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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Ottobre 2006
FORUM PER IL FUTURO DELLA DEMOCRAZIA: INTERVENTO DEL SEGRETARIO GENERALE DEL CONSIGLIO D’EUROPA SULLA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE E SUL RUOLO DEI PARTITI POLITICI  
 
Mosca, 19 ottobre 2006 - “Possiamo ancora parlare di una reale libertà di espressione laddove i giornalisti sono ridotti al silenzio attraverso l’intimidazione, sono rapiti o uccisi in strada?” Questa la frase di apertura del discorso pronunciato da Terry Davis in occasione dell’apertura del Forum di Mosca, facente riferimento all’assassinio di Anna Politkovskaya. Il Segretario Generale ha aggiunto poi che questa è la domanda essenziale che deve essere posta, indipendentemente dall’identità della persona responsabile del crimine. Il Segretario Generale ha tenuto un discorso in occasione della sessione di apertura del Forum, insieme a Boris Gryzlov, presidente della Duma, Sergey Lavrov, ministro degli Esteri russo e attuale presidente del Comitato dei Ministri e René van der Linden, presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Il Forum per il futuro della democrazia è un’iniziativa promossa dai Capi di stato del Consiglio d’Europa, nel 2005. Questo secondo incontro annuale vede la partecipazione di politici, attivisti politici, ricercatori e dei rappresentanti della società civile ed è consacrato al ruolo di partiti politici. Il discorso di apertura del Segretario Generale ha presentato cinque motivi principali per la diminuzione dell’interesse nei partiti politici in Europa: il declino dell’ideologia e l’aumento del consenso, percepito come assenza di una valida alternativa; una convinzione diffusa, anche se largamente ingiusta, che i politici rivestano il loro ruolo soltanto per trarne benefici personali; l’indebolimento dei legami con il partito tradizionale, basato su gruppi con interessi chiari e ben definiti, come i coltivatori e gli operai; l’utilizzo, sempre più vasto, di sondaggi di opinione per la creazione di consenso, anziché di una politica che faccia leva sulle convinzioni e sui valori e, infine, l’impatto mediatico della televisione che ha aumentato l’importanza della visibilità e dell’immagine a scapito delle convinzioni e delle linee politiche. .  
   
   
ISTITUTO EUROPEO DI TECNOLOGIA: POTREBBE ESSERE OPERATIVO GIÀ NEL 2008 LA COMMISSIONE EUROPEA HA ADOTTATO IERI LA PROPOSTA PER LA CREAZIONE DELL’IET  
 
Bruxelles, 19 ottobre 2006 - La Commissione europea ha adottato ieri una proposta per la creazione dell´Istituto europeo di tecnologia (Iet). Per l´organizzazione dell´Iet si propone una piccola struttura centrale di gestione e una rete di "comunità della conoscenza e dell´innovazione", che ne attueranno i compiti. Una volta che il Parlamento europeo e il Consiglio avranno adottato la proposta, l´Iet potrebbe entrare in funzione nel 2008, con un bilancio stimato ad un massimo di 2,4 miliardi di euro per il periodo 2008-2013, finanziato da fonti pubbliche e private. L´istituto sarà un faro di eccellenza in Europa nei settori dell´innovazione, della ricerca e dell´istruzione superiore. Sarà un modello di riferimento per la collaborazione tra università, ricerca e imprese, che permetterà all´Europa di rispondere alle sfide di un´economia mondiale fondata sulla conoscenza sempre più globalizzata. Il presidente della Commissione, José Manuel Barroso, ha così commentato la proposta di regolamento: “L´innovazione è necessaria per accrescere la competitività dell´Europa a livello mondiale. Abbiamo pertanto bisogno di uno spazio europeo dell´innovazione, che sia un catalizzatore di eccellenza. L´iet mira ad attirare talenti e a riunire i maggiori protagonisti del triangolo della conoscenza. Grazie alle sue reti, l´Iet consentirà di abbattere il muro che separa ancora la ricerca, l´istruzione e le imprese, liberando così il potenziale di innovazione dell´Europa”. Il presidente ha poi aggiunto: “Il nostro obiettivo è rendere operativo l´Iet prima della fine del mandato dell´attuale Commissione. Mi auguro che i capi di Stato e di governo diano il loro sostegno politico a questo nuovo faro dell´innovazione in Europa in occasione del vertice informale di Lahti”. La Commissione propone di dotare l´Iet di una struttura integrata a due livelli, che combina sia l´approccio dall´alto verso il basso che quello dal basso verso l´alto: - L´iet propriamente detto, guidato di un comitato direttivo: la persona giuridica Iet sarà costituita dal comitato direttivo coadiuvato da un numero molto ristretto, pari a circa 60 persone, di collaboratori scientifici e amministrativi. Il comitato direttivo sarà composto da un gruppo di 15 personalità di alto profilo in rappresentanza del mondo delle imprese e della comunità scientifica, al quale verranno ad aggiungersi altri quattro membri in rappresentanza del personale e degli studenti dell´Iet e delle comunità della conoscenza e dell´innovazione. Esso avrà il compito di definire le priorità strategiche generali dell´Iet e di scegliere le comunità della conoscenza e dell´innovazione cui affidarne l´attuazione. Valuterà i progressi compiuti dalle comunità nel conseguimento degli obiettivi convenuti e coordinerà i loro lavori nei settori strategici interessati. - Le comunità della conoscenza e dell´innovazione: le comunità della conoscenza e dell´innovazione costituiscono una caratteristica peculiare dell´Iet; basate su un approccio a rete, ma superandolo, sono joint-ventures di organizzazioni partner rappresentanti le università, gli istituti di ricerca e le imprese, che si associano per formare un partenariato integrato in risposta agli inviti dell´Iet a presentare proposte. I loro obiettivi saranno fissati su base contrattuale con l´Iet, ma esse godranno di un elevato livello di autonomia per quanto riguarda l´organizzazione interna e le modalità per il conseguimento degli obiettivi fissati. Esse integreranno pienamente le dimensioni dell´innovazione, della ricerca e dell´istruzione. La Commissione ha fatto questa scelta dopo aver valutato una serie di strutture organizzative possibili per l´Iet nel quadro di una vasta procedura di consultazione degli Stati membri e delle parti interessate, e sulla base di una valutazione d´impatto estesa. La Commissione propone la creazione da parte dell´Iet di circa sei comunità della conoscenza e dell´innovazione entro il 2013, che affronteranno le sfide strategiche di lungo periodo in settori economici e sociali di importanza fondamentale per l´Europa. Il bilancio generale dell´Iet per il periodo è stimato a circa 2,4 miliardi di euro. Il finanziamento proverrà da una serie di fonti, ivi compresi contributi diretti dal bilancio comunitario e contributi dal settore privato. E’ inoltre previsto che le comunità della conoscenza e dell´innovazione ricevano finanziamenti in normali condizioni di concorrenza da programmi pertinenti, quali il Settimo programma quadro di ricerca, i programmi per l´apprendimento lungo tutto l´arco della vita e per la competitività e l´innovazione, nonché dai fondi strutturali. Grazie al coordinamento del consiglio direttivo, l´Iet mirerà a creare sinergie e a realizzare il miglior uso possibile delle risorse. I costi amministrativi e di gestione dell´Iet costituiranno una minima parte del bilancio generale. Se il Parlamento europeo e il Consiglio dei ministri approveranno il testo della proposta legislativa prima della fine del 2007, l´Iet potrebbe diventare operativo nel 2008, e nel 2010 potrebbero entrare in funzione le prime due comunità della conoscenza e dell´innovazione. .  
   
   
SERVIZI POSTALI: LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE UNA PIENA APERTURA DEL MERCATO ENTRO IL 2009  
 
Bruxelles, 19 ottobre 2006 - La Commissione europea ha formulato una proposta finalizzata alla completa apertura dei mercati postali comunitari alla concorrenza entro il 2009, in linea con la scadenza fissata nell´attuale direttiva postale. Sulla scorta di numerose ricerche, la Commissione ritiene che sia questa la forma migliore per salvaguardare il servizio universale promuovendo al tempo stesso la qualità e la libertà di scelta per i consumatori e le imprese dell´Unione. Con la piena apertura del mercato gli operatori nazionali non godranno più del monopolio sulla posta al di sotto di un certo peso (attualmente fino a 50 grammi), noto come "settore riservato". Verrà offerta agli Stati membri la possibilità di scegliere in modo flessibile fra una serie di strumenti per finanziare la fornitura del servizio universale o la possibilità di ripartire fra più operatori l´obbligo del servizio universale. La proposta fornisce ulteriori chiarimenti sulle modalità per conseguire tale risultato. La nuova direttiva proposta rappresenta la fase finale di un lungo processo di riforma che ha già portato all´apertura alla concorrenza di ampi settori dei mercati postali Ue, con risultati molto positivi. Il commissario responsabile del mercato interno e dei servizi, Charlie Mccreevy, ha dichiarato: "Sono fermamente convinto che il completamento del mercato interno per i servizi postali sia essenziale per garantire ulteriori passi avanti e consolidare i progressi e i risultati conseguiti fino ad oggi. Nel preparare la proposta abbiamo dato la precedenza alle esigenze dei consumatori e degli utenti. Con la piena apertura del mercato nel 2009 possiamo contare su più innovazione e servizi migliori a prezzi più vantaggiosi. Senza tale iniziativa, i mercati postali comunitari incontrerebbero sempre maggiori difficoltà a far fronte alle sfide poste dalla rivoluzione delle comunicazioni. L’apertura del mercato svolge un ruolo fondamentale per quanto riguarda la sostenibilità a lungo termine del settore e i posti di lavoro che crea. ” La proposta mantiene gli obblighi che incombono attualmente agli Stati membri di garantire a ogni cittadino dell´Ue un servizio universale di alta qualità con almeno una raccolta e un recapito cinque giorni alla settimana. Essa rafforzerà inoltre la tutela dei consumatori e potenzierà il ruolo delle autorità nazionali di regolamentazione. Nella proposta si mantiene l’obbligo di garantire i servizi postali a prezzi ragionevoli, e anche la possibilità per gli Stati membri di imporre una tariffa uniforme per gli invii a tariffa unitaria come gli ordini per corrispondenza. Qualora risulti necessario coprire costi netti rimanenti connessi alla fornitura del servizio universale, gli Stati membri potranno scegliere fra una serie di opzioni, fra cui, ad esempio aiuti di Stato, appalti pubblici, fondi di compensazione e condivisione dei costi. Spetterà ad essi valutare quale sia il modello più adatto alle rispettive esigenze. Con la soppressione dei settori riservati, gli utenti dei servizi postali potranno contare su un miglioramento e uno sviluppo dei servizi offerti loro. I fornitori del servizio universale saranno stimolati ad essere più affidabili, più efficienti e a preoccuparsi maggiormente della clientela in considerazione della potenziale concorrenza di nuovi operatori. La piena apertura del mercato, inoltre, stimolerà la creazione di posti di lavoro, direttamente, nelle nuove società postali e, indirettamente, nelle imprese connesse al settore in esame. I servizi postali comunitari sono disciplinati dalla direttiva postale del 1997 (97/67/Ce) che ha introdotto un quadro regolamentare atto a garantire ai cittadini il servizio universale, pur limitando progressivamente la portata del settore riservato (che copriva inizialmente la posta al di sotto dei 350g, mentre dal 2002 è stato limitato a 100g per essere ridotto a 50g dall´1/1/2006). La direttiva, che mirava a garantire il miglior servizio possibile mediante una graduale apertura del mercato con l´obiettivo finale di un´apertura completa nel 2009, include una disposizione secondo cui la Commissione dovrebbe presentare relazioni periodiche sulla sua attuazione e, entro la fine del 2006, confermare se la scadenza del 2009 possa ancora essere considerata adeguata. La Commissione propone ora, mediante una nuova direttiva di modifica, di confermare tale data. Una serie di Stati membri ha già aperto il proprio mercato alla concorrenza o ha progetti definiti per farlo entro la scadenza del 2009. Domande e risposte più dettagliate sono disponibili nelle domande frequenti relative (Memo/06/383). La proposta, gli studi su cui si basa e l´ultima relazione di applicazione sono disponibili al seguente indirizzo: http://ec. Europa. Eu/internal_market/post/index_en. Htm .  
   
   
ITALIA, GIORNATA INDUSTRIALE ORGANIZZATA DA EGEE  
 
 Bruxelles, 19 ottobre 2006 - Il 26 e 27 ottobre si terrà a Catania la quarta di una serie di giornate industriali organizzate da Egee (Enabling Grids for E. -science). La manifestazione dimostrerà alle imprese, in particolare alle Pmi, i vantaggi derivanti dall´uso dell´infrastruttura di griglia Egee ed esaminerà l´applicazione crescente delle griglie nelle imprese. La manifestazione inoltre presenterà un quadro generale delle richieste attuali degli utenti finali in materia di griglie e delle soluzioni d´infrastruttura disponibili per soddisfare quelle richieste, ricorrendo a griglie di facile accesso per uso commerciale. La manifestazione sarà destinata agli organismi privati che intendono scoprire le possibilità di utilizzo della tecnologia di griglia, nonché delle vaste infrastruttura e risorse Egee disponibili attraverso le infrastrutture di griglia regionali. Http://www. Eu-egee. Org/cataniaday .  
   
   
OLIMPIA, MEDIOBANCA E GENERALI: STIPULATO PATTO PARASOCIALE AVENTE AD OGGETTO PARTECIPAZIONI IN TELECOM ITALIA  
 

Milano, 19 ottobre 2006 – Olimpia , Pirelli, Edizione Holding, Edizione Finance International, Mediobanca e Generali hanno sottoscritto i8eri un patto parasociale cui Olimpia, Mediobanca e Generali hanno vincolato complessivamente il 23,2% del capitale ordinario Telecom Italia. Con la stipula del patto gli Aderenti intendono assicurare continuità e stabilità all’assetto azionario e di governance del gruppo Telecom Italia con l’obiettivo di favorirne lo sviluppo industriale in un contesto di equilibrio economico finanziario per la creazione di valore per tutti gli azionisti. Il patto, di durata triennale, è gestito da un organo, la Direzione, cui partecipano tutti gli Aderenti e la cui Presidenza è designata da Olimpia. Esso prevede in particolare: l’obbligo dei partecipanti di consultarsi prima di ciascuna assemblea di Telecom Italia sulle modalità di esercizio dei diritti di voto a essi spettanti, ferma la facoltà per ciascun Partecipante di esercitare liberamente il voto in assemblea di Telecom laddove la Direzione del patto non deliberi all’unanimità; l’apertura del patto a nuovi aderenti con una partecipazione pari almeno allo 0,5%; obblighi di lock up sulle azioni Telecom Italia apportate al patto , salve limitate soglie di operatività; facoltà per Olimpia di cedere integralmente la propria partecipazione, salvo il diritto di prelazione di Mediobanca e Generali, che non potrà tuttavia essere esercitato nel caso di offerta alle stesse di un diritto di covendita; medesimo meccanismo si applica nel caso di cessione a terzi da parte di Pirelli, da sola o congiuntamente a Edizione, di una partecipazione superiore al 50% di Olimpia; la cessione da parte di Pirelli, da sola o congiuntamente a Edizione, sino a tale soglia è libera; facoltà per Mediobanca e Generali di acquistare ulteriori azioni fino ad un massimo del 25% della partecipazione da ciascuna sindacata; facoltà per Olimpia di aumentare il capitale sociale anche mediante conferimento di azioni Telecom Italia apportate da nuovi soci.

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PATTO PARASOCIALE FRA I SOCI DI CAPITALIA  
 
Roma, 19 ottobre 2006. Il patto di sindacato di Capitalia, riunitosi ieri ha preso atto che tutti gli aderenti hanno comunicato il loro assenso alla dismissione da parte di Pirelli & C. S. P. A. Delle n. 49. 689. 476 azioni Capitalia dalla stessa detenute. Tutte le azioni in vendita, offerte in prelazione al Patto da Pirelli & C. , saranno cedute agli aderenti indicati nella tabella che segue:
Partecipanti Acquisti Percentuale sul capitale
Gruppo Abn Amro 24. 606. 761 0,948%
Fondazione Manodori 6. 612. 508 0,255%
Gruppo Fondiaria Sai 10. 041. 915 0,387%
Cinecittà Centro Commerciale S. R. L. 4. 535. 779 0,175%
Fininvest S. P. A. 3. 204. 468 0,123%
Fineldo S. P. A. 688. 045 0,027%
Totale 49. 689. 476 1,92%
Il prezzo di vendita è di € 6,6993 per azione ed è pari, secondo il criterio previsto dal Patto per casi analoghi, al maggiore tra quello medio ponderato dell’ultimo mese e dell’ultimo trimestre (calcolato al 27 settembre 2006, ultima quotazione disponibile alla data dell’offerta di Pirelli & C. ). E’ stato convenuto che la cessione sia eseguita entro il corrente mese. .
 
   
   
POSIZIONE BANCA CR FIRENZE DETENUTA DA BANCA CARIGE  
 
Genova, 19 ottobre 2006 - La Banca Carige Spa, in relazione alla posizione detenuta nella Banca Cr Firenze Spa, codice Isn It0001000725, pari a n° 34. 362. 038 azioni corrispondenti al 2,494% del capitale ordinario, in considerazione del rilievo che tale posizione ha assunto in un´ottica di lungo termine, ha deciso di appostarla contabilmente nella categoria dei titoli Afs ("Avalaible For Sale "), mediante l´esecuzione di ieri di quattro operazioni di "cross order". .  
   
   
PRECISAZIONI BPU BANCA SU GRUPPO BANCA LOMBARDA  
 
 Bergamo, 18 ottobre 2006 – Con riferimento a notizie pubblicate dalla stampa economica riguardo a trattative concernenti l´aggregazione tra il Gruppo Bpu Banca e il Gruppo Banca Lombarda, Bpu Banca precisa quanto segue. Nell´ambito della pluralità di analisi e valutazioni condotte dal management di Bpu Banca nell´attuale fase di forte dinamismo del settore bancario, fra cui quelle recenti con la Banca Popolare Italiana, hanno avuto luogo e sono in corso contatti esplorativi anche con la Banca Lombarda diretti a verificare la fattibilità di varie ipotesi aggregative basate sulla forma giuridica cooperativa e sul modello federativo. Tali contatti esplorativi non hanno sinora condotto alla conclusione di alcun accordo o lettera di intenti né formato oggetto di informativa agli organi collegiali di Bpu Banca. Bpu Banca non mancherà di informare tempestivamente il mercato ove una qualche operazione assumesse concretezza. .  
   
   
BANCA LOMBARDA: PRECISAZIONI IN ORDINE NOTIZIE DI STAMPA  
 
Brescia, 19 Ottobre 2006 – Su richiesta di Borsa Italiana e con riferimento a notizie di stampa circa ipotesi di aggregazione tra Banca Lombarda e il Gruppo Bpu, Banca lombarda precisa che: i vertici di Banca Lombarda hanno costantemente alla propria attenzione l’evolvere degli assetti del mercato bancario e, in tale quadro, non mancano di considerare eventualità ed opportunità che si potessero manifestare per l’aggregazione di Banca Lombarda con altri istituti; in questo ambito sono stati recentemente stabiliti dai vertici di Banca Lombarda contatti esplorativi anche con il Gruppo Bpu, contatti che, fino ad ora, non hanno avuto sviluppi tali da dover essere sottoposti al Consiglio di Amministrazione né da essere portati a conoscenza del mercato; in linea con quanto previsto dalla vigente normativa, sarà cura di Banca Lombarda fornire tempestiva informativa al mercato non appena dovessero verificarsi concreti sviluppi. .  
   
   
IL CREDITO BERGAMASCO HA ISTITUITO UN FONDO PATRIMONIALE DI 150.000 EURO A FAVORE DELLA FONDAZIONE DELLA COMUNITÀ BRESCIANA  
 
Brescia- Bergamo 19 ottobre 2006 - Il Credito Bergamasco – banca profondamente radicata nel territorio bresciano dove è presente con ben 47 filiali dislocate in città e provincia – ha deciso di istituire a favore della Fondazione della Comunità Bresciana un fondo patrimoniale con una dotazione iniziale di 150. 000 euro, ulteriormente incrementabile con l’apporto di nuove donazioni. Il Fondo – che resterà contraddistinto nella documentazione della Fondazione con la denominazione “Fondo Credito Bergamasco” – è strutturato in due sezioni: la sezione patrimoniale, le cui risorse verranno capitalizzate con l’utilizzo annuo del solo reddito generato; la sezione corrente, le cui risorse concorreranno direttamente al finanziamento dei progetti. Il Fondo è costituito con diritto di indirizzo e utilizzerà – a decorrere dal 2007 – le proprie risorse a sostegno di iniziative promosse da organizzazioni senza fine di lucro e a favore di progettualità che incideranno sui territori bresciani sedi di filiali del Credito Bergamasco. La Fondazione della Comunità Bresciana – fondazione di diritto privato costituita con atto pubblico il 21 dicembre 2001 e riconosciuta dalla Regione Lombardia – appartiene al novero delle Fondazioni delle Comunità Locali, fondazioni che vanno sempre più diffondendosi in tutto il mondo operando come intermediari che utilizzano reputazione, relazioni, competenze e spirito di solidarietà al fine di promuovere una diffusa cultura del donare. In Italia le prime Fondazioni delle Comunità Locali nacquero grazie ad uno specifico progetto della Fondazione Cariplo che ha intesto assecondare la propensione alla solidarietà, tipica della gente lombarda, dotandosi di partner che possano aiutarla a meglio destinare le proprie erogazioni sul territorio. Nell’ambito di questo progetto – con presentazione ufficiale il 18 maggio 2002 – è nata la Fondazione della Comunità Bresciana, senza scopo di lucro e con l’obiettivo di perseguire esclusivamente fini di solidarietà sociale, promuovendo lo sviluppo civile, culturale, sociale, ambientale ed economico della comunità bresciana e sostenendo coloro che, attraverso una reale progettualità, forniscono concrete risposte ai bisogni del territorio. All’atto di costituzione, la Fondazione della Comunità Bresciana ha potuto contare su un patrimonio iniziale di oltre 5 milioni di euro offerto dalla Fondazione Cariplo. La stessa Fondazione Cariplo si è impegnata a garantire un ulteriore e identico apporto alla Fondazione della Comunità Bresciana a patto che la stessa fosse riuscita a raccogliere in futuro, sul territorio, una somma analoga. A questa sfida la Fondazione della Comunità Bresciana ha prontamente risposto, raccogliendo in meno di cinque anni (sui dieci assegnati per portare a compimento il progetto sfida) l’importo – comprensivo della donazione del Credito Bergamasco – di 4. 590. 236 euro Ora – per vincere la sfida lanciata dalla Fondazione Cariplo – è necessario conseguire un’ulteriore raccolta di circa 630. 000 euro. Non appena compiuto quest’ultimo passaggio – e si confida che ciò possa avvenire nei prossimi mesi – il patrimonio nella piena e libera disponibilità gestionale della Fondazione della Comunità Bresciana si ragguaglierà a 15. 600. 000 euro. Un grazie particolarmente sentito va, da parte della Fondazione della Comunità Bresciana e del territorio bresciano, al Credito Bergamasco e al Suo Presidente Avv. Cesare Zonca per aver condiviso questo progetto di moderna filantropia che si affianca alla tradizionale attività di beneficenza e liberalità storicamente promossa dalla banca. .  
   
   
BANCA POPOLARE DI MILANO E MILANO ASSICURAZIONI CONSOLIDANO L’ACCORDO PER LO SVILUPPO DELL’ATTIVITÀ DI BANCASSURANCE  
 
Milano, 18 ottobre 2006 - Banca Popolare di Milano S. C. R. L. E Milano Assicurazioni S. P. A. Comunicano che, sulla base degli accordi perfezionati lo scorso 14 giugno per lo sviluppo congiunto ed in esclusiva dell’attività di bancassurance del Gruppo Bipiemme nel Ramo Vita, che avevano portato Bpm e la controllata Banca di Legnano a cedere una quota complessiva pari al 46% del capitale sociale di Bipiemme Vita S. P. A. (“Bipiemme Vita” o la “Compagnia”) a Milano Assicurazioni, quest’ultima ha esercitato l’opzione per l’acquisto di un’ulteriore quota del 4% del capitale della Compagnia, portando la sua partecipazione complessiva al 50%. Il prezzo di acquisto - in accordo con le previsioni contrattuali – è stato fissato ad Euro 7,9 milioni. L’assemblea di Bipiemme Vita ha provveduto ad integrare la composizione del Consiglio di Amministrazione con la nomina di Luca Guasco in rappresentanza del gruppo Fondiaria-sai. Gli accordi prevedono, al verificarsi di talune condizioni, il passaggio del controllo della Compagnia dal Gruppo Bipiemme a Milano Assicurazioni, attraverso la compravendita di un’ulteriore quota di capitale dell’1% nel periodo compreso tra l’1 marzo ed il 30 giugno 2007. Bipiemme Vita opera attraverso i circa 700 sportelli del Gruppo Bipiemme ed ha chiuso il primo semestre 2006 con una raccolta premi pari a 319 milioni di Euro ed un utile netto pari a 5,2 milioni di Euro. .  
   
   
INTERNATIONAL PAYMENT SYSTEMS INNOVATION AWARD: LA SECONDA EDIZIONE APRE LE PORTE ALL’EUROPA PRESENTAZIONE UFFICIALE DELL’INIZIATIVA PROMOSSA DA SSB E SIA, INSIEME A SDA BOCCONI SCHOOL OF MANAGEMENT E MIP - POLITECNICO DI MILANO  
 
 Milano, 19 ottobre 2006 – Al via la seconda edizione dell’International Payment Systems Innovation Award, prestigioso riconoscimento promosso da Ssb e Sia insieme a Sda Bocconi School of Management, Mip - Politecnico di Milano e in collaborazione con Il Sole 24 Ore. Dopo il successo che ha caratterizzato l’edizione 2005, da quest’anno aderiscono all’iniziativa anche alcune autorevoli Università europee quali il Politecnico di Praga, la polacca Warsawa University & School of Management, la Comensius University of Bratislava e la Steinbeis University di Berlino. In questo modo l’evento intende capitalizzare il successo della precedente edizione e crescere ulteriormente in termini di raggio d’azione, di visione e posizionamento in Europa. L’international Payment Systems Innovation Award è una competizione tra progetti imprenditoriali che ha il compito di sollecitare, selezionare e premiare i business plan più innovativi sul tema dei sistemi e dei servizi di pagamento all’interno dei contesti di mercato più diversi. L’anno scorso, il premio è stato assegnato al progetto “Gran Goal” che, prendendo spunto dalla candidatura italiana ai Campionati Europei di Calcio del 2012, proponeva l’utilizzo della tecnologia Rfid (Radio Frequency Identification) come possibile soluzione tecnico-organizzativa al problema della sicurezza negli impianti sportivi e all’acquisto dei biglietti attraverso carte e terminali Pos abilitati all’interno dello stadio o in esercizi convenzionati da parte di un soggetto univocamente identificato. Per partecipare al premio, aperto a tutti ma rivolto principalmente a studenti e laureati di tutta Europa, è necessario sviluppare un’idea imprenditoriale originale e innovativa e tradurla in un business plan coerente. Un ampio margine è previsto nell’utilizzo delle più recenti tecnologie, calibrato sullo stadio di sviluppo e sulle specifiche finalità del progetto presentato. Il comitato scientifico, responsabile della prima valutazione delle proposte, è formato da docenti con specifiche competenze nel settore finanziario e imprenditoriale. La giuria è composta anche da manager del settore dei sistemi di pagamento e da rappresentanti di importanti istituzioni finanziarie. Per i vincitori, sono previsti premi in denaro e opportunità di stage. Sono inoltre contemplate diverse categorie di accesso al premio, dalla undergraduate alla postgraduate, con riconoscimenti che vanno dallo stage al contratto a progetto con Ssb e Sia. Il coinvolgimento di istituzioni accademiche internazionali è coerente con il percorso che porterà alla realizzazione di un mercato integrato del sistema dei pagamenti, che sia competitivo e al contempo renda omogenei fra loro i sistemi di pagamento domestici e quelli transfrontalieri dei paesi dell’Unione Europea: la cosiddetta Sepa (Single Euro Payments Area), che prevede la creazione di un mercato dei pagamenti europeo e superi le attuali divisioni tra paesi, foriere di costi elevati e numerose inefficienze. A questo si aggiunge anche l’obiettivo di rafforzare e creare ulteriori sinergie tra il mondo dei servizi bancari e quello delle più importanti università europee. .  
   
   
FITCH: BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA ON RWN; BANCA POPOLARE ITALIANA ON RWP  
 
Verona, 19 ottobre 2006 - Fitch, Moody’s Investors Service e Standard & Poor’s hanno messo sotto osservazione il rating del Banco Popolare di Verona e Novara. .  
   
   
MOODY’S: POSSIBILE UPGRADE DEL RATING DI BANCA POPOLARE ITALIANA  
 
 Lodi, 18 ottobre 2006 – L’agenzia di rating Moody’s ha annunciato una possibile revisione del rating della Banca Popolare Italiana. L’agenzia ha comunicato un possibile upgrade delle valutazioni Baa2 long-term, Prime 2 – short term e D Financial Strenght. .  
   
   
FITCH RATINGS: “RATING WATCH POSITIVE” SU BANCA POPOLARE ITALIANA  
 
 Lodi, 18 ottobre 2006 – L’agenzia di Fitch Ratings ha annunciato una possibile revisione del rating della Banca Popolare Italiana. L’agenzia ha comunicato di aver posto sotto Rating Watch Positive le valutazioni Bbb Idr, F3 Short-term e C individul. .  
   
   
RAPPORTI BPVN, BPI E CATTOLICA ASSICURAZIONI  
 
Verona, Lodi 19 ottobre 2006 - Nel contesto dell’operazione di integrazione tra Bpi e Bpvn approvata dai rispettivi Consigli di Amministrazione, Bpi ha preso atto che Bpvn sta conducendo verifiche con il proprio partner assicurativo, Cattolica Assicurazioni, finalizzate ad una possibile convergenza su un progetto industriale, bancario assicurativo, volto a massimizzare le sinergie di costo e di ricavo tra le tre istituzioni. D’intesa con Cattolica Assicurazioni, si è convenuto sull’opportunità di coinvolgere anche Bpi nella valutazione di eventuali progetti industriali comuni, perché i tre gruppi, ove necessario congiuntamente, possano assumere, entro il corrente mese di ottobre, le più opportune determinazioni al riguardo. .  
   
   
LONDON STOCK EXCHANGE, CONTINUA IL ROADSHOW IN ITALIA CON IL PATROCINIO DI ASSINTEL, A MILANO IERI LA NUOVA TAPPA DI PRESENTAZIONE DELL’AIM, LA BORSA EUROPEA DEDICATA ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE  
 
 Milano, 19 ottobre 2006 – Si è aperta ieri a Milano presso la sede di Assintel, l’associazione nazionale delle imprese Ict, la tappa del roadshow italiano organizzato dal London Stock Exchange, per presentare l’Alternative Investment Market, il segmento del mercato borsistico londinese dedicato alle piccole e medie imprese: “Quotarsi sul London Stock Exhange. La via alternativa alla creazione del valore” Milano, Palazzo Castiglioni. L’incontro aveva l’obiettivo di presentare ad aziende e investitori le caratteristiche del mercato londinese e del processo di quotazione sull’Aim, che si propone come concreta modalità alternativa di business per le piccole e medie imprese. Il segmento, nel 2005, ha raddoppiato sia il valore delle contrattazioni, arrivando a 42 miliardi di sterline (60 miliardi di Euro), sia la capitalizzazione di mercato, che ha raggiunto i 57 miliardi di Euro. Sono intervenuti: Giorgio Rapari, Presidente di Assintel, Luca Moschini, Vice Presidente Nazionale dei Giovani Imprenditori di Confcommercio, Antonio Governale, Presidente del Corporate Advisers team del London Stock Exchange, Oscar Williams, Ceo della merchant bank Market Capital, Antonio Bossi, Associate Director del broker e advisor Arbuthnot, Anthony Indaimo, Partner dello studio legale Withers e Arturo Artom, Ceo di Muvis, l’azienda italiana che sta intraprendendo il processo di quotazione sull’Alternative Investment Market. “Il sistema imprenditoriale in Italia presenta sempre più la necessità di affrontare la cronica sottocapitalizzazione delle proprie aziende” ha commentato Giorgio Rapari, Presidente di Assintel. “Per questo Assintel ha scelto di supportare l’evento del London Stock Exchange. La quotazione sull’Aim rappresenta un valido strumento che le nostre aziende possono utilizzare per finanziare i propri piani di sviluppo e dare una spinta propulsiva all’internazionalizzazione del business”. . .  
   
   
MASSIMO CAPUANO PRESIDENTE FEDERAZIONE MONDIALE DELLE BORSE UN RICONOSCIMENTO AL RUOLO DI BORSA ITALIANA IN AMBITO INTERNAZIONALE  
 
 Milano, 19 ottobre 2006 - Massimo Capuano, Amministratore Delegato di Borsa Italiana, è stato nominato per i prossimi due anni Presidente della World Federation of Exchanges (Wfe), la Federazione che riunisce le principali Borse nel mondo. L’assemblea Generale dell’Associazione tenutasi a San Paolo del Brasile, oltre alla nomina di Capuano, ha anche indicato quale Vice Presidente William J. Brodsky, Chairman del Cboe (Chicago Board Options Exchange). Fondata a Londra nel 1961, la Wfe comprende oggi 57 Borse e i suoi associati rappresentano oltre il 97% della capitalizzazione dei mercati azionari nel mondo. La capitalizzazione complessiva dei mercati gestiti è superiore ai 35. 000 miliardi di dollari. “La nomina a Presidente – sottolinea Massimo Capuano - è il riconoscimento del ruolo che Borsa Italiana svolge in ambito internazionale e dei risultati realizzati dalla Società dalla sua privatizzazione. L’exchange industry nel prossimo biennio continuera’ ad essere caratterizzata da rapidi cambiamenti e sfide che dovranno essere affrontati con spirito innovativo”. Massimo Capuano è Amministratore Delegato di Borsa Italiana dal gennaio del 1998, anno della privatizzazione della Società, e Presidente della Federazione delle Borse Europee (Fese) dal gennaio del 2004. .  
   
   
I FONDI GESTITI DA APAX PARTNERS E DA PERMIRA ANNUNCIANO LA CHIUSURA DELL´OPERAZIONE DI ACQUISIZIONE DI SISAL  
 
Milano, 19 Ottobre 2006 - Giochi Holding S. P. A. , società posseduta dai fondi di private equity gestiti da Permira e Apax Partners ha annunciato ieri di aver chiuso con successo l´operazione di acquisizione di Area Giochi Holding S. P. A. , società che controlla direttamente e indirettamente il 97% del capitale di Sisal S. P. A. , valutato dagli acquirenti attorno a 900 milioni di Euro. Sisal S. P. A. Opera nel campo della gestione di giochi e scommesse. Il fondo Clessidra rimane nella nuova compagine azionaria con una quota rilevante. Advisor di Apax Partners e Permira per la parte M&a sono stati Lehman Brothers e Morgan Stanley, con l´assistenza di Abn Amro e Banca Intesa, mentre gli aspetti legali sono stati curati dagli studi Bonelli, Erede e Pappalardo e Chiomenti. Consulenti fiscali sono stati lo Studio Maisto & Associati e lo Studio Di Tanno mentre Global Leisure Partners ha operato come advisor strategico. Il debito per l´acquisizione è stato fornito da Abn Amro, Banca Intesa, Bayerische Hypo- und Vereinsbank, Calyon, Lehman Brothers, Mizuho e Royal Bank of Scotland. Clessidra è stata assistita da Merrill Lynch e Mediobanca per la parte M&a e dallo Studio Pavia e Ansaldo per gli aspetti legali. Giancarlo Aliberti e Amedeo Carassai, rispettivamente Managing Partner e Partner di Apax Partners in Italia hanno dichiarato: "Siamo convinti che l´entrata dei nuovi fondi nel capitale di Sisal permetterà l´accelerazione della crescita della società nei mercati delle scommesse sportive, dei videogiochi e delle lotterie in Italia e all´estero. Continueremo ad investire nelle reti di agenzie e di ricevitorie, supportati da un eccellente team di manager". Nicola Volpi, Amministratore Delegato di Permira e Roberto Biondi hanno dichiarato: "abbiamo trovato in Sisal un´eccellente piattaforma su cui puntare per poter supportare un programma di crescita nei prossimi anni. La Società, grazie ad una presenza storica, una diffusione capillare in Italia e un eccellente management team potrà giocare un ruolo importante nell´atteso sviluppo del settore in Italia. Permira ed Apax contribuiranno con risorse finanziarie e supporto a facilitare la crescita, che potrà avvenire anche mediante acquisizioni all´estero". .  
   
   
COMMODITYDAY, 1° RASSEGNA ITALIANA SULLE MATERIE PRIME  
 
Milano, 18 ottobre 2006 - Si svolgerà a Milano il 24 e 25 di novembre al Palazzo delle Stelline il Commodityday, la prima Rassegna Italiana sulle Materie Prime, organizzata da Club Commodity. Com. Una due giorni interamente dedicata al tema delle Materie Prime, come elemento cruciale del processo aziendale e gli strumenti a disposizione operazioni di copertura sui prezzi, e come nuova opportunità di diversificazione degli investimenti finanziari. Vista l’importanza crescente che le Materie Prime rivestono nello sviluppo dell’economia mondiale, la presenza di commodities in un portafoglio bilanciato è imprescindibile. Non bastano azioni, buoni del tesoro, immobili e valuta per ritrovare nei nostri investimenti una coerente valutazione dei mutamenti economici in atto. La Conferenza di apertura (Venerdì 24 Novembre ore 9:00) sarà riservata a una selezionata platea di autorità, giornalisti, docenti universitari e imprenditori. Il tema principale è dedicato all’energia, petrolio e fonti alternative di origine agricola. L’incontro proseguirà con la presentazione dell’indice Commin, il nuovo benchmark di riferimento per gli investimenti finanziari in materie prime. L’indice che sarà presentato ufficialmente al Commodityday, costituisce un evento perché è il primo indice su commodities nato a Milano, con una visione europea e l’unico sulle Materie Prime creato fuori dagli Usa e composto da un paniere di 24 commodities nei settori dell’energia, agricoltura, softs e metalli. A partire dalle ore 13:00 la manifestazione verrà aperta al pubblico, che potrà accedere gratuitamente, visitare gli stand degli sponsor e degli espositori, partecipare alle varie conferenze e agli incontri didattici a tema, così come alla proiezione di un film sulle contrattazioni nei mercati merci alle grida. .  
   
   
RISULTATI DELL´OFFERTA IN OPZIONE AGLI AZIONISTI DI N. 1.645.258.023 AZIONI ORDINARIE DI NUOVA EMISSIONE RDM REALTY S.P.A.  
 
Milano, 19 ottobre 2006 - Rdm Realty S. P. A. (la "Società") comunica che si sono concluse le operazioni relative all´aumento di capitale sociale, scindibile e a pagamento, per massimi Euro 49. 357. 740,69 mediante emissione di n. 1. 645. 258. 023 nuove azioni ordinarie, offerte in opzione agli azionisti ad un prezzo pari ad Euro 0,03 ciascuna (l´"Offerta in Opzione"). Al termine del periodo di adesione all´Offerta in Opzione, che ha avuto inizio in data 11 settembre 2006 e termine in data 29 settembre 2006, sono state sottoscritte complessivamente n. 1. 287. 395. 484 azioni (pari a circa il 78,2% del totale delle nuove azioni oggetto dell´Offerta in Opzione), per un controvalore pari ad Euro 38. 621. 864,52; successivamente, a seguito dell´offerta in borsa dei n. 58. 665. 990 diritti di opzione non esercitati, che ha avuto inizio in data 9 ottobre 2006 e termine in data 13 ottobre 2006, sono state sottoscritte ulteriori n. 50. 428. 700 azioni (pari a circa il 3,0% del totale delle nuove azioni oggetto dell´Offerta in Opzione), per un controvalore pari ad Euro 1. 512. 861,00. Quanto alle rimanenti n. 307. 433. 839 azioni ordinarie di nuova emissione della Società, pari al 18,7% del totale delle azioni di nuova emissione, per un controvalore pari ad Euro 9. 223. 015,17, troveranno applicazione gli impegni di garanzia assunti, prima dell’avvio dell’offerta, da Ibi S. P. A. (società interamente controllata da Alerion Industries S. P. A. , socio di maggioranza relativa della Società) e da un consorzio di garanzia composto da Efibanca S. P. A. , Mps Finance Banca Mobiliare S. P. A. , Novagest Sim S. P. A. , Centrosim S. P. A. In particolare, si comunica che in esecuzione dei suddetti impegni Alerion Industries S. P. A. Sottoscriverà – sostituendosi nell’adempimento alla controllata Ibi S. P. A. – n. 60. 064. 809 azioni, pari a circa il 3,1% del nuovo capitale sociale, mentre il consorzio di garanzia sottoscriverà n. 247. 369. 030 azioni, pari a circa 12,9% del nuovo capitale sociale. Si comunica altresì che Alerion Industries S. P. A. , in esecuzione degli impegni di sottoscrizione assunti prima dell’avvio dell’offerta, ha sottoscritto n. 429. 048. 319 azioni, pari a circa il 22,4% del nuovo capitale sociale. Pertanto, verranno sottoscritte complessivamente n. 1. 645. 258. 023 azioni di nuova emissione per un controvalore complessivo di Euro 49. 357. 740,69. A conclusione dell´Offerta in Opzione, il capitale sociale della Società sarà, dunque, pari ad Euro 64. 116. 740,69 suddiviso in n. 1. 914. 972. 460 azioni ordinarie. Alla fine del periodo di sottoscrizione, Alerion Industries S. P. A. , tenuto conto (a) delle azioni detenute prima dell’inizio dell’aumento di capitale e di quelle acquistate nel mese di settembre, (b) di quelle derivanti dall’esecuzione degli impegni di sottoscrizione originariamente assunti, nonché (c) delle ulteriori azioni sottoscritte in sostituzione della controllata Ibi S. P. A. , deterrà una partecipazione pari a circa il 29,3% del nuovo capitale sociale. .  
   
   
MILANO: CON "SPRING2" ALTRE 101 PMI SUI MERCATI ESTERI  
 
Milano, 18 ottobre 2006 - Un ulteriore sostegno per incentivare le strategie di internazionalizzazione delle piccole e medie Imprese lombarde che non si sono ancora affacciate sui mercati internazionali, puntando sul fattore umano come variabile strategica per mantenere la competitività, affinché possano giocare un ruolo da protagoniste su nuovi scenari. Lo prevede la seconda edizione di "Spring", il progetto pilota messo a punto dalle Direzione generali Artigianato e Piccola e Media Impresa, Industria e Cooperazione della Regione Lombardia che, affidato nella realizzazione alla società controllata Cestec, è stato presentato oggi pomeriggio dall´assessore all´Artigianato, Domenico Zambetti. In particolare, "Spring2" prevede il coinvolgimento di 101 imprese artigiane e di piccola dimensione, che potranno accedere ai servizi di accompagnamento finanziati dal progetto per un periodo di tempo di sei mesi, durante i quali dovranno dare sviluppare e attuare l´idea di internazionalizzazione presentata. "Spring2" mette a disposizione alcuni servizi fondamentali: anzitutto una consulenza gratuita da parte di una figura specializzata, il Temporary Export Manager, come sostegno qualificato e professionale alla propria attività; poi l´affiancamento gratuito di uno stagista per sei mesi con il compito di supportare l´azienda durante lo svolgimento del progetto (affiancando il Temporary Export Manager) e, da ultimo, la partecipazione gratuita del personale dedicato all´attività di export a corsi di formazione specifica sui diversi aspetti dell´internazionalizzazione Centouno sono, come si è detto, le imprese che hanno le caratteristiche per aderire al progetto e sono state dunque ritenute idonee. Di queste il 71% sono "piccole", il 29% artigiane, il 37% collocate nella provincia di Milano e il 25% in quella di Pavia ( 25%). Dai dati inseriti dalle aziende stesse, emerge che i settori prevalenti sono quelli del legno-arredo e della meccanica (13%), dei servizi alle imprese (11%) e che il fatturato medio è pari a circa 4,5 milioni di euro all´anno, in costante crescita nell´ultimo periodo grazie anche all´aumento delle esportazioni. Si è stimato anche che la realizzazione di tali progetti avrà un costo compreso fra 10 e 50. 000 euro. "Le nostre imprese - ha detto Zambetti spiegando il senso dell´iniziativa - devono diventare capaci di rischiare maggiormente, devono avere voglia di crescere e affermarsi su nuovi mercati, perché l´imprenditorialità è rischio, è ricerca di nuovi prodotti, ricerca di nuovi servizi a valore aggiunto, è ricerca di nuovi mercati, interpretazione e previsione della domanda e dei bisogni. E Regione Lombardia, anche in questo, è al loro fianco". "Noi - ha spiegato l´assessore all´Artigianato - abbiamo una nostra marcia in più, data dal fatto che all´estero non portiamo solo ´interessi´ economici, ma soprattutto la nostra cultura, il nostro modo di vivere e di essere, in una espressione il made in Lombardy, un marchio che proprio gli artigiani e gli imprenditori hanno reso credibile e famoso nel mondo". Secondo Zambetti il metodo che le nostre aziende devono fare proprio per affermarsi all´estero è rappresentato dalla capacità di fare rete "perché la vera forza sta nel promuoversi come unità di popolo e di intenti, fermo restando che ognuno può e deve valorizzare il proprio fattore trainante a beneficio di tutti. Siamo stati capaci di costruire alleanze non solo al nostro interno e con le istituzioni nazionali, ma con molte altre Regioni italiane, europee e del mondo. Abbiamo promosso network fra Regioni, dato vita ai 4 Motori d´Europa e al Club delle Regioni, siglato 50 protocolli d´intesa con amministrazioni locali nel mondo e rinsaldato i rapporti con i lombardi nel mondo". "In tutto questo - ha proseguito Zambetti - siamo sempre stati a fianco dei nostri imprenditori con strumenti che li tutelassero, mi riferisco, ad esempio, alla tutela del marchio e alla lotta alla contraffazione". "Due sono gli elementi su cui puntare - ha concluso l´assessore regionale - per far crescere le nostre Pmi e le imprese artigiane: il fattore umano e la conoscenza. L´impresa è, dunque, anzitutto capitale umano. Questa è la nostra fortuna, perché da qui nasce quel quid che non è possibile copiare, quel tocco di genialità e di creatività che solo noi abbiamo". .  
   
   
LIGURIA: "NUOVI FINANZIAMENTI A FAVORE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE"  
 
Genova, 19 ottobre 2006 - Un milione e mezzo di euro a favore delle piccole e medie imprese per investimenti nell´acquisto di macchinari produttivi. Sono stati stanziati dalla Giunta regionale che ha modificato lo strumento finanziario, noto come legge Sabatini per renderlo più rispondente alle esigenze delle piccole imprese. Due infatti le modalità di accesso al credito: attraverso il finanziamento totale in conto interessi e prevedendo l´abbattimento del tasso di interesse a carico delle imprese beneficiarie o attraverso l´attivazione di un leasing di importo pari al 100% dell´investimento con durata fino a 7 anni. Per ottenere l´agevolazione l´impresa interessata dovrà presentare un´apposita domanda alle banche. "Le modifiche introdotte alla legge Sabatini - spiega l´assessore regionale allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli - servono a rendere più flessibile lo strumento agevolativo e quindi più rispondente alle esigenze delle aziende, soprattutto di piccole dimensioni che hanno maggiori difficoltà di accesso al credito bancario e consentono di massimizzare l´effetto". .  
   
   
PRESENTATO PROGETTO DI VENETO INNOVAZIONE “E.CLUSTER”  
 
Venezia, 19 ottobre 2006 - “E’ motivo di soddisfazione che oggi il Veneto sia in grado di concorrere con le regioni europee più vocate nella ricerca, colmando un gap in tempi assolutamente brevi e ottenendo un successo per nulla scontato. Un risultato che si inserisce nella strategia della Regione Veneto che in questa legislatura ha focalizzato 3 linee guida: migliorare il processo per l’internazionalizzazione, aumentare la ricerca e l´innovazione, favorire politiche di aggregazione tra le imprese”. Lo ha affermato l’assessore regionale alle politiche per l’economia e lo sviluppo, Fabio Gava, intervenendo ieri, al Parco Tecnologico Vega di Marghera (Venezia), alla conferenza stampa di presentazione del Progetto “e. Cluster” che Veneto Innovazione spa sta realizzando per conto della Regione Veneto e che ha ricevuto un importante riconoscimento a livello europeo: all’incontro hanno preso parte anche il presidente di Veneto Innovazione, prof. Giorgio Simonetto e il Direttore di Veneto Innovazione, Enzo Moi. “Il progetto ‘e. Cluster’, che riguarda le reti di imprese – ha detto Gava – ha ricevuto il punteggio più alto tra i 18 in lizza delle regioni europee più avanzate aderenti alla rete Erik ( European Regions Knowledge based Innovation Network). Il sistema regionale veneto della Ricerca e Innovazione nel prossimo gennaio sarà sotto i riflettori delle regioni più innovative d´Europa oltre che della Commissione europea. Nelle sessioni plenarie della conferenza finale del progetto E. Cluster, organizzata da Veneto Innovazione il 18 e il 19 gennaio 2007, saranno presenti ben tre Direzioni generali della Commissione europea: Politiche Regionali, Impresa e Industria, Ricerca”. “E´ un fatto rarissimo - ha concluso Gava – che ribadisce la qualità riconosciuta al Veneto e a Veneto Innovazione e pone il Veneto nella ristretta schiera di Regioni che contribuiscono a formare il pensiero comune europeo in materia di reti di imprese” Il progetto nasce dall´esigenza di individuare un´evoluzione del modello veneto di distretto industriale classico, che consenta di vincere le sfide imposte dalla globalizzazione. Dopo aver definito un modello per far evolvere la collaborazione di imprese per favorire la loro competitività, si è avviata una fase di sperimentazione su "casi aziendali", in collaborazione con il Dipartimento di Economia e Direzione Aziendale dell´Università Ca´ Foscari di Venezia e con il Dipartimento di Tecnica e Gestione dei Sistemi industriali dell´Università di Padova. Le metodologie applicate nella fase sperimentale di e. Cluster porteranno all’individuazione di potenziali linee di sviluppo dei distretti. .  
   
   
CONFERENZA SU RISULTATI PRIMO ANNO ATTIVITA’ DI “NANOFAB”  
 
 Venezia, 19 ottobre 2006 - “Nanofab è stato lo strumento fondamentale per il successo di Veneto Nanotech, il nostro Distretto delle nanotecnologie, che ha il compito di coordinare le attività di ricerca ponendosi da un lato come interlocutore a livello istituzionale, dall’altro come referente per le aziende e gli istituti di ricerca interessati a creare prodotti a contenuto sempre più tecnologico”. Lo ha affermato l’assessore regionale alle politiche per l’economia e lo sviluppo, Fabio Gava, intervenendo ieri mattina, al Parco Scientifico Tecnologico Vega di Marghera (Venezia) alla Conferenza sui risultati di Nanofab ad un anno di distanza dall’inaugurazione dei suoi laboratori. “Nanofab – ha aggiunto l’assessore regionale – è una realtà unica nel panorama veneto e nazionale, rappresenta il primo punto di unione e scambio effettivo tra le Università venete (Padova, Venezia e Verona), il Parco Scientifico Tecnologico Vega e le aziende e, grazie alle sue dotazioni infrastrutturali, consente il trasferimento tecnologico alle imprese, divenendo così il trait d’union tra mondo della ricerca e imprese”. “La scelta della Regione del Veneto di destinare ingenti risorse, circa 21 milioni di euro, a Veneto Nanotech, con l’obiettivo di dare risposte in tempi rapidi alla domanda di innovazione che arriva dalle aziende operanti nel campo delle nanotecnologie – ha concluso Gava – si è rivelata lungimirante, perché ormai tutti i maggiori Paesi industrializzati stanno investento in questo settore”. .  
   
   
PRESENTATA LA NUOVA SELECO  
 
Pordenone, 19 ottobre 2006 - Da oggi esiste la nuova "Seleco Spa" con un capitale di 3 milioni di euro e la piena disponibilità dei marchi di prodotto, fra cui i prestigiosi "Seleco" e "Brionvega". Non solo: la nuova società ha provveduto anche all´acquisto degli immobili industriali, risolvendo così il problema degli spazi produttivi. Intanto la produzione è ripresa, le assunzioni procedono più velocemente di quanto ipotizzato. L´annuncio è del presidente di "Seleco Spa", Marco Asquini, che assieme al fratello Carlo ha rilevato dalla gestione commissariale la vecchia "Seleco" e ha avviato un progetto industriale volto a ridare slancio a questa azienda storica del territorio, confortato in ciò sia dalle istituzioni pubbliche, sia dalle organizzazioni sindacali, che con senso di responsabilità hanno dimostrato di "scommettere" su un piano industriale che richiede sacrifici, ma appare in grado di dare prospettive all´elettronica e quindi all´occupazione nel settore. La presentazione di "Seleco-brionvega" è avvenuta ieri nella sede di Unindustria Pordenone, presente l´assessore regionale alle Attività produttive, Enrico Bertossi, assieme all´assessore comunale al bilancio, Chiara Mio, alla presidente e al direttore di Unindustria, Cinzia Palazzetti e Massimo Mazzariol. Nell´illustrare il piano industriale, Asquini ha sottolineato come la prima fase sarà dedicata in maggior parte alla produzione di tv tradizionali (a tubo), il cui mercato appare ancora interessante, ovviamente con tecnologia sempre più avanzata; solo in parte sarà per ora attento allo "slim" (Lcd, Plasma, ecc. ). Ma Seleco dovrà divenire sempre più un punto d´incontro di settori, tecnologie e innovazioni diversi (con un´attenzione particolare al design) da applicare al prodotto. Anzi, una parte degli stabilimenti ora acquisiti potrebbero ospitare - secondo l´imprenditore - una sorta di "polo". Da parte sua l´assessore Bertossi, nell´esprimere compiacimento per la felice conclusione di una crisi aziendale che appariva difficile e nel dare atto alla famiglia Asquini di capacità e volontà imprenditoriale, ha sottolineato il fattore positivo di vedere imprenditori friulani impegnarsi con coraggio in un salvataggio. "Nelle diverse crisi che fin qui abbiamo dovuto affrontare e gestire - ha affermato - avevamo come interlocutori imprenditori di fuori, che non avevano a cuore le sorti del territorio. L´esempio di questi giorni della Bisazza di Spilimbergo è significativo in tal senso". L´assessore - che ha anche avuto parole di apprezzamento per l´opera compiuta dal prof. Francesco Fimmanò quale commissario straordinario di Seleco, che ha condotto in porto la vendita dell´azienda - ha quindi posto l´accento sul ruolo svolto dai rappresentanti dei lavoratori, per i quali è auspicabile non solo l´aumento di assunzioni, ma anche la loro ulteriore qualificazione. Infine i marchi: "essi rappresentano - ha concluso Bertossi - un patrimonio storico dell´industria e del design italiani: con Brionvega si può rilanciare non solo la produzione tradizionale, ma si può pensare anche a prodotti nuovi". .  
   
   
ANSALDO SISTEMI INDUSTRIALI IN CINA  
 
Milano, 19 ottobre 2006 - Ansaldo Sistemi Industriali S. P. A. Da tempo opera in Cina e può vantare una lunga serie di referenze con numerosi impianti realizzati in oltre venti anni di presenza in questo mercato. Soprattutto nel settore siderurgico molti sono i grandi produttori di acciaio cinesi che hanno apprezzato la tecnologia Asi, non ultimo il più importante produttore cinese di tubi senza saldatura, Tianjin Pipe Company, visitato anche dal nostro Primo Ministro Romano Prodi nella sua recente visita in Cina e che ha avuto modo di visitare insieme al nostro Amministrato Delegato Claudio Gemme non solo l´impianto da noi realizzato nel 1993 ma anche il nuovo impianto in via di completamento per lo stesso tipo di produzione. Ansaldo Sistemi Industriali è presente in Cina da molti anni con un ufficio di rappresentanza recentemente incorporato in una società di nuova costituzione, Ansaldo Industrial Systems (Beijing) Ltd. , il cui Consiglio di Amministrazione include Managers della Capogruppo italiana ed il cui staff include un Generai Manager italiano nonché circa venti ingegneri cinesi. E´ previsto che con il contributo della nuova società l´attività sia estesa anche a settori diversi da quello dell´impiantistica siderurgica quali energia, acqua, navale anche attraverso le esperienze che in queste applicazioni la Capogruppo italiana ha ampiamente conseguito. La nuova società cinese inizia l´attività con un budget di fatturato di circa 5 milioni di Euro (che si aggiungono ai 25 milioni annui di sistemi e prodotti commissionati direttamente da clienti cinesi alle nostre divisioni di business in Italia) e con la prospettiva di avere nel corso del 2007 una struttura più numerosa composta da circa 27 persone, in grado di assicurare non solo attività commerciali ma anche ingegneristiche, di project management e di service per i vari settori di interesse. Inoltre, attraverso questa società, Asi sviluppare partnerships durature con società già identificate, costituendo con loro Joint Ventures che permettano di aumentare la capacità di penetrazione del mercato cinese particolarmente in alcuni settori, quale quello della produzione e trasmissione di energia, in cui sono previsti grandi sviluppi ed opportunità. .  
   
   
SILANDRO OSPITA IL CONGRESSO INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA SOSTENIBILE E DI BIOEDILIZIA DAL 27 AL 31 OTTOBRE  
 
 Bolzano, 19 ottobre 2006 - Il congresso "interCab", presentato ieri dall´assessore provinciale all´urbanistica, ambiente e energia, Michl Laimer assieme ai rappresentanti dell´omonimo comitato internazionale e dell´Associazione Nazionale Architettura Biologica, Anab, illustrerá i molteplici aspetti dell´architettura sostenibile e della bioedilizia nella loro correlazione Dal 27 al 31 ottobre la Casa della cultura di Silandro ospiterà il "Congresso internazionale Architettura sostenibile & Bioedilizia", denominato "interCab", dal nome del Comitato internazionale per l´Architettura Sostenibile & Bioedilizia che lo promuove congiuntamente con l´Anab, Associazione Nazionale Architettura Biologica. Tale è la rilevanza dell´iniziativa che il Ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio ne ha assunto il patrocinio. L’assessore provinciale all’Urbanistica, Michl Laimer, il presidente dell’Associazione nazionale degli esperti in bioedilizia (Anab), Siegfried Camana, gli esperti di bioedilizia Reinhold Holzer e Christina Niederkofler, ed il direttore dell´Agenzia Casaclima, Norbert Lantschner hanno presentato oggi agli organi di informazione il prgramma delle cinque giornate congressuali. Come ha sottolineato Siegfried Camana (Anab), si tratta del primo convegno internazionale dedicato al tema che si tiene in Italia che tiene presente anche dell´aspetto sanitario riferito alla salute dell´uomo. La località, come ha ricordato Reinhold Holzer (esperto in bioedilizia), è stata scelta perchè in Val Venosta sono stati realizzati molti esempi riusciti di architettura sostenibile e perchè già nel 1988 Rosa Franzelin, presidente dell´allora Istituto per l´edilizia abitativa agevolata Ipeaa, aveva dato vita al primo convegno incentrato sulla bioedilizia. Inoltre, in concomitanza con il congresso La Scuola professionale di Silandro consegnerà i primi 10 diplomi di "esperto in bioedilizia". Tra i relatori vi sono esperti di fama internazionale provenienti da 15 Stati che illustreranno lo sviluppo della bioedilizia e dell’architettura sostenibile in Europa e nel mondo. L’appuntamento si rivolge ai professionisti del settore, agli amministratori politici e ai cittadini per offrire una panoramica sulle nuove tecnologie e sulle soluzioni innovative realizzate nei diversi Paesi. L´interesse è elevato e lo confermano le adesioni che si aggirano sui 500/600 partecipanti per ogni giornata congressuale. Per l’assessore provinciale all´urbanistica, ambiente ed energia Michl Laimer l’appuntamento internazionale rappresenta comunque un’ottima opportunità di dare una risposta alle sfide attuali, quali il cambiamento climatico, le crisi energetiche e i connessi rischi di salute ed alla domanda crescente verso la casa “biologica” creando nuovi impulsi in questa direzione. Inoltre, il congresso offrirà anche un’ottima piattaforma per mettersi in rete tra professionisti e di scambiare Know how tecnologico per realizzare abitazioni confortevoli all´insegna della sostenibilità. La Provincia di Bolzano - così l´ass. Laimer - avrebbe già intrapreso con successo una parte della strada da seguire con l’iniziativa Casaclima. Il Governo italiano nella legge finanziaria ha inserito uno standar qualitativo minimo per le nuove abitazioni che corrisponde a quello del modello Casaclima B. Il modello Casaclima ed altri ancora dovrebbero ora essere messi alla portata di tutti. In questa direzione nuovi impulsi possono giungere dal congresso interCab. Il direttore dell´Agenzia Casaclima, Norbert Lantschner, ha sottolineato l´importanza di una consulenza competente per realizzare abitazioni che rispecchino i principi dell´architettura sostenibile e della bioedilizia dove accanto all´aspetto del risparmio energetico vengono presi in dovuta considerazione aspetti di rilievo quali la confortevolezza con una scelta adeguata di materiali ed anche di colori. La figura dell´esperto di bioedilizia assume un ruolo rilevante in quest´ambito. Il programma del congresso intreCab di Architettura sostenibile & Bioedilizia ed ulteriori informazioni sono reperibili all´indirizzo Internet www. Intercab. Org. Per i congressisti è stato stilato un interessante programma con iniziative di contorno, illustrato da Christina Niederkofler. .  
   
   
PROGETTO SPERIMENTALE ENEL, ENEA, ITEA PER RIDURRE QUASI A ZERO LE EMISSIONI NELLE CENTRALI A CARBONE  
 
Roma, 19 ottobre 2006 - E’ stato firmato il 17 ottobre a Roma un accordo di collaborazione tra Enel, Itea (società del gruppo Sofinter) ed Enea per lo sviluppo di una tecnologia avanzata che potrebbe consentire di ridurre ulteriormente, portandole quasi a zero, tutte le emissioni delle centrali termoelettriche alimentate a carbone, attraverso un innovativo sistema di combustione. Il nuovo processo, brevettato da Itea e già sperimentato per oltre 4. 000 ore su un impianto pilota da 5 Mw a Gioia del Colle (Bari), è in grado di trattare combustibili solidi, limitando al minimo la produzione di inquinanti e garantendo, nel contempo, un elevato grado di efficienza energetica. Questo processo, che valorizza le conoscenze acquisite nell’ambito di un programma di ricerca Itea-enea cofinanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca per il recupero energetico di prodotti residuali, permette inoltre di ottenere un gas di combustione costituito essenzialmente da Co2, il che facilita la rimozione ed il successivo sequestro di questo gas serra. L’accordo prevede che in una prima fase si verifichi, attraverso attività sperimentali e modellistiche, la possibilità di realizzare il processo a taglie superiori. Verrà anche progettato un impianto commerciale di taglia compresa tra 35 e 70 Mwe da realizzare presso una centrale Enel a carbone. La durata di questa fase sarà di 1 anno. In una seconda fase, se i dati sull’abbattimento delle emissioni ottenuti e i risultati degli studi di fattibilità tecnico-economica saranno quelli attesi, si passerà alla costruzione dell’ impianto commerciale, che costituirà la prima centrale italiana a emissioni “quasi zero”. I tempi necessari per realizzare e mettere in servizio l’impianto saranno di circa 3 anni. Per lo svolgimento del progetto i tre partner metteranno in comune le loro competenze e le loro esperienze nei sistemi di combustione e di abbattimento delle emissioni, nonché i risultati del lavoro di ricerca fin qui svolto in questo campo. In particolare Itea renderà disponibile il proprio impianto pilota e il know how già acquisito, l’Enel la sua consolidata esperienza di ricerca nel campo della combustione ed il sito dove realizzare l’impianto dimostrativo, mentre l’Enea svolgerà la funzione di advisor tecnologico assicurando anche il collegamento con il programma del Ministero dello Sviluppo Economico sulla Ricerca di Sistema Elettrico nel settore del carbone pulito. Enel inoltre si farà carico dei due terzi degli oneri di sviluppo della prima fase del progetto mentre Itea coprirà il terzo restante. I risultati del progetto consentiranno, infine, al sistema industriale italiano di giocare un ruolo di rilievo in campo internazionale, anche in funzione dei nuovi programmi comunitari sullo sviluppo di impianti alimentati a combustibili fossili a emissioni zero. .  
   
   
CONTINUA LA CRESCITA DI ENEL NELLE FONTI RINNOVABILI IN NORD AMERICA: ACQUISTA IN TEXAS UN PROGETTO EOLICO DA 63 MW  
 
 Roma, 19 ottobre 2006 – Enel, attraverso la controllata Enel North America, ha siglato un accordo con Windkraft Nord Usa (Wkn Usa), per l’acquisizione dei diritti relativi a 63 Megawatt (Mw) del progetto Snyder, da sviluppare nella Contea di Scurry, in Texas. Il nuovo parco eolico fornirà energia senza emissioni di Co2 nello Stato del Texas a partire dal 2007. Enel è presente in Nord America con oltre 70 impianti di energia rinnovabile e con una capacità installata di oltre 400 Mw, di cui circa 320 Mw di idroelettrico, oltre 60 Mw di eolico e un impianto a biomasse in Canada. Il progetto Snyder utilizzerà la tecnologia di ultima generazione della Vestas, le grandi turbine V 90 da tre Mw di potenza. E’ la prima volta che turbine di questo tipo saranno utilizzate per un progetto di queste dimensioni negli Stati Uniti. “Enel North America fa un ulteriore passo avanti nell’eolico, in linea con il nostro obiettivo strategico di crescere nel settore delle rinnovabili in tutto il mondo – ha dichiarato Fulvio Conti, amministratore delegato di Enel. – Questo accordo segue quello di partnership siglato a settembre con Tradewind Energy per lo sviluppo di 1. 000 Mw di eolico e conferma il particolare impegno di Enel per lo sviluppo nel settore eolico statunitense”. Wkn Usa seguirà la supervisione della realizzazione del progetto. Florian Zerhusen, amministratore delegato di Windkraft Nord Usa, ha detto: ”Siamo molto soddisfatti del primo progetto di Wkn negli Stati Uniti. Siamo orgogliosi di aver trovato in Enel un partner forte che, in collaborazione con Vestas, realizzerà questo progetto per noi di fondamentale importanza”. .  
   
   
APPROVATO DDL GRUPPI D´´ACQUISTO LUCE E GAS  
 
Trieste, 19 ottobre 2006 - Il disegno di legge per favorire le utenze domestiche nell´acquistare corrente elettrica e gas - è stato spiegato alla Iv Commissione consiliare presieduta da Uberto Fortuna Drossi (Citt) - si inserisce nella situazione che si verrà a creare a partire dal primo luglio 2007 a seguito della liberalizzazione e privatizzazione dei mercati energetici, conseguenza dell´entrata in vigore dei cosiddetti "decreto Letta" (Dlgs 164/2000 per il gas) e "decreto Bersani" (Dlgs 79/1999 per l´energia elettrica). Il provvedimento consente a gruppi di consumatori domestici sufficientemente ampi (società cooperative con sede in Friuli Venezia Giulia di almeno 10mila soci e che non eccedano il quinto delle utenze regionali, denominate Gruppi d´acquisto) di ottenere prezzi migliori per acquisti energetici, sul libero mercato, consistenti. Ciò al fine di un risparmio sulle bollette per i cittadini. La qualifica di Gruppo d´acquisto è concessa dalla Regione subordinatamente a specifiche condizioni, previste all´articolo 2, mentre al 3 si tratta la sospensione e la revoca del riconoscimento. Il 4 tratta il Comitato regionale di vigilanza (delle modifiche a riguardo sono già state annunciate per l´Aula), il 5 prevede il regolamento con cui la Regione disciplinerà i Gruppi d´acquisto il cui statuto è inserito nell´articolo seguente. Contributi e oneri sono inseriti negli articoli 7 e 8, ove si parla di finanziamenti una tantum ai Gruppi, nel 2007, dell´importo massimo di 100mila euro per gli investimenti di primo impianto. Anche questo tema, però, ha sollevato delle perplessità trasversali (Spacapan della Margherita, ad esempio, voleva dimezzare il contributo, mentre Paselli dei Cittadini aveva chiesto una rivalutazione generale) e delle richieste di verifica (Fortuna Drossi ha chiesto la possibilità di incentivare i Gruppi che si rivolgono a chi produce energia usando fonti rinnovabili), perciò sarà ridiscusso in Aula. Al termine dell´esame, voto favorevole da parte dei consiglieri di Margherita, Ds, Cittadini, Prc e Verdi, uniti nel concetto del concedere delle opportunità agli utenti e di creare un testo che potrà sempre essere migliorato; Uberto Fortuna Drossi sarà relatore di maggioranza per il Consiglio. Riservandosi degli accertamenti e delle migliorie al testo base quando sarà presentato all´Aula, Gaetano Valenti (Fi) e Giorgio Venier Romano (Udc) hanno invece espresso voto di astensione, saranno relatori di minoranza. .  
   
   
INQUINAMENTO LUMINOSO E RISPARMIO ENERGETICO  
 
Trieste, 19 ottobre 2006 - Il presidente Uberto Fortuna Drossi (Citt) ha riunito la Iv Commissione consiliare nella sala de Rinaldini per l´illustrazione del testo sull´inquinamento luminoso e il risparmio energetico elaborato dal Comitato ristretto che ha unito le quattro proposte rispettivamente di Giorgio Baiutti (Margh), che poi ha presieduto il Comitato stesso, di Luca Ciriani e Bruno Di Natale (An), di Giorgio Venier Romano (Udc), di Intesa Democratica con Nevio Alzetta (Ds) primo firmatario. Tredici gli articoli in tutto - ha così spiegato Baiutti - nati dalla revisione della proposta Alzetta e le cui finalità sono, tra l´altro, la riduzione dei consumi di energia elettrica e la prevenzione dell´inquinamento ottico e luminoso che derivi da qualunque tipo di impianto, anche pubblicitario; l´uniformità dei criteri di progettazione della qualità luminosa dei lampioni ai fini della sicurezza stradale; la protezione degli osservatori astronomici da questo tipo di inquinamento così come i ritmi biologici degli animali. Il cielo stellato - si legge ancora - è considerato patrimonio naturale da valorizzare; si considera inquinamento luminoso ogni forma di irradiazione di luce che vada oltre l´area a cui è funzionale e se è orientata al di sopra del piano dell´orizzonte. Si spiegano, poi, i compiti della Regione (incentiva l´adeguamento degli impianti, vigila e promuove corsi di aggiornamento per i tecnici del settore), delle Province (controllano il corretto uso degli impianti e individuano quelli di grande inquinamento, stipulano accordi di programma con i Comuni, redigono un piano di adeguamento alla legge), dei Comuni (soprattutto si dotano di piani di illuminazione - per i quali sono previsti contributi regionali - e garantiscono l´applicazione della legge). Non si dimenticano, poi, gli osservatori astronomici, incluso un loro elenco. Si regolamentano in modo tecnico le sorgenti di luce e l´uso dell´energia elettrica da illuminazione esterna, si prevedono i contributi regionali ma anche le sanzioni, si prevede l´adeguamento degli impianti esistenti con relative verifiche. La riunione è stata utilizzata anche per valutare l´opportunità - infine scartata - di legiferare insieme tutti i tipi di inquinamento, dunque anche l´atmosferico e l´acustico. .  
   
   
EMISSIONI DI ZOLFO E AZOTO IN CONTINUA DIMINUZIONE NELL´UE A 15  
 
Bruxelles, 19 ottobre 2006 - L´agenzia europea dell´ambiente (Aea) ha pubblicato la relazione annuale sull´inventario in materia di inquinamento atmosferico transfrontaliero, secondo cui le emissioni di ossidi di azoto sono diminuite del 30% rispetto ai primi anni Novanta; si tratta, tuttavia, di dati ancora incompleti. La relazione, «Annual European Community Lrtap Convention emission inventory 1990-2004», rileva inoltre che le emissioni di zolfo (Sox) nell´Ue a 15, come riferite dagli Stati membri, sono diminuite dal 70% tra il 1990 e il 2004. Si è registrata una riduzione delle emissioni in numerosi settori: trasporti, energia, agricoltura e rifiuti. Sono inoltre diminuite le emissioni di altri importanti inquinanti atmosferici: monossido di carbonio (- 50%), ammoniaca (- 8%) e composti organici volatili (Cov) diversi dal metano (- 45%). La relazione sull´inventario si basa sui dati forniti dagli Stati membri ed è compilata dall´Agenzia europea dell´ambiente (Aea) per conto della Commissione europea, ai sensi degli obblighi giuridici della Comunità in materia di relazioni alla Commissione economica per l´Europa delle Nazioni Unite nell´ambito della convenzione sull´inquinamento atmosferico transfrontaliero a grande distanza (convenzione Unece Lrtap). È necessario che gli Stati membri forniscano le informazioni contenute nella relazione affinché la Commissione possa valutare i progressi dell´Ue, attuali e in proiezione, in vista del conseguimento degli obiettivi stabiliti dal Protocollo di Kyoto per quanto riguarda le emissioni. Nelle conclusioni del documento, gli autori affermano che l´inventario di tutte le emissioni di inquinanti atmosferici dell´Ue a 25 risente ancora dell´incompletezza dei dati trasmessi dagli Stati membri e invitano questi ultimi a migliorare tale aspetto. La relazione raccomanda inoltre l´adozione di un piano più formale per la garanzia e il controllo della qualità nelle varie procedure. Http://reports. Eea. Europa. Eu/technical_report_2006_8/en .  
   
   
CONVEGNO “SISTEMAZIONI IDRAULICO FORESTALI PER LA DIFESA DEL TERRITORIO” IL 27 OTTOBRE A SAINT-VINCENT  
 
Aosta, 19 ottobre 2006 - L’assessorato del Territorio, Ambiente e Opere pubbliche informa che venerdì 27 ottobre, alle ore 9, al Centro Congressi del Grand Hotel Billia di Saint-vincent, si terrà il convegno “ Le sistemazioni idraulico forestali per la difesa del territorio”, evento promosso dall’Università di Padova – Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-forestali – e dall’Assessorato del Territorio, Ambiente e Opere pubbliche, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio – Direzione Generale Difesa del Suolo - , dell’Accademia Italiana delle Scienze Forestali, dell’Associazione Italiana di Idronomia e del World Water Assessment programme. Il Convegno intende riportare l’attenzione sulla centralità delle sistemazioni idraulico-forestali, che hanno assunto in Italia l’assetto di una vera e propria disciplina. La sperimentazione scientifica e l’esperienza hanno portato le “Sistemazioni” a un significativo grado di maturazione. Nel corso del convegno si intendono raccogliere e presentare contributi che mettano in luce, attualizzandolo, questo processo di maturazione e che, grazie anche a un approccio innovativo, mirino a una sintonia tra “teoria” e “pratica” delle sistemazioni idraulico-forestali Esperti italiani e internazionali esporranno temi riguardanti gli strumenti informativi per la conoscenza del territorio, i criteri di progettazione e le metodologie di intervento. Il Convegno sarà chiuso, nel primo pomeriggio, da una tavola rotonda sul tema dei modelli organizzativi e degli sviluppi legislativi della difesa del suolo. .  
   
   
WORKSHOP: PER UNA GESTIONE INTEGRATA E SOSTENIBILE DEI RIFIUTI IN ITALIA 26 OTTOBRE 2006  
 
Roma, 19 ottobre 2006 - Il workshop, organizzato da Enea e Federambiente, ha l’obiettivo di analizzare strumenti, sistemi, tecniche e tecnologie che consentano di massimizzare il riciclo ed il recupero di materia ed energia dai rifiuti di origine urbana, in un quadro di piena attuazione di uno sviluppo sostenibile. Ai lavori partecipano attori istituzionali e imprese coinvolti sul tema più generale del ciclo di gestione dei rifiuti urbani. Nell’occasione saranno presentati i risultati di una indagine, condotta congiuntamente, sul parco nazionale degli impianti di recupero energetico. Le informazioni ed i dati raccolti nel “Rapporto sul recupero energetico da rifiuti urbani in Italia”, che sarà rivisto con cadenza periodica, forniranno un quadro aggiornato ed esaustivo di una tecnologia fondamentale per la realizzazione di un sistema integrato di gestione dei rifiuti. Programma
9,30 Registrazione Partecipanti
10,00 Introduce e presiede Luigi Paganetto Commissario Straordinario Enea
10,20 Interviene Ella Stengler Managing Director Cewep – Confederation of European Waste to Energy Plants, “Waste to Energy in Europe”
10,50 Presentazione “Rapporto sul recupero energetico da rifiuti urbani in Italia”
Gianluca Cencia Pasquale De Stefanis Direttore Federambiente Dipartimento “Ambiente, cambiamenti globali e sviluppo sostenibile” - Enea
11,30 Tavola rotonda Partecipano: Filippo Brandolini Renzo Capra Ivana Della Portella Mariapia Garavaglia Raffaele Ranucci Ermete Realacci Tommaso Sodano Diego Tommasi Consigliere - Gruppo Hera Bologna Presidente e Amministratore Delegato - Gruppo Asm Brescia Presidente Iii Commissione Consiliare Permanente Ambiente – Comune di Roma Vice Sindaco - Comune di Roma Assessore allo Sviluppo Economico, Ricerca, Innovazione e Turismo - Regione Lazio Presidente Viii Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici - Camera dei Deputati Presidente Xiii Commissione Territorio, ambiente, beni ambientali – Senato della Repubblica Coordinatore V Commissione ambiente e protezione civile – Conferenza delle Regioni
13,00 Conclude Daniele Fortini Presidente - Federambiente
Enea – Via Giulio Romano, 41 – Roma.
 
   
   
RIFIUTI:GIUNTA,AFFIDATE FUNZIONI A OSSERVATORIO REGIONALE OGGI A PESCARA SEMINARIO SU GESTIONE OLII ESAUSTI  
 
 Pescara, 19 ottobre 2006 - Intanto, sempre l´assessore Caramanico ha annunciato lo svolgimento del seminario sul sistema di gestione degli olii e grassi vegetali ed animali esausti, in programma per oggi 19 ottobre, a partire dalle ore 9. 30, nella sala riunioni dell´Arta (viale Marconi 178 - Pecara). Ai lavori del convegno parteciperanno l´Assessore, il responsabile del settore rifiuti, Franco Gerardini, il vicepresidente del Consorzio obbligatorio per la raccolta e stoccaggio degli olii e dei grassi vegetali e animali esausti (Conoe), il diretore dell´Arta, Gaetano Basti, il direttore della Confcommercio, Ernesto Orlando, l´avvocato Calisse dell´Ufficio legale del Conoe. Nel corso del seminario si discuterà degli obiettivi e delle finalità del Consorzio obbligatorio, degli accordi volontari con il sistema dei consorzi obbligatori, del sistema di controlli e del ruolo dell´Arta e, infine, delle normative alle quali devono attenersi i produttori degli olii e grassi di frittura esausti. .  
   
   
AMBIENTE: APPROVATA LA NUOVA ZONIZZAZIONE DEL TERRTIORIO REGIONALE VENETO  
 
Venezia, 19 ottobre 2006 - La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore all’Ambiente, Giancarlo Conta, ha definitivamente approvato la nuova zonizzazione del territorio veneto. La delibera fa seguito alla riunione del Cis del 28 settembre scorso, nel corso della quale le Amministrazioni Provinciali hanno presentato la “zonizzazione amministrativa”, definita dai Ttz e ottenuta unificando in aree omogenee il proprio territorio relativamente alla qualità dell’aria. La finalità è quella di garantire ai Comuni contermini la possibilità di intraprendere azioni collettive per il risanamento dell’atmosfera. La nuova zonizzazione del territorio regionale è basata sulla densità emissiva di ciascun Comune e indica come “A1 Agglomerato “ i comuni con densità emissiva superiore a 20 tonnellate / anno chilometro quadrato, come “A1 Provincia” quelli con densità emissiva compresa tra 7 t/a e 20 t/a Km quadrato e infine come “A2 Provincia” i Comuni con densità emissiva inferiore a 7 t/a. Vengono invece classificati come C (senza problemi dal punto di vista della qualità dell’aria) i Comuni situati ad un’altitudine superiore ai 200 m s. L. M. , quota al di sopra della quale il fenomeno dell’inversione termica permette un inferiore accumulo delle sostanza inquinanti. .  
   
   
SCUOLE ED ECOLOGIA, PRIMI PASSI VERSO LA CITTA’ DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE LE INIZIATIVE DELL’AUTUNNO VERSO UNA CITTÀ ADEGUATA AI PIÙ PICCOLI  
 
Vimercate, 19 ottobre 2006 - Dall’educazione ambientale nelle scuole ai percorsi sicuri, da “I walk to school” a Puliamo il Mondo: la Città dei Bambini e delle Bambine muove i primi passi a braccetto con l’ecologia. Nel programma della coalizione al governo di Palazzo Trotti, il progetto di fare di Vimercate “la città dei bambini e delle bambine” si è tradotto in una specifica delega, affidata all’assessore allo sviluppo sostenibile, Corrado Boccoli. “Sono tutti progetti avviati prima della nostra nomina”, dice l’assessore; “ma stiamo lavorando per arricchirli e per aggiungere nuove proposte. ” L’educazione ambientale ha fatto ingresso nelle scuole vimercatesi già da alcuni anni, con progetti elaborati dagli alunni e lezioni tenute da esperti e tecnici. “I tagli alla spesa non hanno risparmiato questa attività, al pari di tutte altre,“ spiega Boccoli. “Nel piano di diritto allo studio 2006-2007 siamo comunque riusciti a stanziare 27mila euro, che serviranno a confermare i momenti formativi di educazione ambientale, molto preziosi per le scuole di ogni grado, e il coinvolgimento di tutte le scuole elementari nel progetto “percorsi sicuri casa-scuola” e di tutte le scuole medie in “Vimercate Città Ciclabile”. Dalla Provincia poi sono attesi altri contributi, pari a 15mila euro, del progetto Ecosistema Metropolitano. Anche l’esperienza dei percorsi sicuri casa-scuola non è nuova ma durante l’anno scolastico appena iniziato si allargherà ad altre scuole. Mentre alla “Don Milani”, prima fra le scuole vimercatesi a sviluppare il progetto, c’è un calendario già fissato in 3 uscite la settimana, alla scuola Ungaretti si consolideranno i percorsi già progettati lo scorso anno e si realizzeranno la segnaletica verticale ed orizzontale. Due scuole, “Filiberto” e “Leonardo da Vinci” consolideranno l’esperienza iniziata lo scorso anno; le scuole primarie di Oreno e Velasca cominceranno a lavorare sul progetto nel secondo quadrimestre. Il consolidamento di questa esperienza ha peraltro convinto il Settore Ecologia comunale ad aprire uno specifico ufficio, cui le scuole impegnate nel progetto fanno riferimento. Il battesimo dell’edizione 2006-2007 dei percorsi casa-scuola è avvenuto il 5 ottobre, quando Comune e scuole hanno aderito all’iniziativa “I walk to school”, promossa dalla Provincia di Milano, che sta promuovendo i percorsi casa–scuola fra le strategie di sviluppo sostenibile. “Abbiamo approntato 8 percorsi nuovi per l’occasione, oltre agli 7 già esistenti”, spiega Boccoli; “e abbiamo visto la partecipazione di 260 alunni; un buon risultato che ci fa guardare positivamente al futuro di questo progetto”. Le scuole, infine, sono state protagoniste dell’edizione 2006 di Puliamo il Mondo, la celebre campagna di Legambiente volta alla sensibilizzazione sulla tutela ambientale. Qui erano coinvolte le scuole secondarie di primo grado: 3 classi della “Manzoni” si sono occupate della pulizia di parco Gussi, mentre una classe della “Saltini” ha pulito il parco di Oreno e quello dalla stessa scuola. “In campagna elettorale ci siamo impegnati a dare a Vimercate una dimensione adatta anche ai più piccoli”, conclude Boccoli, “innanziutto trasformando quelle che oggi sono ‘buone pratiche’ in abitudini consolidate. In questi mesi abbiamo mosso i primi passi nella direzione giusta. Prima di Natale vorremmo aprire un progetto non nuovo in assoluto ma nuovo per Vimercate, per il quale l’apporto dei cittadini sarà, come sempre, determinante. La risposta che abbiamo avuto in passato su questi temi non può che darci fiducia. ” .  
   
   
CONVEGNO PROMO-LEGNO A PISA – “STRUTTURE DI LEGNO: LE POTENZIALITÀ DEL MATERIALE, ASPETTI DELLA FISICA TECNICA E DEL RECUPERO  
 
” Milano 19 ottobre 2006 - Il convegno si svolgerà nel pomeriggio del venerdí 17 novembre 2006 dalle ore 14:00 alle ore 18:00 presso il Centro Congressi del My Hotels Galilei ed è stato organizzato con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti, l’Ordine degli Ingegneri e del Collegio dei Geometri della Provincia di Pisa. Il convegno si aprirà con l’intervento del Prof. Ing. Pier Luigi Maffei – Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Pisa, con una relazione sul valore del legno e il suo contributo nell’edilizia sostenibile. Seguirà l’Ing. Andrea Bernasconi (consulente dipartimento di Ingegneria Civile del Politecnico di Graz, Austria) che illustrerà le proprietà e le caratteristiche del legno ingegnerizzato. Dopo il coffee-break sarà la volta del Prof. Peter Erlacher della Scuola Professionale per l’artigianato di Bolzano che mostrerà i vantaggi e le proprietà fisiche dei tetti in legno. Il convegno si concluderà con la relazione del Prof. Ing. Maurizio Piazza dell’Università degli Studi di Trento sull’aspetto della conservazione e recupero delle strutture lignee. La manifestazione è accompagnata da una rassegna di 25 espositori del settore legno e di settori collaterali, che offre ai partecipanti l’occasione di incontrare le aziende del settore per avere informazioni approfondite. Partecipazione gratuita, iscrizione via internet www. Promolegno. Com o per fax 02-877319. . .  
   
   
CORSO HO_LZ PER PROGETTISTI ED ESECUTORI SULL’USO STRUTTURALE DEL LEGNO A VENEZIA  
 
Milano, 19 ottobre 2006 - Si svolgerà dal 30 novembre al 1 dicembre presso il Centro Congressi del Novotel Venzia Mestre Castellana il prossimo corso di approfondimento sull’uso strutturale del legno, rivolto soprattutto a progettisti ed esecutori. Organizzato da promo_legno, in collaborazione con le Università di Graz (Austria), Trento e Venezia (Iuav), il corso si articola in 16 ore di lezione e prevede l’insegnamento delle basi di progettazione, del dimensionamento e del calcolo delle strutture semplici di legno. Il corso è limitato a un numero massimo di 35 partecipanti che a fine corso riceveranno un’attestato di frequenza rilasciato dalle Università sopra indicate. Il costo per la partecipazione è di € 300,-- (Iva incl. ) e comprende il materiale didattico, i prontuari di promo_legno (quaderni tecnici di riferimento sull’utilizzo del legno) ed i pranzi durante le giornate di corso. Per iscriversi o per ulteriori i informazioni si può telefonare a promo_legno 02-87909127 oppure consultare il sito www. Promolegno. Com. .  
   
   
BANDO DI GARA - FORMAZIONE ERA-MORE  
 
 Bruxelles, 19 ottobre 2006 - La Dg Ricerca della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara per la formazione Era-more. La rete europea dei Centri di Mobilità Era-more è stata varata nel mese di giugno 2004 al fine di fornire ai ricercatori e alle loro famiglie, in arrivo o in partenza, informazioni esaurienti e aggiornate, nonché un´assistenza personalizzata su tutte le questioni riguardanti la loro vita professionale e quotidiana. Sono stati creati Centri di Mobilità in tutti i paesi partecipanti al Sesto programma quadro, in base alla designazione del ministero nazionale della Ricerca. Essi sono ospitati da enti che, nella maggior parte dei casi, hanno già esperienza in materia di prestazione di consulenza a studenti internazionali e, in parte, a ricercatori. La rete comprende circa 200 Centri di Mobilità designati. I compiti generali di tutti i Centri di Mobilità includono la fornitura di informazioni e l´assistenza di prossimità ai ricercatori, per questioni quali: condizioni di ingresso, permessi di lavoro, opportunità lavorative; stipendi e imposte, diritti pensionistici, assistenza sanitaria, previdenza sociale, riconoscimento dei titoli di studio; alloggio, centri diurni e istruzione scolastica; corsi di lingua; cultura generale del paese ospitante; diritti di proprietà intellettuale ecc. Un aspetto chiave del loro lavoro quotidiano è costituito da un´efficace comunicazione con ricercatori provenienti da tutto il mondo, in quanto clienti dei Centri di Mobilità. Le attività formative organizzate a livello europeo mirano a migliorare il funzionamento generale della rete Era-more e la qualità dei servizi messi a disposizione dei ricercatori e delle loro famiglie. Esse completano le attività formative organizzate a livello nazionale, miranti principalmente allo sviluppo delle conoscenze della normativa nazionale pertinente. La Commissione intende quindi organizzare corsi di formazione destinati al personale dei Centri di Mobilità, onde potenziare le conoscenze e le competenze dei membri della rete Era-more. Per ulteriori informazioni, consultare il seguente sito web: http://ec. Europa. Eu/dgs/research/tenders/index_en. Html Per ulteriori indicazioni sull´avviso consultare il seguente indirizzo web: http://ted. Europa. Eu/udl?uri=ted:notice:209748-2006:text:it:html .  
   
   
"PERCHÈ L´AFRICA OGGI"  
 
 Milano, 19 ottobre 2006 - in apertura di un nuovo ciclo di incontri promosso dall´Ispi sul tema La "riscoperta" dell´Africa, il 24 ottobre prossimo, alle ore 18. 00, si terrà una tavola rotonda dal titolo: "Perchè l´Africa oggi" Parteciperanno: Savino Pezzotta, Presidente Fondazione "Tarantelli", già Segretario Generale Cisl; Paolo Sannella, Presidente Centre de Recherche et de formation sur l´Etat en Afrique (Crea) di Abidjan, già Ambasciatore d´Italia in Costa d´Avorio; Jean Leonard Touadi, Professore presso l´Università degli Studi di Milano e Assessore alle Politiche Giovanili presso il Comune di Roma. Il ciclo proseguirà con il seguente calendario (programma completo sul sito www. Ispionline. It ): Lunedì 6 novembre "Democratizzare l´Africa"; Lunedì 20 novembre "I conflitti in Africa tra politica e diritto internazionale"; Venerdì 1° dicembre "Competizione e interessi economici nell´area sub-sahariana". Tutti gli incontri si terranno alle ore 18. 00 presso la sede dell´Ispi Palazzo Clerici - Via Clerici, 5 - Milano .  
   
   
STUDENTI AFGANI E CECENI IN VISITA AL PRESIDENTE DURNWALDER  
 
 Bolzano, 19 ottobre 2006 - I sei studenti che fanno parte del progetto di formazione universitaria riservata a paesi in via di sviluppo, colpiti da catastrofi naturali o teatri di guerre, sono stati ricevuti quest´oggi (mercoledì 18) dal presidente Luis Durnwalder. Si tratta di tre studenti ceceni e tre studentesse afgane, che frequentano il corso di laurea in Informatica applicata presso la Libera Università di Bolzano. La Libera Università di Bolzano e gli uffici provinciali assistenza scolastica ed universitaria e affari di gabinetto hanno dato vita, lo scorso anno accademico, ad un progetto di solidarietà per accogliere alcuni studenti provenienti da Paesi in via di sviluppo, colpiti da catastrofi naturali o teatri di guerre, e dare loro la possibilità di studiare presso l´ateneo bolzanino. Nell’ambito di tale accordo la Lub dispensa gli studenti dal pagamento delle tasse universitarie, si impegna ad affiancare loro un tutor, e offre corsi gratuiti di italiano, tedesco e inglese. L’ufficio assistenza scolastica ed universitaria concede la borsa di studio e un alloggio a titolo gratuito, mentre l´ufficio affari di gabinetto provvede al pagamento dell’assicurazione medica, dell’assistenza sanitaria e delle spese di viaggio. Gli studenti vengono inoltre sostenuti sia economicamente che socialmente da diverse organizzazioni non profit. Lo scorso anno la scelta era ricaduta su due studenti tibetani e quattro indonesiani, mentre quest´anno i beneficiari del progetto sono tre studenti ceceni (Lecha Bisultanov, Bersan Bisultanov e Huseyn Astamirov) e tre studentesse afgane (Shogoufah Akram, Foruzanl Hakim e Latifa Hussain). "È molto importante - ha sottolineato il presidente Durnwalder durante l´incontro - che a questi ragazzi venga offerta l´opportunità di sviluppare il loro talento. Mi auguro che questa esperienza possa permettere non solo a loro personalmente, ma anche ai loro paesi di origine, di avere un futuro migliore". Gli studenti sono stati accompagnati dalla Rettrice della Libera Università di Bolzano Rita Franceschini, la quale ha sottolineato lo sforzo delle strutture e del personale universitario non solo nell´aiutare questi ragazzi, ma anche nel rendere più facile il loro inserimento nella nuova realtà sociale in cui si trovano a vivere. .