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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Settembre 2008
RENDERE IL REGIME DI SANZIONI UE PIÙ EFFICACE E COERENTE  
 
 Bruxelles, 9 settembre 2008 - Il Parlamento chiede un regime sanzionatorio Ue più coerente ed efficace che, prevalendo sugli interessi commerciali, colpisca comportamenti contrari alla sicurezza e ai diritti umani e che causano danni volontari e irreversibili all´ambiente. Occorre poi inserire una clausola sui diritti umani in tutti gli accordi Ue e privilegiare sanzioni mirate, corredate di misure a sostegno della società civile. La redazione di liste nere antiterrorismo deve garantire il rispetto dei diritti fondamentali. Approvando, il 4 settembre , con 546 voti favorevoli, 36 contrari e 40 astensioni la relazione di Hélène Flautre (Verdi/ale, Fr), il Parlamento osserva anzitutto che la disparità delle basi giuridiche per l´attuazione della politica di sanzioni della Ue ne ostacola la trasparenza e la coerenza e, di conseguenza, la sua credibilità. Deplora inoltre che a tutt´oggi non sia stato condotto alcun esercizio di valutazione, né studio di impatto della politica Ue in materia di sanzioni e che sia pertanto molto difficile misurarne gli effetti e l´efficacia sul campo. Il Parlamento ricorda poi che, pur non esistendo una definizione ufficiale di sanzione, nel quadro della Politica estera di sicurezza comune, le sanzioni e le misure restrittive sono considerate «misure che interrompono o riducono, parzialmente o totalmente le relazioni diplomatiche o economiche con uno o più paesi terzi, volte a modificare talune attività o politiche, quali le violazioni del diritto internazionale o dei diritti dell´uomo». Per i deputati, il ricorso alle sanzioni deve essere previsto in caso di comportamenti da parte delle autorità, di entità non statali o di persone fisiche e giuridiche «che pregiudicano gravemente la sicurezza e i diritti delle persone, o in caso di assodata interruzione o stallo di tutte le relazioni contrattuali e/o diplomatiche per cause imputabili a terzi». Sottolineano poi che le violazioni dei diritti dell´uomo dovrebbero costituire una base sufficiente per l´applicazione di sanzioni, poiché rappresentano anch´esse una minaccia alla sicurezza e alla stabilità. Chiedono inoltre al Consiglio e alla Commissione di includere anche «qualsiasi danno volontario e irreversibile all´ambiente» tra le ragioni che possono dar luogo all´adozione di sanzioni, ritenendo che ciò si configuri come una minaccia per la sicurezza e una violazione grave dei diritti dell´uomo. Il Parlamento, d´altra parte, si rammarica del fatto che l´Ue abbia spesso applicato la sua politica sanzionatoria in modo incoerente, «riservando un trattamento differenziato a paesi terzi che in realtà hanno una situazione simile in materia di diritti umani e di democrazia, e si sia quindi esposta alla critica di adottare "due pesi e due misure"». A tale riguardo sottolinea che l´applicazione e la valutazione delle sanzioni da parte dell´Ue per violazioni di diritti dell´uomo debba in linea di principio «prevalere su eventuali pregiudizi derivanti dalla loro applicazione agli interessi commerciali dell´Unione europea e dei suoi cittadini». In proposito, si rammarica della riluttanza di alcuni Stati membri ad opporsi a importanti partner come la Russia. D´altra parte, il Parlamento si compiace dell´inserimento sistematico delle clausole relative ai diritti dell´uomo e insiste sull´inclusione di uno specifico meccanismo di esecuzione in tutti i nuovi accordi bilaterali (anche settoriali) firmati con i paesi terzi. Tuttavia, esorta Commissione e Stati membri a non proporre accordi commerciali di libero scambio e/o accordi di associazione - anche se provvisti di clausole sui diritti dell´uomo - ai governi dei paesi in cui vengono commesse massicce violazioni. Considera, peraltro, che una persistente violazione dei diritti dell´uomo che non dia luogo ad alcuna misura appropriata né restrittiva pregiudichi gravemente la strategia dell´Unione in materia di diritti umani, la sua politica di sanzioni e la sua credibilità. I deputati ritengono poi che il mantenimento o meno delle sanzioni debba dipendere dal raggiungimento dei loro obiettivi, la cui natura può essere comunque rafforzata o modificata sulla base di una valutazione fondata su chiari parametri di riferimento. Inoltre, a loro parere, l´efficacia delle sanzioni deve essere analizzata sia in termini di efficacia intrinseca delle misure, ossia la loro capacità di esercitare un impatto sulle attività delle persone coinvolte, sia di efficacia politica, ovvero la capacità di indurre l´abbandono o di modificare le attività o le politiche che ne hanno motivato l´adozione. Il Parlamento, peraltro, si esprime contro l´applicazione di sanzioni generalizzate ed indiscriminate che comportano l´isolamento totale della popolazione. Insiste, dunque, affinché qualsiasi sanzione adottata contro le autorità statali sia sistematicamente accompagnata da un sostegno alla società civile del paese coinvolto. I deputati sottolineano infatti la necessità di corredare le sanzioni economiche mirate di opportune misure nei confronti degli operatori dell´Ue che collaborano con le persone implicate. Tali sanzioni, peraltro, dovrebbero essere applicate da tutte le persone fisiche e giuridiche che svolgono un´attività commerciale nell´Ue, inclusi i cittadini di paesi terzi. Invitano poi a limitare l´applicazione delle "deroghe straordinarie" al congelamento dei beni. Consiglio e Commissione, inoltre, dovrebbero vagliare le possibilità e i modi di utilizzo in modo costruttivo dei redditi congelati delle autorità sanzionate, per esempio assegnando le risorse alle vittime di violazioni dei diritti umani utilizzandole a favore dello sviluppo. Gli Stati membri, d´altro canto, dovrebbero adottare un approccio concertato all´applicazione delle restrizioni di viaggio e delle relative clausole di esonero. Inoltre, i deputati sono del parere che l´azione coordinata della comunità internazionale abbia un impatto più forte «delle azioni disparate e squilibrate degli Stati o delle entità regionali» e apprezzano quindi che la politica sanzionatoria della Ue continui a basarsi sul principio della preferenza del regime delle Nazioni Unite. Sottolineano inoltre la necessità di una analisi approfondita di ciascuna situazione specifica prima dell´adozione di sanzioni, al fine di valutare il potenziale impatto delle diverse sanzioni e di individuare le più efficaci alla luce di tutti gli altri fattori pertinenti e di esperienze comparabili. Chiedono poi agli Stati membri che siedono nel Consiglio di Sicurezza dell´Onu di cercare sistematicamente di internazionalizzare le sanzioni emanate dall´Unione europea e di coinvolgere il Parlamento in tutte le fasi del processo sanzionatorio. Nel quadro della lotta al terrorismo, il Parlamento sottolinea che le procedure di redazione delle liste nere, a livello sia di Unione europea che di Nazioni Unite, «sono lacunose sotto il profilo della sicurezza del diritto e dei ricorsi giudiziari». Invita quindi il Consiglio e la Commissione a riesaminare l´attuale procedura di inserimento o eliminazione dalle liste nere, al fine di rispettare i diritti umani procedurali e sostanziali di persone e entità incluse negli elenchi. In particolare, per quanto riguarda il diritto a un ricorso efficace dinanzi a un organo indipendente e a un giusto processo, incluso il diritto di essere informato sulle accuse mosse e le decisioni prese, così come quello a ottenere un indennizzo per qualsiasi violazione dei diritti umani/il diritto alla vita. Chiede inoltre agli Stati membri di promuovere una siffatta revisione nell´ambito dei meccanismi delle Nazioni Unite al fine di garantire il rispetto dei diritti fondamentali in sede di applicazione di sanzioni mirate. Rammaricandosi infine che nessuno degli organi giudiziari possa valutare l´opportunità delle liste nere, poiché le prove a supporto di tali elenchi si basano innanzitutto su informazioni in possesso dei servizi segreti, il Parlamento ritiene che «la fondamentale discrezione non debba trasformarsi in impunità nel caso del non rispetto delle leggi internazionali» e chiede agli Stati membri della Ue di assicurare un efficace controllo parlamentare sul lavoro dei servizi segreti. Ribadisce ciononostante che il sistema delle liste antiterrorismo, sempre che rispetti l´ultima giurisprudenza della Corte di giustizia, «è uno strumento pertinente della politica dell´Unione europea in materia di lotta al terrorismo». .  
   
   
UN SISTEMA DI ALLERTA UE PER I BAMBINI SCOMPARSI  
 
Bruxelles, 9 settembre 2008 - Il rapimento dei bambini è tra i crimini più inumani ed è in aumento in Europa. Rilevando come talvolta le vittime siano trasportate aldilà delle frontiere, i deputati sollecitano un sistema di allerta Ue per l´immediata trasmissione di particolari sul bambino scomparso, di informazioni sulla sparizione e sui sospetti rapitori, e l´attivazione di un numero verde. Inoltre, gli Stati membri dovrebbero cooperare per consentire di lanciare l´allarme rapidamente in tutti i territori interessati. Nel processo verbale del 2 settembre è stata iscritta - e quindi formalmente adottata da parte del Parlamento - una dichiarazione promossa da Roberta Angelilli (Uen, It) e sottoscritta dalla maggioranza dei deputati che invita gli Stati membri a introdurre un sistema di allerta in caso di scomparsa di bambini. Sottolineando come il rapimento dei bambini sia tra i crimini «più inumani», i deputati ricordano infatti che in Europa tali reati sono in aumento e che, talvolta, le vittime sono trasportate attraverso le frontiere degli Stati. Rilevano poi che le prospettive di salvare la vita di un bambino rapito diminuiscono via via che passa il tempo e che «non esiste alcun sistema di allerta a livello europeo in caso di scomparsa di un bambino e neppure un sistema nazionale o locale in buona parte dell´Ue». Secondo il Parlamento, l´attivazione di un tale sistema comporterebbe l´immediata trasmissione agli organi d´informazione, alle autorità di frontiera e alle autorità doganali e preposte al mantenimento dell´ordine pubblico di particolari sul bambino smarrito, con la fotografia, se disponibile, di informazioni relative alla scomparsa e/o ai sospetti rapitori e di un numero telefonico da chiamare per fornire informazioni (116 000, se operante). Inoltre, a suo parere, gli Stati membri dovrebbero raggiungere accordi di cooperazione con tutti gli Stati confinanti «in modo da poter lanciare l´allarme rapidamente in tutti i territori interessati». I deputati chiedono infine lo sviluppo di un´organizzazione comune per fornire assistenza e formazione agli organismi nazionali. Background Secondo i dati della Direzione Centrale della Polizia Criminale, il fenomeno dei bambini scomparsi ha riguardato in Italia, nel 2007, 984 bambini e adolescenti. La maggior parte delle denunce, secondo quanto riportato da Telefono Azzurro, concerne minori dai 15 ai 17 anni. Il 75,9% dei minori scomparsi sono stranieri e il 24,1% italiani. Il 49,8% delle denunce si colloca nel Nord Italia, il 25,1% nel Centro, il 25,1% nel Sud e nelle isole. Il concetto di “scomparsa”, ricorda Telefono Azzurro, comprende tutte quelle situazioni in cui si perdono le tracce di un bambino o di un adolescente, indipendentemente dalle cause del suo allontanamento che possono essere molto diverse: rapimento da parte di un estraneo, sottrazione attuata da un genitore), fuga volontaria. La maggior parte dei bambini che “scompaiono” rientrano nella categoria degli allontanamenti volontari. Si tratta, cioè, di bambini e adolescenti che, per diversi motivi, decidono di lasciare l’abitazione familiare o la comunità cui sono affidati. Le sottrazioni di minore, invece, solo in una percentuale residua risultano ad opera di sconosciuti, poiché la maggior parte dei bambini scompare a causa di una persona conosciuta. Guardando ai dati forniti da Child Focus, in Belgio, sono stati aperti 2928 nuovi casi di bambini smarriti nel 2007. Secondo Focus, in Romania, ci sono stati 354 nuovi casi tra la creazione dell´organizzazione nel maggio del 2007 e la fine dello stesso anno. La Fondation pour l’Enfance rileva poi 706 nuovi casi di bambini scomparsi in Francia nel 2007 e Missing People 4802 nuovi casi in Gran Bretagna nel 2007. Telefono Azzurro è membro di Missing Children Europe (European Federation for Missing and Sexually Exploited Children). Tale federazione dal 2001 coordina 21 organizzazioni non governative e associazioni con l’obiettivo di condividere le buone prassi tra i membri e rappresentare i membri presso le Istituzioni europee. Il sistema di child alert, nato negli Stati Uniti ed attualmente esistente (seppur entro i rispettivi confini nazionali) in Gran Bretagna, Grecia e Francia, si basa sulla collaborazione tra polizia e tutte le emittenti nazionali affinché la notizia di un bambino scomparso venga immediatamente e capillarmente diffusa su tutto il territorio. Lo scorso 8 luglio, in occasione del Consiglio informale dei ministri dedicato alla giustizia e agli affari interni, a Cannes, la Presidenza francese ha tentato di convincere i suoi partner europei a dotarsi di sistemi nazionali d´allarme per lottare contro le scomparse di bambini al livello dell´Unione, ma la questione della loro interoperatività suscita ancora dubbi in alcuni Stati membri. Il dispositivo d´ispirazione americana permette alle autorità poliziesche e giudiziarie di dare l´allarme in occasione di una scomparsa di bambino. I mass media, soprattutto televisione e radio, ed anche i pannelli luminosi di segnaletica stradale possono essere utilizzati per trasmettere l´informazione e diffondere fotografie delle vittime. L´obiettivo della Francia, secondo quanto riportato da Agence Europe, è in parte già raggiunto poiché numerosi Stati membri hanno accettato di sviluppare questo tipo di sistemi a livello nazionale, anche se differiscono gli uni dagli altri. «Abbiamo verificato se la maggior parte degli Stati membri si stesse dotando di un sistema di allarme antisequestro. È necessario che sia interoperativo, anche se sono diversi», ha spiegato il commissario europeo incaricato della giustizia, Jacques Barrot. Oltre alla Francia, la Grecia lo applica già e i Paesi Bassi, il Lussemburgo, il Belgio, e il Portogallo hanno dichiarato la loro volontà di andare avanti in questo senso. Diversi Stati membri si sono impegnati a sperimentare l´attivazione transfrontaliera di un allarme antisequestro, sul tipo dell´esercizio che ha avuto luogo, in giugno scorso, tra la Francia, i Paesi Bassi, il Belgio e il Lussemburgo (Spagna, Portogallo, Germania, Repubblica ceca e Svezia come osservatori). E´, invece, stata accantonata l´idea di creare un meccanismo europeo che si basa su sistemi nazionali esattamente simili. La Germania e altre nazioni, peraltro, si sono mostrate reticenti all´idea di creare un sistema europeo completamente interconnesso, giudicandolo sproporzionato. La Commissione europea annovera attualmente i dispositivi esistenti e prevede anche di pubblicare una guida pratica per aiutare gli Stati membri. Firmatari italiani Vittorio Agnoletto, Vincenzo Aita, Gabriele Albertini, Roberta Angelilli, Paolo Bartolozzi, Domenico Antonio Basile, Alessandro Battilocchio, Sergio Berlato, Vito Bonsignore, Mario Borghezio, Iles Braghetto, Marco Cappato, Giorgio Carollo, Carlo Casini, Giuseppe Castiglione, Giusto Catania, Fabio Ciani, Luigi Cocilovo, Giovanna Corda, Paolo Costa, Beniamino Donnici, Francesco Ferrari, Roberto Fiore, Alessandro Foglietta, Elisabetta Gardini, Giuseppe Gargani, Donata Gottardi, Lilli Gruber, Sepp Kusstatscher, Romano Maria La Russa, Vincenzo Lavarra, Pia Elda Locatelli, Andrea Losco, Catiuscia Marini, Mario Mauro, Luisa Morgantini, Roberto Musacchio, Cristiana Muscardini, Sebastiano (Nello) Musumeci, Pasqualina Napoletano, Pier Antonio Panzeri, Aldo Patriciello, Umberto Pirilli, Lapo Pistelli, Gianni Pittella, Guido Podestà, Vittorio Prodi, Giovanni Rivera, Giovanni Robusti, Luca Romagnoli, Amalia Sartori, Salvatore Tatarella, Patrizia Toia, Armando Veneto, Riccardo Ventre, Donato Tommaso Veraldi, Iva Zanicchi, Stefano Zappalà. .  
   
   
APPROVATI 30 PROGETTI DAL COMITATO DI PILOTAGGIO DI INTERREG IV ITALIA-AUSTRIA  
 
Bolzano, 9 settembre 2008 - Nel corso della sua recente seduta tenutasi al Passo di Costalunga il Comitato di pilotaggio di Interreg Iv Italia-austria ha approvato 30 dei 90 progetti transfrontalieri inviati in occasione del primo avviso di presentazione delle proposte progettuali. Per il finanziamento di tali progetti saranno allocate nei prossimi tre anni risorse pari a circa 15 milioni di euro del Fondo di sviluppo regionale (Fesr) e circa 5 milioni di fondi nazionali e regionali. I 30 progetti, apripista della nuova fase della cooperazione italo-austriaca 2007-2013, coinvolgono partner sia pubblici che privati provenienti dalle sei le regioni e province che partecipano al programma: Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige, Carinzia, Friuli Venezia Giulia, Salisburgo, Tirolo e Veneto. Lo scopo prioritario dei progetti è quello di migliorare le relazioni economiche e la competitività da una parte e dall´altra la tutela dell´ambiente e lo sviluppo sostenibile del territorio nell´area di confine tra Italia e Austria. I rimanenti 60 progetti non sono stati approvati per le seguenti ragioni: mancato rispetto dei criteri formali (5 progetti); mancato rispetto dei criteri obbligatori di programma (45 progetti); non raggiungimento del punteggio minimo previsto (10 progetti). L´autorità di gestione del programma si complimenta con i partner dei progetti approvati e ringrazia tutti coloro che hanno partecipato a questo primo avviso. La comunicazione ufficiale ai partner dell´approvazione o meno dei progetti sarà inviata prossimamente. La lista con i progetti approvati si trova sul sito www. Interreg. Net. Alla fine di quest’anno o inizio dell’anno prossimo sarà pubblicato su questo sito un secondo avviso per la presentazione di proposte progettuali. .  
   
   
NUOVO SERVIZIO DEDICATO AL 7PQ SULLE INIZIATIVE DELL´ARTICOLO 169 ON-LINE  
 
Bruxelles, 9 settembre 2008 - Il Cordis, il servizio di informazione comunitario in materia di ricerca e sviluppo, ha lanciato un nuovo servizio che fornisce informazioni dettagliate sulle iniziative dell´articolo 169. Queste quattro iniziative, supportate dal 7° Programma quadro (7Pq), mirano a integrare i lavori di ricerca nazionali svolti in determinati ambiti dai paesi membri per mettere in comune le risorse e impedire i duplicati. Nei dettagli, l´articolo 169 del trattato Ce dichiara che "nell´attuazione del programma quadro pluriennale, la Comunità può prevedere, d´intesa con gli Stati membri interessati, la partecipazione a programmi di ricerca e sviluppo avviati da più Stati membri, compresa la partecipazione a strutture instaurate per l´esecuzione di detti programmi". Per poter godere di tali iniziative, gli Stati membri dell´Ue dovranno impegnarsi in un programma di ricerca congiunto in un campo specifico. La Comunità fornirà quindi un ulteriore sostegno finanziario all´attuazione congiunta, che si basi su un programma congiunto e l´approntamento di una struttura di attuazione dedicata. Finora sono state esaminate quattro iniziative, ovvero un programma di ricerca comune sulla "Domotica per categorie deboli"(Aal), un programma di ricerca comune per la ricerca nelle piccole e medie imprese e dei relativi partner (Eurostars), un programma di ricerca comune per la ricerca nel mar Baltico (Bonus-169) e un programma di ricerca comune sulla metrologia (Empr). Le iniziative Aal ed Eurostars hanno già preso il via, mentre per Empr Bonus-169 potrebbero avviarsi rispettivamente alla fine del 2008 e verso la metà del 2009. I 20 Stati membri dell´Ue, più Israele, Norvegia e Svizzera si sono impegnati a unirsi all´iniziativa Aal, che disporrà di un budget di 600 milioni per sei anni. Gli Stati partecipanti e la Commissione europea hanno accettato di fornire la metà della somma. Il resto verrà fornito dal settore privato. Il programma Eurostars, da parte sua, unisce 26 Stati membri dell´Ue più Islanda, Israele, Norvegia, Svizzera e Turchia per sostenere la ricerca nelle piccole e medie imprese, per consentir loro di poter competere a livello globale. Per questo programma, 100 milioni sono stati accantonati dal 7Pq per raggiungere i 300 milioni con i budget nazionali. Il nuovo servizio Cordis sull´articolo 169 offre informazioni dettagliate sui retroscena di tutte e quattro le iniziative nonché collegamenti ai singoli siti Web. Quindici delle domande frequenti sono state previste e sono state preparate le relative risposte, con ulteriori informazioni da scaricare. Infine, è fornito un riepilogo delle notizie e degli sviluppi più recenti riguardanti tali iniziative. Il nuovo servizio è disponibile all´indirizzo: http://cordis. Europa. Eu/fp7/art169/home_en. Html .  
   
   
EU-PRIME APPROVA PIANO DI LAVORO DI 7,56 MIO EUR PER LA NIGERIA  
 
Bruxelles, 10 settembre 2008 - La delegazione della Commissione europea in Nigeria ha dato il via libera al programma di lavoro definitivo, il cosiddetto "Programme Estimate", del progetto di partenariato dell´Unione europea per il rafforzamento dell´efficienza dell´immunizzazione (Eu-prime o European Union-partnership to Reinforce Immunisation Efficiency), valutato in 2,3 Mio Eur. Il piano di lavoro sarà valido fino al 30 giugno 2009. I finanziamenti iniziali erano previsti per 23 stati nigeriani, come Ebonyi, Kaduna, Kwara, Sokoto e Zamfara. I sei stati principali del Prime (vale a dire Abia, Cross River, Gombe, Kebbi, Osun e Plateau) riceverebbero 86. 665 Eur a testa. La sede centrale del Prime in Nigeria si trova ad Abuja, nel Territorio della capitale federale (Federal Capital Territory). Parlando alla Nigerian publication Leadership, la delegazione della Commissione europea ha dichiarato che la prima rata sarebbe stata impiegata per coprire una serie di azioni, come la formazione del personale addetto alla sanità al fine di fornire servizi di immunizzazione più efficaci e di migliore qualità nei 23 stati, come anche il rinnovamento dei centri sanitari che hanno urgente bisogno di ristrutturazione. Riguardo alla formazione del personale, saranno applicati cinque moduli approvati dal governo, che rientrano nel Basic Guide for Routine Immunisation Service Providers (Bgrisp). Va notato che il progetto Eu-prime non soltanto è riuscito ad assicurare la fornitura di attrezzature per l´immunizzazione per un valore di 11,38 Mio Eur negli ultimi 6 anni, ma ha anche costruito una forza lavoro di 47. 000 unità. Le nuove attrezzature includono strumenti per la conservazione dei vaccini, come Cold Chain, veicoli e strumenti Ti. Il punto a favore dell´Eu-prime è che i nigeriani appartenenti a comunità selezionate avranno la possibilità di essere vaccinati in modo sicuro ed efficace contro una serie di malattie che colpiscono il paese, in particolare la poliomielite. Inoltre, l´esperienza fornita da gruppi locali e stranieri, come anche il supporto tecnico e l´amministrazione del progetto, rappresentano elementi chiave dell´Eu-prime. Alla fine, sensibilizzare le coscienze, rafforzare la comunicazione e migliorare la visibilità si dimostreranno efficaci strumenti per migliorare la fornitura del servizio di immunizzazione in Nigeria. La Commissione europea ha dichiarato che il peso delle malattie prevenibili con i vaccini è uno dei più alti nell´intera regione. Fornendo dati rilasciati nel 2003, la Commissione ha sottolineato che la media nazionale dei bambini completamente vaccinati è di quasi 13%, mentre la difterite, la pertosse e il tetano (Dpt) sono coperti per oltre il 24%. Ci sono una serie di fattori che contribuiscono ad abbassare i numeri, come ad esempio il fallimento del sistema sanitario nazionale e la verticalizzazione dei programmi di immunizzazione, ha fatto notare la Ce. Oltre a mirare all´immunizzazione dei 6 stati principali della Nigeria, l´Ue ha anche stanziato 20,4 milioni al governo nigeriano attraverso il Programma nazionale di immunizzazione, con l´obiettivo di sradicare la poliomielite. Ulteriori 12,9 Mio Eur sono stati stanziati dall´Organizzazione mondiale della sanità per lo stesso scopo. Per ulteriori informazioni: http://www. Eu-prime. Org/index. Htm .  
   
   
"STELLE D´ORO" PER 12 PROGETTI CHE SENSIBILIZZANO ALLA CITTADINANZA EUROPEA  
 
Bruxelles, 9 settembre 2008 - La Commissione europea ha scelto 12 progetti incentrati sullo spirito civico attia promuovere iniziative e dibattiti su tematiche europee concrete e attuali. La consegna delle "Stelle d´oro ai cittadini europei più attivi" avverrà a Bruxelles durante una cerimonia di premiazione patrocinata. Il premio "Stelle d´oro" 2008, assegnato nell´ambito del programma "l´Europa dei cittadini", è un riconoscimento ufficiale per tutte le iniziative volte a incoraggiare la cooperazione, l´impiego di metodi di lavoro efficaci e il conseguimento di risultati tangibili in campo civico. I partecipanti ai progetti vincitori provengono da 22 Stati membri. Jan Figel, Commissario europeo per l’istruzione, la formazione, la cultura e il multilinguismo ha affermato: "L´europa ha bisogno della partecipazione dei suoi cittadini, ha bisogno di sentire la loro voce. Il programma "l ´Europa dei cittadini" incoraggia e sostiene le iniziative di successo nel campo della partecipazione attiva dei cittadini europei che abbiano consentito di ottenere risultati concreti. Non sorpende perciò che tra i vincitori delle "Stelle d´oro" figurino iniziative ben articolate e volte a stimolare la riflessione del cittadino su tematiche europee, che puntano tutte nella stessa direzione: dare maggiore risonanza a questioni d´interesse comune e sollecitare un impegno attivo dei cittadini in questo campo. Penso che questi progetti ben dimostrino la collaborazione attiva dei cittadini che giorno per giorno costruiscono l´Europa affrontando questioni di vita quotidiana". La selezione dei vincitori di quest´anno è stata affidata a sette giurati esterni presieduti dal parlamentare europeo e vicepresidente della Commissione per la cultura e l´istruzione Hannu Takkula. Tra i membri della giuria anche Brenda King del Comitato economico sociale e Keith Walters del Comitato delle regioni. "C´è stata data la possibilità di valutare progetti di qualità" ha dichiarato il presidente della giuria Hannu Takkula "e di individuare quelli che rispecchiano le finalità del programma "l´Europa dei cittadini" e sono d´esempio per sforzi analoghi in questo campo. Quest´anno tuttavia in concomitanza con l´Anno europeo del dialogo interculturale abbiamo selezionato tre progetti che, basandosi sulla memoria storica delle generazioni passate, mirano a trasmettere a quelle future i valori della tolleranza e della collaborazione". Le "Stelle d´oro" vengono assegnate ogni anno nell´ambito del programma "l´Europa dei cittadini", che si pone come obiettivo quello di costruire una società civile organizzata coinvolgendo sempre meglio la base. É il progetto di sensibilizzazione dei cittadini più importante a livello europeo, varato allo scopo di rafforzarne la partecipazione attiva nella costruzione dell´Europa. Per raggiungere tali obiettivi si sono stanziati circa 27 milioni di euro per l´anno 2008. La cerimonia per il conferimento delle "Stelle d´oro" si terrà a Bruxelles il 13 novembre 2008 e sarà aperta al pubblico, previa iscrizione. Chi desideri ulteriori informazioni sul programma, sui progetti vincitori oppure per poter prendere visione del programma completo dell´imminente premiazione a Bruxelles, può consultare il sito http://ec. Europa. Eu/citizenship. Per ulteriori informazioni sui progetti vincitori di quest´anno si veda l´allegato sottostante. Annex: Summary Of Golden Star Winners 2008 A) Town Twinning Projects The Future of the European Union – Consequences and Perspectives of the Enlargement in view of German–french, German-polish and German-hungarian Town Twinning Partnerships, Reichelsheim, De (Partners: Dol de Bretagne-fr, Jablonka-pl, Nagymanyok-hu). A project debating the challenges of Europe at local level during the German presidency: impact of the Eu and the German presidency, value of the Eu for the citizens, role of citizens, people with disabilities in European societies, climate change, Eu environmental policy and equal opportunities. Contact details: Mrs Ellen Schnellbächer Tel. : +49616454255 E-mail: geoschnell@t-online. De Meeting of the Citizens of the Partner Towns, Bojnice, Sk (Partners: Bad Krozingen-de, Rosta- It, Jesenik-cz, Zator-pl). A project built around participants´ active contributions on the subjects chosen: 2007 Year of Equal Opportunities, exchange of practices, workings of the Ep. Well adapted methods for all age groups. Contact details: Tam Frantisek Tel. : +421465430334 E-mail: urad@bojnice. Sk Magic 27 – the Future of Common Europe, Bialogard, Pl (Partners: Akniste-lv, Gnosjö-se, Olen-be, Caracal-ro). Active participation of young people taking further interest in European integration and democracy in Europe. Celebration of the 2007 Eu enlargement to Romania and Bulgaria. The project served also as an opportunity to show a travelling exhibition on town twinning. Contact details: Mr Stefan Strzałkowski Tel. : +48943122127 E-mail: gospodarka@bialogard. Info 1st European Youth Meeting: "Mobility of Young People in Europe", Association of twinning committees of Puy de Dôme, Fr (Partners: Moggio Udinese, Nemi, Ariccia, Sarsina, Liściana Nardi, Fosdinovo, Montessoro al Mare –It, Beratzhausen, Gerestried, Lichtenfels, Empfingen, Grebenstein, Kallmunz, Parsberg-de, Chelmsford/great-waltham-uk, Povoa De Lanhoso/taide, Viana Do Castelo – Pt, Lopik- Nl, Sławków, Czarna Dabrowka – Pl, Oradea - Ro) A meeting involving a grouping of French municipalities and their twinned towns. Thematic working on European identity, mobility and awareness-raising, through debate and interaction with Members of the Ep. Contact details: Mrs Evelyne Laquit Tel. : +33473873617 E-mail: Evelyne. Laquit@neuf. Fr Forum of the Eu Citizens and Municipal Officers: Fighting for Q-cities, Fighting for a Better Daily Life, Municipality of Amaroussion, El (Partners: Fonte Nuova – It, Ghent-be, Lakatamia, Strovolos, Limassol–cy, Nea Ionia Magnesias, Voula, Xanthi–el, Ploiesti –Ro, Porto–pt, Umeå –Se) A consolidated network, committed to strategic working, as evidenced by the signing of the "quality oath". Focuses structurally on the issue of quality services towards citizens; pursues further development and diversification; targets municipal administration, civil society and citizens. Contact details: Mr. Michalis Christakis Tel. : +30 210 8760351 E-mail: deeda@maroussi. Gr Sustainable Development – Issue for European Citizens, Plérin, Fr (Partners: Avrig-ro, Wronki-pl, Cookstown-uk) A new thematic network focusing on sustainable development, involving a grass-roots audience and affirming their further engagement by the signing of a Charter. Contact details: Mr Pierre-michel Connen Tel. : +33 607772568 E-mail: sclc@wanadoo. Fr B) Civil Society Projects The Organized Civil Society: New Tasks in an Enlarged European Union - Euromed Carrefour Sicilia, It (Partners from Ro, Uk, Be, At, Cz and Pl) Exchange of practices and drafting of a set of recommendations concerning the role of civil society and their input for decision making. Takes into consideration the relations between civil society organisations on national level and the national states and civil society as well as the Eu institutions and their role in developing a sense of active citizenship. Contact details: Mr Gianluca D´ Alia Tel. : +39091335081 E-mail: carrefoursic@hotmail. Com Eureporter - Babel International Association, Fr (Partners from Cz, Be, Pl, Hu, Ee, Pt, Lt, De, Ro) Mobility of young journalists with the aim of creating a European public opinion. A project based on informal learning and volunteering. Contact details: Mrs Monika Oelz/nuala Morgan Tel. : +33142718553 E-mail: info@cafebabel. Com Bring Europe Closer to Youth – Simulation of the Summit of the European Council - The Polish Robert Schuman Foundation, Pl (Partners from Es, It, Lv, De, Fr, Sk and Hu) Simulation of a youth-led Eu summit and relevant workshops, an initiative aiming at capacity building, interaction, establishment of networks and intercultural learning. Contact details: Mrs Ieva Grundsteine Tel. :+48 22 6212161, 22 6217555 E-mail: i. Grundsteine@schuman. Org. Pl Remembrance projects The Trans-national Culture of Remembrance at the Dachau Concentration Camp Memorial Site: Preserving the International Victims Testimonies for Future Generations - International Committee of Dachau, De (Partners from Fr, Cz, Nl, At, Be, Lu, Hu, Si, Ro, Bg) A remembrance-related event/conference, where testimonies of the second and third generation of the families of the concentration camp survivors were presented and discussed. Contact details: Mrs Dr Annette Eberle Tel. : +491774786628 E-mail: Annette_eberle@gmx. De Daughters of the Enemy - Docs, Youth and Society, Cz (Partners from It and De) A project focusing on human rights, where students from film and Tv schools filmed interviews with the daughters of political prisoners of the Stalinism era. Contact details: Mrs Zuzana Drazilova Tel. : 00420224234452 E-mail: sunfilms@volny. Cz The Neighbours Who Disappeared – Tribute of the Child Holocaust Victims - The forgotten ones, Cz (Partners from It, De and Uk) A travelling exhibition on Nazism, led by young people doing research about the Jewish children and youngsters who disappeared from their community during World War Ii and that will continue as a co-operation between schools. Contact details: Mrs Marta Vancurova Tel. : +420233336367 E-mail: martavan@gmail. Com .  
   
   
OFFERTA: METRIS - MONITORAGGIO DELLE TENDENZE EUROPEE NELLE SCIENZE SOCIALI E UMANISTICHE: UNA RETE DI CORRISPONDENTI  
 
 Bruxelles, 9 settembre 2008 - La direzione generale della ricerca della Commissione europea ha lanciato un bando di gara per costituire una rete di esperti per monitorare le tendenze nelle scienze sociali e umanistiche in Europa. Scopo della rete è fornire descrizioni, analisi e commenti con annotazioni sui panorami nazionali delle scienze sociali e umanitarie negli Stati membri Ue e nei paesi associati al programma quadro dell´Ue. Questa analisi dovrebbe poi consentire una rapida identificazione, caratterizzazione e analisi comparativa dei programmi e delle priorità nazionali importati e delle importanti capacità di ricerca (istituzioni, infrastrutture ecc. ), delle tendenze emergenti, dei punti deboli e dei punti di forza ecc. In questi settori. Tutto questo verrà effettuato su una piattaforma basata sul web. Per ulteriori informazioni contattare: Commissione europea, Dg Ricerca, Rue de la Loi 200, Sdme 07/43, B-1049 Bruxelles . Rtd Dg L1 Fax +32 2 299 4462 .  
   
   
BOLZANO: GUIDA 2008 AI PROGRAMMI UE  
 
Bolzano, 9 settembre 2008 - Una panoramica sui programmi promossi dall´Ue, con i consigli pratici per la presentazione dei progetti, viene offerta dall´opuscolo "Guida ai programmi comunitari", edizione 2008, a cura della Ripartizione provinciale Affari comunitari. La guida è disponibile gratuitamente nella sede della Ripartizione a Bolzano. La Guida aggiornata al 2008 è un utile strumento che facilita l´approccio al complesso settore dei finanziamenti europei con i relativi documenti che li istituiscono. La Ripartizione provinciale Affari comunitari ha cercato di riassumere e semplificare il piú possibile i contenuti dei maggiori programmi Ue relativi al periodo 2007-2013, indicando anche utili punti di contatto, locali, nazionali o esteri dai quali poter ricevere la necessaria consulenza. Pur trattando essenzialmente i programmi comunitari (politiche settoriali-finanziamenti in forma diretta), la nuova Guida lascia spazio anche all´importante settore dei fondi strutturali (politiche di riequilibrio territoriale, finanziamenti in forma indiretta). Si tratta per i cittadini di un valido strumento con informazioni, consigli e orientamenti per meglio utilizzare le numerose opportunità offerte dall´Europa. La "Guida ai programmi comunitari", edizione 2008, è disponibile gratuitamente nella sede della Ripartizione, a Bolzano in via Conciapelli 69, e consultabile sul sito del servizio Europe Direct www. Provincia. Bz. It/europa/europedirect/publ/publikationen_i. Asp .  
   
   
KOSOVO, A GIORNI I PRIMI PASSAPORTI  
 
Trieste, 9 settembre 2008 - Secondo il ministro degli Interni kosovaro, Zenun Pajaziti, anche i Paesi che non hanno riconosciuto il Kosovo accetteranno i nuovi passaporti, con l´unica eccezione della Slovacchia. Lo riporta B92. Net. I primi passaporti dovrebbero essere pronti nei prossimi giorni, saranno validi per 10 anni, costeranno 25 euro e saranno in linea con gli standard della Ue. I passaporti sono stati stampati a Lipsia, in Germania. .  
   
   
BIELORUSSIA: ADOTTATO IL PIANO PER LE PRIVATIZZAZIONI PER IL PERIODO 2008-2010  
 
Minsk, 9 settembre 2008 - La risoluzione n°1021 del Consiglio dei Ministri illustra l’adozione, da parte del governo bielorusso, del piano di privatizzazione per il periodo 2008-2010. Il piano è composto da due parti. La prima elenca le 519 imprese nazionali, piccole e grandi, che dovrebbero essere registrate come società per azioni entro i prossimi tre anni. La seconda parte elenca 147 S. P. A. Le cui azioni saranno vendute, in linea con il decreto n°7. La risoluzione entrerà in vigore dalla data di pubblicazione ufficiale. Il decreto n°7 del 14 aprile 2008 toglie gradualmente le restrizioni dalla circolazione delle azioni delle S. P. A. Bielorusse, create attraverso privatizzazioni e denazionalizzazioni. In precedenza, l’alienazione di queste quote era proibita. Durante la prima fase, iniziata il 17 luglio, è stato tolto il divieto sulla vendita delle azioni delle S. P. A. Nelle quali la quota governativa è pari a zero o superiore al 75%. Il veto sull’alienazione delle quote delle S. P. A. Specializzate nella lavorazione dei prodotti agricoli e di cereali è stato rimosso completamente. Nella seconda fase, cioè dal 1° gennaio 2009, le restrizioni saranno tolte dalle compagnie appartenenti allo Stato per oltre il 50%. Durante entrambe le fasi, le limitazioni saranno mantenute per le società che assicurano la gestione delle industrie strategiche dell’economia nazionale. Ogni vinvolo sarà rimosso durante la terza fase, che inizierà il 1° gennaio 2011. Le azioni delle S. P. A. , create dalle privatizzazioni e nazionalizzazioni, saranno vendute attraverso aste e gare d’appalto. Il decreto ha l’intento di migliorare gli strumenti legali che regolano la privatizzazione delle proprietà statali e di proteggere i diritti e gli interessi legali dei cittadini. Il documento prevede un piano triennale per la privatizzazione di beni di proprietà nazionale. .  
   
   
FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE DEL MESE DI AGOSTO 2008  
 
 Roma, 8 settembre 2008 - Il fabbisogno del settore statale del mese di agosto 2008 è risultato pari, in via provvisoria, a 5. 800 milioni, superiore di circa 3. 800 milioni rispetto a quello del mese di agosto del 2007, pari a 1. 960 milioni. Nei primi otto mesi del 2008 si è registrato complessivamente un fabbisogno di circa 27. 400 milioni, superiore di circa 2. 700 milioni a quello dell´analogo periodo del 2007, pari a 24. 667 milioni. Commento - Il fabbisogno del mese di agosto, rispetto allo scorso anno, sconta dal lato delle entrate minori versamenti fiscali da parte dei contribuenti soggetti agli studi di settore per i quali nel 2007 erano stati prorogati i termini di versamento al mese di agosto; inoltre il mese di agosto dello scorso anno beneficiava, in sede di prima applicazione delle disposizioni della finanziaria 2007, del gettito del Tfr relativo al primo semestre dell´anno. Dal lato della spesa, rispetto allo scorso anno, il fabbisogno del mese sconta maggiori interessi sul debito pubblico, nonché l´erogazione di anticipazioni alle Regioni per l´estinzione dei debiti sanitari pregressi per effetto della Legge finanziaria 2008. .  
   
   
AMMONTARE DI BTP IN EMISSIONE  
 
Roma, 9 settembre 2008Il Mef, facendo seguito al comunicato stampa del 4 settembre 2008, comunica l´ammontare dei Btp che verranno offerti nell´asta del prossimo 11 settembre: - Buoni del Tesoro Poliennali: quinquennali 15 aprile 2008/2013 nona tranche: 2. 500 milioni di euro; trentennali 1º agosto 2007/2039 sesta tranche: 2. 000 milioni di euro. .  
   
   
LIBRO UNICO DEL LAVORO: DISPOSIZIONI OPERATIVE  
 
Roma, 9 settembre 2008 - Un solo libro sostituisce i libri paga e matricola e gli altri libri obbligatori dell´impresa : il libro unico del lavoro , istituito con gli articoli 39 e 40 del decreto-legge n. 112/2008 (convertito con legge 6 agosto 2008, n. 133). Il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, con la circolare n. 20/2008 ha evidenziato e chiarito alcuni aspetti della disciplina; già in precedenza era intervenuto con il decreto ministeriale 9 luglio 2008, dettando un regime transitorio in base al quale, fino al periodo di paga relativo al dicembre 2008, i datori di lavoro potranno utilizzare i vecchi libri paga e presenze per assolvere agli obblighi di tenuta, registrazione ed esibizione del libro unico. Il libro unico del lavoro ha la funzione di documentare ad ogni singolo lavoratore lo stato effettivo del proprio rapporto di lavoro e agli organi di vigilanza lo stato occupazionale dell´impresa. La nuova disciplina, semplificando la struttura di gestione dei rapporti di lavoro, in particolare riguardo alla tenuta dei libri in azienda, ha finalità di prevenzione e contrasto del lavoro sommerso , oltre che di snellimento degli oneri burocratici ed economici gravanti sulle imprese. .  
   
   
JV DI BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA CON LEHMAN BROTHERS (EUROPE) E CAF CEDUTO IL 30% DI MPS GESTIONE CREDITI BANCA PER 30 MILIONI DI EURO L’OBIETTIVO È LA COSTITUZIONE DI UN OPERATORE DI PRIMO LIVELLO IN ITALIA  
 
Siena, 9 settembre 2008 - Banca Monte dei Paschi di Siena ha sottoscritto 23 luglio un accordo per cedere a Lehman Brothers International (Europe) e a Caf Spa il 30% di Mps Gestione Crediti Banca, società del Gruppo Montepaschi dedicata alla gestione e al recupero dei crediti non performing. L’acquisto avverrà tramite una società ad hoc partecipata pariteticamente da Lehman Brothers e Caf – quest’ultimo è un primario gruppo finanziario specializzato nell’attività di valutazione, acquisizione e recupero crediti in sofferenza. L’obiettivo dell’operazione è la nascita di un operatore di primo livello in Italia in questo settore. L’accordo prevede il pagamento di un corrispettivo in favore di Bmps di 30 milioni di euro, sulla base di una valorizzazione complessiva della società pari a 100 milioni di euro. L’accordo prevede reciproci diritti di put e call esercitabili prevalentemente entro la fine di luglio del 2009 a fronte di un corrispettivo che tenga conto del prezzo corrisposto e degli utili maturati nel periodo. L’operazione di cessione si inserisce nel contesto di un più ampio programma strategico di rafforzamento di Mps Gestione Crediti, finalizzato a potenziare la società anche attraverso l’apporto di specifico know how da parte di Lehman Brothers e Caf. L’accordo, condizionato al rilascio delle autorizzazioni di legge, prevede che il trasferimento della partecipazione di Mps Gestione Crediti alla nuova società e il pagamento del prezzo avvengano entro il 2008. .  
   
   
NASCE LA NEWCO PER RILEVARE DA FINGRUPPO LE AZIONI HOPA VERONA  
 
Siena, 9 settembre 2008 - Mittel S. P. A. E Equinox Two S. C. P. A. , da una parte, e Banco Popolare Soc. Coop. E Banca Monte dei Paschi di Siena S. P. A. , dall´altra, hanno sottoscritto il 23 luglio un accordo che porterà alla costituzione di una Newco, in vista del possibile acquisto del pacchetto di azioni Hopa detenuto da Fingruppo e Hi-spring (38,7%). Mittel ed Equinox deterranno congiuntamente il 66,6% mentre Banco Popolare e Banca Monte dei Paschi di Siena il 33,3%. L´operazione sarà sostenuta da un investimento nella Newco per complessivi 30 milioni di euro, di cui 10 milioni di euro a carico - in misura paritaria - di Banco Popolare e Banca Monte dei Paschi di Siena, che lasciano ai soci industriali di Mittel ed Equinox la gestione e la valorizzazione delle principali partecipazioni di Hopa. L´operazione, condizionata al ritorno "in bonis" di Fingruppo, prevede la rinuncia da parte delle banche di crediti per complessivi 90 milioni di euro. Tale accordo sarà sottoposto alle autorità competenti. .  
   
   
BANCA ITALEASE: FINALIZZATA OPERAZIONE DI WAREHOUSE  
 
Milano, 9 settembre 2008 – Banca Italease comunica che, nella tarda serata Del 17 luglio , nell’ambito dell’ordinaria attività di funding a supporto del proprio sviluppo commerciale, ha finalizzato un’operazione di warehouse di crediti rivenienti da contratti di leasing originati da Società del Gruppo. Tale operazione ha consentito al Gruppo di ottenere funding per un importo di circa 640 milioni di Euro, ed è stata perfezionata con l’intervento di primarie controparti (Bnp Paribas e Natixis quali Banche eroganti e co-arranger, Finanziaria Internazionale esclusivamente in qualità di co-arranger). .  
   
   
AZIMUT, BANCA POPOLARE DI VICENZA E CATTOLICA ASSICURAZIONI UNISCONO LE FORZE PER CREARE UNA NUOVA SGR INDIPENDENTE  
 
 Milano - Vicenza - Verona, 9 settembre 2008 - Azimut, Banca Popolare di Vicenza e Cattolica Assicurazioni il 28 agosto hanno avviato un progetto per la costituzione di una nuova Società di Gestione del Risparmio indipendente controllata in misura paritetica dai tre soggetti promotori. La joint venture, che dovrebbe vedere la luce entro la fine dell’anno una volta definito l’accordo fra i partner e ottenute le necessarie autorizzazioni, si porrà in prima fila nel realizzare gli auspici più volte espressi dal Governatore della Banca d’Italia in materia di separazione fra assetti proprietari delle Sgr e politiche gestionali. Nella nuova società, che potrà contare inizialmente su uno stock di risparmio gestito intorno ai 5,8 miliardi di euro, Azimut fungerà da partner tecnico apportando le proprie capacità gestionali, l’esperienza nella creazione di strumenti di investimento innovativi, il know how di formazione e motivazione dei canali distributivi nel collocamento di fondi. Bpvi apporterà le competenze caratteristiche di operatore bancario di elevato standard e Cattolica apporterà le competenze caratteristiche proprie dell’investitore istituzionale. Il progetto prevede la fusione di Bpvi Fondi e di Verona Gestioni Sgr (di cui, ad oggi, Banca Popolare di Vicenza e Cattolica Assicurazioni detengono rispettivamente per ogni società il 50% del capitale) e successivamente l’ingresso di Azimut Holding nel capitale con una quota del 33% acquisita dalle controllanti Banca Popolare di Vicenza e Cattolica Assicurazioni. I soggetti fondatori sono fin d’ora aperti a valutare l’interesse di tutti gli operatori interessati a seguire questo modello. Il team della nuova società, costituito dal personale in forza alle due Sgr, si avvarrà dell’advisory di Azimut e avrà in gestione portafogli assicurativi e previdenziali di Cattolica, le gestioni patrimoniali di Popolare di Vicenza, nonché fondi e Gpf che saranno arricchite da prodotti della gamma di fondi lussemburghesi Azimut. “Con il nuovo progetto si consolidano i legami operativi con due partner, Popolare di Vicenza e Azimut con i quali abbiamo già rapporti di collaborazione molto importanti“ - ha dichiarato Giovambattista Mazzucchelli, Amministratore Delegato di Cattolica Assicurazioni – “Grazie alla complementarietà delle competenze dei partner, la nuova Sgr si propone di divenire uno dei player di riferimento nell’asset management, un mercato che sta attraversando una fase di forte transizione. “ Secondo il Cav. Lav. Dott. Giovanni Zonin, Presidente di Banca Popolare di Vicenza “La Banca dimostra nei fatti la tempestiva adesione alle indicazioni di Banca d’Italia sulla separazione tra attività di gestione e attività tipiche, dando vita a una realtà indipendente che svilupperà capacità gestionali importanti. Con questa operazione mettiamo a disposizione dei clienti della Banca un assortimento di strumenti di investimento particolarmente qualificato e lavoreremo con i nostri partner per rilanciare lo strumento fondi nel portafoglio finanziario delle famiglie” Pietro Giuliani, Presidente e Ad di Azimut, nell’esprimere soddisfazione per l’avvio del progetto rileva che “Azimut è stata scelta per le capacità di gestione dimostrate nel decennio 1997-2007, dal momento che i nostri clienti hanno realizzato un rendimento medio netto all’anno superiore dell’1,7% rispetto al rendimento dei Bot (sovraperformando nello stesso periodo l’industria dei fondi in Italia del 3,2% all’anno). La qualità della gestione, sulla quale continuiamo a investire, ci ha consentito di essere sul mercato il maggior operatore italiano indipendente in questo settore. ” .  
   
   
VENETO BANCA HOLDING STRUTTURA IL RETAIL ENRICO DONI, EX BIPOP-CARIRE, NUOVO RESPONSABILE SEGMENTO PRIVATI  
 
Montebelluna, 9 settembre 2008 - Veneto Banca Holding cresce, si potenzia e si struttura. “Una recente ricerca sul retail banking condotta dall’Abi segnala che nei prossimi tre anni una variabile importante sarà la qualità e l’efficienza dei servizi, seguita dall’attitudine del personale alla relazione e al livello di professionalità. Per questi motivi il Gruppo punta a un forte presidio qualitativo dei segmenti private, retail e corporate” – spiega Vincenzo Consoli, Amministratore Delegato di Veneto Banca Holding. “La strategia del Gruppo – ricorda Consoli – prevede un approccio per segmento della clientela, garantendo un prodotto su misura che risponda a esigenze sempre più particolareggiate, creando azioni mirate e partnership”. Per coordinare il segmento privati delle banche italiane del Gruppo, Veneto Banca Holding si affida a Enrico Doni che, si occuperà di seguire il retail per quanto riguarda privati e famiglie: da sempre segmento importante della clientela del Gruppo che mantiene la sua natura di banca popolare. Enrico Doni, fiorentino, 46 anni, si è laureato in economia e commercio con il massimo dei voti e ha poi maturato la sua esperienza nel settore bancario con un focus particolare nel retail. .  
   
   
ANIMA SGR: RACCOLTA NETTA DI +47,2 MILIONI DI EURO AD AGOSTO PATRIMONIO GESTITO A 9.092,8 MILIONI DI EURO A FINE AGOSTO  
 
Milano, 9 settembre 2008 – Anima ha registrato nel mese di agosto 2008 una raccolta netta totale (fondi di diritto italiano, Anima Sicav, Anima Orizzonti) di +47,2 milioni di euro. Il patrimonio totale ammonta a fine agosto a 9. 092,8 milioni di euro, rispetto a 10. 321,5 milioni a fine 2007. Al netto delle duplicazioni (rappresentate dal fondo Anima Orizzonti, che investe in fondi Anima), il patrimonio totale è pari a 9. 057,7 milioni di euro. La tabella 1 indica il patrimonio e la raccolta netta di agosto dei prodotti Anima, divisi per tipologia
Tabella 1: Patrimonio e raccolta netta nel mese di agosto, per linea di prodotto
Linea di prodotto Numero fondi Nav* Raccolta netta*
Fondi comuni di diritto italiano 11 8. 932,4 45,8
Anima Sicav 6 125,2 0,2
Fondo pensione aperto Anima Orizzonti 4 35,1 1,1
Totale 21 9. 092,8 47,2
Fonte: Anima. * Dati in milioni di euro. Fondi di diritto italiano I fondi Anima di diritto italiano hanno registrato nel mese di agosto 2008 una raccolta netta di +45,8 milioni di euro. A fine agosto il patrimonio netto dei fondi comuni di diritto italiano di Anima ammonta a 8. 932,4 milioni di euro, rispetto a 10. 127,5 milioni di euro a fine 2007. La tabella 2 indica il patrimonio e la raccolta netta di agosto dei singoli fondi di diritto italiano.
Tabella 2: Patrimonio e raccolta netta nel mese di agosto; fondi Anima di diritto italiano
Nav* Raccolta netta* Tipo di fondo
Anima Fondattivo 559,2 -4,3 Flessibile
Anima Fondo Trading 755,7 -2,5 Azionario
Anima America 148,2 0,8 Azionario
Anima Europa 547,1 -4,2 Azionario
Anima Asia 236,6 0,5 Azionario
Anima Emerging Markets 150,6 0,0 Azionario
Anima Fondimpiego 436,8 -8,3 Obbligazionario
Anima Convertibile 59,2 -0,8 Obbligazionario
Anima Obbligazionario Euro 1. 184,4 -27,5 Obbligazionario
Anima Liquidità 3. 639,0 83,5 Liquidità
Fondo Liquidità 1. 215,8 8,7 Liquidità
Totale 8. 932,4 45,8
Fonte: Anima. * Dati in milioni di euro. Anima Sicav ha registrato in agosto una raccolta netta di +0,2 milioni di euro. Il patrimonio netto di Anima Sicav ammonta, a fine agosto, a 125,2 milioni di euro rispetto a 172,5 milioni di euro di fine 2007. Anima Orizzonti ha registrato in agosto una raccolta netta di +1,1 milioni di euro (dato stimato). Il patrimonio in gestione a fine agosto è di 35,1 milioni di euro (dato stimato), rispetto ai 21,5 milioni di euro di fine 2007. Commento ai dati - “Il mese di agosto ha portato due notizie positive: una raccolta netta complessiva positiva (+46 milioni di euro, in controtendenza con l’industria) e il forte rallentamento dei deflussi sui fondi azionari, passati da -77 a -10 milioni di euro circa nel mese”, commenta Alberto Foà, amministratore delegato di Anima Sgr; “Rimane invece positiva la raccolta dei fondi monetari”. .
 
   
   
DEA CAPITAL SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2008: POSIZIONE FINANZIARIA NETTA CONSOLIDATA POSITIVA PER 262,5 MILIONI DI EURO (RISPETTO A 415,9 MILIONI DI EURO AL 31 DICEMBRE 2007)  
 
 Milano, 2008 - Si è riunito in data 29 agosto il Consiglio di Amministrazione di Dea Capital S. P. A. Per l’esame e l’approvazione della Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2008. Alla fine del primo Semestre 2008 il Nav è risultato pari a 2,78 Euro per azione, rispetto a 2,77 Euro per azione al 31 marzo 2008 e 2,78 Euro per azione al 31 dicembre 2007. Il Nav (patrimonio netto consolidato) è pari a 848,1 milioni di Euro ed è composto per 583,2 milioni dal portafoglio investimenti, in crescita rispetto ai 433,2 milioni di fine 2007, prevalentemente per effetto degli investimenti in Idea Alternative Investments e Migros Turk; per 262,5 milioni dalla posizione finanziaria netta positiva, in calo per effetto dei citati investimenti; e per 2,4 milioni da crediti ed altre attività nette. La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo è risultata positiva per 262,5 milioni di Euro al 30 giugno 2008, rispetto a 405,5 milioni di Euro al 31 marzo 2008 ed a 415,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2007, con una variazione sostanzialmente riconducibile a: • investimenti netti in partecipazioni per 154,4 milioni di Euro, di cui: - 57,9 milioni di Euro (inclusi gli oneri accessori) per l’acquisizione della partecipazione in Idea Alternative Investments; - 81,2 milioni di Euro per l’acquisizione della partecipazione in Kenan Investments Sa (consorzio a cui partecipano Bc Partners, Dea Capital e Turkven; controllante di Migros Turk); - 11,1 milioni di Euro relativi agli esborsi per gli aumenti di capitale in Sigla Luxembourg (10,2 milioni di Euro) ed in Santé (per 0,9 milioni di Euro); - 4,2 milioni di Euro collegati all’investimento nei fondi (Idea I Fof, Idea Coif I e fondi di venture capital); • esborso collegato al piano di acquisto di azioni proprie per 3,2 milioni di Euro; • cash flow operativo (principalmente rappresentato da proventi finanziari e da strumenti derivati, al netto delle spese correnti), dividendi incassati da Idea Alternative Investments ed altri movimenti per totali +4,2 milioni di Euro. La Posizione Finanziaria Netta include 18,8 milioni di Euro a titolo di investor loan fruttifero a Moonlight Capital Sa, controllante indiretta di Migros Turk e a sua volta controllata da Kenan Investments Sa, che porta l’investimento complessivo del Gruppo Dea Capital in Migros Turk a 100 milioni di Euro. 2 Il Risultato Netto di Gruppo è negativo per 0,8 milioni di Euro, rispetto ad un risultato positivo per 4,6 milioni di Euro nel primo semestre del 2007. Il risultato ante imposte è invece aumentato da 3,5 milioni di Euro nel primo semestre 2007 a 4,2 milioni di Euro nel corrispondente periodo del 2008. La differenza negativa nel risultato netto tra i due semestri è prevalentemente dovuta alla contabilizzazione di imposte differite per 3,8 milioni di Euro nel primo semestre 2008 (voce non presente nel conto economico del primo semestre 2007) e al risultato positivo delle attività da cedere pari a 1,5 milioni di Euro registrato nel primo semestre 2007 (voce non presente nel 2008). Il Risultato Complessivo – Ias 1 (Statement of Performance) - che riflette gli adeguamenti a fair value del portafoglio investimenti, recepiti direttamente nel patrimonio netto, come previsto dagli Ias/ifrs – è negativo per 2,1 milioni di Euro nel primo semestre 2008, rispetto ad un risultato positivo di 16,9 milioni di Euro nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Tale risultato è da imputare prevalentemente alla variazione di fair value dei fondi di private equity e venture capital in portafoglio, parzialmente compensata dalla variazione positiva dei contratti a copertura del rischio di tasso di interesse sul debito del Gruppo Santè (Generale de Santè). ***** Successivamente alla chiusura del periodo, sono intervenuti i seguenti fatti di rilievo: • in data 25 luglio 2008, sottoscrizione degli accordi per l’acquisizione di una partecipazione del 70% in First Atlantic Real Estate Holding, per un prezzo pari a 71,5 milioni di Euro, che tiene conto della posizione finanziaria netta positiva del gruppo acquisito; • in data 30 luglio 2008, sottoscrizione di un contratto di finanziamento per un importo sino a 150 milioni di Euro, a sostegno del completamento del piano di investimento 2007-2009; • nel corso del mese di agosto 2008, acquisti da parte di una società indirettamente controllata da Kenan Investments Sa di azioni Migros Turk sul mercato, che hanno portato la partecipazione detenuta nella società quotata turca dal precedente 50,8% all’81,6% circa. Tali acquisti hanno comportato da parte di Dea Capital il versamento a Moonlight Capital Sa, a titolo di investor loan fruttifero, di ulteriori 75 milioni di Euro, portando l’investimento complessivo a 175 milioni di Euro. Alla data attuale sono in corso gli adempimenti finali necessari al lancio di un’offerta pubblica di acquisto sulle restanti azioni Migros Turk, fermo restando che l’investimento complessivo di Dea Capital non supererà la somma di 175 milioni di Euro. ***** Piano di sottoscrizione di warrant destinato a dipendenti Il Consiglio di Amministrazione di Dea Capital S. P. A. Ha inoltre approvato di sottoporre all’assemblea ordinaria degli azionisti della Società l’adozione di un piano di investimento, mediante offerta in sottoscrizione di warrant ad alcuni dipendenti della Società e della società controllante De Agostini S. P. A. , individuati e da individuarsi da parte del Consiglio di Amministrazione della Società tra i soggetti investiti di funzioni strategicamente rilevanti con riferimento all’attività svolta dalla Società (il “Piano”). Il Piano verrà attuato mediante l’emissione di opzioni warrant denominate “Warrant Dea Capital 2008-2012” da offrire in sottoscrizione, a titolo oneroso, ai predetti dipendenti della Società e della società controllante De Agostini S. P. A. (i “Warrant”). I Warrant conferiranno a ciascun titolare il diritto di sottoscrivere azioni ordinarie di nuova emissione della Società del valore nominale di 1 Euro, in ragione di n. 1 azione per ogni Warrant. In alternativa, la Società avrà la facoltà di trasferire all’avente diritto azioni proprie eventualmente detenute in portafoglio dalla Società medesima alla data di esercizio dei Warrant, purché ne sussistano i requisiti di legge. I Warrant saranno nominativi, liberamente trasferibili a terzi e non è prevista la loro quotazione in alcun mercato regolamentato, italiano o estero. Il numero massimo dei Warrant che potranno essere offerti in sottoscrizione è pari a 1. 500. 000. Il prezzo di sottoscrizione di ogni singolo Warrant, da corrispondersi alla Società contestualmente alla sottoscrizione, sarà pari a Euro 0,58, sulla base della stima di fair value determinata dal Consiglio di Amministrazione, con il supporto di valutazioni esterne. I Warrant potranno essere sottoscritti dalla data di iscrizione nel Registro delle Imprese della delibera dell’Assemblea Straordinaria della Società relativa all’emissione dei Warrant e fino al 31 dicembre 2008 incluso, da parte di soggetti individuati dal Consiglio di Amministrazione della Società che, al momento sia dell’offerta in sottoscrizione dei Warrant, sia della sottoscrizione dei predetti strumenti finanziari, siano dipendenti della Società e/o della società controllante De Agostini S. P. A. 3 I Warrant potranno essere esercitati da parte degli aventi diritto in un giorno compreso tra il 1° ottobre 2011 e il 31 marzo 2012 compresi, in conformità a quanto previsto dal Regolamento dei Warrant e, in particolare, a condizione che il prezzo ufficiale delle azioni della Società, registrato in almeno un giorno compreso tra il 25 settembre 2011 e il 20 marzo 2012, sia pari o superiore ad Euro 2,15. Il prezzo di esercizio dei Warrant sarà pari ad Euro 1,92, pari al prezzo ufficiale di quotazione delle azioni della Società del 28 agosto 2008 e cioè del giorno precedente la riunione del Consiglio di Amministrazione che ha deliberato di sottoporre l’approvazione del Piano all’Assemblea Ordinaria della Società; tale prezzo di esercizio è superiore alla media aritmetica dei prezzi ufficiali delle azioni della Società registrati nell’ultimo semestre e nell’ultimo trimestre. Obiettivo del Piano è valorizzare, in un’ottica di medio/lungo periodo, il contributo dato al successo dell’emittente da coloro che occupano le posizioni di maggior rilievo nella Società e nella società controllante De Agostini con riguardo all’attività svolta da parte della Società. Tra i beneficiari cui verranno offerti in sottoscrizione i Warrant, il Consiglio di Amministrazione della Società - subordinatamente all’approvazione del Piano da parte dell’Assemblea Ordinaria della Società - ha già provveduto ad individuare l’Amministratore Delegato della Società Dr. Paolo Ceretti, il Cfo Dr. Manolo Santilli e l’Investment Director Dr. Tommaso Micaglio. Il Consiglio di Amministrazione della Società, al fine di dare esecuzione al Piano, ha deliberato di delegare al Presidente la fissazione della data dell’Assemblea che dovrà: 1) approvare l’adozione del Piano, 2) deliberare l’emissione dei n. 1. 500. 000 Warrant e 3) deliberare un aumento di capitale, scindibile ai sensi dell’art. 2439, comma 2, del codice civile, con esclusione del diritto di opzione ai sensi del combinato disposto degli articoli 2441, comma 8, del codice civile e 134, comma 2, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, da realizzarsi mediante l’emissione di massime n. 1. 500. 000 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 1, destinate esclusivamente e irrevocabilmente all’esercizio dei predetti Warrant. Il predetto aumento di capitale potrà essere parzialmente o integralmente eseguito e sottoscritto entro il termine di scadenza del periodo di esercizio dei Warrant e, precisamente, dal 1° ottobre 2011 al 31 marzo 2012, con espressa autorizzazione agli amministratori a emettere le nuove azioni via via che saranno sottoscritte. .  
   
   
LL GRUPPO BSI (GENERALI) CHIUDE POSITIVAMENTE IN ANTICIPO L’INTEGRAZIONE DI BANCA DEL GOTTARDO E CONTINUA A CRESCERE: UTILE LORDO A CHF 152,7 MIO (+1,9%) NEL PRIMO SEMESTRE 2008  
 
Lugano, 9 settembre 2008 - Soddisfazione del Gruppo Bsi per i risultati del primo semestre 2008 che ha visto la completa integrazione della Banca del Gottardo, fusa il 1 luglio. Le operazioni d’integrazione si sono svolte rapidamente con ottimi risultati e in anticipo rispetto al previsto. L’integrazione operativa della Banca del Gottardo ha comportato maggiori ricavi, +40% a Chf 513,7 Mio. , rispetto al 30 giugno 2007 mentre si sono registrati maggiori costi (+66,5% a Chf 361,0 Mio. ), derivanti in gran parte da spese straordinarie relative al processo d’integrazione. L’utile lordo del primo semestre raggiunge i Chf 152,7 Mio. , in crescita dell’1,9%. Nel primo semestre Bsi Sa ha dimostrato non solo la capacità di mantenere la propria clientela ma anche quella di attrarrne di nuova. Nell’attività di Private Banking, infatti, ha messo a segno una raccolta netta positiva di Chf 4,3 Mia. Il patrimonio gestito complessivo del Gruppo Bsi sale in totale a Chf 94,8 Mia. , dai Chf 62,6 Mia. Al 31 dicembre 2007. L’utile netto del Gruppo si attesta a Chf 104,2 Mio. (-1,6% rispetto al 30 giugno 2007): esso beneficia di plusvalenze derivanti sia dalla cessione della partecipazione nella Lombard Bank of Malta sia dalla vendita di immobili, mentre è penalizzato, come sopra osservato, da costi straordinari legati all’integrazione di Banca del Gottardo e da maggiori imposte. Alfredo Gysi, Ceo di Bsi Sa, ha così commentato: “I risultati del primo semestre 2008, ottenuti in un difficile contesto di mercato, ci ricompensano degli sforzi compiuti per condurre in porto l’integrazione della Banca del Gottardo, conclusasi il 1° luglio scorso, e al contempo premiano la fiducia dell’azionista, che ha affidato a Bsi Sa una missione di crescita sul mercato svizzero e su quelli internazionali. ” Con questi risultati Bsi Sa ribadisce la propria posizione fra i maggiori players del mercato del Private Banking svizzero. Bsi Sa, fondata nel 1873 a Lugano, è la banca più antica del Cantone Ticino. Dal 1998 è interamente controllata dal Gruppo Assicurazioni Generali. Il Gruppo Bsi, presente sui principali mercati finanziari internazionali, è specializzato nella gestione patrimoniale e nei servizi alla clientela privata e istituzionale. .  
   
   
PRECISAZIONI SU INFORMAZIONI A STAMPA CHE RIGUARDEREBBERO ALCUNE CONTROLLATE IN ITALIA E ALL’ESTERO DI BANCA ARNER SA LUGANO  
 
 Lugano, 8 settembre 2008 - Nei mesi recenti, alcuni articoli di cronaca hanno riportato notizie spesso frammentarie e senza reale fondamento su vicende del tutto non collegate tra loro che riguarderebbero alcune società partecipate da Banca Arner Sa di Lugano. Tali notizie si sono prestate ad essere lette come indici di un più ampio disegno che vedrebbe l’Istituto come parte di fantasiose e intricate relazioni tra ambienti finanziari, politici e speculativi. Questo fantomatico teorema è tanto infondato che viene artatamente sostenuto rilevando la cospicua e graduale crescita dei risultati economici del Gruppo Arner. Si deve invece rilevare come Banca Arner non sia mai stata coinvolta in nessuno degli scandali finanziari giunti alla ribalta delle cronache quali Cirio, Parmalat, Enimont, Bipop, Banca Popolare di Lodi etc. , che hanno invece interessato diversi competitor internazionali attivi sul mercato italiano. Forse, in una cultura dove il merito non ha più cittadinanza, non si riesce ad accettare il valore del dinamismo e della competenza di un gruppo di professionisti che, grazie ad esperienza e formazione internazionali, riescono ad interpretare i mercati e le esigenze dei clienti in maniera moderna, innovativa e disciplinata. Banca Arner è infatti riuscita ad affermarsi nei servizi alle imprese, nella gestione patrimoniale, nella pianificazione finanziaria strategica e nella gestione di fondi di investimento tradizionali e alternativi. Tra i suoi clienti, oltre a privati e imprese, sono investitori istituzionali, fondi pensione, fondi di fondi. Si precisa inoltre che le insistenti voci che vorrebbero il Dott. Silvio Berlusconi in qualche modo socio o collegato a Banca Arner Sa sono del tutto infondate, come si può evincere anche dalla lettura dei bilanci della capogruppo elvetica. Diamo qui di seguito una sintesi che contestualizza le uniche vicende che hanno coinvolto l’Istituto sui media nei venticinque anni della sua esistenza. Agosto 2008 Comunicato Stampa - Lugano, 7 agosto 2008 - " Banca Arner Sa informa che in data 5 Agosto 2008 la sua partecipata Banca Arner Italia Spa, con sede a Milano, è stata posta in amministrazione straordinaria dal Ministero dell’Economia e delle Finanze su istanza di Banca d’Italia per verifiche di carattere amministrativo e normativo. Le normali attività dell’Istituto continuano regolarmente e l´operatività per i clienti rimane invariata”. Il provvedimento sconcerta per la sua gravità, essendo giunto immediatamente dopo la prima ed unica ispezione dall’apertura della sede italiana, in un contesto di sviluppo del business sostenuto da dirigenti di lunga esperienza bancaria italiana, tra cui anche ex dirigenti di Banca d’Italia. Le posizioni dei clienti sono tutte salvaguardate, così come gli equilibri patrimoniali dell’Istituto. Il provvedimento sorprende anche per essere intervenuto immediatamente dopo l’insediamento del nuovo presidente. Maggio 2008 Nota su un conto presso Arner Bank & Trust (Nassau – Bahamas). Banca Arner Sa e la controllata Arner Bank & Trust Ltd. Precisano che le recenti vicende che hanno interessato il suo ex-direttore Dott. Nicola Bravetti non coinvolgono Banca Arner Sa, né Banca Arner Italia Spa, né Arner Bank & Trust Ltd. , né altre società o dipendenti del gruppo. Arner Bank & Trust ha tempestivamente fatto fronte agli obblighi che le incombevano, informando in modo dettagliato le autorità di sorveglianza competenti che non hanno sollevato alcuna eccezione circa il suo operato. Banca Arner Sa precisa che il dott. Nicola Bravetti sin da metà Maggio non ricopre più alcuna carica nel gruppo Arner. In particolare, alcuni media parlano erroneamente di “riciclaggio” mentre l’ipotesi di reato contestato è “concorso in intestazione fittizia di beni”. Ottobre 2007 Nota di Banca Arner Sa sulle notizie stampa relative alla vicenda Ipi Spa, Banca Italease Spa e Fondo Renar. Arner Bank & Trust Ltd. Di Nassau - Bahamas ha costituito il fondo Renar su mandato di investitori suoi clienti. In seguito, il fondo Renar ha dato incarico alla società Arner Real Estate Sa, società del gruppo Arner attiva nella consulenza per l’intermediazione di immobili, di assisterlo per la gestione di alcuni immobili detenuti direttamente o tramite società controllate. 1995 Precisazione relativa a inesistenti collegamenti di Banca Arner con Banque Karfinco Un articolo a firma Vittorio Malagutti sul Corriere della Sera del 1995, tuttora presente in Internet e talora citato da alcuni giornalisti, ipotizza collegamenti dell’allora neonata Banca Arner Sa con la Banque Karfinco, per la sola coincidenza di avere un membro di Cda in comune. Poiché è pratica Svizzera che i membri di Cda indipendenti siano professionisti esperti di materia finanziaria, può accadere con probabilità, per non dire certezza, che le stesse persone siedano nei Cda di Istituti che tra loro non hanno alcuna relazione. Per quell’articolo Vittorio Malagutti e l’editore sono stati condannati dalla magistratura Italiana a pagare un risarcimento a Banca Arner Sa. 1992-94 Precisazione relativa all’ Ing. Paolo Del Bue (Inchiesta “Mediaset”) L’ing. Paolo Del Bue, che non ricopre alcuna carica nel Gruppo Arner, risulta coinvolto a titolo personale nell’inchiesta su presunte irregolarità nell’acquisto di diritti radiotelevisivi da parte di Mediaset, per il ruolo ricoperto all’epoca dei fatti quale direttore della luganese Arner Fiduciaria, poi confluita in Arner Consulting. I fatti oggetto dell’indagine si riferiscono al periodo 1992/94, in gran parte precedente alla costituzione di Banca Arner Sa. Banca Arner Sa non è assolutamente coinvolta nell’inchiesta. Nel gennaio 2007 l’intero capitale di Arner Consulting è stato oggetto di un management-buy-out e ora la società è completamente indipendente dal gruppo Arner. Si sottolinea che nessuna delle vicende sopra riportate ha mai avuto riscontro in sede giudiziale. .  
   
   
COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, SEGNALI DI RALLENTAMENTO PER L’EXPORT ITALIANO, MA NEL PRIMO SEMESTRE 2008 CRESCE DI 3,4 MILIARDI L’ATTIVO VERSO I PAESI EUROPEI RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2007  
 
Roma, 9 settembre 2008 - Nonostante il dato tendenziale mostri una flessione dell’export italiano sia nei Paesi dell’Unione Europea (-3,6%) che verso il resto del mondo (-3,8%), il primo semestre 2008 fa comunque registrare un miglioramento del saldo della bilancia commerciale, soprattutto in ambito europeo (circa +3,4 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), ricollegabile non solo alla buona performance del made in Italy, ma determinato soprattutto da una brusca frenata delle importazioni (dal +7,6% dello scorso anno al +1,2%). “Su questi risultati sembra aver agito il clima di incertezza che domina i mercati internazionali – sottolinea Gaetano Fausto Esposito, direttore generale di Assocamerestero – bisognerà quindi aspettare i prossimi mesi per verificare l’evolversi dello scenario globale e le sue eventuali ripercussioni”. “Ciononostante, l’Italia sembra essere il Paese europeo che finora sta risentendo meno della congiuntura attuale – prosegue Esposito – già nei primi cinque mesi del 2008, il nostro Paese aveva infatti più che raddoppiato il surplus della bilancia commerciale rispetto all’analogo periodo del 2007, passato da 1,6 a 4,2 miliardi di euro, facendo registrare il miglior attivo intra-Ue tra i principali competitor nell’area”. Inoltre, nel periodo gennaio-maggio 2008 le esportazioni italiane, insieme a quelle spagnole, sono quelle che hanno corso di più (rispettivamente +6,1% e +6,6%), mentre la Germania, nonostante si confermi leader nelle esportazioni, si ferma al +4,8%. La competitività delle imprese italiane nell’area europea, oltre che nei canonici settori del made in Italy, è testimoniata anche dal buon andamento di comparti come l’elettronica (con un attivo di circa 9 miliardi di euro) e i mezzi di trasporto (+6%), che da solo registra un surplus di circa 15 miliardi di euro nel primo semestre 2008. Già i primi cinque mesi dell’anno hanno segnato un forte miglioramento delle performance esportative in entrambi i settori: l’Italia ha infatti conquistato il terzo posto per valore delle esportazioni negli strumenti elettrici e di precisione (con 7,9 miliardi di euro) e il quarto nella graduatoria relativa ai mezzi di trasporto (con 11,8 miliardi di euro), guadagnando così una posizione tra i competitor europei a scapito del Regno Unito. .  
   
   
LA BRIANZA E’ LA PIU’ INTERNAZIONALE D’ITALIA L’INDICE DI APERTURA COMMERCIALE È PIÙ DEL DOPPIO DI QUELLO ITALIANO  
 
Monza, 9 settembre 2008 - Con un indice di apertura commerciale pari al 138% la Brianza dimostra di essere fortemente integrata con il resto del mondo, e di avere una maggiore apertura rispetto a tutte le altre aggregazioni territoriali: nella provincia di Milano il valore dell’indice è pari all’89%, in Lombardia al 77%, in Italia è del 52%. E’ quanto risulta dal primo Rapporto sull’internazionalizzazione della nuova provincia di Monza e Brianza, curato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, per conto della Camera di Commercio di Monza e Brianza in collaborazione Promos Monza. “Come emerge dalla ricerca, la Brianza – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza – può contare su un tessuto imprenditoriale che, pur radicato nel proprio territorio e con una sua identità, é capace di cogliere le sfide del mercato globale. Un sistema di imprese che tuttavia necessita di istituzioni al loro servizio, in grado di sostenerle, oggi più che mai, in questo complesso, ma indispensabile, processo di globalizzazione e interscambio commerciale con l’estero”. Interscambio commerciale - La regione Lombardia, con un peso delle esportazioni e delle importazioni rispettivamente del 28,2% e del 36,2%, conferma il suo ruolo trainante per l’economia italiana; all’interno della Lombardia, tra le province più virtuose dal punto di vista delle esportazioni emergono Milano (31,7%), Bergamo (12,6%), Brescia (13,4%) Monza e Brianza (11,4%). Sul fronte delle importazioni la provincia di Milano pesa poco meno di metà del totale regionale (e contribuisce al totale nazionale per il 18%), mentre la provincia di Monza e Brianza pesa per circa il 18% del totale regionale (e contribuisce al totale nazionale per il 6,58%). I mercati di riferimento per l’interscambio - L’europa risulta essere ancora il mercato di riferimento principale per il settore manifatturiero, - sia per le esportazioni che per le importazioni - per tutti i livelli territoriali considerati (quasi tutti i valori si attestano intorno al 70%). Tuttavia, rispetto alla Lombardia e all’Italia, la provincia di Monza e Brianza registra un’incidenza inferiore delle esportazioni europee – pur rilevanti in valore assoluto – a causa della maggiore rilevanza di America ed Asia; molto significativo è inoltre l’interscambio con la Cina sul totale dell’Asia: 17% per la Brianza contro il 14% per la Lombardia e, addirittura, 4% per l’Italia. Capacità di attrarre investimenti dall’estero - La Brianza è anche la seconda provincia in Lombardia per capacità di attrazione di investimenti dall’estero: circa il 2% delle imprese della provincia di Monza e Brianza – perlopiù società di capitali, che hanno un fatturato di almeno 200. 000 euro nell’ultimo anno e hanno la sede in Italia – ha una partecipazione rilevante dall’estero; tale valore è preceduto da quello di Milano (3,37%) e seguito da quello di Lecco, che si posiziona terza provincia in termini di incidenza delle imprese a controllo estero. Gli imprenditori stranieri - La vocazione imprenditoriale della Brianza è confermata anche dall’analisi del dato relativo alle cariche sociali e, in particolare, a quello dei titolari di impresa. Sia rispetto alla provincia di Milano che alla Lombardia, la Brianza registra i valori percentuali più elevati per quanto riguarda gli stranieri, oltre che per gli italiani titolari di impresa. E’ tuttavia possibile rilevare che per quanto riguarda i cittadini comunitari si registra, in Brianza rispetto agli altri livelli territoriali, il maggiore differenziale positivo. Inaugurazione di Promos Monza - A seguito della presentazione del primo rapporto sull’internazionalizzazione vi sarà l’inaugurazione della sede di Promos Monza, nell’ambito della nuova struttura B4b (Brianza for Business), sportello polifunzionale di servizi personalizzati alle imprese della Camera di commercio di Monza e Brianza. In questa sede, al civico 5 di Piazza Cambiaghi, sono presenti le strutture dedicate di Promos Monza per l’internazionalizzazione delle imprese, Formaper per la formazione, Innov-hub per l’innovazione e il trasferimento tecnologico e lo sportello promozione della Cciaa di Monza e Brianza che fornisce informazioni su bandi e contributi. I dati della ricerca – sintesi - Interscambio commerciale delle province lombarde (2007) Dati in milioni di euro (valori nominali)
Valori assoluti Valori percentuali**
Export Import Saldo Export Import
Milano* 32. 119,7 64. 148,2 -32. 028,5 31,7 48,2
Monza-brianza 11. 543,2 23. 436,6 -11. 893,4 11,4 17,6
Brescia 13. 539,7 9. 364,8 4. 174,9 13,4 7,0
Bergamo 12. 805,0 8. 673,2 4. 131,8 12,6 6,5
Como 5. 207,0 2. 975,8 2. 231,2 5,1 2,2
Cremona 2. 993,4 3. 936,3 -942,9 3,0 3,0
Lecco 3. 637,5 2. 280,1 1. 357,4 3,6 1,7
Lodi 1. 340,9 2. 063,3 -722,4 1,3 1,5
Mantova 5. 217,0 3. 679,6 1. 537,4 5,2 2,8
Pavia 3. 108,7 6. 107,9 -2. 999,2 3,1 4,6
Sondrio 592,5 484,9 107,6 0,6 0,4
Varese 9. 191,1 5. 994,6 3. 196,4 9,1 4,5
Lombardia 101. 295,7 133. 145,4 -31. 849,7 28,2 36,2
Italia 358. 633,1 368. 080,4 -9. 447,3 100 100
* Ovunque nelle tabelle la provincia di Milano è da intendersi come il territorio risultante dopo lo scorporo dei 50 comuni che sono a andati a costituire la provincia Mb ** Percentuale sul totale nazionale Fonte: elaborazioni su dati Istat-coeweb, 2008. La composizione geografica dell’interscambio commerciale per il settore manifatturiero Esportazioni, importazioni e saldo per macro-aree geografiche - 2007 Settore manifatturiero dati reali in milioni di euro (2005)
Brianza Lombardia Italia
Export Import Saldo Export Import Saldo Export Import Saldo
Europa 6. 632,72 13. 535,95 -6. 903,23 65. 044,10 77. 618,50 -12. 574,40 222. 208,00 198. 075,00 24. 133,00
Di cui (%) Francia 17,1 14,2 15,7 13,5 8 6,3
Germania 16,7 33,6 18,4 29,6 6 9,3
Russia 4,8 0,6 2,9 0,8 0,6 4,2
America 1. 218,76 1. 105,83 112,94 8. 750,70 5. 791,40 2. 959,30 35. 316,00 17. 555,00 17. 761,00
Di cui (%) Nafta 77,7 67,7 80,2 60,7 29,8 33,6
Stati Uniti 62,7 61,6 64,7 53,9 21 27,9
Asia 1. 894,44 2. 613,03 -718,59 12. 773,90 15. 340,90 -2. 567,00 39. 221,00 40. 765,00 -1. 544,00
Di cui (%) Cina 16,6 41,3 14,4 37,3 3,7 22,7
Africa 494,51 289,13 205,39 3. 648,90 2. 170,50 1. 478,40 13. 097,00 9. 346,00 3. 751,00
Oceania Et Al. 107,77 14,35 93,43 849,6 131,9 717,7 3. 255,00 907 2. 348,00
Mondo 10. 348,21 17. 558,28 -7. 210,07 91. 067,20 101. 053,20 -9. 986,00 313. 095,00 266. 646,00 46. 449,00
Fonte: elaborazioni su dati Istat-coeweb, 2008. Presenza di imprese a controllo estero per provincia
Provincia N. Imprese controllo estero N. Imprese % sul totale della provincia
Milano 2. 522 74. 926 3,37
Monza-brianza 223 11. 007 2,03
Brescia 92 18. 860 0,49
Bergamo 85 16. 854 0,50
Como 66 6. 838 0,97
Cremona 16 3. 303 0,48
Lecco 57 3. 973 1,43
Lodi 21 2. 081 1,01
Mantova 66 4. 323 1,53
Pavia 47 4. 984 0,94
Sondrio 19 1. 723 1,10
Varese 143 11. 078 1,29
Totale Lombardia 3. 357 159. 950 2,10
Fonte: Elaborazioni da Aida Propensione degli stranieri all’imprenditorialità
Italiani
Titolare Socio Amministratore Altre cariche Totale
Milano 15,0% 10,6% 49,9% 24,6% 100%
Monza-brianza 25,0% 12,2% 51,2% 11,6% 100%
Lombardia 23,3% 12,4% 47,7% 16,6% 100%
Stranieri extra-comunitari
Titolare Socio Amministratore Altre cariche Totale
Milano 40,8% 9,8% 41,6% 7,8% 100%
Monza-brianza 51,7% 9,1% 35,0% 4,2% 100%
Lombardia 48,9% 9,3% 35,6% 6,1% 100%
Stranieri comunitari
Titolare Socio Amministratore Altre cariche Totale
Milano 15,1% 5,6% 65,2% 14,1% 100%
Monza-brianza 35,5% 7,4% 47,8% 9,3% 100%
Lombardia 27,4% 7,6% 54,8% 10,2% 100%
Fonte: Elaborazioni su dati Infocamere, 2008 . .
 
   
   
PRANZI DI NOZZE: COSTO DA 12 MILA EURO PER GLI SPOSI MILANESI  
 
Milano, 9 settembre 2008 - Agosto moglie mia non ti conosco: a Milano il detto, anche se si riferisce a tutt’altro argomento, si può applicare al fatidico sì con l’annesso pranzo-ricevimento matrimoniale. Il pranzo matrimoniale in agosto ha infatti poco richiamo rispetto ai tradizionali periodi primaverile o autunnale. Pranzo (o anche cena, nel 17% dei casi) che, mediamente, annovera fra i 110 e 120 invitati e che, a persona, costa fra i 105 e 110 euro con un incremento, modesto rispetto a 5 anni fa, del 4%. Per un costo complessivo che si aggira sui 12 mila euro. Ma chi paga il conto? C’è il concorso dei genitori della sposa o dello sposo nell’80% delle situazioni, per il 20% provvedono direttamente lui e lei. Chiunque paghi, vi è comunque una grande attenzione al rapporto fra il prezzo ed i servizi offerti. Gli sposi non intendono rinunciare a nulla: soprattutto al cocktail/aperitivo e ai vini e spumanti. Ciò che in particolare conta (90%) sono il servizio impeccabile, elegante e preciso nei dettagli, ma anche la comodità del luogo (vicino e facilmente raggiungibile) dove si svolge il pranzo matrimoniale. E comoda (58%) deve essere la location: gli invitati devono, infatti, avere la possibilità di essere sempre comodamente seduti a tavola per un pranzo che di solito è di 4 portate più la torta. Non vengono disdegnati abbinamenti innovativi con la presenza, ad esempio, di piscina e discoteca; e una villa o un castello da affittare come location esclusiva per l’occasione è un’opzione ricercata (30%). Per quanto riguarda la musica, non può mancare: con intrattenimento classico o moderno, equamente richiesti. Dalla gran parte degli operatori (88%) si rileva un incremento di matrimoni fra italiani e stranieri e, in parte (12%), di matrimoni fra stranieri che vivono a Milano. Rispetto a un matrimonio fra italiani si scelgono di più i pranzi a buffet, ci sono più invitati, l’intrattenimento musicale è del paese di origine e c’è anche maggiore attenzione al risparmio. Emerge da rilevazioni dell’Unione del Commercio di Milano con Epam, l’Associazione milanese dei pubblici esercizi, e l’Associazione albergatori di Milano dell’Unione e da una stima della Camera di Commercio di Milano. Il settore dei ristoranti, alberghi e servizi di catering. A Milano le imprese che offrono servizi di ristorazione, catering e albergo sono quasi 5. 000 e crescono in tre anni del 14%, più che in Lombardia (+11,3%) e Italia (+10,9%). Oltre 4. 000 i soli ristoranti che sono anche quelli che crescono di più dal 2005: +15,4%. Milano nell’intero settore incide per il 4,1% su tutto il territorio italiano ed è al terzo posto dopo Roma e Napoli, ma balza al primo se si considera solo il settore del catering. Infatti con 90 attività, quasi una su dieci in Italia (9%, +7,1% in tre anni), precede Napoli (86) e Roma (70). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati registro imprese al I trimestre 2008 in confronto al I trimestre 2005. .  
   
   
VERTICE ITALIA-SLOVENIA  
 
Trieste, 9 settembre 2008 - Si è svolto nella mattinata di ieri, a Villa Madama a Roma, il Comitato dei ministri Italia-slovenia. All´incontro, presieduto dal ministro degli Esteri Franco Frattini e - per la Slovenia - dal suo omologo, il ministro Dimitrij Rupel, hanno preso parte i ministri dell´Ambiente, dell´Agricoltura, dell´Istruzione, Università e Ricerca, dei Trasporti e dello Sviluppo Economico. Per l´Italia erano presenti i ministri Stefania Prestigiacomo e Luca Zaia ed i sottosegretari Giuseppe Pizza, Roberto Castelli ed Adolfo Urso. Ha presenziato alla riunione anche il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo. I temi sul tappeto concernevano tematiche ambientali (tutela dell´ecosistema dell´Adriatico settentrionale e costruzione di un rigassificatore nel Golfo di Trieste), infrastrutturali e trasportistiche (completamento del Corridoio 5 nelle sua tratta transfrontaliera, collegamento tra i porti di Trieste e Capodistria), economico/energetiche (collegamenti elettrici e gasdotto, cooperazione in campo energetico nucleare, collaborazione nell´utilizzo di Fondi comunitari, progetti economici comuni nell´area balcanica), agricole (quote latte, produzioni agricole comuni, politica congiunta della pesca) e della cultura e dell´Università (mutuo riconoscimento dei titoli di studio, collaborazione nella ricerca scientifica nell´ambito del Programma Quadro Comunitario, istituzione di un´Università Euromediterranea a Portorose), reciproca tutela delle minoranze. Nel suo intervento il presidente Tondo ha sottolineato l´assoluta contrarietà relativamente alla realizzazione di un rigassificatore a mare nel Golfo di Trieste mentre si è dichiarato disponibile alla verifica sulla fattibilità di un rigassificatore a terra. Sul tema energetico il presidente ha ribadito l´interesse della Regione ad un ampliamento della centrale nucleare di Krsko. Il sottosegretario Urso ha raccolto l´invito del presidente auspicando un coinvolgimento dell´Enel in questo progetto. Per quanto attiene ai trasporti, Tondo, nel prendere atto del tracciato ferroviario della tratta transfrontaliera Trieste/divaccia, ha rimarcato l´assoluto interesse strategico per la regione rappresentato dal collegamento ferroviario tra i porti di Trieste e di Capodistria (6 km). Il presidente ha manifestato, infine, apprezzamento per l´ottimo stato dei rapporti tra le due minoranze nazionali sottolineando il loro elevato grado di tutela ed ha ringraziato il ministro Frattini per aver collocato nel testo della legge comunitaria, che tra poco inizierà l´iter parlamentare, le norme necessarie per l´attuazione del Gruppo europeo di Cooperazione Territoriale presupposto fondamentale per la nascita dell´Euroregione che vedrà, finalmente, partecipe anche la Slovenia. .  
   
   
FORMIGONI NOMINA NUOVI ASSESSORI E SOTTOSEGRETARI PONZONI PASSA ALL´AMBIENTE, MAULLU ASSUME LA PROTEZIONE CIVILE ROSSONI VICEPRESIDENTE "NELLA LOGICA DEL PARTITO DELLE LIBERTA´"  
 
Milano, 9 settembre 2008 - Novità negli assetti del Governo della Regione Lombardia. Il 25 luglio il presidente Roberto Formigoni ha nominato Massimo Ponzoni assessore alla Qualità dell´Ambiente, al posto del dimissionario Lionello Marco Pagnoncelli, e Stefano Maullu assessore alla Protezione civile, Prevenzione e Polizia locale (al posto di Massimo Ponzoni). La vicepresidenza (carica precedentemente occupata da Viviana Beccalossi, ora parlamentare di An) è stata assegnata all´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni. Una decisione, quella di Formigoni, "che ho assunto - ha spiegato lo stesso presidente - con il pieno accordo dei partiti, An e Forza Italia (e in particolare dei loro coordinatori), che fanno parte del nascente Pdl e proprio nella prospettiva del Partito delle Libertà, che in Lombardia vogliamo far crescere". Una scelta dunque "anticipatrice". "Nessuna sottostima - ha chiarito ancora Formigoni - nei confronti di altri assessori o candidati, veri o presunti, a questa carica: anzi, massima stima personale e massima fiducia politica. Il fatto è che il presidente della Lombardia è anche come il regista di una squadra o il direttore dell´orchestra, e deve far esprimere la compagine al meglio". Le deleghe degli assessori sono state definite come segue. Qualità dell´Ambiente: -Tutela e qualità ambiente - Prevenzione inquinamenti - Aree protette e qualità ambiente naturale - Cave e risorse minerarie - Bonifiche Protezione civile, Prevenzione e Polizia locale: Protezione civile e gestione emergenze - Prevenzione dei rischi (Rischio idrogeologico e sismico, Prevenzione incendi boschivi, Rischio industriale, Interventi integrati di mitigazione del rischio) - Polizia locale e sviluppo dei sistemi informativi integrati di supporto All´assessorato retto da Piergianni Prosperini, Formigoni ha assegnato anche una delega sulla Sicurezza, mentre sono confermate quelle su Sport, Giovani e Promozione attività turistica e impresa turistica. La nuova denominazione dell´assessorato è Giovani, Sport, Turismo e Sicurezza. Il presidente Formigoni ha inoltre nominato due nuovi sottosegretari alla Presidenza: Marcello Raimondi per l´Attuazione del Programma e Lionello Marco Pagnoncelli per le Relazioni con gli Enti locali e le Rappresentanze socio-economiche. Lascia invece l´incarico di sottosegretario il prof. Adriano De Maio (che Formigoni ha ringraziato per la sua azione positiva ed efficace), che diventa rappresentante nel Cda dell´Agenzia per l´Innovazione. La sua delega per la Ricerca viene attribuita all´assessore Massimo Buscemi. .  
   
   
ROSSONI, IN TRE ANNI 230 MILIONI PER L´INNOVAZIONE IL VICEPRESIDENTE DELLA REGIONE HA INAUGURATO "MILANO OTTAGONO"  
 
 Milano, 9 settembre 2008 - "L´innovazione è una risposta alla contrazione della crescita economica: per questo Regione Lombardia ha puntato a costruire un vero e proprio sistema territoriale di innovazione, favorendo un circolo virtuoso tra università, centri di ricerca e imprese. Negli ultimi tre anni ad esempio la Regione, insieme al sistema camerale lombardo, ha messo a disposizione, per questo scopo, quasi 230 milioni di euro". E´ quanto ha affermato il vicepresidente della Regione Lombardia e assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni, intervenendo ieri mattina, su delega del presidente Roberto Formigoni, all´inaugurazione dell´ottava edizione di "Milano ottagono", dedicata quest´anno al tema dell´innovazione. Nei 35 giorni di manifestazione, negli oltre 135 appuntamenti, tra incontri, dibattiti, attività culturali ed eventi, verrà trattato questo tema "che - come ha spiegato l´assessore - non può prescindere da quello della valorizzazione del capitale umano". Ad esso il Fse (Fondo sociale europeo)ha destinato il 40% di tutti i suoi finanziamenti e la stessa Regione Lombardia ne ha fatto uno dei perni della sua politica. "Abbiamo destinato, ad esempio, 16 milioni di euro per assegnare, in via sperimentale, a 1. 600 ragazzi lombardi altrettante ´doti´ di 10. 000 ciascuna. Finalizzate all´occupazione, queste ´doti´ permetteranno ai questi giovani di proseguire la loro ricerca e sperimentare in azienda ciò che hanno imparato all´Università". .  
   
   
MILANO, SICUREZZA: ENTRO L´AUTUNNO MISURE AD HOC NO AI VELI CHE NASCONDONO IL VOLTO, SLOT MACHINES IN AREE SEPARATE, CONTROLLI ANTIDROGA E INFORMAZIONE PER I GIOVANI  
 
Milano, 9 settembre 2008 -  Una serie di misure contenute in un "provvedimento sicurezza", che saranno presentate a fine autunno. E´ quanto ha annunciato il 27 agosto l´assessore regionale allo Sport, giovani e turismo e Sicurezza, Pier Gianni Prosperini. "Da qualche mese - ha detto Prosperini - l´assessorato da me diretto sta lavorando alla preparazione di un pacchetto di norme e iniziative sulla sicurezza. Troppo spesso negli anni scorsi si è intervenuti con misure e provvedimenti successivi a fatti e episodi già avvenuti. Ora occorre procedere sul fronte della prevenzione: bisogna intervenire subito prima che le tragedie si compiano". Il provvedimento prevede un intero capitolo dedicato alle slot machine e al gioco d´azzardo. "Posso già anticipare - aggiunge l´assessore - che una delle norme riguarda la separazione fisica tra le macchinette e i locali dove il pubblico entra (soprattutto i minori) per fruire dei servizi ristorazione-bar". Un secondo capitolo è dedicato alla delicata questione della sicurezza contro il terrorismo e le derive fondamentaliste. "In questo caso - spiega Prosperini - poche regole ma molto chiare: prima fra tutte, prediche, sermoni, esternazioni solo in italiano. Vorrei sottolineare, inoltre, l´assoluto divieto di girare coperti da veli, sciarpe e passamontagna, visto che, in rispetto delle leggi vigenti, ogni cittadino è obbligato a girare a viso scoperto,riconoscibile ed identificabile". Un altro capitolo riguarda la sicurezza stradale. "Molto si è fatto - ha osservato Prosperini - concretamente e a livello di comunicazione sul fronte della guida in stato di ebbrezza, ma troppo poco, ancora, circa gli effetti, provocati dalle sostanze psicotrope. Anche in questo caso, più controlli, pene più severe e prevenzione, attraverso opportune forme di comunicazione, indirizzate soprattutto verso i nostri giovani". Una parte specifica del provvedimento è dedicato alla sicurezza all´interno dei campi nomadi. "Non è più accettabile - ha detto l´assessore regionale - che vi siano degli insediamenti tardo medioevali nella Lombardia del 21° secolo. Fognature a cielo aperto, rogge senza protezione, impianti elettrici volanti, bombole del gas maldestramente collegate, spesso all´origine di tragedie e morti inutili". Infine, ma per questo non meno importante, altre misure sono destinate alla sicurezza domestica, con l´obiettivo di prevenire furti, truffe, raggiri, che si registrano nella maggior parte dei casi ai danni di persone anziane o più deboli. "Non dimentichiamo, inoltre - ha concluso l´assessore - tutti quegli incidenti, molto frequenti e spesso mortali, che avvengono in casa e sono dovuti alla mancata conoscenza di semplici regole e norme da rispettare, anche nell´utilizzo degli apparecchi domestici". .  
   
   
ARTIGIANATO, ZAMBETTI INCONTRA DELEGAZIONE TUNISINA  
 
 Milano, 9 settembre 2008 - L´assessore all´Artigianato e Servizi della Regione Lombardia, Domenico Zambetti, ha incontrato ieri, su delega del presidente, Roberto Formigoni, la delegazione tunisina del Cebex (omologo dell´Ice) guidata dal suo presidente, Yusef Neji. Tema del colloquio, le prospettive degli scambi economici in un settore, quello dell´artigianato appunto, che rappresenta, assieme alla piccola e media impresa, la spina dorsale del sistema produttivo italiano, e lombardo in particolare. "La cooperazione economica di Regione Lombardia con Paesi del Mediterraneo quali la Tunisia nel settore dell´artigianato e delle piccole e medie imprese - ha detto Zambetti - si sta consolidando e confermando, grazie proprio alla tipologia del loro tessuto economico, basato sulle microimprese artigiane sulle piccole industrie: uno scenario molto simile a quello italiano e specificamente lombardo e che fa della Tunisia un paese capace di apprezzare la nostra eccellenza e la nostra qualità in termini di prodotto e produzione". La Tunisia dal canto suo, ha risposto Neji, "sta rivolgendo un´attenzione crescente a questi settori e si rende conto che la collaborazione di Regione Lombardia, con la sua esperienza e le sue potenzialità produttive, può essere un fattore molto importante". Zambetti ha anche citato i progressi compiuti negli ultimi anni in fatto di cooperazione nell´area del Mediterraneo e le iniziative in corso. "I progetti Medart, effettuati assieme a Promos, l´agenzia di promozione internazionale della Camera di Commercio di Milano - ha sottolineato Zambetti - sono sempre rientrati in tale contesto e mirano ad allargare un network di associazioni di impresa per sostenere il processo di internazionalizzazione delle imprese artigiane e delle piccole e medie imprese mediterranee, favorendo la ricerca di rappresentanti e di partner commerciali e produttivi, verificando la possibilità di delocalizzare e, soprattutto, scambiando informazioni, esperienze e know-how". Nel 2005 sono stati siglati accordi bilaterali di cooperazione tra le Associazioni artigiane lombarde e le corrispondenti associazioni tunisine. Nel 2006 e 2007 si sono realizzate missioni istituzionali e operative in Tunisia, con ottimi risultati per le imprese partecipanti. In queste occasioni è apparsa evidente l´utilità dell´esperienza in tema di Confidi e di distretti industriali della Lombardia. "Il 2008 - ha concluso Zambetti - ha visto fino ad ora un rafforzamento del rapporto tra Regione Lombardia e Tunisia, con i nostri artigiani che aderiranno al network mediterraneo per esportare non solo i loro prodotti ma un vero e proprio ´Lombardy Style", un marchio d´eccellenza". All´incontro hanno partecipato anche il rappresentante del Cebex a Milano, Semir Azzi, e l´onorevole Pierluigi Polverari, presidente dell´Apreime, agenzia di coperazione italo-tunisina. .  
   
   
CONGIUNTURA PIEMONTESE: LA PRODUZIONE INDUSTRIALE DEL II TRIMESTRE 2008 CRESCE DI 0,5 PUNTI PERCENTUALE LA COMPONENTISTICA AUTOVEICOLARE E IL SETTORE METALMECCANICO TRA GLI ATTORI PRINCIPALI DELLA TENUTA DEL COMPARTO MANIFATTURIERO  
 
Torino, 9 settembre 2008 - A partire dal dato positivo di fine 2005, che ha interrotto la serie negativa di diciotto trimestri consecutivi, la produzione industriale piemontese ha continuato a crescere. Il dato del Ii trimestre 2008 rappresenta, infatti, l’undicesimo risultato positivo consecutivo. Nel periodo aprile-giugno 2008, la variazione tendenziale grezza (ossia confrontata sullo stesso trimestre dell’anno precedente) è stata di +0,5 punti percentuale, risultato ancora una volta opposto alla dinamica complessiva nazionale (-1,3%). L’incremento produttivo segue quello del I trimestre del 2008, pari al +0,9%, nonché la fase espansiva che ha caratterizzato la congiuntura industriale piemontese per tutto il 2007. La discreta performance del tessuto manifatturiero piemontese è sostenuta dai buoni risultati concretizzati dagli altri indicatori congiunturali: crescono, rispetto al I trimestre dell’anno, gli ordinativi, tanto sul fronte domestico (+0,3%), quanto sui mercati oltre confine (+4,5%), mentre il fatturato delle imprese realizza mediamente un incremento del 4,2% rispetto al periodo aprile-giugno del 2007. Questi sono alcuni dei risultati emersi dalla 147ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli uffici studi delle Camere di commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nel mese di luglio 2008 con riferimento ai dati del periodo aprile-giugno 2008, e ha coinvolto 1. 011 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 88. 898 addetti e un valore pari a 44 miliardi di euro di fatturato. “Contrariamente a quanto sta avvenendo nel panorama nazionale, dove la congiuntura industriale è risultata negativa per il terzo trimestre consecutivo, nel Ii trimestre del 2008 il comparto manifatturiero piemontese prosegue la sua fase espansiva, sebbene ad un ritmo di crescita moderato, realizzando l’undicesimo risultato positivo consecutivo. Sull’autunno dell’industria piemontese gravano, però, numerose incognite: un imprenditore su tre ritiene che i primi segnali di crisi, comparsi nella primavera del 2008, siano il preludio di un semestre luglio-settembre 2008 dominato da una congiuntura industriale negativa” commenta Renato Viale, presidente di Unioncamere Piemonte. Il buon risultato del comparto industriale piemontese si deve essenzialmente alle brillanti performance realizzate dalla componentistica autoveicolare, protagonista di uno sviluppo dell’output pari a 3,6 punti percentuale, e dal settore della meccanica, che conferma le buone dinamiche mostrate ormai da diversi trimestri, con un netto +3,0%. A differenza del I trimestre dell’anno, in cui spiccavano solo i risultati di questi due comparti, nel Ii trimestre si registrano dinamiche tendenziali positive anche per il settore dei metalli e prodotti in metallo (+2,5%), per la filiera alimentare (+1,5%) e, infine, per il comparto chimico (+1,1%). Per quanto riguarda gli altri settori, non si arresta la sequenza di risultati negativi per la filiera tessile, che perde il 6,2%, né per il comparto di elettricità ed elettronica, che segna il passo con un nuovo calo della produzione (-3,2%). La crescita complessiva del tessuto produttivo regionale trae origine da risultati contrastanti delle diverse realtà provinciali. Cuneo realizza la performance migliore, con uno sviluppo del +2,4%, seguita da Alessandria e dal Verbano Cusio Ossola, che manifestano rispettivamente ritmi di crescita del +2,1% e del +1,6%. Si aggirano sul punto percentuale le espansioni produttive dei comparti industriali di Asti (+1,0%) e Torino (+0,8%). In contrasto con le dinamiche crescenti sin qui descritte, si segnalano le flessioni produttive registrate nei territori di Novara (-2,3%), Biella (-3,9%) e Vercelli (-5,6%). L’indice Della Produzione Industriale A partire dal 2006, Unioncamere Piemonte, in conformità con la metodologia adottata dall’Istat, calcola un numero indice della produzione industriale piemontese con base anno 2000=100 al quale è stata applicata una correzione per giorni lavorativi e un procedimento standard di destagionalizzazione (con il software Tramo-seats). Nel Ii trimestre 2008, l’indice grezzo della produzione industriale con base anno 2000=100 è stato pari a 95,4 con un incremento, come già evidenziato in precedenza, dello 0,5% rispetto al Ii trimestre del 2007. L’indice della produzione corretto per giorni lavorativi (96,6) ha registrato, invece, un aumento dello 0,4% (i giorni lavorativi sono stati 62, come nel Ii trimestre 2007), mentre l’indice della produzione destagionalizzato è stato pari a 92,3, stabile rispetto al I trimestre del 2008. Indice della produzione industriale (base anno 2000=100) nel Ii trimestre 2008
Indici Variazioni %
Ii trimestre 08 Ii trimestre 08/ I trimestre 08 Ii trimestre 08/ Ii trimestre 07
Produzione industriale: dati grezzi 95,4 - +0,5
Produzione industriale: dati corretti per i giorni lavorativi 96,6 - +0,4
Produzione industriale: dati destagionalizzati 92,3 +0,0 -
Fonte: Unioncamere Piemonte, 147ª Indagine congiunturale sull´industria manifatturiera piemontese Le Prospettive Future Dopo un inizio anno contraddistinto da un moderato ottimismo degli imprenditori piemontesi, nel mese di luglio 2008 le previsioni tornano ad essere dominate dal pessimismo, come conseguenza dei segnali negativi che, a partire dalla primavera, hanno fatto la loro comparsa nelle principali economie europee. L’ombra della stagnazione grava sulle prospettive a breve termine dell’imprenditoria piemontese, che dipinge uno scenario congiunturale tutt’altro che favorevole per il semestre conclusivo dell’anno in corso. Un terzo degli imprenditori intervistati dichiara di aspettarsi una flessione della produzione industriale, mentre solo uno su cinque ne prospetta una crescita, generando un saldo di opinione negativo per 14 punti percentuale. Ancor più sfavorevoli le previsioni relative alla domanda interna, che si incrementerà solo per 18 imprenditori su 100, mentre subirà una battuta d’arresto per il 36% degli intervistati, con un saldo negativo tra ottimisti e pessimisti pari a 18 punti percentuale. Il segno negativo domina anche le prospettive relative agli ordinativi esteri, dove il saldo di opinione è tuttavia contenuto entro un -7%. L’occupazione è prevista stabile dal 77% degli imprenditori, mentre i prezzi di vendita si prospettano in deciso incremento, registrando una saldo ottimisti-pessimisti pari al 19%.
Previsioni per il semestre luglio-dicembre 2008
Aumento Stazionarietà Diminuzione Saldo
Produzione 20% 46% 34% -14%
Occupazione 7% 77% 16% -9%
Ordinativi Interni 18% 47% 36% -18%
Ordinativi Esteri 19% 55% 26% -7%
Prezzi Di Vendita 28% 63% 9% 19%
Fonte: Unioncamere Piemonte, 147ª Indagine congiunturale sull´industria manifatturiera piemontese .
 
   
   
SICUREZZA, IL GOVERNO REGIONALE TOSCANA FOTOGRAFA LA SITUAZIONE  
 
Firenze, 9 settembre 2008 - Crescono i reati, anche se in modo assai differenziato secondo le varie tipologie; crescono anche se nel 2007, a differenza del 2006, l’incremento stimato è assai meno significativo, quasi dimezzato rispetto all’anno precedente; crescono e tuttavia, accanto a segnali di preoccupazione, non mancano elementi di fiducia, in relazione per esempio alla solidità della società toscana, anche per quanto riguarda i rapporti tra cittadini, forze dell’ordine, autorità giudiziaria; oppure in relazione ai tanti interventi promossi a ogni livello nell’ambito delle politiche di prevenzione per la sicurezza. Tutto questo si ricava dalla Relazione 2008 sullo stato della sicurezza in Toscana che il governo regionale predispone ogni anno e i cui aspetti principali sono stati illustrati il 23 luglio dal vicepresidente Federico Gelli. Una Relazione, che da una parte i! ndividua e passa in esame tutte le azioni avviate in Toscana m! entre da ll’altra fotografa la situazione della Regione con i dati più aggiornati a disposizione, tanto che contrariamente alle precedenti edizioni, sono presenti dati relativi anche all’anno scorso e non solo a due anni prima. «Ancora una volta – spiega Gelli – il Rapporto, che si impernia sui dati delle denunce all’autorità giudiziaria, disegna una realtà in forte chiaroscuro, con alcuni gravi reati che diminuiscono, per esempio le estorsioni, ma altre tipologie che registrano forti incrementi. Tutto questo in un quadro generale in cui comunque i reati aumentano, di una percentuale tutt’altro che irrilevante per il 2006, il 7,2%. E da questo dato bisogna partire, anche al di là delle variazioni più o meno casuali che di anno in anno certi reati possono far registrare, come nel caso degli omicidi che nel 2005 erano diminuiti del 13,8 e che nel 2006 aumentano del 16%, per dimezzarsi nuovamente nel 2007&! raquo;. E tuttavia, al di là del dato complessivo, ci sono alcune tipologie di reati che non possono non far destare una particolare attenzione: «Con riferimento al 2006 – sottolinea Gelli - penso per esempio alle violenze sessuali, aumentate addirittura del 17,3% e penso ai furti, che da soli rappresentano circa il 60% di tutti i reati denunciati in Toscana. Due tipologie, tra l’altro, che incidono con particolare forza sulla percezione della sicurezza da parte dei cittadini». Qualche segnale positivo arriva comunque dalle stime relative al 2007, con un rallentamento delle denunce stimate, dal 7,2% si passa infatti al 3,2% e una forte flessione di alcuni reati, a partire dagli omicidi (che dai 29 del 2006 scendono a 16), delle violenze sessuali (da 366 a 324, meno 6. 6%), benché questo non valga per altri reati, quali le rapine, che dopo una pausa nel 2006, riprendono a crescere dell’11,6%, passando da 1539 a 1. 718 denunce. «In ogni caso – spiega ancora il vicepre! sidente – non bisogna dimenticare che si parla di denunce. In Toscana c’è sicuramente una maggiore propensione alla denuncia che in altre regioni che, sorprendentemente magari occupano posizioni più basse nelle graduatorie degli indici di criminalità. Ma proprio la denuncia in questo caso rivela che il cittadino ha fiducia nelle forze dell’ordine e non si sente abbandonato. La sicurezza in questa regione, insomma, può contare su anticorpi efficaci». .  
   
   
´COMUNI A 5 STELLE´, TRA I PREMIATI SAN MINIATO E CAPANNORI  
 
Firenze, 9 settembre 2008 - ´Cinque stelle´, un marchio di qualità che l´Associazione Comuni virtuosi ha mutuato dal mondo dell´accoglienza turistica per valorizzare le buone pratiche nella pubblica amministrazione. Tra i Comuni che si sono distinti e che sono stati premiati domenica 7 settembre a Capannori (Lu), in occasione della cerimonia conclusiva della seconda edizione della manifestazione, ci sono anche due Comuni toscani: San Miniato (Pi) e la stessa Capannori. A San Miniato è andato il primo premio (ex-aequo con Gorgonzola) per la categoria ´Nuovi stili di vita´. Il comune pisano è stato premiato per il progetto ´Orto in condotta´, grazie al quale ha avviato, a partire dalle scuole elementari, percorsi per insegnare ai bambini corretti stili di vita e nozioni di educazione ambientale ed alimentare. A Capannori, invece, è andata una menzione speciale nella categoria ´Rifiuti´, un riconoscimento dovuto ai risultati! ottenuti attraverso il sistema di raccolta differenziata ´por! ta a por ta´, alle strategie messe in atto per ridurre gli imballaggi e all´introduzione nelle proprie strategie dell´obiettivo ´rifiuti zero´ entro il 2020. «Il premio ´Comuni a cinque stelle´ – dice l´assessore regionale alla tutela dei consumatori Eugenio Baronti - è un premio giovane, alla seconda edizione, che si sta affermando rapidamente perché valorizza quelle piccole ma grandi cose che i Comuni quotidianamente fanno per guidare i propri cittadini verso uno stile di vita più consapevole e sostenibile. Sia nei cittadini che nelle istituzioni sta crescendo la volontà di modificare i propri comportamenti in senso positivo, sia dal punto di vista ambientale che sociale. Ed ecco che iniziative come questa, nate dal basso, possono rappresentare un´occasione di confronto, di scambio di buone pratiche, di valorizzazione dei risultati raggiunti. Siamo fieri dei riconoscimenti che la Toscana ha ottenuto, speriamo di ottenere altre vittorie ! ed altre menzioni nelle prossime edizioni». Il Premio nazionale ´Comuni a cinque stelle´ vanta il patrocinio del Ministero per l´Ambiente, delle Regioni Toscana, Emilia Romagna e Liguria, dell´Anci e di molte altre realtà (Città del Bio, res Tipica, Carta e Movimento per la decrescita felice, Coordinamento Agenda 21 Italia, ecc). Il titolo ´Cinque stelle´ va a quei Comuni che si sono impegnati per promuovere le la mobilità sostenibile, gli acquisti verdi, il recupero delle aree dismesse, la progettazione partecipata, la bioedilizia, l´efficienza energetica, il biologico, la riduzione dei rifiuti, la raccolta differenziata ´spinta´ e tutte quelle scelte che possono stimolare nei cittadini uno stile di vita più sostenibile e solidale (filiera corta, commercio equo e solidale, finanza etica). .  
   
   
BOLZANO: PIATTAFORMA DEI SERVIZI STRUMENTO A SOSTEGNO DI INVESTIMENTI ED INNOVAZIONE  
 
Bolzano, 9 settembre 2008 - Sosenere gli investimenti delle piccole aziende e incrementarne il grado d´innovazione e mantenele competitive. Questi sono gli obiettivi che la Provincia pesegue sostenendo la creazione della Piattaforma dei servizi, presentata il 4 settembre, dalla direttrice del Dipartimento innovazione, Barbara Repetto, assieme ai soggetti interessati. Le cooperative di garanzia hanno il compito sostenere le piccole aziende in sede di accensione di crediti e di agevolare loro l´accesso a capitali tramite attività di consulenza e con garanzie bancarie. Tre di queste cooperative Confidi, Fidimpresa e Socialfidi si sono consorziate dando vita alla "Piattaforma dei servizi" In base alla L. P. 12/2006 la Provincia concede contributi ad una piattaforma che raggruppi in un consorzio almeno tre cooperative di garanzia. La piattaforma ha l’obiettivo di erogare soprattutto consulenza su credito e garanzie bancarie alle cooperative di garanzia aderenti al consorzio, che manterranno la propria autonomia patrimoniale. Confidi industria presiede la piattaforma nella persona del suo stesso presidente Hugo Pedrotti e ospita la sede della piattaforma in Corso Libertà 30 a Bolzano. “Da questa nuova struttura – come spiega la Direttrice del dipartimento innovazione Barbara Repetto – ci si attende che i servizi di consulenza erogati alle cooperative di garanzia e alle piccole-medie imprese stimolino i processi di innovazione, sostengano gli investimenti e concorrano in tal modo a sostenere i livelli di competitività delle imprese”. .  
   
   
BOLZANO: GIUNTA PROVINCIALE IN SEDUTA STRAORDINARIA A BRESSANONE RIDOTTE LE TARIFFE DELL´ACQUA  
 
 Bolzano, 9 settembre 2008 - L´avvio della procedura per la riduzione delle tariffe dell´acqua in tutti i Comuni: questa la principale delibera assunta dalla Giunta provinciale nella seduta straordinaria che si è tenuta oggi (10 agosto) nel municipio di Bressanone. La Giunta provinciale ha partecipato il 10 agosto alla seconda preghiera dell´Angelus con il Papa in piazza Duomo a Bressanone. Prima della celebrazione, il presidente Luis Durnwalder e gli assessori si sono ritrovati nel municipio cittadino per una seduta straordinaria dell´esecutivo, che si è tenuta nella sala del consiglio comunale. Oltre a una serie di delibere di natura tecnico-amministrativa, legate a precise scadenze, la Giunta ha approvato la delibera che avvia la riduzione delle tariffe dell´acqua in tutti i Comuni. L´intervento si inserisce nel quadro del pacchetto di 50 misure varate dalla Provincia per rafforzare il potere di acquisto dei cittadini e fronteggiare il carovita. "Abbiamo deciso - spiega il presidente Durnwalder - di andare incontro ai Comuni nella copertura delle spese per la realizzazione della rete delle acque reflue. " I Comuni, infatti sono tenuti a versare annualmente un importo a parziale copertura delle spese di costruzione e dei contributi sostenuti dalla Provincia per realizzare reti fognarie principali e impianti di depurazione per acque reflue urbane. Con la delibera approvata , i Comuni altoatesini vengono messi nella condizione di ridurre le tariffe idriche pubbliche: "In concreto infatti - sottolinea Durnwalder - non dovranno più versare alla Provincia la quota annuale che tra il 2004 e il 2008 oscillava tra 1,35 e 1,38%, ma solo una quota dell´1%. Il risparmio annuo per le casse comunali sarà di circa 4 milioni € e darà loro di conseguenza la possibilità di ridurre le tariffe dell´acqua a vantaggio dei cittadini", conclude Durnwalder. .  
   
   
FORLÌ CESENA: LIEVE CRESCITA DELLE IMPRESE NEL II TRIMESTRE 2008  
 
 Forlì Cesena, 9 settembre 2008 - La Camera di Commercio di Forlì-cesena diffonde i dati riguardanti la natalità e mortalità delle imprese nel secondo trimestre 2008, secondo Movimprese, l’analisi statistica trimestrale condotta da Infocamere sul Registro delle Imprese, attraverso la quale vengono forniti i numeri relativi alla movimentazione delle aziende su tutto il territorio nazionale. I dati indicano che nella provincia di Forlì-cesena, come anche nel resto del Paese, il tessuto economico è ancora vitale ma appare frenato dalla evidente crisi dei mercati. Le imprese registrate al 30/6/2008 sono complessivamente 45. 545, delle quali 40. 994 attive; le iscrizioni sono state complessivamente 904 a fronte di 596 cessazioni, determinando un saldo positivo pari a 308 unità. Tra la fine del secondo trimestre 2007 e la fine del secondo trimestre 2008 le imprese attive in provincia sono diminuite dello 0,1%, con una flessione di poco inferiore a quello regionale, pari a -0,2% compreso il settore agricolo, mentre a livello nazionale si è registrata una situazione perfettamente stabile. I tassi di crescita nel trimestre, calcolati sulle imprese registrate al netto delle cancellazioni d’ufficio, comprese quelle agricole, sono positivi per tutti i livelli territoriali: +0,87% per la provincia, +0,62% per la regione e +0,61% per l’Italia. Considerando i settori più significativi, per numerosità delle imprese attive, si nota come si espanda in misura maggiore il comparto “Attività immobiliari, noleggio, informatica e ricerca” con una percentuale del +3,1%, comparto che interessa ormai il 14,4% delle aziende iscritte al Registro Imprese, al netto del settore agricolo. Segue il comparto “Costruzioni” con un aumento del+2,9%, settore che costituisce il 20,3% del totale delle imprese attive al netto del settore agricolo. Le ”Attività manifatturiere”, settore tra i più rappresentativi, si mantengono sostanzialmente stabili (-0,1%) (rappresentano il 15,6% del totale); contrazione invece per il “Commercio” con –1,1% (27,8% del totale). Al 30/6/2008 le imprese del settore agricolo risultano essere 8. 717 (-2,2% rispetto al secondo trimestre 2007); in regione il calo è stato maggiore (-1,5%), ancora di più a livello nazionale –-2,6%. Le imprese artigiane, attive, in provincia al 30/6/08 sono 14. 251, con un aumento del +0,46% rispetto al secondo trimestre 2007 (-0,60% in Emilia-romagna e +0,22% in Italia). Riguardo alla forma giuridica si nota il crescente aumento delle società di capitali (+5,3%) che rappresentano ora il 15,4% delle imprese non agricole. La crescita provinciale è stata superiore a quella regionale (+4,1%), ma inferiore a quella nazionale (+5,6%). Prevalgono tuttavia, nella composizione del tessuto produttivo provinciale, le ditte individuali che rappresentano il 56,6% delle imprese non agricole della provincia, a fronte di un valore pari al 55,6% per l’Emilia-romagna e al 59,9% per l’Italia. “I dati dimostrano – commenta Tiziano Alessandrini, presidente dell’Ente Camerale – che a fronte di una situazione ancora positiva, tuttavia si manifestano alcuni segnali che devono essere considerati, come ad esempio la flessione nei Trasporti e nel Commercio dove la spinta dinamica già da tempo si è fermata”. .  
   
   
DECRETO BRUNETTA, NUOVI ONERI INATTESI PER LA REGIONE TOSCANA ALMENO UN MILIONE DI EURO IN PIÙ PER LE VISITE FISCALI AI DIPENDENTI  
 
Firenze, 9 settembre 2008 - «Regione ed enti locali finiranno per pagare il conto di un’operazione demagogica, che difficilmente raggiungerà gli obiettivi proclamati dal governo. Solo per dirne una, ogni visita fiscale costa tra i 70 e i 90 euro. L’obbligo di inviare il medico fiscale anche per un giorno di assenza costerà alla Regione almeno un milione di euro in più, anche a calcolare solo le assenze per malattia inferiori a due giorni, senza tener conto di tutte le altre». Nelle parole del vicepresidente Federico Gelli, questa è una delle conseguenze immediate del decreto Brunetta, sul quale questo pomeriggio il governo regionale ha voluto confrontarsi con alcuni parlamentari toscani che hanno partecipato a un incontro a Palazzo Strozzi Sacrati. Da parte di quest’ultimi è stata manifestata la volontà di contrastare il decreto in tutte le sedi e nei modi che si renderanno possib! ile, a partire dal prossimo appuntamento in Senato, sempre che! il gove rno non ponga la fiducia, come alla Camera, vanificando così qualsiasi possibilità di discussione e di emendamento. «Il decreto è ovviamente molto articolato e criticabile sotto diversi aspetti, ma ritengo che proprio le nuove norme sulle malattie dei pubblici dipendenti diano tutto il senso di un’operazione che, a mio parere, ha anche profili di incostituzionalità – spiega Gelli – Tra l’altro anche i dati resi noti in questi giorni dal governo sulla contrazione delle assenze per malattia sono da prendere con molta cautela, in attesa di verifiche ben più attendibili. Per esempio dal quadro delle assenze in Regione per malattie inferiori a due giorni balza agli occhi una diminuzione di due punti percentuali, dal 9,1 al 7,1% rispetto a tutte le assenze del personale. Tutto questo nel primo trimestre di quest’anno, quando ancora né il decreto Brunetta né addirittura questo governo erano n! ell’aria». .  
   
   
CUNEO: LA CONGIUNTURA INDUSTRIALE NEL II TRIMESTRE 2008  
 
Cuneo, 9 settembre 2008 - È stata la provincia di Cuneo a fare da traino per l’industria piemontese, nel secondo trimestre del 2008, come già nei primi tre mesi. La Granda si è confermata, infatti, come area di maggiore sviluppo, con una variazione tendenziale della produzione pari al +2,5%, seguita da Alessandria, che ha messo a segno un +2,1%, contribuendo alla crescita del tessuto produttivo regionale (+0,5%). Andamenti positivi si registrano nelle province di Verbano-cusio-ossola (+ 1,6%), Asti (+ 1,0%) e Torino (+ 0,8%). Si rilevano, invece, flessioni nel novarese (-2,3%), biellese (-3,9%) e vercellese (-5,6%). Questi i risultati dell’indagine congiunturale relativa ai mesi di aprile, maggio, giugno 2008, svolta dalla Camera di Commercio di Cuneo, in collaborazione con gli stessi enti delle province subalpine e il coordinamento di Unioncamere Piemonte. Lo screening ha coinvolto complessivamente 1. 011 imprese per un numero complessivo di 88. 897 addetti e un valore pari a 43 miliari di euro di fatturato. A livello regionale, l’indagine ha registrato un trend positivo del comparto manifatturiero. La produzione industriale è cresciuta, nel secondo trimestre 2008, dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A trainare il settore sono stati la filiera autoveicolare e il campo meccanico, che si sono resi protagonisti di uno sviluppo rispettivamente del +3,6% e +3,0%. Trend positivo anche per la produzione metalli (+ 2,5%), la filiera alimentare (+ 1,5%), chimica (+ 1,1%); mentre si è appesantita la contrazione per carta-stampa-editoria (- 6,8%) oltre a tessile (-6,2%), legno e mobili (- 6,1%). Torniamo alla Granda. Dall’analisi dei dati è risultata una tendenza particolarmente positiva nel comparto della meccanica (+8,4%). Confortanti i risultati per l´’alimentare (+0,4%), mentre la filiera tessile continua a segnare il passo, con una contrazione della produzione del 4,3%. Sotto il profilo dimensionale delle imprese, sono principalmente le grandi aziende a trainare la buona performance provinciale, con uno sviluppo dell’output del 5,95%,. Seguono le piccole (+ 1,84%) e le medie aziende (0,43%). Rispetto al I trimestre 2008 rimangono invariati gli ordinativi interni, mentre sono in leggera flessione quelli da oltre confine (- 0,9%); a livello settoriale solo le altre imprese manifatturiere registrano incrementi di ordinativi, in particolare esteri (+ 5,1%). È cresciuto il fatturato medio delle aziende cuneesi, salito del 4,1% rispetto allo stesso trimestre del 2007, con risultati particolarmente positivi per il comparto alimentare (6,4%) e nuovamente per il settore metalmeccanico approdato al + 6,2%, contro una flessione del 2,9% del comparto tessile. Il quadro congiunturale favorevole porta gli imprenditori cuneesi ad essere positivi circa il futuro. Nei prossimi sei mesi la produzione industriale crescerà ancora secondo il 27,1% degli intervistati, mentre il 21,2% ne prevede una flessione. “I dati non possono che essere valutati positivamente – commenta il presidente camerale Ferruccio Dardanello – a riprova di un tessuto produttivo sano, diversificato, attento alle esigenze di un mercato pesantemente condizionato dal calo del potere di acquisto. Si sta dando prova di reattività, di serietà nel rispettare gli obiettivi, di grande abilità imprenditoriale, di capacità a posizionarsi sui mercati grazie a investimenti a tutela della qualità, in un contesto complesso e non certo favorevole”. .  
   
   
TRENTO, VIGILANZA SULLE COOPERATIVE, PRESENTATA LA NUOVA LEGGE  
 
Trento, 9 settembre 2008 – Lo scorso 24 luglio è stato presentato il contenuto della nuova legge regionale ( la n. 5 del 9 luglio 2008) che disciplina la materia dei controlli e della vigilanza sulle cooperative. L’assessore provinciale alla cooperazione Franco Panizza ha espresso grande soddisfazione. “La vecchia normativa – ha detto – era valida e ha contribuito significativamente a far crescere un movimento cooperativo forte e sano. Era però datata ed aveva bisogno di un aggiornamento, soprattutto sul fronte della semplificazione dei controlli e degli adempimenti, per evitare i doppi passaggi. Con la sua approvazione si valorizza la funzione di indirizzo preventivo, piuttosto che di repressione, per gli organismi di controllo. Perché la nuova legge sia efficace è necessario approvarne i regolamenti attuativi. Il nostro obbiettivo è riuscirci entro la fine della legislatura”. La legge innova e riordina la precedente normativa regionale in materia di vigilanza sulle cooperative. Si applica alle cooperative che hanno sede ed operano su tutto il territorio regionale. Punto chiave della riforma è la massima semplificazione e sburocratizzazione dei procedimenti di vigilanza e di controllo. La legge prevede infatti la possibilità che le Associazioni delle cooperative possano, se richieste, revisionare anche le cooperative non aderenti. Introduce un sistema unico e più razionale dei controlli che accorpa il controllo contabile, il controllo legale dei conti e la certificazione di bilancio che diventano "controllo legale dei conti". La nuova normativa prevede l´introduzione del cosiddetto "tutoraggio" ovvero la possibilità che un professionista accompagni la cooperativa e la aiuti a superare momenti di difficoltà, evitando interventi sanzionatori più pesanti, come il commissariamento o lo scioglimento. E´ stata soppressa inoltre la Commissione provinciale di vigilanza e mantenuta, con compiti consultivi, di indirizzo e coordinamento della legislazione, la Commissione regionale per la cooperazione. Le funzioni della Commissione provinciale sono state assunte dal Dirigente competente, che si potrà avvalere di un organismo di consultazione, qualora previsto da un regolamento di attuazione. Per dare attuazione alla legge, che fino ad allora non sarà in vigore, è previsto un Regolamento regionale e anche i relativi regolamenti provinciali per attuare alcune parti dell´articolato che più direttamente riguardano gli aspetti tecnico-operativi di competenza provinciale. .  
   
   
MILANO: CREDITO AL COMMERCIO, BANDO DA 3 MLN PER I CONFIDI  
 
Milano, 9 settembre 2008 - Regione Lombardia conferma il proprio impegno a favore del sistema delle imprese commerciali, con un intervento di sostegno per favorire l´accesso al credito. La Giunta regionale ha approvato, infatti, su proposta dell´assessore al Commercio, Fiere e Mercati, Franco Nicoli Cristiani, il bando "Accesso al credito delle Pmi commerciali - Potenziamento degli interventi di garanzia e del sistema del credito attraverso il rafforzamento e la riorganizzazione dei Confidi - anno 2008". L´obiettivo è la razionalizzazione e l´evoluzione del sistema di accesso al credito mediante il rafforzamento e l´adeguamento dei Confidi al nuovo contesto normativo e di mercato. I Confidi (Consorzi di garanzia collettiva dei fidi) sono organismi con struttura di tipo cooperativo o consortile, che esercitano in forma mutualistica attività di garanzia collettiva dei finanziamenti in favore delle imprese socie o consorziate. I Confidi possono essere di primo e secondo grado. Quelli di primo grado sono costituiti dalle piccole e medie imprese, quelli di secondo grado sono organismi formati dai Confidi di primo grado che hanno come scopo principale quello di fornire una ulteriore garanzia per le attività degli stessi Confidi di primo grado. Lo scopo dell´attività di garanzia collettiva dei fidi è facilitare, dunque, l´accesso al credito bancario delle piccole e medie imprese attraverso il rilascio da parte dei vari organismi associativi di precise garanzie, aumentando anche il potere contrattuale delle stesse imprese che richiedono finanziamenti. "Con questo provvedimento - ha detto l´assessore Nicoli Cristiani - vogliamo favorire l´evoluzione dei Confidi del commercio verso forme giuridiche di intermediazione creditizia più solide, capaci di sostenere e garantire in maniera efficiente le Pmi commerciali della Lombardia. In particolare si vuole sostenere il processo di aggregazione dei Confidi per dare una base più forte al sistema regionale di accesso al credito e premiare i Consorzi Fidi che dimostrino di essere capaci di fare sistema, facendo ottenere finanziamenti a condizioni vantaggiose". Destinatari del bando sono i Confidi di primo e di secondo grado operanti in Lombardia ed in possesso delle caratteristiche meglio dettagliate nel provvedimento. I Confidi interessati (di primo e secondo grado) dovranno presentare domanda, tramite raccomandata, entro il 30 settembre 2008, pena la non ammissione al finanziamento. La dotazione finanziaria ammonta a 3. 000. 000 di euro. Due le misure previste: la misura 1 (500. 000 euro) è rivolta ai Confidi che presenteranno (entro il 30 settembre) "manifestazione di interesse" per il potenziamento del sistema del credito alle Pmi commerciali, evolvendosi verso forme giuridiche più solide come da parametri esplicitati nel bando (fino a un massimo del 20% a fronte di iniziative di fusione o aggregazione; fino a un massimo del 40% in maniera inversamente proporzionale ai costi sostenuti dalle imprese commerciali nel 2007 a fronte dei finanziamenti garantiti dai confidi nello stesso anno; fino a un massimo del 40% a favore dei Confidi che sottoscrivono accordi legali per abbattere i costi di garanzie e interessi gravanti sulle Pmi a fronte dei finanziamenti loro concessi e garantiti dai Confidi stessi). La misura 2 (2. 500. 000 euro) è destinata ai Confidi che abbiano incrementato la loro operatività in relazione ai dati rilevati dal bilancio (fino al 40% in proporzione al numero di nuove imprese associate nel 2007;, fino al 30% in proporzione all´incremento dei finanziamenti concessi nel 2007 rispetto al 2006; fino al 30% proporzionalmente all´incremento delle garanzie rilasciate nel 2007 rispetto al 2006). "Le misure previste dal bando - aggiunge Nicoli Cristiani - sono in continuità con l´azione di Regione Lombardia a sostegno delle imprese del sistema commerciale lombardo. L´accesso al credito è fondamentale per le imprese del settore, che in questo periodo devono aumentare la loro competitività per far fronte alla diminuzione dei consumi. Ci siamo attivati perché le nostre imprese possano operare con strutture, in grado di fornire assistenza finanziaria, informare sulle alternative disponibili, sulle tipologie e sulle eventuali condizioni di finanziamento. Sono convinto che il miglioramento qualitativo, frutto del riposizionamento e del rafforzamento dei Confidi, sarà un importante stimolo per la crescita del settore". .  
   
   
PIÙ SICUREZZA PER I LAVORATORI “IN SOMMINISTRAZIONE” IL PATTO, PRIMO A LIVELLO NAZIONALE, PREVEDE UNA FORMAZIONE MIRATA  
 
Firenze, 9 setembre 2008 - Il lavoro in somministrazione - quello prestato da personale dipendente da agenzie per il lavoro cui le aziende si affidano per assunzioni temporanee - sta diffondendosi anche in Toscana. Il problema della sicurezza è centrale per questi lavoratori che sono tenuti, per contratto, a passare da un’azienda all’altra, anche in settori fra loro molto diversi e non possono, per questo, essere inseriti nei normali canali formativi. La Regione Toscana, le parti sociali, le Province, i circondari Val di Cornia e Empolese e il fondo per la formazione dei lavoratori temporanei Formatemp stipulano oggi la prima intesa a livello nazionale per garantire l’accesso, prima a una corretta informazione e quindi a corsi di formazione per i lavoratori “in somministrazione” finalizzati alla sicurezza sul lavoro. Fra i firmatari l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini e il vice presidente nazionale di Formatemp Luciano Silvestri. «Credo che riconoscere la specificità di ques! ti lavoratori - ricorda l’assessore Simoncini - sia importante per la definizione di un efficacie percorso formativo per la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro. E credo sia altrettanto importante il fatto che tutti i soggetti che firmano questo patto riconoscano la necessità di una formazione ad hoc per questi lavoratori. Si tratta di un ulteriore passo avanti nelle politiche regionali messe in campo per contrastare la precarietà del lavoro e per sostenere i diritti di tutti i lavoratori, anche di quelli atipici». In Toscana, nel 2007, il lavoro somministrato ha rappresentato l’8,7% degli avviamenti, vale a dire 67. 000 avviamenti su un totale di 793 mila (fonte: Irpet-settore Lavoro della Regione). L’incidenza fra le donne è del 7,5%, mentre fra gli uomini è del 9,9%. L’assessore ha ribadito che per la Regione la sicurezza sul lavoro è una priorità e ha sottolineato il ruolo chiave della formaz! ione nel qualificare il lavoro, rendere più consapevoli i lavoratori e i datori di lavoro, creando le condizioni per minimizzare i rischi. Questi elementi sono in piena sintonia con il lavoro portato avanti dal fondo per la formazione dei lavoratori temporanei, Fomatemp, con il quale erano già state avviate esperienze formative che hanno avuto importanti risultati in termini di qualificazione e successiva occupazione dei lavoratori coinvolti. Il percorso formativo si articolerà in tre moduli complementari, i cui contenuti saranno attuati nel dettaglio attraverso specifici accordi a livello provinciale, con la partecipazione delle Asl e delle Agenzie per il Lavoro: “Formazione base alla sicurezza”, rivolto a tutti i potenziali lavoratori con contratto di somministrazione, di durata dalle 10 alle 12 ore. “Formazione base alla sicurezza nei settori produttivi”, organizzato per singoli comparti produttivi e rivolto a tutt! i i lavoratori con contratto di somministrazione, per i quali ! è stato identificato il comparto produttivo nel quale andranno a lavorare. Il modulo, la cui durata sarà di 4 ore. “Formazione base alla sicurezza della mansione” rivolto a tutti i lavoratori con contratto di somministrazione, per i quali è stata identificata la mansione produttiva. Per alcune mansioni questo modulo sarà attivabile solo per i lavoratori con esperienza. La durata dell’unità didattica varia in funzione della mansione, partendo da un minimo di 4 ore. La metodologia adottata avrà un approccio essenzialmente pratico nell’ambito del luogo di lavoro. Al termine del percorso le Agenzie formative e le aziende sono tenute ad aggiornare, tramite i Centri per l’Impiego del territorio provinciale, e consegnare agli allievi, il “libretto individuale della formazione/informazione” nel quale saranno registrate le esperienze in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro. Anche gli allie! vi stessi possono aggiornare il proprio libretto individuale nel quale saranno registrate le esperienze formative/informative in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro. Per tutti i lavoratori inseriti in azienda i tre moduli dovranno essere integrati dal datore di lavoro con un ulteriore percorso formativo specifico per la realtà dell’ambiente di lavoro, in base alla valutazione dei rischi aziendali. .  
   
   
CONTRIBUTI PER PER CHECKUP INFORMATICO-GESTIONALE  
 
Bergamo, 9 settembre 2008 - La Camera di Commercio di Bergamo mette a disposizione un fondo di € 200. 000,00 per migliorare l’efficienza dei sistemi di produzione, trasporto e distribuzione dell’energia termica e frigorifera tramite l’indagine sulla presenza di dispersioni energetiche causate, ad esempio, da un decadimento delle prestazioni isolanti delle coibentazioni o da una non corretta progettazione e installazione. Possono accedere ai benefici del presente bando, le micro, piccole e medie imprese iscritte al Registro delle Imprese di Bergamo, attive ed in regola con il pagamento del diritto camerale annuale. Sono ammissibili le spese sostenute per: misura del campo termico mediante telecamera con produzione di immagini a colori falsati, con un numero massimo di venti misure da effettuarsi nei settori elettrico, termico e frigorifero; elaborazione numerica del campo termico rilevato al fine di quantificare l’entità energetica ed economica della dispersione energetica; indicazione delle possibili linee di intervento per quantificare ed eliminare le perdite. Il valore massimo del voucher è di Euro 10. 000,00 e sostiene il costo per un servizio che sarà fornito da strutture convenzionate con la Camera di Commercio di Bergamo. Dopo la sottoscrizione delle convenzioni con i soggetti attuatori sarà pubblicato un apposito elenco sul sito www. Bg. Camcom. It nella sezione del bando. Le domande, compilate su appositi moduli, scaricabili dal sito http://www. Bg. Camcom. It/release/bandi/index. Jsp, devono pervenire all’Ufficio Agevolazioni Economiche della Camera di Commercio e sono accettate fino ad esaurimento dei fondi. .  
   
   
"IMPRESE DI PULIZIA E DISINFEZIONE: SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 9 settembre 2008 - Il settore dei servizi di pulizia è maturo e si caratterizza per la sostanziale omologazione dei servizi, la marcata frammentazione dell’offerta e l’accesa concorrenza sui prezzi. Nel 2007 il fatturato settoriale ha evidenziato una crescita complessiva del 2,1% con andamenti leggermente diversi nelle tre aree di business. A determinare il risultato positivo del mercato è l’area d’affari delle pulizie civili, corrispondente ai 2/3 della domanda settoriale, che nel 2007 è cresciuta del 2,1%, per effetto dello sviluppo di alcuni ambiti di riferimento, in particolare aeroporti, stazioni, fiere, Gdo, centri benessere, ecc. L’area delle pulizie ospedaliere, che incide per oltre il 20% sul mercato totale, nel 2007 è cresciuta del 2,3%, grazie a una modesta dinamica del settore pubblico e da una più positiva evoluzione del settore privato. L’area delle pulizie industriali, con un’incidenza del 12,5% sul settore e una crescita dell’1,8% sul 2006, è condizionata dai processi di delocalizzazione in atto in molti settori della manifattura italiana. La struttura dell’offerta si conferma estremamente polverizzata e molto articolata per dimensione, tipologia, estrazione, struttura. Ad alcuni grandi gruppi industriali e/o cooperativi dotati di struttura organizzativa integrata e complessa ed operanti su scala nazionale e/o internazionale, si affiancano Pmi prevalentemente specializzate ed un numero assai rilevante di imprese artigiane di ridotte dimensioni, attive esclusivamente in ambito locale, in particolare nelle pulizie civili, che rappresentano la tipologia più diffusa dell’offerta settoriale. Le strategie più seguite dagli operatori del settore sono rivolte all’estensione del catalogo d’offerta, verso servizi complementari alle pulizie e ad accordi di partnership strategica con altre società specializzate in servizi alle imprese, per sviluppare soluzioni di global service Dati di sintesi, 2007
Numero di imprese 25. 000
Numero di addetti 400. 000
Numero medio di addetti per impresa 16
Valore del mercato (Mn. Euro) 7. 054,5
Variazione del mercato 2007/2006 (%) 2,1
Fatturato per addetto (‘000 di euro) 17,6
Valore aggiunto (Mn. Euro) 4. 444,3
Valore aggiunto per addetto (‘000 di euro) 11,1
Quota di mercato delle prime 4 imprese (%) 11,0
Quota di mercato delle prime 8 imprese (%) 15,6
Previsioni di sviluppo del mercato:
· 2008/2007 (%) 2,5
· medio periodo stabilità
Fonte: Databank .
 
   
   
BANDO SEPRI PER MIGLIORAMENTO ORGANIZZATIVO DELLE PMI  
 
Potenza, 9 settembre 2008 - La Camera di Commercio di Potenza informa che possono essere consegnate (a mano, presso gli uffici della Cdc siti in Corso Xviii agosto 34, dal lunedì al venerdì dalle 8. 30 alle 14. 00 e nei pomeriggi di martedì e giovedì) o spedite attraverso il sistema postale le domande relative al Bando Sepri – Servizi per l’Innovazione alle Imprese, anno 2008. La misura prevede la concessione di contributi per il cofinanziamento di interventi finalizzati all’innalzamento della capacità tecnica ed al miglioramento organizzativo delle Piccole e Medie Imprese, nonché l’inserimento in azienda di giovani specialisti. Possono accedere alle agevolazioni le aziende che dimostrino di essere in possesso di almeno una delle certificazioni e attestazioni riguardanti: qualità, sicurezza, ambiente, etica e prodotto rilasciate da parte degli organismi accreditati. 10 programmi di innovazione finanziabili saranno tuttavia riservati alle imprese che non ne siano in possesso ma che intendano beneficiare del contributo previsto dal Bando proprio per conseguirle. Alle Piccole e Medie Imprese ammesse a finanziamento è concesso un contributo a fondo perduto della misura del 50% delle spese ammissibili (al netto di Iva) per un importo che non potrà essere superiore a € 8. 000. Il contributo viene elevato a € 15. 000 nel caso in cui il programma di innovazione preveda l’impiego di un giovane specialista di età non superiore a 35 anni, residente in provincia di Potenza, con contratto della durata pari ad almeno 8 mesi. Il contributo massimo è altresì elevato a € 10. 000 se il progetto è presentato da una Cooperativa, un Consorzio o da un’Associazione di produttori. Il Bando e la modulistica sono sul sito Internet www. Pz. Camcom. It La scadenza della presentazione delle domande è fissata al 30 settembre 2008 Per ulteriori informazioni: Servizio Affari Generali e Promozionali della Camera di Commercio di Potenza Tel. 0971 412206 – 412269 – 412229 - 412204 .  
   
   
INVESTIRE NELLE RISORSE UMANE PER SUPERARE LA CRISI  
 
Pistoia, 9 settembre 2008 - Dai dati Excelsior per il 2008 – dice il presidente della Camera di Commercio di Pistoia, Rinaldo Incerpi – emerge che a Pistoia il saldo fra nuove assunzioni e uscite programmate è attivo ( + 0,4%) e ascrivibile esclusivamente al settore edile e al turismo. Crescita zero nell’industria e valori negativi nel commercio (-0,9%). Per quanto riguarda la dimensione delle imprese anche per il 2008 si rileva come la crescita occupazionale prevista risulta leggermente più elevata nelle piccole imprese. Si può, infatti, riscontrare un tasso di variazione dell’ 1,5 % nelle imprese con meno di 10 dipendenti su una crescita totale dello 0,4 %. Nel 2008 a Pistoia il contratto a tempo indeterminato è previsto nel 30,8% circa delle assunzioni programmate, con un calo di 6 punti rispetto all’anno precedente. La quota di assunzioni alle quali sarà proposto un contratto a tempo determinato si incrementa, invece, raggiungendo un consistente 56,3%. Ciò mostra come cresca in maniera evidente il peso delle assunzioni di lavoratori dipendenti con rapporto di lavoro flessibile specialmente nella fase iniziale di ingresso in azienda di neoassunti. Per quanto riguarda le figure professionali richieste, a Pistoia le professioni specialistiche e tecniche – quelle a maggior contenuto di conoscenza, con un livello di qualificazione medio alto – concentrano solo il 15% delle entrate previste nel 2008 contro un 16,3 % in Toscana e un 20,8 % nel totale Italia, mentre il personale non qualificato conta il 18,2%. È proprio il dato relativo alla grande incidenza (18,2%) delle assunzioni di personale non qualificato che deve far riflettere. Esso è sensibilmente più alto sia della media regionale che della media nazionale e raggiunge quota 32,3% nel settore delle costruzioni. Al contempo, analizzando i titoli di studio richiesti, è importante sottolineare come anche nel 2008, le entrate previste di personale in possesso di un titolo universitario rappresentino a Pistoia solo il 3,6%. È un dato molto più basso rispetto alla media regionale (8,7%) che già di per sé è inferiore a quella nazionale (10,6%). A livello regionale siamo al penultimo posto dopo Grosseto (3,2%) e siamo quint’ultimi a livello nazionale. In aumento rispetto al 2007 la quota di entrate per cui è richiesto il diploma di scuola media superiore, 45,3%, che ci colloca all’undicesimo posto a livello nazionale. In calo invece la richiesta di figure professionali in possesso di qualifica professionale, 14,1% , in calo anche la quota di assunzioni di personale con la sola scuola dell’obbligo, 37,0%, che restano comunque molto alte Un significativo flusso di assunzioni viene garantito anche dal lavoro stagionale. Secondo le previsioni rilevate, nel corso del 2008, le assunzioni di personale stagionale dovrebbero essere di circa 2. 150 unità, rappresentando circa il 67,6% delle assunzioni “stabili” previste. Il tasso di stagionalità (cioè il rapporto tra stagionali e totale dei lavoratori in entrata, siano essi stabili – anche a tempo determinato – o stagionali) si attesta sul 40,3 % e risulta significativamente più alto rispetto agli anni precedenti. Il fenomeno è certo legato alla ripresa del turismo in provincia di Pistoia, dove si prevede oltre il 65% delle assunzioni stagionali, e sarà sicuramente confermato a consuntivo, vista la conferma dei buoni risultati sugli arrivi e sulle presenze di visitatori riscontrati anche nei primi mesi del 2008. Sono il 26,1% del totale imprese, quelle che prevedono di incrementare il numero dei propri dipendenti. Costituiscono il 25,8% nei settori dell’industria e delle costruzione e il 26,4% del totale dei servizi. La disponibilità ad assumere nuovo personale non è uguale però all’interno delle classi dimensionali. Nelle imprese sotto i 10 addetti solo il 21,3% ha dichiarato di aumentare i propri dipendenti, il valore sale già nelle imprese da 10 a 49 addetti al 38,9% e si attesta al 82,5% nelle grandi imprese (oltre 50 addetti) che però nel nostro territorio provinciale sono solo una piccola parte. Non sempre però queste imprese hanno vita facile nel reperire le figure professionali di cui hanno bisogno e spesso, quando decidono di procedere a una assunzione, incontrano difficoltà di vario tipo. A Pistoia i problemi di reperimento sono segnalati dalle imprese con riferimento al 30,5% delle assunzioni previste nel 2008. Maggiori difficoltà sono registrate nell’industria e costruzioni 31,4 contro il 29,8% dei servizi, a parte il comparto del turismo dove ben il 48,6% delle assunzioni viene dichiarata difficile da reperire. Fra i principali motivi della difficoltà di reperimento di personale si confermano la mancanza di qualificazione necessaria (34,7 %), la ridotta presenza della figura professionale richiesta (34,1 %), spicca, inoltre, il valore relativo alle insufficienti motivazioni economiche (20,2%). Ciò che emerge da questa indagine, voluta e sviluppata nel sistema camerale, è, a Pistoia, la forte carenza di formazione sia fra in chi si affaccia al mondo del lavoro ma soprattutto nel mondo delle imprese dove la “cultura d’impresa” non risulta sufficiente adeguata a contrastare la concorrenza imposta dalla globalizzazione. .  
   
   
PARTE ARCHIMEDE 2008 CONTRIBUTI A PARZIALE COPERTURA DELLE SPESE SOSTENUTE PER LA BREVETTAZIONE.  
 
Pordenone , 9 settembre 2008 - Dal 1° al 30 settembre 2008, le imprese pordenonesi potranno accedere a contributi a parziale copertura delle spese sostenute per la brevettazione. Attraverso quest’iniziativa, denominata Archimede 2008 e finanziata con i fondi regionali di cui alla Legge 30/2007, la Camera di Commercio di Pordenone intende accrescere e stimolare la propensione delle micro, piccole e medie imprese alla brevettazione in tutti gli ambiti territoriali, quale fattore strategico per competere sui mercati nazionali ed esteri. Per poter accedere ai contributi è necessario rientrare nella definizione di micro, piccola e media impresa data dalla normativa comunitaria, avere sede e/o unità operativa nella provincia di Pordenone, ed essere iscritti al Registro Imprese della Cciaa di Pordenone, attivi e in regola con il pagamento del diritto camerale. Sono agevolabili iniziative che abbiano come obiettivo finale il deposito di domande di brevetti per invenzione industriale, modello di utilità e disegno e modello presso gli Uffici Brevetti e Marchi delle Camere di Commercio o l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi di Roma, brevetti europei presso l’Ufficio Europeo Brevetti di Monaco (Germania), brevetti internazionali Pct (Patent Cooperation Treaty) presso la sede di Ginevra dell’Ompi, design comunitario presso l’Ufficio per l’Armonizzazione del Mercato Interno (Uami) e design internazionale presso la sede di Ginevra dell’Ompi. Lo stanziamento complessivo di 25. 000 euro è destinato all’erogazione di contributi in conto capitale a fronte di investimenti e spese per il deposito di domande di brevetto e design. L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale pari al: 1) 70% delle spese riconosciute ammissibili nel caso di imprese che siano prevalentemente femminili; 2) 50% delle spese riconosciute ammissibili negli altri casi. Le domande devono essere presentate esclusivamente a mano alla Camera di Commercio di Pordenone – Ufficio Protocollo – c. So Vittorio Emanuele Ii, 47 – Pordenone, in busta chiusa riportante la dicitura “Domanda Bando Brevetti”, a partire dal 01. 09. 2008, giorno della pubblicazione del bando sul sito internet camerale (www. Pn. Camcom. It). Maggiori informazioni possono essere richieste all’Ufficio regolazione del mercato, ai numeri telefonici 0434. 381248/0434. 381258 oppure all’indirizzo mail regolazione. Mercato@pn. Camcom. It. .  
   
   
COMMERCIO, 34 MILIONI PER SVILUPPO SISTEMI LOCALI PER FAR CRESCERE IL TERRITORIO LOMBARDO  
 
Milano, 9 settembre 2008 - Regione Lombardia mette a disposizione per il commercio 34 milioni di euro, nel biennio 2008-2009, per sostenere gli investimenti necessari per lo sviluppo dei sistemi locali. E´ quanto prevede il provvedimento approvato, il 24 luglio, dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore al Commercio, fiere e mercati, Franco Nicoli Cristiani, che fissa i "Criteri per la promozione dei Distretti del commercio per la competitività e l´innovazione dei sistemi distributivi nelle aree urbane della Lombardia". Le risorse finanziarie saranno assegnate con due bandi attuativi, il primo nei prossimi giorni mentre il secondo sarà emanato nel 2009. "Il commercio, e in particolare quello di vicinato - ha detto l´assessore Nicoli Cristiani - è sempre più elemento centrale e qualificante nella trasformazione dei centri urbani e fattore fondamentale nelle politiche di sostegno all´attrattività territoriale e al miglioramento della qualità della vita. La competitività degli esercizi di vicinato, soprattutto nelle aree urbane, si gioca oggi non solo sulle abilità del singolo operatore ma anche sulla valorizzazione delle sinergie e sulla capacità di fare sistema degli operatori commerciali, delle loro associazioni, degli enti locali, delle Camere di Commercio e degli altri attori del territorio: residenti, associazioni e soggetti no-profit, e altri operatori economici". Il provvedimento approvato dalla Giunta regionale prevede, infatti, l´adozione di un unico progetto di sviluppo, condiviso dai principali soggetti economici di un territorio, che punti al miglioramento dell´efficienza commerciale, a una maggior soddisfazione dei consumatori, a valorizzare la dimensione territoriale del commercio, con la sua funzione attrattiva nei contesti urbani. Con i "Criteri" vengono, quindi, individuati tempi, modalità e forme di sostegno che, nell´ambito dei "Distretti" sono rivolte al rafforzamento delle piccole e medie imprese commerciali I Distretti Del Commercio - I Distretti del Commercio sono ambiti territoriali, che si identificano come "polarità" commerciali attrattive, espressioni di una comunità locale composta da piccoli imprenditori e in grado di integrare interessi economici con gli aspetti infrastrutturali, culturali e sociali caratteristici di un territorio; dimensionalmente prevedono la suddivisione in Comune capoluogo di regione, Comuni capoluogo di provincia, Comuni non capoluogo con almeno 25 mila abitanti e Comuni con meno di 25 mila abitanti. Due le misure di intervento previste, una rivolta specificamente per le aggregazioni sovracomunali costituite dal capoluogo di regione e dai capoluoghi di provincia e la seconda per i Comuni con almeno 25 mila abitanti e per le altre realtà comunali non capoluogo, nel caso agiscano in modo integrato tra loro. Ogni Comune o aggregazione di Comuni potrà partecipare a un solo bando e presentare una sola richiesta di finanziamento ( per via telematica, con procedure snelle che prevedono anche l´autocertificazione). Il soggetto capofila del Distretto è il Comune (ma anche l´Unione dei Comuni e la Comunità Montana), con un ruolo centrale per le associazioni imprenditoriali: ente locale e associazione raccolgono insieme bisogni e proposte, promuovono e coordinano la realizzazione degli interventi e raccolgono le risorse necessarie per gli interventi in aggiunta al finanziamento pubblico ( che può coprire fino a un massimo del 50% delle spese sostenute). Sono sei le aree su cui si struttura il programma di intervento che ogni Distretto presenta alla Regione: comunicazione e marketing (sistemi integrati di promozione), promozione e animazione (con percorsi tematici ed eventi per favorire l´attrattività), interventi strutturali (ristrutturazione di arredo urbano e patrimonio edilizio destinato al commercio), accessibilità e mobilità (piste ciclopedonali, aree di sosta e acquisto veicoli), sicurezza (sistemi di videosorveglianza e allarme) e gestione di servizi in comune (servizi di pulizia, vigilanza e security). ""Ci attendiamo - ha concluso l´assessore Nicoli - che attraverso questo nuovo strumento che può contare su un´ingente dotazione finanziaria, gli enti locali insieme agli operatori commerciali contribuiscano allo sviluppo dei rispettivi territori con investimenti adeguati, rilanciando la capacità del commercio di fare da volano per la crescita e la qualificazione delle nostre città". .  
   
   
FIRENZE: IMPRENDITORIA FEMMINILE, IL PUNTO DELLA SITUAZIONE  
 
 Firenze, 9 settembre 2008 - Sarà l´assessore regionale alle attività produttive Ambrogio Brenna ad aprire oggi alle 10 i lavori del convegno sull´imprenditoria femminile che farà il punto della situazione in Toscana sulla base dei dati rilevati dall´Osservatorio sulle Imprese femminili, realizzato in collaborazione con Unioncamere Toscana. La giornata di approfondimenti e bilanci, che si svolgerà al convitto della Calza in piazza della Calza, proseguirà fino alle 17 con gli interventi tra l´altro di Antonella Turci del settore Politiche di genere e promozione delle pari opportunità della Regione Toscana, di Marco Ardimanni di Unioncamere Toscana, di Annamaria Di Fabio dell´Univeristà di Firenze, di Mariangela Gritta Grainer di Retecamere, di Simonetta Baldi del settore politiche finanziare della Regione Toscana. Sulla gestione dei bandi e il tutoraggio alle imprese agevolate faranno il punto ! i rappresentanti di Fidi Toscana e di Artigiancredito Toscano. ! N el pomeriggio, dopo le testimonianze delle imprenditrici che hanno partecipato a corsi di formazione imprenditoriale e al progetto “madre-figlia”, è in programma una tavola rotonda a cui partecipano Patrizia Germini (Confesercenti), Susanna Barreca (Regione Piemonte), Chiara Grassi (presidente della Commissione Pari Opportunità del Consiglio regionale), Silvana Serafin (Ministero sviluppo economico) e Teresa Scafuto (Comitato imprenditoria femminile del Ministero pari opportunità). Conclude Cristina Bandinelli, coordinatrice del Cif Toscana. .  
   
   
ISTITUITO JEREMIE, FONDO PER PICCOLE IMPRESE  
 
Milano, 9 settembre 2008 - La giunta della Regione Lombardia, su proposta del presidente Roberto Formigoni e di concerto con gli assessori all´Industria, Piccola media impresa e Cooperazione, Romano La Russa e al Lavoro e Istruzione, Gianni Rossoni, ha approvato il 26 luglio l´istituzione del fondo Jeremie. Jeremie, acronimo per Joint european resources for micro to medium enterprises, finanziato dal fondo europeo di sviluppo regionale, consiste in una serie di azioni che facilitano l´accesso alla finanza da parte delle micro imprese, anche individuali, ed è rivolto inoltre a piccole e medie imprese, organismi no profit e operatori del privato sociale. "Considerate le difficoltà di accesso al credito da parte di alcune categorie di soggetti imprenditoriali non ancora affermati sul mercato e quindi valutate come finanziariamente non apprezzabili - ha detto l´assessore La Russa - Regione Lombardia ha previsto due distinti strumenti finanziari legati alla produttività e all´occupazione. Si tratta del Fondo Jeremie Fesr per le imprese manifatturiere e del Fondo Jeremie Fse per il no profit e gli operatori sociali privati". Il fondo Jeremie Fesr, per la competitività avrà una dotazione di 20 milioni di euro, il Jeremie Fse per l´occupazione, di 10 milioni di euro. .  
   
   
ASILI NIDO, TOSCANA VICINA AGLI OBIETTIVI UE 73 MILIONI STANZIATI DI QUI AL 2010 PER ARRIVARE AL 33% DI ISCRITTI  
 
Firenze, 8 settembre 2008 - In Toscana il 28% dei bambini nella fascia di età fra 0 e 3 anni (contro l´11 in Italia) sono in grado di trovare un posto all´asilo nido o in uno dei servizi educativi creati per loro. Lo evidenzia l´assessore regionale a istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini, che interviene per commentare i risultati di una ricerca sui beni e servizi per l´infanzia della camera di commercio di Milano: “La ricerca evidenzia una crescita di questi servizi su scala nazionale. E´ un dato positivo, cui la Toscana dà un contributo decisivo. Vorrei ricordare che nello scorso aprile abbiamo varato un piano triennale di interventi per la prima infanzia da 73 milioni di euro, con risorse di provenienza comunitaria, statale e regionale. Grazie a questo piano vogliamo raggiungere l´obiettivo del 33% fissato dall´Unione Europea per il 2010 e ridurre drasticamente le liste d´attesa”. Il piano è già ope! rativo e prevede, tra l´altro, la realizzazione di circa 60 nu! ove sedi di servizi per l’infanzia, 800 voucher per altrettante famiglie che hanno bambini in lista di attesa per il nido, 222 nuove sezioni per piccoli fra i 2 e i 3 anni, 35 nidi domiciliari, 300 nuovi posti per i servizi integrativi al nido tradizionale come i centri gioco, 6 asili nido aziendali. Si tratta di nuovi interventi che daranno risposta a 6500 bambini in più rispetto agli attuali utenti. “Anche in virtù di questo piano – conclude Simoncini - potremo potenziare così un settore ritenuto cruciale per garantire ai piccoli cittadini della Toscana opportunità educative adeguate alla loro età, costruendo così una regione sempre più a misura di bambino e di bambina”. .  
   
   
TRENTO: DAL 1º SETTEMBRE LE DOMANDE PER L’ASSEGNO DI MANTENIMENTO DEI FIGLI DI GENITORI SEPARATI  
 
Trento, 9 settembre 2008 - A partire dal 1° settembre i Servizi sociali dei Comuni di Trento e di Rovereto e dei Comprensori potranno accogliere le domande per l’anticipazione, da parte della Provincia autonoma di Trento, dell’assegno di mantenimento per i figli di genitori separati. Si tratta delle somme stabilite dal giudice, destinate al mantenimento dei minori (anche se figli di genitori non sposati), ma non pagate dal genitore obbligato al genitore, o altre persone, a cui è stato affidato il minore. Somme che vengono appunto anticipate dagli enti gestori delegati all’esercizio delle funzioni socio-assistenziali e che, dopo l’erogazione, la Provincia provvederà direttamente a riscuotere, interessi maturati compresi, dal genitore obbligato al mantenimento. Condizioni per l´erogazione l´esistenza di un provvedimento del tribunale che stabilisce l´importo e le modalità di contribuzione al mantenimento da parte del genitore obbligato; l´ atto di precetto ritualmente notificato e non ottemperato nel termine di dieci giorni da parte del genitore inadempiente: la minore età del figlio destinatario dell´assegno; la dichiarazione della surroga rilasciata dal richiedente, con la quale viene trasferito alla Provincia autonoma di Trento il diritto di credito nei confronti del genitore obbligato al mantenimento, in misura pari alle somme anticipate al beneficiario. Chi può fare la domanda - Il genitore, purché non convivente con il genitore obbligato al mantenimento, o altra persona a cui è stato dato l’affidamento del minore da parte del tribunale, a condizione che: sia residente sul territorio della provincia di Trento; appartenga al nucleo familiare del minore: la sua condizione economica e patrimoniale e quella del minore siano nei limiti dei parametri Icef stabiliti dalla Provincia autonoma di Trento. A quanto ammonta l’assegno - L’importo dell’assegno di mantenimento è pari alla quota prevista dalla sentenza del tribunale, tenuto conto del numero di figli minori e comunque in misura non superiore alla quota mensile di 290 euro (rivalutata annualmente dalla Giunta provinciale) per un minore. In caso di più minori interessati alla corresponsione dell’assegno, l’importo massimo erogabile viene determinato applicando alla quota mensile la scala di equivalenza. Nel caso di pagamento parziale dell’assegno di mantenimento da parte del genitore obbligato, l’ammontare della prestazione è corrispondentemente ridotto, salvo i mesi per i quali il genitore obbligato ottempera al versamento in misura almeno pari alla somma erogata dalla Provincia con l’anticipazione. Decorrenza e durata della prestazione – Dal primo giorno successivo a quello di presentazione della domanda e per la durata massima di dodici mesi, rinnovabile fino alla maggiore età del minore previa presentazione della relativa domanda e del perdurare delle condizioni di necessità e dei requisiti previsti. Dove fare la domanda - Presso i Servizi Attività Sociali dei Comuni di Trento e di Rovereto e del Comprensorio della propria zona di residenza. .  
   
   
WOMEN&TECHNOLOGIES: RESEARCH AND INNOVATION  
 
 Crotone, 9 settembre - La Camera di Commercio di Crotone ha partecipato nella giornata di ieri, alla prestigiosa conferenza internazionale Women&technologies: research and innovation inserita nell’ambito del Wcc - World Computer Congress di Milano, e dedicata alle donne e alle tecnologie, con un particolare focus su ricerca e innovazione. Focus della conferenza è quello di invertire gli stereotipi ancora legati all’approccio femminile con la tecnologia, sviluppare argomenti nuovi, stabilire linee preferenziali e legami diretti di interazione, esplorare e scoprire le grandi possibilità di sinergia dai risvolti ancora imprevedibili. Tra le relatrici d’eccellenza, donne leader dell’Ict a livello mondiale nel campo della ricerca, industria, cultura e istituzioni, vi era anche il segretario generale dell’Ente Donatella Romeo, intervenuta per conto della Camera di Commercio di Crotone con la relazione “Le Camere di Commercio al servizio dell’impresa”. “Nella pubblica amministrazione – ha affermato la Romeo nel corso dell’intervento - le Camere di Commercio risultano particolarmente attente all´utilizzo delle tecnologie non solo con riferimento ai processi amministrativi. Un esempio importante è rappresentato dalla gestione del Registro delle imprese che proprio grazie alla tecnologia, con il supporto di Infocamere la società informatica del sistema camerale, riesce a superare i confini provinciali per diventare un unico registro nazionale, fruibile on line così da garantire non solo la pubblicità legale delle imprese ma la disponibilità di informazioni per la corretta informazione degli operatori economici”. Il Women&technologies rappresenta un ambizioso obiettivo strategico che non si limita a una serie di interessanti contributi, ma che propone anche una riflessione più ampia e articolata, aperta soprattutto a due nuove tematiche “Le donne non solo utilizzatrici, ma anche produttrici di tecnologie” e la “Ricerca e innovazione”. L’evento è inserito nel Wcc - World Computer Congress, il congresso più importante per il settore delle tecnologie e delle comunicazioni informatiche mai tenuto in Italia, un richiamo d‘importanza internazionale che sta mettendo a confronto i migliori esperti del mondo universitario con quelli della ricerca, oltre 2000 delegati provenienti da 70 diversi paesi, sui problemi e le prospettive del settore Ict, argomento centrale nell’economia del Xxi secolo. “La partecipazione della Camera di Commercio ad una conferenza internazionale di tale prestigio - afferma il presidente dell’Ente Roberto Salerno - attesta come l’Ente sempre di più si stia distinguendo nel panorama delle pubbliche amministrazioni nazionale ed internazionale per eccellenza dei servizi resi e capacità di innovazione”. .