40 e 50 del conto economico) di competenza dell’esercizio 2007, indicandone la ripartizione tra commissioni su strumenti plain vanilla e strumenti strutturati. Il modello operativo utilizzato a livello di Gruppo non prevede la contrattualizzazione di componenti commissionali connesse alla negoziazione di contratti derivati. Ogni componente di costo/ricavo connessa ai regolamenti monetari legati alla negoziazione di tali contratti è iscritta alla Voce 80 Risultato Netto dell’Attività di Negoziazione. Ix. Quantificazione delle commissioni upfront percepite da controparti terze e di quelle riconosciute alla clientela, indicando le relative modalità di contabilizzazione. Il modello operativo dell’Investment Bank non attribuisce rilevanza al regolamento di componenti che attualizzano il maggiore o minore valore rispetto alle condizioni di mercato dei flussi futuri alla data di stipula e non distingue l’operatività di intermediazione con clientela istituzionale rispetto a quella con clientela corporate/retail; tali componenti assumono rilevanza nel modello di intermediazione pareggiata adottato presso le Banche di Segmento alle quali si riferiscono le informazioni esposte. Al fine di questa quantificazione, pertanto, si considerano commissioni upfront i flussi regolati alla data di avvio del contratto. Le commissioni upfront regolate impattano direttamente a conto economico dell’esercizio nel risultato di negoziazione. Nel corso dell’esercizio 2007, presso le entità che adottano il modello di business dell’intermediazione pareggiata dei contratti derivati, l’ammontare incassato da controparti bancarie è stato di 20 €/milioni. A fronte dell’operatività con clientela, sono stati incassati 21 €/milioni e pagati 13 €/milioni. X. La modalità di determinazione e l’ammontare delle rettifiche di valore per rischio di controparte (clientela) su prodotti derivati nonché le eventuali riprese di analoga natura, confluite nella voce 130 del conto economico (rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei crediti). L’informativa relativa alle rettifiche/riprese di valore per rischio di controparte su derivati è fornita nell’apposito capitolo della Relazione sulla Gestione a corredo del Bilancio Consolidato e del Bilancio di esercizio della Capogruppo al 31 dicembre 2007. Xi. L’indicazione del numero e dell’ammontare delle esposizioni riclassificate nel corso del 2007 ad incaglio o sofferenza relative ai clienti che hanno sottoscritto derivati Otc. I contratti derivati con clientela che al 31 dicembre 2007 rientrano nelle posizioni “non performing” originano un’esposizione pari a 36 €/milioni. La Capogruppo non detiene posizioni “non performing” relative a clienti che hanno sottoscritto derivati Otc. Xii. L’indicazione delle eventuali ristrutturazioni, avviate e/o da intraprendere, delle esposizioni in derivati nei confronti della clientela, indicando la tipologia dei derivati oggetto di ristrutturazione e gli effetti sul conto economico dell’esercizio. Nel corso del 2007 non sono state né effettuate, né avviate operazioni di ristrutturazione di contratti derivati a fronte di situazioni di difficoltà della controparte. .  
   
   
GRUPPO UNICREDIT: RISULTATI CONSOLIDATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2008 UTILE NETTO A €1 MILIARDO NONOSTANTE IL DIFFICILE CONTESTO DEI MERCATI FINANZIARI  
 
Milano, 12 maggio 2008 - Nel primo trimestre dell´anno i risultati consolidati del Gruppo sono stati influenzati dalla congiuntura negativa dei mercati finanziari; alle difficoltà che hanno in particolare riguardato la Divisione Markets & Investment Banking, la più colpita dalla fase di turbolenza di mercato, il Gruppo è riuscito a contrapporre un buon andamento delle attività di commercial banking che hanno registrato una performance positiva, confermando la bontà del modello di business in termini di diversificazione geografica e settoriale. Il Consiglio di Amministrazione di Unicredit ha approvato i risultati consolidati del primo trimestre del 2008, che evidenziano un utile netto4 pari a €1 miliardo, in calo del 51% a/a, ma in crescita del 15% a/a nel commercial banking. Il risultato di gestione raggiunge €2. 311 milioni, in calo del 36,5% a/a, anche se registra una crescita del 4,1% a/a al netto della Divisione Mib. L’andamento del risultato di gestione riflette essenzialmente l’evoluzione del margine di intermediazione che si attesta a €6. 449 milioni (-16,5% a/a). La turbolenza dei mercati ha impattato negativamente sia il risultato di negoziazione, copertura e fair value, in calo di quasi €1,6 miliardi vs. 1trim07 (al netto di questa componente negativa, i ricavi sono in crescita del 4,1% a/a) che le commissioni nette (€2. 460 milioni, -9,3% a/a). La debolezza di questa componente reddituale riflette il calo delle commissioni legate ai servizi di gestione e amministrazione del risparmio5 (€1. 170 milioni, -15,6% a/a). A fine marzo 2008, i volumi complessivi di attività gestite dalle società di asset management del Gruppo registrano un calo del 19,6% a/a. Rispetto al 31 dicembre del 2007, il decremento è invece dell’11,6%, legato al persistere del trend negativo dei mercati mobiliari internazionali. Le altre commissioni (€1. 290 milioni) si riducono del 2,6% a/a. Gli altri proventi netti sono pari a €134 milioni, in aumento del 52,3% a/a. Il margine d’interesse mostra una crescita del +12,0% a/a, attribuibile prevalentemente all’aumento dei volumi, sia dal lato degli impieghi verso clientela (pari a €589 miliardi, +2,2% vs. Dic07 e +7,1% a/a) sia da quello dei debiti verso clientela (pari a €393 miliardi, +0,6% vs. Dic07 e +8,9% a/a). All’interno delle divisioni, tutti i segmenti di business hanno contribuito in maniera significativa all’andamento positivo degli interessi netti. In particolare, le divisioni Retail e Corporate hanno mostrato crescite rispettivamente del 5,9% e del 7,6% a/a, nel primo caso soprattutto per effetto dell’aumento dei margini sulla raccolta e, nel secondo, al sostenuto incremento degli impieghi (+0,7% nei tre mesi intercorsi dalla fine 2007 e dell’8,4% a/a). Dall’altro lato, le divisioni Cee e Poland’s Market hanno beneficiato del loro posizionamento in mercati ad alta crescita, conseguendo aumenti del +48,7% e del +21,1% rispettivamente, (nel primo caso occorre tenere conto dei nuovi consolidamenti delle banche acquisite in Ucraina e Kazakistan, non incluse nel 2007). I costi operativi ammontano a €4. 138 milioni e, a cambi e perimetro omogenei, risultano in riduzione dell’1,3% a/a, grazie agli effetti delle ristrutturazioni ed efficientamenti che più che compensano le iniziative di crescita del Gruppo. Le spese per il personale sono pari a €2. 496 milioni, in riduzione del 3,4% a/a su basi omogenee6, da ricondurre principalmente all’uscita di risorse legata all’integrazione con l’ex gruppo Capitalia e alla riduzione dei compensi variabili in relazione alla performance della divisione Mib, fenomeni che hanno controbilanciato gli incrementi di costo nei paesi dell’est europeo, derivanti dalle iniziative di espansione della rete e dalle dinamiche salariali. Le altre spese amministrative – inclusi i recuperi di spesa - sono pari a €1. 325 milioni (+2,4% a/a su basi omogenee). Tale risultato è ancora una volta principalmente frutto del bilanciamento delle iniziative di sviluppo nella Cee (apertura sportelli principalmente in Turchia, Ucraina, Kazakistan e in Russia) con azioni di contenimento delle spese realizzate nelle altre Divisioni. Le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali (€317 milioni) si incrementano dello 0,7% a/a su basi omogenee. Il rapporto Costi/ricavi si attesta al 64,2% (contro il 52,9% dell’anno precedente). Considerando il Gruppo al netto della divisione Mib, il rapporto Costi/ricavi rimane invece in linea con lo scorso anno ed è pari al 55,7%. Gli accantonamenti per rischi e oneri sono pari a €51 milioni (- €7 milioni a/a). Per quanto riguarda le rettifiche nette su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni, i dati del primo trimestre del 2008 (€755 milioni) evidenziano un incremento su base annua del 21,8%, solo in parte legato ad un aumento del costo del rischio sottostante, ma risultante anche dall’effetto della forte crescita delle masse impiegate nel corso dei trimestri precedenti. I dati relativi all’attivo creditizio mostrano che l’aumento delle rettifiche è da leggere in relazione alle stringenti politiche di Gruppo volte al contenimento del rischio e al mantenimento di un’elevata qualità dell’attivo. Il totale dei crediti deteriorati netti (€16,3 miliardi a fine marzo 2008) registra infatti una significativa riduzione rispetto alla fine del 2007 sia in termini di consistenze (-3,9%), sia in rapporto al totale dei crediti (2,76% contro il 2,95% di fine anno). La riduzione ha interessato in particolare le sofferenze nette (-7,5% nel trimestre e -17pb in termini di rapporto con il totale), mentre le partite incagliate si mantengono sostanzialmente stabili (-0,4% e -2pb) e i crediti scaduti registrano solo un lieve aumento in rapporto al totale crediti (2 punti base), segno che l’aumento del rischio rimane tutto sommato contenuto e più che controbilanciato dalla strategia di maggiore copertura adottata dal Gruppo. Il rapporto di copertura dei crediti deteriorati netti è aumentato di oltre un punto percentuale, passando dal 54,5% di fine 2007 al 55,9% del primo trimestre del 2008. Gli oneri di integrazione, a seguito dell’operazione con Capitalia, ammontano a €24 milioni (€16 milioni nel primo trimestre del 2007). L’utile lordo dell’operatività corrente è pari a €1. 683 milioni, in decremento del 48,1% rispetto ai €3. 241 milioni dello scorso anno. Al di là degli effetti riconducibili alla crisi dei mercati già analizzati in precedenza, si deve registrare un contributo negativo a questa differenza derivante dai minori profitti da investimenti realizzati nell’anno in corso (€202 milioni nel primo trimestre del 2008, tra cui la cessione dell’attività di securities services dell’ex Gruppo Capitalia e della controllata Hypo Stavebny nella Cee sono le operazioni maggiori) rispetto a quelli dell’anno precedente per €297 milioni. Le imposte sul reddito del periodo sono pari a €432 milioni (€995 milioni nel primo trimestre del 2007). L’utile netto dell’operatività corrente risulta pertanto pari a €1. 251 milioni (€2. 246 milioni nel primo trimestre del 2007). L’utile di pertinenza di terzi a fine marzo 2008 è in riduzione del 15,7% a/a (-€30 milioni a/a). L’utile netto di pertinenza del Gruppo nel primo trimestre del 2008 fa registrare una flessione del 51% a/a a €1 miliardo, con un impatto negativo relativo alla Purchase Price Allocation dell’operazione Capitalia di 83 milioni. Il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo si attesta a €57. 995 milioni (€57. 724 milioni a fine dicembre 2007). Il Core Tier 1 ratio passa, a fine marzo 2008, dal 5,83% di fine 2007 al 5,51%. Quest’ultimo livello include l’impatto dell’acquisizione di Ukrsotsbank in Ucraina. Il Total Capital Ratio va al 9,90% dal 10,11% di fine 2007. A fine marzo 2008, la struttura del Gruppo risulta composta da un organico7 di 180. 658 dipendenti, dato in aumento rispetto alle 169. 816 unità di dicembre 2007. Tale andamento è frutto della combinazione di diversi fattori: da un lato, da una riduzione per oltre 2. 400 unità per operazioni di outsourcing e per la riduzione di 1. 464 unità in Italia, principalmente riconducibili al piano di incentivazione all’esodo connesso all’operazione di integrazione con l’ex Gruppo Capitalia; dall’altro lato, dall’aumento di risorse legato sia all’inclusione di nuove società nel perimetro di consolidamento, in particolare di Ukrsotsbank in Ucraina (+10. 740 unità) e dall’espansione in Kazakistan (+396), Turchia (+258) e Russia (+237). Al netto della nuova acquisizione in Ucraina e dell’inclusione nel perimetro di consolidamento di Hvb Leasing e Infotech Austria, gli organici di Gruppo risulterebbero in diminuzione di 602 unità (pur in presenza dell’espansione negli altri paesi della Cee). La rete distributiva del Gruppo a fine marzo del 2008 è composta da 10. 301 sportelli8, (9. 714 a dicembre 2007, +587 sportelli). .  
   
   
UNICREDIT APPROVA IL BILANCIO 2007: L’UTILE NETTO DEL GRUPPO PARI A 5.961 MILIONI, CON UNA CRESCITA DI 513 MILIONI (+9,4%) RISPETTO AL 2006.  
 
Roma, 12 maggio 2008 - Si è svolta l’ 8 maggio a Roma l´Assemblea dei Soci di Unicredit Spa, tenutasi in sessione ordinaria e straordinaria. L´assemblea degli azionisti ha approvato in sessione ordinaria il Bilancio di impresa 2007, che ha riportato un risultato netto di 1. 866 milioni, rispetto ai 3. 015 milioni dell´esercizio precedente. Sulla base di tale risultato l´Assemblea ha deliberato la distribuzione di un dividendo unitario di € 0,26 per le azioni ordinarie e di € 0,275 per le azioni di risparmio, superiori, rispettivamente, del 8,3% e del 7,8% rispetto all´anno precedente. Il dividendo, deliberato dall´Assemblea, sarà messo in pagamento il giorno 22 maggio 2008, con data stacco cedola il 19 maggio 2008. L’amministratore Delegato di Unicredit ha, inoltre, illustrato il Bilancio Consolidato 2007 del Gruppo. L’utile netto di pertinenza del Gruppo è risultato pari a 5. 961 milioni, con una crescita di 513 milioni (+9,4%) rispetto al 2006. Il Roe è pari al 15,6% (16,7% nel 2006) mentre l’utile per azione si attesta a € 0,54, rispetto a € 0,53 dell’anno precedente. Il patrimonio netto per azione si porta a € 4,35 (€ 3,72 a fine 2006). L’assemblea dei Soci, sempre in sessione ordinaria, ha approvato il nuovo piano di partecipazione azionaria per i dipendenti del Gruppo Unicredit che prevede di offrire al personale del Gruppo la possibilità di investire in azioni Unicredit a condizioni favorevoli. Tale Piano è potenzialmente rivolto alla generalità dei dipendenti del Gruppo, previa verifica di vincoli normativi e fiscali o ulteriori limitazioni che impedissero l´applicazione del Piano in alcuni paesi in cui il Gruppo opera. La stessa Assemblea ha altresì approvato il nuovo piano di incentivazione a lungo termine destinato ad un selezionato gruppo di Top & Senior Manager e Risorse Chiave del Gruppo Unicredit (il “Piano”) che prevede l’assegnazione di stock option e performance share subordinatamente al raggiungimento degli obiettivi di piano strategico, al fine di supportare la crescita del prezzo dell’azione Unicredit in linea con le aspettative degli Azionisti, il raggiungimento degli obiettivi aziendali di medio/lungo termine e la fidelizzazione delle risorse strategiche per lo sviluppo del Gruppo. In sessione straordinaria, l’Assemblea dei Soci ha conferito le necessarie deleghe al Consiglio di Amministrazione per dare esecuzione al predetto Piano. Qualora tali deleghe fossero esercitate nel loro ammontare massimo, sarebbero emesse n. 122. 180. 500 azioni ordinarie al servizio dell’esercizio delle stock option e n. 24. 879. 500 azioni ordinarie per l’assegnazione delle performance share. L’assemblea dei Soci, in sessione ordinaria, ha inoltre deliberato la nomina dei Consiglieri Berardino Libonati, Donato Fontanesi, Salvatore Ligresti, già cooptati in occasione del Consiglio del 3 agosto 2007, dei Consiglieri Enrico Tommaso Cucchiani e Franz Zwickl, cooptati in occasione del Consiglio del 18 settembre 2007 e della Dr. Ssa Marianna Li Calzi. A tale riguardo si informa che il Consiglio di Amministrazione della Società, riunitosi anch’esso nella giornata odierna, ha nominato Vice Presidente il Sig. Libonati e proceduto all’accertamento nei confronti dei predetti Consiglieri dei requisiti di indipendenza ai sensi dell’art. 3 del Codice di Autodisciplina emanato da Borsa Italiana Spa e dell’art. 148 del Tuif. Sulla base di tale verifica sono risultati: - indipendenti i Signori Berardino Libonati, Donato Fontanesi, Salvatore Ligresti, Marianna Li Calzi e Franz Zwickl; - non indipendente ai sensi dell’art. 3 del Codice di Autodisciplina il Signor Enrico Tommaso Cucchiani. Sempre in sessione ordinaria, l’Assemblea dei Soci ha deliberato di rideterminare il compenso spettante agli Amministratori componenti i Comitati consiliari in massimo € 1. 500. 000, per ciascun anno di incarico e con decorrenza dal 1 settembre 2007, dando delega al Consiglio di Amministrazione per allocare la somma approvata, anche tenendo conto di eventuali necessità che si prospettassero in futuro. La stessa Assemblea ha deliberato, in linea di continuità con il passato, l’assunzione a carico della Società del compenso del Rappresentante degli azionisti di risparmio, nominato dall’Assemblea Speciale dei possessori di azioni di risparmio in data 22 aprile 2008 in occasione della quale è stato determinato un compenso di Euro 25. 000 più Iva, se dovuta, più rimborso spese sino un importo massimo di Euro 5. 000 per il triennio 2008-2010. E’ stato, inoltre, autorizzato l’esercizio di attività concorrenti ai sensi dell’art. 2390 del Codice Civile da parte del Presidente Dieter Rampl, del Vice Presidente Fabrizio Palenzona, dei Consiglieri Vincenzo Calandra Buonaura e Carlo Pesenti. L’assemblea dei soci in sessione straordinaria ha, infine, approvato l’abrogazione del Titolo Vi “Del Comitato Esecutivo” e degli articoli 27, 28, 29, 30, 31, 32 dello statuto sociale con conseguente rinumerazione dei successivi titoli ed articoli, nonchè la modifica degli articoli 1, 2, 4, 5, 6, 8, 9,17, 21, 22, 23, 26, 27, 28, 29 dello statuto sociale di Unicredit e, in previsione di tale modifica l’assemblea, in sessione ordinaria, aveva già autorizzato la variazione degli articoli 1, 2, 8, 9, 18, 19 e 20 del Regolamento Assembleare alla luce di intervenute modifiche alla struttura organizzativa ed alla governance della Società nonché ad alcuni mutamenti normativi intervenuti, tenuto anche conto del ruolo sempre più internazionale assunto dal Gruppo. .  
   
   
GRUPPO GENERALI RISULTATI CONSOLIDATI AL 31 MARZO 2008 : FORTE CRESCITA DELL’UTILE NETTO A € 910,3 MLN +27,2% VOLUME PREMI SALE A € 18,4 MLD, + 0,8% 1  
 
 Milano, 12 maggio 2008. Il Consiglio di Amministrazione delle Assicurazioni Generali, riunitosi l’ 8 maggio sotto la presidenza di Antoine Bernheim, ha approvato la relazione al 31 marzo 2008. Antoine Bernheim ha commentato: “Il Gruppo Generali, grazie alla strategia industriale implementata in questi ultimi anni, ha fatto registrare un ulteriore forte progresso dell’utile, in aumento del 27,2% a € 910,3 milioni, e un significativo sviluppo sia della raccolta danni, che della nuova produzione vita in termini di Ape. Tali risultati sono ancora più significativi se si considera che il primo trimestre 2008 è stato un periodo caratterizzato dal rallentamento della crescita globale nei principali mercati dove il Gruppo opera e da un importante calo dei mercati azionari”. I premi lordi complessivi – che non riflettono ancora il consolidamento integrale delle attività assicurative conferite dal Gruppo Ppf in Generali Ppf Holding - sono ammontati a € 18. 429 milioni con una crescita dello 0,8% a termini omogenei. In particolare, nel segmento vita, la nuova produzione in termini di Ape, ha raggiunto i € 1. 365 milioni (+17% a termini omogenei), con un positivo andamento registrato in tutti i principali mercati di operatività del Gruppo e una composizione del portafoglio caratterizzata da prodotti a maggior redditività. Nei danni, la raccolta consolidata è stata pari a € 6. 371 milioni (+2,8% a termini omogenei). Per quanto riguarda il risultato operativo, quello del segmento danni è in crescita del 6,4% (+9,8% senza considerare nel primo trimestre 2007 Nuova Tirrena, uscita dal perimetro di consolidamento negli ultimi mesi del 2007), grazie all’ulteriore miglioramento realizzato nella gestione industriale; il risultato operativo del segmento vita si è ridotto del 29,6%, per effetto del calo della redditività degli investimenti dovuti all’andamento dei mercati azionari. In entrambi i segmenti si registra un aumento dell’efficienza grazie alle azioni intraprese per razionalizzare i processi e i costi. Il risultato operativo complessivo è in riduzione del 15,6% a € 1. 161 milioni. Il risultato non operativo passa da una perdita di € 78 milioni ad un utile di € 148 milioni, riflettendo un significativo incremento del reddito non operativo degli investimenti, che passano da € 113 milioni a € 341 milioni. Tale incremento si è ottenuto principalmente per effetto del profitto di realizzo derivante dal conferimento delle attività assicurative dell’Europa dell’Est in Generali Ppf Holding, la joint venture controllata per il 51% da Generali e per il 49% da Ppf. » Previsioni per il 2008 I risultati conseguiti in termini di utili e premi, i buoni andamenti tecnici, il forte incremento della nuova produzione vita, caratterizzata da contratti a premio annuo e di lunga durata, e le azioni messe in atto per razionalizzare processi e costi sono fattori che ci fanno guardare con fiducia al raggiungimento dei risultati attesi. » Andamento delle Attività Attività Vita - In termini di nuova produzione vita, il Gruppo ha registrato una crescita in termini di Ape del 17% a termini omogenei (21,1% includendo principalmente Central Kranken in Germania e gli effetti della joint venture con il gruppo Ppf). L’incremento è stato sostenuto dalla buona evoluzione dei premi periodici (+36,3% a termini omogenei) che rappresentano i prodotti a maggiore redditività. Da segnalare la forte crescita ottenuta in Germania (+66,6% a termini omogenei), legata ai prodotti previdenziali a incentivo statale, e nei Paesi dell’Europa Centro Orientale (+34,3% a termini omogenei). In Italia significativa è la crescita delle reti proprietarie (+34% a termini omogenei), in particolare quella dei promotori finanziari. La raccolta vita è stata pari a € 12. 058 milioni sostanzialmente in linea con l’anno precedente (-0,3% a termini omogenei). La maggiore spinta da parte delle reti tradizionali e dei prodotti retail ha compensato la forte contrazione del canale banca assicurazione in Italia, dovuta essenzialmente alla riduzione di 1. 000 sportelli bancari riferiti a Intesa Vita a seguito dei provvedimenti adottati dall’Antitrust in merito alla fusione di Intesa Sanpaolo La raccolta complessiva vita, escludendo Intesa Vita, registra infatti un incremento del 5,2%, sostenuto in particolare dalla reti proprietarie in Italia e dall’andamento di Francia, Germania e Est Europa. Il risultato operativo del segmento vita è stato pari a € 578 milioni, con un calo del 29,6% sostanzialmente ascrivibile, come già detto, alla riduzione dei proventi derivanti dalla gestione finanziaria. Il trend negativo dei mercati azionari ha infatti determinato un calo di redditività degli investimenti attribuibili al segmento. Per quanto riguarda l’andamento nei principali Paesi, si può osservare come l’impatto negativo dei mercati azionari sia stato piuttosto generalizzato. Ripartizione geografica degli Ape e del risultato operativo del segmento vita
Ape (mln €) ¨%* Risultato operativo (mln €) ¨%
Italia 333,5 -2,7 293 -21
Francia 354,8 +8,5 166,5 -7,1
Germania 369,3 +66,6 73,5 -11,6
Consolidato 1. 364,8 +17 578,5 -29,6
(*) a termini omogenei Attività Danni La raccolta consolidata è cresciuta del 2,8% (a termini omogenei) raggiungendo i € 6. 371 milioni. Da segnalare il positivo andamento registrato in Francia (+3,1% a termini omogenei), Spagna (+4,9% a termini omogenei), Est Europa (+21,2% a termini omogenei) e America Latina (+20,9% a termini omogenei). Il risultato operativo del segmento danni è stato pari a € 584 milioni, con una crescita del 6,4% (+9,8% senza considerare nel primo trimestre 2007 Nuova Tirrena, uscita dal perimetro di consolidamento negli ultimi mesi del 2007). Decisivo l’apporto dei principali Paesi in cui opera il Gruppo: Italia, Germania e Francia, dovuto al significativo recupero di redditività tecnica in termini di sinistralità, e al contenimento delle spese amministrative registrato in questi mercati. Il combined ratio è migliorato a 93,1% (93,9% nel 2007). L’incidenza dei costi si attesta sul 27,1%, in leggera crescita (+0,2 p. P. ) a seguito dell’aumento delle spese di acquisizione, dovuto al maggior peso dei prodotti non auto sul portafoglio, in quanto le spese amministrative restano stabili a 5,9%. La sinistralità è migliorata a 66% da 67%. Ripartizione geografica della Combined ratio e risultato operativo del segmento danni
Combined ratio ¨ p. P Risultato operativo ¨ %
Italia 91% -0,5 189 +25,3
Francia 95,8% -0,5 96,1 +30,1
Germania 95,7% -1,7 88,5 +42,7
Consolidato 93,1% -0,8 583,9 +6,4
Gruppo Ceska I dati trimestrali non riflettono ancora il consolidamento integrale delle attività assicurative conferite dal Gruppo Ppf in Generali Ppf Holding, in considerazione del limitato lasso temporale trascorso dalla data della relativa acquisizione. Per quanto riguarda l’andamento del Gruppo Ceska, si evidenzia nel trimestre una raccolta complessiva di € 481 milioni (+12,4% a termini omogenei). Nei danni, i premi sono stati pari a € 333 milioni (+15,4% a termini omogenei); nel vita, la raccolta è ammontata a € 148 milioni (+6,2% a termini omogenei). Segmento finanziario Il risultato operativo del segmento finanziario è pari a € 88 milioni (-21,5% rispetto 2007). Le commissioni nette sono cresciute del 17,1% pari a € 173 milioni. L’incremento è dovuto in particolare all’acquisizione del Gruppo Banca del Gottardo, che ha contribuito per € 34 milioni. Nel settore dell’Asset Management le masse gestite sono ammontate a € 376. 427 milioni (+4,6% rispetto al 31 dicembre 2007). L’attività di Asset Management rappresenta la parte prevalente del segmento finanziario ed è principalmente focalizzata sulla gestione degli strumenti finanziari delle società del Gruppo. » Altri dati di bilancio Il reddito operativo degli investimenti è ammontato a € - 776 milioni. Il decremento, pari a € 5. 030 milioni è ascrivibile soprattutto alla riduzione dei proventi e oneri operativi derivanti da strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico, in buona parte compensato da una riduzione delle riserve tecniche. Gli interessi e gli altri proventi sono complessivamente aumentati a € 2. 919 milioni (+5,9%), di cui € 2. 476 milioni a titolo di interessi attivi. Gli interessi passivi sui debiti finanziari sono stati pari a € 166 milioni (+10,1%). L’incremento è sostanzialmente dovuto alle emissioni di nuovo finanziamento finalizzato all’acquisizione di Banca del Gottardo ed alle emissioni di prestiti subordinati avvenute nel 2007. Il patrimonio netto complessivo del Gruppo è stato pari a € 19. 252 milioni (€ 18. 351 milioni al 31 dicembre 2007). In particolare, il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo è ammontato a € 13. 758 milioni (€ 14. 790 milioni al 31 dicembre 2007). La riduzione è sostanzialmente determinata dal calo di valore degli attivi valutati in bilancio al valore di mercato al netto della componente attribuibile agli assicurati e delle imposte. Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Benoît Jaspar, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Bilancio di sostenibilità 2007. Il Gruppo nel 2007 ha evidenziato un incremento del 14,8%, del Valore Aggiunto Globale (Vag) a oltre € 14 miliardi. Si ricorda che il Vag esprime la ricchezza generata dalle attività svolte dal Gruppo nell’esercizio. Tale ricchezza è distribuita tra le diverse classi di stakeholder in forma di retribuzioni, provvigioni, dividendi, interessi sul capitale di debito, imposte, donazioni.
Distribuzione del Vag € mln 2006 2007
Impresa 1. 903,6 2. 154,8
Azionisti 958,7 1. 219,8
Dipendenti 3. 165 3. 341
Agenti /Promotori 4. 169,6 4. 757,7
Stato 1. 056,4 1. 341,7
Finanziatori 1. 053,5 1. 315,3
Comunità 28,4 26,6
Totale 12. 335,3 14. 157
Per il 2008, Il Gruppo ha fissato come obiettivi: la riduzione dei consumi di energia e di carta, principali impatti diretti dell’attività del Gruppo; l’incremento degli investimenti in formazione, con miglioramento del posizionamento del Gruppo rispetto al benchmark; la razionalizzazione della politica di coinvolgimento del Gruppo nella comunità attraverso l’istituzione di un budget per le destinazioni in donazioni e investimenti nella comunità. Il Consiglio di Amministrazione ha infine accertato la piena sussistenza in capo a tutti i membri del Collegio Sindacale dei requisiti previsti dalla normativa applicabile per l’assunzione della carica loro attribuita dall’Assemblea degli Azionisti dello scorso 26 aprile, nonché l’assenza di qualsivoglia situazione impeditiva o altra situazione d’incompatibilità. .
 
   
   
UBI BANCA APPROVATA LA DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO UNITARIO DI 0,95 EURO ALLE 639.145.902 AZIONI UBI BANCA, PER UN TOTALE DI 607.188.606,90 EURO. NOMINATO CORRADO FAISSOLA ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA E BATTISTA ALBERTANI A CONSIGLIERE DI SORVEGLIANZA  
 
 Brescia, 12 maggio 2008 – In data 10 maggio si è riunita in seconda convocazione, sotto la presidenza del Cav. Lav. Dott. Emilio Zanetti, l’Assemblea dei Soci di Ubi Banca, chiamata sia in sede straordinaria che ordinaria per deliberare sugli argomenti all’ordine del giorno di cui all’avviso di convocazione del 18 marzo 2008. In apertura di Assemblea, il Presidente Zanetti ha rivolto il più caloroso saluto e l’espressione di viva stima ed amicizia a Gino Trombi, Presidente dimissionario del Consiglio di Sorveglianza, manifestando, a nome di tutto il Gruppo, sentimenti di apprezzamento e riconoscenza per l’opera svolta per la creazione e l’avvio del Gruppo Ubi Banca. Si è successivamente costituita l’Assemblea dei Soci che, in sede straordinaria, ha approvato la modifica degli articoli 13, 16, 18, 22, 45 e 52 dello Statuto Sociale di Ubi Banca, come da proposta del Consiglio di Gestione del 18 marzo u. S. (oggetto di specifico comunicato al mercato) e per la quale era stata ric evuta in data 23 aprile u. S. La prescritta autorizzazione da parte dell’Organo di Vigilanza. I lavori dell’Assemblea sono poi proseguiti in sessione ordinaria. A seguito delle dimissioni, annunciate rispettivamente in data 12 marzo e 10 marzo u. S. , dei Signori Gino Trombi, Presidente del Consiglio di Sorveglianza, e Romain Zaleski, Consigliere di Sorveglianza, l’Assemblea dei Soci ha proceduto alla nomina del Cav. Lav. Avv. Corrado Faissola, che aveva rassegnato le dimissioni da tutte le altre cariche ricoperte nel Gruppo, alla carica di Presidente del Consiglio di Sorveglianza e del Sig. Battista Albertani a Consigliere di Sorveglianza. Il Presidente ha quindi proceduto all’esposizione dei dati relativi all’andamento dell’esercizio 2007 e dei risultati conseguiti, come approvati dal Consiglio di Sorveglianza dell’11 aprile u. S. L’esercizio si è chiuso a livello consolidato con un incremento del 10,4% dell’utile netto, salito a 940,6 milioni di euro dagli 851,9 milioni del 2006, mentre, a livello individ uale, la Capogruppo ha registrato un utile netto di 820,4 milioni di euro, in crescita del 7,8% rispetto ai 760,7 milioni di euro del 2006. L’assemblea ha conseguentemente accolto la proposta di ripartizione dell’utile netto di Ubi Banca, con la distribuzione di un dividendo di 0,95 euro per azione alle 639. 145. 902 azioni ordinarie di Ubi Banca in circolazione, per un monte dividendi complessivamente pari a 607. 188. 606,90 euro. Il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 19 maggio 2008 con valuta 22 maggio 2008, contro stacco della cedola n. 6. Il Presidente ha quindi fornito alcune indicazioni preliminari sull’andamento dei dati del Gruppo Ubi Banca al 31 marzo 2008 rispetto all’analogo periodo del 2007. A fine trimestre, i crediti alla clientela risultano pari a circa 93 miliardi di euro, in crescita dell’8,3% rispetto agli 85,8 miliardi registrati al 31 marzo 2007. Si rammenta che a marzo 2007 il perimetro di consolidamento del Gruppo comprendeva ancora gli sportelli ceduti in corso d’anno (61 sportelli ceduti a Banca Popolare di Vicenza in ottemperanza alle disposizioni Antitrust e 15 sportelli di Banca Carime ceduti a Banca Popolare Pugliese), che presentavano circa 1 miliardo di euro di impieghi, non più presenti nel 2008. Nel 2008 è stata attuata l’annunciata politica di contenimento degli impieghi al settore delle large corporate, con una riduzione dell’esposizione – in gran parte operazioni di denaro caldo - di circa 2 miliardi rispetto al 2007, da destinare a progressivo incremento degli impieghi verso le piccole e medie imprese che rappresentano l’attività “core” del gruppo. A perimetro omogeneo e al netto della strategica riduzione degli impieghi alle large corporate, i crediti alla clientela crescono del 12% circa, in misura superiore alle previsioni di Piano Industriale. La raccolta diretta, pari a 88,6 miliardi di euro rispetto agli 87,3 miliardi del marzo 2007, evidenzia una leggera crescita nonostante le cessioni di sportelli di cui sopra, che presentavano 0,5 miliardi di raccolta diretta, e la sospensione delle emissioni istituzionali sui mercati internazionali, decisa a luglio 2007. Tali emissioni riprenderanno, con una differenziazione delle forme di raccolta volta a contenere i costi di provvista, a partire dalla fine del secondo trimestre 2008. L’analisi della gestione economica conferma le previsioni di fine anno, con una forte crescita del margine d’interesse che ha più che compensato la minor performance delle commissioni nette, influenzate dallo sfavorevole andamento della raccolta gestita. L’overperformance del margine d’interesse ha inoltre consentito di bilanciare in buona parte il risultato delle attività di negoziazione e copertura, negativo nel primo trimestre 2008 a seguito della minor valutazione dei titoli in portafoglio connessa alla crisi dei mercati finanziari. Gli oneri operativi risultano sostanzialmente invariati rispetto al 2007 ed in linea con il budget, pur in presenza di una crescita del 15% circa, peraltro prevista, degli ammortamenti correlata a maggiori investimenti nel sistema informatico di Gruppo. Si conferma l’elevata qualità del credito, con un rapporto sofferenze nette su impieghi pari allo 0,79% (0,70% a marzo 2007). Le rettifiche di valore per deterioramento crediti, pari circa allo 0,26% annualizzato degli impieghi netti (0,29% annualizzato a marzo 2007), rimangono ancora al disotto delle previsioni di Piano Industriale e di budget. Infine, si precisa che il risultato netto del primo trimestre 2008 beneficerà della plusvalenza non ricorrente di circa 50 milioni di euro netti, relativa alla partecipazione di Prudential in Ubi Pramerica, mentre saranno contabilizzati oneri di integrazione per circa 15 milioni di euro al netto delle imposte. L’utile netto si prevede migliore del budget e superiore a quello del marzo 2007. Infine, in tema di azioni proprie, l’Assemblea, conformemente alla precedente delibera assunta il 5 maggio 2007 e sino all’Assemblea chiamata ad approvare il bilancio dell’esercizio 2008, ha rinnovato il mandato al Consiglio di Gestione per l’acquisto e la vendita di azioni proprie da effettuarsi, in una o più operazioni, nei limiti della esistente riserva di euro 64. 203. 000, e con l’ulteriore limite che, in ragione delle negoziazioni effettuate, il possesso di azioni non abbia a superare un numero massimo pari all’1% delle azioni costituenti il capitale sociale. A margine dell’Assemblea dei Soci si è riunito il Consiglio di Sorveglianza di Ubi Banca, che ha proceduto alla nomina di Flavio Pizzini alla Vice Presidenza del Consiglio di Gestione e di Franco Polotti a Consigliere di Gestione. Il Consiglio di Gestione di Ubi Banca, riunitosi nella sua nuova composizione, ha proceduto alla designazione dei membri del Consiglio di Amministrazione del Banco di Brescia, indicando quale Presidente il Dott. Gino Trombi. Le nomine verranno deliberate dall’Assemblea del Banco di Brescia che si terrà il 12 maggio. .  
   
   
GRUPPO BANCARIO BANCA POPOLARE DELL´EMILIA ROMAGNA: BILANCIO 2007, DIVIDENDO, ELEZIONE DI SEI MEMBRI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE  
 
 Modena, 12 maggio 2008 - La Banca popolare dell´Emilia Romagna, comunica che in data 10 maggio 2008 l´Assemblea dei Soci, ha approvato gli argomenti posti all´ordine del giorno, riguardanti: il bilancio dell´esercizio 2007 e la proposta di riparto dell´utile netto, che attribuisce ai Soci un dividendo di Euro 0,48 per ciascuna delle azioni aventi godimento pieno; la determinazione del sovrapprezzo (Euro 12) per l’emissione in via ordinaria di nuove azioni e relativi interessi a conguaglio (Euro 0,05), da assegnare esclusivamente per ammissione di nuovi soci, mediante l´assegnazione di una sola azione di nuova emissione; l´elezione delle cariche sociali in scadenza. I risultati per l’elezione di sei membri del Consiglio di amministrazione per il triennio 2008-2010 sono stati i seguenti: Lista n. 1 1) Dott. Erminio Spallanzani; 2) Dott. Fioravante Montanari; 3) Dott. Alberto Marri; 4) Prof. Giuseppe Lusignani; 5) Ing. Piero Ferrari; 6) Dott. Andrea Scagliarini. La lista ha ottenuto complessivamente n. 5. 297 voti; Lista n. 3 1) Avv. Giovanni Battista Chiossi; 2) Dott. Luca Mandrioli; 3) Avv. Maurizio Tortolone; 4) Sig. Lazzaro Fontana; 5) Ing. Giuseppe Martinelli 6) Dott. Carlo Alberto Gasparini. La lista ha ottenuto complessivamente n. 3. 997 voti; Lista n. 2 1) Prof. Avv. Gianpiero Samori’; 2) Prof. Antonio Piccinini; 3) Sig. Giampaolo Palazzi; 4) Cav. Lav. Mario Casoni; 5) Dott. Fabrizio Corradini; 6) Dott. Gian Luigi Rossini. La lista ha ottenuto complessivamente n. 1. 221 voti. Le schede bianche sono state n. 139. Sono stati quindi eletti amministratori della Banca per il triennio 2008-2010 i Signori: Dott. Erminio Spallanzani, Dott. Fioravante Montanari – indipendente -, Dott. Alberto Marri, Prof. Giuseppe Lusignani e Ing. Piero Ferrari – indipendente -, tutti tratti dalla Lista n. 1, nonché l’Avv. Giovanni Battista Chiossi – indipendente -, tratto dalla Lista n. 3, risultata seconda per maggior numero di voti. Sono stati altresì eletti alla carica di Probiviri, per il residuo del triennio 2006-2008, l’Avv. Vittorio Rossi, membro effettivo ed il Dott. Cesare Ferrari Amorotti, membro supplente. Il verbale dell´Assemblea, a norma dell´art. 77 della delibera Consob 11971, sarà depositato presso la Sede sociale ed inviato a Borsa Italiana s. P. A. , entro i termini di legge. Il dividendo 2007, in base al calendario predisposto da Borsa Italiana s. P. A. , sarà posto in pagamento il 22 maggio 2008; lo stacco del dividendo, ai fini della quotazione, avrà luogo il 19 maggio 2008. Il dividendo sarà esigibile presso tutti gli sportelli della Banca e gli intermediari autorizzati. .  
   
   
UNIPOL GRUPPO FINANZIARIO: UTILE CONSOLIDATO A 123 MILIONI DI EURO UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO IN CRESCITA DEL 16,2% A 116 MILIONI DI EURO  
 
 Bologna, 12 maggio 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Unipol Gruppo Finanziario, riunitosi in data 8 maggio , ha approvato la relazione trimestrale consolidata al 31 marzo 2008. Nel comparto assicurativo, la raccolta aggregata diretta dei rami Danni è stata pari a 1. 039 milioni di euro (+3,8 % rispetto al primo trimestre 2007), di cui 631 milioni nei Rami Auto (+3,6%) e 407 nei Rami Elementari (+ 4,2 %). Sul versante degli andamenti tecnici Danni, il Gruppo ha registrato un combined ratio del 94,1%, in miglioramento rispetto al 94,6% del primo trimestre 20071. Il settore Vita presenta una raccolta aggregata di 644 milioni di euro (-64,2% rispetto al primo trimestre 2007). La flessione della raccolta nel periodo, peraltro attesa nel budget, riflette innanzitutto una diversa distribuzione temporale della produzione commerciale di Bnl Vita che nel 2007 risultò fortemente concentrata nel primo trimestre dell’anno (in cui venne raccolto ben il 46% del totale premi dell’esercizio). In aggiunta, è proseguita la politica di riqualificazione del portafoglio, con la riduzione del contributo delle polizze di capitalizzazione (- 52%), la cui incidenza sul totale è ridotta al 10%; si registra il mancato apporto di Quadrifoglio Vita (150 milioni di euro nel primo trimestre 2007), società ceduta nel marzo 2008. 1 Tale indicatore è il risultato della somma del loss ratio, ovvero il tasso di sinistralità al netto della riassicurazione passiva (dato dall’incidenza degli oneri netti relativi ai sinistri sui premi netti), pari a 72,0% e l’expense ratio (dato dal rapporto tra il totale delle spese di gestione al netto delle spese di gestione degli investimenti, sui premi contabilizzati netti), pari a 22,1%. Per converso, va registrata la sensibile crescita della raccolta premi nel comparto dei fondi pensione (89 milioni di euro nel primo trimestre 2008 rispetto ai 23 milioni dell’analogo periodo 2007), con un incremento del 294% e una incidenza percentuale che sale dall’1% al 14% sul totale Vita. In particolare, va segnalato l’ottimo risultato del segmento dei fondi chiusi a gestione garantita, legato all’entrata in vigore della riforma della previdenza integrativa. A tale riguardo, nel mese di febbraio 2008 il Fondo Pensione delle Banche di Credito Cooperativo (Bcc) ha deliberato di affidare in gestione alla controllata Unipol Sgr il proprio patrimonio, ammontante a 120 milioni di euro. I premi di competenza totale consolidati, al netto delle cessioni in riassicurazione, erano pari a 1. 614 milioni di euro (-21,4%), di cui 988 nei rami Danni (+ 5%) e 626 nei rami Vita (- 43,8%)2. Il risultato della gestione finanziaria (proventi/oneri finanziari da attività/passività finanziarie) si è attestato a 280 milioni di euro (+5%). E’ proseguita la revisione del portafoglio dei titoli strutturati, che a fine marzo presentavano un saldo di 3,6 miliardi di euro rispetto ai 4 miliardi di fine 2007. Al suo interno, è ulteriormente cresciuta la componente di prodotti semplici a cedola certa (1,7 miliardi a fine marzo, rispetto ai 585 milioni di fine 2007). I costi delle ristrutturazioni legati a tali prodotti, pari a 19,4 milioni di euro, sono stati interamente spesati a conto economico nel trimestre. I proventi derivanti dai titoli ristrutturati si prevede che ammonteranno, nell’intero esercizio in corso, a 41,4 milioni di euro. Al 31/3/2008 tra i proventi da partecipazioni in controllate, collegate e joint venture figuravano 27 milioni di euro relativi alla plusvalenza sulla cessione di Quadrifoglio Vita. Nel primo trimestre 2007 era stata rilevata, tra i proventi netti da attività finanziarie disponibili per la vendita, la plusvalenza di 19 milioni di euro a seguito dell’estinzione del contratto di total return equity swap sulle azioni Bpi. La riserva patrimoniale, per utili o perdite delle attività disponibili per la vendita, al 31/3/2008 risultava negativa per 873 milioni di euro (al 31/12/2007 era negativa per 680 milioni di euro). La variazione è riconducibile allo sfavorevole andamento dei mercati azionari, intervenuto nel trimestre (Euro Stoxx 50, –17,5%), contenuto negli effetti dalle politiche di gestione adottate dalla Società. Nel comparto bancario, Unipol Banca ha proseguito nel completamento del piano sportelli secondo le autorizzazioni ottenute dall’Organo di Vigilanza. In questo contesto sono disponibili ancora 65 autorizzazioni, che saranno utilizzate in parte nel 2008 ed in parte nel primo semestre 2009. Al 31 marzo 2008 la rete di Unipol Banca era composta da 283 filiali, delle quali 168 integrate con agenzie assicurative. Nel corso del trimestre è stata inoltre avviata la sperimentazione di una nuova tipologia di sportelli ad elevato grado di automazione e fortemente innovativa sul mercato bancario, “Ugf Point”, 9 dei quali già operativi. La raccolta diretta da clientela terza (escluso le notes di cartolarizzazioni) di Unipol Banca al 31 marzo 2008 si è attestata a 4. 249 milioni di euro (+3%). A causa del rimborso parziale delle notes di cartolarizzazioni e del calo della raccolta infragruppo, la raccolta diretta totale è scesa a 8. 221 milioni di euro (-9,5%). Gli impieghi a clientela sono stati pari a 7. 567 milioni di euro (+1,8%), grazie ai positivi risultati derivanti dal collocamento dei mutui ipotecari. La raccolta indiretta (amministrata e gestita) ammontava a 22. 320 milioni di euro, in linea con il dato di fine 2007. Il margine di intermediazione è salito a 76 milioni di euro (+10,1%) e l’utile netto si è attestato a 12,4 milioni di euro (in linea con quello del primo trimestre 2007). Nel mese di gennaio 2008, ottenuta l’autorizzazione dall’Organo di Vigilanza, è stata costituita una nuova società, Unipol Private Equity Sgr S. P. A. , con capitale sociale di 2 milioni di euro interamente detenuto da Unipol Banca, che opererà nel panorama dei fondi mobiliari chiusi di private equity. Il risultato economico consolidato del primo trimestre 2008 di Unipol Gruppo Finanziario ha raggiunto 123 milioni di euro - ante minorities - (+0,2%). L’utile di pertinenza del Gruppo è salito a 116 milioni di euro (+16,2%). Le prospettive reddituali del Gruppo per l’anno in corso, in assenza di eventi straordinari o anomali, sono in linea con le previsioni. Dimissioni di un componente del Consiglio di Amministrazione Il Consigliere di Amministrazione Fabio Borghi ha rassegnato in data odierna le dimissioni dalla carica rivestita all´interno dell´organo amministrativo di Unipol Gruppo Finanziario. Il signor Borghi, che non ricopriva ruoli di amministratore esecutivo né rientrava nell´ambito degli amministratori indipendenti, faceva parte del Comitato per la Responsabilità sociale. Dalle informazioni a disposizione della Società, il Consigliere dimissionario non detiene alcuna partecipazione nel capitale sociale di Unipol Gruppo Finanziario. Il Consiglio di Amministrazione, preso atto delle suddette dimissioni, provvederà ad assumere le opportune deliberazioni per la sostituzione del Consigliere e l´integrazione del menzionato Comitato in occasione della prossima riunione consiliare, prevista per il 26 giugno 2008. Avvio del programma di acquisto di azioni proprie al servizio del Piano di assegnazione gratuita a favore degli ex dipendenti di Aurora Assicurazioni S. P. A. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato di avviare il programma di acquisto di azioni proprie a servizio del piano di assegnazione gratuita di azioni ordinarie Unipol a favore degli ex dipendenti della società Aurora Assicurazioni S. P. A. (incorporata da Unipol Gruppo Finanziario con effetto dal 1° settembre 2007), approvato dall’Assemblea Ordinaria degli Azionisti del 24 aprile 2008. L´adozione del Programma è stata autorizzata dalla menzionata Assemblea che ha attribuito al Consiglio di Amministrazione la facoltà di acquistare e/o disporre, in una o più volte, di azioni proprie, per la durata di 18 mesi dalla delibera assembleare, nei limiti del Fondo acquisto azioni proprie pari a 100 milioni di Euro, al fine, tra l’altro, di utilizzare dette azioni al servizio di eventuali piani di incentivazione azionaria riservati agli amministratori e/o ai dipendenti e/o ai collaboratori della Società. Tenuto conto delle disposizioni assembleari, il Consiglio di Amministrazione ha stabilito le seguenti condizioni per l’esecuzione del Programma: • gli acquisti saranno effettuati per un controvalore massimo di 890. 000 euro e per un quantitativo massimo di azioni ordinarie Unipol pari a 352. 000; gli acquisti saranno effettuati sul Mercato Telematico Azionario nel rispetto delle modalità previste dagli artt. 144-bis lett. B) del Regolamento Emittenti e 2. 6. 7. Del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana, nonché delle ulteriori disposizioni normative e regolamentari italiane e comunitarie applicabili; il Programma verrà realizzato dal 20 maggio al 31 maggio 2008, per consentire l’assegnazione delle azioni a servizio del Piano di stock granting il 1° giugno 2008. Alla data odierna, Unipol Gruppo Finanziario non possiede azioni proprie. .  
   
   
VENETO BANCA HOLDING INTEGRA LA PROPRIA STRUTTURA STEFANO BERGAMINI NUOVO RESPONSABILE DEL SEGMENTO PRIVATE  
 
Montebelluna, 12 maggio 2008 - Continua a ritmo sostenuto la crescita del Gruppo Veneto Banca. Per affrontare al meglio le sfide future, a inizio 2008 il Gruppo si è dato un nuovo assetto, separando le due funzioni precedentemente in carico alla capogruppo Veneto Banca: quella di governo, indirizzo e controllo e quella prettamente commerciale. La capogruppo è stata rinominata Veneto Banca Holding e ha mantenuto il proprio ruolo e lo status di banca popolare (società cooperativa per azioni, scpa), mentre la rete di filiali nel Nord Est e a Roma è stata affidata alla nuova Veneto Banca spa. Alle altre banche del Gruppo sono state confermate le rispettive aree di competenza: il Nord Ovest ripartito tra Banca di Bergamo, Banca Popolare di Monza e Brianza, Banca Popolare di Intra e Intra Private Bank, che a tendere verranno accorpate in un’unica realtà; il Sud a Banca Meridiana; la Romania a Banca Italo Romena; la Moldova a Eximbank; la Croazia a Veneto Banka. Per seguire con attenzione tutte le controllate, Veneto Banca Holding ha quindi rafforzato la propria struttura sia attraverso la razionalizzazione delle risorse interne, già altamente qualificate, sia con l’arrivo di nuovi professionisti. Per coordinare le attività del segmento private della direzione centrale mercato Italia, è stato arruolato Stefano Bergamini. Bergamini – 39 anni, di origine torinese, veronese adottivo, dottore in economia e commercio, Banking and Financial Diploma a cura dell´Abi e della Sda, iscritto all’albo dei promotori finanziari – ha maturato una significativa esperienza nella rete e nella direzione commerciale del Banco Ambrosiano Veneto, poi divenuto Intesa Bci, oggi Intesa Sanpaolo. Nella sua carriera ha toccato diversi settori e ricoperto ruoli di crescente rilevanza, in particolare nella gestione della clientela private, fino a divenire il più giovane responsabile di area per tale segmento, con l’importante incarico di coordinare l’accorpamento nell’area Venezia-friuli delle divisioni private di Carive e Friulcassa. .  
   
   
PIRELLI & C. SPA APPROVA I RISULTATI AL 31 MARZO 2008: IL GRUPPO CHIUDE IL PRIMO TRIMESTRE DEL 2008 CON L’UTILE NETTO CONSOLIDATO DI COMPETENZA IN CRESCITA (+39,7%)  
 
 Milano, 12 maggio 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. Spa, riunitosi il 9 maggio , ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2008. Il Gruppo Pirelli & C. Spa chiude il primo trimestre del 2008 con l’utile netto consolidato di competenza in crescita del 39,7% rispetto al dato al 31 marzo 2007. Le vendite del Gruppo, in uno scenario globale di rallentamento dell’economia, registrano un lieve incremento (al netto dell’effetto del deconsolidamento di Dgag che aveva caratterizzato lo scorso esercizio), grazie soprattutto al contributo di Pirelli Tyre e ai maggiori ricavi dei nuovi business, in particolare delle attività broadband access. Per quanto riguarda i risultati operativi, Pirelli Tyre ha registrato una sostanziale tenuta in un trimestre poco brillante per il mercato mondiale dei pneumatici a causa del calo delle vendite di auto, soprattutto negli Stati Uniti, di una contrazione del mercato ricambi in Europa e Nord America e della continua crescita dei costi delle materie prime e dell’energia. A livello di Gruppo, i risultati operativi risentono del minore contributo delle attività immobiliari, connesso al rallentamento del settore. Il contesto di mercato non ha tuttavia fermato il processo di espansione internazionale di Pirelli Re che nel periodo, in consorzio con altri investitori, ha acquistato il 49% di Highstreet in Germania. Nel corso del trimestre, è proseguito il percorso di rifocalizzazione del Gruppo sui propri core business, annunciato in parallelo all’uscita dall’investimento in Telecom Italia. Nel mese di marzo, infatti, Pirelli & C. Spa ha raggiunto un accordo con le banche azioniste di Speed Spa, società che dall’agosto 2006 detiene una quota del 38,9% di Pirelli Tyre Spa, per tornare in possesso dell’intero capitale delle proprie attività nel settore pneumatici. Nel periodo, inoltre, è stata completata l’operazione di riduzione del capitale sociale a seguito della quale, il 3 aprile scorso, è stato posto in pagamento il “dividendo straordinario” da circa 826 milioni di euro. Tale operazione ha anche consentito al Gruppo Pirelli & C. Spa di ottimizzare la propria struttura patrimoniale attraverso la creazione di riserve per circa 408 milioni di euro. La solidità di Pirelli è legata anche al contenuto livello di indebitamento: alla fine del trimestre, dopo la firma dell’accordo per il ritorno in possesso del 100% del capitale di Pirelli Tyre, la posizione finanziaria netta consolidata del Gruppo è passiva per circa 850 milioni di euro. La posizione finanziaria netta a livello corporate è invece attiva per circa 340 milioni di euro. Risultati del Gruppo Pirelli & C. Spa A livello consolidato, i ricavi al 31 marzo 2008 sono pari a 1. 314,1 milioni di euro, in crescita del 2,1% rispetto al dato del primo trimestre del 2007 a cambi costanti e al netto dell’effetto delle vendite relative al deconsolidamento degli asset immobiliari di Dgag. Tenendo conto dell’effetto Dgag, le vendite al 31 marzo 2007 erano pari a 1. 811,3 milioni di euro. Il risultato operativo (Ebit), pari a 114,6 milioni di euro, è sostanzialmente in linea rispetto al dato del primo trimestre del 2007 (117,5 milioni di euro), al netto del risultato legato al temporaneo consolidamento di Dgag che aveva caratterizzato l’esercizio precedente. Tenendo conto dell’effetto di Dgag, l’Ebit al 31 marzo 2007 era pari a 129,5 milioni di euro. L’ebit comprensivo del risultato da partecipazioni, che include anche l’effetto delle società valutate a patrimonio netto e i dividendi delle altre partecipazioni non consolidate, è pari a 98,8 milioni di euro, in calo rispetto ai 143,2 milioni di euro del primo trimestre del 2007. La variazione dei risultati operativi rispetto allo scorso anno è legata prevalentemente al minore contributo delle attività immobiliari, sia in termini di Ebit sia di risultato da partecipazioni. L’ebit comprensivo del risultato da partecipazioni risente, inoltre, della rettifica di valore per 37,5 milioni di euro apportata nel corso del primo trimestre alla partecipazione in Telecom Italia detenuta dal Gruppo. Gli oneri finanziari si riducono sensibilmente (4,3 milioni di euro da 46,4 milioni di euro nel primo trimestre 2007) grazie al significativo calo dell’indebitamento netto del Gruppo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’utile netto consolidato totale è pari a 62,4 milioni di euro, in crescita del 10,8% rispetto a 56,3 milioni di euro nel primo trimestre 2007. L’utile netto consolidato di competenza di Pirelli & C. Spa ammonta a 33,8 milioni di euro, in crescita del 39,7% rispetto a 24,2 milioni di euro nel primo trimestre 2007. Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2008 è di 3. 187,5 milioni di euro, rispetto a 3. 804,1 milioni di euro a fine 2007. Il patrimonio netto di competenza di Pirelli & C. Spa alla stessa data è pari a 2. 772,5 milioni di euro (0,516 euro per azione), rispetto a 2. 980,2 milioni di euro (0,56 euro per azione) a fine 2007. La posizione finanziaria netta del Gruppo al 31 marzo 2008 è passiva per 851 milioni di euro, rispetto a una posizione passiva per 2. 092,8 milioni di euro al 31 marzo 2007 (3. 073,8 milioni di euro considerando l´effetto Dgag) e a una posizione attiva per 302,1 milioni di euro a fine 2007. La differenza rispetto a quest’ultimo dato è sostanzialmente riconducibile, oltre al normale effetto stagionale della variazione del capitale circolante nei business, all’accordo per l´acquisto di Speed Spa (835,5 milioni di euro), alla distribuzione dei dividendi di Pirelli Tyre a terzi (35 milioni di euro) e all’acquisto di azioni Pirelli Re (16,2 milioni di euro). I dipendenti del Gruppo al 31 marzo 2008 sono 31. 293 (di cui 3. 056 temporanei) contro i 30. 813 al 31 dicembre 2007, con una crescita di 480 unità legata soprattutto allo sviluppo dei business pneumatici e immobiliare (quest’ultimo in aumento di 298 unità per il consolidamento delle attività Baubecon in Germania). Pirelli Tyre I ricavi di Pirelli Tyre al 31 marzo 2008 sono pari a 1. 076,9 milioni di euro, con una crescita su base omogenea del 3,2% rispetto al primo trimestre del 2007. Al netto dell’effetto cambi (negativo dell’1,6%), la crescita dei ricavi è dell’1,6%. L’incremento delle vendite, in un mercato non favorevole in particolare nel canale ricambi in Europa e Nord America, è legato principalmente alla focalizzazione sui segmenti a elevato valore aggiunto (mix di prodotto) e alla componente prezzo. Il margine operativo lordo (Ebitda) ammonta a 148,5 milioni di euro (13,8% delle vendite), sostanzialmente in linea con i 150,9 milioni di euro del primo trimestre del 2007. Il risultato operativo è pari a 100,3 milioni di euro, in leggera flessione rispetto a 103,7 milioni di euro del primo trimestre del 2007, con un Ros del 9,3%. Nei risultati operativi, la positiva variante prezzo/mix è stata più che compensata dall’aumento del costo unitario dei fattori produttivi, in particolare le materie prime e l’energia, e dall’effetto cambio. L’utile netto al 31 marzo 2008 ammonta a 57,7 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il dato del primo trimestre del 2007 (58,1 milioni di euro). La posizione finanziaria netta è passiva per 843,8 milioni di euro e si confronta con posizioni passive per 734,7 milioni di euro e 559,6 milioni di euro, rispettivamente al 31 marzo e al 31 dicembre 2007. La variazione rispetto al dato del dicembre scorso è prevalentemente riconducibile alla stagionalità del capitale circolante e alla distribuzione di dividendi per 90 milioni di euro. I dipendenti di Pirelli Tyre al 31 marzo 2008 sono 27. 334 (di cui 2. 841 temporanei), rispetto ai 27. 224 di fine 2007. Nel business Consumer (pneumatici Car/light Truck e Moto), i ricavi al 31 marzo 2008 ammontano a 748,3 milioni di euro (+3,2% a cambi costanti), mentre il risultato operativo è pari a 70,3 milioni di euro, in riduzione di 7,3 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2007. Nel segmento Car/light Truck, il primo trimestre è stato caratterizzato da una crescita delle vendite nel canale primo equipaggiamento, mentre nel canale ricambi, in un mercato in calo sia in Europa sia in Nord America, la società ha privilegiato la focalizzazione sul prezzo/mix rispetto alla ricerca di volumi. In America Latina si è registrato un aumento dei ricavi a doppia cifra grazie anche a un brillante mercato nel primo equipaggiamento. Nel corso del trimestre è stato lanciato sul mercato europeo il nuovo Cinturato Pirelli, la rivisitazione in chiave moderna e “high-tech” del pneumatico che ha segnato la storia dell’industria del settore. Il nuovo Cinturato, declinato nei modelli P4 e P6, è una gomma ecologica caratterizzata da elevata resa chilometrica mantenendo elevate prestazioni e sicurezza. Nel segmento Moto, le vendite del primo trimestre 2008 sono aumentate per i due brand del Gruppo (Pirelli e Metzeler). Nel canale primo equipaggiamento, i ricavi sono risultati in crescita in Europa e in America Latina; il canale ricambi è stato caratterizzato da incrementi significativi in America Latina, crescita superiore alla media del settore in Europa e mantenimento dei volumi negli Stati Uniti, in un contesto di mercato in flessione. Nel business Industrial (pneumatici per Veicoli Industriali e Steelcord), i ricavi del primo trimestre sono pari 328,6 milioni di euro, con un incremento del 3,3% a cambi costanti. Il risultato operativo, pari a 30 milioni di euro, è risultato in crescita di 3,9 milioni di euro rispetto all’anno precedente. Nel segmento pneumatici per Veicoli Industriali, la forte crescita delle vendite in America Latina e nei mercati emergenti ha più che compensato la situazione negativa dei mercati maturi e consentito di migliorare la redditività di oltre un punto percentuale rispetto al primo trimestre del 2007. Le vendite nel segmento Steelcord sono sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Pirelli Re è un alternative asset manager specializzato nel settore immobiliare, che gestisce fondi e società proprietari di immobili e non performing loans nei quali coinveste con quote di minoranza, allineando i propri interessi a quelli degli investitori, e ai quali fornisce, così come ad altri clienti terzi, tutti i servizi immobiliari specialistici. Le principali attività del Gruppo sono: individuare opportunità di investimento per tipologia di prodotto (residential, commercial e Non Performing Loans) e mercato geografico (Italia, Germania, Europa Orientale), svolgere attività di gestione e fornire servizi specialistici di qualità. Si ricorda che i ricavi aggregati pro-quota e il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni sono gli indicatori più significativi nell’esprimere rispettivamente la partecipazione al volume d’affari e l’andamento dei risultati del Gruppo. I ricavi aggregati pro-quota al 31 marzo 2008 ammontano a 301 milioni di euro, rispetto a 405,8 milioni di euro al 31 marzo 2007 (al netto dell’effetto delle vendite relative al deconsolidamento degli asset di Dgag). I ricavi consolidati sono pari a 189,5 milioni di euro, rispetto a 201 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno (al netto dell’effetto delle vendite relative al deconsolidamento degli asset di Dgag). Il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni ante oneri di ristrutturazione è pari a 27,3 milioni di euro rispetto a 35,3 milioni di euro nel primo trimestre del 2007 al netto degli effetti del temporaneo consolidamento di Dgag. Considerando anche gli oneri di ristrutturazione, pari a 2,3 milioni di euro, il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni ammonta a 25 milioni di euro rispetto a un importo complessivo di 47,3 milioni di euro nel primo trimestre 2007. In particolare, l’attività di gestione (servizi di asset management e specialistici) ha generato ricavi per 186,2 milioni di euro (137,6 milioni di euro al 31 marzo 2007) e un risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni ante oneri di ristrutturazione (pari a 2,3 milioni di euro) per 27,4 milioni di euro (24,1 milioni di euro nel primo trimestre 2007), entrambi in crescita rispetto all’esercizio precedente, mentre il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni dell’attività di coinvestimento ha registrato un rallentamento rispetto al primo trimestre dell’esercizio precedente (4,5 milioni di euro, rispetto a 16,9 milioni di euro al 31 marzo 2007, al netto degli effetti di Dgag), prevalentemente riconducibile alla contrazione delle vendite, fattore che in generale ha caratterizzato l’intero settore immobiliare. L’utile netto consolidato ammonta a 11,6 milioni di euro, a fronte di 19 milioni di euro al 31 marzo 2007 (22,4 milioni di euro al netto degli effetti del temporaneo consolidamento di Dgag). La posizione finanziaria netta al 31 marzo 2008 è passiva per 300,3 milioni di euro, sostanzialmente in linea con i 289,7 milioni di euro di fine 2007 (966,9 milioni di euro al 31 marzo 2007, con Dgag non ancora deconsolidata). Per ulteriori informazioni sull’andamento delle attività immobiliari si rimanda al comunicato stampa diffuso in data 8 maggio da Pirelli & C. Real Estate. Broadband Acces/photonics I ricavi delle attività broadband access e photonics al 31 marzo 2008 ammontano a 29,7 milioni di euro, in significativa crescita (+18,3%) rispetto al primo trimestre 2007 (25,1 milioni di euro). Le vendite riguardano prevalentemente i nuovi prodotti per l’accesso alla banda larga. Il risultato operativo è negativo per 3,5 milioni di euro, in lieve miglioramento rispetto al dato del primo trimestre 2007 (-3,8 milioni di euro). Sul risultato incidono i costi di ricerca e start-up sostenuti nella fotonica di nuova generazione per lo sviluppo e la customizzazione dei prodotti. I dipendenti al 31 marzo 2008 sono 221, rispetto a un organico di 196 unità a fine 2007. Nel business broadband access (Pirelli Broadband Solutions), il primo trimestre del 2008 è stato caratterizzato da un incremento dei volumi, in particolare grazie alle vendite delle nuove linee di set-top-box. Prosegue l’espansione internazionale delle attività, in Sud America e soprattutto in Europa. Per quanto riguarda il business photonics (Pgt Photonics), nei primi tre mesi dell’anno sono iniziate le vendite in volumi del laser sintonizzabile, mentre i primi moduli ottici sono in fase di qualifica presso i principali clienti. Nella linea sistemi, nonostante la contrazione degli investimenti da parte degli operatori di telecomunicazioni, Pirelli è riuscita a mantenere la propria quota di mercato. Nei settori broadband access e photonics, inoltre, nel corso del trimestre il Gruppo ha avviato un processo di riorganizzazione delle attività dando vita a Pgt Photonics, società attiva nella fotonica di nuova generazione nata dall’integrazione tra la business unit fotonica di Pirelli Broadband Solutions e la divisione Optical Innovation di Pirelli Labs. Contestualmente, Pirelli Broadband Solutions concentra la propria attività nel business dell´accesso alla banda larga. Tale operazione consente al Gruppo di operare attraverso società autonome e focalizzate in due settori sempre più diversi tra loro, anche per cogliere eventuali opportunità future, e di creare ulteriori sinergie tra le attività di ricerca e quelle di sviluppo e commercializzazione. Altre attività - Le altre attività del Gruppo nei settori delle fonti rinnovabili di energia (Pirelli Ambiente), della mobilità sostenibile (Pirelli Eco Technology) e della moda (Pzero) hanno ottenuto al 31 marzo 2008 ricavi per 18,8 milioni di euro, in crescita dell’8% rispetto al primo trimestre del 2007 (17,4 milioni di euro). Sul risultato operativo, negativo per 4 milioni di euro (-1,7 milioni di euro al 31 marzo 2007), incidono in particolare i costi di start-up delle nuove attività di produzione e commercializzazione di filtri antiparticolato. I dipendenti al 31 marzo sono 115, rispetto a un organico di 95 unità al 31 dicembre 2007. Le vendite di queste attività sono legate prevalentemente alla commercializzazione del carburante a basso impatto ambientale Gecam-il Gasolio Bianco, anche sul mercato francese attraverso la controllata Gecam France, e allo sviluppo della nuova linea di business dei filtri antiparticolato per la riduzione delle emissioni dei veicoli diesel. Nel primo trimestre, sono proseguiti i lavori di realizzazione del nuovo stabilimento di filtri antiparticolato per il primo equipaggiamento nella contea di Gorj, in Romania, che sarà operativo nella seconda metà dell’anno. Proseguono le attività nella produzione di energia rinnovabile da rifiuti attraverso il Cdr-q, grazie anche alla nuova collaborazione con Acea, nel fotovoltaico e nelle bonifiche ambientali. Prospettive per l’esercizio in corso Per il 2008 il Gruppo Pirelli & C. Spa conferma le previsioni di un risultato dei propri business in linea con l’esercizio precedente, al netto di oneri di ristrutturazione nelle attività immobiliari e fatti salvi elementi esterni di natura straordinaria al momento non prevedibili. In particolare, come già annunciato nel marzo scorso, si prevedono per Pirelli Tyre risultati in leggera crescita rispetto al 2007. Programma di acquisto di azioni proprie Il Consiglio di Amministrazione, dando seguito all’autorizzazione ricevuta dall’Assemblea degli Azionisti in data 29 aprile 2008, ha approvato un programma di acquisto di azioni proprie. Il programma riguarda un numero massimo di 525 milioni di azioni del valore nominale unitario di 0,29 euro. Le sue principali caratteristiche sono le seguenti: • l’obiettivo è quello di dotare la Società di azioni proprie in un’ottica di investimento a medio e lungo termine e per poterne disporre per impieghi ritenuti di interesse finanziario, gestionale e/o strategico. Le operazioni dovranno essere effettuate in modo da assicurare parità di trattamento a tutti gli azionisti; gli acquisti potranno essere effettuati nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio regolarmente approvato e, comunque, per un controvalore massimo complessivo non superiore a 400 milioni di euro; le azioni proprie potranno essere acquistate a un prezzo per azione che non dovrà essere né inferiore né superiore di oltre il 15% rispetto alla media ponderata dei prezzi ufficiali di Borsa registrati nelle tre sedute precedenti ogni singola operazione; gli acquisti potranno essere effettuati sul mercato, in una o più volte, secondo le modalità previste dall’art. 132 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e dell’art. 144-bis comma 1 lett. B della Delibera Consob 11971/1999, a partire dal 12 maggio 2008 e fino al 28 ottobre 2009, sia direttamente che avvalendosi di intermediari autorizzati. Nel rispetto degli obiettivi del programma, potranno essere effettuate vendite o altri atti di disposizione delle azioni acquistate qualora ritenuto nell’interesse sociale. Le operazioni di compravendita eseguite nell’ambito del piano saranno comunicate in ottemperanza agli obblighi di informazione applicabili. Pirelli & C. Spa comunicherà tempestivamente al mercato eventuali successive modifiche e/o integrazioni del suddetto programma di acquisto. Alla data odierna, il numero di azioni proprie detenute da Pirelli & C. Spa è di n. 2. 617. 500 azioni ordinarie e n. 4. 491. 769 azioni di risparmio. Fatti di rilievo successivi al 31 marzo 2008 In data 3 aprile 2008, con il pagamento del “dividendo straordinario” di circa 826 milioni di euro, si è conclusa l’operazione di riduzione del capitale sociale di Pirelli & C. Spa. Obbligazioni in scadenza nei 18 mesi successivi al 31 marzo 2008 In data 21 ottobre 2008, scadrà il prestito obbligazionario del valore di 500 milioni di euro emesso da Pirelli & C. Spa nel 1998 a un tasso fisso del 4,875%. In data 7 aprile 2009, scadrà il prestito obbligazionario del valore di 150 milioni di euro emesso da Pirelli & C. Spa nel 1999 a un tasso fisso del 5,125%. .  
   
   
LOMBARDIA, PACCHETTO DI RICHIESTE GIA´ SUL TAVOLO DEL GOVERNO FEDERALISMO, MALPENSA, BUONO SCUOLA, CONTRATTI LAVORO TERRITORIALI FORMIGONI: IL NOSTRO CONTRIBUTO PER DARE RISPOSTE AGLI ITALIANI  
 
Milano, 9 maggio 2008 - La Lombardia mette già sul tavolo del nuovo Governo un pacchetto di proposte di respiro nazionale, che vanno dall´attuazione del federalismo fiscale al rilancio di Malpensa, dall´estensione del buono scuola a tutto il sistema scolastico ai contratti di lavoro territoriali. Proposte contenute in un documento che la Giunta regionale ha approvato questa mattina su proposta del presidente Roberto Formigoni e che deriva dall´apporto di tutti gli assessorati. "Regione Lombardia manifesta così la sua volontà di collaborazione su materie e con proposte di grande interesse comune e a beneficio dei cittadini", ha spiegato Formigoni nella conferenza stampa tenuta al Palazzo Pirelli con i capi delegazione Gian Carlo Abelli (Forza Italia), Viviana Beccalossi (An), Davide Boni (Lega), (assente per impegni Mario Scotti dell´Udc, che comunque aveva partecipato alla riunione di Giunta esprimendo la sua approvazione). Formigoni, che ha espresso auguri di buon lavoro al Governo, ha sottolineato che questo "si trova di fronte a una situazione non facile del Paese e la Lombardia può giocare un ruolo importante". Concetti simili sono stati espressi da Boni, che ha messo l´accento sul rilancio di Malpensa e sulla richiesta di regionalizzare le Sovrintendenze ai beni culturali ("per evitare intoppi e lentezze burocratiche da parte di uffici centrali che non conoscono il nostro territorio"), e che soprattutto ha sottolineato il valore politico e strategico di Expo 2015, che "lancia Regione Lombardia come protagonista con funzioni di coordinamento e di regia". Per Viviana Beccalossi "riproponiamo il modello lombardo a livello nazionale, con ottimismo, perché molti punti fondamentali hanno riscontro nel programma enunciato da Berlusconi in campagna elettorale, ma nello stesso tempo senza fare sconti, che si tratti di sicurezza dei cittadini, di infrastrutture o di costo dell´abitare". Abelli vede nel passo deciso oggi dalla Giunta il "proseguimento di un lavoro iniziato già con il precedente Governo, sulla base di un appoggio bi-partisan del Consiglio regionale, a riprova che non si trattava e non si tratta di una scelta tattica, ma di una proposta strutturale di ampio respiro". E auspica un "confronto sereno e forte dell´esperienza di buongoverno vissuta in questi anni da Regione Lombardia". Le richieste al Governo riguardano dunque: l´attuazione del federalismo (art. 116 della Costituzione), con il trasferimento alla Regione di competenze più piene e autonome su 12 materie importanti (tutela ambientale, tutela dei beni culturali, giustizia di pace, organizzazione sanitaria, ordinamento della comunicazione, protezione civile, previdenza complementare, infrastrutture, ricerca e innovazione, università, cooperazione transfrontaliera, Casse di risparmio e rurali regionali); l´attuazione di un vero federalismo fiscale (art. 119), con autonomia finanziaria e superamento, nei trasferimenti di risorse dallo Stato, del vecchio criterio della spesa storica che premia i meno virtuosi. Possibili applicazione di nuovi assetti fiscali potranno riguardare la benzina scontata nelle aree di confine (in relazione all´aumento del costo del petrolio e l´abolizione dell´Iva sulle iniziative e i servizi culturali); la realizzazione di un patto per il trasporto pubblico locale, con la messa a disposizione di maggiori risorse per i servizi su ferro e su gomma; il rilancio di Malpensa: gli accordi bilaterali devono essere rivisti e rinegoziati e deve essere revocato il ricorso contro la legge lombarda sul sistema aeroportuale (anch´essa approvata con maggioranza bi-partisan); va data priorità al capitale umano, quindi a scuola e formazione. Si tratterà di dare il via libera alla riforma lombarda della scuola, di revocare il ricorso del precedente Governo contro tale legge di riforma, di estendere il sistema della dote o buono scuola all´intero sistema dell´istruzione italiano per una effettiva libertà di scelta educativa delle famiglie; per quanto riguarda la sanità, va data piena autonomia alle Regioni (tranne che sulla determinazione dei Lea, livelli essenziali di assistenza), per esempio anche per quanto riguarda posti letto e farmaceutica; in tema di welfare, prioritario appare l´incremento del fondo per la non autosufficienza, in rapporto alla crescita della popolazione anziana: per quanto riguarda i contratti di lavoro, oltre alla piena attuazione della legge Biagi, la Lombardia chiede il via libera alla contrattazione territoriale (dato che il potere di acquisto di uno stesso stipendio è molto diseguale a seconda delle varie aree del Paese). .  
   
   
LOMBARDIA/HONG KONG. RICEVUTO IN REGIONE IL CHIEF SECRETARY PRESENTATO PROGETTO DISTRETTO CULTURALE NELLA METROPOLI CINESE ZANELLO, ZAMBETTI E RONZA: COLLABORAZIONE POSSIBILE  
 
 Milano, 12 maggio 2008 - Tappa italiana a Milano per il chief secretary di Hong Kong (seconda carica del Governo in ordine di importanza), Henry Tang, impegnato in un tour europeo che prevede anche Bruxelles, Parigi e Barcellona. A riceverlo in Regione il sottosegretario alla Presidenza per le relazioni internazionali, Robi Ronza, l´assessore all´Artigianato e servizi, Domenico Zambetti, e l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie, Massimo Zanello. Motivo principale della visita, la presentazione del progetto di un grande ´distretto culturale´ di modello europeo che la metropoli cinese intende realizzare e per il quale l´Italia (e la Lombardia in particolare) può rappresentare un partner privilegiato. Positiva la risposta di Zanello che ha menzionato l´esperienza lombarda, consolidata in fatto di restauro di monumenti storici, ma anche innovativa per alcuni aspetti e che potrebbe sposarsi benissimo con il progetto esposto da Tang. "Stiamo anche noi riflettendo sul ´cosa fare´ nei grandi complessi di cui disponiamo, coscienti che se da un lato occorre accomunare funzioni culturali e realtà produttive, dall´altro non tutto è abbinabile con tutto". "In ogni caso - ha proseguito - una collaborazione con Hong Kong potrebbe cominciare a svilupparsi con un gemellaggio di manifestazioni artistiche, ospitando patrimoni storici ed esperienze contemporanee in un calendario di manifestazioni di reciproco interesse". Arti figurative quindi come oggetto della partnership, ma anche capacità ´manuali´, perché, come ha ricordato Tang, l´Italia è il primo esportatore quanto a produzione d´eccellenza. La conferma è venuta da Zambetti, che ha citato "la felice esperienza della presenza lombarda a Hong Kong con le ripetute show room di alta gioielleria e oreficeria, che si sono poi concretate nel giugno 2007 nell´inaugurazione di una sede permanente nel Central Building e che intendono svilupparsi ancora, con incontri ´B2b´ e iniziative di ´design week´". Un rapporto economico importante perché la Lombardia rappresenta il 29% delle esportazioni italiane e da qui passa il 33,5% delle importazioni, "con una funzione - ha concluso Zambetti - che non è solo produttiva ma anche culturale, perché è il frutto di una storica tradizione". A conclusione dell´incontro, il sottosegretatio Ronza ha chiesto e ottenuto di ricevere puntuale documentazione sullo sviluppo del progetto cinese, che "potrebbe senz´altro aggiungersi alla ormai lunga lista delle collaborazioni tra due realtà che sono senz´altro trainanti nei confronti dei rispettivi paesi di appartenenza". .  
   
   
PLOVDIV-BULGARIA. IL SINDACO MORATTI FIRMA UN ACCORDO SU SICUREZZA E MOBILITÀ  
 
Milano, 12 maggio 2008 - Rafforzare gli scambi economici, culturali e scientifici tra Milano e Plovdiv, fra Italia e Bulgaria, con un’attenzione particolare ai temi della sicurezza e della mobilità. E’ questo il senso dell’accordo siglato l’ 8 maggio nella sede della municipalità di Plovdiv dal Sindaco di Milano, Letizia Moratti e dal Sindaco di Plovdiv, Slavcho Athanasou, nel contesto della collaborazione già avviata dai sistemi universitari e da quello fieristico delle due città. “Il Comune di Milano – ha spiegato la Moratti – potrà affiancare Plovdiv anche come partner tecnico nella realizzazione di progetti per la messa in sicurezza della città bulgara (secondo capoluogo della nazione dopo la capitale Sofia) e per accedere ai fondi europei sulla sicurezza nelle grandi città”. “In Europa – ha aggiunto il Sindaco – Milano dispone di una tecnologia più avanzata per il controllo della sicurezza nel settore pubblico”. Il Sindaco Attanasou ha sottolineato anche l’interesse per le politiche di mobilità e trasporto sostenibile attuate a Milano e, in questo senso, la città bulgara sta studiando la sperimentazione di Ecopass avviata a Milano. Un altro filone di collaborazione molto intenso è quello culturale e scientifico tra atenei, come è stato sancito anche all’università di Plovdiv, in occasione del conferimento al Sindaco Moratti della laurea honoris causa in Scienze Politiche. “Il sistema universitario milanese – ha aggiunto Letizia Moratti – è pronto a collaborare con Plovdiv per verificare la fattibilità di progetti congiunti con i quali accedere ai finanziamenti europei del Vii Programma quadro di ricerca. Un’ultima dimostrazione del rapporto di stretta amicizia che unisce le due città si è avuta con la notizia, data dal Sindaco Moratti, circa la prossima presenza della Filarmonica della Scala per un concerto nel capoluogo bulgaro. .  
   
   
VICENZA: MISSIONE IN SERBIA: ADESIONI APERTE FINO AL 28 MAGGIO  
 
 Vicenza, 12 maggio 2008 – L’apertura a nuovi mercati per gli scambi commerciali e la spinta a cercare opportunità di business all’estero costituiscono sempre più un’esigenza condivisa da parte delle aziende che desiderano essere competitive a livello internazionale. In quest’ottica, estremamente interessante si rivela la proposta di Vicenza Qualità, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Vicenza, che in collaborazione con Unioncamere nazionale e Aries, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Trieste, promuove una missione imprenditoriale in Serbia, organizzando una collettiva di aziende vicentine attive in diversi comparti. Scopo dell’iniziativa è quello di favorire gli incontri d’affari tra le aziende locali e i più importanti operatori in loco, con particolare riferimento all’agroindustria, al legno-arredo, all’edilizia, all’Information Technology, alle infrastrutture e al settore alberghiero. Per ottimizzare le sinergie fra gli attori economici, istituzionali e politici e definire il programma degli appuntamenti sarà effettuata da Vicenza Qualità una preventiva operazione di ricerca, verifica e controllo delle realtà serbe da coinvolgere, per verificare le condizioni di fattibilità e la loro disponibilità all’iniziativa. La missione si svolgerà dal 21 al 24 settembre 2008 e toccherà i due principali centri della Serbia: Belgrado e Vojvodina. La prima rappresenta la capitale politica, ma anche economico-finanziaria del Paese, mentre la seconda è una Provincia autonoma collocata a nord, nel cuore della Pianura Pannonica. Il suo capoluogo Novi Sad, è fulcro economico, culturale e scientifico della regione e contribuisce per l´11% al prodotto interno lordo della Serbia, dimostrando notevoli potenzialità dal punto di vista commerciale. L’intera Repubblica di Serbia si presenta oggi come un importante bacino per la cooperazione internazionale e propone un clima favorevole per lo sviluppo dell’attività economica. I dati parlano di un trend in costante aumento. Nel 2007 il Pil è cresciuto del 7%, migliorando ulteriormente la media del 5,3% dell’ultimo quinquennio. Particolarmente significative sono le performance registrate in alcuni settori. Sono soprattutto l’edilizia, le infrastrutture e i trasporti a rappresentare oggi le aree di maggior investimento della Serbia, che per la posizione geografica è al centro dello sviluppo di nuove grandi reti di trasporto, della logistica e dei servizi rivolti alle imprese. Numerosi sono inoltre gli accordi bilaterali di reciproca promozione, tutela degli investimenti e libero scambio che la rendono uno dei paesi della Penisola Balcanica più attraenti per gli scambi commerciali. Spiccano in particolare l’accordo di libero scambio siglato nel 2000 con la Federazione Russa, quello del 2005 relativo all’esportazione dei prodotti tessili senza dazi doganali all’interno dell’Unione Europea e l’accordo centroeuropeo di libero scambio Cefta. Secondo i dati Unioncamere di gennaio-dicembre 2007, l’interscambio con l’estero ha raggiunto un valore complessivo di 20 miliardi di euro. Per le importazioni dell’anno precedente, l’Italia si colloca al terzo posto tra i fornitori, dietro alla Federazione Russa e alla Germania, con un incremento di poco inferiore al 20%. Il commercio riguarda principalmente i semilavorati (36,1%) i beni di investimento (23,2%), l’energia (19,8%) e i beni di consumo (14,6%). Per tutti questi motivi, la Serbia rappresenta un mercato di sicuro interesse per le aziende europee e per quelle italiane. In questo contesto, anche Vicenza Qualità mira a rafforzare i contatti tra l’imprenditoria berica e gli operatori serbi, fornendo nuovi spunti per il business con quell’area. Per maggiori informazioni sulla missione imprenditoriale di settembre è possibile contattare entro mercoledì 28 maggio l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Vicenza al numero 0444-994750 oppure inviando una mail a info@vicenzaqualita. Org. .  
   
   
LOMBARDIA: GIORNATE PAESE: INDIA, RUSSIA E KAZAKHSTAN  
 
Milano, 12 maggio 2008 - I Lombardiapoint delle Camere di Commercio lombarde organizzano un ciclo di incontri di assistenza specialistica dedicati a India, Russia e Kazakhstan. L´iniziativa offre alle aziende lombarde la possibilità di incontri one to one gratuiti con: esperti del Paese oggetto della giornata; rappresentati di Ice, Sace e Simest; esperti di Unioncamere Lombardia (contrattualistica, fiscalità, pagamenti e trasporti, dogane). Le aziende potranno raccogliere informazioni sulle opportunità di business del mercato in esame in relazione al settore produttivo; avere consigli operativi per impostare efficacemente il piano export o la collaborazione produttiva da avviare nel Paese; approfondire le conoscenze sul sistema giuridico, fiscale e logistico del Paese. India - fine giugno, Lodi Informazioni: Lombardiapoint Lodi Tel. 0371 4505. 261/234 e. Mail: lombardiapoint. Lodi@lo. Camcom. It Russia 29 maggio Lombardiapoint di Como Informazioni: Lombardiapoint Como Tel. 031 256. 382/368/559/303/309 e. Mail lombardiapoint. Como@co. Camcom. It ; Kazakhstan Mantova Tel. 0376. 234. 428/421/374 e. Mail: lombardiapoint. Mantova@mn. Camcom. It .  
   
   
DELEGAZIONE SLOVACCA A VENEZIA  
 
Venezia, 12 maggio 2008 - La Regione Veneto e la Regione autonoma di Bratislava (Slovacchia) hanno siglato a Venezia un Protocollo d´intesa che avvia tutta una serie di contatti e collaborazioni bilaterali in materia di economia, cultura, turismo, politiche giovanili, rapporti con l´Europa. Lo rende noto l´Aise. In calce al documento le firme dell´assessore Renzo Marangon per il Veneto e del vicepresidente della Regione di Bratislava Martin Kuruc. Della delegazione slovacca facevano parte anche l´ambasciatore slovacco in Italia, Stanislav Vallo, e Peter Dubcek, figlio dell´indimenticato Alexander Dubcek, che fu tra i leader della Primavera di Praga, consigliere della Regione di Bratislava e componente della Commissione per la Cooperazione tra le Regioni. I temi economici saranno tra i primi a essere affrontati nella cooperazione, che riguarderà le piccole e medie imprese, la ricerca scientifica e tecnologica, la formazione professionale e manageriale, il turismo, le politiche regionali in sede comunitaria e lo studio di possibili partenariati nell´utilizzo dei Fondi europei. Marangon e il vicepresidente Kuruc hanno tenuto a sottolineare particolarmente l´opportunità di unire le forze delle Regioni europee con caratteristiche economiche e sociali comuni per puntare sempre di più alla costruzione dell´Europa delle Regioni. .  
   
   
ILLUSTRATI DAL PRESIDENTE LOIERO I PROGETTI DI MICROCREDITO DELLA FONDAZIONE “CALABRIA ETICA”  
 
Reggio Calabria, 12 maggio 2008 - Il Presidente della Regione Agazio Loiero ha presentato l8 maggio, in conferenza stampa, due progetti della Fondazione “Calabria Eitica”: il programma di microcredito socio-assistenziale “A. Mi. Ca. ” e quello a favore della microimpresa. All’incontro con i giornalisti ha partecipato anche il presidente della Fondazione, Luigi Bulotta e i rappresentanti dei soggetti che agiranno in partnership con la Regione: Michele Gravina, direttore area Sud di Banca popolare etica e don Giacomo Panizza, delle Caritas diocesane calabresi. “C´è una povertà crescente - ha affermato il presidente Loiero - che investe le famiglie calabresi. A darcene conto, quasi quotidianamente, è anche l’interlocuzione con le parrocchie che spesso sono l’unico approdo per chi ha bisogno di risolvere problematiche anche quelle più elementari e meno gravi. Pensavamo che la fame nera di un tempo fosse stata debellata per sempre - ha proseguito Loiero - purtroppo non è così”. Pertanto, secondo il presidente della Regione “un governo di centrosinistra non può non guardare a questa umanità dolente che esiste e rischia di aumentare sempre di più nei nostri territori. Perciò, riteniamo di poter fare qualcosa attraverso queste iniziative di microcredito che riteniamo possano costituire una prima risposta da non sottovalutare, anche se l’ambizione rimane quella di poter risolvere il problema alla radice”. “In questa direzione - ha concluso il Loiero - siamo intenzionati a muoverci anche in futuro. E presto annunceremo un vero e proprio Piano contro la povertà”. “Il microcredito - ha detto Luigi Bulotta - non significa assistenza o beneficenza fine a sé stessa ma, in quanto sistema che sta funzionando in diverse realtà, si propone di stimolare in chi ha bisogno la capacità di autogovernarsi. L’azione di accompagnamento di Banca Etica e Caritas è fondamentale per ricevere il prestito, ma anche per la successiva restituzione che consentirà di pari passo l´avvio delle procedure di assegnazione di fondi ad altre persone”. In merito all’attività svolta dalla Fondazione, il presidente Bulotta, ha dichiarato che è stata deliberata la creazione di centri di ascolto per la famiglia a Catanzaro, Vibo, Reggio Calabria, Cosenza e prossimamente anche a Crotone. Il plafond stabilito per questa fase “sperimentale” ammonta a centomila euro, ma il direttore Gravina ha assicurato che “sarà raddoppiato dalla Banca Etica”. Secondo don Panizza per avere un quadro di riferimento certo “sarebbe opportuno che fosse già operativo il Piano per i servizi sociali”. L’obiettivo dei due progetti, in una realtà come quella calabrese dove un quarto della popolazione è al di sotto della soglia di povertà, è quello di superare la logica assistenzialistica, coinvolgendo i cittadini in modo attivo e responsabile per la loro crescita e il superamento delle condizioni di disagio. Il sostegno per le attività socio-assistenziali punta a fare superare situazioni di disagio per famiglie e singoli soggetti, con un importo di mutuo che va da mille a cinque mila euro, con una durata massima del prestito di 36 mesi e un tasso di interesse fisso del 5,89%. Per la microimpresa, rivolto a giovani imprenditori con ditte individuali ed età non superiore ai 35 anni, oppure a cooperative sociali ed enti non profit, il mutuo può andare da un minimo di cinque mila euro a un massimo di quindici mila euro, con lo stesso tasso, e una durata di finanziamento compresa tra 36 e 84 mesi. La fondazione Calabria Etica ha istituito anche un fondo di garanzia per i microcrediti erogati che non dovessero essere onorati. Nel fondo confluiranno anche le somme restituite da beneficiari, mentre la Banca Popolare Etica si è impegnata ad incrementare il fondo a seconda del numero di richieste di mutuo. Le domande di accesso possono essere presentate negli uffici diocesani della Caritas di Catanzaro, Crotone, Lamezia Terme, Reggio Calabria e Rossano, o negli sportelli di ascolto della stessa associazione. .  
   
   
IN BRASILE PER LO SVILUPPO BILATERALE DEI SISTEMI TERRITORIALI - IL PRESIDENTE DELLE MARCHE SPACCA INCONTRERA` RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI E PROTAGONISTI DELL´ECONOMIA .  
 
 Ancona, 12 maggio 2008 - Consolidare i rapporti di collaborazione con i partner istituzionali e i principali attori economico finanziari brasiliani, avviare nuove opportunita` di cooperazione, promuovere il modello marchigiano di sviluppo basato su centri tecnologici e sistemi territoriali di piccole e medie imprese. Questi gli obiettivi della missione, guidata dal presidente Spacca, che si svolgera` in Brasile dal 10 al 17 maggio. Sono previsti incontri con i governatori di San Paolo, Amazzonas e Rio, e con la comunita` dei marchigiani di San Paolo. In calendario anche la visita allo stabilimento Pirelli. Utile per sviluppare nuovi progetti di cooperazione bilaterale, sara` l´incontro previsto con i vertici di Sebrae ´ Servizio di appoggio alle piccole e medie imprese di San Paolo. Il Brasile rientra tra i paesi piu` interessanti per le prospettive di sviluppo che presenta: il prodotto interno lordo (Pil) e` cresciuto del 5,4% nel 2007, trainato dalla crescita degli investimenti (+13,4%), che hanno avuto il maggior tasso di sviluppo dal 1996. L´industria e` cresciuta del 4,9%, il settore dei servizi del 4,7%. Altro grande fattore di sviluppo nel 2007 e` stata la crescita dei consumi interni delle famiglie (+6,5%). Le esportazioni sono cresciute del 6,6% mentre le importazioni sono cresciute del 20,7%. La previsione di crescita del Pil per il 2008 e` attorno al 5%. Per questo il Brasile rappresenta un target ottimale nella ricerca di politiche innovative per lo sviluppo territoriale. Questo approccio mira a individuare elementi di reciprocita`, di vocazione e interessi fra sistemi produttivi locali, costituiti soprattutto da imprese medio - piccole. Un approccio incentrato sui centri tecnologici, che hanno il duplice vantaggio di offrire immediatamente assistenza tecnica e di attrarre investimenti diretti esteri. La delegazione, guidata dal presidente Gian Mario Spacca, e` composta da Mario Fabbri e Alessio Gnaccarini, rispettivamente presidente e direttore Cosmob (Centro tecnologico per il mobile), Letizia Urbani, direttore Meccano (Centro tecnologico per la meccanica), Fabrizio Costa, dirigente servizio Industria della Regione Marche. .  
   
   
SOMME IRAP RISCOSSE DA ACCERTAMENTI FISCALI RESTERANNO IN REGIONE. COPPOLA: “ELEMENTO CONCRETO DI FEDERALISMO FISCALE”  
 
Venezia, 12 maggio 2008 - I proventi derivanti dal controllo fiscale in materia di Irap saranno riversati direttamente nelle casse della Regione. E’ l’importante novità contenuta nella convenzione annuale che è stata rinnovata tra la Regione Veneto e l´Agenzia delle Entrate per la gestione dell´Irap e dell´addizionale regionale all´Irpef. Rispetto alla precedente, la convenzione per il 2008 introduce questo aspetto innovativo che, nella direzione di un’attuazione del federalismo fiscale, recepisce i contenuti della legge regionale n. 36/2007 (disposizioni in materia di tributi regionali), secondo cui i proventi derivanti dagli accertamenti fiscali in materia di Irap invece che allo Stato vanno direttamente nelle casse della Regione. L’assessore alle politiche di bilancio, Isi Coppola, commentando la firma della convenzione, sottolinea che “si tratta di un importante accordo nel segno della continuità della collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, la cui attività, per quanto riguarda l’Irap e l’addizionale Irpef, deve essere sempre più orientata alla semplificazione e alla massima collaborazione per agevolare gli adempimenti dei contribuenti in maniera snella e trasparente”. “Soprattutto mi sembra molto importante – aggiunge - che la Regione Veneto sia riuscita ad ottenere nella convenzione l’introduzione di un elemento concreto di federalismo fiscale e cioè il riversamento diretto nelle nostre casse regionali dei proventi derivanti dagli accertamenti fiscali in materia di Irap, fino ad ora invece riversati nelle casse dello Stato. Questo principio era stato da noi ribadito più volte anche in sede di Conferenza delle Regioni sul tema del federalismo fiscale, durante i lavori di preparazione del ddl statale, principio condiviso anche dalle Regioni, ma poi difficilmente compreso dal precedente governo”. “Per la prima volta, quindi – conclude l’assessore Coppola - viene riconosciuto ad una Regione che, come il Veneto, si dimostra virtuosa nella gestione dei tributi di propria competenza, di usufruire direttamente del frutto del proprio buon lavoro. Un primo importante paletto che fa ben sperare, alla luce dell’insediamento del nuovo governo, che la via delle riforme e del tanto atteso federalismo sia iniziata sotto buoni auspici”. .  
   
   
PRIMO INCONTRO DELLA CHIESA ORTODOSSA CON LA CISAL-VENETO PER DARE VITA NEL VENETO AD UN "CENTRO OPERATIVO" COMUNE, IN GRADO DI FACILITARE IL CORRETTO INSERIMENTO DEI LAVORATORI DI RELIGIONE ORTODOSSA  
 
 Venezia, 12 maggio 2008 - Dopo la Celebrazione Nazionale del 1° Maggio della C. I. S. A. L. , per la prima volta svoltasi con grande successo nel Veneto, ha preso il via il primo incontro ufficiale del Patriarcato di Costantinopoli – Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e Malta ed Esarcato per l’Europa Meridionale (retto da S. Em. L’arcivescovo Gennadios Zervos), con la C. I. S. A. L. -veneto, nella persona del Giornalista europeo N:. H:. Sandro Pulin: “Sua Eccellenza il Monsignore Delegato Plenipotenziario ai Rapporti con le varie Religioni del Mondo – Operatore Internazionale per la Pace nel Mondo” della C. I. S. A. L. Del Veneto. La Delegazione ortodossa che ha anche partecipato alla Cerimonia del 1° Maggio della C. I. S. A. L. , era rappresentata da S. E. Sacellario Padre Nicola Madaro (Cattedrale di San Giorgio dei Greci a Venezia) che era accompagnato dalla Contessa Arch. Tiziana Venier. Il N:. H:. Pulin anche nella sua veste di “ S. E. Il Delegato Permanente Plenipotenziario per la Segreteria di Stato della Santa Sede in Città del Vaticano” ha evidenziato all’illustre Delegato della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e Malta, come il “Mare nostrum” (vera fucina di diversità) e la vicinanza geografica, tra Italia e Grecia possano essere il movente per l’avvio di un´iniziativa capace di dare vita nel Veneto ad un "Centro Operativo" comune, in grado di facilitare il corretto inserimento dei molti lavoratori stranieri, di religione ortodossa, all´interno del mercato del lavoro, offerto delle imprese italiane del Nordest italiano. Padre Madaro, credendo nel valore e nell’importanza di una pacifica convivenza che sia rispettosa della libertà ideologiche e religiose, ha apprezzato la disponibilità, manifestata dalla C. I. S. A. L. - Veneto, di voler collaborare con entità religiose, come l’Ortodossa, per avviare, per il tramite del suo “Delegato Plenipotenziario”, un nuovo percorso di vicinanza e scambio culturale, caratterizzato da unità di intenti ed armoniosità tematica che può anche contribuire a rafforzare i valori di fratellanza e di condivisione già presenti, da tempo, fra le Chiese di Atene e di Venezia. Ricordando le molte migliaia di lavoratori e badanti (portatori di un’intima religiosità ortodossa) provenienti dall’Est e dal Sud dell’Europa che sono ormai presenti in modo stabile, sia nel Veneto, sia nel Sud Italia, S:. E:. Il N:. H:. Pulin (impegnato anche in contatti diretti con il Patriarcato di Mosca) ha presentato la Delegazione ortodossa dell’Esarcato per l’Europa Meridionale anche al Segretario Generale della C. I. S. A. L. Il Dott. Francesco Cavallaro, auspicando che il Sindacato Autonomo italiano, si attivi per combattere clandestinità nell’ambito del lavoro, favorendo la concessione del permesso di soggiorno ai soli lavoratori stranieri che intendono restare in Italia per portare un loro contributo positivo. I Segretario Generale Cavallaro ha personalmente assicurato alla Delegazione ortodossa, l’impegno Suo e dell’intera C. I. S. A. L. Per favorire l’integrazione dei lavoratori stranieri onesti in Italia, garantendo a tutti anche il rispetto del loro credo religioso. Per quanto riguarda il possibile impegno della C. I. S. A. L. Per una maggiore integrazione dei lavoratori extracomunitari ortodossi in Europa, la Segreteria Nazionale della C. I. S. A. L. Di Roma, potrebbe svolgere una forte azione di stimolo direttamente a Bruxelles, presso la C. E. S. I. (Confédération Européenne des Syndicats Indépendants). A conclusione di questo primo incontro, il N:. H:. Pulin e Padre Madaro hanno concordato di proseguire questi Incontri ufficiali, magari anche in altre regioni dell’Italia, per sviluppare l’iniziativa e favorire una reale integrazione dei lavoratori, con religiosità diverse, in Italia ed in Europa. .  
   
   
TOSCANA: LA 6A GIORNATA DELL´ECONOMIA IL PRESIDENTE PACINI HA PARTECIPATO ALL´EVENTO FIORENTINO  
 
Firenze, 12 maggio 2008 – Si9 è svolta il 9 maggio 2008, la Sesta Giornata dell´Economia, un evento nazionale durante il quale le Camere di Commercio hanno presentato il quadro dell´andamento dell´economia provinciale, Questo evento, giunto ormai alla sesta edizione, rappresenta un importante momento per le Camere di Commercio italiane da due punti di vista: da un lato infatti consente di valorizzare il lavoro che i nostri uffici studi e statistica svolgono attraverso l´organizzazione di un momento di lettura congiunta delle situazioni economiche provinciali. Dall´altro costituisce per gli amministratori locali un momento di riflessione e di condivisione delle linee strategiche e delle linee d´azione che le Camere di Commercio intendono promuovere in funzione dello sviluppo economico del territorio. In questo contesto Pierfrancesco Pacini - Presidente di Unioncamere Toscana - è intervenuto nell´ambito dell´evento organizzato dalla Camera di Commercio di Firenze nell´Aula Magna dell´Università di Firenze. La Giornata dell´Economia, giunta ormai alla sesta edizione, rappresenta un importante momento per le Camere di Commercio italiane da due punti di vista: da un lato infatti consente di valorizzare il lavoro che i nostri uffici studi e statistica svolgono attraverso l´organizzazione di un momento di lettura congiunta delle situazioni economiche provinciali. Dall´altro costituisce per gli amministratori locali un momento di riflessione e di condivisione delle linee strategiche e delle linee d´azione che le Camere di Commercio intendono promuovere in funzione dello sviluppo economico del territorio. In qualità di Presidente di Unioncamere Toscana è mio compito, dopo aver illustrato brevemente il quadro economico generale dell´economia regionale, passare alla citazione delle principali linee d´azione che il sistema camerale sta portando avanti e intende porre in essere nei prossimi anni. L´economia L´aggiornamento delle previsioni del Fondo Monetario Internazionale ad aprile 2008 evidenzia, come era nei timori degli operatori economici, una forte riduzione delle previsioni di crescita del prodotto mondiale, come conseguenza di un ulteriore e marcato rallentamento nell´ultimo trimestre 2007. Rispetto ad una crescita mondiale per il 2007 prevista al +4,9% le stime per il 2008 sono state dunque riviste al ribasso rispetto a gennaio di un ulteriore mezzo punto percentuale (+3,7%), e non evidenziano per il 2009 tendenze diverse (+3,8). La revisione continua delle stime indica come la congiuntura mondiale sia fortemente condizionata dall´aumento dell´incertezza, dovuto alle tensioni originatesi sui mercati finanziari e all´accelerazione dell´inflazione a seguito dei rincari delle materie prime energetiche ed alimentari. La politica di invarianza dei tassi condotta dalla Bce ha piuttosto avuto come ulteriore effetto l´apprezzamento dell´Euro sul dollaro, fattore che ha contribuito ad accentuare il rallentamento economico già in atto. I dati di contabilità nazionale di fonte Istat, segnalano una stagnazione dei consumi ed un indebolimento degli investimenti in macchinari come effetto legato da un lato alla riduzione del potere d´acquisto ed all´incremento delle aspettative di inflazione, dall´altro alla revisione delle aspettative delle imprese, legato all´aumento dell´incertezza sui mercati mondiali. In un contesto come quello delineato di forte incertezza sulla crescita dell´economia nazionale ed all´interno di un quadro economico internazionale in peggioramento, l´economia toscana, pur riportando nella seconda metà del 2007 un marcato rallentamento, mostra ancora degli elementi di tenuta. Sebbene il ciclo economico regionale abbia sempre assunto caratteristiche pro-cicliche rispetto all´andamento nazionale considerando la forte apertura alle esportazioni di gran parte dei settori della nostra economia, si osserva nell´andamento della produzione industriale toscana degli ultimi trimestri una sfasatura in termini di ritardo rispetto all´andamento nazionale. Si ha in altri termini l´impressione che rispetto alla media nazionale la Toscana si sia "difesa un po´ meglio" dal peggioramento della congiuntura economica. L´andamento della produzione industriale rimane ancora in terreno di crescita e la variazione tendenziale annua si assesta su un +2,2%. Il bilancio su produzione e fatturato rimane quindi ancora positivo, andando a considerare che gli ultimi due anni forniscono comunque andamenti in crescita dopo un quinquennio di flessione generalizzata del volume di affari. A livello settoriale si osservano segnali di forti difficoltà per i settori tradizionali della Toscana (ed in particolare il tessile-abbigliamento, con una flessione annuale della produzione industriale pari al -1,5%), mentre continuano a fare da traino per la crescita regionale i settori meccanica (+5,6%) ed elettronica-mezzi di trasporto (+7,7%). I dati relativi al commercio estero mostrano un incremento delle vendite delle imprese toscane pari al 6,9% - contro un 8,0% a livello nazionale - rispetto ad un anno, il 2006, di crescita sostenuta (+12,0% contro il +9,0% a livello nazionale). Il generale rallentamento delle vendite all´estero, dovuto ad una fase congiunturale caratterizzata da instabilità sui mercati mondiali, pressioni sui prezzi delle materie prime e apprezzamento della nostra moneta sul dollaro, si fa dunque più evidente per la Toscana rispetto alla media nazionale. L´andamento negativo del fatturato delle imprese artigiane nell´anno 2007 (-1,4%) raffredda il moderato ottimismo registrato nell´anno precedente, manifestando peraltro rispetto all´andamento complessivo del resto dell´economia regionale un tono decisamente peggiore e sempre meno correlato con l´andamento del commercio estero, come invece si era verificato fino al 2006. Sul fronte della domanda interna e con riferimento al commercio i dati sulle vendite al dettaglio in Toscana mostrano per il 2007 una situazione complessiva di timida crescita, ma su livelli inferiori a quelli dell´anno precedente (+0,3%). A fine 2007 i dati della demografia imprenditoriale il bilancio risulta, al netto delle quasi 5. 000 cessazioni d´ufficio intervenute nel corso del 2007 positivo con un conseguente tasso di crescita del +1,0%. I dati medi annui sulle forze lavoro a livello regionale e settoriale confermano la tendenza evidenziata con riferimento alla demografia imprenditoriale. Il numero complessivo di occupati cresce rispetto al 2006 dello 0,3%, ben al di sotto dei ritmi osservati negli anni precedenti. L´industria mostra finalmente nel 2007 un andamento positivo dell´occupazione e pari al +6,1% dovuto in grande parte allo straordinario incremento legato al settore edilizio (+12,5%): il manifatturiero nel suo complesso comunque mostra un tasso di crescita medio annuo pari al 3,7%. La rete infrastrutturale regionale Toscana, pur presentando un indice di dotazione superiore all´indice medio nazionale, si mostra in linea soltanto con quello relativo alle regioni del Nord Est, mentre scende sotto la media dello stesso aggregato di riferimento (l´indice di dotazione infrastrutturale 2007 elaborato dall´istituto Tagliacarne mostra un valore per la Toscana pari a 103,4; e per il Centro 120,1). La situazione all´interno della regione è assai differenziata. La Toscana costiera sembra risentire della mancanza del collegamento autostradale Civitavecchia- Rosignano Marittimo che incide pesantemente sulla situazioni di Pisa, Grosseto e Livorno portando l´indicatore di dotazione relativo alla rete stradale rispettivamente a 59,8, 48,7 e 96,3, fatto 100 il totale nazionale. Insieme a queste province anche Prato mostra un deficit relativo alla rete stradale (con un indicatore molto basso e pari a 41,4) che probabilmente è maggiormente collegato al livello di congestionamento delle strutture esistenti. Per la rete ferroviaria il quadro, che mostra situazioni molto al di sopra della media nazionale e regionale per le province di Firenze (185), Arezzo (179,4), Livorno (154,4) e Prato (133,9) dovrebbe cambiare grazie agli investimenti in corso ed a quelli previsti per il potenziamento sia infrastrutturale sia tecnologico. Le Principali Politiche Dell´unione Regionale In considerazione del ruolo svolto dall´Unione regionale nei confronti della Regione e come soggetto di promozione e coordinamento dell´azione delle Camere associate si presentano le principali politiche in corso di realizzazione. Semplificazione Amministrativa La semplificazione degli iter amministrativi e burocratici rappresenta senza dubbio uno degli obiettivi che il Sistema camerale regionale si è da tempo posto. Insieme alla Regione Toscana l´Unione Regionale ha costituito un osservatorio (Osservatorio Regionale sulla Semplificazione) con lo scopo di monitorare, ricercare, estendere e generalizzare le "best practies" individuate a livello locale in modo da ridurre le incertezze e le diversità nella interpretazione delle normative e per omogeneizzare i procedimenti sul territorio. Il primo periodo di attività dell´Osservatorio ha portato alla luce una serie di criticità di natura normativo - procedimentale che dovranno essere risolte nel breve periodo. Tra queste vale la pena di segnalare:: il rilevante numero di adempimenti amministrativi previsti dalle norme; la pluralità delle Amministrazioni coinvolte nell´ambito dei singoli procedimenti; la disomogeneità degli strumenti di semplificazione messi in atto (p. E. Dichiarazione di inizio attività - Dia, autocertificazioni, silenzio assenso); la carenza di dettagliate informazioni/spiegazioni sulle norme tecniche che ostacola l´applicazione dell´autocertificazione e provoca numerose richieste da parte della Pa di integrazione alla documentazione; la disomogeneità delle modalità di presentazione delle istanze (modulistica non omogenea) sul territorio regionale anche sotto il profilo della informatizzazione e della telematica; un insoddisfacente utilizzo di soluzioni di amministrazione digitale in grado di migliorare i livelli di servizio. L´azione dell´Osservatorio è finalizzata a: Omogeneizzare e semplificare l´attività degli Sportelli Unici alle Attività Produttive; Intervenire sulle leggi regionali di settore per semplificare le procedure riguardanti la vita delle imprese; Scrivere una legge di semplificazione regionale, che sia coerente con quella nazionale e la integri con le specificità regionali. In tale direzione il Sistema Camerale toscano ha provveduto ad effettuare al suo interno una analisi degli endoprocedimenti di propria competenza, in modo da redigere un elenco nel quale i diversi procedimenti vengano identificati con definizioni di facile comprensione sia per gli addetti che per gli utenti. L´auspicio è che tale elenco contribuisca a formare, insieme agli elenchi forniti dagli Enti locali e da altri Enti terzi, un "Dizionario Regionale dei procedimenti", da mettere a disposizione degli utenti attraverso la piattaforma della Rete degli Sportelli Unici per le Attività Produttive (Suap). Rete Delle Camere Di Commercio Per L´innovazione Unioncamere Toscana ed il Sistema camerale regionale sono impegnati già da alcuni anni sui temi dell´innovazione e del trasferimento tecnologico alle Pmi nella consapevolezza che per sostenere la competitività dei sistemi economici è necessario "fare" di queste tematiche le linee operative prioritarie. L´azione del Sistema camerale in questo campo ha portato a definire specifici progetti, fra i quali merita di essere ricordato "Recati - la Rete Camerale per il Trasferimento dell´Innovazione ". Il Progetto, cofinanziato dalla Regione Toscana, è l´occasione per sperimentare un modello di organizzazione camerale per il trasferimento di innovazione tecnologica alle imprese teso a valorizzare le competenze delle Camere di Commercio e delle proprie Aziende Speciali in una logica di collaborazione con i Centri di servizio e di ricerca sia toscani che operanti fuori della regione. Si sono volute gettare le basi per la creazione di un sistema reticolare dove i nodi sono rappresentati dagli Sportelli (aperti presso le Camere o Aziende Speciali) ed i Centri di competenza regionali. La rete dovrà interfacciarsi quindi con i diversi soggetti "produttori di innovazione" (Centri di ricerca, Università, ecc. ), stakeholder (Enti finanziatori, Associazioni di Categoria) e Micro, Piccole e Medie Imprese al fine di favorire: azioni di incrocio dell´offerta dei centri di ricerca con la domanda delle imprese toscane; l´introduzione di innovazione di processo e prodotto delle imprese operanti nei settori "tradizionali"; la crescita culturale delle imprese verso i temi dell´innovazione. Fondo Rotativo Delle Camere Di Comemrcio Toscane Per L´innovazione Come confermato dalle analisi economiche condotte in questi ultimi anni, le imprese toscane hanno difficoltà ad innovare i propri processi e prodotti nonostante la presenza sul territorio di un sistema di Centri di ricerca pubblici e privati, articolato e di elevato livello, anche per motivi strettamente legati al finanziamento di tali attività. Tra le linee strategiche di attività del Sistema camerale regionale è da tempo presente l´obiettivo di mettere a punto uno strumento per sostenere sotto il profilo finanziario le imprese innovative, estendendo a livello regionale la positiva esperienza messa a punto dalla Camera di Commercio di Pisa. Lo strumento in questione è il Fondo rotativo per l´innovazione che vuole offrire una fonte di finanziamento ad imprese innovative attraverso la partecipazione nella loro compagine sociale, soprattutto nella fase di start up, che rappresenta una delle principali criticità di tutte le nuove imprese (criticità che si accentua in modo allarmante nel caso di imprese votate all´innovazione). I principali obiettivi che la creazione del Fondo intende conseguire sono quello di sostenere la nascita di nuove imprese innovative in Toscana; supportare quelle esistenti nel momento dello sviluppo di nuovi prodotti e/o processi; sostenere imprese che presentino un alto potenziale di crescita in settori ad alta concentrazione di innovatività. Il Fondo delle Camere di Commercio toscane si propone di operare nei confronti di imprese che dovranno dimostrare la loro "innovatività" attraverso la presentazione di precisi requisiti, come ad esempio: il possesso documentato di nuova tecnologia (di prodotto, di processo o un nuovo servizio); la provenienza del nucleo imprenditoriale da Università e/o dal mondo della ricerca pubblica e/o privata (impresa in spin-off). Lo strumento è stato pensato per mettere in rete tutte le attività di sostegno alle imprese innovative del Sistema camerale regionale e presenta, al fine della diminuzione dei costi derivanti da economie di scala, le seguenti principali caratteristiche: gestione operativa a livello regionale delle partecipazioni finanziarie nel capitale delle imprese; gestione a livello regionale dell´organizzazione di specifiche attività di animazione e promozione sul territorio delle possibilità offerte; coordinamento delle attività di scouting, di ricerca cioè delle imprese potenzialmente interessate al servizio. .  
   
   
LE CONSIDERAZIONI DI UNIONCAMERE TOSCANA SUL COMMERCIO ESTERO REGIONALE  
 
Firenze, 12 maggio 2008 - All´appuntamento annuale rappresentato dalla presentazione del Rapporto Irpet sul Commercio Estero della Toscana, che si è svolto il 29 aprile scorso a Villa Fabbricotti - sede di Toscana Promozione, anche Unioncamere ha dato il proprio contributo, a commento e ad integrazione, della relazione dei ricercatori dell´Istituto Regionale. L´export della Toscana è cresciuto nel 2007 meno di quanto sia avvenuto per l´Italia (+6,9% contro +8%) a causa di un più forte rallentamento nel secondo semestre; nel primo l´aumento delle vendite all´estero delle imprese regionali era stato superiore alla media nazionale. Il dato medio è il frutto di caratterizzazioni sia merceologiche sia geografiche che, però, come vedremo, si stanno modificando. I principali contributi positivi alla crescita provengono, in ordine di importanza, dalle macchine e apparecchi meccanici (2,1), dai mezzi di trasporto (1,6), dai metalli e prodotti in metallo (1,2), dal cuoio e prodotti in cuoio (0,6), dagli altri prodotti delle industrie manifatturiere (0,5), dai prodotti petroliferi (0,4) e da quelli chimici (0,4); due, invece, sono i contributi negativi, quelli dei prodotti alimentari e bevande (-0,3) e delle macchine e apparecchiature elettriche (-0,2). Per l´export dell´Italia tutti i settori hanno dato un apporto positivo. Situazione toscana:L´export, circa 26. 000 milioni di euro, è oltre il 26,9% del nostro Prodotto interno lordo regionale (l´export verso altre regioni italiane è 40. 815 mln euro pari al 41,3% del Pil regionale). La nostra performance si spiega con le caratteristiche del nostro sistema produttivo: specializzazione su settori a basso valore aggiunto ed a forte concorrenzialità dei paesi in via di sviluppo e con un maggior propensione verso gli Stati Uniti, sicuramente non verso i paesi che in questo periodo sono cresciuti di più:Settori
toscana italia
peso crescita 2007 peso crescita 2007
meccanica 37,60% 12,20% 4,59% 51,30% 11,10% 5,69%
moda 29,80% 2,50% 0,75% 12,40% 1,40% 0,17%
raffinerie, chimica, gomma 9,40% 10,30% 0,97% 16,90% 6,50% 1,10%
gioielli ed oreficeria 5,80% 4,90% 0,28% 1,40% 4,00% 0,06%
alimentari 5,30% -5,70% 0,30% 5,40% 5,50% 0,30%
6,28% 7,32%
1,04%
aree di riferimento
toscana italia
crescita 2008 peso 2007 peso 1995 peso 2007 peso 1995
Paesi in via di sviluppo (Asia) 12,90% 7,40% 5,70% 5,20% 4,50%
Europa Centro orientale 11,80% 10,60% 5,90% 11,00% 8,10%
Nuovi paesi industrializzati (Asia) 8,30% 9,70% 11,70% 6,30% 8,90%
Economie sviluppate 5,40% 63,30% 68,30% 69,40% 70,40%
91,00% 91,60% 91,90% 91,90%
il differenziale di crescita Toscana/italia è spiegato essenzialmente dal diverso contributo: in negativo degli alimentari (+5,5% la variazione per l´Italia contro il -5,7% per la Toscana), delle macchine e apparecchiature elettriche (all´effetto del +3,8% nazionale contro il -4,6% regionale si aggiunge quello svolto dal maggiore peso di questo settore sul totale export nazionale), dei metalli e prodotti in metallo, settore per il quale il contributo alla crescita delle esportazioni toscane è positivo ma, per il minor peso che assume rispetto al livello nazionale, è inferiore a quello apportato alla crescita nazionale; in positivo, dal cuoio e dai prodotti in cuoio, per la maggiore crescita sperimentata e peso assunto da questo settore a livello regionale; dagli altri prodotti dell´industria manifatturiera e, in particolare, dai gioielli e articoli di oreficeria. In breve, i settori tipici dell´export toscano sembrano tenere e, anzi, si registra una eccellente performance dei prodotti in cuoio; ma è il settore meccanico a spiegare maggiormente la crescita sia della Toscana sia dell´Italia, settore che nelle vendite all´estero della nostra regione conta relativamente meno. Nel 2007, quindi, la quota dell´export toscano ha ripreso a diminuire dopo la piccola ripresa del 2006. Secondo la World Trade Organisation le economie in via di sviluppo rappresenteranno nel 2008 più della metà delle importazioni mondiali; è probabile che la composizione della loro domanda (beni di investimento e materie prime) non favorirà l´export toscano. Le trasformazioni delle esportazioni toscaneE´ pur vero che nell´ultimo decennio la struttura delle esportazioni toscane ha avuto profondi cambiamenti. Si sono considerati, per una prima analisi, i dati relativi al 1995 e al 2007 (per questo ultimo anno i dati sono provvisori), confrontando il rapporto tra le quote di mercato della Toscana nei due anni e avendo come valore di riferimento quello medio (0,9). Per la Toscana le variazioni sono generalmente assai più marcate di quelle medie nazionali (la stessa crescita o decrescita equivarrebbe a un rapporto pari a 1). Si colloca sopra il valore medio e cresce il peso dei seguenti settori: alimentari e bevande, carta, prodotti chimici, metalli e prodotti in metallo, settore meccanico, macchine elettriche e apparecchi di precisione (in controtendenza a quanto avvenuto per l´Italia) e mezzi di trasporto. Diminuisce, più intensamente del valore medio, il peso dei seguenti settori: tessile e abbigliamento, cuoio e prodotti in cuoio, minerali non metalliferi e altri prodotti delle industrie manifatturiere. A fronte della perdita di peso dell´export toscano sul nazionale, si evidenzia, dal 1995, una riduzione del saldo normalizzato meno accentuata per la Toscana rispetto al dato medio nazionale (- 4 punti percentuali a fronte di -7). Per alcune produzioni tipiche, poi, il saldo normalizzato 2007 è migliore di quello medio. Rispetto alla distribuzione geografica, il rapporto tra il peso assunto da alcune aree nel 2007 e nel 1995 è generalmente maggiore per la Toscana rispetto all´Italia e considerando il valore medio (0,9). Cresce l´importanza relativa degli altri paesi europei, dell´Africa Settentrionale e del Medio Oriente, mentre diminuisce quella dell´America Settentrionale, dell´Unione Europea e dell´Oceania. Si può concludere che il riposizionamento dell´export sotto gli aspetti sia merceologico sia geografico è stato in Toscana più importante di quanto non sia avvenuto a livello nazionale. Le produzioni localizzateSi è provato a valutare il tema delle produzioni localizzate. Si è posta l´attenzione sia sui distretti industriali sia su altre produzioni non necessariamente collegate alle piccole imprese, caratteristica tipica dei distretti. Inoltre, si è considerato un concetto più ampio di specializzazione distrettuale, includendo la meccanica specializzata (tessile, della carta, del cuoio). Si sono presi in considerazione i distretti definiti tali dalla normativa regionale e altri che, pur non rispettando i parametri previsti, possono essere classificati come produzioni tipiche, localizzate su un territorio limitato caratterizzato dalla presenza di piccola impresa. Dall´analisi dei dati sull´export, poi, si sono individuati valori significativi e fortemente concentrati in alcune province. Confrontando gli aggregati "Toscana", "Italia", "Distretti" e "altre produzioni localizzate", si nota che l´andamento dell´export dal 1999 ad oggi è molto differente: le "altre produzioni localizzate" hanno fatto registrare una crescita costante e significativa, laddove le vendite all´estero dei distretti hanno avuto una flessione dal 2001 al 2003 e soltanto una leggera crescita negli anni successivi. L´effetto di questi andamenti si rispecchia anche nel peso che questi aggregati assumono rispetto al totale Italia: in aumento le quote delle "altre produzioni localizzate", in diminuzione quelle dei "distretti"Non c´è dubbio che le trasformazioni in atto in Toscana siano state e siano tuttora significative. Con la svalutazione del dollaro avviatasi nel 2001 e l´adozione dell´euro, le imprese italiane e toscane hanno dovuto rivedere i comportamenti sui mercati internazionali; è probabile che ci sia stato un processo di selezione nei settori tipici che ha fatto sì che siano rimaste le imprese che non fondano la loro strategia sul prezzo, situandosi, invece, su alte fasce di mercato con prodotti con un forte contenuto immateriale rappresentato dallo stile italiano e toscano. Anche il dato relativo alla riduzione del numero delle imprese esportatrici e il fatto che la riduzione maggiore sia avvenuta per quelle con fatturati esteri più ridotti sembra confermare l´ipotesi sostenuta. In Toscana, rispetto all´Italia, il comportamento del tessile e abbigliamento e del cuoio e prodotti in cuoio non è univoco. Tengono meglio i distretti specializzati nell´abbigliamento (empolese e casentino- valtiberina) e pelletteria (castelfiorentino e, in misura minore, il valdarno superiore) piuttosto che quelli specializzati nel tessile e nella concia e/o calzature. Migliora la situazione di carta, vino, olio e meccanica. E´ probabile che questi settori continueranno a tenere anche nel futuro ed, anzi, aumenteranno le loro vendite estere man mano che anche in altri paesi, oltre quelli "occidentali", si formeranno segmenti di mercato di alta gamma. Relativamente al 2008 regna ancora l´incertezza di quanto possa durare ed estendersi la crisi provocata dal mercato finanziario statunitense aggravata, poi, dalla forte crescita dei prezzi delle materie prime e, per l´Europa, dall´apprezzamento dell´Euro; a questi fattori si potrebbe aggiungere un fenomeno di razionalizzazione del credito che, per ora, non sembra concretizzarsi e gli effetti indotti dalla crisi del mercato immobiliare. Di sicuro queste situazioni hanno generato un rallentamento dell´attività economica degli Stati Uniti che si pensa si trasmetterà alle economie sviluppate più che a quelle in via di sviluppo. Il Wto stima che la crescita del Gdp sarà dell´1,1% per le prime e del 5% per le seconde; il risultato complessivo previsto è di una crescita mondiale del 2,6% del Gdp e del 4,5% del commercio (in termini reali). Quanto durerà questo periodo di difficoltà: Pil quarto trimestre 2007 Italia - 0,3%, + 0,1% primo trimestre 2008 Italia, secondo recenti dati di Confindustria che non modificano comunque la prospettiva di un Pil 2008 vicino allo 0,3% previsto dai principali centri studi (Ocse e Fmi)le economie in sviluppo e la regione del Csi hanno contribuito per più del 40% alla crescita del prodotto mondiale nel 2007 e raggiungeranno più della metà delle importazioni mondiali; esse, infatti, continueranno a usufruire di un clima favorevole per gli investimenti, nonostante la crisi finanziaria. In questa situazione, pur considerando il forte riposizionamento dell´export toscano, è probabile che le specializzazioni che ancora lo caratterizzano giochino in negativo rispetto all´Italia che, a sua volta, sconterà la sua caratterizzazione nel panorama europeo. Buona parte dell´effetto di sostituzione internazionale delle produzioni tipiche di bassa qualità, quelle per le quali il prezzo assume un ruolo di primo piano, si sta probabilmente esaurendo. Se così fosse, le vendite all´estero riguarderebbero essenzialmente beni per i quali i fattori che ne determinano l´acquisto sono altri.
 
   
   
‘APRIAMO LA MENTE’: TORNA L’APPUNTAMENTO CON IL FESTIVAL DEL PENSIERO SCIENTIFICO PROMOSSO DALLA REGIONE LAZIO, QUEST’ANNO DEDICATO ALLE ORIGINI. IL CNR PARTECIPA PROPONENDO INTERESSANTI ITINERARI SCIENTIFICI  
 
Roma, 12 maggio 2008 - Si presenta come una vera e propria festa della scienza, la manifestazione ‘Apriamo la mente’, organizzata dalla Regione Lazio in collaborazione con università ed enti di ricerca che operano nel territorio e che si svolgerà nel Lazio, dal 9 al 18 maggio. L’iniziativa mira ad avvicinare i giovani, ma non solo, al mondo della ricerca. Il Consiglio nazionale delle ricerche sostiene l’evento, oltre che con la presenza del Presidente, prof. Luciano Maiani, nel comitato organizzatore, con numerose proposte e interessanti itinerari scientifici. Seguendo il filo delle ‘origini’, tema portante di questa seconda edizione, l’Istituto di studi sulle civiltà italiche e del Mediterraneo antico (Iscima) del Cnr di Roma e l’università di Roma Tre, propongono “Nel ventre di Roma” (domenica 11 maggio, ore 12,00), un interessante percorso all’indietro nei cunicoli del Vittoriano, preceduto da una conferenza di Piero Angela su “Una giornata nell’antica Roma”. “I visitatori avranno la possibilità di visitare le cave di roccia sottostanti l’attuale monumento”, spiega Enrico Benelli, ricercatore Iscima-cnr. “Mostreremo anche l’assetto del quartiere prima che venisse demolito per lasciar spazio al complesso monumentale. Dagli insediamenti medievali, all’antico convento dell’Ara Coeli al ritrovamento di antichi oggetti e manufatti, dispersi nel corso dei lavori”. Presso il Vittoriano, per tutto il periodo della manifestazione, si terrà anche “Fusione, energia delle stelle”, la mostra che ha riscosso un enorme successo a Milano nello scorso febbraio, viene riproposta in versione ridotta con il contributo del Cnr. L’obiettivo è introdurre il tema di energia da fusione, consentendo ai visitatori di capire il processo che avviene nel sole e nelle stelle, alla base della generazione di energia che irradiata permette la vita sulla Terra. In particolare, le macchine sviluppate nei diversi laboratori internazionali, di cui si espongono i modelli, rappresentano il tentativo di riprodurre il processo di fusione, finalizzato ad ottenere una fonte energetica sicura ed inesauribile per le generazioni future. Nel corso dell’incontro “Le origini delle diversità genetiche” (martedì 13 maggio dalle 9. 00), a cura dell’Ebri (European Brain Research Institute) e del Cnr Polo delle Neuroscienze, saranno presentati i risultati di un’esperienza didattico-sperimentale di genotipizzazione che ha coinvolto più di 30 scuole medie superiori delle province di Roma, Latina e Rieti. “L’esperimento, che ha visto circa 1000 studenti estrarre e analizzare il proprio Dna, è un valido modello di studio di genetica delle popolazioni”, dice Pietro Calissano, direttore dell´Istituto di neurobiologia e medicina molecolare (Inmm) del Cnr di Roma e vice Presidente Ebri. All’evento sarà presente anche il Premio Nobel Rita Levi Montalcini, madrina della manifestazione. “Abbiamo un capitale umano eccellente e un grado di innovazione tecnologica che non ha nulla da invidiare al resto del mondo”, afferma Rita Levi Montalcini. “Appuntamenti di questo tipo danno modo ai nostri ricercatori di condividere con un pubblico più vasto, anche di non addetti ai lavori, l’importanza dei loro studi”. Il direttore dell’Inmm parteciperà anche al seminario “Sulle tracce di Darwin” (13 maggio ore 19,00, Bioparco Roma), per rispondere alle grandi domande sulla teoria dell’evoluzione. Presso il Caffè della scienza (13 maggio, galleria ‘Alberto Sordi’ di Roma), per ‘la macchina del tempo: rifare il Big bang in laboratorio’, i ricercatori dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) parleranno di uno dei più importanti esperimenti di fisica delle particelle che partirà dal Cern di Ginevra. Sta per essere messo in funzione, infatti, il Large Hadron Collider (Lhc), il più grande acceleratore di particelle al mondo, macchina sviluppata dal presidente del Cnr Luciano Maiani, durante il periodo della sua direzione presso il Cern. All’interno del suo tunnel sotterraneo, lungo 27 chilometri, verranno fatti avvenire urti fra protoni che viaggeranno alla velocità della luce, consentendo di riprodurre condizioni simili a quelle esistenti all’epoca del Big Bang e fornendo nuove informazioni sull’origine del nostro universo. Conoscere, organizzare, trasmettere, sviluppare, sono le quattro parole chiave attraverso le quali il convegno ‘Innovazione tecnologica e sistema cultura’ (15 maggio ore 9,30, Gipsoteca Vittoriano), intende impostare i termini del rapporto tra innovazione e tecnologica e sistema cultura. Parteciperà, tra gli altri, Manuela Arata, dirigente dell’Ufficio promozione e sviluppo collaborazioni della Direzione Generale del Cnr. Come è nata e si è diffusa la rete italiana? La maggior parte degli italiani ha cominciato ad utilizzare questo strumento di comunicazione verso gli anni ’90 ma in realtà non tutti sanno che la rete ha mosso i primi passi molto prima di quel periodo. Se ne parlerà nel corso della tavola rotonda ‘Come eravamo - la rete c’era già (molto prima del ’95)’ (15 maggio, ore 18,00), organizzata dal rettorato dell’università di Roma Tre e che vede la partecipazione di ricercatori dell’Istituto di scienza e tecnologie dell’Informazione e dell’´Istituto di Informatica e Telematica, ambedue del Cnr di Pisa. Delle ‘Origini dell’olio’ si parlerà, invece, nel convegno organizzato dal Cnr di Montelibretti il giorno 16 maggio (ore 10,00). “Grazie ad una spettroscopia di risonanza magnetica nucleare si può determinare l’origine geografica dell’olio di oliva”, spiega Donatella Capitani, ricercatrice dell’Istituto di Metodologie chimiche del Cnr di Montelibretti. “Con questa tecnica si ottiene ‘l’impronta digitale’ di un olio con cui si possono conoscere i componenti principali e quelli minoritari di questo alimento, risalendo così alle origini geografiche”. Laura Ambrosini, dell’Istituto di Studi sulle Civiltà italiche e del Mediterraneo Antico-cnr, accompagnerà i visitatori al Santuario degli Altari e all’Heroon di Enea, nell’area archeologica dell’antica Lavinium, che verranno aperti per l’occasione il 16 maggio 2008. La visita (necessaria la prenotazione) sarà preceduta da una conferenza sulla figura leggendaria di Enea. Roma, maggio 2008 - ‘Apriamo la mente’: Elenco iniziative del Consiglio Nazionale delle Ricerche Visita guidata “Nel ventre di Roma. Il Vittoriano nascosto”, 11 maggio 2008, ore12. 00, piazza dell’Ara Coeli, Roma. Info: 06/69202049 - Mostra “Fusione, energia delle stelle”, 9-20 maggio 2008, Vittoriano Roma - Incontro “Le origini delle diversità genetiche”, 13 maggio 2008 dalle ore 9. 00, Via del Fosso di Fiorano 64, Roma. Info: 06/50170 - Seminario “Sulle tracce di Darwin”, 13 maggio ore 19,00, Bioparco Roma - Il Caffè della scienza, ‘la macchina del tempo: rifare il Big bang in laboratorio’, 13 maggio 2008 ore 16,30, galleria ‘Alberto Sordi’ di Roma. - Tavola rotonda ‘Come eravamo - la rete c’era già (molto prima del ’95)’, 15 maggio 2008 ore 18,00, rettorato Università Roma Tre. Info: 06/49622000 - Convegno‘le origini dell’olio’, 16 maggio 2008, ore 10,00, area del Cnr di Montelibretti. Info: 06/90672547 - Visita guidata al Santuario degli Altari e all’Heroon di Enea, 16 maggio 2008. Info: dr. Ssa Maria Luisa Bruto, Museo archeologico di Pomezia, prenotazioni al numero 06/91984744. La scheda: Che cosa: partecipazione del Cnr al festival del pensiero scientifico “Apriamo la mente” Quando: dal 9 al 18 maggio 2008 Per informazioni: 06/3225380, e-mail apriamolamente@libero. It .  
   
   
ENEA PARTECIPA AD “APRIAMO LA MENTE”  
 
 Roma, 12 maggio 2008 - Nella dieci giorni del Festival del pensiero scientifico “Apriamo la mente”, in programma dal 9 al 18 maggio 2008 nelle cinque provincie della Regione Lazio, Enea propone alcuni incontri con il più vasto pubblico per diffondere le tecnologie e le ricerche più innovative al servizio del paese. Il Presidente dell’Enea, Prof. Luigi Paganetto, interverrà al convegno “Innovazione tecnologica e sistema cultura. Verso il Distretto tecnologico per i beni e le attività culturali della Regione Lazio” il 15 maggio, presso il Complesso del Vittoriano (Gipsoteca, Piazza dell’Ara Coeli – ore 10. 00) Enea presenta alcune tecnologie per l’utilizzo delle rinnovabili, nell’ambito della mostra “Dalle origini dell’universo alle origini della tecnologia”, allestita al Complesso del Vittoriano a Roma. Per il solare termodinamico a concentrazione è in esposizione un modello di parabola; il modulo Focus illustra il sistema di fotovoltaico a concentrazione; la lampada Stapelia a celle fotovoltaiche consente di comprendere i risultati che si possono raggiungere unendo la tecnologia al design; una bacheca mostra i componenti che formano la singola cella fotovoltaica. Per tutto il periodo è allestita una mostra a Rieti, presso la Biblioteca Paroniana intitolata “Storie che s´intersecano: la terra, l´uomo, il clima. Scopri come cambia la terra degli uomini" (apertura al pubblico tutti i giorni dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,00. Il sabato solo la mattina). L’obiettivo è stimolare nei visitatori una riflessione sulle capacità di adattamento al territorio dimostrate dall’uomo nel tempo; capacità che sono ancora più necessarie per le vorticose modificazioni climatiche alle quali oggi la Terra è più soggetta. Lunedì 12 maggio è possibile incontrare il geologo Fabrizio Antonioli, esperto Enea del Dipartimento Ambiente. Mercoledì 14 maggio alle ore 10,00 è prevista una conferenza tenuta dall’ing. Giovanni De Paoli per la presentazione del progetto “Educarsi al futuro: nuovi saperi per lo sviluppo sostenibile del Pianeta”. Il progetto è nato per accrescere negli studenti di ogni ordine e grado la consapevolezza della responsabilità per il futuro del Pianeta e portarli a conoscenza delle possibilità esistenti in fatto di energie rinnovabili e di sviluppo sostenibile. Obiettivo è trasformare le scuole in luoghi di formazione e informazioni sulle tematiche ambientali e di riaggregare i saperi tra materie apparentemente divise. Il progetto è già stato sperimentato con successo nelle Regioni: Sicilia, Umbria (Spoleto), Puglia (Brindisi), in collaborazione con gli uffici scolastici regionali. I corsi si articolano in seminari rivolti a docenti e rappresentanti degli studenti; giornate di formazione; workshop per la progettazione di nuovi percorsi didattici con il supporto in continuo degli esperti Enea. Le materie di studio sono: energia, ambiente, cambiamenti climatici, nuove tecnologie, rapporto nord-sud, lotta alla povertà, diritti dei popoli e governo internazionale. Il progetto prevede anche delle attività di cooperazione internazionale per alimentare con energia prodotta da fotovoltaico le scuole rurali del sud del mondo. I risultati e i lavori già realizzati dalle scuole che hanno aderito al progetto sono disponibili per tutti gli insegnanti che volessero proporre ai loro studenti questi percorsi didattici. (www. Educarsialfuturo. It) La sostenibilità dello sviluppo umano ed economico del pianeta è una questione decisiva per il nostro futuro, e quindi di fondamentale importanza per la scuola. Le problematiche connesse allo sfruttamento delle risorse naturali, all’aumento dei consumi di energia e del divario economico fra Nord e Sud del mondo, ci coinvolgono direttamente. Solo la consapevolezza di un destino comune a tutta l’umanità può permettere di condividere e di rispettare le limitate risorse naturali del pianeta e favorire stili di vita e tecnologie sostenibili. La scuola è il luogo privilegiato della società dove promuovere una "cittadinanza terrestre". Dall’incontro tra ricercatori Enea e il mondo della Scuola è nato il progetto Educarsi al futuro, un percorso di ricerca rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, che prevede: - la realizzazione di nuovi percorsi e materiali didattici sullo sviluppo sostenibile - la promozione di progetti di cooperazione con scuole del Sud del mondo - la diffusione sul territorio delle fonti di energia rinnovabili Giovedì 15 maggio i laboratori Enea della Casaccia (Anguillara – Roma), aprono le loro porte agli studenti del 4° e 5° anno delle scuole medie superiori. E’ l’occasione per vedere l’impianto sperimentale per la produzione di energia solare termodinamica; il laboratorio di robotica e quello di celle a combustibile e idrogeno; la riproduzione di piccoli edifici sui quali vengono effettuate le simulazioni di terremoti a mezzo di tavole vibranti; la camera anecoica per le prove su campi elettromagnetici. . .  
   
   
APRIAMO LA MENTE 2008 LAZIO, OFFICINA DELLE SCIENZE  
 
Roma, 12 maggio 2008 - Dal 9 al 18 maggio si terrà la seconda edizione del Festival “Apriamo la mente”, kermesse scientifica promossa dalla Regione Lazio in collaborazione con università e istituti di ricerca che operano sul territorio. L´iniziativa, patrocinata dal presidente della Repubblica, è sostenuta dai premi Nobel Rita Levi Montalcini e Carlo Rubbia che saranno presenti alla cerimonia di inaugurazione prevista per questa sera alle 18. 00 presso la Gipsoteca del Vittoriano. La rassegna sarà presentata questa mattina alle ore 11. 30 dall’assessore alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio, Giulia Rodano, e dall’assessore allo Sviluppo Economico, Ricerca, Innovazione e Turismo della Regione Lazio, Claudio Mancini, insieme a Guido Milana, presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Alessandro Nicosia per la direzione generale del Festival, Barbara Gallavotti, coordinatore scientifico della manifestazione, e Flaminia Saccà, presidente di Filas. A unire i 50 eventi che animeranno le giornate del festival sarà un unico filo rosso: quello delle origini. Sotto questa insegna si riuniscono infatti gli appuntamenti che raccontano la storia e l´archeologia del Lazio, e gli eventi dedicati alla ricerca sulla nascita del cosmo svolta nei laboratori e università della Regione. Alle origini sono anche rivolte le iniziative sulla nascita della vita, nascosta nel Dna o svelata dai fossili. E alle origini rimandano gli eventi sulla comparsa dell’Homo sapiens raccontata da resti e manufatti. A raccontare la scienza saranno personalità di altissimo profilo sia del mondo della ricerca sia della divulgazione, tra cui i premi Nobel Rita Levi Montalcini e Carlo Rubbia, l’astronauta Umberto Guidoni, il filosofo Giulio Giorello, i rappresentanti degli enti di Ricerca e delle Università del Lazio, l’astronomo Franco Pacini, Alberto Angela, Patrizio Roversi (reduce da un viaggio sulle orme di Charles Darwin con l’imbarcazione di Velisti per Caso). L´impegno della Regione Lazio a favore della ricerca scientifica si traduce anche in un premio Giovani talenti per la ricerca - 10mila euro – che verrà assegnato in autunno a un giovane ricercatore che si sia distinto per i suoi studi di neurobiologia cellulare o molecolare alla ricerca delle origini del pensiero umano. Oggi il Lazio ha un ruolo centrale a livello internazionale nel campo della ricerca scientifica e si configura come una grande “Officina delle Scienze”, per la quale si aprono nuovi orizzonti con il Distretto Tecnologico per i Beni e le Attività Culturali. La costituzione del Distretto del Lazio, che sarà presentato nel corso del Festival, è infatti volta a favorire la ricerca di nuove soluzioni tecnologiche da applicare per la valorizzazione del sistema-cultura e a incrementare la collaborazione tra mondo della conoscenza e imprese, per sviluppare l’innovazione nella realtà produttiva che ruota intorno ai beni culturali. Uno sguardo al programma A Roma, il Complesso del Vittoriano ospiterà per tutta la durata del Festival una mostra dal titolo “Viaggio nel tempo: dalle origini dell’universo all’uomo moderno” (ingresso libero). Sempre presso il Complesso del Vittoriano, domenica 11 maggio alle 11. 00 Alberto Angela descrive al pubblico “Una giornata nell’antica Roma”, giovedì 15 maggio inizia alle 9. 30 la giornata dedicata ad alta tecnologia e cultura, nel convegno animato da massimi esperti del settore, fra i quali Derrick de Kerckhove. Venerdì 16 maggio alle ore 10. 00 la presentazione del Distretto tecnologico per i beni e le attività culturali approfondisce le possibilità di sviluppo del connubio scienza-servizi culturali e conservazione del patrimonio artistico, mentre a partire dalle ore 19. 00 l´appuntamento è sulle terrazze, da cui si potrà osservare il cielo sotto la guida di astronomi esperti; per concludere domenica 18 maggio alle 10. 30 Luca De Biase intervista Giulio Giorello sull’origine delle idee. Presso la Galleria Alberto Sordi, inoltre, martedì 13 maggio alle 16. 30 Patrizio Roversi e due fisici daranno vita a un Caffè scientifico sul tema degli acceleratori di particelle, mentre mercoledì 14 maggio alle 18. 00 un etologo e un filosofo discuteranno della mente animale. Fuori dalle porte di Roma i Laboratori dell’Infn a Frascati e quelli dell’Enea alla Casaccia aprono le porte alle scolaresche, mentre nell’area di ricerca Cnr di Montelibretti venerdì 16 maggio alle ore 10. 00 i ricercatori illustreranno le tecnologie per svelare l´origine dell’olio d´oliva. Sempre venerdì 16, alle ore 10. 00, il “Museo archeologico Lavinium” aprirà le proprie porte per una visita guidata alla struttura, concepita con un avvincente connubio tra informazione scientifica e tecnologia. A Frosinone, presso il Palazzo della Provincia, si potrà visitare la mostra di matematica “Simmetrie, giochi di specchi”. Sabato 10 maggio, alle 11. 30 presso Pofi, il paleoantropologo Giorgio Manzi terrà la conferenza pubblica “Evoluzione umana: sulle tracce dei primi europei”; mercoledì 14 a Frosinone Giovanni De Paoli aprirà una finestra sullo sviluppo sostenibile con la conferenza pubblica “Educarsi al futuro: nuovi saperi per lo sviluppo sostenibile del pianeta”. Mentre giovedì 15 maggio l’Ingv e l’Arma dei Carabinieri racconteranno agli studenti le nuove strategie per la ricerca dei rifiuti tossici. Venerdì 16, a Isola del Liri, l’Università di Cassino e l’Elasis allestiranno per le scuole una simulazione virtuale sull’ingegneria di processo, con particolare riferimento al tema della sicurezza nei posti di lavoro. A Latina, sabato 10 maggio dalle ore 10. 00, botanici e paleontologi condurranno i visitatori alla scoperta dei segreti scientifici del Parco Nazionale del Circeo, mentre a Priverno, nell’ambito di una ricca serie di eventi il pubblico potrà scoprire come si guida un satellite. A Rieti, presso la Biblioteca Paroniana, sarà allestita la mostra “Storie che si intersecano, la Terra, l’uomo e il clima”. Sempre alla Biblioteca, per gli appassionati di C. S. I. , martedì 13 maggio alle ore 16. 00 la Polizia Scientifica svelerà i segreti di una indagine. A Viterbo, venerdì 16 maggio, dalle 9. 30 un laboratorio didattico guiderà i ragazzi alla scoperta delle origini di internet e fra i segreti delle radiazioni, mentre alle 17. 00 l’astronomo Franco Pacini racconterà la vita violenta dell´Universo. L’organizzazione generale e la realizzazione sono dell’Associazione Comunicare Cultura. .  
   
   
GLI EUROPEI DI CALCIO CREANO OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO  
 
Pordenone, 12 maggio 2008 - In vista dei Campionati europei di calcio 2012, sono previsti in Polonia ed Ucraina forti investimenti nei settori della costruzione/ristrutturazione di strutture sportive e turistiche, nel settore dei trasporti e del rifornimento di energia. Per approfondire l’argomento Concentro ha organizzato un seminario di approfondimento sulle opportunità di investimento nei due Paesi. L’obiettivo del progetto è quello di favorire ed intensificare i contatti tra imprenditori della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dell’area in considerazione (Repubbliche Baltiche, Polonia, Ucraina e Bielorussia), presentando le eccellenze del territorio regionale. I settori particolarmente interessati nella prima annualità del progetto sono costruzioni, legno-arredo e contract, meccanica, ambiente, multi utilities, impiantistica, refrigerazione, condizionamento e agroalimentare. “Nell’ambito del progetto – ha esordito Primo Pizzioli in qualità di membro di giunta della Cciaa - saranno realizzate, in sinergia con iniziative a livello regionale o nazionale avviate su tali aree da altri enti quali Ice e Unioncamere, alcune azioni:una diffusa informazione alle imprese regionali sulle potenzialità offerte dai Paesi, un servizio di assistenza e consulenza individuale da parte di esperti attraverso il quale l’imprenditore potrà avere informazioni “su misura” su problematiche societarie, fiscali, opportunità commerciali, d’investimento e agevolazioni disponibili, partecipazioni a fiere e missioni imprenditoriali con l’organizzazione di incontri bilaterali tra imprese regionali ed estere. I settori particolarmente interessati nella prima annualità del progetto sono costruzioni, legno-arredo e contract, meccanica, ambiente, multi utilities, impiantistica, refrigerazione, condizionamento e agroalimentare”. Nell’ultimo anno nell’area dell’Europa nord-orientale si sono registrati ritmi di sviluppo decisamente elevati, ed in netta accelerazione rispetto all’anno precedente. Polonia e Ucraina non sono più da considerarsi mercati prettamente produttivi ma anche di sbocco. “Le piccole e medie imprese edilizie che costellano il panorama pordenonese, al rafforzarsi del mercato globale, hanno voglia e necessità di andare all’estero – è intervenuto Valerio Pontarolo, Presidente del Collegio Costruttori Provincia di Pordenone – ma da sole sarebbe difficile;il Collegio si sta perciò attivando per capire quali sono le gare d’appalto a cui partecipare e costituire associazioni temporanee d’impresa”. Agnieszka Turek, consigliere economico dell’Ambasciata Polacca in Italia, ha illustrato alcune caratteristiche economiche della Polonia, sottolineando come nel Paese siano in forte crescita Pil e consumi interni. Importante è la produzione di piastrelle, televisori e yacht, esiste un forte polo automobilistico, e il sistema bancario e dei servizi è ben sviluppato. Di contro manca manovalanza semplice e la burocrazia è ancora piuttosto complessa; grande interesse riveste il settore dell’arredamento e del design, anche di lusso. “La strategia nazionale per la coesione – hanno illustrato i relatori dell’Ice Polonia – mira, entro il 2013, a creare 3,5 milioni di posti di lavoro, raggiungere un tasso di occupazione del 60%, innalzare la spesa per la ricerca e l’innovazione all’1,5% del Pil, accrescere la rete autostradale e ammodernare quella ferroviaria, aumentare la quota di utilizzo delle energie rinnovabili all’8,5% e portare il Pil pro capite al 65% della media comunitaria. Relativamente ai Campionati europei di calcio 2012, tra gli investimenti ad essi connessi, si rilevano stadi e infrastrutture annesse, turismo e promozione, progetti morbidi e di sistema (sicurezza, soccorso…) e infrastrutture dei trasporti. Per informazioni consultare il sito www. Funduszestrukturakne. Gov. Pl”. Analoghi investimenti si rilevano possibili in Ucraina Il direttore di Concentro Luca Penna ha infine illustrato l’attività dell’Azienda Speciale della Cdc a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese, tramite una strategia composta: settoriale (meccanica e componentistica, legno-mobile-arredo, chimica e plastica, agroalimentare, subfornitura), di penetrazione (approccio esplorativo e di consolidamento), per cluster (distretti) e per Paese, che prevede, nel 2008, la focalizzazione su Europa centro e sud-orientale, Russia, Paesi del Mediterraneo, Estremo Oriente. Con la delega regionale data dalle L. R. 4/2005, la Cciaa di Pordenone gestisce anche alcuni canali contributivi relativi ai settori industria, artigianato, turismo e multisettoriale. Per informazioni consultare il sito www. Pn. Camcom. It. Ultima novità l’avvio della nuova rete Europea Een a supporto delle aziende, un network di organizzazioni che fungono da punti di contatto per le imprese per fornire informazioni e assistenza sulle questioni comunitarie, quali le legislazioni, gli appalti, la cooperazione internazionale. .  
   
   
EQUAL, CONTRO LA DISCRIMINAZIONE NEL MERCATO DEL LAVORO IN SARDEGNA  
 
Cagliari, 12 Maggio 2009 - Presentati l’8 maggio i primi risultati del progetto Equal, un lavoro che ha coinvolto istituzioni locali, associazioni, cooperative, piccole imprese e artigiani. Questa iniziativa comunitaria è stata concepita per promuovere nuovi mezzi di lotta contro tutte le forme di discriminazione e di disparità connesse al mercato del lavoro, operando in particolare lungo tre direttrici di intervento: l´integrazione stabile tra politiche del lavoro e politiche sociali; lo sviluppo di una società della conoscenza non discriminatoria; lo sviluppo locale, sociale ed occupazionale. "Il programma - ha spiegato nell´introduzione l´assessore regionale del Lavoro, Romina Congera - è parte integrante della strategia europea per l´occupazione. Con esso si sperimentano strategie e pratiche per creare i posti di lavoro e qualificare la forza lavoro occupata. Equal è quindi una sfida per innovare il sistema sardo, sia sul versante delle politiche del lavoro che su quello delle politiche sociali". L´esperienza di Equal si concluderà formalmente il 31 dicembre 2008 ma, per il suo carattere sperimentale e innovativo, potrà trasferire i propri effetti nella nuova programmazione comunitaria 2007-2013. In particolare si potrà ricollocare e inserire nel quadro degli indirizzi del Programma operativo regionale del Fondo sociale europeo 2007-2013. Nell´asse Occupabilità sono state studiate e create le condizioni per l´inserimento lavorativo dei soggetti più deboli sul mercato; nell´Asse Imprenditorialità, invece, si è lavorato per rafforzare l´economia sociale nelle direzioni della sostenibilità e della qualità delle imprese e dei servizi; nell´Asse Adattabilità è stato utilizzato lo strumento della formazione continua per combattere ogni tipo di discriminazione e di disuguaglianza di trattamento nel mercato del lavoro; infine, l´Asse Pari opportunità ha lavorato per contrare i meccanismi di segregazione verticale e orizzontale e promuovere nuove politiche del tempo. "Il Sistema Equal – ha detto l´assessore Congera – vuole essere un´ipotesi di modello di governance trasferibile in altri ambiti e per altre iniziative, anche con la dimostrazione e l´esposizione dei prodotti realizzati dai singoli progetti. L´interesse che accomuna tutti i progetti è rappresentato dal disegno strategico condiviso di realizzare un´azione di sistema, volta ad innovare e diffondere le soluzioni metodologiche e tecnologiche, messe a punto durante il lavoro di sperimentazione delle partnership geografiche Equal di Ii Fase della Regione Sardegna". Congera ha poi sottolineato "la grande coesione che si è creata nei diversi territori, portando i diversi soggetti attivi nell´ambito di Equal a cooperare con un unico obiettivo: creare progresso e crescita per l´intera isola. Il prodotto immateriale che questa iniziativa è riuscita a creare è il risultato di cui maggiormente possiamo vantarci: non potrà mai esserci crescita economica senza una forte consapevolezza che la cooperazione, l´unione, il lavoro coeso, sono fonte di miglioramento globale della nostra società". .  
   
   
PROVINCIA E SINDACATI DISCUTONO SUL FUTURO DELLA ZONA INDUSTRIALE DI BOLZANO  
 
Bolzano, 12 maggio 2008 - Lo sviluppo della Zona industriale di Bolzano è stato il tema al centro dell´incontro tra l´assessora provinciale Luisa Gnecchi e i rappresentanti delle organizzazioni del lavoratori, che hanno espresso preoccupazioni dopo le chiusure di aziende registrate negli ultimi mesi. L´assessora Gnecchi ha ricordato le misure della Giunta provinciale che hanno contribuito a contenere i problemi occupazionali e che puntano a creare posti di lavoro qualificati. Con la sua direttrice di Dipartimento Barbara Repetto, con Ulrich Stofner, direttore di Dipartimento dell´assessore Werner Frick, e i direttori di Ripartizione Helmuth Sinn (lavoro) e Maurizio Bergamini (innovazione), l´assessora Gnecchi ha discusso con i sindacati della situazione nella Zona industriale di Bolzano, in particolare alla luce delle diverse chiusure di imprese e dei tagli al personale. Le parti sociali hanno auspicato il varo di misure per stoppare la riduzione di personale nel settore industriale e per creare nuovi e attrattivi posti di lavoro. I sindacati hanno anche espresso timori per un eventuale squilibrio tra i settori economici a seguito del costante spostamento occupazionale verso il comparto del terziario. "A me come a tutta la Giunta provinciale - ha detto Luisa Gnecchi - sta a cuore il futuro della Zona industriale di Bolzano, che seguiamo con attenzione. " Alla luce dei dati recenti, ha però osservato, non si può parlare di una crisi: "Il mercato del lavoro è ancora in grado di assorbire personale e tanto a Bolzano che a livello provinciale l´occupazione complessiva non è diminuita", ha aggiunto l´assessora Gnecchi. Le preoccupazioni dei sindacati sono in ogni caso da considerare, come dimostrano le numerose misure assunte dalla Giunta provinciale a sostegno del settore industriale. "Sono interventi che vanno anche oltre la situazione nella Zona industriale del capoluogo e hanno come obiettivo un equilibrato sviluppo economico della realtà locale", ha sottolineato Gnecchi. Tra questi si segnalano gli sforzi per potenziare ricerca e innovazione delle imprese e di attirare in Alto Adige, attraverso la neoistituita Business Location Südtirol (Bls), nuove aziende e quindi posti di lavoro qualificati. Inoltre nell´assegnazione di aree in Zona industriale verranno privilegiate le imprese che vantano alta produttività e alta occupazione, ha concluso Gnecchi. .  
   
   
MILANO: CONTRIBUTI AL COMMERCIO, IN 24 ORE LA RISPOSTA SUCCESSO DEL BANDO ´INNOVARETAIL´. DOMANDE FINO AL 28 LUGLIO  
 
 Milano, 12 maggio 2008 - Partecipare a un bando pubblico per ottenere un contributo e ricevere la risposta nel giro di 24 ore può essere ormai una realtà. Certamente lo è nel caso di ´Innovaretail´ - iniziativa per l´innovazione nelle piccole imprese del commercio e nei pubblici esercizi, voluta da Regione Lombardia in collaborazione con le Camere di Commercio - un bando di cui, a distanza di pochi giorni dalla pubblicazione, è possibile anche riscontrare il grande successo, soprattutto per la concreta semplificazione delle procedure e la reale capacità di fornire risposte certe e veloci alle imprese. "Grazie alle modalità innovative adottate con questo bando (invio totalmente telematico delle istanze e della relativa documentazione, autocertificazione e semplificazione delle procedure) - ha dichiarato l´assessore al Commercio, Fiere e Mercati della Regione Lombardia, Franco Nicoli Cristiani - i commercianti che hanno presentato una richiesta di finanziamento per un progetto di investimento destinato all´acquisizione di software e hardware evoluti, di rinnovo delle tecnologie per la sicurezza e per la riduzione dei consumi, hanno ricevuto una risposta certa circa l´esito della propria domanda entro 24 ore !". Il bando Innovaretail è stato aperto il 28 aprile e la presentazione delle richieste, a sportello, potrà avvenire sino al 28 luglio salvo esaurimento delle risorse; il contributo previsto è del 35% dell´investimento ammesso, fino a un massimo di 15. 000 euro per impresa. Per questo bando è stata ideata una apposita procedura di presentazione delle richieste di contributo estremamente semplificata grazie all´utilizzo dell´autocertificazione e grazie a procedure completamente informatizzate per il riconoscimento delle condizioni di accessibilità. Le imprese che hanno presentato finora istanza seguendo la semplice procedura guidata, senza produrre alcuna documentazione aggiuntiva e certificando il proprio impegno a realizzare gli investimenti dichiarati, anche col versamento di un deposito cauzionale di 500 euro, hanno ricevuto una conferma di disponibilità (prenotazione) del contributo al massimo entro 24 ore dall´invio della richiesta che da loro diritto a ricevere il contributo. "Si tratta di un esempio concreto e, per quanto ci risulta - ha aggiunto Nicoli Cristiani - mai attuato in Italia, di una modalità di rapportarsi all´impresa effettivamente all´insegna della semplificazione, della sburocratizzazione e della capacità dell´amministrazione di garantire strumenti rispondenti alle esigenze del cittadino e dell´impresa. E´ certamente un grande successo poiché il bando assicura risposte certe e riduce drasticamente i tempi di attesa e gli oneri a carico dell´impresa in termini di lungaggini burocratiche e documentali". "L´importante collaborazione con il sistema camerale lombardo che ha pienamente condiviso e promosso l´iniziativa - ha concluso l´assessore - ha permesso di realizzare uno strumento che posiziona la Lombardia quale regione all´avanguardia nella realizzazione di strumenti a servizio del cittadino". .  
   
   
DESIGNATO IL NUOVO PRESIDENTE DI UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE GIANCARLO LOSMA RICEVE IL TESTIMONE DA ALBERTO TACCHELLA  
 
 Cinisello Balsamo, 12 maggio 2008 - E’ stato designato il nuovo presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre. Sarà Giancarlo Losma, già vicepresidente nella squadra di Alberto Tacchella, a guidare l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione nel biennio 2008-‘09. La designazione, avvenuta a seguito delle consultazioni svolte dai saggi nei primi mesi dell’anno, è stata resa ufficiale nel corso del consiglio direttivo della associazione che si è svolto martedì 6 maggio. Giancarlo Losma, 61 anni, è presidente e fondatore della Losma Spa, società di Curno (Bg), specializzata nella produzione di sistemi per depurazione di aria e liquidi per macchine utensili. Losma riceverà il mandato ufficiale il prossimo 24 giugno in occasione della assemblea annuale dei soci di Ucimu-sistemi Per Produrre, durante la quale sarà resa nota la nuova formazione del consiglio direttivo della associazione. .  
   
   
PARI OPPORTUNITA´: SEMINARIO SU PROGRAMMAZIONE 2007-20013 FAVORIRE LA PARTECIPAZIONE IN POLITICA  
 
Pescara, 12 maggio 2008 - "Obbligatorietà. E´ questa la giusta parola d´ordine e l´unico modus operandi da usare e da applicare per raggiungere l´obiettivo della Pari Opportunità. Perchè solo l´obbligatorietà consente l´accesso ai servizi ed il pieno esercizio dei diritti". E´ il monito lanciato dall´assessore alle Attività Produttive e Pari Opportunità, Valentina Bianchi, a conclusione dei lavori del seminario, che si è svolto l’ 8 maggi nella sede della Fondazione Caripe a Pescara, dal tema "(Tra)passato & futuro. Le Pari Opportunità nella programmazione regionale 2007-2013". Il convegno, organizzato da Abruzzo Lavoro, l´Ente strumentale della Regione, ha visto la partecipazione di Rita Del Campo, direttrice dell´Ente e di numerosi addetti ai lavori, nonchè rappresentanti delle Regioni Marche ed Emilia Romagna, e la referente del gruppo di lavoro "Fondi strutturali e Politiche Comunitarie della Rete nazionale delle Consigliere di Pari Opportunità", Alida Castelli. "Ringrazio dell´invito ad un dibattito così ricco di spunti di discussione e di riflessione - ha esordito Castelli - dove viene posto al centro dell´attenzione, come base da cui ripartire, la promozione di politiche di sviluppo che consentano di mettere in campo le potenzialità e le professionalità delle donne. Siamo ancora in un paese in cui, da un lato, le donne incinte vengono licenziate o demansionate, e dall´altro, si registra la minore percentuale di nascite - ha sottolineato - e questo è il paradosso italiano". "La vicenda delle donne Abruzzesi, che ha visto tra la fine degli anni´80 ed i primi anni ´90, una condizione di forte arretratezza - ha commentato Tiziana Arista, dirigente del Servizio Programmazione e Sviluppo della Regione - è un pò la metafora della storia dell´Abruzzo. Un dato, questo, di forte matrice culturale, e i cui retaggi risultano ancora oggi non del tutto scardinati. Lo si evince anche dal fatto - ha spiegato - che non c´è ancora un forte movimento di donne. Occorre, dunque, costruire una rete di lavoro e partenariato, ricordando che non sono importanti solo i luoghi della politica, perchè la classe dirigente è ben più ampia". La consigliera regionale di Pari Opportunità, Sara Ranocchiaro ha tenuto a ricordare il significato di Pari Opportunità, affinchè resti sempre un punto fermo. "Raggiungere una condizione di uguaglianza tra soggetti diversi, salvaguardando le differenze - ha detto - ed è verso questo obiettivo che si muove l´attività della nostra Direzione, anche alla luce degli ultimi dati sull´occupazione femminile, che vedono in Abruzzo un tasso in discesa". Secondo l´assessore Bianchi è necessario non essere più generalisti, ma puntare gli obiettivi e centrarli, per poter ottenere quel valore aggiunto che ancora manca nel Sistema. Ed ha inteso sottolineare, in merito all´utilizzo delle risorse finanziarie "quanto sia importante imparare a spendere". "Le P. O. Hanno bisogno di un grossa spinta anche a livello di risorse nazionali e regionali - ha dichiarato - affinchè si possano attuare progetti che poggiano su tre pilastri fondamentali: il primo riguarda la violenza e l´assistenza alle donne che hanno subito violenza, l´altro è quello di irrompere la difficoltà che le donne hanno nel partecipare al mondo del lavoro, ed il terzo asse è quello della possibilità di lavoro anche nel campo dell´imprenditoria. Nella programmazione regionale, in tutte le azioni a sostegno dell´imprenditoria è stata data premialità a sostegno delle donne, a sosietà composte, condotte e partecipate da donne. Non ci dimentichiamo - ha continuato l´Assessore - che dobbiamo essere molto attenti alla partecipazione delle donne nella società civile e politica. Dobbiamo riscontrare che a livello nazionale questo non è ancora un obiettivo raggiunto: anche la finanziaria 2008 prevedeva che con il nuovo Governo si sarebbe dovuto tener conto delle Pari Opportunità, e non mi sembra che questo sia avvenuto". .  
   
   
MILANO LABORATORIO DI CONVIVENZA SOCIALE E FAMILIARE  
 
Milano, 12 maggio 2008 - Si è tenuto l’ 8 maggio a Palazzo Reale un seminario dedicato al tema “Esperienze alternative agli istituti per minori: Affidi e Comunità Familiari a Milano” promosso dall’Assessorato alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali e dall’Ufficio Cooperazione Internazionale del Comune. E proprio l’assessore Mariolina Moioli ha aperto questa mattina la giornata di studio, dedicata agli operatori del settore. “L’amministrazione Moratti – ha spiegato - fin dal principio ha fatto delle politiche per la famiglia il cuore dei servizi sociali ed educativi”. “La nostra società cambia e le nostre famiglie incontrano bisogni nuovi. Bisogni che per essere affrontati e risolti, richiedono un notevole impegno da parte di chi ha sviluppato competenze in questo settore. Il seminario di oggi e la giornata di studi che seguirà il prossimo 14 maggio sono due appuntamenti importanti per mettere insieme energie, esperienze e conoscenze in materia di diritto alla convivenza familiare e comunitaria”. Anche l’incontro del 14 maggio rientra nel progetto di cooperazione decentrata tra città latinoamericane ed europee Urb-al, a cui Milano collabora fattivamente da tempo. Rappresentanti delle città partner (São Bernardo do Campo – Brasile, Bellavista – Perù, Soriano – Uruguay, Nantes – Francia) saranno a Milano dal 12 al 17 maggio, per una serie di incontri che si concluderanno con la visita a diverse strutture cittadine che operano nel settore dell’accoglienza dei minori e del sostegno alle famiglie in difficoltà . “Milano sta vivendo un momento storico importante – ha spiegato l’assessore alla Famiglia – caratterizzato dall’Expo che si terrà nella nostra città nel 2015. Expo ha un tema che oggi è più attuale di quando è stato pensato, che è quello dell’alimentazione. Per questo stiamo pensando di aiutare paesi che diventano sempre più poveri a causa del costo elevato di prodotti di prima necessità come i cereali. Un aiuto, il nostro, legato alla gestione quotidiana delle famiglie”. “Expo – ha concluso Moioli - vuol dire analisi del locale in un contesto globale, e il tema della famiglia è un tema principe in questo contesto”. .  
   
   
PROVINCIA E COMUNI PER UN ALTO ADIGE VICINO AI BAMBINI: BILANCIO E NUOVE MISURE  
 
Bolzano, 12 maggio 2008 - Strutture diurne per l´infanzia, assistenza estiva, servizio mensa, ma anche contributi finanziari, orari di lavoro flessibili e consulenza ai genitori: le offerte per le famiglie sono molte, grazie alle priorità e agli interventi fissati dalla Giunta provinciale. Cosa è stato fatto e cosa resta da fare è stato discusso dal presidente della Provincia Luis Durnwalder e dall´assessora Sabina Kasslatter il 9 maggio nell´incontro a Bolzano con i rappresentanti dei Comuni altoatesini. L´appuntamento a Palazzo Widmann è partito da un obiettivo chiaro: intensificare la collaborazione tra Provincia e Comuni per un Alto Adige vicino alle famiglie. Il presidente Durnwalder ha ricordato che il sostegno della famiglia è uno dei punti prioritari dell´impegno della Giunta provinciale nell´attuale legislatura: "Abbiamo infatti triplicato i mezzi finanziari destinati alle famiglie, passati dai 17,5 milioni € del 2003 ai 57,8 milioni del 2007. " L´impiego di questi finanziamenti è stato illustrato dall´assessora Kasslatter Mur: "L´investimento ha riguardato tre livelli: il finanziamento diretto e indiretto delle famiglie, dall´assegno della Provincia ai contributi pensionistici per l´educazione dei figli e per la cura", ha detto. Il secondo livello ha racchiuso le misure per conciliare famiglia e lavoro: "Soltanto nel 2007 ben 35mila bambini hanno beneficiato del servizio di assistenza extrascolastica in estate, e la Giunta provinciale ha messo a disposizione per questo progetto 7 milioni €. " Inoltre Provincia e Comune offrono il servizio mensa, aperto oggi a tutti i bambini e tutti i giorni. "E infine il numero dei bambini seguiti nelle strutture per l´infanzia o dalle Tagesmüttern è salito da 1400 a 2230", ha concluso Kasslatter Mur. "C´è ancora molto da fare", ha sottolineato Durnwalder, ricordando che l´assistenza va ulteriormente ampliata, al pari della consulenza alle famiglie. "Sono sfide su cui la Giunta si impegna con attenzione e convinzione e che con la collaborazione dei Comuni potranno essere vinte a pieno vantaggio delle famiglie che vivono in Alto Adige. " .  
   
   
CESENATICO: PROGETTO “LA TELA DI PENELOPE” CHIUDE LA SERIE CON LA TAVOLA ROTONDA DAL TITOLO “IMMIGRAZIONE AL FEMMINILE: VERSO NUOVE PROSPETTIVE”  
 
Cesenatico, 12 maggio 2008 - Terzo appuntamento per il programma di incontri del progetto “La tela di Penelope”, che lunedì 12 maggio chiude la serie con la tavola rotonda dal titolo “Immigrazione al femminile: verso nuove prospettive”, prevista per le ore 9,15 presso la Sala conferenze del Museo della Marineria. Promosso dalla Commissione Pari Opportunità del Comune, con il patrocinio dell’Assessorato alle Pari Opportunità, il convegno tratterà il tema dell’immigrazione da un punto di vista tutto “rosa”, grazie alla partecipazione di vari enti operanti all’interno del settore, tra i quali il Centro Stranieri, il Centro Donna e l’associazione Donne D’altrove di Cesenatico. Tra gli argomenti di approfondimento, il difficile equilibrio tra immigrazione ed integrazione e l’accoglienza delle donne straniere nel territorio. “L’incontro, come quelli precedenti, é incentrato su una delle numerose tematiche che emergono dal contatto con le utenti del Centro Donna- afferma l’Assessore alle Pari Opportunità Emanuela Pedulli- Il proposito é sempre quello di “fotografare” una realtà territoriale di grande attualità per poi mettere in campo interventi concreti a favore di essa”. A Cesenatico in particolare, la tematica dell’immigrazione rappresenta una priorità ed assume connotati prevalentemente femminili. Secondo i dati forniti dallo sportello del Centro Stranieri, infatti, su un totale di 440 accessi effettuati nell’anno 2007, quelli maschili sono stati 176, mentre quelli femminili 274. Il tutto, con un incremento dell’utenza pari a circa il 50 per cento rispetto all’anno precedente, per un totale di 421 nuovi utenti, di cui 250 donne e 171 uomini. Naturale conseguenza del fatto che, in una località balneare come Cesenatico, il fenomeno dell’immigrazione è legato soprattutto alla particolare offerta di lavoro della città, che richiede principalmente donne sia per quanto riguarda il lavoro estivo, sia per quello di cura. In aumento anche gli stranieri residenti a Cesenatico, che nel 2007 hanno raggiunto quota 7,34 per cento contro il 6,4 per cento del 2006. “Ecco perché- prosegue l’ Assessore Pedulli- è indispensabile pensare e promuovere progetti calibrati in base a quelle che sono le specifiche caratteristiche ed esigenze del nostro territorio. In questo modo, potremmo compiere un piccolo passo verso una più autentica accoglienza di questo fenomeno, ancora vissuto tendenzialmente con paura e diffidenza”. Apriranno l’incontro, il sindaco Nivardo Panzavolta che, insieme all’Assessore ed al presidente della Commissione Pari Opportunità di Cesenatico Marisa Zani, introdurrà gli interventi dei vari operatori. Alle ore 10. 30 avrà inizio il dibattito, che si concluderà con un aperitivo previsto per le 11. 30. .  
   
   
GAZPROM E VNG INVESTONO IN GERMANIA  
 
Mosca, 12 maggio 2008 - Gazprom e la Verbundnetz Gas (Vng) costruiranno un deposito di gas da 350 milioni di euro nella Germania orientale. Lo hanno dichiarato le due compagnie in un comunicato stampa congiunto, ripreso dall´agenzia informativa "Ria Novisti". Un accordo di cooperazione in questo senso è stato firmato a Mosca da Alexander Medvedev, vice-direttore del comitato di gestione di Gazprom, e da Klaus-ewald Holst, presidente del consiglio di amministrazione di Vng, che importa gas naturale e lo fornisce a tutta la Germania orientale. Lo stabilimento sarà costruito nella città di Bernburg, in Sassonia, e il primo spazio di stoccaggio sarà commissionato nel 2009. Quando sarà completata, nel 2022, la struttura avrà la capacità di 510 milioni di metri cubi. Gazprom è già coinvolta nella gestione del più grande deposito di gas dell´Europa Occidentale, situato nella città tedesca di Reden, che ha una capacità di più di 4 miliardi di metri cubi. Un´altra struttura è in costruzione a Heidach, in Austria, e diventerà la seconda in Europa, con 2,4 miliardi di metri cubi di capacità. .  
   
   
ENEL ACQUISTA TURBINE EOLICHE PER 552 MW SERVIRANNO PER IMPLEMENTARE I PROGETTI ENEL IN ITALIA, FRANCIA E SPAGNA. ALLA GARA HANNO PARTECIPATO TUTTI I MAGGIORI PRODUTTORI MONDIALI.  
 
Roma, 12 maggio 2008 – Si è conclusa il 9 maggio la gara indetta a fine 2007 da Enel per selezionare i fornitori di impianti eolici destinati allo sviluppo di progetti in Italia, Francia e Spagna alla quale hanno partecipato tutti i maggiori produttori mondiali. Si sono aggiudicati le importanti commesse la tedesca Repower che fornirà turbine per 263 Mw che saranno installate in Francia (158 Mw) e in Italia (105 Mw) e la spagnola Gamesa per i restanti 289 Mw destinati a progetti in Spagna (214 Mw) e in Italia (75 Mw). Le consegne delle turbine, ciascuna con una potenza compresa tra 2 e 2,5 Mw, dovranno avvenire tra il 2009 e il 2011. Enel ha varato un piano di sviluppo delle fonti rinnovabili con investimenti per 6,8 miliardi di euro destinati a portare la capacità totale del gruppo in impianti che usano la forza dell’acqua (escluso il grande idroelettrico), del vento, del sole e il calore naturale della terra dai 3. 112 Mw di fine 2007 a 7. 382 Mw entro il 2012. In Italia, la potenza installata aumenterà di oltre l’80%, passando da 1. 536 Mw di fine 2007 a 2. 781 Mw di fine 2012; in Spagna crescerà del 150%, passando da 360 Mw a 897 Mw e in Francia arriverà a 504 Mw nel 2012. In particolare, Enel ha puntato sull’eolico, la più efficiente tra le fonti rinnovabili: la potenza installata eolica di Enel nel mondo è, infatti, destinata a passare dagli 857 Mw di fine 2007 a 4. 752 Mw a fine 2012. .  
   
   
PARCO FOTOVOLTAICO A MASCHITO  
 
Meschito, 12 maggio 2008 - È di prossima realizzazione a Maschito un parco fotovoltaico, che si pone come Progetto Pilota in Basilicata. Il parco attivo già entro la fine del 2008 avrà una potenza pari a 500 Kw/p, si estenderà su una superficie di 8. 000 mq, e produrrà 800 mila Kw/h all’anno. I lavori inizieremmo nei prossimi due mesi, per un impianto a centrale elettrica da fonti rinnovabili nello specifico il solare, dimensionata sugli effettivi consumi per la pubblica illuminazione e per le strutture pubbliche del comune di Maschito. La realizzazione dell’opera, l’analisi dell’effettiva ottimizzazione delle spese e l’elaborazione dei bilanci energetici è stata affidata alla società Finpower srl di Melfi, tra le prime nel sud Italia ad occuparsi di produzione di energia, da fonti quali il fotovoltaico e l’eolico, convenzionata con la Monte dei Paschi di Siena e consulenti dell’Ageas (Agenzia Gestione Energia-ambiente e Sviluppo Sostenibile) di Salerno. L’installazione di una centrale per la produzione di energia pulita dal basso impatto ambientale, dimostra che l’autosufficienza energetica è possibile. L’impianto beneficerà del conto energia, sarà quindi autoliquidante, le rate del finanziamento saranno pagate dalla stessa energia che l’impianto produrrà e permetterà da subito di non avere più costi energetici, che nel bilancio comunale maschitano ammontano a circa € 80. 000 annui. “La scelta di Maschito – spiega Giovanni Ferrara, amministratore delegato della società – non è avvenuta per caso, si può dimostrare come in una piccola comunità è facile chiudere il cerchio dei consumi con proposte di autosufficienza energetica. Se tutti i comuni si dotassero di soluzioni di questo tipo e allargando l’offerta, installando gli impianti su aree dimesse quali ad esempio le discariche, si risolve anche il problema di bonifica di quelle aree”. La proposta della società è stata accolta dal Comune di Maschito che ha intuito l’occasione di abbattere i costi tanto pressanti per un piccolo comune e che non ha la possibilità di avere molti introiti. .  
   
   
SOCOTHERM APPROVA BOZZA BILANCIO CONSOLIDATO E BILANCIO D’ESERCIZIO 2007 RICAVI CONSOLIDATI TOTALI A 323 MLN DI EURO IN AUMENTO DEL 17% RISPETTO AL 2006 NONOSTANTE LA SVALUTAZIONE DEL DOLLARO SULL’EURO DEL 12%  
 
Vicenza 12 maggio 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Socotherm S. P. A. , Società quotata sul segmento Star di Borsa Italiana ed uno dei principali operatori mondiali nel rivestimento protettivo di tubazioni per l’estrazione ed il trasporto di petrolio, gas e acqua, ha approvato il Bilancio consolidato e il Bilancio d’esercizio 2007 redatto secondo i principi internazionali Ifrs. I risultati al 31. 12. 2007, attualmente in corso di certificazione da parte della società di revisione. E di analisi del Collegio Sindacale, sono sostanzialmente in linea con i dati preliminari diffusi lo scorso 13 febbraio. Il bilancio in esame recepisce il completo adeguamento di tutte le società del Gruppo a quanto previsto dal nuovo principio sull’informativa relativa a strumenti finanziari, Ifrs 7, che prevede molte nuove informative nel bilancio 2007 oltre al raffronto con il 2006. Il Gruppo anche nel 2007 ha continuato il percorso di crescita realizzando un fatturato di circa il 17% superiore rispetto al 2006, registrando ricavi per oltre 323 Mln di Euro malgrado il significativo effetto negativo della svalutazione di circa il 12% del dollaro americano sull’Euro nel corso del 2007. Si noti che la dinamica del tasso di cambio dollaro / euro ha inciso su circa il 70% dei ricavi di Gruppo. Negli scorsi 3 esercizi il Gruppo è stato capace di raddoppiare i ricavi, malgrado la costante svalutazione del dollaro sull’euro, raggiungendo anche significativi obiettivi in termini di quote di mercato. Dall’analisi di bilancio consolidato redatte secondo i principi internazionali Ifrs emerge che la profittabilità del Gruppo è nettamente migliorata. L’ Ebitda riclassificato si attesta a € 62 milioni, in aumento di oltre il 18% rispetto al 2006 e con un’incidenza sui ricavi del 19,6% (19,1% nel 2006). L’ebit riclassificato si attesta sui € 37 milioni, in aumento del 70% rispetto al 2006. Il Risultato Finale sconta una doppia svalutazione di oltre 7 Mln di euro a seguito del previsto trasferimento degli impianti produttivi delle controllate estere Socotherm Middle East e Socotherm Brasil e risente della definitiva contabilizzazione delle perdite della controllata Socotherm Middle East relative al progetto Dolphin. La posizione finanziaria netta corrente (al netto del Poc) chiude con un valore negativo di 151 Mln di Euro, pari a circa [2,5 volte l’Ebitda Riclassificato 2007]. Risultato accettabile anche alla luce del capitale immobilizzato del Gruppo che cresce di oltre il 10% passando dai 210 Mln di Euro del 2006 agli attuali 233 Mln di Euro. Il portafoglio ordini a fine dicembre 2007 era superiore ai 320 milioni di euro, ha continuato ad essere alimentato con nuove acquisizioni di lavori anche nel corso dei primi mesi del 2008. La capogruppo Socotherm Spa - La capogruppo Socotherm ha realizzato ricavi netti di quasi 80 Mln di euro con un risultato finale condizionato anche dalla svalutazione straordinaria della controllata Sme a causa delle perdite operative per il progetto Dolphin. Convocazione Assemblea - L’assemblea dei Soci è convocata in prima convocazione il 26 giugno 2008 alle ore 11. 00 presso gli uffici di Vicenza, Strada Pelosa 171. All’ordine del Giorno oltre all’approvazione del Bilancio chiuso al 31. 12. 2007, vi sono il rinnovo delle cariche sociali, l’autorizzazione all´acquisto e vendita di azioni proprie e la nomina della nuova società di revisione. Il Consiglio ha previsto di non proporre la distribuzione di dividendi per finanziare la crescita, pur avendone la disponibilità utile. Fatti significativi successivi alla chiusura dell’esercizio - Il Gruppo Socotherm successivamente alla chiusura dell’esercizio 2007 ha continuato con regolarità sia le attività commerciali che i rapporti con i fornitori ed ha sottoscritto nuovi e interessanti contratti. In particolare, in questi primi mesi del 2008, si è registrato : l’ingresso nel Merval, il principale indice del mercato azionario argentino, della controllata argentina Socotherm Americas. Al momento della quotazione, avvenuta nel novembre 2006, il prezzo dell’azione di Socotherm Americas - di cui Socotherm S. P. A. Possiede l’82% - era pari a 7,3 Pesos argentini con una Capitalizzazione di Mercato di circa 640 milioni di Pesos argentini (circa 160 Mln Euro) . Al momento dell’ingresso nel Merval, lo scorso 2 Gennaio, il prezzo era di 19,4 Pesos con una Capitalizzazione di Mercato di oltre 1. 610 milioni di Pesos (oltre 350 milioni di Euro); nel mese di gennaio ha iniziato le operazioni della controllata americana Socotherm Labarge. Questa nuova Marine Base rappresenta il concretizzarsi dei piani di espansione del Gruppo negli Usa, uno dei più effervescenti mercati al mondo. Gli impianti, strategicamente installati nella zona portuale di Channelview vicino a Houston, sono in grado di offrire servizi ad alto valore aggiunto richiesti dall´industria del Oil&gas, ed in particolare nel campo della “Deep Water Industry” del Golfo del Messico. Il Portafoglio Ordini della nostra controllata ha già raggiunto in pochi mesi i 70 Mln €. La nostra controllata australiana Apcs ha iniziato ad operare nel settore dell’acqua finalizzando con la Sydney Water Desalination Project-water Delivery Alliance un contratto di 40 Mln A$. Il contratto è relativo alla fornitura di circa 15 km di tubi da 56” rivestiti esternamente, internamente ed appesantiti in calcestruzzo armato. Tali tubi verranno posati in mare nelle acque della baia di Botany (Sydney - Australia), per permettere il trasporto dell´acqua potabile dall´impianto di desalinizzazione di Kurnell a Kyeemagh e quindi connettersi all´esistente rete di distribuzione idrica di Sydney. Prevedibile evoluzione della gestione - Nonostante il clima di incertezza a livello macroeconomico, la prevista crescita dell’attività economica, soprattutto nelle grandi economie della Cina e dell´India, si tradurrà in un aumento della domanda di energia. Una forte domanda unita ad un´offerta limitata e al depauperamento delle riserve di energia esistenti dovrebbero incoraggiare un aumento della attività di investimento delle Compagnie petrolifere e uno sviluppo di infrastrutture ad esse correlate. Tra i fattori di costo continuiamo a sottolineare la situazione di una parte delle materie prime impiegate nei processi produttivi aziendali, che ancora oggi si situano a livelli assolutamente anomali rispetto a quanto storicamente conosciuto. L’impatto negativo sui risultati aziendali è stato sin qui contenuto grazie a recuperi di efficienza lungo tutta la catena del valore unitamente ad accordi specifici con la maggior parte dei clienti. Il Bilancio consolidato e il Bilancio d’esercizio 2007 di Socotherm S. P. A. Sono in corso di esame da parte della società di revisione e di analisi del Collegio Sindacale. Il Consiglio di Amministrazione, dimostrando la continua attenzione ai temi della trasparenza e governance, sta recependo le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina attraverso un graduale processo di adeguamento per le parti che da un’attenta verifica dovessero risultare non in linea. .  
   
   
CONFERENZA SUL PICCOLO IDROELETTRICO, BLED, SLOVENIA  
 
Bled, 12 maggio 2008 - Dall´11 al 13 giugno si svolgerà a Bled, in Slovenia, la conferenza internazionale sul piccolo idroelettrico Hidroenergia 2008. Hidroenergia è un evento che si svolge ogni due anni per gli esperti dell´idroelettrico, investitori e professionisti provenienti da vari settori. Quest´anno tema principale saranno i vari aspetti della politica e delle nuove possibilità nel campo dell´idroelettrico, l´immagine dell´idroelettrico, aspetti ambientali e pianificazione, soluzioni ingegneristiche. Durante la conferenza di due giorni ci saranno anche presentazioni di macchinari e dispositivi elettrici per piccoli impianti idroelettrici, di materiali da costruzione e di soluzioni ingegneristiche. Il programma della conferenza prevede anche una visita a varie centrali elettriche. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Esha. Be .  
   
   
IMPIANTI SPORTIVI RISCALDATI CON L``ENERGIA ALTERNATIVA, ACCORDO REGIONE-MINISTERO AMBIENTE.  
 
Ancona, 12 maggio 2008 - Dalla Regione Marche e dal ministero dell´Ambiente arrivano le risorse per promuovere il risparmio energetico negli impianti sportivi e per l´utilizzo di energie alternative nell´entroterra marchigiano attraverso la sperimentazione di un progetto pilota. Le somme stanziate e il cofinanziamento dei Comuni interessati assicureranno investimenti per oltre 3 milioni e 500 mila euro. Il presidente della Regione, Gian Mario Spacca e l´ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio hanno siglato - nei giorni scorsi, a Roma - un accordo di programma, al termine di una lunga fase istruttoria, che ha consentito di assegnare, alla Marche, parte dei fondi ministeriali destinati alle fonti energetiche rinnovabili, stanziati dalla Finanziaria 2008. Le risorse saranno disponibili nei prossimi mesi e verranno ripartite con un bando. Un comitato tecnico Regione-ministero valutera` i progetti presentati che dovranno riguardare le strutture pubbliche. ´L´accordo quadro ´ spiega l´assessore ai Lavori Pubblici e allo Sport, Gianluca Carrabs ´ consente alla Regione Marche di accelerare lo sviluppo delle fonti energetiche alternative, sostenendo la sperimentazione di progetti di autosufficienza energetica che sfruttino le fonti rinnovabili locali. Verranno incentivati progetti di bonifica ambientale e di riqualificazione dell´impiantistica sportiva pubblica, oltre a stimolare gli enti locali a percorrere la strada dell´autosufficienza energetica nelle aree rurali. E` la prima volta che, nelle Marche, vengono investite ingenti risorse per migliorare la funzionalita` energetica degli impianti sportivi, con un consistente abbattimento dei costi di gestione e una valorizzazione architettonica degli immobili. Tutti gli interventi saranno in linea con il Piano energetico ambientale regionale che promuove interventi di efficienza e di sviluppo delle fonti rinnovabili´. I progetti di autosufficienza energetica che saranno finanziati dovranno garantire una riqualificazione degli impianti sportivi pubblici attraverso l´utilizzo di fonti rinnovabili, (come il fotovoltaico, l´eolico, la geotermia) e di tecniche di bioedilizia (come coibentazioni, recupero delle acque piovane, temporizzatori per luce e acque). Il bando per l´entroterra marchigiano finanziera`, invece, un progetto pilota (replicabile negli altri territori montani), che sperimentera` la ´filiera corta energetica´ in grado di garantire l´autosufficienza energetica nei comuni sino a mille abitanti. .  
   
   
PRIMA CANDELINA PER IL PARCO EOLICO DI SCANSANO PRODUCE 40 MILIONI DI KILOWATT ED È IL PIÙ GRANDE DELLA TOSCANA  
 
Firenze, 12 maggio 2008 - Soddisfa il fabbisogno energetico di 19. 000 famiglie, produce 40 milioni di kilowatt, è mosso dalla forza del vento che spira per oltre 2. 000 ore l’anno tra le colline grossetane e sotto le sue dieci pale continuano a pascolare le pecore. E’ il parco eolico di Poggi Alti, a Scansano, il comune ricco di storia in cui vivono meno di cinquemila abitanti e che oggi si è vestito a festa per spengere, insieme a Legambiente, la prima candelina del più grande parco eolico della regione. «E’ la dimostrazione – aggiunge il presidente della Regione Claudio Martini – che anche i piccoli Comuni possono fare grandi cose. Quello di Scansano è un esempio di come è possibile conciliare storia, ambiente e sviluppo. Da Arezzo, al Casentino a qui sono decine gli imprenditori e gli amministratori che investono, sperimentano, realizzano, utilizzando le energie rinnovabili e puntando sull’efficie! nza. Dobbiamo proseguire su questa strada ed essere capaci di ! dare imp ulso e seguito ad esperienze come quella del parco eolico di Scansano». Al dibattito “Energie rinnovabili: le politiche nei piccoli comuni” insieme al sindaco Marzio Flavio Morini, ha partecipato anche l’assessore regionale all’energia Anna Rita Bramerini, con il presidente regionale Piero Baronti e Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente. «Con il petrolio a 125 dollari al barile – ha detto l’assessore Anna Rita Bramerini – è ancor più nostro dovere sviluppare le energie alternative e da questo punto di vista il parco eolico di Scansano rappresenta un esempio virtuoso. Fortunatamente stiamo assistendo ad un fiorire di richieste per l’installazione di impianti che funzionano con il sole e con il vento. E’ il segno che la scelta che abbiamo compiuto con il Piano energetico regionale, di aumentare del 46% la produzione di energia da fonti rinnovabili, va nella direzione gi! usta». Il Parco eolico di Scansano con i suoi 20 megawatt è il più potente e produttivo del centro Italia. Da solo rappresenta oggi quasi tutto il potenziale eolico della Toscana, visto che ha 20 dei 27,8 megawatt installati nella regione. Il Pier prevede che entro il 2020 si realizzino in Toscana impianti eolici per 300 megawatt, favorendo la costruzione di 15-25 parchi eolici di potenza compresa tra i 15 ed i 25 Mw. La Regione sta lavorando ad un Piano regolatore dell’eolico per individuare le aree più adatte ad ospitare gli impianti. Il parco di Scansano evita la dispersione in atmosfera di 27. 000 tonnellate di anidride carbonica l’anno. Nei primi tre anni di funzionamento verrà eseguito il monitoraggio della fauna locale, in particolare per ciò che riguarda gli uccelli e i pipistrelli: sarà il primo studio del genere in Italia. .  
   
   
BOLZANO: EFFICIENZA ENERGETICA NELLE RISTRUTTURAZIONI: CONCORSO FINO AL 16 MAGGIO  
 
Bolzano, 12 maggio 2008 - La Ripartizioni provinciale Acqua pubbliche e energia e la Ripartizione Beni culturali assegnano un premio per l’ottimizzazione energetica nelle ristrutturazioni. A questa seconda edizione architetti, e ingegneria possono partecipare inoltrando le loro candidature entro il prossimo 16 maggio. Saranno premiati progetti realizzati che si distinguono sia per un risanamento sensibile rivolto con attenzione alla costruzione esistente sia per un miglioramento del bilancio energetico. La costruzione esistente può risalire ad un periodo che va dal medioevo fino al ventesimo secolo. "Con questo concorso vogliamo mostrare come anche in Alto Adige siano presenti esempi riusciti di ristrutturazione di vecchi edifici nel segno del risparmio energetico", sottolineano gli assessori Michl Laimer e Sabina Kasslatter Mur. Possono partecipare al concorso architetti, ingegneri, singolarmente o in gruppo. Sono ammessi al concorso i risanamenti edilizi completati dopo il primo gennaio 2005, indipendentemente dalla destinazione dell´immobile (pubblico, privato, ad uso abitativo o aziendale, luogo di culto, ecc. ). La valutazione dei progetti avverrà sulla base dei seguenti criteri: ottimizzazione energetica , ristrutturazione competente della costruzione esistente, qualità della proposta architettonica. Le domande di partecipazione al concorso possono essere consegnate con la relativa documentazione entro il 16 maggio (orario 9-12) a Armin Gasser o Petra Seppi dell´Ufficio provinciale Risparmio energetico che ha sede in via Mendola,33 a Bolzano. Per informazioni sul bando di concorso si può consultare il sito www. Provinz. Bz. It/acque-energia/3702/altbausanierung_i. Htm .  
   
   
CITYLIFE E GLI ARCHITETTI ITALIANI: LETTERA APERTA DEL PRESIDENTE DI ASSOEDILIZIA ACHILLE COLOMBO CLERICI AL PROF. VITTORIO SGARBI  
 
 Milano, 12 maggio 2008 – “ Caro Vittorio, Il dibattito, riguardante i grattacieli "storti" del progetto Citylife sulle aree ex Fiera di Milano,(ripreso oggi sulle colonne del Corriere dal prof. Romano) apre parallelamente una questione rilevante. Se esista una generazione di architetti italiani in grado di esprimere una cultura architettonica propria del nostro Paese; se,in altri termini,la mancanza di tale cultura causi la assenza dalla scena degli architetti italiani o se viceversa quest´ultima sia la causa della prima. Ed in questo caso,se la mancata formazione di una generazione di architetti, in grado di interpretare lo spirito dei tempi trasfondendo nell´architettura i valori e la cultura della nostra societa´(nel bene o nel male durante il periodo fascista gli architetti lasciarono nelle nostre citta´ l´impronta del loro tempo), pur nel contesto del più generale fenomeno della globalizzazione, sia la conseguenza della debolezza della nostra politica e conseguentemente della politica culturale delle amministrazioni centrale e locali. Insomma,per l´incapacita´ della politica di far crescere un milieu di architetti italiani, dobbiamo assistere agli interventi sul nostro territorio, nelle nostre citta´ e sui monumenti, di architetti stranieri che si piccano di occuparsi della nostra cultura e poi, intervistati da Barbiellini Amidei che,probabilmente imbarazzato,non batte ciglio, parlano di Roma come di "Capus" mundi? Il problema è molto serio soprattutto perche´, a seguito del processo di concentrazione della capacita´ di operare a livello edilizio-urbanistico nelle mani di grossi gruppi, che trovano senz´altro più comodo rivolgersi al grande nome straniero, in grado di far superare ogni diatriba domestica, gli architetti italiani saranno sempre più ridotti a progettare sottotetti,villette e ristrutturazione di appartamenti . .  
   
   
PIRELLI & C. REAL ESTATE DATI AL 31 MARZO 2008: RICAVI AGGREGATI PRO-QUOTA: 301 MLN DI EURO (405,81 MLN NEL PRIMO TRIMESTRE 2007)  
 
 Milano, 12 maggio 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. Real Estate Riunitosi l’ 8 maggio ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2008. 1 Al netto delle vendite a costo per cessione quote degli immobili della società Dgag verso le joint venture con Rreef e Msref per 507,6 milioni di euro. Il Gruppo Pirelli Re è un alternative asset manager specializzato nel settore immobiliare, che gestisce fondi e società proprietari di immobili e non performing loans nei quali coinveste con quote di minoranza, allineando i propri interessi a quelli degli investitori, e ai quali fornisce, così come ad altri clienti terzi, tutti i servizi immobiliari specialistici. Le principali attività del Gruppo sono: individuare opportunità di investimento per tipologia di prodotto (residential, commercial e Npls) e mercato geografico (Italia, Germania, Europa Orientale), svolgere attività di gestione e fornire servizi specialistici di qualità. “Nonostante nel primo semestre la nostra attività sconti la generale contrazione del settore, tenuto conto delle azioni e trattative in corso confidiamo in un miglioramento dei risultati nella seconda parte dell’anno, mantenendo la già solida struttura finanziaria, che non ha risentito della recente fase di tensione monetaria” ha dichiarato Carlo A. Puri Negri, Ceo di Pirelli Re. “La nostra strategia prevede un focus sulla gestione di immobili core-core plus commercial in Italia e residential in Germania e su progetti di sviluppo nei grandi centri urbani italiani e nell’Europa dell’Est. Nel corso dell’anno prevediamo di avviare la raccolta del primo fondo opportunistico europeo, oltre ad un rafforzamento della struttura di gestione dei portafogli di Npls finalizzato anche ad un up-grade da parte delle principali agenzie di rating. Per migliorare la redditività e conseguire efficienze gestionali stiamo già attuando un piano di razionalizzazione delle strutture societarie ed una ottimizzazione delle piattaforme di asset management, servizi e staff in Italia e Germania; l’obiettivo è ridurre i costi fino a circa 40 milioni di euro a regime”. “L’industria immobiliare a livello paneuropeo – conclude il Ceo di Pirelli Re – attraversa un periodo di consolidamento; grazie alla nostra riconosciuta expertise riteniamo di poter trarre vantaggio dall’attuale fase di flight-to-quality in cui emergono le opportunità di investimento con il migliore profilo rischio/rendimento”. I ricavi aggregati pro-quota al 31 marzo 2008 ammontano a 301 milioni di euro, rispetto a 405,82 milioni di euro al 31 marzo dello scorso anno. I ricavi consolidati sono pari a 189,5 milioni di euro, rispetto ai 2013 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. Il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni ante oneri di ristrutturazione è pari a 27,3 milioni di euro, rispetto a 35,3 milioni nel primo trimestre del 2007 (al netto degli effetti del temporaneo consolidamento di Dgag). Considerando gli oneri di ristrutturazione sopra menzionati pari a 2,3 milioni di euro, il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni ammonta a 25 milioni di euro rispetto ad un importo complessivo di 47,3 milioni di euro del primo trimestre 2007. In particolare, l’attività di gestione (servizi di asset management e specialistici) ha generato un risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni in crescita rispetto all’esercizio precedente, mentre la contrazione delle vendite – fattore che in 2 Al netto delle vendite a costo per cessione quote degli immobili della società Dgag verso le joint venture con Rreef e Msref per 507,6 milioni di euro. 3 Al netto delle vendite a costo per cessione quote degli immobili della società Dgag verso le joint venture con Rreef e Msref per 507,6 milioni di euro. Generale ha caratterizzato l’intero settore immobiliare – ha determinato un rallentamento del risultato dell’attività di coinvestimento rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Per il dettaglio delle diverse componenti di risultato si rimanda all’andamento dei principali settori di attività di seguito descritto. Si ricorda che i ricavi aggregati pro-quota ed il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni sono gli indicatori più significativi nell’esprimere rispettivamente la partecipazione al volume d’affari e l’andamento dei risultati del Gruppo. L’utile netto consolidato ammonta a 11,6 milioni di euro, a fronte di 19 milioni di euro al 31 marzo 2007 (22,4 milioni di euro al netto degli effetti del temporaneo consolidamento di Dgag). Il patrimonio netto di competenza è pari a 712 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto ai 715,7 milioni di euro a fine 2007. Il free cash flow è positivo per 2,7 milioni di euro, rispetto ad un valore negativo per 843,2 milioni di euro al 31 marzo 2007 ed il cash flow netto della gestione caratteristica è negativo per 10,6 milioni di euro a fronte di un valore negativo per 864,6 milioni di euro, valori che includevano l’acquisizione di Dgag all’interno del perimetro di consolidamento. La posizione finanziaria netta al 31 marzo 2008 è passiva per 300,3 milioni di euro, sostanzialmente in linea con i 289,7 milioni di euro di fine 2007 (966,9 milioni di euro al 31 marzo 2007, con Dgag non ancora deconsolidata). La posizione finanziaria rettificata (espressa al lordo dei finanziamenti soci alle società partecipate con quote di minoranza) è passiva per 807,8 milioni di euro, in miglioramento rispetto agli 816,1 milioni di euro al 31 dicembre 2007 (1. 299,7 milioni di euro al 31 marzo 2007 con Dgag non ancora deconsolidata). Il gearing si attesta a 1,13 in linea con il dato a fine 2007 (1,79 nel primo trimestre dello scorso esercizio). Andamento dei principali settori di attività nel primo trimestre 2008 Investment L’attività di coinvestimento4 ha registrato ricavi aggregati pro-quota per 112,5 milioni di euro (254,8 milioni di euro nel primo trimestre dell’esercizio precedente). 4 Si intende il risultato attinente ad affitti, plusvalenze da vendite di immobili e/o società e ad adeguamenti di asset a fair value. Il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni è pari a 4,5 milioni di euro, rispetto a 16,9 milioni di euro del corrispondente periodo del 2007, al netto degli effetti di Dgag. Le vendite di immobili, seguendo il generale rallentamento dell’intero settore, ammontano a 199,8 milioni di euro rispetto a 641,3 milioni di euro al 31 marzo 2007. Gli incassi dei Npls sono pari a 111,4 milioni di euro, in miglioramento rispetto a 94 milioni di euro nel primo trimestre del precedente esercizio. Le acquisizioni di immobili e di non performing loans ammontano a 52,2 milioni di euro (334,5 milioni di euro a marzo dello scorso esercizio), a cui si aggiunge l’acquisizione per circa 4,6 miliardi di euro del portafoglio immobiliare di Karstadt in via di perfezionamento (quota Pirelli Re 12%). Attività Di Gestione L’attività di gestione (servizi di asset management e specialistici) ha generato ricavi per 186,2 milioni, in crescita rispetto a 137,6 milioni di euro al 31 marzo 2007. Il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni, ante oneri di ristrutturazione (pari a 2,3 milioni di euro), ammonta a 27,4 milioni di euro, rispetto ai 24,1 milioni di euro del primo trimestre 2007. Servizi di Asset Management I ricavi dei servizi di asset management ammontano a 375 milioni di euro, rispetto a 27,3 milioni al 31 marzo 2007. Il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni ante oneri di ristrutturazione ammonta a 20 milioni di euro, a fronte di 10,2 milioni di euro nel primo trimestre 2007. Considerando anche gli oneri di ristrutturazione sopra menzionati pari a 2 milioni di euro, il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni ammonta a 18 milioni di euro. Servizi Specialistici I ricavi dei servizi specialistici ammontano a 149,2 milioni di euro, in crescita rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (110,3 milioni di euro). Il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni è pari a 7,1 milioni di euro e ante oneri di ristrutturazione a 7,4 milioni di euro, rispetto a 13,9 milioni di euro nel primo trimestre del 2007. La variazione del risultato operativo dei servizi è attribuibile ad una diminuzione del risultato di Agency. 5 Importo comprensivo di circa 17 milioni di euro di indennizzo ricevuto a fronte dell´impegno a cedere la gestione del Fondo Berenice; tale operazione è sottoposta ad approvazione della Banca d´Italia Eventi successivi al 31 marzo 2008 In data 24 aprile 2008, la partecipata Spazio Investment Nv, attraverso il fondo immobiliare chiuso Spazio Industriale, ha acquistato dal gruppo Pasini un nuovo edificio ad uso uffici situato a Sesto San Giovanni (Milano) per 27,5 milioni di euro. L’immobile si estende su una superficie di 13. 100 mq e verrà affittato in parte ad Alstom Power Italia e in parte al venditore stesso, che si è impegnato a garantire un reddito da locazione per un periodo non inferiore a 6 anni. Evoluzione della gestione prevista per il 2008 La Società prevede un aumento del patrimonio gestito dagli attuali 13 miliardi di euro (book value) a 17-18 miliardi di euro, con la raccolta del primo fondo opportunistico europeo e la fusione con portafogli di terzi per un totale di circa 6-7 miliardi di euro (di cui 4,6 mld in corso di perfezionamento) e vendite per circa 2-2,5 miliardi di euro, conservando l’attuale solida struttura finanziaria sia a livello corporate che del patrimonio gestito. E’ già stato avviato un programma biennale di riduzione dei costi e semplificazione delle strutture societarie/organizzative, con focus sulle attività a più alto valore aggiunto, con risparmi previsti per circa 25-30 milioni di euro nel 2009 e circa 35-40 milioni di euro a regime. La Società prevede un primo semestre debole e per l’intero anno, tenuto conto delle azioni/trattative in corso, un risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni ante oneri di ristrutturazione in linea con l’anno precedente (al netto degli effetti del temporaneo consolidamento di Dgag). Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, a seguito dell’approvazione dello Stock Grant Plan 2008 e dello Stock Option Plan 2008-2010 da parte dell’Assemblea degli Azionisti lo scorso 14 aprile ed in esecuzione della delega appositamente conferita, ha provveduto a dare attuazione a detti piani di incentivazione, approvando i relativi regolamenti. Con specifico riferimento allo Stock Option Plan 2008-2010, il Consiglio ha provveduto all’individuazione nominativa dei beneficiari e alla determinazione del numero di opzioni da attribuire a ciascuno nonché all’individuazione qualitativa degli indicatori di performance da porre quali condizioni del piano, per la cui determinazione quantitativa, in termini di valori/soglia, viene fatto espresso rinvio agli obiettivi che saranno definiti con l’approvazione del nuovo piano industriale. .  
   
   
SOTTOSCRITTO UN ACCORDO FRA AEDES E NOVA RE HOLDING PER L’ACQUISIZIONE DEL 78% DEL CAPITALE DI NOVA RE S.P.A. PER UN CORRISPETTIVO DI EURO 18,720 MILIONI.  
 
Milano, 12 maggio 2008 - Aedes S. P. A. E Nova Re Holding S. R. L. Comunicano che in data 9 maggio è stato sottoscritto un contratto in forza del quale Aedes acquisterà da Nova Re Holding S. R. L. (“Nrh” o “Nova Re Holding”) n. 10. 530. 000 azioni, pari al 78% del capitale di Nova Re S. P. A. (“Nr” o “Nove Re”), società quotata al mercato Expandi di Borsa Italiana e controllata indirettamente al 89,8886%, tramite Nova Re Holding, dall’Ing. Francesco Marella. Nova Re Holding resterà titolare di n. 1. 604. 961 azioni Nova Re, pari all’11,8886% del capitale. Nr è una società operante nel settore dello sviluppo immobiliare, il cui oggetto sociale è rappresentato dall’individuazione, realizzazione e commercializzazione di progetti in ambito residenziale, direzionale e commerciale e di specifici progetti per la riconversione di aree industriali. Alla chiusura dell’esercizio 2007, Nova Re evidenziava un patrimonio netto pari a Euro 9,9 milioni. Nova Re ha una posizione finanziaria netta positiva pari a Euro 9,98 milioni. Il closing dell’operazione di acquisizione delle 10. 530. 000 azioni di Nr (il “Closing”) avverrà entro il 15 giugno 2008, con il trasferimento ad Aedes della piena proprietà delle azioni della Nova Re. Come corrispettivo della cessione, Aedes corrisponderà a Nova Re Holding un ammontare pari a Euro 18. 720. 000 per l’acquisto di 10. 530. 000 azioni (pari al 78% del capitale), e conseguentemente un prezzo unitario pari a Euro 1,7778 per azione. Il corrispettivo verrà pagato con le seguenti modalità: Euro 14. 420. 000 in denaro, di cui Euro 8. 320. 000 al Closing, Euro 2. 500. 000 entro 60 giorni dal Closing e Euro 3. 600. 000 entro 90 giorni dal Closing; Euro 4. 300. 000 con le seguenti modalità: (a) quanto a Euro 1. 300. 000 tramite la cessione del 13% del capitale sociale di Aedilia Undici S. R. L. (società immobiliare interamente controllata da Aedes); (b) quanto a Euro 2. 750. 000 tramite la cessione del diritto di superficie sull’Immobile sito in Milano, Piazza Maggi; e (c) quanto a Euro 250. 000 tramite la cessione dell’intero capitale di Aedilia Attività Commerciale S. R. L. (società immobiliare interamente controllata da Aedes titolare del ramo d’azienda commerciale condotto attraverso l’immobile di Piazza Maggi). Il pagamento dell’ultima rata di prezzo (Euro 3. 600. 000 entro 90 giorni dal Closing) sarà garantito in favore di Nova Re Holding mediante pegno su n. 2. 025. 089 azioni di Nova Re. Alla data di esecuzione del trasferimento, conseguentemente, Nova Re Holding resterà titolare di n. 1. 604. 961 azioni Nova Re, pari all’11,8886% del capitale. In esecuzione di quanto previsto nel contratto di compravendita, Nova Re provvederà a convocare un’assemblea con all’ordine del giorno la nomina dei nuovi organi sociali della società, essendosi Nova Re Holding impegnata a procurare le dimissioni degli attuali amministratori e sindaci al fine di nominare, prima del trasferimento delle azioni da Nuova Re Holding ad Aedes, di soggetti indicati da Aedes. In tale occasione, l’Ing. Marella, attuale Presidente ed Amministratore Delegato di Nova Re, verrà nominato quale amministratore ed allo stesso saranno conferite deleghe per l’attività di sviluppo delle iniziative immobiliari nell’ambito del territorio del Sud Italia. Inoltre, è previsto che, successivamente alla sottoscrizione del contratto di compravendita e prima di trasferimento delle azioni, Nova Re sottoscriverà un contratto di compravendita con Nova Re Holding di due immobili siti in Lecce e Bari (gli “Immobili Ferrotel”) di proprietà di Nova Re Holding per un corrispettivo, da pagarsi alla data del rogito, di Euro 1. 400. 000, oltre all’accollo di un mutuo ipotecario dell’ammontare di Euro 3. 900. 000 circa. Nell’ambito del trasferimento delle azioni, Nova Re Holding si è impegnata: (i) a non trasferire, direttamente o indirettamente, le residue azioni di Nr dalla stessa possedute all’esito del trasferimento ad Aedes fino alla data di chiusura dell’offerta pubblica di acquisto; (ii) a non aderire all’offerta pubblica di acquisto promossa da Aedes per la parte di azioni di Nova Re da essa possedute successivamente all’esecuzione del contratto di compravendita. Per effetto dell’esecuzione del trasferimento delle Azioni, Aedes verrà a detenere il 78% del capitale sociale di Nova Re e promuoverà quindi una offerta pubblica di acquisto obbligatoria avente ad oggetto n. 1. 365. 039 azioni di Nova Re, pari al 10,1114% del capitale sociale della stessa, corrispondenti alla totalità delle azioni possedute dal mercato (e, pertanto, con l’esclusione delle n. 10. 530. 000 azioni possedute da Aedes e delle n. 1. 604. 961 azioni possedute da Nova Re Holding all’esito del trasferimento) ad un corrispettivo di Euro 1,7778 per azione, pari complessivamente a Euro 2. 426. 766 circa. L’offerta, in quanto obbligatoria, non sarà soggetta ad alcuna condizione. In caso di adesione totalitaria all’offerta pubblica, Nova Re avrà la seguente compagine azionaria: Aedes 88,1114%; Nrh 11,8886%. Conseguentemente, anche in caso di adesione totalitaria, Aedes possiederà una percentuale inferiore al 90% del capitale sociale di Nova Re e non sarà necessario ripristinare il flottante ai sensi dell’art. 108 del Testo Unico della Finanza, ferma restando la volontà di creare il flottante necessario per rendere liquido il titolo, anche in considerazione dell’obiettivo di richiedere lo status di società di investimento immobiliare quotata (Siiq). In data odierna inoltre, il consiglio di amministrazione di Nova Re ha proceduto alla cooptazione, a seguito delle dimissioni del consigliere Dr. Annibali, del Dr. Massimiliano Morrone, in qualità di amministratore delegato. Contestualmente, l’ing. Marella ha rimesso le deleghe conferitegli. Massimiliano Morrone, attualmente Direttore Investimenti “Core” e “Trading” di Aedes, è stato project leader dell’operazione Siiq, lavorando attivamente alla realizzazione del progetto. Grazie a tale operazione, in linea con quanto annunciato dal piano industriale 2008-2010 e nel comunicato stampa del 13 febbraio 2008, Aedes parte operativamente nella realizzazione della Siiq. Nova Re, infatti, chiederà lo status di Siiq e sarà la piattaforma all’interno della quale, seguendo l’iter normativo previsto, confluirà parte del patrimonio immobiliare di Aedes ed i patrimoni immobiliari di terzi, proponendo così sul mercato un modello innovativo di Siiq, che vedrà Nova Re presentarsi in qualità di aggregatore di patrimoni di terzi. “Nonostante una situazione difficile di mercato – afferma Luca Castelli, Amministratore Delegato di Aedes – la società pone le basi per la creazione di un operatore Siiq che sarà sinergico alle attività di servizi del gruppo attraverso l’aggregazione di patrimoni di terzi. Aedes apporta competenze tecniche per creare valore aggiunto a tutti gli azionisti di Nova Re, attraverso un piano di sviluppo aziendale che consentirà a Nr di diventare tra i primi ed i più importanti operatori immobiliari Siiq non solo a livello nazionale, ma anche a livello internazionale”. “Lo sforzo che Aedes compie, in questo delicato momento aziendale, è di continuare a perseguire con tenacia gli obiettivi di crescita previsti dal piano industriale 2008-2010, del quale rimangono salde le linee guida strategiche, focalizzate principalmente nel potenziamento dell’attività di co-investimenti attraverso il lancio della Siiq e attraverso la realizzazione di Joint ventures soprattutto nell’ambito del development e nel potenziamento dell’area servizi in particolare dell’attività di fund management”. “Questa operazione – afferma Francesco Marella, Presidente ed Amministratore Delegato di Nova Re – risponde pienamente alla politica annunciata relativa alla valutazione di soluzioni alternative di crescita, sempre nell’ottica della massimizzazione del valore aggiunto per gli azionisti. Sono soddisfatto di aver contribuito in modo significativo all’avvio della realizzazione del progetto con Aedes: questo accordo pone le basi per una proficua collaborazione con un Gruppo affermato a livello internazionale e potrà consentire a Nova Re Holding di valorizzare le proprie attività nell´ambito del mercato immobiliare su tutto il territorio nazionale. ” Aedes è stata assistita dallo studio legale d’Urso Gatti e Associati, dallo studio tributario Biscozzi e Nobili, in qualità di advisor da Aedes Servizi, mentre Nova Re Holding è assistita, ai fini dell’operazione, in qualità di consulente finanziario, da Interbanca S. P. A. E, in qualità di consulenti legali, dallo studio legale Linklaters e dallo studio legale Monza e Associati. .  
   
   
OSSERVATORIO METROPOLITANO CASA PROVINCIA, COMUNE DI MILANO E REGIONE LOMBARDIA UNITI PER AFFRONTARE L’EMERGENZA CASA  
 
Milano, 12 maggio 2008 - «La questione abitativa è tornata prepotentemente tra le emergenze del Paese. Nell’area metropolitana milanese – rileva l’assessora provinciale alle Politiche per l’abitabilità, Daniela Gasparini - la situazione è ancora più drammatica se pensiamo che il territorio della provincia di Milano ancora oggi rappresenta l’area di approdo della stragrande maggioranza degli spostamenti e delle nuove popolazioni». L’area metropolitana milanese, infatti, è interessata da diversi flussi abitativi e da nuove richieste di casa: qui si concentra la domanda dei soggetti deboli, spinti dall’immigrazione per lavoro e studio, dalle criticità familiari (invecchiamento, separazioni), dalle difficoltà dell’economia (perdita del lavoro e mobilità), qui ci si scontra con la crisi dell’offerta abitativa e l’aumento vertiginoso di prezzi e canoni. Davanti a numeri che non lasciano spazio ad interpretazioni (fabbisogno di 100/120. 000 unità abitative nel decennio, di cui circa 47. 800 corrispondono a domanda di edilizia sociale, canone controllato, etc. ), la sfida lanciata dalla Provincia di Milano con il “Patto metropolitano per la casa” indica tre precisi percorsi: una risposta concreta alla tradizionale politica sociale della casa “in locazione”, una seconda risposta per garantire soluzioni differenziate alla domanda abitativa sempre più libera, sempre meno riconducibile ad un dato naturale, sempre più frutto di un originale percorso di vita dei singoli cittadini. In ultimo, è emersa la volontà di far proprie le difficoltà con cui Milano è in grado di rispondere alla richiesta di ospitalità a popolazioni che risiedono temporaneamente (per ragioni di lavoro o studio) o per la difficoltà di accedere ad alcuni suoi servizi. «Il ruolo che la Provincia si propone di svolgere – ricorda l’assessora provinciale - è dunque fortemente teso all’operatività, di aiuto e di messa in rete dei soggetti preposti. Da qui la nascita dell’Osservatorio Metropolitano della Casa, in cui Provincia e Comune di Milano lavoreranno assieme per fornire un aiuto e orientare tutti coloro che si occupano della questione abitativa nell’area metropolitana milanese». L’osservatorio Metropolitano della Casa si occuperà, in particolare, di elaborare e tenere aggiornati, diffondendoli, i dati relativi alla domanda e all’offerta di edilizia residenziale; fotografare la situazione e le sue evoluzioni pubblicando, annualmente, un rapporto di ricerca; supportare la programmazione di settore; valutare e diffondere le buone pratiche; essere strumento di accompagnamento dei comuni; predisporre note informative periodiche destinate ai comuni e agli operatori; svolgere attività di ricerca e di sviluppo. L’osservatorio sarà anche la sede dove pubblico e privato potranno lavorare in sinergia per offrire risposte concrete e reali ai bisogni di “casa” dell’area metropolitana milanese. In un contesto di ampia collaborazione interistituzionale si inserisce, inoltre, il lavoro avviato tra Regione Lombardia e Provincia di Milano attorno ai temi dell’abitabilità e della casa. Dopo il protocollo d’intesa firmato lo scorso febbraio dagli assessori Mario Scotti e Daniela Gasparini, dove si individuavano percorsi comuni tra il Programma regionale Contratto di Quartiere avviato dalla Regione e il Ii bando “Città di città” della Provincia, questo secondo bando entra oggi nella fase cruciale. Con il secondo bando, infatti, si è aperta una nuova fase del Progetto strategico “Città di città”. Se il primo bando si è dimostrato uno strumento in grado di creare un importante canale di interlocuzione tra le istituzioni locali e la società civile, il secondo bando mira a far crescere le capacità di cooperazione tra i Comuni chiamati a ragionare attorno alle politiche dell’abitabilità. «Con il contratto di Città vogliamo coinvolgere i Comuni della provincia – sottolinea l’assessora Gasparini - perché si facciano promotori di progetti locali sull’abitare. Il nostro obiettivo è quello di favorire la presentazione di progetti di collaborazione intercomunale, che sappiano coinvolgere la pluralità degli attori dei loro territori, in un’ottica di qualità dei progetti, innovazione delle proposte, fattibilità del progetto e di partenariato». La Provincia di Milano, attraverso il Contratto di Città, offre ai progetti vincitori un contributo complessivo di 1 milione di euro. Gli esiti del bando saranno resi noti entro il prossimo 31 luglio. In corrispondenza con l’avvio dell’Osservatorio Metropolitano della Casa e del Contratto di Città, è stato potenziato anche l’aspetto informativo e di comunicazione. Attraverso pagine internet dedicate (www. Provincia. Milano. It/cittacasa/index. Html) si potrà accedere a documenti, proposte, materiale informativo. E’ istituita una newsletter periodica sui temi dell’abitabilità e della casa per un dialogo diretto e costante con i comuni e gli operatori del territorio. Infine, dalla sezione appositamente dedicata alla comunicazione, si potrà accedere ai comunicati e alla rassegna stampa, alla foto-gallery, ai video. Completa la nuova struttura di comunicazione una casella postale con cui dialogare direttamente con l’assessora Daniela Gasparini (dilloagasparini@provincia. Milano. It). .  
   
   
AEDES IN TRATTATIVE PER L’ACQUISIZIONE DI UNA PARTECIPAZIONE NELLA NOVA RE S.P.A.  
 
Milano, 8 maggio 2008 - In relazione alle notizie apparse sulla stampa, Aedes comunica di avere in corso avanzate trattative dirette all´acquisizione di una partecipazione di controllo della Nova Re S. P. A. Dello sviluppo delle trattative verrà data tempestiva comunicazione. .  
   
   
EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA MARCHIGIANA: IN ARRIVO DUEMILA NUOVI ALLOGGI ´ A FERMO L´ASSESSORE CARRABS HA ILLUSTRATO IL NUOVO PIANO DI SETTORE. SOSTEGNI PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA` E LE GIOVANI COPPIE..  
 
 Ancona, 12 maggio 2008 - Piu` alloggi per le categorie deboli; il sostegno alla locazione per le famiglie in difficolta`; le agevolazioni per le giovani coppie; la riqualificazione del patrimonio abitativo pubblico attraverso interventi di abbattimento delle barriere architettoniche; una elevata qualita` del prodotto edilizio. Sono questi i punti cardine del nuovo piano di edilizia residenziale pubblica 2006-2008 illustrato il 9 maggio nella Sala multimediale di Fermo nel corso del convegno organizzato dalla quarta Commissione Ambiente e territorio del consiglio regionale sulla legge di riordino del settore. ´Il nuovo piano ´ ha spiegato l´assessore all´edilizia pubblica Gianluca Carrabs - oltre a confermare le scelte di fondo di politica abitativa indicate dalla legge 36/2005, introduce importanti novita` come l´obbligo per le nuove costruzioni di raggiungere un grado di sostenibilita` edilizia superiore ai regolamenti vigenti, i buoni casa per le giovani coppie, il fondo di garanzia per i mutui prima casa delle giovani coppie con contratti di lavoro atipico, il sostegno alla costituzione di agenzie comunali per la locazione. Un altro punto qualificante del piano e` poi il programma sperimentale in tema di autosufficienza energetica e di nuove modalita` organizzative per l´autocostruzione in cooperative edilizie miste tra italiani ed extracomunitari. Recentemente ´ ha detto ancora Carrabs - sono inoltre stati rideterminati dalla giunta regionale i nuovi limiti di costo per l´edilizia sovvenzionata ed agevolata, recependo le numerose istanze di revisione provenienti dal settore. Il risultato ottenuto, frutto di una approfondita concertazione con tutti gli operatori pubblici e privati, produrra` un rinnovato interesse alla realizzazione di edilizia abitativa sociale da parte delle imprese locali e semplifichera` le macchinose procedure ministeriali. Attraverso questi provvedimenti la qualita` dell´abitare si attestera` su livelli tali da non temere il confronto con la migliore produzione sul libero mercato´. L´assessore ha colto l´occasione anche per fare un consuntivo di quanto e` stato messo in cantiere o gia` realizzato fino al 5 giugno 2007, data di approvazione del successivo piano triennale 2006-2008. Gli alloggi Erp programmati sono circa 540, di cui il 27% gia` iniziati e il 5% ultimati, per un investimento complessivo pari a 48,5 milioni di euro. Circa 1. 250 sono invece gli alloggi di edilizia agevolata programmati (574 da affittare a canone moderato, 678 da cedere in proprieta` come prima casa a soggetti aventi i requisiti di reddito con riserva per le giovani coppie), di cui il 35% iniziati e l´ 8% ultimati, per un contributo regionale complessivo pari a circa 36,5 milioni di euro. Sono stati ammessi a finanziamento regionale cinque programmi di riqualificazione urbana di altrettanti comuni marchigiani per un totale di 15. 4 milioni di euro. Oltre alla dotazione di migliori infrastrutture di quartiere e di rete, i programmi prevedono la realizzazione di 61 alloggi Erp e 21 alloggi di edilizia agevolata, per un investimento globale pubblico/privato pari ad ´ 36,3 milioni. Tre infine i progetti di edilizia sperimentale per la realizzazione di circa 96 alloggi ammessi a contributo regionale per un totale di circa 5,9 milioni di euro. Complessivamente gli alloggi da realizzare risultano 1. 968, mentre i finanziamenti regionali destinati agli investimenti del piano sono pari a circa 106 milioni di euro (10 milioni piu` del previsto, per effetto del notevole incremento dei proventi delle vendite del patrimonio abitativo). Le risorse pubbliche complessivamente assegnate a sostegno delle famiglie con affitti troppo onerosi invece, per il biennio 2004/2005, sono state pari a circa 8,4 milioni di euro (pari a quelle previste). Le risorse del nuovo piano regionale sono ripartite su base provinciale: 14,34 milioni di euro ad Ancona, 6,67 milioni di euro ad Ascoli, 4,80 milioni a Fermo, 11,33 milioni a Macerata e 13,06 milioni a Pesaro-urbino. .  
   
   
SARDEGNA, CONTRIBUTO PER LA PRIMA CASA: ANTICIPAZIONI SUL BANDO  
 
Cagliari, 12 Maggio 2008 - Tra la fine di maggio e la prima settimana di giugno sarà pubblicato il bando per l´accesso al contributo a fondo perduto previsto dalla Regione per l´acquisto, la costruzione e il recupero della prima casa. Questa opportunità, alternativa al consueto contributo in conto interessi (già operativo dallo scorso mese di aprile), fu proposta dalla Regione sino al 1984 sotto la denominazione di "buono casa". Interventi ammessi a contributo: a) Costruzione in proprio; b) recupero in proprio; c) acquisto; d) acquisto con recupero. Acquisto - L´alloggio: non deve essere stato ancora acquistato al momento di presentazione della domanda di contributo; non deve essere accatastato nelle categorie catastali A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (abitazioni in ville) e A9 (palazzi di eminenti pregi artistici o storici); non può essere acquistato da discendenti o ascendenti diretti in linea retta propri o di altro componente il nucleo familiare; non deve essere locato; non deve appartenere al patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Costruzione - La costruzione dell’alloggio non deve essere ancora iniziata alla data di presentazione della domanda di contributo. La superficie utile abitabile dell’alloggio non può eccedere i 143 mq. La superficie non residenziale non può eccedere i 57 mq. Il contributo è concesso sulla spesa riconosciuta ammissibile dalla Regione entro il limite massimo di 1. 069,36 euro a mq. Recupero - L´alloggio da recuperare: • deve risultare ultimato non oltre la data del 31 dicembre 1970 e non successivamente ristrutturato; • non deve essere accatastato, né dovrà esserlo a conclusione delle opere di recupero, nelle categorie A1, A8 e A9. Il recupero dell´alloggio non deve essere ancora iniziato alla data di presentazione della domanda di contributo. Sono ammissibili a finanziamento agevolato: a) interventi di manutenzione straordinaria (spesa ammessa a contributo: 477,16 euro a mq); b) interventi di restauro e di risanamento conservativo (spesa ammessa a contributo: 670,23 euro a mq); c) interventi di ristrutturazione edilizia (spesa ammessa a contributo: 1. 069,36 euro a mq). Interventi prioritari: recupero del patrimonio edilizio esistente; acquisto e recupero del patrimonio edilizio esistente. Famiglie a maggior tutela: coppie di nuova formazione; famiglie costituite da genitori soli con uno o più figli a carico; nuclei familiari in cui uno o più componenti si trovino in situazione di disabilità grave. Misure del contributo - Il contributo non è cumulabile con altre agevolazioni pubbliche destinate all’acquisto, alla costruzione o al recupero della casa. Il contributo pubblico copre una parte pari al 25% del costo totale dell’intervento, e comunque non potrà superare gli importi di seguito elencati: - reddito per nucleo familiare sino a € 21. 536 (max 25%): contributo massimo ad alloggio € 25. 000. - reddito per nucleo familiare da € 21. 536,01 a € 35. 894 (max 25%): contributo massimo ad alloggio € 20. 000. Negli interventi di acquisto con recupero, la quota di contributo destinata all´acquisto è ammessa entro il limite del 50 per cento di quella destinata al recupero. Requisiti soggettivi dei richiedenti Per poter ottenere il contributo a fondo perduto, chi partecipa al Bando pubblico deve possedere i seguenti requisiti: a) reddito familiare annuo non superiore a 35. 894 euro; b) cittadinanza europea o di stato extracomunitario purché in regola con le disposizioni in materia di immigrazione e soggiorno; c) aver dimorato in Sardegna, con residenza anagrafica, continuativamente da oltre un quinquennio; d) residenza o attività lavorativa in un Comune della provincia in cui ha luogo l’intervento; e) non titolarità di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su alloggio adeguato nel territorio della Sardegna nei tre anni precedenti la data di presentazione della domanda di contributo alla Regione. Il requisito non è richiesto qualora il richiedente o altro componente del nucleo familiare si trovi in situazione di disabilità grave; f) non aver ottenuto agevolazioni pubbliche, in qualunque forma concesse, per l’acquisto, la costruzione o il recupero di abitazioni. Graduatoria - I contributi a fondo perduto vengono assegnati sulla base di una graduatoria predisposta e approvata a seguito del Bando pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Sarda nonché sul sito della Regione (www. Regione. Sardegna. It). La graduatoria è unica a livello regionale ed è formulata provvisoriamente dalla Regione sulla base dei requisiti e delle condizioni di priorità risultanti dalla dichiarazione sottoscritta dagli interessati nella domanda di contributo, salvo verifiche successive. .  
   
   
LA GIUNTA LIGURE APPROVA IL DISEGNO DI LEGGE PER LA SOSPENSIONE DEGLI SFRATTI E LA TUTELA DEGLI INQUINLINI ERP  
 
Genova, 12 maggio 2008 - E´ stato adottato il il 9 maggio dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alle Politiche abitative, Maria Bianca Berruti, il disegno di legge per bloccare l´esecutività degli sfratti per morosità degli inquilini degli alloggi delle case di edilizia residenziale pubblica in tutta la Liguria. L´iniziativa è conseguente gli indirizzi in materia di politiche abitative che Regione Liguria e Comune di Genova si sono dati per affrontare in modo unitario e congiunto l´emergenza casa in Liguria. Dopo l´approvazione in Giunta il disegno di legge passerà quindi all´esame del consiglio per l´approvazione definitiva che farà scattare la moratoria di sei mesi. "Vista l´urgenza del provvedimento - ha ribadito l´assessore regionale alle Politiche abitative, Maria Bianca Berruti - contiamo che possa passare in consiglio quanto prima, non più tardi della fine del mese". Il provvedimento adottato oggi in Giunta è finalizzato alla concessione di una sospensione temporanea di sei mesi del pagamento degli affitti Delle Case Pubbliche per consentire alle famiglie coinvolte di superare la situazione di emergenza. Inoltre la Giunta ha approvato la modifica della legge 27 del ´96 sulla casa per tutelare maggiormente gli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica nel momento in cui vanno in pensione e quindi subiscono una contrazione del reddito. In questo caso la Giunta ha previsto che Arte possa ridurre l´entità del canone che l´inquilino pagava quando ancora l´assegnatario lavorava. A questa iniziativa la Giunta regionale e il Comune di Genova sono arrivati anche a seguito delle segnalazioni di casi di famiglie sfrattate dagli alloggi Erp che hanno messo in evidenza come sempre più nuclei familiari abbiano difficoltà a pagare affitti anche contenuti per sopraggiunti problemi economici. Il disegno di legge per bloccare l´esecutività degli sfratti si rivolge a oltre 500 famiglie abitanti in alloggi Erp a Genova che risultano morose e alle altre famiglie liguri che si trovano nella stessa situazione. A seguito dell´adozione del disegno di legge che diventerà operativo, con l´approvazione del consiglio regionale, Arte non potrà più eseguire automaticamente gli sfratti, ma attraverso una commissione mista, composta da Enti locali, Regione Liguria e rappresentanze degli assegnatari, verrà verificata la qualità della morosità per poi decidere se procedere o no, individuando le famiglie povere incolpevolmente morose. Accanto al blocco degli sfratti la Regione Liguria potenzierà il fondo di sostegno all´utenza delle case di edilizia residenziale pubblica, stanziando 1. 185. 000 euro, destinati al pagamento del canone di locazione e al contrasto della grande povertà. La Regione e il Comune di Genova hanno infatti riscontrato un aumento del livello di morosità delle famiglie che abitano negli alloggi pubblici, dovuto soprattutto all´aumento dei costi dei servizi, relativi in particolare al riscaldamento degli alloggi. Si è passati infatti da 419 famiglie morose nel 2006 a 505 nel 2007 con un incremento del 20,50%. .