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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Novembre 2007
SECONDO UN PROGETTO UE, L´EUROPA DOVREBBE COLTIVARE PIÙ LEGUMINOSE DA GRANELLA  
 
Secondo un progetto finanziato dall´Ue, gli agricoltori europei dovrebbero coltivare più leguminose da granella per i loro effetti benefici sull´uomo, l´ambiente e l´economia a esse associati. In occasione della conferenza di divulgazione, i membri del Grain Legumes Integrated Project (Glip, ossia Progetto integrato per le leguminose da granella) esporranno nei dettagli i risultati della ricerca sulle coltivazioni di leguminose e spiegheranno come utilizzarle nella rotazione delle colture per promuovere un´agricoltura europea redditizia, sostenibile ed ecologica. Benché le colture di leguminose quali piselli, lupino, ceci e lenticchie sembrino estremamente vantaggiose per gli agricoltori, in quanto fissano l´azoto nel suolo e riducono pertanto la necessità di fertilizzanti, secondo gli esperti le leguminose da granella dall´alto contenuto proteico sono attualmente sottoutilizzate nell´agricoltura europea. Oggi solo il 5% dei seminativi europei viene destinato alla coltivazione di leguminose, a fronte del 15%-30% di altre parti del mondo. La riluttanza degli agricoltori a dedicarsi a tali colture è stata spiegata facendo riferimento a malattie quali il marciume radicale, nonché alla forma naturale della pianta, che spesso si affloscia a causa del suo stesso peso. Il progetto Glip ha applicato la genetica e l´incrocio tra le colture, oltre a nuove idee nel campo della biologia fondamentale delle piante, per sequenziare il codice genetico completo della Medicago truncatula o «erba medica troncata». Si tratta di una pianta sperimentale che dovrebbe fornire indicazioni su come gestire le colture più complesse di lenticchie e piselli. I ricercatori sono riusciti a individuare cinque geni responsabili dello sviluppo dell´architettura della pianta. L´architettura condiziona numerose reazioni, quali l´andamento delle malattie, la concorrenza per le risorse e la tolleranza allo stress. Inoltre, a Glip interessano i vantaggi offerti da tali colture per gli alimenti per animali, che sono oggetto di studio di nutrizionisti ed economisti; verranno testati nuovi metodi di lavorazione dei mangimi per tentare di migliorare la salute animale. Tali studi iniziali verranno condotti su maiali e salmoni, con i quali l´équipe spera di contribuire a risolvere la necessità urgente dell´industria ittica di fonti alternative di proteine. Aspetto cruciale: il progetto ha istituito una piattaforma tecnologica con partner industriali per agevolare il trasferimento di tecnologie di ricerca nelle leguminose da granella, che svolgeranno un ruolo importante nel rispondere alle due sfide europee del fabbisogno alimentare e delle esigenze future in termini di biocarburanti. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Eugrainlegumes. Org/ http://www. Grainlegumes. Com .  
   
   
STUDIO BRITANNICO RIVELA NUOVI METODI PER COMBATTERE L´EPIDEMICA MALATTIA DELLE PATATE  
 
 Alcuni scienziati britannici hanno scoperto un gene del batterio responsabile di una malattia delle piante nota come «gamba nera» che potrebbe aiutare a combattere la malattia. Secondo i ricercatori dell´Università di Cambridge, quando quel gene specifico viene disattivato nel batterio Erwinia carotovora, la sua capacità di danneggiare le piante viene fortemente inibita. L´erwinia caritivora colpisce un´ampia varietà di piante, tra cui le carote, i pomodori, le cipolle e le patate, causando le malattie della «gamba nera» e del «marciume molle». Il batterio genera queste malattie producendo enzimi che abbattono le pareti della cellula ospite degradandole e trasformandole in nutrienti per il batterio. Nel caso delle patate, la malattia causa danni economici particolarmente significativi. Il gene scoperto di recente permette al batterio di capire quando i nutrienti si stanno esaurendo e se viene disattivato il batterio non può più diffondere enzimi per abbattere le pareti cellulari. «Abbiamo dimostrato che la produzione degli enzimi che degradano la parete cellulare è geneticamente connessa non solo alle capacità di segnalazione, ma anche allo stato nutrizionale del batterio», afferma il dottor Martin Welsh dell´Università di Cambridge, capo del progetto di ricerca. «Questo ha importanti implicazioni per i ricercatori che studiano nuovi metodi di controllo della malattia. Migliorando la nostra comprensione di come l´Erwinia carotovora provochi la decomposizione delle piante, possiamo scoprire target aggiuntivi, forse nuovi, per lo sviluppo finale di agenti anti-decomposizione. Abbiamo inoltre aperto nuove possibilità per lo sviluppo di pesticidi. » «La "gamba nera" è una delle malattie più diffuse nei vari settori dell´industria britannica delle patate», ha commentato il dottor Mike Storey, direttore della ricerca e dello sviluppo del Consiglio britannico sulle patate. «I risultati ottenuti dall´Università di Cambridge sono importanti, poiché potrebbero offrire nuove soluzioni, sia per aiutare a conservare le patate, sia per controllare la malattia. Il "marciume molle", in particolare, suscita preoccupazioni per molte colture che vanno in deposito in questa stagione, a causa delle aumentate condizioni caldo-umide. Ci affidiamo a un´attenta gestione del deposito, poiché la maggior parte delle varietà di patate non ha una resistenza connaturata al marciume molle e i pesticidi non sono disponibili. » Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Cam. Ac. Uk/ .  
   
   
PIÙ CONOSCENZA DEI PRODOTTI TIPICI LOCALI PER GLI OPERATORI DEL SETTORE ED I DOCENTI DEGLI ISTITUTI ALBERGHIERI QUESTO IL TEMA DEL CONVEGNO TENUTESI A BOLOGNA NELL’AMBITO DI ALIMENTARTI, IL 2° SALONE DELL’AGROALIMENTARE ARTIGIANO E COOPERATIVO DI QUALITÀ  
 
L’esigenza di far conoscere i prodotti tipici italiani e la cultura del territorio è prioritaria nella formazione alberghiera e ristorativa, per trasmettere alle giovani generazioni la storia e la tradizione alimentare locale. È quanto è emerso dal convegno organizzato dalla rivista L’albergo , nell’ambito della Fiera Alimentarti, il 2° Salone dell’agroalimentare artigianato e cooperativo di qualità, in corso a Bologna. “La ancora insufficiente informazione sui prodotti alimentari tipici locali, pur con livelli differenti da regione a regione, richiede un maggiore approfondimento al fine di accrescere il livello di professionalità e competenza del personale delle strutture alberghiere e ristorative”, ha rilevato Giulio Biasion direttore ed editore dei periodici L’albergo e Voyager. Sergio Bailetti, dirigente del Ministero della Pubblica Istruzione, ha affermato che “è necessario soprattutto un aggiornamento costante orientato alla qualità dell’istruzione, all’interno di un sistema globalizzato, flessibile ed in forte trasformazione anche dal punto di vista tecnologico”. “Il Ministero – ha continuato Bailetti – da tempo ha orientato i propri interventi alla qualità, nella consapevolezza che la conoscenza delle tipicità alimentari del territorio è un valore unico, anche in senso culturale, in grado di dare alle nuove generazioni una grande possibilità di qualificazione professionale e quindi di creazione del proprio futuro. L’istruzione tecnica e professionale è una quota importante dell’istruzione italiana (due terzi del totale), ma necessita di un aggiornamento costante. In tal senso il modello organizzativo degli Istituti alberghieri è adatto per entrare efficacemente in relazione con il territorio e con le attività produttive locali, se è in grado di relazionarsi con le realtà e le aziende che in esso operano”. Giuliana Rosetti Cimatti, dirigente didattico dell’Ipssar Scappi di Castel San Pietro Terme, (Bologna) ha illustrato l’attività ed i percorsi formativi nella creazione di chef capaci di valorizzare i prodotti tipici del territorio; “alla base – ha affermato Rosetti Cimatti – vi è non solo la formazione dei docenti, ma anche la creazione di un rapporto forte e continuativo con gli enti locali, le istituzioni economiche e le aziende del luogo, per cooperare nella realizzazione di eventi di promozione caratterizzanti, nonché – al tempo stesso – per migliorare il bagaglio formativo delle giovani generazioni”. Gavino Maresu, docente di gestione delle imprese e degli eventi turistici presso all’Università di Genova, ha rilevato come la scelta del turista sia oggi orientata alla ricerca di luoghi, emozioni e prodotti che siano particolari ed esclusivi del territorio. “In tal senso – ha precisato Marescu – è determinante la relazione che deve essere instaurata tra il sistema produttivo alimentare del territorio e le strutture ricettive presenti in quel territorio e rispetto alla quale l’elemento di congiunzione è rappresentato proprio dalla scuola e della formazione professionale. Arte, cultura ed enogastronomia sono elementi in grado di promuovere e proporre al meglio un prodotto turistico perché il turista cerca identità, originalità ed emozioni capaci di coinvolgerlo perché raccontano la storia di uomini e tradizioni”. Importante, secondo Marescu, è anche “valorizzare le tipicità locali con una maggiore comunicazione al turista, per esempio attraverso informazioni sintetiche ed immediate da inserire negli stessi menù della ristorazione e delle realtà alberghiere”. Flavio Zaramella, presidente della Corporazione Mastri Oleari, ha focalizzato l’attenzione sulla qualità “in quanto il consumatore chiede sicurezza alimentare e salute nella propria alimentazione ed in questo la conoscenza degli aspetti nutrizionali è fondamentale nell’istruzione professionale degli addetti del settore alberghiero e turistico. Le informazioni sui contenuti nutrizionali dei prodotti sono alla base della tradizione e della tipicità delle produzioni locali; in questo l’Italia deve ancora fare molto, pur avendo un patrimonio alimentare e gastronomico eccezionale come dimostra il successo della dieta mediterranea”. Rosangela Marchelli, docente della Facoltà di Agraria dell’Università di Parma e membro dell’Autorità Alimentare Europea, ha sottolineato “l’importanza della didattica legata alla ricerca, in relazione alla sicurezza e qualità degli alimenti. Lo studio dei prodotti tipici locali e la loro valorizzazione sono elementi fondanti per la creazione di un tessuto culturale significativo nei giovani che saranno i consumatori ed i ristoratori di domani”. .  
   
   
LA TOSCANA DEI MEZZADRI HA ANCORA MOLTO DA RACCONTARE  
 
Firenze - E’ partito da Borgo San Lorenzo un percorso per valorizzare gli elementi socio-culturali di una Toscana contadina che per più di sette secoli ha fatto uso di uno strumento giuridico (il contratto di mezzadria) la cui eredità più visibile è iscritta anche nel paesaggio: elemento essenziale, la mezzadria, per comprendere la storia remota e prossima dell’intera comunità regionale. Organizzato dalla Regione Toscana in seguito a una risoluzione approvata nel maggio scorso in Consiglio Regionale, l’incontro – che si è svolto nell’intera giornata di sabato 10 novembre presso la villa Pecori Giraldi - ha messo a confronto politici, intellettuali, dirigenti degli oltre 40 musei della civiltà contadina aperti in tutta la Toscana; musei a forte specializzazione o semplici raccolt! e di oggetti di civiltà ormai tramontate: dalle miniere! alla pi etra serena, dalla vernaccia alla castagna, dai tanti musei del vino a quelli delle genti di montagna, dai ferri taglienti alla paglia, dai carbonai alla carta, dal tartufo alla polvere di sparo. C’è anche, in Toscana, un museo del “contrabbando”. E’ a Chitignano, da dove si contrabbandavano polveri piriche e tabacco. “L’idea che nel mondo contadino ci siano le radici della Toscana – ha sostenuto aprendo i lavori l’assessore Paolo Cocchi – da un lato rilancia i temi dello sviluppo sostenibile e costringe a fare i conti con le opportunità di ambiente e paesaggio, mentre dall’altro evidenzia nuove prospettive di un turismo della conoscenza che valorizzi anche la Toscana moderna e democratica, nata dalle lotte dei contadini”. Il progetto culturale (“Mezzadri: le radici della Toscana, la memoria dei contadini per un futuro sostenibile”) proseguirà fino al 2009 (“L&r! squo;anno della mezzadria”) e si rivolge all’insieme dei musei etnografici toscani nonché alla rete dei centri e degli archivi operanti nella memoria e nelle tradizioni. Fra le suggestioni affrontate una parte importante riguarda lo spettacolo: i “Maggi” e il “teatro povero”, i canti e le ottave, la poesia estemporanea. Ma si pensa anche a mettere in rete la documentazione sulla mezzadria (interviste orali, filmati, fotografie, biografie) a programmare mostre (il paesaggio, la casa colonica, i mestieri ambulanti, le veglie, le sagre, le feste religiose, le Case del Popolo). Ci sono poi il teatro - con spettacoli itineranti sulla mezzadria – e il cinema con circuiti sui film che dal dopoguerra hanno raccontato la civiltà dei contadini (dal “Cristo proibito” di Curzio Malaparte nel 1950 alla “Gostanza da Libbiano” di Paolo Benvenuti nel 2000, passando per il Mauro Bolognini de “La Viac! cia”, il Giuseppe Ferrara della “Brigata Partigian! a” il Giuseppe Bertolucci di “Berlinguer ti voglio bene” i fratelli Taviani con “La notte di San Lorenzo” e tante altre opere girate nella Toscana delle campagne). “Come gli indiani americani hanno chiesto di essere chiamati “nativi americani” per distinguersi dai violenti immigrati che ne hanno travolto la civiltà, così i mezzadri – è stato detto – devono ritrovare il riconoscimento di “nativi toscani” che più delle grandi famiglie nobiliari e borghesi, e come le popolazioni migranti delle montagne, sono l’identità toscana del tempo della democrazia”. .  
   
   
UNA SFIDA GLOBALE PER AGRICOLTURA TOSCANA. COME TRASFORMARLA IN OPPORTUNITÀ. MUTAMENTI CLIMATICI: FONDAMENTALE SAPER INNOVARE  
 
Firenze - «I mutamenti climatici sono un fenomeno a scala globale che è necessario affrontare con ponderatezza e decisione. L’agricoltura toscana potrà crescere e sviluppare le proprie potenzialità se saprà trasformare l’esigenza di cambiamento in un’opportunità strategica per innovare le tecniche tradizionali di coltivazione e di lavorazione ma anche le tecnologie agronomiche. » Lo ha detto Susanna Cenni, assessore all’agricoltura della Regione Toscana partecipando al convegno “I grandi vini e il tartufo bianco della Toscana sopravviveranno al cambiamento! del clima? L’innalzamento delle temperature e i prodott! i d&rsqu o;eccellenza dell’agricoltura” che si è svolto il 10 novembre a San Giovanni d’Asso in provincia di Siena. «L’agricoltura toscana dovrà alimentare le sue difese più naturali di fronte alle spinte imprevedibili del mutamento climatico – ha continuato l’assessore Cenni. L’impegno della Regione Toscana è quello di mettere in atto gli strumenti necessari per permettere al settore agro-forestale di adattarsi con successo a tali cambiamenti. Per questo grazie anche all’apporto fondamentale dell’Arsia svilupperemo un’azione di assistenza tecnica e di formazione professionale alle imprese perché il mutamento climatico non venga subito, ma fronteggiato nel miglior modo possibile dai produttori. A tal fine è opportuno varare un sistema di premi per le imprese che sviluppino azioni sul risparmio idrico e risparmio energetico e continuare a sostenere quelle che ammodernano o! potenziano i loro impianti irrigui. » Susanna Cenni ha poi dichiarato: «Occorre un investimento strategico in ricerca e innovazione finalizzato a dotarsi di analisi di impatto specifiche per l´agricoltura toscana, di adeguati sistemi di monitoraggio e occorre soprattutto il supporto alle imprese agricole e ai sistemi territoriali per affrontare quegli stessi cambiamenti climatici con tecniche e servizi agronomici innovativi. Per questo abbiamo già attivato grazie all’Arsia un programma con l’Università degli Studi di Firenze e con il Cnr-ibet per approfondire le modalità dei cambiamenti climatici a livello globale e il loro impatto sul territorio regionale toscano. » L’assessore ha poi concluso il suo intervento ribadendo la necessità di ‘fare sistema’ per affrontare al meglio le sfide future. «Dobbiamo aver ben chiaro che tutti i soggetti pubblici e privati, le associazioni di categoria, ! le imprese e le parti sociali dovranno lavorare insieme costru! ttivamen te per rendere efficaci le strategie di adeguamento ai mutamenti climatici che già negli ultimi anni hanno coinvolto il nostro territorio. » Scheda L’impatto dei mutamenti climatici su viti e tartufi Firenze Ecco l’impatto dei mutamenti climatici previsto in Toscana per i prossimi trent’anni nel settore viticolo e su quello di foreste e tartufi come emerso dai primi risultati dei progetti di ricerca avviati da Arsia in collaborazione con l’Università. Settore viticolo - - Un ampliamento della gamma dei vitigni da coltivare con una migrazione dei vitigni a basse esigenze termiche verso quote più elevate rispetto alle attuali dove verranno coltivati vitigni con maggiori esigenze termiche. Il Sangiovese dotato di una grande variabilità, ad esempio, potrà essere colti! vato in zone più elevate; è ipotizzabile che alcuni problemi legati alle fasi di maturazione di tale vitigno possano, con l’innalzamento previsto delle temperature, anche diminuire. - Un progressivo anticipo del germogliamento della maturazione con la conseguente riduzione del ciclo vegetativo. - Una minore incidenza dell’oidio dal 40 % attuale fino ad arrivare al 15%. Per quanto riguarda l’andamento della produzione di uva da tali studi non è emersa una univoca previsione. Probabilmente ci saranno zone in cui si avrà un incremento della produzione (zone poste a quote più elevate) e zone in cui la produzione potrà diminuire. In merito a questo, però, c’è anche da considerare che rispetto al passato sono cambiate le tecniche di coltivazione del vigneto passando da impianti con 1. 500 p/ha a 4. 000/5. 000 p/ha. Pertanto si può ipotizzare che la produzione complessiva del vigneto! , dovendo comunque rispettare i limiti di resa stabiliti dai d! isciplin ari di produzione, rimanga invariata anche in condizioni climatiche più sfavorevoli. Foreste e tartufi - Gli effetti della riduzione delle piogge nel periodo primaverile-estivo e del concomitante aumento delle temperature medie, che quest’anno hanno portato ad un anticipo di circa 20 giorni nella ripresa dell’attività vegetativa delle specie arboree, pongono seri problemi per la gestione del patrimonio forestale. E’ necessario considerare innanzi tutto che, a differenza del settore agricolo, in ambito forestale non esistono contromisure, quali lavorazioni ed irrigazione, che possano in qualche modo ridurre l’impatto dei fattori climatici sulla vegetazione. D’altro canto una vegetazione già provata dalla scarsezza d’acqua e da una lunga stagione vegetativa è ancora più esposta all’attacco di organismi patogeni, molti dei quali si avvantaggiano di inverni miti e primave! re precoci, organismi sui quali è particolarmente difficile, se non impossibile, intervenire sia per la mancanza di prodotti autorizzati all’uso in ambito forestale sia per l’oggettiva impossibilità di trattare ampie aree del nostro territorio. Negli ultimi 10-15 anni, salvo alcune eccezioni, si è assistito ad una progressiva riduzione della produzione di tartufi, in particolare del bianco pregiato, riconducibile ad una molteplicità di fattori fra i quali possiamo annoverare anche i mutamenti climatici. .  
   
   
"IMPERIA CAPITALE DELL´OLIO EXTRAVERGINE E DELLA DIETA MEDITERRANEA, CON OLIOLIVA GIUNGE ALLA SETTIMANA EDIZIONE LA FESTA DELL´OLIO NUOVO IN PROGRAMMA A IMPERIA DAL 20 AL 25 NOVEMBRE"  
 
"Olioliva ha molteplici valenze: ambientale perché si prefigge di valorizzare il territorio anche nei suoi aspetti tradizionali come i muri a secco, salvaguardando le produzioni di qualità come l´olio, turistica perché vuole attrarre sempre nuovi visitatori, ma anche di promozione del territorio". Lo ha detto questa mattina l´assessore regionale all´Agricoltura, Giancarlo Cassini, nel presentare insieme alla collega al Turismo, Margherita Bozzano la settima edizione di Olioliva. Fiera dell´Olio organizzata da Camera di Commercio di Imperia e Regione Liguria con il concorso di Unioncamere Liguria, Città di Imperia, Amministrazione Provinciale di Imperia, Associazione Nazionale Città dell´Olio e definita "una gustosa passeggiata nel centro di Imperia alla scoperta dei valori storici, culturali e alimentari dell´olio, del pane e dei prodotti tipici della Riviera Ligure". L´evento avrà inizio martedì 20 e si concluderà domenica 25 novembre in occasione della "Festa dell´Olio Nuovo". L´invito è a visitare la città di Imperia e le sue valli, i suoi frantoi, il centro storico e le bellezze del suo territorio divulgando la realtà locale del mondo legato alla produzione e commercializzazione dell´olio d´oliva e i vari aspetti ad esso connessi. Le forti potenzialità del territorio ligure abbinate ad una promozione eno-gastronomica di qualità, fanno sì che "Olioliva" sempre più grande contenitore, possa essere considerata un evento di grande rilevanza culturale e turistica attesa dal pubblico e dai produttori della filiera dell´olio. Come ogni anno le vie del centro verranno chiuse al traffico e offriranno spazi espositivi (da Largo Ghiglia alla Calata G. B. Cuneo, da Piazza Bianchi a Via Bonfante e da Piazza Piana a Via Berio) per degustare ed acquistare tutti i prodotti tipici della terra ligure. La banchina portuale di Oneglia ospiterà i Comuni Liguri soci dell´Associazione Nazionale Città dell´Olio e le 5 Comunità Montane delle province di Imperia (Valle Arroscia, Dell´olivo, Argentina-armea e Intemelia) e di Savona (Ingauna). Stand per la promozione del territorio, delle risorse storiche, umane ed ambientali e degustazione dei prodotti tipici delle valli. Ritorna per il quinto anno "Olio e …", dopo la prima edizione con il "Bagnun" (acciuga) di Sestri Levante, il secondo con il Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco, il terzo il Pesce pescato nel mar Ligure, l´anno scorso il sale della provincia di Trapani, l´edizione 2007 avrà come Ospite d´Onore la pasta, con la collaborazione del Pastificio Agnesi. Al centro della manifestazione sarà, quindi, l´unione tra la pasta elemento principe della dieta mediterranea e le città liguri dell´extravergine. I Laboratori Tematici: Ritornano, grazie al successo ottenuto nella passata edizione, i laboratori tematici con approfondimenti sui prodotti tipici della Liguria. Si svolgeranno presso l´area Laboratori Magazzini ex Deposito franco. Mercoledì 21 novembre dalle ore 11,00 alle 12,00: "Olio Extra Vergine d´Oliva" a cura dell´Onaoo (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Olio Oliva) Mercoledì 21 novembre dalle ore 15,30 alle 17,00: "Il Fagiolo di Badalucco, Conio e Pigna"a cura del Consorzio di Tutela e Valorizzazione del Fagiolo bianco di Badalucco, Conio e Pigna Mercoledì 21 novembre dalle ore 17,00 alle 18,30: "Sfilettatura del pesce e marinatura agli agrumi con verdure fresche" - a cura di O. L. P. A. Ed Enrico Tournier Giovedì 22 novembre dalle ore 09,45 alle 11,30: "Basilico e Pesto"a cura della C. C. I. A. A di Genova e del C. E. R. S. A. A. Di Albenga Giovedì 22 novembre dalle ore 11,30 alle 12,30: "Aglio di Vessalico" a cura del Presidio dell´Aglio di Vessalico Venerdì 23 novembre dalle ore 11,00 alle ore 12,00: "Laboratorio dedicato all´ospite d´onore: la Pasta" a cura di esperti del Pastificio Agnesi Domenica 25 novembre dalle ore 09,30 alle 10,30 "Piccoli consumatori crescono" dedicato ai bambini che incontrano l´olio extra vergine d´oliva a cura di A. L. O aderente C. I. A. Domenica 25 novembre dalle ore 10,30 alle 11,30 "La degustazione dell´Olio Extravergine di Oliva - Avvicinamento al mondo degli assaggiatori con esempi pratici di valutazione organolettica" - a cura di A. L. O. Aderente C. I. A. I Convegni: Martedì 20 novembre ore 15,30 Area Convegni Magazzini Ex Deposito Franco: "Evoluzione del Patto di filiera" a cura di Confederazione Italiana Agricoltori, Coldiretti e Confagricoltura della provincia di Imperia Giovedì 22 novembre ore 16,30 Area Convegni Magazzini Ex Deposito Franco: Tavola rotonda "Il turismo enogastronomico:prospettive per la Liguria" a cura degli Assessorati al Turismo della Regione Liguria, dell´Amministrazione Provinciale di Imperia e della Città di Imperia Venerdì 23 novembre ore 16,30 Area Convegni Magazzini Ex Deposito Franco: "Olivo e Liguria: dieta mediterranea e territorio per una vita di qualità" a cura dell´Assessorato all´Agricoltura della Regione Liguria Sabato 24 novembre ore 16,00 Area Convegni Magazzini Ex Deposito Franco: "L´uliveto: valore ambientale e paesaggistico" organizzato dall´Associazione Nazionale Città dell´Olio Domenica 25 novembre ore 10,00 Area Convegni Magazzini Ex Deposito Franco: "Il commercio marittimo dell´olio d´oliva nei porti imperiosi" a cura della Cumpagnia de l´Urivu ore 10,00 nella suggestiva cornice del Convento di San Domenico a Taggia "L´oro di Taggia. L´oliva taggiasca e il suo territorio" a cura della Città di Taggia Sono Previsti Inoltre: Lezioni di cucina a cura di Confcommercio - Gruppo Ristoratori nei magazzini ex Deposito franco (dal mercoledì alla domenica dalle 15. 00 alle 17. 00. Prenotazioni al num. 0183-272861. Le rotte del gusto a cura di O. L. P. A. (Osservatorio Ligure Pesca Ambiente)in collaborazione con Confcommercio e Confesercenti. I ristoratori di Imperia propongono un piatto della tradizione con pesce fresco locale (pesce spada, naselli, calamari o zerri) e olio extra vergine d´oliva. Premio Miglior Uliveto Concorso tra gli olivicoltori per i migliori uliveti delle "Città dell´Olio". Premiazione martedì 20 novembre ore 18,00 presso Area Magazzini Ex Deposito Franco Scrivi il paesaggio dell´olio promosso dall´Associazione "Premio Grinzane Cavour" che porterà ad Imperia importanti testimonial nazionali dello spettacolo e della cultura. Sabato 24 novembre ore 10,30 presso Area Convegni Magazzini Ex Deposito Franco. Visite guidate nell´entroterra, ad aziende e frantoi, nelle Valli Impero, Arroscia, Argentina, Prino e Dianesi a cura del "G. A. L. (Gruppo Azione Locale) Sviluppo Valli del Ponente (info +39 0184 673054 e +39 0183-666228) "Pane Olio in Frantoio" evento patrocinato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali per celebrare l´olio extravergine di oliva abbinato ai pani tipici. In quest´unica data, il 25 novembre, in oltre 100 piazze d´Italia si festeggeranno olio nuovo e pane appena sfornato. Ad Imperia pani e focacce saranno sfornati dai panificatori locali appartenenti all´Associazione Provinciale Panificatori Assipan-confcommercio. "Pane Olio a Merenda" V edizione a cura di Assipan-confcommercio con distribuzione di pane e olio extravergine d´oliva per tornare alla merenda di una volta. In collaborazione con Legacoop-legapesca verranno proposte degustazioni, iniziative di sensibilizzazione al rispetto dell´ambiente marino, visite di alcuni pescherecci, l´asta del pesce, il rammendo delle reti per avvicinare sia i piccoli che i grandi visitatori al mondo della pesca. Mostra "Il commercio mondiale dell´olio di oliva a Oneglia e Porto Maurizio fra ´800 e ´900 " in collaborazione con Lions Club Imperia Host e Leo Club Imperia Visite gratuite al Museo dell´Olivo. Dalle ore 9,00 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 18,30. Per info: 0183/295762 www. Museodellolivo. Com info@museodellolivo. Com La manifestazione è coorganizzata da Camera di Commercio di Imperia e Regione Liguria con il concorso di Unioncamere Liguria, Città di Imperia, Amministrazione Provinciale di Imperia, Associazione Nazionale Città dell´Olio. Con il contributo di: Prefettura di Imperia, Gal - Sviluppo Valli del Ponente Con la collaborazione di: Comunità Montane del Ponente Ligure (Valle Arroscia, Dell´olivo, Argentina-armea, Intemelia ed Ingauna), Associazioni di Categoria, Legacoop-legapesca, O. N. A. O. O. Sponsor: Banca Carige, Agnesi, Museo dell´Olivo, Gruppo Pieralisi, O. L. P. A. , Strescino srl, F & G Amoretti, Vivaio La Rivierasca. .  
   
   
SUINO DA CARNE – ZAIA CHIEDE STATO DI CRISI DEL SETTORE  
 
E’ crisi anche in Veneto per il settore del suino da carne, le cui aziende stanno attraversando uno stato di difficoltà economica. Per questo la Giunta regionale, su proposta del vicepresidente Luca Zaia, ha deciso di chiedere al Ministero delle politiche agricole l’attivazione a favore del comparto del fondo per le crisi di mercato. “In questo modo – ha sottolineato Zaia – sarà possibile favorire la ripresa economica e produttiva delle imprese agricole venete operanti in questo tipo di allevamento, molto specializzato e di assoluta qualità”. “Il settore sta vivendo una situazione di incertezza a causa di un repentino calo della domanda con una conseguente forte diminuzione dei prezzi pagati all’allevatore – ha spiegato Zaia – che si è fatta sentire dal secondo semestre dell’anno corrente e in particolare negli ultimi due mesi. A fronte dell’offerta programmata negli allevamenti si è registrato un surplus, sia in relazione alla situazione economica generale, sia per un diverso orientamento delle famiglie nei confronti dei prodotti zootecnici e dei prodotti freschi, cui si aggiunge l’aumento costante dell’import di prodotti agricoli. Si tratta di situazioni non facilmente prevedibili e governabili, che seguono dinamiche commerciali frequentemente dominate dalla grande distribuzione organizzata, mentre la situazione impone alle imprese primarie la necessità di un progressivo riadattamento, specie nelle aziende fortemente specializzate. La caduta dei prezzi dei suini da carne è stata dell’ordine del 25 per cento, mentre vi è un aumento costante dei costi di produzione – ha affermato il vicepresidente della Giunta veneta – tanto che questa non è remunerativa e in grado assicurare la redditività all’imprenditore e alla sua famiglia, superando la soglia “fisiologica” d’allarme associata alle normali oscillazioni dei prezzi alla vendita”. Di qui la richiesta di attivare l’apposito fondo istituito presso il Ministero, cui è stato anche chiesto di attivare le procedure per definire le modalità operative di applicazione. .  
   
   
SEKAB SOSPENDE COSTRUZIONE FABBRICA DI ETANOLO  
 
La società svedese Sekab Bioenergia Magyarország ha congelato un progetto del valore di 380 milioni di euro per la costruzione di una fabbrica di bio-etanolo in Ungheria, a causa dei prezzi eccessivamente elevati dei cereali. Lo comunica l´Ice. La società svedese ritiene che 150 euro a tonnellata sia da considerarsi il prezzo massimo di acquisto per ricavare profitti dall´investimento, mentre il prezzo attuale si aggira sui 200 euro a tonnellata. Il Ceo della Sekab, László Zsemberi, ha dichiarato che con i prezzi attuali della materia prima il progetto potrà essere realizzato solamente con i sussidi dell´Unione Europea e del Governo ungherese. .  
   
   
RICONVERSIONE DELLO ZUCCHERIFICIO DI RUSSI - GLI ASSESSORI CAMPAGNOLI E RABBONI: "UN ACCORDO IMPORTANTE PER L´OCCUPAZIONE E PER LE POLITICHE AGRICOLE, ENERGETICO-AMBIENTALI E DI SVILUPPO PRODUTTIVO DELLA REGIONE"  
 
 Bologna - “L’accordo raggiunto per la riconversione dello zuccherificio di Russi è importante e positivo, per il territorio, ma anche per le politiche più generali, agricole, energetico-ambientali e di sviluppo produttivo della regione”. Questo il commento dell’assessore regionale alle Attività produttive Duccio Campagnoli e dell’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni, che hanno sottoscritto, ieri, a Roma, al Ministero delle Politiche agricole, assieme a Provincia di Ravenna, Comune di Russi e organizzazioni sindacali l’accordo con Eridania Sadam. “Si realizza – sottolineano gli assessori – non solo una riconversione ad un’altra attività, ma l’idea di un vero polo energetico tutto con fonti rinnovabili – fra le prime nella nostra regione – che affiancherà all’uso delle tecnologie delle biomasse, una piattaforma fotovoltaica ed un impianto a biogas complementare per gli allevamenti suinicoli. Inoltre, si potrà verificare anche la realizzazione in futuro di una struttura di teleriscaldamento fruibile da imprese e cittadini,così come un’attività di sperimentazione e di ricerca”. “Con questo progetto di riconversione innovativo - proseguono Campagnoli e Rabboni - si dà certezza all’occupazione di tutti i dipendenti dello zuccherificio. Si stabilisce con altrettanta certezza che si utilizzerà totalmente biomassa vegetale, con priorità a quella del territorio, e si sono determinate nel confronto condizioni significative di remunerazione per gli agricoltori, condivise con le associazioni nazionali agricole, aprendo la via ad una sperimentazione interessante per la riconversione della bieticoltura. Si concretizza quindi un esempio veramente importante, come le altre riconversioni in corso, per la regione e per il nostro Paese che deve impegnarsi seriamente in una politica di sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, che oggi vede in Europa già oltre il 60% di tali fonti rappresentato proprio dall’uso energetico di biomassa agricola”. “Per la realizzazione del polo energetico – concludono i due assessori – i cui impatti sono sin d’ora valutabili come sensibilmente inferiori a quelli dello zuccherificio, la società ha confermato l’attivazione di una procedura di valutazione di impatto ambientale, ancorché non prevista dalle normative per questo tipo di impianti. Per il territorio di Russi e di Ravenna si acquista anche una certezza importante per lo sviluppo. Vi è infatti un impegno sicuro, anche da parte della Regione, per realizzare una nuova grande area industriale a Russi, da considerare come una delle aree sovracomunali di sviluppo del Ravennate, collocata anche nei programmi di sviluppo per le nuove aree industriali della regione. ” .  
   
   
ASSEMBLEA CONGRESSUALE DELL’ANCIM UNA CONSULTA PER DARE PIÙ FORZA ALLA TOSCANA DEL MARE LA GIUNTA HA INTANTO APPROVATO IL DOCUMENTO SULLE POLITICHE MARITTIME INTEGRATE 2008-10  
 
Firenze - Un organismo consultivo, ma forte e autorevole, che garantirà il raccordo tra la Regione e le istituzioni locali per coordinare le politiche marittime, verificarne lo stato di realizzazione, avviare la sviluppo di progetti sperimentali. Questo sarà la Consulta della Toscana del mare, secondo le linee tracciate il 10 novembre a Portoferraio dall’assessore regionale al bilancio, finanze e politiche del mare, Giuseppe Bertolucci, nel corso del suo intervento all’assemblea congressuale dell’Ancim, l’Associazione nazionale Comuni e isole minori. «Proprio in questi giorni – ha proseguito Bertolucci – la giunta ha approvato e inviato al Consiglio il documento sulle politiche integrate per la Toscana del mare 2008-2010, dove sono definite le linee della politica regionale del settore. Intorno ai tre assi della valorizzazio ne della competitività dell’economia del mare, de! lla tute la dell’ecosistema marino e della promozione della qualità della vita nelle aree della costa e delle isole – ha detto ancora - intendiamo concentrare risorse e costruire azioni per rilanciare un modello di sviluppo sostenibile che esalti le potenzialità delle isole minori. Per fare questo – ha sottolineato – concentreremo l’attenzione su ambiente, potenziamento dei trasporti, qualificazione dei servizi». Tra i compiti della nuova Consulta - dove saranno presenti rappresentanti delle Province costiere, dei Comuni costieri e delle isole e la cui creazione sarà preceduta da un confronto con le associazioni rappresentative degli enti territoriali: Anci, Upi, Ancim, Uncem – ci sarà quello di contribuire alla preparazione della Agenda annuale del mare: «Sarà un altro prezioso strumento di lavoro – ha spiegato Bertolucci – che costituirà l’aggiornamento annuale del documento triennale. Un vero e proprio portolano che consentirà di misurare e verificare gli esiti più significativi del lavoro fatto e prevedere le azioni più rilevanti da realizzare. Sono certo – ha concluso l’assessore – che quei “piccoli giganti” che sono le isole minori saranno protagonisti di questo grande sforzo per rafforzare il ruolo del sistema-mare toscano». .  
   
   
ALPSKO MLEKO: 1.648 MILIARDI DI LITRI DI "LATTE ALPINO".  
 
Una delle più note marche slovene di latte a lunga conservazione, la Alpsko mleko, celebra quest´anno il 40/esimo compleanno. Lo riporta il sito internet del governo sloveno. Da quando ha lanciato la produzione, nel 1967, l´azienda di Lubiana "Ljubljanske mlekarne" ha prodotto 1. 648 miliardi di litri di "latte alpino". La ditta esporta un terzo del latte prodotto, che genera il 38 percento dei redditi dell´azienda, secondo quanto dichiara Cvetana Rijavec, ceo della Ljubljanske mlekarne. Secondo la Rijavec, il marchio Alpsko mleko attualmente detiene il 45 percento del mercato di latte a lunga conservazione in Slovenia, una percentuale considerevolmente più bassa rispetto al 70 percento che il marchio deteneva prima dell´entrata della Slovenia nell´Ue. Le vendite erano in ascesa fino al disfacimento della ex-Jugoslavia, nel 1992, ed avevano ricominciato a salire di nuovo nel 2003. .  
   
   
LIBRI: MARE , CUCINA E PESCA CONSAPEVOLE NEL LIBRO DI FABIANA CALLEGARI VENERDÌ AL GALATA MUSEO DEL MARE  
 
La salvaguardia del mare comincia a tavola. E´ uno dei temi principali trattati dal libro di Fabiana Callegari Geografia del Mare e della Pesca. Le basi della consapevolezza, edito da Mursia, con la prefazione del presidente internazionale di Slow Food Carlin Petrini. Il volume sarà presentato venerdì 16 novembre alle 17,30 al Galata Museo del Mare di Genova. I problemi dell´ "overfishing" e dell´eccessivo consumo di alcune specie di pesce a livello mondiale saranno al centro dell´appuntamento al quale parteciperanno, con l´autrice, Franco Bonanini , presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre e Roberto Burdese , presidente di Slow Food. La discussione verterà sui rischi e sui diversi modelli di pesca e di consumo delle specie ittiche. La riscoperta della varietà dei prodotti locali -non solo tonni, gamberi, salmone e pesce spada- e una maggiore consapevolezza che anche minori quantità di pescata possano far fronte alla domanda sono infatti due dei principali "ingredienti" della ricetta proposta dall´autrice. Appassionata geografa del mare e delle aree costiere ed esperta gastronoma, Fabiana Callegari, con questo libro punta a sensibilizzare, in modo inedito il lettore che vuole essere informato e poter scegliere consapevolmente che cosa e quanto vorrà vedere sulla propria tavola. .  
   
   
MAESTRI DI CUCINA”, IL MEETING NAZIONALE PER I PRODOTTI DI PUGLIA  
 
La collaborazione dell’Associazione professionale Cuochi Italiani con la Regione Puglia – Assessorato alle Risorse Agroalimentari è una delle strategie messe a punto dall’amministrazione per promuovere nel giusto modo la produzioni della nostra terra. Gli strumenti sono quelli della comunicazione cartacea delle riviste specializzate, e gli eventi nazionali per esaltare la professionalità di chi lavora con i prodotti pugliesi. Per elevare l’immagine ed il prestigio del patrimonio culturale culinario italiano nel mondo, ieri e oggi 14 novembre si tiene a Roma una manifestazione di ampio respiro, il conferimento dell’onorificenza al merito professionale dei “Maestri Di Cucina”, un prestigioso meeting nazionale nel quale vengono insigniti e premiati 40 chefs professionisti, con comprovato curriculum professionale. La partecipazione degli operatori del settore è massiccia: oltre 250 chefs e ristoratori provenienti da tutta Italia e dall’estero, il “Team Italia”, la nostra squadra nazionale di cucina, che gira il mondo per rappresentare l’arte culinaria del nostro tricolore, e ovviamente i prodotti tipici e di qualità della Puglia. Il nutrito programma prevede workshop sui prodotti di qualità, durante i quali la Puglia potrà allestire una “vetrina” con i prodotti e il materiale informativo sulla enogastronomia della regione, la consegna dell’onorificenza agli chefs e la chiusura della giornata con la Cena di Gala. In tale occasione verrà consegnato il prestigioso Premio Internazionale “Palato D’ Oro”, conferito dall’Associazione Professionale Cuochi Italiani. Oggi, mercoledì 13, ci sarà anche una udienza del Santo Padre. Questa partnership dell’Associazione professionale Cuochi Italiani con l’Assessorato ha dunque lunghe prospettive di collaborazione che si concretizzeranno con altri incontri di promozione dell’agroalimentare pugliese: prossimo appuntamento il concorso nazionale culinario – 2^ trofeo Regione Puglia. .  
   
   
LO ZAFFERANO DI SAN GAVINO  
 
San Gavino Monreale, con 9. 355 abitanti, è situata nella nuova Provincia agricola del Medio Campidano, praticamente equidistante da Cagliari e da Oristano. Il territorio comunale è attraversato da diversi corsi d´acqua e dal fiume Mannu, che con i suoi 52 Km di lunghezza è uno dei più lunghi della Sardegna. La cittadina, ancora ricordata per la presenza della fonderia di materiali non ferrosi, la cui costruzione risale agli anni 30 e che ha caratterizzato la sua vita ed il suo sviluppo per oltre 70 anni, può vantare una importante attività agricola, che vede tra le produzioni più significative lo zafferano (l’oro rosso, come è stato soprannominato), il riso ed il grano. San Gavino è ben collegata con le regioni del Sulcis, dell´ Oristanese, della Marmilla ed anche la ferrovia consente di raggiungere velocemente Cagliari, dato che la sua stazione ferroviaria è uno dei più importanti scali per il traffico passeggeri di tutta la Sardegna. Anche le località balneari della costa occidentale (Arborea - Oristano) e sud occidentale della Sardegna (Arbus - Costa Verde), sono a poca distanza. I terreni sono particolarmente fertili e ricchi di acqua ed il ritrovamento di manufatti del periodo neolitico indicano la presenza dell´uomo sin da tempi remoti. Numerose anche i segni di insediamenti nuragici nelle colline circostanti l´attuale abitato, che hanno lasciato traccia negli stessi toponimi utilizzati dagli abitanti per indicare alcune zone dell´attuale agglomerato urbano. L’area è dominata dalla presenza del castello del Monreale, che ci riporta alla storia piu´ vicina a noi, al periodo degli Arborea. Il castello fu uno dei più importanti del giudicato di Arborea per la sua particolare posizione geografica, in prossimità della linea di confine che divideva il giudicato cagliaritano da quello Arborense e venne edificato in un periodo imprecisato, ma antecedente al Xii secolo. Il colle fortificato di Monreale, in agro di Sardara, sorge sul sistema collinare omonimo e domina la piana del Campidano per largo tratto, dal golfo di Oristano fino allo stagno di Santa Gilla, nel cagliaritano. San Gavino nel Medio Evo è stata il capoluogo della curatoria Arborense di Bonorzuli: i monumenti e le numerose chiese presenti testimoniano gli splendori e l´importanza che questo centro ha avuto nei secoli passati. Proprio in questi giorni, i campi attorno a San Gavino si colorano di viola per lo sbocciare dei fiori dello zafferano e la cittadina celebra la Xvii° Mostra Regionale dello Zafferano, che si concluderà sabato 24 novembre. La raccolata dei fiori, da cui si estraggono i preziosi pistilli, avviene all’alba (quando i fiori sono ancora chiusi) e solo manualmente, perché le macchine potrebbero rovinare questo fiore delicato. Sabato 10 novembre, nel corso del convegno di inaugurazione della Xvii Mostra dello Zafferano, al Sindaco di San Gavino Stefano Musanti è stata consegnata la pergamena che attesta l’adesione all’Associazione delle Città del Bio ed è stata presentata la proposta di creare il circuito delle “Città dello Zafferano”, per promuovere sinergie e relazioni tra i territori italiani interessati dalla coltivazione del "Crocus Sativus". Le regioni italiane dove si coltiva il prezioso bulbo sono 6: Sardegna, Abruzzo, Umbria, Toscana, Liguria e Sicilia. Nelle prossime settimane la proposta di creazione del circuito verrà presentata a tutti i comuni interessati ed il primo incontro sarà con il Comune di San Gimignano in Provincia di Siena. Lo zafferano di San Gavino, in attesa di ricevere il riconoscimento della Dop, assume il ruolo di “ambasciatore” del comune ed entra a far parte dei “gioielli” delle Città del Bio. .  
   
   
GAS SERRA, TUBERI E VINO PROTAGONISTI PER L’AVVIO DELLA MOSTRA NELLE CRETE SENESI CLIMA E TARTUFI, RACCOLTO A RISCHIO DIMEZZAMENTO METÀ TARTUFAIE A FINE SECOLO. MA CRESCONO LE INIZIATIVE DI TUTELA  
 
Le aree toscane a vocazione tartufigena si ridurranno alla metà entro fine secolo, se non interverranno sostanziali interventi di contrasto al cambiamento climatico. E’ una delle pesanti avvisaglie lanciate sabato a San Giovanni d’Asso, ‘capitale’ del tartufo bianco delle Crete Senesi, durante il convegno sul tema che ha aperto la Xxii^ Mostra. Mettendo in relazione dati Ipcc, che stimano per l’inizio del prossimo secolo un incremento medio di 3° C nella temperatura ed un calo del 14 % della piovosità in Toscana, è prevedibile per lo stesso periodo un decremento del 49 per cento delle aree tartufigene in regione. A notarlo è stato Simone Orlandini, Direttore del Centro di Bioclimatologia dell’Università di Firenze: uno scenario che si presenta critico anche per la produzione vinicola, soprattutto di Sangiovese, “anche se in misura minore” come ha rilevato Donatella Cinelli Colombini, produttrice e per l’occasione moderatrice del convegno organizzato dal Consorzio Doc Orcia della Presidente Donella Vannetti, in occasione della manifestazione Vinorcia. Sulle possibili misure di contrasto si sono interrogati i diversi relatori: “cura della vegetazione ripariale, pulitura dei fossi e dei corsi d’acqua” sono le misure segnalate da Gianfranco Nocentini, responsabile promozione dell’Innovazione di Arsia; ma anche interventi di lungo periodo per il contenimento delle emissioni in atmosfera. Enzo Tiezzi, scienziato senese reduce da un recente incontro con il Nobel Al Gore, ha invitato tutti ad accelerare nella promozione delle energie sostenibili (“il petrolio a 100 dollari è, paradossalmente, una grande opportunità in questo senso”) ed ha sottolineato anche l’utilità di interventi “di sistema”. Tra questi, il programma Spin-eco, quella sorta di “risonanza magnetica” del territorio senese che l’Amministrazione provinciale ha completato recentemente, prima in Italia: “puntiamo ad essere certificati presto come territorio ad emissioni zero” ha detto l’Assessore provinciale all’Ambiente Claudio Galletti, ipotizzando interventi di adattamento del sistema agricolo locale. “E’ necessaria più ricerca pubblica, rispetto a quanta ne è disponibile attualmente – ha affermato in conclusione l’Assessore regionale all’Agricoltura, Susanna Cenni – perchè gli amministratori devono poter compiere scelte non viziate da interessi di parte. Il caso Ogm in questo senso è lampante”. Politiche agricole basate su minore dispendio d’acqua, e sistemi distributivi meno impattanti sono alcune delle iniziative di contrasto al cambiamento del clima già in atto in Toscana, e ricordate da Susanna Cenni: l’Assessore ha annunciato la presentazione di 70 progetti pronti di “filiera corta” agli Stati generali sulla sostenibilità, in programma a Firenze giovedì e venerdì prossimi. .  
   
   
PER IL CIBO NOSTRANO MILANESE LA QUALITÀ DIVENTA CERTIFICATA: AGRITURISMO A MILANO: ARRIVA “Q”, IL MARCHIO DI QUALITA’  
 
Ecco gli agriturismo selezionati: Cascina Guzzafame di Gaggiano (Mi), Cascina di Mezzo di Liscate (Mi), Agriturismo Il Mulino di Casarile (Mi), La Camilla di Concorezzo (Mi), Agriturismo San Rocco di Magenta (Mi), La Stella di Legnano (Mi), Murnee di Busto Garolfo (Mi), Agrimania di Garbagnate Milanese (Mi), Cascina Gaggioli di Milano (Mi), Agriturismo Castello di Vezio di Perledo (Lc) – sede legale a Milano. Sono questi i vincitori milanesi del marchio di qualità promosso dalla Camera di commercio di Milano in collaborazione con le Camere di commercio lombarde e Isnart: un marchio volontario a validità annuale per certificare la qualità delle strutture e l’efficienza del servizio degli agriturismo milanesi. Un’iniziativa che nasce dalla necessità di orientare alla qualità gli operatori del settore agrituristico, stabilendo una serie di fattori di giudizio della struttura, tra cui il rapporto esistente tra attività agrituristica e agricola, il rispetto di norme comunitarie, nazionali e regionali, la tipologia di servizio offerto, la sensibilità verso l’ambiente, l’offerta di prodotti agroalimentari e di servizi aggiuntivi. Nuove strutture si potrebbero aggiungere per fine anno: è in corso la valutazione del nuovo bando per la certificazione di qualità delle imprese agrituristiche milanesi, promosso a luglio 2007 dalla Camera di commercio di Milano in collaborazione con le Camere di commercio lombarde. La certificazione di qualità potrà essere attribuita a 19 aziende del territorio. “L’idea – ha detto Alfredo Zini, consigliere della Camera di commercio di Milano e presidente ristoratori Epam-unione del Commercio - è stata quella di valorizzare il nostro patrimonio gastronomico attraverso un marchio di qualità che distinguesse qualità ed efficienza della cucina nostrana negli agriturismo milanesi. A tutela del cliente e dell’affidabilità dell’impresa, sia in termini di immagine che di qualificazione del prodotto”. “Q - Marchio di Qualità Ospitalità Italiana”, per gli agriturismo con inserimento nel catalogo nazionale Isnart e facoltà di beneficiare delle attività di promozione del marchio, che potrà essere rinnovato annualmente sulla base di verifiche periodiche. Rivolto alle imprese agrituristiche attive della provincia di Milano, iscritte all’elenco degli operatori agrituristici tenuto dalla Provincia e al registro imprese della Camera di commercio di Milano. .  
   
   
I BENEFICI DEGLI OMEGA 3: MENO IPERTESI E PREVENZIONE DELL’ARITMIA A TAVOLA  
 
Secondo l’Osservatorio Nfi – Centro Studi dell’Alimentazione Nutrition Foudation of Italy, che contribuisce allo sviluppo della ricerca scientifica e dello scambio di informazioni in campo alimentare - recenti studi scientifici sugli Omega-3 hanno evidenziato che una dieta ricca di tali acidi grassi avrebbe effetti benefici sul ritmo cardiaco e proteggerebbe contro il rischio di morte improvvisa. Inoltre il loro consumo aiuterebbe a prevenire la pressione sistolica e diastolica di circa 1 mmHg. Prevenire l’aritmia a tavola Come sottolinea Nfi – Centro Studi dell’Alimentazione Nutrition Foundation of Italy, lo studio ha coinvolto più di 3. 000 persone (uomini e donne di età media 45 anni) per ricercare l’associazione tra il consumo di pesce e Omega-3 e il rischio di aritmie cardiache. I partecipanti hanno compilato un questionario per stabilire le abitudini alimentari, il livello di attività fisica e il consumo di alcool e sono stati sottoposti a elettrocardiogramma per la misurazione di alcuni parametrici cardiaci. Gli studiosi hanno osservato che coloro che consumavano più di 300g di pesce a settimana presentavano una riduzione del 13,6% dell’intervallo Qt (*), rispetto a chi non ne mangiava. La riduzione passava al 29,2% dopo aggiustamento dei dati per età, sesso, livello di attività fisica, indice di massa corporea, abitudine al fumo e consumo di noci. (*) Qt: indicatore delle caratteristiche del ciclo elettrico cardiaco; in particolare, elevati intervalli Qt indicano una lenta ripolarizzazione ventricolare e sono stati associati a un aumento del rischio di morte improvvisa. Meno ipertesi L’intermap Study ha verificato l’impatto degli Omega-3 introdotti con la dieta sui valori pressori di soggetti non affetti da ipertensione. Come osserva Nfi – Centro Studi dell’Alimentazione Nutrition Foundation of Italy, l’indagine ha coinvolto 4. 680 uomini e donne di età compresa tra i 40 e i 59 anni e, anche in questo caso, hanno preliminarmente compilato un questionario relativo alle abitudini alimentari, al consumo di alcool e all’assunzione di supplementi e farmaci. Quindi è stata effettuata la misurazione della pressione arteriosa 2 volte nel corso di ognuna delle quattro visite mediche previste dallo studio. Il consumo medio di acidi grassi Omega-3 tra i partecipanti è risultato pari a 2g al giorno; da un’analisi dei dati è emerso che coloro che consumavano le maggiori quantità di omega-3 presentavano, sia per la pressione sistolica, sia per quella diastolica, valori più bassi di circa 1 mmHg. In particolare l’effetto antiipertensivo maggiore è stato riscontrato nei soggetti non ipertesi che non seguivano diete particolari, non assumevano supplementazioni o farmaci e non erano affetti da diabete o patologie cardiovascolari. .  
   
   
IL GARDA CLASSICO ALLA FESTA DEL TORRONE DI CREMONA DEGUSTAZIONI E “PROVOCAZIONI” SENSORIALI PER SCOPRIRE LA VERSATILITÀ E LE MILLE SFACCETTATURE DEI VINI DELLA RIVIERA BRESCIANA DEL LAGO DI GARDA.  
 
Ci sarà anche il Consorzio di tutela del Garda Classico alla Festa del Torrone di Cremona, in programma il 17 e 18 novembre prossimi. Una manifestazione ormai consolidata e di grande prestigio, nell’ambito della quale verrà proposta una particolare session di degustazione battezzata “Il Consorzio Garda Classico tra vino e cioccolato”. Saranno le sale dell’hotel Impero di Cremona ad ospitare, nei pomeriggi di sabato e domenica a partire dalle 14. 30, cinque incontri di approfondimento sensoriale, organizzati in collaborazione con l’Associazione Cioccolatieri Artigiani Italiani, nell’ambito dei quali i vini del Garda Classico si misureranno in abbinamenti inconsueti ed a tratti quasi provocatori: non solo con il torrone, ma anche con curiosità decisamente golose come le praline al sale e aglio, la meringa alla cannella, le praline all’olio extravergine di oliva e latte… “E’ un’occasione importante ed affascinante per portare l’eccellenza enoica del Garda Classico in una vetrina prestigiosa come quella della manifestazione cremonese – afferma il presidente del Garda Classico Sante Bonomo, ricordando come la filosofia dei produttori gardesani abbia già espresso numerosi vini pensati per gli abbinamenti da fine o da fuori pasto. “Innanzitutto, il nostro Consorzio tutela anche la piccola Doc di San Martino della Battaglia, dalla quale arriva un Liquoroso Doc di uve Tocai al 100% raro ma apprezzatissimo – spiega Bonomo-. In secondo luogo, nel disciplinare dell’Igt Benaco Bresciano, che pure è sotto la nostra tutela, è prevista anche la produzione di un passito. Tante sono comunque le aziende presenti sul mercato con prodotti da meditazione di grande ambizione, che sicuramente saranno presenti in prima linea a Cremona insieme naturalmente alle grandi Riserve rosse, al Garda Classico Chiaretto, agli spumanti. Prodotti che a Cremona potranno così dimostrare non solo l’eccellenza, ma anche la versatilità delle produzioni di quella terra straordinaria che è la riviera bresciana del lago di Garda”. Per informazioni sulle degustazioni e prenotazioni: 030/9040334-333/3699618. .  
   
   
DA NOVEMBRE ON-LINE IL NUOVO SITO DELL’UNIONE RISTORANTI BUON RICORDO NUOVA VESTE GRAFICA E NEWS IN TEMPO REALE  
 
Nasce il nuovo sito per navigare tra i sapori e i colori della cucina italiana. Da oggi, infatti, collegandosi all’indirizzo www. Buonricordo. It si potrà visualizzare il nuovo portale dell’Unione Ristoranti Buon Ricordo che, da 43 anni, con oltre 120 ristoranti distribuiti su tutto il territorio nazionale e all’estero, valorizza una “cucina del territorio” di alta qualità legata ai prodotti e alle tradizioni locali. Molte le novità del portale, dai criteri di ricerca più funzionali alle news in tempo reale: ci si potrà infatti tenere continuamente aggiornati sulle attività e manifestazioni dei ristoranti associati, a cominciare da quella in corso che vede quasi tutti i ristoranti del Buon Ricordo festeggiare i 113 anni del Touring Club Italiano con una serata, il 9 novembre 2007, dedicata ai sapori del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Rinnovata anche nella grafica, la nuova struttura permette di navigare agilmente tra le varie sezioni del portale, curiosando tra news, iniziative in corso, storia dell’Unione Ristoranti Buon Ricordo e mille gustose specialità gastronomiche. In particolare, il nuovo sito permette di consultare on-line tutti i ristoranti associati al Buon Ricordo. Molte le sezioni cui si accede dall’home-page: nella sezione Il Buon Ricordo è possibile ripercorrere le principali tappe che hanno portato all’attuale successo dell’Unione dei Ristoranti del Buon Ricordo, cliccando su Ristoranti si possono ottenere moltissime informazioni sugli associati: è oggi possibile ricercare i ristoranti che fanno parte dell’associazione selezionando direttamente la regione sull’immagine oppure scegliendola da un elenco. Si possono sfruttare, inoltre, ben tre opzioni di ricerca, evidenziando i nuovi soci, i ristoranti che hanno cambiato piatto (la regola del Buon Ricordo prevede che, ogni cinque anni, il ristoratore possa proporre una nuova specialità a “simbolo” del suo locale) fino a quelli che offrono anche ospitalità. Oltre alle notizie pratiche sui ristoranti (indirizzi, brevi informazioni per raggiungerli, periodi di chiusura) è disponibile una dettagliata scheda tecnica con la descrizione del locale. Gli amanti della buona tavola possono cliccare sulla sezione Specialità per curiosare tra i piatti del Buon Ricordo: come è noto, infatti, ogni ristorante associato ha una specialità che viene immortalata su un prezioso piatto in ceramica dipinto a mano dagli artigiani della Ceramica artistica Solimene di Vietri e regalato agli ospiti per fissare il “buon ricordo” di un’esperienza gastronomica che non si dimentica. Si potranno così scoprire, uno per uno, tutti i piatti del Buon Ricordo, oggetto di un appassionato collezionismo. Informazioni: Unione Ristoranti del Buon Ricordo, C. So Italia 10, 20122 Milano, tel. 02 80582278, e-mail: info@buonricordo. Com .  
   
   
GOLOSARIA, L´OMAGGIO ALLE COSE BUONE E VERE: A GUALTIERO MARCHESI MAESTRO DEI CUOCHI ITALIANI  
 
"Gualtiero Marchesi è Maestro del cuoco italiano perchè nella sua attività c´è l´arte, la musica, il colore, il gusto. E la famiglia. Senza questi ingredienti Marchesi non sarebbe stato quel che è stato". Con queste parole Paolo Massobrio insieme con Marco Gatti autori della Guidacriticagolosa alla Lombardia, ha reso omaggio al cuoco che più di tutti ha innescato una straordinaria rivoluzione in cucina. L´omaggio a Marchesi è stato l´apice di Golosaria, la manifestazione che celebra il best seller Il Golosario (guida alle cose buone d´Italia) che si è svolta all´Hotel Melià a Milano, partecipata da migliaia di consumatori attenti, soci del Club di Papillon e operatori, che si sono ritrovati per assaggi, ma anche per sostare nella Latteria milanese del futuro o per disquisire su come dovrebbe essere il negozio di quartiere. Francesco Alberoni, intervenuto alla presentazione del libro per la famiglia Adesso, 366 giorni da vivere con gusto, ha ricordato la straordinaria valenza culturale del posto a tavola). Grande successo inoltre per le premiazioni dei Top Hundred, mentre durante l’incontro dedicato ai microbirrifici, dall’intervento di Kuasca, esperto assaggiatore, è emerso, anche in riferimento al libro “Beer (Eyewitness Companions)” di Michael Jackson, che l’Italia compare al sesto posto per la qualità della produzione di birra .  
   
   
BOLOGNA RITORNA CAPITALE DEL CIOCCOLATO DAL 14 AL 18 NOVEMBRE PIAZZA MAGGIORE E TUTTO IL CENTRO STORICO OSPITANO LA TERZA EDIZIONE DEL CIOCCOSHOW  
 
In arrivo cento maestri cioccolatieri da tutte le regioni In programma degustazioni, assaggi di cacao sulle torri, il Ciocco Bus, massaggi e maschere di bellezza al cioccolato Sconto del 10% presso gli associati Ciocchinbo Il cioccolato sarà anche solidale per il Last Minute Market Bologna ritorna la capitale del cioccolato. Per cinque giorni, da mercoledì 14 a domenica 18 novembre, Piazza Maggiore e le principali piazze e vie del centro storico, saranno invasi da fiumi di cioccolato. Sta per partire infatti la terza edizione del “Cioccoshow – La magia del cioccolato” che quest’anno punta a superare i pur ottimi risultati ottenuti nel 2006: 230. 000 visitatori e 250 quintali di cioccolata venduti. L’edizione di quest’anno durerà un giorno in più rispetto all’anno scorso e per garantire maggiore comfort ai visitatori, gli spazi espositivi cresceranno del 40% passando dai 2. 000 ai 2. 800 metri quadrati. Oltre a Piazza Maggiore, il cioccolato sarà protagonista anche in altri luoghi affascinanti del centro storico quali: Via Orefici, Piazza Galvani e Piazza Re Enzo che ospiteranno altri stand espositivi. Il Cioccoshow è promosso da Cna Bologna, dall’Associazione dei maestri cioccolatieri Ciocchinbo, dalla Camera di Commercio di Bologna e dalla Coldiretti Bologna. L’organizzazione dell’evento è curata da Bf Servizi – Gruppo Bolognafiere. Il Cioccoshow ha il patrocinio di Comune e Provincia di Bologna. Per il Cioccoshow 2007, l’associazione Ciocchinbò ha messo in campo due ulteriori iniziative: garantirà uno sconto del 10% sugli acquisti effettuati al Cioccoshow nei giorni feriali (mercoledì 14, giovedì 15 e venerdì 16 novembre) presso gli stand degli associati Cioccoinbo. Inoltre l’associazione Ciocchinbo ha stretto un accordo con “Last Minute Market”, l’iniziativa ideata dal prof. Andrea Segrè che dispensa opere di bene verso persone bisognose con quei prodotti alimentari perfettamente commestibili ma non più commerciabili. Al termine del Cioccoshow gli artigiani con prodotti che per varia natura difficilmente potranno essere venduti (perché sconfezionati, opacizzati, graffiati, imperfetti per vizi estetici ma assolutamente commestibili) potranno destinarli al “Last Minute Market”. I Protagonisti Del Cioccoshow Cento maestri cioccolatieri da ogni regione d’Italia I protagonisti del Cioccoshow saranno certamente le 100 aziende artigianali provenienti da tutte le regioni d’Italia a rappresentanza della migliore tradizione cioccolatiera artigianale nazionale. Come sempre nutrita sarà la presenza degli Emiliano Romagnoli (42) seguiti dai Piemontesi (13) dai Lombardi (6), dai Toscani (5) senza tralasciare le presenze dall´Umbria, Veneto, Trentino ma anche dalla Sicilia, Sardegna, Molise, Campania e Marche. Insomma un giro d´Italia goloso che non potrà non soddisfare anche i palati più esigenti. Come sempre l´offerta dei prodotti sarà di alto livello, garantito dalla presenza di cioccolatieri e pasticceri campioni nazionali ed internazionali nelle diverse specializzazioni (Rinaldini, Mirco della Vecchia, Silvia Bandiera solo per citarne alcuni). Per il pubblico, inoltre, è stato riservato uno speciale sconto del 10% sugli acquisti che verranno realizzati nelle giornate del 14-15-16 novembre presso tutti gli stand degli associati Ciocchinbò che saranno evidenziati con il logo dell´Associazione. Gli Eventi Del Cioccoshow Degustazioni sulla torre, massaggi e maschere di bellezza al cioccolato. E molto altro ancora Da mercoledì 14 a domenica 18 novembre partenza alle 16 o alle 17 Ritrovo in Piazza Maggiore "Cioccolata In…coronata": nella partenza delle 16 i partecipanti raggiungeranno a piedi la Torre Prendiparte e al termine di una salita di 12 piani si troveranno sulla terrazza per ammirare lo splendido panorama della città assaporando una cioccolata calda, mentre la discesa sarà deliziata da un assaggio di pralineria. Durata 1 ora e 30 minuti circa. Costo € 15 La partenza delle ore 17 prevede un tour sull’innovativo autobus scoperto con un tour di 45 minuti che permetterà di scoprire le bellezze di Bologna. Durata totale 1 ora e 30 minuti circa. Costo € 20. Per info e prenotazioni: 051-273. 501 oppure info@prendiparte. It Giovedì 15 novembre ore 20 Mythodea Cafè - via Porta di Castello 2/2, Bologna “Cioccolato tra le righe”: letture di brani tratti da romanzi che hanno il cioccolato come protagonista. I libri sono stati scelti in collaborazione con “La bottega dell’elefante” e letti dagli artisti di “Legg’io”. Note profumate di cacao accompagneranno le letture. Al termine “Assaggi di massaggi e cioccolato” (gli intervenuti potranno accomodarsi nelle cabine per ricevere un massaggio di 15 minuti effettuato dalle operatrici Mythodea e potranno gustare il cioccolato del maestro cioccolatiere di Bologna, Sig. Roccati). Costo di € 10 (ingresso gratuito per gli abbonati Mythodea). Per prenotazioni e informazioni: 051/230. 638 oppure reception@mythodea. It Venerdì 16 novembre ore 17. 30 Bar La Linea, Piazza Re Enzo, Bologna Presentazione dei libri “L’atelier del Cioccolato” e “Pasticceria creativa e decorazioni” editi da Reed Business Information. La presentazione sarà l’occasione per incontrare gli autori, Andrea Voltolina e Diego Crosara, che sveleranno alcuni segreti per lavorare il cioccolato e per effettuare decorazioni con zucchero, caramello e cioccolato. Sabato 17 e domenica 18 novembre dalle ore 16 alle 18 Bottega Lush di via d’Azeglio 4/F, Bologna Durante il week end, sarà possibile usufruire di un trattamento di bellezza gratuito al cioccolato. A richiesta, infatti, lo staff Lush coccolerà i visitatori applicando sul loro viso una maschera fresca biologica al cioccolato Chocolat, fatta esclusivamente a base di ingredienti al 100% naturali e senza conservanti sintetici. Degustazioni, percorsi delle delizie, scuole e albero di Natale Sempre per quanto riguarda la parte di eventi segnaliamo: a) Le degustazioni si svolgeranno presso i locali del ristorante Al Voltone in piazza Re Enzo. Quest´anno saranno incentrate sulla degustazione di cioccolati di varie tipologie e tenderanno ad insegnare l´arte di assaporare il cioccolato per conoscerne le differenti tonalità in base alla percentuale di cacao utilizzata oppure i diversi tipi di lavorazione. Inoltre si svolgeranno particolari degustazioni presso Majani Cioccolato e presso il centro benessere Mythodea. B) Quest´anno hanno riscosso molto successo "I percorsi delle delizie", saranno infatti 31 gli esercizi aderenti a questo goloso itinerario che attraverserà la città, presso i quali il pubblico potrà assaporare specialità gastronomiche a base di cioccolato. La qualità dell´iniziativa è garantita grazie alla partecipazione di locali storici di Bologna e ristoranti di fama nazionale ed internazionale che, in esclusiva per il Cioccoshow, hanno adattato l´abituale proposta enogastronomica al tema portante della manifestazione. C) Alle scolaresche che già si sono prenotate per la visita al Cioccoshow sarà garantito, grazie all´impegno dei maestri cioccolatieri dell´Associazione Ciocchinbò, un momento didattico della durata di circa 20 minuti, durante il quale verrà raccontato agli allievi la storia del cacao, la sua trasformazione, le qualità nutrizionali ed, ovviamente, verrà offerto un assaggio. D) Il Cioccoshow quest´anno darà simbolicamente il via ai festeggiamenti natalizi. Le vetrine dell´Emporio della Cultura saranno impreziosite dalla creazione di un albero di Natale completamente realizzato in cioccolato che verrà allestito durante i cinque giorni di manifestazione dalle abili mani dei maestri cioccolatieri dell´Associazione Ciocchinbò. La domenica la scultura sarà ulteriormente arricchita dalla installazione di un presepe ovviamente realizzato con il cioccolato. E) Sempre nell´ambito dell´Emporio della Cultura, grazie alla collaborazione della casa editrice Chiriotti Editore, il pubblico potrà ammirare una esposizione di stampi d´epoca per il cioccolato provenienti dal Centro Studi "Pasticceria Internazionale". Produzione E Consumo. Gli italiani mangiano 3,9 kg di cioccolato all’anno I bolognesi quasi il doppio Definito già nel ‘700, da parte del naturalista Carlo Linneo, “il cibo degli dei”, il cacao si è affermato da secoli come l’ingrediente più apprezzato dall’industria dolciaria mondiale. In Italia il mercato del cioccolato ha registrato un forte incremento della produzione e del consumo negli ultimi anni. Attualmente in Italia il settore dolciario annovera 220 stabilimenti ed impiega circa 28. 000 addetti. Dalla fine degli anni ’80 l’industria e l’artigianato operanti nelle produzioni di cioccolato hanno sviluppato un aumento del proprio business, legato ad un aumento dei consumi passato da 1 chilogrammo pro-capite di quel periodo ai 3,9 chilogrammi di oggi. Nello scorso anno in Italia sono state prodotte 260. 800 tonnellate di cioccolato. Nel quinquennio 2001-2005 le aziende del cioccolato hanno rappresentato la crescita produttiva maggiore di tutto il settore dolciario con un brillante +16%. In particolare, prendendo in esame gli ultimi due anni del periodo, si è verificata una variazione positiva del +3,8% in volume e del 3% in valore, arrivando a sfiorare un giro d’affari leggermente inferiore ai 3 miliardi di euro. Il 37% circa della produzione complessiva italiana è destinato all’export. Per quanto riguarda Bologna, la produzione e il consumo di cioccolato (in larga parte artigianale) è superiore alla media nazionale: nello scorso anno nella Provincia di Bologna sono state prodotte 300 tonnellate di cioccolato artigianale, i bolognesi in media all’anno consumano 7,3 chilogrammi pro-capite di cioccolato (20 grammi al giorno). A Bologna esiste una grande tradizione nella produzione artigianale della cioccolata di qualità. Nella provincia bolognese sono circa 300 le aziende del settore dolciario, un centinaio delle quali specializzate nella pralineria, il segmento più pregiato della pasticceria. Complessivamente occupano circa un migliaio di addetti. Tendenze. Le donne sono più golose di cioccolato Il cioccolato viene consumato soprattutto nel Nord-italia, uomini e donne si equivalgono nelle quantità consumate, i più golosi sono quelli compresi nella fascia d’età tra i 20 e i 29 anni, di gran lunga il tipo di cioccolato più gradito è il fondente. Sono questi i risultati di un’indagine curata dall’Università di Venezia e dall’Associazione italiana amatori del cioccolato. Nel Nord Italia viene consumato il 67% del cioccolato prodotto in Italia, il 24% nel Centro e il 9% al Sud. Le donne sono leggermente più golose degli uomini: il 50,4% del cioccolato viene consumato dal gentil sesso, ma gli uomini non sono da meno col 49,6%. Per quanto riguarda la fascia di età, il cioccolato è maggiormente gradito (45%) da quella compresa tra i 20 e i 29 anni, seguita da quella 30-44 anni col 41%. Infine sul tipo di cioccolato maggiormente gradito, stravince la fondente col 46%, più distante quella alla nocciola col 21%, al latte col 19%, al gianduia il 9% e il bianco al 5%. Gusti. Di moda l’abbinamento del cioccolato col sale Al Cioccoshow saranno tantissime le sorprese e le novità sulle tendenze 2007 in fatto di cioccolato, ma gli artigiani sono gelosissimi dei loro segreti che verranno svelati direttamente nel corso della manifestazione. Alcune novità però possono essere anticipate. Una delle mode più recenti in fatto di prodotti abbinabili al cioccolato è il sale: alcuni artigiani hanno brevettato tavolette al sale di Cervia, altri hanno utilizzato il sale iodato di un’importante azienda bolognese famosa per la salamoia e oggi impegnata in un percorso di prevenzione del tumore alla tiroide attraverso il sale iodato. Altri abbinamenti oggi molto “di moda” quelli con aceto balsamico, birra, vini passiti. Meno conosciute, ma già molto apprezzate, le praline di cioccolato al parmigiano reggiano. Così come le tavolette rustiche (cioccolato ad alta percentuale di cacao lavorato grossolanamente, con frutta secca a pezzi, arachidi, pistacchi, noci e nocciole) e le praline “bigusto” con doppia farcitura interna e gelatine di frutta fresca, oppure “bigusto” dolce-amaro con due pralinati di mandorle e pistacchi ricoperti da cioccolato fondente. La vera tendenza in fatto di cioccolato è comunque la scoperta del cioccolato di grandissima qualità, al punto che dei prodotti al cacao si parla di “cru” come si fa col vino: si tratta di cacao proveniente da un’unica zona di origine. Addirittura si può parlare di “Grand cru” quando si ha la tracciabilità garantita per la provenienza di una partita di cacao da una singola piantagione. Allo stesso tempo un’altra tendenza degli ultimi tempi è la crescita del consumo di cioccolato “fair trade” ovvero “equo e solidale”. Salute. Il cioccolato non fa ingrassare Gli studi più recenti sul cioccolato hanno evidenziato innumerevoli proprietà “positive” del cacao. Eccone alcune: la presenza di polifenoli e flavonoidi nel cioccolato combatte gli agenti dell’invecchiamento e le malattie cardiovascolari l’ossido di azoto contribuisce all’abbassamento della pressione la proantocianidina riduce i sintomi dell’artrite reumatoide il magnesio favorisce la metabolizzazione dei carboidrati il burro di cacao fa aumentare il colesterolo “buono” (Hdl) a scapito di quello “dannoso” (Ldl) la serotonina regola positivamente l’umore, fa mantenere la calma e ci rende appagati la feniletilamina provoca sensazioni di piacere la anandamide favorisce sensazioni di benessere, appagamento e serenità fa ingrassare il cioccolato? Al contrario è un’arma contro l’obesità, secondo un recente sudio giapponese pubblicato sulla rivista Nutrition, perché inibisce una serie di geni che controllano la trasformazione del cibo in grasso e ne attiva altri che permettono di bruciare i grassi già esistenti.  
   
   
INTITOLATO A ‘EDOARDO BULGHERONI’ IL LARGO ANTISTANTE L’ENTRATA DELLA PRESTIGIOSA AZIENDA DI CIOCCOLATO LINDT ITALIA A INDUNO OLONA  
 
È stato recentemente intitolato a Edoardo Bulgheroni, figlio del fondatore dell’azienda e padre dell’attuale Presidente, Antonio, il ‘Largo’ antistante la sede di Lindt Italia ad Induno Olona. L’intitolazione rappresenta un importante riconoscimento per l’impegno che la famiglia Bulgheroni ha profuso, a partire dal suo fondatore Antonio, da tre generazioni. A testimonianza dell’eccezionalità dell’evento, alla cerimonia hanno presenziato i membri del Consiglio di Amministrazione e il Group Management della Lindt Holding di Zurigo che hanno voluto così sottolineare l’importanza della sede italiana, celebrando nell’occasione il suo fondatore. “La giornata di oggi rappresenta un ulteriore momento storico per la nostra azienda e consolida ancora una volta il legame con il suo territorio di appartenenza. Gli ampliamenti fatti alla sede italiana di Lindt, inoltre, confermano quanto il Gruppo creda nelle potenzialità di crescita e di espansione del nostro mercato”, ha commentato Stefan Hans Jost, nuovo Ceo di Lindt Italia. Onorato della stima riservata al padre Edoardo, il Presidente Lindt Italia, Antonio Bulgheroni ha aggiunto “E’ stata per me una grande gioia e sorpresa aver ottenuto questo riconoscimento per mio padre e sono grato della testimonianza eterna che è stata data alla mia famiglia in un luogo nel quale i legami sono personalmente e professionalmente indissolubili”. Edoardo Bulgheroni, nato nel 1908 e scomparso nel 1990, è il figlio del fondatore della Società “Longhi Bulgheroni & Comp. ” che originariamente si occupava della fabbricazione e vendita di caramelle, confetti ed affini. Fin dagli anni 20 dello scorso secolo l’azienda ha contribuito significativamente allo sviluppo del territorio. Grazie alla lungimiranza, all’interesse verso le nuove tendenze del mercato e alle capacità imprenditoriali e intuitive del fondatore, la piccola ditta cresce, aumenta la produzione, si perfeziona tecnicamente e si adegua alle esigenze dei consumatori di quel tempo, in un periodo storico di gravi difficoltà per la guerra, per la crisi dell’industria dolciaria e per l’insorgere della concorrenza. Alla scomparsa del padre, nel 1934, Edoardo Bulgheroni viene nominato Amministratore Unico della “Antonio Bulgheroni & Figli” e, insieme al fratello Ottorino, danno nuovo impulso alla fabbrica, rimodernando gli impianti ed introducendo nuovi e sempre più perfezionati macchinari, garantendo lavoro ad un numero sempre maggiore di famiglie, contribuendo all’impulso dell’imprenditoria e allo sviluppo dell’industria dolciaria in Italia. Alla fine della Seconda guerra mondiale, individuano un nuovo percorso per l’azienda: la lavorazione del cioccolato, mercato allora ancora poco esplorato. Nell’intento di posizionarsi con un prodotto di classe e di prestigio, nel 1947 Edoardo Bulgheroni stipula un contratto di licenza per la fabbricazione e vendita del cioccolato sul territorio italiano con una delle più prestigiose aziende di cioccolato, la Lindt & Sprüngli di Zurigo. Nel luglio del 1947 la fabbrica di Varese inizia così a produrre direttamente il cioccolato a marchio Lindt in Italia, mentre nello stesso mese il fratello Ottorino, che seguiva la parte produttiva, viene a mancare in un tragico incidente automobilistico lasciandolo solo alla guida dell’azienda. Si rendono indispensabili quindi l’ampliamento del fabbricato già esistente con nuovi reparti e la costruzione di una nuova ala produttiva dedicata al cioccolato e indipendente dalle caramelle. Il numero di dipendenti impiegato nell’azienda cresce, facendone una delle realtà produttive più importanti dell’intera provincia e acquisendo sempre maggiore risonanza sul mercato italiano. L’azienda partita da via Bernascone Privata a Varese come una piccola fabbrica di famiglia si trasforma in una realtà riconosciuta a livello nazionale, raggiungendo in 50 anni la produzione di un assortimento di oltre 560 articoli e assicurando l’impiego a oltre 250 dipendenti della zona di Varese. Sotto l’abile guida di Edoardo Bulgheroni seguono anni di costante progresso con la costruzione di depositi merci e materiali, ammodernamento di impianti, di nuovi reparti e il continuo investimento in macchinari innovativi ed efficienti. Nel 1972, al compimento del suo sessantaquattresimo compleanno, Edoardo Bulgheroni cede la carica di Amministratore Delegato al figlio Antonio, pur rimanendo alla guida dell’azienda e affiancando il figlio nel ruolo di Presidente. Il 1984 è un anno cruciale per il futuro dell’azienda in quanto si concludono i lavori della nuova sede e sito produttivo nel territorio di Induno Olona e il Commendator Edoardo ne inaugura ufficialmente l’apertura. Nel 1993 si sancisce la costituzione della Holding International Lindt & Sprüngli: la maggioranza della Bulgheroni S. P. A. Viene acquisita dalla casa madre e, tramite un concambio di azioni, Antonio Bulgheroni ne diventa uno dei maggiori azionisti, entrando a far parte del Consiglio di Amministrazione e conservando le qualifiche di Presidente e Amministratore Delegato di Lindt Italia, carica quest’ultima che cede nel 2006 a Stefan Hans Jost il quale oggi ne perpetua la tradizione di successo ed eccellenza. Oggi la Lindt & Sprüngli Italia S. P. A. È una realtà consolidata nel mercato del cioccolato dove grazie alla qualità delle materie prime, l’esclusività delle ricette, l’ampiezza dell’assortimento e al contributo dei suoi fondatori e di tutti i collaboratori ha ottenuto un rapido successo. .  
   
   
L’OLIO DON VICÈ ANGEL IBLEI : AMBROSYA PRESENTA LA NUOVA BOTTIGLIA SERIGRAFATA DEDICATA ALL’ALTA RISTORAZIONE.  
 
La bottiglia, frutto della collaborazione tra Vetrerie Bruni e Decorglass su progetto grafico di Carlo Coniglio (i-white design), esprime al meglio la filosofia aziendale di Ambrosya, racchiusa nel concetto di “Economia Prelibata” che contraddistingue la giovane azienda sin dai suoi primi passi. Ambrosya, - con l’olio Don Vicè anche quest’anno inserito nella Guida ai Migliori Extravergini del Mondo, edita da Cucina&vini - continua la propria ricerca creativa convinta che il Buono ed il Bello debbano camminare di pari passo alla riscoperta dei sapori della tradizione e del piacere di stare in tavola. Tradizione e design, quindi, quali strumenti per comunicare il proprio saper fare le cose coinvolgendo i sensi dei propri ospiti, persuasi che l’oggetto regali la gioia delle cose ben fatte, concepite con passione e competenza. Olio Extra Vergine di Oliva Don Vicè L’area D. O. P. Dei Monti Iblei, che racchiude un comprensorio molto vasto, includendo ben tre province (Sr, Rg, Ct) e ben 8 sottomenzioni, e che trova, il massimo della sua espressione nel comprensorio ristretto Cassaro-ferla-buccheri sino a Chiaramonte Gulfi, da anni si pone al centro dell’attenzione attraverso produzioni eccelse che puntualmente mietono successi ai maggiori concorsi internazionali, con citazioni nelle più prestigiose guide di settore. L’olio Don Vicè Angel Iblei, si presenta particolarmente equilibrato nelle sensazioni di amaro e piccante, con fruttati spiccati tra il medio e l’intenso, al gusto spesso ricorda erba falciata, menta, mandorla…. Un olio che in tutte queste particolari caratteristiche non fa altro che racchiudere in sé e raccontare all’ospite un pezzo della storia del suo territorio, degli sforzi per crescere e rinvigorire, dei sacrifici alla raccolta – assolutamente a mano – delle nottate passate al frantoio per garantirsi “la prima molitura” della giornata. .  
   
   
I PREZIOSI UMBRI, PRODOTTI ENO-GASTRONOMICI RIGOROSAMENTE PROVENIENTI DALL’UMBRIA, ARRIVANO A MILANO  
 
In via Daniele Crespi 14 a Milano, i Preziosi Umbri aprono il primo punto vendita specializzato in prodotti eno-gastronomici rigorosamente provenienti dall’Umbria. I Preziosi Umbri nascono nel 2002, come attività eno-gastronomica specializzata nella regalistica aziendale e privata. Sull’onda del successo dei prodotti tipici della Regione Umbria, il Gruppo ha, strategicamente scelto, di aprire il suo primo punto vendita a Milano, in via Daniele Crespi, 14. L’ obbiettivo è trasmettere la passione della buona cucina, attraverso la selezione dei migliori prodotti umbri, preparati secondo le antiche tradizioni popolari. L’umbria è una regione ricchissima di saporiti formaggi, di squisiti salumi, ottimi vini tra cui il Montefalco rosso, il Sagrantino di Montefalco e gustosissime salse e patè per preparare veloci primi o croccanti bruschette, conditi con l’ottimo e tipico Olio extravergine di oliva. Fiore all’occhiello dei Preziosi Umbri sono le particolari confezioni regalo, che si differenziano sia per la fattezza che per il contenuto. Originali confezioni in legno massello anticato, realizzate da maestri artigiani che curano l’estetica nei minimi particolari e che, per le occasioni natalizie, vengono decorate al loro interno con del Muschio. Tutto questo rende il regalo unico e di sicuro impatto. Un piacere quindi sia per il palato che per gli occhi. Piccoli gioielli che racchiudono grandi tradizioni. Info@ipreziosiumbri. Com .  
   
   
LE ELEGANTI CREAZIONI DI VENTURA, A BASE DI FRUTTA SECCA DI QUALITÀ.  
 
Ventura ha selezionato i frutti migliori, curando ogni aspetto della produzione, per realizzare questa linea innovativa, che abbina il sapore inconfondibile e le infinite risorse nutritive della frutta secca alla tentazione del cioccolato e di altri dolci golosità. Ecco i “Cioccofrutti”, originale fantasia di fichi secchi e datteri ricoperti di cioccolato fondente, nocciole ricoperte di cioccolato al latte, fondente o bianco, albicocche e fichi secchi. Per chi ama la tradizione, unita a sfiziosi accostamenti, sono perfetti i “Tuttifrutti”, un insieme di albicocche, fichi, datteri, ananas e papaya, con il tocco finale dei datteri impreziositi da un’irresistibile farcitura di pasta di mandorle. Come dono originale per gli amici, sono disponibili i fichi ricoperti di cioccolato bianco, uniti ai datteri immersi nel cioccolato fondente, per un’alternanza di sapori da non perdere. Inoltre, si può scegliere tra fichi al cioccolato fondente, nocciole e mandorle al cioccolato al latte, bianco o fondente, fichi farciti con gustosi gherigli di noce, le tre originali varietà di datteri, ripieni con pasta di mandorle, gherigli di noce o mandorle pelate. Le sorprese di Ventura sono inesauribili. Per i consumatori alla continua ricerca di accostamenti originali, ecco la nuova referenza le noci farcite che unisce il gusto inconfondibile dei gherigli di noce, altamente selezionati, all’infinita dolcezza del tenero marzapane; un’esperienza unica che il palato deve assolutamente rivivere. Inoltre, non poteva mancare la confezione a base di frutta secca mista, che non è solo una miniera preziosa di sostanze nutritive ma, soprattutto, rappresenta un irresistibile invito a lasciarsi guidare dall’impulso del momento, nella scelta stuzzicante tra tanti frutti diversi, in una continua armonia tra creatività, sapore e benessere. Cioccofrutti Albicocche essiccate, Fichi secchi moscioni, Fichi secchi ricoperti di cioccolato fondente, Datteri ricoperti di cioccolato fondente, Nocciole ricoperte di cioccolato fondente, al latte e bianco. Le Mandorle Al Cioccolato Mandorle ricoperte di cioccolato al latte, fondente e bianco. Tuttifrutti Albicocche essiccate, Fichi secchi moscioni, Datteri Degla, Ananas e Papaya disidratati, Datteri farciti con pasta di mandorle. La Frutta Secca Mista Fichi secchi moscioni, Albicocche essiccate, Datteri Degla. Le Noci Farcite Di Marzapane Noci farcite con marzapane. I Datteri Farciti Datteri Degla farciti con pasta di mandorle, gherigli di noce, mandorle pelate. I Fichi Farciti Con Noci Fichi secchi mosconi farciti con gherigli di noce. Le Nocciole Al Cioccolato Nocciole ricoperte di cioccolato al latte, fondente e bianco. I Fichi Al Cioccolato Fichi secchi mandorlati ricoperti di cioccolato fondente. I Datteri E I Fichi Al Cioccolato Fichi ricoperti di cioccolato bianco, Datteri ricoperti di cioccolato fondente. .  
   
   
ILLYCAFFÈ PROPONE ORIGINALI IDEE PER UN NATALE ALL’INSEGNA DEL CAFFÈ  
 
Esclusive confezioni con due barattoli da 250g espresso disponibili in tostatura normale e scura per gustare la differenza della miscela illy, il kit “Contemporary Lovers”, e il cioccolato illy da accompagnare al piacere quotidiano del caffè. In vendita da fine ottobre 2007. Illy Contemporary lovers Un vero gioiello per gli amanti del caffè preparato con la moka, il kit contiene la caffettiera Cuor di Moka Bialetti da tre tazzine e un barattolo 250g espresso illy moka. Nata dall’invenzione emersa dagli studi del centro di Ricerca & Innovazione della illycaffè, la nuova caffettiera, a erogazione controllata, assicura una perfetta estrazione della parte migliore del caffè, scartandone la cosiddetta “coda”. Risultato: un caffè moka ancora più prezioso, dolce ed equilibrato nel gusto e avvolgente nell´inconfondibile aroma illy, con le sue note e il suo profumo di cioccolato, pane tostato e miele. Il kit Contemporary lovers sarà in vendita nel canale diretto www. Illyeshop. It e nei migliori bar al prezzo consigliato al pubblico di 65,00 euro. Illy confezione “Cilindro” In retina metallica e stoffa, contiene due barattoli espresso macinato da 250g. Il cilindro può essere utilizzato poi come divertente portaoggetti, personalizzando la targhetta applicata sulla confezione con il proprio nome e indirizzo. La speciale confezione sarà in vendita nei migliori bar, negozi di alimentari tradizionali e nel canale diretto www. Illyeshop. It al prezzo consigliato di 13,9 Euro. Doppio barattolo Michael Lin Un tocco di raffinatezza alla preziosa confezione semitrasparente con serigrafia bianca che riprende il decoro dei due barattoli da 250g espresso edizione limitata, interpretati dall’artista taiwanese Michael Lin. Rimuovendo la pellicola trasparente sarà possibile apprezzare ancor più l’estetica dei barattoli, trasformandoli in preziosi ed esclusivi contenitori. La confezione sarà distribuita nei migliori negozi di alimentari e nel canale diretto www. Illyeshop. It al prezzo consigliato di 12,9 Euro. Il cioccolato al gusto di illy Per un gustoso e raffinato regalo una gamma di cioccolato nata dall´incontro tra il caffè macinato illy e il cacao Domori, una giovane realtà italiana che lavora solo ed esclusivamente le varietà più pregiate. Le due varianti di gusto proposte sono il cioccolato al caffè e il cioccolato al caffè macchiato. Entrambe le tipologie di gusto in vendita nei migliori negozi di alimentari e nei bar illy in carrè singoli o eleganti confezioni regalo da da 10 e 20 carrè al prezzo consigliato di 3,50 euro e 5,30 euro. Il cioccolato al caffè macchiato è disponibile anche in barrette al prezzo di 1 euro. .  
   
   
LA DISTILLERIA SANTA TERESA DEI FRATELLI MAROLO DI ALBA PROPONE UNA GRAPPA STORICA, DEDICATA AL PADRE E UN PANETTONE ALLA GRAPPA DI MOSCATO APRÈS  
 
La Grappa dedicata al Padre Questa grappa storica per la nostra Azienda è stata ideata e studiata per celebrare il lavoro di tutti i padri . E’ grappa dalle molte peculiarità, il profumo è armonico e di grande pulizia. E’ corposa, calda, dal colore carico dell’ambra e nasce da un blend di vinacce provenienti dal Roero , selezionate al meglio . Il retrogusto permane a lungo dopo la degustazione ma senza eccessi, in modo suadente e allo stesso tempo deciso La Grappa dedicata al Padre è proposta nella versione barrique, affinata in piccole botti di rovere . Questo riposo le ha donato le sue caratteristiche ineguagliabili. La bottiglia, resa preziosa anche dall’elegante cofanetto in legno di rovere, sarà un regalo speciale per un padre che sappia apprezzare l’indiscussa qualità di un prodotto di alta gamma. In vendita nelle migliori enoteche in Italia e all’estero. Prezzo consigliato al pubblico : euro 60 Novità assoluta della Distilleria Santa Teresa dei Fratelli Marolo: il panettone alla grappa di Moscato Paolo Marolo per le feste propone un prodotto che piacerà agli estimatori delle sue grappe ma che incuriosirà e verrà gustato con piacere grande da tutti come dessert inusuale. La grappa di Moscato, aromatica e intensa, si sposa con la glassa della inconfondibile e gentile Nocciola Piemonte per creare un panettone (di raffinata lavorazione artigianale) di insolita fragranza. Assaggiarlo alla fine del classico pranzo natalizio o il primo giorno dell’anno nuovo sarà una gioia per il palato dei più golosi. Il panettone (un chilogrammo) viene proposto da solo, confezionato in carta regalo e il prezzo consigliato al pubblico in enoteca è di 21 euro. Una scatola lusso con fiocco contiene invece il panettone (sempre da un chilogrammo) e una bottiglia di grappa Moscato Après da 20 cl , per gustare in abbinamento perfetto i due protagonisti di questa proposta originale. Prezzo consigliato in enoteca : 36 euro. Da excelsa le novità: Caffettiera Charme, bollitori Caffè Design C’è chi il caffè lo pensa nella Moka classica e chi, invece, si avventura alla ricerca di caffettiere che alla perfetta funzionalità – il caffè è un rito sacro per gli italiani – associa anche una forma estetica originale ed elegante. Un modo di aggiungere al piacere della tazzina anche il piacere di portare in tavola un bell’oggetto! Da Excelsa di Bergamaschi & Vimercati, Collezione Charme, Tipologia Caffettiera da una e sei tazze. Sua Maestà, il Tè. Arriva in tavola coloratissima dando al rito del tè un tocco di fresco cromatismo. E’ la collezione di teiere di Excelsa che coniuga il semplice bollitore con un filtro per l’infusione delle miscele. Alluminio nei colori arancio, rosso e blu Bergamaschi & Vimercati - Fondata nel 1919, l’azienda è attiva nel settore della commercializzazione di prodotti nei segmenti della tavola, della cucina, degli articoli di servizio per la casa, del regalo, dei promozionali, e conta su rapporti consolidati con le maggiori catene distributive nazionali. Ampia la gamma di proposte a catalogo, con oltre 10. 000 referenze, cui si aggiungono annualmente 2. 000 nuovi prodotti, garantendo un ventaglio merceologico capace di soddisfare ogni genere di esigenza del consumatore finale. Da alcuni anni sviluppa un proprio brand di punta - Excelsa – composto da linee di prodotti per la casa il cui concept è sviluppato internamente all’azienda con il contributo di designer qualificati. Il catalogo Excelsa conta su un numero di oltre 1. 500 articoli, ripartiti per i vari comparti casa. Www. Excelsa. It .  
   
   
GIO’STYLE PRESENTA LA NUOVA LINEA DI CONTENITORI DUAL, STUDIATA APPOSITAMENTE PER SEMPLIFICARE LA VITA IN CUCINA.  
 
La valvola in silicone è molto semplice da usare, basta la pressione di un dito… dal frigo al forno a microonde in un click! L’apertura della valvola in silicone consente il mantenimento del coperchio, evitando i tanto odiati schizzi, e gli appositi fori di aerazione consentono la fuoriuscita del vapore acqueo creato dal riscaldamento degli alimenti. I contenitori della linea Dual sono disponibili in diverse dimensioni, per andare incontro alle esigenze di tutti, dal single alla famiglia numerosa. .  
   
   
AZIENDA LEADER IN ITALIA NELLA PRODUZIONE DI PENTOLE IN ALLUMINIO ANTIADERENTE, TVS OFFRE IL PROPRIO AIUTO A FAVORE DELLA RICERCA ONCOLOGICA PARTECIPANDO ALLA QUARTA EDIZIONE DELLA MOSTRA MERCATO "LOVE DESIGN"  
 
La mostra si terrà dal 16 al 18 Novembre presso il Museo della Permanente di Milano. L´azienda marchigiana ha donato all´Airc, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, le bellissime pentole della linea "Violet", conosciuta come la proposta più esclusiva e raffinata da portare direttamente in tavola, che in occasione della Mostra saranno offerte al pubblico ad un prezzo fortemente scontato. I prodotti di design di casa Tvs si arricchiscono così di un "valore aggiunto", quello della solidarietà sociale. . .  
   
   
UN ANNO ECCEZIONALE PER IL MARCHIO VILLA SPARINA  
 
Lusinghiere recensioni e prestigiosi premi recentemente ottenuti segnano una tappa importante nella storia dell´azienda, fin dalle origini, impostata alla ricerca dell´eccellenza. Parallelamente è cresciuta anche la sua notorietà ora amplificata dal personaggio cinematografico del Marchese di Villa Sparina, co-protagonista con Diego Abatantuono dell´ultimo film di Carlo Vanzina, "2061 Un anno eccezionale" Dal 1978 di proprietà dalla famiglia Moccagatta, il marchio Villa Sparina si è affermato nel corso degli anni come una delle etichette più rappresentative della produzione piemontese della zona di Gavi. La qualità ha sempre accompagnato la crescita quantitativa e lo scorso mese di giugno ha visto il debutto sul mercato il Monferrato rosè, ottenendo subito il riconoscimento nella guida del Gambero Rosso dedicato al mondo dei vini in rosa. Ma la vera consacrazione è arrivata in questo mese di ottobre con alcune importanti recensioni delle più prestigiose guide: La Guida Vini d´Italia 2008 Gambero Rosso e Slow Food ha assegnato al Rivalta Villa Sparina i Tre Bicchieri, ovvero l´eccellenza enologica, esprimendo ottimi apprezzamenti per tutta la gamma: […] una delle realtà più affascinanti del territorio Gaviese. […]. Ebbene i vini targati Villa Sparina sono buonissimi. Sempre ai massimi livelli della tipologia il Gavi Monterotondo […]; non è da meno il Monferrato rosso Rivalta, […]. Un grande rosso che riporta Tre bicchieri in casa Moccagatta. Ben si comportano gli altri vini presentati: il Gavi base si fa notare per la freschezza gustativa […] il Montej Bianco, uvaggio di vitigni internazionali è sapido e minerale, la Barbera Montej stravince per linearità e prontezza, il Sampò, barbera e merlot, è corretto. La guida dell´Associazione Italiana dei Sommelier, Duemilavini, assegna importanti punteggi ai vini di Villa Sparina sia bianchi che rossi, definendoli vini di grande livello e spiccato pregio: Un albergo di charme (L´ostelliere) + un ristorante (La Gallina)+ un´azienda vinicola (Villa Sparina) = Monterotondoresort. A Gavi […] la famiglia Moccagatta ha creato un centro enogastronomico integrato. […] Resta il vino: una novità (il Monferrato Chiaretto) e tante conferme, fra cui il Monterotondo, un grande Gavi, fra i migliori della denominazione. Anche Luca Maroni nella sua Guida ai vini italiani riconosce il raggiungimento di un alto livello qualitativo e attribuisce un punteggio superiore a quello ottenuto l´anno precedente: […] Un Montej bianco 2006 di avvolgente polposità, un Gavi di Gavi Villa Sparina 2006 di nitidissima esecuzione enologica. Vino-frutto di superiore vigore il Gavi Monterotondo 2005 […]. Di gran classe il Montej Rosé 2006 […]. Campione da annuario dei Migliori il Rivalta 2004: qui il frutto è mora della sua turgida, algida e mentosa dolcezza nativa. Complimenti Accanto ai riconoscimenti del settore tante sono state le dimostrazioni di apprezzamento arrivate anche da altri estimatori di questa etichetta che si fa ricordare, oltre per il contenuto, anche per la forma di puro design della bottiglia. Grande estimatore, nonché amico e cliente affezionato, Diego Abatantuono che ha reso omaggio all´azienda anche nell´ultimo film appena uscito nelle sale cinematografiche con la regia di Carlo Vanzina, "2061, un anno eccezionale". Uno dei personaggi del film è infatti un fantomatico Marchese di Villa Sparina, interpretato da Nini Salerno, che sarà il riferimento di tutta la vicenda … Qualità e innovazione, da sempre linee-guida entro cui si è sviluppata la crescita aziendale si sono rivelate un binomio vincente in un 2007 che, per Villa Sparina, è stato un anno davvero eccezionale. .  
   
   
IL PIEMONTE LA PRIMA REGIONE AD ATTUARE IL PIANO DEI CONTROLLI PER I VINI DOC E DOCG L´INTESA VERRA´ FIRMATA AD ALBA, AD ANTEPRIMA VENDEMMIA  
 
 Verrà firmato il 14 novembre ad Alba, in occasione di “Piemonte Anteprima Vendemmia”, il protocollo di intesa che applicherà, sull’intero territorio regionale, il piano dei controlli previsto dal Ministero sui vini Doc e Docg: il Piemonte è la prima regione italiana a dare attuazione operativa all’orientamento indicato dai Decreti Ministeriali 29 marzo e 13 luglio 2007, che stabiliscono il piano dei controlli per tutte le D. O. (denominazioni di origine). Il Piemonte ha scelto di attuarli con una modalità gestionale fondata sulla piena sinergia tra gli enti operanti sul territorio e sulla semplificazione degli adempimenti burocratici, attraverso un protocollo tra Consorzi di tutela e sistema camerale. “I vini di qualità del Piemonte – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura Mino Taricco – avranno, tra i primi in Italia, un vero e proprio sistema di certificazione di processo e di prodotto, che parte dai vigneti, dai prelievi di campioni di vino e, attraverso un iter rigoroso e uniforme in tutta la regione, arriva fino all’etichetta e dunque al consumatore finale. Grazie alle procedure informatiche di cui ci siamo dotati, sarà possibile, inoltre, risalire a ritroso, dalla singola bottiglia all’appezzamento di terreno che ne è all’origine. Si tratta di una svolta importante, molto attesa dalla filiera vitivinicola, e fortemente sostenuta a livello nazionale dalla Regione Piemonte, nel suo ruolo di coordinamento delle regioni italiane per il comparto vitivinicolo. L’elemento nuovo è la promozione di sinergie territoriali tra gli enti coinvolti, che permettano di semplificare gli adempimenti e di ridurre i costi, un aspetto che può contribuire a costruire, in ultima analisi, un miglior governo del territorio. Con questo obiettivo svolgeremo il ruolo di supervisione e di vigilanza che alla Regione è assegnato, a garanzia della qualità per tutta la filiera e di trasparenza verso il consumatore finale. ” Il protocollo di intesa verrà sottoscritto domani da Regione Piemonte, Federazione dei Consorzi di tutela dei vini del Piemonte e Unioncamere Piemonte, con la firma, per adesione, dei singoli Consorzi e singole Camere di Commercio piemontesi. Il documento – approvato nelle sue linee guida dalla Giunta Regionale lo scorso 5 novembre - nasce per dare piena applicazione ai decreti ministeriali 29 marzo 2007 e 13 luglio 2007, emanati dal Ministero per le Politiche Agricole per istituire un sistema rigoroso di controllo e certificazione sui vini di qualità prodotti in regioni determinate (i cosiddetti Vqprd), ovvero Doc e Docg. In Piemonte l’accordo prevede che i Consorzi di tutela dei vini, che hanno la titolarità dell’attività di controllo e ne sono responsabili nei confronti del Ministero, collaborino in sinergia con le Camere di Commercio per svolgere gli adempimenti previsti: le Camere di Commercio dovranno gestire e aggiornare l’Albo vigneti, effettuare i prelievi dei campioni di vino e provvedere alle analisi fisico-chimiche, per poi rilasciare l’attestazione di idoneità o non idoneità. I Consorzi, da parte loro, vigileranno sull’intero iter, rilasciando pareri di conformità ed effettueranno controlli incrociati sui vini destinati al mercato. Per quanto possibile, le operazioni descritte e le relative comunicazioni verranno ottimizzate attraverso mezzi informatici; l’esito finale sarà il rilascio delle fascette regionali, dalle quali sarà possibile risalire a ritroso sino al vigneto di origine, grazie alla informatizzazione dell’intero sistema. La firma del protocollo di intesa avverrà a conclusione di “Piemonte Anteprima Vendemmia”, l’incontro promosso ogni anno dalla Regione e realizzato in collaborazione con la Vignaioli Piemontesi, per fornire i primi dati certi e ufficiali sulla produzione vitivinicola 2007 in Piemonte, sulla base dei controlli effettuati sui processi di maturazione delle uve, da cui è possibile ricavare indicazioni sulla qualità dei vini che deriveranno da ciascun vitigno. L’appuntamento è ad Alba, mercoledì 14 novembre, a partire dalle ore 9, all’Ampelion, la sede del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia della Facoltà di Agraria. Dopo la relazione di apertura dell’assessore Mino Taricco (“Analisi e prospettive del Piemonte vitivinicolo”), Daniele Dellavalle e Giulio Porzio a nome della Vignaioli Piemontesi terranno relazioni tecniche sull’andamento dell’annata. Seguirà un talk show, condotto da Giancarlo Montaldo, cui parteciperanno numerosi esponenti del mondo vitivinicolo. In chiusura della mattinata, come da tradizione, verrà assegnato il premio Piemonte Anteprima Vendemmia a una figura autorevole ed emblematica del Piemonte: quest’anno sarà padre Enzo Bianchi, Priore della Comunità di Bose, a ricevere il riconoscimento. Concluderà l’incontro, moderato dal giornalista Luca Ponzi, la firma del protocollo di intesa sul piano dei controlli, sottoscritto da Regione Piemonte, Federazione dei Consorzi di Tutela del Piemonte e Unioncamere Piemonte. In attuazione dell’intesa, sottoscriveranno l’accordo il Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe Roero, il Consorzio Vini d’Asti e Monferrato, il Consorzio dell’Asti, il Consorzio Vini d’Acqui, il Consorzio del Gavi; la Camera di Commercio di Cuneo, la Camera di Commercio di Asti, la Camera di Commercio di Alessandria. .  
   
   
“LA CARTA DEI VINI” CAMBIA VESTE  
 
Verona - Giunta alla sua quarta edizione la Guida Verona Wine Top muta decisamente aspetto e impostazione grafica, pur mantenendo la freschezza e la leggerezza che ne hanno garantito il successo in questi anni. Quest´anno oltre alla versione "classica" della "guida ai 100 migliori vini di Verona" sono state realizzate altre due versioni: una denominata prestige, destinata a diventare un omaggio di rappresentanza, ed una definita light, che in un formato più snello presenta le etichette vincitrici del "Verona Wine Top 2007". Inoltre è disponibile il cofanetto "Verona Wine Top", dove la "guida ai 100 migliori vini di Verona" si abbina ad un filmato promozionale sulle eccellenze dell´intera filiera vitivinicola della nostra provincia. Queste novità saranno illustrate martedì 13 novembre 2007 presso la Camera di Commercio di Verona dal presidente Fabio Bortolazzi. Alla conferenza stampa di presentazione saranno presenti il presidente di Veronafiere Luigi Castelletti e il rappresentante del distretto Veneto del Vino Federico Cavallari Guarienti, oltre ai rappresentanti dei Consorzi di Tutela dei vini veronesi. Nella “Guida Verona Wine Top 2007”, prevista in una tiratura iniziale complessiva di 23. 000 copie, sono contenute le analisi sensoriali e le immagini dei vini e delle aziende selezionate nell´ambito del 4° Concorso Enologico “Verona Wine Top 2007”, tenutosi nello scorso mese di giugno, a ragione ritenuto da molti "il concorso dei vini veronesi", l´unico in grado di coinvolgere tutte le Denominazione di Origine della provincia. Sono complessivamente 113 le etichette che hanno superato le selezioni, in rappresentanza di 61 produttori veronesi, che in questa “guida ai migliori vini di Verona” avranno l’onore di rappresentare la nostra provincia in tutto il mondo. La pubblicazione, realizzata in questa sua quarta edizione in italiano, tedesco e inglese, è arricchita di spunti e di curiosità su una delle altre perle dell´offerta agroalimentare veronese, l´Olio Extra Vergine di Oliva Dop. Le schede di analisi sensoriale dei vini vincitori sono state elaborate dal giornalista specializzato Massimo Zanichelli, una delle firme più prestigiose dell´enogiornalismo italiano. A dare il giusto risalto a queste "100 perle" dell´enologia scaligera contribuirà sicuramente la massiccia azione promozionale che la Camera di Commercio di Verona mette in moto a partire da oggi, anche attraverso la partecipazione diretta alle più importanti manifestazioni internazionali del settore enologico, agroalimentare e turistico. La valorizzazione dell’alta qualità del patrimonio vitivinicolo provinciale, dove tutte le componenti della filiera devono avere la convinzione di “fare squadra” e di “fare sistema” per essere più forti ed efficienti, deve necessariamente essere la chiave di volta per vincere le sfide del futuro in un mercato sempre più globalizzato e complesso. E “Verona Wine Top” è uno degli esempi concreti e vincenti di questa voglia di fare, considerato che riesce a innestare con altri soggetti, quali Ministero, Regione Veneto, Provincia di Verona, Comune di Verona, Veronafiere e Consorzi di Tutela, sinergie efficaci e propositive finalizzate alla promozione e al giusto riconoscimento di tutti i componenti della filiera. .  
   
   
VARRAMISTA PREMIATO COME BEST WINE AL MERANO INTERNATIONAL WINE FESTIVAL  
 
Dal 10 al 12 novembre scorsi si è tenuta l’edizione annuale del Merano International Wine Festival & Culinaria. L’appuntamento esclusivo, che raduna gli irriducibili del gusto e gli amanti del bere bene, ha offerto anche quest’anno nella elegante cornice del Kurhaus la possibilità di degustare il meglio in termini di vino e di prelibatezze culinarie. All’interno della manifestazione, Varramista è stata insignita del premio Best Wine 2007. Un Merano International Wine Festival da ricordare, è questa probabilmente l’espressione più adatta a descrivere per Varramista l’edizione 2007 dell’evento più atteso dagli amanti del buon vino. L’azienda vitivinicola toscana, che ha partecipato anche quest’anno alla manifestazione che si è tenuta dal 10 al 12 novembre scorsi nella elegante cornice del Kurhaus, è stata insignita del premio Best Wine 2007 con l’etichetta Varramista 2004, presentata in anteprima all’esposizione. Il riconoscimento, sponsorizzato da Air Dolomiti, ha valso alla cantina il primo posto in una rosa di 6 finalisti selezionati da Stehwein, una associazione nata nel lontano 1842 ed è attualmente composta da 18 esperti cultori del vino, sommelier e appassionati. Il giudizio di questo team con conoscenze e competenze di alto livello ha eletto Varramista Best Wine 2007 tra le etichette finaliste, dove figuravano vini del calibro del Brunello di Montalcino Cupano 2002, del “supertuscan” Il Pareto Tenuta di Nozzole 2004 di Folonari, del Bolgheri superiore Guado al Tasso 2004 di Antinori, del Brunello di Montalcino riserva Fuligni 2001 e del Barolo Michele Chiarlo 2003. La vittoria ottenuta al Merano International Wine Festival offre anche una straordinaria opportunità di promozione a livello internazionale: Varramista 2004 sarà presente per 2 settimane all’interno di Spazio Italia, l’area espositiva di Air Dolomiti all’interno del terminal 2 dell’aeroporto di Monaco. L’etichetta vincitrice, Varramista 2004, è un Syrah in purezza affinato 18 mesi in barrique di rovere francese e altri 18 mesi in bottiglia. Il risultato è un vino di colore rubino profondo che al naso fa percepire sentori varietali fini ma al tempo stesso espliciti, in buon amalgama con gli aromi derivati dall’invecchiamento in rovere. Il gusto è caldo e armonico, con ritorni speziati al palato; il retrogusto è complesso e persistente. “Questo riconoscimento, arrivato a sorpresa, ci riempie di soddisfazione” ha dichiarato Manrico Bersani, general manager dell’azienda vitivinicola “perché ci permetterà di far conoscere ulteriormente il nostro vino, nato come vino di famiglia e pensato con un desiderio d’eccellenza, a un pubblico d’élite. Si tratta di una straordinaria opportunità di cui ringraziamo Air Dolomiti, con cui speriamo di poter avviare una partnership fruttuosa”. In occasione della premiazione, Bersani ha simpaticamente ricevuto in dono da Stehwien il caratteristico grembiule bianco, che contraddistingue i membri Vip dell’associazione. Varramista è una tenuta appartenuta al Dr. Piaggio e dimora del nipote, il Dr. Giovanni Alberto Agnelli, che all’inizio degli anni ’90 ebbe una felice intuizione a proposito della particolarità del terroir di Varramista e dispose l’impianti di alcuni vigneti di Syrah. Attualmente è proprietà dell’altra nipote di Enrico Piaggio, Donna Chiara Visconti Di Modrone. Si sviluppa su un’area di ben 400 ettari suddivisi tra vigneti, campi coltivati, pioppeti e aree boschive. Il cuore pulsante di Varramista è la Villa Padronale, posta al centro di un curatissimo giardino all’italiana e attorniata da tre poderi adibiti a strutture ricettive, per un totale di oltre 70 posti letto. I poderi, arredati in armonia con la tradizione locale e dotati di tutti più moderni comfort, dispongono ognuno di piscina privata a disposizione degli ospiti. Chi soggiorna a Varramista può assaporare olio e vino di qualità, prodotti all’interno dell’azienda, e inoltre seguire tutte le tappe di una filiera agro-alimentare di alto livello, toccandone con mano gli aspetti più autentici. .