Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE GLI EUROINDICATORI
Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Luglio 2008
SARKOZY AL PARLAMENTO: L´UE NON È CONDANNATA ALL´INAZIONE .  
 
 Strasburgo, 14 luglio 2008 - Illustrando all´Aula il programma del semestre francese, il Presidente Sarkozy ha affermato che senza il trattato di Lisbona e nuove istituzioni non sono possibili ulteriori ampliamenti dell´Ue. Ha poi sottolineato la responsabilità di uscire dalla crisi e la necessità di rassicurare e proteggere i cittadini europei. Molti gruppi politici hanno sostenuto le priorità della Presidenza, altri hanno criticato la poca attenzione ai temi sociali e la partecipazione all´apertura delle Olimpiadi. Nicolas Sarkozy ha esordito esprimendo il grande onore di rivolgersi al Parlamento in un momento critico per l´Europa in cui tutti debbono assumersi le proprie responsabilità per uscire dalla crisi e evitare l´immobilismo. A suo parere, «occorre fare delle nostre differenze una forza a servizio dell´Europa che soffre» e rassicurare gli europei «che sono preoccupati», dando un´immagine dell´Europa che proceda assieme «senza lasciare indietro nessuno» e che «lavori per tutti». Riguardo al problema istituzionale, il Presidente ha ricordato che i Capi di Stato e di governo hanno approvato il Trattato di Lisbona che, anche se non risolve tutti i problemi, «era ed è il migliore compromesso auspicabile». Ha poi ricordato che, durante la campagna elettorale, si era preso la responsabilità di procedere alla ratifica del Trattato per via parlamentare e ha spiegato la sua «scelta politica» asserendo che le questioni istituzionali sono materia per i parlamenti e non devo essere sottoposte a referendum. Ha poi spiegato che è necessario trovare, tra ottobre e dicembre, delle soluzioni al no in Irlanda «senza offendere cittadini irlandesi» e facendo sapere agli europei su quali basi si affronteranno le elezioni del 2009. In proposito, ha precisato che «non ci sarà una nuova Conferenza intergovernativa e non ci sarà un nuovo trattato», la scelta sarà tra «Nizza o Lisbona». Il Presidente ha quindi precisato di aver sempre sostenuto l´ampliamento e quello del 2004 «è stato un successo» che ha «riunito la famiglia». Tuttavia, ha deplorato che l´Europa non si sia dotata delle istituzioni necessarie «prima dell´ampliamento» ed ha ammonito dal «non rifare gli stessi errori»: se si rimane a Nizza l´Unione «resterà con 27 Stati membri», se - «come vogliamo» - si intende procedere con l´ampliamento «abbiamo bisogno di nuove istituzioni». Dicendosi favorevole all´adesione di Serbia e Croazia - «paesi indubbiamente europei» - ha esclamato che «Lisbona è l´ampliamento». Ha inoltre sottolineato che "l´Europa a due velocità" «è l´ultima delle soluzioni possibili». Passando a illustrare il programma della Presidenza, Sarkozy ha affermato che non vi è «niente di peggio che dare l´impressione di un´Europa immobile». L´ue, ha aggiunto, ha il dovere di agire subito e «non è condannata all´inazione». Occorre infatti, dimostrare agli europei «che siamo in grado di proteggerli, senza essere protezionisti». In questo contesto, ha sottolineato l´importanza del pacchetto clima/energia, una questione che le Nazioni non posso affrontare da sole. In proposito, ha affermato che «siamo l´ultima generazione che può evitare la catastrofe» e, criticando l´approccio di coloro che si dicono d´accordo sulla necessità di agire «a condizione che inizino gli altri», «l´Europa deve mostrare l´esempio». Sottolineando come il pacchetto sia esigente, il Presidente ha chiesto la mobilitazione del Parlamento affinché possa essere adottato nel corso del semestre, evitando negoziati Stato per Stato a favore di un approccio europeo. Osservando che le decisioni imporranno regole alle imprese, si è chiesto perché l´Europa deve continuare a importare prodotti da imprese che non rispettano norme similari. Occorre quindi istituire un meccanismo alle frontiere. Dopo aver ricordato che 23 Stati membri su 27 sono parte dell´area Schengen, consentendo la libera circolazione delle persone, il Presidente ha annunciato che la Francia abolirà tutte le restrizioni d´accesso al mercato del lavoro. L´esistenza di questa aerea, ha proseguito, rende necessaria una politica europea dell´immigrazione, che avrebbe anche il pregio di isolare gli estremisti e di responsabilizzare il dibattito, senza doppi fini politici». L´europa, ha precisato, non è una fortezza e ha bisogno dell´immigrazione, ma non può accogliere tutti. Ha poi auspicato una politica comune in materia di asilo. Il Presidente ha poi sottolineato la necessità di una politica europea della difesa: «come può l´Europa essere una potenza politica se non è in grado di difendersi e di darsi i mezzi per attuare la sua politica?», e come può diventare uno spazio economico prospero senza difesa? - ha chiesto. Ha poi puntualizzato che la politica europea deve essere complementare alla Nato e non opporsi ad essa. Ha inoltre sostenuto che non è più possibile affidare la difesa a solo 4 o 5 Stati membri e che non è razionale che ogni paese «costruisca i suoi aeroplani» da solo. Un´altra priorità della Presidenza riguarda la Politica agricola comune (Pac). In proposito, Sarkozy ha sostenuto che non è ragionevole la produzione europea di derrate alimentare quando 800 milioni di persone muoiono di fame nel mondo, e anche in considerazione del fatto che la popolazione mondiale aumenterà fino a 9 miliardi nel 2050. La sicurezza alimentare, ha aggiunto, riguarda tutti. Ha poi chiesto se è ragionevole imporre norme sanitarie agli agricoltori europei e, al contempo, continuare a importare carni che non rispettano nessuna regola. Con il check up della Pac, ha insistito, occorrerà trovare un accordo su sufficienza e sicurezza alimentare in Europa. Il Presidente ha poi accennato alla dimensione sociale, sostenendo che nel corso del semestre dovranno essere adottate diverse direttive, come quelle sul comitato aziendale e sul part time. Pur non rientrando tra le competenze comunitarie, ha annunciato l´intenzione di riunire esperti europei per trovare delle soluzioni alla malattia dell´Alzheimer e del cancro: «saremmo tanto più forti se lavorassimo assieme». Inoltre, osservando l´esistenza di un´eccezione culturale in Europa, ha sottolineato la necessità di far rientrare la cultura nel dibattito quotidiano, anche per non ridursi a una sola lingua e a una sola cultura. Dicendosi poi favorevole alla libera circolazione delle persone e delle merci, il Presidente ha tuttavia affermato di non accettare che gli sforzi di formazione del club sportivi siano resi vani, ed ha quindi auspicato una «eccezione sportiva». Sarkozy ha poi criticato la «vigliaccheria» di coloro che addossano all´Europa «scelte che non sono stati in gradi di difendere a Bruxelles». In proposito, ha ricordato che il Presidente polacco ha negoziato il trattato di Lisbona e ora deve quindi mantenere la parola - «non è una questione politica, ma morale», ha detto. Infine, ha sottolineato la necessità di un vero dibattito tra tutte le istituzioni dell´Ue anche sulla strategia economica e monetaria, sui tassi di cambio e d´interesse. In proposito si è chiesto se l´Europa può permettersi un tasso d´interesse del 4,25% a fronte del 2% applicato negli Usa. Ha poi concluso il suo intervento notando che tutti vogliono un accordo commerciale, ma l´Europa «non deve essere ingenua» e i paesi emergenti «non possono rivendicare diritti senza sottostare a doveri». .  
   
   
JOSÉ MANUALE DURãO BARROSO, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA INTERVIENE NEL CORSO DELLA PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA FRANCESE.  
 
 Strasburgo, 14 luglio 2008 - In occasione della presentazione del Programma della presidenza francese al Parlamento europeo è intervenuto anche Jose Manuele Barroso, di seguito il testo del suo discorso: Signor Presidente del Parlamento europeo, Signor Presidente del Consiglio europeo, Onorevoli deputati, Cari amici, Sono lieto di assistere assieme a voi, nella sede del Parlamento europeo, alla presentazione del semestre di presidenza francese del Consiglio dell´Unione. Credo che sarà una presidenza ispirata al dinamismo, alla determinazione e alla ricerca di risultati concreti, ai quali tutti lavoreremo. Il ritorno della Francia in Europa da Lei auspicato, Signor Presidente, è indubbiamente un´ottima notizia per tutti noi. La presidenza francese suscita numerose aspettative in Europa, presso i cittadini, e certamente presso il Parlamento europeo, qui riunito. Come annunciato in occasione della nostra riunione a Parigi, il 1° luglio, la Commissione starà al fianco della presidenza francese per apportarle il suo pieno sostegno e garantire il successo dell´Unione europea durante questo semestre. Le sfide, infatti, non mancano! La globalizzazione è in corso e la concorrenza internazionale si fa sempre più pressante. Nuove sfide si profilano su scala mondiale, ad esempio la diminuzione delle fonti di energia fossile e il riscaldamento globale, alle quali dobbiamo trovare soluzioni comuni senza alcun indugio. Questi elementi pongono l´Europa nella necessità di riformare le sue economie al fine di aumentarne la competitività, modernizzare i modelli sociali e investire nell´istruzione, nella ricerca e nell´innovazione. L´europa gode di molti vantaggi per riuscire, in particolare una posizione di leadership tra le potenze commerciali del mondo. Ma deve avere il coraggio di adattarsi. Questa è la sfida. Il fatto è che l´Europa attraversa un periodo delicato, inutile negarlo. Il "no" irlandese e la congiuntura economica mondiale, l´impennata delle quotazioni del petrolio e delle materie prime, il forte incremento dei prezzi dei prodotti alimentari, la spinta inflazionistica, che è il primo nemico del potere d´acquisto: tutti questi elementi gettano un´ombra sull´Europa. Dobbiamo guardare in faccia la realtà e affrontarla con realismo e determinazione. Siamo appena rientrati dal vertice del G8 in Giappone. La mia constatazione è chiara: l´influenza di cui gode l´Unione europea allargata, ma anche le aspettative e il rispetto che ispira nel mondo sono in netto contrasto con la sensazione di negatività che si manifesta a volte all´interno dell´Unione. Posso affermare che oggi l´Unione europea è più che mai un attore positivo sulla scena mondiale, a vantaggio delle cittadine e dei cittadini europei. Prendiamo due temi concreti che erano al centro dei dibattiti del G8: il riscaldamento climatico e le questioni dello sviluppo, due settori in cui l´Europa ha assunto l´iniziativa a livello mondiale. Gli Stati Uniti si sono ora associati a noi nella lotta contro i cambiamenti climatici aderendo in massima parte alle nostre posizioni. È un successo che dobbiamo all´unità europea. Secondo esempio: lo sviluppo e, in particolare, l´impennata dei prezzi alimentari che compromette il conseguimento di tutti gli obiettivi del millennio per lo sviluppo. Anche in questo caso abbiamo saputo svolgere un ruolo di catalizzatore, grazie alle conclusioni del Consiglio europeo del mese scorso che europeo che accoglieva "con favore l´intenzione della Commissione di presentare una proposta relativa a un nuovo fondo di sostegno all´agricoltura nei paesi in via di sviluppo ". La Commissione europea adotterà la citata proposta la settimana prossima. Conto sul pieno sostegno dei due rami dell´autorità di bilancio perché l´Europa possa fornire rapidamente l´aiuto contemplato agli agricoltori dell´Africa, in stretta cooperazione con le organizzazioni multilaterali competenti. Tale sostegno è fondamentale perché abbia luogo "la rivoluzione verde" di cui il continente nostro vicino ha bisogno per garantire la stabilità e la prosperità che, come tutti sappiamo, rientrano anche nell´interesse diretto dell´Europa. Come chiesto dal Consiglio europeo, la nostra proposta si collocherà nel quadro delle attuali prospettive finanziarie. La logica del nostro intervento consiste nell´assegnare le risorse che l´Europa risparmia nell´ambito della sua politica interna di sostegno agricolo grazie all´aumento dei prezzi internazionali a coloro che soffrono maggiore di quest´aumento. È un bell´esempio di solidarietà tra agricoltori europei e africani, nonché una buona illustrazione di come la Pac e la politica di sviluppo possano e debbano andare di pari passo. Insomma, le preoccupazioni sono reali, ma altrettanto vero – oggi più che mai, è che l´Unione europea si rivela indispensabile alla loro soluzione. Anziché crogiolarsi in quel sentimento che io chiamo "crisofilia"; valorizziamo quindi l´azione concreta e positiva dell´Unione europea! I cittadini europei si rivolgono a noi in attesa di risposte. La migliore risposta da dare consiste nel parlare un linguaggio veritiero e al contempo fare prova di coraggio politico. Due qualità, ne converrete, che non mancano alla presidenza francese! Messa alla prova, l´Europa deve dare buona prova di sé. Dobbiamo concentrarsi sulle politiche che avvicinano l´Europa ai cittadini e ne cambiano la vita quotidiana. Più che mai, la nostra meta rimane dunque l´Europa dei risultati. Da parte mia, sono fiducioso. Perché le priorità della vostra presidenza consentiranno all´Europa di raccogliere le sfide principali dinnanzi alle quali si trova, e al contempo di preparare le sfide di domani. Mi compiaccio pertanto della priorità che la presidenza francese accorda all´attuazione di una politica integrata dell´energia e di lotta al riscaldamento climatico. Conosciamo la vostra determinazione a concludere quest´accordo strategico entro la fine dell´anno, il che consentirebbe all´Unione di affrontare da una posizione migliore i negoziati di Copenaghen tra un anno. La Commissione apporterà il suo pieno sostengo alla conclusione di un accordo ambizioso ed equilibrato con il Parlamento europeo e gli Stati membri. Ne ho fatto una priorità per la mia istituzione. Dobbiamo inoltre progredire verso una politica d´immigrazione controllata in Europa. Occorre innanzitutto disciplinare l´immigrazione di cui ha bisogno un´Europa che invecchia, in alcuni settori economici chiave, e alla quale devono essere garantite condizioni d´integrazione degne. L´adozione della "carta blu" nel corso della vostra presidenza sarebbe un passo importante in questa direzione. Ma occorre anche trattare l´immigrazione clandestina e lo sfruttamento che spesso ne deriva, in particolare facendo avanzare la proposta di sanzionare i datori di lavoro che danno occupazione a lavoratori clandestini. Infine, dobbiamo instaurare norme comuni europee per l´asilo. Sono naturalmente temi delicati, nei quali è fin troppo facile incorrere in polemiche e malintesi. Per questo motivo la Commissione ha voluto proporre una base equilibrata e ha presentato dieci grandi principi per progredire assieme. Mi compiaccio dell´accoglienza favorevole che i Ministri della giustizia e dell´interno hanno riservato a quest´approccio integrato in occasione della loro riunione informale a Cannes questa settimana. Un´altra riforma che ci attende in futuro è la modernizzazione della nostra agenda sociale. Non ci possono essere modelli economici dinamici e competitivi senza una reale strategia d´investimenti sociali per prevenire i rischi di povertà, di esclusione e di marginalizzazione. La Francia ha inserito tra le sue priorità la nuova agenda sociale presentata dalla Commissione europea alcuni giorni fa. Me ne rallegro. Per preparare il futuro degli Europei, dobbiamo offrire loro delle opportunità, l´accesso a servizi di qualità, quali l´istruzione e le cure sanitarie, e solidarietà. Nessuno in Europa deve essere lasciato al margine della società. Signore e Signori, Saranno avviati lavori in molti altri campi nel corso del semestre. E se mi è ancora consentito sottolinearne due, vorrei citare quelli della difesa europea e dell´Unione per il Mediterraneo, che sarà inaugurata domenica a Parigi. Queste sono a mio avviso due opportunità che si presentano all´Europa per affermare il suo ruolo nel mondo. Anche qui, spetta ancora a noi trasformare queste opportunità in realtà concrete. Auguro il massimo successo alla presidenza francese del Consiglio, garantendole il pieno sostegno della Commissione nel corso di questo semestre che si annuncia appassionante. Infatti, il primo compito delle donne e degli uomini politici non è proprio quello di saper far fronte alle sfide quando si presentano, e intensificare gli sforzi per superarle con successo? Potremo fare molto se procediamo insieme. Desidero qui encomiare pubblicamente gli sforzi intrapresi da molti mesi dalle autorità francesi, al più alto livello, per lavorare a stretto contatto con le istituzioni europee. Le Istituzioni, la presidenza, gli Stati membri: dobbiamo lavorare tutti di concerto. È questa la chiave del successo comune che dobbiamo ai cittadini europei. . .  
   
   
UE: QUADRO DI VALUTAZIONE DEL MERCATO INTERNO: I MIGLIORI RISULTATI MAI REGISTRATI – GLI STATI MEMBRI RAGGIUNGONO UN NUOVO OBIETTIVO PRIMA DEL PREVISTO  
 
 Bruxelles, 14 luglio 2008 - Gli Stati membri non hanno mai raggiunto risultati migliori sotto il profilo dell’attuazione delle regole del mercato interno nel diritto nazionale: è quanto risulta dal più recente quadro di valutazione del mercato interno della Commissione europea. In media solo l’1,0% delle direttive del mercato interno il cui termine di attuazione è scaduto non sono attualmente recepite nel diritto nazionale, a fronte dell’1,2% nel dicembre del 2007. Ciò significa che gli Stati membri sono già in linea con il nuovo obiettivo dell’1,0% concordato dai capi di Stato, da raggiungere entro il 2009. Diciotto Stati membri hanno raggiunto il nuovo obiettivo, o si trovano al di sotto della percentuale di deficit fissata, mentre la Bulgaria è il primo Stato membro a registrare un deficit di recepimento dello 0%. Dieci Stati membri hanno ottenuto il loro migliore risultato in assoluto. La tendenza generale è positiva anche per quanto riguarda la corretta applicazione delle norme del mercato interno: 15 Stati membri sono riusciti a ridurre il numero di procedimenti d’infrazione a loro carico. Il numero globale dei procedimenti resta però relativamente elevato e la messa in conformità richiede tempi troppo lunghi. Il testo integrale del più recente quadro di valutazione del mercato interno è disponibile al seguente indirizzo: http://ec. Europa. Eu/internal_market/score/index_en. Htm Il commissario per il mercato interno e i servizi, Charlie Mccreevy, ha dichiarato: “Sono lieto di constatare che gli Stati membri hanno raggiunto il nuovo obiettivo dell’1% prima del temine fissato dal Consiglio europeo. È un’impresa notevole e merita uno speciale encomio. Spero che questa tendenza molto positiva si confermi nei prossimi quadri di valutazione. Ma un’attuazione entro i termini non basta: Il mercato unico deve funzionare bene nella pratica. In futuro metteremo maggiormente l’accento sulla corretta attuazione delle norme del mercato unico a livello nazionale e sull’intensificazione della cooperazione con gli Stati membri in questo settore. ” Attuazione delle direttive sul mercato interno - Con una percentuale dell’1,0% il deficit medio di recepimento (ossia la percentuale di direttive sul mercato interno non recepite nell’ordinamento interno nei termini previsti) dei 27 Stati membri corrisponde al nuovo obiettivo da raggiungere entro il 2009 e si situa ben al di sotto dell’obiettivo originario dell’1,5%. 18 Stati membri hanno raggiunto il nuovo obiettivo dell’1,0%. 10 Stati membri hanno ottenuto il loro miglior risultato in assoluto: Belgio, Germania, Estonia, Grecia, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Romania e Slovacchia. 3 Stati membri hanno eguagliato il loro miglior risultato: Spagna, Malta e Slovenia. La Bulgaria è al primo posto con un deficit di recepimento dello 0%. La Slovacchia, la Romania, la Germania, la Lettonia e la Lituania non raggiungono l’obiettivo di un deficit dello 0% per sole 10 direttive. 4 Stati membri che 6 mesi fa avevano mancato l’obiettivo futuro dell’1% lo hanno ora raggiunto. Si tratta di Francia, Finlandia, Ungheria e Irlanda. La Svezia ha un deficit di recepimento dello 0,8% e il Regno Unito dello 0,9%, in calo rispetto all’1,0% del dicembre 2007. La Grecia è riuscita per la prima vola a ridurre il suo deficit di recepimento all’1,4%. Gli Stati membri continuano tuttavia a procedere a diverse velocità: se gli Stati membri il cui deficit di recepimento continua ad essere superiore all’1,5% riuscissero a portarlo all’1,5%, il deficit medio dell’Ue scenderebbe sotto l’1%. Belgio, Danimarca, Paesi Bassi, Austria e Polonia hanno invertito la loro tendenza positiva di sei mesi fa. In ordine decrescente di deficit di recepimento, la Repubblica ceca, il Portogallo, la Polonia, il Lussemburgo e Cipro non hanno ancora raggiunto l’obiettivo dell’1,5%. Tuttavia in quest’ultimo semestre il Lussemburgo, la Repubblica ceca e (in misura minore) il Portogallo hanno compiuto sensibili progressi nella riduzione del loro deficit. D’altra parte il deficit di recepimento di Cipro è aumentato per la terza volta consecutiva ed è così tornato a collocarsi allo 1,7% come tre anni fa. Anche per la Polonia il deficit di recepimento è leggermente aumentato rispetto all’ultima volta, passando dall’1,7% all’1,8%. Se il deficit di recepimento viene suddiviso per settore si vede che all’origine della percentuale più alta di direttive non ancora recepite (7,9%) sono le norme sulla libera circolazione delle persone. Subito dopo vengono le norme comunitarie sui servizi finanziari, con un deficit di recepimento del 4,5%. Questi due settori sono quindi quelli in cui i cittadini e le imprese possono meno beneficiare del pieno potenziale del mercato interno. Infrazioni - La classifica degli Stati membri in base al numero di procedimenti di infrazione a loro carico è quasi immutata rispetto al dicembre 2007 e vede sempre in testa l’Italia con il numero maggiore di procedimenti. Benché la media Ue di 48 procedimenti di infrazione sia quasi uguale a quella del semestre passato (49 casi), la tendenza generale è positiva. 15 Stati membri sono riusciti a ridurre il numero dei procedimenti di infrazione, contro 10 Stati membri nel semestre scorso. La maggiore riduzione nel numero di procedimenti di infrazione è stata registrata dall’Italia (7), seguita dal Regno Unito e dall’Irlanda (6). La Bulgaria, con un numero doppio di procedimenti, ha registrato l’aumento maggiore. Se però si tiene conto del fatto che la Bulgaria è entrata a far parte dell’Ue solo recentemente, questo dato non stupisce e il numero globale di procedimenti resta comunque molto basso. Le norme ambientali sono sempre quelle all’origine del maggior numero di procedimenti (23%), seguite da quelle in materia di fiscalità e unione doganale (18%). Nei settori dell’energia e dei trasporti, degli appalti pubblici e dei servizi i procedimenti di infrazione sono diminuiti dell’1%. I benefici del mercato interno e l’importanza del recepimento Il mercato interno è un elemento chiave per il conseguimento dell’obiettivo dell’Ue di creare maggiore crescita e occupazione. Esso ha consentito di creare milioni di posti di lavoro e miliardi di euro di ricchezza. Il mercato interno offre ai cittadini dell’Ue una scelta più ampia di beni e servizi di qualità e una maggiore libertà di viaggiare, lavorare, studiare e vivere in altri paesi dell’Ue, consentendo allo stesso tempo un’allocazione più efficiente delle risorse e offrendo maggiori opportunità commerciali alle imprese. Ma il mercato interno non può dispiegare tutto il suo potenziale se la normativa approvata a livello europeo non viene effettivamente recepita e applicata da tutti gli Stati membri. . .  
   
   
STRASBURGHO: VOGLIAMO CHE TUTTI I PAESI UE RATIFICHINO IL TRATTATO DI LISBONA  
 
Strasburgo, 14 luglio 2008 Passaggio classico per i media sono le conferenze stampa dei gruppi politici del martedì e del mercoledì costituiscono un appuntamento giornalistico da non perdere per raccogliere posizioni e opinioni politiche sugli argomenti all´ordine del giorno della sessione plenaria. Ecco di cosa si è discusso questa settimana. Presidenza francese dell´Ue - Alla vigilia della presentazione di Sarkozy del semestre di presidenza francese Ue ai deputati, i leader dei principali gruppi politici al Parlamento hanno detto la loro. Joseph Daul, in rappresentanza del gruppo del partito popolare europeo e democratici europei (Ppe-de), ha dichiarato che il suo gruppo è in linea con le priorità del semestre francese. Risolvere il nodo del Trattato sarà un´importante sfida: "Vogliamo che tutti i paesi Ue ratifichino il Trattato di Lisbona", ha dichiarato Daul, che si è detto pronto a vedere come risolvere il ruolo dell´Irlanda. "Non vogliamo un´Europa a due velocità". Un concetto ripreso dal leader del gruppo socialista Martin Schulz, che ha affermato che il suo gruppo si aspetta un semestre "al servizio dell´Europa, non viceversa". Ortodossia e demagogia, il mix usato da Francis Wurtz, leader del gruppo confederale della sinistra unitaria europea (Gue/ngl), per descrivere l´approccio dell´esecutivo francese, criticato per la mancanza di una politica sociale. Il leader del gruppo dell´alleanza dei democratici e dei liberali per l´Europa Graham Watson (Alde), ha invece accolto con favore la proposta francese di creare un´Unione del Mediterraneo, che rianimi "il moribondo processo di Barcellona". Giochi Olimpici - Molti giornalisti hanno chiesto ai leader politici le loro posizioni in vista dell´avvenimento sportivo dell´estate 2008, i Giochi Olimpici di Pechino. Elmar Brok del gruppo Ppe-de e Graham Watson dell´Alde si sono divisi sull´opportunità della partecipazione di Sarkozy in veste di presidente dell´Ue alla cerimonia di inaugurazione dei Giochi. Il leader dell´Alde ha infatti chiesto di boicottare la cerimonia, rammaricandosi della mancanza di una linea comune europea in materia. Il co-presidente del gruppo Verde Daniel Cohn Bendit, ha dal canto definito "scandalosa" l´attitudine dei gruppi politici Ppe-de e Pse riguardo alla Cina, rea di promettere vaghe concessioni sul dossier Tibet. Rom in Italia - Gran parte dell´attenzione dei media è stata rivolta al dibattito di lunedì 7 nell´emiciclo di Strasburgo, lanciato dall´interrogazione orale di alcuni gruppi politici sulla creazione di una banca dati per le impronte digitali dei rom in Italia. Monica Frassoni, copresidente del gruppo Verde e co-autrice dell´interrogazione, ha rimproverato "il carattere d´emergenza" del governo italiano sulle misure che regolano la presenza dei nomadi nel territorio nazionale. Per la Frassoni non si tratta di un caso prettamente italiano, come chiesto da un giornalista, piuttosto di una questione ampia "di religione ed etnia", e che il Parlamento europeo è il forum più adatto per affrontare la questione. Di tutt´altro avviso la collega italiana Roberta Angelilli del gruppo Unione per l´Europa delle Nazioni (Uen), che ha definito "emergenza sociale" la situazione italiana e tacciato come fuorvianti i commenti di alcuni eurodeputati. Angelilli ha ricordato ai giornalisti come la raccolta di informazioni non riguarderà gruppi etnici: "I dati non significano solo impronte digitali, ma servono per garantire protezione e istruzione. Martin Schulz, leader del gruppo socialista (Pse), ha ricordato ai giornalisti di aver ricevuto rassicurazioni dal ministro degli esteri italiano Franco Frattini, già commissario europeo alla giustizia, circa il rispetto dei diritti fondamentali e delle leggi comunitarie. Il gruppo Indipendenza/democrazia non ha partecipato alle sessioni stampa. . .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, ROM: L´ITALIA SI ASTENGA DAL RILEVARE LE IMPRONTE DIGITALI  
 
Strasburgo, 14 luglio 2008 - Il Parlamento europeo esorta le autorità italiane ad astenersi dal raccogliere le impronte digitali dei rom. Ritiene in particolare inammissibile la violazione dei diritti fondamentali dei bambini e la loro criminalizzazione. Chiede quindi alla Commissione di verificare la compatibilità delle misure italiane con il diritto Ue e invita tutti gli Stati membri a abrogare le leggi che discriminano i rom. Sollecita anche il rafforzamento delle politiche Ue di integrazione e il pieno ricorso ai fondi europei. A seguito dell´acceso dibattito in Aula del 7 luglio scorso, il Parlamento ha adottato con 336 voti favorevoli, 220 contrari e 77 astensioni una risoluzione sostenuta da Pse, Alde, Verdi/ale e Gue/ngl che esorta le autorità italiane «ad astenersi dal procedere alla raccolta delle impronte digitali dei rom, inclusi i minori, e dall’utilizzare le impronte digitali già raccolte, in attesa dell´imminente valutazione delle misure previste annunciata dalla Commissione». Ritiene infatti che ciò «costituirebbe chiaramente un atto di discriminazione diretta fondata sulla razza e l’origine etnica, vietato dall´articolo 14 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, e per di più un atto di discriminazione tra i cittadini dell’Ue di origine rom o nomadi e gli altri cittadini, ai quali non viene richiesto di sottoporsi a tali procedure». Più in particolare, i deputati ritengono «inammissibile» che, con l´obiettivo di proteggere i bambini, questi ultimi «vedano i propri diritti fondamentali violati e vengano criminalizzati». Sostengono, invece, che «il miglior modo per proteggere i diritti dei bambini rom sia di garantire loro parità di accesso a un’istruzione, ad alloggi e a un’assistenza sanitaria di qualità, nel quadro di politiche di inclusione e di integrazione, e di proteggerli dallo sfruttamento». Condividono inoltre la posizione della Commissione, secondo cui questi atti costituirebbero una violazione del divieto di discriminazione diretta e indiretta, prevista dalla direttiva Ue n. 2000/43/Ce che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall´origine etnica, sancito dal trattato. Osservano peraltro che i rom sono «uno dei principali bersagli del razzismo e della discriminazione», come dimostrato «dai recenti casi di attacchi e aggressioni ai danni di rom in Italia e Ungheria. Il Parlamento invita inoltre la Commissione «a valutare approfonditamente le misure legislative ed esecutive adottate dal governo italiano per verificarne la compatibilità con i trattati dell’Ue e il diritto dell’Ue». Esprime poi preoccupazione per il fatto che, a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza, i Prefetti, cui è stata delegata l’autorità dell’esecuzione di tutte le misure, inclusa la raccolta di impronte digitali, «possano adottare misure straordinarie in deroga alle leggi», sulla base di una legge riguardante la protezione civile in caso di “calamità naturali, catastrofi o altri eventi”, «che non è adeguata o proporzionata a questo caso specifico». I deputati si dicono anche preoccupati riguardo all’affermazione - contenuta nei decreti amministrativi e nelle ordinanze del governo italiano - secondo cui la presenza di campi rom attorno alle grandi città costituisce di per sé una grave emergenza sociale, con ripercussioni sull´ordine pubblico e la sicurezza, che giustificano la dichiarazione di uno “stato d´emergenza” per 12 mesi. Più in generale, il Parlamento chiede a tutti gli Stati membri di rivedere e abrogare le leggi e le politiche che discriminano i rom sulla base della razza e dell’origine etnica, direttamente o indirettamente, e sollecita Consiglio e Commissione a monitorare l’applicazione dei trattati dell’Ue e delle direttive dell’Ue sulle misure contro la discriminazione e sulla libertà di circolazione, al fine di «assicurarne la piena e coerente attuazione». Ribadisce, infatti, che «le politiche che aumentano l´esclusione non saranno mai efficaci nella lotta alla criminalità e non contribuiranno alla prevenzione della criminalità e alla sicurezza». Invita poi gli Stati membri a intervenire a tutela dei minori non accompagnati soggetti a sfruttamento, «di qualsiasi nazionalità essi siano». Inoltre, sostengono che, laddove l´identificazione di tali minori sia necessaria, gli Stati membri dovrebbero effettuarla, caso per caso, attraverso procedure ordinarie e non discriminatorie e «nel pieno rispetto di ogni garanzia e tutela giuridica». Il Parlamento, condanna «totalmente e inequivocabilmente» tutte le forme di razzismo e discriminazione cui sono confrontati i rom e altri considerati “zingari” e invita il Consiglio e la Commissione a rafforzare ulteriormente le politiche dell’Ue riguardanti i rom, lanciando una strategia dell’Ue per i rom volta «a sostenere e promuovere azioni e progetti da parte degli Stati membri e delle Ong connessi all’integrazione e all’inclusione dei rom, in particolare dei bambini». Invita inoltre la Commissione e gli Stati membri «a varare normative e politiche di sostegno alle comunità rom, promuovendone al contempo l’integrazione in tutti gli ambiti, e ad avviare programmi contro il razzismo e la discriminazione nelle scuole, nel mondo del lavoro e nei mezzi di comunicazione e a rafforzare lo scambio di competenze e di migliori pratiche». In tale contesto, ribadisce l’importanza di sviluppare strategie a livello dell’Ue e a livello nazionale, avvalendosi pienamente delle opportunità offerte dai fondi dell’Ue, di abolire la segregazione dei rom nel campo dell’istruzione, di assicurare ai bambini rom parità di accesso a un’istruzione di qualità (partecipazione al sistema generale di istruzione, introduzione di programmi speciali di borse di studio e apprendistato). Ma anche di assicurare e migliorare l’accesso dei rom ai mercati del lavoro, di assicurare la parità di accesso all’assistenza sanitaria e alle prestazioni previdenziali, di combattere le pratiche discriminatorie in materia di assegnazione di alloggi e di rafforzare la partecipazione dei rom alla vita sociale, economica, culturale e politica. Con 284 voti favorevoli, 329 contrari e 11 astensioni, l´Aula ha bocciato un emendamento presentato da Roberta Angelilli (Uen, It) e Mario Borghezio (Uen, It) che invitava l´Italia «a continuare il suo impegno per affrontare l´emergenza sociale e umanitaria e per assicurare il ripristino delle condizioni di legalità, sostenendo politiche per la lotta al lavoro nero minorile, allo sfruttamento dei minori e della prostituzione». Prima di procedere al voto, il commissario Barrot ha aggiornato l´Aula sugli ultimi sviluppi intervenuti a seguito dei suoi contatti con il Ministro Maroni ed ha spiegato quanto la Commissione intende fare per assicurare che la normativa europea sia rispettata. Riguardo alle informazioni del governo italiano, ha sottolineato che l´intenzione sarebbe di raccogliere le impronte unicamente se non è possibile stabilire l´identità delle persone e, per quanto riguarda i bambini, si procederebbe in tal senso solo con l´autorizzazione di un giudice. Saranno inoltre depennate dal censimento le richieste di indicare l´etnia e la religione. Alla luce di quanto esposto dal commissario, Manfred Weber (Ppe/de, De) ha chiesto di rinviare la votazione a una prossima sessione. Tale richiesta è stata sostenuta da Roberta Angelilli (Uen, It) che ha sottolineato come la risoluzione - «tutta politica e destituita di fondamento - contenga diversi errori di tipo giuridico. Ma Martin Schulz (Pse, De) si è opposto asserendo che il governo italiano aveva fornito informazioni solo parziali. La richiesta di rinvio è quindi stata respinta dall´Aula con 293 voti favorevoli e 316 contrari. .  
   
   
PESARO EUROPA ECONOMIA DEMOCRAZIA SICUREZZA L´UNIONE EUROPEA NEI FATTI, NELLE PROPOSTE, NELLE OPINIONI 17 – 18 – 19 LUGLIO 2008  
 
Roma, 14 luglio 2008 - "Pesaro Europa, un´opportunità ed un buon esempio per ravvicinare i cittadini europei": questo il senso del primo Festival italiano dedicato ai temi dell´Unione europea, secondo Pier Virgilio Dastoli, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Con queste parole si è chiusa la conferenza stampa di presentazione del Festival Pesaro Europa, festival che si terrà nella città marchigiana nei giorni 17 18 19 luglio, primo evento in Italia in cui si parlerà unicamente di Europa. L’iniziativa è stata illustrata oggi dal sindaco Luca Ceriscioli, dal presidente della provincia di Pesaro Urbino Palmiro Ucchielli, dal professor Roberto Bertinetti dell’università di Trieste e dallo stesso Pier Virgilio Dastoli. Con questo progetto – ha spiegato Ceriscioli – Pesaro Europa riannoda "i fili di una visione capace di pensare anche una piccola città in una proiezione sovranazionale". Per Ucchielli, Pesaro Europa è "un´occasione straordinaria per coinvolgere i cittadini in un percorso di condivisione sui temi europei". Il Festival è co-organizzato dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea con il comune di Pesaro, la provincia di Pesaro Urbino, la Società editrice il Mulino e dall´Antenna Europe Direct. Nella tre giorni si parlerà attraverso talk show e presentazioni di libri di Economia, Democrazia, Sicurezza. Tra gli ospiti Romano Prodi, Pier Virgilio Dastoli, Piero Ignazi, Gianpiero Gramaglia, Giorgio La Malfa, Edmondo Berselli, Giancarlo Mazzuca, Andrea Romano , molti altri docenti universitari e giornalisti. Chiuderanno la tre giorni pesarese il ministro Andrea Ronchi ed alcuni sindaci italiani; Pesaro Europa sarà dunque un’occasione di incontro e di confronto dove l’Unione europea sarà al centro delle iniziative di piazza del Popolo nella cittadina marchigiana; l’esempio di come un tema giudicato, a torto o a ragione, lontano dalla gente possa essere affrontato in maniera aperta e popolare. .  
   
   
UE: FVG COORDINA UFFICI REGIONI ITALIANE A BRUXELLES  
 
Trieste, 14 luglio 2008 - L´ufficio di collegamento della Regione Friuli Venezia Giulia con le istituzioni europee a Bruxelles, è stato autorizzato ad assumere il coordinamento degli analoghi uffici delle Regioni italiane per il secondo semestre 2008. Lo ha comunicato il 10 luglio alla Giunta regionale l´assessore alle Relazioni comunitarie, Federica Seganti, sottolineando che l´obiettivo di questo semestre è il rilancio del ruolo degli uffici regionali italiani a Bruxelles in sintonia con le altre presenze istituzionali italiane e in collaborazione con le regioni europee. .  
   
   
COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA: A TRIESTE CONFERENZA FINALE "PORTUS"  
 
Trieste, 14 luglio 2008 - Si svolgerà martedì 15 luglio (con inizio alle ore 9. 30) nel Palazzo della Regione in Piazza Unità (Sala Predonzani) a Trieste la Conferenza finale di presentazione dei risultati delle attività svolte nell´ambito del progetto di cooperazione transfrontaliera "Portus" - Perspectives On Inter-regional Transport Unitary System: Development of Integrated Logistic System between the main central and northern Adriatic Ports and their connection with existing Pan-european Corridors and Axis. Il progetto Portus nasce dall´esigenza di valutare, definire e giungere allo sviluppo di una strategia comune volta a un miglioramento della competitività del sistema marittimo Adriatico, anche grazie al potenziamento delle connessioni tra i principali porti regionali e la Rete di Trasporti Trans-europea (Ten-t). Dopo l´introduzione affidata all´Assessore alla Pianificazione territoriale, energia, mobilità e infrastrutture di trasporto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, interverranno il presidente dell´Autorità portuale di Trieste, Claudio Boniciolli; il General manager dell´In. C. E. - Iniziativa Centro Europea, Giuseppe Razza; Stefano Soriani, della Università Ca´ Foscari di Venezia; Rino Rosini, Direttore generale dell´Istituto Trasporti e Logistica della Regione Emilia-romagna; Paolo Pasquini, Dirigente Mobilità, trasporti e relative infrastrutture della Regione Marche; Giuseppe Fasiol, Commissario straordinario per l´attuazione dell´Intesa Generale Quadro nel settore dei trasporti della Regione Veneto; Mauro Zinnanti, Direttore del Servizio logistica e trasporto merci della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Il progetto Portus è nato dalla necessità di sviluppare una strategia comune tra i porti, volta a un miglioramento della competitività del sistema marittimo Adriatico, anche grazie al potenziamento delle connessioni tra i principali porti regionali e la Rete di Trasporti Trans-europea (Ten-t), e con la volontà di creare una cornice istituzionale ovvero una ´Road map´ che indichi un percorso definito per giungere a veri e propri organismi di cooperazione tra le istituzioni marittime dell´area. Un percorso, dunque, da sviluppare per fasi successive e destinato a toccare gli interessi economici di tutta l´area, ma necessario nell´ottica di quella cooperazione competitiva che deve essere il punto di riferimento per lo sviluppo della portualità del medio alto Adriatico. .  
   
   
APPROVATO PROGETTO PILOTA DOGANALE TRA RUSSIA E UE  
 
Trieste, 14 luglio 2008 - Il progetto pilota per lo scambio delle informazioni doganali tra la Russia e l´Ue prenderà il via il 1 gennaio 2009. Lo rivela un comunicato stampa del sottocomitato Russia-ue sulla collaborazione doganale. Nella prima fase, secondo le agenzie informative russe, il progetto interesserà il flusso di merci dall´Ue alla Russia, per poi essere esteso ai prodotti in uscita dalla Federazione. L´introduzione del programma di interscambio informativo è finalizzata alla riduzione della durata delle procedure doganali e a un miglior coordinamento tra le strutture corrispondenti. .  
   
   
BDI APRE IMPIANTO PRODUZIONE BIODIESEL IN SPAGNA  
 
Trieste, 14 luglio 2008 - La Bdi-biodiesel International Ag, azienda austriaca specializzata nello sviluppo di soluzioni per l´uso industriale delle risorse rinnovabili, ha costruito un nuovo impianto nel nuovo porto di Ferrol/ Gallizia, il sesto in Spagna. La struttura, riporta l´Ice, ha una capacità di 200 mila tonnellate e può produrre 226 milioni di litri di bio-diesel all´anno. Nell´impianto sono stati investiti 47,7 milioni di euro. .  
   
   
UE: STAGE FORMAZIONE BANCHE CREDITO COOPERATIVO A BRUXELLES  
 
Trieste, 14 luglio 2008 - La Federazione delle Banche di credito cooperativo del Friuli Venezia Giulia ha riproposto, all´Amministrazione regionale, la stipula di una Convenzione biennale per lo svolgimento di progetti formativi presso l´Ufficio di collegamento del Friuli Venezia Giulia a Bruxelles. La Regione ha già incoraggiato lo svolgimento di stage finalizzati al completamento della preparazione professionale presso le proprie sedi di Trieste e Bruxelles e il 10 luglio la Giunta regionale, su indicazione dell´assessore ai Rapporti internazionali Federica Seganti, ha pertanto deciso di accettare la proposta e confermato che metterà gratuitamente a disposizione dei corsi i locali, le attrezzature ed il personale dell´Ufficio di collegamento per lo svolgimento delle attività formative. .  
   
   
BANCHE: ABI, “FONDO ESUBERI” EFFICACE MA VA RILANCIATO RIDUCENDO IL PESO FISCALE  
 
Roma, 14 luglio 2008 - Bilancio positivo degli 8 anni di attività del “Fondo di solidarietà per il personale del credito”: 30. 000 dipendenti bancari interessati fino ad oggi, nessun conflitto sociale. Impegno comune con i sindacati per rilanciarlo superando rigidità e riducendo gli oneri fiscali Sono 30. 000 i dipendenti bancari interessati dal 2000 ad oggi dalle opportunità previste dal “Fondo di solidarietà per il personale del credito”, attualmente 7. 500 percepiscono gli assegni straordinari. Il “Fondo esuberi” si è rivelato, infatti, uno strumento valido ed efficace che ha consentito di risolvere al meglio, senza tensioni sociali e oneri per la collettività, esigenze di turnover, anche per favorire l’occupazione dei giovani, e formazione del personale alla luce della profonda trasformazione realizzata dal settore bancario. Abi, nel corso di un convegno a Roma su “Le banche nel quadro della riforma degli ammortizzatori sociali”, ne ha tratto un bilancio positivo sottolineando, tuttavia, alcune criticità. Il Fondo esuberi, operativo fino a giugno 2020, rappresenta “l’ammortizzatore sociale” del settore bancario, che permette di accompagnare i lavoratori alla pensione garantendo loro il mantenimento di un adeguato livello di reddito per un periodo massimo di 60 mesi. In questo scenario, Abi e sindacati, già con un accordo del giugno 2007, hanno assunto l’impegno comune per portare avanti le iniziative necessarie al rafforzamento del Fondo. Nel tempo, infatti, sono cresciuti gli oneri a carico delle imprese bancarie. L’obiettivo deve essere quello di ripristinare soprattutto l’originario regime fiscale. Tuttavia, secondo Abi, occorre tornare ai presupposti e agli obiettivi sui quali si è fondato l’impianto del Fondo stesso, anche per quanto riguarda il sistema della volontarietà di accesso da parte del lavoratore. .  
   
   
MONTEPASCHI AVVIA TRATTATIVA ESCLUSIVA PER CEDERE IL 66% DI MPS AM SGR SCELTO IL CONSORZIO FORMATO DA FRM HOLDINGS LTD E CLESSIDRA SGR SPA  
 
 Siena, 14 Luglio 2008 – Nella riunione del 10 luglio, il consiglio di amministrazione di banca Monte dei Paschi di Siena ha deciso di avviare trattative in esclusiva con il consorzio formato da Frm Holdigns Ltd e Clessidra Sgr Spa, finalizzate al perfezionamento degli accordi relativi alla cessione del 66% di Mps Asset Management Sgr. Con oltre 15 miliardi di dollari di masse gestite ed operante in Gran Bretagna, Stati Uniti, Giappone e Australia, Frm è un gruppo leader di mercato a livello globale nella gestione dei fondi hedge, con un’offerta di oltre 150 fondi hedge single e multi-strathegy destinata principalmente ad investitori istituzionali, inclusi fondi pensione, banche centrali, governi, società assicurative e di asset management. Clessidra è uno dei principali operatori indipendenti nel settore del private equity in Italia, avendo costituito un primo fondo con una dotazione di oltre 800 milioni di euro ed avendo maturato un positivo track-record in operazioni di investimento in società italiane di mediegrandi dimensioni con un posizionamento competitivo ed elevate prospettive di crescita. .  
   
   
AZIENDA ITALIA, LA SALUTE DELLE IMPRESE SOTTO LA LENTE DEI DATI UFFICIALI, DEL RATING E DEI PAGAMENTI NONOSTANTE LA CRESCITA DEL FATTURATO E IL MIGLIORAMENTO DEI RISULTATI D’ESERCIZIO, AUMENTANO LE PROBABILITÀ DI INSOLVENZA  
 
 Milano, 14 luglio 2008 - Lince (Gruppo Teamsystem Lince), uno dei principali provider italiani di rating e informazioni economiche per le imprese, presenta la ricerca “Azienda Italia, la salute delle imprese sotto la lente dei dati ufficiali, del rating e dei pagamenti”. La ricerca è il risultato delle elaborazioni dei dati 2007 di Unioncamere-infocamere, Movimprese, e dei dati del proprio database. L’obiettivo della ricerca è fotografare la realtà economica con cui le imprese italiane si relazionano quotidianamente attraverso l’analisi di dati raccolti su tutto il territorio del paese, mettendo a confronto i dati ufficiali con quelli raccolti sulle singole aziende. “Oggi le aziende hanno bisogno di un’informazione esatta, facile da utilizzare e soprattutto predittiva”, ha commentato Edoardo Romeo, Direttore Generale di Lince. “Non sempre i dati ufficiali riescono a fotografare la realtà economica delle imprese. I dati della nostra ricerca vogliono essere un suggerimento concreto alle aziende per permettere loro di prendere la giusta decisione in tempi rapidi”, ha concluso Romeo. Secondo i dati ufficiali, nel 2006 le aziende con fatturato in diminuzione sono in calo, 31,4% rispetto al totale; mentre le aziende con fatturato in aumento sono incrementate, 68,6% rispetto al totale. E’ in crescita anche il numero delle imprese con il risultato d’esercizio in miglioramento: 53,1% sul totale. Il primo dato preoccupante che emerge dalla ricerca è però il peggioramento della rischiosità di sistema. Il tasso di insolvenza delle aziende italiane, infatti, è passato dall’1,58% del 2006 all’1,71% per il 2007. Complessivamente, il sistema è sceso di una classe di rating: da B. 13 a B. 14. In termini settoriali, le probabilità di insolvenza per le aziende del settore tabacchi, abbigliamento e agricoltura rimangono quelle con il tasso più alto, mentre il settore farmaceutico si conferma, in linea con i dati 2006, quello con la più bassa probabilità di insolvenza. Secondo i dati elaborati da Lince, lo scorso anno la media dei tempi di pagamento si è allungata. I tempi concordati erano di 76 giorni, più 5 rispetto al 2006, mentre l’effettivo pagamento avviene dopo 98 giorni. Nel 2007 sono stati toccati i 41 giorni di ritardo con un aumento medio del 20,6% rispetto al 2006. La situazione più allarmante risulta nel commercio al dettaglio dove i settori delle macchine agricole, oro e gioielli hanno addirittura raddoppiato i tempi di ritardo dei pagamenti con rispettivamente; 58 giorni e 47 giorni di ritardo rispetto al 2006. Tra i più affidabili troviamo il commercio al dettaglio di prodotti petroliferi, solo 25 giorni di ritardo e i grossisti del settore farmaceutico, 21 giorni di ritardo rispetto al 2006. E’ significativo l’onere finanziario che le aziende devono sopportare per far fronte ai ritardi nei pagamenti: circa 6,2 miliardi (considerando il solo costo finanziario) pari allo 0,4 % del Pil italiano. A questo onere si devono aggiungere gli altri costi aziendali tra cui quelli delle risorse impegnate nei solleciti dei pagamenti e le eventuali spese legali. Lince ha inoltre interrogato il proprio database con l’obiettivo di analizzare il fenomeno dei fallimenti e osservarne il trend. I dati del primo trimestre 2008 mostrano una diminuzione del fenomeno registrando solo 1. 712 alla data del 31 marzo. Questi dati devono essere interpretati tenendo presente il decreto correttivo della legge fallimentare, che ha modificato i requisiti di fallibilità delle imprese (gennaio 2008). Esaminando i dati relativi al primo semestre 2007 invece, emerge una drastica riduzione dei fallimenti che supera il 50%; mentre i dati del secondo semestre registrano una diminuizione del 45,1% rispetto allo stesso periodo del 2006. Questi dati devono tenere conto delle modifiche in merito ai “soggetti non fallibili”, introdotte dalla riforma fallimentare di luglio 2006. I dati sulle pregiudizievoli gravi del primo trimestre 2008 mostrano un trend decrescente, registrando 32. 665 eventi negativi al 31 marzo. Il triennio 2005/2007 registra una diminuzione del fenomeno. Infatti, nel 2006 gli eventi negativi sono diminuiti del 10,3% rispetto al 2005, mentre nel 2007 si è registrata un’ulteriore flessione dell’11,2%. Nell’interpretare quest’ultimo dato bisogna tenere conto della direttiva di Equitalia S. P. A. (5 luglio 2007) che ha definito le soglie minime di importi da riscuotere sotto le quali l’ipoteca legale non va usata. Anche il numero dei protesti è mediamente diminuito negli ultimi 10 anni; tuttavia questo è dovuto a una serie di elementi che vanno tenuti in considerazione nell’analisi. Da una parte l’utilizzo di sistemi di incasso e di pagamento elettronici ha ridotto l’uso delle cambiali (tratte e pagherò) e di assegni, dall’altra le diversità e gli squilibri economici esistenti tra le varie aree geografiche e l’evoluzione tecnologica hanno portato a una riduzione del valore di protesto quale indicatore delle abitudini di pagamento delle imprese. Nel primo trimestre 2008 il numero dei protesti sulle persone giuridiche è aumentato dello 0,9%, mentre è diminuito dello 0,9% quello a carico delle persone fisiche rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Analizzando il fenomeno dei protesti per persona fisica o giuridica, emerge che tra il 2005/2007 il 72% delle insolvenze era a carico delle persone fisiche, mentre il restante 28% riguardava le società. Nel 2007 il tasso di crescita delle imprese è stato pari solamente allo 0,75% contro l’1,21% del 2006, registrando il valore più basso degli ultimi 7 anni. Infatti, nel corso del 2007 si sono iscritte al Registro delle Imprese 436. 025 nuove imprese a fronte di 390. 209 cancellazioni. Il bilancio si è chiuso con 45. 816 unità rappresentando il saldo più contenuto degli ultimi sette anni. Analizzando i dati per macro aree geografiche emerge che nel 2007 tutte hanno registrato un tasso di crescita positivo; il Centro (+1,43%) si è confermato come l’area che ha registrato il saldo più alto. Al di sopra della media nazionale anche il Nord-ovest (+0,99%), mentre a sorpresa il Nord-est ha registrato una minore crescita con un solo 0,20%, valore più basso anche del Mezzogiorno che è cresciuta dello 0,46%. Anche per il 2007 è l’agricoltura il settore che ha registrato la riduzione più significativa delle imprese (-21. 935). Negativo anche il saldo del settore manifatturiero (-4. 453) e quello dei trasporti, magazzinaggio e comunicazioni (-2. 399). Il primo posto, in termini postivi, spetta al settore delle costruzioni con un saldo di +29. 691 unità, una crescita del +3,58% rispetto al 2006. .  
   
   
LOMBARDIA/RUSSIA. RILANCIATA COLLABORAZIONE CON NOVOSIBIRSK FORMIGONI E TOLOKONSKY SOTTOSCRIVONO DICHIARAZIONE DI INTENTI IMPULSO ALLO SVILUPPO DI PICCOLA IMPRESA, MODA, INNOVAZIONE  
 
Milano, 14 luglio 2008 - Una collaborazione più sistematica tra Regione Lombardia e Amministrazione della Regione di Novosibirsk è stata sancita oggi, al Palazzo della Regione, con la firma di una Dichiarazione di Intenti da parte del presidente Roberto Formigoni e del governatore Viktor Tolokonsky. "In questo modo - ha spiegato Formigoni - offriamo un quadro istituzionale alle numerose collaborazioni in atto, favorendo le sinergie ed aprendo la strada ad ulteriori forme di cooperazione a tutti i livelli". L´accordo individua alcuni settori strategici su cui investire: dal sostegno alle piccole e medie imprese all´innovazione tecno-scientifica, dalla formazione all´ambiente, dal turismo alla cultura, moda e design. Si tratta di un´azione, già avviata con la missione istituzionale della Lombardia a Novosibirk nel giugno dello scorso anno, che coinvolge come protagonisti i soggetti del nostro sistema economico. "Anche il percorso di avvicinamento all´Expo 2015 - ha sottolineato ancora Formigoni - può aprire nuove significative occasioni di collaborazione, per promuovere nelle nostre regioni e nei nostri Paesi uno sviluppo sostenibile, che sia realmente a misura d´uomo". Tolokonsky, che era stato invitato a venire in Lombardia dallo stesso persidente Formigoni, guida una delegazione in visita alla nostra regione dall´8 al 14 luglio. La stessa delegazione, ha avuto stamani un incontro di lavoro, concluso appunto con la firma dell´accordo, con una rappresentanza lombarda formata, oltre che dallo stesso Formigoni, dai sottosegretari alla presidenza della Regione, Claudio Morpurgo e Robi Ronza, il vicepresidente di Confindustria Lombardia Adriana Silvia Sartor il direttore dell´Ice di Milano Giovanna Sturari, oltre a rappresentanti del mondo imprenditoriale, bancario, camerale e universitario. La collaborazione con la regione siberiana della Federazione Russa ha una rilevanza strategica. Come ha sottolineato Tolokovsky, l´economia di Novosibirsk registra una crescita ininterrotta da anni, ha una forte percentuale di investimenti rispetto al Pil (25%), punta sullo sviluppo della ricerca (disponendo della sezione siberiana delle Accademie delle Scienze, in una cittadella di 90. 000 abitanti di cui metà occupati nell´università, e delle infrastrutture (essendo lo snodo di passaggio fondamentale tra Europa e Asia sud orientale). Si rafforza dunque la partnership istituzionale, gettando le basi per la realizzazione del progetto di un Forum interparlamentare delle regioni russe ed italiane; e quella economica, ad esempio con il procedere dell´attuazione dell´accordo biennale nel settore della moda, per la distribuzione delle piccole e medie imprese lombarde di abbigliamento e pelletteria. Nell´ambito del trasferimento tecnologico, è in fase di studio un progetto per lo sviluppo di processi innovativi nelle imprese lombarde, promosso dall´Agenzia per la Russia, in collaborazione con l´Accademia delle Scienze di Novosibirsk. Fra le tante iniziative di cooperazione allo sviluppo merita di essere ricordato il progetto "Maksora-casa Golubka" per l´accoglienza delle ragazze madri in difficoltà, frutto di una feconda collaborazione tra Ong lombarde e partner locali. .  
   
   
ISRAELE-PALESTINA,SUMMIT IN REGIONE SU VALICHI GAZA  
 
Milano, 14 luglio 2008 - Regione Lombardia ha ospitato nelle giornate dell´8 e 9 luglio, un seminario israelo-palestinese a porte chiuse sul problema della riapertura dei valichi di Gaza. Vi hanno partecipato 20 importanti personalità ed esperti di sicurezza israeliani, palestinesi, egiziani ed europei. La delegazione israeliana era guidata da Yair Hirschfeld, direttore Generale di Ecf e uno degli architetti degli Accordi di Oslo, mentre quella palestinese è stata guidata da Jibril Rajoub, già capo dei servizi di sicurezza palestinesi. Era presente anche un rappresentante di Eubam, la Forza europea già presente a Rafah, al confine con l´Egitto. Come è noto, la recente tregua stipulata tra israeliani e palestinesi di Gaza con la mediazione egiziana prevede una graduale riapertura dei valichi, contestualmente al negoziato per lo scambio dei prigionieri. Ciò ha reso ancora più attuale e rilevante l´iniziativa del seminario, anche per la non casuale presenza dei rappresentanti egiziani. Portando in apertura dei lavori il saluto del presidente della Regione Roberto Formigoni ai partecipanti al seminario, Robi Ronza, sottosegretario alle Relazioni internazionali di Regione Lombardia, ha ricordato che "il sostegno alla ricerca di soluzioni concrete della crisi israelo-palestinese è una costante dell´attività in sede internazionale di Regione Lombardia. In tale prospettiva abbiamo tra l´altro in atto accordi di cooperazione in materia sanitaria sia con Israele che con l´Autorità Palestinese e abbiamo recentemente partecipato a Betlemme, unica rappresentanza italiana, alla Conferenza per gli investimenti in Palestina co-presieduta da Tony Blair e dal presidente Abu Mazen". Promosso dal Cipmo, Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente, in cooperazione con il Palestinian Center for Strategic Studies di Ramallah e la Economic Cooperation Foundation (Ecf)di Tel Aviv, il seminario fruiva del contributo del Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale Mediterraneo e Medio Oriente - come pure del patrocinio della Presidenza del Consiglio Comunale di Milano. I lavori sono stati coordinati da Janiki Cingoli, Direttore del Cipmo. Nel comunicato diffuso dal Cipmo al termine dei lavori si legge "che la situazione a Gaza e le condizioni necessarie per arrivare alla riapertura dei valichi sono state oggetto di ampio dibattito. Vi è stato accordo unanime sul fatto che ogni presenza internazionale postula prioritariamente un accordo tra le parti interessate e richiede altresì il superamento della divisione interpalestinese, che deve essere favorito e non ostacolato dalla Comunità internazionale. Vi è stato altresì totale accordo sul ruolo essenziale che le diverse rappresentanze arabe, a partire dall´Egitto, e includendo Giordania, Arabia Saudita, e altre realtà dell´area, dovranno e potranno svolgere per superare la crisi interna palestinese e per l´attuazione di tale presenza internazionale. Tutti hanno altresì sottolineato come la profondità del fossato tra le parti, determinato dalle condizioni di insicurezza e di frustrazione in cui vivono sia la popolazione israeliana che quella palestinese, deve essere superata attraverso il consolidamento della tregua in atto, garantendo la fine del lancio dei missili sulle città israeliane di confine e ponendo termine al blocco di Gaza". .  
   
   
IN VENETO VICE PRIMO MINISTRO DELLA SLOVACCHIA  
 
Venezia, 14 luglio 2008 - Gli interessi e le prospettive di sviluppo nei rapporti tra Veneto e Slovacchia sono stati tra i temi toccati nel corso dell’incontro che l’assessore regionale Oscar De Bona ha avuto l’ 11 luglio a Palazzo Balbi con il vice primo ministro della Repubblica Slovacca Dusan Caplovic, accompagnato dall’ambasciatore in Italia Stanislav Vallo. La Slovacchia è stato indipendente dal 1993 e nel 2004 è entrata a far parte dell’Unione Europea. Lo scorso 29 aprile la Regione del Veneto ha sottoscritto con la Regione autonoma di Bratislava un protocollo d’intesa per promuovere la realizzazione di iniziative congiunte in vari settori, tra cui lo sviluppo delle imprese, la formazione, il turismo e i programmi europei. Visto l’interesse degli imprenditori veneti, proprio agganciandosi a questo accordo – ha detto De Bona – sicuramente potranno essere individuate ulteriori iniziative di collaborazione con la Slovacchia, che avranno senz’altro il sostegno della Regione. De Bona ha fatto riferimento anche alla comune appartenenza all’Unione Europea che mette a disposizione risorse consistenti per i progetti di cooperazione, per cui il Veneto è più che disponibile a diventare partner privilegiato della Repubblica Slovacca. De Bona ha fatto presente, tra l’altro, che sta nascendo un’associazione di emigrati veneti in Slovacchia, mentre la comunità slovacca in Veneto risulta pienamente integrata. Il vice primo ministro Caplovic ha confermato il grande interesse a sviluppare relazioni ancora più strette tra le due realtà, sia sul fronte delle iniziative imprenditoriali ed economiche, sia della cultura. Ha infine espresso l’auspicio che si trovino le modalità operative per poter mandare giovani slovacchi delle scuole superiori per un anno, con borse di studio, anche in istituto scolastici veneti, come già avviene in altri Paesi europei. .  
   
   
SISTEMI SOCIALI E SANITARI DEL VENETO E DELLA FINLANDIA A CONFRONTO  
 
Venezia, 14 luglio 2008 - Un approfondito confronto sui sistemi sociali e sanitari del Veneto e della Finlandia (3 milioni di abitanti) si è tenuto il 9 luglio a Palazzo Balbi, sede della Giunta veneta, durante l’incontro tra gli Assessori regionali alle politiche sanitarie Sandro Sandri e alle politiche sociali Stefano Valdegamberi che hanno ricevuto la signora Liisa Hyssala, Ministra degli Affari Sociali e della Salute della Finlandia, in visita a Venezia. La Ministra finlandese era accompagnata da Outi Kuivasniemi dirigente del Ministero, Pauli Makela Ambasciatore finlandese in Italia e Nicola Falconi Console generale onorario della Finlandia a Venezia. Valdegamberi e Sandri hanno descritto le caratteristiche delle politiche venete a partire dalla forte integrazione tra sociale e sanitario, dalla responsabilità programmatoria delle Regioni in materia, dall’esperienza consolidata e virtuosa del Veneto sia in campo sociale che sanitario dovuta all’evoluzione positiva di un modello testato da almeno trent’anni e che ha puntato su un’attenta programmazione. Gli assessori hanno evidenziato anche i punti critici: la diminuzione costante delle risorse a fronte di una crescita moltiplicata dei bisogni e dei servizi (alle necessità sanitarie e sociali della popolazione veneta over 50 è destinato più del 50 per cento dei bilanci della sanità e del sociale), la distribuzione penalizzante delle risorse dal livello centrale al livello veneto che in pratica punisce le regioni ben amministrate e soccorre quelle che non gestiscono bene le risorse, un basso tasso di natalità, la crescita della non autosufficienza tra la popolazione anziana. Da parte sua, la Ministra finlandese ha ricordato la lunga tradizione del suo Paese nelle politiche dei servizi alla persona, in particolare alle famiglie con bambini, e agli anziani. Anche per la Finlandia come per il Veneto l’obiettivo è di mantenere il più a lungo possibile la persona anziana nel proprio ambiente familiare, valorizzandone le risorse di autonomia rimaste. Piena intesa pertanto tra Veneto e Finlandia sull’esigenza di attuare programmi sanitari e sociali di prevenzione delle malattie e di promozione della salute nelle fasce mature e anziane della società puntando a diffondere stili di vita sani. L’esponente del governo finnico ha spiegato anche che la sfida del futuro in questi settori per la Finlandia, nel contesto di una globalizzazione che riguarda tutti i Paesi, è la mobilità delle popolazioni, la richieste sempre maggiori di servizi e di qualità degli stessi. La delegazione finlandese si era vista ieri con i responsabili dell’Ufficio di Venezia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per verificare le possibili aree d’interesse comune sulle quali agire .  
   
   
EXPO 2015, FORMIGONI SCRIVE A BERLUSCONI  
 
Milano, 14 luglio 2008 - In una lettera al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, si dice "soddisfatto della soluzione indicata" da Berlusconi stesso per la governance del sistema preposto alla realizzazione di Expo 2015. Infatti, scrive Formigoni, "l´accorpamento nel Cipem (il Comitato di Indirizzo e Programmazione di Expo, ndr. ) delle funzioni di Cda della Società di gestione consente di limitare i livelli di governo garantendo, al tempo stesso, un coinvolgimento ampio e effettivo nelle responsabilità programmatorie, finanziarie e operative di tutti i soggetti istituzionali coinvolti". La lettera fa seguito all´incontro di ieri a Roma tra lo stesso Formigoni, il sindaco di Milano Letizia Moratti, il presidente Berlusconi e il sottosegretario Gianni Letta. Formigoni ribadisce "la necessità che il Dpcm (Decreto del Presidente del Consiglio di Ministri) definisca con assoluta chiarezza il ruolo del Cipem e i suoi poteri come effettivo Consiglio di Amministrazione della Società. Ciò implica che la proprietà della società sia in capo pro quota ai singoli soggetti che compongono il Cipem stesso e al contempo costituiscano i soci dell´Assemblea societaria, nonché che il Cipem nomini l´amministratore e gli attribuisca deleghe e poteri". "Da ultimo - si legge ancora nel testo della lettera - ribadisco che una soluzione diversa da quanto concordato causerebbe serie difficoltà a Regione Lombardia riguardo l´adesione alla Società". Formigoni rinnova infine il ringraziamento a Berlusconi "per l´impegno Tuo personale e del Governo al fianco delle Istituzioni Lombarde per il successo di Expo 2015". .  
   
   
COMMISSARIATA LA COMUNITA´ MONTANA "VALSASSINA"  
 
Milano, 14 luglio 2008 - La Giunta regionale ha deciso l’ 11 luglio il commissariamento della Comunità montana "Valsassina, Valvarrone, Val D´esino e Riviera", in applicazione della legge 19/2008. Il presidente Roberto Formigoni ha contestualmente nominato Giovanni Manzi, dirigente della Sede Territoriale di Lecco, commissario della stessa Comunità montana con il compito di approvare il bilancio e di avviare gli adempimenti per la pronta ricostituzione degli organi e il ritorno dell´ente alla gestione ordinaria. "E´ un atto dovuto - spiega l´assessore ai Rapporti Istituzionali, Romano Colozzi - determinato dalla procedura avviata dalla Prefettura di Lecco nei confronti della Comunità montana che non aveva approvato il bilancio di previsione entro i limiti imposti dalla legge". "Sarà comunque un commissariamento breve - aggiunge Colozzi - tanto più che la Comunità montana stessa aveva già espresso una nuova maggioranza. Tuttavia, le norme di legge perentorie che regolano l´approvazione dei bilanci e che avevano indotto la Prefettura di Lecco a prospettare l´avvio della procedura di scioglimento dell´Assemblea qualora tali procedure non fossero rispettate, hanno indotto la Giunta a prevedere la misura della gestione commissariale". La nuova legge regionale sul "Riordino delle Comunità montane della Lombardia" approvata il 24 giugno scorso pone in capo all´amministrazione regionale la gestione dei "poteri sostitutivi" in caso di mancati adempimenti normativi da parte degli enti montani. Il termine per l´approvazione del bilancio di previsione degli enti locali (indicato dal decreto legislativo 267/2000 al 31 dicembre dell´anno solare precedente) per l´anno 2008 è stato differito prima al 31 marzo e successivamente al 31 maggio. La Prefettura di Lecco, il 6 giugno scorso, aveva concesso alla Comunità montana "Valsassina, Valvarrone, Val d´Esino e Riviera" ulteriori 20 giorni di tempo per adempiere a tale obbligo. Trascorso tale periodo, la Giunta regionale ha applicato quanto previsto dalle normative vigenti. .  
   
   
SARDEGNA: IL PRESIDENTE SORU HA PROMULGATO LA STATUTARIA  
 
Cagliari, 14 Luglio 2008 - Il Presidente della Regione, il 10 luglio ha promulgato la Legge Statutaria. Riferendo in Consiglio regionale ha detto: "Ho promulgato la Legge perché è emerso che non è nella disponibilità del Presidente della Regione, in alcun modo, di sindacare sulla costituzionalità di una Legge regolarmente approvata dal Consiglio regionale. Auspicavo che la Corte Costituzionale potesse rispondere alla Corte d´Appello in maniera da togliere ogni dubbio, qualunque fosse stata la sua scelta. Così non è stato. Io ho il dovere di promulgare e quindi ho promulgato". Il Presidente ha proseguito ricordando che "rimane la possibilità per il comitato promotore del Referendum di ricorrere al Tar e quindi di innescare un nuovo processo di richiesta alla Corte Costituzionale, così come rimane – ha detto ancora il Presidente Renato Soru - e forse sarebbe anche il modo più semplice, la possibilità che il Governo impugni la Legge, se lo riterrà opportuno, per costituzionalità. Altrimenti rimane la possibilità per questo Consiglio regionale di tornare a discuterne e vedere quali sono i punti che possono essere migliorati, affinché questa regola, la regola più importante che approviamo autonomamente possa essere la regola voluta non solamente da una parte, ma dalla maggioranza più ampia". "Questa non era la Legge Statutaria della Giunta – ha detto Renato Soru - tanto meno del Presidente della Regione. Era la Legge Statutaria del Consiglio, a cui ho partecipato e in cui mi sono riconosciuto, essendo la Legge della maggioranza. Piacerà anche a voi partecipare a migliorarla e a dare un contributo in certe parti, se verrà ritenuto opportuno. Altrimenti nel modo più veloce possibile, verrà richiamata l´attenzione della Corte Costituzionale, che deciderà. Nel frattempo ho ritenuto in piena coscienza, che questo fosse il mio dovere e quindi stamattina ho promulgato la Legge". .  
   
   
LIGURIA: FIRMATA INTESA CON IL SISTEMA CAMERALE PER LO SVILUPPO: IPOTESI DESTINAZIONE FONDI FAS (342 MILIONI DI EURO) GIÀ SUDDIVISA PER AREE STRATEGICHE  
 
Genova, 14 luglio 2008 - Un accordo di programma improntato al partenariato per favorire lo sviluppo economico ligure e la competitività delle imprese, insieme con le associazioni di categoria regionali. E´ l´intesa raggiunta dalla Regione Liguria e da Unioncamere Liguria, in rappresentanza delle quattro Camere di Commercio di Genova, Savona, Imperia e La Spezia. L´accordo, firmato nel pomeriggio dai presidenti di Regione Liguria e Unioncamere Liguria Claudio Burlando e Aldo Sammartano, si traduce in un piano di azione concentrato su dodici punti fondamentali. Presenti anche il presidente di Filse Spa Edoardo Bozzo e il segretario generale di Unioncamere Liguria Romano Merlo. Sono: le infrastrutture liguri, l´innovazione, ricerca e sviluppo economico, l´alternanza scuola lavoro e formazione continua, il marketing territoriale insieme con la promozione del territorio, ambiente ed energia, l´agroalimentare di qualità, l´internazionalizzazione e Casa Liguria, l´artigianato, il credito e gli organismi di garanzia collettiva, la creazione di impresa, gli Osservatori sullo sviluppo economico ligure, la semplificazione amministrativa, l´e-government e il digital divide, i collegamenti tra economia e sociale. Il documento della Regione Liguria che opera sul territorio attraverso Filse Spa e le sue partecipate riconosce alla Camere di Commercio liguri il ruolo di referenti territoriali e strutture organizzative per sostenere la finanziare regionale nelle iniziative locali. "Un accordo importante per vincere la sfida della competitività, mettendo in campo tutti gli strumenti necessari per far ripartire il nostro sistema economico", ha affermato Burlando, auspicando anche che il governo riconfermi i finanziamenti alla Liguria dei fondi Fas (Fondo per le aree sottoutilizzate) che ammontano a 342 milioni di euro. "Non so se è giusto o sbagliato pensare a ri-centralizzare, a livello nazionale, i fondi Fas, ma una cosa è certa: la Liguria ha già compiuto un approfondita azione per concentare questi fondi sul territorio, assegnando gli investimenti alla Ricerca e Innovazione, alla Riqualificazione Urbana, all´Ambiente, al Turismo, alla Cultura, alle Infrastrutture di Trasporto, all´Istruzione. Credo che di questo, delle linee di azione in aree strategiche del nostro territorio si debba tenere conto al momento delle scelte". .  
   
   
EXPO SARAGOZZA 2008 OCCASIONE PER PROMUOVERE IL MODELLO LAZIO  
 
Roma, 14 luglio 2008 - “L’esposizione internazionale di Saragozza è un’occasione importante per promuovere il nuovo modello di sviluppo sostenibile del territorio regionale”. Lo dichiara in una nota l’assessore alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio, Giulia Rodano, in queste ore a Saragozza in rappresentanza della Regione. Grazie alla nuova politica culturale messa in campo negli ultimi tre anni con l’insediamento della Giunta presieduta da Piero Marrazzo, il Lazio si sta dotando di una vera e propria infrastruttura culturale, che non può prescindere dagli aspetti turistici, ambientali e produttivi. Si tratta di un modello che presenta due grandi vantaggi: è sostenibile in termini ambientali e compatibile in termini finanziari, grazie agli interventi pubblici attuati e a quelli previsti. In particolare, grazie agli Accordi di Programma Quadro, al Por 2007-2013 e alla Legge Regionale 40/99 sono disponibili complessivamente 115,5 milioni di euro di investimenti pubblici da utilizzare per la tutela, la valorizzazione e la promozione dei beni culturali. “L’acqua come elemento di sviluppo sostenibile e l’ambiente”, dichiara Rodano “filo conduttore di tutta l’expo, ci consente di presentare a livello internazionale le iniziative di tutta la Giunta, che vanno dal Piano di tutela delle acque al Piano regolatore generale degli acquedotti, dalla legge sulla pesca alla creazione del distretto sulla nautica alla navigabilità del Tevere”. All’interno di una esposizione dedicata all’acqua, un cenno particolare merita l’edizione 2009 dei Mondiali di Nuoto che avranno luogo a Roma e coinvolgeranno tutto il territorio laziale. La Regione ha dato un importante contributo alla realizzazione della manifestazione, sia in termini di risorse di spesa corrente (10 milioni di euro in tre anni – 2007/2008/2009) sia per investimenti strutturali sull’impiantistica (10 milioni di euro in tre anni – 2007/2008/20099. Le piscine che grazie ai fondi regionali verranno costruite nei Comuni di Frosinone, Tivoli, Anguillara e Monterotondo, resteranno come “dote” per la collettività regionale. Anche in tale occasione, il Lazio sarà teatro di eventi e iniziative culturali strettamente legate alla manifestazione sportiva in atto, nella piena convinzione che ospitare, patrocinare e finanziare lo sport significa creare, ogni volta, occasioni irripetibili di fruizione e rilancio per il nostro patrimonio ambientale e artistico. .  
   
   
EUROMED, VICEPRESIDENTE REGIONE SICILIA INCONTRA CONSOLE DI FRANCIA  
 
Palermo, 14 luglio 2008 - Il vicepresidente della Regione siciliana Titti Bufardeci ha ricevuto l’ 11 luglio a Palazzo d’Orleans il console generale di Francia in Italia, Francois Cousin. Un incontro nel segno delle politiche euromediterranee. “Nel pieno rispetto delle prerogative e dei limiti che ci competono – ha detto il vicepresidente Bufardeci – dalla riunione di questa mattina col console generale di Francia, è stata individuata l’opportunità di avviare sistemi di partnenariato, da pensare e sviluppare in funzione dell’appuntamento del 2010, quando verrà introdotta l’area euromediterranea di libero scambio. E’ la conferma di un rafforzamento della centralità geopolitica della Sicilia”. .  
   
   
CORTE CONTI CONFERMA INDEBITAMENTO REGIONE FVG  
 
 Trieste, 14 luglio 2008 - "Purtroppo, nel valutare il debito della Regione, il presidente Tondo ha avuto ragione". L´assessore regionale alle Risorse finanziarie, Sandra Savino l´ha dichiarato l’ 11 luglio dopo aver assistito, con il governatore Renzo Tondo ed altri componenti della Giunta regionale, alla seduta della Corte dei Conti per il giudizio di parificazione al rendiconto generale della Regione, che ha avuto luogo, per la prima volta, in Consiglio regionale. Riferendosi alla relazione del consigliere della Corte, Fabrizio Picotti, che ha evidenziato un incremento del debito regionale rispetto al 2002 del 134,59 per cento (nel 2007 il costo del debito a carico della Regione ammonta a 190,9 milioni di euro), Savino ha confermato "l´attuale criticità dei conti della Regione". La relazione di Picotti ci conforta, ha spiegato l´assessore, perché conferma la validità della manovra di assestamento che abbiamo in programma, manovra che comprende l´abbattimento del debito e delle emissioni che possono contribuire all´indebitamento, ma anche lo snellimento della legge di contabilità". .  
   
   
SAN ROSSORE, TUTTI I NUMERI DELL’OTTAVA EDIZIONE: OLTRE 2.000 PARTECIPANTI, 478 ADESIONI ON LINE PER IL MANIFESTO ANTIRAZZISTA 81 RELATORI DA 13 NAZIONI DIVERSE; 142 USCITE SU GOOGLE NEWS  
 
 San Rossore (Pi), 15 luglio 2008 - Oltre 2000 partecipanti di cui 1. 144 regolarmente accreditati, 81 relatori, 66 giornalisti più il personale della Regione, del Parco e delle forze dell’ordine. Tanti protagonisti per l’ottava edizione del Meeting di San Rossore che si è svolto il 10 luglio Ecco tutti i numeri del meeting: 1. 144 partecipanti registrati; 478 adesioni on line al Manifesto Antirazzista; 81 relatori; 13 le nazioni rappresentate; 4 tendoni per i dibattiti; 1 tenda radio/tv; 15 stand; 5 mostre fotografiche; 3 lingue tradotte (italiano, inglese, francese); 18 traduttori e interpreti; 700 apparecchi per la traduzione simultanea; 66 i giornalisti, i fotografi e gli operatori tv accreditati; 16 ore di videostreaming trasmesse; 6 ore di registrazioni distribuite via satellite: 120 foto, 42 notizie e la rassegna stampa su www. Regione. Toscana. It 2 tg con 24 servizi, le! dirette da San Rossore e Pisa, 20 notizie su www. Intoscana. It! 3 2 servizi sui quotidiani usciti dopo il primo giorno; 42 comunicati stampa prodotti (25 il 10 luglio, 16 l’11 luglio); 103 i lanci di agenzia sul meeting (alle 18 dell’11 luglio); 142 pagine pubblicate in Google News (alle 18 dell’11 luglio); 228. 000 mila euro il costo per l’organizzazione del Meeting; 2 ambulanze, 1 mezzo dei vigili del fuoco con 6 unità, 30 poliziotti, 6 Carabinieri, 8 del Corpo forestale, 9 gli agenti tutela gestione ambientale della tenuta di San Rossore. .  
   
   
IL VICEMINISTRO TUNISINO IN VISITA NELLE MARCHE  
 
Ancona, 14 luglio 2008 - Una visita ufficiale che ha posto le basi per avviare un processo di cooperazione tra Marche e Tunisia: questo il senso dell´incontro del 10 luglio in Regione tra l´assessore alle Attivita` produttive, Gianni Giaccaglia, e il viceministro tunisino Afif Chiboub, vice presidente della Camera dei Deputati e presidente dell´associazione ´D´amitie` Tunisie ´ Italie´ insieme con Dmidi Abderrazek, Segretario generale dell´associazione e Moncef Hadidane, consigliere diplomatico. La delegazione e` stata accompagnata dal commendator Mario Quattrini, delegato distrettuale del Rotary 2090 per la Tunisia e dal dottor Mauro Tiriduzzi, presidente del Rotary club di Osimo. ´Le Marche, sede del Segretariato dell´Iniziativa Adriatico Ionica, sono molto interessate a rafforzare i rapporti con i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo ´ ha dichiarato Giaccaglia ´ Vogliamo che le relazioni con la Tunisia ritornino ottime, per questo diamo la massima disponibilita`. Con la visita di oggi poniamo le basi per avviare un processo di internazionalizzatone proficuo per le nostra Regione e il vostro Paese dalle caratteristiche estremamente interessanti per le attivita` produttive´. In programma per il 2009, un prossimo incontro per illustrare il sistema Paese e visitare la realta` imprenditoriale marchigiana e poi missione in Tunisia con il coinvolgimento delle associazioni di categoria e dell´universita`. Il Viceministro Chiboub ha elogiato le Marche, regione con la quale intende rafforzare sistematicamente i rapporti. .  
   
   
L’AMBASCIATORE RUMENO RUSU IN VISITA AL TRENTINO  
 
Trento, 15 luglio luglio 2008 – Cordiale incontro il 9 luglio in Provincia fra il presidente Lorenzo Dellai e l’ambasciatore rumeno in Italia Razvan Victor Rusu, accompagnato dal nuovo console onorario per la Romania del Trentino Alto Adige, il trentino Maurizio Passerotti, dal segretario consolare dell’ambasciata di Roma Cosmin Dumitrescu, dal console generale di Milano Tiberiu Dinu, dal Consigliere d’ambasciata George Bologan e dal segretario del console onorario Dan Ion. L’ambasciatore, che l’ 8 luglio ha incontrato i rappresentanti della comunità rumena in Trentino – forte di 5. 100 persone – ha ringraziato il presidente Dellai per la sua amicizia con la Romania, concretizzatasi anche in una visita ufficiale nel 2004, e ha auspicato un ulteriore rafforzamento dei rapporti, con l’aiuto del console onorario Passerotti. Uno dei possibili campi dove sviluppare questa collaborazione potrebbe essere quello dell’esercizio del diritto di voto per i cittadini rumeni residenti in Trentino Alto Adige. Auspicate anche nuove iniziative sul versante economico, con progetti sia nel settore più propriamente imprenditoriale e degli investimenti sia in quello turistico. “In un momento come questo credo sia importante sviluppare quanto più possibile le amicizie e le collaborazioni fra territori, soprattutto all’interno della casa comune europea – ha detto Dellai – e per quanto riguarda la Romania noi siamo particolarmente avvantaggiati, non solo in virtù dei buoni rapporti già in essere ma soprattutto per la presenza in Trentino di questo nuovo consolato onorario. Sono certo che esso ci aiuterà sia negli sforzi per una sempre maggiore integrazione della comunità rumena nella nostra regione sia per ampliare le relazioni di carattere economico. ” .  
   
   
FVG, LAVORI PUBBLICI: APPROVATO PROGRAMMA TRIENNALE  
 
Trieste, 14 luglio 2008 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore ai Lavori pubblici Vanni Lenna, ha approvato oggi il Programma triennale dei lavori pubblici 2008 - 2010, assieme all´Elenco annuale 2008. Nell´elenco per il 2008 sono state inserite opere di competenza delle direzioni centrali Patrimonio (manutenzioni di edifici di proprietà regionale), Viabilità e Infrastrutture di trasporto (manutenzione di porticcioli e vie navigabili, interventi al Villaggio del Pescatore in provincia di Trieste) e Risorse naturali e Montagna (una serie di ripristini ambientali e opere di sistemazione idraulica in aree montane). .  
   
   
ABRUZZO: INTESE PER STACCARSI DAL MEZZOGIORNO IN UN CONVEGNO L´ANALISI DEI CONTI PUBBLICI DELLA REGIONE  
 
 L´aquila, 14 luglio 2008 . - Un Abruzzo a metà strada: troppo in basso rispetto al centro nord, troppo in alto rispetto al Mezzogiorno. Anche e soprattutto riguardo i conti pubblici. E´ questa l´immagine delineata nel corso di un convegno dedicato ai flussi finanziari della Regione che si è svoltoil 10 luglio a l´Aquila. Il simposio è stato organizzato per illustrare i contenuti di una monografia pubblicata dal Nucleo regionale conti pubblici territoriali (organismo operante presso la Struttura speciale ´Controllo di gestione´ e la presidenza della Giunta regionale), in collaborazione con il ministero per lo Sviluppo economico. Prendendo in esame il decennio 1996/2006 è emersa una forte prevalenza delle amministrazioni centrali nei flussi di spesa. La spesa corrente pro-capite in Abruzzo è stata superiore a quella del sud ma inferiore al resto d´Italia; la spesa in conto capitale pro capite è stata invece al di sopra della media nazionale. Nel periodo considerato, il 62 per cento della spesa in conto capitale è andata agli investimenti, il 38 per cento ai trasferimenti, per lo più alle imprese. Le imprese pubbliche locali sono state preminentemente di livello regionale e prevalentemente partecipate, ma i processi di decentramento della spesa sono stati più marcati che nel Mezzogiorno; particolare la rilevanza del macrosettore "Ciclo idrico integrato". Dati e grafici, illustrati nel convegno, sono contenuti nel volume che analizza nel dettaglio la situazione spese-entrate (soprattutto fiscalità pubblica) della Regione Abruzzo, in relazione sia al contesto locale che nazionale. L´utilità dell´analisi statistica ("forse in futuro anche di rilievo scientifico") è stata illustrata dall´assessore regionale al Bilancio, Giovanni D´amico. "Questa pubblicazione - ha detto - rappresenta un passaggio importante per le nostre strategie future. E´ un´ottima base per definire il riequilibrio tra investimenti e trasferimenti. Investire di più, nelle infrastrutture e nella ricerca, significa rafforzare il sistema politico di riferimento". D´amico ha sottolineato come "negli ultimi tre anni, questa amministrazione regionale abbia lavorato soprattutto per il decentramento delle funzioni; un decentramento che va consolidato e sostenuto". Ha, quindi, informato che col presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, "si stanno studiando intese per legare l´economia dell´Abruzzo a quelle delle altre regioni del centro. L´apertura è in particolare verso le Marche". L´assessore D´amico ha definito molto interessante la raccolta di dati perché, aderendo ad uno slogan del convegno, è indispensabile "misurare per conoscere, conoscere per decidere". Il confronto di oggi, coordinato dal direttore regionale degli Affari della presidenza e responsabile del Nucleo regionale Cpt, Filomena Ibello, ha raccolto le esperienze di protagonisti di altre Regioni. In rappresentanza del ministero dello Sviluppo economico, Paola Verdinelli De Cesare, direttore generale per le Politiche di sviluppo territoriale. La Verdinelli ha ricordato i 30 anni della legge 468, "la legge delle leggi quanto a bilanci e finanza pubblica" ed ha confermato quanto siano importanti i numeri nel dialogo tra governo nazionale ed amministrazioni decentrate. L´abruzzo, nei dieci anni considerati, ha avuto un andamento altalenante: dopo la crisi di fine anni ´90, nel 2000 si è registrata una lenta ripresa, consolidata successivamente ma con tassi sempre inferiori alla crescita nazionale. Negli ultimi due anni il decentramento ha rappresentato un alto valore programmatorio. . . . .  
   
   
PROSPETTIVE DELLO ZUCCHERIFICIO DEL MOLISE E PER LA TERMOLI-SAN VITTORE  
 
Campobasso , 14 luglio 2008 - Lunga giornata di incontri quella dell’11 luglio del Presidente della Regione Michele Iorio che in mattinata, insieme all´Assessore Regionale Filoteo Di Sandoro, ha visto il Ministro dell´Agricoltura Luca Zaia con cui ha parlato lungamente della situazione dello Zuccherificio del Molise e delle sue problematiche. Al Ministro Zaia il Presidente Iorio ha chiesto, ottenendone disponibilità, di convocare al più presto una riunione del Tavolo Bieticolo Saccarifero nazionale per affrontare la situazione della produzione di zucchero a livello italiano e segnatamente del Mezzogiorno, con particolare riferimento all´impianto di Termoli. Iorio ha chiesto che il tavolo si occupi della situazione attuale e delle prospettive future legate alle decisione e alle parametrazione della Ue. Il Presidente Iorio ha quindi invitato, appena dopo le ferie, il Ministro in Molise per verificare di persona la situazione bieticola-saccarifera e parlare delle altre problematiche del settore agricolo. E´ seguita quindi la riunione della Conferenza Stato-regione in cui si è discusso della Manovra Finanziaria triennale varata recentemente dal governo. Le Regioni però, considerata la situazione fluida che vede il Parlamento e il Governo stesso intenzionato a porre in essere alcune modifiche, si sono riservate di dare un loro giudizio complessivo appena si avrà una conoscenza precisa di ogni punto del Decreto. Iorio ha quindi ricordato alla Conferenza che si occupava anche della discussione dell´elenco delle opere pubbliche di interesse nazionale, che l´iter realizzativo della Termoli-san Vittore (anch´essa presente nell´elenco in discussione) è a buon punto e che il quadro economico-finanziario dell´autostrada molisana vede un cofinanziamento di 140 milioni di Euro tra Regione, Stato Centrale e Ue, 600 milioni da parte del soggetto privato vincitore della gara per il promotore del project financing , e altri 450 che dovranno essere reperiti nell´ambito della Manovra Finanziaria in via di approvazione in Parlamento. Nel pomeriggio, infine, il Presidente Iorio ha incontrato il Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli con cui ha parlato della Termoli-san Vittore e della volontà espressa dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di sostenerne la completa realizzazione. Matteoli ha confermato la sua disponibilità ad accompagnare l´iter in Parlamento che dovrà portare ad assicurare i fondi necessari per completare il quadro economico dell´opera e ad arrivare al più presto alla partenza dei lavori di un´infrastruttura sostanziale per il Molise ma strategica anche per l´intero centro-Italia. .  
   
   
PER LA VALLE D’AOSTA L’IMPEGNO DEL GOVERNO SULLE GRANDI OPERE PUBBLICHE  
 
Aosta, 14 luglio 2008 - il Presidente della Regione Augusto Rollandin ha partecipato il 10 luglio a Roma alle tre Conferenze politiche in calendario: l’Unificata, la Stato Regioni e a quella delle Regioni e delle Province autonome. Tra i vari ordini del giorno il punto più importante per la Valle d’Aosta era l’Allegato alla Finanziaria, sulle “Infrastrutture” che contiene il Programma dei lavori pubblici nazionali strategici e di particolare rilievo. A questo proposito il Presidente della Regione Rollandin dice: “Dal sottosegretario Roberto Castelli, che coordina la Commissione Lavori e Comunicazioni, abbiamo ottenuto l’impegno che nel Piano delle grandi opere previste dal Governo siano contenute quelle richieste dalla Valle d’Aosta, che stanno alla base del Programma regionale di maggioranza”. Alla soddisfazione del Presidente della Regione per l’ottenimento nel settore dei lavori pubblici, si aggiunge un cauto ottimismo sulla manovra finanziaria in corso di elaborazione: “Il Governo - sottolinea Rollandin – ha acquisito un documento proposto dalle Regioni autonome e ha garantito un tavolo tecnico politico per valutare i nostri emendamenti. ” .  
   
   
MERCATO DEL LAVORO "SARDEGNA FATTI BELLA", I CONTRIBUTI PER I COMUNI  
 
 Cagliari, 14 luglio 2008 - L´assessorato regionale del Lavoro ha aperto i termini per la presentazione da parte dei Comuni dei progetti relativi al Programma "Sardegna fatti bella" per l´annualità 2008. Il programma punta a migliorare le condizioni ambientali, la qualità della vita nei territori sardi, la loro attrazione turistica e, più in generale, l´immagine dell´Isola. In particolare, l´obiettivo è quello di ripristinare la qualità dell´ambiente e del paesaggio, in prevalenza nelle aree periferiche e non abitate e, soprattutto, nelle vie d´accesso ai Comuni, nelle zone extraurbane più visibili e nei pressi delle spiagge, delle campagne e degli alvei fluviali. I Comuni possono consultare on line, sul sito internet della Regione, l´importo dello stanziamento previsto in proprio favore. Rispetto a tale importo il Comune dovrà impegnarsi a cofinanziare il progetto in misura non inferiore al 50% delle spese ammesse. Il cofinanziamento è un elemento indispensabile per l´approvazione del progetto e l´erogazione del contributo. I Comuni, sia forma singola che associata, hanno tempo fino al 29 agosto 2008 per la presentazione dei progetti. Eventuali chiarimenti possono essere richiesti presso gli uffici del competente Servizio per il lavoro e ai numeri: 070/6065524 - 070/6065574 e-mail .  
   
   
FINANZA IN ABRUZZO: BISOGNA INVESTIRE SU GRANDI OPERE SPENDERE SUBITO E BENE. SUBITO 90 MILIONI PER LA SANITA  
 
 L´aquila, 14 luglio 2008 . - "Spendere subito è facile; più difficile è spendere bene. Questo significa che non si possono dare soldi a pioggia ma che bisogna investire su grandi progetti, infrastrutture, ricerca, rete telematica, opere". E´ quanto ha detto il segretario generale della Presidenza, Lamberto Quarta, intervenendo il 10 luglio al convegno "L´italia secondo i conti pubblici territoriali - I flussi finanziari pubblici nella Regione Abruzzo". Spiegando la difficoltà di "accorciare i tempi di realizzazione dei programmi politici", Quarta è entrato nel merito delle funzioni della sua struttura, pensata proprio per rendere più agevole il passaggio dall´idea al lavoro finito. "Negli ultimi anni - ha aggiunto il segretario generale della Presidenza - si è investito troppo poco in infrastrutture, punto fermo di qualsiasi forma di sviluppo, accentuando il gap anche con regioni più piccole. La nostra Giunta ha inserito tra i suoi quattro punti programmatici di fine legislatura proprio il potenziamento della mobilità. Con l´ex ministro Antonio Di Pietro avevamo fatto grandi progetti. Ora stiamo riflettendo proprio su questo e come far fruttare gli 850 milioni di euro di fondi Fas che siamo riusciti a recuperare". Lamberto Quarta, anticipando i temi del convegno illustrativo della pubblicazione di una monografia, ha ribadito che "il Governo regionale ha già individuato i punti di debolezza e le possibili soluzioni. Imperativo: spendere velocemente il 30 per cento delle risorse comunitarie e nazionali". "L´abruzzo - ha quindi proseguito - è destinato a morire di assistenza. Nel nostro territorio ci sono ben 25 presidi ospedalieri. Sull´apertura di reparti si sono giocate in passato diverse campagne elettorali. Noi stiamo portando avanti un faticoso Piano di rientro del deficit sanitario, che ci impone di modernizzare. Per questo sono subito pronti 90 milioni di euro che vanno spesi per progetti validi e di reale miglioramento dei livelli di assistenza al cittadino". Quarta ha, infine, ribadito quanto la spesa sanitaria condizioni gli investimenti della Regione: "Non si possono spendere 2 miliardi e 300 milioni di euro per la sanità a fronte di 2,6 miliardi di entrate". . .  
   
   
INTESA VENETO-TRENTO: PRESENTATO PROGRAMMA TRIENNALE  
 
Pedavena (Belluno), 14 luglio 2008 - Dovranno essere presentati entro il 1° settembre prossimo i progetti dei comuni che intendono concorrere ai finanziamenti previsti nell’ambito dell’attuazione dell’Intesa tra la Regione del Veneto e la Provincia autonoma di Trento, sottoscritta il 4 luglio 2007 per favorire la cooperazione tra i territori di confine. Il Programma Triennale degli interventi, approvato il 18 giugno scorso dalla Commissione politica per la gestione dell’intesa, è stato presentato oggi a Pedavena (Belluno) agli enti locali interessati, presenti l’assessore regionale del Veneto Oscar De Bona e l’assessore della Provincia Autonoma di Trento Mauro Gilmozzi. Non hanno potuto partecipare, come annunciato, i Presidenti Giancarlo Galan e Lorenzo Dellai, trattenuti da sopravvenuti impegni istituzionali. Il Programma triennale degli interventi da realizzare sul territorio, attraverso piani annuali, è il frutto dell’elaborazione di un gruppo di lavoro paritario che riunisce i tecnici delle due amministrazioni. La positiva collaborazione con la Provincia di Trento – ha rilevato De Bona - ha consentito di dar vita ad un impianto che non ha precedenti in Italia, per dare risposte concrete alle problematiche che incontrano le aree di confine. De Bona ha inoltre ricordato che i Presidenti Galan Dellai si sono dichiarati convinti che l’intesa è destinata a durare nel tempo, in rapporto soprattutto alla qualità dei progetti che saranno presentati. Per il primo anno le due amministrazioni intervengono con 12 milioni di euro (10 Trento e 2 il Veneto). Durante l’incontro a Pedavena sono stati illustrati linee e contenuti del Programma triennale che individua tre macro-settori di intervento (Opere e Infrastrutture, Servizi pubblici e Sviluppo economico), sulla base dell’analisi condotta sul contesto territoriale interessato dall’Intesa (61 comuni compresi nelle aree geografiche del Garda e Montagna Veronese, Montagna Vicentina, Montagna Bellunese Occidentale e Provincia di Trento) e sulla popolazione residente. Sono stati considerati alcuni indicatori di disagio (spopolamento, tasso di invecchiamento, abbandono delle superfici agricole) che determineranno la quota di cofinanziamento obbligatorio a carico degli enti locali (20%, 15% oppure 5% per i comuni a “bassa crescita”). Il programma triennale, già approvato dalla Giunta regionale veneta e dalla Giunta della Provincia Autonoma di Trento, è già stato pubblicato sui rispetti Bollettini Ufficiali. Si conta di completare l’istruttoria delle proposte presentate – che dovranno vedere coinvolti almeno due comuni confinanti – entro dicembre in modo da poter avviare gli interventi ammessi al finanziamento per l’inizio del 2009. .  
   
   
TERRITORIO: GIA’ AL LAVORO CON 446 COMUNI VENETI  
 
Venezia, 14 luglio 2008 - Sono 446 i Comuni veneti, il 76%, che a tutt’oggi hanno dato avvio ad un processo di rinnovamento degli strumenti urbanistici attraverso la copianificazione Comunale o Intercomunale con la Regione (Pat e Pati). E’ uno dei dati sottolineati dall’Assessore alle Politiche del Territorio della Regione del Veneto, Renzo Marangon, nel corso della conferenza stampa tenuta a Palazzo Balbi per illustrare lo stato dell’arte della riforma urbanistica. Riferendosi sempre all’attività di pianificazione, l’Assessore ha poi precisato che la partecipazione diretta della Regione alla redazione dei Piani di Assetto del Territorio Comunali e Intercomunali (Pat e Pati) ha consentito nel 2007 l’adozione da parte delle Amministrazioni comunali di 8 Pat e di 2 Pati, mentre per altri 9 (7 Pat e 2 Pati) si è già concluso il procedimento di formazione con l’approvazione definitiva della Regione. “Si tratta di dati – ha ribadito Marangon – che dimostrano come gli Enti veneti abbiano raccolto positivamente la sfida innovatrice della nuova legge urbanistica regionale nei suoi tratti più qualificanti, come appunto la copianificazione e la capacità di guardare ad un territorio omogeneo, aldilà dei ristretti confini comunali. ” Riferendosi poi alle prossime tappe, Marangon ha informato che entro l’estate verrà presentato alla Giunta regionale il documento progettuale di sintesi del Ptrc, corredato di tavole e normative, la prima delle quali, relativa alla situazione dell’edificato veneto, verrà illustrata nei prossimi giorni. “Stiamo disegnando insieme ai Comuni – ha proseguito Marangon – un Veneto che coniughi il passato, caratterizzato da un insediamento diffuso frutto di tanta crescita, ma anche di tanto benessere, con una concezione del territorio più avanzata e molto più europea. Se da una lato la nostra regione – ha precisato - ha il 22% del proprio territorio tutelato, dall’altro ne ha sacrificato una parte significativa allo sviluppo, per cui il problema è quello di utilizzare al meglio queste aree per evitare altri danni, per evitare che vi siano capannoni vuoti”. E una delle vie per superare la diffusa cementificazione Marangon l’ha indicata nel meccanismo dei crediti edilizi e della perequazione, attraverso i quali il cittadino interessato acquista un credito, che può esigere in altra parte della città. Nel concludere Marangon ha voluto ringraziare l’opposizione in Consiglio regionale per la particolare attenzione prestata alle politiche del territorio, complimentandosi per la decisione di effettuare una serie di incontri veneti per spiegare le modifiche recentemente apportate alla Legge urbanistica. .  
   
   
SVILUPPO ITALIA, INCONTRO SULLA REGIONALIZZAZIONE  
 
Napoli, 14 luglio 2008 - Si è svolto a Roma presso la sede di Sviluppo Italia un incontro per la regionalizzazione della struttura, come previsto dalla legge finanziaria. Erano presenti l´assessore regionale alle Attività produttive Andrea Cozzolino, l´amministratore delegato di Sviluppo Italia Domenico Arcuri, l´amministratore delegato della sezione campana di Sviluppo Italia Bruno Falzarano e le organizzazioni sindacali nazionali e regionali, confederali e di categoria. Nel corso dell´incontro, è stata ribadita sia da parte di Sviluppo Italia che della Regione Campania la volontà di definire il percorso di regionalizzazione. In attuazione di questa decisione, la Regione presenterà alle organizzazioni sindacali entro il prossimo 31 luglio una ipotesi di piano industriale per la nuova società regionalizzata. Entro la stessa data, Sviluppo Italia e la Regione Campania presenteranno un piano per il trasferimento delle attività, al fine di rendere possibile entro il primo settembre 2008 il rinnovo del rapporto di lavoro alle 30 unità di personale interinale, il cui contratto è scaduto il 30 giugno scorso. "Stiamo - ha detto il vicepresidente ed assessore alle Risorse Umane Antonio Valiante - accelerando le procedure per cogliere al meglio l´opportunità offerta dalla decisione nazionale di radicare Sviluppo Italia sui territori, anche al fine di non perdere le esperienze acquisite dal personale impegnato in questi anni nella società. " "Il nostro obiettivo - ha aggiunto l´assessore alle Attività Produttive Andrea Cozzolino - è far diventare quest´agenzia un motore dello sviluppo del territorio. La riunione di oggi è un primo, importante passo per valorizzare le competenze e le capacità professionali dei giovani utilizzati finora in Campania dalla sede nazionale. Faremo fino in fondo la nostra parte, per definire al più presto i nuovi assetti. " .  
   
   
AEROSPAZIO E LEGNO-ARREDO: AL VIA I PRIMI DISTRETTI PRODUTTIVI DELLA PUGLIA  
 
Bari, 14 luglio 2008 - Aerospazio e Legno e Arredo. Al via i primi due distretti produttivi della Puglia. Frisullo: “È l’inizio di una rivoluzione economica”. Riconosciuti in Puglia i primi due distretti produttivi. Sono il “Distretto produttivo aerospaziale pugliese” e il “Distretto produttivo del Legno e Arredo”. Il via libera ufficiale è arrivato durante l’ultima giunta, dopo un lungo lavoro istruttorio dell’Assessorato allo Sviluppo economico. Un atto amministrativo che segna il passaggio decisivo verso il futuro dell’economia pugliese. Un distretto produttivo è infatti una rete di imprese legate tra loro per comparti produttivi o per filiere, che svolgono quindi attività collegate, anche se in territori non confinanti tra loro, ma con il coinvolgimento delle istituzioni che operano in quei territori. In un distretto si coniugano in un unico sistema integrato produzione, ricerca, innovazione e formazione degli operatori. Ecco perché l’ufficializzazione dei primi due distretti rappresenta per il Vice Presidente della Regione Puglia e assessore allo Sviluppo economico Sandro Frisullo “un momento storico nell’economia pugliese, l’inizio di un processo rivoluzionario di innovazione”. Ma perché aerospazio e legno-arredo? “Questi due settori così diversi tra loro – spiega il Vice Presidente - rappresentano rispettivamente l’innovazione e la tradizione. Il loro riconoscimento non è casuale, da un lato spingiamo l’hi- tech legato all’aerospazio che ha grandi prospettive, dall’altro puntiamo sul manifatturiero tradizionale con il legno-arredo, che sta attraversando un momento di crisi e quindi va riposizionato sul mercato”. I distretti produttivi aerospaziale e del legno e arredo, sono due dei cinquantanove progetti presentati all’Assessorato allo Sviluppo economico entro il 28 febbraio di quest’anno. Le domande per la costituzione dei distretti riguardano almeno una ventina di settori e coinvolgono in totale 4682 imprese. A parte i due approvati, sono in corso di esame gli altri 57 progetti di distretti produttivi che riguardano rispettivamente, la meccanica, il turismo, l’editoria, l’ambiente e il riciclo, l’agroalimentare, la pesca, la logistica, la nautica, il florovivaismo, il lapideo, l’edilizia sostenibile, l’armamento ferroviario, la moda, la logistica, la comunicazione e l’informazione scientifica, le politiche sociali, l’informatica e l’hi-tech, l’ottica. Ovviamente i 59 che si sono proposti non diventeranno tutti distretti produttivi, ma dovranno aggregarsi e fondersi tra loro. Per questo la loro definizione dipenderà dall’impegno col quale i promotori sapranno adeguarsi a quanto previsto dalla legge sui distretti. Il neo-approvato Distretto produttivo aerospaziale pugliese raggruppa 29 piccole e medie imprese, 8 grandi imprese, 9 enti di formazione e ricerca, 6 tra associazioni, istituzioni e sindacati. La caratteristica della proposta di riconoscimento è la fusione della componente tecnologica con quella produttiva. Tutto ciò è possibile grazie alla compresenza – si legge sul documento – “di una significativa concentrazione di imprese, di strutture di ricerca e formazione avanzata, di strutture di trasferimento e di sostegno all’innovazione fra loro integrabili in un sistema produttivo rilevante. Grazie a questa azione il sistema produttivo locale avrà maggiori possibilità di partecipare in maniera sempre più significativa, trainata dalla grande imprese, ai più significativi programmi internazionali aerospaziali”. E non solo, attraverso il distretto ci sarà la possibilità di strutturare un sistema di piccole e medie imprese orientato non solo alla subfornitura, ma alla produzione di prodotti da immettere direttamente sul mercato. Alcune di queste imprese hanno già inserito nei propri piani industriali alcune novità come la produzione di nuovi motori per aerei ed elicotteri leggeri, sensori per il controllo della combustione e la riduzione dell’inquinamento ambientale, sensori che verificano lo stato delle strutture, componenti innovativi per nuovi Aerodine (velivoli leggeri). Il Distretto produttivo del legno e arredo comprende 84 imprese, 5 associazioni, 2 enti. Punta su ricerca e innovazione, internazionalizzazione e formazione degli operatori, con alcuni obiettivi chiariti nella proposta: “Aumentare, attraverso il coordinamento delle attività svolte dalle aziende che ne fanno parte, il grado di benessere del territorio, favorire la crescita dimensionale delle imprese anche attraverso processi di fusione, costruire un sistema di relazioni stabili con Università e centri di ricerca, promuovere la formazione di aggregazioni di imprese specializzate nei diversi comparti per l’ingresso in nuovi mercati”. È nota la difficoltà nella quale versano da qualche tempo le aziende del settore del mobile imbottito, nonostante continuino ad esprimere segni di forte vitalità. E proprio per rilanciare i comparti in crisi, il distretto punta a realizzare prodotti dove il capitale intellettuale sia più alto e quindi in grado di competere sui mercati mondiali. Innovare è la parola d’ordine, sia sotto il profilo estetico che funzionale. In questo senso va la progettazione di mobili eco-compatibili e in relazione con il sistema della bioedilizia. Grande attenzione al design: si pensa allo sviluppo di tecniche di “virtual design” applicabili all’industria del legno-arredo ma si punta anche all’incontro tra stilisti. Per ideare nuovi prodotti si confronteranno stilisti di arredo e stilisti di altre filiere produttive. Il settore del dell’aerospazio Le grandi imprese operanti in Puglia nel settore dell’aerospazio sono quattro: Alenia Aeronautica, Avio, Agustawestland, Elsagdatamat con presenza diretta e attraverso la controllata Ssi. Ad esse si affianca un numero ristretto di piccole e medie imprese in grado di gestire un prodotto verticalizzato e di procurarsi opportunità di business anche sul mercato internazionale; un numero maggiore di aziende, oltre 30, in grado di offrire solo l’esecuzione di fasi dei cicli di lavoro propri della filiera, ed infine aziende del settore aerospaziale, spin-off del mondo universitario, che oltre ad operare con le grandi imprese, hanno un proprio prodotto da offrire sul mercato. Gli addetti del comparto aerospaziale in Puglia sono oggi oltre 4. 100 unità, che si elevano a 4. 500 unità se si considerano gli addetti delle imprese esterne cui le grandi imprese hanno da tempo esternalizzato numerose attività indirette (quali manutenzioni, pulizie, mense, guardiania, infermeria, etc. ). Di queste 4. 100 unità che rappresentano oltre il 10% degli addetti su scala nazionale, il 70% circa in forza nelle grandi imprese, il 15% nelle medie imprese ed il rimanente 15% nelle piccole imprese. La Regione Puglia, che è la quinta regione italiana (fonte Aiad, Associazione industrie per l’aerospazio, i sistemi e la difesa), dopo Piemonte (20%), Lombardia (18%), Campania (20%) e Lazio (20%) per numero di lavoratori addetti nel settore aerospazio e difesa è, invece, la quarta per addetti del solo settore “Aerospazio”. Il comparto pugliese dell’aerospazio contribuisce con oltre 700 milioni di euro ai ricavi del comparto nazionale, nel 2007 pari a 7 miliardi di euro circa. È quindi evidente che il comparto aerospaziale di per sé importante per il sistema Italia, è strategico per la Puglia per i livelli occupazionali assicurati. (Estratto dalla proposta del nucleo promotore del Distretto produttivo aerospaziale pugliese) Il settore del legno e arredo Il settore legno e arredo è uno dei comparti manifatturieri più rilevanti per l’economia nazionale e regionale. A livello nazionale esso contribuisce con quasi il 20% all’avanzo commerciale dell’industria manifatturiera italiana, rappresenta il secondo settore italiano per numero d’imprese ed occupa l’8 % degli addetti del settore manifatturiero. A livello regionale, il settore del Legno Arredo, in base ai dati di Federlegno-arredo, vanta oltre 24mila addetti per un numero di imprese superiore alle 13mila unità. Esso contribuisce in maniera determinante all’export della Puglia e rappresenta con i suoi circa 780 milioni di euro (dato riferito al 2006), oltre il 10% dell’export totale della Puglia. La provincia di Bari, che prevale nettamente su tutte le altre per numero di aziende e per numero di addetti ed in considerazione della presenza del cosiddetto “polo del salotto”, si colloca al sesto posto nella graduatoria delle principali province italiane esportatrici di mobili (dati 1° semestre 2007, fonte Federlegno-arredo). All’interno della provincia il comparto leader è quello del mobile imbottito, forte di oltre un centinaio di imprese, ubicate in massima parte nell’area della Murgia, che occupano oltre 4. 000 addetti. Tra le province pugliesi, dopo quella di Bari, va citata la provincia di Lecce, che si caratterizza per la presenza sul territorio di imprese che si collegano ad una secolare tradizione artigianale. Con gli anni, il comparto si è consolidato in termini industriali diversificando la propria produzione. Il sistema Legno-arredo talentino è articolato attualmente, in tre distinte realtà produttive: produzione di mobili, arredo su misura e produzione di infissi, che si distribuiscono in altrettante zone di produzione. Il comparto, complessivamente, conta almeno 100 imprese di piccole e medie dimensioni ben strutturate, con una occupazione che varia dai 3000 ai 3500 dipendenti. (Estratto dalla proposta del nucleo promotore del Distretto produttivo del Legno e Arredo) . .  
   
   
NUOVA NOMINA NEL CDA DELLA FONDAZIONE PALAZZO STROZZI  
 
Firenze, 14 luglio 2008 - Nella seduta di venerdì 11 luglio il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Palazzo Strozzi ha preso atto delle dimissioni presentate da M. Me Maryvonne Pinault per sopraggiunti inderogabili impegni. Il Cda, i Sindaci Revisori e il Direttore della Fondazione si uniscono al Presidente, Lorenzo Bini Smaghi, per ringraziare il M. Me Maryvonne Pinaul per il supporto e l’impegno dimostrati nei confronti della Fondazione. Il Cda ha provveduto a sostituire il consigliere uscente con il Dr. Marc Lee, Amministratore Delegato di Guccio Gucci S. P. A, certi di una proficua e duratura collaborazione. .  
   
   
A LIVORNO, NELLA SALA LEM IN PIAZZA DEL PAMIGLIONE XIV MEETING ANTIRAZZISTA, DAL 12 FINO AL 20 LUGLIO  
 
 Firenze, 14 luglio 2008 - il Xiv Meeting Internazionale Antirazzista di Cecina (Li), uno degli appuntamenti più importanti di approfondimento e di riflessione pubblica sui temi del dialogo tra popoli, delle battaglie per i diritti delle minoranze e contro ogni forma di discriminazione e di razzismo che quest’anno ha scelto come titolo e filo conduttore “Culture”. Al convegno di apertura, svoltosi a Livorno (Sala Lem, piazza del Pamiglione) è intrevenuto il presidente della Regione Toscana Claudio Martini che nel pomeriggio ha tirato le conclusioni della giornata di confronto, organizzata in collaborazione con la Fondazione Michelucci sul tema “Città da paura”. I coordinatori del dibattito, che è il primo dei 100 appuntamenti in programma, sono Alessandro Margara (presidente della Fondazione Michelucci) e Vincenzo Striano (Presidente di Arci ! Toscana). Altri interventi annunciati sono quelli di And! rea Oliv ero (Presidente nazionale Acli), Antonio Tosi (Politecnico di Milano), Ezedin l-Zerf (Imam di Firenze e portavoce dell’Ucoi), Francesco Marsico (vice-direttore della Caritas), Libero Mancuso (Assessore agli affari generali con delega alla sicurezza del Comune di Bologna), Marcello Maneri (Università La Bicocca di Milano), Luciana Castellina, Massimo Pavarini (Università di Bologna), Monica Donini (presidente Assemblea Regionale Emilia Romagna) e Pablo Cabrera (Università di Madrid). .  
   
   
MEETING DI SAN ROSSORE “CONTRO OGNI RAZZISMO” FRATTINI: «UN’INIZIATIVA LUNGIMIRANTE, CON UTILI PROPOSTE»  
 
San Rossore (Pi), 14 luglio 2008 - Vivo compiacimento per la lungimiranza che ha ispirato fin dal 2001 l’ideazione del meeting, luogo di incontro, di dialogo e di confronto fra istituzioni e società civile, e rammarico per non poter essere presente. E’ quanto scrive il ministro degli Esteri, Franco Frattini, che ha inviato agli organizzatori del meeting di San Rossore una lettera scusandosi per non essere presente a causa di impegni istituzionali precedentemente assunti. «Sono certo – sottolinea il ministro – che l’iniziativa saprà produrre spunti di dibattito e proposte articolate utili a formulare modelli e sistemi di politica interculturale, ribadendo non solo la condanna di ogni forma di razzismo e discriminazione, ma sottolineando altresì la rilevanza del ruolo che possono svolgere, in sinergica e solidale coesione, lo Stato, le Regioni e il sistema d! elle autonomie locali nel suo complesso, al fine di rafforzare! il proc esso di integrazione e di inclusione sociale in ambito italiano e europeo». .  
   
   
MEETING DI SAN ROSSORE “CONTRO OGNI RAZZISMO” IL PRESIDENTE DELLA TOSCANA ANNUNCIA DUE LEGGI SU ACCOGLIENZA E CITTADINANZA  
 
 San Rossore (Pi), 14 luglio 2008 - »Non si possono fare concessioni alla cultura xenofoba, per cercare di dare una risposta alla domanda di sicurezza. La battaglia contro il razzismo è una battaglia che non ammette se e ma: il no incondizionato al razzismo è elemento fondamentale di qualsiasi cultura moderna«. Sotto il tendone intitolato a Gandhi, nella pineta di San Rossore dove settant’anni fa il re Vittorio Emanuele Ii firmò le prime leggi razziali, il presidente della Toscana Claudio Martini lo spiega subito in maniera chiara, durante la mattina. »Non dobbiamo dimenticare la domanda di sicurezza che arriva dai cittadini - spiega - ma dobbiamo assolutamente fare argine contro ogni discriminazione razziale. Siamo qui per cancellare la vergogna del manifesto della razza che qui a San Rossore, settant’anni fa, fu firmato. Siamo qui per voltare pagina. Siamo qui per vigilare. Siamo qui anche per r! iflettere sul perché certe preoccupanti pulsioni xenofo! be trovi no consenso anche in Italia e spesso negli strati più popolari, che invece agli immigrati dovrebbero essere i più vicini. Ma soprattutto siamo qui, con ospiti da tutto il mondo che ringrazio, per dire no al razzismo in tutto il mondo«. Martini annuncia che il Parlamento europeo ha appena votato una risoluzione contro la raccolta delle impronte digitali ai rom in Italia. Anche la Corte europea si è pronunciata contro ogni discriminazione etnica. La platea di San Rossore risponde con un applauso. Quello che accade o rischia di accadere in Italia è quello che è accaduto o accade altrove, oggi o in altri tempi. Martini ricorda le preoccupanti generalizzazioni sui popoli che si leggono e si ascoltano, le equazioni diffuse tra immigrati e criminali, la paura che l’immigrato porti via il lavoro: ipocrisie, per il presidente, assolutamente da combattere, come quel pericoloso «clima che porta a scaricare sugli immigrat! i l’ansia e la delusione dei nostri cittadini», figlio, spiega Martini, di una «cultura della paura patita, alimentata e a volte strumentalizzata». Tra le ricette, per il presidente Martini, c’è anche il fare la cosa giusta sul terreno dell’accoglienza. E dal palco annuncia due proposte di legge che la Regione ha in cantiere: una per una piena “cittadinanza di residenza”, per chiunque vive in Toscana e dunque anche per gli immigrati, e l’altra per il diritto di voto alle amministrative per tutti i cittadini stranieri. .  
   
   
MEETING DI SAN ROSSORE: IL TERMINE RAZZA NON HA ALCUN SENSO»  
 
San Rossore (Pi), 14 luglio 2008 - «Avverto un aumento continuo dell’astio di ognuno contro ognuno, un aumento della litigiosità individuale e collettiva, e anche dell’odio collettivo. E’ un astio preoccupante, che deriva da una sensazione di paura paragonabile a quella che c’è stata in altri momenti storici: penso alla crisi del ’29, al periodo tra le due guerre. Io, italiano e di origine ebraica, sento tornare sentimenti che mi sono stati raccontati». Marcello Buiatti, genetista, tra gli estensori del manifesto degli scienziati antirazzisti che è stato presentato a San Rossore, cerca di analizzare il clima di astio e paura che si sta diffondendo nel nostro Paese. «E’ la paura dell’”altro”, che sia l’handicappato, il folle, il povero di spirito: non a caso c’è una proposta di legge per abolire la legge 180 e riaprire! i manicomi. Si parla per slogan, senza conoscere ciò d! i cui si parla: per sicurezza a rischio si intende un musulmano che prega per strada, tutti pensano che i rom siano romeni». E spiega come è nato il manifesto: «Nasce dall’esigenza che la risposta al manifesto razzista del 1938 abbia una base scientifica. Da allora, la scienza ha fatto alcuni progressi, nel 1938 di genetica non si sapeva niente, la struttura del Dna è stata individuata nel 1953». «Alla luce delle conoscenze scientifiche attuali - spiega il genetista - il termine razza non ha alcun senso. Noi abbiamo pochissima variabilità genetica, a differenza per esempio dei gorilla, che sono molto più variabili geneticamente. Gli esseri umani non si sono adattati per selezione, ma per cultura. Noi abbiamo adattato l’ambiente a noi stessi e abbiamo fatto le culture». E affronta direttamente il nodo centrale del razzismo, con una frase che viene accolta da un applauso scrosciante: «Non dobbiamo to! llerare e accettare il diverso da noi perché siamo buoni, ma dobbiamo essere contenti perché ci sono i diversi da noi. La variabilità culturale è fondamentale per la nostra sopravvivenza». .  
   
   
MEETING DI SAN ROSSORE “CONTRO OGNI RAZZISMO” QUANDO GLI ITALIANI ERANO MARCHIATI E DISCRIMINATI  
 
San Rossore (Pi), 14 luglio 2008 - Portano una “I” ben impressa sulla divisa da minatore. “I” come italiano, “I” perché costretto a vivere separato dagli altri, nella “Italians zone”. E’ il 1934, siamo in Australia, e questa è una delle conseguenze del pogrom contro i minatori italiani che produce numerosi feriti e tre morti tra i nostri connazionali. Noi italiani, quando eravamo schedati e ghettizzati: questo racconta lo spettacolo di Stefano Massini “Pogrom 1934” che ha dato il via, il 10 luglio, al dibattito di San Rossore. Il testo, scritto appositamente per il meeting e presentato dagli attori Luisa Cattaneo e Gabriele Giaffreda, ha messo il pubblico di fronte ad alcune ferite poco conosciute della nostra storia, con gli italiani nel ruolo dei marchiati e dei discriminati. Lo spettacolo parte dalla bella Camargue francese dove nel 1883 monta un durissimo ! attacco ai lavoratori piemontesi e lombardi considerati &lsquo! ;razza i nferiore’ e oggetto di una dura rappresaglia della popolazione che causerà 9 morti e 100 feriti. Così nel 1920 in America, dove si respira un clima fortemente ostile verso gli emigrati italiani: ci sono Stati che vietano l’iscrizione ai figli degli italiani “macaroni”, si moltiplicano gli episodi di intolleranza; in un’isola di Manhattan si preparano gli italiani in arrivo a ciò che li attende: i nostri emigrati vengono “spulciati”, schedati sottoposti ad un autentico interrogatorio prima di poter, eventualmente, entrare. Ma, questo ciò che lo spettacolo punta a trasmettere, la storia non insegna e nel finale emerge l’altra faccia della discriminazione: quella degli italiani contro gli ebrei dal 1938. Stesse frasi, stesso allontanamento dalla società, stessa perdita dei diritti. E su tutto questo si affaccia l’incubo dell’olocausto, nota drammatica che lo spettaco! lo, nel suo concludersi, lascia intravedere. Dopo questo toccante momento di teatro il filo conduttore del meeting, si sofferma ancora sulla discriminazione contro gli ebrei, questa volta attraverso il racconto di alcuni giovani studenti dell’Istituto tecnico commerciale di Bagno a Ripoli. E’ un lavoro, il loro, condotto a scuola con passione per capire come è cresciuta durante il fascismo l’onda montante del razzismo contro gli ebrei. I ragazzi, chiamati a conservare e proteggere la memoria, mostrano i libri, i giornali, i documenti, le norme e anche i numeri degli ebrei che pagarono più duramente quella persecuzione: 6. 219 furono le vittime italiane, 612 i toscani. Solo 800 furono coloro che riuscirono a tornare vivi dalla deportazione per ritrovare un Paese nel quale, così si è conclusa la loro esposizione, si cominciava a usare la parola “vergogna” contro quelle leggi del 1938 e tutto ci&o! grave; che ne era seguito.  
   
   
MEETING DI SAN ROSSORE “CONTRO OGNI RAZZISMO”:PRESTO LE LEGGI PER CITTADINANZA E VOTO A IMMIGRATI  
 
San Rossore (Pi), 14 luglio 2008 - «Entro ottobre la Giunta regionale approverà due proposte di legge, da presentare al Parlamento per la concessione della cittadinanza e del diritto di voto agli immigrati che risiedono da alcuni anni in Toscana. Si tratta della concessione della cittadinanza legata alla residenza e non al luogo di nascita e di un provvedimento finalizzato a combattere l’irregolarità, integrando chi invece è regolare, attraverso la possibilità di esercitare l’elettorato attivo e passivo». E’ questo il doppio annuncio fatto dal presidente della Regione, Claudio Martini, durante l’incontro con i giornalisti, avvenuto nel corso della prima giornata del meeting internazionale di San Rossore “Contro ogni razzismo”. Il presidente Martini ha parlato poi della lettera di congratulazioni ricevuta dal ministro degli esteri Franco! Frattini, non soltanto per il Meeting, ma anche per le altre ! iniziati ve regionali in materia di diritti. Martini ha detto di considerare invece un momento di tensione tra l’Unione europea e il Governo le dichiarazioni del ministro Roberto Maroni, critico sul voto di stamani del Parlamento europeo contro l’ipotesi di prendere le impronte digitali ai bambini Rom. «Siamo qui a San Rossore – ha aggiunto Martini - per riaprire le cateratte del pensiero, per tenere alto il livello del dibattito senza perderci nelle schermaglie della politica italiana e uno dei momenti più intensi di questa mattina è stata la telefonata ricevuta in diretta da Ingrid Betancourt, che ci ha manifestato la sua volontà di venire in Toscana e per la quale continueremo a sostenere la candidatura al premio Nobel per la pace». .  
   
   
MEETING DI SAN ROSSORE “CONTRO OGNI RAZZISMO” COS’È IL RAZZISMO: COME NASCE, PERCHÉ NON MUORE  
 
San Rossore (Pi), 14 luglio 2008 - Se il razzismo è un prodotto sociale e ogni società tende a crearsi il suo “diverso”, rispondere al razzismo – ha sostenuto il biologo Enzo Gallori dell’Università di Firenze nel dibattito “Cos’è il razzismo: come nasce, perché non muore” – significa ricavare dai dati biologici, quindi da dati scientifici, che tutti gli esseri viventi sono apparentati. «La vita nasce sulla Terra qualcosa come tre miliardi e mezzo di anni fa – ha aggiunto Gallori –, da allora intere specie sono apparse e scomparse, ma mai la vita stessa, riassunta nella base comune del Dna. L’uomo, uno dei risultati più recenti, fa parte di questo progetto biologico integrato che la scienza è chiamata a studiare». L’antropologo Antonio Guerci, dell&rsqu! o;Università di Genova, ha invece sottolineato che l&rs! quo;Occi dente ha sempre teso a costruire dal proprio punto di vista le “altre” culture, dimenticando che la sua stessa forma culturale è articolata in categorie normalizzate, come le razze: nera, gialla, bianca. «Ma basta ricordare ad esempio – ha concluso – che la cosiddetta razza gialla, considerata bianca, nasce solo nel 1785 con Kant che traduce come giallo il luridus (in latino soprattutto infido, ma anche giallastro) attribuito dallo svedese Linneo agli orientali per caratteristiche di comportamento». Una slide dopo l’altra anche il professor Lucio Luzzatto, genetista e direttore scientifico dell’Istituto Toscano Tumori, ha portato sul grande schermo di San Rossore la prova scientifica inequivocabile dell’inesistenza delle razze. E nello stesso tempo ha illustrato con altrettanta efficacia quella che ha chiamato la “meravigliosa diversità” che il mescolamento di tutta la specie umana avvenuto! nel corso dei millenni ha prodotto. «Quello che crea il razzismo – ha detto tra l’altro – è il pregiudizio». Da cui, del resto, non sono esenti nemmeno gli scienziati se proprio il grande Jim Watson, premio Nobel per aver scoperto la struttura del Dna, si è lasciato andare alcuni mesi fa a dichiarazioni di puro stampo razzista nei confronti degli africani. «E pensare – ha aggiunto il professor Luzzatto – che Watson ha poi scoperto nel suo personale patrimonio genetico, completamente sequanziato, un 16% di geni di origine africana». .  
   
   
MEETING DI SAN ROSSORE “CONTRO OGNI RAZZISMO”: DI RAZZA CE N’È UNA SOLA. QUELLA UMANA”  
 
 San Rossore (Pi), 14 luglio 2008 - A settant’anni dalle leggi razziali, promulgate da Vittorio Emanuele Iii proprio a San Rossore, il presidente della Regione, Claudio Martini e il genetista Marcello Buiatti, hanno presentato il “Manifesto degli scienziati antirazzisti 2008”, specularmene opposto a quello razzista, che dette il via libera, anche in Italia, alla persecuzione degli ebrei e dei “diversi”. I primi dodici firmatari sono scienziati come Rita Levi Montalcini, e poi genetisti, psichiatri, etologi, antropologi come Enrico Alleva, Guido Barbujani, Laura Dalla Ragione, Elena Gagliasso, Massimo Livi Bacci, Alberto Piazza Agostino Pirella, Francesco Remotti, Filippo Tempia, Flavia Zucco. Le razze umane non esistono, né grandi né piccole; il concetto di razza, biologicamente non ha significato; gli italiani non discendono da famiglie che abitano l! a penisola da oltre un millennio e quindi non esiste una razza! italian a, ma solo un popolo italiano. Sono questi alcuni dei concetti sviluppati nei dieci articoli del manifesto antirazzista che individua nel razzismo un’aberrazione al tempo stesso omicida (verso le minoranze) e suicida (nei confronti di ogni deviazione, anche all’interno dello stesso popolo), e una ideologia che discrimina e reprime tutte le diversità. Negli ultimi due articoli il manifesto sottolinea come gli ebrei italiani sono contemporaneamente ebrei e italiani, così come tutti i popoli migranti e conclude con la considerazione che l’essere “bastardi” fa bene, perché ogni “meticciamento” culturale è portatore di progresso. Chiunque può aderire al “Manifesto degli scienziati antirazzisti 2008” semplicemente collegandosi al sito www. Regione. Toscana. It (oppure a www. Regione. Toscana. It/regione/export/rt/sito-rt/minisiti/sanrossore/manifesto), digitando il proprio nome e co! gnome. .  
   
   
MEETING DI SAN ROSSORE “CONTRO OGNI RAZZISMO”: GRAVE IL SILENZIO DELL’UNAR SULLE IMPRONTE AI ROM  
 
San Rossore (Pi), 14 luglio 2008 - «L´ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) è rimasto in silenzio di fronte a una misura discriminatoria nei confronti dei rom come quella delle impronte digitali. Invece doveva alzare la voce e favorire un ampio dibattito nel paese a tutti i livelli. Un silenzio che mi ha convinto, finora avevo un parere diverso, che un ufficio di questo tipo deve avere uno status indipendente dai governi, di qualunque colore essi siano». Lo ha affermato a San Rossore Silvia della Monica, il magistrato momentaneamente prestato al Parlamento, e a capo del Dipartimento diritti e pari opportunità. L’unar, costituito dal governo nell’ambito del Dipartimento, ha per statuto la missione, a cui secondo Della Monica ha contravvenuto, di garantire che sia attuato il principio di parità di trattamento tra le per! sone e di contribuire a rimuovere le discriminazioni fondate s! ulla raz za. Alla domanda “Cos’è il razzismo: come nasce, perché non muore”, titolo della prima sessione mattutina, ha dato una risposta l’antropologo dell’Università di Genova Marco Aime, analizzando i termini più abusati che concorrono a creare nelle società le cesure con i diversi o gli stranieri, le divisioni tra i buoni e i cattivi. «Una delle parole più abusate è cultura – ha detto Aime – che viene utilizzata in maniera analoga al termine razza. L’accezione di cultura diventa quella di una gabbia dentro cui gli individui sono rinchiusi, a cui non si sfugge, negando la dinamicità del processo culturale. Anche l’identità viene vista come unica e assoluta, in un certo senso tribale, cancellando l’evidenza che gli esseri umani sono portatori di identità plurime, di genere, politiche, religiose, anche calcistiche e non possono essere inchiodati! a una sola come è successo con gli ebrei negli anni bui”. La riflessione proposta da Aime si è estesa ad altre parole come radici o tradizioni, viste come fisse, congelate, quasi genetiche. “Non dimentichiamo – ha proseguito - che invece non sono altro che le nostre invenzioni sul presente proiettate nel passato. Allo stesso modo la cittadinanza non è naturale, ma è un prodotto culturale”. “L’importante – ha concluso l’antropologo - è lasciare aperta, nel recinto in cui viviamo, la porta con l’altro, con il diverso, che è sempre uno stimolo e una ricchezza. E non indulgere troppo alle classificazioni che portano in ultima analisi all’apartheid. Tra i diritti umani dovrebbe essere inserito quello all’opacità che a differenza dei confini netti del bianco e del nero lascia sempre filtrare un po’ di luce”. .  
   
   
MISSIONE IMPRENDITORIALE IN BRASILE  
 
Pordenone, 14 luglio 2008 - Con la tappa di Bento Gonçalves si è conclusa la missione imprenditoriale in Brasile, coordinata dalla Camera di Commercio, guidata dal presidente Giovanni Pavan, e dal Centro di Formazione di Pordenone, che ha visto per la prima volta imprese del distretto del mobile affacciarsi ad un mercato che offre grandi opportunità. Il Rio Grande do Sul infatti è lo stato brasiliano che si colloca al primo posto per la produzione di mobili in pannelli e che vanta una quota di export del 30% sul totale brasiliano. L’alta concentrazione di imprese produttrici, proprio nella città di Bento Gonçalves, ha permesso ai nostri imprenditori (Compab, Copat, Officine Elme, Presotto) di avere una chiara panoramica sul settore. Le realtà visitate dal gruppo di imprenditori sono state quattro, tutte aziende leader di settore: per la produzione di cucine componibili che si distinguono per la tecnologia di avanguardia e per l’attenzione al design, di ante e componenti per il mobile. Aziende che vantano consolidate collaborazioni con partner stranieri e che quest’anno saranno presenti allo Zow e alla fiera internazionale brasiliana Fimma dedicata al settore arredo. Ulteriore elemento conoscitivo è stato dato dalla possibilità di visitare gli istituti di formazione specializzata dedicata al mobile: il Senai Cetemo, Centro di formazione professionale secondaria paragonabile all’Ipsia italiana, l’ Ucs, Centro Universitario che attiva il percorso di studi dedicato al settore arredo, il Cgi Moveilero, Centro di gestione dell’innovazione che da anni collabora con il Catas. Strutture efficienti, dinamiche ma soprattutto al servizio delle imprese che molto spesso le finanziano direttamente, investendo così nella formazione dei giovani futuri operatori del settore, in un’ottica di integrazione tra scuola e impresa. La missione si è quindi conclusa con successo: lo scambio di esperienze e la conoscenza tra realtà imprenditoriali di alto livello ha posto le basi per future collaborazioni che si consolideranno in occasione di prossime iniziative di settore, durante le quali le nostre imprese pordenonesi potranno valutare investimenti ed interscambi con il Brasile . .  
   
   
PRIVATI AL CENTRO DI SVILUPPO TERRITORIO  
 
Gorizia, 14 luglio 2008 - Il privato potrà diventare un elemento di sviluppo del territorio, operando sotto l´egida dell´ente pubblico in un sistema culturalmente diverso, rivoluzionato rispetto a quello attuale e, quindi, molto più snello e diretto. Questa è la sfida, "importante e decisiva nell´ottica di una necessaria riforma urbanistica", che l´assessore ad Ambiente e Lavori pubblici del Friuli Venezia Giulia, Vanni Lenna, ha lanciato il 10 luglio al presidente dell´Unione industriali di Gorizia, Gianfranco Di Bert, e ad una rappresentanza di costruttori edili isontini guidata dal capogruppo Costruzioni, Aureliano Hoffmann, nel corso di una riunione all´Assindustria goriziana. "E´ evidente - ha affermato Lenna - che nel settore delle costruzioni va capovolto il sistema perché la Regione ha sempre minori risorse da erogare ai Comuni. Dobbiamo imparare da Paesi attualmente più evoluti quali Francia, Germania e Stati Uniti - ha aggiunto - per operare una svolta verso un´urbanistica ´di spinta´ dove, a ragion veduta, ricostruzioni e risanamenti devono essere gestiti in sinergia con i soggetti privati senza porre vincoli restrittivi". "E´ una scommessa che non riguarda solo l´urbanistica - ha sottolineato Lenna - ma l´intera economia regionale". Ribadendo che l´indicazione della Giunta regionale è quella di abrogare la legge 5/07, utilizzandone alcune norme nella fase di transizione per evitare il blocco delle attività, l´assessore ha recepito positivamente alcune richieste dell´Ance (Associazione nazionale costruttori edili) di Gorizia, in particolare la ridefinizione di un prezziario regionale con l´inserimento di un capitolo riservato alla sicurezza e la predisposizione di un bando unico per gli appalti ("una traccia di riferimento comune per ogni amministrazione"). Linee Guida Per Consorzi Cavatori In un secondo incontro, sempre all´Assindustria di Gorizia, Lenna ha riscontrato il malcontento del Consorzio Cave Giuliane, impossibilitato ad operare a causa delle mancate autorizzazioni. A questo proposito, confermando la precedenza ai Consorzi "per un´interlocuzione veloce e rappresentativa", l´assessore ha annunciato l´istituzione di un tavolo tecnico e la predisposizione di linee guida per i progetti di cavazione, coniugando - sulla base del modello austriaco di riferimento - l´interesse privato con quello pubblico relativamente alla manutenzione ordinaria ed alla sicurezza dell´alveo fluviale. .  
   
   
EUROPEAN ENTERPRISE AWARDS, 3° EDIZIONE  
 
 Benevento, 14 luglio 2008 - La Camera di Commercio di Benevento comunica che la Commissione Europea–direzione Generale Imprese ha lanciato la 3° Edizione dell’European Enterprise Awards, premio istituito nel 2005, volto a riconoscere e premiare iniziative che promuovono l’imprenditorialità e creano un ambiente favorevole per la crescita e la competitività delle Pmi. Il Ministero dello Sviluppo Economico continuerà a svolgere il ruolo di “Punto di contatto nazionale”, al fine di promuovere anche questa 3° Edizione del Premio in ambito nazionale, agire come referente per gli uffici della Commissione e provvedere alla selezione dei due candidati nazionali. Come è noto, anche la 2° Edizione del Premio ha avuto grandissimo successo e il progetto “Fabbrica Ethica” della Regione Toscana ha vinto il 1° premio nella categoria “Responsible Enterprise Award” nella quale concorreva. “Non è una comunicazione di circostanza o una mera informativa d’ufficio – afferma Gennaro Masiello, presidente della Camera di Commercio di Benevento – ma vuole essere un invito a cogliere un’occasione per esserci ed essere protagonisti, come territorio e come sistema economico, per promuovere l’imprenditorialità e creare un ambiente favorevole per la crescita e la competitività delle Piccole e Medie Imprese”. Anche per questa Edizione, i soggetti ammessi a partecipare sono individuati dalla Commissione Europea negli Enti pubblici locali provinciali e regionali, nei partenariati pubblico-privati tra Enti pubblici e imprenditori e nelle Organizzazioni imprenditoriali. La novità di quest’anno è rappresentata dalla possibilità per iniziative nazionali di candidarsi nelle Categorie “Promozione dell’imprenditorialità” e “Snellimento amministrativo”. Le candidature devono rientrare in una delle 5 categorie sottoelencate: Premio Promozione dell’Imprenditorialità (Entrepreneurial Promotion Award); Premio Snellimento Amministrativo (Red Tape Reduction Award); Premio Sviluppo d’Impresa (Enterprise Development Award); Premio Investimento nelle competenze (Investment in Skill Award); Premio Imprenditorialità Responsabile (Responsible and Inclusive Entrepreneurship Award). Per ciò che concerne le modalità concernenti il processo di selezione dei candidati a livello nazionale, saranno utilizzati come criteri di scelta delle candidature quelli proposti a livello europeo: originalità e fattibilità del progetto; impatto sull’economia locale; miglioramento delle relazioni tra gli attori locali; trasferibilità del progetto ad altre regioni d’Europa. Per l’esame delle candidature il Ministero provvederà a convocare la Giuria nazionale che ha già operato la selezione per gli anni precedenti e il termine per la presentazione dei moduli di candidatura all’ufficio ministeriale competente (D. G. P. I. – Uff. Vi) è fissato per il 15 settembre 2008. Si fa, altresì, presente che i moduli di candidatura sono da richiedere alla Dr. Ssa Giocosa della D. G. P. I – Uff. Vi. , nella sua qualità di “Punto di contatto nazionale”. Si segnala il sito http://ec. Europa. Eu/enterprise/entrepreneurship/smes/awards/index_it. Htm per ogni ulteriore informazione. Per contatti rivolgersi a: Dr. Ssa Isabella Giocosa Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per la Competitività D. G. P. I. – Uff. Vi Via Molise, 2 – 00187 Roma; Fax 06/47052583; Tel 06/47052692; e-mail .  
   
   
IL BORSINO DEI PROGETTI HA “FATTO CENTRO”  
 
Campobasso, 14 luglio 2008 - 2008 - “Un’esplosione di idee progettuali sui principali temi strategici della nuova programmazione comunitaria”: è questa la sintesi che meglio rappresenta l’andamento dei lavori pomeridiani di “Le reti di cooperazione nell’area adriatica. Borsino dei progetti per il Programma Ipa”, realizzato all’interno della “Fiera delle Idee. Confronto sulle politiche di sviluppo”, in programma presso la Cittadella dell’Economia di Campobasso. Un approccio orientato all’innovazione e al sistema di reti e filiere, applicato principalmente ai temi dell’energia, ambiente, turismo, agroalimentare, cultura, sistemi urbanistici, sistemi fieristici, è stato il denominatore comune delle proposte progettuali che hanno animato il Borsino dei progetti. L’iniziativa rientra nelle attività del progetto Adria-net - finanziato con il sostengo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) nell’ambito del Nuovo Programma di Prossimità Adriatico (Nppa) Interreg-cards/phare – e nell’ambito di un accordo di programma tra Regione Molise, Comune di Campobasso e Unioncamere Molise. In particolare, il Borsino dei progetti rappresenta la sperimentazione del modello “Fiera dell’Adriatico”, previsto nel progetto Nppa “Rosa”, coordinato da Unioncamere Molise e finalizzato alla creazione di un network integrato tra enti di ricerca, enti fiera, enti locali e regionali, agenzie di sviluppo locale, localizzati sempre nell’Area Adriatica per favorire la nascita e il consolidamento di imprese innovative. Questi i numeri dell’evento: 160 sono le idee progettuali pervenute e di queste almeno 70 hanno riscontrato l’interesse di partner locali, nazionali e internazionali; 250 sono gli accrediti pervenuti per il Borsino, che vedono anche istituzioni provenienti dall’Albania, Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia e Grecia. Proposte candidate da istituzioni di tutto rispetto dell’area adriatica - Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane, Università, sistema camerale, nonché Cnr ed Enea – che si sono incontrate intorno ai vari tavoli di lavoro per discutere la fattibilità delle idee progettuali presentate, anche in relazione alle specifiche esigenze rappresentate dai partner. Altra particolarità della giornata è stato l’avvicendamento sul podio, in contemporanea ai tavoli di lavoro, dei relatori delle numerose idee progettuali che non avevano ricevuto precedentemente richieste di incontri. Ad essi è stata offerta la possibilità di illustrare alla platea le principali linee strategiche dei progetti presentati e, successivamente, quasi tutti i relatori sono stati contattati dai partner presenti. Così agli originari tavoli di lavoro registrati, si sono affiancati altri tavoli spontanei che hanno dato luogo ad ulteriori scambi di idee. Con il Borsino dei progetti sono state gettate le basi per un nuovo modello di cooperazione territoriale, basato sull’elaborazione di proposte progettuali che tengano conto delle reali esigenze dei partner, secondo un approccio “bottom up”. . .  
   
   
LIVORNO: DELEGAZIONE TAILANDESE IN VISITA ALLA CAMERA DI COMMERCIO  
 
Livorno, 14 luglio 2008 - Mercoledì 9 luglio il presidente della Camera di Commercio Roberto Nardi ha ricevuto una delegazione thailandese composta da operatori economici e guidata dal ministro consigliere presso l’Ambasciata reale di Thailandia a Roma, Mrs. Suchana Chucherd. L’iniziativa è stata resa possibile grazie all’interessamento del Dr. Giampiero Fancellu, del “Fancellu Group“ che opera nel porto di Livorno. Nel corso dell’incontro, cui hanno partecipato diverse aziende del territorio livornese, è stata presentata nel dettaglio la tecnologia più avanzata della Eco-tech Industries Co. Ltd di Bangkok e della Shanghai Greenman Eco Science and Technology Co. Ltd, due aziende leader nel settore del riciclaggio dei pneumatici fuori uso. La delegazione tailandese ha illustrato gli aspetti innovativi e migliorativi di questa tecnologia, i costi di sviluppo e i vantaggi della stessa, anche in rapporto al problema dell’impatto ambientale dell’attività di riciclo. Quella del trattamento dei rifiuti industriali è una tematica di grande attualità e le tecnologie necessarie in questo settore creano spazi per una nuova imprenditorialità. Ogni anno in Italia si producono circa 430. 000 tonnellate di pneumatici usati (Pfu = Pneumatici a Fine Uso). Da luglio 2006 non è più possibile portare in discarica questi pneumatici, né interi né in pezzi, pertanto è necessario trovare delle vie alternative di smaltimento o di recupero, per sfruttare al massimo le materie prodotte dalla lavorazione dei Pfu. . .  
   
   
IMMIGRAZIONE: SUPERARE EQUIPARAZIONE PENSIONISTICA TRA ITALIANI E STRANIERI RICONGIUNTI  
 
Venezia, 14 luglio 2008 - “L’integrazione e la buona convivenza sono da tempo i veri obiettivi della nostra Regione, in testa nelle graduatorie del Cnel per le politiche dell’accoglienza. Ma l’equiparazione ai fini pensionistici tra i cittadini italiani e gli stranieri ricongiunti che abbiano compiuto i 65 anni di età rischia di creare conflitti sociali gravi ed è bene che sia eliminata definitivamente”. A ribadirlo è l’assessore regionale ai flussi migratori del Veneto Oscar De Bona a proposito della recente presentazione in Parlamento di emendamenti per risolvere la questione. “Anche questa era una delle tante ingiustizie italiane, prodotta prima dal Governo Amato nel 2001 e reiterata dal Governo Prodi nel 2007. Non è corretto soprattutto nei confronti dei nostri concittadini che, raggiunta l’età della pensione, si ritrovano ad aver diritto all’assegno sociale tanto quanto un immigrato appena entrato nel nostro Paese solo perché quest’ultimo risulta privo di reddito”. Lo stesso De Bona era intervenuto nel marzo scorso con una dichiarazione pubblica a sostegno del sindacato di Polizia Coisp che denunciava l’incremento esponenziale degli assegni sociali agli immigrati ricongiunti. “Avevo chiesto chiarimenti al Governo di allora sull’entità del fenomeno – conclude De Bona – in termini di sostenibilità economica del sistema previdenziale, sulle cause che lo provocano, sulla garanzia del rispetto dell’equità sociale nei confronti degli italiani. In molti infatti hanno approfittato di questi ricongiungimenti, originati meramente da motivi di lucro, che non hanno niente a che vedere con il diritto all’unità familiare e con i legittimi diritti del lavoratore immigrato e della sua famiglia. Uno scherzetto del costo complessivo per il Veneto di 10 milioni di euro”. .  
   
   
PISTOIA: NATIMORTALITÀ DELLE IMPRESE NEL PRIMO TRIMESTRE 2008  
 
 Pistoia, 14 luglio 2008 - Alla data del 31 marzo del 2008 il numero delle imprese registrate al Registro Imprese della Camera di Commercio di Pistoia è stato di 34. 121 di cui 29. 846 attive. Fra queste. Le imprese artigiane registrate sono state 10. 757 (10. 716 le attive). Nel corso del primo trimestre del 2007 a fronte di 801 nuove iscrizioni, sono cessate ben 1. 144 imprese con un tasso di crescita del sistema imprenditoriale negativo di -1 %, che rapportato al totale della Toscana (-0. 3 %) pone la provincia di Pistoia all’ultimo posto della graduatoria provinciale. Il maggior contributo alla costruzione del dato viene dalla componente artigiana. Infatti con 495 imprese cessate su 234 nuove iscrizioni il settore artigiano mostra una flessione del 2,4%. Il saldo movimprese nel primo trimestre dell’anno è tradizionalmente negativo, nel primo trimestre 2004 il tasso di crescita delle imprese in totale fu di –0,5%, nel 2005 - 0,40%, nel 2006 -0,14% e nel 2007 -0,48%. Congiuntura industria manifatturiera: I risultati dell’indagine congiunturale sull’industria manifatturiera del 1° trimestre 2008, manifestano lievi segnali positivi per la Provincia di Pistoia. La produzione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente aumenta dello 0,2%. Rispetto al trimestre precedente l’aumento è pari allo 0,5%. Il fatturato sia rispetto allo stesso trimestre del 2007, sia rispetto al trimestre aumenta del 1,5%. Bene la variazione negli ordinativi, sia interni (+0,5%),che provenienti dall’estero (1,3%). Settori economici: Nel dettaglio dei singoli comparti economici, si possono evidenziare dinamiche diverse, sia per la produzione che per il fatturato. L’analisi dei settori produttivi indica risultati tendenziali positivi della produzione industriale per il settore della produzione e lavorazione della carta (1. 9%), dell’industria alimentare (5,2%) ell’industria chimica,gomma e plastica (1,6%) e nell’industria meccanica 1,0. Positivo è inoltre il dato relativo all’industria tessile e maglieria (+1,2%) In difficoltà i settori dell’elettronica e mezzi di trasporto (-5,6%), il settore legato alla lavorazione delle pelli, del cuoio e delle calzature (-2,0%), l’industria dell’abbigliamento (-2,0%) e quella del mobile (-1,3%). Anche le dinamiche congiunturali, cioè le variazioni rispetto al trimestre precedente, presentano risultati diversi nei vari settori; esse sono in genere negative con l’eccezione dell’industria alimentare che vede aumentare la produzione del 1,9%, l’industria dell’abbigliamento che mostra una variazione di +13,8% l’industria della carta (+1,3%) e della plastica (0,5%). Per quanto riguarda il fatturato, diminuiscono in percentuale i settori delle calzature (-0,6%) dell’elettronica e mezzi di trasporto (-5%) e dei mobili (-1,8%) gli altri settori manifestano variazioni positive con una punto del settore alimentare che aumenta il fatturato del 10,8%: Ordinativi: Da valutare con attenzione è anche l’andamento degli ordinativi registrati dalle imprese nel periodo in esame, distinguendo gli ordinativi dall’interno con quelli dall’estero Globalmente, gli ordinativi dall’ interno aumentano del 0,5% e gli ordinativi dall’estero riprendono leggermente con una variazione del 1,3% contro la flessione dei trimestri precedenti. I settori che vedono un consistente aumento degli ordinativi dall’estero sono quelli del sistema moda (tessile +4,9%, abbigliamento +1 %, calzature +2,3%), della carta *4,9% e dell’industria delle materie plastiche (+6 %). Per gli ordinativi dall’interno, essi crescono soprattutto nei settori dell’industria alimentare, della metalmeccanica e della elettronica e mezzi di trasporto. Occupazione: A livello occupazionale, il dato, relativo al trimestre in esame, mostra una flessione pari al -1,6%. Il dato è negativo sia nella dimensione da 10 a 50 addetti che in quella superiore. La contrazione dell’occupazione è trasversale in quasi tutti i settori. I più colpiti sono il calzaturiero -4,2% e il settore dell’elettronica e mezzi di trasporto -6,5% Prezzi: L’aumento dei costi delle materie prime ha inciso sui listini delle imprese manifatturiere Pistoiesi. I prezzi sono infatti aumentati del 3 Le dinamiche degli aumenti per settore vedono aumentare maggiormente i prezzi nell’industria dei mobili (+5,9%), nell’alimentare (+9,1%) e nei prodotti derivanti dall’industria chimica gomma e plastica (+4,1%). Previsioni per il Ii° trimestre 2008: I risultati non del tutto negativi del primo trimestre 2008 portano a delle aspettative degli imprenditori per il 2° trimestre dell’anno improntate sull’ottimismo. Il 39. 1 % di risposte prevede un aumento della produzione (nel 2° trimestre rispetto al 1°) mentre il 15,6 % prevede una diminuzione, per un saldo positivo di quasi 24 punti percentuali. Buone le aspettative sulla domanda, sia interna che estera dove emerge un saldo rispettivamente di 15 e di 26 punti percentuali. Positivo anche il saldo in merito alle prospettive di occupazione (3%). Congiuntura del commercio al dettaglio: I dati riferiti al primo trimestre 2008, relativamente all’indagine congiunturale commercio al dettaglio presentano un calo del valore delle vendite in provincia di Pistoia pari a -0,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il dato, seppur negativo, è assai più contenuto rispetto alla media regionale che presenta una variazione di -1,1%. Ad incidere sul risultato totale sono le vendite nei settori non alimentari (-2,7%) e negli esercizi di piccola (-4,1%) e media dimensione (-3%). Positivo invece l’andamento delle vendite di prodotti alimentari (1,3%) e la performance della grande distribuzione +2,9% di cui i supermercati e gli ipermercati apportano un contributo del 2,1%. Nonostante i dati appena presentati l’indagine svolta da Unioncamere mostra come gli imprenditori del commercio in provincia di Pistoia non siano particolarmente pessimisti, il 52% di essi infatti prevede uno sviluppo della propria azienda nei prossimi 12 mesi. Anche in questo caso a farla da padrone è la grande distribuzione dove lo sviluppo è previsto nel 83% dei casi. .  
   
   
ELECTROLUX, LE PREOCCUPAZIONI DEI SINDACATI  
 
Trieste, 14 luglio 2008 - Incontro tra le rappresentanze sindacali del gruppo Electrolux di Porcìa di Pordenone e l´Ufficio di presidenza della Ii Commissione consiliare, con la partecipazione dei consiglieri interessati alla questione. Il presidente Maurizio Franz (Ln) ha aperto i lavori dando la parola ai 17 rappresentanti di settore di Cgil, Cisl e Uil, tra segretari provinciali e Rsu. L´azienda non ci comunica alcun piano gestionale, non si espone con alcun progetto industriale - è stato il leit motiv dei presenti. I livelli di produzione stanno calando e se scenderanno sotto la quota che garantisce il far fronte ai costi fissi, gli stabilimenti, da Porcìa a Susegana ma anche il magazzino cambi di Maniago, sono destinati a chiudere, con ricadute su tutto l´indotto. Quest´ultimo, oltretutto, si sta già trasferendo verso gli stabilimenti dell´Europa dell´Est dove Elecrolux ha portato circa metà della produzione. A Porcìa - hanno fatto sapere i delegati - oggi lavorano 1. 850 dipendenti, ma erano 2. 100; Susegana ne ha persi 330 passando da 9 a 5 linee produttive, e timori persistono anche per i 130 addetti del magazzino maniaghese che solo 3 anni fa erano il 15% in più. Eppure abbiamo accettato degli accordi per venir incontro alle esigenze di competizione del Gruppo, come quello di gennaio 2007 di modulare i periodi di chiusura collettiva per far fronte alle richieste di mercato anche durante le ferie. Certo la crisi dei consumi è innegabile, ma la strategia iniziata nel 2003 di spostare la produzione nei Paesi dell´Est si è rivelata affrettata e l´impressione è che la delocalizzazione avviata non sia stata efficace. La contrazione generale del mercato degli elettrodomestici appesantisce la situazione: oggi lo stabilimento di Porcìa segnala una riduzione del previsionale 2008 di oltre 200mila unità di prodotto e una perdita, rispetto alle previsioni 2007, di oltre 500mila lavatrici. Infine, le assunzioni a termine non sono sufficienti per coprire la vita produttiva dell´azienda, tanto meno per aumentare la produttività. A seguire, la direzione regionale delle Attività produttive ha reso noto ai consiglieri della Ii Commissione come la Regione si sia già incontrata a giugno con le rappresentanze sindacali e alcuni lavoratori. Abbiamo offerto la massima disponibilità - è stato detto - e facciamo pressione sui manager di Electrolux, ma non è facile ottenere risposte quando si ha a che fare con una multinazionale perché le decisioni vengono prese altrove. Ecco perché per noi la sede giusta è quella nazionale, il tavolo delle trattative deve essere portato avanti con il ministero. Considerazione, questa, accolta anche da Igor Kocijancic (Sa), che ha auspicato che il Consiglio solleciti la Giunta affinché questa, a sua volta, faccia pressione sul Governo. Non svelare ciò che si intende fare - ha poi concluso - non è mancanza di strategia, ma anzi avere una strategia ben precisa, volta proprio a lasciare nel dubbio lavoratori, sindacati e istituzioni. Il presidente Franz ha detto di guardare con preoccupazione al fatto che l´indotto si sta spostando vero Est; il mercato è molto competitivo perciò si deve avere rispetto per le strategie aziendali, ma al contempo sarà chiesto un monitoraggio delle scelte e sarà sollecitata la Giunta. Se Electrolux manterrà nel pordenonese buoni livelli di produzione, potrà avere un sostegno anche nella ricerca e nell´innovazione. .  
   
   
CRISI MERLONI; "FORTISSIME PREOCCUPAZIONI" DA ISTITUZIONI UMBRE  
 
Perugia, 14 luglio 2008 - Gli assessori regionali Mario Giovannetti e Maria Prodi hanno incontrato l’8 luglio i Sindaci dei Comuni di Nocera Umbra, Gualdo Tadino, Sigillo, Fossato di Vico, Costacciaro, Gubbio e Scheggia Pascelupo unitamente ai rappresentanti della Provincia di Perugia per un esame della situazione della Antonio Merloni. Durante l’incontro, che si è svolto all’indomani dell’assemblea dei lavoratori aperta alle istituzioni convocata il 4 luglio dai sindacati nazionali Fim-fiom-uilm a Fabriano, l’assessore Giovannetti ha fatto il punto sulla nuova situazione determinatasi alla Merloni con il passaggio dell’intero pacchetto di controllo da Antonio Merloni alla figlia Giovanna, la conseguente liquidazione del vecchio Consiglio di amministrazione e la nomina di un direttorio che come primo atto ha nominato un “advisor” per la stesura di un nuovo piano industriale e finanziario. Uno scenario che, aggravato da una forte crisi finanziaria e da una situazione di forte incertezza del mercato internazionale dell’elettrodomestico, può determinare – secondo i rappresentanti delle istituzioni - preoccupanti ricadute produttive ed occupazionali. Nell’esprime “fortissime preoccupazioni per i riflessi produttivi, occupazionali e sociali che potrebbero determinarsi”, le istituzioni umbre hanno quindi ribadito la “necessità di mantenere un forte impegno unitario tra le Regioni Umbria e Marche, le organizzazioni sindacali e le forze politiche per la gestione di questa nuova fase, così come stabilito nella riunione delle istituzioni tenutasi a Fabriano il 24 Giugno; hanno sottolineato “l’urgenza di un sollecito incontro con il Governo per predisporre tutte le azioni necessarie a dare risposte sia sul versante sociale, con adeguati ammortizzatori, sia sul versante produttivo con l’attivazione degli strumenti nazionali (Merloni è una grande azienda) che aiutino l’Azienda in questa fase di ristrutturazione e allo stesso tempo favoriscano l’insediamento di nuove attività; hanno evidenziato “l’opportunità di costituire un gruppo tecnico regionale per definire gli strumenti di intervento che possono essere messi in campo dalla Regione Umbria ed hanno ribadito “l’impegno a mantenere un rapporto costante con i lavoratori e le loro organizzazioni sindacali, le popolazioni e le realtà locali coinvolte nella crisi”. .  
   
   
FAMIGLIA, 5 MILIONI DI EURO STANZIATI PER CONSULTORI A FAVORE DI INTERVENTI PER FAMIGLIE E GIOVANI LIGURI  
 
Genova, 14 luglio 2008 - Interventi per la mediazione familiare e dei conflitti, formazione alle coppie e ai genitori finalizzati ad affrontare le problematiche dei figli che crescono, azioni di prevenzione alla depressione post partum, aiuto nelle pratiche di ricongiungimento familiare, sensibilizzazione e informazione sull´affido familiare, sostegno alle donne e ai minori vittime di maltrattamenti. Sono queste alcune delle linee d´azione del progetto "Liguria famiglie" per il potenziamento della rete dei consultori familiari finanziato dalla Regione Liguria con più di 5 milioni di euro tra fondi regionali e nazionali. A dare notizia dell´erogazione di tali risorse ai 19 Distretti sociosanitari della Liguria è stato il vicepresidente della Regione Massimiliano Costa, intervenuto questa mattina alla prima Conferenza regionale sui consultori familiari. "Con questo intervento - spiega il vicepresidente Costa - vogliamo raggiungere due obiettivi principali: valorizzare l´attività dei consultori, che sempre più devono diventare luogo di risposta multidisciplinare ai bisogni di assistenza e cura delle persone e creare una rete di servizi coordinati all´interno dell´organizzazione dei Distretti sociosanitari, che a loro volta sono chiamati a svolgere un ruolo sempre più importante di coordinamento con il mondo del terzo settore per fornire servizi puntuali e di ampio respiro". Il pacchetto di finanziamenti prevede inoltre misure a sostegno delle famiglie numerose (agevolazioni e riduzioni di costi e tariffe per servizi di mensa e trasporto scolastici, libri di testo, iscrizione a scuola; microcredito per le famiglie in temporaneo stato di difficoltà, contributi per i genitori che decidono di tenere a casa il proprio figlio fino al compimento di un anno di vita) e azioni tese a qualificare il lavoro delle assistenti familiari (corsi di formazione, creazione di un albo distrettuale delle "badanti" qualificate a beneficio di tutti i cittadini, agevolazioni fiscali e previdenziali sui contratti di lavoro) e favorire l´emersione del lavoro ´nero´ garantendo così alle famiglie un servizio più qualificato da parte di chi si prende cura dei propri cari. "Questi finanziamenti - conclude Costa - si vanno ad aggiungere ai 10 milioni di euro stanziati per la creazione di più di 1. 500 nuovi posti in asili nido e servizi per la prima infanzia completando così un insieme di interventi che puntano a valorizzare la famiglia, la prevenzione, l´educazione tra i giovani e la cultura della vita". .  
   
   
MINORI. CONVEGNO LINEE GUIDA 2008 PER SERVIZI SOCIALI  
 
Padova, 14 luglio 2008 - “La Regione Veneto ha creato in anni di lavoro legislativo e sul territorio un modello veneto di protezione dei minori molto avanzato a livello nazionale. Il nostro obiettivo è stato di favorire la crescita di una cultura diffusa di protezione dei minori e di agevolare il lavoro dei servizi e degli operatori dei Comuni, delle Ullss, dell’autorità giudiziaria per i minori. Le linee guida 2008 presentate l’ 11 luglio vanno avanti in questa direzione di continuo miglioramento delle politiche e delle azioni. ” Lo afferma Stefano Valdegamberi, Assessore regionale alle politiche sociali, in relazione al seminario di presentazione delle Linee guida 2008 per i servizi sociali e sociosanitari, promosso a Padova nel Centro Congressi Villa Ottoboni dal Pubblico Tutore dei Minori, e intitolato “La cura e la segnalazione. La responsabilità nella protezione e nella tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nel Veneto”. L’iniziativa è stata seguita da un numeroso pubblico di operatori attivi nei servizi regionali di tutela dei minori, nei Comuni, nelle Aziende Ullss, nel Tribunale per i minorenni del Veneto. Sono intervenuti tra gli altri, Lucio Strumendo Pubblico Tutore dei Minori in Veneto, Giancarlo Ruscitti, Segretario regionale alla Sanità e al Sociale della Regione Veneto, Gustavo Sergio Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Venezia, Isabella Menichini Vicecapo di Gabinetto del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali. “Le linee guida - spiega l’Assessore veneto - sono frutto di un confronto approfondito tra i diversi soggetti sul campo in particolare sulla definizione dei concetti legati alla tutela e alla protezione dei minori, ai percorsi comuni ma anche a quelli differenziati delle istituzioni nella presa in carico del minore. In estrema sintesi, l’impegno della Regione è rivolto, in estrema sintesi, al contrasto dell’istituzionalizzazione - ricorda l’Assessore veneto - allo sviluppo dell’affido familiare, al rafforzamento dei centri terapeutici interprovinciali contro l’abuso e il maltrattamento, al sostegno dei Comuni per il pagamento delle rette dei minori ospitati in case famiglia o case alloggio, alle attività formative degli operatori, allo sviluppo dell’adozione, all’attuazione del sistema dell’accreditamento delle strutture di accoglienza”. Lucio Strumendo sottolinea dal canto suo come “le linee-guida 2008 per i servizi sociali e socio sanitari sulla presa in carico dei minori in difficoltà rappresentano non solo un aggiornamento, ma una profonda rivisitazione di quelle messe a punto nel 2005: un periodo utilizzato per ricostruire linguaggi, concetti e procedimenti, sia per verificare l’utilità dello strumento, sia per collaudare la validità del metodo della contaminazione tra i saperi e le competenze di soggetti e attori diversi. Si è trattato di un lavoro capillare, articolato tra l’altro in sei seminari provinciali con la partecipazione di oltre 500 persone (operatori e professionisti dei servizi, rappresentanti delle comunità di accoglienza, eccetera), e sul coinvolgimento di un gruppo di esperti e di un team tecnico rappresentativo delle diverse componenti professionali, istituzionali e giudiziarie coinvolte nel processo di cura e tutela dei minori a rischio”. .  
   
   
A SETTEMBRE APRIRANNO 10 NUOVI ASILI NIDO A ROMA E NELLE PROVINCE.  
 
Roma, 14 luglio 2008 - La giunta regionale presieduta dal presidente Marrazzo su proposta dell’assessore Coppotelli ha approvato una delibera con la quale posticipa al 31 dicembre 2009 il termine ultimo per l´emanazione del provvedimento di autorizzazione all´apertura e al funzionamento degli asili nido e dei micro-nidi comunali e nei luoghi di lavoro. Con l´approvazione della delibera la regione sblocca fondi fermi da 5 anni. Il provvedimento permette l´apertura settembre di 10 nuovi asili nido a Roma e nelle province già a settembre . Le strutture sono finanziate con risorse provenienti dal fondo per gli asili nido istituito dalla Finanziaria 2002. Il provvedimento si è reso necessario dal momento che circa 70 strutture hanno chiesto di differire i termini a causa delle difficoltà incontrate nella realizzazione degli asili. I Comuni interessati dovranno presentare alla Regione il verbale di consegna dei lavori entro e non oltre 60 giorni dalla pubblicazione della delibera sul Burl. In caso di modifica del progetto iniziale il termine ultimo per l´emanazione del provvedimento di autorizzazione all´apertura è posticipato al 31 dicembre 2010. Secondo rilevazioni Istat, le strutture presenti sul territorio coprono il 9,7% dei minori di età compresa tra 0 e 3 anni. Il Consiglio europeo di Lisbona ha però fissato per il 2010 l´obiettivo della copertura del 33%. Obiettivo al quale la Regione conta di avvicinarsi implementando l´offerta di 2. 280 posti nel triennio 2007-2009, raggiungendo la percentuale media italiana attestata al 13,7%. .  
   
   
IN VENETO FIRMATO PROTOCOLLO ADOZIONI CON TRIBUNALE MINORI, ULLSS, ENTI AUTORIZZATI. PASSO AVANTI PER ACCOMPAGNAMENTO FAMIGLIE E ADOZIONI PIU’ RAPIDE  
 
Padova, 14 luglio 2007 - Il nuovo protocollo operativo per le adozioni nazionali ed internazionali che la Giunta Regionale, su iniziativa dell’assessore alle politiche sociali Stefano Valdegamberi, ha deliberato ai primi di maggio è stato firmato il 10 luglio a Padova, al Caffè Pedrocchi, dagli enti interessati: Regione, servizi territoriali delle aziende Ullss, Tribunale per i minorenni, enti autorizzati. Oltre a Valdegamberi, erano presenti tra gli altri la Presidente del Tribunale per i minorenni di Venezia Adalgisa Fraccon e la rappresentante del Veneto nel Cai (comitato adozioni internazionali) Graziana Campanato. “Con questo protocollo – ha spiegato l’Assessore veneto – rilanciamo l’impegno per rafforzare il sistema veneto delle adozioni e puntiamo a valorizzare al massimo l’accompagnamento della famiglia in tutte le complicate e delicate fasi dell’iter adottivo di un bambino in stato di abbandono”. I contenuti del nuovo protocollo mettono al centro dell’azione degli enti le difficoltà che la coppia incontra nel percorso adottivo e l’accompagnamento costante delle coppie, dei minori e delle famiglie adottive in tutto le fasi del procedimento. “In questi anni – ha ricordato Valdegamberi - si è allargata e consolidata una rete importante di servizi a favore dell’adozione”. Sono stati ricordati i progetti che hanno strutturato il sostegno alla famiglia e al minore nella fase del post adozione e in quella dell’attesa e l’aiuto all’azione degli enti nei paesi di origine del minore. “Tutto questo – ha aggiunto l’Assessore - ha aumentato molto il dialogo tra pubblico e privato, e oggi le famiglie venete possono contare su riferimenti di qualità che sono in ascolto delle loro esigenze”. Dal 2006 è attivo un sito internet www. Venetoadozioni. It e un numero dedicato 800. 413060. In questo primo anno di attività 380 sono state le telefonate ricevute mentre il sito internet ha avuto un totale di 33. 000 visite e 688. 000 accessi. Inoltre è stato presentata la nuova edizione della “Guida alle famiglie per un’adozione consapevole” con testi realizzati da un gruppo misto di operatori dei servizi, del tribunale per i minorenni, della Direzione regionale e degli enti autorizzati. “Il Veneto deve essere orgoglioso – ha detto ancora Valdegamberi - per quanto sta facendo assieme a tutte le realtà interessate all’adozione per qualificare al meglio il servizio. Anche le attività fatte verso i paesi di origine dei bambini adottabili, sono state svolte con gli obiettivi della conoscenza reciproca e del sostegno nel campo della formazione, mai in contrapposizione con le competenze statali e locali. Credo infatti che l’adozione internazionale sia una risorsa importante ma debba comunque rimanere l’ultima possibilità per un bambino abbandonato che ha fino all’ultimo il diritto di poter avere una famiglia nel suo Paese”. Valdegamberi ha ricordato inoltre che recentemente la Giunta Regionale all’interno del “Piano Infanzia, Adolescenza e Famiglia – Piaf Area Adozioni” ha deliberato, per il biennio 2008-2009, 612 mila euro per progetti specifici relativi al periodo dell’attesa e del post adozione. Nel corso del 2007 sono entrati in Veneto 341 minori (57 dall´Africa-etiopia, 101 dalle Americhe- Colombia e Brasile, 79 dall´Asia-india,cambogia, 104 dall´Europa-russia, Ucraina) con l´adozione internazionale; una sessantina sono stati i bimbi italiani adottati. In Italia il Veneto è la seconda regione con maggiori ingressi adottivi (dopo la Lombardia). L´età media dei bambini entrati in Veneto è di 4,8 anni rispetto ad una media nazionale di 5,3 anni. Negli ultimi 4/5 anni sono stati tra i 30 e i 40 i bambini adottati ospitati in comunità o in affido familiare. La Presidente del Tribunale per i minori Fraccon ha denunciato la carenza di personale dell’ente; secondo una verifica da lei effettuata il Tribunale di Venezia è all’ultimo posto in Italia per dotazione organica e nel rapporto tra popolazione minorile e addetti assegnati al Tribunale da parte ministeriale. .  
   
   
RICERCA: APPROVATO A TRENTO IL BANDO PER IL DISTRETTO TECNOLOGICO ENERGIA E AMBIENTE  
 
Trento, 14 luglio 2008 - Su proposta degli assessori Gianluca Salvatori e Marco Benedetti, la Giunta provinciale ha approvato il bando sulla “Promozione di progetti di ricerca inerenti il Distretto tecnologico energia e ambiente” e per finanziarlo ha previsto uno stanziamento di quindici milioni di euro. La decisione rientra nel Programma Operativo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2007-2013. Sono ammessi alle agevolazioni previste dal bando i progetti di ricerca applicata relativi all’edilizia sostenibile (nuovi componenti, tecnologie e soluzioni finalizzate al basso impatto ambientale, riciclabilità e materiali naturali, risparmio ed efficienza energetica) e alle fonti rinnovabili (nuovi componenti, tecnologie e soluzioni per la produzione di energia termica ed elettrica proveniente da fonti rinnovabili come per esempio quella idroelettrica, solare, eolica, geotermica, da biomasse e da idrogeno). Le risorse finanziarie per i progetti sono di quindici milioni di euro di cui dieci per i progetti relativi all’edilizia sostenibile e cinque per quelli relativi alle fonti rinnovabili. I progetti devono avere una spesa minima ammissibile di 250. 000 euro mentre il contributo massimo che sarà concesso è di tre milioni di euro, fatte salve le deroghe previste dalla legge provinciale 6/1999. I progetti che risulteranno ammissibili ma non saranno finanziati per esaurimento delle risorse avranno priorità nel finanziamento attraverso i fondi ordinari della Provincia. Possono beneficiare di queste risorse le imprese iscritte nel Registro delle imprese e nell’Albo delle imprese artigiane della Provincia autonoma di Trento, nonché i consorzi da esse costituiti. Devono avere però un’unità operativa, ovvero una struttura aziendale in grado di produrre beni e servizi, in provincia di Trento. La ricerca applicata, per i cui progetti sono previste le agevolazioni, può essere o ricerca industriale o sviluppo sperimentale. Per ricerca industriale si intende ricerca pianificata o indagini critiche per acquisire nuove conoscenze da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti o servizi o migliorare prodotti, processi o servizi esistenti. Per sviluppo sperimentale si intende l’acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e altro allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati. .  
   
   
EDILIZIA: 40 MLN PER PIANI INTEGRATI CITTA´ CAPOLUOGO ABRUZZESI  
 
L´aquila, 14 luglio 2008 - Quaranta milioni di euro circa per "cambiare la faccia urbanistica delle quattro città capoluogo". Lo ha annunciato l´assessore ai Lavori pubblici, Mimmo Srour, che ha presentato l´ultima delibera della Giunta regionale che ha dato il via libera alle linee guida sui Piani integrati di sviluppo urbano (Pisu) interamente finanziati con fondi europei. "Si tratta di una misura importante per le nostre quattro città - ha spiegato Srour - che ci permette di avviare la programmazione 2007-2013 in quell´ottica di immediata utilizzazione di fondi comunitari". Ad ognuna delle quattro città capoluogo di provincia sono state assegnate risorse per 9 milioni e mezzo di euro a cui si aggiungono 155 mila euro per le attività di accompagnamento alla redazione del Pisu. Soldi immediatamente disponibili e dunque spendibili con progetti esecutivi. "A questo punto è fondamentale l´azione di progettazione delle quattro amministrazioni comunali - ha aggiunto l´assessore - che, secondo quanto stabilito dalla Comunità europea, dovrà essere indirizzata al recupero delle infrastrutture urbane, al restauro e ammodernamento dei centri storici, alla riconversione dei siti industriali dimessi e agli interventi urbanistico-edilizi afferenti tematiche culturali". Un ruolo decisivo sono destinati a recitarlo i privati che dovranno elaborare insieme al pubblico il Pisu e cofinanziarlo. La Regione Abruzzo avrà un compito essenzialmente di coordinamento che si espliciterà mediante la cabina di regia prevista nella pianificazione concertata, composta da Comune e Regione e presieduta dal sindaco. La cabina di regia avrà una funzione essenzialmente di controllo ma soprattutto di stimolo alla redazione del Pisu e alle attività dei soggetti pubblici e privati. .  
   
   
ENEA AD ANCONA PER L’EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI EDIFICI  
 
Ancona, 14 luglio 2008 - Enea, Comune di Ancona e Provincia di Ancona sono i promotori del workshop “Enea per l’efficienza energetica negli edifici” che si è tenuto oggi ad Ancona per discutere ed individuare gli strumenti più efficaci di governance dell’efficienza energetica, mettendo a confronto esponenti del mondo della ricerca, della Pubblica Amministrazione e delle imprese. L’obiettivo è incoraggiare l’adeguamento edilizio alle nuove politiche nazionali di efficienza e risparmio e promuovere un nuovo modo di costruire gli insediamenti abitativi e industriali per ottimizzare i consumi, ridurre gli sprechi e per dare rilancio alle imprese del settore. Il fabbisogno energetico delle Marche, senza una riduzione dei consumi, sarà pari a circa 10. 000 Gwh nel 2015 contro gli attuali 8. 000 Gwh. Il Piano energetico ambientale della Regione Marche, prevede un risparmio di circa 1. 500 Gwh al 2015, a cui vanno aggiunti 700 Gwh che potranno essere prodotti attraverso l’utilizzo delle fonti rinnovabili. L’ente, che è presente anche a livello locale attraverso il Centro di Consulenza per l’Energia e l’Innovazione con sede ad Ancona, mette a disposizione della Pubblica Amministrazione locale e degli operatori interessati sul territorio, le proprie competenze tecniche nel settore dell’ecobuilding, fornendo risposte sulle più recenti normative di agevolazione fiscale. .  
   
   
EFFICIENZA ENERGETICA, QUALITÀ E AMBIENTE  
 
Reggio Calabria, 14 luglio 2008 - La Camera di Commercio di Reggio Calabria e la sua Azienda Speciale In. Form. A. Organizzano dal 15 al 18 luglio un ciclo di incontri formativi e di assistenza specialistica, finalizzati a supportare l´innovazione e la competitività delle imprese, in materia di efficienza energetica, qualità, ambiente. Gli incontri, studiati in base alle esigenze espresse da alcuni imprenditori, consulenti e ricercatori in occasione di un specifico sondaggio svolto via Internet, avranno la seguente articolazione: Martedì 15 luglio 2008, con inizio alle ore 9. 30, avrà luogo il primo seminario dal titolo: “Efficienza energetica e Fonti energetiche rinnovabili: quali opportunità per le imprese del settore agroalimentare”; Mercoledì 16 luglio 2008, con inizio alle ore 11. 00 per la serie dei "Mercoledì dell´Innovazione" si terrà il seminario: “Il Sistema Qualità: vantaggi e spunti per un miglioramento continuo. Il caso degli studi legali” Giovedì 17 luglio 2008 con inizio alle ore 9. 00 si terrà una giornata di formazione su “Il Sistema Qualità: vantaggi e spunti per un miglioramento continuo. Casi di studio” Venerdì 18 luglio 2008 con inizio alle ore 9. 30 presso il Salone della Camera di Commercio di Reggio Calabria si terrà il seminario conclusivo denominato: “La valenza strategica della gestione ambientale: il programma Ambiente della Camera di Commercio di Reggio Calabria e le Linee Guida per l´applicazione della Uni En Iso 14001:2004 e del Regolamento n. 761/2001 (Emas Ii)” Tutti i seminari si terranno presso il Salone della Camera di Commercio e sono gratuiti. Il programma dettagliato degli eventi, presente in allegato, è altresì scaricabile dai siti della Camera di Commercio (www. Rc. Camcom. It) e dell’Azienda Speciale In. Form. A (www. Informa. Calabria. It). .  
   
   
WORKSHOP ENEA: COME MIGLIORARE L´EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI EDIFICI:LE MARCHE DA SEMPRE IN PRIMA LINEA RIGUARDO A QUESTI TEMI  
 
Ancona, 14 luglio 2008 - ´Le risorse destinate dalla Regione al settore energia dal 2005 al 2007 complessivamente sono state pari a 11. 535. 000 euro. Una cifra importante che ha permesso di mettere in atto numerose iniziative per incidere piu` fortemente sul risparmio energetico´. Queste le cifre che l´assessore regionale all´energia, Gianni Giaccaglia, ha presentato l’ 11 luglio ad Ancona nel corso del suo intervento al workshop organizzato dall´Enea, l´Ente per le nuove tecnologie, l´energia e l´ambiente, per sensibilizzare la comunita` a risparmiare energia e informare i cittadini dell´esistenza di incentivi fiscali per interventi di efficienza energetica nelle abitazioni. Quello di Ancona e` uno dei 18 incontri in programma nelle maggiori citta` italiane: ´Una tappa di un percorso virtuoso ´ ha detto Giaccaglia ´ e particolarmente significativa. Le Marche e il suo capoluogo sono da sempre in prima linea riguardo a questi temi e la Regione, da parte sua, intende continuare a essere sponda istituzionale privilegiata per tutti coloro che vogliono costruire il futuro in maniera diversa, piu` attenta e rispettosa dell``uomo e dell``ambiente´. Tra le iniziative regionali volte al risparmio energetico, gli incentivi ad aziende ma anche ad imprese del terziario, per la messa in opera di pannelli solari, di sistemi con pompe di calore, a volte abbinate a sistemi geotermici a bassa entalpia che consentono di ottenere un significativo risparmio energetico. Sul fronte del risparmio energetico in edilizia sono gia` state introdotti valori massimi di trasmittanza termica e consumi massimi per metro quadrato di superficie e misure quali la certificazione energetica. Quest´ultima e` un attestato che rappresenta lo strumento per determinare i possibili interventi o le eventuali modifiche da attuare per portare anche un edificio esistente a rispettare i parametri di risparmio energetico. Altro aspetto, quello legato al miglioramento della coibentazione sugli edifici esistenti. ´Ad oggi - ha proseguito Giaccaglia - esistono infatti incentivi e opportunita` da sfruttare al meglio. Mi riferisco in particolare alla deduzione dell``Irpef almeno per i soggetti privati che mira a favorire le ristrutturazioni e rappresenta una opportunita` lavorativa per le imprese del comparto´. ´Uguale impegno ´ ha dichiarato l´assessore - e` stato messo per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, che consentono risparmi significativi. Basti pensare ai pannelli solari termici per la produzione di acqua calda o per integrazione al riscaldamento. Ora il problema delle fonti rinnovabili non e` tanto quello di dare incentivi, quanto quello di un corretto inserimento nel territorio. Un´altra azione e` stata svolta con uno snellimento delle procedure autorizzative, consentendo, alle aziende di settore, di poter dare l``avvio in tempi rapidi alla realizzazione di vari impianti che utilizzano le fonti rinnovabili. In buona sostanza, occorre far nascere una domanda di energia da fonti rinnovabili che, a sua volta, puo` innescare sia la produzione di prodotti energetici che di sistemi solari o impianti utilizzanti i fluidi geotermici´. .  
   
   
ENERGIA COSTI ENERGETICI A OTTANA, VERSO UNA MAGGIORE LIBERTÀ PER LE IMPRESE  
 
Cagliari, 14 Luglio 2008 - Il Presidente della Regione, Renato Soru, e l´Assessore dell´Industria, Concetta Rau, hanno incontrato il 10 luglio a Cagliari i rappresentanti delle istituzioni, delle imprese e delle organizzazioni sindacali per discutere dei problemi energetici del comparto industriale di Ottana. Si è parlato in particolare del venire meno delle condizioni per le quali la Equipolymers (120 occupati) e altre imprese private dell´area industriale acquistano l´energia dal gruppo Clivati, a prezzi abbondantemente al di sopra di quelli di mercato e in una situazione nella quale le imprese non godono della libertà di contrattare l´approvvigionamento sul libero mercato. "La Regione non ha il potere di costringere i privati a comportarsi diversamente da come vogliono - ha detto il Presidente Soru durante l´incontro -. Così come non ha il potere di abbassare di un euro il costo dell´energia. Quella di Ottana è una situazione complessa, che deriva da problemi che non si è riusciti a risolvere in decenni, con storie e articolazioni del tutto particolari". "Per questo motivo - ha continuato il Presidente della Regione - io dico: facciamo di Ottana un posto normale, come ad esempio Portovesme, dove c´è l´Enel che produce l´energia e la vende a chi la vuole. Occorre una strategia diversa, che renda le imprese di quell´area libere di comprare l´energia al prezzo che conviene a loro. E´ tempo di separare i destini, i piani e le compatibilità delle imprese di quell´area produttrici e consumatrici di energia, in modo che non gravino vincoli alla libertà di mercato, che mettono tutti in una stessa condizione, quella di vivere o di morire; e di solito finisce con la morte di tutti". "Ottana - ha continuato il Presidente Soru - deve avere anche energia prodotta da fonti rinnovabili: questo porterebbe dietro un po´ di industria. Benissimo avrebbe fatto quel territorio ad accogliere il termovalorizzatore, che avrebbe anche bonificato il sito industriale". Ricordando che la procedura per la costruzione dell´impianto per la produzione di energia dai rifiuti è ancora aperta e che la posizione di chiusura assunta nel territorio può essere rivista, il Presidente della Regione ha aggiunto: "Non è che non sapessimo: è da tempo che c´era qualcosa di non sostenibile nel sito industriale di Ottana. Il termovalorizzatore era stato pensato all´interno di un ragionamento complessivo sullo smaltimento dei rifiuti, con l´abbattimento delle tariffe per le famiglie della Sardegna centrale e settentrionale, e con la produzione di energia a costi ragionevoli per le imprese". La riunione, proseguita in una sede più ristretta rispetto a come era iniziata, si è conclusa con la decisione di affidare all´Enel lo studio delle linee elettriche del sito di Ottana in modo che possa essere data a tutte le imprese l´opportunità di scegliere l´operatore elettrico e di collegarsi direttamente alle linee Enel. La Regione valuterà ulteriormente il piano di riconversione del gruppo Clivati e soprattutto gli investimenti nel campo delle energie rinnovabili. Mentre è stato risolto oggi il problema del costo delle energia delle piccole imprese dell´area di Ottana, resta la distanza fra l´Equipolymers e il gruppo Clivati i cui responsabili hanno accettato l´invito della Regione e del sindacato a continuare a riflettere nei prossimi giorni su alcune proposte a breve e a medio termine. .  
   
   
SLOVENIA, SOUTH STREAM TRATTATIVE ALLA CONCLUSIONE  
 
Trieste, 14 luglio 2007 - I gruppi di esperti sloveni e russi dovrebbero concludere le trattative sulla rotta della sezione di South Stream in Slovenia entro il 15 luglio, secondo quanto afferma il ministro dell´economia sloveno, Andrej Vizjak. Il valore del progetto, afferma Reporter. Gr, è stimato in 1 miliardo di euro e "sarà di beneficio alla Slovenia, perché fornirà una fonte di energia al Paese, e molte opportunità di affari per i cittadini, oltre ad una maggior sicurezza nelle forniture di energia e ad un miglioramento dell´economia del Paese", secondo Vizjak. South Stream trasporterà il gas dalla Russia all´Europa, passando anche per Austria e Slovenia, secondo gli ultimi sviluppi, riportati dalle principali agenzie informative della regione. La costruzione partirà nel 2013. Il progetto è stato sviluppato congiuntamente dalla Russa Gazprom e dall´italiana Eni; il costo totale del progetto sarà compreso tra i 7 e i 10 miliardi di euro, e la realizzazione coinvolgerà anche Grecia, Serbia, Ungheria e Bulgaria. .  
   
   
CROTONE: EFFICIENZA ENERGETICA: QUALI OPPORTUNITÀ PER LE PMI  
 
Crotone, 14 luglio 2008 - Si è svolto mercoledì 9 luglio, presso la sede dell’Ente camerale, il seminario “Efficienza Energetica: Quali opportunità per le Pmi” organizzato dalla Camera di Commercio, in collaborazione con Dintec ed Enea e con la testimonianza di Mpe, finalizzato ad informare le imprese sulle opportunità economiche derivanti dalle politiche energetiche e degli incentivi nazionali in vigore, e ad illustrare le principali tecnologie rilevanti ai fini dell’efficienza energetica e dell’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia. L’incontro è stato aperto dal saluto delle autorità. L’assessore all’ambiente Carmine Claudio Liotti e l’assessore comunale alle attività produttive Cesare Spanò, evidenziando l’operato delle istituzioni sul tema, hanno ribadito l’importanza delle fonti rinnovabili di energia in particolar modo per il territorio crotonese. Ad introdurre i lavori del seminario è stato il presidente dell’Ente camerale Francesco Barretta: “La tematica odierna è di grandissima attualità – ha affermato Barretta - Il tema delle energie è determinante, infatti, a livello mondiale ed ha un impatto economico e sociale su ciascun Paese e sui singoli territori, con conseguenze concrete nelle tasche di ciascun cittadino: l’energia, e le problematiche economiche ed ambientali ad essa collegate, sono un fattore determinante per la competitività di un Sistema Paese. Ecco perché i paesi industrializzati, tra cui il nostro, hanno adottato, in linea con gli obiettivi definiti in sede internazionale ed europea, politiche e strumenti di intervento per vincere la sfida energetica. Grazie a questi strumenti possiamo trasformare i vincoli in opportunità, in particolare, per le imprese. Il punto è che possiamo e dobbiamo cambiare modo di consumare energia e di generare energia, da un lato mediante una maggiore efficienza energetica e dall’altro, grazie alla produzione e utilizzo di energia da fonti rinnovabili”. Sono quindi intervenuti gli esperti sul tema. In particolare, Sonia Carbone di Dintec ha relazionato sulle politiche e sugli incentivi volti a promuovere interventi di efficienza energetica: “La grande sfida dell’energia è consumare meno e diversificare le fonti – ha affermato la Carbone – Gli strumenti agevolativi ci sono è opportuno saperli cogliere”. A seguire gli esperti dell’Enea Pasquale Regina e Andrea Forni hanno descritto le innovazioni del settore, trattando rispettivamente gli impianti solari fotovoltaici ed i motori ad alta efficienza. “Sono attualmente disponibili – ha spiegato Pasquale Regina – numerose tipologie differenti di impianti fotovoltaici ed altre sono in fase di progettazione e produzione. Tra questo vasto range è possibile scegliere prestando particolare attenzione ai pregi e difetti di ognuna”. “E’ facile verificare l’efficienza dei propri motori – sono le parole di Forni – e conseguentemente valutare l’opportunità e la convenienza di una sostituzione con motori ad alta efficienza”. A chiudere i lavori è stato Mauro Ruffolo di Mpe Energia che ha portato la testimonianza di un’impresa del settore. “La Camera di Commercio di Crotone – ha concluso il presidente - si è impegnata con entusiasmo, in collaborazione con Dintec ed Enea, in un progetto sul risparmio energetico, di cui questo seminario fa parte integrante, che proseguirà con la gestione di uno sportello informativo, disponibile anche on-line, avente lo scopo di supportare le imprese nel processo di miglioramento dell’efficienza energetica, offrendo un servizio informativo/formativo finalizzato al risparmio energetico”. .  
   
   
CONTRIBUTI PRIMA CASA IN LOMBARDIA: ALZATA LA SOGLIA DI REDDITO IN ARRIVO L´OTTAVO BANDO DA 40 MILIONI: LIMITE ISEE 30.000 EURO SCOTTI: EROGABILI FINO A 6000 EURO PER FAMIGLIE E GIOVANI COPPIE  
 
 Milano, 14 luglio 2008 - "Sui contributi per la ´prima casa´, la Regione Lombardia ha deciso di allargare le maglie degli aventi diritto". Lo ha comunicato l´assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, che ha proposto alcune variazioni dei criteri fin qui adottati per formare la graduatoria dell´ottavo bando. "Abbiamo portato il limite Isee (il sistema dei parametri che determina i singoli punteggi) da 25. 000 a 30. 000 euro e abbiamo aumentato il tetto erogabile da 5. 000 a 6. 000 euro. In questo modo sarà possibile sia allargare in misura significativa la platea dei beneficiari sia sostanziarne il contributo, mitigando gli effetti dell´aumento degli interessi passivi sui mutui ipotecari". L´ottavo bando è rivolto a tutte le tipologie di famiglie previste dalla legge regionale n. 23 del 1999, destinando circa 40 milioni. Di questi, 25 vanno alle "giovani coppie" e 15 alle altre tipologie di famiglie (gestanti sole, genitore solo con uno o più figli minori a carico e nuclei famigliari con almeno tre figli). "Siamo particolarmente soddisfatti per questi interventi - ha concluso Scotti - perché ci consentono di venire concretamente incontro alle esigenze delle famiglie numerose, di cui sono note le difficoltà in questa fase di aumenti dei prezzi e di strette bancarie". .  
   
   
FVG: BANDO PER ALLOGGI A CANONE SOSTENIBILE  
 
Trieste, 14 luglio 2008 - La Regione indice un Bando per assegnare i fondi statali messi a disposizione per il programma innovativo di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile, promosso dal ministero delle Infrastrutture. Lo ha deciso oggi la Giunta regionale, su proposta dell´assessore ai Lavori pubblici Vanni Lenna. Le domande dovranno essere presentate dai Comuni e saranno selezionate da una Commissione, che sarà nominata con un provvedimento successivo. Il ministero delle Infrastrutture ha destinato al Friuli Venezia Giulia, per questo programma, una somma di 5,9 milioni di euro. A questa si aggiunge un cofinanziamento da parte della Regione, pari al 30 per cento (oltre 1,7 milioni di euro). .  
   
   
FONDAZIONE FIERA MILANO, GRUPPO ENI E CAMFIN: NASCE UN CONSORZIO PER LA VALORIZZAZIONE CONGIUNTA DI UN’AREA DI 120.000 MQ DI SLP CONFINANTE CON LA NUOVA FIERA DI MILANO  
 
Milano, 14 luglio 2008 – Fondazione Fiera Milano, il Gruppo Eni e Camfin hanno firmato il 9 lublio un accordo per dare vita a un Consorzio finalizzato alla valorizzazione congiunta di un’area di potenziali 120. 000 mq di superficie lorda di pavimento (slp) situata nei comuni di Rho e Pero e adiacente alla Nuova Fiera di Milano. L’area in questione è composta da terreni di proprietà di Camfin e Gruppo Eni e da diritti volumetrici di proprietà di Fondazione Fiera Milano. Il processo di valorizzazione sarà gestito dal Consorzio che realizzerà, con il supporto di Sviluppo Sistema Fiera, lo studio di fattibilità e la predisposizione del relativo progetto urbanistico in sinergia con il nuovo polo espositivo. Il progetto urbanistico prevederà la realizzazione di un entertainment center e di un complesso direzionale funzionali allo sviluppo del territorio tenendo conto delle esigenze del Polo Fieristico nel contesto dell’Expo 2015. La presentazione del progetto alle competenti autorità amministrative è prevista per la primavera del 2009, l’inizio dei lavori è previsto nel corso del 2010. .  
   
   
UNA NAPOLEONICA “NUOVA” PER LA VARESE DEI CONGRESSI  
 
Varese, 14 luglio 2008 - E’ uno dei gioielli della Varese congressuale e, tra poche settimane, potrà vantare anche una dotazione tecnologica d’eccellenza. L’intervento di riqualificazione di una delle strutture che – insieme a Villa Andrea, alle Sellerie e al parco da 60mila metri quadrati – costituisce il prestigioso “Centro Congressi Ville Ponti” si è mosso lungo due direttrici: da un lato, il recupero conservativo degli ambienti originali e dei prospetti dell’edificio in collaborazione con la Sovrintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali; dall’altro, l’attenzione ad abbinare la più moderna dotazione per meeting e convegni al fascino ambientale e architettonico da sempre caratterizzante questa autentica gemma incastonata nel verde del colle di Biumo Superiore. La commistione tra antico e moderno ha guidato gli interventi al piano terreno dell’edificio, sede della sala conferenze principale: l’atrio, caratterizzato da colonne e lesene originarie, è stato reso più sobrio e ricco con l’uso attento del colore e dell’illuminazione artificiale. <>. Gli ambienti interni realizzati durante la precedente sistemazione degli anni Settanta - sempre a cura della Camera di Commercio, che aveva completato l’acquisto del complesso delle Ville Ponti nel 1963 - presentavano delle potenzialità inespresse che l’intervento attuale ha cercato di rivelare: così, la realizzazione di una struttura in acciaio a grande luce tuttora visibile ai piani primo e secondo del fabbricato ha dato l’opportunità per la creazione di un unico grande ambiente di oltre 400 metri quadrati, illuminato centralmente da una copertura in vetro sospesa ad una struttura in acciaio. .  
   
   
BULGARIA, PROGETTO ITALCEMENTI DA 500 MILIONI  
 
Trieste, 14 luglio 2008 - Devnya Cement, compagnia bulgara posseduta dalla italiana Italcementi, ha lanciato la costruzione del suo più grande progetto di investimento in Bulgaria. Lo rende noto "Reporter. Gr". Il progetto in questione aumenterà la capacità produttiva del settore nel Paese da 2,5 milioni di tonnellate a 3 milioni di tonnellate. Il progetto dovrebbe essere ultimato entro il 2010. .  
   
   
PALMI: SOTTOSCRITTO L’ACCORDO PER IL PROGRAMMA DI RECUPERO URBANO  
 
Reggio Calabria, 14 luglio 2008 - L’assessore all’Urbanistica Michelangelo Tripodi ed il sindaco di Palmi Ennio Gaudio hanno sottoscritto, l’ 11 luglio , l’Accordo per il Programma di Recupero Urbano. Erano presenti anche la dirigente generale del Dipartimento Urbanistica Rosaria Amantea e l’assessore all’Urbanistica del Comune di Palmi Vincenzo De Santis. Il Programma, tra interventi pubblici e interventi dei privati e del Comune, attiva circa 29 milioni di euro di investimenti. Viabilità, parcheggi, aree verdi, centri culturali e sociali, scuole, impianti sportivi, arredo urbano, riqualificazione ambientale: questi alcuni dei settori destinatari degli interventi del Pru. “Oggi - ha detto Tripodi - abbiamo evitato che la città di Palmi perdesse questi ingenti investimenti e aperto la strada, dopo aver superato annosi ritardi, alla possibilità di avviare un programma organico di interventi che consentiranno di riqualificare importanti quartieri, oggi degradati e abbandonati. Tutto ciò - ha proseguito l’assessore - è il coronamento di un fruttuoso e serio lavoro e di una forte collaborazione tra l’assessorato all’Urbanistica e il Comune di Palmi che ha visto impegnati i rispettivi tecnici, dirigenti e funzionari verso il raggiungimento di questo notevole risultato. Abbiamo fatto presto e bene un lavoro che ha consentito di recuperare un Programma che sembrava definitivamente sepolto e che rischiava di essere cancellato a causa dei gravi ritardi accumulati nel passato. Il nostro obiettivo è quello di continuare su questa strada per fare in modo che tutti i centri della Calabria, grandi e piccoli, possano uscire dal degrado e dall’abbandono. E il Pru di Palmi - secondo l’assessore Tripodi - rappresenta una coerente attuazione di questa strategia che punta a uno sviluppo equilibrato e sostenibile, al miglioramento dei servizi e della qualità della vita della cittadinanza e ad un uso del territorio regolato e controllato per la salvaguardia dalle speculazioni e dagli abusi”. .  
   
   
BENI STABILI FIRMA IL PRELIMINARE PER LA VENDITA DI DUE IMMOBILI SITI A MILANO  
 
 Roma, 14 luglio 2008 - Beni Stabili ha firmato il contratto preliminare per la vendita di due immobili siti a Milano in Via Muratori 27 a Inpartner Spa e Via Colonna 12 al Fondo Pre gestito da 2M Sgr . Il prezzo di vendita totale è pari a € 41,8 milioni a fronte di un valore di libro di € 41,9 milioni. L’immobile, ubicato in Via Muratori, è locato al 100% con un yield del 4,2% mentre l’immobile sito in Via Colonna è parzialmente locato con un yield di circa 1, 9% . Il closing della vendita è previsto entro l’anno. .  
   
   
BARRIERE ARCHITETTONICHE: GIUNTA REGIONALE UMBRA RIPARTISCE OLTRE 385MILA EURO PER ELIMINAZIONE IN EDIFICI PRIVATI  
 
Perugia, 14 luglio 2008 – Serviranno ad eliminare le barriere architettoniche in edifici privati gli oltre 385mila euro con cui è stata rifinanziata per il 2008 la legge regionale in materia e che la Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore regionale alle Opere pubbliche Lamberto Bottini, ha provveduto a ripartire, assegnandole ai Comuni. “Si tratta di fondi propri della Regione – sottolinea Bottini – che, a causa dell’assenza di contributi statali in materia, riescono a coprire solo una parte del fabbisogno regionale. Per soddisfare tutte le aspettative dei cittadini che hanno fatto domanda presso i propri Comuni di residenza entro il primo marzo 2008 per interventi di abbattimento di barriere architettoniche nelle abitazioni occorrerebbero, infatti, per l’anno in corso risorse aggiuntive pari a oltre 4 milioni di euro”. La procedura per accedere ai contributi regionali per l’eliminazione e superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati, spiegano dal competente Servizio regionale, “è quella prevista, ormai consolidata, dalla legge 13 del 1989 e dalla successiva circolare ministeriale di applicazione. Prevede che i cittadini presentino la domanda al Comune di residenza entro il primo marzo di ogni anno e il Comune rediga la graduatoria comunale entro il 31 marzo inviando il documento all’ufficio competente della Regione. Quest’ultimo determina il fabbisogno regionale che viene approvato dalla Giunta regionale e inoltrato al Ministero delle Infrastrutture per l’assegnazione dei contributi”. Sulla base degli accertamenti e da una prima ricognizione, spiegano ancora dal competente Servizio regionale, si è determinato un fabbisogno di circa 4 milioni e 100mila euro che è stato trasmesso al Ministero delle Infrastrutture, con l’aggiunta dei contributi regionali, stanziati ad oggi, per un fabbisogno complessivo di quasi 6 milioni e 700mila euro. Le domande ancora da evadere sono 664 (più 13 parziali) in provincia di Perugia e 194 (più 1 parziale) in quella di Terni, per un totale di 858 domande, cui se ne aggiungono 14 parziali. “Potendo usufruire per il 2008 solo del finanziamento regionale – rileva pertanto l’assessore Bottini – si è proceduto a soddisfare una domanda per ogni Comune, la prima presente in graduatoria, e a completare i contributi parziali rimasti sospesi con la precedente attribuzione 2007. Il restante importo, in realtà assai esiguo, è stato assegnato al Comune di Perugia in cui sono presenti tre domande risalenti al 2003 e che risulta il Comune con il maggior numero di richieste rimaste ancora inevase, rispetto agli altri Comuni umbri”. La delibera e i relativi allegati saranno pubblicati nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria. .  
   
   
CONVEGNO VERONA SU ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE: LA FRUIBILITA’ DEGLI SPAZI DEVE DIVENTARE REGOLA COMUNE NELLE PROGETTAZIONI  
 
Venezia, 14 luglio 2008 - “La fruibilità degli spazi deve diventare regola comune e applicata nelle progettazioni pubbliche e private, come prevede la legge regionale sulle barriere architettoniche approvata dalla Regione nel 2007. E’ una legge di civiltà e la Regione Veneto è stata tra le prime in Italia ad aver costruito un modello di riferimento per strutturare i Peba - piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche - puntando a una progettazione accessibile di luoghi, ambienti ed edifici pubblici e privati”. Lo ha ricordato stamani a Verona l’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi intervenuto al convegno promosso dall’Anmic di Verona al Centro Servizi del Banco Popolare della città scaligera e dedicato alle amministrazioni comunali e provinciali, e a tutte le realtà che operano nel mondo del terzo settore e della disabilità, per un confronto aperto sul tema dell´accessibilità e della mobilità delle persone con disabilità. Valdegamberi ha ricordato, tra l’altro, il manuale dal titolo “Linee guida per la redazione dei Peba, indirizzato ai tecnici “che - ha detto - sono coloro che devono fare diventare pratica e contenuto di ciò che la legge regionale afferma con un radicale cambiamento della normativa precedente del 1993”. La legge regionale del 2007, secondo l’Assessore veneto “ha attuato una svolta culturale non di poco conto, affermando il concetto che il superamento delle barriere, in pratica, ci riguarda tutti. Tutta la popolazione che, come dimostrano i dati, vede aumentare costantemente l’aspettativa di non autosufficienza perché grazie ai progressi della medicina si vive di più. Chiunque di noi, nel corso della vita, può subire periodi di inabilità temporanea, diventare disabile. E quindi questa legge di civiltà interessa tutti noi e deve diventare pratica comune nelle amministrazioni pubbliche, da parte di chi detta le norme e da parte di chi progetta le opere”. Valdegamberi ha toccato anche gli aspetti relativi al concetto di ‘fruibilità’ complessiva “intendendo - ha spiegato - tutto il contesto d’insieme dell’intervento, il fatto che superi effettivamente le barriere fisiche, e non solo il rispetto di alcune norme formali e puntuali”. I Comuni e gli altri enti pubblici. Ha sollecitato l’Assessore, devono programmare gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche su spazi ed edifici pubblici. Per quanto riguarda le iniziative finanziabili da parte regionale ha ricordato: le nuove tecnologie in materia di ausilî e domotica e l’accessibilità ai mezzi di trasporto. .  
   
   
FVG, EDILIZIA AGEVOLATA: 30 MILIONI DI EURO A MEDIOCREDITO  
 
Trieste, 14 luglio 2008 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore ai Lavori pubblici Vanni Lenna, ha assegnato l’11 luglio al Mediocredito del Friuli Venezia Giulia Spa due stanziamenti per l´anno in corso: 8,6 milioni di euro per interventi di edilizia agevolata in conto capitale pluriennali e 22,5 milioni per la copertura della maggiorazione prevista per le categorie sociali svantaggiate. Con tali fondi, utilizzabili per l´acquisizione, la costruzione o il recupero di abitazioni, sarà possibile sbloccare la lista di attesa allo sportello del Mediocredito, che all´8 luglio scorso contava 3005 domande in lista d´attesa e ulteriori 1840 domande che saranno presentate nel corso dell´anno. I fondi saranno messi a disposizione ogni 15 giorni e consentiranno di soddisfare almeno 800 domande alla volta. "Abbiamo optato per una distribuzione graduale degli stanziamenti - precisa Lenna - per evitare che, mettendo subito a disposizione tutti i contributi, questi vengano concessi prima ai richiedenti del secondo semestre del 2008, rispetto a quelli che avevano presentato domanda nei primi mesi dell´anno". .  
   
   
AEDES: APPROVAZIONE DA PARTE DI CONSOB DEL DOCUMENTO DI OFFERTA RELATIVO ALL’OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO OBBLIGATORIA SULLE AZIONI ORDINARIE NOVA RE S.P.A.  
 
Milano, 14 luglio 2008 - Aedes S. P. A. Comunica che la Conso, ha approvato il documento di offerta relativo all’offerta pubblica di acquisto obbligatoria promossa da Aedes S. P. A. Sulle azioni ordinarie Nova Re S. P. A. Di seguito sono riportati alcuni elementi dell’Offerta come descritti diffusamente nel Documento di Offerta. Azioni oggetto dell’Offerta: l’Offerta ha ad oggetto n. 1. 365. 039 azioni ordinarie, rappresentanti il 10,1114% del capitale sociale Nova Re ovvero la totalità del capitale sociale detenuto da terzi (escluse, quindi, le n. 10. 530. 000 azioni ordinarie Nova Re, detenute dall’Offerente e le n. 1. 604. 961 azioni ordinarie Nova Re detenute da Nova Re Holding S. R. L. ). Corrispettivo unitario offerto: il corrispettivo in contanti per ciascuna azione ordinaria portata in adesione all’Offerta è pari ad Euro 1,7778. Periodo di adesione: il periodo di adesione, concordato con Borsa Italiana, ai sensi dell’art. 40, comma 2, del Regolamento Emittenti, avrà inizio il giorno 14 luglio 2008 e terminerà il giorno 1 agosto 2008 (estremi inclusi), salvo proroga. Data di pagamento: 6 agosto 2008, salvo proroga del periodo di adesione. Il relativo avviso sarà pubblicato sul quotidiano “Il Sole24 Ore” in data 12 luglio 2008. Il Documento di Offerta e la Scheda di Adesione saranno disponibili anche sul sito internet di Aedes S. P. A. (www. Aedes-immobiliare. Com o www. Aedesgroup. Com) e di Nova Re S. P. A. (www. Novare. It). .  
   
   
FVG, EDILIZIA PUBBLICA: ANTICIPO 11.930.000 EURO ALLE ATER  
 
Trieste, 14 luglio 2008 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore all´Ambiente e ai Lavori pubblici Vanni Lenna, ha deliberato lo stanziamento complessivo di 11. 930. 000 euro quale anticipo per l´anno 2010 alle Ater (Aziende territoriali per l´edilizia residenziale) della Regione. Lo stanziamento, iscritto allo stato di previsione della spesa del bilancio 2008-2010 con riferimento al Programma di gestione 2008, servirà per gli interventi di nuova costruzione, ristrutturazione urbanistica ed edilizia, restauro e risanamento conservativo, manutenzione straordinaria e ordinaria, nonché per gli interventi di acquisto di beni immobili. La ripartizione tra le cinque Ater è la seguente: la somma maggiore a Trieste (4. 342. 520 euro), seguono Udine (2. 755. 830 euro), Pordenone (2. 147. 400 euro), Gorizia (1. 956. 520 euro), Alto Friuli (727. 730 euro). Le Ater dovranno localizzare entro il termine del 30 giugno 2009 gli interventi da finanziare con le risorse previste. .  
   
   
RUBINETTERIA DOMESTICA: SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 14 luglio 2008 - Nel 2007 il settore conferma una dinamica positiva (+3,9% il valore della produzione), anche se in rallentamento rispetto alla performance 2006. La brusca frenata della domanda interna e internazionale verificatasi nell’ultimo trimestre ha fortemente ridimensionato le aspettative di crescita delle imprese, alimentate dal positivo andamento della prima parte dell’anno. Rallentano anche le esportazioni, a causa del continuo apprezzamento dell’euro, in particolare negli Usa e negli altri paesi dell’area dollaro; crescono invece le esportazioni verso i Paesi dell’Est Europa e del Medio Oriente. Si conferma anche nel 2007 la crescita di produzione di fascia medio alta e alta, così come si riduce la quota di export dei prodotti di fascia medio bassa e media per la crescente concorrenza dei prodotti low cost provenienti dai Paesi del Far East. Il riposizionamento dell’offerta verso prodotti di qualità e design, perseguito dalla maggior parte delle imprese italiane, ha determinato un affollamento di competitor e un aumento della competizione anche nella fascia medio-alta del mercato, in un contesto di tendenziale omogeneizzazione delle proposte e di progressiva riduzione del ciclo di vita delle innovazioni tecniche e/o stilistiche. Aumenta quindi il potere contrattuale della distribuzione (grossisti, gruppi di acquisto, rivenditori specializzati) enfatizzato dal processo di concentrazione tuttora in atto e dalle conseguenti politiche di razionalizzazione/ottimizzazione degli assortimenti a livello di gruppo. Dati di sintesi, 2007
Numero di imprese 200
Numero di addetti 6700
Numero di addetti per impresa 33,5
Valore della produzione a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 1. 201,0
Variazione media annua della produzione 2007/2003(a) (%) 5,8
Valore aggiunto (Mn. Euro) 348,3
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 52,0
Quota della produzione delle prime 4 imprese(a) (%) 22,8
Quota della produzione delle prime 8 imprese(a) (%) 37,3
Export/produzione(a) (%) 62,3
Import/consumo(a) (%) 34,1
Valore del mercato(b) a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 687,0
Variazione media annua del mercato 2007/2003(a) (%) 6,7
Quota di mercato delle prime 4 imprese(a) (%) 27,8
Quota di mercato delle prime 8 imprese(a) (%) 40,9
Previsioni di sviluppo della produzione (a):
· 2008/2007 (%) 3%
· tendenza di medio periodo moderata crescita
a) - valore b) - compreso il ricarico degli importatori Fonte Databank .