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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 04 Luglio 2013 |
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IL PRESIDENTE BARROSO ALLA PRESIDENZA LITUANA PER LA PLENARIA DEL PARLAMENTO EUROPEO |
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Strasburgo, 4 luglio 2013 – L’intervento di ieri del
Presidente Barroso alla Presidenza lituana per la plenaria del Parlamento
europeo: “
Presidente,
Presidente Grybauskaite,
Onorevoli parlamentari,
Signore e signori,
Prima di iniziare il mio discorso vorrei aggiungere
molto spontaneamente le mie congratulazioni per il congratulazioni avete
espresso al mio buon amico Jerzy Buzek.
Permettetemi di congratularmi con il suo paese, il
presidente Grybauskaite. Permettetemi di congratularmi con la Lituania, e lei
personalmente, per aver preso per la prima volta la presidenza di turno del
Consiglio. So per aver lavorato insieme a voi durante cinque anni, non sei
mesi, ma cinque anni, la Commissione, come fortemente impegnata tu sei per il
progetto europeo. E questo è stato riconosciuto dal Premio Carlo Magno che è
stato giustamente assegnato a voi quest´anno. E ´anche la prima volta che un
paese baltico si assume questa responsabilità. Vorrei cogliere l´occasione per
rendere omaggio alla Lituania e gli altri Stati baltici, che fin dall´inizio
hanno legato la loro indipendenza e la libertà per il progetto europeo
riacquistato.
La Presidenza lituana subentra in un momento in cui
tutta la nostra attenzione deve essere focalizzata consegna. E ´l´ultima
presidenza pieno titolo del Consiglio prima delle elezioni europee, in modo da
lavorare a stretto contatto con il Parlamento sarà di vitale importanza al fine
di mettere a punto una serie di file importanti.
Non c´è tempo da perdere, e c´è un sacco di lavoro sul
tavolo:
A seguito dell´accordo politico sul quadro finanziario
pluriennale, ci sarà un certo numero di proposte settoriali correlati che sono
ormai in dirittura d´arrivo. Ciò è essenziale essere in grado di applicare i
nuovi programmi a partire dall´inizio del 2014.
Contiamo sul sostegno del lituano presidenza anche nel
sovrintendere alla parte nazionale del 2013 semestre europeo, compresa la prima
implementazione del cosiddetto two-pack - ci sarà la revisione programmi di bilancio
nazionali da ottobre - e nel portare avanti il lavoro sulla approfondire la
Unione economica e monetaria. La Commissione presenterà le proposte di legge
sul coordinamento delle politiche ex-ante e sulla competitività e strumento di
convergenza su cui spero di poter fare progressi presto, ma che richiederà un
sacco di gestione. Fino ad ora, non vi era un ampio sostegno per i principi
generali, ma una certa riluttanza a impegnarsi realmente con le specifiche.
Ci sarà anche presentare una proposta di un meccanismo
di risoluzione singolo già la prossima settimana, da adottare entro la fine di
questo mandato.
Alcune aree di lavoro per i prossimi sei mesi sono il
risultato di recente slancio, e non dobbiamo perdere questo slancio:
In materia di tassazione, a seguito del Consiglio di
maggio e anche il G8, c´è spazio per fare ulteriori progressi, come il
risparmio fiscale e la lotta contro la frode fiscale o alla nuova proposta in
materia di cooperazione amministrativa. Abbiamo bisogno di un accordo su
impegni concreti e scadenze in materia di paradisi fiscali e la pianificazione
fiscale aggressiva, come proposto dalla Commissione.
Sosteniamo che la Presidenza lituana ha fatto il
completamento del mercato interno dell´energia entro il 2014 una delle sue
principali priorità. So che il presidente Grybauskaite, il vostro impegno
personale per questo file e quanto sia importante il lavoro che hanno portato
avanti per fare tutto il possibile per evitare i paesi baltici di essere visto
come un´isola energetica nell´Unione europea. Penso che sia importante
sottolineare che la Commissione riferirà in merito evoluzioni in questo
settore, del mercato interno dell´energia, già nei primi mesi del 2014. Quindi,
il vostro fuoco arriva al momento giusto.
Come abbiamo visto ieri, tutti i mezzi a livello
europeo sono ora mobilitati contro la disoccupazione giovanile. L´attuazione
dei programmi di garanzia per i giovani e l´adozione dell´iniziativa per
l´occupazione giovanile dovrà essere effettuata attraverso.
Progressi del Compact per la crescita e l´occupazione
e la corretta attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese nell´ambito
del semestre europeo sarà cruciale per ottenere l´Europa di nuovo in pista per
la crescita. A livello europeo, la messa a punto delle restanti proposte
nell´ambito del mercato unico Atto I e convincente sui progressi del mercato
unico Ii sarà fondamentale. La Commissione intende inoltre proporre una
normativa per completare il mercato unico delle telecomunicazioni.
In questo contesto, vorrei evidenziare un altro
elemento di riflessione della Commissione che contribuirà a fare in modo che la
promozione di riforme strutturali e di perseguire il consolidamento fiscale si
rafforzano reciprocamente.
Abbiamo bisogno di promuovere i margini per gli
investimenti per la crescita, nel pieno rispetto del patto di stabilità e
crescita.
Così, seguendo i suoi impegni nel Blueprint per una
unione economica e monetaria vera e profonda, così come nei due-pack, la
Commissione ha esplorato altri modi all´interno del braccio preventivo del
patto di stabilità e crescita per ospitare programmi di investimento pubblico
non ricorrenti con un impatto provata sulla sostenibilità delle finanze
pubbliche da parte degli stati membri nella valutazione dei loro programmi di
stabilità e convergenza.
Voglio annunciare oggi che, in sede di valutazione dei
bilanci nazionali per il 2014 e la situazione di bilancio per il 2013 ci sarà -
di nuovo: nel pieno rispetto del Patto di stabilità e crescita - considerare
consentendo deviazioni temporanee al percorso di disavanzo strutturale verso
gli obiettivi a medio termine impostato nelle raccomandazioni specifiche per
paese, caso per caso. Tale deviazione deve essere legato alla spesa nazionale
per progetti co-finanziati dall´Unione Europea nell´ambito della politica
strutturale e di coesione, le reti transeuropee o collegare l´Europa con un
effetto positivo, diretto e verificabile lungo periodo di bilancio.
Oggi, vicepresidente Olli Rehn sta scrivendo ai suoi
colleghi, i ministri delle Finanze, e al Parlamento europeo per spiegare il
nostro approccio in dettaglio, come concordato nel contratto in confezione da
due.
Signore e signori,
Il motto generale della Presidenza lituana è
´credibile, crescendo e Open´.
Credo che avanzare le proposte che ho appena citato
sarà indispensabile per riaffermare la nostra credibilità e di riconquistare
l´iniziativa economica, per riportarci sulla via della crescita come si
dovrebbe essere entro la fine dell´anno.
Altri elementi della Presidenza lituana
testimonieranno l´impegno dell´Unione europea per la trasparenza, per la nostra
ambizione di raggiungere i nostri vicini e di svolgere un ruolo di primo piano
nella politica globale.
Il partenariato orientale, in particolare, rimane una
delle priorità dell´Europa, e il vertice del partenariato orientale nel mese di
novembre è il momento giusto per dimostrare quanto sia importante questo
rapporto è, e come possiamo approfondire ulteriormente.
Come lei, Presidente, credo fortemente che abbiamo la
responsabilità di fare tutto il necessario per portare questi paesi, che sono
parte d´Europa, più vicino all´Unione europea. A condizione che tali paesi
stanno portando avanti le necessarie riforme politiche ed economiche che
dovremmo offrire loro una più stretta integrazione economica e di associazione
politica .. Spero che il vertice di Vilnius confermerà questa importantissima
orientamento strategico.
Siamo quindi impegnati a fare progressi e, se
possibile concludere i negoziati in corso per accordi di associazione, comprese
le zone di libero scambio globali e approfondite ei passi verso la
liberalizzazione e facilitazione del visto con la regione. Posizione geografica
della Lituania e la storia le conferiscono una posizione privilegiata per
rafforzare questi legami, e attendo con impazienza di cooperare con voi su
questo.
In materia di giustizia e affari interni, accogliamo
vivo interesse della Lituania e l´impegno a rafforzare la gestione Eg frontiere
esterne, politica dei visti, la migrazione legale e la sicurezza interna. Siamo
fiduciosi che i negoziati sul pacchetto frontiere intelligenti adottato dalla
Commissione lo scorso febbraio saranno perseguiti con vigore sotto questa
Presidenza. I progressi nell´adozione del nuovo regolamento sulla protezione
dei dati è fondamentale anche per rafforzare il livello di protezione dei
diritti fondamentali in questo settore e di garantire in tutta l´Unione europea
un forte livello di armonizzazione e l´attuazione negli Stati membri.
L´attualità di questi giorni ci ricorda più che mai la necessità di progressi
in queste discussioni.
Nel campo della tutela della salute, la Commissione ha
accolto con favore i progressi compiuti dal Consiglio in merito alla proposta
di modificare la direttiva sul tabacco. La Presidenza lituana dovrebbe lavorare
in stretta cooperazione con il Parlamento europeo al fine di essere in grado di
raggiungere un accordo il più presto possibile.
E su azione per il clima arriverà alla Commissione una
proposta sul quadro 2030 per le politiche energetiche e climatiche ancora prima
della fine dell´anno.
Per preparare per il periodo successivo al 2020, opere
inizia adesso.
Onorevoli deputati,
Partiti politici europei forti e impegnati sono
necessari per la democrazia europea. Come ho detto nel mio discorso sullo Stato
dell´Unione dello scorso anno, abbiamo bisogno di uno statuto rafforzato per i
partiti politici europei nel periodo precedente le elezioni europee del
prossimo anno. Ci siamo andati vicini ad una conclusione di questo file sotto
la presidenza irlandese. Invito pertanto la Presidenza lituana per il
trattamento di questo file come una priorità, e spero che possiamo concludere
un accordo anche su questo.
Egregio Presidente,
Onorevoli deputati,
Abbiamo la responsabilità e l´opportunità di fare i
prossimi sei mesi un periodo di progresso e di consegna.
La Presidenza lituana sarà fondamentale per il
completamento del lavoro di preparazione per consentire a tutti i programmi del
Qfp per iniziare il 1 ° gennaio 2014. Abbiamo importante normativa corso e
future di concludere in tempo per le prossime elezioni. Sono fiducioso che
riusciremo se lavoriamo insieme in uno spirito veramente costruttivo e
pro-europea. So che sarà in questo spirito di risultati, risultati concreti per
i cittadini, che lavoreremo con voi e vi auguro tutto il successo alla
Presidenza lituana, tutto il successo per il nostro progetto comune europeo.
Vi ringrazio.”
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BILANCIO UE 2014-2020: PARLAMENTO EUROPEO ACCETTA COMPROMESSO |
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Strasburgo, 4 luglio 2013 - Mercoledì, il Parlamento ha dato parere
favorevole sul compromesso raggiunto con il Consiglio sul bilancio Ue a lungo
termine, il cosiddetto quadro finanziario pluriennale (Qfp), per il periodo
2014-2020.
I negoziati avevano prima condotto a un risultato, lo
scorso 19 giugno, giudicato insufficiente dal Parlamento. I colloqui sono poi
ripresi la scorsa settimana durante la fase di preparazione del Consiglio
europeo. In quell´occasione, il Presidente del Parlamento europeo Martin
Schulz, il principale negoziatore per il Pre Alain Lamassoure (Ppe, Fr), il
primo ministro irlandese Enda Kenny e il ministro degli Esteri Eamon Gilmore, e
il Presidente della Commissione europea Barroso hanno raggiunto un accordo che
ha poi ricevuto il sostegno dei principali gruppi politici in Parlamento e
degli Stati membri.
Utilizzare al meglio ogni euro disponibile -
Il Parlamento è riuscito a ottenere risultati
importanti per ognuna delle priorità stabilite nel mandato negoziale. Queste
includono una quasi piena flessibilità di trasferire i fondi non utilizzati
(stanziamenti di pagamento) da un anno all´altro, e una forte flessibilità per
gli stanziamenti d´impegno (importi autorizzati in favore di programmi o
progetti) sia tra un anno e l´altro, sia fra le categorie di spesa. Ciò renderà
più semplice finanziare le politiche di ricerca e per l´occupazione giovanile, l´Erasmus
e tutti i programmi di supporto per le piccole e medie imprese. Tale
flessibilità è necessaria per garantire che ogni euro del bilancio sia speso
dove è più necessario, soprattutto ora che i bilanci annuali diminuiranno.
Revisione a partire dal 2016 -
Uno dei risultati principali ottenuti dal Parlamento è
l´inserimento di una "clausola di revisione" con l´obiettivo di dare
al prossimo Parlamento e alla prossima Commissione la possibilità di dire la
loro su un bilancio che altrimenti non sarebbe modificabile fino al termine del
loro mandato.
La Commissione presenterà un riesame del funzionamento
del Qfp, tenendo conto della situazione economica del momento. Particolare
enfasi sarà data all´allineamento, per il futuro, della durata del Qfp - attualmente
di sette anni - a quella della legislatura, di 5 anni. La revisione sarà
inserita in una proposta legislativa.
Soluzione al deficit 2013 -
Il Consiglio ha dichiarato di voler mantenere la
promessa di risolvere la questione dei pagamenti in sospeso per il 2013,
stimati a €11,2 miliardi. I ministri nazionali dell´economia e delle finanze
prenderanno una decisione formale sul pagamento di una prima tranche pari a €
7,3 miliardi entro il 9 luglio, e decideranno all´inizio dell´autunno su una seconda
tranche. Questa è stata una richiesta fondamentale per il Parlamento durante i
negoziati, per garantire che il bilancio 2014 - il primo del nuovo quadro
finanziario pluriennale - non fosse eroso da vecchie fatture non pagate. Il
Parlamento non darà il suo consenso al regolamento Qfp né al bilancio 2014, se
il Consiglio non avrà prima approvato il bilancio rettificativo per coprire il
deficit rimanente, secondo le stime dalla Commissione.
Un miliardo in più per gli aiuti agli indigenti -
Nei colloqui finali è stato concordato un aumento del
Fondo europeo per gli aiuti agli indigenti da €2,5 miliardi a €3,5 miliardi. Il
miliardo aggiuntivo potrà essere utilizzato dagli Stati membri su base
volontaria per programma di distribuzione alimentare.
Gruppo di alto livello sulle risorse proprie -
Un gruppo di membri delle tre istituzioni sarà formato
per rivedere l´attuale sistema Ue delle "risorse proprie", con
l´obiettivo di assicurare semplicità, trasparenza, equità e controllo
democratico. I parlamenti nazionali saranno invitati a una conferenza
interistituzionale nel 2016 per valutare l´esito di questo lavoro, sulla base
del quale la Commissione valuterà se le nuove risorse proprie sono appropriate
per il prossimo quadro finanziario pluriennale.
Le prossime tappe -
Il risultato dei negoziati sarà tradotto in un
regolamento e in un accordo interistituzionale sui quali il Parlamento dovrà
dare il suo consenso a maggioranza qualificata (metà dei suoi membri più uno).
Il Parlamento dovrebbe votare il regolamento Qfp e il nuovo accordo
interistituzionale nel primo autunno, non appena le condizioni tecniche e
giuridiche necessarie per la messa a punto dei testi pertinenti sono
soddisfatte, in modo che quest´ultimo rispecchi l´accordo raggiunto tra il
Consiglio e il Parlamento.
La risoluzione è stata approvata con 474 voti a
favore, 193 contrari e 42 astensioni.
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PARLAMENTO EUROPEO, DAGLI STATI MEMBRI SUI PROGRAMMI DI SORVEGLIANZA DEGLI USA E DELL´UE: LA SICUREZZA NAZIONALE NON SIGNIFICA CHE TUTTO VA BENE |
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Strasburgo, 3 luglio 2013 -
Messaggi Principali:
1 / Sulle accuse di spionaggio della Nsa :
E ´una questione di fiducia reciproca e di buone
prassi nelle relazioni tra amici e alleati. E ´chiaro che per i negoziati per l´accordo
commerciale con gli Stati Uniti per avere successo, c´è bisogno di fiducia,
trasparenza e chiarezza tra i partner del negoziato. Ciò esclude spiare
istituzioni dell´Ue.
2 / In programma Prism Stati Uniti :
Lo scopo [del gruppo di lavoro transatlantico] è
quello di stabilire i fatti e per la Commissione di essere in grado di valutare
la proporzionalità dei programmi in materia di protezione dei dati dei
cittadini dell´Unione europea.
Gli Stati Uniti sembrano prendere le nostre
preoccupazioni riguardo Prism serio. Procuratore generale Eric Holder ha
commesso, in una lettera a me ieri, di istituire il gruppo di esperti. Abbiamo
parlato ieri sera al telefono e abbiamo convenuto che il gruppo avrà il suo
primo incontro di questo mese, e un secondo a Washington nel mese di settembre.
La Commissione presenterà una relazione sui risultati del gruppo al Parlamento
e al Consiglio nel mese di ottobre.
3 / Il programma Tempora del Regno Unito :
Il messaggio è chiaro: il fatto che i programmi sono
detto di riguardare la sicurezza nazionale non vuol dire che tutto va bene. Un
equilibrio deve essere raggiunto tra l´obiettivo politico perseguito e
l´impatto sui diritti fondamentali, in particolare del diritto alla privacy. E
´una questione di proporzionalità.
Quanto alle mosse future, continueremo la discussione
con il Regno Unito sul progetto Tempora.
4 / Su riforma della protezione dei dati dell´Ue :
Prism e Tempora sono un campanello d´allarme per noi
per avanzare sulla nostra riforma della protezione dei dati sia per il privato
e il settore pubblico. Un solido quadro per la protezione dei dati non è né un
vincolo né un lusso ma una necessità.
Vari elementi della riforma sono di particolare rilevanza.
Sarà chiarire l´applicazione territoriale della legge, anche per le aziende che
operano nell´Ue. Avrà una definizione ampia di dati personali. Si chiarirà
regime per i trasferimenti internazionali. Sarà imporre obblighi e le
responsabilità su processori così come i controllori di dati.
[I] t è diventato urgente procedere su un solido pezzo
di legislazione. Qualsiasi ritardo nella riforma della protezione dei dati
gioca solo nelle mani di coloro che non condividono l´obiettivo di un elevato
livello di protezione dei dati.
Discorso
La notizia nelle ultime settimane e giorni è stato
profondamente inquietante. Rivelazioni, reclami e contro-affermazioni sono
state fatte ad una velocità vertiginosa. Questo dibattito è una utile occasione
per spiegare i vari aspetti del problema e di dare un senso a ciò che l´Ue può
fare per affrontare la situazione.
Io credo che si debba accuratamente distinguere tra
due aspetti del problema . Il primo riguarda le relazioni diplomatiche
internazionali. La seconda riguarda i diritti dei cittadini dell´Unione
europea.
Per quanto riguarda la prima questione del presunto
spionaggio su Ue e sedi diplomatiche ´Stati membri dell´Unione europea, la
Commissione ha espresso la sua profonda preoccupazione con gli Stati Uniti.
Ieri il presidente ha fatto una dichiarazione a questo Parlamento, nel contesto
del dibattito sulle conclusioni del Consiglio europeo. La questione è stata
inoltre discussa dal Vicepresidente Ashton direttamente con il segretario di
Stato Kerry. E ´una questione di fiducia reciproca e di buone prassi nelle
relazioni tra amici e alleati.
E ´chiaro che per i negoziati per l´accordo
commerciale con gli Stati Uniti per avere successo, c´è bisogno di fiducia,
trasparenza e chiarezza tra i partner del negoziato. Ciò esclude spiare
istituzioni dell´Ue.
La seconda questione , relativa al diritto dei
cittadini dell´Unione, è stata discussa qui un mese. Sono felice di aggiornarvi
sugli ultimi sviluppi.
In relazione alle rivelazioni sul programma Prism e il
caso Verizon, ho chiesto a una serie di domande in una lettera al mio omologo
americano, il procuratore generale Eric Holder, il 10 giugno. Ho anche parlato
con lui al vertice Ue-usa Giustizia ministeriale il 14 giugno a Dublino.
Ho sollevato le nostre preoccupazioni per quanto
riguarda l´impatto di Verizon e Prism sui diritti fondamentali dei cittadini
dell´Unione europea. Ho chiesto chiarimenti sui diversi livelli di protezione
che si applicano ai cittadini degli Stati Uniti e dell´Unione europea. E ho
chiesto circa le aziende di conflitto possono trovarsi in quando sono di fronte
agli obblighi derivanti dal diritto della concorrenza degli Stati Uniti e
dell´Unione europea.
Sono state date alcune spiegazioni per cui io sono in
attesa di conferma scritta. Ma tutte le domande non hanno avuto risposta
finora. Questo è il motivo per cui, dopo la ministeriale che ho scritto di
nuovo, insieme alla collega Cecilia Malmström, per la nostra controparte
statunitense per chiedere risposte in particolare sul volume dei dati raccolti,
l´ambito dei programmi e la supervisione giudiziaria per gli europei.
Alla ministeriale di Dublino, abbiamo concordato con
gli Stati Uniti di istituire un gruppo di esperti transatlantico per stabilire
i fatti che circondano questi programmi. Lo scopo è quello di stabilire i fatti
e per la Commissione di essere in grado di valutare la proporzionalità dei
programmi per quanto riguarda la protezione dei dati dei cittadini dell´Unione
europea.
Gli Stati Uniti sembrano prendere le nostre
preoccupazioni riguardo Prism serio. Procuratore generale Eric Holder ha
commesso, in una lettera a me ieri, di istituire il gruppo di esperti. Abbiamo
parlato ieri sera al telefono e abbiamo convenuto che il gruppo avrà il suo
primo incontro di questo mese, e un secondo a Washington nel mese di settembre.
La Commissione presenterà una relazione sui risultati del gruppo al Parlamento
e al Consiglio nel mese di ottobre.
Alla ministeriale Ue-usa, ho chiamato ancora una volta
per la conclusione dei negoziati per un accordo ombrello Ue-usa sul
trasferimento dei dati a fini di contrasto. Un accordo che garantisca la parità
di trattamento dei cittadini dell´Ue e degli Stati Uniti, quando il loro dati
sono trattati a fini di contrasto. Ho invitato la mia controparte statunitense
ad adottare le misure necessarie per garantire un reale progresso.
In risposta alle notizie di stampa circa il programma
Tempora Regno Unito , ho indirizzato una lettera al ministro degli esteri
William Hague e ha chiesto di chiarire il campo di applicazione del programma,
la proporzionalità e la portata del controllo giurisdizionale che si applica.
Il messaggio è chiaro: il fatto che i programmi sono
detto di riguardare la sicurezza nazionale non vuol dire che tutto va bene. Un
equilibrio deve essere raggiunto tra l´obiettivo politico perseguito e
l´impatto sui diritti fondamentali, in particolare del diritto alla privacy. E
´una questione di proporzionalità.
Come molti di voi hanno detto nel nostro ultimo
dibattito nel mese di giugno, programmi come Prism e Tempora sono un campanello
d´allarme per noi per avanzare sulla nostra riforma della protezione dei dati
sia per il privato e il settore pubblico.
Un solido quadro per la protezione dei dati non è né
un vincolo né un lusso ma una necessità. Esso contribuirà a invertire la
tendenza della fiducia che cade nel modo in cui i dati è gestito da società a
cui è affidato.
Ecco perché la nostra proposta di riforma è una parte
importante della risposta. Manterrà l´attuale elevato livello di protezione dei
dati nell´Ue tramite l´aggiornamento dei diritti dei cittadini, garantendo loro
sanno quando la loro privacy è stata violata e fare in modo che quando è
richiesto il loro consenso, il consenso è reale.
Vari elementi della riforma sono di particolare
rilevanza. Sarà chiarire l´applicazione territoriale della legge, anche per le
aziende che operano nell´Ue. Avrà una definizione ampia di dati personali. Si
chiarirà regime per i trasferimenti internazionali. Sarà imporre obblighi e le
responsabilità su processori così come i controllori di dati.
Solo un regime forte di protezione dei dati può
portare questa fiducia sia per i cittadini dell´Unione europea e per le imprese
e contribuire alla stabilità e alla crescita dell´economia digitale. E la
fiducia è anche la base per la cooperazione Ue-usa nel campo di applicazione
della legge.
Come molti di voi hanno detto a giugno, è diventato
urgente procedere su un solido pezzo di legislazione. Qualsiasi ritardo nella
riforma della protezione dei dati gioca solo nelle mani di coloro che non
condividono l´obiettivo di un elevato livello di protezione dei dati.
Il mondo intero ci guarda su questo. E il dibattito su
Prism e programmi simili rafforza solo che abbiamo la possibilità di impostare
un gold standard per la protezione dei dati.
Quanto alle mosse future, continueremo la discussione
con il Regno Unito sul progetto Tempora.
Insieme con la presidenza, abbiamo iniziato la
discussione sul gruppo di esperti transatlantico che includerà esperti degli
Stati membri. Sulla base delle informazioni raccolte, la Commissione riferirà
al Parlamento europeo e al Consiglio nel mese di ottobre.”
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LA COMMISSIONE EUROPEA FAVORISCE I MARGINI PER GLI INVESTIMENTI PUBBLICI PER LA CRESCITA NEL PIENO RISPETTO DEL PATTO DI STABILITÀ E CRESCITA |
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Strasburgo, 4 luglio 2013 - Durante il dibattito di ieri
mattina al Parlamento europeo sulle priorità politiche per i prossimi sei mesi,
il Presidente Barroso ha fatto il seguente annuncio:
"Seguendo i suoi impegni nel Blueprint per una
unione economica e monetaria vera e profonda, così come nei due-Pack, la
Commissione ha esplorato altri modi all´interno del braccio preventivo del
patto di stabilità e crescita per ospitare programmi di investimento pubblico
non ricorrenti con un impatto provata sulla sostenibilità delle finanze pubbliche
da parte degli stati membri nella valutazione dei loro programmi di stabilità e
convergenza.
Oggi vorrei annunciare che in sede di valutazione dei
bilanci nazionali per il 2014 e la situazione di bilancio per il 2013, ci sarà
di nuovo, nel pieno rispetto del patto di stabilità e crescita, considero
consentendo deviazioni temporanee dalla traiettoria del disavanzo strutturale
verso gli obiettivi a medio termine impostato nelle raccomandazioni specifiche
per paese, caso per caso. Tale deviazione deve essere legato alla spesa
nazionale per i progetti cofinanziati dall´Ue nell´ambito della politica
strutturale e di coesione, le reti transeuropee o collegare l´Europa con un
effetto positivo, diretto e verificabile lungo periodo di bilancio.
Oggi, vicepresidente Olli Rehn sta scrivendo ai suoi
colleghi, i ministri delle Finanze, e al Parlamento europeo per spiegare il
nostro approccio in dettaglio, come concordato nel contratto di due Pack
".
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L´UNGHERIA DEVE RISPETTARE I VALORI DELL´UNIONE EUROPEA |
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Strasburgo, 4 luglio 2013 - Le autorità ungheresi
devono rapidamente porre rimedio alle violazioni dei valori fondamentali
dell´Ue, hanno dichiarato mercoledì i deputati. Nel caso non lo facessero, i
deputati potrebbero chiedere al Consiglio dell´Ue di determinare, ai sensi
dell´articolo 7.1 del Trattato Ue, se esiste un evidente rischio di violazione
grave. I deputati chiedono inoltre la creazione di un gruppo ad alto livello
per verificare il rispetto dei valori dell´Ue in tutti gli Stati membri.
Nella risoluzione, adottata con 370 voti favorevoli,
249 voti contrari e 82 astensioni, il Parlamento sottolinea che l´Unione
europea si basa su valori fondamentali, quali il rispetto della dignità umana,
della libertà, della democrazia, dell´uguaglianza e dello Stato di diritto,
come sancito dall´articolo 2 della Trattato Ue.
"Le modifiche costituzionali in Ungheria sono
sistemiche e, in generale, si allontanano dai valori europei sanciti
dall´articolo 2 del trattato Ue", ha dichiarato il relatore Rui Tavares
(Verdi/ale, Pt) nel dibattito di martedì. "Democrazia significa
maggioranza, ma non maggioritarismo", ha aggiunto.
Il Parlamento si rammarica che il processo di
elaborazione e adozione della Costituzione ungherese manchi di
"trasparenza, apertura, inclusività e, in ultima analisi, della base
consensuale che ci si poteva attendere in un processo costituente democratico e
moderno" e deplora che i cambiamenti istituzionali "abbiano
determinato un evidente indebolimento dei sistemi di equilibri
istituzionali".
Raccomandazioni alle autorità ungheresi -
Il Parlamento esorta le autorità ungheresi a eliminare
dalla Costituzione le disposizioni già dichiarate incostituzionali dalla Corte
costituzionale, e limitare il frequente ricorso alle leggi cardinali. Chiede
inoltre che siano applicate le raccomandazioni della Commissione di Venezia in
Europa, al fine di garantire la più ampia partecipazione possibile di tutti i
soggetti nel processo costituzionale e la piena indipendenza del potere
giudiziario.
Per quanto attiene poi la legislazione sui media, il
Parlamento chiede che l´Ungheria ponga in essere procedure e meccanismi
giuridicamente vincolanti per la nomina dei dirigenti dei mezzi d´informazione
pubblici e degli organismi di regolamentazione. I deputati chiedono, inoltre,
alle autorità ungheresi di "assumere finalmente le proprie responsabilità
nei confronti dei senzatetto" adottando una definizione più ampia di
"famiglia" e di adoperasi maggiormente per l´integrazione delle
comunità rom.
Ricorso all´articolo 7.1 -
La risoluzione chiede alla Conferenza dei presidenti
del Parlamento (il Presidente più i leader dei gruppi politici) di
"valutare l´opportunità di ricorrere ai meccanismi previsti dal trattato,
anche in relazione all´articolo 7, paragrafo 1", nel caso in cui le
risposte delle autorità ungheresi risultassero "non conformi" ai valori
europei. L´articolo 7.1 del Trattato consentirebbe al Consiglio dei ministri
dell´Ue di determinare se esiste un evidente rischio di violazione grave dei
valori dell´Ue.
Meccanismo di Copenhagen -
Per evitare violazioni ai valori dell´Unione europea
in futuro, i deputati chiedono un "meccanismo di Copenhagen" da
istituire per garantire il rispetto dei valori comuni dell´Unione europea e la
continuità con i criteri di pre-adesione. Nel testo si afferma che questo
meccanismo, che potrebbe assumere la forma di una "Commissione di
Copenaghen" o di un gruppo ad alto livello, sarebbe indipendente da
influenze politiche ed eviterebbe qualsiasi rischio di utilizzazione di due
pesi e due misure.
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PARLAMENTO EUROPEO: TASSA SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE: AMPIA COPERTURA E ATTENZIONE A FONDI PENSIONE E PMI |
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Strasburgo, 4 luglio 2013 - Il Parlamento ha approvato
mercoledì il suo parere sulla proposta per una tassa sulle transazioni
finanziarie (Ttf) per 11 paesi Ue. I deputati vogliono una Ttf di ampia
applicazione, con le transazioni in azioni e obbligazioni tassate allo 0,1% e
gli scambi in derivati allo 0,01%. Fino al gennaio 2017, dovrebbero applicarsi
tassi più bassi alle compravendite di titoli sovrani e ai fondi pensione. È
stato inserito nella legislazione anche un principio di titolarità per rendere
meno conveniente l´elusione della tassa.
"Il Parlamento è rimasto fedele. Abbiamo tenuto
una linea coerente. Siamo fermamente convinti che tale imposta sia il modo
migliore in cui il settore può contribuire a uscire dalla crisi e tornare al
buon lavoro di servire l´economia reale", ha detto la relatrice Anni
Podimata (S&d, El). La risoluzione è stata approva con 522 voti a favore,
141 contrari e 42 astensioni.
Un ampio campo di applicazione -
L´opinione adottata sostiene la proposta della
Commissione che prevede una Ttf che copra una vasta gamma di strumenti
finanziari, siano azioni, obbligazioni o derivati. Al tempo stesso, nel testo
si affrontano problematiche specifiche, in particolare le esigenze dei fondi
pensione e quelle delle piccole e medie imprese.
Le aliquote -
Il testo conferma le aliquote fiscali proposte dalla
Commissione, vale a dire lo 0,1% sulle transazioni di azioni e obbligazioni e
0,01% sui derivati. Tuttavia, fino al 1° gennaio 2017, le transazioni in titoli
sovrani sarebbero tassate solo allo 0,05% e quelle per i fondi pensione allo
0,05% per azioni e obbligazioni e allo 0,005% per i derivati.
Ttf: costoso eluderla -
Il testo approvato introduce clausole per rendere
l´elusione dell´imposta potenzialmente molto più costosa che non pagarla. Si
collega, infatti, il pagamento della tassa sulle transazioni finanziarie
all´acquisizione dei diritti di proprietà legale, il che significa che se
l´acquirente di un titolo non ha pagato la tassa, non avrà la certezza
giuridica di possedere quel titolo.
Prossime tappe -
Il Parlamento europeo ha un ruolo consultivo in
materia fiscale. Spetta ora agli 11 Stati membri che partecipano al meccanismo
di cooperazione rafforzata raggiungere un accordo. Gli 11 Stati membri
partecipanti sono: Austria, Belgio, Estonia, Francia, Germania, Italia, Grecia,
Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna.
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STRASBURGO FA UN ALTRO PASSO VERSO L´APPROVAZIONE DELLA TOBIN TAX |
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Strasburgo, 4 luglio 2013 - Il Parlamento europeo ha
approvato una relazione sull´introduzione di una tassazione sulle transazioni
finanziarie che precisa le percentuali che saranno pagate. Zanoni: “Si tratta
di un atto dovuto. Questi soldi potranno essere impiegati nel sociale, ad
esempio per pagare la disoccupazione ai milioni di persone che hanno perso il
lavoro a causa della crisi”
“Finalmente la Tobin Tax sta prendendo forma in
Europa. Presto anche la grande finanza dovrà mettere mano al portafogli per
pagare il prezzo della crisi che ha contribuito a creare”. E´ il commento
dell´eurodeputato Alde Andrea Zanoni all´approvazione ieri a Strasburgo
(presenti 705, favorevoli 522, contrari 141 e astenuti 42) della relazione
“Attuazione di una cooperazione rafforzata nel settore dell´imposta sulle
transazioni finanziarie” dell´eurodeputata Anni Podimata (greca, socialista).
“Nonostante i forti interessi contrari e la ritrosia di alcuni governi
nazionali, ci stiamo avvicinando ad un regime di tassazione che è giusto, etico
e dovuto soprattutto alla luce della crisi economica che attanaglia l´intero
continente e i suoi 500 milioni di cittadini”.
“Al Parlamento europeo abbiamo così ribadito la nostra
volontà ad andare avanti nonostante i forti interessi contrari. In un periodo
in cui i normali contribuenti europei vengono dissanguati per risanare la casse
pubbliche e le grandi banche europee, mi sembra il minimo che anche chi sposta
e investe milioni di euro paghi le tasse – attacca Zanoni – I ricavati di
queste nuove entrate potranno essere usati a scopi sociali come, ad esempio,
pagare i sussidi di disoccupazione di quei milioni di persone che hanno perso
il lavoro a causa della crisi”.
Il
progetto di legge
prevede una tassazione sulle transazioni finanziarie Ttf con le
azioni e obbligazioni
tassate allo 0,1%
e gli scambi in derivati allo
0,01%, per 11 paesi dell´Ue, quelli che hanno aderito alla procedura di
cooperazione rafforzata (tra cui l´Italia) che ha reso possibile tale
legislazione a livello comunitario. Fino al gennaio 2017 sono previsti tassi
più bassi (le transazioni in
titoli sovrani sarebbero
tassate solo allo
0,05% e quelle
per i fondi pensione allo 0,05% per azioni e
obbligazioni e allo 0,005% per i derivati). Sono proposte anche nuove regole
per rendere meno conveniente l´elusione della tassa. Il testo
introduce clausole per
rendere l´elusione dell´imposta
potenzialmente molto più costosa
che non pagarla.
Si collega, infatti,
il pagamento della
tassa sulle transazioni finanziarie all´acquisizione dei
diritti di proprietà legale, il che significa che se l´acquirente di un titolo
non ha pagato la tassa, non avrà la certezza giuridica di possedere quel
titolo.
Lo scorso 23 maggio il Parlamento europeo aveva già
approvato un´altra relazione sull´introduzione di una tassazione sulle rendite
finanziarie in Europa sempre dell´eurodeputata Anni Podimata.
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EMILY O´REILLY ELETTA MEDIATORE EUROPEO |
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Strasburgo, 4 luglio 2013 - Emily O´reilly (Irlanda) è stata eletta
Mediatore europeo, sostenuta da 359 deputati in una votazione segreta
mercoledì. Il Mediatore europeo esamina le denunce di cattiva amministrazione
da parte delle istituzioni europee.
O´reilly è la prima donna a diventare Mediatore
europeo.
Quattro candidati hanno preso parte alla seconda
votazione, dopo il ritiro di Markus Jäger e di Alex Brenninkmeijer
(rispettivamente da Germania e Paesi Bassi). Al terzo scrutinio, i deputati
hanno dovuto scegliere tra Ria Oomen-ruijten (Paesi Bassi) e Emily O´reilly
(Irlanda), i due più votati al secondo turno, come previsto dal regolamento.
Gli altri due candidati erano: Dagmar Roth-behrendt (Germania) e Francesco
Speroni (Italia).
Il 18 giugno scorso, tutti i sei candidati erano stati
ascoltati dai deputati su indipendenza, visibilità e trasparenza, in una serie
di audizioni pubbliche organizzate dalla commissione per le petizioni.
Le norme comunitarie stabiliscono che il Mediatore
deve offrire garanzia totale d´indipendenza. Il Mediatore è di solito eletto
dal Parlamento con voto segreto, all´inizio di ogni legislatura. O´reilly è
stata eletta a seguito delle dimissioni di Nikiforos Diamandouros.
Il ruolo del Mediatore, ufficio stabilito nel 1995, è
quello di indagare sui casi di cattiva amministrazione da parte delle
istituzioni dell´Unione europea, tra cui la mancanza di trasparenza e il
rifiuto di fornire informazioni o documenti.
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DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA SUL PORTOGALLO |
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Strasburgo, 4 luglio 2013 - La Commissione europea e io personalmente
stanno seguendo la crisi politica in Portogallo con preoccupazione molto seria.
La reazione iniziale dei mercati indica il rischio
evidente che la credibilità finanziaria di recente costruzione dal Portogallo
potrebbe compromettere l´attuale instabilità politica. Se questo accade,
sarebbe particolarmente dannoso per il popolo portoghese, in particolare per
quanto c´erano già i segni iniziali della ripresa economica.
Questa delicata situazione richiede grande senso di
responsabilità da tutte le forze politiche e dirigenti.
La situazione politica dovrebbe essere chiarita quanto
prima.
Confidiamo che la democrazia portoghese consegnerà una
soluzione assicurare che i sacrifici del popolo portoghese hanno fatto fino ad
ora non sarà stato invano.
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BUONI PROGRESSI AL SECONDO TURNO DEI NEGOZIATI COMMERCIALI UE-GIAPPONE |
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Bruxelles, 4 luglio 2013 - L´ue e il Giappone hanno completato ieri il
secondo round di negoziati per un accordo di libero scambio (Als) appena due
mesi dopo il primo turno a Bruxelles. A capo della squadra europea che ha
volato a Tokyo per i colloqui è stato Mauro Petriccione, direttore presso la
Direzione generale della Commissione europea per il Commercio. La parte
giapponese è stata guidata dall´ambasciatore giugno Yokota, Ministero degli
Affari Esteri. Il secondo turno era iniziata il 24 giugno.
L´obiettivo è quello di un accordo globale per beni,
servizi e investimenti, tariffe, eliminando le barriere non tariffarie e che
riguardano altre questioni commerciali, quali gli appalti pubblici, le
questioni regolamentari, la concorrenza e lo sviluppo sostenibile. Il secondo
ciclo di negoziati incentrati sul testo dell´accordo in tutte le aree che
andranno a comporre la futura zona di libero scambio. Le sessioni di negoziato
sono stati divisi tra i quattordici diversi gruppi di lavoro che coprono argomenti
che vanno dal commercio di merci, servizi, investimenti, concorrenza, appalti
pubblici, e il commercio e lo sviluppo sostenibile.
Si prevede un accordo tra i due giganti economici per
rafforzare l´economia dell´Europa dal 0,6-0,8% del Pil e si tradurrà in
crescita e la creazione di 400.000 posti di lavoro. Si prevede che le
esportazioni dell´Ue verso il Giappone potrebbe aumentare del 32,7%, mentre le
esportazioni giapponesi verso l´Ue aumenterebbero del 23,5%.
Il prossimo ciclo di negoziati sarà a Bruxelles il
21-25 ottobre 2013, con un ulteriore ciclo previsto all´inizio del prossimo
anno.
Che cosa è coperto nei negoziati?
I negoziati con il Giappone risolvono una serie di
preoccupazioni dell´Ue, tra cui le barriere non tariffarie e l´ulteriore apertura
del mercato giapponese degli appalti pubblici. Entrambe le parti mirano a
concludere un accordo che copre la progressiva e reciproca liberalizzazione
degli scambi di beni, servizi e investimenti, nonché le norme su questioni
legate al commercio.
I negoziati si basano sui risultati di un esercizio di
scoping congiunto, che l´Ue e il Giappone hanno completato nel maggio 2012. Nel
contesto di questo esercizio, entrambe le parti hanno dimostrato la loro
volontà e la capacità di impegnarsi in un ambizioso programma di
liberalizzazione del commercio. La Commissione ha inoltre concordato con il
Giappone su specifiche tabelle di marcia per la rimozione, nel contesto dei
negoziati, delle barriere non tariffarie nonché l´apertura degli appalti
pubblici per le ferrovie del Giappone e del mercato del trasporto urbano.
Data l´importanza che l´eliminazione delle barriere
non tariffarie è per raggiungere la parità di condizioni per le imprese europee
sul mercato giapponese, le direttive di negoziato adottate dal Consiglio nel
novembre scorso vuole l´abolizione dei dazi dell´Unione europea e delle
barriere non tariffarie in Giappone a andare di pari passo. Essi consentono
inoltre l´Ue a sospendere i negoziati dopo un anno, se il Giappone non
all´altezza delle sue impegni per rimuovere le barriere non tariffarie. Per
proteggere i settori europei sensibili, ci sarà anche una clausola di
salvaguardia.
Che cosa è successo finora?
Al vertice Ue-giappone del maggio 2011, l´Ue e il
Giappone hanno deciso di avviare i preparativi per entrambi un Als e un accordo
quadro politico e ha dichiarato che, sulla base di un esercizio di scoping di
successo, la Commissione avrebbe cercato la necessaria autorizzazione da parte
del Consiglio di negoziati.
Dopo un anno di intensi dibattiti, nel maggio 2012, la
Commissione ha concordato con il Giappone in un programma molto ambizioso per i
futuri negoziati che coprono tutte le priorità di accesso al mercato dell´Ue.
Il 18 luglio 2012, la Commissione europea ha chiesto agli Stati membri dell´Unione
europea per il loro accordo ad avviare negoziati per un accordo di libero
scambio con il Giappone, che hanno dato il 29 novembre 2012.
I negoziati sono stati avviati ufficialmente il 25
marzo 2013, il presidente José Manuel Barroso, il presidente Herman Van Rompuy
e il primo ministro giapponese Shinzo Abe. Il primo ciclo di negoziati ha avuto
luogo il 15-19 aprile 2013 a Bruxelles.
Relazioni Ue-giappone del commercio -
Il Giappone è 7 ° più grande partner commerciale
dell´Ue a livello globale e secondo maggiore partner commerciale dell´Ue in
Asia dopo la Cina. Al contrario, l´Unione europea è il terzo più grande partner
commerciale del Giappone, dopo la Cina e gli Stati Uniti. Insieme, l´Unione
Europea e il Giappone per conto di più di un terzo del Pil mondiale.
Nel 2012 le esportazioni dell´Ue verso il Giappone
hanno raggiunto un valore di € 55500000000, soprattutto nei settori dei
macchinari e mezzi di trasporto, prodotti chimici e prodotti agricoli. Nel 2012
le importazioni dell´Ue provenienti dal Giappone hanno rappresentato per €
63800000000, con macchinari e trasporti per lo più attrezzature e prodotti
chimici. Nel 2012, le importazioni nell´Unione europea e le esportazioni di
servizi commerciali da e per il Giappone erano € 15500000000 e 24100000000 €.
Il Giappone è uno dei principali investitori nella Ue.
Nel 2011 lo stock di Ide verso l´interno dell´Unione europea ha raggiunto un
valore pari a € 144.200.000.000. Ied in entrata del Giappone è notevolmente
aumentata dalla metà degli anni 1990, ma rimane molto basso rispetto ad altri
paesi Ocse (investimenti dell´Ue valore di € 85800000000 nel 2011).
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44° CONFERENZA DEI CAPI DI GOVERNO, LA PRESIDENZA PASSA AL TRENTINO |
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Trento, 4 luglio 2013 - Si è svolta a Galtuer in
Tirolo la 44° Conferenza dei Capi di Governo di Arge Alp, la Comunità di Lavoro
delle Regioni Alpine nata nel 1972. Particolarmente importante questo 44°
appuntamento per il Trentino visto che la presidenza di Arge Alp passa, per un
anno, alla Provincia autonoma. A prendere in consegna (metaforicamente) il
testimone di Arge Alp fino al giugno 2014 c´era il vicepresidente Tiziano
Mellarini che ha annunciato anche il tema del "Premio annuale Arge
Alp" dedicato in particolare alla pace e ai giovani che ne sono i
protagonisti (vista la concomitanza con il Centenario della Grande Guerra). Fra
i Capi di Governo presenti quello dello Stato di Baviera Emilia Mueller, della
Provincia autonoma di Bolzano Luis Durnwalder, del Canton Grigioni Barbara
Janom Steiner, per la Lombardia Ugo Parolo, per la Regione di Salisburgo
Heinrich Marckhgott, per il Cantone di San Gallo Willi Haag, per il Canton
Ticino Giampiero Gianella, per la Regione del Tirolo Guenther Platter, per la
Regione del Voralberg Karlheinz Ruedisser. "Un onore - ha detto il
vicepresidente Mellarini - per il Trentino assumere la presidenza di Arge Alp
dopo 40 anni di attività e non posso che confermare l´impegno per dare
ulteriore spinta alla macroregione alpina dell´Arge Alp. Un sentimento di
gratitudine per il Land del Tirolo che ha profuso tanto impegno e ha messo in
evidenza i valori che vi appartengono. Due parole fondamentali, l´accoglienza e
l´ospitalità, vi contraddistinguono sempre. Un augurio di buon lavoro a te
presidente Platter per il tuo riconfermato ruolo. Voglio anche esprimere un
sentito grazie all´amico e presidente Luis Durnwalder per il suo ruolo di
propulsore di idee e di progetti della macroregione alpina che deve tornare
protagonista e dare speranza ai nostri giovani che sono alla ricerca di
affermazione. Alcune tematiche saranno portate avanti dalla nostra presidenza e
saranno fatte azioni di comunicazioni dedicate. Gli scenari che abbiamo davanti
- ha continuato il vicepresidente - ci obbligano ad essere uniti, a prendere
decisioni condivise per fare valere quello che i nostri territori di montagna
rappresentano. Noi, pubblici amministratori, abbiamo l´obbligo di presentare
progetti ecosostenibili con risposte efficaci per il nostro sviluppo. La
montagna vive se c´è l´uomo e la vita dell´uomo è legata all´agricoltura che è
un elemento fondamentale per lo sviluppo della montagna, quindi portare una
grande attenzione a questo ambito in relazione, soprattutto all´aspetto
turistico."
Nella Sala del centro per la Cultura e lo Sport di
Galtuer si è svolta l´incontro che ha visto la discussione di quattro
risoluzioni politiche: la strategia macroregionale europea per lo spazio
alpino, il futuro dell´approvvigionamento idrico pubblico nell´arco alpino, la
strategia comune ed efficace dei trasporti nelle Alpi sulla base di iMonitraf
(mettere più al centro il trasporto su ferrovia) e la risoluzione sulla
cooperazione transfrontaliera nelle settore della protezione dalle inondazioni.
Grande condivisione nella promozione di una strategia
comune per lo sviluppo armonico delle regioni montane. Il vicepresidente
Mellarini nel confermare la risoluzione per la macroregione alpina ha
sottolineato l´importanza di "rafforzare la macroregione soprattutto
nell´ambito turistico, il turismo va promosso in modo unitario verso i Bric e
credo che cooperare possa dare risultati positivi per realizzare compiutamente
il valore della montagna e, sottolineo, che l´agricoltura svolge una funzione
primaria in questo connubio". All´unanimità è stata approvata la
risoluzione della macroregione alpina, quella del futuro
dell´approvvigionamento idrico pubblico, della strategia efficace nei trasporti
(in questo ambito si punta molto sulla rotaia come mezzo principe per le Alpi e
si è evidenziato come sia importante gestire - prima della costruzione della
galleria di base del Brennero - i flussi di traffico e l´importanza di
sensibilizzare l´opinione pubblica sull´uso del treno). A proposito della
risoluzione riguardante i trasporti il vicepresidente Mellarini ha evidenziato
l´ "adesione convinta da parte della Provincia autonoma di Trento. Ritengo
però molto importante dare inizio ad un´azione promozionale del collegamento
Brennero proprio per favorire l´attrattività dei nostri territori. Un´azione informativa
per il beneficio che porterà questo collegamento nord-sud". Le recenti
alluvioni avvenute in Baviera, Salisburgo e Tirolo sono state poste
all´attenzione della conferenza dei Capi di Governo in premessa alla
risoluzione sulla protezione dalle alluvioni e dalle esondazioni. Anche questa
risoluzione è stata approvata all´unanimità.
Sono stati illustrati anche alcuni nuovi progetti: i
giovani dell´arco alpino (presentato dalla Lombardia: comincerà in settembre
2013 e durerà 27 mesi, obiettivo favorire interscambio culturale nelle regioni
Arge Alp). Totale condivisione da parte del Trentino espressa dal
vicepresidente Mellarini che ha ricordato due appuntamenti importanti in cui
coinvolgere i giovani: il Trentofilmfestival della montagna e il secondo "sviluppa
gli scenari globali" in ambito economico ed è il Festival dell´economia.
Il secondo progetto è stato presentato dal Canton San Gallo e riguarda le
"regole del gioco nel triangolo la fauna selvatica, bosco e spazio
vitale". Poi dal presidente Luis Durnwalder ha illustrato il prossimo
convegno tecnico sul tema della coltivazione di erbe nelle regioni alpine. Su
alcuni progetti già in corso è stato fatto il punto di quanto si sta
realizzando: soccorso piste nell´arco alpino realizzato dal Salisburghese e già
concluso con un risparmio del 10% sull´impegno di spesa previsto.
Sono poi stati illustrati altri progetti come Sport in
generale, Permafrost, Xchange, Commercio di vicinato, Gestione rifiuti nei
rifugi (curato dal Trentino, che si sta concludendo in maniera molto positiva),
Turismo ciclopedonale e Scambio studenti nelle scuole (curati anche questi
dalla Provincia autonoma). Quello relativo allo scambio di studenti interessa,
oltre al Trentino, i territori del Voralberg, Tirolo e Alto Adige; riguardo
alle buone pratiche nelle stazioni sciistiche, curato anch´esso dalla Provincia
autonoma (Tirolo, Voralberg, Lombardia e Canton Tirolo hanno già aderito), il
30 agosto prossimo sarà pubblicato il bando e un sito apposito sarà on-line a
breve. Il progetto dedicato ad ecologia ed economia del bosco è stato
illustrato dal Canton San Gallo. L´alto Adige ha illustrato l´Atlante degli
alpeggi che sarà presentato il 13 luglio prossimo. L´ultimo progetto,
presentato dallo Stato di Baviera, ha per fulcro i giovani. Titolo del progetto
è L´accademia europea dei talenti. E´ poi stato posto l´accento
sull´opportunità di comunicare meglio al pubblico gli obiettivi di Arge Alp.
Il bilancio di previsione per il 2014 è stato
approvato all´unanimità.
Si è quindi passati alla cerimonia del passaggio di
presidenza dal Tirolo al Trentino. Il presidente del Tirolo Platter ha messo in
luce quando sia stato importante quest´anno di presidenza perché Arge Alp
(un´area abitata da 23 milioni di abitanti, residente in 10 Regioni) ed ha un
ruolo centrale nelle Alpi. Il vicepresidente Mellarini ha poi detto: "Si è
parlato stamane anche delle inondazione dei territori, voglio sottolineare la
disponibilità del Trentino ad azioni di concerto con i territori Arge Alp, per
esempio sulla Carta del rischio geologico, già attuata in Trentino per
salvaguardare il nostro territorio. Sulla ricerca, voglio spendere alcune
parole per avere a cuore il nostro futuro: investire in ricerca per poi essere
innovativi. Chiudo sui giovani per portare a loro quella fiducia, quella
speranza che una macroregione alpina ha il dovere di portare. Sulla
greeneconomy, la macroregione alpina può portare un notevole contributo. Questi
i tempi più urgenti per dare impulso, crescita al territorio di Arge Alp. Per
quanto riguarda il Premio Arge Alp per dare un segnale importante ai nostri
giovani, in occasione del centenario della Grande Guerra, il tema sarà dedicato
alla pace".
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AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA APPROVA IL SOSTEGNO SVEDESE A FAVORE DEI GIOVANI LAVORATORI |
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Bruxelles, 4 luglio 2013 - La Commissione europea ha
autorizzato un regime svedese di sovvenzionare i contratti di lavoro e di
formazione congiunti per i giovani lavoratori da 15 a 24 (Introduzione
professionale occupazione) di età ai sensi delle norme sugli aiuti di Stato
dell´Ue. La misura contribuirà alla lotta contro la disoccupazione giovanile,
in linea con gli obiettivi dell´Unione europea, senza falsare indebitamente la
concorrenza nel mercato unico.
Vicepresidente della Commissione responsabile della
politica di concorrenza, Joaquín Almunia, ha dichiarato: " Combattere la
disoccupazione giovanile è una priorità assoluta dell´Ue Questo schema esplora
nuovi modi di stimolare i giovani al mercato del lavoro senza falsare
indebitamente la concorrenza. ».
La misura fa parte degli sforzi del governo svedese
per ridurre i livelli di disoccupazione giovanile. Negli ultimi anni, le parti
sociali hanno sperimentato Introduzione professionale Occupati (Vie) su piccola
scala, che unisce il lavoro pratico con la formazione on-the-job. Esistono
modelli di apprendistato in stile simili in altri Stati membri, ma finora non è
stato comune sul mercato del lavoro svedese. Svezia ritiene che questi
contratti possono fornire un efficace strumento per facilitare la transizione
dalla scuola al mondo del lavoro e piani per fornire incentivi per un uso più
ampio di Vie per mezzo di sovvenzioni pubbliche.
L´aiuto di Stato previsto consisterebbe di un sussidio
salariale sotto forma di un credito d´imposta per il datore di lavoro, in
combinazione con una sovvenzione diretta verso il costo della formazione.
Inizialmente il provvedimento è notificato per un periodo di tre anni (2014-2016).
Esso si applica solo ai datori di lavoro vincolati da contratti collettivi con
i sindacati.
La misura persegue quindi un obiettivo di comune
interesse comunitario, vale a dire la lotta contro la disoccupazione giovanile.
La Commissione ha constatato che l´aiuto sia limitato al minimo necessario per
conseguire tale obiettivo e che la portata della misura e l´importo dell´aiuto
in questione non porterà ad una distorsione della concorrenza. La Commissione
ha pertanto concluso che la misura è in linea con l´articolo 107 (3) (c), del
trattato sul funzionamento dell´Unione europea (Tfue), che consente aiuti
destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività economiche, sempre che
non negativamente le condizioni degli scambi in misura contraria al comune
interesse.
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CROAZIA: FVG A BRUXELLES PER FESTEGGIAMENTI 28.MO PAESE UE |
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Trieste, 4 luglio 2013 - L´ingresso della Croazia
nell´Unione europea
è stato festeggiato
ieri anche nella sede dell´Ufficio di
collegamento della Regione autonoma Friuli Venezia
Giulia a
Bruxelles, sede condivisa con la Carinzia, la Regione
Istriana ed
il Cantone di Sarajevo.
Hanno presenziato all´evento, con l´assessore
regionale alla
Cultura Gianni Torrenti, il commissario europeo per la
Politica
dei consumatori, Neven Mimica, l´ambasciatore croato e
quello
italiano presso il Belgio, Mario Nobilo ed Alfredo
Bastianelli,
unitamente al Presidente della Carinzia Peter Kaiser e
alla
vicepresidente della Regione Istriana Viviana Benussi.
Nel corso del ricevimento l´assessore regionale
Torrenti ha
ricordato i profondi legami storici, culturali e umani
che legano
ampie zone della Croazia al Friuli Venezia Giulia, e
si è
rallegrato per un passo politico, l´allargamento, che
consolida
l´integrazione già esistente dell´economia croata in
quella
europea.
L´allargamento, ha aggiunto Torrenti, offrirà
l´occasione per
mettere in moto i progetti di cooperazione di ampio
respiro
previsti dalla normativa comunitaria, ma sarà anche di
stimolo
per incrementare i significativi progetti congiunti
che il Friuli
Venezia Giulia, in collaborazione con singole Contee
croate, ha
già intrapreso e intende incrementare.
Esso inoltre rappresenta un importante contributo alla
stabilizzazione dell´area, creando un´ampia zona di pace
e di
collaborazione. All´interno di quest´area, le forze
della cultura
e della ricerca sono oggi le più indicate per
raggiungere
rapidamente importanti risultati di integrazione e di
scambio,
portando il senso dell´ingresso della Croazia più
vicino alla
sensibilità e alla coscienza dei singoli cittadini.
Nell´incontro è stato anche sottolineato il ruolo e la
funzione
dell´Euroregione "Senza Confini" come luogo
dove le Contee croate
potranno concretamente operare assieme al Friuli
Venezia Giulia
su progetti di cooperazione territoriale mediante i
fondi
strutturali.
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TRATTATO LIBERO SCAMBIO: CALENDA, ERRORE SE INIZIO NEGOZIATO VENISSE SOSPESO |
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Roma, 4 luglio 2013 - “Sarebbe un grave errore se le
notizie, ancora frammentarie e non verificate, sul cosiddetto ‘Datagate’
portassero alla sospensione dell’inizio delle negoziazioni per il trattato di
libero scambio tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti”. E’ quanto afferma il
Viceministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda.
“E’ un trattato- prosegue Calenda- che ha
un’importanza storica per le relazioni transatlantiche ed il commercio mondiale
e di cui, tra l’altro, l’Italia potrebbe beneficiare più di ogni altro Paese
europeo, data la nostra specializzazione settoriale”.
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FORUMED: AL VIA LA SECONDA GIORNATA DI LAVORI |
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Pescara, 4 luglio 2013 - Al Centro espositivo Marina di Pescara è
iniziata la seconda delle tre giornate di Forumed. Il programma prevede diverse
importanti tavole rotonde. Tra queste, di particolare rilievo, quella
sull´Uganda ed i mercati emergenti dell´Africa, il talk Show "Il Networking
e le organizzazioni territoriali" e la tavola rotonda Mediterraneo: quale
integrazione sociale", a cura dei giornalisti Argalam di Lazio Abruzzo
Molise (Fnsi), con registrazione della puntata sulò canale Sky 858. Per quanto
riguarda il primo appuntamento, attualmente in corso, stanno intervenendo il
vice presidente della Regione, Alfredo Castiglione, Grace Akello, Ambasciatrice
di Uganda, Giacomo Albrieux, Console onorario dell´Uganda in Italia. Modera
Massimo Zaurrini di Africa Affari. Nel secondo incontro delle 10.30, saranno
presenti i referenti di Abruzzo Sviluppo, di Fira Spa e dei poli di innovazione
abruzzesi. Modera Lorenzo Labarile. Nel terzo appuntamento, delle ore 11.00,
per la tavola rotonda sull´integrazione sociale del Mediterraneo, interverranno
Ernesto D´onofrio, Direttore regionale dell´ Associazione Consumatori
"Contribuenti Italiani", Aleksander Cipa, presidente "Unione
Giornalisti d´Albania, di Top Channel Tv, Lila Oliverta, presidente Stampa
albanese in Italia, Ugo Iezzi, vice presidente di Argalam Abruzzo (Fnsi),
Massimiliano Spiriticchio, giornalista di Radio Speranza (circuito naz.Le in
Blu). Modera il direttore di Sky 858, Donato Fioriti, presidente di Arga Lazio
Abruzzo Molise (Fnsi). Al termine vi sarà il gemellaggio formale tra il sindacato
albanese e quello agro alimentare di Lazio Abruzzo Molise. Un atto non solo
formale, ma che prevede degli interscambi professionali, con seminari sindacali
formativi, tra l´Albania ed il centro Italia, rappresentato dai giornalisti
Fnsi Argalam.
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MARCHE, REGIONE IMPRENDITORIALE D’EUROPA: RICONOSCIUTA L’EFFICACIA DELLA STRATEGIA A SOSTEGNO DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE. |
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Ancona, 4 luglio 2013 - Le Marche imprenditoriali al
centro dell’Europa. Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha
ricevuto ieri a Bruxelles, dalle mani del presidente del Comitato delle
Regioni, Ramón Luis Valcárcel Siso, il prestigioso riconoscimento European
Entrepreneurial Regions 2014 (Premio Regione Imprenditoriale Europea) con cui
il Cdr premia le Regioni che si sono contraddistinte in Europa per la loro
visione e spirito imprenditoriale, per la qualità, l’efficacia e il successo a
lungo termine della loro strategia per le Pmi, nonché per la volontà politica
di attuarla. Un premio che assume un valore ancora maggiore in considerazione
del fatto che le Marche sono la prima Regione italiana ad esserne insignita e
tra le appena 12 Regioni in tutta Europa ad averlo ricevuto. La consegna, oggi,
nel corso di una cerimonia che si è tenuta al Parlamento Europeo. Da oggi,
quindi, le Marche possono fregiarsi del marchio Eer che consente alle Regioni
che lo ottengono di incrementare la visibilità, interna ed esterna, divenendo
un punto di riferimento per altre regioni e un esempio di approccio strategico
alle politiche per le Pmi da seguire e imitare. “Il premio – ha detto Spacca –
viene assegnato alla Regione con la strategia di politica imprenditoriale più
convincente e con maggiore proiezione futura. Un grande vanto, dunque, per il
governo regionale, essere riuscito ad ottenerlo, tanto più in un momento di
crisi in cui le scelte di governo assumono un ruolo decisivo per affrontare le
difficoltà. Ad incidere sulla scelta delle Marche quale regione imprenditoriale
europea 2014 è stata la valutazione positiva da parte della giuria del
cosiddetto Piano di prospettiva, vale a dire la strategia regionale in materia
di politiche industriali. E’ il ‘patto’ della Regione - la prima in Italia a
recepire i principi dello Small business Act nel 2010 e ad intraprendere misure
attuative nell’ambito del credito e finanza, delle aggregazioni e reti di
impresa, della semplificazione amministrativa - con le Pmi”. Il “Patto” che ha
consentito alla Regione di vincere l’Eer 2014, pone le sue basi su due
pilastri: Marche regione attenta alle esigenze delle piccole e medie imprese,
aziende come driver di ricchezza e crescita e, dunque, di reddito e occupazione
per la comunità. I due pilastri sono a loro volta articolati in 6 obiettivi
specifici: pubblica amministrazione ricettiva, sostegno
all’internazionalizzazione, istituzioni finanziarie efficienti di sostegno alle
necessità delle Pmi, specializzazioni intelligenti per innovazione, ricerca e
sviluppo, specializzazioni intelligenti per la manifattura di qualità, sistema
di istruzione e di ricerca proattivo. “Questo è ciò che il governo regionale
sta facendo e si impegna a continuare a fare. Questo è ciò che ci ha consentito
di ottenere il prestigioso marchio di Regione imprenditoriale europea. Un
riconoscimento – ha concluso Spacca - che rafforza la nostra strategia, anche
per il futuro. Stiamo infatti già guardando al prossimo periodo di
programmazione europea. Il marchio europeo Eer rappresenta per noi anche uno
strumento con cui condividere le buone pratiche all’interno di una rete di
regioni europee eccellenti, di cui siamo onorati di far parte, e su cui
assicuriamo fin d’ora la nostra più fattiva collaborazione”. Il Premio Eer Il
premio Eer-european Entrepreneurial Regions è un marchio del Comitato delle
Regioni dell’Unione Europea. Si tratta di un’iniziativa lanciata nel 2009 dal
Cdr in partenariato con la Commissione europea, che seleziona ogni anno fino a
tre Regioni. Il premio Eer è strettamente collegato all’applicazione dei
principi Small Business Act. Le Regioni Eer, inoltre, mostrano un’attitudine
politica che si contraddistingue da quella delle altre regioni. Esse infatti
hanno una precisa visione politica sulle politiche riguardanti le Pmi, ovvero
mostrano un’elevata capacità di leggere i punti di forza e di debolezza del
tessuto economico regionale e di programmare le azioni e le misure future da
intraprendere per cogliere le opportunità e limitare le minacce; tale visione è
inoltre inserita in un’ottica temporale di lungo periodo. Dal 2009 ad oggi 9
Regioni (cui si aggiungono ora Marche, Fiandre e Nord Brabant), hanno ottenuto
il marchio Eer. Si tratta di Land Brandeburgo, la contea di Kerry (Irlanda), la
Murcia (Spagna), la Catalogna (Spagna), la regione Helsinki-uusimaa
(Finlandia), la regione Trnava (Slovacchia) le regioni Nord-pas de Calais
(Francia), Danimarca meridionale e Stiria (Austria). La Strategia Regionale
Premiata Con L’eer 2014 La visione politica della Regione Marche premiata con
l’Eer 2014 si basa essenzialmente su sei obiettivi specifici: 1) Pubblica
amministrazione responsabile Misure: La regione Marche sta redigendo il piano
per l’applicazione dei principi Small Business Act e introdurrà il ‘Test Pmi’
nel suo processo legislativo per applicare il principio “pensa per primo in
piccolo” alle decisioni. Best practice realizzate e in corso di realizzazione:
La applicazione Teo “Tender for opportunity” consentirà l’informazione in tempo
reale alle Pmi regionali delle gare ed appalti promosse dalle pubbliche
amministrazioni. Sigfrido è il sistema informatico gestionale per la
amministrazione monitoraggio delle misure ed interventi a favore delle Pmi Suam
è la stazione unica appaltante delle Marche Crai sono i centri di assistenza
alle imprese artigiane che costituiscono il terminale intelligente tra le
imprese e la pubblica amministrazione. 2) Un sistema educativo universitario
pro-attivo; La Regione ha adottato misure volte all’impiego di ricercatori e
studenti dottorandi nelle Pmi per incoraggiare i giovani più formati ad entrare
nel mondo del lavoro. Inoltre la regione supporta i giovani studenti
nell’ottenimento di master e dottorati attraverso specifiche borse di studio.
Best practice realizzate e in corso di realizzazione: Industrial Liason Office e
marcheinnovazione.It sono i due strumenti operativi con i quali si creano i
collegamenti diretti tra mondo delle Pmi e i centri della conoscenza 3) Attori
finanziari vicini e collaborativi. La Regione supporta l’accesso al credito da
parte delle Pmi garantendo i pagamento dei crediti e aiutando le Pmi colpite
dai debiti. Nel prossimo periodo di programmazione, la regione punta ad
introdurre strumenti finanziari innovativi come: • un leasing
inter-generazionale per consentire la capitalizzazione delle imprese familiari.
• azioni per aumentare la liquidità delle Pmi. Best practice realizzate e in
corso di realizzazione: Srgm, Fondo regionale di garanzia, Provvista Bei,
Progetto integrato ricambio generazionale 4) Specializzazione intelligente per
la R&s; La Regione incentiva e supporta i network fra le Pmi (minimo 3) con
le università e i centri di ricerca. Il network svilupperà un modello di
sviluppo industriale di ricerca/sperimentale nell’ambito dell’’ambient assisted
living’ e ‘green smart homes’. Nel prossimo periodo di programmazione il
principale strumento di innovazione regionale sarà il Piano per l’innovazione e
la specializzazione intelligente’ che dovrà identificare e concentrare le
risorse nei settori più innovativi e esplorare l’adozione di misure per gli
appalti pre-commerciali. Best practice realizzate e in corso di realizzazione:
Partecipazione a cluster nazionali (Ambient Assisted Living e Flexible and
Sustainable Factory), cluster del mare, Iktimed, Piattaforma per l’Innovazione
Intelligente 5) Specializzazione intelligente per la produzione di qualità;
Best practice realizzate e in corso di realizzazione: Master Craftsman –
Bottega scuola artigiana, Microgreenlogistic – logistica integrata di distretto
6) Sostegno olistico per l´internazionalizzazione Best practice realizzate e in
corso di realizzazione: Progetto Wide, Sprintmarche .
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CRESCITA, ZANONATO RIAPRE AL MISE TAVOLO DI CONFRONTO CON GIOVANI IMPRENDITORI |
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Roma 4 luglio 2013
- Accesso al credito, burocrazia, semplificazioni e internazionalizzazione. Sono
i temi principali che il Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio
Zanonato- recuperando una consuetudine avviata e istituzionalizzata dal suo
predecessore- ha trattato con i giovani imprenditori rappresentativi delle
principali associazioni di categoria di tutti i settori economici
(Confindustria, Confapi e Ance per l´industria, Confcommercio e Confesercenti
per il commercio, Confartigianato e Cna per l´artigianato, Confagricoltura,
Agia, Coldiretti per l´agricoltura, Confcooperative e Legacoop per le
cooperative).
Si è trattato di un
confronto aperto e costruttivo sui più pressanti temi legati alla crescita,
all´occupazione e allo sviluppo sostenibile. Al termine dell’incontro le parti
si sono impegnate, in vista di un nuovo appuntamento previsto a fine mese, a
collaborare nella formulazione e condivisione di proposte legislative miranti a
risolvere le principali criticità legate ai temi trattati. |
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SVILUPPO SOSTENIBILE NEL MEDITERRANEO: PER LA TOSCANA RUOLO DA PROTAGONISTA |
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Firenze, 4 luglio 2013 – “Siamo orgogliosi di ospitare
nella nostra regione una conferenza così importante e supporteremo il ruolo di
Siena e della sua Università in questo network delle Nazioni Unite che lavora
per individuare soluzioni di sviluppo sostenibile nella regione mediterranea”.
Lo ha detto la vicepresidente della Regione Toscana
Stella Targetti intervenendo all’inaugurazione della conferenza “Soluzioni di
sviluppo sostenibile per l’area del Mediterraneo”, che si tiene dal 3 al 5
luglio presso La Certosa di Pontignano (Siena).
“La Toscana – ha aggiunto Targetti – può essere una
protagonista importante nel Mediterraneo: è da questa convinzione che è nato e
si è consolidato nel tempo l’impegno della Regione in azioni di cooperazione e
di internalizzazione economica in questa area. Un impegno che vogliamo
rafforzare, su alcuni temi in particolare. Primi tra tutti la
democratizzazione, il decentramento amministrativo di questa area, come già
facciamo in Tunisia, Libano e Palestina dal 2011, e la formazione di una nuova
classe dirigente”.
“Su quest’ultimo punto – ha precisato Stella Targetti
– sono già in corso di realizzazione, in collaborazione con le Università
toscane, le summer school per gli studenti tunisini ed è in preparazione
un’evento internazionale sui giovani nel Mediterraneo che dovrebbe realizzarsi
a San Rossore nell’estate 2014. Siamo impegnati in interventi a sostegno
dell’economia sociale e di microfinanza in Tunisia e Marocco e possiamo dare un
supporto significativo ai processi di sviluppo locale utilizzando il fondo di
garanzia per le piccole e medie imprese che operano in questa area, come
proposto dal presidente Enrico Rossi all’assemblea generale della Commissione
Intermediterranea della conferenza delle regioni marittime d’Europa”.
“Infine – ha concluso la vicepresidente Targetti – la
Toscana deve svolgere un ruolo importante nella programmazione europea
2014-2020 a favore della macro-regione del Mediterraneo, in particolare
sostenendo come linee di intervento la prevenzione e la gestione dei rischi
(sicurezza marittima, erosione costiera, rischio idrogeologico), il
monitoraggio ambientale e lo sviluppo di soluzioni comuni innovative per la
tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale”.
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PATTO DI STABILITA’, DALLA REGIONE LAZIO PLAFOND DI 153 MILIONI PER GLI ENTI LOCALI |
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Roma, 4 luglio 2013 - La Regione Lazio cede ai Comuni
e alle Province del territorio spazi finanziari per 153 milioni e 154mila euro,
grazie ai quali le amministrazioni locali potranno “sforare” il patto di
stabilità e investire risorse per lo sviluppo locale che altrimenti sarebbero
rimaste bloccate anche per le amministrazioni più attente e virtuose.
La Regione ha approvato la delibera con l’articolato
per l’attuazione del patto di stabilità regionale verticale incentivato 2013
nell’ultima seduta di giugno per poi trasmettere la documentazione al Mef, che
come previsto dalle norme statali ha verificato il mantenimento dell’equilibrio
dei saldi. La stessa delibera aveva ricevuto il 16 maggio il parere favorevole
del Cal (Consiglio delle autonomie locali del Lazio) e il 26 giugno della
commissione consiliare competente.
Nello specifico, all’interno del plafond complessivo
di 153.154.000,00 euro con cui la Regione Lazio attua il patto di stabilità
regionale verticale incentivato per il 2013, 38 milioni e 288 mila euro saranno
destinati alle Province, e 114 milioni e 866mila euro ai Comuni. Di
quest’ultimo plafond, metà sarà destinato ai Comuni con numero di abitanti
compreso tra i 1.001 e i 5mila, e l’altra metà sarà destinata ai Comuni con più
di 5mila abitanti.
“Grazie all’approvazione di questo articolato - ha detto il presidente, Nicola Zingaretti -
sarà possibile, per i Comuni e le Province del Lazio, superare i vincoli
imposti dal patto di stabilità e investire più risorse per lo sviluppo. E’ un
altro tassello - continua - di una strategia complessiva che mira a ridare
ossigeno ai territori e a mettere in moto un meccanismo virtuoso che possa
portare alla crescita dei tessuti produttivi”.
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MARCHE, FONDI UE: SPACCA, ORA IL GOVERNO ALLENTI VINCOLI A INVESTIMENTI REGIONALI. |
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Ancona, 4 luglio 2013 - “L’esclusione dal Patto di
Stabilità delle risorse nazionali usate per cofinanziare i progetti
infrastrutturali sostenuti con fondi europei potrebbe costituire una soluzione
a quelle necessità che le regioni italiane evidenziano da un decennio. A questo
punto il governo dovrebbe sfruttare tale opportunità per far si che le regioni,
attori decisivi nella spesa dei fondi strutturali, possano superare gli attuali
vincoli all’indebitamento, che limitano gli interventi regionali per lo
sviluppo”. Così il capo della Delegazione Italiana del Comitato delle Regioni
Gian Mario Spacca ha commentato le dichiarazioni del Presidente della
Commissione Europea Barroso sull’allentamento dei vincoli del Patto di
Stabilità, con lo scopo di facilitare gli investimenti sui progetti cofinaziati
con i fondi strutturali e con il nuovo meccanismo per collegare L’europa. “ É
necessario che si sfruttino tali margini di intervento per progetti che abbiano
un impatto significativo sulla crescita, come il miglioramento dei trasporti e
delle reti energetiche e di tlc, e non per misure emergenziali dettate dalla
crisi”.
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VENETO, MEDAGLIA D’ARGENTO: BENESSERE MATERIALE ELEVATO MA ISTRUZIONE E SICUREZZA RAPPRESENTANO ELEMENTI DI CRITICITA’ PROGETTO «OLTRE IL PIL 2013»: VERONA PRIMA IN VENETO, VENEZIA METROPOLITANA QUARTA IN ITALIA |
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Venezia, 4 luglio 2013 - Come si vive oggi in Veneto?
La fotografia scattata alla regione mostra che benessere materiale, salute, uso
del tempo e relazioni personali e sociali rappresentano i fiori all’occhiello,
ma per istruzione e sicurezza la regione scivola nella graduatoria del
benessere delle regioni italiane. Questi, in sintesi, i risultati preliminari
del rapporto “Oltre il Pil 2013. Misurare il benessere sociale per rilanciare
lo sviluppo economico”, presentato presso Unioncamere Veneto da Gian Angelo
Bellati, segretario generale Unioncamere Veneto, Roberto Crosta, segretario
generale Camera di Commercio di Venezia, Silvio Giove e Giovanni Bertin,
Dipartimento di Economia Università Ca’ Foscari, e Serafino Pitingaro,
responsabile Area Studi Unioncamere Veneto.
Avviato nell’ottobre 2009 da Unioncamere del Veneto e
Camera di Commercio di Venezia in collaborazione con Università Ca’ Foscari di
Venezia, il progetto “Oltre il Pil” mira a revisionare la misurazione
tradizionale del benessere individuando nuovi indicatori per fornire supporto
analitico alle scelte strategiche degli attori economici e istituzionali per la
formulazione di politiche sostenibili in tema sociale, economico, fiscale e
ambientale.
Il rapporto presenta la nuova geografia del benessere
delle regioni italiane con un approfondimento sulle province del Nord Est e le
città metropolitane, elaborando 41 indicatori elementari e otto dimensioni:
benessere materiale, salute, istruzione, lavoro, uso del tempo, sicurezza,
rapporti personali e sociali, ambiente. Dall’aggregazione delle 8 dimensioni si
sono ottenuti alcuni indici sintetici della nuova “geografia del benessere in
Italia e in Veneto”.
Come Si Vive In Veneto?
Guardando oltre gli aspetti economici, il Veneto si
conferma una regione ad elevato livello di benessere materiale. Tra le altre
dimensioni considerate, gli indici di salute, uso del tempo e relazioni sociali
e personali collocano la regione tra i primi posti mentre su lavoro e ambiente
il Veneto occupa posizioni non brillanti. Istruzione e sicurezza rappresentano
invece le principali criticità. Sulla base di valori normalizzati che variano
da 0 a 1 (vicino allo 0 situazione di difficoltà e disagio rispetto la media)
il Veneto è secondo con 0,69 per benessere complessivo dietro al Trentino Alto
Adige (0,82) e davanti a Valle d’Aosta, Toscana, Marche e Lombardia.
I Meno. Nonostante il valore dell’indicatore
istruzione, il Veneto si colloca a metà della graduatoria (11°) per
scolarizzazione superiore, universitaria e abbandono scolastico mentre per
l’indicatore sicurezza è 15esimo per effetto del numero di incidenti stradali
tra i più alti del Paese.
In Linea. Per lavoro e ambiente il Veneto occupa
posizioni di retroguardia: entrambi gli indicatori lo collocano al 5° posto, da
un lato per effetto dei tassi di disoccupazione e occupazione giovanile ma con
un’occupazione femminile più alta della media, dall’altro tra le peggiori per
superamento del limite previsto di Pm10, pur essendo leader nella raccolta
differenziata.
I Piu’. Per dimensioni del benessere materiale, il
Veneto è la regione con minor disuguaglianza nella distribuzione del reddito e
seconda per livello di reddito equivalente. La regione primeggia anche per la
salute, dove tutti gli indicatori registrano valori buoni o comunque nella
media. Risultati positivi per uso del tempo e relazioni personali e sociali:
molto buono il tasso di lettura, la pratica dello sport e partecipazione agli
spettacoli e buona «partecipazione sociale» malgrado una bassa densità di
organizzazioni di volontariato.
Veneto A Confronto Con Le Altre Regioni -
Escluso il Trentino Alto Adige, che sulla base di
tutti gli indicatori considerati sembra essere un territorio “oltre confine”
(valore dell’indice unico 0,82), le regioni possono essere classificate in tre
gruppi. Il Veneto, con un valore di 0,69, si piazza in seconda posizione, nel
primo gruppo di regioni, davanti a Valle d’Aosta, Toscana, Marche, Lombardia ed
Emilia Romagna. Nel secondo gruppo troviamo Liguria, Umbria, Friuli Venezia
Giulia e Piemonte mentre nel terzo gruppo Molise, Sardegna, Abruzzo, Lazio,
Puglia, Basilicata, Campania e Sicilia.
Venezia, Il Nord Est E Le Città Metropolitane -
Se il Veneto primeggia tra le regioni italiane per
livello di benessere, non altrettanto accade per Venezia. Nel confronto col
resto del Nord Est, la provincia lagunare è in decima posizione nella
graduatoria (0,63) guidata da Trento e Bolzano (0,77). Tra le province venete
in testa c’è Verona (0,76) davanti a Padova (0,74), Belluno (0,72), Vicenza
(0,7) e Treviso (0,64), con Rovigo fanalino di coda (0,5). Pur essendo sul
podio delle province nordestine per benessere materiale, Venezia mostra
criticità nelle dimensioni dell’ambiente, sicurezza e lavoro e non eccelle in
istruzione e relazioni personali e sociali. Il confronto con le altre città
metropolitane è invece premiante per Venezia (0,67), in quarta posizione nella
graduatoria guidata da Firenze, Bologna e Milano.
«La grave crisi economica e finanziaria sta colpendo
duramente il Pil, ma anche il benessere del Veneto e dei veneti – commenta Gian
Angelo Bellati, segretario generale Unioncamere Veneto –. Se poi guardiamo alla
tendenza per il futuro, dovremmo preoccuparci ancora di più e spingere il
Governo a tagliare le spese inutili che si annidano in alcune regioni e nello
stesso Stato al fine di favorire gli investimenti, lo sviluppo, la crescita. In
altre parole, Pil e benessere possono essere interdipendenti a fronte di una
tassazione sempre più impietosa che sta distruggendo il nostro tessuto
produttivo e, di conseguenza, sociale».
«Nell’ambito del Progetto “Oltre il Pil”, che Camera
di Commercio di Venezia e Unioncamere Veneto portano avanti con convinzione da
ormai quattro anni, è stato realizzato un interessante focus sul benessere
delle province del Nord Est e delle Città Metropolitane – aggiunge Roberto
Crosta, segretario generale dell’Ente camerale veneziano –. L’aspetto
confortante è che la nostra provincia di Venezia, rispetto alle altre città
metropolitane, esce molto bene da questa indagine, sia per il benessere
economico sia per altri indicatori chiave come la salute. Ciò non toglie,
tuttavia, che è più che mai necessario puntare velocemente a una riforma sulla
spesa pubblica per sbloccare risorse per la crescita e lo sviluppo».
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CALABRIA: PUBBLICATA LA NEWSLETTER DELLA TRASPARENZA |
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Catanzaro, 4 luglio 2013 - In attuazione del programma
triennale per la trasparenza e l´integrità 2013-2015, la Regione pubblica con
cadenza trimestrale la newsletter della trasparenza: uno strumento di
comunicazione semplice ed immediato attraverso cui tenersi aggiornati e
reperire notizie sulla trasparenza mediante “abstract”.
Un punto di incontro virtuale per favorire il
confronto tra P.a. E cittadini, allo scopo di far conoscere buone pratiche e
sensibilizzare alla tematica.
La newsletter è stata appena pubblicata all´interno
della "Finestra di dialogo” nella nuova Sezione "Amministrazione
Trasparente" del sito istituzionale regionale http://www.regione.calabria.it/
Per ricevere via mail la newsletter si può inviare
apposita richiesta; il modulo di iscrizione è disponibile al seguente link:
http://www.Regione.calabria.it/trasparenza/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=87&itemid=129
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PROVINCE: INIZIATA L´UDIENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE MA LA CAMERA DI CONSIGLIO POTREBBE DURARE FINO AL 16 O 17 LUGLIO |
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Roma, 4 luglio 2013 - Aula della Corte Costituzionale
Le competenze, la profonda modifica della sistema elettorale e il riordino
della Province all´esame della Consulta. La Corte Costituzionale esamina
nell´udienza pubblica iniziata martedì pomeriggio i ricorsi presentati dalle
Regioni contro il decreto Salva Italia (decreto 201) del dicembre 2011 che
all´articolo 23 (commi dal 14/o al 22/o) che ha di fatto ´svuotato´ le
competenze delle Province e ne ha profondamente modificato gli ordini di
governo: non più di 10 componenti eletti dai Comuni e il presidente scelto
all´interno del consiglio provinciale. Sotto la lente della Corte anche il
decreto 95 del 2012 sul riordino delle Province in base ai due criteri dei 350
mila abitanti e dei 2.500 chilometri di estensione in base ai ricorsi avanzate
dalle autonomie. I ricorsi presentati da numerose regioni vengono trattati
assieme, e una decisione della Corte arriverà al termine della camera di
consiglio, che potrebbe allungarsi al 16-17 luglio.
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BILANCIO: ABRUZZO, VARIAZIONE DA 17 MLN CHE DÀ RISPOSTE REALI APPROVATO ANCHE IL FONDO UNICO DEI TRASPORTI |
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Pescara, 4 luglio 2013 - Una variazione di bilancio complessiva da 17
milioni di euro, proposta dall´assessore al Bilancio, Carlo Masci, è stata
approvata, nella seduta del 2 luglio, dal Consiglio regionale. "Si tratta
di una manovra finanziaria che, nonostante la crisi, - ha commentato
l´assessore Masci - trova nella Regione un punto di riferimento importante ed
in grado di dare risposte concrete ad alcuni settori chiave come la cultura,
gli operatori del mare, la ricerca e la formazione per circa 8 milioni di euro.
Un work in progress equilibrato che ci ha consentito di risolvere, con il buon
senso e senza fare un euro di debito, - ha continuato - tutte le problematiche
che si sono via via presentate. In particolare, - ha commentato Masci ? abbiamo
ridato ossigeno a categorie in affanno come la marineria di Pescara (404 mila
euro) ed agli operatori commerciali del porto del capoluogo adriatico
(ulteriori 200 mila euro rispetto ai 100 già inseriti in Finanziaria). Siamo,
inoltre, riusciti - ha proseguito - a trovare fondi per le Istituzioni e le
associazioni culturali presenti sul territorio che lamentavano scarsità di
risorse per un ammontare di circa 3 milioni 400 mila euro ed abbiamo anche
istituito, seconda Regione in Italia dopo l´Emilia Romagna, il fondo unico per
i trasporti (132 milioni di fondi statali oltre ad una cinquantina di milioni
di risorse regionali). In questo modo ? ha sottolineato l´assessore - anche un
settore nevralgico per la nostra regione come quello dei trasporti avrà una
unicità di gestione e questo ci permetterà di fare ulteriore chiarezza nei
conti, in linea con le azioni di risanamento e semplificazione che abbiamo
condotto rispetto alla gestione finanziaria". Ma c´è un´altra operazione
finanziaria che l´assessore Masci rivendica con orgoglio. "Mi riferisco -
ha chiarito l´assessore - alla sostituzione del mutuo da 200 milioni di euro,
acceso nel 2010 presso il Governo, attraverso un´anticipazione di cassa che
sarebbe servita per coprire i debiti del 2004, 2005 e 2006, con un nuovo mutuo
da 174 milioni di euro e con un tasso di interesse pari alla metà di quello
accordatoci tre anni fa. Un nuovo mutuo, quindi, che consentirà alla Regione di
risparmiare, in trenta anni, più di 100 milioni di euro. In realtà, - ha
spiegato Masci ? questa operazione è stata possibile proprio perché non abbiamo
mai utilizzato quei 200 milioni di euro visto che avevamo concordato con il
Governo che li avremmo usati solo se ne avessimo avuto realmente bisogno".
Per di più, Masci ha sottolineato, come sia stata "risolta positivamente
anche la questione dell´utilizzo dell´avanzo di amministrazione per 9 milioni
di euro attraverso la reiscrizione dei residui perenti. Circostanza che aveva
determinato l´impugnativa da parte del Governo. Ora, però, è stata garantita
copertura a quelle risorse, apri appunto a 9 milioni di euro, con fondi
regionali ed è stato eliminato così il contenzioso con il Governo
nazionale". L´assessore al Bilancio ha ricordato, infine, come "questa
variazione abbia anche consentito di rispondere in maniera congrua alle
esigenze del personale di alcuni centri di ricerca di rilievo come il Cotir ed
il Crab e di enti di formazione come il Ciapi o di realtà importanti per la
zootecnia come l´Ara, l´associazione regionale degli allevatori, creando così
le premesse per rivitalizzare e rilanciare le loro preziose attività svolte nei
rispettivi campi".
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BOLZANO: SPENDING REVIEW, NUOVO VERTICE DELLE AUTONOMIE: INTESA O RICORSO |
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Bolzano, 4 luglio 2013 - Rinvio del chiarimento alla
settimana prossima: questo l´esito del vertice del 3 luglio a Roma tra le
autonomie speciali, riunite per trovare in extremis un´intesa sulla
ripartizione del contributo per il risanamento delle finanze pubbliche.
L´assessore provinciale alle finanze Roberto Bizzo ha ribadito l´esigenza che
le autonomie trovino un accordo e mostrino al Governo di saper marciare unite.
Senza intesa si profila un ricorso alla Consulta.
"Dobbiamo dimostrare che siamo bravi a
risparmiare, che lo facciamo più velocemente dello Stato, che sappiamo
anticipare le riforme e marciare uniti": è quanto l´assessore provinciale
Roberto Bizzo ha ribadito a Roma al vertice tra le Regioni e le Province
autonome, ancora alla ricerca di un´intesa su come ripartire internamente i
tagli di 1,2 miliardi di euro richiesti dal Governo alle speciali quale
contributo al risanamento delle finanze pubbliche. Senza accordo la
ripartizione sarà calcolata in base alla tabella dei consumi intermedi (le
spese per l´acquisto di beni e servizi), che favorisce il Trentino e il Friuli
rispetto alle altre autonomie a causa di una diversa allocazione delle spese e
di una differente organizzazione interna.
Oggi i rappresentanti di Trentino e Friuli non erano
presenti all´incontro, quindi la decisione è rinviata a un nuovo vertice la
prossima settimana: "Ma la Provincia di Bolzano e le altre speciali
presenti oggi hanno concordato su una stessa posizione: o si trova un accordo
equo oppure si apre la strada al ricorso alla Corte costituzionale per chiedere
il rimborso delle somme dovute a seguito di quella che consideriamo una
disparità", sottolinea l´assessore Bizzo che ricorda come in sede di
applicazione della spending review si era sempre detto che i tagli avrebbero
dovuto essere corrispondenti al volume dei bilanci: "Dobbiamo ritrovare
l´unità a difesa delle autonomie, non possiamo far saltare tutto per interessi
di bottega", esorta l´assessore.
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ROMA CAPITALE; AUTO DI SERVIZIO SOLO PER IMPEGNI ISTITUZIONALI |
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Roma, 4 luglio 2013 - “La Giunta di Roma Capitale,
nella seduta odierna, ha approvato una memoria, proposta dal Vicesindaco Luigi
Nieri, che dispone la sospensione dell’utilizzo delle autovetture di servizio
in ‘uso esclusivo’ e una diversa utilizzazione delle autovetture in uso non
esclusivo. Da oggi in poi, in sintesi, le auto di servizio potranno essere
utilizzate unicamente per impegni istituzionali e non saranno più nella piena
disponibilità dei rappresentanti istituzionali e del personale amministrativo.
La Giunta, il Consiglio e il personale dirigente amministrativo, da oggi,
potranno usufruire delle auto di servizio solo previa richiesta e successiva
autorizzazione. Si tratta del primo passo verso una riorganizzazione
complessiva del sistema di gestione del parco auto di Roma Capitale che tenga
conto dei criteri di efficienza e di sobrietà nell’uso delle risorse
pubbliche”. Lo rende noto l’Ufficio Stampa del Campidoglio.
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PAGAMENTI PA, ON LINE TUTTI I 2258 MANDATI LIQUIDATI DALLA PROVINCIA DI TORINO ALLE DITTE SAITTA: “HO CHIESTO AL MINISTRO SACCOMANNI DI POTER PAGARE ANCORA” |
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Torino, 4 luglio 2013
- Sono 2.258 per un totale di
poco meno di 46 milioni di euro e sono on line sul sito istituzionale http://www.provincia.torino.gov.it/
tutti i mandati di pagamento che la Provincia di Torino ha liquidato alle ditte
dopo che il Governo con l’ormai famoso decreto 35 ha liberato una parte dei
fondi.
“Ribadisco l’importanza del provvedimento sblocca
debiti dellaa Pubblica Amministrazione – commenta con soddisfazine il
presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta – perchè ha garantito agli enti locali spazi finanziari
per il pagamento delle spese di investimento sostenute nell’anno, a fronte dei
debiti del 2012. Il plafond a disposizione dei pagamenti per le Province è
stato usato preossochè al 100% ed ho chiesto al Governo la possibilità di
proseguire nei pagamenti per ulteriori 500 milioni di euro. La dimostrazione
dell’importante ruolo che le Province hanno svolto e ancora possono svolgere
per favorire la ripresa economica dei territori”.
Saitta ha inviato anche una lettera al presidente del
Collegio costruttori Alessandro Cherio in cui illustra i dettagli sui pagamenti
completati ma anche le modalità di pubblicazione on line, nel rispetto di
quanto previsto proprio dal decreto 35.
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AL VIA IL COORDINAMENTO PROVINCIALE DEI COMITATI UNICI DI GARANZIA RIUNITI IN UN’UNICA REALTÀ I CUG DI PROVINCIA, COMUNE, UNIVERSITÀ, AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA, AIPO-ADBPO E AUSL DI PARMA. |
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Parma, 4 luglio 2013 – Scambiare buone prassi in modo da creare le migliori
condizioni organizzative orientate al benessere dei dipendenti, prestando
particolare attenzione alle situazioni di disparità e disagio. Si è costituito
nei giorni scorsi, su iniziativa della Consigliera provinciale di Parità di
Parma Cecilia Cortesi Venturini, il Coordinamento provinciale dei Comitati unici
di garanzia del territorio, composto dai Comitati unici di garanzia (Cug) di
Provincia, Comune, Università, Azienda Ospedaliero-universitaria, Aipo-adbpo e
Azienda Usl di Parma. Un’unica realtà che permetterà quindi ai diversi Cug non
solo di scambiarsi progetti già attuati all’interno di ciascun Ente ma anche di
lavorare su una progettazione comune. I lavori del Coordinamento saranno
pubblicati per estratto sui siti di ciascuna delle realtà coinvolte. |
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SALE L’INFLAZIONE A FIRENZE, AUMENTANO I PREZZI DI GENERI ALIMENTARI E ALBERGHI |
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Firenze, 4 luglio 2013 - Spesa al Mercato Sale
l’inflazione a Firenze nel mese di giugno, con l’aumento dei prezzi di generi
alimentari e alberghi. Come emerge dalle rilevazioni dell’Ufficio comunale di
Statistica, la variazione mensile è +0,5% (mentre a maggio era +0,4%), mentre
la variazione annuale è +1,1% (+0,9% a maggio). A contribuire a questo dato
sono state, rispetto al mese precedente, soprattutto le variazioni nella
divisione Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+1,4%), Servizi ricettivi e
di ristorazione (+1,4%) e Trasporti (+0,5%).
In particolare, nella divisione Prodotti alimentari e
bevande analcoliche, sono aumentati i prezzi della frutta (+15,1) e di pesci e
prodotti ittici (+1,0%). La variazione annuale passa da +3,2% di maggio a +2,7%
del mese in corso. Nella divisione Servizi ricettivi e di ristorazione sono in
aumento i servizi di alloggio (+5,0% rispetto al mese precedente e +5,9%
rispetto allo stesso mese dell’anno precedente). Nella divisione Trasporti,
aumento dei prezzi di carburanti e lubrificanti (+0,9% rispetto a maggio 2013 e
-3,0% rispetto a giugno 2012), trasporto aereo passeggeri (+5,7% rispetto a
maggio 2013) e trasporto marittimo e per via d’acqua interne (+13,1% su base
mensile).
I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore
frequenza dai consumatori sono aumentati di +0,6% rispetto al mese precedente e
sono in aumento di +1,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I
prodotti a media frequenza di acquisto sono aumentati di +0,6% rispetto a
maggio 2013; quelli a bassa frequenza sono diminuiti, nello stesso periodo, di
-0,2%.
I beni, che pesano nel paniere per circa il 56%, hanno
fatto registrare a giugno 2013 una variazione di +0,4% rispetto allo stesso
mese dell’anno precedente. I servizi, che pesano per il restante 44%, hanno
fatto registrare una variazione annuale pari a +1,7%.
Scomponendo la macrocategoria dei beni, si trova che i
beni alimentari registrano una variazione annuale pari a +2,9%, mentre i beni
energetici sono in diminuzione di -0,6% rispetto a giugno 2012. I tabacchi
fanno registrare una variazione di +0,4% rispetto allo stesso mese dell’anno
precedente.
La componente di fondo (core inflation) che misura
l’aumento medio senza tener conto di alimentari freschi e beni energetici è
+1,0%. L’indice generale esclusi energetici è +1,3%.
La rilevazione si è svolta dal 1° al 21 del mese di
giugno su oltre 900 punti vendita (anche fuori dal territorio comunale)
appartenenti sia alla grande distribuzione sia alla distribuzione tradizionale,
per complessivi 11.000 prezzi degli oltre 900 prodotti compresi nel paniere.
Sono poi considerate anche quotazioni di prodotti rilevati nazionalmente e
direttamente dall´Istituto Nazionale di Statistica. I pesi dei singoli prodotti
sono stabiliti dall´Istat in base alla rilevazione mensile dei consumi delle
famiglie e dai dati di contabilità nazionale.
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BOLZANO: INTRODOTTE LIMITAZIONI ALLA LIBERA CIRCOLAZIONE DEI LAVORATORI CROATI NEL MERCATO DEL LAVORO NAZIONALE |
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Bolzano, 4 luglio 2013 -
Il direttore della Ripartizione lavoro della
Provincia, Helmuth Sinn, specifica in un´apposita nota che l´ingresso della
Croazia nell´Unione Europea, celebrato il 1° luglio scorso, non coincide con la
piena libera circolazione dei lavoratori croati all´interno dell´Unione stessa.
Infatti i Paesi membri dell´Unione possono prevedere
delle limitazioni all´accesso al mercato del lavoro in primo luogo per un
periodo di due anni e successivamente per altri tre anni. L´italia ha
introdotto questa regolamentazione transitoria che prevede una limitazione
dell´accesso al mercato del lavoro nazionale per i lavoratori croati.
Questa limitazione non vale però per quanto riguarda
il lavoro stagionale nei settori dell´agricoltura e turistico-alberghiero.
"In base a questa regolamentazione", rileva
il direttore Sinn "sono state abolite tutte le procedure di autorizzazione
sinora previste per i lavoratori stagionali provenienti dalla Croazia che
possono essere quindi assunti in lavori stagionali come i lavoratori locali od
i cittadini provenienti da altri stati Ue". Analoghe facilitazioni sono
previste anche per lavoratori altamente qualificati o per infermieri.
Per tutti gli altri settori, prosegue la nota della
Ripartizione lavoro, attualmente non vi sono opportunità di lavoro per lavoratori
provenienti dalla Croazia in quanto non sono previsti degli appositi
contingenti.
Analoghe misure transitorie che limitano
l´occupabilità di lavoratori croati sono state adottate anche da Germania,
Austria, Grecia, Slovenia ed altri Paesi dell´Unione Europea.
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GIOVANI: PROVINCIA DI PARMA E AZIENDE, INSIEME PER IL LAVORO OTTIMI I RISULTATI DEL PRIMO CORSO DI ALTA SPECIALIZZAZIONE PER DIPLOMATI REALIZZATO CON IL DIRETTO COINVOLGIMENTO DELLE AZIENDE. |
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Parma, 4 luglio 2013 - Tecnologo nella meccanica, è
questa la nuova qualifica grazie alla quale dodici giovani parmensi avranno
accesso nel mondo del lavoro. Certo il numero non è di quelli grandi, ma merita
attenzione, oltre alla quasi immediata occupabilità, la modalità innovativa con
cui sono stati formati questi dodici diplomati.
Il “Tecnologo di prodotto e di processo nella
meccanica” è infatti uno dei cinque percorsi di alta formazione sperimentati
per la prima volta dalla Provincia di Parma con il Piano formativo 2012. Una
azione finanziata (500mila euro) dallo stesso ente e partecipata da 64 giovani,
progettata e realizzata, oltre che con gli enti di formazione, con le imprese
del territorio. Quarantaquattro realtà economiche complessivamente, coinvolte
non solo nella fase dello stage, ma fin dall’identificazione dei contenuti e
dell’impianto dell’attività formativa, con un impegno diretto nella docenza. Le
imprese sono state dunque chiamate a dare un preciso contributo d’idee e di
conoscenza, in modo da rendere quelle attività più rispondenti alle richieste
del mercato.
Del progetto si è parlato oggi in Provincia, a
conclusione del primo corso, attuato dall’Ente di Formazione Forma Futuro e
realizzato con le aziende: Dallara automobili, Turbocoating, Deltatek,
Inkaytechnology e Bercella.
“Abbiamo cercato di interpretare il ruolo di ente di
programmazione in modo nuovo e concreto, insieme alle imprese che sono il vero
patrimonio del territorio – ha detto il presidente della Provincia Vincenzo
Bernazzoli - In questo modo pensiamo di
avere utilizzato al meglio le risorse pubbliche per una collaborazione
finalizzata al lavoro per i giovani”.
“ La ricetta dei mille posti di lavoro non esiste,
bisogna individuare tutte le nicchie dove ci può essere sviluppo e occupazione
di qualità – ha osservavo Gian Paolo Dallara della Dallara Automobili. “Non
esiste azienda competitiva in un territorio non competitivo, qui ci sono molte
imprese che portano valore ed è importante che le istituzioni facciano da
collante – ha aggiunto l’Ad Andrea
Pontremoli che ha anche preannunciato l’assunzione, dopo le prime due
effettuate da subito, di altri cinque allievi al momento in procinto di
svolgere una work experience (cioè un percorso integrato di 350ore) presso la
stessa azienda. “Ce li siamo contesi fra aziende” ha aggiunto Pontremoli.
La Turbocoating, altra impresa leader, ne ha assunto
uno e altri quattro stanno partecipando, lì e presso l’azienda Bertella, alla
work experience.
“ Abbiamo sempre puntato sui giovani, la nostra
impresa è nata nel 1973 e i manager di oggi sono i giovani assunti allora – ha
spiegato Mauro Antolotti della Turbocoating – grazie ai giovani siamo riusciti
a crescere nonostante la crisi e ad aprire un ramo aziendale negli Usa.
Esperienze come queste che danno competenze vanno incentivate”.
“ Questa sperimentazione è un salto di qualità nella
formazione che ha dato buoni esiti - ha sottolineato Manuela Amoretti assessore
provinciale alla Formazione e Politiche del lavoro- riconfermeremo questa
modalità anche nel piano 2013 non solo per i giovani ma anche per i corsi
rivolti a disoccupati anche adulti”.
I 12 allievi diplomati, dai 19 ai 32 anni, hanno
frequentato complessivamente 500 ore, di cui 200 di stage, e approfondito campi
come il controllo di qualità, processi della sicurezza, e sulla fibra di
carbonio. All’interno del percorso è stato anche realizzato il “Progetto Badge”
al quale hanno partecipato tutti gli allievi, che ha portato a definire un
badge con la forma del volante di una auto da competizione. Ne sono stati
studiati e realizzati due prototipi e, dopo la scelta, è stata lanciata una
produzione di 50 esemplari. Uno è stato offerto in visione durante l’incontro
di oggi. Se questa sperimentazione darà risultati positivi la Dallara adotterà
il badge per i suoi clienti.
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‘LAZIO IDEE’. I FONDI DALL’EUROPA PER I PROGETTI DEI CITTADINI. |
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Roma, 4 luglio 2013 - Usare meglio i fondi
dall’Europa, per creare lavoro vero. La Regione apre una fase nuova,
coinvolgendo i cittadini e le realtà del territorio nella programmazione del
Fondo Sociale Europeo.
Si tratta di circa 780 milioni di euro da investire
tra il 2014 e il 2020 su formazione, integrazione sociale e start up.
“E’ l’inizio di una nuova fase - ha detto il
presidente, Nicola Zingaretti - Bruxelles è un’altra regione del Lazio, non
un’istituzione separata dal nostro modo di lavorare. Vogliamo creare
discontinuità con l’innovazione, con uno sguardo davvero improntato alla società, ai suoi
problemi e alle sue esigenze”.
Protagonisti saranno i cittadini e le associazioni,
con i loro progetti e le loro idee. Questo video racconta la prima giornata che
abbiamo organizzato per decidere insieme come spendere le risorse dall’Europa.
Http://www.youtube.com/watch?v=p5vanpuarpc
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CARA DI BARI: GOVERNO INTERVENGA MODIFICANDO LEGGI |
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Bari, 4 luglio 2013 -
“L´episodio che stanotte si è verificato all´interno del Cara di Bari è
destinato a segnare punto di svolta. Così non si può andare più avanti”. Così
l´assessore regionale con delega alla cittadinanza sociale Guglielmo Minervini
commenta gli scontri che sono avvenuti nel Centro per richiedenti asilo di
Bari. "Questa situazione – continua Minervini - è purtroppo la
manifestazione più evidente delle croniche carenze strutturali del sistema di
accoglienza, già evidenziate nelle diverse pronunce della Corte Europea per i
diritti dell’uomo (Cedu), che ha ammonito l’Italia per gli standard
d’accoglienza e per la situazione di degrado cui costringe richiedenti e
rifugiati”.
“In Italia – prosegue l´assessore - i numeri dei
richiedenti e rifugiati sono elevati ma non emergenziali. Tuttavia è proprio l’assenza
di azioni di governo specifiche e strutturate a determinare un continuo stato
di emergenza, al quale si risponde con azioni straordinarie che non servono
affatto ad accrescere il sistema di accoglienza nazionale, così come ha
dimostrato il piano straordinario per l’Emergenza nord Africa”.
L´assessore affronta il problema sul piano
strutturale: “Il sistema d’accoglienza italiano è inadeguato sia numericamente
sia per la carenza degli standard minimi. La maggior parte dei richiedenti
asilo vive in uno stato d’abbandono, senza alcuna possibilità di accesso ai
servizi essenziali, esposti ai rischi connessi alla condizione di marginalità
cui sono costretti. Questa situazione è ancor più drammatica per le cosiddette
categorie vulnerabili e le persone in condizioni di vulnerabilità, quali minori
non accompagnati, nuclei familiari, donne, vittime di violenza e di tortura,
persone con particolari disagi. Il sistema nazionale di accoglienza,
costituisce l´aspetto più carente del complessivo sistema italiano dell´asilo.
Allo stato attuale esistono sistemi diversi e separati, complessivamente
incapaci di gestire un numero di domande di asilo che invece potrebbero essere
gestite con strumenti di programmazione ordinaria.
Le ragioni di così gravi carenze sono da ricercare
nella costante incapacità degli ultimi Governi di realizzare un´adeguata
programmazione degli interventi, ma anche in una normativa in materia
particolarmente carente. Credo pertanto necessario ed urgente riformare le
forme di accoglienza dei richiedenti asilo, prevedendo la costituzione di un
unico sistema nazionale per la protezione dei richiedenti asilo (compresi i
minori stranieri non accompagnati) articolato su funzioni e ruoli propri dello
Stato, delle Regioni e degli Enti locali”.
“La vicenda di Bari – conclude l´assessore - ci
ricorda che occorre urgentemente avviare questo processo di revisione
dell’intero sistema di protezione internazionale, dalla fase di accesso alla
fase dell’accoglienza. Queste situazioni non sono più inquadrabili come fatti
di cronaca. Il Governo deve intervenire presto per prevenire altre possibili
situazioni di rischio”.
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RAPPORTO SULLA MAFIA: DALLA TOSCANA A PRATO |
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Firenze, 4 luglio 2013 - Provincia e Fondazione
Caponnetto hanno presentato a palazzo Buonamici il “Rapporto sulla mafia: dalla
Toscana a Prato”. L´assessore alle Politiche sociali Loredana Ferrara, insieme
al presidente della Fondazione Caponnetto, Salvatore Calleri, ha animato il
confronto, a cui hanno partecipato il senatore Mario Michele Giarrusso (M5s),
il deputato Federico Gelli (Pd) e Gianluca Lazzeri, consigliere della Regione
Toscana (Più Toscana).
“La mafia e le organizzazioni criminali sono favorite
dalla crisi – ha detto l´assessore Ferrara – Hanno a disposizione liquidità
enormi da offrire alle imprese in difficoltà abbandonate dalle banche, che
ormai erogano solo servizi finanziari e assicurativi. Dobbiamo tenere alta la
guardia a stare al fianco delle Forze dell´ordine, che ogni giorni presidiano
il territorio dimostrando attenzione e impegno. Purtroppo però sono ancora
troppo sole e hanno pochi strumenti a disposizione. Investire di più sulla
sicurezza deve essere la parola d´ordine. La prima linea è in Italia, perché
con la mafia deve essere guerra aperta”.
Calleri ha illustrato le parti salienti del report
sottolineando come in Italia si muovano organizzazioni autoctone e straniere in
un connubio esplosivo. “In Toscana i rischi più elevati sono sui fronti del
riciclaggio del denaro sporco e dell´usura – ha aggiunto Calleri - A Prato le
Forze dell´Ordine sono attentissime, hanno portato a termine in pochi anni ben
58 operazioni contro mafia e criminalità organizzata, ma è necessario uscire
allo scoperto, parlarne di più”.
Giarrusso, Gelli e Lazzeri si sono soffermati sui
lavori in corso al Parlamento per varare nuovi provvedimenti che taglino
chirurgicamente gli affari fra mafia e politica, ma anche sull´applicazione
della legge toscana in materia, promossa proprio da Gelli quand´era vice
presidente, che ancora ha difficoltà applicative.
Il Report - Il report, 40 pagine che ripercorrono
anche le indagini e le operazioni di polizia più significative sul territorio,
cerca di mettere a fuoco la situazione odierna, valutando penetrazione e
pericolosità delle varie organizzazioni, di origine italiana e straniera. “La
situazione esistente nella provincia di Prato è molto simile a quella della
vicina Pistoia – si dice nel report - La presenza mafiosa si conferma ai
massimi livelli, così come il rischio colonizzazione. Preoccupante è l’aspetto
riguardante il radicamento di clan della camorra. Di assoluto rilievo, poi, la
presenza della criminalità cinese e le problematiche connesse ai reati in
materia di sostanze stupefacenti”.
I dati del 2012 diffusi pochi giorni fa dal ministero
dell´Interno e pubblicati dal Sole 24 Ore registrano 14.600 reati denunciati in
tutta la provincia pratese, che si attesta all´incirca al decimo posto nella
graduatoria delle province meno sicure d’Italia. Rispetto al 2011, quando Prato
era settima (e prima in Toscana), c’è un calo dei reati denunciati del 3,29%.
Dal 1993 ad oggi, certifica il rapporto, sono state circa sessanta le
operazioni di polizia e 21 gruppi criminali mafiosi (10 clan della camorra, 8
della criminalità organizzata siciliana, 3 della ‘ndrangheta) coinvolti in
fatti accaduti nella provincia di Prato. A questi vanno aggiunti almeno 3
tipologie criminali cinesi (gang, triadi e nuova criminalità economica).
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BARI - CRESCONO LE IMPRESE ROSA, NONOSTANTE LA CRISI |
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Bari, 4 luglio 2013 - Si è parlato di fondamenti di
strategia aziendale, potenzialità dei mercati in relazione ai propri prodotti,
strategie e strumenti a sostegno del
processo di internazionalizzazione delle imprese italiane, con un focus sulle
imprese femminili, al seminario formativo sull’Internazionalizzazione che
Unioncamere nazionale ha organizzato in collaborazione con Unioncamere Puglia e
con il Coordinamento regionale dei Comitati Imprenditoria Femminile, presieduto
da Daniela Eronia. Ad ospitarlo stamani
la Camera di Commercio di Bari. Il seminario è stato seguito in streaming dalle
altre camere di commercio italiane.
Tira un buon vento per le imprese in rosa. “La
spiccata propensione imprenditoriale delle donne sta dando delle risposte
concrete alla crisi e alla riduzione delle opportunità di lavoro” ha detto nei
giorni scorsi il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, presentando
gli ultimi dati dell’Osservatorio. Nonostante siano stati dodici mesi davvero
difficili, tra marzo 2012 e marzo 2013 le imprese ‘in rosa’ hanno allungato il
passo aumentando il loro numero di oltre 10mila unità. In Puglia
tra il 31 marzo 2012 e il 31 marzo 2013 sono cresciute di 494 unità, con
un tasso dello 0,5% rispetto a quello del totale delle imprese che è dello 0,2%. La maggior parte sono società di
capitale. In Puglia sono 92.471 le imprese femminili su un totale di
380.707.
A queste realtà assai vivaci del tessuto
imprenditoriale regionali, affinché siano consapevoli protagoniste di scenari
sempre più globali, il sistema camerale nazionale sta dedicando un ciclo di
seminari, fra cui quello di oggi a Bar, al quale sono intervenuti Massimiliano
G. Falcone, Marketing internazionale e
Internazionalizzazione d’impresa presso lo Iulm di Milano e presso il
Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università degli Studi di Udine, che ha
parlato delle strategie per competere a livello globale; Alessandra Procesi che
si è soffermata sull’internazionalizzazione come opportunità di sviluppo
aziendale: i servizi e gli strumenti del sistema camerale e Marilina Labia
sulla valorizzazione e tutela della
proprietà industriale: la difesa del marchio/brand.
Riuscito il modello di presentazione che ha visto la
partecipazione interattiva delle imprenditrici presenti.
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