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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Ottobre 2006
TURCO: “E ADESSO UN NUOVO PATTO CON I MEDICI DI FAMIGLIA”  
 
Roma, 9 ottobre 2006 - In occasione del 59° Congresso nazionale della Fimmg, in corso a Villasimius in Sardegna, il Ministro della Salute Livia Turco ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Ai medici di famiglia chiedo prima di tutto di costruire insieme un “nuovo patto” che abbia al centro la definitiva affermazione della medicina del territorio. Un patto per il quale chiedo ai medici di famiglia di compiere atti concreti per rendere effettivo il loro coinvolgimento nella grande sfida per costruire il secondo pilastro della sanità. Un secondo pilastro di pari dignità ed eccellenza di quello ospedaliero e che, insieme all’ospedale, dia vita ad una vera integrazione dei servizi socio-sanitari che circondi e soddisfi pienamente il cittadino. E mi riferisco a quella “medicina del cittadino”, che chiamo così perché è la medicina che deve andare “a casa” delle persone e comunque farle sentire “a casa” quando vi si rivolgono. E’ questo il senso della mia proposta di “Casa della salute”, alla quale dobbiamo affidare la gran parte delle risposte assistenziali che ci provengono dai nuovi bisogni dei cittadini e che non possono continuare ad essere direttamente o indirettamente affidate all’ospedale. L’ospedale è e resta indispensabile ma deve fare altro. Deve pensare alle acuzie e all’assistenza specialistica con strutture moderne, adeguate e di giuste dimensioni, ritrovando anche quella misura umana che oggi rischia di andare perduta, se non riusciamo a definirne bene i compiti. Quando parlo di nuovi bisogni mi riferisco infatti a quelle esigenze di continuità assistenziale, di domiciliarizzazione delle cure, di possibilità di visite e controlli in strutture più piccole e coordinate dalla medicina di famiglia. Che non devono più essere indirizzate verso l’ospedale. Ecco, questa è la sfida che voglio lanciare ai medici di famiglia, ma anche alle altre categorie, come gli specialisti ambulatoriali, gli infermieri del territorio e gli stessi farmacisti, che operano nelle nostre città e nei nostri quartieri. Ma è indubbio che il medico di famiglia resta il centro attorno al quale bisogna articolare questo nuovo spazio di tutela e assistenza sanitaria. Prima di tutto perché il rapporto di fiducia medico-cittadino è fondamentale. E poi perché già oggi lo studio del medico di famiglia, soprattutto laddove sono già maturate esperienze di associazione e ampliamento dell’offerta di servizi al suo interno, rappresenta un cardine e un punto di riferimento da cui non possiamo non partire. Ma dobbiamo fare un passo in più. Serve infatti un cambiamento anche culturale e di fiducia verso la possibilità di riaprire il grande “cantiere” della sanità italiana. Senza convinzione non sarà infatti possibile compiere quel balzo definitivo verso un’altra concezione della medicina del territorio. E per questo serve anche un nuovo impegno nella formazione del medico di famiglia, riscoprendo la sua specificità nei percorsi di livello universitario e nelle altre iniziative di aggiornamento e formazione, dove bisognerà far sì che le nuove dinamiche della medicina di famiglia diventino protagoniste. Sia come materia specifica che come docenza da affidare a chi ha vera esperienza sul campo. Tutto ciò anche in vista dell’affermazione di nuove modalità di gestione e organizzazione dei servizi nell’ambito di un reale “Governo clinico territoriale”. La convenzione con la medicina generale contempla già oggi grandi possibilità in questa direzione. Ma, lo affermo convinta, anche una buona convenzione non basterebbe se non ci si crede veramente. Io ci credo e l’ho dimostrato con la prossima istituzione di una Commissione ministeriale per le cure primarie e l’integrazione socio-sanitaria e anche con i fondi stanziati in questa legge finanziaria proprio per sperimentare le nuove Case della Salute. Ora sta ai medici di famiglia e agli altri operatori fare la propria parte. Perché è bene chiarire che tutto ciò non può non passare attraverso una assunzione di responsabilità diretta da parte degli stessi operatori, e in primo luogo dei medici di medicina generale, che faccia percepire al sistema il cambio di marcia proprio a partire dal cambiamento di consapevolezza del loro ruolo”. .  
   
   
AFFIDARSI AGLI SPECIALISTI È SEMPRE LA SCELTA MIGLIORE AL VIA LA CAMPAGNA “10/10 DI BENESSERE” PATROCINATA DA CDV  
 
Milano, 9 ottobre 2006 - Anche quest´anno la Commissione Difesa Vista è impegnata attivamente con l´obiettivo di diffondere una corretta e consapevole cultura della vista e della salute. Questo autunno, in particolare, l´iniziativa più rilevante riguarda il patrocinio che Cdv ha concesso alla campagna di comunicazione ideata dal Consorzio Comunicazione Vista. L´azione, che vede coinvolte le principali aziende produttrici di lenti oftalmiche e Mido e che si avvale della collaborazione di Anfao, Commissione Difesa Vista e di tutte le associazioni di riferimento degli ottici optometristi, è incentrata ancora una volta sulle lenti progressive. Il mercato italiano di questo innovativo prodotto, infatti, sembra essere ancora “vittima” di fraintendimenti, distorsioni e false credenze che talvolta spingono l´utente a preferire forme differenti di correzione non in grado di risolvere i reali difetti visivi di cui si soffre. Il “passaparola”, purtroppo, costituisce ancora una forma troppo diffusa di conoscenza che, almeno su tematiche legate alla propria salute, dovrebbe essere sfatata e limitata ai minimi termini. Un esempio eclatante è dato dai dati registrati nel nostro Paese nel corso dell´ indagine commissionata a Cra nel 2005 (Customized Research & Analisys, preferred by Acnilesen). Secondo i valori registrati dall´Istituto di ricerca tre italiani su quattro, sopra i quaranta anni, soffrono di disturbi alla vista. La metà di questi è presbite e sono ancora molti coloro che non sanno come affrontare correttamente il fattore presbiopia in associazione o meno ad altri difetti della vista. La miglior soluzione disponibile oggi sul mercato è rappresentata dalle lenti progressive di quinta generazione che permettono di vedere sia da vicino che da lontano senza più la necessità di alternare differenti paia di occhiali, riducendo drasticamente il rischio di smarrimento e rottura. Il progetto di comunicazione del Consorzio Comunicazione Vista, patrocinato da Cdv, vuole aiutare gli italiani a rivolgersi ad uno specialista che, nella totalità dei casi, è in grado di fornire risposte adeguate alla proprie esigenze e può spiegare con competenza e precisione tutte le qualità delle lenti progressive che, ad oggi, rappresentano l´unica soluzione in grado di coniugare comodità, benessere, sicurezza e senso estetico. Il sito internet dedicato all´iniziativa www. Consorziovista. It consente a tutti, attraverso una semplice ricerca georeferenziata, di scoprire il centro ottico più vicino a cui potersi rivolgere per scoprire che i “10/10 di benessere” partono dalle lenti progressive. La Commissione Difesa Vista è raggiungibile su internet all’indirizzo www. Commissionedifesavista. It .  
   
   
GIORNATA MONDIALE PER LA SALUTE MENTALE (MARTEDÌ 10 OTTOBRE)  
 
Bolzano, 9 ottobre 2007 - Le malattie psichiche sono le malattie più diffuse a livello mondiale. Gli esperti affermano che la depressione ed i disturbi d’ansia rappresentano le malattie del futuro. Proprio per questo motivo la Federazione mondiale per la salute mentale ha scelto il 10 ottobre di ogni anno come giornata mondiale per la salute mentale, giornata che questo anno viene celebrata per la quindicesima volta. Nel 2006 la Giornata mondiale per la salute mentale è focalizzata sul tema “Malattia mentale – suicidio”. L’oms stima che, a livello mondiale, il numero annuale dei suicidi ammonti a circa un milione. Il nesso causale fra una malattia mentale ed il suicidio è ormai noto. Si può affermare che una gran parte dei suicidi sia causata da sintomi psichici. "Le malattie mentali", si legge in una nota dell´Assessorato provinciale alla salute ed alle politiche sociali, "sono molto diffuse anche in Alto Adige. Studi a livello nazionale ed internazionale dimostrano che quasi una persona su due una volta nella sua vita soffre, per un periodo lungo o breve, di un disturbo mentale. Particolarmente a rischio sono le persone che vivono fasi di passaggio come l’inizio dell’età scolare, la pubertà, l’inizio o la fine dell’attività lavorativa o situazioni critiche come separazione, fallimento a livello lavorativo, morte o malattia di un parente ecc". L’incentivazione della salute mentale deve perciò rappresentare un elemento importante nella politica sanitaria. Di vitale importanza è l’attività di sensibilizzazione, di educazione sanitaria e di informazione della popolazione. “È essenziale che gli interessati sappiano dove e come trovare aiuto per se stessi ed i familiari; altrettanto importante è che siamo edotti in modo esaustivo sulla propria malattia e godano di adeguata assistenza. È fondamentale specificare che dalla malattia mentale si guarisce, specie se si cerca e si accetta aiuto il prima possibile“ rileva l’assessore alla sanità ed alle politiche sociali Richard Theiner. Ci si riferisce in particolare alla campagna dell’”Alleanza europea contro la depressione”, alla quale partecipano ormai 18 fra Stati e Regioni europee, e nella quale l’Alto Adige rappresenta l’Italia come Regione di riferimento. La campagna è costituita da un programma d’azione. Nella primavera dell’anno corrente si è chiusa la prima fase della campagna di prevenzione, che si poneva l’obiettivo di realizzare una migliore assistenza per le persone affette da disturbi mentali. Molti ricorderanno la mostra itinerante sulla depressione che è stata esposta in tutte e quattro Aziende sanitarie. In Alto Adige la depressione è un tema particolarmente sentito, a causa dell’alta percentuale di suicidi e perché è noto che sono proprio le persone che soffrono di disturbi depressivi a rappresentare un gruppo a rischio di suicidio. “Lo scorso anno è stata attuata una serie di seminari di formazione sulla depressione e sul suicidio per il personale dei servizi sociali e sanitari, per le forze dell’ordine, i sacerdoti e gli insegnanti. Questi seminari avranno luogo fino alla metà del 2008. La popolazione sarà informata attraverso conferenze, trasmissioni radiofoniche ed articoli sui giornali sui temi della depressione e del suicidio. L’incentivazione dell’auto mutuo aiuto, delle associazioni e del volontariato fanno anche parte della campagna” afferma il direttore del competente Ufficio provinciale distretti sanitari Alfred König. “Colgo l’occasione di questa giornata mondiale per ringraziare tutti quelli che, a livello professionale e nel volontariato si occupano della questione dei malati psichici e dei loro familiari, contribuendo così ad una migliore assistenza ed aiuto delle persone affette da malattie mentali” conclude l’assessore Theiner. .  
   
   
L´ASPETTATIVA DEL CIBO STIMOLA I CENTRI DELLA FAME NEL CERVELLO  
 
Bruxelles, 9 ottobre 2006 - Un nuovo studio ha rivelato che anche l´aspettativa del cibo stimola i centri della fame nel cervello. La ricerca, cofinanziata dall´Ue, è pubblicata nel numero di ottobre di "Cell Metabolism". Gli scienziati hanno somministrato ogni giorno il cibo a ratti sempre nell´arco dello stesso intervallo di due ore. Una volta che i ratti si sono abituati a quel regime, i ricercatori hanno analizzato cosa accadeva nei loro cervelli prima e dopo gli orari del pasto. Hanno misurato i livelli di una proteina chiamata Fos nelle varie aree dei cervelli dei topi, dal momento che numerosi neuroni, quando sono attivati, producono questa proteina. I ricercatori hanno scoperto che, prima di mangiare, la maggior parte delle aree del cervello esaminate mostrava livelli di attività relativamente bassi. Tuttavia, alla consueta ora del pasto, alcune delle zone cerebrali contenenti gli stimolatori dell´appetito erano attive, anche nei ratti che non avevano mangiato. Nei ratti che erano stati nutriti si attivava un numero maggiore di "centri della fame" nel momento in cui venivano dati i primi morsi. "La spinta a mangiare è stimolata in misura significativa iniziando a mangiare", ha affermato Gareth Leng dell´Università di Edimburgo, uno degli autori dello studio. "Ciò dimostra l´effetto stimolante del cibo di per sé nel momento in cui i circuiti della fame vengono attivati intensamente". I ricercatori si sono stupiti nel rilevare che anche le aree del cervello collegate alla soppressione dell´appetito erano attivate all´inizio del pasto. Prima di procedere agli esperimenti, prevedevano che questi "circuiti di sazietà" sarebbero rimasti inattivi fino a quando non fossa stata ingerita una certa quantità di cibo. "Ci saremmo aspettati una chiara dissociazione temporale fra le regioni cerebrali attivate dalla fame, che raggiungerebbero il picco nel momento previsto della presentazione del cibo, e le regioni attivate quanto i ratti smettono di mangiare", scrivono gli studiosi. "Invece, i neuroni che rilasciano peptidi oressigenici [i fattori che stimolano l´appetito] sembrano essere attivati dall´imminente aspettativa del cibo, mentre i neuroni coinvolti nella sazietà sono attivati non appena si è ingurgitato del cibo". Adesso è necessario approfondire le ricerche per capire come questi spostamenti nell´attività cerebrale siano influenzati dagli ormoni, compreso l´ormone leptina, generato dal grasso, che indica la condizione energetica dell´organismo a più lungo termine. Lo studio fa parte del progetto Diabesity, finanziato dall´Unione europea e teso a individuare i geni coinvolti nell´obesità e nel diabete di tipo 2, nonché ad esaminarne il modo in cui interagiscono con i sistemi che regolano l´appetito e il metabolismo. In ultima analisi, i partner si augurano che queste informazioni porteranno all´identificazione di farmaci mirati per la prevenzione dell´obesità e del diabete. Http://www. Cellmetabolism. Org http://www. Eurodiabesity. Org/ .  
   
   
FARMACI NEI SUPERMERCATI, LE REGOLE DELLA REGIONE LOMBARDIA REPARTO APPOSITO E SEPARATO, FARMACISTI IN CAMICE, NIENTE CONCORSI E "PUNTI FEDELTÀ"  
 
Milano, 9 ottobre 2006 - I farmaci da banco, nonché i farmaci di automedicazione e tutti i prodotti non soggetti a prescrizione medica potranno essere venduti nei supermercati, nei centri commerciali e negli altri esercizi solo se esposti in un unico apposito reparto, cioè separati dagli altri prodotti, da farmacisti abilitati all´esercizio della professione ed iscritti all´Ordine, che dovranno indossare l´usuale camice bianco e esporre il distintivo professionale. Sono queste le principali "indicazioni" varate dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Sanità, Alessandro Cè, in attuazione del decreto Bersani in questa materia. Sono inoltre vietati i concorsi, le operazioni a premio, le vendite sotto costo dei farmaci e le cosiddette "fidelizzazioni", cioè la raccoltà di "punti fedeltà". Quanto al reparto, dovrà essere segnalato con modalità appropriate e differenti da quelle previste per le farmacie, avere una superficie idonea e funzionale al servizio ed essere separato, tramite parete o vetrata, dal resto dell´esercizio commerciale e quindi inaccessibile quando il farmacista è assente. Il titolare dell´esercizio non potrà aprire il reparto prima che siano trascorsi 30 giorni dal ricevimento della comunicazione da parte dell´Asl, la quale dovrà, entro lo stesso lasso di tempo, verificare il possesso dei requisiti richiesti. La stessa Asl dovrà, almeno una volta ogni due anni, controllare che il punto vendita continui a possedere i requisiti che sono richiesti per garantire un buon servizio. Se il risultato della verifica, che l´Asl può fare anche in via straordinaria, non sarà soddisfacente, il titolare del servizio sarà diffidato a mettersi in regola entro un termine perentorio, trascorso il quale scatterà il divieto di vendita dei farmaci. I reparti e i magazzini già avviati hanno 90 giorni di tempo per adeguarsi a queste indicazioni a partire dalla data di pubblicazione della delibera sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (Burl). .  
   
   
PUBBLICO E PRIVATO CONTRO LE MALATTIE DELLE OSSA  
 
Firenze, 9 ottobre 2006 – Pubblico e privato, ovvero le istituzioni e il mondo dell’economia, scienza, professioni, sport. Ecco il mix degli oltre 350 invitati che in Palazzo Vecchio hanno partecipato nel Salone dei Cinquecento al pranzo inaugurale della Fondazione Firmo, dedicata alla ricerca sulle malattie delle ossa e intitolata a Raffaella Becagli, la giovane imprenditrice fiorentina uccisa misteriosamente un anno fa in Indonesia. Insieme alla consorte del sindaco, Geraldina Domenici, ha fatto gli onori di casa l’assessore alla Sanità Graziano Cioni. Tra i presenti, il presidente della Regione Claudio Martini con il vicepresidente Federico Gelli, il vescovo di Prato Gastone Simoni, il magistrato Pier Luigi Vigna, il rettore Augusto Marinelli. L’endocrinologa Maria Luisa Brandi, presidente della società scientifica Siommms e della stessa Fondazione, e il chirurgo Francesco Tonelli hanno spiegato gli obiettivi dell’iniziativa (tra gli altri, creare a Firenze un laboratorio di ricerca di livello mondiale e reperire fondi da investire in bandi di alta qualità scientifica). Molto commossi gli interventi Maria Luisa Raddi e Mario Becagli, madre e padre di Raffaella, il quale figura tra i principali sostenitori della Fondazione. Presente in veste di testimonial Paolo Rossi, l’indimenticato bomber della nazionale di calcio, che nell’occasione ha incontrato la fiorentina Carolina Pini, la giovanissima fuoriclasse della nazionale di calcio femminile. Patrizia Schisa, braccio destro di Michele Mirabella nel programma Rai Elisir, ha condotto da par suo la serata organizzata da Guest System. Il menù di Convivium era peraltro ispirato a un particolare ricettario curato dalla professoressa Brandi e presentato per l’occasione. E’ il debutto editoriale della Fondazione, si intitola Buon appetito osso! ed è la prima raccolta al mondo concepita per prevenire e curare l’osteoporosi a tavola attraverso piatti gustosi delle varie cucine regionali. (Foto: Guido Mannucci) .  
   
   
SUCCESSO DELLA PRIMA EDIZIONE DELLA GIORNATA "LA SALUTE IN CAMMINO"  
 
 Bolzano, 9 ottobre 2006 - La passeggiata intorno ai Laghi di Monticolo, organizzata domenica 8 ottobre dalla Fondazione Vital e sostenuta dall’Assessorato provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, ha registrato un notevole afflusso di pubblico e gli stand delle 20 associazioni che hanno aderito all’iniziativa hanno svolto un’intensa attività di sensibilizzazione sui temi dell’attività fisica e della corretta alimentazione, intesi come elementi fondamentali della prevenzione delle malattie. Presenti, oltre all´assessore alla sanità ed alel politiche sociali, Richard Theiner, il presidente dell´Ordine dei medici, Andreas von Lutterotti, il presidente della Fondazione Vital, Florian Zerzer, ed il sindaco di Appiano, Franz Lintner. L’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, ha posto l’accento, nel corso suo intervento, sull’importanza del movimento e dell’attività fisica in generale, unita ad una corretta alimentazione per la prevenzione di alcune delle più comuni malattie che caratterizzano la nostra epoca. Con queste iniziativa l´Assessorato non si propone di "indottrinare" o di "spingere al cambiamento", bensì di sensibilizzare la popolazione e di fornire l´informazione e gli strimenti necessari ad adottare comportamenti che possano portare ad una migliore qualità della vita. In quest’ambito l’Assessorato provinciale alla sanità ed alle politiche sociali è impegnato da tempo per sensibilizzare la popolazione e per far conoscere i numerosi benefici legati ad una vita ricca di attività e sostenuta da un’alimentazione corretta. La prima giornata della “Salute in movimento”, una passeggiata intorno ai Laghi di Monticolo, che ha avuto luogo domenica 8 ottobre, si inserisce quindi in questa serie di iniziative promosse dall’Assessorato ed organizzate dalla Fondazione Vital, presieduta da Florian Zerzer, direttore del Dipartimento provinciale alla sanità ed alle politiche sociali. Hanno dato la loro adesione all’iniziative oltre 20 associazioni attive nel campo del tempo libero e dello sport oltre ai servizi pneumologico e medico sportivo della Asl di Bolzano. Ciascuna di queste associazioni gestirà nel corso della giornata presso il parcheggio del Lago grande di Monticolo, a partire dalle ore 11,00, un proprio spazio dedicato alla salute ed alla prevenzione. In particolare l’Azienda Sanitaria di Bolzano era presente alla manifestazione con il Servizio pneumologico ed il Servizio medico sportivo i quali hanno fornito preziose informazioni ai numerosi visitatori che hanno visitato i due spazi allestiti presso il Lago di Monticolo. Le varie associazioni hanno quindi fornito il loro prezioso contributo alla buona riuscita della manifestazione, ciascuna con una propria “Isola ricreativa”. I visitatori hanno quindi potuto scegliere tra la palestra di roccia, il percorso della salute attorno ai due Laghi di Monticolo, gli spettacoli di danza ed il nordic walking. Oltre all’aspetto più ludico e ricreativo i presenti hanno potuto raccogliere interessanti informazioni riguardo alle tecniche del primo soccorso, al diabete, ai benefici della terapia Kneipp e sulle tecniche per smettere di fumare. In sostanza si è trattato di una bella giornata all’aria aperta nel corso della quale tutti i partecipanti hanno potuto trarre utili spunti per dedicare maggiore attenzione alla propria salute e suggerimenti per migliorare la qualità della propria vita. La Fondazione Vital, che ha organizzato la manifestazione ai Laghi di Monticolo con il sostegno dell´Assessorato alla sanitá ed alle politiche sociali, opera sul territorio della provincia di Bolzano e si propone di incoraggiare interventi ed iniziative nell’ambito della tutela e della promozione della salute. La Fondazione persegue questo obiettivo anche attraverso l’organizzazione di misure e di iniziative di promozione della salute, informando, tra l’altro, la cittadinanza sulle malattie evitabili ed i fattori psicologici e sociali associati all’insorgenza della malattia. L’attività della Fondazione si inserisce nel solco di quanto auspicato dall’Organizzazione Mondiale per la Salute (Oms) che già nel 1986 ha elaborato la cosiddetta “Carta di Ottawa”, un documento fondamentale che ha mutato l’orientamento mondiale riguardo alla promozione della salute. La Carta ha evidenziato che una politica sanitaria rivolta al futuro non può limitarsi alla mera assistenza medica ma deve puntare in maniera sempre più marcata alla prevenzione. “La salute” afferma la Carta, “deve essere posta all’ordine del giorno in tutti i settori e a tutti i livelli della politica”. L´edizione del prossimo anno della giornata "La Salute in cammino" avrà luogo domenica 2 settembre a Brunico. .  
   
   
FANTASIA E FANTASTICO A BERGAMOSCIENZA: MAURIZIO NICHETTI E BRUNO BOZZETTO RACCONTANO I MECCANISMI DEL CINEMA DI FANTASCIENZA OLTRE 29000 LE PRESENZE DEGLI APPASSIONATI DI SCIENZA A CONFERENZE, MOSTRE E LABORATORI  
 
Bergamo, 9 ottobre 2006 - Dopo l´eccezionale esordio che Bergamoscienza ha registrato nei primi giorni - ad oggi sono oltre 29. 000 le presenze a conferenze, mostre e laboratori, di cui 10000 studenti - la manifestazione prosegue con altri importanti appuntamenti. Domenica 8 ottobre nell´Auditorium di piazza Libertà - Città Bassa alle ore 17 si è parlato di Fantasia; Fantastico E Fantascienza: Maurizio Nichetti, attore e regista, Bruno Bozzetto, autore, regista e produttore di film d´animazione, Barbara Grespi, docente di Storia e Critica del Cinema, Univ. Di Bergamo, Massimo Carrier-ragazzi, regista e direttore di Maga Animation. "Sarà una chiacchierata a più voci sul cinema fantascientifico - dice Maurizio Nichetti - che non è tanto scienza, anche se a volte ha precorso importanti scoperte scientifiche e scenari del futuro, quanto fantasia e invenzione". I relatori hanno condotto il pubblico a scoprire il "dietro le quinte" della cinematografia fantascientifica e d´animazione, svelandone i processi creativi e i retroscena storiografici e tecnologici. Un viaggio tra finzione e realtà, condotto in modo sicuramente fantasioso, per scoprire come il mondo del cinema fantascientifico e d´animazione si è evoluto, in particolar modo grazie all´applicazione di nuove tecnologie e programmi per l´animazione digitali e alle innovazioni negli effetti speciali. La tavola rotonda è stata preceduta alle ore 15 dalla proiezione di uno dei primi e più importanti film di fantascienza, considerato un capolavoro e del quale sono stati fatti, negli anni successivi, vari remake: Radiazioni Bx: Distruzione Uomo (The Incredibile Shrinking Man, di Jack Arnold, Usa, 1957, b/n), nel quale un uomo, colpito da strane radiazioni, comincia a rimpicciolirsi tanto da trovare un enorme pericolo in ogni componente della sua vita casalinga: il gatto, gli oggetti, il giardino. Maurizio Nichetti è nato a Milano nel 1948. Laureato in Architettura, ha studiato mimo e ha fondato la compagnia Quellidigrock, ha scritto insieme a Bruno Bozzetto 3 lungometraggi sul Signor Rossi e il film a tecnica mista Allegro non troppo. Ha scritto e diretto tra gli altri i film Ratataplan, Ho fatto splash, Ladri di saponette, Volere volare. Ha diretto anche alcune opere liriche e nel 2006 la manifestazione di chiusura dei Giochi Olimpici Invernali 2002. Bruno Bozzetto è nato a Milano nel 1938, ha realizzato tre lungometraggi in animazione "West and Soda", "Vip mio fratello superuomo" e "Allegro non troppo", e moltissimi cortometraggi, ottenendo numerosi premi tra cui l´Orso d´Oro al Festival di Berlino del 1990 per "Mister Tao" e la Nomination all´Oscar nel 1991 con "Cavallette". In collaborazione con Piero Angela ha anche diretto un centinaio di cortometraggi di divulgazione scientifica. Il suo personaggio più famoso è il Signor Rossi. Dal 2000 si dedica anche ad animazioni in Flash per Internet, riscuotendo grande successo nel Web. La manifestazione proseguirà fino al 15 ottobre. Il programma completo è disponibile sul sito www. Bergamoscienza. It .  
   
   
L’INVASIONE STRANIERA A TECNARGILLA 2006 DALL’ESTERO OLTRE 11MILA PRESENZE: LA SPAGNA È IL MAGGIORE PAESE DI PROVENIENZA, SEGUITA DA BRASILE, TURCHIA, GERMANIA, RUSSIA, CINA, IRAN, POLONIA, PORTOGALLO E MESSICO  
 
Rimini, 9 ottobre 2006 - Per Tecnargilla – la maggiore manifestazione mondiale dedicata alle tecnologie e alle forniture per l’industria ceramica e del laterizio, organizzata da Rimini Fiera S. P. A. , in collaborazione con Acimac (Associazione Costruttori Italiani Macchine Attrezzature per Ceramica) – è tempo di bilanci. La ventesima edizione della vetrina riminese, svoltasi dal 28 settembre al 2 ottobre, ha registrato un’affluenza di pubblico pari a 30. 820 presenze, +1,9% rispetto alle 30. 241 di Tecnargilla 2004. Molto positivo il dato relativo ai visitatori italiani (dai 19. 277 del 2004 ai 19. 747 del 2006, +2,4%), ma a conferma dell’assoluto livello di internazionalità della rassegna vanno sottolineate le presenze degli operatori stranieri. Si tratta di un dato positivo sia dal punto di vista numerico sia dal punto di vista della provenienza geografica. Il numero totale di presenze dall’estero è passato infatti dalle 10. 964 dell’edizione precedente a 11. 073, segnando un +1%. Sono un centinaio i paesi rappresentati. A comandare la classifica figurano i principali paesi importatori di macchine per la ceramica italiane, a dimostrazione di come gli acquirenti che operano in mercati dinamici dal punto di vista dell’industria ceramica e che sono alla ricerca della migliore tecnologia disponibile considerino Tecnargilla la fiera leader a livello planetario per le innovazioni del settore. La top ten dei visitatori per paese di provenienza comprende nell’ordine: Spagna (11,5% del totale delle presenze straniere), Brasile (6,4%), Turchia (5,4%), Germania (4,5%), Russia (4,1%), Cina (3,5%), Iran (3,5%), Polonia (2,9%), Portogallo (2,8%), Messico (2,4%). A seguire, i visitatori provenienti da Francia (2,1%), Grecia (2,0%), India (1,9%), Indonesia (1,9%), Argentina (1,7%), Tailandia (1,6%), Regno Unito (1,4%), Egitto (1,3%), Giappone (1,3%), Usa (1,2%). Il carattere di internazionalità della manifestazione si è riflesso peraltro anche sul fronte degli espositori: su 752 aziende presenti, le straniere hanno rappresentato una percentuale superiore al 37% del totale. La prossima edizione di Tecnargilla si svolgerà a Rimini nel 2008. .  
   
   
BOLOGNAFIERE SEMESTRALE 2006: INCREMENTATO IL FATTURATO PASSATO A CIRCA 61 MILIONI DI EURO  
 
 Bologna, 9 ottobre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Bolognafiere, riunitosi il 5 ottobre sotto la presidenza di Luca Cordero di Montezemolo, ha approvato la relazione semestrale 2006. In questo periodo, il gruppo Bolognafiere ha incrementato il fatturato passato a circa 61 milioni di euro contro 59. 6 milioni dei primi sei mesi del 2005 ed ha migliorato la gestione con un Ebitda salito a 15. 2 milioni contro 12. 7 milioni del corrispondente periodo dell’anno precedente, e in crescita anche rispetto al budget. Il risultato netto di consolidato è stato di 1. 6 milioni contro 1. 2 milioni del 1° semestre 2005. A questo positivo risultato si è pervenuti in un contesto particolarmente complesso per il crescente squilibrio tra domanda e offerta che incide anche sui margini di contribuzione nonché per il permanere di una congiuntura negativa in alcuni comparti merceologici. Il semestre è stato peraltro contrassegnato da un calendario fieristico non favorevole in termini di manifestazioni a ciclicità pluriennale. Nei primi sei mesi è proseguito il percorso di crescita – in particolare all’estero – con l’acquisizione, in partnership, del controllo della Guangzhou Beauty Fair, la principale fiera nel settore della cosmesi in Cina, nonché del Monaco Spa Event, evento di Montecarlo dedicato al mondo delle Spa. Nel periodo è stato inoltre acquisito il controllo, con Modena Esposizioni, della manifestazione Ambiente Lavoro. Il portafoglio si è rafforzato con il rinnovo del contratto Cersaie che conferma Bologna quale polo dell’architettura e dell’edilizia. Anche a livello delle attività di servizi, è proseguito lo sviluppo con la costituzione con l’Operosa della società Clipper – di cui Bolognafiere ha acquisito il controllo – per la gestione di parcheggi e di servizi di pulizia. Relativamente alle strutture di quartiere, è stata avviata l’impegnativa realizzazione di un nuovo e moderno padiglione che porterà entro il 2008 la superficie espositiva a 200. 000 mq e sono continuati i lavori di ammodernamento e di collegamento delle strutture espositive. Il Consiglio di Amministrazione – al fine di dare corpo ad una governance più efficiente ed adeguata alle cresciute dimensioni aziendali e fermi restando i poteri attuali conferiti all’Amministratore Delegato – ha inoltre dato corso alla costituzione del Comitato Esecutivo e del Comitato di Controllo Interno. Sono stati nominati componenti del Comitato Esecutivo il Presidente del Consiglio di Amministrazione Luca di Montezemolo che lo presiede di diritto come previsto dallo Statuto della società, l’Amministratore Delegato Michele Porcelli nonché i Consiglieri Luigi Litardi, Flavio Peccenini, Gianfranco Ragonesi, Giorgio Tabellini. Al Comitato Esecutivo partecipano inoltre i Vice Presidenti Federico Castellucci e Luigi Marino. Sono stati nominati componenti del Comitato di Controllo Interno i Consiglieri Gianluigi Baccolini, Anna Del Mugnaio, Sergio Ferrari, Francesco Montanari, Francesco Vella. . .  
   
   
FIERA DI CARRARA, UN SUPER PADIGLIONE PER BATTERE LA CONCORRENZA  
 
Carrara, 9 ottobre 2006 – Testato a giugno durante Marmotec 2006, la rassegna mondiale del marmo, il super padiglione da 12 mila metri quadri e 18 milioni di euro della Fiera di Carrara diventa ora pienamente operativo in occasione di Miac, il salone internazionale dell’industria cartaria in programma dall’11 al 13 ottobre. Finanziato con il contributo della Regione Toscana e il sostegno dei comuni di Carrara e Massa, delle province di Lucca e Massa Carrara e della Cassa di Risparmio di Carrara, entra così in linea una delle opere di edilizia non residenziale più importanti realizzate in questi anni in Toscana. La Fiera di Carrara (www. Carrarafiere. It) può ora contare su 4 padiglioni per un totale di 32 mila metri quadri coperti e 20 mila scoperti, e può ora ospitare grandi manifestazioni ed eventi capaci anche di ricadute significative su tutto il comprensorio. “E’ stato un investimento importante quanto necessario”, commentano i vertici di Carrarafiere, il presidente Giancarlo Tonini e il direttore Paris Mazzanti, “Il mercato chiede strutture moderne e polifunzionali, dunque si trattava di rendere il nostro complesso competitivo e appetibile anche per i grandi organizzatori privati. Da questa iniziativa prevediamo effetti positivi anche per Carraracongressi, ossia per la divisione congressuale che ha già ospitato 32 eventi di vari settori con oltre 20 mila partecipanti”. Il nuovo padiglione ha un’altezza interna di 6,70 metri e un volume di 87 mila metri cubi. Ospita uffici per 200 metri quadri, due bar, servizi igienici e ogni elemento necessario a supportare le attività legate agli eventi in corso. L’area destinata alle fiere è di 10 mila metri, tutti sfruttabili in assenza di colonne interne. La superficie espositiva netta (5 mila metri) consente di ospitare 242 stand di dimensioni standard, dotati di impianto elettrico, idrico e di scarico. La costruzione ha richiesto l’impiego di 6. 200 metri cubi di calcestruzzo, 1000 tonnellate di acciaio e 39 chilometri di cavi. L’esterno è caratterizzato da rivestimenti in marmo bianco (2000 metri quadri) e vetrate in cristallo (4 mila metri quadri). I pavimenti interni sono invece in resina e i marciapiedi di collegamento in pietra, mentre la copertura è in travi reticolari spaziali e manto in pvc. Completano la dotazione un sistema di condizionamento e un impianto elettrico da 800 kVa, una centrale frigorifera e una termica da 2. 500 Kw, oltre che un apparato antincendio per la protezione totale e un impianto fonia/dati. Questi interventi hanno consentito di realizzare un nuovo centro servizi da 2. 500 metri quadri, di ammodernare l’impianto di riscaldamento dei vecchi padiglioni e di riorganizzare le aree adibite a parcheggio. Carrarafiere è ora in grado di ospitare nello stesso periodo anche più manifestazioni e di realizzare così importanti sinergie ed economie di scala. Si comincia a ottobre (6-8) con 4x4Fest, salone dell’auto integrale, e Miac (11-13), fiera specializzata per le aziende che operano nel settore della carta. Si continua ad inizio 2007 con Balnearia (balneazione) e Tirreno Ct (turismo), programmate in contemporanea a Tuttocasa (arredamento) che andrà a riempire il nuovo padiglione. .  
   
   
TRENTINO ARCOBALENO – RETE LILLIPUT TRENTINO – CONFESERCENTI DEL TRENTINO  
 
Trento, 9 ottobre 2006 - Ad un mese dall’apertura della seconda edizione di “Fa’ la Cosa Giusta! Trento – fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili”, che si svolgerà a Trento dal 3 al 5 novembre 2006, continuano a giungere all’organizzazione richieste di spazi fra gli espositori, mentre anche da parte del pubblico cresce l’interesse nei confronti dell’iniziativa. Sono già 125 le realtà che hanno prenotato uno spazio, e i 5000 metri quadrati di spazio espositivo stanno andando verso il tutto esaurito. Mentre le sezioni della fiera vanno definendosi con le iscrizioni che sopraggiungono, ed è in fase di ultimazione il programma degli eventi culturali che accompagneranno i tre giorni di mostra mercato, è stato definito il programma degli eventi di lancio della fiera, che precederanno l’apertura dei cancelli dello spazio espositivo di Trento Fiere. Tre gli appuntamenti proposti, mirati, grazie alla loro estrema varietà, a coinvolgere tutta la cittadinanza nel percorso di avvicinamento. Il primo evento sarà martedì 31 ottobre, presso la Sala della Cooperazione, in via Segantini 10 a Trento, e sarà dedicato alla musica. Ad esibirsi sarà l’Orchextra Terrestre, giovanissimo ensemble multietnico diretto da Corrado Bungaro, che già in occasione dell’ultima edizione degli itinerari Folk di Trento Estate ha riscosso un enorme successo di pubblico. Lo spettacolo “Musiche dal mondo” presenterà brani musicali provenienti dalle più diverse tradizioni culturali, dal Salento all’Africa, dalle Alpi ai Balcani, dall’India alle Americhe. La serata di mercoledì 1 novembre sarà invece riservata al teatro, ed in particolare allo spettacolo della compagnia “Alma Rosè”, di Milano, già apprezzata in città durante il festival dell’economia nell’intenso monologo “Gente come…uno”. Lo spettacolo proposto, che andrà in scena al Teatro Cuminetti in via Santa Croce a Trento, e intitolato “Mapu. Terra - Appunti per un´inchiesta sulla Terra”, è un riuscito esempio di teatro-inchiesta, sugli aspetti più contraddittori delle nostre città e del loro rapido mutamento. Quella di giovedì 2 sarà invece la serata dedicata agli approfondimenti sui temi dell’economia solidale, grazie ad una tavola rotonda di grandissimo spessore, organizzata da Trentino Arcobaleno in collaborazione Con la Federazione Trentina della Cooperazione. Dalle ore 20. 30, nella sala della cooperazione di via Segantini 10 a Trento Diego Schelfi, presidente della Federazione Trentina della Cooperazione, Savino Pezzotta, già segretario nazionale della Cisl e Presidente della Fondazione Sud, Johnni Dotti, presidente del consorzio nazionale Gino Mattarelli, Vincenzo Linarello, presidente Consorzio Goel della Locride di Bregantini, Michele Odorizzi, presidente di Consolida, e Roberto Barbiero di Trentino Arcobaleno, discuteranno sull’economia solidale a partire dalle esperienze del Trentino e della Locride e dalle numerose collaborazioni fra queste due realtà. .  
   
   
MATISSE E BONNARD VIVA LA PITTURA! ROMA, COMPLESSO DEL VITTORIANO 6 OTTOBRE 2006 - 4 FEBBRAIO 2007  
 
 Roma, 9 ottobre 2006 - "Viva la pittura!" Con questo motto emblematico e pieno di entusiasmo inizia la corrispondenza tra due grandi artisti, Henri Matisse e Pierre Bonnard, un carteggio specchio di un´amicizia durata quasi quaranta anni e interrotta soltanto dalla morte. Dal 6 ottobre 2006 al 4 febbraio 2007 la mostra "Matisse e Bonnard. Viva la pittura!" al Complesso del Vittoriano celebra l´incontro tra i due maestri attraverso oltre 230 opere tra oli, sculture, acquarelli, gouaches, disegni e documenti. Partecipano alla mostra con i loro capolavori importanti musei pubblici e prestigiose collezioni private di tutto il mondo. Ben 27 musei francesi aderiscono all´evento e, tra essi, il Centre Pompidou ed il Musée des Arts Décoratifs di Parigi, il Musée Toulouse-lautrec di Albi, il Musée des Beaux-arts et d´Archéologie di Besançon, i Musées des Beaux-arts di Bordeaux, di Brest, di Digione e di Nizza, il Musée Matisse di Cateau-cambresis, il Musée Tavet Delacour di Pontoise, la Fondazione Maeght di Saint Paul de Vence, l´Annonciade Musée de Saint Tropez ed il Musée d´Art Moderne di Trois. Tra i paesi partecipanti spiccano la Russia (con quattro opere dallo Museo dell´Ermitage ed un capolavoro dal Museo Pushkin), gli Stati Uniti (con il Metropolitan Museum, il St. Louis Museum of Art, il Los Angeles County Museum of Art ed il Brooklin Museum of Art) il Canada (con il Montreal Museum of Fine Arts ed il Musée de Beaux Arts de Canada) e l´Australia (con la National Gallery of Australia, la National Gallery of Victoria e la New South Wales Art Gallery), oltre a Brasile, Finlandia Inghilterra, Irlanda, Italia, Norvegia, Ungheria, Città del Vaticano ed altri. La Mostra, che nasce sotto l´Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e con la collaborazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, si avvale del patrocinio del Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Ambasciata di Francia in Italia, Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, ed è promossa dal Comune di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali, Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche, Assessorato alla Comunicazione -, unitamente alla Provincia di Roma - Presidenza, Assessorato alle Politiche Culturali - e alla Regione Lazio - Presidenza, Assessorato Cultura, Spettacolo, Sport. L´esposizione "Matisse e Bonnard" si avvale di un prestigioso Comitato Scientifico composto da Guy Cogeval, Direttore del Montreal Museum of Fine Arts, Philippe Cros, Direttore della Fondazione Bemberg di Tolosa e commissario generale internazionale della mostra, Jack Flam, Distinguished Professor of Art History della City University of New York, Marie-thérèse Pulvénis de Seligny, direttrice del Museo Matisse di Nizza, Claudio Strinati, Soprintendente per il Polo Museale Romano e commissario generale per l´Italia della mostra, Maria Teresa Benedetti, già ordinaria all´Accademia di Belle Arti di Roma, e Claudia Zevi. La rassegna è coordinata e organizzata da Alessandro Nicosia (Presidente di Comunicare Organizzando). La mostra - Nel corso dell´ultimo decennio il Complesso del Vittoriano è diventato lo spazio espositivo principe nel panorama romano per la presentazione di artisti di fine Ottocento e inizio Novecento, ospitando prestigiose mostre come quelle dedicate a Magritte, Cézanne, gli Espressionisti, Klee, Degas, Munch e, infine, ad Amedeo Modigliani. Oggi, con un approccio scientifico completamente innovativo, vengono presentati due maestri, Henri Matisse e Pierre Bonnard, artisti che percorrono strade parallele e sono in continuo dialogo attraverso un fitto carteggio pubblicato dalla casa editrice francese Gallimard. Matisse e Bonnard rappresentano due direzioni fondamentali dell´arte del Novecento: Matisse verso il moderno, Bonnard nel costante legame con la tradizione. Non un confronto tra opere diverse per segno e resa formale, bensì un incontro tra due grandi della pittura del Novecento, uniti da una fortissima stima reciproca e dalla comune indagine sulle capacità espressive del colore. Gli aspetti che legano Henri Matisse e Pierre Bonnard sono molteplici. Nonostante la sua sconcertante precocità, l´influenza che ebbe su Toulouse-lautrec ed il suo ruolo cruciale nel movimento Nabis, Bonnard è stato spesso considerato come l´ultimo impressionista. In realtà, egli trasforma l´indagine obbiettiva sul reale degli Impressionisti in uno sguardo volto verso una realtà interiore. Egli è solo di due anni più vecchio dell´amico e condivide con lui momenti fondamentali del suo percorso. Per entrambi la prima mostra personale è alla Galleria Ambroise Vollard, sostituita, a partire dalla seconda metà degli anni ´10, dalla Galleria Bernheim-jeune; entrambi vivono la loro stagione matura nel Midi della Francia. Sanno di essere due sopravvissuti, due uomini, per usare le parole di Rodin, "che hanno avuto la fortuna di perseguire con passione ciò che hanno amato": l´Arte. L´amore incondizionato per la pittura e lo stesso rovello nei confronti delle difficoltà della creazione artistica costituiscono il loro legame più forte. Bonnard scrive a Matisse: "La pittura è qualche cosa a condizione di concedersi completamente. Credo che ci capiamo bene su questo punto"; Matisse gli dirà poi: "La verità è che un pittore esiste con la tavolozza in mano e fa ciò che può". Entrambi sono fautori di un´arte che superi il dibattito delle Avanguardie e trovi il proprio scopo all´interno del dipinto, non come imitazione del reale, ma come trascrizione di una reazione personale ad esso. Le famose frasi di Matisse "L´arte è una comoda poltrona" o di Bonnard "La pittura non è altro che il piacere di dipingere" vanno lette, dunque, come l´espressione di un ideale comune, per cui l´artista non deve sottomettersi alla natura e alle sue regole, ma esclusivamente a quelle del dipinto. La rivoluzione introdotta da Bonnard in pittura consiste nell´aspirazione a riprodurre una sensazione psicofisiologica del reale, cioè a dipingere la ´sensazione´ prodotta in lui dal soggetto e ricollocata nel fluire del tempo. In tal modo, si abbandona uno degli elementi fondamentali della pittura tradizionale (quella che Matisse chiama ´la pittura della mimesi´), cioè la prospettiva. Non dovendo più riprodurre un´immagine, ma una percezione, il dipinto non raffigura più la realtà, ma una visione soggettiva derivata da essa. Perdendo il punto focale tradizionale, la pittura acquista una visione più ampia. E´ proprio questo aspetto del superamento della mimesi che Matisse ricerca nell´arte orientale, composta di colori piatti, di forme giustapposte e non gerarchizzate, elementi che lo guidano verso la sua particolare concezione di un´arte decorativa. Nonostante gli esiti formali così diversi, i due artisti dimostrano sempre un estremo interesse, rispetto ed ammirazione l´uno per il lavoro dell´altro e si scambiano quadri alla ricerca del consenso e dell´approvazione reciproca. A testimonianza di ciò, all´inizio del 1911, Matisse acquista da Bernheim-jeune "La serata al Salon" di Bonnard, che conserverà per sempre. Bonnard, dal canto suo, avrebbe sempre tenuto con sé la superba "Finestra aperta" di Matisse. I due testimoniano apertamente la stima che hanno l´uno per l´altro. A chi, dopo la morte di Bonnard, ne mette in discussione la "modernità", Matisse risponde irritato: "Sì! Certifico che Pierre Bonnard è un grande pittore oggi e lo sarà ancora di più per l´avvenire!". Bonnard, invece, gli testimonia la sua ammirazione direttamente in una lettera: "quando penso a lei, penso ad uno spirito mondato da ogni vecchia convinzione estetica, solo questo consente una visione diretta della natura, la fortuna più grande che un pittore possa avere". Il dialogo artistico tra i due è costante: Bonnard ammira l´originale visione della natura di Matisse, quest´ultimo trarrà ispirazione dall´opera dell´amico per rafforzare l´intensità del colore e la libertà del disegno. I due hanno in comune anche i temi rappresentati qui in mostra: ritratti, paesaggi e visioni delle città, marine, finestre aperte sul Mediterraneo o sulla campagna, capaci, come gli specchi, di infrangere le regole della prospettiva. Inoltre, le nature morte, oggetti e ricchi mazzi di fiori, e tutte le possibili declinazioni della figura femminile. Anche se i loro esiti formali sono diversi colpisce l´intensità di un incontro, lo scambio costante, il dialogo sempre alto, che arricchisce entrambi e che, sicuramente, colpirà i visitatori della mostra. .  
   
   
BOCCIONI A PALAZZO REALE. SGARBI: “MILANO LUOGO IDEALE PER L’OPERA DELL’ARTISTA”  
 
Milano, 9 ottobre 2006 - “Milano è stata un luogo cardine nella produzione di Umberto Boccioni. Qui le sue invenzioni hanno trovato il loro spazio naturale”. Con queste parole, l’assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi ha sottolineato lo stretto rapporto che lega l’artista alla città, uno degli elementi caratterizzanti della mostra dedicata a “Boccioni. Pittore, Scultore, Futurista”. A Palazzo Reale l’esposizione è aperta al pubblico dal 6 ottobre, fino al 7 gennaio 2007, con i seguenti orari: tutti i giorni dalle 9. 30 alle 19. 30, il giovedì dalle ore 9. 30 alle 22. 30 (lunedì chiuso). L’assessore Sgarbi ha voluto infine esprimere un particolare apprezzamento al lavoro svolto dalla curatrice, Laura Mattioli Rossi, che ha proiettato negli allestimenti il pensiero dell’artista con grande rigore ed efficacia. . .  
   
   
ANDRES SERRANO PAC PADIGLIONE D’ARTE CONTEMPORANEA MILANO 14 OTTOBRE – 26 NOVEMBRE 2006  
 
 Milano, 9 ottobre 2006 - In occasione della seconda edizione della Giornata del Contemporaneo (14 ottobre 2006), promossa dall’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani (Amaci) con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Dipartimento per i Beni Culturali e Paesaggistici - Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee (Darc), il Pac di Milano celebra l’estro creativo di un grande interprete dei nostri tempi - Andres Serrano – con un duplice appuntamento: la mostra Il dito nella piaga, a cura di Oliva María Rubio, in collaborazione con La Fábrica di Madrid, una selezione di alcune delle sue più significative fotografie degli ultimi vent’anni, e la mostra The Morgue, a cura di Alessandro Riva e realizzata in collaborazione con Tomaso Renoldi Bracco, dieci lavori inediti dell’artista tratti dalla controversa omonima serie fotografica del 1992. Immagini macabre e scioccanti a lungo tenute nascoste per volere dello stesso artista e che ora vengono presentate per la prima volta, in esclusiva assoluta, a Milano. Artista maledetto e grande provocatore: questa l’immagine che Serrano ha sempre dato di sé. In realtà, ad un’analisi più approfondita, la sua opera appare complessa e ricca di sfumature. Genio ribelle per eccellenza, Serrano esprime la sua critica nella sottile dicotomia che sottende le sue immagini fotografiche, patinate e perfette, terrificanti e trasgressive, rifiutando le finzioni del mondo contemporaneo e illustrandone i turbamenti interiori e le manie. Dai suoi esordi – agli inizi degli anni ottanta – fino ai giorni nostri, le fotografie di Andres Serrano (New York, 1950) non hanno mai smesso di rappresentare i temi più controversi e polemici del convulso mondo in cui viviamo. La religione, il fanatismo, la corporeità, la xenofobia, la malattia e la morte, sono stati oggetto della sua meticolosa attenzione in serie come Bodily Fluids, The Morgue, Nomads, Ku Klux Klan, The Church, A History of Sex…ciò che sembra una forma di provocazione si manifesta come una vocazione: quella di trattare temi e problematiche che ci riguardano come esseri umani attraverso immagini che si distinguono, inoltre, per la loro bellezza. La bellezza è una componente essenziale del lavoro di Serrano. Attraverso di essa, l’artista intensifica la tensione che seduce lo spettatore con il fascino proibito dei temi tabù. Di fatto, Serrano ha confessato che il suo obiettivo come artista è sempre stato quello della bellezza: “Credo che sia necessario cercare la bellezza anche nei luoghi meno convenzionali o nei candidati meno insospettabili. Se non incontro la bellezza non sono capace di scattare alcuna fotografia”. L’efficacia delle sue immagini trova riscontro nei meccanismi della pubblicità: il ricorso ad una illuminazione dichiaratamente caravaggesca, i colori accesi, la precisione dei titoli, e, soprattutto, l’uso di un linguaggio breve, ma sempre eloquente. Serrano non ha un interesse specifico per il processo fotografico; è, piuttosto, un formalista che si identifica fortemente con la tradizione e con i grandi maestri della pittura barocca, definendosi un artista religioso del passato con idee contemporanee. Le sue composizioni sono rigorose e i simboli allegorici appaiono in ognuna delle sue serie fotografiche. Costruisce elaborati tableaux che adottano la qualità e il virtuosismo manierista dei grandi dipinti seicenteschi. Serrano non censura mai le sue foto e non scende mai a compromessi. Muovendosi sulla sottile linea che separa il sacro e il profano, il morale e l’immorale, il lecito e l’illecito, l’opera di Serrano ha evitato i limiti del puro decorativismo. L’artista travalica i confini del permissibile – tanto nell’ambito personale quanto in quello sociale – per adescare e sorprendere gli spettatori, mettendoli a confronto con immagini che, come primo impulso, farebbero chiudere gli occhi se non fossero presentate in modo bello e pittorico. Come di consueto, anche questo duplice appuntamento con l’arte di Serrano è accompagnato da un programma di attività didattiche e di visite guidate per singoli visitatori, gruppi e scolaresche. Iniziative realizzate con il sostegno del Gruppo Coop Lombardia. .  
   
   
INAUGURAZIONE MOSTRA MARIO MICOSSI A UN ANNO DALLA SCOMPARSA DELL´ARTISTA  
 
Artegna, 9 ottobre 2006 -  Mpb - Le porte e le stanze della casa-studio del Maestro Mario Micossi ad Artegna si sono aperte al pubblico per la mostra che a un anno dalla scomparsa dell´artista, le nipoti Elena ed Anna hanno voluto organizzare per ricordare lo zio, rispettando l´impostazione dell´esposizione che si sarebbe dovuta tenere esattamente un anno fa e che era in pratica già pronta quando Micossi fu colpito da un malore che gli fu fatale. Il grande incisore infatti si è spento il 17 settembre 2005 all´età di 79 anni. In questa casa egli è però ancora vivo - ha detto una delle nipoti durante l´inaugurazione alla presenza del presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini, della consigliera Alessandra Guerra, dello storico dell´arte Gianfranco Ellero, di molti artisti e di numerosissime persone amiche ed estimatrici dell´arte e dell´umanità di Mario Micossi. Un pubblico folto e commosso, raccolto sotto il pergolato di viti del cortile: "viti friulane, radicate in terra friulana, intorno a una casa difesa con i denti - ha ricordato ancora la nipote - per mantenerla in piedi, dopo il terremoto". E l´annotazione sull´arte dello zio è quella della leggerezza e della poesia: "una leggerezza di cui Micossi, con l´incisione e l´acquerello, ha fatto il suo campo di battaglia". Sacerdote della bellezza lo ha definito Ellero, ricordando il significato che per Micossi aveva il paesaggio: non solo un pretesto architettonico o naturalistico ma essenzialmente un luogo di sintesi tra uomo e natura. E la sua pittura e la sua incisione il frutto di leit motiv a lungo meditati, anche anni, spesso fino alla macerazione, tanto da farlo diventare il più grande lettore e interprete del paesaggio friulano di ogni tempo. Micossi - ha sottolineato il presidente del Consiglio Tesini - è l´espressione di un friulano vero, colto, eclettico, versatile, fortemente radicato alla sua terra ma cittadino del mondo, ovvero mai straniero in patria e mai fuori del mondo: una metafora, per Tesini, a 30 anni dal terremoto, per dire dell´amore per la propria gente e per la propria terra. Un messaggio, attraverso l´arte, anche per la politica e per le istituzioni. Hanno parlato anche alcuni amici: Grazia Levi ha letto un messaggio inviato per l´occasione dall´amico Carlo Scarsini, già direttore del Progresso Italiano di New York e corrispondente Ansa da Mosca, a testimonianza delle molte amicizie intrecciate indiverse parti del mondo, e anche quella di Alessandra Guerra è stata la testimonianza di un´amicizia famigliare, ricca di ricordi personali non solo legati alla lezione artistica ma anche umana di Micossi. .  
   
   
CITTÀ, ARTE E SOCIETÀ ESPERIENZE D’ARTE E PROCESSI DI TRASFORMAZIONE URBANA SEMINARIO, 12 / 13 OTTOBRE 2006 CZ 95 – CENTRO LE ZITELLE VENEZIA  
 
Venezia, 9 ottobre 2006 - Cultura e territorio, esperienza artistica e spazio urbano: un rapporto intenso che genera legami, opportunità, modelli, comportamenti, identità. Attorno all’idea di trasformare e riqualificare i luoghi attraverso l´arte, si confrontano esperti di arte pubblica, artisti e architetti, critici, curatori e istituzioni. Il seminario Città, Arte e Società si realizza nell’ambito del progetto Cz_vpi2006, evento collaterale alla 10. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, e si collega al tema di questa edizione della Biennale, Città. Architettura e Società, per approfondire la prospettiva che lega l’evoluzione dell´arte e gli spazi urbani, lo sviluppo socioculturale a quello economico e antropologico. Curate da Pierluigi Sacco, professore ordinario di economia della cultura all’università Iuav di Venezia, da Eclettica architetti associati e dal collettivo di architetti gruppo A12, le due giornate di studio avranno sede in un luogo reinterpretato con questa visione. Cz95, ex Centro civico Le Zitelle all’Isola della Giudecca, da luogo del tempo libero è diventato spazio culturale, facendo registrare nell’ultimo anno ben 8. 000 presenze. Chiaro esempio di rivitalizzazione del contesto territoriale in cui è situato e di rivalutazione dello spazio pubblico, in questa struttura oggi si produce e si respira cultura al servizio della popolazione. Esperienze italiane e internazionali di professionisti del mondo dell’arte, tra cui quelle dell’Isola dell’Arte di Milano e Fuori Uso di Pescara, oltre a progetti realizzati tra Berlino, Stoccolma e Utrecht, saranno, assieme alla testimonianza di operatori istituzionali provenienti da Venezia, Bolzano, Torino e Milano, occasione per riflettere su implicazioni, problemi e opportunità sollevati dalle odierne modalità di dialogo tra mondo culturale e realtà urbana. Si apre un confronto tra arte pubblica e paesaggi urbani, territorio e comunità, per verificare come produzione, esposizione e fruizione d´arte possano diventare motore rigenerante dei luoghi e del tessuto sociale. Verranno affrontati temi legati alla salvaguardia e alla riconversione del nostro territorio attraverso l’arte, intesa non solo come cultura del “bello” ma come occasione di provocazione e riflessione. L’immagine turistica, arricchita da questo processo creativo, rappresenta oramai solo una delle occasioni di sviluppo, potenzialità che si attuano attraverso la consapevolezza e il coinvolgimento di tutti gli interlocutori, dal committente all’artista, dalle istituzioni al pubblico. L’evento Cz_vpi2006 è promosso dall’Esu di Venezia, con la collaborazione delle Accademie di Belle Arti di Venezia e Verona, da “Urban Italia, apriamo i muri”, che ha sostenuto la creazione del centro Cz95, il patrocinio della Regione del Veneto, del Comune di Venezia - Municipalità di Venezia, Murano e Burano, e il sostegno di Unicraft. .  
   
   
"GIORNATA DEL CONTEMPORANEO" I DADI MUSICALI DI MOZART CONCERTO CON PARTITURA GENERATA IN TEMPO REALE VILLA BELGIOJOSO BONAPARTE  
 
 Milano, 9 ottobre 2006 - Attribuito a Mozart, il gioco dei dadi è uno dei primi esempi di composizione algoritmica. L’arte della combinatoria ha sempre fatto parte del fare musicale; matematica e composizione hanno avuto un’attrazione reciproca che, sotto diverse prospettive e profondità, è da sempre presente nella storia. Con l’avvento del computer, la C. A. C. (Composizione Assistita dal Calcolatore) è diventata uno dei più importanti domini di studio della composizione, non solo uno strumento per calcolare strutture complesse, ma espressione del pensiero musicale che unisce regole, vincoli e scelte al fine di definire e ridefinire la libera volontà del compositore. Ispirato e dedicato al gioco di Mozart, il concerto si svilupperà lungo un percorso, un viaggio, in cui pianoforte, violino e violoncello, partendo da materiali e da regole mozartiane, saranno portati, attraverso la generazione della partitura, fino ai giorni nostri dove i modelli di generazione verranno applicati anche alle tecniche di trasformazione del suono in tempo reale (live electronics). Una nuova, ridefinita, orchestra/vascello fuori dal tempo storico ma ancorata alla natura intima del fare musicale. Elaborazione musicale e sviluppo informatico: Jacopo Baboni Schilingi e Michele Tadini; approfondimenti musicologici: Lidia Bramani e Oreste Bossini; coordinamento progetto: Dalila Sena. Violino: Cinzia Barbagelata; violoncello: Livia Rotondi; live electronics: Jacopo Baboni Schilingi e Michele Tadini. Sabato 14 ottobre 2006 • ore 18. 30; sabato 14 ottobre 2006 • ore 21. 30; domenica 15 ottobre 2006 • ore 18. 30. Ingresso gratuito ad inviti fino ad esaurimento posti prenotazione obbligatoria via e-mail: dadi@agonarsmagnetica. It .  
   
   
AL PICCOLO TEATRO, L’ELETTRA “OLOFONICA” DI ANDREA DE ROSA E HUBERT WESTKEMPER LA MODERNITÀ DEL CLASSICO: UNO SPETTACOLO DAL VIVO ASCOLTATO IN CUFFIA  
 
Milano, 9 ottobre 2006 - Nella cornice del Teatro Studio, delle tre sale del Piccolo quella tradizionalmente destinata alla ricerca e alla sperimentazione di nuovi linguaggi, venerdì 20 ottobre, andrà in scena in un singolare allestimento l’Elettra di Hugo von Hofmannsthal proposto da Andrea De Rosa e Hubert Westkemper. Lo spettacolo, che arriva a Milano dopo una tournée che, nel 2006, lo ha portato nelle maggiori piazze italiane, è prodotto dal Teatro Stabile di Napoli in collaborazione con il Teatro Stabile di Torino. La messa in scena della tragedia che Hugo von Hofmannsthal scrisse nel 1903 ispirandosi all’Elettra di Sofocle, vede il pubblico seduto di fronte ad una grande vetrata – una vera e propria parete che separa lo spazio dell’azione scenica – da dove vedrà lo spettacolo “ascoltandolo” per mezzo di una cuffia stereofonica grazie a una sofisticata tecnica di “ripresa del suono” detta olofonica. Insieme alle voci degli interpreti, allo spettatore giungeranno i suoni e i rumori di un ambiente più vasto, il paesaggio di stanze e corridoi, di anfratti e camminamenti, con l’eco di musiche lontane, il nitrire di cavalli e l’abbaiare di cani, lo scrosciare di pioggia e vento, improvvisi rumori di corse e passi furtivi. A proposito della modalità di ascolto dello spettacolo, Hubert Westkemper ha sottolineato come “questo sistema permette di avere una percezione dello spazio molto dettagliata e sorprendentemente realistica. La sensazione di indossare la cuffia, infatti, viene presto dimenticata a vantaggio di una immersione totale nello spazio scenico”. Sull’impostazione drammaturgica dello spettacolo, così Andrea De Rosa: “I personaggi sembrano guardare in uno specchio rovinato ed opaco: cercano un’immagine di sé che vogliono pura, al di sotto dei mille strati che il tempo vi ha steso sopra, ma più si avvicinano alla superficie riflettente, più essa si rivela irreparabilmente corrotta e deformata. Il senso di nostalgia per la purezza di quella immagine, il dolore che si scopre con la sua perdita, l’incapacità di trovare le parole giuste per raccontarlo, mi sembrano gli elementi chiave per la messa in scena di questo testo”. Www. Piccoloteatro. Org .  
   
   
FRANCO OPPINI E NINI SALERNO IN BERSAGLI DI VETRO AL TEATRO SAN BABILA  
 
 Milano, 9 ottobre 2006 - Amedeo (Nini Salerno), cinquantenne divorziato divide la casa con Giulio (Franco Oppini). I due sono amici di mezz’età ma molto diversi: l’uno è un professionista della seduzione e abile pirata dei sentimenti, l’altro un goffo corteggiatore votato agli insuccessi e alle tribolazioni amorose. L’esasperante situazione vissuta da Amedeo lo spinge a un pizzico di follia: sequestrare l’amico e la sua nuova compagna Silvia (Barbara Terrinoni), trentenne delusa dalle innumerevoli infedeltà del marito e decisa a rifarsi una vita. Soltanto loro potranno aiutarlo -con un metodo a sorpresa- impartendogli il vademecum della seduzione. Nini Salerno rinnova per il debutto milanese al Teatro San Babila la sua godibilissima commedia modificandone alcuni aspetti e “cercando di evitare di muovermi come un elefante in una cristalleria, in omaggio a questi tempi dove tutto corre così veloce, al punto che ieri è già domani” (N. S. ). Saranno quindi i suoi personaggi, in un avvincente viaggio nel mondo dei sentimenti, ad accompagnare il pubblico nella piacevole avventura -tinteggiata a tratti di noir e di thriller mozzafiato ma a lieto fine- dove la risata liberatoria lascia il posto ad una riflessione molto più profonda sulle umane contraddizioni e sui sentimenti. “E’ difficile amare, è difficile essere amati. Quasi impossibile è essere felici. In ‘Bersagli di Vetro’ s’incontrano tre personaggi che sembrano dirci che nessuno sa come ci si deve comportare maneggiando le emozioni, che nessuno conosce le regole che si devono seguire quando si ha a che fare con i sentimenti. E che è meglio riderci sopra. ” Note d’autore. Dopo una sessantina di repliche della propria commedia, un autore ha il diritto di chiedersi: si può fare di più? Io me lo sono chiesto e ho deciso di modificare alcuni aspetti della vicenda in omaggio a questi tempi dove tutto corre così veloce al punto che ieri è già domani. Per la serie “non si può mai stare tranquilli”, ho dovuto mettere mano al personaggio femminile, Silvia, con l’assoluta consapevolezza di ficcarmi in un ginepraio. Ma tant’è…Cercando di evitare di muovermi come un elefante in una cristalleria, ho approfondito le tematiche dell’universo femminile nella speranza che un fascio di luce potesse illuminare meglio i tanto dibattuti rapporti uomo-donna. Ho voluto andare in questa direzione perché convinto che oggi la donna sia un essere più fresco dell’uomo e quindi molto meno usurato nelle sue sfaccettature. Fermo restando che trattando di lei, inevitabilmente si finisce a parlare anche di lui. Ma il punto è: sarà vero quello che l’una pensa dell’altro? Mi riterrei soddisfatto se almeno una delle frasi contenute nella mia commedia rimanesse incisa nell’orecchio dello spettatore anche solo per un istante. Telefono 02-76002985 .  
   
   
LA STAGIONE 2006-2007 DEL IL TEATRO DELLA LUNA: “JESUS CHRIST SUPERSTAR” FINALMENTE IN ITALIANO  
 
 Milano, 9 ottobre 2006 - Diventato in poche stagioni il punto di riferimento per il musical di tutto il Nord Italia, dopo un cartellone 2005-2006 ricco di grandi spettacoli, di grandi protagonisti e che fatto registrare numerosi sold-out, il Teatro della Luna si prepara a riaprire il sipario. Una programmazione di grandissima qualità per la stagione 2006-2007, in cui i più celebri musical di Broadway affiancano attesissime novità, e tra cui spicca uno dei più grandi successi planetari che ha cambiato la storia del musical, finalmente in italiano: “Jesus Christ Superstar”. La stagione 2006-2007 del Teatro della Luna partirà infatti il 19 ottobre con il musical capolavoro di Andrew Lloyd Webber, che racconta in musica gli ultimi sette giorni della vita di Gesù di Nazareth. “Jesus Christ Superstar” arriva sui nostri palcoscenici per la prima volta interamente tradotto, prodotto dalla Compagnia della Rancia, che dal 1988 propone in Italia i maggiori musical internazionali in versione italiana; la regia dello spettacolo sarà firmata da Fabrizio Angelini, già coreografo della Rancia e oggi tra i registi italiani specializzati nel musical. Discusso, contestato, ma indiscutibilmente amato dagli appassionati del rock come dai melomani, “Jesus Christ Superstar”, la prima opera professionistica di Webber e Rice, debuttò sul palcoscenico del Mark Hellinger Theatre di Broadway nel 1971. Il fenomeno esplose a Londra nel 1972 e da allora è stato rappresentato in decine di paesi al mondo, compresi Kenya, Messico, Zimbabwe e Israele. Non poteva mancare, insieme alla traduzione in oltre 10 lingue - tra cui tedesco, francese, spagnolo, portoghese, russo, ungherese e giapponese – la versione italiana di uno dei più straordinari successi della storia del teatro musicale di tutti i tempi. Anche il pubblico italiano potrà finalmente cogliere tutte le sfumature di questa autentica “musicalissima” rievocazione, in un allestimento che vedrà in scena oltre 20 interpreti e un’orchestra dal vivo, per rivivere le indimenticabili canzoni, diventate autentici cult. Dal 16 novembre sarà la volta di “Grease”, il musical dei record, che si conferma un fenomeno senza precedenti. Arrivato in Italia al decimo anno di rappresentazione, e prossimo al traguardo delle 1. 000 repliche, lo spettacolo torna con una versione rinnovata nelle scene, nei costumi, nel cast e nella regia, affidata a Federico Bellone, collaboratore di Saverio Marconi in numerosi musical della Rancia. Con oltre 90 artisti che si sono avvicendati sul palcoscenico dal 1997 a oggi, “Grease”, grazie al ritmo e all’energia, coinvolge il pubblico per due ore di spettacolo che culminano in un finale travolgente. Lorella Cuccarini, che nella stagione appena conclusa ha conquistato 30. 000 spettatori in poche settimane, a partire dal 15 dicembre e per tutto il periodo natalizio, sarà di nuovo l’applauditissima protagonista di “Sweet Charity”; insieme a lei l’affascinante e spiritoso Cesare Bocci nel ruolo di Oscar e Gianni Nazzaro in quello di Vittorio Vidal. Lo spettacolo, con la regia di Saverio Marconi e le coreografie di Luca Tommassini, alterna numeri divertenti nei camerini del night Fandango a spettacolari coreografie e momenti romantici, e regala il lieto fine per una storia d’amore con la “A” maiuscola, dove i sogni, tra mille avventure, diventano realtà. Dai camerini del Fandango nella New York degli anni ’60 al Kit Kat Club di Berlino negli anni ‘30: il 1 febbraio 2007 al Teatro della Luna debutterà il nuovo musical targato Compagnia della Rancia e diretto da Saverio Marconi: “Cabaret”, con Michelle Hunziker nei panni della giovane ingenua e sognatrice Sally Bowles. Il musical, reso celebre dalla versione cinematografica di Bob Fosse del 1972 che vinse 8 Oscar, è attualmente in scena in Olanda e in Spagna ed è annunciato in Inghilterra, Francia e Germania per la stagione 2006-2007. Brani intramontabili come “Willkommen, bienvenue, welcome”, “Mein Herr”, “Money, Money” e “Cabaret” fanno parte della colonna sonora di un capolavoro ormai entrato nella storia del musical. La stagione del Teatro della Luna si chiuderà con l’attesissimo spettacolo tratto dall’omonimo romanzo di Federico Moccia: arriva infatti “Tre metri sopra il cielo”, vero e proprio “cult” delle nuove generazioni, in scena dal 19 aprile, prodotto da Palazzo Irreale con la regia di Mauro Simone. Un romanzo scoperto dai giovani che per anni è circolato sotto forma di fotocopia e che oggi è diventato uno dei libri più venduti e uno straordinario caso “di costume” che ha conquistato anche il pubblico più adulto. La magica storia d’amore tra Step e Babi regalerà agli spettatori di ogni età la possibilità di vivere (o rivivere) l’unico momento della vita dove si può volare “tre metri sopra il cielo”. .  
   
   
QUELLA VOLTA E TEATRO II DUE ATTI UNICI DI SAMUEL BECKETT REPLICHE FINO AL 15 OTTOBRE 2006  
 
Milano, 9 ottobre 2006 - Nel centenario della nascita di Samuel Beckett, i Gogmagog scelgono due atti unici dell’autore irlandese tra i meno rappresentati in assoluto. In realtà Quella volta e Teatro Ii sono legati da una forte analogia di contenuto e al contempo assolutamente divergenti a livello formale. In particolare, a proposito di Quella volta, Beckett confessò che si collocava al limite estremo di ciò che è possibile concepire come fatto teatrale (qui affidato alla sola immagine del volto dell’ascoltatore e alle tre diverse fonti di suono da cui giunge una voce registrata). Eppure, entrambi i testi sono incentrati sulla memoria: il protagonista di Quella volta ascolta le libere associazioni dei suoi ricordi di bambino, di giovane, di uomo maturo, che si susseguono senza soluzione di continuità. In Teatro Ii la memoria è affidata Morvan e Bertrand costretti a trovare “il punto cruciale”, a passare in rassegna le testimonianze di conoscenti, ex moglie, parenti di un terzo personaggio, dalle quali emerge un’ amara e lacerante biografia. “Le chiavi di lettura con cui ci avviciniamo a questi due testi sono appunto da una parte la bellezza sinistra di Beckett, teso a descrivere e a dare la dignità dell’esserci a una miseria umana filosofica, a un crollo di senso, che non ha possibilità nè desiderio di salvazione; dall’altra, la leggerezza e il distacco con cui questa miseria può essere raccontata e il riso catartico, dianoetico che provoca nello spettatore”. La parte testuale di Quella volta sarà affidata alla voce di Bobo Rondelli (cantante e attore fondatore degli Ottavo Padiglione) proprio per lo stile che lo contraddistingue e per la sua capacità di raccontare storie di personaggi alla deriva con leggerezza dissacrante e con grande umanità. Gogmagog nasce nel Febbraio 1997 da giovani attori provenienti da varie esperienze. I primi lavori del gruppo vengono rappresentati nei centri sociali, in piccoli teatri e in spazi di associazioni di alcune città italiane. Dalla Stagione 1997/98 la Compagnia è compagnia residente, con Krypton, Kinkaleri e la Compagnia Piccoli Principi, del Teatro Studio di Scandicci. Tra gli spettacoli risordiamo: Follia Morale (1999), proposto anche al Festival di Volterra nel 2002, Cani (2001) Possibilities (2002) di Howard Barker, nato dalla coproduzione con la compagnia Katzenmacher, per la regia di Alfonso Santagata; Felix (2003) e Inaus (2005) scritto da Tommaso Taddei per la regia di Graziano Staino, con la partecipazione dello scrittore Emidio Clementi. Martedì 10 ottobre 2006 - ore 21,15 Teatro Arsenale - Milano .  
   
   
TEATRO VILLA DEI LEONI: UNA STAGIONE CHE INVESTIGA IL CONTEMPORANEO PER IL CARTELLONE 2006-2007 PROGETTATO UNA NUOVA IMMAGINE. TRA I PROTAGONISTI ASCANIO CELESTINI E IL DUO PAOLA TURCI-GIORGIO ROSSI  
 
Mira Ve, 9 ottobre 2006 - Verrà presentata questa settimana la nuova stagione del Teatro Villa dei Leoni di Mira (Ve). Il programma 2006-2007 - voluto dall’Assessorato alla Cultura di Mira e costruito da La Piccionaia-i Carrara Teatro Stabile d’Innovazione, in collaborazione con Provincia di Venezia-assessorato alla Cultura, Arteven, Regione Veneto, Eti, Ministero dei Beni e Attività Culturali, con il contributo di Banca del Veneziano - è frutto di un progetto che porta con sé molte novità. Innanzitutto l’immagine, innovativa e centrata sul tema che fa da filo conduttore alla programmazione: il contemporaneo, esplorato sotto molteplici punti di vista e portato in scena da un cast di artisti di livello assoluto. Sotto il titolo “Mira Al Cuore”, una fotografia dell’artista modenese Franco Hüller (titolo originale “25 campane suonano a morto”) rappresenta il vuoto dell’oggi. Foto che lo studio Charta-bureau rielabora e reinterpreta rendendo omaggio a due mostri sacri della grafica contemporanea, come David Carson e Stefan Sagmeister. Tra gli ospiti della stagione ci sarà Ascanio Celestini con un lavoro che scandaglia la coscienza e l’identità dell’appartenenza a una classe sociale nel mondo odierno. E ancora l’inedito duo Paola Turci-giorgio Rossi, per uno spettacolo che unisce musica a danza in un continuo rincorrersi e sovrapporsi. Ma il cartellone 2006-2007 di Villa dei Leoni riserverà ancora altre sorprese tra gli 11 spettacoli in programma da novembre ad aprile. “Quest’anno abbiamo voluto dare un taglio nuovo ad una stagione sempre concentrata sul contemporaneo - spiega l’assessore alla Cultura di Mira Massimo Zuin - coordinando tra loro la scelta degli spettacoli, dell’immagine, le novità e le sorprese per il nostro pubblico. Siamo certi che gli spettatori di Villa dei Leoni ci accompagneranno ancora una volta con il loro entusiasmo attraverso una programmazione di elevata qualità, pensata per un pubblico competente e “di cuore” come quello del nostro teatro”. Tutte le informazioni sull stagione saranno sul sito di Villa dei Leoni dopo la conferenza stampa di presentazione. .  
   
   
MISSIONE USA, VISITA ALL’ISTITUTO DI CULTURA ITALIANA IL DIRETTORE ANGELINI: “PRONTI AD EVENTI CON CASERTA”  
 
Caserta, 9 ottobre 2006 - Con una visita all’Istituto di cultura italiana di New York la delegazione della Provincia che partecipa alla missione istituzionale del Columbus Day ha gettato le basi per una collaborazione tesa a valorizzare il patrimonio culturale e monumentale del territorio casertano. A ricevere il presidente della Provincia di Caserta, Sandro De Franciscis, e l’assessore con delega all’Internazionalizzazione, Franco Capobianco, è stato il direttore della Fondazione, Claudio Angelini, il quale ha ricordato ai suoi ospiti gli anni di attività da giornalista trascorsi a Napoli. L’ex corrispondente della Rai dagli Usa ha parlato della cultura come strumento di promozione, accogliendo l’invito a lavorare su iniziative che vedano Caserta protagonista anche a New York. L’idea della Provincia è quella di affiancare momenti di cultura a scambi di esperienze per la promozione delle eccellenze del nostro territorio. Angelini ha anticipato la disponibilità dell’Istituto di cultura ad accogliere eventi realizzati di concerto con la Provincia sulla scorta delle indicazioni che emergeranno da una visita che lo stesso direttore compirà a Caserta. .  
   
   
AEROS A BERGAMO IL 13 E 14 OTTOBRE COREOGRAFIE DI DANIEL EZRALOW, DAVID PARSONS, MOSES PENDLETON  
 
 Milano, 9 ottobre 2006 - Il debutto italiano è avvenuto nel corso della stagione 2004/2005 al Teatro Smeraldo di Milano, dove nel novembre 2004, in sole due settimane di spettacolo, ha avuto un riscontro di pubblico (quasi 30. 000 spettatori) tale che a grande richiesta è tornato, a gennaio 2005 per altre due settimane. La stagione 2005/2006 ha pertanto visto la compagnia esibirsi sui palcoscenici delle principali città italiane ed europee in una capillare tournée di oltre 3 mesi; un particolare riscontro di pubblico e critica è stato registrato in occasione delle due settimane al Teatro Sistina di Roma. La compagnia sarà di nuovo presente in Italia anche nella stagione 2006/2007 al Creber di Bergamo il 13 e 14 ottobre. Tre coreografi di fama internazionale, Daniel Ezralow (fondatore di Iso, sue le coreografie del musical “Tosca” di Lucio Dalla), David Parsons (fondatore di Parsons Dance) e Moses Pendleton (fondatore dei Momix, sue le coreografie per l’ultimo show televisivo di Fiorello), in collaborazione con Luke Cresswell e Steve Mcnicholas (creatori di “Stomp”), hanno unito il loro genio creativo alle straordinarie capacità atletiche dei campioni olimpionici della Federazione Rumena di Ginnastica Artistica, Ritmica ed Aerobica, per realizzare uno spettacolo unico nel suo genere, Aeros. La genesi di Aeros risale al 1997 quando Antonio Gnecchi, produttore teatrale milanese, fu contattato per creare un nuovo e originale evento. La sua idea fu quella di utilizzare ginnasti di straordinario livello tecnico, affidandoli alla guida di tre coreografi di fama internazionale, per realizzare uno spettacolo in cui fondere humour, sensualità, sperimentazione e potenza fisica. La scelta cadde su tre delle menti più geniali della danza contemporanea, Daniel Ezralow, David Parsons e Moses Pendleton, affiancati da Luke Cresswell e Steve Mcnicholas, i geniali creatori di “Stomp”. A sua volta fu contattata la pluripremiata Federazione Ginnastica Rumena che scelse i suoi migliori atleti, tutti ginnasti olimpionici ancora attivi nella loro attività sportiva. In una scenografia impalpabile, fatta di sole luci e proiezioni, unici protagonisti sono gli atleti, i loro corpi perfetti, carichi di forza, equilibrio e armonia, vestiti dai costumi disegnati appositamente da Luca Missoni. Corpi magnifici, sensuali, volteggianti nello spazio per sfidare ogni legge fisica; corpi reinventati con il linguaggio eterno e atavico della danza, al ritmo travolgente delle musiche originali, pulsazioni trascinanti che infondono agli atleti un’energia sconosciuta, condotta e plasmata dalla fantasia scultorea di Ezralow, dalla vulcanica vivacità di Parsons e dalla surreale immaginazione di Pendleton. Il riscontro della prima messa in scena fu straordinario. Nacque così l’idea di creare una compagnia stabile, col nome di Aeros, che si affermò subito per le sue incredibili capacità atletiche ed espressive, divenendo protagonista, dal debutto nel 2000 a Los Angeles, di un tour di grandissimo successo in tutta America. .  
   
   
SEGNI D´INFANZIA FESTIVAL INTERNAZIONALE DI ARTE E TEATRO PER L´INFANZIA PRIMA EDIZIONE DAL 12 AL 19 NOVEMBRE 2006 - MANTOVA  
 
Mantova, 9 ottobre 2006 - Dal 12 al 19 Novembre per la prima volta Mantova ospiterà Segni d´Infanzia festival internazionale d´ arte e teatro per l´infanzia. La città lombarda incontrerà la fantasia e la creatività di ben undici compagnie provenienti da tutto il mondo che in otto giorni invaderanno teatri strade e palazzi storici con parate, laboratori, spettacoli e mostre pensate per l´infanzia ma non solo. E così, come in una risonanza, queste compagnie incontreranno i luoghi di una città divenuta in questi anni uno degli spazi urbani per culture ed eventi tra i più importanti del nostro Paese. Segni d´Infanzia, si preannuncia come un grande evento artistico rivolto al mondo dell´infanzia, cui parteciperanno artisti provenienti da Canada, Belgio, Francia, Germania Lussemburgo Spagna con spettacoli totalmente inediti per l´Italia. Promosso dal Comune di Mantova, il festival rientra in ´Mantova città dei Festival´ iniziativa della stagione culturale cittadina che comprende un ricco palinsesto, con a fianco di ´Segni d´infanzia´, il ´Mantova Musica Festival´, ´Teatro, festival europeo di teatro e di strada´ e ´Festivaleletteratura´. La direzione artistica e organizzativa del festival è affidata a Teatro all´Improvviso compagnia professionale di teatro per ragazzi attiva dal 1980. Un evento unico, un appuntamento speciale nel panorama artistico italiano perchè propone opere e spettacoli di alto valore artistico pensate per un pubblico di giovanissimi ,ma non solo. Un´ occasione speciale per parlare di un´età tanto preziosa quanto delicata, intesa non solo come stagione della vita ma anche come ´stato dell´anima´ come spazio interiore che tutti, anche gli adulti conservano nel loro intimo. La fitta programmazione del festival si snoda per tutta la settimana in un´ articolata offerta di spettacoli e non solo. Una singolare e affascinante novità assoluta segna il Festival: Le Due Regine. La fiaba musicale nasce da un´idea dell´artista Dario Moretti che ha coinvolto uno dei più grandi compositori italiani contemporanei Azio Corghi il quale propone una rilettura originale della Serenata K525 Eine Kleine Nachtmusik di Mozart. La partitura musicale - eseguita dal vivo da cinque musicisti - accompagna il racconto fantastico di due regine che vivono in armonia, amate dal loro popolo divise solamente da passioni musicali differenti che le porteranno ad aspri contrasti. Interprete d´eccezione Sonia Bergamasco, qui in in veste non solo di attrice ma di cantante mezzosoprano. L´azione scenica sarà accompagnata dalla performance pittorica di Dario Moretti che di serata in serata illustrerà la fiaba. La produzione sarà arricchita da un cd pubblicato da Ricordi e da un volume edito dalle edizioni Panini. Nei giorni del festival Mantova sarà attraversata dalla Compagnia catalana Xirriquitela, con Girafes, spettacolo di cui sono protagoniste una famiglia di giraffe che , in compagnia dei loro amici musicisti percorrerà per le strade della città coinvolgendo i passanti; così anche la compagnia francese Theatre de la Topine con Les Champignons si aggirerà festosamente per le strade in forma di ´funghi percussionisti´ meravigliati dal caos della città Il tema della fiaba sarà interpretato da Chaperon Rouge vale a dire Cappuccetto Rosso nella versione minimalista dei belgi Traffik Theatre; incontreremo poi Alice una favola musicale liberamente ispirata ad ´Alice nel paese delle meraviglie´ di Lewis Carrol che verrà narrata con l´ausilio di video e musica dal canadese Arsenal à Musique. Un altro degli eventi degni di attenzione è certamente Romanzo d´Infanzia di Bruno Stori, Antonella Bertoni, Michele Abbondanza e Letizia Quintavalla, che giunge a Mantova ricco di centinaia di repliche in tutto il mondo. La tedesca Catharina Gadelha propone due spettacoli di danza : Lilou dedicato a tutti i bambini che vivono nelle strade e Dimenticati - Forgotten dedicato alle vittime di tutte le guerre . ´Segni d´infanzia´ dedica anche spazio e attenzione a percorsi d´arte come quello dello spagnolo Josè Antonio Portillo che in Artilugio con l´ausilio di un attore illustrerà i suoi libri d´artista pezzi unici prodotti con carte preziose e non mentre i francesi Acta condurranno i bimbi attraverso un gioco di specchi e fotografie alla scoperta del doppio al confine tra apparenza e realtà. Lo stesso tema lo ritroveremo diversamente reinventato dalla francese Compagnia Skappa con Meta´ Meta´. Ulteriore tappa del composito festival la mostra I Colori Del Buio disegni di bambini giapponesi e italiani realizzati alla fine degli anni trenta del secolo scorso in occasione di uno scambio culturale che in quegli anni si stava instaurando tra bambini di sue paesi così lontani e diversi. La mostra curata da Gloria Levoni che ne ha curato il progetto, si inaugurerà domenica 12 novembre, in apertura del Festival presso la Galleria Disegno di Mantova. Così Mantova, nello scorcio del prossimo autunno, si fa specchio per i segni dell´infanzia offrendosi in questa nuova e originale forma a un pubblico di adulti e bambini. Www. Segnidinfanzia. Org .  
   
   
ASPETTANDO BRUCE SPRINGSTEEN LUNEDÌ 9 OTTOBRE E STREET OF FIRE IN CONCERTO  
 
Roma, 9 ottobre 2006 - Arriva Bruce Springsteen a Roma (martedì 10 ottobre - Palalottomatica) e in città sale la febbre per il Boss. Tra le iniziative organizzate in attesa del live, Lunedì 9 ottobre, alle 18. 00, lo Showcase degli “E Street of fire" famosa tribute band romana di Bruce Springsteen and The E Streets Band, ospite di Messaggerie Musicali in via del Corso con le più belle canzoni della mitica Band. Lla band prende forma a Roma nel 2004 da un progetto del batterista e fondatore Fabio Brencio. Lo scopo è quello di riproporre nel modo più fedele la magia e le atmosfere delle esibizioni del Boss. Diversi i tentativi alla ricerca di musicisti in grado di offrire garanzie tecniche ed umane. Poi, dopo annunci e passaparola, arriva l’assetto definitivo, con Stefano Mengarelli al Piano e all’organo e Silvano Viscardi alla chitarra. La svolta definitiva è rappresentata dall’ingresso nella band del cantante, Fabio Melis, voce fedele all’originale e piglio del boss, impegnato anche alla chitarra e all’armonica. Sarà lui a portare in seguito il fratello Marco Melis, seconda voce e chitarra e l´amico e collega Simone D´arrigo al Basso Basso. Il sound è quello giusto e la strada è tracciata. A completare l’organico non può mancare il sax. Si unisce agli altri allora Pina Palmieri, impegnata anche alla voce e alle percussioni. Da subito viene riservata grande importanza agli arrangiamenti e alle sonorità originali, elementi che portano in breve tempo il gruppo il più vicino possibile allo spirito e all’essenza delle a E street Band. Con gli elementi al posto giusto la Band fa il suo esordio allo storico Radio Londra Cafè di Roma. Da allora non si fermerà più, mietendo successi nei locali più importanti della capitale, in Italia e in Svizzera. Nel 2006, spinto dal desiderio di trovare la sua strada, Marco Melis lascia il posto a Emiliano De Angelis, che porta il suo contributo alla chitarra e ai cori. Simone D´arrigo fa lo stesso. Arrivano al Basso, prima Alex Vedovini, poi Andrea Nebbiai, attualmente in forza alla Band. .  
   
   
GOLF - LORENZO GAGLI E ANNA ROSSI TRICOLORI MEDAL LET: ISABELLA MACONI SETTIMA IN INGHILTERRA  
 
Milano, 9 ottobre 2006 - Lorenzo Gagli e Anna Rossi hanno mantenuto fede al ruolo di favoriti e hanno vinto i Campionati Nazionali Dilettanti Medal che si sono disputati sul percorso del Circolo del Golf Roma Acquasanta. Nel torneo maschile, intitolato alla memoria del grandissimo Franco Bevione, Gagli (Firenze) ha iniziato il giro finale con un colpo di vantaggio su Cristiano Terragni (Verbania) e Giacomo Tonelli (Bologna) e con altri quattro giocatori in lotta per il successo raccolti in quattro colpi. Il fiorentino, pur sofferente per un forte mal di schiena, ha comunque chiuso la questione titolo in sette buche mettendo a segno quattro birdie e un eagle, poi ha gestito con tranquillità il vantaggio (67 di giornata). Ha terminato con 280 colpi (68 72 73 67), quattro di vantaggio su Antonio Garbaccio (Torino), unico degli inseguitori a girare sotto par (69 e score complessivo di 284 - 68 73 74 69). Il laziale Nunzio Lombardi (Eucalyptus) ha conquistato la terza posizione con 288 (68 76 71 73) precedendo un quartetto con 289 composto da Andrea Pavan, Luca Beneduce, Cristiano Terragni e Nicolò Ravano. “Nei primi due turni - ha detto Gagli - ho giocato abbastanza bene, poi nel terzo ho accusato qualche battuta a vuoto, complice il mal di schiena che mi ha colpito a metà giro, tuttavia sono riuscito a salire in cima alla graduatoria. Oggi, invece, malgrado il dolore sono partito benissimo e ho messo al sicuro il risultato nelle prime sette buche. Io professionista? Dopo aver mancato la qualificazione allo Stage 1 della Qualifying School europea in Francia ho deciso di rimanere ancora un anno tra i dilettanti”. Gagli, 21 anni di Bagno a Ripoli (Fi), nel 2003 ha vinto il Campionato Europeo Boys con la squadra azzurra e nel 2005 il tricolore juniores. Nel torneo femminile, dedicato all’indimenticabile Isa Goldschmid, schiacciante supremazia di Anna Rossi del G. C. Asolo (279 - 73 71 66 69, cinque sotto par) che ha lasciato a quattordici colpi Claire Grignolo del Gc Torino (293 - 74 74 71 74). Al terzo posto la tenace Camilla Patussi, del G. C. Padova (294 - 76 74 71 73), al quarto con 297 Anna Roscio (Torino) e al quinto Marianna Causin (Venezia) con 301. “Ho avuto un inizio di stagione buono - ha raccontato la vincitrice - poi un paio di mesi abbastanza difficili. A quel punto mi sono concessa una pausa e sotto la guida del mio maestro Renzo Trentin ho recuperato la forma giusta. In questa settimana ho giocato sicuramente bene e del resto ho avuto un ottimo riscontro dallo score”. La Rossi è al quinto titolo tricolore dopo quelli pulcine (2000), ragazze (2002-2004) e juniores (2004). Quest’anno si è imposta nel prestigioso Ladies British Amateur Stroke Play in Inghilterra, ha vinto i Campionati Italiani a Squadre A1 con Asolo e, sempre con Asolo, l’European Ladies Club Cup, ossia il campionato europeo per club. Le Squadre Azzurre Per I Mondiali - Al termine dei Campionati Nazionali Dilettanti i responsabili azzurri hanno annunciato le due squadre che difendereranno i colori italiani ai prossimi campionati mondiali che si svolgeranno a Stellenbosch in Sudafrica. Disputeranno il torneo maschile (26-29 ottobre) Lorenzo Gagli, Matteo Delpodio e Federico Colombo; prenderanno parte a quello femminile (18-21 ottobre) Anna Rossi, Marianna Causin e Claire Grignolo. Let: Isabella Maconi Si Classifica Settima In Inghilterra - Ottima performance di Isabella Maconi (215 - 72 70 73) che si è classificata al settimo posto nel Bbc Radio Kent Ladies English Open (Ladies European Tour) al Chart Hills in Inghilterra. Al 26° con 219 Stefania Croce (76 73 70) e al 43° con 222 Sophie Sandolo (75 74 73). Quarto successo nel circuito per la ventottenne svedese Cecilia Ekelundh (210 - 71 69 70) con il minimo margine sulla tedesca Martina Eberl (211 - 70 71 70). Al terzo posto con 212 Danielle Masters, al quarto con 213 Amanda Moltke-leth, al quinto con 214 Rebecca Stevenson e Rebecca Hudson. Sono state eliminate al taglio Margherita Rigon, 69ª con 152 (78 74), Barbara Paruscio, 89ª con 154 (78 76), e Tullia Calzavara, 103ª con 157 (80 77). Si è ritirata nella seconda frazione Annamaria Miliè, che aveva concluso la prima in 89 colpi. Dunhill Links Championship A Padraig Harrington - L’irlandese Padraig Harrington (271 - 66 69 68 68) ha vinto l’Alfred Dunhill Links Championship, il torneo dell’European Tour che si è svolto con formula pro am (un pro e un dilettante) sui tre percorsi di St. Andrews, Carnoustie e Kingsbarns, in Scozia. Ha preceduto un terzetto con 276 colpi composto da Anthony Wall, Edward Loar e Bradley Dredge, leader dopo 54 buche. Al quinto posto Ernie Els con 277 e crollo finale di Vijay Singh, 22° con 281. Per Harrington, 35 anni, è il decimo titolo nel circuito e il secondo in questo torneo già suo nel 2002. Non hanno superato il taglio dopo tre turni i cinque italiani in gara: 61° con 215 Costantino Rocca (76 69 70); 77ª con 216 Francesco Molinari (75 72 69); 121° con 221 Emanuele Canonica (71 72 78) e Alessandro Tadini (71 73 77); 160° con 227 Edoardo Molinari 77 77 73). Challenge Tour: Julien Foret In Play Off - Il ventiquattrenne francese Julien Foret, proveniente dall’Alps Tour, si è imposto nel Golf Open International de Toulouse (Challenge Tour) sul percorso del Golf de Toulouse-seilh in Francia. Ha concluso le 72 buche con lo score di 274 colpi (72 67 69 66) alla pari con l’inglese Shaun P. Webster (71 64 70 69) e lo ha poi superato con un par alla prima buca di spareggio. Al terzo posto con 275 il tedesco Martin Kaymer, al quarto con 276 lo svedese Johan Skold. Sono usciti al taglio Michele Reale, 85° con 146 (73 73), e Alessio Bruschi, 109° con 149 (72 77). .  
   
   
GOLF - LPGA TOUR: SILVIA CAVALLERI OTTAVA IN MESSICO DOPO TRE GIRI  
 
Milano, 9 ottobre 2006 - Silvia Cavalleri, ottava con 213 colpi (72 69 72), si mantiene in alta classifica nel Corona Morelia Championship (Lpga Tour) al Tres Marias Residential Golf Club, a Morelia in Messico. Ha perso dodici posizioni Giulia Sergas, 21ª con 216 (70 72 74), mentre ha guadagnato ancora Veronica Zorzi, da 39ª a 31ª con 218 (76 71 71) grazie a un 71. La messicana Lorena Ochoa (203 - 71 64 68) ha l’occasione per conquistare il settimo titolo in carriera e quarto stagionale, ma soprattutto di vincere davanti ai suoi connazionali. Ha tre colpi di vantaggio sulla ventenne paraguaiana Julieta Granada (206 - 70 70 66) e cinque su Brandie Burton (210 - 68 75 67). Nel 72 della Cavalleri 3 birdie, 2 bogey; nel 74 della Sergas 5 birdie, 3 bogey, un triplo bogey; nel 71 della Zorzi 6 birdie, 4 bogey. Let: Isabella Maconi Al Quarto Posto - Pur se il secondo giro non si è potuto completare a causa dei ritardi accumulati nel primo per il maltempo, la stuazione appare abbastanza delineata al Chart Hills in Inghilterra dove si conclude il Bbc Radio Kent Ladies English Open (Ladies European Tour). Infatti la classifica non subirà sostanziali variazioni al completamento delle 36 buche e Isabella Maconi (142 - 72 70) rimarrà comunque al quarto posto, dove è salita dal nono grazie a un bel 70. La svedese Cecilia Ekelundh (140 - 71 69) ha raggiunto in vetta la danese Amanda Moltke-leth (68 72), mentre è al terzo posto la tedesca Martina Eberl con 141. La Maconi è in compagnia di Danielle Masters, della dilettante Melissa Reid e di Anna Highgate. Rimarranno in gara dopo il taglio Sophie Sandolo (149 - 75 74) e Stefania Croce (149 - 76 73), entrambe 44. E, mentre usciranno Margherita Rigon, 69ª con 152 (78 74), Barbara Paruscio, 89ª con 154 (78 76), e Tullia Calzavara, 103ª con 157 (80 77). Si è ritirata Annamaria Miliè, che aveva concluso la prima frazione in 89 colpi. Us Pga Tour: Love Iii E Couch In Vetta - Con 206 colpi Davis Love Iii (69 69 68) e Chris Couch (69 68 69) sono i nuovi leaders del Chrysler Classic of Greensboro (Us Pga Tour), che termina sul percorso del Forest Oaks Cc di Greensboro nel North Carolina. In terza posizione con 207 Chris Smith, Steve Flesch e John Senden. Sono usciti al taglio Mike Weir e John Daly. .  
   
   
ALFA ROMEO 2 VINCE IN PARTENZA LA BARCOLANA 38 E CONQUISTA IL TRIS  
 
Trieste, 9 ottobre 2006 - 101. Esima vittoria per Neville Crichton, che ieri a Trieste, al timone del suo Alfa Romeo 2, ha vinto la 38. A edizione della Barcolana: 1788 barche al via, e la grande, tradizionale festa che Trieste ogni anno dedica al mondo della vela. 2003, 2004 ed ora anche 2006. Sono queste le tre edizioni della Barcolana vinte da Alfa Romeo, il Supermaxi di 30 metri timonato dal neozelandese Neville Crichton. Una vittoria in partenza per Alfa Romeo 2 che, partendo appaiata ma sopravvento rispetto al rivale Maximus-alikè ha guadagnato subito la testa della regata, mantenendola per tutto il corso della Barcolana nonostante un calo del vento all´altezza di Miramare. Seconda posizione per Maxi Jena, l´imbarcazione slovena timonata da Mitja Kosmina, capace di battere Maximus-alikè nella lotta per il secondo gradino del podio con una regata condotta in maniera praticamente perfetta. Gli scafi sono 1788 ma sulla linea di partenza, di fronte alla sede della Società Velica Barcola Grignano, tira già aria di match-race tra Alfa Romeo 2 e Maximus-alikè. Il colpo di cannone annuncia la partenza, il fumo bianco spinto dalla Bora - tra i 20 e i 23 nodi con raffiche a 30 - colora il campo di regata: è la cartolina della 38esima edizione della Barcolana. Tra il Castello di di Miramare ed il Faro della Vittoria, infatti, ci sono almeno 20mila velisti in regata. Le barche si piegano sotto la spinta di raffiche intense mentre circa 320mila persone assistono allo spettacolo dai "palchi" del Carso triestino, dalle Rive di Trieste sino alla vicina costa istriana. Il duello annunciato tra Bodini e Crichton entra subito nel vivo: le due barche partono appaiate sulla linea di partenza, all´altezza della Società Velica Barcola Grignano, ma l´equipaggio neozelandese si guadagna sin da subito il lato sopravvento. Bodini parte veloce ma sottovento: il vantaggio tattico a favore di Crichton è determinante, e permette all´equipaggio neozelandese di trovarsi, dopo 350 metri dal via, già in testa. Bodini corre immediatamente ai ripari tentando di issare il gennaker, ma una manovra non perfetta pregiudica l´andatura di Maximus-alikè, mentre Alfa Romeo corre già in prima boa con un vantaggio di 473 metri (dati Virtual Spectator - Arsenal). Mentre Maximus-alikè si rimette in carreggiata, è già tempo di sorprese: sopravvento rispetto ad Alfa Romeo, indietro di otto lunghezze inizia ad avvicinarsi Maxi Jena. L´imbarcazione slovena di Mitja Kosmina con alla tattica Miroslav Reljanovic. Gli sloveni, partiti verso Barcola, sfruttano al meglio le forti raffiche di bora in partenza, riuscendo, a metà del primo lato, a portarsi in seconda posizione, davanti Maximus-alikè. Intanto la stessa tattica favorisce il Maxi sloveno Anyway True, timonato da Maurizio Bencic, già vincitore la settimana scorsa della Bernetti, capace di passare terzo in boa, dietro ad Alfa Romeo 2 che vanta 1 minuto e 48 secondi di vantaggio su Maxi Jena. Quarto al primo passaggio in boa Maximus-alikè. Dopo il breve disimpegno si corre verso la boa di Miramare, e le posizioni restano immutate: una lunga cavalcata che permette ad Alfa Romeo 2 di allungare il distacco e, nelle retrovie, sistematizzare una flotta le cui velocità variano dai 10 ai 18 nodi. All´altezza della boa di Miramare però le condizioni meteo si presentano completamente anomale: il vento di bora lascia spazio ad una inedita bonaccia che gli equipaggi prevedono in tempo, ma non possono evitare. Alfa Romeo resta invischiata senza vento, rallentando clamorosamente fino a 2 nodi di velocità: gli avversari si avvicinano pericolosamente, e la regata è tutta nuovamente in gioco. E´ Neville Crichton, armatore e timoniere di Alfa Romeo 2, a trovare la soluzione che gli permette di mantenere il vantaggio e conquistare la vittoria: all´altezza della boa di Miramare sceglie il lato destro del campo di regata, dove le raffiche sono più pronunciate, e si pone in posizione di controllo sui diretti avversari. Praticamente appaiati, Maximus Alikè e Maxi Jena restano verso terra e ingaggiano una lotta per la seconda posizione, che vedrà vincitore Mitja Kosmina e l´equipaggio sloveno. Intanto, un paio di bordi bastano ad Alfa Romeo 2 per tagliare il traguardo: il tris di Cricthon alla Barcolana, già vinta nel 2003 e nel 2004, arriva nel tempo di un´ora e ventitrè minuti. Maxi Jena finisce seconda, tagliando il traguardo però con quasi 7 minuti di ritardo rispetto all´equipaggio neozelandese a causa della scarsità di vento sottocosta (8/9 nodi). Terzo Maximus-alikè, con Lorenzo Bodini al timone. Dietro al terzetto di testa l´ennesima affermazione di un´abitueè della Coppa d´Autunno: Esimit-europa dell´armatore Igor Simcic. Lo scafo, timonato da Alberto Bolzan con alla tattica Stefano Spangaro, entrambi triestini, si impone per la quinta volta consecutiva nella classe Maxi in Barcolana. Quinta la sorprendente Anyway True, con al timone Maurizio Bencic, sesta Tuttatrieste1, charterizzata dal Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle di Gaeta, con Paolo Cian al timone. Al settimo posto, con il regata-crociera, Southern Star timonata da Gabriele Benussi, anch´esso triestino. Ottavo lo sloveno Dusan Puh, ormai da anni al timone di Veliki Viharnik. Russell Coutts, tre volte vincitore della Coppa America, chiude in 17. A posizione assoluta con uno scafo di soli 44 piedi, primo di categoria: è l´Rc44 triestino Magia, ed è una vittoria dal vero sapore di Barcolana. Classifica 38Esima Barcolana: 1 Alfa Romeo 2, Neville Crichton (tempo di percorrenza: 1ora e 23 minuti); 2 Maxi Jena, Mitija Kosmina; 3 Maximus-alikè, Lorenzo Bodini; 4 Esimit-europa, Alberto Bolzan e Stefano Spangaro; 5 Anyway True, Maurizio Bencic; 6 Tuttatrieste2-fiamme Gialle, Andrea Neri; 7 Southern Star, Gabriele Benussi; 8 Veliki Viharnik, Dusan Puh; 9 Sei Tu 2, Antonello Morina; 10 Cuba Libre, Thomas Kurtzmann; 11 Madex-cometa, Robert Besic; 12 Pegaso-calvi, Paolo Montefusco. Neville Crichton, Armatore E Timoniere Alfa Romeo 2 "Abbiamo regatato in maniera fantastica, siamo stati capaci di affrontare al meglio tutte le situazioni di regata - ha affermato Neville Crichton, skipper e armatore di Alfa Romeo 2, per la terza volta vincitore della Barcolana. "Abbiamo seguito una tattica di gara precisa, riuscendo a portarci subito sopravento rispetto a Maximus-alikè e, a quel punto, tatticamente la regata era nelle nostre mani. Sia con vento sostenuto che in condizioni di brezza leggera abbiamo dimostrato di essere ancora una volta l´imbarcazione più forte e l´equipaggio più preparato. Alfa Romeo, insomma , è sempre più il Supermaxi che tutti sognano di battere". Mitija Kosmina, Timoniere Di Maxi Jena "Quando Maximus-alikè ci ha passato nel secondo lato di regata, abbiamo continuato comunque a credere nella possibilità di conquistare il secondo posto" - ha dichiarato un´entusiasta Mitija Kosmina, giunto secondo a bordo della sua Maxi Jena. "Poi quando il vento è calato, all´altezza di Miramare, abbiamo issato un genoa leggero che ci ha permesso di riavvicinarci allo scafo timonato da Bodini. Nel finale abbiamo preso il lato sinistro del campo di regata. Una scelta azzeccata che ci ha permesso di conquistare un risultato di grandissimo prestigio, piazzandoci dietro al Supermaxi più forte del mondo: questo secondo posto ha il sapore della vittoria". Lorenzo Bodini, Timoniere E Skipper Maximus Alike´ "Dopo un´ottima partenza non siamo riusciti a contenere la progressione di Alfa Romeo 2 che è partita in parallelo a noi ma sopravento" - ha dichiarato Lorenzo Bodini, lo skipper di Maximus-alikè subito dopo il termine della regata. "Alla boa di Miramare siamo arrivati tutti e tre appaiati visto il sensibile calo del vento, e la scelta è stata quella di prendere le raffiche che spiravano più a largo. Poi abbiamo duellato con Maxi Jena sino alla fine in una sorta di match-race. Peccato, perché con un vento più costante avremmo potuto fare meglio". Www. Barcolana. It .  
   
   
IL PESARESE CAMPIONE ITALIANO IVAN LAZZARINI (HUSQVARNA) SI AGGIUDICA IL GP LE ALPI DEL MARE DI SUPERMOTO S1  
 
 Busca (Cn), 9 ottobre 2006 - Mentre in molte parti della penisola si combatteva con la pioggia o con il vento, l’area del cuneese era investita da un insolito clima autunnale e questo ha anche favorito l’arrivo di un gran numero di spettatori per assistere al “Gp Le Alpi del Mare - Les Alpes de la Mer” valevole come sesta prova del campionato mondiale di Supermoto, arrivato per la prima volta nel circuito Kart Planet di Busca (Cn) con l’organizzazione della Dbo che gestisce in Italia tutti i maggiori eventi di supermoto e motocross. Grandi derapate e tanto divertimento è stato regalato nei due giorni di permanenza del Gran Premio che alla fine del lungo week-end ha messo particolarmente in evidenza le doti del pesarese fresco campione italiano e del mondo a squadre Ivan Lazzarini (Husqvarna) che vince per la terza volta un Gp ma è la prima in cui ha centrato entrambe le manche salendo così al secondo posto in graduatoria dietro al tedesco Hiemer (Ktm) quando mancano ancora la prova di Latina del prossimo wek-end e quella greca del 5 novembre. Posizione d’onore sul podio assoluto per il belga campione del mondo dell’Husqvarna, Gerald Delepine, davanti a Hiemer. In classe S2 doppietta vittoriosa per il transalpino ex iridato dell’Aprilia, Thierry Van Den Bosch, che per la prima volta in questa stagione centra la vittoria nelle due manche anticipando il compagno Jerome Giraudo e l’altro transalpino Adrien Chareyre (Husqvarna). Prossimo appuntamento con il mondiale in Italia il prossimo week-end a Latina dove è prevista la partecipazione anche di Max Biaggi. Gara-1 S2 – All’accensione della luce verde scatta subito il francese dell’Aprilia, Frederic Bolley davanti ai connazionali ex iridati Thierry Van Den Bosch (Aprilia) e Jerome Giraudo (Aprilia). Il leader di classifica “Vdb” impiega solo poche curve prima di portarsi al comando della corsa davanti ai due compagni di squadra e al campione italiano Massimo Beltrami (Hm Honda Giletti) che a sua volta precede l’altro felsino Fabio Balducci e il varesino del team Yamaha Evolution, Massimo Manzo. Non cambia niente nelle prime quattro posizioni con il transalpino Van Den Bosch che si aggiudica la manche di avvio davanti a Bolley e Giraudo per un podio tutto Aprilia, mentre quarto ha positivamente concluso il nostro poliziotto fresco campione tricolore Sport, Massimo Beltrami, in sella alla sua Honda Hm del team Assomotor Giletti. Quinto posto per un altro francese, l’ufficiale Husqvarna Adrien Chareyre che anticipa il pilota Tm factory Fabio Balducci e l’albense del team Ktm Miglio, Attilio Pignotti, e ancora il grossetano del team Rigo Racing, Graziano Rispoli (Suzuki) e Max Manzo (Yamaha) davanti al bresciano dell’Husqvarna, Davide Gozzini. Gara-2 S2 – Senza smentita il francese dell’Aprilia passa al comando dal quarto passaggio superando Jerome Giraudo (Aprilia), mentre dietro transitano Sylvain Bidart (Honda), Fabio Balducci , Massimo Beltrami (Honda), Davide Gozzini (Husqvarna), Christian Ravaglia (Suzuki), Massimo Manzo (Yamaha), e poi ancora Boris Chambon (Ktm), Adrien Chareyre (Husqvarna), Attilio Pignotti (Ktm). Al comando per tutta la durata della manche finale, l’ex iridato Supermoto e Supersport va a conquistare la prova piemontese andando ad incrementare la sua posizione di leader in graduatoria quando sta per agguantare il titolo 2006. Posizione d’onore per Giraudo, quindi Chareyre, il positivo Fabio Balducci davanti a petit Chambon, Manzo, Bolley, Bidart, Beltrami, e nei primi dieci anche il pesarese Marco Dondi (Aprilia) a due lunghezze da Gozzini che precede la sfilza di italiani capitanata da Pignotti. Niente da fare per Bolley che cade nella prima curva dopo il via, così come Christian Ravaglia (Suzuki) al settimo giro. Gara-1 S1 – Scatto del tedesco leader di classifica Bernd Hiemer (Ktm) che si lancia subito in fuga davanti al belga campione in carica della Husqvarna, Gerald Delepine, e al nostro miglior rappresentante il pesarese campione italiano Ivan Lazzarini (Husqvarna) che a sua volta precede il sassarese portacolori del team Sabatini, Lorenzo Pes (Ktm), il britannico Christian Iddon (Aprilia), lo svizzero Marcel Goetz (Ktm), il modenese Robert Baraccani (Tm ), il portacolori del Cross 2R, Lorenzo Mariani (Husqvarna). Semplice quanto determinante la cronaca della manche con Hiemer che scivola lasciando la testa del gruppo a Delepine il quale è poi costretto a cedere il passo nel tratto fuoristrada, a pochi giri dal termine, al progressivo Lazzarini che va così a vincere la sua prima manche della stagione, proprio davanti al grande pubblico di casa che ha a lungo applaudito la sua uscita. Posizione d’onore, dunque, per Delepine, quindi Hiemer, Iddon, Baraccani, Goetz, Mariani, Hlad, Winstanley e il nostro Simone Girolami . Gara-2 S1- Ancora il tedesco della Ktm, Bernd Hiemer, subito al comando al via della manche conclusiva dove riesce ad anticipare il campione Gerald Delepine (Husqvarna), il marchigiano Ivan Lazzarini (Husqvarna) autore di una splendida vittoria in avvio, quindi un incredibile Lorenzo Mariani (Husqvarna), il sardo Lorenzo Pes (Ktm), lo svizzero Marcel Goetz (Ktm), il modenese Robert Baraccani , il romano Simone Girolami . L’incredibile successione di colpi di scena ha portato “Ivan il grande” prima a superare Hiemer e poi all’ultimo giro anche il battistrada Delepine per andare a vincere la seconda manche e la sesta prova mondiale con una gara strepitosa che gli permette di salire in seconda posizione in graduatoria di campionato. Secondo posto per Delepine, come detto, e terzo per Hlad che precede sotto la bandiera a scacchi Hiemer, Goetz e Simone Girolami che piazza la sua Tm al sesto posto a due lunghezze dal compagno di squadra Robert Baraccani. Undicesimo conclude Emanuele Giovanelli (Tm-team Rz), Michele Lavetti (Ktm-team H2o), Valter Bartolini (Wrm-team Pergetti), Massimo Migliorati (Ktm-team Miglio), Andrea Occhini (Husaberg). Gara-1 S2: 1. Thierry Van Den Bosch (Aprilia-fra) 15 giri in 18’20. 562; 2. Frederic Bolley (Aprilia-fra); 3. Jerome Giraudo (Aprilia-fra); 4. M. Beltrami (Honda-ita); 5. A. Chareyre (Husqvarna-fra); 6. F. Balducci (Tm-ita); 7. A. Pignotti (Ktm); 8. G. Rispoli (Suzuki-ita); 9. M. Manzo (Yamaha-ita); 10. Sylvain Bidart (Honda-fra); 11. Davide Gozzini (Husqvarna-ita). Gara-2 S2: 1. Thierry Van Den Bosch (Aprilia-fra) 15 giri in 18’31. 962; 2. Jerome Giraudo (Aprilia-fra); 3. Adrien Chareyre (Husqvarna-fra); 4. F. Balducci (Tm-ita); 5. B. Chambon (Ktm); 6. M. Manzo (Yamaha-ita); 7. F. Bolley (Aprilia-fra); 8. S. Bidart (Honda-fra); 9. M. Beltrami (Honda-ita); 10. M. Dondi (Aprilia). Assoluta S2: 1. Thierry Van Den Bosch (Aprilia-fra) punti 50; 2. Jerome Giraudo (Aprilia-fra) 42; 3. Adrien Chareyre (Husqvarna-fra) 36; 4. F. Bolley (Aprilia-fra) 36; 5. F. Balducci (Tm-ita) 33. Campionato S2: 1. Thierry Van Den Bosch (Aprilia-fra) punti 240; 2. Jerome Giraudo (Aprilia-fra) 209; 3. Adrien Chareyre (Husqvarna-fra) 192; 4. F. Bolley (Aprilia-fra) 188; 5. F. Balducci (Tm-ita) 158. Gara-1 S1: 1. Ivan Lazzarini (Husqvarna-ita) 15 giri in 18’32. 661; 2. Gerald Delepine (Husqvarna-bel); 3. Bernd Hiemer (Ktm-ger); 4. C. Iddon (Aprilia-gbr); 5. R. Baraccani (Tm-ita); 6. M. Goetz (Ktm-svi); 7. L. Mariani (Husqvarna); 8. A. Hlad (Ktm-slo); 9. M. Winstanley (Ktm-gbr); 10. S. Girolami (Tm-ita). Gara-2 S1: 1. Ivan Lazzarini (Husqvarna-ita) 15 giri in 18’43. 557; 2. Gerald Delepine (Husqvarna-bel); 3. A. Hlad (Ktm-slo); 4. B. Hiemer (Ktm-ger); 5. M. Goetz (Ktm-svi); 6. S. Girolami (Tm-ita); 7. C. Iddon (Aprilia-gbr); 8. S. Warren (Aprilia-gbr); 9. R. Baraccani (Tm-ita); 10. M. Winstanley (Ktm-gbr). Assoluta S1: 1. Ivan Lazzarini (Husqvarna-ita) punti 50; 2. Gerald Delepine (Husqvarna-bel) 44; 3. Bernd Hiemer (Ktm-ger) 38; 4. A. Hlad (Ktm-slo) 33; 5. C. Iddon (Aprilia-gbr) 32. Campionato S1: 1. Bernd Hiemer (Ktm-ger) punti 269; 2. Ivan Lazzarini (Husqvarna-ita) 225; 3. Gerald Delepine (Husqvarna-bel) 217; 4. C. Iddon (Aprilia-gbr) 214; 5. M. Goetz (Ktm-svi) 156. .  
   
   
TROFEO RALLIES TERRA 2006 LA PEUGEOT 206 WRC CAMPIONE PER IL SECONDO ANNO CONSECUTIVO CON GROSSI-PAVESI  
 
Milano, 9 ottobre 2006 - Con il secondo posto ottenuto al Rally 7 Comuni, quinto dei sei appuntamenti in calendario, il romagnolo Pucci Grossi e il milanese Alessandro Pavesi con la Peugeot 206 Wrc curata dalla Racing Lions hanno conquistato per il secondo anno consecutivo il Trofeo Rally Terra, principale campionato nazionale riservato alle gare su fondo sterrato. Ottimo il bilancio dell’equipaggio in queste due stagioni con la Peugeot 206 Wrc: 11 rally disputati con 7 vittorie assolute e 2 posti d’onore! Peugeot Italia ha deciso, pur non rientrando nei programmi originali, di soddisfare le aspirazioni al titolo dei piloti cui sono state affidate le vetture con i suoi colori ufficiali nel Campionato Italiano Rally 2007 e di schierarli al via del Rally Costa Smeralda. Luca Rossetti e Matteo Chiarcossi, che nelle ultime quattro gare si sono sempre imposti fra i piloti italiani nella classe Super 1600, cercheranno di completare la loro rimonta con l’Enfant Terrible Super 1600. Mentre Federico Pelassa potrà difendere il primato nella classifica stagionale per le 2 ruote motrici 2 litri Gr. N con la Peugeot 206 Rc, vettura già portata a questo titolo nel 2005 da Luca Rossetti. Complimenti anche a Corrado Fontana e Billy Casazza che con una striscia di 5 vittorie assolute in altrettante gare si sono assicurati con una gara d’anticipo e per il secondo anno consecutivo la serie International Rally Cup con una Peugeot 206 Wrc. .  
   
   
RALLY - TROFEO NAZIONALE TERRA DOMINIO OPEL ASTRA TRA LE “DUE RUOTE MOTRICI”  
 
Roma, 9 Ottobre 2006 - Ad Asiago, in occasione del penultimo appuntamento del Trofeo Nazionale Rally Terra, il rallyman veneto Alessandro Uliana su Opel Astra ha vinto la classifica riservata alle vetture a due ruote motrici al termine di una gara rivelatasi davvero massacrante Uliana passa in testa alla classifica provvisoria del Trofeo Opel ed è vicino a vincere il titolo nazionale di categoria. La settima edizione del Rally Altopiano dei Sette Comuni, svoltasi ad Asiago (Vicenza) e valevole come quinta e penultima prova del Trofeo Nazionale Rally Terra, ha riproposto la superiorità delle automobili Opel sui percorsi sterrati. Il rallyman trevigiano Alessandro Uliana, al suo secondo anno di esperienza sulla terra, ha vinto questa nuova prova della stagione 2006, imponendosi sia nel Trofeo Opel che nella categoria Due Ruote Motrici del gruppo N, il classico terreno di caccia delle Astra Opc ed ora anche per le nuove Gtc turbodiesel. «E´ andato quasi tutto alla perfezione» ha raccontato il pilota di San Donà di Piave, la cui Astra è preparata dai fratelli Bordon. «Non abbiamo avuto nessun problema, tranne una foratura nel secondo passaggio sulla prova speciale di Corno che ci ha fatto perdere poco meno di un minuto dal battistrada Raschi, senza però lasciare in quel momento la seconda posizione di N3. Poi, nel finale, quando sembrava ormai impossibile ottenere la vittoria, è stato il nostro avversario ad avere dei problemi e noi siamo balzati avanti». La gara, davvero assai esaltante per i colori Opel, è stata caratterizzata anche da nuove ed importanti indicazioni fornite dalla Astra Gtc turbodiesel che, affidata al gentleman vicentino Germano Ongaro, ha proseguito il proprio sviluppo in vista del 2007, chiudendo in quinta posizione di categoria, seconda di trofeo. Poca fortuna invece per Gabriele Tognozzi, al via con l’Astra Opc preparata da Barbolini, fermatosi dopo la seconda prova speciale (quando era al comando) per problemi al cambio, uno dei particolari oggetto di test in questa gara. Con il successo in questa gara difficile e selettiva, Alessandro Uliana passa di prepotenza al comando nel trofeo Opel ed aggiunge tasselli importanti nella sua corsa al titolo di categoria, titolo che verrà giocato all’ultimo impegno del Rally dell’Asinara (Sassari), il prossimo Novembre. Trofeo Opel Astra – classifica provvisoria: 1. Uliana 1. 008 punti; 2. Ongaro 880; 3. Fantini M. 852;4. Mazzoleni 464; 5. Scotto 360; 6. Di Palermo 288; 7. Scalcon 184; 8. Soletta, D’altoé 96; 10. Fantini G. , Garra 80; 12. Rocchieri 60. Coppa Csai Gruppo N - Due Ruote Motrici – classifica provvisoria: 1. Uliana 37; 2. Schiavo 34; 3. Mazzoleni 24; 4. Raschi 23; 5. Cenedese 8. .