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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Marzo 2005
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CONSIGLIO EUROPEO VERTICE DI PRIMAVERA: VERSO LA REVISIONE DEL PATTO DI STABILITÀ  
 
Bruxelles, 7 marzo 2005 - Il Vertice di Primavera che si terrà i 22 e 23 marzo, oltre alla revisione della Strategia di Lisbona (da noi trattata separatamente), affronterà il tema del Patto di stabilità e dello sviluppo sostenibile. Consiglio e Commissione sono quindi invitati ad illustrare all'Aula le loro posizioni dando lo spunto all'apertura di un dibattito che porterà all'adozione di una risoluzione del Parlamento europeo. Il Parlamento, in passato, si è pronunciato diverse volte sul Patto di Stabilità e sulla sua revisione. In occasione della sessione di febbraio, per citare solo l'ultimo caso, ha adottato la relazione di Othmar Karas (Ppe/de, At) sulle finanze pubbliche dell'Uem che, in particolare, esorta gli Stati membri ad impegnarsi maggiormente per rispettarne i criteri nonché a introdurre pacchetti di riforme strutturali e miglioramenti nell'amministrazione fiscale. D'altra parte i deputati rilevano la necessità di migliorare l'applicazione della procedura per il disavanzo eccessivo, e insistono affinché il Patto attribuisca maggiore attenzione alla salvaguardia della sostenibilità delle finanze pubbliche e chiarisca la nozione di «spese pubbliche di buona qualità». Inoltre, nella risoluzione adottata dalla Plenaria in merito al programma legislativo della Commissione, il Parlamento invita l'Esecutivo ad assicurarsi che, per garantire finanze sane, ogni proposta di riforma del Patto di stabilità ne salvaguardi la struttura fondamentale, «soprattutto il riferimento agli attuali massimali del 3% del disavanzo». Secondo i deputati, poi, va prestata più attenzione alla posizione degli Stati membri in materia di debito pubblico e devono essere controllate in maniera più rigorosa le prestazioni e le previsioni delle economie nazionali. Tuttavia, aggiungeva il Parlamento, va prevista «la possibilità di una certa flessibilità» per i paesi che hanno ridotti livelli di debito in periodi di grave recessione, purché ciò «incoraggi un comportamento corretto in periodi di crescita». Background - Al termine di cinque anni di attuazione, le norme applicabili ai bilanci degli Stati membri sono in corso di revisione. Questa revisione fa seguito ad una sentenza pronunciata dalla Corte di giustizia il 13 luglio 2004 nella Causa C-27/04 (Commissione contro Consiglio), che ha chiarito i rispettivi ruoli della Commissione e del Consiglio nella sua applicazione. Nel settembre 2004, su mandato del Consiglio europeo, la Commissione, ha adottato una comunicazione intitolata «Rafforzare la governance economica e chiarire l’implementazione del Patto di Stabilità e di Crescita». La Comunicazione esamina come potrebbe il quadro di bilancio – in particolare il patto di stabilità e di crescita - «correggere le mancanze emerse sino ad oggi», dando maggiore risalto agli sviluppi economici nelle raccomandazioni e ponendo l’accento sulla tutela della sostenibilità delle finanze pubbliche. Essa, inoltre, analizza in quale modo si potrebbero coordinare meglio fra loro gli strumenti di governance economica dell'Ue, «affinché aumenti il contributo della politica di bilancio alla crescita economica e si progredisca verso la realizzazione della strategia di Lisbona». Da ultimo, propone alcuni «accorgimenti» per migliorare l’attuazione del quadro. Il Consiglio Ecofin del 17 febbraio scorso ha tenuto un dibattito orientativo sull'insieme degli elementi presi in considerazione nel quadro della revisione del patto di stabilità e crescita, riguardanti il miglioramento della "governance" nonché il miglioramento della parte preventiva del Patto e dell'attuazione della procedura per disavanzo eccessivo (parte correttiva del Patto). La Presidenza presenterà una proposta intesa a consentire al Consiglio, nella sessione dell'8 marzo prossimo, di giungere ad un accordo politico che sarà trasmesso, sotto forma di relazione, al Consiglio europeo del 22 e 23 marzo.  
   
   
STRATEGIA DI LISBONA: MENO OBIETTIVI E CALENDARIO PRECISO  
 
Bruxelles, 7 marzo 2005 - La Strategia di Lisbona sarà uno dei «piatti forti» del Vertice di Primavera. I capi di Stato e di Governo, più in particolare, saranno chiamati a dibattere in merito al rilancio della Strategia al fine di stabilire un partenariato per la crescita e l'occupazione. Essi, inoltre, illustreranno le priorità nei settori chiave da cui dipendono crescita e occupazione ed esamineranno i metodi per migliorare la gestione (governance) della Strategia a livello dell'Unione e degli Stati membri. In previsione del Consiglio europeo, che si terrà il 22 e 23 marzo, si svolgerà in Aula un dibattito sulla revisione intermedia della Strategia di Lisbona a seguito del quale il Parlamento potrebbe adottare una risoluzione. A dire il vero, il Parlamento ha già avuto modo di pronunciarsi sulla Strategia di Lisbona in diverse occasioni. Solo per citare le ultime, lo scorso mese di febbraio, a seguito del dibattito sul programma legislativo della Commissione, l'Aula ha adottato una risoluzione che, tra le altre cose, esprimeva soddisfazione per «l’importanza fondamentale» riservata dall'Esecutivo alla realizzazione della Strategia di Lisbona. Il Parlamento, inoltre, suffragava le misure previste destinate a garantire che il processo affronti un numero inferiore di obiettivi più complementari e segua un calendario preciso per quanto concerne la sua realizzazione. I deputati, d'altra parte, nella relazione sulla situazione dell'economia europea sugli indirizzi di massima per le politiche economiche adottata nel corso della stessa sessione, deploravano i ritardi considerevoli accumulati nell'attuazione della strategia di Lisbona, «soprattutto nel settore delle riforme strutturali e del risanamento delle finanze pubbliche in un certo numero di Stati membri». E, considerando che tali ritardi fossero in parte attribuibili alla molteplicità degli obiettivi, accoglievano con favore la fissazione delle priorità centrali da parte del gruppo presieduto da Wim Kok, esortando gli Stati membri ad attuarle con determinazione. Ma già nel dicembre 2004, in occasione del dibattito sulla strategia politica della nuova Commissione Barroso, l'Aula aveva adottato una risoluzione che criticava il «numero eccessivo di obiettivi, spesso in contrasto tra loro». Per tale motivo, la Commissione era invitata «a mettere in atto uno sforzo politico significativo per razionalizzare e riorientare la strategia di Lisbona verso l’obiettivo fondamentale, ossia l'obiettivo di crescita sostenibile e di creazione di posti di lavoro, definendo un calendario più preciso per il raggiungimento dei suoi obiettivi nei prossimi cinque anni». Il Parlamento, inoltre, sottolineava che la strategia europea in materia di competitività deve «basarsi sull'eccellenza nel settore dell'istruzione, della formazione e della ricerca, dei servizi pubblici e delle infrastrutture di alta qualità, dell'integrazione sociale, delle migliori condizioni di lavoro, di un migliore equilibrio tra i lavoro e la vita personale e su un ruolo guida nel mondo in termini di tecnologie e standard ambientali».  
   
   
RADDOPPIARE I FONDI PER LA RICERCA  
 
Bruxelles, 7 marzo 2005 - Come finanziare la Ricerca europea? Quali priorità per il futuro? Come può la Ricerca migliorare la competitività in Europa? I deputati della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia hanno tentato di rispondere a tali quesiti adottando a larga maggioranza la relazione d'iniziativa di Pia Locatelli (Pse, It), ora all'esame della Plenaria. L'adozione della relazione è avvenuta qualche settimana prima che la Commissione presenti le sue proposte sul 7° Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo tecnologico (Pq). Oltre alle misure di sostegno finanziario, l'Esecutivo dovrà presentare le priorità tematiche. Raddoppiare i fondi La relazione sottolinea che per rendere l'Europa più competitiva è necessario stanziare maggiori mezzi finanziari per la ricerca e l'innovazione. Per i deputati, lo Spazio europeo della ricerca potrà esistere unicamente se una quota maggiore dei finanziamenti alla ricerca sono concessi a livello europeo. Pertanto chiedono il raddoppio, in termini di percentuale del Pil degli Stati membri, del contributo al Programma Quadro di ricerca. Inoltre, invitano la Commissione a elaborare il 7° Programma conformemente alle proposte sulle prospettive finanziarie 2007-2013 e a continuare a difendere la proposta secondo cui il bilancio dell'Unione deve essere fissato a un tasso ampiamente superiore all'1% del Pil. La richiesta di raddoppiare i fondi destinati alla ricerca è stata oggetto di un'interrogazione orale discussa in occasione della Plenaria di febbraio. Priorità per il 7° Programma Quadro La relazione auspica mantenere la continuità tra il 6° e il 7° Pq assicurando, al contempo, un chiarimento e una semplificazione delle procedure. La definizione delle priorità tematiche, per i deputati, dovrà riflettere quelle strategiche dell'Agenda di Lisbona e fondarsi su un reale dibattito in seno alle Istituzioni europee e nazionali, alla comunità scientifica e al settore economico. I deputati, inoltre, approvano la decisione della Commissione di integrare la ricerca spaziale e di ampliare il campo della ricerca su sicurezza e difesa. Ma ritengono anche che debba essere sostenuta la ricerca nei campi della scienza della vita, delle nanotecnologie, della chimica, così come in quello delle fonti di energia attuali e future che non producono Co2. Un Consiglio europeo della Ricerca I deputati temono che l'Unione perda progressivamente la sua competitività qualora non finanziasse a sufficienza la ricerca fondamentale e la ricerca a lungo termine. Pertanto chiedono che sia istituito il Consiglio europeo della Ricerca, così come proposto dalla Commissione, evitando tuttavia delle sovrapposizioni con le istituzioni esistenti, quali il Centro Comune di Ricerca. Il Consiglio, secondo i deputati, dovrebbe conferire un sostegno europeo alla ricerca fondamentale, disporre di finanziamenti adeguati e evitare il moltiplicarsi della burocrazia.  
   
   
CONSIGLIO MINISTRI: APPROVATO DEFINITIVAMENTE IL CODICE DELL’AMMINISTRAZIONE DIGITALE  
 
Roma, 7 marzo 2005 - Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 4 marzo in via definitiva il Codice dell'Amministrazione Digitale, una riforma organizzativa per lo Stato. Questo nuovo strumento giuridico, voluto da Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, si propone di fornire un quadro normativo coerente, omogeneo e unitario all'applicazione delle nuove tecnologie digitali nella Pubblica amministrazione, consentendo tra l'altro un notevole recupero di efficienza, ingenti risparmi e un miglioramento della qualità dei servizi. Il testo approvato ha sostanzialmente recepito le indicazioni formulate dai vari soggetti istituzionali chiamati ad esaminarlo. Il ministro Stanca ha sottolineato che “questa ‘Magna Charta' della Pa moderna non nasce dal nulla, ma è parte di una strategia complessiva che, come ha detto il Presidente del Consiglio, è tesa a ‘trasformare la pubblica amministrazione da handicap a punto di forza per il nostro competere nell'economia mondiale”. I benefici più consistenti saranno a favore di cittadini ed imprese in quanto, ha ricordato Stanca, “il Codice si propone di liberare gli italiani da molti ed anacronistici obblighi e adempimenti verso le Pubbliche amministrazioni. In sostanza, con il varo definitivo, nasce il ‘cittadino digitale', a cui il Codice riconosce nuovi diritti e nuove possibilità, definendo il quadro giuridico per garantirne l'effettivo godimento”. “Non solo”, ha proseguito il ministro, “ma si punta pure a liberare nuove risorse della Pa attraverso una massiccia e pervasiva digitalizzazione in grado di introdurre strumenti utili ad eliminare sprechi, restituire maggior valore ai contribuenti, come pure di essere alla base di nuovi e più moderni modelli organizzativi, rendendo più produttivo ed efficace il lavoro pubblico”. Il ministro per l'Innovazione e le Tecnologie ha inoltre posto in evidenza che “la Pubblica amministrazione dovrà fare ricorso all'informatica e ad accettarla come il principale strumento operativo non soltanto nei rapporti interni, ma soprattutto con i cittadini. I cittadini e le imprese ci chiedono infatti una burocrazia più snella, più vicina, più veloce, più semplice e aperta”. In sostanza la “Pa in rete” si avvia a diventare una realtà in quanto gli atti, i dati, i documenti, le scritture contabili e la stessa corrispondenza, non solo con la Pa ma anche tra privati, se prodotti in modo digitale e contenuti in archivi informatici, avranno la stessa validità giuridica dei documenti cartacei tradizionali. In tal modo si riducono tempi e costi sia di gestione che di ricerca dei documenti, ma anche rilevanti oneri per gli archivi.  
   
   
BEI: BENE LA TRASPARENZA E LA SELETTIVITÀ DEI PROGETTI SOSTENUTI  
 
Bruxelles, 7 marzo 2005 - La Plenaria è chiamata a pronunciarsi sulla relazione d’iniziativa di Alain Lipietz (Verdi/ale, Fr) in merito alla relazione d'attività per il 2003 della Banca europea per gli investimenti (Bei) adottata a larga maggioranza dalla commissione per i problemi economici e monetari. I deputati si congratulano con la Bei per la suddetta relazione e, in particolare, per la maggior trasparenza dell’informazione ai cittadini e della definizione selettiva dei progetti da sostenere. A tal proposito la invita a dare priorità ai fondi per le Reti Transeuropee, ad investire maggiormente nel settore delle energie rinnovabili e a sostenere prestiti alle Piccole e Medie Imprese (Pmi), segnatamente nei paesi in cui si registrano maggiori ritardi in tale settore. La Bei viene inoltre incoraggiata ad adottare norme precise per poter definire i criteri quantitativi di valutazione dei progetti presentateli e poter esaminare sistematicamente il reale contributo per la strategia definita in seguito ai Consigli europei di Lisbona e Göteborg. La relazione chiede che vengano ridotti quanto prima i pesanti oneri che gravano su Pmi e banche, in modo che possano ottenere maggior beneficio dal capitale del Fondo Europeo d’Investimento (Fei). La Bei è inoltre invitata a rafforzare il proprio ruolo di guida finanziaria nella modernizzazione dell’Unione europea, dando particolare sostegno alla ricerca scientifica ed ai settori ad alta tecnologia. I deputati ritengono che la Bei debba definire e chiarire i propri criteri nell’intervento fuori dell’Unione, al di là del mandato molto generale della Commissione. La relazione inoltre si congratula per i progressi fatti nel dialogo con le organizzazioni non governative ed appoggia fortemente le proposte sulla trasparenza adottate il 15 giugno 2004 dal consiglio d’amministrazione. Tuttavia, dichiarandosi preoccupati delle recenti accuse della stampa che vede la Bei coinvolta in un possibile conflitto d’interessi, i deputati la esortano pertanto a dotarsi di un codice deontologico che chiarisca gli obblighi dei membri della sua direzione. Infine, essi sottolineano il ruolo importante che il Parlamento dovrebbe avere nel controllo contabile della Bei. Background La Banca fa parte degli Istituti finanziari internazionali (Ifi) creati da un gruppo di Stati legati da un trattato per finalizzare o catalizzare il finanziamento degli obiettivi dal trattato stesso (che, tra l'altro, è stato ricordato dai Consigli di Lisbona e Göteborg, nonché dal Consiglio di Roma, che ha sottolineato il ruolo della Bei nella sua Iniziativa di crescita). La Bei svolge un'attività di una portata pari a circa il triplo di quella della Banca Mondiale, ed ha destinato nel 2003 il 92% dei suoi prestiti all'Europa a 25. Il restante 8% è stato destinato, su mandato del Consiglio, ai programmi di cooperazione di paesi legati all'Unione. Le sue operazioni si basano su prestiti di fondi reperiti dal mercato dei capitali e non dal bilancio comunitario. Ciò le permette quindi di agire con indipendenza all'interno del quadro istituzionale comunitario. La Bei è riuscita a firmare, nel 2003, un totale di contratti di finanziamento che ammonta a 42,3 miliardi di euro. Essa, tra le altre cose, sostiene gli investimenti nel settore delle reti transeuropee (Rte), lo sviluppo a lungo termine di un'economia basata sulla conoscenza, l'innovazione e la ricerca, ed il contributo alle politiche nel contesto dei cambiamenti climatici. Grande attenzione, poi, è rivolta ai nuovi Stati membri e alle politiche di aiuto e cooperazione dell'Unione nei confronti dei Paesi terzi. I finanziamenti, nel 2003, sono stati così ripartiti: 34,2 miliardi all'Ue dei 15; 4,6 miliardi a favore dei nuovi Stati membri dell'Europa centrale e orientale nonché di Cipro e Malta; 2,1 miliardi nei Paesi partner mediterranei; 375 milioni nei Balcani; 463 milioni in Africa, Caraibi e Pacifico, e nei Ptom; 260 milioni in Sudafrica; 348 milioni in America Latina e Asia.  
   
   
BANCO DI BRESCIA: RISULTATI D’ESERCIZIO AL 31.12.2004 UTILE NETTO PROFORMIZZATO A 135,1 MILIONI DI EURO (+15%)  
 
Brescia, 7 marzo 2005 – Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Brescia (Gruppo Banca Lombarda), presieduto da Gino Trombi, ha approvato il 4 marzo il progetto di bilancio al 31 dicembre 2004. Nonostante lo scenario economico nazionale e locale, nel corso del 2004, abbia evidenziato il persistere di uno sfavorevole contesto congiunturale, il Banco di Brescia ha riportato apprezzabili risultati sia sul piano economico sia su quello dello sviluppo commerciale, registrando una crescita dell’attività di intermediazione creditizia, relativa alla raccolta bancaria e agli impieghi e proseguendo l’attività di innovazione produttiva finalizzata al miglioramento dei rapporti con la clientela e della qualità dei servizi ad essa offerti. Nel dettaglio l’esercizio 2004 del Banco di Brescia ha evidenziato quanto segue: Principali Aggregati Patrimoniali La consistenza dei mezzi amministrati ha raggiunto i 35.607 milioni di euro (+4,9% rispetto al 2003. L’incremento è dovuto principalmente alla positiva evoluzione della raccolta diretta, che si è si attestata a 12.809 milioni di euro, in crescita del 5,4% rispetto all’anno precedente e trainata dagli aumenti dei conti correnti (+9,8%) e delle obbligazioni (+5,3%). La raccolta indiretta, pari a 22.798 milioni di Euro, ha segnato un’evoluzione del 4,6% rispetto al dato 2003, il cui valore è stato opportunamente rettificato al fine di recepire il trasferimento, avvenuto in corso d’anno, della clientela gestita da promotori finanziari alla Banca Lombarda Private Investment. Rio economico nazionale e locale, nel corso del 2004, abbia evidenziato il sfavorevole contesto congiunturale, il Banco di Brescia ha riportato sia sul piano economico sia su quello dello sviluppo commerciale, escita dell’attività di intermediazione creditizia, relativa alla raccolta pieghi e proseguendo l’attività di innovazione produttiva finalizzata al pporti con la clientela e della qualità dei servizi ad essa offerti. Zio 2004 del Banco di Brescia ha evidenziato quanto segue: Regati Patrimoniali mezzi amministrati ha raggiunto i 35.607 milioni di euro (+4,9% rispetto ento è dovuto principalmente alla positiva evoluzione della raccolta attestata a 12.809 milioni di euro, in crescita del 5,4% rispetto all’anno dagli aumenti dei conti correnti (+9,8%) e delle obbligazioni (+5,3%). Tta, pari a 22.798 milioni di Euro, ha segnato un’evoluzione del 4,6% 03, il cui valore è stato opportunamente rettificato al fine di recepire il uto in corso d’anno, della clientela gestita da promotori finanziari alla vate Investment. Il trend positivo della raccolta indiretta è riconducibile principalmente alla positiva evoluzione del risparmio gestito, pari a 12.217 milioni di euro (+6,5% rispetto al 2003) e del comparto bancassicurazione, le cui riserve tecniche vita hanno raggiunto i 3.284 milioni di euro (+12,2% rispetto al 2003). Gli impieghi si sono attestati a 11.972 milioni di euro, segnando un incremento del 5,5% rispetto all’esercizio 2003. A fine 2004, i crediti problematici netti della Banca ammontavano a 260 milioni di euro, in calo dello 0,7% rispetto al precedente esercizio. Il rapporto sofferenze nette/impieghi era pari a 0,88%. Principali Aggregati Di Conto Economico Al 31 dicembre 2004, il margine d’interesse si è attestato a 374,1 milioni di euro, sostanzialmente invariato rispetto al 31 dicembre 2003. I proventi netti da servizi hanno raggiunto i 269,6 milioni di euro, segnando una crescita del 4,8% rispetto al 2003 grazie anche all’apporto dato dai servizi di investimento. Il margine di intermediazione ha raggiunto i 650,6 milioni di euro, segnando un incremento dell’1,3% rispetto al valore dell’esercizio precedente. Le spese amministrative, pari a 345,5 milioni di euro, hanno registrato un incremento complessivo del 3,3%. In particolare le spese per il personale sono aumentate del 2,8%, tenuto conto dell’impatto, quantificabile intorno al 2%, che su detto incremento ha avuto il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro. L’utile netto è stato pari a 135,1 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto all’esercizio 2003. L’utile civilistico, che si è attestato a 178,2 milioni di euro, comprende gli effetti del cosiddetto disinquinamento fiscale, pari a 43,1 milioni di euro, al netto delle pertinenti imposte differite. Particolarmente dinamica è stata l’attività commerciale del Banco di Brescia, con numerosi nuovi prodotti rivolti sia ai privati che alle imprese. Nell’ambito dell’offerta dei servizi di conto corrente, sono stati lanciati i conti “Creso Giovani” (per le famiglie con figli di età non superiore ai 20 anni), “Creso Business” (pensato per le esigenze specifiche dei piccoli operatori economici quali artigiani, dettaglianti e liberi professionisti) e “Creso Aperto” (riservato ai nuovi clienti che preferiscono un servizio semplice ed economico per soddisfare le esigenze bancarie di base”. Nell’ambito della bancassicurazione, sono state realizzate le due nuove polizze “unit linked” a capitale protetto “Multiattiva 90” e “Multiattiva 100”.  
   
   
BANCA FIDEURAM: RACCOLTA NETTA TOTALE A FEBBRAIO: € 138 MILIONI PREMI VITA INCASSATI A FEBBRAIO: € 136 MILIONI MASSE AMMINISTRATE A FINE GENNAIO 2005: € 59,9 MILIARDI  
 
Roma, 7 marzo 2005 – La raccolta netta totale (risparmio gestito e non gestito) del gruppo Banca Fideuram ha registrato a febbraio un saldo positivo di € 138 milioni. La raccolta netta di risparmio gestito (fondi, gestioni e assicurazioni) a febbraio è stata positiva per € 98 milioni. All’interno del risparmio gestito, i fondi comuni e le assicurazioni vita hanno segnato una raccolta positiva pari rispettivamente a € 80 milioni e € 57 milioni, mentre le gestioni patrimoniali hanno registrato una raccolta negativa pari a € 39 milioni. A febbraio il saldo complessivo del risparmio non gestito è stato positivo per € 40 milioni. Le polizze vita hanno complessivamente incassato premi per € 136 milioni. La nuova produzione assicurativa è stata pari a € 82 milioni, interamente costituita da polizze unit linked che investono in fondi proprietari. A fine gennaio il totale delle masse amministrate dal gruppo Banca Fideuram ammontava a € 59,9 miliardi, per € 46,6 miliardi costituite da risparmio gestito (fondi, gestioni e assicurazioni). Al 28 febbraio i private banker1 del gruppo Banca Fideuram erano 4.224 a cui vanno aggiunti 33 produttori assicurativi per un totale di 4.257 professionisti. In allegato sono riportate le tabelle relative a: raccolta netta e premi vita incassati a febbraio 2005; dimensioni delle reti di private banker a fine febbraio 2005; asset under management a fine gennaio 2005.  
   
   
INTERBANCA SPA RISULTATI DI BILANCIO AL 31.12.2004 UTILE NETTO 31 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 7 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Interbanca (Gruppo Antonveneta) ha approvato il Bilancio al 31 Dicembre 2004. I dati patrimoniali e le risultanze economiche realizzate nel corso dell’esercizio 2004 si confermano stabili, nonostante la sfavorevole congiuntura economica, caratterizzata da una forte stagnazione degli investimenti e di iniziative sul mercato dei capitali. Il margine d’interesse totale è in crescita del 7,3% ed ha beneficiato notevolmente della componente “dividendi da partecipazioni”. I ricavi netti da servizi sono stati ancora influenzati, come nel precedente esercizio, da un minor apporto delle “Commissioni Nette”, in relazione alla generale stasi del mercato ed in particolare allo specifico settore della finanza strutturata. Il margine d’intermediazione si è assestato a 176 milioni di Euro. I costi operativi risultano in diminuzione del 4% rispetto all’esercizio precedente. Il risultato di gestione ammonta a 117 milioni di Euro. Nel corso del 2004 si è assistito al costante peggioramento delle classifiche di rischio della clientela, che si sono tradotte in rettifiche nette per 56,5 milioni di Euro a valere sui crediti dubbi. L’utile netto si attesta a 31 milioni di Euro, risentendo delle rettifiche riportate ai crediti e alle partecipazioni. I Crediti Al 31.12.2004 gli impieghi verso clientela sono pari a 7.496 milioni di Euro ( -9,6% rispetto all’esercizio precedente). La sfavorevole congiuntura economica, che continua ad interessare le attività produttive e che colpisce in particolare le medie aziende, ha pesato sull’intero comparto causando un aumento del rischio creditizio e l’adozione di una politica più restrittiva nell’erogazione del credito. Qui di seguito le operazioni più significative dell’esercizio 2004: co-arranger per il finanziamento dell’acquisto di Sirti da parte del Fondo Clessidra; co-arranger per il finanziamento destinato a supportare l’acquisizione del capitale di Bauer Italia (Gruppo Nike) da parte del Fondo Aksia Group; arranger per l’operazione di finanziamento volta all’acquisizione del complesso aziendale Cirio-de Rica da parte di Conserve Italia Spa; co-underwriter ad un project financing per la costruzione dei parcheggi per il Policlinico Gemelli a Roma; lead arranger all’operazione di acquisizione di Saeco da parte del Fondo Internazionale Pai; co-arranger nel project financing per la progettazione, costruzione e gestione del Nuovo Ospedale di Mestre (mandataria Astaldi); sottoscrizione del project financing per la costruzione della Centrale Elettrica a Ciclo Combinato a Termoli. La centrale, di complessivi 800 Mw di potenza, ha come sponsor Energia Spa. Del gruppo Cir, ed è una delle prime centrali finanziate in regime di “Mercato libero” dell’energia. Portafoglio Sconto/legge Sabatini Si riconferma leader nel settore a livello nazionale, nonostante la flessione del comparto. Il volume di erogazioni nel corso del 2004 è pari a 418 milioni di Euro. Finanza Nel 2004 è stata intensa e dinamica l’attività volta all’emissione di strumenti finanziari con un profilo di rischio contenuto, apprezzati dal mercato e in grado di offrire un’ampia tipologia di investimento. L’attività di Equity Investment Le partecipazioni di merchant banking, comprensive di Interbanca International Holding, ammontano a 277 milioni di Euro. Nel corso dell’esercizio 2004 sono stati effettuati 2 nuovi investimenti. Si è proceduto inoltre a 8 dismissioni, che hanno generato significative plusvalenze. L’attività di Investment Banking Nonostante il trend fortemente negativo del settore delle fusioni ed acquisizioni societarie, il comparto M&a - nel corso del 2004 - ha acquisito 24 nuovi incarichi e portato a termine con successo 8 operazioni. Nel settore Equity Capital Market Interbanca ha agito in qualità di advisor nell’Ipo di Panaria S.p.a.. Nel corso del 2004 Interbanca ha acquisito il mandato di advisor per l’Ipo al New York Stock Exchange di Mark Iv Industries. Interbanca Gestione Investiment Sgr controllata al 100% gestisce tre Fondi Chiusi: Interbanca Investimenti: al 31.12.2004, il primo fondo della Sgr, quotato in Borsa dal Febbraio 2002, presenta un patrimonio di 51,7 milioni di Euro, investito per il 74% in sette società non quotate. Interbanca Investimenti Due: il fondo ha un patrimonio di 43,5 milioni di euro investito per il 68% in nove società non quotate. Interbanca Investimenti Sud: nel corso del 2004 questo fondo, interamente dedicato alle società non quotate operanti nel Mezzogiorno, con un patrimonio di 10,6 milioni di Euro, ha effettuato il secondo investimento rilevando il 21,9% di Pantex S.p.a. Di Sulmona, attiva nella produzione e commercializzazione del “tessuto non tessuto”. Interbanca International holding S.a. Controllata al 100% effettua investimenti in aziende con assetto azionario prevalentemente estero. L’utile netto del 2004 si attesta a 7,9 milioni di Euro.  
   
   
FITCH ALZA IL RATING DI ANTONVENETA  
 
Padova, 7 marzo 2005 - Fitch Ratings, agenzia di rating internazionale, ha effettuato il 3 marzo un up-grade di Banca Antonveneta sul rating individuale a C da C/d. Allo stesso tempo ha confermato per la Banca gli altri ratings a Lungo termine Bbb+, Breve termine F2 e Support 3. L’ Outlook per il Lungo termine rimane stabile. L’up-grade riflette la migliore capacità di generare profitti e l’impegno del management per accrescere le basi patrimoniali, nonché l’introduzione di più rigorosi sistemi di gestione e controllo del credito.  
   
   
UCF - BILANCIO 31.12.2004: UTILE NETTO: 9,4 MIL EURO MARGINE DI GESTIONE: 20,5 MIL EURO (+ 18,16% RISPETTO AL 2003)  
 
Milano, 7 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Unicredit Factoring ha approvato il Bilancio al 31 dicembre 2004 caratterizzato da una continua crescita dell’attivita’ commerciale e della redditivita’, coniugando i risultati con una costante attenzione alla qualità dell’attivo . Nell’esercizio 2004, la società ha realizzato un turnover pari a 5.904 milioni di Euro (+ 25% sull’anno precedente), in un contesto di mercato, secondo i dati Assifact, ha registrato volumi in flessione rispetto all’anno precedente. Significativa la crescita dell’Utile Netto pari a 9,4 milioni di Euro, confermando l’efficacia dell’azione commerciale. Il netto aumento del margine di gestione pari a 20,5 milioni di Euro (+18,16% sull’anno precedente) e del margine di intermediazione (+14,4%) sul 2003, accompagnato dalla continua crescita del Roe pari al 21% e del Roca pari al 20%, confermano ulteriormente il positivo trend della società. Unicredit Factoring ha, inoltre, sviluppato una forte capacità di governo e di presidio dei rischi di credito accompagnando qualitativamente la crescita commerciale e l’incremento dei volumi gestiti. Il cost/income si è attestato su una percentuale pari al 37% contro il 41% dell’anno precedente. Nel corso del 2004 la società ha intensificato la collaborazione con Unicredit Banca d’Impresa continuando a perseguire importanti opzioni di crescita, allargando la base della clientela e fidelizzando quella già esistente. Ponendosi come obiettivo un attento livello di servizio ed offrendo alla clientela una sempre aggiornata gamma di prodotti specialistici, Unicredit Factoring continua ad impegnarsi per il perseguimento del piano industriale che prevede crescite ambiziose sia in termini commerciali che reddituali.  
   
   
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI LOCAT APPROVA IL PROGETTO DI BILANCIO AL 31/12/2004 STIPULATI NUOVI CONTRATTI PER 4.970,5 MILIONI DI EURO (+19,7%) UTILE NETTO DI 92,5 MILIONI DI EURO (+50,3%)  
 
Milano, 7 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Locat S.p.a., presieduto da Francesco Mezzadri Majani, ha approvato il 3 marzo il progetto di bilancio al 31 dicembre 2004. Nell'anno 2004 Locat si è confermata ancora una volta leader del mercato del leasing italiano con una quota del 13,1% (ex 12,9%), stipulando nuove operazioni per 4.970,5 milioni di euro, in incremento del 19,7% sull'anno precedente, risultato che si confronta con la crescita del 18,1% fatta registrare dal mercato. Dal punto di vista reddituale, il margine di interesse è stato pari a 214,5 milioni di euro (+11,9% rispetto all'esercizio precedente). L'incremento di 22,9 milioni di euro riflette la crescita degli impieghi medi. I costi di struttura sono stati pari a 57,9 milioni di euro (-1,6% rispetto al 2003). La crescita delle spese per il personale (+1,8%) è stata più che compensata dalla diminuzione delle altre spese amministrative (-1,5%) e delle quote di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali e materiali (- 12,9%). Il cost/income è ulteriormente migliorato, scendendo a fine 2004, sotto la soglia del 25% (24,8% contro il 28,5% del 2003). Gli accantonamenti, le rettifiche e riprese di valore sui crediti ammontano complessivamente ad euro 42,6 milioni, in diminuzione di 4,4 milioni di euro sul dicembre 2003 (-9,4%). Il positivo andamento delle riprese di valore riflette, in particolare, l'incasso di un importo significativo (1,6 milioni di euro) a fronte di partite radiate in precedenti esercizi. Le componenti positive e negative di carattere straordinario presentano un saldo positivo di euro 10,6 milioni che comprende proventi per euro 10,2 milioni, derivanti dalla contabilizzazione della fiscalità differita attiva. L'utile prima delle imposte si è attestato a 143,7 milioni di euro, in crescita del 43,5% sull'anno 2003, mentre le imposte sul reddito sono aumentate di 12,6 milioni di euro (+32,6%). L'incremento dell'utile netto da euro 61,6 milioni a euro 92,5 milioni (+ 50,3%) è ascrivibile, oltre che alle predette componenti di carattere straordinario, alla significativa crescita del margine di contribuzione (+13,3%), per effetto dell'aumento degli impieghi medi, rapportato al decremento dei costi di struttura (- 1,6%). Tenuto conto della necessità di allineare la dotazione patrimoniale della Società al livello necessario per finanziare la crescita degli impieghi, il Consiglio di Amministrazione proporrà all'Assemblea Ordinaria degli Azionisti, convocata per il 15 aprile 2005 in prima convocazione e per il giorno successivo in seconda convocazione l'assegnazione del risultato economico dell'esercizio 2004 alle riserve per euro 71.499.790 e a dividendi per euro 21.041.604, corrispondenti a 0,038 euro (invariato) per azione. Il Consiglio di Amministrazione ha cooptato Elisabetta Magistretti e Ranieri De Marchis, responsabili- rispettivamente - della Direzione Governo Amministrativo e della Direzione Pianificazione e Finanza di Unicredito Italiano S.p.a.. I neo Consiglieri hanno preso il posto dei dimissionari Pietro Modiano e Giorgio Guazzaloca. Il Consiglio ha inoltre nominato Luigi Marino Vice Presidente della Società, carica che era rimasta vacante a seguito delle dimissioni di Giorgio Guazzaloca. Locat è stata inoltre autorizzata dalla Capogruppo, subordinatamente all'approvazione di Banca d'Italia, a costituire una Newco in Bosnia Erzegovina, in joint-venture con Unicredit Zagrebacka Banka, per l'esercizio dell'attività di leasing nel predetto paese. L'iniziativa va ad aggiungersi a Locat Leasing Croatia d.O.o., (già operativa in Croazia) e a quella in fase di avvio in Russia (Zao Locat Leasing Russia ) per la quale è stata già ottenuta la registrazione presso il Tribunale di Mosca. Per una più completa informativa sui risultati gestionali conseguiti nell'esercizio, si allegano i prospetti del Conto Economico e dello Stato Patrimoniale. La documentazione è stata trasmessa al Collegio Sindacale.  
   
   
BANCA ETRURIA: PRESENTATO IL PIANO INDUSTRIALE 2005/2007 UN PROGETTO DI SVILUPPO DEL BUSINESS E DI RAFFORZAMENTO TERRITORIALE  
 
 Arezzo, 7 marzo 2005 - Banca Etruria ha reso noto il 3 marzo il Piano Industriale 2005/2007 in occasione dell’incontro con gli analisti e gli investitori istituzionali, riuniti nel palazzo delle Stelline a Milano. Il nuovo Piano Industriale 2005/2007 è stato concepito in un’ottica di sviluppo del business reso possibile grazie all’intervento di riorganizzazione della Banca e del Gruppo che è stato portato a termine dal precedente Piano Industriale avviato nel 2003. “Desideriamo far evolvere ulteriormente il nostro business, rilanciando il modello localistico e proponendoci come Banca di riferimento anche in sistemi economici con esigenze complesse ” ha dichiarato il Direttore Generale Luca Simoni. “Vogliamo rafforzare l’offerta rivolta alla clientela retail e diventare centro di competenza territoriale per animare ed indirizzare la domanda di finanza delle piccole e medie imprese, che costituiranno nei prossimi anni il core business delle banche locali”. Il nuovo Piano intende far crescere Banca Etruria nel Centro Italia, rilanciandone la vocazione localistica attraverso un modello di business policentrico, che riproduca nei diversi territori il modello di Banca di riferimento per l’economia locale, organizzando in modo innovativo la domanda di credito e di finanza e sviluppando un’offerta di eccellenza per i diversi sistemi produttivi del territorio. Il Piano Industriale 2005/2007, redatto con la consulenza di Kpmg Business Advisory Services, si fonda sulle seguenti linee guida. Diventare Banca di riferimento per le diverse economie locali: Strategia di Clientela che prevede il consolidamento della vocazione retail e la focalizzazione del business sulle piccole e medie imprese; Politiche di oferta finalizzate al rilancio degli impieghi a breve termine, allo sviluppo di prodotti di eccellenza a medio-lungo termine, all’offerta di piccoli prestiti e ad una strategia aggressiva sulla raccolta diretta; Strategia di Mercato che con una presenza più capillare sul territorio di circa 15 ulteriori sportelli da aprire nel triennio nel Centro Italia, consenta anche un restringimento della maglia sulla trasversale tirreno-adriatica; Polo Asset Management e fabbriche prodotto tramite: lo sviluppo della società collegata di bancassicurazione Bap come polo dell’Asset Management, la ridefinizione dei rapporti con le Società Captive. Raforzare la struttura patrimoniale: Finanziamento dello sviluppo per mezzo dell’aumento di capitale, fino a 35 milioni di nuove azioni, e di una maggior spinta sulla raccolta diretta da clientela. Ottimizzazione della gestione dell’attivo nell’alleggerimento del portafoglio dei titoli di proprietà, nella predisposizione di una politica di impieghi incentrata sulle imprese e nell’uscita da rapporti non core ad alto assorbimento. Perfezionamento dell’Asset Quality con il rafforzamento del Coverage Ratio su crediti anomali (fino a circa il 50% per le sofferenze ed a circa il 15% per gli incagli) e l’attuazioni di azioni mirate su crediti anomali (Strategic Portfolio Management). Investire nelle competenze e nel’innovazione: Sviluppo modellistica organizzativa di Direzione, dei processi e del presidio dei rischi articolati nella creazione di Centri di Competenza come baricentro della strategia localistica, nella normativizzazione delle politiche creditizie e nel rilancio della progettualità sui Rischi. Evoluzione It che conduca ad una totale esternalizzazione dei servizi informatici con la società Cedacri per un costo previsto di circa 19 milioni di euro al 2007, contro i 24,5 milioni di euro attuali. Sviluppo politiche delle Risorse Umane a supporto dei driver del Piano e dei Centri di Competenza. Gli obiettivi del Piano prevedono in sintesi: una crescita del Roe, benché diluito dell’aumento di capitale, dal 7,84% del 2005 al 9,28% del 2007, un incremento del rapporto tra utile da attività ordinarie e totale dell’attivo dall’attuale 1,19% al 1,43% nel 2007 e del Roi da 0,68% del 2004 allo 0,78% a fine triennio. Inoltre dalla proiezione emerge che il rapporto tra l’utile da attività ordinarie ed il patrimonio netto del Gruppo salirà dall’odierno 12,84% al 15,52% previsto nel 2007. Per il raggiungimento di questi obiettivi è previsto un investimento di 130 mln di euro. Anche per la Banca le simulazioni evidenziano una dinamica positiva degli indici di redditività ed efficienza in particolare con un Roe previsto a fine triennio del 9,21%, con un cost/income ratio con ammortamenti in diminuzione dal 67,95% attuale al 60,97% del 2007. Per supportare e raggiungere questo progetto il Consiglio di Amministrazione di Banca Etruria ha deliberato nel corso della seduta svoltasi ieri di proporre all’Assemblea Ordinaria dei Soci del prossimo 17 aprile un aumento del capitale sociale mediante l’emissione di massimo 46 milioni di nuove azioni divise tra 11 mln gratuite e massimo 35 mln a pagamento. L’aumento di capitale sarà funzionale soprattutto ad uno sviluppo sostenuto degli impieghi (anche per l’apertura delle nuove filiali), al rilancio di prodotti a maggior assorbimento (breve termine, medio - lungo termine partecipativi), a porre enfasi sulla qualità degli attivi e sulla crescita del coverage ratio ed infine a valutare opportunità di crescita dimensionale anche esterne. Il progetto di bilancio 2004 Nel corso dell’evento il Direttore Generale ha presentato anche il progetto di bilancio 2004 che in sintesi riporta i seguenti risultati. Per il Gruppo Etruria: Utile di esercizio a 31 mln di euro (+40,5%); Margine d’interesse a 139,1 mln (+3,4%); Margine d’intermediazione 263,9 mln (+5,2%); Raccolta da clientela 4.171 mln (+4,1%); Impieghi economici 4.174 mln (+19%); Per Banca Etruria : Utile di esercizio a 29,4 mln di euro (+46,6%); Margine d’interesse a 153,3 mln (+1,8%); Margine d’intermediazione 254 mln (+7,11%); Raccolta diretta 4.179 mln (+4,78%); Impieghi economici 4.056 mln (+14,5%).  
   
   
DEXIA-CREDIOP : “AGENDE 21 LOCALI ITALIANE” A PALAZZO D’ACCURSIO 320 RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI LOCALI HANNO PARTECIPATO A 17 TRA SEMINARI, GRUPPI DI LAVORO E WORKSHOP  
 
Bologna, 7 marzo 2005 – Lo scorso 4 marzo è stata una vera e propria kermesse della sostenibilità la prima giornata di lavoro delle Agende 21 Locali Italiane, organizzata dall’associazione nazionale Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, in collaborazione con la Regione Emilia-romagna, la Provincia di Bologna e il Comune di Bologna, con il contributo della banca Dexia Crediop e con il patrocinio di Un-habitat, Upi (Unione Province Italiane), Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), Cnel (Camera Nazionale dell’Economia e del Lavoro), Comitato Interministeriale Emas ed Ecolabel, Federambiente e Città Ciclabili. Oltre 320 rappresentanti degli Enti Locali impegnati in processi di Agenda 21 locale sono arrivati da tutta Italia a Palazzo D’accursio nonostante la neve per partecipare a ben 17 tra seminari, gruppi di lavoro e workshop. Due gli elementi innovativi dell’evento: il taglio prettamente operativo degli incontri di lavoro e la “diffusione” dell’evento in cinque location del centro cittadino: infatti Palazzo D’accursio è stata la sede centrale da cui si sono diramati i diversi gruppi di lavoro. A questo si aggiunge che tutto l’evento è stato organizzato in modo “sostenibile”, con accorgimenti mirati per quanto riguarda l’utilizzo della carta, la gestione dei rifiuti, i servizi di catering rigorosamente biologico. Al termine, sessione plenaria a Palazzo D’accursio con l’intervento del sindaco di Bologna Sergio Cofferati, del Presidente dell’associazione Alessandro Bratti, del direttore Eriuccio Nora, del senatore Giovannelli. “La straordinaria partecipazione all’evento di oggi dimostra la vitalità del movimento delle Agende 21 a livello nazionale” commenta il Presidente Bratti nel suo intervento “nato nel 1999 in risposta al bisogno di discutere di Agenda 21 e di sostenibilità a livello italiano e non soltanto in sedi europee. Oggi l’associazione conta oltre 300 iscritti, ed è tra le realtà più attive a livello europeo”. Si pensi al fatto che ad Aalborg + 10, la Conferenza europea delle città sostenibili dove si sono definiti gli impegni per la sostenibilità dei prossimi 10 anni – la delegazione italiana era la più numerosa e ben 180 dei sottoscrittori della Carta di Aalborg sono italiani. Cofferati ha incentrato il suo discorso sul binomio innovazione - qualità della vita quale elemento competitivo vincente del sistema economico bolognese: la crescita economica non viene solo dall’innovazione ma anche dalla qualità della vita e dalla protezione sociale di una comunità, perché quando le persone vivono bene partecipano, non confliggono e sono capaci di esprimersi come produttori. L’ambiente è qualità della vita – lo dimostra l’emergenza dello smog e delle polveri sottili, perché una città che non è in grado di garantire una mobilità fisiologica normale è una città che perde la sua capacità competitiva e attrattiva. Servono scelte coerenti e politiche strutturali per il problema della mobilità sostenibile, un problema importante soprattutto per il futuro delle città più ricche, se vogliono garantire per i prossimi anni il livello di benessere raggiunto. Oggi l’ultima giornata di lavoro all’Oratorio San Filippo Neri: nella mattinata interverranno tra gli altri gli ospiti stranieri Friedric Saliez dell’agenzia Onu-habitat che parlerà dello stato delle Agende 21 locali nel mondo; Antoine Charlot del Comitè 21 francese e Nuria Buenaventura i Puig dell’associazione catalana Xarsa, partner del Coordinamento italiano in progetti di rilevanza europea quali la Campagna europea per le Città sostenibili. Nel pomeriggio l’Assemblea Nazionale dei soci del Coordinamento che voteranno per il nuovo Presidente dell’associazione e il nuovo Direttivo.  
   
   
LA FINANZA PER LA FELICITA'. LA LEZIONE DEL MICROCREDITO  
 
Roma, 7 marzo 2005 - Federcasse (l'associazione delle 440 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane) in collaborazione con Cassa Padana, Emilbanca e la Fondazione Tertio Millennio ha organizzato il 4 marzo a Bologna presso il Teatro Comunale, il Convegno “Finanza per la felicità. La lezione del microcredito”. Il Convegno è stata un'occasione di approfondimento e di dibattito sul tema della microfinanza ed ha rappresentato, a livello nazionale, la prima occasione pubblica di confronto nell'Anno Internazionale del Microcredito voluto dalla Assemblea Generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare gli attori economici e, più in generale, l'opinione pubblica, su uno strumento idoneo a favorire la crescita sociale ed economica delle comunità e dei territori, non solo nei Paesi del Sud del mondo. In questo contesto, è stato volutamente scelto un titolo “provocatorio” (Finanza per la felicità) proprio per avviare una riflessione concreta sulla necessità di riscoprire i reali obiettivi del “fare banca” oggi in Italia. Obiettivi che tendono al raggiungimento del benessere di famiglie e comunità e, quindi, della loro “felicità” in quanto persone inserite in una vita di relazione ed in progetti personali, professionali ed imprenditoriali. Al Convegno di Bologna, aperto dagli interventi del Presidente della Camera dei Deputati On. Pierferdinando Casini e del Sindaco di Bologna Sergio Cofferati hanno partecipato, nell'ordine: il Presidente di Federcasse e della Fondazione Tertio Millennio Alessandro Azzi, il prof. Stefano Zamagni dell'Università di Bologna, il Direttore dell'Ufficio Problemi Sociali e del Lavoro della Cei Mons. Paolo Tarchi; il Responsabile dell'Ufficio Relazioni Internazionali della Banca d'Italia Giorgio Gomel; il prof. Luigino Bruni dell'Università di Milano-bicocca mentre le conclusioni saranno affidate al Ministro della Funzione Pubblica Mario Baccini, in qualità di Presidente del Comitato Nazionale per l'Anno Internazionale del Microcredito. Nel corso del Convegno sono stati inoltre presentati gli sviluppi e le caratteristiche del Progetto “Microfinanza Campesina in Ecuador” del Credito Cooperativo italiano attraverso la testimonianza del Presidente di Codesarrollo, Giuseppe Tonello.  
   
   
IL CESR AVVIA LA CONSULTAZIONE FINALE SULLE MISURE DI ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA MIFID  
 
Milano, 7 marzo 2005 - Il Cesr (Committee of European Securities Regulators), di cui la Consob fa parte, ha diffuso il 3 marzo l'ultimo documento di consultazione (Ref.cesr/05-164) sulle misure di attuazione della direttiva comunitaria in materia di mercati degli strumenti finanziari (Market in Financial Instruments Directive - Mifid), che modifica la vigente direttiva sui servizi di investimento (Isd). Il documento diffuso dal Cesr tratta, in particolare, gli aspetti della nuova normativa comunitaria relativi a: gli obblighi generali degli intermediari ad agire con correttezza, diligenza e professionalità nell'interesse del cliente; la definizione di consulenza finanziaria; la "best execution" (il principio in base al quale l'intermediario è tenuto ad eseguire l'ordine impartito dal cliente alle migliori condizioni); i requisiti di trasparenza. Quest'ultima fase di consultazione delle misure di attuazione della direttiva Mifid segue quella conclusasi lo scorso 31 gennaio con la trasmissione alla Commissione europea del parere tecnico - sempre relativo alle misure di attuazione della direttiva in materia di mercati degli strumenti finanziari - concernente gli aspetti organizzativi e gestionali degli intermediari, unitamente ai criteri per valutare la correttezza ed il carattere non fuorviante dell'informazione finanziaria. Sul documento diffuso oggi, disponibile sul sito internet www.Cesr-eu.org  il Cesr sollecita da parte dei partecipanti al mercato risposte e commenti, che potranno essere inoltrati via internet utilizzando la sezione "Consultations" del sito e dovranno pervenire entro il termine previsto del prossimo 4 aprile 2005. Entro il 30 aprile, infatti, in parere del Cesr sui temi in esame sarà trasmesso alla Commissione europea. Il 23 marzo 2005, presso la sede di Parigi del Cesr, si terrà sugli stessi temi un'audizione pubblica alla quale è possibile registrarsi utilizzando la sezione "Hearings" del medesimo sito.  
   
   
IOSCO: PIANO D'AZIONE IOSCO SULLA TUTELA DEI MERCATI FINANZIARI CONTRO LE FRODI  
 
Milano, 7 marzo 2005 - Il Comitato tecnico della Iosco (International Organization of Securities Commissions) - l'organizzazione mondiale delle autorità di vigilanza sui mercati finanziari, di cui la Consob fa parte - ha annunciato oggi la pubblicazione del rapporto sulla tutela dei mercati dei capitali dalle frodi finanziarie. Il rapporto, che include anche un piano d'azione, è il risultato di un approfondito studio dei recenti scandali finanziari che hanno coinvolto alcune società di dimensioni internazionali. Il documento costituisce una sistematica analisi dell'attuale regolamentazione dei mercati mobiliari, finalizzata ad identificare i potenziali punti di debolezza del sistema finanziario internazionale e ad individuare gli interventi per porvi rimedio. A seguito dei recenti scandali, la Iosco ha intrapreso diverse iniziative per restituire fiducia ai mercati. Il Comitato tecnico ha istituito una task force di alto livello - copresieduta dal presidente della Consob, Lamberto Cardia, e dal commissario della Sec Roel C. Campos - incaricata di analizzare i problemi normativi emersi e di indicare le grandi linee di evoluzione del sistema. Sulla base del lavoro svolto dalla task force il Comitato tecnico ha quindi definito il piano d'azione. Due sono le priorità che emergono dal documento: la promozione della piena attuazione degli standard e dei principi internazionali; la necessità di migliorare la capacità della autorità di vigilanza di collaborare e di operare per l'osservanza delle leggi e dei regolamenti. Per conseguire questi risultati, il Comitato tecnico intende adottare tre linee di intervento, centrate, rispettivamente: sulla piena attuazione degli standard e dei principi Iosco da parte dei membri dell'organizzazione; sul riconoscimento dell'accordo multilaterale sulla consultazione, la collaborazione e lo scambio di informazioni, quale strumento essenziale per la cooperazione nella vigilanza; sul confronto con quei Paesi scarsamente collaborativi, nei quali la regolamentazione dei mercati finanziari appare carente, affinché migliorino i loro sistemi normativi e incrementino la capacità di collaborare con le altre autorità. Commentando l'iniziativa del Comitato tecnico, il presidente Cardia ha voluto sottolineare come nel processo di rafforzamento dei mercati finanziari contro le frodi nessuna autorità di vigilanza possa agire con efficacia da sola. "Anche con i più alti standard regolamentari e con la migliore attività di vigilanza - ha affermato Cardia - non è possibile eliminare totalmente le frodi finanziarie. E' necessaria la vigilanza costante di tutti gli attori del mercato - società emittenti, investitori, revisori contabili, analisti finanziari, intermediari, senza escludere le stesse autorità di vigilanza per ridurre al minimo i comportamenti scorretti". Il Rapporto per la difesa dei mercati dei capitali dalle frodi finanziarie è disponibile sul sito www.Iosco.org  
   
   
IOSCO: ISTITUITO L'ORGANISMO PER LA SUPERVISIONE DEGLI STANDARD DELLA REVISIONE CONTABILE  
 
Milano, 7 marzo 2005 - La Iosco (International Organization of Securities Commissions) - l'organizzazione mondiale delle autorità di vigilanza sui mercati finanziari, di cui la Consob fa parte - ha istituito un organismo di supervisione (Public interest oversight board, Piob) sugli standard emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International federation of accountans, Ifac). L'annuncio è stato formulato congiuntamente con le altre istituzioni internazionali che partecipano all'iniziativa: il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (Bcbs), l'Associazione internazionale per il controllo sulle assicurazioni (Iasis), la Banca mondiale e il Financial stability forum. Il Piob - che sarà guidato da Stavros Thomadakis, ex presidente dell'autorità greca per i mercati finanziari - supervisionerà l'attività di messa a punto degli standard internazionali per la professione contabile emanati dall'Ifac, con particolare riferimento agli standard di indipendenza ed agli altri standard etici, nonché ai controlli di qualità. L'istituzione del Piob è il risultato dell'attività di collaborazione - sviluppatasi sotto la guida di Michel Prada, presidente della Amf francese - tra la comunità internazionale della vigilanza in campo finanziario e l'Ifac, per garantire che i principi emanati dalla federazione delle associazioni professionali e dai suoi comitati siano ispirati al pubblico interesse. La definizione di più alti standard di qualità ed una rafforzata vigilanza a livello nazionale sulla revisione contabile costituiscono la riforma sostanziale che le autorità di vigilanza ritengono essenziale per promuovere il miglioramento della revisione contabile delle società in tutto il mondo. Il Piob intende - attraverso una maggiore trasparenza e ampi processi di consultazione - rendere più efficaci gli standard contabili emanati dall'Ifac, evidenziandone gli aspetti di pubblico interesse. Le autorità di vigilanza di tutto il mondo e le relative organizzazioni (Iosco, Bcbs, Iasis, Banca mondiale) continueranno, insieme al Financial stability forum, a svolgere un'attività di verifica degli standard attraverso un gruppo di monitoraggio. Il gruppo si propone come strumento di dialogo tra le autorità di vigilanza e la professione e aggiornerà il Piob sui principali fenomeni che investiranno il settore della revisione contabile.  
   
   
SEI PREMI PER FIDELITY INVESTMENTS AI LIPPER FUND AWARDS ITALY 2005  
 
Milano, 7 marzo 2005 - Alla quarta edizione dei Lipper Fund Awards Italy 2005, Fidelity si è aggiudicata ben 6 premi, di cui 2 alla Società e 4 ai singoli fondi. Fidelity è risultata la migliore società di gestione nella categoria Best Fund Group a tre anni per il raggruppamento Lipper Bond Group–large, e come Best Fund Group a tre anni per il raggruppamento Lipper Overall Group. I fondi Fidelity che hanno conseguito i prestigiosi riconoscimenti sono: il Fidelity Funds Italy Fund per la categoria Azionario Italia a 3 anni, il Fidelity Funds France Fund per la categoria Azionario Francia a 3 anni, il Fidelity Funds Euro Balanced Fund per la categoria Bilanciato Europa, e il Fidelity Funds European Growth Fund come miglior fondo a 10 anni nella categoria Azionario Europa. I Lipper Fund Awards sono un marchio di eccellenza e di riconoscimento nella gestione dei fondi e del conseguimento di ottime livelli di performance. “Questi premi – commenta, Rafael Febres Cordero, direttore generale di Fidelity Investments in Italia – sono un importante riconoscimento per la nostra strategia d’investimento basata sull’approccio “bottom-up” agli investimenti e sull’analisi costante delle aziende nelle quali investire che consente a Fidelity di avere una conoscenza approfondita di ogni singola società quotata e di ottenere rendimenti superiori alla media” e aggiunge “se è gratificante vincere un premio per un fondo, il riconoscimento alla società valorizza in modo inequivocabile la nostra filosofia ed il lavoro svolto da un team di professionisti che opera a livello mondiale condividendo conoscenza e risultati.”  
   
   
CON BANCA SELLA SI IMPARA (GRATIS) IL MESTIERE DA UN TRADER PROFESSIONISTA: PRIMO APPUNTAMENTO L'11 MARZO A BOLOGNA  
 
Milano, 7 marzo 2005 - Si chiama Trader Day il nuovo appuntamento formativo gratuito organizzato da Sella.it. Si tratta di una giornata in cui si avrà la possibilità di seguire da vicino l'operatività di un Trader di professione, che svolgerà in diretta attività di trading spiegando le scelte e le strategie attuate. Il programma della giornata prevede l'analisi della chiusura dei mercati del giorno precedente e delle aspettative, l'elaborazione delle strategie per la giornata, l'operatività in apertura, la gestione delle posizioni in essere, la scelta degli Stop Loss, il dibattito e scambio di opinioni con i partecipanti, l'operatività in apertura del Mercato Americano, la gestione delle nuove posizioni e avvio alla conclusione dei lavori. Docente sarà Lorenzo Biagioli, trader indipendente in opzioni e future. Durante gli ultimi 5 anni ha svolto diverse attività strettamente correlate ai mercati finanziari quali analista di borsino presso un importante istituto bancario, relatore durante gli incontri di formazione dedicati a intermediari istituzionali e privati (focus su mercati finanziari, analisi tecnica e tecniche di trading), responsabile dell'ufficio analisi tecnica e strategie in opzioni della società di consulenza Equities&derivates, operatore desk derivati presso una Sim, docente corsi Trading On Line organizzati in collaborazione con Sella.it dal 2000 e trader testimonial di Banca Sella alla manifestazione Italian Trading Forum di Rimini. Appuntamento l'11 marzo all'Eurogarden Hotel di via dei Billi 2/a a Bologna a partire dalle ore 9.  Www.Sella.it  
   
   
DARIO FRIGERIO ELETTO RAPPRESENTANTE DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE PANEUROPEE NEL BOARD DI EFAMA  
 
Milano, 5 marzo 2005 - Dario Frigerio, membro del Comitato Esecutivo e responsabile del Comitato Regolamentazione di Assogestioni, Ad Pioneer Global Asset Management e Vice Direttore Generale di Unicredit, ha assunto l'incarico di rappresentante delle società di gestione pan-europee nel board di Efama, l'associazione europea (prima chiamata Fefsi) riunisce e rappresenta le diverse industrie nazionali del Risparmio Gestito. Essa promuove l'applicazione di elevati standard etici e professionali per lo sviluppo dell'industria. La nomina di Frigerio riveste particolare rilevanza nel quadro del progetto di crescita e innovazione della Efama, che per la prima volta accoglie nel proprio board rappresentanti dell'industria al fianco dei rappresentanti delle associazioni nazionali quali Assogestioni. Fabio Galli, Direttore generale di Assogestioni, ha dichiarato: "Tale nomina ci riempe di soddisfazione per il consenso che ha raccolto e costituisce il miglior riconoscimento del ruolo dell'industria italiana del risparmio gestito e del gruppo Pioneer a livello continentale. Dario Frigerio, eletto all'unanimità da tutte le società di gestione pan europee presenti in Efama, è stato chiamato ad offrire la propria esperienza di gestione di un gruppo internazionale di riconosciuto successo all'impegnativo progetto di sviluppo dell'industria nel mercato unico europeo, sia rispetto alla nuova regolamentazione del processo Lamfalussy sia rispetto all'evoluzione del business a livello cross-border."  
   
   
PIRELLI S.P.A.: SOTTOSCRITTE N° 1.509.553.320 AZIONI ORDINARIE, PARI AL 99,47% DELL’OFFERTA, PER UN CONTROVALORE PARI A 1.056,7 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 7 marzo 2005 – Si è conclusa con pieno successo l’offerta in opzione relativa all’operazione di aumento del capitale sociale deliberata dall’assemblea straordinaria degli azionisti di Pirelli & C. Spa del 21 gennaio 2005. Durante il periodo di offerta in opzione, iniziato il 7 febbraio e conclusosi il 25 febbraio 2005, sono state sottoscritte al prezzo di 0,70 euro ciascuna n° 1.509.553.320 azioni ordinarie, pari al 99,47% dell’offerta, per un controvalore pari a circa 1.056,7 milioni di euro. Risultano pertanto non esercitati n° 20.297.145 diritti di opzione, corrispondenti a n° 8.118.858 azioni, che verranno offerti in Borsa per conto della Società a cura di Mediobanca Spa nelle sedute del 7, 8, 9, 10 e 11 marzo 2005. Nella prima riunione verrà offerto il totale dei diritti; nelle sedute successive alla prima verrà offerto il quantitativo eventualmente non collocato nei giorni precedenti. La sottoscrizione delle relative nuove azioni ordinarie dovrà essere effettuata, a pena di decadenza, entro e non oltre il 15 marzo 2005. Il Sindacato di Blocco Azioni Pirelli & C. Ha sottoscritto, in esercizio dei diritti di opzione spettanti alle azioni attualmente conferite, complessivamente n° 691.025.860 nuove azioni (pari al 45,5% dell’offerta). Cam Finanziaria Spa ha inoltre sottoscritto, anche per il tramite di società da essa controllate, ulteriori n° 95.729.764 azioni (pari al 6,3% dell’offerta).  
   
   
IT HOLDING: IT HOLDING FINANCE S.A. LANCIA ADDITIONAL SENIOR NOTES DA 35 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 7 marzo 2005 - It Holding S.p.a. Annuncia la riapertura del prestito obbligazionario lanciato nell’ottobre del 2004 e si prepara ad emettere obbligazioni aggiuntive (Additional Senior Notes) per un importo pari a 35 milioni di euro. L’emissione sarà lanciata dalla controllata lussemburghese It Holding Finance S.a. (“l’Emittente”) e completa il percorso di ri-finanziamento del prestito obbligazionario Ferrè in scadenza a maggio 2005 ed emesso nel 2002. I proventi derivanti dall’emissione di tali Obbligazioni, quindi, saranno depositati in un Escrow Account ed utilizzati per il rimborso dei titoli obbligazionari Ferrè esistenti. Le Additional Senior Notes avranno le medesime caratteristiche dell’emissione da 150 milioni di Euro con scadenza 2012, emessa nell’ottobre 2004. Le Additional Senior Notes, destinate esclusivamente ad Investitori Istituzionali, saranno quotate alla Borsa del Lussemburgo. La quotazione, previo ottenimento di tutte le necessarie autorizzazioni, si presume possa avvenire tempestivamente.  
   
   
ENI PRECISAZIONI IPOTESI DI ACCONTO DI DIVIDENDO  
 
San Donato Milanese, 7 marzo 2005 - In relazione a notizie stampa riguardanti ipotesi di acconto di dividendo che sarà distribuito nel corso dell’anno, Eni comunica che decisioni in ordine alla data e all’importo saranno assunte a tempo debito dal Consiglio di Amministrazione sulla base della situazione semestrale.  
   
   
LA NEVICATA E’ COSTATA 100 MILIONI DI EURO ALLE IMPRESE MILANESI 700 EURO IN MENO PER AZIENDA. DIFFICILI SOPRATTUTTO GLI SPOSTAMENTI (PER IL 67.3% DEGLI IMPRENDITORI)  
 
Milano, 7 marzo 2005 - E’ periodo di settimana bianca ma la neve va bene in montagna, in città un po’ meno. La nevicata del 3 marzo infatti ha comportato alle imprese di Milano città un costo di oltre 100 milioni di euro. Circa 700 euro per azienda. Oggi è stata dura spostarsi per il 67.3% degli imprenditori che hanno dovuto disdire gli appuntamenti (45,5%) e riorganizzare la giornata (41%). Ma come affrontare queste emergenze? Il 25,1% vorrebbe piani specifici d’emergenza, anche se per il 19,6% dopo tutto sono “emergenze rare”. E’ quanto emerge da un’indagine condotta dalla Camera di commercio di Milano attraverso il Lab.mim, su circa 400 imprese milanesi (progetto “democrazia elettronica”). Questionario: disagi neve su 398 imprese - La nevicata di oggi le ha creato problemi? (Risposta Multipla) - Sì, consegne ritardate: 150 (37.7%); Appuntamenti mancati : 181 (45.5%); Organizzazione della giornata variata improvvisamente: 163 (41%); Assenze del personale : 104 (26.1%); Ritardi del personale : 192 (48.2%); Difficoltà di spostamenti : 268 (67.3%); No non mi ha creato particolari problemi: 42 (10.6%); Altro : 9 (2.3%); Non so : 1 (0.3%). Può quantificare la perdita di fatturato quotidiano dovuta alla nevicata di oggi? Tutto : 14 (3.5%); Da 80 a 100% : 17 (4.3%); Da 60 a 80% : 21 (5.3%); Da 40 a 60% : 27 (6.8%); Da 20 a 40% : 37 (9.3%); Da 10 a 20% : 35 (8.8%); Da 5 a 10% : 32 (8%); Da 0 a 5% : 47 (11.8%); Nessuna perdita : 121 (30.4%); Altro : 4 (1%); Non so: 43 (10.8%). Secondo lei bisognerebbe affrontare in modo sistematico questo tipo di emergenze? (Risposta Multipla) No, dopo tutto sono rare : 78 (19.6%); Sì, sono abbastanza frequenti : 32 (8%); No, bastano le strutture che ci sono : 6 (1.5%); Sì, servirebbero nuove strutture apposite : 49 (12.3%); No, funzionano i piani che ci sono per far fronte alle emergenze : 4 (1%); Sì, ci vorrebbero nuovi piani di emergenza : 100 (25.1%); Altre risposte : 397; Non so: 14 (3.5%). Qual è il settore a cui appartiene la sua impresa? Agricoltura : 5 (1.3%); Costruzioni : 5 (1.3%); Trasporti : 8 (2%); Commercio : 127 (31.9%); Manifatturiero : 71 (17.8%); Finanza : 4 (1%); Servizi alle imprese : 108 (27.1%); Servizi alla persona: 9 (2.3%); altro: 61 (15.3%).  
   
   
IL GRANDE FREDDO AGITA I PREZZI FINO A GENNAIO GLI ORTAGGI COSTAVANO MENO DELL’ANNO SCORSO (-2,2%). CON IL GELO DI FEBBRAIO CRESCONO (+13,6%). MA RESTANO IN CALO PATATE E CAROTE. E MILANO CONVIENE IN EUROPA PER ARANCE, CARCIOFI, MELE, CIPOLLE E PEPERONI VERDI  
 
Milano, 7 marzo 2005 - Il grande freddo dell’ultimo mese congela gli ortaggi e agita i prezzi. Prima del gelo il trend manifestava una riduzione dei prezzi. Nell’arco di un anno, infatti, tra gennaio 2004 e lo stesso mese 2005, il prezzo medio del paniere considerato era calato del -2,2% al dettaglio. In particolare i tipici prodotti invernali facevano segnare: -8,3% (dettaglio), -52,2% (ingrosso) per le patate (l’anno passato caratterizzate da problemi di produzione) e -5,6% (dettaglio) e -25,8% (ingrosso) per le carote. Ma anche cavoli verza, cipolle e cicoria mostravano segnali nella stessa direzione. Dopo le temperature rigide di quest’ultimo periodo il bilancio complessivo tra gennaio e febbraio sui dati relativi alla vendita all’ingrosso vede un aumento medio del +22,2% su un campione di 22 prodotti considerati. +16,4% invece fa segnare il dettaglio, meno ricettivo rispetto all’ingrosso e maggiormente in grado di mitigare sia aumenti che diminuzioni rilevanti. Considerando un arco di tempo annuale si rileva un aumento medio tendenziale (tra febbraio 2004 e lo stesso mese 2005) del +13,6% al dettaglio e del +50,5% all’ingrosso. Se sono penalizzati gli ortaggi fuori stagione, con melanzane e zucchine a fare da capofila (+22,1% e +37,8% in un anno il prezzo al dettaglio da febbraio 2004), tiene il pomodoro ciliegino rosso (-0,7%). Sempre in un anno resta positivo il bilancio per cipolle (-27,6%), patate (-8,2%), carote (-4,3%). E Milano in Italia conviene per cipolle, clementine, mele e patate; in Europa per arance, carciofi, mele, cipolle e peperoni verdi. Emerge da un’elaborazione dell’Osservatorio Prezzi del Comune e della Camera di commercio di Milano. I dati verranno presentati nell’incontro di oggi pomeriggio al Palazzo Affari ai Giureconsulti, piazza Mercanti 2, angolo piazza Duomo (ore 14,30). “Le attività dell’Osservatorio - dichiara il Presidente Roberto Predolin, Assessore al commercio ed artigianato del Comune di Milano - proseguono per affrontare le variazioni dei prezzi con risultati legati ai vari settori. Sono convinto che la via da perseguire per monitorarne l’andamento e trovare delle iniziative comuni, sia il coinvolgimento delle diverti parti in causa, in modo da poter far fronte alle situazioni che si verificano da un punto di vista completo, a 360 gradi”. “Si registrano ancora aumenti nel mercato all’ingrosso - dichiara Renato Borghi, Vice Presidente dell’Osservatorio e membro di giunta della Camera di commercio - quale effetto delle critiche condizioni meteorologiche e delle temperature particolarmente rigide registrate a febbraio. Ma il segnale giunto a inizio anno, con una sostanziale stabilizzazione dei prezzi rispetto al 2004, accompagnata anche da diverse riduzioni per i prodotti tipicamente invernali, è una concreta manifestazione del costante impegno profuso e dei primi risultati raggiunti. L'osservatorio prosegue nel suo impegno per una continua azione di monitoraggio dei prezzi, in particolare oggi dell'ortofrutta, al fine di garantire la correttezza e la trasparenza dei mercati, consolidando così sempre di più l'alleanza fra produttori, distributori e consumatori”. I prezzi e le variazioni all’ingrosso. In media 1,78 euro al kg il prezzo degli ortaggi considerati nel mese di febbraio, oltre trenta centesimi in più rispetto a gennaio, con un aumento del +22,2%. Rispetto ad un anno fa, quando si attestava a 1,18 euro al kg, l’aumento è stato del +50,5%. I più stabili sono i prodotti di stagione, con sostanziali riduzioni come le patate (0,33 euro al kg) che rispetto al febbraio 2004 vedono scendere il loro prezzo del –20,5%, le carote (0,57 e –8,8%), le cipolle (0,25 e –74,9%). I rincari più sensibili si hanno invece con i prodotti di serra, come le melanzane (3,10 e +155,7%), le zucchine (3,13 e +152,7%), i peperoni (2,77 e +25,8%), e i pomodori da insalata ciliegino (3,57 e +17,4%). Anche i fagiolini (in larga misura provenienti dal Marocco) vedono il loro prezzo crescere rispetto all’anno passato del +49,9%, attestandosi a 3,53 euro al kg. …e al dettaglio. Meno consistenti rispetto all’ingrosso le variazioni nel commercio al dettaglio. Una crescita del +16,4% tra gennaio e febbraio 2005 (tra gennaio e febbraio 2004 l’aumento era stato minimo, +0,2%), con un prezzo medio che si ferma a 3,38 euro al kg. Nell’arco di un anno si ha una crescita del 13,6% (allora il prezzo era di 2,97 euro al kg), dopo che a gennaio i prezzi erano scesi del -2,2% rispetto allo stesso mese del 2004. Anche qui scendono i prezzi per le patate (0,89 euro al kg, -8,2% tra febbraio 2004 e 2005), le carote (1,54 e -4,3%), le cipolle (1,26 e –27,6%) e i cavoli (1,28 e –6,6%). Lievitano i prezzi di zucchine (4,23 euro al kg, +37,8%), melanzane (4,04 e +22,1%), e fagiolini (6,39 e +16%). A confronto con gli altri mercati. A gennaio 2005 Milano in Italia (su un campione di 15 mercati) conviene quando si è alla ricerca di cipolle, clementine, mele e patate. Con uno sguardo a 6 tra i principali mercati europei (Amburgo, Monaco, Lione, Parigi e Barcellona, insieme a Bologna) meglio acquistare nella città meneghina arance, carciofi, mele, cipolle e peperoni verdi. Cosa costa di più? L’uva, i pomodori, le pere e i peperoni rossi. Emerge da un’elaborazione dell’Osservatorio Prezzi del Comune e della Camera di commercio di Milano su dati Infomercati.
Prezzi All'ingrosso Ortaggi Medie delle quotazioni di prezzo rilevate Variazione congiunturaleVariazione tendenziale
feb-05 gen-05 feb-04 gen-04 Var % feb-05/gen-05 Var % feb-04/gen-04 Var % feb-05/feb-04 Var % gen-05/gen-04
Aglio bianco 2,50 2,52 2,30 2,30 -0,8 0,0 8,7 9,6
Cipolle - bianca tonda 0,25 0,28 1,00 0,92 -10,7 8,2 -74,9 -69,6
Cipolle - ramate 0,37 0,37 0,57 0,45 0,0 25,6 -34,5 -17,8
Prezzemolo 2,68 1,77 1,22 0,77 51,6 57,8 120,9 129,9
Insalata - indivia riccia imbiancata 2,87 2,28 1,35 1,49 25,7 -9,2 112,0 53,0
Insalata - lattuga cappuccio 1,53 1,55 1,11 0,96 -1,1 15,9 37,8 61,5
Insalata - lattuga romana 1,40 1,50 0,83 1,54 -6,9 -46,3 68,8 -2,6
Fagiolini cornetti boby (medi) 3,53 3,26 2,36 3,44 8,4 -31,5 49,9 -5,2
Melanzane - violette ovali 3,10 2,16 1,21 1,71 43,5 -29,1 155,7 26,3
Peperoni - rossi gialli 2,77 2,01 2,20 2,65 37,6 -17,0 25,8 -24,2
Pomodori da insalata ciliegino rosso 3,57 2,74 3,05 3,50 30,4 -13,0 17,4 -21,7
Pomodori rossi a grappolo 2,30 2,04 1,22 n.D. 12,5 n.D 89,3 n.D.
Zucchine chiare o scure 3,13 2,10 1,24 1,18 49,2 5,1 152,7 78,0
Carciofi con spine 0,90 0,54 0,48 0,88 65,4 -45,7 88,5 -38,2
Cavolfiore - bianco coronato 1,25 1,02 0,67 0,70 22,1 -3,9 85,9 46,3
Cavoli verza 0,53 0,40 0,46 0,48 32,0 -4,2 15,9 -15,8
Cicoria - catalogna da stele 1,05 0,83 0,64 0,62 26,2 2,4 65,4 34,2
Cicoria - radicchio rosso di treviso 1,86 1,60 1,60 1,54 16,0 3,9 16,0 3,9
Cime di rapa 1,07 1,01 0,68 0,72 5,6 -6,2 58,0 40,3
Finocchi tondo medio 1,52 1,17 0,77 0,75 30,4 2,3 98,0 55,5
Carote 0,57 0,48 0,63 0,65 18,3 -3,8 -8,8 -25,8
Patate primura bologna 0,33 0,33 0,42 0,69 0,0 -39,9 -20,5 -52,2
Media Prezzi Ortaggi 1,78 1,45 1,18 1,33 22,2 -11,3 50,5 9,2
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Ufficio Indici di Mercato e Statistica e dati Infomercati
Prezzi Al Dettaglio Ortaggi Medie delle quotazioni di prezzo rilevate Variazione congiunturale Variazione tendenziale
feb-05 gen-05 feb-04 gen-04 Var % feb-05/gen-05 Var % feb-04/gen-04 Var % feb-05/feb-04 Var % gen-05/gen-04
Aglio bianco 5,18 5,22 5,34 5,22 -0,8 2,3 -3,0 0,0
Cipolle - bianca tonda 1,26 1,29 1,74 1,61 -2,3 8,1 -27,6 -19,9
Cipolle - ramate 1,13 1,15 1,23 1,22 -1,7 0,8 -8,1 -5,7
Prezzemolo 4,34 4,15 4,3 4,24 4,6 1,4 0,9 -2,1
Insalata - indivia riccia imbiancata 4,4 3,65 3,52 3,29 20,5 7,0 25,0 10,9
Insalata - lattuga cappuccio 3,67 3,66 3,2 3,09 0,3 3,6 14,7 18,4
Insalata - lattuga romana n.D. n.D. 2,77 2,57 n.D. 7,8 n.D. n.D.
Fagiolini cornetti boby (medi) 6,39 5,39 5,51 5,18 18,6 6,4 16,0 4,1
Melanzane - violette ovali 4,04 2,97 3,31 3,16 36,0 4,7 22,1 -6,0
Peperoni lunghi - rossi verdi gialli 4,24 3,5 n.D. 3,97 21,1 n.D. n.D. -11,8
Pomodori da insalata ciliegino rosso 5,33 3,7 5,37 5,07 44,1 5,9 -0,7 -27,0
Pomodori da sugo tondo rosso 3,71 2,87 3,08 2,94 29,3 4,8 20,5 -2,4
Zucchine chiare o scure 4,23 3,09 3,07 3,17 36,9 -3,2 37,8 -2,5
Carciofi con spine 5,1 4,17 3,95 4,57 22,3 -13,6 29,1 -8,8
Cavolfiore - bianco coronato 2,63 2,44 2,06 2,11 7,8 -2,4 27,7 15,6
Cavoli verza 1,28 1,16 1,37 1,39 10,3 -1,4 -6,6 -16,5
Cicoria - catalogna da stele 1,89 1,75 1,59 1,67 8,0 -4,8 18,9 4,8
Cicoria - radicchio rosso di treviso 4,65 4,04 4,6 4,36 15,1 5,5 1,1 -7,3
Cime di rapa 2,45 2,19 1,84 1,89 11,9 -2,6 33,2 15,9
Finocchi tondo medio 2,62 2,17 2,04 2,02 20,7 1,0 28,4 7,4
Carote 1,54 1,52 1,61 1,61 1,3 0,0 -4,3 -5,6
Patate primura bologna 0,89 0,88 0,97 0,96 1,1 1,0 -8,2 -8,3
Media Prezzi Ortaggi 3,38 2,90 2,97 2,97 16,4 0,2 13,6 -2,2
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Ufficio Indici di Mercato e Statistica e dati Infomercati
 
   
   
“IL PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO: UN’OPPORTUNITÀ PER L’ITALIA” SANGALLI (UNIONCAMERE): “IL PROJECT FINANCING LEVA PER LA COMPETITIVITÀ”  
 
Roma, 7 marzo 2005 - “L’impegno delle Camere di Commercio sul tema delle infrastrutture – ha detto il Presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli - è profondamente radicato nel loro ruolo di cerniera tra pubblico e privato. Oggi sono oltre 600 le presenze delle Camere nel capitale di società impegnate nella realizzazione di opere stradali, porti, aeroporti, centri intermodali, reti di telecomunicazioni e di energia, fiere, mercati agroalimentari. Su questo terreno le Camere hanno giocato spesso d’anticipo lavorando per mettere in comune le risorse e le idee di tutti gli attori dello sviluppo: dal governo centrale, alle istituzioni locali, al sistema privato. Il nostro Paese – ha aggiunto il Presidente di Unioncamere - sconta un ritardo infrastrutturale che penalizza gravemente la competitività delle imprese. La riduzione delle risorse pubbliche disponibili oggi per gli investimenti rende indispensabile un coinvolgimento crescente del settore privato nella realizzazione delle opere di interesse pubblico. E’ questa la formula che oggi definiamo “partenariato pubblico-privato”: mobilitare le risorse private e pubbliche al servizio del territorio, una formula di successo in altri paesi e che può avere un ruolo importante anche in Italia come leva per rilanciare la competitività dei sistemi locali. Le amministrazioni pubbliche stanno cogliendo in modo crescente questa opportunità, soprattutto nel Mezzogiorno per la realizzazione di opere di dimensione minore, ma essenziali per costruire le condizioni dello sviluppo. A fronte di questa vitalità registriamo ancora una bassa disponibilità del settore privato a credere nella formula del partenariato. Occorre quindi impegnarsi – ha concluso Carlo Sangalli - per rimuovere le cause di questa diffidenza lavorando su due fronti. Da un lato, le iniziative delle amministrazioni devono puntare sulla qualità degli interventi. Dall’altro, occorre rimuovere tutti quei vincoli e ostacoli burocratici che ancora impediscono alle imprese di cogliere il valore economico dei progetti”. “Il Partenariato Pubblico Privato è estremamente utile per la promozione dello sviluppo territoriale – afferma Andrea Mondello, Presidente della Camera di Commercio di Roma – La nostra Istituzione crede in un modello di sviluppo liberale basato sulla collaborazione tra Stato e mercato, dove l’investimento dello Stato, attuato non in concorrenza, bensì insieme ai privati, agisce come moltiplicatore delle risorse. Consapevole del suo ruolo di motore dello sviluppo, la Camera di Commercio di Roma, in questi ultimi anni, si è fatta promotrice di grandi progetti infrastrutturali - il Sistema dei Tecnopoli, Fiera Roma 2006, il Centro Agroalimentare Roma - attorno ai quali è riuscita a catalizzare risorse pubbliche e private. Realizzazioni importanti, destinate ad apportare alla città di Roma nuovi posti di lavoro e nuova ricchezza, e ad aumentare l’attrattività del suo territorio nei confronti di investitori esteri. Il successo di queste iniziative - continua Mondello - ci ha dato la prova della validità della collaborazione tra pubblico e privato. Una collaborazione che vorremmo vedere attuata in misura sempre crescente, con il superamento dei preconcetti che vedono una contrapposizione tra i due soggetti. L’iniziativa della nostra Istituzione di promuovere e investire nell’Osservatorio Nazionale sul Project Financing testimonia l’importanza che attribuiamo a un settore nel quale il sistema delle Camere di Commercio può dare un sostanziale contributo sia in termini di risorse, che di proposte per l’ottimizzazione del contesto normativo e operativo. Le infrastrutture e i lavori pubblici sono elementi essenziali per la competitività del nostro sistema-Paese e, per una loro efficace messa in opera, c’è infatti bisogno di una strategia complessiva di intervento, che preveda il pieno coinvolgimento dei privati in tutte le fasi di realizzazione e per tutti i tipi di opere, ivi incluse le medie e piccole”. “La buona performance del Project Financing, così come emerge dai dati dell’Osservatorio – sottolinea Paolo Buzzetti, Presidente di Aet, Ambiente e Territorio, Azienda speciale della Cciaa di Roma e presidente di Tecnocons - nasconde tuttavia ancora più di un problema, soprattutto sul piano della corrispondenza tra le proposte progettuali delle amministrazioni pubbliche e la risposta del sistema delle imprese. C’è bisogno di sviluppare una cultura del partenariato. In questo scenario, che ha molti aspetti positivi pende, comunque, la spada di Damocle del rispetto delle norme europee. Sarebbe veramente drammatico se proprio quando sta aumentando l’interesse e il ricorso al Project Financing si dovesse entrare in un tunnel di incertezze normative che renderebbero vano un lungo e proficuo lavoro culturale e promozionale”. “Andiamo a Bruxelles, ha detto Buzzetti, aiutiamo l’Europa a capire la nostra specificità e contribuiamo a raggiungere un risultato che faciliti il compito sia delle imprese che delle amministrazioni, in una logica di collaborazione trasparente e rispettosa della concorrenza”.  
   
   
OSSERVATORIO SUI RISPARMI DELLE FAMIGLIE  
 
Milano, 7 marzo 2005 - Eurisko e Prometeia hanno reso noto che è in fase di preparazione la nona edizione dell'Osservatorio sui risparmi delle famiglie. La presentazione del Ix Rapporto avrà luogo: il giorno 17 marzo 2005 presso Hotel Gallia - Piazza Duca D'aosta 9 - Milano L'osservatorio toccherà i temi consueti della formazione e allocazione del risparmio delle famiglie, i loro atteggiamenti verso il risparmio e gli intermediari e le risposte dell'industria finanziaria. Allo scopo di condividere contenuti e ipotesi interpretative abbiamo organizzato il tradizionale convegno di presentazione del lavoro e la discussione dello scenario. Come nel passato sono stati invitati relatori che per le loro esperienze e responsabilità possono esaminare il problema da prospettive diverse, che riguardano in particolare: la produzione, la distribuzione e le relazioni con i risparmiatori. Programma Durante la mattinata, con inizio alle 9.30, si svolgeranno: le relazioni introduttive dei presidenti di Eurisko e di Prometeia; le relazioni dei ricercatori sui principali contenuti del Rapporto. Alle 12.30 è prevista una leggera colazione di lavoro. Nel pomeriggio, con inizio alle 14, ospiti importanti commenteranno le implicazioni dei risultati per l'offerta. Abbiamo invitato: Massimo Arrighi - Rasbank Spa (Amministratore Delegato); Attilio Ferrari - Arca Sgr Spa (Direttore Generale); Dario Frigerio - Gruppo Unicredit (Vice Direttore Generale); Alberto Maria Maturi - Alleanza Assicurazioni Spa (Direttoer Generale); Marina Tabacco - Sanpaolo Imi Spa (Responsabile Direzione Private e Retail<­/em)<­ li> ; Intorno alle 16.30 è prevista la chiusura del Convegno.  
   
   
SCUOLA DI SUSSIDIARIETA’ “SOCIETÀ E STATO: IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ”  
 
Busto Arsizio (Va), 7 marzo 2005 - Venerdì 4 marzo all’Auditorium della Fondazione San Giacomo - piazza Xxv Aprile,1 si è svolto l’incontro conclusivo del corso di formazione Scuola di Sussidiarietà “Società e Stato: il principio di sussidiarietà”. Sono intervenuti l’On. Mario Mauro - Vicepresidente Parlamento Europeo e il Prof. Lorenzo Ornaghi - Rettore dell’Università del Sacro Cuore e Presidente Agenzia per le Onlus. Ha partecipato il Presidente della Regione Lombardia On. Roberto Formigoni. Al termine dell’incontro è stata l presentata la nuova pubblicazione a cura della Fondazione per la Sussidiarietà Un “io” per lo sviluppo (Aa.vv. Collana I libri dello spirito cristiano Edizione Bur). Il titolo stesso del volume suggerisce l’ipotesi che si vuole verificare: come avvenuto in molti momenti della nostra secolare storia, l’educazione del singolo “io” e del popolo alla realtà, percepita nell’integralità dei suoi fattori, attraverso un’esperienza ideale e di fede, costituisce l’origine di un nuovo possibile sviluppo. La Scuola di Sussidiarietà - organizzata da Fondazione San Giacomo, Compagnia delle Opere Alto Milanese, Fondazione per la Sussidiarietà - è stata concepita per dibattere sui possibili modelli di applicazione del principio di sussidiarietà, ed ha ottenuto un notevole successo riscontrato dalle oltre 250 persone iscritte tra politici, amministratori pubblici, imprenditori, manager ed operatori dei settori profit e no profit dell’Altomilanese. Il corso si è sviluppato da dicembre 2004 ad oggi in 4 incontri; il primo introduttivo, ha visto sul palco dei relatori il Ministro Rocco Buttiglione e la Prof.ssa Simona Beretta. A gennaio è intervenuto il Prof. Alberto Quadrio Curzio - Preside della Facoltà di Scienze Politiche all’Università Cattolica del Sacro Cuore. In seguito hanno partecipato il Dott. Raffaele Cattaneo - Vice Segretario Generale Regione Lombardia e il Prof. Maurizio Ettore Maccarini - Ricercatore Università di Pavia; i quali, nel dibattere circa i possibili modelli di applicazione del principio di sussidiarietà, hanno analizzato casi di delibere fornite da Comuni dell’Alto Milanese nell’ambito dell’urbanistica e dei servizi sociali. La Scuola di Sussidiarietà ha offerto la possibilità di un punto di riferimento e di un confronto critico, nonché l’opportunità di proporre modelli ed esperienze concrete. Il principio di sussidiarietà afferma il primato della persona rispetto alla società e della società rispetto allo Stato, prevedendo che ogni decisione attinente l’interesse generale debba essere presa al livello più vicino alla persona. La sussidiarietà così intesa si esprime nella valorizzazione del singolo, delle sue potenzialità e nella sua educazione alla libertà e alla responsabilità. La “Scuola di Sussidiarietà” ha il patronato della Regione Lombardia ed il patrocinio della Provincia di Varese, della Città di Busto Arsizio e della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Varese. La partecipazione è gratuita con obbligo di iscrizione da segnalare alla Segreteria Organizzativa della Fondazione San Giacomo (telefono: 0331.336.390 e-mail info@fondazionesangiacomo.It ). Al termine del corso, su richiesta, verrà rilasciato un Attestato di partecipazione.  
   
   
FILAS, SOCIETÀ REGIONALE PER IL SOSTEGNO DELL’INNOVAZIONE, INAUGURA “PRIMAFILAS – INNOVAZIONE IN CIRCOLO”, CLUB CHE RIUNISCE RAPPRESENTANTI DELL’IMPRENDITORIA INNOVATIVA, RICERCATORI, SCIENZIATI E OPINION MAKER  
 
Roma, 7 marzo 2005 - L’evento si è tenuto il 2 marzo presso l’Enoteca Regionale Palatium, in Via Frattina, 94 a Roma, dando inizio a una serie di incontri che proseguiranno ogni primo mercoledì dei prossimi mesi. “L’insieme di tutte le iniziative della Filas, - ha commentato Stefano Turi, direttore generale di Filas - mira da sempre a creare una rete organica che unisca istituzioni, imprese, finanza, ricerca, mondo dell’istruzione e della formazione e giovani che si affacciano sul mercato del lavoro per aumentare competitività, occupazione e apertura internazionale delle imprese. L’idea di una serie di incontri informali e conviviali si inserisce in questo quadro come modo per creare un punto di interscambio e “laboratorio intellettuale” che permetta lo sviluppo di un dialogo a 360° tra tutti gli attori del sistema economico-produttivo del Lazio.” Primafilas nasce come momento di informazione, aggiornamento e stimolo per la creatività. Uno spazio di avanguardia, ma saldamente ancorato alla realtà imprenditoriale. Un “circolo” che promuova e diffonda la cultura dell’innovazione come linfa vitale dell’economia e del settore produttivo anche attraverso una serie di iniziative collaterali, come il Premio per i Progetti Innovativi. Questo perché lo sviluppo che nasce dalle idee e dal confronto delle idee è una tradizione ben radicata nell’attuale Made in Italy e nella storia italiana ed è ciò su cui dobbiamo puntare per realizzare a pieno tutte le nostre potenzialità di sviluppo. Alla serata, che ha avuto come ospite d’onore Roberto Vacca, esperto di innovazione di fama mondiale, sono intervenute un centinaio di persone tra rappresentanti di enti pubblici regionali e nazionali, organismi finanziari e associazioni professionali, docenti universitari, imprenditori e consulenti.  
   
   
IL CDA DEL GRUPPO BENETTON ESAMINA LE ANTICIPAZIONI DEI RISULTATI CONSOLIDATI 2004 E I DATI PREVISIONALI CONSOLIDATI DELL’ESERCIZIO 2005 L'UTILE NETTO È PREVISTO AL 7,3 % DEI RICAVI  
 
Ponzano, 7 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Benetton, riunitosi il 4 marzo ha esaminato le anticipazioni della chiusura dell'esercizio 2004. I dati per il 2004 (1) confermano, in linea con quanto precedentemente comunicato, ricavi consolidati pari a 1686 milioni di euro. L'utile operativo e il margine prima degli oneri finanziari e delle imposte (Ebit) sono previsti rispettivamente al 12,8% e all'11,3% dei ricavi, mentre l'utile netto è previsto al 7,3 % dei ricavi. Il free cash flow, positivo per circa 170 milioni di euro, riflette il già anticipato miglioramento della posizione finanziaria netta attesa a circa 440 milioni di euro nonostante il pagamento dell'imposta sostitutiva (125 milioni di euro) derivante dalla riorganizzazione societaria effettuata nel 2003. In vista della scadenza dell'obbligazione da 300 milioni di euro (luglio 2005), che l'azienda autofinanzierà prevalentemente con il cash flow generato dalla gestione, il Cda Benetton ha dato mandato al management di finalizzare, entro il primo semestre dell'anno, la negoziazione con il sistema bancario di una nuova linea di credito revolving, per un importo massimo di 500 milioni di euro. Il Cda ha inoltre preso in esame le tendenze dei dati previsionali dell'anno 2005. L'azienda ha impostato una importante politica di incentivi alla rete di partner commerciali, coerente con il modello di business, al fine di metterli in condizione di aumentare la propria capacità di investimento, per aprire nuove superfici di vendita e per rinnovare quelle esistenti, oltre che per aumentare la propria capacità concorrenziale in termini di prezzo al cliente finale. Sul fronte commerciale si punta allo sviluppo di alcuni mercati emergenti quali Cina e India, anche tramite accordi con la grande distribuzione locale, per l'apertura di "store in store" all'interno delle grandi superfici commerciali nelle principali città. In India, in particolare, è stato rilevato il 50% di una joint venture paritetica, acquisendo il controllo totale della capacità produttiva e commerciale nel paese. Benetton Group mantiene nel contempo il proprio focus strategico sulle politiche di efficienza e ottimizzazione del suo sistema produttivo e organizzativo, riguardo al processo di delocalizzazione produttiva, al completamento dei cicli produttivi presso le piattaforme estere e al contenimento dei costi di struttura. Nel 2005 si stimano ricavi consolidati tra i 1620 e i 1650 milioni di euro e un Ebit che si dovrebbe attestare tra il 9,5%-10,0% dei ricavi. L'utile netto per l'esercizio in corso è previsto nell'ordine del 6% dei ricavi. Sul versante patrimoniale, la posizione finanziaria netta dovrebbe ulteriormente migliorare attestandosi attorno ai 400 milioni di euro, come risultato di un free cash flow positivo, con investimenti operativi netti compresi tra i 130 e 150 milioni di euro, in crescita rispetto agli scorsi anni e prevalentemente focalizzati allo sviluppo della rete commerciale. Silvano Cassano, Ceo di Benetton Group ha dichiarato " Abbiamo scelto di reagire con forza e decisione a un contesto di mercato altamente competitivo inserito in uno scenario economico internazionale molto debole, concentrandoci con ancor maggior determinazione nella realizzazione delle Linee Guida 2004-2007 presentate nel dicembre 2003, anticipando e potenziando delle politiche, già previste, mirate a rafforzare e a rendere ancora più coeso il nostro network di partner commerciali". Nel quarto trimestre 2005, dopo aver analizzato con attenzione l'andamento degli ordini delle collezioni, verrà dato un aggiornamento delle Linee Guida, che avrà come scenario il periodo 2005-2008.  
   
   
IT HOLDING: CHIUSA CON SUCCESSO L’OFFERTA DELL’ADDITIONAL SENIOR NOTES PARI A 35 MILIONI DI EURO (SCADENZA 2012) DI IT HOLDING FINANCE S.A.  
 
Milano, 7 marzo 2005: It Holding S.p.a. Annuncia il placement delle Additional Senior Notes da 35 milioni di Euro, scadenza 2012, chiuso il 4 marzo dalla controllata lussemburghese It Holding Finance S.a. (ex Ferré Finance S.a., “L’emittente”). Le principali caratteristiche tecniche dell’operazione sono le seguenti: Emittente: It Holding Finance S.a. Ammontare: Euro 35 milioni; Data Pricing: 4 marzo 2005; Data Closing: 18 marzo 2005 Scadenza: 15 novembre 2012 Cedola: 9,875%; Prezzo Emissione: 100,5; Rendimento all’emissione: 9,77%. I proventi derivanti dall’emissione dell’Additional Senior notes saranno utilizzati per il riacquisto dei titoli obbligazionari esistenti, in scadenza nel corso del 2005. L’additional Senior Notes avrà le medesime caratteristiche dell’emissione da 150 milioni di Euro con scadenza 2012, emessa nell’ottobre 2004. Le Additional Senior Notes, destinate esclusivamente ad Investitori Istituzionali, saranno quotate alla Borsa del Lussemburgo. La quotazione, previo ottenimento di tutte le necessarie autorizzazioni, si presume possa avvenire tempestivamente. La riapertura è stata curata da Merrill Lynch e Banca Imi come joint book runner. La It Holding Finance è stata assistita da Shearman & Sterling e Pavia e Ansaldo.  
   
   
MARCOLIN APPROVA UN PIANO DI CASSA INTEGRAZIONE AZIENDALE  
 
Longarone, 7 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Marcolin S.p.a., tenutosi il 4 marzo presso la sede di Longarone, ha approvato un piano di cassa integrazione aziendale. Si aprono le trattative con le rappresentanze sindacali. Il piano approvato, prevede la possibilità di fare ricorso temporaneamente alla Cassa Integrazione Guadagni relativamente agli stabilimenti produttivi ed all’area logistica di Vallesella di Cadore e di Longarone, per un totale massimo di circa 180 addetti, a partire dai prossimi mesi. Nel corso delle prossime settimane saranno discusse le modalità di attuazione del piano, la cui entità dipenderà dai futuri ordini che saranno acquisiti in portafoglio dalla società e dalla possibilità di raggiungere accordi per lo sviluppo di nuove licenze, che contribuirebbero a compensare la riduzione di fatturato previsto a conclusione del rapporto di licenza con Dolce & Gabbana. Antonio Bortuzzo, Direttore Generale ed Amministratore Delegato del Gruppo, ha commentato a margine del Consiglio: “Si tratta di un passaggio necessario per mettere l’azienda nelle condizioni di competere, tenuto conto delle conseguenze relative al mancato rinnovo a fare data dal 1 ottobre 2005 del contratto di licenza con Dolce & Gabbana; nel contempo siamo fiduciosi sulla possibilità di consolidare la crescita dei marchi in portafoglio e di acquisire nuove licenze che potrebbero consentire di avere un impatto più contenuto sul piano in oggetto”.  
   
   
RECORDATI: CDA APPROVA IL BILANCIO 2004. DIVIDENDO +17%. PROPOSTA DI STOCK SPLIT. PARTE BENE IL 2005. FATTURATO € 488,3 MILIONI, UTILE OPERATIVO € 90,4 MILIONI, UTILE NETTO € 54,0 MILIONI.  
 
Milano, 5 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Recordati S.p.a. Ha approvato il 4 marzo i risultati consolidati dell'anno 2004 redatti anche in conformità ai principi contabili internazionalmente riconosciuti I.a.s./i.f.r.s. E il progetto di bilancio della capogruppo. I ricavi netti sono stati pari a € 488,3 milioni, sostanzialmente in linea con quelli dell'anno precedente, con un andamento differente nei due settori di attività. Le vendite farmaceutiche sono aumentate del 3,5% raggiungendo € 438,9 milioni. La crescita è più significativa (+ 8,4%) se si escludono le vendite di Sophartex, società ceduta nel mese di aprile. Questo risultato è stato raggiunto grazie al continuo successo di Zanidip (lercanidipina) nei mercati dove il nostro prodotto è stato lanciato e all'andamento delle attività farmaceutiche internazionali che sono cresciute del 12,0%. Le vendite della chimica farmaceutica, pari a € 49,4 milioni, hanno invece segnato una contrazione del 22,1% dovuta essenzialmente alla decisione di razionalizzare il portafoglio prodotti, eliminando alcune produzioni non più redditizie, nonché ad uno sfavorevole effetto cambio. L'utile operativo è stato di € 90,4 milioni, pari al 18,5% delle vendite, segnando un incremento dell'11,6% rispetto all'anno precedente. Il margine operativo delle attività farmaceutiche è stato pari a € 88,4 milioni, con un'incidenza sulle vendite del 20,1%. Grazie alla riorganizzazione in corso la chimica farmaceutica ha realizzato un utile operativo di € 2,0 milioni, che si confronta con un risultato negativo nel 2003. L'utile netto è stato di € 54,0 milioni, pari all'11,1% delle vendite nette, in incremento di oltre il 100% rispetto al 2003, anno in cui vi era stata una svalutazione straordinaria di alcune attività della chimica farmaceutica. Nel 2004 si sono invece avuti proventi netti straordinari per circa € 1,1 milioni. Anche escludendo tali componenti straordinari la crescita dell'utile netto è migliore di quella operativa per i minori oneri finanziari e la più favorevole aliquota fiscale. La situazione patrimoniale è ulteriormente migliorata grazie al cash flow generato dalla gestione corrente ed alla vendita di un immobile a Parigi e di Sophartex. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2004 è positiva per € 72,1 milioni e il patrimonio netto è pari a € 261,8 milioni. E' stato lanciato in Italia, in Scandinavia, in Spagna e in Portogallo il nuovo dosaggio da 20 mg di lercanidipina, farmaco antiipertensivo nato dalla ricerca originale Recordati, registrato nel 2003 e già presente sul mercato in Francia, Germania e Australia. E' stato inoltre depositato presso l'agenzia del farmaco tedesca il dossier di registrazione per Zanipress, l'associazione fissa di lercanidipina ed enalapril. Sono stati definiti accordi con Lifecycle Pharma (Danimarca) e con Eurand Pharmaceuticals (Irlanda) per lo sviluppo di nuove formulazioni di lercanidipina a rilascio modificato. Negli Stati Uniti la versione del farmaco a rilascio modificato utilizzata da Forest Laboratories in uno studio clinico pilota non ha soddisfatto tutti gli stringenti criteri di risposta da noi prestabiliti per i vari dosaggi. Sono in corso di sviluppo e di valutazione formulazioni alternative a rilascio prolungato. Sono state finalizzate altre iniziative nell'ambito della strategia di crescita attraverso accordi e alleanze. E' stato firmato un contratto con Almirall Prodesfarma, la principale società farmaceutica spagnola, per la promozione e la vendita in Spagna di Cidine (cinitapride), farmaco indicato per il trattamento dei sintomi della dispepsia cronica postprandiale. Nell'ambito dell'accordo è prevista la concessione di vendita da parte di Recordati alla controllata italiana di Almirall Prodesfarma delle specialità farmaceutiche Synflex (naprossene sodico), farmaco analgesico, e Theo-dur (teofillina), farmaco antiasmatico. E' stata siglata una serie di accordi di licenza con la società farmaceutica spagnola Uriach per la promozione e la vendita in Italia e in Francia, con opzioni per licenze in Germania, Polonia e Regno Unito, della rupatadina, farmaco antistaminico indicato per il trattamento di diverse forme allergiche. E' anche stato concluso un contratto di licenza con la società farmaceutica italiana Angelini per la promozione e vendita in Spagna dell'antibatterico prulifloxacina. Infine, in Dicembre è stato concluso un importante accordo con la società farmaceutica giapponese Kissei per lo sviluppo e la successiva vendita in Europa di silodosin, farmaco indicato per il trattamento sintomatico dell'ipertrofia prostatica benigna. E' stata avviata una riorganizzazione delle attività della chimica farmaceutica finalizzata al raggiungimento a breve termine di margini operativi positivi. Il processo ha comportato l'uscita dalle produzioni biochimiche e la razionalizzazione del portafoglio prodotti nella chimica di sintesi. Nel mese di febbraio si è conclusa l'acquisizione delle attività di marketing e di vendita di Merckle Gmbh in Germania, il più importante mercato farmaceutico europeo e terzo mercato a livello mondiale. Il portafoglio prodotti delle attività farmaceutiche di Merckle oggetto della transazione comprende specialità su prescrizione e prodotti Otc ed è focalizzato prevalentemente in gastroenterologia e in reumatologia. Le attività di marketing sono costituite da un'organizzazione di circa 50 persone, mentre l'attività di vendita è costituita da una rete di oltre 130 informatori medico scientifici che copre tutto il territorio tedesco. Queste attività hanno generato nel 2004 ricavi per circa € 50 milioni, con un margine positivo. Al momento del closing sono stati versati € 45 milioni e il rimanente complemento di prezzo di € 20 milioni sarà dovuto nell'arco dei prossimi tre anni a condizione che si verifichi il favorevole sviluppo relativo alle vendite di alcuni prodotti. Recordati España ha acquisito dalla società farmaceutica Stada i diritti per la commercializzazione di Yoduk (ioduro di potassio), farmaco indicato in caso di carenza di iodio, che è stato lanciato nel mese di marzo. Complessivamente le vendite nette del gruppo nei primi due mesi, che includono quelle realizzate dalla nuova consociata tedesca Merckle Recordati, hanno registrato un incremento del 15%. Escludendo le vendite di Merckle Recordati e quelle di Sophartex, società ceduta in aprile 2004, la crescita del fatturato è stata del 12%. " Nel 2004 si sono gettate le basi per un ulteriore sviluppo delle attività farmaceutiche del Gruppo sia attraverso l'arricchimento della pipeline di prodotti sia con l'espansione in altri paesi europei" ha dichiarato Giovanni Recordati, Presidente e Amministratore Delegato. "Alla luce del buon andamento dei primi due mesi del 2005 e tenendo conto dei risultati attesi dalla nuova consociata Merckle Recordati, che sarà consolidata dal 1 gennaio, i nuovi obiettivi economici per l'anno in corso sono di realizzare ricavi per oltre € 550 milioni, un utile operativo di oltre € 100 milioni e un utile netto di oltre € 60 milioni." Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato di proporre all'Assemblea Straordinaria degli Azionisti il frazionamento delle 50.438.789 azioni di valore nominale € 0,50 che costituiscono l'attuale capitale sociale mediante l'emissione di 4 nuove azioni di valore nominale € 0,125 cadauna in sostituzione di ciascuna azione esistente. Le nuove azioni avranno godimento 1 gennaio 2004 e l'attuale capitale sociale versato di € 25.219.394,50 risulterà suddiviso in n. 201.755.156 azioni. Si propone di rettificare conseguentemente anche le delibere di aumento di capitale al servizio dei vigenti piani di stock option. Sulla base dei risultati ottenuti si propone la distribuzione di un dividendo per le azioni in circolazione, in ragione di € 0,11 per ciascuna delle azioni risultanti dopo il frazionamento azionario proposto (€ 0,09375 l'anno scorso su base rettificata) con stacco della cedola n. 5 in data 25 aprile 2005 e pagabile dal 28 aprile 2005, con esclusione delle azioni proprie in portafoglio alla data di stacco della cedola. Il dividendo complessivo proposto è di € 21,7 milioni che si paragona con un dividendo complessivo di € 18,4 milioni l'anno scorso, con un incremento del 17,8%. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato la proposta da sottoporre all'Assemblea Ordinaria degli Azionisti per il rinnovo dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie alle stesse condizioni di quella attualmente in vigore. Il Consiglio di Amministrazione ha convocato l'Assemblea Ordinaria e Straordinaria degli Azionisti presso la sede sociale mercoledì 6 aprile 2005 ore 10.00, in prima convocazione, e giovedì 7 aprile 2005 ore 10.00, in seconda convocazione. L'assemblea sarà chiamata a deliberare in merito a: l'approvazione del bilancio 2004, la proposta di distribuzione del dividendo, la proposta di frazionamento azionario, il rinnovo dell'autorizzazione all'acquisto e disposizione di azioni proprie, il rinnovo delle cariche sociali ed il conferimento dell'incarico di revisione contabile.  
   
   
IGD S.P.A.: ESERCITATA L'OPZIONE DI GREENSHOE  
 
Milano, 7 marzo 2005 – Lo scorso 4 marzo Banca Caboto - Global Coordinator, insieme a Jp Morgan e a Unipol Merchant, dell'operazione di quotazione delle azioni Igd S.p.a. - ha integralmente esercitato, anche in nome e per conto dei membri del consorzio per il collocamento istituzionale, l'opzione di greenshoe, sottoscrivendo, n. 9.550.000 azioni ordinarie Igd, pari a circa il 10% dell'ammontare complessivo dell'offerta globale. In virtù dell'esercizio della greenshoe, il numero di azioni Igd S.p.a. Collocato sul mercato nell'ambito dell'offerta globale e della greenshoe è stato pari a n. 105.000.000, pari a circa il 37% del capitale sociale di Igd S.p.a., integralmente rivenienti dall'aumento di capitale sociale deliberato da Igd S.p.a. L'offerta delle Azioni Igd ha ottenuto un grande successo, con una oversubscription pari a 9 volte il quantitativo offerto, facendo registrare richieste da parte di 17.524 risparmiatori, con una sottoscrizione 4 volte superiore al quantitativo minimo loro riservato, rendendo necessario il riparto con il sorteggio. Le azioni oggetto della greenshoe sono state integralmente allocate presso i destinatari del collocamento istituzionale.  
   
   
ARREDO PER L'UFFICIO: 2004 POSITIVO MA LE TENSIONI SUI PREZZI PENALIZZANO LA RICERCA NEL SETTORE PAOLO BORSANI, PRESIDENTE DI ASSUFFICIO: "LA CRESCITA DEI COSTI DI PRODUZIONE NON DEVE COSTRINGERCI A STRATEGIE SOLO DIFENSIVE"  
 
Milano, 4 marzo 2005 - Segnali di crisi anche in una situazione di mercato in prudente ripresa. Sembra un paradosso ed è invece la situazione che vivono le imprese dell'arredamento per ufficio, rappresentate da Assufficio, l'Associazione di Federlegno-arredo che le rappresenta a livello nazionale. I dati del Centro Studi Cosmit/federlegno-arredo confermano una situazione positiva per il settore arredamento per il 2004 e in modo particolare per l'arredamento per ufficio. Nell'ultimo trimestre del 2004, a fronte di una crescita del totale mobili del 3,8% della produzione e del 4% del fatturato, i produttori di arredo per ufficio registrano una crescita del 5,6% e del 6,1% rispettivamente (dati indagine congiunturale). La positività sembra coinvolgere in modo più o meno evidente tutte le produzioni dell'arredamento per ufficio, dai mobili, alle sedie, alle pareti. "Le variazioni positive – spiega Paolo Borsani, presidente di Assufficio - sono senza dubbio legate al buon andamento delle vendite, ma sono anche condizionate dalla crescita dei prezzi alla produzione che si sono riflessi inevitabilmente sui listini, seppure ancora in misura moderata rispetto all'aumento effettivo dei costi. Il nostro comparto ha ovviamente risentito dell'aumento dei prezzi delle materie prime legnose così come di quello delle materie prime ferrose anche se per il momento in una situazione di mercato come questa non è stato ancora possibile trasferire totalmente l'aumento dei costi produttivi sui listini." "Senza un adeguamento dei listini corrispondente al forte aumento dei prezzi delle materie prime - continua Borsani - si finisce per avere margini sempre più ridotti e ad obbligare le imprese a produrre con una forte attenzione al costo e a prestazioni più semplificate del prodotto. Si rischia di cedere alla tentazione di fare tattica di breve periodo invece che progettare strategie competitive per il medio-lungo periodo. La riduzione dei margini finisce per sacrificare gli investimenti in innovazione e ricerca, danneggiando quindi la competitività di medio-lungo periodo delle imprese." In sostanza il timore per gli imprenditori dell'ufficio, è che le imprese, strette tra la necessità di non perdere quote di mercato e la crescita abnorme dei costi produttivi per effetto del rincaro delle materie prime, finiscano per sacrificare la ricerca in tecnologia e design, l'unica vera leva competitiva che può differenziare l'arredamento per ufficio made-in-Italy. "Le aziende, per affrontare il futuro, - continua il presidente di Assufficio - devono puntare sull'innovazione del prodotto e del sistema di distribuzione: per vincere la battaglia della competitività con la qualità e non col prezzo. Ridurre i margini finisce per danneggiare la nostra capacità competitiva. Occorre quindi che la filiera, dai produttori ai distributori fino ai clienti finali, siano consapevoli della situazione e mantengano un atteggiamento responsabile. Non si tratta di negare i principi del libero mercato, ma di guardare alle ragioni oggettive che hanno portato ad un ritocco sui listini di vendita. Invece spesso prevale la disinformazione, a favore di prodotti di bassa qualità." In effetti i prezzi materie prime ferrose hanno generato un inesorabile adattamento dei prezzi di listino: le cassettiere metalliche (+10%) gli armadi spogliatoio (+12%), gli armadi per archivio metallici (+19%) le scaffalature metalliche (+28%) e i classificatori metallici (+17%) sono tra le tipologie di prodotto che hanno subito i rincari più significativi. Non meno significativa la crescita del prezzo dei pannelli truciolari che nel 2004 ha avuto un aumento del prezzo di vendita intorno al 50% rispetto al 2003. Tale incremento ha impattato gravemente sui costi di produzione di tutte le principali linee di prodotto (arredi operativi e direzionali, contenitori d'archiviazione e pareti divisorie ed attrezzate) con diversa gravità in funzione del contenuto di materiale. Inoltre da un'analisi effettuata presso i produttori di arredi operativi a base legno, emergono tassi di crescita consistenti dei costi totali di alcuni prodotti tra i più utilizzati: scrivanie operative (+14%), cassettiere (+7%), armadi/contenitori (+11%). "Le linee di arredo più penalizzate da questo rialzo improvviso del pannello truciolare – chiarisce Paolo Borsani - sono state quelle di arredo operativo e di gamma più bassa, nei quali l'incidenza delle materie prime è molto maggiore della mano d'opera e dove, per effetto della competizione sui prezzi, si era già vista una forte riduzione del valore aggiunto. E' evidente che solo le aziende in grado di sostenere i costi di ricerca e quindi dei margini operativi adeguati potranno competere sul mercato nei prossimi anni. E' altrettanto vero però che in un mercato impreparato a recepire questi aumenti, si rischia di costringere gli imprenditori a scelte ribassiste a tutto discapito della qualità del made-in-Italy."  
   
   
FATTURATI IN CRESCITA PER LE AZIENDE DI VENDITA DIRETTA A DOMICILIO IL 2004 SI È CHIUSO CON + 4,66%, PARI A € 1.235.091.000 “E ORA IL SENATO VARI LA LEGGE”  
 
Milano, 7 marzo 2005 - Il 2004 conferma il trend positivo registrato dagli associati Avedisco negli ultimi tre anni. Il fatturato totale chiude infatti con un + 4,66% rispetto al 2003, pari a € 1.235.091.000, contro un calo dei consumi in Italia nello stesso periodo dello 0,4% (dati Istat). I risultati Avedisco sono pertanto da apprezzare, sia in assoluto sia rapportati alla situazione economica italiana. Dal 1969 Avedisco (Associazione Vendite Dirette Servizio Consumatori) riunisce le più importanti aziende italiane ed estere specializzate nella vendita diretta. Attualmente gli iscritti sono 34, che rappresentano circa il 50 per cento del fatturato complessivo del comparto. La crescita delle vendite dirette attesta anche la fidelizzazione dei clienti e la fiducia che questi ripongono negli Incaricati alle vendite, un ‘esercito’ sempre più numeroso. Oltre all’aumento del fatturato, Avedisco annota infatti pure l’aumento del numero di Incaricati, che sono passati da 157.312 a 175.269, con un incremento totale dell’11,41%. In effetti, la vendita diretta è un sistema commerciale aperto a tutti ma in grado oggi di dare la sicurezza di una professione consolidata. Le aziende investono in formazione oltre il 10% dei fatturati netti e gli Incaricati, come ha sottolineato il Direttore Area Marketing Sda Bocconi Sandro Castaldo al primo Forum Avedisco, sono effettivamente dei consulenti personali capaci di creare con il consumatore quella relazione di fiducia e fidelizzazione che il resto del mercato in genere sta perdendo. Inoltre, le modalità della vendita diretta consentono tempi di lavoro personalizzabili e ampia gratificazione a livello umano, valori che tutte le indagini statistiche dicono essere molto importanti per gli italiani. La vendita diretta è dunque un comparto da sostenere e difendere, tanto è vero che sta finalmente andando in porto la legge voluta da Avedisco “perché nessuno possa più confondere la vendita diretta ‘sana’, che offre ottimi prodotti e possibilità di lavoro, con le vendite piramidali, o catene di Sant’antonio - sottolinea il Direttore Avedisco Luigi Nadalini. - La normativa, in base alla quale chi non effettua corrette vendite a domicilio rischia pene pecuniarie e il carcere è già passata al vaglio del Senato e ci auguriamo che venga approvata definitivamente entro l’anno”.  
   
   
ITALCEMENTI SPA: FATTURATO GRUPPO 2004 SALE DEL 5,7% A 4.527,8 MILIONI A PARITÀ DI PERIMETRO E DI CAMBIO LE VENDITE REGISTRANO UN INCREMENTO DEL 7,1% ATTESO UN RISULTATO CONSOLIDATO MIGLIORE DEL 2003  
 
Bergamo, 7 Febbraio 2005 – Il Consiglio di Amministrazione di Italcementi Spa ha preso in esame i dati relativi all’andamento delle vendite nell’esercizio chiuso il 31 dicembre 2004. I ricavi consolidati, sostenuti da un significativo incremento dei volumi e da un generale andamento favorevole dei prezzi, sono risultati pari a 4.527,8 milioni di euro rispetto ai 4.284,7 milioni dell’esercizio 2003, in crescita del 5,7% e del 7,1% a parità di perimetro e di cambi. Sul fatturato ha inciso negativamente l’effetto cambi (-1,7%), mentre l’allargamento del perimetro di consolidamento (principalmente per l’inserimento della filiale del Kazakistan Shymkent Cement e di nuove attività nel settore del calcestruzzo) ha avuto un effetto positivo dello 0,3%. I ricavi - disaggregati per area geografica - sono cresciuti del 5,6% nei Paesi dell’Unione Europea, del 5,3% in Nord America, del 17,4% in Asia e dell’8,7% negli altri Paesi emergenti in cui Italcementi Group è presente. Nel quarto trimestre 2004 il giro d’affari è stato pari a 1.095,9 milioni con un incremento del 5,1% rispetto all’analogo periodo 2003, sostanzialmente in linea con l’andamento dell’intero esercizio (nel primo trimestre l’incremento dei ricavi era stato del 6%, nel secondo del 6,8% e nel terzo del 4,8%). Particolarmente significativo, nell’ultimo trimestre del 2004, è stato l’apporto del settore cemento, cresciuto a livello consolidato del 7,8%. Sulla base dei dati preliminari disponibili, il risultato operativo consolidato dell’esercizio 2004 è previsto, malgrado l’incremento dei costi, in miglioramento rispetto al 2003 grazie soprattutto al positivo andamento delle attività. Il risultato d’esercizio 2004, nonostante il venir meno dei significativi proventi straordinari contabilizzati nel 2003, si dovrebbe attestare ad un livello moderatamente superiore rispetto a quello già molto positivo segnato nel precedente esercizio. Andamento Per Settore E Area Geografica I ricavi del comparto cemento e clinker sono stati pari a 2.744,7 milioni (+5,8%) a fronte di un volume di vendite cresciuto del 4,5% a 48,1 milioni di tonnellate. Le vendite di cemento sono risultate in incremento nei mercati domestici ad eccezione della Grecia, dove l’attività - come previsto - ha subito un rallentamento dopo il completamento dei lavori legati ai Giochi Olimpici. In particolare i volumi sono cresciuti del 3,2% in Unione Europea, del 10,9% in Nord America, del 6,2% in Asia e dell’1% negli altri Paesi emergenti. I ricavi del comparto calcestruzzo e inerti sono aumentati nell’esercizio 2004 del 5,9% a 1.580,3 milioni. Il volume di vendite del settore – su cui ha inciso una flessione nella seconda parte dell’anno per l’esaurirsi di importanti cantieri in Grecia e per la chiusura di alcune attività in Turchia – ha consuntivato una crescita del 3,1% a 56,7 milioni di tonnellate per gli inerti e dello 0,3% per il solo comparto calcestruzzo a 20,8 milioni di metri cubi I ricavi nelle attività diverse (soprattutto materiali speciali per l’edilizia) sono cresciuti del 2% a 202,8 milioni. I dati di bilancio dell’esercizio 2004 saranno esaminati dal Consiglio di Amministrazione che si riunirà il prossimo 17 marzo. Nella riunione odierna il Consiglio di Amministrazione ha inoltre adottato alcune marginali modifiche ai Codici di Autodisciplina e di Comportamento, i cui testi integrali sono disponibili sul sito www.Italcementigroup.com  
   
   
IPI SPA (GRUPPO COPPOLA) NOMINATO DIRETTORE GENERALE NELLA PERSONA DI GIUSEPPE CARUSO EX DIRIGENTE DELLA PIRELLI REAL ESTATE  
 
 Roma, 7 marzo 2005 - Si è riunito il 4 marzo il Consiglio di Amministrazione della Ipi Spa (Gruppo Coppola) il quale ha tra l'altro assunto le seguenti deliberazioni: Approvazione del comunicato dell'emittente Ipi Spa ai sensi dell'art. 103 n° 3 del Tuf sull'Offerta Pubblica di Acquisto promossa da Finpaco Properties Spa, controllata dal Gruppo Coppola sulle azioni rappresentanti il restante Capitale Sociale di Ipi S.p.a.; Approvazione del Documento Informativo ex art. 71 del regolamento Consob n° 11971 avente ad oggetto l'acquisizione da parte del Gruppo Ipi, di dodici immobili c.D. Ex-enel e la cessione di alcune partecipazioni e crediti finanziari nell'ambito del passaggio del controllo di Ipi S.p.a.da Risanamento Spa a Gruppo Coppola; Convocazione dell'assemblea degli Azionisti per il giorno 12 aprile 2005 ed eventualmente in seconda convocazione per il giorno 14 aprile 2005 per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2004 il cui progetto è già stato approvato dal Cda espressione del precedente azionista di controllo ed in carica fmo al 25 di febbraio u.S. Il dividendo proposto, in quella sede, pari a 0,189 euro per azione, è in linea con la remunerazioni degli azionisti degli ultimi esercizi e verrà distribuito con data stacco 6/06/2005 e data pagamento 9/06/2005. Riscontro della adeguatezza alle vigenti regole di Corporate Governance della struttura del Cda che prevede sette consiglieri di cui sei non esecutivi e delega al Presidente, Danilo Coppola di ogni potere esecutivo; Istituzione della figura del Direttore Generale nella persona di Giuseppe Caruso ex dirigente della Pirelli Real Estate, dove occupava il ruolo di Responsabile Nazionale dello sviluppo della rete in franhising. Al Direttore Generale saranno delegati adeguati poteri da parte del Presidente ed Amministratore Delegato Danilo Coppola; Presa d'atto che Finpaco Properties Spa, controllante di Ipi Spa, si configura come soggetto che esercita l'attività di direzione e coordinamento di cui agli arti. 2497 bis Cc nei confronti della controllata Ipi Spa; Attribuzione ad interim della responsabilità della attività di Investor Relations a Giovanni Emanuele Viscovi, direttore amministrazione & finanza del gruppo Ipi.  
   
   
BILANCIO AUTOSTRADE MERIDIONALI S.P.A.: MARGINE OPERATIVO LORDO (EDITDA) PRESENTA UN INCREMENTO DEL 12,44%  
 
Napoli, 7 marzo 2005 - Il Consiglio di Amministrazione della Società Autostrade Meridionali S.p.a. Riunitosi il 4 marzo , ha esaminato ed approvato il progetto di bilancio e la relazione sull'esercizio 2004 registrando un miglioramento di tutti gli indicatori economici e confermando i trend già evidenziati nel corso dell’anno 2003. Dal progetto di bilancio 2004 emerge un patrimonio netto di euro migliaia 75.712 contro euro 67.297 del 2003 (12,50%), ricavi per euro migliaia 70.421 contro euro migliaia 64.850 del 2003 (8,59%), investimenti per euro migliaia 33.330 contro euro migliaia 31.351 del 2003 (6,31%), oneri Di seguito i risultati preliminari dell’anno 2004 (espressi in euro migliaia):
Anno 2004 Anno 2003 Delta %
Ricavi : 70.421 64.850 8,59%
Ebitda : 39.903 35.487 12,44%
Ebit : 22.658 21.078 7,50%
Utile di esercizio : 11.915 11.327 5,19%
Patrimonio netto : 75.712 67.297 12,50%
Indebitamento Finanziario netto : 39.738 28.306, 40,03%
I Ricavi della gestione sono aumentati di 5.571 euro/migliaia (+8,6%) essenzialmente per i maggiori ricavi da pedaggio derivanti dall’applicazione delle nuove tariffe e da un contenuto incremento del traffico. Il Margine Operativo Lordo (Editda) presenta un incremento del 12,44% passando da 35.487 euro/migliaia (anno 2003) a 39.903 euro/migliaia (anno 2004) per effetto dell’aumento dei ricavi e del contenimento dei costi di gestione. Il Risultato Operativo (Ebit) presenta un incremento del 7,50% inferiore a quello del Margine Operativo Lordo per il maggior peso degli ammortamenti collegati all’entrata in esercizio di nuove opere e dei maggiori accantonamenti effettuati per adeguare i fondi per rischi ed oneri. L’indebitamento costituito per 20.000 euro/migliaia dall’indebitamento a medio-lungo termine e per 19.738 euro/migliaia da indebitamento a breve è aumentato del 40,03% per effetto del maggior fabbisogno determinato dai lavori di ammodernamento eseguiti nell’anno.
 
   
   
CONVEGNO “TAILANDIA: ESPLORA LE OPPORTUNITÀ DI BUSINESS PER LA TUA AZIENDA”  
 
Milano, 7 marzo 2005 - Organizzato da Assolombarda in collaborazione con il Board of Investment Tailandese e Mda Associati, il convegno ha l’obiettivo di presentare le opportunità di business che la Tailandia può offrire alle imprese italiane. Classificata come una delle realtà economiche più dinamiche e promettenti dell’area del sud-est asiatico, la Tailandia vanta un’economia in crescita che sembra non subirà contraccolpi frenanti derivanti dalla recente catastrofe del maremoto. Secondo le stime del ministro delle finanze tailandese la crescita per il 2005 dovrebbe attestarsi intorno al 6%, confermando il trend positivo dello scorso anno. Lo sviluppo del paese negli ultimi anni si è indirizzato verso la creazione di prodotti con un più alto valore aggiunto, specializzandosi in aree a maggior contenuto di tecnologia. Hanno così assunto notevole peso ed importanza il settore automobilistico e della componentistica per auto, nei quali il paese ha conseguito lo status di maggior produttore di automobili di tutto il sud-est asiatico; il settore dell’elettronica e delle componenti di computer, che vedono la Tailandia tra i maggiori fornitori, grazie a produzioni a basso costo, del settore It di Stati Uniti, Giappone ed Unione Europea. Anche il settore terziario è stato protagonista di una crescita sostenuta, così come i tradizionali settori del tessile/abbigliamento e gioielleria. Lunedì, 7 Marzo 2005 Ore 14,30 - 18,00 Assolombarda Sala Falck, Via Chiaravalle, 8, Milano  
   
   
INTERNAZIONALIZZAZIONE: PIÙ VICINE LE IMPRESE DI ITALIA E GEORGIA FIRMATO UN ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA UNIONCAMERE E CAMERA DI COMMERCIO E INDUSTRIA DELLA GEORGIA  
 
Roma 7 marzo 2005 – Assicurare lo scambio tempestivo di informazioni economiche e commerciali sui mercati dei rispettivi paesi; fornire informazioni sulle novità legislative di rilievo; offrire analisi sulle prospettive di sviluppo dei settori di interesse; dare informazioni sull’affidabilità di imprese-partner nei due paesi; organizzare fiere, convegni, seminari, conferenze ed altri eventi mirati a consolidare rapporti economico-commerciali; assistere le imprese nei casi di arbitrato, controllo qualitativo e quantitativo di import-export, della perizia e certificazioni merceologiche. Questi i principali contenuti dell’Accordo di collaborazione sottoscritto oggi a Roma tra Unioncamere e Camera di Commercio e Industria della Georgia. La firma è avvenuta alla presenza del Vice Ministro per le Attività Produttive, Adolfo Urso, in occasione della Visita di Stato del Presidente della Repubblica della Georgia Mikhail Saakashvili. A sottoscrivere l’Accordo sono stati il Vice Presidente di Uniocamere delegato all’internazionalizzazione, Augusto Strianese, e il Presidente dell’Ente camerale Georgiano, Jeml Inaishvili. L’accordo, in vigore a tempo indeterminato, intende avvicinare operativamente le piccole e medie imprese dei due paesi, sfruttando le competenze e le reti delle rispettive organizzazioni camerali per fornire strumenti concreti per conoscere ed operare nei rispettivi mercati. In virtù dell’accordo, le Camere potranno costruire rappresentanze e/o agenzie accreditate nei paesi partner. La crisi politica seguita alle elezioni parlamentari del novembre 2003, sfociata nella cosiddetta "rivoluzione delle rose", ha portato all'insediamento di una leadership riformista, filo-occidentale e fortemente orientata verso l'Europa. Per il 2004 è stato elaborato un bilancio ambizioso, con previsioni di crescita significativa che alcuni osservatori internazionali stimano al 10% prevedendo che la Georgia sarà nel 2004 uno fra i primi dieci Paesi ad economia di transizione in termini di crescita. Circa le esportazioni, la Georgia offre ai mercati internazionali prevalentemente metalli ferrosi e non, alcuni prodotti agricoli e vino. L'interscambio commerciale fra l'Italia e la Georgia è, nella sostanza, ancora piuttosto limitato e con una scarsa incidenza sul volume degli scambi del nostro Paese con il resto del mondo (l'Italia si piazza all'8° posto con il 3,1%). Nel 2003, il valore delle esportazioni italiane in Georgia è stato di 55.3 milioni di Euro mentre le importazioni sono ammontate a 46.6 milioni di Euro con un saldo di 8.7 milioni a favore dell'Italia. I prodotti maggiormente esportati in Georgia sono: prodotti alimentari, calzature, abbigliamento, materiale edile e arredamenti.  
   
   
ITALCEMENTI GROUP VERSO IL CONTROLLO DI SUEZ CEMENT CIMENTS FRANGAIS E UN CONSORZIO DI INVESTITORI INTERNAZIONALI E LOCALI RILEVERANNO COMPLESSIVAMENTE IL 33,4% DELLA SOCIETÀ. LA QUOTA DEL GRUPPO ITALCEMENTI OLTRE IL 54%  
 
Bergamo, 7 marzo 2005 - Italcementi Group, unitamente ad un consorzio di investitori locali e internazionali, il 4 marzo ha raggiunto un accordo con il Governo egiziano per acquisire, nell’ambito del piano di privatizzazione della società avviato nel 2001, una ulteriore quota complessiva di circa il 33,4% di Suez Cement Company, primo operatore del settore in Egitto. Nell’ambito di questa operazione, Italcementi Group - che già detiene il 39,9% del capitale di Suez Cement - rileverà il 14% circa della società, diventandone azionista di controllo. In base all’accordo raggiunto e alle leggi che regolano i procedimenti di privatizzazione delle società egiziane, Italcementi Group e il consorzio di investitori acquisiranno con una “offerta correlata” la quota del 33,4% circa del capitale di Suez Cement. Il prezzo dell’offerta, che tiene conto di un premio di maggioranza, è fissato in 97 Egp. L’operazione avrà un valore complessivo di circa 360 milioni di dollari. L’impegno per Italcementi Group, che sarà sostenuto attraverso la sub-holding per le attività internazionali Ciments Frangais, è di circa 153 milioni di dollari. Il finanziamento dell’operazione è assicurato dalla liquidità disponibile in Ciments Frangais e da linee di credito già concordate con primarie istituzioni finanziarie. Al termine di questa operazione Italcementi Group deterrà oltre il 54% del capitale di Suez Cement, quota che darà diritto di nominare 7 dei 13 membri del Consiglio di Amministrazione e i vertici della società, i cui titoli resteranno quotati al Cairo and Alexandria Stock Exchange. Italcementi Group è presente in Egitto dall’ottobre del 2001, quando partecipò alla prima fase di privatizzazione di Suez Cement acquistando il 25% del capitale e diventandone partner strategico. Attraverso successivi acquisti e l’operazione annunciata oggi, Italcementi Group diventerà l’azionista di maggioranza di Suez Cement con un investimento complessivo di circa 460 milioni di euro, uno dei principali investimenti esteri in Egitto al di fuori del settore petrolifero. L’ingresso di Suez Cement nel dispositivo industriale di Italcementi Group rappresenta per la società un’importante opportunità di sviluppo anche attraverso nuovi investimenti destinati ad accrescerne l’efficienza e rafforzerà la leadership del Gruppo nell’area del Mediterraneo.  
   
   
GRUPPO COIN S.P.A. OTTIENE UNA NUOVA LINEA DI CREDITO PER 60 MILIONI DI EURO  
 
Venezia, 7 marzo 2005 - Gruppo Coin comunica che il 4 marzo è stato sottoscritto un accordo con un gruppo di Istituti di Credito, facenti parte del pool di banche con cui fu sottoscritto il finanziamento dell’8 agosto 2003, per la concessione di una nuova linea di credito per complessivi 60 milioni di Euro. Tale finanziamento sarà utilizzato per fronteggiare i fabbisogni legati al tipico andamento del circolante del settore per i mesi da marzo a giugno.  
   
   
IL RITORNO DEGLI ESPATRIATI IRLANDESI DÀ IMPULSO ALLA NASCITA DELLE START-UP  
 
Bruxelles, 7 marzo 2005 - Enterprise Ireland ha annunciato di avere investito nel 2004 ben 80 milioni di euro in aziende start-up, attive in un'ampia gamma di settori (inclusi telecomunicazioni, e-learning, e dispositivi medici). Il 2 marzo, il ministro irlandese per le Imprese, il commercio e l'occupazione, Michael Martin, ha detto che nei prossimi tre anni le nuove aziende creeranno circa 1.900 nuovi posti di lavoro, in massima parte posizioni di alta specializzazione. 'Una crescente tendenza tra i promotori [di start-up] interessa coloro che hanno lavorato all'estero e che dopo il loro ritorno in Irlanda stanno ora usando la preziosa esperienza acquisita e i contatti internazionali di cui dispongono per lanciare nuove attività o per entrare in gruppi di gestione di aziende start-up, sfruttando esperienza e contatti', ha detto Frank Ryan, Ceo di Enterprise Ireland. Sette nuove start-up sono state in effetti create da espatriati tornati a vivere in Irlanda, e Enterprise Ireland, che spera d'incoraggiare questa tendenza, ha previsto nel 2005 una serie di manifestazioni per espatriati negli Usa, a Londra e a Dubai. Numerose start-up irlandesi si stanno posizionando in settori di punta e offrono quindi un inestimabile contributo alla ricerca e alla base cognitiva del paese, ha dichiarato il ministro, che ha anche alluso al potenziale mercato delle start-up: 'Una recente analisi di Enterprise Ireland sulle start-up dal 1989 al 2004 mostra che su 470 aziende 357 circa, cioè i quattro quinti, sono ancora in attività, e hanno dato luogo a vendite per circa un miliardo di euro nel solo 2003', ha detto. Enterprise Ireland, agenzia governativa responsabile dello sviluppo dell'industria irlandese, lavora in partenariato con aziende clienti e le aiuta a conseguire vantaggi competitivi nel mercato mondiale.  
   
   
COME NEGOZIARE I CONTRATTI DI RICERCA DEL 6PQ  
 
Bruxelles, 7 marzo 2005 - Il 5 aprile si svolgerà a Cambridge un workshop su come negoziare i contratti del Sesto programma quadro (6Pq). Il workshop offrirà una panoramica delle procedure di negoziato: cosa aspettarsi, come prepararsi, come sopravvivere. Le presentazioni spiegheranno chi deve prendervi parte, quali sono le alternative, cosa esige la Commissione, e come condurre negoziati tra i partner sulla gestione del progetto. I partecipanti dovranno avere letto il contratto tipo comunitario e avere familiarità con i modelli di costo della Commissione. Per ulteriori dettagli: http://www.Singleimage.co.uk/workshops/schedule.html  
   
   
ACCESSO AL CREDITO PER LE IMPRESE AL FEMMINILE FINANZA AGEVOLATA  
 
Lecco, 7 marzo 2005 - Essere donna e scegliere una vita alla guida di un’impresa molto spesso è ancora ”un’impresa”, ma sempre più donne ci credono e riescono a realizzare il loro sogno. Risulta però evidente che per rendere possibile il progetto imprenditoriale, tra i molti elementi necessari, l’accesso al credito e la disponibilità delle risorse sono tra i fattori indispensabili e che devono essere resi maggiormente accessibili e semplificati nelle procedure. Da queste considerazioni nasce la proposta del Comitato per la promozione dell'imprenditoria femminile di Lecco di promuovere con la Camera l’incontro sul tema: “Accesso al credito per le imprese al Femminile & Finanza agevolata”. La relazione introduttiva consentirà pure di conoscere i dati del ”Primo Rapporto Nazionale sulle Imprese Femminili” promosso dal Ministero delle attività produttive, dal Comitato per l’Imprenditoria Femminile art. 10 Legge 215/92 e da Unioncamere Italiana per conoscere le dimensioni del fenomeno ”Impresa in Genere” ed è il risultato di uno degli obiettivi strategici del Protocollo d'Intesa siglato tra Ministero e Unione Italiana sin dal 1999. Sarà anche l’occasione per conoscere altre esperienze e per presentare alcuni dati lecchesi del Progetto Saturno. 9 Marzo 2005 - ore 15.00 Camera di Commercio di Lecco Segreteria Organizzativa: Tel. 0341/292217  
   
   
ACCORDO STATEGICO TRA ATENEO IMPRESA ED EURISPES LA BUSINESS SCHOOL SARÀ IL PARTNER PER LE ATTIVITÀ DI RICERCA E FORMAZIONE DELL'ENTE  
 
Roma 7 Marzo 2005 - Gian Maria Fara, Presidente Eurispes e Romolo De Stefano, Presidente Ateneo Impresa hanno firmato un accordo strategico che vede le due istituzioni partner nell’offerta di servizi alle imprese pubbliche e private. L’eurispes, ente senza fini di lucro che realizza studi e ricerche ed opera nel campo della ricerca politica, economica, sociale e della formazione, ha individuato in Ateneo Impresa, la business school dal 1990 punto di riferimento per l’alta formazione manageriale in Italia, il partner ideale per completare le proprie attività, integrando ricerca e formazione. Ateneo Impresa aderisce ad Asfor, Fita Confindustria, Unione degli Industriali di Roma, Sistemi Formativi Confindustria e Ferpi. Le attività formative godono del patrocinio di prestigiose istituzioni tra cui Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie, Assessorato alla Tutela e Valorizzazione delle Risorse Ambientali della Regione Lazio, Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Roma, Ice, Fita-confindustria, Ordine Nazionale dei Giornalisti, Cnel, Croce Rossa Italiana. Le linee guida della partnership prevedono, tra l’altro, la capillarizzazione di iniziative congiunte attraverso la rete delle sedi Eurispes presenti su tutto il territorio nazionale e la progettazione di diversi percorsi formativi e l’avvio della Scuola di Formazione Politica, trasversale e super partes, che metterà a disposizione dei protagonisti e degli attori della politica gli strumenti, le metodologie e le tecniche più funzionali.  
   
   
CONVEGNO UN ANNO DI RIFORMA DEL LAVORO L’ESPERIENZA DI BORSA LAVORO LOMBARDIA EXPO DELL’EDUCAZIONE E DEL LAVORO, FIERA MILANO  
 
Milano, 7 marzo 2005 - Giovedi' 3 marzo 2005 - Si è svolto a in occasione della seconda edizione dell’Expo dell’Educazione e del Lavoro, la manifestazione dedicata ai temi dell'istruzione, della formazione, della ricerca, dell'università,e dell'occupazione, il convegno “Un anno di riforma del lavoro, l’esperienza di Borsa Lavoro Lombardia”. Un’importante occasione di dibattito per fare un primo bilancio delle attività e dello sviluppo del portale Borsa Lavoro Lombardia a un anno dal suo lancio e per verificare se il sistema previsto dalla riforma Biagi, basato su una rete di nodi regionali possa essere replicabile nel resto della Comunità Europea e in particolar modo in quei paesi che da poco ne fanno parte. Il Convegno è stato suddiviso in due parti. La prima è stata dedicata ad una lettura in chiave internazionale e comunitaria delle politiche attive per il lavoro, con particolare riferimento ai mercati del lavoro di due paesi recentemente entrati nella Comunità Europea: Bulgaria e Repubblica Slovacca. Peter Stub Jorgensen, Direttore della Direzione Generale Occupazione, Affari sociali e Pari opportunità della Commissione Europea, ha aperto i lavori ponendo l’enfasi sul ruolo fondamentale svolto dal servizio pubblico e dalle politiche sociali attive del lavoro in questa fase di evoluzione del mercato del lavoro europeo. Jorgensen auspica che ogni paese membro, in particolare quelli entrati di recente, intraprenda quella che definisce una curva di apprendimento molto rapida, adottando politiche che pongano il capitale umano al centro della propria attività. L’intervento di Edita Bertova, in rappresentanza del Ministero del Lavoro, Affari Sociali e Famiglia della Repubblica Slovacca, ha illustrato i cambiamenti avvenuti nel mercato del lavoro del suo paese, a seguito della riforma del 2004. Questa ha portato a una trasformazione strutturale dei servizi per il lavoro, attraverso la realizzazione di interventi attivi a sostegno dell’occupazione: il tasso di disoccupazione è passato dal 15,19% del 2003 al 14,26% del 2004. Iskren Angelov, portavoce del Dipartimento per le Politiche del Lavoro, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali della Bulgaria, ha messo a confronto la situazione del mercato del lavoro in Bulgaria con quella italiana, sottolineando come i servizi offerti da Regione Lombardia rappresentino un modello da seguire e prendere a esempio. Michel Laine, Capo Unità della Direzione Generale Occupazione, Affari sociali e Pari opportunità della Commissione Europea, ha concluso la prima parte del Convegno con un intervento che sottolinea le intenzioni del Fondo Sociale Europeo di dare un impulso significativo alle politiche del lavoro promuovendo lo sviluppo delle risorse umane e contribuendo al finanziamento di modelli di partnerariato. Obiettivo del Fse è contribuire al miglioramento complessivo del mercato occupazionale, destinando maggiori risorse anche alle attività di formazione. La seconda parte del Convegno ha approfondito l’esperienza del modello Borsa Lavoro Lombardia, analizzando i risultati emersi dopo il primo anno di attività. E’ stato Renzo Ruffini, Direttore Generale Formazione, Istruzione e Lavoro di Regione Lombardia, a illustrare i servizi di Borsa Lavoro Lombardia, primo nodo regionale della Borsa Continua Nazionale del Lavoro, lo strumento che permette l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, garantendo un sistema efficiente e trasparente. Ruffini ha sottolineato come il portale sia in grado di offrire una serie di servizi aggiuntivi rispetto all’incontro tra domanda e offerta di lavoro, che rispondono alle esigenze di differenti tipi di utenza, come ad esempio le banche dati sul sistema formativo. Maria Gabriella Ricotta dell’Assessorato al Lavoro, Formazione e all’Emigrazione della Regione Sicilia, ha evidenziato la volontà di Regione Sicilia di implementare i servizi e le politiche attive per il lavoro, favorendo lo sviluppo di un nodo regionale che abbia come modello Borsa Lavoro Lombardia. Massimo Ferlini, Consigliere di Amministrazione di Italia Lavoro, ha espresso apprezzamento per i risultati ottenuti da Borsa Lavoro Lombardia nel suo primo anno di attività. Ha definito la creazione della Borsa Nazionale Continua del Lavoro come una svolta culturale, grazie alla creazione di uno strumento che valorizza la centralità della persona, con i suoi bisogni e i suoi diritti, all’interno del mercato del lavoro. Alfio Catalano, Presidente dell’Ordine Nazionale Consulenti del Lavoro ha puntato l’attenzione sul nuovo e significativo ruolo che la Legge Biagi riconosce ai consulenti del lavoro. In particolare ha affrontato il problema della condivisione dei dati (curricula e offerte di lavoro) tra gli operatori privati che entrano in rete attraverso la Borsa, ipotizzando l’introduzione di royalties a favore dei soggetti che mettono a disposizione di tutti i dati in loro possesso. Con il prezioso contributo di Lea Battistoni, Direttore Generale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, si è concluso il Convegno. La Dottoressa Battistoni, si è complimentata con il sistema Borsa Lavoro Lombardia, definendolo un esempio di eccellenza e auspicando che possa nel breve periodo essere replicabile nei Paesi nuovi membri della Comunità Europea. Ha inoltre ricordato come entro quest’anno in Italia sarà pienamente operativa la Borsa Continua Nazionale del Lavoro in modo da realizzare concretamente e pienamente l’integrazione tra pubblico e privato introdotta con la riforma Biagi.  
   
   
BORSA LAVORO LOMBARDIA ENTRA NELL’ERA DEL DIGITALE TERRESTRE  
 
 Milano, 7 marzo 2005 – Ancora pochi giorni e sarà possibile interagire con il portale Borsa Lavoro Lombardia direttamente dalla televisione, complice un semplice decoder. Borsa Lavoro Lombardia, grazie ad un accordo con Rai Radio Televisione Italiana, ha sviluppato un progetto che permetterà di usufruire di molti servizi che il portale mette a disposizione, attraverso il canale digitale terrestre Rai - Rai Utile. Per la sua validità il progetto ha goduto di un co-finanziamento di 260.000 euro da parte del Governo, nel quadro delle iniziative dirette a sostenere le sperimentazioni nel campo dell’e-governement promosse dal Cnipa (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione). Già presente sul Televideo analogico Rai a pagina 472, lo sviluppo e l’utilizzo di questo nuovo strumento testimonia la volontà di Borsa Lavoro Lombardia di rendere sempre più facilmente accessibile a tutti i cittadini le informazioni e i servizi che offre e di trovare nuove e dirette forme di comunicazione con il pubblico. I contenuti del portale consultabili attraverso il digitale terrestre sono: Punti contatto, Bacheca annunci, Trova Lavoro, Notizia del giorno, Info Lavoro, Formazione e Istruzione. La sezione più innovativa di questo progetto è il servizio Trova Lavoro. Inserendo, infatti, nel decoder la Carta Regionale dei servizi (in via di distribuzione ai cittadini della Regione Lombardia), il decoder riconosce l’dentità dell’utente, richiede il codice Pin di sicurezza e consente al sistema di selezionare e visualizzare sullo schermo televisivo le offerte di lavoro in linea con il profilo professionale dell’utente. Perchè il sistema possa effettuare questo tipo di incrocio è naturalmente necessario registrarsi e inserire il curriculum nella banca dati del portale, attraverso il sito o contattando il call center 840 011 222. Questa iniziativa rappresenta una novità assoluta e si colloca nel progetto più ampio di Regione Lombardia di attuare una integrazione sempre maggiore tra i servizi offerti dalla Regione. Con questa Carta il dialogo con la Pubblica Amministrazione diventa molto più semplice e immediato, grazie alla possibilità di accesso in tempo reale a diversi servizi attraverso strumenti di facile utilizzo come la televisione. Le nuove pagine di Borsa Lavoro Lombardia sul digitale terrestre Rai vengono illustrate in anteprima, oggi alle ore 13, presso lo stand della Direzione Generale Formazione, Istruzione e Lavoro all’Expo dell’educazione e del lavoro, in corso di svolgimento alla Fiera di Milano. Sono presenti l’Assessore Regionale alla Formazione, Istruzione e lavoro, Alberto Guglielmo, il Direttore Nuovi Media Rai, Roberto Sergio e il Direttore della Direzione Generale Artigianato, Nuova Economia, Ricerca e Innovazione Tecnologica di Regione Lombardia, Giampaolo Amadori.  
   
   
CONVEGNO IN CAMERA DI COMMERCIO SULLA TUTELA DEL DESIGN E IL “CASO CINA” IMPRESE E DESIGN: COME TUTELARE LA CREATIVITA’ IN UN MERCATO GLOBALE  
 
Milano, 7 marzo 2005 - Per approfondire il tema della tutela del design sui mercati mondiali e in particolare in rapporto alla Cina arriva il convegno “Design on Globai Market. La geografia della tutela”, promosso da Design Focus con Camera di commercio di Milano e Fondazione Politecnico, in collaborazione con Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali e Camera di commercio italo-cinese. Il convegno si rivolge alle imprese, ai professionisti e a tutti coloro che sono interessati a conoscere il nuovo scenario della tutela del design e le sue relazioni con il sud-est asiatico. Si tratterà l’argomento della tutela del design e le prospettive del nuovo assetto legislativo europeo in relazione a un tema di grande attualità: la nuova Cina. Verranno inoltre presentati i risultati di due indagini conoscitive sulle imprese lombarde:“la Tutela del Design” e ‘la visione della Cina”. Il convegno si terrà: lunedì 7 marzo 2005, ore 9,30 – 16,00, Palazzo Turati , Via Meravigli 9/b, Milano- Programma: ore 9.30 Apertura e saluti Pier Andrea Chevallard Segretario generale della Camera di commercio di Milano; Giampio Bracchi, Presidente Fondazione Politecnico di Milano; Arturo Dell’acqua Bellavitis, Direttore Dipartimento Indaco - Politecnico di Milano, Vicepresidente Triennale di Milano. Moderatore: Stefano Maffei , Design focus; 10.00 I Parte: Tutela e Design: lo stato dell’arte della normativa e i risultati di un’indagine presso le imprese lombarde; La registrazione del design in Italia e Europa: Diego Pallini, Studio Notarbartolo & Gervasi; Il Made in ltaly tra giurisdizione e design: Carlo Guglielmi, Presidente Indicàm; I risultati dell’indagine presso le imprese lombarde: Barbara Casati Design focus; 11.30 lI Parte: Geografie della tutela e mercato: il caso Cina; Arbitrato e conciliazione per il mercato italo-cinese: Stefano Azzali, Segretario generale Camera Arbitrale Milano Design per il mercato cinese: testimonianza delle imprese; La Cina come opportunità economica: Sandro Bicocchi, Vicepresidente di Promos, azienda speciale Camera di commercio di Milano per le attività internazionali. 13.00-14.00 Buffet. Moderatore: Raffaello Benetti, Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali; 14.00 Approvvigionamenti dalla Cina: strategie, metodi ed esperienze: Giovanni Atti, Adaci; Approvvigionamenti, marchi e registrazioni in Cina: Chen Bo, Camera di commercio italo cinese; Opportunità d’acquisto in Cina e Canton Fair: Chen Chaoren, Vicedirettore Canton Fair; Iniziativa “Sportello Canton”: Christian Orio, Camera di commercio italo cinese. 16.00 Conclusioni.  
   
   
FINMECCANICA SIGLA CONTRATTO PRELIMINARE PER CESSIONE BREDAMENARINIBUS A DIPIUDÌ (DE LUCA  
 
Roma, 7 marzo 2005 - Finmeccanica ha firmato il 2 marzo il contratto preliminare di compravendita della Bredamenarinibus Spa, il secondo produttore nazionale di autobus per trasporto urbano con sede a Bologna, con Dipiudì Ambiente Spa (Gruppo De Luca). Finmeccanica negli ultimi 5 anni ha contribuito con ingenti investimenti alla ristrutturazione delle attività di Bredamenarinibus, al fine di favorire il raggiungimento del sostanziale equilibrio dell’andamento operativo. Il piano industriale triennale di consolidamento e sviluppo di Bredamenarinibus presentato dal Gruppo De Luca prevede investimenti per oltre 20 milioni di euro e un’immediata capitalizzazione della società di 10 milioni di euro, nonché garanzie sul mantenimento sia degli attuali livelli occupazionali sia della localizzazione dello stabilimento. Il passaggio avverrà sulla base del patrimonio netto al 31.12.2004 e la cessione verrà completata dopo l’approvazione dell’Antitrust. Finmeccanica è stata assistita nell’operazione da Rothschild, la quale ha rilasciato gli opportuni pareri di congruità in merito alle condizioni della transazione.  
   
   
ANCORA UN SUCCESSO PER IL SILURO BLACK-SHARK  
 
Roma, 7 marzo 2005 - La Società Whitehead Alenia Sistemi Subacquei (Wass) del Gruppo Finmeccanica ha ottenuto un altro successo di rilievo con il suo siluro Black-shark. Dopo i contratti conclusi in Cile e Malesia, dove le rispettive Marine hanno commissionato questo sistema per le nuove piattaforme classe “Scorpene” della Dcn, adesso anche la Marina Portoghese ha firmato un accordo, del valore di € 47 milioni, per l’approvvigionamento di un cospicuo numero di Black-shark da imbarcare sui nuovi sommergibili classe “209/P” commissionati al cantiere tedesco Hdw di Kiel. Questo contratto costituisce per la Società Wass un risultato di rilievo perché dimostra come il sistema “Black-shark”, sviluppato dalla Società livornese, stia riscuotendo sempre di più l’interesse di quelle Marine che stanno rinnovando il loro parco siluri e sono pertanto alla ricerca di un moderno sistema con prestazioni di rilievo e tecnologie d’avanguardia.  
   
   
GIOCO DEL LOTTO: INCASSATI 661,1 MILIONI DI EURO NEL MESE DI FEBBRAIO 2005  
 
Roma, 7 marzo 2005 – Nel mese di febbraio 2005, gli incassi dei concorsi del gioco del Lotto sono stati pari a 661,1 milioni di euro, contro i 592,7 milioni di euro dello stesso mese del 2004. Si sottolinea che nel mese di febbraio i concorsi del gioco sono stati 8, esattamente come a febbraio 2004. In particolare, nel mese di febbraio di quest’ anno, la raccolta di giocate “base” (al netto dei ritardatari) è stata pari a 494,8 milioni di euro (505,4 milioni di euro a febbraio 2004), mentre la raccolta di giocate sui “ritardatari” è stata di 166,3 milioni di euro, contro gli 87,3 milioni di euro nell’analogo periodo dello scorso anno. Le vincite del mese di febbraio 2005 sono state di 771,7 milioni di euro a fronte dei 511,2 milioni di euro del febbraio 2004.  
   
   
TUTELA GIUDIZIARIA DEL CONSUMATORE ARRIVANO LE NUOVE POLIZZE CHE ASSICURANO IL CLIENTE PER LE CAUSE IN TRIBUNALE  
 
Bologna, 7 marzo 2005 - Le Compagnie di tutela giudiziaria sono società assicurative che, dietro il versamento di un premio annuo, assicurano i consumatori per le cause che dovranno affrontare, con un massimale solitamente riferito ad ogni causa. È un nuovo sistema di tutela del consumatore, ormai diffuso all'estero, che sta recentemente prendendo piede anche nel nostro Paese. La tutela giudiziaria del consumatore è stata appunto al centro del dibattito “Tutela giudiziaria: opportunità e protezione del consumatore-cliente” ad Assicur@expo, 3° mostra convegno sul sistema assicurativo. Al convegno, organizzato da Uea, Unione Europea Assicuratori e Comitato Italiano dell’Assicurazione per la Tutela Giudiziaria, hanno partecipato Elio Pugliese, presidente Uea, Ole Nehaus, presidente del Comitato Italiano dell’Assicurazione di Tutela Giudiziaria, Bruno Maggiolo, direttore della rivista Eurofinanza e Fabrizio Premuti, responsabile del settore assicurativo di Adiconsum. “Quando è necessario un risarcimento - ha spiegato Fabrizio Premuti - come è stato per la faccenda di Parmalat o dei bond argentini, gli interventi dei professionisti, siano essi periti, avvocati o medici, sono sempre molto onerosi e spesso non permettono alle famiglie di vedere pienamente affermati i propri diritti. Con la nascita delle Compagnie di Tutela Giudiziaria, invece, il consumatore ha un vero e proprio paracadute cui aggrapparsi”. “Con le polizze di tutela giudiziaria - gli ha fatto eco l’avvocato Ole Nehaus - il consumatore, oltre ad avere consulenza ed assistenza legale, ha a disposizione gli stessi strumenti legali della controparte”. Dopo tre giornate che hanno visto la vasta partecipazione di agenti e brokers assicurativi, Assicur@expo ha chiuso sabato 5 marzo con una tavola rotonda dedicata al tema della nuova legge di tutela dei risparmiatori e dei rischi per l'autonomia dell'Isvap, l'istituto che vigila sulle assicurazioni.  
   
   
INDENNIZZO DIRETTO COL NUOVO CID RISARCITI ANCHE I DANNI ALLE PERSONE  
 
Bologna, 7 marzo 2005 - Chi ha un sinistro in caso di danni fisici (oltre che materiali) potrà rivolgersi direttamente alla propria compagnia assicuratrice e non a quella della controparte Istituire una normativa che obblighi gli assicurati ad usare il Cid, la Convenzione di Indennizzo Diretto, in presenza di danni a cose e persone fino al 9% di invalidità, ovvero per le cosiddette ‘microinvalidità’. È una delle principali proposte emerse nella giornata inaugurale della 3° edizione di Assicur@expo, la mostra convegno sul sistema assicurativo che ha preso il via al Tiapoint del Centergross di Funo e che proseguirà fino a sabato. Stamattina, alla presenza del sen. Giuseppe Semeraro, componente della Decima Commissione Industria del Senato, a catalizzare l’interesse dei numerosi agenti e broker assicurativi intervenuti è stato il convegno: “Nuove prospettive dell’indennizzo diretto verso il recupero dell’efficienza nel rapporto col cliente”, che ha visto la partecipazione, fra gli altri, di Elio Pugliese, presidente Uea (Unione Europea Assicuratori), Massimo Trefiletti, dirigente Cid, Fabio Rocchi della Datamat e Maria Paola Boscaini, vicedirettore generale della Società Cattolica di Assicurazione. Protagonista del convegno il Cid, il famoso modulo “blu” di constatazione amichevole degli incidenti su strada, che da alcuni mesi può essere utilizzato per risarcire anche i danni alle persone (fino a 15 mila euro per individuo). Si tratta di un’eventualità presente in oltre 700.000 sinistri su 3,7 milioni di incidenti nel 2003. Da sottolineare come il 70% circa dei danni alla persona è da attribuire al famigerato “colpo di frusta”, il cui risarcimento medio è di 4.000 euro. “E’ necessario istituire una normativa che obblighi gli assicurati ad usare il Cid in presenza di danni a cose e persone fino al 9% di invalidità, ovvero di microinvalidità - ha spiegato la Boscaini - anche perché il Cid, nonostante sia il metodo più veloce e semplice per farsi saldare un sinistro, viene sempre meno utilizzato in caso di incidenti. Troppo spesso, infatti, intervengono legali, medici, società antinfortunistiche che finiscono solo per aumentare il costo del sinistro di un 20-30%”. Il tutto a danno del premio Rc auto, ormai arrivato a livelli elevati. Col nuovo Cid, chi ha un sinistro in caso di danni fisici (oltre che materiali) potrà rivolgersi direttamente alla propria compagnia assicuratrice e non a quella della controparte. “I legali vanno fatti intervenire solo ed esclusivamente quando servono, ovvero in presenza di una vera inefficienza da parte della compagnia assicuratrice. Il tutto per migliorare la qualità del servizio e non alzare ulteriormente il premio Rc auto obbligatorio”, ha concluso la Boscaini.  
   
   
ASSOPREVIDENZA: SEMINARIO DIRETTIVA ENTI PENSIONI  
 
Torino, 7 marzo 2005 - Seminario Assoprevidenza: aspetti e problemi connessi all’entrata in vigore della Direttiva 2003/41/Ce sull’attività e la supervisione degli enti pensionistici aziendali e professionali – Roma, Lunedì 7 marzo 2005, alle ore 14.30, presso la Sala Convegni dell’Associazione Civita, Piazza Venezia n.11. Presentati i risultati dello studio realizzato da yves stevens dell’universita’ di lovanio sull’avvio di un mercato unico delle pensioni Manca una definizione univoca di “legislazione nazionale sociale e del lavoro”; si auspica una maggiore cooperazione tra gli Stati membri al fine di rendere operativa la gestione transfrontaliera dei regimi pensionistici A pochi mesi dall’entrata in vigore della Direttiva europea n.41/2003, relativa alle attività e alla supervisione degli enti pensionistici aziendali e professionali, Assoprevidenza (Associazione Italiana per la Previdenza Complementare) richiama l’attenzione sull’argomento attraverso un seminario che si terrà a Roma, il prossimo 7 marzo - ore 14.30, presso la Sala Convegni dell’Associazione Civita, Piazza Venezia n.11 - che analizzerà nel dettaglio l’impatto della nuova disciplina sullo sviluppo della previdenza complementare nel nostro Paese. Nel corso dell’incontro verranno presentati i risultati di uno studio commissionato dall’Aeip (Associazione Europea delle Istituzioni Paritetiche) e realizzato dal prof. Yves Stevens, dell’Università Cattolica di Lovanio, relativo alle problematiche connesse con l’interpretazione della Direttiva 41/2003. Analisi che ha già destato un vivo interesse in ambito Ue e Ocse. Al fine di condurre una disamina articolata di tutti gli aspetti della Direttiva interverranno anche: Raffaele Capuano, Dirigente del Ministero dell’Economia; Ambrogio Rinaldi, Dirigente della Covip; Sergio Corbello, presidente di Assoprevidenza e dell’Aeip (Associazione Europea delle Istituzioni Paritetiche). Obiettivo principale della Direttiva 41/2003 è di realizzare un mercato unico delle pensioni regolamentando tre questioni: 1. Garantire un elevato livello di protezione agli iscritti ai fondi pensione tramite una pluralità di interventi: adeguato sistema di informazione; calcolo delle prestazioni secondo metodi prudenziali; obbligo di idonea rappresentazione in bilancio degli obblighi assunti nei confronti degli iscritti; attribuzione alle autorità di controllo di poteri coerenti con l’esercizio efficace della funzione di vigilanza; 2. Consentire ai fondi pensione di applicare le strategie d’investimento più funzionali alle caratteristiche del regime pensionistico attuato. La Direttiva fornisce una serie di principi in materia di investimenti riconducibili al criterio del “buon padre di famiglia” (diversificazione, redditività, liquidabilità). Agli Stati membri è consentito di prevedere delle regole di tipo quantitativo, purché sia in ogni caso ammesso l’investimento di almeno il 70% del patrimonio in azioni o obbligazioni e del 30% in valute diverse da quella nella quale saranno pagate le prestazioni future; 3. Permettere la gestione transfrontaliera dei regimi pensionistici complementari. Attualmente le istituzioni che offrono prestazioni pensionistiche complementari operano esclusivamente nell’ambito dello Stato in cui risiedono. La Direttiva intende permettere alle istituzioni di gestire anche regimi pensionistici situati in altri Stati Membri. Se per le prime due tematiche l’entrata in vigore della direttiva non pone particolari problemi, più complesso appare l’attuazione del principio dell’adesione transfrontaliera, per la quale la Direttiva pone un’importante condizione: il rispetto delle disposizioni in materia sociale e lavoristica vigenti in ciascuno Stato membro nel quale si registra un’adesione. Principio teoricamente condivisibile ma di difficile traduzione negli ordinamenti nazionali, poiché sono molti i dubbi sul significato dell’espressione “legislazione nazionale sociale e del lavoro” che, per la sua generalità, si presta ad una molteplicità di interpretazioni. Lo studio realizzato da Yves Stevens rileva come non esista al momento una definizione comune di “legislazione nazionale sociale e del lavoro”. Per giungere a un’accezione univoca e condivisa è necessario passare da un approccio “soggettivo” a uno di tipo “oggettivo”, studiando e classificando le diverse legislazioni nazionali secondo parametri predefiniti. Lo studio individua sei principi base che costituiscono l’elemento comune delle legislazioni in ambito Ue: livello di protezione, responsabilità, sicurezza dell’esistenza, solidarietà, uguaglianza e partecipazione. Il successo della Direttiva 2003/41 dipende in gran parte dalla cooperazione tra gli Stati membri che deve comprendere gli scambi di informazione in merito alla legislazione applicabile e i relativi dati. La cooperazione non dovrebbe poi essere concentrata sulle regole prudenziali di investimento, ma comprendere anche informazioni di tipo sociale.  
   
   
CENTRO COMMERCIALE TORRI BIANCHE: INAMMISSIBILE IL RICORSO PER LA CHIUSURA PER IL TAR CI SONO VIZI DI LEGITTIMITÀ E DI MERITO  
 
 Vimercate, 7 marzo 2005 - La quarta sezione del Tar di Milano ha respinto il ricorso dell’Ascom, Associazione Commercianti di Vimercate, contro il Comune e Torrimedia, per l’autorizzazione all’apertura dei 6mila metri quadrati del centro commerciale Torri Bianche, a sud della città. Il giudice amministrativo ha ravvisato un difetto di legittimazione ad agire, sostenendo che l’Ascom abbia mosso ricorso per tutelare gli interessi solo di una parte dei suoi associati (e non quelli della categoria nel suo complesso, come vuole la giurisprudenza richiamata dal Tribunale), per di più in conflitto con l’interesse di uno dei suoi membri, cioè la società Torrimedia. In secondo luogo, sostiene il giudice, non può essere accolto il ricorso degli esercenti per il solo fatto di essere tali, senza produrre prove del danno effettivo prodotto da una nuova struttura commerciale al loro giro di affari. Centri commerciali e piccoli negozi di vicinato possono convivere, è la conclusione del Tar, a patto che siano rispettati i principi di corretta concorrenza. Soddisfatto della sentenza il sindaco, Enrico Brambilla, che auspica, con questo provvedimento, la chiusura definitiva di una vicenda trascinatasi per troppo tempo, “che ha assorbito lavoro e denaro, i quali invece si sarebbero potuti dedicare al sostegno del commercio nei centri storici.” Dello stesso tono il commento del vicesindaco e assessore al commercio, Paolo Migliorini: “L’obiettivo del sindaco e dei due assessorati che hanno lavorato in questo ambito (commercio e urbanistica, ndr) è sempre stato quello di contenere l’espansione dei centri commerciali entro limiti non dannosi per il commercio al dettaglio, specialmente nel centro storico”. Migliorini poi muove una dura critica al presidente dell’Ascom, colpevole, a suo dire, “di una politica di opposizione ottusa, che ha perso di vista il problema principale del rapporto fra grande e piccola distribuzione, creando un intralcio devastante per il contributo che invece l’Amministrazione Comunale avrebbe potuto dare al sostegno del dettaglio nel centro storico.” “Questo contributo è un obiettivo che non abbiamo comunque intenzione di tralasciare” – conclude il sindaco -, “e al quale ora potremo finalmente dedicarci”.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA INDAGA SUGLI ONERI DI SERVIZIO PUBBLICO IMPOSTI SULLE ROTTE AEREE CON LA SARDEGNA  
 
Bruxelles, 7 marzo 2005 – Il 4 marzo la Commissione ha deciso di avviare un procedimento formale d’indagine sugli oneri di servizio pubblico imposti il 10 dicembre 2004 dall’Italia su 18 rotte aeree tra tre aeroporti sardi e i principali aeroporti della penisola italiana. La Commissione esprime dubbi sulla conformità di tali misure alle regole del mercato interno dell’aviazione. Negli anni ’90 la realizzazione del mercato interno dell’aviazione ha consentito l'accesso incondizionato di tutte le compagnie aeree europee ai mercati delle rotte intracomunitarie e dei collegamenti interni degli Stati membri. L’apertura del mercato ha previsto anche misure di salvaguardia, di cui la più importante riguarda gli oneri di servizio pubblico, che consentono ai governi di mantenere servizi considerati essenziali per un adeguato sviluppo del loro territorio. In assenza di tali oneri, il mantenimento di questi servizi potrebbe non essere garantito in quanto non risponde all'interesse commerciale dei vettori aerei. La procedura degli Stati membri prevede due fasi. In primo luogo, per un determinato collegamento aereo lo Stato comunica, mediante pubblicazione, gli oneri di servizio pubblico che saranno imposti al vettore in termini di capacità, frequenza dei voli e tariffe. In seguito, se nessun vettore manifesta l'intenzione di fornire il servizio, lo Stato può limitare l'accesso alla rotta in questione ad un solo vettore e decidere di concedergli compensazioni finanziarie in cambio del rispetto di tali oneri. L’analisi preliminare della Commissione sugli oneri pubblicati dallo Stato italiano rivela l’esistenza di elementi tali da far sorgere seri dubbi sulla conformità di tali oneri alla normativa europea. La Commissione intende pertanto esaminare approfonditamente vari aspetti. Vaglierà il carattere essenziale dei collegamenti in questione per lo sviluppo economico delle regioni della Sardegna interessate e l’impossibilità di utilizzare collegamenti sostitutivi. D’altra parte esaminerà la conformità dell’onere imposto ai vettori interessati di valorizzare come un insieme unico l’insieme dei 18 collegamenti e dell'obbligo di offrire tariffe ridotte ai passeggeri per il solo motivo di essere nati o di avere parenti in Sardegna. L’indagine dovrà determinare se i principi del mercato interno sono stati rispettati dall’Italia e se, infine, questi oneri possono applicarsi. Allegato L’indagine riguarda le rotte seguenti: Alghero/roma e Roma/alghero; Alghero/milano e Milano /Alghero; Alghero/bologna e Bologna/alghero; Alghero/torino e Torino/alghero; Alghero/pisa e Pisa/alghero; Cagliari/roma e Roma/cagliari; Cagliari/milano e Milano /Cagliari; Cagliari/bologna e Bologna/cagliari; Cagliari/torino e Torino/cagliari; Cagliari/pisa e Pisa/cagliari; Cagliari/verona e Verona/cagliari; Cagliari/napoli e Napoli/cagliari; Cagliari/palermo e Palermo/cagliari; Olbia/roma e Roma/olbia; Olbia/milano e Milano/olbia; Olbia/bologna e Bologna/olbia; Olbia/torino e Torino/olbia; Olbia/verona e Verona/olbia.  
   
   
LICENZA UNICA EUROPEA PER I CONTROLLORI DI VOLO  
 
Bruxelles, 7 marzo 2005 - La Plenaria è chiamata a pronunciarsi, in prima lettura della procedura di codecisione, sulla proposta di direttiva concernente la licenza comunitaria dei controllori del traffico aereo, il cui obiettivo è di armonizzare i sistemi nazionali di attribuzione delle licenze e di promuovere il mutuo riconoscimento delle licenze nazionali tra i diversi Stati membri. La relazione di Ingo Schmitt (Ppe/de, De) adottata dalla commissione trasporti e turismo del Parlamento, accoglie con favore le proposte dell'Esecutivo. Tuttavia, oltre ad una serie di emendamenti tecnici, propone talune modifiche volte a rafforzare le disposizioni relative alla formazione dei controllori di volo. Più in particolare, i deputati, chiedono che la formazione dei controllori del traffico aereo metta maggiormente l'accento sulla sicurezza e sulle tecniche di gestione delle crisi, tenuto conto che questi possono essere confrontati a situazioni d'emergenza quali, ad esempio, il dirottamento di un aereo o la minaccia di un attentato. Una licenza comunitaria permetterebbe ai controllori di volo di esercitare più facilmente la loro professione in paesi diversi dai propri. Ciò potrebbe tradursi in una maggiore flessibilità nell'uso della manodopera e, di conseguenza, garantire più facilmente i servizi di controllo transfrontalieri, che pertanto potrebbero essere rafforzati. Al fine di accrescere la sicurezza, la proposta della Commissione prevede tra le condizioni per il rilascio della licenza che i controllori di volo posseggano un livello adeguato di conoscenza linguistica, i cui requisiti riguardano «l’uso della fraseologia specialistica e del linguaggio comune». Gli Stati membri dovranno quindi provvedere affinché i controllori del traffico aereo dimostrino la capacità di comprendere e parlare l’inglese a un livello soddisfacente. E' prevista tuttavia un'eccezione quando si tratta di comunicare con i servizi a terra dell'aeroporto (pompieri, ambulanze, ecc.). In questi casi, infatti, potrà essere utilizzata la lingua locale se ciò risulta più pratico  
   
   
CONVOCATA IN ENAC L’11 MARZO LA COMPAGNIA AEREA WIND JET  
 
Roma, 7 marzo 2005 - L’ente Nazionale per l'Aviazione Civile rende noto di aver convocato per un incontro la compagnia aerea Wind Jet nell’ambito delle analisi periodiche effettuate dall’Enac in merito agli aspetti economico finanziari dei vettori aerei ed all’impatto sull’operatività e sulla sicurezza del volo, anche in periodi in cui si svolgono iniziative sindacali e del personale come quelle in atto nella compagnia convocata. L’incontro, che rientra pertanto nei compiti istituzionali dell’Enac di sorveglianza e di presidio delle regole in materia di trasporto aereo, è stato fissato per il giorno 11 marzo p.V., alle ore 10:30, nella sede della Direzione Generale dell’Ente. In date successive, ma entro la metà del mese in corso, l’Enac incontrerà anche altre compagnie aeree per una analisi delle stesse problematiche.  
   
   
TRASFERIMENTO DATI PERSONALI DEI PASSEGGERI: UN PRIMO BILANCIO  
 
Bruxelles, 7 marzo 2005 - Sulla base di due interrogazioni orali della Baronessa Sarah Ludford (Alde/adle, Uk), di Alexander Pickart Alvaro, (Alde/adle, De), Martine Roure (Pse, Fr) e Wolfgang Kreissl-dörfler (Pse, De), l'Aula procederà a un dibattito in merito alla questione del trasferimento dei dati relativi ai passeggeri sui voli transatlantici e, più in generale, sulla conservazione dei dati. Il Parlamento dovrebbe poi adottare una risoluzione nel corso della prossima sessione di aprile. Trasferimento di dati relativi ai passeggeri L'interrogazione sottolinea come il Parlamento europeo, nel 2003 e nel 2004, abbia espresso le proprie preoccupazioni sul fatto che le autorità degli Stati Uniti d'America avessero accesso ai dati Pnr (Passenger Name Record) dei passeggeri europei, portandolo a promuovere un'azione presso la Corte di Giustizia, tuttora in corso. Ciononostante, il 28 maggio 2004, la Comunità europea e gli Usa hanno lo stesso firmato un accordo internazionale che facilita il trasferimento agli Stati Uniti dei dati relativi ai passeggeri aerei. Con riferimento alle dichiarazioni d'impegno degli Stati Uniti sulla protezione dei dati trasferiti, la Commissione sarà invitata a indicare l'attuale stato d'attuazione di ciascun punto di dette dichiarazioni ed il modo in cui essa e le autorità nazionali per la protezione dei dati ne possono verificare il funzionamento effettivo. La Commissione sarà poi sollecitata a spiegare qual è il volume di traffico dei dati sui passeggeri cui le autorità statunitensi hanno accesso, l'esistenza o meno di un effettivo filtraggio dei dati sensibili e l'esclusione o meno dei voli intraeuropei. L'accento sarà posto su dati concreti, come ad esempio il numero di sospetti terroristi o responsabili di gravi reati individuati da quando viene applicato l'accordo, la corretta informazione dei passeggeri europei sul trasferimento dei dati e sui mezzi per rettificare i dati inesatti, ma anche se e in quale misura i dati sui passeggeri sono stati trasferiti a paesi terzi. La Commissione sarà poi tenuta ad illustrare il quadro della situazione per quanto riguarda l'approccio globale dell'Ue in materia di Pnr, nonché a spiegare per quale motivo da un lato non abbia concluso l'accordo internazionale con l'Australia, mentre dall'altro è pronta a negoziare con il Canada in merito a norme che sono completamente diverse da quelle che valgono per gli Usa. I firmatari, infine, chiederanno alla Commissione per quale motivo il Parlamento europeo non sia mai stato informato dei negoziati in materia di Pnr a livello dell'International Civil Aviation Organization (Icao). Conservazione dei dati Alexander Pickart Alvaro (Alde/adle, De), a nome del gruppo Alde, Martine Roure (Pse, Fr) e Wolfgang Kreissl-dörfler (Pse, De), a nome del gruppo Pse, interrogheranno la Commissione sulla posizione che intende assumere riguardo alla direttiva quadro sulla conservazione dei dati proposta da Francia, Regno Unito, Irlanda e Svezia. Nel caso contrario, all'Esecutivo è chiesto se intenda sollecitarli a ritirare l'iniziativa e presentare una propria proposta. Infine, i firmatari chiedono alla Commissione quando verrà presentato lo strumento che si intende adottare per la protezione dei dati nell'ambito del Terzo pilastro.  
   
   
L’ENAC SULL’INCIDENTE AEREO ACCADUTO A BOLOGNA  
 
Roma, 7 marzo 2005 - L’ente Nazionale per l'Aviazione Civile rende noto che il 3 marzo pomeriggio, alle ore 15:25, si è verificato un incidente aereo presso l’aeroporto di Bologna nel quale hanno perso la vita cinque persone. Il velivolo coinvolto è un Cessna 340, di immatricolazione tedesca, marche D-imma, decollato da Bologna e diretto a Forlì con a bordo il comandante, un pilota e 3 passeggeri. Il comandante, anche proprietario dell’aereo, era di nazionalità italiana. Da una prima ricostruzione, in fase di decollo il velivolo, per cause da accertare, ha urtato la recinzione del sedime aeroportuale precipitando nell’argine del fiume Reno e prendendo fuoco. L’incendio è stato domato dai Vigili del Fuoco intervenuti sul luogo dell’incidente. Al momento dell’incidente le condizioni meteo erano di visibilità in pista Rvr 1.000 metri con precipitazioni nevose in corso; vento di intensità 9 nodi con direzione 270 gradi. L’azione frenante sulla pista era stata verificata ed era buona. L’aeroporto di Bologna è stato chiuso al traffico per circa 20 minuti. L’enac ha dato informazione dell’accaduto all’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo, organismo preposto allo svolgimento delle inchieste aeronautiche. Il Presidente ed il Direttore Generale dell’Enac, Vito Riggio e Silvano Manera hanno tempestivamente informato dell’accaduto il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi. Come ulteriori elementi tecnici, l’Enac informa che il Cessna 340 è un velivolo a pistoni con due motori da 310 cavallo, pressurizzato a sei posti. Questo genere di velivolo è generalmente utilizzato per voli executive. È di progettazione e realizzazione americana, di peso massimo al decollo di 2719 chilogrammi. Questo modello di aeromobili è stato prodotto dal 1971 al 1984. Complessivamente ne sono stati realizzati 1287.  
   
   
IN CINA CON FINNAIR A SOLI 540 EURO! VALIDA FINO AL 31 MARZO UNA VANTAGGIOSA PROMOZIONE PER LE ROTTE DI PECHINO E SHANGHAI  
 
Milano, 7 marzo 2005 - Resta ancora un pò di tempo per approfittare dell’imperdibile offerta messa a punto dalla compagnia di bandiera finlandese alla scoperta del fascino ed del mistero della grande Cina. Fino al 31 marzo, ultima data di partenza, Finnair propone al mercato italiano una tariffa promozionale andata/ritorno di 540 Euro per i collegamenti dall’Italia verso Pechino e Shanghai, via Helsinki. I viaggiatori potranno disporre di ottime coincidenze dall’Italia con partenze da Milano Malpensa e Roma Fiumicino: dopo l’aumento delle frequenze dello scorso anno, Finnair effettua voli giornalieri per Pechino e cinque collegamenti alla settimana per Shanghai.  
   
   
GUARDIA DI FINANZA: PROMETTEVANO SCONTI FINO AL 60% SULL’ACQUISTO DEI BIGLIETTI AEREI. DENUNCIATI 2 RESPONSABILI  
 
Roma, 7 marzo 2005 - Gli uomini della Guardia di Finanza di Cagliari hanno scoperto una truffa posta in essere da una società dedita alla vendita per corrispondenza di card che avrebbero dovuto consentire ai loro acquirenti di beneficiare di sconti, fino al 60%, sull’acquisto di biglietti aerei delle varie compagnie e sulla prenotazione dei voli. Denunciati due responsabili. L’acquisto delle tessere, denominate “Scaicard”, vendute al prezzo di 30 euro ciascuna, da pagarsi in contrassegno all’atto della consegna, veniva proposto telefonicamente attraverso un call center ubicato in Calabria. Le indagini hanno permesso di appurare che le “Scaicard” commercializzate, completamente sconosciute alle compagnie aeree, non consentivano, in realtà, l’accesso ad alcun tipo di agevolazione o sconto. La società emittente, costituita nel dicembre del 2004, risulta aver distribuito, su tutto il territorio nazionale, oltre 20.000 “Scaicard”, per un controvalore di 600.000 euro. L’intervento delle Fiamme Gialle, che nei giorni scorsi hanno dato esecuzione a provvedimenti emessi dalla Procura della Repubblica di Cagliari, ha consentito di interrompere l’attività fraudolenta. Le perquisizioni eseguite presso le sedi della società, ubicate nel Lazio e in Calabria, si sono concluse con il sequestro di ulteriori 13.000 tessere “Scaicard”, per un valore di 390.000 euro. Le stesse, a breve, sarebbero state inviate ad altrettanti utenti. E’ stata, inoltre, sequestrata copiosa documentazione, al vaglio degli inquirenti.  
   
   
AUTORITÀ PORTUALE DI GENOVA: BUON MESE PER IL TRAFFICO COMPLESSIVO DEL PORTO DI GENOVA. SONO STATE MANIPOLATE 4.958.123 TONN. DI MERCE CHE SEGNANO UN +6,6% RISPETTO ALLO STESSO MESE DELL’ANNO SCORSO  
 
Genova, 7 marzo 2005 - Questo risultato è dovuto soprattutto ad un forte aumento nel traffico containerizzato: 1.311.531 tonn. (+8,8%), alle rinfuse solide movimentate al terminal rinfuse di ponte San Giorgio: 233.391 tonn. (+28,8%), a una netta ripresa delle Acciaierie di Cornigliano, 665.031 tonn. (+9,5%) e agli olii minerali movimentati nel porto petroli di Multedo: 1.962.800 (+10,4%). Nel comparto delle merci varie sono da segnalare i buoni risultati ottenuti dal terminal Forest: 17.633 tonn. (+43,5%) e dal terminal Frutta con 11.079 tonn. (+71,6%). Il traffico contenitori nel mese di gennaio ha avuto un rallentamento: -2,9% rispetto al mese dello scorso anno, movimentando 129.468 teu, così suddivisi: Sech 31.293 teu, Vte 66.561, Messina 22.086, Rebora 5.293, Grendi 2.596. La causa del dato negativo è imputabile alle giornate di forte vento che nella misura di 37 ore di fermo hanno bloccato i due principali terminal del porto di Genova: Vte e Sech. Nel movimento passeggeri, mentre si assiste ad una ripresa nel terminal traghetti: 96.002 unità (+3,6%), il comparto delle crociere presenta una forte diminuzione: -85,4% corrispondenti a 1.285 unità. Si tenga conto che nel mese di gennaio del 2004 erano state 7 le navi della compagnia Festival che avevano attraccato alla Stazione Marittima di Ponte dei Mille. Complessivamente nel comparto passeggeri i transiti sono stati 97.287 contro i 101.423 dello scorso anno (-4,1%). Il traffico ferroviario mentre segna una crescita al terminal di Voltri con 3.819 carri carichi (+4,3%), segna una diminuzione del -17,13% (5.428 carri carichi) nel Porto Storico. I carri ferroviari complessivi movimentati sono stati 9.247 (-9,44%).  
   
   
NUOVE LOCOMOTIVE PER IL TRASPORTO REGIONALE GIÀ SUI BINARI DELLA RETE LOMBARDA LE PRIME NUOVE E464, ACQUISTATE CON IL CONTRIBUTO DELLA REGIONE LOMBARDIA  
 
Milano, 7 marzo 2005 Sono state presentate il 3 marzo a Milano da Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia, e Ewald Fischnaller, responsabile di Trenitalia Lombardia, le nuove locomotive E464 destinate al trasporto regionale. Le locomotive sono state acquistate con il contributo della Regione Lombardia, come previsto dal Protocollo d’Intesa per il miglioramento del servizio ferroviario in Lombardia siglato da Regione e Gruppo Ferrovie dello Stato il 29 novembre scorso. Riguardo al rinnovo dei mezzi, l’accordo prevede l’acquisto di 37 nuove locomotive E464 e di 30 nuove carrozze doppio piano. In virtù di questo accordo Trenitalia sostituirà le locomotive più anziane del parco con le E464 e altri mezzi più affidabili. In particolare, entro il 31 marzo 2005 saranno 30 le locomotive sostituite (di cui 7 con E464 di nuova consegna e 23 con locomotive del parco Trenitalia) su 46 in turno, così come fissato nel Protocollo d’Intesa. Progettata e realizzata per i collegamenti di breve e media distanza, la locomotiva E464 ha caratteristiche tecniche d’avanguardia: è infatti equipaggiata con le migliori apparecchiature tecniche di trazione, condotta e sicurezza e con un innovativo sistema di diagnostica. La locomotiva è telecomandabile ed è quindi adatta per i treni “navetta”, dotati (in testa) di una carrozza pilota dalla quale è possibile telecomandare la locomotiva in coda al convoglio. Le E464 sono inoltre equipaggiate con il Sistema Controllo Marcia Treno (Scmt), che consente di proteggere in ogni istante la marcia del treno, attivando se necessario la frenatura d’emergenza. “Ogni giorno, in Lombardia - ha affermato nel corso del suo intervento Ewald Fischnaller, responsabile di Trenitalia Lombardia - la nostra azienda offre più di 1000 treni e trasporta circa 10 milioni di viaggiatori-km; nelle ore di punta garantisce 1 treno ogni 40 secondi. Cresce lo sforzo teso ad offrire un servizio adeguato alle esigenze della clientela e sempre più in linea con la crescente domanda di mobilità. Dopo i nuovi treni Vivalto a doppio piano presentati all’inizio di febbraio e che viaggeranno presto anche sulla rete lombarda - ha proseguito Fischnaller - è ora la volta delle nuove locomotive, che consentiranno migliori prestazioni in termini di funzionalità ed efficienza su tutta la rete regionale, compreso il Passante. Accanto a questi interventi stiamo inoltre rafforzando gli strumenti di comunicazione destinati alla clientela: sette assistenti di linea sulle tratte ferroviarie a maggiore criticità, un nuovo punto di ascolto in stazione Centrale e, da pochi giorni, il nuovo servizio di infomobilità sms2go confermano – ha concluso Fischnaller - l’impegno e l’attenzione di Trenitalia nei confronti della propria clientela”.  
   
   
LA PRIMA AUTO A IDROGENO SULLE STRADE DI MILANO  
 
Milano, 7 marzo 2005 - Circola sulle strade di Milano la prima autovettura alimentata a idrogeno, un’auto che non inquina, a emissioni zero. E’ una multipla, con motore bi-combustibile, trasformata su iniziativa della Zincar, Società del gruppo Aem, controllata dal Comune, da benzina-metano a benzina-idrogeno. La vettura è stata presentata il 4 marzo in piazzale Morandi dopo un convegno promosso dalla Fast sull’idrogeno e le sue prospettive. A giugno Zincar presenterà anche due Doblò, furgoni a idrogeno, per il trasporto merci, che andranno ad arricchire la flotta del Car sharing comunale. Già oggi a Bicocca, nel laboratorio per l’utilizzo dell’idrogeno, è in funzione la prima stazione di rifornimento di idrogeno gassoso, presentata alla stampa nel settembre scorso. “Il Comune di Milano, in collaborazione con la Regione, si conferma all’avanguardia negli studi e nelle sperimentazioni sull’idrogeno - sottolinea al riguardo l’assessore ai Trasporti Giorgio Goggi - Milano punta soprattutto a due applicazioni: autotrazione e produzione di energia termica. Il programma articolato sulle energie alternative, che stiamo portando avanti, in futuro avrà sicuramente benefici effetti sulla riduzione dell’inquinamento”. Le auto all’idrogeno possono trovare sviluppo soprattutto nel traffico urbano. Il costo del rifornimento è di poco superiore a quello dei carburanti tradizionali, l’autonomia arriva a 150 km, velocità massima simile alla vetture tradizionali. Per l’idrogeno oggi il laboratorio della Bicocca - come ha rilevato Francesco Baldanzi, direttore della Zincar - ha tutte le autorizzazioni necessarie e può quindi operare a tutto campo. Tra i partner del progetto, in parte finanziato dal Ministero dell’Ambiente, figurano l’Enea ma anche società private come la Bmw, che costruisce auto a idrogeno da 6 anni, e la Sol, azienda milanese, con una lunga tradizione nella produzione dell’idrogeno.  
   
   
"ENERGIA PER IL FUTURO": BREVE GLOSSARIO TECNICO  
 

Roma,7 marzo 2005 - L'idrogeno è una "fonte energetica" o un "elemento trasportatore di energia"? Cosa si intende con sovralimentazione a turbocompressore e cosa invece con raffreddamento dell'aria di sovralimentazione? Il vocabolario delle tecnologie volte ad assicurare la mobilità persistente è ampio e spesso complicato. Qui di seguito, nel "Navigatore della mobilità sostenibile", potrete trovare una breve spiegazione della principale terminologia tecnica che si riferisce all'iniziativa Daimlerchrysler "Energia per il futuro". Btl ("Biomass-to-liquid"): carburanti sintetici per la cui fabbricazione possono essere utilizzati tutti i tipi di biomassa come materiale di partenza. Cella a combustibile: gruppo ausiliario in cui si svolge una reazione chimica controllata fra idrogeno ed ossigeno, con conseguente trasformazione in acqua. Durante la reazione vengono prodotti calore ed energia elettrica. Celle a combustibile con capacità di start-up a freddo: per lungo tempo, l'insufficiente capacità di avviamento delle celle a combustibile a temperature inferiori al punto di congelamento ha costituito il principale ostacolo all'introduzione di questa tecnologia sul mercato: infatti, il congelamento della cella a combustibile danneggiava i sensibili elettrodi, in modo tale da impedire la successiva alimentazione di gas allo stoccaggio, e quindi da interrompere subito dopo la produzione di energia elettrica. Nel 2004, i ricercatori Daimlerchrysler sono riusciti a risolvere questo problema: attraverso l'impiego di nuovi materiali e di una struttura degli elettrodi opportunamente modificata, adesso l'acqua non può più congelarsi nel punto in cui avviene la reazione tra idrogeno ed ossigeno. Grazie a questo accorgimento, in futuro i veicoli F-cell prodotti da Daimlerchrysler potranno partire anche a temperature estremamente rigide, fino a -20 °C. Combustione omogenea: attraverso una ripartizione estremamente omogenea delle quantità di carburante ed aria nella camera di combustione, in particolare per il diesel, si ottiene una diffusione uniforme della temperatura, evitando così la formazione di ossidi di azoto e di particelle di fuliggine. I ricercatori Daimlerchrysler sono riusciti ad ottenere una miscela aria-carburante omogenea attraverso l'accurata messa a punto dei processi di iniezione di carburante e degli spostamenti dell'aria nella camera di combustione. Elementi trasportatori di energia: fra gli elementi trasportatori di energia figurano il carbone, il metano o il petrolio. Anche l'idrogeno è un elemento trasportatore di energia, che in natura si ritrova soprattutto in forma composita come acqua, e pertanto prima necessita di essere ricavato. L'utilizzo dell'idrogeno ha senso, in un contesto energetico complessivo, soltanto se viene prodotto mediante rigenerazione. Per questo motivo si ricorre alla produzione di idrogeno tramite elettrolisi, con una corrente generata attraverso energia idroelettrica od eolica, o anche energia solare o calore terrestre, oppure all'estrazione dell'idrogeno da biomassa. F-cell: si tratta delle eredi delle vetture Necar, realizzate sulla base della Mercedes-benz Classe A. Sessanta di queste autovetture sono attualmente in corso di sperimentazione presso vari clienti in tutto il mondo. I risultati di questa ricerca confluiscono direttamente nello sviluppo dei futuri veicoli con celle a combustibile di Daimlerchrysler. Fonti energetiche rigenerative: risorse di energia rinnovabili prodotte da centrali eoliche od idroelettriche, impianti di sfruttamento del calore terrestre e solare, pannelli solari o biomassa. Gtl ("Gas-to-liquid"): denominazione di carburanti sintetici liquidi ricavati dal metano. Il carburante diesel Gtl è senza zolfo e non contiene idrocarburi aromatici. Ibrido: con trazione ibrida si intende la combinazione di due o più gruppi motopropulsori indipendenti (ad es. Motore a combustione interna e motore elettrico). Attraverso l'utilizzo del motore elettrico come generatore, è possibile, durante le fasi di frenata e di accelerazione del veicolo, recuperare una certa quantità di energia che viene accumulata temporaneamente in una batteria. In questo modo è possibile ottenere un notevole risparmio sui consumi, soprattutto nei centri urbani con un traffico intenso caratterizzato dallo "stop-and-go". Idrogeno: elemento trasportatore di energia per i veicoli con celle a combustibile. Può essere prodotto con l'ausilio di energia rigenerativa eliminando da tutto il ciclo la produzione di anidride carbonica (Co2 ). Iniettori: potenti valvole che regolano separatamente, secondo necessità, l'inizio del processo di iniezione e la quantità di carburante per ogni camera di combustione. Nei motori moderni prodotti da Daimlerchrysler, il comando degli iniettori è affidato a speciali attuatori (piezocristalli). Quando affluisce corrente, l'elemento piezoelettrico si espande rapidamente, determinando così l'iniezione del carburante. A seguito della rapida reazione degli elementi piezoelettrici, è possibile realizzare numerosi processi di iniezione, estremamente precisi e a distanze di tempo molto ravvicinate. In questo modo si migliora la composizione della miscela, riducendo al tempo stesso le emissioni. Neutralità del bilancio di anidride carbonica: per crescere, le piante devono assorbire anidride carbonica (Co2) dall'aria. Durante la combustione del carburante sintetico Btl, ricavato da vegetali, nell'atmosfera non vengono immesse quantità supplementari di Co2 derivanti da fonti energetiche fossili. Pertanto, il bilancio di Co2 dell'atmosfera rimane in pari (neutro), chiudendo perfettamente il cerchio. Raffreddamento dell'aria di sovralimentazione: i moderni motori Cdi prodotti da Daimlerchrysler sono equipaggiati di serie con un sistema di raffreddamento dell'aria di sovralimentazione (intercooler) che migliora ulteriormente gli effetti del compressore. Infatti, l'intercooler raffredda l'aria compressa dal sistema di sovralimentazione, operando secondo il principio che l'aria fredda occupa un volume minore rispetto a quella calda, e quindi è possibile farne arrivare una quantità maggiore agli iniettori nello stesso lasso di tempo. Al raffreddamento provvede l'aria di marcia, e l'acqua di raffreddamento del motore. Sovralimentazione: si tratta di un processo adottato per incrementare la potenza del motore a combustione interna, in cui un gruppo ausiliario (ad es. Compressore, turbocompressore) comprime l'aria necessaria per il processo di combustione, in modo da convogliare al motore una maggiore massa d'aria. Contemporaneamente si può incrementare anche la portata del flusso di carburante che affluisce al motore, con il risultato di aumentare la coppia e la potenza erogata. In questo modo è possibile utilizzare motori con una cilindrata minore, senza perdite di potenza, riducendo così i consumi di carburante.
 
   
   
ENERGIA: GESTIONE DEL SISTEMA NAZIONALE DEL GAS NELLA PARTICOLARE SITUAZIONE CLIMATICA  
 
 Roma, 7 marzo 2005 - Il Ministero delle Attività Produttive sta seguendo con attenzione gli incrementi sui consumi di gas naturale determinati dalla situazione climatica particolarmente rigida che persiste da alcune settimane su tutta l’Italia. L’elevato consumo di gas ha provocato un forte ricorso al sistema degli stoccaggi e condotto a una situazione di criticità. Per questo nei giorni scorsi si è dato inizio all’erogazione di gas di una parte delle riserve strategiche nazionali. Inoltre si è data disposizione alle società importatrici di aumentare al massimo possibile le loro importazioni, nonché di chiedere di cessare il consumo di gas ai loro clienti industriali che hanno sottoscritto un contratto di fornitura che prevede la possibilità di interrompere i propri consumi. In previsione di condizioni climatiche sfavorevoli anche per la prossima settimana, seguendo la procedura per la gestione delle emergenze, si è deciso in via cautelativa di predisporre l’eventuale attivazione, a partire da mercoledì 9 marzo, di un’ulteriore misura di salvaguardia, che consiste nel ricorso a combustibili alternativi al gas naturale per gli impianti di produzione di energia elettrica e industriali tecnicamente predisposti. I produttori nazionali di energia elettrica e i gestori di impianti industriali interessati sono stati messi in pre-allerta, in attesa di un’ulteriore verifica sulla situazione meteorologica che sarà effettuata nel pomeriggio di lunedì 7 marzo. La situazione è costantemente sorvegliata e controllata attraverso le strutture del Ministero delle Attività Produttive e i centri di dispacciamento delle imprese di trasporto e di stoccaggio di gas e del Gestore della rete di trasmissione nazionale Spa.  
   
   
IL PROGETTO ECOSTAR ELABORA UNA ROADMAP PER RIDURRE IL COSTO DELL'ENERGIA SOLARE  
 
Bruxelles, 7 marzo 2005 - Il progetto Ecostar del Sesto programma quadro (6Pq) ha elaborato una roadmap per rendere competitiva l'energia solare, rifacendosi ai risultati di una ricerca secondo cui il costo della produzione di energia solare potrebbe ridursi dagli attuali 15-20 centesimi/kWh a 5-5 centesimi/kWh. L'elettricità solare non inquina e non richiede risorse di uso limitato, ad esempio carbone o petrolio. Può essere sfruttata per fornire elettricità a richiesta, anche dopo il tramonto se i sistemi Csp (concentrating solar power) sono associati a sistemi di stoccaggio di energia termica. Ciononostante, il costo di produzione dell'energia solare non è per adesso concorrenziale rispetto a quello delle centrali convenzionali. Il progetto Ecostar - che riunisce partner di Francia, Israele, Russia, Spagna e Svizzera coordinati dal Dlr (il centro aerospaziale tedesco) - ha valutato come ridurre i costi per rendere l'energia solare una valida alternativa alle tradizionali tecnologie energetiche. Il progetto ha individuato una serie d'innovazioni utili per ridurre i costi, con elementi quali petrolio, sale, vapore, aria e una parabola. Ma prima che le nuove conoscenze possano divenire prodotti e dare luogo all'applicazione dell'energia solare, bisognerà risolvere un certo numero di problemi, affermano i partner Ecostar. Si tratta di problemi legati agli sforzi di ricerca, alle strategie e all'eccellenza, alla nascita di un mercato mondiale, alla creazione di un quadro politico. 'Se si vuole che le prevedibili riduzioni di costo indotte dalle innovazioni tecniche possano ottenere il massimo effetto nell'arco dei prossimi 15 anni, è necessario prevedere nel Settimo programma quadro (7Pq) un significativo aumento degli sforzi di Rst (Ricerca e sviluppo tecnologico)', sostiene la roadmap del progetto. È anche indispensabile allineare strategie e obiettivi di ricerca, cosa che, secondo i partner Ecostar, la roadmap sta cercando almeno in parte di fare. La fase successiva, afferma il documento, potrebbe essere l'allineamento degli obiettivi nazionali e industriali, in modo da ottenere il massimo impatto con un minimo di risorse. Bisogna anche che nello sviluppo dell'energia solare vengano maggiormente coinvolti gli esperti di altri settori, ritiene il progetto. È particolarmente necessaria l'esperienza delle industrie specializzate in cristalli, riflettori, strutture leggere e plastiche per esterni, così come di quelle del settore chimico, le grandi società di costruzione, le aziende specializzate nella produzione di massa e nella logistica, e le società di supervisione tecnica. Occorre infine creare un nuovo quadro politico, dichiara la roadmap: bisognerà preparare programmi per incentivare l'energia rinnovabile, vista la scarsa considerazione in cui è tenuta l'energia solare, e rendere più flessibile il contesto legislativo, in modo da consentire il funzionamento ibrido dei sistemi Csp. Ftp://ftp.dlr.de/ecostar  
   
   
ACCESSO ALLE RETI DI TRASPORTO DI GAS NATURALE  
 
Bruxelles, 7 marzo 2005 - Il Parlamento si pronuncerà, in seconda lettura della procedura di codecisione, sul regolamento relativo alle condizioni di accesso alle reti di trasporto del gas naturale. L'obiettivo della proposta è di completare la «direttiva Gas», che apre progressivamente alla concorrenza i mercati nazionali, con un provvedimento che chiarisca i principi fondamentali e le misure di applicazione di alcuni elementi ritenuti indispensabili al buon funzionamento del mercato. La commissione per l'industria, la ricerca e l'energia, con la relazione di Esko Seppänen (Gue/ngl, Fi) ha adottato 9 emendamenti alla posizione comune del Consiglio. Tuttavia, il relatore è giunto a un compromesso con il Consiglio che, se suffragato dalla Plenaria, eviterebbe il ricorso alla conciliazione e consentirebbe al regolamento di entrare in vigore il 1° luglio 2006.  
   
   
WORKSHOP SUL CAMPIONAMENTO CHIMICO E AMBIENTALE  
 
Bruxelles, 7 marzo 2005 - Il 14 e 15 aprile si svolgerà a Bruxelles il workshop 'Chemical and environmental sampling - quality through accreditation, certification and industrial standards', organizzato da Nordic Innovation Centre e da Cen/star. Il workshop si occuperà degli aspetti qualitativi del campionamento e di come conquistare la fiducia, utilizzando accreditazione, certificazione e protocolli standardizzati per ottenere un campionamento valido e affidabile, e quindi la comparabilità dei risultati delle misurazioni. Http://www.nordicinnovation.net/article.cfm?id=1-853-331  
   
   
CONFERENZA SULLA DINAMICA COSTIERA  
 
Bruxelles, 7 marzo 2005 - Dal 4 all'8 aprile si svolgerà a Barcellona una conferenza internazionale sulle dinamiche delle coste. La conferenza - che riunirà sperimentatori di laboratorio e sul terreno, teorici, e modellizzatori che conducono ricerche sulla dinamica dei sistemi costieri - s'indirizza a ingegneri costieri, geologici costieri, oceanografi, e specialisti in scienze correlate. Risulterà inoltre utile agli specialisti e manager di problemi costieri, e a tutti coloro che hanno a cuore la sopravvivenza delle zone costiere. Per ulteriori dettagli: http://www.Coastaldynamics.org/cd05/index.php  
   
   
L’ALUB ASSOCIAZIONE LAUREATI DELL’UNIVERSITA’ BOCCONI NOMINA CLAUDIO COSTAMAGNA “BOCCONIANO DELL’ANNO”  
 
Milano, 7 marzo 2005 - Claudio Costamagna è il Bocconiano dell’anno 2004. Milanese, 48 anni, campione nazionale di scherma nel 1977, nel 1981 si è laureato in economia aziendale all’Università Bocconi. Oggi ricopre la carica di Presidente della divisione Investment Banking per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa in Goldman Sachs Group. A consegnare il riconoscimento sarà, oggi in occasione della tradizionale convention dei laureati Bocconi il presidente dell’aluB, Mario Garraffo, alla presenza del Presidente dell’Ateneo, Mario Monti, e del Rettore, Angelo Provasoli. «L’essersi distinto come protagonista della business community nazionale e internazionale» commenta Mario Garraffo, «ha consentito a Claudio Costamagna di conseguire questo meritato riconoscimento. Il gusto per il rischio, l’amore per le sfide, la sua capacità di essere cittadino del mondo, ha lavorato in Italia e all’estero, contribuiscono ad esportare il nome della Bocconi che fa dell’internazionalizzazione uno dei pilastri su cui poggia la sua strategia». La carriera professionale di Costamagna è iniziata subito dopo la laurea in Citibank a Milano per poi proseguire in Montedison fino al 1988. Da quell’anno ad oggi è in Goldman Sachs Group, ricoprendo incarichi strategici. Il suo nome è legato ad importanti partecipazioni in operazioni di privatizzazioni e Opv: da Credito Italiano a Eni, da Ina a Enel, e di M&a, da Eni/enimont a Intesa/bci, da Generali/ina alla recente acquisizione di Cole National da parte di Luxottica. «Ricordo gli anni in Bocconi con grande affetto» dice Claudio Costamagna, «e ringrazio l’aluB per il riconoscimento a Bocconiano dell’anno 2004. La mia vocazione internazionale è iniziata già dal liceo. Ho conseguito il Baccalauréat European a Bruxelles e in Bocconi ho trovato un ambiente che mi ha permesso di coltivare i miei interessi e le mie aspirazioni. Il rigore negli insegnamenti e la multiculturalità degli studenti, già allora molti erano gli stranieri, mi hanno garantito un’apertura indispensabile per chi voglia intraprendere una carriera davvero internazionale». Costamagna è il diciottesimo Bocconiano dell’anno.  
   
   
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DEI GIOVANI INDUSTRIALI ROSSELLA PO SUL "POLIZIOTTO AMICO" ALL'IPSIA CORNI  
 
Modena, 7 marzo 2005 - Sulle pagine dei quotidiani locali stiamo assistendo ad un dibattito piuttosto acceso a proposito della presenza delle forze dell'ordine all'istituto professionale Corni. L'introduzione in via sperimentale del "poliziotto amico", per un'ora la settimana in un'unica scuola superiore modenese, ha visto schieramenti politici contrapposti confrontarsi con toni molto forti, fino agli aspri diverbi che hanno portato perfino alla sospensione della seduta di un Consiglio comunale. Credo che l'accento eccessivamente ideologico assunto su questa questione abbia fatto perdere di vista il problema vero: il disagio giovanile, che sta assumendo dimensioni sempre più ampie e che nelle scuole e nei luoghi d’aggregazione si percepisce a prima vista. La gravità della situazione è, quindi, sotto gli occhi di tutti. L'episodio dello spaccio di droga a scuola è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso, generando serie preoccupazioni in chiunque abbia a cuore l'avvenire dei nostri giovani. A questo proposito non risulta particolarmente utile ragionare solo in termini di adesione e contrarietà alla presenza delle forze dell'ordine negli istituti scolastici. Occorre guardare al problema nella sua complessità avendo ben presente che i giovani rappresentano il nostro futuro. Sono un capitale su cui dobbiamo investire. Pertanto non dobbiamo permettere che una fascia, seppur minoritaria, dell’universo giovanile si perda nella delinquenza o nei circuiti del consumo di sostanze stupefacenti. Dobbiamo sollevare il velo dell'indifferenza e sollecitare a tutti i livelli azioni concrete mettendo in campo iniziative di prevenzione e, quando occorre, di repressione. Dobbiamo coinvolgere le istituzioni, la società civile, le scuole, le forze dell'ordine, i genitori, gli insegnanti, chiedendo loro di interpretare al meglio il loro ruolo, con l'obiettivo unanime di contrastare in tutti i modi possibili il fenomeno sempre più preoccupante ed esteso dell'assunzione e dello spaccio di stupefacenti. È un dovere di tutti non disperdere il patrimonio degli uomini di domani.  
   
   
TUTORING DAY ALL’ORIENTALE IL 10 MARZO A PALAZZO GIUSSO UNA GIORNATA DEDICATA ALL'ORIENTAMENTO UNIVERSITARIO  
 
Napoli, 7 marzo 2005 - Lo spazio e la cultura della più antica Scuola di sinologia e orientalistica del continente europeo aperto alle domande e alle curiosità dei ragazzi. Il 10 marzo va di scena all'Università degli Studi di Napoli "L'orientale" il Tutoring day, organizzato dal Centro di Ateneo Orientamento e Tutorato guidato dal professor Luigi Mascilli Migliorini. Una giornata interamente dedicata all'orientamento universitario. L’appuntamento è per gli studenti degli ultimi anni della scuola secondaria superiore e gli studenti iscritti, alle ore 10 nell’Aula 2.1 di Palazzo Giusso - largo san Giovanni Maggiore Pignatelli 30. Saranno illustrati la proposta didattica e l’offerta formativa dell’Ateneo, i servizi di tutorato in itinere per gli studenti già iscritti e per quelli Fuoricorso, lo sportello Stage e Tirocini, fino all'orientamento post laurea con il Career Service. Per le scuole che ne faranno richiesta è prevista anche una visita alle sedi. “ Il nostro obiettivo- spiega Luigi Mascilli Migliorini- è seguire gli studenti nell’approccio, nel corso di studi e in uscita dall’Ateneo, offrendo loro la possibilità di vivere il cuore pulsante della formazione e della ricerca dell’Ateneo, riducendo al minimo disagi e difficoltà”. A questo proposito l’Orientale in collaborazione con il ministero dell’Università, lo Stoà e l’Unione Europea, ha organizzato per il mese di marzo anche un corso per orientatori. Il corso si propone di fornire agli operatori un know-how sull’approccio all’orientamento dei giovani alle scelte di studio e di lavoro.  
   
   
LA SCUOLA OLTRE LE PAROLE 5ª SETTIMANA TEMATICA ALLA CITTÀ EDUCATIVA DI ROMA  
 
Roma, 7 marzo 2005 - Se la didattica utilizza prevalentemente il canale acustico-verbale (lezione frontale del docente e interrogazione orale), lo studente con problemi di sordità come può integrarsi nella vita scolastica? A questa sfida è stata dedicata la 5ª Settimana tematica svoltasi dal 28 febbraio al 4 marzo 2005, presso il “centro delle buone pratiche” (via del Quadraro n. 102). Con la collaborazione dell’Istituto Statale sordi di Roma (Issr) e dell’Ente nazionale protezione e assistenza sordomuti (Ens), il Consorzio Gioventù Digitale proponeva alle scuole romane di confrontarsi sulle strategie adottate per l’integrazione scolastica degli studenti audiolesi. Tra le attività proposte durante la settimana la proiezione del film Nel paese dei sordi di Nicolas Philibert e la presentazione del Vocabolario multimediale per alunni con disabilità o problemi linguistici (uno strumento prezioso anche per gli studenti stranieri). Oggi gli alunni disabili inseriti nella scuola italiana sono più di 153mila su una popolazione scolastica di quasi 7 milioni e 700mila studenti dall’infanzia alle superiori. Ciò significa che ogni mille studenti ve ne sono 20 disabili (2%). Nel Lazio vi è la massima densità con una incidenza di quasi 25 disabili ogni mille studenti (2,47%). Il Consorzio Gioventù Digitale è da anni impegnato su questo tema e promuove, in particolare con il progetto Auxilia, l’uso di tecnologie avanzate sia hardware che software, per l'integrazione degli studenti disabili, diffondendo e collegando sul territorio le soluzioni esemplari. Un impegno “ufficializzato” con la firma del recente protocollo d’intesa tra Comune di Roma, Scuola superiore Sant’anna di Pisa, Campus Biomedico di Roma e Consorzio Gioventù Digitale. Il “Centro delle buone pratiche” e le Settimane tematiche Con Città Educativa il Comune di Roma ha inaugurato uno spazio innovativo e polifunzionale (laboratori per le arti e la creatività, sale convegni, spazi per esposizioni, aule multimediali ecc.) dove le scuole conservano e mettono in rete i loro progetti come patrimonio culturale per la città. Con questo progetto Roma entra a pieno titolo nella rete internazionale delle Città Educative. Il Consorzio Gioventù Digitale, in particolare, gestisce il progetto Settimane tematiche, un ciclo di sedici settimane che copre l’intero anno scolastico 2004-2005. Tra i temi affrontati le nuove tecnologie come strumento di inclusione sociale, l’innovazione tecnologica e i processi educativi, l’utilizzo del software libero, la creazione di comunità di apprendimento nella scuola. Www.gioventudigitale.net  
   
   
"ACCUSE DI CORRUZIONE E SCANDALI: L'ONU SOTTO ASSEDIO?"  
 
Milano, 7 Marzo 2005 - Il prossimo 10 marzo alle ore 18.00 l'Ispi promuove una Tavola Rotonda dal titolo: "Accuse di corruzione e scandali: l'Onu sotto assedio?" Intervergono: Marco Pedrazzi, Professore Straordinario di Diritto Internazionale e Organizzazione Internazionale, Università degli Studi di Milano; Luciano Tosi, Professore Ordinario di Storia dei Trattati e Politica Internazionale, Università degli Studi di Perugia; Sandro Tucci, già Portavoce dell'Ufficio Onu di Vienna; Paolo Magri, Segretario Generale Ispi. Palazzo Clerici Via Clerici, 5 – Milano. Segreteria Organizzativa tel. 02.8693053 - e.Mail: ispi.Eventi@ispionline.it  
   
   
TRASPORTI PUBBLICI MERCOLEDÌ 9 MARZO 2005 SCIOPERO NAZIONALE DALLE 8.45 ALLE 15 E DALLE 18 AL TERMINE DEL SERVIZIO PROCLAMATO DA SLAI COBAS  
 
Milano 7 marzo 2005 - Mercoledì 9 marzo 2005, l’organizzazione sindacale Slai Cobas, ha proclamato uno sciopero nazionale contro il Contratto Collettivo Nazionale stipulato il 14 dicembre 2004. Il servizio di trasporto pubblico sarà regolare: dall’inizio del servizio alle 8.45; dalle 15 alle 18. Il personale Atm addetto alla guida dei treni delle linee metropolitane, dei mezzi di superficie, del servizio Radiobus e del servizio di metropolitana leggera automatica tra l'Ospedale San Raffaele e la stazione Cascina Gobba (M2) che aderisce all’agitazione, si asterrà dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio. Si comunica, inoltre, che il personale Atm addetto dei parcheggi che aderisce all’agitazione si asterrà dall’inizio al termine del servizio. I parcheggi saranno comunque utilizzabili. Data la volontarietà di ogni singolo dipendente di aderire allo sciopero, anche se non appartenente all’organizzazione sindacale che lo ha dichiarato: non è prevedibile sull’intera rete Atm l’entità della riduzione del servizio. Per ulteriori informazioni i Clienti Atm possono contattare il Numero Verde 800.80.81.81, operativo tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30, o consultare il sito Internet www.Atm-mi.it