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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Ottobre 2013
RAFFORZARE LA FILIERA ALIMENTARE ATTRAVERSO UNA PIÙ SOLIDA COLLABORAZIONE  
 
Benché la normativa Ue in materia di sicurezza alimentare sia tra le più severe del mondo, la filiera alimentare è comunque esposta alle malattie e ai pericoli. Condividere le conoscenze e le migliori pratiche è un mezzo efficace per assicurare che ci si possa occupare di tutti i possibili anelli deboli della catena nel modo più rapido ed efficace possibile. Un progetto finanziato dall´Ue ha cercato di risolvere la questione ottenendo un trasferimento più efficiente delle conoscenze tra esperti di tutta la filiera alimentare in tutto il mondo. A luglio del 2011, il progetto Foodseg ha riunito un consorzio di 35 partner internazionali per condividere informazioni su questioni come i casi di salmonella, listeria, Bse ed E. Coli. Il fine ultimo del progetto triennale è migliorare significativamente la qualità - e l´implementazione - dei risultati della ricerca su tutta la catena, dalla materia prima e il mangime per animali alla tavola del consumatore. Questo obiettivo sarà raggiunto in diversi modi. Innanzitutto, sono stati formati gruppi di lavoro di esperti per coordinare attività di ricerca e per sostenere lo sviluppo di politiche a livello europeo. Questi contribuiranno a identificare programmi di ricerca per la comunità della ricerca del futuro nel campo della sicurezza e della qualità alimentare, lungo tutta la filiera alimentare. Il consorzio collabora e dà il suo contributo anche a diverse piattaforme tecnologiche dell´Ue, specialmente quelle che hanno inserito la sicurezza alimentare nella loro Agenda strategica per la ricerca. Tra queste ci sono Food for Life, Plants for the Future, Global Animal Health, Farm Animal Breeding and Reproduction e Water Supply and Sanitation. Sono stati inoltre organizzati tre simposi, per aiutare a integrare esperti di tutti gli Stati membri e i paesi associati e per divulgare i risultati di ricerca attraverso una piattaforma online. È stato istituito anche un programma di scambio per ricercatori. Foodseg è diverso da molti altri progetti dell´Ue nel senso che è un´azione di coordinamento e sostegno; non si occupa della ricerca in sé ma piuttosto del collegamento tra progetti, programmi e politiche. Ha anche uno sguardo al futuro, nel senso che creerà una piattaforma online con esempi di migliori pratiche e un piano per la preparazione di attività future. Il progetto Foodseg dovrebbe concludersi nel 2014 e ha ricevuto 999 915 euro di finanziamenti dall´Ue. La rete di Foodseg comprende consorzi europei e internazionali di tutti i paesi dell´Ue e di Serbia, Egitto e Vietnam. Per maggiori informazioni, visitare: Foodseg http://www.Foodseg.net/  Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/98810_it.html    
   
   
AGRICOLTURA, MARONI: DA MACROREGIONE ALPINA UN AIUTO FONDAMENTALE  
 
Cernobbio/co - "La Macroregione alpina è una novità importante, che avrà ricadute rilevanti anche nella programmazione europea e nelle attività di sostegno all´economia, inclusa l´agricoltura, e, soprattutto, terrà conto delle peculiarità territoriali. E le Regioni del Nord, che hanno anche dal punto di vista dell´agricoltura delle loro specificità, potranno far valere la loro partecipazione a questa nuova istituzione anche in questo senso, per valorizzare e difendere queste loro specificità agricole". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo il 19 ottobre al Xiii Forum Internazionale dell´Agricoltura e dell´Alimentazione a Villa D´este a Cernobbio (Como). Macroregione Alpina Motore D´europa - "La Macroregione alpina - ha sottolineato il presidente Maroni - è il motore dell´Europa, la spina dorsale, il centro delle attività e la leale collaborazione tra le Regioni, con il sostengo degli Stati, può rappresentare una spinta forte per la ripresa: investire su questa area e nella sua specificità territoriale è la nuova strategia intrapresa dall´Europa, una nuova strategia che ieri è nata con l´assenso di tutti, Regioni e Stati. Credo che la Macroregione alpina verrà formalizzata durante il semestre di Presidenza europea dell´Italia, nel 2014". "Con la Macroregione alpina - ha proseguito il presidente - le Regioni italiane dell´area alpina - cioè Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Valle d´Aosta - potranno giocare un ruolo da protagonisti nei confronti dell´Europa per gestire le risorse e per sviluppare politiche comuni senza più la barriera dei confini. Per questo si tratta di una novità straordinaria, che prospetta il futuro: l´Europa delle Regioni dove protagoniste saranno le Regioni e non più gli Stati membri". L´impegno Di Regione Lombardia Per L´agricoltura - "La Regione Lombardia - ha ricordato Roberto Maroni alla platea del Forum di Coldiretti - è la prima Regione agricola d´Italia e la seconda in Europa e il mio impegno da governatore è rivolto a salvaguardare questo nostro primato e per questo abbiamo adottato misure importanti a sostegno della nostra agricoltura. Per esempio, per evitare il consumo del suolo, abbiamo fatto una legge che sospende l´autorizzazione all´apertura di nuovi grandi centri commerciali, che sono quelli che producono un grande consumo di territorio: intendiamo effettuare una fotografia della situazione attuale e vedere se occorrono o meno altre nuove strutture. Non solo, a luglio abbiamo anticipato la Pac, mettendo a disposizione 300 milioni, aumentando questo anticipo dal 50 al 70 per cento e addirittura al 90 per cento per le zone mantovane colpite dal sisma, inoltre abbiamo erogato oltre 30 milioni di euro sul Programma di sviluppo rurale e fatto bandi di finanziamento per altri 55 milioni di euro". Ruolo Macroregione In Politiche Agricole Comunitarie - "La Macroregione alpina - ha tenuto poi a specificare il presidente della Regione Lombardia - avrà competenze anche per la programmazione e lo sviluppo. Finora la Commissione europea ha penalizzato l´Italia e la Lombardia e adesso abbiamo davanti un rischio derivante dalla programmazione per il 2014-2020, su cui pensiamo che, per l´Italia, ci sia una riduzione risorse dal 20 al 50 per cento, perché la nuova programmazione del primo pilastro premia le culture estensive e non quelle intensive, per cui l´agricoltura lombarda, così come è organizzata, ne uscirà penalizzata, anche se questa penalizzazione si potrebbe bilanciare con l´aumento di risorse con la programmazione del secondo pilastro". "Per questo - ha proseguito Maroni - sarà importante capire come il Governo italiano intende gestire la negoziazione territoriale tra le Regioni. Con la Macroregione alpina abbiamo però l´opportunità di assumere iniziative più efficaci e condivise di contrasto alla contraffazione alimentare, una materia su cui le Regioni non hanno una competenza specifica". Battaglia Comune Contro Contraffazione Alimentare. L´occasione Offerta Da Expo 2015 - "La contraffazione dei prodotti alimentari - per il cosiddetto ´Italian sounding´, cioè il consumo di prodotti che suonano come italiani ma non lo sono - vale 60 miliardi di euro. Tuttavia - ha sottolineato il presidente - la contraffazione alimentare non solo è un danno per la nostra economia e per le nostre imprese, ma anche un grave rischio per la nostra salute: per questo la lotta alla contraffazione alimentare e al malaffare è al centro dell´azione di contrasto operata da Regione Lombardia". "E, in questo senso, - ha precisato il presidente Maroni - Expo rappresenta una vetrina straordinaria per questa battaglia comune. Perciò abbiamo preparato un documento strategico per Expo, un documento che vogliamo venga sottoscritto almeno dai Paesi dell´Unione europea, un documento che impegni chi lo sottoscriverà a collaborare nella lotta alla contraffazione alimentare e ad adottare ogni possibile misura concreta. E´ un documento che viene dalla Lombardia e che porterò all´attenzione dei Paesi membri della Ue, perché è qui che si devono concentrare le azioni per meglio contrastare la contraffazione alimentare. Da questa Expo dovrà uscire un grande accordo internazionale, che impegni almeno tutti i Paesi europei nel contrasto alla contraffazione alimentare".  
   
   
EXPO, IN ISRAELE PROMUOVE LA MANIFESTAZIONE  
 
Tel Aviv - Contenuti e opportunità offerte da Expo 2015 - che è "l´incontro di tutte le comunità internazionali sul tema più importante in questo momento a livello mondiale" - sono stati al centro dell´intervento tenuto a Tel Aviv da Fabrizio Sala, sottosegretario con delega a Expo 2015 della Regione Lombardia, in occasione dell´apertura di ´Watec 2013´, fiera dedicata all´acqua e alle tecnologie applicate all´acqua tra le più famose e importanti al mondo. Tema Dell´acqua Centrale Per Expo - "Questa mattina - ha sottolineato Sala, in Israele anche in rappresentanza del presidente Roberto Maroni - ho lanciato un messaggio di promozione per Expo. La presenza in Israele è particolarmente significativa: basti pensare che l´87 per cento dell´acqua di Tel Aviv viene riutilizzata. Questa e altre peculiarità sono molto importanti per la nostra manifestazione". "Anche il vice presidente della Commissione europea Antonio Tajani - ha aggiunto Sala - nel suo intervento ha voluto sottolineare questo aspetto". Israele è considerata una realtà di riferimento a livello internazionale nel campo dell´acqua e delle relative tecnologie (trattamento e recupero, irrigazione, desalinizzazione, ecc). Opportunità Economiche - La missione del sottosegretario Sala proseguirà in questi giorni con una serie di incontri sempre dedicati alla promozione di Expo presso le istituzioni e gli operatori di Israele. "Ho già ricevuto molte richieste - ha concluso Sala - da parte di aziende, attività produttive e investitori sulle opportunità che Regione Lombardia può offrire sul fronte dello sviluppo economico e commerciale non solo sui temi di Expo. E´ un fatto molto positivo".  
   
   
AGRICOLTURA: CONVEGNO A MORRA: ANCHE DALLA CASTAGNA UN IMPULSO ALL’ECONOMIA DEL BOSCO E ALLA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO  
 
Morra (città di castello) - Anche dalla castagna, nel quadro di una valorizzazione integrata dei prodotti forestali e di una nuova visione, in cui boschi e foreste sono al tempo stesso ambiente ed economia, può arrivare un importante contributo allo sviluppo rurale, in termini di competitività, attrazione turistica e valorizzazione del territorio. È quanto è emerso il 19 ottobre sera a Morra (Città di Castello) da un convegno, svoltosi nel quadro della 39esima edizione della "Sagra della Castagna", promosso dall´assessorato all´agricoltura della Regione Umbria sul tema "Verso il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020/ Problematiche attuali e prospettive per le misure forestali e la castanicoltura". "La castagna è una risorsa ambientale ed economica - ha affermato il presidente della Pro Loco Morra Luca Giunti, introducendo i lavori coordinati dal vicesindaco di Città di Castello Michele Bettarelli -, e il costante sviluppo della nostra manifestazione, che l´anno prossimo festeggerà il Quarantennale, sta a testimoniare la nostra fiducia e il nostro impegno in questa direzione". Anche perché - ha sottolineato Francesco Grohmann, dirigente del Servizio Foreste, Economia e Territorio Montano della Regione Umbria, anticipando alcune linee-guida (contenute in un documento non ancora ufficiale) delle misure forestali che caratterizzeranno il prossimo Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 - "per l´economia montana, e quindi per il corretto e fruttuoso impiego di boschi e foreste, si aprono nuove opportunità e possibilità operative, che, in una visione nuova, mettano insieme l´utilizzazione diversificata dei prodotti forestali, castagna compresa, con un impegno per la tutela dell´ambiente, il rispetto per il patrimonio paesaggistico e per la storia dei luoghi, l´attenzione alla loro valenza turistica e capacità di attrazione. In una parola, un approccio multiplo, che tiene conto senza dicotomie di tutti gli aspetti della questione, e si riassume nella valorizzazione dei territori. L´obiettivo - ha riassunto Grohmann - è quello, attraverso un uso accorto delle diverse misure a disposizione, di migliorare la competitività della pluralità dei prodotti forestali, nella consapevolezza che le foreste sono un pezzo importante dello sviluppo rurale". Ma uno "spettro" si aggira per i castagneti, lo spauracchio della "vespetta cinese" o cinìpide, un minuscolo insetto venuto dalla Cina e che, dopo aver infettato i castagni di Giappone e Stati Uniti, è apparso dal 2002 anche in Italia e in Umbria, provocando danni assai gravi alle maestose piante e alla produzione di castagne. L´antidoto, essendo impraticabile la via degli agenti chimici, è stato per fortuna sùbito trovato - ha spiegato nel corso del convegno Claudia Santinelli del Servizio Fitosanitario Regionale - in un parassitoide, ancor più minuscolo, che "lanciato" nei castagneti, s´incista nella "vespetta" e distrugge il suo ospite: si tratta del "torìmo" (Torymus sinensis), che in Umbria il Servizio Fitosanitario Regionale ha "lanciato", dal 2011 al 2013, su 350 ettari. Il risultato è garantito: grazie al piccolo invasore, vera e propria "macchina biologica", la pianta guarisce e il castagneto (come è già successo in Piemonte) si risana. Parlando di prodotti del bosco, non poteva mancare il prodotto di eccellenza per antonomasia, il tartufo: Andrea Rubini, in rappresentanza dell´Istituto di Bioscienze e Biorisorse del Cnr, si è soffermato sulle nuove prospettive, che si aprono per la coltivazione, valorizzazione e difesa del tartufo bianco. L´idea di fondo - ha spiegato - è quella della "valorizzazione della produzione naturale del tartufo", attraverso "marcatori molecolari" (basati sull´analisi del Dna) che ne indicano con precisione caratteristiche e provenienza geografica. Rubini ha illustrato le sperimentazioni che il suo istituto sta compiendo in Umbria sul ciclo biologico del tartufo bianco, nella tartufaia sperimentale di Montemaggiore.  
   
   
LOMBARDIA: I TAGLI ALLE RISORSE CONDANNANO LA NOSTRA AGRICOLTURA  
 
Milano - "I tagli previsti alle Regioni e la rigidità con cui sarà applicato il Patto di stabilità ci impediscono di mettere la nostra parte di risorse secondo il principio della compartecipazione. Così riduciamo i fondi per il mondo agricolo, in un momento in cui il problema della remunerazione è diventato devastante, e condanniamo a morte l´agricoltura lombarda. Non possiamo permetterlo". Ha sintetizzato così le sue preoccupazioni per le prospettive del settore l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, nel corso della presentazione della 68a Fiera del Bovino da latte, in programma presso Cremonafiere dal 24 al 27 ottobre. Alla conferenza stampa, a Palazzo Pirelli, hanno partecipato Antonio Piva, presidente di Cremonafiere, Massimiliano Salini, presidente della Provincia di Cremona, Oreste Perri, sindaco del capoluogo, e Carlo Malvezzi, consigliere regionale. Un´edizione che anticipa qualche segnale positivo, come ha ricordato Antonio Piva, "con l´aumento del 7,5 per cento degli spazi espositivi". Non Possiamo Perdere Il Treno Delle Risorse - "L´agricoltura, gli agricoltori chiedono risposte - ha insistito Fava - e noi non possiamo chiudere loro la porta in faccia. Se non ci saranno passi indietro sul tema delle risorse, andremo avanti per la nostra strada. Non possiamo pensare di mancare l´unico ´treno´ che passa, quello della pianificazione dei fondi europei, solo perché non possano essere usati per la nostra agricoltura, e perché il Governo nazionale sceglie di applicare rigidamente il Patto di stabilità o di tagliare rigidamente le risorse dei capitoli di bilancio delle Regioni". "Domani variamo il primo passaggio del nuovo Piano di sviluppo rurale - ha ricordato Fava -, con tante aspettative, ma dobbiamo fare i conti con un Governo che non inserisce l´agricoltura tra i fattori strategici. Con un taglio di risorse pari a circa il 50 per cento non ci sarà concesso né di sforare sul Patto di stabilità né di disporre di risorse adeguate". Latte Elemento Cardine - "Il nostro modello agrozootecnico, in cui il latte è elemento cardine, di fatto uno dei primi al mondo - ha evidenziato l´assessore regionale - rischia di essere smantellato da politiche poco lungimiranti del Governo nazionale". Sul tema del prezzo del latte, ha poi aggiunto Fava, "occorre guardare avanti, al 2014. Non vorrei trovarmi a gennaio con gli stessi problemi avuti lo scorso mese di luglio. Avevo chiesto a più riprese che si convocasse il Tavolo del latte che, guarda caso, pare che domani si tenga, mentre noi parleremo di Psr in Lombardia". Ma il tema del prezzo è sparito. "Si parlerà di massimi sistemi - ha proseguito - ma non dell´unico elemento determinante ai fini della definizione delle strategie". Occorre guardare avanti per poter pianificare. "Gli agricoltori hanno bisogno di sapere quale sarà il prezzo del latte per il 2014 - ha concluso Fava -, per essere sicuri di continuare a fare investimenti e di lavorare con prospettive. Senza un minimo di certezze li condanniamo a un declino inesorabile". I Numeri Dell´edizione 2013 - La 68ª edizione della Fiera del Bovino da Latte di Cremona presenta numeri in crescita. Lo ha ricordato, come già detto, il presidente di Cremonafiere Antonio Piva. "Avere nel 2013, in uno scenario economico certamente complesso, il 7,5 per cento in più degli spazi espositivi venduti rispetto al 2012 significa che gli espositori hanno percepito la volontà di investire da parte degli imprenditori agricoli". Altre cifre. "Saranno presenti delegazioni da 22 Paesi, provenienti da quattro continenti - ha proseguito Piva - dall´Europa agli Stati Uniti, dal Sud Est Asiatico al mondo arabo. Perché Cremona rappresenta un polo di riferimento per il know how e la genetica del bovino da latte". Inoltre, 79 convegni e quasi 200 relatori. Inoltre, la zootecnia rappresentata a tutto tondo, con la 17ª edizione di Italpig e il primo forum di genetica suina con specialisti da Italia, Danimarca, Spagna e Francia. Attenzione anche all´avicoltura, con l´International Poultry Forum, con esperti provenienti da Olanda, Regno Unito e Germania. Ancora, in agenda, sabato 26, ci saranno gli Stati generali del latte, dove si parlerà degli sviluppi di un comparto proiettato a dire addio al regime delle quote dopo il 2015 e sul quale, come riconosce Piva, "l´assessore ha fatto molto per tenere viva l´attenzione in un momento estremamente delicato". Una Tradizione Internazionale - Secondo il presidente della Provincia di Cremona Massimiliano Salini, "la Fiera internazionale del Bovino da Latte è una delle manifestazioni più rilevanti del territorio cremonese, che ha molti modi di conquistare la scena, ma il linguaggio agricolo è uno dei più efficaci, anche per tenere alta l´attenzione del mondo politico". "Anch´io mi unisco nei ringraziamenti all´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava - ha detto poi il sindaco Oreste Perri - per l´impegno e l´attenzione che rivolge al settore. Come sindaco sono qui perché l´evento coinvolge tutta la cittadinanza". Di più. La Fiera del Bovino da Latte proietta Cremona al centro dell´agricoltura. "Chi vuole sapere che cos´è l´agricoltura deve passare da Cremona - ha detto Carlo Malvezzi - ed è merito delle istituzioni, dell´ente fieristico e delle organizzazioni di rappresentanza del mondo agricolo che questa possa esprimersi al meglio".  
   
   
ANCHE IN LIGURIA LA VESPA-KILLER CHE UCCIDE LE API DA MIELE. GLI INTERVENTI DELLA REGIONE PREMIATA DA UE E MINISTERO  
 
La giunta Burlando approva provvedimento dell´assessore Barbagallo a sostegno del comparto Genova. Approvati dalla giunta della Regione Liguria, su proposta dell´assessore all´Agricoltura Giovanni Barbagallo, i criteri e le modalità di intervento per il miglioramento della produzione e della commercializzazione del miele e dei prodotti dell´apicoltura in Liguria per la campagna 2013 -2014. In Liguria gli apicoltori sono circa oltre millequattrocento con una dotazione di oltre 25 mila alveari. Proprio in considerazione del numero di alveari della Liguria e del buon risultato del lavoro svolto nella precedente campagna sono state ottenute dalla Commissione Europea e dal Ministero delle Politiche Agricole risorse per 114 mila euro. Sulla base dei risultati raggiunti e delle le richieste degli operatori del settore, il programma per la prossima campagna punta a centrare diversi obiettivi. Fra questi la formazione degli apicoltori, gli incontri di aggiornamento e divulgazione, il miglioramento del livello tecnico per la razionalizzazione degli allevamenti con uso ridotto di pesticidi, la riduzione dei costi di produzione, il costante miglioramento della qualità dei prodotti, il sostegno al ripopolamento del patrimonio apistico regionale, i contributi per acquisti di arnie e sciami. L´assessore all´Agricoltura della Regione Liguria Giovanni Barbagallo ha espresso soddisfazione per il lavoro fatto che ha ottenuto il giusto riconoscimento comunitario e nazionale. "Questo ci consente – ha commentato - di portare avanti una serie di azioni a tutela del nostro patrimonio apistico per incentivare la pratica e la diffusione dell´allevamento delle api in chiave moderna, anche per i suoi effetti benefici sull´agricoltura e sull´ambiente". Saranno infatti finanziati interventi di lotta contro la "varroa", un pericoloso parassita per gli alveari, con indagini sul campo volte all´applicazione di una strategia di lotta a basso impatto chimico l´acquisto di presidi sanitari e di arnie antiparassiti. Una parte delle risorse verranno utilizzate per iniziative di prevenzione contro la vespa velutina, un altro pericoloso parassita delle api arrivato di recente in Europa dal sud Est asiatico e segnalato anche nella nostra regione. Soggetti beneficiari dei finanziamenti sono sia le associazione di apicoltori, sia i singoli apicoltori, che potranno ottenere un finanziamento per l´acquisto di nuovi alveari o di api regine e sciami. Tutte le informazioni per partecipare al programma sono disponibili sul sito web agricolo regionale www.Agriligurianet.it    
   
   
LA REGIONE LOMBARDIA INTERPRETA LA RICHIESTA DEL MONDO AGRICOLO  
 
Milano - "Ancora una volta la Regione Lombardia ha saputo interpretare in anticipo le richieste del mondo agricolo, così come sono state espresse nel recente sondaggio di Fieragricola di Verona da un numero elevato di agricoltori e allevatori. Le macroregioni e le aree omogenee per territori e produzioni sono la strada da percorrere, quella linea che i beneficiari stessi delle misure dei Piani di sviluppo rurale chiedono senza alcuna esitazione". È questo il commento dell´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, sui risultati del sondaggio esclusivo lanciato da Fieragricola di Verona, al quale hanno risposto oltre 4.200 imprenditori agricoli e allevatori. Il 98% degli imprenditori si è espresso per mantenere l´autonomia delle Regioni, uniformando tuttavia i Psr in base a territori o produzioni omogenei. "Questa è appunto la strada. Pur mantenendo l´autonomia nelle decisioni strategiche a sostegno dell´agricoltura - dichiara Fava - le Regioni dovranno interpretare le esigenze del comparto cercando misure omogenee, in modo da non creare disparità fra i beneficiari, interpretando piuttosto ma impostare strategie comuni per sostenere la crescita del comparto in uno scenario di globalizzazione ed elevata competitività".  
   
   
AGRICOLTURA: 195 MILIONI A IMPRESE TOSCANE, OLTRE 22 MILIONI PER SETTORE VINO  
 
Firenze - 195 milioni di euro: questa la somma complessiva erogata agli agricoltori toscani da Artea, l´agenzia regionale per i pagamenti in agricoltura, alla scadenza dell´anno finanziario comunitario che scade il 15 ottobre. I pagamenti sono stati effettuati a valere sul (fondo europeo agricolo di garanzia) e rappresentano il cosidetto "primo pilastro" della politica agricola comunitaria. La quota più consistente, pari a 171 milioni di euro, è costituita dai pagamenti diretti agli agricoltori (pagamento unico) per i quali Artea ha complessivamente erogato 171 milioni di euro a favore di circa 44mila beneficiari. Di questi oltre 151 milioni di euro sono stati erogati per il pagamento dei cosiddetti "premi disaccoppiati", mentre 19 milioni di euro sono stati pagati come contributi per premi di assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante e per il sostegno a specifici tipi di agricoltura importanti per la tutela o il miglioramento dell´ambiente, come l´avvicendamento delle colture e il miglioramento della qualità dei prodotti come carni bovine, ovine e caprine, olio, latte, tabacco, zucchero, fronde recise (danae racemosa). Altri 24 milioni di euro sono stati invece pagati per le cosiddette "Organizzazioni Comuni di Mercato", fra le quali spicca quella del vino. Infatti nell´ambito delle misure a sostegno del settore vitivinicolo Artea ha erogato in Toscana oltre 22,2 milioni di euro. La gran parte, circa 17,8 milioni di euro sono stati destinati per l´attuazione delle misure di ‘Ristrutturazione e di riconversione dei vigneti´, finalizzate ad aumentare la competitività dei produttori di uva, finanziando 773 domande, per una superficie complessiva pari a 1.635 ettari di vigneto. La Toscana in questo ambito è riuscita ad ottenere che le risorse inizialmente messe a disposizione dal Ministero dell´agricoltura (13,7 milioni di euro ) fossero incrementate di ulteriori 4,1 milioni di euro, per un totale, appunto di 17,8 milioni. Per le misure di ‘Investimento in cantina´ (trasformazione delle uve e commercializzazione dei vini) sono stati spesi 2,7 milioni di euro e finanziate 63 domande. Altri 2,9 milioni sono stati destinati alla tutela dei produttori colpiti da calamità naturali, condizioni climatiche avverse, fitopatie e infestazioni parassitarie. Hanno beneficiato del premio 1.393 domande. Infine 1,4 milioni di euro sono stati destinati ai programmi sull´ortofrutta, 277mila euro per il programma denominato "Latte nelle scuole" e 377 mila euro (45 domande di finanziamento) sono andati ad azioni tese a migliorare la produzione e commercializzazione dei prodotti dell´apicoltura. Soddisfatto l´assessore all´agricoltura della Regione, Gianni Salvadori. "I risultati ottenuti anche quest´anno – commenta – sono lusinghieri e hanno permesso alla Toscana, ancora una volta, di centrare tutti gli obiettivi, mettendo a disposizione del settore primario una notevole quantità di denaro fresco che è stato importantissimo per gli investimenti e per la vita delle aziende." L´assessore annuncia inoltre che è già stato avviato anche quest´anno l´iter per il pagamento anticipato del 50% della somma spettante per l´anno venturo per quanto riguarda i pagamenti diretti (pagamento unico).  
   
   
GDO: SCAFFALI AD HOC PER MARCHI DOP DI QUALITÀ  
 
Vidalengo di Caravaggio/bg - L´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava ha incontrato i rappresentanti dell´associazione ´Alti Formaggi´, realtà nata nel 2009 da alcuni consorzi, che raggruppa i consorzi di tutela dei formaggi Provolone Valpadana, Salva Cremasco e Taleggio. All´incontro hanno partecipato Massimo Taddei, presidente del Consorzio di Tutela del Taleggio, Libero Stradiotti, presidente del Consorzio Provolone Valpadana, e Gianluigi Bonaventi, presidente di ´Alti Formaggi´; erano presenti anche il sindaco di Treviglio Giuseppe Pezzoni e il senatore Giacomo Stucchi, presidente del Copasir (Comitato di controllo dei servizi di informazione). In Vista Del Psr - "Ci siamo confrontati su questioni specifiche - ha detto Fava - condividendo modalità con cui tarare l´azione di governo in vista dell´approvazione del Psr, il Piano di sviluppo rurale, affinché lo stesso contenga spunti e prospettive ad hoc, in particolare sul versante dell´internazionalizzazione e della promozione del prodotto". Un focus particolare sul tema consorzi, quindi, "che devono essere di tutela, promozione e garanzia del marchio - ha sottolineato l´assessore -, ma che devono anche occuparsi di politiche di tipo commerciale, a sostegno di prodotti che in alcuni casi hanno avuto qualche problema in termini di consumo e mercato". Come è stato per il taleggio, "formaggio che va assolutamente rilanciato per le sue caratteristiche e per quel che rappresenta in termini di cultura storia e tradizione di questa parte di Lombardia" ha tenuto a precisare Fava. Merchandising, Il Modello Francese - "Abbiamo poi visitato il caseificio Defendi di Vidalengo di Caravaggio - ha proseguito l´assessore regionale - dove abbiamo visto con quali modalità riesce a lavorare gli oltre 600 quintali di latte al giorno che arrivano dal territorio, per produrre formaggi di qualità; concentrando la produzione su taleggio e gorgonzola, e con un range di prodotti assolutamente diversificati che permette all´azienda di essere presente sia presso la Grande distribuzione che nel sempre crescente mercato dell´ export". "Una azienda famigliare - ha ricordato Fava -, che ora ha trasformato la propria vocazione casearia in industriale, mantenendo un livello dimensionale correlato al territorio. Non a caso qui non si importa latte straniero, ma si usa solo quello lombardo". Premiare Impegno Aziende - "Realizzare produzioni di qualità rappresenta un grande sforzo - ha ribadito Fava - , che deve essere remunerato in maniera adeguata per far si che sul mercato della grande distribuzione finisca una volta per tutte la massificazione dell´offerta, ma si vada a individuare specificità dei prodotti stessi". Da qui la proposta. "Ai consiglieri che stanno lavorando sul nuovo piano del commercio - ha annunciato il responsabile dell´agricoltura - ho prospettato la possibilità di introdurre un meccanismo che imponga alla grande distribuzione la realizzazione di angoli specifici di vendita di prodotti del territorio. Scaffalature differenziate, sul modello francese, per dare quel minimo di informazioni, garanzie e tutele al consumatore e ai produttori quel minimo di garanzie per fare in modo che la differenza di prezzo sia giustificata da qualità e territorialità. Il consumatore può scegliere di spendere qualche centesimo di più, che di fatto va a vantaggio del proprio territorio per un prodotto che è confezionato con il massimo della garanzia di qualità e sotto il profilo igienico sanitario. Analoghe garanzie prodotti di importazione non sono in grado di offrirle. Se alla fine tutto viene venduto sullo stesso scaffale e l´unica discriminante resta il prezzo sono pochi gli strumenti per il consumatore per potersi difendere e tutelare al momento dell´acquisto".  
   
   
LOMBARDIA: A RISCHIO I FONDI COMUNITARI DEL PSR 2014-2020  
 
Milano - "La legge di stabilità e la mancata difesa del ministero delle Politiche agricole degli interessi dell´agricoltura sta mettendo a rischio il futuro del settore, al punto da rendere impossibile il cofinanziamento per le misure del Piano di sviluppo rurale 2014-2020, anche a una Regione prima della classe come la Lombardia. Il ministro si attivi senza perdere un solo minuto o per l´agricoltura sarà davvero la fine". L´allarme lo lancia l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, in un momento delicato come la definizione dei Piani di sviluppo rurale (Psr) 2014-2020 e delle linee guida della riforma della Pac recentemente approvata. Meno 135 Milioni Alla Nostra Regione - "E´ un disastro perpetrato in più mosse, nel totale disinteresse del Ministero delle Politiche agricole - accusa Fava - , il quale forse non si è accorto che il Governo ha pensato bene di azzerare le risorse regionali indispensabili per cofinanziare le misure destinate agli investimenti delle aziende agricole". La Legge di stabilità, specifica infatti l´assessore lombardo, "non solo riduce il Patto di Stabilità interno, ma allo stesso tempo chiede alle Regioni di ´restituire´ allo Stato 560 milioni di euro". La Lombardia, regione più virtuosa d´Italia, deve restituire 135 milioni. Con effetti devastanti per il comparto primario. "L´effetto immediato dei tagli del Governo per l´agricoltura lombarda si traduce in uno stop al finanziamento delle domande del Piano di sviluppo rurale in corso - elenca Fava -. Si fermerà anche il finanziamento dei programmi di ricerca, innovazione, assistenza tecnica e di miglioramento genetico. Salteranno le convenzioni con i Centri di Assistenza Agricola che assistono le aziende per la Pac e il Psr, ma anche il Piano assicurativo regionale per la copertura dei danni da calamità". Norme Attuali Ipotecano Futuro Comparto - Il colpo più pesante, però, che si aggiunge ad uno scenario drammatico, riguarda l´impossibilità di cofinanziare il Psr 2014-2020, con la conseguente decurtazione di tutti i fondi comunitari. "A questo punto - sollecita l´assessore Fava - se non si vuole condannare a morte l´agricoltura, chi siede in Parlamento ha il dovere di opporsi a questa situazione cancellando le norme che ipotecano per sempre il futuro delle aziende agricole. A partire dal rappresentante delle Politiche agricole". "Sabato a Cremona, in occasione degli Stati generali del Latte alla 68ª Fiera internazionale del Bovino da Latte - conclude Fava - verificherò se il ministero delle Politiche agricole si è attivato tempestivamente oppure se ancora una volta sta sottovalutando l´allarme che lancia la prima regione agricola d´Italia".  
   
   
TORINO: ENTRO IL 31 DICEMBRE LE DENUNCE DI POSSESSO ALVEARI ALLA PROVINCIA  
 
Dal 1° novembre al 31 dicembre chiunque possegga alveari a qualsiasi titolo (professionale o amatoriale), singolarmente o tramite la propria associazione od organizzazione, ha l´obbligo di ripresentare la denuncia di possesso alveari, utilizzando il modello fornito gratuitamente del Servizio Agricoltura della Provincia di Torino o scaricabile alla pagina Internet http://www.Provincia.torino.gov.it/agrimont/agricoltura_sviluppo/produzioni_animali13 Il modulo è anche disponibile presso gli uffici del Servizio Agricoltura della Provincia di Torino, presso le associazioni dei produttori e le organizzazioni di categoria. Alla domanda deve essere allegata una fotocopia della carta d’identità. La Provincia di Torino, successivamente alla presentazione della denuncia, invia direttamente all´indirizzo del dichiarante copia della denuncia, con il codice identificativo assegnato. L´apicoltore ha l´obbligo di esporre, in maniera ben visibile e in ognuno degli apiari posseduti, un cartello di materiale resistente alle intemperie (dimensioni di 10 cm di altezza per 20 cm di lunghezza), realizzato a proprie spese, riportante il codice identificativo aziendale che gli è stato assegnato. Per l’omessa denuncia è prevista una sanzione amministrativa da 155 a 465 Euro, alla quale va aggiunta l’esclusione dei benefici comunitari, nazionali e regionali, ai sensi della Legge Regionale 20/1998 art. 12 comma Iii Per informazioni: Servizio Agricoltura della Provincia di Torino, corso Inghilterra 7/9, 10138 Torino, telefono 011-8616391, fax 011-8616494, e-mail fenu@provincia.Torino.it I Numeri Dell’apicoltura In Provincia Di Torino In occasione del censimento 2012 hanno presentato denuncia di possesso di alveari 1.112 soggetti, di cui 832 si sono definiti come apicoltori amatoriali (il 74% circa del totale) e 280 come apicoltori produttori. Sul totale di 21.756 alveari denunciati, quelli detenuti dai produttori sono 16.096, quelli detenuti da apicoltori amatoriali sono 5.660. Sono 5.961 i nuclei familiari di api denunciati: 4.542 di apicoltori produttori e 1.420 di amatoriali. Un’ultima distinzione è quella tra apicoltori “stanziali” (che tengono le arnie sempre nel medesimo luogo) e nomadisti” (che le spostano per seguire le fioriture): gli stanziali sono 736 (di cui 630 amatoriali e 106 produttori), i nomadisti sono 376 (202 amatoriali e 174 produttori).  
   
   
MADE IN ITALY, RABBONI: BENE L´ACCORDO UE-CANADA SUI PRODOTTI DOP E IGP EUROPEI, UNO STRUMENTO IMPORTANTE PER COMBATTERE L´AGROPIRATERIA. DAL 21 OTTOBRE OTTO AZIENDE AGROALIMENTARI EMILIANO-ROMAGNOLE IN CANADA GRAZIE A DELIZIANDO  
 
Bologna - “E’ una buona notizia per tutto il made in Italy agroalimentare, lo è in particolare per una regione come l’Emilia-romagna, patria del Parmigiano Reggiano, del Prosciutto di Parma e dell´Aceto Balsamico di Modena e Reggio Emilia, tre dei prodotti tipici più penalizzati dall’agropirateria. Già dalla prossima settimana alcune aziende emiliano-romagnole saranno in Canada per promuovere le loro eccellenze agroalimentari”. Questo il commento dell’assessore regionale all’agricoltura dell’Emilia-romagna Tiberio Rabboni, che è anche presidente di Arepo, l’associazione che riunisce le regioni europee dei prodotti a denominazione d’origine, all´accordo tra Ue e Canada sul libero scambio, che introduce maggiori tutele per i prodotti Dop e Igp europei: d’ora in poi potranno essere esportati oltreoceano mantenendo il loro nome anche in presenza di specialità locali registrate con la stessa denominazione. La notizia arriva alla vigilia di un’importante missione promozionale dell’Emilia-romagna proprio in Canada. Dal 21 al 25 ottobre saranno otto le aziende agroalimentari regionali ad attraversare l’oceano grazie a Deliziando il progetto promosso da Regione Emilia-romagna e Unioncamere regionale per sostenere la valorizzazione di vini e prodotti a qualità certificata nei mercati esteri. Si tratta di piccole e medie imprese alle quali Deliziando offre il supporto logistico e organizzativo indispensabile per realizzare concrete iniziative commerciali nei mercati internazionali. L’iniziativa, di cui sono partner le Camere di Commercio italiane di Montréal per il Québec e di Toronto per l’Ontario, prevede un “Emilia-romagna Day” e incontri tra le imprese emiliano-romagnole in missione con buyer e rappresentanti della ristorazione e dalla grande distribuzione canadese. Il Canada rappresenta uno dei principali mercati di sbocco per i prodotti agroalimentari italiani, sempre più apprezzati: nel 2011 il valore di esportazioni dall’Italia è stato pari a 383 milioni di Euro. Ontario e Quebec sono le principali destinazioni, assorbendo circa l’80% del totale nazionale  
   
   
LIQUIDATE LE SOMME DELLE ROYALTIES DESTINATE AI PESCATORI DI CROTONE  
 
Positivo l’incontro tenuto ieri in Prefettura di Crotone sulla questione relativa alle royalties destinate ai pescatori. La Vicepresidente Antonella Stasi, che ha partecipato in rappresentanza della Regione Calabria ha comunicato, con soddisfazione, che il Dipartimento Attività Produttive, con l’impegno diretto dell’assessore Demetrio Arena, ha decretato l’impegno e la liquidazione dei residui somme derivanti dalla coltivazione di idrocarburi per un importo complessivo di 3,2 milioni di euro. Le somme saranno erogate direttamente ai Comuni e finalizzati alle marinerie per un importo pari a € 2.555.593,59 al Comune di Crotone, € 380.579,20 al Comune di Isola Capo Rizzuto, €.263.827,20 al Comune di Cirò Marina. La Regione ha dato la disponibilità ad emettere i relativi mandati a brevissimo. “Sin dal primo incontro con le marinerie, avvenuto questa estate – ha dichiarato la Vicepresidente Antonella Stasi - abbiamo lavorato con i dipartimenti interessati per dipanare un problema che interessava le aziende che vivono di pesca nel crotonese. Ci siamo riusciti e invece di portare a pagamento solo un’annualità, così come avevamo inizialmente indicato, siamo riusciti a portare a pagamento tutto il pregresso. Ringrazio per la collaborazione gli Assessori Arena e Mancini per la disponibilità e il Sindaco Vallone, per la sinergia attivata e finalizzata alla risoluzione di un problema che riguarda il territorio crotonese”.  
   
   
CINGHIALI: REGIONE ABRUZZO TORNA A SOLLECITARE LE PROVINCE PER I DANNI  
 
Pescara -. "La Direzione Politiche Agricole conosce molto bene il problema che riguarda la proliferazione degli animali selvatici e soprattutto della crescente presenza di cinghiali anche in aree densamente popolate". Così risponde l´assessore con delega alla Caccia, Mauro Febbo, alla preoccupazione degli agricoltori della Valle Peligna e della Marsica. "Nello specifico mi preme sottolineare - spiega Mauro Febbo - che l´articolo 44 della Legge Regionale 10/2004 prevede che le Province sono autorizzate al controllo degli animali. Grazie a questa norma, le amministrazioni provinciali, infatti, sono tenute a redigere veri e propri piani di abbattimento per il controllo selettivo della fauna selvatica". "In tal senso, la stessa mia Direzione - continua l´assessore - si adopera costantemente per apportare interventi decisivi e risolutivi per combattere la presenza di cinghiali che nella nostra regione causa ingenti i danni alle colture". "Voglio ricordare che l´amministrazione regionale a gennaio avvierà il nuovo Piano faunistico venatorio regionale, nel quale saranno definite tutte le azioni da intraprendere per una corretta gestione della specie. Uno degli obiettivi principali del nuovo Piano faunistico sarà quello di puntare ad una gestione congiunta delle popolazioni dei cinghiali. In questa ottica sarà attivato un Tavolo tecnico tra tutti i soggetti interessati alla gestione, (Regione, Province e Parchi), unitamente ai tecnici incaricati, - aggiunge Febbo - con il coinvolgimento delle varie Associazioni di categoria, in particolare quelle degli agricoltori, affinché si arrivi a soluzioni concrete che siano realmente condivise. L´obiettivo è arrivare ad una riduzione sensibile dei danni causati alle colture agricole, compatibile naturalmente anche con la conservazione della specie". La Regione, inoltre, sta lavorando anche ad un regolamento per una corretta gestione delle popolazioni di ungulati (Cervo, Capriolo e Cinghiale, dalle Marche in su tutte le regioni hanno un regolamento appropriato). Tale regolamento permetterà una corretta gestione delle specie ai fini di un equilibrato rapporto fra esse e le realtà agrosilvopastorali oltre che con la restante fauna selvatica. L´assessore Febbo ricorda, inoltre, che "sono diverse le iniziative prese dall´Assessorato dal momento del suo insediamento, finalizzate ad una corretta gestione tecnico-scientifica della caccia. Iniziative che precedentemente non erano mai state attivate. Per quanto riguarda l´assegnazione dei fondi alle Province per il risarcimento dei danni causati dalla fauna selvatica, nella proposta di bilancio per l´anno 2014, cercheremo di coprire la spesa dovuta per il ristoro fino all´anno 2012. Per gli anni futuri, purtroppo, non avendo fondi sufficienti in bilancio, in quanto dal 2013 la normativa regionale è cambiata, attraverso le prefetture solleciteremo le Province ad effettuare interventi di prevenzione mediante abbattimento dei cinghiali; una prima riunione è prevista per gennaio 2014. L´assessore Febbo, infine, informa Confagricoltura che il rimborso ad ettaro per i proprietari dei terreni non è dovuto in quanto la L.r. 10/04 specifica chiaramente che i fondi non possono essere distribuiti a pioggia ma solo "per finanziamenti o il concorso nel finanziamento di progetti di valorizzazione del territorio predisposti dalla Provincia o dal comitato do gestione degli Ambiti Territoriali di Caccia".  
   
   
IL GOLOSARIO 2014 DI PAOLO MASSOBRIO CHIUDE LA STAGIONE DELLE GUIDE  
 
Sarà Il Golosario di Paolo Massobrio, il best seller del gusto che giunge alla 15° edizione a chiudere la presentazione delle guide. A Milano il 7 di novembre, al De´longhi Group Official Store, uscirà Il Golosario 2014: 1100 pagine con 8000 segnalazioni divise fra più di 4000 negozi, 1425 prodotti divisi per regione, 720 oli, 2250 cantine e 635 ristoranti. Il Golosario sarà poi celebrato a Golosaria, la manifestazione del gusto che apre le porte al Superstudio Più di via Tortona 27, dal 16 al 18 novembre, con 250 produttori che rappresentano il vertice del gusto raccontato sulla guida (www.Golosaria.it <http://www.Golosaria.it/>). Il Golosario 2014 di Paolo Massobrio racconta l´Italia migliore in oltre 1.000 pagine tutte da gustare Giunto alla quindicesima edizione, il Golosario di Paolo Massobrio, la guida alle cose buone d´Italia arriva come ogni anno puntuale per raccontare il gusto italiano con i suoi territori, i suoi prodotti tipici, i volti e le storie di chi produce. Uscito per la prima volta nel 1994, il Golosario 2014 (Comunica Edizioni, 25.00 euro) è il best seller del fondatore del movimento di consumatori Papillon, che da 27 anni sonda l’Italia alla scoperta delle sue tradizioni artigianali, ma anche dei negozi, delle boutique del gusto, delle cantine e dei migliori ristoranti d’Italia. Un libro cult e un vero e proprio riferimento del "turismo enogastronomico italiano" che sarà presto in tutte le librerie d´Italia dopo il tradizionale debutto di Golosaria (www.Golosaria.it). “Con questo libro – dice l´autore – abbiamo raccontato, in vent´anni, un´incredibile trasformazione dell´offerta di cibi e di vini in Italia. E quella del Golosario è l´Italia della qualità diffusa, che rappresenta il volto di un´artigianalità unica al mondo, con cui l´Expo 2015 dovrà farsi vanto.” Suddiviso per regioni e all´interno di esse per province, con oltre 1.000 pagine Il Golosario si divide in 5 sezioni: la guida ai migliori prodotti, quella degli oli curata da Maurizio Pescari, quindi i negozi, le cantine d’eccellenza e i ristoranti provati da Paolo Massobrio. Tante le nuove scoperte di questa edizione che conta 1.420 produttori di qualità suddivisi tra microbirrifici, acetifici, torrefazioni, liquorifici, caseifici, salumifici, produttori ortofrutticoli, artigiani del dolce, produttori di confetture e marmellate, apicoltori, produttori di pane e farine, pastifici e riserie, trasformatori di prodotti ittici, produttori di sfiziosità sottovetro. E poi ancora le 4000 Botteghe e Boutique del Gusto, dove acquistare i migliori prodotti italiani e, nel segno della qualità diffusa, il vino italiano con 2240 cantine segnalate coi propri vini top. Non mancano gli oltre 700 oleifici e i 630 ristoranti d´Italia nei quali merita fare una sosta. Il Golosario 2014 è acquistabile in tutte le librerie d’Italia e online sul sito www.Comunicaedizioni.it  
   
   
MIELE PARTNER UNICO DI SLOW FOOD ITALIA IN IMPORTANTI INIZIATIVE  
 
. L’azienda tedesca leader mondiale nella produzione di elettrodomestici di qualità e l’associazione che promuove l’interesse legato alla cultura alimentare uniscono le proprie eccellenze. Nell’ottica della promozione di un nuovo modo di vivere la cucina con più gusto e armonia, si è siglato l’accordo di collaborazione tra Miele e Slow Food Italia. L’ associazione - che sostiene a livello nazionale ed internazionale l´interesse legato al cibo come portatore di piacere, cultura, tradizioni, identità, e uno stile di vita, oltre che alimentare, rispettoso dei territori e delle tradizioni locali – ha trovato in Miele il partner per il progetto Master of Food, una serie di percorsi di formazione per “educare il gusto”. Particolare attenzione per gli incontri dedicati alla Cucina senza Sprechi, un percorso tra le principali tecniche di conservazione, trasformazione, cottura e abbinamento, in cui si darà nuova vita e sapore agli avanzi. Il corso si svolgerà nell’esclusiva location di Miele Gallery a Milano, in due lezioni: 21 e 28 ottobre 2013, dalle ore 17,30 alle ore 20,00 5 novembre e 2 dicembre 2013, dalle ore 19,00 alle ore 21,30 La filosofia di Slow Food attraversa i campi dell´ecologia, della gastronomia, dell´etica e del piacere. L´associazione si oppone al processo di standardizzazione dei gusti e delle culture e dello strapotere dell´industria agroalimentare, per abbracciare tutta la complessità del mondo del cibo, che coinvolge le vite di tutti, in favore della salvaguardia di alimenti tradizionali, sostenibili e di qualità. Una perfetta condivisione di intenti con Miele, che non scende a compromessi quando si parla di qualità. Grazie ad elettrodomestici innovativi e altamente tecnologici, Miele permette una cottura che mantiene intatte le proprietà nutritive degli alimenti e unisce tradizione mediterranea, creatività e benessere, per “trasformare” in maniera ottimale la materia prima, rispettandola. Soluzioni intelligenti, che permettono di ottenere risultati sempre perfetti, senza sprechi. Infatti, gli apparecchi Miele sono concepiti nel pieno rispetto dell’ambiente e delle sue risorse: dotati di funzioni avanzate, garantiscono la massima efficienza e permettono il massimo risparmio di acqua e di energia elettrica. L’arte di Miele incarna perfettamente lo spirito Slow Food: un nuovo modo di vivere la cucina, in maniera semplice, sana e saporita. Www.miele.it www.Slowfood.it  
   
   
ANGELO PARODI: PER NATALE ANGELO PARODI SUGGERISCE UNA CONFEZIONE SPECIALE CON LE PRELIBATEZZE DEL PIÙ ANTICO MARCHIO DI CONSERVE ITTICHE IN ITALIA.  
 
Quest’anno per Natale Angelo Parodi, il nome della più antica marca di conserve ittiche in Italia (dal 1888), propone una selezione di tutte le sue specialità. Si tratta di una confezione assortita che racchiude in sé tutta l’esperienza del marchio: due lattine di tonno in trancio da 180 grammi, una lattina da 125 grammi di tonno in filetti, una lattina di filetti di sgombro da 230 grammi, una lattina di sardine da 120 grammi. A completare il pack natalizio, infine, Angelo Parodi ha selezionato un Olio Extra Vergine di oliva Olio prodotto esclusivamente da olive coltivate in Italia e ottenuto mediante spremitura a freddo, in bottiglia da 750 ml In vendita nei migliori negozi del modern trade e nella grande distribuzione il pack speciale Angelo Parodi ha un prezzo al pubblico suggerito di Euro 19,90. Nata nel lontano 1888, l’aquila di Angelo Parodi rappresenta la migliore tradizione della grande gastronomia ligure. In tempi passati le impareggiabili sardine Angelo Parodi erano riconosciute e richieste come «quelle dell’aquila». Da allora l’inconfondibile marchio è diventato sinonimo di conserve ittiche di qualità e oggi la sua gamma si sta via via arricchendo di nuovi prodotti. Destinato al segmento premium del mercato delle conserve ittiche, il tonno Angelo Parodi si distingue per il metodo di lavorazione e per la ricerca della migliore qualità che il mare può offrire ad un’attività di pesca. La qualità del trancio di Angelo Parodi sta nella sua morbidezza, garantita dal rispetto di sapienti regole di taglio e porzionatura del pesce che permette di mantenere la forma dei fasci muscolari e la sua integrità. Ma il vero segreto è che viene inserito nella confezione lentamente, senza compressione per non alterarne la compattezza. Importante è poi la stagionatura: il tonno sott’olio raggiunge la perfezione del sapore solo dopo alcuni mesi: infatti solo 30 giorni dopo l’inscatolamento inizia la vera maturazione di gusto del pesce perché l’olio, penetrando nelle fibre, si amalgama con i grassi della carne e crea col tempo il tipico sapore intenso e inconfondibile. Si tratta di un’arte lenta che non è realizzabile nelle comuni produzioni ad “alta velocità”. Un’arte che viene ripresa ironicamente anche dallo spot pubblicitario televisivo che recita “da noi le conserve si fanno ancora come diceva Angelo Parodi”, la migliore garanzia di un prodotto unico che garantisce un’inimitabile esperienza di gusto. Il marchio Angelo Parodi è di proprietà da Icat Food S.p.a., l’azienda degli “esperti del mare”, che importa da tutto il mondo e distribuisce in Italia conserve di primissima qualità  
   
   
VERRÈS: LA LAVAZZA RICONFERMA IL RUOLO STRATEGICO DELLO STABILIMENTO VALDOSTANO  
 
Aosta - La Lavazza, azienda leader del mercato del caffè in Italia, ha presentato alla Regione la decisione di mantenere il polo produttivo di via Circonvallazione a Verrès, valorizzando la struttura esistente, in un’ottica di sinergia ed efficienza produttiva. La decisione potrà assicurare un consolidamento delle condizioni di sviluppo, che dal 2008 a oggi hanno consentito di incrementare di circa il 40 per cento i volumi produttivi dello stabilimento e sviluppare l’occupazione locale. Le difficili condizioni dei mercati e la contrazione dei consumi rendono necessario mantenere la massima efficienza. Per questo, si è scelto di valorizzare l’alto standard di qualità e competitività dal sito attuale e di non procedere alla costruzione di un nuovo stabilimento, che a causa dei costi di avvio e di esercizio molto importanti, non sarebbe ad oggi economicamente ragionevole. Il Presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta, Augusto Rollandin, a questo proposito dichiara: «Siamo lieti di apprendere da Lavazza il mantenimento del ruolo strategico di Verrès all’interno del proprio sviluppo produttivo. E’ davvero positivo che un’azienda così prestigiosa continui a credere e a investire in Valle d’Aosta, con importanti ricadute per l’occupazione e il territorio». «Per Lavazza l’impianto di Verrès è un polo produttivo importante – afferma Eleuterio Quagliarini, Responsabile Operations di Lavazza -. L’azienda conferma quindi la volontà di mantenere la produzione sul territorio in virtù anche degli ottimi risultati che questo stabilimento ha garantito nel corso degli anni». Verrès, oltre 20 anni di storia. Lo stabilimento di Verrès in Valle d’Aosta è il secondo stabilimento Lavazza dedicato alla torrefazione e al confezionamento del caffè tradizionale (roast & ground). Il legame tra Lavazza e la città risale a oltre 20 anni fa: era infatti il 1989 quando Lavazza decise di acquistare la Co.in.ca., un’antica azienda piemontese associata al Consorzio S¬ão Cafè. In questi 24 anni il sito di Verrès, che oggi ha 70 dipendenti, è arrivato a produrre oltre 20mila tonnellate di caffè torrefatto all’anno, in un’ottica di sinergia ed efficienza produttiva. Dal 2003 lo stabilimento ha ottenuto la registrazione Emas (Eco Management and Audit Scheme), una certificazione ambientale che, attraverso verifiche continue, conferma la costante riduzione dell’impatto delle attività produttive sull’ambiente circostante, la riduzione degli sprechi e della produzione di rifiuti, la razionalizzazione dei consumi energetici.  
   
   
MACÌ VEGETALE SOJASUN: IL MACINATO DI SOIA CHE RIVOLUZIONA LA CUCINA DI OGNI GIORNO  
 
Sojasun presenta una novità assoluta adatta a tutte le preparazioni gastronomiche: “Macì Vegetale”, il macinato di soia, ideale alternativa a quello di carne, gustoso e versatile, per un’alimentazione sana e naturale. Macì Vegetale Sojasun è pronto all’uso ed entra da protagonista in tantissimi i piatti della cucina italiana, da quelli più semplici ai più elaborati: ragù e altri sughi per la pasta, verdure ripiene, lasagne e paste al forno, ravioli e tortellini, polpette e polpettoni… insomma tutte quelle ricette dove il macinato non può mancare. Ricco di proteine, altamente digeribile e privo di colesterolo, Macì Vegetale amplia la ricca gamma di ricette vegetali Sojasun (Burger, Piatti Pronti Vegetali e Spezzatino) tutte garantite senza Ogm ed è facilmente reperibile nei punti vendita della grande distribuzione in confezione da 240g al prezzo consigliato di € 3,15. I prodotti Sojasun sono distribuiti in Italia da: Triballat Italia Srl - Via G. Cardano 22 – 43036 Fidenza (Pr) tel.: 0524-517070 Sojasun è un marchio di Triballat Noyal, società pioniera nella produzione di alimenti sani ed equilibrati. Creata nel 1988, la linea Sojasun si è costantemente sviluppata e arricchita per proporre una gamma completa di prodotti a base di soia. Ne fanno parte: dessert freschi Bifidus (Bianco naturale, Mirtillo, Prugna, Cereali e Frutta), dessert freschi alla frutta (Frutti Rossi, Ciliegia, Albicocca-guaiava, Pesca, Limone), budini freschi (Vaniglia, Cioccolato, Crème Caramel), bevande in confezione da un litro (Naturale con Calcio, Calcio + Vitamine, Riso e Calcio) bevande in confezione da 750 ml (Naturale, Calcio, Cioccolato, Vaniglia), panna vegetale “Cuisine”, burger (Classico, Verdure, Provenzale, Napoletana, Indiana), piatti pronti vegetali di Tofu (Mediterranea, Chili, Cous Cous), Spezzatino,tofu fresco (Naturale e alle Erbe Aromatiche) e Seitan by Sojasun www.Sojasun.it  
   
   
IL RISO BERSAGLIO DE GLIAIRONI AD EATALY PER IL FUORI SALONE DEL GUSTO NUOVE RICETTE E PRESENTAZIONE DELLA GAMMA PER LA STORICA AZIENDA VERCELLESE  
 
Anche gliAironi presenteranno la loro gamma di riso "Bersaglio" ad Eataly, nell´ambito del lungo weekend (25-27 ottobre) dedicato al Fuori Salone del Gusto romano che si terrà nella sede della capitale. Ma anche a Eataly Torino non mancheranno appuntamenti speciali dedicati alla cucina regionale, a cui i risi de gliAironi si sono ispirati con la presentazione di alcune ricette. Queste le referenze che saranno proposte in pacchi da 1 kg nell´ambito dell´iniziativa: Carnaroli, Arborio, Sushi rice, Basmati, Rosso integrale, Venere nero e Mix Long Grain (riso integrale, basmati, wild canadese e rosso integrale). L´esperienza maturata in cinque generazioni nella coltivazione del riso ha dato i suoi frutti migliori nelle Grange Vercellesi dove la famiglia Perinotti ha dedicato la propria esistenza al miglioramento delle condizioni colturali della Tenuta Pracantone. Selezionare le migliori partite del proprio riso è stata la naturale evoluzione di questo lavoro di ricerca dell´eccellenza. La pilatura artigianale a pietra garantisce una sbramatura leggera del chicco, che cosi mantiene le sostanze nutritive presenti nella parte esterna, responsabili del gusto e della tenuta alla cottura del riso. Mentre la lavorazione in singoli lotti di produzione, rigorosamente selezionati per colore, purezza e dimensione dei chicchi, e la conservazione sottovuoto, permettono lo stoccaggio di partite sempre freschissime e omogenee. Una ricerca costante della perfezione, apprezzata dai più rinomati Chef internazionali che hanno scelto il riso gliAironi riconoscendovi una personalità straordinaria in cucina. Gliaironi è, innanzitutto e soprattutto, riso. Prodotto nel rispetto della natura, con tecniche che si affidano alla sapienza della tradizione. E proposto in confezione sottovuoto o insieme agli ingredienti ideali per realizzare semplicemente i migliori risotti. Ma la gamma firmata gliAironi comprende anche farine e cereali. Offre insomma tutti quei prodotti che la tradizione culinaria italiana, da sempre rinomata per la creatività e l´attenzione alle materie prime, pone alla base delle proprie migliori ricette. Oltre ai prodotti tradizionali sono nate altre gamme di prodotti: quella biologica (leGrange in uscita in questi giorni con la nuova linea Biscotti da Favola a base di farina di riso, tra cui anche quella di riso Venere), quella per celiaci e quella più creativa con la linea art&food. La grande versatilità del riso come materia prima e la capacità di anticipazione dei bisogni, ha portato alla definizione di una linea di ingredienti ideali per interpretazioni artistiche d´avanguardia come i crunchy rice. Tutta la gamma e disponibile per gli appassionati gourmet nel nuovo e accogliente punto vendita aziendale di Lignana. Per maggiori informazioni www.Gliaironi.it  
   
   
CHAMPAGNE POMMERY PREMIA L’ARTE DELLA CUCINA LA MAISON DI REIMS FIRMA IL PREMIO PIATTO DELL’ANNO DELLA GUIDA L’ESPRESSO 2014 VINTO DA PINO CUTTAIA, CHEF PATRON DEL RISTORANTE LA MADIA DI LICATA  
 
Dove c’è alta cucina, non può mancare Champagne Pommery. Questo è l’assioma che muove, sin dalla sua apertura nel 2008, ogni impegno e attività di Vranken-pommery Italia, filiale italiana del prestigioso Gruppo di Reims, che ha individuato nel mercato italiano l’affermazione del proprio prestigio in un Paese promotore del buon gusto e delle eccellenze. Il 17 ottobre 2013, al Ristorante Il Palagio dell’Hotel Four Seasons di Firenze, l’executive chef Vito Mollica, vincitore del premio Piatto dell’Anno 2013, ha passato il testimone al vincitore dell’edizione 2014 Pino Cuttaia, chef patron del Ristorante La Madia di Licata con il piatto “Nuvola di Caprese”. L’abbinamento pensato per questo piatto è Apanage Rosé. Fin dallo scorso anno Vranken-pommery Italia è partner della Guida Ristoranti L’espresso, con la sponsorizzazione del premio “Il Piatto dell’anno”, un riconoscimento che ha lo scopo di sottolineare la sensibilità di Vranken-pommery Italia al mondo della ristorazione e dei gourmand. “Siamo particolarmente felici che questo premio venga dedicato al uno chef siciliano – commenta Mimma Posca, Ad Vranken-pommery Italia- che anno dopo anno è salito fino ai vertici delle valutazioni offrendo una cucina ricca di sapori realizzati con gli straordinari prodotti dell’Isola e con tecniche assolutamente avanzate.” Apanage Rosé è uno champagne di estrema eleganza che si abbina sapientemente a tutte le portate di assoluta raffinatezza. Selezionato dai migliori Cru di Chardonnay delle zone più vocate della Cote des Blancs, Apanage Rosé è caratterizzato da un colore rosa tenue, con un perlage fine e persistente che ne esalta la brillantezza. Al naso presenta note fresche, di grande finezza ed eleganza. Un bouquet di aromi che si schiude con piccoli frutti rossi (ribes, fragole e fragoline di bosco), a cui si uniscono note di mela verde. Al palato rispecchia ed esalta gli aromi già scoperti al naso. Complesso e con un perfetto equilibrio, risaltato da una bella ampiezza e armonia, con un finale soave dalla grande freschezza  
   
   
PREMI L’ESPRESSO 2014 I RISTORANTI D’ITALIA 2014  
 
Tenimenti Angelini per il Pranzo dell’Anno Osteria del Povero Diavolo di Torriana (Rn) Kettmeir per la Cantina dell’Anno Villa Maiella di Guardiagrele (Ch) Feudo Principi Di Butera per il Maître dell’Anno Carlo Pierato Mistral - Grand Hotel Villa Serbelloni di Bellagio (Co) Rapitalà per il Sommelier dell’Anno Angelo Di Costanzo L’olivo - Hotel Capri Palace di Capri (Na) Altemasi per il Giovane dell’Anno Alessandro Dal Degan La Tana di Asiago (Vi) Acqua Sparea per la Novità dell’Anno La Locanda di Orta di Orta San Giulio (No) Pommery per il Piatto dell’Anno La Madia di Licata (Ag) Club Excellence per la Selezione di Vini Internazionali dell’Anno Perbellini di Isola Rizza (Vr) Domori - Agrimontana per la Pasticceria dell’Anno Il Palagio - Hotel Four Seasons di Firenze Lavazza per il Caffè dell’Anno Antica Corona Reale - Da Renzo di Cervere (Cn) Mionetto per la Performance dell’Anno Rossellinis - Palazzo Avino di Ravello (Sa) Guido Berlucchi per la Selezione di “bollicine” Il Pagliaccio di Roma Fontanafredda per la Qualità del Made in Italy Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio (Mn) De Cecco per la Pasta dell’Anno Il Mosaico - Hotel Terme Manzi di Ischia (Na) La Collina Dei Ciliegi per le Enotavole dell’Anno Antica Enoteca Guidi - Wine O’clock di Novara Godenda di Padova Taverna del Gusto di Piacenza La Vis - D’isera alla Carriera Le Colline Ciociare di Acuto (Fr) I premi sono forniti da Premi L’espresso 2014  
   
   
IL GUSTO DELL´AUTUNNO SANNITA AD AQUAPETRA RESORT&SPA LO CHEF LUCIANO VILLANI CELEBRA I SAPORI DEL SANNIO IN QUATTRO MENU A TEMA L´8, IL 15, IL 22 E IL 29 NOVEMBRE.  
 
Monte Pugliano, a pochi chilometri da Telese terme, nel cuore del Sannio beneventano: un luogo dove il tempo si è fermato; dove gli antichi borghi rimasti intatti e gli ulivi centenari raccontano la storia del popolo sannita. È in questo scenario, in un´oasi di pace e silenzio immersa nel verde, che nasce Aquapetra Resort&spa. Ricavato dal restauro di un borgo in pietra del 1858, il relais è un rifugio per chi viaggia in cerca di benessere, bellezza e buoni sapori. Al suo interno, l’antica cantina oggi ospita il ristorante “La Locanda del Borgo” guidato dallo chef Luciano Villani che interpreta il territorio con la creatività della cucina moderna dando vita ad esperienze di gusto nel rispetto della stagionalità e della tipicità degli ingredienti. Con l’arrivo dell´autunno, lo chef Villani ha ideato quattro appuntamenti col gusto per celebrare le eccellenze gastronomiche del Sannio e portare in tavola i sapori e i profumi di questa stagione. Per quattro venerdì di novembre, l´8, il 15, il 22 e il 29, si potranno degustare quattro diversi menu, ispirati ciascuno ad un prodotto stagionale del territorio: il tartufo nero, le castagne di Montella, il fungo porcino e il maiale nero casertano ed ancora la mela annurca igp, l´agnello di Laticauda e il torrone di San Marco dei Cavoti compongo le creazioni di Villani e raccontano il gusto dell’autunno sannita. I menu delle serate in dettaglio: 8 Novembre: Tartufo Nero  Antipasto: Millefoglie di patate, fonduta di silano affumicato e scorzone  Primo: Tortelli di genovese di agnello laticauda con salsa al cacio, pepe e lamelle di tartufo nero  Secondo: maialino da latte, “crocchè” al tartufo e ristretto di papacelle  Dessert: Semifreddo al torrone di San Marco dei Cavoti con salsa allo Strega costo del menu: 55 euro. 15 Novembre: Castagne Di Montella  Antipasto: Zuppetta di farro, lenticchie e castagne con crostini alle erbe  Primo: Gnocchetti di castagne con salsiccia di Nero su crema di friarielli  Secondo: Brasato di manzo al taurasi su spuma di patate , porri e castagne  Dessert: Mousse di cioccolato e castagne costo del menu: 45 euro 22 Novembre: Funghi Porcini  Antipasto: Vellutata di patatedi montagna, funghi porcini e crumble di pane cafone al timo  Primo: Riso Carnaroli con funghi porcini, guanciale croccante e fonduta di silano affumicato  Secondo: Maialino da latte, “crocchè” e ristretto di porcini  Dessert: Crostatina con mela annurca caramellata, pinoli e uvetta costo del menu: 50 euro 29 Novembre: Maiale Nero Casertano  Antipasto: Zuppa di scarola con salsiccia pezzente di nero casertano e croccanti al rosmarino  Primo: Diplomatici con patate viola e guanciale di nero casertano con ristretto di provola  Secondo: Coniglio imbottito con friarielli e salsiccia di nero casertano su riduzione di zucca piccante  Dessert: Mousse di ricotta di bufala con gelato al pistacchio e croccante alle mandorle costo del menu: 50 euro In occasione dei 4 menu autunnali, chi soggiorna in hotel il venerdì notte avrà uno sconto del 10% sul prezzo della camera. Aquapetra Resort&spa Località Monte Pugliano, Telese Terme (Bn) Tel 0824 941878 - 0824 975007 www.Aquapetra.com  
   
   
A BUSSETO DUE WEEK END DEDICATI AL GUSTO E ALLA NORCINERIA NEL NOME DI GIUSEPPE VERDI IL MAIALE IN TAVOLA: UNA FIERA DI SAPORI DELLA TRADIZIONE EMILIANA NELLA TERZA EDIZIONE IL COTECHINO DI UN QUINTALE E LA TORRONATA DEL MAESTRO DI 15 METRI  
 
Si apre sabato 26 ottobre alle 15 nelle vie del centro storico di Busseto, a conclusione di un anno di eventi dedicati al grande Giuseppe Verdi che qui ebbe i natali, la terza edizione de Il Maiale in Tavola, la fiera agroalimentare che mette in scena il meglio della tradizione emiliana e dell’antica arte della norcineria locale e non solo. Organizzata dal Circolo Culturale “Alberto Pasini” con il patrocinio del Comune di Busseto, la manifestazione si articola in due fine settimana - il 26 e 27 ottobre, il 30 novembre-1 dicembre - ricchi di eventi interamente dedicati al gusto e al Re della Tavola: il maiale. Del maiale, si sa, non si butta via niente, ma non tutti sanno delle antiche tecniche di lavorazione e conservazione della carne suina, segreti che verranno svelati stand dopo stand dai più abili “masalèn”, i macellini della bassa parmense, artigiani del maiale e depositari della tradizione che valorizza e salvaguardia le produzioni locali dei salumi. Tra questi, i più noti sono sicuramente il culatello di Zibello e lo strolghino: l’unico salame, prodotto con i ritagli del culatello che si può gustare già dopo quindici giorni di stagionatura, il cui nome deriva dal dialetto strolgare (=prevedere) e allude al fatto che, se al primo assaggio risulterà buono, buono sarà il culatello prodotto dalla stessa coscia del suino. Assaggi per tutti, degustazioni di prodotti locali ma non solo: pane pugliese, taralli e olive, esibizioni di filatura di mozzarella e dimostrazioni della migliore arte dolciaria. Domenica 27 ottobre alle 15, in contemporanea al Flash Mob de Il Ballo del Maiale (http://www.Youtube.com/watch?v=9wlku0dz99k) in piazza Verdi, sarà offerto a tutti i visitatori il Tastùs, il megacotechino di un quintale preparato con guancialini e ottima carne proveniente anche dalla testa del maiale. Alle 17 sarà la volta della Torta Torronata del Maestro, la tipica frolla di Busseto ripiena di mandorle, cedri canditi e cioccolato, che Verdi conobbe a Milano e faceva preparare alla sua cuoca a Sant’agata. Sempre nel primo fine settimana verrà allestita anche un’esposizione di attrezzature agricole di fine ‘800 e alcune giovani donne ai cimenteranno nella pigiatura dell’uva. Per gli amanti dell’arte tutta la zona nel raggio di poche decine di chilometri propone itinerari culturali di grande interesse: dalla Collegiata di S. Bartolomeo al Palazzo del Monte di Pietà o la mostra antologica permanente dedicata a Guareschi a Busseto, ma anche il Museo di Storia Naturale fondato da J.b. Fourcault a Parma, i percorsi verdiani, e ancora rocche e castelli e il tratto parmense della via Francigena. Il programma in continuo aggiornamento è consultabile alla pagina Facebook https://www.Facebook.com/pages/il-maiale-in-tavola/539542022783550, mentre per informazioni sull’evento e sulla ricettività turistica: Va Pensiero Viaggi – tel.0524.92272 - 3668754841  
   
   
MOUNTAIN DEW ENERGY RICARICA I FAN DEL GAMING ALLA “GAMES WEEK 2013” L’ENERGY DRINK È SPONSOR DEL CONSUMER SHOW DEDICATO AI VIDEOGIOCHI  
 
Mountain Dew Energy, l’energy drink che ricarica grazie alla caffeina e rinfresca grazie al suo gusto unico al limone, sarà uno dei protagonisti dell’edizione 2013 di Games Week, l’evento dedicato al mondo dei videogiochi, che si terrà a Milano dal 25 al 27 ottobre presso l’area congressi del Mico. Il leggendario marchio nato negli anni ‘40 negli Stati Uniti, darà un nuovo gusto alle sfide tra gli appassionati di videogames: sarà infatti presente con uno stand originale, regalando una pausa dissetante e aiutando i giocatori a ricaricarsi dalle fatiche delle sfide virtuali. Nell’area dedicata a Mountain Dew Energy verranno offerti campioni di prodotto nell’esclusiva bottiglia d’alluminio richiudibile ed i visitatori saranno coinvolti in giochi per ricevere esclusivi gadget brandizzati. Inoltre lo staff farà conoscere attraverso un tablet la pagina Facebook di Mountain Dew Italia che racconta il mondo del leggendario marchio nato negli anni 40 negli Stati Uniti e diventato un brand di riferimento tra i più giovani. Luca Gelmetti, Brand Manager Energy Drink ha commentato: “Games Week è una manifestazione perfettamente in linea con i valori di divertimento ed energia che il brand vuole comunicare. Inoltre, è un’occasione di grande visibilità che ci permette di essere vicini ai nostri consumatori: tutti i fan del gaming potranno scoprire il mondo di Mountain Dew Energy e ricaricarsi con gusto”. Per maggiori informazioni: www.Facebook.com/mountaindewitalia Segui Pepsico su: - Twitter (@Pepsico) - Facebook - Pepsico Blogs - Pepsico Press Releases - Pepsico Multimedia - Pepsico Videos Pepsico, con ricavi netti pari a circa 65 miliardi di dollari nel settore “food and beverage”, annovera tante marche e prodotti famosi in tutto il mondo. Tra questi Pepsi-cola, Lay’s, Gatorade, Quaker, Tropicana, e ha complessivamente nel suo portafoglio 22 differenti marchi che generano ogni anno vendite superiori a 1 miliardo di dollari ciascuno l’anno. I dipendenti di Pepsico sono legati da un’unica missione: operare per un futuro sostenibile, investendo per le persone e per il pianeta, così da assicurare un futuro di successo anche per l’azienda. Questa filosofia, chiamata “Performance with Purpose”, si traduce nell’impegno di Pepsico a offrire un’ampia scelta di prodotti per le diverse occasioni di consumo, dal piacere al nutrimento, a minimizzare l’impatto ambientale attraverso soluzioni innovative, limitando i consumi di energia e acqua e riducendo il volume degli imballaggi, a fornire ai collaboratori un ambiente di lavoro ideale, e a rispettare e supportare le comunità locali in cui opera. Per saperne di più www.Pepsico.com  
   
   
PROSECCO PRIVÉE, SPAZIO ALL´ECCELLENZA DA LOCALE PER COLAZIONI, APERITIVI E PASTI A ENOTECA E BOTTIGLIERIA. DA SPAZIO REALE A PUNTO DI RIFERIMENTO VIRTUALE CON L´APP: A DUE SETTIMANE DALL´APERTURA, PROSECCO PRIVÉE INCONTRA I GUSTI DI TUTTI  
 
Con la sua natura versatile, che lo rende bar per colazioni genuine e anche locale per aperitivi di tendenza, da negozio in cui acquistare Conegliano Valdobbiadene D.o.c.g. A punto di riferimento nella promozione dei prodotti della Denominazione, Prosecco Privée dimostra di avere una marcia in più. Nato dalla grande intuizione dei tre giovani imprenditori Sandro Adorni, Ivan Valentini e Riccardo Zandegiacomo, il progetto si è rivelato fin da subito uno spazio privilegiato in cui fare l´esperienza dell´eccellenza: i prodotti locali non si limitano al più noto spumante d´Italia, ma anche il menu della colazione e i cicchetti sono prevalentemente autoctoni. Grande la soddisfazione anche per la App gratuita, al momento disponibile sull´Apple Store e in fase di definizione anche per i sistemi Android. Un modo per portare la D.o.c.g. In tasca e trovare ogni informazione sulle novità, gli eventi, i prodotti e i luoghi da non perdere nel suo territorio. Prosecco Privée si rivela un canale privilegiato per conoscere un vino esclusivo, raduna infatti tra le sue mura una trentina di cantine, selezionate tra i 15 comuni della Denominazione, che hanno fornito le schede tecniche dei propri vini e i consigli su dove mangiare e dormire in zona. Dichiara Sandro Adorni, uno dei soci titolari: <Siamo innanzitutto utenti di questo territorio che vogliono capire qualcosa in più ed è a partire da questa curiosità che abbiamo creato un progetto nato per il consumatore finale, incentivando canali finora meno utilizzati>. Il locale, aperto tutti i giorni (esclusa la domenica) dalle 7,30 alle 21 è a San Vendemiano, in via Mare 87, prima dell’ingresso di Conegliano all’A27, nel cuore del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg