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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 10 Ottobre 2013 |
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TRAGEDIA LAMPEDUSA: DISCORSO DEL PRESIDENTE UE BARROSO |
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Lampedusa, 10 ottobre 2012 - Di seguito il discorso di ieri del Presidente
della Commissione europea José Manuel Barroso in occasione della sua visita all´isola
di Lampedusa.
Buongiorno,
Voglio ringraziare il Presidente Letta e il Vice
presidente Alfano, così come il sindaco di Lampedusa, per avermi dato
l´opportunità di fare questa visita. E´ molto importante per me, dopo i tragici
eventi della settimana scorsa, essere qui oggi. Voglio esprimere, ancora una
volta, le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle persone che hanno
perso la vita nella tragedia della settimana scorsa e ai loro cari.
Siamo venuti oggi qui per dire che l´Europa sta con la
gente di Lampedusa e con l´Italia.
Siamo qui per dimostrarvi che l´Europa non è
indifferente alla sofferenza dei migranti.
L´europa non può voltarsi dall´altra parte mentre
barche affondano, distruggendo vite e speranze.
Quello che riguarda uno Stato membro dell´Ue ci
riguarda tutti.
È quello che significa essere un´Unione, un´Unione
fondata su valori quali la dignità umana, la libertà, la democrazia e la
solidarietà.
L´unione europea non può accettare che migliaia di
persone muoiano alle sue frontiere. Qui a Lampedusa, l´Europa e l´Africa
condividono una frontiera che promette speranza ma che troppo speso sfocia in
tragedie. Le sfide a cui devono far fronte Lampedusa e l´Italia sono sfide
europee.
Quello che ho visto oggi mi ha profondamente scioccato
e rattristato. Le bare delle vittime, lo sguardo disperato dei superstiti.
Giovani coraggiosi che abbandonano i loro paesi e le loro famiglie in cerca di
fortuna e inseguendo la speranza di un future migliore.
Oggi sono stato testimone anche del notevole sostegno
e impegno del popolo di Lampedusa, delle Ong qui presenti, della guardia
costiera e delle autorità italiane. Desidero ringraziarli tutti a nome della
Commissione europea.
Tragedie come quella cui stiamo assistendo a Lampedusa
non nascono in Europa. Affondano le radici nelle condizioni – politiche o
economiche – disperate che spingono le persone ad abbandonare le loro case e le
loro terre. Tragedie che continuano nei paesi che queste persone attraversano
per raggiungere l´Europa.
Per questo l´Ue non è in grado di offrire soluzione
miracolose per porre fine a questo calvario.
Quello che posso promettere, però, è che la
Commissione europea farà tutto il possibile, con i mezzi di cui dispone, per
aiutare a cambiare le cose.
Il nostro impegno non comincia oggi. Negli ultimi anni
l´Unione europea ha già fatto notevoli sforzi.
Le nostre capacità di reazione sono migliorate grazie
a Frontex, l´agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle
frontiere esterne, che abbiamo rafforzato di recente. Ma dobbiamo intensificare
le nostre azioni.
- Dobbiamo rafforzare la nostra capacità di ricerca e
salvataggio e il sistema di sorveglianza per localizzare le imbarcazioni, così
da poter lanciare le operazioni di salvataggio e portare le persone in salvo
prima che sia troppo tardi. È questa la finalità del sistema
"Eurosur", che vogliamo vedere attivo già il 2 dicembre.
- Dobbiamo proseguire la nostra azione politica e di
sviluppo per migliorare le condizioni di vita nei paesi di origine, affinché
gli abitanti non siano più costretti a fuggire.
- Dobbiamo intensificare i colloqui con i nostri
partner principali e concludere partenariati per la mobilità, in modo da
aumentare le possibilità di migrare legalmente, ma anche potenziare la nostra
azione comune contro i criminali e i trafficanti di esseri umani (ad esempio
con il Marocco e presto con la Tunisia).
- Continueremo a impiegare al meglio i fondi europei
per i rifugiati e le frontiere proprio per aiutare gli Stati membri in
condizioni di difficoltà.
Per questo sono lieto di annunciare che la Commissione
europea è pronta a mobilizzare fondi supplementari fino a 30 milioni di euro
nel 2013 per aiutare i rifugiati in Italia. Lavoreremo a stretto contatto con
le autorità italiane per garantire che questo danaro serva ad alleggerire la
situazione attuale.
- Infine, continueremo a lavorare per definire una
vera politica comune europea su asilo e migrazione.
Oggi l´Italia è al centro dell´attenzione, ma non
dobbiamo dimenticare che anche altri paesi devono far fronte a pressioni
migratorie: Malta, la Grecia e la Bulgaria, per citarne solo alcuni. Per
trovare risposte a queste sfide comuni occorre lavorare tutti insieme con
spirito di solidarietà e responsabilità.
Nella ferma intenzione di proseguire su questa linea,
la Commissione si aspetta che gli Stati membri riconoscano che tutto ciò è
veramente nell´interesse dell´Europa e agiscano di conseguenza.
Grazie dell´attenzione.”
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IL PARLAMENTO EUROPEO CHIEDE CONFERENZA UMANITARIA SU CRISI RIFUGIATI SIRIANI |
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Strasburgo, 10 ottobre 2013 - L´ue dovrebbe convocare
una conferenza umanitaria per aiutare i paesi vicini della Siria a far fronte
al crescente flusso di rifugiati, ha affermato il Parlamento europeo in una
risoluzione approvata mercoledì. I deputati esortano l´Ue a continuare a
fornire aiuti umanitari e sostegno ai rifugiati e a garantire un ingresso
sicuro nonché un accesso equo alle procedure di asilo Ue.
La conferenza umanitaria sulla crisi dei profughi
siriani dovrebbe trovare soluzioni adeguate per aiutare i paesi di accoglienza
nella regione (in particolare il Libano, la Giordania, la Turchia e l´Iraq) a
far fronte a una popolazione di rifugiati che aumenta ancora e a mantenere
aperte le proprie frontiere a tutti i profughi siriani, chiedono gli
eurodeputati. Migliaia di siriani fuggono nei paesi vicini ogni giorno. Le
stime delle Nazioni Unite parlano di 3,5 milioni di rifugiati che avranno
lasciato la Siria per la fine del 2013.
Oltre agli aiuti umanitari, la conferenza dovrebbe
anche occuparsi del rafforzamento del ruolo e della partecipazione dell´Ue agli
sforzi diplomatici per contribuire a porre fine al conflitto in Siria, si
aggiunge nel testo.
Il Parlamento invita l´Ue, in qualità di principale
donatore di aiuti umanitari per la crisi
siriana, a "continuare il suo generoso finanziamento" per soddisfare
le esigenze del popolo siriano.
Il commissario Barnier, intervenendo nel dibattito, ha
accettato, in nome della Commissione, di organizzare tale conferenza.
Accesso sicuro per i rifugiati e solidarietà con i
paesi Ue sotto pressione -
Gli Stati membri dovrebbero utilizzare tutte le
disposizioni Ue vigenti in materia per fornire un accesso sicuro e ammettere
temporaneamente i siriani in fuga dal loro paese, dice il Parlamento nel testo
approvato, dove si accoglie con favore il consenso generale che esiste tra gli
Stati membri sul fatto che i cittadini siriani non debbano essere rimpatriati.
I rifugiati devono avere "accesso a procedure di
asilo eque ed efficienti", dicono i deputati, che ribadiscono inoltre il
bisogno di maggiore solidarietà nei confronti degli Stati membri sottoposti a
particolare pressione.
Aiuti ai migranti in mare e rispetto delle norme internazionali
-
Il Parlamento sottolinea inoltre che gli Stati membri
sono tenuti ad aiutare i migranti in mare e invita coloro che non hanno
rispettato gli obblighi internazionali a cessare di respingere i barconi con a
bordo immigrati.
Le misure dell´Ue per affrontare "le necessità
impellenti"
La risoluzione incoraggia i paesi dell´Unione europea
"a sopperire alle necessità impellenti attraverso il reinsediamento,
associato alle quote nazionali esistenti e l´ammissione per motivi umanitari".
L´eventuale afflusso di rifugiati nell´Ue richiede
"misure responsabili", dicono i deputati, che chiedono alla
Commissione europea di pianificare una risposta d´emergenza che includa la
possibilità di applicare la direttiva sulla protezione temporanea, "se e
quando le condizioni lo richiedono".
In base a tale direttiva del 2001, finora mai
utilizzata, ai profughi potrebbe essere concesso un permesso di soggiorno per
l´intera durata del periodo di protezione, così come l´accesso al lavoro e all´alloggio.
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PARLAMENTO EUROPEO: MIGLIORARE LE NORME PER LE INDUSTRIE COMUNITARIE CHE OPERANO IN CINA |
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Strasburgo, 10 ottobre 2013 - Mentre i ministri degli
esteri dell´Ue stanno discutendo di autorizzare negoziati con la Cina, nel
dibattito di mercoledì i deputati hanno evidenziato che un accordo
d´investimento Ue-cina deve garantire una migliore posizione alle imprese Ue
nel mercato cinese e la sua negoziazione deve essere supervisionata dal
Parlamento.
I deputati, pur accogliendo con favore l´iniziativa di
migliorare le relazioni economiche con la Cina, hanno inoltre chiesto che i
servizi culturali e audiovisivi siano esclusi dai colloqui ed esortato i
negoziatori a garantire che le merci prodotte nei campi di lavoro cinesi non
rientrino in nessun accordo.
Accesso più equo per le imprese dell´Ue -
Contrariamente al clima stabile e aperto cui gli
investitori cinesi sono confrontati nell´Ue, gli investimenti delle imprese
comunitarie in Cina sono gravati da misure discriminatorie, come l´obbligo di
costituire joint venture con aziende cinesi che le costringe a trasferire
tecnologie strategiche ai partner cinesi. Il testo approvato stabilisce che si
dovrebbero avviare colloqui solo se la Cina s´impegna formalmente a negoziare
un accesso più facile al suo mercato per le imprese dell´Ue.
I deputati rilevano che il surplus commerciale della
Cina con l´Ue ammonta a 146 miliardi di euro nel 2012, contro i 49 miliardi di
euro del 2000 e che le imprese cinesi stanno mostrando un crescente interesse a
investire nel mercato Ue.
Nessun consenso senza trasparenza -
Poiché i colloqui toccheranno argomenti pubblici
comunitari molto sensibili, per i deputati essi dovranno essere condotti
"con la massima trasparenza possibile" ed essere soggetti a controllo
parlamentare, affinché gli esiti dei negoziati ottengano la necessaria
approvazione del Parlamento europeo.
Nessun investimento per beni prodotti nei campi di
lavoro cinesi -
Le merci prodotte in campi di lavoro forzato, ad
esempio nel quadro del sistema di rieducazione attraverso il lavoro, generalmente
noto con il nome di Laogai, "non dovrebbero beneficiare di investimenti
nell´ambito dell´accordo bilaterale di investimento". Si chiede inoltre
alla Commissione europea di valutare l´impatto dei diritti umani in qualsiasi
possibile accordo.
Servizi culturali e diritti di proprietà intellettuale
esclusi dall´accordo -
I deputati chiedono che i servizi culturali e
audiovisivi siano esclusi dai colloqui. L´accordo dovrebbe inoltre proteggere i
servizi pubblici nell´Unione europea e garantire il rispetto dei diritti
comunitari di proprietà intellettuale.
Negoziare un accordo anche con Taiwan -
In una risoluzione separata, votata mercoledì, i
deputati hanno anche invitato l´Unione europea a prendere in considerazione il
potenziamento dei legami economici con Taiwan, in concomitanza dell´accordo con
la Cina.
Prossime tappe -
Gli Stati membri dell´Ue dovrebbero autorizzare
l´apertura dei colloqui bilaterali sugli investimenti Ue-cina alla fine di
questo mese, approvando un mandato negoziale elaborato dalla Commissione
europea. Una volta raggiunto un accordo, sarà necessaria l´approvazione del
Parlamento prima che esso possa entrare in vigore e andrebbe a sostituire i 26
accordi bilaterali di investimento che oggi gli Stati membri dell´Unione
europea hanno con la Cina.
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DIBATTITO NAZIONALE PER UNA POLITICA ESTERA E DI DIFESA COMUNE DELL’UE |
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Milano, 10 ottobre 2013 - Sabato 9 Novembre dalle ore
9:00 presso il Teatro Regio di Torino, si terrà un dibattito nazionale
incentrato sulla politica estera di difesa e di sicurezza comune dell´Unione
europea.
L´evento rappresenta la seconda tappa del percorso
partecipativo Politically.eu – "Conoscere per Deliberare"
( http://www.politically.eu/ ), volto a creare uno spazio pubblico di dibattito sulle
politiche europee.
Dopo gli interventi introduttivi del Direttore della
Rappresentanza in Italia della Commissione europea Lucio Battistotti e del
Presidente del Centro Studi sul Federalismo Roberto Palea, preceduti dai saluti
istituzionali del Sindaco di Torino Piero Fassino, si terranno le relazioni del
Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, del Ministro della
Difesa Mario Mauro e del Viceministro degli Affari esteri Marta Dassù.
Seguirà un workshop deliberativo, presieduto da
Ferdinando Nelli Feroci, Presidente dell’Istituto Affari Internazionali.
Verranno discussi tre temi: la politica industriale europea della difesa come
volano per la crescita; le nuove priorità nella politica estera di sicurezza
europea; il ruolo del Parlamento europeo e dei Parlamenti nazionali dopo
Lisbona nella definizione della politica estera dell´Ue. Saranno presenti
diversi rappresentanti del mondo istituzionale e imprenditoriale.
Il programma dell’evento è consultabile sul sito:
http://politicallyeu-politica-estera-difesa.Eventbrite.it/
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IL PRESIDENTE DEL SENEGAL MACKY SALL IN VISITA A STRASBURGO |
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Strasburgo, 10 ottobre 2013 - Macky Sall, Presidente del Senegal da aprile
2012, ieri ha pronunciato un discorso ufficiale mercoledì durante la sessione
plenaria di Strasburgo. Ha definito l’Unione europea come una fonte
d’ispirazione e di speranza, ricordando i propri auspici per la cooperazione
tra Africa ed Europa.
Mackysall ha sottolineato la relazione speciale che
esiste tra i due continenti: “Condividiamo una storia comune e una prossimità
geografica”. “Spero che Europa e Africa inizino un vero progetto di pace e
sicurezza per costruire le fondamenta di una partnership rinnovata”.
Il presidente del Pe Martin Schulz ha ricordato che il
Senegal è “u partner strategico per l’Ue e contribuisce in maniera fondamentale
alla stabilità e alla pace nella regione”.
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IL PARLAMENTO EUROPEO PROMUOVE MAGGIORE MOBILITÀ PROFESSIONALE ALL´INTERNO DELL´UE |
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Strasburgo, 10 ottobre 2013 - In base alla nuova proposta di legge approvata
dal Parlamento mercoledì, ai titolari di una qualifica professionale - tra cui
medici, farmacisti e architetti - verrà rilasciata una tessera elettronica
europea per agevolare l´esercizio della professione in qualsiasi Stato membro
dell´Ue.
"L´introduzione di una tessera professionale
europea, la creazione di programmi comuni di formazione e il riconoscimento di
tirocini come parte dell´esperienza professionale migliorerà notevolmente la
mobilità e la sicurezza europea", ha affermato la relatrice Bernadette
Vergnaud (S&d, Fr).
Riconoscimento delle qualifiche professionali rapido e
agevolato -
Le nuove norme, permetteranno ai professionisti che
desiderano accelerare il riconoscimento delle loro qualifiche da parte di un
altro Stato membro di optare per la tessera europea delle qualifiche
professionali. Le tessere professionali saranno fornite dagli Stati membri
d´origine, principalmente per brevi periodi di lavoro all´estero e dallo Stato
membro ospitante nel caso in cui la pratica sia stata trasferita.
Il sistema si baserà sull´attuale sistema
d´informazione del mercato interno tra le amministrazioni degli Stati membri.
Si accelererebbero così i tempi di procedura e si faciliterebbe il processo di
riconoscimento, poiché il titolare di una qualifica professionale potrebbe
chiedere al proprio paese di origine di completare tutte le fasi preparatorie
invece di dover far domanda presso il paese ospitante, come avviene
attualmente. Qualora uno Stato membro ospitante non adotti una decisione entro
il termine stabilito dalla direttiva, la tessera professionale europea si
considererà rilasciata e sarà inviata automaticamente al titolare di una
qualifica professionale.
Meccanismo di allerta -
La direttiva approvata mira a prevenire che gli operatori
sanitari - tra cui medici, infermieri, veterinari e specialisti di assistenza
per l´infanzia - condannati per un crimine o sottoposti a grave azione
disciplinare possano esercitare la professione in un altro Stato membro. Tutti
gli Stati membri dell´Ue dovrebbero essere informati di tali condanne o
decisioni entro tre giorni.
Banca dati pubblica Ue per le professioni
regolamentate -
In base all´attuale direttiva sulle qualifiche
professionali, esistono circa 800 professioni regolamentate, di cui sette
automaticamente riconosciute in tutti i paesi membri. A tale categoria
appartengono: medici, dentisti, farmacisti, infermieri, ostetrici, veterinari e
architetti.
Per garantire maggiore trasparenza nel mercato dei
servizi professionali, la Commissione svilupperà e terrà aggiornata una banca
dati delle professioni regolamentate che sarà accessibile al pubblico. In essa
saranno inserite le informazioni fornite dagli Stati membri, specificando le
attività contemplate da ogni professione e dimostrando che i requisiti a esse
correlati non siano discriminatori. Per esempio, attualmente i fioristi e i
tassisti non risultano regolamentati in tutti gli Stati membri dell´Ue.
La nuova direttiva, adottata con 596 voti favorevoli,
37 contrari e 31 astensioni, dovrà ora essere approvata formalmente dagli Stati
membri.
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PARLAMENTO EUROPEO: LE ORIGINI DELL´UNIVERSO: I NOBEL PER LA FISICA PETER HIGGS E FRANçOIS ENGLERT AL PE |
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Sttrasburgo, 10 ottobre 2013 - I professori Peter
Higgs e François Englert hanno vinto il Nobel per la Fisica 2013 grazie alle
scoperte relative al bosone di Higgs. La particella è cosi difficile da trovare
che è stato battezzato "particella di dio". Essa spiegherebbe la massa
dell´universo, come predetto nel 1964. Una teoria verificata solamente
quest´anno al Cern di Ginevra. L´anno scorso i due premi Nobel sono venuti in
visita al Pe per illustrare il proprio lavoro. Leggi l´intervista fatta su
Facebook.
Il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz e
l´Unità Valutazione delle opzioni scientifiche e tecnologiche (Stoa) si sono
congratulati con i ricercatori Peter Higgs e François Englert. L´anno scorso
gli scopritori della "particella di Dio" sono stati in Parlamento per
una conferenza sulla scoperta del bosone di Higgs, la particella che spiega la
massa dell´universo.
Quali sono le nuove strade da percorrere dopo la
scoperta del bosone di Higgs? Come si diventa fisici? Quali sono i segreti
della fisica subatomica? A queste domande i professori sono rimasti piuttosto
reticenti, ma su un tema la loro opinione è chiara e diretta: tagliare i fondi
alla ricerca sarebbe "poco saggio", ha indicato il professor Higgs.
Nonostante la scoperta del bosone di Higgs, la fisica
delle particelle deve rispondere ancora a molti quesiti. "Siamo lontani da
sapere tutto". Entrambi i professori ripongono la loro fiducia nella
scienza per risolvere il mistero della materia nera, che costituisce più del
90% dell´universo. "Ciò che è stato scoperto al Cern aderisce talmente
bene al Modello Standard, che non lascia grandi indizi per sapere in che
direzione proseguire le ricerche".
Abbiamo chiesto al professor Higgs, figlio di un
ingegnere elettrico della Bbc, cosa lo ha spinto a studiare la fisica teoretica.
L´ingegneria lo avevano interessato molto, ma troppo pratica. Frequentando la
stessa scuola del fisico svizzero Paul Dirac ha iniziato ad avvicinarsi alla
materia e alle sue ricerche, in particolare alla teoria quantistica.
L´america ha dominato la ricerca scientifica del
Ventesimo secolo. Nonostante ciò Englert ha spiegato: "Se parliamo di
carri armati e bombe è vero, ma per quanto riguarda la ricerca fondamentale,
credo che le cose sia cambiate. Non c´è nulla negli Stati Uniti comparabile al
Cern". "Non credo sia immaginabile che con i soldi investiti negli
Stati Uniti sia possibile fare una scoperta simile a quella del Cern".
I soldi sono infatti un dato essenziale per la ricerca
scientifica. A causa della crisi, il budget europeo destinato alla scienza
rischia di subire dei tagli importanti. "Poco saggia" per Higgs,
"una vera catastrofe" per Englert, questa ipotesi rischi di mettere
in pericolo la ricerca in Europa.
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MACROREGIONE ADRIATICO-IONICA, FRATTURA: UNA STRATEGIA COMUNE PER CRESCERE TUTTI INSIEME |
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Campobasso, 10 ottobre 2013 - Di seguito l´intervento
integrale che il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, ha
tenuto ieri a Bruxelles durante il
seminario dedicato alla Macroregione Adriatico-ionica, all´interno degli Open
days 2013.
"Gentile Commissario europeo, Signora Damanaki,
illustri ambasciatori e rappresentanti dei Governi,
direttore Palma Andres,
cari colleghi delle Regioni e delle città
dell´Adriatico e dello Ionio,
cercherò di
dare qualche spunto, evitando di ribadire concetti e considerazioni già tanto
ben illustrate da chi mi ha preceduto. E nel salutare i tanti presenti, voglio
ringraziare il Presidente Spacca e la Regione Marche per tutto il lavoro svolto e per aver fortemente costruito questo
evento.
In questi anni abbiamo condiviso, come Regioni e Enti
territoriali, decine e decine di progetti di cooperazione, consolidato rapporti
istituzionali e interpersonali, dato vita a network come l´Euroregione Adriatico-ionica
che è servita ad approfondire tematiche e consolidare in tutti noi la
consapevolezza di dover e poter cogliere le potenzialità di un´area, quella
dell´Adriatico e dello Ionio, estremamente interessante e con molteplici opportunità di crescita economica
e sociale che una solida, e prima o poi, comune casa europea esalterà.
Riconosciamo che si poteva fare di più e meglio, si
potevano evitare sovrapposizioni di progetti e risorse facendo meglio
interagire le giuste ambizioni dei singoli territori.
Ma è proprio questa la prospettiva positiva che ci
aspetta: il disegno di una visione di lungo periodo che Istituzioni europee e
Governi nazionali dovranno elaborare alzando l´asticella degli obiettivi da
raggiungere.
Una strategia macroregionale, prima ancora degli
interventi da porre in essere, è un cambio di passo culturale e di gestione:
dai singoli protagonismi a un gioco di squadra, dall´idea di autoreferenzialità
alla convinzione che solo insieme possiamo crescere tutti, dal fatto che non
sempre spendere le proprie risorse, anche in maniera corretta, vuol dire
valorizzarle nel miglior modo possibile.
È un salto di qualità cui siamo chiamati,
innanzitutto, noi decisori politici: condividendo l´approccio e le metodologie,
coinvolgendo gli attori sociali ed economici delle nostre Regioni, garantendo
che anche la macchina amministrativa sia
all´altezza di questo compito.
I problemi che affronteremo sono sotto gli occhi di
tutti : un´area molto vasta, Paesi molto diversi, alcuni Stati membri
dell´Unione europea ed altri no, articolazioni istituzionali abbastanza
disomogenee.
Ma allo stesso modo, tante sono le opportunità
positive: un mercato dalle forti potenzialità, risorse ambientali e culturali
di grande valore, il mare e le numerose opportunità di sviluppo, il
consolidamento ed il rafforzamento dell´Europa nei balcani occidentali.
Stiamo contribuendo come Regioni, in queste settimane,
a riempire di contenuti il piano d´azione: pochi punti, di grande impatto e al
cui interno si possano valorizzare le specificità e le eccellenze dei nostri
territori. Abbiamo già esperienze e proposte che vanno solo ricollocate e
supportate nello scenario più ampio, un
contributo arriverà dai ministeri interessati così come un ottimo lavoro hanno
già avviato il Forum delle Camere di Commercio dell´Adriatico e dello Ionio, il
Forum delle Città e delle Università dell´area in questione , il forte impulso
dato dal segretariato della Iai (Iniziativa Adriatico-ionica).
Un apprezzamento particolare va al lavoro che stanno
svolgendo i national contact point, per l´Italia il consigliere Vitolo del
Ministero affari esteri e la dottoressa Rusca del Dipartimento per la coesione.
Loro avranno il difficile compito di recepire, raccogliere e portare a sintesi,
in poche settimane, tutte le indicazioni e le sollecitazioni che arriveranno.
Cercheremo, anche in questo, di facilitare il loro
compito implementando, speriamo con impegno e qualità, occasioni di confronto
programmate in attività previste da progetti in essere: nello specifico ribadisco
che il progetto Adri.gov, che vede la Regione Molise come lead partner, è
funzionale ai nostri prossimi impegni.
Chiediamo alla Commissione europea e ai Governi
Nazionali di costruire un piano d´azione chiaro, con pochi e grandi obiettivi,
con una governance dei processi semplice e determinata. I temi sono
incredibilmente vitali al nostro futuro.
Non potrà esserci sviluppo senza un forte
potenziamento delle reti infrastrutturali e dei trasporti ed auspichiamo che
Bruxelles riconsideri, con uno sguardo più attento alla´area di nostro
interesse, le direttrici già
programmate: potenziare i collegamenti su gomma e rotaia e valutare una seria
politica rivolta ad una rete di aeroporti regionali, in un mondo così
competitivo, farà la differenza. Non potrà esserci attrattività turistica senza
promuovere la sostenibilità ambientale e la buona conservazione dell´ecosistema esistente, da
un lato, e un´azione di bonifica dei
punti di maggior criticità, dall´altra. Abbiamo eccellenze nel campo della
ricerca e dell´innovazione in grado di trainare l´intera area. Abbiamo risorse,
e penso alla pesca, che meglio gestite serviranno a rilanciare l´economia di
riferimento. Abbiamo, infine, la necessità di governare un processo di crescita
delle competenze. Non ci sarà nessuna strategia, la migliore possibile, in
grado di essere realizzata se le persone
che dovranno lavorare alla concretizzazione degli interventi non abbiano
capacità e formazione elevata e il più omogenea possibile nei territori
coinvolti. Proprio sul tema della capacity building, avendo avuto dalle regioni
italiane il compito di coordinare una possibile proposta, la Regione Molise
nelle prossime settimane cercherà di articolare un´iniziativa condivisa. Il
tutto con un chiaro ed unico obiettivo che abbiamo davanti: quello di
finalizzare il nostro impegno a creare economia e lavoro con l´occhio rivolto,
soprattutto, ai nostri giovani.
Un ultimo riferimento alle risorse: sappiamo che la
Commissione non immagina finanziamenti aggiuntivi rispetto ai budget previsti
dalla nuova programmazione, con senso di responsabilità siamo in linea con
queste indicazioni.
Ma sappiamo anche che l´articolazione dei fondi
strutturali, diversa per singole regioni, non sempre consente di intervenire su
tutti i pilastri della strategia e la stessa cooperazione territoriale potrebbe
non essere esaustiva. Sarà, quindi , necessario approfondire il tema di un intervento dei Governi su eventuali
strumenti complementari.
Conosciamo l´attesa che c´è nei confronti del ruolo
che l´Italia potrà e dovrà giocare nei prossimi mesi: abbiamo da offrire le
nostre migliori esperienze ma dobbiamo avere la giusta umiltà nel raccogliere
gli insegnamenti che vengono dai nostri interlocutori transfrontalieri , siano
essi di livello nazionale o locale .
L´anno prossimo, di questi giorni, saremo nel pieno
del semestre di Presidenza italiana dell´Unione europea e, soprattutto, sono sicuro che ci ritroveremo di nuovo
intorno a questo tavolo con un ottimo risultato raggiunto e con attese che
avranno la cornice della concretezza e della realizzabilità".
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FVG A BRUXELLES RELATORE SEMINARIO MACROREGIONE ADRIATICO-IONICA |
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Trieste, 10 ottobre 2013 - Nell´ambito degli Open Days
di
Bruxelles, la settimana che l´Unione europea dedica
ogni anno
alle Regioni e alle città, il presidente del Consiglio
regionale
del Fvg Franco Iacop è intervenuto, come relatore, al
seminario
"Macroregione adriatico-ionica: dalla strategia
all´azione", che
ha visto la partecipazione del presidente della
Carinzia Peter
Kaiser, delle Regioni Marche e Molise, dei
rappresentanti
istituzionali di Dubrovnik-neretva,
Herzegovina-neretva, Slovenia
e del direttore della cooperazione territoriale della
Commissione
europea Palma Andres.
Il presidente Iacop ha affermato che, grazie alla
posizione
geopolitica del Friuli Venezia Giulia, collocata in un
punto di
convergenza dei mondi slavo, germanico e latino, potrà
essere
favorita l´interazione tra le Strategie
adriatico-ionica e
danubiana, ponendo la dovuta attenzione sulle priorità
trasversali ai due strumenti.
Le sfide saranno affrontate a ogni livello
governativo, così già
il 14 ottobre si terrà ad Ancona un incontro sul tema
"Connettere
le regioni". In questo ambito - ha ricordato
Iacop - il Friuli
Venezia Giulia coordinerà le Regioni italiane per
garantire la
presentazione di progettualità solide e condivise e il
relativo
inserimento nel Piano d´azione, che è in via di
elaborazione.
La giornata a Bruxelles si è completata con la
partecipazione di
Iacop all´intergruppo delle Regioni con poteri
legislativi
costituito in seno al Comitato delle Regioni, dove il
presidente
dell´Assemblea legislativa del Fvg ha ribadito la
necessità di
riportare l´attenzione sul rafforzamento dei poteri
delle Regioni
che già godono di un avanzato grado di autonomia nelle
fasi
ascendente e discendente del diritto europeo, in
considerazione
del fatto che la loro rappresentatività, dopo
l´allargamento
dell´Ue del 2004, si è abbassata sulle posizioni di
Regioni meno
autonome e di altri istituti amministrativi.
A conclusione del dibattito, i presidenti delle
diverse realtà
presenti hanno concordato nell´avanzare una richiesta
formale per
garantire alle Regioni con poteri legislativi un posto
permanente
nel Comitato delle Regioni, in linea peraltro con
quanto già
accade nel Consiglio d´Europa.
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BRUXELLES/VENDOLA CON HAHN A MOSTRA: "IN EUROPA NOSTRE POLITICHE GIOVANILI" |
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Bruxelles, 10
ottobre 2013 - “Ho avuto da parte del
Commissario europeo per le politiche di coesione Joahnnes Hahn delle parole di
riconoscimento per il lavoro straordinario che ha fatto la mia regione, la
Puglia. I fondi europei noi li spendiamo, li spendiamo bene e siamo in grado di
raggiungere tutti i target di spesa. E oggi siamo a Bruxelles perchè la Puglia,
con Bollenti spiriti, è stata premiata tra le 100 migliori pratiche europee dal
punto di vista della spesa. Le nostre politiche giovanili vengono considerate
tra le migliori pratiche nel vecchio continente”.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola
l’ 8 ottobre a Bruxelles in occasione dell’inaugurazione della mostra
fotografica “100 Urban Solutions” (allestita in piazza Jean Rey e visitabile
sino al 31 ottobre) organizzata dalla Direzione politiche regionali della
Commissione europea. Tra le 100 buone pratiche messe in evidenza, solo due sono
italiane e tra queste una è pugliese. Si tratta del programma Bollenti spiriti.
Ll programma è nato in Puglia con il governo Vendola nel 2005 intorno ad
un’idea guida: puntare sull’energia, l’inventiva e il talento dei giovani
pugliesi come principale risorsa per la rinascita sociale, economica e
culturale della regione. In linea con gli orientamenti del libro bianco della
Commissione Europea sulle politiche giovanili, Bollenti Spiriti produce
attivazione dei giovani: non li “sistema” ma li incoraggia.
All’inaugurazione della mostra, insieme con il
Presidente Vendola, unico rappresentante tra i Comuni e le istituzioni
raccontate dalla mostra “110 Urban solutions”, il Commissario europeo per le
politiche di coesione Joahnnes Hahn che, parlando con i giornalisti a margine
dell’evento, ha riconosciuto che “nel corso degli anni le performance della
Puglia del Presidente Vendola, in materia di spesa di fondi strutturali, sono
significativamente migliorate” (in allegato vi inoltro anche la traduzione
dell’intervista video realizzata al Commissario Hahn da Agenzia 41).
“Qui ci sono 100 progetti interessanti, da mettere in
vetrina – ha aggiunto Vendola – 100 buone pratiche realizzate con i fondi
comunitari e noi, con il commissario europeo Hahn, abbiamo il piacere di
partecipare alla inaugurazione di questa importante vetrina europea. Ciò che
viene valorizzato qui a Bruxelles sono soltanto due esperienze italiane, una
realizzata dal comune di Firenze e l’altra dalla Regione Puglia. L’europa
quindi – ha sottolineato il Presidente - premia le nostre politiche giovanili,
quelle che vanno sotto il nome di Bollenti Spiriti. L’insieme cioè dei progetti
che si chiamano Laboratori urbani, contratto etico, alta formazione, Principi
attivi, il network cioè che consente davvero di
mettere a valore le idee geniali e di trasformare in cantiere e in produzione.
Insomma - ha concluso Vendola - per la Puglia si tratta di una piccola grande
soddisfazione. Siamo un pezzo d’Europa”.
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VISITA A ROMA DEL PRIMO MINISTRO FINLANDESE KATAINEN |
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Roma, 10 ottobre 2013 - Il prossimo 14 ottobre il Primo Ministro di
Finlandia, Jyrki Katainen, arriva a Roma ove è previsto un incontro col
Presidente del Consiglio italiano Enrico
Letta. I quasi coetanei due capi di Governo europei (Letta ha 47 anni e
Katainen 42) tratteranno tematiche che saranno sull’agenda del Consiglio
Europeo del 24 ottobre, quali misure a favore della crescita e competitività;
impegni per l’occupazione e per affrontare l’emergenza della disoccupazione
giovanile, nonché la promozione del Mercato Unico Digitale. I colloqui
verteranno anche intorno ai progressi del programma di stabilizzazione della
zona Euro e alla situazione economica nonché alle riforme strutturali in
Finlandia ed in Italia.
Katainen guida, dal 22 giugno 2011, una coalizione di
destra-sinistra composta dal suo partito, di Coalizione Nazionale, dal
Socialdemocratico, dall’Alleanza di Sinistra, dalla Lega Verde, dal Partito
Svedese e dai Cristiano Democratici.
Durante la sua visita, il Primo Ministro Katainen
terrà una conferenza in inglese, organizzata dall’Istituto Affari
Internazionali,i.a.i., sull’argomento “A Fair and Thriving Europe” (Un’europa
equa e prospera).
Katainen incontrerà a Roma anche il Presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano e l’ex Presidente del Consiglio, senatore Mario
Monti.
La precedente visita di Katainen a Roma aveva avuto
luogo il 17 aprile del 2012.
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DPEF 2014/2016: DOPO IL RISANAMENTO LE POLITICHE PER IL RILANCIO IL DOCUMENTO APPROVATO DALLA GIUNTA INDIVIDUA LO SCENARIO ECONOMICO GENERALE DELLA REGIONE PIEMONTE E LE PROSPETTIVE DI MEDIO PERIODO |
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Torino, 10 ottobre 2013 - La Giunta regionale del Piemonte, su
proposta del vice Presidente e assessore al Bilancio, Gilberto Pichetto Fratin,
ha approvato il testo del Documento di Programmazione Economica e Finanziaria
2014/2016, che è stato trasmesso al Consiglio regionale per la discussione e
successiva approvazione in Aula.
Il Dpefr 2014-2016 individua le principali linee
programmatiche e le priorità di azione in tema di finanza regionale, al fine di
rappresentare, come prescritto dall’ordinamento contabile, il quadro di riferimento
finanziario per la predisposizione dei bilanci pluriennale e annuale e per
l´attuazione delle politiche della Regione Piemonte nel prossimo triennio.
«E´ un documento strategico che delinea l’analisi
aggiornata dello scenario economico generale e locale e le prospettive di medio
periodo determinate dai principali indicatori socio-economici – spiega
l’assessore Pichetto Fratin . In un contesto economico ancora complicato e a
fronte di un sistema di finanza pubblica caratterizzato da continue manovre e
adeguamenti, la Regione ha saputo portare avanti un’operazione di
riqualificazione della spesa pubblica che, passando attraverso i piani di
rientro su sanità e trasporti, il contenimento dei costi e la riorganizzazione
della “macchina” regionale, ha introdotto un serio programma di assorbimento
del debito e di spending review. Adesso è tempo di programmare il futuro,
utilizzando al meglio le risorse disponibili per la qualità dei servizi e per
le politiche di rilancio economico ».
Il quadro previsionale delle entrate regionali è di
circa 12 miliardi per il 2013 ed altrettanti per il 2014, tra tributi propri e
trasferimenti dello Stato. Per il 2015 si attende ancora di conoscere il nuovo
ciclo di programmazione europea, per cui non risultato ancora iscritti i dati
relativi ai nuovi fondi, ma attualmente le entrate sono stimabili (senza
considerare le risorse europee) in circa 10 miliardi e 300 milioni di euro.
Per quanto riguarda le previsioni di stanziamento
2014-2016, il benessere sanitario è ovviamente la voce più consistente (24,1
miliardi nel triennio), seguita dai trasporti (2,8 miliardi), dallo sviluppo
economico (oltre 1 miliardo) e dall’ambiente e territorio (952 milioni). Tra i
principali obiettivi individuati dal documento: la ridefinizione della
struttura del sistema della rete sanitaria con un migliore utilizzo delle
risorse, il miglioramento qualitativo del sistema industriale nel suo complesso
con relativo aumento dell´occupazione, il miglioramento progressivo e costante
nel tempo del panorama edilizio scolastico. E ancora l’incremento del
patrimonio di alloggi di edilizia sociale da destinare alle famiglie in disagio
abitativo, la costruzione di una vera e propria industria turistica e
culturale, gli interventi per rendere il Piemonte un motore di innovazione e
imprenditorialità legata all’utilizzo delle tecnologie informatiche.
Nel Dpef viene poi fatto riferimento alle manovre di
risanamento dei conti regionali già realizzate: con l’assestamento al bilancio
di previsione per l´anno finanziario 2013 e al bilancio pluriennale per gli
anni finanziari 2013/2015 (Legge regionale 6 agosto 2013, n. 16) sono state
individuate le modalità di copertura dell’intero disavanzo mediante
l’iscrizione delle passività - sulla base di quanto richiesto in sede di
giudizio di parifica da parte della Corte dei Conti – nel rendiconto generale
2012.
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DEBITI PA, TOSCANA: ENTRO L´ANNO PAGAMENTI PER ALTRI 185 MILIONI |
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Firenze, 10 ottobre 2013 - La partita più grossa
riguarda un acconto sulla seconda tranche di pagamenti arretrati della pubblica
amministrazione e in particolare della sanità: sono per la Toscana poco meno di
185 milioni che finiranno ad aziende e fornitori, 185 milioni tutti per la
sanità, attesi per il 2014 ma che il Governo, per le Regioni che lo
chiederanno, ha deciso di anticipare e che potranno essere pagati entro l´anno.
Naturalmente, visto che si tratta di un prestito attraverso la Cassa Depositi e
Prestiti, le stesse Regioni dovranno addossarsi il pagamento degli interessi,
come per tutti i pagamenti dei debiti della Pa.
La misura pesa per oltre due terzi nella variazione al
bilancio dell´anno in corso presentata dall´assessore alla presidenza e al
bilancio Vittorio Bugli, discussa ed approvata oggi in consiglio regionale.
Contemporaneamente l´aula ha votato una modifica alla legge finanziaria. Nella
variazione c´è però anche altro: poste per il 2013 ed altre per il 2014 e 2015.
"Il Governo ha inserito la possibilità di
attingere a queste risorse, finora non quantificate, all´interno del decreto
sull´Imu – spiega l´assessore al bilancio e alla presidenza, Vittorio Bugli –
Per questo è urgente fare in fretta". Bugli ricorda come ad agosto la
Regione abbia già liquidato 95 milioni di debiti pregressi per la parte non
sanitaria e 230 milioni per la parte sanitaria girati ad Asl ed Estav, che a
loro volta hanno pagato aziende e fornitori. Per il 2014 è stato accordato
invece un anticipo dell´80 per cento. Un ´prestito´ a tassi ´di favore´, tra il
3,7 e il 4%, da rendere in 30 anni e che costerà comunque alla Regione qualcosa
come 19 milioni di euro di interessi, con rate, fino al 2044, da 10 milioni e
680 mila euro l´anno.
"All´interno della stessa variazione, la terza nell´anno
– spiega ancora Bugli –, abbiamo però a quel punto deciso di inserire anche
altri interventi necessari e rimasti in sospeso, creando un pacchetto
unico".
Così per l´anno in corso c´è un milione e 95 mila euro
in più per il piano della cultura, ad esempio. C´è in finanziaria il sostegno
alle scuole paritarie e degli enti locali: 1 milione e mezzo. Le risorse erano
già state stanziate, ora l´operazione è stata perfezionata. C´è un milione e
100 mila euro per il Comune di Siena, nel 2014, per sostenere la candidatura a
capitale della cultura europea nel 2019.
C´è, sul fronte degli investimenti, la
ricapitalizzazione per 5 milioni e 730 mila euro di Firenze Fiera, la società
che gestisce la Fortezza da Basso, il Palazzo dei Congressi e il Palazzo degli
Affari a Firenze, ovvero il quartiere fieristico della città, terzo centro
espositivo nazionale, su cui "la Regione (proprietaria per il 31,85% ndr)
– sottolinea Bugli – vuole continuare ad investire". E poi ancora, per il
2013, ci sono tre milioni (a fronte di una spesa di 16) per lo spostamento
delle abitazioni troppo a ridosso dell´aeroporto di Pisa e danneggiate dal
rumore e dall´attività dello scalo, e 500 mila euro per lo spostamento
dell´insediamento Rom a Pistoia.
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TUTTI I DETTAGLI DELLA TERZA VARIAZIONE DI BILANCIO PRESENTATA AL CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA |
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Firenze, 10 ottobre 2013 - Ecco tutti i dettagli della
terza variazione di bilancio approvata ieri dall´aula e che la giunta aveva
proposto al Consiglio regionale. Una variazione da 244 milioni per il 2013, con
241 milioni di anticipi per il pagamento dei debiti della Pa che arrivano dal
governo, attraverso la Cassa Depositi e Prestiti, e 3 milioni e mezzo di nuovi
mutui autorizzati per far fronte invece agli investimenti: maggiori spese
compensate in piccolissima parte attingendo anche ai fondi di riserva, per 2
milioni e 630 mila quest´anno, un milione e 900 mila euro nel 2014 e per 10
milioni e 680 mila euro nel 2015.
Per il 2013 la variazione prevede un milione e 95 mila
euro in più per il piano della cultura, 200 mila euro per progetti che
accompagnino l´integrazione di migranti ed immigrati e 805 mila euro per il
settore agricoltura a fronte delle spese anticipate per gli interventi urgenti
dopo l´alluvione in Lunigiana nel 2011. Vengono stanziati altri 400 mila euro
per il fondo per le spese di emergenza a cui si attinge in caso di calamità, 10
mila euro per le spese sostenute per i sei referendum per la fusione di comuni
che ci sono stati prima dell´estate, 15 mila euro per il torneo di Viareggio,
90 mila euro per patrocini di iniziative da parte della presidenza della
Regione.
E´ istituito un fondo di anticipazione a favore dei
comuni per la demolizione delle opere abusive per un milione e 500 mila euro
sul bilancio 2014 ed altri 800 mila euro vanno ad alimentare il fondo speciale,
sempre in tema di urbanistica e governo del territorio, per le spese di
redazione dei piani strutturali intercomunali. Per l´anno scolastico 2013-2014
è stato previsto un contributo straordinario per sostenere le famiglie, i cui
figli frequentano le scuole dell´infanzia paritarie, private e degli enti
locali, pari a un milione e 500mila euro. Servirà per la riduzione delle rette
mensili e sarà commisurato all´Isee. Le risorse erano già state previsto in
bilancio con la seconda variazione: ora l´operazione è stata perfezionata.
Ci sono anche contributi economici una tantum per
l´anno 2013 agli istituti superiori di studi musicali Rinaldo Franci di Siena
(300mila euro) e Pietro Mascagni di Livorno (500mila euro). La provincia di
Livorno avrà a disposizione, sempre per il 2013, 30mila euro per il servizio di
convitto all´istituto tecnico nautico Alfredo Cappellini. C´è una proroga, per
un periodo massimo di dodici mesi, del rimborso dell´anticipazione sul fondo
per lo spettacolo e nelle more dell´adozione del piano paesaggistico sono state
estese fino al 31 marzo 2014 le misure di salvaguardia che scadevano ora ad
ottobre.
Sul fronte degli investimenti la Regione inserisce
invece nel bilancio triennale 10 milioni (7 milioni nel 2014 e 3 milioni nel
2015) per le spese che le aziende sanitarie dovranno affrontare per demolire i
vecchi ospedali dismessi di Lucca, Prato, Pistoia e Massa Carrara dopo la
costruzione dei nuovi presidi ed altri 5 milioni e 730 mila euro (nel 2014) per
l´acquisto di ulteriori quote di partecipazione di Firenze Fiera. Ci sono
anche, riferiti al 2013, tre milioni (su una spesa di 16) per lo spostamento delle
abitazioni troppo a ridosso dell´aeroporto di Pisa e danneggiate dal rumore e
dall´attività dello scalo, e 500 mila euro per lo spostamento dell´insediamento
Rom di Pistoia.
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ZONA FRANCA. CAPPELLACCI-ZEDDA: EMENDAMENTO DELLA GIUNTA SARDA PER MODIFICA ARTICOLO 12 ED ESTENSIONE ZONA FRANCA |
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Cagliari, 10 ottobre 2012 - La Giunta Regionale
presenterà un proprio emendamento di modifica all´articolo 12 dello Statuto,
prevedendo l´estensione della Zona franca a tutto il territorio regionale. E´
quanto comunicano il presidente della Regione, Ugo Cappellacci e l´assessore
della Programmazione, Alessandra Zedda in merito alla Zona Franca integrale. La
nuova formulazione, concordata con i rappresentanti dei Comitati per la Zona
Franca della Sardegna, Maria Rosaria Randaccio, Francesco Scifo e Andrea
Impera, prevede che: "Il territorio della Regione autonoma della Sardegna
è posto fuori dalla linea doganale e costituisce zona franca interclusa dal
mare territoriale circostante".
"Nella richiesta di revisione - sottolineano il
presidente Cappellacci e l´assessore Zedda - punteremo sul fatto che il diritto
al riconoscimento di una Zona franca estesa a tutto il territorio regionale non
sorgerà con la nuova formulazione, ma esiste da quando è stato approvato lo
Statuto Sardo. Auspichiamo che il Consiglio regionale sostenga e recepisca
l´emendamento perchè per tagliare il traguardo e rilanciare il nostro sistema
economico non si può prescindere da una fiscalità di vantaggio che deve
arrivare dalla Zona franca integrale".
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VAJONT: SERRACCHIANI, TRARRE LEZIONE DA TRAGEDIA |
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Longarone, 10 ottobre 2013 - "Ricordare e onorare
le vittime del Vajont
vuol dire prima di tutto trarre una precisa lezione da
quella
tragedia: ogni intervento dell´uomo deve rispettare
l´equilibrio
ambientale, in un percorso che non può prescindere dal
coinvolgimento attivo delle istituzioni, della
comunità
scientifica e dei cittadini. Impegnarsi
quotidianamente per
prevenire il rischio idrogeologico significa onorare
le vittime".
Lo ha affermato la presidente della Regione, Debora
Serracchiani,
a margine delle celebrazioni religiose che si sono
tenute ieri
nel cimitero di Fortogno (Belluno) per il
cinquantesimo
anniversario della tragedia, avvenuta la sera del 9
ottobre del
1963, con la frana nel lago artificiale della diga del
Vajont che
provò una gigantesca onda che distrusse i comuni di
Longarone e
Ero e Casso.
"A cinquant´anni dalla tragedia del Vajont - ha
aggiunto la
presidente Serracchiani - la memoria dolorosa va prima
di tutto
ai quasi duemila morti, alla strage umana, sociale e
ambientale
di due intere comunità, quelle di Longarone in Veneto
e di Erto e
Casso in Friuli Venezia Giulia. Il cordoglio però non
basta, se
non si ricorda che quella tragedia non fu un evento
naturale, non
fu una fatalità, ma un disastro provocato da precise
colpe e
responsabilità umane".
Alla presenza di circa un migliaio di persone, hanno
officiato la
cerimonia il vescovo di Belluno e Feltre, Giuseppe
Andrich, il
quale ha detto che "da qui deve partire un
auspicio e un sogno
per una nuova coscienza di unità e condivisione",
e il vescovo di
Pordenone, Giuseppe Pellegrini, il quale ha ricordato
che "la
ferita è ancora aperta ed è chiaro che le colpe umane
sono tante.
Troppe volte l´egoismo umano ed economico sottrae la
dignità e
l´uomo in questi casi conta poco".
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VAJONT: SERRACCHIANI, INVESTIRE PER RIDURRE RISCHIO IDROGEOLOGICO |
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Longarone, 10 ottobre 2013 - "Il rischio
idrogeologico è ancora oggi un
rischio per tutto il Paese: speriamo di poter fare un
investimento anche al di fuori del patto di stabilità,
come hanno
chiesto le Regioni". Lo ha detto la presidente
del Friuli Venezia
Giulia, Debora Serracchiani, partecipando ieri, nel
cimitero di
Fortogna (Belluno), alla commemorazione per i 50 anni
della
tragedia del Vajont.
"Il Vajont
- ha aggiunto la presidente - è una ferita ancora
aperta, lo è per questa gente di Longarone e di Erto e
Casso, lo
è per i sopravvissuti, ma soprattutto per un Paese che
deve
capire che non si possono commettere irresponsabilità
come quella
che è accaduta qui".
"Occorre perciò ritrovare - ha concluso - un
nuovo modo di
convivenza con la natura. Come oggi è stato ricordato
con
chiarezza, qui siamo di fronte a una responsabilità
dell´uomo. La
natura fa la sua parte, ma è l´uomo che ha
sbagliato".
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TRENTO, IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA INCONTRA UNA DELEGAZIONE SICILIANA |
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Trento, 10 ottobre 2013 - Approfondire l´offerta
turistico-territoriale del Trentino, individuato come ambito "best
performer" a livello nazionale, e cercare le migliori strategie e modalità
per realizzare una piattaforma organizzativa e tecnologica per promuovere il
territorio, in particolare il turismo enogastronomico. Sono questi gli
obiettivi della delegazione della Sicilia accolta ieri dal presidente della
Provincia autonoma di Trento. Si tratta di una rappresentanza imprenditoriale
composta dal Consiglio di territorio Unicredit della Sicilia, da esponenti
istituzionali della Regione Sicilia, dal direttore di Sicilia Convention Bureau
scarl, nonché da esponenti di vertice della locale Region Unicredit. La
delegazione, dopo la visita in Provincia, si è incontrata con i referenti di
Trentino Sviluppo e Trentino Turismo e Promozione, con Trento Rise e la Camera
di Commercio di Trento.
Piena disponibilità a collaborare è stata espressa dal
presidente della Provincia autonoma di Trento: "Avete un territorio con
una potenzialità enorme - sono state le sue parole - da parte nostra siamo
aperti ad ogni possibile forma di collaborazione, ma anche a stabilire sinergie
reciproche e una promozione incrociata". Il presidente, che ha invitato la
delegazione a visitare i luoghi di cultura, in particolare il Muse - Museo
delle Scienze di Trento inaugurato nel corso dell´estate, ha ripercorso i punti
di forza del territorio trentino e gli interventi messi in campo
dall´amministrazione pubblica a rinforzo dell´offerta.
Come ricordato dai rappresentanti della Sicilia, il
Trentino è stato individuato territorio di eccellenza a livello italiano, nel
campo della promo-commercializzazione dell´offerta turistica ed enogastronomica
locale, esempio quindi da studiare per una azione di rilancio dei settori
trainanti dell´economia siciliana, ovvero turismo e comparto agroalimentare.
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M5S: PAY DAY, LA VERITÀ SUI TAGLI AI COSTI DELLA POLITICA |
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Trieste, 10
ottobre 2013 - Arriva il "Pay
Day" del
Movimento 5
Stelle. Sabato 12 e domenica 13 ottobre gli eletti e
gli attivisti
del Movimento sveleranno ai cittadini la realtà sui
tagli ai costi
della politica effettuati da Giunta e Consiglio
regionale.
L´occasione
sarà propizia per spiegare, inoltre, le numerose
battaglie
portate avanti negli ultimi mesi dal Movimento in
Regione e sul
territorio: limite di due mandati per tutti, no al
consumo del
suolo, sospensione del progetto della Tav, reddito di
cittadinanza,
energie rinnovabili da sostenere e molte altre
iniziative.
I banchetti a 5
stelle saranno presenti in numerosi centri del
Friuli Venezia
Giulia con questo calendario:
Sabato 12
ottobre -
mattina: Udine
(viale Vat presso il mercato), Tarcento, Gorizia
(zona pedonale
di corso Verdi), Monfalcone (piazza della
Repubblica),
Trieste (via delle Torri), Pordenone (piazza Cavour);
pomeriggio:
Cividale, Tolmezzo, Gorizia (zona pedonale di corso
Verdi), Trieste
(via delle Torri), Pordenone (piazza Cavour).
Domenica 13
ottobre -
mattina:
Feletto Umberto, Gemona, Monfalcone (piazza della
Repubblica),
Trieste (via delle Torri), Pordenone (piazza
Cavour),
Cervignano del Friuli (piazza Indipendenza)
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AUTONOMIE LOCALI: FVG PIENA CONDIVISIONE RISOLUZIONE SU PATTO STABILITA´ |
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Udine, 10 ottobre 2013 - Il Consiglio delle Autonomie
Locali, riunitosi a
Udine, ha espresso piena condivisione rispetto al
percorso scelto
dalla Regione per l´assegnazione degli spazi
finanziari ai Comuni
e alle Province, relativi al patto di stabilità.
Percorso, individuato dalla Giunta regionale sulla
base
dell´esito della ricognizione conclusasi nei giorni
scorsi,
effettuata rispetto alla capacità di spesa delle
risorse messe
precedentemente a disposizione del sistema delle
autonomie locali.
La bozza di provvedimento è stata illustrata
dall´assessore alle
Autonomie Locali, Paolo Panontin, e prevede la
ridistribuzione di
circa 8 milioni di euro ai Comuni, quale esito del
monitoraggio
sugli spazi precedentemente ceduti dagli stessi.
E un´ulteriore ´fetta´ di 25 milioni di spazi, che la
Regione
reperirà tagliando gli impegni e i pagamenti delle
Direzioni
regionali.
La somma aggiuntiva di spazi per 25 milioni di euro,
della quale
oggi ha trattato il Cal, si affianca ai 90 milioni di
euro già
previsti lo scorso mese di aprile.
E porta così a 115 milioni il contributo regionale al
raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica da
parte dei
Comuni e delle Provincie del Friuli Venezia Giulia.
Inoltre, vanno ricordati gli ulteriori 57 milioni di
euro di
spazi già girati dall´Amministrazione ai Comuni e alle
Province,
frutto della trattativa Stato-regione.
Complessivamente, dunque, gli spazi finanziari a
disposizione per
il 2013 del sistema delle autonomie ammonta a 172
milioni di euro.
Gli ulteriori 25 milioni di euro di spazi di spesa ora
stabiliti,
saranno così ripartiti: quattro milioni andranno alle
Province e
21 milioni ai Comuni .
Saranno dunque assegnati con la stessa percentuale con
la quale
la Giunta aveva distribuito i precedenti 90 milioni di
euro di
spazi finanziari (15 milioni alle Provincie e 75
milioni ai
Comuni).
"Si tratta - ha commentato l´assessore Panontin -
di una somma
che la Regione ha reperito imponendo importanti
sacrifici alle
proprie Direzioni regionali".
Ha dunque tagliato risorse interne, per destinarle al
sistema
delle autonomie.
"E il voto di ampia condivisione - ha commentato
Panontin -
ottenuto oggi dal Consiglio delle autonomie rispetto a
tale
percorso, è la dimostrazione di come esso sia stato
accolto
favorevolmente dagli enti locali".
L´organismo consultivo, il Cal, presieduto da Ettore
Romoli, ha
infatti votato a favore della ´piena condivisione´ con
18 voti e
due astensioni.
La soddisfazione dell´assessore è altresì motivata dal
fatto che,
come ha rilevato, "proprio la celerità del
percorso scelto dalla
Regione potrà apportare gli adeguati benefici alle
autonomie".
Panontin si è infatti impegnato a sottoporre il
provvedimento
relativo ai nuovi spazi finanziari in sede di
approvazione al
Governo regionale nella prima seduta utile.
"Per fare sì - ha concluso - che gli enti locali
possano quanto
prima operare con le nuove disponibilità, anche a
vantaggio del
sistema economico del territorio".
A tutela dell´attuazione del percorso, la Regione prevede
inoltre
un ulteriore ricognizione dell´impiego delle risorse
da parte dei
Comuni e delle Provincie, da completare entro il
prossimo 8
novembre, e l´effettuazione di controlli a campione
sul corretto
utilizzo dei nuovi spazi di spesa.
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FORMAZIONE PROFESSIONALE PER LAVORATORI OCCUPATI: L’INTERVENTO DELLA PROVINCIA DI TORINO |
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Torino, 10 ottobre
2013 - Dopo i bandi per la formazione rivolta ai giovani esclusi dal
sistema scolastico e agli adulti disoccupati, la Provincia di Torino presenta
il Bando Piani formativi di area (Pfa) 2013/2014 per la formazione di
lavoratori occupati: si tratta di interventi di aggiornamento e
riqualificazione per lavoratori di imprese private ed enti assimilati
(associazioni, fondazioni, studi professionali, ecc.) realizzati dalle Agenzie
formative su iniziativa del datore di lavoro. Le risorse messe in campo dalla
Provincia ammontano a 10 milioni di euro e derivano dal Fondo Sociale Europeo e
da fondi statali.
“Nell’ambito delle attività di formazione continua a
iniziativa aziendale” spiega l’assessore al Lavoro e alla Formazione
professionale della Provincia di Torino Carlo Chiama “quella prevista dai Piani
Formativi è sicuramente la più rilevante, per numero di imprese e allievi
coinvolti e per l’importo del contributo pubblico assegnato”.
I Piani devono essere presentati da un´agenzia
formativa o da un consorzio di imprese e sostenuti da un´associazione
datoriale, un ente bilaterale, un distretto industriale, un Polo formativo per
l’Istruzione e la Formazione Tecnica Superiore o un Polo di innovazione, con il
ruolo di soggetto promotore.
E’ previsto un cofinanziamento da parte dell’impresa
coinvolta nell’intervento formativo in una percentuale variabile dal 20 al 75%,
a seconda del tipo di formazione e della dimensione aziendale.
Gli interventi formativi finanziati nel precedente
Bando 2011-2012 hanno coinvolto oltre 20.000 lavoratori, per circa 1.800 corsi
brevi di formazione professionale, con un monte ore di attività pari a quasi
82.000.
Un’ulteriore opportunità formativa a iniziativa
aziendale è rappresentata dal Catalogo Sicurezza 2013/2014. Si tratta di
interventi formativi di promozione della cultura della salute e della sicurezza
sui luoghi di lavoro: in particolare, approfondimenti sulle normative vigenti e
sui temi legati all’organizzazione e ai rischi specifici dell’ambiente di
lavoro. Rientrano in quest’ambito i corsi di base e di aggiornamento per i
lavoratori designati al ruolo di rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza
(Rls).
Il finanziamento delle attività avviene mediante
l’attribuzione di “voucher formativi a catalogo”: buoni di partecipazione
individuale assegnati alle imprese in relazione all’iscrizione ai corsi di
propri addetti, a parziale copertura dei costi sostenuti. Per il Catalogo
Sicurezza, la Provincia di Torino ha messo in campo 940 mila euro, provenienti
da fondi nazionali.
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AOSTA: 15° EDIZIONE DI IOLAVORO |
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Aosta, 10 ottobre 2013 - L’assessorato delle attività
produttive, energia e politiche del lavoro sarà presente con un proprio stand
alla 15° edizione di Iolavoro, fiera nazionale sul lavoro, che si svolgerà a
Torino dal 10 al 12 ottobre 2013, presso lo Juventus Stadium.
L’assessore Pierluigi Marquis parteciperà all’apertura
della manifestazione prevista per giovedì 10 ottobre alle ore 10.30 nlla Sala
T100.
«L’incontro domanda e offerta –Turismo – ricorda
l’Assessore Pierluigi Marquis – è un servizio gratuito e ha l’obiettivo di facilitare
l’incontro fra le aziende del settore turistico-alberghiero operanti sul
territorio regionale, con coloro che si rendano disponibili per un’occupazione
stagionale in Valle d’Aosta, in possesso di un’esperienza consolidata e
qualificata».
La presenza di uno stand della Regione è fondamentale
per fare conoscere la funzione dei Centri per l´Impiego della Valle d´Aosta nel
settore turistico-alberghiero e quindi dare indicazione agli utenti su come
consultare le offerte di lavoro tramite il sito della Regione. Inoltre la fiera
rappresenta l´occasione per uno scambio di informazioni con i Centri per
l´Impiego del Piemonte, i Centri di Orientamento professionali e anche per
instaurare un contatto con le maggiori aziende nazionali del settore turistico,
soprattutto quelle che hanno una sede operativa in Valle.
La manifestazione è finanziata dal Fondo Sociale
Europeo, promossa dalla Regione Piemonte, con la partecipazione del Ministero
del Lavoro, Centri per l’Impiego della Provincia Torino e della Regione Valle
d’Aosta, Servizi perl’Impiego francesi Pôle-emploi della Regione Rhône-alpes,
rete Eures e Inps.
All’edizione del marzo 2013 hanno partecipato 13 mila
persone, sono state proposte più di 10 mila opportunità di lavoro in Italia e
all’estero da 99 aziende e franchisor, dai Servizi pubblici per l’impiego
italiani, francesi e di altri Paesi europei, 3 mila persone hanno effettuato
uno o più colloqui di lavoro. I dati monitorati dopo la manifestazione hanno
evidenziato che i colloqui effettuati durante la manifestazione hanno in media
un esito positivo per oltre il 25% dei partecipanti.
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LOMBARDIA: IN ARRIVO I FONDI CIG PER LE AZIENDE DEL MANTOVANO |
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Milano, 10
ottobre 2013 - "Le 140 aziende del
Mantovano che non hanno ancora ricevuto gli ammortizzatori in deroga non sono
rientrate nella decretazione di agosto per problemi amministrativi legati ad
errori nella presentazione delle domande". Lo ha dichiarato l´assessore
all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea.
Delibera In Giunta Regionale E Poi I Decreti -
"Soltanto da pochi giorni - ha proseguito l´assessore - hanno perfezionato
le pratiche e così siamo pronti anche noi a decretare, secondo la procedura di
erogazione individuata con le parti sociali durante la sottocommissione
regionale di ieri, che prevede una delibera della Giunta della prossima
settimana". Venerdì prossimo, 18 ottobre, dopo che la Giunta regionale
avrà approvato la relativa delibera, si potrà procedere con i decreti che riguarderanno
nello specifico le aziende del territorio mantovano colpite dal sisma nel
maggio 2012.
Pressioni Sul Ministero Del Lavoro - "Sulla
delicata situazione di Mantova - ha precisato Aprea - abbiamo sollecitato e
ottenuto un incontro specifico con il Ministero del Lavoro giovedì scorso, 3
ottobre. Proprio a seguito di questa nostra richiesta, ieri il Ministero ci ha
notificato il riparto di nuove risorse pari a 4,8 milioni per i lavoratori,
anche autonomi, danneggiati a seguito del terremoto dello scorso anno".
Regione A Fianco Di Imprese E Lavoratori -
"Nonostante le difficoltà e i tempi burocratici ministeriali - ha concluso
l´assessore Aprea - la Lombardia non si ferma. Si assume responsabilità anche
superiori per aiutare i lavoratori e le imprese, condividendo ogni passaggio
con le parti sociali, che incontriamo ogni settimana nella sottocommissione
regionale".
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BOLZANO: PATTO GENERAZIONALE, DISCUSSA CON I SINDACATI LA BOZZA DELL´ACCORDO |
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Bolzano, 10 ottobre 2013 - Secondo incontro, ieri , del tavolo di
confronto Provincia-sindacati per l´attuazione del patto generazionale nel
pubblico impiego. Durante il vertice è stata discussa la prima bozza di
contratto integrativo che prevede una riduzione di orario non inferiore al 25%,
negli ultimi anni di vita lavorativa, per consentire l´assunzione di giovani
non occupati.
All´incontro hanno partecipato l´assessore al lavoro,
il direttore della Ripartizione personale Engelbert Schaller, il direttore
della Ripartizione lavoro Helmuth Sinn, il direttore di Dipartimento Andrea
Zeppa e i rappresentanti di tutte le organizzazioni sindacali del pubblico
impiego. Il patto generazionale consiste nell´opportunità offerta a coloro che
si trovano a pochi anni dalla pensione di ridurre volontariamente il proprio
orario di lavoro per favorire l´inserimento dei giovani. Il tutto con una
decurtazione dello stipendio, ma senza alcun taglio sui contributi
pensionistici, che saranno tarati sulla retribuzione "piena", con la
differenza a carico della Provincia.
"Dobbiamo incentivare un ricambio generazionale
nel mondo del lavoro - sottolinea l´assessore provinciale al lavoro - per dare
concrete prospettive occupazionali ai tanti giovani che oggi devono fare i
conti con la precarietà e la mancanza di sicurezze. L´idea è di coinvolgere in
futuro anche il settore privato, ma il progetto deve partire dalla pubblica
amministrazione". Il primo passo, dunque, consiste nell´elaborare un
contratto integrativo di intercomparto che permetta concretamente di attuale il
patto generazionale. La bozza presentata dalla Provincia ai sindacati prevede
la possibilità di una riduzione dell´orario di lavoro non inferiore al 25% del
totale.
"Con i soldi risparmiati sugli stipendi -
aggiunge l´assessore - si creerebbe un fondo ad hoc, con l´obbligo per ogni
ente pubblico di utilizzarlo per l´assunzione di giovani under 35 non occupati,
oppure di altre particolari categorie di lavoratori. La reazione da parte dei
sindacati a questa proposta mi è sembrata positiva, ora si tratta di lavorare
sui singoli dettagli per arrivare ad un accordo definitivo". Il testo
completo dell´accordo tra Provincia e organizzazioni sindacali potrebbe essere
approvato già nel corso del prossimo incontro del tavolo di confronto, convocato
per il 17 ottobre.
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VILLA UMBRA: MARTEDÌ 15 OTTOBRE SEMINARIO DI APPROFONDIMENTO SULLA GUIDA EUROPEA |
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Perugia, 10 ottobre 2013 – La Scuola Umbra di
Amministrazione Pubblica, in collaborazione con l’Anci Umbra, ha organizzato
per martedì 15 ottobre alle ore 9, un seminario di approfondimento, gratuito,
sulla Guida europea per l’affidamento e la gestione dei servizi di interesse
economico e dei servizi sociali di interesse generale. La giornata fa seguito
all’incontro di presentazione del protocollo d’intesa siglato tra Anci
nazionale ed Alleanza delle Cooperative italiane, circa la gestione dei servizi
sociali, tenuto nel mese di maggio nella sede dell’Anci Umbria. Questa Guida è
stata diffusa dalla Commissione Europea per illustrare ai servizi di interesse
economico ed ai servizi sociali di interesse generale i presupposti e le
modalità di applicazione delle disposizioni relative agli appalti pubblici ed
agli aiuti di stato.
“Tra i numerosi argomenti trattati dal professor
Luciano Gallo, - ha sottolineato Alberto Naticchioni, Amministratore Unico
della Scuola - saranno approfonditi in particolar modo la disciplina dei
servizi sociali; il riparto di competenze tra Stato, Regioni ed autonomie
locali; il sistema delle fonti in materia di servizi sociali; le modalità di
affidamento dei servizi sociali; il ruolo del Terzo settore e la nuova
centralità dei servizi sociali”.
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ABRUZZO, LUDOPATIA: MARTEDI´ IN CONSIGLIO REGIONALE |
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Pescara, 10 ottobre 2012 - Il Consiglio regionale martedì prossimo
discuterà il progetto di legge presentato dall´assessore alle Politiche
Sociali, Paolo Gatti e dal Presidente della V Commissione regionale, Nicoletta
Verì, finalizzato a prevenire la diffusione dei fenomeni di dipendenza dal
gioco, anche se lecito, e a tutelare i cittadini dai rischi che ne derivano. Il
progetto di legge si pone l´obiettivo di prevenire la diffusione della malattia
da gioco, attraverso un´innovativa legislazione i cui effetti renderebbero
l´Abruzzo nei prossimi anni una Regione a bassa densità di "sale da
gioco". La proposta definisce, infatti, le "sale da gioco" tutti
quei locali che ospitano "macchinette da gioco che danno premi in
denaro" e introduce, inoltre, il concetto della "distanza
minima" di 300 metri, quale area di rispetto per l´apertura di sale da
gioco, in riferimento ai luoghi sensibili individuati dalla norma: tutti gli
istituti scolastici di ogni ordine e grado, inclusi gli istituti professionali
e le università; tutte le strutture sanitarie ed ospedaliere, incluse quelle
dedicate all´accoglienza, all´assistenza e al recupero di soggetti affetti da
qualsiasi forma di dipendenza o in particolari condizioni di disagio sociale o
che, comunque, fanno parte di categorie protette; i centri di aggregazione di
giovani, inclusi gli impianti sportivi; le caserme militari; i centri di
aggregazione di anziani; tutti i luoghi di culto; i cimiteri e le camere
mortuarie. La norma garantisce al contempo anche le attività economiche che si
trovassero nell´area di distanza minima garantendo loro un tempo di transizione
di 5 anni per la dismissione delle macchinette da gioco. "Insieme al
Presidente Verì - ha spiegato l´assessore Paolo Gatti - mettiamo il primo e
unico atto concreto sul tavolo dell´ampio dibattito sul tema della ludopatia
che si è svolto in questi mesi in Abruzzo. Grazie alla scelta dei 300 metri
come distanza minima e rendendo amplissimo l´elenco dei luoghi sensibili, di
fatto creeremo una sovrapposizione capillare delle aree di rispetto. La nostra
non è una visione paternalistica e vogliamo contemperare da un lato la tutela
della salute dei cittadini e dall´altro la libertà della iniziativa economica.
Per questo garantiamo le attività che hanno già investito nel settore, dando
loro un adeguato tempo di transizione, per potersi adeguare alle nuove norme.
Siamo fiduciosi che il Consiglio recepisca il progetto di legge, già licenziato
favorevolmente in Commissione, grazie al quale potremo affrancare migliaia di
persone dal rischio di divenire schiavi della ludopatia. Siamo fra le prime
Regioni ad affrontare il tema, consapevoli che a livello nazionale vi è una
grande sensibilità, purtroppo più rivolta all´aspetto delle entrate fiscali che
queste macchinette garantiscono, che a quello dei drammi sociali che esse
producono". Della stessa idea il consigliere Nicoletta Verì: "Questo
è il primo passo per regolamentare in Abruzzo una tematica delicata e dagli
importanti risvolti sociali. Altri passi saranno fatti per inquadrare anche gli
aspetti della riabilitazione dei soggetti malati e per gestire al meglio gli
aspetti sanitari della patologia. Siamo fiduciosi di intraprendere un percorso
virtuoso e garantire così risposte concrete alle persone che sono entrate in
contatto con questa subdola malattia".
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DALLA REGIONE TOSCANA ALTRI 221.000 EURO PER LA STRUTTURA PER MADRI DETENUTE |
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Firenze, 10 ottobre 2013 - La Regione assegna alla
Società della Salute di Firenze un ulteriore finanziamento di 221.000 euro, per
il completamento della struttura a custodia attenuata destinata a ospitare le
madri detenute con i loro bambini. La cifra, che si aggiunge a un primo
finanziamento di 400.000 euro già assegnato dalla Regione alla Sds di Firenze
nel febbraio 2012 per la realizzazione della struttura, servirà per garantire
l´esecuzione delle opere di adeguamento alla normativa antisismica. Il secondo
stanziamento è stato deliberato dalla giunta nel corso della sua ultima seduta,
ieri, su proposta dell´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni.
"Grazie al protocollo d´intesa sottoscritto nel
2010 tra Regione, Dipartimento dell´Amministrazione penitenziara, Tribunale di
Sorveglianza, Madonnina del Grappa e Istituto degl´Innocenti - ricorda
l´assessore Marroni - sono stati attivati percorsi socio-assistenziali ed
educativi per garantire la tutela della salute e la salvaguardia del rapporto
madre-figlio. In questi percorsi rientra la realizzazione della sezione a
custodia attenuata. I bambini non dovrebbero mai entrare in carcere, ed è
nostro compito irrinunciabile individuare tutte le forme alternative, come la
struttura in via di realizzazione".
Il progetto della struttura a custodia attenuata fa
parte di un accordo complessivo firmato,
appunto, nel gennaio 2010, che vede coinvolta la Regione e tutti i soggetti
ricordati sopra dall´assessore. La struttura individuata è un edificio in via
Fanfani, di proprietà della Madonnina del Grappa. Nel febbraio 2012 la Regione
aveva destinato un primo finanziamento di 400.000 euro, ai quali vanno ad
aggiungersi i 221.000 euro stanziati ieri, per l´adeguamento alla normativa
antisismica.
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POLITICHE SOCIALI - "UNA SOCIETÀ IMPOVERITA. RIFLESSIONI PER RIORIENTARE LE POLITICHE": VENERDÌ 11 OTTOBRE UN CONVEGNO IN REGIONE EMILIA ROMAGNA. INTERVIENE DON LUIGI CIOTTI (GRUPPO ABELE). CONCLUDE I LAVORI L´ASSESSORE MARZOCCHI |
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Bologna, 10 ottobre 2013 - – La crisi, l’impoverimento, la povertà oggi.
Se ne parlerà venerdì 11 ottobre, nell’Aula Magna della Regione (viale Aldo
Moro 30), in occasione del convegno “Una società impoverita. Riflessioni per
riorientare le politiche”, tappa del percorso formativo-laboratoriale
realizzato dall’assessorato alle Politiche sociali, in collaborazione con
Iress, per approfondire gli effetti dell’impoverimento e condividere idee e
prospettive. Con il coinvolgimento delle istituzioni, del terzo settore e del
mondo economico-produttivo, sono stati affrontati temi quali i beni alimentari,
l’indebitamento, la casa, in un’ottica di riorganizzazione delle politiche. Di
tutto questo si discuterà venerdì, a partire dalle 9.30; interverranno, tra gli
altri, don Luigi Ciotti (Gruppo Abele) e Raffaele Tangorra, direttore generale
per l’Inclusione e le politiche sociali del ministero del Lavoro e delle
Politiche sociali. Le conclusioni (ore 13) sono affidate all’assessore
regionale Teresa Marzocchi.
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POLITICHE SOCIALI: TRATTA ESSERI UMANI; L´UMBRIA DICE NO ALLO SFRUTTAMENTO E RIDUZIONE IN SCHIAVITÙ DELLE PERSONE |
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Perugia, 10 ottobre 2013 - La Regione Umbria, ormai da anni, è impegnata contro lo sfruttamento e la
riduzione in schiavitù degli esseri umani, portando avanti varie azioni volte
anche a sensibilizzare la comunità e a contrastare l´indifferenza che porta a
considerare come "normale" l´esistenza di forme di sfruttamento delle
persone: lo ha affermato l´assessore regionale alle politiche sociali, Carla
Casciari, a margine del convegno "Percorsi Trattabili - Le politiche del
reinserimento lavorativo delle persone vittime di tratta", in corso oggi a
Perugia. Scopo dell´incontro è fare il punto sul fenomeno della tratta di
esseri umani, diffuso a livello internazionale e che solo in Italia, secondo i
numeri dell´ultimo Rapporto dell´Unione Europea, conta oggi 2381 schiavi.
L´incontro è stata anche l´occasione per illustrare le iniziative avviate
nell´ambito del Progetto "Ecat", European Communities Against
Trafficking, che vede coinvolti diversi partner europei e in Umbria la Cooperativa
Sociale Borgorete di Perugia che, insieme ad altre organizzazioni istituzionali
e del non profit della Lituania e del
Regno Unito, sta realizzando azioni di contrasto al fenomeno e attività
concrete per il reinserimento sociale e lavorativo delle vittime di tratta.
"La
Regione Umbria - ha detto l´assessore Casciari - con le iniziative che coordina
sul territorio regionale, ha assunto un impegno preciso contro un fenomeno
´inaccettabile´ che tocca anche l´Umbria e del quale è quasi impossibile
definire con esattezza i contorni, perché sommerso. Con i progetti ´Nonsitratta
4´- che vede collaborare con la Regione Umbria che è capofila, i Comuni di
Perugia, Terni e Todi - e "Fuori
dal labirinto Iii", si è voluta creare una rete e mettere a sistema azioni con l´obiettivo di far
emergere le situazioni di allegalità, analizzarle e sperimentare soluzioni con
le istituzioni".
In particolare
´Nonsitratta 4´, che è il proseguo di un progetto avviato nel 2008, va in
soccorso delle persone vittime di reati di riduzione o mantenimento in
schiavitù o in servitù o vittime di tratta a scopo sessuale, lavorativo o per
l´accattonaggio. Le azioni realizzabili, anche in base alla tipologia delle
vittime, alla loro età ed al tipo di sfruttamento subìto, sono la fornitura di
alloggio, di assistenza, di adeguati servizi socio-sanitari e per favorire
l´inclusione sociale delle persone soggette a sfruttamento e violenza, in
particolare di minore età. Il progetto è stato finanziato con 62 mila 950 euro
dal Governo nazionale, al quale si
aggiunge il cofinanziamento regionale di oltre quindicimila euro.
La seconda iniziativa avviata ha per titolo
"Fuori dal labirinto Iii", un progetto operativo da quattro anni in
Umbria e che coinvolge i Comuni di Perugia, Terni, Spoleto, Panicale, Narni e
Todi, quali capofila dei rispettivi ambiti territoriali, insieme alla Regione
Umbria nel ruolo di coordinatore. Attuatori del progetto sono l´Associazione
volontari San Martino, la cooperativa Borgorete, l´Opera Pia Istituto Crispolti
ed Arci Ora d´Aria. Il contributo approvato dal Dipartimento per i Diritti e le
Pari Opportunità è di 48 mila 200 euro al quale si aggiunge il cofinanziamento
degli enti coinvolti per oltre 20 mila euro. Gli obiettivi principali sono
finalizzati alla promozione umana e sociale delle persone oggetto di
sfruttamento, nel rispetto della loro storia e della loro cultura, rafforzando
le sinergie con la Procura della Repubblica, la Prefettura, le autorità
militari, la Regione Umbria, le Province, le Asl e gli Ambiti sociali".
"In
futuro - ha concluso l´assessore Casciari - la Regione continuerà a sostenere i soggetti che sul
territorio sono impegnati nelle azioni di contrasto al fenomeno della tratta
facendo leva sulle esperienze maturate attraverso un percorso e una metodologia
unitaria che ha favorito il potenziamento della rete di
protezione sociale. In questo contesto le iniziative messe in campo dal
progetto "Ecat" assumono grande valore".
Grazie al progetto è stata prodotta una guida per il
riconoscimento e l´identificazione di persone che vengono obbligate, con
l´inganno e la violenza, ad esercitare prostituzione, accattonaggio, economie
illegali e lavoro forzato e che
permetta, a chi viene in contatto con il fenomeno, di intervenire innanzitutto
chiamando il numero verde Antitratta (800290290) attivato dal Dipartimento Pari
Opportunità per raccogliere segnalazioni dalle vittime, dai cittadini, dalle
forze dell´ordine, dai servizi sociali, sanitari e territoriali.
Come partner del progetto, Borgorete ha realizzato una
mappatura sul territorio di Perugia di tutte le aziende disponibili ad
accogliere, per inserimenti lavorativi, le vittime di tratta che hanno deciso
di intraprendere un percorso di fuoriuscita e quindi di reinserimento sociale.
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