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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Marzo 2007
Politica
FRANCIA E GERMANIA ALLA GUIDA DELLO SPAZIO EUROPEO DELLA RICERCA (SER)  
 
Bruxelles, 28 marzo 2007 - L´asse franco-tedesca è considerata da molti il cuore dell´Unione europea e i due paesi sono stati sicuramente essenziali per l´istituzione della struttura precedente l´Ue, la Comunità economica europea (Cee). Si potrebbe anche sostenere che il motore franco-tedesco alimenta da tempo la collaborazione nel campo della ricerca. Insieme al Regno Unito, i due paesi sono i partecipanti più entusiasti ai programmi comunitari quadro per la ricerca e dalla fine della Seconda guerra mondiale si sono impegnati in un´ampia serie di organizzazioni e progetti di ricerca bilaterali. Alcuni dei migliori cervelli scientifici della storia, da Alexander von Humboldt e Albert Einstein a Paul Langevin e Max Planck avevano collaborato strettamente con le loro controparti francesi o tedesche prima dello scoppio del conflitto. Tuttavia, gli eventi dal 1939 al 1945 avevano segnato la fine di tutti i contatti e è stato necessario molto tempo prima di ristabilire rapporti di lavoro di tipo collaborativo. Una volta ripristinati i primi contatti e istituite le prime organizzazioni, le iniziative franco-tedesche si sono moltiplicate in maniera esponenziale. I due paesi continuano a operare a stretto contatto anche oggi, sia bilateralmente sia nel contesto dell´Ue. Il riavvicinamento politico è stato essenziale per spianare la strada ai contatti tra gli scienziati. Una volta compiuti i primi progressi in tal senso, grazie a personalità quali Konrad Adenauer, Robert Schuman, Jean Monnet e Charles de Gaulle, la ricerca collaborativa è tornata a essere una possibilità. Nel 1949 si riunirono nella città svizzera di Losanna 170 esponenti delle comunità culturali e intellettuali europee e a loro si rivolse il premio Nobel francese per la fisica Louis de Broglie, invitando gli accademici europei a lavorare insieme. Tale appello produsse come risultato un organo attualmente conosciuto a livello mondiale, l´Organizzazione europea per la ricerca nucleare (Cern), istituita nel 1954 e tuttora attivissima. Poco tempo dopo venne creato l´Istituto franco-tedesco di ricerca di St. Louis (Isl), per la ricerca in materia di sicurezza e di difesa. Poiché Francia e Germania avevano appena deposto le armi, la sicurezza e la difesa non rappresentavano certo i campi di collaborazione più ovvi. L´idea venne ventilata per la prima volta da un gruppo di scienziati tedeschi esperti di balistica e aerodinamica. Dopo la fine della guerra, gli scienziati volevano lavorare per il governo francese. Dopo aver instaurato i contatti del caso, si stabilirono nella cittadina di St. Louis nell´Alsazia meridionale. La scelta del luogo era stata molto oculata in quanto, trovandosi a soli 4 km di distanza dalla Germania, consentiva agli scienziati di lavorare in Francia pur risiedendo nel proprio paese. Alla fine degli anni cinquanta entrambi i governi decisero di formalizzare l´accordo e di dare vita a un´istituzione bilaterale. L´isl ha sede ancor oggi a St. Louis. Ha due direttori, un francese e un tedesco, e conta circa 400 dipendenti, poco meno della metà dei quali sono ricercatori. Il direttore francese Alain Picq ha rivelato al Notiziario Cordis che considera l´Isl alla stregua di «un simbolo politico forte della riconciliazione franco-tedesca». Ritiene inoltre che iniziative bilaterali del medesimo tenore siano un modo per rafforzare la ricerca comunitaria. Le aree di competenza dell´istituto sono la detonica, la balistica, le misurazioni ad alta velocità, i sensori, l´acustica (per intercettare i cecchini), i laser, i nanomateriali e i dispositivi esplosivi improvvisati (Ied). Lo scorso anno l´istituto ha adottato una nuova strategia incentrata sulle applicazioni a duplice utilizzo per la difesa dal terrorismo. L´isl è molto noto nel suo campo e ha stipulato contratti importanti con gli eserciti francese e americano. Ciononostante, Alain Picq vorrebbe che l´Isl godesse di maggiore visibilità in Europa. La nuova strategia delinea anche i seguenti obiettivi: accrescere la visibilità dell´istituto in seno alla comunità europea della sicurezza e della difesa e rafforzare gli accordi e le reti di cooperazione. Alain Picq ambisce inoltre ad assicurare la partecipazione dell´Isl al Settimo programma quadro (7Pq) dell´Unione e a garantire una collaborazione più stretta con l´Agenzia europea per la difesa (Eda). «Le nostre priorità rientrano ovviamente nell´ambito dell´Ue», dichiara. Mentre l´Isl è rimasto fedele alle proprie radici ed è principalmente un´iniziativa franco-tedesca, vi sono anche esempi di progetti franco-tedeschi che hanno ampliato la propria portata trasformandosi in iniziative europee. L´institut Laue-langevin (Ill) è uno di questi. Con sede a Grenoble, l´Ill gestisce la fonte di neutroni più potente del mondo, oltre a un insieme di 40 strumenti a elevate prestazioni, utilizzati per studiare la materia contenuta nei solidi, nei nuovi materiali, nei materiali biologici, nelle nuove sostanze e nei materiali nanotecnologici. L´ill festeggia quest´anno il quarantesimo anniversario. La sua creazione è stata il risultato diretto dei colloqui tra il presidente francese Charles de Gaulle e il cancelliere tedesco Konrad Adenauer, in seguito a una proposta degli scienziati. Il Regno Unito ha aderito nel 1973 e l´istituto conta oggi 10 partner scientifici che stanziano i finanziamenti necessari. Secondo il direttore Richard Wagner l´Ill ha «subito cambiamenti drastici» dalla sua istituzione nel 1967. Grazie a partner provenienti da Austria, Belgio, Repubblica ceca, Ungheria, Italia, Spagna, Polonia, Russia, Svezia e Svizzera, l´Ill è «diventato un istituto di ricerca veramente europeo», ha dichiarato Wagner al Notiziario Cordis. Il professor Wagner ritiene che Francia e Germania svolgeranno entrambe un ruolo fondamentale nello sviluppo dello Spazio europeo della ricerca (Ser), un´iniziativa da lui descritta come di «importanza fondamentale». L´ill non solo ha portato all´instaurazione di legami tra le comunità scientifiche dei paesi coinvolti, ma ha anche incoraggiato la cooperazione bilaterale tra gli istituti di tutta Europa «oltre i confini di Grenoble». L´ill è destinato a diventare ancora più «europeo», in quanto è stato inserito nell´elenco dei 35 progetti prioritari redatto dal forum strategico europeo per le infrastrutture di ricerca (Esfri). In tale contesto, l´Ill farà domanda di finanziamenti a titolo del 7Pq e il professor Wagner è «piuttosto ottimista». L´istituto sta pianificando sette nuovi strumenti per i settori emergenti nei prossimi anni. La realtà fino a questo momento indica che i rapporti stabiliti tra Francia e Germania sono legami destinati a durare. E, visto che entrambi i paesi si confermano all´avanguardia della ricerca in molti campi scientifici, la collaborazione tra i vicini è quanto mai sensata. Se ciò conferma il motore franco-tedesco alla guida della collaborazione nel campo della ricerca, non può che essere uno sviluppo positivo per il resto del continente. Per maggiori informazioni su Isl e Ill consultare: http://www. Ill. Fr http://www. Isl. Tm. Fr .  
   
   
LABORATORI SOSTENIBILI PER L’EUROPA NEL XXI SECOLO  
 
Bruxelles, 28 marzo 2007 - Il 23 aprile 2007 avrà luogo a Leuven (Belgio) una manifestazione inaugurale per la creazione di laboratori più sicuri e più sostenibili in Europa L’obiettivo dell’iniziativa sarà quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’impatto ambientale e sul rendimento energetico dei laboratori nell’ambito dell´istruzione superiore nonché di diffondere conoscenze su come avviare una rete europea di laboratori sostenibili. Nel corso del convegno sono previsti: presentazioni da parte di esperti europei su esperienze di laboratori sostenibili (comprendenti tematiche come la progettazione volta ad agevolare la flessibilità per utilizzare pienamente le strutture già esistenti); una panoramica sull’iniziativa statunitense «Labs21» e le sue esperienze in materia di progettazione e funzionamento; un aggiornamento sulla nuova normativa europea in materia di cappe da laboratorio; opportunità di collegamento in rete con colleghi di svariati paesi europei. L’iniziativa è rivolta ai responsabili in materia di gestione dell’energia e dell’ambiente, agli architetti e ad altre figure professionali che si occupano della progettazione di strutture e laboratori nuovi o ristrutturati nonché ad altre figure responsabili della relativa gestione. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Labs21. Org. Uk .  
   
   
CONFERENZA INTERNAZIONALE SUI CLUSTER  
 
Bruxelles, 28 marzo 2007 - La rete «Clusters Linked over Europe (Cloe)» (Cluster collegati in Europa) sta organizzando una conferenza internazionale sulle strategie di innovazione regionale per i cluster, che avrà luogo il 24 aprile a Tartu (Estonia). La conferenza, intitolata «Strategie di innovazione regionale per la competitività e l’internazionalizzazione dei cluster», mira a fornire approfondimenti e a condividere informazioni sul modo in cui i paesi e le regioni possono intervenire per internazionalizzare i loro cluster, al fine di rafforzare la competitività e migliorare i loro sistemi di innovazione regionale. La conferenza si concentrerà anche su esempi di migliori prassi riguardanti tutte le regioni europee e fornirà agli esperti, attraverso tre sessioni, un forum di discussione sulle seguenti tematiche: - la rete Cloe con i partner di Tartu, Karlsruhe, Nottingham e Zurigo che presentano i rispettivi cluster regionali nonché le attività svolte in seno alla rete; - lo sviluppo e la valutazione di strategie di innovazione regionale con studi di casi estoni, israeliani, finlandesi e austriaci; - la competitività del settore della tecnologia medica e della biotecnologia estone, con l’intervento di oratori provenienti da diversi paesi europei, tra cui la Germania, il Regno Unito e la Francia. Termine ultimo per l´iscrizione: 5 aprile. Per le iscrizioni alla manifestazione visitare: http://www. Teaduspark. Ee/’q=/eng/cloe_conference Per ulteriori informazioni sulla rete «Clusters Linked Over Europe» visitare: http://www. Clusterforum. Org/ .  
   
   
I CONFINI DELL’EUROPA IL 30 E 31 MARZO A TRENTO UN CONVEGNO INTERNAZIONALE PRESSO LA SALA DI RAPPRESENTANZA DELLA REGIONE  
 
 Trento, 28 marzo 2007 - L’unione europea confina, ormai, con ampie parti della Federazione Russa, la Bieolorussia, l’Ucraina, la Repubblica di Moldova e la Turchia per la quale, come noto, è iniziato il negoziato per l’adesione. L’allargamento dell’Unione ha posto e pone sia problemi di funzionamento delle istituzioni comunitarie che problemi relativi alla definizione di una precisa identità europea. Le istituzioni dell’Unione e del Consiglio d’Europa hanno adottato quale criterio di ammissione il rispetto dei diritti umani, l’adozione dello stato di diritto e delle regole della democrazia, senza esplicitare altri criteri di identità e di appartenenza. Tuttavia gran parte delle popolazioni europee avverte l’insufficienza di tali criteri, particolarmente con riferimento a paesi, come la Turchia, caratterizzati da una civiltà in larga parte mussulmana, ossia diversa da quella cristiana prevalente nella quasi totalità dei paesi europei. Quali debbono essere, dunque, i fondamenti culturali dell’unità europea? E’ sufficiente una comunanza fondata sul rispetto dei diritti umani fondamentali o si rendono necessari, per ragioni storiche e di prospettiva, ancoraggi ad altri principi, valori ed elementi d’identità? Per dare risposta agli interrogativi sui confini dell’Europa, in occasione della celebrazione dei cinquant’anni dei Trattati di Roma, la Regione Autonoma Trentino-alto Adige, in collaborazione con l’Associazione italo-tedesca di Sociologia, ha organizzato un convegno che metterà a confronto politici ed esperti di fama internazionale. Nella prima giornata, venerdì 30 marzo con inizio alle 9. 30, si affronteranno i temi derivanti dalla sociologia, dalla storia, dall’economia, dalle scienze politiche, con relazioni e approfondimenti in tre gruppi di lavoro. Nella seconda giornata, sabato 31 marzo dalle 9. 30, è prevista una tavola rotonda, moderata dal giornalista, reporter di guerra Ennio Remondino, che chiamerà a dibattito esponenti politici di rilievo delle istituzioni europee, di alcuni stati dell’Unione e di Paesi posti ai confini dell’Europa. Fra i partecipanti Hans Ager, Presidente della Commissione Affari Esteri del Nationalrat Austriaco, il senatore Domenico Fisichella, Joachim Hörster capo delegazione Cdu al Consiglio d´Europa, Yavuz Mildon Presidente della Camera delle Regioni del Consiglio d´Europa e Marco Cardinali di Radio Vaticana, responsabile di Orizzonti Cristiani. L’obiettivo del convegno, presentato oggi a Trento, è quello di offrire un contributo di riflessione su un tema cruciale per il futuro delle popolazioni europee, a partire dalla terra di confine, fra due grandi culture, che ha offerto all’Europa uno dei suoi coraggiosi e lungimiranti padri fondatori, Alcide Degasperi. .  
   
   
´INTRECCI´ AVVICINA ITALIA E SLOVENIA  
 
 Trieste, 28 marzo 2007 - Verrà presentato oggi mercoledì 28 marzo, alle 11. 00, nella sede della Comunità degli Italiani ´Santorio Santorio´ di Capodistria, ´Intrecci´, progetto europeo finanziato dal Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg Iii A Slovenia-italia 2000 - 2006. Lo comunica l´Aise. Nato dalla collaborazione tra Comunità Italiana in Slovenia e Comunità Slovena in Italia, intende stimolare la collaborazione tra i due stati, soprattutto in quei settori in cui maggiormente si risente della scarsa cooperazione. Il Collio, le Valli del Natisone e il Litorale sloveno, sui quali il progetto focalizza l´attenzione, hanno in comune un´economia basata sulle risorse del territorio, che è parte del bagaglio storico-culturale delle aree cui appartiene. Noti sono i contatti economici intercorsi, nell´immediato dopoguerra, tra le popolazioni del Collio e delle Valli del Natisone, con propaggini che si sono spinte fino alla fascia costiera. Da qui nascono gli Intrecci: intrecci di interessi economico-sociali, cui si sovrappongono intrecci di persone ed esperienze. .  
   
   
BULGARIA ATTRAE MAGGIORI INVESTIMENTI BALCANI  
 
Trieste, 28 marzo 2007 - Secondo Sofia News Agency, la Bulgaria, assieme alla Romania e alla Croazia, sono i tre Paesi che attraggono maggiori investimenti esteri. Macedonia, Bosnia, Serbia, Montenegro e Albania seguono da lontano per volume di investimenti. Peter Senfi, rappresentante della Bers, ha affermato che la maggior parte dei Paesi balcanici ha registrato una crescita economica durante il 2006, ma questo non basta ancora. Senfi ha aggiunto che la situazione politica ha un grande impatto sul flusso di investimenti esteri. .  
   
   
RISULTATI PROGRAMMA INTERREG IQ-EURO  
 
Trieste, 28 marzo 2007 - Saranno presentati il prossimo 30 marzo alle 12, nella sede della Comunità degli Italiani ´Santorio Santorio´ a Capodistria, i risultati finali relativi al progetto ``Iq-euro - Start-up dell´Ufficio Europa e corso di formazione per europrogettisti nel territorio Istro-quarnerino´´. Lo comunica l´Aise. Il progetto, iniziato ad ottobre 2005, ha visto la realizzazione di un corso di formazione per diventare europrogettista e l´apertura dell´Ufficio Europa presso l´Unione Italiana di Capodistria. .  
   
   
UNGHERIA ADERIRA´ A SCHENGEN NEL GENNAIO 2008  
 
Trieste, 28 marzo 2007 - L´ungheria sarà in grado di entrare nella Zona Schengen il primo gennaio 2008, ha dichiarato Márta Fekszi, Segretario di Stato del Ministero degli Esteri. La Camera di Commercio Italiana in Ungheria riferisce che il controllo dei confini cesserà completamente all´interno del territorio Schengen, e ciò significherà per gli Ungheresi minori tempi di attesa presso certi check-point, ma attese più lunghe ai confini con gli Stati confinanti non facenti parte della Zona Schengen. I Croati continueranno a recarsi in Ungheria senza bisogno di passaporto, ma chi proverrà da Serbia o Ucraina avrà bisogno di un visto. .  
   
   
RISULTATI ECONOMIA SLOVACCA NEL 2006  
 
 Trieste, 28 marzo 2007 - Secondo gli ultimi dati rilasciati dall´Ufficio Statistico della Repubblica Slovacca e ripresi dall´Ice, il Pil del Paese nel 2006 è cresciuto dell´8,3 p. C. Rispetto all´anno precedente. Si tratta di una crescita record per la Slovacchia e della seconda maggiore nell´Ue. Positivi sono anche gli altri dati macroeconomici: il salario medio è cresciuto del 3,3 p. C. , mentre l´inflazione è scesa al 4,5 p. C. E il tasso di disoccupazione al 13,3 p. C. .  
   
   
ASTA DI FINE MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO  
 
Regolamento 30. 03. 2007 Durata gg. 182 272
Prezzo medio ponderato 98,075 97,096
Ritenuta fiscale 12,5% 0,24063 0,363
Arrotondamento 0,00437 0,001
Prezzo netto d´aggiudicazione 98,32 97,46
Rendimento semplice netto 3,38 3,45
Rendimento composto netto 3,41 3,46
Nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime 0,20 0,20
Prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) 98,52 97,66
Rendimento semplice (minimo) 2,97 3,17
Rendimento composto netto (minimo) 2,99 3,18
Fonte Assiom .
 
   
   
BANCA POPOLARE DI MILANO ACQUISTA IL 29,9% DI ANIMA SGR  
 
 Milano, 28 marzo 2007 - Nella riunione di ieri il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Milano Scarl ha deliberato, subordinatamente all’ottenimento delle previste autorizzazioni da parte degli organi di controllo ai sensi dell’art. 15 del Tuf e degli artt. 53 e 67, commi 1 e 2 del Tub, l’acquisto in contanti del 29,9% del capitale di Anima Sgr p. A. Attraverso: l’acquisto di n. 23. 205. 000 azioni, pari al 22,1% del capitale, dal Banco di Desio e della Brianza Spa al prezzo di Euro 4,63 per azione, per un controvalore di circa Euro 107 milioni; l’acquisto di n. 8. 190. 000 azioni, pari al 7,8% del capitale, da Koinè S. P. A. , società che fa riferimento ad alcuni manager della stessa Anima Sgr p. A. , al prezzo di Euro 4,63 per azione, per un controvalore di circa Euro 38 milioni; e quindi per un importo complessivo pari a circa Euro 145 milioni, finanziato interamente dalle risorse disponibili. Le compravendite presuppongono il perfezionamento della acquisizione da parte di Anima Sgr p. A. Del ramo di azienda Dws Investments Italy Sgr p. A. , per il quale si è in attesa delle autorizzazioni necessarie da parte di Banca d’Italia ai sensi di quanto previsto dal Titolo V, Capitolo V, Sez. Ii, par. 1 e ss. Del Regolamento di Banca d’Italia in data 14 aprile 2005. Si evidenzia, anche ai sensi dell’art. 122 del Tuf, che nessun patto parasociale relativo ad Anima è stato stipulato con Banco di Desio e della Brianza S. P. A. E con Koinè S. P. A. Anima Sgr, società quotata sul Mta dal 2005, è il primo operatore in Italia per masse gestite tra le società di gestione “indipendenti”, specializzate nella gestione di fondi comuni di investimento, con un management presente in misura significativa nella compagine azionaria. La società non possiede una propria rete distributiva, avvalendosi di numerosi (113) accordi di distribuzione con banche e reti di promotori. Anima Sgr gestisce oltre 7 miliardi di euro di patrimonio, che saliranno a circa 12 miliardi di Euro con l’acquisizione di Dws; serve circa 200 mila clienti (che aumenteranno a circa 400 mila con Dws) ed ha realizzato nel corso del 2006 un utile netto di Euro 25,8 milioni. L’operazione si inserisce nella strategia di sviluppo del Gruppo Bpm, finalizzato ad avere un ruolo attivo nel futuro del settore dei fondi comuni di investimento, che è atteso evolversi verso una più marcata separatezza fra produzione e distribuzione. Il modello di business innovativo di Anima Sgr e la sua configurazione societaria si propongono quale possibile catalizzatore nell’atteso processo di trasformazione dell’industria del risparmio gestito e quale potenziale polo attrattivo di altri operatori. Per Bpm partecipare con ruolo di rilievo a questo processo insieme agli azionisti di Anima ed al suo management, salvaguardando l’indipendenza, la quotazione sul mercato e sostenendo le strategie di crescita di Anima Sgr, assume un’importante valenza strategica. L’impatto della acquisizione sugli obiettivi di utile netto previsti dal piano 2007-2009 del gruppo Bpm è marginalmente positivo; a livello di coefficienti patrimoniali l’operazione produce una riduzione, nell’immediato, di circa 45 bp del Tier1 e del Total Capital Ratio, riduzione che non influisce comunque sugli obiettivi già dichiarati di Tier1 e pay-out ratio al 2009. .  
   
   
SQUEEZE-OUT DI BA-CA: FISSATO A EURO 129,4 PER AZIONE IL CORRISPETTIVO CASH  
 
Milano, 26 marzo 2007 - Iò Consiglio di Amministrazione di Unicredito Italiano S. P. A. (“Unicredit”) e il Consiglio di Gestione di Bank Austria Creditanstalt Ag (“Ba-ca”) il 26 marzo hanno determinato il prezzo in contanti, che sarà corrisposto in occasione del previsto squeeze-out di Ba-ca, che corrisponde a Euro 129,4 per ognuna delle 7. 374. 016 azioni al portatore, pari a circa il 3,65% dell’intero capitale sociale di Ba-ca. Tale valore corrisponde a un corrispettivo totale, in contanti, di circa Euro 950 milioni. Il corrispettivo per lo squeeze-out è stato determinato sulla base della perizia prodotta da Deloitte Valuation Services Gmbh, Vienna, Austria, in conformità allo standard di valutazione austriaco Kfs Bw1. Un parere sulla congruità del corrispettivo verrà inoltre predisposto da Tpa Horwath Wirtschaftsprúfung Gmbh, il revisore indipendente nominato dalla competente Corte Commerciale di Vienna entro la fine della settimana. L’assemblea degli azionisti di Ba-ca per l’approvazione dello squeeze-out è prevista per il 3 maggio 2007. .  
   
   
CREDITO BERGAMASCO: APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2006. L’UTILE NETTO SI È FISSATO A 241,6 MILIONI  
 
 Bergamo, 28 marzo 2007 - Questi i principali risultati dell’esercizio 2006 del Credito Bergamasco (Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara) approvati il 26 marzo dal Consiglio d’Amministrazione dell´Istituto e che saranno sottoposti all’Assemblea dei Soci convocata in via ordinaria e straordinaria per il prossimo 28 aprile. Nella seduta odierna, il Consiglio d’Amministrazione ha, inoltre, nominato per cooptazione Franco Baronio, Italo Calegari e Giuseppe Grossi consiglieri di amministrazione della banca. Conto economico Al 31. 12. 2006 il margine di interesse della banca – in virtù sia della continua espansione dell’operatività con la clientela, sia del rialzo sperimentato dai tassi medi di mercato – si è fissato a 312,1 milioni con una crescita del 15,7% rispetto ai 269,7 milioni del 31. 12. 2005. Gli utili delle partecipazioni valutate al patrimonio netto si sono ragguagliati a 56,4 milioni a fronte dei 31,5 milioni di un anno prima (+79,2%). In proposito è opportuno segnalare come tale importo comprenda 22,6 milioni quale quota di pertinenza del Credito Bergamasco del capital gain realizzato dalla partecipata Aletti Merchant S. P. A. A seguito della cessione del 92,2% di Theme Parks Holding S. P. A. (controllante di Gardaland) da parte di Cornel S. R. L. (partecipata al 39,9% dalla merchant) e della successiva messa in liquidazione di quest’ultima società. Il margine finanziario si è così attestato a 368,5 milioni, con un aumento del 22,4% rispetto ai 301,1 milioni del 31. 12. 2005 (345,9 milioni il dato depurato dall’importo non ricorrente sopra delineato, +14,9% su base annua). Gli altri proventi operativi si sono posizionati a 175,8 milioni (+9,1% rispetto ai 161,1 milioni del 31. 12. 2005). Più in particolare, a fine 2006 le commissioni nette da servizi hanno raggiunto i 136,4 milioni con un aumento del 3,6% nei confronti dei 131,6 milioni di un anno prima. Gli altri proventi di gestione netti sono risultati pari a 31,4 milioni (31 milioni un anno prima) ed il risultato netto finanziario è stato positivo per 8 milioni. Si segnala che tale importo comprende una plusvalenza di 2,2 milioni realizzata a fronte della cessione al Gruppo Icbpi di una quota di partecipazione in Cim Italia S. P. A. Pari al 4,29% del capitale sociale (il Credito Bergamasco ha mantenuto in portafoglio una quota partecipativa del 3,93% nella società). Il totale dei proventi operativi ha così raggiunto i 544,3 milioni con un aumento pari al 17,7% nei confronti dei 462,2 milioni di un anno prima. Il totale dei proventi operativi, al netto delle componenti non ricorrenti, si è, invece, posizionato a 519,4 milioni, con un incremento del 12,4% su base annua. L’insieme degli oneri operativi ha raggiunto, al 31. 12. 2006, i 240,3 milioni con una crescita annua del 2,9%. Le spese per il personale, fissandosi a 152,3 milioni, hanno rilevato un’espansione annua del 2,6%, soprattutto in conseguenza dell’aumento degli organici finalizzato essenzialmente alla realizzazione dei piani strategici “Retail” e “Corporate”; le altre spese amministrative (al netto dei recuperi) si sono fissate a 82 milioni (+3,4%) e gli ammortamenti sono risultati pari a 6,1 milioni (5,9 milioni un anno prima). Il risultato della gestione operativa si è così fissato a 303,9 milioni con un’espansione del 32,9% rispetto ai 228,6 milioni del 31. 12. 2005; al netto delle componenti non ricorrenti, il risultato di gestione si è attestato a 279,1 milioni, con un incremento del 22,1% su base annua. Il cost/income – determinato dal rapporto tra oneri e proventi operativi – si è posizionato al 44,2%, con una consistente riduzione rispetto al 50,5% di un anno prima; al netto delle componenti non ricorrenti, il cost/income si è fissato al 46,3%. Le rettifiche nette di valore per il deterioramento dei crediti hanno raggiunto i 33,4 milioni (in crescita rispetto ai 26,5 milioni del 31. 12. 2005 anche in considerazione della significativa espansione degli impieghi registrata nel periodo e dei connessi accantonamenti di natura prudenziale sui crediti “in bonis”), mentre gli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri sono risultati pari a 5,9 milioni (2,8 milioni un anno prima). Il conto economico recepisce, inoltre, la contabilizzazione di utili da cessione di partecipazioni ed investimenti per 70,7 milioni, a fronte dei 2,9 milioni di un anno prima. Tale importo è quasi interamente dovuto alla plusvalenza lorda di 70,6 milioni realizzata dal Creberg in relazione all’operazione di fusione per incorporazione – i cui effetti giuridici, contabili e fiscali sono decorsi dal 31 dicembre 2006 – della partecipata Leasimpresa S. P. A. In Banca Italease, operazione che ha comportato l’assunzione da parte del Credito Bergamasco di una quota di partecipazione in Banca Italease pari al 2,923% del capitale sociale. Il risultato lordo dell’operatività corrente si è così fissato a 335,3 milioni, con un progresso annuo del 65,8% (239,9 milioni il dato depurato dalle citate componenti non ricorrenti, +20,2% sugli omogenei 199,7 milioni di fine 2005). Le imposte sul reddito sono risultate pari a 93,7 milioni a fronte dei 76,2 milioni del 31. 12. 2005 e l’utile netto ha raggiunto i 241,6 milioni, con un aumento del 91,7% rispetto ai 126,1 milioni del 31. 12. 2005; al netto delle componenti non ricorrenti, l’utile netto si è attestato a 151,2 milioni, con un incremento del 22% sugli omogenei 123,9 milioni di un anno prima. Il R. O. E. Di fine esercizio, determinato dal rapporto tra utile netto e capitale più riserve, si è attestato al 26,1%, contro il 14,8% di un anno prima; escludendo dal calcolo le componenti reddituali non ricorrenti, il R. O. E. Ha raggiunto il 16,3%. Il progetto di ripartizione dell’utile che sarà proposto all’Assemblea dei Soci, convocata in seduta ordinaria e straordinaria il 28 aprile 2007, prevede – dopo l’accantonamento di 171,9 milioni a riserve e l’assegnazione di 4,2 milioni al fondo beneficenza e di 0,7 milioni al consiglio di amministrazione – la distribuzione di un monte dividendi di 64,8 milioni, contro i 58,6 milioni dell’anno precedente, con un dividendo di euro 1,05 per azione (+10,5% rispetto agli 0,95 euro per azione dell’anno precedente); il rendimento della cedola, calcolato sulla quotazione media annua del titolo, si attesta al 3,63%. Il dividendo verrà messo in pagamento il giorno 17 maggio 2007 mentre la data di stacco è fissata per il 14 maggio, giorno in cui le azioni Credito Bergamasco saranno quotate “ex dividendo”. Sul piano fiscale, si applicheranno le disposizioni del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (T. U. I. R. ) modificato dall’istituzione dell’Imposta sul Reddito delle Società (Ires). Pertanto, sui dividendi in distribuzione non competerà alcun credito d’imposta. Il patrimonio ai fini di vigilanza risulta pari a 964,7 milioni. Il rapporto tra patrimonio di base e attività di rischio ponderate (“Tier 1 capital ratio”) si è attestato al 9,65%, mentre il rapporto tra patrimonio di vigilanza e attività di rischio ponderate (“Total capital ratio”) si è fissato al 9,20%. Stato Patrimoniale Al 31. 12. 2006 la raccolta diretta del Credito Bergamasco – data dalla somma di debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività finanziarie (prestiti obbligazionari) valutate al “fair value” – si è fissata a 9. 702,3 milioni, con un progresso del 13,6% rispetto agli 8. 540,3 di fine 2005. La raccolta indiretta della banca ha raggiunto a fine dicembre gli 11. 554 milioni, con una espansione del 4,6% rispetto agli 11. 046,5 milioni del 31. 12. 2005. Tra le componenti della raccolta indiretta, il risparmio gestito – anche in conseguenza della predilezione manifestata dalla clientela per prodotti più rispondenti alle proprie necessità ed al proprio profilo di rischio, quali i prestiti obbligazionari (della banca e di terzi) – si è attestato a 4. 346,6 milioni, con una flessione del 9,4% rispetto ad un anno prima. La raccolta indiretta amministrata si è, invece, fissata a 7. 207,4 milioni, con un progresso del 15,3% rispetto a fine 2005. La raccolta totale da clientela si è così attestata a 21. 256,3 milioni, con un’espansione dell’8,5% rispetto ai 19. 586,8 milioni del 31. 12. 2005. Sul fronte dell’attivo di bilancio, il continuo rafforzamento dei legami intessuti con la clientela ed il territorio, nonché l’assistenza fornita allo sviluppo dell’economia locale, hanno permesso un’espansione annua degli impieghi netti dell’11,4% sino a quota 10. 040,3 milioni (9. 009,3 milioni il dato di fine 2005). Tra le diverse forme tecniche, si segnala – in particolare – l’espansione dei mutui alla clientela che, salendo dai 3. 012,9 milioni di fine 2005 ai 3. 648,8 milioni di fine 2006, hanno sperimentato una crescita annua del 21,1%. L’assidua ed efficace opera di controllo del rischio di credito esercitata dalle competenti funzioni della banca ha permesso di limitare gli effetti sulla qualità del portafoglio prestiti derivanti dalle difficoltà sperimentate dall’economia nazionale nel passato che, di norma, si riflettono sull’andamento dei crediti dubbi bancari con un determinato “lag temporale”. Al 31. 12. 2006, infatti, il complesso delle sofferenze lorde ha toccato i 124,8 milioni; dopo le rettifiche di valore, esse si sono posizionate a 70,1 milioni, con un’incidenza sul totale dei crediti netti fissatasi allo 0,70% (0,69% il valore di fine 2005). Positive le evidenze relative al complesso delle partite incagliate, ristrutturate e scadute, diminuito – rispetto ad un anno prima – del 24,2% in termini lordi e del 23,2% in termini netti. Il totale delle attività deteriorate lorde (280,7 milioni) ha così segnato un arretramento annuo del 13,7% mentre le attività deteriorate nette (213,9 milioni) sono diminuite del 14,3% rispetto al 31. 12. 2005. Rete territoriale Coerentemente con i programmi di espansione territoriale dell’Istituto è proseguita, anche nel 2006, l’opera di intensificazione del radicamento sia nel territorio di insediamento storico – mediante l’apertura di un nuovo sportello nelle province di Bergamo (Colere), Brescia (Cividate Camuno) e Milano (Arcore) – sia nella provincia limitrofa di Cremona (Soresina), sia nella città di Roma (via Taranto e via Tiburtina), piazza presidiata con un totale di 14 filiali. Al 31 dicembre 2006 il numero delle succursali attive del Credito Bergamasco è, dunque, salito a quota 241. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione Dalla fine dell’esercizio 2006 e sino ad oggi non si sono verificate rilevanti evenienze tali da modificare in misura significativa gli assetti della banca. Per quanto attiene all’evoluzione prevedibile della gestione, si evidenzia che gli indirizzi gestionali fissati dal Credito Bergamasco per l’anno in corso si pongono come obiettivi la salvaguardia del margine di interesse, l’ampliamento delle quote di mercato, il rafforzamento della base di clientela, il governo della qualità del credito e l’espansione della produttività e della redditività, anche grazie ai vantaggi connessi all’appartenenza ad un gruppo bancario in continua crescita. La progressiva realizzazione di questi obiettivi dovrebbe consentire alla banca di assicurare – anche per l’esercizio 2007 – adeguati livelli di redditività e creazione di valore per gli azionisti. Variazioni nella composizione del Consiglio di Amministrazione Nella seduta odierna del Consiglio di Amministrazione, Massimo Minolfi – consigliere non indipendente ed esecutivo e che detiene n. 50 azioni della banca – ha comunicato la decisione di rinunziare agli incarichi di membro del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo del Credito Bergamasco. Le dimissioni di Massimo Minolfi – che sarà nominato direttore generale “corporate” del Banco Popolare e amministratore delegato della Banca Popolare di Lodi S. P. A. , realtà di prossima costituzione – si inseriscono nel complessivo disegno di riordino delle cariche ricoperte dai top manager all’interno del Gruppo. In tale ottica, in sostituzione di Massimo Minolfi, il Consiglio di Amministrazione ha provveduto a nominare per cooptazione – e pertanto fino alla prossima Assemblea dei Soci fissata per il 28 aprile 2007 – Franco Baronio consigliere di amministrazione e membro del Comitato Esecutivo della banca. Franco Baronio, 40 anni, riveste attualmente la carica di direttore generale della Banca Popolare Italiana ed è destinato a ricoprire gli incarichi di direttore generale “retail” del Banco Popolare e di amministratore delegato della costituenda Banca Popolare di Verona – San Geminiano e San Prospero S. P. A. Prima di assumere, nel febbraio 2006, la guida della direzione generale di Banca Popolare Italiana, Franco Baronio ha vissuto un’importante pluriennale esperienza in Bain e Company Italy – iniziata nel 1992 – sino a ricoprire la carica di Vice President negli anni dal 2001 al 2006. Franco Baronio assume lo status di amministratore esecutivo non indipendente e, alla data di nomina, detiene n. 100 azioni del Credito Bergamasco. Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta odierna, ha anche deliberato l’ingresso nella propria compagine di Italo Calegari e Giuseppe Grossi. Italo Calegari, 69 anni, riveste dal 1994 la carica di Presidente dell’Associazione Artigiani di Bergamo, nel cui ambito si occupa – in particolare – delle problematiche inerenti al credito. Calegari ricopre inoltre numerosi incarichi di natura istituzionale, tra i quali si ricordano i più significativi: Presidente della Cooperativa Artigiana di Garanzia di Bergamo, Consigliere di Confiab (Consorzio Fidi delle Imprese Artigiane), Membro di Giunta della Camera di Commercio di Bergamo, Membro di Giunta e Delegato all’Amministrazione di Confartigianato Nazionale. Giuseppe Grossi, 60 anni, è Presidente di Green Holding S. P. A. , Capogruppo di un importante gruppo strutturato con società attive nell’ambito dello smaltimento rifiuti, delle bonifiche ambientali, della depurazione e della produzione di energia. Giuseppe Grossi ricopre, altresì, cariche di rilievo in società del settore immobiliare. Italo Calegari e Giuseppe Grossi – dei quali la banca ha verificato la sussistenza del requisito di indipendenza e che assumono lo “status” di amministratori non esecutivi – detengono alla data di nomina rispettivamente n. 300 e n. 100 azioni del Creberg. Essi sostituiscono nel Consiglio di Amministrazione della banca – per cooptazione e pertanto fino alla prossima Assemblea dei Soci fissata per il 28. 4. 2007 – Alberto Bombassei ed Ermanno Rho (entrambi amministratori indipendenti e non esecutivi) che nel novembre 2006 e nel gennaio 2007 avevano rassegnato le dimissioni dalla carica di consigliere. I Curricula Vitae dei neo consiglieri sono depositati presso la sede sociale del Credito Bergamasco. Assemblea dei soci L’assemblea dei Soci è convocata in via ordinaria e straordinaria per il prossimo 28 aprile. L’ordine del giorno dell’Assemblea ordinaria prevede, oltre alla presentazione del bilancio al 31. 12. 2006 con le deliberazioni relative ed alla nomina di amministratori, il conferimento degli incarichi di revisione contabile del bilancio d’esercizio, di verifica della regolare tenuta dell’attività sociale e di revisione contabile limitata della “relazione semestrale” alla società Reconta, Ernst & Young S. P. A. Con riferimento agli esercizi dal 2007 al 2015. L’assemblea dei Soci riunita in via straordinaria sarà, invece, chiamata ad approvare proposte di modifica di alcuni articoli dello statuto sociale (artt. 4, 8, 13, 15, 23, 24, 25 e 26) principalmente volte ad adeguare lo stesso alle disposizioni introdotte dalla legge n. 262/2005 “Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari” come corretta dal decreto legislativo n. 303/2006 (cd. “Decreto Pinza”). .  
   
   
BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.P.A. HA APPROVATO IL BILANCIO CONSOLIDATO E IL PROGETTO DI BILANCIO INDIVIDUALE AL 31 DICEMBRE 2006 UTILE DELL’ESERCIZIO DI PERTINENZA DELLA CAPOGRUPPO EURO 69,37 MILIONI (+ 54,3%)  
 
Desio, 28 marzo 2007 - Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Desio e della Brianza S. P. A. , riunitosi in data 27 marzo 2007, ha approvato il Bilancio consolidato e il progetto di Bilancio individuale al 31 dicembre 2006, redatti in conformità ai principi contabili internazionali Ias/ifrs e alle disposizioni della Banca d’Italia emanate con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005. Il Consiglio ha altresì deliberato di convocare l’Assemblea Ordinaria per il giorno 27 aprile 2006 in Desio, alle ore 11. 00 in 1^ convocazione, e per il giorno 30 aprile 2007 stessi luogo e ora in 2^ convocazione. Risultati Patrimoniali Ed Economici Consolidati Al 31 Dicembre 2006 La continuità nelle condotte strategiche adottate a livello di Gruppo, in coerenza con gli obiettivi di sviluppo operativo individuati dal Piano industriale per il triennio 2005-2007, ha consentito il proseguimento della crescita del Gruppo Banco Desio, pur nell’ambito di una moderata ripresa che ha caratterizzato lo scenario macro economico di riferimento. Principali dati patrimoniali al 31 dicembre 2006 Alla data del 31 dicembre 2006 le attività finanziarie totali del Gruppo Banco Desio ammontano ad Euro 20. 383,77 milioni, evidenziando una crescita su base annua di Euro 762,93 milioni, pari al 3,9%, rispetto all’esercizio precedente. Le relative componenti dell’aggregato evidenziano una crescita più sostenuta della raccolta diretta che ha fatto registrare un incremento annuo pari al 10,6%, attestandosi a 4. 903,90 milioni di euro, rispetto alla raccolta indiretta che si è attestata a 15,5 miliardi di euro, con una variazione positiva dell’1,9% sull’esercizio precedente, condizionata dall’andamento contenuto della “raccolta istituzionale”. Analizzando in particolare l’ambito della raccolta indiretta da clientela ordinaria, che ammonta ad Euro 13. 937,85 milioni e che rappresenta il 90% dell’aggregato complessivo, si rileva un incremento di Euro 353,55 milioni, pari al 2,6%, di fatto riveniente dal comparto del risparmio amministrato, che ha registrato un aumento del 15,6% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 4. 010,51 milioni di euro, solo parzialmente compensato dalla leggera flessione del comparto gestito, che si è attestato a 9. 927,33 milioni di euro. Il risparmio gestito, nell’ambito della gamma di servizi e di prodotti integrati del Gruppo, rappresentando il 64,1% della raccolta indiretta complessiva, continua ad essere la componente più rilevante di quest’ultima. A fine 2006 il valore complessivo degli impieghi verso clientela, sviluppati attraverso le banche italiane del Gruppo, Capogruppo Banco di Desio e della Brianza, Banco Desio Toscana, Banco Desio Lazio e Banco Desio Veneto, ha raggiunto i 4,16 miliardi di euro, con un incremento di oltre il 18% rispetto al saldo dell’anno precedente, registrando una performance superiore a quella mediamente verificatasi nell’ultimo triennio 2004-2006, che è risultata essere pari al 13,8%. Nei dodici mesi di attività, si è registrata una significativa dinamicità in tutte le componenti dell’aggregato, con particolare evidenza del comparto a “medio-lungo termine”, in continuità con il recente passato. La qualità del credito riflette le linee guida ispirate ai criteri di prudenza, di frazionamento e di mirato sviluppo che caratterizzano la politica creditizia di tutto il Gruppo, costituendo l’elemento qualificante nella strategia di erogazione del credito, e consente di mantenere un grado di concentrazione su valori contenuti. Va inoltre segnalato che, secondo le normative di vigilanza vigenti, alla fine dell’anno 2006 non si registrano posizioni classificabili come “Grandi Rischi” nell’ambito dell’attività creditizia. Il rapporto delle sofferenze nette sul totale crediti netti scende allo 0,60% rispetto allo 0,65% dell’esercizio precedente. Risultati di Conto Economico al 31 dicembre 2006 - L’anno 2006 si è chiuso con un utile d’esercizio di pertinenza della Capogruppo pari a Euro 69,37 milioni, che s’incrementa del 54,3% rispetto al risultato dell’esercizio 2005, quest’ultimo al netto dei proventi derivanti dalla cessione di una quota di Anima Sgr al Mercato a seguito del suo collocamento in Borsa. L’indice R. O. E. (Return on Equity), dell’esercizio 2006 ha raggiunto il 15,6%, mentre quello del 2005, opportunamente neutralizzato dei proventi derivanti dalla cessione di una quota del capitale di Anima Sgr al Mercato a seguito del suo collocamento in Borsa, esprimeva un tasso del 12,7%. I principali livelli di conto economico evidenziano: margine di interesse: si attesta ad Euro 197,98 milioni, evidenziando un incremento annuo di Euro 31,05 milioni, pari al 18,6% rispetto al dicembre 2005. L’importante a crescita del margine risulta frutto di una attenta e mirata crescita delle masse intermediate. Il contributo offerto dal margine di interesse al margine della gestione finanziaria ed assicurativa (compresi gli altri oneri/proventi di gestione) è risultato del 54,3% (55,1% nel 2005); commissioni nette, altri oneri e proventi di gestione, risultato netto della gestione assicurativa: l’apporto al risultato delle voci complessivamente considerate ammonta ad Euro 164,63 milioni, evidenziando una variazione positiva di Euro 31,56 milioni, ossia del 23,07%, rispetto all’anno precedente, riflettendo il positivo sviluppo delle attività di relazione con la clientela in tutti i comparti dei servizi alla clientela. Il livello economico rappresenta il 45,1% del margine della gestione finanziaria ed assicurativa (compresi gli altri oneri/proventi di gestione)- (43,9% nel 2005); margine della gestione finanziaria ed assicurativa (compresi gli altri oneri/proventi di gestione): includendo i ricavi relativi ai dividendi e proventi assimilati ed al risultato netto delle attività e delle passività di negoziazione, di copertura, disponibili per la vendita e di quelle valutate al fair value, per un totale complessivo di Euro 2,03 milioni, il livello economico ammonta ad Euro 364,6 milioni con una crescita di Euro 61,7 milioni, pari al 20,4% (6,4% nel 2005); margine netto della gestione finanziaria ed assicurativa (compresi gli altri oneri/proventi di gestione): successivamente a rettifiche di valore nette per € 12,77 milioni (di cui € 13,25 milioni riferite ai crediti verso clientela e pari allo 0,32% dello stock dei crediti netti) il livello economico in questione si attesta ad € 351,86 milioni che si confronta con € 283,70 milioni dell’anno precedente evidenziando un incremento del 24,0% (5,5% nel 2005); utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte: in assenza di utili/(perdite) delle partecipazioni e da cessione d’investimenti, ammonta ad € 143,11 milioni dopo aver tenuto conto di spese amministrative per complessivi € 199,03 milioni, accantonamenti per rischi ed oneri per € 3,5 milioni, rettifiche di valore su immobilizzazioni per € 6,22 milioni. Le spese amministrative evidenziano un incremento su base annua di € 25,17 milioni (+ 29,6%) sostanzialmente attribuibili alla ulteriore fase di sviluppo del Gruppo bancario, sia in relazione alla crescita degli organici (+ 158 risorse), sia della rete distributiva (+ 16 filiali). Le stesse comprendono peraltro la somma € 3,6 milioni per costi inerenti piani di stock option. Il complesso dei costi operativi assorbe il 55,5% del risultato netto della gestione finanziaria ed assicurativa (60,8% a fine anno 2005); utile d’esercizio di pertinenza della Capogruppo: dopo imposte a carico dell’esercizio per € 60,7 milioni, si attesta a € 69,37 milioni in netto progresso (+ 54,3%) rispetto all’utile del 2005, se considerato al netto dei proventi straordinari di € 58,76 milioni derivanti dalla cessione al Mercato di una quota del capitale di Anima Sgr a seguito della sua quotazione in Borsa. La struttura distributiva continua il suo sviluppo attraverso un ritmo di crescita sostenuto, a fine 2006 ha raggiunto complessivamente 134 filiali, con un incremento annuo di 16 unità, pari a circa il 14%. La continuità nella politica di espansione mirata al radicamento territoriale anche in aree contigue e complementari, nonché al presidio di altre opportunità locali, ha portato oggi il Gruppo ad essere attualmente presente in sei Regioni: Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Lazio. Per dare continuità all’espansione geografica, a completamento di quanto previsto dal piano industriale di Gruppo per il triennio 2005-2007, è prevista per il corrente anno l’apertura di ulteriori 15 sportelli. La strategia di crescita dimensionale del Gruppo, che prosegue per linee interne, è opportunamente presidiata dalla Capogruppo Banco di Desio e della Brianza, che accompagna lo sviluppo delle società controllate attraverso la propria attività di indirizzo e supporto operativo, nonché offrendo adeguato sostegno patrimoniale. A fine esercizio 2006, l’organico complessivo del Gruppo è risultato essere pari a 1. 597 dipendenti, realizzando un incremento nel corso dell’anno pari all’11% in sintonia con la crescita della rete distributiva e del potenziamento delle strutture di Gruppo.
Risultati Del Progetto Di Bilancio Individuale Della Capogruppo
La ripartizione dell´utile avverrà come segue: - 10% da assegnare alla riserva legale - 10% da assegnare alla riserva statutaria ai soci: Euro 5. 238. 719,00 Euro 5. 238. 719,00
- Euro 0,0955 per ciascuna delle n. 117. 000. 000 azioni ordinarie Euro 11. 173. 500,00
- Euro 0,1150 per ciascuna delle n. 13. 202. 000 azioni di risparmio Euro 1. 518. 230,00
- ulteriore assegnazione alla riserva statutaria Euro 29. 218. 023,28
Totale Utile da ripartire Euro 52. 387. 191,28
Il dividendo proposto sarà messo in pagamento a decorrere dal 10 maggio 2007 (data “stacco” 7 maggio 2007). * * * Per consentire una più completa informativa sui risultati alla fine dell´esercizio si allegano i prospetti relativi allo Stato Patrimoniale ed al Conto Economico sia consolidati sia della società Capogruppo Banco di Desio e della Brianza S. P. A. Approvati dal Consiglio di Amministrazione. Il bilancio consolidato ed individuale sono sottoposti a revisione contabile da parte della Pricewaterhousecoopers S. P. A. , le cui verifiche sono in corso di completamento. Proposta Relativa Al Fondo Acquisto Azioni Proprie - Il Consiglio di Amministrazione ha rinnovato all´Assemblea la proposta di autorizzazione all´acquisto e alla vendita di azioni proprie, al fine di disporre di uno strumento idoneo, solo se strettamente necessario, a sostenere la liquidità dei titoli. L´autorizzazione di acquisto è richiesta sia per le azioni ordinarie che di risparmio non convertibili (del valore nominale di Euro 0,52) per un importo totale massimo di Euro 8. 000. 000, alle seguenti condizioni: l´acquisto potrà avvenire in una o più soluzioni, con validità sino alla data dell´Assemblea di bilancio che si terrà nel 2008; il numero totale delle azioni acquistabili non dovrà essere superiore al 10% del capitale sociale prescritto dalla legge; gli acquisti dovranno essere effettuati ad un prezzo non inferiore del 20% e non superiore del 20% della media dei prezzi di riferimento, registrati sul mercato nelle cinque sedute precedenti ogni singola operazione; ogni operazione di acquisto dovrà essere effettuata sul mercato con le modalità stabilite nei regolamenti di borsa; L´autorizzazione alla vendita delle azioni eventualmente acquistate è richiesta a condizione che le vendite possano avvenire, anche prima che siano esauriti gli acquisti, in una o più volte, senza limiti di tempo e ad un prezzo non inferiore alla media dei prezzi di carico delle azioni stesse. In ogni caso, le eventuali compravendite poste in essere in base all´autorizzazione dell´assemblea, dovranno essere operate nel rispetto delle disposizioni sulle manipolazioni del mercato, nonché nell’ambito delle prassi di mercato ammesse dalle Autorità di Vigilanza e dagli enti di gestione dei mercati. L´assemblea Ordinaria sarà chiamata a deliberare, oltre che sull´approvazione del bilancio e sulla compravendita di azioni proprie, sulla proroga dell´incarico di revisione contabile ai sensi del D. Lgs. N. 303/2006 e sulla conferma dell’Amministratore Indipendente cooptato dal Consiglio di Amministrazione il 25 gennaio 2007. .
 
   
   
FONDIARIA-SAI S.P.A.BILANCIO D’ESERCIZIO ED IL BILANCIO CONSOLIDATO DELL’ESERCIZIO 2006. PROPOSTO DIVIDENDO UNITARIO DI € 1,000 PER LE AZIONI ORDINARIE (+ 5,3%) E DI € 1,052 (+ 5,0%) PER LE AZIONI DI RISPARMIO. UTILE CONSOLIDATO PARI A € 600,8M (2005 € 586,4M, +2,5%)  
 
Milano, 28 marzo 2007. Sotto la presidenza di Jonella Ligresti si è riunito ieri il Consiglio di Amministrazione della Fondiaria-sai S. P. A. , che ha esaminato ed approvato il progetto di bilancio 2006. Bilancio Consolidato L’utile netto consolidato è pari a € 600,8m ( € 586,4m nel 2005, +2,5%) e rappresenta la prima e più evidente conferma del rafforzamento dei livelli di eccellenza tecnica e di profittabilità già raggiunti in passato. Va preliminarmente osservato che sul risultato dello scorso esercizio aveva influito, quale posta di carattere straordinario, la somma di € 51m derivante dal rilascio di imposte differite passive, a suo tempo accantonate a fronte della ripresa di valore su azioni Generali e Capitalia effettuata nel 2004. In termini omogenei, la crescita dell’utile è di circa € 73m (+13,6%). La raccolta premi complessiva lorda ammonta a € 9. 975,3m (+4,9% rispetto all’esercizio precedente) ed include per la prima volta, a partire dalla data di acquisizione del controllo, la raccolta delle partecipate Liguria Assicurazioni, Liguria Vita, Capitalia Assicurazioni ed il 50% dei premi di Bpm Vita: a dati omogenei, l’incremento sarebbe stato dello 0,7% nei Rami Danni, del 9,8% in quelli Vita e del 2,9% complessivamente. La raccolta diretta nei Rami Danni ammonta a € 7. 294,8m, con un incremento del 2,3%. Il risultato tecnico del settore evidenzia un saldo positivo di € 422m, che si confronta con € 530m del 2005: vengono così confermati i tradizionali buoni risultati sia dei rami auto che di quelli elementari; nel corso del presente esercizio sono tuttavia emerse alcune criticità riferite al ramo Rc Generale, per effetto di un incremento dei sinistri nell’ultima parte dell’anno su contratti relativi al settore Corporate. Ciononostante il Combined Ratio resta su livelli di assoluta eccellenza, attestandosi al 94,0% (92,2% nel 2005), denotando un miglioramento nella componente di sinistralità, un leggero aumento dell’incidenza dei costi di gestione ed una più accentuata pressione del saldo degli altri oneri tecnici. Da un punto di vista strettamente industriale, il Combined Ratio peggiora leggermente, passando dal 90,5% al 90,9%, con un Loss Ratio in calo dal 70,8% del 2005 al 70,5% ed un Expense Ratio in leggera crescita, dal 19,7% al 20,4%. In questo contesto il risultato prima delle imposte del settore è pari a € mil. 685 contro gli € mil. 730 del 2005. La raccolta diretta dei Rami Vita ha raggiunto € 2. 658,5m, denotando un significativo aumento rispetto al 2005 (+13,1%); essa risulta ancor più soddisfacente se vi si aggiungono anche i contratti di investimento, la cui cifra complessiva è salita da € 718m del 2005 ad € 883m. Il settore rileva un utile ante imposte superiore ad € 191m ( € 128m nel 2005), grazie ai maggiori redditi da investimenti ed ai più ampi margini registrati nel periodo; inoltre il dato 2006 include € 9m derivanti da Bpm Vita, di cui la controllata Milano Assicurazioni ha acquisito nel corso dell’esercizio una quota del 50%. Si segnala inoltre che, secondo la metrica dei premi annui equivalenti (“Annual Premium Equivalent” o “Ape”) relativa all’andamento dei premi di nuova produzione, il Gruppo Fondiaria-sai ha registrato un incremento del 4,4% attestandosi a € 318,9 m, contro gli € 305,6m del 2005. Il contributo della Bpm Vita è stato di € 12,3m. Le spese di gestione complessive, escluse quelle inerenti la gestione degli investimenti, ammontano € 1. 633,8 m rispetto a € 1. 528,1 m dell’esercizio precedente e rappresentano il 16,4% dei premi (16,1 % nel 2005). I proventi netti derivanti da altri strumenti finanziari ed investimenti immobiliari ammontano a € 986,2m ( € 890,8m nel 2005), mentre i proventi netti derivanti da strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico, sono pari a € 80,3m ( € 126,6m nel 2005). Le imposte relative all’esercizio in corso ammontano a € 308,1 m, collocandosi ad un livello maggiormente normalizzato in quanto, come precedentemente segnalato, il carico fiscale dello scorso esercizio risultava beneficiato dal rilascio di imposte differite passive. Il totale degli investimenti raggiunge € 33,8mld rispetto a € 30,1mld dell’esercizio 2005. Le riserve tecniche assicurative raggiungono € 26,9mld rispetto a € 25,4mld del 2005. Il rapporto tra le riserve tecniche totali ed i premi emessi totali risulta essere pari al 269,9% (266,9% nel 2005); tale rapporto è pari al 159,6% nel settore Danni (160,3% nel 2005). Contribuiscono al risultato consolidato anche i buoni andamenti del settore immobiliare e del settore “altre attività”: entrambi evidenziano un utile ante imposte pari rispettivamente ad € 19m ed € 13m e si contrappongono a risultati 2005 negativi per € 8m ed € 18m. Si ricorda infine che nel corso dell’esercizio 2006, il Gruppo Fondiaria-sai ha effettuato importanti acquisizioni nel segmento assicurativo e finanziario quali l’assunzione del 99,97% del Gruppo Liguria Assicurazioni, il 50% di Bpm Vita S. P. A. , il 51% di Capitalia Assicurazioni S. P. A. E il 60% di Banca Gesfid S. A. Bilancio Civilistico L’esercizio 2006 ha fatto registrare un lusinghiero risultato netto, pari a € 272,1m, che si raffronta con € 300,6m del 2005. Va preliminarmente osservato che sul risultato dello scorso esercizio aveva influito, quale posta di carattere straordinario, la somma di € 19m derivante dal rilascio di imposte differite passive, a suo tempo accantonate a fronte della ripresa di valore su azioni Capitalia effettuata nel 2004. In termini omogenei l’utile d’esercizio rimane pertanto sostanzialmente invariato e tale risultato è da ritenersi più che positivo, in un contesto penalizzato da maggiori rettifiche di valore su titoli di debito iscritte a fine esercizio: l’importo totale delle svalutazioni di titoli a reddito fisso ha raggiunto € 67m, contro € 37m al 31/12/05. La raccolta premi ammonta complessivamente a € 5. 262,0m (+ 0,2%), di cui € 3. 896,4m (+0,4%) nei Rami Danni e € 1. 365,6m (-0,4%) nei Rami Vita. Per ciò che concerne la raccolta del lavoro diretto nei Rami Danni, segnaliamo che il settore Auto ha totalizzato € 2. 688,3m (+ 0,5%), mentre nel Non Auto sono stati raggiunti € 1. 198,8m (+ 0,2%). Complessivamente il numero dei sinistri denunciati aumenta dell’1,7%. Peraltro, nella Rc Auto si evidenzia una diminuzione dell’ 1,7%. Tale andamento ha consentito il raggiungimento di un saldo tecnico netto positivo, pari a € 411,9m ( € 443,6 al 31/12/05, - 7,1%) ma influenzato negativamente dalle succitate svalutazioni sul reddito fisso. Nell’ambito del lavoro diretto dei Rami Vita sono stati emessi premi per € 1. 344,0m, con una diminuzione dello 0,7%. Il calo è determinato dal ridotto contributo delle polizze di ramo Iii e V (-8,3%), quasi completamente bilanciato dalla lusinghiera crescita dei prodotti tradizionali ( € 757,7m, + 5,6%) a conferma del fattivo contributo della rete agenziale. Il risultato tecnico netto complessivo migliora, raggiungendo € 20,9m (+ 25,2%). La gestione patrimoniale finanziaria ha conseguito redditi netti pari a € 598,7m (+ 16,3%) ed ha beneficiato del maggior contributo di dividendi di partecipate. Il totale degli investimenti raggiunge € 16,1mld rispetto ai € 15,4mld dell’esercizio 2005. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti, convocata per il 27 aprile p. V. In prima convocazione alle ore 11:00, a Firenze presso gli uffici di Fondiaria-sai, Via Lorenzo il Magnifico n. 13 ed occorrendo per il giorno 30 aprile 2007, alla stessa ora, in seconda convocazione, presso il Palazzo dei Congressi in Firenze, Piazza Adua n. 1, la distribuzione di un dividendo unitario di € 1,000 alle azioni ordinarie e di € 1,052 alle azioni di risparmio, la messa in pagamento del quale viene proposta a partire dal 24 maggio 2007 (data stacco 21 maggio 2007). Per l’esercizio 2005 erano stati distribuiti dividendi rispettivamente di € 0,95 ed € 1,002. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato di adeguare i propri standard di corporate governance alla best practice di mercato, costituita dal nuovo Codice di Autodisciplina, come di recente modificato, provvedendo tra l’altro alla nomina di un Comitato di Remunerazione. L’assemblea è convocata anche in sede straordinaria per deliberare in ordine alla proposta di modifica dello Statuto Sociale, al fine, tra l’altro, dell’adeguamento alla c. D. “Legge sul Risparmio”. .  
   
   
OGGI ON LINE IL FORUM INTERATTIVO DE ILSOLE24ORE.COM "BORSE IN ALTALENA, COME GESTIRE IL PORTAFOGLIO" PER I PRIMI 100 UTENTI REGISTRATI LA POSSIBILITÀ DI INTERVENIRE IN DIRETTA  
 
 Milano, 28 marzo 2007 - Oggi alle ore 14. 30 sul sito www. Ilsole24ore. Com si terrà il Forum video "Borse in altalena, come gestire il portafoglio", condotto dal giornalista del supplemento settimanale Plus - Il Sole 24 Ore Marco Liera che risponderà in diretta ai quesiti dei lettori. Ai primi 100 utenti che si registreranno Il Sole 24 Ore offre, per la prima volta, la possibilità di intervenire al Forum attivamente, in diretta audiovisiva e comodamente da casa. Basterà avere un pc multimediale equipaggiato di webcam, microfono esterno e connettività a banda larga: in questo modo i cento utenti registrati potranno partecipare attivamente e porre i propri interrogativi personalmente. Obiettivo del forum, che avrà per argomento la costruzione del portafoglio personale a partire dalle caratteristiche personali (propensione al rischio, orizzonte temporale) e di come i recenti avvenimenti sui mercati possano determinare degli aggiustamenti tattici, è quello di aiutare piccoli e grandi risparmiatori ad adottare un metodo di investimento razionale, evitando di formulare previsioni sui mercati di dubbia attendibilità. . .  
   
   
CONFERENZA ON LINE SUI SISTEMI E I MACCHINARI DI PRODUZIONE INNOVATIVI  
 
Bruxelles, 28 marzo 2007 - Da 2 al 13 luglio si svolgerà on line Iproms 2007, ossia la terza conferenza internazionale sui sistemi e i macchinari di produzione innovativi. La manifestazione mira a fornire una piattaforma per la presentazione, la discussione e la divulgazione dei risultati della ricerca di scienziati e operatori industriali attivi nel settore dei sistemi innovativi di produzione e fabbricazione. Durante la conferenza saranno affrontati vari argomenti tra i quali i sistemi d´automazione, i macchinari di produzione, le tecniche di ottimizzazione e la fabbricazione sostenibile. Per ulteriori informazioni visitare: http://conference. Iproms. Org/ .  
   
   
SINDACATO DI BLOCCO AZIONI GEMINA: PIANO INDUSTRIALE DI AEROPORTI DI ROMA S.P.A. (ADR).  
 
Milano, 28 marzo 2007 - La Direzione del Patto Gemina si è riunita ieri mattina ed ha esaminato lo stato dei rapporti con il Gruppo Macquarie. La Direzione ha espresso l’indirizzo a che il Consiglio di Amministrazione di Gemina, attraverso la controllata Leonardo S. R. L. , attivi la prima fase della procedura di dead lock prevista dai patti parasociali in essere tra il Gruppo Gemina e il Gruppo Macquarie volta alla ricerca, anche attraverso l’intervento di un mediatore, di una soluzione allo stallo creatosi in relazione alla mancata approvazione del piano industriale di Aeroporti di Roma S. P. A. (Adr). Se a conclusione di tale fase non sarà stato raggiunto un accordo tra le parti, il Gruppo Gemina avrà la facoltà di attivare la procedura di buy out, anch’essa prevista dai patti parasociali in essere, che prevede offerte e rilanci successivi sulle rispettive partecipazioni in Adr. . . .  
   
   
GEMINA APPROVA IL PROGETTO DI BILANCIO DI GEMINA S.P.A. ED IL CONSOLIDATO PER L’ESERCIZIO 2006 UTILE NETTO CONSOLIDATO PARI A 117,4 MILIONI DI EURO (UTILE DI 1,6 MILIONI DI EURO AL 31 DICEMBRE 2005)  
 
 Milano, 28 marzo 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Gemina S. P. A. , riunitosi ieri, presieduto dal Dr. Carlo Gatto, ha esaminato ed approvato il progetto di bilancio della capogruppo e consolidato dell’esercizio 2006 da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti convocata per il giorno 30 aprile 2007 alle ore 10,30 in prima convocazione e per il giorno 7 maggio 2007 alle ore 10,30 in seconda convocazione. Si ricorda che già nel bilancio consolidato dello scorso anno erano stati adottati i principi contabili Ias/ifrs; nel presente progetto di bilancio detti principi sono stati adottati con riferimento anche alla capogruppo Gemina S. P. A. , provvedendo a riclassificare secondo i principi medesimi i dati al 31 dicembre 2005 posti a confronto. La tabella che segue riporta una sintesi dei principali dati consolidati al 31 dicembre 2006, posti a confronto con quelli dell’esercizio precedente.
Dati economici consolidati 31 dicembre 2006 31 dicembre 2005
(euro/mil. ) (euro/mil. ) (*)
Ricavi 360,1 241,7
Risultato operativo 77,7 32,3
Risultato netto di competenza 117,4 1,6
Dati patrimoniali consolidati 31 dicembre 2006 31 dicembre 2005
(euro/mil. ) (euro/mil. )
Posizione finanziaria netta (indebitamento) (890,4) (1. 085,1)
Patrimonio netto 571,9 448,6
Capitale investito netto 1. 462,3 1. 533,7
(*) dati omogenei che prevedono la riclassifica dell’apporto di Adr Handling nel “risultato netto delle attività cessate”
I dati consolidati di gruppo al 31 dicembre 2006, comprendono: il consolidamento proporzionale al 51,08% di Aeroporti di Roma S. P. A. Posseduta tramite la sub-holding Leonardo S. R. L. ; il consolidamento integrale di Elilario Italia S. P. A. ; il consolidamento proporzionale di Sistemi di Energia S. P. A. (45,55%) e di Sitti S. P. A. (40%); il consolidamento a patrimonio netto della collegata Pentar S. P. A. E il consolidamento a patrimonio netto di Impregilo fino alla data di cessione (situazione al 30 settembre 2006); Con riferimento al Gruppo Leonardo-adr, a seguito dell’incremento della percentuale di partecipazione, i valori al 31 dicembre 2006 includono il consolidamento di Aeroporti di Roma per 12 mesi al 51%, mentre per i valori al 31 dicembre 2005 includono il consolidamento di 9 mesi al 21% e 3 mesi al 51%. I dati esposti al 31 dicembre 2006 e comparativo risultano omogenei in quanto, in entrambi i casi, l’apporto al consolidato di Adr Handling è classificato nel “Risultato netto da attività cessate”. Ciò posto, il conto economico consolidato al 31 dicembre 2006 evidenzia: • ricavi complessivi pari a 360,1 milioni di euro ( 241,7 milioni di euro al 31 dicembre 2005); un risultato operativo positivo per 77,7 milioni di euro, pari al 21,6% dei ricavi (32,3 milioni di euro al 31 dicembre 2005, pari al 13,4% dei ricavi); un risultato netto positivo per 117,4 milioni di euro (utile di 1,6 milioni di euro al 31 dicembre 2005); mentre la situazione patrimoniale consolidata al 31 dicembre 2006 evidenzia: un capitale investito netto di 1. 462,3 milioni di euro (1. 533,7 milioni di euro al 31 dicembre 2005); un patrimonio netto di 571,9 milioni di euro, di cui 9,0 milioni di euro di quota di competenza di terzi, che costituiscono una copertura pari a circa il 39% del capitale investito netto (i corrispondenti valori al 31 dicembre 2005 risultavano rispettivamente pari a 448,6 milioni di euro, 8,9 milioni di euro e 29%); una posizione finanziaria netta negativa per 890,4 milioni di euro (negativa per 1. 085,1 milioni di euro al 31 dicembre 2005). Relativamente all’andamento delle società partecipate, si rileva che: 1) Gruppo Aeroporti di Roma: (i dati qui riportati si riferiscono al bilancio redatto secondo i principi Ias/ifrs, che differiscono da quelli pubblicati dalla società, che fanno riferimento ai principi contabili italiani). L’attività aeroportuale gestita dal Gruppo Adr è stata caratterizzata nell’esercizio 2006 da un positivo andamento del traffico, coerente con il trend di crescita manifestato nell’ultimo triennio (passeggeri +6,7%), supportato da un contributo più incisivo dello scalo di Fiumicino (passeggeri + 5,2%) rispetto al 2005 (+2,0%). Con riferimento allo scalo di Ciampino, l’incremento dei passeggeri (+16,7%) è sostanzialmente riconducibile allo sviluppo del traffico nelle linee low cost. Tale sviluppo del traffico sul sistema aeroportuale non si è riflesso in una proporzionale crescita dei ricavi del gruppo; infatti i risultati conseguiti da Gruppo Adr nel 2006 sono stati fortemente influenzati dagli effetti derivanti dalla normativa sui “requisiti di sistema” che impattano con un diverso andamento delle attività “aviation” (componente regolamentata dei ricavi del Gruppo, -3,7%), rispetto a quelle non aviation (+5,3%). I ricavi del gruppo passano quindi da 523,2 milioni di euro del 2005 a 525,1 milioni di euro del 2006. Il Margine Operativo Lordo si è comunque attestato a 241,9 milioni di euro con un incremento dell’11,1% rispetto al 2005, principalmente a seguito di minori costi del personale, che al 31 dicembre 2005 accoglievano oneri di ristrutturazione per 19,0 milioni di euro e di minori accantonamenti per rischi. Il risultato netto è di 77,3 milioni di euro (86,6 al 31 dicembre 2005) e risulta influenzato dalla plusvalenza per la cessione della Adr Handling S. P. A. Di circa 58 milioni di euro. 2) Gruppo Elilario: Il Gruppo Elilario (detenuto al 100% da Gemina ), la cui capogruppo è Elilario Italia S. P. A. Prima società di servizi elicotteristici in Italia, conferma i propri andamenti positivi. Nel 2006 i ricavi complessivi del Gruppo Elilario sono risultati pari a 73,5 milioni di euro, sostanzialmente in linea con quelli del corrispondente periodo dello scorso esercizio (74,7 milioni di euro). Il risultato operativo è cresciuto a 10,7 milioni di euro (8,0 milioni di euro nel 2005) grazie agli interventi di efficienza posti in essere sui costi operativi ed alla migliore marginalità di contratti stipulati nel corso del 2006. L’incremento del risultato netto risulta invece più modesto (da 1,7 milioni di euro del 2005 a 2,0 milioni di euro del 2006), sostanzialmente a fronte di un incremento degli oneri finanziari riconducibile agli investimenti per lo sviluppo della flotta di elicotteri. 3) Gruppo Sistemi di Energia: Il Gruppo Sistemi di Energia (detenuto al 45,55% da Gemina), operante nel settore della produzione di energia elettrica e termica con centrali alimentate da fonti rinnovabili e di cogenerazione, ha chiuso l’esercizio 2006 con ricavi (20,5 milioni di euro), risultato operativo (positivo per 3,2 milioni di euro) e risultato netto (utile di 1,3 milioni di euro) consolidati in crescita rispetto all’analogo periodo del 2005 (rispettivamente: 17,8, 1,6 e 0,2 milioni di euro). Va segnalato che sono iniziati i lavori per la realizzazione della centrale di cogenerazione elettrica e produzione di vapore a servizio dell’aeroporto di Fiumicino, che si presume entrerà in funzione entro il primo semestre 2008. 4) Sitti S. P. A. (detenuta al 40% da Gemina) è la società attiva nella fornitura di sistemi di collegamento vocale fra torri di controllo e aeromobili. Si registra un lieve incremento dei ricavi (21,3 milioni di euro del 2006 rispetto ai 19,3 del 2005), un risultato operativo in linea con quello dell’esercizio precedente (3,0 milioni di euro nel 2006 contro 3,1 milioni di euro nel 2005) e un risultato netto positivo di 1,1 milioni di euro contro 1,5 del 2005. Per quanto attiene la capogruppo Gemina S. P. A. , al 31 dicembre 2006 si è registrato un utile netto di 51,0 milioni di euro (utile netto di 2,9 milioni di euro al 31 dicembre 2005). Il risultato al 31 dicembre 2006 include la plusvalenza da cessione di Impregilo pari a 32,9 milioni di euro e dividendi per 36,6 milioni di euro, dei quali 33,5 milioni provenienti dalla controllata Leonardo/adr. Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio Nella sezione dedicata ai risultati consolidati del bilancio oggi approvato dal Consiglio di Amministrazione di Gemina e che sarà pubblicato nei termini di legge viene riportata, per ciascuna entità del Gruppo, una descrizione dei principali fatti occorsi dopo la chiusura dell’esercizio, rilevanti ai fini dell’entità medesima. Poiché nel complesso detti fatti non appaiono tali da poter modificare sostanzialmente i risultati economici e patrimoniali sopra descritti, per ragioni di brevità se ne omette in questa sede una puntuale disamina. Evoluzione prevedibile della gestione per l’esercizio 2007 Sia a livello consolidato che della Capogruppo Gemina S. P. A, gli andamenti attesi per le società del Gruppo per il prosieguo dell’anno, consentono di prevedere un risultato netto positivo, ancorché inferiore a quello dell’esercizio 2006, che risulta influenzato dalla plusvalenza derivante dalla cessione di Impregilo e Adr Handling. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione agli azionisti di un dividendo pari a 0,12 euro per ognuna delle n. 3. 762. 768 azioni di risparmio n. C. E un dividendo pari a 0,10 euro per ognuna delle n. 358. 477. 312 azioni ordinarie in circolazione. Il dividendo verrà posto in pagamento il 21 giugno 2007, data stacco cedola 18 giugno 2007 (cedola n. 29 delle azioni ordinarie e n. 32 delle azioni di risparmio non convertibili). Il Consiglio di Amministrazione nella riunione odierna ha provveduto ad adeguare, ai sensi dell’art. 17 dello statuto sociale e dell’art. 2365 del codice civile, gli articoli 8, 11, 12, 14, 19 e 20 dello statuto sociale alle disposizioni contenute nella Legge 2622005 (Legge Risparmio), modificata e integrata dal D. Lgs. 3032006 (Decreto Correttivo), nonché nel D. Lgs. 3102004. In particolare sono stati introdotti nello statuto sociale: (i) la previsione dell’elezione degli amministratori e dei sindaci tramite voto di lista, (ii) l’attribuzione della carica di Presidente del Collegio sindacale al sindaco eletto dalla minoranza, (iii) la previsione della figura del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, (iv) la facoltà per ciascun membro del Collegio sindacale di chiedere la convocazione del Consiglio di Amministrazione e (v) la previsione che per l’intervento in assemblea i soci devono chiedere l’apposita comunicazione al più tardi due giorni non festivi prima dell’assemblea. Il Consiglio ha altresì convocato l’assemblea in sede straordinaria per deliberare in ordine a modifiche di carattere formale degli articoli 8 e 14 dello statuto sociale, nonché per l’ulteriore modifica dell’art. 11 dello statuto sociale al fine di prevedere l’aumento del numero massimo dei componenti del Consiglio di Amministrazione da 9 a 14. L’assemblea convocata in sede ordinaria per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2006, dovrà deliberare anche in ordine alla nomina, con il voto di lista, del Consiglio di Amministrazione, alla proroga ai sensi dell’art. 8, comma 7 del Decreto Correttivo per il periodo 20072012 a Deloitte & Touche S. P. A. Dell’incarico di revisione e all’autorizzazione all’acquisto e alla vendita di azioni proprie. Il Consiglio ha altresì deliberato l’adozione di un proprio Codice di Autodisciplina (Codice Gemina disponibile sul sito internet www. Gemina. It), in linea con i principi contenuti nel Nuovo Codice di Autodisciplina; in considerazione dell’imminente scadenza del Consiglio di Amministrazione in carica, il Consiglio ha deliberato che l’efficacia delle norme contenute nel Codice Gemina che riguardano gli Amministratori e i Comitati (compiti, funzionamento e composizione) acquistino efficacia a far data dalla nomina del nuovo organo amministrativo. Nella Relazione sulla Corporate Governance approvata dal Consiglio nella odierna riunione, e che sarà pubblicata in conformità alla vigente normativa, viene data dettagliata informativa in ordine all’attuazione dei principi contenuti nel Codice Gemina. In sede di Consiglio è stata altresì valutato, sulla base delle informazioni fornite dai singoli Consiglieri e Sindaci, il requisito dell’indipendenza in capo a tutti i componenti del Collegio Sindacale e al Consigliere Giovanni Fontana. Il Consiglio di Amministrazione di Gemina ha altresì esaminato lo stato dei rapporti con il Gruppo Macquarie e ha deliberato di conferire alla controllata Leonardo S. R. L. Istruzioni di attivare la prima fase della procedura di dead lock prevista dai patti parasociali in essere tra il Gruppo Gemina e il Gruppo Macquarie volta alla ricerca, anche attraverso l’intervento di un mediatore, di una soluzione allo stallo creatosi in relazione alla mancata approvazione del piano industriale di Aeroporti di Roma S. P. A. (Adr). Se a conclusione di tale fase non sarà stato raggiunto un accordo tra le parti, il Gruppo Gemina avrà la facoltà di attivare la procedura di buy out, anch’essa prevista dai patti parasociali in essere, che prevede offerte e rilanci successivi sulle rispettive partecipazioni in Adr. .
 
   
   
ELICA S.P.A.: DELIBERATA LA FUSIONE PER INCORPORAZIONE DELLE SOCIETÀ JET AIR S.R.L. TURBO AIR S.P.A. E FOX DESIGN S.P.A.  
 
Fabriano, 28 marco 2007 - Elica S. P. A. ("Elica" o la "Società´% a capo di un Gruppo attivo nella produzione di cappe aspiranti da cucina ad uso domestico, comunica che, il 26 marzo, il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato la fusione per incorporazione in Elica delle società jet Air S. R. L. , Turbo Air S. P. A. E Fox Design S. P. A. Le assemblee straordinarie degli azionisti delle citate società controllate hanno, sempre in data odierna, parimenti approvato la fusione. L´operazione sopra descritta è volta all´ottenimento di un ulteriore integrazione dei processi di business e alla razionalizzazione della struttura del Gruppo, mediante la realizzazione di un´organizzazione societaria coerente con la gestione del business. Di conseguenza è attesa una semplificazione della catena partecipativa e una maggiore efficienza gestionale in un´ottica di contenimento dei costi operativi. Attualmente, infatti, Elica detiene il 100% del capitale sociale di jet Air S. R. L. E di Turbo Air S. P. A. , mentre possiede direttamente il 98% del capitale sociale di Fox Design S. P. A. Ed il restante 2% indirettamente, tramite l´incorporanda jet Air S. R. L. L´operazione sarà realizzata assumendo a riferimento le situazioni economico-patrimoniali al 30 settembre 2006 sia della società incorporante che delle incorporate. L´operazione non prevede l´emissione di nuove azioni e quindi non darà luogo ad alcun aumento del capitale della società incorporante. La delibera odierna fa seguito all´approvazione del Progetto di fusione avvenuta in data 22 gennaio 2007. Elica darà tempestivamente comunicazione dell´assunzione, da parte degli organi societari competenti delle società interessate all´operazione, delle decisioni di fusione, anche ai sensi dell´articolo 71-bis del Regolamento adottato dalla Consob con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato ed integrato, essendo le società partecipanti alla fusione parti correlate ad Elica. L´operazione di fusione verrà completata entro l´esercizio in corso. .  
   
   
GRUPPO EMAK APPROVA I RISULTATI DELL’ESERCIZIO 2006 PROPOSTO DIVIDENDO DI 175 CENTESIMI DI EURO PER AZIONE (+16,7%) UTILE NETTO A 11,3 MILIONI DI EURO (+17,7% RISPETTO AL 2005)  
 
 Bagnolo in Piano (Re), 28 marzo 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Emak S. P. A. (quotata alla Borsa Italiana, Segmento Star), società attiva in Italia coi marchi Oleo-mac ed Efco nel settore delle macchine portatili, con motore a scoppio, per il giardinaggio e l´attività forestale, si è riunito ieri, sotto la presidenza di Giacomo Ferretti, ed ha approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio d´esercizio al 31 dicembre 2006. Il Consiglio ha anche approvato la proposta di dividendo da sottoporre all’assemblea e le date di stacco e pagamento relative alla cedola numero 9. Il Consiglio di amministrazione ha deliberato di sottoporre all’Assemblea degli Azionisti, convocata presso la sede sociale, per il 27 aprile 2007 in prima convocazione, e per il 4 maggio 2007 in seconda convocazione, la distribuzione di un dividendo pari a 175 centesimi di euro per azione, in aumento del 16,7% rispetto all’esercizio precedente. Il dividendo, dopo l’approvazione dell’Assemblea, verrà messo in pagamento dal 7 giugno 2007 con data stacco il 4 giugno 2007. L’assemblea sarà anche chiamata a pronunciarsi sul rinnovo degli organi sociali, sul conferimento dell’incarico di revisione e sulla proposta di rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto ed alla vendita di azioni proprie. In parte straordinaria verranno proposte modifiche allo Statuto sociale. Risultati consolidati di Gruppo dell’esercizio 2006. I ricavi netti consolidati sono aumentati del 13,6% rispetto al 2005 raggiungendo 208,4 milioni di euro. Le vendite consolidate sul mercato italiano chiudono a 40,9 milioni di euro, in crescita dell’1,1% rispetto al precedente esercizio. Le vendite in Europa, esclusa l’Italia, ammontano a 134,8 milioni di euro, in crescita del 17,4% sull’esercizio 2005, trainate dalla buona performance dei Paesi dell’Est. Il fatturato nel resto del mondo è risultato, in crescita del 16,4%, pari a 32,8 milioni di euro grazie all’incremento dei paesi del Bacino Mediterraneo e del Sud America. L’ebitda consolidato ammonta a 25,1 milioni di euro, in crescita del 12,8% rispetto al precedente esercizio. L’utile operativo dell’esercizio 2006 risulta di 19,8 milioni di euro contro 17 milioni di euro dell’esercizio precedente, con un incremento del 16%. L’utile netto aumenta del 17,7% ed è pari a 11,3 milioni di euro contro 9,6 milioni di euro dell’esercizio precedente. L’utile netto per azione, calcolato sul numero medio ponderato di azioni in circolazione, nel 2006 sale a 0,407 euro per azione rispetto a 0,345 euro del 2005. Situazione patrimoniale consolidata - Al 31. 12. 2006 il patrimonio netto consolidato è pari a 81,9 milioni di euro contro 75,4 milioni di euro del 31. 12. 2005. Il Roe (utile netto - inclusa la quota di terzi - rapportato al patrimonio netto consolidato) si attesta al 13,8% rispetto al 12,7% dell’esercizio precedente. Al 31. 12. 2006 la posizione finanziaria consolidata2 netta è risultata negativa per 37,9 milioni di euro, mentre era negativa per 25,8 milioni di euro al 31. 12. 2005. Nel 2006 gli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali ammontano a 9 milioni di euro. Nel 2005 erano stati pari a 7,2 milioni di euro. Nel 2006 l’autofinanziamento gestionale3 è stato pari a 16,7 milioni di euro rispetto a 14,8 milioni di euro dell’esercizio 2005. Il cash flow per azione risulta di 0,60 euro, mentre era di 0,54 euro per azione nel 2005. Risultati della Capogruppo Emak S. P. A. - La capogruppo ha realizzato ricavi netti per 161,9 milioni di euro in crescita del 10,1% rispetto al 2005. Le vendite all’estero, pari a 121,1 milioni di euro, sono cresciute del 13,5%. Le vendite in Italia, pari a 40,8 milioni di euro, sono cresciute del 1,1% rispetto al 2005. L’utile netto chiude a 9 milioni di euro in crescita del 15,2% rispetto al 2005. L’ebitda sale a 18,9 milioni di euro in crescita del 15% rispetto al 2005. L’utile operativo risulta di 15,6 milioni di euro in crescita del 20,6% rispetto al 2005. La posizione finanziaria netta è passiva per 10,8 milioni di euro rispetto ad un attivo di 2,4 milioni di euro al 31. 12. 2005. Commento del Presidente Giacomo Ferretti - “I risultati dell’esercizio 2006 confermano la capacità del nostro Gruppo di generare valore con una crescita a due cifre sia in fatturato che in redditività. La crescita degli utili permette alla società di mantenere gli impegni di remunerazione verso i propri azionisti, come attesta la proposta odierna di un dividendo pari a 175 centesimi per azione, in rialzo del 16,7% rispetto all’esercizio precedente. ” .  
   
   
PIANO DI SVILUPPO SOSTENIBILE NELL´ADRIATICO CENTRALE - LA REGIONE MARCHE E LA CONTEA DI ZARA GETTANO LE LINEE DI PROPOSTA  
 
 Loreto, 28 marzo 2007 - La Regione Marche e la Contea croata di Zara insieme per stilare le prime linee di proposta di un Piano di sviluppo sostenibile del sistema terracqueo dell´Adriatico centrale. L´occasione e` stata offerta da un seminario che si e` svolto ieri mattina a Loreto, presso l´Istituto d´Istruzione Superiore A. Einstein, e a cui hanno partecipato, tra gli altri, per la Regione Marche, l´assessore alla Gestione integrata della costa, Gianluca Carrabs, e per la Contea di Zara, l´assessore dell´Ufficio Pianificazione territoriale, Nives Kozulic. ´Un mare come l´Adriatico ´ ha detto Carrabs ´ dove e` intenso il traffico delle navi cisterna e petroliere, ha bisogno di un grande governo del mare, affinche` tutte le attivita` che vi si svolgono siano coordinate da un´unica cabina di regia. Lo scopo e` dunque realizzare una politica di governo integrato che individui le criticita`´. Sviluppo sostenibile tramite una gestione integrata fra patrimonio biologico, naturalistico, paesaggistico, sociale ed economico, in collaborazione con in Paesi transfrontalieri. Sono questi gli obiettivi che si e` data la Regione Marche con questa iniziativa che consiste nella promozione della cooperazione tra i Paesi dell´Area Adriatica nella formazione dell´Euroregione Adriatica, e che comprende tre progetti: Secur Sea, Task Force e Tac Line. Il primo, in particolare, mira alla difesa del mare Adriatico, a partire dalle attivita` legate alla sua protezione, e vede la Regione Marche impegnata in prima linea con la Contea di Zara, in una serie di attivita` preventive e di intervento volte alla riduzione dei rischi e dei danni ambientali dovuti a disastri e sversamenti accidentali o intenzionali di idrocarburi che potrebbero verificarsi in Adriatico, alterando i suoi delicati equilibri biologici e inquinandolo irrimediabilmente, con conseguenze gravi, non solo per il patrimonio biologico ma anche per le persone che abitano lungo le sue sponde, ricavandone profitto per le attivita` legate alla pesca e al turismo. In questo senso Secur Sea intende proporre ai Paesi che si affacciano sull´Adriatico l´armonizzazione delle norme ambientali nonche` la predisposizione di un programma di pronto intervento in caso di pericolo o disastro, realizzando un sistema informativo territoriale integrato. Gli altri due progetti paralleli, Task Force e Tac Line, sono rivolti, infatti, rispettivamente, alla formazione e addestramento di personale italiano e croato specializzato nella raccolta dati ed elaborazioni in materia di rischio ambientale, e alla gestione di un ponte strategico di telecomunicazioni tra Ancona e Zara che faciliti lo scambio di dati utili. ´Non si puo` prescindere ´ ha continuato l´assessore Carrabs ´ dalla tutela ambientale e dallo sviluppo sostenibile, fondamentali poi per lo sviluppo dell´economia´. Nel corso del seminario sono stati illustrati i dati relativi alle tematiche pericolosita`, vulnerabilita` ambientale e valore economico nell´Adriatico centrale che rientrano in Secur Sea. Si e` parlato, inoltre, della definizione di scenari di rischio di crisi ambientale, degli indirizzi generali per una proposta condivisa di piano contenente l´istituzione di zone di protezione ecologica e di aree marine protette nell´Adriatico e dei limiti, vantaggi e interconnessione di queste con il progetto di autostrada del mare. .  
   
   
IL SISTEMA CONFINDUSTRIA ABRUZZO SI MOBILITA: COME AVERE PIÙ LAVORO E DI MAGGIORE QUALITÀ? ANCHE IL MINISTRO DAMIANO AL CONVEGNO AQUILANO EUROPAE GENERIS  
 
Avezzano, 28 marzo 2007 - Forti di oltre due terzi del Pil dell’intero Abruzzo e in rappresentanza di oltre 25. 000 addetti dell’indotto della metalmeccanica presente in Val di Sangro e della microelettronica della Marsica, le associazioni territoriali di Chieti e l’Aquila insieme alla Confindustria Abruzzo si mobilitano per riempire di contenuti funzionali allo sviluppo il dibattito sulle nuove norme del diritto del lavoro proposto dal Libro Verde della Commissione Europea. L’occasione è offerta dal convegno promosso dalla Fondazione Mirror dal titolo “Europae Generis nuovo diritto del lavoro” in programma il 28 marzo nella sala conferenze del Forte Spagnolo all’Aquila. Alla presenza del Ministro del Lavoro Cesare Damiano e del Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati Gianni Pagliarini, il sistema Confindustria Abruzzo interviene per confrontarsi con i modelli europei, le parti sindacali e le realtà imprenditoriali più significative del territorio, allo scopo di individuare le strategie giuste per fare del capitale umano la leva dello sviluppo del territorio. Al dibattito partecipano in prima persona i dirigenti Fiat Group Automobiles/sevel, Honda Industriale Italia, Micron Technology Italia e della piccola industria Silver Car: in Abruzzo oltre 9. 000 addetti e 3 miliardi di giro d’affari. Una riflessione che è iniziata dalla formazione continua e dall’alta formazione per giungere alla modernizzazione del diritto del lavoro con l’intento di risolvere le criticità di un paese in cui il Pil da tempo cresce meno di quello dei paesi Ocse e Ue, il tasso di occupazione inchioda l’Italia al quartultimo posto nella graduatoria dei 25 Paesi europei e i meccanismi giudiziari attualmente in vigore fanno durare una causa di lavoro più di 900 giorni. Un quadro poco confortante che, così com’è, non lascia molto spazio alla possibilità di raggiungere gli ormai noti obiettivi di competitività inscritti nell’Agenda di Lisbona. E non aiuta di certo il fatto che nel nostro Paese solo il 14,7% degli imprenditori possieda un titolo di laurea mentre sul totale dei nuovi contratti di apprendistato oltre il 50% dei giovani ha appena la terza media. In Europa il dibattito sulle nuove regole del mercato del lavoro, che invoca maggiore flessibilità unita a una maggiore sicurezza e un nuovo modo di considerare il welfare, state è quasi giunto a conclusione. Scade, infatti, il 31 marzo 2007 la consultazione aperta dalla Commissione Europea con il Libro Verde sul nuovo diritto del lavoro. Quale sarà la ricetta giusta per garantire la competitività delle imprese senza compromettere sicurezza e tutela dei lavoratori? Con il contributo di imprese, rappresentanze sindacali, istituzioni locali e nazionali, il sistema Confindustria si confronta proponendo una “ricetta” fatta di maggiore flessibilità più educazione tecnologica più meritocrazia che combinate nel giusto modo possono garantire più inclusione più sicurezza e quindi più sviluppo. Una riflessione che intende fare dell’Abruzzo un laboratorio di sviluppo locale e un modello per l’intero paese. .  
   
   
PARTONO DA TRANI LE “GIUNTE ITINERANTI”  
 
 Bari, 28 marzo 2007 - La Camera di Commercio di Bari si sposta in provincia. Hanno preso il via ieri, da Trani, le “giunte itineranti”. “Per la prima volta nella storia della Camera di Commercio - spiega il presidente dell’ente Luigi Farace – la giunta non si è svolta nel palazzo camerale di corso Cavour. Per questa trasferta dell’organo di governo abbiamo scelto come sede la Megamark, un’azienda-simbolo, che opera con successo nella grande distribuzione organizzata, dando lavoro a circa 2500 persone e che, partendo dal nord barese, ha conosciuto una notevole espansione in altre regioni del Sud. La scelta vuole dimostrare maggiore attenzione ai territori ed alla loro capacità di produrre economia ed occupazione, oltre che essere benaugurale per tante altre imprese baresi, affinché possano raggiungere gli ambiziosi traguardi della Megamark”. La giunta decentrata è una decisione condivisa con le categorie rappresentate nel governo dell’ente camerale per lanciare un segnale al territorio. “Abbiamo cominciato dal commercio – prosegue Farace – ma toccheremo anche altri settori, sempre in provincia di Bari. E’ un passo avanti per superare l’eccessiva baricentricità di un’istituzione alla quale sono iscritte 161mila aziende, operanti non solo a Bari ma su tutto il territorio provinciale. Con le giunte itineranti diamo continuità alle azioni per il decentramento già intraprese dalla Camera di Commercio attraverso le sedi distaccate di Monopoli, Andria, Barletta e Gioia del Colle, per accorciare le distanze fra pubblica amministrazione ed utenza e per intensificare la presenza dell’ente in terra di Bari”. Tra gli argomenti ieri all’ordine del giorno, sul quale la giunta della Camera di Commercio di Bari ha espresso parere favorevole, c’è stato il Convention Bureau. “E’ simbolicamente la prima pietra – spiega Farace – per la costituzione del Centro Congressi a Bari, iniziativa che ci vede coinvolti direttamente come ente. Il Convention Bureau avrà il compito di intercettare manifestazioni ed eventi nazionali ed internazionali, facendosene anche promotore, affinché si svolgano a Bari e nella provincia. Molto positivi saranno gli effetti economici diretti ed indiretti su vari comparti dell’economia, quali l’alberghiero, la ristorazione, il trasporto privato, il commercio e l’artigianato, oltre alla creazione di molte opportunità professionali per hostess, interpreti, guide turistiche. In Italia sono operativi da tempo altri Convention Bureau, dei quali le Camere di Commercio sono soggetti promotori”. .  
   
   
SIGLATA UN´INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, CRAL E CORTE DEI CONTI SULLE FUNZIONI DI CONTROLLO COLLABORATIVO. IL COMMENTO DEI PRESIDENTI VASCO ERRANI E MARIO DONNO  
 
 Bologna, 28 marzo 2007 - E´ stato siglato ieri mattina, nella sede regionale di viale Aldo Moro 52 a Bologna, un protocollo di collaborazione tra la Regione Emilia-romagna, rappresentata dal presidente Vasco Errani, la Conferenza Regione Autonomie locali (Cral), col copresidente Massimo Marchignoli e la Corte dei Conti, nella persona del presidente della Sezione regionale di controllo Emilia-romagna, Mario Donno. L´intesa ha definito una procedura collaborativa triangolare per quanto riguarda i controlli che la Corte dei Conti effettua sugli atti degli Enti locali, sul funzionamento dei controlli interni e per l´esercizio di ulteriori forme di collaborazione fra Regione, Cral e Corte stessa, al fine della regolare gestione finanziaria dell´efficienza ed efficacia dell´azione amministrativa. Convenuto che la Cral è per la Corte dei Conti l´organo di riferimento per la programmazione e l´esercizio dei controlli su singoli Enti o su categorie di Enti, che la Regione mette a disposizione a tal fine l´Osservatorio regionale sulla finanza del territorio e che la Cral può chiedere alla Corte dei Conti pareri su temi generali di contabilità pubblica di interesse degli Enti locali, lo svolgimento delle attività prevede che la Cral proponga alla Corte, da inserire nel programma dei controlli, profili della gestione degli Enti locali. La Corte, quindi, riferisce alla Cral gli esiti dei controlli svolti di carattere generale o per parti di Enti, oltre ad esporre i risultati degli accertamenti effettuati sui bilanci degli Enti ai fini del patto di stabilità. "Credo che la collaborazione sia un principio fondante dell´amministrazione - ha commentato il presidente Vasco Errani -: in questo contesto va iscritto l´importante accordo siglato oggi, che nasce nell´ambito di un rapporto ormai consolidato". Un concetto rimarcato dal presidente Mario Donno, che ha auspicato "questa convenzione sia solo il primo passo di un´ancora più intensa collaborazione, con la Regione così come con gli Enti che operano all´interno della realtà territoriale". .  
   
   
STATO/REGIONE:AMATO ED ILLY PER PROTOCOLLO SICUREZZA IN FRIULI VENEZIA GIULIA  
 
Trieste, 28 marzo 2007 - Il ministro dell´Interno Giuliano Amato ed il presidente della Regione Riccardo Illy hanno siglato, ieri a Trieste, il Protocollo d´intesa "in materia di politiche integrate di sicurezza urbana", documento definito dallo stesso Amato "prototipo" rispetto ad analoghi atti che il dicastero andrà a firmare con altre realtà regionali italiane. Il documento prevede in sostanza l´attuazione di seminari di aggiornamento professionale per il personale delle Forze di polizia e dei Corpi di polizia municipale e provinciale, la promozione da parte della Regione di politiche ed interventi sul piano della prevenzione, l´adozione di un Sistema informativo comune e lo sviluppo di collaborazioni tra le Sale operative delle Forze dell´Ordine e quelle delle Polizie municipali. Si viene dunque ad attuare, ha sottolineato Illy, non solo il principio della leale collaborazione tra le istituzioni, sancito dalla Costituzione, ma anche la previsione della partecipazione finanziaria delle Regioni a quelle spese ritenute necessarie per assicurare ai cittadini un "extra" di sicurezza e di ordine pubblico. La situazione dell´ordine pubblico in Friuli Venezia Giulia è già "piuttosto positiva", ha comunque ricordato il presidente (in precedenza il prefetto di Trieste Giovanni Balsamo aveva ricordato che tra 2005 e 2006 in regione i delitti perseguiti erano aumentati dell´1,3 per cento e quelli scoperti addirittura dell´8,4 per cento), che ha anche invitato gli organi di Polizia ed i media a dare enfasi a tali dati, ad esempio anche a quello che si riferisce al fatto che 8 rapinatori su 10 vengono identificati e perseguiti: "comunicare questi risultati - ha detto Illy - rappresenta un forte deterrente ed un´azione preventiva". "La Regione pertanto - ha concluso Illy - si appresta, come fa già da anni per la costruzione della caserme dell´Arma dei carabinieri, a dare attuazione al Protocollo, anche con eventuali finanziamenti che saranno impegnati secondo le richieste e le indicazioni che giungeranno dal dicastero dell´Interno". Il ministro Amato, che si è dichiarato soddisfatto e contento per la stipula del protocollo con la Regione, ha confermato di credere molto nella collaborazione istituzionale sul piano della sicurezza, "pur stando molto attento che non vi sia confusione tra le diverse competenze". "Sono - ha aggiunto - tra i sostenitori del fatto che sicurezza ed ordine pubblico siano di competenza e responsabilità dello Stato, ma sono altrettanto convinto che per realizzare il ´risultato sicurezza´ è non meno importante l´esercizio delle competenze regionali e locali, che creano le condizioni della vita civile". Amato ha quindi evidenziato come - per la prima volta in un documento pubblico - venga anche indicato il compito dell´accertamento del "tasso di inciviltà". "Una regione che si ripromette di misurare il proprio tasso di inciviltà - ha annotato il ministro dell´Interno - è probabilmente molto meno incivile di altre". Nel corso del colloquio che Amato ed Illy hanno avuto a Trieste - incontro al quale sono intervenuti i componenti del Comitato regionale per l´ordine e la sicurezza pubblica e gli assessori regionali Roberto Cosolini e Franco Iacop - è stata inoltre valutata la permanenza a Gradisca d´Isonzo del Cpt e l´esigenza di una modifica ad un decreto del 1987 allo scopo di permettere alle Polizie municipali di poter svolgere servizio notturno, come previsto da un recente ddl regionale, ma senza l´utilizzo delle armi. In merito al Cpt il presidente Illy ha auspicato che la struttura possa essere destinata sempre più quale centro di prima accoglienza e di identificazione. Un´istruttoria su questi Centri è già stata affidata agli uffici, ha affermato a sua volta Amato, che ha espresso comunque un´esigenza futura molto inferiore ad oggi nel numero di posti previsti nei Cpt, che dovranno divenire luoghi di detenzione temporanea, prima dell´espulsione, solo in specifici casi. Il Protocollo d´intesa tra ministero dell´Interno e Regione Friuli Venezia Giulia, sottoscritto dal ministro Amato e dal presidente Illy, trae le sue premesse dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri del settembre 2000 (che tra l´altro prevede forme di collaborazione, in via permanente, tra Stato, Regioni ed Enti locali per il perseguimento di condizioni ottimali di sicurezza delle città e del territorio extraurbano e di tutela dei diritti di sicurezza dei cittadini) e dall´Intesa istituzionale stipulata nel maggio 2001 tra Governo nazionale e Regione, nell´ambito del quale sono stati identificati, tra gli obiettivi da conseguire, il miglioramento delle qualità delle città, delle istituzioni locali, della vita associata e della sicurezza. Oggetto del Protocollo è l´individuazione di alcuni "progetti di sicurezza integrata", che saranno attuati con la collaborazione degli Enti locali nel settore della sicurezza urbana e nel quadro della cooperazione operativa tra le Forze di polizia e i Corpi di polizia municipale e provinciale. Quattro i progetti individuati. Il primo ("Formazione e aggiornamento professionale") riguarda l´attivazione di seminari di aggiornamento professionale sui seguenti temi: polizia di prossimità; interconnessione delle sale operative; concorso nei servizi di controllo del territorio da parte della polizia municipale; utilizzo della videosorveglianza; nuove fenomenologie criminali e, più in generale, fattispecie delittuose che destano maggiore allarme sociale in Friuli Venezia Giulia; comunicazione e diffusione della cultura della legalità. Una prima programmazione di questi seminari è prevista entro ottobre 2007. La Regione si impegna poi ("Prevenzione sociale e intese locali in materia di sicurezza integrata") a promuovere politiche e interventi sul piano della prevenzione sociale, situazionale e comunitaria. In particolare, le aree di intervento riguarderanno la riqualificazione dello spazio urbano, il degrado ambientale, il rafforzamento dei dispositivi di sorveglianza passiva, gli interventi su devianza e emarginazione, sulla dispersione e sull´abbandono scolastico, sull´associazionismo antiracket e antiusura, sull´assistenza psicologica alle vittime dei reati, sul coinvolgimento della società civile nella prevenzione dei crimini, sulle condizioni di vita e di sicurezza negli ambiti abitativi, del lavoro, dell´istruzione e del tempo libero, sull´educazione alla legalità, soprattutto nelle scuole, in raccordo con le reti di solidarietà e di coesione sociale nonché con l´azione sul territorio della polizia di prossimità e di comunità e della Polizia municipale e provinciale. Il terzo progetto indicato dal Protocollo, allo scopo di sperimentare un sistema di rilevazione dei fenomeni criminali e di disordine urbano, prevede la costituzione di un "Sistema informativo comune" (Sic) nel quale far confluire le informazioni su fatti delittuosi, verificatisi nel Friuli Venezia Giulia, in possesso del dipartimento della Pubblica Sicurezza del ministero dell´Interno, e quelle dei fenomeni relativi agli episodi di inciviltà e degrado urbano rilevati dalle Polizie locali. Infine, il quarto progetto conferma l´opportunità di creare i presupposti tecnologici per lo sviluppo di sinergie operative tra le "Sale operative delle Forze di polizia e quelle della Polizia municipale", al fine di rafforzare i servizi di vigilanza e controllo sul territorio, assicurando ai cittadini l´intervento tempestivo degli operatori specializzati. Il programma di interconnessione si svilupperà in due fasi. Una prima fase dovrà consentire la comunicazione tra Sale operative della Polizia di Stato, dell´Arma dei Carabinieri e delle Polizie municipali operanti nella regione; la seconda, invece, dovrà prevedere il passaggio a sistemi più avanzati di interconnessione. Le prime installazioni tecnologiche saranno perfezionate presso i Comuni di Trieste, Gorizia, Pordenone e Udine, nonchè in alcuni Comuni-pilota, individuati concordemente tra le parti anche sulla base delle indicazioni che perverranno dalle Prefetture. .  
   
   
SANITA´IN LOMBARDIA,BRESCIANI: PIU´ CONTROLLI E MENO BUROCRAZIA ABOLITI NULLA OSTA ASL. BASTERA´ DICHIARAZIONE INIZIO ATTIVITA´  
 
Milano, 28 marzo 2007 - "Oggi abbiamo compiuto un grande passo in avanti verso due importanti obiettivi: la semplificazione burocratica da un lato, una sempre maggiore tutela della salute dei cittadini lombardi dall´altro". E´ il commento dell´assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Luciano Bresciani, all´approvazione da parte del Consiglio regionale del progetto di legge n. 202 in materia di attività sanitarie e socio-sanitarie. "La Lombardia - ha aggiunto Bresciani - si dimostra ancora una volta all´avanguardia, visto che siamo i primi in Italia ad aver approvato una legge che agevola in maniera così decisiva l´attività d´impresa coniugandola con la massima garanzia possibile della salute pubblica". Il provvedimento approvato ieri 27 marzo abolisce infatti l´autorizzazione formale (nulla osta) da parte dell´Asl per poter avviare un´attività (ambulatori medici, bar, ristoranti, gastronomie, eccetera), autorizzazione che comporta per il cittadino-imprenditore un´attesa di almeno 90 giorni e all´ente pubblico un notevole spreco di risorse. Sarà d´ora in avanti responsabilità di chi inizia una nuova attività darne notizia preventiva all´Asl, la quale deciderà in seguito, in base alla classe di rischio dell´impresa stessa, la periodicità dei controlli da effettuare. Restano peraltro valide tutte le norme specifiche e i requisiti igienico-sanitari e di sicurezza già esistenti. Il Consiglio regionale ha approvato anche un emendamento che permette ai Nuclei operativi di controllo (Noc) di effettuare controlli sulle strutture sanitarie anche al di fuori dell´Asl di appartenenza, in modo da rendere la loro azione la più efficace possibile. Per quanto riguarda le autorizzazioni e gli adempimenti in campo sanitario (d´ora in avanti sostituiti dalla sola denuncia di inizio attività), sono stati aboliti: autorizzazioni sanitarie alla vendita e al commercio di prodotti fitosanitari e coadiuvanti di prodotti fitosanitari; autorizzazione sanitaria per gli spacci di vendita di carne fresca, congelata o comunque preparata; autorizzazione per l´esercizio di ricoveri di animali e stalle di sosta prevista nel Regolamento di polizia veterinaria; obbligo di domanda al sindaco per l´autorizzazione al pascolo vagante delle greggi in ambito regionale; obbligo della controfirma del veterinario ufficiale sul certificato sanitario o sul documento commerciale (relativo alle misure sanitarie di protezione contro le encefalopatie spongiformi trasmissibili) per il trasporto in ambito regionale di carcasse di animali della specie bovina di età inferiore ai 24 mesi e delle specie ovine e caprine di età inferiore ai 18 mesi; autorizzazioni sanitarie per la produzione e la vendita di sostanze alimentari e bevande. .  
   
   
LOMBARDIA: MISSIONE IMPRENDITORIALE A SOFIA E BUCAREST  
 
Milano, 28 marzo 2007 – Il Centro Estero Camere Commercio Lombarde sta attuando per le aziende artigiane lombarde un programma di iniziative riguardanti i mercati dei paesi entrati nella Comunità europea. Il programma, sostenuto dalla Regione Lombardia, Direzione Artigianato e Servizi, è rivolto a imprese di qualunque settore merceologico. Per le aziende interessate, sarà avviata una ricerca partner in base alle loro indicazioni, tramite appositi company profiles. Successivamente, per ciascuna azienda partecipante, saranno organizzati incontri d’affari personalizzati con le controparti selezionate che si terranno a Sofia nelle giornate del 28 e 29 maggio, e a Bucarest dal 30 al 31. Gli incontri, che si svolgeranno con un servizio di interpretariato e assistenza di personale qualificato, consentiranno alle aziende di valutare direttamente le possibilità di business con imprenditori e operatori del luogo. Un seminario introduttivo aprirà i lavori, per fornire agli imprenditori un quadro del mercato bulgaro e romeno e delle opportunità che può offrire. La quota di partecipazione è stata contenuta in 900 euro + Iva grazie al finanziamento regionale. La quota copre, oltre alle spese organizzative della missione, anche quelle di viaggio e soggiorno. Le adesioni dovranno pervenire al centro estero Camere Commercio Lombarde (via Olofredi 23 – 20124 Milano, fax 02 607990333) entro il 10 aprile. Per informazioni rivolgersi a Roberto Pinna, tel. 02 607990310 – email: pinna@centroesterolomb. Com .  
   
   
LAVORO, ASSESSORE VESCO: "SEI MILIONI DI EURO ALLA LIGURIA PER ESTENSIONE DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI"  
 
Genova, 28 marzo 2007 - Concessione di trattamenti in deroga di cassa integrazione guadagni straordinaria, di mobilità e di disoccupazione speciale per le aziende operanti in Liguria in qualsiasi settore, anche per le più piccole per un ammontare complessivo di 6 milioni di euro. E´ questo il frutto dell´accordo siglato ieri a Roma tra l´assessore regionale alle Politiche del Lavoro, Enrico Vesco e il sottosegretario, Rosa Rinaldi, a seguito del protocollo d´intesa sottoscritto il 21 febbraio scorso tra l´assessore Vesco e tutte le forze sociali, imprenditoriali e produttive liguri con il quale la Regione chiedeva al Governo la concessione per l´utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga. La vigente normativa, la legge 223 del 1991, restringerebbe infatti l´ambito di applicazione di misure quali la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria e la mobilità solo a determinate aziende, escludendo quelle più piccole. Grazie all´articolo 1, comma 1190 della Legge Finanziaria 2007, approvata il 27 dicembre scorso dal Governo Prodi, è stato però possibile estendere questi benefici a tutte le tipologie di azienda. L´assessore Vesco, che si è detto "molto soddisfatto dell´accordo sottoscritto", ha sottolineato che "per l´utilizzo di questi strumenti la Regione Liguria ha ottenuto dal Governo, grazie anche alla sensibilità dimostrata dal Sottosegretario Rinaldi, l´importante cifra di 6 milioni di euro". .  
   
   
TOSCANA NOTIZIE ATI SALE SOLVAY, VIA LIBERA AL RIASSORBIMENTO DI 39 LAVORATORI DECISIVO L´IMPEGNO DELLA REGIONE TOSCANA E DEI PARLAMENTARI DEL TERRITORIO  
 
Firenze, 28 marzo 2007 - Via libera al riassorbimento dei 39 lavoratori dell´Ati Sale Solvay che saranno impiegati all´interno delle pubbliche amministrazioni; mentre presto, nell´azienda di Saline di Volterra, saranno assunti 26 nuovi lavoratori formati con diverse e nuove professionalità. La notizia è stata annunciata ieri dall´assessore regionale all´istruzione, formazione e lavoro, Gianfranco Simoncini, che ha subito manifestato la sua soddisfazione per il risultato ottenuto. "Prendiamo atto - ha commentato - che questa decisione del Ministero delle finanze contribuisce a favorire il rispetto degli impegni assunti con il Protocollo d´intesa firmato nel 2001 tra Regione, Enti locali, Eti e Solvay. Un risultato reso possibile anche grazie all´impegno e alle sollecitazioni della Regione e dei parlamentari del territorio". La comunicazione è avvenuta nell´ambito dell´incontro di monitoraggio dell´accordo del 2001 svoltosi presso la sede dell´assessorato al lavoro e presieduto dallo stesso Simoncini, presenti, oltre ai rappresentanti degli assessorati regionali all´ambiente e allo sviluppo economico, il presidente della Comunità montana della Val di Cecina, Francesco Gherardini, il sindaco di Volterra, Cesare Bartaloni, l´assessore alla formazione della Provincia di Pisa, Anna Romei, i rappresentanti sindacali dell´Alta Val di Cecina e quelli dell´Ati Sale, della Solvay e di Officina 2000. "La riunione odierna - ha proseguito l´assessore - ha permesso anche di prendere atto dello sviluppo positivo del percorso di attuazione del Protocollo del 2001, sia per l´impegno di rafforzare la presenza di Ati Sale sul territorio, sia per la prospettiva di avviare nuove attività imprenditoriali, sia in tema di garanzie ambientali". Quattro gli impegni riassunti da Simoncini al termine della riunione: prosecuzione del periodico monitoraggio del rispetto del Protocollo; promozione di un incontro organizzato dalla Provincia di Pisa per verificare possibili e future nuove iniziative di formazione da accompagnare a quelle che formeranno i 26 lavoratori che saranno assunti dalla Ati Solvay; promozione di un incontro con le organizzazioni sindacali e i rappresentanti di Officina 2000 per valutare le prospettive di rafforzamento sul territorio di questa azienda. Accordo, infine, sull´opportunità di un prossimo incontro tra l´Assessorato regionale all´ambiente, il Comune di Volterra e gli altri soggetti interessati per verificare la questione dei contributi finanziari collegati all´attività estrattiva del salgemma. .  
   
   
LEGGE DI SOPPRESSIONE DI OSSERVATORI REGIONALI  
 
Torino, 28 marzo 2007 - La legge per la soppressione degli osservatori regionali si colloca nell´ambito del processo di semplificazione amministrativa: rappresenta una prima ricognizione degli Osservatori regionali, intesi come strumenti effettivamente funzionali ai fini istituzionali della Amministrazione, e propone la soppressione di quelli scarsamente o per nulla utilizzati. È emerso infatti che diversi Osservatori sono definiti tali in modo improprio, in quanto non svolgono una significativa attività di monitoraggio e di analisi, che altri hanno esaurito le proprie funzioni, perché costituiti per un obiettivo particolare che si è concluso, e che altri ancora svolgono attività che coincidono con le funzioni proprie delle strutture. L’assessore agli Enti Locali Sergio Deorsola, oltre a manifestare la propria soddisfazione per l’approvazione della legge, ha dichiarato: “La soppressione di questi osservatori regionali oltre a rispondere ad un processo di semplificazione amministrativa, rientra nell’ottica di un contenimento delle spese degli enti pubblici non soltanto auspicabile ma ormai sempre più urgente. Si tratta di un primo passo a cui ne seguiranno altri nella medesima direzione. ” La legge propone la soppressione di quattro Osservatori: l´Osservatorio permanente sulla condizione dei giovani, previsto dalla legge sul coordinamento e sostegno delle attività a favore dei giovani; l´Osservatorio regionale sul sistema agroindustriale piemontese, previsto dalla legge Interventi regionali per lo sviluppo del sistema agroindustriale piemontese; l´Osservatorio regionale sulla montagna previsto dal Testo unico delle leggi sulla montagna e l´Osservatorio regionale settori produttivi industriali. I primi due osservatori non sono mai stati attivati e pertanto ne viene proposta la soppressione. Per quanto riguarda l´Osservatorio regionale sulla montagna, sono state attribuite alla struttura regionale di riferimento le funzioni di analisi e di raccolta delle informazioni aggiornate sulla realtà montana, il monitoraggio delle problematiche del territorio montano, le attività relative alla pianificazione annuale e di raccordo con il Sirem. Il disegno di legge prevede inoltre la soppressione degli organismi indicati come Osservatori regionali istituiti con atto amministrativo: 1) l´Osservatorio energetico regionale, che ha esaurito la sua funzione in quanto l´attività di predisposizione dei bilanci energetici è ora svolta direttamente dalle province; 2) l´Osservatorio Olimpiadi 2006, che ha terminato le sue funzioni con la fine dei cantieri olimpici; 3) l´Osservatorio regionale monitoraggio epidemiologico Tav (To-no), che ha concluso le sue funzioni; 4) l´Osservatorio Parchi , che ha esaurito la sua funzione di attività di supporto agli enti di gestione delle aree protette. .  
   
   
INSEDIATO L’OSSERVATORIO DELL’ECONOMIA PROVINCIALE DI FERRARA  
 
 Ferrara, 28 marzo 2007 - Si è insediato lo scorso 16 marzo presso la Camera di Commercio di Ferrara l’Osservatorio dell’economia, orientato al monitoraggio ed all’analisi socio-economica sistematica e continuativa del territorio. Ne fanno parte componenti di Enti locali, Università di Ferrara, Banca d’Italia, Casse di Risparmio di Ferrara e di Cento, Confindustria Ferrara, Api, Cna, Confartigianato, Lega delle Cooperative, Confcooperative, Coopagri, Ascom, Confesercenti, Unione Agricoltori, Coldiretti e Cia, in stretta intesa operativa con il Servizio Studi e Statistica dell’ente di Largo Castello. Come noto, l’analisi periodica dell’andamento congiunturale dell’economia provinciale è una delle funzioni più radicate tra le attività della Camera di Commercio di Ferrara. Essa assume ora particolare rilevanza alla luce dei processi di decentramento in atto, e quindi della esigenza di definire policies sempre più mirate per la realtà locale. Questa attività è volta a fornire strumenti di analisi e interpretazione sia alle imprese, che si misurano quotidianamente con decisioni per le quali necessitano di conoscenze precise ed aggiornate, sia ai cittadini, per i quali questo tipo di informazione può costituire un importante punto di riferimento per meglio orientarsi sul mercato, per l’Ente camerale si pone come ente garante. Ebbene, la Camera di Commercio presidia da oltre un secolo in modo capillare ed attento questo incrocio tra economia reale, territorio e politiche per lo sviluppo. Incrocio, la cui gestione strategica rappresenta una leva fondamentale per garantire la competitività di sistema, cui il nostro territorio punta. Con questi obiettivi, la giunta camerale ha deciso di istituire un “Osservatorio provinciale dell’economia”. Fra le indagini condotte periodicamente nell’ambito dell’Osservatorio, particolare rilevanza rivestirà la relazione trimestrale sull’andamento dell’economia provinciale, redatta anche sulla base del prezioso e fattivo apporto dei suoi componenti. In effetti, la rapida evoluzione delle condizioni economiche ed istituzionali rende questo servizio ancora più strategico, perché la partecipazione alle politiche di sviluppo e alla programmazione a livello territoriale richiede la capacità di fornire informazioni precise ed aggiornate sull’economia e sui suoi protagonisti a livello locale. “Nel tempo – come rileva il presidente camerale, Carlo Alberto Roncarati, che insieme al presidente della Provincia Piergiorgio Dall’acqua ha introdotto i lavori della prima riunione - abbiamo ampliato e rafforzato in modo continuo la nostra capacità di produrre informazioni per chi decide. Siamo soddisfatti di questo nostro impegno, ma riteniamo che offrire informazioni ben strutturate e tempestive non sia sufficiente. Per questo, ci è sembrato utile e doveroso fare sintesi di questa nostra capacità di capire l’economia, offrendo alla comunità locale, alle sue imprese, alle sue Associazioni ed alle sue Istituzioni, uno strumento di interpretazione dell’attuale fase di sviluppo. L’osservatorio non intende in sostanza aggiungere nuova informazione, ma semmai porre le basi per rafforzare nel territorio la capacità di leggere i dati, per collegarli in modo più diretto con gli strumenti di decisione, e quindi per strutturarli in strategie di sviluppo”. .  
   
   
INDAGINE SULL’AFFIDABILITÀ DELLE IMPRESE DELLA PROVINCIA REGGIO CALABRIA  
 
Reggio Calabria, 28 marzo 2007 - L’indagine “L’affidabilità delle imprese della provincia di Reggio Calabria”, presentato il 19 marzo scorso alla Camera di Commercio di Reggio Calabria, è promossa dall’ente camerale reggino ed è stata realizzata in collaborazione con il Consorzio Camerale per il Credito e la Finanza di Milano. Il ricorso al credito, e più in generale i rapporti con il sistema bancario, sono stati da sempre tra i punti più delicati affrontati dalle aziende di dimensioni più piccole, in particolare nella provincia di Reggio Calabria che registra in questo campo alti livelli di criticità, come dimostrato dal tasso di interesse pari al 9,09%e dal rapporto tra sofferenze ed impieghi pari al 9,91% (dati 2005). Per questo motivo, la Camera di Commercio, particolarmente sensibile al problema dell’accesso al credito, ha voluto realizzare un’indagine per capire le conseguenze che gli accordi di Basilea Ii avranno sulle imprese della provincia, individuare la dimensione del fenomeno e fornire utili indicatori per un mercato del credito regolato ma sempre più trasparente. A tal fine, insieme ad altre 29 Camere di tutta Italia ha aderito ad un progetto di Unioncamere per la “Costruzione di un modello di simulazione sugli effetti di Basilea Ii per le imprese minori”, ed ha realizzato una indagine a livello provinciale su un campione di 234 imprese. L’indagine da un lato ha permesso di capire come si posizionano le imprese della provincia in una ideale “classifica di affidabilità”, dall’altro ha consentito di capire meglio su quali informazioni le banche misureranno il rischio, le garanzie da richiedere ed il credito da concedere alle aziende, e quindi fornire le basi per assumere interventi ed iniziative che contribuiranno a migliorare il rapporto con le banche e le istituzioni finanziarie e, quindi, l’accesso al credito da parte delle piccole imprese. L’indagine è stata successivamente ampliata analizzando anche i dati di un campione di società di capitali della provincia (sono stati analizzati 200 bilanci), così da fornire un quadro completo dell’impatto che le nuove norme sul credito avranno sul sistema economico locale. L’indagine, nel fornire efficaci elementi di conoscenza alle banche e alle imprese, si offre quale utile strumento di operatività a tutti i soggetti comunque coinvolti nei “processi” di accesso al credito, per interventi ed iniziative che valgano a cogliere le opportunità di Basilea 2. .  
   
   
REGGIO CALABRIA: PRESENTATO OSSERVATORIO PROVINCIALE SUL CREDITO 2006  
 
Reggio Calabria, 28 marzo 2007 – E’ stato presentato, il 19 marzo scorso, alla Camera di Commercio di Reggio Calabria, l’ Osservatorio provinciale sul credito di Reggio Calabria 2006. Il rapporto presenta un’indagine esauriente ed esaustiva della situazione creditizia della provincia di Reggio Calabria. Promossa dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria, la ricerca è stata realizzata in collaborazione con l’Istituto Guglielmo Tagliacarne di Roma. Dall’indagine emerge che la struttura creditizia della provincia di Reggio Calabria presenta dei tratti peculiari che denotano, purtroppo, la fragilità del sistema provinciale. La provincia presenta una dotazione di sportelli bancari adeguata nel numero ma “estranea” al contesto locale: è molto elevata, infatti, la consistenza di filiali di istituti creditizi che operano a livello nazionale e, di contro, è quasi inesistente la presenza delle banche locali classificate come piccole e minori. Al di là della dotazione di strutture, il sistema creditizio provinciale risulta però carente nella capacità di veicolare adeguati flussi finanziari. Gli impieghi medi per sportello risultano decisamente bassi sia in riferimento alla media nazionale che ai valori riscontrati all’interno della stessa regione Calabria. Anche l’analisi della dinamica intertemporale mostra l’incapacità del territorio di investire su se stesso. A fronte, infatti, di un trend nazionale degli investimenti che si presenta finalmente in crescita, i valori provinciali rimangono modesti soprattutto in riferimento agli impieghi delle imprese che crescono meno degli impieghi totali. Analizzando la posizione della provincia in relazione al tema della rischiosità del credito non si raggiungono risultati migliori: il livello delle sofferenze rimane ancora troppo alto nonostante le massicce cartolarizzazioni che hanno avuto luogo nell’ultimo quinquennio. Il tasso di interesse a breve termine, pari al 9,09% è il più alto in Italia e mostra un consistente gap rispetto alla media Paese. Va poi osservato, anticipando i risultati dell’indagine svolta presso le imprese reggine, come riguardo il tema della “finanza di impresa” le imprese appaiano ancora legate ad un sistema di finanziamento incentrato sull’autofinanziamento e solo in “seconda battuta” ricorrano ad altri canali, primo tra tutti il sistema bancario. Le banche, comunque, hanno tuttora un ruolo fondamentale nel sostenere e supportare le imprese locali, in una situazione di diffusa diffidenza nei confronti del capitale di rischio e di strumenti finanziari evoluti. Da ultimo va segnalato come dall’indagine emerga una scarsa conoscenza di Basilea Ii e dei suoi contenuti da parte degli imprenditori: solo il 17% delle aziende si dichiara, infatti, informato sull’argomento. In altre realtà provinciali si registrano, invece, nel 2006 livelli di conoscenza più elevati. .  
   
   
“AL VIA IL PROGETTO SITOUR CVX”  
 
Pescara, 28 marzo 2007 - Giovedì 29 marzo, alle ore 11:00, nella sala Camplone della Camera di Commercio di Pescara si terrà la presentazione ufficiale del Progetto Sitour Cvx (Support in Tourism in Pan European Multi Modal Corridor V, X) concepito per assicurare un efficace supporto al sistema economico delle Aree beneficiarie (Albania, Boznia-erzegovina, Croazia, Serbia, Montenegro e Macedonia) attraverso l’assistenza tecnica ed il trasferimento di know-how nel comparto turistico. All’evento saranno presenti Bruno Archi, Rappresentante Speciale del Presidente del Consiglio dei Ministri per i Balcani, gli Ambasciatori ed i Consoli in Italia dei Paesi balcanici coinvolti dall’intervento, Giuseppe Tripoli, Segretario Generale di Unioncamere nazionale, Domenico Guardabascio, Dirigente del Ministero del Commercio Internazionale ed i vertici di tutti gli Enti ed Associazioni partner coinvolti. L’iniziativa, che vede la Camera di Commercio di Pescara capofila in partnerariato con il Sistema Camerale italiano, Istituzioni ed Associazioni di Categoria oltre che con Enti ed Istituzioni balcaniche, mira alla creazione di un’offerta turistica che valorizzi in maniera organica ed integrata le risorse ambientali, naturalistiche, culturali, storiche, artistiche presenti sul territorio, nonché le produzioni tipiche quali quelle artigianali ed agro-alimentari dei Paesi destinatari del progetto. E’ prevista la realizzazione di un intervento cross-border con la collaborazione di enti ed operatori sia italiani che appartenenti alle aree interessate. Le finalità da raggiungere puntano a: rimodulare, con l’assistenza degli operatori istituzionali e tecnici italiani, la promozione del territorio; definire l’offerta turistica mediante la creazione e la promozione di pacchetti turistici; creare relazioni commerciali fra le imprese italiane e i Paesi di intervento. La durata prevista del progetto è di 13 mesi ed è stato preventivato un costo totale pari ad Euro 611. 024,61 di cui Euro 533. 306,67 a valere sui fondi della Legge 84/2001. I lavori prevedono, anche, l’esame e la condivisione del “Trattato di Pescara”, un importante protocollo d’intesa destinato a promuovere rapporti di collaborazione e di interscambio tra la provincia di Pescara e le aree Balcaniche, con una particolare attenzione rivolta ai settori dell’agroalimentare, della pesca, della produzione industriale e degli scambi commerciali. .  
   
   
DISTRETTO TECNOLOGIO DELL’UMBRIA; IL 28 MARZO CONVEGNO SU BANDO PER PROGETTI DI RICERCA E FORMAZIONE  
 
 Perugia, 28 marzo 2007 - Lo stato dei avanzamento degli interventi del Distretto tecnologico dell’Umbria (“Dtu”) ed il recente bando del “Mur” per la realizzazione di progetti di ricerca industriale, sviluppo precompetitivo e formazione sono fra gli argomenti di un incontro informativo, promosso dall’assessorato allo sviluppo economico della Regione Umbria, che si terrà mercoledì 28 marzo, dalle ore 9. 30, “Alla Posta dei Donini” di S. Martino in Campo, a Perugia. Il Distretto tecnologico dell’Umbria (“Dtu”) è nato nel 2006 da un accordo tra Regione Umbria e Ministeri dell’economia e della ricerca, con una dotazione di 50milioni di euro. Compito della struttura - ricordano gli organizzatori - è di supportare la capacità di innovazione del tessuto produttivo umbro nei settori dei materiali speciali metallurgici, delle micro e nano tecnologie, della meccanica avanzata e della meccatronica. Il programma del convegno prevede, dopo il saluto dell’assessore allo sviluppo economico della Regione Umbria, Mario Giovannetti, interventi su: “Il Distretto tecnologico dell’Umbria: stato di avanzamento degli interventi” (Ciro Becchetti, Direttore sviluppo economico ed attività produttive - Regione Umbria), “Il Bando del Mur per il Distretto tecnologico dell’Umbria” (Fabrizio Cobis, Direzione generale per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca del Mur), “Il ruolo dell’Università nell’ambito delle attività del Distretto Tecnologico” (Gianni Bidini, Università degli Studi di Perugia) e “Illustrazione dei parametri tecnici dell’invito” (Corrado Diotallevi, Amministratore delegato Bic Umbria). .  
   
   
VERTENZA CENTRO ABRUZZO, 2 APRILE SUMMIT CON BERSANI  
 
Pescara, 28 marzo 2007 - L´assessore al Lavoro, Fernando Fabbiani, ha convocato per domani alle 15. 30 la task-force regionale per l´occupazione, nella sala Gialla di viale Bovio. All´ordine del giorno figurano il reimpiego dei lavoratori "over 50" e l´utilizzo dei fondi residui dell´annualità 2006, cosidetti ammortizzatori in deroga a beneficio di lavoratori in cassa integrazione guadagni e mobilità. Intanto il prossimo 2 aprile il Presidente della Giunta regionale, Ottaviano Del Turco, gli assessori Fernando Fabbiani e Valentina Bianchi, i parlamentari abruzzesi e i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl incontreranno il Ministro per lo Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, sulla "vertenza Centro Abruzzo". All´incontro parteciperà anche il sottosegretario al Ministero del Lavoro, Rosa Rinaldi. "L´incontro con il ministro Bersani ed il sottosegretario Rinaldi è stato ottenuto proprio su iniziativa della task-force - ha ricordato Fabbiani - chiederemo al Governo un intervento straordinario per il Centro Abruzzo i cui indicatori economici sono sempre più preoccupanti, sarà la testimonianza concreta che le istituzioni regionali accanto agli enti territoriali della zona hanno sposato in pieno la causa della ripresa e del rilancio di questa porzione della regione travagliata da una profonda crisi". Recenti studi di settore commissionati dalla Regione e dal Comune di Sulmona infatti indicano vicino alla soglia del 30% il tasso di disoccupazione nell´area del Centro Abruzzo con un prodotto interno lordo tra i più bassi dell´Italia centromeridionale. La crisi economica della zona, tra posti di lavoro a rischio, lavoratori cassintegrati e in mobilità, investe circa 700 famiglie. Invece riguardo all´ordine del giorno della seduta di domani la task-force proseguirà l´esame del piano di reimpiego dei lavoratori "over 50" predisposto da Italia Lavoro e poi verificherà lo stato di attuazione dell´accordo sottoscritto nel giugno dell´anno scorso presso il Ministero del Lavoro per l´erogazione dei fondi previsti come ammortizzatori in deroga per l´annualità 2006 con l´eventuale individuazione di ulteriori possibili soggetti destinatari di tali benefici. .  
   
   
DELEGAZIONE CECA IN ABRUZZO  
 
L´aquila, 28 marzo 2007 - "E´ stato un incontro molto positivo, con ottime prospettive future. Per quanto riguarda lo sviluppo turistico si è concordato di organizzare un workshop tra operatori italiani e cechi per valutare ipotesi di collegamento tra l´aeroporto di Pescara e quello di Pardubice". E´ stato questo il primo commento del vicepresidente della Giunta, Enrico Paolini, che ha ricevuto il 26 marzo, a palazzo Centi, una delegazione della Regione di Pardubice, nella Repubblica ceca. Guidata dal vice presidente di Pardubice, Roman Linek, la rappresentanza ospite ha avuto una serie di incontri nella sede istituzionale della Regione. Ad accogliere Roman Linek, la consorte Sàrka Linkonovà, ed Alena Petranova, del Dipartimento per la comunicazione con il pubblico, sono stati il presidente del Comitato per la cooperazione internazionale, Gianni Melilla, e la dirigente dell´Ufficio Politiche internazionali, Giovanna Andreola. Mellila ha illustrato l´attività di sostegno della Regione alla crescita di Paesi europei ma anche e soprattutto di quelli africani. Ha, quindi, descritto l´Abruzzo, le sue potenzialità economiche, la sua ambizione di diventare il porto d´Europa per il Mediterraneo. Linek, dal proprio canto, ha parlato della Regione di Pardubice, con capitale la città omonima, che negli ultimi anni ha fatto registrare una crescita del 5-6 per cento e che mira a rafforzare le sue collaborazioni internazionali. Pardubice è una delle tredici regioni della Repubblica ceca; ha un reddito pro-capite di circa 10 mila euro pro-capite; promette forti agevolazioni per chiunque voglia investire nel territorio. Col vice presidente Paolini, padrone di casa in sostituzione del presidente Ottaviano Del Turco, impegnato negli States, sono stati, invece, affrontati, successivamente, problemi pratici. Quali, appunto, quello dei collegamenti aerei "prioritari - ha detto - per stabilire qualsiasi altra forma di collaborazione socio-economica". Paolini si è informato dettagliamente sulle potenzialità dell´aeroporto di Pardubice ed ha proposto un incontro tra gli operatori cechi e quelli abruzzesi per valutare l´esistenza di qualche linea aerea disposta ad unire le città di Pescara e Pardubice, che dista qualche centinaio di chilometri da Praga. Il prossimo appuntamento congiunto è in programma il 23 aprile in Germania, in occasione dell´evento "Regioni europee si incontrano a Berlino - Scienza, impresa, cultura 2007". Si sta pensando anche, in occasione di questa importante vetrina, di far rappresentare l´Abruzzo, artisticamente, dal tenore pescarese Pietro Mazzucchetti, fresco reduce dai trionfi sanremesi. Nel pomeriggio, la delegazione ceca ha incontrato, sempre a palazzo Centi, rappresentanti di Confindustria e del mondo produttivo locale. . .  
   
   
DUEMILA NUOVI POSTI DI LAVORO INCENTIVATI DALL´ASSESSORATO ALLA FORMAZIONE PROFESSIONALE CALABRESE  
 
 Reggio Calabria, 28 marzo 2007 - Oltre duemila saranno i lavoratori, donne e uomini, che troveranno occupazione in relazione ai due bandi presentati dall´assessorato al Lavoro ed alla Formazione professionale il quindici dicembre scorso e relativi alle aziende in crisi a agli incentivi di formazione e occupazione. Questo il dato fornito in conferenza stampa dall´assessore Nino De Gaetano che ha parlato di "fatto positivo che consentirà di diminuire di molto il dato di disoccupazione calabrese perché tutti saranno assunti a tempo indeterminato". Per quanto riguarda il bando sulle aziende in crisi i progetti presentati sono stati sedici, tutti ritenuti ammissibili. Le risorse per la copertura finanziaria ammontano a oltre un milione di euro che consentirà di assumere 84 lavoratori di cui 39 donne. Su centoquarantadue progetti presentati per il bando sugli incentivi alla formazione e all´occupazione ne sono stati approvati 107. Il finanziamento ammonta a oltre trentatre milioni di euro; 2. 076 i posti di lavoro di cui 1. 237 riservati alle donne. "Il primo bando - ha proseguito l´assessore de Gaetano - è nato dall´effettiva esigenza di poter garantire uno sbocco occupazionale a quei lavoratori sotto ammortizzatori sociali dipendenti di aziende che vogliono dotarsi di un nuovo piano di deindustrializzazione e, devo dire, che ci aspettavamo la presentazione di un numero maggiore di progetti . Il secondo si è reso necessario allo scopo di integrare azioni mirate all´occupazione con attività di formazione professionale. In questo caso sono state coinvolte aziende formative accreditate e datori di lavoro che si sono costituiti in Ati per garantire, sia la formazione, che l´inserimento lavorativo con l´incentivo all´occupazione per i disoccupati calabresi". De Gaetanoha, quindi, evidenziato l´alto numero dei posti di lavoro riservati alla donne "in una regione come la Calabria dove c´è il più alto tasso di disoccupazione femminile d´Europa. Un altro dato rilevante - ha dichiarato infine l´assessore De Gaetano - è la fideiussione bancaria che ci consentirà di riottenere il finanziamento erogato nel caso in cui le aziende non rispettano gli accordi. Un aspetto decisivo per mettere fine allo sperpero di denaro pubblico". Il dirigente generale al dipartimento Lavoro Franco Petramala ha sottolineato l´atto politico "condiviso dal Presidente Loiero e dall´intera Giunta di non isolare la formazione dalla creazione di posti di lavoro perché l´obiettivo principale - ha precisato - deve essere quello di produrre lavoro e di regolarizzare quello non regolare". . .  
   
   
CONVEGNO UPI SU LAVORO E FORMAZIONE. ASCOLI: DISOCCUPAZIONE PIU´ BASSA DELL``ULTIMO DECENNIO, MA SQUILIBRIO TERRITORIALE  
 
 Ancona, 28 marzo 2007 - Gli scenari mutano rapidamente e occorre un cambio di passo, una spinta verso uno sviluppo che sia realmente competitivo. Le Marche si trovano di fronte tre grandi questioni: accrescere la modernizzazione e l´internazionalizzazione, uno sviluppo territoriale non omogeneo, un elevato indice di disoccupazione femminile. Questa la premessa della relazione tenuta dall´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro Ugo Ascoli, nel corso del convegno sul ruolo delle ´Marche nella competizione europea e internazionale- Lavoro, Formazione, Istruzione e Universita`´, organizzato dall´Unione regionale delle Province italiane presso il Rettorato dell´Universita` Politecnica delle Marche e introdotto dal presidente dell´Upi Marche, Palmiro Ucchielli. Sono intervenuti, Enzo Giancarli, presidente della Provincia di Ancona, Marco Pacetti, rettore dell´Universita` Politecnica delle Marche, Emilio Mandozzi assessore al lavoro della Provincia di Ancona, Alberto Drudi (Ccia Pesaro) e Tonino Pencarelli dell´Universita` di Urbino, Massimiliano Franceschetti, ricercatore Isfol. Ugo Ascoli, dopo aver ricordato la prematura scomparsa dell´assessore provinciale al Lavoro, Claudio Venanzi - di cui ha sottolineato la gentilezza, l´impegno, la disponibilita` costante- ha svolto una panoramica sull´attuale fase di sviluppo della nostra regione: dopo una crisi del manifatturiero che sembra superata, abbiamo una domanda di lavoro verso qualifiche medio-basse che e` quasi interamente soddisfatta dai lavoratori immigrati e una domanda di lavoro di qualifiche medio-alte, cioe` di elevate professionalita`, che nella nostra regione stenta a trovare risposte sul mercato. Altro punto nodale i servizi che Ascoli ha definito il 2 motore di sviluppo dopo il sistema imprenditoriale: ´ Vi e` l´esigenza ´ ha detto- di imprimere una svolta e di creare un circuito virtuoso tra turismo-cultura-ambiente-ruralita`. Un intervento complesso che ha bisogno di risorse umane con un´ alta formazione. ´ Lo squilibrio territoriale e` confermato dagli ultimi dati Istat che evidenziano come ´la regione marci a due velocita`. Da un parte, uno dei piu` bassi tassi di disoccupazione in Italia, il piu` basso dell´ultimo decennio: 4,5% ( sotto la Toscana che segna 4,8 e l´Umbria con il 5, 1, sopra l´Emilia Romagna che ha il 3,8%), dall´altra una disomogeneita` tra Province: mentre Pesaro, Ancona e Macerata viaggiano rispettivamente tra il 3,7 e il 4,0 %, Ascoli Piceno registra un tasso di disoccupazione del 6,5, con una disoccupazione femminile del 10,7 quasi il doppio che nelle altre Province e addirittura aumentato rispetto al dato del 2004 (7,9%. ) ´ ´Quindi ´ ha evidenziato Ascoli- vanno fatte scelte di policy adeguate, ponendosi delle sfide con le risorse a disposizione per affrontare un´armonizzazione tra domanda e offerta, per aumentare l´integrazione scolastica e l´alfabetizzazione degli immigrati- vera risorsa cruciale per l´equilibrio economico dei prossimi anni- per mirare alla creazione di alte professionalita`, attraverso il collegamento con l´alta formazione Ifts, con i poli formativi tecnologici e innovativi e con la formazione continua dei lavoratori. ´ A tale proposito Ascoli ha ricordato le notevoli risorse disponibili con i Fondi Interprofessionali (organismi a carattere associativo promossi attraverso specifici Accordi Interconfederali stipulati tra le organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori) che possono essere lo strumento piu` idoneo per una qualificazione professionale. Quindi l´assessore ha sottolineato la necessita` di potenziare gli istituti di cultura scientifica e orientarvi i giovani, di sviluppare l´educazione delle lingue straniere. Infine, sul fronte dell´alta istruzione, Ascoli ha annunciato,trovando l´accordo del Rettore Pacetti, che la Regione ridurra` il numero di finanziamenti ai Master Universitari se non daranno garanzie di utilita` ed efficacia per il mercato del lavoro, perche` talvolta ´servono solo a favorire le proiezioni personali del docente o ad accumulare risorse per piccoli gruppi universitari. ´ Riguardo alle delocalizzazione degli Atenei in piccoli centri urbani, Ascoli ha sostenuto che ´istituire corsi in tre aule, non e` fare l´Universita` che significa invece atmosfera culturale, scambio di pensieri, valorizzazione dei saperi, stimolo alla conoscenza. ´ .  
   
   
INNOVAZIONE E CONCILIAZIONE PER “AZIENDE AMICHE DELLE MAMME E DEI PAPÀ”  
 
Torino, 28 marzo 2007 - Suggerimenti e iniziative sono stati proposti e presentati il 26 marzo in Provincia di Torino, nell’ambito del convegno “Innovazione e conciliazione – nuove soluzioni organizzative” proposto dalle Consigliere di Parità provinciali, Laura Cima e Ivana Melli, con la partecipazione dell’Assessora Pari Opportunità della Provincia Torino Aurora Tesio e dell’ Assessora Attività Produttive della Provincia Torino, Giuseppina De Santis, della Sottosegretaria al Ministero della Famiglia, Chiara Acciarini, di rappresentanti delle associazioni datoriali, delle aziende e dei sindacati. Sono emerse alcune possibili vie di azione volte a facilitare la realizzazione di progetti di conciliazione dei tempi di vita e lavoro da parte delle imprese, attraverso strumenti di informazione e sensibilizzazione, “formule di accompagnamento” per rendere più facile fasi di progettazione e di accesso alle fonti di finanziamento. Interventi sono stati ipotizzati anche per valorizzare buone prassi quali la creazione di un marchio “Azienda amica delle mamme e dei papà” e la creazione di un premio annuale “donna innovazione e conciliazione” riservato a donne che, in ruoli di management, abbiano “saputo innovare” integrando le politiche di genere nella gestione organizzativa. “Conciliazione vuol dire permettere a donne e uomini di vivere meglio lavoro e responsabilità familiari e di prevenire le discriminazioni e i processi di esclusione (es. Mobbing, auto licenziamento) nelle aziende – spiega la Consigliera di Parità Laura Cima - Al tempo stesso è elemento di innovazione nella gestione delle risorse umane volta anche a migliorare l’immagine interna ed esterna dell’impresa stessa. Per questo ci impegniamo, nel ruolo di Consigliere di Parità, ad attivare il tavolo di conciliazione e innovazione con il coinvolgimento di parti sociali e istituzione. Il primo passo sarà la creazione di un opuscolo promozionale, rivolto alle imprese, per sensibilizzarle circa i vantaggi dell’introduzione di elementi di conciliazione nella gestione delle Risorse Umane. La partecipazione di moltissimi/e rappresentanti con ruoli e responsabilità in istituzioni, aziende, enti, associazioni conferma l’interesse per l’attivazione di reali cambiamenti”. “Un percorso cui la Provincia sta ponendo da tempo grande attenzione attraverso una sinergia tra assessorati e le attività di rete che hanno dedicato particolare attenzione al tema della responsabilità sociale d’impresa. In tema di conciliazione è importante iniziare a parlare di convenienze generali di sistema, e non più solo di diritti, se vogliamo invertire la realtà del lavoro delle donne: le più penalizzate perché ostacolate nella carriera ma anche nella possibilità di avere figli” hanno rilevato l’assessora Tesio e l’assessora De Santis. La situazione italiana in cui un bambino su dieci trova posto in un asilo nido e un terzo delle neo mamme abbandona il lavoro entro il primo anno di attività del figlio è preoccupante. L’analisi dei dati, affrontata dalla Sottosegretaria Acciarini, ha introdotto gli interventi in programma nell’ambito della finanziaria 2007: “per superare la situazione di crisi abbiamo in previsione la creazione di 90. 000 posti nei nidi, anche se non ancora sufficienti per raggiungere la copertura del 33% prevista dagli obiettivi di Lisbona entro il 2010. La creazione di nidi, senza pregiudiziali sulla tipologia aziendale o pubblica purchè sia garantita la validità del progetto educativo, è uno dei 12 punti previsti dal nostro Governo nell’ambito delle iniziative a favore della famiglia e previste dal Fondo nazionale per la famiglia. In previsione anche una revisione dell’art. 9 delle 53/2000 per le imprese per l’introduzione di formule di conciliazione dei tempi”. Sollecitazioni importanti sono arrivate anche dalle rappresentanti delle associazioni di categoria rispetto alla necessità di un ricambio generazionale nella gestione delle istituzioni, dove l’età media è molto alta, e alla presenza di donne in posizioni apicali. Sottolineata, inoltre, la necessità di premi reali, quali incentivi fiscali per le aziende virtuose ma anche di quote rosa nelle imprese sul modello di altri paesi europei (Novegia e Spagna), di investimenti seri nella creazione di nidi e in interventi a favore della famiglia che in altri paesi hanno migliorato sensibilmente la presenza delle donne nel lavoro e la natalità, il caso della Francia e dell’Austria sono a questo proposito esemplari. Dalla parte sindacale l’invito a una riflessione critica per modificare realmente i modelli organizzativi aziendali oggi basati su competitività individuali, che limitano la possibilità di rivendicazione da parte delle lavoratrici e dei lavoratori dei diritti acquisiti. Sottolineato anche il ruolo dei sindacati nell’attivare proposte concrete in ambito di contrattazione a favore dell’equilibrio tra lavoro e conciliazione dei tempi e per promuovere la conoscenza della legge 53/2000. .  
   
   
COMITATO IMPRESA ROSA: RINNOVATE LE CARICHE  
 
Como, 28 marzo 2007 – Sono state rinnovate le cariche del Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile: presidente per il triennio 2007/2009 è stata confermata Ornella Gambarotto, vicepresidente Veronica Airoldi, responsabile della segreteria Emilia Mancinelli. Il Comitato per la promozione dell´imprenditoria femminile a Como, composto da rappresentanti designati dalle Associazioni imprenditoriali di categoria, si occupa del sostegno e dello sviluppo dell´occupazione e dell´imprenditorialità delle donne, attraverso azioni di informazione, promozione e specifici servizi di sostegno e accompagnamento, avvalendosi di un sistema di collaborazione sinergica con le associazioni di categoria impegnate nella promozione dell´imprenditoria femminile. La presenza nel Comitato di rappresentanti di tutte le associazioni imprenditoriali di categoria locali lo rende un importante strumento per la concertazione di politiche a sostegno dello sviluppo della cultura imprenditoriale femminile. .  
   
   
X RAPPORTO ANCE LOMBARDIA-CENTREDIL E SCENARI IMMOBILIARI: IL MERCATO IMMOBILIARE TRAINO DELL´ECONOMIA LOMBARDA NELL´ULTIMO DECENNIO, MA CON PRIMI SEGNI DI FLESSIONE PREZZI IN LIEVE AUMENTO NEL 2007, MA STABILI LE COMPRAVENDITE. E PER IL PROSSIMO DECENNIO IL MERCATO DOVRÀ PUNTARE SULLA QUALITÀ DEGLI IMMOBILI E SULLA RISOLUZIONE DEL PROBLEMA INFRASTRUTTURALE  
 
Milano, 28 marzo 2007 — Ance Lombardia-centredil e Scenari Immobiliari hanno presentato ieri la decima edizione del rapporto sul mercato immobiliare lombardo dal titolo "1997-2007-2017: vent´anni di mercato immobiliare e territorio in Lombardia". Un´inedita analisi delle grandi trasformazioni avviate in Lombardia negli ultimi dieci anni e una proiezione degli scenari sul territorio regionale per il prossimo decennio. I risultati emersi evidenziano innanzitutto come nell´ultimo decennio l´edilizia sia risultata il settore trainante dell´economia lombarda, allineato ormai sulle tendenze europee, con una crescita continua del giro di affari generato dalla compravendita di abitazioni soprattutto nei capoluoghi: la Lombardia scambia abitazioni per 25,7 miliardi di euro, e nel periodo 1997-2006 i volumi di fatturato sono aumentati in media annualmente del 30% nei capoluoghi e del 18% nelle province. La quota di investimenti in edilizia si è assestata nel 2006 attorno al 7,7% degli impieghi del Pil regionale, coinvolgendo nel 2006 oltre 6,6 milioni di euro di investimenti in nuove costruzioni residenziali ed altrettanti per edifici non residenziali, 6,9 milioni di curo per manutenzioni e ristrutturazioni, nonché 3,7 miliardi di euro per l´ambito delle opere pubbliche. Il settore dell´edilizia registra in Lombardia poco meno del 21% degli occupati nel comparto industriale regionale. In Lombardia è localizzato circa il 16% dello stock residenziale italiano: un patrimonio che oggi ammonta a più di 4,2 milioni di case, cresciuto dal 1997 di circa il 10%. Nel periodo indicato, e in particolare nel quinquennio 2000-2005, l´industria delle costruzioni si è distinta per dinamicità e per il peso assunto dagli interventi di recupero del patrimonio residenziale, rilevante rispetto al contesto nazionale, segno soprattutto di un innovativo rapporto pubblico-privato. L´analisi dei dati relativi al decennio appena trascorso evidenzia dunque una progressiva ed apparentemente inarrestabile espansione del mercato immobiliare, che mostra tuttavia negli ultimi tempi segnali di rallentamento. Nel 2006 si rileva un aumento del 7,5%, frutto del bilanciamento tra il dato provinciale in sostanziale tenuta (+14%) e una leggera flessione nei capoluoghi (-4%). Stessa tendenza si è registrata per il fatturato del settore immobiliare, cresciuto complessivamente del 4%, ma in diminuzione soprattutto nei grandi centri urbani dopo dieci anni di crescita. Non hanno accennato invece a diminuire i prezzi degli immobili, con un progresso medio complessivo del 5% nel 2006. Le previsioni per il breve-medio periodo in Lombardia vanno però in direzione della stabilizzazione dei valori immobiliari: se nel 2007 si prevede un aumento dei prezzi del 3,5%, il volume delle compravendite è destinato a stabilizzarsi, così come quello degli investimenti, e il fatturato dell´intero comparto residenziale a crescere di poco più dell´1%. Questi risultati si devono in particolare all´incremento dei tempi di vendita degli immobili e dei valori, che risultano ormai in via di stabilizzazione, uniti ad una forte diminuzione degli occupati nel settore (-5,5%). Le imprese lombarde si concentrano su interventi di dimensioni medio-piccole, soprattutto realizzazione di immobili o piccoli complessi residenziali e ristrutturazione di abitazioni; a fianco a questa tendenza generale vi è però il rafforzamento delle posizioni di mercato di un gruppo di imprese di dimensioni internazionali, che attraverso grandi commesse pubbliche e private stanno internalizzando quell´insieme di servizi e competenze tipiche della fase di sviluppo e gestione immobiliare. Nel mercato dell´edilizia non residenziale si registra una crescita, in corso dal 2004, per gli immobili ad uso ufficio, dovuta soprattutto alla presenza degli investitori esteri, sempre più interessati alle piazze intermedie come Brescia e Bergamo, e dei fondi italiani, che presumibilmente aumenteranno la quota di investimenti in uffici. In flessione è invece il mercato delle locazioni abitative, che ha chiuso nel 2006 con risultati stabili, a conferma del peggioramento dell´ultimo quinquennio. Il rapporto evidenzia inoltre una sensibile modificazione della domanda regionale: le famiglie sono più prudenti e ritardano l´acquisto in attesa di una futura riduzione delle quotazioni. La tendenza comune è l´orientamento su alloggi di discreta condizione qualitativa, ubicati in contesti facilmente raggiungibili e dotati di tutti i servizi primari, anche se complessivamente domina l´allontanamento dai centri storici. Cambia sensibilmente anche la tipologia di abitazione desiderata, con una predilezione per superfici medio-grandi. Aumenta la percentuale di chi acquista casa perché ha costituito un nuovo nucleo familiare, e continua inarrestabilmente a crescere anche la nicchia di mercato costituita dai single. Alle grandi categorie di acquirenti appartiene anche una quota importante, ed in crescita, di cittadini extracomunitari ormai in grado di procedere all´acquisto. I dati presentati dal X Rapporto fanno luce anche sui futuri scenari del mercato lombardo per i prossimi dieci anni. Dall´analisi emergono in particolare le priorità che dovranno guidare gli operatori nella definizione delle scelte, prima fra tutte la soluzione della problematica infrastrutturale, fortemente legata alla qualità ambientale del territorio, come vera chiave per la sfida con l´Europa. Per il prossimo decennio si prospetta infatti una nuova fase all´insegna della qualità nella pratica edilizia e nelle interazioni col territorio: la qualità degli immobili sarà dettata in primo luogo dall´adozione di soluzioni costruttive ad alta efficienza energetica, ma anche da un nuovo approccio col territorio, teso allo sviluppo sostenibile delle aree urbane tramite la riqualificazione degli spazi dismessi, e dalla garanzia di un´adeguata dotazione infrastrutturale del territorio finalizzata all´accessibilità degli insediamenti. Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, intervenendo ha affermato che "la Lombardia soffre oggi di una sottodotazione infrastrutturale, collocandosi in Europa al 7lesimo posto per dotazione ferroviaria e al 91 esimo per quella autostradale, benché sul suo territorio circolino il 16% delle auto e il 22% delle merci su strada in Italia". La causa primaria di questo dato è certamente la difficoltà nel reperimento delle risorse, e il Rapporto evidenzia un necessario incremento delle sinergie pubblico-privato come strumento per promuovere le città e il territorio nel prossimo futuro. Lo scenario prevede inoltre una progressiva estensione dei confini urbani in Lombardia, che porteranno anche all´evoluzione dei centri minori e degli assi di comunicazione. In questa nuova condizione la sinergia fra Milano e città anche non lombarde come Torino e Bologna, sarà la chiave verso un sistema metropolitano evoluto, con funzioni di eccellenza come fiere, università e grandi imprese internazionali. "I dieci Rapporti sul mercato immobiliare lombardo, elaborati in questi anni in collaborazione con Scenari Immobiliari" – ha affermato l´arch. Luigi Colombo, Vicepresidente di Ance Lombardia-centredil – "registrano un felice periodo nell´andamento del mercato, che ha sostanzialmente visto una ininterrotta crescita sia nei valori di scambio sia nei volumi realizzati. Solo negli ultimi tempi l´andamento sembra mostrare alcuni segni di rallentamento nella crescita, più marcati nei capoluoghi. Come imprese fortemente radicate sul territorio siamo pronti a cogliere le opportunità del nuovo mercato, assumendoci il ruolo di costruttori-promotori, portatori di proposte e progetti di intervento fin dal momento della programmazione e poi della realizzazione finale. L´indagine ha rivelato un´evoluzione della domanda, sempre più attenta alla qualità dell´edificio e al contesto urbano in cui esso è inserito. Fattori quali l´efficienza energetica e i requisiti acustici sono presi in sempre maggiore considerazione: come imprese siamo consapevoli che per proporre soluzioni nuove e funzionali alle città del futuro occorre investire in innovazione progettuale e tecnologica, e come Associazione siamo impegnati su questo fronte. Per un rilancio complessivo del territorio appare, inoltre, fondamentale avviare interventi di riqualificazione che, in accoglimento delle istanze più innovative, sappiano restituire un´identità alle nostre città contemporanee. Infine, per quanto riguarda il problema infrastrutturale, ritengo che in Lombardia, dove si riscontra una storica e grave carenza nella dotazione, siano state poste premesse importanti affinché politica e istituzioni trovino con maggiore facilità accordi sulle priorità. Occorre però un´accelerazione nelle realizzazioni, e il raggiungimento di un consenso ampio sulle priorità, oltre all´attivazione di risorse finanziarie con il concorso dei privati in un quadro di regole certe". .  
   
   
1997 - 2007 - 2017: VENT´ANNI DI MERCATO IMMOBILIARE E TERRITORIO IN LOMBARDIA SINTESI DELLA RELAZIONE DEL PRESIDENTE DELL´ANCE PAOLO BUZZETTI  
 
Milano, 28 marzo 2007- Accanto agli effetti determinati dal lievitare dei prezzi degli immobili, un fenomeno che vede rimanere nelle zone centrali le famiglie più anziane, le più ricche, i single, estromettendo le famiglie a più basso reddito, l´altro grande cambiamento è dato dal crescere della presenza straniera nelle nostre città. La sanatoria ha fatto emergere una componente della popolazione già presente. E´ ovvio che questi lavoratori immigrati risiedono nelle case dove lavorano, ripopolando la città con la loro presenza lavorativa. La vitalità economica e sociale rende le città poli di attrazione di persone e attività, innescando un elevato tasso di mobilità "da e per" le città. Un altro fenomeno che caratterizza il territorio Lombardo è il pendolarismo, fenomeno ben evidenziato nei dati dell´Istat, relativi agli spostamenti quotidiani nei grandi comuni, che mostrano quanto sia consistente il flusso di ingresso nelle città per motivi di studio o di lavoro. L´impatto che le città devono sostenere è forte: a Milano, ogni giorno, arrivano 436. 000 persone; è come se ogni giorno Milano accogliesse più di tutta la popolazione residente a Bologna. La diffusione degli insediamenti (residenziali, industriali) sono la diretta evoluzione di un policentrismo tipico anche della Lombardia, un territorio in cui si lavora, si abita in una pluralità di luoghi e la città rappresenta una delle molteplici modalità insediative. In questo contesto occorre che città e territorio tornino a dialogare e soprattutto occorre, per questo, ridare forza alle città, avviare un processo di rinnovamento urbano che promuova significativi programmi di recupero di aree, e interventi per le infrastrutture, lc sviOppo economico, la qualità dell´ambiente. La dispersione deve essere governata attraverso politiche di governo del territorio che operino in una logica°di integrazione tra centralità, rafforzando le relazioni tra queste. Costruire il futuro di una città, in questa visione, vuoi dire individuare le funzioni cardine sulle quali fare sviluppo, vuoi dire adattare spazi e luoghi perché ciò si realizzi, attraversc l´avvio di progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana. L´idea che condividiamo è quella di diffondere centralità, sfruttando anche i vuoti tra le zone edificate per riequilibrare i pesi insediativi e tentare una ricucitura non banale del paesaggio urbano. Accanto ai programmi di riqualificazione urbana, ai programmi per la mobilità, per le grandi infrastrutture, per l´ambiente, nel ridisegnare le città e renderle più attraenti e competitive, occorrono anche nuove politiche abitative, finalizzate soprattutto a risolvere le difficoltà abitative delle famiglie a basso e medio reddito, attraverso l´aumento dell´offerta di case in affitto. Per questi soggetti manca un´offerta di abitazioni in locazione adeguata, per costi e tipologie, alle nuove esigenze di mobilità e flessibilità. Offrire opportunità concrete di abitazioni a costi accessibili è anche una delle misure da realizzare per attirare o trattenere classe creativa. Attrarre capitale umano qualificato sarà uno dei principali obiettivi, nei prossimi anni, e le città sono il luogo privilegiato della classe creativa che proprio in una dimensione urbana, ricca di cultura, innovazione, stimoli ed opportunità, cerca il proprio habitat. Eppure, la presenza delle Università nei territori urbani è un fattore di rilevante interesse pubblico e la possibilità di incrementare l´offerta formativa, di attrarre giovani, facilitando la residenzialità universitaria è un obiettivo che deve essere considerato strategico per lo sviluppo. Occorrono politiche urbane in grado di mantenere vitale e competitivo il tessuto metropolitano. Le città per generare, trattenere, attirare i creativi deve avere una forte qualità del luogo, intesa, ad esempio, come disponibilità dei servizi, innovazione, attrattività culturale, infrastrutture fisiche e digitali, periferie vive, riconoscibilità che ne renda immaginabile lo stile di vita. .  
   
   
REGGIO EMILIA, ARTIGIANI EDILI: LA POSIZIONE DELLA CDC  
 
Reggio emilia, 28 marzo 2007 - Nonostante la risposta della Camera di Commercio apparsa sull’Informazione di giovedì 22 marzo scorso, risposta che si riteneva quanto mai chiarificante ed esaustiva, nuovamente sulla stampa locale di domenica 25 marzo si ripropone lo stesso tema riferendo i lavori delle prime sedute del Cles (Comitato per l’emersione del lavoro nero). In un comunicato stampa, sono infatti contenute critiche all’operato della Commissione Provinciale dell’Artigianato in merito all’iscrizione di artigiani edili. Questa Commissione Provinciale Artigianato, amareggiata per questi gratuiti e continui attacchi, ritiene di aver sempre operato nell’ambito della legalità e della correttezza. Come già detto, proprio per cercare di fornire un sostanziale contributo ad un problema, certamente complesso e di non semplice soluzione, la Commissione Provinciale Artigianato ha, da più di tre anni, e per prima in Regione, deciso l’introduzione di ulteriori criteri distintivi del lavoro autonomo, oltre quelli normativamente previsti (ben pochi, per la verità, trattandosi di attività libera), da tenere in considerazione nell’esame delle domande di iscrizione di neo imprese individuali nel settore edile, ovvero: documentazione attestante l’effettivo possesso delle attrezzature dichiarate (fatture o contratto di comodato), ed almeno uno dei seguenti requisiti: contratto d’opera se il neo imprenditore ha assunto lavori per conto terzi o certificazione di frequenza a corsi formativi. Si specifica che nessuna normativa, peraltro, prevede il controllo dei requisiti di onorabilità in questa materia. Vogliamo poi ricordare che a termini di legge la concessione dello status di artigiano spetta unicamente alle Cpa (Legge 443/85 ribadita dalla legge regionale n. 32/2001). Si sottolinea inoltre che della Commissione Provinciale Artigianato fanno parte, oltre i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali di cui si deve purtroppo verificare la perdurante assenza, il rappresentante nominato dalla Direzione Provinciale del Lavoro ed il Direttore dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Spiace comunque constatare che polemiche in tal senso non contribuiscano in alcun modo a creare uno spirito costruttivo e collaborativo che permetta la elaborazione di strategie di intervento utili ed efficaci in sinergia ma siano polemiche sterili fine a se stesse che certamente non tendono a risolvere le problematiche venutesi a creare nella provincia. Proprio in tale ottica, risulta incomprensibile la mancata convocazione della Camera di Commercio al Cles, considerato l’indubbio apporto tecnico e conoscitivo che la stessa avrebbe potuto contribuire a fornire, stante la specifica finalità di Ente esponenziale del mondo economico provinciale attribuitole dalla legge di riforma. .  
   
   
GRANITIFIANDRE APPROVA I RISULTATI 2006: RICAVI A 199,1 MILIONI DI EURO (+13%)  
 
Castellarano, 28 marzo 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Granitifiandre, attivo nella produzione e commercializzazione di lastre in grès porcellanato alternative ai marmi e graniti di cava e prima matricola quotata al segmento Star di Borsa Italiana, ha approvato oggi il Bilancio Consolidato e della Capogruppo al 31 dicembre 2006. Nel corso dell’esercizio, grazie al buon andamento della capogruppo Granitifiandre s. P. A. E al costante sviluppo della controllata tedesca Porcelaingres e dell’americana Stonepeak, il Gruppo ha registrato un aumento dei volumi di fatturato e della redditività operativa. L’aumento delle vendite è stata riscontrato in tutte le macro aree geografiche in cui il Gruppo Granitifiandre opera e in particolare nei Paesi Europei ed extra Europei; i ricavi consolidati si sono così attestati nell’esercizio a 199,1 milioni di Euro, in crescita del 13% rispetto ai 176,3 milioni dell’anno precedente. Significativo l’incremento di fatturato di materiale a marchio, le cui vendite hanno raggiunto 142,2 milioni di Euro, +12,2% rispetto ai 126,8 milioni del 2005; Europa +14,2% pari ad un incremento di 7,1 milioni di Euro e Resto del mondo +23,3% pari ad un incremento di 8,4 milioni di Euro. In forte crescita i principali indicatori di redditività operativa con: - Margine Operativo Lordo (Ebitda) dell’esercizio a 28,3 milioni di Euro, +12,9% a fronte dei 25,1 milioni di Euro dell’anno precedente; - Risultato Operativo (Ebit) a 14,1 milioni di Euro nel 2006, +12,5% rispetto ai 12,5 milioni di Euro del 2005. Risultati di rilievo soprattutto in considerazione dell’incidenza ancora negativa della società americana Stonepeak, in piena fase di start-up per i primi sei mesi del 2006, e dell’eccezionale incremento dei costi energetici (+22,8%). Il maggior costo sostenuto da Granitifiandre spa e dalla controllata tedesca Porcelaingres è stato nell’esercizio 2006 pari a 2,4 milioni di Euro. La dinamica del rapporto di cambio Euro/dollaro Usa ha inciso negativamente sull’andamento della gestione finanziaria e sul risultato ante imposte. Le differenze cambio passive imputate nell’esercizio 2006 ammontano a 6,8 milioni di Euro, di cui 6,3 milioni di Euro da valutazione; nell’esercizio 2005 il gruppo Granitifiandre aveva registrato utili su cambio pari a 4,2 milioni di Euro. Il risultato netto , infine, a seguito esclusivamente degli adeguamenti cambio di fine periodo, risulta negativo di 523 migliaia di Euro. La posizione finanziaria netta è negativa per 47,8 milioni di Euro, contro i -41,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2005; tale diminuzione è dovuta principalmente al pagamento dei dividendi 2005 per 4,4 milioni di Euro, al pagamento delle imposte relative all’esercizio 2005 ed agli investimenti dell’esercizio per 15,1 milioni di Euro. I flussi di cassa generati dalla gestione corrente al lordo di imposte sono stati pari a 19,7 milioni di Euro. Grazie alle aperture nel 2006 dei punti vendita di Shanghai, Strasburgo, Guadalajara e Doha i negozi a marchio Geologica sono oggi 72, di cui 48 operativi all’estero. In particolare a Shangai è stato inaugurato un megastore nel pieno centro della città, con uno spazio espositivo di oltre 360 metri quadri, a cui si lega un accordo di fornitura di materiale per complessivi 7,1 milioni di Euro per i prossimi quattro anni. È prevista a breve l’inaugurazione dei negozi di Miami e a Guangzhou in Cina. Destinazione Utile - L’utile netto dell’esercizio della capogruppo Granitifiandre spa si è attestato a 6,6 milioni di Euro. Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli Azionisti del 26 aprile p. V. Di destinare l’utile per 4,4 milioni di Euro a dividendo e per 2,2 milioni di Euro a riserve di Patrimonio Netto. Il dividendo di 0,12 Euro per azione sarà equivalente a quanto distribuito in sede di approvazione dei risultati 2005. Il dividendo verrà posto in pagamento il 24 maggio 2007 con stacco cedola il 21 maggio 2007. Business Plan 2007-2009 e prevedibile evoluzione - Lo scorso 26 febbraio Granitifiandre, nel corso dell’investor day, ha presentato il budget consolidato 2007 e il business plan 2008/2009 del Gruppo. Il trend di crescita dei ricavi e della redditività, già manifestatosi nel corso del 2006, secondo il management proseguirà anche nei 3 esercizi a venire grazie soprattutto al piano di sviluppo internazionale cui il Gruppo negli ultimi anni ha dedicato le risorse raccolte in sede di collocamento in Borsa. Sono infatti entrati in funzione e sono oggi pienamente operativi gli stabilimenti di Vetschau (Germania), gestito dalla controllata Porcelaingres che serve i mercati del centro ed est Europa, e di Crossville (Tennessee – Usa), che serve attraverso la società del gruppo Stonepeak i mercati del nord America. Definite gamme complete di prodotti e costruite ampie reti commerciali e forti relazioni con clienti di prestigio, sia Porcelaingres che Stonepeak stanno sviluppando molto velocemente il business nei mercati di competenza e contribuiscono in maniera decisiva ad accelerare la crescità di gruppo in termini di volumi e redditività. A conferma della qualità della ricerca e dei prodotti realizzati, Granitifiandre spa ha ottenuto due importanti riconoscimenti: il primo per la nuova collezione “Platinum”, che ha ricevuto ad Hannover il premio Ait all’innovazione “architettura e pavimentazioni”, il secondo per la collezione “Geodiamond” che è stata selezionata dall’Osservatorio Permanente del Design per il premio “Compasso d’oro Adi” il più autorevole riconoscimento europeo in tema di design. “Riteniamo che le previsioni espresse dal budget 2007 e dal Business Plan al 2009 siano fondate su basi solide – ha commentato il Presidente e Amministratore delegato di Granitifiandre Graziano Verdi – e i dati dei primi mesi dell’esercizio, con un fatturato in crescita di oltre il 20% a fine febbraio 2007, lo confermano” La capogruppo Granitifiandre S. P. A. È attesa, infatti, ad incrementare i volumi di attività sulla scorta dell’incremento del fatturato di oltre il 7% già realizzato nel primo bimestre 2007 e del significativo portafoglio ordini cresciuto di oltre il 13% rispetto al corrispondente periodo del 2006. Anche per la controllata tedesca Porcelaingres si prevede un primo trimestre 2007 caratterizzato da un incremento dei volumi di vendita, giustificati da un fatturato dei primi due mesi 2007 in crescita di oltre il 20% e da un portafoglio ordini incrementatosi del 64% rispetto al corrispondente periodo 2006. La società ha concluso inoltre due importanti accordi commerciali rispettivamente, con uno dei principali distributori russi e con un gruppo olandese, per complessivi 3,6 milioni di Euro. Aspettative estremamente positive anche sullo stabilimento produttivo americano ed al marchio Stonepeak con 9,3 milioni di dollari fatturati nei primi due mesi del 2007 (più del doppio rispetto al pari periodo 2006), ed un portafoglio ordini di circa 10 milioni di Dollari. Accordo con una delle principali catene distributive americane per 1,5 milioni di Dollari. .  
   
   
PREMIAZIONE DEL LAVORO E DELL’IMPRESA, EDIZIONE 2007  
 
 Perugia, 28 marzo 2007 - Dal 1952 l’Assemblea di Premiazione del Lavoro e dell’Impresa, segnala alla pubblica opinione lavoratori che nella loro attività hanno dimostrato doti di dedizione e spiccata professionalità e imprenditori che hanno saputo imporsi sul mercato portando un contributo significativo alla crescita economica del territorio provinciale. Nelle 55 edizioni della manifestazione sono stati premiati quasi 2. 400 tra lavoratori dipendenti e imprenditori di tutti i comparti produttivi, nonché tanti benemeriti che con la loro attività hanno partecipato al “raggiungimento di più alti obiettivi di progresso economico e sociale”. Con l’edizione 2007 entrano nell’Albo d’Oro altri 9 lavoratori dipendenti e 45 imprenditori dei settori del commercio, dell’industria, dell’artigianato e dell’agricoltura. I Premi Speciali al Merito sono stati assegnati quest’anno a Luigi Bacchi, imprenditore del settore veicoli industriali e commerciali, Mario Bellucci, docente universitario, editore e cultore di storia patria, Giovanni Conti, titolare della omonima azienda di distribuzione stampa per l’Umbria e Giuseppe Margaritelli, imprenditore a capo di un gruppo multibusiness, dalla produzione di pavimenti in legno all’arredamento di interni. L’assemblea di Premiazione del Lavoro e dell’Impresa è stata aperta dalla relazione del presidente della Camera di Commercio di Perugia Alviero Moretti sull’attività dell’ente camerale e sullo stato dell’economia locale. Sulla congiuntura economica Moretti ha parlato di “consistente ripresa, dopo una crisi lunga e difficile come quella che 10 anni fa ci aveva messo in ginocchio, ma che questa volta non ha minato le fondamenta del nostro apparato economico e produttivo”. “L’indagine congiunturale che la Camera di Commercio di Perugia conduce sui settori Manifatturieri - ha detto ancora Moretti – ha confermato nell’ultimo trimestre del 2006 una ripresa consistente, visto che risultano positivi i risultati sia della produzione che del fatturato e gli ordinativi. Alla crescita delle variabili economiche hanno contribuito principalmente le imprese di maggiori dimensioni (con almeno 50 dipendenti), più pronte ad approfittare dei segnali di ripresa economica. Positivo anche l’andamento delle imprese da 10 a 49 dipendenti, mentre l’inversione di tendenza non sembra ancora coinvolgere le imprese di dimensioni più piccole, quelle con meno di 10 dipendenti. E preoccupa ancora la situazione delle imprese manifatturiere artigiane, che dopo i risultati appena incoraggianti del Iii° trimestre 2006, nel Iv° tornano, su base annua, a variazioni negative. Nel manifatturiero risultano positive anche le previsioni per il I° trimestre 2007, mentre gli imprenditori artigiani nell’immediato futuro non prevedono incrementi della produzione, del fatturato e degli ordinativi, sia interni che esteri”. “Dobbiamo evitare – ha sottolineato Andrea Mondello, presidente di Unioncamere nazionale, nel corso del suo intervento - il ritorno di un clima di avversità verso le imprese e liberarle da “lacci e laccioli” che ne ostacolano la crescita. Si pensi soltanto che in Italia le imprese spendono in burocrazia l’1,1% del Prodotto Interno Lordo. Sul fronte dimensionale l’assunto “piccole è bello” continua ad esse valido, ma non se le imprese restano “nane”. Le piccole imprese sono creative soltanto se la piccola dimensione è funzionale al loro business. Al contrario il nanismo è un grave limite e noi dobbiamo lavorare per favorire la crescita delle piccole in medie imprese che a livello nazionale realizzano il 50% del fatturato totale. L’umbria è in questo avanti visto che le medie imprese, che stanno trainando la ripresa, riescono a fatturare il 56% del totale regionale. E ciò nonostante la fiscalità delle medie imprese sfiori il 50% contro il 37% della grande impresa. Fondamentale è la ripresa del turismo: siamo passati dal 1° al 5° posto nel mondo (terzi in Europa, dove la Francia ha quasi doppiato il nostro fatturato e la Spagna sta per fare lo stesso). La ripresa del turismo passa attraverso la ripresa del controllo del territorio da parte dello stato, soprattutto nel meridione. Oltre al presidente di Unioncamere nazionale, sono intervenuti Maria Rita Lorenzetti, presidente della Giunta Regionale dell’Umbria; il presidente del Consiglio Regionale dell’Umbria Mauro Tippolotti, l’on. Giampiero Bocci, il vice presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia Nicoletta Spagnoli, il segretario generale di Unioncamere nazionale Giuseppe Tripoli, il presidente di Unioncamere umbra Adriano Garofoli, il presidente della Camera di Commercio di Terni Mario Ruozi Berretta, il prefetto di Perugia Enrico Laudanna e il questore di Perugia Arturo De Felice. Sono intervenuti, inoltre, i rappresentanti del mondo dell’associazionismo imprenditoriale regionale e nazionale. .  
   
   
ENI INCONTRO DI LAVORO TRA ALEXEI MILLER E PAOLO SCARONI LE PARTI HANNO DISCUSSO L’ANDAMENTO DELL’ACCORDO STRATEGICO SOTTOSCRITTO LO SCORSO 14 NOVEMBRE  
 
San Donato Milanese (Mi), 28 marzo 2006 - A Mosca, il 26 marzo, si e’ tenuto un incontro di lavoro tra i Ceo di Eni e Gazprom, Paolo Scaroni e Alexei Miller. Le parti hanno discusso l’andamento dell’accordo strategico sottoscritto lo scorso 14 novembre. Alexei Miller e Paolo Scaroni hanno rilevato i progressi raggiunti nella realizzazione dell’accordo. Eni ha in programma di finalizzare l’ingresso negli asset di produzione russi. .  
   
   
ENI FIRMA ACCORDO CON PETROBRAS PER PROGETTI CONGIUNTI NELLA PRODUZIONE DI BIOCARBURANTI E NELLA RAFFINAZIONE DI PETROLIO  
 
Brasilia, 28 marzo 2007 – Eni e la compagnia brasiliana Petrobras hanno sottoscritto ieri a Brasilia un Memorandum of Understanding per la valutazione congiunta di alleanze strategiche nella produzione di biocarburanti e nella produzione e raffinazione di petrolio. Eni e Petrobras metteranno insieme le proprie tecnologie esclusive per la produzione di biodiesel e bioetanolo per sviluppare progetti congiunti per la produzione di biocarburanti in paesi terzi. L’accordo prevede inoltre la possibilità di collaborazione nella successiva commercializzazione di questi prodotti sui mercati internazionali. Petrobras vanta la leadership mondiale nella produzione su larga scala di bioetanolo: il Brasile è il primo produttore mondiale di bioetanolo da canna da zucchero, grazie a una serie di condizioni propizie tra cui l’ampia disponibilità di terreni coltivabili e di acqua, le condizioni climatiche favorevoli e l’alta produttività delle colture specifiche. Eni ha allo studio, tra i progetti relativi ai biocarburanti, la realizzazione di un impianto da 250. 000 tonnellate, nella raffineria di Livorno, per la produzione di biodiesel di altissima qualità e lo sviluppo di progetti autonomi in alcuni Paesi dove la società ha una presenza radicata. Le due società studieranno progetti congiunti per la produzione e raffinazione di petrolio in cui Eni metterà a disposizione di Petrobras la tecnologia esclusiva Est (Eni Slurry Technology) per la conversione dei residui e dei greggi pesanti – tipici dell’upstream brasiliano - in prodotti finiti come gasolio e benzina nell’ambito di una alleanza che consenta a Eni di avere spazio, in partnership con Petrobras, nella produzione e raffinazione di greggio in Brasile. “Nel campo dei biocarburanti e della conversione dei greggi pesanti – ha detto l’Amministratore Delegato Eni Paolo Scaroni – ci stiamo muovendo a livello globale. Il Brasile rappresenta una tappa molto importante nella strategia che vede Eni impegnata a costituire nuove alleanze strategiche in questi settori”. Il Brasile dispone attualmente di riserve provate di petrolio per circa 11,5 miliardi di barili e di gas naturale per circa 320 miliardi di metri cubi. La produzione di idrocarburi, che oggi è pari a circa 2 milioni di barili al giorno di petrolio e a circa 12 miliardi di metri cubi all’anno di gas naturale, aumentera´ grazie ai risultati incoraggianti conseguiti nelle attività di esplorazione condotte prevalentemente nell’offshore. Eni è presente in Brasile in quattro blocchi esplorativi offshore, nel bacino petrolifero di Santos, uno tra i più prolifici del Paese. Eni si è inoltre aggiudicata nel 1999 la concessione trentennale per la distribuzione di gas naturale nell´area nord occidentale dello Stato di San Paolo. Saipem e Snamprogetti hanno partecipato nel corso degli anni alla realizzazione di numerose infrastrutture nel settore petrolifero, tra cui le raffinerie di Belo Horizonte, Porto Alegre e San José dos Campos. .  
   
   
L’ENERGIA EOLICA SOFFIA IN SICILIA CON LE GIORNATE DI APPROFONDIMENTO ORGANIZZATE DA APER APERTE DA APRILE LE ISCRIZIONI PER IL CORSO CHE SI TERRÀ A CATANIA DAL 16 AL 19 MAGGIO 2007  
 
 Milano, 28 marzo 2007 - Il prossimo maggio si terrà a Catania presso il centro convegni Le Ciminiere, il seminario “Giornate Di Approfondimento Sugli Aspetti Tecnico-normativi Riguardanti La Produzione Di Energia Da Fonte Eolica”. Organizzato da Aper – Associazione Produttori di Energia da fonti Rinnovabili - in collaborazione con il Dipartimento Cudam, il seminario avrà la durata di tre giorni e sarà rivolto principalmente agli operatori di settore e ai funzionari delle Pubbliche Amministrazioni. Concepito per essere un utile strumento di orientamento ed aggiornamento per tutti i professionisti coinvolti nel processo autorizzativo di impianti eolici, il seminario approfondirà gli aspetti legati alle procedure amministrative, agli strumenti di incentivazione e alle prassi gestionali e finanziarie relative alla realizzazione e all’esercizio di centrali eoliche. Diviso in moduli tematici, il programma prevede anche, accanto agli approfondimenti teorici, una visita tecnica ad un impianto eolico (la mattina del 19 maggio). Iscriversi è molto semplice: dal 1 aprile sarà infatti possibile registrarsi al corso scaricando il modulo all’indirizzo www. Aper. It (sezione corsi) e inviandolo via fax al numero 02/76397608. L’adesione sarà poi effettiva con l’avvenuto pagamento della quota di partecipazione (240 euro Iva inclusa) da versarsi entro il giorno 2 maggio 2007. Per quanto riguarda gli enti locali sarà sufficiente che pervenga, entro i tempi previsti, copia della determina di impegno di spesa. Tra i partner e sostenitori dell’evento figurano alcune delle Aziende più prestigiose operanti nel settore: Asja Ambiente Italia, Egl Italia, Endesa Italia, Gamesa Italia, Irfis Mediocredito della Sicilia, Moncada Costruzioni, Tpe Trading per l’Energia, Gruppo Zurich Italia. .  
   
   
PARTNERSHIP IRIDE - SORGENIA PER IL RIGASSIFICATORE DI GIOIA TAURO LE DUE SOCIETÀ HANNO FIRMATO UN ACCORDO CON MEDGAS PER RILEVARE IL 51% DELLA SOCIETÀ DI PROGETTO DEL TERMINALE DI RIGASSIFICAZIONE  
 
Milano, 28 marzo 2007 - Iride e Sorgenia hanno sottoscritto con Med Gas un accordo per partecipare al progetto di sviluppo di un terminale di rigassificazione a Gioia Tauro (Calabria) con una capacità di rigassificazione di 12 miliardi di metri cubi annui. In base all’accordo – subordinato all’autorizzazione da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – Iride e Sorgenia rileveranno in joint venture paritetica il 51% della società Lng Med Gas Terminal, attualmente controllata integralmente dal Gruppo Medgas, ad un prezzo di circa 2,2 milioni di euro. La quota di minoranza della società Lng Med Gas Terminal rimarrà di proprietà di Medgas, facente parte del Gruppo Crossnet che detiene altresì il 29% della società Olt (Off Shore Lng Toscana). Iride e Sorgenia, attraverso l’accordo, disporranno congiuntamente di una capacità di rigassificazione di circa 8 miliardi di metri cubi all’anno. Il Terminale sarà di proprietà di Lng Med Gas Terminal, a cui faranno capo tutti i provvedimenti autorizzativi necessari alla sua costruzione, sviluppo e operatività. Lng Med Gas Terminal ha in corso il procedimento autorizzativo relativo alla costruzione ed esercizio del terminale ai sensi dell’articolo 8 della Legge 340/2000. Al momento il progetto ha gia ottenuto da parte degli enti nazionali e locali coinvolti nei procedimenti autorizzativi alcuni pareri positivi, fra i quali la Valutazione di Impatto Ambientale Regionale. Si è già svolta la Prima Conferenza dei Servizi presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Sono attualmente in corso gli studi tecnici necessari alla finalizzazione dell’iter autorizzativo. La realizzazione del progetto e la sottoscrizione dei contratti per la costruzione del terminale sono subordinate all’ottenimento delle autorizzazioni ed alla decisione finale di investimento. .  
   
   
SCUOLA EUROPEA ESTIVA SUI CARBURANTI RINNOVABILI  
 
Bruxelles, 28 marzo 2007 -. Dal 29 al 31 agosto 2007 si terrà a Varsavia (Polonia) la seconda scuola europea estiva sui carburanti rinnovabili. L´obiettivo della manifestazione è di diffondere le conoscenze acquisite nell´ambito del progetto Renew (Renewable Fuels for Advanced Powertrains), finanziato dall´Ue, e presentarlo al mondo accademico e alle parti interessate di tutta Europa. Tra gli argomenti in programma, la generazione di gas sintetico dalla biomassa e depurazione dei gas; la sintesi dei combustibili utilizzati per i trasporti; il potenziale, l´approvvigionamento e la logistica della biomassa; la tecnologia, i costi e la valutazione del ciclo di vita delle metodologie Btl. La scuola estiva Renew è rivolta a professionisti, ricercatori, docenti universitari e studenti attivi nel campo delle tecnologie applicate ai combustibili per automobili e trasporti e in quelli dell´ingegneria, dell´agricoltura e dell´economia. La partecipazione è inoltre aperta a tutti coloro che operano in altri settori attinenti alle auto, ai carburanti, alle energie rinnovabili o all´agricoltura. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Renew-fuel. Com/ .  
   
   
ISTRUZIONE, ROSSONI REGIONE LOMBARDIA REPLICA A ASSESSORE DEL LAZIO  
 
Milano, 28 marzo 2007 - "Più che di fughe in avanti, parlerei di fughe all´indietro da parte di questo governo". E´ quanto dichiara Gianni Rossoni, assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, in replica alle affermazioni dell´assessore della Regione Lazio, Silvia Costa, che ha definito il progetto di legge lombardo sul Sistema educativo di Istruzione e Formazione professionale il prodotto di una "solitaria fuga in avanti". "Come definire altrimenti - prosegue Rossoni - i capovolgimenti del sistema scolastico e formativo contenuti nel Decreto sulle liberalizzazioni e decisi con buona pace dei tavoli tecnici e istituzionali tra Stato e Regioni? A quale di questi tavoli il ministro Fioroni ha concordato tali scelte, visto che invadono una competenza esclusiva regionale? La Lombardia, semmai, rispetto all´attuazione del Titolo V, sana un ritardo che perdura dal 2001". A proposto del Master plan approvato dalle Regioni, nel quale si prefigura l´attuazione del decentramento entro il settembre 2009, Rossoni afferma di considerarlo "ormai superato, e non per volonta´ nostra, visto che il ministro ne ha modificato il quadro normativo di riferimento con l´articolo 13 del Decreto Legge suddetto". "E´ chiaro - prosegue Rossoni - che siamo favorevoli ad un percorso condiviso tra Regioni per definire standard di qualifiche e di riconoscimento di crediti formativi per il possibile rientro degli allievi nel percorso scolastico. Il nostro progetto di legge non impone nulla surrettiziamente. Semplicemente, nell´attesa della definizione di standard nazionali, fa riferimento, in prima applicazione, all´accordo siglato in Conferenza Stato-regioni nell´ottobre 2004 e alle relative ordinanze ministeriali. In ogni caso, indipendentemente da ogni standard, ogni segmento del sistema educativo deve farsi carico del diritto degli allievi, da qualsiasi parte provenienti, ad essere inseriti nel percorso scolastico con la valorizzazione di tutte le competenze acquisite". "Non si puo´ voltare le spalle a questo diritto - conclude l´assessore Rossoni - e oggi la Lombardia se ne farà carico come ha sempre fatto sin qui". .  
   
   
"AFFRONTIAMO CON IL MINISTRO LA RIDUZIONE DEI DOCENTI PREVISTA IN TOSCANA" "VA RISPETTATO IL LIMITE, CONFERMATO DALLA FINANZIARIA, DI 21 ALUNNI PER CLASSE"  
 
Firenze, 28 marzo 2007 - Mettere all´ordine del giorno sia dell´incontro della nona commissione della Conferenza delle regioni che di quello successivo con il ministro Fioroni, in programma domattina a Roma, le preoccupazioni della Regione Toscana per la riduzione dell´organico dei docenti nell´anno scolastico 2007/8. E´ la richiesta che l´assessore all´istruzione Gianfranco Simoncini ha formulato oggi in una lettera che ha fatto pervenire alla coordinatrice della commissione istruzione e lavoro della Conferenza delle regioni, l´assessore del Lazio Silvia Costa. L´assessore Simoncini richiama la segnalazione pervenuta da parte delle organizzazioni sindacali toscane in base alla quale, in Toscana, a fronte di un aumento di circa 9. 000 alunni, si prevederebbe la diminuzione di 244 docenti. "Questo - scrive Simoncini - produrrebbe, secondo le organizzazioni sindacali, un incremento delle liste di attesa per la scuola dell´infanzia, un considerevole aumento della crescita della media degli alunni per classe, l´eliminazione di interventi mirati a rispondere alle complessità sempre crescenti come, ad esempio, la presenza degli alunni stranieri. Prevedibili anche disagi alle famiglie dovuti ai trasferimenti di alunni da una scuola ad un´altra, alla mancata attivazione di tempi pieni e di tempi prolungati e, comunque, a un ridimensionamento dei tempi scuola". "A questa segnalazione - prosegue l´assessore all´istruzione - si aggiunge la nostra preoccupazione per l´aumento del rapporto alunni/classe, che già per l´anno scolastico 2006/7 aveva superato, in alcuni ordini di scuola, la soglia dei 21 alunni per classe, che è il limite riconfermato nella Finanziaria 2007 per il prossimo anno scolastico. Peraltro le organizzazioni sindacali ci hanno informato di una diversa ripercussione sul territorio nazionale delle recenti norme della Finanziaria, anche in relazione al fatto che in alcune regioni non è previsto nessun aumento degli allievi". Questa situazione rappresenta, secondo Simoncini, "uno degli elementi di criticità rispetto all´esercizio delle nostre competenze sulla programmazione dell´offerta formativa, che rischia di rimanere pura esercitazione con scarse probabilità di incidere concretamente". Di qui dunque la richiesta che "questa situazione sia oggetto di una verifica in sede di commissione, anche allo scopo di chiedere un incontro ad hoc col ministro Fioroni, fermo restando che l´argomento potrebbe essere già accennato nell´incontro di domani con lo stesso ministro". .  
   
   
COOPERAZIONE UNIVERSITARIA EUROPA CENTRO E SUD-EST  
 
Trieste, 28 marzo 2007 - L´istituto Jacques Maritain, in collaborazione con l´Università del Litorale di Capodistria, organizza il Seminario Internazionale ``Per un´Euroregione della conoscenza. Modelli di cooperazione universitaria per l´Europa centro e sud orientale´´. Il seminario conclude il Progetto Universitas - studio di fattibilità per la creazione di un´università internazionale per l´Europa centrale e orientale nell´area transfrontaliera Trieste-capodistria, promosso dalla Direzione Centrale Istruzione, cultura sport e pace della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Il seminario si terrà il 29 marzo, presso la sala Tessitori del Consiglio Regionale, in p. Zza Oberdan n. 5 a Trieste, a partire dalle ore 15. Il Progetto, finanziato nell´ambito del Programma Interreg Iiia Italia-slovenia, Asse 3, è presentato nel sito internet www. Progettouniversitas. Org, il quale è disponibile in tre lingue (italiano, inglese e sloveno). .  
   
   
MINORI NEO-COMUNITARI, GIOVEDÌ SEMINARIO A UDINE  
 
Trieste, 28 marzo 2007 - Francesco Milanese, Tutore pubblico dei minori della Regione Friuli Venezia Giulia, sarà il moderatore della giornata di studio "Minori neo-comunitari: quale integrazione?" che si terrà a Udine giovedì prossimo, 29 marzo. Con l´aiuto di relatori di riconosciuto prestigio, si tenterà di fare il punto sulle delicate questioni che attengono al mutato status giuridico dei minori non accompagnati, cercando nel contempo di indicare delle soluzioni immediatamente applicabili da Enti locali e strutture di accoglienza e cioè dai soggetti che sono quotidianamente chiamati ad affrontare queste difficili problematiche. Oltre al personale delle pubbliche amministrazioni, agli operatori sociali e sindacali, il seminario è rivolto ai volontari e agli operatori delle organizzazioni di tutela dei diritti dei cittadini migranti nonché ad avvocati e consulenti legali. L´iniziativa ,che annovera tra i suoi promotori anche l´Ufficio del Tutore pubblico dei minori, avrà luogo dalle 9. 00 alle 13. 30 presso la sede della Casa dell´Immacolata di don Emilio de Roja, in via Chisimaio 40. Per informazioni ci si può rivolgere alla sede dell´Ufficio del Tutore pubblico dei minori, allo 040-3773129. .  
   
   
30 DI INTEGRAZIONE NELLE SCUOLE ALTOATESINE TEMA DI UN CONVEGNO IL 19 E 20 APRILE A BRESSANONE  
 
 Bolzano, 28 marzo 2007 - L´intendenza scolastica tedesca in collaborazione con la Facoltà di scienze della formazione dell´Università di Bolzano per fare il punto della situazione e per riflettere sugli sviluppi futuri con riferimento ai trent´anni trascorsi dall´avvio dell´integrazione di bambini e ragazzi disabili nel sistema scolastico provinciale organizzano un convegno tra il 19 ed il 20 aprile 2007 a Bressanone. Circa trent´anni fa fu adottata la decisione di avviare un nuovo corso nel sistema scolastico provinciale prevedendo l´integrazione nelle scuole di bambini e ragazzi disabili ed il loro sostegno. Tale decisione costituì secondo l´assessore provinciale all´istruzione Otto Saurer una pietra miliare nello sviluppo del sistema scolastico altoatesino. Per fare un bilancio delle esperienze raccolte in questi trent´anni si è inteso svolgere un convegno. La Giunta provinciale nella seduta di lunedì 26 marzo, ha accolto la poroposta in tal senso presentata dall´assessore Saurer approvando la collaborazione fra l´Intendenza scolastica tedesca e la facoltà di scienze della formazione dell´Università di Bolzano. L´obiettivo del convegno è verificare l´influsso che l´integrazione di bambini disabili nelle scuole altoatesine ha avuto negli ultimi trent´anni sul sistema scolstico provinciale. In particolare l´Intendenza scolastica tedesca in collaborazione con la facoltà della formazione della Lub intendono valiare in che termini l´integrazione scolastica abbia contribuito al miglioramento della cultura dell´apprendimento per tutti i bambini. Saranno, inoltre, analizzati i possibili sviluppi della cosiddetta scuola "inclusiva" ed i relativi effetti sulla formazione e sull´aggiornamento in ambito scolastico. Avvalendosi di esempi prodotti dalla prassi nel quotidiano scolastico si cercherà di mostrare ai partecipanti al convegno le modalità applicate per favorire il successo dell´integrazione scolastica. Il convegno si svolgerà tra il 19 ed il 20 aprile 2007 a Bressanone. . .  
   
   
COMMISSIONE EDUC DEL COMITATO DELLE REGIONI D´EUROPA A BOLZANO IL 17 APRILE: CONGRESSO SU “IL PLURILINGUISMO E LA SUA IMPORTANZA IN AMBITO FORMATIVO E LAVORATIVO”  
 
Bolzano, 28 marzo 2007 - La Commissione cultura, istruzione e ricerca del Comitato delle Regioni d´Europa, Educ, il 17 aprile prossimo terrà un convegno a Bolzano su invito del presidente della Provincia, Luis Durnwalder, e del suo presidente Jyrki Myllyvirta. Tema del congresso il plurilinguismo e la sua importanza in ambito formativo e lavorativo. Per la prima volta, il 17 aprile 2007, la Commissione cultura, istruzione e ricerca del Comitato delle Regioni d´Europa, Educ, terrà un convegno a Bolzano sul tema "The importance of a multilingual society in the promotion of mobility in Europe´s regions and cities", ovvero sull´importanza di una società plurilingue nella promozione della mobilità nelle regioni e città dell´Europa. I membri della commissione si confronteranno con i vari aspetti del plurilinguismo e con le modalità di sostegno del plurilinguismo nonché con il ruolo che esso svolge ni settori della formazione, dell´economia, del lavoro e della ricerca nonché per la mobilità personale e lavorativa ei cittadini e per la competitività dell´Europa. I relatori provengno da vari Paesi europei e da varie istituzioni comunitarie. Al convegno partediperà anche la rettrice della Libera Università di Bolzano, Rita Franceschini. Il convegno della Commissione Educ si svolgerà il 17 aprile 2007 presso l´Hotel Sheraton a Bolzano; l´ingresso è libero per tutti gli interessati. .  
   
   
BIM: ASSEGNATE 60 BORSE DI STUDIO DA 1.000 € PER L’ANNO ACCADEMICO 05/06 DESTINATARI DEL BANDO GLI STUDENTI UNIVERSITARI DELLA PROVINCIA DI SONDRIO  
 
 Sondrio, 28 marzo 2007 – Con concorso affidato ad apposita commissione giudicatrice, il Bim ha assegnato per l’anno accademico 2005/2006 sessanta borse di studio da 1. 000 € a favore di studenti universitari della provincia di Sondrio. Scopo dell’iniziativa consentire a giovani capaci e meritevoli di proseguire e completare gli studi presso qualsiasi Università Italiana o dell’Unione Europea. Nel dettaglio le borse di studio sono andate a studenti universitari residenti in provincia di Sondrio e regolarmente iscritti in corso, a partire dal secondo anno, in una qualsiasi università italiana o dell’Unione Europea nell’anno accademico 2005/2006. Non è stata aggiudicata, per mancanza di domande, la borsa di studio da 5. 000 € destinata a studenti frequentanti master post laurea confacenti l’argomento acque. Anche questo contributo è stato destinato agli studenti universitari, ai quali sono state quindi destinate 60 borse di studio invece delle 55 inizialmente previste. “L’iniziativa, giunta quest’anno alla terza edizione, ha visto un impegno sempre maggiore da parte da parte del Bim - ha commentato Pierangelo Bonetti, Presidente del Bacino lmbrifero Montano dell´Adda –, fino a giungere alle 60 borse di studio attuali. Il successo negli studi di questi giovani studenti, unitamente alla sempre più calorosa partecipazione dei familiari alla cerimonia di consegna, sono per questo Ente fonte di grande soddisfazione”. .  
   
   
ULTIMI GIORNI PER CONCORRERE PREMIO BERNARDO NOBILE PER TESI DI LAUREA E DOTTORATO IN PALIO 4.000 EURO E UNO STAGE ALLO EUROPEAN PATENT OFFICE DI MONACO  
 
Trieste, 28 marzo 2007 - Ancora pochi giorni per iscriversi alla terza edizione del Premio Bernardo Nobile, riservato a coloro che abbiano conseguito da non più di due anni la laurea specialistica o di vecchio ordinamento o il titolo di dottore di ricerca presso un’università italiana. La scadenza del bando è fissata alle ore 12. 00 di giovedì 5 Aprile 2007. Il Premio verrà assegnato alla tesi di laurea o dottorato che meglio dimostrerà la "curiosità intellettuale" dell’autore e la sua capacità di ampliare le basi della propria bibliografia con un approccio multidisciplinare. Verranno valutati anche il senso critico e la capacità selettiva nei confronti delle informazioni trovate. L’utilizzo e la valorizzazione di documentazione di natura brevettuale costituirà elemento preferenziale. Sono ammesse a concorso tesi in tutte le discipline, tanto tecnico-scientifiche quanto umanistiche. In palio ci sono un assegno di 4. 000 Euro e, novità di quest’anno, uno stage di quattro mesi presso lo European Patent Office (Epo) di Monaco, con un rimborso spese di 700 Euro mensili. Il Premio, intitolato a Bernardo Nobile, responsabile del Centro Patlib di Area Science Park prematuramente scomparso, intende promuovere studi multidisciplinari sulle tematiche della Documentazione e dell’Informazione brevettuale. Per accedere alla selezione, gli interessati devono inviare domanda Consorzio per l’Area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste. Le domande dovranno pervenire entro e non oltre. Il bando completo, le modalità e il modulo di partecipazione sono scaricabili dal sito www. Area. Trieste. It. .  
   
   
“A SCUOLA DI RICERCA”: VERSO LA NOTTE DEI RICERCATORI 2007  
 
Bari, 28 marzo 2007 - L’assessorato Regionale alle Politiche Giovanili e l’Arti presentano oggi alcune iniziative in preparazione della Notte dei Ricercatori 2007: un ciclo di incontri tra il mondo della ricerca pugliese e le scuole superiori ed un concorso europeo di grafica ispirato alle figure dei ricercatori. Far conoscere “in presa diretta” agli studenti le attività di ricerca e le risorse umane di eccellenza della nostra regione, attraverso le testimonianze di ricercatori ed accademici pugliesi. E’ l’obiettivo di “A scuola di ricerca”, una serie di incontri tra il mondo della ricerca e la scuola promossa dall’Arti, Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione della Puglia, con il sostegno del piano regionale per le politiche giovanili “Bollenti Spiriti”. Gli incontri, rivolti agli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori, rientrano nelle iniziative di preparazione dell’edizione 2007 della “Notte dei Ricercatori”, che si terrà il prossimo 28 settembre a Bari, Foggia e Lecce e in numerose città europee. Anche quest’anno, la “Notte” è promossa in Puglia dalla Regione e dall’Arti, con l’obiettivo di avvicinare il mondo della ricerca al tessuto sociale ed economico del territorio. In una conferenza stampa che avrà luogo il 29 marzo, a partire dalle ore 10. 00, nell´auditorium del Liceo Scientifico ”Scacchi” di Bari, l’Assessore Regionale alle Politiche Giovanili Guglielmo Minervini ed il presidente dell’Arti Gianfranco Viesti, insieme al vice direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Ruggiero Francavilla, illustreranno le iniziative in preparazione della “Notte dei Ricercatori 2007”. Tra queste, anche il concorso europeo di grafica "Disegna un ricercatore", destinato agli studenti pugliesi di età compresa tra i 6 ed i 25 anni. Una iniziativa che, in linea con gli obiettivi di “Bollenti Spiriti”, mira ad esaltare il talento, la creatività e le capacità dei giovani. .  
   
   
ASSESSORE DE BONA RICEVE INSEGNANTI BRASILIANE  
 
 Venezia, 28 Marzo 2007 - Insegneranno la lingua e la cultura italiana ai ragazzi oriundi veneti che abitano a Sideropolis, cittadini brasiliana dello Stato di Santa Caterina, le 11 insegnanti che ieri l’Assessore regionale ai Flussi Migratori, Oscar De Bona, ha ricevuto a Palazzo Balbi. All’incontro erano presenti il Vice Sindaco di Forno di Zoldo, Comune gemellato con la cittadina brasiliana e il Presidente dell’Associazione “Amici di Sideropolis”, Egidio Cordella. La visita è avvenuta al termine del Iii corso di perfezionamento sulla lingua e cultura italiana e locale, che le 11 docenti hanno tenuto presso l’Istituto Comprensivo di Forno di Zoldo. L’iniziativa rientra in un progetto triennale finanziato dalla Regione del Veneto, che il Comune bellunese ha realizzato nell’ambito del gemellaggio con Sideropolis, cittadina nella quale vivono 12 mila persone, quasi tutte di origine italiana e bellunese in particolare. Nel corso del 2006, è stato sottolineato nel corso dell’incontro, sono stati 1500 i giovani e altrettanto gli adulti, che hanno frequentato i corsi di italiano organizzati nell’ambito del progetto, a dimostrazione del forte legame che ancora unisce questa gente alla loro terra di origine. A questo proposito il Presidente Cordella ha detto che è intenzione dell’Associazione proseguire nell’iniziativa rendendola fruibile ad un numero maggiore di partecipanti, attraverso l’utilizzo di supporti informatici, obiettivo per il quale ha chiesto l’indispensabile aiuto finanziario della Regione. Da parte sua l’Assessore De Bona, pur nelle ristrettezze imposte dal Bilancio regionale, ha garantito il proprio interessamento per rifinanziare il programma, sottolineando l’importanza di queste iniziative finalizzate a mantenere vivi i rapporti con le comunità venete nel mondo. “Non abbiamo materie prime – ha ribadito – ma abbiamo circa 50 milioni di oriundi italiani sparsi per il mondo, che rappresentano una vera ricchezza per la nostra economia. In loro è ancora vivo l’atavico legame con l’Italia, che si manifesta anche nel comprare italiano, anche se questo, in certi casi, è meno economico di altre produzioni. E’ un aspetto quasi ignorato o disconosciuto, ma la cui importanza è fin troppo evidente” .  
   
   
GREENVISION AMBIENTE CHIUDE IL 2006 CON 125 MILIONI DI EURO DI RICAVI, RADDOPPIANDO IN SOLI DUE ANNI DALLA QUOTAZIONE IL FATTURATO CONSOLIDATO. MARGINE OPERATIVO LORDO DELL’ESERCIZIO PARI A 11 MILIONI DI EURO. PROPOSTO UN DIVIDENDO PER AZIONE DI 0,112 EURO.  
 
San Polo D’enza (Re), 28 marzo 2007 – Il Consiglio di amministrazione di Greenvision ambiente Spa, società attiva in campo ambientale con una offerta diversificata di prodotti eco-compatibili, fonti energetiche rinnovabili e servizi ambientali, ha approvato ieri il progetto di bilancio di esercizio e consolidato al 31 dicembre 2006, redatto secondo i principi contabili internazionali Ias/ifrs. I Ricavi Totali consolidati del Gruppo al 31 dicembre 2006 sono pari a Euro 124,9 milioni riflettendo una crescita del 21% rispetto a Euro 103,1 milioni del corrispondente periodo dell’anno precedente. La forte crescita dei ricavi totali è stata determinata dall’aumento dei volumi delle vendite di prodotti e servizi (+22%) realizzata in tutte le aree di business del Gruppo. In particolare: i prodotti dedicati alla cura della terra (geotecnologie per il consolidamento, drenaggio e la protezione dei terreni nelle opere di edilizia civile e pubblica, agrotecnologie per irrigare e drenare i campi, ingegneria civile, realizzati dalla capogruppo divisione Italdreni e dalla società Agrostar srl) hanno registrato nel 2006 una crescita del 22% rispetto al 2005 con una crescita organica, escludendo una plusvalenza realizzata nel 2005, del 26%. Ottime le performance della divisione operativa della capogruppo (Italdreni) che ha notevolmente incrementato le vendite di prodotti geosintetici (+ 31% organica), anche grazie alle azioni di sviluppo nei mercati esteri iniziate dalla fine del 2005, che hanno determinato già nel 2006 una crescita del fatturato estero del 64%. La marginalità della capogruppo, pur in presenza di un forte aumento delle materie prime registratosi nel 2006, è cresciuta più che proporzionalmente a livello organico, segno di un migliorato product mix tra prodotti industriali e prodotti di trading e della capacità di contenimento dei costi di struttura. Le attività legate al mondo della bio-architettura (isolanti termo-acustici naturali ricavati dal kenaf e da materiale riciclato, prodotti dalla società Kefi Spa, pavimentazione antitrauma in gomma riciclata e altri prodotti per la bio-edilizia distribuiti dalla società Euchora srl) continuano la importante crescita realizzata negli anni precedenti, in linea con la forte crescita del mercato di riferimento. Nel 2006 le vendite sono aumentate del 34% e rappresentano oggi il 18% del fatturato totale del Gruppo. Le attività nel settore delle fonti energetiche rinnovabili, dove il Gruppo oggi è presente con la raccolta e trasformazione in combustibile ecologico di biomasse vegetali e sintetiche (tramite le società Enervision srl e Bio-energy srl), con il kit fotovoltaico a isola per illuminare posti non serviti dalla rete elettrica e con i controllori elettronici di potenza per regolare l’intensità luminosa e permettere forti risparmi energetici (prodotti dalla società Conchiglia Spa) hanno registrato ulteriori crescite nel 2006: il fatturato da biomasse è aumentato del 39% con un utile operativo lordo in crescita del 72%. Nell’area servizi ambientali, dove il gruppo opera attraverso la società Studio Alfa srl, da oltre 25 anni presenza qualificata nel settore della certificazione, analisi e monitoraggio ambientale, la crescita del 19% del fatturato è stata determinata principalmente dai servizi relativi alle valutazioni di impatto ambientale, misurazione della rumorosità, attività di laboratorio di analisi. Nel 2007 la società prevede un ulteriore aumento del fatturato, grazie anche alle nuove attività nel settore della certificazione energetica degli edifici e alla continua crescita nei controlli ed analisi di laboratorio. L’incidenza sul fatturato consolidato del Gruppo dell’attività per la protezione delle reti energetiche (elettricità, gas, acqua) della società Conchiglia Spa ha registrato nel 2006 un’ulteriore diminuzione e rappresenta oggi il 19% del fatturato totale del gruppo (dal 24% nel 2005). Il Risultato Operativo Lordo passa da Euro 10,5 milioni al 31 dicembre 2005 a Euro 11,1 milioni con una crescita del 6% e una crescita organica, al netto della citata plusvalenza realizzata nel 2005, del 13%. L’aumento del risultato operativo lordo, in presenza di un generalizzato andamento inflazionistico dei costi delle materie prime, è stato determinato principalmente dalla capacità di controllare l’incidenza dei costi fissi di struttura che hanno registrato una diminuzione di ben 4 punti percentuali rispetto al 2005. Il Risultato Operativo del periodo si attesta a Euro 7,1 milioni sostanzialmente in linea con il periodo precedente pur in presenza di maggiori ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni per Euro 0,6 milioni generati dal piano di investimenti realizzato dal Gruppo nel corso dell’esercizio e da maggiori stanziamenti prudenziali nei fondi. Il Risultato Prima Delle Imposte è pari a Euro 4,0 milioni in diminuzione rispetto a Euro 4,5 milioni del 2005 ma in crescita del 3% a livello organico. La Struttura Patrimoniale del Gruppo presenta un totale immobilizzazioni nette pari a Euro 42,3 milioni con investimenti nell’esercizio per Euro 4,5 milioni effettuati principalmente per aumentare la capacità produttiva degli impianti industriali del Gruppo, per migliorarne l’efficienza e per lo sviluppo di nuovi prodotti industriali. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2006 è pari a Euro 43,6 milioni. L’aumento è stato determinato principalmente dalla crescita dimensionale del Gruppo che ha generato un forte incremento dei ricavi soprattutto nell’ultima parte dell’esercizio 2006 con una conseguente concentrazione di scadenze commerciali nei primi mesi del 2007. Il patrimonio netto consolidato del Gruppo Greenvision ambiente si attesta a Euro 29,9 milioni. Dividendi Il Consiglio di Amministrazione ha proposto la distribuzione di un dividendo unitario pari a Euro 0,112 per azione con stacco cedola il giorno 28 maggio 2007 e pagamento il 31 maggio 2007. Tale proposta verrà sottoposta all’approvazione dell’assembla ordinaria dei soci convocata per il prossimo 26 aprile in prima convocazione e 30 aprile in seconda convocazione. Azioni Proprie Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, deliberato di proporre alla prossima assemblea dei soci il rinnovo per ulteriori 12 mesi della facoltà di acquisto di azioni proprie (buy-back). Gli acquisti saranno effettuati sui mercati regolamentati ai sensi dell’art. 132 del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell’art. 144 bis, comma 1 lett. B del Regolamento Consob 11971/99. Ulteriori dettagli sul piano di buy back verranno resi noti con una successiva comunicazione. Evoluzione Prevedibile Della Gestione La rapida crescita del Gruppo ed il posizionamento di Greenvision ambiente quale operatore tecnologico qualificato nel settore dell’ambiente ha portato il management a definire ulteriormente le strategie di sviluppo focalizzandosi in primo luogo sul settore delle energie rinnovabili e sulla valorizzazione del consolidato patrimonio tecnologico ed impiantistico acquisito negli anni. I risultati raggiunti nei primi mesi dell’anno in corso rafforzano le previsioni di ulteriore crescita anche per il 2007. . .  
   
   
AMBIENTE E INNOVAZIONE: IL VENETO ESPLORA NUOVE STRADE  
 
Padova, 28 marzo 2007 – Oggi dalle ore 9. 30, presso l’Hotel Sheraton si svolge il Convegno “Inquinamento atmosferico e riscaldamento domestico: tra risparmio energetico e polveri fini”, incontro promosso dall’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (Arpav) e da Easy International, società di ricerca e innovazione nel settore ambientale. Chiude i lavori Giancarlo Galan, presidente della Regione del Veneto. Il Convegno ha il patrocinio della Regione del Veneto, della Provincia e del Comune di Padova. Obiettivo dell’incontro è individuare una possibile soluzione al problema dell’inquinamento, grazie anche ad un uso innovativo delle tecnologie già esistenti, facendo il punto su quanto fatto fino ad oggi in Regione. Al dibattito, partecipano istituzioni, rappresentanti della ricerca medica e scientifica e maggiori associazioni di categoria. “E’ importante – afferma Andrea Drago, direttore generale Arpav e relatore al convegno – non identificare nel trasporto su strada l’unica causa dell’inquinamento atmosferico e di conseguenza sviluppare su tutte le fonti di emissioni, fra cui oltre agli autoveicoli vi sono il riscaldamento domestico e la combustione industriale, azioni strutturali ad elevato contenuto tecnologico e a basso impatto ambientale”. “La collaborazione con Arpav – aggiunge Michela Cocchi Bianchi, presidente Easy International – rappresenta un riconoscimento del lavoro svolto fino ad ora, che contiamo sia valorizzato presto anche in altre realtà territoriali. I nostri ricercatori sono allo studio delle soluzioni più innovative, all’unico scopo di ottenere risultati concreti” Durante il convegno, saranno inoltre illustrate le novità del settore sul piano normativo e sulle strategie adottate dalle istituzioni regionali e provinciali. .  
   
   
ARENA PO, BONI FIRMA INTESA CONTRO LE PIENE  
 
Milano, 28 marzo 2007 - L´assessore al Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia, Davide Boni, presidente dell´Aipo (Agenzia interregionale per il Po), firmerà oggi un accordo per la progettazione e la realizzazione di opere di difesa idraulica a protezione dell´abitato di Arena Po (Pavia). L´accordo sarà sottoscritto, oltre che da Regione Lombardia, da Aipo, Comune di Arena Po e Associazione Acqua, Benessere, Sicurezza, nella sede dell´Aipo di Pavia (via Mentana 5), presente anche l´assessore regionale alla Famiglia e Solidarietà Sociale, Gian Carlo Abelli, presidente dell´Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale (Aqst) della provincia di Pavia. Nell´occasione sarà illustrato lo stato di avanzamento dei lavori di risagomatura e consolidamento della sponda sinistra del fiume Ticino nel Comune di Pavia (località San Lanfranco) e di ripristino della funzionalità idraulica della difesa in sponda destra del Comune di Carbonara al Ticino (località Cascina Cantarana), entrambi oggetto del Protocollo d´intesa firmato il 19 maggio 2006. La realizzazione delle opere di difesa idraulica a protezione di Arena Po rappresenta una svolta storica per la sicurezza di questo Comune che fu infatti alluvionato nel corso di tutte e tre le ultime grandi piene del Po(1994, 2000, 2002). L´intervento prevede la costruzione di un argine "a corona" (a forma di ferro di cavallo) attorno all´abitato, nel quale saranno poste due chiaviche per consentire il passaggio delle imbarcazioni turistiche nella lanca (zona di esondazione del fiume), recentemente riaperta. Sono previste inoltre opere di sistemazione ambientale a completamento degli interventi. Per questo intervento l´Aipo investirà circa 7 milioni di euro, utilizzando fondi previsti dalla Finanziaria 2006. .  
   
   
L´ACTA DI POTENZA PRESENTA IL SUO PIANO INDUSTRIALE  
 
 Potenza, 28 marzo 2007 - Si è tenuto ieri mattina presso la Sala dell’Arco del Comune la presentazione del Piano industriale che l’Acta ha affidato alla Cispel Services, società specializzata del gruppo Confservizi. La presentazione è stata aperta dall’introduzione del Presidente dell’Acta Mazzaro che ha affermato: “Le evidenti criticità del 2006 con gli elementi di squilibrio strutturale riconducibili alle attività di trattamento e smaltimento (chiusura della discarica con conferimento verso siti allocati fuori dal territorio cittadino), l’avvio parziale dell’inceneritore (cioè di un impianto già strutturalmente inadeguato) hanno segnato da subito un percorso difficile e irto di ostacoli per l’intera Azienda. Il Piano industriale che presentiamo questa mattina si basa sulla disamina dell’andamento e la dinamica dei costi storici e dei relativi servizi della stessa, definisce gli scenari di riorganizzazione consentendo una agevolazione di lettura degli elementi strutturali e ottimizzanti dell’intero ciclo e del definitivo Piano d’Ambito, anche alla luce di certezze maggiori da parte delle normativa regionale e in fiduciosa attesa di decisioni specifiche da parte degli organi politici. Mazzaro ha poi aggiunto :“ il Piano Industriale ci evidenzia che l’obiettivo del riequilibrio economico e finanziario della gestione di Rifiuti solidi urbani del Comune di Potenza si potrà ottenere con il contenimento dei costi nelle fasi della raccolta indifferenziata e spazzamento, con la massima crescita della Raccolta differenziata, con la riorganizzazione della filiera del trattamento e smaltimento, con la gestione in capo all’Acta dell’inceneritore e del nuovo lotto di discarica e, infine, con un contenimento dei costi generali”. “Da non trascurare altresì- ha concluso il Presidente dell’Azienda potentina- la necessità di ampliare la gamma dei servizi con la creazione di un’area specifica dedicata al settore commerciale capace di apportare ricavi dalla gestione di servizi speciali, mediante l’acquisizione di servizi in comuni terzi, la gestione di servizi in ospedali, bonifiche ambientali e manutenzione del verde. In questa ottica ci sono da registrare delle palesi contraddizioni assunte dall’Amministrazione comunale in merito alle proposte di Bilancio 2007 e al Triennale dell’Acta. Il Comune di Potenza ha ritenuto di togliere all’Acta servizi importanti quali il verde pubblico, le deafissioni, i servizi speciali, il civico cimitero. L’acta rivendica pertanto maggiore coerenza di linee di indirizzo e programmazione delle proprie funzioni e lo svolgimento dei servizi cui è deputata come da statuto. Noi non vogliamo occupare spazi impropri nella definizione di tali linee assunte dall’organo politico ma vorremmo poter essere chiamati a consuntivo nel mantenimento e consolidamento degli obiettivi”. Maggiore e preventiva sintonia inoltre è stata auspicata con politici e tecnici degli enti preposti a partire da Regione, Provincia e Ato rifiuti. E’ seguito un ampio dibattito a cui hanno preso parte gli assessori Comunali Molinari e Pace, il Presidente del Consiglio Comunale Triani, i consiglieri comunali Travaglini e Napoli, l’assessore provinciale Iacobuzio, i referenti Cisl e Cgil Costa e Paolino, il direttore dell’Acta Mancusi, l’Ing. Caivano dell’Ato Rifiuti. Tutti hanno rivendicato l’importanza dell’Acta per la città di Potenza e non sono mancati contributi e analisi specifiche sul presente quadro gestionale, legislativo e finanziario dell’Azienda e sulla necessità di guardare al futuro garantendo un percorso chiaro e lineare. Il sindaco di Potenza Santarsiero, nel suo intervento ha sgombrato subito il campo dagli equivoci e dopo aver passato in rassegna le cause del tangibile restringimento di risorse economiche per le finanze della città, che hanno prodotto la conseguente riduzione di servizi in capo all’Acta, ha tenuto a precisare che il Comune non abbandonerà l’Azienda che deve potersi presentare all’appuntamento della trasformazione in Spa in perfetta forma e, quindi, con i conti in regola. Le difficoltà ci sono e richiedono un impegno supplementare da parte di tutti anche nella definizione della gestione dell’impiantistica cui l’Amministrazione è chiamata ad individuare il percorso migliore e più conveniente. Per quanto riguarda i trasferimenti all’Acta il sindaco ha affermato che nell’anno in corso il comune si farà carico di 4 milioni di euro e trasferirà all’Azienda quello che è necessario, dopo le stime da parte degli uffici competenti, per lo svolgimento dei servizi di spazzamento e raccolta dei rifiuti in città. Resta in piedi, ha concluso il sindaco, il problema dello smaltimento dei rifiuti (317 euro a tonnellata contro i 207 della media nazionale) che troverà soluzione solo se saremmo capaci di fornire una risposta complessiva in merito ai compiti di ognuno e ad accelerare sulla individuazione della gestione dell’intero ciclo dei rifiuti a cui l’Acta deve potersi candidare da subito. Ineludibile, infine, la questione della tariffa unica d’ambito su cui l’Ato dovrà esprimersi per permettere ai comuni una azione programmatoria e definitiva delle proprie risorse. Dopo il risanamento dei conti cui l’Acta deve necessariamente sottoporsi, il futuro sarà sicuramente più roseo e ne trarranno benefici tutti, dalla città all’ambiente, dall’Acta all’intera regione. .