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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Settembre 2007
SECONDO POTOCNIK IL CAMBIAMENTO È UN´OPPORTUNITÀ ECONOMICA  
 
Bruxelles, 4 settembre 2007 - «Cambiare per un ambiente migliore è, e dovrebbe essere, un´importante opportunità economica per il futuro», ha dichiarato a Bruxelles Janez Potocnik, commissario europeo per la Scienza e la ricerca, in occasione della presentazione di una nuova autovettura a energia solare. Il commissario ha ribadito che la lotta al cambiamento climatico non è in contrasto con il profitto economico. I nuovi obiettivi ambientali stabiliti dall´Unione europea al fine di ridurre le emissioni di gas serra possono essere visti come un ostacolo al profitto, ma secondo Potocnik anche l´ecoinnovazione e i prodotti ecologici offrono nuove opportunità commerciali per le aziende. «Tale cambiamento, quindi, non è contro le esigenze del mercato o il profitto economico. Al contrario, chi comprende la questione per primo, si assicura il successo futuro», ha affermato Janez Potocnik. Il commissario Potocnik è stato sostenuto da Margot Wallström, vicepresidente della Commissione europea, la quale ha convenuto che il cambiamento climatico è una realtà attuale e una problematica globale che richiede una risposta globale, anche dalla scienza e dalla ricerca nonché dal settore privato. «Dato che un cambiamento in tempi storici come questi è inevitabile per far fronte agli enormi problemi davanti a noi, avremo bisogno della collaborazione di ingegneri e innovatori che ci aiutino a raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra del 20% entro il 2020», ha affermato la vicepresidente della Commissione. Facendo riferimento all´automobile a energia solare in esposizione, costruita dall´Università di Lovanio (Belgio) in collaborazione con l´Umicor Group in qualità di partner industriale, Margot Wallström ha spiegato in quale misura un partenariato di questo genere sia fondamentale per affrontare le sfide di un sistema di trasporti sostenibile e del cambiamento climatico. «Con l´aiuto di innovazioni come questa, attraverso l´utilizzo della tecnologia e dell´energia solare, molto presto questo tipo di automobili sarà disponibile sul mercato per tutti», ha dichiarato la vicepresedente. «Disponiamo di risorse, conoscenza e tecnologia per combattere il cambiamento climatico e lo faremo», ha aggiunto la vicepresidente. L´automobile a energia solare parteciperà alla World Solar Challenge in Australia, prevista dal 21 al 28 ottobre. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Solarteam. Be/solarteam2_eng/page. Php?107 .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA LANCIA UNA CONSULTAZIONE SU UNA NANORICERCA RESPONSABILE  
 
Bruxelles, 4 settembre 2007 - La Commissione europea ha lanciato una consultazione su una ricerca responsabile nelle nanoscienze e nelle nanotecnologie. La consultazione fa parte del progetto della Commissione finalizzato a invitare gli Stati membri dell´Ue a sottoscrivere un codice di condotta per tale settore scientifico emergente. Questa consultazione è rivolta a vari settori della società, in particolare la comunità scientifica, l´industria, la società civile, i responsabili politici, i media e l´opinione pubblica. «Le nanoscienze e le nanotecnologie hanno il potenziale di stimolare la crescita e l´occupazione in Europa e il loro sviluppo e utilizzo non dovrebbero essere ritardati, sbilanciati o lasciati al caso», ha dichiarato Janez Potocnik, commissario europeo per la Scienza e la ricerca. «È importante perseguire tale conoscenza con la piena consapevolezza delle eventuali implicazioni di questi nuovi settori scientifici e che lo si faccia in modo chiaro coinvolgendo tutti i soggetti interessati». Il commissario ha inoltre sottolineato che la consultazione dimostra l´impegno della Commissione al fine di «sviluppare il potenziale delle nanoscienze con le adeguate precauzioni». Le previsioni riguardo al potenziale di mercato dei prodotti delle nanotecnologie variano, ma sono tutte molto positive. Nel 2002 il Mitsubishi Institute ha stimato un valore di mercato pari a 150 Mrd Usd (circa 110 Mrd Eur) entro il 2010, mentre nel 2004 il gruppo Lux Research ha calcolato un valore di mercato di 26 000 Mrd Usd (circa 19 000 Mrd Eur) entro il 2014. Se quest?ultima previsione dovesse rivelarsi accurata, significherebbe che il mercato delle nanoscienze e delle nanotecnologie surclasserà quello delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic) e che registrerà una crescita 10 volte maggiore rispetto al mercato delle biotecnologie. Tuttavia, dubbi sulla sicurezza hanno frenato alcune ricerche relative a nanoscienze e nanotecnologie. Tra le principali preoccupazioni figurano la capacità delle nanoparticelle di superare i naturali confini biologici e la prospettiva di unire creature vive a materiali e sistemi creati dall´uomo. Tali preoccupazioni hanno condotto allo sviluppo di un nuovo settore di ricerca: la gestione responsabile e il controllo delle nanoscienze, che contempla etica, sicurezza, ambiente, diritti individuali e tutela dei dati personali. Il codice di condotta comprenderà i principi basilari su cui fondare gli sviluppi futuri nella nanoricerca e inviterà i firmatari a intervenire in maniera concreta al fine di garantire che le nanotecnologie vengano sviluppate in modo sicuro. La consultazione terminerà il 21 settembre. Per ulteriori informazioni consultare: http://europa. Eu/sinapse/directaccess/science-and-society/public-debates/nano-recommendation .  
   
   
BANDO DI GARA: LE FUTURE ESIGENZE TECNOLOGICHE PER I SERVIZI EGOVERNMENT  
 
Bruxelles, 4 settembre 2007 - La direzione generale della Società dell´informazione e dei media della Commissione europea ha indetto una gara d´appalto per realizzare uno studio sulle future esigenze tecnologiche riguardo ai futuri servizi eGovernment. Lo studio esaminerà il calendario di ricerca più esteso (ovvero al di là dei settori tematici tradizionali dell´eGovernment), con lo scopo specifico di individuare le tendenze emergenti nel campo della tecnologia e le prospettive per accedere ai risultati. L´obiettivo consiste nell´identificare tecnologie specifiche che potranno essere sfruttate nell´ambito dello sviluppo dei futuri servizi eGovernment e eAdministration. Lo studio dovrà inoltre considerare i requisiti relativi a futuri argomenti di ricerca specificamente connessi all´eGovernment che dopo il 2008 potrebbero necessitare di un supporto a livello comunitario. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea, Dg Infso, unità H2: eGovernment e attività operative nell´ambito del Cip, All´attenzione di David Broster, capo unità, Bu31 2/66, Avenue du Bourget 1-3, B-1049 Bruxelles, Tel. +32 2 296 8021, Fax +32 2 296 1740. .  
   
   
CORDIS LANCIA IL SERVIZIO REGIONALE IN MATERIA DI RICERCA E INNOVAZIONE PER LA LOMBARDIA  
 
Bruxelles, 4 settembre 2007 - Cordis, il servizio di informazione comunitario in materia di ricerca e sviluppo, ha lanciato nell´ambito del suo «Regional Gateway» («Portale regionale») un servizio dedicato alla ricerca e all´innovazione per la Regione Lombardia. Il servizio pone in evidenza i legami esistenti tra infrastruttura, industria, innovazione e ricerca e sviluppo (R&s) in questa regione prospera del Nord Italia. Un´introduzione offre al lettore una panoramica della regione, di cui sono descritti gli aspetti geografici e demografici, nonché lo sviluppo storico del settore industriale e l´evoluzione parallela del sistema scolastico. Sono inoltre delineate le priorità e le iniziative della politica regionale che accrescono il successo e il prestigio economico della regione. Un capitolo dedicato a R&s contiene informazioni approfondite sulla struttura del settore collegate alla posizione leader della Lombardia nell´economia basata sulla conoscenza, nonché statistiche relative all´occupazione, alla struttura del sistema d´innovazione regionale e alla società dell´informazione. In una sezione aggiunta al capitolo su R&s è presente un elenco completo di istituti impegnati nel campo dell´innovazione e della ricerca, tra cui le università, altri centri di eccellenza e associazioni specificamente orientate alla promozione dell´industria e del commercio locali. Più in generale, il servizio fornisce informazioni su tutte le fasi del ciclo di vita dei programmi e progetti comunitari. Le banche dati relative a partner, progetti e risultati sono accessibili direttamente grazie ad appositi link. Un´interfaccia per la ricerca su mappa garantisce un accesso geografico a tali informazioni. La pagina «What´s New» contiene informazioni sulle manifestazioni in materia di R&s con particolare riferimento alla Regione Lombardia. Infine il sito rinvia a tutti gli operatori regionali che partecipano allo sviluppo economico e della ricerca e sviluppo. Le categorie comprendono testate regionali, organizzazioni specializzate nei diritti di proprietà intellettuale, enti locali e gruppi promozionali per l´industria e le imprese. Il servizio è stato sviluppato da Cordis in collaborazione con la Regione Lombardia e la Camera di Commercio di Milano e con l´intervento di Apre, l´Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea e dell´Euro Infocentre. Il sito web del Portale regionale di Cordis per la Lombardia è disponibile all´indirizzo http://cordis. Europa. Eu/lombardia/home_en. Html .  
   
   
SLOVENIA, APPROVATO BILANCIO SUPPLEMENTARE 2007  
 
Lubiana, 4 settembre 2007 - Il Parlamento sloveno ha approvato il bilancio supplementare per il 2007, che prevede un cambiamento al deficit di bilancio previsto, dall´1 all´1,2 percento del Pil, nel 2007. Lo comunica la Camera di Commercio Slovena. Il bilancio supplementare è necessario perché alcune attività nel settore dell´Agenzia Pubblica per i Trasporti Ferroviari saranno trasferite al recentemente fondato Direttorio per la Gestione degli Investimenti nelle Infrastrutture Ferroviarie Pubbliche. Il secondo cambiamento previsto è la fornitura di capitale alla Nlb, la maggior banca slovena, per l´ammontare di 50 milioni di euro. Il denaro deriverà dalla vendita della maggioranza azionaria del gruppo dell´industria dell´acciaio, Sij. .  
   
   
PROPOSTO SGRAVIO FISCALE PER GLI SCIENZIATI CECHI CHE PARTECIPANO AL 7°PQ  
 
Bruxelles, 4 settembre 2007 - La Camera dei deputati della Repubblica ceca ha avanzato una proposta che consentirebbe alle università e agli istituti pubblici di ricerca di recuperare l´imposta sul valore aggiunto (Iva) relativa a attrezzatura o beni di qualunque natura acquistati per la partecipazione al Settimo programma quadro (7°Pq). La legge, prima di entrare in vigore, deve essere approvata dal senato del parlamento ceco e firmata dal presidente della Repubblica ceca, Vaclav Klaus. «Si tratta di un importante passo in avanti che consentirà alle università e agli istituti [di ricerca] di candidarsi a un maggior numero di progetti europei senza rischiare aggravi dei loro bilanci», ha dichiarato il ministro ceco dell´Istruzione, Dana Kuchtova, al giornale Hospodarske noviny. L´iva viene considerata dalla Commissione europea come un «costo non ammissibile», pertanto non viene rimborsata ai partecipanti al programma quadro. Grazie alla nuova legge i partecipanti al 6°Pq avrebbero la possibilità di recuperare l´Iva pagata tra il mese di ottobre e di dicembre del 2006, nonché nell´intero 2007. .  
   
   
CONCORDATO IN UNA DICHIARAZIONE UE-CINA LO SVILUPPO COMUNE DELLA BIOECONOMIA BASATA SULLA CONOSCENZA  
 
 Bruxelles, 4 settembre 2007 - Il 6 luglio è stata firmata a Pechino una dichiarazione comune in cui l´Unione europea e la Cina si impegnano a creare una bioeconomia basata sulla conoscenza. La dichiarazione è stata sottoscritta da Christian Patermann, direttore della direzione «Biotecnologia, agricoltura e alimentazione» della Dg Ricerca della Commissione, e da Wang Hongguang, a nome del Centro nazionale cinese per lo sviluppo biotecnologico. «Vogliamo promuovere la nostra cooperazione con il paese più grande e più popolato del mondo. [. ] Siamo davvero molto colpiti dallo stile modernissimo, dalle ottime attrezzature, dall´impegno della popolazione, dall´interesse mostrato verso la cooperazione», ha dichiarato Patermann in una videointervista per il servizio Cordis dedicato alla «Bioeconomia basata sulla conoscenza» (Kbbe). «Non è più un paese in via di sviluppo. È un paese dove possiamo lavorare sulla base della reciprocità, nei settori del cofinanziamento, della condivisione delle idee, della condivisione della conoscenza, nonché in aree scientifiche e tecniche di altro tipo», ha aggiunto. Entrambe le parti sono state «impegnate a lungo in un dialogo proficuo sulla creazione di una bioeconomia basata sulla conoscenza (Kbbe) e sulla relativa ricerca (agricoltura, silvicoltura, pesca, acquacoltura, alimentazione e biotecnologie)», si legge nella dichiarazione. Questo confronto ha contemplato la partecipazione di partner cinesi a 15 progetti nell´ambito dell´area tematica «Qualità e sicurezza alimentare» del Sesto programma quadro (6°Pq) dell´Ue. Nel corso di un workshop tenutosi a Pechino il 2 e il 3 luglio sono stati individuati nuovi modi per promuovere la cooperazione. Ogni conseguente azione comune sarà accompagnata da un reciproco impegno scientifico, tecnico e finanziario, precisa la dichiarazione. Patermann afferma che i partner europei parteciperanno molto presto agli inviti a presentare proposte per i programmi di ricerca cinesi. E il Settimo programma quadro (7°Pq) è ovviamente aperto alla partecipazione cinese. Il workshop di Pechino ha individuato i seguenti settori di ricerca per un possibile sviluppo di azioni comuni. L´elenco sarà riveduto nel 2009 e nel 2011: - zootecnica, selettocoltura vegetale e ittica (geneticamente modificata e non); - patologie animali e controllo; farmaci, vaccini e strategie di vaccinazione in campo veterinario; - sicurezza alimentare; - nutrizione e salute; - biocatalisi per usi alimentari e non alimentari; - sistemi agroforestali sostenibili e vivaismo; - trattamento e uso dei rifiuti, in particolare rispetto al bioetanolo e al biodiesel; - biofertilizzanti, biopesticidi. La dichiarazione prevede inoltre riunioni comuni a scadenza di 12 o 18 mesi e la possibile creazione di una «Piattaforma Ue-cina della bioeconomia basata sulla conoscenza». La dichiarazione comune è stata sottoscritta nell´Anno della scienza e della tecnologia Cina-ue (Cesty). La videointervista a Christian Patermann sarà presto disponibile all´indirizzo: http://cordis. Europa. Eu/fp7/kbbe/interview_en. Html .  
   
   
SI RIDUCE DEFICIT COMMERCIALE UNGHERESE  
 
Budapest, 4 settembre 2007 - L´ufficio Centrale di Statistica ungherese ha annunciato che il deficit commerciale nel mese di maggio 2007 è stato di 77 milioni di euro rispetto ai 132 milioni di euro registrati nello stesso periodo dell´anno precedente. I dati sono stati pubblicati dall´Ice. Nei primi cinque mesi del 2007 le esportazioni e le importazioni sono cresciute, rispettivamente, del 13 p. C. E dell´11 p. C. Nel periodo di riferimento il deficit commerciale è ammontato a 520 milioni di euro, rispetto ai 984 milioni dei primi cinque mesi del 2006. .  
   
   
GIORNATA EUROPEA DEL PATRIMONIO 2007 (16 SETTEMBRE)  
 
 Bolzano, 4 settembre 2007 - La ripartizione Beni Culturali della Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige prende parte quest’anno per la terza volta alla “Giornata Europea del Patrimonio” che avrà luogo domenica 16 settembre. L’iniziativa del Consiglio d’Europa permette ad un più vasto pubblico di accedere ai temi della conservazione e del restauro dei Beni Culturali. Nel corso della Giornata, dalle ore 10,30 alle 17,00, saranno organizzate visite guidate, in lingua italiana e tedesca, alla Chiesa evangelica, la sinagoga ebraica, la Chiesa russo-ortodossa di San Nicola ed alla Chiesa di Santa Maria del Conforto a Maia Bassa, all’Archivio storico comunale di Merano ed al Ponte Romano di Lagundo. Nella scelta dei luoghi aperti al pubblico in occasione della “Giornata Europea del Patrimonio” si è tenuto conto degli slogan “Cultura e patrimonio: una strada verso e dall’Europa“ e “Interni storici sacri – luoghi della meditazione e della preghiera”. L’apertura verso l’Europa trova particolarmente espressione nella chiesa russo-ortodossa, nella chiesa evangelica e nella sinagoga ebraica le quali risalgono al periodo di massimo fulgore di Merano negli anni che precedono la prima guerra mondiale. Per ulteriori informazioni gli interessati possono rivolgersi alla Ripartizione beni culturali, via Armando Diaz,8 a Bolzano, tel. 0471 411901, o consultare sito: www. Provincia. Bz. It/beni-culturali alla voce attualità. .  
   
   
MEF: FABBISOGNO AGOSTO IN FLESSIONE A 2,7 MILIARDI DI EURO NEI PRIMI OTTO MESI DATO PARI A 25,1 MLD  
 
Roma, 4 settembre 2007 - Il fabbisogno del settore statale del mese di agosto 2007 è risultato pari, in via provvisoria, a circa 2. 700 milioni, inferiore di circa 5. 000 milioni a quello del mese di agosto dello scorso anno (pari a 7. 774 milioni). Nei primi otto mesi del 2007 si è registrato complessivamente un fabbisogno di circa 25. 100 milioni, inferiore di circa 11. 100 milioni rispetto a quello dell´analogo periodo 2006 (pari a 36. 279 milioni). Il miglioramento del fabbisogno del mese di agosto è conseguente alla positiva evoluzione delle entrate fiscali nel loro complesso, che ha risentito anche del gettito relativo ai contribuenti soggetti agli studi di settore, per effetto dello slittamento dei termini di versamento. Il saldo ha inoltre beneficiato dei versamenti dei contributi relativi al Tfr, in attuazione di quanto previsto dalla legge finanziaria per il 2007. .  
   
   
EMISSIONE BOT  
 
Roma, 3 settembre - 2007 - Il Mef ha disposto per il giorno 28 agosto 2007, con regolamento 31 agosto 2007, un´asta di Bot:
importo (in milioni di euro) scadenza giorni
Semestrali 9. 000 29. 02. 2008 182
E´ da tener presente che il 31 agosto 2007 sono venuti a scadere Bot per 8. 500 milioni di euro . I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva e senza l´indicazione del prezzo base da parte del Tesoro. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione di prezzo. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro. Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nel decreto di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 28 agosto 2007, con l´osservanza delle modalità stabilite nel decreto di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dal decreto di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nel decreto di emissione. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot semestrali previsto in via automatica per il giorno 29 agosto 2007. L´offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell´ammontare nominale offerto nell´asta ordinaria. Il Tesoro, comunque, si riserva di aumentare detta percentuale dopo la chiusura dell´asta medesima. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione avrà luogo al prezzo medio ponderato determinato nell´asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15. 30 del 29 agosto 2007. La circolazione dei Bot al 15 agosto 2007 era pari a 143. 150 milioni di euro, di cui 2. 000 milioni di euro a 272 giorni, 6. 000 milioni di euro trimestrali, 54. 650 milioni di euro semestrali e 80. 500 milioni di euro annuali. .
 
   
   
EMISSIONE DI CCT E BTP  
 
Roma, 3 settembre 2007 - Il Mef ha disposto per il giorno 30 agosto 2007, con regolamento 3 settembre 2007, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Certificati di Credito del Tesoro: - settennali decorrenza : 1º marzo 2007; nona tranche scadenza : 1º marzo 2014 tasso d´interesse semestrale lordo : pari al tasso di rendimento semestrale dei Bot a sei mesi relativo all´asta tenutasi alla fine del mese precedente la decorrenza della semestralità, maggiorato di uno spread di 0,15 punti percentuali. - Buoni del Tesoro Poliennali: - triennali decorrenza : 1º agosto 2007; terza tranche scadenza : 1º agosto 2010 tasso d´interesse annuo lordo : 4,50% - decennali decorrenza : 1º agosto 2007; prima tranche scadenza : 1º febbraio 2018 tasso d´interesse annuo lordo : 4,50% Tutti i titoli suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nei relativi decreti di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei titoli verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di godimento dei titoli al giorno del regolamento. In particolare, per i Cct settennali, per i quali il 1º settembre p. V. Perverrà a scadenza la prima cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi d´interesse per 2 giorni. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei titoli assegnati - pari allo: - 0,30% per i Cct settennali - 0,20% per i Btp triennali - 0,40% per i Btp decennali. Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Cct Btp triennali Btp decennali
Prenotazione da parte del pubblico entro il 29 agosto 2007 29 agosto 2007 29 agosto 2007
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 30 agosto 2007 30 agosto 2007 30 agosto 2007
Regolamento sottoscrizioni 3 settembre 2007 3 settembre 2007 3 settembre 2007
Dietimi d´interesse da corrispondere 2 giorni 33 giorni 33 giorni
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita per un importo massimo non superiore: - al 10% dell´ammontare nominale offerto per i Cct settennali e per i Btp triennali, - al 25% dell´ammontare nominale offerto per i Btp decennali. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti. Con successivo comunicato stampa verrà reso noto l´ammontare nominale dei titoli in emissione. Per i Btp decennali a partire dalla data di regolamento (3 settembre 2007), è possibile richiedere operazioni di "coupon stripping", con le modalità e nei limiti stabiliti nel relativo decreto di emissione. .
 
   
   
EMISSIONE DI CTZ  
 
Roma, 3 settembre 2007 - Il Mef ha disposto per il giorno 28 agosto 2007, con regolamento 31 agosto 2007, l´emissione dei seguenti certificati di credito del Tesoro "zero coupon": - Ctz 24 mesi: decorrenza : 29 giugno 2007; quinta tranche, scadenza : 30 giugno 2009, importo nominale dell´emissione : 2. 000 milioni di euro. I certificati suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nel decreto di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extra comunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno dell´importo minimo di un millesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - entro le ore 11 del giorno sottoindicato - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei certificati verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i certificati assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei certificati assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei certificati assegnati - pari allo 0,20%. Il pubblico potrà prenotare i certificati presso le suddette categorie di operatori nel giorno sottoindicato; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai certificati assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente: - prenotazione da parte del pubblico: entro il giorno 27 agosto 2007; - presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del giorno 28 agosto 2007; - regolamento sottoscrizione: il giorno 31 agosto 2007. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´importo della tranche supplementare è stabilito nella misura massima del 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta relativa alla presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" all´assegnazione supplementare vengono indicate nel decreto recante l´emissione dei relativi titoli. .  
   
   
ILLY CON MINISTRO ATTIVITÀ PRODUTTIVE BERSANI DISCUTE SU: IMPOSTE, RIGASSIFICATORI, INSIEL  
 
Trieste, 4 settembre 2007 - Il presidente della Regione Riccardo Illy ha incontrato ieri a Trieste, nella sede della Presidenza, il ministro per le Attività produttive Pierluigi Bersani, in occasione della sua visita in Friuli Venezia Giulia. All´incontro ha partecipato anche l´assessore alla Pianificazione territoriale e all´Energia Lodovico Sonego. L´incontro è servito ad affrontare alcuni temi di interesse dell´Amministrazione regionale che coinvolgono i rapporti con il Governo. È stato concordato di istituire un tavolo tecnico fra dirigenti della Regione e dei ministeri delle Attività produttive e dell´Economia per evitare che il provvedimento allo studio del Governo per ridurre l´Iva o le accise sulla benzina, possa compromettere le entrare che alla Regione derivano dalla gestione della benzina scontata regionale. È stato anche toccato il tema dell´Insiel, la società di informatica di cui la Regione ha acquisito recentemente il controllo. Da parte della Regione è stato chiesto di valutare l´opportunità di una modifica all´articolo 13 del cosiddetto decreto Bersani (anche se questo articolo del provvedimento era stato in realtà fatto inserire dal ministero per gli Affari regionali) per armonizzarlo con le norme europee, anche considerato che entro la fine dell´anno su di esso si pronuncerà la Corte costituzionale, sulla base di un ricorso presentato dal Friuli Venezia Giulia. In tema di infrastrutture energetiche, è stata sollecitata una decisione in tempi rapidi da parte del Governo sulle proposte di elettrodotti considerando che, dopo la modifica, l´accorpamento e la razionalizzazione dei diversi progetti, i tempi sono maturi. Sui rigassificatori nell´area del golfo di Trieste, è stato ricordato che la Regione non ha potuto esprimere parere favorevole sull´impatto ambientale in assenza di ulteriori approfondimenti che erano stati richiesti, ma non forniti da parte delle società proponenti. Nel caso in cui questo ostacolo sia superato in sede di valutazione da parte del Governo, la Regione ha riconfermato il suo parere positivo sulla realizzazione di uno dei due progetti. Nel corso dell´incontro, si è parlato anche della fusione fra Finest e Informest (di competenza ministero per il Commercio internazionale), una proposta ormai giunta alla fase operativa e sulla quale è stato chiesto al ministro Bersani di adoperarsi per portarla a compimento in tempi brevi. Imposte ed energia al centro dell´intervento che il presidente della Regione, Riccardo Illy, ha proposto all´attenzione del ministro per le Attività Produttive, Pierluigi Bersani, nel corso del secondo appuntamento della visita in Friuli Venezia Giulia, quello in Camera di commercio a Udine, davanti ad una folta platea di industriali e rappresentanti delle categorie economiche. Illy ha auspicato che il Governo italiano, adeguandosi ai Paesi europei più dinamici come Spagna, Francia, Germania, ma anche alle vicine Austria e Slovenia, passi ai fatti e metta in pratica il "modello Irlanda", caratterizzato da una forte riduzione della tassazione sul reddito d´impresa, e reintroduca al più presto la "dual income tax" - "creata da Visco e inspiegabilmente abolita da Tremonti" - per incentivare la ricapitalizzazione delle imprese e quindi l´intero sistema economico. "Il ministro Bersani afferma che a livello generale l´imposizione in Italia è nella media o di poco superiore alle percentuali europee. Questo è vero - ha puntualizzato Illy - soprattutto per il reddito sulle persone fisiche, perché se invece analizziamo il reddito sulle imprese le differenze sono sensibili. In Italia ci attestiamo al 33 per cento, in Irlanda invece è già stato raggiunto il 12,5 per cento. Di fatto l´Irlanda è passata dall´ultimo posto al primo posto in termini di reddito procapite, superando anche il Lussemburgo. I suoi segreti sono la bassa imposizione sui redditi d´impresa e la grande attenzione all´educazione". I benefici della riduzione della tassazione d´impresa, ha spiegato Illy, sono anzitutto quello di favorire l´emersione di redditi sottratti al fisco e, nel caso il reddito rimanga all´impresa, il fatto che essa venga incentivata a reinvestire risorse e a creare nuova occupazione. "I consuntivi 2006 dimostrano, dati alla mano, che questa è la via giusta - ha aggiunto Illy -. La decisione dell´Amministrazione regionale di consentire a tutte le imprese che hanno valore aggiunto e costo di lavoro in crescita di abbattere l´Irap è costato alla Regione circa 40 milioni di euro: ciononostante l´incasso complessivo Irap è aumentato rispetto al 2005". In tema di energia, nel corso dell´incontro con il ministro alle Attività Produttive Pierluigi Bersani, il presidente della Regione Riccardo Illy ha auspicato una vera liberalizzazione e quindi l´immissione sul mercato da parte dello Stato delle società che gestiscono centrali ed elettrodotti, Enel e Grtn, consentendo così un vero regime di concorrenza. "Per ridurre il costo dell´energia, che in Italia paghiamo il 25 per cento in più rispetto a tutti i partner europei, è necessario avere concorrenza e dunque liberalizzare. Ma perché questo processo avvenga con efficacia per tutto il sistema non bastano delle norme che affermino che vi è libero mercato". Illy ha indicato tre nodi da sciogliere: il primo è la soluzione del problema delle centrali di smistamento. "Somplago, ad esempio - ha spiegato - deve smistare tutta l´energia elettrica che arriva dall´Austria e regge solo due interconessioni". Risolto il problema delle centrali, si porrà quello degli elettrodotti. "Entrambi, centrali ed elettrodotti sono gestiti da Grtn, società controllata dallo Stato. L´altro gestore elettrico è Enel, anch´esso controllato dallo Stato. E´ chiaro che se vogliamo veramente liberalizzare è necessario vendere Enel o Grtn, risolvendo il palese conflitto di interessi che regola oggi il mercato e le decisioni". In merito ai rigassificatori nell´area del golfo di Trieste, infine, Illy ha ribadito che la Regione non ha potuto esprimere parere favorevole sull´impatto ambientale in assenza di ulteriori approfondimenti che erano stati richiesti, ma non forniti da parte delle società proponenti. "Nel caso in cui questo ostacolo sia superato in sede di valutazione da parte del Governo riconfermiamo il nostro parere positivo sulla realizzazione di uno dei due progetti", ha chiarito il presidente. Sostegno da parte del Governo in tema di infrastrutture energetiche, in particolare sulle proposte di elettrodotti da parte delle imprese Fantoni e Pittini, chiarezza sulla situazione Eni in Kazakistan per il reperimento di gas naturale, sburocratizzazione e appoggio ad un´immigrazione di qualità: queste sono state le altre principali richieste che gli imprenditori hanno rivolto al ministro Bersani nell´incontro moderato dal presidente camerale, Adalberto Valduga, al quale erano presenti anche gli assessori regionali alle Attività produttive, Enrico Bertossi, alla Pianificazione territoriale e Energia, Lodovico Sonego, alle Autonomie locali, Franco Iacop, e il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Tesini. Tra gli altri, sono intervenuti gli imprenditori Giovanni Fantoni e Gianpietro Benedetti, Cinzia Palazzetti, il presidente della Camera di commercio di Trieste Antonio Paoletti, il presidente provinciale della Confcommercio di Udine, Giovanni Da Pozzo, la presidente della Coldiretti di Udine, Rosanna Clocchiatti. . .  
   
   
BANCA GENERALI, RACCOLTA NETTA TOTALE A GIUGNO: €230 MILIONI TOTALE MASSE IN GESTIONE: €25,2 MILIARDI  
 
Milano, 4 settembre 2007 - La raccolta netta totale del gruppo Banca Generali nel mese di giugno è stata pari a €230 milioni, di cui €45 milioni di Banca Generali, €154 milioni di Banca Bsi Italia e €31 milioni di Simgenia. Nel primo semestre dell’anno la raccolta netta totale ha raggiunto €1. 203 milioni, un risultato che rafforza la fiducia del management nel raggiungimento degli obiettivi del piano triennale. A giugno la raccolta netta di risparmio gestito e assicurativo è stata positiva per €98 milioni, portando il totale dall’inizio dell’anno a €575 milioni. La nuova produzione assicurativa è stata pari, nel mese, a €32 milioni, con un progressivo annuo di €244 milioni. La nuova gestione patrimoniale mobiliare a capitale protetto “Bg Target”, lanciata nella seconda metà di maggio, ha raccolto €110 milioni in poco più di un mese, riscontrando un ottimo successo presso la clientela. A fine giugno il totale delle masse in gestione (Aum) del gruppo Banca Generali ha raggiunto €25,2 miliardi, di cui il 73,4% rappresentato da risparmio gestito e assicurativo, in crescita del 6,3% rispetto a €23,7 miliardi a fine dicembre 2006. .  
   
   
PATTO DI STABILITÀ DI BANCA ITALEASE  
 
 Milano, 4 settembre 2007- Banca Italease comunica che il Comitato Direttivo del Patto di Stabilità della Società, riunitosi in data 21 agosto ha definito le candidature per la nomina degli Organi Sociali, da sottoporre all’Assemblea degli Azionisti convocata per l’8 settembre 2007 (il 10 settembre in seconda convocazione), approvando all’unanimità le seguenti liste: Per Il Consiglio Di Amministrazione: Lino Benassi, Massimo Mazzega, Massimo Belcredi (Consigliere indipendente), Angelo Benessia (Consigliere indipendente), Guido Cammarano (Consigliere indipendente), Mario Sarcinelli (Consigliere indipendente), Mimmo Guidotti (Vdg Banca Popolare dell’Emilia e Romagna), Massimo Minolfi (Dg Banco Popolare), Massimo Luviè (Dg Banca Reale), Franco Nale (ex Dg Banca Popolare di Verona) e Antonio Zoncada (ex Presidente Basf). Per Il Collegio Sindacale: Sindaci Effettivi: Ezio Simonelli, Luigi Gaspari, Pietro Mazzola, Giovanni Frattini e Adriano Propersi; Sindaci Supplenti: Attilio Guardone e Nicola Tarantino. .  
   
   
PRECISAZIONI BANCA POPOLARE DI MILANO  
 
 Milano, 4 settembre 2007 Su richiesta della Consob, in relazione ad alcuni articoli apparsi nei giorni scorsi sulla stampa, la Banca Popolare di Milano precisa che non sono in corso con alcun soggetto contatti concernenti possibili accordi strategici di integrazione in qualsiasi forma. .  
   
   
BANCA GENERALI: IL CDA NOMINA ETTORE RIELLO NUOVO CONSIGLIERE INDIPENDENTE  
 
Trieste, 4 settembre 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Generali, riunitosi lo scorso 20 luglio sotto la presidenza di Giovanni Perissinotto, ha deliberato la nomina per cooptazione di Ettore Riello, in qualità di consigliere non esecutivo, in sostituzione del consigliere uscente Ugo Ruffolo, le cui dimissioni sono state rese note il 16 luglio scorso. Ettore Riello, 51 anni, è presidente e amministratore delegato del Gruppo Riello, leader in Italia nel riscaldamento residenziale e nelle tecnologie di combustione. Laureato in economia aziendale, prima di entrare a far parte del Gruppo di famiglia Riello ha lavorato presso la società di revisione Arthur Andersen e ha costituito la società finanziaria Sigla di Conegliano. Dal 2001 al 2005 è stato Vicepresidente dell’Associazione Industriali di Verona, dal 2003 è membro della Giunta di Confindustria, e da ottobre 2006 è presidente di Anima, federazione che, in seno a Confindustria, riunisce e rappresenta le principali aziende del settore della meccanica. Ettore Riello fa inoltre parte del Consiglio di Amministrazione di Palladio Finanziaria. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì provveduto ad accertare il possesso del requisito di indipendenza, ai sensi degli art. 147 ter e 148 del D. Lgs. 58/1998 e secondo i criteri contenuti nel Codice di Autodisciplina delle Società Quotate, in capo al nuovo amministratore. L’inserimento di Ettore Riello nel Consiglio di Amministrazione di Banca Generali eleva a tre il numero di consiglieri indipendenti della Banca. La decisione di nominare il terzo consigliere indipendente, non appena se ne fosse manifestata l’opportunità, era stata indicata da Banca Generali già in sede di quotazione in Borsa. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato Ettore Riello componente del Comitato per il Controllo Interno, elevando a tre il numero dei componenti del medesimo comitato. .  
   
   
E-GAV PRESENTA LA PRIMA "GUIDA GRATUITA A BASILEA 2"  
 
 Milano, 4 settembre 2007 - Il Gruppo e-Gav ha realizzato prima "Guida a Basilea 2" per supportare gli imprenditori nel percorso di adeguamento ai nuovi parametri Basilea 2 che entreranno in vigore il 1° gennaio 2008. La guida affronta l´impatto che l´introduzione del nuovo Accordo Basilea 2 avrà sulle capacità di credito delle piccole e medie imprese che rappresentano il 90% del tessuto produttivo italiano. Il sommario della "Guida a Basilea 2": 1. L´accordo Basilea 2; 2. I tre pilastri di Basilea 2; 3. Le critiche a Basilea 2; 4. Basilea 2 e le imprese; 5. L´applicazione di Basilea 2 in Italia; 6. Basilea 2: casi concreti; 7. Faq Basilea 2; 8. L´adeguamento a Basilea 2. La guida è gratuita fino al 30 settembre. Per informazioni: http://www. E-gav. Net/guida_basilea2. Htm .  
   
   
CONAFI PRESTITÒ COSTITUISCE LA SOCIETA’ “TUTTIPRESTITI” OBIETTIVO DELL’OPERAZIONE: SVILUPPO DI NUOVE LINEE COMMERCIALI NEL SETTORE DEL CREDITO AL CONSUMO INIZIO DELL’OPERATIVITÀ PREVISTA PER IL MESE DI OTTOBRE  
 
Torino, 4 settembre 2007 - Conafi Prestitò ha costituito in data 18 luglio la società “Tuttiprestiti S. P. A. ” dedicata al mercato del credito al consumo con capitale sociale pari a €1. 200. 000, interamente sottoscritto e versato. Tuttiprestiti S. P. A. , con sede legale e operativa a Torino, è partecipata al 100% da Conafi Prestitò S. P. A. , quotata sul Mercato Expandi dal 12 aprile 2007. La nuova società consentirà a Conafi Prestitò di cogliere le ulteriori opportunità del mercato del credito al consumo. Le principali linee guida strategiche dell’operazione sono di seguito indicate: maggiore capacità di competere con i principali operatori a livello nazionale sul mercato del credito al consumo; rafforzamento della specializzazione nell’offerta di prestiti e dell’efficacia commerciale nei confronti della clientela retail; focalizzazione delle attività operative su alcune tipologie di finanziamento con l´obiettivo di migliorare ulteriormente il livello di servizio e la qualità dell´offerta alla clientela. Tuttiprestiti S. P. A potrà beneficiare dello sviluppo delle attività di cross-selling sull’attuale clientela di Conafi Prestitò. Organi Sociali: Amministratore unico sarà Nunzio Chiolo, già Presidente e Amministratore Delegato di Conafi Prestitò. Il collegio sindacale di Tuttiprestiti S. P. A. Sarà costituito dagli stessi componenti dell’attuale collegio sindacale di Conafi Prestitò. Tuttiprestiti S. P. A. È stata costituita in data odierna. L’avvio dell’operatività è previsto nel mese di ottobre, previo rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità competenti. “La nuova società Tuttiprestiti S. P. A. – afferma Nunzio Chiolo,amministratore Unico della neocostituita e Presidente e Amministratore Delegato di Conafi Prestitò - si propone di cogliere le interessanti opportunità del mercato del credito al consumo, caratterizzato da un trend in forte espansione. La nuova società si inserisce infatti in un progetto industriale ad elevata valenza strategica in termini di operatività, canali distributivi, prodotti e clientela. In quest’ottica di crescita Conafi Prestitò conferma il suo progetto strategico di proporsi quale gruppo di riferimento nel settore”. .  
   
   
GRUPPO BEGHELLI: L’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI ADEGUA IL PIANO DI STOCK OPTION ALLE DISPOSIZIONI PREVISTE DALLA LEGGE 286/2006.  
 
Monteveglio (Bo), 3 settembre 2007 - L’assemblea degli azionisti di Beghelli S. P. A. - ha approvato il 23 luglio le modifiche (previste dalla Legge 286/2006) al piano di stock option approvato dall’Assemblea degli azionisti l’11 gennaio 2005. In particolare, con le modifiche approvate dall’Assemblea è consentito ai beneficiari l’esercizio dell’opzione – inizialmente prevista come ultimo periodo il mese di luglio 2007 – anche nel periodo dal 10 febbraio 2008 al 29 febbraio 2008, ed alla società di poter vendere le azioni proprie asservite al piano di stock option entro il termine ultimo di esercizio e comunque non oltre il 31 marzo 2008. .  
   
   
CONFERENZA CONCLUSIVA DEL PROGETTO RESPONSE (RESPONSABILITÀ DELLE IMPRESE E LA GESTIONE STRATEGICA)  
 
Fontainebleau (Francia), 4 settembre 2007 - Il 12 ottobre si terrà la conferenza conclusiva del progetto Response, finanziato dall´Ue. Response è il più grande progetto di ricerca a livello mondiale sulla responsabilità delle imprese e la gestione strategica delle parti interessate. La conferenza presenterà i risultati del progetto discutendone, in maniera approfondita, le conseguenze per manager, parti interessate, responsabili politici e formatori manageriali. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Insead. Edu/ibis/events/response/index. Htm .  
   
   
AUTONOMIE LOCALI: APPROVAZIONE PRELIMINARE SCHEMA TESTO UNICO UN MILIONE PER PICCOLI COMUNI  
 
Paularo, 4 settembre 2007 - Si intitola "Ordinamento degli Enti locali nel Friuli Venezia Giulia": in pratica è il nuovo Testo Unico in materia. Il relativo schema di disegno di legge regionale è stato approvato il 31 agosto in via preliminare dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alle Autonomie locali Franco Iacop e l´11 settembre prossimo approderà all´esame del Consiglio delle Autonomie. "In sostanza - dice Iacop - si tratta di dare una normativa nuova alla materia; il nuovo Testo Unico è conseguente alla legge di riforma delle Autonomie attuata dalla Regione con la legge 1. Finora il settore faceva riferimento alle norme regionali che nel tempo sono state emanate e al Testo Unico nazionale. Ora, finalmente, il riferimento sarà tutto regionale grazie alla competenza esclusiva che abbiamo in materia". Si tratterà di una legge corposa, 150 articoli, e fondamentale, che prende in esame numerosi problemi. Tra le più significative previsioni la riduzione degli organi di governo (fino a 1. 000 abitanti i Comuni potranno essere senza Giunta), la valorizzazione dell´autonomia statutaria, il rafforzamento del ruolo del Consiglio comunale. Inoltre, interventi per garantire la legalità, la riduzione dei componenti degli organi elettivi, il sistema delle verifiche e dei controlli interni. Importante la previsione di "regionalizzare" i segretari comunali, come pure la norma che stabilisce lo "status" degli amministratori locali. Vi è quindi la conferma della contabilità finanziaria come contabilità principale, lo snellimento, riduzione e semplificazione degli adempimenti documentali, la valorizzazione del momento della resa del conto consuntivo, la revisione economico-finanziaria. Un fondo di un milione di euro è stato ripartito dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Autonomie locali Franco Iacop, per situazioni particolari dei Comuni del Friuli Venezia Giulia, con particolare riguardo per quelli con minore dimensione demografica. Questi fondi serviranno ai Comuni per realizzare opere pubbliche di diverso tipo. Così sarà ripartito il fondo: 60. 000 euro a favore del Comune di Tapogliano; 60. 000 euro al Comune di Nimis; 60. 000 euro al Comune di Grimacco; 30. 000 euro al Comune di Resiutta; 20. 000 euro al Comune di Attimis; 70. 000 euro al Comune di Lestizza; 70. 000 euro al Comune di Taipana; 60. 000 euro al Comune di Dogna; 120. 000 euro al Comune di Sutrio; 20. 000 euro al Comune di Treppo Grande; 50. 000 euro al Comune di Arba; 40. 000 euro al Comune di Ravascetto; 60. 000 euro al Comune di Arta Terme; 30. 000 euro al Comune di Venzone; 50. 000 euro al Comune di Tolmezzo; 50. 000 euro al Comune di Porcia. Infine, 150 mila euro saranno stanziati a favore dei Comuni montani aventi una popolazione residente al 31 dicembre 2006 non superiore a 1. 000 abitanti, quale assegnazione straordinaria ad integrazione delle risorse di bilancio per la manutenzione della rete viaria. .  
   
   
DOCUMENTO PROGRAMMAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA FVG  
 
 Paularo, 4 settembre 2007 - La Giunta regionale ha approvato 31 agosto il Documento di programmazione economico-finanziaria 2008-2010 presentato dal presidente della Regione, Riccardo Illy, e dall´assessore alle Risorse economiche e finanziarie, Michela Del Piero. "Il Documento - ha affermato l´assessore Del Piero - recepisce il percorso della Giunta regionale e individua la possibilità di spesa nel lungo periodo, non quantifica le risorse ma individua le priorità". Partendo dal quadro economico generale - sia internazionale che nazionale - il Documento indica previsioni e scenari per il prossimo triennio con le prospettive per l´economia internazionale e per quella regionale, e illustra la situazione socio-economica del Friuli Venezia Giulia. Si delineano quindi il quadro economico e finanziario regionale a legislazione vigente e stime di spesa, le priorità, i vincoli e le compatibilità delle politiche regionali, nazionali e comunitarie, le priorità d´intervento per le politiche settoriali e intersettoriali della Regione, le priorità per le politiche di settore. In questo campo vengono definiti "grandezze chiave" le politiche per la salute, per il sociale, le Autonomie locali e il pubblico impiego regionale; "scelte strategiche per le politiche di settore" quelle per innovazione e competitività di imprese e territori, per competitività e qualità in agricoltura, per ambiente e territorio, per il sistema di infrastrutturazione del territorio, infrastrutture immateriali, lavoro, formazione, ricerca e innovazione, istruzione e cultura; "indirizzi di spesa per gli enti e le aziende regionali" quelle per Turismo Fvg, Ersa, Ente Tutela Pesca. .  
   
   
FVG, INNOVAZIONE: 19,6 ML. EURO PER PROGETTI RICERCA E SVILUPPO  
 
Paularo, 4 settembre 2007 - La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato il 31 agosto, su proposta dell´assessore alle Attività Produttive Enrico Bertossi, un intervento finanziario pari ad oltre 19,656 milioni di euro a favore dell´innovazione delle strutture industriali, come indicato all´articolo 8 della legge regionale n. 26 del 2005 ("Disciplina generale in materia di innovazione, ricerca scientifica e sviluppo tecnologico"). Il contributo regionale può essere concesso ad imprese industriali (loro consorzi o società consortili), associazioni temporanee di imprese, centri di ricerca industriale e trasferimento tecnologico, consorzi costituiti tra imprese ed altri soggetti pubblici o privati. Del provvedimento approvato oggi dal Governo regionale potranno godere circa 150 aziende e società operanti in Friuli Venezia Giulia. .  
   
   
CONTRIBUTI PER ASPIRANTI IMPRENDITORI E LAVORATORI AUTONOMI  
 
Milano, 4 settembre 2007 - Arrivano servizi e contributi per oltre 6 milioni di euro. Li mette a disposizione il Progetto Saturno 2007 per aspiranti imprenditori e lavoratori autonomi e piccole e medie imprese in fase di cambio generazionale. Il progetto, attraverso il coinvolgimento del sistema pubblico e privato, ha l’obiettivo di diffondere e sviluppare l’imprenditorialità, consolidare e sviluppare la cultura d’impresa sul territorio lombardo, favorire la creazione di nuove attività imprenditoriali e consolidare il tessuto imprenditoriale lombardo attraverso il ricambio generazionale. Per la domanda di richiesta di servizi gratuiti e contributi a fondo perduto ci si dovrà rivolgere ad Operatori selezionati, i cui nominativi sono pubblicati sul sito www. Saturno. Lombardia. It o possono essere richiesti allo Sportello Punto Nuova Impresa della Camera di Commercio di Milano. Questa è l’iniziativa del Progetto di Sovvenzione globale Saturno 2007 che stanzia in totale 6. 239. 965,00 Euro. Il progetto Saturno 2007 è promosso e cofinanziato da Regione Lombardia, Ministero del lavoro e della previdenza sociale e Fondo Sociale Europeo, realizzato dalle Camere di Commercio lombarde - con capofila la Camera di Commercio di Milano - e Unioncamere Lombardia. “Il Progetto di Sovvenzione globale Saturno 2007 - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - ha l´obiettivo di diffondere imprenditorialità, supportare l’avvio di attività imprenditoriali e di lavoro autonomo, sostenere la continuità d’impresa attraverso il ricambio generazionale nel milanese e nel resto della Lombardia e pone una particolare attenzione alle specifiche esigenze territoriali attraverso la rete delle Camere di Commercio locali e di Operatori selezionati”. Azioni – L’azione 1: supporto allo start-up, sviluppo d’impresa e auto-impiego, ha l’obiettivo di sostenere gli aspiranti imprenditori e lavoratori autonomi attraverso: orientamento di gruppo per la definizione dell’idea, assistenza individuale per la redazione del progetto d’impresa/lavoro autonomo e i piani di investimento per l’ottenimento dei contributi; erogazione di contributi a fondo perduto agli aspiranti imprenditori/lavoratori autonomi che avranno usufruito dei servizi di orientamento e di assistenza per un massimale di ogni contributo di 6. 750 Euro – pari al 75% dell’investimento ammesso; assistenza individuale per la realizzazione degli investimenti rivolti alle imprese/attività autonome ammesse ai contributi. Sia i servizi che i contributi sono erogati da Operatori selezionati e presenti negli elenchi pubblicati sul sito www. Saturno. Lombardia. It e disponibili presso lo Sportello Punto Nuova Impresa della Camera di Commercio di Milano e di Monza. Destinatari – Possono fare richiesta per accedere ai servizi aspiranti imprenditori e/o lavoratori autonomi con i seguenti requisiti: occupati anche in lavori atipici; giovani, adulti uomini e donne inoccupati e/o disoccupati; studenti - che siano maggiorenni, residenti o domiciliati in regione Lombardia e che siano intenzionati ad avviare una attività imprenditoriale e/o di lavoro autonomo. Potranno successivamente accedere ai contributi coloro che dopo aver usufruito dei servizi previsti, avranno avviato l’impresa o l’attività autonoma e realizzato gli investimenti per cui avranno richiesto il contributo. L’azione 2: supporto per favorire il ricambio generazionale è finalizzata sia a favorire l’attivazione di percorsi di sostegno al ricambio generazionale nelle micro, piccole e medie imprese, con specifica attenzione ai settori dell’artigianato e dei servizi, stimolandone la capacità innovativa (sia tecnologica che organizzativa) e valorizzandone il patrimonio di conoscenze già acquisite, sia a sviluppare servizi di supporto all’imprenditorialità, alla crescita e all’occupazione nelle imprese nella delicata fase del ricambio generazionale. Le piccole e medie imprese in fase di ricambio generazionale possono usufruire gratuitamente di: incontri di mentoring, attraverso cui supportare processi di crescita personale e imprenditoriale e ottimizzare i processi di transizione imprenditoriale e le dinamiche di tipo relazionale, rivolta ad una o ad entrambe le generazioni ed eventualmente ai principali collaboratori e/o soci; consulenza specialistica di contenuto diretta ad un’analisi strategica, organizzativa e gestionale della realtà aziendale per sostenere la complessa fase del ricambio generazionale e per stimolare processi d’innovazione d’impresa; affiancamento diretto alla gestione imprenditoriale con l’obiettivo di supportare i potenziali subentranti attraverso un accompagnamento di contenuto nella gestione concreta dell’impresa e dell’esercizio del ruolo imprenditoriale; incontri di gruppo finalizzati a generare consapevolezza sui problemi del ricambio generazionale e a creare una cultura favorevole all’innovazione e alla cooperazione/ aggregazione tra imprese. I servizi sono erogati da Operatori selezionati e presenti negli elenchi pubblicati sul sito www. Saturno. Lombardia. It e disponibili presso lo Sportello Punto Nuova Impresa della Camera di Commercio di Milano e di Monza. Destinatari – Possono fare richiesta per usufruire dei servizi micro, piccole e medie imprese con almeno 5 anni di attività, in possesso, a partire dal 19/3/2007, dei seguenti requisiti: sede operativa in Lombardia; tipologie d’impresa: ditte individuali, società di persone, società di capitali, società cooperative; con titolare o almeno un socio che abbia compiuto 50 anni alla data del 19/3/2007; essere una micro, piccola e media impresa o una società cooperativa in ricambio generazionale; essere in regola con il "de minimis“. Come accedere ai servizi – Sia gli aspiranti imprenditori/lavoratori autonomi che le imprese in ricambio generazionale interessati ad usufruire dei servizi devono informarsi sui progetti attivati dagli Operatori selezionati, sceglierne uno e a questo inoltrare richiesta. Lo Sportello Punto Nuova Impresa della Camera di Commercio di Milano e di Monza eroga ai destinatari finali informazioni in generale sui servizi previsti dal Progetto Saturno 2007 e fornisce l’elenco degli Operatori selezionati. Presentazione delle domande – Dal 9 luglio gli operatori selezionati propongono ai destinatari finali le attività previste dai progetti approvati. Le attività dovranno concludersi entro il 28 febbraio 2008. Per informazioni sul Progetto Saturno 2007 e sugli elenchi Operatori selezionati consultare il sito www. Saturno. Lombardia. It oppure rivolgersi allo Sportello Punto Nuova Impresa della Camera di Commercio di Milano Tel. 02/8515. 5342 - E-mail: formaper. Pni@mi. Camcom. It e Monza Tel. 039/2807445 E-mail: formaper. Pni. Mz@mi. Camcom. It .  
   
   
CUNEO: PRESENTATO L’ANNUARIO STATISTICO 2007 DI UNIONCAMERE  
 
Cuneo, 4 settembre 2007 - Una miniera di dati, grafici, tabelle. L’edizione 2007 di “Piemonte in cifre”, annuario statistico predisposto da Unioncamere, Piemonte unitamente a Regione e Istat, racconta, con numeri e diagrammi, la storia recente dell’area subalpina. Lo fa fornendo indicazioni socio economiche organizzate per aree tematiche, corredate da 800 riepiloghi schematici, riferite all’intera area piemontese, ma anche articolate per province e, in alcuni casi, comuni. La grossa novità, al di là del rispetto di uno stile che, seppur con qualche modifica, si è mantenuto lineare nel tempo, è rappresentata dall’affiancarsi alla pubblicazione tradizionale del nuovissimo “Quadro statistico complementare”, su Cd Rom: strumento innovativo sperimentale, contenente tutte le informazioni di fonte non ufficiale, destinate ad operatori, ricercatori, programmatori, studenti. Il lavoro cita le risultanze di analisi congiunturali, previsioni, indagini campione, raccolte, anche in questo caso, da Unioncamere e Regione, suddivise in 7 sezioni, illustrate da 700 tabelle. Nell’importante allegato, si parla di ambiente, inteso nel senso più ampio, di formazione e lavoro, economia ed imprese, società e salute, sport e cultura, congiuntura economica, previsioni, servizi e industria. Viene recuperato ed adeguatamente valorizzato, dunque, un complesso di notizie che, proprio per la loro unicità e propositività, costituiscono un grande patrimonio. “La rete camerale - sottolinea il presidente della Camera di Commercio di Cuneo, Ferruccio Dardanello -ancora una volta, mette a disposizione una incredibile banca dati e fornisce una documentazione in grado di alimentare studi ed approfondimenti, elaborazioni e ricerche, di motivare riflessioni, fornire conferme e assicurare notizie per una programmazione legata alla realtà. Questo in un’ottica regionale e più circoscritta, scendendo nel dettaglio ed articolandosi in numerosi flash provinciali”. Cuneo trova, sia nell’annuario che nel quadro statistico complementare, tante conferme. Denuncia il più alto tasso di imprenditorialità del Piemonte, battendo tutte le altre province; ha la più elevata percentuale di occupati, pari a 270. 000 unità circa, di cui 32. 500 nell’agricoltura, 91. 500 nell’industria e 135. 000 nei servizi; vanta il limite più basso di disoccupazione dell’area subalpina, fermandosi a quota 2,7 a fronte di un indice regionale di 4 e italiano del 6,8. Nel settore turistico, con i suoi 1. 200 esercizi e la disponibilità di oltre 33. 200 letti, oltre alla forte dotazione di seconde case, nel 2006, fa registrare 411. 000 arrivi e 1. 300. 000 presenze (calcolate in base ai giorni permanenza di ciascun turista) tra strutture alberghiere ed extra alberghiere. Sempre affollata l’anagrafe delle imprese, con oltre 85. 000 ditte (comprensive delle unità locali) registrate su un totale regionale di 468 mila. Annuario e quadro aggiuntivo sono consultabili via Internet, sul sito www. Piemonteincifre. It. .  
   
   
TOSCANA – PROSEGUE LENTAMENTE LA RIPRESA DEI CONSUMI  
 
Firenze, 4 settembre 2007 - In linea con l´andamento nazionale, i consumi toscani crescono lentamente. L´andamento delle vendite del commercio al dettaglio toscano replica nei primi tre mesi dell´anno la modesta crescita del periodo ottobre-dicembre 2006. Il primo trimestre 2007 si chiude infatti con una variazione tendenziale delle vendite al dettaglio del +0,3%, leggermente inferiore a quella registrata a livello nazionale (+0,5%), migliore di quella del Centro (+0,1%). La conferma arriva dall´indagine dell´Osservatorio Regionale sul Commercio di Unioncamere Toscana e Regione Toscana, condotta sulla base dei dati Unioncamere Nazionale relativi al primo trimestre 2007. A livello dimensionale, la Toscana si differenzia dal resto d´Italia. La grande distribuzione (oltre 20 addetti) mostra, di fatti, una variazione tendenziale delle vendite leggermente inferiore (+2,4%) al dato nazionale (+3,5%); si attenua la crisi pluriennale delle piccole imprese (1-5 addetti), che conseguono la diminuzione più contenuta degli ultimi 5 trimestri (-1,4%), mentre si accentua la contrazione delle vendite per la classe dimensionale con 6-19 addetti (-0,8%). .  
   
   
IL CANADA “SCOPRE” LE SUE ORIGINI MOLISANE  
 
Campobasso, 4 settembre 2007 - Si è concluso il 13 luglio scorso presso la Sala Falcione della Camera di Commercio di Campobasso, la quindici giorni dello study tour, che ha visto protagonista una delegazione di 15 imprenditori canadesi di origini molisane. L’iniziativa è stata articolata in una prima settimana di formazione in aula della delegazione, durante la quale è stato presentato il sistema economico locale e sono state trattate materie legate all’internazionalizzazione. Nella seconda settimana gli imprenditori sono stati ospiti delle aziende molisane operanti nei settori di interesse della delegazione. Grande partecipazione e disponibilità è stata mostrata dai nostri imprenditori, che hanno accolto favorevolmente l’idea di far visitare i propri stabilimenti. Lo study tour, finanziato a valere sull’Accordo di Programma Map/ice/regione Molise – Convenzione 2006, è stato organizzato dall’Ice con il supporto dell’Unioncamere Molise e dello Sprint Molise, che hanno voluto ripetere l´esperienza realizzata in passato con imprenditori argentini di origine molisana. “Tali iniziative contribuiscono a far riscoprire, soprattutto alle ultime generazioni di molisani emigrati, il Molise nei suoi aspetti socio-economici - dichiara il Presidente dell’Unioncamere Molise, Paolo di Laura Frattura -. E’ questo un modo per promuovere il territorio e i suoi prodotti, presentando a imprenditori esteri di origine molisana peculiarità della nostra regione a loro poco conosciute, anche al fine di favorire la creazione di ulteriori canali per l’ingresso delle produzioni locali nei mercati internazionali”. .  
   
   
CRESCONO LE IMPRESE DEL LAZIO  
 
Roma, 4 settembre 2007 - L’economia regionale del Lazio è cresciuta del 6,8%, una percentuale doppia rispetto alla media nazionale. Il settore terziario è quello che contribuisce di più a questo incremento. Sono alcuni dei dati raccolti nel "Rapporto sulla società e sull´economia del Lazio 2007" presentato in Regione dal presidente Marrazzo, dall´assessore regionale al bilancio Nieri e dal Responsabile Servizio Studi di Sviluppo Lazio, Marcello Degni. Il Lazio è la seconda regione d´Italia per numero di imprese registrate, 567mila, preceduta solo dalla Lombardia. “Dobbiamo iniziare a ragionare andando oltre lo schema della centralità di Roma chiuso nelle mura Aureliane o nella provincia. Bisogna vedere Roma e la sua Regione in termini di area vasta – ha detto Marrazzo - Siamo i sostenitori di Roma Capitale e di una regione che vive le sue specificità". Marrazzo ha poi ricordato le questioni infrastrutturali delle cinque province laziali interconnesse tra loro, tra queste "il porto di Civitavecchia, l´aeroporto di Fiumicino, il terzo aeroporto del Lazio, il grande raccordo anulare del Lazio e la Roma-latina". "Questo rapporto - ha detto l´assessore Nieri - vuole essere un tassello essenziale nel difficile puzzle di risanamento e riqualificazione dell´economia laziale. Il nostro intento e´ farne uno strumento di conoscenza che contribuisca al difficile percorso di risanamento e riqualificazione dell´economia laziale". .  
   
   
BOLOGNA: L’ANDAMENTO ECONOMICO NEL I TRIMESTRE 2007  
 
 Bologna, 4 settembre 2007 - Crescono le esportazioni, che nei settori di punta si assestano a +8%. Più di un’impresa su 2 giudica in aumento produzione, fatturato e ordinativi. Nel primo trimestre del 2007 l’economia bolognese ha ripreso a crescere, dopo la lieve ed inattesa battuta d’arresto dell’ultimo trimestre del 2006, e questo incremento interessa un po’ tutti i settori produttivi. Il settore manifatturiero nel suo complesso registra una crescita significativa nel primo trimestre del 2007. I tassi di crescita tendenziale della produzione, del fatturato e degli ordinativi si portano intorno al 4% su base annua, mentre il tasso di crescita dell’export passa da un valore prossimo allo zero di fine anno ad oltre il 6% nel primo trimestre del 2007. Se questo è il quadro complessivo del settore manifatturiero, alcuni settori sono andati meglio di altri. Il comparto alimentare, pur segnalando un lieve peggioramento nel fatturato e nella produzione, mantiene tassi tendenziali di crescita positivi e vicini al 2%, e superiori per quello che riguarda le esportazioni. Il sistema moda, unitamente ai comparti che lo compongono, vale a dire il tessile, l’abbigliamento e il calzaturiero, conferma il superamento della lunga fase di stagnazione che li ha caratterizzati negli ultimi anni. Aumenta la crescita per produzione, fatturato e ordinativi, portando il tasso ad un valore intorno al 2%, mentre un salto importante si registra nell’incremento delle esportazioni, che registrano una crescita di circa il 4% su base annua. Il settore della carta ed editoria vede un consolidamento della fase di crescita, ed in particolare una forte espansione delle esportazioni, che passano da un tasso praticamente nullo di fine 2006 ad un tasso di quasi il 5% del primo trimestre 2007. Anche il settore della chimica, gomma e plastica nel primo trimestre 2007 è in crescita: importanti gli incrementi del fatturato, della produzione e degli ordinativi, ma ancor più marcata è la crescita delle esportazioni, che fanno registrare un tasso incrementale di oltre l’8% su base annua. La metalmeccanica, nel suo complesso, presenta un andamento perfettamente allineato alla crescita tendenziale che si registra per l’intero settore manifatturiero. A fine 2006 il comparto mostrava una flessione dell’export che è stata brillantemente superata, portando il tasso di crescita a quasi l’8% su base annua. Anche i tassi di incremento del fatturato, della produzione e degli ordinativi sono sensibilmente aumentati, portandosi a valori compresi tra il 4 e il 6 per cento su base annua. Un andamento congiunturale simile lo troviamo nei diversi comparti che compongono il settore meccanico. Nel settore dei metalli, infatti il cui tasso di crescita sale a valori elevati e comparabili a quelli del settore manifatturiero, mentre la crescita della produzione, del fatturato e degli ordinativi si consolida e si porta a valori compresi tra il 4 e il 6 per cento. Il settore delle macchine ed apparecchi meccanici presenta un andamento simile, con incrementi sensibili nei tassi di crescita della produzione, del fatturato e degli ordinativi, e incrementi ancora più marcati per le esportazioni, che raggiungono il valore dell’8% su base annua. Anche per il settore dell’elettricità ed elettronica si registrano andamenti similari; i diversi indicatori che riguardano la produzione, il fatturato e gli ordinativi presentano un incremento importante della crescita tendenziale, che si porta a valori compresi tra il 4% ed il 6%. Per le esportazioni, anche in questo comparto, assistiamo a un incremento molto elevato con una crescita che passa da valori di poco superiori allo zero di fine 2006 ad un valore vicino all’8% per il primo trimestre 2007. Infine, per quanto riguarda il settore della meccanica di precisione, punto di forza del settore manifatturiero bolognese, gli indicatori economici presentano un andamento simile a quello degli altri comparti della meccanica con un consolidamento della crescita del fatturato, della produzione e degli ordinativi, un aumento marcato delle esportazioni, con un tasso tendenziale del primo trimestre di circa l’8%. Inoltre, l’esame delle tendenze registrate dalle imprese del settore manifatturiero, consente di formulare una valutazione qualitativa dell’andamento congiunturale del primo trimestre 2007. Più della metà delle imprese del settore manifatturiero ritiene aumentata la produzione e il fatturato, mentre invece solo poco più di 7 aziende su 100 vedono queste variabili in diminuzione. Più interessanti sono le risposte fornite per gli ordinativi complessivi, dove più del 55% delle imprese li valuta in aumento, il 36% li giudica stabili e solo 8 imprese su 100 denunciano un calo nei primi mesi del 2007. Circa 6 imprese su 10 valutano poi in aumento le esportazioni, e solo 7 su 100 le giudicano in diminuzione. Per quanto riguarda le previsioni relative agli ordinativi interni ed esteri, si coglie un dato importante, e cioè che il 53% delle imprese prevede un aumento negli ordinativi dall’estero e il 54% prevedono stabili gli ordinativi interni. Per quanto riguarda l’artigianato manifatturiero dopo un 2006 di andamenti oscillanti i dati del primo trimestre mostrano produzione, fatturato e ordinativi che si mantengono a livelli quasi stabili o lievemente in calo, mentre il tasso di crescita delle esportazioni risulta in diminuzione. I dati più recenti sembrano confermare il superamento di questa fase di congiuntura anche se pare ancora troppo presto per parlare di consolidamento della crescita. Per il settore del commercio al dettaglio si consolida la crescita tendenziale registrata già nel corso del 2006. I primi mesi del 2007 mettono in evidenza un ulteriore incremento delle vendite, con una crescita tendenziale di oltre il 3% su base annua, valore mai registrato negli ultimi cinque anni. Il quadro di riferimento attuale e la sua probabile evoluzione In definitiva il settore manifatturiero nel complesso nel primo trimestre 2007 ha consolidato la ripresa già registrata nel corso del 2006, ed ha fatto registrare alcuni miglioramenti importanti, soprattutto per quanto riguarda l’export. Le aspettative a breve delle imprese sono positive, il clima di fiducia è migliorato e le attese degli imprenditori bolognesi, per quanto riguarda le esportazioni e gli ordinativi esteri paiono volte all’ottimismo. Per l’anno in corso ci si attende dunque un tasso di sviluppo positivo e molto simile a quello dello scorso anno. .  
   
   
CROTONE: DATI SULLA DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE NEL II TRIMESTRE 2007  
 
Crotone, 4 settembre 2007 - L´ufficio Studi della Camera di Commercio di Crotone ha elaborato i dati relativi alle iscrizioni, cessazioni e variazioni di impresa relativi al secondo trimestre dell’anno 2007 (Movimprese). I dati sul numero di imprese iscritte e cessate, unitamente agli altri dati forniti nel corso dell´anno, consentono alle istituzioni operanti sul territorio di tastare il polso dell´economia locale e programmare idonei interventi. Lo stock di soggetti iscritti presso la Camera di Commercio di Crotone è salito dalle 17. 787 della fine del I trimestre 2007 alle 17. 837 registrate alla fine del Ii trimestre con un saldo pari a 58 imprese , come risulta dalle rilevazioni Movimprese di Infocamere. Il rilevante numero di nuove iscrizioni (342), pari ad un tasso di natalità dell’1,92%, è stato controbilanciato dalle cessazioni (295), pari ad un tasso di mortalità dell’1,66%, realizzando un tasso di sviluppo dello 0,26%. Nel secondo trimestre 2007 si riscontra una crescita nei settori della produzione e distribuzione energia elettrica, gas e acqua (tasso di sviluppo del 12,5%), intermediazione monetaria e finanziaria (3,9%), agricoltura, caccia e silvicoltura (0,2%), alberghi e ristoranti (0,1%). Si registra, invece, un decremento nei settori: estrazione di minerali (-4,8%), istruzione (-3,8%), sanità ed altri servizi sociali (-1,5%), trasporti, magazzinaggio e comunicazione (-1,4%), altri servizi pubblici, sociali e personali (-0,9%), attività manifatturiere (-0,5%), attività immobiliare, noleggio, informatica, ricerca (-0,3%). Restano pressoché stabili i restanti settori pesca, piscicoltura e servizi connessi, costruzioni, commercio ingrosso e dettaglio, riparazione beni personali per la casa. La provincia mostra un tessuto ancora caratterizzato dalla prevalenza di attività di tipo tradizionale. Il tessuto economico provinciale risulta infatti essere composto: per il 27,5% dal settore agricolo, della caccia e silvicoltura; per il 25,2 dal commercio all´ingrosso e al dettaglio, riparazioni beni personali e per la casa; per il 14% dal settore edile; per il 10% da attività manifatturiere. Esigua, sul totale delle imprese registrate, la presenza di alberghi e ristoranti (3,9%), attività immobiliari, noleggio, informatica e ricerca (3,8%), attività di trasporti, magazzinaggio e comunicazioni (3,2%), altri servizi pubblici, sociali e personali (2,5%). Occupano un peso vicino allo zero sul totale delle imprese crotonesi, i seguenti settori: intermediazione monetaria e finanziaria (0,9%), sanità ed altri servizi sociali (0,4%), istruzione (0,3%), pesca, piscicoltura e servizi connessi (0,2%), estrazioni di minerali (0,1%) e produzione e distribuzione energia elettrica, gas e acqua (0,1%). Il restante 8% è composto da imprese non classificate. A predominare sull´economia provinciale, in piena linea con i dati nazionali, sono le ditte individuali, che alla fine del secondo trimestre risultano essere pari a 13. 002, con un incremento rispetto al trimestre precedente dello 0,1%. A crescere, tuttavia, è anche il numero delle società di capitali, pari a 1. 851 con un tasso di sviluppo del 2%, affiancate da 2. 187 società di persone (-0,3%) e da 797 soggetti di altra forma giuridica (nessuna variazione). Ancora una volta le variazioni registrate, ossia la maggiore crescita, in termini relativi, delle società di capitali rispetto alle ditte individuali e alle società di persone, conferma l’analisi già fatta in precedenza, ossia la tendenza rilevata negli ultimi periodi a preferire forme giuridiche maggiormente strutturate, indice di maggiore solidità e di modernizzazione dell´economia provinciale. Il tessuto economico provinciale risulta quindi composto per il 72,9% da ditte individuali, per il 12,3% da società di persone, per il 10,4% da società di capitale e per il restante 4,5% da altre forme giuridiche. Lo stock delle imprese artigiane iscritte presso la Camera di Commercio di Crotone è diminuito dalle 3. 674 imprese del primo trimestre 2007, alle 3. 634 del secondo trimestre, con un saldo pari a -48 imprese, come risulta dalle rilevazioni Movimprese di Infocamere. Le nuove iscrizioni (30), pari ad un tasso di natalità dello 0,8%, non hanno bilanciato le rilevanti cessazioni (78), pari ad un tasso di mortalità del 2,1%, realizzando un tasso di sviluppo negativo (-1,3%). Nessun settore ha fatto registrare incrementi nel secondo trimestre del 2007. In particolare, il più ingente decremento è stato riscontrato nel settore Agricoltura, caccia e silvicoltura (-11,4%), mentre gli altri settori hanno mostrato decrementi compresi tra lo 0,5% ed il 2,5% oppure sono rimasti stabili. Anche il tessuto artigiano della provincia di Crotone è ancora caratterizzato dalla prevalenza di attività di tipo tradizionale. Risulta, infatti, essere composto: per il 38,7% dal settore edile, per il 31,8% dal settore manifatturiero per il 9,4% dal commercio all´ingrosso e al dettaglio, riparazioni beni personali e per la casa; per l’8,2% dal settore altri servizi pubblici, sociali e personali; per il 6,7% dal settore di trasporti, magazzinaggio e comunicazioni, per il 3,4% dalle attività immobiliari, noleggio, informatica e ricerca e per l’1% dal settore agricolo, della caccia e silvicoltura. A predominare sul tessuto imprenditoriale artigiano sono sempre le ditte individuali, che alla fine del secondo trimestre risultano essere pari a 3. 223, anche se hanno fatto registrare rispetto al trimestre precedente un decremento pari a –1,4%. Tuttavia, il decremento più cospicuo è stato rilevato tra le società di capitali (-2,8%) mentre il numero delle società di persone e dei soggetti di altra forma giuridica è rimasto stabile. Il tessuto economico provinciale risulta quindi composto per l’88,7% da ditte individuali, per il 9,1% da società di persone, per l’1,9% da società di capitale e per il restante 0,2% da altre forme giuridiche. .  
   
   
FVG: INSEDIATA CONSULTA REGIONALE PER FAMIGLIE  
 
 Trieste, 3 settembre 2007 - "Un importante strumento di raccordo fra istituzioni e società civile, un organismo snello capace di lavorare senza appesantimenti burocratici". Lo ha sottolineato l´assessore regionale alla Salute e Protezione Sociale Ezio Beltrame, partecipando il 30 agosto a Trieste alla seduta di insediamento della nuova Consulta regionale per le Famiglie, prevista dalla legge 11 del 2006 su "Interventi regionali a sostegno della famiglia e della genitorialità". Aprendo la riunione di insediamento, l´assessore Beltrame ha invitato i componenti della Consulta a svolgere "un lavoro collegiale, con senso di responsabilità, in modo da dare un contributo concreto allo sviluppo delle politiche per la famiglia in Friuli Venezia Giulia". "È stata una riunione molto positiva - ha commentato alla fine l´assessore - che ha permesso, anche grazie a un´ampia partecipazione al dibattito, di fare una carrellata complessiva sui temi che riguardano le politiche per la famiglia e sul ruolo che la Consulta potrà svolgere per promuovere le misure a suo sostegno". Sono state anche avanzate proposte tecniche di miglioramento del regolamento della Carta Famiglia, uno strumento che darà la possibilità alle famiglie con figli di beneficiare di agevolazioni e riduzioni di costi e tariffe per la fornitura di beni e la fruizione di servizi o per la riduzione di imposte e tasse locali. Queste proposte, ha assicurato Beltrame, saranno accolte. La prossima riunione della Consulta è stata fissata il 10 settembre. La Consulta regionale per le Famiglie ha il compito di garantire la promozione delle politiche regionali per la famiglia e la genitorialità. In particolare, secondo quanto stabilito dalla legge regionale 11 del 2006, formula proposte ed esprime pareri in materia, verifica lo stato di attuazione e l´efficacia degli interventi realizzati, analizza l´evolversi delle condizioni di vita della famiglia, attraverso l´acquisizione di tutte le informazioni e dei dati disponibili. Dei venti membri di cui è composta la Consulta, ne sono stati finora nominati 15: Ezio Beltrame (assessore regionale alla Salute e Protezione Sociale); Giorgio Ros (direttore centrale della direzione Salute e Protezione Sociale della Regione); Francesco Milanese (tutore dei Minori); Renata Brovedani (presidente della Commissione regionale Pari Opportunità tra uomo e donna); Vittoria Gregorio (in rappresentanza delle cooperative sociali); Franco Trevisan (in rappresentanza del Forum delle associazioni familiari); Miralda Lisetto (in rappresentanza della Conferenza permanente per la Programmazione sanitaria, sociale e socio sanitaria regionale); Carlo Grilli, Silvia Altran, Andrea Ghidina e Roberto Cappuzzo (in rappresentanza dell´Anci); Silvio Razza (in rappresentanza dell´Upi); Giuseppe Bazzo (coordinatore socio sanitario); Luisa Menegon (responsabile consultorio familiare); Claudio Bortolotti (designato dal Comitato regionale del Volontariato). Fra breve saranno nominati gli altri cinque componenti, di cui tre rappresentanti delle associazioni di famiglie operanti a livello regionale, iscritte nel registro regionale delle associazioni di volontariato o nel registro regionale delle associazioni di promozione sociale; un rappresentante delle strutture private di solidarietà sociale e di volontariato o di cooperative di famiglie; un rappresentante designato dalle organizzazioni sindacali. .  
   
   
´UN MARE DI OPPORTUNITA´ NELL´ADRIATICO E NEL MEDITERRANEO´, PRESENTATO IL CONVEGNO DI SETTEMBRE AD ANCONA. L´ASSESSORE PISTELLI: ´TEMI AL CENTRO DEL DIBATTITO POLITICO IN TUTTO L´OCCIDENTE: LA TUTELA DEI DIRITTI DELLE DONNE´  
 
 Ancona, 4 settembre 2007 - Per le donne l´Adriatico e il Mediterraneo devono divenire ´mare di pari opportunita`´: e` quanto si propone il convegno che si terra` il 7 e 8 settembre prossimi ad Ancona, negli spazi della Loggia dei Mercanti, presentato dall´assessore regionale alle Pari Opportunita`, Loredana Pistelli. ´Si tratta di un convegno che affronta temi al centro del dibattito politico in tutto l´Occidente ´ ha spiegato l´assessore - ovvero la tutela dei diritti delle donne nell´Adriatico e nel Mediterraneo. L´attuazione delle pari opportunita` costituisce la base di una vera riforma del welfare, al fine di abbattere barriere e confini´. Affiancata dal dirigente regionale alla Cooperazione e sviluppo internazionale, Marco Bellardi, da Adriana Celestini, presidente della Commissione Pari Opportunita` della Regione Marche, dalle consigliere regionali Adriana Mollaroli, Franca Romagnoli e Stefania Benatti, da Marco Pacetti, presidente Uniadrion ed Emilio D´alessio, assessore al Comune di Ancona - Forum Citta` Adriatiche, l´assessore Pistelli ha aggiunto che l´iniziativa si colloca in occasione della Festa del Mare Adriatico-mediterraneo. Il convegno, realizzato nell´anno europeo delle Pari Opportunita`, vede coinvolte le Regioni Euroadriatiche (accordo di Pola) per una prima riflessione sulle normative, in particolare quella che riguarda le donne e si colloca all´interno del programma Interreg Iii A (progetto Popa: Pari opportunita` nella Pubblica Amministrazione). L´obiettivo e` concreto: permettere maggiore protagonismo femminile a vantaggio dell´intera vita comunitaria. Cosi` da abbattere l´indifferenza e accorciare il divario tra uomini e donne. ´Una prima iniziativa, che mi auguro possa avere seguito anche in altri Paesi, per esportare le buone pratiche e anche per acquisirne dai Paesi di tutto il Mediterraneo´ ha aggiunto l´assessore Pistelli. L´iniziativa, che ´rappresenta un appuntamento fondamentale per la Regione Marche´, coinvolge 11 Paesi, non solo appartenenti dell´Euroregione Adriatica: Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Libano, Malta, Montenegro, Slovenia, Tunisia e Turchia; ´Siano uniti da un filo comune: la tutela dei diritti delle donne´ ha concluso l´assessore. Nel corso del convegno di settembre si terranno due tavole rotonde: la prima dal titolo ´Tra il dire e il fare´I diritti e le realta` delle donne´, per una comparazione tra diverse legislazioni; la seconda, dal carattere piu` economico, e`: ´Lavorare, curare, conciliare´Quale opportunita` per le donne?´ che entra nelle problematiche dell´occupazione femminile, le attuali condizioni e le prospettive che offre la costituende Euroregione Adriatica. Entrambe moderate da una giornalista d´eccezione e da sempre attenta a tali tematiche come Catherine Spaak. .  
   
   
EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA: GIUNTA REGIONALE UMBRA APPROVA INTERVENTI PER 25 “MLN” DI EURO  
 
Perugia, 4 settembre 2007 - Ammontano a circa 25 milioni di euro le risorse destinate alla realizzazione degli interventi di edilizia residenziale pubblica previsti dal primo stralcio del “Programma operativo annuale 2006”, approvato dalla Giunta regionale dell’Umbria su proposta dell’assessore alle politiche sociali, Damiano Stufara. Gli interventi ammessi a finanziamento riguardano la realizzazione di 121 alloggi destinati alla locazione a canone sociale (di cui 12 a Bevagna, 10 a Campello sul Clitunno, 8 a Marsciano, 42 a di Perugia, 7 a San Giustino, 44 a Terni ed 8 a Umbertide) per un ammontare di 15 milioni 583 mila euro, e di 147 alloggi per la locazione a canone concordato (di cui 8 a Città di Castello, 12 ciascuno nei comuni di Gualdo Tadino e Massa Martana, 44 a Perugia, 30 a Spoleto e 43 a Terni) per un importo di 8milioni 740mila euro. E’ inoltre previsto un contributo di 350mila euro per il recupero di una struttura per anziani ad Orvieto e di 22mila 500 euro per la realizzazione di 15 alloggi in autocostruzione nel comune di Corciano. “In considerazione dell’immediata cantierabilità degli interventi ammessi a finanziamento - ha detto l’assessore Stufara - abbiamo introdotto tempi celeri per l’avvio dei lavori, al fine di rispondere velocemente alle richieste di alloggio di cittadini e famiglie che appartengono a particolari categorie sociali. I lavori dovranno partire entro 3 mesi dalla data di pubblicazione dell’atto per gli alloggi a canone concordato ed entro nove mesi per le abitazioni destinate alla locazione a canone sociale, in quanto soggette ad appalti pubblici e quindi a procedure più complesse”. Subito dopo la pausa estiva - ha poi annunciato l’assessore - la Giunta regionale approverà anche il secondo stralcio del “Poa” 2006 con il quale verranno finanziati interventi di recupero del patrimonio edilizio di proprietà privata inseriti in programmi organici comunali, interventi di recupero per alloggi di proprietà privata da destinare alla locazione di studenti universitari fuori sede, opere di adeguamento di alloggi di proprietà di anziani autosufficienti ed interventi di edilizia sperimentale nel settore della bioarchittura, per un ammontare complessivo di circa 30milioni di euro. E’ inoltre in fase di predisposizione il nuovo piano triennale 2007/2009 che sarà portato entro l’anno all’approvazione del Consiglio regionale. “Come Giunta regionale - ha concluso Stufara - continuiamo a dimostrare una alta capacità di investimento sulle politiche abitative e proseguiremo nella pressione sul governo nazionale affinché, anche come emerso nel Tavolo di concertazione sulle politiche abitative, nella Finanziaria 2008 ci sia una inversione di tendenza rispetto al passato ed un più adeguato livello finanziario da parte dello Stato centrale”. .  
   
   
EDILIZIA FVG: 5,9 MILIONI ALLE ATER PER NUOVI ALLOGGI PUBBLICI  
 
Lusevera, 4 settembre 2007 - La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, su proposta del vicepresidente e assessore ai Lavori Pubblici Gianfranco Mretton, ha ripartito oggi fra le cinque Ater (Aziende territoriali per l´edilizia residenziale) del Friuli Venezia Giulia, una somma di 5,9 milioni di euro per la realizzazione di alloggi di edilizia pubblica. Queste somme erano inserite a favore delle Ater nel bilancio pluriennale della Regione per il 2009, e vengono ripartite già ora di fronte alla necessità di realizzare nuovi alloggi e per consentire alle Ater di programmare la propria attività nel medio periodo accelerando quindi il completamento degli interventi. I fondi stanziati il 24 agosto dalla Giunta sono destinati a interventi da iniziare entro il 2009. A fronte dell´assegnazione di queste risorse, si prevede di stipulare entro quest´anno degli appositi Accordi di programma tra la Regione e le singole Ater. Così sono state ripartite le somme fra le cinque Ater: Alto Friuli (360. 510); Gorizia (969. 240): Pordenone (1. 063. 800); Trieste (2. 151. 240); Udine (1. 365. 210). .  
   
   
EDILIZIA SCOLASTICA: 45 MILIONI DI EURO PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLE SCUOLE TOSCANE  
 
 Firenze, 4 settembre 2007 - Oltre 45 milioni di euro per lavori di messa in sicurezza e adeguamento a norma degli edifici scolastici. E’ questo l’ammontare complessivo che la Regione impiegherà nei prossimi tre anni per interventi nelle scuole di tutta la Toscana. Un terzo dei soldi provengono dall’assegnazione effettuata dal ministero della pubblica istruzione, con un decreto dello scorso 16 luglio, delle somme spettanti per il triennio 2007-2009. Gli altri due terzi saranno cofinanziati da Regione e comuni in parti uguali. Il piano regionale, contenente la graduatoria degli interventi che potranno usufruire del cofinanziamento, dovrà essere consegnato al ministero entro il 24 ottobre. «I tempi sono abbastanza stretti – ha commentato l´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini – ma va dato atto alla Regione di aver agito in modo tempestivo nella definizione dei criteri di selezione per la formazione del piano triennale 2007-2009. Siamo in grado di far partire il piano fin da subito». Per il 2007 le risorse per la messa in sicurezza delle scuole toscane ammontano a oltre 9 milioni e mezzo ripartite in ugual misura tra Stato, Regione ed enti locali. Per il 2008 e il 2009 saranno disponibili quasi 18 milioni di euro l’anno. «Finalmente dopo anni – ha aggiunto l’assessore Simoncini - il governo torna ad intervenire su questo aspetto mettendo in campo risorse importanti. La qualità dei luoghi dove si studia è fondamentale. Inoltre accanto a queste risorse la Regione ha deciso di aggiungere altri 2 milioni di euro che saranno destinati ai piccoli comuni». .  
   
   
BENI STABILI: FIRMATO UN ACCORDO QUADRO PER LA COSTITUZIONE DI UNA JOINT VENTURE CON GREENWAY COSTRUZIONI  
 
Roma, 4 settembre 2007 – In data 18 luglio Beni Stabili S. P. A. E Greenway Costruzioni hanno firmato un accordo quadro per la creazione di una Joint Venture di sviluppo immobiliare focalizzata nell’acquisto di aree edificabili e complessi immobiliari di medie dimensioni, con prevalente destinazione terziaria e localizzati in Lombardia, da ristrutturare e/o sviluppare. Beni Stabili e Greenway Costruzioni avranno, al termine dei progetti, il diritto di acquistare dalla Jv rispettivamente: gli immobili a destinazione terziaria Beni Stabili; quelli a destinazione residenziale Greenway Costruzioni. Beni Stabili, grazie alle competenze e al profondo radicamento sul territorio del partner Greenway Costruzioni, potrà dare corso immediato all’annunciato programma di sviluppo immobiliare finalizzato alla creazione di una pipeline di nuovi uffici per il proprio portafoglio investment. Greenway Costruzioni è una società costituita da promotori/costruttori milanesi e lombardi, con esperienza pluri-decennale nel campo dello sviluppo immobiliare. Ha partecipato, tra l’altro, alla gara per lo Sviluppo del Polo Interno della Fiera di Milano e sta avviando la riconversione della ex Sede del Sole 24 ore di Milano. Il presidente della Società, Ing. Claudio De Albertis, è attualmente il presidente dell’Associazioni Costruttori di Milano, Monza e Lodi (Assimpredil-ance Milano). La Jv denominata “Beni Stabili Development Milano–greenway Spa", sarà partecipata all’80% dal Gruppo Beni Stabili S. P. A. E per il 20% da Greenway Costruzioni. .  
   
   
FONCIERE DES REGIONS: SALE AL 68% LA PARTECIPAZIONE AL CAPITALE SOCIALE DI BENI STABILI A SEGUITO DELL’ESITO POSITIVO DELL’OFFERTA PUBBLICA DI SCAMBIO. BENI STABILI SARÀ LA PIATTAFORMA DEL GRUPPO FONCIÈRE DES RÉGIONS IN ITALIA.  
 
Parigi, 3 settembre 2007 - A seguito dell’esito positivo dell’Offerta, Foncière des Régions è divenuta titolare del 68% del capitale sociale di Beni Stabili. Tale percentuale si ridurrebbe al 58,8% del capitale, su base diluita, se si considera la possibile conversione delle rimanenti obbligazioni convertibili, nonché l’eventuale esercizio dei diritti rivenienti dal piano di incentivazione azionaria tuttora in essere. Foncière des Régions non sarà, quindi, tenuta a promuovere alcuna offerta pubblica di acquisto residuale sulle restanti azioni Beni Stabili non conferite in sede di Offerta. Beni Stabili resterà pertanto quotata presso il mercato telematico azionario gestito e organizzato da Borsa Italiana S. P. A. Foncière des Régions intende assicurare a Beni Stabili la possibilità di beneficiare del nuovo regime fiscale previsto per le Società di Investimento Immobiliare Quotate (Siiq) il più presto possibile. Con un flottante del 32% Beni Stabili è infatti vicina alla soglia richiesta del 35% e Foncière des Régions conferma di voler incentivare l’ingresso nel capitale della società italiana di nuovi investitori interessati ad un’esposizione totale sul mercato italiano degli uffici e dei negozi, in modo da ridurre la propria partecipazione sotto la soglia del 51% necessaria per rispettare i dettami della legge 27 Dicembre 2006 n. 296 (“Legge Finanziaria”) in materia di Siiq. Beni Stabili continuerà a crescere nei tradizionali settori degli immobili ad uso ufficio e commerciale, traendo beneficio dalle nuove opportunità create dal regime fiscale italiano e dall’esperienza di Foncière des Régions in Europa. Aldo Mazzocco in qualità di Amministratore Delegato avrà il compito di attuare la strategia di sviluppo della società con il supporto e la supervisione del Consiglio di Amministrazione di cui oggi Christophe Kullmann è Presidente. La consegna delle azioni Foncière des Régions a servizio dell’Offerta e il relativo pagamento avverrà in data 23 luglio 2007. I risultati dell’Offerta su Beni Stabili dimostrano che il mercato ha un forte interesse sia ad investire in un gruppo pan-europeo come Foncière des Régions, con un portafoglio diversificato per paesi e linee di prodotto (uffici, abitazioni, logistica, settore dei servizi, parcheggi), sia in una società italiana quotata focalizzata sul proprio mercato domestico nel settore uffici e retail. Quale conseguenza del conferimento delle azioni Beni Stabili, Foncière des Régions aumenterà il suo capitale sociale attraverso l’emissione di n. 5. 493. 763 nuove azioni con l’obiettivo di incrementare il suo patrimonio di oltre 600 milioni di Euro. Il flottante di Foncière des Régions crescerà di conseguenza rafforzando la liquidità giornaliera disponibile della società che è già tra le più alte sul mercato francese. Con Beni Stabili, Foncière des Régions segna una nuova tappa nella costruzione di uno dei principali gruppi immobiliari europei. Sulla base dei risultati al 31 dicembre 2006, il suo patrimonio consolidato è superiore ai 14 miliardi di Euro, di cui circa 7 miliardi di Euro in Francia, 4 miliardi di Euro in Italia e 3 miliardi di Euro in Germania. .  
   
   
GRUPPO BENI STABILI: SEMESTRALE CONSOLIDATA 2007 REDDITO OPERATIVO € 158,4 MILIONI RISULTATO NETTO DI GRUPPO € 59,5 MILIONI  
 
Milano, 4 settembre 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Beni Stabili Spa, si è riunito 24 luglio per l’approvazione dei dati semestrali consolidati al 30 giugno 2007. Il reddito operativo si incrementa del 94% circa rispetto al 30 giugno 2006 passando da € 81,6 milioni a €158,4 milioni del 30 giugno 2007. Tale miglioramento deriva essenzialmente, da un incremento dei canoni da locazione netti che passano da € 89,4 milioni di giugno 2006 a € 97,8 milioni di giugno 07 ( +€ 8,4 milioni pari a + 9,4%), e dalla rivalutazione degli immobili del “portafoglio investment” al 30 giugno 2007 effettuata dal valutatore indipendente Cbre pari a € 75,2 milioni (+ 2% rispetto al portafoglio di fine 2006). Beni Stabili ha effettuato la rivalutazione dell’intero portafoglio su base semestrale in linea con la policy del Gruppo Fonciere des Regions. Gli oneri finanziari netti passano da € 30 milioni al 30-6-06 a € 56,3 milioni al 30-6-07(+ € 26,4 milioni), per effetto dell’aumento del volume dei finanziamenti in essere, nonché per la presenza nel 2006 di proventi straordinari per € 15,1 milioni. L’utile prima delle imposte si attesta a € 102 milioni rispetto agli € 51,7 del 30 giugno 2006. L’utile netto consolidato di Gruppo si chiude a € 59,5 milioni del 30 giugno 2007 rispetto ai € 28,9 milioni del 30 giugno 2006 con una crescita del 105% circa. A livello patrimoniale il valore complessivo del portafoglio immobiliare risulta pari a € 4. 364,2 milioni di cui circa il 90% rappresentato dal portafoglio investment e il restante 10% dal portafoglio Trading. L’operazione immobiliare più significativa conclusa dal Gruppo nei primi sei mesi del 2007 è stata l’acquisizione del portafoglio immobiliare Fip per un importo complessivo pari a € 160 milioni. La Posizione finanziaria netta passa da € 2. 214 milioni di dicembre 2006 a € 2. 149,5 al 30 giugno 2007. In conseguenza di tale diminuzione, il debt/equity ratio è sceso da 1,22 di fine dicembre 2006 a 1,05 di fine giugno 2007 e il Ltv passa dal 53% di fine anno al 49% di giugno 2007. Il Gross Nav su base diluita (Net Asset value), calcolato in base alle valutazioni effettuate al 30 giugno da Cb Richard Ellis su tutto il portafoglio immobiliare di Gruppo, è pari a € 1,21 segnando un incremento di circa il 3,4% rispetto al Gross Nav del 2006 pari a € 1,17 per azione. Il Nnnav -triple Nav- (Nav al netto sia dell’imposizione fiscale sia del Mark to Market dei derivati sui tassi) pari a € 1,09 per azione presenta un incremento del 4,8% rispetto al Nnnav del 2006 pari a € 1,04 per azione. Aldo Mazzocco, Amministratore Delegato, e Luca Lucaroni, Chief Financial Officer, incontreranno la comunità finanziaria a Milano oggi pomeriggio alle 15. 00 a Palazzo Mezzanotte presso la sede della Borsa Italiana. .  
   
   
IMPREGILO: DIMISSIONI DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO, ING. ALBERTO LINA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE NOMINA L’ING. ALBERTO RUBEGNI NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO  
 
Sesto San Giovanni, 4 settembre 2007 - Impregilo ha comunicatolo scorso 13 Luglio di aver ricevuto le dimissioni dall’incarico di amministratore delegato e di componente del Consiglio di Amministrazione da parte dell’ing. Alberto Lina. Con sentimenti di riconoscenza, il Consiglio di Amministrazione ha preso atto della decisione dell’ing. Lina che, avendo concluso il processo di risanamento della Società con risultati condivisi da tutti i consiglieri, desidera in questa fase, a qualche mese dalla scadenza naturale dell’incarico, lasciare all’azienda la possibilità di accelerare il ricambio manageriale al vertice della Società. All’ing. Lina il Consiglio ha espresso il proprio ringraziamento per il contributo professionale dato in questi oltre due anni, caratterizzati da un importante e positivo processo di ristrutturazione e di rilancio. Tali risultati si sono sostanziati in un importante apprezzamento del titolo sui mercati e dalla crescente reputazione che l’azienda ha riconquistato sul mercato nazionale e internazionale. All’ing. Lina vanno anche i più sinceri e affettuosi auguri per il proprio futuro professionale da parte di tutta la Società. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di cooptare in Consiglio l’ing. Alberto Rubegni, direttore generale della Società, e ha provveduto a nominare l’ing. Rubegni nuovo amministratore delegato di Impregilo, esprimendogli i migliori auguri di un proficuo lavoro. Tale nomina oltre a rappresentare un riconoscimento delle grandi doti professionali, etiche ed umane dell’ing. Rubegni, costituisce anche un tributo alla continuità aziendale e alla stabilità del Gruppo. .  
   
   
IL DOTT. BRUNO FERRANTE NUOVO PRESIDENTE DI FIBE SPA E FIBE CAMPANIA SPA  
 
Sesto San Giovanni, 4 settembre 2007 - Impregilo ha reso noto lo scorso 13 Luglio che il dott. Bruno Ferrante assumerà la carica di Presidente di Fibe Spa e Fibe Campania Spa. La Società è certa che il dott. Ferrante porterà un contributo di chiarezza e professionalità nella gestione di un problema, quale quello dei rifiuti, così rilevante per la Regione Campania, per la città di Napoli e il Paese stesso e che la sua nomina sarà motivo di soddisfazione per la Società e per l’interesse collettivo. Il dott. Bruno Ferrante ha ricoperto nel suo prestigioso curriculum professionale diversi incarichi pubblici: prefetto di prima classe, è stato Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno per quattro anni con diversi ministri, Commissario del Governo per la Regione Lombardia, Prefetto della città di Milano, Alto Commissario anti corruzione, tutti incarichi ricoperti con successo, prestigio ed alto senso dello Stato. .  
   
   
IL GRUPPO IPI ADOTTA IL“CODICE DI AUTODISCIPLINA “ E NOMINA I COMITATI: DI REMUNERAZIONE E DI CONTROLLO INTERNO E IL LEAD INDEPENDENT DIRECTOR  
 
 Torino, 4 settembre 2007 – Lo scorso 27 giugno sotto la Presidenza di Franco Tatò, il nuovo Consiglio di Amministrazione del Gruppo Ipi - nominato in sede di Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 20 giugno 2007 - ha deliberato: Il conferimento dei poteri agli Amministratori; L’ adozione del Codice di Autodisciplina; La nomina e composizione dei Comitati di Controllo e del Lead Independent Director. Il neo Consiglio di Amministrazione, composto da: Riccardo Bonasso, Silvano Boroli, Lorenzo Caprio, Giovanni Ferreri, Giovanni Ossola, Donato Pezzuto e Franco Tatò, ha nominato Franco Tatò Presidente e gli ha conferito la carica di Amministratore Delegato in considerazione della particolare situazione della Società. Al fine di disciplinare il Governo Societario, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l’adozione del Codice di Autodisciplina. In linea con il Codice di Autodisciplina, sono stati istituiti: Il Comitato di Remunerazione, costituito da: Riccardo Bonasso, Silvano Boroli e Giovanni Ossola avrà il compito di definire la remunerazione degli Amministratori esecutivi e dei Dirigenti con funzioni strategiche, in relazione ai risultati economici raggiunti dalla società e agli obiettivi specifici prefissati. Ll Comitato di Controllo interno, costituito da: Lorenzo Caprio, Giovanni Ferreri, e Donato Pezzuto assicurerà, attraverso un idoneo e corretto processo, una gestione della società atta a garantire la salvaguardia del patrimonio sociale, l’efficienza e l’efficacia delle linee di business ed il rispetto delle leggi e dei regolamenti. Lead Independent Director sarà Lorenzo Caprio. Si informa che i componenti del Consiglio di Amministrazione: Riccardo Bonasso, Silvano Boroli, Lorenzo Caprio, Giovanni Ferreri, Giovanni Ossola, Donato Pezzuto hanno dichiarato di soddisfare le esigenze di indipendenza richieste dal Codice di Autodisciplina. Curricula Vitae dei neo consiglieri sono depositati presso la sede sociale della Ipi S. P. A. .  
   
   
IGD S.P.A. SIGLATO UN ACCORDO PER LA CREAZIONE DI UN CENTRO MULTIFUNZIONE DI ECCELLENZA A LIVORNO E PER L’ACQUISIZIONE DEI RELATIVI ESERCIZI COMMERCIALI PER UN IMPORTO DI CIRCA 80 MILIONI DI EURO.  
 
Bologna, 4 settembre 2007 - Igd S. P. A. , Blue Chip attiva nel settore immobiliare della grande distribuzione le cui azioni sono quotate nel segmento Midex di Borsa Italiana, ha deliberato la costituzione di una Newco che avrà lo scopo di sviluppare un Centro Multifunzione di eccellenza a Livorno. Igd avrà l’80% del capitale della nuova società pari a 40 milioni di Euro, mentre il restante 20% sarà di proprietà di Azimut Benetti tra i più importanti players nel settore del Luxury Yacht. Igd avrà, inoltre, la possibilità di cedere il 20% della propria quota ad un partner finanziario. La Newco acquisirà tutta l’area denominata “Porta a Mare” composta dal “Complesso ex Cantieri Orlando”, dall’area ex Lips, dall’area ex Spill, dal Molo Mediceo, dall’area di via Calafati e dall’Arsenale, ad oggi di proprietà della Stu Porta a Mare S. P. A. Su tale area sono già stati rilasciati i permessi di costruzione relativi alle opere di urbanizzazione e ai costruendi immobili. L’intervento, della durata compresa tra 5 e 7 anni, prevede una parte di recupero, una di demolizione e una di ricostruzione per un totale di 70. 616 mq con destinazione commerciale, terziario,residenziale e ricettivo. Le opere di urbanizzazione inizieranno entro l’anno. La realizzazione e l’entrata in funzione avverrà per fasi in base alle tempistiche progettuali. Al fine di ottenere un risultato di eccellenza in termini di impatto ambientale, architettonico e ingegneristico la progettazione architettonica e di immagine è stata curata da Gabetti e Isola mentre lo Studio dell’Ing. Cobolli Gigli si è occupato della progettazione relativa all’ottenimento delle autorizzazioni. Inoltre, con la stessa finalità, Azimut Benetti riqualificherà alcuni cantieri già presenti nell’area. Inpartner, specializzata in operazioni di sviluppo immobiliare, sarà il General Manager Advisor. Parallelamente al progetto Porta a Mare, adiacente all’area, è prevista la realizzazione di un porto turistico che contribuirà in maniera determinante a dare ampia visibilità al progetto. Una volta realizzato il centro, Igd acquisirà e gestirà, grazie all’accordo preliminare che sarà sottoscritto entro i prossimi 90 giorni, tutti gli esercizi commerciali mentre le porzioni non commerciali saranno vendute ad operatori specializzati e al mercato retail. Il progetto di Igd avrà come scopo quello di valorizzare l’offerta commerciale anche offrendo nuove opportunità agli operatori locali e fornendo servizi alla città. Da sottolineare la specifica conoscenza di Igd del mercato locale maturata attraverso la proprietà del centro commerciale livornese “Le Fonti del Corallo”. L’operazione di sviluppo complessivo della costituenda Newco sarà pari a circa 200 milioni di Euro. L’investimento per l’acquisizione degli esercizi commerciali sarà invece di circa 80 milioni di Euro. Quest’investimento rientra tra quelli del piano industriale 2008-2012 presentato lo scorso maggio e prevede un esborso pari a 8 milioni di Euro alla firma del preliminare. La restante parte degli 80 milioni di investimento complessivo verrà sborsata per l’80% nel corso dell’avanzamento dei lavori e per il 10% al termine del progetto. L’entrata in funzione avverrà per fasi successive, l’ultima delle quali entro il 2012. Si tratta, come già promesso alla comunità finanziaria, di una di quelle opportunità a formato commerciale innovativo che supera i format tradizionali del settore retail. “Questa operazione, intrapresa dopo un attento esame durato più di due anni con un partner eccellente quale è Azimut Benetti, ci permette di coordinare lo sviluppo al fine di valorizzare ulteriormente la parte commerciale che continua ad essere il nostro core business– dichiara Carbonari Ad di Igd. Essendo un’operazione ad ampio respiro per la creazione di un centro multifunzionale eccellente dal punto di vista architettonico e di impatto ambientale sarà una grande opportunità anche per gli operatori e per la comunità locale. La realizzazione di questo importante progetto avverrà – continua Carbonari – grazie anche all’accordo di programma, di tutti gli enti interessati, alla firma della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Igd è inoltre orgogliosa di far parte del team di soggetti che realizzerà questo progetto arrivato alla conclusione dopo un iter durato 20 anni e che valorizzerà ulteriormente la città di Livorno. ” .  
   
   
IGD S.P.A. SIGLATO UN ACCORDO PRELIMINARE PER L’ACQUISIZIONE DI UN RETAIL PARK A SPILAMBERTO (MODENA).  
 
Bologna, 3 settembre 2007 - Igd S. P. A ha siglato un accordo preliminare per l’acquisizione di un Retail Park a Spilamberto (Modena) da Le Alte S. R. L. L’acquisizione rientra nel Piano di Investimenti 2008-2012. Il Business plan per il 2008 prevede opportunità per complessivi 320 milioni di Euro. L’inizio dei lavori è previsto per il 2008 mentre l’apertura del Parco Commerciale è prevista per il 2010. Il Retail Park ospiterà 3 grandi superfici, 7 medie superfici e un blocco servizi/ristorazione per una Gla complessiva di 28. 800 mq. Il contratto preliminare prevede, inoltre, la possibilità di realizzare una stazione di servizio ubicata nell’area stessa. Il Retail Park è inserito in un progetto di pianificazione polifunzionale che prevede il recupero di un’area di 60 ettari attraverso lo sviluppo direzionale, terziario e di un centro di ricerca. Attraverso il formato innovativo del Retail Park, Igd si colloca in un mercato altamente competitivo tra Modena e Bologna integrando e completando l’offerta commerciale della zona. L’eccellente location, tra l’autostrada e la Pedemontana che collega i due capoluoghi di provincia, consentirà di raggiungere un bacino gravitazionale 0-30 minuti di 450. 000 abitanti. L’importo complessivo dell‘investimento è di circa 59,5 milioni di Euro di cui 2,9 saranno pagati entro 10 giorni dalla sigla del preliminare, un restante 90% nel corso del 2008 e del 2009 in base allo stato di avanzamento dei lavori. La parte rimanente sarà pagata all’apertura del Parco. La redditività di questo investimento è in linea con gli obiettivi del Piano 2008-2012. “Abbiamo realizzato un’acquisizione, anticipando per la seconda volta il Piano di Investimenti 2008-2012, – afferma l’Ad Filippo Carbonari- che testimonia da un lato come la grande visibilità consenta ad Igd di trovare opportunità profittevoli anche in contesti altamente competitivi, dall’altro il fatto che ormai quest’azienda è sempre più un interlocutore di riferimento per tutti gli operatori del settore retail del mercato immobiliare. ” .  
   
   
PRYSMIAN, SIGLATO TERMSHEETCON L´INDIANA NICCO CORPORATION PER DIVENTARE SOCIO DI MAGGIORANZA DI UNA NUOVA 10INT VENTURE NEL SETTORE DEI CAVI  
 
 Milano, 3 settembre 2007- Prysmian Cables & Systems, attiva nel settore dei cavi per energia e telecomunicazioni, ha siglato un Tenn Sheet con il gruppo indiano Nicco Corporation per diventare socio di maggioranza di una nuova joint venture che incorporerà tutte le attività e gli assets nel settore dei cavi di Nicco Corporation. Ii Consiglio di Amministrazione di Prysmian ha approvato oggi, in via preliminare, la sottoscrizione del Tenn Sheet. L´operazione, soggetta alla negoziazione e sottoscrizione di un accordo definitivo e all´approvazione/consenso da parte dei Corporate Debt Lenders di Nicco e delle Autorità locali competenti, è prevista concludersi entro il primo semestre del 2008. Nicco Corporation resterà nella nuova joint venture come socio di minoranza. La divisione cavi di Nicco Corporation ha 2 impianti produttivi, 6 filiali nelle aree urbane più importanti del Paese e impiega circa 900 dipendenti. Attiva nella produzione di un´ampia gamma di cavi energia a medio e basso voltaggio e cavi industriali per applicazioni in diversi settori (Oem, energia eolica, infrastrutture, industria mineraria, ferrovie, difesa, etc. ), la divisione cavi di Nicco Corporation ha realizzato nell´esercizio fiscale 2006-2007 ricavi per 55,2 milioni di euro. .  
   
   
TERNA: EMTN DA 2 MLD DI EURO, PRIMA EMISSIONE ENTRO IL 2007  
 
Roma, 4 settembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Terna S. P. A. , riunitosi il 18 luglio sotto la presidenza di Luigi Roth - su proposta dell’Ad Flavio Cattaneo - ha previsto l’emissione, da parte di Terna S. P. A. , di un prestito obbligazionario, per un importo complessivo massimo di 500 milioni di euro, da collocare entro l’anno in relazione alle condizioni di mercato, al fine di garantire parte delle risorse finanziarie necessarie alla copertura del fabbisogno previsto dal piano industriale della Società. L’emissione si colloca nell’ambito del Programma di emissioni obbligazionarie denominato “Euro Medium Term Notes” (Emtn) di complessivi 2 miliardi di euro, sottoscritto e annunciato al mercato il 12 luglio del 2006. L’emissione, denominata in Euro, avrà una durata minima di 10 anni e massima di 20 e sarà destinata esclusivamente ad investitori qualificati. E’ altresì previsto che i titoli siano quotati presso la Borsa di Lussemburgo. .  
   
   
ASCOPIAVE: APPROVATA DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE L’ASSEGNAZIONE DELLE OPZIONI DEL PIANO PHANTOM STOCK OPTIONS 2007.  
 
Pieve di Soligo, 4 settembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S. P. A, riunitosi il 19 luglio sotto la Presidenza di Gildo Salton, in esecuzione di quanto deliberato dall’Assemblea dei Soci del 25 giugno 2007, ha approvato l’assegnazione di parte delle opzioni del piano di incentivazione denominato “Phantom Stock Option 2007” a favore degli amministratori esecutivi e dei dirigenti di Ascopiave e della controllata Ascotrade S. P. A. Con funzioni strategicamente rilevanti all’interno del gruppo. Il Consiglio di Amministrazione ha poi provveduto alla ripartizione tra i consiglieri del compenso per l’anno 2007 deliberato dall’Assemblea dei Soci del 25 giugno 2007, nella misura che segue: al Presidente Gildo Salton 150. 000 euro, ai Consiglieri Alfonso Beninatto, Gianantonio Bortolin, Flavio Trinca e Ferruccio Bresolin 50. 000 euro. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato il dott. Cristiano Belliato Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari. .  
   
   
ALERION ACQUISTA IL 50% DI UNA SOCIETÀ TITOLARE DEI DIRITTI DI COSTRUZIONE E GESTIONE DI UN PARCO EOLICO DI 15 MW IN CAMPANIA  
 
 Milano, 4 settembre 2007 - Alerion Energie Rinnovabili S. R. L. , società interamente controllata da Alerion Industries S. P. A. , ha acquisito, lo scorso 23 luglio, il 50% di Ecoenergia Campania S. R. L. , società titolare dei diritti per la costruzione e gestione di un parco eolico a Lacedonia, in provincia di Avellino. Il parco eolico, che ha già ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni, ha una potenza installabile di 15 Mw; la produzione a regime si attesterà a circa 33 Gwh/anno. Il valore complessivo dell’investimento, comprensivo dell’acquisto degli aerogeneratori, delle opere civili, elettriche e degli oneri accessori, sarà pari a circa €24 milioni. La copertura dell’investimento avverrà tramite mezzi propri e con ricorso a finanziamenti in project finance. .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA NUOVE LINEE GUIDA PER LA RICERCA SUL CARBONE E SULL´ACCIAIO  
 
 Bruxelles, 3 settembre 2007 - La Commissione europea ha adottato una revisione delle linee guida per la ricerca sul carbone e sull´acciaio. La proposta riguarda il Fondo di ricerca per il carbone e l´acciaio (Rfcs), istituito nel 2002 allo scadere del trattato della Comunità europea del carbone e dell´acciaio (Ceca). Le attività di ricerca condotte nell´ambito di questo fondo sono state finanziate attraverso gli interessi maturati dalle risorse della Ceca, il cui importo ammonta a circa 60 Mio Eur all´anno. Poco più di un quarto (il 27%) di questo importo viene assegnato alla ricerca sul carbone e la parte restante alla ricerca sull´acciaio. Come suggerisce il nome, il Fondo di ricerca per il carbone e per l´acciaio affronta tutti gli aspetti della ricerca sul carbone e sull´acciaio, dai processi di produzione fino all´applicazione, includendo l´impiego delle risorse, la sicurezza sul lavoro e la protezione ambientale. Si tratta di un programma distinto, complementare ai programmi quadro di ricerca dell´Ue. La revisione delle linee guida è un requisito della legislazione che ha creato l´Rfcs. Tuttavia, la Commissione ritiene che, poiché finora il fondo ha funzionato bene, non è necessaria una revisione sostanziale. «La proposta di revisione delle linee guida tecniche intende portare avanti i buoni risultati già raggiunti finora», ha commentato il commissario europeo della Ricerca, Janez Potocnik. «Dal nostro punto di vista, non è necessaria una revisione sostanziale, ma desideriamo rendere il programma il più lineare possibile per i suoi partecipanti. » La proposta di revisione prevede la semplificazione di alcune procedure, ad esempio, eliminando le misure di accompagnamento che sono già incluse nel Settimo programma quadro dell´Ue (7°Pq). Il sostegno finanziario per i progetti pilota e dimostrativi è aumentato dal 40% al 50%; inoltre, saranno ammessi inviti specifici su questioni che convergono con le priorità del 7°Pq e con i programmi di lavoro delle piattaforme tecnologiche europee. Infine, le norme che regolano l´adesione dei gruppi di consulenza e del comitato del programma sono state modificate per essere allineate ai recenti allargamenti dell´Ue. La partecipazione ai programmi dell´Rfcs è semplice: le proposte possono essere presentate in qualsiasi momento fino al 15 settembre di ogni anno e non vi è alcun limite al bilancio del progetto o al numero di partner. I progetti sono valutati da esperti esterni e selezionati sulla base della qualità della ricerca proposta. I progetti vengono controllati mediante una procedura annuale di revisione tra pari. Tra il 2003 e il 2006 circa 227 progetti hanno beneficiato di un finanziamento da parte dell´Rfcs; 39 nel campo della ricerca sul carbone e 188 nel campo della ricerca sull´acciaio. Le questioni affrontate dai progetti di ricerca sul carbone comprendono l´estrazione del carbone, la sua conversione, le tecnologie pulite ed efficienti per il carbone e la cattura di Co2. Ad esempio, il progetto Comtes 700 mira a migliorare l´efficienza delle centrali elettriche a carbone del 50% in più rispetto alle attuali possibilità. I progetti per l´acciaio affrontano questioni quali l´agglomerazione dei minerali e i processi di produzione dell´acciaio, nonché la progettazione di nuovi prodotti in acciaio, le applicazioni nel settore automobilistico, dell´imballaggio, degli elettrodomestici e dell´industria edile e della costruzione. È stata inoltre data priorità alle questioni ambientali, sociali e di controllo a livello di stabilimenti. Un esempio di progetto per la ricerca sull´acciaio finanziato dall´Rfcs è l´Ulcos. Il suo scopo è quello di costruire un impianto pilota che sarà in grado di produrre acciaio con livelli di emissioni di Co2 molto più bassi. Per ulteriori informazioni visitare: http://cordis. Europa. Eu/coal-steel-rtd/ .  
   
   
SAIPEM SI AGGIUDICA QUATTRO NUOVI CONTRATTI NELLE PERFORAZIONI PER 510 MILIONI DI DOLLARI  
 
San Donato Milanese (Mi), 4 settembre 2007 – Saipem si è aggiudicata quattro nuovi contratti nel settore delle perforazioni per un valore complessivo di circa 510 milioni di dollari Usa. I contratti riguardano il noleggio di due impianti di perforazione a mare, Scarabeo 4 e Scarabeo 3, rispettivamente in Egitto e Nigeria, e di sei impianti di perforazione a terra in Arabia Saudita. Il primo contratto, assegnato da Ieoc (International Egyptian Oil Company), riguarda l’utilizzo da parte della compagnia egiziana del mezzo di perforazione semisommergibile Scarabeo 4 al largo delle coste egiziane per un periodo di 28 mesi a partire dall’ultimo trimestre del 2007. Lo Scarabeo 4 è un mezzo Saipem di seconda generazione capace di operare fino a 500 metri di profondità d´acqua e di perforare fino a 8. 000 metri. Il secondo contratto, assegnato a Saipem da Addax Petroleum, riguarda l’estensione dell’utilizzo dell’impianto di perforazione semisommergibile Scarabeo 3 nell’offshore nigeriano per un anno a partire dal termine degli impegni attuali. Lo Scarabeo 3 è un impianto Saipem in grado di operare fino a 500 metri di profondità d´acqua e di perforare fino a 8. 000 metri. Per quanto riguarda i restanti due contratti, Saudi Aramco ha rinnovato per tre anni, a partire dalla metà del 2007, il contratto per l’utilizzo di cinque impianti che dal 2000 utilizza in Arabia Saudita. E, sempre in Arabia Saudita, Eni Repsa ha assegnato a Saipem il contratto per l’utilizzo di un nuovo impianto di perforazione a terra per un periodo di 12 mesi a partire dal primo trimestre del 2008. .  
   
   
CODRIOIPO (UD): NUOVO DISTRETTO INDUSTRIALE TERMOELETTROMECCANICO  
 
 Trieste, 4 settembre 2007 - La notizia della possibilità di costituire un nuovo distretto industriale in Friuli, dedicato alla termo-elettromeccanica, con sede a Codroipo, ha nel vicepresidente del Consiglio regionale, Carlo Monai (Citt), un sostenitore del progetto, che può dimostrarsi di grande interesse per lo sviluppo economico del Medio Friuli. In un comunicato Monai sottolinea che la realizzazione di uno specifico distretto della termo-elettromeccanica è una eventualità resa possibile dalla legge regionale n. 4 del 2005 che riguarda lo sviluppo competitivo delle piccole e medie imprese e la riforma dei distretti industriali. I Distretti industriali erano stati istituiti con la legge regionale n. 27 del 1999, trovando rafforzamento con la citata legge n. 4. Sono degli ambiti di sviluppo economico e occupazionale destinati a varie iniziative locali di politica industriale. Ricordando che in Friuli Venezia Giulia i distretti sono attualmente sei (Sedia, Mobile, Agro-alimentare, Coltello, Cmponentistica e Meccanica, Caffè) Monai evidenzia che in questi ultimi mesi, ben cinque sono le Agenzie per lo Sviluppo dei Distretti industriali (Asdi) che sono state costituite e tra poco anche la sesta Agenzia, dedicata al distretto del Caffè, sarà operativa. Il vicepresidente Monai, a breve, incontrerà l´assessore alle Attività produttive Bertossi ed il presidente della Ii Commissione competente, Mirio Bolzan, per affrontare questo tema, che riguarda il Medio Friuli, e per verificare le possibilità di questo nuovo Distretto. "La costituzione del Distretto e il coinvolgimento delle aziende e delle istituzioni a supporto del comparto produttivo che, secondo i dati statistici e lo studio effettuato da Informest, occupa più o meno 4. 200 lavoratori in circa 160 aziende nella termo-elettromeccanica, può dare - afferma Monai - prospettive economiche maggiormente competitive al Medio Friuli. Il settore produttivo è fondamentale per il benessere della nostra regione, ed esso ci dà importanti segnali di ripresa economica, sia pure con qualche difficoltà che va registrata proprio nel Manganese, al quale sono peraltro dedicati importanti sostegni finanziari e infrastrutturali dalla Regione". "Altro segnale positivo - conclude Monai - è la realizzazione in corso della nuova zona artigianale di Cividale che sta sorgendo di fronte a quella industriale e nella quale sono impegnato a dare il mio convinto sostegno e disinteressato contributo, in qualità di componente del Cda fin dalla fondazione del Consorzio Artigiano e Piccole Imprese di Cividale". .  
   
   
PER PRODURRE ENERGIA ELETTRICA BASTA UN FOGLIO SOTTILE  
 
 Milano, 4 settembre 2007 - Bosch e Basf lavoreranno fianco a fianco per le ricerche sul fotovoltaico organico (Fvo). Hanno siglato di recente una partnership per lo sviluppo di una nuova generazione di pannelli fotovoltaici che renderanno l´energia solare più competitiva, contribuendo in modo fattivo alla riduzione delle emissioni dei gas serra e alla conservazione delle risorse non rinnovabili. Un impianto fotovoltaico permette la conversione diretta di luce solare in energia elettrica (1). Il nome deriva da "photos", (dal greco luce), e "volta", (da Alessandro Volta, il pioniere degli studi sull´elettricità). Bosch si è impegnata nello sviluppo di una nuova generazione di pannelli fotovoltaici, offrendo una tecnologia in grado di coniugare sicurezza energetica ed efficienza economica. Lo scopo è quello di utilizzare nuovi materiali, diversi dal tradizionale silicio, processi di produzione e tecnologie di installazione per rendere le celle solari organiche più convenienti ed efficienti nel lungo periodo. L´obiettivo è di passare, entro il 2015, dall´attuale 5% al 10% della radiazione solare assorbita, che può essere convertita in energia elettrica, con una vita utile della cella solare di almeno 20 anni. La nuova tecnologia permetterà così di aprire la strada alla produzione di energia sostenibile e renderà più competitiva l´energia solare. La cella organica comprende vari strati, che vengono depositati su un supporto di vetro o su una lamina metallica. Dato che lo spessore complessivo è di soli 250 milionesimi di millimetro, le celle solari organiche hanno una enorme gamma di possibili applicazioni: sono flessibili e sottili quanto un foglio di plastica trasparente. La loro grande leggerezza e la possibilità di produrle in qualsiasi colore permetterà di utilizzarle per i caricabatteria pieghevoli destinati ai cellulari, o per essere applicati sui tettucci delle auto. Si prevede che queste nuove tipologie di celle solari saranno pronte per la commercializzazione (non soltanto per applicazioni di nicchia) a partire dal 2015 e che la loro principale area di applicazione sarà nel settore dell´edilizia, dove le celle prenderanno la forma di uno strato sottile di plastica che ricoprirà i tetti, le finestre o le facciate. Nel 2006 la vendita globale di moduli fotovoltaici è arrivata al valore di 8 miliardi di euro. Secondo le previsioni, il segmento dovrebbe crescere del 20% annuo tra il 2007 e il 2020. Il ministero federale tedesco per la formazione e la ricerca (Bmbf) offrirà 60 milioni di euro per le ricerche finalizzate allo sviluppo di questo interessante mercato. I partner industriali dell´iniziativa, tra i quali Bosch e Basf, società chimica leader mondiale nel suo settore, programmano invece di spendere sino a 300 milioni di euro. Questa iniziativa per promuovere il fotovoltaico organico è un esempio di unione sinergica volta a favorire l´investimento in nuove tecnologie a tutela dell´ambiente. Nel contesto dell´iniziativa il Gruppo Bosch si occuperà dei problemi correlati alla produzione industriale insieme allo sviluppo di soluzioni appropriate. Si vuole utilizzare il fotovoltaico organico per rendere l´energia solare disponibile a un prezzo vantaggioso, con l´obiettivo finale di rendere l´abitazione autosufficiente dal punto di vista energetico. Bosch ha già fatto importanti progressi in quest´ambito; la società ha già lanciato con successo diverse tecnologie per la produzione di energie rinnovabili, fra cui i collettori solari per la generazione di acqua calda, dispositivi per unità eoliche e bruciatori alimentati a biocombustibili oppure a pellet di legno. I vantaggi dei materiali organici, rispetto ai semiconduttori inorganici sono particolarmente evidenti nell´ambito delle metodologie produttive. La produzione non richiede grandi quantità di energia ed è quindi decisamente più conveniente. I moduli fotovoltaici a base di silicio costano circa tre euro per watt picco (Wp), l´unità di misura per la potenza prodotta dalle celle solari. Usando la nuova tecnologia organica si ritiene che, in condizioni comparabili, le celle solari potranno costare meno di un euro per Wp. Per fare un altro esempio, oggi, un metro quadro di moduli solari costa circa 350 euro; grazie al fotovoltaico organico possiamo puntare a ottenere costi inferiori ai cento euro. (1) La conversione energetica avviene grazie a un dispositivo, la cella fotovoltaica, costituito da un materiale semiconduttore, opportunamente trattato, all´interno del quale si crea un campo elettrico che orienta le cariche elettriche generate dalla interazione della radiazione solare con la struttura elettronica del materiale semiconduttore, dando origine ad un flusso di corrente elettrica. La struttura base di una cella organica è semplice: detta "a sandwich" è composta da un substrato, generalmente vetro ma anche plastica flessibile, e da una o più sottilissime pellicole, che contengono i materiali fotoattivi, frapposte tra due elettrodi conduttivi di cui almeno uno trasparente. .  
   
   
NUOVI FINANZIAMENTI PER LA R&S NEL MEZZOGIORNO D´ITALIA  
 
Roma, 3 settembre 2007 - Il governo italiano ha annunciato l´assegnazione di oltre 268 milioni di euro per iniziative di ricerca e sviluppo (R&s) nel Mezzogiorno d´Italia. Obiettivo della misura è promuovere la competitività del meridione. Secondo un comunicato del ministero dell´Università e della ricerca, i finanziamenti sono destinati alla realizzazione di 11 centri d´eccellenza in cui opereranno congiuntamente enti pubblici e privati. I settori di ricerca saranno quelli di maggiore interesse per lo sviluppo socioeconomico del territorio, quali energia solare, agro-alimentare, farmaci innovativi, genetica, bioinformatica e materiali avanzati. Le risorse serviranno inoltre a realizzare 12 strutture ad alto contenuto tecnologico ripartite sulle 8 regioni meridionali. Anche queste strutture, come i centri d´eccellenza, coinvolgeranno imprese, università ed enti di ricerca in iniziative di innovazione tecnologica su settori chiave quali bioscienze, microelettronica, agro-industria, nanotecnologie, sistemi di produzione innovativi, e-business, logistica e beni culturali. Oltre al finanziamento delle infrastrutture di ricerca, le risorse saranno destinate anche alla formazione professionale e alla nascita di nuove imprese ad alto contenuto tecnologico. L´auspicio è che i nuovi finanziamenti possano contribuire allo sviluppo economico delle regioni del meridione, ancora in ritardo rispetto a quelle settentrionali. Il divario economico che da sempre esiste tra il Nord e il Sud Italia è particolarmente evidente nel settore della R&s: mentre nel Nord la spesa per la R&s nel 2005 è stata dello 0,4% del Pil, quella del Sud si è fermata allo 0,2%. .  
   
   
NASCE LA RETE DEGLI ATENEI PUGLIESI PER VALORIZZARE LA RICERCA  
 
 Bari, 4 settembre 2007 - Valorizzare economicamente i saperi tecnici e scientifici sviluppati da università e centri di ricerca pubblici e privati e facilitare il trasferimento tecnologico verso le imprese. Sono i principali obiettivi della Rete regionale degli Industrial Liaison Offices (Ilo), cioè degli uffici per il trasferimento tecnologico già esistenti o in fase di costituzione che in ogni università hanno il compito di agevolare la registrazione di brevetti e la creazione di imprese. Il protocollo d’intesa per l’avvio delle attività previste nel Progetto Ilo Puglia è stato firmato lunedì 23 luglio presso la Presidenza della Regione alla presenza del vice presidente e assessore allo Sviluppo Economico, Sandro Frisullo, dal presidente dell’Arti, Gianfranco Viesti, e dai vertici istituzionali dei cinque atenei pugliesi: Università di Bari, di Foggia e del Salento, Politecnico di Bari, Lum Jean Monnet. Il progetto Ilo Puglia è una misura prevista nell’Accordo di programma quadro per la Ricerca fra la Regione Puglia e il Miur del 2005 e si propone di dotare la rete degli atenei pugliesi di strumenti e risorse stabili per il trasferimento tecnologico. La progettazione dell’intervento e la sua esecuzione vengono attuate dall’Arti, Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, a seguito della stipula di una convenzione tra l’Agenzia e la Regione Puglia, approvata con delibera della Giunta Regionale del 24 aprile scorso. Il progetto avrà termine il 31 dicembre del 2008. In particolare Ilo Puglia si propone di: dotare le cinque università pugliesi di uffici stabili per la valorizzazione del proprio patrimonio scientifico (Ilo); impiegare il patrimonio di ricerca già disponibile nelle università e non ancora valorizzato per innovazioni di prodotto, crescita di nuova impresa e di occupazione nei settori ad elevato contenuto di conoscenza, attraverso brevetti, licenze e spin off; accrescere la ricaduta delle spese di ricerca universitarie sullo sviluppo economico ed imprenditoriale della Puglia. Il progetto prevede attività di organizzazione interna ed esterna degli uffici, alla brevettazione e all’attività di spin-off (gemmazione di imprese da attività di ricerca). Sono previste anche azioni di affiancamento del personale tecnico-amministrativo e di ricerca delle Università, per fornire competenze relative alla gestione dei processi di trasferimento tecnologico, alla protezione dei risultati della ricerca e alle attività cooperative con l’industria. Tra i fattori che fanno di Ilo Puglia una realizzazione avanzata nel panorama nazionale sono sicuramente: la messa in rete di strumenti comuni, e la standardizzazione di procedure per favorire la cooperazione fra gli Atenei e la razionalizzazione nell’impiego delle risorse, la ripartizione dei ruoli tra i vari soggetti che in Puglia svolgono la funzione di raccordo tra ricerca e industria (tra cui anche centri di competenza, distretti tecnologici, parchi scientifici); l’esistenza di una rete regionale sostenibile nel tempo, di uffici fra loro coordinati; le azioni per favorire la nascita e la crescita delle imprese spin-off della ricerca. Ilo Puglia presenta volutamente un elevato livello di integrazione con le attività previste dal progetto Nilo, predisposto dagli Atenei pugliesi e ammesso al co-finanziamento Mur attraverso il Piano Nazionale della Ricerca 2004-2006. Quest’ultimo progetto mira anch’esso alla creazione ed al rafforzamento degli uffici per il trasferimento tecnologico delle Università coinvolte, ma è specificamente indirizzato a ideare e consolidare una serie di strumenti operativi e di servizi per le imprese del territorio. I due progetti prevedono la condivisione di informazioni e di attività di sensibilizzazione, attraverso strumenti cooperativi di gestione del lavoro. .  
   
   
RECORD DI RICHIESTE DI LAUREATI NEL 2007  
 
 Roma, 4 settembre 2007 - Anno d’oro per i laureati italiani. Meglio se economisti, ingegneri elettronici o sanitari e paramedici. I 75mila “dottori” che le imprese vogliono assumere entro l’anno, pari al 9% dei posti di lavoro messi a disposizione, sono il numero più elevato registrato dal 2001 ad oggi. E’ quanto mette in evidenza Excelsior, l’indagine condotta da Unioncamere e Ministero del Lavoro su oltre 100mila imprese di ogni dimensione e settore di attività. Fortemente in crescita, però, anche la domanda di diplomati, che nel 2007 supera le 293mila unità (contro le 235mila del 2006), pari al 34,9% dei posti di lavoro messi a disposizione dal settore privato. “La crescita del numero dei laureati è la conferma della ripresa in atto nel nostro sistema economico”, sostiene il presidente di Unioncamere, Andrea Mondello. “Il dato sulla crescita degli investimenti, infatti, fa pensare che sia in corso una nuova fase di accumulazione del capitale e di aggiornamento del sistema produttivo sotto il profilo tecnologico, per la quale è fondamentale la disponibilità anche di capitale umano adeguato. D’altro canto, insieme a questo elemento decisamente positivo, non si possono rilevare alcuni fattori di criticità. Primo tra tutti la ben più modesta ricerca di laureati da parte delle imprese del Mezzogiorno rispetto a quelle del Centro-nord. Questo significa che il sistema produttivo meridionale potrebbe essere meno propenso ad innovare e a puntare sulla qualità mentre è proprio su questi fronti che si gioca la grande competizione internazionale”. Laureati: giovani sì ma con esperienza L’aumento della richiesta di laureati si deve per l’85% al settore dei servizi, dove l’incidenza di “dottori” (56mila quelli ricercati dalle imprese) raggiunge l’11% del totale delle assunzioni del settore. Meno consistente la richiesta di laureati nell’industria, che quest’anno assorbirà 19. 000 dottori a fronte dei 17. 000 circa del 2006. La percentuale di laureati richiesti dall’industria scende così dal 6,2% del 2006 del totale al 5,8% del 2007. Su questo dato incide però la minore domanda dell’edilizia (1,2%), mentre nel manifatturiero il valore sale all’8,6%. Dal punto di vista territoriale, la domanda di laureati è decisamente più consistente nelle regioni del Nord-ovest e del Centro (12,2% e 10,2% del totale delle assunzioni previste, mezzo punto percentuale in più rispetto al 2006). Leggermente inferiore la richiesta nel Nord-est (8% la quota di assunzioni 2007 destinate a questa componente). Al Sud la domanda di “dottori” ammonta al 5,5% del totale dei posti di lavoro. Economia e Commercio si conferma anche quest’anno l’indirizzo più ricercato dalle imprese (oltre 24. 000 i posti di lavoro messi a disposizione, con un incremento di circa 4. 500 unità rispetto al 2006). Seguono Ingegneria elettronica e dell’informazione (9. 000, 2. 200 assunzioni in più), che conquista il secondo posto, superando le lauree con indirizzo sanitario e paramedico (6. 900). La laurea specialistica quinquennale sembra ancora riscontrare una chiara preferenza presso gli imprenditori: il 48,3% delle entrate di laureati programmati per il 2007 fa riferimento a questo percorso formativo, a fronte di un 16,3% riferito alla “laurea breve” o triennale. Se per questa ultima si è registrata una domanda sostanzialmente stabile (oscillante intorno al 15/16%), nel primo caso si tratta, invece, di un valore in continua flessione a partire dal 2005 (quando era pari al 57,7%, per scendere poi al 53,6% l’anno successivo). Aumenta invece dal 31,6% al 35,4% “l’area dell’indifferenza”, ossia la quota di assunzioni per le quali non si segnalano preferenze circa il livello di laurea. E’ vero che le lauree piacciono sempre di più alle imprese (che per questa componente di nuovi assunti mette a disposizione, nel 61,1% dei casi, contratti a tempo indeterminato), ma è anche vero che la laurea da sola non basta. E’ meglio infatti aver già maturato almeno un po’ di esperienza lavorativa, dicono le imprese, che destinano ai laureati non al primo impiego il 64,7% dei 75mila posti di lavoro messi a disposizione. Diplomati: 54mila possibilità in più dello scorso anno In crescita in maniera consistente la domanda di diplomati (oltre 290. 000 entrate, contro le quasi 236. 000 del 2006). Tra i diplomi più richiesti quest’anno - e in deciso aumento rispetto al 2006 – quello dell’indirizzo amministrativo e commerciale (99. 500 entrate contro le 76. 400 dell’anno precedente), che si conferma il più richiesto dalle imprese (concentra infatti da solo ben un terzo delle richieste complessive di diplomati). Spicca quest’anno anche la crescita dell’indirizzo turistico-alberghiero (26. 600 assunzioni, +6. 500 in confronto al 2006), che supera l’indirizzo meccanico (che, con 2. 200 entrate in più, arriva a sfiorare le 23. 000 entrate). Segue l’indirizzo elettrotecnico (10. 600 assunzioni), mentre quello edile si conferma al quinto posto nelle richieste degli imprenditori. .  
   
   
EDUCARE ALLA SOSTENIBILITÀ - CONGRESSO INTERNAZIONALE IL 13 E 14 SETTEMBRE A BOLZANO  
 
Bolzano, 4 settembre 2007 - "Educare alla sostenibilità. Radici nel futuro" è il tema del 6. Convegno internazionale di educazione permanente in programma il 13 e 14 settembre 2007 a Bolzano. La manifestazione è oganizzata dagli Uffici educazione permanente delle Ripartizioni cultura italiana e cultura tedesca della Provincia. Adesioni entro il 10 settembre. Le Nazioni Unite hanno indetto il decennio 2005-2014 per l’educazione ad uno sviluppo sostenibile sotto il coordinamento dell’Unesco. Per sensibilizzare i cittadini verso il tema della sostenibilità e gli operatori delle agenzie e degli enti formativi all’importanza dell’educazione alla sostenibilità gli Uffici educazione permanente delle Ripartizioni cultura italiana e tedesca della Provincia il 13 ed il 14 settembre 2007 organizzano un convegno internazionale sul tema “Radici nel futuro – Educare alla sostenibilità” a Bolzano. Sedi congressuali saranno il Centro Pastorale ed il Centro Parrocchiale in piazza Duomo. L’obiettivo è quello di analizzare il ruolo dell’educazione e della formazione per lo sviluppo sostenibile nello spirito del decennio dedicato dalle Nazioni Unite alla tematica e fornire opportunità di confronto e di scambio di esperienze a livello europeo e mondiale. Il convegno è pensato per tutti i cittadini interessati alla tematica dell’educazione allo sviluppo sostenibile, ed in special modo è destinato agli operatori e responsabili in ambito formativo ed educativo, ai funzionari degli uffici pubblici competenti in materia di formazione, ai responsabili della formazione in aziende private, agli operatori dei Centri giovanili e delle biblioteche. La prima giornata del congresso, il 13 settembre, che sarà inaugurata dagli assessori provinciali Sabina Kasslatter Mur e Luigi Cigolla, è dedicata al tema della sostenibilità. Nelle due relazioni introduttive e nei workshops saranno affrontati e approfonditi i grandi temi dello sviluppo sostenibile. Nell’ambito dei workshops, che saranno tenuti in parallelo, saranno affrontate le tematiche della sostenibilità suddivise per ambiti: economia, ambiente e società. Una mostra di progetti dedicati allo sviluppo sostenibile realizzati sia sul territorio nazionale che su quello internazionale, momenti di intrattenimento musicale e dibattiti informali animeranno la serata del primo giorno. Il tema della seconda giornata congressuale, il 14 settembre, è l’educazione allo sviluppo sostenibile che verrà trattato in una relazione e nelle due sessioni dei world cafè. In conclusione saranno rivisti i principali argomenti, le migliori idee e tracciate le prospettive future. Per informazioni ed iscrizioni (entro il 10 settembre 2007). Ufficio Educazione permanente, biblioteche e audiovisivi – Ripartizione Cultura Italiana: Adriana Pedrazza, tel. 0471 411247, e-mail mailto:adriana. Pedrazza@provinz. Bz. It Landesamt für Weiterbildung – Abteilung Deutsche Kultur und Familie: Brigitte Foppa, Tel. 0471 413397, e-mail brigitte. Foppa@provinz. Bz. It http://www. Provincia. Bz. It/cultura/educazionepermanente/index_i. Asp .  
   
   
SALPERÀ DA GENOVA UNA NAVE CON OLTRE 18 MILA VOLUMI PER GLI STUDENTI DELL´UNIVERSITÀ DI BUENOS AIRES E GLI ITALIANI D´ARGENTINA  
 
 Genova, 4 settembre 2007 - Regione Liguria e Fondazione Olivetti si apprestano a donare una biblioteca di circa 18 mila volumi all´Università Nazionale de la Matanza di Buenos Aires, punto di eccellenza culturale di tutta l´America Latina. Un campus per formazione nel campo scientifico, umanistico, linguistico, con specializzazioni in scienze economiche, tecnologiche e sociali aperto agli abitanti del quartiere di San Justo. Una grande Università popolata non solo da studenti, ma anche da bambini, disoccupati e anziani. Uno degli spazi più frequentati dell´Università è la biblioteca. Una enorme struttura, ancora vuota e pronta a ricevere i libri che partiranno a ottobre dal porto di Genova. Libri in lingua italiana, volumi d´arte, di storia, economia, letteratura per adulti e per l´infanzia. I più ricercati in una Buenos Aires, la città al mondo dove si legge di più, dove le librerie lavorano sempre anche nei momenti di grande crisi. Con i libri italiani fra quelli più acquistati e più letti, e non solo dalla nostra grande comunità radicata in Argentina. La biblioteca è costituita in gran parte da volumi provenienti dalla Fondazione e dall´Archivio Olivetti e da altre cospicue donazioni di scuole pubbliche e private, associazioni, case editrici, scrittori come Dacia Maraini, Marco Tarantino e altri. L´iniziativa della Fondazione Olivetti e della Regione Liguria prese il via nell´agosto del 2005, durante la serata conclusiva del Premio Porto Venere Teatro Donna, quando dal palco di piazza San Pietro venne lanciato un appello dal per contribuire a una iniziativa di solidarietà a favore dell´Università Nacional de la Matanza di Buenos Aires, bisognosa praticamente di tutto, ma soprattutto di libri per la biblioteca. Oreste Valente, attore, regista e direttore artistico della rassegna e il sindaco Salvatore Calcagnini, che oggi hanno presentato l´iniziativa in regione Liguria con gli assessori all´Immigrazione e alla Cultura Enrico Vesco e Fabio Morchio, annunciarono che la Fondazione Olivetti era disposta a regalare a quella Università circa 12-15 mila volumi. Appello che venne accolto subito dal presidente della Regione Liguria Claudio Burlando. Dopo due anni l´iniziativa sta per realizzarsi. I libri della Fondazione Olivetti sono ormai quasi tutti catalogati. Il direttore artistico del Festival di Porto Venere,il regista e attore Oreste Valente. I libri saranno imbarcati a novembre a Genova in due container, su una loro nave diretta a Buenos Aires. Colonna sonora dell´iniziativa, e di un video, sarà il brano "Italiani d´Argentina" di Ivano Fossati. .  
   
   
STAGEUNIVI: PIAZZA VIRTUALE PER IMPRESE E STUDENTI  
 
Vicenza, 4 settembre 2007 - Ai blocchi di partenza il portale stageUnivi (www. Stageunivi. It), lo strumento per la gestione e il monitoraggio degli stage e dei tirocini dei corsi universitari a Vicenza. Stageunivi deriva dalla aggregazione delle positive esperienze Campus Azione Impresa della Fondazione Giacomo Rumor Centro Produttività Veneto (Cpv) e Job Placement della Fondazione Studi Universitari di Vicenza (Fsu). Il nuovo portale diventa lo strumento unico per la gestione ed il monitoraggio degli stage e dei tirocini per la presenza universitaria vicentina ed unifica i servizi offerti alle imprese ed agli enti del territorio relativamente all´inserimento formativo ed occupazionale degli universitari vicentini. L’obiettivo è da un lato di costruire una rete di contatti e opportunità di stage e tirocini in modo sempre più sistematico e coordinato dall’altro di restituire al territorio una serie di informazioni aggiornate in tempo reale sull’andamento dei percorsi universitari e sulla rispondenza di questi alle esigenze delle imprese. Come sottolinea Dino Menarin, presidente della Camera di Commercio di Vicenza e Cpv: “La Camera di Commercio, con Amministrazione Provinciale e Comune di Vicenza sono stati i promotori dello sviluppo di quello che allora si chiamava Consorzio per lo sviluppo degli Studi Universitari a Vicenza ora Fondazione Studi Universitari, lo strumento con cui gli enti locali hanno sostenuto la presenza universitaria nel territorio. Il Prodotto che presentiamo oggi rappresenta uno strumento fondamentale per la integrazione tra Università e mondo economico e produttivo locale. Una “piazza virtuale”, un ambiente di comunicazione unico a Vicenza, dove si incontrano la domanda e l’offerta tra aziende, studenti e neo laureati, nato nell’ambito del progetto Innovazione della Cciaa di Vicenza. Oggi già 689 aziende sono registrate in Campus Azione Impresa, altre 425 usufruiranno dei servizi del nuovo portale, essendo utenti del Job Placement”. Anche Silvio Fortuna, presidente della Fondazione Studi Universitari di Vicenza, conferma l’utilità di questo nuovo progetto: “Entrambi i modelli puntano idealmente ad allineare gli spunti e le innovazioni apportate dalla ricerca universitaria con le esigenza delle aziende del territorio. Attualmente sono coinvolti in questa interazione tra Università e aziende, attraverso la realizzazione di esperienze formative in stage, gli studenti delle facoltà di Ingegneria e Medicina veterinaria dell’Università di Padova a Vicenza e della facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Verona a Vicenza”. Stageunivi permette alle aziende la creazione guidata di progetti di stage, visualizza in tempo reale le candidature ai progetti e i curricula dei candidati, gestisce la modulistica obbligatoria per l’avvio del tirocinio. Grazie ad una facile interfaccia guidata, le aziende hanno la possibilità di creare nuovi progetti anche a partire da esempi di buone pratiche. Inoltre il portale consente di monitorare il grado di soddisfazione delle aziende e degli studenti rispetto alle esperienze di stage. Il sistema offre una serie di vantaggi a tutti i possibili utenti del portale: – agli studenti consente di scegliere tra diverse opportunità lo stage che più si avvicina al loro progetto professionale attraverso la ricerca tra le proposte delle diverse aziende; – alle imprese consente di visualizzare i profili dei candidati e di selezionare quelli che potenzialmente possono dimostrarsi più interessanti per le esigenze aziendali, consente anche di comunicare direttamente con il corpo docente universitario attraverso la partecipazione a dei gruppi di contatto che si riuniscono periodicamente denominati Gruppi di Attenzione e di Interesse (Gai). In questo modo si avvicina l’università al mondo economico e viceversa; – all’Università mette a disposizione una serie di dati quantitativi derivanti dal sistema di monitoraggio interno al portale sull’andamento dei percorsi e sugli esiti occupazionali quindi sulla generale rispondenza della formazione universitaria alle esigenze del territorio, consente anche attraverso i Gai la comunicazione diretta con le imprese; – a tutti permette uno snellimento delle procedure burocratiche attraverso la automatizzazione della compilazione della modulistica necessaria; – per gli enti interessati alle politiche del lavoro costituisce un osservatorio permanente che fornisce dati aggiornati sui percorsi di inserimento professionale dei giovani universitari. Ad illustrare nel dettaglio i servizi del portale, i direttori Antonio Girardi (Cpv) e Carlo Terrin (Fsu). .  
   
   
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE E PROVINCIA DI LECCO: FIRMATO PROTOCOLLO D’INTESA PER LA VENDITA DI VILLA MONASTERO IL CNR INVESTIRÀ PARTE DEL RICAVATO NELLE STRUTTURE SCIENTIFICHE DEL TERRITORIO. LA PROVINCIA CONTINUERÀ AD OSPITARE CONVEGNI E INCONTRI A CARATTERE SCIENTIFICO  
 
Roma, 4 settembre 2007 - Un’iniziativa di valenza territoriale, finalizzata alla valorizzazione di strutture e di competenze scientifiche presenti nella provincia di Lecco, tesa ad offrire anche un’opportunità di inserimento ai giovani nelle strutture di ricerca, nonché una prospettiva lavorativa per il futuro. E’ questo l’obiettivo di maggior rilievo del protocollo d’intesa sottoscritto fra il Presidente della Provincia di Lecco, dott. Virginio Brivio e il Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, prof. Fabio Pistella, che sancisce la vendita del compendio immobiliare di Villa Monastero di Varenna, di proprietà del Cnr, alla Provincia di Lecco, che già da tempo utilizzava la struttura in comodato d’uso. L’accordo prevede che il Cnr si impegni “ad investire parte del ricavato della vendita ( pari a 9 milioni 315 mila euro) nelle strutture scientifiche che insistono sul territorio della Provincia di Lecco e per le finalità già contenute in un Accordo quadro firmato con la Regione Lombardia nel luglio 2006, per l’attuazione di programmi di ricerca e sviluppo, compresi i temi che riguardano lo sviluppo economico e sociale e l’innovazione del territorio della provincia di Lecco”. Da parte sua, la Provincia di Lecco “si impegna a riservare al Cnr quale Ente Pubblico, alla Società Italiana di Fisica (Sif), alla Scuola Internazionale di Fisica “Enrico Fermi” e alla Scuola Internazionale di Fisica del Plasma “Piero Caldirola” l’uso della villa per tenere seminari, convegni e altri incontri in materia di ricerca scientifica”. Villa Monastero già oggi rappresenta un centro convegni conosciuto a livello internazionale che offre ad enti, università associazioni e centri di ricerca la possibilità di organizzare meeting, congressi e seminari. Il protocollo d’intesa è stato sottoscritto in un momento particolarmente favorevole, sia per quanto riguarda l’attività del polo tecnologico di Lecco, sia per quanto attiene alle potenziali ricadute per la Provincia. La struttura di Lecco del Cnr rappresenta infatti una concreta presenza sul territorio, sviluppatasi particolarmente nel corso degli ultimi anni, grazie ad una intensa collaborazione con primarie strutture di ricerca che operano nella Provincia, nel settore della ricerca e dello sviluppo su materiali, tecnologie, dispostivi e strumentazione con numerose potenzialità di applicazione in aree diversificate, da quella energetica a quella biomedicale, con riferimento specifico alle disabilità. In particolare, la collaborazione programmata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche con il Politecnico di Milano, sui temi riguardanti i dispositivi e le tecnologie per la protezione pubblica, i dispositivi e le tecnologie per la disabilità, nonché le attività di ricerca nel settore dei materiali a memoria di forma, prefigura ricadute di notevole interesse per il polo tecnologico dell’Ente. Non meno importanti si rivelano, per la Provincia di Lecco, le potenziali ricadute attese dalle attività previste nel già citato accordo del Cnr con la Regione Lombardia, nelle quali trova spazio lo sviluppo di iniziative di ricerca cofinanziate dalla Regione, con il coinvolgimento di numerosi Dipartimenti (in primis, Sistemi di Produzione, Energia e Trasporti, Agroalimentare e Medicina) e molti Istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche. A titolo di esempio, fra le attività progettuali in fase di avviamento da parte del Cnr, nell’ambito dell’Accordo quadro con la Regione, è previsto un progetto specifico su tecnologie innovative e apparecchiature avanzate per l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti rinnovabili negli usi finali civili. Allo scopo, sono state messe a punto, in partenariato con le imprese e con strutture universitarie, nuove iniziative finalizzate all’individuazione di soluzioni tecnologiche nel campo del risparmio energetico e dell’uso di fonti alternative sia negli usi finali residenziali, sia per il terziario, lungo tre direttrici principali: 1) nuovi materiali e manufatti di base; 2) componenti evoluti di edificio e di impianto; 3) criteri e strumenti di valutazione e supporto alla progettazione e alla formazione. Secondo il Presidente del Cnr, Fabio Pistella, “il Protocollo d’intesa con la provincia di Lecco si inserisce nel quadro delle numerose iniziative avviate con successo dall’Ente, volte alla costruzione di reti integrate con partner pubblici e privati, focalizzate su obiettivi concreti e finalizzate alla valorizzazione di strutture e competenze scientifiche, con l’attenzione anche alla ricaduta occupazionale. La disponibilità a creare partnership progettuali è inoltre propedeutica – ha aggiunto Pistella - ad importanti sviluppi quali: 1) la costruzione di “maglie” integrate nazionali di soggetti pubblici e privati per la partecipazione ai bandi previsti nel Vii Programma Quadro; 2) una partecipazione più organizzata e mirata alle iniziative di ricerca e sviluppo che saranno oggetto degli interventi finanziati dal Programma Operativo Nazionale e dai Programmi Operativi Regionali a livello territoriale; 3) la possibilità di facilitare il concreto decollo, con il coinvolgimento delle Imprese nazionali, di programmi dimostrativi nelle aree dell’uso nazionale dell’energia e della protezione dell’ambiente gestiti dalle Regioni o da altri Ministeri, anche con risorse apposite allocate nella Legge Finanziaria 2007”. “L’acquisizione di Villa Monastero da parte della Provincia di Lecco – commenta il Presidente Virginio Brivio – rappresenta un’occasione unica per incrementare il patrimonio del nostro Ente, con un prestigioso compendio dalle grandi potenzialità scientifiche, culturali e turistiche. L’acquisto della Villa, che il nostro Ente gestisce dal 1995 e su cui ha investito notevoli risorse nel recupero, nella ristrutturazione e nella manutenzione, consentirà di rafforzare ulteriormente il sentimento di identità istituzionale. Ringrazio in modo particolare il Cnr, che si è impegnato a destinare il ricavato dell’operazione alle strutture scientifiche che insistono sul territorio provinciale e per l’attuazione dei programmi di innovazione, ricerca e sviluppo economico e sociale previsti dall’Accordo stipulato nel 2006 con la Regione Lombardia, dando così un ulteriore valore aggiunto all’operazione complessiva”. Il protocollo d´intesa consentirà infine di cogliere le nuove opportunità progettuali legate al programma “Industria 2015” del Ministero dello Sviluppo Economico, rispetto al quale sono già state avanzate idee progettuali coerenti con le iniziative avviate con la Regione Lombardia e finalizzate alla realizzazione di sistemi per un più razionale uso dell´energia negli ambiti civili. .  
   
   
SUMMER SCHOOL NOVICOSMO 2007 A CITTANOVA/NOVIGRAD, DAL 10 AL 21 SETTEMBRE, PIÙ DI 60 GIOVANI RICERCATORI DA TUTTO IL MONDO SI INCONTRANO CON SCIENZIATI TRIESTINI PER DISCUTERE DI NASCITA ED EVOLUZIONE DELL’UNIVERSO  
 
Trieste, 4 settembre 2007 - Dalla formazione delle galassie ai buchi neri, dai quasar alle sofisticate simulazioni al computer delle strutture cosmiche dell’Universo. Dal 10 al 21 settembre Novigrad/cittanova, in Croazia, ospita la Summer School Novicosmo 2007. Organizzata dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, Durham University, Dipartimento di Fisica dell’Università di Trieste, Inaf-osservatorio Astronomico di Trieste e Consorzio per la Fisica di Trieste, la Scuola estiva accoglierà più di 60 studenti di dottorato in cosmologia provenienti dall’Europa, dagli Stati Uniti e dalla Cina. E sarà un’occasione di confronto e approfondimento delle più attuali scoperte nel campo della cosmologia con scienziati dal calibro internazionale. «Comprendere la formazione e l’evoluzione dell’Universo è una sfida che impegna l’intera comunità di astronomi e cosmologi, attraverso studi teorici, osservazionali e l’uso di sofisticate simulazioni al computer - commenta Paolo Salucci della Sissa e direttore della Summer School –, e dobbiamo ricordare che gli istituti scientifici della città di Trieste sono all´avanguardia in importanti ricerche nel settore». Special seminars saranno tenuti infatti da Stefano Borgani e Francesca Matteucci dell’ateneo triestino, Annalisa Celotti, Gigi Danese e Andrea Ferrara della Sissa, Stefano Cristiani dell’Osservatorio astronomico di Trieste. Nel corso delle 12 giornate di studio, dunque, gli studenti potranno approfondire molteplici aspetti della ricerca cosmologica. Tra gli altri, Martin Haehnelt (Cambridge) parlerà dei quasar, considerati gli oggetti più luminosi dell’Universo osservabile, Philips Hopkins (Harvard Smithsonian Center for Astrophysics) illustrerà le dinamiche di formazione delle galassie, e Matthias Steinmetz (Astrophysical Institute Potsdam) spiegherà il ruolo delle simulazioni al computer nello studio della formazione delle strutture cosmiche dell’Universo. .  
   
   
SVELATI I DETTAGLI DELLA MISSIONE DI MONITORAGGIO DI APOPHIS  
 
Bruxelles, 4 settembre 2007 - La società spaziale europea Astrium ha progettato una missione per monitorare un asteroide che, secondo le previsioni, passerà vicino alla Terra nell´aprile 2029. Appena tre anni fa si credeva che l´asteroide, conosciuta con il nome di Apophis, potesse rappresentare una minaccia per il nostro pianeta. Ora gli scienziati prevedono invece che sfreccerà a una distanza di quasi 36 000 km che, pur essendo definita «sicura», è pur sempre inferiore a quella di molti satelliti per le telecomunicazioni. Il progetto prevede una piccola navicella spaziale con funzione di telerilevamento che incontrerà Apophis nel gennaio 2014 e la seguirà nei tre anni seguenti. La navicella invierebbe poi sulla Terra informazioni relative a dimensioni, rotazione, composizione e temperatura dell´asteroide. Astrium ritiene che questi dati potrebbero gettare le basi della modellazione dell´orbita, che consentirebbe di prevedere con maggiore precisione il rischio di eventuali collisioni future. In caso di pericolo reale, qualsiasi oggetto celeste suscettibile di colpire la Terra potrebbe essere allontanato da quest´ultima, deviandone la traiettoria con una massa di dimensioni ridotte oppure facendo volare vicino all´asteroide una navicella che la allontani sfruttando la forza di gravità. Per finanziare una missione di questo tipo sono necessari milioni di euro e Astrium confida pertanto nel sostegno dell´Agenzia spaziale europea (Esa) o della Nasa. Per ulteriori informazioni su Astrium visitare: http://www. Astrium. Eads. Net/ .  
   
   
EDUCAZIONE SENZA VIOLENZA, NUMEROSI I CORSI ANCHE IN ALTO ADIGE  
 
Bolzano, 3 settembre 2007 - Anche in Alto Adige sono molte le iniziative che puntano a diffondere e sostenere metodi educativi che non prevedono il ricorso alla violenza. Prendendo spunto dall´esempio della Germania, paese di riferimento in questo settore, l´Ufficio famiglia della Provincia Autonoma di Bolzano, in collaborazione con diverse realtà associative locali, propone anche quest´anno corsi dedicati ai genitori. "L´esperienza ci insegna che i genitori che fanno ricorso a metodi più violenti nell´educazione dei propri figli - commenta l´assessora alla famiglia Sabina Kasslatter Mur - in realtà lo fanno per una mancanza di sicurezza, o per una ridotta conoscenza dei metodi educativi più corretti. Per cercare di ridurre sempre più questo fenomeno, abbiamo deciso di proporre anche quest´anno alcuni corsi di formazione destinati ai genitiori, che già in passato avevano dato risultati positivi". Con l´autunno, dunque, torneranno i corsi organizzati dall´Ufficio famiglia in collaborazione con il Kvw dal titolo "Starke Eltern - Starke Kinder", ovvero "Genitori forti - Bambini forti". I corsi si terranno principalmente nei centri Elki, ma anche in alcune scuole materne e presso il centro di formazione di Castel Coldrano. "Durante i primi corsi tenuti l´anno scorso - spiega la direttrice dell´Ufficio famiglia, Gudrun Schmid - abbiamo già potuto constatare alcuni risultati più che positivi. Chi partecipa riesce ad incrementare la sicurezza nelle proprie azioni, la propria capacità di ascoltare e trattare con i figli, ma anche quella di mettere dei paletti. Non abbiamo ancora il riscontro in termini di dati che si può avere in Germania, ma possiamo affermare che i genitori che partecipano ai nostri corsi riescono a migliorare la propria vita familiare". Ai corsi possono iscriversi mamme, papà, ma anche le Tagesmütter. L´ufficio famiglia, inoltre, sostiene attivamente altre iniziative come i corsi "Fit for Kids", "Step", "Genitori efficaci" e "Triple p". Per ulteriori informazioni è possibile contattare l´Ufficio provinciale famiglia (0471 413381) oppure il Kvw (0471 300213) .  
   
   
IL PROGETTO ITACA E UN CORSO UNIVERSITARIO PER IL PAESAGGIO  
 
Cagliari, 4 settembre 2007 - Un corso universitario per il paesaggio. La proposta è arrivata dall´assessore regionale Gian Valerio Sanna, durante i lavori del seminario sulla formazione specialistica per la tutela del paesaggio promosso dalle Università di Cagliari e Sassari, nell´ambito del progetto Itaca. I giovani corsisti hanno presentato, nella giornata dedicata alle tematiche di approfondimento, gli esiti dei corsi di studio e dei laboratori didattici sviluppati nel corso di un anno nelle diverse aree del territorio isolano. L´obiettivo strategico del progetto Itaca è finalizzato a costruire all´interno della Pubblica amministrazione abilità progettuali di gestione e controllo delle trasformazioni delle risorse territoriali con riferimento proprio al sistema paesaggistico - ambientale. Grazie al finanziamento della Regione e dell´Unione Europea (Por 2000-2006), sono state promosse attività formative che hanno interessato 700 persone, provenienti da diverse Amministrazioni locali, distribuite in 31 classi, nelle 8 province dell´isola. L´assessore dell´Urbanistica ha rimarcato l´importanza del corso Itaca ai fini dell´adeguamento al Piano Paesaggistico regionale da parte dei primi Comuni, Sanna ha inoltre proposto la realizzazione di un Corso universitario dedicato alla progettazione sostenibile del paesaggio, che ponga l´Università di Cagliari all´avanguardia in questa materia. Attualmente in Italia non sono presenti corsi Universitari pubblici che formino figure di progettisti del paesaggio alla stessa stregua della regione Sardegna che per prima tra le Regioni d´Italia ha approvato il Piano Paesaggistico regionale. Secondo l´assessore Sanna l´esperto del paesaggio deve avere competenze e capacità che possano approfondire e integrare più discipline nelle diverse competenze tecnico - professionali che entrano in gioco per la scelta degli strumenti più appropriati sulla trasformazione del territorio, quali l´agronomia, l´economia, l´architettura, indispensabili alla formazione professionale dei tecnici del futuro. "Oggi è quanto mai importante - ha commentato Gian Valerio Sanna - operare con un occhio di riguardo allo sviluppo sostenibile - la Regione Sardegna rispetto al resto dell´Italia ha già una marcia in più sui temi della politica di salvaguardia ambientale e si è da tempo uniformata alle politiche Europee e Nazionali previste nel nostro paese dal Codice Urbani". .  
   
   
GEOSTAR, IL NUOVO ‘TSUNAMOMETRO’ MADE IN ITALY UNA STAZIONE DI RILEVAMENTO INSTALLATA AD OLTRE 3000 METRI DI PROFONDITÀ NEL GOLFO DI CADICE PER IL RILEVAMENTO PREVENTIVO DEI MAREMOTI CONSEGUENTI A SISMI.  
 
Roma, 4 settembre 2007 - Fino ad ora, non esistono sistemi di allerta efficaci per prevedere gli tsunami ed evitarne le conseguenze, devastanti soprattutto quando le coste a rischio sono urbanizzate e densamente popolate. Una novità fondamentale arriva da una stazione abissale, “Geostar”, che è stata installata nel Golfo di Cadice, a oltre 3. 200 metri di profondità, dall’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna (Ismar-cnr), che coordina il progetto Nearest della Commissione Europea con la partecipazione tra gli altri dell’Istituto nazionale di vulcanologia e geofisica (Ingv). “Lo ‘tsunamometro’ si basa su un doppio controllo del segnale sismico e di pressione e tiene conto dei movimenti del fondo del mare: rileva, misura e registra i cambiamenti che avvengono sul fondo ed è in grado di elaborare i dati per riconoscere variazioni di pressione minori di un centimetro nella colonna d’acqua”, spiega Nevio Zitellini, direttore dell’Ismar-cnr. “Lo studio dell’accoppiamento fra il moto del fondo del mare e la perturbazione della colonna d’acqua da esso generata è infatti una delle chiavi per comprendere l’irrisolto problema scientifico della generazione degli tsunami in seguito a forti terremoti”. Il posizionamento di Geostar da parte della nave oceanografica Urania del Cnr è avvenuto su una gigantesca struttura geologica, larga circa 50 km e lunga circa 100, che agendo come una sorta di pistone di roccia può trasferire grandi quantità di energia alla colonna d’acqua, generando così un maremoto. Nel Golfo di Cadice sono state individuate le principali strutture sismotettoniche che potrebbero causare un terremoto tsunamigenico: il tratto di costa che si estende al di fuori delle Colonne d’Ercole nel 1755 fu distrutto da un’onda di maremoto, generata dal più grande terremoto mai avvenuto in Europa occidentale di cui si ha memoria storica. L’obiettivo è collocare i sensori direttamente sulla “sorgente” tettonica per monitorarne i movimenti e riconoscere immediatamente l’eventuale generazione di uno tsunami. “Le strutture tettoniche responsabili di tali eventi sono infatti molto vicine alla linea di costa, ponendo a tutto il Mediterraneo il drammatico problema di allertare in tempi brevi la popolazione”, ricorda Zitellini. Nel Golfo di Cadice, il tempo che intercorrerebbe tra la generazione di uno tsunami e il suo impatto sulle coste più vicine in Algarve è di soli 15 minuti. Per inviare l’allerta a terra in tempi brevi, l’osservatorio abissale è in collegamento acustico con una boa di superficie attrezzata e i segnali sono ricevuti, oltre che dai computer di controllo di Roma, Bologna e Venezia, dall’Istituto meteorologico di Lisbona, dal Centro di Geofisica di Granada e dal Consiglio nazionale per la ricerca scientifica di Rabat. “Le tecniche di monitoraggio finora sviluppate dai paesi più sottoposti al rischio, quali Giappone e Stati Uniti, non sono direttamente applicabili a queste zone e, allo stato attuale delle nostre conoscenze, non siamo in grado di prevedere se dopo un grande terremoto avvenuto in mare si generi o no uno tsunami, come confermato anche dal recente sisma avvenuto al largo del Perù, che nonostante l’elevata magnitudo non ha prodotto tsunami”. Oltre che di questo ‘tsunamometro’ di nuova concezione, appositamente progettato e costruito per operare in zone di generazione di onde di tsunami e inviare messaggi automatici di allerta, la stazione Geostar è corredata di strumentazione geofisica (sismometro, idrofono, gravimetro) e oceanografica e può ricevere comandi da terra ed essere riprogrammata. “In mare tutto diventa estremamente complicato”, avverte Zitellini. “L’illuminazione a 3. 000 metri di profondità è nulla e anche un riflettore molto potente garantisce pochi metri di visibilità. In acqua, poi, non è possibile trasmettere onde radio e i sistemi di posizionamento si devono avvalere di trasmissioni acustiche, esattamente come fanno le balene per comunicare tra loro”. Alla fine della missione l’osservatorio verrà recuperato da ‘Modus’ (Mobile Docker for Underwater Sciences), un veicolo appositamente sviluppato dai colleghi tedeschi del Politecnico e dell’Università Tecnica di Berlino. L’esperimento è un primo passo verso l’installazione di un osservatorio permanente nel golfo di Cadice, nodo della futura rete sottomarina Emso (European Multidisciplinary Seafloor Observatory), che la Comunità Europea intende sviluppare dall’Artico al Mediterraneo, fino al Mar Nero. L’operazione è parte del progetto Nearest (Integrated observations from Near shore Sources of Tsunamis: towards an early warning system), http://nearest. Bo. Ismar. Cnr. It/, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma “Global Change and Ecosystems” e coordinato dall’Ismar-cnr con la partecipazione dell’Ingv e di ricercatori e tecnici di Italia, Portogallo, Spagna, Francia, Germania e Marocco. .  
   
   
INONDAZIONE CATASTROFICA SEPARÒ LA GRAN BRETAGNA DALLA FRANCIA  
 
 Bruxelles, 4 settembre 2007 - Secondo una nuova ricerca un´inondazione catastrofica avvenuta nella Manica centinaia di migliaia di anni fa avrebbe causato la separazione della Gran Bretagna dal continente europeo. Nella rivista «Nature», Sanjeev Gupta dell´Imperial College London e alcuni suoi colleghi hanno fornito le prime prove dirette del fatto che la Manica sarebbe stata generata da un´improvvisa, gigantesca inondazione e non dai processi fluviali, dall´erosione delle maree o dall´erosione glaciale, come altri sostengono. «Questo evento preistorico riscrive la storia della formazione dell´isola britannica e può spiegare per quale motivo l´insediamento dell´uomo in Gran Bretagna si sarebbe arrestato per circa 120 mila anni», ha commentato il dott. Gupta. 450 000 anni fa il paesaggio dell´Europa settentrionale era molto diverso da quello odierno. In quel tempo, un grande lago ricopriva ciò che oggi costituisce la parte meridionale del Mare del Nord. Alimentato da molti fiumi europei come il Reno e il Tamigi, questo lago era circondato a nord da ghiacciai e a sud dal continente europeo. A sud-ovest era arginato dalla stretta dorsale gessosa Weald-artois, che si estendeva attraverso l´odierno Stretto di Dover. I ricercatori sono convinti che un innalzamento del livello di questo antico lago abbia generato una frattura nella dorsale, provocando un´inondazione epica che diede origine a un´enorme valle: l´attuale Canale della Manica. L´inondazione sarebbe durata diversi mesi e, al suo punto culminante, una portata d´acqua di un milione di litri d´acqua al secondo avrebbe attraversato l´incrinatura. Le prove di questa inondazione provengono da alcune mappature basate su misurazioni con sonar ad alta risoluzione effettuate nella Manica, le quali mostrano un´enorme valle di dieci chilometri di larghezza e 50 metri di profondità. Secondo i ricercatori i profondi segni di erosione e la morfologia del fondale possono essere stati generati soltanto da ondate di acqua che scorrevano nel bacino della Manica esposto. Con la frattura della dorsale Weald-artois, il destino della Gran Bretagna era segnato. Essa infatti ha impedito all´uomo e agli animali di raggiungerla per molti millenni. Inoltre, l´inondazione ha riorganizzato in modo determinante i sistemi di drenaggio dei fiumi nell´Europa nord-occidentale e l´improvviso flusso di enormi quantità d´acqua dolce nell´Atlantico avrebbe avuto un impatto sui modelli di circolazione oceanica e quindi sul clima. «Lo stato di conservazione del fondale della Manica, che ora si trova a 30-50 metri sotto il livello del mare, è migliore di quanto ci si aspettasse», ha dichiarato Jenny Collier dell´Imperial College, che ha partecipato allo studio. «Esso apre la strada alla scoperta di molti processi che hanno caratterizzato lo sviluppo del nord-ovest europeo nel corso dell´ultimo milione di anni. » Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Nature. Com/nature .  
   
   
LA DANIMARCA APRIRÀ UN´UNIVERSITÀ DI STUDI SUL CLIMA  
 
 Bruxelles, 4 settembre 2007 - La Danimarca intende aprire un´università di climatologia in Groenlandia per anticipare l´organizzazione sull´isola del vertice sul clima delle Nazioni Unite nel 2009. L´università sarà specializzata nella ricerca sulla regione polare e si concentrerà principalmente su cause e effetti del cambiamento climatico e sulle modalità per rallentarlo. «È ambizione del governo offrire alla Danimarca un centro di ricerca leader la cui attenzione sia concentrata sul cambiamento climatico e sui problemi ambientali globali» ha dichiarato il ministro della Scienza Helge Sander. «Per questo stiamo istituendo un´università di climatologia in Groenlandia, dove le conseguenze del cambiamento climatico si manifestano direttamente davanti alle case [degli abitanti]». Alcuni scienziati ritengono che la perdita del massiccio strato di ghiaccio della Groenlandia sia oggi inarrestabile. Se esso dovesse sciogliersi completamente, il livello globale del mare si alzerebbe di sette metri. Secondo una relazione del gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc), lo scioglimento dovrebbe richiedere circa 1 000 anni. Uno studio recente dell´Università dell´East Anglia (Regno Unito) ha tuttavia suggerito che il distacco potrebbe avvenire prima, forse tra 300 anni. La nuova università potrà offrire fino a 10 posti di ricerca e riceverà un finanziamento di oltre 70 Mio Dkk (9,4 Mio Eur) in cinque anni. «Ho parlato con i miei colleghi groenlandesi: siamo d´accordo sugli obiettivi della struttura e manterremo un dialogo ravvicinato nel corso della prossime settimane per elaborare una base decisionale ragionevole» ha affermato Sander. La proposta dovrà essere esaminata da esperti groenlandesi e danesi prima che il ministro possa preparare un progetto logistico e finanziario da presentare al Parlamento. .  
   
   
RELAZIONE RIVELA GLI EFFETTI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO IN IRLANDA  
 
 Bruxelles, 4 settembre 2007 - Secondo una nuova relazione presentata il 29 agosto dal ministro dell´Ambiente irlandese John Gormley, il cambiamento climatico sta già influenzando il paese e si prevede che gli effetti diventino più evidenti nei decenni a venire. La relazione, dal titolo «Key Meteorological Indicators of Climate Change in Ireland», è stata elaborata per l´Agenzia per la protezione dell´ambiente (Epa) dai ricercatori della National University of Ireland di Maynooth. Tale studio rivela che tra il 1890 e il 2004in Irlanda la temperatura media annuale è aumentata di 0,7 °C, e che il tasso di riscaldamento è salito in misura rilevante dal 1980. Inoltre, il numero di giorni di gelo si è ridotto e la stagione fredda si è accorciata. Per quanto riguarda le precipitazioni, le aree occidentali, sud-occidentali e settentrionali del paese sono più umide, con piogge più frequenti e anche più intense. «La relazione è un´ulteriore conferma del fatto che gli effetti del cambiamento climatico in Irlanda si stanno già verificando e stanno accelerando», ha commentato Gormley. «Lo studio ci mostra l´assoluta necessità per gli irlandesi di svolgere il loro ruolo nel ridurre le emissioni di gas a effetto serra e nell´affrontare il cambiamento climatico». «L´analisi svolta nella relazione dimostra che l´Irlanda sta facendo fronte agli effetti del cambiamento climatico», ha aggiunto la dottoressa Mary Kelly, direttore generale dell´Epa. «I cambiamenti saranno maggiori nei prossimi 10 o 20 anni nonostante gli attuali provvedimenti previsti dal protocollo di Kyoto o i futuri interventi post-Kyoto». «È quindi necessario considerare e sviluppare azioni che consentano di adattarci alle future condizioni climatiche al fine di evitare effetti negativi. L´adattamento ora fa parte dell´agenda europea e nazionale sul cambiamento climatico». Il ministro Gormley ha confermato che il governo irlandese ha in programma di attuare una strategia nazionale in materia di adattamento. «Ciò fornirà la struttura destinata a integrare gli effetti dei cambiamenti climatici previsti nel processo decisionale a livello nazionale e locale», ha spiegato. «È importante creare tale struttura il più velocemente possibile, in modo che, soprattutto in settori quali infrastrutture, progettazione, servizi idrici e gestione delle coste, non si finisca per scegliere investimenti costosi, sbagliati e non effettuati nei posti giusti». Il ministro ha anche rinnovato il sostegno dell´Irlanda all´obiettivo dell´Ue di limitare l´aumento della temperatura media mondiale ai 2 °C oltre i livelli del periodo pre-industriale. «L´irlanda ha sostenuto appieno e in modo efficace tale obiettivo europeo», ha affermato. «Stiamo cercando di mantenere gli impegni previsti dal protocollo di Kyoto e sosteniamo con forza la posizione dell´Ue riguardo a ulteriori ambiziose riduzioni nelle emissioni di gas a effetto serra fino al 2020 e oltre». Secondo quanto affermato dal ministro, nei prossimi mesi il governo prevede di avviare alcune iniziative volte a ridurre le emissioni dell´Irlanda, tra cui figurano proposte per ribilanciare le tasse di registrazione del veicolo e di circolazione, la creazione di una commissione per il cambiamento climatico e obiettivi moderni e ambiziosi per l´efficienza energetica nelle nuove abitazioni. In precedenza, il ministro aveva inoltre annunciato nel corso dell´anno alcuni progetti per un´importante campagna di sensibilizzazione pubblica sui cambiamenti climatici. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Epa. Ie .  
   
   
SITUAZIONE DISCARICHE IN PROVINCIA DI GORIZIA  
 
Trieste, 4 settembre 2007 - In merito alla situazione delle discariche, la Regione Fvg è sottoposta alla procedura d´infrazione 2003/2077 e alla relativa sentenza di condanna, tanto che il ministero dell´Ambiente ha chiesto lo scorso maggio alla direzione regionale competente l´invio dei dati relativi al numero delle discariche esistenti sul territorio e lo stato di attuazione dei piani di adeguamento o dei provvedimenti di chiusura. Lo mette in evidenza, in un´interpellanza, il consigliere regionale di An Adriano Ritossa, che richiama gli impianti oggi esistenti in provincia di Gorizia e le volumetrie ancora disponibili e prospetta per questo territorio, privo di impianti di termovalorizzazione e di discariche di prima categoria, a partire da gennaio 2008 una serie di contraccolpi non sapendo ancora dove convogliare i rifiuti. Una situazione che, a parere di Ritossa, evidenzia l´assenza di una reale programmazione nella gestione rifiuti urbani e che potrebbe anche sfociare in un trasferimento dei rifiuti fuori regione, con ulteriori costi di trasporto e ricadute negative sull´utenza. .