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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Ottobre 2006
INIZIATIVA DI INTERMEDIAZIONE PER I SETTORI AGRICOLO, ALIMENTARE E BIOTECNOLOGICO  
 
Il 16 e 17 novembre a Varsavia (Polonia) si terrà un´iniziativa di intermediazione destinata alle parti interessate attive nel settore agroalimentare. L´obiettivo della manifestazione è aiutare i partecipanti a individuare partner per progetti di ricerca nei settori alimentare, agricolo e biotecnologico nell´ambito del Settimo programma quadro (7Pq). Saranno inoltre fornite informazioni aggiornate sulle opportunità di finanziamento previste nell´ambito del 7Pq. L´iniziativa è organizzata dal progetto Ceaf, un´azione di sostegno specifico (Ssa) finanziata dalla Commissione europea nell´ambito del Sesto programma quadro (6Pq), il cui obiettivo generale è creare una sinergia per il collegamento in rete virtuale e rafforzare la cooperazione nel settore della qualità e della sicurezza degli alimenti. Http://www. Kpk. Gov. Pl/ceaf/event_fp7. Html .  
   
   
RAFFORZARE L´IMMAGINE DELL´ACQUACOLTURA  
 
Un nuovo progetto finanziato dall´Ue aiuterà le aziende di allevamento ittico europee a produrre pesce più gustoso, nonché a diventare più competitive sul mercato mondiale. Sfruttamento eccessivo significa che molti degli stock di pesce del mondo si stanno esaurendo, proprio in un momento in cui il consumo di questo prodotto registra una crescita a livello mondiale. L´acquacoltura offre un´alternativa alle catture di pesce da stock non di allevamento. La questione, tuttavia, pone alcuni interrogativi riguardo agli impatti ambientali degli allevamenti e a quanto siano sani e gustosi i pesci di allevamento. Il progetto Sustainaqua, che gode di un finanziamento a titolo del 6Pq di ben 2,5 Mio Eur, è teso ad affrontare questi problemi per il settore dell´allevamento di pesci di acqua dolce. «Il progetto si propone di dimostrare in quale modo gli allevatori europei possono produrre pesce con meno costi e, al contempo, migliorare la loro immagine impiegando metodi di produzione più rispettosi dell´ambiente», ha affermato Ina Küddelsmann, project manager presso il Technologie-transfer-zentrum (ttz) di Bremerhaven (Germania). Il piano formulato dai 24 partner di progetto si prefigge di rafforzare la competitività del settore focalizzandosi sull´allevamento di nuovi e diversi tipi di pesce, sull´immissione sul mercato di sottoprodotti e sull´ottimizzazione tecnica delle strutture. Gli studi di casi condotti in Polonia, Ungheria, Danimarca, Paesi Bassi e Svizzera forniranno ai ricercatori un campione rappresentativo dei sistemi di acquacoltura in Europa per trota, carpa, pescegatto, anguilla e tilapia. Un elemento centrale comune a tutti e cinque gli studi riguarderà un efficace apporto di nutrienti ai pesci; troppo spesso i nutrienti si accumulano nelle gabbie sotto forma di prodotti di scarto, contribuendo all´inquinamento del fiume o del lago in prossimità del quale è situato l´allevamento ittico. I ricercatori si propongono di esplorare la possibilità di convertire questo prodotto di scarto in biomassa, che potrebbe essere commercializzata a fini di impiego in altri settori. Il progetto affronta anche la questione del gusto del prodotto finale, fortemente influenzato dal tipo di alimenti somministrati ai pesci e dalle condizioni in cui questi ultimi vivono. «È nostra intenzione dimostrare che esiste un legame diretto tra sapore, elevato livello qualitativo, e condizioni di allevamento sostenibili», ha spiegato Werner Mlodzianowski, direttore del ttz-Bremerhaven. Infine, i partner del progetto elaboreranno materiali di formazione per aiutare il settore dell´acquacoltura ad applicare i risultati del progetto e, da ultimo, a diventare più competitivo. .  
   
   
DA VENERDÌ 20 OTTOBRE A DOMENICA A SIENA IL LAVORO DELLA GIURIA DI ESPERTI SELEZIONE DEI VINI 2006 AL VIA CON PARTECIPAZIONE RECORD 457 LE AZIENDE E 1.104 I VINI ISCRITTI, CON UN +10% RISPETTO ALL´EDIZIONE 2004  
 
457 aziende partecipanti (tra cui tutti i grandi produttori) e 1104 vini iscritti, oltre il 10% in più rispetto all´edizione 2004: sono questi i numeri della Vii Selezione dei Vini di Toscana, in programma dal 20 al 22 ottobre prossimo a Siena. Una presenza record che, da una parte mostra la crescita esponenziale della rassegna (alla prima edizione del 1989 furono presentati 317 vini), dall´altra evidenzia la grande partecipazione dei produttori toscani a questa sfida della qualità. Da venerdì prossimo, per tre giorni, i vini saranno sottoposti al qualificatissimo esame di una giuria di esperti (enologi, sommelier, giornalisti di settore). Anche in questo caso occorrerà vedere se il record del 2004 potrà essere battuto: allora il 78,2% dei vini superò il rigorosissimo esame, e il 27% si guadagnò addirittura l´ambita menzione speciale. "Comunque vada - è il commento dell´assessore regionale all´agricoltura Susanna Cenni - la Selezione ha già raggiunto un risultato importante: quello di stimolare un numero elevatissimo dei nostri produttori a verificare il livello qualitativo dei propri vini. Questa disponibilità nasce dalla consapevolezza di essersi impegnati al massimo per realizzare prodotti di pregio. La Selezione, ne sono certa, saprà riconoscere il loro sforzo e la loro capacità. "Vorrei anche evidenziare – aggiunge l´assessore - la crescita di presenze dei vini prodotti da donne, il 30% in più rispetto al 2004, segno che l´imprenditorialità femminile si sta conquistando sempre più spazio in questo settore, facendo valere la sua attenzione per la qualità e la sua creatività". Un´edizione ricca di novità Tante le novità presenti nell´edizione 2006 della Selezione, sia per quanto riguarda le categorie che le commissioni. Avranno più visibilità le Doc rosse - alle quali sono dedicate due categorie – e saranno introdotti, nelle categorie dei bianchi non passati in legno, i vini rosati, che così saranno maggiormente valorizzati. Un particolare contrassegno, infine, darà speciale visibilità ai vini prodotti da donne. Le commissioni, per affrontare l´alto numero di vini iscritti, salgono da 7 a 9 e saranno composte da 7 membri: 5 enologi, 1 sommelier e 1 giornalista. E tra i giurati saranno presenti tutto il comitato di presidenza dell´Associazione Internazionale degli Enologi, componenti di quello dell´Associazione Italiana Sommelier e giornalisti provenienti da Stati Uniti, Spagna, Germania e Danimarca. Obiettivo promozione - Tra gli obiettivi principali della Selezione dei Vini di Toscana, al primo posto troviamo quello di evidenziare la migliore produzione vinicola della regione, allo scopo di utilizzarla in azioni promozionali in Italia e all´estero. E, a tal proposito, è già ricco di appuntamenti il calendario del "tour promozionale" che attende i vini che supereranno l´esame delle giurie della Vii edizione. Prima tappa: Milano, per una presentazione che sarà organizzata assieme all´Ais, poi sarà la volta di New York e Mosca. E per il 2007 sono in programma la Prowein di Düsseldorf, la London International Wine and Spirits Fair, il Vinitaly di Verona e il Vinexpo a Bordeaux. E non mancheranno "soste" a Shanghai, in India e in altri paesi La Selezione cambia sede – Per la prima volta dal 1989, la Selezione dei Vini di Toscana non si svolgerà all´interno della sede dell´Enoteca Italiana, ma all´Hotel Garden. Una scelta necessaria, dettata dall´alto numero delle iscrizioni che ha richiesto l´aumento delle commissioni, passate da 7 a 9. La Selezione ha i suoi bicchieri – Quest´anno le giurie della Selezione dei Vini di Toscana avranno a disposizione, per la prima volta, un set di calici appositamente selezionati per l´occasione. Il 6 ottobre scorso, infatti, presso l´Enoteca Italiana di Siena una commissione composta da enologi, sommelier, ristoratori e giornalisti del settore ha scelto un set di quattro bicchieri, tutti rigorosamente in cristallo, prodotti a Colle Val d´Elsa: un calice per i vini bianchi, uno per i rossi giovani, uno per i vini riserva e uno per i vini dolci. Si tratta di una linea che, oltre a rispondere alle caratteristiche rigorose imposte dalle normative internazionali per la degustazione dei vini di alta qualità, hanno dal punto di vista tecnico, della funzionalità e del design, tutte le qualità per esaltare la consistenza, gli aromi, il gusto e la raffinatezza dei vini toscani. Crescono i Vini delle Donne – Sono 263 (23,8% del totale degli iscritti) i "Vini delle Donne" che partecipano alla Vii Selezione dei Vini di Toscana, il 30% in più rispetto all´edizione 2004. Un dato importante, che dimostra come le donne si stiano inserendo con successo anche in questo ambito, dando un contributo concreto alla crescita del settore vitivinicolo toscano ma anche italiano. Produttrici, giornaliste, enotecarie ed enologhe. Negli ultimi anni la presenza delle donne nel mondo del vino sta crescendo in modo esponenziale. Una vera e propria rivoluzione che ha portato una ventata di grazia e creatività in un ambiente, fino a qualche tempo fa, tutto al maschile. In Toscana, sono già una cinquantina gli enologi donna, ma il loro numero è destinato ad aumentare nel prossimo futuro, vista l´elevata presenza di studentesse nei corsi di enologia nelle due Università della regione. A loro il compito di raccogliere il testimone dalle mani dei grandi nomi dell´enologia italiana, Vittorio Fiore e Giacomo Tachis in testa, che hanno contribuito, sottolinea a far sì che ci fosse il salto di qualità dall´enologia del ´passato´ a quella di oggi. Un po´ di storia - Nata nel 1989 come iniziativa di valorizzazione delle varie produzioni vinicole regionali, la Selezione dei vini di Toscana è un concorso enologico autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole e organizzato, ogni due anni, da Toscana Promozione, in collaborazione con l´Enoteca Italiana di Siena, l´Associazione Enologi Enotecnici Italiani, le Province, i Consorzi di Tutela, le Camere di Commercio e l´Ice. La Selezione ha, principalmente, due obiettivi: evidenziare la migliore produzione vinicola della regione - allo scopo di utilizzarla in azioni promozionali in Italia e all´estero - e spingere i produttori toscani a raggiungere una qualità sempre maggiore. Un "invito" che la Toscana del vino accetta, di edizione in edizione, con sempre maggior entusiasmo, testimoniato dalla crescita esponenziale dei vini partecipanti, passati dai 317 del 1989 agli oltre mille del 2004. .  
   
   
XVII SEMINARIO “RENATO RATTI” EXPORT E VENDEMMIA 2006 TENDENZE E PROSPETTIVE PER IL VINO ITALIANO FOCUS: IL MESSICO  
 
Organizzato dall’Ice in stretta collaborazione con Assoenologi, Regione Lombardia, Ascovilo, Regione Siciliana e Vinitaly, il seminario Renato Ratti, giunto alla 17ma edizione, costituisce un importante momento di confronto del settore enologico italiano. L’edizione di quest’anno sarà articolata in due tappe Milano e Palermo con l’obiettivo di essere più vicini al mondo produttivo e alla stampa specializzata. I processi di globalizzazione, in atto da alcuni anni nel settore vitivinicolo, hanno progressivamente cambiato la geografia della produzione di una delle più antiche produzioni del Vecchio Continente: il vino, aprendo la strada a nuovi scenari. I dati dei flussi export del 2005 e il primo semestre 2006 sono in sensibile crescita +12,5% nei volumi, indicando una ripresa delle quote di mercato del vino italiano. Se sul versante delle consegne gli indici sono rivolti al versante positivo, gli scenari dei mercati esteri e l’imminente riforma Ocm del vino inducono l’intero sistema vino ad una profonda riflessione. In questa prospettiva le imprese dovranno trovare le risposte alle sollecitazioni del mondo esterno, con l’obiettivo di consolidare i rapporti con il consumatore globale. Il seminario si pone come momento di approfondita analisi di alcuni aspetti determinanti per la filiera produttiva: produzione, export, mercati emergenti, competitività, credito alle imprese in un approccio complessivo, aprendo la strada al concetto di competitività di filiera del vino. Un’analisi dell’origine dei flussi export su base regionale nell’ultimo triennio completerà il quadro dello stato del vino fornendo strumenti di lettura e base operativa per le istituzioni operanti nel settore. Nella parte dedicata ai mercati emergenti una specifica sessione sarà dedicata al Messico, mercato che registra costanti tassi di crescita e strategico per i futuri sviluppi dell’area Nafta. Milano 24 ottobre 2006 Palazzo delle Stelline – Sala Volta ore 9,30; Palermo 25 ottobre 2006 Fondazione Whitaker – Villa Malfitano ore 10,00. .  
   
   
NO AI TRUCIOLI DI LEGNO PER INVECCHIARE IL VINO. A CHIEDERLO UNA MOZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO  
 
Il consiglio regionale del Lazio dice no all´utilizzo di trucioli di legno di rovere nei mosti per ´invecchiare´ il vino, al posto del tradizionale passaggio in ´barrique´. Con una mozione, presentata dal vicepresidente Guido Milana e sottoscritta da numerosi consiglieri di maggioranza e opposizione, l´assemblea impegna il presidente della giunta e l´assessore all´Agricoltura Valentini ad adoperarsi in tutte le sedi, compresa la Corte di Giustizia europea, affinché sia difeso il percorso qualitativo e il lavoro dei produttori vinicoli del Lazio, impedendo l’utilizzo dei trucioli. "Una pratica – ha spiegato Milana - già usata dai produttori americani, sudafricani, sudamericani e australiani ma finora interdetta ai produttori europei. Riteniamo che in assenza di chiare indicazioni in etichetta, i trucioli di legno utilizzati nei processi enologici possano costituire un inganno per i consumatori e un elemento di mancata tutela delle produzioni vinicole di qualità presenti nella nostra Regione. .  
   
   
CONTROLLI SU VINI DI QUALITÀ – ZAIA: VENETO RICORRE CONTRO IL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE  
 
“Il vero problema del Veneto è Roma: il ritorno di un centralismo anacronistico e inefficiente che vuole prosciugare competenze e risorse della parte più produttiva del Paese”. Luca Zaia, vicepresidente della Giunta veneta, commenta con queste parole la decisione del governo regionale di ricorrere al Tar del Lazio contro il Decreto del Ministero delle Politiche Agricole n. 502 dell’agosto scorso, che affida all’Ispettorato Centrale Repressione Frodi dello stesso Ministero la vigilanza sui Consorzi di Tutela in materia di controlli della produzione dei Vini di Qualità Prodotti in Regioni Determinate, in pratica i vini a Doc. “Il decreto del Ministero – spiega Zaia – contrasta in maniera palese con una legge del 1999, la quale dispone che “la vigilanza sugli organismi di controllo privati autorizzati, debba essere esercitata dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e dalle Regioni o Province autonome per le strutture ricadenti nel territorio di propria competenza”. “Non è affatto una questione formale o di poco conto – rincara il vicepresidente – sia perché il provvedimento governativo si inserisce nella scia di una appropriazione e confusione di competenze, che si esprime in maniera scandalosa nella bozza di Finanziaria, sia perché l’esperienza insegna che centralismo è uguale a tanta burocrazia e poca certezza, mentre a livello locale noi siamo in grado di esercitare un controllo capillare sul territorio, senza complicare la vita agli agricoltori e al sistema economico”. “Oggi ricorriamo alle vie legali – conclude Zaia – ma questo è solo l’inizio della mia battaglia per portare a casa da Roma quello che ci spetta e non sarò disposto a retrocedere neanche di un passo rispetto alle legittime rivendicazioni della nostra regione”. .  
   
   
AGRICOLTURA. ZAIA OGGI A ROMA ALLA COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLE REGIONI CONTRO LE LOBBY DEL SUD  
 
Venezia - “Le lobby del Sud fanno pressione sul governo per arraffare tutto quello che possono – ha detto il Vicepresidente della Giunta regionale del Veneto, Luca Zaia, alla vigilia della sua andata a Roma alla riunione della commissione agricoltura delle Regioni e Province autonome dove si discuterà del riparto dei fondi del Piano Strategico Nazionale dello sviluppo rurale – ma io non ho nessuna intenzione di dare la mia approvazione al Piano Strategico Nazionale senza ottenere in cambio i finanziamenti che spettano al Veneto. “Il Piano Strategico Nazionale è un tassello fondamentale per giungere alla stesura definitiva del nuovo Piano di Sviluppo Rurale. E a questo proposito voglio fare luce una volta per tutte su una importante questione. Il Veneto – ha spiegato il Vicepresidente – è tra le poche Regioni già pronte con il Programma di Sviluppo Rurale. Il Veneto è la quinta regione con il 9,3 per cento del totale nazionale in termini di valore aggiunto ai prezzi di base che, nel 2003 ammontava a 2. 884,86 milioni di euro. E in quanto a produttività del lavoro agricolo abbiamo raggiunto, nel periodo 2000-2004, valori intorno ai 30. 000 euro per unità di lavoro totale superando di circa il 25 per cento la media nazionale. “Purtroppo il percorso è tutto in salita – ha aggiunto il Vicepresidente – perché le lobby del Sud fanno pressione sul governo piangendo in continuazione il morto e dicendo che noi al nord non abbiamo bisogno di fondi perché la nostra agricoltura è già sufficientemente forte. Ma che discorsi sono questi? “Io – ha concluso Zaia – sono più che mai determinato a far valere le nostre ragioni a Roma che non può non dare ascolto alle istanze di una regione come il Veneto fatta di lavoratori, tra cui quelli agricoli che la pongono ai vertici dell’agricoltura nazionale con una Produzione Lorda Vendibile di circa 5 miliardi 50 milioni di euro l’anno”. .  
   
   
E’ ON LINE L´ALMANACCO DELLA SCIENZA: COSÌ TI SALVO LA VITE  
 
Roma -  Il nuovo numero dell´Almanacco della Scienza dedica la sua parte monografica, la rubrica Sotto la lente, a Le piante. “Ortensie e rose d´autunno. Belle ma effimere” A favorirne la fioritura fuori stagione è la pressione di origine africana che interessa il Mediterraneo. Ma le ore di luce sono troppo poche e l´inverno è troppo vicino perché i fiori possano avere uno sviluppo completo. “Autunno, stagione della malinconia e del rimpianto” I suoi co! lori poco ´eccitanti´ spingono alla riflessione più che all´azione. Ma a sentirne gli effetti negativi è soprattutto chi soffre di Sad, la depressione ad andamento stagionale che rende irritabili, stanchi e affamati di dolci. “Così ti salvo la vite” Grazie al progetto ´Risorse genetiche vegetali-Sicilia´, verranno tutelati quarantacinque varietà di uve e quaranta specie arboree in estinzione, dal corbezzolo all´azzeruolo. Per recuperare e conservare sapori dimenticati. “Mappe fenologiche per un vino migliore” I modelli, che documentano i rapporti tra fattori climatici e vita vegetale consentono di prevedere gli eventi meteorologici rischiosi per le viti, garantendo le coltivazioni e indicando il momento migliore per la vendemmia. “Una mela al giorno toglie i microbi di torno” A renderle così efficaci è la loro alto contenuto in polifenoli, che contrastano la formazione di microrganismi patogeni. E non basta: il ´frutto proibito´ è ricco anche di sali minerali e vitamine antiossidanti. “Indagato l´oro liquido del Garda” Secondo uno studio dell´Ismac-cnr, l´olio d´oliva prodotto in questa zona ha sfumature diverse a seconda della sponda da cui proviene. A rivelarlo la risonanza magnetica nucleare, che ha anche avvalorato le caratteristiche organolettiche evidenziate dagli assaggiatori. “Il Cnr per il recupero del legno cinese” L´iniziativa è frutto di un accordo tra le istituzioni del Paese asiatico e l´Ivalsa-cnr e mira a trasferire le competenze i! taliane del settore ai ricercatori cinesi e ad applicarle su reperti di grande valore: i sarcofagi lignei della catena montuosa di Wuyi. “Mora e lampone, frutti anti-età” A rendere questi prodotti così preziosi è l´elevata presenza di acido ellagico, una sostanza ricca di proprietà protettive. Ben presto, poi, utilizzando nuove metodiche, sarà possibile conservare le caratteristiche nutrizionali anche nei derivati, in particolare nei succhi. “Edocannabinoidi, sanno come e dove agire” A stimolarne la produzione è il consumo di Cannabis, ma anche uno stato di neurotossicità. In questo caso la loro risposta è mirata e selettiva, diversa da quella che si ottiene con l´assunzione di farmaci sintetici. In L´attualità e l´esperto si ! parla di: Le bufale dopate e Fabio Petitto “I rischi provocati dalla somministrazione di anabolizzanti agli animali” Li illustra il ricercatore dell´Istituto di scienze dell´alimentazione del Cnr di Avellino, che spiega dettagliatamente quali danni provoca sia alle bestie trattate che agli individui che ne consumano i prodotti da essi ottenuti. La scienza in vetrina propone: Festival della Scienza di Genova “Genova scopre la scienza Le altre proposte del Cnr”. Per la rubrica La parola al giornalista abbiamo parlato con Sveva Sagramola. “Temi ambien! tali in tv? Ci vuole un testimonial famoso”. L´almanacco, in Laboratorio cinema, ha visto: A scanner darkly di Richard Linklater “Gli effetti della dipendenza diventano cartoon”. E ancora le rubriche di In-formazione: - La tecnologia al servizio dei beni culturali - Eni per lo sviluppo sostenibile - Per conoscere il tessile dalla trama alle tecnologie - U! n concorso letterario tutto al femminile - Disinquina l´ambiente con un master. Scaffali: - I segreti della mente creativa - Lassismo, boia dei beni cluturali - L´etica della perversione - Viaggiare nella Toscana protetta - Un´impresa maledetta ! ;- Terra, dea della vita e della morte - Un´esordiente ´contro´ Mazzantini e Melissa P. - I misteri scientifici diventano racconti - Inno alla vita - Imparare i prodotti della terra - La filosofia in miniatura &nbs! p; - Biologia della vita quotidiana http://www. Almanacco. Rm. Cnr. It .  
   
   
CRISI FRUTTAGEL, PETRINI: ´C´E´ UN FORTE INTERESSE DEL MONDO AGRICOLO PER AZIENDE DI TRASFORMAZIONE CHE POSSANO VALORIZZARE I PRODOTTI ORTICOLI REGIONALI´  
 
Sulla vicenda relativa alla crisi Fruttagel, ex Scac, interviene l´assessore regionale all´Agricoltura Paolo Petrini. Questa la sua posizione. ´Mentre Bruxelles sta ridiscutendo sulla politica per l´ortofrutta nella Comunita`, le Marche stanno vivendo un momento nero per il settore con la annunciata chiusura della Fruttagel di Senigallia, meglio conosciuta come Scac. Possiamo tutti ben comprendere quanto sia importante per i produttori agricoli un´azienda di trasformazione che rappresenta un polo attrattivo di prodotto, una possibilita` di aggregazione dei produttori, un luogo di conoscenze tecniche e tecnologiche ed un punto di riferimento per la sperimentazione e la ricerca per soluzioni innovative a livello agronomico e industriale. La ex Scac fino ad oggi, pur con le difficolta` degli ultimi anni, e` stata per l´agricoltura e per l´orticoltura del centro nord della regione un polo di riferimento su cui molti agricoltori hanno fatto conto per le loro programmazioni. Il settore ortofrutticolo delle Marche si situa per produzioni tra le precoci del sud Italia, in particolare della Puglia che gravita sulle nostre zone, e quelle piu` tardive dell´Emilia Romagna; per quanto concerne il comparto delle orticole da pieno campo, cioe` colture industriali destinate alla trasformazione, abbiamo ormai una tradizione che si mantiene da decine di anni da sud a nord della regione con produzioni di piselli, spinaci, fagiolini, borlotti e tante altre specie minori che completano la gamma di prodotto. Non possiamo vantare grandi numeri ne` di prodotto ne` di superficie investita ma possiamo sicuramente essere orgogliosi delle ottime qualita` di prodotto riconosciute sul mercato. Quello che contraddistingue le Marche e` il cosiddetto polo del freddo, uno tra i piu` importanti d´Italia per la presenza di un raggruppamento di aziende cooperative e non che producono surgelati. La Ex Scac e` un elemento di questo polo importante in particolare per alcune orticole surgelate e aveva messo in programma una serie di investimenti proprio per potenziare e migliorare sia a livello tecnologico che qualitativo tali produzioni. La buona potenzialita` produttiva del settore orticolo, che si stima in qualche migliaia di ettari irrigui generalmente fra i piu` fertili della regione, deve trovare una risposta da parte delle aziende di trasformazione che hanno dal canto loro una necessita` di razionalizzare e ottimizzare tutte la fasi produttive e commerciali in modo da essere adeguate ad un mercato che cambia e che ha sempre nuove esigenze ma che ha risposto positivamente in questi anni all´offerta dei nostri prodotti. I produttori ci sono, oggi ci sono anche le Organizzazioni dei Produttori, sono cinque nelle Marche, che controllano circa il 30% delle produzioni ortofrutticole con lo scopo di adeguare le produzioni sia in quantita` che in qualita`, nonche` in varieta`, alle richieste del mercato. C´e` un forte interesse del settore ad avere nelle Marche aziende di trasformazione che possano valorizzare il prodotto agricolo e che in una logica di sistema possano affrontare il mercato. E´ per questo che sarebbe opportuno avere un periodo di tempo per poter fare un oculato esame delle potenzialita` produttive, della situazione delle strutture a livello tecnologico e logistico, delle reali opportunita` che il mercato offre, per ripensare il comparto e valutare se anche lo stabilimento della ex Scac possa essere reinserito in un nuovo circuito dell´ortofrutta della regione´. .  
   
   
MANTOVA – L’AGROALIMENTARE IN MOSTRA AL SIAL DI PARIGI  
 
Sono 11 le aziende mantovane che dal 22 al 26 ottobre parteciperanno al “Sial” di Parigi, il salone internazionale dell’alimentazione che ogni due anni presenta agli operatori specializzati e al pubblico l’offerta mondiale del comparto agroalimentare di qualità. La presenza mantovana è stata coordinata dalla Camera di Commercio, che ha supportato le imprese con una compartecipazione finanziaria, attraverso la sua azienda speciale Promoimpresa. L’esposizione dei prodotti mantovani si concentrerà in parte nel padiglione istituzionale, che sarà coordinato direttamente da Promoimpresa. Qui troveranno spazio in forma collettiva cinque imprese particolarmente rappresentative per quanto riguarda la qualità delle specialità gastronomiche della provincia virgiliana: azienda agricola “Portioli” di Pegognaga; Lorenzini Naturamica (Sermide); panetteria pasticceria “Gibertoni” (Suzzara); Azienda Agricola Corte Restara (Sustinente); Cantine Virgili (Mantova). A queste si aggiungeranno anche due aziende lombarde: “Fungo e Tartufo Snc” di Travagliato (Brescia) e Bresciadolci di Montirone, entrambe della provincia di Brescia. Altre cinque imprese mantovane, invece, saranno presenti con un proprio stand e sono: “Freddi Dolciaria” (Castiglione delle Stiviere); Acetifico “Mengazzoli” (Levata di Curtatone); Consorzio Latterie Virgilio (Mantova); Brescialat (Mariana Mantovana); Consorzio “Export 3p. It” (Pegognaga). “E’ una presenza davvero importante quella mantovana al Sial – ha commentato il presidente camerale Ercole Montanari – proseguiamo sulla strada della valorizzazione sui mercati internazionali delle tipicità mantovane in uno sforzo congiunto di presentazione del territorio e promozione delle eccellenze della nostra enogastronomia. L’organizzazione della partecipazione al Sial di Parigi rappresenta un altro importante tassello del piano di promozione all’estero dei nostri prodotti. Fra l’altro, il Sial di Parigi è fra quelle fiere per le quali era possibile attingere finanziamenti attraverso il recente bando sull’internazionalizzazione, frutto dell’accordo di programma tra Regione e Sistema camerale lombardo”. .  
   
   
VERONA – L’AGROLIMENTARE SCALIGERO AL SIAL 2006 E AL SALONE DEL GUSTO  
 
Proseguendo nella sua intensa attività di promozione delle produzioni agroalimentari tipiche locali in Italia e all’estero, la Camera di Commercio di Verona parteciperà a due tra i più importanti e qualificati appuntamenti internazionali del settore dell’alimentazione: il Sial di Parigi ed il Salone Internazionale del Gusto di Torino. La partecipazione alla fiera parigina, imprescindibile punto di riferimento biennale per tutto il comparto del “food”, vedrà la Camera di Commercio di Verona nel ruolo di protagonista, con un’area di oltre 100 metri quadrati sul totale di circa 300 metri quadrati assegnati in una prestigiosa collocazione al Centro Estero delle Camere del Veneto. Tutte le eccellenze dell’agroalimentare veronese, dal formaggio Monte Veronese al riso Vialone nano, alla Pesca di Verona, all’olio del Garda e della Valpolicella, per non parlare dei vini Doc e Docg della provincia - un unicum per varietà e qualità di offerta in tutto l’universo vitivinicolo europeo -, sfileranno dal 22 al 26 ottobre, in un gran quantità di degustazioni guidate, incontri con buyers ed opinion leaders di tutto il mondo, in un contesto di più di 5000 espositori di circa 100 paesi, a disposizione di più di 150mila visitatori, per almeno il 50 % provenienti dall’estero. Al Sial il prodotto vino sarà presentato dalla Camera di Commercio come l’asso nella manica della produzione tipica di Verona, da giocarsi con la distribuzione della Guida di Verona Wine Top 2006 di recente pubblicazione e degustazioni guidate di ben 54 dei 104 vini vincitori del concorso. Il passaggio di testimone dal Sial di Parigi al Salone del Gusto di Torino per la promozione dell’agroalimentare veronese di qualità avverrà il giorno 26 ottobre, data di apertura al Lingotto della più stimolante arena di confronto, di studio, di comparazione e di riflessione sulle peculiari biodiversità dei prodotti alimentari di nicchia e di qualità di tutto il mondo. Un palcoscenico, quello della manifestazione biennale torinese, che ha come oggetto il cibo come momento di cultura, di promozione economica e di affermazione anche per le imprese “minime”; che guarda al cibo come “lifestyle”, come occasione per socializzare ed enfatizzare la diversità agroalimentare nell’era della più esasperata globalizzazione. La Camera di Commercio di Verona partecipa alla Vi edizione Salone del Gusto con le consorelle di Treviso, Venezia e Belluno, sotto le insegne dell’Unione delle Camere di Commercio del Veneto. Anche al Salone del Gusto Verona sfodererà le sue migliori armi per catturare ed ammaliare i visitatori, coadiuvata dai Consorzi di Tutela dei Vini Doc e Docg, dal Consorzio di Tutela del Monte Veronese e da quelli dell’Olio Dop del Garda e del Valpolicella. Ma la gemma più prestigiosa da esibire ai visitatori sarà costituita da una corbeille di vini selezionati all’insegna di Verona Wine Top 2006, illustrati e promossi dalla relativa Guida, arricchita quest’anno da stuzzicanti ricette da abbinare e gustare con i vini scaligeri, possibilmente in buona compagnia e in allegria. .  
   
   
SALUTE: UN ITALIANO SU TRE UTILIZZA INTEGRATORI UNO SU DUE SI AFFIDA AI CONSIGLI DEL MEDICO, MA IL 33% SCEGLIE IL “FAI DA TE”  
 
Il loro utilizzo ormai entrato nella consuetudine. Due acquirenti su tre sono donne e la maggior parte degli utilizzatori abituali lo fa perché “aiutano il benessere psico-fisico”. Quasi un italiano su tre utilizza integratori alimentari, soprattutto vitamine, minerali e fermenti lattici. Ma l’elenco di prodotti che gli italiani acquistano e utilizzano ormai con regolarità è veramente lungo, tutti a caccia del benessere psico-fisico (46. 1%) ma anche per rispondere a specifiche esigenze di salute (42. 8%). Che si tratti di vitamine, di integratori per diete, di fermenti lattici o di tonici, il “luogo deputato” al loro acquisto è ancora prevalentemente la farmacia, anche se erboristeria e supermercati sono in crescita. I motivi? da un lato la garanzia di avere prodotti sicuri, dall’altro la possibilità di acquistare a prezzi più contenuti. A prescindere dal canale di acquisto, per decidere quelli più adatti il medico rimane sempre il punto di riferimento, almeno per il 51. 7% degli intervistati, ma uno su tre si affida al metodo fai da te, sia per i prodotti da utilizzare che per i periodi dell’anno in cui farlo. È quanto emerge da uno studio promosso da Federsalus, la Federazione Italiana che riunisce le aziende produttrici di prodotti salutistici, e realizzato da Eta Meta Research attraverso 505 interviste a Italiani che utilizzano integratori alimentari e prodotti salutistici. Integratori di vitamine e minerali in cima alla preferenze degli Italiani, ma i prodotti utilizzati sono moltissimi. Sei intervistati su dieci utilizzano integratori da oltre 2 anni Che tipologie di integratori alimentari utilizzano gli Italiani? Al primo posto nelle loro scelte gli integratori di vitamine e di minerali (52. 5%), ma più di un intervistato su tre (36%) utilizza fermenti lattici o integratori energetici sportivi, a base di vitamine, sali minerali, aminoacidi e proteine (14. 4%), categoria, questa, che vede un predominio maschile (il 23% degli utilizzatori di integratori, contro il 9. 9% delle donne). Ma l’elenco dei prodotti che gli Italiani utilizzano è veramente lungo: dagli integratori dietetici a base di crusche e altre fibre (8. 3%), agli estratti vegetali, come aloe o papaia (7. 8%), per arrivare, solo per citare i più utilizzati, a ginseng, pappa reale e tonici (7. 4%). Il dato interessante è che questo consumo, che coinvolge il 32% della popolazione italiana, non deriva da una moda passeggera. Ben il 62. 1% di chi dice di utilizzare integratori, lo fa da oltre due anni, o comunque da più di un anno (13. 9%). E se il 45. 6% dice di farlo occasionalmente, ovvero in determinati momenti dell’anno, ben il 18. 1% dice di utilizzare gli integratori regolarmente, durante tutto l’anno (soprattutto gli uomini, con il 20. 6%, contro il 16. 8% di donne), mentre il 35. 3% lo fa ciclicamente, in relazione a determinate stagioni. Ma qual è il profilo del consumatore di integratori alimentari? Dallo studio promosso da Federsalus emerge che circa due terzi di utilizzatori sono donne (in media il 66. 1%, che diventano il 71. 6% nel Nord Ovest), con un livello di istruzione medio-alta (51,7%). Molti sono attenti al benessere: il 42. 1% degli utilizzatori infatti svolge un’attività sportiva (46. 9% di uomini) e il 39. 1% segue abitualmente un regime alimentare salutistico. Il profilo degli utilizzatori, così come il luogo di acquisto, è specifico a seconda della tipologia di prodotti: dai complessi vitaminici e minerali, utilizzati da Italiani di livello d’istruzione medio-alto (56,8%, con il 63. 2% laureato), per una scelta di benessere (57. 2%), ai fermenti lattici, i cui consumatori si concentrano di più nelle regioni del Nord Ovest (43,6%) e del Sud (39,7%) e sono rappresentati soprattutto da casalinghe (49,6%). A comprarli sono soprattutto le responsabili d’acquisto e per farlo si fanno consigliare dal medico, ma uno su tre è un acquirente “fai da te” A chi spetta all’interno della famiglia il compito di acquistare gli integratori? Nella quasi totalità dei casi (85. 6%) si tratta del o della responsabile d’acquisto, ovvero di chi fa tutta la spesa per la famiglia e il “luogo” deputato per questa tipologia di acquisti sembra essere la farmacia per oltre sette intervistati su dieci, anche se in questo caso si riscontra una differenza, a seconda di chi effettua l’acquisto: la farmacia è il canale primario per il 79. 4% delle donne e per il 64. 6% degli uomini. Ma sempre più spesso gli integratori vengono acquistati al supermercato (28. 8%), un dato che però lascia spazio ad una duplice lettura: da un lato sempre più presenti nella grande distribuzione gli integratori, dall’altro spesso vengono acquistati prodotti alimentari “vissuti come integratori”, come accade probabilmente per tutta la famiglia di yogurt “contro il colesterolo” o per i cereali “ricchi di fibre”. Tornando però ai luoghi deputati all’acquisto degli integratori, il 17. 8% dice di farlo anche in erboristeria. Ancora poco sfruttati canali come le palestre (1. 2%), dove l’acquisto viene fatto soprattutto da uomini (2. 1%) e nei negozi di fitness (0. 8%). Ma come scelgono i luoghi dove comprare gli integratori? Nella maggior parte dei casi (28. 7%) si affidano al consiglio del medico (soprattutto le donne, con il 30. 5%), che è anche il primo referente quando si tratta di scegliere quali integratori assumere (51. 7%) . Se il fattore “fiducia” nella scelta del luogo dove acquistare è molto importante (14. 8%), come dimostra il 10% per cui conta moltissimo il consiglio del farmacista, per molti intervistati subentra il fattore costo: il 18. 4%, infatti, nella scelta si basa proprio sulla convenienza (cosa a cui sembrano particolarmente attenti gli uomini, con il 23. 9%). Da chi si fanno consigliare per l’utilizzo degli integratori? Al di là del medico, indicato da oltre la metà degli intervistati, quando si tratta di integratori sono ancora molti gli italiani che si affidano al “fai da te”. Il 33% (38. 7% uomini e 30. 2% donne), infatti, dice di decidere da solo quali integratori assumere e in quali periodi, anche se il 7. 5% dice di rivolgersi sempre al proprio farmacista o al proprio erborista di fiducia (2. 5%). Qual è la motivazione che spinge così tanti Italiani ad utilizzare abitualmente gli integratori alimentari? Per il 46. 1% c’è la ricerca del benessere psico-fisico in generale, esprimendo il grande desiderio di wellness che coinvolge gli Italiani (48. 1% di uomini e il 45% di donne). Per rispondere a specifiche esigenze di salute dice il 42. 8% degli intervistati (in questo caso a prevalere tra chi ha risposto così, sono le donne, con il 46. 6%, contro il 35. 4% degli uomini). Tra le altre motivazioni perché gli integratori sono un valido supporto nella dieta di uno sportivo (7. 1%) o per quelle dimagranti (3. 3%). In farmacia? Oltre a farmaci acquistano soprattutto integratori e prodotti per l’igiene. In erboristeria tisane e cosmetici Quasi la metà degli intervistati in farmacia non acquista solo farmaci specialistici e da banco. In farmacia infatti acquistano integratori alimentari (45. 7%), prodotti per l’igiene personale (36. 7%) e cosmetici (32. 3%), confidando e affidandosi alla professionalità dell’operatore 38. 1% e alla sicurezza dei prodotti che vengono abitualmente venduti nelle farmacie (28%). Ma c’è anche chi sceglie la farmacia perché ritiene molto importanti i consigli del farmacista per scegliere i prodotti più adatti. E cosa spinge invece a scegliere l’erboristeria per i propri acquisti? Al primo posto il fatto che l’erboristeria è legata alla presenza di prodotti naturali (41. 7%), elemento ancora più importante della fiducia che lega l’acquirente al proprio erborista (36. 8%). E quali sono i prodotti che vengono acquistati in erboristeria? Al primo posto naturalmente tisane ed infusi (51. 4%), ma anche cosmetici e prodotti di bellezza (33%, cosa che non fanno solo le donne, anche se sono la maggioranza con il 42. 9%, ma anche gli uomini, con il 13%). In molti acquistano prodotti per l’igiene personale (28. 9%) e erbe officinali (24. 5%), oltre agli integratori alimentari (22%), cosa su cui si capovolgono le proporzioni tra uomini e donne rispetto alla farmacia (in erboristeria è il 37. 7% di uomini a richiedere degli integratori, contro il 14. 3% di donne). .  
   
   
ANNUNCIATA SALTEXPO : LA PRIMA FIERA-EVENTO INTERNAZIONALE A NAPOLI, MOSTRA D’OLTREMARE PER MAGGIO 2007 - PROTAGONISTA IL SALE DECLINATO IN GASTRONOMIA, STORIA E CULTURA  
 
Un evento fieristico, primo nel suo genere mirato a far conoscere le opportunità e le possibilità di una risorsa all’apparenza scontata e alla portata di tutti: il Sale. All’interno dei padiglioni espositivi della Mostra d’Oltremare sarà creata un’area mercato totalmente innovativa, realizzata dallo studio Akd, in cui i produttori di sale, gli esponenti di saline nazionali e internazionali, le aziende alimentari, cosmetiche e artigianali presenteranno al pubblico i loro prodotti. Si potrà comprare il sale rosa o quello nero ma anche scoprire che il sale è utilizzato per il formaggio stagionato e nell’acqua, sulle strade congelate e per tingere i tessuti. Saranno organizzati corsi dimostrativi e di degustazione dal Gambero Rosso per imparare a cucinare con le diverse tipologie di sale, convegni in cui si parlerà delle diverse correlazioni tra il sale e la storia, la psicanalisi, la linguistica e la religione, mostre interattive in cui si avrà la sensazione tattile, visiva e olfattiva delle saline, concorsi sui migliori cocktail salati, e non in ultimo concerti “golosi” tutte le sere con la Vegetable Orchestra, famosa in tutto il mondo per suonare con strumenti commestibili e spettacoli della compagnia francese circense Cheptel Aleikoum che animerà gli spazi pubblici della città coinvolgendo il pubblico con spettacoli travolgenti. Quattro giorni in cui chef di altissimo livello e fama, medici, architetti, giornalisti, noti filosofi e premiati scrittori si cimenteranno con il sale discutendo e cucinando. A suggellare l’evento verranno pubblicati due libri, uno di ricette salate realizzate da grandi chef edito dal Gambero Rosso e uno sulle saline italiane pubblicato con il Touring Club Italiano. In una parola Saltexpo: per riscoprire questo straordinario elemento e svilupparne la cultura e la conoscenza. Un esempio per iniziare? In campo gastronomico, come oggi in qualsiasi bar o ristorante, troviamo lo zucchero bianco, lo zucchero di canna o il dolcificante, vogliamo poter scegliere al tavolo il sale: nero, rosa o il fleur de sel. E questo, per l’appunto, è solo l’inizio. .  
   
   
PETRINI TRA BUONO, PULITO E GIUSTO E TERRA MADRE IL FONDATORE DI SLOW FOOD ALLA LIBRERIA FELTRINELLI DI MILANO  
 
Oggi, alle ore 18. 30, la libreria Feltrinelli di piazza Piemonte, 2 a Milano ospita Carlo Petrini per parlare di Terra Madre: le comunità del cibo a confronto. Il fondatore e presidente internazionale dell´associazione Slow Food presenta il suo ultimo libro Buono, pulito e giusto. Principi di nuova gastronomia (Einaudi, 2005) e il prossimo evento di Terra Madre, a Torino dal 26 al 30 ottobre. A dialogare con Petrini di produzione sostenibile e di qualità alimentare sarà Gigi Garanzini, giornalista, scrittore e voce di Radio 24. L’incontro si concluderà con una degustazione a cura della Confederazione italiana agricoltori, cascina Caremma, Besate (Mi). Buono, pulito e giusto sono i tre aggettivi che definiscono in modo elementare le caratteristiche che deve avere un cibo per rispondere alle esigenze degli eco-gastronomi. Non più una cricca di mangioni egoisti, incuranti di ciò che sta loro attorno e per lo più appartenenti a un’élite facoltosa, ma individui consapevoli di poter incidere, con le loro scelte, sul mercato e di conseguenza sulla produzione alimentare. Buono, relativamente cioè al senso di piacere derivante dalle qualità organolettiche di un alimento, ma anche alla complessa sfera di sentimenti, ricordi e implicazioni identitarie derivanti dal valore affettivo del cibo; pulito, ovvero prodotto senza stressare la terra, nel rispetto degli ecosistemi e dell´ambiente; giusto, che vuol dire conforme ai concetti di giustizia sociale negli ambienti di produzione e commercializzazione. «A Terra Madre 2006», ha dichiarato Carlo Petrini, «potremo constatare come sia possibile l’incontro e lo scambio di esperienze tra le diverse comunità che producono cibo nel mondo secondo questi semplici criteri – buono, pulito e giusto - e come attraverso la diffusione e il confronto dei saperi tradizionali sia possibile disegnare per il nostro pianeta un futuro sostenibile». Terra Madre è infatti l’incontro mondiale delle comunità del cibo provenienti da ben 150 nazioni del mondo, che mette a confronto produttori e operatori del settore agroalimentare mondiale rappresentativi di un modo diverso e più complesso di intendere il cibo di qualità: attento alle risorse ambientali, all’aspetto organolettico dei prodotti, alla dignità dei lavoratori e alla salute dei consumatori. L’evento Terra Madre, accessibile solamente agli addetti ai lavori, si svolgerà dal 26 al 30 ottobre prossimo in contemporanea e in stretto rapporto con il Salone del Gusto, la principale fiera internazionale dedicata ai prodotti enogastronomici artigianali e di qualità. Nei padiglioni di Lingotto Fiere i visitatori potranno conoscere direttamente produzioni eccellenti e a rischio di scomparsa, come i Presìdi Slow Food, e partecipare alle numerose attività di educazione del gusto. .  
   
   
LA SPAGNA PREMIA CARLA LATINI E LA SUA PASTA DI QUALITÀ  
 
Carla Latini ritira, oggi, a Pamplona, in Spagna, il premio internazionale Eva nella categoria “imprenditrice del cibo”, per il lavoro di ricerca e promozione della pasta di qualità. Unica europea non spagnola ad essere premiata dall’Associazione delle Donne Imprenditrici di Navarra (Asociación de Mujeres Empresarias de Navarra) che sostiene l’iniziativa. Un riconoscimento importante alla persona e all’azienda marchigiana che ha seguito per il grano duro lo stesso percorso intrapreso dal vino, dimostrando che la pasta non è una sola, ma offre un panorama di veri e propri cru. Prima della cerimonia in cui Mikel Zebeiro, ideatore della manifestazione e giornalista enogastronomico consegnerà il premio, si terranno due degustazioni comparative di pasta a cui parteciperà un gruppo di settanta giornalisti internazionali. Essiccazione a bassa temperatura «Sarà un’occasione – spiega Carla Latini – per provare la radicale differenza tra una pasta qualsiasi e la pasta essiccata a bassa temperatura. Seguendo la regola della degustazione, la accompagneremo solo con olio, in questo caso il Furgentini di Modica». La prima degustazione comparativa riguarda gli Spaghetti Latini, ottenuti con un blend di varietà che cambia ogni anno; la seconda è incentrata sulle Penne Senatore Cappelli, prodotte con il grano Senatore Cappelli e sulle Penne Taganrog prodotte con il grano Taganrog, originario del Mar Nero e selezionato da Pasta Latini. Alle due degustazione si aggiungerà una terza tavolata, libera, dove trionferanno i Fusilli di farro, abbinati sempre all’olio, ma con l’aggiunta di spezie, sale e parmigiano. Un milione e trecentomila confezioni di pasta Nel 2005, Pasta Latini ha raggiunto un fatturato di 1. 500. 000 euro, lavorando 6. 000 quintali di grano duro e producendo un milione e trecentomila confezioni. Il sessanta per cento del fatturato riguarda il mercato estero: Nord America, Giappone, Cina, Australia, Europa dell’est. L’ultimo mercato, aperto questa estate, è stato quello spagnolo. «Il 95 per cento del grano duro che utilizziamo - precisa Carlo Latini, titolare insieme alla moglie dell’azienda marchigiana - è coltivato nelle zona di Osimo, Fabriano e Recanati». I premi e le premiate Accanto a Carla Latini, premiata nella Categoria “Imprenditrici del cibo”, la spagnola Carmen Ruscalleda, del Ristorante Sant Pau di Barcellona nella categoria “chef dell’anno”; in quella di “giornalisti e comunicatori” l’autrice americana Sofia Pérez, attualmente vicedirettrice di Saveur; la stilista spagnola Amaya Arzuaga riceve il riconoscimento nella categoria Arte; la categoria “donne del vino” viene rappresentata da Victoria Benavides e Victoria Pariente della Bodegas Dos Victorias di Valladolid, in Spagna e, infine, il premio “una vita gastronomica” va alla spagnola Simone Inés Ortega, autrice di "1080 recetas de cocina”. Premio Eva - www. Premioseva. Com Pasta Latini - http://www. Latini. Com .  
   
   
ASSOCIAZIONE NAZIONALE CITTA’ DELL’OLIO LE CITTÀ DELL’OLIO FESTEGGIANO ENRICO LUPI PRESIDENTE RIELETTO A PIENI VOTI  
 
<Continuare il consolidamento del lavoro svolto nel precedente mandato con lo sguardo rivolto verso progetti di rafforzamento dell’immagine attraverso nuovi programmi di lavoro delle Città dell’Olio>, questi alcuni degli obiettivi per i prossimi quattro anni delle 320 città distribuite in 17 Regioni italiane Lungo applauso per la rielezione a pieni voti del presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, Enrico Lupi. L’assemblea dei Soci che si è svolta sabato 14 ottobre ha visto un’altissima partecipazione da parte delle Città dell’Olio, che hanno confermato la presenza di Enrico Lupi, giunto al suo secondo mandato, alla presidenza dell’Associazione grazie all’eccellente lavoro svolto negli anni scorsi. Lupi, infatti, con l’apporto della Giunta, del Consiglio e dei coordinatori regionali, ha dato un grande impulso manageriale e professionale all’Associazione sviluppando una rete di relazioni e di progetti con le realtà locali e regionali. Molte le iniziative tenutesi nei singoli territori olivetati e finalizzate a valorizzare la ricchezza del patrimonio olivicolo italiano, interamente rappresentato nell´Associazione Città dell´Olio presente con ben 320 soci distribuiti in ben 17 regioni italiane. <Proseguire nel consolidamento del lavoro svolto, puntando sulla continua qualificazione e valorizzazione dei territori delle Città dell’Olio, afferma il neo rieletto Presidente, Enrico Lupi, contribuire alla valorizzazione delle zone di produzione dell’extravergine di qualità, con lo sguardo rivolto verso nuove realtà e progetti, sono i presupposti per i prossimi quattro anni di lavoro. Le Città dell’Olio, continua Lupi, rappresentano sempre più una realtà consolidata nel panorama olivicolo nazionale, importante anche l’impegno in campo scientifico realizzato grazie al progetto di “Marketing Territoriale delle Città dell’Olio”, studio progettato in collaborazione con l’Università di Siena, al fine di censire e valutare il patrimonio tecnico culturale legato all’olio. L’obiettivo dell’Associazione che mi ha voluto di nuovo e per i prossimi quattro anni alla guida, conclude Enrico Lupi, è continuare, nella sensibilizzazione delle amministrazioni locali affinché interagiscano con i grandi e piccoli produttori per lavorare tutti insieme. Questo sarà un altro dei punti cardine della nuova strategia della mia presidenza durante la quale coadiuvato dalla Giunta, dai Consiglieri, e dai Coordinatori regionali lavoreremo per raggiungere l’obiettivo di far diventare le Città dell’Olio il simbolo della produzione olivicola di qualità del Mediterraneo>. .  
   
   
BOLOGNA CITTA’ GOLOSA CIOCCOSHOW LA MAGIA DEL CIOCCOLATO - DAL 9 AL 12 NOVEMBRE 2006  
 
Dal 9 al 12 novembre 2006 Bologna ospiterà la seconda edizione di Cioccoshow La Magia del Cioccolato, l´evento culturale ed espositivo organizzato nel centro della città felsinea dall´ Associazione dei Maestri Cioccolatieri Ciocchinbo e promosso da Cna, Coldiretti e Camera di Commercio di Bologna, con il Patrocinio del Comune e della Provincia di Bologna. La città recupera, grazie a questo goloso appuntamento, il ruolo che le compete nella produzione artigianale di cioccolato, diventando una nuova tappa obbligatoria ed esclusiva per gli itinerari turistici sulle tracce del bruno “cibo degli dei”. Cioccoshow si presenta anche quest’anno in duplice veste: commerciale da una parte, con gli stand carichi di leccornie per soddisfare estimatori ed appassionati (saranno presenti i migliori Maestri Cioccolatieri italiani con le loro raffinate produzioni di alta qualità); culturale, per l’aspetto divulgativo dei convegni e degli eventi collaterali, come ad esempio la presentazione di due libri inediti: Cioccolato & Co e Cioccolato. Interessanti saranno i talk show organizzati durante le giornate di Cioccoshow: dal libero confronto tra i maestri pasticcieri ed esperti di comunicazione per la promozione del cioccolato, a tavole rotonde sulla lunga storia del cacao, dai luoghi di produzione alla degustazione. Venerdì 10 novembre - Il Cioccolato è anche un’arte da vendere: libero confronto fra maestri pasticcieri ed esperti di comunicazione. Ovvero, come promuovere il cioccolato, come far conoscere le diverse sfumature dei gusti, gli abbinamenti, le degustazioni, gli eventi, le politiche per confrontarsi ad armi pari con la Grande Distribuzione. Sabato 11 novembre - Bologna diventa tappa obbligata del circuito della grande cioccolata ufficiale: i quaranta finalisti del Premio Internazionale “Tavoletta d’Oro”, a cura della Compagnia del Cioccolato, proporranno in una degustazione aperta al pubblico la loro migliore produzione. Tutti i golosi potranno esprimere il loro parere e valutare, per mezzo di un’apposita scheda, la loro cioccolata preferita. Domenica 12 novembre sarà dedicata ai bambini. Attraverso il discernimento degli adulti e la loro abitudine al consumo consapevole di un alimento di qualità, i più piccoli avranno modo di avvicinarsi razionalmente e giocosamente alla cioccolata buona e certificata. Le quattro giornate di Cioccoshow: La Magia del Cioccolato saranno ricche di eventi collaterali e di appuntamenti capaci di coinvolgere sia gli operatori del settore che gli appassionati del prodotto. Ma sarà il grande pubblico ad essere nuovamente protagonista e fruitore di Cioccoshow: percorsi del gusto, degustazioni di cioccolato in abbinamento con vino, grappe, liquori, sigari e caffè, saranno confezionate apposta per l’immensa platea di appassionati, curiosi e golosi! Il gelato sarà un nuovo protagonista del laboratorio artigianale e didattico, quest’anno è prevista la presenza di una equipe dell’Istituto Professionale Alberghiero Bartolomeo Scappi di Castel San Pietro Terme, che produrrà per tutte le giornate della manifestazione cioccolatini, praline e naturalmente gelati al cioccolato. Novità di questa seconda edizione della manifestazione sarà il coinvolgimento dei bambini delle scuole materne ed elementari, tramite i laboratori didattici per un’ insolita avventura sensoriale nel mondo del cioccolato dove scontata sarà l’esperienza gustativa ma sorprendente quella olfattiva e tattile. Info: www. Cioccoshow. It Fra le varie proposte di soggiorno a tema che Destination Bologna può elaborare, ecco un esempio di pacchetto turistico molto goloso, al quale si possono aggiungere le visite ai luoghi del grande cioccolato bolognese: Majani, artigiani del cioccolato dal 1796, inventori del primo cioccolato fondente solido della storia, la celebre “Scorza”, nonché del famosissimo Cremino Fiat; Roccati, maestri cioccolatieri dal 1909. Info e prenotazioni: www. Destinationbologna. Com tel. 051 790423 fax 051 790419 www. Digiansantehotels. Com .  
   
   
L’HOTEL PRINCIPE DI SAVOIA HA UNA NUOVA STELLA: MICHELE GARBUIO, MIGLIOR SOMMELIER ITALIANO DELL’ANNO  
 
Tra il carnet di stelle del Principe figura da oggi un nuovo nome: quello di Michele Garbuio, Sommelier del ristorante Acanto, insignito del prestigioso riconoscimento di “Miglior Sommelier Italiano 2006” da Ais, Associazione Italiana Sommelier. Con la premiazione, avvenuta il 3 ottobre scorso a Reggio Calabria in occasione del 40° congresso Ais, Michele Garbuio si è affermato primo su 15 finalisti, provenienti da rigorose selezioni effettuate in tutta Italia e da altre importanti competizioni enologiche. Trevigiano, classe 1977, Garbuio vanta già un curriculum di tutto rispetto, esordendo in Inghilterra nel 2000 come Sommelier dello Stafford Hotel di Londra per poi proseguire presso un altro nome prestigioso del panorama londinese come il Dorchester Hotel; dal 2004 entra a far parte dello staff del Principe, con cui dallo scorso maggio sta affrontando la nuova avventura di Acanto, “un’impresa entusiasmante – asserisce Garbuio - a cui voglio dare il mio contributo nel raggiungimento dell’eccellenza tramite una carta dei vini sempre piu’ pregiata ed esclusiva”. Per Michele Garbuio il vino è arte, mezzo di comunicazione, celebrazione di momenti di convivialità ed unione; “per questo – racconta – nell’attimo in cui mi appresto a dare il mio consiglio al cliente non considero solo le pietanze da accompagnare, ma cerco di capire il momento, lo stato d’animo, il vino più adatto alla situazione nel suo complesso”. Dopo l’importante riconoscimento ottenuto, Garbuio ha in programma il raggiungimento di un altro importante obiettivo: il conseguimento della certificazione di Master Sommelier, per cui sta seguendo il corso tenuto in Inghilterra dalla prestigiosa Court of Master Sommeliers, riconosciuta a livello internazionale; il giovane sommelier sarebbe così l’unico in Italia dei soli 125 Master Sommeliers presenti in tutto il mondo. “Amo questo lavoro ed amo dare il meglio di me tramite esso – conclude Michele Garbuio – per questo ho intenzione di continuare a migliorarmi, e di contribuire alla consacrazione di Acanto come uno dei migliori ristoranti d’ Italia”. .  
   
   
APRE QUESTO VENERDÌ “EMOZIONI DAL MONDO: MERLOT E CABERNET INSIEME”, LA SECONDA EDIZIONE DEL CONCORSO ENOLOGICO INTERNAZIONALE DI BERGAMO  
 
Degustazione gratuita dei vincitori per il pubblico sabato 21 ottobre nel pomeriggio. In programma anche il convegno “La comunicazione del vino, quella nuova”. Apre questo venerdì, 20 ottobre, a Bergamo la seconda edizione di “Emozioni dal mondo: Merlot e Cabernet insieme”, il concorso enologico internazionale dedicato al taglio bordolese. Come nell’edizione passata l’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino ha dato il suo patrocinio, concesso nel mondo a meno di una quindicina di concorsi. La manifestazione è organizzata dal Consorzio Tutela Valcalepio, l’organismo che tutela e promuove la Doc Valcalepio che nella tipologia Valcalepio Rosso utilizza Merlot e Cabernet. Venerdì 20 ottobre le commissioni di assaggio lavoreranno per valutare i vini arrivati da tutto il mondo. I vincitori saranno proclamati sabato 21 e il pubblico avrò la possibilità di assaggiarli gratuitamente presso la Fiera di Bergamo dalle 15,30 in poi di sabato. Come l’anno scorso anche quest’anno è previsto un convegno al termine del concorso. Il tema scelto è “La comunicazione del vino, quella nuova”. Il convegno si terrà sabato 21 alle ore 9,00 presso la Fiera di Bergamo. L’edizione passata del concorso ha visto al lavoro quattro commissioni di valutazione, composte da giornalisti ed enologi stranieri provenienti da dieci paesi (Australia, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria) - e da enologi italiani. Al concorso hanno partecipato 103 vini provenienti da 7 paesi. Sono state assegnate una gran medaglia d’oro, 16 d’oro e 13 d’argento. .  
   
   
COOKING FOR WINE AL WINE FESTIVAL DI MERANO PADIGLIONE DEI VINI BUONI E AUTOCTONI D’ ITALIA SARÀ GIANFRANCO VISSANI AD ANIMARE LA PRIMA GIORNATA DI COOKING FOR WINE!!!  
 
E’ il più famoso, è il più chiacchierato, è il più controverso chef d’ Italia. Ma è anche, forse, il più bravo e, siamo sicuri, ce lo dimostrerà anche in questa occasione. Nella nuova prestigiosa ed esclusiva lounge del Wine Festival, Cooking for Wine, Gianfranco Vissani si esibirà il sabato sera dalle 18,30 alle 21. Infatti l’altra grande novità è l’esclusiva apertura serale di questa lounge (e di tutto il Padiglione dei Vini Buoni e Autoctoni dove la lounge è inserita). Sarà un momento emozionante e per la prima volta al Wine Festival di Merano, l’alta cucina sarà protagonista per tutta la durata del Festival. Ma prima e dopo (nei giorni a seguire della domenica e del lunedì) altri chef notissimi animeranno questi spazi, con un occhio particolare a talentuosi chef giovani ed emergenti. La lista completa sarà comunicata a breve. Insieme alle sfiziosità che questi chef prepareranno, nella stessa area ci sarà l’opportunità di assaggiare una selezione delle migliori specialità di alcune regioni e territori, il tutto in un ambiente allestito con classe ed eleganza. Cooking for Wine, contenitore di eventi e presentazioni di alta cucina e bien vivre curato dalla società di comunicazione ed organizzazione di eventi Witaly, sarà l’ importante nuova iniziativa dell’ edizione 2006 dell’ International Wine Festival di Merano. § L´accesso sarà controllato, con inviti riservati alla stampa e agli espositori § La prenotazione degli assaggi si effettuerà direttamente nella lounge di Cooking for Wine, al banco accueil, durante l’ orario della Fiera. § Il sabato sera (serata Vissani) e la domenica sera ci sarà una speciale apertura serale dalle 18,30 fino alle 21 e oltre. Per queste due sere i posti possono essere prenotati direttamente a Witaly, organizzatrice dell’ evento, via email o fax. Il contributo di ogni coperto è 30 euro. Iwf Merano: Sabato 11 e domenica 12 novembre 2006 dalle 10:00 alle 19:00 www. Meranowinefestival. Com .  
   
   
TORBAROSSA DAY: UNA DOMENICA CON LA STORIA, LA CULTURA E IL PIACERE DELLA GRAPPA  
 
Grande successo di pubblico per Torbarossa Day, evento organizzato da Roberto Castagner in occasione della giornata nazionale di Grapperie Aperte. Domenica 8 ottobre, infatti, quasi 1500 persone hanno varcato le porte della distilleria di Visnà di Vazzola per scoprire tutta la magia della distillazione. La manifestazione si è dunque confermata come un modo originale e coinvolgente per avvicinare al mondo della grappa un pubblico sempre più vasto ed interessato. Inoltre la formula del Torbarossa Day si è rivelata vincente, portando in distilleria non solo appassionati e specialisti del settore ma soprattutto le famiglie, che hanno così avuto modo di trascorrere una domenica insolita ma ricca di storia, cultura e piacere. Da sempre in prima linea nell’opera di difesa e valorizzazione del prodotto Grappa, il Mastro distillatore Roberto Castagner anche quest’anno ha voluto svelare i segreti di un mestiere difficile ed avvincente al tempo stesso, accompagnando di persona i visitatori in un tour conoscitivo della sua azienda, presentando la sua filosofia produttiva e mostrando tutte le affascinanti fasi della distillazione. Durante la giornata il pubblico ha quindi compreso come nasce la grappa e, al termine della visita, ha potuto assaggiare le creazioni firmate da Roberto Castagner, tra cui la preziosa e originale Torbarossa, la grappa da vinacce affumicate divenuta il simbolo dell’innovazione nel mondo della distillazione e le due nuove grappe Fuoriclasse Bianca, morbidissima e Fuoriclasse Rossa, intensa e potente. Grande interesse e curiosità hanno suscitato anche i tre seminari organizzati durante la giornata: alle 11. 30 Samuele Ambrosi, barman dell’Aibes e vincitore del titolo mondiale “Eagle Award” nel 2005 a Singapore, ha tenuto una lezione sui cocktail a base di grappa, in particolare con Torbarossa. Dopo la pausa pranzo, moltissime persone hanno voluto assistere alle lezioni di Paolo Lauciani e Massimo Billetto, entrambi sommelier Ais di fama nazionale e collaboratori di Bibenda e di Gusto, la trasmissione di enogastronomia all’interno del Tg5 delle ore 13. 00 Paolo Lauciani ha spiegato le caratteristiche delle grappe varietali e regionali, mentre Massimo Billetto si è soffermato sugli specifici abbinamenti della grappa, in particolar modo di quella ottenuta da vinacce affumicate degustata con cioccolato e sigari. Torbarossa Day per Roberto Castagner si chiude dunque con un bilancio più che positivo: le presenze sono cresciute infatti del 20% rispetto alla passata edizione, con visitatori da tutta la regione ma anche da Friuli, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana, giunti a Visnà per conoscere la storia e la tradizione di un distillato e del suo territorio. Segno che, con idee giuste e programmi adatti, la diffusione della cultura del bere-bene e la storia della grappa possono fare importanti passi avanti, contribuendo così a rafforzare e diffondere la Qualità del Made in Italy nel mondo. .  
   
   
I VINI DELLA FATTORIA DI PETROGNANO, DISTRIBUITI DA VAMA, SEGNALATI NELLA BUYING GUIDE DI WINE SPECTATOR  
 
Montevago 2003 e Chianti 2004 sono i due vini di Fattoria di Petrognano segnalati da Wine Spectator, rivista statunitense considerata dagli appassionati del vino la più importante rivista al mondo nel campo dell’enologia. I prodotti dell’azienda di Montelupo Fiorentino sono tra le prestigiose etichette che Vama Distribuzione propone in esclusiva sul territorio italiano. Wine Spectator è la rivista statunitense che ogni anno stila la classifica “top 100”, analizzando i vini provenienti da tutto il mondo. La scelta dei prodotti è determinata valutando ogni tipologia di vino sulla base di quattro criteri: la qualità, il valore, la disponibilità intesa come estensione della produzione e il fattore emozionale. Nella buying guide di questa rivista compaiono due vini che provengono dal cuore dell’Italia e precisamente dalla Toscana. L’etichetta è Fattoria di Petrognano, i vini sono il Chianti Docg 2004 e il Montevago Igt 2003. Chianti 2004 - ottenuto da uve Sangiovese, Canaiolo e Cabernet Sauvignon - è un vino rosso rubino, con sfumature granate. Regala agli amanti del rosso un profumo intenso e un sapore armonico, ben strutturato con tannini arrotondati. Montevago 2003 - Cabernet Sauvignon al 100% - di color rosso rubino, presenta all’occhio riflessi violacei. Montevago è la quintessenza della piacevolezza dei vini rossi, dall’aroma intenso ha un’ottima struttura al palato. I due vini segnalati da Wine Spectator, proposti in esclusiva da Va. Ma Distribuzione, si possono trovare nelle enoteche e nei ristoranti che privilegiano qualità e raffinatezza nella ricerca dei loro prodotti. Il Chianti lo si trova ad un prezzo di 7,00 euro, mentre il Montevago a 14,00 Euro. .  
   
   
TRADIZIONE ED INNOVAZIONE PER PRODOTTI UNICI DAL PROFUMO ANTICO: FONDATO 25 ANNI FA DA LAURA GASPARINI, OGGI IL LABORATORIO DI PASTA FRESCA LA SFOGLIA È CONSIDERATO UNA PICCOLA “MAISON DEL GUSTO”, DOVE ARTIGIANALITÀ E TRADIZIONE SI SPOSANO PERFETTAMENTE CON INNOVAZIONE ED ALTA CREATIVITÀ, DANDO VITA A PRODOTTI FRESCHI E UNICI  
 
Sito nel cuore dell’Emilia Romagna, il laboratorio La Sfoglia è considerato oggi un luogo culto per chi ama assaporare prodotti artigianali che rispecchiano le più alte tradizioni culinarie del nostro paese. Anima e fondatrice di questo tempio del gusto è Laura Gasparini che nel 1981 decise di trasformare la sua grande passione per la tavola in un vero e proprio business unendo in un mix perfetto l’antica arte della buona tavola alle innate capacità artigianali. In breve tempo il piccolo laboratorio si trasformò in una vera e propria azienda. La clientela divenne sempre più numerosa e tra questa comparvero anche importanti ristoratori e supermercati che si affidarono alle mani della signora Gasparini per soddisfare le esigenze dei palati più esigenti e raffinati. La formula del successo del laboratorio La Sfoglia è racchiusa nella capacità di aver dato vita ad un connubio perfetto tra tecniche di lavorazione artigianale, elevata qualità degli ingredienti utilizzati e creatività culinaria. Oggi a gestire lo sviluppo dell’azienda è il figlio Corrado Zamboni che con grande impegno ricerca costantemente nuove tipologie di prodotto accostando profumi e sapori unici come ad esempio i triangoli al caviale d’olive, le mezzelune al salmone e i ravioli ai fagioli borlotti. Tra le paste più richieste: i cappelletti (tirati con trafile in bronzo con ripieno di stracotto di manzo e maiale cotto con aggiunta di Parmigiano Reggiano a crudo stagionato 24 mesi), i tortelli verdi con ripieno di bietole soffritte con lardo e cipolla, ricotta di casello mista pecora e vacca e parmigiano reggiano, i tortelli di zucca con ripieno di zucche della zona formato “orologio”, cotte in forno misto vapore elettrico e ventilato con aggiunta di amaretti, zucchero e Parmigiano Reggiano. Www. Lasfoglia. Net .  
   
   
SCUOLA DI PANZEROTTI NEI TRULLI “APULIAN TRADITIONAL CREPES” SCHOOL  
 
Riscoperta delle tradizioni culinarie e da gourmet nello splendido contesto della Valle d’Itria, a pochi chilometri da Martina Franca, Cisternino ed Ostini: l’azienda agricola Agritrulli (già nota per la Scuola di Salsa Di Pomodoro) organizza un evento memorabile. Nella giornata di sabato 9 dicembre vi sarà un corso per scoprire tutti i segreti per preparare uno dei piatti piu’ gustosi della cucina pugliese: il Panzerotto (denominato anche Calzone in altre parti d’Italia). La giornata prevede un approccio learning by doing con un iniziale momento di scoperta delle origini del piatto (Indo-europee), l’organizzazione del lavoro, la distribuzione dei compiti e degli strumenti di lavoro, la scelta degli ingredienti, l’impasto, la lievitazione ecc. Fino alla frittura e alla degustazione (frisc’ e mang’ in slang barese). E’ prevista anche una cena a base di panzerotti (salati e dolci) e il diploma di partecipazione con l’esclusiva ricetta tradizionale pugliese della “professoressa Zietta Tosto”, (quota per lezione e cena 45 euro) Per chi vuole soggiornare ad Agritrulli nel week-end è prevista anche la visita ad un frantoio tipico con l’assaggio dell’olio appena spremuto e la visita ad un caseificio durante la preparazione tradizionale a mano delle “mozzarelle treccine” (quota di partecipazione week end a persona di 160 euro in totale per due notti, lezione di panzerotti e visite). Www. Agritrulli. It .  
   
   
CORSO DI PRALINE, BISCOTTI E DOLCI NATALIZI NEL “REFETTORIO” DELL’ANTICA ABBADIA  
 
Un corso di sfiziosi antipasti semplici della cucina ligure, gustosi e di sicuro effetto e di dolci, in particolare biscotti, praline al cioccolato, dolci al cucchiaio e budini fatti come la tradizione comanda, che ricordano il gusto del passato. Tutto ciò nell’Abbadia San Giorgio, a metà strada tra le Cinque Terre e Portofino, nel cuore del borgo millenario di Moneglia (Ge), in una incantevole residenza di charme ricavata in un convento francescano quattrocentesco. Per il ponte dell’8 dicembre e valido tutti i weekend di Dicembre 2006 Abbadia San Giorgio organizza un corso di sfiziosi antipasti semplici della cucina ligure, gustosi e di sicuro effetto e di dolci, in particolare biscotti, praline al cioccolato, dolci al cucchiaio e budini fatti come la tradizione comanda, che ricordano il gusto del passato! Ideali per rendere speciali le feste natalizie, sia come entrée che come dessert per il brindisi del cenone di fine anno! Gli ospiti-chef saranno deliziati anche da un piccolo corso di degustazioni di olio extravergine d’oliva, tenuto da un assaggiatore ligure, o all´abbinamento dei vini con le portate. La proposta comprende: pernottamento e prima colazione biologica a buffet nell´antico refettorio, che propone le delizie della rinomata Valle del Biologico di Varese Ligure e il corso culinario che si terrà per due pomeriggi (lezioni di 3 ore ciascuna). Nel “Cenatio”, il refettorio del convento trasformato in zona conviviale, i palati (anche i più sopraffini) degli ospiti si deliziano con le degustazioni di prodotti tipici: oltre all’olio, miele biologico, marmellate di limoni di Monterosso, confetture e deliziose torte fatte in casa, formaggi e salumi. Dedicate agli enologi provetti (o agli amanti di calici pregiati) le selezioni di vini e grappe che si tengono nella cripta “ad cellam vinariam”, mentre dalla “cella penaria” provengono gli elisir di ginepro, uva fragola, mirto e prugne (a seconda della stagione). Info@abbadiasangiorgio. Com www. Abbadiasangiorgio. Com .  
   
   
FIOCCO BLU IN CASA KV NORDIC! È ARRIVATO IL NUOVO SALMONE CANADESE  
 
I salmoni affumicati sono ormai una gustosa presenza sulle nostre tavole grazie alla loro versatilità. Kv Nordic da più di 100 anni è il marchio che contraddistingue le tre pregiate varietà del re dei pesci nobili che conosciamo e apprezziamo in mille ottime ricette: il salmone scozzese, irlandese e norvegese rappresentano infatti, pur con le dovute differenze tra una varietà e l’altra, un’abitudine alimentare affermata nella nostra alimentazione grazie alle numerose proprietà nutritive e all’ottimo sapore dato dalla sapiente affumicatura. Oggi Kv Nordic aggiunge alla sua gamma un’altra qualità di salmone: nasce infatti il pregiato salmone canadese nella nuova confezione blu da 100 grammi. Il salmone canadese firmato Kv Nordic appartiene alla famiglia del salmone del Pacifico, sicuramente tra i più pregiati al mondo poiché pescato ancora libero nelle fredde e cristalline acque lungo le coste tra il Canada e l’Alaska. Kv Nordic pesca e lavora il famoso salmone sockeye o salmone selvaggio, specie caratterizzata da carni particolarmente rosse, brillanti e sode. Il salmone sockeye raggiunge il peso di circa 3 kg ed è catturato da maggio a settembre utilizzando esclusivamente il metodo antico della pesca “troll” o ad amo. Questo metodo è destinato alla pesca dei salmoni più pregiati e più adatti all’affumicatura: i tessuti dei salmoni, infatti, sono estremamente delicati e questo metodo evita di alterare la loro struttura e lascia intatta la compattezza delle carni. Inoltre, avendo la possibilità di nuotare in acque ancora incontaminate, il salmone canadese sviluppa una notevole robustezza e muscolatura; ciò si traduce alla fine in una carne piuttosto consistente, compatta e con pochissimi grassi. Kv Nordic porta così sulla nostra tavola un pesce gustoso, dolce e raffinato, ideale per realizzare antipasti creativi e stuzzicanti. Il salmone canadese Kv Nordic non è solo buono ma è un alimento sano e un prezioso alleato per la salute. Infatti, un basso contenuto di lipidi, tante proteine, un limitato apporto di calorie e l’importante contenuto di acidi grassi polinsaturi Omega3, tanto utili al nostro organismo, fanno del salmone canadese Kv Nordic un ottimo complemento in cucina. Proprio l’Omega 3, importante elemento essenziale per la prevenzione di gravi patologie cardio-vascolari e dermatologiche, di cui il salmone è naturalmente ricco, rende questa nuova specialità ittica di Kv Nordic una vera risorsa per il nostro benessere. Il salmone canadese Kv Nordic è distribuito in Italia da Eurofood, leader nell’importazione e nella distribuzione delle migliori specialità alimentari da tutto il mondo. .  
   
   
ILLA: DA 60 ANNI IN CUCINA UNA STORIA DI SUCCESSO, ALL’INSEGNA DELLA MASSIMA QUALITÀ ED ECCELLENZA  
 
Illa S. P. A. : un nome che da 60 anni parla di alta qualità per ottime prestazioni in cucina. Nata nel 1946 a Langhirano (Parma) e inizialmente produttrice di pentolame in alluminio, oggi il suo core business comprende una vasta gamma di articoli antiaderenti: dal 1968 Illa è licenziataria (la prima in Italia) dei prodotti “Teflon”. Un’esperienza caratterizzata da materiali esclusivi di valore superiore e da rigorosi processi di realizzazione e controllo del prodotto, gestiti da un sistema produttivo estremamente razionale e funzionale. All’assoluta affidabilità tecnica si sposa una creatività all’avanguardia per garantire un’ampia scelta di articoli dal design efficiente e piacevole, sapientemente dedicati alle necessità dei vari mercati. Per questo dopo 60 anni gli strumenti da cucina Illa continuano a soddisfare pienamente sia i gusti più classici che le esigenze più innovative: la produzione della storica azienda di Langhirano conferma la sua eccellenza nella continua proposta di idee nuove all’insegna della qualità, tanto nella forma quanto nella sostanza. Perché è Illa ad offrire da sempre la sicurezza del massimo successo in cucina… .