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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Febbraio 2007
LA COOPERAZIONE EUROPEA RAFFORZA LA COESIONE SOCIALE I MINISTRI DEL LAVORO DISCUTERANNO LA RELAZIONE CONGIUNTA IL 22 FEBBRAIO  
 
Bruxelles, 20 febbraio 2007 - La cooperazione europea aiuta gli Stati membri dell´Ue a migliorare le loro politiche e le loro spese di coesione sociale, si afferma in una relazione della Commissione che i ministri del lavoro discuteranno il 22 febbraio. La Relazione congiunta sulla protezione sociale e l´inclusione sociale 2007 analizza le priorità e i progressi realizzati per quanto riguarda l´inclusione sociale, le pensioni, l´assistenza sanitaria e le cure di lunga durata, e sottolinea che restano grossi problemi da risolvere. Gli Stati membri intensificano i loro sforzi per lottare contro la povertà infantile, promuovere l´"inclusione attiva" nella società delle persone più svantaggiate, garantire pensioni adeguate e durevoli e l´uguaglianza d´accesso all´assistenza sanitaria e alle cure di lunga durata. Dopo essere stata adottata dal Consiglio, la relazione sarà presentata ai capi di Stato e di governo al vertice di primavera dell´8 e 9 marzo, come contributo sociale alla strategia per la crescita e l´occupazione. “Le recenti riforme che mirano a rendere i sistemi nazionali finanziariamente e socialmente più sostenibili sono incoraggianti, ma restano da risolvere grossi problemi”, ha dichiarato Vladimír Špidla, commissario europeo responsabile per l´occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità. “I fatti parlano chiaro –ha aggiunto il commissario – il 16% degli europei è a rischio di povertà e il 10% vive in famiglie senza lavoro”. In Europa c´è uno scarto di 13 anni tra la speranza di vita massima e quella minima per gli uomini e le spese per l´assistenza sanitarie e le cure di lunga durata variano tra il 5 e l´11% del Pil. Permettendo a ciascun paese di mettere a profitto le esperienze degli altri e stimolandoli a fissare obiettivi comuni, l´Europa può dare un effettivo valore aggiunto agli sforzi nazionali per accrescere la coesione sociale. La relazione di quest´anno esamina le prime strategie nazionali integrate in materia di inclusione sociale, pensioni, assistenza sanitaria e cure di lunga durata, analizza le grandi tendenze nell´Ue e negli Stati membri e traccia un profilo per ciascuno di essi, mettendo in evidenza i principali problemi da affrontare. Anche se i progressi sono nel complesso promettenti, la relazione individua una serie di obiettivi su cui dovranno concentrarsi gli sforzi futuri. -Gli Stati membri devono agire su più piani per tener fede al loro impegno di ridurre la povertà infantile: facilitando la partecipazione dei genitori al mercato del lavoro, migliorando l´accesso ad un´istruzione di qualità e a un alloggio adeguato e tutelando i diritti dei bambini. Nell´unione europea il 19% dei bambini è a rischio di povertà e la disoccupazione tra i giovani è un dato particolarmente inquietante: nel 2004 era del 18,7%, ossia il doppio del tasso medio di disoccupazione. Inoltre, il 15% dei giovani di età compresa tra 18 e 24 anni risultava aver lasciato la scuola prematuramente, circostanza che accresce il rischio di esclusione sociale. -Sempre maggiori consensi raccoglie l´idea che l´"inclusione attiva" – che combina più forti incentivi al lavoro, accesso per tutti a servizi sociali di qualità e garanzie di reddito minimo adeguato per quanti non possono lavorare – sia il modo migliore per integrare nella società chi ne è maggiormente escluso. -Nell´ue esistono attualmente forti disparità nel campo dell´assistenza sanitaria: la speranza di vita varia per gli uomini da 65,4 anni in Lituania a 78,4 anni in Svezia e per le donne da 75,4 anni in Romania e 83,9 anni in Spagna. In Italia la speranza di vita (77,1 anni per gli uomini e 82,8 anni per le donne) e la speranza di vita in buona salute (70,9 e 74,4 anni rispettivamente) sono al di sopra della media dell’Ue. -I sistemi di assistenza sanitaria devono garantire a tutti un uguale accesso a servizi di elevata qualità grazie a un uso più efficace delle risorse, in termini di spesa e di personale impiegato. L´evoluzione demografica impone di sviluppare le cure di lunga durata e dar loro una base finanziaria più sicura. -In numerosi paesi i regimi pensionistici sono stati riformati o sono in corso di riforma per garantire redditi adeguati ai pensionati e la sostenibilità finanziaria globale. Il modo migliore per raggiungere questo equilibrio è quello di aumentare la popolazione attiva, ma per questo occorre che I lavoratori anziani abbiano la possibilità di continuare a lavorare. Il tasso d´occupazione complessivo delle persone di età compresa tra 55 e 64 anni è passato dal 38% nel 2001 al 43% nel 2005 e l´obiettivo del 50% fissato a Lisbona per il 2010 è stato raggiunto da nove paesi (Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Irlanda, Lettonia, Portogallo, Svezia e Regno Unito), ma in altri la percentuale è solo del 30%. Oltre a valutare i progressi realizzati dagli Stati membri e a stabilire priorità per le azioni future, la relazione congiunta individua esempi di buone pratiche e di approcci innovativi già adottati sul piano nazionale. Ad esempio, il Regno Unito – dove il problema della povertà infantile è relativamente preoccupante – applica tutta una serie di misure per cercare di porvi rimedio, mettendo l´accento sull´apprendimento precoce e l´assistenza all´infanzia. L´austria ha adottato programmi per risolvere il problema dei senza casa limitando gli sfratti e la Polonia sostiene l´economia sociale come mezzo per promuovere l´inclusione attiva. La situazione in Italia - Dalla relazione emerge come le politiche d’inclusione e di protezione sociale abbiano acquisito maggiore importanza nell’agenda del governo. La sfida principale riguarda la possibilità di garantire una sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche, promuovendo al tempo stesso una forte crescita economica e maggiore coesione ed equità a livello sociale. Sotto questo profilo, l’Italia ha identificato quattro settori d’azione prioritari: riduzione della povertà; sviluppo del sistema pensionistico per garantirne sia l’adeguatezza che la sostenibilità finanziaria; disponibilità di un sistema sanitario più accessibile, efficiente e adattato; riduzione delle disparità regionali. L’impegno dell’Italia per l’inclusione sociale si basa su un approccio pluridimensionale incentrato sul miglioramento dell’accesso a diritti e servizi, sulla riduzione della povertà, con particolare riferimento alla povertà infantile, sul rafforzamento dell’inclusione sociale dei migranti e dei disabili, sul rafforzamento della partecipazione al mercato del lavoro, soprattutto per quanto riguarda donne, giovani e lavoratori anziani e sulla riduzione degli squilibri regionali. Sul fronte pensionistico, malgrado le tendenze demografiche sfavorevoli, a seguito della riforma delle pensioni intrapresa a partire dal 1992 si prevede che l’Italia debba affrontare soltanto una leggera pressione sul bilancio dovuta all’invecchiamento della popolazione. La relazione sulla sostenibilità per il 2006 ha giudicato l’Italia uno Stato membro a medio rischio per quanto riguarda la sostenibilità delle finanze pubbliche. Secondo le proiezioni di bilancio del gruppo di lavoro sugli effetti dell’invecchiamento della popolazione effettuate nel 2005, la spesa pubblica per le pensioni aumenterà solo in misura marginale, passando dal 14,2% del Pil nel 2004 al 14,7% nel 2050, mentre la spesa connessa all’invecchiamento in generale passerà dal 24,7% al 25,7% del Pil. La prosecuzione del processo destinato ad armonizzare l’effettiva età del pensionamento per gli uomini e le donne permetterebbe di ridurre il divario fra i generi per quanto riguarda le prestazioni pensionistiche e favorirebbe un incremento del tasso occupazionale dei lavoratori più anziani. In futuro l’adeguatezza delle pensioni dipenderà anche dalla disponibilità di prestazioni di sicurezza sociale supplementari, attraverso la trasformazione del trattamento di fine rapporto (Tfr). Il meccanismo per il trasferimento automatico dei contributi Tfr (a partire dal luglio del 2007) verso sistemi pensionistici privati potrebbe rivelarsi molto utile per sviluppare le pensioni complementari. La possibilità di accumulare diritti a pensione a partire da fondi diversi per poi avere un’unica pensione e l’aumento dei contributi pensionistici per i lavoratori autonomi e i lavoratori atipici, dovrebbero comportare un miglioramento dei diritti pensionistici per i lavoratori atipici. .  
   
   
LAVORO, LE RIFORME DANNO I PRIMI FRUTTI PUBBLICATA LA RELAZIONE CONGIUNTA SULL’OCCUPAZIONE  
 
 Bruxelles, 20 febbraio 2007 - La disoccupazione diminuisce e l´occupazione aumenta, secondo la relazione congiunta sull´occupazione che il Consiglio dei ministri adotterà il 22 febbraio. La relazione, che analizza lo stato di attuazione dei programmi nazionali, è ottimista, pur sottolineando la necessità di riforme più rigorose, in particolare per combinare flessibilità e sicurezza nel mercato del lavoro (la cosiddetta ´flessicurezza´). La Commissione ha anche formulato raccomandazioni specifiche all´indirizzo della maggior parte degli Stati membri. “Le riforme del mercato del lavoro stanno dando i loro frutti, ma se l´Europa vuole rispondere seriamente ed efficacemente alle sfide poste dalla mondializzazione e dalla rapida diminuzione della popolazione attiva, deve puntare sulla ´flessicurezza´. I lavoratori devono poter passare da un impiego all´altro facilmente e senza timori” ha dichiarato Vladimír Špidla, commissario europeo responsabile per l´occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità. “Oggi –ha aggiunto – il miglioramento delle prospettive economiche ci permette di intensificare i nostri sforzi di riforma”. Il Consiglio Occupazione e affari sociali del 22 febbraio deve approvare, con la relazione, una serie di raccomandazioni concernenti le politiche economiche e sociali dei singoli paesi. È la prima volta che i ministri adottano raccomandazioni nazionali integrate. Si tratta di un passo importante nella realizzazione degli obiettivi dell´Ue in fatto di occupazione e crescita, in quanto gli Stati membri si impegneranno a tener conto di queste raccomandazioni. La Commissione propone alla maggior parte degli Stati membri misure a favore dell´occupazione e li invita a portare avanti la riforma del mercato del lavoro. Nell´ue la disoccupazione è scesa dal 9,1% nel 2004 all´8,8% nel 2005, anno nel quale il tasso di occupazione è salito dello 0,8%, il maggior incremento registratosi dal 2001. Tuttavia, per raggiungere l´obiettivo fissato per il 2010, dovranno ancora essere creati altri 22 milioni di posti di lavoro. Se gli investimenti nell´istruzione e nella formazione professionale sono cresciuti, le misure destinate a migliorare la capacità di adattamento - una priorità della strategia europea per l´occupazione – restano insufficienti. L´insufficienza delle iniziative dirette a migliorare la capacità di adattamento dei lavoratori è particolarmente preoccupante. La rapida evoluzione tecnologica e l´intensificarsi della concorrenza mondiale richiedono mercati del lavoro flessibili. Una riforma della legislazione in materia di contratti di lavoro faciliterebbe i passaggi da un impiego all´altro e darebbe ai lavoratori maggiori possibilità di migliorare la propria condizione professionale; a questo risultato contribuirebbero anche maggiori investimenti nella formazione. Come si rileva nella relazione, in questo campo si è fatto poco. Anche il lavoro non dichiarato resta in molti Stati membri un serio problema. La relazione sottolinea la necessità di un´azione complessiva che combini politiche attive del mercato del lavoro, flessibilità dei rapporti di lavoro, formazione permanente e protezione sociale. Le politiche in grado di conciliare flessibilità e sicurezza (´flessicurezza´) possono contribuire ad accrescere la produttività e a migliorare la qualità dell´occupazione. La comunicazione della Commissione sulla ´flessicurezza´ – prevista per l´estate 2007 – presenterà una serie di opzioni che dovrebbero aiutare gli Stati membri a trovare la combinazione di politiche corrispondente alle necessità dei loro mercati del lavoro. Nel complesso, la relazione indica che gli Stati membri hanno adottato nei confronti del lavoro un approccio più integrato, che tiene conto dell´intero ciclo di vita. Il tasso di occupazione dei lavoratori anziani è passato dal 41% nel 2004 al 42,5% nel 2005, ma molto resta ancora da fare per raggiungere l´obiettivo del 50% nel 2010. I giovani, i disabili e i lavoratori migranti restano ancora ai margini del mercato del lavoro; nell´Ue il tasso di disoccupazione giovanile è all´incirca doppio di quello complessivo. È necessario dare, a donne e uomini, la possibilità di conciliare vita professionale e vita familiare, in particolare migliorando le strutture di assistenza all´infanzia. In numerosi Stati membri gli investimenti nell´istruzione sono in aumento, ma spesso restano frammentari. Il tasso di partecipazione degli adulti alla formazione permanente, di poco superiore al 10%, è insufficiente e in 20 Stati membri su 25 non cresciuto o è perfino diminuito. Il 22 febbraio la Commissione presenterà al Consiglio Occupazione a affari sociali anche la relazione congiunta sulla protezione sociale e l´inclusione sociale, relazione che completa quella sull´occupazione e svolge un ruolo importante nelle politiche volte a favorire la crescita e l´occupazione. Vi è messa in evidenza la necessità di progressi per quanto riguarda la povertà infantile, l´inserzione attiva, la modernizzazione dei sistemi pensionistici e l´accesso all´assistenza sanitaria e alle cure di lunga durata. Secondo la Commissione europea, tra i punti di forza del rapporto italiano sullo stato d’attuazione del programma nazionale di riforma figurano: le misure volte al rafforzamento della concorrenza nel settore delle libere professioni e di altri servizi; le iniziative tese a incrementare il ricorso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione; i provvedimenti tesi volti a creare un ambiente più favorevole alle imprese. I punti deboli del rapporto riguardano invece i seguenti settori: sostenibilità fiscale; concorrenza sui mercati dei beni e dei servizi; occupazione; istruzione e apprendimento permanente. Sulla base di queste considerazioni, la Commissione rivolge all’Italia le seguenti raccomandazioni: - perseguire una rigorosa politica di risanamento delle finanze pubbliche, in modo da avviare una riduzione del rapporto debito pubblico/Pil e dare piena attuazione alle riforme pensionistiche, così da garantire la sostenibilità dei conti pubblici nel lungo periodo; - proseguire sulla strada delle riforme recentemente annunciate al fine di accrescere la concorrenza sui mercati dei beni e dei servizi; - ridurre gli squilibri regionali in materia di occupazione contrastando il lavoro nero, potenziando i servizi per l’infanzia e garantendo l´efficienza dei servizi per l´impiego su tutto il territorio nazionale; - mettere a punto una strategia globale di apprendimento lungo tutto l’arco della vita e migliorare la qualità dell’istruzione e la sua adeguatezza al mercato del lavoro. Inoltre, secondo la Commissione, è importante che l´Italia concentri i suoi sforzi in altri settori, quali ricerca e sviluppo, servizi sanitari, uso sostenibile delle risorse e miglioramento delle infrastrutture. E’ necessario istituire, inoltre, un sistema di analisi d’impatto della regolamentazione. .  
   
   
LA SLOVENIA PROMETTE DI INCENTIVARE INNOVAZIONE ED ENERGIA DURANTE LA SUA PRESIDENZA UE NEL 2008  
 
Bruxelles, 20 febbraio 2007 - La Slovenia sarà il primo fra gli Stati membri entrati a far parte dell´Ue nel 2004 ad esercitare la Presidenza del Consiglio Ue (primo semestre 2008) e ha già iniziato a prepararsi per questo compito. La Sbra (Slovenian Business and Research Association) ha preannunciato che, sicuramente, l´energia e l´innovazione saranno in primo piano nell´elenco delle priorità slovene. Il nuovo notiziario della Sbra cita Andrijana Starina Kosem, segretario di Stato sloveno presso il ministero dell´Economia: «Per la Slovenia le politiche dell´innovazione sono estremamente importanti, in quanto elemento essenziale delle riforme socioeconomiche che si prevede costituiranno una priorità durante la presidenza slovena dell´Ue. » Dal punto di vista pratico la Slovenia intende rendere le politiche dell´innovazione una priorità a livello europeo, accelerare il processo innovativo, potenziare la cooperazione tra i principali attori dell´innovazione e migliorare lo scambio bidirezionale della conoscenza tra il sistema d´istruzione e i suoi destinatari. Il segretario di Stato Starina Kosem, ha inoltre riferito la Sbra, ha messo in evidenza l´importanza della tutela del diritto di proprietà intellettuale e ha auspicato l´adozione di un «brevetto efficiente ed economicamente vantaggioso» che vi provveda. Sempre secondo la Sbra, il ministro dell´Economia Andrej Vizjak ha affermato che tra le priorità della Slovenia figureranno la strutturazione del mercato energetico interno, la stabilità dell´erogazione d´energia e la realizzazione di un trattato che costituisca una comunità per l´energia nel sud-est dell´Europa. .  
   
   
CONCORRENZA EUROPEA: LA COMMISSIARIA NEELIE KROES IN VISITA UFFICIALE A ROMA IL 21 E 22 FEBBRAIO 2007  
 
 Bruxelles, 20 febbraio 2007 - La commissaria europea responsabile per la concorrenza Neelie Kroes sarà in visita ufficiale a Roma il 21 e 22 febbraio 2007. Nel pomeriggio di mercoledì 21 è previsto a Palazzo Chigi un incontro con il Presidente del Consiglio Romano Prodi, seguito alle 17,30 da una conferenza stampa della commissaria Kroes sulle indagini di concorrenza relative all´energia e ai servizi finanziari, presso la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, in Via Quattro Novembre 149. Il 22 febbraio alle ore 9,15 presso la Sala dei Papi di Palazzo Altemps, Via de’ Gigli d’oro n. 21 si terrà una tavola rotonda organizzata dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea e dalla Fondazione Einaudi su “L’indagine della Commissione europea sul mercato europeo dell’energia”. All´evento parteciperanno anche Emma Bonino, Ministro per le Politiche Comunitarie e il Commercio Internazionale; Pierluigi Bersani, Ministro dello Sviluppo Economico; Alessandro Ortis, Presidente dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas; Antonio Catricalà, Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato; Emma Marcegaglia, Vice Presidente di Confindustria responsabile per l’Energia. L´incontro sarà moderato da Roberto Napoletano, Direttore de “Il Messaggero”. L´evento è aperto al pubblico e ai giornalisti interessati. Si prega di confermare a Opef: tel. 06 97746367 – fax 06 97746370 - e-mail info@opef. It Alle ore 12,00 presso la sede di Piazza G. Verdi, 6/a è prevista una tavola rotonda organizzata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sul tema della concorrenza nei servizi finanziari. All´evento parteciperanno, oltre alla commissaria Kroes, Antonio Catricalà, Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato; Matteo Arpe, Amministratore delegato di Capitalia; Corrado Passera, Amministratore delegato di Intesasanpaolo; Alessandro Profumo, Amministratore delegato di Unicredito; Corrado Fissola, Presidente dell´Abi. L´incontro sarà moderato da Massimo Mucchetti, editorialista de “Il Corriere della Sera”. .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA ILLUSTRA LE MISURE VOLTE A GARANTIRE L´ACCESSO ALL´INFORMAZIONE SCIENTIFICA  
 
 Bruxelles, 20 febbraio 2007 - La Commissione europea ha pubblicato una comunicazione in cui illustra le azioni che intende avviare a livello europeo per contribuire ad aumentare e migliorare l´accesso all´informazione scientifica e incrementarne la diffusione. Obiettivo del documento, afferma la Commissione, non è imporre la pubblicazione ad accesso aperto e la conservazione digitale, bensì promuovere le migliori pratiche e avviare un dibattito politico su tali questioni. Negli ultimi anni, in seguito ai progressi della tecnologia digitale, l´editoria scientifica è mutata radicalmente. Già solo grazie a Internet è stato possibile accedere immediatamente ai risultati della ricerca. Il fatto che la rete sia presente ovunque ha inoltre permesso all´informazione scientifica di raggiungere un numero di lettori molto più vasto. Si stima che ora sia consultabile on line circa il 90% di tutte le riviste scientifiche. L´impatto positivo della rivoluzione digitale sull´editoria scientifica è evidenziato nel documento della Commissione, in cui si afferma che, se si intensificassero l´accessibilità e la diffusione dei risultati della ricerca, s´imprimerebbe slancio all´innovazione aumentando altresì il vantaggio competitivo dell´Europa. Il documento sostiene inoltre che questo sistema contribuirebbe a evitare la duplicazione degli sforzi di ricerca. Tuttavia, così come i progressi tecnologici hanno contribuito a migliorare l´accesso all´informazione scientifica e ad accrescerne la diffusione, le tendenze emerse di recente, quali la pubblicazione ad accesso aperto, hanno a loro volta sollevato alcune questioni organizzative, giuridiche, tecniche e finanziarie. L´accesso aperto prevede che gli autori della ricerca consentano il libero accesso ai loro documenti, nonché la possibilità di utilizzare le informazioni in essi contenute. Da una parte, scienziati, bibliotecari e organismi di finanziamento sono favorevoli a promuovere ulteriormente questa tendenza, poiché sostengono che l´accesso aperto, garantendo la massima diffusione possibile dei risultati della ricerca, ne aumenterà i potenziali benefici. Dall´altra, gli editori temono che l´autoarchiviazione in strutture ad accesso aperto possa mettere a repentaglio il processo di revisione tra pari e pregiudicare i loro introiti. Alcune case editrici hanno iniziato a sperimentare varie possibilità, come il modello «a spese dell´autore», che permette ai lettori di consultare gratuitamente le informazioni in rete. Questo modello trasferisce le spese di pubblicazione dal lettore all´autore. Un cambiamento simile potrebbe non essere privo di conseguenze, comportando costi transitori e creando una temporanea lacuna nell´accessibilità dell´informazione scientifica, ipotizza la Commissione. Con l´emergere di un sempre maggior numero di archivi, tra cui non solo documenti sottoposti a revisione tra pari, ma anche tesi di laurea e risultati di ricerca, diventa inoltre inevitabile chiedersi chi depositerà il materiale e come si possa garantire la qualità del contenuto. Il movimento dell´accesso aperto suscita altresì interrogativi su questioni giuridiche e di diritti d´autore, nonché sull´impatto finanziario che subiranno i bilanci delle biblioteche. Nonostante l´aumento dei bilanci di ricerca europei, solo l´1% viene assegnato alla diffusione. Il documento della Commissione, che intende far fronte a questa situazione a partire dal livello europeo, afferma che la Commissione adotterà misure volte a promuovere un migliore accesso alle pubblicazioni derivanti dalla ricerca finanziata nell´ambito del Settimo programma quadro (7Pq). Ad esempio, «le spese editoriali del progetto, comprese quelle relative alla pubblicazione ad accesso aperto, potranno beneficiare di un contributo finanziario comunitario», si legge nella comunicazione. È inoltre prevista la presentazione, all´interno di programmi specifici come quelli gestiti dal Consiglio europeo della ricerca (Cer), di orientamenti specifici sulla pubblicazione di articoli in archivi ad accesso aperto dopo un periodo di divieto. Si procederà in tal senso su base settoriale, tenendo conto della specificità delle varie discipline accademiche e scientifiche. «Questo è l´inizio del processo», ha affermato Horst Forster, direttore dei contenuti digitali presso la direzione generale Società dell´informazione e dei media della Commissione europea, che ha presentato le misure il 16 febbraio a Bruxelles, insieme al collega Jean-michel Baer della direzione generale Ricerca. «Noi [la Commissione] non avremo un mandato sull´accesso aperto», ha dichiarato al Notiziario Cordis. Intendiamo invece incoraggiare gli esperimenti con nuovi modelli imprenditoriali di pubblicazione che possano migliorare l´accesso all´informazione scientifica e accrescerne la diffusione, nonché promuovere le migliori pratiche, ha affermato. Il documento della Commissione evidenzia altresì i problemi relativi alla conservazione dell´informazione scientifica. Benché esistano iniziative a livello nazionale, la comunicazione rileva che attualmente in Europa mancano strategie chiare per la conservazione e la fruibilità dell´informazione scientifica digitale nel lungo periodo. Per porre rimedio a questa situazione, il documento s´impegna ad assegnare, nei prossimi due anni, 50 Mio Eur ai lavori sulle infrastrutture, in particolare agli archivi digitali. Per la precisione, circa 25 Mio Eur andranno alla conservazione digitale e agli strumenti di collaborazione, mentre 10 Mio Eur verranno destinati all´accesso all´informazione scientifica e al suo utilizzo attraverso il programma eContentplus. Infine, la Commissione afferma che incoraggerà ulteriori discussioni in seno alle istituzioni comunitarie sulle questioni sollevate, e promuoverà un dialogo costante tra gli operatori del settore. Per informazioni sulla conferenza consultare: http://ec. Europa. Eu/research/science-society/page_en. Cfm?id=3459 .  
   
   
AL CONVEGNO "I MINISTRI DEL TESORO RACCONTANO", FORMIGONI: LIBERARE LA SOCIETA´,LIBERARE L´ECONOMIA  
 
Milano, 20 febbraio 2007 - L´italia oggi si trova davanti ad un bivio: da una parte lo sviluppo, dall´altra il declino. E´ partito da questa considerazione l´intervento del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, al convegno di ieri  "I ministri del Tesoro raccontano" promosso da Università Bocconi, Fondazione Ugo La Malfa e Sole 24 Ore. Erano presenti anche il ministro dell´Economia, Tommaso Padoa Schioppa, l´assessore regionale alle Culture, Identità e Autonomia, Massimo Zanello, il presidente dell´Università Bocconi, Mario Monti, nonché gli ex ministri del Tesoro Paolo Savona e Filippo Maria Pandolfi. Per vincere la sfida, secondo Formigoni, il passo da fare è scegliere una politica economica che sia orientata agli investimenti e alla competitività. "L´italia - ha detto Formigoni - ha bisogno di politiche per il capitale umano, perché è proprio sulla centralità della persona e delle forme sociali che si può fondare una società e un´economia positiva". "Solo da questa idea - ha spiegato il presidente - può discendere l´immagine di una società liberata da vincoli e incrostazioni corporative, attraverso un processo di apertura di spazi di libertà che non può non investire anche l´economia". "E in questo processo - ha sottolineato Formigoni - allo Stato chiediamo un cambiamento di approccio proprio perché è necessario un cambio di paradigma nelle politiche economiche: il presente chiede un metodo nuovo di intervento sussidiario e di sistema. E solo lo Stato può rendere le imprese più libere di competere e il nostro Paese più attrattivo". Liberare le energie intrinseche nella nostra società, appoggiare gli sforzi delle centinaia di migliaia di piccole e medie imprese che rappresentano il vero tessuto produttivo del nostro Paese, scommettere sulla loro qualità ed eccellenza, significa infatti orientarsi verso un modello di specializzazione basato proprio sulla qualità del capitale umano e la divisione specialistica del lavoro. "Liberare la società per renderla più giusta e ricca a partire dall´introduzione della sussidiarietà fiscale - ha concluso Formigoni - è l´impegno per l´oggi e per il domani, perché questo è il metodo che più di ogni altro fa da raccordo tra una tradizione viva delle politiche economiche e del futuro". Colmare poi il gap infrastrutturale italiano e un nuovo sistema di politiche avanzate per la ricerca (fatto sia di ingenti investimenti sia di politiche incentivanti) sono gli elementi indispensabili per vincere la sfida con le rapide trasformazioni economiche. .  
   
   
L´ESTONIA SI PREPARA ALL´EURO  
 
Trieste, 20 febbraio 2007 - l´Estonia dovrebbe adottare l´euro a partire dall´1 gennaio 2008, ma la data deve essere ancora confermata. In base ai dati resi noti dalla Commissione europea, la prima bozza di piano per l´adozione dell´euro è stata approvata a settembre 2005, mentre si sono succedute una serie di modifiche, di cui la quarta è uscita in maggio 2006. Le normative istituzionali per l´introduzione dell´euro sono state adottate dal Governo il 23 novembre 2005. In seguito all´adozione dell´euro è previsto un periodo di due settimane durante le quali la circolazione della moneta sarà doppia. Le monete verranno cambiate gratuitamente da tutti gli istituti bancari nei 6 mesi all´entrata in circolazione dell´euro, ma alcune filiali continueranno a cambiare sia banconote che monete per ulteriori 6 mesi. La Banca Centrale, invece, li potrà cambiare a tempo indeterminato, sempre gratuitamente. .  
   
   
UNGHERIA, +10 P.C. CRESCITA INDUSTRIALE 2006  
 
 Trieste, 20 febbraio 2007 - L´ufficio centrale di Statistica ungherese ha annunciato che la produzione industriale nel 2006 è cresciuta del 10,1 per cento, il tasso più alto registrato negli ultimi sei anni. Secondo la notizia riportata dall´Ice, nel mese di dicembre 2006 la crescita è stata del 2,2 percento rispetto al mese precedente. .  
   
   
LOTTA AL RICICLAGGIO DI DENARO SPORCO: OLTRE 400 ESPERTI RIUNITI A STRASBURGO  
 
Strasburgo, 20 febbraio 2007 - Il Consiglio d’Europa accoglierà, dal 21 al 23 febbraio prossimi, la prima riunione congiunta del Gruppo d’Azione finanziaria (Gafi) e del Comitato di esperti del Consiglio d’Europa sulla valutazione dell’efficacia delle misure anti riciclaggio (Moneyval). Riuniti allo scopo di rafforzare la cooperazione internazionale nella lotta al riciclaggio di denaro sporco e al finanziamento del terrorismo, i partecipanti alla riunione – circa 400 – analizzeranno il rapporto di valutazione reciproca del Gafi sulla Turchia, il 3° rapporto di valutazione reciproca di Moneyval sulla Georgia e il rapporto sui progressi realizzati sottoposto da Cipro. Moneyval analizzerà, inoltre, i rapporti dell’Armenia e dell’Azerbaigian. All’ordine del giorno figurano, inoltre, l’abuso del sistema dell’Iva per il riciclaggio di capitali e di denaro sporco in America latina. Il segretario generale del Consiglio d’Europa, Terry Davis, aprirà la riunione mercoledì 21 febbraio, alle ore 9. 00 (solo questo intervento è aperto alla stampa). Il presidente del Gafi, Frank Swedlove, e di Moneyval, Vasil Kirov, così come il direttore generale ad interim degli Affari giuridici del Consiglio d’Europa, Philippe Boillat, terranno un incontro per la stampa venerdì 23 febbraio, alle ore 13. 00, nella sala 1 del Palais de l’Europe (2° piano). Ventisette dei 46 stati membri del Consiglio d’Europa sono attualmente membri del Comitato Moneyval(*). Il Gafi conta 33 membri (**). Www. Coe. Int/t/dc/files/events/2007_moneyval_plenary/default_en. Asp .  
   
   
IN G.U. DECRETO LEGGE SU ATTUAZIONE OBBLIGHI COMUNITARI  
 
Roma, 20 febbraio 2007 - E´ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 38 del 15 febbraio scorso il decreto legge 15 febbraio 2007, n. 10 recante ´´Disposizioni volte a dare attuazione ad obblighi comunitari ed internazionali´´. Il provvedimento adegua l´ordinamento a numerosi obblighi comunitari in vari settori, tra cui: definizione dei criteri da adottare per il recupero degli aiuti concessi dallo Stato alle società a totale o prevalente partecipazione degli enti locali (´´ex-municipalizzate´´); interventi contabili per assicurare i mezzi finanziari per la promozione della città di Milano quale sede dell´Esposizione universale del 2015; adeguamenti a decisioni comunitarie in materia fiscale e societaria (tra cui l´integrale abrogazione dell´articolo 2450 - Golden share - del codice civile); adeguamento a procedimenti di infrazione in materia di pubblicità del tabacco; accesso a reti di comunicazione elettronica; servizi di post contatore dell´energia elettrica e del gas; protezione del diritto d´autore per le opere di disegno industriale; modifiche al testo unico sull´immigrazione (in materia di permessi brevi di soggiorno per lavoro temporaneo). Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/obblighi_comunitari/index. Html .  
   
   
INTESA SANPAOLO: ESECUZIONE DEGLI IMPEGNI ASSUNTI CON L’ANTITRUST  
 
Torino, Milano, 20 febbraio 2007 – Intesa Sanpaolo, in seguito alle proprie recenti decisioni in materia di poteri e deleghe dei propri organi statutari e del management, ha proposto all´Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ne ha preso atto, una modalità di esecuzione dell´impegno previsto nel Provvedimento in relazione al funzionamento di tali organi, che garantisce il pieno rispetto della normativa sui doveri degli amministratori e l’efficacia vincolante dell’impegno preso. .  
   
   
BPM PRECISA: NESSUNA OPERAZIONE A TRE  
 
Milano, 20 febbraio 2007 - A seguito di quanto riportato dalla stampa nel fine settimana con riferimento ai lavori dell’Assemblea straordinaria della Bpm, è opportuno precisare che mai “operazioni a tre” sono state immaginate né tantomento prese in considerazione. .  
   
   
IWBANK S.P.A.: RICHIESTA DI AMMISSIONE ALLA QUOTAZIONE IN BORSA  
 
Milano, 20 febbraio 2007 - Iwbank S. P. A. , società del Gruppo Bpu (Banche Popolari Unite), ha presentato ieri - a seguito dell´approvazione dell´Assemblea dei Soci dello scorso 15 dicembre 2006 - formale richiesta a Consob e Borsa Italiana S. P. A. Per l´ammissione a quotazione delle proprie azioni sul mercato Expandi, organizzato e gestito da Borsa Italiana S. P. A. Iwbank è assistita da Euromobiliare Sim S. P. A. In qualità di Global Coordinator e Listing Partner. Gli studi legali incaricati sono Clifford Chance come "transaction counsel´ e legale della società e Gianni, Origoni, Grippo & Partners come legale del Global Coordinator. .  
   
   
BANCA CR FIRENZE: RAGGRUPPAMENTO AZIONI ORDINARIE  
 
Firenze, 19 febbraio 2007 - Ii Consiglio di Amministrazione di Banca Cr Firenze ha fissato ieri i termini per l´esecuzione del raggruppamento delle azioni ordinarie della società, così come deliberato dall´Assemblea Straordinaria dei Soci dello scorso 26 aprile 2006. L´operazione di raggruppamento avrà luogo il giorno 5 marzo 2007 e prevede la riduzione del numero totale delle azioni ordinarie componenti il capitale sociale tramite l´assegnazione di 3 nuove azioni ordinarie del valore unitario di Euro 1,00 ogni 5 azioni ordinarie esistenti del valore unitario di Euro 0,60 detenute, in linea con la deliberazione assembleare che stabilisce l´assegnazione di 6 nuove azioni ordinarie del valore unitario di Euro 1,00 ogni 10 azioni ordinarie esistenti del valore unitario di Euro 0,60 detenute. .  
   
   
BANCHE DELL´ETRURIA E DI ANCONA ADERISCONO A PROTOCOLLO REGIONE BANCHE SU CREDITO  
 
Perugia, 20 febbraio 2007 - Due nuove banche, la Banca popolare dell’Etruria e del Lazio Spa e la Banca Popolare di Ancona Spa, si sono aggiunte alla lista dei 20 istituti sottoscrittori del Protocollo sul credito tra Banche e Regione Umbria, avviato nel 2003 nell’ambito del Patto per lo sviluppo dell’Umbria. I rappresentanti delle due banche (Luca Scassellati, Direttore area territoriale polo perugino della banca popolare Etruria e Lazio e Claudio Giunta, coordinatore small business area territoriale Umbria della popolare di Ancona) hanno infatti firmato, ieri, alla presenza dell’assessore regionale al bilancio Vincenzo Riommi, l’adesione al documento che prevede di “coinvolgere il sistema bancario regionale in un impegno congiunto con la Regione per stimolare e sostenere il cambiamento dell’apparato produttivo umbro verso una maggiore competitività”. “Mondo del credito ed istituzioni locali – ha detto l’assessore Riommi - hanno il compito di accompagnare la crescita e lo sviluppo dell’economia regionale soprattutto di fronte alle sfide e trasformazioni che Basilea 2 ha imposto al sistema del credito. In questo quadro anche le due nuove adesioni costituiscono un importante contributo ed un ulteriore sostegno al mondo delle imprese umbre”. Di suo, Banca Etruria sta rafforzando il proprio impegno nel territorio umbro, un’azione testimoniata dall’ampliamento delle filiali giunte a diciassette con le ultime aperture e dal coinvolgimento di imprese e professionisti in iniziative per la promozione dello sviluppo socio-economico dell’area, quali il recente convegno-workshop gratuito sui temi di Basilea 2. Nel ricordare che la Banca Popolare di Ancona ha recentemente assorbito la Banca popolare di Todi è stata poi evidenziata la vocazione localistica ed il forte legame con il territorio che caratterizzano entrambi gli istituti di credito. Il protocollo individua tre ambiti principali di intervento sui quali banche e Regione operano alla ricerca di soluzioni idonee ed efficaci: il Regolamento bancario “Basilea 2”, la prevenzione e la gestione delle crisi d’impresa ed i tavoli di finanza integrata. .  
   
   
FINE DEL PERIODO DI FORMAZIONE DEL PREZZO PER L’EMISSIONE DELLE NUOVE AZIONI RELATIVE ALLA PRIMA TRANCHE DI AUMENTO DI CAPITALE RISERVATO A CCP  
 
 Milano, 20 febbraio 2007 - I Viaggi del Ventaglio S. P. A (la “Società” o “Ivv”) dopo aver deliberato in data 9 febbraio 2007 l’esecuzione di una prima porzione dell’aumento di capitale riservato a Cornell Capital Partners Lp (“Ccp”) per un importo di Euro 6,9 milioni da emettersi in successive tranche del valore di Euro 750. 000 cadauna, comunica che in data odierna è terminato il periodo di formazione del prezzo per l’emissione delle nuove azioni a fronte della sottoscrizione della prima tranche di aumento di capitale riservata Ccp per un ammontare di Euro 750. 000. In data 9 febbraio 2007 la Società ha inoltrato a Ccp e Bhn S. R. L. (“Bhn”) la richiesta di sottoscrizione (“Nuova Richiesta”) inerente la suddetta prima tranche; (ii) nel contratto sottoscritto tra la Società, Ccp e Bhn (Ccp e Bhn sono congiuntamente definiti “Fondo”) in data 31 ottobre 2006 denominato Standby Equity Distribution Agreement (il “Seda”) è stato concordato che il prezzo delle azioni di nuova emissione venga determinato in un ammontare pari al 95% del minore dei prezzi medi giornalieri ponderati per i volumi scambiati (che rappresentano i prezzi ufficiali come riportati da Bloomberg per ciascun giorno nel quale il Mercato Telematico Azionario italiano è aperto per gli scambi) dei cinque giorni di borsa aperta successivi alla data di ricezione della richiesta di sottoscrizione avanzata dalla Società al Fondo; (iii) il Seda non consente di emettere frazioni di azioni e nel caso in cui l’ammontare della tranche diviso per il prezzo calcolato ai sensi del precedente punto (ii) conduca ad un risultato frazionario, lo stesso dovrà essere arrotondato al successivo numero intero maggiore. Considerato quanto sopra la Società rende noto che il prezzo di emissione delle azioni di nuova emissione, è stato determinato in Euro 0,8583 e che quindi saranno emesse n. 873. 821 nuove azioni a favore di Ccp previo versamento alla Società del relativo ammontare. .  
   
   
ERGO APPROVA MODIFICHE STATUTARIE E CONVOCA QUINDI L’ASSEMBLEA DEI SOCI IN SEDE ORDINARIA E STRAORDINARIA  
 
 Milano, 20 febbraio 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Ergo Previdenza S. P. A. , società appartenente al gruppo assicurativo tedesco Ergo Versicherungsgruppe Ag di Düsseldorf, holding a sua volta controllata da Munich Re, uno dei maggiori riassicuratori internazionali, nella riunione diieri ha preso in esame ed approvato le modifiche statutarie relative all’adozione del Sistema Dualistico di amministrazione e controllo ed all’adeguamento alle nuove disposizioni dettate in materia di corporate governance per le società per azioni, contenute nella Legge Delega 262/05 “Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari “e successive modificazioni. Il Consiglio di Amministrazione ha, di conseguenza, convocato l’Assemblea dei Soci in sede straordinaria, per le relative decisioni, per il giorno 30 marzo 2007 alle ore 10,30 presso la Sede Sociale. Nella stessa riunione il C. D. A. Di Ergo Previdenza S. P. A. Ha deliberato di convocare, in pari data, l’Assemblea dei Soci in sede ordinaria per ratificare le cooptazioni del dott. Thomas Schöllkopf e del dott. Roberto Pontremoli, avvenute in precedenza. .  
   
   
A MILANO OGNI GIORNO LA POPOLAZIONE QUASI RADDOPPIA  
 
Milano, 20 febbraio 2007 - Una Milano di oltre 2 milioni e 100 mila abitanti: non è uno scenario futuristico ma quello quotidiano. Dove ai residenti, ogni giorno, si sommano gli effettivi fruitori della città: circa 630 mila pendolari che arrivano in macchina, oltre 80 mila in treno, quasi 29 mila i turisti presenti in media al giorno, 8mila tra pazienti di altre regioni a Milano per farsi curare e loro accompagnatori, oltre 50 mila universitari fuori sede non registrati come milanesi all’anagrafe. Se guardiamo le singole categorie: primi naturalmente i pendolari. Scelgono soprattutto la macchina: circa 630 mila le vetture che ogni giorno entrano ed escono a Milano. Sono oltre 80 mila gli utenti del treno: passano dalle stazioni delle Ferrovie dello Stato oltre 51 mila e dalle Nord oltre 31 mila. Poi ci sono i turisti con 4 milioni e mezzo di arrivi e 10 milioni e mezzo di presenze, che portano un indotto di 2 miliardi e mezzo di euro all’anno. La Fiera attrae 2 milioni e 400 mila persone, tra espositori e visitatori, con un valore aggiunto solo per la nuova Fiera di 2,4 miliardi. Più di 80 mila gli studenti universitari pendolari, quasi la metà del totale degli iscritti inclusi i residenti, cui si aggiungono gli oltre 50 mila fuori sede che, tra vitto, alloggio, trasporti e spese varie, producono un indotto totale di quasi 210 milioni di euro. Cifra che sfiora i 273 milioni di euro considerando anche l’indotto prodotto dagli studenti pendolari. Non finisce qui: ci sarebbero ancora gli occasionali fruitori della città che vivono in una cerchia entro tre ore di distanza: oltre 12 milioni. Sono questi alcuni dati secondo una stima della Camera di commercio di Milano (su dati registro delle imprese, una ricerca della Camera di commercio realizzata attraverso l’Università Cattaneo e il Gruppo Clas, Osservatorio Turismo, Agenzia Milanese Mobilità Ambiente). Se ne è parlato oggi all’incontro sulla sociologia urbana in Camera di commercio con Massimo Sordi, vice presidente della Camera di commercio di Milano, Piero Bassetti e i sociologi Pierre Veltz, Neil Brenner, Peter Taylor. “Milano ha una popolazione variabile, inclusi i fruitori quotidiani della città. Per questo è sempre più necessario - ha commentato Massimo Sordi, vice presidente della Camera di commercio di Milano - un adeguato sistema infrastrutturale, una condizione essenziale e necessaria per la competitività e la produttività di un territorio”.
28. 767 turisti: presenze al giorno medie
8. 000 pazienti e accompagnatori da altre regioni (presenza media giornaliera)
630. 000 vetture pendolari
82. 000 pendolari col treno
55. 000 universitari fuori sede
803. 767 abitanti in più ogni giorno a Milano (city user)
1. 300. 000 residenti
2. 103. 767 Fruitori effettivi della città ogni giorno
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CONVEGNO DI SETTORE SU NANOTECNOLOGIA E POLITICA  
 
Bruxelles, 20 febbraio 2007 - Il 14 marzo si terrà a un convegno di settore su nanotecnologie e politica, organizzato dall´Enta (European Nanotechnology Trade Alliance). Tra gli argomenti che saranno trattati figurano: nanotecnologie nell´ambito del Settimo programma quadro (7Pq); la politica comunitaria Reach sulle sostanze chimiche; strategie di sperimentazione tossicologica per le nanoparticelle; percezione del rischio; analisi del ciclo di vita; effetti etici e giuridici delle nanotecnologie. Il convegno è rivolto esclusivamente al settore industriale. .  
   
   
LINEE DI ATTIVITÀ DELL´ ENI NEL CAMPO DELLE NANOTECNOLOGIE  
 
 Roma, 20 febbraio 2007 - Catalizzatori nanostrutturati. Si possono individuare diverse linee di ricerca: materiali zeolitici a struttura cristallina. Sono prodotti con una rigorosa disposizione degli atomi attorno al centro attivo e con un accurato controllo delle dimensioni delle particelle su scala nanometrica (industrializzato fine anni ´80); catalizzatori a base di metalli nobili (nanocluster) supportati in cui dimensione e morfologia della parte attiva è puntualmente determinata e controllata (ricerca); catalizzatori a base di composti derivati di metalli di transizione per l´upgrading di greggi pesanti (preindustrializzazione - impianto sperimentale). Tutti questi catalizzatori trovano applicazione in processi di raffinazione e in petrolchimica. Materiali mesoporosi con struttura ibrida organica-inorganica e morfologia parzialmente cristallina da impiegare nel campo della separazione e purificazione spinta di miscele gassose o per lo storage di gas ad alta capacità e bassa pressione (ricerca). Nanoemulsioni: emulsioni stabili fra componenti liquide immiscibili con particelle di dimensioni così ridotte (inferiori a 100 nm) da assumere quasi le proprietà di una soluzione. Sono estremamente importanti per veicolare in un mezzo oleoso composti (ad es. Additivi) disciolti in acqua senza che questo comporti una separazione di fase. Sono state applicate nel settore dei carburanti e se ne prevede l´uso anche nel trattamento del greggio a fondo pozzo (test applicativi). Nanofillers e nanocompositi sono composti che si addizionano a materiali polimerici (materie plastiche, fibre, gomme) per modificarne le prestazioni e per conferire proprietà che i materiali intrinsecamente non possiedono (elevate proprietà meccaniche, resistenza alla fiamma) (test applicativi). Sistemi fotovoltaici. L´attività viene svolta in collaborazione con gruppi di ricerca di eccellenza nazionali ed europei e riguarda: la ricerca su dispositivi a base di film sottili di materiali semiconduttori generati con tecniche di deposizione in plasma (ricerca); studio di celle basate sull´impiego di un polimero donatore e un accettore a base di un semiconduttore nanostrutturato (ricerca); fabbricazione di celle organiche dye-sensitized basate su materiali mesoscopici (metalli. Semiconduttori organizzati in nanocluster) (ricerca). . .  
   
   
INSTM NANOTECNOLOGIE  
 
Milano, 20 febbraio 2007 - Il Consorzio Instm, che raggruppa personale universitario attivo nel settore della Scienza e Tecnologia dei Materiali, svolge numerose attività nel settore delle Nanoscienze e Nanotecnologie, tramite progetti di ricerca nazionali ed europei in collaborazione con Enti di Ricerca Pubblici/privati ed Industrie. Instm coordina tre Reti di Eccellenza Europee, finanziate nel Vi Programma Quadro, su attività focalizzate nei settori delle nanotecnologie dei polimeri (Noe Nanofunpoly), della catalisi (Noe Idecat) e dei materiali magnetici (Noe Magmanet). Partecipa inoltre a progetti integrati, sempre finanziati dal Vi Programma Quadro, nei settori dei trattamenti integrati su nano-scala di materiali organici multifunzionali e autorganizzanti (Naimo) e nanocompositi ceramici per applicazioni strutturali e funzionali (Nanoker). Instm è inoltre coinvolto in diversi progetti di ricerca indirizzata (Strep) che vanno dai nanocompositi per dispositivi basati su polimeri intelligenti a materiali ibridi e nanocompositi per ritardanti di fiamma. In ambito nazionale, il Consorzio partecipa ai seguenti progetti di ricerca e sviluppo, inerenti il tema delle nanotecnologie: Composti molecolari e materiali ibridi nanostrutturati con proprietà ottiche risonanti e non risonanti per dispositivi fotonici – Firb; Tecnologie avanzate per la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione di materiali ceramici, vetrosi e musivi in area mediterranea – Firb; Nanostrutture molecolari e ibride organiche/inorganiche per fotonica – Firb; Sintesi e studio di materiali funzionali su scala atomica, molecolare e nanometrica manipolati tramite meccanismi elettrostatici, fotonici e termici- Firb; Nanotecnologie per la realizzazione di micro-componenti per il rilievo delle emissioni dei motori a combustione interna e della qualità dell´aria in ambienti confinati – Firb; Nanoorganizzazione di molecole ibride inorganiche/organiche con proprietà magnetiche ed ottiche – Firb; Micro-strutture e nano-strutture a base di carbonio – Firb; Manipolazione molecolare per macchine nanometriche – Firb; Strategie convergenti per la progettazione, lo sviluppo e la fabbricazione di micro e nanodispositivi multifunzionali per il riconoscimento e la chemioterapia locale di cellule tumorali – Firb. Nanosistemi inorganici ed ibridi per lo sviluppo e l´innovazione di celle a combustibile – Fisr. Instm, inoltre, svolge attività di ricerca anche tramite i propri Centri di Riferimento (Cr-instm) che, per competenza e dotazione strumentale, possono essere considerati come punti di riferimento a carattere nazionale e tali da favorire rapporti tra unità operanti in Atenei diversi-Sviluppa anche autonomi progetti quali i Progetti di Ricerca Innovativa in Scienza e Tecnologia dei Materiali (Prisma) al fine di finanziare programmi innovativi e di alta qualità scientifica, proposti da giovani ricercatori. Tra queste attività, l´approccio multiscala per lo sviluppo di nuovi processi/prodotti costituisce una tematica di riferimento. In sinergia con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) il Consorzio ha avviato lo sviluppo del Programma di Attività "Progettazione molecolare Promo" in base alla convenzione siglata tra le parti per il triennio 2006-2008. Tale programma è articolato su tre tematiche, in particolare tra queste è presente la linea "Sistemi molecolari e nanodimensionali con proprietà funzionali". Nell´ambito delle collaborazioni bilaterali mirate alla formazione di giovani ricercatori, il Consorzio ha contribuito allo sviluppo del Laboratorio congiunto Italia-giappone "Research Institute for Nanoscience" (Rin), presso il Kyoto Institute of Technology. Il Laboratorio è rivolto allo studio di bio-materiali ceramici e ceramici strutturali per la valutazione degli stati tensionali residui tramite misure Raman e Sem/elettroluminescenza. .  
   
   
UN NUOVO CENTRO NANOTECNOLOGICO RICHIAMA I RICERCATORI IN TURCHIA  
 
Bruxelles, 20 febbraio 2007 - In Turchia, un nuovo istituto di ricerca sulle nanotecnologie sta richiamando in patria alcuni scienziati che si erano trasferiti all´estero per i loro studi. La costruzione del nuovo edificio di sei piani è patrocinata dall´Università di Bilkent. L´organizzazione per la pianificazione statale turca ha erogato 6,1 Mio Eur a favore del progetto, mentre il contributo dell´Università di Bilkent è stato pari a 2,3 Mio Eur. Per contrassegnare il lancio del Centro di ricerca nazionale turco sulle nanotecnologie (Unam), un gruppo di scienziati dell´Università di Bilkent ha presentato al primo ministro del paese, Recep Tayyip Erdogan, la bandiera turca più piccola del mondo. Le righe che la compongono hanno uno spessore di 100 nm (circa un cinquantamillesimo di un capello umano) e un´altezza di 2 nm. L´équipe iniziale del centro è costituita da 25 scienziati e 40 assistenti, diversi dei quali provengono dall´estero, come, ad esempio, il professore aggiunto Mehmet Bayindir, che ha condotto ricerche sulle fibre laser presso il Massachusetts Institute of Technology (Mit). Il quotidiano «Today´s Zaman» afferma che, al suo rientro in Turchia, il professor Bayindir è rimasto sorpreso nel constatare l´entità delle risorse disponibili per la ricerca e ritiene che molti altri giovani scienziati torneranno in Turchia. Un altro ricercatore ad avere fatto ritorno in patria è il professore aggiunto Ömer Ilday, noto nel suo campo per avere sviluppato il «laser autosimilare» (similariton) presso l´Università di Cornell. Questo laser permette di tagliare e lavorare qualsiasi materiale, da acciaio, vetro e ceramica a tessuti vivi, su nanoscala. Il centro pubblicherà periodicamente inviti a presentare proposte e incoraggerà la partecipazione internazionale ai progetti che ne scaturiranno. Il centro, oltre a dedicarsi ad attività di ricerca e sviluppo, estenderà il proprio ruolo anche all´istruzione degli studenti di nanoscienze e nanotecnologie. Si auspica che le tecnologie e le competenze generate dal Centro possano essere applicate e commercializzate a livello industriale da imprese start-up. .  
   
   
ARTIGIANI ALL´ESTERO, ZAMBETTI: PRONTI 4 MILIONI PRESENTATI GLI AIUTI PER L´INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE  
 
Milano, 20 febbraio 2007 - Assommano a quasi 4 milioni di euro gli stanziamenti che la Regione Lombardia ha destinato per l´internazionalizzazione del settore artigiano, un comparto che interessa 265. 000 imprese con 850. 000 addetti, il 25% del totale nazionale. Lo ha comunicato l´assessore all´Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti, nel corso di un incontro che si è svolto ieri al Palazzo della Regione. Zambetti ha anche precisato che "si tratta di fondi già disponibili ed immediatamente utilizzabili", sui quali l´Assessorato ha già predisposto una serie di iniziative, gestite autonomamente o in collaborazione con altri soggetti. "Nella linea della sussidiarietà - ha detto Zambetti - sono stati coinvolti i soggetti del partenariato istituzionale e imprenditoriale di cui la Lombardia è, fortunatamente, molto ricca". In particolare, il sistema delle Camere di Commercio della Lombardia con cui Regione Lombardia ha stretto un importante ´Accordo di Programma´ attraverso l´Asse 5, di durata quinquennale e che prevede uno stanziamento paritario di 4. 200. 000,00 euro per ogni anno (complessivamente per 5 anni 42. 000. 000 di euro). Ma anche il Cestec (Centro per lo sviluppo tecnologico dell´artigianato e delle piccole e medie imprese) ha in atto una collaborazione a supporto delle strategie e delle azioni della Regione a favore dell´internazionalizzazione. Infine la collaborazione esiste anche con Promos, agenzia speciale della Camera di Commercio di Milano, e con il Centro Estero, organo di Unioncamere Lombardia, sempre a supporto alle imprese lombarde sui mercati esteri. Zambetti ha quindi illustrato nel dettaglio le iniziative. Nell´ambito della Convenzione Artigianato tra Regione Lombardia e Unioncamere: - 10 progetti finanziati dal bando di filiera (1. 070. 000 euro) - bando fiere 2007, per supportare la partecipazione di imprese artigiane a fiere in Italia e all´estero (1. 200. 000 euro. Nel quadro delle azioni affidate dalla Direzione Generale Artigianato e Servizi a Cestec: - bando reti permanenti all´ estero (700. 000 euro) - progetto Spring Advanced (440. 000 euro). Nel contesto della collaborazione con Centro Estero-unioncamere: - Partecipazione alla manifestazione fieristica di Londra "La Dolce Vita" e apertura di uno showroom per prodotti lombardi con un valore aggiunto di design (241. 000 euro). Nell´ ambito della Convenzione tra Regione Lombardia e Unioncamere in collaborazione con Promos: - apertura di uno showroom orafi ad Hong Kong -240. 000 euro. "Siamo perfettamente coscienti - ha detto ancora Zambetti - delle dimensione della sfida cui ci troviamo di fronte. E intendiamo essere conseguenti. Per rendere la globalizzazione non un rischio per le imprese artigiane e per le piccole imprese, ma un´opportunità, abbiamo bisogno, oltre che di politiche di sussidio (bandi), anche di servizi diretti alle imprese (voucher e progetti mirati), tutte iniziative che le aiutino a cambiare la propria visione strategica, mettendole in condizione di raggiungere nuove quote di mercato. Si tratta - ha concluso l´assessore - di lavorare per superare la frammentazione, che è causa di mancanza di sviluppo, favorendo l´aggregazione delle nostre imprese artigiane che vanno sui mercati esteri e incrementando le sinergie fra i diversi attori pubblici e privati". All´incontro di ieri erano presenti, tra gli altri, Renato Montalbetti (Unioncamere Lombardia), Giorgio Lampugnani (Cestec), Sergio Valentini (Centro estero), Paolo Sacchi (Promos). .  
   
   
I RISULTATI DEL MONITORAGGIO DELL´OSSERVATORIO REGIONALE TOSCANO SUL COMMERCIO IL MERCATO FATICA A RIPARTIRE, MA IL 2006 SEGNA +0,5%  
 
Firenze, 20 febbraio 2007 - Una Toscana con tante piccole e medie imprese, circa 250. 000, dedite al commercio, dove la crisi del settore si sente ma non mancano gli strumenti e le capacità per affrontarla, tanto che il 2006 fa finalmente registrare un risultato positivo: +0,5%. Queste alcune anticipazioni sulla fotografia del mondo del commercio toscano che verrà tratteggiata domani, a partire dalle ore 15 presso l´auditorium di Promofirenze (Palazzo della Borsa Merci in via Por Santa Maria a Firenze), durante la presentazione del Ii° Rapporto sul commercio, il monitoraggio biennale realizzato da Irpet e Unioncamere nell´ambito del piano di lavoro dell´Osservatorio regionale sul commercio. Il Rapporto prende in analisi il periodo 2005-2006 (anche se in alcuni casi si ha come riferimento un arco temporale più lungo) e, nonostante i segnali di ripresa arrivati nel 2006 (+0,5%), descrive una situazione di sofferenza dove la crisi (-0,6% di vendite nel 2005) si è fatta sentire in molte realtà imprenditoriali specializzate sia del comparto alimentare (registrato un calo del -13,2% del numero totale tra il giugno 2006 ed il giugno 2001), sia del non-alimentare (-3,7%). Nello stesso quinquennio crescono, invece, il tessuto delle imprese non specializzate (+11,7%) e la grande distribuzione (+13,6% nel periodo 2001-2005), che si discosta di un punto percentuale dalla media nazionale del +14,9%. Il numero delle imprese di commercio al dettaglio con sede fissa si mantiene elevato rispetto al numero degli abitanti (il rapporto è di 10,2 per 1000 abitanti) ed è in linea con il dato nazionale (10,1). I costi dell´energia, quelli dell´intermediazione monetaria e finanziaria e quelli per i servizi alle imprese (pulizie, contabilità e amministrazione, sicurezza, pubblicità, ecc) rappresentano un pesante onere e nel complesso pesano per il 50% sui bilanci aziendali. "Il quadro congiunturale che abbiamo di fronte - ha detto l´assessore regionale al commercio Anna Rita Bramerini - non è certo positivo e le difficoltà maggiori vengono vissute soprattutto dalle imprese più piccole. La Regione Toscana da tempo promuove sistemi di rete, come ad esempio i Centri commerciali naturali. L´obiettivo è quello di abbattere i costi e migliorare la competitività con azioni associate ed una governace comune. Ma sono molti anche i fondi che abbiamo destinato al sostegno delle piccole e medie imprese che operano nel commercio: tra il 2005 e il 2006 abbiamo assegnato 20 milioni di euro a piccole aziende, per interventi di investimento, rinnovo locali, acquisto di attrezzature. A questi finanziamenti vanno aggiunti altri 25 milioni di euro investiti da Regione e Comuni in circa 100 progetti per riqualificare le aree urbane destinate al commercio: vie commerciali, piazze per mercati di ambulanti, centri storici". "Non dobbiamo dimenticare - ha infine aggiunto l´assessore - che presto sarà approvato il Codice regionale del commercio adeguato al ´Bersani bis´ e che in questo modo si apriranno ulteriori possibilità nel settore, dinamizzando le attività e semplificando ulteriormente le procedure per le iniziative imprenditoriali". Il Rapporto, oltre a fotografare lo stato di salute del settore commercio, ha anche scavato nelle abitudini dei consumatori, mostrando come le famiglie toscane si concentrino sulle spese per la casa (29,2%), l´alimentazione (18,3%), i trasporti (13%), anche se fattori apparentemente meno influenti, come ad esempio i costi per l´istruzione, risultano in proporzione in forte crescita (il valore rappresenta in termini assoluti lo 0,5% nel totale delle spese, ma ha visto un aumento dei prezzi del 3%, il doppio della media regionale complessiva del 2005 che è dell´1,5%). Dallo studio dei dati emerge come in Toscana sia in corso un processo di ristrutturazione del settore commerciale e che tra le diverse conseguenze che questo ha avuto ci sia stato anche un contenimento dell´inflazione, tanto che nel 2005 l´aumento dei prezzi al consumo (+1,5%) è stato, non solo basso in assoluto, ma anche inferiore alla media nazionale (+1,9%). .  
   
   
MARTINI: "TOSCANA DEMOCRATICA E RIFONDAZIONE, INTESA POSSIBILE" DEFINITA L´AGENDA DELLE PRIORITÀ PER IL 2007. INVESTIMENTI PER CIRCA 1,5 MILIARDI DI EURO  
 
Marina Di Carrara (Ms), 20 febbraio 2007 - Le convergenze di Rifondazione comunista con le scelte di Toscana Democratica e con le politiche messe in atto dalla giunta regionale, a partire dal Piano regionale di sviluppo (Prs), non sono episodiche e costituiscono la premessa ad un allargamento della maggioranza che potrebbe maturare non appena esaurita la necessaria verifica programmatica. E´ intorno a questa constatazione che ha svolto il suo ragionamento politico il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, aprendo i lavori della giunta programmatica che si è svolto ieri a Marina di Carrara, nella sede di Carrarafiere recentemente rinnovata. Per Martini l´allargamento rappresenta il rispetto di un impegno preso nel programma elettorale. Non solo: "Costituisce - ha detto - un elemento di stabilità del quadro politico della Toscana e soprattutto un contributo rilevante sul piano nazionale". "Permane con Rifondazione - ha aggiunto - una discussione relativamente ad alcuni aspetti rilevanti del nostro programma d´azione e, in particolare, in merito alla gestione del ciclo delle acque. Su di esso le competenze regionali non possono ovviamente surrogare il ruolo dei Comuni rispetto alle scelte dei sistemi e delle modalità di gestione. Tuttavia la legge sui servizi pubblici su cui stiamo lavorando offre spazi utili di confronto che vogliamo utilizzare pienamente. Ma le questioni su cui c´è intesa vanno ben oltre". Anche per questo, secondo Martini, si tratta di portare avanti i grandi assi strategici fissati nel Prs, la cui attuazione sta procedendo con decisione nei tempi stabiliti - per un totale di 1,5 miliardi di euro già decisi nel 2007 - e ha necessità di un´accelerazione perché "questo deve essere l´anno del concreto avvio degli investimenti previsti dal Prs". Con questo obiettivo Martini ha indicato l´agenda delle priorità da realizzare entro l´anno. "Sul fronte dell´economia ritengo che vadano chiuse le partite del rilancio di Firenze Fiera, del nuovo corso di Toscana promozione e del confronto con il governo per definire le misure di sostegno ai distretti industriali. A cui si aggiunge il capitolo delle infrastrutture con l´apertura dei cantieri relativamente alle tre priorità indicate dalla Toscana al governo nazionale: sottoattraversamento alta velocità di Firenze, completamento del corridoio tirrenico e della Due Mari". La seconda questione fissata da Martini è quella dell´ambiente: "Deve partire il nuovo piano sullo smaltimento dei rifiuti che punta alla riduzione della quantità e all´aumento della raccolta differenziata, dobbiamo definire il nuovo piano energetico e chiudere con l´Enel il tavolo sulla geotermia". Sul fronte sociale il presidente ha indicato il piano per gli anziani non autosufficienti il cui decollo è previsto nel 2008, la seconda fase fondata sullo sviluppo della qualità dei servizi sia ospedalieri che territoriali (completamento rete ospedaliera e sviluppo dei servizi di prevenzione) e sull´avvio della piattaforma logistica dei servizi (acquisti collettivi, ecc. ). E ancora la legge per il voto agli immigrati, quella sui servizi pubblici, sulla partecipazione, sugli appalti, sulla ricerca e sull´imprenditoria giovanile e il piano integrato della cultura. Per quanto riguarda il funzionamento della macchina regionale, Martini ha indicato l´esigenza di rispettare il patto di stabilità avviando una fiscalità selettiva, capace di premiare i virtuosi, fondata quindi non solo sul prelievo ma anche sulla restituzione selettiva. Infine il piano di dimagramento, a cui sta lavorando un specifico gruppo di lavoro le cui conclusioni sono previste entro la primavera. "E´ un impegno - ha concluso Martini - che dobbiamo mantenere, rispettando tempi e obiettivi attraverso operazioni di semplificazione e accorpamento funzionale, come abbiamo già iniziato a fare con il superamento dell´agenzia regionale dell´energia (Rea) e con l´accordo sulla gestione dei rifiuti nell´area metropolitana centrale che prevede la costituzione di un solo Ato". .  
   
   
DONNE MANAGER, IN ITALIA SONO ANCORA TROPPO POCHE  
 
Milano, 20 febbraio 2007 - Per le donne manager, che in Italia sono solo il 5% su un totale di 82. 000 dirigenti industriali, è ancor più difficile conciliare le esigenze del lavoro con quelle della vita privata. Ad esempio, di questo 5%, che ha un´età media di 45 anni, ben il 43% ha dovuto rinunciare ad avere figli. E´ questo uno dei dati più significativi emersi al convegno "Donna è competitività", organizzato dalla Fondazione Idi (Istituto dirigenti italiani) al quale ha partecipato il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega ai Diritti del Cittadino e alle Pari Oportunità, Antonella Maiolo. A questo proposito Antonella Maiolo, ricordando che la Regione Lombardia è impegnata da anni sul fronte delle Pari Opportunità per migliorare la qualità della vita delle donne, ha accennato alla legge sui "tempi della città", una legge con la quale si intende favorire l´armonizzazione degli orari di lavoro e dei servizi pubblici con quelli da dedicare alla famiglia e al tempo libero, legge che, evidentemente, riguarda in particolare la componente femminile della società. "Ma questo - ha precisato il sottosegretario Maiolo - è solo una parte di un percorso sul quale intendiamo proseguire". Dal convegno è emerso poi che i servizi più richiesti dalle donne dirigenti sono gli asili aziendali e l´assistenza domiciliare per minori e anziani. .  
   
   
LA RIFORMA DELLA NORMATIVA SULLA SICUREZZA SUL LAVORO  
 
 Roma, 20 febbraio 2007 - Il Governo ha approvato, nella riunione del 16 febbraio scorso, un disegno di legge per il conferimento della delega all’emanazione di un testo unico per il riassetto e l’aggiornamento della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Il provvedimento prevede il completo riordino di una disciplina articolata e stratificata nel tempo, che il recepimento di numerose norme comunitarie ha reso ancor più complessa. Non si tratterà quindi di un testo unico meramente compilativo, in quanto è prevista l’introduzione di molti elementi di novità nella normativa delegata e il superamento di lacune significative. Tra i punti qualificanti della disciplina, oltre alla riformulazione e all’adeguamento del sistema sanzionatorio, vi è la previsione della piena garanzia per i lavoratori “parasubordinati” e autonomi, che vengono considerati beneficiari di tutela in quanto semplicemente presenti in un ambiente di lavoro di cui il datore abbia la disponibilità, indipendentemente dal tipo di contratto o dal titolo per cui prestano opera. Un ulteriore elemento di novità sarà il rafforzamento del ruolo del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale, in un contesto che renderà possibile affrontare i problemi connessi alle modalità di elezione e di svolgimento del mandato. Vengono valorizzati e incoraggiati altresì accordi aziendali, codici di condotta e “buone prassi” che orientino utilmente i comportamenti dei datori di lavoro. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/salute_sicurezza_lavoro/index. Html .  
   
   
FIRMA DI QUATTRO ACCORDI DI PROGRAMMA PER LA COSTITUZIONE E LO SVILUPPO DI CORPI INTERCOMUNALI DI POLIZIA MUNICIPALE IN EMILIA-ROMAGNA. DALLA REGIONE UN CONTRIBUTO DI OLTRE UN MILIONE DI EURO. ERRANI: "UN MIGLIORE PRESIDIO DEL TERRITORIO PROMUOVE COMPORTAMENTI VIRTUOSI DEI CITTADINI"  
 
Bologna, 20 febbraio 2007 - Superare i servizi dei piccoli Comuni e costituire veri e propri Corpi intercomunali di polizia municipale, per rispondere in modo più efficace e tempestivo alle esigenze di sicurezza di tutti i cittadini. Soprattutto di chi non vive in una grande città. E´ l´obiettivo dei quattro Accordi di programma sottoscritti oggi da Regione Emilia-romagna, Unione Terre Verdiane (Parma), Associazione intercomunale Reno-galliera (Bologna), Associazione intercomunale Cinque Castelli (Bologna) e Comunità Montana Valle del Marecchia (Rimini). Non più servizi di polizia municipale composti da pochi addetti, quindi, ma strutture sufficientemente robuste, in grado di coprire più realtà vicine in modo uniforme, come se si trattasse di un unico territorio: è quanto prevede la legge regionale 24 del 2003 sulla sicurezza e la polizia locale, che indica come punto di riferimento nuclei con almeno 30 operatori (in Italia, in generale, il minimo è di 7). "L´impegno sulla sicurezza è una priorità per la Regione - ha ribadito il presidente Vasco Errani, durante la firma degli Accordi - . Costruire quindi politiche che diano maggiore qualità nei servizi e sul territorio, per il presidio delle regole e delle norme, è un elemento importante, che ci permette di garantire più sicurezza ai nostri cittadini". Gli Accordi sono legati anche "al processo positivo di aggregazione dei Comuni - ha aggiunto Errani - , che ci consente di governare al meglio il territorio". Infine, i dati raccolti sul lavoro svolto dai Corpi intercomunali nella fase preliminare alla sottoscrizione degli Accordi "sono molto significativi - ha concluso il presidente - : diminuiscono gli incidenti, le infrazioni. Ciò vuole dire che un migliore presidio del territorio promuove comportamenti virtuosi dei cittadini". Con la sottoscrizione dei quattro Accordi i Comuni interessati - 27 in tutto, tra quelli dell´Unione di Comuni, delle due Associazioni e della Comunità montana - si impegnano insieme a raggiungere entro il 2008 gli standard di servizio e di organico previste dalle norme regionali, tra cui l´assunzione complessiva di 23 nuovi operatori, l´erogazione del servizio per un periodo medio giornaliero di almeno 17 ore e la dotazione di una centrale operativa idonea. La Regione, dal canto proprio, contribuisce finanziando al 70% un programma triennale di ammodernamento delle dotazioni strumentali dei Corpi intercomunali di polizia municipale: circa un milione e 150mila euro in tre anni. Con i Corpi intercomunali vengono garantiti ai cittadini servizi di base, attività specifiche e controlli amministrativi svolti in modo uniforme all´interno di aree territoriali omogenee. Gli orari di servizio sono più lunghi e, in caso di necessità, risorse professionali più cospicue possono intervenire su emergenze e singole situazioni critiche. Infine, anche nelle realtà più piccole le polizie municipali, con questa nuova articolazione, possono diventare interlocutori reali delle forze di polizia nazionali, incrementando la collaborazione. I quattro Accordi di oggi, sottoscritti con la Regione, sono stati preceduti da altre due sperimentazioni, rispettivamente con l´Associazione intercomunale Bassa Reggiana (2005-2007) e con quella dei Comuni modenesi del distretto ceramico (2006-2008): complessivamente, si tratta di altri dieci Comuni coinvolti. Sono in corso inoltre verifiche tecniche per stipulare nuovi Accordi con altre otto realtà territoriali associate, di cui due hanno già un Corpo intercomunale (costituito, però, non in seguito a un "patto" con la Regione): ciò significa, per il prossimo futuro, almeno un´altra quarantina di Comuni emilia-romagnoli che potranno usufruire di questo servizio. . .  
   
   
VIGILI URBANI, PRONTI MA NON NEL TRAFFICO STUDIO DELL’ISTITUTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE DELLA COGNIZIONE DEL CNR SUGLI EFFETTI DEL RUMORE SU SOGGETTI ESPOSTI COME I VIGILI: SONO PIÙ PRONTI IN UN AMBIENTE SILENZIOSO MENTRE IL RUMORE LI CONFONDE PIÙ DI CHI LAVORA IN UFFICIO  
 
Roma, 20 febbraio 2007 - Si stima che il 20% della popolazione europea, circa 80 milioni di persone, sia esposta a livelli di rumore da traffico urbano ritenuti inaccettabili. Questo spiega il crescente interesse della comunità scientifica sulle eventuali conseguenze negative causate dall’esposizione a rumore ‘outdoor’, soprattutto nelle grandi metropoli. “Una problematica di grande attualità, specialmente in ambito occupazionale”. Sottolinea Franca Tecchio, dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione (Istc) del Consiglio nazionale delle ricerche e responsabile dell’unità Meg dell’ospedale Fatebenefratelli sull’Isola Tiberina a Roma. “Infatti ad essere esposti cronicamente a rumore e ad altri stressor urbani sono, in particolare, alcune tipologie di lavoratori outdoor, come postini, autisti dei mezzi pubblici, edicolanti, dipendenti della Polizia Municipale”. Su questo argomento, sono stati appena pubblicati i risultati di uno studio condotto da un team scientifico, coordinato dalla ricercatrice dell’Istc, che aveva lo scopo di valutare se nei lavoratori esposti a stressor ambientali, tra i quali il rumore da traffico urbano, possano esserci differenze significative, rispetto ad un gruppo di controllo. “La nostra ricerca è stata condotta su una popolazione lavorativa di 81 soggetti”, dice Tecchio, “39 soggetti esposti a stressor urbani (20 uomini e 19 donne), che lavorano come vigili urbani on the road, e 42 controlli (29 uomini e 13 donne), che invece svolgono la loro attività in ufficio. Il rumore da traffico urbano somministrato è quello registrato in un’area trafficata della città nella quale il rumore è di intensità pari circa alla media ottenuta da tutte le misurazioni fonometriche effettuate”. Al campione è stato somministrato il test delle parole colorate di Stroop. “Questo test è composto da tre prove della durata totale di circa 3 minuti” spiega la ricercatrice. “Nella prima prova al soggetto viene chiesto di leggere una serie di 100 nomi di colori, rosso, marrone, blu, etc. , scritti in nero; si prosegue con la richiesta di nominare il colore dell’inchiostro di una serie di 100 quadrati; infine il soggetto deve riconoscere il colore dell’inchiostro di altre 100 parole che sono colore-inconguenti (rosso scritto in blu, va detto blu, etc. )”. Sono state riscontrate differenze significative tra esposti, ossia soggetti al rumore, e soggetti di controllo:
Esposti Controlli
Matrici attentive 45. 9 47. 4
Test di Stroop (tempo impiegato in sec. ) 16. 9 4. 3
La differenza tra il tempo impiegato per concludere la prova è risultata significativamente più elevata nei soggetti esposti rispetto ai controlli:
Esposti Controlli
Valutazione dell’ansia di stato 54. 3 52. 8
Tensione-ansia 51. 1 50. 5
Depressione-avvilimento 49. 2 48
Vigore-attività 53. 3 54. 4
Stanchezza-sonnolenza 54. 6 53. 2
Confusione-sconcerto 48. 6 46. 8
I risultati ottenuti dallo studio mettono in evidenza significative differenze che indicano effetti sulla capacità cognitiva nel gruppo degli esposti, nonostante il maggior numero di anni di lavoro dei soggetti di controllo. “Inoltre”, prosegue la ricercatrice, “i risultati ottenuti indicano che i soggetti esposti erano caratterizzati da una capacità discriminatoria maggiore, di cui l’‘onda P300’ più ampia è rappresentativa. Probabilmente tale effetto è da attribuirsi ad un adattamento alla cronica stimolazione da stressor ambientali, in particolare il rumore, cui questi lavoratori sono esposti durante la loro attività. L’aumento dell’ampiezza della P300 negli esposti può essere interpretato, insomma, come segnale di un leggero vantaggio nel processo cognitivo”. I risultati evidenziano però che la somministrazione ‘acuta’ di rumore di fondo da traffico urbano (pari a 74 dBaeq) riduce l’ampiezza della P300 molto più nei vigili che nei controlli. “In sostanza” conclude Franca Tecchio, “ricreando la situazione cui sono sottoposti quotidianamente, i vigili soffrono molto di più dei loro colleghi che lavorano in ufficio”. .
 
   
   
BATIPART DELFIN: LEONARDO DEL VECCHIO E CHARLES RUGGIERI UNISCONO LE FORZE PER CREARE IL PRIMO GRUPPO IMMOBILIARE EUROPEO  
 
 Roma, 20 febbraio 2007 - Le due holding patrimoniali di Charles Ruggieri e di Leonardo Del Vecchio, Batipart e Delfin, hanno firmato in data 17 febbraio 2007 un protocollo d’accordo che consente un avvicinamento di Beni Stabili S. P. A. Con il gruppo Foncière des Régions. Questa operazione permetterà di creare una società immobiliare europea di primissimo piano presente in Francia, in Italia, in Germania e nel Benelux, con oltre 14 mld di euro di attivi in gestione e più di 750 esperti del settore. Secondo i termini degli accordi conclusi, Delfin apporterà a Foncière des Régions la sua partecipazione di circa 35% (su base diluita) in Beni Stabili, e ne diventerà il primo azionista. Foncière des Régions lancerà un’offerta pubblica di scambio per il saldo del capitale di Beni Stabili. Al termine di queste operazioni, Delfin, Batipart e Ge Real Estate Francia, i tre principali azionisti del nuovo gruppo che deterranno complessivamente tra il 33% e il 46% del capitale, firmeranno un patto tra azionisti di durata quinquennale. Tale patto, costitutivo di un’azione di concerto, confermerà il ruolo di Batipart nella definizione della strategia del nuovo gruppo e del suo coordinamento. Charles Ruggieri e Leonardo Del Vecchio, che saranno rispettivamente Presidente e Vice-presidente del Comitato di Sorveglianza di Foncière des Régions, sono molto soddisfatto dell’accordo raggiunto. Leonardo Del Vecchio ha dichiarato: «Questo avvicinamento fra due società dai profili complementari che hanno registrato una notevole crescita costituisce una fase importante dello sviluppo di Beni Stabili. Consente infatti agli azionisti di Beni Stabili di beneficiare di una vera e propria alternativa di diversificazione e permette ai team di partecipare a un progetto europeo». Charles Ruggieri «Sono contento di avviare questa collaborazione in Italia con Beni Stabili, uno dei migliori team sul mercato e di aprire la strada alla creazione di un gruppo immobiliare competitivo sul piano europeo. Sono soddisfatto di poter avviare questo progetto con Leonardo Del Vecchio, un imprenditore di importanza internazionale». .  
   
   
IL MERCATO IMMOBILIARE NON RESIDENZIALE  
 
Milano, 20 febbraio 2007 - Capannoni - Il mercato dei capannoni ha registrato nel primo semestre del 2006 un incremento di quotazioni dell’1. 3% per le tipologie usate e dello 0. 4% per le tipologie nuove. Sul versante delle locazioni si registra un calo dello 0. 4% per le tipologie usate e dello 0. 8% per le tipologie nuove. La richiesta di capannoni ormai si divide tra tipologie da destinare ad utilizzo produttivo e quelle destinate alla logistica, con caratteristiche richieste abbastanza diverse. A cercare le soluzioni del primo tipo sono soprattutto artigiani oppure piccole imprese di produzione che ricercano tagli fino a 700 mq, spesso dotati di aree di carico e scarico merce, meglio se all’interno di uno spazio recintato. Chi desidera capannoni da utilizzare con finalità legate alla logistica si orienta verso tagli molto grandi (a partire da 1000 mq), situati nei pressi delle arterie autostradali. Da segnalare che in alcuni comuni dell’hinterland di Milano sono contingentate le autorizzazioni per l’insediamento di attività logistiche sul territorio per ridurre il transito di traffico pesante. Le esigenze espresse dal settore logistico riguardano tagli molto grandi, situati presso arterie ad alto scorrimento, di facile accesso e posizionati in località prossime ai mercati esteri. Su tutto il territorio italiano sono in corso interventi per la costruzione di importanti poli logistici: a Roma sull’asse Roma-fiumicino, nella seconda e terza cintura di Torino, a Bari. Interventi anche ad Arese nell’ex area Alfa Romeo e a Pomezia, dove la maggior parte delle richieste arrivano proprio da questo settore e movimentano buona parte del mercato. A Verona l’offerta di capannoni si è adeguata alla domanda che chiede tagli piccoli di 400-500 mq. Infatti si è proceduto ad effettuare delle operazioni di frazionamento di unità oltre i 1000 mq che caratterizzavano il mercato della zona. Per quanto riguarda la scelta tra acquistare l’immobile o prenderlo in affitto, la tendenza è quello di acquistarlo soprattutto quando si parla di grossi tagli, attraverso il ricorso al leasing immobiliare. Non manca comunque una buona richiesta anche in locazione. Molti operatori registrano un incremento dei tempi medi delle trattative. Nelle città invece la richiesta di capannoni vede protagoniste soprattutto società di costruzione che li cercano per trasformarli in loft oppure in show room. La tendenza è abbastanza forte a Milano e Torino dove ancora si possono trovare esempi di architettura industriale inserite in un contesto abitativo. L’offerta di queste tipologie sul mercato, dopo la corsa al loft degli ultimi anni, è in deciso ribasso. Negozi - Le quotazioni di negozi hanno registrato una crescita del 3. 1% per le tipologie in “via di passaggio” e dell’1. 9% per quelle in via “non di passaggio”. Il mercato delle locazioni nello stesso arco temporale ha registrato una diminuzione dello 0. 1% per le tipologie in vie di passaggio ed un incremento dell’1. 5% per quelle non in via di passaggio. Sul mercato dei negozi si acuisce, come ormai era evidente negli ultimi anni, la spaccatura tra le tipologie situate in via di passaggio e quelle situate in via non di passaggio. Le prime sono sempre molto richieste ed ambite ma si scontrano con una bassa offerta sul mercato. Le seconde invece sono ormai destinate a trasformarsi in ufficio e sono richieste da società di servizi oppure professionisti. Non mancano coloro che procedono addirittura alla trasformazione in abitazione. I tagli più richiesti sono quelli compresi tra 50 e 70 mq. Metrature più grandi, anche di 1000 mq, sono ricercate ad esempio nel centro di Milano, all’interno della cerchia dei Navigli. In genere si tratta di grandi marchi che optano per le top location. Da segnalare che nel Centro di Milano a San Babila si prevede la creazione di un polo di attrazione internazionale con all’interno negozi di stilisti italiani e stranieri, aree benessere, terrazze, giardini e ristoranti. Da segnalare l’ottima performance dei locali commerciali in zona Corvetto e Tertulliano che risentono degli effetti della futura nascita di Santa Giulia: la previsione di un incremento del bacino di utenza ha determinato una maggiore domanda in zona, anche in vie non di passaggio. Sul mercato romano invece si registra una frenata da parte dei cinesi che avevano contribuito a movimentare il mercato dei negozi, mentre si affacciano imprenditori russi interessati soprattutto all’apertura di pub. Sempre nella capitale si registrano alcuni segnali negativi nella zona di San Giovanni in Laterano, dove vi è un forte turn over di attività commerciali. Ci sono più immobili in vendita e chi concede soluzioni in affitto si trova sempre più a doverlo riaffittare perché l’attività non ha dato i risultati sperati. Segnali positivi sul fronte dei negozi arrivano da Torino e da alcuni comuni dell’hinterland torinese. Nel capoluogo piemontese si è registrato un forte incremento delle quotazioni nella zona di Mirafiori, dove, dopo lo svolgimento dei Giochi Olimpici si sta procedendo all’assegnazione degli appartamenti adibiti ad ospitare gli atleti. Questo ha portato e porterà in futuro ad un incremento della popolazione della zona e di conseguenza ha creato maggiore interesse per le attività commerciali. Anche nelle vie non di passaggio si aprono attività commerciali, specie ad opera di cittadini stranieri. Tra i comuni dell’hinterland segnali positivi si registrano a Collegno, dove l’arrivo della metropolitana ha comportato un incremento del passaggio in alcune strade, valorizzando le unità commerciali ivi situate. Uffici - Le quotazioni degli uffici nel primo semestre del 2006 sono cresciute dell’1. 0% per le tipologie usate e dell’1. 6 % per le tipologie nuove. Dal mercato delle locazioni arrivano segnali negativi (-1. 8% per le tipologie usate e -1. 4% per quelle di nuova costruzione). Il segmento degli immobili direzionali ormai da mesi segnala un eccesso di offerta rispetto alla domanda, in particolare la situazione sembra essere comune nelle zone centrali delle grandi città, come Roma e Milano. Questo perché le richieste di coloro che vendono o affittano l’immobile sono troppo elevate rispetto alla capacità di spesa del potenziale acquirente o affittuario e da qui la decisione di spostarsi in aree più decentrate. Inoltre nelle zone più centrali si hanno anche problemi legati alla disponibilità di posti auto e parcheggi, elemento decisamente importante nella decisione di acquisto o affitto dell’immobile. Bassissima poi la richiesta per le tipologie situate all’interno di un contesto condominiale. Ma la situazione non sembra essere molto diversa per gli uffici situati in centri direzionali a Milano, soprattutto quando la struttura è vetusta. Infatti uno degli elementi sempre più determinanti per la realizzazione della compravendita è l’adeguamento tecnologico (cablatura, pavimenti galleggianti ecc. ). Tra le zone ancora ambite la Fiera e De Angeli perchè ben servite. Positivo anche l’andamento delle quotazioni degli uffici in zona Indipendenza e Argonne-corsica. Nella prima zona l’incremento dei canoni di locazione richiesti ha portato ad uno spostamento della domanda sulla compravendita. Mentre nella seconda è stata determinante la vicinanza all’aeroporto di Linate che ha portato alla formazione di una domanda di uffici commerciali. Anche sul mercato della capitale sembra registrarsi un maggior apprezzamento per le zone più lontane dal Centro, sempre però a condizione che la struttura sia vicina alle arterie autostradali oppure a fermate della metropolitana. Nel centro di Roma resistono gli studi di professionisti, ad esempio gli avvocati che preferiscono restare nei dintorni del Tribunale. Si sono poi registrati frequentemente casi in cui più professionisti dello stesso settore per risparmiare sui costi dell’affitto dell’immobile si sono associati tra di loro. A Torino i complessi direzionali, non lontani dal centro, dotati di posto auto hanno ancora un buon mercato e a Collegno l’arrivo della metropolitana ha determinato lo spostamento di alcune richieste dalla città. A Verona la richiesta di uffici si orienta soprattutto su tagli piccoli (da 50 a 90 mq) ma l’offerta nella zona industriale della città è per tagli mediamente di 200 mq non frazionabili. Il mercato degli uffici potrebbe però risentire degli effetti della nascita del Polo Finanziario, nei pressi della Fiera che potrebbe portare ad uno svuotamento degli uffici del Centro, location comunque ancora ambita da studi associati e professionisti. La scelta tra uffici in acquisto ed in locazione propende per quest’ultima che garantisce una maggiore flessibilità e riduce i costi fissi dell’azienda. Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa . .  
   
   
PANARIAGROUP INDUSTRIE CERAMICHE S.P.A. TRIMESTRALE AL 31 DICEMBRE 2006.POSITIVI I RISULTATI ECONOMICO - FINANZIARI: RICAVI NETTI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI CONSOLIDATI PARI A 351,5 MILIONI DI EURO (+45,4% RISPETTO AL 31 DICEMBRE 2005).  
 
Milano, 20 febbraio 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Panariagroup Industrie Ceramiche S. P. A. , Gruppo attivo nella produzione e distribuzione di materiale ceramico per pavimenti e rivestimenti di fascia alta e lusso, ha approvato oggi la Relazione Trimestrale al 31 dicembre 2006, redatta secondo i principi contabili internazionali (Ifrs). Nell’ambito del piano di razionalizzazione delle attività negli Stati Uniti avviato dopo l’acquisizione di Florida Tile nel febbraio 2006, Panariagroup annuncia di aver portato a termine il piano di riassetto societario relativo alle proprie controllate americane: la nuova struttura prevede una holding, Panariagroup Usa Inc. , che controlla al 100% Florida Tile e Lea North America, le due società già esistenti negli Stati Uniti. Sempre nell’ambito del nuovo disegno organizzativo è stata portata a termine in Portogallo l’operazione di fusione tra Maronagres e Novagres con la costituzione della nuova società denominata Gres Panaria Portugal S. A. ; tale operazione ha l’obiettivo di massimizzare le sinergie operative già avviate nel corso del 2006 tra i due marchi portoghesi. Principali Indicatori Economici (valori in migliaia di Euro)
Natura 31/12/2006 31/12/2005 var%
Ricavi delle vendite e prestazioni 351. 559 241. 725 45,4%
Valore della produzione 373. 943 261. 558 42,9%
Margine Operativo Lordo 49. 882 43. 672 14,2%
Margine Operativo Netto 31. 653 29. 520 7,2%
Utile Netto Consolidato 18. 101 18. 047 0,3%
L’esercizio 2006 si è chiuso positivamente con ricavi totali pari a 351,6 milioni di Euro, in crescita del 45,4% rispetto ai 241,7 milioni di Euro dell’esercizio 2005 e con un margine operativo lordo di 49,9 milioni di Euro, in crescita rispetto all’anno precedente del 14,2% (43,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2005). La diluizione della marginalità in termini relativi rispetto all’anno precedente, deriva dall’inclusione nell’area di consolidamento di Florida Tile; questa società rappresenta per il Gruppo un investimento strategico per i piani di sviluppo futuri. “Grazie all’acquisizione della società portoghese Novagres e della società statunitense Florida Tile - ha affermato Giuliano Mussini, il Presidente di Panariagroup – il Gruppo ha rafforzato in maniera decisiva il suo processo di internazionalizzazione. La crescita del volume d’affari, superiore al 45%, ci posiziona tra i principali players mondiali del settore. ” “Le previsioni per il 2007– ha continuato Mussini – per le aziende italiane e portoghesi dovrebbero riflettere il continuo trend di crescita del volume d’affari nonché il consolidamento dell’elevata redditività. Presteremo particolare attenzione al processo di riorganizzazione di Florida Tile, che a nostro avviso, ha un potenziale di crescita in grado di generare vantaggi significativi per l’intero Gruppo nei prossimi anni”. L’andamento positivo in termini di fatturato riflette il già consolidato trend di crescita evidenziato nei primi nove mesi del 2006. I ricavi netti delle vendite si sono attestati a 351,6 milioni di Euro, registrando una crescita di +45,4% rispetto ai 241,7 milioni di Euro del 2005; la variazione è riconducibile al consolidamento di Novagres e Florida Tile e alla crescita del Gruppo a parità di perimetro di consolidamento di 8,4 milioni di Euro (+4%). Il fatturato consolidato può essere ripartito in tre principali aree geografiche: Italia - il mercato italiano ha, al 31 dicembre 2006, un’incidenza percentuale del 30% sul totale dei ricavi. Si segnala come la riduzione dell’incidenza sul fatturato totale, rispetto al dato precedente (42%), è esclusivamente conseguente all’effetto diluitivo generato dalle recenti acquisizioni. In particolare, Panariagroup conferma nel 2006 il trend di crescita su questo importante mercato con un incremento del +3,4%. Usa - il mercato Usa, grazie all’apporto di dieci mesi di fatturato 2006 della neo-consolidata Florida Tile, cresce in maniera rilevante raggiungendo un’incidenza sul fatturato complessivo di circa il 26%. I ricavi realizzati su questo mercato sono passati dai 24,2 milioni di Euro del 2005 ai 90,7 milioni di Euro del 2006. Europa - sui mercati europei, che hanno un’incidenza percentuale del 40%, continua la crescita grazie alle buone performance realizzate dai marchi del Gruppo su tutti i principali mercati di questa area. In particolare, il Portogallo rappresenta il primo mercato europeo del Gruppo: grazie alla crescita di Margres e all’acquisizione di Novagres i ricavi lordi passano da 17,1 milioni di Euro a 36,9 milioni di Euro. Eccellenti crescite sono state registrate anche in Germania e in Francia. Per quanto riguarda la redditività, il Margine operativo lordo si attesta a 49,9 milioni di Euro, in crescita del + 14,2% rispetto ai 43,7 milioni di Euro dell’esercizio 2005 e il Margine operativo netto passa da 29,5 milioni di Euro a 31,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2006, registrando una crescita del + 7,2%. L’utile al netto delle imposte risulta pari a 18,1 milioni di Euro, rispetto ai 18 milioni di Euro dell’esercizio 2005. La Posizione finanziaria netta del Gruppo, infine, registra un saldo passivo di 66,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2006. Tale saldo è principalmente connesso all’acquisizione di Florida Tile e Novagres, oltre alla distribuzione di dividendo effettuata nel primo semestre 2006. Il patrimonio netto del Gruppo è pari a 151,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2006 rispetto ai 143,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2005. Nei prossimi mesi verrà portato a termine il processo di riorganizzazione di Florida Tile attraverso una serie di interventi strategici e organizzativi, che nella seconda parte del 2007 determineranno i primi importanti effetti positivi sul risultato economico della controllata statunitense. Con riferimento al processo di riorganizzazione in atto negli Stati Uniti per Florida Tile si evidenziano i passaggi più importanti che caratterizzeranno il 2007: fermata definitiva dello stabilimento di Shannon, dedicato alla produzione di pavimenti in monocottura rossa, nel mese di Febbraio 2007; partenza della nuova linea di gres porcellanato ad elevato grado tecnologico nello stabilimento di Lawrenceburg, nel mese di Giugno 2007; partenza del nuovo sistema informativo, nel mese di Marzo 2007; graduale uscita dell’attuale top management, con l’inserimento di nuovi dirigenti: tale processo, già avviato nel mese di Febbraio 2007, si completerà entro il mese di Maggio 2007. Alla luce del suddetto piano di riorganizzazione societaria, la nuova struttura del Gruppo al 31 dicembre 2006 vede Panariagroup (al cui interno operano i marchi Panaria, Lea, Cotto d’Este e Fiordo) controllare al 100% Panariagroup Usa (che controlla integralmente le due società a cui fanno capo i marchi Florida Tile e Lea North America) e Gres Panaria Portugal (società di riferimento dei marchi Margres e Novagres). . .
 
   
   
ECONOMIA E FINANZA IMMOBILIARE UN CICLO DI PROGRAMMI FOCALIZZATI SUL REAL ESTATE  
 
Milano, 20 febbraio 2007 –La Sda Bocconi School of Management propone un ciclo di seminari sul Real Estate, dal titolo Economia e Finanza Immobiliare. Queste iniziative si propongono di rispondere in modo innovativo alle esigenze formative e di confronto degli operatori del settore immobiliare e delle costruzioni. I Programmi proposti sono i seguenti. “Valutazione e Fattibilità delle Operazioni Immobiliari” Dal 26 al 29 marzo 2007 Tra gli argomenti trattati: Evoluzione del mercato immobiliare e finanziario in Italia e all’estero. Valutazione di convenienza economica, fattibilità finanziaria e redditività di un investimento: valore attuale netto, tasso di rendimento interno, pay-back period. Tassi di attualizzazione e capitalizzazione nel mercato immobiliare. Valutazione di terreni ed aree edificabili. Aspetti giuridici e fiscali nella valutazione immobiliare. Strumenti di analisi del rischio in un progetto immobiliare. Valutazione di progetti di riconversione. Valutazione di beni immobiliari a destinazione commerciale e turistico-alberghiera. “Strumenti e Tecniche di Finanziamento delle Operazioni Immobiliari” Dal 4 al 6 giugno 2007 Tra gli argomenti trattati: Definizione della struttura finanziaria ottimale: il modello di Modigliani e Miller. Politiche di finanziamento: dall’Investment Free Cash Flow all’Equity Free Cash Flow. I fondi immobiliari: modalità operative e impatto sul mercato. Il finanziamento delle infrastrutture. Finanziamenti strutturati e Project Finance nel settore immobiliare. Il leasing immobiliare. “Asset Management Immobiliare” Dal 2 al 5 luglio 2007 Tra gli argomenti trattati: Aspetti caratteristici e linee evolutive nella gestione immobiliare. L’asset Management Immobiliare: metodologie, tecniche e strumenti. Logiche e strumenti operativi di analisi di un patrimonio immobiliare. La gestione di un patrimonio immobiliare: applicazioni a casi reali. Analisi di redditività e controllo dei costi della gestione immobiliare per area di risultato. Criteri di diversificazione e ottimizzazione nella gestione di un portafoglio di immobili. Il Corporate Real Estate Management. Indici immobiliari e misurazione della performance. .  
   
   
MERCATI GENERALI: IL VIA AGLI SCAVI ARCHEOLOGICI DOPO L’AUTORIZZAZIONE DELLA SOVRINTENDENZA ARCHEOLOGICA DI ROMA  
 
Roma, 20 febbraio 2007 - Dopo l’autorizzazione della Sovrintendenza Archeologica di Roma, che monitorerà costantemente i lavori, da oggi parte la campagna di scavi archeologici agli ex Mercati Generali. Gli scavi procederanno nell’area di piazza delle Erbe, al di sotto dell’Ittico Nuovo e lungo tutta l’area prospiciente la ferrovia Roma – Ostia. È stata inoltre completata la prima fase delle demolizioni dell’area est (quella che da su vai Ostiense e Piazza delle Erbe) avviata il 2 febbraio scorso. Le demolizioni che proseguiranno nei prossimi giorni con l’edificio dell’Ittico Nuovo e le altre strutture accessorie. Il nuovo complesso polifunzionale, che conserverà gli edifici di maggiore qualità storica e architettonica, è stato progettato come centro di aggregazione giovanile e comprenderà attività formative, culturali, ricreative, di intrattenimento e commerciali. Queste le principali strutture di riferimento: La grande mediateca, con un’ampia gamma di prodotti culturali, da quelli tradizionali a quelli concepiti su supporti informatici, è articolata come uno spazio aperto-chiuso; L’arena dello Sport e della Cultura, con una capienza di 6. 000 posti. La Città dei Sapori, con due centri gastronomici, uno nazionale e l’altro multietnico; Le Terme Moderne, saranno articolate intorno agli spazi per il fitness, per il Soccer World, ed attività e giochi nell’acqua, con piscina, palestra, sauna e strutture per il fitness. Inoltre vi saranno ospitati anche alcuni servizi di quartiere nella parte di complesso posto sul lato di via Negri: una biblioteca, una asilo nido, il centro anziani e uno sportello municipale. Secondo l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Roberto Morassut “Il completamento dell’analisi delle preesistenze archeologiche consentirà il completamento della progettazione definitiva e l’avvio della realizzazione della Città dei Giovani firmata da Rem Koolhas”. “La Città dei Giovani – conclude Morassut – è uno dei simboli della rinascita urbanistica e architettonica di Roma, uno dei tanti esempi di riassetto urbano della stagione Veltroni. L’ostiense cambia faccia e sviluppa la sua vocazione culturale in un progetto di inclusione sociale rivolto soprattutto alle giovani generazioni”. .  
   
   
NUOVO LISTINO PREZZI PER L’EDILIZIA  
 
Varese, 20 febbraio 2007 - E’ disponibile l’ultima versione del “Listino Prezzi per l’Edilizia”, una pubblicazione curata dalla Camera di Commercio che riporta i prezzi delle opere compiute nei diversi comparti edili. Si tratta di un’iniziativa editoriale utile non solo alle imprese, ma anche ai cittadini, che la possono consultare quando devono fare i conti con la sistemazione dell’impianto elettrico o idraulico di casa piuttosto che con la costruzione di strutture edili: il semplice muretto come l’intera abitazione. Grazie al lavoro svolto dalla Commissione Prezzi Edilizia e dai Comitati Tecnici – composti da esperti dei diversi settori segnalati dalle associazioni di categoria (Associazione Artigiani, Acai e Cna) – si è potuti giungere a quest’edizione del Listino, arricchito da nuove sezioni. In particolare, i Comitati Tecnici dei Fabbri, dei Falegnami e delle Opere da Verniciatore hanno predisposto le relative voci, che così si sono aggiunte a quelle già presenti lo scorso anno: Opere Edili, Opere Edili di Ristrutturazione, Pavimentazione Interna, Termoidraulica e Impiantistica Elettrica. La pubblicazione è disponibile nella tradizionale versione cartacea presso l’Ufficio Statistica (tel. 0332 295365; fax 0332 295436; email: statistica@va. Camcom. It) nonché consultabile direttamente sul sito della Camera di Commercio varesina www. Va. Camcom. It accedendo dal menù “statistica e prezzi”. .  
   
   
IL PIANO SULL´EFFICIENZA ENERGETICA, FONTI RINNOVABILI E ECO INDUSTRIA  
 
 Roma, 20 febbraio 2007 - Risparmiare energia e puntare sulle rinnovabili. Sono queste le ´´necessità´´ sulle quali si basa il nuovo piano sull’efficienza energetica, sulle rinnovabili e sull’eco industria, presentato ieri dal Governo. Due i fronti di lavoro: uno sulla domanda e uno sull´offerta. Per quanto riguarda la domanda, diventano operativi i benefici previsti dalla finanziaria 2007, con l´emanazione dei decreti attuativi su riqualificazione degli edifici; efficienza nell´industria; mobilità sostenibile; incentivi al sistema agroenergetico; fondo di Kyoto. Il pacchetto prevede anche incentivi al fotovoltaico; potenziamento dei certificati bianchi; revisione del meccanismo di incentivazione delle fonti rinnovabili; incentivazione della cogenerazione ad alto rendimento; impulso alla bio-edilizia. Sul fronte dell’offerta si punta invece allo sviluppo di una eco industria italiana. Per raggiungere l´obiettivo il Governo finanzierà progetti industriali presentati dalle imprese per realizzare: investimenti industriali nel settore delle energie rinnovabili; investimenti volti alla riqualificazione di comparti industriali esistenti verso la fornitura di nuovi prodotti a basso impatto ambientale e capaci di consentire un risparmio di energia; investimenti industriali che innovano i processi produttivi in modo da ridurre l’intensità energetica delle lavorazioni. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/energia_clima/index. Html .  
   
   
STUDIO DI FATTIBILITÀ UE SU UNA POTENZIALE RETE DI PARCHI EOLICI EUROPEI  
 
Bruxelles, 19 febbraio 2007 - La Commissione europea ha avviato uno studio volto ad esaminare la possibilità di creare un collegamento sicuro tra i parchi eolici offshore del Mare del Nord e la rete elettrica europea attraverso linee di trasmissione a isolamento gassoso e ad alto voltaggio. Obiettivo dello studio è utilizzare più efficacemente l´energia eolica con l´ausilio di una rete comune ad alto voltaggio tra città europee come Amburgo, Rotterdam e Londra e parchi eolici in mare aperto. Allo studio aderiscono i paesi che si affacciano sul Mare del Nord: Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Francia e Regno Unito. Lo studio valuterà in quale misura sia possibile risolvere il problema dell´irregolarità nella generazione di energia sfruttando la forza del vento senza ricorrere a una complicata e costosa tecnologia di immagazzinamento. Questa rete del Mare del Nord potrebbe inoltre essere utilizzata per lo scambio di energia nell´intera regione nonché contribuire a promuovere il commercio di elettricità in Europa. I partner del progetto, la cui durata prevista è di tre anni, sono il gruppo Siemens Power Transmission and Distribution (Ptd) assieme a Submarine Cable & Pipe, Forwind e Centro di ricerca sull´energia eolica delle Università di Oldenburg e Hannover (Germania). Al progetto in questione verrà assegnata una dotazione finanziaria complessiva di 2,1 Mio Eur, la metà dei quali sarà erogata tramite una sovvenzione della Commissione europea per lo studio delle reti energetiche transeuropee. Queste reti costituiscono parte integrante degli obiettivi generali di politica energetica dell´Unione europea, volti ad aumentare la competitività nei mercati dell´elettricità e del gas, migliorare la sicurezza dell´approvvigionamento e proteggere l´ambiente. Nell´ambito della sua «Tabella di marcia per le energie rinnovabili», la Commissione europea ha proposto di istituire un obiettivo vincolante del 20% di energie rinnovabili nel consumo energetico entro il 2020. La Danimarca è l´unico Stato membro che attualmente si avvicina a tale obiettivo e, probabilmente, nei prossimi anni sarà in grado di soddisfare il 30% del fabbisogno elettrico attraverso l´energia eolica. Per ulteriori informazioni consultare: http://ec. Europa. Eu/ten/energy/documentation/index_en. Htm . .  
   
   
EDISON BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2006: L’UTILE NETTO SALE A 654 MILIONI DI EURO (+30%) PROPOSTO UN DIVIDENDO DI 0,048 EURO PER AZIONE ORDINARIA (+26%)  
 
Milano, 20 febbraio 2007 – Si è svolto ieri presso la sede di Foro Buonaparte il consiglio di amministrazione di Edison che ha esaminato il bilancio al 31 dicembre 2006. Il 2006 si è chiuso con risultati record. Tali risultati hanno beneficiato, nel settore elettrico, della piena disponibilità delle nuove centrali termoelettriche ad alta efficienza di Candela (380 Mw), Altomonte (770 Mw) e Piacenza (792 Mw) nonché dell’avvio di quella di Torviscosa (770 Mw). I risultati del settore idrocarburi, pur in uno scenario caratterizzato nella prima parte dell’anno dalla cosiddetta “emergenza gas” che non ha consentito al Gruppo di incrementare i volumi disponibili e quindi le vendite, sono migliorati grazie alla rinegoziazione del prezzo di acquisto del gas metano relativo ad alcuni contratti di approvvigionamento di lungo termine e al favorevole scenario petrolifero di riferimento che ha permesso una miglior valorizzazione dell’attività di produzione di idrocarburi. Nel corso dell’anno sono stati colti i primi frutti delle sinergie che Edison sta sviluppando con i suoi azionisti. In particolare, nel 2006 le attività commerciali di Edf in Italia sono state integrate nel Gruppo Edison e sono stati inoltre avviati progetti di collaborazione con Aem e gli altri soci di Delmi, ponendo così le basi per un proficuo e ulteriore sviluppo delle relazioni industriali e commerciali. Nel 2006 i ricavi delle vendite sono cresciuti del 28,6% a 8. 523 milioni di euro (6. 629 milioni nel 2005), il margine operativo lordo è aumentato di circa il 19% a 1. 536 milioni (1. 288 milioni nel 2005) e il risultato operativo del 17,7% a 752 milioni (639 milioni nel 2005). Il risultato netto è stato pari a 654 milioni di euro (504 milioni nel 2005, +29,8%). Highlights Gruppo Edison (in milioni di euro)
Esercizio 2006 Esercizio 2005
Ricavi delle vendite 8. 523 6. 629
Margine operativo lordo 1. 536 1. 288
Risultato operativo 752 639
Risultato netto 654 504
Highlights Dei Settori Energia Elettrica E Idrocarburi (in milioni di euro)
Esercizio 2006 Esercizio 2005
Energia elettrica
Ricavi delle vendite 6. 945 4. 972
Margine operativo lordo 1. 162 988
Idrocarburi
Ricavi delle vendite 4. 171 3. 303
Margine operativo lordo 434 353
Volumi e ricavi delle vendite - Nel 2006 i ricavi delle vendite hanno evidenziato un forte incremento (+28,6%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo i 8. 523 milioni di euro, da 6. 629 milioni. La crescita è risultata pari al 39,7% per il settore elettrico e al 26,3% nel settore idrocarburi. Il settore elettrico ha evidenziato un netto aumento dei volumi venduti in Italia che, cresciuti del 24,1%, hanno raggiunto i 65,4 miliardi di kWh (52,7 miliardi nel 2005): in particolare, Edison ha acquisito nuove quote sui mercati non regolamentati dove le vendite sono cresciute del 49,2%, grazie alla disponibilità produttiva delle nuove centrali e al successo delle politiche commerciali del Gruppo. Nel corso dell’anno, è cresciuta anche l’attività di Edison sui principali mercati dell’energia elettrica all’estero, dove il gruppo ha negoziato complessivamente circa 1,8 miliardi di kWh. Nel settore gas i volumi complessivi a disposizione del Gruppo sono risultati pari a 13,6 miliardi di metri cubi, livelli sostanzialmente analoghi a quelli del 2005. Gli autoconsumi per usi termoelettrici sono cresciuti del 13,8% per effetto dell’entrata in produzione delle nuove centrali, raggiungendo i 8,3 miliardi di metri cubi (7,3 nel 2005). Penalizzata dalle limitate disponibilità dovute anche alla cosiddetta “emergenza gas”, la Società è stata costretta a ridurre le vendite di gas al mercato (per usi civili e industriali), che sono passate da 5,5 miliardi di metri cubi nel 2005 a 4,5 miliardi nell’esercizio in esame. Margine operativo lordo - Nel 2006 il margine operativo lordo ha registrato un incremento del 19,3% e ha raggiunto i 1. 536 milioni di euro (1. 288 milioni nel 2005). Il comparto dell’energia elettrica ha fatto registrare un miglioramento di 174 milioni di euro (+17,6%), prevalentemente per effetto della maggiore produzione di energia elettrica, legata alla piena disponibilità delle nuove centrali, e dell’espansione ed ottimizzazione delle attività sui mercati non regolamentati. Il comparto idrocarburi (+81 milioni di euro rispetto al 2005, +22,9%) ha beneficiato dell’effetto positivo della rinegoziazione del prezzo di acquisto di gas naturale relativo ad alcuni contratti di lungo termine e dell’impatto favorevole dello scenario petrolifero di riferimento sulle attività di produzione di idrocarburi in Italia e all’estero. Tali componenti hanno più che compensato la sanzione da circa 20 milioni di euro dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas per il presunto impiego delle capacità di stoccaggio per finalità diverse da quelle per cui erano state conferite e l’effetto delle delibere con cui la stessa Autorità ha aggiornato le tariffe di vendita del gas (pari a circa 50 milioni di euro). Risultato operativo - Il risultato operativo del 2006 è stato pari a 752 milioni di euro, rispetto ai 639 milioni del 2005 (+17,7%). Il miglioramento dei risultati industriali è stato parzialmente compensato da maggiori ammortamenti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Risultato netto - Nel 2006 il risultato netto del Gruppo si è attestato a 654 milioni di euro, in crescita del 29,8% rispetto ai 504 milioni del 2005. Il sensibile miglioramento deriva, oltre che dal positivo andamento delle attività industriali, anche da alcuni proventi non ricorrenti. Va segnalato che anche il risultato netto del 2005 aveva beneficiato di componenti straordinarie quali le plusvalenze relative alle cessioni di Tecnimont e di azioni Aem Spa (pari complessivamente a circa 110 milioni di euro), nonché un minor carico fiscale legato anche all’utilizzo di perdite fiscali pregresse ancora disponibili lo scorso esercizio. Nel 2006, invece, sono stati registrati 114 milioni di plusvalenza netta legata alla cessione della rete elettrica, nonché 202 milioni di euro derivanti dall’effetto fiscale netto positivo connesso al riallineamento del valore fiscale al maggior valore civilistico di una parte significativa degli impianti di Edison, ai sensi della Legge 266 del 23/12/2005. L’incremento del risultato netto, depurato degli effetti sopraindicati sia del 2005 sia del 2006, è comunque superiore al 30%. Indebitamento - L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2006 è risultato pari a 4. 256 milioni di euro, in sensibile miglioramento rispetto ai 4. 820 milioni registrati al 31 dicembre 2005. Il rapporto debito/patrimonio netto è quindi migliorato ed è risultato pari a 0,62 (da 0,75 al 31 dicembre 2005). Obbligazioni in scadenza nei 18 mesi successivi al 31 dicembre 2006 - In data 20 luglio 2007 scadrà il prestito obbligazionario a tasso fisso (7,375%) emesso nel 2000, del valore di 600 milioni di euro. In data 26 agosto 2007 scadrà il prestito obbligazionario a tasso variabile emesso nel 2002, del valore di 830 milioni di euro. Le obbligazioni saranno rimborsate attraverso le ampie disponibilità di cassa e di linee bancarie già negoziate a condizioni di tasso migliorative. Previsioni per l’esercizio 2007 - La piena disponibilità dell’impianto di Torviscosa, l’entrata in produzione nel corso del 2007 delle nuove centrali di Simeri Crichi (800 Mw) e Turbigo (800 Mw di proprietà Edipower), nonché il proseguimento della politica di ottimizzazione del portafoglio energetico, consentiranno al Gruppo di compensare gli effetti derivanti da evoluzioni sfavorevoli del contesto regolatorio. Per il 2007 si prevedono risultati industriali non inferiori a quelli del 2006. La situazione finanziaria è prevista in ulteriore sensibile miglioramento, favorita dall’atteso esercizio dei “Warrant azioni ordinarie Edison Spa 2007”. Risultato della Capogruppo - Il risultato netto al 31 dicembre 2006 della Capogruppo Edison Spa evidenzia un utile di 632 milioni di euro, contro un utile di 516 milioni del 2005. Si segnala che la Società ha predisposto il bilancio separato in accordo con l’applicazione dei principi contabili internazionali. Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,048 euro per azione ordinaria e 0,078 euro per azione di risparmio. Il Consiglio ha deliberato di convocare per il 5 aprile (in prima convocazione) e per il 6 aprile (in seconda convocazione) l’Assemblea Ordinaria degli Azionisti per l’approvazione del Bilancio di esercizio 2006; il dividendo verrà posto in pagamento il 19 aprile 2007 (data stacco cedola 16 aprile 2007). Come da regolamento, l’esercizio dei Warrant “Edison Ordinarie 2007”, sospeso dallo scorso 19 febbraio, potrà avvenire nuovamente a partire dal 16 aprile 2007. L’assemblea sarà chiamata a deliberare anche sulla nomina ad amministratore di Ivan Strozzi, già cooptato dal consiglio di amministrazione dello scorso 6 dicembre 2006, e sulla proposta del collegio sindacale di rinnovare per un ulteriore triennio, e quindi sino al bilancio 2010, l’incarico di revisione contabile alla società Pricewaterhousecoopers. Il Consiglio di Amministrazione ha infine approvato la Relazione sulla Corporate Governance 2006, che dà conto di come la Società si sia adeguata al nuovo Codice di Autodisciplina delle società quotate. E’ previsto che l’assemblea straordinaria, che sarà chiamata a introdurre nello statuto della Società la disciplina dell’elezione dei componenti del consiglio di amministrazione sulla base di liste e le ulteriori modifiche richieste dalla legge e suggerite dal Codice di Autodisciplina, si tenga entro la metà del mese di giugno 2007. .
 
   
   
EDIPOWER HA APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO 2006 CON UN UTILE NETTO PARI A 27,8 MILIONI DI EURO. NEL 2006 OTTIME LE PERFORMANCE DEGLI IMPIANTI. RIDOTTO L’INDEBITAMENTO NETTO.  
 
Milano, 16 febbraio 2007 - Il Cda di Edipower S. P. A. Che si è svolto il 16 febbraio ha esaminato e approvato il progetto di Bilancio al 31 dicembre 2006. 27,8 milioni di Euro l’utile netto; 24,9 miliardi di chilowattora prodotti nel 2006 (+ 9,2%); 438,3 milioni di Euro il margine operativo lordo (+ 14,7 %); 174,1 milioni di Euro gli investimenti nel 2006. L’andamento del 2006 risente positivamente dei migliori risultati operativi della Società. Nell’ambito della gestione operativa Edipower ha continuato nel corso del 2006 a svolgere la propria missione di asset company secondo il ruolo definito dai contratti di tolling agreement e power purchase agreement. Per quanto concerne la gestione industriale, Edipower ha beneficiato da febbraio 2006 dell’entrata in marcia commerciale del nuovo ciclo combinato di Piacenza e della messa a disposizione della Centrale di Brindisi per tutto il 2006 (Centrale che nel 2005 aveva subito un fermo forzoso di circa 6 mesi a causa del sequestro del carbonile). Nel corso del 2006 la gestione della società ha permesso di ottenere buone performance tecniche, confermando la tendenza al miglioramento rispetto agli esercizi passati. Relativamente alla gestione finanziaria a fine 2006 ha avuto inizio un progetto di rifinanziamento che si è concluso positivamente il 2 febbraio 2007 con il rimborso anticipato del finanziamento esistente e l’erogazione del nuovo finanziamento per un importo complessivo massimo di 2 miliardi di euro. Per quanto riguarda il piano di repowering, sono stati fatti investimenti per 174,1 milioni di euro. In particolare si segnala, per gli impianti termoelettrici: l’esercizio commerciale, da inizio febbraio, del nuovo ciclo combinato di Piacenza (788 Mw + 49 Mw di post-combustione); il proseguimento dei lavori di costruzione del nuovo ciclo combinato da circa 840 Mw nella Centrale di Turbigo (Mi). E per gli impianti idroelettrici: inizio di disponibilità dei due gruppi di Mese (So) e del primo gruppo di Bussento (Sa). L’utile netto risulta in aumento a 27,8 milioni di euro rispetto ai 21,3 milioni di euro del 2005. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2006 è risultato pari a 1. 895,8 milioni di euro in riduzione rispetto ai 2. 023,8 milioni di euro dello scorso esercizio. Il Cda ha deliberato di convocare l’Assemblea degli azionisti per martedì 20 marzo 2007. .  
   
   
ANSALDO ENERGIA SIGLA CONTRATTI IN GIORDANIA E CILE PER 65 MILIONI DI EURO  
 
Roma, 20 febbraio 2007 - Due importanti contratti a livello internazionale sono stati firmati da Ansaldo Energia, società di Finmeccanica, leader nella fornitura di componenti e servizi per impianti di generazione di energia, per un valore complessivo di oltre 65 milioni di euro. In Giordania il contratto stipulato con la società coreana Doosan prevede la fornitura di due turbine a gas V94. 2 per la Centrale Elettrica a Ciclo Combinato in configurazione 2+1 (450 Mw totali) di Amman East. E’ associato anche un contratto di Ltsa stipulato direttamente con il Consorzio Aes/mitsui, che oltre ad essere Developer del progetto è anche responsabile della Operation & Maintenance della Centrale. In Cile il compito di Ansaldo Energia è la fornitura di una turbina a vapore da 280 Mw e relativo generatore raffreddato ad aria da 330 Mva. La turbina e il generatore sono stati venduti alla sudcoreana Posco, terza società siderurgica mondiale, che agirà come Epc Contractor per la costruzione della centrale a carbone di Nueva Ventanas in Cile di proprietà dell’investitore americano Aes. Nel corso di queste gare, Ansaldo Energia ha battuto, tra gli altri, concorrenti del calibro di Alstom e Siemens. Queste acquisizioni sottolinenano la vocazione sempre più internazionale di Ansaldo Energia, che consolida rapporti sia con i principali attori nel mercato dell’energia nei paesi del Vicino Oriente e del Golfo Arabico, che con gli Americani di Aes, uno dei più significativi attori nel settore degli impianti energetici privati al mondo. La società genovese si conferma come uno dei più affidabili ed efficaci fornitori, non solo di turbine a gas, ma anche di turbine a vapore e generatori elettrici. La fiducia di Aes è ulteriormente dimostrata dal fatto che Ansaldo Energia si pone ora come uno dei pochissimi costruttori al mondo a poter vantare nella sua flotta un generatore, ad elevata tecnologia, raffreddato ad aria, di taglia superiore ai 300 Mva. .  
   
   
ACCENTURE E AGICI: VERSO UN NUOVO MODELLO ENERGETICO ITALIANO  
 
 Milano, 20 febbraio 2007 —Accenture e Agici Finanza d´Impresa presentano il 14 febbraio i risultati dello studio "Verso un nuovo modello energetico: Azioni per l´efficienza e le rinnovabili", curato da Andrea Gilardoni dell´Università Bocconi e Claudio Arcudi di Accenture. Per il rinnovamento del modello energetico italiano, quest´anno lo studio evidenzia ventun proposte d´azione raggruppabili in sei aree: 1. Rilanciare con forza le fonti rinnovabili. 2. Focalizzare il Cip 6 sulla cogenerazione. 3. Incentivare l´efficienza nel consumo di energia. 4. Promuovere l´efficienza economico-ambientale della generazione termoelettrica. 5. Promuovere azioni di efficienza a livello di gestione aziendale. 6. Sostenere la termovalorizzazione con uno strumento specifico. Lo studio simula gli effetti quantitativi dell´applicazione delle proposte nel prossimo decennio. Rispetto al mix produttivo tendenziale, si ipotizza una flessione della generazione da fonti fossili dal 77% al 66%, con un aumento delle quote di rinnovabili (+8%) e di termovalorizzazione (+3%). In un´ottica di diversificazione delle fonti energetiche e contenimento dei costi di produzione lo studio propone un maggior utilizzo (+6%) del carbone "pulito" rispetto a gas e olio combustibile. Il mix produttivo risultante determinerebbe inoltre una riduzione delle emissioni di Co2 dell´8% circa rispetto ad oggi, pur in un contesto di crescita dei consumi di elettricità. Dal punto di vista propositivo, le tesi di fondo dello studio sono le seguenti: Gli incentivi pubblici andrebbero focalizzati su specifici obiettivi. Si dovrebbe disgiungere, per quanto possibile, il sostegno alle rinnovabili da quello all´efficienza nella produzione, e negli usi finali da quello alla termovalorizzazione. Andrebbero razionalizzate, ed eventualmente incrementate, le risorse complessivamente impiegate per: efficienza, rinnovabili, e abbattimento delle emissioni, definendo obiettivi di lungo termine compatibili con le disposizioni Ue. E´ importante che tali risorse si traducano in investimenti effettivi sul territorio nazionale. Va proseguito il percorso di efficientamento della normativa di incentivo. Al fine di ottimizzare il costo/beneficio degli attuali incentivi, vanno controllati ed eliminati gli ostacoli allo sviluppo di mercati concorrenziali dei certificati. Gli strumenti vanno poi coordinati al fine di evitare sovrapposizioni. "La transizione da un modello energetico basato sulle fonti fossili ad uno su quelle rinnovabili appare auspicabile da molti punti di vista ed ineludibile da altri. Ciò non significa dimenticare la rilevanza delle fonti oggi prevalenti, che rimarranno tali per un non breve arco temporale e sulle quali è importante investire per ridurne l´impatto ambientale e per aumentarne l´efficienza. Significa però che lo sforzo sullo sviluppo delle rinnovabili deve proseguire ed anzi accelerare, anche per fronteggiare l´esaurimento delle riserve italiane di idrocarburi e i nuovi obiettivi europei per il 2020" afferma Andrea Gilardoni, presidente di Agici Finanza d´Impresa e docente dell´Università Bocconi. Nonostante i progressi in corso, lo studio evidenzia alcuni elementi di criticità nella politica energetica nazionale, in particolare: L´attuale normativa non consente di conseguire gli obiettivi nazionali previsti per il 2010-12 dalle Direttive 2001/77 e 2003/87 su rinnovabili e gas serra. Gran parte degli incentivi pubblici in rinnovabili, efficienza e riduzione dei gas serra sono poco coordinati ed hanno obiettivi plurimi ed in parte contraddittori. I Certificati Verdi non hanno portato ad una riduzione apprezzabile dei costi del sostegno alle rinnovabili, né i Certificati Neri a significativi investimenti in tecnologie per abbattere i gas serra. Secondo Claudio Arcudi, responsabile del settore utilities di Accenture per I´igem (Italia, Grecia, Centro-est Europa e Medio Oriente), "Certamente, parte dei ritardi e delle criticità evidenziate sono ineliminabili; va anche ricordato il complesso passaggio da un mercato energetico monopolistico, in cui si faceva largamente uso di politiche di tipo command and control, ad un sistema liberalizzato, in cui sono necessari strumenti di più difficile applicazione. Ciò detto, il cambiamento verso un nuovo modello ecosostenibile non può essere improvvisato o gestito tramite strappi, ma richiede scelte di medio-lungo termine. Vi è, dunque, l´esigenza di definire e di attuare in Italia una più chiara e, soprattutto, più efficace strategia che consenta di realizzare la transizione in tempi e a costi ragionevoli. " .  
   
   
ENERGIA - NELL´ANNIVERSARIO DEL PROTOCOLLO DI KYOTO REGIONE EMILIA-ROMAGNA E LEGAMBIENTE LANCIANO INSIEME UNA CAMPAGNA SUL RISPARMIO ENERGETICO E IL PROGETTO "RIVIERA SOLARE".  
 
Bologna, 20 febbraio 2007 - Una campagna per il risparmio energetico su tutto il territorio emiliano-romagnolo ed estesa a tutti settori - case, città, aziende - in linea con le impostazioni del Piano energetico regionale. Ma anche il progetto "Riviera Solare" per la diffusione del solare termico e del fotovoltaico negli edifici della costa emiliano-romagnola, a partire dalle strutture ricettive. Sono le due iniziative che Regione Emilia-romagna e Legambiente hanno lanciato insieme oggi a Bologna in occasione del convegno "Energia e clima: la Regione Emilia-romagna e la sfida di Kyoto" promosso da Legambiente e Regione in occasione del 2° anniversario dell´entrata in vigore del Protocollo. "Con il Piano energetico regionale - ha detto l´assessore alle attività produttive Duccio Campagnoli - partirà una politica per attuare concretamente un nuovo sistema energetico e ambientale, più efficiente, sicuro e sostenibile, per il quale è necessaria anche una svolta culturale. Per questo la Regione Emilia-romagna vuole dialogare con tutte le forze economiche, sociali e ambientali del proprio territorio. A partire da Legambiente, con cui abbiamo concordato queste due importanti iniziative, in linea con gli obiettivi del Piano energetico regionale. " In particolare per quanto riguarda il progetto "Riviera Solare" Campagnoli ha sottolineato il ruolo dei Comuni costieri. "I Comuni - ha spiegato - saranno i protagonisti del Piano energetico regionale con i loro Piani di programma per il risparmio energetico. Pensiamo che i Comuni della costa con questi Piani dovranno e potranno perseguire l´obiettivo di una capillare diffusione degli impianti fotovoltaici in alberghi e strutture ricettive". "Abbiamo messo in campo con la Regione Emilia-romagna - ha detto il presidente di Legambiente Emilia-romagna Luigi Rambelli - due iniziative concrete che riassumono tutto il ragionamento che sta dietro al Piano energetico regionale: risparmiare energia e produrla privilegiando le fonti rinnovabili. " "Con gli incentivi previsti dalla Finanziaria - ha aggiunto Rambelli - il solare termico e il fotovoltaico diventano finalmente accessibili e alla portata anche del singolo cittadino. " Il convegno ha permesso di illustrare i contenuti e gli obiettivi del Piano energetico regionale, approvato dalla Giunta regionale il 10 gennaio scorso e che dovrà a breve essere esaminato dall´Assemblea legislativa. Nella seconda sessione sono anche state illustrate le buone pratiche energetiche già in essere in Emilia-romagna, con particolare riferimento alle opere già funzionanti o cantierizzate, che dovranno fornire alla nostra regione oltre 400 Megawatt di energia pulita. Esempi in tal senso sono gli impianti mini-eolici, il teleriscaldamento, la produzione di energia da biomasse, il risparmio energetico nella filiera del turismo, il mini-idroelettrico e l´edilizia residenziale attuata con la certificazione energetica degli edifici. I lavori del convegno sono stati conclusi da Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente. Tra i relatori del convegno Massimo Cenerini del Servizio Politiche Energetiche della Regione, Edoardo Zanchini della segreteria nazionale di Legambiente, Mario Gamberale in qualità di Amministratore Delegato Azzeroco2 e Walter Ganapini Presidente di Greenpeace Italia. Risparmio e uso efficiente dell´energia, valorizzazione delle fonti rinnovabili, completa riconversione del parco termoelettrico, investimenti e ricerca per nuove tecnologie per l´industria, standard di riduzione dei consumi energetici e certificazione energetica degli edifici, sviluppo dei servizi di energy management: sono questi gli obiettivi del Piano energetico regionale con il quale la Regione si propone di attuare il Protocollo di Kyoto e cioè l´accordo internazionale per ridurre le emissioni di gas responsabili dell´effetto serra. Il Piano fissa infatti innanzitutto lo scenario degli obiettivi da perseguire in tutti i settori (dai trasporti all´industria, al residenziale, al terziario) per intraprendere la via della realizzazione degli obiettivi fissati a Kyoto, che in Emilia-romagna significa il traguardo impegnativo del - 6% rispetto al livello emissioni del 1990, ovvero il taglio di oltre 6 milioni di tonnellate di emissioni di Co2 "equivalenti". Il Piano prevede stanziamenti regionali pari a circa 90 milioni di euro in tre anni per la realizzazione di interventi che riguardano il risparmio energetico e la valorizzazione delle fonti rinnovabili negli edifici, negli insediamenti produttivi e nei trasporti. La Regione proporrà un´intesa al Governo per un cofinanziamento di interventi anche in rapporto alle nuove risorse e iniziative attivate dalla Legge finanziaria. Grazie agli interventi realizzati per la riconversione del parco termoelettrico regionale, oggi l´Emilia-romagna può contare su una situazione di sostanziale equilibrio tra domanda e offerta di potenza elettrica. A partire da questo dato, il Piano prevede di affrontare i temi del fabbisogno di energia elettrica, da oggi al 2015, attraverso l´uso razionale, lo sviluppo delle fonti rinnovabili (cogenerazione e microgenerazione) e interventi per la messa in sicurezza del sistema elettrico regionale anti-blak out. Contemporaneamente il Piano indica gli obiettivi di risparmio energetico: per quasi un terzo dovranno venire dal risparmio nel settore residenziale e civile, per il 40% dal settore dei trasporti mentre nell´industria, che ha già visto avviati processi di innovazione energetica, il risparmio da realizzare è del 25%. .  
   
   
FILIERA IDROGENO, LA TOSCANA PROTAGONISTA: VIA AL PROGETTO  
 
Firenze, 20 febbraio 2007 - La Toscana punta sull´idrogeno. Un passo avanti per la realizzazione del progetto Filiera idrogeno, che vede protagonista l´area pisana ma che prevede ricadute per l´economia e l´ambiente per l´intera regione e anche a livello nazionale, verrà sancito mercoledì alle ore 11, con la firma di un protocollo d´intesa fra Regione Toscana e i numerosi partner del progetto. A sottolineare l´importanza dell´iniziativa, a rappresentare il governo ci sarà il sottosegretario all´università e alla ricerca Luciano Modica. Per la Regione a firmare sarà il presidente Claudio Martini, per la Provincia di Pisa il presidente Andrea Pieroni, per il Comune di Pontedera il sindaco Paolo Marconcini, per l´Università di Pisa il direttore del dipartimentio di ingegneria meccanica Salvatore Lanza, per la Scuola Superiore di Sant´anna il direttore Riccardo Varaldo, per la Società cosortile Pont-tech Pontedera&tecnologia il presidente Riccardo Lanzara. Saranno presenti inoltre l´assessore all´istruzione, formazione lavoro e ricerca Gianfranco Simoncini e il preside della facoltà pisana di ingegneria Emilio Vitale. Dopo la firma i contenuti del protocollo e lo stato di avanzamento del progetto saranno illustrati ai giornalisti nel corso di una conferenza stampa. (bc .  
   
   
MOSTRA-CONVEGNO EUROPEA SULL´ENERGIA EOLICA  
 
Bruxelles, 20 febbraio 2007 - Dal 7 al 10 maggio 2007 si svolgerà a Milano la mostra-convegno europea sull´energia eolica dal titolo «Powering change towards a new energy future» (Alimentare il cambiamento verso un nuovo futuro dell´energia). Scopo della manifestazione è analizzare e discutere le misure necessarie per soddisfare gran parte del fabbisogno elettrico in Europa per mezzo dell´energia eolica, tra l´altro potenziando le infrastrutture energetiche esistenti per integrare l´energia eolica, adottando provvedimenti per ridurre ulteriormente i costi, aumentando la produzione di energia eolica offshore e intensificando la ricerca, l´innovazione e il progresso tecnologico nel settore eolico. La manifestazione riunirà oltre 3 000 operatori principali nei settori dell´energia eolica ed elettrica per quattro giorni di attività intense dedicate allo scambio di contatti e informazioni e allo sviluppo di nuove opportunità commerciali. Il programma di quest´anno prevede oltre 500 presentazioni orali e poster confermate e otto workshop paralleli su tutti gli aspetti dei settori dell´energia eolica ed elettrica. Le 40 sessioni abbracceranno un ampio ventaglio di argomenti e consentiranno ai maggiori esperti mondiali di trasmettere informazioni pertinenti e aggiornate. In parallelo al convegno sarà organizzata una mostra con oltre 200 imprese leader nel settore dell´energia eolica. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Ewec2007. Info/ .  
   
   
IL CDA DI KERSELF ESAMINA I DATI PRECONSUNTIVI DI HELIOS TECHNOLOGY  
 
Correggio, 20 febbraio 2007 ¨C Il Consiglio di Amministrazione della Kerself S. P. A. ¨C societ¨¤ quotata nel segmento Expandi di Borsa Italiana e leader nel settore degli impianti fotovoltaici e operante nel settoredelle elettropompe © ha preso atto delle indicazioni del bilancio preconsuntivo, su base civilistica, relative all¡¯esercizio 2006 della controllata Helios Technology S. R. L. Dai dati si rileva che i ricavi totali ammontano a circa 32 milioni di euro, in crescita rispetto al dato civilistico 2005 (22,6 milioni di euro) con un incremento percentuale del 41% circa. L¡¯ebitda si attesta a circa 4,9 milioni di euro con incremento del 173% circa rispetto al valore del 2005; l¡¯Ebit si attesta a 4,5 milioni di euro, con un incremento percentuale sul 2005 di circa il 223%. Inoltre, La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2006 rimane negativa per circa 4,8 milioni di euro contro i 3,4 milioni di euro l 31 dicembre 2005. I dati in oggetto sono attualmente sottoposti ad attivit¨¤ di controllo da parte della societ¨¤ di revisione incarcata cos¨¬ come stabilito nell¡¯atto di closing del 29 giugno 2006. .  
   
   
TERNA SPA: IL CDA DI TERNA PARTICIPACOES APPROVA I RISULTATI AL 31 DICEMBRE 2006  
 
Roma, 20 febbraio 2007 – Terna S. P. A. Rende noto che il Consiglio di Amministrazione della propria controllata brasiliana, Terna Participaqóes S. A. (Terna Part), ha approvato il progetto di bilancio relativo all’esercizio 2006 nonché la proposta di destinazione degli utili che prevede un saldo di dividendo per azione pari a 0,3571 R$. L’anno 2006 chiude con un miglioramento del risultato operativo rispetto al 2005 che si riflette in un Ebitda di 436,4 mln di Reais segnando una crescita del 10,6%. L’utile netto del periodo pari a 145,8 mln di Reais segna una riduzione, rispetto al 2005, del 25,6%, principalmente dovuta ad una serie di impatti fiscali e finanziari una tantum, in particolare gli oneri derivanti dalla quotazione di Terna Part ed il minor risultato positivo per la forte variazione del tasso di cambio Us$/ Reais registrato nel 2005. La diminuzione del debito netto del 30,2% é essenzialmente riconducibile all’incremento della liquidità derivante dall’aumento di capitale effettuato con la quotazione della società. I principali dati di Terna Participaqóes e delle sue controllate (Tsn Transmissora Sudeste e Nordeste S. A. E Novatrans Energia S. A. ) al 31 dicembre 2006, elaborati secondo i principi contabili brasiliani Br Gaap (e presentati in valuta locale) sono riportati di seguito.
(R$´000) 2006* 2005** Var. %
Ricavi Netti 500. 400 460. 163 8,7
Ebitda 436. 362 394. 631 10,6
Ebit 370. 528 324. 070 14,3
Utile netto 145. 766 195. 877 -25,6
Debito Netto 785. 740 1. 125. 901 -30,2
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ENERGIA: CARAMANICO AVVIA LA CONCERTAZIONE SU PARCHI EOLICI  
 
 Pescara, 20 febbraio 2007 - L´assessore all´Ambiente, Franco Caramanico, avvierà oggi gli incontri di concertazione con i Comuni per recepire le loro istanze ed osservazioni sulle linee guida per la disciplina della realizzazione e valutazione di parchi eolici nel territorio regionale. Il primo incontro di concertazione è indetto alle ore 11, nell´auditorium di Palazzo Silone, all´Aquila. Nella stessa giornata il secondo incontro si svolgerà, alle ore 16, nella sala consiliare del Comune di Avezzano. Il terzo incontro si terrà lunedi prossimo, 26 febbraio, alle ore 15. 30 nell´auditorium del Centro Culturale "Aldo Moro" a San Salvo. .  
   
   
ACCORDO ITALO-ALBANESE PER IMPIANTO TERMOELETTRICO  
 
Trieste, 20 febbraio 2007 - La Electro-energy Corporation albanese/Kesh, ha firmato negli scorsi giorni un contratto da 92 milioni di euro con l´italiana Maire Engineering Spa. Lo rivela il sito http://pepei. Pennnet. Com, riprendendo l´Associated Press. L´accordo prevede la costruzione di un impianto di energia elettrica nella parte meridionale dell´Albania. L´azienda italiana costruirà l´impianto da 100 mW/h a Vlora, 140 chilometri a Sud-ovest di Tirana. L´impianto sarà completato in 2 anni. L´azienda italiana avrà anche il compito di gestire l´impianto per i prossimi 12 anni. Il progetto sarà finanziato dalla Banca Mondiale, dalla Bers e dalla Bei. L´impianto, primo tentativo di diversificare la produzione di energia in Albania, produrrà il 15 percento del fabbisogno energetico albanese. .  
   
   
SECONDO IL CCR, GLI EFFETTI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO SONO GIÀ VISIBILI NEI MARI EUROPEI  
 
Bruxelles, 20 febbraio 2007 - Sulla base di una nuova relazione del Centro comune di ricerca della Commissione europea, il cambiamento climatico sta già esercitando un impatto significativo sui mari e le coste d´Europa e le eventuali politiche elaborate per mitigare tale impatto dovranno anche tener conto dello sfruttamento generale di mari e coste da parte dell´uomo. La relazione, «Marine and Coastal Dimension of Climate Change in Europe: A report to the European Water Directors» (Dimensione marina e costiera dei cambiamenti climatici in Europa: rapporto per le Autorità europee delle acque), è stata presentata in occasione di un simposio sul cambiamento climatico e le acque organizzato dalla presidenza tedesca del Consiglio dell´Ue. La ricerca ha dimostrato che il cambiamento climatico non sta intervenendo in modo uniforme su tutte le acque europee; se le temperature attorno alla Scozia sono salite di circa 1 °C negli ultimi 20 anni, quelle del Mediterraneo sono aumentate solo di 0,5 °C. Analogamente, i tassi di innalzamento del livello del mare attorno all´Europa vanno da 0,8 a 3 mm l´anno. Per contro, fenomeni meteorologici catastrofici quali acquazzoni, mareggiate e inondazioni sembrano essere più frequenti. I cambiamenti del livello del mare esercitano gravi effetti a catena su altri aspetti dell´ambiente costiero, in quanto interferiscono con il comportamento delle maree, le condizioni del ghiaccio marino e l´evaporazione. Tra gli altri aspetti dell´ambiente marino che stanno già mostrando gli effetti del cambiamento climatico figurano i regimi di circolazione e il ciclo del carbonio, in quanto i mari si stanno acidificando per effetto dell´anidride carbonica assorbita. I cambiamenti di temperatura hanno anche costretto le specie di acqua calda a migrare a nord e hanno determinato un calo delle specie di acqua fredda. La drastica flessione dei livelli delle specie dominanti di zooplancton osservata a partire dagli anni sessanta ha modificato la struttura della composizione ittica del Mare del Nord. Tale fattore, unito alla pesca eccessiva, ha portato alla scomparsa quasi completa della popolazione di merluzzi, economicamente molto importante. Come si evince da quest´ultimo punto, le attività umane quali la pesca, la produzione di energia, il commercio e il turismo possono ingigantire gli effetti del cambiamento climatico. Sul fronte della ricerca, la relazione ha rilevato che «occorrono finanziamenti cospicui per consentire la raccolta e l´analisi dei dati a lungo termine e la dissociazione tra l´impatto causato dal cambiamento climatico e altri tipi di variabilità antropogenica e naturale negli oceani e nei mari, e per creare capacità sostenibili di monitoraggio e valutazione». Occorre anche una maggiore ricerca di base sugli impatti del riscaldamento globale sull´acidità dell´acqua, sulle interazioni della rete alimentare e sul ciclo del carbonio; è inoltre necessaria una rete per l´osservazione marina e costiera europea che fornisca accesso illimitato a dati in tempo reale. Su scala globale, è essenziale la cooperazione con i paesi terzi per evitare situazioni di conflitto al momento dell´attuazione di piani di mitigazione o adattamento relativi alle risorse marine. La relazione ribadisce inoltre l´esigenza di un meccanismo che assicuri che i dati e le informazioni provenienti dalla ricerca raggiungano i responsabili delle decisioni e gli utenti dell´ecosistema marino. Gli autori fanno notare che tutte le politiche europee in materia di risorse idriche, ad esempio la direttiva quadro sulle acque, devono essere attuate appieno in Europa. «Ma l´aspetto più importante è che la strategia marina europea, quale pilastro ambientale del Libro verde sulla politica marittima europea, rappresenterebbe uno strumento integrato straordinario per proteggere l´ambiente marino in Europa, in quanto esamina le questioni in maniera olistica e comprende le ripercussioni del cambiamento climatico attuale e futuro», afferma la relazione. Per maggiori informazioni consultare: http://ies. Jrc. Ec. Europa. Eu/ Ricerca su ambiente e cambiamento climatico nel 7Pq: http://cordis. Europa. Eu/fp7/cooperation/environment_en. Html .  
   
   
MCAC (MODULAR CITY AIR CLEANER) - MODULO LAVATORE DELL´ARIA DI CITTÀ. UN LITRO DI PIOGGIA PUÒ PULIRE DALLA POLVERE TRECENTOMILA LITRI DI ARIA. L´ARIA DELLE CITTÀ È PIENA DI POLVERI SOTTILI CHE SONO RESIDUI DI RUGGINE, DI ASFALTO, DI GOMME DI AUTOMOBILI, CENERI VARIE, SBRICIOLAMENTO DI CEMENTO E PIETRE ED ALTRO ANCORA, QUALI I RIMEDI?  
 
Milano, 20 febbraio 2007 - Vivex Engineering - Mcac - il primo sistema che lava l´aria delle città. Nelle aree industrializzate la concentrazione di polveri sottili supera anche i 10 milioni di particelle per centimetro cubo, mentre in Antartide sono state misurate solo 100 particelle per centimetro cubo. L’inquinamento delle città ed in particolare le polveri sottili sono la causa riconosciuta dell’aumento dei fenomeni allergici nelle persone di qualunque età. Altre patologie associate sono: Asma, arrossamenti agli occhi, difficoltà respiratorie ed altro ancora. Recentemente la Comunità Europea ha valutato le morti provocate dall’inquinamento delle città : Sono state stimate in 100. 000(centomila) ogni anno solo nel territorio comunitario. Quale è il costo sociale di queste morti ? Per confronto le morti provocate da incidenti stradali sono 40. 000 (quarantamila) ogni anno nello stesso territorio comunitario. Gli interventi di urgenza che le autorità comunali mettono in atto nei momenti di maggiore presenza di polveri, come il blocco della circolazione dei veicoli nell’area urbana, sono sicuramente utili a frenare il fenomeno, ma non lo eliminano e soprattutto hanno un costo sociale difficilmente valutabile. Tutti abbiamo visto almeno una volta una città sormontata da una striscia di nuvole grigie, come se un mantello scuro fosse stato steso per coprirla. Tutti sappiamo che solo la pioggia può ripulire la città e darci di nuovo aria respirabile. Ma se la pioggia resta sull’asfalto con il suo carico di polveri, il beneficio sarà solo temporaneo. Evaporata l’acqua il vento può sollevare di nuovo tutta la polvere. Tutti sappiamo che il vento, anche se non lava l’aria, può disperdere la nuvola grigia e favorirne la miscelazione con aria più pulita. Un litro di pioggia può pulire dalla polvere trecentomila litri di aria. La natura, come sempre, ha i suoi rimedi. L’uomo, se ne riconosce la validità, ha il dovere di adottarli. La Vivex Engineering presenta inoltre l’ultima applicazione del Plasma Freddo applicata al sistema Mcac, il Plasma Booster. Nato dopo le ricerche fatte e le applicazioni industriali con le macchine Plasma Air (Brev. Dep. ), Plasma Booster è un modulo aggiuntivo che al suo interno contiene il generatore Vivex Cold Plasma di ultima generazione per renderlo idoneo alle varie applicazioni. Cosa fa il Plasma Booster: L’aria che attraversa il generatore Vivex Cold Plasma subisce una serie di trattamenti chimico-fisici che modificano la composizione degli inquinanti aero-trasportati e distruggono anche batteri e virus. In particolare si riduce la concentrazione di Co, di Nox, di Idrocarburi, di Cov, di nanoparticelle e la carica totale di batteri e virus, portando alla massima efficienza ed a un più ampio campo di azione tutto il funzionamento del modulo Mcac. Numerose aziende credono a questa tecnologia e stanno siglando esclusive a livello mondiale con la Vivex Engineering per portare nel mondo questi sistemi di abbattimento dell´inquinamento urbano. Www. Vivex. Co. Uk .  
   
   
UN "TAVOLO DELL´ACQUA" PER MONITORARE LA DISPONIBILITÀ IDRICA  
 
Firenze, 20 febbraio 2007 - Un "tavolo dell´acqua", regionale e permamente, per monitorare la disponibilità idrica per i diversi usi e per garantire l´approvvigionamento di acqua potabile. E´ stato costituito dalla Regione nei giorni scorsi, su iniziativa dell´assessore all´ambiente Marino Artusa e su decisione del comitato tecnico di programmazione, in considerazione dello stato di disponibilità idrica e delle previsioni meteorologiche. Nella prima decade di febbraio è stato registrato circa il 40 per cento in meno di piogge rispetto alle condizioni climatiche del 2002, precedenti alla grave situazione di crisi idrica dell´estate-autunno 2003. Se a questo dato si associa anche l´incremento in atto delle temperature, risulta pesantemente compromessa l´alimentazione delle falde e delle sorgenti utilizzate dai gestori del servizio idrico per l´approvvigionamento idro-potabile. "L´obiettivo del tavolo permanente - afferma l´assessore - è di fornire alla giunta regionale tutte le informazioni necessarie sullo stato di disponibilità dell´acqua per prevenire ed eventualmente fronteggiare le situazioni di crisi, anche sulla base dei dati e delle informazioni relative alla piovosità attuale e degli anni passati, delle previsioni meteorologiche, nonché dei dati derivanti dal monitoraggio delle falde freatiche". "Sulla base dei rapporti di monitoraggio e conoscenza dello stato di criticità degli approvvigionamenti - spiega l´assessore Artusa - sarà possibile elaborare e concertare le misure più idonee innanzi tutto per prevenire, nonché per limitare gli effetti di una potenziale situazione di crisi idrica". Il tavolo dell´acqua, presieduto dal coordinatore dell´area Tutela dell´acqua e del territorio, Paolo Matina, si è già messo al lavoro e sta acquisendo i piani predisposti dai gestori del servizio idrico per prevenire lo stato di crisi idrica per siccità. Esso costituirà il necessario raccordo tra i gestori, che hanno la responsabilità di provvedere all´approvvigionamento idrico in base alle convenzioni stipulate con le rispettive autorità di ambito, e i diversi soggetti istituzionali competenti per gli usi dell´acqua. Si tratta in primo luogo delle autorità di ambito territoriale ottimale, che sono gli enti che affidano e controllano la gestione del servizio idrico integrato; delle amministrazioni provinciali, competenti per il rilascio delle concessioni di prelievo idrico nel rispetto della priorità riconosciuta per legge al consumo umano rispetto a quello agricolo e industriale; delle amministrazioni comunali, competenti per l´emanazione di provvedimenti per limitare gli usi non potabili e fronteggiare eventuali crisi idriche che possono determinare situazioni di pericolo per la salute pubblica; e infine delle Asl, responsabili dei controlli sanitari sulla qualità delle acque destinate al consumo umano. .  
   
   
EROSIONE COSTIERA: NUOVI PROGETTI PER DIFENDERE LE SPIAGGE DELL´EMILIA-ROMAGNA  
 
Bologna, 20 febbraio 2007 - Nuovi interventi per difendere le spiagge emiliano-romagnole dall´erosione costiera e dall´ingressione marina. A partire da un nuovo progetto di ripascimento che sta per partire in diversi punti del litorale. Se ne parlerà giovedì 22 febbraio alle ore 12 a Bologna (Hotel Carlton, via Montebello 8 - sala Saturno A) nel corso di una conferenza stampa dell´assessore regionale alla protezione civile, difesa del suolo e della costa Marioluigi Bruschini. L´appuntamento è nell´ambito di "Beachmed-e" un programma europeo interregionale per la gestione strategica delle zone costiere di tutto il Mediterraneo, cui partecipano 9 Regioni europee di Italia, Spagna, Francia , Grecia. I progetti e i contenuti di "Beachmed-e" saranno al centro del convegno in programma sempre all´Hotel Carlton il 23 e il 24 febbraio a partire dalle ore 9,30. .  
   
   
INGEGNERIA SISMICA, PROGETTI A CONFRONTO IN TOSCANA A PISA IL PROSSIMO CONVEGNO DELL´ANIDIS, OGGI LA PRESENTAZIONE  
 
Firenze, 20 febbraio 2007 - "Una manifestazione di grandissimo valore scientifico, ma che per la Toscana ha anche un significato particolare, perché rappresenta di per sé un riconoscimento di quanto la nostra regione ha fatto in questi anni, sul terreno della prevenzione del rischio sismico". Questo, in estrema sintesi, quanto ha voluto sottolineare il vicepresidente della Regione Toscana, che oggi è intervenuto alla presentazione del convegno nazionale "L´ingegneria sismica in Italia", appuntamento biennale dell´Anidis (Associazione nazionale italiana di ingegneria sismica) che quest´anno sarà ospitata a Pisa, dal 10 al 14 giugno. "Per noi il convegno di Pisa sarà l´occasione per presentare l´esperienza toscana - ha spiegato Gelli - Un´esperienza che viene da lontano, perché già negli anni Ottanta, a fronte di una sensibilità nazionale in genere ancora poco sviluppata, abbiamo promosso studi e interventi per mitigare il rischio sismico. Territori classificati come pericolosi sono diventati veri e propri laboratori di prevenzione, con interventi strutturali sul patrimonio abitativo e campagne di informazione e addestramento della popolazione. Tutto questo con una forte consapevolezza, e cioè che spendere per ridurre la vulnerabilità e il rischio in realtà è un grande investimento per il futuro. Un investimento e un risparmio, perché, solo per fare un esempio, è stato calcolato che gli interventi edilizi di prevenzione costano tra un un quinto e un decimo dei costi successivi di ricostruzione, senza considerare quello che non si può contare, cioè le perdite di vite umane". .  
   
   
UNIVERSITA CORSO LAUREA INTERCULTURALITA´ A TRIESTE  
 
Trieste, 20 febbraio 2007 - "Ho il massimo rispetto per l´autonomia degli organi accademici e delle loro decisioni e, fra queste, di quelle che istituiscono, mantengono, sopprimono corsi di laurea; lo stesso rispetto lo dedico all´espressione delle diverse posizioni a proposito del corso di laurea in Interculturalità dell´Università di Trieste, auspicando peraltro che da questo confronto non rimangano escluse le uniche cose che dovrebbero contare e cioè indicatori oggettivi su tendenza alle iscrizioni, gradimento degli studenti, ricadute occupazionali, qualità e reperibilità delle docenze, organizzazione ed attività svolte", sottolinea oggi in una sua nota l´assessore regionale all´Università ed alla Ricerca Roberto Cosolini. "Lo stesso rispetto dovrebbe essere ricambiato evitando di chiamare in causa in modo improprio la Regione in questo dibattito sul tema dei finanziamenti. Poiché invece ravviso una certa tendenza a "tirare la giacca" alla Regione, allora è bene chiarire che: a) i corsi di laurea si attivano e si mantengono per un insieme di valutazioni rispetto alle quali un finanziamento esterno può al massimo essere una delle tante componenti, come ho evidenziato sopra; b) è noto a tutti gli organi accademici, e ritengo anche al preside e alla presidente del corso di laurea in oggetto, che impegni " decennali" non esistono né possono esistere data la struttura dei bilanci delle Pubbliche Amministrazioni; c) è noto altresì - l´ho ripetuto più volte a tutti gli interessati - che con il 2008 andrà a regime un nuovo sistema di incentivi regionali: ciò comporterà la soppressione di tutte le attuali poste di bilancio, compresa quella dedicata al corso di laurea in Interculturalità. Con il nuovo sistema verranno finanziate quelle iniziative che, ispirandosi alle scelte strategiche indicate dalla Regione, verranno presentate come prioritarie dagli Atenei: sarà questa l´unica strada per ottenere finanziamenti regionali a corsi di laurea, progetti di ricerca, ecc. D) per tutte queste ragioni, conoscendo la situazione del corso di laurea in Interculturalità, ho scritto al magnifico rettore per proporre, considerato l´investimento fatto negli anni dalla Regione su questo corso (per il valore attribuito ai processi di integrazione in quest´area) e nella prospettiva della prossima revisione degli incentivi alle Università, l´avvio di una riflessione finalizzata a creare le condizioni per un´esperienza formativa stabile e qualificata in questo campo che superasse anche le eventuali criticità e punti di debolezza di quella in corso". "Tale iniziativa, proprio perché rispettosa dell´autonomia degli organi accademici, è necessaria anche dopo la decisione del consiglio di facoltà, così come lo sarebbe stato in caso di decisione diversa". "Auspico che questa riflessione - conclude l´assessore Cosolini - si avvii al più presto e sono certo che, data l´intesa su questa impostazione con il magnifico rettore, così avverrà. Invito nell´eventuale prosecuzione del dibattito pubblico a tener presente la posizione chiara della Regione e, se proprio si vuole proseguire, a supportare la vivace dialettica con qualche dato oggettivo in più". .  
   
   
RICERCA SUL NEUTRONE CON APPLICAZIONI MULTIPLE  
 
Bruxelle, 20 febbraio 2007 - Nel bosco nella periferia della cittadina fiamminga di Geel si snodano numerosi tubi di metallo lunghi fino a 400 m, tutti provenienti da un edificio centrale. La strana struttura è Gelina, un acceleratore lineare di elettroni situato presso l´istituto dei materiali e misure di riferimento (Immr), che fa parte del Centro comune di ricerca della Commissione europea. «Siamo quelli del nucleare!» esclama allegramente Peter Rullhusen in occasione della visita del Notiziario Cordis alle strutture dell´Immr. Il dottor Rullhusen è a capo dell´unità di fisica dei neutroni. Rullhusen spiega che al centro di un atomo vi sono protoni con carica positiva e neutroni privi di carica. Nell´edificio centrale dell´acceleratore, un fascio di elettroni viene lanciato contro un bersaglio di uranio. Ciò determina la produzione di neutroni con energia diversa, che schizzano a velocità elevate lungo i percorsi segnalati, dove stazioni sperimentali posizionate a intervalli regolari e contenenti svariati strumenti possono effettuare diverse misurazioni e analisi. Capire il comportamento dei neutroni è essenziale per garantire la sicurezza delle centrali nucleari esistenti e per sviluppare nuovi reattori sicuri e Gelina è uno dei principali centri a livello mondiale nel campo della produzione di dati sui neutroni accurati e ad alta risoluzione. Un´altra questione di cui si occupa l´équipe del dottor Rullhusen è quella delle scorie nucleari. Un´idea su cui stanno lavorando gli scienziati è la trasmutazione, in cui gli «isotopi più problematici» vengono estratti dalle scorie nucleari e trasformati in isotopi stabili o con una semivita di durata inferiore. Dati accurati sui neutroni sono inoltre essenziali per sviluppare soluzioni al fine di ridurre alla fonte la quantità di scorie prodotte dal reattore. Tuttavia, l´attività dell´unità di fisica dei neutroni va al di là della sfera dell´energia nucleare e comprende campi tra loro molto diversi, quali la medicina e l´archeologia. L´unità è partner di un progetto denominato «Ancient Charm», che si sta avvalendo di Gelina per analizzare gli elementi presenti negli oggetti antichi. La tecnica utilizzata si chiama Neutron Resonance Capture Analysis (Nrca, ossia analisi della cattura della risonanza dei neutroni). La tecnica prevede il posizionamento dell´oggetto antico nella traiettoria dei neutroni provenienti dall´acceleratore. Ogni elemento cattura neutroni con energie specifiche, per cui esaminando le energie dei neutroni catturati dagli oggetti i ricercatori possono dedurre gli elementi di cui è composto l´oggetto. La tecnica è non distruttiva, il che le conferisce un vantaggio enorme rispetto ad altri metodi analitici che spesso richiedono il prelievo di un campione dall´oggetto. Grazie alla tecnica, gli archeologi auspicano di comprendere meglio il modo in cui i nostri avi hanno realizzato gli oggetti e di poter stabilire come conservarli. La tecnica può essere inoltre utilizzata per smascherare i falsi. Uno studio ha analizzato la composizione di alcune statuette di bronzo di attribuzione etrusca, nonché di alcuni oggetti ritenuti etruschi, ma sospettati di non essere autentici. In questo caso l´aspetto più importante è il livello di zinco presente nella statuetta: è noto infatti che le statue etrusche originali contengono livelli estremamente bassi di zinco rispetto al bronzo prodotto in epoca successiva dai romani. Le analisi condotte presso Gelina hanno confermato tale ipotesi, mentre molti oggetti identificati dagli esperti come probabili falsi contenevano livelli più elevati di zinco. All´attività svolta presso Gelina si aggiungono le misurazioni svolte presso un secondo acceleratore dell´unità, l´acceleratore Van de Graaff, in cui vengono prodotti neutroni quasi monoenergetici, utilizzati per studiare il processo di fissione nucleare, vale a dire la scissione di nuclei pesanti mediante il bombardamento di neutroni, la fonte dell´energia nucleare. Un altro campo molto importante è costituito dagli standard di reazione nucleare, ad esempio l´interazione dei neutroni con l´isotopo di boro 10. Tale reazione ha trovato applicazione nel campo medico, con lo sviluppo della terapia della cattura del neutrone di boro. Il metodo, messo a punto principalmente dall´Istituto per l´energia del Ccr di Petten (Paesi Bassi), comporta l´iniezione di isotopi di boro 10 nei pazienti con tumori cancerogeni, colpiti poi con un fascio di neutroni nel momento in cui gli atomi di boro si sono accumulati nelle cellule maligne. Tale operazione scinde l´atomo di boro in due e innesca il rilascio di una particella alfa che danneggia la cellula cancerosa. Il fatto che le misurazioni condotte presso Gelina abbiano una risoluzione estremamente elevata rende la struttura interessante agli occhi dei gruppi di ricerca d´Europa e del resto del mondo. Grazie al progetto Nudame (Neutron Data Measurements, Misurazioni dei dati dei neutroni) finanziato dall´Ue, équipe di ricercatori di tutta Europa possono trascorrere dei periodi di tempo presso l´Immr e condurre esperimenti a loro scelta in campi quali la gestione delle scorie radioattive, la tecnologia nucleare e la sicurezza dei reattori nucleari. Per maggiori informazioni consultare: http://www. Irmm. Jrc. Be .  
   
   
AL VIA GLI SCAMBI TRA STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI FINANZIATI DALL´UNIONE EUROPEA  
 
Milano, 20 febbraio 2007 - Non si chiamerà “Erasmus Junior”, come velocemente era stato ribattezzato, ma Individual Pupil Mobility, (Mobilità Studentesca Individuale) l’atteso programma di scambio tra studenti delle scuole superiori europee. La Commissione Europea ha varato un programma pilota di scambi studenteschi individuali a livello di scuola secondaria, riservato alle scuole che negli ultimi tre anni hanno partecipato ad un progetto Comenius. All’apertura dell’anno scolastico 2007-2008, il prossimo autunno, ognuna di queste scuole potrà mandare uno o più alunni per un trimestre o un semestre presso una o più scuole europee che abbiano partecipato ad un precedente progetto Comenius insieme, purchè si trovino in uno dei seguenti dieci Paesi che aderiscono alla fase-pilota: Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Portogallo e Ungheria. La Commissione Europea finanzierà interamente questo primo progetto pilota che si colloca all’interno del nuovo “Lifelong Learning Programme” (coprendo sia le spese di viaggio, sia le spese scolastiche dell’alunno all’estero). La gestione del progetto è stata affidata alla Federazione Europea per l’Apprendimento Interculturale (Efil) ed in Italia a Intercultura, che curerà la selezione dei candidati, la loro preparazione alla vita all’estero, l’assistenza extra scolastica agli alunni europei che verranno in Italia, la valutazione del progetto. L’iniziativa per consentire agli studenti di partecipare dovrà partire dalle scuole, dato che il progetto è indirizzato ad alunni di età compresa tra i 14 e i 18 anni, iscritti a scuole secondarie che abbiano partecipato a progetti Comenius tra il 2004 e il 2006. Le scuole interessate dovranno quindi contattare le scuole estere con le quali hanno organizzato progetti Comenius tra il 2004 e il 2006 in uno dei dieci Paesi sopra elencati, per verificare se sono interessate a partecipare allo scambio, precisando se per un trimestre o un semestre. Successivamente la scuola dovrà segnalare a Intercultura la propria disponibilità ad aderire a questo progetto ed i Paesi con cui la scuola è in partnership Comenius, entro il 1 Marzo, in modo che Intercultura possa tracciare una prima mappa delle adesioni e delle destinazioni. Entro il 23 Marzo le scuole dovranno poi inviare le candidature degli studenti a Intercultura, che accerterà attraverso i volontari delle sue sedi locali l’idoneità degli alunni segnalati ed effettuerà una ulteriore selezione nazionale, nel caso in cui i candidati superino il tetto previsto dalla Commissione Europea. Complessivamente l’iniziativa coinvolgerà 650 studenti europei. L’assegnazione della sperimentazione del progetto all’Efil, l’organismo che riunisce tutte le organizzazioni “consorelle” di Intercultura in Europa, è una grossa soddisfazione per l’Associazione italiana. “Siamo molto contenti di poter mettere al servizio della Commissione Europea la nostra esperienza di oltre 50 anni di scambi tra adolescenti e famiglie di tutto il mondo” - dichiara Roberto Ruffino, Segretario Generale di Intercultura - “Abbiamo partecipato alla fase di studio del progetto e speriamo che l’esperienza di questo primo programma pilota possa essere un significativo passo avanti per il lancio, tra qualche tempo, di un programma europeo più ampio da svolgersi su un orizzonte temporale di più anni”. “ I 110 studenti italiani che parteciperanno al progetto europeo, si uniscono alla pattuglia di 1. 100 studenti che già partecipano ai programmi Intercultura in tutti e 5 i continenti, un numero decisamente importante per l’Associazione, che da anni si impegna nella costruzione del dialogo interculturale attraverso gli scambi. “Occorre sottolineare – prosegue Ruffino - il valore pedagogico di queste esperienze in età adolescenziale, quando i ragazzi sono più recettivi non solo verso la lingua del paese ospitante, ma anche verso il confronto con culture e stili di vita diversi dalle nostre. L´italia è tra i Paesi con i numeri più bassi in Europa di scambi culturali o di studenti che partono per un periodo di studio all´estero. Noi ci auguriamo che l’iniziativa dell’Unione Europea contribuisca fortemente a rafforzare nel nostro Paese una cultura degli scambi internazionali”. Ulteriori informazioni sulle modalità di partecipazione all’iniziativa sono disponibili sulla Home Page del sito www. Intercultura. It (o nella scheda tecnica qui allegata). Le scuole interessate possono rivolgersi alla Sede Nazionale di Intercultura Via Gracco del Secco 100 – 53034 Colle Val d’Elsa (Si) – Tel. 0577 900001 – Fax 0577 920948 – E-mail: segreteria@intercultura. It. .  
   
   
ALLE AZIENDE VENETE UNA GUIDA PER ALTERNANZA SCUOLA LAVORO  
 
 Venezia, 20 febbraio 2007 - “Alternanza Scuola Lavoro” è il titolo di vademecum realizzato dalla Regione del Veneto, in collaborazione con le Associazioni imprenditoriali, le Organizzazioni dei lavoratori e l’Ufficio Scolastico Regionale, inviato alle aziende affinché maturi al loro interno la consapevolezza di essere, oltre che luogo di produzione, anche luogo di sviluppo del progetto educativo dei giovani. L’iniziativa rientra nelle azioni che la Regione del Veneto, nell’ambito di quanto previsto dalla normativa nazionale in materia di riordino dei cicli scolastici, ha avviato per affermare nel territorio la metodologia educativa dell’Alternanza Scuola – Lavoro. Si tratta di un percorso innovativo introdotto con la Legge n. 53 del 2003, che consente all’allievo di acquisire in contesti di apprendimento scolastico ed extrascolastico conoscenze e competenze che consentiranno alla persona di svolgere un ruolo attivo nella realtà sociale e lavorativa. “Il Veneto – sottolinea l’Assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Elena Donazzan – ha da subito adottato questa metodologia e dalla prima sperimentazione ad oggi il numero degli allievi che apprendono in alternanza è passato dai 170 dell’anno scolastico 2003/2004 ai circa 2000 allievi attuali e il numero delle scuole che realizzano l’alternanza è passato da 9 a 98. Per la realizzazione di questi percorsi – precisa ancora l’Assessore Donazzan – e per le azioni di accompagnamento e di promozione la Regione ha messo a disposizione risorse per circa 450 mila euro. E’ un’iniziativa nella quale fondamentale è il ruolo delle imprese e del mondo del lavoro in generale, che devono essere in grado di accogliere gli studenti nel giusto modo per favorirne l’apprendimento in un contesto diverso dalla scuola, ma ugualmente proficuo. Questa guida - conclude l’Assessore Donazzan – si propone proprio di fornire alle imprese quelle indicazioni utili per creare il giusto ambiente formativo”. Da parte sua Gaetano Marangoni, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Veneto e delegato ai rapporti con la scuola, ha dichiarato che “un progetto così importante per il nostro territorio, come l’Alternanza Scuola Lavoro, ha ora anche un efficace strumento di informazione e comunicazione alle aziende. Desidero ricordare che già dal 2002 Confindustria Veneto aveva individuato l’Alternanza come prioritaria tra le azioni di orientamento e formazione al lavoro per i ragazzi d’età scolare, uno strumento che di fatto contribuisce ad avvicinare gli studenti al mondo dell’impresa, facendo loro scoprire, dal di dentro, il lavoro in azienda, le competenze che l’impresa richiede e sviluppa, il ruolo formativo del lavoro e sul lavoro. ”Il Direttore Generale dell’Usrv, dr. Ssa Carmela Palumbo, ha sottolineato come, fin dalla fase d’avvio, l’esperienza veneta di Alternanza scuola lavoro sia stata fortemente caratterizzata da un’ottica di sistema e da un chiaro disegno di collaborazione interistituzionale. “Se si vuole realizzare un collegamento organico tra mondo della scuola e della formazione e mondo del lavoro” – ha affermato Carmela Palumbo – “occorre costruire e mantenere, a tutti i livelli, forme di raccordo tra i Soggetti interessati – Regione, Usrv, sistema delle imprese, sistema camerale, Oo. Ss. , università, istituzioni scolastiche e formative nonché enti pubblici e privati ivi incluso il terzo settore. Va ricordato che tale intensa collaborazione interistituzionale si fonda su una storia consolidata di rapporti e di esperienze che hanno dato luogo in Veneto a numerose realizzazioni tipicamente caratterizzate da una forte valenza di sistema. ” .  
   
   
ORO: IN FONDO, NON COSÌ «NOBILE»  
 
 Bruxelles, 20 febbraio 2007 - Secondo un´équipe di ricercatori di Germania, Francia e Svezia, l´oro non è così resistente alle reazioni chimiche come si credeva un tempo. L´équipe ha tratto tale conclusione dopo aver testato il metallo a una pressione molto elevata presso il laboratorio europeo di radiazione di sincrotrone (Esrf) a Grenoble (Francia). L´oro è conosciuto e considerato molto prezioso sin dalla preistoria. Il ruolo straordinario assunto dal metallo nel mondo è riconducibile in parte al fatto che è il meno reattivo (nobile) di tutti i metalli. Benché possa formare legami con altre sostanze chimiche, presenta una resistenza eccezionale all´ossidazione, anche a temperature elevate. Grazie alla sua capacità di resistere a pressioni e temperature elevate, nonché alla sua alta compressibilità isotermica, l´oro è stato diffusamente utilizzato quale marcatore di pressione per esperimenti con livelli di pressione superiori a 100 Gpa (1 milione di atmosfere). Tuttavia, i ricercatori hanno appena scoperto che questo metallo reagisce se soggetto a pressioni superiori a 240 Gpa (due milioni quattrocento atmosfere). La scoperta è avvenuta semplicemente posizionandone un campione all´interno di una cella ad incudine di diamante che è stata poi riscaldata elettricamente all´esterno, consentendo ai ricercatori di studiare l´oro a pressioni simili a quelle che si rilevano nel nucleo terrestre. «Questi nuovi risultati sperimentali e teorici ci ricordano che non esiste un materiale "assoluto" immodificabile, e il metallo più nobile di tutti, l´oro, non costituisce un´eccezione alla regola», ha spiegato Leonid Dubrovinsky, il ricercatore principale dell´esperimento. Gli studiosi ritengono che la loro scoperta contribuirà a fissare standard per gli esperimenti ad alta pressione. Per maggiori informazioni consultare: http://www. Esrf. Eu/ .