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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Luglio 2007
PARLAMENTO EUROPEO: I PUNTI FORTI DELLA SESSIONE DAL 9-12 LUGLIO 2007, LIBERALIZZAZIONE DEI SERVIZI POSTALI  
 
Strasburgo, 10 luglio 2007 - Lunedì 9 luglio Una relazione all´esame dell´Aula chiede agli Stati membri la rapida attuazione delle norme Ue sulla liberalizzazione dei mercati di elettricità e gas e di non promuovere i campioni nazionali. Sollecita poi la separazione della trasmissione e l´aumento degli investimenti sulle infrastrutture, nonché l´eliminazione delle tariffe regolamentate e delle sovvenzioni alle fonti non rinnovabili. Occorre poi istituire una Carta dell´utente dell´energia e garantire maggiore trasparenza ai consumatori (relazione Vidal-quadras). L´aula si pronuncerà su un pacchetto di misure che introduce norme europee armonizzate sugli enzimi alimentari e che intende migliorare la legislazione in vigore su aromi e additivi, istituendo anche una procedura di autorizzazione uniforme. I deputati suggeriscono numerose modifiche volte a offrire maggiori garanzie ai consumatori, soprattutto in materia di trasparenza. Così, ad esempio, additivi, enzimi e aromi a base di Ogm dovranno essere adeguatamente segnalati in etichetta (relazioni Westlund, Doyle e Drčar Murko). Il Parlamento è stato chiamato ad approvare una direttiva che vieta il ricorso al mercurio nei termometri per la misurazione della temperatura corporea e in altre apparecchiature di misura destinate alla vendita al grande pubblico (manometri, barometri e sfigmomanometri) di nuova fabbricazione. Gli apparecchi d´antiquariato, con più di 50 anni, e quelli già in uso potranno però continuare a circolare (Sornosa Martinéz). Martedì 10 luglio Sulla base di un difficile accordo raggiunto in seno alla commissione per gli affari economici e finanziari, il Parlamento dovrebbe finalmente approvare la sua posizione in merito alla direttiva volta ad aumentare le aliquote minime d´accisa su birra e bevande alcoliche. In base al compromesso, le accise minime dovrebbero aumentare del 4,5%, ossia in misura molto minore rispetto a quanto proposto dalla Commissione. Questo accordo ha forti possibilità di essere accettato dal Consiglio (relazione Lulling). L´aula esaminerà la direttiva che conclude il processo di liberalizzazione dei servizi postali aprendo alla concorrenza gli invii di plichi di meno di 50 grammi. I deputati auspicano che ciò avvenga a partire dal 1° gennaio 2011, due anni dopo quanto previsto dalla Commissione. Chiedono inoltre prezzi ragionevoli a prescindere dalla situazione geografica e la gratuità dei servizi postali per i non vedenti, nonché garanzie circa l´indennizzo in caso di danneggiamento o smarrimento della posta (relazione Ferber). Il contratto tipo di lavoro dovrebbe essere a tempo indeterminato, ma una relazione riconosce il contributo all´occupazione e alla competitività delle nuove forme di contratti atipici. A condizione però che sia garantito un nucleo di diritti ai lavoratori. Pone poi l´accento sul ruolo di un´istruzione in linea con il mercato del lavoro e sulla necessità di distinguere i lavoratori autonomi dai dipendenti, di lottare contro il lavoro nero e garantire pari opportunità per le donne (relazione Protasiewicz). Nell´esaminare il regolamento sulla prestazione di servizi aerei, una relazione sottoposta alla Plenaria avanza diversi emendamenti volti a rendere decisamente più espliciti i doveri di informazione nei confronti dei viaggiatori riguardo al costo totale del biglietto aereo. Chiede infatti l´indicazione di tutte le imposte applicabili, gli oneri non evitabili, le sovrattasse e le tasse. I deputati aprono poi la possibilità a tutti gli aeroporti di beneficiare di servizi aerei obbligatori (relazione Degutis). Un´interrogazione orale alla Commissione aprirà un dibattito in Aula sulle relazioni commerciali tra l´Ue e la Cina. Notando come l´Ue registri ormai un deficit di 128 miliardi di euro nei suoi confronti, i deputati vorrebbero conoscere gli ultimi sviluppi dei negoziati sul nuovo accordo. Chiedono inoltre come si intende migliorare l´accesso al mercato cinese e quali misure sono previste per garantire che l´industria europea non subisca forti pregiudizi dalla contraffazione e dalla pirateria. Il Parlamento è chiamato a pronunciarsi, in prima lettura, su una proposta di direttiva volta a sopprimere gli oneri amministrativi superflui che gravano sulle imprese, dando agli azionisti la possibilità diretta di rinunciare, se così desiderano, alla relazione scritta di esperti sul progetto di fusione o di scissione. I deputati accolgono con favore la proposta, ma chiedono maggiori garanzie per i creditori e propongono di posticipare di sei mesi l´applicazione delle nuove disposizioni (relazione Kauppi). Mercoledì 11 luglio - Il Primo Ministro Socrates illustrerà al Parlamento il programma che la Presidenza di turno portoghese intende realizzare nel prossimo semestre. Riforma dei trattati, modernizzazione dell´economia e della società europee e rafforzamento del ruolo dell´Europa nel mondo, sono i tre assi intorno ai quali si articolerà l´attività della Presidenza. A seguito dell´accordo sulla riforma dei trattati cui sono giunti i Capi di Stato e di governo in occasione del Vertice di Bruxelles, il Parlamento darà il suo parere sul mandato della Conferenza intergovernativa e nominerà i tre deputati che lo rappresenteranno in quella sede. In presenza di Juncker, Almunia e Trichet saranno esaminate due relazioni sulla situazione dell´area dell´euro e il rapporto della Bce. I deputati chiedono che l´espansione economica venga utilizzata per ridurre il debito e, sollecitando una maggiore integrazione dei mercati europei, invitano a moderare i premi dati ai top manager. Nel mettere in guardia dall´impatto sulla crescita degli aumenti dei tassi d´interesse, sollecitano riforme strutturali e aumento dei salari. Preoccupati per il rialzo dell´euro, chiedono di monitorare il mercato immobiliare, gli hedge funds e l´aumento della circolazione delle banconote da 500 euro (relazioni Rosati e Mitchell). A seguito delle dichiarazioni del Consiglio e della Commissione, l´Aula avrà l´occasione di dibattere nuovamente sulla situazione nei Territori palestinesi, alla luce degli ultimi sviluppi nella regione. Il Parlamento adotterà poi una risoluzione. Giovedì 12 luglio - Compiacendosi dell´apertura dei negoziati volti a definire un nuovo accordo di partenariato, una relazione sottolinea che questo potrebbe preparare l´Ucraina a aderire all´Ue. Ma prima sono comunque necessarie delle riforme tese a stabilizzare il quadro istituzionale ed economico del Paese e a garantire il rispetto dei diritti umani. Nel frattempo sono proposti l´istituzione di una zona di libero scambio e il rafforzamento della cooperazione in campo energetico (relazione Kaminski). .  
   
   
TUTELA DEGLI INTERESSI FINANZIARI DELL´UNIONE EUROPEA: INTENSIFICARE LA COOPERAZIONE CON GLI STATI MEMBRI  
 
Bruxelles, 10 luglio 2007 - La Commissione europea ha pubblicato ieri la relazione annuale 2006 sulla tutela degli interessi finanziari delle Comunità e sulla lotta contro le frodi. Si tratta di un settore per il quale la competenza è divisa fra la Commissione e gli Stati membri. La relazione illustra i principali provvedimenti assunti nel 2006 dagli Stati membri e dalla Commissione per migliorare la prevenzione e l´azione di contrasto delle frodi. Una valutazione statistica di tutte le irregolarità comunicate alla Commissione dagli Stati membri evidenzia che il numero totale di irregolarità è cresciuto nei settori dell´agricoltura, della coesione e dei fondi preadesione, mentre è sceso nel campo delle risorse proprie e dei fondi strutturali. Nonostante ne siano state notificate oltre 12 000, resta prioritario l´obiettivo di accelerare e migliorare la segnalazione delle irregolarità. Il vicepresidente Siim Kallas, commissario responsabile per l´amministrazione, l´audit e la lotta antifrode, ha dichiarato: "Una buona circolazione delle informazioni tra gli Stati membri e la Commissione è fondamentale per un´efficace azione comune di lotta contro le frodi". Ha poi aggiunto: "Per questo è talmente importante che gli Stati membri comunichino tempestivamente tutti i loro sospetti. Molti lo fanno, ma alcuni possono ancora migliorare la loro collaborazione. " Ed ecco la conclusione del vicepresidente Kallas: "Non vi è motivo per sottrarsi alla trasparenza: notificare un gran numero di irregolarità può costituire un ottimo indicatore della completezza ed efficacia dei controlli. " Quest´anno la relazione sulla tutela degli interessi finanziari delle Comunità e sulla lotta antifrode pone l´accento sull´analisi di rischio e sulla gestione dei rischi, sulle banche dati di interdizione e sugli strumenti di allerta precoce/denuncia di irregolarità. La relazione analizza i sistemi di allarme fondati su informatori interni negli Stati membri e presso le istituzioni europee, i quali forniscono informazioni iniziali in grado di innescare ulteriori indagini. All´altro estremo della procedura di indagine, la relazione esamina le iniziative prese per migliorare il recupero delle somme non riscosse o pagate erroneamente, nonché i meccanismi di recupero tramite compensazione vigenti negli ordinamenti nazionali. La relazione contiene poi informazioni in merito agli importi recuperati e alle correzioni finanziarie operate, in particolare qualora un pagamento non fosse stato effettuato in conformità delle norme comunitarie. Cifre dettagliate per settore e per paese - Nell´allegato statistico della relazione figurano cifre dettagliate per settore e per Stato membro. In materia di risorse proprie, il numero di casi di frode e di irregolarità individuati e segnalati (casi per un ammontare superiore a 10 000 euro) era sceso del 12% nel 2005, ma gli importi in questione erano saliti di oltre il 7% (da 328 milioni di euro a 353 milioni). Nel 2006, i beni per i quali si registrano le maggiori irregolarità sono televisori, tabacco e derivati, oli e grassi, e i paesi d´origine più frequenti sono la Cina, gli Stati Uniti, il Giappone, il Brasile e la Corea del Sud. Nel campo della spesa agricola, il numero di irregolarità segnalate è salito del 3% rispetto all´anno precedente. Gli importi complessivi coinvolti nel 2006 sono scesi del 15%, attestandosi su 87 milioni di euro. Il numero più elevato di irregolarità segnalate riguarda lo sviluppo rurale, il settore bovino e gli ortofrutticoli. L´incidenza stimata delle frodi è rimasta sostanzialmente stabile. Insieme questi tre settori totalizzavano quasi il 60% del numero complessivo di irregolarità segnalate e quasi il 70% delle somme complessive in causa. Nel settore delle misure strutturali (compreso il Fondo di coesione), il numero di irregolarità comunicate nel 2006 è sceso del 10% rispetto all´anno precedente, mentre l´incidenza finanziaria è salita del 17% e ha raggiunto, lo scorso anno, 703 milioni di euro. Come negli anni precedenti, la maggior parte delle irregolarità (circa il 75%) riguardano il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo sociale europeo. L´incidenza stimata della frode è in calo rispetto al 2005. Quanto ai fondi preadesione, il numero di irregolarità è cresciuto del 13,6%. L´impatto finanziario presunto delle irregolarità ha segnato un incremento per Phare e Sapard, ma una flessione per Ispa (passando da 6,9 milioni di euro nel 2005 a 1,2 milioni nel 2006). Per il 2006 l´ammontare complessivo delle irregolarità segnalate è sceso del 26%, attestandosi su 12,318 milioni di euro (contro 16,7 milioni nel 2005). L´incidenza stimata della frode è in calo rispetto al 2005. Risultati della lotta antifrode nel 2006
Settore Numero di irregolarità notificate % stimata* di frode nelle irregolarità Incidenza finanziaria stimata della frode presunta (milioni di €) % stimata degli stanziamenti totali oggetto di frode
Risorse proprie 5 243 22% 134,39 0,94% dell´importo complessivo di risorse proprie nel 2006**
Feaog-garanzia 3 249 10% 29,8 0,06% del totale dei fondi assegnati
Fondi strutturali e di coesione 3 216 16,6% 157,56 0,41% del totale dei fondi assegnati
Misure preadesione 384 14,63% 1,57 0,03% del totale dei fondi assegnati***
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QUARTA CONFERENZA MINISTERIALE SULL´E-GOVERNMENT  
 
 Bruxelles, 10 luglio 2007 - Dal 19 al 21 settembre a Lisbona (Portogallo) si svolgerà la «Quarta conferenza ministeriale sull´e-government». La conferenza mirerà a dimostrare l´effetto positivo dell´e-government sull´economia europea e sul benessere dei cittadini. Organizzata dalla Commissione europea e dalla Presidenza portoghese del Consiglio dell´Ue, illustrerà i risultati e la buona pratica negli Stati membri dell´Unione europea. La conferenza sarà incentrata sui temi seguenti: migliori servizi pubblici per crescita e occupazione; partecipazione e trasparenza; impatto sociale e coesione; amministrazioni efficaci ed efficienti. La conferenza ospiterà inoltre «I premi europei 2007 per l´e-government». O consultare: http://www. Megovconf-lisbon. Gov. Pt .  
   
   
LA FINLANDIA VERSO UNA SOCIETÀ DELL´INFORMAZIONE ONNIPRESENTE  
 
Bruxelles, 10 luglio 2007 - Lo scopo del nuovo piano d´azione reso noto di recente dal governo finlandese è trasformare la Finlandia in una società dell´informazione. Il piano, che copre il periodo 2007 - 2011, studia le misure pratiche necessarie per sviluppare una società dell´informazione onnipresente. «Onnipresente» significa capace di integrare senza soluzione di continuità tecnologie e reti nella vita quotidiana, al fine di erogare servizi quando, dove e come richiesti. Verranno istituiti vari gruppi consultivi per coordinare progetti nelle cinque aree seguenti: - sviluppo di servizi elettronici pubblici e di un ambiente di tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic); - impiego dei vantaggi delle Tic nell´istruzione, nella ricerca e nella cultura; - sviluppo dell´infrastruttura della società dell´informazione e promozione dei servizi e delle attività nel campo delle comunicazioni e dei media; - promozione dell´innovazione e dei servizi elettronici nei settori sociale e sanitario; - aspetti della società dell´informazione correlati a innovazione, competitività e produttività. Verranno inoltre creati gruppi per discutere di diritti di proprietà intellettuale e di diritti d´autore e per trattare le questioni relative alla sicurezza delle informazioni e all´identificazione elettronica. «La politica della società dell´informazione pervade tutte le attività sociali e il governo sta investendo in modo massiccio nello sviluppo della società dell´informazione. Per una buona riuscita dell´operazione occorrerà una stretta cooperazione tra i settori pubblico e privato, le organizzazioni e i cittadini. Dobbiamo promuovere in modo autentico la società dell´informazione onnipresente e adottare misure concrete», ha commentato Suvi Lindén, ministro delle Comunicazioni, che guiderà l´attuazione generale del piano. Per maggiori informazioni sulle attività di ricerca e sviluppo in Finlandia consultare: http://cordis. Europa. Eu/finland/ .  
   
   
CONGRESSO EUROPEO DI SCIENZA PLANETARIA 2007  
 
Bruxelles, 10 luglio 2007 - Dal 19 al 24 agosto si terrà a Potsdam (Germania) il congresso europeo di scienza planetaria. L´iniziativa intende affrontare un´ampia gamma di argomenti scientifici attinenti alla scienza e alle missioni planetarie. Il programma riguarda la scienza, le missioni e le tecniche di esplorazione planetarie. Le varie sessioni saranno incentrate sulle atmosfere gassose e i giganti di ghiaccio: dal sistema solare agli esopianeti; i progressi scientifici e tecnici per future esplorazioni in situ dei pianeti; vita su Marte (passato, presente e futuro), il pennacchio di Encelado e gli anelli di polvere del sistema solare. La manifestazione è organizzata dal progetto Europlanet, finanziato dall´Ue, in associazione con l´Unione europea di geoscienze. Per ulteriori informazioni visitare: http://meetings. Copernicus. Org/epsc2007/ .  
   
   
I COMMISSARI EUROPEI INCORAGGIANO L´UTILIZZO DEI BIOCARBURANTI E LE BIORAFFINERIE  
 
Bruxelles, 10 luglio 2007 - Rivolgendosi ai partecipanti ad un convegno tenutosi a Bruxelles il 5 luglio, il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, insieme a due Commissari, ha sottolineato l´importanza attribuita ai biocarburanti dalla Commissione europea. Il Presidente ha ammesso che la produzione di biocarburanti può provocare altri problemi ambientali, ma si è detto fiducioso che una simile situazione si possa evitare e che lo sviluppo della ricerca potrà migliorare la produzione. Peter Mandelson, Commissario Ue per il commercio, ha affermato che i consumatori pagheranno per i biocarburanti solo se saranno convinti che la produzione non danneggi comunque l´ambiente. E Andris Piebalgs, Commissario Ue per l´energia, ha parlato dei progressi dell´Ue verso gli obiettivi stabiliti per i biocarburanti. Il Presidente Barroso ha così sintetizzato i motivi di interesse della Commissione per i biocarburanti: sicurezza energetica e cambiamento climatico. Secondo l´Agenzia internazionale per l´energia, se le tendenze attuali proseguono invariate si prevede che entro il 2030 la domanda mondiale di energia aumenterà dell´80%. Nel contempo, il clima sta cambiando e molti scienziati ritengono che esista un legame tra le emissioni e il cambiamento climatico. Le emissioni energetiche rappresentano i tre quarti delle emissioni di gas serra. «Se gestiti correttamente, i biocarburanti presentano il potenziale per offrire importanti vantaggi: possono rafforzare la sicurezza delle forniture nell´Ue attraverso la diversificazione delle fonti energetiche e sono uno dei pochi modi pratici - insieme ai veicoli più efficienti e ibridi - per ridurre in misura consistente le emissioni di gas serra nei trasporti», ha spiegato il Presidente Barroso. Ma un numero crescente di scienziati e ambientalisti ha sottolineato che la produzione di biocarburanti può provocare nuovi problemi, quali degrado del suolo, carenze idriche, mutamenti nella biodiversità e deforestazione. Inoltre, alcuni metodi di produzione di biocarburante non sono a «zero emissioni» di anidride carbonica. «Quello che bisogna evitare è perseguire una politica che semplicemente sposta i problemi ambientali da un settore all´altro, o da un continente all´altro. Leggendo la stampa recente sarebbe giustificato ritenere che i biocarburanti possano provocare più problemi di quanti ne risolvano. Mi auguro che in questo convegno si discuta di tutti i pro e i contro, senza temere favoritismi, attenendosi a fatti concreti ed evitando miti populisti» ha auspicato il Presidente della Commissione. Il Presidente Barroso è comunque fiducioso che «sia possibile gestire lo sviluppo dei biocarburanti in modo tale da sfruttarne i potenziali benefici senza creare nuovi problemi». La ricerca contribuirà a migliorare i metodi di produzione e quindi la Commissione sta dando la priorità agli studi su biocarburanti di seconda generazione, biotecnologia industriale e bioraffinerie. Il Presidente Barroso ha promesso che la Commissione europea guiderà le iniziative internazionali per garantire la produzione e il consumo sostenibili di biocarburanti. «Significa creare un rigoroso meccanismo di sostenibilità a fondamento di un nuovo mercato per questi prodotti», ha affermato. Molte delle preoccupazioni del Presidente Barroso in fatto di energia sono state ribadite dal Commissario Peter Mandelson. A suo parere i consumatori non tollereranno la produzione di biocarburanti se il processo provoca altri danni: «Gli europei non pagheranno un contributo per i biocarburanti se l´etanolo per le loro automobili viene prodotto in modo non sostenibile, bruciando sistematicamente i campi dopo i raccolti, o a spese delle foreste pluviali». Il Commissario Mandelson ha anche sottolineato i vantaggi dei biocarburanti per i paesi in via di sviluppo, che spesso hanno maggiori possibilità dei paesi europei di coltivare i prodotti giusti. Molti paesi in via di sviluppo infatti dispongono di capacità agricola inutilizzata e le caratteristiche del clima e del territorio sono adatte alle colture energetiche per biocarburanti. La Commissione europea si augura che l´Ue riuscirà a portare al 5,75% entro il 2010 la quota dei biocarburanti nel mercato comunitario dei combustibili. Nel 2006 la quota era dell´1,5%. «A quanto pare non si riuscirà a raggiungere completamente l´obiettivo per il 2010», ha affermato Andris Piebalgs. Ma l´obiettivo del 10% per il 2020 è vincolante. Gli Stati membri dell´Ue dovranno quindi trovare degli incentivi per incoraggiare questo orientamento. «I biocarburanti non sono la panacea per tutti i nostri problemi energetici, ma sono una componente essenziale del nostro approccio futuro alla politica energetica e un modo per assicurarci che il settore dei trasporti contribuisca appieno ai nostri sforzi per affrontare il problema del riscaldamento globale e diversificare le fonti di combustibile», ha concluso il Commissario Piebalgs. Per ulteriori informazioni sulla strategia dell´Ue per i biocarburanti, consultare: http://ec. Europa. Eu/agriculture/biomass/biofuel/index_en. Htm .  
   
   
PROGETTO DELL´UE SVILUPPA UN POTENTE GENERATORE IN MINIATURA ADATTO A: PACEMAKER AUTOALIMENTATI, SENSORI APPLICATI SU PONTI STRADALI E FERROVIARI  
 
Bruxelles, 10 luglio 2007 - Un´équipe di scienziati ha sviluppato un generatore in miniatura che potrebbe alimentare dispositivi elettronici incorporati, quali pacemaker, senza l´impiego di batterie. Sviluppato nell´ambito del progetto Vibes (Vibration Energy Scavenging) finanziato dall´Ue, il generatore di energia cinetica è più piccolo di un centimetro cubo e produce energia elettrica a partire dalle vibrazioni naturali e dai movimenti presenti nell´ambiente circostante. I ricercatori dichiarano che il generatore è inoltre 10 volte più efficiente di qualsiasi altro dispositivo analogo attualmente disponibile. «È il generatore di maggiore successo del suo tipo e produce energia in modo molto più efficiente di altri dispositivi simili della stessa dimensione», ha dichiarato il dottor Beeby, coordinatore del progetto, dell´Università di Southampton (Regno Unito). Inizialmente sarà usato con tutta probabilità per alimentare sensori senza filo che controllano condizioni all´interno di impianti industriali di produzione. Tuttavia, potrebbe essere usato anche in sensori senza fili per pneumatici e persino in pacemaker autoalimentati. Il generatore utilizza le vibrazioni ambientali per fare vibrare i magneti posti su un´asta (cantilever) al centro del dispositivo al fine di generare microwatt di potenza. Ad esempio, in un pacemaker, il battito del cuore umano sarebbe abbastanza forte per mantenere la vibrazione dei magneti presenti all´interno del dispositivo. Potrebbe essere impiegato anche per alimentare sensori applicati su ponti stradali e ferroviari con l´obiettivo di monitorare costantemente la struttura e la solidità di tali costruzioni. Secondo il dottor Beeby, «il grande vantaggio dei sistemi di sensori senza fili è che, eliminando i fili e le batterie, esiste la possibilità di incorporare sensori in punti precedentemente inaccessibili». Sul sito web della rivista di micromeccanica e di microingegneria è stato appena pubblicato un articolo su questa ricerca, intitolato «A micro electromagnetic generator for vibration energy harvesting». Il progetto Vibes (Vibration Energy Scavenging) ha ricevuto complessivamente 4,13 Mio Eur nell´ambito del Sesto programma quadro (6°Pq) dall´Ue, a titolo dell´aria tematica «Tecnologie per la società dell´informazione». Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Vibes. Ecs. Soton. Ac. Uk/ .  
   
   
LA CROAZIA POTREBBE ENTRARE NELL’UNIONE EUROPEA NEL 2010  
 
Zagabria, 10 luglio 2007 - Secondo un rapporto pubblicato dall’Istituto Viennese per gli studi economici internazionali (Wiiw), la Croazia sarà il primo Paese ad entrare nell’Unione Europea dopo la Bulgaria e la Romania. Il successivo sarà la Macedonia, che entrerà nel 2013, seguita da Albania, Bosnia Erzegovina, Serbia e Montenegro che diventeranno Stati membri nel 2015. L’istituto viennese prevede che la Croazia entrerà a far parte dell’Unione Europea e dell’Eurozona rispettivamente nel 2010 e nel 2012. Inoltre, secondo il Wiiw il Pil croato crescerà del 5% nel prossimo biennio, mentre l’inflazione scenderà al 2,8% nel 2007 e al 2,3% nel 2008. .  
   
   
SERBIA: LA DISOCCUPAZIONE DIMINUISCE ULTERIORMENTE AL 27,9%  
 
Belgrado, 10 luglio 2007 - Il tasso di disoccupazione ufficiale registrata in Serbia ha raggiunto il 27,9% alla fine di aprile. Il dato è stato diffuso dal Servizio Nazionale per l’Impiego. Il risultato rappresenta un calo per il secondo mese consecutivo dal 28,2% di marzo e dal 28,4% di febbraio. Inoltre, costituisce una diminuzione dello 0,22 p. P in termini annuali. La maggior parte dei disoccupati (445. 950) sono persone in cerca di primo impiego. Il mercato del lavoro della Serbia è caratterizzato da un alto tasso di disoccupati di lungo periodo, infatti solo il 23,1% dei disoccupati registrati è rimasto senza lavoro per meno di un anno. Circa il 21% non ha lavorato per 1-2 anni e ben il 15,6% per 3-5 anni. Alla base di questi dati c’è sicuramente la vasta economia sommersa e un numero significativo di persone che vivono grazie ad un’agricoltura di sussistenza. .  
   
   
ESTONIA IL 34% DELLA POPOLAZIONE È CONTRARIO ALL’ADOZIONE DELL’EURO  
 
Tallinn, 10 luglio 2007 - Secondo i dati dell’Istituto estone per il mercato (Emi) il 34% degli abitanti estoni è contrario all’adozione della moneta europea. Gli analisti dell’Istituto indicano che il numero è piuttosto alto e che il governo dovrebbe porre molta attenzione su questo dato. Il 41% degli intervistati crede che il governo dovrebbe continuare con uno sviluppo economico logico e naturale, senza imporre restrizioni radicali o limitazioni rivolte all’adozione dell’euro, l’11% ritiene che il governo debba intervenire sullo sviluppo economico per accelerare l’introduzione dalla moneta. Di questo gruppo fanno parte soprattutto giovani e con alto livello di istruzione. Il 13% degli intervistati non ha espresso la propria opinione sulla politica governativa per l’adozione dell’euro. .  
   
   
DISEGNO DI LEGGE SUL FEDERALISMO FISCALE  
 
 Roma, 10 luglio 2007 - Il Consiglio dei Ministri del 28 giugno scorso ha approvato in via preliminare il disegno di legge per il conferimento al Governo della delega a disciplinare la riforma in senso federale della finanza di Regioni e degli Enti locali. Il provvedimento definisce i principi e i criteri direttivi per la disciplina del sistema di finanziamento delle istituzioni regionali e locali nel rispetto dell’autonomia finanziaria di entrata e di spesa garantita a Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni, nonché dei principi di solidarietà e di coesione sociale, in maniera da sostituire gradualmente, per tutti i livelli istituzionali, il criterio della spesa storica. Vengono inoltre dettate regole per il coordinamento della finanza pubblica, stabiliti criteri per l’istituzione e l’applicazione di tributi propri da parte degli Enti territoriali, disciplinati criteri di riparto delle risorse da assegnare agli Enti locali con finalità perequative e di efficienza delle amministrazioni, indicati i criteri per l’attribuzione di risorse aggiuntive e, infine, definiti i criteri di finanziamento di Roma Capitale della Repubblica. Il prossimo passaggio per il provvedimento sarà in Conferenza Unificata per acquisire il parere di Regioni, Province e Comuni. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/federalismo_fiscale/index. Html .  
   
   
LA BANCA CENTRALE EUROPEA ADOTTA UN PARERE SULL’APERTURA DI UNA CONFERENZA INTERGOVERNATIVA  
 
 Francoforte, 10 luglio 2007 - La Banca centrale europea (Bce) ha adottato un parere, richiesto dal Consiglio dell’Unione europea, sull’apertura di una Conferenza dei rappresentanti dei governi degli Stati membri dell’Ue (Conferenza intergovernativa, Cig) invitata ad elaborare un trattato di riforma dei trattati esistenti. Per quanto concerne lo status, il mandato, i compiti e il regime giuridico della Bce, dell’Eurosistema e del Sistema europeo di banche centrali, la Bce dà per inteso che, in linea con il mandato dettagliato della Conferenza intergovernativa, le modifiche che la Cig apporterà agli attuali trattati, destinati a restare in vigore, comprenderanno tutte le innovazioni convenute dalla Cig del 2004 e si limiteranno a queste. Su tali basi, la Bce saluta con favore l’apertura della Cig ed è pronta a contribuire ai suoi lavori in qualsiasi momento, nonché a fornire un parere sulle questioni inerenti ai propri ambiti di competenza una volta che il testo sarà stato redatto. .  
   
   
UNICREDIT: STANDARD & POOR’S CONFERMA I RATING DEL GRUPPO  
 
 Milano, 10 luglio 2007 Unicredit comunica che il 6 luglio l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha confermato i rating di lungo (A+) e breve termine (A-1) di Unicredit Spa e di Bank Austria Creditanstalt Ag. Per entrambe le società l’outlook è stabile. Tali azioni fanno seguito all’annuncio che Bank Austria Creditanstalt, responsabile all’interno del Gruppo Unicredit per le attività bancarie nell’Europa centro-orientale, ha sottoscritto un accordo con Interpipe Group per acquisire il 95% della banca ucraina Ukrsotsbank. In allegato il testo integrale del comunicato stampa di Standard & Poor’s. .  
   
   
BANCA FIDEURAM: RACCOLTA NETTA TOTALE A GIUGNO: € 68 MILIONI TOTALE MASSE AMMINISTRATE A FINE MAGGIO 2007: € 69 MILIARDI  
 
Roma, 10 luglio 2007 – La raccolta netta totale del gruppo Banca Fideuram - 100% Eurizon Financial Group - ha registrato a giugno un saldo positivo pari a € 68 milioni, quale risultato della differenza tra la raccolta netta del risparmio non gestito, positiva per € 244 milioni e quella del risparmio gestito, negativa per € 176 milioni. Con riferimento al risparmio gestito, anche il mese di giugno ha registrato un andamento positivo del comparto assicurativo (€ 52 milioni), a fronte di un deflusso delle gestioni patrimoniali (- € 142 milioni) e dei fondi comuni (- € 86 milioni). Le polizze vita hanno complessivamente incassato premi per € 319 milioni, mentre la nuova produzione assicurativa, principalmente costituita da polizze unit linked, è stata pari a € 265 milioni. Il totale delle masse amministrate dal gruppo ammontava, a fine maggio, a € 69 miliardi di cui € 52 miliardi di risparmio gestito. A fine giugno i private banker1 del gruppo Banca Fideuram erano 4. 277 (inclusi 68 produttori assicurativi), in crescita di 15 unità rispetto a maggio 2007. .  
   
   
GRUPPO MPS: AL VIA MONTE PASCHI MONACO  
 
Siena, 10 luglio 2007 - E´ operativa Monte Paschi Monaco, la nuova banca monegasca del Gruppo Monte dei Paschi di Siena che ha rilevato locali, personale e clienti della succursale di Monte Paschi Banque Parigi. Il Gruppo Mps ha infatti ritenuto opportuno capitalizzare la propria storica presenza nel Principato di Monaco per trasformare la precedente succursale in una banca autonoma di diritto monegasco, al fine di poter accompagnare lo sviluppo del Principato stesso, fornendo servizi di private banking di qualità ai residenti. Con uno staff di 42 dipendenti, la nuova banca ha una raccolta complessiva pari a circa 836 milioni di euro (con una crescita prevista del 20% entro il 2009), un margine di intermediazione pari a circa 9 milioni di euro (in crescita del 12% entro il 2009) e un utile netto di 2,5 milioni di euro al 31. 12. 2006 e si presenta con le carte in regola per l’inizio di questa nuova fase di crescita. Tale fase s’inserisce infatti nell’ambito del piano di consolidamento e sviluppo del modello di servizio private del Gruppo Mps che ha individuato in Monte Paschi Monaco uno dei suoi centri di eccellenza per l’erogazione di servizi alla clientela private di riferimento. Il Gruppo Mps non poteva perdere l’occasione di implementare i propri processi di crescita internazionale in generale e, in particolare, nel mondo del private banking al fine di fornire assistenza a 360° alla propria clientela, e con l’obiettivo di offrire ai propri clienti private sulla piazza di Monaco livelli di servizio qualitativamente sempre più elevati attraverso la professionalità del servizio, il rapporto di fiducia e riservatezza e la peculiarità di coniugare, in Italia come all’estero, le migliori caratteristiche dello stile anglosassone e di quello svizzero, ponendo particolare attenzione alle peculiarità del territorio nel quale opera. Il nuovo direttore generale di Monte Paschi Monaco sarà Stefano Malferrari. .  
   
   
PRICEWATERHOUSECOOPERS (PWC) NOMINATI IN ITALIA 17 NUOVI PARTNERS. SALE A 115 IL NUMERO COMPLESSIVO DEI PARTNERS ITALIANI. AVVIATO UN PIANO DI CIRCA 800 ASSUNZIONI A CONFERMA DEL FORTE SVILUPPO DELLE TRE LINEE DI SERVIZIO: REVISIONE, ADVISORY, TAX & LEGAL SERVICES.  
 
Milano, 10 luglio 2007 - Pricewaterhousecoopers, la società italiana appartenente al network internazionale Pwc, ha nominato diciassette nuovi partners, facendo salire a 115 il numero complessivo dei partners in Italia. “Con la nomina di 17 nuovi partners - commenta Pierangelo Schiavi, Territorial senior Partner Pwccontinua non solo il consolidamento della nostra posizione di leadership nel mercato della Revisione, ma confermiamo la volontà di sfruttare tutto il potenziale di crescita che attualmente abbiamo anche nel campo dell’offerta di servizi di Advisory, includendo fra questi anche quelli di consulenza in ambito fiscale e legale . ” “In questi ultimi anni la crescita straordinaria di Pricewaterhousecoopers in Italia – continua Schiavi – conferma che il nostro è un modello vincente basato principalmente su una gamma completa di servizi offerti e su un approccio multidisciplinare al mercato. Stiamo già procedendo con una vasta campagna di assunzioni per le tre nostre linee di servizio: 450 laureati per la revisione, 200 per l’advisory, 150 per la consulenza nell’ambito dei servizi fiscali e legali. Pricewaterhousecoopers è, con più di 142. 000 professionisti in 149 Paesi, la più grande organizzazione internazionale di servizi professionali alle imprese, diversificata in vari settori di attività a supporto delle strategie di rinnovamento aziendale. In Italia conta attualmente su oltre 2. 500 dipendenti operanti in 17 sedi. I nuovi partner della Revisione sono: Pierfrancesco Anglani, Corrado Aprico, Stefano Bravo, Leda Ciavarella, Matteo Colombo, Andrea Crespi, Alessandro Mazzetti, Andrea Rizzardi, Massimo Rota, Paolo Vesentini e Pier Luigi Vitelli. I nuovi partner dell’Advisory sono: Riccardo Bua Odetti, Giuseppe Garzillo, Federico Mussi, Nicola Nicoletti, Pietro Penza e Fabiano Quadrelli. .  
   
   
MAGGIORANZA AI CONSIGLIERI INDIPENDENTI PER IL CDA DI PIONEER INVESTMENTS  
 
Milano, 10 Luglio 2007 - In seguito alla cooptazione del Professor Axel Boersch-supan, prevista per il prossimo 25 luglio, il numero di Consiglieri Indipendenti di Pioneer Global Asset Management salirà a 7 su un totale di 13, garantendo così la maggioranza del Consiglio a soggetti esterni al Gruppo Unicredit e sancendone di fatto l´indipendenza. Il Professor Boersch-supan sostituirà il Consigliere Bruno Morelli di Unicredit. Da sempre fautrice delle best practice internazionali in fatto di corporate governance, Pioneer Investments è stata la prima società a siglare il protocollo di autonomia di Assogestioni nel 2001, inserendo inoltre nel proprio statuto un articolo specifico relativo ai compiti dei Consiglieri Indipendenti. La società si è mossa senza indugio verso l´istituzione di una maggioranza di Consiglieri Indipendenti fin dalla sua costituzione nel 2000 con la nomina di Francesco Taranto, Franco Bruni e David Silver quali "Indipendenti", seguita nel 2005 dalla nomina dell´attuale Presidente, Marco Onado, e ora dalla candidatura in Consiglio del Professor Axel Boersch-supan. A conclusione dell´Assemblea Straordinaria che dovrà deliberare l´aumento del numero degli Amministratori Indipendenti da 6 a 7, il Consiglio di Amministrazione di Pioneer Global Asset Management risulterà così costituito: 1 – Marco Onado – Presidente – Indipendente; 2 – Marc Bayot – Indipendente; 2 – Franco Bruni – Indipendente; 4 – David Silver – Indipendente; 5 – Francesco Taranto – Indipendente; 6 – Angelo Marcello Cardani – Indipendente; 7 – Axel Boersch-supan – Indipendente; 8 - Jack Cogan – Vice Presidente – Pioneer Investments; 9 – Dario Frigerio – Ceo – Pioneer Investments; 10 – Giordano Lombardo – Deputy Ceo – Pioneer Investments; 11 – Alberto La Rocca – Pioneer Investments; 12 – Marco Pirondini – Pioneer Investments; 13 – Dan Kingsbury – Pioneer Investments. .  
   
   
IFIL CEDE IL 21,9% DI SEQUANA CAPITAL ALLA SOCIETÀ DLMD DI PASCAL LEBARD  
 
Torino/Parigi, 10 luglio 2007 - Il Gruppo Ifil (d’ora in avanti “Ifil”) ha raggiunto il 6 luglio un accordo relativo alla cessione di una quota pari al 21,9% del capitale di Sequana Capital (pari a numero 10. 806. 343 azioni) alla Dlmd controllata da Pascal Lebard, nominato Direttore Generale di Sequana Capital dal 1° luglio 2007. Con un fatturato consolidato annuale di 4 miliardi di euro per il 2006 e un risultato operativo corrente di € 93 milioni, Sequana Capital è uno dei leader mondiali nella produzione e distribuzione di prodotti cartari ad alto valore aggiunto e supporti per la comunicazione attraverso le società Arjowiggins e Antalis. L’accordo prevede una valorizzazione di € 21 per ogni azione Sequana Capital, per un importo complessivo pari a € 227 milioni che saranno corrisposti al momento del perfezionamento della transazione. Ifil parteciperà parzialmente al finanziamento dell’operazione con un ammontare pari a € 27 milioni. In seguito all’accordo, si riduce dal 48,7% al 26,7% la partecipazione detenuta in Sequana Capital dall’ Ifil, che rimane comunque il principale azionista della società francese. Ifil e Dlmd hanno stipulato un patto parasociale della durata iniziale di tre anni, finalizzato a mantenere stabile l’assetto azionario della società cartaria, impegnata nella realizzazione del suo ambizioso programma di sviluppo. In virtù di questo patto, il Consiglio d’Amministrazione sarà ridotto a dieci membri, quattro consiglieri saranno proposti dall’Ifil, tra cui il Presidente del Consiglio d’Amministrazione confermato nella persona di Tiberto Brandolini D’adda, mentre Dlmd avrà la facoltà di proporre tre consiglieri, tra cui Pascal Lebard. I restanti tre consiglieri indipendenti saranno proposti di comune accordo tra le parti. La decisione di Pascal Lebard di investire in modo significativo, tramite Dlmd, al fianco dell’Ifil nella società che ha contribuito a dirigere operativamente dal 2004 è la dimostrazione concreta della fiducia riposta nella strategia di sviluppo che è stata intrapresa da Sequana Capital e dalle sue controllate Arjowiggins e Antalis. L’autorità Francese dei mercati finanziari - Amf - ha confermato che l’operazione non darà luogo ad un obbligo di offerta pubblica. Il perfezionamento dell’operazione, subordinato alla realizzazione delle condizioni previste dal contratto, è atteso entro la fine del mese di luglio. .  
   
   
APULIA PRONTOPRESTITO: FINANZIAMENTI IN ESSERE AL 30 GIUGNO 2007 PARI A 882 MILIONI DI EURO (+68% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO 2006).  
 
San Severo (Fg), 10 luglio 2007 - Continua il trend di crescita dei volumi per Apulia prontoprestito S. P. A. , la società del Gruppo bancario bancApulia specializzata nei finanziamenti a lavoratori dipendenti attraverso cessioni del quinto dello stipendio. La consistenza dei finanziamenti in essere al 30 giugno 2007 è stata pari a 882 milioni di Euro - con un incremento di oltre il 68% rispetto ai 524 milioni di Euro registrati alla stessa data del 2006 - di cui il 68% realizzati attraverso contratti di cessione del quinto e il 32% attraverso delegazioni di pagamento. Tali volumi sono originati da oltre 52. 000 contratti in essere al 30 giugno 2007, che confermano Apulia prontoprestito tra i principali operatori italiani del settore. I finanziamenti riguardano in particolare le regioni del Nord e del Centro, ognuna con una quota del 20%, e del Sud con il 60%, mentre la ripartizione per tipologia di datore di lavoro è la seguente: statali e pubblici con una quota complessiva del 65%, privati 22%, municipalizzati 6%, pensionati 5%, altri 2%. Nel corso del semestre in esame inoltre, l’ammontare dell’erogato si è attestato a 272,2 milioni di Euro, in crescita del 56% rispetto ai 174,1 milioni di Euro registrati nello stesso periodo 2006. Il capitale sociale al 30 giugno 2007 ammonta a 236 milioni di Euro interamente versati. Nel mese di giugno inoltre, in conformità con il piano di sviluppo di Apulia prontoprestito, è partito anche il nuovo business dei prestiti personali ai privati con il marchio Apulia ventiquattro, attualmente distribuito attraverso la rete bancaria bancApulia. Fino al mese di giugno 2007 sono stati erogati prestiti personali per un ammontare pari a 1,0 milione di Euro. .  
   
   
DAL PROGETTO SATURNO 2007 IN ARRIVO 6 MILIONI DI EURO PER ASPIRANTI IMPRENDITORI E IMPRESE IN FASE DI RICAMBIO GENERAZIONALE A MILANO E IN LOMBARDIA  
 
 Milano, 10 luglio 2007 - Arrivano servizi e contributi per oltre 6 milioni di euro. Li mette a disposizione il Progetto Saturno 2007 per aspiranti imprenditori e lavoratori autonomi e piccole e medie imprese in fase di cambio generazionale. Il progetto, attraverso il coinvolgimento del sistema pubblico e privato, ha l’obiettivo di diffondere e sviluppare l’imprenditorialità, consolidare e sviluppare la cultura d’impresa sul territorio lombardo, favorire la creazione di nuove attività imprenditoriali e consolidare il tessuto imprenditoriale lombardo attraverso il ricambio generazionale. Per la domanda di richiesta di servizi gratuiti e contributi a fondo perduto ci si dovrà rivolgere ad Operatori selezionati, i cui nominativi sono pubblicati sul sito www. Saturno. Lombardia. It o possono essere richiesti allo Sportello Punto Nuova Impresa della Camera di Commercio di Milano. Questa è l’iniziativa del Progetto di Sovvenzione globale Saturno 2007 che stanzia in totale 6. 239. 965,00 Euro. Il progetto Saturno 2007 è promosso e cofinanziato da Regione Lombardia, Ministero del lavoro e della previdenza sociale e Fondo Sociale Europeo, realizzato dalle Camere di Commercio lombarde - con capofila la Camera di Commercio di Milano - e Unioncamere Lombardia. “Il Progetto di Sovvenzione globale Saturno 2007 - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - ha l´obiettivo di diffondere imprenditorialità, supportare l’avvio di attività imprenditoriali e di lavoro autonomo, sostenere la continuità d’impresa attraverso il ricambio generazionale nel milanese e nel resto della Lombardia e pone una particolare attenzione alle specifiche esigenze territoriali attraverso la rete delle Camere di Commercio locali e di Operatori selezionati”. Azioni – L’azione 1: supporto allo start-up, sviluppo d’impresa e auto-impiego, ha l’obiettivo di sostenere gli aspiranti imprenditori e lavoratori autonomi attraverso: orientamento di gruppo per la definizione dell’idea, assistenza individuale per la redazione del progetto d’impresa/lavoro autonomo e i piani di investimento per l’ottenimento dei contributi; erogazione di contributi a fondo perduto agli aspiranti imprenditori/lavoratori autonomi che avranno usufruito dei servizi di orientamento e di assistenza per un massimale di ogni contributo di 6. 750 Euro – pari al 75% dell’investimento ammesso; assistenza individuale per la realizzazione degli investimenti rivolti alle imprese/attività autonome ammesse ai contributi. Sia i servizi che i contributi sono erogati da Operatori selezionati e presenti negli elenchi pubblicati sul sito www. Saturno. Lombardia. It e disponibili presso lo Sportello Punto Nuova Impresa della Camera di Commercio di Milano e di Monza. Destinatari – Possono fare richiesta per accedere ai servizi aspiranti imprenditori e/o lavoratori autonomi con i seguenti requisiti: occupati anche in lavori atipici; giovani, adulti uomini e donne inoccupati e/o disoccupati; studenti - che siano maggiorenni, residenti o domiciliati in regione Lombardia e che siano intenzionati ad avviare una attività imprenditoriale e/o di lavoro autonomo. Potranno successivamente accedere ai contributi coloro che dopo aver usufruito dei servizi previsti, avranno avviato l’impresa o l’attività autonoma e realizzato gli investimenti per cui avranno richiesto il contributo. L’azione 2: supporto per favorire il ricambio generazionale è finalizzata sia a favorire l’attivazione di percorsi di sostegno al ricambio generazionale nelle micro, piccole e medie imprese, con specifica attenzione ai settori dell’artigianato e dei servizi, stimolandone la capacità innovativa (sia tecnologica che organizzativa) e valorizzandone il patrimonio di conoscenze già acquisite, sia a sviluppare servizi di supporto all’imprenditorialità, alla crescita e all’occupazione nelle imprese nella delicata fase del ricambio generazionale. Le piccole e medie imprese in fase di ricambio generazionale possono usufruire gratuitamente di: incontri di mentoring, attraverso cui supportare processi di crescita personale e imprenditoriale e ottimizzare i processi di transizione imprenditoriale e le dinamiche di tipo relazionale, rivolta ad una o ad entrambe le generazioni ed eventualmente ai principali collaboratori e/o soci; consulenza specialistica di contenuto diretta ad un’analisi strategica, organizzativa e gestionale della realtà aziendale per sostenere la complessa fase del ricambio generazionale e per stimolare processi d’innovazione d’impresa; affiancamento diretto alla gestione imprenditoriale con l’obiettivo di supportare i potenziali subentranti attraverso un accompagnamento di contenuto nella gestione concreta dell’impresa e dell’esercizio del ruolo imprenditoriale; incontri di gruppo finalizzati a generare consapevolezza sui problemi del ricambio generazionale e a creare una cultura favorevole all’innovazione e alla cooperazione/ aggregazione tra imprese. I servizi sono erogati da Operatori selezionati e presenti negli elenchi pubblicati sul sito www. Saturno. Lombardia. It e disponibili presso lo Sportello Punto Nuova Impresa della Camera di Commercio di Milano e di Monza. Destinatari – Possono fare richiesta per usufruire dei servizi micro, piccole e medie imprese con almeno 5 anni di attività, in possesso, a partire dal 19/3/2007, dei seguenti requisiti: sede operativa in Lombardia; tipologie d’impresa: ditte individuali, società di persone, società di capitali, società cooperative; con titolare o almeno un socio che abbia compiuto 50 anni alla data del 19/3/2007; essere una micro, piccola e media impresa o una società cooperativa in ricambio generazionale; essere in regola con il "de minimis“. Come accedere ai servizi – Sia gli aspiranti imprenditori/lavoratori autonomi che le imprese in ricambio generazionale interessati ad usufruire dei servizi devono informarsi sui progetti attivati dagli Operatori selezionati, sceglierne uno e a questo inoltrare richiesta. Lo Sportello Punto Nuova Impresa della Camera di Commercio di Milano e di Monza eroga ai destinatari finali informazioni in generale sui servizi previsti dal Progetto Saturno 2007 e fornisce l’elenco degli Operatori selezionati. Presentazione delle domande – Dal 9 luglio gli operatori selezionati propongono ai destinatari finali le attività previste dai progetti approvati. Le attività dovranno concludersi entro il 28 febbraio 2008. Per informazioni sul Progetto Saturno 2007 e sugli elenchi Operatori selezionati consultare il sito www. Saturno. Lombardia. It oppure rivolgersi allo Sportello Punto Nuova Impresa della Camera di Commercio di Milano Tel. 02/8515. 5342 - E-mail: formaper. Pni@mi. Camcom. It e Monza Tel. 039/2807445 E-mail: formaper. Pni. Mz@mi. Camcom. It .  
   
   
PRESENTATA LA LEGGE SUI PICCOLI COMUNI PIEMONTESI  
 
Torino, 10 luglio 2007 - E’ stata presentata ieri alla stampa dalla presidente Mercedes Bresso e dagli assessori al Decentramento e rapporti con enti locali, Sergio Deorsola, e allo Sviluppo della montagna, Bruna Sibille, la nuova legge regionale sulle“Misure di sostegno a favore dei piccoli comuni del Piemonte” recentemente approvata in Consiglio. Presenti anche i rappresentanti di Anci, Legautonomie, Uncem e Upp. La legge ha la finalità di assicurare, in primo luogo, il sostegno finanziario ai Comuni con popolazione pari o inferiore ai 1000 abitanti, che recano evidenti situazioni di marginalità o disagio. A questi Comuni, infatti, verranno attribuiti contributi annuali, accertata la situazione di grave difficoltà. Qualora la Regione intenda prevedere un onere di co-finanziamento a carico del bilancio dei piccoli comuni, singoli o associati, con popolazione pari o inferiore a mille abitanti, la misura massima a loro carico non può superare il dieci per cento dell´importo complessivo dell´intervento ammesso a contributo. Altra novità riguarda la semplificazione delle pratiche relative alla rendicontazione dei contributi non superiori ai 20 mila euro erogati con fondi ad esclusivo carico del bilancio regionale ai comuni con popolazione fino a 5. 000 abitanti, per i quali è sufficiente la presentazione, da parte del responsabile del servizio che ha utilizzato il contributo, di una certificazione attestante l’ammontare totale delle spese sostenute e la loro coerenza con le finalità del finanziamento concesso. “L’obiettivo - spiega la presidente Bresso - è, come dice un vecchio detto, “ridurre le calze senza tagliare le gambe”, cioè razionalizzare e rendere più efficiente il sistema amministrativo garantendo comunque un buon livello dei servizi essenziali nelle aree territoriali più disagiate, dove è importante mantenere i presidi e incentivare la residenzialità. “Il provvedimento - sottolinea l’assessore Deorsola - si inserisce nel percorso di semplificazione amministrativa che la Giunta sta attuando e che ha già visto l’abolizione dei Coreco (Comitati di controllo regionale), di 650 leggi e regolamenti inutili e di Osservatori regionali la cui attività viene adesso svolta dagli uffici competenti, con un significativo contenimento dei costi. Si tratta quindi di un altro traguardo importante, frutto di un lungo lavoro di condivisione con gli enti locali, che ha portato ad un’approvazione della legge all’unanimità”. La legge prevede incentivi per chi decide di risiedere in paesi montani o collinari e la possibilità per le amministrazioni di stipulare accordi con i soggetti erogatori di pubblica utilità: “L’approvazione della legge - conclude l’assessore Sibille - è un risultato importante per una regione come la nostra, con quasi il 50 per cento del territorio dislocato in aree montane o collinari marginali e con oltre 1000 piccoli comuni su un totale di 1206”. Sempre stamane sono stati presentati i bandi per l’anno 2007 (pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 27 del 5 luglio 2007, supplemento ordinario 2), per la concessione dei contributi regionali alle forme associative che ne faranno richiesta. Tra le novità, il recepimento di alcuni principi qualificanti, contenuti del disegno di legge delega per l’elaborazione del così detto “Codice delle Autonomie Locali”, quali la sussidiarietà, l’adeguatezza e la semplificazione. Si è ritenuto, inoltre, di concedere alle nuove forme associative la possibilità di incrementare il proprio contributo regionale, in proporzione al numero di funzioni comunali svolte, tra quelle ritenute fondamentali (ad esempio, le funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo e quelle di polizia locale). La presidente Bresso ha annunciato che prossimamente la Giunta avvierà un ulteriore confronto nelle province per fare il punto con gli amministratori locali sulla effettiva ricaduta positiva delle nuove norme. .  
   
   
MISSIONE DI SPACCA E MARCOLINI A NEW YORK: INCONTRI CON TRE BANCHE INTERNAZIONALI  
 
Ancona, 10 luglio 2007 - La missione in Canada del presidente della giunta regionale, Gian Mario Spacca prevede un proseguimento negli Stati Uniti per due giorni. Con l´assessore regionale al Bilancio, Pietro Marcolini, il Presidente, e` giunto ieri a New York per incontrare i rappresentanti di tre importanti banche internazionali di affari. Tra oggi e domani sono previsti, infatti, incontri con la Ubs, Lehman Brothers e Bnl Gruppo Bnp Paribas. La due giorni newyorchese costituisce il completamento dell´attivita` di market sounding presso gli investitori internazionali avviata negli ultimi mesi dalla Regione e che ha gia` visto analoghi incontri nell´aprile scorso a Londra. Lo scopo di queste missioni, infatti, e` intercettare nuove opportunita` finanziarie per favorire lo sviluppo delle Marche. E come ha gia` avuto modo di sottolineare il Presidente si tratta di ´saper dimostrare una capacita` di integrazione nell´economia mondiale per attirare nuove risorse e investimenti internazionali, movimentando capitali per alimentare lo sviluppo della comunita`´. L´intento della Regione Marche e` quello di costruire ´un circuito virtuoso tra finanza, territorio, sviluppo´, promuovendo nel contempo il sistema produttivo regionale e utilizzando diverse modalita` di lavoro: il contatto diretto con le piu` grandi banche del mondo per conoscere le opportunita`; l´aumento di risorse ´catturabili´ sulla base di progetti; la finanza di progetto. Tenere costantemente sotto osservazione il mercato internazionale dei capitali, infatti, anche attraverso i contatti con le banche internazionali, costituisce il presupposto fondamentale per cercare di ridurre il costo del debito e abbassare il profilo di rischio. In questo contesto, gli obiettivi degli incontri sono quelli di valutare, direttamente insieme ai detentori delle obbligazioni, l´opportunita` di ristrutturazione del debito rappresentato da prestiti obbligazionari emessi sui mercati finanziari internazionali ed in particolare presso gli investitori statunitensi e di verificare la possibilita` di ricontrattare a condizioni vantaggiose alcuni mutui stipulati negli ultimi anni per il finanziamento di spese di investimento. Un tipo di approccio che ha gia` premiato le Marche sia in termini di valutazioni positiva da parte di Standard&poors , sia come affidabilita` presso due grandi istituti di credito come la Banca Europea degli Investimenti (Bei) e la Cassa Depositi e Prestiti, in iniziative che hanno consentito un notevole afflusso di capitali. .  
   
   
ILLY SU RELAZIONE 2006 AGENZIA ENTRATE FVG  
 
 Trieste, 10 luglio 2007 - Il presidente della Regione Riccardo Illy ha partecipato oggi a Trieste alla conferenza di presentazione della Relazione annuale della direzione regionale dell´Agenzia delle entrate, nella quale sono riassunti i dati principali sull´attività svolta nel 2006, sia per quanto riguarda i servizi ai cittadini, sia per il contrasto all´evasione fiscale. La relazione annuale è stata illustrata dal direttore regionale dell´Agenzia, Franco Latti, presente il sottosegretario al ministero dell´Economia e delle Finanze Antonangelo Casula, che ha concluso l´incontro. "I dati principali - ha commentato Illy - dimostrano come l´Agenzia delle entrate del Friuli Venezia Giulia abbia aumentato l´efficacia e l´efficienza della propria azione e, nello stesso tempo, la sua volontà di avere un rapporto positivo e costruttivo con il contribuente. È un valore importante, che emerge dai dati sulla riduzione del contenzioso e sull´aumento delle adesioni volontarie da parte dei contribuenti che hanno avuto un accertamento". Illy ha anche sottolineato il rapporto di stretta collaborazione che si è instaurato negli ultimi anni fra la Regione e l´Agenzia delle entrate, non solo per affermare il principio costituzionale di leale collaborazione fra le istituzioni, ma anche perché il Friuli Venezia Giulia, come Regione a Statuto speciale, ricava le sue entrate dalla compartecipazione dei tributi riscossi sul proprio territorio. Tra l´altro, la Regione ha recentemente ottenuto un importante risultato su questo fronte, ha ricordato Illy: le somme dovute dallo Stato saranno dal prossimo anno trasferite direttamente alla Regione e non più in forma indiretta attraverso l´Erario centrale. "Abbiamo dunque un interesse preciso - ha osservato ancora il presidente - al buon funzionamento dell´Agenzia e al pagamento delle tasse da parte dei cittadini e delle imprese del Friuli Venezia Giulia". Illy ha citato a questo proposito il Protocollo d´intesa siglato dalla Regione da un lato con l´Agenzia delle entrate, dall´altro con gli Enti locali, per uno scambio di informazioni volto al contrasto dell´evasione fiscale. Il presidente ha anche ricordato la recente riforma delle Autonomie locali, con la quale è stato introdotto il federalismo fiscale all´interno del Friuli Venezia Giulia, per cui gli Enti locali ricavano le loro entrate per i due terzi in proporzione all´Ire riscossa sul proprio territorio, e il resto in base a parametri oggettivi, con un correttivo per le aree disagiate, per esempio la montagna. "Questo sistema - ha commentato Illy - costituisce per gli amministratori locali un forte incentivo, da un lato a promuovere lo sviluppo economico del proprio territorio, perché in questo modo cresce non solo la ricchezza della comunità ma aumenta anche l´entrata dell´Ente locale, dall´altro a contribuire direttamente alla lotta all´evasione fiscale". Dalla relazione del direttore regionale dell´Agenzia, emerge il miglioramento dei servizi resi ai cittadini nel corso del 2006, anche grazie all´uso delle nuove tecnologie informatiche e telematiche. Per quanto riguarda la lotta all´evasione, sono state inviate agli uffici 201 segnalazioni di evasori totali, con 211 annualità di imposta rettificata, ed eseguiti 110 accessi domiciliari. I settori maggiormente interessati sono stati quelli immobiliare ed edilizia urbana (oltre 1,5 milioni di euro di maggiore imposta contestata), case di riposo (oltre 3 milioni) e palestre e centri di fitness (oltre 2,5 milioni). Lo scorso anno i controlli sostanziali positivi sono stati in totale 5. 949. .  
   
   
NASCE UN SERVIZIO DELLA REGIONE ER PER IL COORDINAMENTO DEGLI SPORTELLI UNICI, "SI IMPRESA"  
 
Bologna, 10 luglio 2007 - In Emilia-romagna i nuovi uffici per le imprese, gli Sportelli unici per le attività produttive, coprono 325 Comuni pari al 95% del territorio regionale. Per realizzare questa copertura così ampia, rispetto alla media nazionale ancora attorno al 60%, l´Emilia-romagna ha operato per coordinare con gli Enti locali la realizzazione degli Sportelli unici (Suap), e ha fatto lavorare un Tavolo di coordinamento con la partecipazione anche delle associazioni imprenditoriali e dei professionisti. Inoltre, dei 325 Sportelli, 148 sono di Comuni singoli (quelli più grandi) e ben 177 fanno capo a 32 strutture organizzate dalle associazioni o unioni dei Comuni. Dall´avvio della loro attività, quindi mediamente da 4/5 anni, gli Sportelli unici regionali hanno gestito un totale complessivo di circa 200. 000 pratiche, con un volume annuo che a regime si attesta attorno alle 18. 000 pratiche. Gli Sportelli unici hanno la competenza e l´obiettivo di semplificare i procedimenti a carico delle imprese del loro territorio, gestendo in modo unificato tutte le pratiche e i contatti con i diversi soggetti (Asl, Vigili del Fuoco, Soprintendenze, ecc. ). La Regione Emilia-romagna ha realizzato un monitoraggio qualitativo sull´attività degli sportelli per misurare il funzionamento e analizzare i diversi procedimenti di loro competenza. La ricerca è stata presentata oggi a Bologna, nel corso di un convegno che si è tenuto a palazzo Re Enzo cui hanno partecipato il ministro per le Riforme e innovazioni nella pubblica amministrazione, Luigi Nicolais, l´assessore regionale alle Attività Produttive, Sviluppo economico e Piano telematico Duccio Campagnoli, l´assessore regionale del Piemonte al Federalismo e semplificazione amministrativa Sergio Deorsola, il segretario generale di Unioncamere Emilia-romagna Ugo Girardi. Nel corso del convegno, l´assessore Campagnoli ha presentato "Si Impresa", la nuova struttura dell´assessorato regionale alle Attività produttive che sarà dedicata a promuovere e coordinare l´attività di servizi innovativi per le imprese, a cominciare da un nuovo programma per l´efficienza degli Sportelli unici e per la semplificazione delle procedure. "In questi mesi - ha detto l´assessore - si sta aprendo una nuova fase di impegno per l´innovazione amministrativa verso le imprese, anche nelle iniziative del Governo, che il mondo imprenditoriale potrà considerare con maggiore attenzione. Con i provvedimenti del ministro Bersani e del ministro Nicolais, l´Emilia-romagna si candida a essere uno dei primi territori in cui realizzare le sperimentazioni proposte dal Ministero, provvedimenti che assieme al disegno di legge ´Capezzone´ in discussione alle Camere aprono la via per una sostanziale semplificazione". Il ministro per l´Innovazione Nicolais ha annunciato che a settembre potrà essere approvato un piano per la semplificazione burocratica (che nelle previsioni dovrà portare a un risparmio del 25% degli oneri per i cittadini e le imprese, oltre che a un risparmio equivalente ad un punto e mezzo del Pil), la firma di un decreto interministeriale per la carta di identità elettronica e ha confermato l´obiettivo della copertura del 100% del Paese con la rete a banda larga entro il 2011. L´indagine - Il tempo medio di gestione di una pratica è di 74 giorni, rispetto ai 90 giorni previsti dalla legge. Inoltre risulta un elevato livello di informatizzazione: quasi tutti gli sportelli sono dotati di un sito web e il 70% di questi mette a disposizione la modulistica online. Sono i risultati dell´indagine cui hanno risposto 254 sportelli (che ricoprono l´87% della popolazione regionale in termini sia di persone che di imprese) di cui 77 a gestione singola e 177 associati in 32 unioni. L´indagine sugli Sportelli unici è stata condotta dalla Regione in collaborazione con il Tavolo di coordinamento regionale, istituito nel 2004 - cui partecipano Province e Comuni, i rappresentanti delle associazioni di categoria e degli ordini professionali e del sistema camerale - con il supporto dei coordinamenti provinciali. Lo studio, realizzato dal Dipartimento di Economia, Istituzione e Territorio dell´Università di Ferrara, illustra le caratteristiche strutturali e organizzative degli Suap, mettendone in luce, in particolare, la struttura, l´utilizzo delle Ict e l´adozione di comportamenti virtuosi, volti al miglioramento dell´attività dello Sportello. La Regione ha scelto di mettere in campo un impegno diretto assieme ai Comuni per realizzare gli Sportelli unici affinché vi fosse anche un coordinamento in rete del loro sviluppo e delle loro modalità di funzionamento. Per questo è stato promosso anche il sistema di monitoraggio attivato con la ricerca presentata oggi, che costituisce la base di un sistema di conoscenze condiviso, con l´obiettivo di continuare il processo di miglioramento e semplificazione del rapporto tra pubblica amministrazione e imprese. La ricerca ha permesso di ottenere un quadro completo, che comprende informazioni sulla struttura organizzativa, sulle competenze coordinate dal Suap, sul numero dei procedimenti avviati, sui tempi di attesa per il cittadino e sul rapporto con gli enti terzi coinvolti nel procedimento. Con riferimento all´anno di analisi (2005) le province di Ferrara, Parma, Rimini e Bologna si collocano al di sopra della media regionale per numero di pratiche, in quanto gestiscono direttamente anche il commercio. Quanto alle tipologie di procedimenti che risultano più impegnative per gli Sportelli nella loro attività quotidiana, le principali sono: le autorizzazioni edilizie, i pareri igienico-sanitari e ambientali, e le verifiche per la sicurezza; risulta poi che la parte più grande delle pratiche gestite riguarda il settore del commercio. Un aspetto importante per la funzionalità e l´efficienza degli Suap nel "modello emiliano" risulta l´adozione di Protocolli d´intesa con gli enti terzi che debbono rilasciare pareri oltre a quelli dei Comuni (Asl, Arpa, Sovrintendenza, Vigili del fuoco) per coordinare le attività al servizio delle imprese. Il Protocollo d´intesa provinciale è largamente quello più diffuso e questo testimonia la volontà di rispettare i tempi e la trasparenza delle procedure. La ricerca mette in rilievo per la prima volta anche le problematiche da affrontare per la semplificazione delle procedure, e per ampliare l´ambito di competenza e di operatività degli Sportelli unici. Il Servizio "Si Impresa" - Nel corso del convegno sono state presentate le prime proposte operative di semplificazione, messe a punto nell´ambito del Tavolo di coordinamento, relative ai casi di ricorso al parere integrato Arpa-ausl e alle proposte di semplificazione delle procedure ambientali. "Per parte nostra - ha sottolineato Campagnoli - considereremo la promozione della semplificazione amministrativa un´azione prioritaria del nuovo Programma triennale delle attività produttive. Nasce ´Si Impresa´, cioè un servizio dell´assessorato regionale dedicato alla promozione di servizi innovativi e di un´attività permanente di confronto anche con le associazioni imprenditoriali e dei professionisti per la semplificazione delle procedure; a cominciare dal coordinamento di un nuovo programma per l´efficienza degli Sportelli unici. Entro il 2008 vogliamo realizzare l´obiettivo che tutti gli Sportelli unici in regione siano in grado di svolgere completamente le pratiche online. Lavoreremo per individuare tutte le possibilità di semplificazione. E´ già pronto, in questa direzione, come risultato del lavoro svolto dal Tavolo di coordinamento delle Direzioni regionali e con Enti locali e associazioni imprenditoriali, il parere integrato "Asl-arpa" per accelerare i tempi, e che ridurrà anche del 30% i casi per i quali sono richieste tali procedure. Così anche nelle nuove aree ecologicamente attrezzate sarà possibile che le autorizzazioni energetico-ambientali siano richieste tutte insieme dal soggetto gestore invece che da ogni singola impresa". Nel convegno si è annunziato anche che la Regione Emilia-romagna svilupperà insieme alla Regione Piemonte il progetto di Sportello unico telematico a valere sul programma di sperimentazione di tecnologie per "nuove e buone pratiche" promosso dal ministro Nicolais. .  
   
   
LOIERO: VIA LIBERA AL POR CALABRIA 2007-2013  
 
Reggio Calabria, 10 luglio 2007 - La Giunta regionale ha approvato il Por 2007/2013. Entro l´undici luglio sarà depositato a Bruxelles, entro fine luglio si concluderà la consultazione formale, e quindi, all´inizio di settembre, verrà discusso il documento di avvio del negoziato che si concluderà con l´approvazione entro lo stesso mese. E´ soddisfatto il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, al termine del lungo processo di elaborazione e confronti che ha consentito di definire il Por 2007-2013 come un vero e proprio piano di sviluppo regionale, processo che si è concluso ieri con il via libera della Giunta: "Arriviamo all´appuntamento con l´Europa - afferma Loiero tramite una nota del portavoce - con la consapevolezza di avere fatto un lavoro eccellente e soprattutto senza ritardi di sorta, se non quelli scaturiti dalla necessaria puntigliosità del confronto con le istituzioni e il partenariato, e dalla elaborazione del Quadro Strategico Nazionale, documento di riferimento essenziale per la programmazione regionale, che è stato consegnato a Bruxelles solo a metà giugno". "Trovo ingenerose e fuorvianti le polemiche di queste ultime ore - aggiunge il presidente Loiero - anche perché in questi mesi c´è stato un negoziato parallelo e informale con tecnici della commissione i quali già conoscono e non solo per grandi linee il lavoro che il Dipartimento e l´assessore Mario Maiolo hanno fatto, man mano che si andava avanti. Ora si tratta di mettere mano subito alla elaborazione di norme che consentano una sua rapida attuazione, per evitare i farraginosi meccanismi che in passato hanno frenato la spesa". Che il Por Calabria 2007-2013 sia lo strumento idoneo per consentire alla Calabria di recuperare i grandi ritardi in tema di sviluppo economico e sociale, lo sostiene con forza anche l´assessore ai Fondi nazionali e comunitari Mario Maiolo. "Grazie anche all´impegno del direttore generale Salvatore Orlando - afferma Maiolo - siamo arrivati a chiudere il Piano con soddisfazione generale. Il nostro è un programma dal profilo qualitativo molto alto che ha avuto il consenso entusiasta dell´Anci e del Partenariato, dopo un lunghissimo percorso di incontri e di approfondimenti. E´ un programma vero, insomma, che compie scelte importanti e decisive e che per l´entità delle cifre, la durata e l´ampiezza delle aree interessate, risponde all´esigenze di sviluppo della Regione". "Il processo di approvazione da parte della commissione europea - ha puntualizzato Maiolo - è in linea con quello delle altre tre Regioni "convergenza" (Sicilia, Puglia e Campania), i cui programmi sono già all´esame dei tecnici della Commissione europea e saranno approvati, come il nostro, entro il mese di di settembre. Il lavoro che è stato fatto mostra elementi chiari innovativi che permetteranno di velocizzare la fase attuativa, cosa che invece è mancata al precedente Por ed è stata una delle ragioni del suo insuccesso". .  
   
   
EUROPA-REGIONI: FONDI, PRIORITÀ POR CALABRIA 2007-2013 IN 8 "ASSI"  
 
 Reggio Calabria, 10 luglio 2007 - "Il Por Calabria 2007-2013 segna una forte discontinuità della programmazione comunitaria rispetto al passato. Il suo impatto e l´efficacia dipenderà molto dalla capacità di tradurre in scelte operative le indicazioni in esso contenute, indicazioni cariche di molte novità che andranno a incidere anche sulla dotazione infrastrutturale della Calabria". E´ quanto afferma il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero al termine dei lavori della Giunta che ha approvato, tra l´altro, il programma operativo da consegnare alla Commissione Europea e che, martedì prossimo alle 12, sarà presentato in una conferenza stampa a Catanzaro dallo stesso presidente e dall´assessore ai Fondi Comunitari e Nazionali Mario Maiolo. Sono molte le priorità individuate dal Por con cui la Calabria intende acquisire un ruolo centrale nell´area mediterranea. Sono raggruppate in otto "Assi". Il primo Asse riguarda "Istruzione, ricerca scientifica, innovazione tecnologica e società dell´informazione" e ha come obiettivo quello di sostenere e finanziare progetti di "innovazione di processo e di prodotto", "filiere dell´innovazione" e "progettualità innovative". Il secondo Asse si occupa di una delle tematiche più attuali in tutto il mondo, Energia e Ambiente, con l´obiettivo di intervenire, tra l´altro, nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili "biomasse", nella bioedilizia, e nel delicato settore della gesione dei rifiuti, nella tutela della risorse idriche, anche con azioni di contenimento della dispersione. L´asse terzo riguarda "Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l´attrattività territoriale", con interventi nel settore sociale, ma anche nel settore della sicurezza e della legalità. Il quarto Asse si concentra su "Risorse naturali, culturali e paesaggistiche per lo sviluppo sostenibile", e metterà in campo politiche e interventi finalizzati alla valorizzazione delle risorse presenti, anche per favorire lo sviluppo del turistico e dell´indotto e alla attivazione di nuove filiere produttive legate ai settori interessati. "Reti e collegamenti per la mobilità" è il quinto Asse punta a modificare quella che è stata considerata una delle principali cause dell´arretratezza della Calabria, cioè la mancanza di infrastrutture moderne, mai affrontata nella sua reale dimensione anche par mancanza di risorse economiche. Gli aspetti tematici prioritari di tale asse sono stati individuati nel sistema delle infrastrutture, nel trasporto merci e logistica, nel trasporto pubblico locale. Si guarderà all´adeguamento elle reti di trasporto ferroviario dei corridoi tirrenico e jonico, al rafforzamento delle trasversali ferroviarie e stradali con la possibilità di integrazione fra trasporto marittimo, ferroviario e aereo. In questo quadro un ruolo centrale assumerà lo sviluppo dell´hub portuale di Gioia Tauro, che potrà aumentare la propria competitività con una reale integrazione alla rete stradale e ferroviaria. L´asse sesto, "Competitività dei sistemi produttivi", elabora una strategia regionale, anche con strumenti di finanza innovativa, per lo sviluppo del tessuto produttivo calabrese. Il settimo Asse, quello che riguarda "Città, aree urbane e sistemi territoriali", punta alla riqualificazione di aree di degrado edilizio, ambientale e sociale. L´ultimo Asse, l´ottavo, si occupa di "assistenza tecnica e capacity building", con una serie di azioni che coinvolgono altri partner come Province e Comuni Capoluogo, organismi di rappresentanza degli enti locali, dei lavoratori, dell´imprenditoria, delle associazioni ambientalistiche, del Volontariato, del Terzo settore e delle Pari opportunità, università regionali,prefetti, Corte dei Coni regionale e altro siggetti rilevanti a livello regionale per le politiche di coesione e di sviluppo, mira al rafforzamento della capacità istituzionale e amministrativa, fattore chiave di competitività. .  
   
   
EUROPA-REGIONI: FONDI, PER L´ASSESSORE MAIOLO, SONO MOLTI I CONSENSI SUL POR CALABRIA  
 
Reggio Calabria, 10 luglio 2007 - "Il Por Calabria 2007/2013 nelle analisi di contesto, nell´individuazione degli obiettivi specifici ed operativi, nelle linee di intervento e nella coerenza programmatica, è considerato dall´intero partenariato e dall´Anci, rispondente ai bisogni e alle esigenze di sviluppo della Calabria. E ciò è una importante conferma della qualità del lavoro che è stato fatto". Lo ha detto l´assessore regionale ai Fondi nazionali e comunitari, Mario Maiolo, al termine dei lavori della Giunta regionale. Per il partenariato, il programma presenta molteplici aspetti di innovazione che costituiscono anche una sfida con la quale tutti i soggetti attivi della regione hanno il dovere di misurarsi. Allo stesso modo e con lo stesso spirito, si è posto l´accento sulla necessità di costruire, in tempi stretti e compatibili con la programmazione, le leggi di Settore e i relativi Piani di cui non solo il programma ma anche la amministrazione regionale ha bisogno per essere efficace negli interventi. Attraverso la predisposizione di questo documento, per la prima volta nella storia delle relazioni sindacali in Calabria sottoscritto da tutte le forze economiche e sociali, - ha sottolineato il partenariato n nelle sue "Osservazioni" - si è voluto dare, non soltanto un contributo di idee e di proposte al Programma Operativo, ma anche e soprattutto, un segnale forte di coesione e di fiducia di cui la Calabria ha bisogno per voltare pagina nel panorama italiano ed europeo. Nelle fasi preparatorie del documento, c´è stato un atteggiamento verso lo sviluppo della regione, costruttivo e propositivo. Il programma, quindi, è stato definito dal partenariato di elevata qualità nel contenuto anche perché offre una lucida analisi delle condizioni e delle ipotesi di intervento, sulla base di quelli che sono sentiti come problemi forti dalle rappresentanze economiche e sociali e della sua capacità di impatto verso una società di non grandi dimensioni. Il corredo di regole e di principi ai quali il programma si ispira, per il partenariato, è adeguato e funzionale agli obiettivi di crescita e di sviluppo individuati e risulta coerente con i più recenti atti di programmazione regionale (Dser e Dpefr). Si è trattato di compiere scelte importanti e decisive che, per l´entità delle cifre, la durata temporale e l´ampiezza delle aree interessate, sono state condivise e partecipate da tutte le componenti del partenariato, così come dall´Anci che ha intravisto nel Por 2007-2013, maggior senso di responsabilizzazione e valorizzazione del ruolo delle autorità cittadine nella programmazione. "È questo forse l´elemento più importante, perché nella condivisione e nella partecipazione come espressione di appartenenza della cittadinanza, stanno le possibilità di successo del programma stesso", ha commentato l´assessore Maiolo. .  
   
   
SEMPLIFICAZIONE E INNOVAZIONE, ATTESI RISPARMI PER 15 MILIONI ANDARE OLTRE LE SINGOLE BUONE PRATICHE PER RINNOVARE TUTTA LA P.A  
 
Firenze, 10 luglio 2007 - Il governo regionale si attende un risparmio fino a 15 milioni di euro dalle iniziative che sta promuovendo in questa legislatura sul piano della semplificazione amministrativa, della diffusione dell’e-government e dell’utilizzo di procedure telematiche per l’acquisto di beni e servizi: e basta questo dato a dimostrare che l’innovazione nella pubblica amministrazione non è solo un dovere nei confronti dei cittadini e delle imprese, ma anche un concreto vantaggio per le stesse pubbliche amministrazioni. E’ quanto ha voluto sottolineare con forza il vicepresidente Federico Gelli, intervenendo ieri mattina al convegno di Livorno sull’esperienza di Aida (acronimo per Applicazioni interoperabili digitali per l’amministrazione), progetto e “buona pratica” di e-government di cui il comune di Livorno è capofila. “La Regione Toscana - ha ricordato Gelli - sta lavorando con grande impegno per rispondere alla sfida di un profondo cambiamento della pubblica amministrazione, una sfida che è anche un obbligo, in un paese come l’Italia in cui, solo per fare un esempio, ci vogliono in media oltre 2 mesi di tempo e circa 70 adempimenti amministrativi per avviare un’impresa, contro i 5 giorni dell’Inghilterra. Ma questo è anche un terreno decisivo su cui si gioca la competitività dell’intera Toscana e per questo è arrivato il momento di fare un ulteriore salto di qualità, andando anche oltre le tante e necessarie buone pratiche che sono maturate sul territorio, puntando su un cambiamento omogeneo per tutto il territorio, con la consapevolezza che la pubblica amministrazione alla fine è una sola e deve saper crescere insieme per rispondere meglio alle aspettative e alle legittime richieste delle proprie comunità. Un impegno comune, necessario, per cui la Regione intende fare la sua parte, offrendo la propria disponibilità per le necessarie attività di coordinamento”. . .  
   
   
ABRUZZO IN SUDAFRICA PER PARTECIPARE AL SUO SVILUPPO  
 
 Johannesburg, 10 luglio 2007 - Un sistema economico in forte sviluppo con una crescita annuale del pil che si attesta intorno al 6 per cento. Con la Repubblica del sud Africa, l´Italia e´ tra i primi 10 paesi che intrattengono relazioni commerciali che, solo nel solo 2006, sono cresciuti del 22 per cento. Nel paese piu´ ricco dell´intero continente africano, sono presenti 80 aziende italiane che operano nei settori dell´auto, dell´agroindustria, della meccanica e delle infrastrutture civili. La crescita economica, poi, di una classe sociale in costante espansione, ha fatto sì che sono aumentati i consumi di prodotti legati alla gioielleria, al´artigianato, all´edilizia di qualità. In questo quadro sociale di grande interesse economico, si e´ aperto oggi a Johannesburg il ´´South Africa Italy Business Forum´´, al quale partecipa l´assessore alle attivita´ produttive, Valentina Bianchi in rappresentanza di una istituzione fortmenente motivata a favorire le opportunita´ di crescita del sistema economico locale e in particolare quello delle piccole e medie imprese. Il forum si e´ aperto oggi con la partecipazione dei ministri Massimo D´alema ed Emma Bonino e del vice presidente della Repubblica del Sud Africa, Phumzile Mlambo-ngcuka. D´alema, dopo aver definito il Sud Africa il paese portabandiera del riscatto sociale che ha saputo dar voce all´intero contimente africano, ha auspicato che i rapporti tra i due paesi si sviluppino nella direzione di grande amicizia e di collaborazione, in armonia con i parametri europei e avendo alle spalle un sistema paese solido ed avanzato. Molte imprese italiane quali Eni, Enel, Finmeccanica, hanno gia´ saputo cogliere il grande balzo in avanti compiuto dal Sud Africa: per molte altre si aprono possibilita´ in un rapporto di collaborazione con il governo e le Regioni: queste ultime impegnate a favorire la proiezione esterna soprattutto delle piccole e medie imprese. Internazionalizzazione, che ha definito una delle scelte stragiche fondamentali del nostro paese che puo´ dare grandi risultati in questo, come negli altri paesi del continente africano. Secondo il vice presidente, signora Mlambo-ngcuka, Italia e Repubblica del Sud Africa vantano ottimi rapporti politici che continueranno a crescere e a svilupparsi anche grazie alla presenza di moltissimi lavoratori italiani (e tra questi anche molti abruzzesi) che hanno esportato in questa parte del continente la genialita´ del made in Italy. La vice presidente della repubblica, anticipando i temi che saranno sviluppati nel forum, ha individuato quelli che possono essere definiti i bisogni del paese che interessano i settori meccanico e dell´edilizia, quest´ultima legata ai programmi di infrastrutture che il governo intende realizzare in tempi molto brevi. A questo proposito, la signora Mlambo-ngcuka ha detto che il Sud Africa ha grande bisogno di professionalita´ tecniche, in particolare di ingegneri e di architetti, cui affidare al realizzazione di importanti opere pubbliche. ´´Per questa serie di ragioni´´, ha commentato Valentina Bianchi, ´´abbiamo riproposto, anche in questa occasione, la presenza dei nostri centri di ricerca come il Cotir e il Crab che potranno fornire consulenze e collaborazioni per lo sviluppo di nuovo tecnologie particolarmente sentito in Sud Africa´´. Secondo l´assessore regionale, oltre all´aspetto commerciale ´´e´ importante per l´Abruzzo intervenire con azioni di sostegno allo sviluppo del Sud Africa e in particolare essere di aiuto per superare le eventuali criticita´ che potrebbero rallentare lo sviluppo sociale ed economico di questo paese, intervenendo con accordi di formazione delle risorse umane nei piu´ svariati settori´´. .  
   
   
DDL DI RIFORMA DELL´IMMIGRAZIONE: GNECCHI SUI FATTORI POSITIVI PER L´ALTO ADIGE  
 
Bolzano, 10 luglio 2007 - Programmazione triennale dei flussi, interventi per favorire l’incontro regolare tra la domanda e l’offerta di lavoro straniero e per far emergere il lavoro nero: “Sono alcuni degli obiettivi del ddl Amato-ferrero che miglioreranno il quadro lavorativo e di integrazione degli immigrati in Alto Adige”, sottolinea l’assessora provinciale al Lavoro Luisa Gnecchi. Del disegno di legge delega di riforma del testo unico sull´immigrazione, varato definitivamente dal Consiglio dei Ministri, si è occupata oggi anche la Giunta provinciale. L´assessora Gnecchi ha ricordato alcune delle buone ragioni contenute nella riforma della legge Bossi-fini che potranno migliorare l´integrazione lavorativa e socioeconomica degli immigrati in Alto Adige: sono la programmazione triennale delle quote di stranieri, gli interventi per favorire l’incontro regolare tra la domanda e l’offerta di lavoro straniero e per far emergere il lavoro nero, l´adeguamento della durata del permesso di soggiorno alla realtà del mondo del lavoro, la creazione di una corsia preferenziale per l´accesso dei lavoratori qualificati. L´approvazione del ddl Amato-ferrero sul tema dell´immigrazione è un cambiamento importante, ha sostenuto Gnecchi: “Non solo perché supera la precedente legge Bossi-fini, ma soprattutto perché attraverso la gestione triennale dei flussi migratori legali, la riduzione della burocrazia, l’introduzione di corsie preferenziali per i lavoratori stranieri altamente qualificati e delle liste di collocamento all’estero, applica misure che prefigurano una spinta reale verso l´integrazione, chiamando alla responsabilità diretta anche le Regioni e i datori di lavoro”, spiega l’assessora Gnecchi. Il disegno di legge delega proseguirà ora il suo iter con l´invio alle Camere per la discussione. Ecco i punti salienti del ddl: Flussi, le quote diventano triennali: In base al ddl Amato-ferrero che riforma la legge Bossi-fini, il meccanismo di determinazione dei flussi viene rivisto prevedendo una programmazione triennale delle quote di stranieri da ammettere. La riforma introduce tra l´altro un canale privilegiato per l´immigrazione di lavoratori altamente qualificati. Liste di collocamento all’estero: La nuova normativa prevede la creazione di un sistema di liste alle quali potranno iscriversi i cittadini stranieri che intendano fare ingresso in Italia per lavoro, anche stagionale. Si tratterà di una sorta di collocamento all´estero per lavoratori stranieri: le liste saranno tenute presso le rappresentanze diplomatiche o presso enti e organizzazioni internazionali con sedi nei Paesi di provenienza degli immigrati. La nuova figura dello sponsor: La riforma ha introdotto la figura dello “sponsor”, che potrà far entrare per lavoro in Italia l´immigrato iscritto nelle liste, fornendo garanzie sul suo sostentamento e sul suo eventuale rimpatrio. Un ruolo che potrà essere rivestito da enti e organismi istituzionali, associazioni imprenditoriali e professionali, sindacali e istituti di patronato. Più collaborazione per espulsioni effettive: per rendere effettive le espulsioni sarà ricercata la collaborazione dello stesso immigrato. Il ddl Amato-ferrero introduce quindi programmi specifici di “rimpatrio volontario ed assistito”, ai quali potranno accedere gli immigrati che collaborano alla propria identificazione. .  
   
   
L’API, PRIMO SEMESTRE NEGATIVO PER L’ECONOMIA DEL MATERANO  
 
Matera, 10 luglio 2007 - Come di consueto l’Api ha inviato al Prefetto di Matera la relazione sull’economia provinciale nel 1° semestre 2007. “Dal documento – afferma l’Api di Matera in un comunicato stampa - deriva un quadro sostanzialmente negativo per il nostro territorio, in cui la ripresa da più parti enunciata con dati statistici generali non trova riscontro nella realtà quotidiana della piccola e media impresa. Si evidenzia, cioè, una difficoltà di tenuta delle imprese di piccole dimensioni, con il ciclo economico che non riesce ad uscire dalla fase di stagnazione. In un sistema economico che è quasi totalmente costituito da Pmi sono auspicabili processi di crescita dimensionale che finora non sono stati favoriti dagli interventi legislativi nella materia. Anzi le politiche industriali e quelle del credito sembrano andare nella direzione opposta, come dimostrato per esempio dalle aggregazioni bancarie che riducono la concorrenza e l’offerta e, di conseguenza, diminuiscono le possibilità di accesso al credito per le imprese di minori dimensioni. Anche la crescita delle esportazioni è determinata quasi esclusivamente dai numeri del comparto dell’auto, mentre, al contrario, l’export della provincia di Matera continua a frenare perché sconta le perduranti difficoltà dell’industria del mobile imbottito sui mercati esteri. In controtendenza il dato sulla leggera crescita dell’edilizia e in genere del settore delle costruzioni, mentre è stentata la ripresa del commercio che riguarda solo la grande distribuzione. Sono evidenti invece il calo dell’industria e del turismo, due settori su cui l’economia della Basilicata punta molto e che tuttavia non riescono a crescere. Si segnala inoltre che, pur in presenza di interessanti fenomeni di natalità aziendale, la propensione a fare impresa permane bassa per cui il processo di ampliamento della base produttiva è ancora lontano da standard accettabili. Quanto al mercato del lavoro si segnalano gli elevati tassi di disoccupazione per i laureati, i diplomati e le donne, l’aumento delle ore di cassa integrazione, l’espulsione di molti lavoratori dal ciclo produttivo e la loro difficoltà a ricollocarsi in un mercato del lavoro sempre più asfittico. Per l’economia della provincia di Matera permangono le principali ragioni del declino: il cambio euro/dollaro; la concorrenza della Cina e di altri Paesi emergenti; la ridotta dimensione delle imprese; i deficit infrastrutturali, della logistica e della mobilità; la scarsa propensione all’export e all’innovazione tecnologica; le difficoltà di accesso al credito e la sottocapitalizzazione delle imprese; il deficit di competitività; l’eccessiva burocrazia; la mancanza di servizi efficienti. Il primo semestre del 2007 ha avuto un andamento molto simile all’ultima parte del 2006, con una fase di stagnazione/recessione che ha interessato quasi tutti i settori economici e che ha avuto i suoi momenti eclatanti nella crisi del mobile imbottito e nel ridimensionamento dei livelli produttivi ed occupazionali delle industrie della Valbasento. I settori che, invece, hanno provveduto a sostenere l’economia locale sono quelli dell’edilizia e del terziario, soprattutto il terziario avanzato atteso che il commercio è in calo e che il turismo dovrebbe crescere nel secondo semestre dell’anno (dopo gli attesi buoni risultati del periodo estivo nella costa jonica metapontina). Buono l’andamento del settore agroalimentare e agroindustriale. Un arretramento si è verificato nei trasporti e nell’industria manifatturiera, soprattutto nel mobile imbottito, nel tessile-abbigliamento e nel calzaturiero, ma anche nella chimica e nel cartario-cartotecnico. Stabile la meccanica. In particolare, nel distretto del mobile imbottito solo le imprese che hanno delocalizzato parte delle produzioni, cioè quelle di fascia medio-bassa, riescono a mantenere alti i volumi. Tra le altre, emergono solo quelle che operano nelle nicchie di mercato della fascia medio-alta. Nel comparto delle costruzioni va meglio il mercato dell’edilizia privata, con un effetto positivo prodotto dallo sgravio fiscale per le ristrutturazioni, che quello dei pubblici appalti, alle prese con scarse risorse finanziarie e problematiche legate ad un quadro legislativo in continua evoluzione. Particolarmente dinamico si mostra nella città di Matera il polo delle aziende del terziario avanzato che, pur essendo numericamente limitato e composto da piccole imprese, presenta tuttavia interessanti potenzialità di espansione nel mercato, anche alla luce di alcune iniziative istituzionali e della presenza di grandi imprese leader, come per esempio Telespazio o l’Agenzia Spaziale Italiana. Il diffuso clima di incertezza, che ha colpito quasi tutti i settori, non sembra prospettare segnali di ripresa, almeno nel breve periodo, permanendo una sostanziale sfiducia negli imprenditori. Se la congiuntura negativa ha bloccato la crescita della base imprenditoriale, i gangli della burocrazia hanno scoraggiato l’apertura di nuove attività. Risposte lente e farraginose ostacolano chi vuole iniziare un’attività o espandersi; ritardati pagamenti della pubblica amministrazione mettono in crisi decine di aziende. Il peso della burocrazia mette a rischio la competitività della nostra economia, già alle prese con la congiuntura sfavorevole. Nella prima metà del 2007 si è acuita la perdita di competitività della provincia di Matera nei confronti del resto del Paese. La nostra economia continua a reggersi su fragili basi e a conservare la caratteristica di un’economia di frontiera, cioè basata soprattutto sulle aree esterne a cui si contrappongono le aree interne in accentuato degrado, con preoccupanti fenomeni di spopolamento dei piccoli comuni. Le prospettive per la seconda metà dell’anno, permanendo le diseconomie proprie del nostro territorio, unitamente ai ritardi nell’attuazione di alcune riforme fondamentali per l’economia del Paese, non lasciano presagire nulla di buono, almeno nell’immediato. .  
   
   
L´EMILIA-ROMAGNA CHE VERRA´: AL VIA IL PIANO TERRITORIALE REGIONALE. OGGI AL PALACONGRESSI DI BOLOGNA APERTURA DEI LAVORI  
 
Bologna, 10 luglio 2007 - "Una regione attraente" da un punto di vista economico, sociale e culturale in grado di competere e attrarre capitali e cervelli. È questo il claim che accompagnerà, caratterizzandola, la realizzazione del Piano territoriale della Regione Emilia Romagna. L´avvio dei lavori del Piano territoriale sarà presentanto a Bologna martedì 10 luglio (dalle 9,30 alle 13) nella sala Italia del Palazzo dei Congressi (quartiere fieristico). Al termine (previsto per le 13,30) il presidente Errani incontrerà i giornalisti Il Piano territoriale è il principale strumento di programmazione territoriale della Regione Emilia Romagna, il documento strategico con cui sarà tracciata la rotta di quello che dovrà essere il "sistema Emilia-romagna" del futuro. Stabilendo anche precisi obiettivi di sviluppo e di qualità per l´Emilia-romagna che verrà, all´interno del più generale contesto nazionale ed europeo. Il Piano è il documento che definisce tra l´altro indirizzi e direttive alla pianificazione di settore, gli strumenti urbanistici e paesaggistici, gli strumenti della programmazione negoziata. A 15 anni di distanza dal primo Ptr, la Giunta della Regione Emilia Romagna ha redatto le linee di indirizzo avviando il percorso per la definizione del nuovo Piano. Si apre ora una fase di consultazione, con la partecipazione delle istituzioni e della società emiliano-romagnola. Il Programma Della Giornata - Dopo l´apertura dei lavori - affidata a Luigi Gilli, assessore regionale alla Programmazione e sviluppo territoriale -, Aldo Bonomi (sociologo e coordinatore scientifico del Piano) avrà il compito di condurre una tavola rotonda con alcuni protagonisti delle eccellenze dell´Emilia Romagna: con loro discuterà di come e dove dovrà andare in futuro la regione. Interverranno Leonardo Stefani (responsabile Italia della divisione exploration and production dell´Eni), Roberto Nicastro (Ad di Unicredit Banca), Patrizia Gabellini (docente di urbanistica al Politecnico di Milano), Marco Maltoni (oncologo), Elisabetta D´alessandro (formatrice, direttore di Cofimp), Massimo Spigaroli (presidente Consorzio culatello di Zibello) e Federico Margelli (fisico ambientale). Durante la giornata saranno proposti, in diversi momenti, tre videoclip i cui contenuti rappresenteranno testimonianze di eccellenza dell´Emilia Romagna. Le conclusioni saranno del presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani. .  
   
   
CNA FIRENZE GUARDA AI “PROTAGONISTI NASCOSTI” DELL’ECONOMIA E RILANCIA IL TEMA DELLA LEADERSHIP NELLA RAPPRESENTANZA CRESCONO GLI INVESTIMENTI SULL’INNOVAZIONE.  
 
Firenze 10 luglio 2007 - “Protagonisti nascosti”, così il presidente di Cna Firenze Mauro Fancelli definisce nella sua relazione all’assemblea dei soci, quella moltitudine di imprenditori che rappresentano aziende medie, piccole, talvolta minuscole ma che ancora una volta, lontano dai riflettori propri della grande impresa, hanno compiuto il “miracolo economico italiano”. Imprese che hanno saputo coniugare l’innovazione e l’organizzazione con l’efficienza e lo sviluppo, rimanendo spesso radicate nei territori di origine . Questa moltitudine articolata di imprenditori che opera nei più disparati settori, dalla meccanica all’elettronica, dall’alimentare al tessile, dall’abbigliamento alle calzature con fatturati che possono variare da pochi milioni di euro fino a molte decine, sono i soggetti a cui il Paese e la nostra regione guarda e a cui Cna garantisce una sponda rappresentativa insieme a tutti gli operatori più tradizionali che ne costituiscono da sempre il corpo associativo. Cna Firenze ha scelto la cornice di villa Montalto, in cui si tiene oggi l’assemblea degli associati, per lanciare precisi messaggi al mondo dell’imprenditoria, della finanza, delle istituzioni locali oggi ampiamente rappresentate in sala: dal sindaco Leonardo Domenici al presidente della provincia Matteo Renzi, ai numerosi assessori regionali, provinciali e comunali. Attesi anche l’intervento del Prof. Enzo Rullani, docente all’Università “Cà Foscari” di Venezia e l’intervento di Gian Carlo Sangalli Segretario Generale della Cna nazionale a conclusione dei lavori. I protagonisti nascosti, non rappresentano solo le prime linee delle imprese più dinamiche che coniugano qualità, immagine, innovazione, ma comprendono anche “le piccole imprese che popolano la catena della subfornitura facendo spesso da ammortizzatori sociali alle medie e grandi aziende”, oltre a tutte quelle micro-imprese, ribadisce Fancelli, “dell’artigianato artistico che hanno reso Firenze e la provincia terra di elezione in fatto di gusto e creatività. ” Per Cna il legame di queste imprese con il territorio è quello che ha consentito a Firenze di mantenere una posizione di rilievo in ambito economico, consentendo anche la salvaguardia e la diffusione di una cultura imprenditoriale che viceversa rischia di disgregarsi sotto i colpi della globalizzazione. Il tema della rappresentanza di questo ampio, articolato e dinamico mondo di soggetti imprenditoriali è al centro delle preoccupazioni di Cna Firenze . “Un momento storico dominato da profonda incertezza – ha spiegato Fancelli – nel quale le categorie classiche di interpretazione della società appaiono del tutto inadeguate”. Una situazione che si riflette inevitabilmente anche nel mondo della rappresentanza degli interessi per cui Cna Firenze ritiene che “ l’impresa debba essere percepita al di fuori di ogni vincolo merceologico e settoriale. ” Una nuova interpretazione della rappresentanza professionale in base alla quale l’impresa è al centro degli interessi dell’associazione di categoria ma non disgiunta dalle responsabilità verso il mondo che la circonda, legata al territorio da una serie di relazioni che producono valore per entrambi. Questa interpretazione di allargamento della rappresentanza sta peraltro riscuotendo notevole successo fra gli imprenditori, come conferma lo sviluppo del numero degli associati a Cna Firenze che sta raggiungendo le 11. 000 imprese con oltre nuovi 1000 associati nel solo primo semestre del 2007. “La nostra associazione – conclude Fancelli - con spirito di servizio verso le imprese e il territorio non ritiene che esista una lotta per il primato associativo ma che la leadership si debba valutare e misurare sulla base della capacità di generare valore per l’economia e la società locale”. La relazione del presidente di Cna ha inoltre toccato alcuni punti “caldi” delle cronache di questi ultimi mesi, facendo riferimento alla crisi che oggi si sta manifestando nel mondo delle imprese edili ed in particolare ha ricordato la situazione dell’area di Campi, una delle zone più dinamiche del nostro comprensorio (“Campi non è l’ombelico del malaffare”) e all’interno della quale è necessario far ripartire al più presto possibile le attività interrotte con le ultime vicende giudiziarie e recuperare rapidamente quell’immagine, patrimonio inestimabile di ogni imprenditore piccolo o grande che sia. Tra gli altri temi affrontati nell’intervento di Fancelli: la lotta alla contraffazione che sta danneggiando molte aziende del comprensorio fiorentino; la crescita della cosiddetta economia “informale” che agisce al di fuori delle regole e spesso della legge e l’inasprimento del prelievo fiscale che sta pesantemente danneggiando le piccole imprese e della burocratizzazione per contrastare la quale Cna Firenze ha predisposto un pacchetto di misure per la semplificazione degli adempimenti formali delle aziende. Altra questione su cui l’Associazione pone attenzione è la tendenza nella nostra regione verso l’aumento delle posizioni di rendita a discapito del dinamismo imprenditoriale e dell’investimento produttivo delle risorse. Cna Firenze, a tal proposito, lancia la proposta di costituire un Osservatorio provinciale o regionale sulle rendite “che servirebbe – precisa Mauro Fancelli - anche da supporto allo sviluppo del federalismo fiscale e aiuterebbe ad orientare più efficacemente le politiche di sostegno allo sviluppo”. Nel corso dell’assemblea è stata inoltre presentata la ricerca condotta da Cna in collaborazione con il Polo Universitario di Prato su un campione di 250 aziende in provincia di Firenze sui temi della continuità e dello sviluppo dell’impresa artigiana. La ricerca mette in evidenza l’evoluzione della piccola impresa non solo per quanto concerne l’innovazione e l’espansione sui mercati internazionali ma anche in termini di struttura societari e organizzativa. Il campione analizzato evidenzia infatti una netta estensione della compagine sociale (il 34 % ha piu’ di 3 e fino a 10 soci) ed è in netto aumento la presenza di figure con competenze rilevanti fra i non soci. In sintesi la piccola impresa si sta sempre più strutturando e ingloba al proprio interno figure manageriali non identificabili direttamente con la proprietà. Un capitalismo familiare, quindi, in forte trasformazione. Inoltre siamo in presenza di imprese dinamiche, che investono nell’innovazione: L’80% ha fatto investimenti su macchinari e prodotti nell’ultimo triennio e il 25 % ha apportato cambiamenti radicali ai processi produttivi. Lo studio mette in evidenza anche l’accelerazione dei processi aggregativi fra imprese che, soprattutto nei settori della meccanica e della pelletteria, si trasformano in forme efficaci di squadra strutturata. . .  
   
   
MENO TASSE SUL LAVORO CON IL "CUNEO FISCALE"  
 
Roma, 10 luglio 2007 - Dal 1° luglio le imprese possono dedurre dalla propria base imponibile Irap tutti gli oneri sociali a carico del datore di lavoro relativi agli occupati a tempo indeterminato. In aggiunta, per ogni lavoratore a tempo indeterminato, le imprese del Centro-nord possono dedurre dalla base imponibile Irap la somma di 5. 000 euro su base annua, mentre le imprese del Sud possono dedurre 10. 000 euro. Una nuova deduzione dalla base imponibile Irap, che per singola lavoratrice può arrivare fino a 100mila o 140mila euro a seconda delle aree interessate, è prevista per le aziende che assumono lavoratrici che si trovano in situazione di svantaggio (vale a dire lavoratrici residenti in aree nelle quali il tasso di disoccupazione è particolarmente elevato). La riduzione del cuneo fiscale a favore delle imprese, prevista dalla legge finanziaria 2007 (Art. 1, commi 266-269), è infatti entrata pienamente a regime. Il "cuneo fiscale", ricordiamo, è la differenza tra il costo del lavoro (retribuzione lorda + oneri sociali) a carico dell´azienda e la retribuzione netta percepita dal lavoratore. Le nuove agevolazioni riguardano tutte le imprese, comprese quelle dei settori creditizio, finanziario e assicurativo (per le quali il Governo ha già presentato un emendamento di copertura in approvazione alle Camere), con la sola eccezione dei settori a tariffa e concessione. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/cuneo_fiscale/index. Html .  
   
   
INAUGURATA LA DANIELI FAR EAST  
 
Buttrio (Ud), 10 luglio 2007 - Alla presenza del Primo Ministro tailandese Khun Surayoot Juranon, a sabato 7 luglio, è stato ufficialmente inaugurato lo stabilimento della Danieli Far East nell’area industriale di Rayong presso Bangkok. La Danieli Far East (Dfe) forma parte del Gruppo Danieli che, con un fatturato di ca. 2 miliardi di Euro e 6. 000 dipendenti, è tra i primi tre più importanti produttori di macchinari per la lavorazione dell’acciaio al mondo. Con i suoi 1200 dipendenti, Dfe è attualmente la maggiore industria meccanica della Tailandia e dei paesi vicini nel settore della progettazione e produzione di macchinari ad alta tecnologia per l’industria pesante destinati all’esportazione. Non solo è la prima azienda tailandese a fornire macchinari per l’industria internazionale dell’acciaio, ma recentemente ha anche ricevuto un prestigioso ordine da Tokyo Steel per la fornitura di una nuova acciaieria, in cui verrà installato un forno ad arco elettrico da 420 t, il più grande di questo tipo in tutto il mondo. La qualità dei servizi e prodotti forniti da Dfe ha già ottenuto il riconoscimento di clienti di prim’ordine come Arcelor- Mittal, che ha richiesto la fornitura di equipaggiamenti di fondamentale importanza per i propri treni bramme, e Tokyo Steel, che a Dfe ha assegnato l’ordine cui abbiamo già fatto riferimento. Il nuovo stabilimento della Danieli Far East è sorto da zero in brevissimo tempo. I lavori di sbancamento sono iniziati nel febbraio del 2005 e già nel mese di settembre dello stesso anno Dfe ha iniziato la produzione dei macchinari relativi alla prima commessa: il forno di riscaldo per il minimill di Balboa in Spagna, uno dei maggiori progetti attualmente in corso in Europa. Da allora, tutte le divisioni aziendali di progettazione, produzione, montaggio e project management sono state coinvolte in un programma di espansione progressiva. Nel mese di luglio 2007, si conclude la terza fase dell’ampliamento delle officine di produzione e montaggio della Danieli Far East, che occupano un totale di 80. 000 m² ai quali vanno aggiunti gli 8. 000 m² degli uffici tecnici ed amministrativi. L’espansione dell’azienda continua: attualmente sono in corso le selezioni che porteranno entro la fine dell’anno alla creazione di altri 800 posti di lavoro. Danieli fornisce all’industria dell’acciaio stabilimenti e macchinari per la produzione di prodotti finiti lunghi e piani a partire da minerale o da rottame. Grazie a un continuo sforzo di innovazione e ricerca, che implica investimenti per 60 milioni di Euro l’anno, Danieli è stata in grado di raggiungere risultati notevoli dal punto di vista tecnologico che, assieme all’eccellenza dei prodotti forniti, ne fanno un punto di riferimento quanto a innovazione ed affidabilità nell’industria dell’acciaio. Danieli Far East rappresenta un aspetto importante del programma di espansione varato da Danieli al fine di garantire anche in futuro gli attuali alti standard di qualità attraverso la creazione di centri di progettazione e produzione a gestione diretta completamente di proprietà del Gruppo Danieli. Un altro importante centro Danieli è stato inaugurato nella primavera del 2006 nell’area di sviluppo di Pechino, mentre un nuovo stabilimento è in costruzione a Changshu, presso Shanghai. Oltre al Primo Ministro tailandese e al Consiglio d’Amministrazione della Danieli, all’evento hanno preso parte anche Ignazio Di Pace, Ambasciatore italiano in Tailandia, le principali autorità locali, e i rappresentati del Boi- Comitato tailandese per gli investimenti e dell’autorità per lo sviluppo di insediamenti industriali della Tailandia. .  
   
   
FEDERLAZIO: INCONTRO PMI CON GOVERNO DELLA REPUBBLICA DI MACEDONIA  
 
Roma, 10 luglio 2007 Si è svolto il 5 luglio presso la sede della Federlazio l’incontro tra una delegazione del Governo della Repubblica di Macedonia e circa cento piccole e medie imprese aderenti all’Associazione. Presenti all’incontro il Presidente del Consorzio R. O. M. E. (Consorzio per l’internazionalizzazione della Federlazio) Emilio Giannelli, gli europarlamentari Alfredo Antoniozzi e Marcello Vergola, il Primo Ministro del Governo della Repubblica di Macedonia Nikola Gruevski ed il Vice Primo Ministro Zoran Stavreski, il Ministro dell´Economia Vera Rafajlovska, il Ministro dei Trasporti e delle Comunicazioni Mile Janakieski, il Ministro degli Investimenti Esteri Gligor Tashkovic, il Direttore dell’Agenzia per gli Investimenti Esteri della Macedonia Viktor Mizo. L’incontro è stato organizzato con lo scopo di prospettare agli imprenditori le possibilità di investimento offerte dalla Repubblica macedone e di incentivare le relazioni tra i due Paesi. Il Primo Ministro macedone ha infatti illustrato ai presenti le principali agevolazioni che il mercato offre ai potenziali investitori, tra cui: manodopera a basso costo; bassa fiscalità su reddito delle imprese; libertà assoluta di movimento capitali. “Uno degli aspetti positivi che colpisce di questo incontro è l’aver constatato che lo staff dei politici macedoni è integralmente composto da persone giovani e molto competenti che hanno tutte avuto esperienze professionali in grandi aziende europee – ha dichiarato il Presidente Consorzio R. O. M. E. Emilio Giannelli -. Il Paese dispone inoltre di una rete di telecomunicazioni già molto evoluta che difficilmente abbiamo riscontrato in altre giovani Repubbliche finora incontrate. Tutto questo può essere senz’altro uno stimolo ulteriore per i nostri imprenditori che volessero intraprendere delle relazioni economiche con la Macedonia”. L’incontro si è concluso con l’invito ufficiale rivolto dal Primo Ministro a visitare il Paese e con l’impegno, da parte della Federlazio, di organizzare nei prossimi mesi una missione esplorativa in Macedonia per tutti gli imprenditori che vorranno testare personalmente le possibilità economiche prospettate. .  
   
   
«L´ALBERO DELLE MONETE D´ORO» VINCE IL PREMIO JA-YE PER L´IMPRENDITORIALITÀ GIOVANILE  
 
Bruxelles, 10 luglio 2007 - I soldi di solito non crescono sugli alberi, ma per un gruppo di giovani imprenditori dei Paesi Bassi sembrerebbe di sì. Nell´ambito del concorso Ja-ye per laureati europei a questo gruppo di studenti è stato conferito il primo premio per la sua idea imprenditoriale ed ecologica di far crescere alberi dalle monete. I vincitori sono stati selezionati tra 2 000 studenti che hanno partecipato al programma per laureati «Junior Achievement Young Enterprise» (Impresa europea dell´anno) e i premi sono stati conferiti durante una cerimonia svoltasi ad Oslo (Norvegia). Il primo premio è stato assegnato a Money Tree (lett. L´albero delle monete), un´impresa neerlandese selezionata per il suo piano aziendale, la sua analisi di mercato e il suo prodotto innovativo. Maikel van Heugten, presidente della società, ha spiegato che l´idea alla base della sua impresa è fare crescere i soldi sugli alberi: «Vogliamo raggiungere questo obiettivo producendo una moneta da cui possa crescere una pianta. La moneta dorata può essere piantata direttamente nel terreno e quando entra in contatto con l´acqua si dissolve gradualmente dando vita a un albero. Nell´arco di alcune settimane si potrà veder crescere il proprio "albero delle monete d´oro" nel proprio giardino». Il secondo premio è stato conferito al gruppo belga Ybo per il suo prodotto «Snatch». Si tratta di un anello di plastica che può essere attaccato agli indumenti con due piccole calamite. L´anello può essere impiegato per appendere occhiali e altri oggetti ed è stato progettato per ridurre il rischio di rottura o danneggiamento. Il terzo premio è stato assegnato al gruppo rumeno E-wear, per la progettazione di un rivestimento in vinile, dotato di una superficie adesiva sottostante, la cui funzione è duplice: proteggere e personalizzare i laptop. Durante la cerimonia è stato inoltre conferito il premio all´impresa con maggiori potenzialità a livello internazionale, che quest´anno è andato all´impresa svizzera Sky5 per la sua idea di aumentare gli effetti delle pubblicità di manifestazioni, in particolare quelle sportive, trasmettendo tramite un dirigibile. Alla cerimonia il principe di Norvegia Haakon ha messo in evidenza i vantaggi d´ispirare l´imprenditorialità nelle giovani generazioni. «Se i giovani sono in grado di cogliere le molteplici opportunità messe a loro disposizione, essi reinventeranno il futuro e saranno in grado di contribuire attivamente alla promozione di uno sviluppo sostenibile. Questo è un requisito indispensabile, se vogliamo creare e lasciare ai nostri figli un mondo di cui andare orgogliosi. E questo, in definitiva, rappresenta il principale contributo apportato dall´innovazione nella società», ha affermato. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Ja-ye. Org .  
   
   
CONVEGNO SULL’IMPRENDITORIA FEMMINILE  
 
Lecco, 10 luglio 2007 – La Camera di Commercio di Lecco organizza, per oggi alle ore 9. 30 presso l’Hotel Griso di Malgrate, il dibattito/confronto sul tema: “L’imprenditoria femminile: valore e risorsa per lo sviluppo futuro”. Dopo il saluto del presidente della Camera di Commercio, Vico Valassi, e della presidente del Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile di Lecco Paola Maggi anche nella sua qualità di esponente di Deutsche Bank, il Prof. Carlo Secchi, Coordinatore scientifico della rivista “Lecco Economia”, traccerà lo scenario relativo al ruolo e alle potenzialità dell’imprenditoria femminile nel modello economico e sociale europeo. La giornalista Rita Fatiguso de “Il Sole 24 Ore” solleciterà i rappresentanti del mondo economico locale, nazionale e comunitario a testimoniare le rispettive “best practice” perché possano diventare praticabili nel nostro sistema economico-produttivo e sociale. L’incontro promosso dalla Camera di Commercio di Lecco, con il sistema lecchese e con il Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria femminile, è volto a sollecitare una riflessione sulle tematiche in una realtà dove la disoccupazione registra tassi ben al di sotto della media nazionale (3,2% rispetto al dato italiano del 6,8% nel 2006) ma dove, nel confronto tra uomini e donne, l’occupazione femminile è solo del 55%, ancora lontana dalla quota del 60% indicata quale obiettivo per il 2010 dal Trattato di Lisbona. La presenza dell’Europarlamentare On. Patrizia Toia e del ministro per i Diritti e le Pari Opportunità On. Barbara Pollastrini è motivo di soddisfazione per gli organizzatori, perché ci consentirà di conoscere l’impegno e gli obiettivi del Governo a livello nazionale ed europeo su una tematica così rilevante. La partecipazione è libera e gratuita. Si prega di confermare la presenza alla Segreteria Organizzativa: Segreteria Comitato Imprenditoria Femminile, Camera di Commercio di Lecco, Via G. Amendola 4, Tel. 0341/292. 228 – 242, Fax 0341/292. 220 e- mail: regolazione. Mercato@lc. Camcom. It. .  
   
   
DECENTRAMENTO DEL CATASTO AI COMUNI  
 
Roma, 10 luglio 2007 - E´ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 5 luglio scorso il decreto del Presidente del Consiglio che fissa il passaggio del catasto ai Comuni dal prossimo primo novembre. A partire da questa data, i Comuni che vorranno, potranno gestire, totalmente o in parte, le funzioni catastali. Il provvedimento innova e riforma, una delle prerogative più vecchie e tradizionali dello Stato, con ricadute positive sia ai fini delle politiche urbanistiche sia di quelle fiscali. Il Dpcm regola il decentramento e prevede la fine della sperimentazione iniziata nel 2000. I Comuni avranno 90 giorni per decidere se partire il primo novembre di quest´anno o aspettare il primo novembre del 2009. Per gli Enti locali che non dovessero essere pronti, infatti, ci sarà una seconda opportunità fissata al primo novembre 2009. Anche con il decentramento le regole sono e restano nazionali, previste dalla legge, mentre ai Comuni andrà la gestione delle pratiche catastali. E´ prevista anche la possibilità di far gestire i poteri del Comune, in materia di catasto, attraverso l´Agenzia del Territorio. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/catasto_decentramento/index. Html .  
   
   
STANDARD & POOR’S INNALZA IL RATING DI ITALCEMENTI E CIMENTS FRANçAIS A BBB+  
 
Milano, 10 luglio 2007 – La società di Rating Standard & Poor’s ha innalzato a Bbb+, il rating di lungo termine su Italcementi e sulla controllata Ciments Français. Stabile è l’outlook assegnato alle due società. .  
   
   
AEDES S.P.A.: OPERAZIONE DI SVILUPPO IN SERBIA  
 
 Milano, 10 luglio 2007 - Aedes, attraverso Secure Investment, rafforza il processo di espansione estera nei mercati dell´Europa dell´Est con un nuovo e prestigioso progetto di sviluppo ad uso misto a Belgrado (Serbia) che prevede: restyling dell´Hotel Jugoslavija; sviluppo di un´area ad uso residenziale e retail. La capacità d´investimento iniziale di Secure nei mercati dell´Europa dell´Est è pari a Euro 150 milioni. A seguito dell´investimento in due progetti di sviluppo residenziale a Bucarest (Romania), Aedes ha rafforzato la propria presenza sui mercati dell´Europa dell´Est con la chiusura di una nuova operazione di development a Belgrado in Serbia. Attraverso Secure Investment Ltd (South Eastern Continent Unique Real Estate), società detenuta al 40% da Aedes Investissement e da alcuni primari operatori istituzionali e privati high net worth europei, Aedes informa di avere siglato un accordo per l´acquisto del 25% di Klc V Holding, società che detiene il 50% dell´ Hotel Jugoslavija e di un´area di sviluppo ad esso annessa. In particolare, il progetto prevede in una prima fase la ricostruzione dell´ Hotel Jugoslavija, tra i più importanti e antichi hotel della Serbia, costruito nel 1969. L´hotel è situato in una posizione di prestigio, sulle rive del fiume Danubio, nei pressi dell´ex immobile del Governo Jugoslavo. In una seconda fase, invece, Secure sarà impegnata nello sviluppo di un´area attigua all´Hotel. Nell´area in questione si prevede la costruzione di un progetto ad uso misto residenziale e retail che verrà realizzato in un contesto storico di grande unicità, caratterizzato anche da un numero elevato di caffè, ristoranti e locali di divertimento già esistenti, con una prossima realizzazione di un casinò. Anche quest´ultima operazione mette in luce la strategia di Aedes, attraverso Secure, di continuare ad implementare l´attività di development in partnership con operatori qualificati, realizzando progetti di pregio principalmente a carattere residenziale, in aree strategiche e di grande sviluppo quali il sud est dell´Europa, con focus in Romania, Serbia e Bulgaria. La capacità d´investimento iniziale di Secure nei mercati dell´Europa dell´Est è pari a Euro 150 milioni, con un Irr di circa il 22%. .  
   
   
LUCA ODEVAINE VICECAPO DI GABINETTO SU VICENDA CASE ENASARCO  
 
Roma, 10 luglio 2007 - Dal mese di febbraio 2006 dando seguito ad una disposizione della Prefettura e in stato di emergenza sono stati accolti dal Comune di Roma 150 rifugiati, e richiedenti asilo di etnia somala, eritrea, etiope e sudanese su alcuni piani della struttura di proprietà della Fondazione Enasarco opportunamente riadattati e messi in sicurezza. L’ Amministrazione Capitolina in collaborazione con la Prefettura di Roma e il Municipio X ha condotto per mesi trattative ed in incontri con il comitato di rappresentanza dei rifugiati politici, nell’ attesa di trovare una sistemazione migliore o alternativa a quella di Via Cavaglieri, ha dovuto sostenere sotto il profilo economico e organizzativo molti interventi al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza e di igiene più volte compromesse da comportamenti pericolosi degli occupanti. Infatti , più volte, si è provveduto alla pulizia straordinaria dell’intero stabile, alla disinfestazione dei locali al ripristino della funzionalità dei servizi igienici e degli impianti, resi inagibili dagli ospiti stessi. Dal mese di febbraio 2007, termine del contratto di locazione tra l’Amministrazione Comunale e la fondazione Enasarco , si è riproposto un dialogo con un gruppo di rappresentanza dei cittadini accolti, ipotizzando un percorso di uscita dal palazzo ed nuova accoglienza in strutture più idonee; anche in considerazione del fatto di dovere restituire l’edificio alla legittima proprietà . E’stato realizzato un nuovo censimento degli ospiti dal quale sono risultati un totale di 300 persone tra cui 20 nuclei familiari con minori. Nelle due ultime assemblee con il coordinamento dei rifugiati tenutesi il 24 maggio e il 21 giugno . Presso il X Municipio si è concordato il trasferimento nei giorni successivi alla data ultima di disponibilità dell’immobile, 30 giugno, in tre strutture dedicate agli ospiti citati . “ Fin dall’inizio l’Amministrazione Capitolina - ha affermato il Vice Capo di Gabinetto del Sindaco Luca Odevaine - si è impegnata in questa vicenda dei cittadini rifugiati politici. , garantendo la struttura di miniappartamenti in residence per le famiglie con bambini, e altre due strutture per persone singole, un’accoglienza senza limiti di tempo, la possibilità di essere assistiti dall’Agenzia di diritti del X Municipio, anche se fuori territorio, e la possibilità di realizzare un progetto di gestione comune con gli ospiti, ed infine a tutela proprio delle persone in questione il diritto alla riservatezza dei dati personali degli ospiti stessi”. Tutto ciò non è servito, le persone hanno rifiutato la sistemazione dell’amministrazione comunale opponendosi agli operatori del Comune con un lancio di bottiglie di vetro dalle finestre. “ Sono molto dispiaciuto di questo mancato trasferimento” ha dichiarato il Presidente del X Municipio Sandro Medici che ha lavorato presso la struttura con i suoi servizi sociali, . ”l’esito di uno straordinario e generoso lavoro di assistenza e tutela degli uomini e delle donne richiedenti asilo. Un ruolo importante e significativo questo del municipio, che trovo irragionevole non si sia stati in grado di cogliere e valorizzare. Non riesco a capire in fine come si possa rinunciare a una accoglienza più confortevole mettendo tra l’altro a rischio i soggetti più indifesi come tante bambine e bambini che vivono nel gruppo. ” E’ necessario, però precisare che nel lavoro di questo anno è apparso evidente che un nucleo di ospiti impedisce anche agli altri , forse la maggioranza, la realizzazione di interventi programmati che possono condurre ad una vera accoglienza, una reale presa in carico delle persone, nascondendosi dietro una falsa ricerca di autonomia. ” L’amministrazione Capitolina dichiara che a partire da domani 10 luglio 2007 la permanenza nello stabile di via Cavaglieri sarà considerata un occupazione abusiva a tutti gli effetti. .  
   
   
ENEL ACQUISTA IL CONTROLLO DEL TERMINALE DI RIGASSIFICAZIONE DI PORTO EMPEDOCLE  
 
Roma, 10 luglio 2007 – Facendo seguito agli accordi di dicembre 2005, Enel Trade ha perfezionato l’acquisizione del 90% della società Nuove Energie Srl, che sta sviluppando il progetto del terminale di rigassificazione di Porto Empedocle (Ag). Con questa acquisizione Enel rafforza l’obiettivo di realizzare un nuovo terminale di rigassificazione, necessario per assicurare diversificazione delle fonti, flessibilità degli approvvigionamenti e sicurezza del sistema gas del Paese. In tale strategia, Enel è attiva da tempo nel mercato del gas naturale liquefatto e dispone già ad oggi di forniture per il terminale di Porto Empedocle. Per la costruzione dell’impianto si stima un investimento di oltre 600 milioni di euro ed un’entrata in esercizio entro il 2011. L’iter autorizzativo del progetto è in fase avanzata, avendo già ottenuto dal Ministero dell’Ambiente il parere positivo di Valutazione di Impatto Ambientale per le opere a terra ed il Nulla Osta di Fattibilità di sicurezza ex legge Seveso. L’amministratore Delegato dell’Enel, Fulvio Conti, ha detto: “l’impianto di Porto Empedocle si pone all’avanguardia per sicurezza ed impatto ambientale – ad oggi è l’unico in Europa ad adottare serbatoi interrati – e la realizzazione delle previste opere marittime a completamento del porto favorirà lo sviluppo delle attività commerciali e turistiche dell’area”. .  
   
   
ALERION ACQUISTA DA REPOWER SYSTEMS AG GLI AEROGENERATORI PER IL PARCO EOLICO DI ORDONA (34 MW) IN PUGLIA  
 
Milano, 10 luglio 2007 - Ordona Energia S. R. L - società interamente controllata da Alerion Energie Rinnovabili e titolare dei diritti per la costruzione e la gestione di un parco eolico di 34 Mw sito nel comune di Ordona (Puglia) – ha sottoscritto con Repower Systems Ag l’accordo per la fornitura di 17 aerogeneratori modello Mm92, ciascuno di potenza nominale pari a 2 Mw, con un contratto di assistenza e manutenzione della durata di 8 anni. La costruzione del parco eolico è prevista nella seconda metà del 2008 e la produzione elettrica stimata a regime sarà pari a circa 75 Gwh/anno. L’importo complessivo dell’investimento, che include anche le opere civili, le opere elettriche ed i costi di acquisto dei diritti del parco eolico, è previsto essere pari a circa 60 milioni e sarà finanziato in project financing. .  
   
   
SARAS, RAFFINERIA DI SARROCH: COMPLETATA CON SUCCESSO LA MANUTENZIONE PROGRAMMATA NEL Q2/07. AGGIORNAMENTO DEL PIANO MANUTENZIONE PER IL SECONDO SEMESTRE 2007.  
 
Milano, 10 luglio 2007 - Saras S. P. A. Come da programma, alla fine di giugno, la società ha completato con successo la manutenzione ordinaria e le migliorie effettuate ai propri impianti siti in Sarroch. La manutenzione ha interessato un impianto di distillazione primaria, un impianto di distillazione sotto vuoto, il visbreaking e una linea di produzione dell’impianto Igcc, che hanno già ripreso la piena funzionalità. Le migliorie apportate agli impianti consentiranno alla raffineria di incrementare la capacità di conversione in prodotti a maggiore valore aggiunto, ovvero la produzione di diesel a scapito di olio combustibile, per circa 150. 000 tonnellate all’anno con un impatto sui margini di raffinazione stimato in circa 0,5 dollari al barile a partire dal Q3/07. Il Direttore Generale Dario Scaffardi, commenta: "complessivamente l’impatto finanziario della manutenzione si è rivelato migliore di quanto anticipato, in particolare le lavorazioni totali di raffineria nel corso del secondo trimestre sono state pari a circa 25 milioni di barili, superiori del 3,5% rispetto alle attese". La manutenzione programmata di uno degli impianti Mild Hidrocracking, originariamente prevista per il quarto trimestre è stata anticipata al terzo trimestre in modo da massimizzare la produzione di diesel nell’ultimo trimestre dell’anno quando la domanda è tradizionalmente forte. L’impatto finanziario della fermata del Mild Hidrocracking sull’anno resta invariato. .  
   
   
SOCOTHERM: SOCOTHERM E STATOIL HANNO FIRMATO UN ACCORDO PER LA FORNITURA DI SERVIZI DI RIVESTIMENTO E ISOLAMENTO TUBI  
 
Vicenza, 10 luglio 2007 – Socotherm, e Statoil Asa, il maggior operatore norvegese con partecipazione in numerosi campi petroliferi nel mondo e fornitore di servizi tecnici per le più grandi condotte petrolifere e gasifere sottomarine, hanno annunciato il 6 luglio la firma di un Accordo in base al quale Socotherm fornirà i propri servizi di rivestimento e isolamento tubi a Statoil. Secondo l’Accordo firmato, che avrà una durata iniziale di 5 anni, Socotherm e Statoil collaboreranno in partnership su larga scala per garantire le richieste di rivestimenti e isolamenti di Statoil nell’area del Mare del Nord e in altre aree. Statoil attualmente sta sviluppando numerosi progetti offshore che necessiteranno di servizi di isolamento e rivestimento di tubazioni, fra i quali i progetti Trestakk, Gjøa, Snøhvit, Snorre ed enormi condotte in relazione allo sviluppo futuro delle infrastrutture che trasporteranno il gas dalla Norvegia all´Europa. Zeno Soave, Chief Executive Officer & Chairman del Gruppo Socotherm ha commentato - “Questo accordo conferma la posizione leader di Socotherm nel settore dei rivestimenti e isolamenti tubazioni per l’industria del Deep Water e siamo onorati di essere tra i fornitori strategici di Statoil, azienda all’avanguardia in questo settore. La firma di questo accordo è il risultato di una duratura e stretta collaborazione con le maggiori compagnie petrolifere così come degli investimenti effettuati soprattutto negli ultimi anni dalla nostra società nella Ricerca e Sviluppo indirizzata al mercato del Deep Water. Da oggi avremo la possibilità di operare in un area, il Mare del Nord, fino ad ora esclusivamente dominata dal nostro concorrente”. .  
   
   
PATRIMONIO NUCLEARE DELL’EUROPA: PERDIAMO UN’OPPORTUNITÀ?  
 
Milano, 10 luglio 2007 - Mercoledì 18 luglio alle ore 9. 30 si tiene presso la Fast il Dibattito sul patrimonio nucleare dell’Europa: perdiamo un’opportunità? Venerdì 20 luglio si riunisce, dalle ore 10 alle 13, il gruppo Fast Cogenerazione. Entrambi gli eventi sono a partecipazione libera e gratuita, previa iscrizione. .  
   
   
CONCORSI UNIVERSITARI - DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE VASCO ERRANI E DEL SINDACO DI BOLOGNA SERGIO COFFERATI  
 
Bologna, 10 luglio 2007 - Sulla vicenda relativa ai concorsi universitari, il presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani e il sindaco di Bologna Sergio Cofferati hanno rilasciato la seguente dichiarazione: "Relativamente a problemi emersi dalle indagini fin qui svolte dalla Magistratura sulle vicende dei concorsi universitari e sui rapporti tra ricerca e industria farmaceutica è indispensabile che la Magistratura stessa appuri nei tempi più brevi possibili le eventuali responsabilità penali. Le istituzioni, nelle loro differenti competenze, hanno svolto con rigore la loro funzione senza subire ingerenze di alcun tipo e va sottolineato che non si può in nessun modo confondere la nomina del Direttore Generale dell´Azienda S. Orsola con le vicende relative ai concorsi. La conclusione del lavoro della Magistratura e la relativa individuazione di eventuali responsabilità è importante per dare certezza al lavoro di tutti gli operatori. Sono questi gli unici elementi a cui le istituzioni devono sempre fare riferimento". .  
   
   
PRECARI SCUOLA: ASSUNZIONE DI 60.000 UNITA´  
 
Roma, 10 luglio 2007 - Il Ministro della Pubblica Istruzione ha firmato, il 3 luglio scorso, il decreto di assunzione di 50. 000 unità di personale docente ed educativo e 10. 000 unità di personale amministrativo, tecnico ed ausiliario per il prossimo anno scolastico. Il contingente viene ripartito tra ordini e gradi di scuola, posti di insegnamento e profili professionali a livello provinciale delegando ai Direttori regionali l´emanazione delle conseguenti nomine in ruolo da effettuarsi entro il 31 luglio per garantire il regolare avvio del prossimo anno scolastico. Con il provvedimento, inoltre, viene resa operativa, relativamente alla prima tranche di nomine, la norma della legge finanziaria che prevede la definizione di un piano triennale di assunzioni a tempo indeterminato per gli anni 2007/2009. Per dare un´adeguata soluzione al fenomeno del precariato vengono definitivamente stabilizzati i rapporti di lavoro di 50. 000 docenti e 10. 000 amministrativi, tecnici ed ausiliari, tutti precari storici, con il conseguente e sensibile abbassamento dell´età media del personale e la garanzia di una maggiore funzionalità degli assetti scolastici. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/scuola_assunzione_precari/index. Html .  
   
   
GENOVA CAPITALE DELLA SCIENZA DELLA COMPLESSITÀ PRESSO I MAGAZZINI DEL COTONE, FINO AL 13 LUGLIO, È IN CORSO STATPHYS 23, IL PIÙ GRANDE EVENTO MONDIALE DI FISICA STATISTICA COORGANIZZATO DA ISC-CNR E INFM-CNR.  
 
Genova, 10 luglio 2007 - Fino al 13 luglio, Genova diventerà la vetrina mondiale della fisica statistica e della scienza della complessità. Il Centro Congressi dei Magazzini del Cotone ospiterà infatti la ventitreesima edizione di Statphys, evento internazionale co-organizzato dall’Istituto dei Sistemi Complessi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isc-cnr) e dall’Istituto Nazionale per la Fisica della Materia (Infm-cnr) sotto gli auspici della Iupap (Unione Internazionale di Fisica Pura e Applicata). Statphys riunisce ogni tre anni i massimi esperti del settore e si tiene in Italia per la seconda volta nella sua storia: la prima fu a Firenze nel 1948. “La scelta della sede italiana – dichiara il chairman della conferenza, Luciano Pietronero, direttore dell’Isc-cnr - è un´importantissima occasione di promozione della ricerca scientifica nel nostro Paese, in un settore di grande rilevanza e attualità. La sede di Genova, in particolare, costituisce un riconoscimento della vocazione scientifica e dell’attenzione verso la divulgazione della città”. Statphys 23 richiamerà a Genova oltre 1. 200 studiosi, gran parte dei quali da paesi stranieri, per discutere e confrontare le ricerche italiane e internazionali di maggiore interesse nel campo della fisica statistica e delle sue applicazioni: materia condensata, fenomeni critici, dinamica turbolenta dei fluidi, nanotecnologie, nonché sviluppi interdisciplinari in campo biologico, finanziario, tecnologico, negli studi sociali e nella teoria dell’informazione. “Lo studio dei sistemi complessi comporta un cambio di forma mentis da parte degli scienziati” spiega il prof. Pietronero. “La scienza tradizionale si basa infatti su un ragionamento ‘riduzionistico’, per cui se sono noti tutti i fattori che concorrono a creare una situazione, è possibile prevederne il risultato e viceversa. Per una cellula o per le dinamiche socio-economiche si è però di fronte ad una nuova situazione in cui la conoscenza delle proprietà degli elementi individuali non è sufficiente per descrivere la struttura nel suo insieme. Questo approccio è applicabile a partire dai sistemi fisici più tradizionali fino all’ecologia e ai sistemi immunitari nell’economia e nell’imprenditoria”. Accanto a un programma riservato in prevalenza agli addetti ai lavori, Statphys si aprirà alla città di Genova attraverso una serie di eventi divulgativi organizzati in collaborazione con il Festival della Scienza. Martedì 10 alle 21,30 conferenza su “Fisica della città: complessità e traffico” con Sandro Rambaldi, Bruno Giorgini, Walter Tocci e Arcangelo Morella. Mercoledi 11 alle 18, tavola rotonda su “Complessità, Organizzazione e Innovazione” (Sala Maestrale) con il Ministro dell’Innovazione Luigi Nicolais, Franco Rebuffo (Presidente Aletheia, Milano), Manuela Arata (Cnr–psc e Presidente del Festival della Scienza di Genova), Doyne Farmer (Santa Fe Institute of Complex Systems), Giorgio Parisi (Università La Sapienza e Centro Smc–infm, Roma), Vittorio Loreto (Università La Sapienza e Centro Smc–infm, Roma) e il chairman di Statphys Luciano Pietronero. Giovedi 12, ore 21,30, al Banano Tsunami (Porto Antico): “Caffè corretto con frattali. I sistemi complessi da Internet alle galassie”. Mercoledì alle 11. 20 si terrà l’assegnazione della Medaglia Boltzmann 2007, uno dei massimi riconoscimenti scientifici mondiali, conferita ogni tre anni dalla Iupap per risultati di eccellenza nell’ambito della fisica statistica. I vincitori dell’edizione 2007 sono il fisico tedesco Kurt Binder (Johannes Gutemberg University di Meinz) e l’italiano Giovanni Gallavotti (Università “La Sapienza” di Roma). Nella stessa mattina verrà assegnato il Premio per Giovani Ricercatori–young Scientists Awards, all’italiano Giulio Biroli del Cea – Commissariat à l’Energie Atomique di Saclay (Francia) e Tomohiro Sasamoto (Chiba University, Giappone). Per tutta la durata dell’evento sarà allestito nei Magazzini del Cotone un ampio spazio-exhibit in collaborazione con il Festival della Scienza nel quale saranno ospitati giochi ed esperimenti tratti dalla mostra Infm “Le Meraviglie della Scienza” e da “Matefitness – la palestra della matematica”. .  
   
   
IL PROGETTO DELLA REGIONE MARCHE ´PROVE DI DEMOCRAZIA´ RAPPRESENTERA` L´ITALIA IN UN GRUPPO DI LAVORO PROMOSSO DALLA COMMISSIONE EUROPEA  
 
Ancona, 10 luglio 2007 - Il progetto pilota della Regione Marche ´Prove di Democrazia´ rappresentera` il Ministero per le Politiche Giovanili l´11 luglio 2007 a Bruxelles nell´ambito del Working Group sulla partecipazione alla vita pubblica di giovani con minori opportunita`. L´incontro, che occupera` l´intera giornata, e` organizzato dalla Commissione Europea ´ Educazione e Cultura, Gioventu`, Sport e Relazioni con i cittadini. La Direzione generale educazione e cultura della Commissione Europea, in vista dell´incontro, ha chiesto al Ministero per le Politiche Giovanili di selezionare un progetto pilota o un´esperienza di successo che possa essere oggetto di un gruppo di lavoro, nell´ambito della piu` ampia tematica del dialogo strutturato e degli obiettivi dell´anno europeo delle eguali opportunita` per tutti. Il progetto ´Prove di Democrazia´ e` stato scelto per le sue peculiarita` e in virtu` del fatto che la Regione Marche, e` l´unica regione con il Lazio ad avere elaborato un Accordo di Programma Quadro in tema di politiche giovanili, nello specifico denominato ´Giovani ri-cercatori di senso´: progetto di ampio respiro, di cui fa parte ´Prove di democrazia´ che tocca i temi della partecipazione e della cittadinanza attiva da parte delle giovani generazioni. Inoltre, la Regione Marche e` la prima in Italia ad aver gia` definito il Quadro Strategico in materia. Le finalita` del progetto dell´Accordo di Programma Quadro ´Giovani ri-cercatori di senso´ erano state rese pubbliche dall´assessore regionale alle Politiche Giovanili, Luigi Minardi, durante il convegno organizzato lo scorso 24 maggio al Forum Pa di Roma dal Ministero per le Politiche Giovanili e Attivita` Sportive, guidato da Giovanna Melandri. In occasione dell´incontro di Bruxelles, la Regione Marche illustrera` l´Apq delle Politiche Giovanili e, soprattutto, il progetto ´Prove di democrazia´. .  
   
   
SAN MARINO DESIGN WEEK CONFERENZA INTERNAZIONALE E WORKSHOP DESIGN OLTRE I CONFINI DELLO SVILUPPO SAN MARINO, ANTICO MONASTERO DI SANTA CHIARA13.21 SETTEMBRE 2007  
 
San Marino, 10 luglio 2007 - La comunità dei designer focalizza la quasi totalità della propria azione progettuale per il solo 10% più ricco della popolazione mondiale. Il restante 90% degli abitanti di questo pianeta non ha semplicemente le risorse per permettersi di acquistare alcun tipo di prodotto. Il 90% degli abitanti significa l´enorme cifra di 5 miliardi e 800 milioni di persone che non hanno accesso a quello che noi consideriamo del tutto normale: una casa, acqua pulita, cibo. Il primo San Marino Design Week (13-21 settembre 2007), promosso dal Corso di laurea in disegno industriale dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, sul tema “Design oltre i confini dello sviluppo”, vuole guardare proprio oltre quel 10% e riflettere sulle potenzialità culturali del design per invertire la logica prevalsa in questi anni. A due anni dall’avvio a San Marino del Corso di laurea in disegno industriale, con San Marino Design Week, si è voluto organizzare un primo appuntamento culturale che, oltre a rafforzare il ruolo di San Marino come nodo attivo di una rete internazionale di scuole, professionisti, istituzioni e aziende che operano nel campo del design, evidenzi una precisa identità della scuola come centro di formazione e ricerca, che riconosce la priorità del design e della creatività “responsabile” al servizio del miglioramento sociale locale e globale. L’articolazione data alla conferenza internazionale “Design oltre i confini dello sviluppo” (13. 14 settembre) cerca di dare spazio ai diversi problemi che emergono volendo guardare oltre quel 10%. Per il design del prodotto si è preferito suddividere i contributi in due sessioni: “design e prodotti per il sud del mondo” e “design e prodotti dal sud del mondo” per poter approfondire le diverse iniziative che operano nei confronti delle esigenze locali. Per quanto riguarda la grafica, la sessione “comunicazione visiva ed ecologia umana” sviluppa una tematica che ha visto la nostra scuola gia fortemente impegnata, sin dal primo anno di attività, con il ciclo di incontri su “grafica e responsabilità sociale”. Dopo la Conferenza, continuando l’esperienza svolta nel 2006 con i San Marino Settembre Workshop, sui problemi dell’ “Utenza ampliata”, quest’anno verranno organizzati i Workshop su “il Design per il miglioramento sociale”(14. 21 settembre). Gli studenti partecipanti saranno organizzati in gruppi di lavoro, alcuni riguardanti i campi della grafica e comunicazione visiva affronteranno i temi delle campagne di sensibilizzazione promosse da organismi internazionali (Onu, Fao, Amnesty International, ecc) e gli altri, riguardanti il design del prodotto, affronteranno i problemi delle esigenze primarie delle popolazioni locali (acqua, salute, ecc) e la possibilità di valorizzare le capacità produttive locali. Tra i partecipanti si segnalano: Max Bruinsma, Bruce Eric Fifield, Alessandro Guerriero, Tara Hanrahan, Lorenzo Imbesi, Angela Lopez , Alberto Meda, Kali Nikitas, Elio Pacilio, Gianni Sinni, Sophie Thomas, Valerio Vinaccia e Marco Zito. Coordinamento scientifico di Gaddo Morpurgo, Riccardo Varini e Omar Vulpinari, http://php. Unirsm. Sm/designweek/ .  
   
   
LA CARICA DEI 200: A PISA GIOVANI TOSCANI DA TUTTO IL MONDO DAL 13 AL 15 LUGLIO ALLE CASCINE VECCHIE DI SAN ROSSORE  
 
Firenze, 10 luglio 2007 - Saranno più di 200, dai quattro angoli del mondo e dalle province toscane, le ragazze e i ragazzi che si riuniranno dal 13 al 15 luglio a Pisa, nelle Cascine Vecchie di San Rossore, per la Conferenza mondiale dei giovani toscani, al terzo appuntamento dopo le edizioni di Montecatini Terme (2000) e Viareggio – Marina di Carrara (2003). Per tre giorni, nella ex tenuta presidenziale, sotto gli stessi tendoni che pochi giorni dopo ospiteranno il meeting di San Rossore, i giovani si confronteranno sui temi della formazione e della interculturalità, della comunicazione e della solidarietà, verificando la comune identità toscana alla luce delle esperienze di vita, di studio, di lavoro nei rispettivi paesi. Lavoreranno in gruppi ma ascolteranno anche le voci dell’amministrazione, della cultura, della ricerca che disegneranno la realtà della presenza italiana nel mondo e delle politiche per le comunità all’estero. Alla Conferenza di San Rossore parteciperanno 83 delegati provenienti da Argentina, Brasile, Venezuela, Uruguay, Australia, Canada, Sud Africa, Svizzera, Belgio. Saranno presenti anche i 74 giovani borsisti di origine toscana che frequentano i corsi di lingua e cultura organizzati dall’Università di Pisa e dall’Università per stranieri di Siena. Dalla Toscana verranno invece circa 80 ragazzi, studenti ma anche impegnati nella realtà dell’associazionismo giovanile. I lavori prenderanno il via nel pomeriggio di venerdì, con i saluti dei rappresentanti dellle istituzioni, a partire dal presidente della Regione Toscana Claudio Martini, dal presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni, dal sindaco di Pisa Paolo Fontanelli per finire con il rettore dell’Università di Pisa Marco Pasquali e il rettore dell’Università per stranieri di Siena Massimo Vedovelli. Interverrà alla Conferenza anche il viceministro degli Esteri Franco Danieli. Il lavoro dei gruppi sarà preceduto dalle relazioni del presidente Martini, del vice presidente vicario del Consiglio dei toscani all’estero, Lorenzo Murgia, e dei coordinatori continentali dei giovani del Nord e del Sud America, di Australia e Sud Africa e dell’Europa. A conclusione della giornata i giovani incontreranno Oliviero Toscani. Il secondo giorno sarà tutto dedicato ai gruppi di lavoro, coadiuvati dai responsabili di settore dell’amministrazione regionale toscana, su formazione, comunicazione, cultura e solidarietà. Domenica assemblea plenaria di chiusura, con la presentazione delle relazioni dei gruppi di lavoro, l’intervento di Elio Carozza, segretario generale del Consiglio generale degli italiani nel mondo, e le conclusioni del presidente Martini. .  
   
   
POLITICHE SOCIALI. ASSESSORE REGIONALE VALDEGAMBERI NUOVE PROFESSIONI DEL SOCIALE NEL VENETO  
 
Venezia, 10 luglio 2007 - Tra il 2004 e il 2006 si stimano in più di 38 mila gli operatori sociali formati in Veneto comprensivi di figure come l’operatore sociosanitario, l’assistente familiare, il mediatore culturale, l’animatore-educatore; più di ventimila sono stati formati attraverso il canale della formazione regionale, undicimila circa con le Università venete, 7. 500 attraverso il sistema dell’istruzione secondaria. Questi dati sono contenuti nel volume “Professioni sociali. Quale futuro in Italia e in Europa”, curato dalla Cooperativa “Insieme si può” di Treviso, presentato il 5 luglio dall’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi a Palazzo Balbi, sede della Giunta veneta. Erano presenti la Presidente della Cooperativa “Insieme si può” Rina Biz e il coordinatore dei direttori generali delle Aziende Ullss del Veneto Lino del Favero. “E’ importante fare il punto sulle nuove professioni sociali nel Veneto – ha detto Valdegamberi – perché, dall’assistente sociale, all’operatore sociosanitario, dal mediatore culturale all’arteterapista all’operatore di strada, sono ‘mestieri’ in aumento nel mercato del lavoro e ci fanno capire quanto e come è cambiato lo stato sociale del Veneto e quali sono le nuove esigenze di riferimento sociale, di assistenza poste in campo dall’evoluzione della società veneta”. L’assessore regionale ha ricordato anche che il Veneto investe circa 900 milioni di euro nel settore sociale “investe – ha sottolineato– non semplicisticamente spende, perché le uscite economiche nel sociale devono essere considerate come un investimento che l’istituzione regionale compie per il benessere della popolazione e di una società matura nella quale si misurano le risorse economiche ma anche quella di solidarietà e umane. Anche da questo punto di vista il Veneto ha una lunga e importante tradizione, nata all’ombra dei campanili, dell’iniziativa del privato sociale e poi diventata patrimonio del pubblico, modello sociale a livello nazionale”. . .  
   
   
GHIACCIO ANTARTICO: LA STORIA DEL NOSTRO CLIMA NEGLI ULTIMI 800 MILA ANNI  
 
Roma, 10 luglio 2007 - Nel giugno del 2004 l’analisi di 3140 metri di ghiaccio estratto dal sito di Dome C ha rivelato la storia delle variazioni climatiche dell’Antartide degli ultimi 740 mila anni. L’anno seguente, le misure dell’aria intrappolata nel ghiaccio hanno permesso ai ricercatori di ricostruire le variazioni delle concentrazioni dei gas serra (anidride carbonica e metano) nell’atmosfera degli ultimi 650 mila anni. Questo lavoro ha confermato lo stretto legame tra clima e variazioni dei gas serra già dimostrato per gli ultimi 420 mila anni dalla carota di ghiaccio estratta presso il sito antartico di Vostok (3623 m). La perforazione di Dome C, condotta nell’ambito del progetto europeo Epica (European Project for Ice Coring in Antarctica), è stata portata a termine nel dicembre 2004 raggiungendo la profondità di 3260 metri, alcuni metri al di sopra del substrato roccioso, portando in tal modo a buon fine una “maratona” internazionale iniziata a metà degli anni Novanta. Questa settimana la rivista Science riporta i primi risultati scientifici ottenuti dal ghiaccio posto a profondità maggiori di 3140 m. Gli autori hanno focalizzato la loro attenzione sull’interpretazione della concentrazione di un isotopo dell’idrogeno (deuterio) nel ghiaccio che fornisce informazioni sulle variazioni di temperatura in Antartide. Grazie alla collaborazione tra Laboratoire des Sciences du Climat et de l’Environnement di Saclay in Francia e le Università di Trieste e Parma in Italia è così disponibile una ricostruzione altamente dettagliata delle variazioni di concentrazione di questo isotopo per l’intera carota di ghiaccio. Altri tipi di analisi sulla parte più profonda del ghiaccio, in particolare riguardanti la composizione delle bolle d’aria intrappolate in esso, hanno dimostrato che gli ultimi 60 metri sono stati disturbati dal mescolamento di ghiaccio di diversa origine, rendendo sostanzialmente inutilizzabili le informazioni climatiche ottenute al di sotto dei 3200 metri. A questa profondità il ghiaccio ha un’età di 800 mila anni, informazione recentemente confermata dalle variazioni nella concentrazione di un isotopo cosmogenico (Berillio-10) riscontrate alla profondità di 3160 m. Queste variazioni sono associate all’inversione di polarità del campo magnetico terrestre, conosciuta come evento Brunhes-matuyama, verificatesi 780 mila anni fa. Questa nuova ricostruzione climatica ricopre un ulteriore ciclo glaciale-interglaciale e conferma che il clima del Quaternario ha subito un cambio nel suo comportamento ciclico circa 400 mila anni fa; prima di allora i periodi interglaciali erano meno caldi e duravano più a lungo. L’interpretazione di questi risultati è stata considerevolmente arricchita dalle seguenti evidenze: Una serie di simulazioni condotte per mezzo di un modello di circolazione atmosferica generale, che tiene conto delle variazioni del contenuto di deuterio nella neve polare, hanno reso possibile una ricostruzione attendibile delle temperature dell’Antartide. Il periodo più freddo, con temperature 10°C inferiori alle attuali, corrisponde all’ultimo massimo glaciale che si è verificato circa 20 mila anni fa. Il periodo più caldo, con temperature 4,5 °C superiori alle attuali, si è verificato durante l’ultimo interglaciale circa 130 mila anni fa. La correlazione tra le temperature dell’Antartide e le variazioni del livello marino, informazione dedotta dai sedimenti marini, appare evidente per l’intero periodo di 800 mila anni. Le misure dettagliate, ora disponibili, confermano il legame tra le brusche variazioni climatiche della Groenlandia e le variazioni delle temperature, a scala secolare e millenaria, registrate nel settore Atlantico dell’Antartide Orientale (presso l’altro sito di Epica a Dronning Maud Land) così come a Dome C nel settore Indo-pacifico. Il confronto tra le variazioni delle temperature dell’Antartide e le variazioni dell’insolazione suggeriscono che l’intensità dei periodi interglaciali è influenzata dalle interazioni tra l’obliquità e la precessione degli equinozi, parametri relativi all’orbita terrestre. Questa ricostruzione delle temperature, dal punto di vista temporale quasi doppia rispetto a quella ottenuta dalla carota di ghiaccio di Vostok, sarà d’ora in poi utilizzata come curva di riferimento per l’interpretazione di molte analisi che sono attualmente in atto sulla medesima carota di ghiaccio di Dome C. Alla luce di questi risultati, la comunità glaciologica internazionale sta rivolgendo la sua attenzione verso altre regioni dell’Antartide, dove l’accumulo nevoso è persino minore di quello a Dome C, nel tentativo di ottenere ghiaccio ancora più antico, forse più vecchio di un milione di anni. Tra gli autori del lavoro pubblicato su Science compaiono due giovani ricercatori italiani che operano presso l’Università di Trieste e quella di Parma: la dott. Ssa Barbara Stenni (Tel. : 040-5582159; email: stenni@univ. Trieste. It) e il dott. Enrico Maria Selmo (Tel. : 0521-905345; email: enricomaria. Selmo@unipr. It) afferenti rispettivamente al Dipartimento di Scienze Geologiche, Ambientali e Marine e a quello di Scienze della Terra. Al progetto Epica partecipano 10 nazioni europee: Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Olanda, Regno Unito, Svezia, Svizzera, con finanziamenti nazionali e della Comunità Europea. La partecipazione italiana è rappresentata da ricercatori delle università di Milano-bicocca (Prof. V. Maggi, responsabile nazionale), Firenze, Venezia, Trieste, Parma, Milano, Bologna, Enea e Ingv. Alle attività di perforazione hanno collaborato attivamente i tecnici dell’Enea. La gestione logistica del campo di perforazione è condotta congiuntamente dai programmi antartici italiano e francese. Le ricerche italiane sono svolte nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerca in Antartide (Pnra), finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca e sono gestite dal Consorzio per l´attuazione del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra S. C. R. L. , costituito da Enea, Cnr, Ingv ed Ogs). Alle attività in Antartide hanno preso parte una trentina di persone, tra ricercatori e tecnici italiani, mentre molto maggiore è stato il numero degli addetti nei laboratori italiani. .  
   
   
TERRITORIO E PAESAGGIO - IN UN CONVEGNO AD ANCONA I RISULTATI DEL PROGETTO ANCOPACO  
 
 Ancona, 10 luglio 2007 Saranno presentati nel corso di un convegno, il prossimo 12 luglio, all´Hotel Jolly di Ancona, i risultati del Progetto Anconapaco (Analisi delle Condizioni Naturali e Paesaggistiche dell´Area Costiera), condotto dalla Regione Marche (Assessorato Ambiente - Informazioni Territoriali e Beni Paesaggistici) nell``ambito del Programma Interreg Iiia - Transfrontaliero Adriatico, che ha visto la partecipazione della Regione di Durazzo (Albania) in qualita` di partner straniero. Il progetto adotta un approccio al paesaggio cercando di trattare congiuntamente le componenti ambientali, sociali, economiche, del governo del territorio, utilizzando, appunto, anche tecnologie avanzate; allo stesso tempo, adotta una prospettiva comparativa per innescare processi di apprendimento reciproco e la possibilita` di trasferire buone pratiche tra Italia e Albania. Anconapaco ha avuto tra gli altri obiettivi quello condividere tra i due partner modalita` e metodologie di analisi territoriale che prevedessero l´uso e la sperimentazione di tecniche innovative quali il telerilevamento e, in generale, l´uso dei dati satellitari. A tale scopo, il progetto ha incluso un´attivita` formativa rivolta a funzionari della Regione Marche e della Regione di Durazzo, organizzata per moduli tematici, che si e` svolta nella sede della Regione Marche. La giornata di presentazione del progetto avra` inizio alle ore 9. Apriranno i lavori l´assessore regionale all´Ambiente, Marco Amagliani, e il presidente della Regione di Durazzo, Seid Kertusha. Il convegno, allargato a soggetti che abbiano maturato proprie esperienze nel settore, ha tra gli altri fini quello di ragionare insieme sugli esiti delle esperienze condotte e di individuare nodi problematici da affrontare con le prossime programmazioni dei fondi comunitari. Il presidente della Regione di Durazzo, Seid Kertusha, insieme con la sua delegazione, sara` salutato dalle autorita` istituzionali della Regione Marche il giorno precedente alla data del convegno, mercoledi` 11 luglio 2007. .  
   
   
CONTRO IL FUOCO UN COORDINAMENTO INTERFORZE CHE FUNZIONA BOSCHI PIÙ SICURI GRAZIE AL SISTEMA REGIONALE ATTIVO TUTTO L’ANNO 24 ORE AL GIORNO  
 
 Firenze, 10 luglio 2007 - La Sala Operativa Unificata Permanente (Soup) della Regione Toscana, struttura attiva 24 ore al giorno per tutto l’anno che coordina gli interventi antincendi boschivi a livello regionale e svolge funzioni di Centro regionale per la protezione civile, è stata visitata oggi dal prefetto di Firenze Andrea de Martino accomapagnato dall’assessore all’agricoltura e foreste Susanna Cenni. Organizzata dalla Regione Toscana, la sala opera con personale regionale, del Corpo Forestale dello Stato, dei Vigili del Fuoco, del Coordinamento volontariato toscano antincendi boschivi. Durante il periodo estivo, per fronteggiare il periodo di alto rischio per gli incendi boschivi, la sala è supportata dai Centri Operativi Provinciali (Cop), che sono organizzati dalle varie Province e provvedono dal 15 giugno al 15 settembre al coordinamento degli interventi in ambito provinciale. Presso i Cop opera personale delle amministrazioni provinciali, degli Enti locali e dei Parchi Regionali, del Corpo Forestale dello Stato, dei Vigili del Fuoco e delle organizzazioni di volontariato operanti nel settore antincendi boschivi, compresa la Croce Rossa Italiana. L’assessore Cenni ha illustrato al prefetto di Firenze l’articolazione dell’organizzazione regionale contro gli incendi boschivi, e i termini della collaborazione con i vari organismi statali. Sono stati inoltre esaminati i dati statistici relativi all’andamento degli incendi nella prima metà del 2007, rilevando che gli incendi sono stati 144 per 250 ettari tra superfici boscate e non. La provincia più colpita è risultata quella di Lucca, con 24 incendi che hanno interessato circa 136 ettari. Proprio nella provincia lucchese, nel comune di Coreglia Antelminelli, si è verificato nel marzo scorso l’evento più grave che ha colpito 70 ettari di bosco. I mesi più colpiti sono stati marzo e aprile con 29 incendi per 109 ettari e 48 per 69 ettari rispettivamente. In particolare nel mese di aprile l’andamento è stato favorito da condizioni meteorologiche in prevalenza stabili e soleggiate, con piogge molto ridotte e temperature superiori alla media del periodo. La statistica relativa agli incendi boschivi avvenuti nel primo semestre 2007 è comunque in linea con le medie del quinquennio precedente, che riportano un numero di incendi pari a 199 per semestre, con quasi 418 ettari di superficie boscata interessata, dato che attesta il buon lavoro svolto dall’organizzazione regionale in collaborazione con le strutture statali interessate. .  
   
   
UN EURO L’ANNO PER RIDURRE I RIFIUTI IN DISCARICA E AUMENTARE LA DIFFERENZIATA  
 
Firenze, 10 luglio 2007 - Cambiano i i criteri con cui applicare l’ecotassa sui rifiuti. La giunta toscana ha approvato ieri la proposta di modifica della legge regionale 25/98, adeguandosi alla normativa nazionale, che ora passa al consiglio. “Non si tratta di una tassa, come impropriamente qualcuno ha detto, perché non va nel bilancio generale, ma di un contributo che verrà reinvestito per migliorare la politica dei rifiuti e la raccolta differenziata. Peraltro l’aumento non riguarderà tutti i toscani ma solo quelli residenti nei comuni dove non è stato raggiunto il 35% di raccolta differenziata. In questo modo si premiano i virtuosi e si stimolano gli altri a diventarlo. Solo un toscano su quattro, i 950 mila residenti nei comuni inadempienti, dovrà pagare in media un euro in più l’anno. Il prezzo di un caffè o poco più a beneficio dell’ambiente”. Lo afferma l’assessore all’ambiente Marino Artusa a nome della giunta che considera l’applicazione dei nuovi criteri di calcolo “un atto dovuto. L’incentivo che abbiamo istituito oggi – aggiunge - è coerente con la politica del Piano regionale di azione ambientale di riduzione dei rifiuti e di aumento della raccolta differenziata ”. La norma nazionale di riferimento è l’articolo 205 del decreto legislativo 152/2006, cioè il “Testo unico in materia ambientale”, che ha modificato gli obiettivi di raccolta differenziata dei rifiuti urbani ed assimilati rispetto a quelli previsti dal decreto Ronchi. I nuovi traguardi da raggiungere sono il 35% entro il 31 dicembre 2006 (a fronte del 2004 del Ronchi), il 40% entro il 31 dicembre 2008 e il 65% entro il 31 dicembre 2012. Il decreto 152/2006 ha introdotto inoltre un’addizionale del 20% al tributo ordinario, che viene applicata in caso di mancato raggiungimento a livello di Ato dei nuovi obiettivi per la raccolta differenziata. “Il calcolo del tributo per il conferimento dei rifiuti in discarica – spiega l’assessore all’ambiente - è stato sempre basato dalla Regione Toscana sul raggiungimento delle percentuali di raccolta differenziata. E questo ha stimolato i comuni ad essere virtuosi. Con la modifica della legge sui rifiuti non facciamo che proseguire su questa linea”. Attualmente in Toscana sono 186 i comuni che non hanno ancora raggiunto il traguardo del 35 %, ma di questi ben 67 beneficiano già di uno sgravio perché fanno parte di Ato che complessivamente lo raggiungono. Sono quindi circa 950. 000 gli abitanti a cui sarà applicata la maggiorazione del 20%. Con tale calcolo imposto dal decreto 152/2006, si prevede un aumento complessivo, con riferimento ai dati 2006 di raccolta differenziata, di circa 950 mila euro (inferiore al 7% del gettito complessivo attuale annuale). Tale cifra verrà girata per il 90% a interventi diretti a ridurre i rifiuti e migliorare la differenziata, mentre il 10% andrà invece alle province per l’attività di controllo che è di loro competenza. I proventi saranno cioè ridistribuiti a favore degli enti locali. Le nuove aliquote introdotte tengono peraltro conto anche di altri parametri. Si basano infatti anche sulla produzione annua pro-capite di rifiuti di ciascun comune, in linea con gli obiettivi prioritari stabiliti dal Piano regionale di azione ambientale che si è dato l’obiettivo al 2010 del 15% di riduzione della produzione di rifiuti, del 55% di raccolta differenziata e della riduzione del conferimento rifiuti in discarica. Ma non modificano il gettito ordinario regionale complessivo. Anzi, per quanto riguarda i rifiuti solidi urbani, c’è stata una netta riduzione degli introiti. “Da 16 milioni di euro nel 2004 – ricorda l’assessore Artusa - si è passati a 10 milioni di euro nel 2006. Questo significa che è migliorata di fatto la raccolta differenziata, e che i comuni virtuosi hanno pagato meno”. “Il compito che abbiamo davanti – conclude l’assessore – è sempre di più quello di fare sistema insieme agli Ato devono approvare i Piani Industriali, ai Comuni, e alle aziende di gestione che devono mettere in campo tutte le risorse disponibili per migliorare sempre di più il servizio fornito”. .