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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Settembre 2008
Politica
VISITA DI SARKOZY, BARROSO E SOLANA A MOSCA E TBILISI: L´EUROPA SI MUOVE UNITA CON FORZA E DETERMINAZIONE, MA COI LIMITI DELLA PROPRIA DIPENDENZA ENERGETICA  
 
Milano, 10 settembre 2008 - Dopo la visita dell´8 settembre del presidente di turno dell´Unione europea Sarkozy, del presidente della Commissione Barroso e dell´Alto Rappresentante per la Politica estera e sicurezza europea Solana a Mosca e Tbilisi l´Europa da sempre più l´impressione di voler avere un ruolo da protagonista nella vicenda georgiana conservando una sua non scontata unità d´azione. Questa unità ha consentito alla presidenza di non tornare a mani vuote dal Cremlino. L´accordo raggiunto prevede il ritiro completo delle forze armate russe dal territorio georgiano, fatta eccezione per l´Ossezia del sud e l´Abkhazia e, il dispiegamento prima del 1 ottobre di una missione di polizia europea con 200 uomini in territorio georgiano. La forza europea sarà autonoma e indipendente dal mandato Onu. Qualora la Russia rispetti effettivamente l´accordo si potrebbe riaprire il dialogo strategico ed economico che l´ultimo vertice europeo aveva deciso di sospendere. L´interesse europeo a rilanciare una partnership con la Russia è sempre molto alto, anche se appare sempre più evidente che la Russia è pronta a sfruttare ogni segnale di debolezza europeo. E tra questi, più di tutti, la dipendenza energetica crescente che l´Ue ha nei confronti del gigante eurasiatico. Si stima, infatti, che la domanda di gas europea aumenterà dal 49,6% all´81,4% entro il 2020. Attualmente più del 50% del gas naturale e più del 75% del petrolio consumato nell’Unione europea sono importati da paesi esterni all’Ue. I nostri principali fornitori, solo di gas naturale, sono la Russia, la Norvegia e l’Algeria (che rappresentano rispettivamente il 33%, il 30% e il 25% delle importazioni per i paesi europei). Ma da qui a una ventina d’anni e, con l’esaurimento dei giacimenti norvegesi, questa dipendenza energetica nei confronti della Russia aumenterà in modo considerevole. L´aumento del prezzo del petrolio ha inoltre creato una vera e propria corsa all´"oro azzurro". A livello globale cresce la concorrenza nella corsa a garantirsi un approvvigionamento sicuro e conveniente di fonti energetiche tra Stati uniti, Europa Cina ed India. Si pensi a cosa potrebbe accadere se la Russia puntasse sempre più su relazioni privilegiate con la Cina anche in materia di fornitura di gas e petrolio. Già adesso, nonostante il mancato riconoscimento di Ossezia e Abkhazia da parte della Cina, queste due potenze appaiono vicine come mai era accaduto negli ultimi anni. Si pensi anche che di recente la Commissione nazionale cinese per la riforma e lo sviluppo ha approvato la costruzione di un gasdotto di 2. 380 chilometri dal porto birmano di Sittwe nel Golfo del Bengala a Kunming, capitale del sudoccidentale Yunnan, per portare 170 miliardi di metri cubi di gas dal Medio Oriente nei prossimi 30 anni. E´ dunque abbastanza naturale che nelle sue relazioni esterne e, in particolare, nei rapporti con la Russia, la Ue cerchi di avere ben presente la sua situazione di dipendenza energetica e i relativi rischi di eccessive frizioni con la Russia. Solo conquistando una maggiore indipendenza energetica, anche tramite la nuova politica di lotta ai cambiamenti climatici, la Ue potrà davvero apparire credibile nel ruolo di portavoce della legalità internazionale e del rispetto dei valori democratici e degli altri diritti umani. Su questa strada l´Europa sta già da tempo portando avanti iniziative volte a garantire una maggiore indipendenza energetica. Un esempio è il progetto "Nabucco", il gasdotto di prossima costruzione, che dovrebbe collegare la Turchia all´Austria attraverso la Romania, la Bulgaria e l´Ungheria, dando la possibilità di far arrivare all´Ue il gas dall´Arzebaigian, dall´Egitto, dall´Iran e perfino dall´Asia centrale, riducendo così la dipendenza energetica europea dalla Russia. Un mercato interno dell´energia integrato ed aperto risulta comunque la soluzione più efficace per ridare forza e autonomia alla politica energetica europea. Bisogna che gli Stati membri che ancora difendono gli interessi dei campioni nazionali, contro la convenienza dei propri consumatori e di un´Europa forte, riflettano sulle conseguenze di queste posizioni. Carlo Corazza Direttore della Rappresentanza a Milano .  
   
   
L´UE RAFFORZA I LEGAMI CON GLI STATI DEL GOLFO  
 
Bruxelles, 10 settembre  2008 - La Commissione europea è entrata a far parte di un accordo per un progetto di ricerca con il gruppo di riflessione del Gulf Research Center (Grc) per ottenere relazioni più forti e appoggiare il processo di creazione delle politiche tra l´Ue e il Consiglio di cooperazione del Golfo (Gcc). È il primo accordo di questo tipo ad essere firmato tra i due blocchi regionali. "Il progetto di ricerca, che è stato intitolato "Eu-gcc Al-jisr Project for Public Diplomacy and Outreach" ("Progetto Al-jisr Ue-gcc per la diplomazia pubblica e l´espansione"), si concentrerà principalmente sulle relazioni tra Ue e Gcc," ha dichiarato Abdulaziz Sager, un uomo d´affari saudita, che è fondatore e presidente del Grc, un istituto di ricerca indipendente con sede a Dubai. Il progetto Al-jisr durerà due anni ed ha un triplice obiettivo. Il primo obiettivo è quello di migliorare sia le conoscenze del pubblico in generale che il sapere professionale per la comprensione dell´Unione Europea, dei suoi cittadini, delle sue politiche e delle sue istituzioni. Il secondo obiettivo è quello di incoraggiare il dialogo e il dibattito riguardo le relazioni Ue-gcc e contribuire al futuro della creazione di politiche tra le due regioni. Infine, saranno incoraggiati legami più stretti tra i due attraverso la divulgazione di informazioni sull´Ue. Il progetto consisterà in cinque componenti chiave, tra cui attività di formazione e workshop, e la traduzione in arabo di testi chiave sull´Ue . Infine, sarà creato un portale del progetto che sarà usato per la divulgazione di informazioni sul Gcc. Secondo i creatori del progetto, il miglioramento delle relazioni tra i due blocchi è fondamentale per il futuro, specialmente quando si considera la crescente inter-dipendenza tra l´Ue e il Gcc in settori diversi tra cui, tra gli altri, difesa, petrolio, commercio, scienza e cultura. Malgrado questa inter-dipendenza, comunque, i 40 milioni di abitanti dei sei Stati del Golfo sanno poco della vita e delle istituzioni europee. Questo progetto è quindi un passo importante verso la rettifica di questa situazione. "È stato un passo importante per agevolare le relazioni Ue-gcc e, con l´annuncio del progetto, la Commissione Europea ha fornito un segnale forte per promuovere l´esplorazione di aree che saranno reciprocamente benefiche per entrambe le parti," ha commentato Sager. Oltre al Grc, "il progetto è composto e promosso da un consorzio di istituzioni del Golfo e europee, tra cui l´Institute of Diplomatic Studies (Ids) di Riyadh, che lavora sotto il Ministro degli esteri saudita; e il Center for European Policy Studies con sede in Belgio", ha aggiunto. "Adesso non vediamo l´ora di impegnarci nelle varie attività e di dare un vero contributo al potenziamento delle relazioni. " Il Gcc comprende gli Stati del Golfo Persico di Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti. Si prevede che anche lo Yemen entrerà a far parte del Gcc entro il 2016. Insieme allo Yemen, il Gcc è diventato membro del Gafta (Grande zona araba di libero scambio), un´organizzazione simile alle prime forme dell´Ue. Le numerose altre istituzioni, che saranno associate a questo progetto di ricerca, sono: l´European Institute for Asian Studies (Belgio), l´Arab Reform Initiative (Francia), Sciences Po (Francia), la Fondazione Bertelsmann (Germania), l´Università tecnica nazionale di Atene (Grecia), l´Istituto Affari Internazionale (Italia), la Kuwait University (Kuwait), e la Fundacion para la Relaciones Internacionales y el Dialogo Exterior, (Fride, Spagna). Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Grc. Ae/ . .  
   
   
IL CONSIGLIO D´EUROPA NON È UN´ISTITUZIONE DELL´UNIONE EUROPEA  
 
 Bruxelles, 10 settembre 2008 - In riferimento agli articoli comparsi il 30 luglio sui quotidiani italiani, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea vuole ricordare che Consiglio d´Europa ed Unione europea sono due organizzazioni distinte. L´attuale Unione europea (www. Europa. Eu), nasce con la Ceca (Comunità europea per il Carbone per il Carbone e l´Acciaio) nel 1951 e successivamente con la Comunità economica europea e quella dell´energia atomica (Ceea) nel 1957. Le competenze di queste organizzazioni sono molto ampie di quelle del Consiglio d´Europa e la legislazione prodotta dalle istituzioni comunitarie è direttamente applicabile negli ordinamenti degli Stati membri. Con il Trattato di Maastricht (1992) è istituita l´Unione europea che insieme alle Comunità esistenti punta ad un´integrazione sempre più stretta tra gli attuali 27 Stati membri che ne fanno parte. Il Consiglio d´Europa (www. Coe. Int) è stato istituito con il Trattato di Londra il 5 maggio 1949. Ad oggi ne fanno parte 47 Stati membri, un numero più ampio di quello dell´Unione europea. Le sue finalità riguardano la tutela dei diritti umani fondamentali, il sostegno alla stabilità democratica, lo sviluppo dell´identità culturale europea, la ricerca di soluzioni a svariati problemi sociali (discriminazione delle minoranze, xenofobia, violenza nei confronti dei bambini. In quest´ultima ottica, si inquadra il rapporto Hammarberg a cui fa riferimento oggi la stampa. L´attività del Consiglio d´Europa si basa sulla cooperazione intergovernativa. Pur collaborando tra loro, le due organizzazioni hanno dunque finalità, istituzioni e metodi di lavoro diversi. Il Vice Presidente della Commissione europea Antonio Tajani lancia un appello alla stampa affinché "si evitino fraintendimenti facendo maggiore chiarezza poiché il rischio é di allontanare i cittadini dalle istituzioni dell´Unione europea". Tajani, che in seno alla Commissione europea è responsabile della politica dei trasporti ricorda, come spesso avviene, "che il Consiglio d´Europa non è un´istituzione dell´Unione europea". D´altro canto, sottolinea ancora Antonio Tajani, il commissario Hammarberg, non fa parte del Collegio presieduto da José Manuel Barroso. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: COLMARE IL DIVARIO RETRIBUTIVO TRA UOMINI E DONNE  
 
 Bruxelles, 10 settembre 2008 - Il Parlamento sollecita misure per colmare le differenze salariali tra uomini e donne, anche imponendo ai datori di lavoro di elaborare piani d´azione specifici. Chiede di eliminare penalizzazioni derivanti dal congedo maternità e dall´attività autonoma e di promuovere l´imprenditoria femminile. Nel rilevare gli effetti positivi delle "quote rosa" in politica, chiede un´azione Ue concertata contro la violenza sulle donne, inclusa la tratta, e misure per scoraggiare la domanda di prostituzione. Nel rispondere al rapporto della Commissione sulla parità tra le donne e gli uomini nel 2008, il Parlamento ha approvato con 563 voti favorevoli, 65 contrari e 61 astensioni la relazione di Iratxe García Pérez (Pse, Es) che ribadisce anzitutto la doppia natura della politica sulla parità di opportunità a livello comunitario: da un lato assicura che la parità tra uomini e donne sia rispettata in tutti gli ambiti politici e, dall´altro, riduce, con interventi specifici, la discriminazione nei confronti delle donne. Nuove misure per colmare il divario retributivo I deputati manifestano preoccupazione dinanzi alla mancanza di progressi per quanto riguarda il divario nella retribuzione tra uomini e donne, che si è stabilmente assestato sul 15% dal 2003, scendendo di un solo punto dal 2000. Esortano pertanto la Commissione e gli Stati membri a valutare le strategie e le azioni in tale ambito e, ove opportuno, a stabilire, in collaborazione con le parti sociali, nuove misure, o nuovi approcci nell´applicazione delle misure esistenti, per migliorare la situazione. A tale riguardo, sostengono la proposta volta a rafforzare la legislazione europea applicabile in materia, «imponendo ai datori di lavoro l´obbligo di eseguire verifiche sui salari e di elaborare piani d´azione specifici atti a colmare il divario salariale». Il Parlamento osserva peraltro che anche le donne con un livello d´istruzione superiore agli uomini «percepiscono salari inferiori, ottengono impieghi più precari e avanzano più lentamente nella carriera» rispetto a quest´ultimi. Nell´esortare quindi la Commissione e gli Stati membri a esaminare le ragioni e a trovare delle soluzioni, chiede inoltre di istituire la giornata internazionale della parità retributiva il 22 febbraio. E combattere le altre discriminazioni in ambito lavorativo I deputati invitano la Commissione e gli Stati membri a adottare le misure necessarie ad attuare l´integrazione della dimensione di genere in tutte le politiche sociali e in materia di occupazione e sicurezza sociale e a combattere ogni forma di discriminazione. Rilevano infatti che vi sono sempre notevoli differenze tra le donne e gli uomini in tutti gli altri aspetti relativi alla qualità dell´ambiente di lavoro. Ad esempio, i tassi di occupazione delle donne con figli a carico raggiungono solo il 62,4%, rispetto al 91,4% degli uomini. Inoltre la partecipazione delle donne al mercato del lavoro à ancora ampiamente caratterizzata da un´elevata e crescente quota di lavoro parziale, pari al 31,4% per le donne nell´Ue a 27 rispetto al 7,8% degli uomini, cosicché le donne rappresentano il 76,5% dei lavoratori a tempo parziale. Anche i contratti di lavoro a tempo determinato sono più frequenti tra le donne (15,1%, ossia un punto in più rispetto agli uomini), mentre la disoccupazione di lunga durata è sempre molto più frequente per le donne (4,5%) che per gli uomini (3,5%). Nel ricordare che qualsiasi politica in materia di conciliazione della vita professionale e familiare deve basarsi sul principio della libera scelta delle persone ed essere adeguata alle diverse fasi della vita, il Parlamento ritiene che l´accordo quadro relativo al congedo parentale possa essere migliorato nei seguenti punti: attuazione di misure volte a incoraggiare i padri a prendere un congedo parentale, rafforzamento dei diritti dei lavoratori che prendono un congedo parentale e attenuazione del regime di congedi, aumento della durata e dell´indennizzo del congedo parentale. Gli Stati membri dovrebbero inoltre proporre misure specifiche per ridurre gli effetti negativi dei congedi di maternità sulla carriera, la retribuzione e i diritti pensionistici. Le imprese sono invece invitate ad applicare misure flessibili di politica familiare volte a facilitare la ripresa lavorativa dopo un´interruzione di carriera. Allo stesso tempo occorre migliorare la disponibilità, la qualità e l´accesso dei servizi per la cura dell´infanzia e dei servizi per la cura delle persone a carico ed assicurare la compatibilità di tali servizi con gli orari di lavoro a tempo pieno delle persone su cui ricade la responsabilità dell´assistenza a bambini e a persone non autosufficienti. Il Parlamento chiede poi alla Commissione di presentare senza indugio una proposta di modifica della direttiva 86/613/Cee relativa all´applicazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne che esercitano un´attività autonoma, comprese le attività nel settore agricolo, al fine di eliminare la discriminazione indiretta, di sviluppare un obbligo positivo di parità di trattamento e di migliorare la situazione giuridica delle mogli coadiuvanti. Invitando poi gli Stati membri ad attribuire una particolare attenzione alla presenza di strutture a sostegno della maternità per le donne che esercitano un´attività indipendente, chiede anche di promuovere l´imprenditorialità femminile nel settore industriale e di fornire assistenza finanziaria e strutture di consulenza professionale alle donne che costituiscono società. Promuovere l´attività politica delle donne: le quote rosa hanno effetti positivi Ritenendo che, nel complesso, la partecipazione delle donne al processo decisionale, a livello locale, nazionale e comunitario, «sia insufficiente», i deputati invitano la Commissione, gli Stati membri e i partiti politici a prendere in considerazione «azioni positive volte a migliorare la situazione». In tale contesto, sottolineano «gli effetti positivi dell´uso delle quote elettorali sulla rappresentanza delle donne». Combattere la violenza: politiche Ue contro la tratta delle donne Il Parlamento sottolinea l´importanza di combattere la violenza contro le donne e invita pertanto gli Stati membri e la Commissione a intraprendere un´azione concertata in tale ambito, anche attraverso nuove misure. Tuttavia, accogliendo con 360 voti favorevoli e 313 contrari una proposta del Ppe/de, ha soppresso l´invito rivolto a Commissione e Consiglio a creare una base giuridica chiara per combattere tutte le forme di violenza contro le donne e a prendere una decisione sulla piena comunitarizzazione di politiche finalizzate alla lotta contro la tratta di esseri umani e sulle relative questioni dell´immigrazione e dell´asilo, specie sul diritto di asilo per motivi di repressione e persecuzione fondati sul genere. I deputati invitano inoltre la Commissione e gli Stati membri a unire i loro sforzi nella lotta contro la criminalità organizzata e le reti di traffici, nonché a adottare e rafforzare misure legislative, amministrative, educative, sociali e culturali volte a «scoraggiare la domanda di prostituzione». Allo stesso tempo, prendendo atto dell´importanza del fatto che le donne abbiano il controllo dei propri diritti sessuali e riproduttivi, sostengono le misure e le azioni volte a migliorare l´accesso delle donne ai servizi della salute sessuale e riproduttiva e ad aumentare la consapevolezza dei loro diritti e dei servizi disponibili. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, CHIMICA: NUOVE NORME PER ETICHETTARE SOSTANZE PERICOLOSE  
 
Bruxelles, 10 settembre 2008 - Il Parlamento ha adottato un regolamento che istituisce un nuovo sistema di classificazione ed etichettatura delle sostanze pericolose. Lo scopo è di tutelare i consumatori e l´ambiente, ma anche di ridurre i costi per le imprese. Sulle etichette dovranno figurare pittogrammi e indicazioni di pericolo e consigli di prudenza (generali, di reazione, di conservazione e di smaltimento). Gli imballaggi dovranno essere sicuri e non attirare l´interesse dei bambini o indurre in errore i consumatori. Con 604 voti favorevoli, 9 contrari e 13 astensioni, il Parlamento ha adottato la relazione di Lia Sartori (Ppe/de, It) che, sulla base di un compromesso con il Consiglio, approva definitivamente un regolamento che istituisce un nuovo sistema di classificazione ed etichettatura delle sostanze e delle miscele pericolose. Il regolamento potrà entrare in vigore il giorno dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Talune sue disposizioni si applicheranno a partire dal 1° dicembre 2010 (sostanze) ed altre dal 1° giugno 2015 (miscele). Il regolamento armonizza i criteri relativi alla classificazione, all´etichettatura e all´imballaggio delle sostanze e delle miscele applicando nell´Ue i criteri internazionali stabiliti dal Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (Ecosoc), noti sotto la denominazione di Globally Harmonised System of Classification and Labelling of Chemicals (Ghs). Prescrive inoltre che i produttori, gli importatori e gli utilizzatori a valle classifichino le sostanze e le miscele poste sul mercato, mentre i fornitori devono imballarle e etichettarle. Produttori e importatori devono poi notificare all´Agenzia europea delle sostanze chimiche gli elementi di tali classificazione ed etichettatura, qualora non fossero stati sottoposti in base al regolamento Reach. Il regolamento, in un allegato, stabilisce inoltre un elenco di sostanze con le rispettive classificazioni ed elementi per l´etichettatura a livello comunitario. Infine, prevede un inventario delle sostanze costituito da tutte le notifiche, registrazioni e classificazioni armonizzate e dagli elementi relativi all´etichettatura. L´obiettivo generale del regolamento è di assicurare un grado elevato di tutela della salute umana e dell´ambiente, garantendo al tempo stesso la libera circolazione delle sostanze e delle miscele nel mercato interno. L´idea è di classificare e etichettare allo stesso modo prodotti chimici identici che presentano lo stesso pericolo ovunque. Attualmente, ad esempio, una determinata quantità di sostanza (come Ld50) è qualificata come "pericolosa" in base al Ghs, mentre nell´Ue, in Australia, Malesia e Tailandia è indicata come "nociva", per Usa, Canada, Giappone e Corea è "tossica", in Nuova Zelanda è "rischiosa" e in Cina è indicata come "non pericolosa". L´uso degli stessi criteri per identificare i pericoli dei prodotti chimici e della stessa etichettatura per descriverli permetterà dunque di accrescere la coerenza, la trasparenza e la comparabilità internazionale delle misure di tutela della salute umana e dell´ambiente. Inoltre, non dovendo valutare le informazioni sui pericoli dei loro prodotti chimici secondo diversi criteri, le imprese avranno minori costi da sostenere. Il regolamento non si applica alle sostanze e alle miscele radioattive, a quelle assoggettate a controllo doganale che sono in deposito temporaneo o in zona franca in vista di una riesportazione, alle sostanze intermedie non isolate ed a quelle utilizzate a fini di ricerca e sviluppo scientifici che non sono immesse sul mercato. D´altro canto, Gli Stati membri possono permettere talune eccezioni in casi specifici per talune sostanze o miscele, «qualora ciò fosse necessario nell´interesse della difesa». Il regolamento, infine, non si applica ai rifiuti, nonché a sostanze e miscele destinate all´utilizzatore finale già coperte da una normativa Ue, quali i prodotti medicinali e veterinari, i cosmetici, i dispositivi medici, gli alimenti o mangimi (anche quando sono utilizzati come additivi o sostanze aromatizzanti). Come richiesto dai deputati, fatti salvi eventuali sviluppi in sede Onu, la classificazione e l´etichettatura di sostanze Pbt (persistenti, bioaccumulanti e tossiche) e vPvb (molto persistenti e molto bioaccumulanti) andrebbero incluse in seguito nel campo di applicazione del regolamento. Gli Stati membri e la Commissione, pertanto, sono chiamate a promuovere l´armonizzazione dei criteri di classificazione e di etichettatura di tali tipi di sostanze a livello di Nazioni Unite. Norme sull´etichettatura: pittogrammi, avvertenze e consigli di prudenza In forza al regolamento, una sostanza o miscela classificata come pericolosa e contenuta in un imballaggio dovrà essere provvista di un´etichetta che indichi nome, indirizzo e numero di telefono del fornitore e la quantità nominale della sostanza o miscela contenuta negli imballaggi disponibili per il pubblico, se tale quantità non è indicata altrove sull´imballaggio. L´etichetta dovrà inoltre contemplare gli "identificatori" del prodotto (ossia le informazioni che permettono di identificare la sostanza o miscela), nonché, se appropriato, i pittogrammi di pericolo e le avvertenze previste dal provvedimento stesso. I pittogrammi di pericolo sono destinati a comunicare informazioni specifiche sul pericolo in questione. Si presentano con forma di un quadrato poggiante su una punta e sono costituiti da un simbolo nero su fondo bianco, con un bordo rosso sufficientemente largo «da risultare chiaramente visibile». Per i prodotti che comportano un rischio di "tossicità acuta", ad esempio, all´interno del quadrato figura un teschio del tipo usato un tempo dai pirati. Ognuno di essi deve coprire almeno 1/20 della superficie dell’etichetta armonizzata e non misurare meno di 0,5 cm2. Anche le diverse avvertenze, corrispondenti a ciascuna classificazione specifica, figurano in un allegato in cui sono indicati gli elementi dell´etichetta prescritti per ciascuna classe di pericolo. Il regolamento precisa peraltro che se è utilizzata l´avvertenza "pericolo", sull´etichetta non deve figurare la parola "attenzione". L´etichetta dovrà comprendere anche le indicazioni di pericolo corrispondenti alla classificazione di una sostanza o miscela pericolosa. Le indicazioni possono riguardare le proprietà fisiche (“Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato”) o la pericolosità per la salute (“Corrosivo per le vie respiratorie”). Per alcune sostanze o miscele, l´etichetta deve contenere informazioni supplementari. Così, nel caso di pitture e vernici il cui tenore di piombo è superiore allo 0,15% del peso totale della miscela, l´etichetta apposta sull´imballaggio deve recare la seguente dicitura: “Contiene piombo. Non utilizzare su oggetti che possono essere masticati o succhiati da bambini ”. Quella sull´imballaggio delle miscele contenenti più dell´1% di cloro attivo deve invece contenere il seguente monito: “Attenzione! Non utilizzare in combinazione con altri prodotti. Possono formarsi gas pericolosi (cloro)”. L´etichettatura deve anche contemplare dei consigli di prudenza che possono essere scelti tra quelli indicati in un allegato del regolamento, «tenendo conto delle indicazioni di pericolo e degli impieghi previsti o identificati della sostanza o miscela». Vi sono consigli a carattere generale come "Tenere fuori dalla portata dei bambini". Ma sono previsti anche consigli più specifici a scopo preventivo, differenziati a seconda della sostanza: "Evitare il contatto con gli occhi, la pelle o gli indumenti", "Evitare il contatto durante la gravidanza/l’allattamento", "Utilizzare soltanto all’aperto o in luogo ben ventilato". Vi sono poi i consigli in materia di reazione a un evento: "In caso di malessere contattare immediatamente un centro antiveleni o un medico" o "In caso di contatto con la pelle (o con i capelli): togliersi di dosso immediatamente tutti gli indumenti contaminati. Sciacquare la pelle/fare una doccia". Per i casi di incendio, può essere indicato "Estinguere con . " o, più prudentemente, "Evacuare la zona". Vi sono infine consigli in materia di conservazione - "Proteggere dai raggi solari" o "Conservare sotto chiave" - e di smaltimento. Il regolamento prevede peraltro disposizioni particolari relative all´etichettatura applicabile alle bombole del gas, ai contenitori di gas destinati al propano, al butano o al gas di petrolio liquefatto, agli aerosol e ai contenitori muniti di un dispositivo sigillato di polverizzazione e contenenti sostanze classificate come presentanti un pericolo in caso di aspirazione, ai metalli in forma massiva, alle leghe, alle miscele contenenti polimeri, alle miscele contenenti elastomeri e, infine, agli esplosivi immessi sul mercato al fine di ottenere un effetto esplosivo o pirotecnico. Norme specifiche sono poi previste per le sostanze e miscele contenute in imballaggi più piccoli o in contenitori monouso. Più in generale, l´etichetta dovrà essere apposta «fermamente» su una o più facce dell´imballaggio che contiene direttamente la sostanza o la miscela e dovrà essere leggibile orizzontalmente con l´imballaggio disposto in modo normale. Il colore e la presentazione dell´etichetta dovranno poi essere tali che il pittogramma di pericolo se ne distingua chiaramente. Inoltre, gli elementi dell´etichetta dovranno essere riportati in modo chiaro e indelebile, distinguersi chiaramente dallo sfondo ed avere una dimensione e una spaziatura che li rendano «facilmente leggibili». Il provvedimento definisce inoltre le norme riguardo alla disposizione delle informazioni sull´etichetta nonché prescrizioni particolari relative all´etichettatura dell´imballaggio esterno, dell´imballaggio interno e dell´imballaggio unico. Sull´etichetta e sull´imballaggio, comunque, è vietato apporre affermazioni quali "non tossico", "non nocivo", "ecologico" o qualsiasi altra indicazione che lasci supporre che una sostanza o una miscela non siano pericolose o che sia incoerente con la loro classificazione. Accogliendo nella sostanza quanto richiesto dai deputati, il regolamento prevede che dopo tre anni dalla sua adozione l´Agenzia conduca uno studio sulla comunicazione e l´informazione al pubblico riguardo all´uso sicuro delle sostanze e delle miscele, nonché sulla potenziale necessità di fornire informazioni addizionali in etichetta. Tale studio dovrà essere realizzato in consultazione delle autorità competenti e dei soggetti interessati, e portare a un codice di buone prassi. La Commissione, inoltre, dovrà presentare una relazione fondata sullo studio e, se del caso, proporre delle modifiche al regolamento. Imballaggi sicuri, che non attirano l´attenzione dei bambini Il regolamento stabilisce anche norme riguardo agli imballaggi che contengono sostanze o miscele pericolose. Questi, infatti, dovranno essere concepiti e realizzati in modo tale da «impedire qualsiasi fuoriuscita del contenuto», tranne nei casi in cui sono prescritti speciali dispositivi di sicurezza. I materiali che costituiscono l’imballaggio e la chiusura, inoltre, non dovranno poter essere deteriorati dal contenuto, né poter formare con questo composti pericolosi. Tutte le parti dell’imballaggio e della chiusura, poi, dovranno essere «solide e robuste», in modo da escludere qualsiasi allentamento e da «sopportare in piena sicurezza le normali sollecitazioni di manipolazione». Gli imballaggi costituiti da recipienti muniti di un sistema di chiusura che può essere riapplicato dovranno essere congegnati in modo che il recipiente possa essere richiuso varie volte senza fuoriuscite del contenuto. Gli imballaggi contenenti una sostanza o miscela offerta al pubblico non dovranno inoltre avere una forma o un design «che attiri o risvegli la curiosità attiva dei bambini o sia tale da indurre i consumatori in errore». Non potranno avere neanche una presentazione o un design simile a quelli utilizzati per prodotti alimentari, mangimi, medicinali o cosmetici, che potrebbero indurre in errore i consumatori. In alcuni casi, gli imballaggi dovranno poi essere muniti di una chiusura di sicurezza per i bambini. Gli imballaggi dovranno inoltre recare un´indicazione di pericolo riconoscibile al tatto nei casi di sostanze o miscele fornite al pubblico e classificate per tossicità acuta, corrosione della pelle, mutagenicità sulle cellule germinali, cancerogenicità, tossicità per la riproduzione, sensibilizzazione della pelle o delle vie respiratorie, come pericolose in caso di aspirazione o come gas, liquidi e solidi infiammabili. Verso un´armonizzazione delle informazioni da fornire ai Centri Antiveleno In forza al regolamento gli Stati membri dovranno designare uno o più organismi (Centri antiveleno) a cui gli importatori e gli utilizzatori a valle che immettono miscele sul mercato saranno tenuti a comunicare le informazioni utili, in particolare riguardo alle misure di prevenzione e cura, specialmente in caso di risposta di emergenza sanitaria. Come richiesto dai deputati, entro 3 anni dall´entrata in vigore del provvedimento, la Commissione dovrà valutare la possibilità di armonizzare le informazioni da fornire a tali centri e di stabilire un formato unico per la trasmissione delle informazioni. Potrà quindi integrare il regolamento con un allegato che specifichi queste disposizioni. Tutela del segreto commerciale e test sugli animali Un produttore, importatore o utilizzatore a valle di una sostanza presente in una miscela, potrà chiedere all´Agenzia di essere autorizzato a utilizzare un nome chimico alternativo qualora possa dimostrare che l´indicazione dell´identità chimica della sostanza pregiudichi il segreto commerciale, in particolare i propri diritti di proprietà intellettuale. Una domanda del genere dovrà essere accompagnata dal pagamento di una tassa determinata dalla Commissione europea. Come richiesto dai deputati, alle piccole e medie imprese sarà imposta una tassa ridotta. Qualora fossero realizzate nuove prove ai fini del regolamento, i test su animali devono essere compiuti - nel rispetto della legislazione Ue (direttiva 86/609/Cee) - «soltanto se non esistono alternative in grado di fornire dati affidabili e di qualità». Sono inoltre vietati i test sull´uomo e su primati non umani. D´altra parte, i dati ottenuti da altre fonti, come studi clinici, possono essere utilizzati ai fini del regolamento. Il regolamento, infine prevede che i fornitori di una filiera industriale debbano cooperare per rispettare i requisiti relativi alla classificazione, all´etichettatura e all´imballaggio. I fornitori dovrebbero anche cooperare attraverso la costituzione di un network per condividere i dati e le esperienze nella classificazione delle sostanze e delle miscele. Tale network potrebbe anche essere usato per lo scambio di informazioni e delle migliori prassi allo scopo di semplificare il rispetto degli obblighi in materia di notifica. .  
   
   
SEMINARIO D’AUTUNNO SULLA POLITICA EUROPEA DEI CONSUMATORI AGGIORNAMENTO PER LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI.  
 
Milano, 10 setembre 2007 Organizzato dalla Commissione europea e dal Gruppo europeo consultivo consumatori venerdì, 12 settembre 2008 ore 9:30 – 14:00 Sala Bramante Centro Congressi Palazzo delle Stelline Corso Magenta 61 a Milano si terrà un seminario sulla politica europea dei consumatori. Potranno partecipare i rappresentanti delle Associazioni nazionali, regionali e locali Programma: Ore 9:30 Registrazione; Ore 10:00 Carlo Corazza, Direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione europea - La politica energetica dell´Ue e la promozione degli interessi dei consumatori "La carta europea dei diritti dei consumatori d’energia"; Ore 10:30 Paola Testori-coggi, Direttore Generale Aggiunto alla Dg Sanco - Strategia per una politica dei consumatori al 2012 Riferimenti particolari alla Normativa alimentare e alle problematiche del futuro. - Ue e mercati finanziari. Aggiornamento sul credito al consumo, misure finanziarie e mutui; Ore 11:30 Anna Bartolini, rappresentante italiana dell’Eccg, Gruppo europeo consultivo consumatori. - La situazione dell’Eccg , nuove competenze e tematiche future; Ore 11:50 Coffee break; Ore 12:00 Associazioni dei consumatori, rappresentanti delle Associazioni in qualità di relatori su alcuni temi di maggiore attualità; Ore 12:20 Massimiliano Dona, Presidente dell´Unione nazionale consumatori e membro alternativo a Anna Bartolini nell ‘Eccg "L’azione collettiva risarcitoria" nell´Ue; Ore 12:40 Claudio Melchiorre, Antenna Cncu a Bruxelles, Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti. - Relazione sull’esperienza di "antenna"; Ore 13:00 Alessandro Palmigiano, Avvocato esperto italiano nel gruppo di lavoro Ue "Quadro comune di riferimento"; Dibattito Partecipazione da confermare a: gilia. Midali@ec. Europa. Eu .  
   
   
MACEDONIA, PIÚ RIFORME PER AVVIARE NEGOZIATI UE  
 
Skopje, 10 settembre 2008 - Il commissario Ue all´Allargamento, Olli Rehn, ha recentemente dichiarato che la Macedonia deve ancora effettuare sforzi significativi prima di poter avviare i negoziati per l´ammissione all´Unioneeeuropea. Ne dà notizia "Setimes". La Macedonia ha compiuto evidenti progressi verso l´adeguamento agli otto criteri di Copenhagen, il cui adempimento è richiesto prima dell´avvio dei negoziati per la membership, ma resta ancora del lavoro da fare, come ha affermato Rehn nel corso della conferenza stampa a margine dell´incontro a Bruxelles con il vice primo ministro macedone per gli Affari europei Ivica Bocevski. I criteri da rispettare si riferiscono al rafforzamento della democrazia, all´adozione di una nuova legge sulla polizia, al contrasto della corruzione, all´adozione delle riforme giudiziarie e amministrative e quelle relative all´ambiente degli affari e al mercato del lavoro. Rehn ha sottolineato che si tratta di condizioni essenziali per la creazione di una società realmente europea, evidenziando che il vero punto debole della Macedonia risiede in un nono criterio: lo svolgimento di libere elezioni. .  
   
   
FONDI EUROPEI, INCONTRO A BRUXELLES TRA LOIERO E IL COMMISSARIO UE SPIDLA  
 
 Reggio Calabria, 10 settembre 2008 Il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero ha incontrato a Bruxelles il commissario Ue agli Affari sociali Vladimir Spidla. Al centro della riunione i fondi europei e in particolare i 187 milioni di euro di finanziamenti comunitari per progetti relativi a lavori socialmente utili e di pubblica utilità (Lsu-lpu) che la Commissione ha chiesto alla Regione di eliminare dalla domanda di pagamento 2005. Si tratta dei fondi che la giunta Chiaravalloti non è stata in grado di utilizzare e che il presidente Loiero sta tentando con tenacia di recuperare. “Abbiamo spiegato le nostre ragioni – ha dichiarato il presidente Loiero al termine dell’incontro -, non ultima quella che questa situazione, con questo grado di drammaticità, l’abbiamo ereditata”. “Del Fondo sociale europeo - ha aggiunto il presidente della Regione Calabria -, quando ci siamo insediati erano stati spesi solo 55 milioni di euro a fronte di risorse disponibili per tutto il periodo di programmazione pari a 606 milioni di euro. Una Waterloo per la giunta di centrodestra e il suo assessore al lavoro e alle politiche sociali, una missione onerosa per chi doveva lavorare per salvare il salvabile”. Il presidente Loiero ha inoltre spiegato al commissario Spidla che ci sono state anche carenze negli interventi Ue che hanno determinato una condizione difficile che il suo governo si è trovato a gestire. “Abbiamo dimostrato comunque segnali di novità sostanziali – ha rimarcato Lioiero - che meritano quantomeno fiducia, con una proroga nella rendicontazione per potere concludere il programma di spesa, già approvato dai tecnici di Bruxelles, e recuperare il massimo possibile”. Dal canto suo il commissario Vladimir Spidla ha riconosciuto gli sforzi che l’amministrazione Loiero ha compiuto fin dal suo insediamento, ribaltando completamente la situazione rispetto al precedente governo di centrodestra. “Per questo motivo noi possiamo collaborare con voi – ha detto Spidla rivolgendosi a Loiero – rimettendo mano a tutta la situazione precedente che avete ereditato. Ho registrato tutte le richieste da lei fatte – ha aggiunto -, e i miei uffici faranno presto una valutazione. Ad ogni modo – ha concluso Spidla - faremo del nostro meglio, nel quadro giuridico esistente e fino al limite, proprio per i risultati che il suo governo ha raggiunto in questi 3 anni”. Loiero ha poi incontrato, con l’assessore al Lavoro e alle Politiche sociali Mario Maiolo, il rappresentante permanente dell’Italia presso la Ue Ferdinando Nelli Feroci al quale ha illustrato i cambiamenti intervenuti in Calabria per la programmazione dell’utilizzo dei fondi Ue 2007-2013. L’assessore Maiolo, che assieme al segretario generale Nicola Durante e altri dirigenti regionali ha accompagnato il presidente Loiero all´incontro con con il commissario Ue Spidla, si è detto moderatamente soddisfatto pur sottolineando la necessità di far fronte ad alcune difficoltà create dal precedente governo regionale. “Mi chiedo a questo punto chi ripagherà i calabresi dei “ritardi” e dei “diritti” sottratti – ha dichiarato Maiolo -. Gli anni di governo del centrodestra si sono rivelati un disastro, forse occorreva intervenire prima del 2005, quando tutti gli elementi di “allarme” erano ben evidenti e segnalati più volte anche nelle riunioni del Comitato di Sorveglianza”. “Non capisco – ha aggiunto Maiolo - dov’era e cosa faceva l’assessore al lavoro e alle Politiche sociali all’epoca dei governi di centrodestra. Non è un rimandare ad altri le responsabilità, né tantomeno ai Servizi della Commissione Europea. E’ solo l’amarezza nel constatare cosa si poteva fare e cosa non si è fatto. Per anni i giovani calabresi non hanno avuto le medesime opportunità dei giovani di altre Regioni europee”. .  
   
   
PERVENUTI ALLA RGS I DATI DI BILANCIO DEI MINISTERI  
 
Roma, 10 settembre 2008 - Durante l´ultimo fine settimana, nel pieno rispetto dei termini indicati con la Circolare del 24 luglio scorso, tutti i Ministeri hanno fatto pervenire alla Ragioneria Generale dello Stato i dati necessari per definire le previsioni di bilancio per l´anno 2009 e per il triennio 2009-2011. L´analisi delle informazioni pervenute è in corso, al fine di consentire la presentazione al Consiglio dei Ministri dei disegni di legge relativi alle predette previsioni, nonché alla legge Finanziaria tabellare triennale. .  
   
   
ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 30 LUGLIO 2008  
 
Cct T. V. Btp 3,75% Btp 4,50%
Scadenza 01. 12. 2014 01. 02. 2011 01. 08. 2018
Cod. /tranche It0004321813/11 It0004332521/11 It0004361041/7
Imp. Offerto 1000 2500 3000
Regolamento 01. 08. 2008 01. 08. 2008 01. 08. 2008
Ced. God. 2,21
Imp. Domandato 3351 3752 3912
Imp. Assegnato 1000 2500 3000
Prezzo aggiudicazione 98,92 98,03 96,53
Prezzo esclusione 97,061 96,106 94,712
Rendimento lordo 4,92 4,64 5,00
Variazione Rend. Asta prec. (*) -0,06 -0,17 -0,08
Rendimento netto 4,32 4,15 4,41
Riparto 25,103 26,595 24,857
Importo in circolazione (mln) 10102 18500 13800
Riapertura (mln) 100 250 300
Prezzo nettisti 98,92000000 98,03000000 96,52519400
(*) raffronto con titolo di pari durata
(**) dato non pervenuto
Elaborazione Assiom
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LOMBARDIA, IL COSTO DEI SERVIZI COMO È LA PIÙ ECONOMICA PER IL “FUORI CASA”  
 
Monza, 10 settembre 2008 - Per risparmiare un consumatore lombardo dovrebbe fare colazione a Como, pranzare a Milano, andare in pizzeria a cena a Brescia. Poi economiche per dentista e parrucchiere Monza, per la lavanderia e il meccanico Bergamo, l’idraulico a Cremona. Colazione al bar e pranzo fuori casa - La colazione e il pranzo al bar sono più costosi a Monza della media lombarda (+6,3%), e anche rispetto ad alcune città del nord - Milano, Bologna, Genova e Torino -(+3%). La provincia più economica per il “fuori casa” è quella di Como dove per fare la colazione o pranzare al bar si risparmia ben il 9% rispetto alla media regionale; seguono Brescia (-4,4%) e Milano (-2,4%). Sopra la media Lombarda, ma più economiche di Monza, Varese, Cremona e Bergamo, dove fermarsi al bar, costa rispettivamente +5%, +3,7% e +0,8%. Pizzeria - Per il pasto in pizzeria - inteso come pizza margherita, coca cola e coperto – convenienti Como (7,63 Euro), Brescia (7,72 Euro), Bergamo (7,88 Euro), e Cremona (8,20 Euro). Monza, con un prezzo medio di 8,42 Euro, è in linea con la media lombarda (8,44 euro), più care le altre province. I servizi per la persona e per la casa - Bergamo con –6,9% rispetto al dato medio regionale, si posiziona prima di Monza (-5,7%), ed è il capoluogo di provincia più economico della Lombardia per i servizi di uso comune per la casa e la persona – parrucchiere, lavanderia, idraulico -, seguono Brescia e Cremona rispettivamente con –1,8% e -1,7%. A Monza, in particolare costa meno il taglio dei capelli da donna (-8%), la messa in piega (-9%), la lavatura e stiratura della gonna (-2%). In linea con la media regionale invece i servizi “per gli uomini” dal taglio di capelli alla lavatura e stiratura dell’abito. Tra i servizi per la casa si colloca anche il costo dell’idraulico che a Monza risulta attestarsi intorno alle 26 euro all’ora (la media regionale è 28,80). Altri servizi - Gli altri servizi di uso frequente (dentista, riparazione auto, trasporti e parcheggio) sono in media più convenienti a Monza dell’11% rispetto alla media Lombarda. A Monza il dentista per una otturazione richiede 96. 44 Euro, a Milano 117. 35 Euro, dato in linea con la media lombarda di 115. 90 Euro. A Monza costa di più il parcheggio auto (1, 89 euro per la prima ora), contro il dato medio lombardo di 1,34 euro, mentre è più economico il trasporto urbano per l’autobus 0,90 euro, negli altri capoluoghi di provincia lombardi il costo è di una corsa è di 1 euro, con la sola eccezione di Como dove è di 1,05 euro. E’ quanto emerge da una rilevazione realizzata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza con il coordinamento scientifico di Ref-ricerche per l’Economia e la Finanza – che ha individuato quattro mini-panieri di beni e servizi: colazione e bar, pasto in pizzeria, servizi per la persona e la casa, altri servizi. Sono 86 i punti vendita visitati (10 pizzerie, 20 bar, 10 parrucchieri per uomo, 10 parrucchieri per donna, 11 tra lavasecco e tintorie, 7 dentisti, 7 gommisti, 5 idraulici, 6 parcheggi), oltre 260 le quotazioni di prezzo raccolte con l’indagine che, per la prima volta, ha monitorato, nel comune di Monza, i prezzi di alcune categorie di beni/servizi scelti tra le più diffuse consumazioni al bar e alcuni tipici servizi per la casa e la persona, oltre al tradizionale pasto in pizzeria. . .  
   
   
NESSUNA RIDUZIONE ENTRATE FISCALI FVG  
 
Trieste, 10 settembre 2008 - Il presidente del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo ha incontrato ieri a Roma il sottosegretario all´Economia ed alle Finanze Giuseppe Vegas. Le implicazioni della crisi economica e finanziaria internazionale e le ricadute della stessa sul Bilancio dello Stato e delle Regioni sono state oggetto di analisi e di confronto. Il presidente Tondo ha rappresentato la preoccupazione per eventuali tagli alle entrate tributarie della Regione Friuli Venezia Giulia: il sottosegretario ha rassicurato sul punto, ribadendo l´impegno del Governo a mantenere le attuali entrate attribuite alla Regione. Vegas ha ribadito altresì la necessità per la Regione di aderire al nuovo progetto di riforma del federalismo fiscale al fine di mantenere gli impegni di Maastricht e favorire il contenimento della spesa pubblica. Entrambi hanno condiviso la necessità di immaginare un programma di trasferimento di nuove competenze attraverso specifiche norme di attuazione. Il residente Tondo si è impegnato ad approfondire il tema ed a formulare una proposta coinvolgendo la nuova Commissione paritetica. .  
   
   
INCONTRO TONDO-AMBASCIATORE INDIA RAJIV DOGRA  
 
Trieste, 10 settembre 2008 - Il nuovo ambasciatore dell´India in Italia, Arif Shahid Khan, sarà in visita in Friuli Venezia Giulia tra fine ottobre e novembre. La conferma è giunta dall’ incontro di a Roma con il presidente della Regione Renzo Tondo, che lo scorso mese di agosto aveva già preso contatto con la vice ambasciatrice Smamma Jain, che in quelle settimane reggeva la sede diplomatica. Quella dell´ambasciatore Dogra sarà la prima visita ufficiale che il diplomatico svolgerà in una regione italiana, come già era accaduto lo scorso luglio con l´ambasciatore della Repubblica Popolare di Cina, Sun Yuxi. Nell´odierno colloquio il presidente Tondo e l´ambasciatore Arif Shahid Khan hanno discusso ed analizzato gli attuali rapporti economici e commerciali che vedono impegnati India e Friuli Venezia Giulia, una realtà - è stato osservato - certamente "piccola" ma marcata da realtà imprenditoriali di alta qualità, ben conosciute anche dal sistema economico e finanziario indiano. Esiste quindi la possibilità, hanno confermato Tondo e Khan, di ampliare le relazioni tra India e Friuli Venezia Giulia, puntando proprio su queste eccellenze regionali del "made in Italy". .  
   
   
L``AMBASCIATORE CINESE IN VISITA NELLE MARCHE L``11 E IL 12 SETTEMBRE.  
 
 Ancona, 10 Settembre 2008 - L´ambasciatore cinese in Italia, Sun Yuxi, sara` in visita nelle Marche giovedi` 11 e venerdi` 12 settembre. Una ´due giorni´ di intensi incontri che consentiranno al rappresentante della Repubblica cinese di approfondire la conoscenza, economica e culturale, della nostra regione. ´I rapporti della Regione Marche con la Cina hanno radici lontane ´ sottolinea il presidente Gian Mario Spacca ´ Padre Matteo Ricci, originario di Macerata, fu il primo europeo a creare il ponte tra le due culture, divulgando tecniche e conoscenze. Ora la Cina costituisce un´area prioritaria nella politica di internazionalizzazione delle Marche, che e` andata consolidandosi a partire dagli anni ´90, a seguito della firma di un accordo di collaborazione con la Provincia di Shandong. Gli imprenditori marchigiani, inoltre, sono stati veri pionieri verso questo mercato asiatico, con investimenti che risalgono agli inizi degli anni ´70 nel settore dei cappelli e della meccanica. Questo spirito imprenditoriale marchigiano e` stato affiancato dall´intervento della Regione che ha avviato iniziative promozionali e attivita` di sostegno, come l´apertura, a Shanghai, di un ufficio di rappresentanza, di un centro espositivo e di vendita delle eccellenze marchigiane, oltre ad altre iniziative promosse insieme all´Ice (Istituto per il commercio con l´estero). Le Marche, inoltre, sono presenti nel comitato intergovernativo Italia-cina che sostiene lo sviluppo dei distretti industriali. Oggi la Cina rappresenta un importante partner commerciale, che attrarra` nuovi investimenti anche a seguito del successo registrato dall´organizzazione delle Olimpiadi di Pechino 2008, dove le imprese e gli atleti marchigiani hanno svolto un ruolo protagonista´. Nella mattinata di giovedi` 11 settembre l´ambasciatore sara` in Ancona, dove avra`, in Regione, un incontro istituzionale con la Giunta regionale e, a seguire, un confronto con gli operatori economici e commerciali della Marche. Nel pomeriggio visitera` il distretto della calzatura di Macerata e Fermo (Silvano Lattanti, Fabi spa), per poi raggiungere la citta` di Macerata, dove sara` ricevuto dal sindaco e dal presidente della Provincia. Nella sede comunale l´ambasciatore incontrera` il Comitato nazionale per le celebrazioni del Quarto centenario della morte di Matteo Ricci ´ Li Ma-dou. Verra` anche presentata la costituzione dell´Istituto per le relazioni con l´Oriente. Venerdi` dodici settembre e` prevista una visita presso al Palazzo ducale di Urbino e alla Galleria nazionale delle Marche. A Pesaro si rechera` presso lo stabilimento Benelli del Gruppo Qianjiang. Nel pomeriggio si rechera`, invece, a Fabriano, in visita al distretto della meccanica. .  
   
   
LA REGIONE MARCHE A MOSCA E DMITROV, IL BILANCIO DEL PRESIDENTE SPACCA.  
 
Ancona, 10 Settembre 2008 - Dinanzi a quindicimila cittadini, raccolti nello stadio di Dmitrov per celebrare gli 845 anni della propria storia (compleanno della citta`), si sono conclusi, il 6 settembre, gli incontri tra la delegazione della Regione Marche e il governo della Provincia di Dmitrov. ´Sono state giornate dense di impegni e molto costruttive, che consolideranno ulteriormente i rapporti economici e commerciali tra le Marche e la Federazione Russa´. Questo e` il commento del presidente Gian Mario Spacca, rilasciato al termine della missione che ha visto, a Mosca, la firma di un accordo con il presidente della Camera di commercio russa, Evgeni Primakov (gia` primo ministro con il governo Eltsin) e di una successiva intesa bilaterale con la Provincia di Dmitrov, alla quale e` seguita la cerimonia della posa della prima pietra del parco logistico industriale che le Marche terranno a battesimo. A Mosca, inoltre, l´Universita` Politecnica delle Marche ha sottoscritto un ulteriore accordo con l´Universita` della capitale russa. ´La costruzione del parco industriale ´ ha evidenziato Spacca ´ consentira` a molte imprese marchigiane (come la Faam, iGuzzini illuminazioni, la Pieralisi, il consorzio degli imprenditori del mobile di Pesaro e altre aziende che hanno gia` siglato i protocolli d´intenti per la loro partecipazione) di poter realizzare i loro investimenti e sviluppare rapporti con l``intero mercato russo in fortissima espansione. La partecipazione al progetto rappresenta uno strumento essenziale per accompagnare una strategia di difesa attiva del nostro mercato, in una realta` dove Paesi come l´Olanda e la Corea hanno radicato distretti industriali e dove ora si affaccia anche la Germania. Le Marche, comunque, sono la regione italiana che vanta i piu` consolidati e amichevoli rapporti con la Federazione Russa; rapporti che hanno rappresentato un investimento per i futuri scambi commerciali. Sono state collaborazioni e intese avviate molti anni fa, con lungimiranza, che certamente hanno dato e continuano a dare i loro frutti. Sono quindi molto soddisfatto che abbiamo potuto assicurare al nostro sistema produttivo uno strumento ulteriore di collaborazione economica, orientata su progetti concreti e monitorati, per promuovere il sistema economico sociale delle Marche. Con il polo logistico-distributivo, inoltre, si offre una risposta concreta alle esigenze operative di tante imprese che vogliono sviluppare rapporti diretti con il mercato russo´. . .  
   
   
EXPO,FORMIGONI:MODELLO NUOVO DI GOVERNO DELL´EVENTO BENE IL DECRETO: IL CIPEM SARA´ CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE CON IL TAVOLO LOMBARDIA LA REGIONE SARA´ REGISTA DI UN SISTEMA  
 
 Milano, 10 settembre 2008 - Un giudizio positivo sul decreto legge firmato da Berlusconi, perché stabilisce una governance equilibrata di Expo basata sul "riconoscimento importante del ruolo di tutti gli attori", e "ruota attorno ai punti indicati dalla Regione Lombardia". L´indicazione del "Tavolo Lombardia", presieduto dal presidente della Regione, deputato a coordinare gli interventi regionali e sovraregionali legati all´evento e a realizzare le opere connesse "esterne al cosiddetto recinto Expo". L´impegno a sviluppare il ruolo di regia della Regione usando gli strumenti della programmazione negoziata per coinvolgere tutta la società lombarda. Ancora, la prospettiva di un Piano d´area Expo 2015. Infine il lavoro, già messo in cantiere, per approfondire la riflessione, ma anche leggi e politiche, sull´alimentazione, la sicurezza alimentare, l´educazione alimentare nelle scuole, la gestione delle acque, in una prospettiva internazionale. Sono questi i temi principali toccati dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, 29 luglio nell´aula del Consiglio regionale, alla vigilia della sua partecipazione all´importante riunione a Roma del Cipem (Comitato di indirizzo e programmazione) convocata per venerdì dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per approvare gli amministratori e lo statuto della società di gestione. Per Formigoni questo Expo "è un evento unico, che va oltre gli ambiti abituali di esperienza e richiede quindi un salto di scala e una mobilitazione delle nostre migliori energie". Non dovrà essere un Expo semplicemente di "grande esposizione e costruzioni simbolo", come nel secolo scorso, ma anche e soprattutto di "condivisione e reti di conoscenze e buone pratiche", volano di risorse e modello "per affrontare le sfide globali". Governance - "Per questo il Governo regionale - ha ricordato Formigoni - si è impegnato per promuovere una governance di tutto il progetto Expo che fosse capace di sancire la collaborazione di sistema, che aveva portato alla vittoria, per costruire attraverso l´Expo una condivisione internazionale del modello Lombardia, e di coinvolgere e attivare tutti i soggetti e le articolazioni della realtà lombarda". Il presidente si è anche "speso personalmente perché Regione Lombardia potesse avere un ruolo da protagonista, data la funzione insostituibile che come governo territoriale può svolgere, allo snodo tra livello locale e livello globale". Bene Il Decreto - Per questo il giudizio di Formigoni sul decreto del presidente del Consiglio "è positivo". Positivo è l´ampio coinvolgimento del Governo - 9 ministri, più due sottosegretari, oltre al presidente del Consiglio (art. 2) - che "conferisce autorevolezza al Comitato e garantisce il massimo impegno dell´esecutivo nazionale nel sostenere e finanziare il progetto". Positivo è anche il fatto che il Comitato di Indirizzo "esercita i diritti spettanti al consiglio di amministrazione" (art. 5). E molto importante è il Tavolo Lombardia (art. 6), presieduto dal presidente della Regione, deputato a coordinare tutti gli interventi regionali e sovraregionali legati all´Expo. "Sarà lo strumento - ha sottolineato Formigoni - che consentirà il coordinamento degli interventi infrastrutturali per le opere connesse (cioè quelle citate dal dossier, ma esterne al cosiddetto "recinto Expo"); inoltre costituirà la cabina di regia di tutte le attività sul territorio legate all´evento e lo strumento concreto per connettere queste attività con progetti nazionali e internazionali". Programmazione Negoziata - Regione Lombardia ha introdotto nello spirito del decreto il metodo della programmazione negoziata, "metodo distintivo - nota il presidente - del suo stile di governo, che si è rivelato vincente in tutte le sfide importanti per la Lombardia", che potrà avvalersi di una gamma di strumenti efficaci, come un Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale (capace di progettare e promuovere l´impegno di tutti i soggetti del territorio), un Accordo di programma per la sicurezza idraulica e per il miglioramento qualitativo delle acque dell´area milanese, e addirittura un Piano Territoriale d´Area per Expo per individuare gli obiettivi socio-economici ed infrastrutturali da perseguire, dettare i criteri per il reperimento e la ripartizione delle risorse finanziarie e disporre indicazioni puntuali e coordinate riguardanti il governo del territorio. Infatti le disposizioni e i contenuti del Piano Territoriale Regionale d´Area hanno efficacia diretta e cogente nei confronti degli strumenti urbanistici di Comuni e Province. Tavolo Lombardia E Ruolo Di Regia - "Con il Tavolo Lombardia - afferma il presidente Formigoni - assumiamo un grande ruolo di regia che deve servire a costruire un nuovo paradigma di organizzazione del grande evento". Il Tavolo riunisce sotto la presidenza regionale tutti i componenti del Cipem, il Commissario straordinario nonché i rappresentanti di istituzioni locali, nazionali e internazionali e altri soggetti pubblici e privati interessati agli interventi. "È significativo - nota il presidente lombardo - che venga attribuito alla Regione un ruolo di coinvolgimento che va al di là della propria sovranità territoriale, esprimendo così un riconoscimento anche per l´attività internazionale che il Governo lombardo ha sviluppato in questi anni. La funzione della Regione sarà dunque essenziale per esprimere tutto lo spessore di un progetto che rappresenta l´intero Paese di fronte al mondo". La Regione si propone di "valorizzare tutte le eccellenze e competenze presenti nel sistema lombardo rispetto al tema dell´Expo, promuovendo l´elaborazione di leggi e policies che costituiscano modelli da condividere e attuare, facendone oggetto di un confronto internazionale". "Se sapremo chiamare tutti gli operatori della filiera ad una corresponsabilità - nota ancora Formigoni - potremo anche orientare il settore verso politiche dell´alimentazione sempre più eque, innovative e sicure". .  
   
   
TOSCANA E CATALOGNA ALLEATE SULLE POLITICHE DEL LAVORO OBIETTIVI: FACILITARE L’INCONTRO FRA LA DOMANDA E L’OFFERTA E SVILUPPARE LA FORMAZIONE  
 
 Firenze , 10 settembre 2008 - Toscana e Catalogna alleate sulle politiche del lavoro. Un accordo di collaborazione è stato firmato dagli assessori al lavoro della Toscana, Gianfranco Simoncini e della Catalogna, Mar Serna Calvo, che sancisce la collaborazione “in materia di politiche del lavoro nel quadro delle linee strategiche che le due regioni sono impegnate a realizzare attraverso il Fondo Sociale Europeo”. Obiettivi prioritari sono quelli di accrescere qualità ed efficacia delle politiche a supporto dell’incontro fra domanda e offerta di lavoro, rafforzare la connessione fra politiche del lavoro e politiche di sviluppo economico, sostenere l’adeguamento del sistema produttivo e sviluppare il capitale umano. Fra gli strumenti da adottare ci sono nuove modalità di organizzazione territoriale dei servizi in stretta collaborazione fra istituzioni locali e partner sociali, servizi maggiormente personalizzati a favore dei lavoratori e per l’ingresso dalla scuo la nel mondo del lavoro, azioni a supporto delle politiche di internazionalizzazione delle imprese e di collaborazione fra i distretti delle due regioni. Altri interventi sono previsti nel campo della formazione (ad esempio formazione a distanza o mobilità per motivi formativi), a supporto dell’imprenditoria giovanile e di una cultura d’impresa coerente con le nuove strategie economiche. Toscana e Catalogna hanno deciso inoltre di creare un Comitato di gestione paritetico con il compito di definire il programma di lavoro e monitorare i risultati raggiunti. Infine le due regioni hanno stabilito di promuovere il Forum del lavoro Catalogna-toscana, con l’impegno a riunirlo almeno due volte all’anno, ed inoltre di sviluppare programmi di ricerca congiunti e gruppi di lavoro di istituzioni locali e partner sociali impegnati nella attuazione di politiche regionali del lavoro. L’assessore Simoncini ha sottolineato l’importanza del protocollo nel quadro della collaborazione che lega da tempo la Toscana e la Catalogna. «Toscana e Catalogna – ha ricordato – mettono il lavoro in testa alle priorità delle rispettive politiche. Si tratta di un accordo innovativo che presenteremo anche alla Commissione Europea a novembre come esempio di collaborazione fra regioni. Una collaborazione - ha concluso Simoncini - che servirà a potenziare l’efficacia dei servizi offerti e a garantire nuove possibilità alle imprese e ai cittadini dei rispettivi territori, con un più ampio ventaglio di possibilità in termini di formazione e di opportunità di lavoro. In questa ottica l’accordo ci consente di lavorare ancora meglio in una prospettiva di integrazione europea e di mettere a frutto gli strumenti e i finanziamenti del Fondo Sociale Europeo. » .  
   
   
INCARICHI E CO.CO.CO., IN TOSCANA RISPARMI FINO AL 70% LA PROVA CHE SI PUÒ RISPARMIARE SENZA FARE TAGLI INDISCRIMINATI  
 
 Firenze, 10 settembre 2008 - Impegni di spesa che per gli incarichi professionali hanno raggiunto solo il 30 per cento dei tetti programmati per il 2007 e che per i co. Co. Co. Hanno raggiunto il 36%; una conseguente riduzione complessiva della spesa effettiva per incarichi che arriva addirittura al 70% rispetto al 2006; un risparmio di spesa per incarichi che, anche per le agenzie e per gli enti strumentali, si attesta sul 36% rispetto all’anno precedente. Sono questi alcuni dei più rilevanti risultati che emergono dal monitoraggio degli incarichi professionali di consulenza, studio, ricerca, dei contratti di collaborazione coordinata e continuativa, delle borse di studio e dei tirocini nella Regione Toscana e nelle agenzie regionali. «Un’attività di monitoraggio – spiega il vicepresidente Federico Gelli – che è parte importante di processo di razionalizzazione e contenimento della spe! sa avviato dal governo regionale a partire dal 2005. E i risul! tati son o indubbi anche se parte della riduzione degli incarichi e delle collaborazioni si spiega anche con le politiche di stabilizzazione del personale e quindi non può essere classificata solo come risparmio. In ogni caso tutto questo è l’ulteriore dimostrazione che si può rinnovare la pubblica amministrazione, risparmiando senza operare tagli indiscriminati e esageratamente penalizzanti». Nel 2007 la giunta regionale ha impegnato un milione e 76 mila euro in spese per incarichi. La stessa voce nel 2006 era stata di 3 milioni e 595 mila euro. Gli incarichi conferiti sono stati in tutto 67, 29 dei quali a professionisti per i quale era richiesta l’iscrizione a un Albo professionale. In parte significativa – oltre il 43% - si tratta di incarichi conseguenti a un “effetto trascinamento” cioè prodotti da impegni assunti con decreti antecedenti al 2007. Da sottolineare anche la distinzione tra impegni assu! nti su capitoli regionali – le cosiddette risorse libere – e gli impegni assunti sui capitoli finanziati con risorse dello Stato o dell’Unione europea – le cosiddette risorse vincolate. Quest’ultime ammontano al 36%. Per i co. Co. Co. Il totale impegnato è stato di euro 625 mila, a fonte di un tetto di un milione e 722 mila euro. Sono state attivate 42 collaborazioni. Quanto alle Agenzie regionali le risorse impegnate per il 2007 sono state complessivamente un milione e 829 mila euro (il 63% della spesa dell’intero sistema regione), con una riduzione rispetto al 20056 del 36%. Gli incarichi sono stati in tutto 256. I nuovi impegni pesano per il 91%, mentre la quasi totalità degli incarichi (per la precisione il 93%) è stata finanziata con risorse libere. Le agenzie che in misura maggiore hanno fatto ricorso ai consulenti esterni sono state Arpat (379 mila euro), Irpet (376 mila), Arsia (270 mila)e Azien! da per il diritto allo studio di Firenze (224 mila). Il 41 per! cento d elle risorse è stato impegnato per incarichi per i quali era richiesta l’iscrizione all’Albo, mentre un altro 20% ha riguardato incarichi per soggetti pubblici. Per i contratti co. Co. Co. Invece, le agenzie nel 2007 hanno impegnato un milione 920 mila euro (il 75% del sistema regione), per 129 contratti, con una riduzione rispetto al 2006 del 44%. .  
   
   
COMMERCIO: GIUNTA FVG APPROVA DDL RIFORMA SETTORE  
 
Trieste, 10 settembre 2008 - E´ una sorta di rivoluzione copernicana, perché, rispetto al passato, mutano radicalmente l´impostazione politica e culturale. Si rovescia la filosofia: dal sempre aperto ad aperture domenicali calibrate. Il tutto salvaguardando il piccolo e medio commercio, e cercando di rivitalizzare i centri storici. Il vicepresidente della Regione, e assessore alle Attività produttive, Luca Ciriani, ha commentato così il via libera dato il 31 luglio dalla Giunta regionale al disegno di legge di riforma del settore del commercio. Un testo che - queste le caratteristiche principali - prevede infatti un tetto massimo di aperture domenicali, 29, rispetto alla piena deregulation precedente, che significava negozi sempre aperti ogni domenica; e poi moratoria per il Piano regionale per la grande distribuzione fino al primo gennaio 2010; e ridefinizione, in senso restrittivo, dei Comuni turistici. Nei dettagli, il disegno di legge prevede la possibilità per gli esercizi commerciali di aprire per 15 domeniche l´anno, a cui aggiungere quattro domeniche in dicembre, con eventuali deroghe, motivate e concordate, per ulteriori 10 domeniche. Il che significa che il tetto scende, rispetto alla norma attualmente in vigore, da 52 a 29. Cambia poi la definizione di Comuni turistici, termine di cui potranno fregiarsi solo quelli a prevalente economia turistica. E viene a cadere la distinzione tra alimentare e non alimentare. Il testo definisce inoltre il perimetro dei centri storici, per incentivare i piccoli commercianti, e cancella gli Ambiti territoriali ottimali, lasciando ogni Comune libero di comportarsi come crede, senza l´obbligo di coordinare e concordare con altri le aperture. "Credo che sia una norma necessaria e attesa da molti", spiega Ciriani. "Quello del lavoro domenicale è un problema autentico. Ci può essere, naturalmente, ma non può diventare la regola. Per cui si terrà aperto tenendo conto delle esigenze degli imprenditori, dei consumatori, e dei lavoratori. Sono convinto che con questo testo dimostriamo anche la volontà di far fronte ad una questione sociale di persone che hanno il diritto di riposare qualche domenica, di stare con le loro famiglie". Non solo. C´è, secondo l´assessore regionale, anche un problema normativo. "Attualmente le norme sono farraginose e caotiche. Al punto che hanno talvolta contribuito a scatenare contrasti aperti e polemiche tra sindaci, tra operatori commerciali. Vogliamo quindi riportare equilibrio e chiarezza in un settore che lo aveva completamente perduto". C´è poi la moratoria sulla grande distribuzione, perché "abbiamo la percezione che l´offerta abbia saturato il mercato e perché vogliamo cercare di dare un po´ di ossigeno al piccolo e al medio commercio". E dunque "c´è la necessità di fermarci, di monitorare la situazione. Due anni di blocco ci permetteranno di capire, per poi ripartire con un nuovo Piano della grande distribuzione, che a quel punto sarà necessario". .  
   
   
ECONOMIA³, LE BUONE IDEE PER IL FUTURO DELLA TOSCANA IL FORUM A PRATO DAL 25 AL 28 SETTEMBRE. OSPITE D´ECCEZIONE IL NOBEL MASKIN  
 
 Firenze, 10 settembre 2008 - “Economia³ - Europa Business Cultura”, è questo il titolo del grande evento culturale ed economico promosso dalla Regione Toscana a Prato dal 25 al 28 settembre prossimi. Economia al cubo perché le sfide dell´economia globalizzata possono essere affrontate con successo solo sommando alla dimensione prettamente economica quella della cultura e dell´Europa. Prosperità e benessere condiviso, ricchezza e coesione sociale sono tratti identitari della Toscana. Economia³ ha il compito di avviare una nuova stagione capace di consolidare e rilanciare questi valori a partire dalle buone idee che possono nascere dal confronto tra studenti e imprenditori, tra politici e cittadini, tra artisti e scienziati. «La Toscana deve continuare a crescere» – ha detto il presidente della Regione Claudio Martini. «Ma non vogliamo una crescita q! ualsiasi. Ci interessa una crescita sostenibile e di qualit&ag! rave;. N on ci accontentiamo di avere solo un Pil più alto, né vogliamo una crescita basata sul degrado ambientale, sui consumi sfrenati finanziati con il debito, sullo sfruttamento dei lavoratori e delle risorse naturali. Vogliamo una crescita rispettosa dell’ambiente e inclusiva – ha continuato Martini - i cui vantaggi siano superiori ai costi, in modo che a beneficiarne sia la maggioranza della popolazione. Questo Paese - Toscana compresa - ha bisogno di una sferzata di innovazione. E’ una sfida che riguarda tutti, istituzioni, università, ricerca, credito, imprese. Il Forum Economia³ ci aiuterà a trovare le forme e i modi per perseguire questo ambizioso obiettivo. » Al Forum saranno presenti alcuni economisti di caratura mondiale che metteranno a disposizione le loro analisi e le principali chiavi di lettura dell´attuale scenario internazionale. Ospite d´eccezione Eric Maskin, premio Nobel per l´Economia nel 2007 ! per la teoria sull´allocazione delle risorse in ambiente incerto, che a Prato interverrà sulle nuove regole del gioco nel mercato economico globale. Saranno presenti, tra gli altri, anche Hal Varian, uno dei più grandi esperti mondiali di Information and Communication Technology, oltre che consigliere economico di Google, e Alberto Alesina, uno dei più autorevoli studiosi a livello internazionale nel campo dell’economia politica, docente all´Università di Harvard. Per la Regione Toscana il Forum pratese è l´occasione di dare adeguata visibilità ai progetti e agli strumenti di promozione economica e di sviluppo realizzati anche con il sostegno di fondi comunitari, in primo luogo la programmazione Docup. Allo stesso tempo Economia³ crea un´opportunità di contatto tra la cittadinanza e i protagonisti delle riflessioni sugli scenari dell’economia e del sistema produttivo toscano. Nei quattro gior! ni della manifestazione saranno organizzati sul territorio pi&! ugrave; di trenta incontri, seminari, workshop e laboratori aperti al pubblico. I luoghi interessati dalla manifestazione sono: Teatro Metastasio, Magnolfi Nuovo, Centro Pecci, Ex Macelli, Monash University, Pin Università Firenze, Museo del Tessuto, Piazza del Duomo, in contemporanea con gli Incontri di Artimino sullo sviluppo locale (dal 24 al 26 settembre). Il programma dell´evento è disponibile su www. Economia3. It .  
   
   
BOLZANO: PUBBLICATO IL BANDO AZIONI DI SISTEMA 2009-2010 DA FINANZIARE TRAMITE IL FSE  
 
 Bolzano, 10 settembre 2008 – Ieri martedì 9 settembre 2008, sul sito internet www. Provincia. Bz. It/fse e sul Bollettino ufficiale della Regione n. 37 supplemento Ii, è stato pubblicato il bando relativo alle Azioni di sistema da realizzare con il cofinanziamento del Fondo sociale europeo per il periodo 2009-2010. Presentazione dei progetti entro il 30 ottobre. Con il “Bando Azioni di sistema” si possono finanziare le operazioni che consentono il conseguimento degli scopi dell’asse prioritario a cui si riferiscono. Gli assi che possono essere finanziati sono: Asse I - Adattabilità, Asse Ii - Occupabilità, accessibilità e invecchiamento attivo, Asse Iii - Inclusione sociale, Asse Iv - Capitale umano, Asse V - Transnazionalità e interregionalità. Possono essere finanziate solo le operazioni (i progetti) che consentono il conseguimento degli obiettivi globali degli Assi prioritari e relativi obiettivi operativi e specifici riportati nell’Allegato A del Bando. Il totale delle risorse finanziarie messe a disposizione per le azioni da realizzare entro il biennio 2009-2010 ammontano a 9. 850. 000 Euro. Il Programma operativo Fse, obiettivo 2 “Competitività regionale e Occupazione” 2007-2013 della Provincia Autonoma di Bolzano è disponibile sul sito internet del Servizio Fse www. Provincia. Bz. It/fse e descrive nel dettaglio tutti gli obiettivi strategici, specifici ed operativi che sono riportati nell’avviso pubblicato oggi. Gli esperti della Commissione provinciale per il Fse e il Servizio Fse, diretto dalla Direttrice Barbara Repetto Visentini, hanno individuate nel bando circa 40 priorità che riguardano studi, azioni, analisi, progettazioni, misure di accompagnamento, suddivisi sui vari assi. Le proposte progettuali che dimostreranno di concorrere con una chiara evidenza dei risultati attesi, a promuovere una o più priorità, verranno premiate in fase di valutazione con un punteggio aggiuntivo. Tutta la modulistica per presentare la proposta progettuale e la domanda per ottenere un finanziamento è disponibile, previa registrazione, unicamente sul sito internet del Servizio Fse nella sezione “Progetti-online (Web)”. Il termine per presentare le proposte progettuali di azioni di sistema scade il 30 ottobre 2008 alle ore 12. 00. Le proposte devono pervenire entro tale termine al Servizio Fse della Provincia autonoma di Bolzano, in via Conciapelli 69 a Bolzano, presso la Segreteria al secondo piano. .  
   
   
AL VIA IL NUOVO CONFIDI DI 2° GRADO IN LOMBARDIA  
 
Milano, 10 settembre 2008 - Oltre 155 mila imprese, 25 mila pratiche annuali, 1,7 miliardi di euro di finanziamento erogati nel 2007, 2,6 miliardi di euro di finanziamento in essere e oltre 72 milioni di patrimonio. Questi i dati del nuovo Confidi di 2° grado prodotto dalla fusione di Artigiancredit (Confidi di 2° grado del comparto artigiano) e Federfidi (Confidi di 2° grado dei comparti Industria, Agricoltura, Cooperazione), il cui piano è stato approvato ieri dai rispettivi Cda e che si completerà entro fine 2008. Con la fusione si intende rafforzare il sistema delle garanzie, offrire una garanzia Basilea 2 compliant, realizzare uno degli obiettivi primari della programmazione regionale al fine di favorire un migliore accesso al credito per le imprese lombarde. Il collegamento con la rete dei Confidi territoriali contribuirà ad assicurare un miglior servizio alle imprese, anche per la loro presenza capillare sui territori, e darà ancora maggior valore al progetto. Il nuovo Confidi, intermediario 107, avrà al capacità di amplificare il proprio effetto moltiplicatore delle risorse rispetto ai finanziamenti da erogare nella misura di 70 volte la dotazione patrimoniale; vale a dire che 1 euro di capitale del Consorzio consentirà di mettere in moto un investimento pari 66,68 euro per l’impresa che ne farà richiesta. La razionalizzazione dei processi, il contenimento dei costi e l’utilizzo efficace delle risorse, anche pubbliche, rimangono un’altro degli obiettivi del nuovo Confidi. L’affiancamento di Regione Lombardia e del sistema camerale lombardo, nel processo di fusione, sono certamente un asset strategico determinante. Le Confederazioni dell’Artigianato Lombardo ribadiscono il valore dell’iniziativa che avrà ripercussioni positive in particolare sulle micro-imprese che rappresentano il 93,4% dell’economia lombarda e che hanno bisogno di infrastrutture di rete e strumenti adeguati alle loro reali esigenze; il nuovo Confidi va certamente in questa direzione. .  
   
   
VARESE,CREDITO AGEVOLATO: STANZIATI 650.000 EURO  
 
 Varese 10 settembre 2008 - L’obiettivo è quello di favorire lo sviluppo del sistema economico locale sostenendo, attraverso l’erogazione di contributi in conto interesse, le spese per investimenti delle aziende varesine. Anche quest’anno la Camera di Commercio ha stanziato 650mila euro complessivi per interventi di credito agevolato nei settori Artigianato (188mila euro), Commercio (170mila euro) e Industria (292mila euro). Gli interventi riguardano le operazioni di finanziamento sostenute dal 1° luglio 2008 al 30 giugno 2009 e relative a: acquisto di macchinari, attrezzature e arredi attinenti alla attività svolta; acquisto di attrezzature e programmi informatici; investimenti in attrezzature e programmi informatici per la realizzazione di sistemi di commercio elettronico; introduzione di sistemi di certificazione aziendale (qualità, ambiente, etica ecc. ) e di prodotto; implementazione di programmi di ricerca applicata ai prodotti e/o ai processi produttivi; investimenti tecnologici per la salvaguardia ambientale (compresi gli interventi di risanamento ambientale di immobili e fabbricati) e la sicurezza del lavoro; allestimento e ristrutturazione del punto vendita (riservato alle imprese commerciali). Le spese sono ammissibili al netto di Iva e di eventuali altre imposte, di interessi passivi, di oneri accessori, di costi di imballaggio e di trasporto. Tutti i beni dovranno essere di nuova fabbricazione e installati o utilizzati in unità locali situate in provincia di Varese. Il contributo della Camera di Commercio permetterà l’abbattimento del 4% del tasso annuo di interesse relativo ai primi dodici mesi di durata del finanziamento. Un’interessante novità di quest’anno è che il bando prevede che condizioni ancor più migliorative saranno applicate alle imprese a prevalente partecipazione femminile, a quelle giovanili, a quelle in fase di start-up e, infine, alle imprese che stanno vivendo un ricambio generazionale. Per notizie più dettagliate ci si può rivolgere al Centro Informazione Economica (tel. 0332/295. 329; e-mail: cie@va. Camcom. It) della Camera di Commercio e al sito web www. Va. Camcom. It nella sezione “contributi”. .  
   
   
OPPORTUNITÀ COMMERCIALI CON SERBIA E FEDERAZIONE RUSSA  
 
 Pordenone, 10 settembre 2008 - La Camera di Commercio di Pordenone, in collaborazione con gli enti camerali regionali, l’Ice e lo Ial Fvg, organizza un seminario di presentazione delle opportunità economiche offerte dall’area di Kragujevac (Serbia) e dalle regioni di Perm, Krasnodar ed Ekaterinburg (Federazione Russa). L’incontro si svolgerà venerdì 12 settembre alle ore 16 nella Sala Convegni della Camera di Commercio di Pordenone, nell’ambito del Progetto di promozione delle relazioni economiche tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e la Federazione Russa e del Progetto Serbia finanziato dalla L. R. 1/2005. A seguito della recente firma dell’accordo tra Fiat e la Zastava serba per la produzione di autoveicoli destinati al mercato serbo e soprattutto al mercato russo grazie agli accordi di libero scambio tra la Serbia e la Federazione Russa, nella zona Kragujevac si stanno sviluppando diverse aree produttive che offrono alle nostre aziende regionali importanti opportunità nel settore della meccanica, delle costruzioni sia a livello industriale che abitativo, nonché del mobile-arredo. Nelle regioni russe di Perm, Krasnodar ed Ekaterinburg si registra al contempo un aumento della domanda di prodotti del settore legno-arredo di design e qualità molto elevata, molti dei quali sono d’importazione. Ciò rappresenta un motivo di grande interesse per le aziende italiane, i cui prodotti si collocano generalmente in questa fascia di mercato. Questi temi saranno trattati da esperti paese e funzionari, presenti in provincia di Pordenone all’interno di una delegazione composta da una decina di importatori russi del settore legno-arredo e di una delegazione dai Paesi balcanici di 60 persone tra imprese e funzionari. Non mancherà la testimonianza diretta di aziende operanti nelle aree indicate. Parteciperanno all’incontro il Presidente della Camera di Commercio di Pordenone Giovanni Pavan, il Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo, il Console Generale Serbo a Trieste Vladimir Nikolic, il referente Ufficio Internazionalizzazione Camera di Commercio Serba Svetlana Jovanovic, il Presidente Finest spa – Sprint Fvg Michele Degrassi e Graziano Lorenzon della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Direzione Internazionali, Comunitarie e Autonomie locali. Il programma completo e la scheda di adesione, da spedire entro l’11 settembre, sono reperibile on-line su www. Pn. Camcom. It ; nella sezione internazionalizzazione – eventi. .  
   
   
UNIONCAMERE: PRESENTAZIONE DEI DATI EXCELSIOR 2008  
 
Roma, 10 settembre 2008 - I dati sui fabbisogni occupazionali e la domanda di formazione nei settori economici emersi dall’indagine Excelsior 2008 saranno presentati il 15 e 16 settembre, a partire dalle 9, nel corso di un convegno che si terrà presso la sede di Unioncamere nazionale, in piazza Sallustio 21, a Roma. Il Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con il ministero del Lavoro e della previdenza sociale e il Fondo sociale europeo, analizza la domanda di lavoro e i fabbisogni di figure professionali delle imprese italiane. L’indagine annuale scaturisce dall’elaborazione di dati che provengono dalle Camere di Commercio, da altri archivi amministrativi e dalle interviste a un campione di imprese rappresentative di tutti i settori economici e di tutte le dimensioni. Il convegno mira a illustrare e condividere alcune tendenze di breve e medio periodo del mercato del lavoro e della domanda di formazione delle imprese. Specifica attenzione viene posta all’analisi degli orientamenti delle aziende operanti nei diversi settori economici (agricoltura, commercio, turismo, Ict, cooperazione, ecc. ) e alle modificazioni organizzative in atto nel sistema produttivo italiano, valutandone l’impatto sull’entità e sulle caratteristiche dei fabbisogni professionali e formativi. L’obiettivo precipuo riguarda la valorizzazione delle informazioni sulla domanda di capitale umano espressa dal sistema delle imprese per l’impostazione di politiche formative a tutti i livelli (scolastico, universitario, regionale, aziendale) e per lo sviluppo di un sistema dell’orientamento nazionale ben articolato sul territorio. Articolato in due giornate, il programma del convegno prevede, per il 15 settembre, una sessione plenaria mattutina e una pomeridiana sull’analisi dei principali risultati delle indagini riferite a specifici settori di attività economica (artigianato, commercio, turismo, Ict, agricoltura, cooperazione), con la partecipazione di esponenti del mondo associativo e della rappresentanza sindacale. Nella mattina del 16 settembre si svolgerà una sessione di approfondimento finalizzata all’analisi dei rapporti tra impresa e formazione (in entrata, post-entry, continua), nonché sui cambiamenti nella domanda di lavoro e di formazione delle imprese collegabili ai processi di ristrutturazione organizzativa e di riposizionamento competitivo in atto nell’apparato produttivo italiano. Tali tematiche verranno discusse da esperti di settore, da rappresentanti del mondo accademico, da esponenti degli organismi istituzionali e degli assessorati regionali direttamente impegnati sui temi oggetto del dibattito .  
   
   
STANZIATI 15 MLN PER INTERNAZIONALIZZAZIONE PMI LOMBARDE UN SOSTEGNO CONCRETO A AZIENDE CHE SCOMMETTONO SU ESTERO  
 
Milano, 10 settembre 2008 - "La competitività delle nostre imprese sui mercati internazionali è da tempo una delle nostre priorità. Per questo stiamo studiando e realizzando strumenti operativi che supportino direttamente le nostre piccole e medie imprese all´estero". Così Romano La Russa, assessore all´Industria, Piccole e Media Impresa e Cooperazione, ha spiegato l’8 agosto il senso della delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta del presidente, Roberto Formigoni di concerto con lo stesso assessore, che prevede l´attivazione di un fondo di rotazione da 15 milioni di euro a sostegno delle attività imprenditoriali lombarde orientate all´innovazione, al trasferimento tecnologico e allo sviluppo competitivo sul mercato interno e internazionale. La delibera prevede inoltre che il Sistema delle Camere di Commercio possa integrare le risorse messe a disposizione del Fondo così come previsto dall´Accordo di programma per lo Sviluppo Economico e la Competitività del Sistema lombardo, sottoscritto dalla stessa Regione con le Camere di Commercio stesse e Unioncamere Lombardia. I 15 milioni stanziati serviranno a finanziare le misure previste dal provvedimento come segue: 10 milioni sono destinati al Fondo di rotazione per l´internazionalizzazione per offrire sostegno economico alle piccole e medie imprese, escluse le microimprese, per la realizzazione di progetti di sviluppo industriale a livello internazionale che prevedano l´attivazione o l´acquisizione di nuovo insediamenti produttivi 5 milioni saranno impiegati per l´accompagnamento delle piccoe e medie imprese all´estero per l´acquisto di assistenza, consulenza e ricerca su opportunità di sviluppo internazionali, dirette o con joint ventures sotto la forma di voucher che saranno spendibili presso fornitori accreditati. "Siamo convinti delle potenzialità del nostro sistema imprenditoriale - conclude La Russa - e per questo vogliamo che possa affermarsi su scala mondiale come riferimento per altri". .  
   
   
SEGRATE CONTINUA A RICORDARE GLI ATTENTATI TERRORISTICI DELL’11 SETTEMBRE 2001 A NEW YORK  
 
 Segrate, 10 settembre 2008 - 11 settembre 2008: 7 anni dopo, Segrate ricorda la strage di New York, le immagini delle Twin Towers che crollano, il Pentagono che brucia, le voci dei passeggeri dirottati, i volti e le lacrime dei parenti delle vittime, mentre il fuoco e il fumo divorano ogni cosa e tutto il mondo assiste impotente al più efferato attentato alla civiltà umana. Giovedì 11 settembre alle 20. 45 la commemorazione presso il monumento che riproduce le Torri Gemelle, nel giardino di Lavanderie, in via Redecesio. A seguire, dalle 21. 15 un concerto di musica gospel con il gruppo Soulgift, diretto dal maestro Ornella Gobbi. In rappresentanza del governo americano, interverrà il console Nathan A. Al-khazraji, Regional Security Officer a Milano. “Sono passati 7 anni, ma l’11 settembre è una ferita più che mai aperta – dice il Sindaco Adriano Alessandrini – in tutti noi, nella gente semplice che continua a riconoscersi negli innocenti che persero la vita quel giorno. Impossibile dimenticare, perché quegli aerei della morte, uccidendo migliaia di persone hanno voluto mettere in ginocchio anche la nostra libertà. Ma il risorgere della vita nella sua quotidianità dalle ceneri del Ground Zero e l’emozione con cui ancora oggi da tutto il pianeta milioni di uomini e donne di ogni età, in particolare bambini e giovani, continuano a ricordare e rivivono quel tragico giorno come se avesse segnato una a una le loro singole esistenze sono il segnale chiaro che il ‘male’ non è riuscito ad affondare le proprie radici e che nelle coscienze e nello spirito di ognuno la speranza nella giustizia e nella democrazia non muoiono, sono una luce che rimane accesa per sempre. Ricordando il dolore, ma senza perdere la ragione e senza dimenticare che si può essere sconfitti anche rimanendo vivi se si è privati dei diritti e delle libertà fondamentali. E su questa strada andare avanti, ricostruire impegnandosi con tutte le forze per un futuro diverso e un domani migliore”. .  
   
   
FVG: CONTRIBUTI A FAMIGLIE DI INFORTUNATI SU LAVORO  
 
 Trieste, 10 settembre 2008 - Dopo l´istituzione del Fondo regionale di solidarietà per le vittime degli incidenti sul lavoro, il Governo del Friuli Venezia Giulia ha approvato il 21 luglio, su proposta dell´assessore al Lavoro, Formazione, Università e Ricerca Alessia Rosolen, il regolamento per la concessione e l´erogazione di contributi a favore dei familiari superstiti. Il primo obiettivo del regolamento è contribuire ad alleviare le famiglie da conseguenze negative e disagi economici. Beneficiari dei contributi sono pertanto il coniuge ed i figli (legittimi, legittimati, naturali e adottivi) dei lavoratori residenti al momento del decesso in Friuli Venezia Giulia e morti in conseguenza di infortuni sul lavoro avvenuti in regione dopo il 31 dicembre 2006. In mancanza di coniugi e figli, hanno diritto ai contributi genitori, fratelli e sorelle conviventi ed a carico del lavoratore deceduto. . .  
   
   
“AGENZIE PER IL LAVORO” – EDIZIONE 2008 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 10 settembre 2008 - Il trend del settore si conferma in crescita in quanto l’esigenza di flessibilità rimane per le imprese la condizione prioritaria per la competizione sui mercati. Il passaggio tramite le Agenzie si conferma come porta d’accesso per l’ingresso nel mondo del lavoro per le nuove generazioni; la media delle assunzioni a tempo indeterminato dopo le missioni ha infatti superato il 40%. Il 2008 appare improntato per le Agenzie all’insegna di una strategia articolata su due fronti: interno, con la razionalizzazione del network territoriale e la chiusura di filiali improduttive, l’accurata gestione del portafoglio clienti, lo sviluppo dell’attività in nuovi settori della domanda; esterno, con la prosecuzione dei processi di internazionalizzazione in particolare sui mercati dei paesi dell’est Ue. Sono prevedibili ulteriori processi di aggregazione e di alleanze che vedranno protagonisti gli operatori del settore. Ciò in quanto i competitors dovranno rafforzare la propria capacità finanziaria per far fronte alla necessità di investimenti, in particolare nello sviluppo delle filiali locali, elemento strategico per il successo nel settore. Sarà diffusa l’acquisizione di nuove competenze nell’ambito della gestione delle risorse umane per offrire servizi nuovi ed integrati, specializzati e a maggior valore aggiunto. Tali processi favoriranno un progressivo incremento dei margini commerciali delle Agenzie, mediamente piuttosto contenuti. Dati di sintesi, 2007
Numero di Agenzie per il lavoro generaliste 76
Numero di filiali 3. 000
Numero di addetti 10. 200
Numero di addetti/Agenzia 134,2
Valore del mercato (Mn. Euro) 6. 250,0
Variazione media annua del mercato 2007/2003 (%) 16,7
Fatturato per addetto (‘000 euro) 612,7
Valore aggiunto (‘000 euro) 5. 687,5
Valore aggiunto/fatturato (%) 91,0
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 557,6
Costo del lavoro temporaneo/fatturato (%) 83,7
Quota di mercato prime 4 agenzie/gruppi(a) (%) 51,7
Quota di mercato prime 8 agenzie/gruppi(a) (%) 67,2
Previsioni di sviluppo del mercato(a):
· 2008/2007 (%) +17,6
· tendenza di medio periodo crescita
a) - in valore Fonte: Databank .
 
   
   
PIÙ CONTROLLI SU DITTE CINESI NEL DISTRETTO DELLA SEDIA  
 
Trieste, 10 settembre 2008 - "Intervenire contro la concorrenza sleale delle ditte tessili cinesi che stanno proliferando nel manzanese". Questa la preoccupata richiesta dei consiglieri regionali della Lega Nord Ugo De Mattia e Maurizio Franz che sul tema interrogano la Giunta. "La situazione del distretto della sedia è già molto difficile - sostengono i due esponenti del Carroccio - c´è una fortissima concorrenza internazionale oltre a una forma di concorrenza interna che sta abbattendo ulteriormente i prezzi. Ad aggravare la situazione di crisi è il costante aumento nel triangolo della sedia di aziende orientali che propongono prezzi stracciati, offrendo prodotti a costi bassissimi, anche al 50% in meno. Ma come fanno? Che metodi di lavoro adottano? C´è lavoro nero e sfruttamento della manodopera?" De Mattia e Franz si fanno portavoci di un disagio sempre più crescente tra gli imprenditori manzanesi per la nascita di una "Chinatown della sedia" che condanna le industrie tessili a una lenta agonia, perché costrette a lottare in una concorrenza sleale, su un campo di gioco non monitorato costantemente dalle istituzioni. "Se un´impresa italiana andasse in Cina, dovrebbe sottostare alle leggi, alle autorizzazioni previste; allora anche le aziende cinesi presenti in Italia devono osservare scrupolosamente le nostre normative", rimarcano i consiglieri". "E´ opportuno - concludono - sollecitare maggiori controlli sul regolare impiego dei lavoratori stranieri e una verifica costante del rispetto delle normative vigenti in termini di ambiente e sicurezza. E´ giusto garantire un´equa concorrenza con le imprese dei cittadini italiani e comunitari". .  
   
   
PRECISAZIONE IN MERITO ALL’INGRESSO DI UN SOCIO CINESE NEL CAPITALE DI PRIMA INDUSTRIE  
 
 Collegno, 10 settembre 2008 – Prima Industrie S. P. A. , anche in relazione all’articolo pubblicato da “Il Sole 24 Ore” in data 30 luglio, conferma di aver ricevuto nei giorni scorsi una comunicazione dalla società cinese Han’s Laser Technology Ltd. Attestante l’ingresso di quest’ultima, per il tramite della controllata Sharp Focus International Ltd, nel capitale sociale di Prima Industrie S. P. A. Con una quota pari al 5,49%. Secondo quanto riportato nel predetto articolo, Han’s Laser avrebbe inoltre partecipato all’aumento di capitale della società italiana, in esito al quale, dovrebbe portare la propria partecipazione poco al di sotto del 10% del capitale di Prima Industrie S. P. A. Prendendo atto con interesse che tale azionista ha ufficialmente dichiarato che l’investimento è finalizzato a “costruire un ‘alleanza strategica” e ad accelerare “il processo di internazionalizzazione”, si precisa che, allo stato, non sussiste fra le parti alcun accordo. La società si riserva, peraltro, di approfondire in futuro possibili accordi, mantenendo il mercato informato sugli eventuali sviluppi. .  
   
   
CONVEGNO PROMO_LEGNO A POTENZA: ¡°LEGNO NELL¡¯USO STRUTTURALE: TETTI ED EDIFICI IMPIEGO DI PRODOTTI MODERNI, RECUPERO, ASPETTI DELLA FISICA TECNICA¡±  
 
Milano, 10 settembre 2008 - Dopo la pausa estiva promo_legno invita progettisti e costruttori al suo terzo convegno del 2008, che si terr¨¤ il 26 settembre presso il Park Hotel ¨C Centro Congressi di Potenza. Il convegno si aprir¨¤ con una breve introduzione dell¡¯Arch. Alberto Alessi sulle costruzioni in legno nel nostro Paese. Seguir¨¤ la relazione del Prof. Ing. Andrea Bernasconi (consulente Dipartimento di Ingegneria Civile del Politecnico di Graz, Austria) sulle propriet¨¤ e le caratteristiche del legno ingegnerizzato e la descrizione di un progetto di recupero di un piano con sottotetto in un edificio settecentesco a cura dell¡¯Arch. Andrea Santacroce (Sdgr Studio, Roma). Dopo il coffee©reak sar¨¤ la volta di Peter Erlacher della Scuola Professionale per l¡¯artigianato di Bolzano, che illustrer¨¤ i vantaggi e le propriet¨¤ fisiche dei tetti in legno, con un approfondimento sulla protezione contro il caldo e il freddo e sul risparmio energetico. Seguir¨¤ il progetto della copertura lignea della chiesa di Santa Maria del Soccorso (Noicattaro, Bari), presentato dall¡¯Arch. Ottavio di Blasi (Ottavio di Blasi & Partners, Milano). Il convegno si concluder¨¤ con la relazione del Prof. Maurizio Piazza del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Strutturale dell¡¯Universit¨¤ degli Studi di Trento, sul recupero delle strutture di legno nelle zone a rischio sismico. Il convegno, organizzato con il patrocinio dell¡¯Ordine degli Architetti, dell¡¯Ordine degli Ingegneri e del Collegio dei Geometri della Provincia di Potenza, sar¨¤ accompagnato da una rassegna che offre ai partecipanti l¡¯occasione di incontrare circa 20 tra le pi¨´ importanti aziende del settore. La partecipazione al convegno ¨¨ gratuita, previa iscrizione attraverso il sito www. Promolegno. Com .  
   
   
CONVEGNO: IL CANE DA LAVORO: GESTIONE, EDUCAZIONE, RELAZIONE CON L´UOMO  
 
 Ancona, 10 Settembre 2008 - Venerdi` 12 settembre alle ore nove presso la sede della Regione Marche - Sala Raffaello, via Gentile da Fabriano, 9 Ancona ´ e` in programma il convegno ´Il cane da lavoro: gestione, educazione, relazione con l´uomo´. Aprira` i lavori il saluto del vice presidente e assessore all´Agricoltura, Paolo Petrini. L´incontro, prima panoramica a livello italiano sul contributo alle attivita` umane da parte del ´migliore amico dell´uomo´, si concentrera` su etologia e aspetti sanitari nella gestione dei cani da lavoro. Dalla caccia sportiva, alla ricerca dei tartufi, dalla protezione civile, alla guida per non vedenti, fino all´approccio educativo nell´istruzione cinofila: saranno questi gli aspetti approfonditi e discussi da esperti e operatori provenienti da tutta Italia. Nel pomeriggio di venerdi`, alle 15. 30, presso il piazzale antistante l´entrata del Palazzo Leopardi di Via Tiziano 44, sara` organizzata una esibizione di lavoro. .  
   
   
COMMERCIO NEL LAZIO: "11,5 MILIONI DI EURO PER SVILUPPO E SICUREZZA"  
 
Roma, 10 settembre 2008 - -Per i centri commerciali naturali e per la sicurezza nei negozi è in arrivo un finanziamento di 11,5 milioni di euro. Da domani, infatti, verranno pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio due bandi di concorso per accedere al fondo. “Sono due importanti opportunità di sviluppo per rendere più competitivi i piccoli negozi – ha spiegato Francesco De Angelis, l’assessore regionale alla piccola e media Impresa, commercio e artigianato - promuovendo sia le aggregazioni locali di imprese che le singole aziende. Con il primo avviso, infatti, la Regione finanzia con 8,5 milioni di euro i progetti dei municipi di Roma e dei comuni laziali per lo sviluppo dei centri commerciali naturali; con il secondo bando, si concedono contributi alle imprese per l´acquisto e l´installazione di sistemi di sicurezza anticrimine”. L´obiettivo del bando per i centri commerciali naturali, gestito direttamente dalla Regione Lazio è offrire a comuni e municipi strumenti in grado di rilanciare le piccole imprese operanti in determinate vie, piazze o centri storici a vocazione commerciale. A tale scopo il bando, che resterà aperto per 45 giorni, finanzia il miglioramento dell´illuminazione pubblica, dell´arredo urbano, dei trasporti e dei servizi diretti ai cittadini nell´area pertinente al centro commerciale naturale; la promozione di iniziative di intrattenimento ed aggregazione, eventi promozionali ed azioni di marketing. Il secondo bando, le cui istruttorie sono affidate a Sviluppo Lazio, stanzia tre milioni di euro per l´acquisto e l´installazione da parte dei negozianti di apparati e dispositivi di sicurezza, tra cui sistemi antifurto collegati alle stazioni di polizia, sistemi di videosorveglianza interna ed esterna, apparati antitaccheggio, vetrine antisfondamento, illuminazione notturna, dispositivi di pagamento elettronici ed altri strumenti di sicurezza. “Per consentire a tutti i potenziali fruitori di organizzarsi per tempo, la novità di questo bando - ha concluso De Angelis, risiede nel fatto che la prenotazione on-line delle domande sul sito di Sviluppo Lazio, necessaria alla partecipazione, si aprirà 7 giorni dopo la pubblicazione. Il contributo previsto a favore dei commercianti è a fondo perduto, fino al 50% delle spese sostenute e fino a un totale di 5. 000 euro per ciascuna domanda”. .  
   
   
DIFESA DEL CONSUMATORE APPROVATO DALLA GIUNTA PIEMONTESE IL PIANO TRIENNALE E LE LINEE DI INDIRIZZO SUL CONSUMO CONSAPEVOLE  
 
 Torino, 10 settembre 2008 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore al Commercio Luigi Sergio Ricca, ha approvato oggi due importanti provvedimenti a tutela del consumatore: la proposta, da presentare al Consiglio, del piano triennale di attività 2008-2010 e le linee di indirizzo da applicare in materia di “consumerismo”. “La proposta da presentare al Consiglio - spiega l’assessore Ricca - è un provvedimento di ampia portata che risponde ad una normativa di riferimento sia europea che nazionale. In particolare, l’obiettivo è privilegiare le iniziative di informazione per favorire e sviluppare una cultura del consumo consapevole. La Regione punta a promuovere degli sportelli che dovranno essere gestiti dalle associazioni dei consumatori, accessibili a tutti i cittadini, avere accesso ad Internet e una casella di posta elettronica intestata all’associazione, un orario di accesso al pubblico di almeno 12 ore settimanali, gratuità delle prestazioni relative alle informazioni di primo impatto. Per facilitarne la riconoscibilità, all’ingresso dovrà essere esposta una targa che identifichi l’ufficio come sportello del consumatore”. Di grande rilievo gli indirizzi di attuazione definiti dal piano. In primo luogo, saranno sottoposti a revisione gli strumenti normativi in materia di tutela del consumatore, a partire dalla verifica del ruolo della Consulta che raccoglierà e rappresenterà unitariamente le associazioni realmente rappresentative dei consumatori piemontesi. In secondo luogo, sarà rafforzata la presenza sul territorio di centri di assistenza ai cittadini. Terzo, sarà sviluppata l’informazione e la formazione in tema di consumerismo, con lo scopo non secondario di contrastare l’erosione del potere di acquisto delle fasce deboli della popolazione. Per raggiungere questi obiettivi e finanziare le associazioni dei consumatori, la Regione si avvale di risorse del bilancio di previsione per l’anno 2008 e del bilancio pluriennale per gli anni 2008-2010 e di eventuali trasferimenti provenienti dallo Stato e dall’Unione Europea. Un obiettivo prioritario della politica contributiva è di assicurare la presenza sul territorio regionale di centri di assistenza al cittadino. La seconda delibera detta invece le linee di indirizzo che dovranno essere seguite in attesa dell’approvazione del piano da parte del Consiglio. In particolare si fa riferimento alla “Scuola del consumo consapevole”, un’iniziativa che, laddove è già stata attuata, ha ottenuto un ottimo successo e che, sottolinea Ricca, “si basa sulla rilevanza di una informazione sempre più completa perché sia più corretto e consapevole il nostro quotidiano rapporto con i prodotti, la pubblicità e le regole del mercato. Servono formazione ed informazione, con messaggi capaci di raggiungere il maggior numerosi persone, in particolare i cittadini più esposti e vulnerabili, come i giovani e gli anziani. Di fronte all’arrembante peso della pubblicità e delle mode che condizionano pesantemente i consumatori, occorre dare continuità al progetto della Scuola del consumo consapevole”. “Pertanto il contesto di sensibilizzazione - conclude Ricca - dovrà estendersi dal livello scolastico ad una platea di destinatari molto più ampia. In questo senso è fondamentale la collaborazione con le associazioni di consumatori. Merita prioritaria attenzione l’esperienza dei gruppi di acquisto locali, che potrebbe rappresentare un utile strumento di contrasto al caro vita e di valorizzazione delle piccole produzioni agro-alimentari presenti sul territorio”. .  
   
   
PMI: QUAL È LO STATO ATTUALE DELLA FORMAZIONE MANAGERIALE?  
 
Milano, 10 settembre 2008 - Come è cambiato il rapporto tra domanda e offerta di formazione per manager e imprenditori di imprese piccole e medie? Quali sono gli elementi distintivi della formazione di successo per manager e imprenditori che dirigono imprese piccole e medie? Su queste domande ci si confronterà nel corso del Convegno Asfor "Ritratti d’autore. Esperienze e soluzioni nella formazione manageriale e imprenditoriale per le Pmi italiane" che Asfor realizzerà giovedì 25 settembre dalle ore 14. 00 alle 18. 00 presso la Sala Consiglio della Camera di Commercio di Milano in Via Meravigli 9. Il Convegno analizzerà lo stato dell’arte della formazione manageriale e imprenditoriale in Italia anche alla luce dei risultati emersi dalla Ricerca Asfor "Iniziative formative sviluppate dai Soci Asfor per le Pmi" condotta tra gli Enti di formazione e le Scuole di Management associate ad Asfor e con il diretto coinvolgimento di manager e imprenditori che hanno recentemente partecipato a significativi programmi formativi. Dall’indagine emergono alcuni nuovi elementi, che suggeriscono nuove traiettorie di ricerca e sperimentazione per avvicinare le imprese piccole e medie alla formazione continua, che saranno oggetto di analisi nel corso del Convegno. Federico Montelli, Direttore di Formaper Azienda speciale della Camera di Commercio, porterà i saluti della Camera di Commercio di Milano, che ospiterà l’evento. Aprirà i lavori Giuseppe Perrone, Consigliere Asfor con delega all’area “Formazione Manageriale per le Pmi” . Seguiranno quindi interventi di altri esponenti del Gruppo quali Paolo Preti, Luigi Serio, Silvia Valentini, Michelangelo Patron e Raffaella Cagliano che presenteranno lo stato dell´arte della formazione manageriale e imprenditoriale per le micro, piccole e medie imprese e quali sono le specificità della formazione manageriale per questo strategico segmento dell’economia italiana. In conclusione si terrà una Tavola Rotonda con imprenditori e manager di Pmi: Filippo Girardi - Amministratore Delegato Midac Batteries, Giovanni Maggi - Direttore Generale Maggi Catene, Enrico Loccioni - Presidente Gruppo Loccioni, Massimo De Masi - Socio Eginfo, Andrea Pontremoli - Amministratore Delegato Dallara Automobili (invitato in attesa di conferma), Vanes Fontana - Amministratore Delegato Italgnocchi, Donatella Piaggi - Export Manager Siapi, Riccardo Perdomi - Amministratore Delegato Salmoiraghi & Viganò. “Nella composizione strutturale del tessuto imprenditoriale Italiano, come ben sappiamo, le Pmi rivestono un ruolo di primaria importanza: l’Italia è infatti tra i paesi europei in cui la rappresentatività delle Pmi risulta maggiormente accentuata. ” - spiega il Presidente di Asfor Luigi Pieraccioni – “Ed è proprio in tale contesto di riferimento che Asfor vuole evidenziare con forza come la formazione manageriale sia da considerarsi una importante risorsa per lo sviluppo e la crescita delle nostre Pmi. Pertanto Asfor, attraverso la costituzione di un Osservatorio permanente, intende avviare un confronto sulle strategie della formazione nelle Pmi con imprenditori, manager e responsabili dell´area risorse umane/personale per ottimizzare le politiche di investimento nel Capitale Umano”. La partecipazione è gratuita. Per informazioni e adesioni: Segreteria Organizzativa Asfor info@asfor. It, Tel 0258328317 www. Asfor. It . . . .  
   
   
INTERNAZIONALIZZAZIONE: DIRETTIVE A FINEST E INFORMEST  
 
Trieste, 10 settembre 2008 - Su proposta dell´assessore alle Relazioni internazionali, Federica Seganti, la Giunta regionale ha approvato le direttive da impartire alle società Finest e Informest per l´utilizzo, nella prospettiva dell´internazionalizzazione del "Sistema Regione" prevista nel progetto Print, dei fondi messi a loro disposizione dal bilancio regionale. Per quanto riguarda Finest, la società avrà a disposizione 300 mila euro, mentre fornirà essa stessa il personale necessario alla realizzazione degli obiettivi. Che si possono sintetizzare nella gestione e coordinamento dello Sprint/fvg; nell´attività di consulenza e di supporto nell´attuazione delle politiche internazionali della Regione; nello sviluppo di attività di monitoraggio e valutazione delle politiche internazionali del sistema regionale; nella programmazione di attività di promozione dello Sprint/fvg; nella prosecuzione dell´attività del "Liason Office" di Mosca; nella realizzazione di una rete informativa e di assistenza alle imprese regionali nei Paesi dei Balcani. Il tutto in effettiva sinergia tra le iniziative realizzate dallo Sprint/fvg e quelle realizzate da Finest e Informest. Informest - che avrà a disposizione 100 mila euro - dovrà invece operare per l´assistenza tecnica alle missioni istituzionali della Regione; partecipare a eventi nazionali e europei; collaborare all´organizzazione da parte degli uffici regionali di eventi pubblici inerenti al processo di internazionalizzazione; acquisire risorse addizionali attraverso la partecipazione a programmi nazionali e europei di interesse regionale; garantire assistenza tecnica alla direzione centrale Relazioni internazionali per le attività e i progetti relativi alle relazioni transnazionali della Regione. .  
   
   
ENERGIA FUTURA UBENTRA ALLA ELECTROLUX DI SCANDICCI  
 
Firenze, 10 settembre 2008 - «La scelta dell’Electrolux che in vista della cessazione delle proprie produzioni a Scandicci, ha deciso di cercare un imprenditore che subentrasse nel sito con una nuova attività è certamente positiva, e segna un’importante discontinuità con il passato e con altre vicende conclusesi traumaticamente. La conseguente individuazione, da parte di Electrolux Zanussi, di Energia Futura, come soggetto in grado di garantire la continuità produttiva e occupazionale di Scandicci, non può che essere salutata favorevolmente, almeno in linea di principio. Si tratta infatti di un’attività legata alla produzione di energia da fonti rinnovabili, con la previsione di una soluzione dei problemi occupazionali aperti». Questo il commento del 30 luglio dell’assessore regionale Ambrogio Brenna subito dopo l’annuncio ufficiale del subentro dell’azienda di Terni alla Electrolux a Scandicci. «La validità del progetto – aggiunge Brenna - va tuttavia verificata nei fatti, con un esame attento della sua reale economicità e della capacità dei prodotti realizzati di posizionarsi competitivamente nei mercati nazionali e internazionali, particolarmente agguerriti nel settore in questione». «La Giunta Regionale – conclude l’assessore alle attività produttive - pur nel suo ruolo istituzionale, è stata fin dall’inizio a fianco dei lavoratori e delle loro famiglie e si adopererà, attivando tutti gli strumenti a sua disposizione, per favorire il consolidamento delle nuove attività produttive e perché tutti i lavoratori vengano ricollocati senza soluzioni traumatiche. Dall’electrolux Zanussi e da Energia Futura ci aspettiamo fatti e garanzie concrete». .  
   
   
INNOVARETAIL, PROROGATO AL 31/10 TERMINE PER DOMANDE DISPONIBILI ANCORA 3 MLN PER PICCOLI NEGOZI E PUBLICI ESERCIZI FONDI PER INNOVAZIONI IN TEMA DI SICUREZZA E TUTELA AMBIENTALE  
 
 Milano, 10 settembre 2008 - Prorogato al 31 ottobre il termine (scaduto ieri 28 luglio) di presentazione delle richieste di finanziamento previste dal bando Innovaretail, finalizzato a sostenere l´innovazione nelle piccole imprese commerciali e nei pubblici esercizi. Finora sono state presentate, e accolte, 517 domande per un totale di 3,6 milioni di contributi, pari a un investimento medio per impresa di 20. 000 euro circa, di cui il 35% viene coperto dal contributo previsto dal bando. Solo nell´ultima settimana sono state presentate 124 domande per un totale di 860. 000 euro di contributi. Fino al 31 ottobre sono disponibili 3 milioni di euro, essendo il totale previsto dal bando di 6,7 milioni, stanziati per un terzo dal sistema delle Camere di Commercio e dalla Regione Lombardia per i restanti due terzi. Esiguo il numero di imprese non ammesse al finanziamento: solo 2, rispetto alle 219 di cui è stata decretata la conclusione dell´istruttoria, sono state escluse dal contributo; da segnalare, inoltre, la celerità delle procedure, con una media di sole tre settimane di tempo per la conferma del contributo dalla data di accettazione telematica delle domande. Regione Lombardia, per rendere più efficace e rapido il processo di assegnazione degli incentivi, ha, infatti, utilizzato una procedura completamente automatizzata che, unitamente alla semplificazioni introdotte, ha reso più efficiente anche il lavoro dell´amministrazione regionale stessa, ottimizzando il rapporto tra costi (risorse impiegate per l´erogazione) e benefici (risorse erogate), e ottenendo un considerevole aumento del livello di soddisfazione delle imprese. La performance di Innovaretail acquista inoltre una particolare rilevanza alla luce della recente relazione del Ministero dello Sviluppo Economico sugli incentivi statali e regionali alle imprese, che evidenzia generali difficoltà nella pubblica amministrazione a erogare fondi alle imprese in maniera efficiente. Gli interventi di natura innovativa che vengono finanziati sono: per quanto riguarda il rapporto con il cliente, l´introduzione di sistemi avanzati di gestione (del prodotto, delle scorte, degli ordini, ecc); in tema di sicurezza, del negozio ma più ampiamente del quartiere, l´adozione di sistemi di videosorveglianza; per la tutela dell´ambiente, soprattutto la sostituzione di vecchi apparecchi ad alto assorbimento di energia con quelli di nuova concezione a basso consumo energetico. Il contributo a fondo perduto è, come s´è detto del 35%, fino a un massimo di 15. 000 euro per ciascuna impresa, mentre l´investimento complessivo ammissibile non può essere inferiore a 7. 500 euro. "Finora è sempre stato difficile convincere i piccoli esercizi a investire in innovazione - ha osservato l´assessore Nicoli Cristiani - mentre questo è ormai un requisito indispensabile per restare sul mercato. Perciò abbiamo promosso questo bando particolarmente accattivante e innovativo sia nelle proposte che nelle procedure. Abbiamo, infatti, attivato questo percorso di presentazione delle domande interamente on line, con modulistica semplificata e ricorso all´autocertificazione, dando ai negozianti la possibilità di lavorare con tranquillità alla domanda di finanziamento e soprattutto con la conferma immediata della finanziabilita". "Il nostro obiettivo - continua Nicoli Cristiani - è accrescere la competitività delle piccole imprese al dettaglio e dei pubblici esercizi, asse portante del sistema distributivo lombardo. Alla luce dei risultati ottenuti, è stato pertanto opportuno prolungare i termini del bando per consentire al maggior numero possibile di operatori commerciali di sfruttare questa opportunità". Tutte le informazioni relative al bando (con l´accesso al sistema per la presentazione delle domande) sono reperibili sul sito di Regione Lombardia (www. Regione. Lombardia. It) e sui siti internet delle Camere di Commercio. .  
   
   
IMPRENDITORIA FEMMINILE L´IMPEGNO DELLA REGIONE TOSCANA PER LE AZIENDE DI DONNE, ECCO IL QUADRO CON IL VI BANDO DELLA LEGGE 215 MOBILITATI OLTRE 5 MILIONI DI RISORSE!  
 
 Firenze, 10 settembre 2008 - Parlando di incentivi alle imprese femminili, di sostegno e di formazione propedeutica, il punto di partenza è la legge statale 215, con i relativi bandi attuativi che prevedono un finanziamento statale alle regioni cofinanziatrici, tra cui la Toscana. Il più recente è il sesto bando che in Toscana ha visto la presentazione di 463 domande. La sua gestione è stata affidata a Fiditoscana e a Artigiancredito toscano. Le domande incentivate sono 72, per un importo pari a 4, 2 milioni di euro, di cui 2,65 milioni di risorse statali e 1,5 milioni di risorse regionali. Sei delle 72 imprese finanziate rientrano nel settore dell´agricoltura, per un totale di 300. 000 euro, 44 nel commercio/turismo e servizi ( 2,1. Milioni di euro) e 22 nel manifatturiero, per 1,67 milioni di euro. Per quanto concerne le altre iniziative regionali a favore dell’imprenditoria femm! inile toscana, in base alla delibera di Giunta n. 1168/05, mod! ificata ed integrata successivamente (delibera n. 910/07), le risorse finanziarie disponibili, statali più regionali, ammontano a € 618. 000 per realizzare un supporto propedeutico a sostegno dell´attività aziendale. Settore informazione e orientamento. Da segnalare il progetto Passepartout, in fase di realizzazione. Si tratta di pagine web sul sito regionale dedicate all’imprenditoria femminile dove, in collaborazione con Unioncamere Toscana, le aspiranti e le imprenditrici saranno guidate nella ricerca e nel reperimento di informazioni, banche dati su raccolte normative, studi e analisi di settore. A tal fine saranno organizzati dei workshop fine settembre/ottobre con i principali soggetti territoriali coinvolti nell’azione (Province, Associazioni di categoria, Camere di Commercio, ecc. ) per definire i percorsi informativi e di orientamento. Il progetto Vivaio, messo in campo dal Comune di Firenze e cofinanziato dalla Regione, ha pro! mosso attività di informazione, formazione, assistenza ed avvio di nuove imprese rivolte a donne e, in particolare, a donne immigrate, per un totale di 600 contatti. Settore formazione per aspiranti e neoimprenditrici. La prima edizione del corso formativo rivolto ad aspiranti e neo imprenditrici sul Bilancio di competenze, realizzato in collaborazione con l’Università di Firenze, ha avuto molto successo. Si è pertanto deciso di riproporlo con l´obiettivo di identificare competenze e potenzialità da investire nella elaborazione e realizzazione di un progetto di inserimento professionale, di acquisire autonome capacità di autovalutazione, di attivazione e di scelta e di costruire un progetto di sviluppo professionale. Sono stati realizzati 3 diversi percorsi per aspiranti imprenditrici (9 partecipanti, 41 ore), neo imprenditrici (12 partecipanti, 41 ore), imprenditrici esperte (10 partecipanti, 41 ore). Nel 2007 si è svolt! a la Prima Giornata internazionale di studio sul Bilancio di C! ompetenz e, organizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze con 105 partecipanti. In collaborazione con Unioncamere sono stati realizzati percorsi specialistici di formazione imprenditoriale volti ad approfondire tematiche strategiche per lo sviluppo della competitività delle imprese, dalla comunicazione e dinamiche di gruppo ai piani d’impresa, organizzazione e controllo aziendale, marketing aziendale, processi di internazionalizzazione, certificazioni di qualità, certificazione e responsabilità sociale. Si sono svolte quattro edizioni del corso, suddivise per macro aree, che si sono concluse con 25 percorsi individuali di accompagnamento. Sono state anche effettuate durante il periodo di apertura del Vi bando attività di assistenza tecnica ed accompagnamento alle imprese, per l’accesso alle agevolazioni. Ex-ante: sono stati realizzati 12 seminari di diffusione della normativa e delle azioni promos! se dalla Regione con circa 1000 partecipanti e 1 workshop con gli altri soggetti a vario titolo coinvolti (Province, Eell, Camere di Commercio, Associazioni di categoria, ecc. ). Gli uffici regionali, durante il periodo di apertura del Vi bando, hanno inoltre svolto una intensa attività di informazione e orientamento per l’accesso alla domanda, attraverso contatti telefonici, telematici e diretti per un totale di 1600 contatti. Ex post: è stato organizzato un seminario rivolto alle imprese agevolate, è stato realizzato un vademecum per portare a termine con successo il programma di investimento avviato, oltre ad attività di tutoraggio. Progetto Mentoring. Si è svolta una seconda edizione del progetto pilota “Madre-figlia” Mentoring, con 24 partecipanti,replicando una iniziativa di successo a favore delle aspiranti e delle neoimprenditrici. Il sesto bando ha mobilitato complessivamente oltre 5 milioni di risorse! (statali più regionali) per le imprese femminili e per! le iniz iative regionali a favore dell´imprenditoria femminile. A queste cifre vanno aggiunti i finanziamenti Docup (2000-2006) per le imprese femminili che hanno incentivato 214 progetti per un totale di 6,8 milioni di euro, e lo sportello Smoat per i microcrediti che ha finanziato, tra il gennaio 2007 e il giugno 2008 116 imprese di donne per 1,6 milioni di euro. .  
   
   
INCENTIVI ALLE IMPRESE DI DONNE, CONTRIBUTO A UNA SOCIETÀ MIGLIORE  
 
Firenze, 10 settembre 2008 - «Un´occasione importante per fare un bilancio e definire nuove iniziative nel campo dell´imprenditoria femminile, dove quella che proponiamo non è una azione separata dall’azione generale per lo sviluppo di qualità, presidiato da politich! e di inclusione e di coesione sociale. Le nostre politiche per l´incentivazione di questo settore riflettono e rinviano alla nostra concezione sulla qualità della nostra comunità, puntando a una nuova gerarchia della sostenibilità, dove la sostenibilità sociale precede e accompagna tutte le altre. Non è un caso che le nostre azioni per la responsabilità sociale e la sua certificazione, le nostre politiche sul credito e per l’accesso al credito fino all’azione sul microcredito siano tutt’uno con le azioni per i diritti di cittadinanza attiva». Lo ha detto stamani l´assessore regionale alle attività produttive Ambrogio Brenna, aprendo i lavori del convegno sull´imprenditoria femminile che si è svolto, in collaborazione con Unioncamere Toscana, al Convitto della Calza, con la partecipazione di tutti i principali soggetti, dal Ministero dello sviluppo economico a Fidi toscana e Artigiancredito! , dal Dipartimento di psicologia dell´Università di Fir! enze a C onfesercenti e Retecamere. «Non si può non partire – ha proseguito l´assessore – dal dato relativo all´andamento del primo semestre del 2008, che segna, come registrato dall’“Osservatorio sulle imprese femminili”, un leggero rallentamento rispetto al quinquennio precedente nella crescita delle imprese toscane al femminile. Questo dato può essere letto come una sostanziale tenuta da parte dell’universo imprenditoriale femminile, che nonostante le notevoli difficoltà che quotidianamente incontra nell’esplicare la propria attività, riesce a conservare la propria vitalità e dinamicità». «Un altro aspetto positivo – ha aggiunto Brenna - è riscontrabile nella presenza nel settore di donne altamente qualificate che stanno ricoprendo ruoli gestionali sempre più di rilievo, conquistandosi ulteriori spazi nei vari assetti dell’im! presa e dotandosi di una struttura societaria sempre più complessa e solida, in special modo nella fase dell’avvio della loro attività. La sostanziale tenuta di queste imprese femminili si spiega anche con lo spirito d’iniziativa proprio non soltanto delle donne toscane, ma anche delle donne immigrate e delle donne italiane provenienti da altre regioni». L´assessore ha poi tracciato un bilancio dell´impegno regionale per promuovere l´imprenditoria femminile, a partire dall´attuazione della legge 215 che «ha svolto una funzione dinamica e ha permesso la creazione di nuove imprese aprendo nuovi posti di lavoro per il genere femminile. Abbiamo così potuto attivare un sistema di importanti prodotti e servizi a sostegno delle imprese femminili, anche se non sono mancati punti di debolezza, ad esempio il fatto che sono state finanziate molte domande buone sulla carta, ma con risvolti pratici che non ne hanno consentito la realizz! azione ed il mantenimento delle attività sul mercato. M! a alle d istorsioni normative il Ministero dello Sviluppo economico, di concerto con le Regioni, ha posto rimedio, introducendo nel bando attuativo più recente, il sesto, modifiche tali da far sì che i progetti presentati e finanziati abbiano maggiori possibilità di riuscita e di permanenza dell’azienda sul mercato». Ma la Toscana non ha messo in campo solo gli strumenti previsti dalla legge 215 e dai suoi bandi attuativi. Per sostenere l´imprenditoria femminile, come ha ricordato l´assessore Brenna, sono state attivate numerose altre misure, come le risorse del Docup 2000-2006 che hanno incentivato 214 progetti per un totale di quasi 7 milioni di contributi, lo sportello Smoat per il microcredito di cui hanno beneficiato numerose iniziative di donne e i percorsi formativi realizzati con il Comune di Firenze e la facoltà di psicologia dell´università di Firenze finalizzati a a dare un sostegno propedeutico e attivare e s! upportare la voglia femminile di fare impresa. L´altra importante leva che la Regione sta azionando è quella delle politiche di genere. All´inizio di agosto la giunta regionale ha approvato un disegno di legge sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro che contiene un articolo specifico per le donne imprenditrici. Il ddl ha ora iniziato il suo iter in consiglio. .  
   
   
INDAGINE DI CITTADINANZATTIVA SUGLI ASILI NIDO COMUNALI IN ITALIA, TRA CARO RETTE E LISTE DI ATTESA: IL 23% DEI BIMBI NON RIESCE AD ACCEDERVI. LECCO LA PIÙ CARA (572 € AL MESE), A UDINE L’INCREMENTO RECORD (+23% RISPETTO AL 2006/07)  
 
Roma, 10 settembre 2008 - 290 euro al mese che, considerando 10 mesi di utilizzo del servizio, portano la spesa annua a famiglia a circa 3. 000€. Tanto costa mediamente in Italia mandare il proprio figlio all’asilo nido comunale, fra difficoltà di accesso, alti costi e disparità economiche tra aree del Paese difficili da giustificare: in una provincia, la spesa mensile media per il tempo pieno può avere costi anche tre volte superiori rispetto ad un’altra provincia, e doppi tra province nell’ambito di una stessa regione. Ad esempio, a Lecco la spesa per la retta mensile, di 572€, è più che tripla rispetto a Roma (146€) e più che doppia rispetto a Milano (232€). E ancora, in Liguria la retta più economica, in vigore a Savona (279€ mese per il tempo pieno) supera la più cara in Umbria (registrata a Perugia e pari a 271€, sempre per il tempo pieno). On line su www. Cittadinanzattiva. It l’indagine completa, dalla quale si evince come dal 2006 ad oggi, la situazione degli asili nido in Italia non sia particolarmente cambiata, nonostante alcune apprezzabili disposizioni presenti nelle leggi finanziarie 2007 e 2008. Il dato di fondo resta sempre l’enorme scarto esistente tra le esigenze delle famiglie e la reale possibilità di soddisfare tali esigenze. L’analisi, svolta dall’Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva ha considerato una famiglia tipo di tre persone (genitori e figlio 0-3 anni) con reddito lordo annuo di 44. 200€ e relativo Isee di 19. 900€. I dati sulle rette sono elaborati a partire da fonti ufficiali (anni scolastici 2006/07 e 2007/08) delle Amministrazioni comunali interessate all’indagine (tutti i capoluoghi di provincia). Oggetto della ricerca sono state le rette applicate al servizio di asilo nido comunale per la frequenza a tempo pieno (in media, 9 ore al giorno) e, dove non presente, a tempo ridotto (in media, 6 ore al giorno), per cinque giorni a settimana. Tariffe in crescita. Preoccupa l’incremento medio delle tariffe (+1,8% rispetto al 2006/07) dopo un anno di sostanziale crescita zero (nel 2006/07 si era registrato un +0,7% rispetto all’anno prima), con 26 città che hanno ritoccato all’insù le rette di frequenza, e 4 capoluoghi che registrano incrementi a due cifre: Udine (+23%), Como (+16%), Trieste (+11,5%) e Foggia (+10%). Rispetto ad un anno fa, al Nord la spesa media mensile è cresciuta del 3,5%, mentre è sostanzialmente stabile al Centro e al Sud. Liste di attesa: Dall’analisi di dati in possesso al Ministero degli Interni e relativi al 2006, emerge che il numero degli asili nido comunali sia cresciuto del 3,3% rispetto al 2005: nonostante ciò, in media il 23% dei richiedenti rimane in lista d’attesa (percentuale che sale al 26% se consideriamo solo i capoluoghi di provincia). Il poco edificante record va alla Campania con il 40% di bimbi in lista di attesa, seguita da Molise (36%), Sicilia e Lazio (34% ciascuno). Il commento: “L’indagine” commenta il vicesegretario generale di Cittadinanzattiva Giustino Trincia “evidenzia l’ennesimo ritardo accumulato dal nostro Paese e l’abisso che ci separa dall’Europa: a più di trent’anni dalla legge 1044/1971 che istituì gli asili nido comunali, quelli esistenti sono poco più di 3. 100, a fronte dei 3. 800 asili pubblici previsti già per il 1976. Inoltre, siamo ben lontani dalla copertura del servizio del 33% come auspicato a livello comunitario entro il 2010. I dati confermano come il nostro Paese continui a soffrire della mancanza di una politica basata sulla promozione di servizi sociali, con la conseguenza che il Sud continuerà a perdere colpi, il Centro-nord a rincorrere condizioni più adeguate alle proprie esigenze, mentre migliaia di giovani famiglie saranno costrette ad arrangiarsi da sole. Una classe dirigente all’altezza del Paese la si può verificare dalle scelte politiche che vengono fatte proprio su temi come questi”. Le 10 città più care e quelle meno care: Calabria la regione più economica (118€), Trentino la più costosa (406€). Nella top ten delle 10 città più care, tra quelle che offrono il servizio a tempo pieno, si confermano, rispetto al 2006/07, Lecco, Belluno, Bergamo, Mantova, Cuneo, Treviso, Sondrio e Vicenza, mentre Udine e Pordenone subentrano a Varese e Trento. Nella graduatoria delle 10 città meno care, prevalgono le realtà del Centro-sud. In assoluto, la città più economica si conferma per il terzo anno consecutivo Roma, seguita da Chieti e Reggio Calabria.
Tempo pieno, le10 città più care nel 2007/08 Tempo pieno, le 10 città più economiche nel 2007/08
Lecco 572 € Roma 146 €
Belluno 535 € Chieti 162 €
Udine 489 € Reggio Calabria 167 €
Bergamo 474 € Salerno 170 €
Mantova 470 € Ferrara 199 €
Cuneo 458 € Caserta 205 €
Treviso 454 € Venezia 209 €
Sondrio 436 € Palermo 212 €
Pordenone 431 € Avellino 218 €
Vicenza 429 € Isernia e Macerata 220 €
Fonte: Cittadinanzattiva-osservatorio Prezzi &Tariffe, 2008 Copertura del servizio: la differenza tra il Nord e il Sud del Paese non si limita solo ai costi (le 10 città più care sono tutte del Nord), ma riguarda anche il numero di nidi sul territorio: sempre secondo gli ultimi dati del Ministero dell’Interno, aggiornati al 2006, la regione che emerge per il più elevato numero di nidi è la Lombardia con 617 strutture e circa 27. 000 posti disponibili, seguita da Emilia Romagna (540 nidi e 23. 463 posti) e Toscana (399 nidi e 14. 137 posti), ultima il Molise con soli sei asili per 219 posti disponibili. A livello nazionale, sempre secondo dati ministeriali, si contano 3. 110 asili nido comunali (+3,3% rispetto al 2005), dei quali il 44% è concentrato nei capoluoghi, per complessivi 130. 244 posti disponibili (il 48% presso città capoluogo). Il servizio di asilo nido pubblico è presente solo nel 17% dei comuni italiani; nel loro insieme il 59% è concentrato nelle regioni settentrionali, il 27% al Centro e solo il restante 14% al Sud. Facendo un confronto tra i posti disponibili e la potenziale utenza (numero di bambini in età 0-3 anni) in media in Italia la copertura del servizio è del 6% (percentuale che sale al 10,3% se consideriamo solo i capoluoghi di provincia) con un massimo del 16% in Emilia Romagna ed un minimo dell’1% in Puglia, Calabria e Campania. Incidenza della spesa per le famiglie: Nel caso specifico della nostra famiglia di riferimento, la spesa media mensile per la retta del nido comunale ammonta a circa il 10% della spesa media mensile totale; con riferimento a 10 mesi di frequenza a tempo pieno, la spesa ha un’incidenza del 6,5% sul reddito lordo disponibile (e di circa l’8,5% su quello netto). I costi del servizio per l’ente erogante: In media, in Italia la copertura dei costi mensili del servizio per utente è assicurata per il 40% dalle entrate rappresentate dalle rette pagate da chi usufruisce del servizio, e per il 60% da risorse dell’ente locale. Gli estremi sono rappresentati dalla Basilicata dove le rette pagate dagli utenti coprono il 56% dei costi, e dalla Campania dove invece tali rette coprono solo il 17% dei costi. Le proposte di Cittadinanzattiva: 1. Un piano nazionale straordinario per dotare il Paese di nuovi asili nido comunali entro il 2010 affinché si raddoppi la copertura della domanda potenziale dall’attuale 6% al 15%, rafforzando gli incentivi fiscali ed altre misure di sostegno finanziario per i comuni, le fondazioni, le imprese disponibili ad aprire asili nido aziendali e le stesse associazioni non profit; 2. Dedicare una particolare attenzione alle regioni del Sud (dove è presente solo il 14% degli asili nido comunali esistenti nel Paese), mediante appositi incentivi alle amministrazioni comunali, con una priorità da dare a Puglia, Calabria e Campania; 3. Avviare forme di valutazione civica della qualità dei servizi di asili nido, mediante il coinvolgimento delle stesse amministrazioni pubbliche e delle organizzazioni di tutela dei diritti dei cittadini; 4. Assicurare la massima trasparenza sul fenomeno delle liste di attesa per l’accesso agli asili nido comunali, prevedendone - ad esempio - la loro pubblicazione, con i criteri di assegnazione dei punteggi, su internet e sugli organi di comunicazione dei singoli comuni; 5. Aumentare significativamente le detrazioni fiscali per le famiglie numerose e per quelle a medio-basso reddito.
Regione Spesa Media Mensile Per Nido Comunale 2007/08 Spesa Media Mensile Per Nido Comunale 2006/07 Variazione % 2007/08 su 2006/07
Trentino A. A. 406 € 405 € +0,2%
Lombardia 399 € 394 € +1,3%
Friuli V. G. 391 € 357€ +9,5%
Veneto 369 € 368 € +0,3%
Valle d’ Aosta 358 € 318 € 12,5%
Piemonte 346 € 344 € +0,6%
Liguria 331 € 323 € +2,5%
Toscana 315 € 312 € +1%
Emilia Romagna 311 € 307 € +1,3%
Basilicata 301 € 301 € 0%
Marche 287 € 282 € +1,8%
Lazio 264 € 269 € -2%
Umbria 255 € 255 € 0%
Abruzzo 255 € 255 € 0%
Sardegna 237 € 235 € +0,9%
Puglia 226 € 242 € -7%
Campania 213 € 210 € +1,4%
Molise 207 € 207 € 0%
Sicilia 188 € 183 € +2,7%
Calabria 118 € 118 € 0%
Italia 290 € 285 € +1,8%
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi&tariffe, 2008 .
 
   
   
PARTE IN UMBRIA IL PROGETTO “MAI PIÙ VIOLENZE” A FAVORE DI DONNE ABUSATE E MALTRATTATE  
 
 Perugia, 10 settembre 2008 – C’è una speranza in più per le donne maltrattate e che subiscono violenza in Umbria: si chiama “Mai Più violenze – Mille Azioni e Interventi Per Impedire Ulteriori violenze”, il progetto approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alle Politiche sociali Damiano Stufara, per contrastare il fenomeno del maltrattamento e degli abusi sessuali, fisici e psicologici sulle donne. L’iniziativa, tra le prime in Italia a sperimentare un nuovo modello di intervento per fronteggiare situazioni drammatiche che colpiscono le donne non solo fuori, ma anche e soprattutto tra le mura domestiche, punta, partendo dalle buone esperienze già esistenti in materia, sulla prevenzione e la sensibilizzazione della comunità per evitare situazioni gravi e irreparabili. Stamani a Perugia, nella sede dell’assessorato alle Politiche sociali, è stata costituita l’Associazione temporanea di scopo (“Ats”) di cui è capofila la Regione Umbria rappresentata dall’assessore Damiano Stufara, che dovrà – in accordo con i partner - gestire il progetto definendone modalità e tempistica. L’”ats” è costituita, oltre alla Regione, da 36 soci membri tra cui enti locali, Asl, associazioni, consorzi e singole cooperative. “Il progetto – ha spiegato l’assessore Stufara – è stato presentato dalla Regione Umbria in qualità di capofila in seguito all’avviso emanato dal Dipartimento delle Pari opportunità della Presidenza del Consiglio per il finanziamento di progetti finalizzati a rafforzare azioni di prevenzione e contrasto della violenza di genere. Con grande soddisfazione da parte nostra, è stato giudicato tra i tre migliori progetti presentati a livello nazionale e prevede un finanziamento complessivo di 232mila euro, di cui 150mila (quota massima finanziabile) provenienti dal Ministero e la restante parte dalla Regione, dalle Asl, dai Comuni e dalla Provincia di Perugia”. L’iniziativa, che conta su 36 partner, punta alla sperimentazione di azioni di sistema su scala regionale finalizzate da un lato alla costruzione e al rafforzamento di una rete di servizi per attivare metodologie condivise di prevenzione e contrasto, dall’altro a far emergere il fenomeno della violenza di genere con particolare riferimento alle sue dinamiche culturali. Particolarmente articolate le azioni: è prevista l’attivazione di un tavolo di confronto e di studio con lo scopo di concordare un programma, la mappatura dei servizi esistenti, l’attivazione di seminari di studio e approfondimento per gli addetti ai lavori sui temi della violenza di genere, la creazione della cosiddetta “Rete delle Reti” contro la violenza che prevede la promozione e implementazione a partire dagli uffici della Cittadinanza, della pratica del lavoro sociale di rete, la sensibilizzazione dei cittadini. “Un capitolo a parte è dedicato alla prevenzione – ha precisato l’assessore - e prevede, in alcune scuole superiori, la realizzazione di una ricerca sulle culture di genere finalizzata a conoscere i diversi punti di osservazione – quello maschile e quello femminile – così come li vedono i ragazzi e le ragazze nel contesto sociale e culturale in cui vivono. Sono previste anche azioni pilota di ricerca-intervento sulla violenza di genere e sulla prevenzione, rivolte ai ragazzi e alle ragazze che frequentano centri di aggregazione giovanili che saranno individuati nel territorio regionale, inoltre verranno promossi e implementati i gruppi di auto mutuo aiuto di donne già esistenti e attraverso i quali le donne sperimenteranno relazioni basate sul senso di solidarietà e sulla stima”. “La sensibilizzazione della comunità e dei giovani è fondamentale per evitare che il fenomeno continui ad essere sommerso – ha riferito Stufara – È evidente che molte violenze non sono denunciate, in particolare quelle psicologiche di cui talvolta le donne non sono neanche del tutto consapevoli. Per sviluppare azioni efficaci in termini di prevenzione e contrasto, è essenziale che si crei una reale integrazione e una collaborazione fra una pluralità di attori, sia istituzionali che sociali. È proprio questa la novità del progetto. La costruzione di una rete di soggetti così vasta deve anche servire a far uscire dal silenzio le donne vittime di violenza fisica o psicologica”. In Umbria – è scritto nella relazione che accompagna il progetto - negli ultimi dodici mesi il 6,4 per cento delle donne ha subito violenza fisica o sessuale, il 6,9 per cento di tali violenze è stato commesso dal partner mentre il 14,5 per cento dall’ex partner. Secondo l’Istat (dati aggiornati al 2006) sempre in Umbria il 28,6 per cento delle donne di età compresa tra i 16 e 70 anni ha nel corso della propria vita subito violenza fisica o sessuale, mentre tra il 2003 e il 2006 il servizio Telefono Donna del Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria ha accolto 918 richieste di sostegno, di cui il 49 per cento era legato ad abusi e maltrattamenti commessi dai mariti. Ecco quali sono i componenti dell’Associazione temporanea di scopo che gestirà il progetto “Mai più violenze”. Regione Umbria (capofila); Provincia di Perugia; Comune di Perugia; Comune di Terni; Comune di Todi; Comune di Spoleto; Comune di Narni; Comune di Orvieto; Comune di Gubbio; Comune di Città di Castello; Comune di Foligno; Comune di Norcia; Azienda sanitaria locale n. 1; Azienda sanitaria locale n. 2; Azienda sanitaria locale n. 3; Azienda sanitaria locale n. 4; Centro Pari Opportunità Regione Umbria; Consigliera di Parità Regione Umbria; Progetto Donna; Associazione La Goccia; Arci Solidarietà Ora d’aria; Associazione Pos; Comitato 8 Marzo; Associazione Donne contro la guerra; Cilap Umbria; Consorzio Abn; Associazione L’albero di Antonia; Associazione Il Pettirosso; Associazione Libera…mente Donna; Cooperativa sociale Aidas; Cooperativa sociale Asad; Cooperativa sociale Cipss; Cooperativa sociale Didasko; Cooperativa sociale Actl; Cooperativa Il Quadrifoglio; Cooperativa sociale Cultura e lavoro; Cooperativa sociale Fiore Verde. .