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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Luglio 2013
IL PRESIDENTE BARROSO ALLA PRESIDENZA LITUANA PER LA PLENARIA DEL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Strasburgo, 4 luglio 2013 – L’intervento di ieri del Presidente Barroso alla Presidenza lituana per la plenaria del Parlamento europeo: “ Presidente, Presidente Grybauskaite, Onorevoli parlamentari, Signore e signori, Prima di iniziare il mio discorso vorrei aggiungere molto spontaneamente le mie congratulazioni per il congratulazioni avete espresso al mio buon amico Jerzy Buzek. Permettetemi di congratularmi con il suo paese, il presidente Grybauskaite. Permettetemi di congratularmi con la Lituania, e lei personalmente, per aver preso per la prima volta la presidenza di turno del Consiglio. So per aver lavorato insieme a voi durante cinque anni, non sei mesi, ma cinque anni, la Commissione, come fortemente impegnata tu sei per il progetto europeo. E questo è stato riconosciuto dal Premio Carlo Magno che è stato giustamente assegnato a voi quest´anno. E ´anche la prima volta che un paese baltico si assume questa responsabilità. Vorrei cogliere l´occasione per rendere omaggio alla Lituania e gli altri Stati baltici, che fin dall´inizio hanno legato la loro indipendenza e la libertà per il progetto europeo riacquistato. La Presidenza lituana subentra in un momento in cui tutta la nostra attenzione deve essere focalizzata consegna. E ´l´ultima presidenza pieno titolo del Consiglio prima delle elezioni europee, in modo da lavorare a stretto contatto con il Parlamento sarà di vitale importanza al fine di mettere a punto una serie di file importanti. Non c´è tempo da perdere, e c´è un sacco di lavoro sul tavolo: A seguito dell´accordo politico sul quadro finanziario pluriennale, ci sarà un certo numero di proposte settoriali correlati che sono ormai in dirittura d´arrivo. Ciò è essenziale essere in grado di applicare i nuovi programmi a partire dall´inizio del 2014. Contiamo sul sostegno del lituano presidenza anche nel sovrintendere alla parte nazionale del 2013 semestre europeo, compresa la prima implementazione del cosiddetto two-pack - ci sarà la revisione programmi di bilancio nazionali da ottobre - e nel portare avanti il ​​lavoro sulla approfondire la Unione economica e monetaria. La Commissione presenterà le proposte di legge sul coordinamento delle politiche ex-ante e sulla competitività e strumento di convergenza su cui spero di poter fare progressi presto, ma che richiederà un sacco di gestione. Fino ad ora, non vi era un ampio sostegno per i principi generali, ma una certa riluttanza a impegnarsi realmente con le specifiche. Ci sarà anche presentare una proposta di un meccanismo di risoluzione singolo già la prossima settimana, da adottare entro la fine di questo mandato. Alcune aree di lavoro per i prossimi sei mesi sono il risultato di recente slancio, e non dobbiamo perdere questo slancio: In materia di tassazione, a seguito del Consiglio di maggio e anche il G8, c´è spazio per fare ulteriori progressi, come il risparmio fiscale e la lotta contro la frode fiscale o alla nuova proposta in materia di cooperazione amministrativa. Abbiamo bisogno di un accordo su impegni concreti e scadenze in materia di paradisi fiscali e la pianificazione fiscale aggressiva, come proposto dalla Commissione. Sosteniamo che la Presidenza lituana ha fatto il completamento del mercato interno dell´energia entro il 2014 una delle sue principali priorità. So che il presidente Grybauskaite, il vostro impegno personale per questo file e quanto sia importante il lavoro che hanno portato avanti per fare tutto il possibile per evitare i paesi baltici di essere visto come un´isola energetica nell´Unione europea. Penso che sia importante sottolineare che la Commissione riferirà in merito evoluzioni in questo settore, del mercato interno dell´energia, già nei primi mesi del 2014. Quindi, il vostro fuoco arriva al momento giusto. Come abbiamo visto ieri, tutti i mezzi a livello europeo sono ora mobilitati contro la disoccupazione giovanile. L´attuazione dei programmi di garanzia per i giovani e l´adozione dell´iniziativa per l´occupazione giovanile dovrà essere effettuata attraverso. Progressi del Compact per la crescita e l´occupazione e la corretta attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese nell´ambito del semestre europeo sarà cruciale per ottenere l´Europa di nuovo in pista per la crescita. A livello europeo, la messa a punto delle restanti proposte nell´ambito del mercato unico Atto I e convincente sui progressi del mercato unico Ii sarà fondamentale. La Commissione intende inoltre proporre una normativa per completare il mercato unico delle telecomunicazioni. In questo contesto, vorrei evidenziare un altro elemento di riflessione della Commissione che contribuirà a fare in modo che la promozione di riforme strutturali e di perseguire il consolidamento fiscale si rafforzano reciprocamente. Abbiamo bisogno di promuovere i margini per gli investimenti per la crescita, nel pieno rispetto del patto di stabilità e crescita. Così, seguendo i suoi impegni nel Blueprint per una unione economica e monetaria vera e profonda, così come nei due-pack, la Commissione ha esplorato altri modi all´interno del braccio preventivo del patto di stabilità e crescita per ospitare programmi di investimento pubblico non ricorrenti con un impatto provata sulla sostenibilità delle finanze pubbliche da parte degli stati membri nella valutazione dei loro programmi di stabilità e convergenza. Voglio annunciare oggi che, in sede di valutazione dei bilanci nazionali per il 2014 e la situazione di bilancio per il 2013 ci sarà - di nuovo: nel pieno rispetto del Patto di stabilità e crescita - considerare consentendo deviazioni temporanee al percorso di disavanzo strutturale verso gli obiettivi a medio termine impostato nelle raccomandazioni specifiche per paese, caso per caso. Tale deviazione deve essere legato alla spesa nazionale per progetti co-finanziati dall´Unione Europea nell´ambito della politica strutturale e di coesione, le reti transeuropee o collegare l´Europa con un effetto positivo, diretto e verificabile lungo periodo di bilancio. Oggi, vicepresidente Olli Rehn sta scrivendo ai suoi colleghi, i ministri delle Finanze, e al Parlamento europeo per spiegare il nostro approccio in dettaglio, come concordato nel contratto in confezione da due. Signore e signori, Il motto generale della Presidenza lituana è ´credibile, crescendo e Open´. Credo che avanzare le proposte che ho appena citato sarà indispensabile per riaffermare la nostra credibilità e di riconquistare l´iniziativa economica, per riportarci sulla via della crescita come si dovrebbe essere entro la fine dell´anno. Altri elementi della Presidenza lituana testimonieranno l´impegno dell´Unione europea per la trasparenza, per la nostra ambizione di raggiungere i nostri vicini e di svolgere un ruolo di primo piano nella politica globale. Il partenariato orientale, in particolare, rimane una delle priorità dell´Europa, e il vertice del partenariato orientale nel mese di novembre è il momento giusto per dimostrare quanto sia importante questo rapporto è, e come possiamo approfondire ulteriormente. Come lei, Presidente, credo fortemente che abbiamo la responsabilità di fare tutto il necessario per portare questi paesi, che sono parte d´Europa, più vicino all´Unione europea. A condizione che tali paesi stanno portando avanti le necessarie riforme politiche ed economiche che dovremmo offrire loro una più stretta integrazione economica e di associazione politica .. Spero che il vertice di Vilnius confermerà questa importantissima orientamento strategico. Siamo quindi impegnati a fare progressi e, se possibile concludere i negoziati in corso per accordi di associazione, comprese le zone di libero scambio globali e approfondite ei passi verso la liberalizzazione e facilitazione del visto con la regione. Posizione geografica della Lituania e la storia le conferiscono una posizione privilegiata per rafforzare questi legami, e attendo con impazienza di cooperare con voi su questo. In materia di giustizia e affari interni, accogliamo vivo interesse della Lituania e l´impegno a rafforzare la gestione Eg frontiere esterne, politica dei visti, la migrazione legale e la sicurezza interna. Siamo fiduciosi che i negoziati sul pacchetto frontiere intelligenti adottato dalla Commissione lo scorso febbraio saranno perseguiti con vigore sotto questa Presidenza. I progressi nell´adozione del nuovo regolamento sulla protezione dei dati è fondamentale anche per rafforzare il livello di protezione dei diritti fondamentali in questo settore e di garantire in tutta l´Unione europea un forte livello di armonizzazione e l´attuazione negli Stati membri. L´attualità di questi giorni ci ricorda più che mai la necessità di progressi in queste discussioni. Nel campo della tutela della salute, la Commissione ha accolto con favore i progressi compiuti dal Consiglio in merito alla proposta di modificare la direttiva sul tabacco. La Presidenza lituana dovrebbe lavorare in stretta cooperazione con il Parlamento europeo al fine di essere in grado di raggiungere un accordo il più presto possibile. E su azione per il clima arriverà alla Commissione una proposta sul quadro 2030 per le politiche energetiche e climatiche ancora prima della fine dell´anno. Per preparare per il periodo successivo al 2020, opere inizia adesso. Onorevoli deputati, Partiti politici europei forti e impegnati sono necessari per la democrazia europea. Come ho detto nel mio discorso sullo Stato dell´Unione dello scorso anno, abbiamo bisogno di uno statuto rafforzato per i partiti politici europei nel periodo precedente le elezioni europee del prossimo anno. Ci siamo andati vicini ad una conclusione di questo file sotto la presidenza irlandese. Invito pertanto la Presidenza lituana per il trattamento di questo file come una priorità, e spero che possiamo concludere un accordo anche su questo. Egregio Presidente, Onorevoli deputati, Abbiamo la responsabilità e l´opportunità di fare i prossimi sei mesi un periodo di progresso e di consegna. La Presidenza lituana sarà fondamentale per il completamento del lavoro di preparazione per consentire a tutti i programmi del Qfp per iniziare il 1 ° gennaio 2014. Abbiamo importante normativa corso e future di concludere in tempo per le prossime elezioni. Sono fiducioso che riusciremo se lavoriamo insieme in uno spirito veramente costruttivo e pro-europea. So che sarà in questo spirito di risultati, risultati concreti per i cittadini, che lavoreremo con voi e vi auguro tutto il successo alla Presidenza lituana, tutto il successo per il nostro progetto comune europeo. Vi ringrazio.”  
   
   
BILANCIO UE 2014-2020: PARLAMENTO EUROPEO ACCETTA COMPROMESSO  
 
Strasburgo, 4 luglio 2013 - Mercoledì, il Parlamento ha dato parere favorevole sul compromesso raggiunto con il Consiglio sul bilancio Ue a lungo termine, il cosiddetto quadro finanziario pluriennale (Qfp), per il periodo 2014-2020. I negoziati avevano prima condotto a un risultato, lo scorso 19 giugno, giudicato insufficiente dal Parlamento. I colloqui sono poi ripresi la scorsa settimana durante la fase di preparazione del Consiglio europeo. In quell´occasione, il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, il principale negoziatore per il Pre Alain Lamassoure (Ppe, Fr), il primo ministro irlandese Enda Kenny e il ministro degli Esteri Eamon Gilmore, e il Presidente della Commissione europea Barroso hanno raggiunto un accordo che ha poi ricevuto il sostegno dei principali gruppi politici in Parlamento e degli Stati membri. Utilizzare al meglio ogni euro disponibile - Il Parlamento è riuscito a ottenere risultati importanti per ognuna delle priorità stabilite nel mandato negoziale. Queste includono una quasi piena flessibilità di trasferire i fondi non utilizzati (stanziamenti di pagamento) da un anno all´altro, e una forte flessibilità per gli stanziamenti d´impegno (importi autorizzati in favore di programmi o progetti) sia tra un anno e l´altro, sia fra le categorie di spesa. Ciò renderà più semplice finanziare le politiche di ricerca e per l´occupazione giovanile, l´Erasmus e tutti i programmi di supporto per le piccole e medie imprese. Tale flessibilità è necessaria per garantire che ogni euro del bilancio sia speso dove è più necessario, soprattutto ora che i bilanci annuali diminuiranno. Revisione a partire dal 2016 - Uno dei risultati principali ottenuti dal Parlamento è l´inserimento di una "clausola di revisione" con l´obiettivo di dare al prossimo Parlamento e alla prossima Commissione la possibilità di dire la loro su un bilancio che altrimenti non sarebbe modificabile fino al termine del loro mandato. La Commissione presenterà un riesame del funzionamento del Qfp, tenendo conto della situazione economica del momento. Particolare enfasi sarà data all´allineamento, per il futuro, della durata del Qfp - attualmente di sette anni - a quella della legislatura, di 5 anni. La revisione sarà inserita in una proposta legislativa. Soluzione al deficit 2013 - Il Consiglio ha dichiarato di voler mantenere la promessa di risolvere la questione dei pagamenti in sospeso per il 2013, stimati a €11,2 miliardi. I ministri nazionali dell´economia e delle finanze prenderanno una decisione formale sul pagamento di una prima tranche pari a € 7,3 miliardi entro il 9 luglio, e decideranno all´inizio dell´autunno su una seconda tranche. Questa è stata una richiesta fondamentale per il Parlamento durante i negoziati, per garantire che il bilancio 2014 - il primo del nuovo quadro finanziario pluriennale - non fosse eroso da vecchie fatture non pagate. Il Parlamento non darà il suo consenso al regolamento Qfp né al bilancio 2014, se il Consiglio non avrà prima approvato il bilancio rettificativo per coprire il deficit rimanente, secondo le stime dalla Commissione. Un miliardo in più per gli aiuti agli indigenti - Nei colloqui finali è stato concordato un aumento del Fondo europeo per gli aiuti agli indigenti da €2,5 miliardi a €3,5 miliardi. Il miliardo aggiuntivo potrà essere utilizzato dagli Stati membri su base volontaria per programma di distribuzione alimentare. Gruppo di alto livello sulle risorse proprie - Un gruppo di membri delle tre istituzioni sarà formato per rivedere l´attuale sistema Ue delle "risorse proprie", con l´obiettivo di assicurare semplicità, trasparenza, equità e controllo democratico. I parlamenti nazionali saranno invitati a una conferenza interistituzionale nel 2016 per valutare l´esito di questo lavoro, sulla base del quale la Commissione valuterà se le nuove risorse proprie sono appropriate per il prossimo quadro finanziario pluriennale. Le prossime tappe - Il risultato dei negoziati sarà tradotto in un regolamento e in un accordo interistituzionale sui quali il Parlamento dovrà dare il suo consenso a maggioranza qualificata (metà dei suoi membri più uno). Il Parlamento dovrebbe votare il regolamento Qfp e il nuovo accordo interistituzionale nel primo autunno, non appena le condizioni tecniche e giuridiche necessarie per la messa a punto dei testi pertinenti sono soddisfatte, in modo che quest´ultimo rispecchi l´accordo raggiunto tra il Consiglio e il Parlamento. La risoluzione è stata approvata con 474 voti a favore, 193 contrari e 42 astensioni.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, DAGLI STATI MEMBRI SUI PROGRAMMI DI SORVEGLIANZA DEGLI USA E DELL´UE: LA SICUREZZA NAZIONALE NON SIGNIFICA CHE TUTTO VA BENE  
 
Strasburgo, 3 luglio 2013 - Messaggi Principali: 1 / Sulle accuse di spionaggio della Nsa : E ´una questione di fiducia reciproca e di buone prassi nelle relazioni tra amici e alleati. E ´chiaro che per i negoziati per l´accordo commerciale con gli Stati Uniti per avere successo, c´è bisogno di fiducia, trasparenza e chiarezza tra i partner del negoziato. Ciò esclude spiare istituzioni dell´Ue. 2 / In programma Prism Stati Uniti : Lo scopo [del gruppo di lavoro transatlantico] è quello di stabilire i fatti e per la Commissione di essere in grado di valutare la proporzionalità dei programmi in materia di protezione dei dati dei cittadini dell´Unione europea. Gli Stati Uniti sembrano prendere le nostre preoccupazioni riguardo Prism serio. Procuratore generale Eric Holder ha commesso, in una lettera a me ieri, di istituire il gruppo di esperti. Abbiamo parlato ieri sera al telefono e abbiamo convenuto che il gruppo avrà il suo primo incontro di questo mese, e un secondo a Washington nel mese di settembre. La Commissione presenterà una relazione sui risultati del gruppo al Parlamento e al Consiglio nel mese di ottobre. 3 / Il programma Tempora del Regno Unito : Il messaggio è chiaro: il fatto che i programmi sono detto di riguardare la sicurezza nazionale non vuol dire che tutto va bene. Un equilibrio deve essere raggiunto tra l´obiettivo politico perseguito e l´impatto sui diritti fondamentali, in particolare del diritto alla privacy. E ´una questione di proporzionalità. Quanto alle mosse future, continueremo la discussione con il Regno Unito sul progetto Tempora. 4 / Su riforma della protezione dei dati dell´Ue : Prism e Tempora sono un campanello d´allarme per noi per avanzare sulla nostra riforma della protezione dei dati sia per il privato e il settore pubblico. Un solido quadro per la protezione dei dati non è né un vincolo né un lusso ma una necessità. Vari elementi della riforma sono di particolare rilevanza. Sarà chiarire l´applicazione territoriale della legge, anche per le aziende che operano nell´Ue. Avrà una definizione ampia di dati personali. Si chiarirà regime per i trasferimenti internazionali. Sarà imporre obblighi e le responsabilità su processori così come i controllori di dati. [I] t è diventato urgente procedere su un solido pezzo di legislazione. Qualsiasi ritardo nella riforma della protezione dei dati gioca solo nelle mani di coloro che non condividono l´obiettivo di un elevato livello di protezione dei dati. Discorso La notizia nelle ultime settimane e giorni è stato profondamente inquietante. Rivelazioni, reclami e contro-affermazioni sono state fatte ad una velocità vertiginosa. Questo dibattito è una utile occasione per spiegare i vari aspetti del problema e di dare un senso a ciò che l´Ue può fare per affrontare la situazione. Io credo che si debba accuratamente distinguere tra due aspetti del problema . Il primo riguarda le relazioni diplomatiche internazionali. La seconda riguarda i diritti dei cittadini dell´Unione europea. Per quanto riguarda la prima questione del presunto spionaggio su Ue e sedi diplomatiche ´Stati membri dell´Unione europea, la Commissione ha espresso la sua profonda preoccupazione con gli Stati Uniti. Ieri il presidente ha fatto una dichiarazione a questo Parlamento, nel contesto del dibattito sulle conclusioni del Consiglio europeo. La questione è stata inoltre discussa dal Vicepresidente Ashton direttamente con il segretario di Stato Kerry. E ´una questione di fiducia reciproca e di buone prassi nelle relazioni tra amici e alleati. E ´chiaro che per i negoziati per l´accordo commerciale con gli Stati Uniti per avere successo, c´è bisogno di fiducia, trasparenza e chiarezza tra i partner del negoziato. Ciò esclude spiare istituzioni dell´Ue. La seconda questione , relativa al diritto dei cittadini dell´Unione, è stata discussa qui un mese. Sono felice di aggiornarvi sugli ultimi sviluppi. In relazione alle rivelazioni sul programma Prism e il caso Verizon, ho chiesto a una serie di domande in una lettera al mio omologo americano, il procuratore generale Eric Holder, il 10 giugno. Ho anche parlato con lui al vertice Ue-usa Giustizia ministeriale il 14 giugno a Dublino. Ho sollevato le nostre preoccupazioni per quanto riguarda l´impatto di Verizon e Prism sui diritti fondamentali dei cittadini dell´Unione europea. Ho chiesto chiarimenti sui diversi livelli di protezione che si applicano ai cittadini degli Stati Uniti e dell´Unione europea. E ho chiesto circa le aziende di conflitto possono trovarsi in quando sono di fronte agli obblighi derivanti dal diritto della concorrenza degli Stati Uniti e dell´Unione europea. Sono state date alcune spiegazioni per cui io sono in attesa di conferma scritta. Ma tutte le domande non hanno avuto risposta finora. Questo è il motivo per cui, dopo la ministeriale che ho scritto di nuovo, insieme alla collega Cecilia Malmström, per la nostra controparte statunitense per chiedere risposte in particolare sul volume dei dati raccolti, l´ambito dei programmi e la supervisione giudiziaria per gli europei. Alla ministeriale di Dublino, abbiamo concordato con gli Stati Uniti di istituire un gruppo di esperti transatlantico per stabilire i fatti che circondano questi programmi. Lo scopo è quello di stabilire i fatti e per la Commissione di essere in grado di valutare la proporzionalità dei programmi per quanto riguarda la protezione dei dati dei cittadini dell´Unione europea. Gli Stati Uniti sembrano prendere le nostre preoccupazioni riguardo Prism serio. Procuratore generale Eric Holder ha commesso, in una lettera a me ieri, di istituire il gruppo di esperti. Abbiamo parlato ieri sera al telefono e abbiamo convenuto che il gruppo avrà il suo primo incontro di questo mese, e un secondo a Washington nel mese di settembre. La Commissione presenterà una relazione sui risultati del gruppo al Parlamento e al Consiglio nel mese di ottobre. Alla ministeriale Ue-usa, ho chiamato ancora una volta per la conclusione dei negoziati per un accordo ombrello Ue-usa sul trasferimento dei dati a fini di contrasto. Un accordo che garantisca la parità di trattamento dei cittadini dell´Ue e degli Stati Uniti, quando il loro dati sono trattati a fini di contrasto. Ho invitato la mia controparte statunitense ad adottare le misure necessarie per garantire un reale progresso. In risposta alle notizie di stampa circa il programma Tempora Regno Unito , ho indirizzato una lettera al ministro degli esteri William Hague e ha chiesto di chiarire il campo di applicazione del programma, la proporzionalità e la portata del controllo giurisdizionale che si applica. Il messaggio è chiaro: il fatto che i programmi sono detto di riguardare la sicurezza nazionale non vuol dire che tutto va bene. Un equilibrio deve essere raggiunto tra l´obiettivo politico perseguito e l´impatto sui diritti fondamentali, in particolare del diritto alla privacy. E ´una questione di proporzionalità. Come molti di voi hanno detto nel nostro ultimo dibattito nel mese di giugno, programmi come Prism e Tempora sono un campanello d´allarme per noi per avanzare sulla nostra riforma della protezione dei dati sia per il privato e il settore pubblico. Un solido quadro per la protezione dei dati non è né un vincolo né un lusso ma una necessità. Esso contribuirà a invertire la tendenza della fiducia che cade nel modo in cui i dati è gestito da società a cui è affidato. Ecco perché la nostra proposta di riforma è una parte importante della risposta. Manterrà l´attuale elevato livello di protezione dei dati nell´Ue tramite l´aggiornamento dei diritti dei cittadini, garantendo loro sanno quando la loro privacy è stata violata e fare in modo che quando è richiesto il loro consenso, il consenso è reale. Vari elementi della riforma sono di particolare rilevanza. Sarà chiarire l´applicazione territoriale della legge, anche per le aziende che operano nell´Ue. Avrà una definizione ampia di dati personali. Si chiarirà regime per i trasferimenti internazionali. Sarà imporre obblighi e le responsabilità su processori così come i controllori di dati. Solo un regime forte di protezione dei dati può portare questa fiducia sia per i cittadini dell´Unione europea e per le imprese e contribuire alla stabilità e alla crescita dell´economia digitale. E la fiducia è anche la base per la cooperazione Ue-usa nel campo di applicazione della legge. Come molti di voi hanno detto a giugno, è diventato urgente procedere su un solido pezzo di legislazione. Qualsiasi ritardo nella riforma della protezione dei dati gioca solo nelle mani di coloro che non condividono l´obiettivo di un elevato livello di protezione dei dati. Il mondo intero ci guarda su questo. E il dibattito su Prism e programmi simili rafforza solo che abbiamo la possibilità di impostare un gold standard per la protezione dei dati. Quanto alle mosse future, continueremo la discussione con il Regno Unito sul progetto Tempora. Insieme con la presidenza, abbiamo iniziato la discussione sul gruppo di esperti transatlantico che includerà esperti degli Stati membri. Sulla base delle informazioni raccolte, la Commissione riferirà al Parlamento europeo e al Consiglio nel mese di ottobre.”  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA FAVORISCE I MARGINI PER GLI INVESTIMENTI PUBBLICI PER LA CRESCITA NEL PIENO RISPETTO DEL PATTO DI STABILITÀ E CRESCITA  
 
Strasburgo, 4 luglio 2013 - Durante il dibattito di ieri mattina al Parlamento europeo sulle priorità politiche per i prossimi sei mesi, il Presidente Barroso ha fatto il seguente annuncio: "Seguendo i suoi impegni nel Blueprint per una unione economica e monetaria vera e profonda, così come nei due-Pack, la Commissione ha esplorato altri modi all´interno del braccio preventivo del patto di stabilità e crescita per ospitare programmi di investimento pubblico non ricorrenti con un impatto provata sulla sostenibilità delle finanze pubbliche da parte degli stati membri nella valutazione dei loro programmi di stabilità e convergenza. Oggi vorrei annunciare che in sede di valutazione dei bilanci nazionali per il 2014 e la situazione di bilancio per il 2013, ci sarà di nuovo, nel pieno rispetto del patto di stabilità e crescita, considero consentendo deviazioni temporanee dalla traiettoria del disavanzo strutturale verso gli obiettivi a medio termine impostato nelle raccomandazioni specifiche per paese, caso per caso. Tale deviazione deve essere legato alla spesa nazionale per i progetti cofinanziati dall´Ue nell´ambito della politica strutturale e di coesione, le reti transeuropee o collegare l´Europa con un effetto positivo, diretto e verificabile lungo periodo di bilancio. Oggi, vicepresidente Olli Rehn sta scrivendo ai suoi colleghi, i ministri delle Finanze, e al Parlamento europeo per spiegare il nostro approccio in dettaglio, come concordato nel contratto di due Pack ".  
   
   
L´UNGHERIA DEVE RISPETTARE I VALORI DELL´UNIONE EUROPEA  
 
Strasburgo, 4 luglio 2013 - Le autorità ungheresi devono rapidamente porre rimedio alle violazioni dei valori fondamentali dell´Ue, hanno dichiarato mercoledì i deputati. Nel caso non lo facessero, i deputati potrebbero chiedere al Consiglio dell´Ue di determinare, ai sensi dell´articolo 7.1 del Trattato Ue, se esiste un evidente rischio di violazione grave. I deputati chiedono inoltre la creazione di un gruppo ad alto livello per verificare il rispetto dei valori dell´Ue in tutti gli Stati membri. Nella risoluzione, adottata con 370 voti favorevoli, 249 voti contrari e 82 astensioni, il Parlamento sottolinea che l´Unione europea si basa su valori fondamentali, quali il rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell´uguaglianza e dello Stato di diritto, come sancito dall´articolo 2 della Trattato Ue. "Le modifiche costituzionali in Ungheria sono sistemiche e, in generale, si allontanano dai valori europei sanciti dall´articolo 2 del trattato Ue", ha dichiarato il relatore Rui Tavares (Verdi/ale, Pt) nel dibattito di martedì. "Democrazia significa maggioranza, ma non maggioritarismo", ha aggiunto. Il Parlamento si rammarica che il processo di elaborazione e adozione della Costituzione ungherese manchi di "trasparenza, apertura, inclusività e, in ultima analisi, della base consensuale che ci si poteva attendere in un processo costituente democratico e moderno" e deplora che i cambiamenti istituzionali "abbiano determinato un evidente indebolimento dei sistemi di equilibri istituzionali". Raccomandazioni alle autorità ungheresi - Il Parlamento esorta le autorità ungheresi a eliminare dalla Costituzione le disposizioni già dichiarate incostituzionali dalla Corte costituzionale, e limitare il frequente ricorso alle leggi cardinali. Chiede inoltre che siano applicate le raccomandazioni della Commissione di Venezia in Europa, al fine di garantire la più ampia partecipazione possibile di tutti i soggetti nel processo costituzionale e la piena indipendenza del potere giudiziario. Per quanto attiene poi la legislazione sui media, il Parlamento chiede che l´Ungheria ponga in essere procedure e meccanismi giuridicamente vincolanti per la nomina dei dirigenti dei mezzi d´informazione pubblici e degli organismi di regolamentazione. I deputati chiedono, inoltre, alle autorità ungheresi di "assumere finalmente le proprie responsabilità nei confronti dei senzatetto" adottando una definizione più ampia di "famiglia" e di adoperasi maggiormente per l´integrazione delle comunità rom. Ricorso all´articolo 7.1 - La risoluzione chiede alla Conferenza dei presidenti del Parlamento (il Presidente più i leader dei gruppi politici) di "valutare l´opportunità di ricorrere ai meccanismi previsti dal trattato, anche in relazione all´articolo 7, paragrafo 1", nel caso in cui le risposte delle autorità ungheresi risultassero "non conformi" ai valori europei. L´articolo 7.1 del Trattato consentirebbe al Consiglio dei ministri dell´Ue di determinare se esiste un evidente rischio di violazione grave dei valori dell´Ue. Meccanismo di Copenhagen - Per evitare violazioni ai valori dell´Unione europea in futuro, i deputati chiedono un "meccanismo di Copenhagen" da istituire per garantire il rispetto dei valori comuni dell´Unione europea e la continuità con i criteri di pre-adesione. Nel testo si afferma che questo meccanismo, che potrebbe assumere la forma di una "Commissione di Copenaghen" o di un gruppo ad alto livello, sarebbe indipendente da influenze politiche ed eviterebbe qualsiasi rischio di utilizzazione di due pesi e due misure.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: TASSA SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE: AMPIA COPERTURA E ATTENZIONE A FONDI PENSIONE E PMI  
 
Strasburgo, 4 luglio 2013 - Il Parlamento ha approvato mercoledì il suo parere sulla proposta per una tassa sulle transazioni finanziarie (Ttf) per 11 paesi Ue. I deputati vogliono una Ttf di ampia applicazione, con le transazioni in azioni e obbligazioni tassate allo 0,1% e gli scambi in derivati allo 0,01%. Fino al gennaio 2017, dovrebbero applicarsi tassi più bassi alle compravendite di titoli sovrani e ai fondi pensione. È stato inserito nella legislazione anche un principio di titolarità per rendere meno conveniente l´elusione della tassa. "Il Parlamento è rimasto fedele. Abbiamo tenuto una linea coerente. Siamo fermamente convinti che tale imposta sia il modo migliore in cui il settore può contribuire a uscire dalla crisi e tornare al buon lavoro di servire l´economia reale", ha detto la relatrice Anni Podimata (S&d, El). La risoluzione è stata approva con 522 voti a favore, 141 contrari e 42 astensioni. Un ampio campo di applicazione - L´opinione adottata sostiene la proposta della Commissione che prevede una Ttf che copra una vasta gamma di strumenti finanziari, siano azioni, obbligazioni o derivati. Al tempo stesso, nel testo si affrontano problematiche specifiche, in particolare le esigenze dei fondi pensione e quelle delle piccole e medie imprese. Le aliquote - Il testo conferma le aliquote fiscali proposte dalla Commissione, vale a dire lo 0,1% sulle transazioni di azioni e obbligazioni e 0,01% sui derivati. Tuttavia, fino al 1° gennaio 2017, le transazioni in titoli sovrani sarebbero tassate solo allo 0,05% e quelle per i fondi pensione allo 0,05% per azioni e obbligazioni e allo 0,005% per i derivati. Ttf: costoso eluderla - Il testo approvato introduce clausole per rendere l´elusione dell´imposta potenzialmente molto più costosa che non pagarla. Si collega, infatti, il pagamento della tassa sulle transazioni finanziarie all´acquisizione dei diritti di proprietà legale, il che significa che se l´acquirente di un titolo non ha pagato la tassa, non avrà la certezza giuridica di possedere quel titolo. Prossime tappe - Il Parlamento europeo ha un ruolo consultivo in materia fiscale. Spetta ora agli 11 Stati membri che partecipano al meccanismo di cooperazione rafforzata raggiungere un accordo. Gli 11 Stati membri partecipanti sono: Austria, Belgio, Estonia, Francia, Germania, Italia, Grecia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna.  
   
   
STRASBURGO FA UN ALTRO PASSO VERSO L´APPROVAZIONE DELLA TOBIN TAX  
 
Strasburgo, 4 luglio 2013 - Il Parlamento europeo ha approvato una relazione sull´introduzione di una tassazione sulle transazioni finanziarie che precisa le percentuali che saranno pagate. Zanoni: “Si tratta di un atto dovuto. Questi soldi potranno essere impiegati nel sociale, ad esempio per pagare la disoccupazione ai milioni di persone che hanno perso il lavoro a causa della crisi” “Finalmente la Tobin Tax sta prendendo forma in Europa. Presto anche la grande finanza dovrà mettere mano al portafogli per pagare il prezzo della crisi che ha contribuito a creare”. E´ il commento dell´eurodeputato Alde Andrea Zanoni all´approvazione ieri a Strasburgo (presenti 705, favorevoli 522, contrari 141 e astenuti 42) della relazione “Attuazione di una cooperazione rafforzata nel settore dell´imposta sulle transazioni finanziarie” dell´eurodeputata Anni Podimata (greca, socialista). “Nonostante i forti interessi contrari e la ritrosia di alcuni governi nazionali, ci stiamo avvicinando ad un regime di tassazione che è giusto, etico e dovuto soprattutto alla luce della crisi economica che attanaglia l´intero continente e i suoi 500 milioni di cittadini”. “Al Parlamento europeo abbiamo così ribadito la nostra volontà ad andare avanti nonostante i forti interessi contrari. In un periodo in cui i normali contribuenti europei vengono dissanguati per risanare la casse pubbliche e le grandi banche europee, mi sembra il minimo che anche chi sposta e investe milioni di euro paghi le tasse – attacca Zanoni – I ricavati di queste nuove entrate potranno essere usati a scopi sociali come, ad esempio, pagare i sussidi di disoccupazione di quei milioni di persone che hanno perso il lavoro a causa della crisi”. Il progetto di legge prevede una tassazione sulle transazioni finanziarie Ttf con le azioni e obbligazioni tassate allo 0,1% e gli scambi in derivati allo 0,01%, per 11 paesi dell´Ue, quelli che hanno aderito alla procedura di cooperazione rafforzata (tra cui l´Italia) che ha reso possibile tale legislazione a livello comunitario. Fino al gennaio 2017 sono previsti tassi più bassi (le transazioni in titoli sovrani sarebbero tassate solo allo 0,05% e quelle per i fondi pensione allo 0,05% per azioni e obbligazioni e allo 0,005% per i derivati). Sono proposte anche nuove regole per rendere meno conveniente l´elusione della tassa. Il testo introduce clausole per rendere l´elusione dell´imposta potenzialmente molto più costosa che non pagarla. Si collega, infatti, il pagamento della tassa sulle transazioni finanziarie all´acquisizione dei diritti di proprietà legale, il che significa che se l´acquirente di un titolo non ha pagato la tassa, non avrà la certezza giuridica di possedere quel titolo. Lo scorso 23 maggio il Parlamento europeo aveva già approvato un´altra relazione sull´introduzione di una tassazione sulle rendite finanziarie in Europa sempre dell´eurodeputata Anni Podimata.  
   
   
EMILY O´REILLY ELETTA MEDIATORE EUROPEO  
 
Strasburgo, 4 luglio 2013 - Emily O´reilly (Irlanda) è stata eletta Mediatore europeo, sostenuta da 359 deputati in una votazione segreta mercoledì. Il Mediatore europeo esamina le denunce di cattiva amministrazione da parte delle istituzioni europee. O´reilly è la prima donna a diventare Mediatore europeo. Quattro candidati hanno preso parte alla seconda votazione, dopo il ritiro di Markus Jäger e di Alex Brenninkmeijer (rispettivamente da Germania e Paesi Bassi). Al terzo scrutinio, i deputati hanno dovuto scegliere tra Ria Oomen-ruijten (Paesi Bassi) e Emily O´reilly (Irlanda), i due più votati al secondo turno, come previsto dal regolamento. Gli altri due candidati erano: Dagmar Roth-behrendt (Germania) e Francesco Speroni (Italia). Il 18 giugno scorso, tutti i sei candidati erano stati ascoltati dai deputati su indipendenza, visibilità e trasparenza, in una serie di audizioni pubbliche organizzate dalla commissione per le petizioni. Le norme comunitarie stabiliscono che il Mediatore deve offrire garanzia totale d´indipendenza. Il Mediatore è di solito eletto dal Parlamento con voto segreto, all´inizio di ogni legislatura. O´reilly è stata eletta a seguito delle dimissioni di Nikiforos Diamandouros. Il ruolo del Mediatore, ufficio stabilito nel 1995, è quello di indagare sui casi di cattiva amministrazione da parte delle istituzioni dell´Unione europea, tra cui la mancanza di trasparenza e il rifiuto di fornire informazioni o documenti.  
   
   
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA SUL PORTOGALLO  
 
Strasburgo, 4 luglio 2013 - La Commissione europea e io personalmente stanno seguendo la crisi politica in Portogallo con preoccupazione molto seria. La reazione iniziale dei mercati indica il rischio evidente che la credibilità finanziaria di recente costruzione dal Portogallo potrebbe compromettere l´attuale instabilità politica. Se questo accade, sarebbe particolarmente dannoso per il popolo portoghese, in particolare per quanto c´erano già i segni iniziali della ripresa economica. Questa delicata situazione richiede grande senso di responsabilità da tutte le forze politiche e dirigenti. La situazione politica dovrebbe essere chiarita quanto prima. Confidiamo che la democrazia portoghese consegnerà una soluzione assicurare che i sacrifici del popolo portoghese hanno fatto fino ad ora non sarà stato invano.  
   
   
BUONI PROGRESSI AL SECONDO TURNO DEI NEGOZIATI COMMERCIALI UE-GIAPPONE  
 
Bruxelles, 4 luglio 2013 - L´ue e il Giappone hanno completato ieri il secondo round di negoziati per un accordo di libero scambio (Als) appena due mesi dopo il primo turno a Bruxelles. A capo della squadra europea che ha volato a Tokyo per i colloqui è stato Mauro Petriccione, direttore presso la Direzione generale della Commissione europea per il Commercio. La parte giapponese è stata guidata dall´ambasciatore giugno Yokota, Ministero degli Affari Esteri. Il secondo turno era iniziata il 24 giugno. L´obiettivo è quello di un accordo globale per beni, servizi e investimenti, tariffe, eliminando le barriere non tariffarie e che riguardano altre questioni commerciali, quali gli appalti pubblici, le questioni regolamentari, la concorrenza e lo sviluppo sostenibile. Il secondo ciclo di negoziati incentrati sul testo dell´accordo in tutte le aree che andranno a comporre la futura zona di libero scambio. Le sessioni di negoziato sono stati divisi tra i quattordici diversi gruppi di lavoro che coprono argomenti che vanno dal commercio di merci, servizi, investimenti, concorrenza, appalti pubblici, e il commercio e lo sviluppo sostenibile. Si prevede un accordo tra i due giganti economici per rafforzare l´economia dell´Europa dal 0,6-0,8% del Pil e si tradurrà in crescita e la creazione di 400.000 posti di lavoro. Si prevede che le esportazioni dell´Ue verso il Giappone potrebbe aumentare del 32,7%, mentre le esportazioni giapponesi verso l´Ue aumenterebbero del 23,5%. Il prossimo ciclo di negoziati sarà a Bruxelles il 21-25 ottobre 2013, con un ulteriore ciclo previsto all´inizio del prossimo anno. Che cosa è coperto nei negoziati? I negoziati con il Giappone risolvono una serie di preoccupazioni dell´Ue, tra cui le barriere non tariffarie e l´ulteriore apertura del mercato giapponese degli appalti pubblici. Entrambe le parti mirano a concludere un accordo che copre la progressiva e reciproca liberalizzazione degli scambi di beni, servizi e investimenti, nonché le norme su questioni legate al commercio. I negoziati si basano sui risultati di un esercizio di scoping congiunto, che l´Ue e il Giappone hanno completato nel maggio 2012. Nel contesto di questo esercizio, entrambe le parti hanno dimostrato la loro volontà e la capacità di impegnarsi in un ambizioso programma di liberalizzazione del commercio. La Commissione ha inoltre concordato con il Giappone su specifiche tabelle di marcia per la rimozione, nel contesto dei negoziati, delle barriere non tariffarie nonché l´apertura degli appalti pubblici per le ferrovie del Giappone e del mercato del trasporto urbano. Data l´importanza che l´eliminazione delle barriere non tariffarie è per raggiungere la parità di condizioni per le imprese europee sul mercato giapponese, le direttive di negoziato adottate dal Consiglio nel novembre scorso vuole l´abolizione dei dazi dell´Unione europea e delle barriere non tariffarie in Giappone a andare di pari passo. Essi consentono inoltre l´Ue a sospendere i negoziati dopo un anno, se il Giappone non all´altezza delle sue impegni per rimuovere le barriere non tariffarie. Per proteggere i settori europei sensibili, ci sarà anche una clausola di salvaguardia. Che cosa è successo finora? Al vertice Ue-giappone del maggio 2011, l´Ue e il Giappone hanno deciso di avviare i preparativi per entrambi un Als e un accordo quadro politico e ha dichiarato che, sulla base di un esercizio di scoping di successo, la Commissione avrebbe cercato la necessaria autorizzazione da parte del Consiglio di negoziati. Dopo un anno di intensi dibattiti, nel maggio 2012, la Commissione ha concordato con il Giappone in un programma molto ambizioso per i futuri negoziati che coprono tutte le priorità di accesso al mercato dell´Ue. Il 18 luglio 2012, la Commissione europea ha chiesto agli Stati membri dell´Unione europea per il loro accordo ad avviare negoziati per un accordo di libero scambio con il Giappone, che hanno dato il 29 novembre 2012. I negoziati sono stati avviati ufficialmente il 25 marzo 2013, il presidente José Manuel Barroso, il presidente Herman Van Rompuy e il primo ministro giapponese Shinzo Abe. Il primo ciclo di negoziati ha avuto luogo il 15-19 aprile 2013 a Bruxelles. Relazioni Ue-giappone del commercio - Il Giappone è 7 ° più grande partner commerciale dell´Ue a livello globale e secondo maggiore partner commerciale dell´Ue in Asia dopo la Cina. Al contrario, l´Unione europea è il terzo più grande partner commerciale del Giappone, dopo la Cina e gli Stati Uniti. Insieme, l´Unione Europea e il Giappone per conto di più di un terzo del Pil mondiale. Nel 2012 le esportazioni dell´Ue verso il Giappone hanno raggiunto un valore di € 55500000000, soprattutto nei settori dei macchinari e mezzi di trasporto, prodotti chimici e prodotti agricoli. Nel 2012 le importazioni dell´Ue provenienti dal Giappone hanno rappresentato per € 63800000000, con macchinari e trasporti per lo più attrezzature e prodotti chimici. Nel 2012, le importazioni nell´Unione europea e le esportazioni di servizi commerciali da e per il Giappone erano € 15500000000 e 24100000000 €. Il Giappone è uno dei principali investitori nella Ue. Nel 2011 lo stock di Ide verso l´interno dell´Unione europea ha raggiunto un valore pari a € 144.200.000.000. Ied in entrata del Giappone è notevolmente aumentata dalla metà degli anni 1990, ma rimane molto basso rispetto ad altri paesi Ocse (investimenti dell´Ue valore di € 85800000000 nel 2011).  
   
   
44° CONFERENZA DEI CAPI DI GOVERNO, LA PRESIDENZA PASSA AL TRENTINO  
 
Trento, 4 luglio 2013 - Si è svolta a Galtuer in Tirolo la 44° Conferenza dei Capi di Governo di Arge Alp, la Comunità di Lavoro delle Regioni Alpine nata nel 1972. Particolarmente importante questo 44° appuntamento per il Trentino visto che la presidenza di Arge Alp passa, per un anno, alla Provincia autonoma. A prendere in consegna (metaforicamente) il testimone di Arge Alp fino al giugno 2014 c´era il vicepresidente Tiziano Mellarini che ha annunciato anche il tema del "Premio annuale Arge Alp" dedicato in particolare alla pace e ai giovani che ne sono i protagonisti (vista la concomitanza con il Centenario della Grande Guerra). Fra i Capi di Governo presenti quello dello Stato di Baviera Emilia Mueller, della Provincia autonoma di Bolzano Luis Durnwalder, del Canton Grigioni Barbara Janom Steiner, per la Lombardia Ugo Parolo, per la Regione di Salisburgo Heinrich Marckhgott, per il Cantone di San Gallo Willi Haag, per il Canton Ticino Giampiero Gianella, per la Regione del Tirolo Guenther Platter, per la Regione del Voralberg Karlheinz Ruedisser. "Un onore - ha detto il vicepresidente Mellarini - per il Trentino assumere la presidenza di Arge Alp dopo 40 anni di attività e non posso che confermare l´impegno per dare ulteriore spinta alla macroregione alpina dell´Arge Alp. Un sentimento di gratitudine per il Land del Tirolo che ha profuso tanto impegno e ha messo in evidenza i valori che vi appartengono. Due parole fondamentali, l´accoglienza e l´ospitalità, vi contraddistinguono sempre. Un augurio di buon lavoro a te presidente Platter per il tuo riconfermato ruolo. Voglio anche esprimere un sentito grazie all´amico e presidente Luis Durnwalder per il suo ruolo di propulsore di idee e di progetti della macroregione alpina che deve tornare protagonista e dare speranza ai nostri giovani che sono alla ricerca di affermazione. Alcune tematiche saranno portate avanti dalla nostra presidenza e saranno fatte azioni di comunicazioni dedicate. Gli scenari che abbiamo davanti - ha continuato il vicepresidente - ci obbligano ad essere uniti, a prendere decisioni condivise per fare valere quello che i nostri territori di montagna rappresentano. Noi, pubblici amministratori, abbiamo l´obbligo di presentare progetti ecosostenibili con risposte efficaci per il nostro sviluppo. La montagna vive se c´è l´uomo e la vita dell´uomo è legata all´agricoltura che è un elemento fondamentale per lo sviluppo della montagna, quindi portare una grande attenzione a questo ambito in relazione, soprattutto all´aspetto turistico." Nella Sala del centro per la Cultura e lo Sport di Galtuer si è svolta l´incontro che ha visto la discussione di quattro risoluzioni politiche: la strategia macroregionale europea per lo spazio alpino, il futuro dell´approvvigionamento idrico pubblico nell´arco alpino, la strategia comune ed efficace dei trasporti nelle Alpi sulla base di iMonitraf (mettere più al centro il trasporto su ferrovia) e la risoluzione sulla cooperazione transfrontaliera nelle settore della protezione dalle inondazioni. Grande condivisione nella promozione di una strategia comune per lo sviluppo armonico delle regioni montane. Il vicepresidente Mellarini nel confermare la risoluzione per la macroregione alpina ha sottolineato l´importanza di "rafforzare la macroregione soprattutto nell´ambito turistico, il turismo va promosso in modo unitario verso i Bric e credo che cooperare possa dare risultati positivi per realizzare compiutamente il valore della montagna e, sottolineo, che l´agricoltura svolge una funzione primaria in questo connubio". All´unanimità è stata approvata la risoluzione della macroregione alpina, quella del futuro dell´approvvigionamento idrico pubblico, della strategia efficace nei trasporti (in questo ambito si punta molto sulla rotaia come mezzo principe per le Alpi e si è evidenziato come sia importante gestire - prima della costruzione della galleria di base del Brennero - i flussi di traffico e l´importanza di sensibilizzare l´opinione pubblica sull´uso del treno). A proposito della risoluzione riguardante i trasporti il vicepresidente Mellarini ha evidenziato l´ "adesione convinta da parte della Provincia autonoma di Trento. Ritengo però molto importante dare inizio ad un´azione promozionale del collegamento Brennero proprio per favorire l´attrattività dei nostri territori. Un´azione informativa per il beneficio che porterà questo collegamento nord-sud". Le recenti alluvioni avvenute in Baviera, Salisburgo e Tirolo sono state poste all´attenzione della conferenza dei Capi di Governo in premessa alla risoluzione sulla protezione dalle alluvioni e dalle esondazioni. Anche questa risoluzione è stata approvata all´unanimità. Sono stati illustrati anche alcuni nuovi progetti: i giovani dell´arco alpino (presentato dalla Lombardia: comincerà in settembre 2013 e durerà 27 mesi, obiettivo favorire interscambio culturale nelle regioni Arge Alp). Totale condivisione da parte del Trentino espressa dal vicepresidente Mellarini che ha ricordato due appuntamenti importanti in cui coinvolgere i giovani: il Trentofilmfestival della montagna e il secondo "sviluppa gli scenari globali" in ambito economico ed è il Festival dell´economia. Il secondo progetto è stato presentato dal Canton San Gallo e riguarda le "regole del gioco nel triangolo la fauna selvatica, bosco e spazio vitale". Poi dal presidente Luis Durnwalder ha illustrato il prossimo convegno tecnico sul tema della coltivazione di erbe nelle regioni alpine. Su alcuni progetti già in corso è stato fatto il punto di quanto si sta realizzando: soccorso piste nell´arco alpino realizzato dal Salisburghese e già concluso con un risparmio del 10% sull´impegno di spesa previsto. Sono poi stati illustrati altri progetti come Sport in generale, Permafrost, Xchange, Commercio di vicinato, Gestione rifiuti nei rifugi (curato dal Trentino, che si sta concludendo in maniera molto positiva), Turismo ciclopedonale e Scambio studenti nelle scuole (curati anche questi dalla Provincia autonoma). Quello relativo allo scambio di studenti interessa, oltre al Trentino, i territori del Voralberg, Tirolo e Alto Adige; riguardo alle buone pratiche nelle stazioni sciistiche, curato anch´esso dalla Provincia autonoma (Tirolo, Voralberg, Lombardia e Canton Tirolo hanno già aderito), il 30 agosto prossimo sarà pubblicato il bando e un sito apposito sarà on-line a breve. Il progetto dedicato ad ecologia ed economia del bosco è stato illustrato dal Canton San Gallo. L´alto Adige ha illustrato l´Atlante degli alpeggi che sarà presentato il 13 luglio prossimo. L´ultimo progetto, presentato dallo Stato di Baviera, ha per fulcro i giovani. Titolo del progetto è L´accademia europea dei talenti. E´ poi stato posto l´accento sull´opportunità di comunicare meglio al pubblico gli obiettivi di Arge Alp. Il bilancio di previsione per il 2014 è stato approvato all´unanimità. Si è quindi passati alla cerimonia del passaggio di presidenza dal Tirolo al Trentino. Il presidente del Tirolo Platter ha messo in luce quando sia stato importante quest´anno di presidenza perché Arge Alp (un´area abitata da 23 milioni di abitanti, residente in 10 Regioni) ed ha un ruolo centrale nelle Alpi. Il vicepresidente Mellarini ha poi detto: "Si è parlato stamane anche delle inondazione dei territori, voglio sottolineare la disponibilità del Trentino ad azioni di concerto con i territori Arge Alp, per esempio sulla Carta del rischio geologico, già attuata in Trentino per salvaguardare il nostro territorio. Sulla ricerca, voglio spendere alcune parole per avere a cuore il nostro futuro: investire in ricerca per poi essere innovativi. Chiudo sui giovani per portare a loro quella fiducia, quella speranza che una macroregione alpina ha il dovere di portare. Sulla greeneconomy, la macroregione alpina può portare un notevole contributo. Questi i tempi più urgenti per dare impulso, crescita al territorio di Arge Alp. Per quanto riguarda il Premio Arge Alp per dare un segnale importante ai nostri giovani, in occasione del centenario della Grande Guerra, il tema sarà dedicato alla pace".  
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA APPROVA IL SOSTEGNO SVEDESE A FAVORE DEI GIOVANI LAVORATORI  
 
Bruxelles, 4 luglio 2013 - La Commissione europea ha autorizzato un regime svedese di sovvenzionare i contratti di lavoro e di formazione congiunti per i giovani lavoratori da 15 a 24 (Introduzione professionale occupazione) di età ai sensi delle norme sugli aiuti di Stato dell´Ue. La misura contribuirà alla lotta contro la disoccupazione giovanile, in linea con gli obiettivi dell´Unione europea, senza falsare indebitamente la concorrenza nel mercato unico. Vicepresidente della Commissione responsabile della politica di concorrenza, Joaquín Almunia, ha dichiarato: " Combattere la disoccupazione giovanile è una priorità assoluta dell´Ue Questo schema esplora nuovi modi di stimolare i giovani al mercato del lavoro senza falsare indebitamente la concorrenza. ». La misura fa parte degli sforzi del governo svedese per ridurre i livelli di disoccupazione giovanile. Negli ultimi anni, le parti sociali hanno sperimentato Introduzione professionale Occupati (Vie) su piccola scala, che unisce il lavoro pratico con la formazione on-the-job. Esistono modelli di apprendistato in stile simili in altri Stati membri, ma finora non è stato comune sul mercato del lavoro svedese. Svezia ritiene che questi contratti possono fornire un efficace strumento per facilitare la transizione dalla scuola al mondo del lavoro e piani per fornire incentivi per un uso più ampio di Vie per mezzo di sovvenzioni pubbliche. L´aiuto di Stato previsto consisterebbe di un sussidio salariale sotto forma di un credito d´imposta per il datore di lavoro, in combinazione con una sovvenzione diretta verso il costo della formazione. Inizialmente il provvedimento è notificato per un periodo di tre anni (2014-2016). Esso si applica solo ai datori di lavoro vincolati da contratti collettivi con i sindacati. La misura persegue quindi un obiettivo di comune interesse comunitario, vale a dire la lotta contro la disoccupazione giovanile. La Commissione ha constatato che l´aiuto sia limitato al minimo necessario per conseguire tale obiettivo e che la portata della misura e l´importo dell´aiuto in questione non porterà ad una distorsione della concorrenza. La Commissione ha pertanto concluso che la misura è in linea con l´articolo 107 (3) (c), del trattato sul funzionamento dell´Unione europea (Tfue), che consente aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività economiche, sempre che non negativamente le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse.  
   
   
CROAZIA: FVG A BRUXELLES PER FESTEGGIAMENTI 28.MO PAESE UE  
 
Trieste, 4 luglio 2013 - L´ingresso della Croazia nell´Unione europea è stato festeggiato ieri anche nella sede dell´Ufficio di collegamento della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia a Bruxelles, sede condivisa con la Carinzia, la Regione Istriana ed il Cantone di Sarajevo. Hanno presenziato all´evento, con l´assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti, il commissario europeo per la Politica dei consumatori, Neven Mimica, l´ambasciatore croato e quello italiano presso il Belgio, Mario Nobilo ed Alfredo Bastianelli, unitamente al Presidente della Carinzia Peter Kaiser e alla vicepresidente della Regione Istriana Viviana Benussi. Nel corso del ricevimento l´assessore regionale Torrenti ha ricordato i profondi legami storici, culturali e umani che legano ampie zone della Croazia al Friuli Venezia Giulia, e si è rallegrato per un passo politico, l´allargamento, che consolida l´integrazione già esistente dell´economia croata in quella europea. L´allargamento, ha aggiunto Torrenti, offrirà l´occasione per mettere in moto i progetti di cooperazione di ampio respiro previsti dalla normativa comunitaria, ma sarà anche di stimolo per incrementare i significativi progetti congiunti che il Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con singole Contee croate, ha già intrapreso e intende incrementare. Esso inoltre rappresenta un importante contributo alla stabilizzazione dell´area, creando un´ampia zona di pace e di collaborazione. All´interno di quest´area, le forze della cultura e della ricerca sono oggi le più indicate per raggiungere rapidamente importanti risultati di integrazione e di scambio, portando il senso dell´ingresso della Croazia più vicino alla sensibilità e alla coscienza dei singoli cittadini. Nell´incontro è stato anche sottolineato il ruolo e la funzione dell´Euroregione "Senza Confini" come luogo dove le Contee croate potranno concretamente operare assieme al Friuli Venezia Giulia su progetti di cooperazione territoriale mediante i fondi strutturali.  
   
   
TRATTATO LIBERO SCAMBIO: CALENDA, ERRORE SE INIZIO NEGOZIATO VENISSE SOSPESO  
 
Roma, 4 luglio 2013 - “Sarebbe un grave errore se le notizie, ancora frammentarie e non verificate, sul cosiddetto ‘Datagate’ portassero alla sospensione dell’inizio delle negoziazioni per il trattato di libero scambio tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti”. E’ quanto afferma il Viceministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda. “E’ un trattato- prosegue Calenda- che ha un’importanza storica per le relazioni transatlantiche ed il commercio mondiale e di cui, tra l’altro, l’Italia potrebbe beneficiare più di ogni altro Paese europeo, data la nostra specializzazione settoriale”.  
   
   
FORUMED: AL VIA LA SECONDA GIORNATA DI LAVORI  
 
Pescara, 4 luglio 2013 - Al Centro espositivo Marina di Pescara è iniziata la seconda delle tre giornate di Forumed. Il programma prevede diverse importanti tavole rotonde. Tra queste, di particolare rilievo, quella sull´Uganda ed i mercati emergenti dell´Africa, il talk Show "Il Networking e le organizzazioni territoriali" e la tavola rotonda Mediterraneo: quale integrazione sociale", a cura dei giornalisti Argalam di Lazio Abruzzo Molise (Fnsi), con registrazione della puntata sulò canale Sky 858. Per quanto riguarda il primo appuntamento, attualmente in corso, stanno intervenendo il vice presidente della Regione, Alfredo Castiglione, Grace Akello, Ambasciatrice di Uganda, Giacomo Albrieux, Console onorario dell´Uganda in Italia. Modera Massimo Zaurrini di Africa Affari. Nel secondo incontro delle 10.30, saranno presenti i referenti di Abruzzo Sviluppo, di Fira Spa e dei poli di innovazione abruzzesi. Modera Lorenzo Labarile. Nel terzo appuntamento, delle ore 11.00, per la tavola rotonda sull´integrazione sociale del Mediterraneo, interverranno Ernesto D´onofrio, Direttore regionale dell´ Associazione Consumatori "Contribuenti Italiani", Aleksander Cipa, presidente "Unione Giornalisti d´Albania, di Top Channel Tv, Lila Oliverta, presidente Stampa albanese in Italia, Ugo Iezzi, vice presidente di Argalam Abruzzo (Fnsi), Massimiliano Spiriticchio, giornalista di Radio Speranza (circuito naz.Le in Blu). Modera il direttore di Sky 858, Donato Fioriti, presidente di Arga Lazio Abruzzo Molise (Fnsi). Al termine vi sarà il gemellaggio formale tra il sindacato albanese e quello agro alimentare di Lazio Abruzzo Molise. Un atto non solo formale, ma che prevede degli interscambi professionali, con seminari sindacali formativi, tra l´Albania ed il centro Italia, rappresentato dai giornalisti Fnsi Argalam.  
   
   
MARCHE, REGIONE IMPRENDITORIALE D’EUROPA: RICONOSCIUTA L’EFFICACIA DELLA STRATEGIA A SOSTEGNO DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE.  
 
Ancona, 4 luglio 2013 - Le Marche imprenditoriali al centro dell’Europa. Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha ricevuto ieri a Bruxelles, dalle mani del presidente del Comitato delle Regioni, Ramón Luis Valcárcel Siso, il prestigioso riconoscimento European Entrepreneurial Regions 2014 (Premio Regione Imprenditoriale Europea) con cui il Cdr premia le Regioni che si sono contraddistinte in Europa per la loro visione e spirito imprenditoriale, per la qualità, l’efficacia e il successo a lungo termine della loro strategia per le Pmi, nonché per la volontà politica di attuarla. Un premio che assume un valore ancora maggiore in considerazione del fatto che le Marche sono la prima Regione italiana ad esserne insignita e tra le appena 12 Regioni in tutta Europa ad averlo ricevuto. La consegna, oggi, nel corso di una cerimonia che si è tenuta al Parlamento Europeo. Da oggi, quindi, le Marche possono fregiarsi del marchio Eer che consente alle Regioni che lo ottengono di incrementare la visibilità, interna ed esterna, divenendo un punto di riferimento per altre regioni e un esempio di approccio strategico alle politiche per le Pmi da seguire e imitare. “Il premio – ha detto Spacca – viene assegnato alla Regione con la strategia di politica imprenditoriale più convincente e con maggiore proiezione futura. Un grande vanto, dunque, per il governo regionale, essere riuscito ad ottenerlo, tanto più in un momento di crisi in cui le scelte di governo assumono un ruolo decisivo per affrontare le difficoltà. Ad incidere sulla scelta delle Marche quale regione imprenditoriale europea 2014 è stata la valutazione positiva da parte della giuria del cosiddetto Piano di prospettiva, vale a dire la strategia regionale in materia di politiche industriali. E’ il ‘patto’ della Regione - la prima in Italia a recepire i principi dello Small business Act nel 2010 e ad intraprendere misure attuative nell’ambito del credito e finanza, delle aggregazioni e reti di impresa, della semplificazione amministrativa - con le Pmi”. Il “Patto” che ha consentito alla Regione di vincere l’Eer 2014, pone le sue basi su due pilastri: Marche regione attenta alle esigenze delle piccole e medie imprese, aziende come driver di ricchezza e crescita e, dunque, di reddito e occupazione per la comunità. I due pilastri sono a loro volta articolati in 6 obiettivi specifici: pubblica amministrazione ricettiva, sostegno all’internazionalizzazione, istituzioni finanziarie efficienti di sostegno alle necessità delle Pmi, specializzazioni intelligenti per innovazione, ricerca e sviluppo, specializzazioni intelligenti per la manifattura di qualità, sistema di istruzione e di ricerca proattivo. “Questo è ciò che il governo regionale sta facendo e si impegna a continuare a fare. Questo è ciò che ci ha consentito di ottenere il prestigioso marchio di Regione imprenditoriale europea. Un riconoscimento – ha concluso Spacca - che rafforza la nostra strategia, anche per il futuro. Stiamo infatti già guardando al prossimo periodo di programmazione europea. Il marchio europeo Eer rappresenta per noi anche uno strumento con cui condividere le buone pratiche all’interno di una rete di regioni europee eccellenti, di cui siamo onorati di far parte, e su cui assicuriamo fin d’ora la nostra più fattiva collaborazione”. Il Premio Eer Il premio Eer-european Entrepreneurial Regions è un marchio del Comitato delle Regioni dell’Unione Europea. Si tratta di un’iniziativa lanciata nel 2009 dal Cdr in partenariato con la Commissione europea, che seleziona ogni anno fino a tre Regioni. Il premio Eer è strettamente collegato all’applicazione dei principi Small Business Act. Le Regioni Eer, inoltre, mostrano un’attitudine politica che si contraddistingue da quella delle altre regioni. Esse infatti hanno una precisa visione politica sulle politiche riguardanti le Pmi, ovvero mostrano un’elevata capacità di leggere i punti di forza e di debolezza del tessuto economico regionale e di programmare le azioni e le misure future da intraprendere per cogliere le opportunità e limitare le minacce; tale visione è inoltre inserita in un’ottica temporale di lungo periodo. Dal 2009 ad oggi 9 Regioni (cui si aggiungono ora Marche, Fiandre e Nord Brabant), hanno ottenuto il marchio Eer. Si tratta di Land Brandeburgo, la contea di Kerry (Irlanda), la Murcia (Spagna), la Catalogna (Spagna), la regione Helsinki-uusimaa (Finlandia), la regione Trnava (Slovacchia) le regioni Nord-pas de Calais (Francia), Danimarca meridionale e Stiria (Austria). La Strategia Regionale Premiata Con L’eer 2014 La visione politica della Regione Marche premiata con l’Eer 2014 si basa essenzialmente su sei obiettivi specifici: 1) Pubblica amministrazione responsabile Misure: La regione Marche sta redigendo il piano per l’applicazione dei principi Small Business Act e introdurrà il ‘Test Pmi’ nel suo processo legislativo per applicare il principio “pensa per primo in piccolo” alle decisioni. Best practice realizzate e in corso di realizzazione: La applicazione Teo “Tender for opportunity” consentirà l’informazione in tempo reale alle Pmi regionali delle gare ed appalti promosse dalle pubbliche amministrazioni. Sigfrido è il sistema informatico gestionale per la amministrazione monitoraggio delle misure ed interventi a favore delle Pmi Suam è la stazione unica appaltante delle Marche Crai sono i centri di assistenza alle imprese artigiane che costituiscono il terminale intelligente tra le imprese e la pubblica amministrazione. 2) Un sistema educativo universitario pro-attivo; La Regione ha adottato misure volte all’impiego di ricercatori e studenti dottorandi nelle Pmi per incoraggiare i giovani più formati ad entrare nel mondo del lavoro. Inoltre la regione supporta i giovani studenti nell’ottenimento di master e dottorati attraverso specifiche borse di studio. Best practice realizzate e in corso di realizzazione: Industrial Liason Office e marcheinnovazione.It sono i due strumenti operativi con i quali si creano i collegamenti diretti tra mondo delle Pmi e i centri della conoscenza 3) Attori finanziari vicini e collaborativi. La Regione supporta l’accesso al credito da parte delle Pmi garantendo i pagamento dei crediti e aiutando le Pmi colpite dai debiti. Nel prossimo periodo di programmazione, la regione punta ad introdurre strumenti finanziari innovativi come: • un leasing inter-generazionale per consentire la capitalizzazione delle imprese familiari. • azioni per aumentare la liquidità delle Pmi. Best practice realizzate e in corso di realizzazione: Srgm, Fondo regionale di garanzia, Provvista Bei, Progetto integrato ricambio generazionale 4) Specializzazione intelligente per la R&s; La Regione incentiva e supporta i network fra le Pmi (minimo 3) con le università e i centri di ricerca. Il network svilupperà un modello di sviluppo industriale di ricerca/sperimentale nell’ambito dell’’ambient assisted living’ e ‘green smart homes’. Nel prossimo periodo di programmazione il principale strumento di innovazione regionale sarà il Piano per l’innovazione e la specializzazione intelligente’ che dovrà identificare e concentrare le risorse nei settori più innovativi e esplorare l’adozione di misure per gli appalti pre-commerciali. Best practice realizzate e in corso di realizzazione: Partecipazione a cluster nazionali (Ambient Assisted Living e Flexible and Sustainable Factory), cluster del mare, Iktimed, Piattaforma per l’Innovazione Intelligente 5) Specializzazione intelligente per la produzione di qualità; Best practice realizzate e in corso di realizzazione: Master Craftsman – Bottega scuola artigiana, Microgreenlogistic – logistica integrata di distretto 6) Sostegno olistico per l´internazionalizzazione Best practice realizzate e in corso di realizzazione: Progetto Wide, Sprintmarche .  
   
   
CRESCITA, ZANONATO RIAPRE AL MISE TAVOLO DI CONFRONTO CON GIOVANI IMPRENDITORI  
 
Roma 4 luglio 2013 - Accesso al credito, burocrazia, semplificazioni e internazionalizzazione. Sono i temi principali che il Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato- recuperando una consuetudine avviata e istituzionalizzata dal suo predecessore- ha trattato con i giovani imprenditori rappresentativi delle principali associazioni di categoria di tutti i settori economici (Confindustria, Confapi e Ance per l´industria, Confcommercio e Confesercenti per il commercio, Confartigianato e Cna per l´artigianato, Confagricoltura, Agia, Coldiretti per l´agricoltura, Confcooperative e Legacoop per le cooperative). Si è trattato di un confronto aperto e costruttivo sui più pressanti temi legati alla crescita, all´occupazione e allo sviluppo sostenibile. Al termine dell’incontro le parti si sono impegnate, in vista di un nuovo appuntamento previsto a fine mese, a collaborare nella formulazione e condivisione di proposte legislative miranti a risolvere le principali criticità legate ai temi trattati.  
   
   
SVILUPPO SOSTENIBILE NEL MEDITERRANEO: PER LA TOSCANA RUOLO DA PROTAGONISTA  
 
Firenze, 4 luglio 2013 – “Siamo orgogliosi di ospitare nella nostra regione una conferenza così importante e supporteremo il ruolo di Siena e della sua Università in questo network delle Nazioni Unite che lavora per individuare soluzioni di sviluppo sostenibile nella regione mediterranea”. Lo ha detto la vicepresidente della Regione Toscana Stella Targetti intervenendo all’inaugurazione della conferenza “Soluzioni di sviluppo sostenibile per l’area del Mediterraneo”, che si tiene dal 3 al 5 luglio presso La Certosa di Pontignano (Siena). “La Toscana – ha aggiunto Targetti – può essere una protagonista importante nel Mediterraneo: è da questa convinzione che è nato e si è consolidato nel tempo l’impegno della Regione in azioni di cooperazione e di internalizzazione economica in questa area. Un impegno che vogliamo rafforzare, su alcuni temi in particolare. Primi tra tutti la democratizzazione, il decentramento amministrativo di questa area, come già facciamo in Tunisia, Libano e Palestina dal 2011, e la formazione di una nuova classe dirigente”. “Su quest’ultimo punto – ha precisato Stella Targetti – sono già in corso di realizzazione, in collaborazione con le Università toscane, le summer school per gli studenti tunisini ed è in preparazione un’evento internazionale sui giovani nel Mediterraneo che dovrebbe realizzarsi a San Rossore nell’estate 2014. Siamo impegnati in interventi a sostegno dell’economia sociale e di microfinanza in Tunisia e Marocco e possiamo dare un supporto significativo ai processi di sviluppo locale utilizzando il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese che operano in questa area, come proposto dal presidente Enrico Rossi all’assemblea generale della Commissione Intermediterranea della conferenza delle regioni marittime d’Europa”. “Infine – ha concluso la vicepresidente Targetti – la Toscana deve svolgere un ruolo importante nella programmazione europea 2014-2020 a favore della macro-regione del Mediterraneo, in particolare sostenendo come linee di intervento la prevenzione e la gestione dei rischi (sicurezza marittima, erosione costiera, rischio idrogeologico), il monitoraggio ambientale e lo sviluppo di soluzioni comuni innovative per la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale”.  
   
   
PATTO DI STABILITA’, DALLA REGIONE LAZIO PLAFOND DI 153 MILIONI PER GLI ENTI LOCALI  
 
Roma, 4 luglio 2013 - La Regione Lazio cede ai Comuni e alle Province del territorio spazi finanziari per 153 milioni e 154mila euro, grazie ai quali le amministrazioni locali potranno “sforare” il patto di stabilità e investire risorse per lo sviluppo locale che altrimenti sarebbero rimaste bloccate anche per le amministrazioni più attente e virtuose. La Regione ha approvato la delibera con l’articolato per l’attuazione del patto di stabilità regionale verticale incentivato 2013 nell’ultima seduta di giugno per poi trasmettere la documentazione al Mef, che come previsto dalle norme statali ha verificato il mantenimento dell’equilibrio dei saldi. La stessa delibera aveva ricevuto il 16 maggio il parere favorevole del Cal (Consiglio delle autonomie locali del Lazio) e il 26 giugno della commissione consiliare competente. Nello specifico, all’interno del plafond complessivo di 153.154.000,00 euro con cui la Regione Lazio attua il patto di stabilità regionale verticale incentivato per il 2013, 38 milioni e 288 mila euro saranno destinati alle Province, e 114 milioni e 866mila euro ai Comuni. Di quest’ultimo plafond, metà sarà destinato ai Comuni con numero di abitanti compreso tra i 1.001 e i 5mila, e l’altra metà sarà destinata ai Comuni con più di 5mila abitanti. “Grazie all’approvazione di questo articolato - ha detto il presidente, Nicola Zingaretti - sarà possibile, per i Comuni e le Province del Lazio, superare i vincoli imposti dal patto di stabilità e investire più risorse per lo sviluppo. E’ un altro tassello - continua - di una strategia complessiva che mira a ridare ossigeno ai territori e a mettere in moto un meccanismo virtuoso che possa portare alla crescita dei tessuti produttivi”.  
   
   
MARCHE, FONDI UE: SPACCA, ORA IL GOVERNO ALLENTI VINCOLI A INVESTIMENTI REGIONALI.  
 
Ancona, 4 luglio 2013 - “L’esclusione dal Patto di Stabilità delle risorse nazionali usate per cofinanziare i progetti infrastrutturali sostenuti con fondi europei potrebbe costituire una soluzione a quelle necessità che le regioni italiane evidenziano da un decennio. A questo punto il governo dovrebbe sfruttare tale opportunità per far si che le regioni, attori decisivi nella spesa dei fondi strutturali, possano superare gli attuali vincoli all’indebitamento, che limitano gli interventi regionali per lo sviluppo”. Così il capo della Delegazione Italiana del Comitato delle Regioni Gian Mario Spacca ha commentato le dichiarazioni del Presidente della Commissione Europea Barroso sull’allentamento dei vincoli del Patto di Stabilità, con lo scopo di facilitare gli investimenti sui progetti cofinaziati con i fondi strutturali e con il nuovo meccanismo per collegare L’europa. “ É necessario che si sfruttino tali margini di intervento per progetti che abbiano un impatto significativo sulla crescita, come il miglioramento dei trasporti e delle reti energetiche e di tlc, e non per misure emergenziali dettate dalla crisi”.  
   
   
VENETO, MEDAGLIA D’ARGENTO: BENESSERE MATERIALE ELEVATO MA ISTRUZIONE E SICUREZZA RAPPRESENTANO ELEMENTI DI CRITICITA’ PROGETTO «OLTRE IL PIL 2013»: VERONA PRIMA IN VENETO, VENEZIA METROPOLITANA QUARTA IN ITALIA  
 
Venezia, 4 luglio 2013 - Come si vive oggi in Veneto? La fotografia scattata alla regione mostra che benessere materiale, salute, uso del tempo e relazioni personali e sociali rappresentano i fiori all’occhiello, ma per istruzione e sicurezza la regione scivola nella graduatoria del benessere delle regioni italiane. Questi, in sintesi, i risultati preliminari del rapporto “Oltre il Pil 2013. Misurare il benessere sociale per rilanciare lo sviluppo economico”, presentato presso Unioncamere Veneto da Gian Angelo Bellati, segretario generale Unioncamere Veneto, Roberto Crosta, segretario generale Camera di Commercio di Venezia, Silvio Giove e Giovanni Bertin, Dipartimento di Economia Università Ca’ Foscari, e Serafino Pitingaro, responsabile Area Studi Unioncamere Veneto. Avviato nell’ottobre 2009 da Unioncamere del Veneto e Camera di Commercio di Venezia in collaborazione con Università Ca’ Foscari di Venezia, il progetto “Oltre il Pil” mira a revisionare la misurazione tradizionale del benessere individuando nuovi indicatori per fornire supporto analitico alle scelte strategiche degli attori economici e istituzionali per la formulazione di politiche sostenibili in tema sociale, economico, fiscale e ambientale. Il rapporto presenta la nuova geografia del benessere delle regioni italiane con un approfondimento sulle province del Nord Est e le città metropolitane, elaborando 41 indicatori elementari e otto dimensioni: benessere materiale, salute, istruzione, lavoro, uso del tempo, sicurezza, rapporti personali e sociali, ambiente. Dall’aggregazione delle 8 dimensioni si sono ottenuti alcuni indici sintetici della nuova “geografia del benessere in Italia e in Veneto”. Come Si Vive In Veneto? Guardando oltre gli aspetti economici, il Veneto si conferma una regione ad elevato livello di benessere materiale. Tra le altre dimensioni considerate, gli indici di salute, uso del tempo e relazioni sociali e personali collocano la regione tra i primi posti mentre su lavoro e ambiente il Veneto occupa posizioni non brillanti. Istruzione e sicurezza rappresentano invece le principali criticità. Sulla base di valori normalizzati che variano da 0 a 1 (vicino allo 0 situazione di difficoltà e disagio rispetto la media) il Veneto è secondo con 0,69 per benessere complessivo dietro al Trentino Alto Adige (0,82) e davanti a Valle d’Aosta, Toscana, Marche e Lombardia. I Meno. Nonostante il valore dell’indicatore istruzione, il Veneto si colloca a metà della graduatoria (11°) per scolarizzazione superiore, universitaria e abbandono scolastico mentre per l’indicatore sicurezza è 15esimo per effetto del numero di incidenti stradali tra i più alti del Paese. In Linea. Per lavoro e ambiente il Veneto occupa posizioni di retroguardia: entrambi gli indicatori lo collocano al 5° posto, da un lato per effetto dei tassi di disoccupazione e occupazione giovanile ma con un’occupazione femminile più alta della media, dall’altro tra le peggiori per superamento del limite previsto di Pm10, pur essendo leader nella raccolta differenziata. I Piu’. Per dimensioni del benessere materiale, il Veneto è la regione con minor disuguaglianza nella distribuzione del reddito e seconda per livello di reddito equivalente. La regione primeggia anche per la salute, dove tutti gli indicatori registrano valori buoni o comunque nella media. Risultati positivi per uso del tempo e relazioni personali e sociali: molto buono il tasso di lettura, la pratica dello sport e partecipazione agli spettacoli e buona «partecipazione sociale» malgrado una bassa densità di organizzazioni di volontariato. Veneto A Confronto Con Le Altre Regioni - Escluso il Trentino Alto Adige, che sulla base di tutti gli indicatori considerati sembra essere un territorio “oltre confine” (valore dell’indice unico 0,82), le regioni possono essere classificate in tre gruppi. Il Veneto, con un valore di 0,69, si piazza in seconda posizione, nel primo gruppo di regioni, davanti a Valle d’Aosta, Toscana, Marche, Lombardia ed Emilia Romagna. Nel secondo gruppo troviamo Liguria, Umbria, Friuli Venezia Giulia e Piemonte mentre nel terzo gruppo Molise, Sardegna, Abruzzo, Lazio, Puglia, Basilicata, Campania e Sicilia. Venezia, Il Nord Est E Le Città Metropolitane - Se il Veneto primeggia tra le regioni italiane per livello di benessere, non altrettanto accade per Venezia. Nel confronto col resto del Nord Est, la provincia lagunare è in decima posizione nella graduatoria (0,63) guidata da Trento e Bolzano (0,77). Tra le province venete in testa c’è Verona (0,76) davanti a Padova (0,74), Belluno (0,72), Vicenza (0,7) e Treviso (0,64), con Rovigo fanalino di coda (0,5). Pur essendo sul podio delle province nordestine per benessere materiale, Venezia mostra criticità nelle dimensioni dell’ambiente, sicurezza e lavoro e non eccelle in istruzione e relazioni personali e sociali. Il confronto con le altre città metropolitane è invece premiante per Venezia (0,67), in quarta posizione nella graduatoria guidata da Firenze, Bologna e Milano. «La grave crisi economica e finanziaria sta colpendo duramente il Pil, ma anche il benessere del Veneto e dei veneti – commenta Gian Angelo Bellati, segretario generale Unioncamere Veneto –. Se poi guardiamo alla tendenza per il futuro, dovremmo preoccuparci ancora di più e spingere il Governo a tagliare le spese inutili che si annidano in alcune regioni e nello stesso Stato al fine di favorire gli investimenti, lo sviluppo, la crescita. In altre parole, Pil e benessere possono essere interdipendenti a fronte di una tassazione sempre più impietosa che sta distruggendo il nostro tessuto produttivo e, di conseguenza, sociale». «Nell’ambito del Progetto “Oltre il Pil”, che Camera di Commercio di Venezia e Unioncamere Veneto portano avanti con convinzione da ormai quattro anni, è stato realizzato un interessante focus sul benessere delle province del Nord Est e delle Città Metropolitane – aggiunge Roberto Crosta, segretario generale dell’Ente camerale veneziano –. L’aspetto confortante è che la nostra provincia di Venezia, rispetto alle altre città metropolitane, esce molto bene da questa indagine, sia per il benessere economico sia per altri indicatori chiave come la salute. Ciò non toglie, tuttavia, che è più che mai necessario puntare velocemente a una riforma sulla spesa pubblica per sbloccare risorse per la crescita e lo sviluppo».  
   
   
CALABRIA: PUBBLICATA LA NEWSLETTER DELLA TRASPARENZA  
 
Catanzaro, 4 luglio 2013 - In attuazione del programma triennale per la trasparenza e l´integrità 2013-2015, la Regione pubblica con cadenza trimestrale la newsletter della trasparenza: uno strumento di comunicazione semplice ed immediato attraverso cui tenersi aggiornati e reperire notizie sulla trasparenza mediante “abstract”. Un punto di incontro virtuale per favorire il confronto tra P.a. E cittadini, allo scopo di far conoscere buone pratiche e sensibilizzare alla tematica. La newsletter è stata appena pubblicata all´interno della "Finestra di dialogo” nella nuova Sezione "Amministrazione Trasparente" del sito istituzionale regionale http://www.regione.calabria.it/   Per ricevere via mail la newsletter si può inviare apposita richiesta; il modulo di iscrizione è disponibile al seguente link: http://www.Regione.calabria.it/trasparenza/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=87&itemid=129  
   
   
PROVINCE: INIZIATA L´UDIENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE MA LA CAMERA DI CONSIGLIO POTREBBE DURARE FINO AL 16 O 17 LUGLIO  
 
Roma, 4 luglio 2013 - Aula della Corte Costituzionale Le competenze, la profonda modifica della sistema elettorale e il riordino della Province all´esame della Consulta. La Corte Costituzionale esamina nell´udienza pubblica iniziata martedì pomeriggio i ricorsi presentati dalle Regioni contro il decreto Salva Italia (decreto 201) del dicembre 2011 che all´articolo 23 (commi dal 14/o al 22/o) che ha di fatto ´svuotato´ le competenze delle Province e ne ha profondamente modificato gli ordini di governo: non più di 10 componenti eletti dai Comuni e il presidente scelto all´interno del consiglio provinciale. Sotto la lente della Corte anche il decreto 95 del 2012 sul riordino delle Province in base ai due criteri dei 350 mila abitanti e dei 2.500 chilometri di estensione in base ai ricorsi avanzate dalle autonomie. I ricorsi presentati da numerose regioni vengono trattati assieme, e una decisione della Corte arriverà al termine della camera di consiglio, che potrebbe allungarsi al 16-17 luglio.  
   
   
BILANCIO: ABRUZZO, VARIAZIONE DA 17 MLN CHE DÀ RISPOSTE REALI APPROVATO ANCHE IL FONDO UNICO DEI TRASPORTI  
 
Pescara, 4 luglio 2013 - Una variazione di bilancio complessiva da 17 milioni di euro, proposta dall´assessore al Bilancio, Carlo Masci, è stata approvata, nella seduta del 2 luglio, dal Consiglio regionale. "Si tratta di una manovra finanziaria che, nonostante la crisi, - ha commentato l´assessore Masci - trova nella Regione un punto di riferimento importante ed in grado di dare risposte concrete ad alcuni settori chiave come la cultura, gli operatori del mare, la ricerca e la formazione per circa 8 milioni di euro. Un work in progress equilibrato che ci ha consentito di risolvere, con il buon senso e senza fare un euro di debito, - ha continuato - tutte le problematiche che si sono via via presentate. In particolare, - ha commentato Masci ? abbiamo ridato ossigeno a categorie in affanno come la marineria di Pescara (404 mila euro) ed agli operatori commerciali del porto del capoluogo adriatico (ulteriori 200 mila euro rispetto ai 100 già inseriti in Finanziaria). Siamo, inoltre, riusciti - ha proseguito - a trovare fondi per le Istituzioni e le associazioni culturali presenti sul territorio che lamentavano scarsità di risorse per un ammontare di circa 3 milioni 400 mila euro ed abbiamo anche istituito, seconda Regione in Italia dopo l´Emilia Romagna, il fondo unico per i trasporti (132 milioni di fondi statali oltre ad una cinquantina di milioni di risorse regionali). In questo modo ? ha sottolineato l´assessore - anche un settore nevralgico per la nostra regione come quello dei trasporti avrà una unicità di gestione e questo ci permetterà di fare ulteriore chiarezza nei conti, in linea con le azioni di risanamento e semplificazione che abbiamo condotto rispetto alla gestione finanziaria". Ma c´è un´altra operazione finanziaria che l´assessore Masci rivendica con orgoglio. "Mi riferisco - ha chiarito l´assessore - alla sostituzione del mutuo da 200 milioni di euro, acceso nel 2010 presso il Governo, attraverso un´anticipazione di cassa che sarebbe servita per coprire i debiti del 2004, 2005 e 2006, con un nuovo mutuo da 174 milioni di euro e con un tasso di interesse pari alla metà di quello accordatoci tre anni fa. Un nuovo mutuo, quindi, che consentirà alla Regione di risparmiare, in trenta anni, più di 100 milioni di euro. In realtà, - ha spiegato Masci ? questa operazione è stata possibile proprio perché non abbiamo mai utilizzato quei 200 milioni di euro visto che avevamo concordato con il Governo che li avremmo usati solo se ne avessimo avuto realmente bisogno". Per di più, Masci ha sottolineato, come sia stata "risolta positivamente anche la questione dell´utilizzo dell´avanzo di amministrazione per 9 milioni di euro attraverso la reiscrizione dei residui perenti. Circostanza che aveva determinato l´impugnativa da parte del Governo. Ora, però, è stata garantita copertura a quelle risorse, apri appunto a 9 milioni di euro, con fondi regionali ed è stato eliminato così il contenzioso con il Governo nazionale". L´assessore al Bilancio ha ricordato, infine, come "questa variazione abbia anche consentito di rispondere in maniera congrua alle esigenze del personale di alcuni centri di ricerca di rilievo come il Cotir ed il Crab e di enti di formazione come il Ciapi o di realtà importanti per la zootecnia come l´Ara, l´associazione regionale degli allevatori, creando così le premesse per rivitalizzare e rilanciare le loro preziose attività svolte nei rispettivi campi".  
   
   
BOLZANO: SPENDING REVIEW, NUOVO VERTICE DELLE AUTONOMIE: INTESA O RICORSO  
 
Bolzano, 4 luglio 2013 - Rinvio del chiarimento alla settimana prossima: questo l´esito del vertice del 3 luglio a Roma tra le autonomie speciali, riunite per trovare in extremis un´intesa sulla ripartizione del contributo per il risanamento delle finanze pubbliche. L´assessore provinciale alle finanze Roberto Bizzo ha ribadito l´esigenza che le autonomie trovino un accordo e mostrino al Governo di saper marciare unite. Senza intesa si profila un ricorso alla Consulta. "Dobbiamo dimostrare che siamo bravi a risparmiare, che lo facciamo più velocemente dello Stato, che sappiamo anticipare le riforme e marciare uniti": è quanto l´assessore provinciale Roberto Bizzo ha ribadito a Roma al vertice tra le Regioni e le Province autonome, ancora alla ricerca di un´intesa su come ripartire internamente i tagli di 1,2 miliardi di euro richiesti dal Governo alle speciali quale contributo al risanamento delle finanze pubbliche. Senza accordo la ripartizione sarà calcolata in base alla tabella dei consumi intermedi (le spese per l´acquisto di beni e servizi), che favorisce il Trentino e il Friuli rispetto alle altre autonomie a causa di una diversa allocazione delle spese e di una differente organizzazione interna. Oggi i rappresentanti di Trentino e Friuli non erano presenti all´incontro, quindi la decisione è rinviata a un nuovo vertice la prossima settimana: "Ma la Provincia di Bolzano e le altre speciali presenti oggi hanno concordato su una stessa posizione: o si trova un accordo equo oppure si apre la strada al ricorso alla Corte costituzionale per chiedere il rimborso delle somme dovute a seguito di quella che consideriamo una disparità", sottolinea l´assessore Bizzo che ricorda come in sede di applicazione della spending review si era sempre detto che i tagli avrebbero dovuto essere corrispondenti al volume dei bilanci: "Dobbiamo ritrovare l´unità a difesa delle autonomie, non possiamo far saltare tutto per interessi di bottega", esorta l´assessore.  
   
   
ROMA CAPITALE; AUTO DI SERVIZIO SOLO PER IMPEGNI ISTITUZIONALI  
 
Roma, 4 luglio 2013 - “La Giunta di Roma Capitale, nella seduta odierna, ha approvato una memoria, proposta dal Vicesindaco Luigi Nieri, che dispone la sospensione dell’utilizzo delle autovetture di servizio in ‘uso esclusivo’ e una diversa utilizzazione delle autovetture in uso non esclusivo. Da oggi in poi, in sintesi, le auto di servizio potranno essere utilizzate unicamente per impegni istituzionali e non saranno più nella piena disponibilità dei rappresentanti istituzionali e del personale amministrativo. La Giunta, il Consiglio e il personale dirigente amministrativo, da oggi, potranno usufruire delle auto di servizio solo previa richiesta e successiva autorizzazione. Si tratta del primo passo verso una riorganizzazione complessiva del sistema di gestione del parco auto di Roma Capitale che tenga conto dei criteri di efficienza e di sobrietà nell’uso delle risorse pubbliche”. Lo rende noto l’Ufficio Stampa del Campidoglio.  
   
   
PAGAMENTI PA, ON LINE TUTTI I 2258 MANDATI LIQUIDATI DALLA PROVINCIA DI TORINO ALLE DITTE SAITTA: “HO CHIESTO AL MINISTRO SACCOMANNI DI POTER PAGARE ANCORA”  
 
Torino, 4 luglio 2013 - Sono 2.258 per un totale di poco meno di 46 milioni di euro e sono on line sul sito istituzionale http://www.provincia.torino.gov.it/ tutti i mandati di pagamento che la Provincia di Torino ha liquidato alle ditte dopo che il Governo con l’ormai famoso decreto 35 ha liberato una parte dei fondi. “Ribadisco l’importanza del provvedimento sblocca debiti dellaa Pubblica Amministrazione – commenta con soddisfazine il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta – perchè ha garantito agli enti locali spazi finanziari per il pagamento delle spese di investimento sostenute nell’anno, a fronte dei debiti del 2012. Il plafond a disposizione dei pagamenti per le Province è stato usato preossochè al 100% ed ho chiesto al Governo la possibilità di proseguire nei pagamenti per ulteriori 500 milioni di euro. La dimostrazione dell’importante ruolo che le Province hanno svolto e ancora possono svolgere per favorire la ripresa economica dei territori”. Saitta ha inviato anche una lettera al presidente del Collegio costruttori Alessandro Cherio in cui illustra i dettagli sui pagamenti completati ma anche le modalità di pubblicazione on line, nel rispetto di quanto previsto proprio dal decreto 35.  
   
   
AL VIA IL COORDINAMENTO PROVINCIALE DEI COMITATI UNICI DI GARANZIA RIUNITI IN UN’UNICA REALTÀ I CUG DI PROVINCIA, COMUNE, UNIVERSITÀ, AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA, AIPO-ADBPO E AUSL DI PARMA.  
 
  Parma, 4 luglio 2013 – Scambiare buone prassi in modo da creare le migliori condizioni organizzative orientate al benessere dei dipendenti, prestando particolare attenzione alle situazioni di disparità e disagio. Si è costituito nei giorni scorsi, su iniziativa della Consigliera provinciale di Parità di Parma Cecilia Cortesi Venturini, il Coordinamento provinciale dei Comitati unici di garanzia del territorio, composto dai Comitati unici di garanzia (Cug) di Provincia, Comune, Università, Azienda Ospedaliero-universitaria, Aipo-adbpo e Azienda Usl di Parma. Un’unica realtà che permetterà quindi ai diversi Cug non solo di scambiarsi progetti già attuati all’interno di ciascun Ente ma anche di lavorare su una progettazione comune. I lavori del Coordinamento saranno pubblicati per estratto sui siti di ciascuna delle realtà coinvolte.  
   
   
SALE L’INFLAZIONE A FIRENZE, AUMENTANO I PREZZI DI GENERI ALIMENTARI E ALBERGHI  
 
Firenze, 4 luglio 2013 - Spesa al Mercato Sale l’inflazione a Firenze nel mese di giugno, con l’aumento dei prezzi di generi alimentari e alberghi. Come emerge dalle rilevazioni dell’Ufficio comunale di Statistica, la variazione mensile è +0,5% (mentre a maggio era +0,4%), mentre la variazione annuale è +1,1% (+0,9% a maggio). A contribuire a questo dato sono state, rispetto al mese precedente, soprattutto le variazioni nella divisione Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+1,4%), Servizi ricettivi e di ristorazione (+1,4%) e Trasporti (+0,5%). In particolare, nella divisione Prodotti alimentari e bevande analcoliche, sono aumentati i prezzi della frutta (+15,1) e di pesci e prodotti ittici (+1,0%). La variazione annuale passa da +3,2% di maggio a +2,7% del mese in corso. Nella divisione Servizi ricettivi e di ristorazione sono in aumento i servizi di alloggio (+5,0% rispetto al mese precedente e +5,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente). Nella divisione Trasporti, aumento dei prezzi di carburanti e lubrificanti (+0,9% rispetto a maggio 2013 e -3,0% rispetto a giugno 2012), trasporto aereo passeggeri (+5,7% rispetto a maggio 2013) e trasporto marittimo e per via d’acqua interne (+13,1% su base mensile). I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori sono aumentati di +0,6% rispetto al mese precedente e sono in aumento di +1,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I prodotti a media frequenza di acquisto sono aumentati di +0,6% rispetto a maggio 2013; quelli a bassa frequenza sono diminuiti, nello stesso periodo, di -0,2%. I beni, che pesano nel paniere per circa il 56%, hanno fatto registrare a giugno 2013 una variazione di +0,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I servizi, che pesano per il restante 44%, hanno fatto registrare una variazione annuale pari a +1,7%. Scomponendo la macrocategoria dei beni, si trova che i beni alimentari registrano una variazione annuale pari a +2,9%, mentre i beni energetici sono in diminuzione di -0,6% rispetto a giugno 2012. I tabacchi fanno registrare una variazione di +0,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. La componente di fondo (core inflation) che misura l’aumento medio senza tener conto di alimentari freschi e beni energetici è +1,0%. L’indice generale esclusi energetici è +1,3%. La rilevazione si è svolta dal 1° al 21 del mese di giugno su oltre 900 punti vendita (anche fuori dal territorio comunale) appartenenti sia alla grande distribuzione sia alla distribuzione tradizionale, per complessivi 11.000 prezzi degli oltre 900 prodotti compresi nel paniere. Sono poi considerate anche quotazioni di prodotti rilevati nazionalmente e direttamente dall´Istituto Nazionale di Statistica. I pesi dei singoli prodotti sono stabiliti dall´Istat in base alla rilevazione mensile dei consumi delle famiglie e dai dati di contabilità nazionale.  
   
   
BOLZANO: INTRODOTTE LIMITAZIONI ALLA LIBERA CIRCOLAZIONE DEI LAVORATORI CROATI NEL MERCATO DEL LAVORO NAZIONALE  
 
Bolzano, 4 luglio 2013 - Il direttore della Ripartizione lavoro della Provincia, Helmuth Sinn, specifica in un´apposita nota che l´ingresso della Croazia nell´Unione Europea, celebrato il 1° luglio scorso, non coincide con la piena libera circolazione dei lavoratori croati all´interno dell´Unione stessa. Infatti i Paesi membri dell´Unione possono prevedere delle limitazioni all´accesso al mercato del lavoro in primo luogo per un periodo di due anni e successivamente per altri tre anni. L´italia ha introdotto questa regolamentazione transitoria che prevede una limitazione dell´accesso al mercato del lavoro nazionale per i lavoratori croati. Questa limitazione non vale però per quanto riguarda il lavoro stagionale nei settori dell´agricoltura e turistico-alberghiero. "In base a questa regolamentazione", rileva il direttore Sinn "sono state abolite tutte le procedure di autorizzazione sinora previste per i lavoratori stagionali provenienti dalla Croazia che possono essere quindi assunti in lavori stagionali come i lavoratori locali od i cittadini provenienti da altri stati Ue". Analoghe facilitazioni sono previste anche per lavoratori altamente qualificati o per infermieri. Per tutti gli altri settori, prosegue la nota della Ripartizione lavoro, attualmente non vi sono opportunità di lavoro per lavoratori provenienti dalla Croazia in quanto non sono previsti degli appositi contingenti. Analoghe misure transitorie che limitano l´occupabilità di lavoratori croati sono state adottate anche da Germania, Austria, Grecia, Slovenia ed altri Paesi dell´Unione Europea.  
   
   
GIOVANI: PROVINCIA DI PARMA E AZIENDE, INSIEME PER IL LAVORO OTTIMI I RISULTATI DEL PRIMO CORSO DI ALTA SPECIALIZZAZIONE PER DIPLOMATI REALIZZATO CON IL DIRETTO COINVOLGIMENTO DELLE AZIENDE.  
 
Parma, 4 luglio 2013 - Tecnologo nella meccanica, è questa la nuova qualifica grazie alla quale dodici giovani parmensi avranno accesso nel mondo del lavoro. Certo il numero non è di quelli grandi, ma merita attenzione, oltre alla quasi immediata occupabilità, la modalità innovativa con cui sono stati formati questi dodici diplomati. Il “Tecnologo di prodotto e di processo nella meccanica” è infatti uno dei cinque percorsi di alta formazione sperimentati per la prima volta dalla Provincia di Parma con il Piano formativo 2012. Una azione finanziata (500mila euro) dallo stesso ente e partecipata da 64 giovani, progettata e realizzata, oltre che con gli enti di formazione, con le imprese del territorio. Quarantaquattro realtà economiche complessivamente, coinvolte non solo nella fase dello stage, ma fin dall’identificazione dei contenuti e dell’impianto dell’attività formativa, con un impegno diretto nella docenza. Le imprese sono state dunque chiamate a dare un preciso contributo d’idee e di conoscenza, in modo da rendere quelle attività più rispondenti alle richieste del mercato. Del progetto si è parlato oggi in Provincia, a conclusione del primo corso, attuato dall’Ente di Formazione Forma Futuro e realizzato con le aziende: Dallara automobili, Turbocoating, Deltatek, Inkaytechnology e Bercella. “Abbiamo cercato di interpretare il ruolo di ente di programmazione in modo nuovo e concreto, insieme alle imprese che sono il vero patrimonio del territorio – ha detto il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli - In questo modo pensiamo di avere utilizzato al meglio le risorse pubbliche per una collaborazione finalizzata al lavoro per i giovani”. “ La ricetta dei mille posti di lavoro non esiste, bisogna individuare tutte le nicchie dove ci può essere sviluppo e occupazione di qualità – ha osservavo Gian Paolo Dallara della Dallara Automobili. “Non esiste azienda competitiva in un territorio non competitivo, qui ci sono molte imprese che portano valore ed è importante che le istituzioni facciano da collante – ha aggiunto l’Ad Andrea Pontremoli che ha anche preannunciato l’assunzione, dopo le prime due effettuate da subito, di altri cinque allievi al momento in procinto di svolgere una work experience (cioè un percorso integrato di 350ore) presso la stessa azienda. “Ce li siamo contesi fra aziende” ha aggiunto Pontremoli. La Turbocoating, altra impresa leader, ne ha assunto uno e altri quattro stanno partecipando, lì e presso l’azienda Bertella, alla work experience. “ Abbiamo sempre puntato sui giovani, la nostra impresa è nata nel 1973 e i manager di oggi sono i giovani assunti allora – ha spiegato Mauro Antolotti della Turbocoating – grazie ai giovani siamo riusciti a crescere nonostante la crisi e ad aprire un ramo aziendale negli Usa. Esperienze come queste che danno competenze vanno incentivate”. “ Questa sperimentazione è un salto di qualità nella formazione che ha dato buoni esiti - ha sottolineato Manuela Amoretti assessore provinciale alla Formazione e Politiche del lavoro- riconfermeremo questa modalità anche nel piano 2013 non solo per i giovani ma anche per i corsi rivolti a disoccupati anche adulti”. I 12 allievi diplomati, dai 19 ai 32 anni, hanno frequentato complessivamente 500 ore, di cui 200 di stage, e approfondito campi come il controllo di qualità, processi della sicurezza, e sulla fibra di carbonio. All’interno del percorso è stato anche realizzato il “Progetto Badge” al quale hanno partecipato tutti gli allievi, che ha portato a definire un badge con la forma del volante di una auto da competizione. Ne sono stati studiati e realizzati due prototipi e, dopo la scelta, è stata lanciata una produzione di 50 esemplari. Uno è stato offerto in visione durante l’incontro di oggi. Se questa sperimentazione darà risultati positivi la Dallara adotterà il badge per i suoi clienti.  
   
   
‘LAZIO IDEE’. I FONDI DALL’EUROPA PER I PROGETTI DEI CITTADINI.  
 
Roma, 4 luglio 2013 - Usare meglio i fondi dall’Europa, per creare lavoro vero. La Regione apre una fase nuova, coinvolgendo i cittadini e le realtà del territorio nella programmazione del Fondo Sociale Europeo. Si tratta di circa 780 milioni di euro da investire tra il 2014 e il 2020 su formazione, integrazione sociale e start up. “E’ l’inizio di una nuova fase - ha detto il presidente, Nicola Zingaretti - Bruxelles è un’altra regione del Lazio, non un’istituzione separata dal nostro modo di lavorare. Vogliamo creare discontinuità con l’innovazione, con uno sguardo davvero improntato alla società, ai suoi problemi e alle sue esigenze”. Protagonisti saranno i cittadini e le associazioni, con i loro progetti e le loro idee. Questo video racconta la prima giornata che abbiamo organizzato per decidere insieme come spendere le risorse dall’Europa. Http://www.youtube.com/watch?v=p5vanpuarpc  
   
   
CARA DI BARI: GOVERNO INTERVENGA MODIFICANDO LEGGI  
 
  Bari, 4 luglio 2013 - “L´episodio che stanotte si è verificato all´interno del Cara di Bari è destinato a segnare punto di svolta. Così non si può andare più avanti”. Così l´assessore regionale con delega alla cittadinanza sociale Guglielmo Minervini commenta gli scontri che sono avvenuti nel Centro per richiedenti asilo di Bari. "Questa situazione – continua Minervini - è purtroppo la manifestazione più evidente delle croniche carenze strutturali del sistema di accoglienza, già evidenziate nelle diverse pronunce della Corte Europea per i diritti dell’uomo (Cedu), che ha ammonito l’Italia per gli standard d’accoglienza e per la situazione di degrado cui costringe richiedenti e rifugiati”. “In Italia – prosegue l´assessore - i numeri dei richiedenti e rifugiati sono elevati ma non emergenziali. Tuttavia è proprio l’assenza di azioni di governo specifiche e strutturate a determinare un continuo stato di emergenza, al quale si risponde con azioni straordinarie che non servono affatto ad accrescere il sistema di accoglienza nazionale, così come ha dimostrato il piano straordinario per l’Emergenza nord Africa”. L´assessore affronta il problema sul piano strutturale: “Il sistema d’accoglienza italiano è inadeguato sia numericamente sia per la carenza degli standard minimi. La maggior parte dei richiedenti asilo vive in uno stato d’abbandono, senza alcuna possibilità di accesso ai servizi essenziali, esposti ai rischi connessi alla condizione di marginalità cui sono costretti. Questa situazione è ancor più drammatica per le cosiddette categorie vulnerabili e le persone in condizioni di vulnerabilità, quali minori non accompagnati, nuclei familiari, donne, vittime di violenza e di tortura, persone con particolari disagi. Il sistema nazionale di accoglienza, costituisce l´aspetto più carente del complessivo sistema italiano dell´asilo. Allo stato attuale esistono sistemi diversi e separati, complessivamente incapaci di gestire un numero di domande di asilo che invece potrebbero essere gestite con strumenti di programmazione ordinaria. Le ragioni di così gravi carenze sono da ricercare nella costante incapacità degli ultimi Governi di realizzare un´adeguata programmazione degli interventi, ma anche in una normativa in materia particolarmente carente. Credo pertanto necessario ed urgente riformare le forme di accoglienza dei richiedenti asilo, prevedendo la costituzione di un unico sistema nazionale per la protezione dei richiedenti asilo (compresi i minori stranieri non accompagnati) articolato su funzioni e ruoli propri dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali”. “La vicenda di Bari – conclude l´assessore - ci ricorda che occorre urgentemente avviare questo processo di revisione dell’intero sistema di protezione internazionale, dalla fase di accesso alla fase dell’accoglienza. Queste situazioni non sono più inquadrabili come fatti di cronaca. Il Governo deve intervenire presto per prevenire altre possibili situazioni di rischio”.  
   
   
RAPPORTO SULLA MAFIA: DALLA TOSCANA A PRATO  
 
Firenze, 4 luglio 2013 - Provincia e Fondazione Caponnetto hanno presentato a palazzo Buonamici il “Rapporto sulla mafia: dalla Toscana a Prato”. L´assessore alle Politiche sociali Loredana Ferrara, insieme al presidente della Fondazione Caponnetto, Salvatore Calleri, ha animato il confronto, a cui hanno partecipato il senatore Mario Michele Giarrusso (M5s), il deputato Federico Gelli (Pd) e Gianluca Lazzeri, consigliere della Regione Toscana (Più Toscana). “La mafia e le organizzazioni criminali sono favorite dalla crisi – ha detto l´assessore Ferrara – Hanno a disposizione liquidità enormi da offrire alle imprese in difficoltà abbandonate dalle banche, che ormai erogano solo servizi finanziari e assicurativi. Dobbiamo tenere alta la guardia a stare al fianco delle Forze dell´ordine, che ogni giorni presidiano il territorio dimostrando attenzione e impegno. Purtroppo però sono ancora troppo sole e hanno pochi strumenti a disposizione. Investire di più sulla sicurezza deve essere la parola d´ordine. La prima linea è in Italia, perché con la mafia deve essere guerra aperta”. Calleri ha illustrato le parti salienti del report sottolineando come in Italia si muovano organizzazioni autoctone e straniere in un connubio esplosivo. “In Toscana i rischi più elevati sono sui fronti del riciclaggio del denaro sporco e dell´usura – ha aggiunto Calleri - A Prato le Forze dell´Ordine sono attentissime, hanno portato a termine in pochi anni ben 58 operazioni contro mafia e criminalità organizzata, ma è necessario uscire allo scoperto, parlarne di più”. Giarrusso, Gelli e Lazzeri si sono soffermati sui lavori in corso al Parlamento per varare nuovi provvedimenti che taglino chirurgicamente gli affari fra mafia e politica, ma anche sull´applicazione della legge toscana in materia, promossa proprio da Gelli quand´era vice presidente, che ancora ha difficoltà applicative. Il Report - Il report, 40 pagine che ripercorrono anche le indagini e le operazioni di polizia più significative sul territorio, cerca di mettere a fuoco la situazione odierna, valutando penetrazione e pericolosità delle varie organizzazioni, di origine italiana e straniera. “La situazione esistente nella provincia di Prato è molto simile a quella della vicina Pistoia – si dice nel report - La presenza mafiosa si conferma ai massimi livelli, così come il rischio colonizzazione. Preoccupante è l’aspetto riguardante il radicamento di clan della camorra. Di assoluto rilievo, poi, la presenza della criminalità cinese e le problematiche connesse ai reati in materia di sostanze stupefacenti”. I dati del 2012 diffusi pochi giorni fa dal ministero dell´Interno e pubblicati dal Sole 24 Ore registrano 14.600 reati denunciati in tutta la provincia pratese, che si attesta all´incirca al decimo posto nella graduatoria delle province meno sicure d’Italia. Rispetto al 2011, quando Prato era settima (e prima in Toscana), c’è un calo dei reati denunciati del 3,29%. Dal 1993 ad oggi, certifica il rapporto, sono state circa sessanta le operazioni di polizia e 21 gruppi criminali mafiosi (10 clan della camorra, 8 della criminalità organizzata siciliana, 3 della ‘ndrangheta) coinvolti in fatti accaduti nella provincia di Prato. A questi vanno aggiunti almeno 3 tipologie criminali cinesi (gang, triadi e nuova criminalità economica).  
   
   
BARI - CRESCONO LE IMPRESE ROSA, NONOSTANTE LA CRISI  
 
Bari, 4 luglio 2013 - Si è parlato di fondamenti di strategia aziendale, potenzialità dei mercati in relazione ai propri prodotti, strategie e strumenti a sostegno del processo di internazionalizzazione delle imprese italiane, con un focus sulle imprese femminili, al seminario formativo sull’Internazionalizzazione che Unioncamere nazionale ha organizzato in collaborazione con Unioncamere Puglia e con il Coordinamento regionale dei Comitati Imprenditoria Femminile, presieduto da Daniela Eronia. Ad ospitarlo stamani la Camera di Commercio di Bari. Il seminario è stato seguito in streaming dalle altre camere di commercio italiane. Tira un buon vento per le imprese in rosa. “La spiccata propensione imprenditoriale delle donne sta dando delle risposte concrete alla crisi e alla riduzione delle opportunità di lavoro” ha detto nei giorni scorsi il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, presentando gli ultimi dati dell’Osservatorio. Nonostante siano stati dodici mesi davvero difficili, tra marzo 2012 e marzo 2013 le imprese ‘in rosa’ hanno allungato il passo aumentando il loro numero di oltre 10mila unità. In Puglia tra il 31 marzo 2012 e il 31 marzo 2013 sono cresciute di 494 unità, con un tasso dello 0,5% rispetto a quello del totale delle imprese che è dello 0,2%. La maggior parte sono società di capitale. In Puglia sono 92.471 le imprese femminili su un totale di 380.707. A queste realtà assai vivaci del tessuto imprenditoriale regionali, affinché siano consapevoli protagoniste di scenari sempre più globali, il sistema camerale nazionale sta dedicando un ciclo di seminari, fra cui quello di oggi a Bar, al quale sono intervenuti Massimiliano G. Falcone, Marketing internazionale e Internazionalizzazione d’impresa presso lo Iulm di Milano e presso il Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università degli Studi di Udine, che ha parlato delle strategie per competere a livello globale; Alessandra Procesi che si è soffermata sull’internazionalizzazione come opportunità di sviluppo aziendale: i servizi e gli strumenti del sistema camerale e Marilina Labia sulla valorizzazione e tutela della proprietà industriale: la difesa del marchio/brand. Riuscito il modello di presentazione che ha visto la partecipazione interattiva delle imprenditrici presenti.