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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Aprile 2007
LA COMMISSIONE EUROPEA ILLUSTRA IL PIANO PER PROMUOVERE IL TRASFERIMENTO DI CONOSCENZE  
 
Bruxelles, 10 aprile 2007 - La promozione del trasferimento di conoscenze tra organizzazioni di ricerca e imprese è il tema di una nuova comunicazione pubblicata dalla Commissione europea il 4 aprile. Uno degli obiettivi fondamentali del piano per l´innovazione in 10 punti della Commissione, pubblicato l´anno scorso, è la promozione del trasferimento di conoscenze, che è anche un elemento essenziale dello Spazio europeo della ricerca (Ser). Il trasferimento di conoscenze è un concetto molto ampio, poiché questa espressione si riferisce ad attività sia commerciali che di altro tipo, tra cui la collaborazione nell´ambito della ricerca, le licenze, la consulenza, la mobilità dei ricercatori e le pubblicazioni. Il nuovo documento illustra le modalità secondo cui Stati membri e Unione europea possono collaborare per rafforzare il trasferimento di conoscenze e vuole essere un punto di partenza per future discussioni su un quadro comune europeo per il trasferimento di conoscenze. Secondo il testo, tra gli ostacoli a un maggiore trasferimento di conoscenze nell´Unione europea figurano differenze culturali tra la comunità scientifica e il mondo imprenditoriale, la mancanza di incentivi, barriere giuridiche e mercati frammentati. Inoltre, benché alcuni paesi abbiano avviato iniziative volte a promuovere il trasferimento di conoscenze, queste ultime tendono ad avere una prospettiva esclusivamente nazionale, ignorando la dimensione internazionale di tale attività. La Commissione evidenzia l´importanza di creare una forza lavoro di personale qualificato in materia di trasferimento di conoscenze nelle università e negli istituti di ricerca. I collaboratori che si occupano del trasferimento di conoscenze devono possedere un ampio bagaglio di competenze per riuscire ad assolvere efficacemente i propri compiti. Tuttavia, tali incarichi vengono spesso affidati a soggetti relativamente inesperti, afferma il documento. In collaborazione con alcuni Stati membri, la Commissione sta attualmente mettendo a punto un sistema di abilitazione e accreditamento per i professionisti del trasferimento di conoscenze. Il documento incoraggia altresì il raggruppamento delle competenze in quest´ambito. Tuttavia, il documento afferma chiaramente che non è sufficiente disporre di alcuni esperti in materia di trasferimento di conoscenze; occorre esortare tutti i ricercatori ad assumere una mentalità più imprenditoriale, al fine di incoraggiare l´interazione con l´industria, rileva la Commissione. I ricercatori devono essere dotati di competenze di base in materia di trasferimento di conoscenze e in ambito aziendale, si legge nel documento. Occorre offrire un´educazione all´imprenditorialità per fornire una formazione sul modo di gestire la proprietà intellettuale, interagire con l´industria e avviare e amministrare un´impresa. Un buon metodo per sviluppare tali competenze è incoraggiare gli scambi di personale tra le istituzioni di ricerca e l´industria, e a questo proposito la Commissione evidenzia il suo programma Marie Curie per la collaborazione strategica tra industria e mondo accademico. Nel documento figura anche l´Istituto europeo di tecnologia. Descrivendolo come il fiore all´occhiello dell´innovazione dell´Europa, la Commissione rileva che l´Iet promuoverà l´interazione tra istituzioni di ricerca e industria. L´obiettivo ultimo dell´Iet sono chiaramente l´innovazione e la trasposizione dei risultati della ricerca e dell´istruzione in soluzioni innovative, si afferma nel documento. Il documento suggerisce anche diversi modi per finanziare le attività di trasferimento di conoscenze, segnalando che il nuovo quadro di aiuti di Stato intende chiarire le norme applicabili alle attività di ricerca e innovazione, tra cui il trasferimento di conoscenze. Oltre ai programmi quadro per la ricerca, tra i fondi europei menzionati nel documento figurano il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo e il Fondo di coesione. La Commissione ha anche elaborato una serie di orientamenti volontari per le università e altre istituzioni di ricerca al fine di aiutarle a migliorare i loro legami con l´industria. Il documento di 20 pagine illustra i vantaggi che le università possono trarre nel lungo periodo da una più stretta collaborazione con il mondo imprenditoriale. Tra questi figurano il rafforzamento delle attività di ricerca attraverso l´accesso alle attrezzature, la capacità di richiamare personale qualificato e di garantire l´importanza dei finanziamenti pubblici alla ricerca, nonché un potenziamento dello status a seguito di partenariati e prodotti di successo. Gli orientamenti trattano questioni quali la gestione della proprietà intellettuale, gli incentivi a favore dei ricercatori per incoraggiarne la partecipazione ad attività di trasferimento di conoscenze, il modo di elaborare una politica di gestione dei conflitti di interesse e lo sviluppo di risorse per il trasferimento di conoscenze. Per ulteriori informazioni consultare: http://ec. Europa. Eu/invest-in-research/index_en. Htm .  
   
   
LA «CONOSCENZA» DEVE DIVENTARE LA QUINTA LIBERTÀ COMUNITARIA, AFFERMA POTOCNIK IN OCCASIONE DEL LANCIO DI UN LIBRO VERDE  
 
Bruxelles, 10 aprile 2007 - Il 4 aprile, in occasione della presentazione di un Libro verde, il commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik ha preparato il terreno per un dibattito sul concetto e l´orientamento futuro dello Spazio europeo della ricerca (Ser). L´esercizio non rappresenta un tentativo di reinventare il concetto, di creare una politica europea per la ricerca unica e centralizzata, o di tralasciare gli obiettivi di Lisbona che vogliono fare dell´Europa l´economia più competitiva del mondo entro il 2010, ha affermato il commissario. In realtà il Libro verde, dal titolo «The European Research Area: New Perspectives» (Lo Spazio europeo della ricerca: nuove prospettive) illustra le misure necessarie a introdurre nell´Unione una «quinta libertà», quella della «circolazione della conoscenza», che andrebbe a completare le quattro libertà sancite dal Trattato, che protegge la libera circolazione di merci, servizi, capitali e lavoratori. L´attuale frammentazione è inaccettabile e ostacola lo sviluppo europeo, ha osservato Janez Potocnik. Il concetto del Ser è stato avanzato per la prima volta nel 2000 dal predecessore del commissario Potocnik, Philippe Busquin. Secondo il commissario in carica, il concetto di Ser comprende tre caratteristiche legate tra loro: un «mercato interno» per la ricerca, in cui i ricercatori, la tecnologia e la conoscenza possono circolare liberamente; il coordinamento efficace a livello europeo delle attività, dei programmi e delle politiche di ricerca nazionali e regionali; le iniziative attuate e finanziate a livello europeo. Tuttavia, per soddisfare le aspettative, il Ser deve comprendere altre sei caratteristiche: - un flusso adeguato di ricercatori competenti con livelli elevati di mobilità tra istituzioni, discipline, settori e paesi; - infrastrutture di ricerca di portata mondiale, accessibili a tutti; - istituzioni di ricerca eccellenti impegnate in partenariati pubblico-privato, coinvolte in raggruppamenti e comunità virtuali, e capaci di attrarre risorse umane e finanziarie; - una condivisione efficace della conoscenza tra i settori pubblico e privato e con il pubblico in generale; - programmi e priorità di ricerca adeguatamente coordinati; - l´apertura del Ser al mondo, con particolare attenzione ai paesi vicini. Il documento solleva interrogativi su ciascuna delle sei caratteristiche. Alla comunità scientifica vengono chiesti nuovi suggerimenti su come migliorare le condizioni attuali, nonché un riscontro su alcune idee ancora a livello teorico. «Voglio vedere fino a dove ci possiamo spingere», ha dichiarato il commissario, citando brevemente solo due nuove idee su cui desidererebbe un riscontro: un sistema europeo di previdenza sociale per i ricercatori e la possibilità per i paesi associati ai programmi quadro per la ricerca dell´Ue di partecipare alle attività del Ser al di fuori di tali programmi. Tra le altre idee menzionate dal Libro verde figurano un quadro giuridico europeo per le nuove forme di infrastrutture per la ricerca di interesse paneuropeo, principi comuni per la gestione delle infrastrutture di interesse europeo e per l´accesso alle medesime, un forum globale sulle infrastrutture di ricerca, un´iniziativa normativa per agevolare la creazione di partenariati pubblico-privati e l´adesione della Comunità europea a organizzazioni intergovernative di ricerca. Janez Potocnik ha rassicurato il pubblico, dichiarando di non voler stabilire una nuova iniziativa per ogni interrogativo posto dal documento, ma di voler semplicemente creare l´ambiente giusto per far prosperare il Ser. A coloro che ritengono che l´Ue disponga già di una nutrita serie di azioni volte a rafforzare la ricerca europea, il commissario ha dichiarato che affrontano tutte problemi diversi da prospettive diverse. «Insieme dovrebbero completare il mosaico», ha affermato. La consultazione terminerà in agosto 2007, e le proposte concrete verranno formulate all´inizio del 2008. La mobilità dei ricercatori è una priorità evidente che ricorre in tutto il Libro verde, ma forse vale la pena chiedersi se i singoli paesi membri dell´Ue condividano tale priorità: ad oggi soltanto quattro paesi hanno recepito nel diritto nazionale la normativa comunitaria sui visti scientifici, mentre altri due lo stanno facendo. La decisione di consentire ai ricercatori di paesi terzi di lavorare nell´Unione è stata adottata dal Consiglio «Giustizia e affari interni» nell´estate del 2004, e il termine di recepimento della legge a livello nazionale scade nell´ottobre 2007. «Se le autorità del paese dessero ascolto all´intelligenza, dovrebbe trattarsi di una priorità, in quanto ne trarranno beneficio i cittadini», ha dichiarato il commissario Potocnik al Notiziario Cordis. Ha aggiunto che la mobilità dei ricercatori è ovviamente collegata alla mobilità in generale, e che alcuni paesi hanno ancora difficoltà ad aprire i loro mercati. «è questa la realtà della situazione in cui viviamo», ha affermato. Per ulteriori informazioni consultare: http://ec. Europa. Eu/research/era/index_en. Html http://cordis. Europa. Eu/era/ .  
   
   
UEAPME: REAZIONI CONTRASTANTI DELLE PMI SU UNA PROPOSTA RELATIVA AI BREVETTI  
 
Bruxelles, 10 aprile 2007 - L´ueapme, l´organizzazione interprofessionale che rappresenta gli interessi delle piccole e medie imprese (Pmi) a livello europeo, ha elogiato la Commissione europea per la sua proposta di migliorare l´attuale sistema di composizione delle controversie in materia di brevetti europei, ma ha espresso rincrescimento per la mancanza di progressi riguardo al brevetto comunitario. In una dichiarazione del 4 aprile, l´organizzazione si è detta soddisfatta dell´approccio integrato nei confronti del sistema di composizione delle controversie in materia di brevetti europei che la Commissione propone di adottare in una comunicazione relativa al miglioramento del sistema dei brevetti. Tale approccio riunisce gli aspetti migliori di due suggerimenti formulati in precedenza: un sistema giurisdizionale centralizzato, fortemente basato sul progetto di accordo sulla composizione delle controversie in materia di brevetti europei (Epla), unito a un limitato numero di sezioni di primo grado. Il sistema, che sarebbe saldamente integrato nella giurisdizione comunitaria, avrebbe la competenza di risolvere le controversie riguardanti i brevetti europei e i futuri brevetti comunitari. «Il livello comunitario e le sezioni di primo grado del sistema garantirebbero rispettivamente un´omogeneità di interpretazione e la prossimità, contribuendo ad accrescere la certezza giuridica e a ridurre le spese di contenzioso», ha osservato Luc Hendrickx, direttore per la politica delle imprese e le relazioni esterne dell´Ueapme. Secondo l´Ueapme, alla Commissione restano tuttavia ancora alcuni passi da compiere per rendere la proposta adatta alle esigenze delle Pmi, sottolineando l´urgente necessità di introdurre diritti di brevetto ridotti per le Pmi, in quanto gli alti costi di brevettazione sono uno dei maggiori deterrenti che impediscono alle Pmi di ottenere brevetti per le loro invenzioni e i loro prodotti. Un altro ostacolo è la mancanza di un sistema di assicurazione per le controversie in materia di brevetti, che secondo l´Ueapme costituisce una «parte indispensabile di un´efficace politica dei brevetti per le Pmi». Nel 2001 e nel 2006 la Commissione ha chiesto che venissero condotti studi sulla possibilità di introdurre un sistema di questo genere, ai quali ha fatto seguito una consultazione pubblica. Anche se le risposte delle parti interessate sono ancora in corso di analisi, la Commissione ha affermato di poter sin d´ora concludere che la reazione generale nei confronti di un sistema di assicurazione obbligatoria per le controversie in materia di brevetti è improntata allo scetticismo. In merito al brevetto comunitario, l´Ueapme ha affermato di «deplorare» il fatto che rimane irrisolta la questione del regime linguistico. In base alla proposta relativa al brevetto comunitario formulata nel 2003, le domande di brevetto vanno presentate in una lingua a scelta tra il tedesco, l´inglese e il francese, mentre le domande approvate devono essere depositate in tutte le lingue ufficiali della Comunità, a spese del richiedente. Molte parti interessate hanno tuttavia mosso obiezioni a questo regime, in quanto comporta costi di traduzione molto elevati, in particolare per le Pmi. L´ueapme sostiene che dovrebbe essere ridotto il numero di lingue in cui un brevetto può essere depositato, preferibilmente al solo inglese, e chiede alla Commissione di trovare una soluzione. «La questione irrisolta del brevetto comunitario lascia le Pmi europee prive di uno degli strumenti essenziali per l´innovazione», ha osservato Luc Hendrickx. Inoltre, Businesseurope, una confederazione delle industrie dell´Ue, ha espresso l´auspicio che la comunicazione della Commissione possa imprimere ulteriore impulso alla discussione sui brevetti. «Mi auguro che questa iniziativa ci consenta di compiere passi in avanti. Le imprese hanno fatto sapere quali sono le loro esigenze e ora è giunto il momento di agire», ha dichiarato Ernest-antoine Seillière, presidente di Businesseurope. «Gli Stati membri non possono affermare che le attività di R&s [ricerca e sviluppo] e l´innovazione sono fondamentali per la crescita economica e al contempo bloccare qualsiasi progresso riguardo alla questione dei brevetti». Per maggiori informazioni sul sistema dei brevetti dell´Ue: http://ec. Europa. Eu/internal_market/indprop/patent/index_en. Htm .  
   
   
TENDENZE DI MERCATO MARZO ´07 IN SLOVENIA  
 
Trieste, 10 aprile 2007 - A marzo 2007, secondo l´Ufficio di Statistica Sloveno, l´indice di fiducia si è deteriorato di 1 punto percentuale rispetto a febbraio 2007. Il calo dell´indice è dovuto alla discesa dell´indice di fiducia del ramo manifatture. Rispetto a marzo 2006, in compenso, tale indice è salito di 7 punti percentuali. Al contrario, l´indice di fiducia del commercio al dettaglio è salito di 2 punti rispetto al mese precedente, soprattutto grazie alla crescita dell´indice della situazione degli affari. Rispetto a marzo 2006, tale indice è cresciuto di 9 punti percentuali, ed è stato di 14 punti superiore alla media su lungo termine. Anche l´indice del settore costruzioni è salito, raggiungendo il record assoluto, crescendo di 29 punti rispetto a marzo 2006 e di 3 punti rispetto a febbraio 2007. Le previsioni per i prossimi tre mesi, tuttavia, sono sfavorevoli. .  
   
   
SLOVENIA, IN MARZO INFLAZIONE IN AUMENTO  
 
Trieste, 10 aprile 2007 - Nel marzo 2007 il tasso d´inflazione in Slovenia è stato dell´1 percento su base mensile e del 2,3 percento su base annuale. Lo comunica l´Ufficio di Statistica nazionale. Al pari degli anni precedenti, in marzo è stata registrata una crescita dei prezzi relativamente alta. I prezzi al consumo sono saliti dell´1 p. C. Rispetto al mese precedente; nei primi tre mesi dell´anno, i prezzi sono cresciuti dello 0,2 percento, mentre nello stesso periodo dell´anno scorso erano cresciuti dello 0,7 percento. La crescita si deve all´aumento dei prezzi dei beni (+1,6 p. C. Su base mensile, in media); i prezzi dei servizi sono diminuiti in media dello 0,1 p. C. Rispetto al mese precedente. Sono cresciuti di più i prezzi dei beni semi-durevoli (+5,1 p. C. Rispetto a febbraio 2007), mentre i prezzi dei beni non durevoli sono aumentati dell´1,4 p. C. I beni durevoli sono calati di prezzo (- 0,9 p. C. Rispetto al mese precedente), così come i prezzi dei servizi (- 0,1 p. C. Su base mensile). .  
   
   
SERBIA, SURPLUS DI BILANCIO A 444 ML. EURO  
 
 Trieste, 11 aprile 2007 - Il ministero delle Finanze serbo ha pubblicato i dati sul budget dei primi tre mesi del 2007. I dati sono ripresi da B92. Net. I dati del periodo tra l´1 gennaio e il 31 marzo 2007, coperto dal decreto sul Finanziamento Temporaneo, mostrano che i redditi ammontano a 1,87 miliardi di euro; le spese raggiungono 1,43 miliardi di euro, con un surplus in positivo di 444,4 milioni di euro. Il surplus è quattro volte superiore alle previsioni del decreto, mentre lo stesso periodo dell´anno scorso aveva visto un deficit di bilancio di 111 milioni di euro. Il ministero serbo ha anche affermato che la liquidità in denaro estero e nazionale del budget è ancora eccezionalmente alta. .  
   
   
BULGARIA, ECONOMIA IN CRESCITA  
 
 Trieste, 10 aprile 2007 - L´economia della Bulgaria nel 2006 è cresciuta del 6,1 per cento, in lievissimo calo rispetto al dato registrato nel 2005 (+6,2 p. C. ). A pubblicare negli scorsi giorni i dati ufficiali è stato l´Istituto Nazionale di Statistica. Le stime preventive sulla crescita economica del Paese, secondo la Sofia News Agency, erano stabili a quota 6,5 per cento. .  
   
   
PRESENTATO DALLA REGIONE MARCHE IL PROGETTO NET.MATE  
 
 Ancona, 10 aprile 2007 - La Commissione Europea ´ Dg Occupazione, Affari Sociali e Pari Opportunita`, ha approvato il Progetto Net. Mate presentato dalla Regione Marche con il supporto di Svim ´ Sviluppo Marche, nell´ambito del Programma di Azione Comunitaria per la Lotta all´Esclusione Sociale. Il Progetto, di durata annuale, ha come partner la Regione Marche (capofila), la Regione Molise, la Provincia di Arezzo, la Provincia di Rieti, la Provincia di Forli` - Cesena, la Provincia di Pescara, l´Universita` di Macerata, la Fondazione Labos, il Censis, l´associazione Euro-net e la cooperativa Fair - Rete Lilliput. Il Ministero della Solidarieta` Sociale e il Cilap (Collegamento Italiano Lotta Alla Poverta`), nel quadro delle loro attivita`, contribuiranno alla diffusione dei risultati del progetto. Il progetto, coordinato dal Servizio Politiche Sociali della Regione Marche, ha come obiettivi di sensibilizzare le giovani generazioni sulle ´nuove poverta`´, in particolare sulle situazioni di disagio sociale ed economico anche temporaneo che possono interessare le giovani coppie, i genitori single, gli anziani soli, i disoccupati; di informare gli operatori sociali sulle Politiche Europee e sui Piani di Azione Nazionale di Inclusione Sociale (Pan), di far conoscere ai soggetti ´fragili´ le opportunita` di sostegno offerte dalle strutture locali e regionali ed infine di coinvolgere la cittadinanza sulle questioni e sulle attivita` legate all´inclusione sociale. Obiettivi che saranno raggiunti attraverso il ´Concorso Net. Mate´, rivolto a giovani di eta` compresa tra i 18 ed i 30 anni, finalizzato alla ideazione di una Campagna di comunicazione per accrescere la sensibilizzazione all´inclusione sociale e consultabile sul sito web www. Servizisociali. Marche. It, nella apposita sezione dedicata al Progetto Net. Mate e attraverso l´organizzazione di un percorso formativo per gli operatori sociali. La Campagna di comunicazione verra` diffusa a livello nazionale ed europeo, attraverso canali radiofonici e televisivi, depliant, manifesti e brochure; sara` presentata in occasione di un evento pubblico che si terra` ad Ancona e che vedra` la partecipazione di noto personaggio pubblico in qualita` di testimonial. Nel corso del meeting di lancio del progetto ´Net. Mate´ che si e` tenuto a Roma e a cui hanno partecipato i partner, sono state definite tutte le fasi organizzative del progetto. .  
   
   
LA BASILICATA PERDE IL “PRIMATO” SULL’UTILIZZO DEI FONDI UE  
 
Potenza, 10 aprile 2007 - “Non siamo più i primi tra le Regioni del Sud per l’utilizzo dei fondi europei. Cade così anche una delle argomentazioni più “gridate” della propaganda della Giunta regionale e del centrosinistra lucano”. A sostenerlo è il coordinatore e consigliere regionale di Alleanza nazionale, Egidio Digilio, riferendo dei risultati ufficiali che provengono dagli organismi responsabili dell’Ue in merito al cosiddetto grado di raggiungimento del “valore obiettivo” delle domande di pagamento al 31 dicembre 2006 per programma comunitario. “Meglio della Basilicata hanno programmato l’uso e la spesa dei fondi Ue rispettivamente, Campania e Sardegna, ed è il caso di ricordare – sottolinea Digilio – che per assicurasi la “premialità” si è proceduto da parte degli uffici della Programmazione della Regione Basilicata, come di tutte le altre dell’Obiettivo 1, ad “impegnare” gli interventi di spesa sui quattro capitoli princiali (Fesr, Fse, Feoga e Sfop) da spendere materialmente entro il 31 dicembre 2008. Anche per questa ragione non siamo mai stati appassionati dalla “gara” delle Regioni del Sud e dal precedente primato lucano perché il titolo di “prima della classe” in Europa è stato raggiunto con una semplice quanto inutile operazione contabile”. “Piuttosto guardiamo – continua Digilio - ai risultati che stentano ad arrivare e alle nuove segnalazioni pervenute dalla Corte dei Conti di Roma sull’aumento delle inchieste avviate in tutte le Regioni dell’Obiettivo 1 circa l’uso dei fondi comunitari, alcune delle quali, come è noto, hanno prodotto anche inchieste della magistratura ordinaria. Alla vigilia del Por Basilicata 2007-2013, vale a dire del nuovo programma che avrà validità per il prossimo sessennio, pensiamo che – afferma ancora Digilio – sia giunto il momento di mettere da parte la “gara” e gli artifici contabili per fare tesoro dell’esperienza del Por precedente 2000-2006 che, nonostante le ingenti risorse finanziarie già spese o semplicemente impegnate, ha dato risultati a dir poco deludenti specie sul piano dello sviluppo produttivo e dell’occupazione stabile e duratura”. .  
   
   
EMISSIONE BOT  
 
Roma, 10 aprile 2007 - Il Mef ha disposto un´emissione, con regolamento 16 aprile 2007, da effettuarsi tramite asta il 11 aprile 2007, di 11. 500 milioni di euro di Bot così ripartiti:
importo (in ml. Di euro) scadenza giorni
Trimestrali 3. 000 16. 07. 2007 91
Annuali 8. 500 15. 04. 2008 365
E´ da tener presente che il 16 aprile 2007 vengono a scadere Bot per 11. 500 milioni di euro (3. 000 milioni di euro trimestrali e 8. 500 milioni di euro annuali). I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva e senza l´indicazione del prezzo base da parte del Tesoro. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione di prezzo. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro (1. 500. 000€). Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nei decreti di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre per ciascuna tranche - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 11 aprile 2007 con l´osservanza delle modalità stabilite nei decreti di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dai decreti di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nei decreti di emissione. La circolazione dei Bot al 30 marzo 2007 era pari a 143. 250 milioni di euro, di cui 2. 000 milioni di euro a 272 giorni, 9. 000 milioni di euro trimestrali, 53. 750 milioni di euro semestrali e 78. 500 milioni di euro annuali. .
 
   
   
EMISSIONE DI BTP  
 
 Roma, 4 aprile 2007 - Il Mef dispone, per il giorno 13 aprile 2007, con regolamento 17 aprile 2007, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Buoni del Tesoro Poliennali: - quinquennali decorrenza : 15 aprile 2007; prima tranche, scadenza : 15 aprile 2012, tasso d´interesse annuo lordo : 4%. - trentennali decorrenza : 1° agosto 2005; dodicesima tranche, scadenza : 1° febbraio 2037, tasso d´interesse annuo lordo : 4%. Tutti i buoni suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nei relativi decreti di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti buoni. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei titoli verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i buoni assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei buoni assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato, al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di godimento dei buoni al giorno del regolamento. In particolare, per i Btp trentennali, per i quali il 1° febbraio u. S. È scaduta la terza cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi d´interesse per 75 giorni. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,30% per i B. T. P. Quinquennali - 0,40% per i B. T. P. Trentennali. Il pubblico potrà prenotare i buoni presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai buoni assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Btp quinquennali Btp trentennali
Prenotazione da parte del pubblico entro il 12 aprile 2007 12 aprile 2007
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 13 aprile 2007 13 aprile 2007
Regolamento sottoscrizioni 17 aprile 2007 17 aprile 2007
Dietimi d´interesse da corrispondere 2 giorni 75 giorni
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita, per un importo massimo non superiore - al 25% dell´ammontare nominale offerto per i Btp quinquennali - al 10% dell´ammontare nominale offerto per i Btp trentennali Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti. .
 
   
   
ASSICURAZIONI GENERALI – MEDIOBANCA: RICHIESTO L´IMMEDIATA CONVOCAZIONE DELLA DIREZIONE DEL PATTO DI SINDACATO DI BLOCCO AZIONI PIRELLI & C.  
 
Milano, 10 aprile 2007 - Assicurazioni Generali e Mediobanca il 4 aprile hanno reso noto che la lista presentata da Olimpia per la nomina del Consiglio Telecom Italia non è stata preventivamente condivisa nell´ambito del Patto Parasociale relativo alla partecipazione Telecom Italia stipulato con Pirelli & C. , Edizione Holding e Olimpia il 18 ottobre scorso. Assicurazioni Generali e Mediobanca hanno inoltre richiesto l´immediata convocazione della Direzione del Patto di Sindacato di Blocco azioni Pirelli & C. .  
   
   
PIRELLI-SINTONIA: IL PATTO PARASOCIALE RELATIVO A TELECOM ITALIA, NON PREVEDE ALCUN OBBLIGO PER I PARTECIPANTI DI CONSULTARSI  
 
Milano, 10 aprile 2007 - Con riferimento al comunicato diffuso in tarda serata del 4 aprile 2007 da Assicurazioni Geneali e Mediobanca, Pirelli & C. Spa e Sintonia Spa/sintonia Sa precisano che il Patto parasociale relativo a Telecom Italia, citato nel predetto comunicato, non prevede alcun obbligo per i partecipanti di consultarsi in merito alla indicazione di candidati al Consiglio di Amministrazione della stessa Telecom Italia. Il Patto, infatti, prevede esclusivamente la consultazione prima di ciascuna Assemblea di Telecom Italia sulle modalità di esercizio dei diritti di voto spettanti ai partecipanti al Patto. Per completezza, si ricorda che della lista presentata da Olimpia in data odierna per l´elezione del Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia in occasione dell´Assemblea convocata per i giorni 15 e 16 aprile p. V, fanno parte Renato Pagliaro e Aldo Minucci, rispettivamente condirettore generale di Mediobanca e vicedirettore generale di Assicurazioni Generali, che, come prescritto dallo statuto di Telecom Italia, hanno espressamente accettato, con apposita dichiarazione, la relativa candidatura. . . .  
   
   
UBI BANCA, CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA: APPROVAZIONE DEL BILANCIO DEMANDATA ALL’ASSEMBLEA PROPOSTA LA CANDIDATURA DEI SIGNORI GIOVANNI BAZOLI E ALBERTO FOLONARI IN SOSTITUZIONE DEI CONSIGLIERI DIMISSIONARI  
 
Brescia, 10 aprile 2007 – Il Consiglio di Sorveglianza di Ubi Banca, riunitosi il 5 aprile a Brescia, sotto la Presidenza di Gino Trombi ha deliberato di rimettere l´approvazione del bilancio di esercizio (nella specie i bilanci di esercizio 2006 sia di Bpu sia di Blp), già esaminato dal Consiglio di Gestione del 2 aprile 2007, alla competenza dell´Assemblea che è stata convocata per il 30 aprile 2007 in prima convocazione e per il 5 maggio 2007 in seconda convocazione, come da avviso pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 marzo scorso e sul Sole 24 Ore il 30 marzo. La decisione è stata presa in rispetto della Assemblea dei Soci tenuto conto che i progetti di bilancio esaminati riguardano un periodo in cui le banche partecipanti alla fusione erano governate da un sistema di governance tradizionale, e quindi la relativa approvazione era prevista ad esclusiva cura della singola Assemblea. Nella stessa riunione il Consiglio, in relazione alle dimissioni rassegnate dai due consiglieri Pierfrancesco Rampinelli Rota e Franco Polotti e sulla base delle indicazioni fornite dal Comitato per le Nomine, ha deliberato, secondo le facoltà previste dall’art. 45 dello Statuto Sociale, di proporre all’Assemblea, (convocata per il 4 maggio 2007 in prima convocazione e il 5 maggio in seconda convocazione, come da avviso pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 3 aprile 2007 e sul Sole 24 ore il 4 aprile), la nomina a Consigliere di Sorveglianza dei signori Giovanni Bazoli e Alberto Folonari in sostituzione dei dimissionari. .  
   
   
NESSUN RISCHIO SU BOND NOMURA  
 
Genova, 10 aprile 2007 - "La Regione Liguria non corre alcun rischio per le obbligazioni di 320 milioni di euro. E credo possa stare tranquilla Nomura stessa". L´assessore alle Finanze della Regione Liguria G. B. Pittaluga commenta così la presunta violazione della normativa italiana, inglese ed europea da parte di Nomura International, l´affiliata londinese della banca d´affari giapponese. "Ricordo - aggiunge Pittaluga- che i rilievi emersi non riguardano i tassi di interesse praticati, nel nostro caso, sfruttando "l´onda bassa" del 2006 e che hanno portato a casa una plusvalenza di 15 milioni di euro. Quello che sostiene questo signor Piero Burragato, ex dipendente della banca, è che Nomura avrebbe accantonato i fondi versati ogni sei mesi dalla Regione Liguria per ripianare questo debito - cominciato con 100 milioni di euro nel 2004 dalla precedente giunta regionale- su titoli rischiosi. "Ricordo che il contratto tra la Regione Liguria e Nomura prevede che il rischio di questo accantonamento, se mai vi fosse, ricada esclusivamente su Nomura, ma guardando il fondo in cui sta investendo la banca d´affari giapponese troviamo proprio titoli dello stato italiano, delle regioni italiane e quindi non mi pare che esistano i rischi di cui parla questo signore". .  
   
   
MPS: CON UNIPOL ASSICURAZIONI COLLOQUI PRELIMINARI SENZA UN ACCORDO  
 
Siena, 10 aprile 2007 - In relazione alle notizie apparse su alcuni organi di stampa circa presunte intese tra Banca Monte dei Paschi di Siena S. P. A. E Unipol Assicurazioni S. P. A. Per l’acquisto della partecipazione da quest’ultima società detenuta in Hopa S. P. A. Si rende noto che, al momento, non è stata presentata da parte di Banca Monte dei Paschi di Siena alcuna offerta formale di acquisto della partecipazione in questione. Con Unipol Assicurazioni sono stati peraltro avviati incontri e colloqui preliminari che non hanno comunque ancora portato alla definizione di un accordo. .  
   
   
BANCA ETRURIA AFFIDA AD UBS INVESTMENT BANK - LONDRA L´INCARICO DI ARRANGER DI UN´OPERAZIONE DI CARTOLARIZZAZIONE DI MUTUI RESIDENZIALI  
 
Arezzo, 10 aprile 2007 – Banca Etruria comunica di aver affidato ad Ubs Investment Bank - Londra l´incarico di Arranger di un´operazione di cartolarizzazione di mutui residenziali in bonis a favore di Mecenate s. R. L. Ubs agirà anche in qualità di Lead Manager per il collocamento di titoli Rmbs emessi da Mecenate nell´ambito della citata operazione per un importo pari a 633 milioni euro, aventi una struttura di rating compresa tra Aaa/aaa e Bbb/baa2 ed il cui marketing è previsto abbia inizio nella settimana del 16 aprile 2007. .  
   
   
BANCA TOSCANA: RINNOVATA LA CERTIFICAZIONE ISO 9001:2000 PER IL SERVIZIO ESTERO  
 
Firenze, 10 aprile - Il “Piano Industriale 2006-2009” di Banca Toscana, Gruppo Mps, concepisce il cliente e la sua soddisfazione come una priorità assoluta, realizzabile attraverso il continuo miglioramento dei processi produttivi. L’attenzione al tema della qualità, infatti, viene visto quale impulso fondamentale per favorire l’azione di cambiamento tramite l’indispensabile sostegno e supporto degli spunti operativi e suggerimenti di tutto il personale. Sono stati quindi delineati con maggior dettaglio gli interventi necessari per l’adozione di un sistema di monitoraggio di tutti processi aziendali coerente con le moderne tecniche di Total Quality Management. A questo proposito, fin dal 2000 Banca Toscana, unica azienda di credito in Italia, ha adottato per la gestione dei processi del servizio estero regole operative conformi alle norme necessarie per l’ottenimento della certificazione internazionale di qualità Uni En Iso 9001:2000. Attraverso la certificazione del Servizio Estero la Banca intende affermare il proprio sostegno all´attività import/export delle imprese, in specie di quelle di piccole e medie dimensioni, sempre più impegnate ad affrontare la difficile fase di competizione internazionale e chiamate a rafforzare e difendere, in un mercato globale, il valore del “made in Italy”. .  
   
   
ALLEANZA ASSICURAZIONI: ASSICURAZIONI GENERALI DEPOSITA UNA LISTA DI CANDIDATI PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE  
 
 Milano, 5 aprile 2007 – Alleanza Assicurazioni rende noto che che l´Azionista Assicurazioni Generali S. P. A. , in vista della riunione assembleare del 24 aprile, chiamata a nominare gli amministratori per il triennio 2007 - 2009, ha depositato il 5 aprile la seguente lista di candidati: 1. Dott. Amato Luigi Molinari; 2. Dott. Antoine Bernheim; 3. Dott. Ugo Ruffolo; 4. Prof. Giovanni Batoli; 5. Dott. Giuseppe Buoro; 6. Avv. Maurizio de Tilla; 7. Dott. Aldo Minacci; 8. Dott. Alberto Pecci; 9. Dott. Giovanni Perissinotto; 10. Prof. Avv. Giulio Ponzanelli; 11. Avv. Vittorio Rispoli; 12. Prof. Avv. Fabio Alberto Roversi-monaco; 13. Avv. Antonio Spallanzani. La lista, corredata da un´informativa sulle caratteristiche personali e professionali dei candidati e sul possesso del requisito di indipendenza, è a disposizione del pubblico presso la sede sociale e sulla sezione Governance/assemblea Azionisti del sito internet della Società www. Alleanza. It. Hanno dichiarato di essere in possesso del requisito di indipendenza i signori: Avv. Maurizio de Tilla, Dott. Alberto Pecci, Prof. Avv. Giulio Ponzanelli, Prof. Avv. Fabio Alberto Roversi-monaco e Avv. Antonio Spallanzani. .  
   
   
ANIMA SGR: RACCOLTA NETTA DI -135,0 MILIONI DI EURO A MARZO PATRIMONIO GESTITO A 6.945 MILIONI DI EURO A FINE MARZO  
 
Milano, 10 aprile 2007 – Anima ha registrato nel mese di marzo 2007 una raccolta netta totale (fondi di diritto italiano, Anima Sicav, Anima Orizzonti) di -135 milioni di euro (-411,7 milioni di euro da inizio anno). Il patrimonio totale ammonta a fine marzo a 6. 945 milioni di euro, rispetto a 7. 296 milioni a fine 2006 (-4,8%). Al netto delle duplicazioni (rappresentate dal fondo Anima Orizzonti, che investe in fondi Anima), il patrimonio totale è pari a 6. 937 milioni di euro.
La tabella 1 indica il patrimonio e la raccolta netta di marzo dei prodotti Anima, divisi per tipologia
Tabella 1: Patrimonio e raccolta netta nel mese di marzo, per linea di prodotto
Linea di prodotto Numero fondi Nav* Raccolta netta*
Fondi comuni di diritto italiano 10 6. 704,2 -121,4
Anima Sicav 6 232,8 -14,4
Fondo pensione aperto Anima Orizzonti 4 8,4 0,8
Totale 20 6. 945,4 -135,0
Fonte: Anima. * Dati in milioni di euro.
Fondi di diritto italiano I fondi Anima di diritto italiano hanno registrato nel mese di marzo 2007 una raccolta netta di -121,4 milioni di euro. A fine marzo il patrimonio netto dei fondi comuni di diritto italiano di Anima ammonta a 6. 704,2 milioni di euro, rispetto a 7. 036,3 milioni di euro a fine 2006 (-4,7%).
La tabella 2 indica il patrimonio e la raccolta netta di marzo dei singoli fondi di diritto italiano.
Tabella 2: Patrimonio e raccolta netta nel mese di marzo; fondi Anima di diritto italiano
Nav* Raccolta netta* Tipo di fondo
Anima Fondattivo 686,8 -25,4 Flessibile
Anima Fondo Trading 1. 357,1 -49,3 Azionario
Anima America 260,3 -19,1 Azionario
Anima Europa 158,8 -5,9 Azionario
Anima Asia 382,3 -18,1 Azionario
Anima Emerging Markets 133,9 -15,6 Azionario
Anima Fondimpiego 666,0 -20,5 Obbligazionario
Anima Convertibile 154,1 -6,8 Obbligazionario
Anima Obbligazionario Euro 534,1 40,7 Obbligazionario
Anima Liquidità 2. 370,7 -1,4 Liquidità
Totale 6. 704,2 -121,4
Fonte: Anima. * Dati in milioni di euro.
Anima Sicav Anima Sicav ha registrato in marzo una raccolta netta di -14,4 milioni di euro. Il patrimonio netto di Anima Sicav ammonta, a fine marzo, a 232,8 milioni di euro rispetto a 253,2 milioni di euro di fine 2006 (-8,0%). Anima Orizzonti Il fondo pensione aperto Anima Orizzonti ha registrato a marzo una raccolta netta di +0,8 milioni di euro (+1,4 milioni di euro da inizio anno). Il patrimonio in gestione a fine marzo è di 8,4 milioni di euro. Commento ai dati “Nel mese di marzo la raccolta netta è risultata negativa, in linea con l’industria italiana dei fondi di investimento”, commenta Alberto Foà, amministratore delegato di Anima Sgr, “mentre a livello di singoli fondi si registra il buon andamento di Anima Obbligazionario Euro, in controtendenza rispetto ai fondi della sua categoria”. .
 
   
   
ELICA S.P.A.: PROPOSTA, PER L’ESERCIZIO 2006, LA DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO DI 0,04 EURO PER AZIONE  
 
Fabriano, 10 aprile 2007 – Elica S. P. A. , capofila di un Gruppo attivo nella produzione di cappe aspiranti da cucina, comunica che in occasione del Cda dello scorso 29 marzo 2007, è stata proposta, per l’esercizio 2006, la distribuzione di un dividendo di 0,04 euro per azione per un totale di 2,5 milioni di euro, pari a circa il 30% dell´utile netto consolidato. La data di stacco della cedola è prevista per il 14 maggio 2007. Il dividendo sarà messo in pagamento in data 17 maggio 2007 (cedola n. 1). .  
   
   
RUOLO E DINAMICA DELLE ATTIVITÀ IMPRENDITORIALI DI R&S - CONVEGNO E INVITO A PRESENTARE ABSTRACT  
 
Bruxelles, 10 aprile 2007 - L´8 e 9 ottobre a Siviglia (Spagna) si svolgerà un convegno dal titolo «La conoscenza per crescere; ruolo e dinamica delle attività imprenditoriali di R&s», organizzato dal Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione europea. L´invito a presentare abstract è aperto sino al 20 maggio. Il convegno si occuperà delle attuali conoscenze sul ruolo e la dinamica di R&s in relazione alle prestazioni e alla crescita economica di un´impresa e riunirà importanti professionisti del mondo della ricerca e analisti politici. I principali obiettivi dell´iniziativa sono: fornire una piattaforma per discutere le attività di R&s condotte dalle imprese; riunire la comunità dei ricercatori e degli analisti politici, che potranno condividere le conoscenze specifiche in materia; individuare nuovi aspetti da esplorare. Per ulteriori informazioni sulla conferenza e sull´invito a presentare abstract visitare: http://iri. Jrc. Es/concord-2007 http://iri. Jrc. Es/concord-2007/call_for_abstracts. Pdf .  
   
   
IMPRESE,AUTOCERTIFICAZIONE AZZERA TEMPI BUROCRAZIA CORSARO: RIVOLUZIONE NEL RAPPORTO CON PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI  
 
Milano, 10 aprile 2007 - Snellire i tempi di svolgimento delle pratiche burocratiche che oggi rappresentano una delle principali cause di recriminazione delle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione. E´ questo l´obiettivo del "primo provvedimento attuativo per la semplificazione delle procedure relative alle attività imprenditoriali" che la Giunta regionale lombarda ha approvato, su proposta dell´assessore regionale all´Industria, Piccole e Medie Imprese e Cooperazione, Massimo Corsaro. Un testo che dimostra come la legge regionale sulla competitività sia in grado di cambiare concretamente "la vita" delle nostre imprese che oggi, in media e su scala nazionale, sprecano oltre 20 giorni all´anno per svolgere pratiche burocratiche con un conseguente sperpero di 13 miliardi di euro nei dodici mesi. In pratica, ogni procedimento autorizzativo che serva unicamente ad accertare, sulla carta, che l´imprenditore si comporti come la legge gli impone di fare, può essere sostituito da una semplice autocertificazione immediatamente esecutiva. Le nuove norme per ottenere il certificato di agibilità rappresentano un esempio concreto. Se, fino ad ora, l´imprenditore e il tecnico autorizzato, una volta acquisita e completata tutta la documentazione, dovevano depositarla allo sportello unico attività produttive del comune dove è ubicato l´alloggio e attendere il via libera (30/60 giorni) oggi, lo stesso imprenditore e lo stesso tecnico devono solamente presentare un´autocertificazione compilabile direttamente sul sito internet di Regione Lombardia. Con l´agibilità passano così ad autocertificazione anche il nulla osta inizio attività e l´autorizzazione alle preparazioni alimentari e l´iscrizione agli albi delle imprese artigiane. Anche la modulistica pubblica sarà unificata a partire dalla denuncia di inizio di attività edilizie, il cui modulo, unico per tutta la Lombardia, potrà anch´esso essere compilato direttamente via internet. Risultato: vengono restituite alle imprese 2,5 milioni di giornate lavorative all´anno, fino ad oggi perse in pratiche burocratiche che hanno inutilmente intasato gli uffici pubblici. "E´ il primo sistema normativo che non ´detta legge´ - spiega Corsaro - che non prescrive in maniera assoluta cosa si debba fare, come e quando. Una norma che diventa una sorta di cassetta degli attrezzi dove trovare priorità e strumenti, e invita gli attori della competitività (le imprese e gli imprenditori innanzitutto, ma anche Stato, Enti locali, Camere di commercio, Università, Associazioni imprenditoriali) ad impegnarsi attivamente per essere artefici del proprio futuro di successo". "L´eliminazione di burocrazia inutile - aggiunge Corsaro - riduce significativamente il carico di lavoro non solo alle imprese, ma anche alla stessa Pubblica Amministrazione, rendendone più rapida la risposta sui procedimenti realmente significativi e importanti. Centinaia di migliaia di giorni risparmiati sono altrettante giornate di lavoro e reddito per i dipendenti, e dunque un contributo alla ricchezza dell´intero sistema socio-economico". "Si tratta di una vera rivoluzione - sottolinea l´assessore - Basti pensare che il pubblico, in questo caso Regione Lombardia, dà subito piena fiducia alle imprese, prevedendo solo in un secondo tempo eventuali controlli. Un grande passaggio culturale che segna un nuovo modo di rapportarsi con l´amministrazione". Le sole procedure già eliminate valgono due milioni di giornate impresa/anno che, valutando anche solo 1. 000 euro un giorno di attività d´impresa, fanno oltre 2 miliardi di euro l´anno (pari all´1% dei 200 miliardi di euro del Pil lombardo). "Per capire la portata di questo provvedimento - puntualizza Corsaro - è sufficiente notare che le finanziarie che periodicamente affliggono il dibattito nazionale valgono forse meno e costano sicuramente molto di più a tutti, mentre la semplificazione non costa nulla, anzi, restituisce energie da utilizzare in competitività e produttività". "Un percorso che certamente non finisce qui - conclude Corsaro - questa è solo la prima delibera regionale attuativa delle nuove norme sulla semplificazione a favore delle imprese. Da oggi gli imprenditori, le loro associazioni, la Pubblica Amministrazione lombarda sanno che, se si vuole, si può fare. La strada è tracciata". .  
   
   
ARTIGIANATO PIEMONTESE, INDAGINE CONGIUNTURALE SITUAZIONE STABILE IN UN´ECONOMIA DINAMICA  
 
 Torino, 10 aprile 2007 - La ripresa economica ed il clima favorevole che hanno investito il territorio regionale non sembrano ancora trovare riscontro nelle performance delle imprese artigiane. La precedente indagine congiunturale, riferita alla prima parte del 2006, evidenziava una chiara inversione della tendenza negativa in cui l’artigianato era imprigionato da cinque anni, ma nel corso del secondo semestre il quadro pare limitare ulteriori slanci positivi. L’andamento della domanda è stabile, il saldo tra fatturati in crescita e in calo è migliorato, mentre quello relativo all’occupazione è rimasto invariato. Qualche segnale incoraggiante proviene dalla dinamica degli investimenti: per quanto resti su valori contenuti (28,4%), la percentuale di imprese che hanno dichiarato di aver effettuato investimenti è cresciuta rispetto al picco negativo di sei mesi prima (19,5%). “In sintesi- sottolinea il Vice-presidente Peveraro- l’artigianato non lancia nuovi segnali di crescita, a fronte però di un’economia regionale più dinamica. Questa indicazione è però da situare nell’ambito di evoluzioni settoriali quanto mai differenziate: in questo senso sono gli indicatori relativi al comparto manifatturiero ad esprimere, coerentemente con quanto rilevato a livello generale, una chiara tendenza al miglioramento. ” Un dato che si riverbera nelle previsioni relative al semestre in corso, che per l’artigianato “industriale” (e particolarmente metalmeccanico) sono improntate ad un moderato ottimismo, differentemente dagli altri settori, dove in genere si correggono in senso pessimistico le aspettative manifestate nel corso dell’estate 2006. Le previsioni generali su andamento della domanda e del fatturato (saldi ottimisti-pessimisti rispettivamente -6,1 e -6,2) sono in calo rispetto a sei mesi prima, quando erano attestate su valori vicini allo zero. “La volontà d’investire- afferma Peveraro- rimane contenuta (23,9% delle imprese), con la parziale eccezione delle imprese manifatturiere (32,4%). Le previsioni sull’andamento dell’economia regionale sono conseguenti (saldo ottimisti-pessimisti pari a -6). Oltre che dalla dinamica dei settori, i dati “a consuntivo” e le previsioni sono in forte relazione con le caratteristiche dimensionali delle imprese, al punto da legittimare l’impressione di trovarsi di fronte a un doppio (se non triplo) artigianato. ” Le imprese più solide e strutturate evidenziano un andamento quasi da congiuntura favorevole, laddove il tessuto diffuso degli operatori micro (numericamente la parte più consistente dell’artigianato – nel campione oltre il 72% delle imprese impiega meno di 4 addetti) non sembra ancora risollevarsi dalla lunga fase critica iniziata alla fine del 2001. E’ questo vasto (parliamo di 90. 000 imprese circa) e puntiforme universo di lavoro autonomo e imprese cellulari, infatti, che appare in chiara difficoltà nell’agganciare la crescita. .  
   
   
RIFORMA DELLA PROCEDURA FALLIMENTARE IN ITALIA: PROGRESSI FATTI ED EFFETTI ATTESI  
 
Strasburgo, 10 aprile 2007 - Con una risoluzione interinale adottata il 4 aprile, il Comitato dei Ministri si é felicitato per la riforma delle procedure fallimentari, adottata dall´Italia nel 2006, e dei suoi effetti immediati che hanno posto rimedio a numerose restrizioni dei diritti e delle libertà, condannate dalla Corte europea dei diritti dell´uomo. Il Comitato ha rilevato in proposito che gli effetti di questa riforma vanno esaminati nell´ambito di una soluzione globale del problema strutturale della lentezza della giustizia in Italia. In proposito ha ricordato che questo problema generale, sempre persistente, riguarda anche le procedure di fallimento e provoca diverse violazioni della Convenzione, compreso il diritto al rispetto dei beni. Il Comitato ha anche rinnovato l´appello per un´azione al massimo livello politico in vista di una nuova strategia efficace per porre rimedio a questo problema strutturale. Testo integrale della Risoluzione interinale Resdh(2007)27 https://wcd. Coe. Int/viewdoc. Jsp?ref=resdh(2007)27&sector=seccm&language=lanenglish&ver=original&backcolorinternet=9999cc&backcolorintranet=ffbb55&backcolorlogged=ffac75 .  
   
   
FEDERLAZIO SU BOOM FALLIMENTI IMPRESE  
 
Roma, 10 aprile 2007 – Di seguito l´intervento della Federlazio riguardo l´interrogazione presentata dal capogruppo alla regione degli italiani nel mondo, Antonietta Brancati, sul boom di fallimenti delle imprese laziali. Abbiamo apprezzato l’interrogazione del capogruppo alla Regione degli Italiani nel Mondo, Antonietta Brancati, sul boom dei fallimenti nel Lazio e ne condividiamo la preoccupazione. Secondo i dati di Movimprese, infatti, il Lazio ha fatto segnare, nel 2006, una percentuale di fallimenti pari al 10,5%, una quota più che doppia rispetto alla media nazionale, che è del 4,9%. Questi dati ci preoccupano ma, purtroppo, non ci sorprendono, semmai ci confortano nell’invito che rivolgiamo spesso ad osservatori e politici a non esaltare troppo il dato sulla nascita delle nuove imprese, acriticamente assunto quale indicatore di sviluppo del tessuto imprenditoriale e dell’economia locale. La creazione di imprese va invece sempre qualificata. Bisogna vedere in quali settori le nuove imprese nascono, con quali requisiti di solidità e con quali prospettive di sviluppo. Spesso la nascita di una impresa avviene all’insegna della precarietà e come tentativo individuale di risolvere il problema occupazionale. Più che favorire questo tipo di imprese occorrerebbe che le politiche si rivolgessero al consolidamento e al rafforzamento delle imprese già esistenti e con più solide prospettive di crescita. Solo da queste ultime può venire un contributo non effimero ma duraturo allo sviluppo del nostro territorio. Per fare questo bisogna in primo luogo che la politica apprenda dalle imprese quali sono le principali criticità, per poi operare di conseguenza. In tal senso il credito e tutte le problematiche ad esso connesse sono certamente al primo posto e bene ha fatto la consigliera Brancati a sottolineare, nella sua interrogazione, proprio questo aspetto. .  
   
   
UMBRIA: PRESENTATO RAPPORTO MET 2006  
 
 Perugia, 10 aprile 2007 - L’umbria presenta valori sensibilmente superiori a quelli nazionali (pari ad 1) per accesso al credito (3,7), rafforzamento della struttura delle imprese (2,2) ed innovazione e ricerca (1,4); l’intensità di aiuti alle imprese (tra il 3 e il 6 per cento rispetto agli investimenti fissi lordi nel periodo dal 1999 al 2005) è inoltre di poco superiore ai valori di regioni come Lombardia ed Emilia Romagna e sostanzialmente in linea con quelli di Toscana e Marche. Sono alcuni dei dati contenuti nell’approfondimento dedicato all’Umbria del quinto “Rapporto Met” 2006 su “Le politiche per le imprese” (Centro studi Monitoraggio economia territorio). Il Rapporto, giunto alla quinta edizione, è stato illustrato il 5 aprile a Perugia dal Presidente Met, Raffaele Brancati, alla presenza della Presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti, del Presidente “Aur” (Agenzia Umbria Ricerche) Claudio Carnieri e dell’assessore regionale allo sviluppo economico Mario Giovannetti. Nel documento si evidenzia che nel 2005 le erogazioni sono state pari a 35 mil. Di euro, con una sensibile riduzione rispetto agli anni precedenti derivante dal calo delle risorse di strumenti nazionali. Tuttavia le erogazioni per ricerca e innovazione hanno subìto un sensibile aumento (pari al 28% del totale erogato), superiore alla media nazionale, dovuto in particolare a trasferimenti da strumenti nazionali. Dall’indagine campionaria (che riguarda sopratutto le Pmi) risulta che il 76% delle imprese umbre hanno realizzato investimenti nel periodo 2003-2005 (il corrispondente dato nazionale è del 72%). Importante il fatto che le imprese umbre, con un importo medio dell’investimento pari a circa 357mila euro, presentino il valore più alto tra tutte le regioni italiane. Una sorta di indicatore di integrazione della singola impresa con il sistema locale (e quindi della presenza di una struttura economica regionale integrata) in cui opera, viene dato dalla presenza o meno di rapporti commerciali nella propria area di localizzazione che vadano oltre quelli di mero acquisto-vendita. In questo ambito l’Umbria si colloca ultima tra le regioni italiane, con una percentuale di solo il 4,3% di imprese che hanno dichiarato di avere rapporti di tal genere, mentre i valori più alti si hanno per le regioni del Nord-est (13% Veneto e 18% Friuli). Per quanto riguarda l’analisi della domanda delle imprese, dal Rapporto emergono i seguenti aspetti: viene fortemente avvertita l’esigenza di politiche pubbliche con difficoltà ad individuare specifiche tipologie di intervento; le politiche di sviluppo locale vengono viste come opportunità, con qualche diffidenza verso le esperienze passate; l’area della internazionalizzazione segnala forti debolezze nella dimensione quantitativa e in una concezione prevalentemente riferita alla riduzione dei costi e non anche ad alleanze strategiche e a processi innovativi; la domanda di politiche di sostegno per innovazione e sviluppo è in linea con quella nazionale; la domanda di infrastrutture è relativamente modesta in assoluto; rilievo è dato alle carenze della rete elettrica; i problemi di accesso al credito sembrano ancora molto consistenti. Per il presidente Aur, Claudio Carnieri, “il Rapporto Net si rivela anche quest’anno uno studio prezioso dopo quello importante dell’anno scorso sui processi di internazionalizzazione, per individuare le linee di politica industriale da seguire in Umbria in rapporto alle nuove grandi scelte che il governo nazionale ha proposto alla discussione con il documento di Luigi Bersani, Industria 2015. L’attenzione del rapporto ai finanziamenti sia nel 2005, sia nel periodo 2002-2005 - ha proseguito Carnieri -, la loro scomposizione, lo studio dei diversi filoni della domanda imprenditoriale sono le parti essenziali e più interessanti del rapporto, anche - sostiene il presidente - per i consigli di Policy che ne vengono, per una maggiore finalizzazione degli aiuti alle imprese e per una loro specializzazione. Nello studio - ha aggiunto - c’è una interessantissima riflessione sui caratteri della domanda imprenditoriale. Ne riceve una nuova valutazione ed un nuovo slancio quel Patto per lo sviluppo che è stato messo al centro dalla presidente Lorenzetti della vita dell’Umbria finalizzato anche - ha concluso Carnieri - a far maturare più avanzati comportamenti sia delle istituzioni che delle forze sociali”. “Il Rapporto - ha detto l’assessore regionale allo sviluppo economico, Mario Giovanetti - fornisce spunti di riflessione per le politiche regionali, che in parte confermano alcune nostre valutazioni, soprattutto per quanto riguarda gli elementi di debolezza del sistema nella internazionalizzazione. Su questo fronte - ha proseguito l’assessore - sarebbe interessante approfondire il dato secondo il quale le imprese, sia umbre che nazionali, chiedono di internazionalizzarsi per risparmiare e ridurre i costi, piuttosto che per qualificare l’impresa e renderla competitiva sul mercato. E questo anche se in Umbria emerge una percentuale superiore alla media nazionale per investimenti in ricerca ed innovazione. Altra questione interessante - è per Giovannetti - quella del rapporto tra politiche pubbliche ed effettiva permeabilità di queste sul tessuto imprenditoriale. Le imprese - ha detto l’assessore - danno un giudizio positivo sulle politiche per lo sviluppo locale. A livello nazionale lo esprimono solo imprese con un livello competitivo basso, e non quelle più innovative; in Umbria invece, dove si riscontra una alta percentuale, le politiche di sviluppo locali sono ritenuti utili e necessarie, ma non c’è capacità di definire le esigenze e di fornire precise indicazioni. Per la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, i dati del Rapporto “riconfermano le scelte operate dalla Regione anche nella nuova stagione dei fondi comunitari 2007-2013 e nella seconda fase del Patto per lo sviluppo dell’Umbria. Scelte - ha ricordato - orientate a realizzare quelle “riforme per l’innovazione che attengono in primo luogo ad una migliore organizzazione ed efficienza dell’offerta pubblica di servizi ed a politiche industriali che supportino i processi di sviluppo e competitività delle imprese umbre, rafforzando il sistema di relazione nell’ambito delle filiere produttive regionali”. Uso selettivo degli incentivi a disposizione, riduzione della frammentazione, aiuti mirati e non generalisti e riordino del sistema delle garanzie offerte alle Pmi verso Basilea 2 sono - per Lorenzetti - le leve su cui agire per agganciare lo sviluppo ed accogliere la sfida dei mercati. “E’ inoltre necessario - ha aggiunto la presidente - consolidare sul piano nazionale le sinergie tra Regioni e governo, mentre sul fronte umbro “occorre ragionare dal basso, sui tavoli regionali e locali, per cogliere appieno senza dirigismi ogni opportunità che ci viene offerta. Finora - ha proseguito - l’Umbria ha dimostrato di essere una Regione con i conti in ordine, capace di spendere rapidamente e bene le risorse a disposizione e di conquistarne anche di nuove. Su questo fronte il 2003 ha costituito un anno di svolta nell’ambito delle politiche regionali a favore delle imprese. A metà del precedente periodo di programmazione dei fondi comunitari - ha ricordato la presidente - abbiamo infatti cominciato a ragionare sul modo migliore per mettere a frutto risorse e strumenti a nostra disposizione, mettendo a punto una serie di azioni e strumenti, tra i quali i bandi multimisura, finalizzati ad accrescere la competitività dell’intero sistema umbro. Un cambiamento di rotta rispetto al passato che ha avuto proprio nel 2005 l’anno di caduta come evidenziato nel rapporto, anche a causa della assenza di una politica industriale nazionale e della riduzione di risorse statali. Sono sicura - ha concluso Lorenzetti - che il diverso quadro nazionale e regionale realizzato in questi anni evidenzierà nel 2006 un positivo cambio di rotta”. . .  
   
   
C.E.LAB (CONSTRUCTION EQUIPMENT LAB) RINNOVATO L’ACCORDO TRA ANIMA/UCOMESA, UNICREDIT BANCA D’IMPRESA E VERONAFIERE  
 
Verona, 10 aprile 2007. E’ stato rinnovato il 5 aprile a Verona l’accordo di collaborazione, avviato tre anni fa da Anima/ucomesa (Unione Costruttori Macchine Edili, Stradali, Minerarie e affini), Unicredit Banca d’Impresa e Veronafiere con l’obiettivo di sostenere nel processo di crescita le piccole e medie imprese italiane del settore del macchinario per le costruzioni attraverso il Progetto C. E. Lab - Construction Equipment Lab. C. E. Lab si sviluppa su un modello originale di valutazione dei fattori critici di successo basato su tre matrici di riferimento – prodotto, mercato e presidio del cliente – comparate direttamente con i principali competitor del settore. La prima fase del progetto è stata dedicata all’analisi del mercato, con la mappatura competitiva e l’individuazione delle dinamiche del settore, verificando insieme alle imprese le esigenze maggiormente sentite. La seconda fase, tuttora in atto, sviluppa un lavoro di collaborazione tra le imprese e il team di esperti dedicato allo scopo di definire e realizzare i piani strategici di sviluppo, con particolare attenzione ai temi della finanza per la crescita, dell’eccellenza competitiva e dell’internazionalizzazione. Il settore del macchinario per le costruzioni rappresentato da Ucomesa annovera aziende particolarmente attive sui mercati internazionali. Nel 2006 il comparto ha aumentato le vendite all’estero del 42% portando la propria quota export al 60% del fatturato (era pari al 53% nel 2005). La crescente importanza dei mercati esteri e l’opportunità di sviluppare progetti a supporto delle imprese ha visto l’avvio di incisive azioni di marketing che si avvalgono anche dell’Intesa siglata tra Ministero del Commercio Internazionale, Ice e Anima/ucomesa. Tema centrale dell’Intesa è “Samoter Tour” evento che accompagna all’estero le imprese coinvolte nel C. E. Lab, creando per loro opportunità di contatto diretto con il mercato locale. Dopo una prima tappa già realizzata in Bulgaria, Samoter Tour toccherà Polonia, Russia, Romania e Turchia. Il rinnovo dell’accordo è stato firmato dal Vice Presidente di Anima e Presidente di Ucomesa Luca Turri, da Eugenio Calini e Sandro Bianco, rispettivamente Direttore Commerciale e Responsabile dei Progetti Speciali di Unicredit Banca d’Impresa, e dal Presidente di Veronafiere Luigi Castelletti. .  
   
   
NASCE L’ACCORDO S.E.M.LAB TRA ANIMA/AISEM, UNICREDIT BANCA D’IMPRESA E LE FIERE DI RIFERIMENTO MOVINT/EFA E SAMOTER/VERONAFIERE  
 
Verona, 10 aprile 2007 -  Nasce il 5 aprile un nuovo accordo di collaborazione tra Anima/aisem, Movint, Samoter e Unicredit Banca d’Impresa con l’obiettivo di sostenere nel processo di crescita le piccole e medie imprese italiane del settore del sollevamento, elevazione e movimentazione industriale, rappresentato in ambito Anima da Aisem (Associazione Italiana Sistemi di Sollevamento, Elevazione e Movimentazione). Il progetto S. E. M. Lab si sviluppa su un modello originale di valutazione dei fattori critici di successo basato su tre matrici di riferimento – prodotto, mercato e presidio del cliente – comparate direttamente con i principali competitor del settore, già sperimentato in ambito Ucomesa. La prima fase del progetto è dedicata all’analisi del mercato, con la mappatura competitiva e l’individuazione delle dinamiche del settore, verificando insieme alle imprese quali siano le esigenze maggiormente sentite. Una volta selezionato il campione di aziende interessate, la seconda fase del progetto vede la collaborazione tra le imprese e il team di esperti dedicato, allo scopo di definire e realizzare i piani strategici di sviluppo, con particolare attenzione ai temi della finanza per la crescita, dell’eccellenza competitiva e dell’internazionalizzazione. La terza fase, dalla forte connotazione operativa, individuerà azioni attive di marketing. L’accordo è stato firmato dal Vice Presidente Anima Luca Turri, dal Presidente di Aisem Ambrogio Bollini, dal responsabile dei progetti speciali di Unicredit Banca d’Impresa Sandro Bianco e dal Direttore Commerciale di Unicredit Banca d’Impresa Eugenio Calini, dal Presidente di Veronafiere Luigi Castelletti e dal Presidente dell’Ente Fiere Anima Giuliana Ferrofino. “L’accordo, che vede impegnata la Federazione Anima a più livelli” ha commentato il Presidente di Anima Ettore Riello “dimostra come ‘fare sistema non solo sia possibile, ma sia di grande vantaggio per tutti i soggetti che vi aderiscono. Anima ha voluto aumentare quest’anno il proprio impegno attraverso il coinvolgimento di una seconda associazione – Aisem - e del proprio Ente Fiere con la manifestazione di settore Movint. Il dialogo diretto con le fiere è infatti tra le priorità della nostra Federazione, finalità per la quale il progetto S. E. M. Lab è stato ideato, come l’affiancamento strategico per gli aspetti più interessanti di crescita e il supporto ai processi di internazionalizzazione aggregata”. .  
   
   
PBEVERSHEDS SI ESPANDE A SHANGHAI MARCO VINCIGUERRA, GIÀ RESPONSABILE PER I RAPPORTI CON L’ESTREMO ORIENTE, ENTRA NEL CHINA BUSINESS GROUP DI EVERSHEDS  
 
Milano, 10 aprile 2007 – Da aprile 2007 lo studio legale internazionale Eversheds amplierà il proprio effettivo nella sede di Shanghai con l’arrivo di un avvocato italiano. Marco Vinciguerra, già responsabile per i rapporti con l’Estremo Oriente in Pbe a Milano, si trasferirà a Shanghai per prestare assistenza legale alle imprese italiane che già sono presenti in Cina e nei paesi asiatici o che desiderano realizzare i loro progetti d’investimento industriale e commerciale in quell’area. Sarà la nuova sede ad offrire in loco la consulenza legale a tutte quelle aziende che hanno attività in Cina grazie ad un team di avvocati specializzati, il China Business Group. “L’estremo Oriente, e la Cina in particolar modo” dichiara Marco Vinciguerra “hanno avuto negli ultimi anni una fortissima crescita economica, attraendo sempre più l’interesse delle imprese italiane che vedono sorgere nuove opportunità di sviluppo ed espansione in quei mercati. La diversità delle leggi e delle procedure, le barriere burocratiche, gli usi e la cultura locale, costituiscono un ostacolo da non sottovalutare in qualsiasi operazione di investimento commerciale o industriale in qualsiasi paese estero e in Cina in particolare. La fase di studio e preparazione del progetto è importante quanto quella della sua esecuzione, se si vogliono evitare risultati incompleti o conclusioni deludenti. E’ per questo che abbiamo deciso di essere presenti fisicamente in Cina” conclude Vinciguerra “perché i nostri clienti, con interessi in quelle aree, abbiano garantiti gli stessi standard di qualità ed efficienza di quando operano con noi in Italia”. Peter Corne, Managing Partner dello studio di Shanghai e che ha alle sue spalle un’esperienza ultradecennale come avvocato in Cina ha commentato: “Con Eversheds avviamo una nuova esperienza. Condivido pienamente la filosofia basata sulla coesione del team e sono certo che l’impegno in Cina crescerà ulteriormente e rapidamente”. .  
   
   
CIRCONDARIO BRIANZA EST, CONVENZIONE IN CONSIGLIO PROVINCIALE ENTRO FINE MAGGIO CONFRONTO PROFICUO E COSTRUTTIVO TRA ASSOCIAZIONE E PALAZZO ISIMBARDI  
 
 Vimercate, 10 aprile 2007 - Il testo della convenzione con la Provincia di Milano per la costituzione del Circondario della Brianza Est approderà in consiglio provinciale entro la fine del mese di maggio, dopo il confronto finale da parte dello staff tecnico impegnato nell’approntamento del documento. Questo è l’esito delle ultime riunioni che hanno visto impegnati il direttore dell’Associazione, Ciro Maddaluno, il direttore generale della Provincia di Milano, Giancarlo Saporito, e quattro Direttori Centrali di Palazzo Isimbardi: Luciano Minotti (viabilità e trasporti), Giancandido Defendi (pubblica istruzione), Emilio De Vita (pianificazione e territorio) e Cristina Melchiorri (risorse ambientali). Lo staff ha lavorato sulla bozza di convenzione dell’autunno del 2006, trovando la soluzione tecnico-giuridica alle problematiche legate al merito delle competenze e delle deleghe di funzioni, con “un confronto proficuo e costruttivo”, dice Maddaluno. “Abbiamo superato gli ostacoli iniziali scegliendo lo strumento giuridico della convenzione, non quello della delega di competenze”, spiega il direttore dell’Associazione, “peraltro previsto dal Testo Unico sull’Ordinamento degli Enti Locali. ” Il circondario della Brianza Est, insomma, nascerà grazie a una convenzione per la quale Provincia e Comuni si troveranno a gestire e condividere funzioni e competenze, non a operare in sovrapposizione. Soddisfatto il presidente dell’Associazione, Adriano Poletti: “È proprio ciò che da mesi andiamo dicendo: il Circondario non è un nuovo ente ma un livello associativo che ha un’impronta politica, prima che gestionale. Per usare i termini più in voga sui mass media impegnati in questo dibattito, non moltiplicheremo sedie e cariche. ” L’assemblea dei sindaci dell’Associazione dei Comuni della Brianza Est per il Circondario, che si è tenuta il 27 marzo, ha esaminato la bozza di convenzione per l’istituzione del Circondario, integrata dagli esiti del confronto con la Provincia, e ha deciso di chiederne l’invio alla Conferenza di Servizi per l’esame finale. .  
   
   
APERTE LE CANDIDATURE AL PREMIO “PIAZZA MERCANTI 2007”  
 
Milano, 10 aprile 2007 - Parte il bando per le candidature al premio "Piazza Mercanti 2007". Presentazione delle domande: fino al 26 aprile. Previste sette categorie di premi per gli imprenditori: Comitato per l’imprenditoria femminile - premio assegnato all’imprenditrice distintasi per l’azione imprenditoriale sviluppata, soprattutto in settori creativi e comunicazionali; Nuova imprenditoria - premio assegnato al neoimprenditore distintosi per la migliore idea imprenditoriale sviluppata; Internazionalizzazione - premio assegnato all’imprenditore distintosi per l’elevato grado d’internazionalizzazione raggiunta nella produzione e distribuzione/erogazione di beni e/o servizi; Innovazione - premio assegnato all’imprenditore distintosi per le innovazioni di processo e prodotto introdotte nella propria attività d’impresa; Impresa no-profit - premio assegnato all’imprenditore distintosi per l’utilizzo di proventi della propria azione imprenditoriale a favore della realizzazione di progetti coniugati criteri di efficienza economica con la dimensione etica e sociale, legati al recupero di categorie svantaggiate o in condizioni di disagio sociale; Mecenatismo e sviluppo del territorio - premio attribuito all’imprenditore distintosi per attività di promozione culturale, artistica, tecnica o scientifica del territorio; Tutela dell´ambiente - premio attribuito all’imprenditore distintosi per programmi continuativi di rispetto e /o riduzione dell’impatto ambientale nell’esercizio della propria attività d’impresa. Il riconoscimento della Camera di Commercio di Milano consiste nell´assegnazione di una onorificenza simbolica ad imprenditori per il contributo fornito alla crescita competitiva del sistema d’impresa milanese. Per ciascuna categoria sarà assegnato un riconoscimento. La premiazione avrà luogo presso il Teatro della Scala di Milano nel corso di una cerimonia pubblica, seguita da un concerto offerto dal Teatro alla Scala, il 17 giugno. L’imprenditore che desideri segnalare la propria candidatura dovrà presentare il proprio profilo, corredato della documentazione richiesta dal bando per ciascuna categoria, ad enti locali territoriali della provincia, alla Regione Lombardia e alle associazioni territoriali milanesi di rappresentanza. Saranno le associazioni e gli enti a selezionare una sola candidatura per ciascuna categoria e a presentarla alla Camera di commercio di Milano (protocollo generale - via San Vittore al Teatro, 14 - 20123 Milano) o presso una delle sue sedi decentrate. I candidati possono rivolgersi per sottoporre la loro candidatura anche al Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile della Camera di commercio di Milano. Le candidature dovranno pervenire entro e non oltre le ore 12 del 26 aprile e potranno essere presentate direttamente o tramite raccomandata ar. Ulteriori informazioni e il bando di concorso sono reperibili sul sito della Camera di Commercio all´indirizzo http://www. Mi. Camcom. It .  
   
   
LAVORO PRECARIO, AL VIA IL FONDO PER STABILIZZARE I LAVORATORI E IL CONSUNTIVO ISTAT 2006 DICE CHE L´OCCUPAZIONE IN TOSCANA SFIORA IL 65%. PIÙ OCCUPATI DELLA MEDIA NAZIONALE E DEL CENTRO NORD - MERCATO PIÙ OMOGENEO A LIVELLO REGIONALE  
 
Firenze, 10 aprile 2007 - Un fondo di 500 mila euro destinato alle aziende toscane con l´obiettivo di favorire, per il 2007, la stabilizzazione dei lavoratori con contratto a tempo determinato. Questo il senso del provvedimento, presentato dall´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini, all´ordine del giorno della prossima giunta. Il fondo prevede un contributo di 4000 euro per ciascun lavoratore a favore delle imprese che trasformano il contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato. "E´ un provvedimento importante - spiega Simoncini - perchè anche gli ultimi dati, confermati dalle statistiche relative agli avviamenti registrati in Toscana, ci dicono che è a tempo determinato quasi l´80 % degli avviamenti totali" . Se la precarietà dell´occupazione (il lavoro a termine, nel centro nord, passa dal 12,3% al 13,1%, il part time dal 14,2% al 14,9) è il punto debole del mercato del lavoro toscano, gli altri indicatori chiudono l´anno 2006 con un netto miglioramento rispetto all´anno precedente e performance che pongono la nostra regione sopra la media italiana e ldelle altre regioni del centro-nord. Ecco i risultati più significativi: tasso di occupazione al 64,8% rispetto al 63,7% del 2005, con una variazione occupazionale annua del +2,4%, rispetto al +1,5% registrato nel 2005. E ancora: tasso di disoccupazione al 4,8%, rispetto al 5,3 con cui si era chiuso l´anno prima; occupazione femminile al 55% rispetto al 54,1% precedente, tasso di disoccupazione femminile al 7% rispetto al precedente 7,3%. Queste le principali voci del consuntivo 2006 dei dati Istat elaborati dal servizio lavoro della Regione. "Il quadro è tutto sommato positivo - commenta l´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini - ed è da mettere il relazione alla complessiva ripresa dell´economia che ha reso maggiormente propulsiva la domanda di lavoro. Dobbiamo comunque guardare con attenzione ai processi che investono il mercato, come la forte terziarizzazione dell´economia e la parallela flessione degli occupati nell´industria che, in Toscana, assume aspetti un po´ più accentuati rispetto al resto del paese. Nell´ultimo trimestre del 2006 infatti, abbiamo registrato un calo di poco meno del 2%". E´ un problema che stiamo affrontando con tutta una serie di iniziative che puntano a salvaguardare e consolidare le più importanti realtà manifatturiere". Non è un caso dunque, come ricorda l´assessore, se le iniziative della Regione si sono indirizzate, fra l´altro, su queste due priorità: da una parte la salvaguardia dei posti di lavoro e delle produzioni anche attraverso il sostegno al reddito dei lavoratori colpiti dalle crisi aziendali, dall´altra la lotta alla precarietà e l´attenzione per i diritti dei lavoratori atipici e l´occupazione femminile. Occupati In assoluto il numero di occupati in Toscana nel 2006 è stato di 1. 545. 000, +35. 000 unità rispetto al 2005. Il tasso di crescita (+2,4) è stato superiore alla media italiana (+1,9), e del centro nord (+2%). Cresce l´occupazione dipendente (+1,8%), ma ancora di più cresce l´occupazione indipendente (+3,8%), soprattutto nell´ultimo trimestre dell´anno. Nel 2006, in termini assoluti, gli occupati risultano 1. 079. 0000, e 466. 000 di dipendenti. Fa notare l´assessore Simoncini "con un tasso del 64,8 %, pur rimanendo a distanza dal target di Lisbona del 70% di occupati, ci avviciniamo come mai era accaduto in passato. Il termine per raggiungere l´obiettivo è il 2010, possiamo dire di essere sulla buona strada". Donne Sono 16. 000 in più le donne che hanno trovato un´occupazione in Toscana nel 2006, raggiungendo così quota 650. 000. Il tasso di occupazione femminile ha toccato quota 55% con un incremento annuo del 2,5 % (nello stesso periodo gli occupati maschi sono aumentati del 2,3%, quindi un po´ meno), avvicinandosi così ancora un po´ all´obiettivo indicato dal consiglio di Lisbona (60%). Province Articolato il quadro provinciale. In alcune province (Grosseto, Lucca, Massa Carrara, Arezzo, Firenze) si registra un incremento dell´occupazione e una riduzione della disoccupazione. Da segnalare Lucca, con il tasso di disoccupazione più basso (3,2%) e Firenze, che registra il tasso di occupazione più alto (67,7%). A Siena si assiste a un lieve arretramento degli indicatori, mentre a Livorno al favorevole andamento dell´occupazione fa da contraltare un modesto rialzo della disoccupazione. A Pisa prosegue la riduzione del livello di disoccupazione che, con il 3,6%, è sui valori minimi regionali. A Prato e Pistoia l´occupazione risulta in calo, a testimonianza delle perduranti difficoltà del sistema manifatturiero. Gli esperti osservano che appare in calo l´indicatore di dispersione dei tassi regionali (deviazione standard): ciò significa che il mercato del lavoro toscano è divenuto più omogeneo. .  
   
   
3MLN EURO A IMPRENDITORIA FEMMINILE  
 
Trieste, 10 aprile 2007 - L´imprenditoria femminile del Friuli Venezia Giulia potrà fruire di finanziamenti complessivi pari a 3. 256. 709,80 di euro, di cui 135. 672,80 destinati alla promozione di servizi di consulenza-assistenza e di corsi di formazione, mentre la somma più consistente (3. 120. 837) per l´avvio di attività, l´acquisto di attività preesistenti e per progetti aziendali innovativi. La Giunta regionale, come proposto dall´assessore alle Attività produttive, Enrico Bertossi, ha infatti ripartito gli oltre tre milioni di euro (composti in maggior parte da fondi regionali e per la parte restante da quelli statali) tra le quattro Camere di Commercio del Friuli Venezia Giulia, riservando alle stesse un totale di 80. 500 euro a copertura delle spese di istruttoria per le domande di contributi ricevute. Nel dettaglio, sono stati destinati 363. 192,16 euro (19. 898,16 + 343. 294) alla Cciaa di Gorizia, 1. 171. 048,40 euro (35. 178,41 + 1. 135. 870) a Pordenone, 519. 102,69 euro (24. 545,69 + 494. 557) a Trieste e 1. 203. 166,50 (56. 050,54 + 1. 147. 116) a Udine. .  
   
   
PROPOSTA DI ITALMOBILIARE PER IL PROSSIMO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI ITALCEMENTI S.P.A.  
 
Bergamo, 10 aprile 2007 - L’assemblea degli azionisti di Italcementi S. P. A. , che si riunirà a Bergamo in prima convocazione il 18 aprile prossimo, prevede, al secondo punto dell’ordine del giorno, la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione, previa la determinazione della durata in carica e del numero dei suoi componenti. A tale proposito, il socio di maggioranza Italmobiliare S. P. A. Ha comunicato alla Società che in sede assembleare proporrà: 1) di confermare in 18 il numero dei consiglieri di amministrazione che resteranno in carica per il triennio 2007-2008-2009 e, cioè, fino alla approvazione del bilancio al 31 dicembre 2009; 2) di chiamare a comporre il Consiglio di amministrazione per il triennio 2007-2009 i signori: Pierfranco Barabani; Alberto Bombassei; Alberto Cló; Federico Falck; - Pietro Ferrero; Danilo Gambirasi; Karl Janjóri; Italo Lucchini; Emma Marcegaglia; Sebastiano Mazzoleni; Yves Rene Nanot; Marco Piccinini; Carlo Pesenti; Giampiero Pesenti; Ettore Rossi; - Attilio Rota; - Carlo Secchi; Emilio Zanetti. Dei 18 candidati proposti, 15 già ricoprono attualmente la carica di consigliere di amministrazione; le nuove designazioni si riferiscono ai signori Pietro Ferrero, Emma Marcegaglia e Carlo Secchi. .  
   
   
EDISON: L´ASSEMBLEA APPROVA IL BILANCIO 2006 DELIBERATA LA DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO DI 0,048 EURO PER AZIONE ORDINARIA (+26% RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE) E 0,078 EURO PER AZIONE DI RISPARMIO.  
 
Milano, 10 aprile 2007 – L’assemblea degli azionisti di Edison Spa, riunitasi il 5 aprile presso la sede di Foro Buonaparte, ha approvato il bilancio relativo all’esercizio 2006, che si è chiuso con un utile di 632 milioni di euro, in crescita del 22,5% rispetto ai 516 milioni del 2005. A livello consolidato, l’utile è stato pari a 654 milioni di euro (504 milioni nel 2005). L’assemblea ha quindi deliberato di distribuire un dividendo di 0,048 euro per azione ordinaria, in crescita del 26% rispetto agli 0,038 euro dell’anno precedente, e di 0,078 euro per azione di risparmio. Il dividendo verrà posto in pagamento il 19 aprile 2007 (data stacco cedola 16 aprile 2007). Come da regolamento, l’esercizio dei Warrant “Edison Ordinarie 2007”, sospeso dallo scorso 19 febbraio, potrà avvenire nuovamente a partire dal 16 aprile 2007. L’assemblea ha inoltre confermato la nomina ad amministratore di Ivan Strozzi, già cooptato dal consiglio di amministrazione dello scorso 6 dicembre 2006. Su proposta motivata del Collegio Sindacale, l´Assemblea, avvalendosi della facoltà accordata dalla disciplina transitoria, ha infine approvato la proroga per un triennio (quindi sino all´assemblea di approvazione dei bilanci dell´esercizio 2010) e a parità di condizioni economiche, dell´incarico di revisione contabile alla società Pricewaterhousecoopers, la cui scadenza annuale era stata inizialmente fissata sino all´assemblea di approvazione del bilancio dell´esercizio 2007. .  
   
   
EDISON ACCELERA SULLE ENERGIE RINNOVABILI “OCCORRE SVILUPPARE UN QUADRO NORMATIVO EUROPEO DI LUNGO TERMINE A SUPPORTO DELLE CRESCITA DELLE FONTI RINNOVABILI”  
 
 Roma, 10 aprile 2007 – Cresce l’impegno di Edison nelle energie rinnovabili. “Nei prossimi cinque anni investiremo 500 milioni di euro nello sviluppo di capacità produttiva nel settore eolico e in quello idroelettrico”, ha dichiarato Umberto Quadrino, amministratore delegato di Edison, nel corso di un’audizione alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati. “L’esigenza fondamentale è assicurare al nostro Paese l’energia necessaria per alimentare la crescita economica e uno sviluppo sostenibile, cioè in grado di migliorare la qualità della vita in tutto il mondo in maniera rispettosa dell’ambiente e delle generazioni future. Le vie perseguibili e auspicate dalla stessa Unione Europea sono sostanzialmente di due tipi. La prima passa attraverso il contenimento della domanda. Per questa ragione, dobbiamo imboccare con maggiore decisione la strada del risparmio energetico promuovendo l’incremento di efficienza degli impianti esistenti e un uso più razionale dell’energia”, ha aggiunto Quadrino. “La seconda via da percorrere resta quella di promuovere la costruzione di nuovi impianti di produzione di energia elettrica a gas e a fonti rinnovabili. E’ quindi necessario promuovere lo sviluppo di nuove infrastrutture per l’approvvigionamento di gas per i cicli combinati di ultima generazione, che a oggi rappresentano la tecnologia termoelettrica più efficiente ed eco-compatibile oggi disponibile, e accelerare nello sviluppo delle fonti alternative, soprattutto energie rinnovabili”, ha proseguito Quadrino. Edison in questo settore ha realizzato i primi impianti idroelettrici in Italia, ancora oggi in funzione, alla fine dell’Ottocento – inizio del Novecento. Il settore idroelettrico può attualmente contare su una potenza installata pari a circa 1. 800 Mw (comprendendo anche il 50% di Edipower). Edison ha inoltre sviluppato negli ultimi anni competenze nel settore eolico con la realizzazione di 28 campi localizzati in 7 regioni per un totale di 460 aerogeneratori e una potenza installata pari a 273 Mw. “Gli aspetti che maggiormente influenzano negativamente il settore sono le tempistiche incerte da parte degli enti / istituzioni deputate ai rilasci delle autorizzazioni per la realizzazione dell’impianto; le moratorie regionali ed effetto Nimby, che hanno bloccato numerose iniziative, procurando, come conseguenza, il rallentamento nello sviluppo delle fonti rinnovabili; la criticità delle procedure autorizzative e di provvedimenti simili, anche in relazione a specifiche linee guida richieste dalle varie Regioni e non uniformi sul territorio nazionale. Sono quindi auspicabili miglioramenti a livello di sistema da parte del legislatore nazionale ed europeo. In particolare, è necessario determinare obiettivi per filiera tecnologica e per territorio, coerentemente agli obiettivi complessivi del Paese, rendere tali obiettivi “obbligatori” (meccanismi incentivanti/disincentivanti per Regioni) e garantire una stabilità del meccanismo di incentivazione nel medio – lungo periodo a livello europeo. Per quanto riguarda infine il meccanismo delle emissioni di Co2, va migliorato l’attuale sistema di Emission Trading definendo per il periodo successivo al 2012 un quadro regolatorio chiaro e di lungo termine, estendendo il sistema anche ad altri settori quali i trasporti e l’agricoltura e premiando le tecnologie più pulite ed efficienti secondo il principio in base al quale chi più inquina più paga”, ha concluso Quadrino. .  
   
   
ENEL ACQUISTA ASSET YUKOS PER 852 MILIONI DI DOLLARI CON QUESTA OPERAZIONE, ENEL ENTRA NELL’UPSTREAM DEL GAS NATURALE E ACQUISTA ASSET STRATEGICI PER SOSTENERE L’ESPANSIONE NEL MERCATO DELL’ELETTRICITÀ RUSSO.  
 
Mosca, 10 aprile 2007 – Enel, attraverso il consorzio Enineftgaz (partecipato al 40% da Enel ed al 60% da Eni), ha vinto la gara per l’acquisizione da Yukos di un gruppo di asset nel settore del gas, con una offerta pari a circa 5,83 miliardi di dollari. L’importo che Enel si è impegnata a corrispondere alla conclusione della procedura di gara ammonta a 852 milioni di dollari statunitensi. I principali asset oggetto di acquisizione sono: 100 % di Oao Arcticgaz; 100% di Zao Urengoil; 100% di Oao Neftegaztechnologia; 20% di Oao Gazprom Neft (che sarà interamente trasferita ad Eni). Arcticgaz, Urengoil e Neftgaztechnologia possiedono licenze di esplorazione e produzione di idrocarburi nella regione dello Yamal Nenets, la più grande area di produzione del gas del mondo. Complessivamente queste società dispongono di riserve di gas e petrolio pari a circa 5 miliardi di barili equivalenti di petrolio. Con questa acquisizione Enel entra nell’importante settore dell’upstream di gas naturale e pone le basi per operare in tale settore in maniera verticalmente integrata, dalla estrazione di gas, alla produzione, alla distribuzione e vendita di energia elettrica. L’amministratore delegato dell’Enel, Fulvio Conti, ha commentato: ”Enel, prima azienda europea presente in Russia nella generazione e nel trading di energia elettrica, rafforza ulteriormente la sua strategia di crescita all’estero entrando per la prima volta nell’upstream del gas ed aumentando così la sicurezza degli approvvigionamenti. Enel acquisterà importanti riserve di materia prima che sosterranno i progetti di espansione nel mercato elettrico russo. Questo risultato – ha concluso Conti - è anche il frutto della capacità delle aziende italiane di fare sistema e cogliere le occasioni di crescita all’estero”. .  
   
   
L’ASSESSORE ALL’ENERGIA DELLA REGIONE TOSCANA INCONTRA LA REALTÀ “ENERGETICA” DEL TRENTINO  
 
Trento, 10 aprile 2007 - Un confronto sul “campo” – con visita agli impianti – su quanto la Provincia autonoma di Trento ha già fatto nel settore del risparmio energetico e nella valorizzazione delle energie alternative. Ma, anche, una ricognizione su quanto verrà fatto nei prossimi mesi, a partire dalla ormai imminente approvazione della delibera che fisserà lo standard internazionale Itaca a favore dell’edilizia sostenibile: per avere consumi ancora minori, impiego di materiali naturali, risparmio energetico con tecniche sostenibili. Questo ha fatto, il 6 aprile, da sfondo all’intensa giornata trentina di Marino Artusa, assessore all’energia, ambiente e tutela del territorio della Regione Toscana e di Pietro Novelli, dirigente generale della Regione Toscana, responsabile delle politiche di sostenibilità dello Sviluppo locale. Un incontro iniziato questa mattina, nella sede di piazza Dante, dove la delegazione toscana è stata ricevuta da Ottorino Bressanini, assessore provinciale all’energia e alle riforme istituzionali e da Giacomo Carlino, responsabile del Servizio energia. Con loro anche il professor Lorenzo Battisti della facoltà di ingegneria dell’Università di Trento, che segue in particolare il progetto legato all’impianto eolico all’Interporto di Trento; Daria Stringari del Servizio Energia e Bruno Pecoraro, dell’Assessorato all’energia. E proprio all’Interporto c’è stata la prima tappa del confronto sui progetti già avviati in Trentino. Il distretto tecnologico per l’energia e l’ambiente; l’adozione di standard per il basso consumo; la certificazione energetica degli edifici; le biomasse; i veicoli a basso impatto ambientale; , la formazione tecnica: questi alcuni degli argomenti affrontati. Nell’incontro in Provincia è stata illustrata l’attività della Provincia autonoma di Trento, è stato consegnato all’assessore Artusa il metodo di calcolo semplificato sul consumo energetico che è a disposizione degli utenti nel sito internet del Servizio energia (metodo che ora potrà essere usato anche dalla Regione Toscana, soltanto citando la “fonte”) ed è stato avviato anche il confronto con chi, in Università, da anni si occupa di queste importanti tematiche. Poi, come detto, il confronto è diventato ancora più operativo. La delegazione toscana ha raggiunto dapprima l’Interporto a Trento nord – con loro ancora l’assessore Bressanini – per la visita all’impianto eolico dell’Università. Successivamente in programma una visita all’impianto di teleriscaldamento di Fondo, in Val di Non; alla scuola dell’infanzia e alla scuola elementare rispettivamente di Romeno e di Tres, dove sono attivi impianti di riscaldamento e di energia solare che permettono considerevoli risparmi ed, infine, una visita all’edificio del Catasto di Rovereto, all’avanguardia per soluzioni costruttive all’insegna della bioedilizia e, ancora una volta, del risparmio energetico. Nel suo incontro con il collega della Regione Toscana, l’assessore Bressanini e l’architetto Carlino hanno sottolineato – cifre alla mano – come siano fortunatamente sempre di più “coloro che puntano alla crescita e alla diffusione dell’energia che ricaviamo dall’acqua, dal cippato e dal sole. Se oggi veniamo indicati come esempio a livello italiano e se oggi i nostri dati ci collocano in una media di tutto rispetto all’interno dell’Europa, è perché anno dopo anno abbiamo costruito una rete, che non è solo tecnica ma anche ideale, attenta alle nuove sfide ambientali”. Nella documentazione consegnata alla delegazione toscana anche, tra l’altro, dei riconoscimenti che la Provincia autonoma di Trento ha avuto – due anni fa a Berlino, l’anno scorso a Roma – nell’ambito del Premio Eurosolar. Menzioni speciali per l’azione in politiche ed incentivi per la certificazione energetica nell’ambito anche dell’architettura e dell’ecologia e delle esperienze solari innovative. Oggi l’architetto Carlino ha illustrato alla delegazione toscana la politica energetica del Trentino. Ha ricordato come il territorio provinciale sia caratterizzato dall’abbondante produzione di energia idroelettrica, circa 4 Twh/anno, di cui una buona parte viene esportata. A partire da questo patrimonio idroelettrico e dalle particolari competenze riconosciute nel settore, la Provincia autonoma di Trento ha costruito fin dal 1980 una politica complessiva dell’energia, mirata in particolare al settore delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico. In circa 25 anni, utilizzando lo strumento della Legge Provinciale 14 del 1980, sono stati realizzati un numero ragguardevole di iniziative rispetto alla dimensione provinciale, circa 30 mila progetti e interventi, uno ogni 16 abitanti e uno ogni 6 famiglie, contribuendo alla diffusione di una forte consapevolezza nei confronti dell’energia; ciò ha fatto sì che si sviluppasse un settore economico-produttivo di un certo interesse e che progettisti, installatori e aziende maturassero un know-how fra i più avanzati. Dal 1998 in avanti con le successive edizioni del piano energetico-ambientale provinciale si è poi assunto come obiettivo principale il contributo alla riduzione dei gas serra. In particolare, con il Piano del 2003, sono stati fissati precisi obiettivi in termini di riduzione delle emissioni di Co2, e viene stabilito di realizzare tali obiettivi pressocchè esclusivamente con azioni di efficienza energetica e di sfruttamento delle fonti rinnovabili. Per quanto riguarda l’energia solare, la perseveranza dell’azione provinciale ha permesso di ottenere degli ottimi risultati non solo in termini di impianti realizzati ma anche dal punto di vista dei settori economici, tra cui anche aziende che costruiscono gli impianti solari termici, che sono nati e si sono sviluppati anche in forme originali di offerta dei prodotti. Il totale della superficie installata sull’intero territorio provinciale è stimabile in circa 45. 000 metri quadri, non alto come valore assoluto ma estremamente significativo se rapportato al numero di abitanti. Il confronto con gli altri paesi europei e con l’Italia (a causa della disponibilità di dati, i raffronti non sono perfettamente omogenei ma è ugualmente importante il dato qualitativo) mostra come il Trentino sia perfettamente allineato con i Paesi più avanzati. Anche la tecnologia del fotovoltaico ha trovato in Provincia un ottimo terreno per realizzare un buon numero di iniziative. Il numero di realizzazioni ha raggiunto cifre molto soddisfacenti, circa 1500 kW finanziati dal 2000 al 2004 tra impianti in isola e in rete, soprattutto se rapportate al numero di abitanti presenti sul territorio provinciale. .  
   
   
SAIPEM SI AGGIUDICA NUOVI CONTRATTI PER CIRCA UN 1 MILIARDO DI DOLLARI  
 
San Donato Milanese (Milano), 10 aprile 2007 – Saipem si è aggiudicata nuovi contratti offshore e onshore in Tunisia, Angola, Norvegia, Australia, Arabia Saudita e Pakistan. Le nuove acquisizioni, realizzate nei principali Paesi in cui la Società opera, hanno un valore complessivo di circa 1 miliardo di dollari e rappresentano per la loro ampia diversificazione geografica un’ulteriore conferma della capacità di Saipem di competere a livello globale. Offshore Tunisia In Tunisia, Bg Tunisia Limited ha assegnato a Saipem il contratto per la costruzione, l’installazione e la messa in servizio di una condotta sottomarina che collegherà il campo Hasdrubal, nel golfo di Gabes circa 350 chilometri a sud-est di Tunisi, con l’impianto di ricezione a terra, per una lunghezza di circa 110 chilometri. Le attività a mare saranno svolte dal mezzo navale Crawler nel primo semestre del 2008. Angola In Angola, la società Cabinda Gulf Oil Company Limited ha assegnato a Saipem il contratto di tipo Epic per l’installazione del sistema di condotte sottomarine del campo Mafumeira, situato nel blocco 0 a largo delle coste dell’Angola. Saipem sarà responsabile dell’ingegneria, dell’approvvigionamento, del trasporto e dell’installazione di due condotte sottomarine di 26 chilometri ciascuna in una profondità d’acqua di circa 50 metri. Le attività a mare saranno eseguite dai mezzi navali Saipem 3000 e S355 tra l’ultimo trimestre del 2007 ed il primo semestre del 2008. Norvegia In Norvegia, Bp Norge As ha assegnato a Saipem il contratto per la nuova fase dello sviluppo del campo Valhall, nel settore norvegese del Mare del Nord, in una profondità d’acqua di circa 74 metri. Saipem sarà responsabile del trasporto e dell’installazione del jacket (struttura inferiore della piattaforma), delle strutture di ancoraggio, di un ponte a tre livelli che conterrà gli impianti di produzione e delle relative strutture. Il mezzo navale Saipem 7000 eseguirà i lavori in diverse sessioni e in un arco temporale che andrà dal 2008 al 2010. Australia In Australia, Eni Australia ha assegnato a Saipem il contratto per lo sviluppo del giacimento offshore Blacktip, localizzato nel bacino Bonaparte a una profondità di 50 metri d’acqua, circa 100 chilometri al largo della costa nord occidentale dell’Australia. Il contratto, di tipo Epic, riguarda l’ingegneria, l’approvvigionamento, la fabbricazione, l’installazione e la messa in opera della piattaforma di produzione e del sistema di condotte sottomarine per il trasporto a terra degli idrocarburi, per una lunghezza di 108 chilometri. Le attività a mare saranno eseguite principalmente dal mezzo navale Castoro Otto durante il terzo trimestre del 2008. Onshore Arabia Saudita In Arabia Saudita, Saudi Aramco ha assegnato alla Joint Venture paritetica formata dalla società canadese Snc-lavallin e da Saipem il contratto chiavi in mano per la realizzazione di stazioni di pompaggio di acqua in giacimento finalizzata all’incremento produttivo del campo petrolifero di Khurais. Secondo le più recenti strategie contrattuali adottate da Saudi Aramco, il contratto è stato assegnato secondo la tipologia chiavi in mano convertibile che ha previsto lo svolgimento delle fasi iniziali dell’attività di ingegneria e dell’approvvigionamento dei componenti di lunga realizzazione su base rimborsabile per poi essere convertito in contratto chiavi in mano, una volta che la maggior parte dell’ingegneria di dettaglio è completata. Lo scopo del lavoro prevede l’ingegneria, l’approvvigionamento, la fabbricazione, l’installazione e l’avvio del sistema di stazioni di pompaggio che iniettano nel giacimento l’acqua proveniente dall’impianto di trattamento di Qurayyah, del quale Saipem sta realizzando l’espansione. I lavori saranno completati nella seconda metà del 2008. Pakistan In Pakistan, la società Engro Chemical Pakistan Limited (Ecpl) ha assegnato a Saipem il contratto per la fornitura delle licenze tecnologiche, dell’ingegneria, dell’approvvigionamento e della supervisione alla realizzazione di un impianto per la produzione di ammoniaca e urea, completo delle relative strutture di servizio. Una volta a regime, l’impianto, localizzato a Daharki circa 450 chilometri a nordest di Karachi, avrà una capacità produttiva di 1,35 milioni di tonnellate di urea all’anno e sarà il più grande stabilimento al mondo per la produzione di urea composto da un solo treno di produzione. .  
   
   
SOCOTHERM: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA IL BILANCIO CONSOLIDATO E IL BILANCIO D’ESERCIZIO 2006 ·RICAVI CONSOLIDATI A 280 MLN DI EURO IN AUMENTO DELL’8% RISPETTO AL 2005 NONOSTANTE LA SVALUTAZIONE DEL DOLLARO SULL’EURO DEL 12%  
 
Vicenza, 10 aprile 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Socotherm S. P. A. , Società quotata sul segmento Star di Borsa Italiana (Sctm. Mi) ed uno dei principali operatori mondiali nel rivestimento protettivo di tubazioni per l’estrazione ed il trasporto di petrolio, gas e acqua, ha approvato il Bilancio consolidato e il Bilancio d’esercizio 2006 redatto secondo i principi internazionali Ifrs. Il Gruppo anche nel 2006 ha continuato il percorso di crescita realizzando un fatturato di circa l’8% superiore rispetto al 2005, registrando ricavi per 280 Mln di Euro e vincendo anche l’effetto negativo della svalutazione del dollaro americano sull’Euro (circa il 12%) nel consolidamento dei ricavi delle società controllate. Nel 2006 il Gruppo ha realizzato un Ebitda di 55 Mln di Euro, pari a oltre il 19,5% dei ricavi netti ed in crescita del 6% rispetto ai 52 Mln del 2005. Il Gruppo ha ottenuto un tasso di crescita medio degli ultimi 3 esercizi (Cagr) del 33% dei ricavi e del 38% dell’Ebitda, che testimonia la validità del piano industriale e delle aspettative di crescita. La politica di sviluppo ha comportato la contabilizzazione di quote di ammortamento di oltre 30 Mln di Euro, superiore del 25% rispetto allo scorso esercizio 2005. Il risultato economico di questo esercizio è stato influenzato da un fatto straordinario non ricorrente che ha penalizzato economicamente una nostra controllata estera, con conseguente richiesta di “claims” nei confronti del nostro cliente ed ha quindi determinato una perdita nel Bilancio Consolidato (di circa 7 Mln di Euro) in quanto non sono stati contabilizzati i relativi potenziali ricavi, pur nella convinzione che verranno registrati nei prossimi esercizi. Nonostante questo evento straordinario il cash flow dell’esercizio si è assestato sui 30 Mln di Euro in linea con il valore del 2005. La posizione finanziaria netta corrente chiude con un valore a debito di 98 Mln di Euro, che oltre ad essere equilibrata nella sua composizione tra breve e lungo termine, è inferiore al patrimonio netto di 104 Mln di Euro. Socotherm is a Public Company listed on the Italian Stock Exchange Star High Requirements Segment Un buon risultato anche alla luce del capitale immobilizzato del Gruppo che cresce di circa il 22% passando dai 175 Mln di Euro del 2005 agli attuali 214 Mln di Euro. A fronte di un portafoglio ordini di oltre 320 Mln di Euro al 31 dicembre 2006, è stato riconfermato un budget che prevede 400 Mln di ricavi di Euro per il 2007, (valore di cambio Usd/euro = 1,25), in quanto tutti i progetti relativi dovrebbero realizzarsi entro l’anno, in accordo alle previsioni iniziali. Gli investimenti previsti per il 2007, per garantire questo budget, sono in linea con quelli del 2006. La Capogruppo Socotherm S. P. A. Ha realizzato ricavi netti pari a oltre 76 Mln di Euro e registrato un Utile Netto pari a circa 2 Mln di Euro. Da sottolineare che il patrimonio netto della Capogruppo non considera l’operazione di quotazione della nostra controllata Socotherm Americas S. A. , di cui deteniamo circa l’83%. Infatti il valore a libro di questa partecipazione è di 38 Mln di Euro, mentre il valore di capitalizzazione di mercato è di circa 200 Mln di Usd. Il Bilancio consolidato e il Bilancio d’esercizio 2006 di Socotherm S. P. A. Sono in corso di esame da parte della società di revisione. Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all’Assemblea la distribuzione di un dividendo pari a 0,05 Euro. Stacco del dividendo il 28 maggio con relativo pagamento il 31 Maggio, dimostrando la piena fiducia nei piani industriali del management e nelle aspettative di crescita. L’assemblea dei Soci è stata convocata in prima convocazione per il giorno 14 maggio 2007 alle ore 10,00 e in seconda convocazione, se necessario, per il giorno 15 maggio 2007. Il Consiglio di Amministrazione, dimostrando la continua attenzione ai temi della trasparenza e governance, ha inoltre deliberato di aderire alla nuova edizione del Codice di Autodisciplina approvato da Borsa Italiana S. P. A. Nel mese di marzo 2006. La Società intende recepire le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina attraverso un graduale processo di adeguamento per le parti che da un’attenta verifica dovessero risultare non in linea. .  
   
   
ENERGIA: PRIMA CONFERENZA REGIONALE IL 31 MAGGIO A PESCARA  
 
Pescara, 10 aprile 2007 - La prima Conferenza regionale sull´Energia si terrà il 31 maggio prossimo, a Pescara, nell´auditorium "De Cecco". Lo ha annunciato stamane l´assessore all´Ambiente, Franco Caramanico. Alla conferenza parteciperà il Ministro per lo Sviluppo economico, Pierluigi Bersani con il presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, i presidenti delle Province, i sindaci dei Comuni capoluogo e dei Comuni maggiori d´Abruzzo, esperti del settore, mondo della scuola e associazioni di categoria. Temi della conferenza saranno la pianificazione energetica, le fonti di energia rinnovabili e l´efficienza energetica. La conferenza segnerà anche la conclusione degli incontri di concertazione per la redazione del Piano energetico regionale che la Giunta regionale probabilmente approverà entro il mese di giugno. Intanto i prossimi incontri del tavolo di concertazione sono stati già fissati al 12 aprile e all´11 maggio. "Attraverso questa prima conferenza sull´energia faremo il punto del lavoro svolto finora dalla Regione rispetto agli obiettivi di potenziamento delle fonti rinnovabili e di incentivo all´efficienza e al risparmio di energia - ha sottolineato l´assessore Caramanico - non sarà un incontro per soli addetti ai lavori ma sarà un momento di informazione e riflessione indirizzate soprattutto ai cittadini". Lo stesso Caramanico, a proposito di fonti rinnovabili, ha ribadito che "la Regione si prefigge un obiettivo ambizioso, quello di utilizzare per il 51% dei suoi consumi l´energia da fonti rinnovabili". Al riguardo l´assessore ha ricordato che "viviamo in un territorio ricco di energia idroelettrica, con una buona consistenza anche di energia eolica e attenzione viene rivolta anche allo sfruttamento delle biomasse". Secondo Caramanico "un aspetto fondamentale da considerare resta quello della necessità di una cultura del risparmio energetico che deve portare tutti a cambiare il proprio comportamento e la propria mentalità e per questo è indispensabile offrire ai cittadini informazioni utili sulle opportunità esistenti di risparmio dell´energia, bisogna comunicare loro quali siano queste opportunità, come si può risparmiare energia e con quali mezzi finanziari raggiungere questi obiettivi". .  
   
   
IL GRUPPO IRIDE PRESENTA ALLA COMUNITÀ FINANZIARIA IL PIANO INDUSTRIALE LE LINEE DI SVILUPPO 2007- 2011 PREVEDONO UN PIANO DI INVESTIMENTI PER 1.300 MILIONI E UN MARGINE OPERATIVO LORDO OBIETTIVO DI 520 MILIONI, CON UNA CRESCITA MEDIA ANNUA NEL QUINQUIENNIO DEL 12%  
 
Torino, 10 aprile 2007 – Il Presidente Esecutivo Roberto Bazzano e l’Amministratore Delegato Roberto Garbati hanno illustrato il 5 aprile Milano presso Borsa Italiana, i risultati 2006 e il Piano di sviluppo al 2007-2011 del Gruppo Iride. Il Piano espone le linee strategiche e gli obiettivi prefissati dal Gruppo per il prossimo quinquennio, durante il quale si prevede una crescita obiettivo del Margine Operativo Lordo, da 301 milioni di euro del 2006 a 520 milioni di euro nel 2011, con un incremento medio annuo del 12% e sinergie di fusione prudenzialmente stimate pari a circa 30 milioni di euro a regime. Il Margine Operativo Lordo obiettivo non include al 2011 il pieno contributo dello sviluppo del teleriscaldamento del progetto Torino Nord, quello conseguente all’estensione dell’azione di Aes Torino nell’area metropolitana torinese e la maggior parte dei certificati verdi conseguenti agli interventi di repowering delle centrali idroelettriche in Valle Orco. Il piano di sviluppo prevede investimenti per circa 1,3 miliardi di euro secondo le seguenti linee: Incrementare la capacità di generazione elettrica da fonte idroelettrica e cogenerativa, che, ci si attende, permetterà di raggiungere nel 2011 una produzione di circa 10,5 Twh (+63% rispetto al 2006), attraverso: il repowering a ciclo combinato, attualmente in corso, da 141 a 390 Mw del Secondo Gruppo Termoelettrico di Moncalieri, portando nella seconda metà del 2008 a 780 Mw la potenza installata dell’intera centrale; la costruzione di una nuova centrale di cogenerazione da 400 Mw nell’area Nord di Torino, funzionale all’ulteriore espansione del teleriscaldamento nell’area urbana torinese ed alla sostituzione dell’esistente centrale Le Vallette; il rinnovo del sistema degli impianti idroelettrici della Valle Orco, beneficiando del sistema di incentivi dei certificati verdi, e degli impianti della partecipata Edipower. Incrementare l’indipendenza nelle forniture di gas, per fare fronte alle esigenze degli impianti di cogenerazione ed allo sviluppo commerciale, in particolare attraverso la partecipazione, in joint-venture con Endesa Europa, alla realizzazione del Terminale di Rigassificazione Olt Off-shore, con una capacità autorizzata di rigassificazione di 3,75 miliardi di metri cubi, tramite la quale Iride potrà disporre annualmente fino a 2 miliardi di metri cubi di gas da importazioni. Sviluppare l’attività di intermediazione e di vendita sul mercato libero del gas e dell’energia elettrica, attraverso la valorizzazione della maggiore disponibilità di energia elettrica e di gas derivante dai progetti di incremento della capacità produttiva interna di energia elettrica e dello sviluppo di fonti di approvvigionamento esterne di gas. L’attività commerciale comprenderà offerte “dual fuel” energia elettrica e gas e servizi energetici connessi al portafoglio clienti del Gruppo Iride anche attraverso le società commerciali partecipate dal Gruppo; Consolidare e sviluppare la presenza nel Servizio Idrico Integrato: è previsto l’avvio del nuovo Piano di Investimenti nell’Ato Genovese in prosecuzione dell’attuale affidamento a Iride Acqua Gas del Servizio Idrico Integrato. Parallelamente il Gruppo Iride intende realizzare opportune forme di collaborazione con Smat sul mercato nazionale; Sviluppare le reti energetiche: attraverso l’estensione della rete di teleriscaldamento nella zona Torino Nord, che consentirà di “teleriscaldare” una volumetria pari ad oltre il 50% della Città di Torino, il rinnovo delle reti di distribuzione elettrica, anche attraverso l’installazione di misuratori elettronici. Grazie a questi progetti, il Gruppo Iride rafforza la propria posizione di produttore di energia, con una potenza installata complessiva attesa al 2011 di 2. 500 Mw (incluso il 10% della capacità di generazione di Edipower), con un incremento della capacità produttiva di circa 800 Mw rispetto agli attuali 1. 700 Mw. Inoltre lo sviluppo del rigassificatore Olt, insieme al gas importato da Plurigas, permetterà al Gruppo di disporre di circa 2,5 miliardi di metri cubi di gas da importazione che consentiranno di coprire oltre il 70% del fabbisogno di gas del Gruppo. La partecipazione, in joint-venture con Sorgenia, al progetto per la realizzazione di un terminale di rigassificazione a Gioia Tauro, per il quale è in corso l’iter autorizzativo, non è incluso nel presente piano industriale. Il piano di sviluppo sarà finanziato principalmente attraverso i cash flow derivanti dalla gestione operativa, che beneficeranno anche del contributo dei certificati verdi emessi sulle produzioni dell’impianto idroelettrico di Pont Ventoux–susa e dell’impianto di cogenerazione Terzo Gruppo di Moncalieri. Si stima che l’indebitamento finanziario netto a fine 2011 sarà pari 1. 350 milioni di (era 1. 105 a fine 2006). .  
   
   
ACCORDO SLOVENIA-OLANDA PER RISERVE PETROLIFERE  
 
 Trieste, 10 aprile 2007 - Il ministro dell´Economia sloveno Andrej Vizjak e la controparte olandese, rappresentata dal ministro Maria van der Hoeven, hanno firmato all´Aia un accordo sull´utilizzo congiunto di riserve e prodotti petroliferi. L´accordo è stato firmato il 28 marzo scorso, secondo quanto comunicato dal sito del Governo Sloveno. Il documento è parte di un´inizitiva volta a sviluppare la cooperazione economica tra i due Paesi. ´Ulteriori possibilità di cooperazione economica bilaterale sono tuttora aperte´, ha detto il primo ministro sloveno, Janez Jansa, dopo la firma dell´accordo. Jansa ha aggiunto che la cooperazione economica con l´Olanda è molto buona: il commercio ha superato il valore di 900 milioni di euro nel 2006 e l´Olanda è il terzo maggior investitore estero in Slovenia. .  
   
   
UNGHERIA, PROGETTO MAGIARO-AUSTRIACO PER BIODIESEL  
 
Trieste, 11 aprile 2007 - Secondo l´Ice la società petrolifera Mol e la società austriaca Rossi Biofuel daranno presto inizio alla costruzione del più grande impianto per la produzione di biodiesel in Ungheria, che sarà localizzato a Komaróm e comporterà un investimento di 40 milioni di euro. Lo stabilimento, che avrà una capacità produttiva annuale di 150 mila tonnellate .  
   
   
SOSPESA - SU RICHIESTA GAS NATURAL - PROCEDURA VIA IMPIANTO TARANTO  
 
Bari, 10 aprile 2007 - Su iniziativa della Gas Natural, società proponente l’impianto di rigassificazione a Taranto, la procedura di Via è stata sospesa per due mesi. La Società informa la Regione ed il Ministero dell’Ambiente che la sospensione è motivata dalla “necessità di ottenere il parere del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici in relazione al Piano Regolatore portuale”. .  
   
   
DISPONIBILE DOCUMENTAZIONE SU IMPIANTI CENTRALI E RAFFINERIA TARANTO  
 
Bari, 10 aprile 2007 - E’ disponibile ed accessibile sul Portale Ambientale della Regione Puglia, in una sezione appositamente dedicata, la documentazione relativa al Progetto per la realizzazione a Taranto di una “Centrale a ciclo combinato da 240 Mw”, proposta dalla società Enipower, e, a breve , lo sarà anche quella riguardante “Integrazione unità hydrocracking nell’esistente unità Rhu” nonché “Ampliamento capacità di lavorazione della raffineria di Taranto da 6,5 a 11 milioni di t/anno”. .  
   
   
APER ACCETTA E RILANCIA LA SFIDA DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE: MAGGIORE SOSTENIBILITA´ PROGETTUALE PER NON MENO DI 8.000 MW DI RINNOVABILI AL 2020  
 
Milano, 10 aprile 2007 – Un intervento molto incisivo quello del Ministro per l’ambiente presente ieri al workshop promosso da Aper presso la Residenza di Ripetta a Roma, che nel descrivere lo stato di salute delle rinnovabili in Italia ha sottolineato la mancanza di una programmazione nello sviluppo delle infrastrutture energetiche. “L’azione del Ministero da me guidato – ha dichiarato Pecoraro Scanio – verte sulla verifica dello stato di attuazione delle procedure Via e su un auspicato maggiore coinvolgimento della popolazione interessata nella realizzazione di queste opere”. Pecoraro Scanio si è inoltre dichiarato favorevole alla definizione di obiettivi minimi regionali da raggiungersi con flessibilità e utilizzando tutte le fonti rinnovabili oggi disponibili. Il presidente di Aper, l’ing. Roberto Longo, nell’informare il Ministro che l’Associazione si è fatta promotrice presso i propri associati e presso le amministrazioni regionali di azioni volte alla diffusione di uno schema di buona pratica progettuale, ha raccolto la sfida del Ministro a favorire la qualità delle domande relative alle nuove iniziative, chiedendo al tempo stesso che il nostro Governo incoraggi un’esplicita politica energetica per le rinnovabili, attraverso la quale raggiungere gli obiettivi vincolanti definiti in sede comunitaria, equivalenti alla realizzazione di nuovi impianti per almeno 8. 000 Mw da installarsi entro il 2020. Una dichiarazione di intenti che giunge proprio nel giorno in cui il Tar della Regione Sicilia ha accolto il ricorso promosso da Aper e da alcune sue aziende associate contro l’emanazione della circolare che impedisce la realizzazione di impianti eolici a meno di 5 km dal più piccolo centro abitato, un provvedimento riconosciuto ostativo alla diffusione delle fonte rinnovabili e che verrà discusso a luglio. .  
   
   
ALERION VINCE GARA PER L’ASSEGNAZIONE DI UNA CONVENZIONE PER LA COSTRUZIONE DI UN PARCO EOLICO NEL COMUNE DI CERIGNOLA (FG)  
 
Milano, 10 aprile 2007 - Si rende noto che il 5 aprile è stato comunicato dal Comune di Cerignola l’esito della gara indetta dallo stesso Comune per l’assegnazione della convenzione a costruire parchi eolici. Nell’ambito di tale gara, Alerion, per il tramite della propria controllata Alerion Energie Rinnovabili S. R. L. , è risultata assegnataria di una convenzione per la realizzazione di un parco eolico da 30 aerogenertaori da 2,5-3Mw. Si precisa che la realizzazione di tale progetto sarà subordinata all’ottenimento di tutte le rimanenti necessarie autorizzazioni da rilasciarsi a cura degli enti competenti. A seguito del completamento dell’iter autorizzativo verranno comunicati i dati economici relativi all’investimento. .  
   
   
COSTITUITO COMITATO TECNICO PER OTTIMIZZAZIONE RECUPERO RIFIUTI DA IMBALLAGGIO  
 
Venezia, 10 Aprile 2007 - Come previsto dall’accordo di programma, sottoscritto lo scorso dicembre dalla Regione del Veneto e dal Consorzio Nazionale Imballaggi-co. Na. I, si è formalmente costituito il Comitato Tecnico formato, oltre che da rappresentanti degli enti firmatari, da quelli dell’Osservatorio Regionale Rifiuti dell’Arpav e dei Consorzi di aziende di filiera operanti nel settore del recupero e riciclo dei rifiuti di imballaggio. Compito del Comitato è quello di tutelare il funzionamento complessivo dell’accordo e di individuare le misure utili a superare le problematiche connesse con la gestione integrata dei rifiuti e con l’inserimento di certi prodotti riciclati o recuperati nell’ambito industriale. I primi aspetti che verranno affrontati dal Comitato Tecnico riguardano : l’analisi e lo studio dei costi relativi alla gestione dei rifiuti di imballaggio e la definizione di un sistema organizzativo integrato per i rifiuti di imballaggio, basato sui principi di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza e prossimità; l’individuazione e la mappatura completa dei flussi di rifiuti di imballaggio dalla produzione al recupero, per quantificare l’incidenza del rifiuto sull’industria del recupero/riciclo, attraverso l’analisi di tutto il sistema di gestione dei rifiuti regionale; la verifica dell’effettivo avvio a recupero dei rifiuti da imballaggio raccolti in modo differenziato. Per quanto riguarda l’accordo, questo è finalizzato all’ottimizzazione del recupero e riciclo dei rifiuti di imballaggio proveniente dalla raccolta differenziata, dando seguito a quanto intrapreso nel 1998 tra la Regione e i compostatori per la ricerca di soluzioni percorribili nell’utilizzo del composto. “Questo accordo – sottolinea l’Assessore regionale all’Ambiente, Giancarlo Conta – intende consolidare gli ottimi risultati già conseguiti dal Veneto nel campo della gestione dei rifiuti urbani ed in particolare nell’ambito della raccolta differenziata. Ricordo che proprio la raccolta differenziata è uno dei punti di eccellenza della Regione in campo ambientale, che la colloca ai vertici della classifica nazionale delle regioni più virtuose. L’accordo di programma con il Co. Na. I. – precisa ancora - ha perciò come scopo quello di favorire la riduzione della produzione di scarti dall’attività di recupero e garantire un approvvigionamento costante delle materie impiegate e, più in generale, la sostenibilità dell’intero sistema”. A questo scopo verranno incentivate le azioni che, utilizzando il rifiuto secco recuperabile ed in particolare gli imballaggi, forniscono materiali di recupero di alta qualità, atti a soddisfare il fabbisogno delle industrie e, conseguentemente, a ridurre il ricorso allo smaltimento degli scarti in discarica. Ad ulteriore supporto dell´iniziativa verranno sviluppate campagne di comunicazione e di sensibilizzazione rivolte ai cittadini, attività di promozione sia del mercato dei prodotti riciclati, sia di prevenzione nella produzione dei rifiuti. Nell´ambito di questa intesa Conai rappresenta la garanzia che i rifiuti di imballaggio provenienti dalla raccolta differenziata - acciaio, alluminio, carta, plastica, legno e vetro - vengano consegnati, per il recupero e riciclo, a realtà industriali locali in grado di trasformarli in nuova materia utilizzabile in nuovi cicli produttivi. .  
   
   
19 MILIONI DI EURO AI COMUNI PER INVESTIMENTI ED OPERE PUBBLICHE - DE LUCA: "FAVORIREMO I PROGETTI DI SVILUPPO DEL TERRITORIO CHE TENGANO CONTO DELL´AMBIENTE, DELLA SICUREZZA E DELLA QUALITÀ DELLA VITA"  
 
 Napoli, 10 aprile 2007 - La Giunta Regionale della Campania, nella seduta del 4 aprile, su proposta dell´Assessore ai Lavori Pubblici Enzo De Luca, ha approvato il Piano esecutivo di finanziamento agli Enti Locali per investimenti ed opere pubbliche relativo all´anno 2007 in applicazione delle leggi 51/78, 8/04 e 1/07. Con la delibera vengono stanziati 4 milioni e mezzo di euro per i Comuni fino a 5. 000 abitanti, 6 milioni per i Comuni fino a 15. 000 abitanti e per quelli ricadenti in aree a rischio vulcanico, e circa 8 milioni e mezzo per i Comuni fino a 50. 000 abitanti. Ai Comuni con popolazione fino a 15. 000 abitanti, impossibilitati a far fronte alle spese occorrenti per la partecipazione ai bandi di selezione indetti per opere pubbliche finanziate con fondi nazionali ed europei, viene concesso di capitalizzare l´importo loro assegnato con la legge 51/78. I Comuni disastrati e gravemente danneggiati dal sisma del 1980, inoltre, possono utilizzare i fondi della legge 51 per realizzare opere di urbanizzazione primaria funzionali agli insediamenti abitativi realizzati o recuperati. Infine, sono ammessi ai benefici della legge 51 i Comuni fino a 5. 000 abitanti in dissesto finanziario. Il provvedimento stabilisce inoltre che il 30% dei fondi assegnati ai Comuni dovranno essere destinati all´esecuzione di opere tese al contenimento dell´inquinamento luminoso e del consumo energetico, alla tutela dell’ambiente ed alla corretta valorizzazione dei centri storici, nonché alla messa in sicurezza degli impianti della pubblica illuminazione. "I criteri e le modalità stabiliti per la predisposizione del Piano di finanziamento in favore degli Enti Locali - ha dichiarato l´Assessore Enzo De Luca - sono orientati a favorire la realizzazione di opere valide ad una migliore qualità della vita, alla sicurezza, alla tutela dell´habitat naturale, alla promozione del territorio ed allo sviluppo. "Costituiscono un ulteriore anello di un percorso di modernizzazione della macchina amministrativa della Regione e che intendiamo arricchire con un sapiente impiego dei fondi strutturali e della finanza di progetto". .  
   
   
PRESTO PRONTO CALENDARIO PER RINNOVO AUTORIZZAZIONI EMISSIONI IN ATMOSFERA  
 
Comunicato -->Bari, 10 aprile 2007 - La Regione Puglia, come previsto dal d. Lgs. 152/06, meglio conosciuto come codice ambiente, ha fissato un proprio calendario, di concerto con Confindustria Puglia, per il rinnovo delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera degli impianti, ad oggi esistenti, autorizzati ai sensi della normativa ambientale vigente prima dell’entrata in vigore dell’anzidetto d. Lgs. , al fine di regolarizzare le eventuali situazioni anomale in essere e contribuire al contenimento dell’inquinamento atmosferico. Il suddetto calendario, approvato dalla Giunta Regionale su richiesta dell’Assessorato all’Ecologia, anticipa di un anno, a titolo più che altro simbolico, i termini altrimenti previsti dalla normativa attualmente vigente in materia ambientale (art. 281 d. Lgs. N. 152/2006) e sarà presto reso disponibile sul portale regionale ambiente non appena sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia. .