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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 13 Settembre 2006 |
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Politica |
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PROGETTI DI CONCENTRAZIONE E DI ACQUISIZIONE NEI SETTORI BANCARIO, ASSICURATIVO E MOBILIARE: LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA MISURE PER MIGLIORARE LA PROCEDURA DI APPROVAZIONE DELLE CONCENTRAZIONI E ACQUISIZIONI DA PARTE DELLE AUTORITÀ DI VIGILANZA |
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Bruxelles, 13 settembre 2006 -La Commissione europea ha presentato una proposta che renderà più rigorose le procedure che le autorità di vigilanza degli Stati membri devono seguire per valutare i progetti di concentrazione e di acquisizione nei settori bancario, assicurativo e mobiliare. Le vigenti norme comunitarie permettono alle autorità di vigilanza di opporsi ad un progetto di concentrazione o acquisizione se ritengono che possa compromettere "la gestione sana e prudente" dell´impresa oggetto dell´operazione. La nuova direttiva proposta, che modifica un certo numero di vigenti direttive in materia, precisa in particolare i criteri che le autorità di vigilanza devono applicare nella valutazione delle operazioni di concentrazione e acquisizione. La misura migliorerà la chiarezza e la trasparenza della valutazione da parte delle autorità di vigilanza e contribuirà all´armonizzazione del trattamento delle domande di concentrazione e di acquisizione in tutta l´Unione europea. Il commissario responsabile del Mercato interno e dei servizi, Charlie Mccreevy, ha così commentato: "Con le nuove norme, le autorità di vigilanza dovranno essere chiare, trasparenti e coerenti nelle loro valutazioni delle operazioni transfrontaliere di concentrazione e acquisizione. Le norme non lasciano spazio a interferenze politiche e al protezionismo. È questa la via da seguire se vogliamo realizzare realmente un mercato interno pienamente funzionante e che permetta alle imprese finanziarie europee di affrontare la concorrenza internazionale. " Gli elementi di novità della nuova direttiva - La direttiva proposta fornisce alle autorità di vigilanza una procedura di decisione e di notifica chiara e trasparente. In particolare, viene introdotto un elenco chiuso di criteri per valutare l´acquirente, quali la reputazione del candidato acquirente, la reputazione e l’esperienza di qualsiasi persona che potrebbe dirigere il soggetto o l´impresa risultanti dall´operazione, la solidità finanziaria del candidato acquirente, il rispetto delle direttive comunitarie in materia, il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. La direttiva riduce inoltre il periodo di valutazione da tre mesi a 30 giorni, e permette alle autorità di vigilanza di sospendere l´operazione una sola volta, a condizioni ben precise. La proposta di direttiva modifica le seguenti direttive vigenti: la direttiva relativa all´accesso all´attività degli enti creditizi (2006/48/Ce), la terza direttiva assicurazione non vita (92/49/Ce), la rifusione della direttiva vita (2002/83/Ce), la direttiva relativa alla riassicurazione (2005/68/Ce), e la direttiva relativa ai mercati degli strumenti finanziari (2004/39/Ce). . |
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IL 7PQ RAFFORZERÀ I LEGAMI CON LA CINA |
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Bruxelles, 13 settembre 2006 - Il 9 settembre si è svolto a Helsinki (Finlandia) il nono vertice annuale Ue-cina. La dichiarazione congiunta articolata in 36 punti illustra i settori in cui si ritiene necessaria una più stretta cooperazione, in particolare quelli della sicurezza energetica e dei cambiamenti climatici. Nell´ambito dell´accordo concluso tra le parti, il Settimo programma quadro (7Pq) sarà utilizzato quale strumento per rafforzare la cooperazione e i legami tra Cina e Unione europea. Alla riunione hanno partecipato il primo ministro finlandese Matti Vanhanen, il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e il primo ministro del Consiglio di Stato della Cina Wen Jiabao. Tra le dichiarazioni congiunte formulate nel corso della riunione, quelle sugli scambi commerciali, sulla capacità nucleare dell´Iran, sulla crisi nel Darfur e sul miglioramento della situazione nel Libano riguardano settori di comune interesse per la ricerca. In base all´articolo 18, le due parti hanno deciso di intensificare la cooperazione volta a limitare la diffusione di malattie infettive come l´influenza aviaria, la Sars e l´Hiv/aids. In riconoscimento degli obiettivi dell´agenda di Lisbona, i due interlocutori si sono confrontati sul tema dello sviluppo sostenibile. "Lo sviluppo sostenibile è uno dei principali settori della cooperazione tra Ue e Cina. I leader hanno deciso di intensificare lo scambio di esperienze allo scopo di creare una società rispettosa dell´ambiente ed efficiente in termini di risorse. In questo spirito, l´Ue accrescerà la sua cooperazione con la Cina, sostenendo gli sforzi da essa compiuti nel suo processo di rapido sviluppo economico per introdurre un´economia circolare e salvaguardare le risorse naturali, compresa la diversità biologica", si legge all´articolo 19. All´articolo 20 è stato affrontato un altro obiettivo di Lisbona, ossia i cambiamenti climatici. In modo specifico, le due parti "hanno accolto con favore il più stretto rapporto di cooperazione instaurato riguardo all´attuazione del meccanismo di sviluppo pulito del Protocollo di Kyoto e dell´avvio di una cooperazione nelle attività di ricerca sulla tecnologia di produzione di energia con emissioni vicine allo zero attraverso la cattura e lo stoccaggio del biossido di carbonio". L´unione europea è al primo posto nel mondo per la cattura e lo stoccaggio del biossido di carbonio, e questa tecnologia potrebbe rivelarsi fondamentale per ridurre l´impatto delle centrali elettriche della Cina, molte delle quali funzionano ancora con combustibili fossili. All´articolo 20 le due parti si assumono inoltre l´impegno di "rafforzare ulteriormente il dialogo e la cooperazione a questo proposito anche per quanto riguarda i processi intrapresi nell´ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc) per promuovere l´ulteriore definizione di politiche internazionali in materia di cambiamenti climatici". All´articolo 21 è stato trattato il tema della sicurezza energetica. Uno degli aspetti menzionati in questa dichiarazione è la diversificazione. "Le due parti hanno posto l´accento sull´importanza di continuare a rafforzare la cooperazione concreta, in particolare nel quadro del piano d´azione sul carbone pulito e del piano d´azione relativo all´efficienza energetica e all´energia rinnovabile". All´articolo 26 è stata affrontata la questione dei diritti di proprietà intellettuale e la necessità di tutelarli. "Le due parti hanno riconosciuto l´importanza della tecnologia per il proprio sviluppo economico e hanno espresso la volontà di intensificare gli scambi e la cooperazione in materia di tutela dei diritti di proprietà intellettuale in tale settore e di sostenere la libertà contrattuale tra imprese nel campo dei trasferimenti tecnologici, a condizione che vengano rispettati i principi di correttezza, ragionevolezza e non discriminazione". Ancora una volta, il rilancio del sistema dei diritti di proprietà intellettuale viene considerato essenziale per una crescita e una prosperità continue dell´Europa. Infine, e questo è l´aspetto più importante, il 7Pq sarà utilizzato quale strumento per rafforzare la cooperazione tra Ue e Cina. In base all´articolo 28, "le due parti hanno espresso l´auspicio comune di promuovere il partenariato Ue-cina in campo scientifico e tecnologico e hanno riconosciuto che il piano nazionale cinese a medio e lungo termine per lo sviluppo scientifico e tecnologico e il Settimo programma quadro offrono una nuova opportunità di portare avanti una cooperazione di importanza strategica. A questo proposito, si compiacciono del coinvolgimento di organizzazioni cinesi nel progetto quinquennale finanziato dall´Ue denominato Co-reach, avviato a Pechino nel maggio 2005 al fine di individuare le priorità e i canali adeguati per le future collaborazioni scientifiche e tecnologiche tra Europa e Cina". Nell´ottobre 2006 verrà inaugurato l´Anno Cina-ue della scienza e della tecnologia allo scopo di promuovere una maggiore cooperazione tra Cina e Unione europea. L´articolo 28 riconosce inoltre che le due parti sono già partner in varie iniziative e che è indispensabile accrescere la cooperazione. Fra tali iniziative figurano il progetto Galileo e il progetto del reattore sperimentale termonucleare internazionale (Iter). Il presidente Barroso ha dichiarato prima della riunione: "Il vertice Ue-cina di quest´anno sarà un´occasione per consolidare il nostro partenariato sempre più ampio e proficuo e sottolineare la nostra volontà politica di estendere e approfondire ulteriormente le nostre relazioni. In qualità di grandi protagonisti della scena mondiale, esamineremo questioni internazionali quali la non proliferazione in Iran e in Corea, lo sviluppo, in particolare in Africa, i cambiamenti climatici, sulla base della nostra dichiarazione congiunta dello scorso anno, e la sicurezza energetica". Il commissario per le Relazioni esterne e la politica europea di vicinato Benita Ferrero-waldner ha affermato: "Le relazioni tra Ue e Cina abbracciano attualmente le questioni politiche e della sicurezza, la cooperazione commerciale ed economica, la scienza e la tecnologia, l´ambiente e questioni sensibili come il tema dei diritti umani. È necessario un accordo globale, che comprenda tutte le nostre attività, in modo da far progredire questo partenariato estremamente importante. Mi auguro che il nuovo accordo quadro ci consenta di approfondire il nostro partenariato strategico e di impegnarci più efficacemente insieme". Tra gli altri settori relativi alla ricerca menzionati nell´accordo figurano le strategie per l´energia e i trasporti, l´aviazione civile e l´istruzione. Per ulteriori informazioni consultare: http://ec. Europa. Eu/comm/external_relations/china/intro/index. Htm . |
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SVILUPPO RURALE: LA COMMISSIONE EUROPEA FISSA DEFINITIVAMENTE LA DOTAZIONE ANNUALE DEGLI STATI MEMBRI PER IL PERIODO 2007-2013 |
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Bruxelles, 13 settembre 2006 - La Commissione europea ha deciso ieri il bilancio annuale dello sviluppo rurale per i 25 Stati membri per il periodo 2007-2013. Questa decisione fa seguito all´accordo raggiunto dal Consiglio europeo sulle prospettive finanziarie nel dicembre 2005. L´importo che riceveranno i singoli Stati membri è stato fissato in base ai seguenti criteri: a) le somme riservate a determinate regioni nell´ambito dell´obiettivo di convergenza; b) la quota storica per Stato membro della dotazione della sezione Garanzia del Feaog per lo sviluppo rurale e Leader+; c ) le situazioni ed esigenze particolari giustificate da criteri obiettivi (il Consiglio europeo aveva assegnato importi specifici ad otto Stati membri). La decisione sarà modificata non appena la Romania e la Bulgaria aderiranno all´Unione. Per questi due Paesi sono disponibili staziamenti supplementari. "Ora che gli stanziamenti di bilancio sono decisi, tocca agli Stati membri presentare i loro programmi di sviluppo rurale!", ha commentato Mariann Fischer Boel, Commissaria all´Agricoltura e allo sviluppo rurale. "I fondi dello sviluppo rurale possono essere usati per migliorare la competitività della filiera agroalimentare e del settore forestale e sono essenziali per il sostegno di progetti ambientali in ambiente rurale. Ma questi soldi possono essere spesi anche al di fuori del settore agricolo tradizionale, ad esempio per contribuire alla creazione di nuovi posti di lavoro e nuove imprese nelle zone rurali. Gli obiettivi della crescita e dell´occupazione sono oggi di attualità: ecco un esempio concreto di come utilizzare il denaro dell´Ue per realizzarli. " Principali novità della politica dello sviluppo rurale: Un unico strumento di finanziamento e di programmazione: il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr); Un nuovo approccio strategico allo sviluppo rurale, chiaramente imperniato sulle priorità dell’Unione europea; Potenziamento delle attività di controllo, valutazione e rendicontazione, oltre che una più netta ripartizione di competenze tra gli Stati membri e la Commissione; Un più marcato approccio dal basso verso l’alto. Stati membri, regioni e gruppi di azione locale disporranno di un maggior margine di manovra per adattare i programmi alle esigenze locali. I quattro obiettivi principali: Asse 1: miglioramento della competitività delle filiere agroalimentare e forestale Esempi: la valorizzazione del capitale umano mediante la formazione e la consulenza offerte agli agricoltori e ai silvicoltori; il miglioramento e il potenziamento delle infrastrutture per lo sviluppo e l´adattamento dei settori agricolo e forestale; il sostegno agli agricoltori che partecipano a sistemi di qualità alimentare; l´insediamento di giovani agricoltori; il sostegno all´agricoltura di semisussistenza nei nuovi Stati membri in modo da renderla competitiva; il sostegno all´innovazione. Il 10% almeno del contributo comunitario deve essere speso per l´asse 1. Il tasso massimo di cofinanziamento Ue è del 50% (75% nelle regioni di convergenza). Asse 2: ambiente e spazio rurale Esempi: indennità a favore degli agricoltori delle zone montane, per compensare gli svantaggi naturali di queste zone; indennità nelle zone Natura 2000; misure agroambientali; pagamenti per migliorare il benessere degli animali; misure a favore della silvicoltura sostenibile. Il 25% almeno del contributo comunitario deve essere speso per l´asse 2. Il tasso massimo di cofinanziamento Ue è del 55% (80% nelle regioni di convergenza). Asse 3: migliorare la qualità di vita nelle zone rurali e promuovere la diversificazione delle attività economiche Esempi: diversificazione in attività non agricole; aiuti per la costituzione di microimprese; incentivazione del turismo; rinnovamento dei paesaggi; servizi di base come strutture per la custodia dei bambini, per permettere alle donne di reinserirsi sul mercato del lavoro. Il 10% almeno del contributo comunitario deve essere speso per l´asse 3. Il tasso massimo di cofinanziamento Ue è del 50% (75% nelle regioni di convergenza). Asse 4: l´approccio Leader Ogni programma deve contenere una componente Leader per realizzare per le strategie di sviluppo locale dei gruppi di azione locale secondo la prospettiva dal basso verso l´alto. Almeno il 5% del contributo comunitario è riservato a Leader (2,5% nei nuovi Stati membri).
Ripartizione del sostegno comunitario dello sviluppo rurale per Stato membro nel periodo 2007-2013 (Eur) |
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Prezzi correnti |
2007 |
2008 |
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
2013 |
07-13 totale |
di cui importo minimo per le regioni dell´obiettivo di convergenza |
Belgio |
63. 991. 299 |
63. 957. 784 |
60. 238. 083 |
59. 683. 509 |
59. 267. 519 |
56. 995. 480 |
54. 476. 632 |
418. 610. 306 |
40. 744. 223 |
Repubblica ceca |
396. 623. 321 |
392. 638. 892 |
388. 036. 387 |
400. 932. 774 |
406. 640. 636 |
412. 672. 094 |
417. 962. 250 |
2. 815. 506. 354 |
1. 635. 417. 906 |
Danimarca |
62. 592. 573 |
66. 344. 571 |
63. 771. 254 |
64. 334. 762 |
63. 431. 467 |
62. 597. 618 |
61. 588. 551 |
444. 660. 796 |
0 |
Germania |
1. 184. 995. 564 |
1. 186. 941. 705 |
1. 147. 425. 574 |
1. 156. 018. 553 |
1. 159. 359. 200 |
1. 146. 661. 509 |
1. 131. 114. 950 |
8. 112. 517. 055 |
3. 174. 037. 771 |
Estonia |
95. 608. 462 |
95. 569. 377 |
95. 696. 594 |
100. 929. 353 |
104. 639. 066 |
108. 913. 401 |
113. 302. 602 |
714. 658. 855 |
387. 221. 654 |
Grecia |
461. 376. 206 |
463. 470. 078 |
453. 393. 090 |
452. 018. 509 |
631. 768. 186 |
626. 030. 398 |
619. 247. 957 |
3. 707. 304. 424 |
1. 905. 697. 195 |
Spagna |
1. 012. 456. 383 |
1. 030. 880. 527 |
1. 006. 845. 141 |
1. 013. 903. 294 |
1. 057. 772. 000 |
1. 050. 937. 191 |
1. 041. 123. 263 |
7. 213. 917. 799 |
3. 178. 127. 204 |
Francia |
931. 041. 833 |
942. 359. 146 |
898. 672. 939 |
909. 225. 155 |
933. 778. 147 |
921. 205. 557 |
905. 682. 332 |
6. 441. 965. 109 |
568. 263. 981 |
Irlanda |
373. 683. 516 |
355. 014. 220 |
329. 171. 422 |
333. 372. 252 |
324. 698. 528 |
316. 771. 063 |
307. 203. 589 |
2. 339. 914. 590 |
0 |
Italia |
1. 142. 143. 461 |
1. 135. 428. 298 |
1. 101. 390. 921 |
1. 116. 626. 236 |
1. 271. 659. 589 |
1. 266. 602. 382 |
1. 258. 158. 996 |
8. 292. 009. 883 |
3. 341. 091. 825 |
Cipro |
26. 704. 860 |
24. 772. 842 |
22. 749. 762 |
23. 071. 507 |
22. 402. 714 |
21. 783. 947 |
21. 037. 942 |
162. 523. 574 |
0 |
Lettonia |
152. 867. 493 |
147. 768. 241 |
142. 542. 483 |
147. 766. 381 |
148. 781. 700 |
150. 188. 774 |
151. 198. 432 |
1. 041. 113. 504 |
327. 682. 815 |
Lituania |
260. 974. 835 |
248. 836. 020 |
236. 928. 998 |
244. 741. 536 |
248. 002. 433 |
250. 278. 098 |
253. 598. 173 |
1. 743. 360. 093 |
679. 189. 192 |
Lussemburgo |
14. 421. 997 |
13. 661. 411 |
12. 655. 487 |
12. 818. 190 |
12. 487. 289 |
12. 181. 368 |
11. 812. 084 |
90. 037. 826 |
0 |
Ungheria |
570. 811. 818 |
537. 525. 661 |
498. 635. 432 |
509. 252. 494 |
547. 603. 625 |
563. 304. 619 |
578. 709. 743 |
3. 805. 843. 392 |
2. 496. 094. 593 |
Malta |
12. 434. 359 |
11. 527. 788 |
10. 656. 597 |
10. 544. 212 |
10. 347. 884 |
10. 459. 190 |
10. 663. 325 |
76. 633. 355 |
18. 077. 067 |
Paesi Bassi |
70. 536. 869 |
72. 638. 338 |
69. 791. 337 |
70. 515. 293 |
68. 706. 648 |
67. 782. 449 |
66. 550. 233 |
486. 521. 167 |
0 |
Austria |
628. 154. 610 |
594. 709. 669 |
550. 452. 057 |
557. 557. 505 |
541. 670. 574 |
527. 868. 629 |
511. 056. 948 |
3. 911. 469. 992 |
31. 938. 190 |
Polonia |
1. 989. 717. 841 |
1. 932. 933. 351 |
1. 872. 739. 817 |
1. 866. 782. 838 |
1. 860. 573. 543 |
1. 857. 244. 519 |
1. 850. 046. 247 |
13. 230. 038. 156 |
6. 997. 976. 121 |
Portogallo |
562. 210. 832 |
562. 491. 944 |
551. 196. 824 |
559. 018. 566 |
565. 142. 601 |
565. 192. 105 |
564. 072. 156 |
3. 929. 325. 028 |
2. 180. 735. 857 |
Slovenia |
149. 549. 387 |
139. 868. 094 |
129. 728. 049 |
128. 304. 946 |
123. 026. 091 |
117. 808. 866 |
111. 981. 296 |
900. 266. 729 |
287. 815. 759 |
Slovacchia |
303. 163. 265 |
286. 531. 906 |
268. 049. 256 |
256. 310. 239 |
263. 028. 387 |
275. 025. 447 |
317. 309. 578 |
1. 969. 418. 078 |
1. 106. 011. 592 |
Finlandia |
335. 121. 543 |
316. 143. 440 |
292. 385. 407 |
296. 367. 134 |
287. 790. 092 |
280. 508. 238 |
271. 617. 053 |
2. 079. 932. 907 |
0 |
Svezia |
292. 133. 703 |
277. 225. 207 |
256. 996. 031 |
260. 397. 463 |
252. 975. 513 |
246. 760. 755 |
239. 159. 282 |
1. 825. 647. 954 |
0 |
Regno Unito |
263. 996. 373 |
283. 001. 582 |
274. 582. 271 |
276. 600. 084 |
273. 334. 332 |
270. 695. 626 |
267. 364. 152 |
1. 909. 574. 420 |
188. 337. 515 |
Totale |
11. 357. 312. 403 |
11. 182. 240. 092 |
10. 734. 731. 213 |
10. 827. 092. 785 |
11. 238. 887. 764 |
11. 186. 469. 323 |
11. 136. 037. 766 |
77. 662. 771. 346 |
28. 544. 460. 460 | Nota: nell´accordo interistituzionale è stato assegnato allo Sviluppo rurale, per il periodo 2007-2013, un importo di 69,75 miliardi Eur (prezzi 2004), comprese Romania e Bulgaria. La tabella che precede riguarda l´Ue-25 e include le somme trasferite dagli aiuti diretti per gli agricoltori allo Sviluppo rurale nell´ambito della cosiddetta "modulazione" , nonché altri storni approvati (dai settori dello zucchero e del tabacco). . |
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FIGEL SOLLECITA UN CAMBIAMENTO NELL´APPROCCIO EUROPEO ALL´IMPRENDITORIA |
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Bruxelles, 13 settembre 2006 - "L´europa deve fare di più per incoraggiare i cittadini a diventare imprenditori", ha affermato Ján Figel, commissario europeo responsabile per l´Istruzione, la formazione, la cultura e il multilinguismo ai partecipanti al vertice europeo sull´imprenditoria e l´istruzione svoltosi il 6 settembre a Bruxelles. Il commissario ha spiegato che nonostante l´imprenditoria sia fondamentale per raggiungere gli obiettivi di Lisbona di aumento della crescita e dell´occupazione, essa non viene sfruttata a pieno da studenti, forza lavoro europea e da chi è alla ricerca di un impiego. Il commissario ha citato recenti indagini indicanti che il 60 per cento dei cittadini europei non ha mai valutato la possibilità di creare un´impresa, mentre il 50 per cento concorda con l´affermazione "non si deve avviare un´impresa se esiste il rischio di un fallimento". "Tali dati riflettono un atteggiamento che deve cambiare. A confronto, negli Stati Uniti, la percentuale dei contrari a tali rischi scende da metà a solo un terzo. Secondo la demopsicologia imprenditoriale americana non si viene presi sul serio a meno che non si abbia fatto l´intera esperienza: avviare un´azienda, lottare per essa, fallire e ricominciare da capo", ha affermato Figel. Affinché tale atteggiamento cambi, è necessario infondere lo spirito imprenditoriale nella popolazione quanto prima; è quanto sostiene il commissario, che ha accolto con favore le attività pratiche già in corso negli Stati membri per promuovere l´insegnamento dell´imprenditorialità nelle scuole e nelle università. Attività come la creazione di imprese legate alle scuole o di mini-aziende hanno contribuito ad accrescere tra gli studenti la consapevolezza che il lavoro autonomo può rappresentare un´alternativa reale. Gli studenti che hanno partecipato alle esercitazioni per la creazione di mini-aziende hanno probabilità quattro volte maggiori rispetto agli altri di creare una propria azienda, ha spiegato il commissario. Figel ha tuttavia affermato che, nonostante l´ampio consenso esistente sulla necessità di migliorare lo spirito d´impresa attraverso esperienze pratiche, emerge una certa inerzia nel momento in cui le autorità nazionali responsabili dell´istruzione devono attuare programmi mirati a tale scopo. Conseguentemente, a molti studenti europei viene negata questa opportunità. "Pertanto è estremamente importante offrire alle scuole sostegno e incentivi per incoraggiare l´avvio di attività e programmi imprenditoriali", ha continuato il commissario. La raccomandazione della Commissione europea "Competenze chiave per l´apprendimento permanente" mira a sostenere gli Stati membri nello sviluppo di una strategia più sistematica per l´apprendimento permanente, basata su esempi di buone prassi europee. L´imprenditorialità è una delle otto competenze chiave, oltre a capacità di base come saper legger, scrivere e contare, che devono essere sviluppate nel corso del ciclo di istruzione e formazione iniziale. Anche un´altra comunicazione, "Stimolare lo spirito imprenditoriale attraverso l?istruzione e l´apprendimento" pone l´accento sulla necessità di azioni che promuovano l´imprenditorialità come una competenza vantaggiosa per tutti. La comunicazione fornisce esempi su come integrarla nei programmi di istruzione primaria e secondaria, nonché in quelli di istruzione superiore o per adulti. "Si tratta di documenti che hanno lo scopo di promuovere riforme negli Stati membri", ha puntualizzato Ján Figel. "Riteniamo che i sistemi europei di istruzione e formazione debbano concentrarsi maggiormente su approcci all´apprendimento più pratici e maggiormente centrati su chi studia". Oltre a tali documenti, il commissario ha ricordato la proposta di istituzione di un Istituto europeo di tecnologia (Iet), che a suo parere contribuirebbe a dotare studenti e ricercatori delle capacità imprenditoriali necessarie per lavorare nel settore industriale o avviare una propria impresa. La proposta della creazione di un Iet punta a migliorare le capacità europee in termini di istruzione scientifica, ricerca e innovazione unendo l´impegno di università, centri di ricerca e aziende di tutta Europa. La cultura imprenditoriale è stata definita come fondamentale per la crescita europea nel progetto per la crescita economica "Creare un´Europa innovativa" contenuto nella relazione stilata dal gruppo di esperti presieduto dall´ex primo ministro finlandese Esko Aho all´inizio del 2006. . |
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BANDO DI GARA - STUDIO SUI LEGAMI TRA TSI-RST E CRESCITA |
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Bruxelles, 13 settembre 2006 - La direzione generale della Società dell´informazione e dei media della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara per la realizzazione di uno studio sull´impatto degli obiettivi strategici principali delle tecnologie della società dell´informazione - ricerca, tecnologia e sviluppo (Tsi-rst) sulla crescita e sui posti di lavoro. L´obiettivo dello studio è chiarire il meccanismo di causalità e la valutazione dell´efficacia dei collegamenti tra gli obiettivi strategici delle Tsi-rst, le iniziative principali di i2010 e gli obiettivi più ampi in materia economica e societaria. In particolare, lo studio analizzerà come e in quale grado le misure ed i meccanismi di attuazione contribuiscono allo sviluppo di un mercato che faciliti l´innovazione con adeguate richieste e capacità di avvalersi dei risultati delle Tsi-rst sostenute dall´Ue. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Direzione generale della Società dell´informazione e dei media, All´attenzione di Susan M. Binns, Bu 31 00/58, B-1049 Bruxelles, Tel. +32 2 296 89 72, Fax +32 2 296 66 13, Per ulteriori indicazioni sull´avviso consultare il seguente indirizzo web: http://ted. Europa. Eu/udl?request=seek-deliver&language=it&docid=182019-2006 . |
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BANDO DI GARA - ANALISI DELL´INDUSTRIA DELLE TECNOLOGIE ASSISTIVE |
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Bruxelles, 13 settembre 2006 - La direzione generale della Società dell´informazione e dei media della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara relativo all´analisi e all´aggregazione del settore delle tecnologie informatiche assistive. Lo studio deve basarsi sui precedenti studi europei nel settore ed eseguire un´analisi approfondita del settore europeo delle tecnologie informatiche assistive, attualmente molto frammentato, relativamente ai prodotti e ai servizi Tic e alla loro accessibilità. Esso individuerà modelli adeguati per mettere in comunicazione il settore delle tecnologie assistive con altri settori importanti ad esso attinenti nei seguenti ambiti: interoperabilità e compatibilità delle soluzioni; esecuzione di un´analisi approfondita del settore delle tecnologie assistive (relativamente ai prodotti e ai servizi Tic e alla loro accessibilità) che comprenda una visione d´insieme del settore; individuazione degli attori; identificazione delle esigenze comuni del settore e degli ostacoli che ne comportano la frammentazione; analisi della situazione del settore nei mercati internazionali pertinenti. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Direzione generale della Società dell´informazione e dei media, All´attenzione di Loris Di Pietrantonio, Bu 31 04/59, B-1049 Bruxelles. Persona di contatto: Pirkko Lampinen Tel. (32-2) 299 08 60 Fax (32-2) 295 13 00 E-mail: Contact Per ulteriori indicazioni sull´avviso consultare il seguente indirizzo web: http://ted. Europa. Eu/udl?request=seek-deliver&language=it&docid=182938-2006 . |
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EMISSIONE GLOBAL BOND IN DOLLARI USA |
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Roma, 13 settembre 2006 - Il Mef comunica che la Repubblica Italiana (Aa2/aa-/aa) ha conferito a Citigroup, Goldman Sachs e Jp Morganil mandato per guidare l´emissione di un titolo di Stato benchmark in dollari Usa con scadenza 10 anni, che sarà effettuata nel corso dei prossimi giorni in relazione alle condizioni del mercato. . |
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TRASFERIMENTO DI BA-CA A UNICREDIT E RIORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI HVB IN EUROPA CENTRO-ORIENTALE |
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Milano, 13 settembre 2006 - Facendo seguito ai primi passi già compiuti verso la struttura organizzativa target annunciata il 4 agosto 2006, il Consiglio di Amministrazione di Unicredit ha approvato ieri alcune operazioni volte a rafforzare ulteriormente la posizione del Gruppo quale istituzione finanziaria leader in Europa. Tali operazioni puntano a semplificare la struttura e la governance del Gruppo Unicredit per una migliore attribuzione dei risultati, per allineare le società ai mercati di riferimento e per facilitare la gestione delle divisioni e il raggiungimento degli obiettivi di business. Trasferimento di Ba-ca a Unicredit - Hvb trasferirà ad Unicredit la propria partecipazione del 77,53% nel capitale di Bank Austria Creditanstalt (Ba-ca) ad un prezzo pari a €109,81 per azione, corrispondente ad un corrispettivo di circa €12,5 miliardi per l’intera quota. Riorganizzazione delle attività di Hvb in Europa centro-orientale - Hvb trasferirà il 100% di Hvb Ukraine a Unicredit per un importo pari a €83 milioni; Unicredit avrà la facoltà di assegnare i diritti rivenienti dal relativo contratto di cessione a Bank Pekao o a Unicredit Bank Ltd, banca ucraina controllata da Bank Pekao, nell’ottica di integrare le attività attualmente svolte dal Gruppo in Ucraina sotto Bank Pekao. Hvb trasferirà fino al 70,3% di International Moskow Bank (Imb) a Ba-ca per un importo pari a circa €984 milioni (inclusa la quota detenuta da Nordea, pari al 23,4% del capitale, attualmente in fase di cessione a Hvb). Hvb trasferirà il 100% di Hvb Latvia a Ba-ca per un importo pari a €35 milioni incrementato delll’aumento di capitale di Hvb Latvia di circa €40 milioni sottoscritto da Hvb nell’agosto 2006. Hvb Latvia aprirà filiali in Estonia e Lituania e Hvb cederà a tali filiali attività e passività detenute dalle proprie filiali in questi paesi per un importo a titolo di avviamento pari a €1 milione e €9 milioni rispettivamente, più la differenza fra il valore contabile delle attività e passività trasferite. Rafforzamento patrimoniale di Hvb funzionale ad una crescita interna e/o a future acquisizioni e creazione di un polo di eccelenza nell’investment banking in Hvb Le operazioni approvate in data odierna sono parte di una generale strategia di rifocalizzazione che Hvb ha iniziato a realizzare in seguito all’accordo di aggregazione con Unicredit. A supporto dell’ulteriore crescita di Hvb, il Consiglio di Amministrazione di Unicredit ha approvato i seguenti principi chiave con riferimento a Hvb: utilizzo dei profitti realizzati da Hvb in seguito al trasferimento della partecipazione in Ba-ca e delle altre società ed attività presenti nei paesi Cee per rafforzare significativamente la posizione patrimoniale di Hvb medesima, al fine di espandere ulteriormente l‘attività attraverso crescita organica e/o acquisizioni nell’ambito del piano complessivo di crescita strategica del Gruppo, e per ristrutturare eventualmente la struttura della provvista; creazione di un centro di competenza per tutte le attività di investment banking in Hvb, che dirigerà tutte le attività di investment banking del Gruppo Unicredit almeno per i prossimi 7 anni; e previsione di un quorum dei 4/5 dei membri del Supervisory Board di Hvb per l’approvazione di delibere riguardanti la suddivisione di Hvb in più società per il periodo di durata (i. E. 5 anni) del Business Combination Agreement sottoscritto da Unicredit e Hvb in data 12 giugno 2005. Le operazioni che coinvolgono Hvb sono state anch’esse approvate in data odierna dal Supervisory Board di Hvb mentre quelle riguardanti Ba-ca sono state approvate dal Supervisory Board di Ba-ca il 6 settembre 2006. Tutte le operazioni sono soggette all’approvazione dell’Assemblea straordinaria degli azionisti di Hvb, che si terrà il 25 ottobre 2006, nonché all’approvazione delle autorità competenti. Unicredit si è avvalsa di Merrill Lynch quale consulente finanziario per il trasferimento di Ba-ca e per il trasferimento di Hvb Ucraine. . |
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GRUPPO BIPIEMME: PROSEGUE LA CRESCITA AL PRIMO SEMESTRE 2006 : L’UTILE NETTO AL 30 GIUGNO 2006 RAGGIUNGE € 238 MILIONI, IN AUMENTO DEL 61,6% RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2005 |
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Milano, 13 settembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Milano nella riunione odierna ha esaminato ed approvato i risultati del Gruppo nel primo semestre 2006. L’utile netto raggiunge 238,0 milioni di euro (+61,6%)[1], grazie sia al buon andamento della gestione operativa sia all’utile derivante dalla cessione parziale del capitale di Bipiemme Vita al Gruppo Fondiariasai (71,9 milioni di euro). In netta crescita i proventi operativi del Gruppo a 866,0 milioni di euro (+10,4%)[2], a fronte di un aumento contenuto degli oneri operativi (516,9 milioni di euro, +2,4% rispetto al primo semestre 2005). Tali ottimi andamenti hanno consentito al cost income di posizionarsi al 59,7% con un netto miglioramento rispetto al 64,4% del primo semestre 2005. Gruppo Bipiemme - Raccolta diretta da clientela e titoli emessi La raccolta diretta (debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività finanziarie valutate al fair value) si attesta a 28. 933 milioni di euro in crescita del 4,6% rispetto al 30. 6. 2005, al cui interno si segnala l’incremento della componente commerciale della raccolta a vista con clientela ordinaria (+10,1%). Rispetto al 31. 12. 2005 la crescita della raccolta diretta è stata dell’8,2%. All’interno del comparto la componente obbligazionaria raggiunge 4. 403 milioni di euro, grazie all’intensa attività di emissione di nuovi prestiti obbligazionari nel semestre, che ha superato 1,5 miliardi di euro, di cui 1,2 miliardi di euro rientranti nel programma di emissione Euro Medium Term Notes (Emtn). Raccolta indiretta da clientela - L’aggregato complessivo della raccolta indiretta da clientela ha raggiunto 38. 450 milioni di euro (+5,0% rispetto a giugno 2005 e +3,7% rispetto a fine 2005). In particolare il risparmio gestito ha raggiunto 20. 501 milioni di euro, in linea con il dato di fine 2005 con una raccolta netta negativa di 73 milioni di euro nel semestre. I fondi comuni d’investimento presentano una flessione del 5,3% rispetto a fine 2005, scontando l’andamento negativo riportato dal settore nel secondo trimestre 2006. Positivo invece l’andamento delle gestioni patrimoniali (+20,9%, grazie anche al temporaneo apporto di un grande cliente) e delle riserve assicurative (+0,7%), che si attestano a 3. 356 milioni di euro. Il risparmio amministrato sale a 17. 949 milioni di euro, con un significativo incremento rispetto a giugno 2005 (+8,5%) e anche rispetto a fine 2005 (+7,8%). Impieghi - Prosegue la crescita degli impieghi a clientela, che al 30 giugno 2006 raggiungono 23. 977 milioni di euro (+14,5% rispetto al 30. 6. 2005 e +6,2% rispetto a fine 2005), trainati dalla componente mutui (9. 116 milioni di euro, +11,5% su dicembre 2005). Le nuove erogazioni di mutui nel semestre hanno superato 1,8 miliardi di euro. Si mantiene buona la qualità del credito con il totale delle attività deteriorate nette che incide solo per il 2,0% sul totale del portafoglio crediti. Nel dettaglio il rapporto sofferenze nette rispetto agli impieghi si posiziona allo 0,5% migliorando il già ottimo 0,6% segnato a fine 2005 e posizionandosi ben al di sotto della media del sistema bancario italiano. Il grado di copertura delle sofferenze è pari al 68,7%, mentre quello dei “crediti in bonis” è pari allo 0,71%. Patrimonio netto - Il patrimonio netto raggiunge 3. 132 milioni di euro in crescita di 408 milioni di euro rispetto al giugno 2005 e di 197 rispetto al 31 dicembre scorso. Il tier 1 si porta al 7,26% ed il total capital ratio raggiunge il 10,80%. Totale ricavi - I proventi operativi del Gruppo Bipiemme crescono del 10,4% rispetto al primo semestre 2005, posizionandosi a 866 milioni di euro. Nel dettaglio, il margine di interesse si attesta a 428,6 milioni di euro (+11,6%) grazie allo sviluppo delle masse amministrate (in particolare nella componente a medio e lungo termine) e alla tenuta dello spread con la clientela. Il margine da servizi, che comprende tutti i ricavi al netto del margine di interesse, ha raggiunto 437,4 milioni di euro, in crescita del 9,1%. In particolare, le commissioni nette aumentano dell’11,8% a 305,3 milioni di euro, trainate dalle commissioni di collocamento titoli (in crescita di 12,6 milioni rispetto a giugno 2005, +61,7%). L’aggregato composto da: utili da partecipazioni valutate al patrimonio netto, dividendi e risultato netto dell’attività finanziaria, raggiunge nel semestre 78,5 milioni di euro, in linea con il dato relativo al primo semestre 2005. Costi operativi - I costi operativi si posizionano a 516,9 milioni di euro in crescita del 2,4% rispetto al primo semestre 2005. Le spese per il personale sono pari a 333,1 milioni di euro (+3,1%), per effetto degli incrementi contrattuali (Ccnl) del secondo semestre 2005 e dell’aumento della parte variabile legata ai risultati. Il numero dei dipendenti del Gruppo al 30 giugno 2006 era di 8. 433, in diminuzione di 67 unità rispetto a giugno 2005. Le spese amministrative ed ammortamenti, complessivamente pari a 183,8 milioni di euro (+1,1%), risentono dei primi positivi effetti degli interventi di razionalizzazione del comparto It, che hanno permesso di compensare parzialmente la crescita dei costi legati allo sviluppo dell’operatività, nonché degli oneri sostenuti per il progetto Basilea 2 e per l’operazione di cessione di Bipiemme Vita. Risultato della gestione operativa - Il risultato di gestione del Gruppo Bipiemme si attesta a 349,1 milioni di euro, con un incremento del 24,8% rispetto al primo semestre 2005, grazie all’ottima performance dei ricavi e al contenuto incremento dei costi. Accantonamenti e rettifiche - Il totale degli accantonamenti si attesta a 48,2 milioni di euro in aumento dell’11,4% rispetto al primo semestre 2005. Nel dettaglio, le rettifiche nette di valore su crediti e su altre poste finanziarie dell’attivo registrano una crescita di 11,4 milioni di euro, a 32,1 milioni, principalmente attribuibile a maggiori rettifiche su crediti a clientela. Gli accantonamenti per rischi ed oneri diminuiscono di 6,5 milioni di euro a 16,1 milioni e si riferiscono principalmente a revocatorie e cause passive. Utile netto - Dopo utili da partecipazioni ed investimenti per 73,3 milioni di euro – attribuibili per 71,9 milioni di euro all’utile derivante dalla cessione parziale di Bipiemme Vita al Gruppo Fondiariasai - il risultato lordo della operatività corrente raggiunge 374,3 milioni di euro, in crescita del 51,2% rispetto al primo semestre 2005. Dopo avere registrato imposte sul reddito per 130,3 milioni di euro ed al netto di 6,0 milioni di euro di utile di pertinenza di terzi, l’utile netto semestrale del Gruppo si è attestato a 238,0 milioni di euro, con un incremento del 61,6% rispetto a giugno 2005. Capogruppo - Ottimo l’andamento della capogruppo Banca Popolare di Milano S. C. A r. L. Sia a livello patrimoniale, sia a livello economico: Raccolta diretta 24. 224 milioni di euro (+17,9% rispetto al 30. 6. 2005); Impieghi a clientela 20. 530 milioni di euro (+13,3%); Proventi operativi 731,2 milioni di euro (+23,9%); Risultato della gestione operativa 332,2 milioni di euro (+63,6%); Utile netto 217,9 milioni di euro (+102,9%). Outlook Il positivo andamento del primo semestre consente di formulare una revisione al rialzo delle stime di crescita presentate lo scorso marzo. Nell’ambito di un proseguimento dei trend finora registrati, pur con la necessaria prudenza relativa all’andamento congiunturale, la crescita annua del risultato della gestione operativa è prevista in un range del 20-25% e quella del risultato netto nell’intorno del 50%. . . |
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GRUPPO SANPAOLO IMI RELAZIONE AL 30 GIUGNO 2006: UTILE NETTO 1.140 MILIONI DI EURO (+27,5% RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2005) UTILE DELL’OPERATIVITA’ CORRENTE: 1.769 MILIONI DI EURO (+23,5% RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2005) |
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Torino, 13 settembre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Sanpaolo Imi ha approvato ieri i risultati del Gruppo al 30 giugno 2006, redatti secondo i principi contabili internazionali Ias/ifrs. I risultati del semestre evidenziano una positiva evoluzione dei principali margini reddituali rispetto all’analogo periodo del 2005. Il Gruppo ha infatti realizzato un deciso miglioramento del margine di intermediazione lordo (+10,3%), che si è portato a 4. 354 milioni di euro, grazie al forte impulso impresso allo sviluppo dei ricavi: il margine di interesse è salito a 2. 019 milioni di euro (+8,3%), le commissioni nette a 1. 709 milioni di euro (+9,3%), il risultato della gestione assicurativa a 203 milioni di euro (+11,5%). Il margine di intermediazione netto è salito a 4. 121 milioni di euro (+10,9%) e l’utile dell’operatività corrente si è attestato a 1. 769 milioni di euro (+23,5%). La qualità del portafoglio crediti è rimasta elevata, grazie ai criteri selettivi utilizzati nell’erogazione del credito e alle politiche rigorose di accantonamento, come testimonia il totale dei crediti problematici a clientela, che diminuiscono del 7,4% rispetto a fine 2005. L’utile netto si è di conseguenza attestato a 1. 140 milioni di euro rispetto agli 894 milioni dell’analogo periodo del 2005 (+27,5%). L’incremento di clientela acquisita dal Gruppo nel semestre è stata pari a 35. 000 nuove unità nel settore retail e 450 nuove unità nel settore corporate: nel solo secondo trimestre i nuovi clienti acquisiti nel settore retail hanno superato le 21. 000 unità. L’andamento del semestre è in linea con gli obiettivi del Piano triennale, che prevedono il raggiungimento per il 2008 di un Roe del 18% e, alla stessa data, un cost/income del 52%. I risultati consolidati al 30 giugno 20061. Il margine di intermediazione lordo del Gruppo si è attestato a 4. 354 milioni di euro (+10,3%rispetto al primo semestre del 2005), grazie al positivo andamento delle componenti reddituali legate alla gestione ordinaria . Il margine di interesse realizzato nel 2006 è stato pari a 2. 019 milioni di euro, con un incremento dell’8,3% rispetto al primo semestre 2005 e in accelerazione rispetto alla crescita del 7,8% registrata nel primo trimestre 2006. Il principale fattore di crescita del margine deriva dal contributo fornito dai volumi intermediati con la clientela. Le giacenze medie delle attività fruttifere escluso l’investment banking hanno presentato un incremento del 13,3% rispetto al primo semestre 2005, lo spread medio complessivo si è ridotto di 13 punti base, così come quello relativo all’operatività con la clientela (16 punti base), a causa di un eccesso di offerta di credito da parte del sistema, che sta producendo pressioni sul mark-up. I crediti a clientela si sono attestati a fine giugno a 147,3 miliardi di euro, in decisa crescita sia rispetto a dicembre 2005 (+5,6%), sia sui dodici mesi (+11,2%). L’andamento ha beneficiato sia dell’incremento dei finanziamenti a medio-lungo termine, sia dei finanziamenti a breve termine: quest’ultima componente ha accresciuto il proprio peso sull’aggregato complessivo, con un tasso di variazione da inizio anno del 10,6%. L’analisi dell’aggregato evidenzia come sia proseguito il buon andamento dei finanziamenti destinati al settore retail (5,5 miliardi erogati dalle banche commerciali - importo superiore del 25,6% rispetto all’analogo periodo 2005 - di cui 2,8 miliardi di euro i mutui fondiari alle famiglie e 0,9 milioni i prestiti personali) e al settore imprese (finanziamenti per oltre 4 miliardi di euro, +34,3% rispetto al primo semestre 2005); i crediti erogati al settore opere pubbliche ed infrastrutture sono invece in flessione del 7,3% da inizio anno (il totale dei mutui di Banca Opi si attesta a fine periodo a 19,2 miliardi di euro). La raccolta diretta si è attestata a 171,9 miliardi di euro, in crescita del 4% da inizio anno e del 5,4% sui dodici mesi. A fine giugno la quota del Gruppo sul mercato domestico è pari al 10,1% per gli impieghi e al 10,7% per la raccolta diretta. Le commissioni nette del Gruppo nel primo semestre 2006 sono risultate pari a 1. 709 milioni di euro, in crescita del 9,3% rispetto a fine giugno 2005. La crescita è stata trainata dall’area gestione, intermediazione e consulenza (+15,2%), soprattutto grazie alle performance dell’area del risparmio gestito (+13,4%), che rappresenta oltre la metà delle commissioni complessive. Sempre all’interno dell’area gestione, intermediazione e consulenza segnaliamo i buoni risultati ottenuti dall’area intermediazione e custodia titoli (+29,9%), che ha beneficiato delle commissioni correlate all’operazione Wind e di quelle relative al collocamento di titoli strutturati. Il comparto è stato condizionato dall’intonazione incerta dei mercati finanziari; inoltre la tendenza al rialzo dei tassi monetari ha penalizzato il corsi delle componenti obbligazionarie a tasso fisso. Le preferenze della clientela si sono orientate verso prodotti contraddistinti da ampia flessibilità, quali i fondi flessibili e le gestioni patrimoniali. Le attività finanziarie della clientela si sono attestate a fine giugno a 412,7 miliardi di euro, in crescita del 2,7% da fine dicembre 2005 e del 5,7% nei dodici mesi. Lo stock di raccolta indiretta ha raggiunto i 265,8 miliardi di euro, in crescita dell’1,4% da inizio anno e del 5,5% sui dodici mesi, per effetto soprattutto dello sviluppo della componente amministrata. Dal dicembre 2005 si è infatti assistito ad una ricomposizione delle attività finanziarie della clientela, dal risparmio gestito a favore del risparmio amministrato e della raccolta diretta. Il risparmio gestito ha risentito soprattutto dell’andamento negativo del secondo trimestre dei mercati finanziari e dalle aspettative di ulteriori rialzi dei tassi di interesse, che si sono riflessi nel deflusso di fondi e nella svalutazione degli stock in gestione. I volumi di risparmio gestito si sono quindi attestati a 155,8 miliardi di euro, con un incremento del 2,6% nei dodici mesi, ma in diminuzione dell’1,4% da inizio anno. I fondi comuni di investimento e le gestioni patrimoniali in fondi si sono attestati a 104,4 miliardi di euro (+3,3% nei dodici mesi e –1,7% da inizio anno): si segnala in quest’ambito il maggior peso acquisito dai fondi flessibili, cresciuti dallo scorso giugno di 3 punti percentuali. I nuovi fondi “Absolute Return” hanno riscosso l’interesse dei risparmiatori, raccogliendo nel semestre sottoscrizioni nette per circa 3,3 miliardi di euro. Il Gruppo Sanpaolo Imi continua ad occupare, nell’ambito della gestione dei fondi comuni di investimento, la prima posizione sul mercato domestico, con una quota di mercato del 18,1% calcolata sul nuovo perimetro di sistema ampliato da Assogestioni ad alcuni fondi esteri promossi in Italia da Sicav di diritto estero. Lo stock di risparmio amministrato si attesta a fine giugno 2006 a 110 miliardi di euro (+9,9% nei dodici mesi e +5,5% da inizio anno). Le riserve tecniche e passività finanziarie vita evidenziano un leggero incremento nei dodici mesi (+0,7%) ed un calo rispetto ai livelli raggiunti a fine 2005 (-1,3%), attestandosi a 45,3 milioni di euro: il progressivo invecchiamento del portafoglio ha infatti determinato riscatti di polizze che non sono stati controbilanciati dalle nuove emissioni nel corso del primo semestre. A fronte della fase riflessiva attraversata dal comparto e presente a livello di sistema, è in corso una revisione dei prodotti vita, il cui scopo è quello di sostenere lo sviluppo del business ed il cui effetto sarà visibile a partire dal secondo semestre dell’anno. Il risultato della gestione assicurativa si è attestato a 203 milioni di euro (+11,5% rispetto all’analogo periodo 2005). Tale risultato è stato conseguito, in presenza di un rallentamento della produzione connessa alla fase di transizione e rilancio attraversata dal gruppo Eurizon, grazie ai positivi risultati della gestione finanziaria. I dividendi e risultati delle altre attività e passività finanziarie si sono attestati a 325 milioni di euro (+49,8% rispetto a giugno 2005). L’incremento è riconducibile alle componenti tipiche dell’attività di Banca Imi. Un notevole contributo è derivato dal settore financial markets e dall’operatività in titoli, cambi e contratti derivati delle banche commerciali: in particolar modo i derivati su tassi e cambi rivolti alle imprese hanno generato a livello consolidato proventi per 78 milioni di euro, che superano il totale dei ricavi conseguiti nell’intero 2005 nel medesimo comparto. Tra i risultati finanziari segnaliamo inoltre 12 milioni di utili realizzati sulla vendita dei titoli Fiat rivenienti dal convertendo e 30 milioni di euro derivanti dalla cessione di alcune interessenze di minoranza disponibili per la vendita. Gli utili delle partecipazioni, pari a 59 milioni di euro, sono in calo del 24,4% rispetto all’analogo periodo del 2005, che aveva beneficiato di significative plusvalenze nel settore del private equity. Il margine di intermediazione netto è stato pari a 4. 121 milioni di euro, in crescita del 10,9% su base annua. Le rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti sono ammontate a 233 milioni di euro, in linea con i 229 milioni di euro del primo semestre 2005, a conferma del soddisfacente profilo di rischio del portafoglio crediti del Gruppo. Le coperture dei crediti problematici rimangono infatti elevate e tali da fornire ampia garanzia in merito alla ricuperabilità dei portafogli. La valutazione del rischio di credito insito nel portafoglio in bonis si è tradotta in rettifiche forfetarie per 92 milioni di euro, in riduzione rispetto al primo semestre 2005 del 36,1%. L’ammontare della riserva generica del Gruppo ha raggiunto quota 1. 171 milioni di euro, pari allo 0,8% del portafoglio crediti in bonis, in linea con le rilevazioni al 31 dicembre 2005. Rispetto a inizio anno i finanziamenti in sofferenza sono diminuiti del 3,3% (1. 044 milioni di euro rispetto ai 1. 080 di fine dicembre e ai 1. 109 di giugno 2005), mentre i finanziamenti incagliati e ristrutturati (1. 188 milioni di euro) sono aumentati dell’1,7% da inizio anno; le percentuali di copertura sono pari rispettivamente al 76,1% ed al 31,4%. La qualità dell’attivo, grazie a criteri di selettività nell’erogazione del credito e a politiche di accantonamento rigorose, rimane elevata e gli indici di rischiosità del credito del Gruppo si attestano, quindi, sempre su buoni livelli: i rapporti fra finanziamenti in sofferenza/crediti a clientela e quello fra i finanziamenti incagliati e ristrutturati/crediti a clientela sono pari rispettivamente a 0,7% e 0,8%. Il rapporto tra crediti problematici e crediti netti totali si attesta a fine giugno al 2,09% (2,5% a fine giugno 2005). L’utile dell’operatività corrente è stato pari a 1. 769 milioni di euro (+23,5% rispetto a giugno 2005), beneficiando del forte impulso realizzato dai ricavi. Le spese di funzionamento sono risultate pari a 2. 313 milioni di euro, superiori del 3,8% rispetto al primo semestre 2005 e in accelerazione rispetto all’1,8% del primo trimestre 2005: le spese per il personale (1. 398 milioni di euro) sono cresciute del 4,9% a fronte di un incremento dell’organico medio dell’1,3% conseguente agli investimenti effettuati nella rete commerciale e nell’attività assicurativa. L’andamento delle spese per il personale è stato inoltre influenzato dalla dinamica collegata agli aumenti contrattuali indotti dal Ccnl rinnovato a febbraio 2005, dagli accantonamenti per le ipotesi di rinnovo del Ccnl scaduto a fine 2005 e dall’incremento della componente variabile delle retribuzioni. Quest’ultima è cresciuta per effetto degli oneri connessi agli strumenti di incentivazione a medio termine a supporto del Piano triennale, per la conclusione dell’iniziativa dell’azionariato diffuso e per i maggiori accantonamenti legati alle previsioni di chiusura dei sistemi incentivanti in relazione al positivo andamento dei risultati di Gruppo dei primi mesi del 2006. Le altre spese amministrative si sono attestate a 733 milioni di euro (+5,6% rispetto al primo semestre 2005): l’incremento è soprattutto da ricondurre alle spese promo-pubblicitarie sostenute per le iniziative connesse alle Olimpiadi Invernali Torino 2006, di cui Sanpaolo Imi è stato Sponsor Principale e agli oneri di manutenzione degli immobili. Il cost/income ratio è sceso al 53,1%, con un miglioramento di 3,3 punti percentuali rispetto all’analogo periodo del 2005. L’utile netto, detratte le imposte sul reddito, gli utili dei gruppi di attività in via di dismissione e la quota di pertinenza terzi, si è attestato a 1. 140 milioni di euro (+27,5% rispetto al primo semestre del 2005). Il tax rate è risultato pari al 36,1%, leggermente superiore al valore registrato nell’analogo periodo del 2005. Il patrimonio netto di Gruppo ammonta al 30 giugno 2006 a 13. 949 milioni di euro (13. 483 milioni di euro al 31 dicembre 2005). Le variazioni intervenute nel primo semestre 2006 sono principalmente imputabili all’utile di fine periodo, al netto dei dividendi pagati a valere sul 2005, alla contabilizzazione delle stock option e alla variazione delle riserve da valutazione, grazie alla rivalutazione al fair value di alcune interessenze partecipative (289 milioni di euro), tra cui Sch, Fiat, Ixis Asset Management e Ixis Corp & Investment Bank. A fine giugno 2006 i coefficienti di solvibilità del Gruppo si attestano al 7,7% per quanto riguarda il tier 1 ratio e al 10,4% per il total risk ratio. Al 30 giugno 2006 il Gruppo Sanpaolo Imi disponeva complessivamente di una rete di 3. 186 filiali bancarie in Italia, con una quota di mercato del 10%, di 131 filiali estere, 19 uffici di rappresentanza, 42. 647 dipendenti e 4. 199 promotori finanziari. I risultati consolidati del secondo trimestre 2006. Il secondo trimestre ha evidenziato margini reddituali in crescita rispetto al primo, beneficiando del buon andamento dei ricavi, che sono risultati i più elevati degli ultimi sei trimestri. Il margine di intermediazione lordo del secondo trimestre si è attestato a 2. 239 milioni di euro, superando del 5,9% quello del primo: i maggiori ricavi (124 milioni di euro) sono ascrivibili a tutte le componenti e derivano in prevalenza da fenomeni strutturali correlati all’andamento dell’operatività corrente. L’aumento delle spese di funzionamento del secondo trimestre (1. 174 milioni di euro contro i 1. 139 milioni di euro del primo trimestre 2006) è riconducibile a diverse componenti fra cui: le spese per il personale (interventi a supporto del Piano Triennale), i compensi a professionisti correlati all’avanzamento dei progetti a supporto di iniziative commerciali e di razionalizzazione della rete distributiva e rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali, che hanno scontato fenomeni stagionali connessi alle tempistiche del piano investimenti. L’utile netto del secondo trimestre è stato pari a 621 milioni di euro, valore superiore del 19,7% rispetto al trimestre precedente. La media dell’utile netto calcolato per i due trimestri del 2006 è superiore del 15% alla media trimestrale del 2005. I risultati consolidati per Settori di Attività nel primo semestre 2006. L’attività Bancaria. Costituisce il “core business” del Gruppo e rappresenta il punto di riferimento per la definizione, lo sviluppo e il coordinamento delle strategie commerciali di tutte le reti del Gruppo. Il settore occupa l’80% dell’organico del Gruppo, ha generato l’83% dei fondi intermediati, ha apportato un contributo pari all’81% dei ricavi consolidati e ha contribuito per l’81% alla formazione dell’utile netto consolidato. Al netto degli oneri fiscali l’utile netto del primo semestre 2006 si è attestato a 918 milioni di euro, rispetto ai 703 milioni realizzati nel medesimo periodo del 2005 ricostruito pro-forma (+30,6%), che, coniugato a una crescita del 12,3% del capitale assorbito, ha determinato un avanzamento di oltre tre punti percentuali del Rorac annualizzato (24,6%) rispetto all’analogo periodo dello scorso esercizio. A tale performance si affianca la riduzione di 3,4 punti percentuali del cost/income ratio, conseguito attraverso lo sviluppo dei ricavi e la crescita contenuta delle spese di funzionamento. Il settore è stato caratterizzato da una dinamica favorevole di tutti i principali margini reddituali, sostenuti dall’incremento sia delle attività finanziarie della clientela (+5,6%) sia dei crediti netti a clientela (+11%). Il margine di interesse ha evidenziato un aumento dell’8,8% che, insieme alla ripresa degli altri ricavi caratteristici delle banche commerciali e dei maggiori proventi dell’attività Wholesale, ha portato ad un incremento del margine di intermediazione lordo del 10,6%. La dinamica dei ricavi ha quindi determinato una crescita dell’utile dell’operatività corrente del +25,9%, in presenza di rettifiche di valore su crediti in lieve flessione e di una crescita del 3,8% delle spese di funzionamento rispetto al primo semestre 2005. La linea di business Retail & Private opera al servizio della clientela costituita dalle famiglie, dallo small business e dai clienti private e include altresì le società Neos Banca, specializzata nel credito al consumo, e Farbanca, la banca telematica rivolta al mondo della farmacia e della sanità. I fondi intermediati, che rappresentano quasi la metà di quelli del Gruppo, hanno evidenziato una crescita del 5,1% rispetto a fine giugno 2005, grazie all’espansione degli impieghi verso clientela (+15,3%) e, in misura minore, delle attività finanziarie (+3,2%). Il margine di intermediazione lordo del Retail & Private ha evidenziato una crescita del 9,6% rispetto all’analogo periodo dello scorso esercizio, grazie soprattutto all’incremento del margine di interesse e delle commissioni nette. La dinamica dei ricavi si è riflessa in un aumento del 20,7% dell’utile netto, che ha raggiunto i 431 milioni di euro. L’assorbimento di capitale del Gruppo da parte del Retail & Private è risultato pari al 16%, in flessione, in termini di peso relativo, rispetto all’analogo periodo dello scorso esercizio. La redditività annualizzata, salita al 42,7% dal 35,8% dei primi sei mesi del 2005, ha tratto vantaggio dall’aumento del risultato netto. Corporate, la linea di business dedicata alla clientela imprese, comprende anche Sanpaolo Leasint, attiva nel comparto del leasing. I fondi intermediati dal Corporate hanno proseguito il trend di crescita evidenziato nello scorso esercizio, con un aumento del 13,2% su base annua, ascrivibile sia all’attività di impiego (+15,3%) sia a quella di raccolta (+7,6%). La dinamica degli impieghi, che ha fatto leva sullo sforzo commerciale al servizio del credito alle imprese, è particolarmente apprezzabile in un contesto di elevata offerta, che ha inasprito il livello di competitività del mercato di riferimento, riducendo gli spread creditizi. I ricavi sono saliti dell’11,8% rispetto al primo semestre del 2005, grazie principalmente all’incremento delle commissioni e dei risultati delle altre attività e passività finanziarie, che hanno beneficiato dello sviluppo dei prodotti derivati di tasso e di cambio destinati alle imprese. Il margine di interesse è aumentato del 6,2%, trainato dal positivo apporto dei volumi operativi, che ha efficacemente contrastato l’erosione del mark-up sulle controparti corporate. A fronte della sostanziale stabilità delle spese di funzionamento, l’utile dell’operatività corrente ha raggiunto i 293 milioni di euro rispetto ai 223 milioni registrati nei primi sei mesi del 2005. L’utile netto si è attestato a 166 milioni di euro, superiore del 33,9% a quello del corrispondente periodo dello scorso esercizio. Il maggiore assorbimento di capitale, per effetto dello sviluppo del credito alle imprese, è stato ampiamente compensato dall’evoluzione dell’utile che ha determinato un miglioramento di quasi due punti percentuali della redditività annualizzata espressa in termini di Rorac, salita all’11,4%. Altrettanto significativo è stato il progresso in termini di efficienza: il cost/income ratio è calato di oltre quattro punti percentuali rispetto all’analogo periodo dello scorso esercizio attestandosi al 38,9%. Risparmio e Previdenza. Nel perimetro operativo di Eurizon Financial Group rientrano le attività assicurative di Eurizonvita, le reti di promotori di Banca Fideuram e, dal gennaio scorso, le attività di Asset Management svolte da Sanpaolo Imi Asset Management. Il margine di intermediazione lordo nel primo semestre 2006 è cresciuto del 9,4% rispetto all’analogo periodo del 2005 ricostruito pro-forma. La dinamica è stata generata soprattutto dai maggiori ricavi prodotti da Eurizonvita e dalle più elevate commissioni nette incassate da Fideuram e Sanpaolo Imi Asset Management. Le commissioni nette si sono attestate a 416 milioni di euro (+11,2%) e il risultato della gestione assicurativa si è attestato a 193 milioni di euro (+13,5%). Il contributo all’utile netto consolidato, che rappresenta il 22% del totale, è stato pari a 251 milioni di euro (+20,7%). L’andamento è stato influenzato dall’incremento delle spese di funzionamento (+9,9%) correlate sia ai costi di start-up di Eurizon, sia all’avvio di nuove iniziative progettuali e di marketing da parte di Banca Fideuram. I dati operativi del settore evidenziano una decisa crescita del risparmio gestito nei dodici mesi (+3,8%), grazie alla positiva dinamica dei fondi comuni e delle gestioni patrimoniali. Il capitale assorbito dal settore è pari all’11% del capitale del Gruppo (+6,7% rispetto al primo semestre 2005). La redditività annualizzata è cresciuta dal 31,9% al 36,1%. . |
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GRUPPO BSI: UTILE NETTO SEMESTRALE IN FORTE CRESCITA A CHF 90,4 MILIONI (+39%). PERFEZIONATO L’ACQUISTO DI BANCA UNIONE DI CREDITO |
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Lugano, 13 settembre 2006 – Nel primo semestre del 2006, il Gruppo Bsi ha registrato una forte crescita dei risultati: l´utile netto raggiunge Chf 90,4 milioni, in aumento del 39% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, mentre l’utile lordo raggiunge Chf 130,8 milioni, in crescita del 67%; i patrimoni della clientela raggiungono Chf 53,5 miliardi (31. 12. 2005: Chf 52,2 miliardi). Il Gruppo Bsi chiude positivamente il primo semestre 2006 con ricavi d´esercizio in crescita a Chf 336,5 milioni (nel corrispondente semestre 2005: Chf 247,5 milioni; + 36%) suddivisi fra Chf 175,3 milioni da commissioni, Chf 42,4 milioni da operazioni su interessi, Chf 59,8 milioni da operazioni di negoziazioni e Chf 59,1 milioni da altri proventi ordinari. Questi ultimi comprendono Chf 55,6 milioni di ricavi dell’affiliata B-source. La crescita dei ricavi è il risultato della politica d’espansione del Gruppo Bsi come pure del buon andamento dei mercati registrato nei primi mesi dell’anno. I costi operativi si assestano a Chf 205,7 milioni, rispetto ai Chf 168,9 milioni del primo semestre 2005 (+ 22%), e si compongono per Chf 128,7 milioni da spese per il personale e per Chf 77,0 milioni da altre spese amministrative. La crescita dei costi di Chf 36,8 milioni è riconducibile per Chf 27,8 milioni a B-source, che ha integrato al 1° luglio 2005 le attività It e di back-office di Banca del Gottardo, e per Chf 9,6 milioni al consolidamento di Bsi Ifabanque, Parigi, rispettivamente alla costituzione di Bsi Singapore. I costi del resto del Gruppo sono in leggero calo. La cessione di Banca Bsi Italia a Banca Generali, avvenuta il 1° luglio, non ha ancora effetto sui conti di Bsi. A fine giugno, il Gruppo Bsi gestisce patrimoni per un totale di Chf 53,5 miliardi, con un’acquisizione netta da fine 2005 di Chf 1,6 miliardi, che comprende l’inclusione, per la prima volta, dei patrimoni di Bsi Ifabanque, Parigi. Il 31 agosto, avute le necessarie approvazioni delle competenti autorità regolamentari e antitrust, Bsi ha perfezionato l’acquisto del 100% del capitale sociale della Banca Unione di Credito (Buc) di Lugano. Con questa transazione Bsi consolida la propria presenza in Ticino e nelle più importanti piazze finanziarie elvetiche, in particolare a Zurigo e a Ginevra, rafforzandosi quindi nel suo principale mercato di riferimento e confermando la politica d’espansione progressiva del Gruppo Bsi nel quadro di un programma di crescita nel settore della gestione patrimoniale secondo la mission attribuitale dal Gruppo Generali. Bsi è fiduciosa in un positivo andamento anche per il secondo semestre dell’anno. . |
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SEMESTRALE AZIMUT HOLDING RICAVI CONSOLIDATI A 146,2 MILIONI € (+33%) UTILE NETTO CONSOLIDATO A 31,5 MILIONI € (+50%) |
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Milano, 13 Settembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Azimut Holding Spa (Azm. Im) ha approvato ieri la Relazione Semestrale al 30 giugno 2006. Questi i dati salienti: Raccolta netta di risparmio gestito del semestre totale a 1,08 miliardi di euro (+11% rispetto ai 973 milioni di euro del primo semestre 2005). La raccolta si è concentrata in particolare sui fondi flessibili e sui fondi hedge. Patrimonio in gestione a 12 miliardi di euro (+9% rispetto alla fine del 2005) Dal punto di vista reddituale e finanziario, il semestre ha registrato: Ricavi consolidati totali a 146,2 milioni di euro (+33,2% sullo stesso periodo del 2005). Alla crescita dei ricavi hanno contribuito per 6,9 milioni di euro, le nuove iniziative. Utile lordo consolidato a 47,1 milioni di euro (+45%). Risultato netto consolidato a 31,5 milioni di euro (+50,5%). Costi generali (personale ed amministrativi) per 18,3 milioni di euro (+24,5%) che includono i costi per le nuove iniziative non ancora avviate nello stesso periodo dell’anno precedente (Az Investimenti Sim, Azimut Capital Management Sgr) per ca 2,6 milioni di euro. Escludendo questi costi e a parità di struttura societaria, l’incremento dei costi risulta quindi contenuto al 6,5%. Si sottolinea come, al 30 giugno 2006, le nuove società siano già in utile. Posizione finanziaria netta consolidata a -52,8 milioni di euro, in miglioramento dal 31 dicembre 2005 (-77,4 milioni di euro). Alla fine del primo semestre 2005 era negativa per 121,1 milioni di euro. Nel mese di maggio sono stati pagati 14,4 milioni di euro quale dividendo dell’esercizio 2005. Nel semestre è stato anche effettuato un rimborso per euro 40 milioni del Senior Loan. Cash flow operativo a 42,1 milioni di euro (36,1 milioni di euro nel primo semestre 2005) Pietro Giuliani, Presidente del Gruppo così commenta l’andamento dell’anno: “Nel 2006 si conferma la fiducia dei clienti. Nel settore dei fondi, Azimut risulta a fine agosto il primo gruppo italiano per raccolta netta positiva (1. 155 milioni di euro), in terza posizione dopo due grandi gruppi internazionali. Nello stesso periodo il sistema fondi ha registrato raccolta negativa per 6. 652 milioni di euro”. . . |
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TORO ASSICURAZIONI: UTILE NETTO CONSOLIDATO AL 30/06/06 A EURO 120,4 MLN PREMI LORDI TOTALI (LAVORO DIRETTO) A EURO 1.489 MLN (+8,6% VS. 1H 2005) |
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Torino, 13 settembre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Toro Assicurazioni S. P. A. (Gruppo De Agostini) riunitosi ieri sotto la presidenza di Lino Benassi ha approvato la relazione semestrale della capogruppo e consolidata al 30 giugno 2006. “Nella prima parte dell’esercizio il Gruppo Toro ha registrato un forte sviluppo dei premi Vita e Danni, nettamente superiore alla media di mercato; particolarmente positiva, la performance delle reti agenziali, asset strategico del Gruppo. Dal lato tecnico la tensione sul denunciato Rc Auto, che nei primi mesi aveva interessato il mercato, ha poi mostrato chiari e progressivi segnali di rientro. ” - ha commentato l’Amministratore Delegato, Sandro Salvati. - “Il Piano Industriale è partito molto bene con una nuova squadra manageriale e una decisa riorganizzazione interna. ” I premi lordi consolidati (lavoro diretto), sono stati pari a Euro 1. 489 milioni, in crescita del 8,6% sull’anno precedente. I premi danni hanno raggiunto Euro 1. 210 mln (+4,7%), di cui Auto Euro 823 mln (+4,6%) e Non-auto Euro 387 mln (+5,1%). Molto rilevante, la crescita dei premi Vita a Euro 279 mln (+29,5%), di cui Euro 146 mln di nuova produzione (+62%) con +37% dei premi annui e ricorrenti – ben superiore a quella del mercato. Il risultato tecnico complessivo delle attività assicurative è aumentato del 9,8% a Euro 48 mln, di cui Euro 37,6 mln nei danni. L’andamento tecnico nei rami Non-auto si è mantenuto molto soddisfacente, grazie al positivo sviluppo dei premi nei rami più profittevoli (infortuni +8% e incendio +6,6%), specialmente nel canale agenziale (+7,7%). Il combined ratio è stato pari a 96,6%, di cui loss ratio 71,6% (vs. 71,0%), influenzato dall’aumento del denunciato Rc Auto verificatosi nei primi mesi dell’anno. Il progressivo riassorbimento del fenomeno non ha purtuttavia modificato per il semestre la consueta politica di prudente riservazione del Gruppo Toro. L’expense ratio è stato pari a 25,0% (vs. 24,4%), e assorbe 1,0% di oneri di ristrutturazione (in parte legati ad uscite anticipate di personale) e 1,4% di altri oneri tecnici. Il risultato tecnico Vita ha raggiunto Euro 10,7 mln, con un miglioramento di oltre Euro 15 mln rispetto all’anno precedente. Il risultato della gestione finanziaria ha raggiunto Euro 140,7 mln, da un lato beneficiando della plusvalenza lorda di Euro 47,4 mln sulla cessione del 1% di Capitalia e dell’aumento dei tassi, dall’altro scontando del riallineamento a Fair Value degli attivi (Euro 51 mln). Per un confronto omogeneo, va ricordato che i risultati del primo semestre 2005 erano positivamente influenzati da Euro 105 mln di plusvalenze lorde sulla cessione di partecipazioni (principalmente in regime fiscale di participation exemption) e da Euro 17 mln di allineamenti a Fair Value. (segue) L’utile ante imposte è stato pari a Euro 184,4 mln. L’utile netto di pertinenza del Gruppo è di Euro 117,5 mln e sconta un tax rate meno favorevole (35% vs. 26% nel 1H 05). Tenuto conto delle sopracitate componenti straordinarie, l’utile netto rettificato ha raggiunto Euro 112 mln, vs. Euro 106 mln nel primo semestre 2005. Gli investimenti (inclusa la liquidità) hanno registrato un incremento dello 0,7% vs. 30/6/2005, a Euro 8. 926 mln. Le riserve tecniche nette hanno raggiunto Euro 7. 044 mln (+3,0%). Il patrimonio netto (quota Gruppo) è stato pari a Euro 2. 274 mln, al netto dei dividendi pagati e del riallianeamento della riserva patrimoniale Afs (Euro 78 mln). Al 30 giugno 2006, l’organico è stato pari a 2. 037 unità (vs. 2. 073 al 31/12/2005). “L’ulteriore positiva evoluzione dei premi e del denunciato Rc Auto nei mesi di luglio e agosto, unitamente alle iniziative intraprese sia in ambito commerciale che operativo confermano la fiducia nel raggiungimento degli obiettivi dell’anno, particolarmente se sarà confermata la buona ripresa dei mercati finanziari” - ha sottolineato l’Amministratore Delegato, Sandro Salvati. . |
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GRUPPO CREDITO VALTELLINESE: APPROVATA LA RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2006. RISULTATO NETTO DI PERIODO IN CRESCITA DEL 10,6% SU BASE ANNUA A 33,7 MILIONI DI EURO |
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Sondrio, 13 settembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione del Credito Valtellinese - Capogruppo dell´omonimo Gruppo bancario - si è riunito ieri, con la presidenza del dott. Giovanni De Censi, per l´esame e l´approvazione della relazione semestrale al 30 giugno 2006. I dati riferiti alla prima metà dell´anno confermano la positiva dinamica dei principali indicatori reddituali e l´ulteriore evoluzione, in un trend di crescita costante, delle principali grandezze patrimoniali, a livello sia individuale che consolidato, in linea con la pianificazione definita. Relazione Semestrale Consolidata - La gestione economica del primo semestre 2006 evidenzia un margine di interesse pari a 163,1 milioni di euro, in crescita del 12,5% rispetto ai 145 milioni di euro del primo semestre 2005. L´espansione dei volumi del settore del risparmio gestito unitamente ai soddisfacenti risultati della vendita dei prodotti di finanziamento e degli altri servizi hanno determinato la positiva evoluzione delle commissioni nette (+8,7%) che passano da 87,9 milioni di euro del primo semestre 2005 a 95,5 milioni di euro del primo semestre 2006. Il risultato netto dell´attività di negoziazione risulta pari a 9,9 milioni di euro in crescita del 21,3% rispetto al 1° semestre 2005. Il risultato dell´attività di copertura, i dividendi e gli utili da cessione di altre attività finanziarie, complessivamente pari a 2 milioni di euro, contribuiscono alla determinazione di un margine di intermediazione di 270,5 milioni di euro, in crescita del 10,9% rispetto a 243,9 milioni di euro dello stesso periodo dell´esercizio precedente. Le rettifiche nette di valore per deterioramento di attività finanziarie - essenzialmente crediti - ammontano a 20,8 milioni di euro, con un incremento del 5,5% rispetto al primo semestre 2005, e concorrono alla determinazione di un risultato netto della gestione finanziaria a 249,7 milioni di euro, in crescita dell´11,4% in rapporto a 224,2 milioni. I costi operativi assommano a 184,2 milioni di euro e segnano un aumento dell´8,4% rispetto al periodo di confronto. Nel dettaglio, le spese per il personale passano da 99,6 milioni di euro a 109,6 milioni di euro (+10%) mentre le altre spese amministrative risultano pari a 80,4 milioni di euro, con un incremento del 6,8%. La crescita maggiormente sostenuta della spesa per il personale si riconduce pressochè esclusivamente al progressivo ampliamento della rete territoriale che, nel corso del semestre, si è accresciuta di dieci filiali, in linea con gli obiettivi previsti dal piano strategico 4C. A fine giugno 2006 la rete territoriale annoverava 356 filiali, mentre l´organico risultava composto da 3. 384 collaboratori. Gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri - destinati alla copertura del rischio di esito negativo delle cause per il collocamento dei titoli in default e per revocatorie fallimentari - assommano a 3,7 milioni di euro (3,4 milioni a giugno 2005) e le rettifiche di valore su attività materiali e immateriali a 12,7 milioni (11 milioni a giugno 2005). Gli indici di redditività sono in ulteriore miglioramento: il rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione si attesta a 68,1% rispetto a 69,7% del primo semestre 2005. Gli utili delle partecipazioni per 6,4 milioni di euro (+13,2% su base annua) consentono la determinazione di un utile lordo dell´operatività corrente pari a 71,9 milioni di euro, in crescita di del 20% rispetto a 59,9 milioni del primo semestre 2005. Tenuto conto degli oneri fiscali del periodo, stimati in 34,2 milioni di euro (26,3 milioni a giugno 2005), l´utile netto dell´operatività corrente si ragguaglia in 37,7 milioni di euro, che rapportato a 33,6 milioni del periodo precedente evidenzia un progresso del 12,1%. Gli utili delle attività non correnti in via di dismissione per 1,8 milioni di euro - totalmente riferiti all´operazione di riassetto di Rileno S. P. A, società controllata, e Ripoval S. P. A. , società congiuntamente controllata, nel quadro del nuovo regime giuridico del settore della riscossione definito dalla legge 248/2005 - e gli utili di pertinenza di terzi per 5,8 milioni di euro, concorrono alla determinazione di un risultato netto di periodo consolidato pari a 33,7 milioni di euro, con un aumento del 10,6% su base annua. Al 30 giugno 2006, la raccolta diretta ammonta a 11. 518 milioni di euro, in crescita del 9,8% rispetto ai 10. 489 milioni di euro del 31. 12. 2005. Nel dettaglio, i debiti verso la clientela, attestatisi a 8. 569 milioni di euro, registrano una crescita dell´8,3%, mentre i titoli in circolazione, pari a 2. 948 milioni di euro, si incrementano del 14,5%. La raccolta indiretta raggiunge 11. 743 milioni di euro e si mantiene pressoché stabile rispetto a dicembre 2005. Il risparmio gestito, che comprende il risparmio assicurativo, assomma a 5. 877 milioni di euro, mentre la componente amministrata, raggiunge 5. 866 milioni di euro, evidenziando una crescita del 3,3% rispetto all´analogo aggregato di fine esercizio precedente. Complessivamente, la raccolta globale, si attesta a 23. 260 milioni di euro, in aumento del 5,4% rispetto ai 22. 076 milioni di euro di fine dicembre 2005. I crediti verso la clientela assommano a 10. 739 milioni di euro, con una crescita dell´8,9% rispetto a 9. 863 milioni di euro di fine 2005. L´attività di finanziamento si è rivolta in particolare alle piccole e medie imprese, agli artigiani e alle famiglie, che da sempre rappresentano il principale bacino di utenza del Gruppo. I crediti in sofferenza, al netto delle previsioni di perdita, assommano a 167 milioni di euro, in decremento del 2,1% rispetto all´anno precedente; la dinamica dell´aggregato è stata positivamente influenzata dall´efficace opera svolta da Mediocreval in materia di recupero dei crediti deteriorati e dalle rigorose politiche di controllo del rischio creditizio costantemente perseguite dalle Banche del gruppo nell´ambito dei processi di affidamento. Il rapporto tra sofferenze nette e crediti netti verso la clientela risulta pari all´1,6%, in miglioramento rispetto al 1,7% dello scorso esercizio. Gli altri crediti dubbi netti si attestano a 216 milioni di euro con un incremento del 21,5% rispetto alla fine dell´esercizio precedente, per la maggior parte conseguente all´aumento dei crediti scaduti. Il rapporto fra il totale dei crediti non performing e i crediti netti si attesta al 3,6%, sostanzialmente stabile rispetto a fine esercizio precedente. Andamento Gestionale Della Capogruppo Credito Valtellinese - L´analisi dei dati del conto economico della capogruppo evidenzia un significativo incremento del margine di interesse (+14,4%) che si attesta a 56,9 milioni di euro rispetto ai 49,7 milioni di euro realizzati al termine del primo semestre del 2005. Le commissioni nette raggiungono 26,7 milioni, in aumento del 6,5% rispetto ai 25 milioni di euro registrati nel primo semestre dello scorso esercizio, mentre i dividendi assommano a 24,6 milioni a fronte di 21,6 milioni (13,9%). Il margine di intermediazione raggiunge così 110 milioni di euro (+10,1% su 99,9 milioni del corrispondente periodo dell´anno precedente). Le rettifiche nette di valore su altre attività finanziarie per 8,8 milioni di euro (contro 8,1 al 30 giugno 2005) determinano un risultato netto della gestione finanziaria pari a 101,2 milioni di euro che, in rapporto a 91,7 milioni, evidenzia un progresso del 10,3% su base annua. I costi operativi sono complessivamente pari a 57 milioni di euro, in aumento del 9,4% rispetto 52,1 milioni rilevati al 30. 06. 2005. In particolare, le spese per il personale, pari a 27,8 milioni di euro, crescono del 9,4%, le altre spese amministrative rimangono pressoché invariate per circa 30 milioni di euro, mentre gli accantonamenti e le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali raggiungono i 5 milioni di euro. Il risultato lordo dell´attività operativa si determina in 44,2 milioni di euro e segna un aumento dell´11,5% rispetto al dato del primo semestre 2005, pari a 39,6 milioni di euro. Le imposte di competenza del semestre per 9,5 milioni di euro e l´utile relativo alle attività in via di dismissione pari 1,5 milioni di euro determinano un utile netto di periodo di 36,1 milioni di euro, in incremento del 10,4% rispetto ai 32,7 milioni di euro del primo semestre 2005. L´analisi delle consistenze dei principali aggregati patrimoniali alla fine del primo semestre 2006 evidenzia un sensibile incremento (+10,9%) della raccolta diretta da clientela che si attesta a 4. 542 milioni di euro contro 4. 097 milioni al 31 dicembre 2005. In particolare, i debiti verso clientela, costituiti principalmente dai conti correnti, sono pari a 2. 639 milioni di euro, con un incremento del 5%, mentre i titoli in circolazione - obbligazioni, certificati di deposito ed altri titoli - segnano un incremento del 20,1% rispetto a fine dicembre 2005, passando da 1. 585 milioni di euro a 1. 904 milioni di euro. La raccolta indiretta, che si attesta a 4. 317 milioni di euro, registra un aumento del 4,2% rispetto al dato di fine 2005, pressochè totalmente ascrivibile alla componente amministrata, che si attesta a 2. 221 milioni di euro. Il risparmio gestito, compreso il risparmio assicurativo, assomma a 2. 096 milioni di euro ed è sostanzialmente invariato rispetto a dicembre 2005. La raccolta complessiva della capogruppo raggiunge a fine semestre 2006 l´importo di 8. 860 milioni di euro in crescita del 7,5% rispetto a fine dicembre 2005. I crediti verso la clientela assommano a 4. 355 milioni di euro ed evidenziano un apprezzabile incremento (+11,3%) rispetto al 31. 12. 2005. Nell´aggregato sono incluse posizioni in sofferenza per 24 milioni di euro, contro i 20 milioni di euro di fine dicembre 2005; il rapporto tra sofferenze nette e crediti netti pari allo 0,6% è sostanzialmente stabile rispetto al dato rilevato al termine del precedente esercizio. Fatti Di Rilievo Successivi Al 30 Giugno 2006 E Prevedibile Evoluzione Della Gestione - Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del primo semestre 2006 Successivamente alla chiusura del semestre e fino alla data di approvazione della presente relazione semestrale non si è verificato alcun evento di rilievo che possa determinare conseguenze economiche sui risultati rappresentati. Si ritengono comunque degni di menzione i seguenti avvenimenti che hanno interessato la gestione del Gruppo dopo il 30. 6. 2006. Cessione di crediti non performing da Mediocreval S. P. A. Alla Finanziaria San Giacomo S. P. A. In data 7 luglio si è perfezionata la cessione pro soluto di crediti non performing da Mediocreval S. P. A. Alla Finanziaria San Giacomo S. P. A. - Società del Gruppo specializzata nella gestione dei crediti problematici e iscritta nell´elenco generale degli intermediari finanziari di cui all´art. 106 del Testo Unico bancario - al prezzo complessivo di euro 106. 961. 262,96. Il corrispettivo definitivo della cessione è stato determinato sulla base del valore contabile al 31. 03. 2006, determinato secondo i principi contabili Ias, rettificato in relazione alle movimentazioni finanziarie intervenute tra la fine del primo trimestre 2006 e il 7 luglio 2006, alle rettifiche disposte in tale intervallo di tempo secondo i criteri Ias/ifrs nonché alle ulteriori rettifiche effettuate nel medesimo periodo e connesse al verificarsi di eventi di natura straordinaria, quali fallimenti o altre procedure concorsuali. Cessione di crediti non performing dalla Banca dell´Artigianato e dell´Industria S. P. A. Alla Finanziaria San Giacomo S. P. A. In data 11 agosto scorso si è altresì perfezionata la cessione pro soluto di crediti non performing dalla Banca dell´Artigianato e dell´Industria S. P. A. Alla Finanziaria San Giacomo S. P. A. Al prezzo complessivo di euro 1. 349. 862,53, determinato con modalità analoghe a quelle riferite all´operazione di cui al punto precedente. Il perfezionamento delle predette cessioni consentirà a Mediocreval di avviare, nella seconda parte dell´esercizio, la piena operatività nel settore dei finanziamenti a medio lungo termine. Legge 488/92: firmata la convenzione per l´erogazione dei finanziamenti agevolati. Nelle settimane immediatamente successive alla conclusione del semestre in esame il Credito Valtellinese, il Credito Artigiano e il Credito Siciliano hanno siglato con la Cassa Depositi e Prestiti S. P. A. Ed il Ministero dello Sviluppo Economico una convenzione che regola i rapporti di concessione dei finanziamenti agevolati alle imprese a valere sulla legge 488/92. Destinatarie di tali agevolazioni sono le imprese che propongono programmi di investimento nei settori industria, turismo e commercio nelle aree svantaggiate del territorio nazionale. In particolare, le Legge prevede la concessione di contributi a fondo perduto e prestiti agevolati erogati dalla Cassa Depositi e Prestiti, in abbinamento ad un finanziamento tradizionale, di pari importo e durata, erogato dalla Banca. Nuove aperture di filiali. Successivamente alla data del 30. 06. 2006 il Credito Artigiano ha effettuato 3 nuove aperture in provincia di Milano: Magenta, Arcore e agenzia n. 23 di Milano; è stata altresì avviata la filiale di Empoli, in provincia di Firenze. Il Credito Siciliano ha inaugurato le dipendenze di Sciacca, in provincia di Agrigento, e l´agenzia n. 9 in Catania. Prevedibile evoluzione della gestione - All´interno di uno scenario economico che, seppure in miglioramento, resta dominato da elementi di incertezza, il Consiglio di Amministrazione della capogruppo ritiene che l´attività del Gruppo nei restanti mesi del 2006 potrà proseguire secondo un regolare e costante ritmo di crescita, con il raggiungimento di obiettivi economico patrimoniali coerenti con le previsioni di budget. . |
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CATTOLICA ASSICURAZIONI: RAPPORTI CON IL BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA |
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Verona, 13 settembre 2006 - Cattolica, nell’ambito degli approfondimenti volti a realizzare la migliore valorizzazione delle attività dell’intero Gruppo, comunica che: 1) proseguono utilmente gli incontri con il Banco Popolare di Verona e Novara per l’approfondimento di un’operazione di integrazione parziale che consenta di massimizzare le sinergie tra i due gruppi anche attraverso attività di verifica propedeutiche all’operazione stessa; 2) è stato accordato ad un primario Gruppo Assicurativo un periodo di esclusiva sino al prossimo 5 ottobre, finalizzato ad esplorare le possibilità, e le correlate modalità, di ingresso da parte di tale Gruppo in posizione di minoranza qualificata in asset non ritenuti funzionali alle ipotesi di integrazione con Bpvn. Al fine di poter compiutamente valutare detti approfondimenti, il Banco Popolare di Verona e Novara e Cattolica si sono accordati per prorogare al 15 ottobre p. V. I termini per la disdetta degli accordi triennali sull’assicurazione vita. . |
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ASTA DI METÀ MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO |
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Regolamento |
15. 09. 2006 |
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Durata gg. |
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364 |
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Prezzo medio ponderato |
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96,484 |
Ritenuta fiscale 12,5% |
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0,4395 |
Arrotondamento |
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-0,0035 |
Prezzo netto d´aggiudicazione |
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96,92 |
Rendimento semplice netto |
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3,14 |
Rendimento composto netto |
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3,14 |
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Nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano |
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così modificati: |
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Commissioni massime |
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0,30 |
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Prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) |
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97,22 |
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Rendimento semplice (minimo) |
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2,83 |
Rendimento composto netto (minimo) |
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2,83 |
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Fonte Assiom | . |
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PUBBLICATO IL SECONDO STUDIO SUL SOCIALLY RESPONSIBLE INVESTMENT (SRI) IN EUROPA |
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Milano, 13 settembre 2006 - Lo studio di Eurosif pubblicato ieri mostra che il settore degli investimenti socialmente responsabili in Europa sta cambiando significativamente, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. I dati più interessanti emersi riguardano l’aumento dei mandati istituzionali e il ruolo sempre più importante degli operatori della finanza “tradizionale”, come i broker. La ricerca ha distinto due approcci all’investimento socialmente responsabile: il primo, definito Core Sri – che applica strategie tradizionali quali screening negativo basato su criteri etici e screening positivo – e il Broad Sri – che, oltre alle strategie del Core Sri e a quelle di esclusione “semplici”, comprende approcci più evoluti quali l’engagement e l’integrazione di criteri di responsabilità sociale d’impresa nella gestione finanziaria tradizionale (integration). La ricerca Eurosif 2006 mostra un mercato Core Sri europeo sostanzialmente stabile, ancorché in crescita in alcuni mercati giovani – come per esempio Francia, Austria e Italia – e una forte crescita del mercato Broad Sri, che è stimato al 10-15% del totale dell’asset under management in Europa. Allo stesso tempo, le differenze tra i due tipi di mercato Sri diventano man mano più chiare. Il mercato Core Sri continua ad agire come avanguardia su alcune tematiche fondamentali del settore, spesso includendo valori morali nelle analisi effettuate. Il mercato Broad Sri, invece, crea un collegamento con la corporate governance aziendale, che risulta essere l’opzione più appetibile per gli investitori istituzionali. I dati utilizzati per la ricerca sono aggiornati al 31 dicembre 2005 e si riferiscono a 9 Paesi; si basano sul self-reporting dei gestori e dei Fondi Pensione. La divisione per Paesi è stabilita sulla base del luogo in cui gli asset, sia istituzionali che retail, vengono gestiti. La prima ricerca, datata 2003, era stata condotta in 8 Paesi e aveva permesso di evidenziare che l’Sri, per quanto in espansione, copriva solo una piccolissima percentuale del risparmio gestito. Lo studio 2006 tiene in considerazione i diversi trend espressi dal mercato Sri, le specificità dei singoli Paesi (normative, caratteristiche del settore finanziario, diverse definizioni di Sri), per rendere i dati raccolti il più omogenei possibile. La conclusione è che l’Sri sta crescendo perché aumenta l’interesse degli operatori nei confronti della possibilità di usare la gestione finanziaria come strumento per migliorare la sostenibilità del sistema economico. Il mercato dell’asset management sta creando sempre più fondi che incorporino valori morali insieme a valori finanziari. Eurosif ipotizza una ulteriore crescita significativa del mercato Sri europeo nei prossimi anni. . |
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AUDIZIONE DEL DOTT. MICHELE CALZOLARI PRESIDENTE DI ASSOSIM (ASSOCIAZIONE ITALIANA DEGLI INTERMEDIARI MOBILIARI) NELL’AMBITO DELL’INDAGINE CONOSCITIVA SULLE QUESTIONI ATTINENTI ALL’ATTUAZIONE DELLA LEGGE 28 DICEMBRE 2005, N. 262 RECANTE DISPOSIZIONI PER LA TUTELA DEL RISPARMIO E LA DISCIPLINA DEI MERCATI FINANZIARI |
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Roma, 13 settembre 2006 - In premessa il Presidente di Assosim, dott. Michele Calzolari, dopo avere motivato l’importanza di non introdurre, allo stato attuale, norme che possano distrarre mezzi e risorse umane da impiegarsi per giungere preparati e competitivi alla svolta epocale che attende gli intermediari italiani da qui a pochi mesi, ha evidenziato alla Commissione l’importanza, proprio al fine di evitare perdita di competitività del “sistema Italia”, di un recepimento della direttiva Mifid nel massimo rispetto dei tempi fissati dal legislatore comunitario (31 gennaio 2007 per il recepimento, 1° novembre 2007 per l’entrata in vigore). L’intervento illustra la posizione di Assosim in merito alle modifiche introdotte e/o da attuarsi, di cui agli articoli 9, 10, 11 e 14 delle legge in questione. In primo luogo, Assosim esprime rammarico per la mancata attuazione da parte del Governo delle deleghe di cui alle lettere d) ed e) del comma 1 dell’articolo 9, di cui chiede la reintroduzione da parte del Parlamento. Ai fini di una corretta realizzazione degli scopi sottesi alla norma, di cui Assosim ha colto ed apprezzato gli obiettivi impliciti di sviluppo della concorrenza, si propongono inoltre integrazioni volte a ridurre il rischio di arbitraggi operativi, prevedendo che il limite del 60% contemplato dalla norma in oggetto si applichi in maniera distinta alle singole tipologie di strumenti finanziari. Inoltre, sempre in considerazione della finalità della disposizione, i fattori al riguardo proposti per motivare la scelta del negoziatore di gruppo, anche in ragione delle osservazioni svolte in premessa, sono quelli individuati dall’articolo 21 della Mifid in materia di best execution. Delle disposizioni introdotte dagli articoli 10 e 11 della legge n. 262/05 si chiede espressamente l’abrogazione in ragione, nel primo caso, della mancata compatibilità con gli articoli 13 e 18 della Mifid che rimettono alle imprese di investimento il compito di adottare ogni misura ragionevole per identificare e gestire i conflitti di interesse che potrebbero insorgere nella prestazione dei servizi. Con riferimento all’articolo 11, invece, la richiesta di abrogarne la parte che introduce l’articolo 100-bis al Testo Unico della Finanza (decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, di seguito anche Tuf) è motivata dal fatto che la gravità delle sanzioni in questo previste in caso di successivo rivendita ad investitori al dettaglio di prodotti finanziari originariamente collocati presso investitori professionali, è tale da precludere accesso al mercato delle euro-obbligazioni per l’industria mobiliare italiana, senza peraltro tutelare l’investitore finale. In merito all’articolo 14 della legge n. 262/05, che interviene su numerose disposizioni del Tuf, si chiede l’eliminazione del periodo aggiunto alla lettera a) del comma 1 dell’articolo 21 del Testo Unico citato, in quanto introduce previsioni che, da una parte, duplicano obblighi normativi già esistenti e, dall’altra, non sono coerenti con l’impostazione prevista dalla direttiva Mifid. Nell’ottica di un apporto propositivo all’elaborazione di eventuali interventi legislativi, si coglie l´occasione per sollevare alcune problematiche relative alla fiscalità legata al mondo bancario e finanziario e offrire spunti di riflessione alle modifiche che si intendono proporre. In questa sede, si ritengono meritevoli di attenzione: le misure tese a contrastare operazioni cosiddette “dividend washing” che, in rapporto alle norme antielusive, dimostrano scarsa compatibilità con i meccanismi di funzionamento dei mercati regolamentati; in relazione al prospettato aumento delle aliquote sulle rendite finanziarie, l´opportunità di rivedere il sistema di tassazione del risparmio gestito passando dall´attuale tassazione "sul maturato" alla tassazione "per cassa" ed allineando il momento del prelievo a quello previsto nel risparmio amministrato e nel regime dichiarativo. Tale intervento si renderebbe opportuno anche al fine di favorire la canalizzazione del risparmio per il tramite di gestori professionali, sia nell´interesse dei risparmiatori, sia in una prospettiva di stabilizzazione del mercato; la possibilità di estendere, compatibilmente con la Vi Direttiva, il regime di esenzione Iva anche ad alcuni servizi offerti in outsourcing, come il back office o la consulenza in materia finanziaria, ciò non solo in vista delle indicazioni della Direttiva Mifid, ma anche al fine di eliminare possibili distorsioni tenendo conto che per gli intermediari finanziari tale imposta rappresenta un costo non deducibile. . |
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GEMINA SEMESTRALE AL 30 GIUGNO0 2006: UTILE NETTO CONSOLIDATO DEL PRIMO SEMESTRE 2006 PARI A 14 MILIONI DI EURO (PERDITA NETTA DI 26,1 MILIONI DI EURO NEL PRIMO SEMESTRE 2005) |
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Milano, 13 settembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Gemina S. P. A. , presieduto dal Dr. Carlo Gatto, ha in data odierna esaminato e approvato la relazione sull’andamento della gestione della Società e del Gruppo nel primo semestre dell’esercizio 2006. A decorrere dalla relazione semestrale consolidata di Gruppo relativa al primo semestre dello scorso anno erano stati adottati i principi contabili Ias/ifrs; inoltre, a decorrere dalla relazione semestrale relativa al primo semestre dell’anno in corso, detti principi sono stati adottati con riferimento anche alla capogruppo Gemina S. P. A. , provvedendo a riclassificare secondo i principi medesimi i dati al 30 giugno e al 31 dicembre 2005 posti a confronto con i prospetti contabili di stato patrimoniale e conto economico del primo semestre 2006 e allegati alla relazione semestrale. La tabella che segue riporta una sintesi dei principali dati consolidati del primo semestre del 2006, posti a confronto con quelli del corrispondente periodo dell’esercizio precedente, per quanto riguarda i risultati economici, e con quelli al 31 dicembre 2005, per quanto concerne la situazione patrimoniale:
Dati economici consolidati |
Primo semestre 2006 |
Primo semestre 2005 |
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(euro/mil. ) |
(euro/mil. ) |
Ricavi |
187,9 |
102,0 |
Risultato operativo |
33,7 |
15,4 |
Risultato netto del semestre |
14,0 |
(26,1) |
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Dati patrimoniali consolidati |
30 giugno 2006 |
31 dicembre 2005 |
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(euro/mil. ) |
(euro/mil. ) |
Posizione finanziaria netta (indebitamento) |
(1. 088,5) |
(1. 085,1) |
Patrimonio netto |
473,5 |
448,6 |
Capitale investito netto |
1. 562,0 |
1. 533,7 | I dati consolidati di gruppo al 30 giugno 2006 in ottemperanza alle vigenti disposizioni, comprendono: il consolidamento integrale di Leonardo S. R. L. (che a sua volta consolida proporzionalmente al 51,08% Aeroporti di Roma – Adr – S. P. A. ); il consolidamento integrale di Elilario Italia S. P. A. ; il consolidamento proporzionale di Sistemi di Energia S. P. A. (45,55%) e di Sitti S. P. A. (40%); il consolidamento a patrimonio netto della collegata Impregilo S. P. A. Con riferimento al Gruppo Leonardo-adr si richiama che, successivamente (settembre 2005) alla chiusura del primo semestre 2005, Gemina ha acquisito le quote di Leonardo S. R. L. Possedute da altri soci, incrementando la propria quota di partecipazione in tale società dal 42% al 100%. Conseguentemente, per un corretto confronto fra i dati consolidati relativi al primo semestre 2006 e quelli relativi al corrispondente periodo dello scorso esercizio, va tenuto presente l’effetto della predetta acquisizione, che ha comportato un incremento dal 21% circa al 51% circa del “contributo” di una realtà di estremo rilievo quale Adr ai risultati consolidati del Gruppo Gemina. Ciò posto, il conto economico consolidato del primo semestre 2006 evidenzia: ricavi complessivi pari a 187,9 milioni di euro (102 milioni di euro nel primo semestre 2005); un risultato operativo positivo per 33,7 milioni di euro, prossimo al 18% dei ricavi (15,4 milioni di euro nel primo semestre 2005, pari al 15,1% dei ricavi); un risultato netto positivo per 14 milioni di euro (perdita netta di 26,1 milioni di euro nel primo semestre 2005); mentre la situazione patrimoniale consolidata al 30 giugno 2006 evidenzia: un capitale investito netto di 1. 562 milioni di euro (1. 533,7 milioni di euro al 31 dicembre 2005), di cui 1. 569,6 milioni di euro (1. 561,6 milioni di euro al 31 dicembre 2005) relativi a immobilizzazioni che includono il valore della concessione di Adr; un patrimonio netto di 473,5 milioni di euro, di cui 9 milioni di euro di quota di competenza di terzi, che costituiscono una copertura pari a circa il 30% del capitale investito netto (i corrispondenti valori al 31 dicembre 2005 risultavano rispettivamente pari a 448,6 milioni di euro, 8,9 milioni di euro e 29%); una posizione finanziaria netta negativa per 1. 088,5 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto al valore registrato al 31 dicembre 2005 (1. 085,1 milioni di euro). Per quanto riguarda l’andamento delle società partecipate (i cui risultati, come nel seguito sintetizzati, vengono rettificati e integrati su base Ias/ifrs ai fini del bilancio consolidato di Gruppo, rispetto a quelli dalle stesse elaborati sulla base dei principi contabili nazionali), si rileva innanzitutto che l’attività aeroportuale gestita dal Gruppo Adr ha mostrato nel primo semestre 2006 un incremento complessivo di passeggeri sul sistema degli aeroporti della capitale del 6,6% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, riconducibile, oltre che all’apprezzabile risultato conseguito sullo scalo di Fiumicino (+3,9%), al rilevante tasso di crescita registrato sullo scalo di Ciampino (+26,4%), legato allo sviluppo sostenuto dei vettori cosiddetti “low cost”. Pur in presenza di tali dinamiche, i ricavi complessivi del semestre in esame hanno mostrato una sostanziale invarianza rispetto al primo semestre 2005 (279,4 rispetto a 280,2 milioni di euro) a causa dei rinvii nell’approvazione del nuovo sistema tariffario e delle ulteriori penalizzazioni imposte ai gestori aeroportuali per effetto della Legge 248/2005 (la cosiddetta normativa sui “requisiti di sistema”). Più in particolare, infatti, dal confronto fra i due menzionati periodi si rileva un calo del 3,5% dei ricavi legati alle attività aeronautiche, che costituiscono la componente regolamentata dei ricavi del Gruppo, compensato da una crescita apprezzabile (6%) dei ricavi non aeronautici derivanti da attività commerciali. In tali condizioni, solo grazie a una sostenuta politica di contenimento dei costi operativi, che risultano correlati ai volumi di traffico, è stato possibile limitare l’impatto sul risultato operativo, che nel primo semestre 2006 è stato pari a 67,3 milioni di euro (70,4 milioni di euro nel primo semestre 2005). Per quanto riguarda il risultato netto, il primo semestre 2006 si è comunque chiuso con un utile di 4,2 milioni di euro, pur in calo rispetto al primo semestre 2005 (10,2 milioni di euro). A fronte delle evoluzioni descritte, la società ha prontamente attivato un insieme di iniziative volte a ottenere dalle competenti Autorità un quAdro tariffario e regolamentare certo e congruo. Da ultimo si ricorda che lo scorso mese di agosto è stato firmato da Adr un accordo per la cessione dell’intera partecipazione detenuta in Adr Handling S. P. A. Al Gruppo spagnolo Fcc; la finalizzazione di tale operazione è prevista entro il prossimo mese di ottobre e potrà determinare effetti positivi sul conto economico di Adr, oltre che un miglioramento della posizione finanziaria della società. La controllata Elilario Italia (detenuta al 100% da Gemina ), prima società di servizi elicotteristici in Italia, conferma i propri andamenti positivi. Nel primo semestre 2006 i ricavi complessivi del Gruppo Elilario sono risultati pari a 36,3 milioni di euro, in crescita rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio (34,3 milioni di euro), come pure il risultato operativo è cresciuto a 4,5 milioni di euro (3,7 milioni di euro nel primo semestre 2005). A livello di risultato netto si registra una sostanziale stabilità fra i due periodi a raffronto (utile di 0,5 milioni di euro nel primo semestre 2006 rispetto a 0,6 milioni di euro del primo semestre 2005), sostanzialmente a fronte di un incremento degli oneri finanziari riconducibile allo sviluppo della flotta di elicotteri. Sitti S. P. A. (detenuta al 40% da Gemina) è la società attiva nella fornitura di sistemi di collegamento vocale fra torri di controllo e aeromobili. A fronte di una sostanziale stabilità di ricavi tra il primo semestre 2006 (8,9 milioni di euro) e il corrispondente periodo 2005 (9 milioni di euro), si è registrato un risultato operativo positivo (0,7 milioni di euro), ma in calo rispetto al periodo a raffronto (1,3 milioni di euro), essenzialmente in conseguenza a un aumento dei costi del personale dovuto alle contrattazioni collettive, a un incremento di canoni di leasing riconducibile all’attivazione di nuovi contratti e alla composizione delle commesse che hanno contribuito a formare il fatturato del periodo. Il Gruppo Sistemi di Energia (detenuto al 45,55% da Gemina), operante nel settore della produzione di energia elettrica e termica con centrali alimentate da fonti rinnovabili e di cogenerazione, ha chiuso il primo semestre 2006 con ricavi (10,6 milioni di euro), risultato operativo (positivo per 1,7 milioni di euro) e risultato netto (utile di 0,7 milioni di euro) consolidati in crescita rispetto al primo semestre 2005 (rispettivamente: 8,6, 1,3 e 0,5 milioni di euro), mostrando che alcune difficoltà registrate negli anni passati appaiono superate. Va inoltre segnalato che Sistemi di Energia si appresta a iniziare i lavori per la realizzazione di una centrale di cogenerazione elettrica e produzione di vapore a servizio dell’aeroporto di Fiumicino. Da ultimo, con riferimento al Gruppo Impregilo (partecipato all’11,83% da Gemina), a fronte di un primo semestre 2005 caratterizzato da forti perdite per 328,5 milioni di euro (ulteriormente incrementatesi alla fine di tale anno e che avevano comportato la necessità di effettuare una svalutazione della partecipazione, secondo il metodo del consolidamento a patrimonio netto), si registrano risultati significativamente positivi nel primo semestre 2006. In particolare, l’utile netto complessivo al 30 giugno 2006 è stato pari a 168,8 milioni di euro, con un riflesso positivo sul conto economico consolidato di Gemina pari a 20,4 milioni di euro. Al 30 giugno 2006 il valore di iscrizione della collegata Impregilo nel bilancio consolidato Gemina è pari a 79,6 milioni di euro. Si ricorda al riguardo che Gemina S. P. A. Ha accordato a Igli S. P. A un’opzione “call” su tutte le azioni Impregilo detenute dalla stessa Gemina – con scadenza 13 giugno 2008 -, a un prezzo che terrà conto di valori medi di borsa rilevati su determinati periodi (più precisamente: la più elevata tra la media ponderata delle quotazione degli ultimi 6 e 12 mesi precedenti l’esercizio dell’opzione) ma che in ogni caso non potrà essere inferiore a 120 milioni di euro. A titolo di riferimento, si segnala che attualmente il valore di esercizio della predetta opzione, calcolato secondo i criteri descritti, sarebbe pari a circa 150 milioni di euro. Per quanto attiene la capogruppo Gemina S. P. A. , nel primo semestre 2006 si è registrata una perdita netta di 4,7 milioni di euro (utile netto di 3,2 milioni di euro nel primo semestre 2005). Come già menzionato, tale risultato va peraltro interpretato alla luce dei seguenti fattori: l’evoluzione intervenuta a livello di posizione finanziaria netta (negativa per 274,8 milioni di euro al 30 giugno 2006 rispetto al valore positivo di 200 milioni di euro registrato al 30 giugno 2005) essenzialmente riconducibile all’acquisizione del 100% del capitale di Leonardo S. R. L. E al conseguente carico di oneri finanziari a conto economico; la mancata registrazione nel primo semestre 2006 di 34 milioni di euro di dividendi (quasi integralmente provenienti da Adr), incassati da Gemina successivamente al 30 giugno 2006. Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del semestre Come già segnalato, successivamente al 30 giugno 2006 Gemina S. P. A. Ha incassato 34 milioni di euro di dividendi, fatto che influenzerà in modo positivo e rilevante il risultato atteso per l’intero esercizio dalla capogruppo. Nella sezione dedicata ai risultati consolidati della relazione semestrale oggi approvata dal Consiglio di Amministrazione di Gemina e che sarà pubblicata nei termini di legge viene riportata, per ciascuna entità del Gruppo, una descrizione dei principali fatti occorsi dopo la chiusura del primo semestre 2006, rilevanti ai fini dell’entità medesima. Poiché nel complesso detti fatti non appaiono tali da poter modificare sostanzialmente i risultati economici e patrimoniali sopra descritti, per ragioni di brevità se ne omette in questa sede una puntuale disamina. Evoluzione prevedibile della gestione A livello consolidato, i positivi risultati conseguiti nel primo semestre 2006 e gli andamenti attesi per le società del Gruppo per il prosieguo dell’anno consentono di prospettare la chiusura dell’intero esercizio con un ulteriore miglioramento dell’utile netto rispetto a quello registrato al 30 giugno 2006. Per quanto riguarda la capogruppo Gemina S. P. A. , il menzionato incasso di consistenti dividendi successivamente alla data di riferimento della semestrale al 30 giugno 2006 consente di prospettare di chiudere l’esercizio con un risultato netto ampiamente positivo. Transizione verso i principi contabili Ias/ifrs Nell’allegato alla relazione semestrale della capogruppo Gemina S. P. A. È riportato il paragrafo relativo alla “Transizione ai principi Ias/ifrs” che comprende le riconciliazioni previste dall’Ifrs 1, corredate da note esplicative. Nella relazione sulla transizione sono ripresi criteri di valutazione adottati nella redazione della stessa relazione semestrale e il prospetto di riconduzione dello stato patrimoniale consolidato al 1° gennaio e al 31 dicembre 2005; gli effetti della transizione ai principi Ias/ifrs alle stesse date sono riportati tra gli allegati. Tali dati di riconciliazione sono sottoposti a revisione contabile, tuttora in corso. . . |
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PIRELLI & C. SPA RELAZIONE AL 30 GIUGNO 2006: IL GRUPPO CHIUDE IL SEMESTRE CON UN UTILE NETTO CONSOLIDATO DI 193,1 MILIONI DI EURO (+9% CIRCA A PARITA’ DI PERIMETRO) ALBERTO BOMBASSEI ENTRA IN CDA COME INDIPENDENTE |
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Milano, 13 settembre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. Spa, riunitosi ieri, ha esaminato i risultati definitivi della gestione relativa al semestre che si è chiuso il 30 giugno 2006. Il Gruppo Pirelli & C. Spa Nel primo semestre del 2006, il Gruppo Pirelli & C. Spa ha registrato una crescita dei principali indicatori economici rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente grazie alla strategia di focalizzazione su business a più elevati margini. In sintesi, i ricavi sono cresciuti del 7,2%, il risultato operativo del 6,7% e il risultato netto a parità di perimetro di circa il 9%. Il patrimonio netto di competenza è pari a 5. 342 milioni di euro rispetto ai 5. 205 milioni al 31 dicembre 2005 e l’indebitamento finanziario netto è stato di 1. 575 milioni di euro. Nelle attività industriali, Pirelli Tyre ha chiuso il primo semestre con risultati in crescita, raggiungendo ricavi per oltre due miliardi di euro con aumenti sia nel business Consumer sia nell’Industrial. Nelle attività immobiliari, Pirelli Re ha registrato un incremento del 15% del risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni. Per quanto riguarda le start-up, Pirelli Broadband Solutions, attiva nelle soluzioni per la banda larga, ha ottenuto una crescita dei ricavi vicina al 14% e un risultato operativo sostanzialmente a break-even. Anche Pirelli Ambiente, attiva nelle tecnologie per lo sviluppo sostenibile, prosegue il trend di aumento delle vendite. A livello consolidato, i ricavi di Gruppo al 30 giugno 2006 sono ammontati a 2. 445,9 milioni di euro, in crescita del 7,2% rispetto ai 2. 281,4 milioni di euro dello stesso periodo del 2005. Al netto dell’effetto cambi, i ricavi sono cresciuti del 3,4%. Il margine operativo lordo (Ebitda) consolidato è stato pari a 324,2 milioni di euro (13,3% delle vendite), in aumento del 5,8% rispetto ai 306,3 milioni di euro del primo semestre del 2005. Escludendo i costi non ricorrenti sostenuti per il progetto di quotazione di Pirelli Tyre Spa (circa 12 milioni di euro), l’Ebitda consolidato è ammontato a 336,7 milioni di euro (13,8% delle vendite), con un incremento del 10% circa rispetto al primo semestre del 2005. Il risultato operativo (Ebit) consolidato si è attestato a 216,1 milioni di euro, con un incremento del 6,7% dai 202,5 milioni del 30 giugno 2005 e una crescita in tutti i settori di attività. Il margine di redditività (Ros – Return on Sales) a livello consolidato è pari all’8,8%. Escludendo i costi non ricorrenti sostenuti per il progetto di quotazione di Pirelli Tyre Spa (circa 12 milioni di euro), il risultato operativo consolidato è stato pari a 228,6 milioni di euro (+12,9% rispetto al 2005) con un Ros del 9,3% (8,9% a giugno 2005). Il risultato da partecipazioni, che comprende il risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto e i dividendi delle altre partecipazioni non consolidate, è stato positivo per 165,2 milioni di euro, contro i 133,4 milioni del primo semestre 2005. In particolare, il contributo di Olimpia è stato positivo per 71,2 milioni di euro dagli 85,8 milioni del primo semestre 2005. La differenza rispetto al dato dello scorso anno è dovuta alla variazione del risultato netto di Telecom Italia. Si ricorda che il bilancio di Olimpia, recepito nel consolidato di Gruppo, è redatto secondo i principi Ifrs e comprende la valutazione con il metodo del patrimonio netto della partecipazione in Telecom Italia. La voce comprende anche i risultati delle società del settore immobiliare (Gruppo Pirelli Re), positivi per 54,6 milioni di euro (44,6 milioni al 30 giugno 2005) e i dividendi incassati per 43 milioni di euro (20 milioni al 30 giugno 2005). Il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni è stato pari a 381,3 milioni di euro, in aumento del 13,5% dai 335,9 milioni di euro del primo semestre del 2005. La voce oneri e proventi finanziari ha presentato un saldo negativo di 110,7 milioni di euro (di cui 58,6 milioni di euro legati alla valutazione dei derivati su azioni ordinarie Telecom Italia posseduti dal Gruppo) rispetto agli 87,2 milioni (di cui 44,7 milioni legati alla valutazione dei derivati su azioni ordinarie Telecom Italia posseduti dal Gruppo) dello stesso periodo del 2005. Il risultato netto consolidato al 30 giugno 2006 è stato positivo per 193,1 milioni di euro, in aumento dell’8,7% rispetto al dato del primo semestre 2005 (177,6 milioni di euro) a parità di perimetro, prima del contributo delle attività cedute. Nel primo semestre 2005, il risultato netto consolidato comprensivo del contributo per 32,8 milioni di euro delle attività cedute era stato pari a 210,4 milioni di euro. La quota di risultato netto di competenza di Pirelli & C. Spa nei primi sei mesi dell’anno è stata positiva per 153 milioni di euro (0,029 euro per azione), rispetto ai 146,8 milioni di euro del primo semestre 2005 a parità di perimetro, prima del contributo delle attività cedute. Nel primo semestre del 2005, la quota di risultato netto di competenza comprensiva del contributo delle attività cedute era stata pari a 179,6 milioni di euro. Il patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2006 è pari a 5. 714,6 milioni di euro, rispetto a 5. 613,8 milioni al 31 dicembre 2005. Il patrimonio netto di competenza di Pirelli & C. Spa è pari a 5. 342 milioni di euro rispetto a 5. 204,9 milioni di euro di fine 2005. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo al 30 giugno 2006 è ammontato a 1. 574,9 milioni di euro, rispetto ai 1. 494,7 milioni di euro al 31 marzo 2006. La variazione nel trimestre è dovuta prevalentemente agli effetti del pagamento di dividendi per circa 160 milioni di euro, parzialmente compensati dall’incasso per 27 milioni di euro derivante dall’esercizio di warrant Pirelli & C. 2003-2006 e dalla cassa netta generata dalla gestione operativa. L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2005 era pari a 2. 338,2 milioni di euro (di cui 714,9 milioni di euro relativi alle attività cavi e sistemi cedute), mentre al 31 dicembre 2005 era pari a 1. 177,4 milioni di euro. I costi sostenuti in attività di ricerca e sviluppo nel primo semestre 2006 sono ammontati a 87 milioni di euro (3,6% delle vendite), in leggera crescita rispetto agli 82 milioni al 30 giugno 2005. I dipendenti del Gruppo al 30 giugno 2006 erano 28. 455 contro i 26. 827 di fine 2005, con una crescita di 1. 628 unità, soprattutto relativa al personale con contratto a termine (+1. 015 unità) e legata prevalentemente alla crescita delle attività nel settore pneumatici. Pirelli Tyre I risultati di Pirelli Tyre al 30 giugno 2006 evidenziano una crescita a doppia cifra delle vendite e un significativo miglioramento della gestione ordinaria rispetto ai primi sei mesi del 2005, pur in presenza di un incremento dei costi delle materie prime che ha penalizzato l’intero settore. I ricavi sono stati pari a 2. 018,4 milioni di euro, con un incremento del 12,4% rispetto ai 1. 795,8 milioni dello stesso periodo del 2005 (+7,4% al netto dell’effetto cambi, determinato dalla crescita dei volumi per il 4,3% e dalla componente prezzo/mix per il 3,1%). Il margine operativo lordo è stato pari a 292,6 milioni di euro (+4,6% rispetto al primo semestre 2005 e pari al 14,5% delle vendite), includendo costi non ricorrenti per circa 6 milioni di euro sostenuti per il progetto di quotazione. Il margine operativo lordo della gestione ordinaria è ammontato a 299 milioni di euro (14,8% delle vendite), con un incremento del 7% rispetto ai 279,6 milioni di euro del primo semestre 2005. Il risultato operativo è ammontato a 194,6 milioni di euro (+4,1% rispetto al primo semestre del 2005 e Ros del 9,6%), includendo costi non ricorrenti per circa 6 milioni di euro sostenuti per il progetto di quotazione. Il risultato operativo della gestione ordinaria è stato pari a 201,1 milioni di euro, in crescita del 7,5% dai 187 milioni di euro al 30 giugno 2005, con un Ros del 10% (10,4% nel primo semestre 2005). La crescita del risultato è funzione dei positivi impatti legati all’aumento delle vendite e alle efficienze, che hanno più che compensato l’incremento dei costi dei fattori produttivi. La riduzione della percentuale di redditività è imputabile principalmente all’aumento dei costi delle materie prime e all’effetto start-up della nuova fabbrica in Cina. Il risultato netto si è attestato a 118,3 milioni di euro (dopo oneri finanziari pari a 24,2 milioni di euro e oneri fiscali pari a 52,1 milioni di euro), rispetto ai 116,2 milioni di euro (dopo oneri finanziari pari a 15,7 milioni di euro e oneri fiscali pari a 55,1 milioni di euro) del primo semestre 2005. L’indebitamento finanziario netto è stato pari a 739,6 milioni di euro rispetto ai 719,9 milioni al 31 marzo 2006. A fine giugno 2006 i dipendenti erano 25. 214 (di cui 3. 957 temporanei), rispetto ai 23. 673 (di cui 2. 958 temporanei) al 31 dicembre 2005, grazie allo sviluppo delle attività in Cina e Romania. Nel business Consumer, il primo semestre ha evidenziato una crescita complessiva dei ricavi e della redditività rispetto allo stesso periodo del 2005, grazie a maggiori volumi e a un miglior prezzo/mix. In particolare, i ricavi sono ammontati a 1. 403 milioni di euro (+11% rispetto al primo semestre del 2005) e il risultato operativo della gestione ordinaria a 140,7 milioni di euro (+18%), con un Ros del 10%. Nel segmento Auto, la domanda è stata complessivamente negativa in Nord e Sud America, mentre ha registrato un incremento in Europa, trainata dai segmenti a maggior valore aggiunto come high-perfomance, ultra-high performance e Suv. Nel segmento Moto si è registrato un miglioramento della domanda in tutti i principali mercati, in particolare in Sud e Nord America, dove Pirelli e Metzeler hanno rafforzato la propria quota di mercato. Nel business Industrial il primo semestre si è chiuso con ricavi a 616 milioni di euro, in aumento del 16% rispetto allo stesso periodo del 2005. Il risultato operativo della gestione ordinaria è stato pari a 60,4 milioni di euro, in calo del 10% rispetto al primo semestre del 2005 per via di un aumento superiore alle attese dei fattori di costo, in particolare della gomma naturale e dell’energia. Il Ros è stato del 9,8%. La domanda di mercato è stata complessivamente positiva in Europa, mentre ha subito una contrazione in Sud America. Pirelli Re Pirelli Re è una management company che gestisce fondi e società proprietari di immobili e non performing loans nei quali coinveste con quote di minoranza (attività di fund e asset management) ed ai quali fornisce, così come ad altri clienti, tutti i servizi immobiliari specialistici, sia direttamente che tramite il network in franchising. Pertanto, nella lettura delle grandezze qui di seguito riportate, si segnala che i ricavi aggregati e il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni sono da considerarsi gli indicatori più significativi nell’esprimere rispettivamente il volume d’affari e l’andamento dei risultati. I ricavi aggregati ammontano a 1. 706,2 milioni di euro, sostanzialmente in linea con i 1. 741,7 milioni di euro del primo semestre 2005. Il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni è ammontato a 92,3 milioni di euro, con un incremento del 15% rispetto agli 80,3 milioni di euro del primo semestre 2005. Al 30 giugno 2006, l’utile netto di competenza è salito a 70 milioni di euro, in crescita del 17% dai 59,8 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. Il patrimonio gestito è pari a 13,9 miliardi di euro, in crescita di circa il 15% rispetto a giugno 2005 (12,1 miliardi di euro) e di circa l’8% rispetto a fine 2005 (12,9 miliardi di euro) ed è composto da 12 miliardi di euro di immobili e 1,9 miliardi di euro di non performing loans. Il primo semestre è stato caratterizzato da una forte crescita del risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni dell’asset management terziario, passato da 37,3 milioni di euro a 60,4 milioni di euro, in aumento del 62%. Inoltre è da evidenziare il costante sviluppo del più recente settore dell’asset management Npl, passato da 2,2 milioni di euro a 5,2 milioni di euro, in crescita del 136%. La posizione finanziaria netta si attesta su un valore passivo di 82,3 milioni di euro, rispetto a 5 milioni al 31 marzo 2006 (42,6 milioni di euro a giugno 2005 e 30,5 milioni a fine 2005), considerando che nel mese di aprile sono stati distribuiti dividendi per 77,3 milioni di euro. I dipendenti di Pirelli Re al 30 giugno 2006 sono pari a 1. 673 unità (1. 596 unità a fine 2005). Per ulteriori informazioni sull’andamento delle attività immobiliari si rimanda al comunicato stampa diffuso in data 11 settembre da Pirelli & C. Real Estate. Pirelli Broadband Solutions I ricavi al 30 giugno 2006 sono ammontati a 72,7 milioni di euro, con una crescita del 13,8% rispetto ai 63,9 milioni di euro del primo semestre 2005, legata anche alla commercializzazione dei nuovi prodotti fotonici di seconda generazione per 7,7 milioni di euro. Il margine operativo lordo della società ha raggiunto il break-even ed è in miglioramento rispetto ai -2,3 milioni del primo semestre 2005. Il risultato operativo, positivo per quanto riguarda le attività relative all’accesso, risente tuttavia della fase di start-up dei prodotti per la fotonica di seconda generazione ed è stato complessivamente pari a -0,6 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai -2,6 milioni dello stesso periodo del 2005. Il risultato netto è stato negativo per 3,3 milioni di euro rispetto ai -3,6 milioni al 30 giugno 2005. La posizione finanziaria netta è positiva per 1 milione di euro. I dipendenti al 30 giugno erano 146, con un incremento di 24 unità rispetto allo stesso periodo del 2005. Il miglioramento dei risultati di Pirelli Broadband Solutions nel primo semestre è stato trainato principalmente dai prodotti per l’accesso alla banda larga, in particolare gli access gateway residenziali, che continuano a mostrare buone prospettive di sviluppo in Italia e all’estero. Nella fotonica di seconda generazione, proseguono con successo la commercializzazione del sistema ottico Cwdm (Coarse Wawelength Division Multiplexing) per reti metropolitane a banda larga, con oltre 1. 200 apparati venduti tra Italia, Francia, Svezia e Stati Uniti, e lo sviluppo di nuovi prodotti nelle aree dei moduli ottici e dei sistemi ottici di trasporto. Pirelli Ambiente Pirelli Ambiente, la società nata per rafforzare la presenza del Gruppo nel settore dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, ha ottenuto al 30 giugno 2006 ricavi per 39,3 milioni di euro (+36,5% rispetto ai 28,8 milioni di euro dello stesso periodo del 2005), a conferma dell’efficacia delle tecnologie sviluppate dalla società. La crescita ottenuta nel primo semestre è legata alla vendita del carburante a basso impatto ambientale Gecam - Il Gasolio Bianco, in particolare sul mercato francese attraverso la società controllata Gecam France, allo sviluppo della nuova linea di business dei filtri antiparticolato per la riduzione delle emissioni dei veicoli diesel e all’accordo siglato con la società britannica Reenergy per lo sviluppo e la commercializzazione del combustibile derivato da rifiuti Pirelli (Cdr-p) in Regno Unito. Il margine operativo lordo della società è stato positivo per 1,9 milioni di euro rispetto a un dato negativo per 1 milione di euro del primo semestre 2005, grazie all’accordo siglato con Reenergy. Il risultato operativo al 30 giugno è stato positivo per 1,5 milioni di euro rispetto ai -1,8 milioni dello stesso periodo del 2005. Il risultato netto è stato positivo per 1,1 milioni di euro rispetto ai -1,8 milioni dello stesso periodo del 2005. La posizione finanziaria netta al 30 giugno è positiva per 1,6 milioni di euro. I dipendenti al 30 giugno erano 48. Prospettive per l’esercizio in corso I risultati del primo semestre consentono di confermare per il 2006 le previsioni di un miglioramento dei risultati gestionali in tutti i business rispetto all’anno precedente, fatti salvi elementi esterni di natura straordinaria ad oggi non prevedibili. Nelle attività industriali, Pirelli Tyre prevede di mantenere il trend di miglioramento dei risultati operativi rispetto all’esercizio precedente. Nelle attività immobiliari Pirelli Re prevede per l’intero esercizio una crescita del risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni nella parte bassa del range indicato nel piano triennale 2006-2008 (Cagr 10-15%). Pirelli Broadband Solutions prevede un continuo sviluppo sia nel mercato dell’accesso sia in quello della fotonica basata su dispositivi ottici in nanotecnologia, confermando quindi l’incremento delle vendite e il miglioramento del risultato operativo già manifestati nel primo semestre. Pirelli Ambiente prevede un risultato in miglioramento rispetto all’esercizio precedente. Cooptazione consigliere Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre proceduto alla cooptazione dell’ingegner Alberto Bombassei, Presidente di Brembo Spa. Il curriculum dell’ingegner Bombassei, consigliere indipendente, sarà consultabile sul sito Internet www. Pirelli. Com. Fatti di rilievo avvenuti dopo il 30 giugno 2006 In data 12 luglio, Pirelli & C. Spa, Edizione Finance International Sa ed Edizione Holding Spa hanno perfezionato l’acquisto della totalità delle azioni possedute da Hopa Spa in Olimpia Spa (pari al 16% del capitale), come previsto dall’accordo annunciato lo scorso 4 luglio. Con questa operazione, Pirelli & C. È entrata in possesso di un ulteriore 12,8% del capitale di Olimpia per un corrispettivo di circa 497 milioni di euro. Contestualmente, Hopa Spa ha perfezionato l’acquisto della totalità delle azioni possedute da Olimpia Spa in Holinvest Spa (pari al 19,999% del capitale). È stato inoltre sottoscritto un patto di prelazione biennale in favore di Olimpia su n. 320. 253. 610 azioni ordinarie Telecom Italia Spa detenute da Holinvest (pari al 65% delle azioni complessive in suo possesso). In data 2 agosto, è stato perfezionato l’accordo – annunciato lo scorso 29 luglio – tra il Gruppo Pirelli e primarie istituzioni finanziarie italiane e internazionali (Banca Intesa, Gruppo Banca Leonardo, Capitalia, One Equity Partners – Gruppo Jp Morgan, Lehman Brothers e Mediobanca) per la cessione del 38,9% del capitale di Pirelli Tyre Spa, per un corrispettivo di 740 milioni di euro, pari a un equity value dell’intera società di circa 1,9 miliardi di euro. Obbligazioni in scadenza nei 18 mesi successivi al 30 giugno 2006 In data 4 aprile 2007 scadrà il prestito obbligazionario emesso nel 2002 a un tasso fisso del 6,5% da Pirelli Finance Luxembourg Sa, società controllata da Pirelli & C. Spa, del valore di 500 milioni di euro. Pirelli & C. Negli indici di sostenibilità Dow Jones Pirelli & C. Spa è stata inserita per la prima volta nell´indice europeo di sostenibilità di Dow Jones (Djsi Stoxx) ed è stata confermata nell´indice mondiale Djsi World. I Dow Jones Sustainability World Indexes (Djsi World) e i Dow Jones Stoxx Sustainability Indexes (Djsi Stoxx) sono gli indici di sostenibilità del Dow Jones che includono i titoli rispettivamente di 318 società di tutto il mondo (su 2. 500 esaminate) e 162 europee (su 600 esaminate) leader nella sostenibilità. Pirelli, in particolare, è risultata seconda a livello mondiale nel settore “Auto Parts and Tyres” con un punteggio globale di 70%. . |
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FINMECCANICA SEMESTRALE 2006: CRESCONO EBIT (+22%), DA 251 A 305 MILIONI DI EURO E UTILE NETTO (DA 105 A 575 MILIONI, DOPO LE PLUSVALENZE RELATIVE AL’OPV DI ANSALDO STS) VALORE DELLA PRODUZIONE PASSA A 5.965 MILIONI DI EURO RISPETTO AI 4.958 MILIONI DEL PRIMO SEMESTRE 2005 (+20%) CONFERMATO ANDAMENTO POSITIVO DEGLI ORDINI |
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Roma, 13 settembre 2006 - Finmeccanica migliora i propri risultati anche nel primo semestre del 2006. Il valore della produzione cresce del 20% (+9% crescita organica), mentre l’Ebit del 22% (+15% componente organica). • L’utile netto sale a 575 milioni di euro rispetto ai 105 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Escludendo la plusvalenza realizzata sull’Opv di Ansaldo Sts, l’utile netto ammonta a 170 milioni con un incremento di 65 milioni (+62%) rispetto allo stesso periodo del 2005. Confermato l’andamento positivo degli ordini grazie alle commesse britanniche nel settore degli elicotteri, alle maggiori vendite degli Atr, ai contratti nei sistemi avionici e nei satelliti e al settore trasporti. Il portafoglio ordini sale a 35,2 miliardi di euro, equivalenti a circa 3 anni di attività del Gruppo. L’indebitamento finanziario è pari a 1. 462 milioni di euro. Il dato riflette la stagionalità del business che vede gli incassi concentrati nella seconda metà dell’anno, l’esborso relativo all’Opa su Datamat e il pagamento del dividendo ordinario e di quello straordinario successivo alla quotazione di Ansaldo Sts. Confermati gli investimenti del Gruppo in ricerca e sviluppo, pari a 872 milioni di euro. Pier Francesco Guarguaglini, Presidente e Amministratore Delegato, ha commentato: “ I risultati del primo semestre 2006 costituiscono un’ulteriore prova della solidità del nostro business dal punto di vista commerciale ed economico–finanziario. La flessibilità patrimoniale raggiunta, accresciuta dopo le operazioni Ansaldo Sts e Avio, ci consente di guardare con notevole fiducia ai prossimi sviluppi strategici, basati sui prodotti chiave di Finmeccanica, su un ulteriore rafforzamento delle competenze sistemistiche del Gruppo e sulle prospettive offerte da un insieme più ampio di mercati di riferimento”.
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Tavola Per L ´Analisi Dei Risultati Reddituali Consolidati |
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€mil. |
1° semestre 2006 |
1° semestre 2005 |
Variazione % Yoy |
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Ricavi |
5. 706 |
4. 721 |
21% |
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Valore dela produzione |
5. 965 |
4. 958 |
20% |
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Costi per acquisti e per il personale |
(5. 508) |
(4. 578) |
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Ammortamenti |
(182) |
(155) |
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Svalutazioni |
(5) |
(10) |
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Costi di ristrutturazione |
(15) |
(10) |
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Altri ricavi (costi) operativi netti |
50 |
46 |
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Ebit |
305 |
251 |
22% |
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Margine Ebit |
5,1% |
5,1% |
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Proventi (oneri) finanziari netti |
375 |
(64) |
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|
Imposte sul reddito |
(105) |
(82) |
|
|
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Risultato netto ante discontinued |
575 |
105 |
448% |
|
|
Risultato dele discontinued operations |
- |
- |
|
|
|
Risultato netto |
575 |
105 |
448% |
|
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di cui risultato netto di pertinenza del Gruppo |
564 |
101 |
|
|
|
di cui terzi |
11 |
4 |
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| Il valore della produzione al 30 giugno 2006 è pari a 5. 965 milioni di euro rispetto ai 4. 958 milioni dello stesso periodo 2005 con un aumento di 1. 007 milioni (+20%). Circa il 9% dell’incremento è riconducibile alla crescita organica, mentre la restante parte è effetto del cambiamento di perimetro. Il risultato è dovuto essenzialmente alla crescita interna negli Elicotteri (+15%), nei Sistemi di Difesa (+9%), nell’Energia (+26%) e nei Trasporti (+18%). Il risultato operativo (Ebit) è pari a 305 milioni di euro rispetto ai 251 milioni del 2005, con un incremento di 54 milioni (+22%). Il 15% dell’aumento è dovuto alla crescita organica e il rimanente al cambiamento di perimetro. Il miglioramento è da attribuire in particolar modo alla variazione organica dell’Ebit negli Elicotteri (+6%), nell’Aeronautica, nell’Energia (+50%) e nei Trasporti. La redditività operativa (Ros) si attesta al 5,1%, sostanzialmente in linea con quella dello stesso periodo 2005. L’utile netto è pari a 575 milioni di euro rispetto ai 105 milioni del primo semestre 2005. Escludendo la plusvalenza realizzata sull’Offerta Pubblica di Vendita del 60% dell’Ansaldo Sts (circa 405 milioni), l’utile ammonta a 170 milioni con un incremento di 65 milioni (+62%) rispetto al dato del 2005.
Tavola Per L´analisi Della Struttura Patrimoniale Consolidata |
€mil. |
30. 06. 2006 |
31. 12. 2005 |
Attività non correnti |
8. 082 |
7. 671 |
Passività non correnti |
(2. 100) |
(2. 018) |
|
5. 982 |
5. 653 |
Rimanenze |
5. 910 |
5. 511 |
Lavori in corso su ordinazione |
2. 756 |
2. 538 |
Crediti commerciali |
3. 711 |
3. 600 |
Debiti commerciali |
(3. 226) |
(3. 431) |
Acconti da committenti |
(4. 581) |
(4. 389) |
Fondi per rischi e oneri B/t |
(496) |
(523) |
Altre attività (passività) nette correnti |
(3. 825) |
(3. 289) |
Capitale circolante netto |
249 |
17 |
Capitale investito netto |
6. 231 |
5. 670 |
Patrimonio netto Gruppo |
4. 748 |
4. 444 |
Patrimonio netto di terzi |
67 |
154 |
Patrimonio netto |
4. 815 |
4. 598 |
Indebitamento (disponibilità) finanziarie nette |
1. 462 |
1. 100 |
(Attività) passività nette detenute per la vendita |
(46) |
(28) |
|
|
|
|
|
|
Situazione Finanziaria |
|
|
€mil. |
30. 06. 2006 |
31. 12. 2005 |
30. 06. 2005 |
|
|
Debiti finanziari a breve termine |
145 |
190 |
385 |
|
|
Debiti finanziari a medio/lungo termine |
1. 851 |
1. 879 |
1. 884 |
|
|
Disponibilità liquide o equivalenti |
(680) |
(1. 061) |
(588) |
|
|
Indebitamento Bancario E Obbligazionario |
1. 316 |
1. 008 |
1. 681 |
|
|
Titoli |
(20) |
(20) |
(33) |
|
|
Crediti finanziari verso società del Gruppo |
(21) |
(17) |
(40) |
|
|
Altri crediti finanziari |
(393) |
(443) |
(358) |
|
|
Crediti Finanziari E Titoli |
(434) |
(480) |
(431) |
|
|
Debiti finanziari verso società del Gruppo |
394 |
379 |
325 |
|
|
Altri debiti finanziari a breve termine |
80 |
97 |
279 |
|
|
Altri debiti finanziari a medio/lungo termine |
106 |
96 |
98 |
|
|
Altri Debiti Finanziari |
580 |
572 |
702 |
|
|
Indebitamento Finanziario Netto (Disponibilita´) |
1. 462 |
1. 100 |
1. 952 |
|
|
Indebitamento netto attribuito ale discontinued operations |
10 |
5 |
- |
|
|
|
|
|
|
Cash Flow |
|
|
|
€mil. |
1° semestre 2006 |
1° semestre 2005 |
|
|
|
Disponibilità liquide al 1° gennaio |
1. 061 |
2. 055 |
|
|
|
Flusso di cassa lordo da attività operative |
626 |
527 |
|
|
|
Variazioni del capitale circolante |
(710) |
(402) |
|
|
|
Variazioni dele altre attività e passività operative |
(145) |
(267) |
|
|
|
Flusso di cassa generato (utilizzato) da attività operative |
(229) |
(142) |
|
|
|
Investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali al netto dele cessioni |
(241) |
(134) |
|
|
|
Altri investimenti finanziari |
(38) |
(85) |
|
|
|
Free operating cash-flow |
(508) |
(361) |
|
|
|
Operazioni strategiche |
355 |
(528) |
|
|
|
Variazioni dele altre attività finanziarie |
64 |
- |
|
|
|
Flusso di cassa generato (utilizzato) da attività di investimento |
140 |
(747) |
|
|
|
Dividendi pagati |
(214) |
(111) |
|
|
|
Flusso di cassa da attività di finanziamento |
(73) |
(476) |
|
|
|
Flusso di cassa generato (utilizzato) da attività di finanziamento |
(287) |
(587) |
|
|
|
Differenza di traduzione |
(5) |
9 |
|
|
|
Disponibilità liquide al 30 giugno |
680 |
588 |
|
|
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|
| L’indebitamento finanziario netto è pari a 1. 462 milioni di euro rispetto ai 1. 100 del 31 dicembre 2005 con un incremento di 362 milioni e sconta - come di consueto alla fine dei primi sei mesi - la stagionalità del business, che vede gli incassi concentrati nella seconda metà dell’anno. Su questo dato incidono inoltre due fattori in modo sostanziale: il pagamento relativo all’Opa lanciata nel 2005 per l’acquisizione della residua quota di capitale della società Datamat (89 milioni) e l’erogazione del dividendo ordinario (131 milioni) e di un dividendo straordinario (80 milioni) conseguente al favorevole esito della quotazione di Ansaldo Sts che ha prodotto incassi complessivi per 458 milioni di euro. Gli ordini ammontano a 7. 973 milioni di euro rispetto ai 7. 872 milioni nello stesso periodo 2005 con un incremento di 101 milioni (+1%) e per il 56% sono riferibili al mercato della difesa. I principali ordini riguardano gli Elicotteri con la prima tranche per la fornitura di 70 Future Lynx alle Forze Armate britanniche e la prima tranche dei contratti Imos e Mscp; l’Elettronica per la Difesa con i sistemi di comando e controllo per le Fremm e i sistemi avionici per la seconda tranche dell’Eurofighter. Il portafoglio ordini al 30 giugno 2006 si attesta a 35. 185 milioni di euro rispetto ai 32. 114 milioni del 31 dicembre 2005 con un incremento di 3. 071 milioni e assicura al Gruppo una copertura equivalente a circa 3 anni di produzione. Prosegue la crescita degli investimenti del Gruppo in ricerca e sviluppo: le spese sono state pari a 872 milioni di euro rispetto ai 711 milioni nel primo semestre 2005 con un incremento di 161 milioni (+23%) e rappresentano circa il 15% del valore della produzione. Le principali attività hanno riguardato: nell’Aeronautica lo sviluppo del B787, dell’A380, del C-27j, dell’Eurofighter e dell’addestratore M346; nello Spazio i principali programmi satellitari e la Stazione Spaziale Internazionale; nell’Elicotteristica lo sviluppo dell’A149 e del Ba609; nell’Elettronica per la Difesa il segmento avionico, i prototipi del sistema Uav Falco e il completamento della rete Tetra; nei Sistemi di Difesa gli sviluppi del missile Meteor e del siluro Black Shark. L’organico del Gruppo al 30 giugno 2006 si attesta a 57. 479 unità rispetto alle 56. 603 del 31 dicembre 2005, con un incremento di 876 persone. Il totale dei dipendenti del Gruppo all’estero è di circa 15. 000 unità. Eventi Di Rilievo Dei Primi Sei Mesi 2006 E Intervenuti Dopo La Chiusura Del Periodo A gennaio 2006 si è perfezionata l’Offerta Pubblica di Acquisto (Opa) lanciata da Finmeccanica sulla totalità delle azioni Datamat ancora in circolazione dopo l’acquisizione, nel 2005, del 52,7% del capitale sociale. L’operazione ha incrementato la quota di partecipazione di Finmeccanica sino a circa l’89% del capitale di Datamat. Il 1° marzo 2006 il Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica ha deliberato il delisting delle azioni della società attraverso la promozione di un’Opa residuale una volta raggiunta la percentuale di partecipazione necessaria ai sensi di legge (oltre il 90%). Tale soglia è stata raggiunta nel mese di giugno 2006, sulla base di una serie di acquisti effettuati sul Mercato, a seguito dei quali Finmeccanica detiene attualmente una partecipazione pari al 90,005% circa del capitale di Datamat. Sempre nel gennaio 2006 Mbda ha perfezionato l’acquisizione di Lfk Gmbh, principale produttore tedesco di sistemi missilistici. Con questa operazione Mbda rafforza la propria posizione di leadership a livello mondiale nei missili guidati e compie un ulteriore passo nel processo di razionalizzazione dell’offerta europea nel settore. Il 19 gennaio 2006 Aermacchi (oggi Alenia Aermacchi) e la Hellenic Aerospace Industry (Hai) hanno firmato un Memorandum of Understanding che definisce i termini della loro cooperazione nel programma di sviluppo dell’addestratore M346. Per l’Alenia Aermacchi la partecipazione della Hai – la cui quota industriale ammonterà a circa il 10% delle attività – è un passo importante nella strategia di ampliamento del progetto M346 a livello internazionale attraverso la costituzione di partnership altamente qualificate. Il 19 gennaio 2006 a Berlino la Galileo Industries (che raggruppa Finmeccanica, Eads Astrium, Thales Sa e Galileos Sistemas y Servicios) e l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) hanno siglato il contratto – di circa 1 miliardo di euro – per lo sviluppo e la realizzazione dei primi quattro satelliti del sistema di navigazione satellitare europeo Galileo e della relativa infrastruttura di terra. La partecipazione al programma Galileo permetterà al Gruppo Finmeccanica di operare come protagonista nell’ambito di un progetto di rilevanza mondiale, strategico per le nuove applicazioni a valore aggiunto. L’italia ha raggiunto un altro importante traguardo con l’assegnazione di uno dei due Centri di Controllo della Costellazione e delle Missioni e del Centro di Valutazione delle Performance del nuovo sistema. Il 28 febbraio 2006 Agustawestland ha siglato con la britannica Sloane Helicopters Ltd un accordo per la distribuzione di elicotteri civili, destinati al mercato del Regno Unito e dell’Irlanda. L’intesa rafforzerà la posizione di Agustawestland sul mercato britannico degli elicotteri biturbina leggeri per impieghi Vip e Corporate e consentirà un’ulteriore crescita sui mercati del soccorso medico e per le forze di Polizia. Il 24 marzo 2006 si è concluso il collocamento del 52,17% del capitale sociale di Ansaldo Sts – società a capo di un gruppo che comprende Ansaldo Trasporti Sistemi Ferroviari e Ansaldo Signal. In seguito all’esercizio della greenshoe da parte delle banche, la quota collocata è salita al 60%. La nuova Ansaldo Sts potrà beneficiare delle competenze complementari delle due società controllate, integrando la rete commerciale e la dimensione internazionale di Ansaldo Signal con le capacità progettuali e sistemistiche di Ansaldo Trasporti Sistemi Ferroviari. Il 27 aprile 2006 Alenia Aeronautica e L-3 Communications hanno siglato con Boeing Integrated Defense Systems un Memorandum of Understanding che prevede la partecipazione della Boeing alla joint venture Global Military Aircraft Systems (Gmas) costituita per partecipare con il C-27j al programma Joint Cargo Aircraft (Jca) per l’aeronautica e l’esercito degli Stati Uniti. Il 20 giugno 2006 Finmeccanica e Sukhoi Aviation Holding hanno firmato un accordo preliminare per una partnership sul programma Russian Regional Jet (Rrj) per la progettazione, sviluppo, produzione, marketing e supporto tecnico di una famiglia di jet regionali di nuova generazione. Il 22 giugno 2006 il Ministero della Difesa della Gran Bretagna ha firmato con Agustawestland un accordo del valore complessivo di 1 miliardo di sterline – pari a 1,4 miliardi di euro - per la fornitura di 70 elicotteri Future Lynx alle Forze Armate Britanniche. Il primo contratto, per la fase di sviluppo, vale 380 milioni di sterline (pari a 555 milioni di euro). L’accordo, che prevede la consegna di 30 elicotteri alla Royal Navy e di 40 al Royal Army a partire dal 2011, rientra nell’accordo di Strategic Partnering tra il Ministero della Difesa e Agustawestland e risponde ad uno dei principali requisiti delineati dalla Defence Industrial Strategy del Governo britannico per quanto riguarda il settore elicotteristico. Il 6 agosto 2006 Finmeccanica ha sottoscritto gli accordi per la ridefinizione della propria partecipazione nel Gruppo Avio, realizzando un consistente incasso finanziario e una plusvalenza, ambedue di pertinenza della seconda parte dell’esercizio. Operazioni Finanziarie Nel corso del primo semestre 2006 Finmeccanica non ha posto in essere nuove operazioni sul mercato dei capitali; di conseguenza la struttura del debito a medio e lungo termine non ha subito variazioni di rilievo, facendo registrare alla data un importo complessivo di circa 1. 735 milioni di euro (valutato secondo i principi Ias/ifrs) e una durata media di circa 9,5 anni. Si evidenziano di seguito i prestiti obbligazionari emessi dal Gruppo in scadenza nei 18 mesi e
Emittente |
Anno di |
Scadenza |
Importo |
Coupon |
Tipologia di offerta |
Valori Ias |
|
Emissione |
|
ctv (€mil) |
annuo |
|
iscritti €mil. |
|
|
|
|
|
|
|
Finmeccanica |
|
|
|
|
|
|
Finance S. A. |
1997 |
16-gen-07 |
6 |
3,30% |
Istituzionale giapponese |
6 |
Finmeccanica |
|
|
|
|
|
|
Finance S. A. |
2002 |
30-dic-08 |
297 |
Variabile |
Retail italiano |
292 | Evoluzione Prevedibile Della Gestione Per l´esercizio 2006 si prevede che i ricavi complessivi del Gruppo si attesteranno tra 12,7 e 13 miliardi di euro, con un Ebit compreso tra 840 e 860 milioni di euro. Le previsioni per l’esercizio 2006 includono il consolidamento per l’intero anno delle acquisizioni effettuate nel 2005, in particolare le attività dell´elettronica per la difesa acquisite da Bae Systems e consolidate a partire dall’1/5/2005 e la società Datamat, consolidata integralmente a partire dal 5/10/2005, data di acquisizione del 52,7% della società. Per l’esercizio 2007 si prevede che i ricavi complessivi del Gruppo si attesteranno tra 13,6 e 14 miliardi di euro, con un Ebit compreso tra 960 milioni e il miliardo di euro. Finmeccanica prevede inoltre di generare negli esercizi 2006, 2007 e 2008 un flusso di cassa operativo medio annuo al netto degli investimenti (Average Free Operating Cash Flow per year) di circa 300 milioni di euro. Le previsioni si fondano da un lato sulla consistenza del portafoglio ordini che garantisce l’85% della produzione del 2006, dall’altro sulle maggiori contribuzioni - in termini di valore della produzione e redditività – attese nell’Elettronica per la Difesa e nell’Aeronautica. Sono previste crescenti performance nel settore Energia e un significativo recupero nel segmento Veicoli. L’integrazione delle attività recentemente acquisite – in particolare quelle avioniche e spaziali – comporterà il sostenimento di costi di integrazione necessari al fine di consentire lo sfruttamento delle consistenti sinergie previste. Andamento Della Gestione Nei Settori Di Attività Elicotteri Aziende: Agustawestland Valore della produzione 1. 348 milioni di euro (+15%); Ebit 135 milioni (+6%) Valore della produzione: pari a 1. 348 milioni di euro, in aumento rispetto ai 1. 168 milioni del 30 giugno 2005 (+15%). Tale miglioramento è riconducibile principalmente alle attività di produzione avviate sulla commessa Vh 71, per il Presidente degli Stati Uniti d’America, all’incremento dell’attività produttiva sulla linea Aw139. Tra i principali programmi di questo primo semestre: il proseguimento delle attività per il secondo lotto dell’Eh101 per la Marina Militare italiana, la consegna di 5 unità Eh101 al Governo danese e della prima unità alla Marina giapponese, la fine delle consegne di Super Lynx 300 all’Oman, l’A109 (tredici esemplari Power e otto Grand consegnati nel semestre) e l’aggiornamento degli A129 Mangusta per l’Esercito Italiano. Risultato operativo (Ebit): pari a 135 milioni di euro, in aumento rispetto ai 127 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente (+6,3%). Tale miglioramento è riferibile in parte alla crescita dei volumi e in parte al processo di integrazione delle attività italiane e britanniche. Il rendimento del capitale investito (Roi), che al 30 giugno 2006 si attesta al 12,8%, si mantiene in linea con il valore al 30 giugno 2005 (+12,5%), mentre subisce una diminuzione di circa mezzo punto percentuale rispetto a quello al 31 dicembre 2005 (+13,4%), da attribuire alla crescita del capitale investito. Il Ros passa dal 10,9% al 10,0%. Ordini: pari a 2. 821 milioni di euro, in forte crescita rispetto ai 2. 420 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente (+17%). Portafoglio ordini: pari a 8. 661 milioni di euro, in crescita rispetto ai 7. 397 milioni al 31 dicembre 2005 (+17%). Tale incremento è da imputare, tra gli altri, agli ordini per la fornitura di 70 elicotteri Future Lynx alle Forze Armate britanniche, all’ordine Mcsp per l’aggiornamento degli elicotteri Eh101 Merlin Mk1 e a quello di 128 unità destinate al mercato civile (Aw139, A109, A119). Organico: 8. 807 unità, con un incremento rispetto alle 8. 531 unità del 31 dicembre 2005 (+3%). Elettronica per la Difesa Aziende: Selex Sensors and Airborne Systems, Selex Communications, Selex Sistemi Integrati, Selex Service Management, Elsag, Datamat. Valore della produzione: 1. 737 milioni di euro (+44%); Ebit 99 milioni (+22%) Valore della produzione: pari a 1. 737 milioni di euro con un incremento di 528 milioni rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (+44%), essenzialmente dovuto all’acquisizione delle attività britanniche nell’avionica e di Datamat. Risultato operativo (Ebit): pari a 99 milioni di euro in aumento rispetto agli 81 milioni dello stesso periodo 2005 (+22%). Tale crescita deriva, oltre che dall’apporto della componente britannica nell’avionica e di Datamat, dal miglioramento delle attività per sistemi di Comando e Controllo e riflette i primi benefici di riposizionamento strategico di Elsag. Il Ros passa dal 6,7% del 30 giugno 2005 al 5,7% essenzialmente per il consolidamento delle attività britanniche nell’avionica, la cui redditività è inferiore a quella media del settore. Tale effetto congiunturale verrà recuperato nei prossimi esercizi tramite la realizzazione di importanti sinergie derivanti dai progetti di integrazione e razionalizzazione del comparto avionico. Il Roi sale al 7,0% dal 6,4% dello stesso periodo dell’anno precedente. Ordini: pari a 1. 654 milioni di euro grazie a importanti acquisizioni per il sistema avionico Irst (Infrared Search and Track) della seconda tranche Eurofighter, per i sistemi di comando e controllo e comunicazione per le Fregate Fremm e per attività su sistemi e reti di comunicazione nel Regno Unito, in particolare per il programma Falcon del Ministero della Difesa britannico. La flessione rispetto al primo semestre 2005 è dovuta all’acquisizione a giugno 2005 da parte di Selex Sensors & Airborne Systems Ltd dell’ordine per la produzione del sistema Dass per tutti gli Eurofigther Typhoon della seconda tranche. Portafoglio ordini: pari a 7. 714 milioni di euro, in crescita rispetto ai 7. 337 milioni del 31 dicembre 2005 (+11%). Organico: 19. 588 unità con una flessione rispetto al 31 dicembre 2005 di 198 unità, dovuta essenzialmente alla cessione di alcune attività di Elsag e Datamat. Aeronautica Aziende: Alenia Aeronautica, Alenia Aeronavali, Alenia Aermacchi, Gie Atr, Alenia S. I. A. Valore della produzione: 968 milioni di euro (+3%); Ebit: 61 milioni (+24%) Valore della produzione: pari a 968 milioni di euro rispetto ai 944 milioni del primo semestre 2005, con un incremento di 24 milioni (+3%). Alla crescita concorrono le attività civili con l’incremento delle vendite e delle produzioni dell’Atr. In leggera flessione le produzioni militari di Alenia Aermacchi e di Alenia Aeronavali che risentono rispettivamente dello slittamento di alcuni ordini esteri e della ridotta attività sui velivoli dell’Aeronautica Militare italiana per revisione B707 Tanker e ispezioni su Breguet Atlantic. Risultato operativo (Ebit): in sensibile rialzo a 61 milioni di euro, contro i 49 milioni del primo semestre dell’esercizio precedente (+24%). Il Ros del settore è al 6,3% rispetto al 5,2% del 30 giugno 2005. Ordini: pari a 1. 171 milioni di euro rispetto ai 1. 066 milioni del primo semestre 2005 con una crescita di 105 milioni (+10%), dovuta al maggiore apporto del segmento civile ed in particolare alle aerostrutture (ordini per 29 velivoli Atr, 5 aerei da trasporto tattico C-27j, 10 velivoli Atr72 Asw per il pattugliamento marittimo e antisommergibile alla Marina Militare turca). Portafoglio ordini: pari a 7. 189 milioni di euro rispetto ai 6. 865 milioni di fine 2005 con un incremento di 324 milioni. Organico: 11. 594 unità con una crescita di 396 unità rispetto al 31 dicembre 2005. Spazio Aziende: Alcatel Alenia Space, Telespazio (*) Valore della produzione: 349 milioni di euro (-6%); Ebit: 16 milioni (-24%) * Si ricorda che i dati al 30 giugno 2005 sono relativi ale società Alenia Spazio e Telespazio, consolidate al 100%, mentre queli al 30 giugno 2006 si riferiscono ale due nuove joint venture (Alcatel Alenia Space S. A. S. E Telespazio Holding S. R. L), consolidate con il metodo proporzionale rispettivamente al 33% ed al 67%. Pertanto, i dati dell’esercizio in corso non risultano confrontabili con quelli del’esercizio precedente. Valore della produzione: pari a 349 milioni di euro, in leggera flessione rispetto ai 373 milioni dell’esercizio precedente, dovuta alla componente manifatturiera. Risultato operativo (Ebit): pari a 16 milioni di euro, in leggera riduzione rispetto ai 21 milioni al 30 giugno 2005, a causa essenzialmente di una maggiore incidenza del costo del lavoro, al netto delle sinergie produttive realizzate dalle nuove joint venture. Per quanto sopra, il Ros passa dal 5,6% del primo semestre 2005 al 4,6% al 30 giugno 2006. Il Roi sale al 9,4% rispetto all’8,4% del 2005. Ordini: superiori a quelli del corrispondente periodo del 2005 di circa 64 milioni di euro per maggiori acquisizioni nel segmento dei satelliti commerciali. Portafoglio ordini: pari a 1. 166 milioni di euro, con un incremento rispetto ai 1. 154 milioni del dicembre 2005. Organico: 3. 218 unità, con un incremento di 24 risorse rispetto alle 3. 194 registrate al 31 dicembre 2005. Sistemi di Difesa Aziende: Oto Melara, Wass, Mbda Valore della produzione: 512 milioni di euro (+9%); Ebit: 22 milioni (+10%) Valore della produzione: pari a 512 milioni di euro rispetto ai 469 milioni del primo semestre 2005 con un incremento di 43 milioni (+9%), principalmente per la crescita nei sistemi missilistici. Risultato operativo (Ebit): pari a 22 milioni di euro, con un miglioramento rispetto ai 20 milioni dell’analogo periodo 2005, dovuto essenzialmente ai maggiori volumi di attività, alla migliore redditività e al consolidamento della tedesca Lfk Gmbh nel comparto missilistico. Il Ros risulta in linea con quello del primo semestre 2005. Ordini: pari a 338 milioni di euro, sullo stesso livello di quelli dell’analogo periodo 2005. Particolarmente significativo è l’ordine finalizzato nel secondo trimestre dalla neo acquisita componente tedesca di Mbda, per il sistema missilistico anti-carro a lungo raggio di terza generazione Trigat. Portafoglio ordini: pari a 4. 087 milioni di euro rispetto ai 3. 869 milioni del 31 dicembre 2005 (+6%). Organico: 4. 304 unità con un incremento di 200 risorse rispetto al 31 dicembre 2005, essenzialmente per l’acquisizione della società Lfk Gmbh. Energia Aziende: Ansaldo Energia Valore della produzione: 426 milioni (+26%); Ebit: 18 milioni (+50%) Valore della produzione: pari a 426 milioni di euro, rispetto ai 338 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente (+26%). Il contributo di ciascuna area di business al valore della produzione è così distribuito: Impianti 331 milioni di euro (pari al 78%), Service 72 milioni di euro (pari al 17%), Nucleare 23 milioni di euro (pari al 5%). Risultato operativo (Ebit): pari a 18 milioni di euro rispetto ai 12 milioni dell’analogo periodo dell’anno precedente (+50%), per l’incremento dei volumi, nonostante i maggiori costi di ricerca e sviluppo assorbiti nel periodo. Il Ros risulta pari al 4,2% facendo registrare un miglioramento di 0,6 p. P. Rispetto al 30 giugno 2005. Ordini: pari a 676 milioni di euro rispetto ai 436 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente (+55%) e relativi per il 52% a impianti e componenti, per il 44% ad attività di service e per il 4% a lavorazioni nucleari. Tra gli ordini principali: un impianto a ciclo combinato da 800 Mw per la centrale di Rizziconi in provincia di Reggio Calabria per il Gruppo Egl e la progettazione e fornitura di una turbina a vapore per la centrale di Amercoeur in Belgio per il cliente Electrabel. Portafoglio ordini: pari a 2. 587 milioni di euro rispetto ai 2. 329 milioni al 31 dicembre 2005 (+11%). Organico: pari a 2. 550 unità rispetto alle 2. 529 risorse del 31 dicembre 2005. Trasporti Aziende: Ansaldo Sts * (Ansaldo Signal e Atsf), Ansaldobreda Valore della produzione: 689 milioni (+18%); Ebit: 27 milioni (n. M) * Finmeccanica S. P. A. Ha ceduto in data 24 febbraio 2006 alla società Ansaldo Sts S. P. A le partecipazioni in Ansaldo Trasporti - Sistemi Ferroviari S. P. A. (Sistemi) e Ansaldo Signal N. V. (Segnalamento) ed ha completato nel mese di aprile 2006 un’Offerta Pubblica di Vendita del 60% del capitale sociale di Ansaldo Sts. Dal 29 marzo 2006 le azioni dela società sono negoziate nel segmento Star del Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana. Valore della produzione: pari a 689 milioni di euro, rispetto ai 586 dello stesso periodo 2005 con un incremento di 103 milioni di euro (+18%), ascrivibile per 64 milioni alle maggiori attività sviluppate dal Segnalamento e per 30 milioni al miglioramento dell’andamento economico generale dei Veicoli rispetto al primo semestre 2005. Risultato operativo (Ebit): pari a 27 milioni di euro, con un incremento di 40 milioni rispetto al primo semestre 2005. In particolare, oltre all’andamento positivo dei Sistemi e del Segnalamento, si evidenzia il sensibile miglioramento dei Veicoli che, pur in presenza di una perdita operativa di 15 milioni di euro, mostrano una migliore performance economica rispetto al primo semestre 2005. Il Ros migliora di conseguenza, risultando pari al 3,9% rispetto al valore negativo di 2,2% registrato nel primo semestre del 2005. Ordini: pari a 1. 143 milioni di euro rispetto agli 836 milioni del primo semestre 2005, con un incremento di 307 milioni (+37%) grazie alle maggiori acquisizioni dei Sistemi e dei Veicoli. Portafoglio ordini: pari a 4. 401 milioni di euro rispetto ai 3. 956 milioni del 31 dicembre 2005 con una crescita di 445 milioni (+11%). Organico: 6. 525 unità rispetto alle 6. 321 unità del 31 dicembre 2005, con una crescita di 204 unità dovuta principalmente all’incremento degli organici del Segnalamento.
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Dati Azionari |
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1° semestre 2006 1° semestre 2005 Variazione % Yoy |
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Media dele azioni durante il periodo (in migliaia) |
423. 635 |
421. 706 |
0,5% |
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Risultato netto incluse discontinued operations (€mil. ) |
563 |
101 |
458,3% |
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Risultato dele continuing operations (€mil. ) |
564 |
101 |
458,6% |
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Basic Eps (Euro) |
1,330 |
0,239 |
455,9% |
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Basic Eps dele continuing operations (Euro) |
1,331 |
0,239 |
456,2% |
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Media dele azioni diluted durante il periodo |
425. 625 |
425. 699 |
- |
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Risultato rettificato (€mil. ) |
563 |
101 |
458,3% |
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Risultato rettificato dele continuing operations (€mil. ) |
564 |
101 |
458,7% |
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Diluted Eps (Euro) |
1,324 |
0,237 |
458,4% |
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Diluted Eps dele continuing operations (Euro) |
1,324 |
0,237 |
458,8% |
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| L’ earning per share (Eps) è calcolato: dividendo il risultato netto per il numero di azioni ordinarie medio nel periodo di riferimento, al netto delle azioni proprie (basic Eps); dividendo il risultato netto, rettificato per tenere conto degli interessi passivi sulle obbligazioni convertibili, per il numero medio delle azioni ordinarie e di quelle potenzialmente derivanti dalla conversione delle obbligazioni convertibili e dall’esercizio dei diritti di opzione per piani di stockoption, al netto delle azioni proprie (diluted Eps). . |
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ARVEDI E SIEMENS COSTRUIRANNO A CREMONA IL PRIMO IMPIANTO AL MONDO PER LA PRODUZIONE IN CONTINUO DI ROTOLI DI ACCIAIO IN SPESSORI SOTTILI |
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Milano, 13 settembre 2006 - L´acciaieria Arvedi S. P. A. Costruirà Arvedi Esp – Endless Strip Production - il primo impianto al mondo in grado di produrre direttamente rotoli (coils) laminati a caldo in continuo (endless) partendo dall´acciaio liquido. L´aver combinato differenti fasi di lavorazione, sino ad ora necessariamente separate, in un unico processo di produzione diretto e continuo consentirà di ottenere rotoli di acciaio di alta qualità e spessori particolarmente sottili potendo contare inoltre su una significativa riduzione dei costi di produzione. Il partner di Arvedi per la costruzione di una linea basata su questo processo produttivo, unico al mondo, è la Siemens, attraverso Siemens Vai, divisione del Gruppo Siemens Industrial Solutions and Services (I&s), che fornirà i macchinari, gli impianti elettrici e l´automazione per il nuovo impianto. I due partners hanno pariteticamente costituito una società in joint venture, denominata Cremona Engineering srl con sede a Cremona, che sarà responsabile per lo sviluppo e la progettazione del nuovo impianto e che si occuperà in futuro delle vendite di tale tecnologia in tutto il mondo. Entrambi i partners provvederanno a dotare la società di tecnici qualificati per fornire l´ingegneria, l´assistenza all´avviamento e la formazione del personale degli acquirenti della nuova tipologia di impianti. È previsto che il primo esemplare del nuovo impianto Arvedi Esp inizierà a produrre a Cremona a partire dal 2008. Arvedi ha sviluppato il-nuovo processo in continuo denominato Arvedi Esp – Endless Strip Production, a partire dagli ottimi risultati economici e industriali ottenuti nella gestione dell´impianto di Cremona che utilizza la tecnologia Isp (In-line Strip Production). Il nuovo impianto Arvedi Esp con una sola linea di colata sarà in grado di produrre oltre 2 milioni di tonnellate all´anno di acciaio laminato a caldo e rappresenterà l´impianto di riferimento per le vendite future. Il rotolo laminato a caldo sarà prodotto in una vasta gamma di qualità di acciai e fino a spessori ultrasottili per cui non sarà più necessaria, per diversi tipi di applicazioni, la successiva fase di laminazione a freddo a cui ricorrono gli impianti convenzionali. Di conseguenza si avrà un notevole risparmio nei costi di investimento e di produzione, oltre che una notevole riduzione del fabbisogno energetico e una migliorata compatibilità ambientale. Nei prossimi anni l´investimento totale previsto presso lo stabilimento di Cremona per l´aumento della capacità produttiva ammonterà a circa 300 milioni di Euro. Arvedi Esp rappresenta un´importante svolta per la fabbricazione di coils a caldo di qualità in spessori sottili in termini economici ed industriali. La tecnologia Arvedi Esp ed i relativi brevetti, fanno parte del più ampio complesso definito come tecnologia Arvedi Ast – Arvedi Steel Technology - che incorpora anche Isp ed altri processi produttivi, coperti da oltre 20 brevetti estesi ai principali paesi industrializzati per la piena protezione dei diritti di proprietà industriale. Le parti hanno concordato di non rivelare i dettagli finanziari dell´operazione di joint venture. "Dopo anni di intenso lavoro, di esperienze positive e di ricerche condotte sul/ ´impianto Isp di Cremona che ha prodotto oltre ,10 milioni di tonnellate di acciaio - sottolinea Giovanni Arvedi, Presidente del Gruppo Arvedi - siamo pronti a passare alla tecnologia Arvedi Esp, un processo interamente continuo che rivoluzionerà la produzione di coil laminati a caldo. L´impianto Arvedi Esp di Cremona sarà il master plant di riferimento per produrre acciai in grandi quantità di elevato valore aggiunto con un veloce ritorno economico. " "Con l´utilizzo di questa nuova tecnologia il sogno di tutti i produttori di acciaio diventerà realtà – afferma Joergen Ole Haslestad, Presidente di Siemens I&s - a proposito dello sviluppo di questo progetto. Attraverso questo processo unico ed integrato che collega l´impianto di colata continua a quello di laminazione si potranno ottenere cospicui vantaggi economici. Per Siemens la nuova joint venture al fianco di Arvedi , partner dalla comprovata esperienza sia nel campo dell ´innovazione che in quello di processo, come dimostrato dalla linea Isp in funzione a Cremona dal 1992, è fondamentale per la diffusione di questa tecnologia ed è un ulteriore passo in avanti verso lo sviluppo di soluzioni innovative per rafforzare la competitività sul mercato mondiale dell´industria siderurgica ". Arvedi Esp, caratterizzata da una linea endless (continua) di colata e di laminazione a caldo e da una configurazione altamente compatta (lunga circa 190 metri) permetterà di ottenere un nastro di acciaio laminato a caldo molto sottile che può raggiungere anche spessori inferiori a 1. 0 millimetro. Grazie a queste caratteristiche uniche, alla configurazione dell´impianto e ai parametri produttivi, la linea Arvedi Esp è in grado di produrre una vasta gamma di acciai (ad esempio: gli acciai altoresistenziali – Hsla – e quelli polifasici) a bassi costi operativi e con un mix di prodotti ad alto valore aggiunto che possiedono proprietà meccaniche addirittura superiori a quelle di analoghi prodotti ottenuti da impianti di colata e di laminazione a caldo di tipo convenzionale. Tali caratteristiche qualitative e di valore favoriranno un ritorno veloce dell´investimento. Acciaieria Arvedi, in funzione dal 1992, è il primo mini-mill in Europa, ed il secondo al mondo, per la fabbricazione di laminati piani in acciaio al carbonio e rappresenta un nuovo sistema di produrre acciaio con minori costi energetici ed un´aumentata compatibilità con l´ambiente rispetto ad impianti convenzionali. Nel 2006 la produzione sarà di circa 1,15 milioni di ton. Di acciaio per oltre 600 milioni di euro di ricavi. Il processo produttivo basato sulla tecnologia Isp (Inline Strip Production), precursore del processo Arvedi Esp, consente la trasformazione dell´acciaio liquido proveniente dall´acciaieria in coils a caldo ultrasottili di qualità a costi competitivi in un unico ciclo estremamente compatto ed altamente flessibile. I prodotti Isp possiedono alcune caratteristiche di eccellenza, quali la possibilità di raggiungere dimensioni di assoluta precisione e la certezza di avere una superficie di ottima qualità, tali da renderli in grado di sostituire per molte applicazioni i prodotti laminati a freddo. . |
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BENI STABILI SPA, SEMESTRALE CONSOLIDATA 2006; REDDITO OPERATIVO € 81.634 MIGLIAIA -42% RISPETTO AL 2005 PARI A € 141.870 MIGLIAIA RISULTATO ANTE IMPOSTE € 51.663 MIGLIAIA – 42% RISPETTO AL 2005 PARI A € 88.498 MIGLIAIA RISULTATO NETTO DI GRUPPO € 28.927 MIGLIAIA - 43% RISPETTO AL 2005 PARI A € 50.304 MIGLIAIA |
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Roma 13 settembre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Beni Stabili Spa, riunitosi ieri sotto la presidenza del Dott. Leonardo Del Vecchio, ha approvato la relazione semestrale consolidata 2006. Il risultato netto di gruppo del primo semestre 2006 è stato pari a 28. 927 migliaia di euro a fronte del risultato conseguito nel primo semestre 2005 pari a 50. 304 migliaia di euro. Tale variazione è dovuta essenzialmente ad un decremento del reddito operativo che passa da 141. 870 migliaia di euro al 30 giugno 2005 a € 81. 634 migliaia di euro al 30 giugno 2006 per effetto di minori volumi di vendita di immobili. I due semestri non sono comparabili in quanto nel corso del primo semestre 2005 Beni Stabili ha ceduto l’intero portafoglio trading di Milano Zerotre e tale vendita ha inciso per più del 46% circa sul reddito operativo dei primi 6 mesi. Il decremento del reddito operativo è parzialmente compensato da un miglioramento di proventi/oneri finanziari che passano da 53. 372 migliaia di euro nel primo semestre 2005 a 29. 971 migliaia di euro al 30 giugno 2006. Tale variazione è connessa principalmente all’operazione di ristrutturazione del prestito obbligazionario relativo al portafoglio Imser 60 srl perfezionatosi nel giugno 2006. A livello patrimoniale il valore complessivo del portafoglio immobiliare risulta pari a € 3. 224. 106 migliaia di euro di cui il 90% rappresentato dal portafoglio investment e il restante 10% dal portafoglio Trading. La Posizione finanziaria netta passa a 1. 629. 054 migliaia di euro da € 1. 351. 349 migliaia di euro al 31 dicembre 2005. La variazione è imputabile alla riduzione delle disponibilità liquide verificatasi nel semestre. Il rapporto tra posizione finanziaria netta e patrimonio netto del Gruppo è aumentata da 0,86 del 31 dicembre 2005 a 1,02 al 30 giugno 2006, mentre il rapporto tra posizione finanziaria netta ed immobili di proprietà del gruppo aumenta dal 41,9% al 50,5% nel periodo considerato. Tutti i dati economico patrimoniali esposti non sono comprensivi dell’acquisizione del portafoglio ex Fondo Comit avvenuta il 13 luglio scorso. Il Consiglio di Amministrazione ha infine esaminato gli effetti economico-patrimoniali che si verranno a determinare, nell’anno in corso, nel Bilancio di Gruppo Beni Stabili a seguito dell’introduzione del Dlg 223/06,ritenendoli nel complesso non significativi. Eventuali riflessi negativi sul mercato potranno essere meglio valutati in un arco temporale di medio periodo. . |
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GABETTI PROPERTY SOLUTIONS S.P.A. SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2006: RISULTATO NETTO DI GRUPPO NEGATIVO PER 3,4 MILIONI DI EURO IN LINEA CON LE PREVISIONI |
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Milano, 13 settembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Gabetti Property Solutions Spa, riunitosi ieri sotto la presidenza di Elio Gabetti, ha approvato la Relazione Semestrale al 30 giugno 2006. I risultati del primo semestre sono in linea con quanto previsto nel piano strategico industriale 2006-2008 e risentono dei significativi investimenti per la sua implementazione e attuazione. I ricavi totali hanno registrato una crescita superiore al 10%, passando dai 35 milioni di euro del 2005 ai 38,6 milioni di euro del primo semestre 2006. Variazioni positive sono state registrate nell’attività d’intermediazione immobiliare, con ricavi pari a 28 milioni di euro, e nell’attività di consulenza e gestione immobiliare, che comincia a beneficiare dell’integrazione del Gruppo Abaco Team, acquisito lo scorso mese di maggio. Al 30 giugno 2006, il Gruppo ha riportato una perdita consolidata, al netto delle imposte, pari a 3,4 milioni di euro, contro un utile netto consolidato di 360 mila euro al 30 giugno 2005. Il margine operativo lordo di Gruppo risulta negativo per 1 milione di euro (positivo per 4,5 milioni di euro al 30 giugno 2005); quest’ultimo dato risente degli accresciuti costi della Capogruppo (da 3,4 milioni di euro del primo semestre 2005 a 6,4 milioni di euro del primo semestre 2006) e dei maggiori costi e spese operative dell’attività di servizi (da 29,3 milioni di euro del primo semestre 2005 a 34,1 milioni di euro del primo semestre 2006), legati ai rilevanti investimenti effettuati, come previsto nel piano strategico industriale. “Il primo semestre 2006” ha commentato il Presidente di Gabetti Property Solutions S. P. A. Elio Gabetti “ha avuto una rilevanza cruciale per il nostro Gruppo. L’implementazione e la presentazione del piano industriale, il rinnovo della brand identity, l’acquisizione del Gruppo Abaco Team e l’avvio di Gabetti Finance, iniziativa del tutto originale nel nostro mercato, sono state mosse strategiche fondamentali per l’evoluzione della nostra società, che impatteranno positivamente sulla redditività futura del Gruppo”. “Siamo ottimisti sulle prospettive future della società” ha sottolineato Maurizio Monteverdi, Amministratore Delegato di Gabetti Property Solutions S. P. A. “I risultati del primo semestre 2006 sono in linea con quanto previsto nel piano strategico triennale. Questo ci induce a pensare che gli obiettivi saranno raggiunti nel rispetto della tempistica programmata”. Nel dettaglio, questo l’andamento nel primo semestre 2006. 1) Attività di servizi L’attività di servizi, core business del Gruppo, che comprende l’intermediazione immobiliare, il franchising, la segnalazione di prodotti finanziari e la consulenza e gestione immobiliare, ha riportato al 30 giugno 2006, un margine operativo lordo di 4,5 milioni di euro (5,7 milioni di euro nel 2005), con ricavi complessivi pari a 38,6 milioni di euro (+10% rispetto ai 35 milioni di euro del primo semestre 2005). A) Intermediazione immobiliare La rete diretta composta al 30 giugno 2006 da 147 agenzie (142 al 30 giugno 2005), ha generato nel periodo ricavi per 28 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. B) Franchising Nel primo semestre 2006 è proseguito il programma di sviluppo della rete di vendita attraverso il franchising, con l’obiettivo primario di rendere operativi i punti vendita previsti nelle zone contrattuali già affiliate negli esercizi precedenti. Si è proceduto quindi ad una accelerazione delle aperture e ad una cernita dei contratti in itinere nella scelta di mantenere in essere soltanto quelli rispondenti ai criteri di qualità definiti nel piano. Al 30 giugno 2006 risultano operative sul territorio 595 agenzie, con una crescita di 42 agenzie operative rispetto al 30 giugno 2005 (553 agenzie operative). Le zone contrattuali al 30 giugno 2006 risultano 668 rispetto a 672 zone presenti al 30 giugno 2005. I ricavi derivanti dai corrispettivi per affiliazione, royalties e contributi assicurativi, sono stati pari a 3,5 milioni di euro. C) Segnalazione di prodotti finanziari I ricavi complessivi del primo semestre 2006 derivanti dall’attività di mediazione di mutui erogati da Banca Woolwich e dal Gruppo Monte dei Paschi di Siena, dei prodotti assicurativi e finanziari collegati, nonché delle operazioni di leasing intermediate nel settore “corporate” sono stati pari a 3,6 milioni di euro (4 milioni nello stesso periodo dell’esercizio precedente). Il volume dei mutui intermediati nel primo semestre 2006 è risultato pari a 145 milioni di euro (151 milioni di euro al 30 giugno 2005). D) Consulenza e gestione immobiliare L’attività di consulenza e gestione immobiliare ha realizzato nel primo semestre 2006 ricavi per 2,7 milioni di euro, in crescita del 97% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (1,4 milioni di euro). Tale risultato è stato ottenuto prevalentemente grazie alla gestione di portafogli immobiliari oggetto di operazioni di co-investmento immobiliare, oltreché dall’attività prodotta dal Gruppo Abaco Team, acquisito nella seconda metà del maggio 2006. E) Costi e spese operative Al 30 giugno 2006 ammontano ad Euro 34. 093 mila e si incrementano di Euro 4. 839 mila rispetto ad Euro 29. 254 mila relativi allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Tale significativo incremento è dovuto per Euro 1. 721 mila ad investimenti non ripetitivi sostenuti per l’attuazione del piano strategico industriale e per Euro 1. 400 mila a costi relativi al Gruppo Abaco Team di recente acquisizione. Pertanto l’incremento di costi e spese operative rispetto al primo semestre 2005 è stato pari ad Euro 1. 718 mila (+5,9%). 2) Attività di investimento e trading immobiliare L’attività di investimento e trading immobiliare ha prodotto un margine operativo lordo al 30 giugno 2006 pari a 268 mila euro, inferiore dell’ 83% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a seguito di minori vendite di immobili. Nel semestre, l’importo delle vendite è stato pari a 4,7 milioni di euro. 3) Attività finanziaria Nel primo semestre 2006, l’attività finanziaria ha generato un margine operativo lordo pari a 652 mila euro, in crescita dell’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (586 mila euro). Il montante a scadere al 30 giugno 2006 risulta pari a 6,7 milioni di euro, di cui 5,5 milioni di euro per quota capitale (11,9 milioni di euro, di cui 9,6 per quota capitale al 30 giugno 2005). 4) Costi della capogruppo Al 30 giugno 2006 i costi della capogruppo sono pari ad Euro 6. 403 mila e s’incrementano di Euro 3. 016 mila rispetto ad Euro 3. 387 mila relativi allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Tale significativo incremento è dovuto ad investimenti non ripetitivi sostenuti per l’attuazione del piano strategico industriale per Euro 1. 087 mila e per Euro 331 mila a spese di pubblicità che nel 2005 erano a carico dell’attività di servizi. L’aumento dei costi operativi della capogruppo rispetto al 2005 è stato pertanto pari ad Euro 1. 598 mila (+47%), principalmente dovuto all’incremento dei costi del personale per Euro 762 mila, in ragione del maggior numero del personale dipendente in forza e per Euro 334 mila a seguito di maggiori emolumenti per amministratori. 5) Struttura patrimoniale e finanziaria Il patrimonio netto del Gruppo al 30 giugno 2006 (comprensivo del risultato netto semestrale) ammonta a 33,4 milioni di euro, oltre a 779 mila euro di capitale e riserve di terzi. Rispetto al 31 dicembre 2005, il patrimonio netto di Gruppo si riduce di 5,3 milioni di euro, tenuto conto della perdita realizzata nel semestre e considerando dividendi distribuiti nello scorso mese di maggio per 2,2 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo al 30 giugno 2006, pari a 66,8 milioni di euro (25,3 milioni di euro a medio lungo termine), è cresciuto di 45,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2005 per i numerosi investimenti effettuati nel periodo, legati in particolare alle acquisizioni del semestre (65% Gruppo Abaco Team, 65% Gabetti Finance S. R. L. E partecipazioni in società veicolo di co-investment). 6) Evoluzione prevedibile della gestione Le attività contemplate nel piano industriale sono in pieno svolgimento e tutti gli investimenti previsti sono stati effettuati nel rispetto dei costi e delle tempistiche programmati. Si confermano, pertanto, le previsioni per un Ebitda a livello consolidato di 1,5 milioni di euro, rispetto ai 7,1 milioni di euro del 2005 (esclusa l’attività di trading non ricorrente). Le novità introdotte lo scorso mese di luglio in materia di fiscalità immobiliare dal D. L. 223/2006, successivamente modificato, hanno prodotto una generalizzata sospensione delle trattative di compravendita immobiliare, con un conseguente slittamento della conclusione delle stesse. Questa situazione, che potrà prevedibilmente produrre una riduzione del risultato anche nel terzo trimestre, potrà essere tuttavia recuperata nell’ultima parte dell’esercizio. . . |
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SEMESTRALE IPI UTILE: 3 MILIONI DI EURO INDEBITAMENTO RIDOTTO DI 78 MILIONI DI EURO AL VIA: IL PIANO DI RISTRUTTURAZIONE SOCIETARIA ED IL LANCIO DELLA RETE DI AGENZIE DIRETTE A MILANO: START-UP PER L’INIZIATIVA DI PORTA VITTORIA |
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Torino, 13 settembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione della Ipi S. P. A. Ha approvato ieri la relazione al 30 giugno 2006.
Gruppo Ipi Consolidato (dati riclassificati Ias) |
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, |
(€/1000) |
30. 06. 06 |
30. 06. 05 |
31. 12. 05 |
Ricavi E Proventi Operativi |
23. 605 |
181. 841 |
308. 271 |
Ebitda |
6. 719 |
4. 748 |
31. 968 |
Ebit (Risultato Operativo) |
5. 025 |
18. 013 |
58. 066 |
Ebt |
2. 467 |
14. 238 |
40. 895 |
Risultato Netto |
2. 942 |
13. 118 |
41. 355 |
(Utile) / perdita di terzi |
(22) |
- |
(301) |
Risultato Netto Di Gruppo |
2. 920 |
13. 118 |
41. 054 |
Capitale Investito Netto (Cin) |
494. 326 |
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592. 767 |
Patrimonio Netto (Pn) |
192. 875 |
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213. 228 |
Posizione Finanziaria Netta (Pfn) |
(301. 451) |
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(379. 540) | La situazione economica consolidata al 30 giugno 2006 evidenzia un risultato operativo di 5 milioni di euro che si confronta con 18,0 milioni di euro del primo semestre 2005, che comprendeva plusvalenze realizzate sulla vendita di partecipazioni per 14,6 milioni di euro. L’utile netto è pari a circa 3 milioni di euro. Complessivamente i Ricavi e Proventi Operativi ammontano a 23,6 milioni di euro e comprendono: ricavi per vendite di immobili per 3,2 milioni di euro; ricavi per prestazioni di servizi e alberghiere per 12 milioni di euro; ricavi fitti attivi e recuperi spese per 6,4 milioni di euro; altri ricavi e proventi per 2 milioni di euro. La Posizione Finanziaria netta espone un indebitamento di 301,5 milioni di euro, contro 379,5 milioni di euro al 31 dicembre 2005. La riduzione è dovuta sostanzialmente alla minore esposizione creditizia che ha permesso di rientrare su alcune linee di credito, tra cui Bpi per 77,5 mio/euro. Per quanto attiene Ipi S. P. A. , il primo semestre 2006 evidenzia Ricavi e Proventi operativi pari a 6,4 milioni di euro, contro 163 milioni di euro relativi allo stesso periodo dello scorso anno, di cui 154 milioni riferiti alle vendite di immobili. Il risultato netto è pari a 11,8 milioni di euro, contro 17,9 al 30 giugno 2005, di cui 16,8 mio/euro originati da plusvalenze realizzate sulla vendita di partecipazioni. I principali fatti gestionali che hanno caratterizzato il periodo, hanno riguardato principalmente: Riorganizzazione societaria Conferimento dei rami di azienda del Business Center Lingotto ( Uffici, Bolla ed Eliporto) nella newco dedicata Lingotto 2000 Srl; l’operazione è essenzialmente finalizzata a massimizzare la valorizzazione degli asset; - Conferimento del ramo di azienda relativo all’attività di Property, Facility Management e Advisory a Ipi Servizi Srl, operativo dal primo luglio. L’obiettivo dell’iniziativa riguarda la costituzione di un polo di servizi fortemente rivolto al mercato per la gestione e l’advisory dei patrimoni immobiliari di Clienti istituzionali, privati e di Fondi Immobiliari. Si precisa che i conferimenti sopra descritti non hanno generato alcuna plusvalenza nel semestre. Sviluppo Rete agenzie dirette - con l’apertura nel mese di luglio della nuova agenzia di Genova, Ipi rende operativo il progetto di implementazione dell’Intermediazione immobiliare. All’attività tipica di intermediazione sarà affiancato un servizio innovativo per il mercato retail, che porta la gestione dei patrimoni immobiliari di Clientela Corporate “su strada”, offrendo la gamma completa dei servizi immobiliari quali: Gestione, Valutazioni, Facility, Due Diligence, Contrattualistica e consulenza di Asset Management. Attività di ricerca ed individuazione di nuovi siti sono in corso e focalizzate sulle città di Torino, Milano, Verona, Bologna, Firenze, Roma e Bari. Le nuove agenzie, contraddistinte dal nuovo marchio Ipi Re, saranno collocate su strada e si presenteranno con una nuova visibilità grazie ad un Corporate Identity System completamente rinnovato ed orientato al concetto di Family Feeling Sviluppo Iniziativa Porta Vittoria - Start-up significativo per l’iniziativa. Nel corso del semestre si è provveduto a conferire gli incarichi a primarie società del settore relativamente alle opere di scavo e di urbanizzazione primaria dell’area e a finalizzare le trattative condotte per l’affidamento delle opere di appalto dell’intera iniziativa. Il Programma Integrato di Intervento approvato, relativo alla riqualificazione urbana delle aree dello scalo dismesso di Porta Vittoria, interessa una superficie territoriale di oltre 150. 000 mq e prevede la realizzazione di un complesso multifunzionale (alberghiero/ricettivo, residenziale, commerciale) e della B. E. I. C. (Biblioteca Europea di Informazione e Cultura) che rappresenta il più importante sito culturale in progetto di tutta Europa. L’iniziativa si sviluppa per oltre 55. 000 mq costruiti fuori terra e 77. 000 mq interrati, tra superfici a parcheggio pubblico/privato ed impianti, e prevede la collocazione di un edificio a destinazione residenziale e dell’albergo come testata dell’intero complesso verso il parco Marinai d’Italia; tale affaccio è rafforzato da un secondo blocco più arretrato con destinazione mista che include il commerciale, il terziario e residenziale. L’iniziativa è al momento interamente auto finanziata. Per quanto concerne l’andamento della gestione dell’intero esercizio, in assenza di operazioni straordinarie, si prevedono risultati positivi in linea con quanto consuntivato nel primo semestre 2006. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato il Codice etico del Gruppo Ipi che sarà oggetto di specifica delibera anche da parte dei Consigli di Amministrazione delle Società Controllate . . . |
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COMPAGNIA IMMOBILIARE AZIONARIA (CIA) SEMESTRALE 2006: RICAVI A 1,4 MILIONI DI EURO (+37,2%) MARGINE OPERATIVO LORDO A 0,7 MILIONI DI EURO (+27%) RISULTATO NETTO A 0,022 MILIONI DI EURO (-0,04 MILIONI NEL I° SEMESTRE 2005) |
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Milano, 13 settembre 2006 - Si è riunito ieri il Consiglio di Amministrazione della Compagnia immobiliare azionaria (Cia) per esaminare i risultati del primo semestre 2006. Risultati del periodo - I Ricavi totali, generati dalla gestione del patrimonio immobiliare, sono stati pari a 1,4 milioni di euro, in crescita del 37,2% rispetto allo stesso periodo del 2005 (1 milione di euro). Il Margine operativo lodo (Ebitda) è risultato pari a 0,7 milioni di euro, in aumento del 27% rispetto al 2005. Il Risultato Operativo (Ebit) è cresciuto rispetto all’anno precedente (+25,1%), passando da 0,4 a 0,5 milioni di euro. L’utile ante imposte è ammontato a 0,085 milioni di euro (+409% rispetto al 2005); l’utile netto della società, dopo le imposte per 0,063 milioni, è stato pari a 0,02 milioni di euro, rispetto alla perdita (-0,04 milioni di euro) registrata al termine dei primi sei mesi del 2005. La posizione finanziaria netta è passata da un indebitamento a lungo termine di 14,8 a 14,4 milioni di euro. Andamento della gestione - Il primo semestre del 2006 ha rappresentato un momento di consolidamento delle iniziative poste in essere nel corso del 2005. In particolare: • per quanto riguarda gli investimenti effettuati in Sicilia, la società ha portato avanti con risultati positivi le pratiche contributive Ue per sostenere i piani di investimento per la costruzione di impianti vitivinicoli e cantine, strutture alberghiere di lusso e campi da golf; • è andata a regime la locazione dell’immobile di nuovissima costruzione in via Gian Galeazzo 29 (oltre 3000 metri quadri su più livelli ricavati da una vecchia autorimessa), locato a Class Editori; Evoluzione prevedibile della gestione - Nonostante il mutato trattamento fiscale deciso dal nuovo governo, che penalizza tutte le società immobiliari, l’attesa è per la chiusura dell’esercizio in utile. . . |
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PERMASTEELISA SPA, IL I SEMESTRE 2006 CONFERMA IL RECUPERO DELLA REDDITIVITA’ E L’INVERSIONE DEL TREND NEGATIVO REGISTRATO NEL 2005 |
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Milano, 13 settembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Permasteelisa Spa, riunitosi ieri sotto la presidenza di Davide Croff, ha approvato la Relazione Semestrale al 30 giugno 2006. Il primo semestre 2006 ha rappresentato un periodo nel quale è continuata l’azione di riorganizzazione e di recupero della redditività tempestivamente avviata negli ultimi mesi del 2005. Nei risultati in esame è infatti evidente l’inversione del trend negativo che ha caratterizzato il Ii semestre del 2005. In particolare, il valore della produzione è migliorato rispetto, sia allo stesso periodo del 2005 (+ 13,1%), sia al secondo semestre dello stesso anno (+1,9%). Si segnala inoltre l’incremento del valore relativo agli ordini acquisiti (+1,3% rispetto al I semestre 05 e +67,3% rispetto al Ii semestre 05) che è sostanzialmente da ricondurre a un maggior valore medio di ciascun contratto, fattore che evidenzia il ritorno dei grandi progetti di elevato contenuto tecnico e una ripresa nelle più importanti aree metropolitane (Londra e New York), che da sempre hanno rappresentato la storia di successi del Gruppo Permasteelisa. Tale trend ha registrato una significativa accelerazione anche nei mesi successivi al primo semestre 2006. Il valore dell’ordinato ad agosto 2006 è infatti pari a 719 milioni di euro in crescita del 6,7% rispetto allo stesso periodo 2005. Dal punto di vista della redditività, l’Ebit, calcolato prima dei costi non ricorrenti, si è attestato all’1,6% del valore della produzione (8,7 mln €), sostanzialmente in linea con il risultato del primo semestre 2005, ma con una decisa inversione di tendenza rispetto alla perdita realizzata nel secondo semestre 2005 (-22 mln €). Il semestre, penalizzato da costi non ricorrenti relativi alla riorganizzazione in atto (2,7 mln €), si è chiuso con un risultato netto negativo per 0,9 milioni di euro (+2,7 mln nel I semestre 05) in deciso miglioramento rispetto al Ii semestre 2005 (-28,9 mln €). A commento dei risultati, Davide Croff, Presidente di Permasteelisa ha dichiarato: “Pur essendo la redditività del semestre ancora penalizzata dalle criticità emerse nella seconda parte dello scorso anno, siamo chiaramente di fronte a un’inversione di tendenza rispetto al 2005 che ha rappresentato uno degli anni più difficili della storia del Gruppo. Stiamo lavorando affinché il 2006 sia l’anno di transizione che ci permetterà di tornare progressivamente agli storici livelli di redditività. Abbiamo avviato una profonda riorganizzazione dei principali comparti dell´azienda, la revisione dei meccanismi di governance, la messa a punto di nuovi meccanismi di controllo e governo dei rischi; il progressivo dispiegarsi degli effetti di tali azioni e i primi risultati sinora raggiunti ci inducono a guardare con fiducia ai prossimi mesi durante i quali prevediamo di veder crescere ulteriormente il livello di redditività operativa e di migliorare il portafoglio ordini sia in termini assoluti che di qualità dei singoli lavori”. Infine si evidenzia che la struttura del Gruppo si presenta solida patrimonialmente ed equilibrata finanziariamente: il Patrimonio netto ammonta a € 184 milioni mentre l’indebitamento finanziario netto del Gruppo ammonta a € 88,2 milioni, stabile rispetto agli € 87,7 milioni al 31. 3. 2006. La Capogruppo Permasteelisa Spa, ha chiuso il I semestre 06 con un valore della produzione pari a Euro 50,1 milioni (39,2 mln nel I sem 05) e un risultato netto negativo per Euro 2,1 milioni (- 0,7 mln nel I sem 05), interamente riconducibile ai costi di riorganizzazione non ricorrenti. Riorganizzazione del Gruppo e piano industriale - Come già annunciato in precedenza, il management ha in gran parte completato la riorganizzazione del Gruppo, che ha comportato la revisione dei meccanismi di governance dell’intera struttura, modificando e attribuendo nuove responsabilità operative. Parallelamente, il Gruppo sta mettendo a punto un piano industriale triennale, con il duplice obiettivo di: a) sfruttare tutte le potenzialità inespresse presenti nelle singole aree geografiche dove opera e b) tracciare le linee guida per lo sviluppo a medio termine dell’attività. . |
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IMPREGILO S.P.A SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2006: RISULTATI ECONOMICI POSITIVI FRUTTO DEL PROCESSO DI RISTRUTTURAZIONE E RILANCIO DEL GRUPPO INTRAPRESO CON SUCCESSO NELLA SECONDA META’ DEL 2005 UTILE NETTO CONSOLIDATO DI 168,8 MILIONI DI EURO (CONTRO UNA PERDITA NETTA DI 328,5 MILIONI DI EURO NEL PRIMO SEMESTRE 2005). |
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Sesto San Giovanni, 13 settembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Impregilo S. P. A ha approvato ieri, sotto la presidenza del dott. Cesare Romiti, la Relazione Semestrale al 30 giugno 2006. Il primo semestre dell’esercizio 2006 si chiude per il Gruppo Impregilo con un significativo risultato economico positivo, sia a livello operativo che a livello netto, frutto del processo di ristrutturazione e rilancio del Gruppo intrapreso con successo nella seconda metà del 2005. A questi risultati hanno contribuito la redditività delle attività industriali del Gruppo, il positivo risultato finanziario della gestione delle partecipazioni, le plusvalenze derivanti dall’avanzamento del piano di dismissioni, nonché la drastica riduzione delle perdite correnti relative alla gestione dei servizi di smaltimento dei rifiuti solidi urbani in Campania (Progetti Rsu Campania) a seguito della risoluzione ope legis dei relativi contratti. Nell’esame che segue dell’andamento economico del Gruppo, va tenuto presente che, a partire dal primo semestre 2006, in accordo con le previsioni del principio contabile internazionale Ifrs 5, le attività del Gruppo relative ai progetti Rsu Campania sono state classificate come “attività non correnti destinate alla vendita”. In applicazione di tale principio, pertanto, i risultati del I semestre 2005 sono stati ripresentati secondo le medesime ipotesi. Il primo semestre 2006 si chiude per il Gruppo con ricavi pari a 1. 197,0 milioni di euro, in crescita del 5,2% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (1. 137,8 milioni di euro). Il risultato operativo (Ebit) ammonta a livello di Gruppo a 69,6 milioni di euro, contro un risultato negativo (168,4 milioni di euro) riscontrato nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente, con una incidenza sui ricavi (Return On Sales) pari al 5,8%. Tali risultati sono la conseguenza di una sempre maggiore attenzione alla redditività dei progetti in corso e al contenimento delle spese fisse e di struttura. La gestione finanziaria ha contribuito anch’essa al miglioramento del risultato economico del semestre per un ammontare pari a 23,4 milioni di euro (negativo per 52,7 milioni di euro al 30 giugno 2005), grazie ad una serie di eventi, alcuni dei quali di natura non ricorrente. Tra quelli che hanno avuto effetti positivi sui risultati del Gruppo, si segnalano: il contenimento degli oneri finanziari, conseguente alla riduzione dell’indebitamento che ha visto il primo semestre chiudersi con 19 milioni di oneri in meno rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio 2005; la riduzione delle spese e commissioni sia bancarie che sulle garanzie ottenute dal Gruppo rispetto al primo semestre 2005 per circa 9 milioni di euro; la ristrutturazione del debito della controllata argentina Caminos De Las Sierras S. A. , con contestuale remissione di una quota capitale pari a 28,5 milioni di euro, integralmente accreditata ai proventi finanziari del periodo; il risultato positivo delle partecipazioni collegate, di pertinenza prevalente al settore Concessioni, che hanno consentito di realizzare proventi finanziari per complessivi 21,6 milioni di euro. Ai risultati economici del Gruppo hanno inoltre contribuito le attività destinate alla vendita, tra le quali, in particolare, si evidenzia la plusvalenza pari a 105,1 milioni di euro, derivante dalla cessione della concessionaria autostradale cilena Costanera Norte. Il primo semestre 2006 si chiude con un utile netto consolidato di 168,8 milioni di euro, contro una perdita netta di 328,5 milioni di euro registrata alla fine del primo semestre 2005. A tale risultato hanno contribuito le attività destinate alla vendita per 102,2 milioni di euro, mentre le attività in liquidazione (Imprepar) hanno penalizzato il risultato per circa 11 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto consolidato risulta pari a 262,6 milioni di euro, in diminuzione del 46% rispetto al valore di 489,3 milioni di euro registrato al 31 dicembre 2005. Il patrimonio netto consolidato ammonta a 667,3 milioni di euro, in aumento del 29% rispetto al dato al 31 dicembre 2005 (516,7 milioni di euro). Il rapporto debito/patrimonio netto risulta pari a 0,39 rispetto al valore di 0,95 registrato al 31 dicembre 2005 e al valore di 1,42 del primo semestre 2005. Il portafoglio complessivo del Gruppo, al 30 giugno 2006, ammonta a 13,6 miliardi di euro, di cui 7 miliardi di euro relativi al settore Costruzioni, 1,4 miliardi di euro relativi al settore Impianti, 400 milioni di euro relativi al settore Edilizia e Servizi e 4,8 miliardi di euro relativi al settore Concessioni. In particolare il portafoglio ordini dei settori Costruzioni, Impianti ed Edilizia e Servizi risulta in crescita del 40% rispetto alla fine dell’esercizio precedente. Tra i positivi risultati sul fronte delle acquisizioni, si evidenzia, inoltre, rispetto alla fine dell’esercizio precedente, la crescita dell’84% del portafoglio ordini del settore Costruzioni sui mercati internazionali. Per quanto riguarda la Capogruppo, si evidenziano alla fine del primo semestre 2006 i seguenti risultati: i ricavi risultano pari a 740,6 milioni euro (890,0 milioni di euro al 30 giugno 2005); il risultato operativo (Ebit) è positivo per 48,5 milioni di euro (negativo per 42,9 milioni di euro al 30 giugno 2005); il risultato netto risulta positivo per 34,9 milioni di euro (negativo per 353,6 milioni di euro al 30 giugno 2005); l’indebitamento finanziario netto è pari a 534,7 milioni di euro (468,7. Milioni di euro al 31 dicembre 2005); il patrimonio netto ammonta a 738,9 milioni di euro (701,4 milioni di euro al 31 dicembre 2005). Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del semestre In merito alla situazione dei progetti Rsu Campania, a seguito dell’annullamento nel mese di giugno della precedente procedura di gara, in data 9 agosto è stata reindetta una nuova gara per l’assegnazione dei servizi di smaltimento dei rifiuti solidi urbani nella regione. Nell’occasione è stata confermata la “promessa di vendita” nei confronti del Commissario o dei soggetti dallo stesso indicati e sono stati lasciati immutati sia il perimetro sia i criteri di valorizzazione della precedente gara. In relazione alla collegata argentina Agba, si segnala che a seguito della risoluzione del contratto di concessione da parte della provincia di Buenos Aires ed in accordo con le previsioni di legge locale, l’assemblea straordinaria della società nella seduta del 4 settembre u. S. Ha deliberato la messa in liquidazione della stessa. Tale deliberazione non implica l’estinzione della società che continuerà a gestire sia il ricorso contro il provvedimento di risoluzione sia le proprie posizioni patrimoniali. Si evidenzia che da tale situazione non emergono ulteriori rischi a carico del Gruppo che aveva già svalutato integralmente il valore di tale investimento nelle precedenti situazioni patrimoniali. Evoluzione prevedibile della gestione In assenza di accadimenti o fattori straordinari allo stato attuale non prevedibili, si ritiene che il positivo andamento delle attività industriali del Gruppo registrato nel primo semestre 2006 possa continuare anche nella seconda parte dell’esercizio. Non sono attese, peraltro, entro l’anno ulteriori plusvalenze dal piano di dismissioni. Prosegue, inoltre, l’attività di Imprepar alla quale si associano possibili rischi, alla stato attuale non prevedibili, che sono tuttavia caratteristici di una attività in liquidazione. Per quanto attiene ai progetti Rsu Campania, alla luce delle scadenze previste dal bando di gara emesso in data 9 agosto 2006 che fissa la scadenza per la presentazione delle offerte per il prossimo 31 ottobre, si prevede che la scelta del nuovo soggetto affidatario possa avvenire entro la fine dell’anno corrente e conseguentemente il perfezionamento della cessione degli impianti possa avvenire durante il primo trimestre del 2007. Alla fine dell’esercizio si provvederà, inoltre, ad un riesame della situazione delle concessionarie argentine, alla luce anche degli esiti dei contatti in corso con gli enti concedenti per la rivalutazione delle tariffe. Il Consiglio di Amministrazione ha infine nominato Alfredo Cavanenghi quale componente del Comitato per la Remunerazione in sostituzione di Vito Gamberale. . |
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BUZZI UNICEM SPA RISULTATI AL 30 GIUGNO 2006: MIGLIORAMENTO DEI RISULTATI OPERATIVI IN TUTTE LE AREE GEOGRAFICHE PREVISIONE POSITIVA PER L’INTERO 2006 NONOSTANTE LO SFAVOREVOLE ANDAMENTO DEI COSTI ENERGETICI |
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Casale Monferrato, 13 settembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem Spa si è riunito in data odierna per l’esame della relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2006. Il primo semestre del 2006 si è chiuso con risultati in sensibile miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Le vendite di cemento realizzate dal gruppo nel primo semestre sono in lieve calo rispetto al 2005 (-0,5%) e si attestano a 15,5 milioni di tonnellate. Segno positivo si riscontra in tutti i paesi dell’Europa Centro Orientale (salvo la Russia, a causa del raggiungimento della capacità produttiva) ed in Messico; stabili gli Stati Uniti; in calo Italia e Germania. Le vendite di calcestruzzo hanno raggiunto i 7,8 milioni di metri cubi, +5,1% rispetto al primo semestre 2005. Tutti i mercati hanno visto un incremento nei volumi di vendita, con aumenti sensibili in Polonia, Repubblica Ceca ed Ucraina. Il fatturato consolidato è aumentato del 9,9%, raggiungendo 1. 518,6 milioni di euro, ed il margine operativo lordo del 28,1% a 420,2 milioni di euro, di cui 15,5 milioni imputabili a proventi non ricorrenti. A parità di area di consolidamento e di cambi il fatturato sarebbe aumentato del 10,3% ed il margine operativo lordo del 22,8%. Ai positivi risultati del periodo in esame hanno contribuito in misura determinante l’evoluzione favorevole dei prezzi in Stati Uniti ed in Italia, oltrechè l’aumento della capacità produttiva in Messico. I mercati dell’Europa Centro Orientale risultano praticamente tutti in crescita in termini di volumi venduti e prezzi. Dopo ammortamenti per 98,5 milioni di euro (100,6 nel primo semestre 2005), il risultato operativo è pari a 321,6 milioni (227,4 milioni a giugno 2005). Gli oneri finanziari, pari a 44,5 milioni di euro ed in diminuzione rispetto a 72,9 milioni del precedente esercizio, hanno contribuito al miglioramento del risultato netto. A fronte di un utile ante imposte di 267,9 milioni di euro, l’utile netto di competenza degli azionisti della società è di 146,7 milioni (78,4 milioni nel primo semestre 2005). Il cash flow del periodo ammonta a 273,7 milioni di euro (196,0 nel primo semestre 2005). Dopo aver effettuato investimenti per 94,5 milioni di euro e distribuito dividendi per 91,2 milioni, l’indebitamento netto è pari a 959,5 milioni di euro (in diminuzione di 91,8 milioni da fine dicembre 2005). Italia A seguito del rallentamento delle opere pubbliche e di un mercato edilizio residenziale meno brillante, l’industria delle costruzioni ha limitato il consumo di cemento: le stime indicano che nel primo semestre dell’anno vi è stata una contrazione dell’ordine di 1 punto percentuale. Le vendite di leganti idraulici e clinker realizzate nel primo semestre dell’anno sono in diminuzione del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2005. Il miglioramento dei prezzi, interni ed all’esportazione, ha permesso di sopperire alla perdurante pressione dei costi energetici e di recuperare parte della marginalità rispetto al precedente esercizio. Le vendite di calcestruzzo sono in crescita del 3,6% ed i prezzi in aumento del 1,7% Il fatturato delle attività italiane è stato pari a 504,1 milioni di euro, in crescita del 5,9% sullo stesso periodo del 2005, ed il margine operativo lordo si è portato a 116,3 milioni con una redditività caratteristica del 23,1% (21. 2% nel primo semestre 2005). Germania e Lussemburgo In Germania, dopo un primo trimestre caratterizzato da condizioni meteo avverse, il mercato del cemento è rimasto debole e le vendite dei primi 6 mesi dell’anno sono in diminuzione dell’11,5% rispetto al 2005; per contro i prezzi sono mediamente migliorati dell’8,1%. Il settore calcestruzzo preconfezionato registra una crescita del 1,1%, ma permangono le difficoltà legate ai prezzi di vendita, in calo del 4% sul 2005. Il fatturato realizzato in Germania è sceso a 215,1 milioni di euro, contro 224,5 milioni dello stesso periodo del 2005 (-4,2%); a parità di perimetro di consolidamento la variazione sarebbe stata del -1,9%. Il margine operativo lordo è passato da 22,3 milioni di euro del primo semestre 2005 a 30,3 milioni del 2006; hanno peraltro contribuito 11,6 milioni di proventi non ricorrenti. La redditività industriale caratteristica è rimasta pertanto ad un livello insoddisfacente. In Lussemburgo si è registrata una contrazione dei volumi del 4,8% principalmente imputabile a minori vendite di clinker a terzi. Sono aumentati del 9,8% i ricavi medi unitari dei prodotti venduti. Il fatturato delle attività lussemburghesi si è attestato a 36,7 milioni di euro, in calo del 48,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quasi interamente a motivo della cessione di Eurobeton; il margine operativo lordo è per lo stesso motivo in diminuzione da 12,2 milioni di euro del primo semestre 2005 a 9,0 milioni della prima parte del corrente esercizio, ma in sostanziale crescita in rapporto al fatturato, dal 17,2% al 24,6%. Europa Centro Orientale Le vendite di leganti idraulici nei mercati dell’Europa Centro Orientale sono aumentate del 10,2%, con progressi ovunque eccetto in Russia, ove lo stabilimento ha raggiunto la piena capacità produttiva. Le nostre produzioni di calcestruzzo preconfezionato in Repubblica Ceca, Polonia ed Ucraina hanno registrato una crescita complessiva del 14,0%. I prezzi in valuta locale del cemento sono migliorati in Russia (+39%) ed Ucraina (+29,4%), mentre sia in Repubblica Ceca sia in Polonia hanno subito una leggera diminuzione (rispettivamente -1,6 e -5,2%). I prezzi della Polonia hanno comunque raggiunto un livello superiore rispetto alla seconda parte del precedente esercizio. Il fatturato di competenza dell’area si è attestato a 203,1 milioni di euro, in crescita del 32,1%, ed il margine operativo lordo è pari a 63,4 milioni di euro rispetto a 40,8 milioni del primo semestre 2005 (+55,3%). Positivo l’effetto cambio: a tassi costanti le due grandezze sarebbero aumentate rispettivamente del 24,7% e del 47,3% Stati Uniti d’America La domanda di cemento ha mostrato nel secondo trimestre un rallentamento sensibile, pur mantenendosi a livelli elevati. Le vendite di leganti idraulici delle controllate statunitensi sono state molto simili a quelle del primo semestre 2005 (-0,3%), mentre i volumi di calcestruzzo preconfezionato hanno confermato un andamento positivo (+4,6%). Le attività statunitensi hanno beneficiato del buon momento di mercato e soprattutto di una evoluzione dei prezzi ancora molto favorevole: il fatturato è passato da 385,6 milioni di euro a 464,8 milioni (+20,5%), mentre il margine operativo lordo è cresciuto di 37 milioni, da 115,5 a 152,5 milioni. A parità di cambio l’incremento di fatturato sarebbe stato del 15,3% e del 26,2% quello del margine operativo lordo. Il rapporto margine operativo lordo/ricavi netti aumenta dal precedente 30,0% a 32,8%. Messico (consolidamento al 50%) Nei primi sei mesi del 2006 le vendite di cemento della collegata Corporación Moctezuma sono aumentate del 18,2%: l’incremento è dovuto principalmente alla seconda linea produttiva dello stabilimento di Cerritos, entrata pienamente in funzione nel secondo trimestre dell’anno in corso. I prezzi medi di vendita in valuta locale, dopo alcuni anni di stasi o lieve diminuzione, sono cresciuti in linea con l’indice generale dei prezzi al consumo. Le vendite di calcestruzzo preconfezionato sono aumentate del 10,1%, con prezzi lievemente inferiori (-1,2%) allo stesso periodo dello scorso esercizio. Fatturato e margine operativo lordo, misurati in valuta locale, hanno registrato rispettivamente un incremento del 21,7% e 25,2%. Grazie al rafforzamento del peso messicano, il fatturato in euro è aumentato da 75,5 milioni a 98,0 milioni (+29,7%) ed il margine operativo lordo da 36,0 a 48,6 milioni (+35,0%). Il rapporto tra le due grandezze è passato dal 47,7 al 49,6%. Al recupero di redditività ha essenzialmente contribuito il maggior utilizzo della capacità aggiuntiva di Cerritos, pur in presenza di un andamento dei costi energetici penalizzante. Evoluzione prevedibile della gestione In Italia, per l’intero 2006 la domanda di cemento dovrebbe mantenersi stabile od in marginale diminuzione rispetto al 2005. Non sono previsti ulteriori miglioramenti dei ricavi unitari rispetto alla prima parte dell’anno. La redditività complessiva delle attività italiane si confermerà probabilmente in crescita rispetto al 2005. Nei mercati dell’Europa Centro-orientale il risultato operativo è atteso in miglioramento. In Germania, la seconda parte dell’anno dovrebbe avere un andamento più favorevole rispetto al primo semestre in termini di volumi, mentre i prezzi resteranno tendenzialmente invariati; il risultato operativo dell’intero 2006 è atteso in miglioramento rispetto al 2005. Negli Stati Uniti, nonostante il rallentamento previsto per il settore delle costruzioni, la domanda dovrebbe mantenersi su livelli elevati; di conseguenza anche i risultati dell’intero 2006 saranno ancora molto positivi ed in miglioramento rispetto al 2005. In Messico la redditività in valuta locale è prevista in crescita grazie ai maggiori volumi realizzati dalla nuova linea di Cerritos ed al recupero prezzi in atto. A livello consolidato, per l’intero esercizio 2006, i volumi di vendita dovrebbero confermare il favorevole andamento del primo semestre, in un quadro di prezzi stabili; tuttavia, a causa della perdurante forte pressione dei costi energetici e di una probabile penalizzazione dovuta ai rapporti di cambio, sarà difficile mantenere la redditività caratteristica ai livelli molto positivi del primo semestre. Rispetto all’esercizio 2005 quindi, la previsione è che il corrente esercizio 2006 quantomeno consolidi, in assoluto, il sensibile miglioramento dei risultati operativi acquisito nel primo semestre e confermi una significativa crescita dell’utile netto. Adozione dei principi contabili internazionali (Ifrs) La transizione dai principi contabili italiani ai principi contabili internazionali ha generato, in sintesi, le seguenti variazioni sul bilancio civilistico 2005 della capogruppo Buzzi Unicem Spa:
milioni di euro |
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Principi Italiani |
Principi Ifrs |
Differenze |
Note |
Ricavi |
541,8 |
541,8 |
- |
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Margine operativo lordo |
197,0 |
199,7 |
2,7 |
(1) |
Risultato operativo |
141. 3 |
159,5 |
18,2 |
(2) |
Utile netto |
103,3 |
130,6 |
27,3 |
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al 1 gennaio 2005 Patrimonio netto |
1239,8 |
1350,3 |
110,5 |
(3) |
al 31dicembre 2005 Patrimonio netto |
1406,9 |
1435,4 |
28,5 |
(4) | (1) La variazione del margine operativo lordo è attribuibile principalmente all’adozione del diverso criterio di valorizzazione delle rimanenze, passato da Lifo a costo medio, che ha comportato un effetto economico positivo per 1,8 milioni. (2) Il miglioramento del risultato operativo è essenzialmente conseguenza del venir meno dell’ammortamento dell’avviamento, in quanto con l’introduzione dei nuovi principi il valore in essere viene assoggettato ad “impairment test”. Il cambio di principio contabile ha quindi comportato una riduzione dell’ammortamento delle immobilizzazioni materiali ed immateriali di 15,5 milioni di euro. (3) Le principali rettifiche che hanno influenzato il patrimonio netto alla data di transizione sono state: un aumento di 140,7 milioni a fronte dello storno sia degli ammortamenti di cui alla nota precedente che delle svalutazioni per perdite durevoli di valore che erano state contabilizzate in esercizi precedenti per Dyckerhoff Ag (96 milioni di euro) ed Unical Spa (24,6 milioni di euro); una diminuzione di 17,1 milioni per le modalità imposte dal Sic 16 riguardo l’esposizione delle azioni proprie e di 16,7 milioni per la rilevazione al valore di mercato degli strumenti derivati in essere, costituiti da contratti forward, cross currency swap e interest rate swap. (4) Con riferimento al 31 dicembre 2005 il patrimonio netto si incrementa di 28,5 milioni di euro. L’aumento è principalmente originato dal ripristino di valore delle partecipazioni (come spiegato in nota 3), in presenza di altri effetti negativi, quali lo storno della rivalutazione legge 266/2005 per 109,8 milioni di euro, al netto delle relative imposte differite attive pari a 34,2 milioni, e la valutazione degli strumenti derivati al valore di mercato. Sulla transizione agli Ifrs è stata svolta dai revisori indipendenti l’attività di audit prevista dalla Comunicazione Consob Dem/6064313 del 28/7/2006. Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, deliberato la razionalizzazione della catena di controllo delle holding estere del Gruppo attraverso il conferimento delle holding lussemburghesi controllate al 100% (Finpresa Sa e Buzzi Unicem International Sàrl, alle quali fanno capo le attività statunitensi e messicane) alla controllata al 100% Buzzi Unicem Investimenti Srl. . . |
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CRISI DEL FRANCHISING: DAL NORDOVEST LOMBARDO UNA RISPOSTA E UN’INNOVAZIONE NASCE LA NUOVA FIGURA PROFESSIONALE DEL “MEDIATORE NEL FRANCHISING” |
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Milano, 13 settembre 2006 - «Nel 2005 il settore del franchising ha perso smalto facendo registrare un netto ridimensionamento di tutti i parametri di crescita rispetto al 2004». E ancora: «Il trend è in decisa frenata se si pensa che la media di crescita nell’ultimo quinquennio è stata del 4,3% tra i franchisor e del 5,9% tra i franchisee. Una perdita secca, rispetto alla media del quinquennio precedente, del 3,24% per i franchisor e del 4,24% per le nuove aperture di punti vendita». Le parole sono di Patrizia De Luise, presidente della Fif Confesercenti, che, durante la presentazione del “sesto rapporto del franchising in Italia” (Roma, febbraio 2006), ha sottolineato tutte le carenze del settore. Alla fine del 2005, infatti, i franchisor (insegne) erano 803 contro i 794 del 2004, con una crescita dell’1,1%, mentre i franchisee (affiliati) erano 41. 222, rispetto ai 40. 533 del 2004, con un aumento dell’1,7%. Come riuscire, quindi, ad avviare un’attività in franchising di successo nonostante le congiunture negative del periodo? La stasi generalizzata dell’economia e del commercio, oltre all’ulteriore peggioramento delle aspettative delle famiglie e del loro potere d’acquisto, sono fattori che stanno interessando fortemente anche un settore economico che, seppur giovanissimo, sta attraversando la sua prima crisi strutturale. Erif Aziende,divisione di Erif Real Estate, società immobiliare di riferimento del Nordovest italiano, con sedi in Lombardia e Piemonte, ha lanciato il progetto “Sviluppo Franchising” con l’intenzione di avvicinare sempre più franchisor e franchisee al fine di tutelare i soggetti interessati, avvicinare giovani e coraggiosi imprenditori a un mondo in continua evoluzione che, seppur ormai consolidato, ha ancora ampie prospettive di crescita e di sviluppo. «Analizzando il mercato -spiega Enrico Piacentini, responsabile Sviluppo Franchising di Erif Aziende-, abbiamo notato una lacuna nella strutturazione dei servizi del franchising. È vero che la crisi strutturale del mercato è dovuta in gran parte alla contingenza economica italiana, ma è anche vero che vi è una mancanza di “contatto globale” tra chi propone i marchi e chi desidera intraprendere attività in franchising. La nostra mission è quella di colmare questa lacuna. Da qui l’idea di Progetto Franchising, punto di incontro tra marchi e aspiranti imprenditori. Partito nel dicembre del 2005, creando una società di “intermediazione franchising”, a oggi conta 12 marchi in esclusiva e numerosi marchi in collaborazione/partnership. Com’è strutturato Sviluppo Franchising? «Capita spesso -precisa Piacentini- che una persona, soprattutto giovane, con l’intenzione di avviare un’attività abbia le idee poco chiare e, talvolta, addirittura molto confuse. È assolutamente fondamentale conoscere nel dettaglio i desideri, le competenze, le esperienze lavorative, le attitudini e la disponibilità economica di chi intende intraprendere questa strada. Il nostro compito, dunque, è quello di selezionare i marchi che possono soddisfare la richiesta e sottoporli all’aspirante imprenditore. Dall’altra parte, selezioniamo i marchi secondo criteri di serietà, tradizione e innovazione stringendo accordi, siano essi esclusivi o meno, con loro». Erif Aziende prevede solamente l’incontro tra i due soggetti interessati? «Attività di questo tipo -prosegue Piacentini- sono presenti sul mercato da tempo. Il nostro valore aggiunto riguarda l’individuazione e la strutturazione della location dell’attività commerciale. Selezioniamo rigorosamente, grazie alla nostra esperienza nel campo, solo aree in grado di soddisfare le esigenze e le richieste dei nostri clienti. In sostanza, chi si rivolge a Erif Aziende ottiene un pacchetto “all inclusive” per poter avviare la propria attività e per sviluppare il proprio brand». L’obiettivo, inoltre, è quello di ridurre i rischi degli investimenti economici di chi decide di entrare nel mondo del franchising, soprattutto giovani e donne, i più propensi a cogliere gli aspetti positivi di questa attività. Inoltre, offriamo il vantaggio di essere super partes: «Quando una persona sceglie un determinato marchio -conclude Piacentini- non riceve un giudizio imparziale poiché il franchisor ha comprensibilmente interesse a trovare un nuovo affiliato. Con noi, al contrario, i consigli iniziali e il cammino verso l’apertura di una nuova attività si muove esclusivamente tenendo conto del bene sia del franchisor sia del franchisee». . . |
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KME GROUP S.P.A: SIGNIFICATIVO MIGLIORAMENTO DELLA REDDITIVITÀ DEL GRUPPO NEL 1° SEMESTRE 2006. L’UTILE NETTO CONSOLIDATO È STATO DI EURO 56,3 MILIONI, QUANDO NELLO STESSO PERIODO DELL’ANNO PASSATO ERA STATA REGISTRATA UNA PERDITA DI EURO 3,5 MILIONI. |
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Firenze, 13 settembre 2006 - Trascinata da una crescita economica ancora vigorosa a livello mondiale, anche la congiuntura economica nell’Europa occidentale, dove il Gruppo è maggiormente presente, ha mostrato nel primo semestre dell’anno in corso dei segnali di ripresa. Il nuovo quadro congiunturale si è riflesso progressivamente sulla domanda dei semilavorati in rame e leghe, i cui segnali di miglioramento non sono stati peraltro omogeneamente diffusi sul territorio e sulla gamma delle produzioni. La domanda proveniente dai settori industriali ha avuto un graduale positivo consolidamento mentre quella proveniente dall’edilizia è rimasta incerta, soprattutto in Germania e in Italia, con l’eccezione delle applicazioni idrotermosanitarie. L’andamento dei prezzi delle materie prime ha condizionato l’evoluzione dei mercati nel semestre in esame. La crescita dei prezzi delle materie prime ed in particolare della materia prima rame, che è la maggiormente utilizzata dal Gruppo, ha raggiunto nei primi mesi dell’anno in corso livelli record, segnando una crescita dell’80% tra gennaio e maggio per poi stabilizzarsi nei mesi successivi. Il permanere su livelli elevati e l’alta volatilità dei prezzi delle materie prime hanno provocato incertezze nel mercato, e, quindi, reso più difficile prevedere l’evoluzione della domanda e la programmazione della produzione. Il miglioramento della congiuntura economica europea ma anche le azioni di natura commerciale, rivolte alla valorizzazione e allo sviluppo dei prodotti innovativi a maggiore valore aggiunto nonché all’inserimento in nuovi mercati, hanno determinato un incremento del fatturato, che è cresciuto nel primo semestre dell’esercizio 2006 del 62%, passando da Euro 1. 052,4 milioni nel 1° semestre 2005 a Euro 1. 705,6 milioni; al netto dell’influenza del valore delle materie prime, è aumentato del 9,3%, passando da Euro 393,5 milioni a Euro 430,0 milioni. Il più soddisfacente andamento delle vendite e il positivo apporto delle misure di riorganizzazione e razionalizzazione produttiva implementate secondo le linee del Piano Industriale, hanno portato i risultati economici del Gruppo a mostrare un significativo miglioramento della redditività. L’utile netto consolidato del semestre è stato di Euro 56,3 milioni, quando nel primo semestre del 2005 era stata registrata una perdita di Euro 3,5 milioni. Hanno contribuito al risultato del semestre il miglioramento della redditività della gestione operativa e la consistente rivalutazione delle giacenze del magazzino delle materie prime in seguito alla crescita dei prezzi di queste ultime. Sotto il primo profilo, l’utile operativo lordo (Ebitda) è salito a Euro 61,9 milioni, con un aumento di Euro 16,2 milioni (+ 35%); esso rappresenta il 14,4% delle vendite al netto del valore della materia prima (era l’11,6% nel primo semestre del 2005). Tra i costi operativi, la componente del costo del lavoro si è ridotta dell’1,1% nonostante i maggiori volumi prodotti (+ 8,8%); gli addetti a fine giugno 2006 sono diminuiti di 347 unità rispetto alla stessa data dell’anno precedente. Gli altri costi e consumi sono cresciuti per la maggiore attività e i più elevati costi unitari dei fattori produttivi, in particolare di quelli dell’energia e dei trasporti. La rivalutazione del magazzino delle materie prime (il cui importo lordo è stato di Euro 101,1 milioni, che, al netto dell’effetto fiscale di competenza, scende a Euro 68 milioni), parzialmente compensata dagli accantonamenti per la riorganizzazione industriale, pari a Euro 16,5 milioni, hanno portato l’utile operativo netto (Ebit) a Euro 119,2 milioni, superiore a quello realizzato nello stesso periodo dell’anno precedente che era stato di Euro 23 milioni. Sotto il profilo patrimoniale, l’incremento dei prezzi delle materie prime ha determinato un aumento del valore del capitale circolante, per la crescita dell’esposizione verso i clienti ed il maggior valore delle giacenze, e, corrispondentemente, un maggior fabbisogno di copertura finanziaria. Per tale motivo l’indebitamento netto del Gruppo al 30 giugno 2006 è aumentato di Euro 109,6 milioni rispetto al 31 dicembre 2005, passando da Euro 559,1 milioni a Euro 668,7 milioni (al netto di Euro 75 milioni di liquidità), a fronte di un valore del capitale circolante che ha raggiunto l’importo di Euro 850 milioni. Al netto degli effetti delle variazioni dei prezzi delle materie prime, la gestione del Gruppo ha prodotto cassa nei sei mesi per circa Euro 20 milioni. Circa l’evoluzione prevedibile delle gestione, il consolidarsi della ripresa della congiuntura economica europea e l’apporto delle misure di accrescimento dell’efficienza e di contenimento dei costi consentono di prevedere per i prossimi mesi un ulteriore progressivo miglioramento della redditività del Gruppo. I risultati economici aggiornati per l’intero 2006 superano gli obiettivi del Piano Industriale, approvato ad inizio anno. La capogruppo Kme Group Spa ha chiuso il conto economico del 1° semestre 2006 con un perdita di Euro 3,7 milioni; al 30 giugno 2005 era stato registrato un utile di Euro 3,6 milioni in virtù di importanti componenti straordinarie positive. Nella seconda parte dell’esercizio in corso, il conto economico della Società beneficierà di un minor carico di oneri finanziari in conseguenza dell’esecuzione dell’operazione di aumento di capitale. L’operazione di aumento del capitale sociale di Kme Group Spa di Euro 130 milioni, deliberata dall’ Assemblea straordinaria degli Azionisti del 19 maggio 2006, ha preso avvio il 3 luglio u. S. E si è conclusa nei primissimi giorni di agosto u. S. Il nuovo capitale sociale di Kme Group Spa è oggi pari a Euro 319. 643. 223, suddiviso in n. 750. 602. 046 azioni prive del valore nominale, di cui n. 693. 385. 714 azioni ordinarie e n. 57. 216. 332 azioni di risparmio. Sono risultati anche emessi in abbinamento alle predette nuove azioni un totale di n. 74. 209. 605 warrant, per i quali è in corso la richiesta di quotazione. L’aumento di capitale di Kme Group Spa rappresenta il completamento della ricapitalizzazione dell’intero Gruppo facente capo alla controllante Gim Spa, iniziata l’anno scorso con l’aumento di capitale di quest’ultima di Euro 152 milioni. Attraverso l’aumento di capitale di Kme Group Spa, offerto a tutti gli azionisti, è stata data la possibilità anche a questi ultimi di partecipare alla ricapitalizzazione del Gruppo. Gim Spa ha sottoscritto la propria quota di competenza (per Euro 56,1 milioni) e ha coperto la quota risultata inoptata (per Euro 34,2 milioni) mediante la conversione parziale del Finanziamento soci subordinato concesso a Kme Group Spa nel 2005, che, a sua volta, è stato interamente rimborsato con la parte di aumento di capitale sottoscritto dal mercato (per Euro 39,6 milioni). Gim Spa ha portato la propria partecipazione al capitale votante di Kme Group Spa da poco sopra il 50% al 60,4%. Gli effetti di tali operazioni sono stati: la ricapitalizzazione complessiva del Gruppo, considerando l’aumento di capitale di Gim Spa e la parte di aumento di capitale di Kme Group Spa sottoscritta dal mercato, ha raggiunto un totale di Euro 192 milioni; Kme Group Spa ha razionalizzato la propria struttura patrimoniale, rimborsando a Gim Spa l’intero Finanziamento subordinato di Euro 130 milioni e cancellando così ogni passività onerosa della Capogruppo; la liquidità netta disponibile è di Euro 8,9 milioni. . |
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GRUPPO SOL: FATTURATO + 12,8%, MARGINE OPERATIVO LORDO + 13,8%. |
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Monza, 13 settembre 2006 - Fatturato consolidato per 196,4 milioni di euro, in crescita del 12,8% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (174,2 milioni di euro al 30. 06. 05), Margine Operativo Lordo per 45,5 milioni di euro, pari al 23,2 % sul fatturato ed in crescita del 13,8% rispetto ai 40 milioni di Euro al 30. 06. 2005 e Utile Netto Consolidato per 8,4 milioni di euro, in lieve diminuzione rispetto ai 9,4 milioni di euro del primo semestre 2005 per un accantonamento prudenziale nel Fondo rischi di 6,8 milioni di euro, a seguito del provvedimento emesso dall’ Agcm nei confronti della maggior parte delle Società attive nella produzione e distribuzione di gas tecnici in Italia, tra cui la Capogruppo Sol Spa, e per il cui annullamento la società ha proposto ricorso al competente Tribunale Amministrativo. Sono questi, in sintesi, i principali risultati consolidati relativi al primo semestre 2006 approvati oggi dal Consiglio di Amministrazione di Sol S. P. A. , società quotata alla Borsa Italiana e holding operativa di un Gruppo multinazionale con oltre 1500 dipendenti attivo nel settore dei gas tecnici e medicinali e dell’assistenza medicale a domicilio. L’ottima performance del Gruppo è trainata dal notevole sviluppo delle vendite registrato sia all’estero (+16,2%) che in Italia (+11,2%) in entrambe le Aree di attività: in particolare l’Area Gas Tecnici ha registrato una crescita dell’11,4%, l’Area dell’Assistenza Medicale a domicilio, ove il Gruppo opera attraverso Vivisol, è cresciuta del 16,2%. Dal punto di vista finanziario, il cash flow operativo consolidato è stato pari a 29,7 milioni di Euro rispetto ai 28 milioni di Euro del primo semestre 2005 e l’indebitamento finanziario netto, pari a 102,6 milioni di Euro, è aumentato di 11,8 milioni di Euro rispetto a fine 2005 a fronte di investimenti effettuati nel semestre per 23,9 milioni di Euro e dell’incremento del capitale circolante. Con riferimento ai fatti di rilievo intervenuti successivamente al 30 giugno 2006, non si segnalano eventi di particolare rilevanza. “Valutiamo molto positivi i risultati conseguiti neI primo semestre del 2006 – ha affermato Marco Annoni, Vice-presidente di Sol S. P. A. – che presentano una marcata crescita e una buona redditività nonostante il continuo aumento dei costi energetici. Ciò conforta le nostre scelte di rafforzamento della struttura produttiva, di ampliamento della gamma di prodotti e servizi offerti alla clientela, di internazionalizzazione e di diversificazione nel settore home care”. “Per il 2006 – ha concluso Aldo Fumagalli Romario, Presidente di Sol S. P. A. – ci poniamo l’obbiettivo di consolidare questo trend di crescita del fatturato, e di mantenere la redditività del Gruppo”. . |
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AMPLIFON S.P.A RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2006. RICAVI CONSOLIDATI: € 277,8 MILIONI, +8,6% INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO: € 106 MILIONI (€ 88,9 MLN AL 31 DIC. 2005) |
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Milano, 13 settembre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Amplifon S. P. A. , Gruppo mondiale attivo nella distribuzione ed applicazione di apparecchi acustici e dei servizi correlati, riunitosi sotto la presidenza di Anna Maria Holland Formiggini, ha approvato oggi i risultati della Relazione Semestrale al 30 giugno 2006.
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Principali Dati Economici E Finanziari |
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. (Euro milioni) |
Semestrale 2006 |
Semestrale 2005 |
´ Var. In % ³ |
Ricavi delle vendite e delle prestazioni¹ |
277,8 |
255,7 |
8,6% |
Ebitda¹ |
46,5 |
41,0 |
13,5% |
Ebita¹ |
38,9 |
33,9 |
14,6% |
Ebit¹ |
36,1 |
31,9 |
13,1% |
Utile netto del Gruppo |
24,0 |
19,0 |
26,5% |
Posizione Finanziaria Netta |
-105,9 |
-88,9 |
19,2% |
Free Cash Flow² |
17,5 |
15,7 |
11,5% |
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| I ricavi delle vendite e delle prestazioni consolidati derivante da attività in funzionamento del primo semestre 2006 hanno evidenziato un incremento pari all’ 8,6%, passando a 277,8 milioni da 255,7 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. L’incremento dei ricavi è riconducibile sia alla crescita organica, pari al 4,7%, sia all’effetto derivante dalle acquisizioni concluse precedentemente al 30 giugno 2006. E’ da rilevare che alcune significative acquisizioni sono state perfezionate solo dopo tale data e determineranno un incremento del fatturato solo a partire dal secondo semestre dell’anno. I ricavi sono stati generati per il 67,8% sul mercato europeo, per il 32,1% nell´area Nord America e per lo 0,1% nell’area Africa. In particolare, sul risultato del mercato europeo hanno contribuito positivamente Italia, Spagna, Portogallo e Svizzera. Il Nord America, seppure abbia confermato il trend positivo (+14,0%), ha evidenziato una leggera flessione, in termini di crescita percentuale, principalmente dovuta ad un rallentamento del mercato. Con particolare riferimento all’area europea, nel primo semestre 2006 il Gruppo ha proseguito nella strategia di espansione attraverso l´acquisizione di nuove società e rami d´azienda, con l´obiettivo prioritario di consolidare il presidio nei mercati in cui il Gruppo è già presente. In particolare, Amplifon ha acquisito la partecipazione totalitaria in Dr. Hàhle Hórakustik Gmbh, società presente in Germania, attiva nella distribuzione di apparecchi acustici sul mercato tedesco, con un fatturato 2005 pari a circa 4 milioni. Nel corso del primo semestre 2006 sono state effettuate acquisizioni per un controvalore complessivo pari a circa 14,8 milioni, che hanno portato complessivamente 36 nuovi punti vendita per un fatturato totale su base annua pari a 10 milioni circa. L’ebitda consolidato derivante da attività in funzionamento ha raggiunto 46,5 milioni, in crescita del 13,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un´incidenza sui ricavi pari al 16,7% ed un incremento pari a 5,5 milioni. L´ebita derivante da attività in funzionamento, pari nel primo semestre 2006 a 38,9 milioni ha evidenziato un incremento del 14,6% rispetto a 33,9 milioni nell´analogo periodo dell´esercizio precedente. L´incidenza sul fatturato è stata del 14,0%. L´ebit derivante da attività in funzionamento ha raggiunto 36,1 milioni ed è cresciuto del 13,1% rispetto a 31,9 milioni del 31 dicembre 2005. L´incidenza sul fatturato è stata del 13,0%. Il patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2006 si è attestato a 242,7 milioni rispetto ai 228,2 milioni del 31 dicembre 2005 con un incremento principalmente riconducibile ad un incremento del capitale di esercizio netto e del capitale immobilizzato. L’indebitamento finanziario netto pari a 105,9 milioni al 30 giugno 2006 ( 88,9 milioni al 31 dicembre 2005) registra un incremento di 17,0 milioni. Il free cash flow del primo semestre 2006 derivante da operazioni ricorrenti è stato pari a 17,5 milioni. Con riferimento agli eventi rilevanti avvenuti dopo la chiusura del semestre si segnala che: Il 1° luglio Amplifon ha acquisito il 100% di Ultravox, azienda leader nella distribuzione di apparecchi acustici nel Regno Unito, il secondo più importante mercato mondiale. Ii controvalore di questa operazione, la più grande finora realizzata dal Gruppo Amplifon, è stato pari a 63,4 milioni di sterline. Sempre nel mese di luglio il Gruppo ha concluso l´acquisizione della partecipazione totalitaria di due aziende tedesche, Audimed e Volker Bendhacke, che hanno portato complessivamente 26 nuovi punti vendita per un fatturato complessivo, su base annua, pari a 6 milioni di euro circa. In data 2 agosto Amplifon ha finalizzato con successo un´operazione di Private Placement obbligazionario del controvalore di 180 milioni di dollari destinato ad investitori istituzionali statunitensi. Tale operazione è parte integrante del progetto di espansione internazionale del gruppo ed è volta a finanziare le prossime operazioni di acquisizione sui mercati esteri. Con riferimento alla capogruppo Amplifon S. P. A. , la società ha conseguito nel primo semestre 2006 ricavi per 80,6 milioni, in crescita del 4,1% ( 77,4 milioni al 30 giugno 2005), ed un risultato netto di 7,6 milioni, in crescita del 30% (5,9 milioni al 30 giugno 2005). “I risultati del primo semestre 2006 – ha affermato Franco Moscetti, Amministratore Delegato del gruppo Amplifon – sono positivi in quanto confermano il trend di crescita del Gruppo pur in mercati che, nel primo semestre dell’anno, hanno evidenziato una leggera flessione. " “Amplifon – ha continuato Franco Moscetti – prosegue con determinazione nel processo di espansione internazionale che ha visto il Gruppo entrare nel mercato Uk, con l´acquisizione di Ultravox, società leader nel Regno Unito, e consolidare e rafforzare la presenza nei mercati della Spagna e della Germania. ” “La credibilità di Amplifon sui mercati finanziari internazionali e la condivisione della sua strategia di sviluppo – ha concluso Franco Moscetti – è testimoniata dal successo dell´operazione di private placement sul mercato statunitense per 180 milioni di dollari. ” . |
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PREVISIONI MANPOWER SULL’OCCUPAZIONE PER IL QUARTO TRIMESTRE 2006: I DATORI DI LAVORO ITALIANI ESPRIMONO IL PIÙ ALTO LIVELLO DI FIDUCIA DEGLI ULTIMI TRE ANNI. |
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Milano, 13 settembre 2006 – Migliora nel complesso il livello di fiducia dei datori di lavoro italiani che si dichiarano pronti a nuove assunzioni anche per il quarto trimestre 2006. E’ quanto emerge dalle Previsioni Manpower sull’Occupazione, indagine condotta da uno dei principali datori di lavoro al mondo su un campione rappresentativo di 1. 008 datori di lavoro italiani per individuare il trend dell’occupazione nel periodo tra ottobre e dicembre 2006. A livello nazionale, al netto delle variazioni stagionali, la Previsione Netta sull’Occupazione si attesta a +5%, in crescita di cinque punti percentuali rispetto al terzo trimestre 2006 e di 4 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Si tratta del più alto livello di fiducia espresso dai datori di lavoro italiani dall’avvio della ricerca nel terzo trimestre 2003. Si prevede, dunque, un diffuso incremento delle assunzioni, eccezion fatta per il Centro Italia. “Pur se con alcune eccezioni, la nostra indagine mostra che il livello di fiducia dei datori di lavoro italiani è in miglioramento anche nell’ultimo trimestre 2006, proseguendo il trend positivo delle dinamiche occupazionali avviato nel secondo trimestre e nonostante il clima di attesa per conoscere i provvedimenti di stimolo alla crescita che verranno inclusi nella prossima finanziaria” commenta Stefano Scabbio, Amministratore Delegato di Manpower Italia. “Il valore della Previsione Netta sull’Occupazione è infatti il più alto mai registrato dall’inizio della rilevazione nel nostro Paese nel 2003, mentre il tasso di disoccupazione è ai minimi dal 1992, dato questo che può essere attribuito alla crescita dei lavoratori stranieri in Italia. Segnali incoraggianti per le nuove assunzioni provengono da tutte le regioni italiane ad eccezione del Centro Italia. Se invece prendiamo in esame i principali settori economici, i comparti della Produzione elettricità, gas e acqua e dei Servizi finanziari e assicurativi registrano il livello di fiducia più elevato”. Su base geografica, si prevedono nuove assunzioni nel Nord Est, nel Nord Ovest e nel Mezzogiorno. Con una Previsione Netta sull’Occupazione pari a +6%, il Nord Ovest e il Sud Italia registrano il maggior livello di ottimismo. I datori di lavoro del Centro sono i più pessimisti, facendo registrare una Previsione Netta sull’Occupazione pari a -2%, in flessione di 3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 1 punto percentuale rispetto allo scorso anno. Nel confronto tra settori, i datori di lavoro di sei settori sui dieci presi in esame anticipano una Previsione Netta sull’Occupazione positiva per il periodo ottobre-dicembre 2006. In particolare, i comparti della Produzione elettricità, gas e acqua, e dei Servizi finanziari e assicurativi, registrano il livello di ottimismo più elevato, con una Previsione Netta sull’Occupazione pari, rispettivamente, a +13% e + 12%. Albergatori, ristoratori e commercianti sono i più pessimisti (-2%). Nel confronto internazionale, infine, i datori di lavoro di tutte le 26 aree geografiche monitorate prevedono di incrementare la propria forza lavoro nel quarto trimestre 2006. Ancora stabile e forte la Previsione Netta sull’Occupazione delle Americhe, mentre a livello globale i datori di lavoro asiatici sono i più ottimisti. Nell’area Europa, Medio Oriente e Africa i datori di lavoro di 13 paesi monitorati intendono assumere nuovo personale nel prossimo trimestre e, tra questi, tedeschi e italiani registrano un notevole incremento di fiducia. Le prospettive di impiego più ottimistiche si rilevano in Australia, Singapore, Hong kong e Giappone. In particolare, i datori di lavoro di Canada, Messico, Australia, Hong Kong, Singapore, Austria, Germania e Italia riportano la più ottimistica Previsione Netta sull’Occupazione da quando l’indagine è stata avviata nei loro paesi. I datori di lavoro della Francia sono i più pessimisti riguardo alle nuove assunzioni. Per la prima volta sono stati intervistati anche i datori di lavoro del Sud Africa che hanno anticipato una forte propensione ad effettuare nuove assunzioni entro la fine dell’anno. Le Previsioni Manpower sull’Occupazione per il primo trimestre 2007 saranno diffuse il 12 dicembre prossimo. I risultati italiani relativi al quarto trimestre 2006 sono disponibili - in formato pdf - sul sito www. Manpower. It, cliccando su “Previsioni Manpower sull’Occupazione”. I risultati relativi alle altre 25 aree geografiche sono consultabili sul sito www. Manpower. Com/meos. . |
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INCONTRO ENI GAZPROM |
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Mosca, 13 settembre 2006 – Ieri a Mosca il Ceo Gazprom Alexei Miller e l’Amministratore Delegato Eni Paolo Scaroni hanno concordato i principi e le condizioni di un accordo che riguarderà tutta la catena produttiva, dall’estrazione alla commercializzazione di petrolio, gas, elettricita’ e Gnl. L’accordo verrà firmato entro il 15 di ottobre 2006, e sarà poi sottoposto, come di consueto, al consiglio di amministrazione e alle autorità competenti. . |
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GRUPPO AEM TORINO SEMESTRALE AL 30/06/2006: VOLUME D´AFFARI A 825 MILIONI (+44%) UTILE NETTO A 36 MILIONI (+27%) |
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Torino, 13 settembre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Aem Torino, presieduto dal professor Franco Reviglio, ha esaminato ieri i risultati consolidati del primo semestre 2006. Il volume d’affari consolidato ha raggiunto 825 milioni (+44%). La crescita dei ricavi è stata largamente concentrata sulle vendite di energia elettrica che hanno raggiunto 668 milioni (+46%), grazie ai maggiori volumi venduti (6. 083 Gwh, +15%) e per effetto della crescita dei prezzi dei prodotti petroliferi. La maggiore produzione propria (2. 051 Gwh, +43%) ha favorito la crescita del volume d’affari: in particolare la produzione idroelettrica (388 Gwh) è aumentata del 15%, in controtendenza rispetto alla media nazionale (-1%), grazie alla produzione dell’impianto idroelettrico di Pont Ventoux - in fase di progressiva messa a regime - e al riavvio della centrale di Villa. Anche la produzione in cogenerazione è aumentata significativamente (1. 663 Gwh, +52%) grazie al 3° Gruppo della Centrale di Moncalieri. I ricavi da vendita di calore per teleriscaldamento hanno raggiunto 50 milioni (+10%), per effetto dell’aumento dei consumi, determinato dalle favorevoli condizioni climatiche registrate nel semestre, e dell’incremento dei prezzi di vendita legati ai prezzi dei prodotti petroliferi. La controllata Aes Torino ha consentito di contabilizzare ricavi per distribuzione di gas e calore pari a circa 18 milioni (+11%). Il margine operativo lordo (Ebitda) consolidato ha raggiunto 95 milioni (+17%), principalmente grazie alla maggiore produzione di energia elettrica. Il positivo andamento della gestione caratteristica ha consentito di realizzare un utile operativo pari a 66 milioni (+14%), dopo aver scontato ammortamenti ed accantonamenti per 29 milioni (+25%). Gli oneri finanziari ammontano a 10 milioni (-1%) mentre i proventi non correlati alla gestione ordinaria ammontano a 4 milioni e si riferiscono al saldo sopravvenienze attive/passive inerenti principalmente il settore elettrico per differenze su stime accertate in esercizi precedenti, tra cui quelle relative ai ricavi per certificati verdi. L’utile consolidato ante imposte ha raggiunto 62 milioni (+26%), mentre l’utile netto è stato 36 milioni in crescita del 27% rispetto al primo semestre 2005. L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2006 è pari a 769 milioni, (+4% rispetto al 31/12/2005). Stabile il rapporto debt/equity pari a 0,98. Nel corso del secondo semestre sono stati effettuati investimenti per 57 milioni, di cui oltre il 60% nel settore della cogenerazione e del teleriscaldamento. Per il Gruppo Aem Torino si prevede che per l’anno in corso si conseguirà un ulteriore aumento del volume d’affari grazie allo sviluppo commerciale e alla progressiva messa a regime dei nuovi impianti di generazione elettrica e della rete di teleriscaldamento di Torino Centro. Si ricorda che i risultati del Gruppo Aem Torino riflettono la stagionalità del settore di appartenenza, conseguentemente non possono essere estrapolati per l´intero esercizio. . |
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RISULTATI AL 30 GIUGNO 2006 DEL GRUPPO ACEA: RICAVI CONSOLIDATI: +30,5% EBITDA: +12,0% EBIT: +12,3% UTILE NETTO DI GRUPPO: +21,7% |
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Roma, 13 settembre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Acea Spa, presieduto da Fabiano Fabiani, ha approvato la Relazione Semestrale al 30 giugno 2006. Nel primo semestre dell’anno in corso il Gruppo Acea ha registrato un miglioramento dei principali indicatori economico-finanziari. Rispetto ai primi sei mesi del 2005, i risultati al 30 giugno 2006 risentono, prevalentemente, della conclusione dell’operazione di ingresso di Acea in Publiacqua, Società che gestisce il servizio idrico integrato in Toscana, nell’Ato3–medio Valdarno (con efficacia dal 1° aprile 2006). Nel corso del semestre è proseguito, inoltre, il processo di acquisizione delle gestioni idriche di nuovi Comuni dell’Ato2-lazio Centrale e, nel mese di gennaio 2006, è stata riavviata la Centrale di Voghera a seguito del dissequestro disposto dalla Corte di Cassazione.
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30/6/05 |
30/6/06 |
Var. % |
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(mln di Euro) |
(A) |
(B) |
(B/a) |
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Ricavi consolidati |
758,9 |
990,6 |
+30,5% |
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Ebitda |
184,3 |
206,5 |
+12,0% |
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Ebit |
109,1 |
122,5 |
+12,3% |
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Utile netto attività in funzionamento |
48,1 |
60,2 |
+25,2% |
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Utile netto attività discontinue |
3,7* |
1,2** |
-67,6% |
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Utile netto del Gruppo (dopo le attribuzioni a terzi) |
48,8 |
59,4 |
+21,7% |
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Utile per azione (euro) |
0,2289 |
0,2789 |
+21,8% |
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* Acea Trasmissione e Acqua Italia |
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**Partecipazione nella società peruviana Consorcio Agua Azul, di cui sono state avviate nel corso del |
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primo semestre 2006 le operazioni finalizzate alla cessione. |
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(mln di Euro) |
30/6/05 |
30/6/06 |
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Investimenti*** |
209,5 |
131,2 |
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*** Il dato include 126 mln di Euro relativi al mercato dell’energia per il 1H05 e 24,9 mln di Euro per il |
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1H06. |
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(mln di Euro) |
30/6/05 |
31/12/05 |
30/6/06 |
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Posizione Finanziaria Netta |
1. 138,1 |
936,1 |
1. 231,6 |
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| Risultati Del Primo Semestre 2006 I ricavi consolidati hanno raggiunto 990,6 milioni di Euro, in crescita del 30,5% rispetto ai 758,9 milioni di Euro del primo semestre 2005. L’incremento è derivato, principalmente: dall’aumento dei volumi e dei prezzi medi di energia elettrica e gas. In particolare i volumi prodotti sono cresciuti grazie, essenzialmente, al contributo della centrale di Voghera (796,6 Gwh) e nonostante la riduzione registrata dagli impianti idroelettrici e termoelettrici di Aceaelectrabel Produzione; dalla acquisizione delle gestioni idriche di nuovi Comuni dell’Ato2-lazio Centrale e dagli incrementi tariffari; dal contributo della Società Gori (che gestisce l’Ato3 Sarnese Vesuviano) e di Publiacqua (che gestisce l’Ato3 – Medio Valdarno). Il costo del lavoro si è attestato a 114,4 milioni di Euro da 100,8 milioni di Euro del 30/6/05. La variazione deriva, principalmente, dalla modifica del perimetro di consolidamento. Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) consolidato è cresciuto del 12,0% a 206,5 milioni di Euro (184,3 milioni di Euro al 30/6/05) grazie, principalmente, al significativo incremento del margine della gestione industriale. Si evidenzia che a parità di perimetro di consolidamento l’incremento dell’Ebitda è pari a 17,8 milioni di Euro (+9,7%). Alla formazione dell’Ebitda complessivo hanno concorso: reti dell’energia: 51%; mercato dell’energia: 8%; gestioni idriche: 41%. Il Risultato Operativo (Ebit) consolidato è passato da 109,1 milioni di Euro del 30/6/05 a 122,5 milioni di Euro al 30/6/06, registrando una crescita del 12,3%. L’utile netto consolidato, dopo le attribuzioni a terzi è risultato pari a 59,4 milioni di Euro (+21,7% rispetto ai 48,8 mln di Euro del 30/6/05). L’utile per azione è pari a 0,2789 euro (0,2289 euro al 30/6/05). Gli investimenti del Gruppo, ammontano a 131,2 milioni di Euro rispetto a 209,5 milioni di Euro al 30/6/05. Il dato del primo semestre 2005 è influenzato dai rilevanti investimenti nella generazione. Gli investimenti al 30/6/06 sono ripartiti nel seguente modo: reti dell’energia: 56,0 milioni di Euro; mercato dell’energia: 24,9 milioni di Euro; gestioni idriche: 47,5 milioni di Euro; capogruppo: 2,8 milioni di Euro. L’indebitamento finanziario netto consolidato al 30 giugno 2006 è pari a 1. 231,6 milioni di Euro rispetto ai 1. 063,6 mln di Euro del 31/3/06 ed ai 936,1 milioni di Euro del 31/12/05. La variazione è influenzata, tra l’altro, dall’investimento effettuato per l’acquisizione di Publiacqua e dal consolidamento dell’indebitamento della Società essenzialmente imputabile al finanziamento del suo capitale circolante. Fatti Di Rilievo Successivi Alla Chiusura Del Primo Semestre 2006 Ed Evoluzione Prevedibile Della Gestione · Il 4 luglio, Acea ha perfezionato con Enertad l’acquisto dell’intero capitale di Tad Energia Ambiente. L’acquisizione consentirà ad Acea di sviluppare la produzione di energia da fonti rinnovabili. · L’8 luglio, l’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato ha confermato il fondamento dell’esposto presentato da Acea contro la violazione delle norme che limitano la partecipazione di Società a controllo pubblico nelle ex Genco. L’antitrust ha, inoltre, invitato il Governo ad adottare le necessarie e conseguenti misure. · Il 12 luglio, Aceaelectrabel Elettricità ha sottoscritto un accordo con Electrabel Sa per l’acquisizione da quest’ultima dell’intero capitale sociale di Alpenergie Italia, società attiva in Italia nella commercializzazione di energia a clienti finali industriali. Il prezzo pagato per tale acquisizione è pari a 2,2 milioni di Euro. Alpenergie prevede per il 2006 vendite pari a 6,1 Twh, che vanno ad aggiungersi alle vendite stimate per fine anno da Aceaelectrabel Elettricità pari a 10,4 Twh. I dati del Gruppo Acea nei primi sei mesi del 2006 hanno evidenziato un miglioramento dei risultati economici rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Nel settore della generazione elettrica, prosegue l’attività di costruzione dei due impianti di produzione a ciclo combinato a Rosignano e Leinì, la cui entrata in esercizio è prevista rispettivamente nel secondo semestre 2006 e nel 2007. Risultati Della Capogruppo Si evidenzia che i risultati della Capogruppo Acea Spa del primo semestre 2006 e del relativo periodo di confronto sono stati redatti per la prima volta secondo i principi contabili Ias/ifrs. Il Consiglio di Amministrazione ha infatti approvato la “first time adoption” di tali principi contabili. L’utile netto al 30 giugno 2006 di Acea Spa si è attestato a 80,5 milioni di Euro rispetto a 87,7 milioni di euro del primo semestre 2005. Nell´ambito della stessa seduta il Consiglio di Amministrazione di Acea, in attuazione delle regole di Corporate Governance ed ai sensi dell´art. 4 del nuovo Codice di Autodisciplina delle società quotate, pubblicato nel Marzo 2006 da Borsa Italiana, ha approvato il "Regolamento per la gestione interna e la comunicazione all´esterno di documenti ed informazioni societarie", con particolare riferimento alle informazioni "price sensitive" finalizzato alla gestione sicura e riservata di dette informazioni, volta ad evitarne la divulgazione selettiva ed in forma inadeguata oltre alla Procedura interna per la disciplina dell´internal dealin. . |
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HERA S.P.A.: APPROVATO L’ANDAMENTO DEL PRIMO SEMESTRE 2006 E IL PIANO INDUSTRIALE 2006-2009 RICAVI A 1.179 MILIONI DI EURO (+33,7%), MARGINE OPERATIVO LORDO A 209,9 MILIONI (+35,5%), RISULTATO OPERATIVO A 122,2 MILIONI (+ 28,5%) UTILE NETTO A 59,4 MILIONI (+26,7%). |
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Bologna, 13 settembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera ha approvato ieri all’unanimità i risultati economici consolidati del primo semestre dell’anno redatti sulla base dei criteri Ias. I risultati evidenziano una crescita significativa a cui hanno contribuito le sinergie conseguite e l’integrazione della azienda multi-utility di Modena, realizzata alla fine del 2005. I ricavi del Gruppo sono passati a 1. 179 milioni di euro da 881,7 milioni di euro del primo semestre 2005; la crescita, pari a +33,7%, è stata realizzata con lo sviluppo delle principali aree di business e per la parte restante grazie al consolidamento delle attività di Modena, che ha aumentato il giro d’affari di Hera per circa 185,5 milioni di euro. Il Margine Operativo Lordo è aumentato di 55,1 milioni di euro, con una crescita percentuale del 35,5%, passando nel semestre 2006 a 209,9 milioni di euro, di cui 33,2 milioni di Euro derivanti dall’integrazione di Modena, da 154,9 milioni di euro del primo semestre 2005. Il Risultato Operativo aumenta di 27,1 milioni di euro, rispetto ai dati del primo semestre 2005, passando a 122,2 milioni di Euro da 95 milioni di euro del 2005, con una variazione percentuale del 28,5%. L’utile Netto registra un aumento del 26,7% passando a 59,4 milioni di euro, da 46,9 milioni di euro del primo semestre 2005, dopo costi finanziari per 24 milioni di euro ed un carico fiscale di circa 39,9 milioni di euro. Il Capitale investito del Gruppo nei primi 6 mesi dell’anno è pari a 2. 434,3 milioni di euro. Gli investimenti complessivi effettuati nel primo semestre 2006 ammontano a 145 milioni di euro e sono stati indirizzati allo sviluppo di tutti i settori di attività; in particolare si evidenziano investimenti per circa 43 milioni di euro nel Ciclo Idrico, in incremento rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, dedicati principalmente al potenziamento di reti e impianti a seguito degli accordi sottoscritti con gli Ato di riferimento. Nell’area ambiente gli investimenti ammontano a 35,5 milioni di Euro, concentrati principalmente sugli impianti di Modena e Canal Bianco (Fe), entrati nella loro piena fase realizzativa. Nonostante i significativi investimenti effettuati, la Pfn è rimasta sostanzialmente invariata, passando da 974 a 972,6 milioni di Euro, grazie ai positivi flussi generati dall’attività economica e dalla riduzione del capitale circolante netto (da 320 a 111 milioni di Euro), ottenuta prevalentemente con la messa a regime del nuovo sistema di fatturazione. Inoltre, grazie ad una efficace azione sulla struttura finanziaria, nonostante i maggiori debiti (passati a 972,6 milioni di euro rispetto ai 746,8 milioni di euro al 30 giugno del 2005) gli interessi passivi sono rimasti invariati rispetto allo scorso anno. Il gearing del Gruppo, ovvero il rapporto tra debiti finanziari e il patrimonio netto, si attesta a 0,65, collocandosi tra i più conservativi del settore. Nel 2006 l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha confermato il rating di “A+ nel lungo termine” e Moody’s ha attribuito per la prima volta quello A1. Alla composizione del Margine Operativo Lordo del Gruppo hanno contribuito l’area energia (che include le attività di vendita e distribuzione di gas ed energia elettrica) per il 37,5%, l’area Idrica per il 22,6%, l’area ambiente per il 32,8% e le altre attività per il 7,1%. Nel settore energia sono stati venduti 1,5 miliardi di metri cubi di gas ed oltre 1,4 di Tw/h di energia elettrica; il Gruppo ha realizzato un Margine Operativo Lordo di 78,7 milioni di euro nel semestre 2006 che è aumentato, rispetto ai dati del medesimo periodo dell’anno, di 22,7 milioni di euro. Tale risultato, per quanto concerne l’area gas, beneficia della crescita della rete e per quanto riguarda l’area dell’energia elettrica dei maggiori volumi e del riposizionamento verso i clienti a marginalità più elevata. Nel ciclo idrico integrato, il Gruppo ha fatturato oltre 308 milioni di metri cubi di acqua realizzando un Margine Operativo Lordo di 47,4 milioni di euro nel semestre 2006, in aumento del 29,2%. All’aumento hanno contribuito la crescita fisiologica delle tariffe concordate con le Autority locali per il triennio 2005-2007, la crescita della rete di distribuzione e naturalmente, per la quota più significativa, l’integrazione del territorio modenese. Nell’area ambiente il Gruppo ha realizzato l’aumento più significativo; i volumi smaltiti sono saliti a quasi 1,75 milioni di tonnellate ed il Margine Operativo Lordo realizzato nel primo semestre 2006 è stato di 68,8 milioni di euro, in crescita del 32,6% rispetto ai risultati del medesimo periodo dell’anno passato. La rilevante crescita è stata positivamente influenzata dal funzionamento a pieno regime di alcuni impianti e dall’aumento dei volumi smaltiti. L’insieme di questi fattori ha migliorato la marginalità complessiva dell’area che è passata dal 26,0% al 32,8%. Nelle Altre Attività, che includono prevalentemente il Teleriscaldamento e l’Illuminazione Pubblica, il Gruppo ha realizzato un Margine Operativo Lordo di circa 15,0 milioni di euro in aumento del 45,6% rispetto ai risultati del medesimo periodo dell’anno passato; tale crescita è il risultato dell’attività di razionalizzazione, della dismissione delle aree non core e infine dell’aumento dei ricavi relativi al teleriscaldamento e alla pubblica illuminazione. Il Cda ha inoltre approvato il Piano Industriale 2006-2009, che prevede il raggiungimento di un giro d’affari di 2,9 miliardi di Euro ed una ulteriore crescita del Mol fino a 650 milioni di Euro nel 2009 (in media + 13,9% all’anno). In termini di risultati previsti vengono confermate le attese del piano precedente fino al 2008 e si aggiunge un ulteriore incremento per il 2009 con sostenuti ritmi di crescita, in linea con gli ultimi tre anni. Per quanto riguarda le linee strategiche, il nuovo Piano punta sul rafforzamento impiantistico e delle capacità di approvigionamento nei core business dell’energia e dell’ambiente e sul consolidamento della copertura commerciale della base clienti, supportata dall’ottimizzazione dell’assetto operativo. Le linee strategiche, ma anche le azioni e i principali obiettivi verranno illustrati nel corso del road show internazionale che partirà domani da Milano, con una presentazione prevista per le 11,00 presso la sede di Borsa Italiana. “Nel primo semestre 2006 - ha commentato il Presidente Tomaso Tommasi di Vignano – il Gruppo ha ottenuto risultati superiori alle attese che dimostrano il livello di efficienza raggiunta. E’ stato inoltre in grado di aggiungere alle previsioni di piano, che già scontavano gli importanti effetti derivanti dall’integrazione di Meta Modena, ulteriori operazioni di espansione che hanno riguardato la Sat di Sassuolo, la Geat di Riccione e Aspes Pesaro, confermandoci come operatore fortemente impegnato nel processo di consolidamento territoriale. ” “Continua il percorso di crescita del Gruppo - ha continuato l’Amministratore Delegato Maurizio Chiarini – I positivi risultati della semestrale ci confermano come uno degli operatori di riferimento del settore. Il modello multiutility e l’attenzione ai temi della sostenibilità si stanno rivelando scelte strategiche per l’aumento della competitività. La capacità di aggregazione, che è stata una delle chiavi di successo nel passato, lo sarà anche per il futuro”. . |
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PIATTAFORMA EUROPEA DELLE SCIENZIATE - GIORNATA DI INCONTRO |
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Bruxelles, 13 settembre 2006 - Il 20 ottobre si svolgerà a Bruxelles (Belgio) la prima giornata di incontro della piattaforma europea delle scienziate (Epws). Le tematiche affrontate saranno le seguenti: valutazione dell´attuale situazione delle donne in campo scientifico; presentazione dell´Epws; esperienze di reti di donne scienziato già operative; preparazione alla prima assemblea generale dell´associazione nel 2007. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Epws. Org/index. Php . |
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UN RAGIONIERE PER TUTTE LE STAGIONI TRA LE SCUOLE SUPERIORI CHE ASSICURANO UNA PROFESSIONE L’INDIRIZZO COMMERCIALE È IL PIÙ RICHIESTO DALLE AZIENDE ALTERNANZA SCUOLA LAVORO: 7 SCUOLE E 320 STUDENTI INCONTRANO L’IMPRESA |
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Milano, 13 settembre 2006 -Aprono le scuole in Lombardia. Ma qual è il diploma più richiesto dalle imprese? Il ragioniere con circa 10. 000 richieste pari al 41,2 % degli assunti con diploma. Seguono l’indirizzo meccanico con circa 2. 000 (7,9% degli assunti diplomati) e gli informatici 1. 480 (6,2%). In totale sono circa 24 mila i diplomati richiesti dalle imprese milanesi, pari al 41% delle totali assunzioni previste per il 2006 nella provincia di Milano. Rispetto al 2005 si cercano 2000 diplomati in più. E per il 55% di loro è pronto un contratto a tempo indeterminato. Con questo tipo di contratto verranno assunti il 95,9% dei diplomati con indirizzo termo-idraulico, il 77% di chi si specializza nel tessile e nella moda ed il 72,3% degli agrari alimentari, il posto fisso sembra raggiungibile molto facilmente anche per gli informatici (65,3%) e per i meccanici (64,3%). Ma qual è il diplomato più difficile da reperire sul mercato del lavoro? I più introvabili sono gli specializzati in tessile, moda e abbigliamento: non sarà facile rintracciare il 74,7% di loro. Si fanno desiderare anche il 67,3% dei 50 con indirizzo termoidraulico, il 56,6% dei 1. 060 con indirizzo “turistico alberghiero”ed il 52,6% con indirizzo meccanico. Anche per i possessori di qualifica professionale (tre anni di studio) vince l’indirizzo amministrativo commerciale con 2. 360 assunzioni, segue l’indirizzo turistico alberghiero con 2. 020, meccanico 1. 150 e socio sanitario 960. Fra le qualifiche più richieste la più difficile da reperire è quella con l’indirizzo in “legno e arredamento” (86%) e “estetisti parrucchieri” (85,8%). Oltre la metà dei diplomati verrà assunto da imprese con più di 50 addetti, e sarà il settore dei servizi ad assumerne il 77%. In particolare, il commercio darà lavoro a più di 5. 000 neodiplomati, seguono i servizi avanzati per le imprese con quasi 2. 500 assunzioni, informatica e telecomunicazione con circa 2. 200. 5. 000 invece le assunzioni nell’industria. Il comparto manifatturiero con più richieste è quello della fabbricazione dei macchinari industriali ed elettrodomestici con 989 assunzioni, segue il chimico farmaceutico 632, terzo il settore del fabbricazione di macchine e apparecchiature elettriche ed elettroniche con 391. Emerge da una elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati Excelsior 2006, su Milano e provincia. “Milano – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano – conferma la sua vocazione ai servizi avanzati. Per questo ha bisogno di giovani preparati e volenterosi, capaci di affrontare le sfide di un mercato sempre più dinamico e globalizzato. I dati dimostrano che la nostra città è capace di offrire ai giovani un futuro, un progetto di studio, di lavoro, di vita a cui partecipare. Il compito delle istituzioni, e dunque il nostro compito, è quello di incentivare e facilitare l’incontro fra domanda delle imprese e offerta del sistema scolastico. In materia di formazione e di alternanza scuola-lavoro, da quest´anno, abbiamo avviato un progetto che coinvolge un gruppo di istituti superiori attraverso la realizzazione di tirocini formativi e di orientamento per gli studenti”. Alternanza scuola-lavoro. Tra le scuole partecipanti: Istituto Leopardi di Milano, Collegio Villoresi San Giuseppe di Monza, Itis Cartesio di Cinisello Balsamo, Istituto Marignoni Polo di Milano, Istituto Turistico Bertarelli di Milano, Istituto Maggiolini di Parabiago. Le attività hanno coinvolto 320 studenti con visite aziendali guidate, tirocini, incontri orientativi in aula e percorsi di impresa formativa simulata. Assunzioni previste dalle imprese nel 2006 per titolo di studio
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Indirizzo di studio segnalato dalle imprese |
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Totale |
di cui (valori %): |
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di cui (valori %): |
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assunzioni |
necessità |
difficile |
tempo |
Peso sul totale della categoria |
Peso sul totale |
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(v. A. )* |
formaz. (1) |
reperim. |
indetermin. |
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Livello secondario e post-secondario |
23. 790 |
33,1 |
21,8 |
55,1 |
100,0% |
50,9% |
Indirizzo amministrativo-commerciale |
9. 790 |
30,9 |
7,5 |
55,7 |
41,2% |
21% |
Indirizzo meccanico |
1. 880 |
30,0 |
52,6 |
64,3 |
7,9% |
4% |
Indirizzo informatico |
1. 480 |
44,7 |
18,9 |
65,3 |
6,2% |
3% |
Indirizzo turistico-alberghiero |
1. 060 |
43,9 |
56,6 |
41,8 |
4,5% |
2% |
Indirizzo elettronico |
740 |
49,0 |
21,9 |
44,4 |
3,1% |
2% |
Indirizzo elettrotecnico |
610 |
51,9 |
35,2 |
50,6 |
2,6% |
1% |
Indirizzo generale (licei) |
580 |
66,9 |
2,8 |
23,7 |
2,4% |
1% |
Indirizzo edile |
560 |
52,4 |
46,2 |
52,2 |
2,4% |
1% |
Indirizzo linguistico |
440 |
40,2 |
4,1 |
46,9 |
1,8% |
1% |
Indirizzo chimico |
330 |
43,7 |
26,5 |
41,8 |
1,4% |
1% |
Indirizzo agrario-alimentare |
110 |
70,5 |
3,6 |
72,3 |
0,5% |
0% |
Indirizzo grafico-pubblicitario |
90 |
34,8 |
53,9 |
75,3 |
0,4% |
0% |
Indirizzo tessile, abbigliamento e moda |
90 |
49,4 |
74,7 |
77,0 |
0,4% |
0% |
Indirizzo termoidraulico |
50 |
8,2 |
67,3 |
95,9 |
0,2% |
0% |
Indirizzo cartario-cartotecnico |
50 |
8,7 |
0,0 |
26,1 |
0,2% |
0% |
Indirizzo biologico e biotecnologia |
50 |
26,7 |
42,2 |
53,3 |
0,2% |
0% |
Indirizzo legno, mobile e arredamento |
40 |
2,9 |
0,0 |
60,0 |
0,2% |
0% |
Indirizzo socio-sanitario |
30 |
70,0 |
20,0 |
10,0 |
0,1% |
0% |
Indirizzo non specificato |
5. 800 |
22,0 |
28,4 |
56,6 |
24,4% |
12% |
Altri indirizzi |
40 |
27,0 |
37,8 |
37,8 |
0,2% |
0% |
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Livello qualifica professionale |
9. 420 |
47,7 |
37,0 |
46,0 |
100% |
20,2% |
Indirizzo amministrativo-commerciale |
2. 360 |
72,0 |
46,3 |
28,5 |
25,1% |
5% |
Indirizzo turistico-alberghiero |
2. 020 |
55,4 |
30,9 |
47,0 |
21,4% |
4% |
Indirizzo meccanico |
1. 150 |
30,9 |
30,8 |
52,4 |
12,2% |
2% |
Indirizzo socio-sanitario |
960 |
41,5 |
30,0 |
48,4 |
10,2% |
2% |
Indirizzo estetisti e parrucchieri |
670 |
33,3 |
85,8 |
45,5 |
7,1% |
1% |
Indirizzo elettrotecnico |
160 |
4,5 |
18,6 |
41,0 |
1,7% |
0% |
Indirizzo edile |
110 |
6,6 |
60,4 |
55,7 |
1,2% |
0% |
Indirizzo stampa ed editoria |
100 |
25,5 |
8,2 |
76,5 |
1,1% |
0% |
Indirizzo chimico |
90 |
71,3 |
60,6 |
73,4 |
1,0% |
0% |
Indirizzo tessile, abbigliamento e moda |
90 |
9,7 |
12,9 |
9,7 |
1,0% |
0% |
Indirizzo agrario-alimentare |
80 |
22,5 |
5,0 |
63,8 |
0,8% |
0% |
Indirizzo legno, mobile e arredamento |
50 |
6,0 |
86,0 |
86,0 |
0,5% |
0% |
Indirizzo cartario-cartotecnico |
40 |
13,9 |
0,0 |
50,0 |
0,4% |
0% |
Indirizzo lavorazione vetro e ceramica |
30 |
92,6 |
3,7 |
25,9 |
0,3% |
0% |
Indirizzo termoidraulico |
30 |
19,2 |
15,4 |
65,4 |
0,3% |
0% |
Indirizzo informatico |
30 |
92,0 |
100,0 |
100,0 |
0,3% |
0% |
Indirizzo non specificato |
1. 390 |
36,1 |
21,5 |
61,7 |
14,8% |
3% |
Altri indirizzi |
80 |
5,3 |
5,3 |
51,3 |
0,8% |
0% |
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Livello scuola dell´obbligo |
13. 490 |
13,5 |
23,9 |
58,3 |
100% |
28,9% |
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46. 700 |
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100,0% | Fonte: elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati Excelsior 2006 . |
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IL MASTER’S IN MANAGEMENT DELLA ESCP-EAP SI CLASSIFICA TERZO MIGLIORE D’EUROPA. |
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Torino, 13 settembre 2006 - L’11 Settembre 2006 il Financial Times ha completato il ranking 2006 dei Masters in Management: il rapporto annuale che valuta i migliori programmi pre-esperianza lavorativa offerti dalle 35 migliori business school d’Europa. Per il secondo anno consecutivo Escp-eap si conferma al top piazzandosi sul podio della graduatoria, grazie al Mim: Master’s in Management / Grande Ecole programme, quest’anno al terzo posto, dietro soltanto ai programmi di Hec e Cems, un consorzio di 17 istituti, non una vera e propria business school. La classifica del Financial Times continua a premiare il modello di studio delle Grande Ecole francesi: come già nel 2005, nei primi tre posti si posizionano nuovamente Hec Paris e Escp-eap, le due business school fondate dalla camera di Commercio di Parigi, ma non solo: le prime 7 posizioni sono tutte occupate da scuole francesi o aventi sede anche in Francia. Escp-eap è l’unica business school in classifica con un campus in Italia, a Torino. Il Mim, Master’s in Management / Grande Ecole programme è un programma di formazione manageriale dedicato a studenti universitari che abbiano terminato almeno il secondo anno di qualsiasi facoltà o che siano laureati di I livello in Ingegneria. Si svolge in tre anni, in classi multinazionali, in tre lingue diverse: quelle locali dei tre Paesi in cui lo studente sceglie di svolgere il programma, fra i 5 campus Escp-eap di Torino, Parigi, Londra, Madrid e Berlino. Oltre al titolo di Master, il percorso formativo permette di ottenere fino a 3 diplomi di Laurea europei: a seconda della provenienza dei precedenti studi la Laurea Magistrale italiana in Economia Aziendale o in Ingegneria Gestionale e, a seconda del percorso estero scelto, i diplomi stranieri Diplôme Grande Ecole, Diplom-kaufmann/frau ed European Msc in Management. Il successo del Mim è dato in particolare dal livello di salario percepito (criterio che pesa 40% sulla valutazione totale del Financial Times) e dalla valutazione degli alumni delle varie business school (sono 26. 000 gli ex allievi della Escp-eap nel mondo). A tre anni di distanza dal termine del programma, gli ex-allievi del Mim sono fra i titolari di master con gli stipendi più alti: circa 50. 000 Euro all’anno, specialmente cospicui nei settori finanza, consulenza e industria. Lo status di carriera conseguibile (careers rank) grazie al master in Escp-eap, paragonato a quello di Hec e Cems, è il maggiore fra quelli raggiungibili. Questo perché le classiche nozioni accademiche vengono fin dall’inizio convertite in azioni pratiche: il 70% dei partecipanti al Mim riceve proposte d’impiego prima di concludere gli studi. Ogni anno è parte integrante del programma uno stage, il cui dato percentuale di ritrovamento da parte della scuola è del 100%. Il 98% dei Mim viene assunto entro quattro mesi dal termine del master. Tali risultati sono resi possibili, oltre che dalle caratteristiche individuali dei singoli e dall’eccellenza didattica, dall’immagine d’eccellenza della scuola nel contesto internazionale: Escp-eap è presente nelle valutazioni degli ex allievi nelle sottocategorie del Financial Times ranking per: best in general management, best in finance, best in accounting, best in international business. Dei 250 i posti disponibili in tutta Europa, sono 52 gli studenti che quest’anno sono stati selezionati dal campus italiano, sulle oltre 200 richieste di partecipazione. Il terzo anno accademico del campus di Torino inaugurerà lunedì 18 settembre. Sarà composto da 37 iscritti al percorso per l’ottenimento della Laurea Magistrale in Economia, e 8 che concluderanno il terzo anno presso il campus italiano per l’ottenimento della Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale. Rispetto lo scorso anno è quasi raddoppiata la percentuale di stranieri presenti nel campus italiano. . |
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ECOSY- EUROPEAN COMMUNITY ORGANISATION OF SOCIALIST YOUTH FRANCIA: ROYAL: FILIBECK (PRESIDENTE DEI GIOVANI SOCIALISTI EUROPEI)AI GIOVANI SOCIALISTI FRANCESI: SI ALLE CRITICHE NO ALLE STRUMENTALIZZAZIONI. SEGOLENE È UN’OTTIMA CANDIDATA |
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Roma 13 settembre 2006 - “Segolene Royal è assolutamente candidabile per la Francia, le polemiche dei giovani socialisti francesi corrono il rischio di essere strumentali. ” Questo il commento del Presidente dei Giovani Socialisti Europei Giacomo Filibeck, , a margine della conferenza stampa di chiusura della visita italiana della Royal svoltasi questa mattina all’Hotel Nazionale. La Royal, infatti, e´ a Roma, dopo aver partecipato ieri a Pesaro alla festa dell´Unita´, dove ha incontrato tra gli altri il presidente del Consiglio Romano Prodi, il ministro degli Esteri Massimo D´alema ed il segretario dei Ds Piero Fassino. Filebeck, che con i Giovani Socialisti Francesi (Mjs) già si e´ confrontato durante il dibattito sul Referendum sulla Costituzione Europea difendendo il si contro il loro no, considera dannose le polemiche legate alle interviste del Presidente dei Giovani Socialisti Francesi Razzye Hammadi che ha dichiarato ieri a Le monde che appoggerà alle elezioni François Hollande, segretario del Partito e compagno della Royal. “Dall´universitè d´Etè de la Rochelle (la scuola estiva dei giovani socialisti francesi svoltasi ad agosto) in poi i giovani socialisti francesi criticano fortemente la Royal, prestando però il fianco ai suoi oppositori interni ed esterni che con marcati atteggiamenti maschilisti desiderano minare la legittimità della sua candidatura all´Eliseo. Ora, una donna con il curriculum della Royal, che si è diplomata all’Ena, è stata deputata, più volte ministro, collaboratrice di Mitterand, e che è stata capace di strappare alla destra francese la difficile regione di Poitou-charentes dovrebbe comunque essere trattata con lo stesso rispetto dovuto ad un qualsiasi altro candidato uomo e non accusata, solo in virtù della sua apparenza candidabile solo ad un concorso di bellezza come pensa Laurant Fabius. E´ dunque assurdo assistere a posizionamenti precostituiti contro di lei all´interno del partito socialista francese. Mi auguro che si permetta nei giorni che seguiranno un sereno confronto tra le idee e le personalità dei candidati e si lascino gli iscritti al partito socialista francese decidere attraverso le primarie chi saprà meglio guidare la sinistra francese alla conquista dell´Eliseo per affrontare poi sfide nazionali e internazionali come il rilancio della Costituzione Europea. " . |
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TRUCK TOUR 2006 A ROMA: IL VILLAGGIO ANTIDISCRIMINAZIONI IN PIAZZA DEL POPOLO |
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Roma, 13 settembre 2006 – La seconda tappa del Truck Tour 2006 si terrà giovedì 14 settembre in Piazza del Popolo a Roma, dalle 10 – 20. Il Tir di 30 tonnellate che attraversa l’Europa per promuovere la lotta contro le discriminazioni, è una delle numerose iniziative della campagna “Sì alle Diversità No alle Discriminazioni” promossa dalla Commissione Europea. Il Tir sarà ospite del Vilaggio Antidiscriminazione, in collaborazione con l’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) del Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità e numerose altre associazioni. Il Villaggio prevede numerosi stand delle diverse associazioni che si uniscono alla campagna Sì alle Diversità No alle Discriminazioni, combattendo le discriminazioni in materia di razza, religione, età, orientamento sessuale e disabilità. Le associazioni calcheranno a turno il palco del Tir presentando le proprie iniziative e gli impegni in materia di discriminazione sul lavoro. Le associazioni partecipanti sono Arcigay, Cgil Nuovi Diritti, Casa internazionale delle Donne, Sos Razzismo, Consiglio Nazionale sulle Disabilità, Fiaba, 50&Più Fenacom / Age Italia e l’Iismas. Saranno inoltre presenti Franco Grillini dei Ds, Gianpiero Silvestri dei Verdi, Nicola Zingaretti Deputato Europeo e Allam Fouad Khaled dell’Ulivo. Il momento più importante della giornata sarà alle ore 17:30, quando la Ministra per i Diritti e le Pari Opportunità Barbara Pollastrini incontrerà il mondo delle associazioni. La giornata si conclude con il concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio seguito dall’esibizione della compagnia di danza del ballerino Kledi Kadiu. Interverranno inoltre Salvatore Marino, Francesca Reggiani, Rocco Papaleo e Tiziana Foschi. . |
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