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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Febbraio 2007
IL COMMISSARIO EUROPEO RESPONSABILE PER L’ENERGIA ANDRIS PIEBALGS SARÀ IN VISITA UFFICIALE A ROMA IL 12 E 13 FEBBRAIO 2007.  
 
 Roma, 13 febbraio 2007 - Il commissario Piebalgs partecipa alla presentazione del 20° Congresso Mondiale dell’Energia “Rome 2007” e alla Tavola Rotonda su “Sicurezza Energetica e Politica Estera Italiana: la Prospettiva Europea” che si terranno presso il Ministero degli Affari Esteri (Sala delle Conferenze Internazionali) il 13 febbraio 2007. All’evento parteciperanno anche Massimo D’alema Ministro degli Affari Esteri, Pierluigi Bersani Ministro per lo Sviluppo Economico, Alessandro Ortis Presidente dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas, Paolo Scaroni Amministratore Delegato Eni, Fulvio Conti Amministratore Delegato Enel e Chicco Testa Presidente del Comitato Organizzativo Rome 2007. L´iniziativa, consentirà di illustrare le posizioni del Governo italiano in materia energetica nell´imminenza del 20° Congresso Mondiale dell´Energia, offrendo al contempo la possibilità al commissario europeo Piebalgs di presentare il “pacchetto energia” ai più qualificati rappresentanti del settore in Italia. Andris Piebalgs interverrà inoltre ad una audizione pubblica con le commissioni Industria e Politiche dell’Ue riunite di Camera e Senato. .  
   
   
MIGLIORARE L’EDUCAZIONE FINANZIARIA IL 28 MARZO LA COMMISSIONE EUROPEA ORGANIZZA A BRUXELLES UNA CONFERENZA SUL TEMA  
 
Bruxelles, 13 febbraio 2007 - Si terrà il prossimo 28 marzo la conferenza dal titolo “Increasing financial capability”, organizzata dalla Commissione europea con il sostegno del Parlamento europeo e della Presidenza tedesca dell’Ue. L’incontro, che ha lo scopo di attirare l’attenzione sulla necessità di fornire ai consumatori un’adeguata educazione finanziaria, vedrà la presenza di numerosi esperti e rappresentanti delle autorità finanziarie, delle associazioni di categoria, del mondo accademico, delle associazioni dei consumatori. L’educazione finanziaria è essenziale per assicurare che i consumatori e gli investitori europei dispongano delle conoscenze necessarie prima di prendere decisioni finanziarie importanti per loro stessi e per le loro famiglie. Alcune conoscenze di base sono necessarie, ad esempio, per pianificare i costi dell’istruzione dei figli, per una gestione ponderata del credito, per ottenere una copertura assicurativa adeguata e per prepararsi al meglio alla pensione. La conferenza sarà inoltre un forum per lo scambio delle migliori pratiche tra le parti interessate. “Oggigiorno è disponibile un’ampia gamma di prodotti e servizi finanziari” ha commentato il commissario responsabile per il mercato interno e i servizi, Charlie Mccreevy. “L’educazione finanziaria - ha proseguito il commissario - può contribuire a fornire ai consumatori le conoscenze di base necessarie per poter scegliere in modo appropriato e credo che, dal punto di vista della tutela dei consumatori e degli investitori, possa rivelarsi spesso più efficace della regolamentazione”. Mccreevy ha concluso auspicando che la conferenza possa incoraggiare le “pubbliche autorità, le istituzioni private e il settore non profit ad apprendere gli uni dagli altri e a raddoppiare i loro sforzi per colmare il deficit di conoscenze finanziarie, a volte palese, di consumatori e investitori”. La conferenza affronterà il tema dell’educazione finanziaria lungo le varie tappe della vita di un consumatore, dall’educazione dei giovani all’informazione su mutui, crediti e gestione dei debiti, fino ai depositi a lungo termine e ai regimi pensionistici. .  
   
   
BRUXELLES: BOCCIATI AIUTI DI STATO IN SICILIA DICHIARATE ILLEGITTIME DUE LEGGI REGIONALI  
 
Bruxelles, 13 febbraio 2007 - La Commissione europea ha deciso che gli incentivi fiscali disposti dalla Regione Sicilia con due leggi regionali sono incompatibili con le regole sugli aiuti di Stato contenute nel trattato Ce. I regimi prevedono esenzioni dall´Irap a favore di imprese operanti in taluni settori in Sicilia. Le esenzioni fiscali in questione potrebbero alterare la concorrenza all´interno del mercato unico dell´Ue in quanto favoriscono in maniera selettiva talune categorie d´imprese e quindi non vi può essere data esecuzione. Dato che finora non è stato concesso alcun aiuto in virtù di dette misure, non è necessario che la Commissione ne ordini il recupero. Neelie Kroes, commissario responsabile della concorrenza, ha dichiarato: "Queste due decisioni confermano la mia determinazione ad adottare misure più rigorose per combattere gli aiuti che alterano la concorrenza senza promuovere la crescita". Il 6 settembre 2005 e il 21 settembre 2005 la Commissione ha avviato un procedimento di indagine formale nei confronti degli incentivi fiscali disposti dalla Regione Sicilia con leggi regionali n. 21 del 29. 12. 2003 e n. 17 del 31. 12. 2004. In base a dette leggi regionali, talune nuove imprese create nel 2004 e determinate imprese già esistenti possono beneficiare di un´esenzione quinquennale dal pagamento dell´Irap. La misura si applica alle nuove imprese che iniziano l´attività lavorativa dall´anno 2004 nei settori turistico-alberghiero, dell´artigianato, dei beni culturali, agroalimentare e dell´information technology e a tutte le imprese industriali che iniziano l´attività dall´anno 2004 con un fatturato inferiore a 10 milioni di euro all´anno. Inoltre, le leggi regionali prevedono l´esenzione dall´Irap per i cinque anni di imposta successivi all´esercizio 2004 per tutte le imprese già operanti in Sicilia per la parte di base imponibile eccedente la media di quella dichiarata nel triennio 2001-2003, ad esclusione delle industrie chimiche e petrolchimiche. Le leggi regionali hanno anche disposto la creazione di un "Centro euromediterraneo di servizi finanziari e assicurativi". In base alle leggi in questione, le sussidiarie o le affiliate di istituzioni creditizie e di società di assicurazione che operano nell´ambito del Centro possono beneficiare di una riduzione del 50% dell´aliquota Irap per le attività svolte entro il Centro. Le leggi regionali concedono anche alle cooperative una riduzione dell´aliquota Irap dell´1% nel 2005, dello 0,75% nel 2006 e dello 0,5% nel 2007. Lo stesso vantaggio può essere esteso alle società di servizi di vigilanza. Secondo prassi consolidata della Commissione, siffatte misure sono considerate come aiuto al funzionamento in quanto consistono in riduzioni selettive degli oneri fiscali normalmente sostenuti dalle società nello svolgimento delle loro attività. Gli aiuti al funzionamento possono essere dichiarati compatibili con il mercato comune unicamente in regioni ove il tenore di vita sia anormalmente basso oppure si abbia una grave forma di sottoccupazione [regioni assistite in virtù dell´articolo 87, paragrafo 3, lettera a), del trattato Ce] e in base a condizioni precise. Nessuna di dette condizioni ricorre nel caso di specie. Nel periodo di consultazione successivo all´avvio dell´indagine, alla Commissione non sono pervenute osservazioni né da parte della autorità italiane né da parte di terzi. La Commissione può quindi unicamente confermare i dubbi espressi nella decisione di avvio del procedimento d´indagine formale e constatare che le misure proposte sono incompatibili con il mercato unico. .  
   
   
PRESENTATO IL RAPPORTO DELLA FONDAZIONE MEZZOGIORNO EUROPA SULLE OPPORTUNITÀ PER NAPOLI E LA CAMPANIA DELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE UE 2007/2013  
 
Napoli, 13 febbraio 2007 - Ventisei miliardi di euro assegnati all’Italia per la nuova programmazione Ue 2007/2013, di cui circa 18,9 per le quattro regioni ex obiettivo 1 (Campania, Sicilia, Calabria e Puglia), 9 miliardi di euro per l’attuazione del Por 2000-2006 da destinare ai nuovi interventi nella Regione entro il 2008, 3. 9 miliardi di pagamenti complessivi certificati dalla Regione Campania al 30 ottobre 2006, pari a: il 51% circa dei fondi assegnati per il periodo 2000-06. Sono questi alcuni dei numeri contenuti nella ricerca “Le prospettive finanziarie Ue 2007/2013. Quali opportunità per Napoli e la Campania” presentata questa mattina nella Sala del Consiglio della Camera di Commercio di Napoli Lo studio, pubblicato in volume interamente finanziato dalla Camera di Commercio è stato svolto dalla Fondazione Mezzogiorno Europa, (www. Mezzogiornoeuropa. It ). La ricerca, articolata in quattro studi, si interroga sulle prospettive di sviluppo che la nuova fase di programmazione finanziaria apertasi in Europa per il 2007/2013 sarà in grado di offrire a Napoli e alla Campania. Alla presentazione dopo i saluti del Presidente della Camera di Commercio di Napoli Gaetano Cola e del Presidente della Fondazione Mezzogiorno Europa Andrea Geremicca, sono intervenuti il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione Luigi Nicolais, il direttore del Dipartimento Sviluppo della Presidenza del Consiglio dei Ministri Francesco Boccia, il Consigliere Economico del Presidente della Regione Campania Isaia Sales, il Presidente della Delegazione Italiana del Pse al Parlamento Europeo Gianni Pittella e l’ economista Massimo Lo Cicero. La ricerca, coordinata da Cetti Capuano e condotta da Pasquale Caccavale, Barbara Guastaferro, Claudio Longobardi e Caterina Nicolais, analizza il Quadro Comunitario di Sostegno 2000-2006 ed i suoi effetti sul Mezzogiorno e descrive il quadro politico-normativo della programmazione 2007/2013 e gli indirizzi strategici della Regione Campania. A conclusione, una raccolta di conversazioni, curata da Michele Petriccione e Giulia Velotti, che riflette le opinioni sul tema di autorevoli esponenti del mondo accademico e politico-istituzionale quali Mariano D’antonio, Sabina De Luca, Gianni Pittella ed Isaia Sales. “Dallo studio emerge come la nuova fase di programmazione dei Fondi strutturali- dichiara il presidente della Fondazione Mezzogiorno Europa Andrea Geremicca- si inserisce in un contesto mutato rispetto al ciclo di programmazione precedente. Il punto è capire quali sono stati i limiti, le difficoltà, i successi, le problematiche incontrate nella fase testè conclusa, di modo che la nuova programmazione possa fare tesoro delle esperienze compiute. Da questo punto di vista lo studio pubblicato da Mezzogiorno Europa può essere estremamente utile. Il buon utilizzo dei fondi è una sfida importante per la Campania e per tutto il mezzogiorno che non può perdere quest’ occasione e che deve vedere in questo processo in prima linea oltre alle istituzioni, il sistema imprenditoriale e le forze sociali organizzate. L’elemento di novità del nuovo programma dovrà essere costituito da un organico piano di interventi di riqualificazione urbana e di sviluppo produttivo innovativo (Piano Integrato Urbano) nell’area napoletana. Ognuno deve fare la sua parte ed il ruolo dell’impresa è fondamentale perché realmente possa esservi un rilancio della Campania e del Mezzogiorno. ” .  
   
   
MACEDONIA/UE, ANCORA PREMATURO INIZIO NEGOZIATI  
 
Trieste, 13 febbraio 2007 - La Commissione europea ha dichiarato che è ancora troppo presto per stabilire una data per l´inizio dei negoziati di adesione alla Ue con la Macedonia, nonostante il fatto che la Slovenia abbia dichiarato che si poteva pensare ad una data. Il presidente della Commissione, Manuel Barroso, ha aggiunto che Skopje deve prima di tutto fare progressi in diverse aree, particolarmente per quanto riguarda i settori giudiziari e la sicurezza. La Commissione valuterà le questioni problematiche e pubblicherà le proprie valutazioni in un rapporto dettagliato nel corso del prossimo autunno. Il presidente macedone Branko Crvenkovski ha dichiarato che il Paese intende lavorare seriamente per ottenere una data d´inizio dei negoziati. .  
   
   
SEMINARIO SULLE TECNOLOGIE DEL LINGUAGGIO A BRUXELLES CON IL COMMISSARIO ORBAN, SALVATORI E SAURER IL 28 FEBBRAIO PRESSO L’UFFICIO DI RAPPRESENTANZA DELLA REGIONE EUROPEA  
 
Trento, 13 febbraio 2007 - L’unione Europea considera la diversità linguistica una componente fondamentale ed inalienabile del nostro panorama culturale. La tutela e la promozione del multilinguismo sono diventate una politica europea, promossa attraverso una molteplicità di azioni nell’ambito dell’istruzione, della formazione e dei programmi di ricerca. I programmi di apprendimento delle lingue, la ricerca sulla diversità linguistica, le tecnologie del linguaggio e i programmi con contenuto digitale ne rappresentano i contenuti più significativi. È in tale contesto che Provincia autonoma di Trento, Provincia autonoma di Bolzano, Itc-irst e Accademia europea di Bolzano (Eurac) hanno organizzato congiuntamente per il prossimo 28 febbraio a Bruxelles, presso l’Ufficio comune di rappresentanza della Regione Europea Tirolo-alto Adige-trentino, in rue de Pascal, un seminario sulle tecnologie del linguaggio. Il seminario, che inizierà alle ore 10 di mercoledì 28 febbraio 2007, si pone l’obiettivo di collegare gli orientamenti europei alle politiche regionali presentando alcune iniziative di carattere europeo quali il progetto Tc-star (Technology and Corpora for Speech-to-speech Translation) dell’Itc-irst e i progetti di ricerca dell’Istituto di comunicazione specialistica e plurilinguismo dell’Eurac sulle tecnologie del linguaggio. Al seminario interverranno, con il commissario europeo al multilinguismo Leonard Orban, anche l’assessore alla ricerca e innovazione Gianluca Salvatori e il vicepresidente della Provincia autonoma di Bolzano Otto Saurer. .  
   
   
SLOVENIA, PROVINCE OPERATIVE NEL 2009  
 
Trieste, 13 febbraio 2007 - Secondo i piani riportati dal sito del Governo sloveno, le Province saranno operative nel 2009, dopo le prime elezioni degli organi provinciali, che si terranno assieme alle politiche del 2008. Il Governo sloveno ha approvato il pacchetto legge necessario alla fondazione delle Province in Slovenia. Lo scopo principale delle Province è decentralizzare il Governo e dare uno slancio allo sviluppo. Il Governo spera che le prime quattro leggi per la formazione delle Province siano approvate dal Parlamento nella prima metà del 2007. La quinta, che definirà il numero delle Province, le sedi e i confini, è attualmente in fase di definizione. Quando il pacchetto passerà l´esame del Parlamento, dovranno essere cambiate altre 40 leggi. .  
   
   
ASTA DI METÀ MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO  
 
Regolamento 15. 02. 2007 Durata gg. 89 365
Prezzo medio ponderato 99,098 96,18
Ritenuta fiscale 12,5% 0,11275 0,4775
Arrotondamento -0,00075 0,0025
Prezzo netto d´aggiudicazione 99,21 96,66
Rendimento semplice netto 3,22 3,41
Rendimento composto netto 3,26 3,41
Nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime 0,10 0,30
Prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) 99,31 96,96
Rendimento semplice (minimo) 2,81 3,09
Rendimento composto netto (minimo) 2,84 3,09
Fonte Assiom
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MITTEL S.P.A. UTILE NETTO CONSOLIDATO PARI AD EURO 0,6 MILIONI PER I PRIMI TRE MESI DELL’ESERCIZIO 2006-2007. PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO PARI AD EURO 418 MILIONI.  
 
Milano, 13 febbraio 2007 - Il Consiglio di Amministrazione della Mittel S. P. A. , riunitosi ieri sotto la presidenza del prof. Giovanni Bazoli, ha esaminato ed approvato la Relazione Trimestrale riferita al periodo 01. 10. 2006 – 31. 12. 2006. Il conto economico dei primi tre mesi presenta un utile netto consolidato pari a Euro 0,6 milioni contro Euro 19,1 milioni nel corrispondente periodo dello scorso esercizio ed Euro 58,2 milioni nell’intero esercizio 2005-2006. Nel valutare gli andamenti suddetti vanno tenute presenti le seguenti considerazioni: l’andamento dei ricavi nel trimestre appena concluso ha risentito della decisione assunta dal Consiglio di Amministrazione della società, in vista di importanti decisioni relative a nuovi determinanti sviluppi strategici per il Gruppo, di limitare per quanto possibile l’attività operativa e la relativa assunzione di rischi da parte del management; nel primo trimestre dell’esercizio, peraltro, sono assenti del tutto ricavi per dividendi distribuiti da partecipazioni non facenti parte del Gruppo (ciò in quanto tali società chiudono il proprio esercizio il 31 dicembre), per cui il reddito ordinario è costituito soprattutto dagli utili generati dal settore cosiddetto della finanza operativa, facente capo alla controllata totalitaria Mittel Generale Investimenti S. P. A. (Mgi). Tali utili a loro volta sono basati a) sul margine di intermediazione relativo all’attività di finanziamento, ivi inclusa l’attività speculativa in corporate bonds, b) sugli utili da trading di titoli azionari quotati. Entrambe queste voci hanno subito una compressione in dipendenza delle su menzionate scelte gestionali. Allo stesso tempo sul conto economico consolidato gravano tutti i costi di struttura del periodo relativi a tutti gli altri settori del Gruppo (partecipazioni stabili, private equity, immobiliare e sistema holding), il cui risultato economico è determinato dall’incasso di dividendi – che normalmente avviene nel mese di aprile – e dal realizzo di plusvalenze, che ha per sua natura un andamento erratico e poco prevedibile; pertanto, tipicamente il conseguimento di utili significativi nel primo trimestre dell’esercizio è sempre stato determinato (come è avvenuto anche nel passato esercizio) da rilevanti operazioni di carattere straordinario, che hanno permesso il realizzo di plusvalenze di regola non ricorrenti (nel trimestre ottobre-dicembre 2005 furono registrati utili da cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita pari ad Euro 27,9 milioni da riferirsi essenzialmente al conferimento in Opa di azioni ordinarie e warrant Edison S. P. A. Nonché di azioni ordinarie Datamat S. P. A. ). Il conto economico del primo trimestre evidenzia, inoltre, un risultato netto positivo dell’attività di negoziazione di Euro 1,5 milioni, contro un risultato netto negativo di Euro 7,8 milioni del medesimo periodo dell’esercizio scorso. Il risultato netto delle attività di negoziazione è relativo alla compravendita di titoli non immobilizzati ed all’attività in derivati. Il settore immobiliare ha contribuito al risultato dei primi tre mesi dell’esercizio con ricavi lordi di Euro 1,2 milioni contro un corrispondente importo di Euro 0,8 milioni dei tre mesi dell’esercizio scorso. Il portafoglio titoli al 31 dicembre 2006, complessivamente pari ad Euro 381,4 milioni, è composto per Euro 336,3 milioni da attività disponibili per la vendita e partecipazioni immobilizzate e per Euro 45,1 milioni da titoli non immobilizzati disponibili per la negoziazione e si incrementa di Euro 21,6 milioni rispetto al 30 settembre 2006. Il portafoglio non immobilizzato, costituito per Euro 9 milioni da titoli azionari quotati e per Euro 36,1 milioni da titoli obbligazionari quotati, si incrementa di Euro 1,5 milioni rispetto al 30 settembre 2006 per effetto di acquisti di titoli azionari quotati e per un apprezzamento del fair value. I crediti verso clientela pari ad Euro 119,3 milioni si riferiscono per la quasi totalità all’attività di finanziamento svolta dalla controllata Mgi e si incrementano nel corso del trimestre per Euro 4,9 milioni. Le rimanenze immobiliari, pari ad Euro 49,5 milioni al 31 dicembre 2006 si incrementano nei tre mesi dell’esercizio per Euro 7,6 milioni in relazione anche all’avvio di due nuove iniziative immobiliari intraprese nel corso del trimestre. Si riferiscono ai lavori di costruzione e ristrutturazione prevalentemente nel settore dell’edilizia residenziale, in corso di esecuzione da parte delle diverse società del Gruppo che fanno capo alla subholding del settore Mittel Investimenti Immobiliari S. R. L. (Mii). Le altre attività pari a Euro 11,4 milioni sono costituite per Euro 7,9 milioni da crediti verso l’Erario. I debiti verso banche, enti finanziari e clientela sono complessivamente pari ad Euro 187,7 milioni, sono quasi per intero a breve termine e si incrementano nel corso dei tre mesi di Euro 24,5 milioni. Le altre passività ammontano a Euro 24,1 milioni e si riferiscono per Euro 13,3 milioni a finanziamenti di soci terzi a società consolidate integralmente, per Euro 4,5 milioni a quote di capitale sottoscritto e non versato di società partecipate, per Euro 1,5 milioni a debiti verso Erario e per Euro 2,1 milioni a debiti verso fornitori. Il patrimonio netto di Gruppo, compreso l’utile del periodo, è pari ad Euro 418 milioni (Euro 401,6 milioni al 30 settembre 2006). Il patrimonio netto consolidato include la riserva di valutazione determinatasi in seguito alla adozione dei principi contabili Ias/ifrs. Tale riserva è la contropartita di patrimonio netto della valutazione al fair value delle diverse categorie degli strumenti finanziari detenuti. La Capogruppo, dal canto suo, ha usufruito di un rilevante dividendo (Euro 10 milioni) distribuito da Mgi a valere sul risultato del precedente esercizio registrando, per il trimestre chiuso al 31 dicembre 2006, un utile di Euro 8,9 milioni. La controllata Mgi ha registrato nel primo trimestre un utile di Euro 2,3 milioni. Il settore immobiliare ha proseguito nella gestione di iniziative già avviate e nell’avvio di due nuove ventures per le quali esistevano trattative iniziate in precedenza. La subholding immobiliare ha chiuso il primo trimestre dell’esercizio con un risultato in sostanziale pareggio. .  
   
   
CREDITO VALTELLINESE: APPROVATO L´AUMENTO DI CAPITALE  
 
Sondrio, 13 febbraio 2007 - L´assemblea straordinaria del Credito Valtellinese, riunitasi il 10 febbraio a Sondrio con la presenza di oltre 2. 000 Soci, ha deliberato il progetto di aumento di capitale sociale approvato dal Consiglio di Amministrazione lo scorso 12 dicembre. L´operazione - che troverà attuazione in data successiva alla scadenza del termine (19 marzo - 19 aprile 2007) per la conversione in azioni della terza e ultima tranche del prestito obbligazionario "Credito Valtellinese 2,80% 2004/2007 convertibile" - è così articolata:(1) Aumento gratuito del capitale sociale per un controvalore massimo di nominali 53,6 milioni di euro mediante incremento del valore nominale delle azioni da 3 a 3,50 euro; Aumento di capitale a pagamento, mediante emissione di un numero massimo di 53. 553. 595 azioni da offrire in opzione ai Soci nel corso del 2007 in rapporto di un´azione di nuova emissione per ogni due azioni possedute, a un prezzo compreso tra 9 e 11 euro e assegnazione gratuita di n. 2 warrant da esercitarsi nel 2008 e n. 2 warrant da esercitarsi nel 2009 per ogni 5 azioni di nuova emissione sottoscritte ad un prezzo pari alla quotazione media di mercato delle azioni Credito Valtellinese nei tre mesi antecedenti la data di decorrenza del periodo di esercizio diminuita del 20%; Attribuzione gratuita di un numero massimo di n. 5. 355. 359 azioni a favore degli azionisti che sottoscriveranno l´aumento di capitale a pagamento e che manterranno le azioni sottoscritte fino al 12 luglio 2008 - data in cui ricorre il Centenario di Fondazione della Banca Piccolo Credito Valtellinese - in rapporto di una nuova azione ogni 10 azioni sottoscritte nell´ambito dell´aumento di capitale a pagamento sub 2). L´aumento di capitale in forma gratuita sub 1) sarà indicativamente eseguito entro i primi giorni del mese di maggio 2007, al termine delle operazioni connesse alla conversione in azioni della quota in scadenza del prestito obbligazionario "Credito Valtellinese 2,80% 2004/2007 convertibile" e successivamente al pagamento del dividendo 2006. L´offerta in opzione ai Soci delle nuove azioni relative all´aumento di capitale a titolo oneroso sub 2) sarà indicativamente effettuata, subordinatamente alle necessarie autorizzazioni da parte delle competenti Autorità di vigilanza, nella seconda metà del mese di maggio 2007; i warrant 2008 - 2009 potranno essere esercitati nel corso del mese di aprile del 2008 e del 2009. L´aumento di capitale in forma gratuita sub 3), da attuarsi mediante emissione di bonus shares, sarà indicativamente effettuato entro il 30 luglio 2008. L´assemblea ha conferito delega al Consiglio di Amministrazione per la determinazione delle condizioni, modalità e termini di esecuzione dell´operazione, in particolare per la determinazione del prezzo definitivo di emissione delle azioni relative all´aumento di capitale a pagamento sub 2), per la richiesta di ammissione alla quotazione presso la Borsa Italiana S. P. A. Dei warrant abbinati alle nuove azioni, anche successivamente all´assegnazione, nonché per l´eventuale attivazione di un Consorzio di garanzia e/o collocamento. Tutte le relative informazioni saranno comunicate al mercato non appena definite. L´assemblea ha altresì approvato alcune modifiche statutarie con finalità di adeguamento della struttura della governance allo sviluppo dimensionale e operativo del Gruppo, rafforzando il ruolo specifico di direzione, coordinamento e controllo che compete alla Capogruppo, oltre che con finalità di adeguamento ordinario del testo statutario. Esse riguardano in particolare: l´ ampliamento del numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione da un minimo di 12 a un massimo di 18 (in precedenza: da un minimo di 9 ad un massimo di 15); l´ampliamento del numero dei componenti il Comitato Esecutivo - da un minimo di 5 a un massimo di 7 - coerentemente alla composizione del Consiglio di Amministrazione; l´introduzione della regola della scadenza contemporanea dell´intero Consiglio di Amministrazione in luogo di quella della scadenza di un terzo dei Consiglieri ogni anno; la modifica dei quorum costituivi e deliberativi per l´Assemblea straordinaria in seconda convocazione. Le modifiche statutarie connesse all´adeguamento alle nuove disposizioni della legge per la tutela del risparmio saranno sottoposte ad una prossima Assemblea Straordinaria, non essendo ancora definito il quadro normativo secondario. .  
   
   
11 MINISTRI RACCONTANO 50 ANNI DI POLITICA ECONOMICA AL VIA IL CICLO DI QUATTRO INCONTRI "I MINISTRI DEL TESORO RACCONTANO" ORGANIZZATO DALLA FONDAZIONE UGO LA MALFA, DALL’UNIVERSITÀ BOCCONI E DA IL SOLE-24 ORE.  
 
Milano, 13 febbraio 2007 - Da Giulio Andreotti a Tomaso Padoa-schioppa per un totale di 11 ministri che dal luglio 1958 a oggi hanno guidato il dicastero di via Xx settembre. Saranno loro i protagonisti del ciclo di incontri “I ministri del tesoro raccontano. 50 anni di politica economica in Italia” che prenderà il via lunedì 19 marzo in Bocconi per concludersi il 27 marzo. Organizzati dalla Fondazione Ugo La Malfa, dall’Università Bocconi e da Il Sole-24 Ore i quattro appuntamenti, aperti al pubblico, ripercorreranno le tappe fondamentali della storia economica d’Italia attraverso le testimonianze di Andreotti, Emilio Colombo, Filippo Maria Pandolfi, Giuliano Amato, Piero Barucci, Lamberto Dini, Carlo Azeglio Ciampi, Vincenzo Visco, Giulio Tremonti, Domenico Siniscalco e Padoa-schioppa. Verranno così ricordati il boom degli anni ‘50 e ‘60 di un’Italia caratterizzata da una bassa inflazione! e da una finanza pubblica equilibrata; l’impennata dell’inflazione e del debito pubblico che segnò gli anni ’70; il processo che portò l’Italia nell’Unione monetaria europea e i successivi sforzi per contenere il debito fino alle nuove politiche per il rilancio dello sviluppo e il contenimento delle spese. Attraverso le dirette esperienze dei protagonisti i quattro incontri cercheranno di portare alla luce non solo gli avvenimenti accaduti in passato, ma anche di fare emergere lo scenario attuale del nostro paese, come ci siamo arrivati, quali sono state le tappe che ne hanno indelebilmente segnato una svolta e come dobbiamo oggi affrontare la necessaria e auspicata fase di sviluppo a cui siamo chiamati. Il programma degli incontri
Lunedì 19 febbraio ore 16 aula magna Bocconi Introduzione Mario Monti Saluto delle autorità Letizia Moratti Sindaco di Milano Filippo Penati Presidente, della Provincia di Milano Roberto Formigoni Presidente, Regione Lombardia Presiede Paolo Savona Prolusione Tommaso Padoa Schioppa Ministro dell’Economia e Finanze Interventi Filippo Maria Pandolfi Emilio Colombo Dibattito Modera Dario Di Vico, Corriere della Sera
Lunedì 5 marzo ore 17 aula magna Bocconi Presiede Ferruccio de Bortoli Interventi Piero Barucci Giulio Andreotti Dibattito Modera Carlo Bastasin, La Stampa
Lunedì 19 marzo ore 17 aula magna Bocconi Presiede Mario Monti Interventi Domenico Siniscalco Lamberto Dini Vincenzo Visco Dibattito Modera Fabrizio Galimberti, Il Sole 24 Ore
Martedì 27 marzo ore 17 aula magna Bocconi Presiede Giorgio La Malfa Interventi Giulio Tremonti Giuliano Amato Carlo Azeglio Ciampi Dibattito Modera Roberto Napoletano, Il Messaggero
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OMNIA NETWORK S.P.A: NULLA-OSTA DI CONSOB ALLA PUBBLICAZIONE DEL PROSPETTO INFORMATIVO PER L´OPVS E LA QUOTAZIONE IN BORSA IL GRUPPO È ATTIVO NELLA PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE E GESTIONE IN OUTSOURCING DI SERVIZI DI CUSTOMER OPERATIONS ALLE IMPRESE  
 
Milano, 13 febbraio 2007 – In data 7 febbraio 2007 Consob ha autorizzato la pubblicazione del Prospetto Informativo relativo all’Offerta Pubblica di Vendita e Sottoscrizione delle azioni ordinarie di Omnia Network S. P. A. , finalizzata all’ammissione alle negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario – segmento Star - organizzato e gestito da Borsa Italiana S. P. A. Omnia Network è attiva nella progettazione, realizzazione e gestione in outsourcing di servizi di customer operations alle imprese. Il Prospetto Informativo sarà pubblicato - subordinatamente all’inserimento nel Prospetto Informativo medesimo del range indicativo del prezzo di offerta, del ricavato dell’offerta di sottoscrizione, della capitalizzazione societaria e dei multipli di Omnia Network S. P. A. Calcolati su tale range - mediante deposito presso Consob. L’operazione prevede un’Offerta Globale costituita da un’Offerta Pubblica di Sottoscrizione e Vendita in Italia, pari ad un minimo del 25% dell’Offerta Globale, e da un contestuale collocamento istituzionale, pari ad un massimo del 75% dell’Offerta Globale, riservato ad investitori professionali in Italia e ad investitori istituzionali all’estero con esclusione di Usa, Australia, Canada e Giappone. Il Prospetto Informativo sarà a disposizione presso Borsa Italiana S. P. A. (“Borsa Italiana”), la sede legale dell’Emittente (anche sul sito internet www. Omnianetwork. It) e gli intermediari incaricati del collocamento. Questi ultimi due sono tenuti a consegnarne copia gratuita a chi ne faccia richiesta. L’ammissione alla quotazione delle azioni ordinarie di Omnia Network S. P. A. È stata disposta da Borsa Italiana con provvedimento n. 5092 del 5 febbraio 2007 e si perfezionerà allorché Borsa Italiana, a offerta conclusa, abbia verificato la sufficiente diffusione delle azioni dell’Emittente. La data di inizio delle negoziazioni delle azioni dell’Emittente sul Mercato Telematico Azionario – segmento Star - sarà quindi stabilita da Borsa Italiana, successivamente al deposito presso la Consob del Prospetto Informativo. Banca Imi S. P. A. (Gruppo Intesa Sanpaolo) è Global Coordinator dell’operazione, Sponsor e Responsabile del Collocamento per l’Offerta Pubblica. Banca Imi S. P. A. E Intermonte Sim S. P. A. Agiscono come Joint Bookrunners e Joint Institutional Lead Managers. Intermonte Sim S. Pa. È inoltre Co-sponsor dell’operazione. Advisor legale della Società è Dewey Ballantine, mentre i Joint Institutional Lead Managers sono assistiti da Freshfields Bruckhaus Deringer. Advisor finanziario della Società nell’ambito del processo di quotazione è Meliorbanca Spa. . .  
   
   
PIRELLI TYRE: CONCLUSA CON SUCCESSO LA SINDACAZIONE DELLA LINEA DI CREDITO REVOLVING PER 675 MILIONI DI EURO L’IMPORTO INIZIALE DI 500 MILIONI DI EURO È STATO INCREMENTATO A SEGUITO DELL’ELEVATO NUMERO DI ADESIONI  
 
Milano, 13 febbraio 2007 – Pirelli Tyre Spa rende noto che si è conclusa con successo la sindacazione della linea di credito quinquennale multi-currency revolving avviata e comunicata al mercato lo scorso 8 gennaio. Il contratto è stato sottoscritto dalla società con Bnp Paribas e Banca Monte dei Paschi di Siena, che hanno agito in qualità di mandated lead arrangers, e un pool di primarie banche italiane e internazionali (Akbank, Bank of America, Banca Carige, Banco do Brasil, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Banco Santander Central Hispano, Itaueuropa, Mizuho, Natixis, Royal Bank of Canada). A seguito dell’elevato numero di adesioni, l’importo iniziale di 500 milioni di euro è stato incrementato a 675 milioni di euro. Il finanziamento avrà un tasso di interesse iniziale pari all’Euribor+40 basis point. L’operazione ha l’obiettivo di consentire a Pirelli Tyre di migliorare la propria struttura finanziaria, aumentandone al contempo la flessibilità. .  
   
   
IL TFR MATURANDO DEI LAVORATORI DEL SETTORE PRIVATO ALLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE PONE LE BASI PER LA FORTE CRESCITA DEL SECONDO PILASTRO PREVIDENZIALE  
 
Roma, 13 febbraio 2007 - Convegno Assoprevidenza - Assonime: entrata in vigore del d. Lgs. N. 252/2005: aspetti e problematiche connesse allo sviluppo della previdenza complementare La scelta governativa di anticipare al 1° gennaio 2007 la decorrenza della cosiddetta “riforma Maroni”, è figlia dell’urgente necessità di riequilibrare la struttura del sistema pensionistico, puntando a sviluppare la previdenza complementare, quel “secondo pilastro” necessario ad integrare l’assegno pensionistico di base (garantito dall’ Inps e dagli altri enti di previdenza obbligatoria) che, per effetto del sistema di calcolo contributivo introdotto nel 1995, tenderà progressivamente a ridursi rispetto agli attuali livelli. L’anticipo di 12 mesi sui tempi per decidere il trasferimento del Tfr non è la sola modifica di rilievo delle nuove norme sulla previdenza complementare. Altrettanto significative sono: la piena portabilità della posizione individuale, comprensiva del Tfr maturato ad altro fondo pensione; l’allargamento delle tipologie di prodotti previdenziali in cui possono confluire i flussi di Tfr; le agevolazioni ai datori di lavoro per compensare il deflusso di Tfr. Nel corso del convegno organizzato a Roma da Assonime (Associazione fra le società italiane per azioni) e Assoprevidenza (Associazione italiana per la previdenza complementare) sullo stato di attuazione della riforma della previdenza complementare, Sergio Corbello ha spiegato che la previdenza di secondo pilastro è in piena fase espansiva: “La decisione di convogliare, con forza, il Tfr dei lavoratori del settore privato verso la previdenza complementare, da tanto tempo annunciato ed infine previsto dal decreto Maroni per l’anno 2008, divenuto operativo già dal 2007, ha il doppio merito di canalizzare verso gli strumenti di previdenza complementare un notevole volume di risorse finanziarie e di porre l’argomento al centro dell’attenzione generale”. A fare da fulcro della nuova disciplina, il Tfr. Lo sviluppo dell’intero settore della previdenza complementare è infatti legato alle maggiori adesioni e alle risorse che potranno confluire nelle forme pensionistiche complementari tramite il conferimento del trattamento di fine rapporto maturando dei lavoratori dipendenti. Circa 19 miliardi di euro. A tanto ammonta, in base ai dati Istat rielaborati dal Cerm, il flusso del trattamento di fine rapporto (Tfr) maturato ogni anno dai lavoratori che potrà finire nei fondi pensione e nelle diverse forme complementari di previdenza autorizzate. La nuova disciplina interessa 11 milioni di lavoratori del comparto privato. Lo sviluppo complessivo del settore della previdenza complementare sarà ultimato solo nel medio periodo, quando verranno coinvolti anche i 3,5 milioni di dipendenti pubblici per i quali è atteso un apposito provvedimento. Al momento è ancora presto per dire se il tentativo di far comprendere ai lavoratori le proprie necessità previdenziali future e, quindi, convincerli ad utilizzare il Tfr per la necessaria copertura, magari con l’aggiunta anche del contributo proprio e del datore di lavoro, avrà successo. “Tuttavia – precisa Corbello - si può rilevare come l’interesse sia assai alto, e questo incoraggia a ben sperare per il primo bilancio dell’operazione, programmato per il luglio prossimo. Certo sarebbe stato assai significativo che all’appuntamento con il decreto 252/2005 fossero stati presenti anche i lavoratori pubblici. C’è da augurarsi che per loro si ponga rimedio rapidissimo all’attuale situazione di diversità (sono ancora destinatari della disciplina di cui al “vecchio” decreto 124/1993) ed essi pure possano essere chiamati a realizzare le necessarie forme di previdenza complementare”. Sarebbe importante trovare in prima linea i lavoratori più giovani, per i quali il solo versamento a previdenza complementare del Tfr risulterà comunque insufficiente per colmare le carenze reddituali derivanti dai livelli di copertura della pensione di base. Infatti, più sarà il Tfr convogliato a previdenza complementare (nelle diverse ipotesi di fondo negoziale, di determinazione aziendale o, in ultima ipotesi, residuale presso l’Inps) con il meccanismo del conferimento tacito, minore sarà la qualità del successo dell’operazione. Il conferimento espresso e, ancor meglio, l’iscrizione piena alla previdenza complementare con l’apporto di una decina di punti percentuali di contribuzione (il Tfr, da solo, ne vale 7) saranno i veri banchi di prova qualitativa dell’operazione, che, comunque, per quanto concerne gli aspetti quantitativi, sembra consentire già - si ripete - qualche ottimismo. .  
   
   
I VIAGGI DEL VENTAGLIO S.P.A.: PRIMA PORZIONE DI AUMENTO DI CAPITALE PER UN IMPORTO DI EURO 6,9 MILIONI  
 
Milano, 13 febbraio 2007 - I Viaggi del Ventaglio S. P. A. Rende noto che in data 9 febbraio il Consiglio di Amministrazione ha comunicato a Cornell Capital Partners (Ccp), primario fondo d’investimento statunitense, e a Bhn, società di consulenza finanziaria (di seguito, congiuntamente a Ccp, il “Fondo”), l’esercizio di una prima porzione di aumento di capitale per un importo di 6,9 milioni di Euro e ha perfezionato la modifica di alcune condizioni inerenti l’operazione di ristrutturazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo sottoscritta in data 31 ottobre 2006 . Tale operazione consiste in: (a) un accordo denominato Stand-by Equity Distribution Agreement (Seda) con il Fondo e (b) un accordo di ristrutturazione dell’indebitamento finanziario del Gruppo concluso da Ivv Holding S. P. A. , il Dott. Bruno Virginio Colombo, la Società e I Viaggi del Ventaglio Resort S. R. L. , da una parte e alcune istituzioni finanziarie facenti parte del gruppo Banca Intesa S. P. A. (ora Intesa Sanpaolo S. P. A. ) e del gruppo Unicredito Italiano, dall’altra (di seguito l’“Accordo di Ristrutturazione”). Ai sensi del Seda è prevista, in particolare, la facoltà della Società di eseguire aumenti di capitale riservati a Ccp fino ad un ammontare complessivo massimo di Euro 70 milioni tramite emissione di nuove azioni con esclusione del diritto di opzione dei soci. Ai sensi dell’Accordo di Ristrutturazione è prevista, in particolare, la rinuncia e/o il riscadenziamento e/o la modifica dei termini e delle condizioni dell’indebitamento finanziario delle società del Gruppo e della Società nei confronti dei predetti istituti bancari. La Società, dopo aver concordato con il Fondo, a parziale modifica del Seda, di deliberare l’esecuzione della suddetta prima porzione dell’aumento di capitale, per un importo di Euro 6,9 milioni, da emettersi in successive tranche del valore di Euro 750. 000 cadauna ed aver assunto la suddetta delibera, ha inviato al Fondo la prima Nuova Richiesta (come di seguito definita) per complessivi Euro 6,9 milioni al fine di dar corso al primo periodo di formazione del prezzo. Tale prezzo ai sensi del Seda corrisponderà al 95% del minore dei prezzi medi giornalieri ponderati per i volumi scambiati (che rappresentano i prezzi ufficiali come riportati da Bloomberg per ciascun giorno nel quale il Mercato Telematico Azionario italiano è aperto per gli scambi) dei cinque giorni di borsa aperta successivi alla data di ricezione della richiesta di sottoscrizione avanzata dalla Società al Fondo (“Nuova Richiesta”). L’importo di euro 6,9 milioni, unitamente all’importo di euro 3,1 milioni versati da Ccp in occasione dell’esercizio dei warrant in data 5 gennaio 2007, ha consentito altresì la modifica dell’ Accordo di Ristrutturazione prevedendo che la rinuncia al c. D. Credito Swap, per un ammontare complessivo pari a circa Euro 27,5 milioni, sia ad oggi risolutivamente condizionata esclusivamente al mancato versamento da parte di Ccp a favore della Società, entro la data del 23 febbraio 2007, di una prima tranche di aumento di capitale almeno pari ad Euro 750. 000 destinata alla sottoscrizione delle azioni di nuova emissione nonché al mancato versamento da parte di Ccp in favore della Società, entro la medesima data, di un ammontare almeno pari ad Euro 6,15 milioni, pari alla differenza tra l’ammontare della suddetta prima tranche di aumento di capitale e l’ammontare totale dell’aumento di capitale deliberato in data odierna pari ad Euro 6,9 milioni, che verrà sottoscritto in tranche successive settimanali pari ad Euro 750. 000 ciascuna. Si ricorda, inoltre, che l’Accordo di Ristrutturazione prevede l’ulteriore rinuncia a crediti chirografari per un ammontare di circa 14 milioni di Euro ed il riscadenziamento dei residui crediti garantiti. L’efficacia di tali rinunce e modifiche è sospensivamente condizionata, oltre alle condizioni indicate nel precedente paragrafo: alla delibera da parte del Consiglio di Amministrazione della Società di esecuzione di una seconda tranche dell’aumento di capitale per almeno Euro 6. 000. 000 entro 5 giorni lavorativi dalla completa esecuzione della prima tranche di aumento del capitale sociale della Società ed integrale versamento da parte di Ccp a favore della Società di detto importo a titolo di versamento in aumento di capitale entro la data del 31 maggio 2007; all’asseverazione del piano industriale entro il 30 aprile 2007. Da ultimo, l’Accordo di Ristrutturazione si intenderà risolto in caso di dichiarazione di nullità, inefficacia, annullamento, revoca o risoluzione del Seda o recesso di una delle parti dal Seda medesimo, ma solo nel caso in cui uno di tali eventi intervengano entro la data di versamento della prima tranche dell’aumento di capitale riservato a Ccp, ossia entro il 23 febbraio 2007. .  
   
   
INVESTIMENTI E SVILUPPO S.P.A.: TRIMESTRALE AL 31 DICEMBRE 2006 RICAVI CONSOLIDATI PARI A 41,0 MLN/€ (45,4 MLN/€ AL 31/12/2005)  
 
 Milano, 13 Febbraio 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Investimenti e Sviluppo S. P. A. , società attiva nel settore delle acquisizioni, delle partecipazioni e dell’advisory per operazioni di finanza straordinaria, riunitosi in data odierna, ha approvato i risultati finanziari relativi al quarto trimestre 2006 registrando ricavi pari a 10,6 mln/€ (12,1 mln/€ nel corrispondente periodo 2005) e conseguendo un Ebitda pari a - 0,4 mln/€ (0,8 mln/€ nel quarto trimestre 2005). A livello annuale: Ricavi consolidati pari a 41,0 mln/€ (45,4 mln/€ al 31/12/2005); Ebitda pari a 0,2 mln/€ (4 mln/€ al 31/12/2005); Ebit pari a -4,6 mln/€ (-0,9 mln/€ al 31/12/2005); Risultato netto pari a -8,0 mln/€ (-4,2 mln/€ al 31/12/2005); Posizione finanziaria netta è positiva per 26,5 mln/€ (-15,5 mln/€ al 31/12/2005). I dati annuali risentono degli oneri e degli accantonamenti effettuati per lo sviluppo dell’attività di riorganizzazione e di ristrutturazione del Gruppo. I ricavi consolidati al 31/12/2006, pari a 41,0 milioni di euro, registrano un decremento rispetto ai 45,4 milioni del corrispondente periodo del 2005. Tale flessione è imputabile alla controllata Pontelambro Industria S. P. A. La cui conclusione di alcune commesse relative alla produzione di linee automobilistiche (fine del ciclo di vita del mezzo) ha influito in modo significativo sia sul fatturato sia sui margini operativi del settore plastica. Risulta invece in crescita il settore tessile. Il margine operativo lordo (Ebitda) al 31 dicembre 2006 è pari a 0,2 milioni di euro in calo rispetto al risultato del corrispondente periodo dello scorso anno (4 milioni di euro). Tale risultato è stato influenzato dall’attività di ristrutturazione e riorganizzazione della Pontelambro Industria S. P. A. , nonché dagli oneri sostenuti da Investimenti e Sviluppo S. P. A. , per l’attività di riammissione a quotazione, e di aumento di capitale per 2,2 milioni di euro, interamente spesati nell’esercizio corrente. Il reddito operativo (Ebit) è influenzato, oltre che dai citati fenomeni gestionali, da ammortamenti e accantonamenti per 4,8 milioni di euro. Il risultato netto di -8,0 mln/€ da -3,5 mln/€ al 31. 12. 2005 è determinato anche da fenomeni gestionali di natura straordinaria che hanno completato il processo di riorganizzazione del Gruppo, quali, ad esempio, l’accantonamento per la copertura delle future spese derivanti dalla procedura di concordato preventivo della controllata Industria Centenari e Zinelli S. P. A. In liquidazione pari ad euro un milione. La posizione finanziaria netta presenta, per effetto dell’aumento di capitale, un saldo attivo di 26,5 mln/€ rispetto all’indebitamento netto al termine dell’esercizio 2005 (-15,5 mln/€). Inoltre hanno contribuito a migliorare la situazione di tesoreria, la liquidità generata dall’attività delle controllate e la cessione del ramo di azienda di Cavaglià, operazione perfezionata nel mese di ottobre. “Concluso con adesioni al 100% l’aumento di capitale, i mezzi finanziari di cui disponiamo ci permettono di iniziare il percorso di acquisizioni e cessioni che vuole essere il core business della nostra società. Le stime per l’esercizio 2007 ci consentono di poter promettere agli azionisti i primi risultati economici positivi già da quest’anno. L’esercizio appena concluso, dal punto di vista economico, si è, infatti, caratterizzato anche, e soprattutto, nella ristrutturazione industriale, conclusa, della partecipata Pontelambro Industria S. P. A, e dall’accantonamento degli oneri di liquidazione giudiziale Industria Centenarie e Zinelli. ” ha dichiarato Giovanni Natali, Ad di Investimenti e Sviluppo. .  
   
   
UNI LAND S.P.A. OFFRE IN SOTTOSCRIZIONE A SOCIÉTÉ GÉNÉRALE LA PRIMA TRANCHE DELL´AUMENTO DI CAPITALE  
 
Monghidoro (Bo), 13 febbraio 2007 - Uni Land S. P. A. , società di land banking quotata sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana, comunica che in data 15 gennaio 2007 il proprio Consiglio di Amministrazione ha deliberato di approvare la sottoscrizione di un accordo di Step-up Equity Financing (l"Accordo") con Sociètè Gènèrale Corporate & Investment Banking ("Sg") avente ad oggetto un programma di aumenti di capitale sociale a pagamento riservati ad Sg da eseguirsi, entro un periodo di 24 mesi, in via scindibile con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell´art. 2441, 5° comma c. C. , per un ammontare massimo complessivo pari al maggiore tra Euro 60. 000. 000 (comprensivo del sovrapprezzo) ed n. 90. 000. 000 di azioni Uni Land il cui controvalore è variabile in funzione del prezzo di mercato delle azioni Uni Land nel corso del menzionato periodo del 24 mesi (il "Programma"). Con riferimento all´operazione di aumento di capitale, si comunica che, in data 7 febbraio, la predetta società ha inviato a Société Générale ("Sg") la comunicazione di offerta di sottoscrizione del primo degli aumenti di capitale nell´ambito del Programma riservato a Sg, per complessivi massimi euro 6. 050. 000 (al netto di sovrapprezzo), da deliberarsi a cura del Consiglio di Amministrazione di Uni Land ai sensi dell´art. 2441 5° comma c. C. In forza dei poteri ad esso conferiti ai sensi dell´art 2443 c. C. Dall´assemblea straordinaria del 6 maggio 2006 (l´Aumento Riservato"). Pertanto, in base agli accordi definiti nel contratto firmato tra Sg e Uni Land, le azioni che saranno emesse a fronte dell´accettazione dell´offerta saranno sottoscritte da Sg tenendo conto del prezzo medio ponderato di quotazione del titolo Uni Land, escludendo eventuali trasferimenti di blocchi di azioni, calcolato su un periodo temporale che decorre dal secondo giorno di borsa aperta successivo e scade il ventunesimo giorno di borsa aperta successivo alla data di presentazione della menzionata comunicazione di offerta di sottoscrizione delle azioni. .  
   
   
BOLOGNA PER DUE GIORNI CAPITALE INTERNAZIONALE DEL LAVORO INTELLETTUALE QUALE AVVENIRE PER PROFESSIONI E “CLASSE CREATIVA” IN ITALIA E NEL MONDO? CHI VINCERÀ LA NUOVA SFIDA GLOBALE PER L’ATTRAZIONE DEI TALENTI?  
 
Bologna, 13 febbraio 2007 - Inaugura oggi a Bologna, presso il prestigioso Salone del Podestà di Palazzo Re Enzo il Forum Internazionale “La Vita Intellettuale - Professioni, Arte e Impresa in Italia e nel pianeta”, organizzato da Praxis S. P. A. E Fondazione Intellectual Enterprise Onlus, con il Patrocinio del Comune di Bologna. Oltre trenta tra imprenditori, professionisti, intellettuali di provenienza internazionale e nazionale si confronteranno sull’avvenire di impresa e professioni creative. Interverrà all’inaugurazione del Forum, prevista per martedì 13 febbraio 2007 alle ore 9. 30 la Prof. Ssa Rita Levi-montalcini, Premio Nobel per la Medicina e Senatrice a vita. Il Sindaco di Bologna Sergio Cofferati interverrà all’apertura dei lavori per salutare e accogliere gli ospiti internazionali convenuti. “Con questo convegno intendiamo convocare esponenti italiani e esteri delle professioni intellettuali, imprenditori, creativi e artisti, per discutere sull’avvenire dei lavoratori della conoscenza. Una categoria di lavoratori che in Europa e negli Stati Uniti ha raggiunto una percentuale variabile tra il 20 e il 30% dei cittadini in attività”, dichiara Claudio Bertocchi, Amministratore Unico di Praxis S. P. A. , la società che ha promosso e organizzato l’evento. Tra le relazioni previste: “La classe creativa spicca il volo. La nuova concorrenza globale per i talenti” (Richard Florida), “Dentro l’architettura” (Mario Botta), “L’avvocato e l’Europa” (Maurizio De Tilla), “Il valore intellettuale dell’Italia: turismo, digitale, energia” (Massimo Colomban), “La fabbrica del sapere: la Cina come Paese emergente nella creazione e nella disciplina della proprietà intellettuale” (Marina Timoteo), “Professionisti: come tornare ad essere la classe dirigente” (William Santorelli), “Democrazia urbana per la qualità” (Raffaele Sirica). Tra i relatori: Richard Florida (in teleconferenza alle ore 17. 00, prima giornata), economista e sociologo (Usa) di fama mondiale, autore del bestseller “L’ascesa della classe creativa” (2002) e del recente “La classe creativa spicca il volo” (2006), Mario Botta, uno tra i più importanti architetti viventi, Victor Uckmar, Tributarista, Gianmario Tondato, Amministratore Delegato di Autogrill. Interverranno al Forum anche alcuni relatori da Cina e India con importanti contributi al dibattito sull’organizzazione delle professioni, del lavoro creativo e dell’impresa nei propri Paesi. “Il Forum si intitola ‘La vita intellettuale’ perché svolgere una professione intellettuale è un rischio e una scelta ben precisa. La ricerca, la curiosità, la tensione culturale e l’apertura verso il nuovo sono il vero capitale che ciascuno non può trascurare di costituire e che rappresenta il compito di un’intera vita. Ci auguriamo che questo Forum internazionale possa contribuire a instaurare un clima favorevole alla nascita di nuove modalità di espressione e organizzazione delle professioni oggi, contribuendo a fare della professione stessa qualcosa di non già dato, ma continuamente in divenire, come esige la Società nell’era della globalizzazione”, conclude Claudio Bertocchi. Www. Praxisprofessioni. It .  
   
   
OSSERVATORIO “PREZZI E MERCATI” INDIS-UNIONCAMERE INFLAZIONE IN CALO NEL 2007, MA L’AUMENTO DELLE TARIFFE COMPENSERÀ IL RIENTRO DEL PREZZO DEL PETROLIO  
 
 Roma, 13 febbraio 2007 – Inflazione in flessione nel 2007 rispetto al 2006. Secondo le valutazioni dell´Osservatorio "Prezzi e Mercati" di Indis, Istituto dell´Unioncamere specializzato nella distribuzione e nei servizi, l’inflazione al consumo quest’anno dovrebbe tornare ai livelli del 2005: 1. 9% a fronte del 2. 1% registrato nel 2006. Per il 2007 il calo del prezzo del petrolio sui mercati internazionali pone i prezzi dei prodotti energetici in uno scenario di moderazione. Tuttavia diverse tipologie di tariffe risultano in aumento, fatto che nel complesso tenderà a compensare il rientro dei prezzi del comparto energetico. L´inflazione tornerà a scendere nel 2007 - Così come nell´ultima parte del 2006, quest´anno l´inflazione beneficerà della flessione dei prezzi del petrolio. Le tariffe energetiche, in particolare, hanno recepito solo parzialmente il calo del greggio avvenuto nei mesi scorsi e per i prossimi trimestri è prevedibile un certo rallentamento. In direzione opposta spingeranno i beni del comparto alimentare, soprattutto per la componente del fresco ortofrutticolo che è esposto sia al rischio di gelate primaverili sia alla scarsità di risorse idriche nei mesi primaverili e estivi. Infine, il 2007 si caratterizzerà per diversi recuperi sul versante tariffario. Basti pensare, infatti, che nel mese di gennaio sono scattati gli aumenti di diverse voci, quali ad esempio il canone tv (+3. 9% su mese), i pedaggi autostradali (+2. 1%), i trasporti ferroviari nazionali (+9. 2%). Incrementi tariffari anche sul versante delle tariffe amministrate a livello locale, in particolare quella idrica e dei rifiuti urbani, che dovrebbero mantenersi in linea con i rincari degli ultimi anni. Segnali di distensione dei prezzi nell’alimentare - Nei trimestri scorsi le rilevazioni sui prezzi pagati dalle centrali d’acquisto della Grande Distribuzione Organizzata avevano anticipato alcune tensioni nel comparto alimentare, in particolare per quel che riguarda le filiere degli oli e delle carni. L’aumento dell’inflazione al consumo degli alimentari confezionati di circa due punti percentuali, dall’1% di gennaio 2006 al 2. 7% di dicembre, era stato segnalato con qualche trimestre di anticipo dall’andamento dei prezzi del paniere di 39 prodotti monitorato da Unioncamere. Dalle risultanze dell’ultimo Osservatorio “Prezzi e mercati” di Indis si conferma una fase di distensione, con un graduale rientro delle tensioni che hanno caratterizzato il 2006. A trainare l’inflazione alimentare verso il basso sarà il rientro dei prezzi degli oli di oliva (vergine ed extra-vergine di oliva) e la stabilizzazione dei prezzi delle carni, in particolare quelle bovine. Ciò nondimeno emerge in questi mesi una certa vivacità all’interno di altre filiere, dagli insaccati ai derivati del latte, allo scatolame. Ad ogni modo, la diminuzione dell’inflazione alla produzione, così come misurata dal paniere Unioncamere, apre la strada per un rallentamento dell’inflazione al consumo del confezionato nella prima parte del 2007. Chiude al 2. 1% l´inflazione al consumo nel 2006 - I fattori più importanti che hanno influenzato l´andamento dell´inflazione nel 2006 sono sintetizzabili dall´aumento dell´inflazione nel comparto energetico e in quello dei beni alimentari. Per il primo si tratta del riflesso sui prezzi interni dei rincari delle quotazioni internazionali dei combustibili, che hanno determinato un aumento tanto del prezzo dei prodotti energetici (i carburanti per auto, ad esempio, con la benzina aumentata in media del 5. 5% nel 2006, mentre per il gasolio per autotrazione l´aumento medio è stato del 5. 3%) quanto delle tariffe di elettricità e gas (rispettivamente superiori al 12% e al 9%). Va detto, però, che proprio per i prodotti energetici nell´ultimo trimestre del 2006 vi sono stati consistenti cali dei prezzi, guidati dall´inversione di rotta del petrolio, che dalla fine dell´estate scorsa è sceso di oltre il 30%. Per i prodotti alimentari si tratta di un recupero fisiologico all´1. 7% rispetto ad un´inflazione praticamente nulla nel 2005. La componente del fresco ortofrutticolo è tornata su tassi di crescita positivi nella seconda parte dell´anno, mentre l´alimentare confezionato, che rappresenta la quota più importante dei consumi alimentari delle famiglie italiane, ha chiuso l´anno poco sopra al 2%. Nel complesso, pur in moderato aumento, l´inflazione alimentare rimane al di sotto degli elevati tassi raggiunti dopo l´introduzione dell´euro. .  
   
   
ASSEMBLEA DEI SOCI ALTAGAMMA: APPROVATO L’INGRESSO DI FRETTE TRA I SOCI  
 
Milano, 13 febbraio 2007 - Si è tenuta ieri il 6 Febbraio 2007 presso la sede de il Sole 24 Ore, l’Assemblea Ordinaria e Straordinaria dei Soci Altagamma. Dopo la relazione introduttiva del Presidente Leonardo Ferragamo, sono stati presentati il Piano Operativo 2007, il rapporto del Revisore dei Conti, il Bilancio 2006, il Budget 2007, gli Organi Sociali e gli incarichi per il triennio 2007-2009, con la definizione dei Responsabili di settori e di aree. L´assemblea Straordinaria ha quindi approvato le modifiche allo Statuto proposte dal Consiglio di Amministrazione e ha nominato nuovi otto Consiglieri per il triennio 2007-09. Il Consiglio di Amministrazione si estende dunque a 25 membri, con l’ingresso di Nerio Alessandri (Technogym), Franco Gussalli Beretta (Fabbrica d’Armi Pietro Beretta), Michael Burke (Fendi), Andrea Della Valle (Tod’s), Massimo Ferretti (Alberta Ferretti), Francesco Minoli (Pomellato), Marco Settembri (San Pellegrino), Martino Zanotta (Zanotta). E’ stato inoltre approvato l’ingresso di Frette tra i Soci Altagamma .  
   
   
“PRODURRE E VENDERE NELLA FEDERAZIONE RUSSA” UN CONVEGNO A MILANO  
 
 Milano, 13 febbraio 2007 - Si rinnova la collaborazione tra la Fondazione “Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia Russia”, Camera di Commercio Italo-russa e Cegos Italia, per la seconda edizione del Convegno “Produrre e vendere nella Federazione Russa” che si terrà il 28 febbraio 2007 a Milano al Jolly Hotel Touring. Il Convegno “Produrre e vendere nella Federazione Russa” è finalizzato ad illustrare e approfondire le linee guida per investire e sviluppare il business nel mercato russo, le opportunità per le aziende italiane, il panorama dei concorrenti e dei consumatori, l’accesso ai finanziamenti bancari, la peculiarità del sistema finanziario russo, la normativa - in materia di joint-venture, acquisizioni dirette, gestione di contratti di distribuzione - la gestione del personale, gli aspetti doganali, alcuni casi concreti. Si rivolge ai manager di imprese di tutti i settori, e vedrà la partecipazione di esperti, professionisti e alti dirigenti di primarie società e istituzioni italiane che hanno consolidati rapporti con la Federazione Russa, riuniti per esaminare le potenzialità e le opportunità dei rapporti di interscambio economico e commerciale italo-russi. Rosario Alessandrello, Presidente della Fondazione “Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia Russia” e della Camera di Commercio Italo-russa, autorevole ed esperto conoscitore della realtà economica e politica della Federazione Russa, presente alla Ix Sessione del Consiglio Italo-russo per la Cooperazione Economica, Industriale e Finanziaria che si è tenuta a Mosca il 5 dicembre 2006, aprirà i lavori del Convegno con un intervento che traccerà un quadro globale dello scenario economico russo e delle sue tendenze evolutive. Particolare attenzione sarà inoltre dedicata a temi specifici con approfondimenti sulle opportunità e i vincoli per le aziende italiane, la concorrenza, i consumatori, la crescita economica, la disponibilità di fondi di riserva, la valutazione del rischio paese, la crescita della classe media e dei consumi, gli spazi per le aziende italiane, la valutazione dei costi locali: energia, manodopera, strutture. La partecipazione e la collaborazione con primari enti e istituzioni privati e pubblici alla promozione di iniziative quali il Convegno “Produrre e vendere nella Federazione Russa” si inserisce nel quadro delle attività istituzionali della Fondazione “Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia Russia” e della Camera di Commercio Italo-russa volte allo sviluppo e all’approfondimento dei rapporti tra l´Italia e la Federazione Russa, sotto il profilo economico, culturale, scientifico e formativo. .  
   
   
BERGAMO, L´ARTIGIANATO E´ IN CRESCITA ZAMBETTI PRESENTA CONVENZIONE CON ELBA A SOSTEGNO DEL SETTORE  
 
 Bergamo, 13 febbraio 2007 - Terza "tappa" a Bergamo del tour lombardo dell´assessore regionale all´Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti, per presentare la convenzione con Elba (Ente lombardo bilaterale artigianato) a favore dell´occupazione e dello sviluppo del comparto artigiano. Un comparto che in Lombardia conta 265. 000 imprese, che rappresentano più di un terzo del settore produttivo con il 17% degli occupati e l´11% del valore aggiunto. Ma anche a Bergamo il mondo artigiano è particolarmente vivace: le imprese artigiane sono infatti ben 33. 000 su un totale di 78. 000 imprese in provincia e un addetto ogni quattro famiglie bergamasche è occupato in questo settore, contro il dato di uno a sei a livello regionale. Altro dato che testimonia la vivacità dell´artigianato bergamasco è l´incremento di 1. 991 unità avutosi dal 2001 al 2006, un +12% a fronte della crescita media regionale, che è stata del 6%. I dati sono stati resi noti dall´assessore Zambetti nell´incontro con le associazioni artigiane e le confederazioni sindacali bergamasche, svoltosi nella sede territoriale della Regione, prima di illustrare in dettaglio quanto previsto dalla convenzione con Elba, ente al quale - ha ricordato Zambetti - "aderiscono in Lombardia 40. 000 imprese per un totale di 160. 000 addetti e di cui fanno parte le principali associazioni artigiane lombarde, Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claaai, e le organizzazioni sindacali dei lavoratori Cgil, Cisl e Uil. Si tratta quindi - ha osservato l´assessore - di una convenzione molto importante per tutto il mondo artigiano e che rappresenta una profonda innovazione nell´ottica con cui si è sempre guardato a questo settore". "Con Elba - ha aggiunto Zambetti - stiamo realizzando otto azioni e progetti concreti, soprattutto per favorire l´occupazione, utilizzando anche un finanziamento regionale di oltre 1,5 milioni di euro". Le iniziative vanno dal Progetto Azimut per la salvaguardia dei vecchi mestieri e la tutela di quelli nuovi all´avanzamento tecnologico, alla semplificazione delle procedure, anche grazie alla Carta regionale dei Servizi, alla realizzazione dell´ Osservatorio regionale del mercato del lavoro, allo studio e all´analisi di modelli concordati con le parti sociali per rispondere ai bisogni delle imprese artigiane. "Il metodo di Regione Lombardia - ha concluso l´assessore Zambetti - voluto dal presidente Formigoni, si basa sul dialogo perché attraverso il confronto si costruisce e si cresce insieme. Il metodo del parternariato e della sussidiarietà è quindi il metodo vincente che continueremo ad utilizzare". .  
   
   
FIERA MILANO TRIMESTRE OTTOBRE-DICEMBRE 2006 INFLUENZATO DALLA STAGIONALITA’ E DA EVENTI STRAORDINARI RICAVI CONSOLIDATI DEL TRIMESTRE A 46,6 MILIONI CONTRO 68,5 NEL 2005  
 
Milano, 13 febbraio 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Fiera Milano Spa, riunitosi sotto la presidenza di Michele Perini, ha approvato ieri la Relazione Trimestrale Consolidata al 31 dicembre 2006, seconda ed ultima dell’esercizio sociale ridotto, terminato alla fine dello scorso anno. Si ricorda infatti che l’Assemblea degli Azionisti di Fiera Milano Spa in data 10 gennaio 2007 ha deliberato lo spostamento della data di chiusura del bilancio dal 30 giugno al 31 dicembre. Successivamente analoga delibera è stata assunta dalle Società controllate. I dati progressivi esaminati ieri rappresentano quindi il primo bilancio al 31 dicembre, relativo però ad un periodo ridotto di sei mesi, dal luglio a dicembre 2006. Come preannunciato dalla società, il trimestre in esame è stato negativamente influenzato dall’abituale sospensione dell’attività fieristica nel mese di dicembre, a cui si sono aggiunti altri tre fattori: l’assenza dell’importante manifestazione biennale Host, organizzata dal Gruppo Fiera Milano; minori superfici occupate di alcune mostre annuali; il maggior canone di locazione dei due Quartieri espositivi dovuto al fatto che l’affitto per l’occupazione del nuovo quartiere a Rho è stato corrisposto a partire dal 1° gennaio 2006. Il periodo ottobre-dicembre recepisce, inoltre, alcuni stanziamenti straordinari al fondo rischi ed oneri. Anche il semestre luglio-dicembre ha risentito di questi elementi negativi, ed in particolare della stagionalità del business espositivo, che registra una completa assenza di manifestazioni nei mesi di luglio e agosto. Il management della società, in occasione del Consiglio di Amministrazione del 29 gennaio u. S. , si è impegnato a presentare entro la fine di febbraio un piano industriale 2007-2009 che espliciterà gli obiettivi di breve e medio termine, anche di tipo quantitativo. Peraltro, al completamento del suddetto piano, il Gruppo avrà anche a disposizione, entro la data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2006, tutti gli elementi necessari per finalizzare l’impairment test relativo alle immobilizzazioni immateriali a vita indefinita. In pendenza della messa a punto di detto piano, il management ha avviato nel trimestre i seguenti interventi: cessione della controllata Eurostands, nel settore degli allestimenti; valorizzazione della nuova manifestazione Build Up Expo, direttamente organizzata dal Gruppo, attraverso l’integrazione con altra iniziativa di grande respiro, organizzata da Federlegno-arredo; fusione per incorporazione nella Capogruppo della controllata Italian System for Business. Risultati Del Trimestre Ottobre-dicembre 2006 - Tra ottobre e dicembre 2006 si sono svolte nei due quartieri fieristici di fieramilano e fieramilanocity 18 manifestazioni e cinque eventi convegnistici con annessa area espositiva, per 288. 050 metri quadrati netti e con 5. 515 espositori. La superficie netta totale occupata è stata inferiore del 34% rispetto all’analogo periodo dell’esercizio 2005-2006. Tale riduzione si abbassa al -15% circa se il dato dello scorso anno viene depurato dei metri quadrati della biennale Host. Le manifestazioni organizzate dal Gruppo sono state 11 (di cui 4 alla prima edizione) e hanno occupato una superficie netta di 74. 890 metri quadrati, pari al 26% del totale. I principali dati gestionali consolidati del periodo sono riassunti nella tabella che segue, a proposito della quale si ricorda che la Relazione è stata redatta in conformità dei principi contabili Ias/ifrs e rappresenta i risultati gestionali per i tre settori di attività “Organizzazione manifestazioni e congressi”, “Spazi e servizi correlati” (che fanno capo alla capogruppo Fiera Milano Spa) e “Servizi a valore aggiunto” (connessi all’attività fieristica e congressuale ed erogati dalle società controllate). In vista della cessione della società Eurostands, il risultato ante imposte di tale controllata viene esposto nella specifica riga “da attività destinate ad essere cedute”, così come richiesto dal principio contabile Ifrs 5, e conseguentemente anche i dati degli analoghi periodi dell’esercizio precedente sono stati riclassificati.
Esercizio 1/07/05- Gruppo Fiera Milano Sintesi dei principali dati (dati in migliaia di euro) 2° Trimestre 2° Trimestre Progressivo Progressivo
30/06/06 al 31/12/06 al 31/12/05 al 31/12/06 al 31/12/05
374. 978 Ricavi delle vendite e delle prestazioni 46. 579 68. 459 100. 417 112. 099
59. 932 Margine operativo lordo (Mol) -19. 542 5. 703 -22. 783 2. 684
42. 855 Risultato operativo netto (Ebit) -33. 587 3. 683 -40. 114 -1. 417
Risultato prima delle imposte derivante dalle attività continuative -33. 249 4. 274 -39. 635 -470
Risultato prima delle imposte da attività destinate ad essere cedute -951 855 -2. 571 -1. 356
44. 495 Risultato prima delle imposte totale: -34. 200 5. 129 -42. 206 -1. 826
34. 020 - di competenza del Gruppo -31. 382 3. 165 -38. 355 -2. 235
10. 475 - di competenza di Terzi -2. 818 1. 964 -3. 851 409
61. 572 Cash flow prima delle imposte del Gruppo e di Terzi -20. 155 7. 149 -24. 875 2. 275
106. 970 Capitale investito netto 113. 040 72. 547 113. 040 72. 547
123. 153 coperto con: Patrimonio netto di Gruppo 75. 188 * 96. 662 * 75. 188 * 96. 662 *
20. 435 Patrimonio netto di Terzi 10. 039 * 12. 408 * 10. 039 * 12. 408 *
( 36. 618) Posizione finanziaria netta (disponibilità) (a) 27. 813 ( 36. 523) 27. 813 ( 36. 523)
48. 269 Investimenti 5. 130 15. 244 11. 224 25. 631
614 Dipendenti (n° addetti a fine periodo a tempo indeterminato) attività continuative 632 654 632 654
108 Dipendenti (n° addetti a fine periodo a tempo indeterminato) attività destinate ad essere cedute 108 111 108 111
62. 500 a) inclusi impieghi finanziari a breve (quota capitale), precedentemente classificati nel capitale di esercizio 83. 500 60. 000
60. 000 83. 500
* include risultato di periodo ante imposte
i ricavi delle vendite e delle prestazioni ammontano a 46,6 milioni di euro rispetto a 68,5 del corrispondente trimestre 2005. La riduzione è riconducibile per circa l’80% alla già citata assenza nel trimestre della manifestazione biennale Host; altri 2,9 milioni di euro sono spiegati dalla minore vendita di stand preallestiti da parte di Nolostand, a sua volta penalizzata dalla minor presenza di manifestazioni (il conseguente minore margine è stato pressoché interamente compensato con una forte ottimizzazione dei costi); il Mol (margine operativo lordo) è negativo per 19,5 milioni di euro rispetto al dato positivo di 5,7 milioni del periodo di confronto 2005. La variazione di 25,2 milioni viene spiegata da: assenza nel trimestre della manifestazione Host: -13,8 milioni; maggiore canone di locazione dovuto al nuovo quartiere di Rho: - 4,3 milioni; minori metri quadri delle manifestazioni annuali, anche per anticipo al trimestre luglio-settembre di Milanovendemoda e Milano Moda Donna: - 2,8 milioni; maggiori costi di manutenzione per il quartiere di Rho: - 1,2 milioni; maggiori costi di personale ed altri costi di funzionamento, principalmente per lancio nuove manifestazioni: - 2,1 milioni; minori metri quadri per saldo tra biennali anni pari e biennali anno dispari (esclusa la manifestazione Host, di cui si è già detto): - 1,0 milioni. Il risultato operativo netto (Ebit) è di - 33,6 milioni, contro i 3,7 milioni del trimestre dell’esercizio precedente. La variazione, di 37,3 milioni, è dovuta per 25,2 milioni al minore Mol, mentre per la parte restante è attribuibile a maggiori ammortamenti (passati da 2,0 a 3,7 milioni) ed a svalutazione crediti ed altri accantonamenti per 10,1 milioni, di cui 8,5 per stanziamenti al fondo rischi ed oneri, così ripartiti: 5,0 milioni relativi alla controllata Italian System for Business; 1,9 milioni riguardanti la controllata Rassegne, anche in relazione all’operazione di cessione del ramo d’azienda Build Up Expo, quale saldo tra il corrispettivo pattuito al netto dei presumibili oneri connessi ed il valore di carico delle attività nette da cedere; 1,6 milioni a fronte delle previste perdite (al lordo del costo dello spazio nei confronti della Capogruppo), che sono in corso di maturazione sulle nuove manifestazioni in fase di start up; il risultato prima delle imposte è di - 34,2 milioni (rispetto a 5,1 del trimestre al 31. 12. 05) ed è attribuibile per - 33,2 milioni alle attività continuative e per - 951mila euro alle attività destinate ad essere cedute. Tale risultato è per - 31,4 milioni di competenza del Gruppo e per - 2,8 milioni di competenza di Terzi; il cash flow totale (risultato prima delle imposte più ammortamenti ed accantonamenti) si attesta nel trimestre a - 20,1 milioni rispetto a 7,1 dello stesso periodo del 2005. Interventi Effettuati Nel Trimestre - Eurostands. La società Eurostands esercita un’attività di tipo industriale nel campo della ideazione e realizzazione di allestimenti per fiere, punti vendita, eventi. Si differenzia in ciò dalle altre società del Gruppo, tutte operanti nell’area servizi, compresa Nolostand - l’altra controllata nel settore degli allestimenti - che si occupa di assemblaggio di stand preallestiti e svolge un’attività molto vicina alla vendita dello spazio espositivo. La decisione di cedere Eurostands è maturata proprio in base alla considerazione della specificità dell’azienda e consente al Gruppo Fiera Milano di focalizzarsi sulle attività di servizio in senso stretto. Il socio di minoranza riacquisterà il 51% a suo tempo ceduto a Fiera Milano Spa, versando 3,8 milioni di euro e rimborsando in toto il prestito obbligazionario residuo sottoscritto da Fiera Milano all’epoca dell’acquisizione, pari a 4,2 milioni di euro. E’ previsto che l’operazione si concluda entro il 5 marzo 2007. La cessione di Eurostands genererà nell’esercizio 2007 una plusvalenza sui conti consolidati di Gruppo dell’ordine di 1,8 milioni di euro. Infine, su richiesta dell’acquirente, Fiera Milano ha concesso un diritto di prelazione su Nolostand Spa, valido per tre anni, nell’ipotesi che il Gruppo dovesse pervenire alla decisione di cedere anche quest’altra partecipazione nel settore degli allestimenti. Eurostands rimarrà partner ufficiale del Gruppo Fiera Milano per la fornitura di allestimenti, in particolare quelli personalizzati, in base ad un contratto triennale di collaborazione commerciale. Build Up Expo. Fiera Milano ha chiuso il 10 febbraio la prima edizione della mostra dell’architettura e delle costruzioni Build Up Expo, organizzata dalla controllata Rassegne e accolta dal mercato con grande interesse, come testimoniato dagli oltre 43mila metri quadrati netti di superficie occupata. Poco prima dell’esordio di Build Up Expo l’associazione Federlegno-arredo - già cliente di Fiera Milano con il Salone del Mobile - aveva disdettato il contratto con Bologna Fiere relativo alla mostra di sua proprietà “Saie 2”. Fiera Milano ha quindi proposto a Federlegno-arredo di valorizzare i rispettivi asset nel settore delle costruzioni mediante: > la cessione a Federlegno-arredo del ramo d’azienda di Rassegne Spa avente per oggetto l’attività di organizzazione di Build Up Expo, stimato in 3 milioni di euro; > l’accordo per ospitare a partire dal 2008 una nuova manifestazione organizzata da Federlegno-arredo nel quartiere di Rho, con una superficie espositiva garantita significativamente superiore a quella raggiunta da Build Up nella sua prima edizione e con previsione di ulteriore crescita negli anni successivi. E’ previsto che il contratto definitivo di cessione del ramo d’azienda venga stipulato entro e non oltre il 30 giugno prossimo. Italian System For Business. A fine dicembre Fiera Milano Spa, attraverso un’operazione sul capitale della controllata Italian System for Business volta a coprire le perdite di avvio del progetto “Palazzo Italia” a Berlino, è divenuta azionista unico della Società e ne ha deciso l’incorporazione. Il progetto di fusione è stato approvato in data 21 dicembre 2006 e sono in corso i necessari adempimenti. L’incorporazione di questa controllata semplifica la struttura societaria, con risparmio di costi amministrativi, e rende possibile una gestione dell’iniziativa più diretta ed efficace. L’avvio della piena operatività di Palazzo Italia a Berlino è tuttavia in ritardo rispetto ai programmi iniziali, anche per le mutate condizioni del mercato immobiliare locale rispetto alle ipotesi di partenza del progetto. Sono in corso valutazioni per individuare nel corrente esercizio soluzioni adeguate. In effetti, il contratto con il proprietario dell’immobile, che detiene una fidejussione a garanzia dell’intero canone pluriennale di locazione pattuito, è divenuto particolarmente oneroso. Pertanto il trimestre in commento recepisce, ai sensi dello Ias 37, uno stanziamento al fondo rischi quale minor valore tra il prevedibile onere connesso all’eventuale recesso dal contratto e la migliore stima ad oggi formulabile dell’onere derivante dalla continuazione dell’attività. Andamento Per Settori Di Attivita’ - I ricavi delle vendite e delle prestazioni, al lordo delle elisioni per scambi tra i tre settori di attività del Gruppo, sono pari a 60,5 milioni di euro e risultano inferiori rispetto all’esercizio precedente per circa il 34%. Si ripartiscono per settori di attività come segue: 47,2 % Spazi e servizi correlati; 21,2% Servizi a valore aggiunto; 31,6% Organizzazione manifestazioni e congressi. I ricavi per Spazi e servizi correlati ammontano a 28,6 milioni, in calo del 25,7% rispetto all’analogo trimestre dell’esercizio precedente, per effetto dell’assenza di alcune importanti biennali e della contrazione delle superfici occupate dalle mostre annuali, tra cui Smau e La mia casa. I ricavi per Servizi a valore aggiunto ammontano nel trimestre a 12,8 milioni e registrano una flessione del 19% attribuibile in buona parte alla società Nolostand. I ricavi del settore Organizzazione manifestazioni e congressi ammontano a 19,1 milioni di euro contro 37,4 milioni nel periodo di confronto. Il calo è interamente riconducibile all’organizzazione di mostre, mentre l’attività congressuale risulta in aumento del 21% rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente, grazie anche all’entrata a pieno regime degli Spazi di Villa Erba a Cernobbio, gestiti da Fiera Milano Congressi. Il Margine Operativo Lordo dell’area Spazi e servizi correlati é di - 15,1 milioni di euro, a fronte di un sostanziale pareggio nell’esercizio precedente, mentre il Mol dei Servizi a Valore Aggiunto è diminuito da - 480mila a - 850mila euro, principalmente a causa del ritardo registrato dall’entrata in attività di Palazzo Italia a Berlino (società Italian System for Business). Infine il Mol dell’area Organizzazione manifestazioni e congressi è di – 3,6 milioni (contro 5,8 nel periodo di confronto), variazione attribuibile alla società Expocts sia per l’assenza di Host sia in considerazione dell’aumento dei costi per far fronte ai lanci delle nuove manifestazioni. Infine, l’Ebit dei tre settori è negativo per 33,6 milioni, di riflesso sia dell’andamento dei Mol sopra descritto sia a causa del maggior carico di ammortamenti e accantonamenti effettuati nel trimestre, che hanno riguardato le aree Servizi a valore aggiunto e Organizzazione manifestazioni e congressi. Per quest’ultimo settore l’Ebit è negativo per 11,8 milioni anche per lo stanziamento a fondo rischi e oneri delle perdite previste sulle nuove manifestazioni che il Gruppo ha in fase di lancio nel 2007. Posizione Finanziaria Netta - La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2006 presenta un indebitamento di 27,8 milioni rispetto ad una disponibilità di 28,2 milioni al 30 settembre 2006. Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti del Gruppo registrano un calo da 27,1 a 14,6 milioni, principalmente per effetto del pagamento dei dividendi e del saldo delle imposte. I crediti finanziari correnti si riferiscono agli impieghi di tesoreria a breve effettuati con primarie compagnie assicurative e sono in aumento da 71,8 a 92,8 milioni principalmente a causa di un ulteriore impiego per 20,0 milioni, coperto con un corrispondente aumento dei finanziamenti a breve nelle more di un disinvestimento di pari entità effettuato nei primi giorni di gennaio. L’indebitamento finanziario corrente, pari 103,9 milioni (37,5 al 30 settembre 2006), si incrementa, da un lato, per effetto del finanziamento a breve acceso dalla Capogruppo per l’impiego di tesoreria sopra indicato e, dall’altro, per l’accensione di nuove linee di finanziamento utilizzate per fronteggiare momentanei fabbisogni. L’indebitamento finanziario non corrente, pari a 18,6 milioni (21,5 a fine settembre) si decrementa principalmente per effetto delle rate scadute nel trimestre. Fatti Di Rilievo Intervenuti Dopo La Chiusura Del Trimestre - E’ stato di comune accordo definita con Deutsche Messe Ag un’ulteriore proroga dal 31 gennaio al 31 marzo prossimo per la definizione dell’ipotesi di accordo comunicata nello scorso mese di luglio. Non si sono, infatti, ancora conclusi gli approfondimenti riguardati le problematiche emerse relativamente alle attività svolte in Cina da Deutsche Messe Ag. La controparte tedesca si è impegnata ad informare Fiera Milano dei recenti accordi raggiunti con entità cinesi legate alla municipalità di Shanghai ed a presentare un business plan aggiornato. In data 12 febbraio il Cda di Fiera milano Spa ha approvato per atto pubblico il progetto di fusione per incorporazione in Fiera Milano Spa della controllata Italian System for business, posseduta al 100%. Prevedibile Evoluzione Della Gestione - A seguito della variazione della data di chiusura del bilancio annuale è in corso l’esercizio che si chiuderà al 31 dicembre 2007. Le previsioni per tale esercizio indicano un livello di metri quadrati netti espositivi di circa 1,8 milioni, con tassi di rotazione dei due quartieri fieramilano e fieramilanocity che registrano valori non soddisfacenti, in particolar modo per quanto riguarda il quartiere urbano. Le principali manifestazioni che si sono svolte nella prima parte del nuovo esercizio sono tutte manifestazioni direttamente organizzate dal Gruppo: Macef Primavera; Livinluce ed Enermotive (che hanno sostituito la manifestazione Intel) e Build Up Expo. A fronte del positivo esordio di Build Up Expo, sia per Macef Primavera sia per Livinluce-enermotive si è registrata una riduzione significativa dei metri quadri rispetto alle precedenti edizioni, dovuta alle difficoltà che stanno attraversando alcuni dei settori di riferimento delle citate manifestazioni. .
 
   
   
GRUPPO BEGHELLI: RAGGIUNTO L’ACCORDO CON I SOCI DI MINORANZA PER L’ACQUISIZIONE DEL RIMANENTE 38,4% DELLA CONTROLLATA CINESE JANGSU SHIFUTE LIGHTING EQUIPMENT (VALORE COMPLESSIVO 6,0 MILIONI DI EURO) E PER LA DEFINIZIONE DI UN CONTENZIOSO IN CORSO.  
 
Monteveglio (Bo), 13 febbraio 2007 - Il Gruppo Beghelli ha raggiunto un accordo per acquisizione dal fondatore e socio di minoranza del rimanente 38,4% di Jangsu Shifute Lighting Equipment Co. Ltd. , produttore di apparecchi di illuminazione presente sul mercato cinese già acquisito per il 57,6% nel corso del 2005. La transazione - per un controvalore di circa 6,0 milioni di Euro finanziato con linee di credito a medio termine che sarà pagato entro il 1° semestre - è soggetta ad un processo di “due diligence” che terminerà entro un periodo massimo di circa 5 settimane. L’operazione pone fine al contenzioso sorto nel corso del 2006 con il socio di minoranza che aveva causato il mancato ottenimento dei prospetti contabili e originato il deconsolidamento della controllata cinese dai bilanci di gruppo. L’acquisizione, inoltre, si inquadra nella volontà del Gruppo Beghelli di rafforzare ulteriormente il controllo su Jangsu Shifute Lighting Equipment, considerata elemento fondamentale nella strategia di espansione sui mercati esteri (in particolare nell’Estremo Oriente) e che consentirà anche di realizzare importanti sinergie nei costi d’acquisto. Jangsu Shifute Lighting Equipment, che ha sede a Jiangsu (nei pressi di Nanjing), dispone di numerose linee per la produzione di plafoniere, di macchinari per la pressofusione dell’alluminio e di varie linee automatiche di verniciatura e, grazie ad un ampio catalogo di apparecchi di illuminazione, è in grado di coprire le esigenze dei settori industriale e terziario, nonché dell´illuminazione pubblica. Jangsu Shifute Lighting Equipment opera in regime di qualità certificata Iso 9000 ed è in grado di realizzare prodotti in conformità a norme di qualità e di prodotto internazionali . .  
   
   
NEGRI BOSSI: IL C.D.A. APPROVA LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 31 DICEMBRE 2006. FATTURATO CONSOLIDATO PARI A 110 MILIONI DI EURO (+12,1% SUL 2005) E RAGGIUNGIMENTO DEL BREAK EVEN A LIVELLO DI MARGINE OPERATIVO LORDO.  
 
Milano, 13 febbraio 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Negri Bossi - azienda leader in Italia nella progettazione e commercializzazione di presse per lo stampaggio ad iniezione di materie plastiche, quotata nel segmento Star di Borsa Italiana - ha approvato la Relazione Trimestrale al 31 dicembre 2006. I risultati dell’esercizio 2006 hanno superato, per la gestione caratteristica, le previsioni contenute nel Piano Industriale Triennale 2006/2008 presentato alla comunità finanziaria lo scorso marzo 2006. In particolare i principali dati di sintesi, al 31 dicembre 2006, sono i seguenti: Fatturato Consolidato per 110 milioni di euro (+ 12,1% rispetto ai 98,2 milioni di euro del 2005 ). Raggiungimento del Break Even a livello di Margine Operativo Lordo (Ebitda), positivo per 532 mila euro (negativo per 8,9 milioni di euro nel 2005). Reddito Operativo (Ebit) negativo per 1,8 milioni di euro (- 83% di perdita a livello di Ebit rispetto alla perdita operativa di 11,3 milioni di euro al 31 dicembre 2005). Perdita Netta di 5,9 milioni di euro (Perdita di 8,2 milioni di euro al 31 dicembre 2005). Nel solo 4° trimestre 2006 il Fatturato Consolidato si è attestato a 34,8 milioni di euro ( + 5,7% sul quarto trimestre 2005), il Margine Operativo Lordo è stato positivo, per il terzo trimestre consecutivo, a 1 milioni di euro (- 4,1 milioni di euro al quarto trimestre 2005) e la Perdita Netta pari a 1 milione di euro contro una perdita di 4 milioni di euro nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente. In sostanziale miglioramento anche la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2006 pari a 37,8 milioni di euro rispetto ai 63,7 milioni di euro del 30 settembre 2006. Il miglioramento della Pfn è dovuto all’Aumento di Capitale di 15,4 milioni di euro interamente sottoscritto, all’ottenimento, lo scorso dicembre, di un finanziamento a lungo termine da parte di un pool bancario per 30 milioni di euro (di cui 20 milioni già erogati) e alla positiva gestione del capitale circolante nell’ultimo trimestre 2006. L’operazione di Aumento di Capitale, conclusasi con pieno successo lo scorso novembre, prevede l’esercizio di warrant entro il 30 giugno 2010 che consentiranno di avere a disposizione fino a massimi ulteriori 15,4 milioni di euro per il finanziamento delle strategie di sviluppo e di espansione oltre il 2008. “Siamo soddisfatti – commenta Eugenio Ferragina, Amministratore Delegato di Negri Bossi - dei positivi risultati raggiunti dalla gestione caratteristica, perché confermano la validità della strategia di riposizionamento volta a trasformare Negri Bossi, in linea con il modello Sacmi, da produttore di macchine standard di qualità e affidabilità elevate, a “solution provider”, creatore, cioè, di sistemi di produzione integrati e personalizzati sulle esigenze del cliente. ” “Importante – prosegue Paolo Billi, Direttore Finanziario – continua ad essere il peso della gestione finanziaria che, tuttavia, non ha ancora beneficiato completamente degli effetti positivi derivanti dall’aumento di capitale e dalla ristrutturazione del debito”. .  
   
   
CRESCE ANCORA L’EXPORT ITALIANO DI MARMI E GRANITI. USA PRINCIPALI CLIENTI, MA IL MERCATO DELL’UE NON SENTE ANCORA LA RIPRESA  
 
Carrara, 13 febbraio 2007 - Nei primi nove mesi del 2006 l’Italia ha esportato marmi e graniti, grezzi e lavorati per un totale di 2milioni e 371. 895 tonnellate per un valore di 1miliardo e 321 milioni di euro con un aumento del +3,39 nelle quantità e del +7,62 in valore. L’ammontare complessivo dell’export italiano è ancora più alto se si considerano altre voci a minor valore aggiunto come i granulati, le polveri, la pomice e le ardesie che portano il totale a 3milioni e 639. 966 tonnellate per un controvalore complessivo di 1 miliardo e 388 milioni di euro. Lo rende noto l’Internazionale marmi e Macchine Carrara che, come sempre ha elaborato i dati ufficiali forniti dall’Istat confrontandoli con le proprie banche dati storiche. Sempre secondo le elaborazioni dell’Imm le importazioni italiane riferite allo stesso periodo per le voci dei materiali grezzi e lavorati di maggior qualità sono state di 2 milioni e 11mila tonnellate per un valore di 439 milioni e 770. 614 euro con un incremento del +7,90% in quantità e del +14,80% in valore. “Sembra proseguire, seppure con qualche leggera contraddizione, il trend positivo per il nostro export emerso nei primi sei mesi del 2006 ed evidenziato anche nel corso di Carraramarmotec – commenta il presidente dell’Imm Giancarlo Tonini - ma è necessario attendere la fine dell’anno per dare giudizi definitivi. È confortante la crescita del valore medio dell’export perché rilancia il made in Italy dei materiali migliori È una piccola ripresa che va verificata anche nel medio periodo. Potremo fare comparazioni più puntuali in presenza dei dati di fine anno, ma ci sono segnali per credere che il momento peggiore sembra alle spalle. ”. I dati dell’export per le voci più significative vedono una crescita per marmi e travertini che segnano un andamento migliore dei graniti, sia riguardo ai lavorati finiti che ai blocchi e lastre in genere ed una crescita del valore medio dei prodotti esportati. Aumenta l’export di marmo in blocchi e lastre del +14,9% in valore e del +12,8% in quantità, mentre i lavorati, che costituiscono una voce oltre 4 volte più importante in valore, crescono del +2,8% in quantità e del +10,4% in valore. I graniti non seguono lo stesso trend del marmo e, pur nell’andamento positivo, si stabilizzano restando la voce più importante sui valori e seconda solo ai marmi lavorati che fa segnare un export di 740. 423 tonnellate (+2,77) per un valore di 542 milioni di euro(+10,43%). Stabile ma con tendenza ad un leggero calo l’area dell’Unione Europea, mentre cresce ancora il resto d’Europa, soprattutto con Svizzera e Russia ma anche in tutte le altre aree, in particolare il Nord Africa. In ripresa (molto contenuta) l’Estremo Oriente, dove però sono positive solo le voci relative ai grezzi e semigrezzi, mentre i lavorati, soprattutto graniti, arretrano ulteriormente. Le nostre esportazioni verso giganti come India e Cina sono in aumento per i marmi, sia grezzi e semigrezzi sia lavorati, ma le cifre assolute sono troppo basse se si pensa al potenziale di mercato di questi Paesi che sono anche grandi produttori di materia e di prodotti finiti. Il mercato maggiore resta per l’export italiano quello degli Stati Uniti che aumentano le loro importazioni di lavorati, sia di graniti sia di marmi e travertini, con una crescita complessiva, sulle voci più significative, del +4,5% in quantità e del +8,5% in valore. Un risultato degno di nota perché riferito non ai prodotti grezzi, ma ai lavorati. Lo stesso vale anche per gli Emirati Arabi e, in misura minore, per il Kuwait. Gli Emirati sono ormai il primo mercato nell’area medio orientale ed hanno ampiamente superato l’Arabia Saudita ancora in calo sui volumi. Nell’insieme l’area più problematica è quella dell’Unione Europea, dove il mercato maggiore, la Germania, resta negativo su tutte le voci pur recuperando rispetto a primi sei mesi dell’anno sia in quantità che in volume. Anche altri Paesi importanti, come il Regno Unito, non danno segni di ripresa, mentre dai nuovi ingressi, particolarmente Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria arrivano segnali soddisfacenti che creano fiducia nel futuro. Le dinamiche dell’import italiano (che alimenta l’industria di trasformazione nazionale) sono lo specchio dei cambiamenti in atto sui mercati ma anche nelle tendenze di impiego dei materiali: sono fornitori di grezzo il Brasile ( +62,6% in volume e +64,6% in valore), la Spagna (+15,7% e +19,4%, nell’ordine) e anche India che cresce solo in valore (-2% in volume e +10,4% in valore) mentre l’incremento dell’import dalla Cina (+39% in volume, +8,9% in valore) è dovuto anche alle quantità modeste che sono interessate. La Cina conferma e consolida il trend di importazione italiana soprattutto di granito in lavorati. Infatti, dei circa 33 milioni di euro di nostre importazioni da questo Paese, oltre 17 milioni e 250 mila euro si ascrivono alla voce dei graniti lavorati. Anche le importazioni di marmi in blocchi e lastre sono in crescita, complessivamente del +6,7% in volume e del +15,6% in valore e tra i fornitori crescono di più Turchia (+36,3% e +42,1%), Spagna (+11,4% e + 20,6%), Iran (+13% in volume e +31,2% in valore), ed Egitto (+24,4% e +32% in valore), mentre si affaccia con una buona dinamica la Namibia.
Esport Italia Verso Tutti I Paesi Export
2005 2006 diff. % 2006/2005
Gennaio-settembre 2005/2006 tonn. Euro tonn. Euro % Qt. à % Val.
Marmo Blocchi E Lastre 574. 390 109. 031. 071 648. 144 125. 257. 811 12,84 14,88
Granito Blocchi E Lastre 160. 163 41. 372. 095 139. 138 36. 156. 064 -13,13 -12,61
Marmo Lavorati 720. 495 490. 946. 146 740. 423 542. 167. 215 2,77 10,43
Granito Lavorati 685. 475 557. 322. 520 687. 793 588. 074. 206 0,34 5,52
Altre Pietre Lavorati 153. 702 29. 041. 510 156. 397 29. 605. 410 1,75 1,94
Subtot Blocchi, Lastre e Lavorati 2. 294. 225 1. 227. 713. 342 2. 371. 895 1. 321. 260. 706 3,39 7,62
Granulati E Polveri 1. 079. 971 47. 865. 442 1. 061. 462 51. 254. 603 -1,71 7,08
Subtot con Granulati e Polveri 3. 374. 196 1. 275. 578. 784 3. 433. 357 1. 372. 515. 309 1,75 7,60
Ardesia Grezza 892 635. 714 1. 127 826. 713 26,35 30,05
Ardesia Lavorata 15. 085 9. 692. 794 15. 072 9. 735. 441 -0,09 0,44
Pietra Pomice 253. 442 4. 878. 278 190. 410 4. 944. 127 -24,87 1,35
Totale 3. 643. 615 1. 290. 785. 570 3. 639. 966 1. 388. 021. 590 -0,10 7,53
Import Italia Da Tutti I Paesi Import
2005 2006 diff. % 2006/2005
Gennaio-settembre 2005/2006 tonn. Euro tonn. Euro % Qt. à % Val.
Marmo Blocchi E Lastre 356. 990 57. 896. 949 439. 308 68. 323. 070 23,06 18,01
Granito Blocchi E Lastre 1. 184. 509 243. 233. 956 1. 263. 372 281. 087. 603 6,66 15,56
Marmo Lavorati 44. 370 22. 226. 281 62. 671 30. 841. 097 41,25 38,76
Granito Lavorati 115. 154 39. 042. 516 131. 644 44. 939. 405 14,32 15,10
Altre Pietre Lavorati 162. 985 20. 686. 148 114. 269 14. 579. 439 -29,89 -29,52
Subtot Blocchi, Lastre e Lavorati 1. 864. 008 383. 085. 850 2. 011. 264 439. 770. 614 7,90 14,80
Granulati E Polveri 359. 763 18. 742. 915 286. 768 17. 642. 740 -20,29 -5,87
Subtot con Granulati e Polveri 2. 223. 771 401. 828. 765 2. 298. 032 457. 413. 354 3,34 13,83
Ardesia Grezza 6. 244 931. 201 7. 688 1. 315. 717 23,13 41,29
Ardesia Lavorata 11. 767 9. 510. 815 12. 086 10. 150. 190 2,71 6,72
Pietra Pomice 11. 958 1. 115. 052 7. 221 799. 205 -39,61 -28,33
Totale 2. 253. 740 413. 385. 833 2. 325. 027 469. 678. 466 3,16 13,62
I trend nel comprensorio toscano e ligure Anche la performance del distretto toscano è stata apprezzabile nei primi nove mesi del 2006 e si allinea con il dato nazionale. Il comprensorio tosco ligure ha esportato per 396 milioni e 27 mila euro, con una crescita sul 2005 del +9,7%, corrispondenti a 1 milione e 511 mila tonnellate (817 mila di soli granulati e polveri), con una crescita in volume del +2,9%. Il dato sui valori dell’export ribadisce il ruolo delle imprese toscane che con questo parametro più alto di quello nazionale, testimoniano che il distretto sta recuperando nella fascia alta di prodotto soprattutto in quella dei lavorati esportati a più alto valore medio unitario per tonnellata che nel distretto toscano è stato nel 2006 di 887,2 euro circa per i marmi e di 947 per i graniti. Il dato, a livello nazionale, è di 732,2 euro per i marmi lavorati e 826 circa per i graniti lavorati. Il miglioramento del distretto toscano sullo stesso dato del 2005 è più elevato anche rispetto ad altri distretti di produzione. Questo è dovuto in gran parte al mix di mercati di sbocco che la nostra area cura di più che anche nei primi nove mesi del 2006 hanno continuato a crescere sotto la spinta delle imprese locali. Molto importanti e ancora in crescita si sono confermati gli Stati Uniti, dove proprio i lavorati, sia di marmi che di graniti, segnano un aumento sia in volume che in valore, e coprono da soli oltre il 40% del valore totale di export nazionale. Anche se nessun altro Paese avvicina il peso degli Usa, il ventaglio di mercati importanti e significativi rimane più vario, ampio e promettente di quello dei maggiori distretti concorrenti Per le Aziende toscane si riaprono spiragli sull’Estremo Oriente, si riconfermano i ruoli di alcuni Paesi nell’area medio orientale, nell’Europa non comunitaria e ancora nell’Africa mediterranea, mercato di sbocco per grezzi e semigrezzi. Anche le importazioni comprensoriali sono in crescita su base annua soprattutto per i graniti in blocchi. Costituiscono la voce maggiore e provengono soprattutto da Brasile e Sud Africa e India.
Export
Comprensorio Ms - Lu – Sp – Tutti I Paesi 2005 2006 diff. % 2006/2005
Gennaio-settembre 2005/2006 tonn. Euro tonn. Euro % Qt. à % Val.
Marmo Blocchi E Lastre 324. 389 44. 859. 209 345. 434 50. 807. 489 6,49 13,26
Granito Blocchi E Lastre 17. 259 8. 430. 584 12. 093 6. 009. 611 -29,93 -28,72
Marmo Lavorati 204. 021 159. 384. 679 207. 331 184. 052. 560 1,62 15,48
Granito Lavorati 135. 144 119. 366. 497 129. 772 122. 895. 843 -3,98 2,96
Subtot Blocchi, Lastre e Lavorati 680. 813 332. 040. 969 694. 630 363. 765. 503 2,03 9,55
Granulati E Polveri 788. 684 28. 888. 891 817. 157 32. 261. 974 3,61 11,68
Subtot con Granulati e Polveri 1. 469. 497 360. 929. 860 1. 511. 787 396. 027. 477 2,88 9,72
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Import
Comprensorio Ms - Lu – Sp – Tutti I Paesi 2005 2006 diff. % 2006/2005
Gennaio-settembre 2005/2006 tonn. Euro tonn. Euro % Qt. à % Val.
Marmo Blocchi E Lastre 118. 356 23. 337. 481 121. 643 25. 828. 359 2,78 10,67
Granito Blocchi E Lastre 229. 222 54. 691. 195 250. 139 62. 600. 785 9,13 14,46
Marmo Lavorati 8. 936 5. 159. 257 13. 799 7. 122. 300 54,42 38,05
Granito Lavorati 5. 590 1. 793. 062 6. 045 3. 275. 056 8,14 82,65
Subtot Blocchi, Lastre e Lavorati 362. 104 84. 980. 995 391. 626 98. 826. 500 8,15 16,29
Granulati E Polveri 552 162. 788 1. 657 17. 916 200,18 -88,99
Subtot con Granulati e Polveri 362. 656 85. 143. 783 393. 283 98. 844. 416 8,45 16,09
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SICUREZZA NEI CANTIERI: PIÙ CONTROLLI SUL TERRITORIO  
 
Roma, 13 febbraio 2007 - Da ieri al 23 febbraio l’assessorato alla sanità della Regione Lazio ha avviato su tutto il territorio regionale una campagna straordinaria di controlli nei cantieri edili. L’attività di controllo, si concentrerà soprattutto sui cantieri piccoli e medi e verrà svolta dagli ispettori dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza in Ambiente di Lavoro (Spresal) delle Asl. Secondo i dati raccolti dall’assessorato alla Sanità nel 2006 i controlli nel settore edile nel Lazio sono aumentati. Sono cresciuti del 10% quelli nei cantieri edili, mentre è aumentato del 15% il volume dei verbali trasmessi all’Autorità Giudiziaria (5299 nel 2006, 3891 nel 2005). Crescono anche i cantieri sequestrati: più 50% nel 2006 (258 contro 140 nel 2005). Inoltre, secondo l’Inail, è diminuito il numero di incidenti mortali nei cantieri (escluse le cave), che passano dai 22 morti del 2005 ai 19 del 2006. Nelle due settimane di controlli opereranno numerosi gruppi di ispettori messi in campo dal Ministero del Lavoro: alcuni destinati all’accertamento contributivo e al controllo della regolarità del lavoro, altri che ispezioneranno il rispetto delle normative nelle aree di lavoro. Particolare attenzione sarà dedicata al litorale romano di Anzio, Pomezia e Lavinio, particolarmente esposto al rischio di violazioni delle regole sulla sicurezza del lavoro. Per la prevenzione degli incidenti sul lavoro l’Assessorato alla sanità della Regione Lazio ha stanziato, nel triennio2006/2008, 14 milioni dieuro, predisponendo inoltre il pieno utilizzo dei Fondi provenienti dalle sanzioni per attività di prevenzione e sicurezza. .  
   
   
"UNA POLITICA DELLA CASA CHE RIQUALIFICA LE CITTÀ E CREA AFFITTI" A MAGGIO PRONTO IL NUOVO ´STATUTO DELL´EDILIZIA SOCIALE´ CON LE REGOLE PER IL FUTURO  
 
 Firenze, 13 febbraio 2007 - Governo del territorio è anche la capacità di rispondere alle forti esigenze di qualità e di riqualificazione urbana. L´edilizia sociale e la politica della casa si collocano in questo quadro e in quello della necessità di ridefinire i bisogni abitativi in termini nuovi. Questo, in sintesi, il senso dell´intervento dell´assessore regionale al territorio e alla casa, Riccardo Conti, intervenuto oggi a Livorno al convegno "Abitare, territorio e società" organizzato da Casalp (Casa Livorno e provincia spa) e Federcasa. "La questione casa, che la Toscana ha fatto rientrare a pieno titolo al centro dell´agenda politica, - ha proseguito Conti - pone e impone metodi e strategie nuove che si riassumono in tre linee guida: grandi programmi di riqualificazione urbana e coesione sociale; disponibilità di alloggi per il ceto medio incrementando l´offerta di alloggi in affitto a canone regolato; il concetto ´reddito e non rendita´, ovvero il sale della politica territoriale regionale che disegna nuovi rapporti pubblico-privato con l´obiettivo concreto dell´utilità sociale". Partendo da queste premesse la Regione Toscana sta lavorando al nuovo ´statuto dell´edilizia sociale´, proposta di legge regionale che disciplinerà l´edilizia sociale e i relativi regolamenti attuativi. Terminata la fase di discussione che ha già superato le audizioni, si prevede che entro maggio possa passare all´approvazione della giunta regionale e poi del consiglio per diventare legge. Così saranno individuati principi, regole e condizioni per una politica della casa che veda protagonisti i Comuni e intesa come "fattore" di benessere sociale e "risorsa" per uno sviluppo sostenibile dei diversi territori. Darà inoltre strumenti per garantire pari opportunità per l´esercizio del diritto alla casa di tutti coloro che vivono, lavorano e studiano in Toscana stabilmente o in via temporanea. Nel programma regionale di edilizia residenziale pubblica 2003-2005 la Regione Toscana ha messo in campo un impegno finanziario complessivo di 470 milioni di euro. 15605 i nuovi alloggi fra quelli realizzati e quelli in corso di realizzazione, così divisi: 7780 in via di ultimazione, 3260 da ultimarsi nel biennio 2006-2007; 4565 da terminare entro il 2008. .  
   
   
ENERGIA: DIECI MOSSE PER IL RILANCIO DELL’ITALIA PRESENTATO IN ANTEPRIMA IL LIBRO BIANCO SULL’ENERGIA DI ANIE E ANIMA: TRA LE INDICAZIONI PER LO SVILUPPO ENERGETICO DEL PAESE L’ESIGENZA DI OTTIMIZZARE L’INTERA FILIERA E DI ITER AUTORIZZATIVI PIÙ EFFICIENTI.  
 
Milano, 13 febbraio 2007 – Attivare al più presto gli impianti utilizzando le più evolute tecnologie disponibili tramite iter autorizzativi efficienti ed efficaci per la realizzazione di infrastrutture; investire in R&d, promuovendo la diffusione di una corretta cultura dell’energia; favorire la creazione di una partnership tra clienti e fornitori. Questo, in sintesi, il messaggio riportato nel Libro bianco voluto dall’Associazione Energia – Anie, con il supporto di Anima, e realizzato da un Comitato comprendente i maggiori esperti del settore di Abb, Auma, Siemens, con il contributo di Ansaldo Energia e la collaborazione scientifica del Cespri (Università Bocconi). A livello energetico, l’Italia dipende attualmente per oltre l’80% dall’importazione di gas dall’estero. L’alta vulnerabilità del nostro Paese, per quanto riguarda gli approvvigionamenti, è in aumento per la forte dipendenza dal gas - quasi il 50% delle centrali elettriche sono alimentate con questo combustibile - le cui riserve nel nord del continente sono in continuo calo. L’industria termoelettromeccanica conta oggi in Italia, includendo anche l’indotto, 4. 500 imprese e 78. 000 addetti. Il fatturato aggregato nel 2006 ha superato gli 8 miliardi di euro e posiziona l’industria italiana al terzo posto in Europa, preceduta da Germania e Francia. Lo “stato di salute” del comparto, che il Libro bianco analizza in una prospettiva sia di mercato sia più propriamente “strutturale”, evidenzia negli ultimi anni alcune significative criticità. La produzione industriale registra un calo significativo (-25% la contrazione dei volumi prodotti dal 2000 al 2005) e dal fronte occupazionale vengono segnali ancor meno incoraggianti: negli ultimi dieci anni il comparto ha perso il 18% degli addetti. Le performance aziendali evidenziano negli ultimi anni livelli di redditività del business sofferenti; i maggiori oneri derivanti da un sensibile incremento dei prezzi delle materie prime non sono stati adeguatamente compensati con più elevati ricavi. Le realtà industriali del comparto sono pertanto poste di fronte ad inevitabili scelte di riposizionamento competitivo. Dal quadro delineato emerge come sia necessario pianificare interventi nel breve periodo per supportare lo sviluppo del settore energia con particolare focus sul comparto elettrico, concentrandosi su adeguate e coerenti direttive. Dieci i suggerimenti che emergono dal Libro bianco, da attuare immediatamente per ottenere dei risultati tangibili in un’ottica di medio-lungo periodo: Gli sforzi devono essere volti innanzitutto alla creazione di un sistema energetico continentale basato su scambi tecnologici e commerciali. Per poter soddisfare il fabbisogno energetico nazionale, è importante accrescere la sicurezza degli approvvigionamenti, con diversificazione geografica e per fonte. L’introduzione di tecnologie quale il carbone pulito a ridotte emissioni è una delle strade principali per il bilanciamento del mix delle fonti del sistema elettrico nazionale. Il forte peso in Italia di un combustibile dal prezzo elevato come il gas comporta inoltre un elevato costo dell’energia elettrica per il consumatore finale, industriale e civile. E’ necessario puntare allo sviluppo in Italia di un sistema elettrico sostenibile, basato anche sull’utilizzo di fonti rinnovabili. E l’uso di fonti rinnovabili impone l’introduzione di nuove tecnologie per la generazione distribuita e l’allacciamento alla rete di distribuzione. Bisogna poi assicurare un efficace sviluppo delle reti di trasporto e distribuzione elettrica per consentire la qualità e la continuità dell’energia fornita all’utenza. Queste ultime devono essere garantite da sistemi di protezione, supervisione e controllo del sistema elettrico globale. Tra le misure ritenute fondamentali, l’obiettivo di incrementare l’efficienza energetica su tutti i livelli della filiera, sia nelle infrastrutture di generazione, trasmissione e distribuzione che per gli utilizzatori finali domestici e industriali mediante lo sviluppo di un mercato di servizi energetici (Esco) e l’incentivazione all’utilizzo di prodotti a risparmio energetico. In vista del raggiungimento di obiettivi di medio-lungo periodo, si dovrà partecipare a progetti di ricerca di respiro internazionale come quelli sul nucleare di 4° generazione e sulle nuove frontiere del sequestro e stoccaggio delle emissioni del carbone. Fondamentale per il raggiungimento di risultati concreti è la definizione di iter autorizzativi efficienti ed efficaci per la realizzazione di investimenti in infrastrutture a tutti i livelli della filiera, che prevedano una reale condivisione e accettazione del tessuto sociale locale e un rispetto delle problematiche tecniche connesse alla loro introduzione. La finalità del Libro bianco è favorire la definizione di una politica energetica che sostenga le sfide che il mercato offrirà nei prossimi anni, favorendo una convergenza dei decisori internazionali. Le direttive dovranno accogliere una nuova linea di politica energetica europea e supportare esclusivamente azioni aventi un’efficace attuazione ed un elevato impatto sul sistema energetico. Soltanto in questo modo l’Italia potrà perseguire lo sviluppo del sistema economico nazionale e proporsi in un ruolo strategico a livello continentale come hub sia per il gas, sia per la trasmissione di energia elettrica. “In questo momento – sostiene Guidalberto Guidi, Presidente di Anie - lo sviluppo energetico ed industriale sta attraversando, a livello mondiale, una fase di grande evoluzione in numerose aree geopolitiche, con previsioni nel lungo periodo di una forte crescita dei consumi di energia elettrica. Tutto questo rappresenta uno stimolo per l’industria elettromeccanica del nostro Paese, che ha tutte le capacità per contribuire alla crescita economica, grazie alle forti competenze sviluppate negli anni. In questo senso, è necessaria una spinta all’innovazione tecnologica (che coinvolga il mondo imprenditoriale, istituzionale, della ricerca e bancario) ed un orientamento a servizi a valore aggiunto, che possano rilanciare l’industria, indirizzando la domanda verso soluzioni integrate in un mercato in cui la competizione sia regolata da chiare condizioni di reciprocità. Il tessuto industriale del comparto riveste un ruolo fondamentale per l’economia nazionale e rappresenta un elemento trainante per altri settori. Pertanto, merita una giusta considerazione e valorizzazione da parte delle istituzioni, alle quali chiediamo un coinvolgimento nel disegno di una nuova politica energetica nazionale, che sia integrata anche da più efficaci linee di politica industriale”. "Il dibattito di oggi - ha commentato il Presidente di Anima Ettore Riello - testimonia la forte attualità del problema energetico e dei costi ad esso connessi. Non mi riferisco solo al sistema industriale e produttivo, che trova nell´elevato costo dell´energia un freno allo sviluppo e alla competitività, ma più in generale ai costi sociali e ambientali che l´utilizzo di energie e tecnologie convenzionali porta. E´ necessario investire in nuove idee non solo sul lato della produzione, ma anche sul fronte del consumo, con tecnologie in grado di massimizzare l´efficienza energetica. C´è bisogno di uno sforzo da parte tutti: dei fornitori, che devono investire nella generazione di energie convenienti e a minor impatto ambientale, delle imprese, che devono ammodernare le linee e i processi produttivi, del Governo, da cui attendiamo tutti una politica energetica nazionale efficace. Solo così potremmo non perdere il passo con i Paesi più moderni d´Europa". .  
   
   
ENEL AL VIA DUE PARCHI EOLICI IN GALIZIA PER 77 MW  
 
Roma e Madrid, 13 febbraio 2007 - Enel Union Fenosa Renovables (Eufer), joint venture tra Enel e Union Fenosa per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, ha avviato la costruzione di due parchi eolici in Galizia (regione del nord-ovest della Spagna), nell’ambito di un progetto eolico strategico per quell’area. Gli impianti di Casa e Coto de Codesas, situati rispettivamente, nella provincia di Lugo e a Coruna, saranno operativi entro la fine dell’anno in corso e avranno una potenza installata di 77 Mw. Il parco eolico di Casa, da 29,9 Mw di potenza, sarà composto da 13 aerogeneratori con una potenza di 2,3 Mw ciascuno, che verranno forniti dalla Siemens. Per la prima volta in Spagna, una installazione eolica opererà con aerogeneratori da oltre 2 Mw ciascuno. Eufer ha inoltre avviato la costruzione del complesso eolico di Coto de Codesas. In una prima fase verranno installati 20 aerogeneratori da 0,85 Mw di potenza ognuno. A fine anno verrà avviata la seconda fase, che consisterà in un massimo di 35 turbine. In tal modo, la potenza complessiva di questo parco potrà raggiungere i 46,8 Mw. Complessivamente, i due parchi eolici daranno una produzione annua di 201,6 Gigawattora (Gwh), grazie alla favorevoli condizioni di vento della Galizia. L’energia prodotta sarà sufficiente a soddisfare i bisogni annui di circa 60. 000 famiglie, e permetterà di ridurre di 80. 000 tonnellate l’anno le emissioni in atmosfera di anidride carbonica. Questi due progetti fanno parte del piano di sviluppo delle fonti rinnovabili che Eufer prevede di realizzare nel corso dell’anno in Galizia: 100 Mw da parchi eolici e 28 Mw da centrali idroelettriche. Nel 2007, la joint-venture Enel-union Fenosa nell’energia rinnovabile avvierà in tutta la Spagna la realizzazione di almeno 300 Mw di nuova potenza, con un incremento del 30% rispetto alla potenza installata alla fine del 2006. .  
   
   
MERCATO GAS: INTRODOTTI I “PROFILI DI PRELIEVO STANDARD” PER IL CALCOLO DEI CONSUMI GIORNALIERI  
 
Milano, 13 febbraio 2007 - L´autorità per l´energia elettrica e il gas ha definito i profili di prelievo standard, associati alle categorie d’uso del gas naturale, per la stima dei prelievi dei clienti finali allacciati alle reti di distribuzione. Tali profili, il cui utilizzo sarà obbligatorio a partire dall’anno termico 2007-08, devono essere utilizzati da tutte le imprese di distribuzione per la stima dei dati necessari alla fatturazione del servizio di distribuzione e per la corretta ripartizione del gas tra le diverse società di vendita, in caso di non disponibilità di letture. Il provvedimento è disponibile sul sito www. Autorita. Energia. It L’attuale assetto del sistema di distribuzione prevede che ciascuna impresa, pur soggetta ad obblighi di pubblicizzazione, possa utilizzare i propri criteri di stima. Con il provvedimento emanato, l’Autorità introduce criteri di stima omogenei su tutto il territorio nazionale, al fine di uniformare il comportamento di tutti i distributori e favorire ulteriormente la trasparenza dei mercati. Inoltre, parallelamente all’introduzione di profili di prelievo standard, aventi scansione temporale giornaliera, l’Autorità definisce le prime modifiche necessarie al sistema che, unitamente ai provvedimenti già annunciati in materia di promozione della telemisura anche nel settore gas, consentiranno la definizione con cadenza giornaliera dei “bilanci commerciali” delle reti di trasporto. Tale obiettivo si inquadra nello sviluppo della borsa del gas e dei relativi meccanismi di mercato. Le modifiche richieste al sistema saranno introdotte con gradualità, secondo un calendario che consentirà ai distributori un progressivo adeguamento. . .  
   
   
BERSANI: "ENERGIA, FARE SQUADRA PER RISOLVERE I PROBLEMI" IL PRESIDENTE MARTINI: "IMPORTANTE FISSARE GLI OBIETTIVI PER I PROSSIMI ANNI"  
 
Firenze, 13 febbraio 2007 - "L´energia non è più un prerequisito allo sviluppo, ma essa stessa fattore di sviluppo e di crescita complessiva. E proprio per il suo valore strategico, va governata senza che ognuno vada per la propria strada. Regioni e governo assieme. Le Regioni con il governo e l´Europa". Così il presidente della Regione Claudio Martini ha aperto il suo intervento al convegno su "Energia in Toscana" al Palacongressi di Firenze. "L´incontro di oggi - spiega Martini - serve proprio per avviare questa riflessione non autoreferenziale. La prossima tappa sarà un confronto con la Commissione europea". E così al presidente che fissa gli obiettivi per i prossimi anni e parla di sviluppo di energie ambientalmente sostenibili, di spazio per le rinnovabili, di energia meno cara per le famiglie, l´economia e le istituzioni, ma anche di un mercato più concorrenziale, il ministro allo sviluppo economico Pierluigi Bersani risponde mettendo in fila le necessità dell´Italia e del sistema paese per i prossimi anni: più tubi e più rigassificatori per il gas anzitutto, "perché noi siamo e continueremo ad essere quelli del gas per diversi anni", ma anche investimenti sull´eneria da fonti rinnovabili che oltre ad essere incentivata va anche prodotta, "perché se l´offerta supera la domanda come nel 2005 ed obblighiamo le aziende all´acquisto otteniamo come unico risultato l´aumento dei prezzi, rischiando di creare una micidiale distorsione del mercato". Sull´energia i problemi sono evidenti. Chiari gli scenari mondiali: con una preminenza, per ancora venti anni, delle fonti fossili ed un ritorno del carbone. Meno chiare, ammette il ministro, sono le soluzioni. E proprio per questo il ministro invita ad una maggiore concretezza e ad un migliore gioco di squadra, mettendo a fattor comune ad esempio le la forza di un mercato europeo che conta 480 milioni di consumatori Sul grande schermo dietro al palco della sala verde del Palacongressi scorrono intanto le immagini dei soffioni di Larderello, del distributore ad idrogeno di Collesalvetti (lungo la Fi. Pi. Li), di edifici con pannelli solari e di camini di casa dove brucia cippato. "L´italia, che dipende per il 90 per cento dal gas contro il 40% dell´Europa - ripete Bersani - ha bisogno entro il 2012 di almeno 3-4 rigassificatori. L´impianto che sarà costruito tra Livorno e Pisa è un contributo importante della Toscana alla sicurezza energetica nazionale. E sarà un impianto sicuro: al riguardo sono state dette cose che non stanno né in cielo né in terra". Sul Galsi invece aggiunge: "Il metanodotto che porterà gas dall´Algeria passando per la Sardegna è un altro tassello importante. A quel tavolo deve esserci anche la Toscana". Come importante, conclude il ministro, sarà il contributo della Toscana al tavolo Stato-regioni sull´efficienza energetica che, annuncia, dovrà essere a breve costituito. .  
   
   
ENI FIRMA CON NIGERIA LNG ACCORDO PER L’ACQUISTO DI 2 MILIARDI DI METRI CUBI DI GAS NATURALE LIQUEFATTO (GNL) ALL’ANNO  
 
 San Donato Milanese (Mi), 13 febbraio 2007 – Eni ha firmato ieri un accordo ventennale con Nigeria Lng Limited per l’acquisto di 1,375 milioni di tonnellate (pari a circa 2 miliardi di metri cubi) all’anno di gas naturale liquefatto (Gnl), derivanti dall’ampliamento della capacità di liquefazione (Train 7) del terminale di Bonny in Nigeria, previsto per il 2012. Nigeria Lng è una joint venture nigeriana formata da Nigerian National Petroleum Corporation (49%), Shell (25,6%), Totalfinaelf (15%) ed Eni (10,4%). Il Gnl sarà consegnato da Nigeria Lng presso il terminale di Cameron in Louisiana, dove Eni possiede una capacità di rigassificazione di circa 6 miliardi di metri cubi annui, per essere successivamente venduto sul mercato statunitense. La quantità di gas venduta a Eni rappresenta circa il 17% della produzione derivante dall’espansione del Train 7 dell’impianto di Bonny. L’accordo consentirà a Eni di allargare il proprio portafoglio di forniture di gas, rafforzando sia le attività sul mercato Usa sia il ruolo di primo piano svolto dalla Società nel settore del Gnl. .  
   
   
EDISON SI AGGIUDICA 5 NUOVE LICENZE DI ESPLORAZIONE DI IDROCARBURI IN NORVEGIA  
 
Milano, 13 febbraio 2007 – Edison, attraverso la controllata Edison International, si è aggiudicata 5 nuove licenze di esplorazione di idrocarburi nella Piattaforma Continentale Norvegese, messe in gara dal Ministero del petrolio e dell’energia della Norvegia. In particolare, la società ha acquisito 3 licenze nel Mare del Nord e due nel Mar di Norvegia. In questi blocchi Edison sarà presente con quote variabili dal 50% al 15%, in joint venture con importanti operatori internazionali. I contratti prevedono un primo periodo esplorativo variabile dai 5 ai 6 anni, suddiviso in 3-4 fasi operative. Al termine di ciascuna fase, nel caso di ritrovamenti non commerciali, alle joint venture è riconosciuta la possibilità di rilasciare il permesso. Grazie a questa operazione, Edison si rafforza nel Mare del Nord dove è presente con altri 3 titoli minerari, tra cui il campo di Markham, in produzione dal 1992, che a oggi ha prodotto 17 miliardi di metri cubi di gas e circa 5 milioni di barili di condensati, e la cui attuale produzione viene esportata al terminal Den Helder in Olanda. “Le attività di esplorazione e produzione rivestono un ruolo particolarmente importante per il futuro sviluppo di Edison e l’intensificarsi della nostra attività sta portando interessanti risultati”, ha dichiarato Umberto Quadrino, amministratore delegato di Edison. “Nello scorso dicembre abbiamo infatti siglato un contratto di esplorazione per un blocco off-shore al largo della costa nord ovest dell’Egitto in qualità di operatori e di recente siamo entrati nella seconda fase dell’esplorazione in Costa d’Avorio”. Il Piano Industriale 2007-2012 prevede infatti un rafforzamento delle attività di esplorazione e produzione di Edison, con l’obiettivo di incrementare le riserve e di avere produzioni di idrocarburi che rappresentino circa il 15% del futuro fabbisogno del Gruppo. La Norvegia è un Paese ad alto potenziale esplorativo. Le riserve ammontano a circa 13 miliardi di metri cubi di olio equivalente, di cui il 32% in produzione, il 42% già scoperte e da sviluppare e il 26%, pari a 3,4 miliardi di metri cubi, presunte e ancora da individuare. In base alle stime 2005, il gas naturale rappresenta il 55% delle risorse disponibili [fonte: Npd - Norwegian Petroleum Directorate]. L’esplorazione si sviluppa sulla Piattaforma Continentale Norvegese (Ncs), che si estende dalla linea di costa fino a una profondità media d’acqua di 200 metri, tra il Mare del Nord, il Mare di Norvegia e il Mar di Barents. Queste aree, per il loro diverso grado di maturità, presentano rischi esplorativi differenti, ma mediamente bassi. .  
   
   
APPROVATO PROGETTO OLEODOTTO BALCANI  
 
Trieste, 13 febbraio 2007 - Secondo la Sofia News Agency, il ministro dello Sviluppo regionale della Bulgaria, Assen Gagauzov, firmerà, con le controparti macedoni e albanesi, una convenzione sull´oleodotto transbalcanico Ambo. L´oleodotto misurerà 912 chilometri e trasporterà 35 milioni di tonnellate di petrolio all´anno. Il documento verrà firmato anche dall´investitore, l´azienda statunitense Ambo. E´ l´inizio della realizzazione della costruzione dell´oleodotto che da Burgas (Bulgaria) trasporterà il petrolio fino alla città albanese di Vlora, e quindi all´Europa Occidentale e agli Usa. .  
   
   
MARTINI: "ULTIMO PASSAGGIO PER IL RIGASSIFICATORE DI LIVORNO" AL PALACONGRESSI DI FIRENZE IL CONVEGNO "ENERGIA IN TOSCANA" E SUL METANODOTTO GALSI ORA VA DECISO IL CONTRIBUTO DELLA TOSCANA  
 
Firenze, 13 febbraio 2007 - Parla soprattutto di gas il presidente Martini. Lo fa a margine del convegno sull´energia che lo ha tenuto per tutto il pomeriggio al Palacongressi, rispondendo alle domande dei giornalisti sul rigassificatore di Livorno e sul metanodottto che collegherà l´Algeria all´Italia passando per la Sardegna e la Toscana. "Al rigassificatore di Livorno manca solo un ultimo passaggio, che è la verifica definitiva sul progetto di sicurezza prevista tra pochi mesi - sottolinea il presidente - Dopodiché all´autorizzazione alla costruzione, che già esiste e su cui il dibattito politico non puo´ influire, sarà affiancata l´autorizzazione all´esercizio e l´iniziativa partirà". "Sulla società che gestirà il metanodotto algerino chiara e molto netta è stata invece la risposta del ministro Bersani", prosegue Martini. Il metanodotto Galsi sarà pronto per il 2009: due miliardi di dollari di investimenti per 10 miliardi di metri cubi l´anno dall´Algeria all´Italia, con l´emiliana Hera, la Firs e la Progenia sarda, Enel ed Edison, per rimanere ai soli partner italiani, già della partita. "Al governo - ricorda Martini - avevamo posto un´esigenza una volta costituito il consorzio: che la Toscana fosse dentro l´operazione. Richiesta logica, visto che il metanodotto attraverserà per buona parte la nostra regione. La risposta, positiva, è arrivata e ora si tratta di mettersi a lavorare per vedere in che modo: per decidere chi e come rappresenterà la Toscana a quel tavolo". "Ciò non vuol dire dimenticarsi del resto" conclude Martini, che parla di palla lunga lanciata sullo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili, vera sfida del piano energetico, e che conferma gli impegni sul fronte della ricerca e dell´ecoefficienza, perché anche la domanda va controllata, tenendo a freno stili di vita che divorano energia. C´è anche la geotermia: "occorre un passo in avanti per sfruttare di più e meglio questa risorsa, - dice Martini - E lo dobbiamo fare insieme ad Enel, tenendo conto delle esigenze del territorio". Infine c´è la sfida dell´ idrogeno verde lanciata da Rifkin, che la Toscana raccoglie. .  
   
   
"NELLE FONTI ALTERNATIVE LA SFIDA DEL FUTURO PER IL NOSTRO TERRITORIO" AMMINISTRATORI LOCALI, RICERCATORI, INDUSTRIALI, SINDACALISTI A CONFRONTO AL PALACONGRESSI  
 
Firenze 13 febbraio 2007 - Procedure veloci e più relazioni tra enti locali e Governo centrale per rendere operative le scelte fatte in ambito regionale sulle politiche energetiche. Maggiori infrastrutture. Valorizzazione della geotermia. Questi alcuni dei temi forti usciti dai numerosi interventi che hanno animato oggi il convegno "Energia in Toscana" svoltosi al Palacongressi di Firenze. Così si è espresso Sergio Ceccuzzi, presidente di Confindustria Toscana che, sollecitando la realizzazione dei tre progetti Enel presenti nella nostra regione per la geotermia, ha sottolineato da un lato l´importanza di una rete infrstrutturale adeguata e, dall´altro "la lentezza delle procedure che rischia di tagliarci fuori". Stessa questione toccata da Alessandro Cosimi, sindaco di Livorno "cità che ha scelto di dare un contributo alla politica energetica del gas ma che per questo motivo si aspetta che il governo affronti la questione indutriale lanciando un piano industriale in linea ai nuovi orientamenti "fermo restando che il gas rappresenta una fase di transizione per superare la quale occorre lo sforzo di tutti". "Il futuro dell´energia, tema ambientale ma anche culturale, sta in un forte rapporto con il mondo scientifico - ha sostenuto il Rettore dell´Univerità di Firenze Augusto Marinelli - E noi offriamo il nostro patrimonio di studiosi e ricercatori di cui è dotata la Toscana, in tal senso terra fortunata, perché collaborino alla crescita e allo sviluppo di questo settore". Regione ricca di ingegni ma che, come il resto d´Italia, deve rincorrre gli altri paesi, ha osservato Erasmo D´angelis, presidente della Vi Commissione consiliare Territorio e Ambiente "La scorsa settimana ho acquistato il mio pannello solare: ho dovuto scegliere però tra uno prodotto in Germania e un altro prodotto in Canada". Menzionando poi il piano energetico della Toscana D´angelis ha messo a fuoco la necessità di una cornice nazionale che lo contenga. "Aspettiamo un segnale forte da questo governo. Al tempo stesso gli chiediamo di comunicare agli italiani le opportunità di risparmio che derivano dall´utilizzo delle energie alternative". Questione ambientale, culturale e naturalmente economica. Dopo Ceccuzzi, lo ha ribadito Antonio Vigni, direttore generale della Banca Monte dei Paschi di Siena. "Il mercato ci invia segnali precisi e soprattutto le piccole imprese. Questo ci dice che l´energia è il nuovo importante banco di prova per gli istituti di credito. Urge un confronto diretto tra istituzioni, imprese e mondo bancario e noi faremo la nostra parte, convinti che il campo energetico è uno dei driver per sostenere la ripresa dei prossimi anni". Maurizio Maggi, sindaco di Pomarance, evidenziando la necessità di potenziare la geotermia che oggi copre solo il 25% del fabbisogno energetico, ha chiesto un tavolo interistituzionale con Enel per valorizzarla e potenziarla. Secondo Luciano Silvestri, segretario generale Cgil Toscana, per l´energia , che un sistema produttivo in sé, adesso occorrono l´operatività delle scelte e la tempestività utile a sostenere la crescita. A questo devono aggiungersi le infrastrutture e la crescita dimensionale degli operatori. Iginio Benedetti, titolare della Ilt di Pontedera, l´impresa che ha puntato tutte le carte sull´idrogeno. "Forniamo idrogeno alle industrie orafe di Arezzo, Vicenza e Valenza Po, consentendo di risparmiare fino all´80% rispetto al gas, abbattendo l´inquinamento e perfino l´assenteismo grazie alla tecnologia pulita. Oria siamo pronti per immatricolare almeno 100 veicoli sperimentali, che altrettanti amministrazioni comunali chiedono per far andare auto di servizio e dei vigili. Chiedo al Ministro di rimuovere gli ostacoli che ancora si frappongono a queste immatricolazioni. " Fabio Ceccherini, presidente della provincia di Siena, plaude ai preliminari di accordo ai quali si è giunti con l´Enel per la geotermia nell´Amiata. Ora - dice - è fondamentale giungere celermente a siglare l´accordo definitivo per utilizzare questa risorsa. Ceccherini ricorda inoltre quanto l´Amiata sia vicina alla Valdorcia e chiede un riequilibuio della discussione politica. "Se c´è un vero ecomostro - conclude - è il vecchio sistema della geotermia. Dobbiamo uscire da una lettura statica della tutela del territorio, altrimenti diventa difficile fare impianti energetici altermnativi, come quelli a biomasse. " Roberto Cecchi, Associazione Ambiente e Lavoro, riprendendo le affermazioni del Presidente Martini e del Ministro Bersani, sottolinea come la questione energetica sia direttamente correlata alla qualità dello sviluppo e alla cultura e chiede che sia varato al più presto il piano energetico nazionale indispensabile per l´integrazione delle politiche. Alfredo De Girolamo, presidente Cispel Toscana ricorda il recente accordo sottoscritto per l´acqua e ribadisce la candidatura della Toscana a giocare un ruolo importante nelle energie rinnovabili, ma chiede una vera liberalizzazione nel settore dell´approvvigionamento energetico. Marco Failoni, Aiel, sottolinea l´importanza delle fonti energetiche derivanti dall´agricoltura. Una fonte rinnovabile - dice - che già oggi in Toscana è al secondo posto dopo l´idroelettrico e che secondo studi calibrati sulla regione può raggiungere il 13% dell´intero fabbisogno. In proposito Failoni sottolinea l´esigenza di promuovere le filiere locali, per evitare l´importazione dall´estero della materia prima. Chede inoltre di rimuovere gli ostacoli all´eolico e al fotovoltaico nelle zone rurali: "E´ più brutto un traliccio Enel di una pala eolica". Gianni Anselmi, sindaco di Piombino, ricorda il ruolo svolto dalla sua città nel settore energetico e siderurgico e quanto il suo territorio "si è fatto carico dell´interesse nazionale" e chiede attenzione anche ai siti come Baratti e Populonia, sottolineando la necessità di "segnali concordanti". Marco Baldi per Cna, ha preso atto con favore degli importanti atti di indirizzo adottati dal Governo in materia, ricordando come spesso in passato atti simili siano stati oggetto di continui contenziosi di fronte alla Corte Costituzionale. Esortando ad andare avanti ha chiesto "vere liberalizzazioni, non come le privatizzazioni varate in passato e piani energetici, regionale, nazionale ed europeo, omogenei e integrati". Mario Lupi, capogruppo dei Verdi in Consiglio regionale, ha esordito affermando "non siamo quelli dell´insalata e nemmeno del lume di candela, abbiamo compreso che nella fase transitoria c´è bisogno anche del gas, ma diciamo: facciamo anche delle proposte". Lupi ha preso atto positivamente che la "Regione non intende andare avanti su Rosignano", mentre sul Galsi ha detto "ci siamo, va bene". Aggiungendo che, "se è necessario fare un sacrificio per l´Italia, noi riteniamo comunque opportuno fare delle osservazioni. Credo - ha concluso Lupi - che dovremmo fare un ragionamento in termini di Prodotto Interno Lordo Ambientale". "Questa Regione non è solo Chianti e Rinascimento - è intervenuto Gino Metefori della Cisl - Un toscano su tre lavora nell´industria. Dunque il benessere sociale passa attraverso la capacità dell´industria di consolidare lo sviluppo. Non possiamo fare a meno di diversificare e aumentare l´offerta". Per questo il sindacalista della Cisl ritiene "incomprensibile mettere in contrapposizione l´offshore e l´impianto di Rosignano, rinunciando a importanti ricadute occupazionali. In ogni caso è positivo il ruolo guida della Regione , condizione indispensabile per il rilancio di tutti i settori industriali". Per il sindaco di Santa Fiora Renzo Verdi "è finito il tempo dell´attesa. Al ministro chiediamo più coraggio, La geotermia per noi è una risorsa strategica a condizione che la Regione dia risposte sul problema degli acquiferi, delle emisisioni, della salute degli abitanti dell´Amiata. Gli enti locali non vogliono essere spettatori nei confronti della Regione". Giuseppe Ricci di Power One (ex-Magnetek) ha insistito sulla necessità per l´industria di contare sull´eccellenza tecnica per recuperare competitività. "Occorrono leggi semplici - ha detto - sistemi agevolati di finanziamento e premi per l´efficienza tecnica degli impianti. A maggiore efficienza devono corrispondere maggiori contributi. Il conto energia è la nostra ultima possibilità per recuperare i ritardi rispetto ai concorrenti tedeschi, giapponesi, statunitensi". La Regione Toscana ha contribuito, secondo Giovanni Ricciardi di Fidi Toscana allo sviluppo delle piccole e medie imprese grazie al fondo centrale di garanzia del 1996. "A integrazione delle iniziative regionali, sarebbe opportuno poter ricorrere a finanziamenti agevolati per la costruzione di progetti più efficienti". Antonio Giulietti del Cnr ha affermato di non essere rassegnato all´idea che l´Italia accetti di suicidarsi nel campo della ricerca, "ma le recenti affermazioni del ministro Bersani fanno intravedere la luce in fondo al tunnel". Da parte di Riccardo Basosi dell´università di Siena è venuta la richiesta di leggi ad hoc per un migliore utilizzo dell´energia elettrica, e di sfruttamento dei distretti industriali per la cogenerazione. Il vicesindaco di Pistoia, Luca Iozzelli, ha domandato quali siano gli orientamenti del governo in tema di concentrazioni, mentre Alessandro Nenci, sindaco di Rosignano ha insistito sulla opportunità di non escludere altri impianti di rigassificazione. "La Toscana, e in particolare la provincia a vocazione industriale di Livorno - ha detto - può dare in grosso contributo al paese". .  
   
   
GRAZIE AI PRODOTTI FOTOCATALITICI ECOATTIVI, REALIZZATI DA GLOBAL ENGINEERING, L´INQUINAMENTO ATMOSFERICO DEL TUNNEL FUXING-EAST ROAD, IN CENTRO A SHANGHAI, È DIMINUITO DEL 43%.  
 
Shanghai, 13 febbraio 2007 – In una situazione congiunturale in cui sono i prodotti made in China a preoccupare seriamente il mercato italiano, e non solo, Global Engineering - società multiservice a vocazione internazionale - ha lanciato con successo a Shanghai un innovativo rivestimento a base di cemento fotovoltaico, denominato Ecorivestimento Pavimentazione Fotofluid, in grado di abbattere efficacemente lo smog. Applicato presso il tunnel Fuxing-east Road, nel cuore di Shanghai, Ecorivestimento Pavimentazione Fotofluid ha permesso un abbattimento del biossido di azoto in media del 43% (con picchi del 79,4%) e del monossido di carbonio del 43,4% (con picchi del 100%). Il monitoraggio è stato effettuato per cinque giorni consecutivi Realizzato con tecnologia Pps (Proactive Photocatalytic System) da Global Engineering, in collaborazione con Millennium Chemicals (Lyondell Chemical Company), questo rivestimento a base di cementizia sfrutta la fotocatalisi per ridurre efficacemente l’inquinamento, migliorando sensibilmente la qualità dell’aria. La fotocatalisi si avvia grazie all´azione combinata della luce (solare o artificiale) e dell’aria: i due elementi, a contatto con il rivestimento delle superfici, favoriscono l’ossidazione e la decomposizione delle sostanze organiche e inorganiche, quali: polveri sottili, come il Pm10, ossidi di azoto, benzene, anidride solforosa, monossido di carbonio. Assolutamente atossico, antisporcamento e battericida, Ecorivestimento Pavimentazione Fotofluid, rappresenta così la nuova frontiera nella lotta all’inquinamento atmosferico. .  
   
   
KERSELF: ACCORDO PER L´ACQUISIZIONE DEL RESTANTE 49% DI NUOVA THERMOSOLAR  
 
Correggio, 13 febbraio 2007 – Kerself S. P. A. , società quotata nel mercato Expandi di Borsa Italiana e leader nel settore delle elettropompe e degli impianti solari fotovoltaici, ha firmato un contratto preliminare per l´acquisto del 49% della Nuova Thermosolar S. R. L. , la società attiva nella produzione e commercio di impianti termosolari di cui è già in possesso della quota di controllo del 51% acquisita in data 14 giugno 2005. Per l´acquisto della Nuova Thermosolar S. R. L. , Kerself ha firmato quattro lettere di intenti con i quattro soci — Giorgio Amadessi. Aronne Bendetti, Pier Paolo Mescoli e Claudio Simoni - che attualmente possiedono ciascuno una quota del 12,25%. Il prezzo pattuito con ciascuno dei quattro soci è di Euro 200. 000,00, per complessivi Euro 800. 000,00. Il closing dell´operazione di compravendita è previsto entro fine febbraio 2007. Alla data del closing verranno restituiti ai quattro soci gli importi versati da ciascuno di loro come prestito nelle casse di Nuova Thermosolar. L´ acquisizione è avvenuta agli stessi parametri dell´acquisizione del 51% nel 2005. .  
   
   
GLI OBIETTIVI DEL PATTO REGIONE-CISPEL MENO 15% DI FANGHI E UNA RETE DI MINI-IMPIANTI RINNOVABILI ARTUSA: "OLTRE AI BENEFICI AMBIENTALI, PUNTIAMO A TARIFFE PIÙ LEGGERE PER I CITTADINI"  
 
Firenze, 13 febbraio 2007 - Riduzione fino al 15% della produzione di fanghi di depurazione civile e aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili. Sono i due obiettivi del patto tra Regione e Cispel Confsevizi Toscana che oggi è stato sottoscitto dall´assessore regionale all´ambiente Marino Artusa, dal presidente della Cispel, Alfredo De Girolamo e da Fausto Valtriani, coordinatore della commissione acqua di Cispel. Alla base del protocollo c´è un progetto ambientale sviluppato dalla commissione acqua di Cispel Toscana - composta da tutti i gestori del servizio idrico (Acque, Acquedotto del Fiora, Asa, Gaia, Geal, Nuove Acque e Publiacqua) e presieduta da Fausto Valtriani - che ha lo scopo sia di rendere più efficiente la gestione e lo smaltimento dei fanghi di depurazione civile che di ricavare l´energia elettrica necessaria per gli impianti idrici ricorrendo a fonti rinnovabili. "E´ un progetto che incide significativamente - afferma l´assessore regionale all´ambiente Marino Artusa - su due fronti cruciali delle problematiche ambientali, da un lato la riduzione dei rifiuti e dall´altro la produzione di energia da fonti rinnovabili, con il conseguente abbattimento delle emissioni in atmosfera di gas serra, ed è dunque in piena sintonia con gli obiettivi formulati nel Piano regionale di azione ambientale 2006-2010. Ma c´è un altro aspetto di grande rilevanza, oltre a quello dell´alleggerimento dell´impatto ambientale: la messa in atto nell´ambito della pianificazione regionale del progetto elaborato da Cispel sarà in grado di produrre effetti positivi di contenimento dei costi del servizio idrico integrato, e quindi si rifletterà sulle tariffe, a tutto vantaggio dei cittadini. I costi dell´energia e quelli del trasporto e smaltimento dei fanghi di depurazione sono infatti fra le maggiori voci di costo che incidono sulla tariffa dell´acqua". Per ridurre i volumi di fango sarà utilizzato il processo di "fitomineralizzazione" sperimentato da Acque Spa di Pisa, un processo naturale di semplice gestione che permette di ottenere una riduzione fino al 15% dei fanghi negli impianti di piccola e media taglia. Anche per quanto riguarda lo smaltimento è prevista la realizzazione di un prototipo sperimentale per la produzione di biogas. Attualmente negli oltre 600 impianti di depurazione civile utilizzati per il servizio idrico integrato si producono circa 120. 000 tonnellate annue di fanghi e il consumo energetico relativo alla gestione dell´acqua in Toscana ammonta a 439 milioni di Kwh, che costituisce la voce più elevata nel consumo energetico industriale dellaToscana. Dati che entrambi sono previsti in aumento nei prossimi anni. I fanghi di depurazione vengono smaltiti per circa il 50% in agricoltura, per il 35% tramite compostaggio e per il restante 15% vengono inviati in discarica. Il progetto alla base del protocollo prevede di attivare una serie di processi alternativi: lo smaltimento in agricoltura sarà preceduto da un trattamento effettuato in "impianti di condizionamento" collocati in aree vicine sia ai grossi depuratori che alle aziende agricole di riutilizzo. Tali impianti, anch´essi di semplice gestione, consistono in piattaforme coperte che ricevono i fanghi disidratati degli impianti centralizzati, dove questi vengono "condizionati" con la calce e/o stabilizzati attraverso processi biologici. Lo loro funzione può essere anche di stoccaggio temporaneo nei periodi di brutta stagione durante i quali non è possibile accedere ai terreni agricoli. "Quanto alla produzione di energia da fonti rinnovabili, l´aspetto interessante - interviene l´assessore Artusa - è la prevista sperimentazione di piccole installazioni per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, sia minieoliche che fotovoltaiche e mini-idroelettriche per costituire un sistema distribuito di produzione dell´energia a basso costo, pensato per applicazioni sulle piccole utenze. Ma si interviene anche per rendere più efficienti i sistemi acquedottistici di distribuzione, rivedendo l´approccio con cui sono stati progettati gli acquedotti negli anni passati, quando la componente dei costi energetici non era determinante come lo è diventata in questi anni". Il patto prevede anche la costituzione di un tavolo tecnico per avviare uno stretto raccordo fra Regione e Cispel Toscana, con il compito di mettere in atto i nuovi progetti e di sviluppare ulteriori iniziative. "Le aziende toscane dell´acqua - ha affermato De Girolamo - si trovano oggi ad affrontare la sfida dell´innovazione tecnologica e dell´attenzione all´ambiente e questo progetto dimostra l´impegno nel rendere efficienti i sistemi di distribuzione dell´acqua. Oggi stiamo attuando progetti per ottenere un elevato risparmio energetico, che possa finanziare, inizialmente l´esborso economico previsto per la realizzazione degli interventi di adeguamento e poi produrre un risparmio economico che si ripercuoterà positivamente sul costo dell´acqua. " .  
   
   
RIDURRE LE EMISSIONI DI GAS SERRA E LA DIPENDENZA DAL PETROLIO SECONDO IL PIER ALMENO IL 50% DI ENERGIA ELETTRICA DOVRÀ PROVENIRE DA FONTI RINNOVABILI  
 
Firenze, 13 febbraio 2007 - La Toscana ha una fabbisogno di energia elettrica di 21. 720 Gigawatt, a fronte di una produzione netta di 18. 382 Gwh di cui 6. 216 da fonti rinnovabili e il resto da fonti termoelettriche tradizionali. L´obiettivo, formulato nel Pier, Piano energetico regionale, di cui è stato già approvato dal Consiglio il documento preliminare, è quello di produrre almeno il 50% di energia elettrica attraverso l´uso di fonti rinnovabili (attualmente al 34% rispetto ad un dato nazionale di circa il 17%). Per il geotermico si tratta di passare da 681 Mw del 2004 a 1080 Mw nel 2010. Ma lo sviluppo maggiore è atteso dall´eolico, dove si punta a 300Mw di potenza prodotta a fronte degli 1,8 Mw attuali, dalle biomasse (da 103Mw si punta a produrre 255Mw) e dal fotovoltaico, con uno sviluppo previsto di 4,7 Mw. Nel settore idroelettrico l´obiettivo è di aumentare la produzione di circa 10 Mw. La politica per l´energia della Regione Toscana punta in due direzioni principali: 1. La riduzione delle emissioni dei gas serra nel rispetto degli obiettivi posti dal Protocollo di Kyoto. La Toscana ha assunto l´obiettivo di ridurre, al 2012, di circa 4 milioni di tonnellate di Co2 equivalente, rispetto al livello di emissioni del 2002, le emissioni di gas serra per il settore energetico, come previsto dal Praa. 2. La riduzione della dipendenza dal petrolio. Per perseguirle è necessario: Aumentare l´efficienza nei consumi e favorire stili di vita meno energivori. La politica della domanda non deve più essere una variabile incontrollabile, troppo spesso condizionata dall´offerta, ma deve associarsi ad un cambiamento profondo nei modelli di consumo nei vari settori e ad una maggiore efficienza nell´uso. La Regione intende darsi anche un ruolo centrale di indirizzo, informazione, assistenza e supporto al mondo delle aziende. Tra le azioni previste si collocano: la riduzione del consumo di energia elettrica nell´illuminazione pubblica, con sistemi di alimentazione elettronica con telecontrollo e telegestione, e la razionalizzazione del consumo nenergetico nelle strutture pubbliche e/o a uso pubblico, la riduzione del consumo energetico degli edifici, definendo requisitii qualitativi e cogenti per gli edifici di nuova costruzione e la riconversione energetica di quelli esistenti la riduzione dei consumi energetici (rispetto all´andamento del Pil) nel settore industriale e dei trasporti, promuovendo lo sviluppo della cogenerazione e di interventi di risparmio e ottimizzazione energetica, l´aumento dell´efficienza energetica degli impianti di produzione di energia elettrica, trasformando le centrali a olio combustibile in impianti a ciclo combinato e gas naturale. ° Incrementare e sviluppare le fonti di energia rinnovabile, attraverso una politica sensibile ai temi della sostenibilità ambientale. Rispetto alla produzione totale di energia, la produzione da fonti rinnovabili va incrementata del 4%. A tale proposito, in Toscana, risulta fondamentale il consolidamento e lo sviluppo sostenibile della risorsa geotermica. Va inoltre promossa una rete diffusa di piccoli impianti da fonti rinnovabili che abbassi il prelievo di energia elettrica dalla rete nazionale. Tra le azioni previste si collocano: sviluppo della risorsa geotermica tramite nuova legge in materia di concessioni geotermiche, definizione dei criteri ottimali per localizzazione dei punti di estrazione con più elevata potenzialità e sviluppo dei centri di ricerca di Pomarance e Monterotondo marittimo e della Authority geotermica sull´Amiata incentivazione della produzione di energia da fonti rinnovabili attraverso il ricorso al credito agevolato con il Fondo di garanzia regionale rivolto a imprese,enti locali, cittadini realizzazione di impianti per produrre energia elettrica da biomasse e di una sperimentazione di gruppi elettrogeni alimentati a olio vegetale diffusione di un sistema di produzione di energia elettrica mediante moduli fotovoltaici ad alta concentrazione sviluppo di una rete di distributori di idrogeno "verde" (prodotto da fonte rinnovabile) su tutto il territorio regionale e studio sull´introduzione nel mercato di minibus a idrogeno. Aumentare le opportunità di approvvigionamento energetico e di sicurezza negli approvvigionamenti, garantendo alla Toscana un´adeguata disponibilità di energia e una più ampia disponibilità di "fonti" e di "provenienze geo-politiche" e aumentando la competitività del settore energetico. Tra le azioni previste figurano: la valutazione delle opportunità di approvvigionamento rispetto al gasdotto algerino che approderà in Toscana. Ciò attribuisce alla nostra Regione un ruolo di primo piano nel quadro della cessione del gas da parte del consorzio Galsi anche a favore di imprese toscane, e della possibile trasformazione a turbo gas di almeno una delle centrali di Livorno e Piombino; la realizzazione del rigassificatore off shore che rappresenterà una tessera importante nel mosaico dell´approvvigionamento del gas metano in Toscana. Tale impianto, assieme al metanodotto algerino, consentirà una diversificazione opportuna delle fonti a favore della sicurezza negli approvvigionamenti e della calmierazione dei prezzi per le utenze finali. .  
   
   
GENIA SPA PRESENTA I PROGETTI DI RIQUALIFICAZIONE URBANA ELABORATI PER IL COMUNE DI SAN GIULIANO MILANESE  
 
 San Giuliano Milanese” 13 febbraio 2007 - Si intitola “Verso un nuovo paesaggio urbano - progetti per San Giuliano Milanese” la mostra sui prossimi progetti architettonici per la città organizzata da Genia Spa in collaborazione con il Comune di San Giuliano Milanese. La mostra è stata inaugurata sabato 10 febbraio alla presenza del Sindaco Marco Toni e del Presidente della società Prof. Roberto Fazioli. Un percorso significativo che definisce i nuovi traguardi e idea di città con la formazione di un nuovo paesaggio urbano. I progetti esposti sono parte di una prima interpretazione del sistema complesso che la città muove nella propria dinamica trasformativa e offrono lo spettro esteso dei temi posti sul tavolo delle politiche societarie e comunali. I prospetti che si possono visionare riguardano la riqualificazione dell’arredo urbano in varie zone: dalla costruzione di edifici di nuovi alloggi, al centro anziani a quelle delle aree verdi, dei parchi giochi e delle strade nel territorio. Questa esposizione vuole porsi come primo momento di confronto e come punto di svolta da cui muovere i passi successivi, verso gli strati più ampi del consenso e della condivisione pubblica di un sistema di idee che oggi mostra il proprio volto. La mostra sarà visitabile dal lunedì al giovedì dalle 8. 30 alle 12. 15 e poi dalle14. 30 alle 17. 00 mentre il venerdì sarà aperta solo al mattino. All’interno dell’esposizione, spicca la proposta per un nuovo “Polo delle Arti” ipotizzato a San Giuliano Milanese nell’area situata al margine orientale del parco di via Campo Verde, una delle aree a maggiore potenziale strategico reperibili entro la struttura densamente edificata del nucleo urbano centrale di San Giuliano. Il progetto per il nuovo “Polo delle Arti” prevede la realizzazione di una sala polivalente per cinema, teatro e musica da circa 450 posti e due sale polivalenti da 100 posti ciascuna in grado di ospitare conferenze, dibattiti, proiezioni cinematografiche e offrirsi come spazi alternativi all’implementazione delle attività didattiche del sistema scolastico cittadino non solo circostante. All’interno del nuovo spazio è stato inoltre prevista la collocazione anche di un ristorante con terrazza panoramica verso il parco e un insieme di spazi di riferimento per giovani artisti quali sale prove e spazi di aggregazione e formazione musicale e cinematografica. Il progetto prevede inoltre la realizzazione di un grande parcheggio interrato multipiano, con accesso da via Nisoli, completamente automatizzato e aperto 24/24 in grado di offrire una radicale alternativa ai problemi di parcheggio che gravano sui flussi della mobilità veicolare urbana delle aree centrali. Altro progetto importante è quello che riguarda il nuovo complesso polifunzionale che previsto quale riqualificazione dell’area ex caserma dei Carabinieri. Per l’intera zona, che attualmente si presenta in uno stato di degrado, è stata ipotizzata una riqualificazione che prevede il recupero della fabbrica principale prospiciente via Trieste e l’integrazione dello stesso per opera di una sopraelevazione di un piano e con un complesso edificato di nuova formazione. Gli spazi recuperati potranno così essere destinati in parte ad uso istituzionale e in parte a ospitare numerosi minialloggi per un complesso di cinque livelli. Al piede del fabbricato è previsto un nuovo spazio coperto che raccoglie le percorrenze pedonali da via Marconi e via Trieste e si connette con la parte residenziale del complesso. Questo nuovo spazio pubblico coperto è stato progettato per essere attrezzato con sedute, alberi, vegetazione e opere d’arte civica, diventando un inedito luogo per la circolazione, la sosta e lo svago dei cittadini. Ē prevista anche la formazione di un nuovo piano totalmente vetrato e trasparente particolarmente adatto a ospitare attività di pregio come le sedi pubbliche che possono contribuire alla polarizzazione delle destinazioni funzionali d’interesse collettivo verso gli spazi aperti. .  
   
   
DISCUSSO IN SENATO IL TEMA DELLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE CONTRO I CRIMINI AMBIENTALI L’INIZIATIVA PROMOSSA DALL’ACCADEMIA INTERNAZIONALE DI SCIENZE AMBIENTALI TORNA ALL’ORDINE DEL GIORNO IN SEGUITO AL GRAVISSIMO ALLARME LANCIATO A PARIGI DA SCIENZIATI E RICERCATORI DI TUTTO IL MONDO.  
 
 Venezia, 13 febbraio 2007 - Dopo l’interpellanza parlamentare dello scorso 21 dicembre presentata dall’on. Gerardo Bianco, torna ad essere discusso in parlamento, ma questa volta al Senato, il tema di una corte penale internazionale. In relazione alla proposta del senatore Andreotti relativa all’istituzione di una commissione sui diritti umani, il senatore dell’Ulivo Felice Casson è intervenuto ieri pomeriggio ponendo al centro dell’attenzione la necessità di avere un giudice penale internazionale che abbia compentenza per i disastri ambientali. Un nuovo importante intervento, dunque, a favore dell´istituenda Corte Penale Internazionale per i crimini in materia ambientale, iniziativa promossa in tutto il mondo da Iaes, l’Accademia Internazionale di Scienze Ambientali di Venezia. Un tema di grande attualità anche in relazione alla situazione mondiale attuale. Il senatore Casson si è soffermato in particolare sulla videoconferenza, tenutasi il 23 e 24 novembre 2006, che ha visto la partecipazione di personalità, studiosi e cittadini collegati via web da tutto il mondo e la presenza di Ministri, alti rappresentanti di Istituzioni e organizzazioni impegnati da anni sui problemi ambientali come Unesco, Oms, Ue, Greenpeace «Anche poche settimane fa, da Venezia è partita una convincente e motivata proposta per l´istituzione di una Corte internazionale per i crimini ambientali ad opera dell´Iaes, l´Accademia internazionale di scienze ambientali, di cui fanno parte alcuni premi Nobel e di cui è Presidente il premio Nobel Perez Esquivel». – Il senatore ha poi proseguito il proprio intervento dibattendo sul forte legame tra i diritti della persona e la tutela dell’ambiente: «Orbene, se non ci si rende conto e non ci si convince che la questione ambientale ormai ha a che fare con la persona, con i diritti della persona, della collettività e anche delle generazioni future, non si fa cosa utile a noi stessi e alle nostre istituzioni. Il concetto di ambiente ha ormai assunto una connotazione più ampia rispetto al passato e ha a che fare con l´uomo nei suo aspetti essenziali. Per questo ritengo che la Commissione istituenda dovrà tenere conto anche degli aspetti e dei temi che ho testé trattato». .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE: MUSSNER A ROMA PER DISCUTERE DI COMUNICAZIONI RADIO  
 
Bolozano, 13 febbraio 2007 - Le comunicazioni radio nei casi di emergenza e l´intervento di specifiche unità della protezione civile delle varie Regioni sono stati i temi al centro dl vertice tenutosi oggi (9 febbraio) a Roma a cui ha partecipato per la Provincia di Bolzano, in rappresentanza del presidente Durnwalder, l´assessore Florian Mussner. La Provincia farà parte della commissione nazionale operativa nel settore della comunicazione radio. "Tutti i sistemi radio di comunicazione in emergenza già attive nelle varie Regioni saranno collegati con la rete della Protezione civile nazionale", spiega da Roma l´assessore Mussner, che ha partecipato al vertice politico-istituzionale nel quale è stata varata la cosiddetta "dorsale" del servizio nazionale. Il finanziamento sarà in gran parte a carico dello Stato ma anche le Regioni sono chiamate a contribuire. Altro tema importante discusso a Roma è stato quello dell´impiego di speciali unità di intervento della protezione civile di ogni Regione e Provincia autonoma nel quadro della colonna mobile nazionale: ogni Regione metterà a disposizione un determinato contingente di operatori che nei casi di emergenza potrà intervenire su richiesta del Dipartimento nazionale. Più che secondo il principio delle risorse e dell´offerta standard, ha sottolineato l´assessore Mussner, questa forma di intervento dovrebbe essere collegata al principio della prestazione, vale a dire sulla base del servizio specifico che la singola Protezione civile regionale è in grado di garantire e che è stato già sperimentato con successo. Mussner ha inoltre fatto presente la necessità di "tenere nel dovuto conto le competenze della Provincia autonoma in materia, con la possibilità attribuita direttamente al Presidente della Provincia di richiedere l´intervento delle unità di protezione civile. " L´alto Adige intende poter intervenire, come accaduto finora, in Italia ma anche in Austria o Svizzera, ha specificato Mussner: "Oltretutto è già avviata l´ipotesi di una collaborazione europea e a maggio dovrebbe svolgersi la prima riunione a Monaco di Baviera. " Nella seduta di Roma è stata nominata anche la Commissione radio, dove siedono anche esperti della protezione civile: la Provincia di Bolzano ne farà parte nella persona di Markus Rauch, vicedirettore dell´Ufficio provinciale Protezione civile. .  
   
   
A RIJKMAN GROENINK IL DIPLOMA HONORIS CAUSA MBA IN INTERNATIONAL BUSINESS DEL MIB SCHOOL OF MANAGEMENT  
 
Trieste, 13 febbraio 2007 - Rijkman Groenink riceverà il diploma honoris causa Mba in International Business del Mib School of Management per l’anno accademico 2006-2007. In occasione del conferimento del diploma, Groenink terrà una relazione dal titolo: "Running up the Hill; next steps in European financial integration". L’mba in International Business è un Master in Business Administration che si distingue per il forte orientamento internazionale. Il Corso, tenuto in lingua inglese, conta sulla partecipazione di studenti provenienti da ogni parte del mondo. Mib School of Management è la prima scuola in Italia ad aver ottenuto sia la certificazione Amba il più importante accreditamento internazionale per gli Mba, sia l’accreditamento Europeo Epas attribuito al Master assicurativo e finanziario. Saranno il Presidente del Mib, Enrico Tomaso Cucchiani, e il Direttore Scientifico della scuola, Vladimir Nanut, a consegnare l’ambito riconoscimento. La cerimonia ufficiale avrà luogo il prossimo 14 febbraio alle ore 17. 30 presso il Palazzo Ferdinandeo di Trieste, sede del Mib. La scuola è una delle realtà più dinamiche e qualificate nel campo della formazione manageriale, a livello sia italiano sia europeo. Mib, che nel 2008 festeggerà 20 anni di attività, è in piena fase di potenziamento sia in Italia (già operativi l’Executive Mba a Roma e a Pordenone) che all’estero (tra le ultime alleanze quella con la Business School dell’Università Sunyetsan di Canton e con la Crummer Graduate School of Business di Orlando, Florida, Us). Tra i più recenti diplomati honoris causa Mib ricordiamo: Mario Draghi, Corrado Passera, Alessandro Profumo, Renato Ruggiero. Rijkman Groenink, olandese, classe 1949, è entrato in Abn Amro nel 1974 dopo aver conseguito una Laurea in Legge e un Diploma in Business Administration alla Business School di Manchester. All’interno del gruppo olandese Groenink ha svolto il suo percorso professionale ricoprendo incarichi di crescente importanza che lo hanno portato nel 2000 alla carica, che tuttora detiene, di Chairman del Managing Board di Abn Amro. Sotto la sua guida, il gruppo bancario olandese si è concentrato sul proprio core business, rafforzandosi sul mercato internazionale attraverso numerose operazioni di successo come le acquisizioni del Banco Sudameris in Brasile, Delbrück & Co and Bethmannmaffei in Germania e Banca Antonveneta in Italia. .  
   
   
JAN GALOCI, CONSIGLIERE ECONOMICO DELL’AMBASCIATA SLOVACCA A ROMA: “REPUBBLICA SLOVACCA: ECONOMIA, BUSINESS, INVESTIMENTI E PROSPETTIVE”  
 
Forlì, 13 febbraio 2007 - Il Miex - International Executives Master in International Management dell’Università di Bologna ha organizzato in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica Slovacca a Roma e il Consolato Onorario della Repubblica Slovacca a Forlì una giornata di studio sulle opportunità di crescita degli investimenti, degli scambi commerciali e delle iniziative imprenditoriali in Slovacchia intitolata “Repubblica Slovacca: economia, business, investimenti e prospettive” che si è tenuta martedì scorso il 6 febbraio 2007. Alla conferenza è intervenuto il dott. Jan Galoci - Consigliere economicocommerciale dell’Ambasciata slovacca a Roma. Il relatore ha tracciato un profilo dell’economia slovacca ed ha illustrato la possibilità di investimenti, degli scambi commerciali e delle iniziative imprenditoriali in Slovacchie e le prospettive. Questa conferenza è nata dall’esigenza di far conoscere la Slovacchia, con cui il territorio romagnolo, e soprattutto forlivese, hanno ormai da anni rapporti consolidati di tipo economico e culturale. Né è testimone la recente inaugurazione del Consolato Onorario della Repubblica slovacca a Forlì. La conferenza ha offerto strumenti a disposizione delle imprese italiane che vogliono operare in Slovacchia. L’università di Bologna, con questa e altre iniziative simili, intende sensibilizzare il più possibile il mondo imprenditoriale italiano e locale, in particolare delle Pmi, verso la ricerca dell’eccellenza nelle strategie imprenditoriali così da far guadagnare posizioni competitive sul mercato internazionale. L´incontro è stato organizzato nell´ambito del Miex International Executive Master in International Management, un master internazionale in lingua inglese che l´Università di Bologna realizza in collaborazione con 5 Università internazionali (in Cina, Francia, Messico, Russia, Svezia) per la formazione di quadri aziendali da inserire nell´ambito dei processi di internazionalizzazione delle imprese. All´edizione in corso partecipano studenti di 11 diverse nazionalità. .  
   
   
UNIVERSITÀ TOSCANA, DALLA REGIONE 3 MILIONI DI EURO PER LO SVILUPPO "RISORSE AGGIUNTIVE PER FINANZIARE CORSI COLLEGATI CON LE NECESSITÀ DEL TERRITORIO"  
 
Firenze, 13 febbraio 2007 - Tre milioni di euro di risorse aggiuntive per lo sviluppo dell´Università toscana. Ad annunciare la decisione di ripartire al´interno del sistema universitario regionale un finanziamento straordinario, reperito dalla Regione grazie alle risorse del Fondo sociale europeo, è stato l´assessore all´istruzione Gianfranco Simoncini nel corso di una riunione svoltasi oggi con i rappresentanti delle Università di Firenze, Pisa, Siena, della Scuola Normale e della Scuola Superiore di Sant´anna di Pisa, dell´Università per stranieri di Siena. I fondi serviranno a finanziare stages, tirocinii, percorsi di placement e dottorati di ricerca. "Si tratta di risorse a sostegno dell´alta formazione e per la qualificazione del capitale umano, elementi propulsivi per l´innovazione e lo sviluppo". L´assessore ha sottolineato il metodo innovativo che sta alla base dell´assegnazione delle risorse. "Abbiamo concepito un meccanismo diverso dal passato, che prevede la possibilità di finanziare solo quei corsi che siano progettati in stretto collegamento con le necessità dello sviluppo e dell´economia del territorio". All´università di Firenze è destinato 1 milione di euro, all´Università di Pisa 850 mila, all´Università di Siena 500 mila, all´Università per stranieri di Siena 250 mila, alla Scuola Normale 200 mila, alla Scuola di Sant´anna 200 mila. "Quella del rapporto con l´Università e del sostegno alla ricerca - ha detto ancora l´assessore - è per la Regione una priorità. Per questo stiamo lavorando a una specifica legge di cui abbiamo presentato l´atto di indirizzo alla terza e quinta commmissione consiliari e sulla quale apriremo presto la concertazione con tutti i rappresentanti delle Università e del mondo della ricerca. Il nostro obiettivo è quello di arrivare ad avere un rapporto stabile, condiviso e concertato per sostenere e promuovere quello che dovrà, sempre più, essere e agire come un sistema, rafforzandone le eccellenze e i rapporti con il mondo produttivo". L´assessore Simoncini ha preso l´impegno di portare i problemi del mondo universitario toscano all´attenzione del consiglio regionale in occasione della seduta in cui sarà discusso l´atto di indirizzo della legge. Fra gli impegni anche quello di lavorare, anche a livello nazionale ed europeo, per convogliare sullla ricerca toscana ulteriori risorse. L´incontro è stato l´occasione per affrontare i problemi più urgenti che affliggono l´Università. "Abbiamo preso atto - ha detto l´assessore al termine della riunione - del forte allarme lanciato dai rappresentanti delle Università toscane sulla grave carenza di risorse che rischia di comprometterne il funzionamento. Cercheremo di farci tramite di queste preoccupazioni anche in sede nazionale, chiedendo maggiori certezze sulle risorse, consapevoli del ruolo fondamentale dell´Università e della ricerca per lo sviluppo toscano". .  
   
   
BULLISIMO, COMMISSIONE ESPERTI PER LA PREVENZIONE PONZONI: COIVOLGEREMO SCUOLE, ORATORI E ASSOCIAZIONI SPORTIVE  
 
 Milano, 13 febbraio 2007 - Una commissione di esperti che elabori delle proposte che facciano da linee guide per migliorare la condizione giovanile e che, entro due mesi, presenti ipotesi concrete di lavoro. E´ lo strumento individuato stamani dal tavolo tecnico riunito in Prefettura a Milano per fronteggiare il fenomeno del bullismo, cui ha partecipato l´assessore alla Prevenzione, Protezione Civile e Polizia Locale della Regione Lombardia, Massimo Ponzoni. "Era importante riunirsi oggi - ha detto Ponzoni - per iniziare un lavoro insieme per arginare un fenomeno che sta assumendo proporzioni troppo vaste. Per farlo è però necessario ottimizzare le risorse, utilizzare un unico metodo e condividere un unico scopo". Il metodo potrebbe essere appunto quello di coinvolgere anzitutto quelle realtà che maggiormente hanno a che fare con i giovani: non solo le scuole, ma anche le associazioni sportive e gli oratori, luoghi in cui, si è stimato, si formano e crescono quasi 5 milioni di lombardi. "Per interfacciarsi con i giovani - ha sottolineato Ponzoni - è necessario usare gli stessi strumenti che li fanno sentire grandi e importanti e dunque, come Istituzioni, dobbiamo diventare capaci di sfruttare le possibilità che la tecnologia ci offre, insegnando, allo stesso tempo, ai ragazzi il modo migliore per sfruttarla". E proprio in questa direzione va letta la proposta che lo stesso Ponzoni ha fatto di divulgare un dvd che possa parlare ai ragazzi e che possa essere loro d´aiuto nell´arginare un disagio sempre più diffuso. .  
   
   
INTERCULTURA VA IN INDIA E’ PARTITO IL PROGETTO PILOTA CHE VEDRÀ I PRIMI 4 STUDENTI DELLE SCUOLE MEDIE SUPERIORI VIVERE E STUDIARE IN INDIA PER UN ANNO.  
 
Milano, 13 febbraio 2007 - si sono appena concluse le selezioni per il bando di concorso Intercultura, l’organizzazione no profit che da più di 50 anni si occupa di diffondere il dialogo interculturale attraverso scambi tra giovani studenti di tutto il mondo. Per la prima volta questa anno gli studenti italiani avranno la possibilità di frequentare un anno di scuola superiore in India: ben 12 sono state le candidature ricevute, nonostante il progetto sia ancora nella sua fase pilota e 4 i ragazzi selezionati per i posti disponibili. Il soggiorno in India ricalca la formula tradizionale dei programmi di Intercultura. Gli studenti saranno ospiti di una famiglia del posto che li accoglierà gratuitamente come veri e propri figli e frequenteranno durante il loro soggiorno una scuola media superiore insieme ai loro coetanei. Avranno così la possibilità di immergersi in una nuova cultura, per crescere come persone dal confronto e trovarsi alla fine giovani adulti, più maturi e coscienti delle diversità. L’apertura dei programmi di scambio con l’India è un passaggio importante per l’Associazione, che spera di ripetere con questa destinazione la positiva esperienza del programma annuale in Cina, paese in cui al momento ci sono una trentina di liceali italiani che stanno partecipando al programma Intercultura. L’india infatti, insieme alla Cina, è diventato uno dei paesi emergenti al centro delle attenzioni generali e quindi di grande interesse sia per motivi economici sia per la grande sfida interculturale che si presenta. Diventa quindi sempre più importante poter contare su giovani in grado di dialogare in maniera positiva e propositiva con questi Paesi grazie alla conoscenza approfondita della mentalità e della cultura acquisita con un anno vissuto in una scuola e in una famiglia locale. Per rafforzare ulteriormente questo impegno, Intercultura prenderà parte all’imminente viaggio in India della delegazione composta da circa 450 imprese guidata dal Presidente del Consiglio Romano Prodi. Questa importante missione si pone come obiettivo quello di portare avanti ancora una volta il sistema Italia. Per Intercultura è un’importante opportunità per meglio capire la realtà locale entrando direttamente in contatto con i rappresentati di istituzioni e imprese locali, per trovare interessanti spunti di sviluppo per questo programma alla sua prima edizione e per confrontarsi con aziende italiane potenzialmente interessate a sponsorizzare borse di studio. Www. Intercultura. It .  
   
   
RIENTRANO DAL LIBANO I PRIMI LAGUNARI  
 
Tibnine 13 febbraio 2007 - Iggi è atterrato all´aeroporto Marco Polo di Venezia l´aereo che ha riportato in Patria la compagnia dell´Early Entry Force del Reggimento Lagunari "Serenissima" dell´Esercito Italiano, dopo oltre cinque mesi dall´inizio dell´Operazione "Leonte" in Libano. Partiti da Porto Marghera, i Lagunari, unitamente ad unità del Genio e dell´Nbc, sono sbarcati lo scorso 2 settembre, dopo cinque giorni di navigazione, sulle coste libanesi di Tiro. Nei giorni scorsi il Reggimento ha condotto un´attività addestrativa anfibia congiunta con reparti dell´Esercito libanese. Inoltre la cellula S5, cellula che si occupa della cooperazione civile e militare (Cimic) e personale medico della Task Force "Serenissima", continua ad assicurare assistenza umanitaria nelle zone bisognose dell´area di Tiro. Ad oggi sono state effettuate circa 700 visite mediche a favore della popolazione locale ed avviati importanti progetti per la ristrutturazione e ricostruzione di strutture d´interesse pubblico come scuole, pozzi d´acqua, generatori elettrici ed ambulatori medici. Il Reggimento Lagunari "Serenissima", alle dipendenze del Colonnello Luigi Chiapperini, è inquadrato nella Brigata di Cavalleria "Pozzuolo del Friuli", comandata dal Generale di Brigata Paolo Gerometta che, nell´ambito dell´Operazione "Leonte", ha assunto lo scorso novembre il comando del Settore Ovest di Unifil. Dal 2 febbraio la missione Unifil è guidata dal Generale di Divisione Claudio Graziano. .