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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Aprile 2005
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LA COMMISSIONE RENDE NOTI GLI ORIENTAMENTI TRIENNALI INTEGRATI DANDO COSÌ CORSO EFFETTIVO ALLA STRATEGIA DI LISBONA  
 
Bruxelles, 18 aprile 2005 - "Il mese scorso i leader dell'Unione europea hanno dichiarato apertamente di essere pronti ad adottare le misure necessarie per guidare l'Unione verso l'obiettivo di una crescita più elevata e per realizzare le nostre ambizioni di carattere sociale e ambientale. Oggi ci mettiamo al lavoro", ha affermato il Presidente della Commissione José Manuel Barroso rendendo noto un pacchetto di orientamenti triennali integrati volti allattuazione della versione aggiornata dell'agenda di Lisbona. Ci sono molti meno orientamenti in quello che la Commissione descrive come un sistema più semplice e più mirato di governance economica comunitaria, incentrato sugli obiettivi fondamentali, ossia maggiore crescita e creazione di nuovi posti di lavoro. Il pacchetto fornisce un elenco completo di politiche macroeconomiche, microeconomiche e in materia di occupazione, che servono da guida agli Stati membri per la definizione di programmi nazionali di riforma entro l'autunno 2005. Dopo aver delineato il loro programmi triennali di riforma sulla base degli orientamenti, ogni autunno gli Stati membri dovranno esporre i dettagli dei progressi registrati in una relazione nazionale sullapplicazione della strategia di Lisbona. "La Commissione analizzerà e riassumerà tali relazioni in una relazione annuale sui progressi compiuti a livello di Unione nel mese di gennaio di ogni anno", si legge in una dichiarazione. Le misure macroeconomiche proposte negli orientamenti si pongono quale obiettivo un'espansione economica equilibrata e la piena realizzazione dellattuale potenziale di crescita dell'Ue. In particolare, gli Stati membri vengono sollecitati a evitare politiche che rafforzino la domanda in fasi di ripresa economica e che la riducano in fasi di recessione, a procedere alla riduzione del debito a un ritmo soddisfacente, e a garantire che i sistemi pensionistici e sanitari siano finanziariamente realizzabili e al contempo adeguati e accessibili. A livello microeconomico, agli Stati membri viene chiesto di espandere e approfondire il mercato interno, e di creare un ambiente economico capace di esercitare una maggiore attrattiva mediante il recepimento tempestivo della legislazione sul mercato interno, la riduzione degli aiuti di Stato, e garantendo la realizzazione di una rigorosa valutazione dimpatto economico, sociale e ambientale della nuova normativa. Al fine di promuovere conoscenza e innovazione a favore della crescita, la Commissione invita gli Stati membri ad aumentare la spesa pubblica nel settore della ricerca e sviluppo (R&s), ad attirare un maggior numero di studenti verso le discipline scientifiche, tecniche e ingegneristiche, e a impegnarsi per il lancio di iniziative tecnologiche comuni a livello europeo. Infine, gli orientamenti tesi a garantire nuovi e migliori posti di lavoro comprendono raccomandazioni volte ad attirare e trattenere più persone sul posto di lavoro, a modernizzare i sistemi di previdenza sociale, a migliorare l'adattabilità di lavoratori e imprese, e a aumentare gli investimenti nel capitale umano tramite una formazione migliore e competenze più adeguate. Gli orientamenti sottolineano inoltre il fatto che gli Stati membri e l'Ue dovrebbero cogliere tutte le opportunità possibili per coinvolgere nell'attuazione degli orientamenti i governi regionali e locali, le parti sociali e la società civile. "Dovremmo affrontare le sfide con uno spirito di ottimismo realistico", ha concluso il Presidente Barroso. "L'unione europea ha un potenziale enorme di sviluppo del proprio vantaggio competitivo. È essenziale promuovere con determinazione le azioni concordate, allo scopo di sfruttare appieno tale potenziale". Per vedere il pacchetto di orientamenti integrati consultare il sito: http://europa.Eu.int/growthandjobs/index_en.htm  
   
   
SCHRÖDER E PUTIN SOTTOSCRIVONO UN PARTENARIATO STRATEGICO NEL CAMPO DELLA RICERCA  
 
Bruxelles, 18 aprile 2005 - Il Cancelliere tedesco Gerhard Schröder e il Presidente russo Vladimir Putin hanno firmato un accordo di partenariato strategico nel settore della ricerca e dell'innovazione. I due paesi instaureranno una stretta cooperazione in diversi settori, comprendenti le nanotecnologie, le biotecnologie e le microtecnologie, nonché la ricerca spaziale, ambientale, marina e polare. È prevista altresì la creazione di istituti comuni di ricerca e di laboratori e un centro per la ricerca sulle applicazioni laser che sarà inaugurato quest'anno in Russia. La Russia otterrà inoltre lo status di partner in numerosi progetti internazionali su vasta scala, quali il progetto sul laser ad elettroni liberi nella città di Amburgo e l'acceleratore per esperimenti di fisica nucleare e subnucleare (adroni) a Darmstadt. "Una stretta collaborazione nel settore della ricerca e dell'istruzione con la Russia è la strada verso il successo per il futuro", ha affermato l'11 aprile il ministro tedesco dell'Istruzione e della ricerca Edelgard Bulmahn. Tra i paesi extracomunitari la Russia è già il partner più vicino alla Germania nel settore delle scienze. Sono in corso circa 550 accordi di partenariato fra università, e circa 10.000 fra studenti e ricercatori tedeschi e russi compiono studi nel paese partner.  
   
   
PREINFORMAZIONI PER DUE STUDI RELATIVI ALL'OBIETTIVO DI BARCELLONA  
 
Bruxelles, 18 aprile 2005 - La Commissione europea ha pubblicato le preinformazioni di due futuri bandi di gara per studi relativi all'obiettivo di Barcellona che prevede l'investimento del 3% del Pil nella ricerca. I due bandi di gara riguarderanno rispettivamente: uno studio in favore dei gruppi di esperti incaricati di aiutare il Comitato della ricerca scientifica e tecnica (Crest) ad applicare il metodo aperto di coordinamento riguardo all'obiettivo del 3% (bilancio indicativo: 75.000 euro); uno studio su un aspetto politico specifico connesso all'obiettivo del 3 % (bilancio indicativo: 45.000 euro). Data prevista per l'avvio delle procedure di aggiudicazione per entrambi gli studi: 1 giugno. Per ulteriori informazioni sui bandi di gara consultare i seguenti indirizzi web: http://ted.Publications.eu.int/udl?request=seek-deliver&language=it&docid=068077-2005  http://ted.Publications.eu.int/udl?request=seek-deliver&language=it&docid=068076-2005  
   
   
PREINFORMAZIONE: VALUTAZIONE DELL'IMPATTO DEI PROGETTI "QUALITÀ DELLA VITA" DEL 5PQ  
 
Bruxelles, 18 aprile 2005 - La Commissione ha pubblicato la preinformazione di un futuro bando di gara relativo ad una valutazione dell'impatto dei progetti finanziati nell'ambito del programma tematico "Qualità della vita" del Quinto programma quadro (5Pq). Il titolo completo del futuro bando è il seguente: "Studio di valutazione dell'impatto dei progetti finanziati nell'ambito del Quinto programma quadro comunitario per la ricerca (1998-2002), in particolare del programma tematico "Qualità della vita e gestione delle risorse biologiche", azioni chiave 1, 4 e 5". Importo indicativo complessivo del bando di gara: 750.000. Data prevista per l'avvio delle procedure di aggiudicazione: 15 luglio. Per ulteriori informazioni relative alla gara consultare il seguente indirizzo web: http://ted.Publications.eu.int/udl?request=seek-deliver&language=it&docid=068072-2005  
   
   
INTERNET: GASPARRI, NUOVE INIZIATIVE PER TUTELA IDIOMA NAZIONALE  
 
Roma, 18 aprile 2005 - Si e' riunito il 13 aprile nella sede del Ministero delle Comunicazioni, in Viale America, il Gruppo di studio relativo al progetto ''L'italiano nella comunicazione digitale'', promosso dal Ministero, d'intesa con la Fondazione Ugo Bordoni, nell'ambito dei programmi del forum Tal (trattamento automatizzato della lingua). Alla riunione ha partecipato il Ministro delle Comunicazioni, on. Maurizio Gasparri, che ha sottolineato l'importanza dell'evento ''anche in riferimento alle attuali discussioni sulla difesa della lingua italiana in sede europea''. ''Ho voluto l'istituzione di questo gruppo di studio - ha dichiarato il Ministro - per monitorare e approfondire i mutamenti dell'idioma nazionale. Con lo sviluppo delle nuove tecnologie, la diffusione globale di internet, la nostra lingua puo' trovare nuova vitalita' ed al tempo stesso va difesa e tutelata. Esperienze come queste sono l'occasione perche' convergano ed entrino in sinergia nuove esperienze, quelle degli enti e delle istituzioni ma anche dei cittadini''. Nel corso dell'incontro e' stato presentato il progetto aggiornato. Tra le novita', l'integrazione di ''glossari di terminologie specialistiche'' nei sistemi automatici per il trattamento della lingua italiana nella comunicazione digitale. Presentata anche la suddivisione delle attivita' per settori di intervento. Gli ambiti d'azione sono quelli della formazione, della comunicazione digitale delle Pubbliche amministrazioni, dei beni e della attivita' culturali, degli enti di normazione per l'industria e l'imprenditoria, degli organici tecnici di studio e di ricerca.  
   
   
PREINFORMAZIONE: STUDI PER L'EURAB  
 
Bruxelles, 18 aprile 2005 - La Commissione europea ha pubblicato la peinformazione di un bando di gara per alcuni studi su argomenti che saranno selezionati dal comitato consultivo europeo per la ricerca (Eurab). Gli studi riguarderanno argomenti attualmente presi in considerazione dall'Eurab e dai suoi gruppi di lavoro. Bilancio indicativo del bando di gara: 150.000. Per ulteriori informazioni relative alla gara consultare il seguente indirizzo web: http://ted.Publications.eu.int/udl?request=seek-deliver&language=it&docid=068058-2005  
   
   
PREINFORMAZIONE DI UN BANDO DI GARA: STUDIO SULLE RETRIBUZIONI DEI RICERCATORI  
 
Bruxelles, 18 aprile 2005 - La Commissione europea ha pubblicato la preinformazione di un bando di gara per uno studio sulle retribuzioni dei ricercatori. L'avvio delle procedure di aggiudicazione è previsto nella seconda metà del 2005. Il bilancio indicativo per lo studio è di 300.000 euro. Per ulteriori informazioni relative alla gara consultare il seguente indirizzo web: http://ted.Publications.eu.int/udl?request=seek-deliver&language=it&docid=068049-2005  
   
   
DATI DI SINTESI DEL CONTO DEL SETTORE STATALE – FEBBRAIO 2005  
 
 Roma, 18 aprile 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di febbraio 2005. Fabbisogno del settore statale del mese di febbraio 2005
Milioni di euro
Formazione del fabbisogno
Entrate 29.259
Spese 35.723
di cui: spesa per interessi 6.180
Fabbisogno (-) / Disponibilità (+) -6.464
Copertura
Totale 6.464
Titoli a breve termine -470
Titoli a medio-lungo termine 20.394
Titoli esteri -1.170
Altre operazioni (1) -12.290
Comprendono la raccolta postale e il conto di disponibilità.
 
   
   
COPERTURA TAGLI FISCALI: SCONOSCIUTE LE SOLUZIONI INDICATE DA PANORAMA  
 
Roma, 18 aprile 2005 - Né al Ministero dell’Economia e delle Finanze né all’Agenzia delle Entrate si conoscono soluzioni di copertura fiscale come quelle indicate dalle anticipazioni di Panorama.  
   
   
BULGARIA: SELLA, PER LE IMPRESE ITALIANE PRONTI 500 MLN DI EURO AL FORUM DI SOFIA METÀ ITALIA BANCARIA E FINANZIARIA. PER GIOCARE IL RUOLO DI APRIPISTA VERSO LE IMPRESE ITALIANE  
 
Sofia, 18 aprile 2005 - Circa 500 milioni di euro pronti per le imprese italiane per finanziare le loro attività di internazionalizzazione e di import-export con la Bulgaria. È questo – secondo la stima fatta dall’Abi sui dati di 21 banche italiane - il plafond già stanziato dal settore bancario per quelle imprese che sulla strada dell’internazionalizzazione scelgono il mercato bulgaro. Una cifra, quella a disposizione delle imprese italiane, che risponde perfettamente alle loro esigenze di finanziamento. Infatti, di questo plafond il 50% non è ancora utilizzato. Ci sono dunque ampi margini per finanziare nuovi e ulteriori progetti in un’area destinata a diventare strategica tra Europa, Balcani e Medio Oriente. «In Bulgaria - ha detto a Sofia il Presidente dell’Associazione bancaria italiana Maurizio Sella nel corso del Business Forum Italo-bulgaro organizzato da Abi, Ice e Confindustria – è determinato l’impegno delle imprese bancarie a fare sistema con le Istituzioni e le imprese degli altri settori produttivi. Per dare impulso all’internazionalizzazione della nostra economia e fiducia ai nostri piccoli e medi imprenditori, promuovendo gli investimenti diretti e la collaborazione con gli imprenditori bulgari. E arriviamo con tempismo - ha aggiunto il Presidente dell’Abi - all’indomani del via libera del Parlamento di Strasburgo all’ingresso del Paese nell’Unione Europea, previsto per il 2007». «Dopo le missioni in Cina e India al seguito del Presidente della Repubblica italiana Carlo Azeglio Ciampi, è ora la volta dei vicini di casa dell’Europa dell’Est – ha aggiunto Sella - e in particolare della Bulgaria. Dove le opportunità d’investimento per gli imprenditori italiani sono molte e molte di più sono le prospettive di sviluppo». «La nostra presenza nel mercato bulgaro è già di primissimo piano. Ma anche qui vogliamo diventare leader, risultato già raggiunto in alcuni paesi dell’Europa orientale. Oggi - ha detto Sella - siamo venuti insieme alle imprese e alle istituzioni con una delegazione che rappresenta per totale attivo circa il 50% dell’intero settore bancario. A conferma che in Bulgaria vogliamo esserci ancora di più». Metà Italia bancaria e finanziaria dunque partecipa al Forum di Sofia, a dimostrazione del fortissimo interesse verso questo mercato. «Dove l’industria bancaria italiana, già pronta per la prossima missione in Turchia, vuole giocare il ruolo di apripista per le imprese italiane» ha concluso Sella. Bnl, Banca di Roma, Banco popolare di Verona e Novara, Monte dei Paschi di Siena, Unicredit, Banca popolare Emilia-romagna, Sanpaolo Imi e Banca Sella sono le banche della delegazione Abi. Alla quale, per la prima volta, hanno aderito anche società del settore finanziario e dei servizi bancari: Sia (Società interbancaria per l'automazione), Cartasi, Siteba, Ssb.  
   
   
ABI: DIMINUIRE COSTI E CONSUMI ENERGETICI ABI ENERGIA, IL CONSORZIO COSTITUITO DAL SISTEMA BANCARIO ITALIANO, DIVENTA OPERATIVO. PER LE BANCHE POSSIBILE UN RISPARMIO ANNUO DI 5 MILIONI DI EURO  
 
Roma, 18 aprile 2005 - Diminuire i costi e i consumi energetici, ridurre l’impatto ambientale e il rischio operativo delle banche. Sono gli obiettivi principali di Abi Energia, il Consorzio costituito un anno fa dalle banche italiane e dalle imprese del settore energetico. Il Consorzio, che entra ora nella fase operativa, è stato presentato oggi al convegno “L’energia in Banca”, organizzato dall’Abi, Associazione bancaria italiana. Abi Energia opera nella nuova realtà del libero mercato energetico in cui nascono, per le banche, nuove opportunità e nuove esigenze: condizioni economiche vantaggiose, contratti di fornitura semplici e chiari, possibilità di confrontare le offerte economiche. Dall’analisi della domanda di energia del settore bancario e dallo studio dell’offerta del mercato energetico è stato messo a punto un Accordo quadro tra Abi Energia e i fornitori. Già tre convenzioni sono state stipulate con tre fornitori grazie alle quali è possibile ottenere un vantaggio economico, rispetto al mercato vincolato, pari a uno sconto dell’8% sulla componente tariffaria “Cca” (Componente a copertura dei costi di acquisto). «Le convenzioni sono un valido strumento per il passaggio al libero mercato per tutte quelle banche che oggi si rivolgono, del tutto o in parte, a quello vincolato» ha detto Giuseppe Zadra, Direttore generale dell’Abi, aprendo il lavori del Convegno. Ciò non soltanto in relazione alla possibilità di ottenere condizioni economiche vantaggiose, ma anche rispetto ai chiari e semplici contenuti contrattuali delle convenzioni e alla garanzia di elevati livelli di servizio. I fornitori, infatti hanno dato la disponibilità a produrre flussi di rendicontazione elettronici che permettono una gestione ottimizzata dei processi amministrativi. 5 milioni di euro è la stima del risparmio annuo che le banche italiane potrebbero ottenere grazie alle convenzioni. Cifra che è il risultato di un’analisi dei dati sul consumo delle sole banche che acquistano energia sul mercato vincolato. Le banche italiane, sempre attente ai consumi energetici, per lo sviluppo del settore hanno fatto anche la loro parte: sono stati messi finora a disposizione circa 70 miliardi di euro, nell’ambito del project financing, per la costruzione di nuove centrali elettriche. «Una modalità di finanziamento, questa,» ha osservato ancora Zadra «che favorisce l’ingresso di nuovi produttori privati di energia sul mercato e una maggiore concorrenza nel sistema elettrico».  
   
   
CDA ANTONVENETA: L'OFFERTA DI ABN AMRO È CONGRUA  
 
Padova, 18 aprile 2005 - Il 15 aprile si è riunito il Consiglio di Amministrazione di Banca Antonveneta S.p.a. Erano presenti alla riunione il Presidente Tommaso Cartone, il Vice Presidente Vicario Francesco Spinelli, il Vice Presidente Giancarlo Folco, l’Amministratore Delegato Piero Montani e i Consiglieri Nicolò Azzollini, Romeo Chiarotto, Enrico Tomaso Cucchiani (collegato in audioconferenza), Jan Maarten de Jong, Leopoldo Mazzarolli, Gianni Mion, Gilberto Muraro, Maurice Oostendorp, Francesco Paolo Pagnan e Antonio Scala. Erano altresì presenti il Presidente del Collegio Sindacale Gianni Cagnoni e il Sindaco Effettivo Enzo Nalli. Hanno giustificato la propria assenza il Consigliere Gilberto Benetton e il Sindaco Effettivo Alberto Dalla Libera. Il Consiglio di Amministrazione ha esaminato (i) il comunicato trasmesso, in data 30 marzo 2005, da Abn Amro Bank N.v., ai sensi dell’art. 102 del Tuf e dell’art. 37, comma 2, del Regolamento Consob n. 11971/99 relativo all’offerta pubblica di acquisto volontaria sulle azioni ordinarie di Banca Antonveneta S.p.a.; e (ii) il Documento d’Offerta che ha ricevuto il nulla osta alla pubblicazione da parte di Consob in data 14 aprile 2005. Con riguardo alla valutazione e all’apprezzamento del corrispettivo offerto (pari ad Euro 25 per ogni azione ordinaria di Banca Antonveneta S.p.a.), il Consiglio di Amministrazione si è avvalso del supporto di primari advisor finanziari, individuati nelle banche d’affari Goldman Sachs International, Mediobanca – Banca di credito finanziario S.p.a. E Morgan Stanley & Co. Ltd. Il Consiglio di Amministrazione ha, quindi, approvato e trasmesso alla Consob il comunicato redatto ai sensi dell’art. 103, comma 3, del D. Lgs n. 58/98 e dell’art. 39 del Regolamento Consob n. 11971/99. Il comunicato è stato approvato da tutti gli Amministratori presenti, con l’astensione di un solo membro. Il Collegio Sindacale ha preso atto della deliberazione assunta dal Consiglio, senza formulare rilievi. Il Consiglio di Amministrazione di Banca Antonveneta S.p.a. Ha ritenuto condivisibili le logiche industriali alla base dell’Offerta, valutati anche i vantaggi dalla stessa derivabili per Banca Antonveneta S.p.a. E per i suoi azionisti. Anche sulla base del parere dei predetti advisor finanziari, ha valutato altresì congruo il corrispettivo offerto da Abn Amro Bank N.v.  
   
   
BANCA POPOLARE DI LODI: CDA CONFERISCE MANDATO AD AMMINISTRATORE DELEGATO PER TRATTATIVA CON ABN AMRO  
 
Lodi, 18 aprile 2005 - Il consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Lodi, presieduto da Giovanni Benevento, all’unanimità e con l’adesione del collegio sindacale, ha conferito mandato all’amministratore delegato Gianpiero Fiorani al fine di compiere ogni attività volta ad instaurare e, ove possibile, finalizzare con Abn Amro una trattativa per l’acquisto di azioni e obbligazioni convertibili della Banca Antonveneta S.p.a., attualmente detenute da Abn Amro. L’eventuale acquisto delle suddette azioni e obbligazioni convertibili, nell’ambito delle prescritte autorizzazioni di legge, non dovrà comunque comportare il superamento, da parte della Banca Popolare di Lodi, della soglia del 30% prevista dall’articolo 106 del Testo Unico della Finanza. Nella negoziazione volta all’acquisizione suddetta l’amministratore delegato sarà affiancato da consulenti legali e fiscali esterni all’uopo nominati. L’operazione in oggetto è coerente con il disegno strategico che la Banca Popolare di Lodi intende perseguire sulla Banca Antonveneta.  
   
   
BANCA INTESA BILANCIO 2004: DIVIDENDO DI 10,5 CENTESIMI DI EURO ALLE AZIONI ORDINARIE E DI 11,6 CENTESIMI DI EURO ALLE AZIONI DI RISPARMIO, PER UN TOTALE DI 729 MLN. DI EURO GILLES DE MARGERIE E UGO RUFFOLO CONFERMATI AMMINISTRATORI  
 
Milano, 18 aprile 2005 - L’assemblea ordinaria di Banca Intesa, riunitasi il 14 aprile sotto la presidenza di Giovanni Bazoli, ha approvato il bilancio dell’esercizio 2004, che si è chiuso con un utile netto di 1.141 milioni di euro. All’assemblea è stato anche presentato il bilancio del Gruppo al 31 dicembre 2004, che ha registrato un utile netto consolidato di 1.884 milioni di euro, in aumento di oltre il 55% rispetto ai 1.214 milioni del 2003. L’assemblea ha approvato la distribuzione di un dividendo per azione di 10,5 centesimi di euro alle azioni ordinarie e di 11,6 centesimi di euro alle azioni di risparmio per un totale di 729 milioni di euro (rispetto ai 330 milioni del precedente esercizio). Il pagamento del dividendo avrà luogo a partire dal giorno 21 aprile 2005, con stacco cedole il 18 aprile. L’assemblea ha confermato nella carica di amministratore i Signori Gilles de Margerie e Ugo Ruffolo, già cooptati dal Consiglio di Amministrazione rispettivamente il 17 gennaio 2005 e l’ 8 febbraio 2005, in sostituzione dei dimissionari Signori Michel Le Masson e Sandro Salvati. L’assemblea ha provveduto altresì a nominare il Collegio Sindacale e il suo Presidente per gli esercizi 2005-2006-2007 che risulta composto da Gianluca Ponzellini (Presidente), Rosalba Casiraghi (candidata della lista di minoranza), Paolo Andrea Colombo, Franco Dalla Sega, Livio Torio (Sindaci Effettivi), Paolo Giolla, Francesca Monti (Sindaci Supplenti).  
   
   
MEDIOBANCA: INDAGINE R&S SULLE PRINCIPALI BANCHE INTERNAZIONALI  
 
 Milano, 18 aprile 2005 - Si tratta della terza edizione dell’indagine annuale di R&s sulle maggiori banche internazionali. Essa copre 71 grandi gruppi di Europa, Giappone e Stati Uniti che a fine 2003 mettevano in evidenza un totale attivo di 25.090 miliardi di euro, un volume di depositi di circa 15.566 miliardi e 3,5 milioni di occupati. La dimensione degli attivi di questi istituti equivale al 60% circa del sistema bancario, rispettivamente europeo e giapponese ed il 70% circa di quello statunitense. Lo studio è disponile presso il sito internet www.Mbres.it    
   
   
200 MILIONI PER RIMBORSI IVA IN CONTO FISCALE: SIGLATA NUOVA CONVENZIONE TRA BANCA POPOLARE DI VERONA E AGENZIA DELLE ENTRATE  
 
Verona, 18 aprile 2005 - La Banca Popolare di Verona e l’Agenzia delle Entrate, nel contesto del più ampio protocollo di intesa siglato il 12 gennaio scorso da Abi, Confindustria e Amministrazione fiscale, hanno sottoscritto una convenzione per consentire l’anticipazione dei rimborsi Iva in conto fiscale e permettere così, alle imprese, l’accesso a innovative e ulteriori formule di finanziamento. Attraverso la convenzione, potranno ottenere - dopo il normale iter valutativo - un’anticipazione finanziaria fino all’80 per cento del credito, accertato e certificato nella sua consistenza dall’Agenzia delle Entrate, a tassi di interesse formali. La convenzione contiene, peraltro, una forte innovazione rispetto ad altre forme di finanziamento laddove, tale affidamento, verrà considerato di norma come una linea di fido aggiuntiva e non sostitutiva di quelle già concesse sotto altre forme. Tale innovazione consentirà di non sottrarre all’impresa liquidità finanziaria nella normale operatività, anzi produrrà nell’immediato nuova finanza per generare investimenti che, agendo come volano, consentiranno un’ulteriore crescita dell’attività produttiva delle imprese. Il plafond complessivo stanziato dalla Banca Popolare di Verona sarà inizialmente pari a 200 milioni di euro annui e sarà rotativo rispetto alle erogazioni.  
   
   
LA SUSSIDIARIETÀ: UNA STRATEGIA PER LO SVILUPPO? INCONTRO CON ALBERTO QUADRIO CURZIO E MASSIMILIANO FINAZZER FLORY  
 
Verona, 18 aprile 2005 - Dopo l’incontro con Giuseppe De Rita sulla situazione e sulle prospettive sociali ed economiche del Paese, il prossimo appuntamento di “Cinque sere per pensare”, la rassegna ideata e condotta da Massimiliano Finazzer Flory ed organizzata dal Banco Popolare di Verona e Novara, si rivolge ad un aspetto peculiare quale quello della sussidiarietà. La sussidiarietà non è la solidarietà. Perché la sussidiarietà è anche solidarietà. Di fatto, in questa parola dalle antiche radici ci sono diverse implicazioni, molte delle quali legate ai suoi impieghi più recenti, soprattutto di natura istituzionale. Giovedì 14 aprile,presso l’Auditorium del Banco Popolare di Verona e Novara, Alberto Quadrio Curzio, preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Cattolica di Milano, hanno risposto alle provocazioni di Finazzer Flory a partire dalla domanda “La sussidiarietà: una strategia per lo sviluppo?” Che sulla sussidiarietà e sullo sviluppo debba fondarsi il rapporto tra l’Italia e l’Europa è un’evidenza della quale Quadrio Curzio ha discusso nel suo libro Sussidiarietà e sviluppo (ed. Vita e Pensiero), rilevando come entrambi i princìpi abbiano trovato valorizzazione crescente nella storia e nei trattati europei, quando non altrettanto si può dire a proposito dell’Italia e della sua Costituzione economica che però si fonda su un passato che ha ben conosciuto la vivacità economico-sociale di certi distretti produttivi, quella sociale e civile del pubblico-libero, nonché quella la politica innovativa degli Enti territoriali. « Ma dopo l’allargamento del’Unione Europea e alla luce della firma della sua Costituzione la sfida che la sussidiarietà pone non riguarda tanto la sfera storica né quella politica, piuttosto il rapporto tra etica ed economia » afferma Finazzer Flory « un rapporto davvero cruciale per la nostra classe dirigente? ». Si terrà giovedì 26 maggio 2005, alle ore 17, l’incontro con Sergio Romano Geopolitica dell’Europa  
   
   
NUOVA PIATTAFORMA DI NEGOZIAZIONE PER EUROMOT, IL MERCATO DI BORSA ITALIANA PER LE EURO-OBBLIGAZIONI  
 
Milano, 18 aprile 2005 - Continua il processo di razionalizzazione e di semplificazione delle piattaforme tecnologiche a supporto dei mercati obbligazionari di Borsa Italiana. Da lunedì 11 aprile l'Euromot* è migrato con successo sull'infrastruttura tecnologica del Mot, il mercato delle obbligazioni e dei titoli di stato (sistema di negoziazione Mta). Il nuovo sistema di negoziazione consentirà l'introduzione di nuove funzionalità per garantire - coerentemente con il market model adottato dal Mot - una maggiore efficienza e capacità operativa. Rimarranno inalterate le caratteristiche dell'Euromot in termini di requisiti di partecipazione, strumenti negoziati e modalità di liquidazione dei contratti conclusi. Con questa ulteriore evoluzione delle proprie piattaforme, Borsa Italiana conferma il suo impegno sul mercato obbligazionario per ampliare sempre di più l'offerta di prodotti e di servizi.  
   
   
I MERCATI AZIONARI USA ED EUROPA  
 
 Milano, 18 aprile 2005 - Usa Ampi ribassi delle quotazioni Nel mese di marzo i mercati azionari statunitensi hanno mostrato un andamento debole, imputabile tra l’altro ai nuovi drastici aumenti del prezzo del greggio. Il rincaro dell’oro nero ha registrato un picco prossimo ai 58 dollari al barile Wti, suscitando timori di una conseguente diminuzione dei consumi privati, ovvero del principale sostegno dell’economia. Ha influito negativamente anche il recente aumento del tasso di riferimento; non a causa dell’aumento del tasso dei depositi a vista di altri 25 punti base (come previsto), quanto piuttosto per la dichiarazione del governatore della Fed Alan Greenspan, secondo cui la pressione inflazionistica è in crescita. Ciò ha suscitato preoccupazioni circa un possibile futuro inasprimento della politica monetaria da parte della banca centrale, che porterebbe rialzi immediati dei rendimenti. Sul fronte delle imprese sono finite sulle prime pagine Gm e American International Group (Aig), uno dei maggiori gruppi assicurativi mondiali, i cui ribassi delle quotazioni hanno gravato temporaneamente sull’intero mercato. Il quadro congiunturale continua a mantenersi prevalentemente positivo, anche se alla fine non è stato in grado di offrire un sostegno ai mercati. Dopo il minimo toccato a quota 10.400 punti, il Dow Jones Industrial Average ha chiuso a 10.500 punti, corrispondenti a una flessione di due punti percentuali su base mensile. Anche l’indice tecnologico Nasdaq ha subito una perdita della medesima entità. La congiuntura continua a sostenere l’andamento della borsa La recente tendenza negativa evidenziata dai corsi dei mercati azionari Usa non va sopravvalutata. A nostro avviso i mercati continueranno a essere sostenuti dal robusto andamento congiunturale. Con una previsione di crescita del prodotto interno lordo intorno al 3,5 per cento per il 2005, il percorso di crescita resta intatto, anche se nell’anno corrente la dinamica rallenterà. Tale andamento dovrebbe tuttavia essere in gran parte anticipato dalle quotazioni e pertanto non dovrebbe generare malumori degni di nota sui mercati. Da parte delle imprese potrebbero però ancora provenire sorprese spiacevoli, in quanto a nostro parere sono ancora necessarie delle correzioni per quanto riguarda le stime sui risultati. Nel complesso tuttavia per il 2005 prevediamo una solida situazione degli utili con tassi di crescita sempre promettenti. Nell’anno in corso a Wall Street ci sarà comunque spazio per un potenziale di apprezzamento, sebbene interrotto da temporanee fasi di debolezza. Germania Ed Europa Andamento modesto Nel mese di marzo l’andamento dei mercati azionari europei ha risentito dei dati negativi provenienti dagli Stati Uniti e dei nuovi, drastici aumenti del prezzo del greggio. Solo verso la fine del mese l’umore si è disteso, consentendo di compensare le perdite subite in precedenza. Rispetto al mese precedente, quindi, nel complesso non si sono praticamente registrate variazioni delle quotazioni. Sul fronte della congiuntura la situazione è rimasta modesta e non ha quindi fornito lo spunto per dare impulso alle Borse. Neanche gli annunci delle imprese hanno messo le ali ai mercati. Il Dax ha chiuso a circa 4.350 punti, ovvero praticamente invariato rispetto alla chiusura di febbraio. Il Tecdax, al contrario, ha subìto una netta flessione del 3 per cento, a dimostrazione del fatto che nel comparto tecnologico hanno prevalso i timori circa i profitti. Ulteriore potenziale di crescita per le quotazioni Rispetto al futuro andamento dei mercati azionari europei manteniamo un atteggiamento assolutamente fiducioso. Gli impulsi necessari dovrebbero provenire soprattutto dalla situazione economica, nonostante il percorso di crescita ancora modesto delle borse. Siamo complessivamente ottimisti anche per quanto riguarda l’andamento degli utili delle imprese, e specialmente in Germania prevediamo addirittura altre sorprese positive sulla scia delle efficaci riduzioni dei salari e delle progressive misure di ristrutturazione adottate. Per i mercati europei, soprattutto per quelli della zona euro, si intravedono ulteriori vantaggi supplementari per gli investimenti in virtù delle valutazioni relativamente favorevoli. Questa è anche la ragione principale per la quale abbiamo optato per un sovrappeso degli investimenti in Europa e, al contrario, per un sottopeso negli Stati Uniti. Nel complesso nell’attuale fase congiunturale privilegiamo i titoli dagli utili elevati. Europa Orientale Temporanee prese di benefici Nel mese di marzo le borse azionarie dell’Europa orientale hanno registrato una netta flessione delle quotazioni. I fattori determinanti sono stati i crescenti timori per i tassi negli Usa, con le conseguenti liquidazioni di carry trades. Nella generale fase di calo delle quotazioni è venuto a mancare il consueto effetto positivo dei tagli dei tassi in Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca. Tuttavia, in virtù dei solidi fondamentali, delle valutazioni favorevoli e del soddisfacente andamento dei profitti, in Europa orientale il clima borsistico è rimasto ancora positivo. Sul mercato azionario ceco l’attenzione si è concentrata sulla privatizzazione di Cesky Telecom. Vivace interesse ha suscitato anche l’acquisizione della Hansa Bank quotata in Estonia, acquisita dall’azionista di maggioranza Swedbank. In entrambi i casi sono stati offerti premi elevati sul corso attuale. Attesa nel breve termine, nuovo ottimismo nel lungo termine Viste le recenti flessioni delle quotazioni, confermiamo il nostro atteggiamento di prudenza rispetto alle borse dell’Europa orientale. Poiché nelle settimane a venire non si possono escludere ulteriori prese di beneficio, nel breve termine manteniamo un atteggiamento piuttosto attendista sia per i mercati dell’Europa Centro-orientale che per la borsa russa. A lungo termine vediamo però un potenziale di crescita delle quotazioni ancora interessante nella regione. Nei paesi della convergenza la volatilità sul fronte delle valute potrebbe tuttavia frenare la performance degli investitori stranieri. Analisi di Jens Wilhelm – responsabile settore azionario di Union Investment  
   
   
ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL14 APRILE 2005  
 
Btp 3,00% Btp 4,50%
Scadenza 15.01.2010 01.02.2020
Cod./tranche It0003799597/7 It0003644769/8
Imp.offerto 2500 2000
Regolamento 18.04.2005 18.04.2005
Imp.domandato 4734 3814
Imp.assegnato 2500 2000
Prezzo aggiudicazione 100,64 106,74
Prezzo esclusione 98,681 104,81
Rendimento lordo 2,87 3,93
Variazione Rend.asta prec.(*) -0,17 0,11
Rendimento netto 2,49 3,37
Riparto 10,329 75,607
Importo in circolazione (mln) 14375 17815
Riapertura (mln) 250 200
Prezzo nettisti 100,64000000 106,73687100
(*) raffronto con titolo di pari durata
elaborazione Assiom
 
   
   
STABILE LA DOMANDA DI MUTUI IN ITALIA IN UNO STUDIO CRIF, L'ANALISI DELLE RICHIESTE DI MUTUI DA PARTE DEGLI ITALIANI NEL PRIMO TRIMESTRE 2005 E IL TREND PER I PROSSIMI MESI  
 
Bologna, 18 aprile 2005 - Tra il quarto trimestre del 2004 e il primo trimestre del 2005 si è registrata una stabilizzazione delle richieste di mutui, a fronte della forte spinta osservata tra la fine del 2003 e l'inizio del 2004. Nonostante ciò, rispetto al 2004, nei primi tre mesi dell'anno in corso la domanda è cresciuta ancora, anche se ad un tasso del 4% contro il 35% record registrato tra il primo trimestre 2003 e il primo trimestre 2004. Sulla base di questi dati, si prevede una piccola ripresa delle richieste nel secondo trimestre 2005, anche se complessivamente nella prima parte dell'anno la crescita della domanda di mutui non dovrebbe superare il 10%. Questo è quanto emerge da uno studio realizzato da Crif sulla domanda di mutui ipotecari delle famiglie, elaborata a partire dall'analisi delle pratiche presenti in Eurisc, il sistema di informazioni creditizie di Crif, che raccoglie i dati sulle richieste di finanziamento e i mutui erogati dalle principali banche e società finanziarie italiane. Le richieste di mutuo registrate in Eurisc avvengono ad uno stadio avviato di impegno banca/cliente (non sono "contatti" via internet o preventivi) e quindi rappresentano un robusto indicatore sui trend futuri di un mercato in continua evoluzione e sulle preferenze degli italiani che si accingono all'acquisto dell'abitazione. Più nel dettaglio, dopo la contrazione di ottobre 2004, in cui la domanda di mutui è cresciuta di un modesto 2% rispetto allo stesso periodo 2003, negli ultimi due mesi del 2004 si è riscontrata una netta ripresa della voglia di casa dei consumatori italiani (+28% e +27% rispetto a novembre e dicembre 2003). L'inizio del 2005 è stato viceversa contraddistinto da un lieve rallentamento, soprattutto a febbraio, con un numero di richieste solo leggermente superiore a quello dell'anno precedente. Considerando che il primo trimestre vede generalmente un livello di attività del mercato più moderato rispetto al successivo, ci si attende un rilancio della domanda già a partire dal prossimo mese di aprile, con un picco significativo a maggio e a giugno. Certamente potranno pesare sul futuro del mercato alcuni elementi contingenti, quali la modifica del patto di stabilità, che ha rinnovato le attese di un imminente rialzo dei tassi di interesse, e la saturazione del mercato immobiliare, testimoniata anche dal calo delle compravendite, che potrebbe modificare il rapporto qualità/prezzo aumentando l'incertezza dell'acquisto. Ma questi stessi elementi potrebbero anche fungere da catalizzatori, accelerando la corsa all'acquisto per ottenere un finanziamento a tassi ancora molto contenuti. Quindi, in conclusione, per ora e nel breve periodo la domanda di mutui degli italiani è prevedibile che rallenti ma non si fermi.  
   
   
DEXIA CREDIOP: EMISSIONE OBBLIGAZIONARIA INTERNAZIONALE DELLA REGIONE MOLISE.  
 
Roma, 18 aprile 2005 - Dexia Capital Markets lead manager e sole bookrunner dell'operazione. La Regione Molise ha lanciato il 15 aprile sui mercati internazionali un eurobond di importo nominale pari a circa 80 milioni di Euro e durata 30 anni. L'operazione, perfezionata nell'ambito del programma Emtn della Regione di complessivi 500 milioni di Euro ed indicizzata a tasso variabile base Euribor sei mesi, è finalizzata al rifinanziamento di mutui contratti con alcuni istituti di credito a condizioni più onerose. Il collocamento dei titoli sui mercati dei capitali è curato da Dexia Capital Markets, Lead manager e Sole book runner dell'emissione, che sarà quotata alla Borsa del Lussemburgo. La Regione Molise è valutata da Moody's con un rating 'A2' e outlook stabile. Il Presidente della Regione Molise, dott. Michele torio, ha dichiarato che "il perfezionamento dell'operazione consente alla Regione di realizzare consistenti risparmi rispetto alla situazione attuale, tramite le condizioni particolarmente competitive ottenute sfruttando il favorevole andamento dei mercati. Prosegue quindi, con successo, la strategia della nostra Regione di gestione attiva del proprio debito".  
   
   
SERENISSIMA SGR, BANCA LOMBARDA ENTRA NELL’AZIONARIATO I SOCI HANNO APPROVATO IL BILANCIO E L’AUMENTO DI CAPITALE NEI PROGETTI DI SVILUPPO DELLA SOCIETÀ, OLTRE AL “FONDO VITRUVIO”, UN FONDO IMMOBILIARE PER GLI ENTI PUBBLICI E UNO PER I CENTRI COMMERCIALI  
 
Verona, 18 aprile 2005 - Aumento di capitale da 1,8 a 2 milioni di euro ai fini dell’ingresso nella compagine societaria di Banca Lombarda e Piemontese. Questa la principale decisione assunta dai soci di Serenissima Sgr, la società di gestione del risparmio controllata dal Gruppo Autostrada Brescia-padova e partecipata da un pool di istituti di credito, istituita per promuovere e gestire fondi di investimento immobiliare chiusi, che si sono riuniti ieri in assemblea nella sede di Verona. L’assemblea dei soci ha inoltre esaminato e approvato il bilancio al 31 dicembre 2004. Per quanto concerne le linee di sviluppo della società, accanto al Fondo Vitruvio (un fondo comune di investimento immobiliare chiuso che si propone di collocare sul mercato, presso investitori istituzionali e qualificati, parte delle proprietà immobiliari del Gruppo), il Consiglio di Amministrazione ha anticipato l’interesse per l’istituzione di un fondo destinato alla gestione di beni immobiliari di proprietà di enti pubblici, oltre che di un fondo focalizzato su centri commerciali e parchi commerciali. L’assemblea, in sede straordinaria, ha quindi approvato l’aumento del capitale sociale da 1,8 a 2 milioni di euro e (previa rinuncia da parte dei soci bancari all’esercizio del diritto di opzione) ha dato mandato al Cda di assegnare parte delle azioni derivanti dall’aumento a Banca Lombarda e Piemontese di Brescia. Alla chiusura dell’aumento del capitale sociale, la compagine azionaria risulterà composta dal socio di controllo Res Spa, mentre i soci bancari (Banco Popolare di Verona e Novara, Fin.opi-gruppo Sanpaolo Imi, Banca Mediolanum, Banca Popolare di Vicenza e Banca Lombarda e Piemontese) possiederanno quote paritetiche di poco superiori al 4%. “L’ingresso di Banca Lombarda e Piemontese nella compagine sociale di Serenissima Sgr risponde a finalità operative e strategiche – ha sottolineato il presidente della società, Carlo Lepore, direttore generale del Gruppo Autostrada Brescia-padova –. Da un lato ci permette di ampliare nel nostro azionariato la presenza degli istituti di credito di riferimento del territorio di competenza del Gruppo, e dall’altro favorisce i progetti di sviluppo della società, potendo contare su banche di elevato standing che condividono i nostri obiettivi”. Serenissima Sgr ha ottenuto dalla Banca d’Italia l’autorizzazione a operare alla fine del 2004, e si propone nella prima fase di sviluppo di collocare sul mercato le quote del Fondo comune di investimento immobiliare chiuso Serenissima Vitruvio, il cui regolamento di gestione è stato presentato in Banca d’Italia il 15 febbraio 2005 per l’approvazione.  
   
   
FIN.PART S.P.A.:DEPOSITATA LA RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE SUL BILANCIO CIVILISTICO E CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2004 MAZARS & GUERARD SI E’ DICHIARATA IMPOSSIBILITATA AD ESPRIMERE UN GIUDIZIO  
 
Milano, 18 Aprile 2005 - La società di revisione Mazars & Guerard S.p.a. Ha depositato nei termini di Legge le relazioni di certificazione al bilancio d’esercizio e consolidato al 31 Dicembre 2004 di Fin.part S.p.a. Nelle relazioni vengono evidenziate sia la situazione di tensione finanziaria in cui l’intero Gruppo Fin.part ha operato, per effetto della progressiva riduzione degli affidamenti bancari e della difficoltà nel reperire nuove fonti di finanziamento, sia lo stato di avanzamento del piano di ristrutturazione finanziaria del Gruppo, che ha visto ad oggi la sottoscrizione di accordi per la cessione/affitto degli assets operativi relativamente al Gruppo Frette, al Gruppo Pepper ed al Gruppo Star. Con specifico riferimento a tali accordi, la società di revisione rileva “le incertezze connesse alla positiva realizzazione degli interventi sopra descritti ed in particolare alla futura eficacia dei contratti di cessione”, il cui perfezionamento è connesso al positivo completamento del piano di ristrutturazione finanziaria di Fin.part, e ritiene si configuri, “alla data attuale, una situazione di assenza di ragionevoli presupposti di continuità aziendale” verificabili dalla società di revisione. Per tale ragione la società di revisione ha ritenuto di non essere in grado di esprimere un giudizio sul bilancio civilistico di Fin.part S.p.a. E sul bilancio consolidato del Gruppo Fin.part. Sono stati inoltre formulati alcuni rilievi ed effettuati richiami dell’informativa fornita dagli Amministratori nel bilancio civilistico e consolidato. La società di revisione ha dichiarato l’impossibilità di esprimere un giudizio, in relazione all’assenza di ragionevoli presupposti di continuità aziendale da loro verificabili, anche con riferimento alle sub-holding Pepper Industries S.p.a., Frette S.p.a. E Cerruti Holding S.p.a. In liquidazione. Le relazioni della società di revisione sul bilancio civilistico e consolidato al 31 Dicembre 2004 sono stati depositati il 14 aprile 2005.  
   
   
L’ECCELLENZA E IL MADE IN ITALY: QUALE RUOLO PER L’ASSICURATORE  
 
Milano, 18 aprile 2005 - Martedì, 19 aprile 2005, presso la sala Meili del Centro Congressi della Camera di Commercio Svizzera in Italia, via Palestro, 2 a Milano – inizio alle ore 9.30 – Brokers Italiani, Consorzio che riunisce tredici Società di brokeraggio assicurativo indipendenti, nell’ambito della 3° Giornata Nazionale, organizza il convegno: “L’eccellenza e il Made in Italy: quale ruolo per l’assicuratore”. Con questo appuntamento, Brokers italiani intende fare luce sulle problematiche assicurative di un comparto di successo, come il “Made in Italy”, la cui crescita è messa a rischio dal forte incremento dei prezzi delle materie prime. Fattore che ha contribuito all’aumento del saldo negativo della nostra bilancia commerciale, nonostante il buon andamento delle esportazioni, aumentate del 6%. Innovazione, risorse umane, ridurre i fattori di rischio, sono i vertici di un triangolo che può rilanciare lo sviluppo delle imprese italiane. Prevenzione e sicurezza sono, quindi, elementi fondamentali della mission dell’imprenditore chiamato ad affrontare le sfide dello sviluppo e della competitività in maniera adeguata. Per questo, anche alla luce dell’ennesimo rialzo del prezzo del petrolio, appare necessario trasferire il maggior numero di rischi all’industria assicurativa per aumentare il valore all’impresa. Parteciperanno all’incontro: Arnaldo Bergamasco, Presidente del Consorzio Brokers italiani; Roberto Bosco, Presidente Anra, Associazione Nazionale Risk Manager; Claudio Cacciamani, Professore di Economia degli intermediari finanziari, Università di Parma; Ferdinando Capece Minutolo, Direttore Marketing, Euler Hermes Siac; Filippo Emanuelli, Amministratore Delegato, Belfor Italia; Francesco G. Paparella, Presidente delle Federazione Mediterranea dei Brokers Assicurativi; Carlo Spasiano, Amministratore Delegato Ras Tutela Giudiziaria; Dario Dalla Torre, Capo Segreteria Tecnica Assicurazioni Generali.  
   
   
LE IMPRESE STORICHE IN LOMBARDIA SONO 2.404 LE ATTIVITÀ NATE PRIMA DEL 1940, QUASI UN TERZO DEL TOTALE ITALIANO. I SETTORI PIÙ LEGATI ALLA TRADIZIONE? QUELLO MANIFATTURIERO E IL COMMERCIO  
 
Milano 18 aprile 2005 - Pezzi vivi di storia che si intreccia in modo indissolubile con gli eventi della vita regionale, le antiche imprese segnano il territorio. In Lombardia quelle ancora attive, nate prima del 1940, sono 2.404. Quasi un terzo del totale italiano (7.610). Il settore manifatturiero vanta la percentuale più alta: il 28,2% delle imprese storiche lombarde con 679 imprese. Seguono i settori del commercio (663 attività, il 27,6% sul totale lombardo), i servizi alle imprese (il 22,3% del totale lombardo con 537 attività). Per provincia le imprese nate prima del 1940 si concentrano a Milano (1.435, 59,7% del totale lombardo), seguita da Varese (341 imprese, 14,2%), Como (154, 6,4%), Bergamo (124, 5,2%), Cremona (90, 3,7%), Lecco (67, 2,8%), Brescia (58, 2,4%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro delle imprese al 4° trimestre 2004. E di locali storici si parlerà lunedì 18 aprile, alle ore 18, in Camera di commercio di Milano, palazzo Affari ai Giureconsulti, piazza Mercanti 2, alla presentazione del volume “Una storia milanese tra famiglie e impresa, i novant’anni dell’Ottica Chierichetti”. “Le imprese storiche – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano – sono lo specchio di una realtà imprenditoriale come quella lombarda che ha saputo fare della tradizione il punto di partenza per la crescita e lo sviluppo odierno. Sono luoghi preziosi del territorio dove si valorizza il rapporto umano e presidi sociali ineliminabili. Sono pezzi vivi della nostra storia e baluardi della nostra identità, punti di riferimento da tutelare e promuovere”. Sedi di Impresa (attive e antecedenti al 1940), 4° trimestre 2004 – Elaborazione Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese
So Va Co Bg Bs Mi Pv Cr Mn Lc Lo Lombardia quota%
A Agricoltura, caccia e silvicoltura 2 1 2 6 2 13 0 4 2 0 0 32 1,3%
B Pesca,piscicoltura e servizi connessi 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0,0%
C Estrazione di minerali 0 1 0 1 0 3 0 0 0 2 0 7 0,3%
D Attivita' manifatturiere 1 92 39 37 13 386 27 40 8 31 5 679 28,2%
E Prod.e distrib.Energ.elettr.,gas e acqua 2 1 0 0 2 5 0 1 1 0 0 12 0,5%
F Costruzioni 0 10 4 7 2 66 5 4 2 3 1 104 4,3%
G Comm.ingr.e dett.-rip.Beni pers.E per la casa 5 106 57 38 12 382 7 27 5 13 11 663 27,6%
H Alberghi e ristoranti 0 70 11 1 2 58 4 2 0 3 2 153 6,4%
I Trasporti,magazzinaggio e comunicaz. 1 5 1 4 0 33 1 0 1 3 1 50 2,1%
J Intermediaz.monetaria e finanziaria 2 1 1 8 9 47 0 3 2 2 2 77 3,2%
K Attiv.immob.,noleggio,informat.,ricerca 5 43 37 19 10 394 5 3 7 10 4 537 22,3%
L Pubbl.amm.e difesa;assic.Sociale obbligatoria 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0,0%
M Istruzione 0 0 0 1 1 3 0 1 0 0 0 6 0,2%
N Sanita' e altri servizi sociali 0 1 2 0 3 10 1 0 0 0 0 17 0,7%
O Altri servizi pubblici,sociali e personali 4 7 0 2 1 25 6 5 3 0 0 53 2,2%
P Serv.domestici presso famiglie e conv. 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0,0%
X Imprese non classificate 0 2 0 0 1 10 0 0 0 0 0 13 0,5%
Totale 22 341 154 124 58 1435 56 90 31 67 26 2404 100,0%
quota per provincia 0,9% 14,2% 6,4% 5,2% 2,4% 59,7% 2,3% 3,7% 1,3% 2,8% 1,1% 100,0% Lom/it 31,6%
 
   
   
ICE: IL MADE IN ITALY SI PRESENTA IN BULGARIA A SOFIA UN FORUM IMPRENDITORIALE IN OCCASIONE DELLA VISITA DEL PRESIDENTE CIAMPI  
 
Sofia, 18 aprile 2005 - In occasione della visita di Stato in Bulgaria del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, si è svolto il 14 e 15 aprile presso l'hotel Kempinski di Sofia il Forum Imprenditoriale organizzato dall'Istituto nazionale per il Commercio Estero (Ice), Confindustria e Abi. Come già a Shanghai nel dicembre del 2004 e a New Delhi lo scorso febbraio, anche il Forum imprenditoriale di Sofia si pone come obiettivo di aiutare gli imprenditori italiani ad allacciare nuovi rapporti commerciali con le imprese locali nonché di presentare i settori di eccellenza del Made in Italy in un Paese che sta vivendo una importante crescita economica e che rappresenta un mercato particolarmente interessante per le piccole e medie imprese italiane non solo per la vicinanza ma anche in vista della prossima entrata della Bulgaria nell'Unione europea. L'importanza dell'iniziativa di Ice, Confindustria e Abi è anche nei numeri: sono ben 140 le aziende italiane che hanno deciso di essere presenti a Sofia per prendere parte ai workshop settoriali (energia e ambiente, infrastrutture e logistica, agroindustria, servizi finanziari, turismo) e richiedendo oltre 700 incontri con le tante imprese bulgare che hanno a loro volta manifestato interesse per il Forum. Una iniziativa importante alla quale ha voluto ancora una volta dare il suo contributo il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che ha preso la parola davanti ad imprenditori ed autorità italiane e bulgare. Prima del Capo dello Stato sono intervenuti il Presidente bulgaro Georgi Parvanov, il ministro delle Attività Produttive, Antonio Marzano, il ministro dell'Economia bulgaro, Milko Kovachev, il Presidente di Confindustria, Luca di Montezemolo, il Presidente dell'Abi, Maurizio Sella e il Presidente dell'Ice, Beniamino Quintieri.  
   
   
LA PRESSIONE SUGLI ACQUISTI NELLE AZIENDE EUROPEE SI AVVICINA AL PUNTO DI ROTTURA SECONDO UNA RICERCA, LE INIZIATIVE DI RIDUZIONE DEI COSTI FARANNO DEL 2005 "L'ANNO DELLE OFFERTE DI ACQUISTO"  
 
 Milano, 14 Aprile 2005 - Ariba Inc., ha pubblicato in collaborazione con il Centre for Management Development della London Business School e con la European School of Management and Technology (esmt) di Berlino i risultati di uno studio congiunto che esamina con cadenza annuale i comportamenti delle aziende europee in termini di acquisti. Dopo aver intervistato 227 responsabili acquisti delle maggiori aziende europee, lo studio ha evidenziato come gli obiettivi record di riduzione dei costi, le spinte all'efficienza, le pressioni emergenti legate alle conformità normative e la ricerca di nuovi fornitori stiano spingendo gli uffici acquisti verso un potenziale punto di rottura. I punti principali dell'indagine European Spend Agenda 2005 - realizzata da Vanson Bourne per conto di Ariba e da ricercatori appartenenti alle due istituzioni accademiche che vi hanno collaborato - sottolineano il crescente affidamento sugli uffici acquisti da parte delle aziende e la battaglia in corso per ottenere una vera visibilità sul corporate spending: Il procurement alla ribalta - Il 70% dei responsabili acquisti riferisce direttamente al consiglio di amministrazione, il 20% in più rispetto al 2004. Le aziende stanno imponendo agli uffici acquisti di tenere la spesa sotto controllo. La pressione sui prezzi - I responsabili acquisti cercano di ridurre i costi unitari di beni e servizi del 13,14%, in aumento rispetto all'8,3% dello scorso anno con il maggior incremento dell'ultimo quadriennio. Il 2005 è "l'anno delle offerte di acquisto" - Rivolgersi a una nuova base di fornitori è considerato un elemento essenziale per ridurre i costi unitari, e il 70% delle aziende intende diminuire la quantità di fornitori cui si rivolge. La pressione sulla visibilità integrale - Nonostante il loro status sia stato innalzato rispetto al passato, i responsabili acquisti considerano - in ragione di uno su tre - come sfida principale quella di riuscire a ottenere visibilità sui dati di spesa in modo da poter intraprendere decisioni migliori. La pressione per "fare la cosa giusta" - Con la crescente tendenza ad adottare policy di acquisto etiche, come ad esempio quelle che impongono di evitare il ricorso al lavoro minorile, gli uffici acquisti si trovano in prima linea nelle principali iniziative di Csr (Corporate Social Responsibility). Le policy di spend management sono stabilite dall'alto - Il 41% degli intervistati afferma che l'oggetto degli acquisti viene indicato dai consigli di amministrazione; nel 13% dei casi è addirittura coinvolto personalmente il Ceo. "Questa ricerca evidenzia come i responsabili acquisti stiano assumendo un ruolo da protagonista nei consigli d'amministrazione europei dal momento che la loro competenza nello spend management viene sempre più apprezzata", ha dichiarato Gérard Dahan, Direttore Marketing Sud Europa di Ariba. "Ma questo nuovo status è accompagnato anche da fortissime pressioni verso il raggiungimento di obiettivi da record - con l'aggravante dovuta all'importanza degli acquisti ai fini della conformità normativa e delle iniziative Csr. I responsabili acquisti devono quindi riuscire a rispondere a più esigenze contemporaneamente". L'indagine conferma la crescita del controllo che gli uffici acquisti stanno guadagnando in tutte le aree della spesa aziendale proporzionalmente a obiettivi di risparmio che sono aumentati significativamente rispetto agli anni recenti. I responsabili affermano di disporre di diritti formali di approvazione su aree chiave come i servizi (45%) e le materie prime o i beni diretti (41%). Il coinvolgimento del procurement nel processo decisionale dipartimentale pare destinato a crescere nel corso di quest'anno come conseguenza di questo nuovo livello di potere. "Non vi è dubbio che il 2005 paia essere destinato a diventare "l'anno delle offerte di acquisto" dal momento che le aziende dedicano risorse alle iniziative di sourcing strategico per ridurre la quantità di fornitori e ricavare risparmi maggiori", ha commentato Jamie Anderson, Programme Director del Centre for Management Development della London Business School. "Il procurement è destinato a un ruolo crescente nei consigli di amministrazione, ma assisteremo anche a nuove pressioni di non facile soluzione". Lo studio rileva anche una maggiore attenzione da parte dei responsabili acquisti verso l'efficienza dei loro uffici. L'obiettivo di efficienza del 2005 è cresciuto a una media del 16% rispetto al 9% del 2004 in funzione della ricerca di nuove strategie da parte delle aziende per centrare i target di risparmio complessivo. Il sourcing strategico è considerato come il mezzo migliore per tagliare i costi di procurement e per gestire la spesa, privilegiato dal 55% degli intervistati rispetto ad altre aree. Il 60% delle aziende europee intende procedere prioritariamente a una nuova valutazione dei contratti di servizio (quelli riguardanti aree come il marketing, il lavoro interinale e i servizi generali), tradizionalmente uno dei "buchi neri" per quanto concerne le spese. "Tuttavia è possibile analizzare solamente i contratti che è possibile quantificare e misurare", ha rilevato Muddiman. "Questa ricerca e la nostra esperienza ci dicono che la visibilità della spesa nei confronti del procurement è limitata al 30-40%, quindi centrare questi obiettivi non è per nulla semplice". Ottenere la visibilità sui dati di spesa per intraprendere decisioni migliori è considerata la sfida principale che attende i responsabili di questo settore, secondo quanto affermato dal 31% degli interpellati. Nei servizi, in particolare, il 37% ha ammesso di disporre di una visibilità inferiore al 10% della spesa, il che significa assenza di controllo sul 90% dei servizi acquistati. La principale ragione di questa situazione è imputata alla necessità di sistemi migliori per monitorare le attività di acquisto (22%). L'indagine mostra come la recente stretta sulla conformità normativa abbia incrementato le pressioni sul procurement: il 14% delle aziende analizzate dispone di iniziative per il controllo rispondente a leggi vigenti (come ad esempio quelle previste dalla legge Sarbanes-oxley), che nel 41% dei casi hanno reso più difficile il lavoro dei responsabili acquisti e nel 25% hanno aumentato la burocrazia. L'esigenza di essere riconosciuti per un comportamento di business responsabile allineato alle procedure Csr (Corporate Social Responsibility) è ora una parte ulteriore del ruolo professionale di chi segue il procurement. Il 37% delle aziende segue politiche di sourcing etiche e il 43% privilegia fornitori locali per incoraggiare la prosperità nel proprio ambito geografico. "La conformità normativa è da sempre nel vocabolario dei professionisti del procurement, ma di recente ha assunto un nuovo significato", ha ricordato Jamie Anderson. "La conformità normativa è ora la prima priorità corporate delle aziende, e il procurement ha assunto un ruolo centrale conseguentemente al suo innalzamento sulla scala delle priorità corporate. Se si aggiungono le sempre più diffuse iniziative Csr inerenti la selezione e la gestione dei fornitori, si ottiene un'agenda per i responsabili acquisti assai impegnativa". Il report European Spend Agenda, giunto alla sua quarta edizione annuale, ha seguito l'evoluzione del ruolo del responsabile acquisti. I ruoli più tradizionali del controllo dei costi e della gestione dei processi interni vengono sostituiti dalla pianificazione strategica, dalla gestione interdipartimentale e dai programmi di sourcing strategico, che richiedono tutti nuove competenze e conoscenze specialistiche. Roy Ayliffe, Director of Professional Practice presso il Chartered Institute of Purchasing and Supply (Cips), ha commentato: "Il procurement è oggi il fattore che accomuna la maggior parte delle decisioni corporate, e di conseguenza i professionisti che se ne occupano sono sempre più chiamati a specializzarsi in varie aree della vita aziendale. Dobbiamo pertanto fornire a questi operatori le giuste competenze e la formazione appropriata per far sì che possano raggiungere obiettivi tanto aggressivi e rispondere alle sfide future".  
   
   
IMPREGILO: RATIFICATA L’OPERAZIONE DI RIASSETTO FINANZIARIO CONVOCATA L’ASSEMBLEA STRAORDINARIA PER AUMENTO DI CAPITALE COOPTATO NEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE L’ING. ALBERTO LINA  
 
Milano, 18 aprile 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Impregilo S.p.a., presieduto dal Prof. Paolo Savona, riunitosi il 16 aprile, ha esaminato e ratificato l’operazione di riassetto finanziario del Gruppo Impregilo, i cui principali obiettivi sono: copertura dei fabbisogni di cassa del Gruppo con particolare riferimento ai prestiti obbligazionari in scadenza nei mesi di maggio e giugno 2005; consentire al Gruppo di soddisfare i fabbisogni futuri derivanti dal rafforzamento del portafoglio ordini; rafforzare la struttura patrimoniale con un significativo riequilibrio del rapporto tra mezzi propri e mezzi di terzi allungando anche la vita media dell’indebitamento del Gruppo. Pertanto l’operazione finanziaria ratificata si può così sintetizzare: aumento di capitale per un importo pari a 650 milioni di euro; finanziamento a medio termine fino a complessivi 500 milioni di euro; trasformazione a medio termine di parte dell’indebitamento a breve temine del Gruppo; finanziamento fino a 591 milioni di euro per le esigenze di Fibe e Fibe Campania; finanziamento per cassa e per firma delle commesse future. Nelle more del perfezionamento delle operazioni di cui sopra è previsto inoltre un prestito ponte per coprire le necessità finanziare a breve termine del Gruppo compresi i rimborsi dei prestiti obbligazionari di prossima scadenza suddiviso in varie tranche per complessivi 680 milioni di euro. Si fa presente che l’attuale quantificazione dei fabbisogni finanziari di Impregilo è stata sostanzialmente elaborata sulla base dei medesimi elementi previsionali sui quali era stata quantificata quella precedentemente resa nota ai mercati (si fa in particolare riferimento al Comunicato Stampa emesso lo scorso 28 gennaio) ma assumendo alcuni significativi cambiamenti di impostazione, derivanti dagli accordi intercorsi tra Gemina e Igli; tra i principali è utile ricordare: un rinvio del programma di dismissioni; la richiesta di risorse sufficienti a finanziare integralmente su base “corporate” il progetto Fibe e Fibe Campania fino all’entrata in esercizio degli impianti di termovalorizzazione; al riguardo si precisa da un lato che la richiesta formulata precedentemente alle banche con le quali negli ultimi mesi è stato discusso il riassetto finanziario del Gruppo Impregilo, a parità di fabbisogno complessivo dei progetti campani, si limitava alla copertura di una fase-ponte fino al 30 settembre 2005 - orizzonte temporale ritenuto congruo ai fini di ripristinare condizioni di “normalità” nello sviluppo del progetto e, quindi, di poter attingere a fonti di finanza di progetto - e, dall’altro, che la nuova richiesta non esclude di per sé di perseguire comunque quest’ultimo obiettivo. In coerenza con la predetta quantificazione dei fabbisogni di Impregilo, l’intera manovra finanziaria oggetto degli accordi intercorsi nei giorni scorsi, comporterà un apporto di nuove risorse di cassa negli ammontari di seguito riepilogati: Aumento di capitale 650 milioni di euro; Quota Gemina già versata (58) milioni di euro; Effetto disponibilità cassa da aumento di capitale 592 milioni di euro; Finanziamenti a medio lungo termine 500 milioni di euro; Sub-totale disponibilità di cassa 1.092 milioni di euro; Finanziamento a medio e lungo termine per Fibe e Fibe Campania 591 milioni di euro; Totale disponibilità di cassa 1.683 milioni di euro. Nel contesto delle operazioni di cui sopra, il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato la convocazione di un’assemblea straordinaria in prima convocazione il 18 maggio, in seconda il 19 maggio e in terza il 20 maggio 2005, per sottoporre all’approvazione dei Soci: il raggruppamento delle azioni ordinarie e di risparmio esistenti, in rapporto di una nuova azione ordinaria ogni dieci azioni ordinarie esistenti e di una nuova azione di risparmio ogni dieci azioni di risparmio esistenti, operazione suggerita da opportunità di mercato; l’attribuzione al Consiglio di Amministrazione della facoltà di aumentare il capitale sociale, mediante emissione di azioni ordinarie per un ammontare massimo di complessivi 650 milioni di euro, da esercitarsi entro il 31 dicembre 2005. Le azioni saranno offerte in opzione agli attuali azionisti della Società; la modifica dell’art. 20 dello Statuto Sociale al fine di elevare il numero massimo dei membri del Consiglio di Amministrazione da 11 a 15 consiglieri. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì cooptato l’Ing. Alberto Lina in sostituzione del consigliere dimissionario Prof. Enzo Grilli a cui va il più sentito ringraziamento del Presidente, Prof. Paolo Savona, di tutti gli Amministratori e Sindaci, per l’operato svolto a favore della Società e l’apprezzamento per le Sue qualità morali e professionali. All’ing. Alberto Lina è stato attribuito il compito di curare e supervisionare la predisposizione, da parte dei competenti uffici della Società, del piano industriale di Impregilo S.p.a e delle società controllate, finalizzato all’ operazione sul capitale sociale. Alberto Lina Nato a Milano, il 25 novembre 1941. Laureato in Ingegneria Elettrotecnica (Politecnico di Milano). Sposato. Ha due figlie. Alberto Lina fino a maggio 2002 è stato Presidente e Amministratore Delegato della Finmeccanica, il maggiore Gruppo industriale italiano nel settore dell'alta tecnologia (44.000 dipendenti, ricavi consolidati nel 2000 per oltre 6 miliardi di euro). Il Gruppo è quotato alla Borsa di Milano ed opera nei seguenti settori: aeronautica, spazio, elicotteristica, difesa, trasporti, energia, telecomunicazioni e informatica. Dal 1997, anno in cui è entrato in Finmeccanica in qualità di Vice Presidente e Amministratore Delegato, Alberto Lina ha avviato e portato a compimento un piano di riassetto e rilancio finalizzato al risanamento del Gruppo ed alla trasformazione di Finmeccanica da conglomerata in holding industriale. Dopo anni di pesanti perdite la Finmeccanica ha infatti chiuso il bilancio 1999 con un primo risultato utile. Nel giugno 2000 è stato completato anche il programma di privatizzazione, con il collocamento in Borsa di circa il 63% delle azioni del Gruppo. Alberto Lina ha iniziato la sua esperienza lavorativa nel 1968 come System Analyst presso la General Electric Information System (ex Olivetti Informatica). E' poi passato nel 1976 alla Telettra (gruppo Fiat) come Direttore della Divisione Telecomunicazioni. Nel 1982 è entrato per la prima volta a far parte del Gruppo Iri come Direttore Generale di Ansaldo Elettronica Industriale. Nel 1984 è stato nominato Amministratore Delegato e Direttore Generale della stessa società, rinominata Esacontrol. Nel 1988 ha assunto anche la carica di Amministratore Delegato della Seiaf (una joint venture con Ibm per lo sviluppo dei sistemi di automazione di fabbrica), alla quale nel 1990 ha aggiunto la responsabilità di Vice Presidente Operativo di Elsag Bailey Europa, a cui facevano capo sia Esacontrol che Seiaf. Nel 1991, uscito dal Gruppo Iri, è diventato Vice Presidente Operativo della Techint Italia. Nel 1993 Alberto Lina è rientrato in Iri con il compito di ristrutturare e privatizzare il gruppo Iritecna (oltre 25 società). Il progetto ha portato allo scorporo della società Italimpianti di cui è diventato Amministratore Delegato. Nello stesso periodo è stato nominato anche Presidente di Iricav Due (Consorzio per l'Alta Velocità) e di Coinfra (la Società costruttrice del ponte sospeso Storebaelt in Danimarca). Nel 1996, avendo completato la privatizzazione di Italimpianti con la vendita delle sue attività ad un gruppo di società private, Alberto Lina ha lasciato l'Iri per diventare Consigliere Delegato della Pirelli Cavi Spa (responsabile delle attività italiane). In questo periodo ha ricoperto anche la carica di Vice Presidente della Federazione Nazionale Industrie Elettrotecniche ed Elettroniche (Anie). Nel 1997 è nuovamente entrato in Iri come Vice Presidente e Amministratore Delegato di Finmeccanica. Dal marzo 2000 a giugno 2002 è stato Vice Presidente dell'Unione Industriali di Roma. Nel 1999 ha ricevuto l'onorificenza di Grand'ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Nel luglio 2001 ha ricevuto l'onorificenza di Cavaliere della Legion d'Onore della Repubblica Francese. Alberto Lina è attualmente: Consigliere di Amministrazione di Techint ; Presidente di D'apollonia (società italiana di ingegneria). Vice Presidente di Sirti ; Membro del Board del gruppo svizzero vonRoll .  
   
   
CEMENTIR BILANCIO 2004: DIVIDENDO IN AUMENTO: 0,07 EURO (0,06 EURO) UTILE NETTO: 79,1 MILIONI DI EURO (60,4 MILIONI DI EURO NEL 2003) FATTURATO: 395,1 MILIONI DI EURO (292,6 MILIONI DI EURO NEL 2003)  
 
Roma, 18 aprile 2005 – La Cementir chiude il 2004 in crescita con un utile netto di 79,1 milioni di Euro, un fatturato netto di 395,1 milioni di Euro e un margine operativo lordo di 107,1 milioni di Euro. L’assemblea della società, riunita il 14 aprile sotto la presidenza di Francesco Caltagirone Jr., ha esaminato ed approvato il bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2004 che tiene conto, relativamente agli ultimi due mesi dell’anno, dell’acquisizione da 572 milioni di Euro delle società danesi Aalborg-portland e Unicon perfezionata il 29 ottobre 2004. Aalborg è leader mondiale nella produzione di cemento bianco con stabilimenti di produzione in Danimarca, Egitto, Malesia, Stati Uniti e Cina. Unicon è il maggior produttore di calcestruzzo nel Nord Europa e leader in Norvegia e Danimarca. L’assemblea ha approvato la distribuzione di un dividendo unitario per azione di 0,07 Euro, in aumento rispetto al precedente (0,06 Euro), con data di stacco della cedola il 2 maggio 2005 e pagamento il 5 maggio 2005. Nel corso dell’Assemblea il Presidente ha precisato che, se i risultati rimarranno stabili, sarà possibile aumentare progressivamente il dividendo, avendo come obiettivo il raddoppio nell’arco dei prossimi quattro esercizi. Il bilancio dell’esercizio 2004, che consolida i risultati di Aalborg e Unicon dal 31 ottobre 2004 e che non è confrontabile con il medesimo periodo dell’anno precedente, si è chiuso con un fatturato netto a quota 395,1 milioni di Euro (292,6 milioni di Euro nel 2003). In particolare, la ripartizione geografica del fatturato evidenzia una crescita del 2% in Italia (206,1 milioni di Euro); un incremento del 26,1% in Turchia (114,3 milioni di Euro), mentre negli ultimi due mesi dell’anno Aalborg e Unicon hanno contribuito con 32,7 milioni di Euro in Danimarca, 26,4 milioni di Euro negli altri Paesi nordici e con 15,6 milioni di Euro nel resto del mondo. Il fatturato per tipologia di prodotto è così suddiviso: 317,9 milioni di Euro da vendite di cemento bianco e grigio, 77,2 milioni di Euro da vendite di calcestruzzo. Il margine operativo lordo, sempre tenendo conto dei risultati di Aalborg e Unicon relativamente agli ultimi due mesi del 2004, si è attestato a 107,1 milioni di Euro (87,7 milioni di Euro nel 2003), il reddito operativo è stato di 64,2 milioni di Euro (52,9 milioni di Euro). Il risultato netto è stato di 79,1 milioni di Euro (60,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2003). L’andamento economico dell’esercizio 2004 non consolidando i risultati di Aalborg Portland e Unicon, ovvero a perimetro costante, ha registrato un aumento del fatturato del 9,5% a quota 320,3 milioni di Euro (292,6 milioni di Euro nel 2003). Anche il margine operativo lordo è cresciuto a 92,2 milioni di Euro (+5%). Il reddito operativo è stato di 57,8 milioni di Euro (+9% rispetto all’esercizio 2003). L’incremento dei margini operativi è dovuto ai risultati della Turchia; in Italia si è registrata una lieve flessione dovuta all’aumento dei costi energetici e dei noli marittimi. La posizione finanziaria netta consolidata a fine esercizio 2004 risulta negativa per 298,6 milioni di Euro. La variazione riflette l’acquisizione delle società Aalborg e Unicon, al netto dei flussi positivi derivanti dalla gestione ordinaria e dalla vendita di assets non strategici. La nuova dimensione della Cementir, diventata un operatore mondiale presente su più mercati in diverse aree geografiche, consente di valutare ed eventualmente cogliere ulteriori opportunità di sviluppo ed espansione. E’ previsto per il 2005 che il mercato danese possa confermare il buon andamento dello scorso anno in termini di redditività, anche il mercato turco dovrebbe continuare a crescere e ci si attende un miglioramento ulteriore della redditività; per il mercato italiano si ipotizza il mantenimento dei livelli di consumo del 2004 e una possibile flessione dei margini sostanzialmente a causa dell’aumento dei costi delle materie prime. In ottemperanza alle disposizioni Consob si fa presente che il processo di analisi e valutazione delle procedure contabili per l’adozione dei principi Ias/ifrs è tuttora in corso e che sarà completato entro il prossimo mese di luglio.  
   
   
GRUPPO COIN S.P.A.: APPROVATI DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE I RISULTATI DELL'ESERCIZIO 2004 (01.02.2004-31.01.2005) E IL BILANCIO CONSOLIDATO VENDITE NETTE IN FLESSIONE RISPETTO ALL'ESERCIZIO PRECEDENTE DEL 14,6%  
 
Milano, 18 Aprile 2005 - Le Vendite Nette consolidate, pari a 1.072,9 milioni di Euro, sono in flessione rispetto all'esercizio precedente del 14,6% principalmente a causa della dismissione delle attività in Germania (145,2 milioni di Euro nel 2003). Il Margine operativo lordo consolidato è pari a 84,0 milioni di Euro in forte crescita rispetto al 2003 grazie alla dismissione di attività con risultati estremamente negativi. Il Risultato Netto consolidato è negativo per 26,5 milioni di Euro, in miglioramento rispetto alla perdita di 196,4 milioni di Euro dell'esercizio 2003. Nel 2004 si è completato l'importante processo di ristrutturazione e di riorganizzazione del Gruppo con la dismissione di tutte le attività non core e con la trasformazione in società autonome delle due insegne Coin e Oviesse. I benefici economici di questo importante processo sono già parzialmente evidenti nell'esercizio appena concluso che presenta un Margine operativo lordo pari a 84,0 milioni di Euro in crescita del 139% rispetto al 2003 e un Risultato operativo positivo per 34,2 milioni di Euro contro un corrispondente dato negativo di 29,1 milioni di Euro del 2003. L'impegno finanziario derivante principalmente dalla dismissione delle attività in Germania (circa 140 milioni di Euro nel 2004) hanno limitato le nostre possibilità di investimenti in sviluppo e ammodernamento della rete vendita e di investimento in attività di marketing e comunicazione a sostegno dello sviluppo delle due insegne storiche. I risultati consolidati del Gruppo I risultati economici consolidati dell'esercizio 2004 confrontati con quelli dell'esercizio precedente, evidenziano (in milioni di Euro):
2004 2003 var.
€ mln % € mln % € mln
Vendite Nette 1,072.9 100.0 1,255.6 100.0 (182.7)
Margine operativo lordo (a) 84.0 7.8 35.1 2.8 48.9
Ammortamenti (49.8) (4.6) (64.2) (5.1) 14.4
Risultato operativo 34.2 3.2 (29.1) (2.3) 63.3
Ammortamenti avviamento (3.7) (0.3) (3.7) (0.3) 0.0
Proventi (Oneri) finanziari (19.7) (1.8) (18.5) (1.5) (1.2)
Risultato della gestione operativa 10.8 1.0 (51.3) (4.1) 62.1
Rettifiche di valore di attività (0.3) (0.0) (17.7) (1.4) 17.4
Proventi (Oneri) straordinari (36.5) (3.4) (183.4) (14.6) 146.9
Risultato prima delle imposte (26.0) (2.4) (252.4) (20.1) 226.4
Imposte sul reddito (0.5) (0.0) 56.0 4.5 (56.5)
Risultato Netto (26.5) (2.5) (196.4) (15.6) 169.9
(a) Includono differenze cambio per copertura a termine su acquisti di merci in valuta riclassificati da "proventi (oneri) finanziari" negative per 4,6 milioni di Euro nell'esercizio 2004 e negativi per 10,1 milioni di Euro nell'esercizio 2003.
Dal confronto dei due esercizi si evidenziano le principali variazioni: Le Vendite Nette consolidate, pari a 1.072,9 milioni di Euro, sono in flessione rispetto all'esercizio precedente del 14,6% principalmente a causa della dismissione delle attività in Germania (145,2 milioni di Euro nel 2003). Il Margine operativo lordo è pari a 84,0 milioni di Euro in forte crescita rispetto al 2003 grazie alla dismissione di attività con risultati estremamente negativi. Gli Oneri finanziari netti, 19,7 milioni di Euro, sono superiori a quelli registrati nel 2003 a causa del maggior indebitamento medio del Gruppo nel 2004; le differenze cambio non connesse alla copertura a termine su acquisti di merci in valuta al 31 gennaio 2005 sono negative per 0,8 milioni di Euro (erano negative per 4,2 milioni di Euro al 31 gennaio 2004). I Proventi e gli Oneri straordinari includono la plusvalenza relativa alla cessione della partecipazione Sep per 6,3 milioni di Euro e oneri straordinari per 20,5 milioni di Euro attribuibili all'operazione di dismissione / chiusura degli ultimi 17 punti vendita tedeschi, nonché della sede di Colonia. Comprendono inoltre 8,5 milioni di Euro relativi a costi straordinari non ricorrenti sostenuti in Italia per progetti legati alla riorganizzazione societaria, al progetto di cessione di una quota di minoranza qualificata di Oviesse e altre attività connesse alla rinegoziazione di linee di credito supplementari. Come meglio descritto più avanti, gli oneri straordinari includono 6,6 milioni di Euro di costi di ristrutturazione dell'insegna Coin connessi al piano di rilancio dell'insegna. Oviesse Con un Margine operativo lordo pari a 80,0 milioni di Euro e 53,6 milioni di euro di Risultato operativo, pari al 7,8% sulle vendite, l'insegna Oviesse si colloca tra i primi Retailer europei in termini di reddittività.
2004 2003 var.
€ mln % € mln % € mln
Vendite Nette 1,072.9 100.0 1,255.6 100.0 (182.7)
Costo del Venduto 367,0) (53,3) (369,5) (54.0) 2,5
Margine lordo 322,2 46,7 315,2 46,0 7,0
Costi operativi (242,2) (35,1) (234,4) (34,2) (7,8)
Margine operativo lordo 80,0 11,6 80,8 11,8 (0,8)
Ammortamenti (26,4) (35,1) (33,4) (4,9) 7,0
Risultato operativo 53,6 7,8 47,4 6,9 6,2
Investimeti 12,5 1,8 16,1 2,4 (3,6)
L'evoluzione della rete di vendita di Oviesse è la seguente:
31 genn.2005 31 genn.2004 var.
Negozi diretti 208 207 1
Negozi in franchising 40 24 16
Lo sviluppo della rete franchising ha contribuito alla crescita delle vendite di Oviesse rispetto al 2003. Relativamente alla rete diretta le vendite hanno registrato un andamento negativo dell'1,8% rispetto all'esercizio scorso; questa flessione è da attribuirsi oltre che dal perdurare della situazione economica negativa, da un andamento negativo del segmento donna che ha mostrato segnali di ripresa solo con la collezione autunno-inverno 2004 e da una debolezza di alcuni punti vendita in piazze dove l'insegna è molto presente ove nel frattempo si sono sviluppate nuove importanti realtà commerciali (in particolare Roma e Milano). Come già detto, a partire dalla collezione autunno-inverno 2004, il segmento donna ha ritrovato il suo tradizionale posizionamento prezzo che si è estrinsecato in una riduzione dei prezzi di vendita tra l'8% e il 10 % e ciò ha determinato una significativa crescita delle quantità vendute. Questa azione ha creato i presupposti per un recupero dei volumi di vendita di tutte le category di Oviesse. Per quanto riguarda le quote di mercato nazionale, in base alle rilevazioni Sita Nielsen relative al periodo gennaio 2004 - dicembre 2004, i risultati di vendita citati determinano per Oviesse una quota del 2,73% (2,84% nell'anno precedente). Negli ultimi mesi dell'esercizio è stata definita e avviata con le prime implementazioni la nuova immagine Oviesse caratterizzata dallo slogan "L'era del consumatore intelligente". Nell'ultima parte dell'esercizio 2004, la nuova immagine era stata implementata in 7 negozi che dopo la ristrutturazione hanno mostrato forti incrementi di vendite. Come già detto, gli importanti impegni finanziari derivanti dalla dismissione delle attività tedesche hanno limitato le risorse disponibili a sostegno dello sviluppo di Oviesse ed in modo particolare le attività in marketing e comunicazione hanno rappresentato una spesa contenuta al 1,1% delle Vendite nette. Coin Anche l'esercizio appena concluso ha rappresentato un anno molto difficile per Coin sotto il profilo economico-finanziario. Le vendite e i risultati economici nel corso dei vari mesi del 2004 sono sempre stati inferiori alle aspettative e in forte flessione rispetto ai già non positivi risultati degli esercizi precedenti; tutti i principali indicatori di performance caratteristici del settore della distribuzione di abbigliamento si sono deteriorati più di quanto l'andamento negativo del mercato e il clima avverso abbiano contribuito a tale peggioramento. In tale situazione, come già comunicato, nella primavera 2004 era stato avviato in collaborazione con una società di consulenza strategica internazionale, Boston Consulting Group, uno studio volto all'identificazione delle opportunità di creazione di valore dell'insegna Coin. La fase di analisi è stata completata a fine del 2004 e le prime implementazioni sono già state avviate. Il piano di rilancio si svilupperà nei prossimi due anni e prevede investimenti e costi di ristrutturazione compatibili con la prevista evoluzione delle risorse finanziarie a disposizione del Gruppo.
2004 2003 var.
€ mln % € mln % € mln
Vendite Nette 367,7 100.0 391,3 100,0 (23,6)
Costo del Venduto (201,6) (54,8) (217,1) (55,5) 15,5
Margine lordo 166,1 45,2 174,2 44,5 (8,1)
Costi operativi (163,7) (44,5) (160,5) (41,0) (3,2)
Margine operativo lordo 2,4 0,7 13,7 3,5 (11,3)
Ammortamenti (13,0) (3,5) (18,0) (4,6) 5,0
Risultato operativo (10,6) (2,9) (4,3) (1,1) (6,3)
Investimeti 2,1 0,6 6,2 1,6 (4,1)
31 genn.2005 31 genn.2004 var.
Negozi diretti 38 38 0
Negozi in franchising 37 42 (5)
Le Vendite Nette (367,7 milioni di Euro) sono in flessione del 6% rispetto al 2003. La flessione delle vendite si è manifestata sia nella rete diretta che verso gli affiliati. Relativamente ai 38 negozi diretti le vendite sono state 325,6 milioni di Euro in flessione del 5,2% rispetto ai 12 mesi del 2003; tale flessione è stata caratterizzata da una diminuzione del numero di visitatori del 2% rispetto al 2003 e da un decremento del valore dello scontrino. Per quanto riguarda le quote di mercato nazionale, in base alle rilevazioni Sita Nielsen relative al periodo gennaio 2004 - dicembre 2004, i risultati di vendita citati determinano per Coin una quota dell'1,18% (1,24% nell'anno precedente). Il capitale investito e il patrimonio netto Gli elementi più significative della situazione patrimoniale raffrontati con quelli al 31 gennaio 2004 sono i seguenti (in milioni di Euro):
31 genn. 05 31 genn. 04 var.
Crediti Commerciali 50,7 65,3 14,6
Rimanenze 219,1 224,0 4,9
Debiti Commerciali 342,9 416,4 73,5
Capitale Circolante Operativo Netto (73,2) (127,1) 53,9
Altri crediti (debiti) non finanziari 66,9 16,6 50,3
Capitale Circolante Netto (6,3) (110,5) 104,2
Immobilizzazioni nette 231,7 286,4 54,7
Immobilizzazioni finanziarie 7,1 8,9 1,8
Fondo Trattamento fine rapporto e altri fondi (109,4) ()140,0 (30,7)
Capitale Investito Netto 123,2 44,8 78,4
Patrimonio Netto (113,7) (87,3) (26,4)
Posizione Finanziaria netta 236,9 132,1 104,8
Totale Fonti di Finanziamento 123,2 44,8 78,4
Il Patrimonio Netto consolidato al 31 gennaio 2005 è negativo per 113,7 milioni di Euro ed è previsto in progressivo miglioramento a partire dall'esercizio in corso tramite i risultati della gestione ordinaria. Il Patrimonio Netto della capogruppo Gruppo Coin S.p.a. È positivo e pari a 117,5 milioni di Euro. La gestione finanziaria La Posizione finanziaria consolidata netta al 31 gennaio 2005 è pari a 236,9 milioni di Euro e peggiora di 104,8 milioni di Euro rispetto al 31 gennaio 2004. Il confronto con l'esercizio precedente evidenzia (in milioni di Euro):
31 genn. 05 31 genn. 04 var.
Disponibilità liquide e attività finanziarie nette a breve 47,1 47,6 (0,5)
Debiti finanziari a breve verso banche (84,0) (30,4) (53,6)
Debiti finanziari a breve verso altri finanziatori (a) (25,0) 0,0 (25,0)
Debiti finanziari a breve (Leasing) (2,2) (2,2) 0,0
Posizione finanziaria a breve (64,1) 15,0 (79,1)
Debiti finanziari a medio-lungo termine verso banche (155,6) (128,5) (27,1)
Debiti finanziari amedio-lungo (Leasing) (17,2) (18,6) 1,4
Posizione finanziaria netta (236,9) (132,1) (104,8)
(a) importo relativo all'ultima tranche pagamento badwill di simissione attivà in Germania pagata il 2005
Considerando che le dismissioni delle attività in Germania nel 2004 hanno assorbito liquidità per circa 140 milioni di Euro, il cash flow generato dalle altre attività è stato positivo e pari a circa 35 milioni di Euro Al 31 gennaio 2005 il Gruppo aveva a disposizione linee di credito per 239 milioni di Euro; il piano di ammortamento di tali linee di credito prevede un rimborso di 21,3 milioni di Euro alla fine del mese di maggio 2005. Per fronteggiare l'andamento tipico stagionale del circolante alcuni istituti di credito facenti parte del pool di banche finanziatrici in data 4 marzo 2005 hanno erogato 60 milioni di Euro di nuove linee di credito che saranno utilizzate nei mesi da marzo a giugno 2005 (scadenza 24 giugno). La situazione finanziaria del Gruppo è in evoluzione conseguentemente al fatto che l'attuale socio di maggioranza Finanziaria Coin ha firmato con un gruppo di fondi di investimento rappresentati dal gruppo Pai un contratto preliminare avente ad oggetto la cessione dell'intera partecipazione detenuta da Finanziaria Coin in Gruppo Coin. Nell'ambito dell'operazione appena descritta gli acquirenti si sono assicurati l'impegno da parte di un primario istituto bancario Europeo a mettere a disposizione di Gruppo Coin linee di credito in grado di soddisfare tutti gli impegni finanziari del Gruppo e la piena attuazione di tutti i piani di sviluppo delle varie attività ivi compreso il piano di rilancio dell'insegna Coin. Evoluzione prevedibile della gestione Considerando i positivi risultati ottenuti dall'implementazione della nuova immagine Oviesse nel febbraio 2005 sono stati ristrutturati ulteriori 8 punti vendita con un investimento complessivo di circa 3,5 milioni di Euro. In modo particolare la nuova immagine "L'era del consumatore intelligente" implementata in 4 tra i più importanti negozi Oviesse sta producendo risultati superiori alle aspettative. Anche la rete in affiliazione continua il proprio sviluppo con l'apertura di 6 nuovi punti vendita. Le vendite della rete diretta dei primi due mesi del 2005 risultano superiori a quelle dello stesso periodo del 2004 (+1% a totale e +3,1% a perimetro omogeneo). Relativamente a Coin, l'anno 2005 sarà caratterizzato dalla fase di implementazione del piano di rilancio. Già nel corso del 2004 sono stati definiti tutti gli elementi operativi del piano e, alla luce di ciò, è stato anche individuato il nuovo management team. Il piano di rilancio coinvolge tutte le leve del retail mix ed in modo particolare: ridefinizione dell'offerta attraverso un'espansione della casa e della profumeria che anche in anni difficili hanno sempre evidenziato risultati positivi; rifocalizzazione dell'assortimento donna con particolare enfasi al mondo donna conformato dove il mercato presenta tassi di sviluppo interessanti attraverso l'implementazione di un nuovo concept; riduzione degli spazi dedicati al bambino e all'intimo donna in quanto non soddisfacenti in termini di marginalità; nuova soluzione di presentazione dell'offerta al cliente; miglioramento del livello di servizio; nuovo piano di comunicazione commerciale; razionalizzazione della rete di vendita. L'implementazione di questo piano comporterà investimenti per circa 20 milioni di Euro all'anno nel biennio 2005-2006 e oneri straordinari legati principalmente alla razionalizzazione dell'offerta merceologica e alla razionalizzazione della rete di vendita. I costi di queste attività di razionalizzazione già individuati sono pari a 6,6 milioni di Euro e sono stati accantonati nel bilancio chiuso al 31.01.2005; i benefici attesi si manifesteranno completamente a partire dall'esercizio 2006. La ristrutturazione citata comporterà risultati ancora negativi per l'esercizio 2005 per la sola insegna Coin ma in progressivo miglioramento nell'ultima parte dell'anno, mentre i pieni benefici del piano sono attesi a partire dall'esercizio 2006.
 
   
   
IL CDA DI FINCANTIERI ESAMINA IL PROGETTO DI BILANCIO 2004: RISULTATI MOLTO POSITIVI  
 
Trieste, 18 aprile 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Fincantieri, riunitosi il 30 marzo a Roma, ha approvato il progetto di bilancio per l’esercizio chiuso il 31 dicembre 2004, che ha evidenziato un utile netto di 99,5 mln. Di Euro contro i 90,7 del 2003 (l’utile ante imposte è di 149,1 mln. Di Euro contro gli 82,8 dell’anno precedente). Per la prima volta nella storia della società il Consiglio ha deliberato di proporre all’Assemblea la distribuzione di un dividendo di 10,1 milioni di Euro, pari al 3% del capitale sociale. Anche a livello di Gruppo i risultati registrano significativi miglioramenti. Il risultato operativo, pari a circa 136 mln. Di Euro, contro i 122 del 2003, rappresenta il 6,2% del valore della produzione, che si attesta a 2.176,5 mln. Di Euro. L’utile netto raggiunge i 101,1 mln. Di Euro contro i 93,1 del 2003 (l’utile ante imposte è di 152,0 mln. Di Euro contro gli 86,0 del 2003). Le disponibilità e i crediti finanziari netti, pari a 278,3 mln. Di Euro contro i 113,9 dell’esercizio precedente, confermano la generazione di flussi di cassa positivi. Nel corso dell’anno e nel primo trimestre del 2005 sono stati acquisiti ordini per diciotto nuove unità nelle tre aree di business in cui la società opera (crociere, trasporti e militare), per circa 4.000 mln. Di Euro contro i 1.350 del periodo 1/1/03 – 31/3/04. In virtù di questi ordini il carico di lavoro ammonta a circa 6.000 mln. Di Euro; il valore complessivo delle commesse in portafoglio sfiora gli 8.500 mln. Di Euro. Nel corso dell’anno, rispettando puntualmente gli impegni contrattuali, sono state consegnate sei unità (quattro da crociera e due da trasporto) ed è stata varata la portaerei “Cavour”, futura ammiraglia della Marina Militare Italiana. Anche nel 2004 è stata confermata l’efficacia della strategia finalizzata a rafforzare il posizionamento di Fincantieri nei core business e a migliorare la redditività. I risultati finora ottenuti hanno permesso e permetteranno di investire adeguatamente nello sviluppo dei prodotti e nel miglioramento dei processi, per affrontare efficacemente le sfide di un mercato e di un’economia internazionale sempre più globalizzati. La società ha così consolidato la propria leadership mondiale nella costruzione di navi da crociera e di grandi ferry, con quote di mercato che oggi nei due comparti superano il 50%, e ha portato avanti con successo la costruzione di unità militari, quali portaerei, sommergibili, fregate di ultima generazione, particolarmente impegnative per il loro contenuto tecnologico di prodotto e di processo. Tutto ciò assicura a Fincantieri e al Paese una posizione di assoluto prestigio nel panorama internazionale dell’industria cantieristica. Le attività di ricerca e innovazione, nelle quali sono stati investiti più di 52 mln. Di Euro, costituiscono oggi una leva competitiva di primaria importanza, soprattutto per un’azienda come Fincantieri, posizionata in segmenti di mercato ad elevato contenuto tecnologico e qualitativo. Fincantieri intende valorizzare al meglio le proprie competenze dove già eccelle e si propone di acquisire ulteriori spazi nei mercati contigui dell’ammodernamento delle navi da crociera, della costruzione di mega-yacht e dei marine system. Questi nuovi spazi operativi, individuati attraverso un’accurata selezione delle opportunità emergenti, verranno sviluppati, ove conveniente, anche tramite alleanze strategiche.  
   
   
ENI: SNAMPROGETTI SI AGGIUDICA CONTRATTO IN CANADA DEL VALORE DI 550 MILIONI DI DOLLARI CANADESI  
 
San Donato Milanese (Mi), 18 Aprile 2005 - Snamprogetti, Società dell'Eni, si è aggiudicata in Joint Venture con la Società canadese Snc-lavalin il contratto per la realizzazione di tre impianti per l'idrotrattamento di prodotti petroliferi nella regione di Fort Mcmurray, nella Provincia di Alberta in Canada. Il contratto ha il valore di circa 550 milioni di dollari canadesi ed è stato assegnato al termine di una gara internazionale dalla Società Canadian Natural Resources Limited (Canadian Natural). Il contratto si colloca nell'ambito del progetto per il recupero e trattamento delle sabbie bituminose nelle concessioni di proprietà della Canadian Natural Resources Limited. I tre impianti avranno la capacità di trattamento complessiva di 110.000 barili al giorno. Snamprogetti svilupperà le attività di ingegneria, approvvigionerà i materiali e fornirà i servizi di gestione per la costruzione degli impianti che saranno completati a maggio 2008. Il contratto rafforza la posizione di Snamprogetti nel settore dell'idrotrattamento e conversione dei greggi extrapesanti e rappresenta un significativo ingresso nel mercato canadese.  
   
   
ENI: COMPLETATO CON SUCCESSO LO SVILUPPO DEL GIACIMENTO DI SOUTH PARS IN IRAN  
 
 San Donato Milanese, 16 aprile 2005 - Eni ha completato con successo lo sviluppo delle fasi 4 e 5 che hanno compreso principalmente: l’installazione di due piattaforme con 24 pozzi, la posa di due gasdotti sottomarini da 32 pollici e lunghi 100 chilometri ciascuno per il trasporto del gas a terra e la costruzione dell’impianto per il trattamento del gas ad Assaluyeh (250 chilometri a Sud Est della città di Bushehr). “Il completamento delle fasi 4 e 5 di South Pars è un altro importante progetto che l’Eni ha portato a termine con successo e in anticipo sui tempi programmati dal contratto di servizio – ha dichiarato l’Amministratore Delegato dell’Eni Vittorio Mincato nel corso della cerimonia – e siamo molto soddisfatti di aver così ricambiato la fiducia accordataci dal Governo Iraniano nel realizzare un progetto così importante. South Pars è uno dei più grandi giacimenti a gas del mondo e il suo sviluppo testimonia il patrimonio di esperienza, tecnologia e competenza della Divisione Esplorazione e Produzione dell’Eni”. L’impianto di trattamento produrrà 20 miliardi di metri cubi di gas all’anno per il mercato iraniano, un milione di tonnellate all’anno di propano/butano e 80.000 barili al giorno di condensati destinati all’esportazione. La produzione in quota Eni (equity) supererà 50.000 barili al giorno di liquidi (condensati, butano, propano). Eni è operatore dello sviluppo delle fasi 4 e 5 di South Pars con la quota del 60% e opera in joint venture con Petropars (20%) e Naftiran Intertrade Co. (Nico, 20%)1 per conto della National Iranian Oil Company attraverso il contratto Buy back2 firmato nel luglio del 2000. L’avvio della produzione a South Pars consolida l’attività dell’Eni in Iran dove è presente da oltre 50 anni e dove è operatore per lo sviluppo del giacimento a olio di Darquain e partecipa alle joint ventures per lo sviluppo dei giacimenti a olio Dorood e Balal.  
   
   
SITINDUSTRIE CONSOLIDA LE PROPRIE POSIZIONI NEL GOLFO PERSICO: NUOVA COMMESSA PER OLTRE 13 MILIONI DI DOLLARI  
 
Milano, 18 aprile 2005 - Bsl T.r. Società francese controllata da Sitai Inox, holding operativa della Divisione Inox di Sitindustrie, ha appena acquisito una nuova importante commessa per la fornitura di 50 Km di tubi saldati longitudinalmente in acciaio inossidabile alla principale società di esplorazione ed estrazioni di idrocarburi del Sultanato dell’Oman: la Pdo, Petroleum Development of Oman. Il valore totale dell’ordine è di 13,1 milioni di dollari e comprende tubi fino a 273 mm di diametro, con spessori fino a 6,4 mm, utilizzati per il passaggio del gas naturale estratto. In particolare, il materiale utilizzato è un acciaio austenitico/ferritico di delicata lavorazione che rende la commessa ancora più prestigiosa. I tubi verranno prodotti parte nello stabilimento francese di Bsl Tr a Soissons, parte in quello italiano di Sitai Inox a Prato Sesia (No). Tale risultato conferma il buon andamento del business dei tubi e raccordi in acciaio inossidabile di Sitindustrie che, nel corso dell’esercizio 2004, ha visto un incremento del valore della produzione del 17%, pari a oltre 132 milioni di euro, un ebitda in crescita del 81%, pari a 9,9 milioni di euro ed un ebit quasi triplicato (+ 189%), pari a 6,7 milioni di euro. “Questa fornitura consolida la presenza di Sitindustrie nel mercato dei tubi in acciaio inossidabile destinati ai grandi progetti mondiali nel settore dell’estrazione di gas e petrolio – afferma l’Amministratore Delegato Massimo Bocciolone - La conclusione positiva di tale contratto è stata possibile grazie soprattutto alla affidabilità ed all’esperienza riconosciute a Sitindustrie sul mercato mondiale. È da ricordare, infatti, che il nostro Gruppo, all’inizio degli anni 70, tramite la controllata S.i.t.a.i., è stato il primo a sviluppare la tecnologia della saldatura longitudinale in un mercato fino ad allora dominato dal tuo estruso. La ricerca e gli investimenti costanti hanno permesso di mantenere negli anni un livello qualitativo di eccellenza che ha reso recentemente possibile, fra l’altro, l’ottenimento della prestigiosa approvazione di qualità rilasciata dall’American Petroleum Institute – Api”.,  
   
   
TECNIMONT (GRUPPO EDISON): FIRMATO IN RUSSIA L’ACCORDO PER UN NUOVO IMPIANTO DI POLIPROPILENE  
 
Milano, 18 aprile 2004 - Tecnimont, società di ingegneria e costruzioni del Gruppo Edison, ha firmato ieri a Omsk (Federazione Russa) con la società Group of Companies Titan Ltd. Un contratto per la realizzazione di un impianto per la produzione di polipropilene. Il valore del contratto è di circa 100 milioni di dollari e prevede in particolare la concessione della licenza, la fornitura dei servizi di ingegneria di base e di dettaglio, delle apparecchiature e dei materiali e la supervisione e l’assistenza tecnica durante il montaggio. L’impianto sorgerà a Omsk e avrà una capacità di 180.000 tonnellate/annue. La nuova unità utilizzerà la tecnologia Spheripol della Basell Polyolefins, leader mondiale nel polipropilene. La cerimonia per la firma del contratto è avvenuta alla presenza del Governatore della Regione di Omsk, Leonid Polezhaev, con il quale Tecnimont ha stipulato un accordo quadro per lo studio e la realizzazione di altri impianti petrolchimici e di raffinazione nella regione. L’aggiudicazione di questo nuovo contratto conferma la leadership di Tecnimont sia in Russia, dove la società ha realizzato oltre 30 impianti, sia nel settore delle poliolefine, dove da tempo Tecnimont ha un ruolo di primario operatore a livello mondiale con oltre 120 unità produttive realizzate.  
   
   
AEM TORINO S.P.A. E AMGA S.P.A. NOMINANO I CONSULENTI PER PROCEDERE VERSO L'INTEGRAZIONE TRA LE DUE SOCIETÀ  
 
Torino, 18 aprile 2005 - Coerentemente all'accordo raggiunto tra i Comuni di Torino e Genova in data 18/02/05 per procedere all'integrazione tra Aem Torino S.p.a. E Amga S.p.a., le società hanno nominato i consulenti che le assisteranno nella suddetta operazione di integrazione. Aem Torino S.p.a. Ha quindi nominato consulente finanziario Banca Imi S.p.a. Investment bank del Gruppo Sanpaolo Imi e consulente legale lo studio Benessia Maccagno. Amga S.p.a. Ha quindi nominato consulente finanziario Unicredit Banca Mobiliare S.p.a. (Ubm) del Gruppo Unicredito Italiano e consulente legale lo studio Bonelli Erede Pappalardo.  
   
   
INDESIT COMPANY, A FACIME LA PRODUZIONE PORTOGHESE DEL SEGMENTO CONGELATORI ORIZZONTALI  
 
Fabriano, 18 aprile 2005 – Indesit Company ha ceduto alla società portoghese Facime - Fabrico e Comércio de Material Electrònico S.a., lo stabilimento di Setubal in Portogallo, specializzato nel segmento di mercato dei congelatori orizzontali. Lo stabilimento, acquisito da Indesit Company alla fine degli anni ’70, è stata una delle prime produzioni industriali affidate dai portoghesi a società straniere. L’operazione consente, attraverso una nuova proprietà e un management locali, di dare continuità alla produzione in Portogallo dove la gestione diretta non era più ritenuta strategica da Indesit Company. Facime è società specializzata nel freddo e produce, insieme alle società collegate Minifrio e Firmofrio, oltre 300mila unità l’anno destinate prevalentemente all’esportazione.  
   
   
MILANO, MEETING PER AGENTI DI COMMERCIO " DITTE TEDESCHE ATTENDONO IL CURRICULUM"  
 
Milano, 18 aprile 2005 - La Camera di commercio italo-germanica, specializzata nella ricerca di partner commerciali e nel'inserimento di aziende tedesche sul mercato italiano e viceversa, organizza a Milano Il 10 maggio 2005 presso lo showroom di :Porsche Haus Srl viale Lancetti 46 20158 Milano Un meeting per agenti La manifestazione, organizzata per il settore dell'industria meccanica, dell'automazione industriale, della robotica, della movimentazione, della tecnica di misurazione, regolazione e controllo, rivolta in particolare agli operatori italiani del settore: società commerciali, distributori, grossisti, agenti di commercio e potenziali clienti diretti. Nel corso della giornata i responsabili del progetto della Camera di commercio presentano circa 50 imprese tedesche, nel caso specifico bavaresi, attive nei settori sopra indicati, interessate ad intraprendere rapporti commerciali in Italia tramite un partner commerciale che funga da distributore per i propri prodotti. Le singole società verranno presentate attraverso cataloghi, esposti su piccoli ministand, ma non saranno presenti i responsabili delle singole aziende.La partecipazione e gratuita. Per informazioni e l'invio del curriculum: Camera di commercio italo-germanica Ufficio Internazionale Simona Bellotti Tel: 02-67 913 214 Fax:02-67 913- 61 / 62 fax: 0039-02-66 98 09 64 Mail: simona.Bellotti@ahk-italien.it  
   
   
IPER E SUPERMERCATI RICOMINCIANO A CRESCERE SI RIDUCONO LE PROMOZIONI, MA I VOLUMI DI VENDITA TENGONO CAMPANIA E LIGURIA TRAINANO LA CLASSIFICA REGIONALE  
 
Roma, 18 aprile 2005 – In recupero nel I bimestre 2005 il fatturato della Grande distribuzione organizzata (Gdo), per effetto di una tenuta dei volumi di vendita in un contesto in cui si attenua il ricorso alle iniziative promozionali. Come evidenzia “Vendite flash”, il bollettino del Centro Studi Unioncamere dedicato al monitoraggio bimestrale del fatturato realizzato nei supermercati ed ipermercati di tutta Italia[1] (la newsletter è disponibile sul sito www.Unioncamere.it), dopo il lungo periodo di ridimensionamento dei ritmi di crescita del fatturato della Gdo, che ha caratterizzato tutto il 2004 (chiusosi con un +2,2%), a gennaio-febbraio scorsi si è registrata un’accelerazione del +3,5%. Le nuove aperture (+4,1%) continuano a fornire il principale sostegno ai volumi di vendita e al fatturato. Tuttavia, anche i volumi delle vendite a rete omogenea (ovvero a parità di esercizi commerciali rispetto all’analogo periodo del 2004), per la prima volta negli ultimi 18 mesi, tornano a segnare un lieve incremento (+0,2% anno su anno, dopo il –1,6% del 2004). Si tratta di un rilevante segnale di tenuta dei volumi, considerato che negli ultimi mesi si è leggermente ridotto il ricorso alle vendite promozionali, come testimoniato da una dinamica del costo della spesa che, dopo esser diminuito del –1,5% (anno su anno) nel Vi bimestre 2004, si attesta al –0,8% nei primi due mesi del 2005. Il costo della spesa per reparto - Rispetto allo scorso bimestre, che era stato testimone di un’intensificazione dell’azione promozionale in tutti i reparti merceologici, il I bimestre del 2005 mostra una dinamica meno accentuata, con variazioni tendenziali allineate al valore medio calcolato per il 2004. Prendendo in considerazione solo il Largo consumo confezionato[2], nel mercato alimentare i reparti del fresco e del freddo segnano le maggiori riduzioni del costo della spesa, diminuito negli ultimi dodici mesi rispettivamente del -2% e del -1,8%. Nel segmento non alimentare del Largo consumo confezionato, la contrazione più accentuata si osserva per i prodotti della cura della casa (-2,2% negli ultimi dodici mesi), in linea con gli andamenti osservati nella media dello scorso anno. Andamento regionale dei fatturati - Sensibile la differenziazione territoriale del fatturato della Gdo. L’unica regione a registrare una contrazione nei fatturati di vendita complessivi è la Puglia, che riporta una variazione del –3% rispetto al I bimestre 2004. In testa alla graduatoria regionale si conferma invece la Campania (+10,1%). L’incremento è dovuto alla buona performance del Largo consumo confezionato, mentre il fatturato dei reparti tessile e abbigliamento, bazar ed elettrodomestici subisce una contrazione dell’1,7%. Le rimanenti regioni dell’area meridionale si collocano al di sotto della media nazionale. Il tasso di incremento del fatturato del Centro è in buona misura sostenuto dal Lazio (+6,8%), seguito a breve distanza dalla Toscana (+5,7%). L’umbria realizza un tasso di crescita in linea con la media nazionale (+4,2%). E’ la Liguria (+9,1%) a sostenere la crescita del Nord-ovest, seguita dal Piemonte (+6,7%). La Lombardia mostra tassi di crescita leggermente inferiori alla media nazionale, realizzando comunque una buona accelerazione rispetto alla media del 2004 (+1,6%). Nel Nord-est, infine, le variazioni regionali si presentano sostanzialmente allineate, con tassi di crescita intorno al 2% rispetto ai livelli del I bimestre 2004. Considerando gli incrementi del fatturato tra il 2001 ed il 2004, la Campania conduce la classifica regionale, con una crescita complessiva del +61,6%. Seguono il Lazio e la Sardegna con il +35%. Le rimanenti regioni evidenziano tassi di crescita più contenuti, vicini al 25% per Piemonte, Liguria e Sicilia, attorno al 20% per le altre. La classifica regionale di medio periodo è chiusa nuovamente dall’Umbria, che ha realizzato un incremento inferiore al 12% rispetto all’anno base 2001.
[1] I risultati sintetizzano i dati forniti dalle più aggiornate indagini di mercato condotte con rilevazioni settimanali relative alle vendite (scanner data), comprese le iniziative promozionali, sottoposte a procedure di controllo qualità e riportate all’universo rappresentato tramite algoritmi di espansione. L’universo rappresentato è costituito da circa 7.000 punti vendita tra ipermercati e supermercati, distribuiti per il 39% nel Nord-ovest, per il 21% nel Nord-est, e per il restante 40% in eguale misura nelle aree del Centro e del Sud e isole.
[2] Il Largo consumo confezionato include i reparti drogheria alimentare, bevande, freddo, fresco, cura degli animali, della casa e della persona ed esclude i beni dei reparti bazar, elettrodomestici, tessile, abbigliamento e calzature.
 
   
   
INFLAZIONE: DALL’ISTAT UNA CINQUINA PERFETTA PER TENTARE LA FORTUNA AL LOTTO!!! 1, 9, 8, 5 E 18 I NUMERI BUONI FORNITI OGGI DALL’ISTITUTO DI STATISTICA E INTANTO I CONSUMATORI SI PREPARANO ALL’AUTORIDUZIONE DEI CONSUMI  
 
Roma, 18 aprile 2005 - “Dall’istat arrivano numeri buoni per tentare la fortuna al Lotto”. Lo afferma il Presidente del Codacons Carlo Rienzi, commentando i dati definitivi sull’inflazione a marzo forniti oggi dall’istituto di statistica. “1, 9, 8, 5 e 18 sono i numeri della cinquina perfetta fornita dall’Istat da giocare su tutte le ruote e particolarmente su quella della “illusione” - prosegue Rienzi, dove 1 e 9 stanno per l’1,9% del tasso di inflazione, 8 e 5 per l’8,5% dell’aumento della benzina, e 18 per il 18,9% del gasolio. “Presso la sede dell’Istat sono stati estratti i numeri fortunati da giocare – afferma ancora Rienzi – e ad estrarli, anziché il bimbo bendato, il Presidente Biggeri”. Ironia a parte un’inflazione così bassa nel mese di marzo si scontra con gli aumenti medi dell’ortofrutta del 35,5% registrati il mese scorso in Italia, con picchi per il radicchio (+85%), gli spinaci (+74%), la lattuga (72%). Senza contare gli effetti del caro-greggio non solo sui prezzi alla pompa, ma che su quelli dei beni trasportati. Per far fronte all’aumento generalizzato dei prezzi, con particolarmente riferimento al settore dei carburanti, il Codacons sta organizzando l’autoriduzione dei consumi, iniziativa che verrà illustrata nei prossimi giorni ai consumatori italiani. “Per adesso – conclude il Presidente Carlo Rienzi - non resta che affidarci alla fortuna giocando i numeri forniti dall’Istat e sperando che dal Lotto arrivi un aiuto per far fronte alla spesa quotidiana e all’impoverimento delle famiglie italiane”.  
   
   
CARO-VITA: ECCO COME LE FAMIGLIE ITALIANE POSSONO RISPARMIARE FINO A 1.000 EURO ANNUI!!! APPELLO DEL CODACONS AL GOVERNO PER ADOTTARE MISURE IN GRADO DI SOSTENERE I BILANCI DELLE FAMIGLIE ITALIANE  
 
Roma, 18 aprile 2005 - In una situazione caratterizzata da forte calo dei consumi, sfiducia da parte dei consumatori, prezzi e tariffe che aumentano senza sosta e bilanci familiari sempre più in crisi, arriva oggi dal Codacons una serie di misure che, se attuate subito, possono portare ad un risparmio di 1.000 euro per famiglia. “Si tratta - fa sapere il Presidente Codacons Carlo Rienzi – di misure che il Governo può attuare in tempi stretti, e che toccano svariati settori, dalla sanità al commercio”. Ecco dunque nel dettaglio i provvedimenti da attuare e il relativo risparmio annuo per famiglia: Abolizione Dei Ticket E Gratuita’ Farmaci In Fascia C - 150 euro; Saldi Mensili - 200 euro; Mercati Settimanali Con Vendita Diretta Produttore-consumatore - 200 euro; Riduzione Bollo Auto - 50 euro; Aumento Efficienza Ospedali E Riduzione Spese Sanitarie Private - 100 euro; Riduzione Addizionali Irpef - 100 euro; Controllo Sui Prezzi Dei Beni Di Prima Necessita’ - 200 euro; Totale Risparmio 1.000 Euro. “Rivolgiamo oggi un appello al Governo – conclude Rienzi – affinché porti tra i primi obiettivi della sua attività la tutela dei bilanci della famiglie, adottando al più presto le misure suggerite dal Codacons che possono portare ad un risparmio annuo di 1.000 euro a famiglia”.  
   
   
AIR TRANSPORT IN THE EU25: AIR PASSENGER TRANSPORT UP BY 5% IN 2003 LONDON-HEATHROW, FRANKFURT-MAIN AND PARIS-CHARLES DE GAULLE TOP 3 AIRPORTS  
 
Bruxelles, 18 April 2005 - In 2003, compared with 2002, the number of air transport passengers1 in the Eu25 grew by 4.9% to reach 590 million. The most significant increases were registered in some of the new Member States, Slovakia (+25.9%), the Czech Republic (+18.0%), Estonia (+17.8%) and Lithuania (+13.6%), while the largest falls were observed in Sweden (-7.3%) and Luxembourg (-3.7%). The largest countries record the highest number of air passengers. In 2003, the United Kingdom registered 178 million passengers, followed by Germany (121 mn), Spain (120 mn), France (96 mn) and Italy (74 mn). Among these countries, the number of air passengers increased the most in 2003 in Italy (+13.3%), followed by Spain (+7.1%), Germany (+5.9%), and the United Kingdom (+5.5%), while it decreased in France (-0.2%). London/heathrow (United Kingdom) remained the busiest airport in the Eu25 in 2003, followed by Frankfurt/main (Germany) and Paris/charles-de-gaulle (France). This information comes from a report2 released by Eurostat, the Statistical Office of the European Communities, on air transport passengers in the Eu25. Additional information for Bulgaria, Romania and Turkey as well as Norway, Switzerland and Iceland is also provided. 3 out of 4 passengers on an international flight When looking at the breakdown between national and international transport, in 2003 three quarters of the total number of passengers in the Eu25 were carried on international flights. The United Kingdom, with 154 million passengers, led the international air transport market in 2003, followed by Germany (100 mn) and Spain (89 mn). The most important country-to-country relations were Spain-united Kingdom with 32 million passengers, Germany-spain with 18 million, and France-united Kingdom with 10 million. International passengers showed the same upwards trend as total air transport, and most Member States recorded an increase between 2002 and 2003. Rises ranged from +0.4% in Malta and +1.4% in France to +27.7% in Slovakia and +18.2% in the Czech Republic. Decreases were only recorded in Sweden (-7.0%), Luxembourg (-3.7%), the Netherlands (-1.6%) and Denmark (-1.5%). Spain, with 31 million passengers, recorded the highest number of national passengers, followed by France (27 mn), Italy and the United Kingdom (both 24 mn) and Germany (21 mn). Due to their size, these five countries accounted for 86% of the Eu25 national transport market. Air passenger transport, 2003
Total transport National transport International transport
Passengers (1 000) Growth (%) 2002/2003 Passengers (1 000) Growth (%) 2002/2003 Passengers (1 000) Growth (%) 2002/2003
Eu25* 589 756 4.9 148 957 : 440 799 :
Belgium 15 087 11.3 2 69.0 15 085 11.3
Czech Republic 7 761 18.0 161 9.2 7 600 18.2
Denmark 19 575 -1.8 1 606 -4.6 17 969 -1.5
Germany 121 136 5.9 21 193 3.9 99 943 6.3
Estonia 710 17.8 15 11.8 695 17.9
Greece 28 237 : 5 030 : 23 207 :
Spain 120 248 7.1 31 324 7.9 88 925 6.8
France 96 296 -0.2 26 712 -4.3 69 584 1.4
Ireland 20 010 9.7 812 23.3 19 197 9.2
Italy 73 912 13.3 24 477 8.7 49 436 15.8
Cyprus 6 077 -2.1 1 : 6 077 :
Latvia 712 12.4 0 - 712 12.4
Lithuania 722 13.6 1 : 721 :
Luxembourg 1 449 -3.7 0 - 1 449 -3.7
Hungary 5 010 12.1 0 - 5 010 12.1
Malta 2 648 0.3 44 -6.5 2 604 0.4
Netherlands 41 168 -1.7 154 -14.7 41 014 -1.6
Austria 15 799 5.7 548 3.5 15 251 5.8
Poland 7 067 8.0 : : : :
Portugal 17 739 2.1 2 853 -2.6 14 886 3.0
Slovenia 920 6.3 : : : :
Slovakia 626 25.9 32 -0.5 594 27.7
Finland 10 516 2.1 2 701 -2.4 7 816 3.8
Sweden 20 441 -7.3 6 875 -7.7 13 567 -7.0
United Kingdom 177 946 5.5 24 416 8.0 153 530 5.1
* Estimated : Data not available - Not relevant More than 110 million passengers at the three main London airports In 2003 London/heathrow (United Kingdom) airport ranked first in the Eu25, with a total volume of 63 million passengers, followed by Frankfurt/main (Germany) and Paris/charles-de-gaulle (France) with 48 million each, Amsterdam/schipol (Netherlands) with 40 million, and Madrid/barajas (Spain) with 35 million. Among the top 25 airports, four were found in the United Kingdom (London/heathrow, London/gatwick, Manchester/intl and London/stansted), Germany (Frankfurt/main, München, Düsseldorf and Berlin-tegel) and Spain (Madrid/barajas, Barcelona, Palma de Mallorca and Málaga), and two in France (Paris/charles de Gaulle and Paris/orly) and Italy (Roma/fiumicino and Milano/malpensa). Three airports in the new Member States featured in the top 50 airports. Prague/ruzyne (Czech Republic), with 7.4 million passengers was the busiest airport among the new Member States and ranked 36th. Warsaw/okecie (Poland) and Budapest/ferihegy (Hungary) with 5 million each were in 44th and 45th positions respectively. Top 25 airports in Eu25 in terms of total passengers carried in 2003
Rank Country Airport Passengers (1 000)
1 United Kingdom London/heathrow 63 208
2 Germany Frankfurt/main 48 023
3 France Paris/charles de Gaulle 48 008
4 Netherlands Amsterdam/schiphol 39 807
5 Spain Madrid/barajas 35 370
6 United Kingdom London/gatwick 29 893
7 Italy Roma/fiumicino 25 473
8 Germany München 23 953
9 Spain Barcelona 22 492
10 France Paris/orly 22 449
11 United Kingdom Mantchester/intl 19 520
12 Spain Palma de Mallorca 19 115
13 United Kingdom London/stansted 18 714
14 Denmark Kobenhavn/kastrup 17 677
15 Italy Milano/malpensa 17 483
16 Ireland Dublin 15 916
17 Sweden Stockholm/arlanda 15 289
18 Belgium Bruxelles/national 15 087
19 Germany Düsseldorf 14 124
20 Austria Wien/schwechat 12 709
21 Greece Athens 12 227
22 Spain Málaga 11 410
23 Germany Berlin-tegel 11 027
24 Finland Helsinki-vantaa 9 707
25 Portugal Lisboa 9 502
 
   
   
L’ENAC CONSEGNA IL CERTIFICATO DI AEROPORTO A VERONA IN BASE AL “REGOLAMENTO PER LA COSTRUZIONE E L’ESERCIZIO DEGLI AEROPORTI” CERTIFICATI GLI AEROPORTI CHE OSPITANO OLTRE IL 95% DEL TRAFFICO TOTALE  
 
Roma, 18 aprile 2005 - Anche l’Aeroporto di Verona entra a far parte degli aeroporti certificati dall’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile in conformità al “Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti” adottato dall’Enac nell’ottobre del 2003, che recepisce l’Annesso 14 dell’Icao, International Civil Aviation Organization, organizzazione dell’Onu che riunisce le Autorità per l’aviazione civile di 188 Paesi Membri. Il Presidente ed il Direttore Generale dell’Enac, On. Prof. Vito Riggio e Com.te Silvano Manera, hanno consegnato il “Certificato di Aeroporto” nelle mani dell’Avv. Fulvio Cavalleri e dell’Ing. Claudio Boccardo, rispettivamente Presidente e Direttore Generale della Aeroporto Valerio Catullo, società di gestione dell’aeroporto di Verona. La certificazione è su base triennale e prevede un continuo presidio da parte della società di gestione sui processi operativi che impattano sulla sicurezza, a garanzia di un costante circuito che tuteli i passeggeri e la qualità dei servizi resi dagli operatori aeroportuali. Il Regolamento da cui deriva la certificazione è stato introdotto per la prima volta in Italia e riguarda l’idoneità del gestore relativamente alla conduzione in sicurezza delle infrastrutture, degli impianti e delle operazioni aeroportuali. Vengono individuate anche le responsabilità e la ripartizione delle risorse finalizzate alla sicurezza. Entro l’anno in corso dovranno essere certificati tutti gli aeroporti. Ad oggi sono stati consegnati i certificati ad Adr per Roma Fiumicino, alla Sea per Milano Malpensa e Milano Linate, alla Save per Venezia, alla Sab per Bologna, alla Gesap per Palermo, alla Sac per Catania, alla Gesac per Napoli, alla Geasar per Olbia, alla Seap per Bari, alla Sacbo per Bergamo, alla Sagat per Torino, alla Adf per Firenze, alla Sogaer per Cagliari ed alla Sogeaal per Alghero. Con la Aeroporto Catullo di Verona, quindi, sono diventati 16 gli aeroporti certificati, ovvero gli scali attraverso i quali transita oltre il 95% del traffico complessivo del nostro Paese. Sono state completate le istruttorie di certificazione degli aeroporti di Genova, Trieste, Lamezia, Pisa e Ciampino; anche a questi aeroporti verrà presto formalizzato il conferimento del certificato. L’enac, inoltre, informa che il Consiglio di Amministrazione ha avviato le procedure di valutazione per la stipula della convenzione di concessione della gestione totale, per la durata di quaranta anni, dell’aeroporto di Verona. Adozione del Regolamento, certificazione degli aeroporti, concessione della gestione quarantennale: sono passaggi indispensabili per la modernizzazione del sistema del trasporto aereo nazionale, per l’innalzamento ulteriore della sicurezza degli aeroporti, per la garanzia di uno sviluppo trasparente e competitivo del settore a livello europeo e per una sempre migliore tutela della qualità dei servizi resi al passeggero.  
   
   
ATTERRAGGIO DI EMERGENZA A NAPOLI PER UN VELIVOLO WIND JET  
 
Roma, 18 aprile 2005 - In merito all’atterraggio effettuato il 15 aprile a Napoli da un aeromobile della compagnia aerea Wind Jet partito da Catania e con destinazione Forlì, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile rende noto di aver avviato degli accertamenti per stabilire le cause dell’evento. In quota, infatti, si è verificata l’incrinatura della parte esterna del vetro multistrati della cabina di pilotaggio, nella parte destra, quella occupata dal copilota del volo. Nonostante l’incrinatura esterna di parte del parabrezza, la visibilità del personale di condotta è sempre rimasta buona e l’atterraggio è stato deciso per motivi precauzionali. Il team di ispettori dell’Enac sta vagliano le possibili cause che hanno determinato l’evento. Non viene esclusa nessuna possibilità, dal difetto del vetro, all’impatto con un volatile, ad un eventuale shock termico.  
   
   
ALITALIA: OTTIME PERFORMANCE OPERATIVE A FEBBRAIO  
 
 Roma, 12 aprile 2005 - Alitalia consolida nei primi due mesi del 2005 il trend positivo nelle performance operative già avviato nel 2004 e registra a febbraio i migliori risultati nel raffronto con le maggiori compagnie europee, posizionandosi al primo posto rispetto ai principali indicatori di performance. La puntualità a 15 minuti dei voli in partenza Alitalia ha raggiunto nel mese di febbraio l’83,6%, e la puntualità in arrivo a 15 minuti è migliorata di 10 punti percentuali rispetto al 2004, segnando un risultato dell’ 81,4%. Ottime performance si registrano anche sul fronte dei bagagli: a febbraio 2005 sono stati disguidati 10,4 bagagli ogni 1000 passeggeri, con un miglioramento della performance di 5 punti percentuali rispetto al mese precedente.  
   
   
ALITALIA: AGGIORNAMENTO DEL PIANO INDUSTRIALE 2005-2008 FRA GLI ELEMENTI DI NOVITÀ: REVISIONE DEI COSTI ATTESI DEL CARBURANTE IN RIALZO FINO AL 30%  
 
 Roma, 18 aprile 2005 - lo scorso 14 aprile è stato sottoposto al Consiglio di Amministrazione un aggiornamento del Piano Industriale 2005-2008 che rispetto alla versione approvata lo scorso ottobre 2004 presenta alcuni importanti elementi distintivi che ne rafforzano la sostenibilità alla luce del verificarsi di alcune nuove variabili che caratterizzano l’attuale scenario di riferimento della Compagnia. L’aggiornamento del Piano Industriale conferma infatti pienamente il posizionamento strategico della Compagnia quale “Vettore a rete altamente efficiente” (“Highly Eficient Network Carrier”) e gli obbiettivi di redditività che identificano entro la fine del 2006 il ritorno all’equilibrio economico finanziario e il raggiungimento di un Ebitdar allineato a quello oggi riscontrabile nei migliori operatori di riferimento dell’industria. Nel dettaglio l’aggiornamento del Piano prevede le seguenti principali variazioni: Revisione dei costi attesi del carburante (incremento fino al 30% rispetto alle precedenti previsioni), a causa delle nuove condizioni del mercato del petrolio. Un’ipotesi più conservativa sul profilo dei ricavi unitari nel settore del breve-medio raggio in funzione dell’ingresso di compagnie low cost nel mercato domestico. Una riduzione più aggressiva dei costi, maturata a seguito della maggior conoscenza dell’Azienda da parte del nuovo management e del buon andamento delle azioni principali già avviate. Gli interventi disegnati permetteranno di ridurre nell’arco di Piano i costi unitari di circa il 20%. Nel dettaglio il costo del lavoro a livello consolidato già dal 2006 si ridurrà di un ammontare nell’ordine dei 170 milioni di euro rispetto a quanto consuntivato nel 2004 malgrado una crescita programmata della capacità offerta di circa il 12%. Il forte recupero di efficienza sui costi è accompagnato da un incremento dei proventi passeggeri e cargo che, malgrado la revisione al ribasso dei proventi unitari sul breve-medio raggio illustrata in precedenza, cresceranno significativamente nell’arco di piano grazie al forte incremento della capacità offerta e alle nuove strategie di network e di prodotto. Nell’aggiornamento del Piano Industriale sono stati confermati i significativi benefici di tipo strategico, economico e finanziario derivanti dall’operazione di conferimento in Alitalia Servizi delle attività a supporto del trasporto aereo ormai prossima alla finalizzazione. L’operazione di conferimento delle suddette attività sarà infatti effettuata nelle prossime settimane e anche le negoziazioni con Fintecna Finanziaria per i Settori Industriale e dei Servizi Spa per il successivo ingresso della stessa nel capitale di Alitalia Servizi sono in una fase molto avanzata. Dal punto di vista finanziario, si segnala che la Compagnia nel primo trimestre del 2005 ha consuntivato un miglioramento dei flussi finanziari di esercizio (dati gestionali) nell’ordine dei 130 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Inoltre nel mese di marzo 2005 è stata utilizzata la quota residua disponibile dell’apertura di credito con Dresdner Kleinwort Wasserstein pari a 245 milioni di euro. Con tale erogazione Alitalia ha utilizzato l’importo massimo complessivo in linea capitale di euro 400 milioni dell’apertura di credito concessa da Dresdner Kleinwort Wasserstein e garantita dalla Repubblica Italiana.  
   
   
DELEGAZIONE DEL PORTO DI GENOVA VISITA IL CANTIERE DEL TRAFORO FERROVIARIO DEL LOTSCHBERG: NASTRI TRASPORTATORI AL POSTO DEI CAMION  
 
Genova, 18 aprile 2005 - Il 12 aprile una delegazione di tecnici dell’Autorità Portuale di Genova e della Regione Liguria hanno visitato il cantiere sud del traforo ferroviario del Lotschberg (Svizzera). Erano accompagnati dal presidente dell’Autorità Portuale Giovanni Novi e dal direttore del l’Uic (Union Internationale des Chemins de Fer) Maurizio Bussolo. Scopo della visita era l’osservazione “in situ” del trasferimento dalle gallerie di costruzione del materiale di risulta (smarino) alle discariche tramite nastri trasportatori. La lunghezza di questi nastri raggiunge e supera all’esterno 9 chilometri, permettendo così il trasferimento del materiale senza utilizzare nessun mezzo gommato. I lavori del traforo (lungo 37 chilometri) sono stati illustrati dal responsabile del cantiere Christophe Carron della società ferroviaria Bls (Basel Lotschberg Simplon) e da Werner Achersold direttore della società Marti che fornisce, gestisce e manutenziona i nastri trasportatori. Questo tipo di soluzione, utilizzata con ottimi risultati dagli Svizzeri, potrebbe essere impiegata per far defluire il materiale di risulta del traforo del Terzo Valico e della gronda autostradale in porto, dove verrebbe utilizzato per i progettati riempimenti di Ronco-canepa e Bettolo, evitando il passaggio di camion attraverso la città.  
   
   
IL GRUPPO GRIMALDI NAPOLI ORDINA 4 NAVI A FINCANTIERI  
 
Napoli/Trieste, 18 aprile 2005 - La rilevante commessa è maturata nell’ambito di un più ampio accordo di collaborazione fra i due gruppi, che prevede la possibilità di sviluppare nuovi progetti e l’utilizzo degli stabilimenti Fincantieri per la manutenzione e riparazione delle navi della flotta Grimaldi. Il Gruppo Grimaldi Napoli, attraverso le società Industria Armamento Meridionale (Inarme) e Grimaldi Compagnia di Navigazione (Grinavi) ha ordinato alla Fincantieri quattro navi, opzionandone ulteriori due. Il valore complessivo della commessa, opzioni escluse, è di circa 360 milioni di euro. Inarme ha commissionato due cruise ferry con consegne nel 2007 e Grinavi due navi Roro-pax, adibite cioè al trasporto di passeggeri, trailer e autovetture, con consegne nel 2008. Il Gruppo ha anche opzionato ulteriori due unità con consegne nel 2009. Con questi ordini Fincantieri consolida la leadership mondiale nel comparto dei ferry con 10 navi in portafoglio che le assicurano una quota di mercato superiore al 50%. Il Gruppo Grimaldi Napoli, leader italiano e tra i maggiori armatori mondiali, e Fincantieri, leader mondiale nella costruzione di navi da crociera e grandi traghetti, sono legati da una lunga tradizione di collaborazione. A tal proposito, il Dr. Guido Grimaldi, Presidente del Gruppo ricorda che, dal 1987 ad oggi, Grimaldi ha commissionato a Fincantieri 23 unità per il trasporto di carico rotabile contribuendo così allo sviluppo delle attività e dell’occupazione in vari stabilimenti Fincantieri, in particolare nel Sud Italia Grazie all’elevato grado di professionalità e flessibilità progettuale, raggiunto dai settori Progettazione di Base e Funzionale del comparto Trasporti di Fincantieri e all’esperienza acquisita dagli stabilimenti di Castellammare di Stabia (dove saranno costruite le prime unità), Ancona e Palermo, i progetti per le nuove navi saranno totalmente innovativi rispetto a quelli presenti sul mercato. Le caratteristiche principali dei cruise ferry sono: lunghezza 190 metri, portata lorda massima 7.500 tonnellate, passeggeri 2.000, cabine passeggeri 400, metri lineari di carico 2.600, velocità massima 28 nodi. Le caratteristiche principali delle Roro-pax sono: lunghezza 180 metri, portata lorda massima 7.500 tonnellate, passeggeri 1000, cabine passeggeri 100, metri lineari di carico 2700, velocità massima 25 nodi. L’accordo tra Fincantieri e Grimaldi va tuttavia oltre il consistente ordinativo. Le due società intendono infatti avviare una proficua collaborazione orientata allo sviluppo di nuovi progetti, nell’ambito della quale Fincantieri si posiziona quale seria candidata ad assumere il ruolo di cantiere preferenziale per il Gruppo Grimaldi. In questo quadro le società intendono esaminare l’attivazione di programmi congiunti che consentano a Grimaldi di massimizzare i propri obiettivi operativi e strategici e a Fincantieri - anche attraverso l’adozione di nuove tecnologie e l’inserimento di nuovi fornitori e prodotti - di raggiungere economie di progetto e di processo. Grimaldi è orientata, inoltre, ad avvalersi dei servizi di manutenzione e riparazione dello stabilimento Fincantieri di Palermo e di altri cantieri, in Italia o all’estero, in grado di operare in sinergia con quello siciliano. Commentando la nuova acquisizione l’Amministratore Delegato di Fincantieri Giuseppe Bono ha dichiarato: “E’ per noi motivo di profonda soddisfazione rafforzare il rapporto con il Gruppo Grimaldi Napoli, primario operatore internazionale proiettato con successo verso dimensioni globali, alla cui crescita in passato abbiamo dato un importante contributo”. Bono ha poi concluso: “Il consolidamento del rapporto con il Gruppo Grimaldi Napoli consente a Fincantieri di annoverare nel proprio portafoglio ordini le più importanti società armatrici al mondo”. Il responsabile del settore navi da trasporto di Fincantieri Giovanni Romano ha aggiunto “Grazie alla considerevole esperienza che abbiamo acquisito nella progettazione e costruzione, per armatori italiani e stranieri, di unità di grandi dimensioni e ad alte prestazioni, siamo lieti di poter proporre al Gruppo Grimaldi Napoli, nostro miglior cliente di navi da trasposto, soluzioni particolarmente avanzate”. Circa i nuovi ordini, il Presidente del Gruppo Grimaldi Napoli Guido Grimaldi ha dichiarato “la nuova commessa con Fincantieri rientra nel piano di potenziamento ed espansione della nostra flotta che ha come obiettivo lo sviluppo del concetto di Autostrade del Mare che il nostro Gruppo sta mettendo in atto negli ultimi anni nel Mediterraneo. Tecnologicamente all’avanguardia e dotate di tutti i comfort, le nuove unità ordinate permetteranno al nostro Gruppo di offrire alla propria clientela una gamma di servizi sempre più sofisticata .”  
   
   
IL COMMISSARIO INSERISCE LA RICERCA FRA LE SEI PRIORITÀ FISSATE PER LA POLITICA ENERGETICA  
 
Bruxelles, 18 aprile 2005 - Il Commissario responsabile dell'Energia Andris Piebalgs ha presentato le sei priorità in campo energetico, che implicano un legame più stretto fra politica energetica e politiche in materia di ambiente e di ricerca. Riferendosi agli obiettivi di Lisbona e di Kyoto, che consistono rispettivamente nel fare dell'Europa l'economia più competitiva al mondo e nel ridurre le emissioni di gas a effetto serra, Andris Piebalgs ha affermato: "La soluzione per combinare i due obiettivi, ovvero trasformare in vantaggio competitivo gli impegni europei in materia di ambiente, sta nello sviluppo e nell'introduzione di nuove tecnologie". A meno che l'Europa non si impegni seriamente in questo senso, il continente rischia di avere la leadership mondiale in termini di responsabilità ambientale, ma di non trarne alcun profitto senza lo sviluppo di nuove tecnologie che avranno un grande potenziale commerciale nei prossimi decenni, ha aggiunto il Commissario. Anche il collega di Andris Piebalgs, il Commissario per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik, ha riconosciuto l'importanza dello sviluppo di nuove tecnologie energetiche. Le proposte per il prossimo programma quadro di ricerca, il 7Pq, indicano sette priorità di ricerca in questo settore: tecnologie di cattura e stoccaggio di Co2 per una produzione di energia elettrica a emissioni zero; tecnologie pulite del carbone; celle a idrogeno e celle a combustibile; energia rinnovabile; reti energetiche intelligenti; efficienza e risparmio energetico; conoscenza necessaria per una politica in materia di energia. Alcune tecnologie, in particolare quelle relative al carbone pulito e alla cattura e stoccaggio di Co2, non soltanto sono essenziali affinché l'Ue adempia agli obblighi del protocollo di Kyoto, ma costituiscono anche un elemento chiave per incoraggiare un cambiamento delle pratiche in altre parti del mondo. "In fin dei conti, la nostra capacità di convincere i paesi in via di sviluppo ad affrontare i cambiamenti climatici dipenderà dalla nostra capacità di dimostrare che le tecnologie per il controllo delle emissioni esistono e possono essere sviluppate senza frenare eccessivamente la crescita", ha aggiunto il Commissario Piebalgs. Intervenendo ad una conferenza sulla cattura e lo stoccaggio di Co2, il Commissario ha dedicato parte della sua presentazione alla descrizione delle priorità della Commissione in questo ambito, e ha affermato che uno degli obiettivi comunitari deve essere lo sviluppo di tecnologie economicamente praticabili. Ha inoltre dichiarato che l'obiettivo di costo dovrebbe consistere nel ridurre i costi specifici di sequestrazione a un importo inferiore ai 20 euro per tonnellata di Co2, perseguendo tre strategie tecnologiche promettenti: la separazione di Co2 prima, dopo e durante il processo di combustione. Per contro, nell'ambito del piano programmatico di ricerca della Commissione, le opzioni per lo stoccaggio di Co2 sono state ridotte a stoccaggi geologici in formazioni sotterranee profonde, quali pozzi esauriti di petrolio e di gas, falde acquifere saline e giacimenti di carbone non estraibile. "I giacimenti di petrolio e di gas in particolare si sono dimostrati idonei per milioni di anni come luoghi di stoccaggio sicuri, e beneficeranno dell'apporto di Co2 per migliorare il recupero degli idrocarburi. Il concetto di "rafforzamento del recupero di petrolio e di gas" potrebbe rivelarsi un sistema promettente per prolungare la durata di vita dei pozzi di idrocarburi nel Mare del Nord", ha concluso il Commissario.  
   
   
EDISON TECNIMONT: ACCORDO IN RUSSIA CON TITAN LTD  
 
Milano, 18 aprile 2004 - Tecnimont, società di ingegneria e costruzioni del Gruppo Edison, ha firmato ieri a Omsk (Federazione Russa) con la società Group of Companies Titan Ltd. Un contratto per la realizzazione di un impianto per la produzione di polipropilene. Il valore del contratto è di circa 100 milioni di dollari e prevede in particolare la concessione della licenza, la fornitura dei servizi di ingegneria di base e di dettaglio, delle apparecchiature e dei materiali e la supervisione e l’assistenza tecnica durante il montaggio. L’impianto sorgerà a Omsk e avrà una capacità di 180.000 tonnellate/annue. La nuova unità utilizzerà la tecnologia Spheripol della Basell Polyolefins, leader mondiale nel polipropilene. La cerimonia per la firma del contratto è avvenuta alla presenza del Governatore della Regione di Omsk, Leonid Polezhaev, con il quale Tecnimont ha stipulato un accordo quadro per lo studio e la realizzazione di altri impianti petrolchimici e di raffinazione nella regione. L’aggiudicazione di questo nuovo contratto conferma la leadership di Tecnimont sia in Russia, dove la società ha realizzato oltre 30 impianti, sia nel settore delle poliolefine, dove da tempo Tecnimont ha un ruolo di primario operatore a livello mondiale con oltre 120 unità produttive realizzate.  
   
   
BARCELLONA, WORKSHOP SULLE ESPERIENZE DELLA REGIONE DEL MEDITERRANEO NEL RIUTILIZZO DELL'ACQUA  
 
Bruxelles, 18 aprile 2005 - Il 12 e 13 maggio si svolgerà a Barcellona (Spagna) un workshop sulle esperienze della regione del Mediterraneo nel riutilizzo dell'acqua, organizzato nel quadro del programma di sostegno "Med-reunet Ii" finanziato dall'Ue. L'obiettivo della manifestazione è presentare i lavori in materia di riutilizzo dell'acqua realizzati dai partner del programma "Med-reunet Ii" presso le istituzioni in Europa e nel Mediterraneo. Gli oratori invitati a partecipare illustreranno i loro punti di vista sul recupero e il reimpiego delle acque nel quadro di un sistema integrato di gestione delle risorse idriche, tenendo conto delle specifiche caratteristiche della regione del Mediterraneo. Http://www.med-reunet.com/03medr2/07_workshop_preliminar.asp  
   
   
L'AUSTRIA PROPONE UN PROGRAMMA RIVOLTO A GENITORI E INSEGNANTI PER AUMENTARE LA PRESENZA DELLE DONNE NEL SETTORE SCIENTIFICO  
 
Bruxelles, 18 aprile 2005 - L'austria sta per lanciare un nuovo programma volto ad aumentare il numero di ragazze che intraprendono studi in campo scientifico. Il progetto Mut2 - Mädchen und Technik (Ragazze e tecnologia) riceverà 1,3 milioni di euro dal governo austriaco. Il suo scopo è affrontare la questione dello squilibrio tra il numero di ragazze che a scuola ottengono buoni risultati nelle materie scientifiche e il numero di coloro che scelgono di proseguire gli studi in campo scientifico quando non è più obbligatorio. "Spesso ottime capacità non vengono sfruttate abbastanza", ha dichiarato il ministro austriaco dell'Istruzione, della scienza e della cultura Elisabeth Gehrer. "Le giovani di talento non sono incoraggiate a sufficienza dalle proprie famiglie, dagli amici e dalla scuola a intraprendere una strada inconsueta". In primavera nell'ambito del progetto Mut2 si svolgeranno alcuni laboratori. Gli eventi saranno rivolti sia alle giovani (dalla scuola materna alla scuola superiore), nonché a coloro che vivono a contatto con le ragazze in età scolare, in particolare a insegnanti e genitori. Il progetto sarà coordinato e gestito dal comitato direttivo che rappresenta tutte le regioni del paese. Http://www.mut.co.at/  
   
   
TRE CORSI SDA BOCCONI PER LE DIVERSE FUNZIONI DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI. SI TERRANNO A MAGGIO LE PROSSIME INIZIATIVE DI SPECIALIZZAZIONE  
 
Milano, 18 aprile 2005 – La Divisione Intermediari Finanziari, Banche e Assicurazioni della Sda Bocconi organizza, per il mese di maggio, i seminari “Analisi di bilancio per la valutazione di affidabilità”, “Financial Risk Management nelle banche” e “Programmazione e Controllo, corso base”, rivolti alle diverse funzioni presenti negli intermediari finanziari. “Analisi di bilancio per la valutazione di affidabilità”, che si terrà a Milano dal 2 al 6 maggio p.V., consente di approfondire le metodologie di analisi dei bilanci aziendali ai fini della valutazione di affidabilità. In particolare, il seminario favorisce lo sviluppo delle conoscenze tecniche in materia di bilancio, fornendo nel contempo un chiaro e completo schema di analisi, utile per interpretare in modo coerente e razionale il complesso delle informazioni contenute nei documenti di bilancio. Il corso, inoltre, illustra l’ambito di applicazione e la portata innovativa della prossima introduzione di principi contabili internazionali (Ias) in Europa. Il seminario si rivolge a analisti di banche e altri intermediari finanziari e, più in generale, a tutti coloro i quali sono coinvolti nel processo di valutazione dell’affidabilità delle imprese. Sempre dal 2 al 6 maggio p.V., si terrà a Milano “Programmazione e Controllo, corso base”, iniziativa progettata dalla Sda Bocconi per fornire tutte le competenze di base utili a comprendere e utilizzare efficacemente gli strumenti di programmazione e controllo, sia in generale, sia nelle loro declinazioni tipiche per l’impresa bancaria. Il seminario si rivolge ai nuovi operatori della funzione programmazione e controllo e a tutti gli utenti della strumentazione di programmazione e controllo. “Financial Risk Management nelle banche” che si terrà a Milano dal 9 al 12 maggio p.V., intende analizzare le diverse metodologie per misurare efficacemente i rischi di mercato per l’attività di negoziazione, e le problematiche operative connesse all’introduzione dei nuovi modelli di controllo del rischio e alla loro integrazione con i processi di pianificazione e controllo e di auditing esistenti, anche con l’ausilio di qualificati testimoni con esperienza di risk management e di auditing. Il seminario si rivolge a chi ha funzioni di controllo dei rischi di mercato, prevalentemente all’interno del risk management e del controllo di gestione. Al tempo stesso, esso riveste sicuro interesse per coloro che ricoprono funzioni di ispettorato, auditing e vigilanza, nonché per coloro che operano direttamente all’interno dell’Area Finanza. Www.sdabocconi.it/diba/cs003  Tel 02.5836.6791,6793,6794.  
   
   
CONVENZIONE GUARDIA DI FINANZA - UNIVERSITÀ “BOCCONI” DI MILANO PER IL CONSEGUIMENTO DEL MASTER IN “DIRITTO TRIBUTARIO DELL’IMPRESA”.  
 
Milano, 18 aprile 2005 - Mercoledì 13 aprile 2005, Guardia di Finanza ed Università “Luigi Bocconi” di Milano hanno stipulato una convenzione per consentire ed attuare il riconoscimento del Corso Superiore di Polizia Tributaria ai fini del conseguimento del titolo di Master di secondo livello in “Diritto Tributario dell’Impresa”. La convenzione è stata sottoscritta, presso la sede dell’Ateneo, dal Comandante Generale delle Fiamme Gialle, Gen. C.a. Roberto Speciale, e dal Rettore dell’Università, Prof. Angelo Provasoli. Con la stipula dell’atto, i frequentatori del secondo anno del Corso Superiore potranno conseguire il Master, previa stesura di un elaborato ad elevato contenuto scientifico. La tesi sarà discussa al termine di un percorso didattico (della durata massima di quindici giorni), da svolgere nelle aree tematiche del Diritto Tributario Comunitario ed Internazionale, del Transfer Pricing e della Pianificazione Fiscale Internazionale. L’opportunità di vedersi riconosciuto il Master in “Diritto Tributario dell’Impresa” viene, inoltre, offerta anche agli Ufficiali della G.d.f. Che, avendo già completato, in passato, il Corso Superiore di P.t., presenteranno e discuteranno un elaborato a tema.  
   
   
CONVEGNO FEDERCHIMICA SULLA CRISI DELLE VOCAZIONI SCIENTIFICHE E NUOVE AZIONI COMUNI DI INTERVENTO  
 
Milano, 18 aprile 2005 - Un confronto tra mondo dell’industria e mondo della scienza e dell’alta formazione; discutere esigenze e problemi; sviluppare azioni comuni e concrete di intervento. Sono stati questi i temi trattati il 13 aprile al Convegno “Fabbisogni formativi e opportunità nella chimica: l’Industria incontra l’Università” organizzato da Federchimica, insieme ai coordinatori dei corsi di laurea in discipline chimiche. Oltre un centinaio di rappresentanti del mondo accademico e industriale. Nell’ultimo anno Federchimica ha dato particolare priorità ai temi della formazione, sviluppando progetti e strumenti per promuovere le vocazioni scientifiche e favorire il passaggio dei giovani dall’Università al mondo del lavoro. Fra le iniziative lanciate dalla Federazione: il Progetto Stage, con la previsione di attivare presso le aziende oltre 250 stage; un Rapporto sui fabbisogni formativi delle Imprese Chimiche; due guide destinate agli studenti universitari e agli studenti delle scuole superiori e in diffusione in migliaia di copie presso licei e università di tutta Italia. Progetti volti a far collaborare sempre più strettamente Industria e Università: con questi Federchimica si propone di riflettere insieme al mondo accademico sulle necessità dell’industria chimica in termini di risorse umane, sulle informazioni che un giovane chimico deve possedere entrando in azienda, sui cambiamenti già avvenuti o in divenire nei mestieri del chimico, sulle nuove esigenze e competenze richieste (ad esempio di natura gestionale). “Vogliamo soprattutto – ha commentato il Presidente di Federchimica Diana Bracco - superare quegli stereotipi sbagliati che da un lato scoraggiano le vocazioni chimiche, dall’altro rischiano di creare profili formativi non adatti alle nostre esigenze. Con queste nuove iniziative, Federchimica vuole rendere collettivo uno sforzo che deve essere proprio di ciascuna azienda per il ruolo centrale che le risorse umane rivestono per noi imprenditori. Il mercato globale – ha sottolineato - sta lanciando sfide importanti e la scienza ha un ruolo centrale nella competitività dell’impresa chimica. La risposta della chimica deve essere una risposta di sistema: di un sistema chimico italiano fatto di imprese e di chimici, di manager e di professori, di ricercatori pubblici e ricercatori privati, di giovani e meno giovani chimici bravi ed entusiasti della loro professione”. Nel corso dei lavori sono emerse importanti riflessioni sulla responsabilità e il ruolo attivo del mondo industriale per la formazione degli studenti: gli stage: oltre 100 imprese di Federchimica già sono impegnate nel Progetto Federchimica Stage, ma si è ancora molto lontani da una cultura diffusa dello stage nel nostro Paese; le tesi di laurea: le imprese chiedono che le tesi siano su temi di interesse industriale ma occorre un maggiore impegno nell’assistenza ai tesisti; i master: se le imprese vogliono che i master aiutino a formare giovani più adatti alle proprie esigenze, occorre che sostengano quelli più interessanti con risorse economiche, stage e docenze; i dottorati di ricerca: la dimensione dell’impresa chimica italiana raramente giustifica l’inserimento di un dottore di ricerca. Tuttavia, per essere competitivi in un mercato in continua evoluzione, è fondamentale poter fare vera ricerca e avere al proprio interno ricercatori formati nel modo migliore. “Questo incontro - ha concluso Diana Bracco - come il prossimo che abbiamo in programma per il mese di maggio con il Cnr, vuole proprio essere nella logica di dare competitività alla chimica italiana lavorando come sistema: industria, università e ricerca. Per le imprese chimiche italiane migliorare la propria competitività è un fatto di sopravvivenza. E anche avere giovani chimici che ci aiutino a cambiare le nostre aziende e guardare al futuro con fiducia è un fattore importante di sviluppo. Ma penso che un’industria dinamica che assume giovani chimici sia un fatto fondamentale anche per l’Università. Per questo vorrei che lo spirito con cui lavoreremo oggi e sempre sia quello di sistema.” L’incontro è stato anche l’occasione per un confronto in vista della prossima presentazione del progetto relativo alla chimica all’interno del programma del Miur per rilanciare le vocazioni scientifiche: Scuola, Industria e Università sono chiamate a definire e sviluppare un programma speciale per invertire il trend negativo delle iscrizioni ai corsi di laurea in chimica.  
   
   
VODAFONE E UNIVERSITÀ DI PADOVA INSIEME PER IL MASTER COFRIDIP  
 
Padova, 18 aprile 2005 - Il Master in Tecnica ed Economia delle Telecomunicazioni è ormai una attività formativa bene affermata dell'Ateneo patavino, che risponde alle più innovative esigenze in termini di didattica e di formazione al lavoro. La caratteristica composizione dei dipendenti, con quasi un terzo del totale di laureati, oltre che dimostrare una precisa politica di gruppo, porta l'azienda ad essere particolarmente sensibile alle tematiche di istruzione e formazione. Vodafone ha deciso di aderire al consorzio Cofridip per la Formazione e la Ricerca in Ingegneria dell'Informazione in Padova, sostenendo il Master in Tecnica ed Economia delle Telecomunicazioni, dedicato a 19 neolaureati in Economia e Ingegneria. "La collaborazione con un'istituzione di prestigio come l'Università di Padova ci dà la possibilità di essere ancora più presenti nel territorio offrendo un servizio alla nostra comunità di riferimento di cui fanno parte i quasi 2000 dipendenti che rappresentano tutto il Nord Est" afferma Salvatore Saia direttore di Vodafone Regione Nord Est. "Inoltre" continua "abbiamo l'opportunità di portare la nostra esperienza, competenza e conoscenza in ambito di telecomunicazioni a servizio dei nuovi manager del futuro". L'obiettivo di Vodafone in questo intervento, oltre ad essere quello di sostenere un'iniziativa significativa nel contesto territoriale, è anche quello di trasferire la sua conoscenza nel settore delle Tlc, contribuendo con un monte ore di docenza pari ad ¼ del totale, alla formazione dei neolaureati iscritti al master, nelle aree di Human Resources, Customer Relationship Management, Trade, Relations, Corporate Social Responsibility, Technology e Strategy.  
   
   
FORMAZIONE E RICERCA PER LA CONSERVAZIONE E IL RESTAURO DEI BENI CULTURALI, PUBBLICAZIONE VERSO UN POLO PER LA CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI IN LOMBARDIA  
 
Ferrara, 18 aprile 2005 - Al Salone del Restauro 2005 di Ferrara è stata presentata la pubblicazione "Verso un Polo per la conservazione dei beni culturali in Lombardia". Contiene gli esiti dello studio di fattibilità promosso dalla Direzione Culture per l'attuazione di un Polo per l'alta formazione e la ricerca nell'ambito della conservazione dei beni culturali in Lombardia. Sono presentate le linee essenziali del nuovo corso di laurea per restauratore di beni culturali e del sistema lombardo della ricerca applicata ai beni culturali, entrambi progettati nell'ambito del gruppo di lavoro Regione Lombardia-università. Il volume contiene anche una prima ricognizione sui Centri di ricerca attualmente presenti nelle Università, necessaria base di conoscenza per la messa in rete delle risorse a livello regionale.  
   
   
PROGETTO INSIEME RESOCONTO DEL PRIMO PROGETTO DI INTEGRAZIONE TRA SISTEMI DI FORMAZIONE, ORIENTAMENTO E MERCATO DEL LAVORO  
 
 Milano, 18 aprile 2005 - Il Comune di Milano – Direzione Progetto Milano Lavoro ha iniziato 5 anni fa un progetto molto ambizioso per l’inserimento delle persone svantaggiate nel mondo del lavoro. Nel 2003 si è pensato in particolar modo alla collocazione lavorativa di giovani in uscita dal mondo della scuola ( istituti superiori e università ) con particolare attenzione all’abbandono scolastico e al mondo femminile creando il Progetto Insieme. Gli obiettivi principali di questo progetto erano: A) Il coinvolgimento delle aziende nella definizione dei fabbisogni professionali e nella costruzione dei percorsi formativi. B) L’individuazione precoce degli studenti a rischio dispersione e con titoli di studio debolmente spendibili sul mercato del lavoro. C) L’orientamento degli stessi. D) L’integrazione formativa rispetto ai fabbisogni professionali delle aziende. E) Collocazione lavorativa degli utenti (studenti e non. F) Valutazione dei processi e degli esiti del servizio. “Nel 2004 avevamo raccolto 8500 profili lavorativi, oggi siamo arrivati a 12840, nell’ultimo anno abbiamo collocato circa 1000 persone disoccupate e attivato 100 corsi coordinati – ha dichiarato l’Assessore al Personale, Lavoro e Risorse Carlo Magri -. Ciò mi ha dato una grande soddisfazione personale per l’efficienza del progetto.” “Abbiamo appurato che inserendo nel lavoro anche categorie non svantaggiate, ha proseguito Magri, si viene a generare un sistema di flussi che favorisce il raccordo fra domanda e offerta entro il quale sarebbe possibile inserire anche i lavoratori meno “forti” come, ad esempio, quelli che in fase di ristrutturazione delle aziende, sono stati espulsi dal mercato , ovvero quei soggetti che non hanno una rete sociale e non possono contare sul “passaparola”, ancora il mezzo più utilizzato per le assunzioni . E’ qui che entra in gioco il Progetto Insieme.” Questo modo di progettare per competenze è altamente innovativo per la Pubblica Amministrazione. A tale proposito è stato messo appunto un prototipo del “libretto delle competenze” su modello Europass che, in fase finale di chiusura progetto, verrà consegnato alla Regione Lombardia che ne è la finanziatrice.  
   
   
ECONOMIA AZIENDALE E MANAGEMENT  
 
 Pisa, 18 aprile 2005 - Ancora pochi giorni per iscriversi alla seconda edizione del Master in Economia aziendale & Management, organizzato dal Dipartimento di Economia Aziendale “E. Giannessi” dell’Università di Pisa, per il quale sono previste borse di studio a copertura parziale. Il Master è indirizzato a 20 giovani laureati in discipline non economiche che vogliano sviluppare competenze economico - aziendali in vista di un inserimento qualificato in aziende e società di consulenza. Scopo del master è dotare gli allievi di una visione integrata e completa del sistema impresa, fornendo competenze e conoscenze adeguate a ricoprire ruoli chiave nelle aree: amministrazione, controllo, sistemi Ict, finanza, risorse umane e marketing. Al termine della parte in aula è previsto uno stage di 3 mesi presso aziende o società di consulenza. Per informazioni: Università di Pisa “E. Giannessi”, Dipartimento di Economia Aziendale , Via C. Ridolfi, 10, 56124 – Pisa, Tel: 050/2216359 management@ec.Unipi.it  
   
   
SCIENZIATI EUROPEI SCRUTANO GLI ABISSI  
 
Bruxelles, 18 aprile 2005 - Il margine europeo del fondo oceanico - il punto in cui la piattaforma continentale precipita da una profondità di 200 metri a una piana abissale posta circa 4.000 metri più sotto - si estende per circa 15.000 chilometri dall'Artico alla penisola iberica, prolungandosi attraverso il Mar Mediterraneo e fino al Mar Nero. La maggior parte di questa linea di frontiera si sviluppa all'interno della zona economica esclusiva (Zee) dell'Europa, e le sue risorse biologiche, energetiche e minerali rivestono pertanto un interesse strategico. D'altro canto, sfruttare tali risorse in modo sostenibile richiede una solida comprensione dell'ecosistema del margine oceanico - inesistente al giorno d'oggi, ma che un nuovo progetto di ricerca comunitario del valore di 15 milioni di euro si propone di fornire. Il progetto Hermes (hotspot ecosystem research on the margins of European seas) è finanziato a titolo della priorità tematica Cambiamento globale ed ecosistemi del Sesto programma quadro (6Pq). Con un consorzio composto da 36 istituti di ricerca e nove piccole imprese di 15 paesi, Hermes è uno dei maggiori progetti di questo tipo al mondo. L'ue ha già finanziato alcuni piccoli progetti di ricerca relativi al margine del fondo oceanico, svolti in luoghi specifici e nell'ambito di una disciplina principale. Il progetto Hermes rappresenta tuttavia un progresso notevole, in quanto richiede uno sforzo coordinato di ricerca lungo l'intero margine europeo, e potrà trarre notevoli vantaggi dalla comparabilità dei risultati raccolti in luoghi diversi e ottenuti grazie a metodi di ricerca comuni. Esperti di un'ampia gamma di discipline - biodiversità, geologia, sedimentologia, oceanografia fisica, microbiologia, biogeochimica e socioeconomia - compiranno, su vari siti di studio, il primo importante tentativo di comprendere in maniera integrata il funzionamento degli ecosistemi del fondo oceanico dell'Europa. Le tipologie di ecosistema che si trovano a queste profondità sono diverse e spaziano dalle scarpate aperte, ove le comunità biologiche sono esposte agli smottamenti del terreno e alle correnti oceaniche profonde, alle comunità legate alle emissioni di fluidi dal fondale (zona di emissioni fredde), ai terrapieni corallini di acqua fredda, alle comunità che vivono all'interno dei canyon e agli ambienti anossici (privi di ossigeno). Il coordinatore del progetto è Phil Weaver, del Southampton Oceanography Centre (Centro oceanico di Southampton) nel Regno Unito. "Questi sistemi sono incredibilmente fragili e devono essere studiati con urgenza", afferma. "Uno degli obiettivi chiave del progetto Hermes è valutare la vulnerabilità di queste comunità ai cambiamenti globali e alle attività umane e, se necessario, sviluppare strategie per proteggerle. L'esito della nostra ricerca fornirà materiale su cui lUe potrà basare la propria politica". Il gruppo internazionale mira a combinare la propria ricerca sulla biodiversità e sui processi biologici con le conoscenze che riuscirà ad acquisire sui fattori fisici che influiscono su questi ecosistemi, compresa la geologia e la sedimentologia. Gli scienziati hanno inoltre intenzione di conferire una prospettiva storica ai loro risultati mediante lo studio degli strati di sedimenti, per determinare i cambiamenti ambientali a lungo termine e le loro ripercussioni sugli ecosistemi. "Occorre fare una distinzione tra i cambiamenti dovuti a forze naturali su larga scala (ad esempio le oscillazioni climatiche, la variazione del livello dei mari) e quelli causati da effetti più locali imputabili all'attività umana (ad esempio lo sfruttamento delle risorse, l'aggiunta di inquinanti e nutrienti) prima che l'intervento dell'uomo renda impossibile questa distinzione", si legge sul sito Internet del progetto. Il tipo di ricerca che il gruppo condurrà nel corso dei prossimi quattro anni richiederà l'impiego di tecnologie sofisticate, quali veicoli sottomarini telecomandati e autonomi (Rov/auv). Tali risorse sono disponibili solo in alcuni Stati membri - un'altra ragione per cui è necessario un consorzio di grandi dimensioni - e il progetto comprenderà il coordinamento dell'infrastruttura su larga scala degli istituti marini europei. Studiando questi ecosistemi organizzati attorno ai "punti caldi" del fondo oceanico e la ricchezza di specie sconosciute che li abitano, si auspica che Hermes consenta di acquisire le conoscenze necessarie per formulare piani per la gestione sostenibile di tali risorse europee tra le più fragili e misteriose. Http://www.eu-hermes.net/  http://www.Cordis.lu/sustdev/environment/  
   
   
XXVII CONVEGNO INTERNAZIONALE DI AMERICANISTICA  
 
Perugina, 18 aprile 2005 - Come ogni anno, il Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano” organizza, a Perugia, il Convegno Internazionale di Americanistica, giunto alla sua Xxvii edizione, a cui intervengono ricercatori ed interessati di ogni parte del mondo. Un’ occasione per portare il risultato delle proprie ricerche ed avere il panorama della situazione e degli avanzamenti degli studi, nei vari campi di interesse dell’Americanistica. Questo evento, che per importanza e prestigio, in questo campo, si staglia come uno dei primi nel mondo, si aprirà mercoledì 4 maggio con la Lectio Magistralis del Dr. Francisco Iriarte Brenner presso il Salone d’Onore di Palazzo Donini, Corso Vannucci 96 e proseguirà il 5, 6, 7, 8 maggio prossimi, a Perugia, presso la Sala del Consiglio Comunale, Palazzo dei Priori, Corso Vannucci 19. In tutto si avvicenderanno nei 4 giorni di convegno oltre 100 studiosi provenienti da una sessantina di istituti di 14 paesi di Europa e Americhe. Particolarmente ricca quest’anno la sessione dedicata ai Diritti Indigeni a cui parteciperanno vari esponenti indigeni, tra cui, a titolo informativo, segnaliamo Etsa Marco Chiriap, giovane direttore e fondatore della Tsentsak Survival Foundation, in rappresentanza del popolo Shuar, che vive nel cuore dell’Amazzonia a sud-est dell’Ecuador ed a nord del Perú. Ancora da segnalare la consegna dell’onorificienza a Victor Arredondo, ministro della cultura dello stato di Veracruz (Messico), per il contributo dato agli studi americanistici. L’interesse per l’altro, da sempre stimola l’uomo alla conoscenza ed all’avvicinamento alle realtà umane diverse. L’americanistica ha come suo oggetto privilegiato le civiltà americane, intendendo con questo, le culture che si svilupparono nelle Americhe prima dell’arrivo di Colombo e alcune delle quali tutt’ora sopravvivono, cercando di trovare un loro spazio e di continuare ad evolvere lungo un proprio cammino, in un mondo sempre più improntato dal modello “occidentale”. Il Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano”, da sempre si occupa (come dice il nome stesso) di Americanistica, portando avanti attività di studio e ricerca, organizzando convegni, realizzando ricerche e pubblicazioni scientifiche mostre, conferenze, ecc.,con lo scopo di diffondere la conoscenza di queste realtà “altre”, e di promuovere un incontro tra culture diverse che porti ad un proficuo scambio, ad un arricchimento reciproco e, soprattutto, al superamento di quelle paure che portano ad identificare il diverso con lo sbagliato. Www.amerindiano.org  
   
   
TRASPORTI PUBBLICI VENERDÌ 22 APRILE 2005 SCIOPERO NAZIONALE DALLE 8.45 ALLE 12.45 PROCLAMATO DA FILT CGIL – FIT CISL – UILT UIL – FAISA CISAL – UGL- ORSA  
 
Milano 18 aprile 2005 - Venerdì 22 aprile 2005, le organizzazioni sindacali Filt Cgil - Fit Cisl - Uilt Uil – Faisa Cisal – Ugl- Orsa, hanno proclamato uno sciopero nazionale a seguito della disdetta operata dalle Associazioni Datoriali e dalle Imprese del settore dei trattamenti di malattia integrativi rispetto alle indennità corrisposte dall’Inps. Il servizio di trasporto pubblico sarà regolare: dall’inizio del servizio alle 8.45; dalle 12.45 al termine del servizio. Il personale Atm addetto alla guida dei treni delle linee metropolitane, dei mezzi di superficie, dei parcheggi e del servizio di metropolitana leggera automatica tra l'Ospedale San Raffaele e la stazione Cascina Gobba (M2) che aderisce all’agitazione, si asterrà dalle 8.45 alle 12.45. Data la discrezionalità di ogni singolo dipendente di aderire allo sciopero, non è prevedibile sull’intera rete Atm l’entità della riduzione del servizio. Per informazioni Atm Numero Verde 800.80.81.81, operativo tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30, o consultare il sito Internet www.Atm-mi.it