Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 WEB E BEAUTY FLASH ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Ottobre 2006
Politica
E-GOV: L’IRAQ CHIEDE DI IMPORTARE IL MODELLO CNIPA  
 
 Roma, 3 ottobre 2006 – Una Cnipa “da esportazione” tra il Tigri e l’Eufrate. Per la modernizzazione digitale della pubblica amministrazione dell’Iraq, il Governo di Baghdad guarda infatti con notevole interesse al modello organizzativo e operativo che in Italia si è realizzato con il Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione. L’interesse è emerso nel corso dei colloqui che Raed Jahid Fahmi, ministro della Scienza e della Tecnologia dell’Iraq - invitato a Roma dal prof. Luigi Nicolais, ministro per le Riforme e l’Innovazione nella Pa - ha avuto con Livio Zoffoli, presidente del Cnipa, nella sede di via Isonzo. In particolare il ministro Fahmi, accompagnato da una qualificata delegazione, ha chiesto esplicitamente all’Italia la predisposizione di una specifica road map congiunta per realizzare un sistema Cnipa in Iraq. Il rappresentante del Governo di Baghdad ha inoltre prospettato l’intenzione di utilizzare il “Codice dell’Amministrazione Digitale” italiano come strumento base per la predisposizione di una normativa moderna e adeguata a sostenere lo sviluppo delle tecnologie digitali non solo nei processi interni alla pubblica amministrazione, ma anche nella stessa società irachena. «L’esperienza italiana del Cnipa è unica e di punta a livello europeo nell’e-Government e per questo l’abbiamo messa a disposizione del Governo dell’Iraq», ha detto Zoffoli al termine dell’incontro con il ministro Fahmi. Nel corso dei colloqui, sono stati approfonditi tra l’altro diversi aspetti della cooperazione tecnologica già in atto tra i due paesi, che ha portato alla realizzazione della rete di Governo “Govnet” a Baghdad ed esplorate le aree di un’ulteriore collaborazione avvalendosi delle specifiche professionalità del Cnipa maturate in oltre 12 anni di attività - . .  
   
   
POTOCNIK INVITA L´EUROPA SUDORIENTALE A INVESTIRE MAGGIORMENTE NELLA RICERCA  
 
Bruxelles, 4 ottobre 2006 - Janez Potocnik, commissario europeo per la Scienza e la ricerca, ha esortato i paesi dell´Europa sudorientale a consacrare investimenti più ingenti alla ricerca. Potocnik, intervenendo alla conferenza internazionale e alla tavola rotonda ministeriale organizzate dall´Unesco a Lubiana (Slovenia), sua città natale, ha illustrato i fattori indispensabili per potenziare le capacità di ricerca e sviluppo della regione. "Nei paesi dell´Europa sudorientale, l´investimento pubblico nella ricerca è ancora molto basso rispetto alla media dell´Ue dell´1,9 per cento", ha osservato. "Per questo motivo è necessario iniziare a elaborare un piano per aumentare progressivamente il contributo pubblico alla ricerca. A tal fine sarà indispensabile un abile intervento dei ministeri per la Scienza, la Ricerca e l´Istruzione". Il commissario ha suggerito ai governi di concentrare il loro bilancio per la ricerca sull´eccellenza e di incoraggiare la collaborazione e l´istituzione di reti nell´Ue. A tale proposito egli ha ribadito il proprio impegno a coinvolgere i paesi dell´Europa sudorientale nel Settimo programma quadro (7Pq) e ha sottolineato il valore della politica di ricerca quale strumento per agevolare l´integrazione europea. "L´integrazione necessita di cooperazione e a tale scopo il 7Pq è uno strumento perfetto. La cooperazione può valicare i confini nazionali, a dispetto di ostacoli storici e politici", ha spiegato ai delegati. "La partecipazione al programma permetterà di collaborare con ricercatori e scienziati da tutta Europa e dal resto del mondo. Sarà possibile incrementare non solo il trasferimento di conoscenze, ma anche le possibilità di accedere al mercato". Potocnik ha inoltre incoraggiato i paesi della regione a modernizzare le infrastrutture per la ricerca e a definire priorità che corrispondono ai loro punti di forza e ai loro interessi. Tuttavia anche il settore privato deve assumere un ruolo determinante nel contribuire al finanziamento della R&s: a tal fine è indispensabile che le condizioni per investire nella ricerca siano favorevoli. Il commissario ha consigliato ai governi di adottare misure fiscali che consentano detrazioni di parte degli investimenti, o di esentare gli scienziati dal pagamento dei contributi per la previdenza sociale. Potocnik ha concluso invitando i paesi dell´Europa sudorientale ad evitare gli errori commessi in precedenza dal resto del continente. "Negli ultimi decenni, ad esempio, gli investimenti nella conoscenza dal punto di vista della ricerca, dell´innovazione o dell´istruzione sono stati insufficienti. Ancora oggi ne stiamo subendo le conseguenze", ha avvertito. "Per questo motivo invito tutti ad adottare risoluzioni decisive che permetteranno di sviluppare e coltivare la conoscenza nei rispettivi paesi. È il modo più efficace di rendere la regione attraente per gli investitori, i clienti e i cittadini stessi". .  
   
   
VERSO UN DIALOGO APERTO SU VANTAGGI E RISCHI DELLE NANOTECNOLOGIE  
 
 Bruxelles, 4 ottobre 2006 - Un progetto europeo ha sviluppato una serie di strumenti con l´obiettivo di contribuire a promuovere il dialogo tra scienziati, responsabili politici e cittadini riguardo ai vantaggi e ai potenziali impatti delle nanoscienze e delle nanotecnologie. L´attuale rifiuto degli Omg (organismi geneticamente modificati) da parte del pubblico è esemplificativo del fatto che quando le persone perdono la fiducia nei confronti di una nuova tecnologia, riconquistare il terreno perso è estremamente difficile. Le nanotecnologie promettono nuovi eccezionali vantaggi in alcuni ambiti, tra cui l´energia, l´ambiente, il settore tessile e quello farmaceutico, ma sollevano anche interrogativi sotto l´aspetto della sicurezza. L´obiettivo di Nanologue, un progetto finanziato a titolo del Sesto programma quadro (6Pq), consiste nel promuovere un dialogo aperto e franco tra i settori scientifico, politico e pubblico riguardo ai potenziali benefici e alle insidie delle nanotecnologie. L´iniziativa è ormai giunta pressoché al termine. Volker Türk del Wuppertal Institute (Germania) è il coordinatore del progetto e in un´intervista rilasciata al Notiziario Cordis ha illustrato le principali raccomandazioni del progetto. Secondo Türk, il problema maggiore è che troppo spesso le persone tendono a generalizzare per quanto concerne le nanotecnologie: se qualcosa non funziona in un campo, tutti gli altri settori ne risentono. "Dovrebbe essere chiaro che ci sono tecnologie diverse con rischi e vantaggi differenti", afferma. Nanologue raccomanda anche di rendere liberamente accessibili i risultati dei progetti, preferibilmente attraverso un unico centro che raccolga le varie informazioni sulle attività di ricerca nell´ambito di varie tecnologie. Infine, il confronto deve essere aperto e onesto. "Non dovremmo fingere che non esista alcun rischio, ma dovremmo anche far presente che ci sono enormi opportunità", commenta Türk. Nel corso della ricerca, i partner del progetto si sono resi conto che la maggior parte di coloro che operano nel campo delle nanotecnologie non è praticamente consapevole delle implicazioni etiche del lavoro svolto. "Abbiamo appurato che le discussioni riguardo agli aspetti etici non mancano, ma si tratta di un esercizio prettamente accademico e le persone impegnate nello studio di simili tecnologie non sanno di queste dissertazioni", ha spiegato Türk. Questa situazione ha indotto i partner del progetto a sviluppare Nanometer, uno strumento on line che aiuta ricercatori e sviluppatori di prodotti a individuare aree che potrebbero destare preoccupazioni di carattere morale, ambientale o sociale tra i futuri consumatori. "Prendiamo l´essenza di quanto abbiamo appreso e la condensiamo in 18 domande che danno un´idea di quello che potrebbero chiedere i cittadini", spiega Türk. Le domande sono suddivise in sette sezioni e riguardano temi quali prestazioni sociali, salute e ambiente, fabbisogno di risorse, privacy e trasparenza. All´inizio di ciascuna sezione vi è una breve introduzione che precisa il motivo per cui l´argomento affrontato è pertinente alle nanotecnologie. Ogni domanda è corredata di una spiegazione sintetica, e una serie di link offre agli utenti che lo desiderano la possibilità di approfondire le varie questioni. Al termine dell´indagine, viene elaborata una tabella che riassume le risposte fornite dai partecipanti ed evidenzia le aree che potrebbero essere fonte di preoccupazioni. Coloro che si registrano nel sito possono anche salvare i dati, per un eventuale uso successivo. I partner del progetto proporranno ora lo strumento alla comunità nanotecnologica. Un altro importante risultato ottenuto dal progetto è l´elaborazione di alcuni scenari che suggeriscono ipotetici sviluppi delle nanotecnologie da qui al 2015. Le varie situazioni sono il risultato di studi di esperti che hanno modificato gli elementi fondamentali che possono incidere sullo sviluppo delle tecnologie e sul relativo impiego nel futuro. Tra questi fattori figurano il quadro giuridico e politico, i prezzi delle materie prime, il ritmo cui avanza il progresso scientifico nel settore delle nanotecnologie e le pressioni ambientali. In ogni scenario, le tecnologie sono state destinate a impieghi molto diversi con gradi differenti di consenso da parte dei cittadini. Adesso i ricercatori sperano di organizzare una serie di seminari con i responsabili politici, al fine di illustrare loro a fondo le varie ipotesi e aiutarli a comprendere i possibili futuri impatti delle rispettive politiche. È stato scritto anche un lavoro teatrale al riguardo, la cui prima sarà presentata al pubblico nell´ambito di una mostra a Monaco. Guardando al futuro, Türk auspica di vedere un maggiore impiego delle nanotecnologie in campo energetico. "Secondo noi, il settore dell´energia presenta numerose opportunità, ma occorre una valutazione più approfondita dei potenziali vantaggi e inconvenienti", spiega. Nel frattempo, il Parlamento europeo ha approvato una relazione che chiede di aumentare i finanziamenti destinati alla ricerca sulle nanotecnologie, nonché di definire con precisione l´ambito giuridico e imprenditoriale di tali tecnologie. Il documento fa anche presente che per conquistare la fiducia del pubblico è fondamentale adottare un "approccio etico". Per maggiori informazioni consultare: http://www. Nanologue. Net Nanometer è on line sul sito: http://nanometer. Nanologue. Net .  
   
   
CARTOLARIZZAZIONE SCIC RICERCA: TITOLI DELLA CLASSE A2 AMMESSI ALL´EUROMOT  
 
Roma, 4 ottobre 2006 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica che sono stati ammessi alla quotazione su Euromot - il segmento della Borsa Italiana dedicato ai titoli di cartolarizzazione, agli eurobond e alle obbligazioni di emittenti esteri - i titoli a tasso variabile denominati "Titoli di Classe A2 € 979. 000. 000" emessi dalla Società di Cartolarizzazione Italiana Crediti a responsabilità limitata (Scic) nell´ambito della cartolarizzazione dei prestiti alla ricerca erogati tramite i fondi rotativi Fit, Far e Fsra, nota come Scic Ricerca. I titoli, la cui data di scadenza attesa è prevista nel mese di settembre 2010, saranno negoziati sull´Euromot di Borsa Italiana Spa a partire dal 5 ottobre 2006. L´operazione conferma il costante impegno del Mef a monitorare le transazioni, a garantire l´efficienza degli scambi e la trasparenza delle quotazioni sul mercato secondario delle Abs. Al fine di favorire la maggiore liquidità dei titoli in questione, Banca Imi S. P. A. Agirà quale operatore specialista sull´Euromot impegnandosi a contenere al massimo il differenziale denaro-lettera. .  
   
   
BANCHE:: ZADRA NUOVO PRESIDENTE COMITATO ESECUTIVO DELLA FEDERAZIONE BANCARIA EUROPEA  
 
Roma, 4 ottobre 2006 - Giuseppe Zadra, Direttore generale dell’Abi, è stato eletto Presidente del Comitato esecutivo della Federazione bancaria europea (Fbe). Zadra sarà impegnato in prima persona a Bruxelles per i prossimi due anni di presidenza. Il Comitato della Federazione è l’organo che gestisce l’attività della “macchina” Fbe. La nomina di Zadra contribuisce a definire e a potenziare il quadro della presenza delle banche italiane a livello europeo. E’ della scorsa settimana la designazione di Alessandro Profumo, Amministratore delegato dell’Unicredito italiano, al Consiglio della Fbe in rappresentanza dell’Italia. La Federazione bancaria europea rappresenta gli interessi delle banche a Bruxelles, visto che riunisce le 29 Associazioni bancarie dei paesi europei. Il Comitato esecutivo della Fbe – con una stabile struttura tecnica – è composto dai Direttori generali di tutte le Associazioni bancarie europee ed è responsabile della direzione e dell’amministrazione della Federazione. Zadra è stato eletto dai Direttori generali per guidare questa struttura tra il 2006 ed il 2008. Tra i dossier aperti, su cui la Federazione sarà impegnata nel prossimo futuro, quello sul futuro della vigilanza bancaria europea, quello sugli sviluppi della Direttiva sul credito al consumo e sulla Mifid (Market in financial instruments directive). Un capitolo importante dei lavori sarà dedicato ai sistemi di pagamento e allo sviluppo dell’Area unica europea dei pagamenti, la Sepa, Single euro payments area. L’abi e le banche italiane, d’intesa con la Banca d’Italia, hanno avviato un Comitato nazionale per la Migrazione alla Sepa, al cui interno non esisterà più alcuna differenza tra le operazioni “nazionali” e quelle in euro nei venticinque paesi dell’Ue ed anche in Islanda, Norvegia, Liechtenstein e Svizzera, indipendentemente dal paese o dalla banca dove si ha il conto corrente o la carta di pagamento .  
   
   
BANCHE: ABI, CRESCONO INVESTIMENTI NEL 2005, LA METÀ IN TECNOLOGIA  
 
Roma, 4 ottobre 2006 - Aumento degli investimenti per rafforzare le infrastrutture tecnologiche del settore bancario e crescita dimensionale per consolidare i livelli di competitività del sistema finanziario, accelerando i processi di internazionalizzazione. L’edizione annuale dell’Osservatorio Abi sui costi amministrativi delle banche evidenzia questi due elementi tra le priorità strategiche del settore. In particolare: innovazione, processi di consolidamento in atto, miglioramento continuo dell’efficienza interna e un attento controllo dei costi si segnalano come i pilastri dei piani di sviluppo delle banche italiane, con il risultato di un effetto positivo sull’economia del Paese nel suo complesso. In sintesi i principali dati dell’indagine, elaborata su 123 istituti e 39 gruppi, e presentata al convegno Abi “Costi & Business” che si è tenuto a Roma nelle sede di Palazzo Altieri. I primi 27 gruppi bancari (che rappresentano circa i ¾ del totale di settore) hanno effettuato, nel 2005, investimenti complessivi per 2,1 miliardi di euro nelle diverse aree di attività (dal private al retail, dal corporate ai servizi operativi, ecc). Di questi, la componente Hardware e Software ha visto assegnarsi il 49,4% per un totale di oltre 1 miliardo di euro. Tecnologia intesa come via per la progettazione di modelli di business coerenti con le richieste del mercato e con il miglior impiego del capitale umano di cui dispone la banca. Per il Direttore generale dell’Abi, Giuseppe Zadra, “le banche si confermano tra i top spender in innovazione tecnologica che vuol dire più efficienza, più sicurezza, più qualità dei servizi a vantaggio dei clienti. Si tratta di fattori competitivi essenziali su cui concentrare ulteriormente gli investimenti del settore. Ma non solo. La tecnologia va vista come un tassello fondamentale al centro dell’evoluzione della stessa attività bancaria, con un’offerta di servizi finanziari sempre più associata alla produzione di informazioni, alla condivisione del sapere ed all’utilizzo della conoscenza”. Sono tre le attività principali che hanno caratterizzato la struttura dei modelli di business del settore nel 2005: l’attività di banca commerciale genera il 40% della redditività lorda complessiva, credito al consumo (15%) e asset management (11%). Vi sono poi altre quattro aree di attività che contribuiscono, in media, per oltre il 5% alla redditività dei gruppi: mutui residenziali (7%), sistemi di pagamento (6%), banca d’investimento (6%) e trading (5%). Sotto il profilo operativo, lo sportello, le società terze ed i promotori rappresentano i canali di distribuzione più importanti. A livello medio di sistema, infatti, la rete sportelli assicura ai gruppi del campione il 68% della redditività lorda complessiva, seguita con un 18% dagli altri canali (che riguardano esercizi commerciali ed attività di sviluppo delle Business Unit, private bankers, dealer convenzionati) e dai promotori (7,9%). Internet contribuisce per il 2,4%, mentre le società non comprese nel gruppo per l’1,5% della redditività, seguite dalle agenzie assicurative, dai mediatori creditizi e dalla banca telefonica. La crescita dimensionale che sta interessando il sistema bancario italiano contribuirà a rafforzare la competitività del settore finanziario e l’economia nel suo complesso. Obiettivi concreti grazie ad un processo di internazionalizzazione in piena evoluzione che ha portato tra il primo trimestre del 2000 e il primo trimestre del 2006, ad un incremento del numero di partecipazioni di controllo detenute da gruppi bancari italiani in banche e società estere pari al 43,2%. .  
   
   
MARKET ABUSE - MIFID: LE BANCHE ITALIANE ACCELERANO CON SIA-EAGLE DOPO BANCA AKROS, PER ADEGUARSI ALLE DIRETTIVE EU ADOTTANO SIA-EAGLE, SANPAOLO IMI, BANCA GENERALI, FONDIARIA SAI, GRUPPO BPU E GRUPPO BPI  
 
Milano, 4 ottobre 2006 - Alla Central Finance and Contract Unit (Cfcu) operante presso il Ministero delle Finanze (Mof) della Repubblica Ceca, Sia (Società Interbancaria per l’Automazione) ha concluso con successo e nei tempi prestabiliti il progetto per la realizzazione di un sistema informativo (Isb) per il Mercato dei Capitali della Repubblica Ceca, assegnatole nel corso del 2005. In accordo con gli standard previsti dalle Direttive Europee e dallo Iosco, il sistema realizzato da Sia migliorerà l´efficienza e la trasparenza dell´operatività in titoli dell´intero mercato dei capitali della Repubblica Ceca, che oggi rappresenta il secondo per volumi negoziati in Europa Centrale (+ 120% di crescita negli ultimi 12 mesi). Il progetto è basato su Sia-eagle, la soluzione proprietaria per la sorveglianza degli abusi di mercato e la gestione e il monitoraggio delle strategie di esecuzione in ottica Mifid. Con Sia-eagle Sia è stata la prima a lanciare sul mercato una piattaforma tecnologica capace di supportare gli intermediari nel processo di recepimento delle direttive europee in tema di mercati finanziari, dalla Market Abuse Directive sino alla Mifid. A Banca Akros, che per prima nel panorama bancario italiano ha adottato la soluzione lo scorso novembre 2005, si aggiungono ora altri cinque importanti istituti finanziari italiani: Sanpaolo Imi, Banca Generali, Fondiaria Sai, Gruppo Bpu e Gruppo Bpi. “Questi risultati”, dichiara Massimo Armenise, Responsabile Mercati di Sia, “confermano che il settore finanziario italiano e europeo ha compreso il valore delle nostre soluzioni, volte a facilitare il processo di evoluzione degli operatori verso i futuri standard. Siamo partiti in anticipo avendo in mente l’obiettivo di agevolare la creazione di un mercato europeo, in cui siano garantiti i principi di trasparenza, integrità e regolarità delle attività di negoziazione sui mercati. ” Sia-eagle si completa oggi con un nuovo modulo in grado supportare le strutture finanziarie nel percorso di adeguamento alle normative comunitarie. È il Modulo Registro Soggetti Informati di Sia-eagle Intermediari, che risponde all’obbligo di identificare tutti i soggetti che hanno accesso a informazioni privilegiate in modo regolare o occasionale stabilito dall’art. 115bis del Tuf. A partire dal 1° aprile 2006, infatti, gli Emittenti quotati e i soggetti in rapporto di controllo con essi hanno l’obbligo di: istituire ed aggiornare il registro delle persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate; comunicare le operazioni di compravendita effettuate dai soggetti rilevanti e dalle persone strettamente legate ad essi. Il Modulo Registro Soggetti Informati di Sia-eagle Intermediari permette di istituire, gestire e tenere secondo criteri di trasparenza e immodificabilità il Registro, fino ad ora gestito attraverso soluzioni home-made, non totalmente adeguate a garantire la gestione e conservazione delle informazioni privilegiate nel rispetto dei requisiti normativi. Inoltre, produce in automatico una comunicazione mail/lettera sulla base del testo predisposto dall’Intermediario ogni volta che c’è un inserimento/variazione. In quest’ottica si sviluppa la partnership con Sda Bocconi per lo sviluppo di modelli matematici idonei a identificare in maniera “automatica” operazioni anomale o sospette, o comportamenti turbativi del mercato. I modelli così ottenuti saranno poi implementati e integrati con i sistemi tecnologici esistenti da parte della stessa Sia. Registro Soggetti Informati: i vantaggi del prodotto Sia-eagle: Gestione elettronica del Registro dei Soggetti Informati; Semplicità d’uso; Completa integrazione con il sistema di Sorveglianza Sia-eagle Intermediari (unico sistema dalla Market Abuse alla Mifid); Flessibilità nella gestione della delega della tenuta del Registro; Audit trail; Gestione automatizzata dell’informativa agli iscritti; Archiviazione storica per 5 anni (a partire dalla cancellazione); Filtri di ricerca sulla base dati (molteplicità di opzioni gestite in modo “user friendly”); Possibilità di usufruire degli altri benefici offerti da Sia-eagle (brand reputation di Sia, manuali utenti, formazione, assistenza & help desk di Sia). .  
   
   
OFFERTE PUBBLICHE DI ACQUISTO ADESIONI DEL 2/10/2006  
 
Milano, 4 ottobre 2006 - Opa Banca Fideuram (21/8/2006 – prorogata al 25/10/2006) (*)
Strumento finanziario Strumenti finanziari Strumenti finanziari apportati % su strumento
oggetto di offerta apportati nella giornata complessivamente oggetto di offerta
Azioni ordinarie 81. 220 21. 327. 259 8,5875%
(*) Le azioni ordinarie Banca Fideuram acquistate sul mercato nei giorni 23, 24 e 25 ottobre 2006 non potranno essere apportate in adesione all’offerta (si veda par. C. 4, pag. 40 del documento di offerta, disponibile anche sul sito www. Borsaitaliana. It, sez. Documenti – Società Quotate). Relativamente alla proroga si veda Avviso di Borsa n° 13477 del 18/9/2006. Opa Partecipazioni Italiane (2/10/2006 – 20/10/2006) (**)
Strumento finanziario Strumenti finanziari Strumenti finanziari apportati % su strumento
oggetto di offerta apportati nella giornata complessivamente oggetto di offerta
Azioni ordinarie (***) 7. 500 7. 500 0,009%
Azioni di risparmio (****) 0 0 0%
(**) Le azioni ordinarie e di risparmio Partecipazioni Italiane acquistate sul mercato nei giorni 18, 19 e 20 ottobre 2006 non potranno essere apportate in adesione all’offerta (si veda par. C. 4, pag. 44 del documento di offerta, disponibile anche sul sito www. Borsaitaliana. It, sez. Documenti – Società Quotate). (*** Le azioni ordinarie Partecipazioni Italiane sono attualmente sospese dalla quotazione a tempo /indeterminato e sono oggetto di procedura di revoca dalle negoziazioni (si veda par. B. 2, pag. 28 del documento di offerta). (****) Le azioni di risparmio Partecipazioni Italiane non sono quotate. .
 
   
   
SPAZIO INVESTMENT NV, AVVIA IL PROCESSO DI QUOTAZIONE ALL’ALTERNATIVE INVESTMENT MARKET DEL LONDON STOCK EXCHANGE (AIM)  
 
Milano, 4 ottobre 2006 - Spazio Investment Nv, società di investimento di diritto olandese, presenta in data odierna la documentazione (Schedule 1 Announcement secondo la Aim Rule 2) finalizzata all’offerta delle sue azioni ordinarie e all’ammissione a quotazione sull’Alternative Investment Market del London Stock Exchange (“Aim”). La Società è attualmente controllata da Cypress Grove International al 65% e partecipata al 35% da Pirelli Re. Vietata L’emissione, Pubblicazione O Distribuzione Sia Direttamente Che Indirettamente Negli Stati Uniti D’america, Canada, Giappone E Australia L’offerta, che prevede sia l’emissione di nuove azioni sia la vendita di azioni esistenti di Spazio Investment Nv, è rivolta esclusivamente ad investitori istituzionali nel Regno Unito e ad investitori istituzionali nel resto del mondo. L’offerta sarà effettuata al di fuori degli Stati Uniti in ottemperanza del Us Securities Act of 1933. Cypress Grove International cederà parte della attuale partecipazione in Spazio Investment Nv. Pirelli Re, viceversa, si è impegnata a mantenere il proprio investimento nella Società e all’esito del collocamento, a seguito dell’aumento di capitale, avrà una partecipazione di circa il 12%. Il prezzo d’offerta delle azioni di Spazio Investment Nv è compreso tra 12 e 14,5 euro, per un controvalore totale, considerando il valore medio della forchetta, di circa 305 milioni di euro, pari a una capitalizzazione di 390 milioni di euro. Spazio Investment Nv detiene il 100% delle quote di Spazio Industriale, fondo immobiliare chiuso riservato ad investitori qualificati, gestito da Pirelli Re Sgr (controllata al 100% da Pirelli Re). Tale fondo potrà contare al collocamento su un portafoglio, in Italia, di dimensioni significative : circa 450 immobili a reddito, pari a oltre 870. 000 mq locati a conduttori di alta qualità, e progetti di sviluppo di elevato profilo per circa 400. 000 mq per un valore di mercato di circa 680 milioni di euro. L’italia è il secondo maggiore mercato per immobili industriali in Europa1 e presenta ancora un elevato potenziale di crescita, data la mancanza di operatori specializzati. Pirelli Re, attraverso le controllate Pirelli Re Sgr e Pirelli Re Opportunities Sgr, è leader in Italia nella gestione di fondi immobiliari con un patrimonio di circa 6,6 miliardi di euro (a valore di mercato al 30 giugno 2006). Credit Suisse Securities (Europe) Ltd e Deutsche Bank Ag London operano in veste di joint global co-ordinators e joint bookrunners per l’offerta. Credit Suisse opera in veste di nominated advisor per Spazio Investment sull’Aim. .  
   
   
COMPLETATO L’ASSETTO AZIONARIO DI DELTA S.P.A: SOPAF CEDE AL BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA IL 10% DI DELTA SPA.  
 
Milano, 4 ottobre 2006 – Sopaf S. P. A. Comunica di avere ceduto il 10% del capitale sociale di Delta Spa al Banco Popolare di Verona e Novara. L’operazione, perfezionatasi attraverso l’esercizio di un diritto di opzione call che Sopaf aveva concesso al Banco lo scorso mese di febbraio, conferma la collaborazione tra i due gruppi nel settore del credito al consumo, avviata nel 2005 attraverso la partnership tra la società Essere S. P. A, (società di distribuzione di mutui residenziali partecipata da Sopaf) e il Banco Popolare di Verona e Novara. Il corrispettivo per il trasferimento delle azioni è pari a 20,76 milioni di euro e per Sopaf S. P. A comporta una plusvalenza di circa 1,2 milioni di euro oltre al dividendo 2005 già percepito pari a 1 milione di euro. Il Banco Popolare di Verona e Novara, già azionista di Delta al 10%, ha così incrementato la propria quota al 20% e affianca gli altri attuali azionisti: Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino S. P. A. , il management e il Gruppo Sopaf. Operativo dal 2003, il Gruppo Delta, con sede a Bologna, opera nel campo dell’intermediazione finanziaria, offrendo al segmento retail una ampia gamma di prodotti e servizi: prestiti personali, prestiti finalizzati, cessione del quinto, leasing, carte di credito, noleggio a lungo termine, factoring, prodotti e servizi bancari e recupero crediti. Il Gruppo Delta, che oggi conta oltre 570 dipendenti e 200 punti vendita, occupa la 12° posizione nella classifica Assofin al 30/6/2006 con una quota di mercato del 3,8% (3,2% al 31/12/2005) ed un tasso annuale di crescita degli impieghi pari al 42,7% (30 Giugno 2005 - 30 Giugno 2006). Il valore dei finanziamenti di crediti al consumo del Gruppo Delta nel primo semestre del 2006 ammonta a circa Euro 1 miliardo, suddiviso in Euro 200 milioni di prestiti diretti, Euro 353 milioni di prestiti auto, Euro 203 milioni di altri prestiti finalizzati, Euro 240 milioni di cessioni del quinto e delegazioni di pagamento ed infine Euro 4 milioni di carte di credito. .  
   
   
SOPAF ACQUISTA IL 70% DI CARTESIO ALTERNATIVE INVESTMENTS SGR E DIVENTA AZIONISTA AL 100%  
 
 Milano,4 ottobre 2006 – Sopaf S. P. A. Comunica di avere concluso ieri gli accordi per l’acquisto del 70% di Cartesio Alternative Investments Sgr S. P. A. Con gli attuali azionisti (Banca Popolare Italiana S. C. A. R. L. E soci privati) ad un prezzo pari a 2,8 milioni di euro. Sopaf già detiene il 30% di Cartesio Alternative Investments Sgr. L’acquisizione delle azioni è subordinata all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte di Banca d’Italia. Cartesio Alternative Investments Sgr, società di gestione del risparmio speculativa costituita nel 2002, oggi gestisce un fondo long/short equity arbitrage (Cartesio Global Equity Fund), con una massa di circa 42 milioni di euro. Nel 2005 il fondo ha ottenuto il 2° posto in termini di rendimento tra i fondi hedge italiani di pari categoria con un rendimento lordo superiore al 10% ed una volatilità contenuta. Il rendimento lordo del primo semestre del 2006 è pari al 3,18%. .  
   
   
“SERENISSIMA SGR”, NUOVI INVESTITORI E CRESCITA IN LOMBARDIA. DOPO “SERENISSIMA VITRUVIO” ALLO STUDIO DUE NUOVI FONDI IMMOBILIARI  
 
Verona, 4 Ottobre 2006 - Si sta sviluppando oltre le previsioni del piano industriale, sia sotto il profilo finanziario che operativo e progettuale, l’attività di Serenissima Sgr Spa, la società di gestione del risparmio, partecipata da un pool di banche radicate sul territorio lombardo-veneto. La principale iniziativa della società è il fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso ad apporto privato “Serenissima Vitruvio”, collocato nell’autunno scorso e successivamente ampliato a 85 milioni di euro di patrimonio per l’ingresso di una seconda fondazione bancaria. Sono inoltre in corso trattative con ulteriori investitori per raggiungere il plafond di 100 milioni previsto nell’autorizzazione della Banca d’Italia. Il fondo “Serenissima Vitruvio”, che sarà seguito a breve da altri due fondi che svilupperanno progetti innovativi nei settori della logistica e del commercio, ha raccolto l’adesione di investitori istituzionali (tra cui istituti di credito e compagnie assicurative) e selezionati sottoscrittori privati, avendo tra le attività immobili direzionali situati nell’area di Verona per oltre 30 mila metri quadrati e un valore di mercato che supera gli 80 milioni. Il rendimento annuo lordo, costituito da canoni di locazione per oltre 5 milioni, è del 7,22%. Per estendere le attività nell’ambito del territorio di riferimento, il Fondo Serenissima Vitruvio ha inoltre acquisito nella cintura milanese un immobile del valore di 23 milioni, costituito da due torri direzionali nei pressi di Lainate, vicino all’aeroporto internazionale della Malpensa, edifici integralmente destinati a ospitare gli uffici di due multinazionali. I passaggi successivi riguarderanno investimenti del Fondo Serenissima Vitruvio nel comparto commerciale e il varo di due nuovi fondi. “Il costante apprezzamento degli investitori e l’ingresso di nuovi sottoscrittori di elevato standing testimoniano la fiducia del mercato e costituiscono una solida base per le nostre iniziative di sviluppo – sottolinea il direttore generale di Serenissima Sgr Luca Giacomelli –. Una crescita che, nell’avviare nuove operazioni di finanza immobiliare, sia attenta al rendimento ma anche alle caratteristiche dei progetti e a una sempre maggiore presenza sul territorio”. L’azionariato di Serenissima Sgr oltre al socio di controllo Real Estate Serenissima Spa vede la presenza di rilevanti soci bancari come il Banco Popolare di Verona e Novara, Fin. Opi-gruppo Sanpaolo Imi, Banca Popolare di Vicenza, Banca Mediolanum e Banca Lombarda e Piemontese. . .  
   
   
L’AIAF RIAPRE LE ISCRIZIONI ALLA XXXVI° EDIZIONE DEL CORSO DI FORMAZIONE PER ANALISTI FINANZIARI CHE DA’ DIRITTO AL CONSEGUIMENTO DEL DIPLOMA INTERNAZIONALE CIIA 3.300 IL NUMERO DEI DIPLOMATI CIIA AD OGGI  
 
Milano, 4 ottobre 2006 - Dopo il successo ottenuto le scorse stagioni, L’aiaf - Associazione Italiana degli Analisti Finanziari - riapre le iscrizioni alla Xxxvi° edizione del Corso di formazione Ciia per analisti finanziari, che si propone di fornire una preparazione specifica e a livello internazionale in tema di analisi finanziaria e di gestione di portafoglio, basata sull’operatività e sulla conoscenza della normativa in tema di mercato mobiliare oltrechè dei codici di deontologia professionale, secondo le esigenze del mercato finanziario. Il corso dà diritto al conseguimento del Diploma internazionale Ciia (Certified International Investment Analyst) riconosciuto a livello europeo e mondiale, che ha visto sinora 3. 300 candidati superare l’esame. Il Diploma internazionale Ciia, istituito dalla Federazione europea (Effas), da quella asiatica (Asaf), da quella sudamericana (Apimec) e da Associazioni nazionali di altri 28 Paesi, e di cui l’Aiaf è l’unico soggetto autorizzato a effettuare gli esami in Italia, conferisce il riconoscimento di un livello superiore di conoscenza dell’analisi finanziaria, comune a tutti i Paesi aderenti all’iniziativa ed essenziale per operare nei mercati finanziari. A differenza di altre certificazioni, il diploma internazionale Ciia non si limita all’approfondimento delle conoscenze tecniche internazionali, allineate alle best practise, ma garantisce anche una specializzazione nazionale, ponendo l’accento sulle prassi in uso nel mercato locale e sul contesto legislativo e culturale del mercato finanziario italiano e comunitario. Il corso si terrà presso la sede milanese dell’Aiaf di Via Dante, 9 dal 16 ottobre 2006 al 30 marzo 2006 con una durata di dodici ore settimanali, dal lunedì al giovedì dalle ore 16. 00 alle ore 19. 00, per un totale di 255 ore, incluse 21 ore di esame e 49 ore di preparazione all’esame internazionale Ciia; quest’ultimo si svolgerà in lingua italiana. Il corso si rivolge in particolare a coloro che sono interessati ad acquisire una importante professionalità nel settore, oltre a una prestigiosa certificazione internazionale, e che svolgono o svolgeranno tale professione presso Società di Investimento, Banche e Assicurazioni, Direzioni Finanziarie, Società di Gestione del Risparmio, Società Fiduciarie, Enti Pubblici e Studi Professionali. Per informazioni su costi, docenti e argomenti trattati durante il corso e per iscrizioni: www. Aiaf. It http://www. Aiaf. It/ / info@aiaf. It oppure contattare Aiaf Formazione e Cultura allo 02 72 02 35 00. .  
   
   
INTERNAL AUDITOR: LE AZIENDE ITALIANE PREMIANO GLI ESPERTI DEL CONTROLLO INTERNO NELLE GRANDI IMPRESE, I PROFESSIONISTI CON PIÙ DI 10 ANNI DI ESPERIENZA POSSONO RAGGIUNGERE RETRIBUZIONI DI 90-100 MILA EURO L’ANNO.  
 
 Milano, 4 ottobre 2006. La carriera parte piano, con retribuzioni annue nell’ordine dei 20-30 mila euro lordi e un gap, rispetto ai colleghi francesi o tedeschi, che tocca il 40-50%. Ma la crescita dei compensi degli Internal auditor (revisori interni) italiani è costante e chi lavora in un’impresa di grandi dimensioni o una multinazionale può arrivare a raddoppiare lo stipendio dopo cinque anni di esperienza e addirittura a triplicarlo dopo 15 anni. E’ quanto emerge dall’indagine retributiva condotta da Robert Half Finance & Accounting, società specializzata nella ricerca di professionisti in area amministrazione, finanza e controllo, tra 2 mila manager delle risorse umane e direttori finanziari di nove paesi Europei. L’indagine mostra che, nei primi anni di carriera, le retribuzioni 2006 degli internal auditor italiani sono sensibilmente inferiori a quelle dei colleghi europei, mentre il mercato italiano diventa premiante per i professionisti maturi, con oltre 10 anni di esperienza alle spalle. “Il ruolo dell’internal auditor ha assunto una rilevanza crescente anche in Italia, soprattutto per le aziende più esposte alla competizione sui mercati globali, che devono confrontarsi con normative, sistemi di controllo e standard contabili internazionali”, spiega Claudio Banegas Bruzzone, responsabile Robert Half Finance & Accounting Italia. “La crescita dei compensi testimonia bene quanto sia diventata preziosa questa funzione, con un incremento medio del 10% nell’ultimo anno”. “Il tema della corporate governance e del risk management all’interno delle imprese è diventato prioritario nel panorama economico nazionale e internazionale” – commenta Carla Santambrogio, direttore generale dell’Associazione Italiana Internal Auditors (Aiia) – “Non sorprende quindi che l’internal auditor stia assumendo un ruolo centrale nell’aiutare il management aziendale ad assicurare un efficace controllo e una costante efficienza organizzativa. Anche i dati dell’Associazione sottolineano un maggiore interesse verso la professione: nell’ultimo anno Aiia ha registrato un aumento di più del 30% nel numero dei soci e del 60% nelle iscrizioni agli esami di certificazione professionale”. Segue tabella comparativa sulle retribuzioni in quattro paesi europei Le retribuzioni 2006 degli internal auditor in Europa (dati in euro)
paese dimensioni azienda esperienza
0-2 anni 3-5 anni 6-9 anni 10-15 anni oltre 15 anni
Italia piccola/media 20. 000-30. 000 32. 000-38. 000 36. 000-42. 000 45. 000-70. 000 60. 000-90. 000
grande 25. 000-35. 000 32. 000-45. 000 50. 000-60. 000 60. 000-90. 000 80. 000-100. 000
Francia piccola/media 35. 000-45. 000 45. 000-50. 000 50. 000-64. 000 64. 000-70. 000 72. 000 +
grande 35. 000-45. 000 45. 000-55. 000 55. 000-70. 000 70. 000-85. 000 85. 000-90. 000
Germania piccola/media 40. 000-45. 000 45. 000-50. 000 50. 000-63. 000 63. 000-70. 000 70. 000 +
grande 43. 000-47. 000 47. 000-53. 000 53. 000-65. 000 65. 000-73. 000 73. 000 +
Olanda piccola/media 36. 000-50. 000 43. 500-65. 000 50. 000-72. 500 58. 000 72. 500 +
grande 34. 000-58. 000 43. 500-65. 000 58. 000-87. 000 72. 500 87. 000 +
Fonte: Robert Half Finance & Accounting, giugno 2006 .
 
   
   
FUSIONE TRA RAS HOLDING E ALLIANZ CON COSTITUZIONE DI UNA SOCIETÀ EUROPEA: STIPULATO OGGI L´ATTO DI FUSIONE.  
 
Monaco, Germania e Milano, 4 ottobre 2006 - Allianz e Ras Holding comunicano che ieri è stato stipulato a Milano l´atto di fusione per incorporazione di Ras Holding in Allianz. Con la stipula di tale atto si avvia a completamento il processo di integrazione tra le due società avviato 1´11 Settembre 2005, che porterà, una volta divenuta efficace la fusione, alla contestuale assunzione da parte di Allianz della veste giuridica di Società Europea (Societas Europaea). Si prevede che la fusione diverrà efficace dal 13 ottobre 2006 a seguito della registrazione della stessa presso il registro delle imprese di Monaco di Baviera che sarà effettuata successivamente alla registrazione dell´atto di fusione presso il competente registro delle imprese italiano. Conseguentemente, ai fini borsistici, si prevede che le azioni Ras Holding saranno revocate dalla quotazione a partire dal 16 ottobre 2006, giorno nel quale è previsto l´inizio delle negoziazioni delle azioni Allianz sull´Mta International. Ieri, 2 ottobre 2006, Allianz ha presentato presso Borsa Italiana domanda di ammissione alla quotazione sull´Mta International. Gli effetti contabili e fiscali della fusione decorreranno dal 1 Gennaio 2006. Al riguardo, si rammenta che, nell´ambito del complessivo programma di integrazione nel quale la fusione si colloca, Ras Holding ha conferito con efficacia a partire dal 1 gennaio 2006 il proprio complesso aziendale, con esclusione degli investimenti in partecipazioni estere di Ras Holding, alla propria controllata Ras. A seguito della fusione, l´intera partecipazione di Ras Holding nella controllata Ras, così come gli investimenti in partecipazioni estere, entreranno a far parte del patrimonio di Allianz. Secondo quanto previsto dal progetto di fusione approvato dalle assemblee di Allianz in data 8 Febbraio 2006 e Ras Holding il 3 Febbraio 2006, il concambio delle azioni Ras Holding in possesso di azionisti terzi con azioni Allianz Se avverrà secondo i seguenti rapporti: - n. 3 azioni ordinarie Allianz Se di nuova emissione, prive di valore nominale, per ogni n. 19 azioni ordinarie Ras Holding; - n. 3 azioni ordinarie Allianz Se di nuova emissione, prive di valore nominale, per ogni n. 19 azioni di risparmio Ras Holding. Verrà messo a disposizione degli azionisti ordinari e di risparmio di Ras Holding, per il tramite degli intermediari autorizzati, un servizio per consentire l´arrotondamento delle azioni di nuova emissione Allianz Se spettanti, mediante compravendita delle corrispondenti frazioni, senza aggravio di spese, bolli o commissioni. Sarà così possibile all´azionista Ras Holding arrotondare all´unità immediatamente inferiore o superiore il numero di azioni derivanti dall´applicazione del concambio. I dettagli operativi relativi all´operazione nel suo complesso saranno disponibili prossimamente presso gli intermediari autorizzati. .  
   
   
LODI – SEMINARIO SULLE OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO A MALTA  
 
Lodi, 4 ottobre 2006 – Nell’ambito di un ampio programma promosso dalla Camera di Commercio di Lodi inteso a incentivare l’interesse delle imprese lodigiane verso i mercati esteri, è in programma per oggi mercoledì 4 ottobre, alle ore 10. 00 presso la Sala Consiglio, un seminario sulle “opportunità economiche” offerte dall’intrapresa di rapporti di interscambio e investimento nel territorio di Malta. Guardare all’estero non è impresa facile e non si può certo improvvisare. Un’impresa, anche se di piccole dimensioni, che magari già oggi soffre per la concorrenza in casa propria e fatica ad uscire coi suoi prodotti anche solamente dai confini nazionali, deve insomma pensarci bene. Deve insomma scegliere se correre qualche rischio e accettare la sfida. La posizione geografica di Malta – ponte tra Occidente e Medioriente, nonché tra Occidente e Nord Mediterraneo – offre interessanti opzioni differenti alle imprese lodigiane, che è giusto conoscere. Per chi pensi a un utile interscambio o a una “delocalizzazione difensiva” , Malta è caratterizzata da una forza lavoro molto produttiva, produce circa il 20% del proprio fabbisogno, ha risorse idriche d´acqua potabile limitate e nessuna fonte di energia domestica. L´economia del territorio dipende molto dagli scambi con l´estero: a partire dal 1° maggio 2004 Malta è entrata a far parte dell’Unione europea e degli scambi intracomunitari, con la conseguente soppressione dei diritti doganali e degli altri diritti assimilati, applicazione dell´Iva nei paesi di consumo dei prodotti, sostituzione della dichiarazione in dogana, della dichiarazione di scambio dei beni. Malta può pertanto offrire una risposta utile ai problemi delle nostre aziende. Il programma dell’incontro prevede, dopo il saluto di benvenuto di Paolo Sabbia, componente del Consiglio della Camera di Commercio di Lodi, l’intervento di Lionella Bertazzon, di Malta Enterprise, su “Opportunità economiche in Malta per le imprese”. Seguirà Joseph Camilleri, direttore dell’ufficio di rappresentanza di Bank of Malta, che parlerà di “Finanziamenti per le imprese che investono in Malta”. Gli aspetti legali delle relazioni commerciali con partner maltesi verranno invece trattati da Ilaria Piombo, consulente Ceccl. A conclusione dell’incontro una importante impresa lodigiana fornirà una testimonianza in merito all’esperienza maturata con Malta nei rapporti commerciali. .  
   
   
VARESE – CORSO GRATUITO PER NEO-IMPRENDITRICI  
 
Varese, 4 ottobre 2006 – Formas, azienda speciale della Camera di Commercio di Varese, organizza una nuova edizione del corso per neo-imprenditrici. L’iniziativa – voluta dal “Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile” – si pone l’obiettivo di fornire alle partecipanti gli strumenti necessari per poter predisporre un piano di impresa (business plan) e valutarne la fattibilità. Vengono così approfonditi principali temi della gestione aziendale: il marketing e la ricerca di mercato, il bilancio preventivo d’esercizio, la definizione dei costi, le forme giuridiche d’impresa, la definizione dei ruoli all’interno dell’impresa. Sono previste anche esercitazioni su casi concreti di avviamento di impresa. Il programma comprende inoltre un modulo sulla leadership femminile. Le lezioni si terranno al sabato nella aule di Malpensafiere a Busto Arsizio con orario dalle 9. 00 alle 13. 00 e dalle 14. 00 alle 18. 00. Il primo appuntamento è per il 14 ottobre. La partecipazione al corso è completamente gratuita: per iscrizioni e maggiori informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Punto Nuova Impresa che si trova nella sede centrale della Camera di Commercio, in piazza Monte Grappa a Varese. Rif. Cdc Varese, Ufficio Punto Nuova Impresa, tel. 0332 295361, e-mail imprenditoriafemminile@va. Camcom. It .  
   
   
MILANO – CORSI GRATUITI PER IMPRENDITORI EXTRACOMUNITARI  
 
Milano, 4 ottobre 2006 - Per gli immigrati extracomunitari sarà più facile fare impresa grazie all’opportunità per loro di partecipare gratuitamente al servizio integrato di formazione ed assistenza individuale “La gestione efficace ed economica del sistema informatico per la piccola impresa extra comunitaria”. Un’iniziativa offerta da Formaper, azienda speciale della Camera di commercio di Milano all’interno del progetto Equal “Koinè – l’integrazione degli immigrati nella società locale e nell’impresa” finanziato da Comunità europea, ministero del Lavoro e delle politiche sociali e Regione Lombardia. Ci si può iscrivere entro e non oltre giovedì 2 novembre: l’attività formativa avrà inizio il 15 novembre a Milano e prevede la partecipazione al massimo di 12 persone. Le iscrizioni verranno accettate sulla base dell’ordine di arrivo e del grado di rispondenza ai requisiti definiti nella scheda di adesione, fino ad esaurimento dei posti disponibili. L’attività si svolgerà presso Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano - Via Camperio, 1 – Milano (Mm Cordusio). Un’iniziativa offerta da Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano all’interno del progetto Equal “Koinè – l’integrazione degli immigrati nella società locale e nell’impresa” finanziato da Comunità europea, ministero del Lavoro e delle politiche sociali e Regione Lombardia. I partner del progetto Koinè sono: Unioncamere Lombardia, Formaper-azienda speciale della Camera di commercio di Milano, Comune di Milano, Comune di Brescia, Provincia di Cremona, Lecco Lavoro srl, Università Commerciale Luigi Boccoli, Synergia srl, Centro di Iniziativa Europea soc. Coop. Le giornate di formazione in aula si terranno mercoledì 15 e giovedì 16 novembre 2006, martedì 30 gennaio 2007, dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 18, un impegno giornaliero di 8 ore. Gli incontri individuali di assistenza che si terranno tra il 22 novembre 2006 e il 26 gennaio 2007, potranno essere fissati con l’esperto Formaper durante le prime giornate in aula e prevederanno un totale di 12 ore per ciascun imprenditore. Obiettivi del percorso formativo sono quelli di offrire l’opportunità di costruire una base di conoscenze omogenee e condivise attraverso la formazione in aula. Intervenire più in profondità grazie all’assistenza individuale, nel rispetto delle specificità della matrice culturale personale di ciascun imprenditore. Con la guida dell’esperto in assistenza, ciascun imprenditore potrà riflettere e meglio definire gli obiettivi specifici in risposta ai bisogni della propria impresa. La scelta del tema deriva dalla consapevolezza delle difficoltà che le piccole imprese, soprattutto quelle a titolarità extracomunitaria, hanno nel disporre di un sistema informatico adeguato, economico ed efficiente, quali, ad esempio: difficoltà di comprensione del linguaggio tecnico dei fornitori, di conoscenza della legislazione italiana in materia, di disponibilità economica. Per informazioni: Segreteria Corsi Formaper, tel. 02 85155385, fax 02 85155331 - email: segreteria. Corsi@formaper. It - sito internet www. Formaper. It ; .  
   
   
A TRIESTE APPUNTAMENTO CON L’APERITIVO DELLA MISSION ECONOMIQUE FRANCESE  
 
 Trieste, 4 ottobre 2006 - – La Mission Economique dell’Ambasciata di Francia organizza per la prima volta nel Friuli Venezia Giulia un aperitivo oggi 4 ottobre, alle 19, nella sala maggiore della Camera di Commercio di Trieste. Questo evento, previsto in collaborazione con la Camera di Commercio di Trieste, sarà onorato dalla presenza del ministro consigliere per gli Affari economici, Jean Marie Metzger e del console generale di Francia a Milano, Jean Michel Despax. La Mission Economique di Milano organizza da più di sette anni l’evento “aperitivo”, incontro informale che riunisce dirigenti di filiali francesi in Italia, rappresentanti di società e organizzazioni italiane, così come importanti personalità del mondo economico nazionale in contatto con la Mission Economique. L’aperitivo, che è alla sua 46ma edizione, si ispira al famoso aperitivo milanese, una sorta di cocktail-buffet serale (Happy Hour), abitudine locale molto diffusa tra uomini e donne d’affari dopo l’orario d’ufficio. Nasce nel 2000 dalla volontà della Mission Economique di Milano di rispondere al crescente bisogno delle nuove filiali tecnologiche francesi in Italia (da cui torva origine il simbolo @), l’aperitivo riunisce dai 100 ai 200 partecipanti appartenenti a tutti i settori di attività. L’obiettivo dell’aperitivo è doppio: prima di tutto, favorire la creazione di un network di contatti utili allo sviluppo commerciale dei partecipanti (incoraggiato da un sistema di colorazione specifica dei badges d’identificazione) e di contatti facilitati dagli agenti della Mission Economique); e inoltre migliorare la visibilità dell’offerta francese su tutto il territorio italiano. L’evento può ormai vantare una copertura nazionale. Organizzato inizialmente a Milano, si è subito aperto ad aree a forte potenziale economico, quali il Piemonte (Torino, Orta S. Giulio, Stresa), la Valle d’Aosta (Ponte San Martino), la Liguria (Santa Margherita Ligure), la Lombardia (Villa d’Este di Cernobbio), il Veneto (Padova, Treviso, Venezia), l’Emilia Romagna (Maranello, Bologna), la Toscana (Firenze, Pisa, Punta Ala), la Puglia (Bari) o ancora il Lazio (Roma) e la Sicilia (Catania). .  
   
   
"LE CASE NUOVE SCARSEGGIANO, I PREZZI DEL `VECCHIO´ SEMPRE PIÙ VICINI A QUELLI DEGLI IMMOBILI RECENTI" DOMENICO STORCHI, PRESIDENTE FIMAA MILANO  
 
Milano, 4 ottobre 2006 - "I costi delle case vecchie si avvicinano a quelli delle case nuove soprattutto laddove il nuovo non c´è". Così Domenico Storchi, presidente della Fimaa Milano, intervenendo al convegno organizzato da Sarpi Spa, ha esordito commentando la situazione del mercato immobiliare attuale. "Un dato che anche deve far riflettere è senz´altro la differenza esistente fra i costi condominiali: qui si apre un abisso. Una casa degli anni `70 registra spese condominiali superiori, anche del 55%, rispetto a un immobile realizzato nel 2005. Questo perché — ha spiegato il presidente di Fimaa Milano — le case di recente costruzione introducono una serie di nuovi materiali e di tecnologie all´avanguardia che consentono sensibili risparmi, primo fra tutti il risparmio di tipo energetico". Domenico Storchi, inoltre, si è dichiarato ben favorevole alle forme di aggregazione, quali il franchising. "Aggregarsi significa crescere e far crescere professionalmente chi è al nostro fianco, potendo disporre di dati, informazioni, opportunità di vendita che il singolo non può neanche sognarsi". .  
   
   
"UN TERZO DELLE AGENZIE IMMOBILIARI A RISCHIO CHIUSURA I PREZZI DELLE CASE POSSONO SCENDERE ANCHE DEL 15%" BARBERA (SARPI SPA): MA MILANO OFFRE AL SETTORE DIVERSE OPPORTUNITÀ DI BUSINESS  
 
Milano. 4 Ottobre 2006 – "A Milano i prezzi di alcune case e zone sono destinati a calare anche del 15%. Inoltre, entro giugno 2007, il 30% degli agenti immobiliari – sono circa 40mila in Italia – rischia di chiudere la propria attività". "Nello stesso tempo, proprio a Milano si aprono opportunità di crescita caratterizzate da una certa unicità, in ambito immobiliare". Emanuele Barbera, presidente di Sarpi immobiliare Spa – società che in questi giorni celebra cinquant´anni di attività – non ha dubbi sul futuro del mercato immobiliare del capoluogo lombardo: "Santa Giulia, la ex Bovisa, l´area della vecchia Fiera, la Falck: ci sono milioni di metri cubi da recuperare e proporre al mercato, una grande opportunità per chi vuole comprare, anche se a prezzi molto alti, un pezzo di città destinato ad essere il centro della modernità e della moda italiana. In una città – sottolinea Barbera – che nel 2001 contava un milione 186mila abitanti (dati del censimento), ma che lo scorso anno era già arrivata a un milione 306mila, ci sono 160mila extra comunitari in più (dati del Comune, a novembre 2005), tutti in regola, e potenziali acquirenti di case; a condizione che il prezzo sia accessibile e gli venga concesso un mutuo". Sempre secondo il presidente di Sarpi immobiliare Spa, "il rischio di una crisi settoriale senza precedenti è sotto gli occhi di tutti: i prezzi sono cresciuti in modo eccessivo e senza una razionalizzazione, standardizzando i valori indipendentemente dalla valutazione intrinseca ed estrinseca dell´immobile". Ovviamente, in questo contesto di mercato, il ruolo dell´agente immobiliare "deve essere altamente professionale – afferma Barbera -. Evitando il rischio di acquisire immobili che poi non si venderanno perché fuori stima. Professionalità e competenza che si acquisiscono con maggiore facilità aggregandosi a dei network in grado di creare sinergie, anche grazie alla visione privilegiata d´insieme del mercato, con possibilità di comparazione dei prezzi e di confronto con altri colleghi. Di fatto con la crisi (per altro ciclica del settore) "l´unione sinergica dà più forza e offre più opportunità di affari". "Aggregazione, fra l´altro, significa valorizzare le individualità integrandole in un gruppo – sostiene con forza Barbera -. Questo è un concetto che deve entrare nella cultura dell´agente immobiliare moderno, il quale deve operare in un mercato dove le capacità di rivalutazione del bene e della stessa professione dipendono da molteplici interazioni culturali". .  
   
   
"LA VALUTAZIONE DEGLI IMMOBILI DEVE LIBERARSI DA NOCIVE APPROSSIMAZIONI" TANIA GARUTI (K2REAL): MOLTE E COMPLESSE LE VARIABILI CHE CONCORRONO A DEFINIRE IL VALORE  
 
Milano, 4 ottobre 2006 — "Troppa approssimazione nelle valutazioni immobiliari: questo è il malanno che registriamo nel mercato rea! estate, anche per ciò che concerne la prima casa, la cui valutazione rimane troppo spesso ancorata esclusivamente a parametri generici di mercato. Un malanno da curare e guarire in tempi celeri, se non si vogliono creare false aspettative in chi vende, mentre si intende tutelare gli interessi di chi acquista". L´affermazione è di Tania Garuti, Managing Partner di K2real, advisor milanese del settore immobiliare e prima società in Italia riconosciuta "Chartered Surveyors" da Rics. "Il fatto che in una certa via di Milano si arrivi a 20. 000 euro al metro quadrato — prosegue Tania Garuti — non significa che tutte le unità immobiliari indistinte di quella via debbano valere così: perché oltre alle variabili esogene di mercato, occorre considerare più attentamente anche le variabili endogene. E queste sono molteplici: affaccio, vista, tipo di esposizione, dotazione impiantistica, pertinenze, disposizione dei locali, condizioni di manutenzione, tanto per citarne alcune, senza addentrarci nelle disamine dei rating conduttori o della loro propensione al rinnovo del contratto di locazione. Variabili molteplici, variabili complesse e spesso assoggettate a rapporti di reciproca correlazione che, qualora analizzate razionalmente, possono giustificare variazioni oggettive di valore anche nell´ordine del 30-40%". "Tutelare l´investimento immobiliare, sia che si tratti di operazioni complesse ad opera di investitori istituzionali, sia che si tratti dell´acquisto prima casa da parte di un privato, non è semplice. E soprattutto in un mercato sempre più in tensione come il nostro, è cruciale capire se il bene oggetto di investimento ha le carte in regola per portare effettivamente al successo. Questo è il motivo per cui veniamo spesso chiamati a supportare l´investitore nelle proprie scelte di investimento con un´analisi volta ad individuare il "reale" valore, intrinseco e prospettico, di un asset". "Ne consegue che la figura dell´advisor deve necessariamente svincolarsi da quelle logiche approssimative e caratterizzarsi per quei parametri di indipendenza e di elevata professionalità tali per cui il suo ruolo venga effettivamente percepito quale valore aggiunto, non limitandosi ad avallare una decisione già condivisa tra le parti e non incorrendo in quelle pericolose approssimazioni che certo non aiutano il nostro mercato a crescere". "In un mercato che, seppur in ritardo rispetto ai mercati evoluti europei, si accinge alla soglia della maturità, si assiste ad una forte segmentazione e specializzazione delle professionalità. E proprio in quanto specialisti di settore — conclude Tania Garuti — è auspicabile che si consolidino quelle opportune sinergie trasversali tra gli operatori, quali investitori, advisor, agenti, analisti, progettisti, e le diverse figure a vario titolo coinvolte nelle operazioni immobiliari, in grado di conferire rinnovato vigore e nuovi stimoli al nostro mercato". .  
   
   
ROBERTO BORIOLI: "COME È CAMBIATO IL MUTUO / MEDIATORI CREDITIZI: IL VALORE AGGIUNTO"  
 
Milano, 4 ottobre 2006 - Prenderò come riferimento i mutui retail accordati per l´acquisto della prima abitazione nel periodo ante 1994 (entrata in vigore del D1 375/1993 — Nuovo T. U. Del Credito Fondiario) e nel primo semestre 2006. A mio parere i cambiamenti più significativi su cui è importante soffermarsi sono i seguenti: 1. L´importo medio che è passato da 150 milioni delle vecchie lire (circa 75 mila euro) agli attuali 122 mila euro (107. 000 un anno fa´): questo a significare che in poco più di 10 anni è aumentato notevolmente il costo/valore delle abitazioni (anche in conseguenza dell´entrata in vigore dell´euro) e quindi il fabbisogno di finanziamenti da parte delle famiglie con conseguente maggior rischio per gli Istituti che concedono il credito. 2. La durata media che è passata da 15 a 20/25 anni: a significare che. Nonostante la diminuzione del tasso medio rispetto al passato, il reddito delle famiglie non ha viaggiato di pari passo con l´aumento dei costi e quindi per rendere accessibile la rata del mutuo è stato necessario allungarne la durata (in molti casi sino a 30 anni). 3. Le percentuali di concessione che ora arrivano sino al 100% del valore dell´immobile offerto in garanzia (se però ti compri la porta solo il 95%), cosa che qualche anno fa sembrava un´eresia, a dimostrazione di come anche la capacità di risparmio delle famiglie (per l´effetto euro e per la crisi del mercato del lavoro) sia bassissima se non proprio nulla. Questa tipologia, in vigore da soli 2 anni, copre già 1´8% del totale. 4. La categoria di mutuatari: non più solo italiani ma anche immigrati extracomunitari in numero sempre più crescente. Al proposito giova ricordare che questa categoria di persone è quella che dimostra maggiore capacità di risparmio. 5. La tipologia dei finanziamenti offerti dalle banche che non si limita più ai classici tasso fisso e tasso variabile ma pone sul mercato formule più sofisticate (circa 40 prodotti) come i mutui a tasso misto, multi opzione, a rata fissa con tasso e durata variabili, ai lavoratori atipici etc. : a dimostrare come siano cambiate le esigenze dei richiedenti e. Soprattutto, come gli Istituti di credito cerchino di soddisfarle in un regime di concorrenza volto alla fidelizzazione della clientela tramite l´operazione di mutuo, che come ben sappiamo è uno dei prodotti a più alto rendimento (ovviamente se il cliente paga le rate) e soprattutto porta un indotto notevole in termini di conti correnti, carte di credito, polizze, domiciliazione delle utenze etc. 6. La valutazione del rischio da parte degli Istituti di credito che a differenza del periodo ante 1994 è sempre più riferita alla valutazione dell´affidabilità bancaria e della capacità di reddito dei richiedenti e solo in un secondo momento alla considerazione della garanzia ipotecaria. A mio parere tutto questo però non basta più, perchè nell´attuale congiuntura la capacità di risparmio è ridotta quasi a zero ed è quindi sarà sempre più difficile che le làmiglie riescano a mettere da parte anche solo la cifra necessaria a coprire tutti gli oneri accessori all´acquisto dell´abitazione: tasse, spese notarili, compensi di intermediazione etc. Se si vuole che il mercato immobiliare del segmento abitativo non subisca una flessione notevole occorre fare un altro passo in direzione di un diverso modo di finanziare l´acquisto della prima abitazione. Così come qualche anno fa sembrava utopia pensare ai mutui 100% ma poi ci si è arrivati, ritengo che occorra ora pensare ai mutui "chiavi in mano" e cioè mutui di importo superiore al 100% del valore dell´immobile, che coprano non solo il costo dell´abitazione ma l´intero fabbisogno per il perfezionamento del suo acquisto e che abbiano durate superiori ai 30 anni (qui qualche cosa si sta già muovendo). Ovviamente le banche coprirebbero il rischio eccedente 1´80% del valore dell´immobile mediante coperture assicurative a carico dei richiedenti, come peraltro già avviene per alcune categorie di prodotti, spalmandone i relativi costi sulle rate di ammortamento dei mutui, rate rese comunque accessibili ai mutuatari per effetto della maggior durata prevista. Voglio ricordare che una maggiore durata dei mutui e la conseguente riduzione dell´importo delle rate di ammortamento ridurrebbe in futuro anche il rischio sofferenza per le banche nei confronti degli aventi causa degli originari mutuatari (eredi, acquirenti etc. ). Meditori Creditizi — Il valore aggiunto Ora se permettete, considerato che sono il Presidente di Aicomec (Associazione Italiana consulenti e mediatori creditizi), voglio togliermi un sassolino dalla scarpa e, nello stesso tempo, spezzare una lancia in favore della categoria che rappresento. Recentemente un importante Istituto di Credito leader nel campo dei finanziamenti di credito fondiario ha ritenuto di revocare gli accordi con reti esterne di mediatori creditizi motivando tale decisione con il fatto che l´attività di questi ultimi non comporta alcun valore aggiunto rispetto a quella già svolta dalla banca tramite i propri dipendenti preposti al contatto con la clientela. Ora io non intendo e non mi permetto di criticare le politiche aziendali e men che meno di contestare il pieno diritto degli Istituti di credito di sottoscrivere accordi con chi vogliono e di revocarli quando vogliono, quello che a pieno diritto contesto nella fattispecie è la motivazione: "il mediatore creditizio non da´ nessun valore aggiunto all´attività già svolta dalla banca "!!!!!!!! E allora mi domando se non sarebbe forse il caso di chiedere ai clienti dei mediatori creditizi (parlo dei mediatori creditizi seri ed esperti naturalmente) se è vero che andando in banca (ammesso che ne abbiamo il tempo) ne escono poi completamente informati, avendo capito l´offerta della banca, avendo ottenuto una risposta chiara e, soprattutto. Essendo stati messi in grado di poter effettuare confronti con l´offerta degli altri Istituti bancari (sempre ammesso che abbiano il tempo e la possibilità di presentarsi in più banche). Sarebbe forse il caso di chiedere sempre alla clientela se il dipendente della banca ha loro dedicato tutto il tempo necessario e se li ha ricevuti nel momento loro più opportuno, se era un esperto del settore. Fatta questa precisazione e lasciando stare inutili polemiche ritengo opportuno porre l´accento sui vantaggi derivanti al cliente dall´intervento del mediatore creditizio nella trattativa per la concessione del finanziamento, rammentando anche che il mediatore creditizio professionalmente preparato fornisce una serie di servizi di qualità non solo al cliente, ma anche alla banca ed agli altri attori che normalmente siedono al tavolo dell´operazione di mutuo: agente immobiliare, notaio, venditore. Sinteticamente il valore aggiunto creato a ciascuna delle parti in causa dall´intervento del mediatore creditizio è il seguente. 1. Al Cliente · conoscenza dei molteplici prodotti finanziari offerti dalle banche, comparazione, valutazione e scelta assieme al cliente dell´operazione più adatta alle sue esigenze e capacità finanziarie, evitandogli di rivolgersi ai diversi sportelli bancari, cosa tra l´altro non sempre compatibile con la sua disponibilità di tempo e capacità di comprensione; · b) disponibilità all´incontro nell´orario più conveniente al cliente e senza limiti di tempo; · c) coordinamento dell´operazione mediante rapporti diretti con professionisti, agenti immobiliari e banche, ed espletamento dell´attività di reperimento della documentazione necessaria (relazione notarile, perizia, conteggi di anticipata estinzione etc. ): · d) assistenza sino alla stipula dell´atto di finanziamento e della conseguente compravendita; · e) applicazione di condizioni di favore rispetto alla clientela ordinaria. 2. All´agente Immobiliare / Venditore · espletamento di tutta l´attività sopraindicata finalizzata alla conclusione dell´operazione di intermediazione immobiliare con la stipula dell´atto di compravendita. 3. Al Notaio · coordinamento dell´operazione di finanziamento mediante intrattenimento del rapporto: o con la Banca: dall´inizio dell´istruttoria sino al rilascio delle minute dell´atto di mutuo e conseguente stipula, o con l´acquirente e l´agente immobiliare/venditore: reperimento documentazione necessaria alla stipula dell´atto di mutuo e di compravendita e conseguenti stipule. 4. Alla Banca · vendita del prodotto finanziario attraverso le attività indicate al punto 1. ) in orari e con tempistiche non sempre compatibili con l´attività dei dipendenti di front-line; · b) scrematura delle operazioni e presentazione alla banca per l´espletamento dell´istruttoria delle sole operazioni in possesso dei requisiti soggettivi (capacità finanziaria dei richiedenti) ed oggettivi (regolarità urbanistica e valutazione degli immobili offerti in garanzia), con conseguente risparmio di tempo e di risorse dedicate; · c) coordinamenio dell´operazione in tutte le sue fasi come meglio specificato ai punti precedenti, una volta che la banca, a suo insindacabile giudizio, abbia espresso parere favorevole al proseguimento dell´operazione. .  
   
   
LA CASA PASSIVA, UNA NUOVA INCHIESTA DI CASANORDEST.IT COME AVERE UNA CASA FRESCA D’ESTATE E CALDA D’INVERNO SENZA SPENDERE UN CAPITALE  
 
Milano, 4 ottobre 2006 - Tenendo fede all’impegno preso con i propri lettori per un aggiornamento puntuale sulle problematiche della casa, casanordest. It (il giornale d’informazione su tutto quanto fa casa nel nordest e non solo) propone adesso una nuova inchiesta sulla “casa passiva”, dal titolo “E la tua casa è passiva?”. E’ la terza della serie, essendo stata preceduta da quella sul Solare Termico e dall’altra sul Solare Fotovoltaico, entrambe prelevate da migliaia di visitatori. Avendo ben presente il principio secondo cui, paradossalmente, la migliore forma di risparmio energetico è appunto il risparmio (che è l’esatto contrario dello spreco!), l’inchiesta tenta di fornire in primo luogo una definizione quanto più possibile condivisa dell’edificio passivo. Attraverso quindi alcune interviste a esperti del settore mette in evidenza non soltanto le più sofisticate e moderne tecnologie che permettono di risparmiare energia, ma fa anche riferimento agli accorgimenti ben noti ai costruttori di case di una volta, la cui saggezza è purtroppo andata quasi del tutto perduta. Un buon esempio è la preoccupazione con cui i nostri nonni o bisnonni prendevano in seria considerazione l’esposizione e l’orientamento della futura abitazione, mentre oggi ci si preoccupa piuttosto di non sprecare superficie edificabile; poco importa poi che la casa sia un forno d’estate e una ghiacciaia d’inverno (con conseguenti elevatissimi prezzi di riscaldamento e raffrescamento). «Non è stato facile – afferma Peppino Zappulla, direttore di casanordest. It – sviluppare compiutamente la complessa trattazione dell’argomento. In Italia è infatti una materia pressoché sconosciuta, ed è quindi naturale che gli esempi riportati siano quasi tutti riferiti all’estero. Sostanzialmente gli elementi che abbiamo preso in considerazione per la casa passiva sono tre, e cioè: 1. Il clima; 2. Gli elementi costruttivi; 3. Gli impianti. » Sono questi infatti i principali parametri da tenere presenti quando si pensa di costruire una casa passiva. Del resto, basta prendere in considerazione quanto poco “passivi” siano i serramenti delle nostre case, le pareti interne e i muri esterni e appunto gli impianti, per rendersi conto di quanto ci sia ancora da fare in questo settore. Www. Casanordest. It .  
   
   
AOSTA: DEFINITE LE PROCEDURE E LE MODALITA’ DI EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI DEL “FONDO NAZIONALE PER IL SOSTEGNO ALL’ACCESSO ALLE ABITAZIONI IN LOCAZIONE”  
 
Aosta, 4 ottobre 2006 – La Giunta regionale, su proposta dell’assessore al Territorio, Ambiente e Opere pubbliche Alberto Cerise, ha definito le procedure e le modalità di erogazione dei contributi del “Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione”. “Possono inoltrare richiesta di contributo – ricorda l’assessore Cerise – i cittadini italiani o dell’Unione europea e gli extracomunitari muniti di permesso di soggiorno o carta di soggiorno che, per l’anno 2005, risultano titolari di contratto di locazione ad uso abitativo, relativo ad un alloggio situato sul territorio regionale, regolarmente registrato presso l’Agenzia delle Entrate. ” “Per l’accertamento dei requisiti – prosegue l’Assessore – fanno fede i redditi percepiti nel corso dell’anno 2005 (dichiarazione 2006) e il valore dei canoni è dato dai contratti di locazione regolarmente registrati, al netto degli oneri accessori riferiti all’anno 2005. ” Il bando riconosce inoltre, per i nuclei familiari che includono ultrasessantacinquenni e/o disabili con percentuale di invalidità pari o superiore al 90%, un incremento del contributo spettante pari al 15%. Il bando pubblico per l’assegnazione dei contributi per il 2006, comprensivo della relativa modulistica, sarà disponibile da lunedì 16 ottobre prossimo presso il Servizio edilizia residenziale pubblica dell’Assessorato del Territorio, Ambiente e Opere pubbliche, in via Promis, 2, ad Aosta; l’Ufficio Relazioni con il pubblico dell’Amministrazione regionale o i Comuni della Regione. La scadenza per la presentazione delle domande è stata fissata al 15 dicembre 2006. “I fondi attualmente disponibili – conclude Cerise – ammontano a 462. 259 euro, e sono previsti da un finanziamento statale ai sensi della legge 9 dicembre 1998, n. 431, ai quali saranno aggiunti fondi regionali da determinarsi in seguito sulla base del fabbisogno complessivo necessario all’erogazione dei benefici agli aventi diritto. ” .  
   
   
RIUNIONE TAVOLO INDUSTRIALE FERRIERA SERVOLA (TRIESTE)  
 
 Trieste, 4 ottobre 2006 Promosso dagli assessori regionali al Lavoro, Roberto Cosolini, e alle Attività Produttive, Enrico Bertossi, si è riunito oggi nel Palazzo della Regione a Trieste il Tavolo industriale dedicato alla Ferriera di Servola. All´incontro sono intervenute le istituzioni locali, le parti sociali e la proprietà dello stabilimento. A conclusione della riunione l´assessore Cosolini ha osservato come il Tavolo odierno ha permesso di fissare "un percorso vincolante", legato a precise scadenze temporali, entro il quale si devono verificare le condizioni che potrebbero, se attuate, far concordare, con un ampio grado di consenso generale, la prosecuzione delle attività della Ferriera. Attività, ha aggiunto l´assessore, che comunque devono rispondere alle tre condizioni già a suo tempo poste per ridiscutere la scadenza del 2009: sviluppo industriale, salute e sicurezza dei lavoratori impegnati alla Ferriera, tutela dell´ambiente e della salute esternamente allo stabilimento. In caso contrario, ha concluso Cosolini, per la Regione rimane vincolante il protocollo sottoscritto nel 2002. Al termine dell´incontro sono stati programmati due approfondimenti: a) un´illustrazione della richiesta di autorizzazione integrata ambientale, che verrà coordinata dalla direzione centrale Ambiente della Regione coinvolgendo parti sociali ed associazioni ambientaliste; b) la ripresa del confronto tra azienda e sindacati. Entro l´anno sarà riconvocato il Tavolo generale. .  
   
   
EMILIA-ROMAGNA: INDAGINE POPOLAZIONE, NEL 2013 IMMIGRATI ALL´11%  
 
Bologna, 4 ottobre 2006 - Dagli ultimi dati disponibili (2004) emerge che i residenti stranieri in Emilia-romagna sono 257. 233 pari al 6,20% della popolazione (media nazionale 4,11%). Stranieri anche il 22,22% degli assunti a tempo indeterminato (media nazionale 19,20%) e il 10,35% degli alunni delle scuole. Nel 2013 l’11% della popolazione dell’Emilia-romagna sarà costituito da stranieri. E’ quanto emerge dall’ipotesi intermedia tra le tre formulate dal servizio statistico della Regione Emilia-romagna, che già oggi insieme alla Lombardia ed all’Umbria è fra le regioni italiane con la più alta incidenza di stranieri residenti sul totale della popolazione con quote comprese tra il 6,2% e il 6,3%, contro una media nazionale del 4,11%. Per l’Emilia Romagna il servizio di controllo strategico delle politiche per l’immigrazione della Regione ha recentemente pubblicato un’ampia analisi da cui emergono elementi di grande interesse, sia sull’andamento del processo di integrazione degli immigrati che sulle caratteristiche e le dinamiche dell’immigrazione. "Per quanto riguarda il lavoro - ha dichiarato Flavio Delbono, vicepresidente della Regione Emilia Romagna e assessore alle Finanze e Europa – i dati del rapporto mettono in luce che nel 2004 nella Regione le assunzioni di extracomunitari hanno costituito il 22,22% del totale contro il 19,20% della media nazionale, mentre molto significativa è anche la crescita di extracomunitari titolari di imprese individuali. Nel 2002 costituivano il 2,7% del totale, nel 2004 hanno toccato il 4% e la tendenza è naturalmente alla crescita". "In forte aumento – continua Flavio Delbono – è anche il peso degli alunni stranieri in tutti gli ordini di scuola che è passato dal 2% dell’anno scolastico 1997/1998 all’8,4% del 2004/2005 con una punta del 10,35% nella scuola primaria. Il rapporto del nostro servizio di controllo strategico – afferma Delbono – indica che permane un certo divario tra il tasso di promozione (alunni promossi su alunni scrutinati) a svantaggio degli alunni stranieri. Questo divario va dai 2,94 punti percentuali della scuola primaria ai 15,64 punti percentuali della secondaria ed è ovviamente strettamente legato alla difficoltà di integrazione che gli alunni stranieri incontrano. Contiamo tuttavia – afferma Delbono - che il divario possa gradualmente ridursi anche per l’impegno della Regione Emilia Romagna per favorire l’integrazione e per la lotta alla discriminazione". L’emilia-romagna è oggi la regione con la più alta incidenza di bambini stranieri nelle scuole. Si tratta di un importante indicatore di stabilizzazione insediativa, come d’altra parte lo è la crescita della componente femminile che ha raggiunto il 48% anche per l’aumento dei ricongiungimenti familiari. Interessanti nel rapporto dell’Emilia Romagna sono anche i dati sulle nazionalità dei 257. 233 stranieri residenti al 1° gennaio 2005. Guida la graduatoria il Marocco con 46. 408 residenti pari al 18,04% del totale. Seguono Albania (13,65%), Tunisia (6,39%), Romania (5,98%) e Cina (5,11%). "Nel 2013 - conclude il vicepresidente della Regione Emilia Romagna Flavio Delbono – secondo le previsioni formulate dal nostro servizio statistico la popolazione della Regione Emilia Romagna risulterà aumentata di 336. 698 unità. La crescita sarà dovuta esclusivamente all’immigrazione. Il saldo naturale, cioè la differenza tra i nati e i morti, sarà infatti negativo per 122. 306 unità, mentre il saldo migratorio, che è la differenza tra immigrati ed emigrati, sarà positivo per 459. 004 unità. Quest’ultimo saldo sarà costituito per ben 241. 926 unità da stranieri e ciò significa che la loro incidenza sulla popolazione della Regione supererà l’11%. La dimensione del fenomeno immigratorio, come d’altra parte è noto - afferma Flavio Delbono - è di assoluto rilievo e la nostra Regione è fortemente impegnata a monitorarne con continuità gli sviluppi e ad intervenire con gli investimenti e le politiche più opportune per i vecchi e i nuovi residenti". .  
   
   
MARCHE ARGENTINA: APPROVATO UN ´PROTOCOLLO D´INTESA´ PER I GIOVANI IMPRENDITORI DI ORIGINE MARCHIGIANA. AL VIA LA PRIMA EDIZIONE DEL CONCORSO ECAPITAL ARGENTINA 2006  
 
Ancona, 4 ottobre 2006 - Tra le Marche e gli emigrati di origine marchigiana residenti in Argentina proseguono i rapporti di collaborazione e cooperazione per la ricerca e lo sviluppo economico. In questa direzione anche la firma del ´protocollo d´intesa´ tra la Regione Marche, il Comitato organizzatore di Ecapital e Marchigianar, l´associazione argentina di imprenditori di origine marchigiana, approvato dall´esecutivo regionale nel corso dell´ultima seduta. Si tratta di un articolato progetto di qualificazione imprenditoriale a favore dei giovani imprenditori, studenti universitari, laureati, dottorandi o ricercatori di origine marchigiana che si concretizza, tra l´altro, attraverso l´organizzazione della prima edizione del concorso Ecapital Argentina 2006. L´obiettivo del concorso e` quello di sostenere la ricerca e l´innovazione tecnologica finalizzata allo sviluppo economico in riferimento alla Regione Marche e favorire il passaggio di idee dal mondo universitario a quello imprenditoriale. I partecipanti al concorso frequenteranno un corso di formazione e riceveranno assistenza imprenditoriale, legale e fiscale per lo sviluppo del Business plan. I premi in palio saranno due borse di studio per Master nelle Marche presso l´Istao e due premi in denaro per i due migliori progetti di impresa. L´esecutivo regionale ha ritenuto il progetto di particolare interesse nei vari aspetti di solidarieta` nei confronti dei propri emigrati e come ponte di rapporti imprenditoriali tra l´economia regionale e la realta` imprenditoriale argentina. Per l´attuazione degli impegni contenuti nel ´protocollo di intesa´ l´onere complessivo a carico della Regione Marche e` pari a 80. 000 euro. Marchigianar e` un´associazione di imprenditori di origine marchigiana in Argentina che ha l´obiettivo di sostenere la ricerca e l´innovazione tecnologica favorendo la collaborazione tra il mondo universitario a quello imprenditoriale. La stessa a cui ha fatto visita nel luglio 2005 il presidente della Giunta regionale, Gian Mario Spacca, in missione ufficiale, occasione in cui sono state delineate le diverse strategie sul territorio argentino per il rilancio dello sviluppo locale collegato alla comunita` marchigiana. Il comitato Ecapital opera nell´ambito delle imprese innovative nelle Marche dal 2001 e ha realizzato sei edizioni di concorso per l´avvio di progetti imprenditoriali registrando ampia adesione e determinando la nascita di piu` di venti imprese realizzate dai partecipanti al concorso stesso. A seguito dell´ottima riuscita dell´iniziativa e consapevoli che tanti sono gli emigranti di origine marchigiana che vivono in Argentina, la Regione Marche, Ecapital in collaborazione con Marchigianar, hanno ritenuto importante realizzare il progetto anche in Argentina organizzando la prima edizione del concorso Ecapital 2006. .  
   
   
TENARIS CONCLUDERÀ L’ACQUISIZIONE DI MAVERICK TUBE CORPORATION IL 5 OTTOBRE 2006  
 
Lussemburgo, 4 ottobre, 2006. - Tenaris S. A. Annuncia che in seguito al voto della maggioranza degli azionisti di Maverick Tube Corporation a favore dell’acquisizione proposta da Tenaris, tale acquisizione sarà completata il 5 ottobre 2006. In tale data Tenaris trasferirà all’agente pagatore Us$65 per ogni azione ordinaria emessa ed in circolazione di Maverick ed una controllata di Tenaris si fonderà con Maverick. Per finanziare l’acquisizione ed il pagamento dei relativi obblighi (compreso il debito di Maverick), Tenaris ed alcune sue controllate hanno siglato un prestito sindacato per un totale di Us$ 2,7 miliardi, la differenza sarà coperta dalla cassa disponibile. Citibank e Bnp Paribas sono stati i global coordinators, lead arrangers e bookrunners del prestito sindacato. Tenaris consoliderà Maverick a partire dal quarto trimestre del 2006. Germán Curá, che è stato nominato Area Manager delle operazioni Tenaris in Nord America (Stati Uniti e Canada), guiderà l’integrazione delle operazioni di Maverick in quelle di Tenaris. Tenaris provvederà prontamente all’integrazione di Maverick nel suo sistema industriale e commerciale globale, e alla commercializzazione dei prodotti e servizi Maverick con il marchio Tenaris. Le operazioni di Tenaris negli Stati Uniti ed in Canada sono cresciute rapidamente da quando Tenaris iniziò ad operare la fabbrica di tubi senza saldatura di Algomatubes nel 2000. Con Maverick, Tenaris diventerà un fornitore leader di prodotti e servizi Octg in Nord America in grado di servire i propri clienti con una gamma completa di applicazioni dai pozzi onshore poco profondi a quelli estremamente più complessi di deepwater del Golfo de Messico. .  
   
   
ENERGIA: RICHIESTO ELETTRODOTTO INTERRATO AUSTRIA-PALUZZA  
 
 Trieste, 4 ottobre 2006 - La società Alpen Adria Energy Line Spa con sede legale a Verona ha depositato in Regione un´istanza finalizzata ad ottenere l´autorizzazione a costruire ed esercire un elettrodotto interrato 132 Kv e 140Mwa. Lo rende noto l´assessore regionale all´energia Lodovico Sonego. La merchant line proposta collegherebbe la località austriaca di Wurmlach a Paluzza (cabina Siot) con un percorso di circa venti chilometri. Il progetto è stato predisposto sia per la parte in territorio italiano che in territorio austriaco. Trattandosi di una linea interrata il progetto non sarà sottoposto ad alcuna valutazione di impatto ambientale. In considerazione della tensione inferiore ai 150 Kv il procedimento autorizzativo si esaurirà in Regione tramite apposita conferenza dei servizi. .  
   
   
VENETO: L’ASSESSORE CONTA INTERVIENE SUL COGENERATORE DI COLOGNA.  
 
Venezia, 4 ottobre 2006 - “Ribadisco ciò che avevo detto ai Sindaci in occasione della riunione del Cisi e cioè le analisi dell’Arpav dimostrano che il cogeneratore di Cologna offre ampie garanzie relativamente alle emissioni in atmosfera. Ciò non significa che l’impianto non possa essere ottimizzato per quanto riguarda la sua funzionalità”. Lo dichiara l’Assessore regionale all’Ambiente, Giancarlo Conta, chiamato in causa da un articolo relativo al cogeneratore di Cologna e alla controversia sorta tra i costruttori, la Electronic Solar e i proprietari, la Ecoidea, per quanto riguarda la funzionalità dell’impianto. Secondo una perizia legale, infatti, le performance relative alla produzione di gas e energia non rispetterebbero le attese contrattuali. “Le deficienze provate dalla perizia - sottolinea ancora Conta – servono a redimere questioni contrattuali tra il costruttore e la proprietà, ma non sono causa di deficienze ai valori ambientali. Ricordo, comunque, che la Giunta regionale, nell’ambito di un piano per la gestione dei rifiuti urbani, ha dato incarico all’ing. Fabio Fior, dirigente della Direzione Tutela Ambientale, di svolgere una perizia, che è ancora in corso, su tutti gli impianti esistenti in Veneto per accertarne le problematiche”. . .  
   
   
CAMBIAMENTO CLIMATICO: OCCORRE POTENZIARE LA RICERCA, MA BISOGNA AGIRE ADESSO, AFFERMANO GLI ESPERTI  
 
Bruxelles, 4 ottobre 2006 - Scienziati, responsabili politici e operatori del settore hanno illustrato le loro priorità per le future esigenze della ricerca per lo studio dell´impatto del cambiamento climatico sul ciclo dell´acqua, spiegando altresì come i risultati della ricerca in questi ambiti possono inserirsi nel processo decisionale politico. Nel corso di un workshop organizzato dalla Commissione europea, gli esperti hanno anche discusso come la legislazione comunitaria in materia di acqua possa fornire strumenti ai gestori delle risorse idriche per aiutarli ad adeguarsi al cambiamento climatico. Dai modelli di cambiamento climatico si evince che nel prossimo secolo sul nostro pianeta le temperature aumenteranno da 1,4 a 5,8 °C, a seconda dei livelli di emissioni dei gas a effetto serra. I cambiamenti climatici influiranno sia sulla qualità sia sulla quantità dell´acqua a disposizione degli esseri umani e dell´ambiente. È probabile che gli eventi atmosferici estremi, come le inondazioni e la siccità, aumentino in termini di gravità e di frequenza. Si prevede inoltre che il cambiamento climatico influirà sulla qualità dell´acqua in diversi modi. È quindi evidentemente necessario adattarsi alla situazione. Tuttavia, benché il cambiamento climatico sia ormai un dato di fatto, permangono molte incertezze riguardo ai suoi effetti sulla natura e sulla società. Quanto alle future esigenze della ricerca, è stato osservato che i modelli di cambiamento climatico devono diventare più precisi a livello regionale, poiché è improbabile che molti effetti del cambiamento climatico influiscano in egual misura sull´Europa e sul mondo nel loro complesso. Ciononostante, Peter Gammeltoft, della direzione generale dell´Ambiente della Commissione europea, ha sintetizzato il parere di molti quando ha osservato che, sebbene sia indubbiamente necessario aumentare la ricerca, "le nostre attuali conoscenze sono talmente vaste che non possiamo permetterci di rimanere inattivi". Pur non essendo espressamente incentrata sui problemi legati ai cambiamenti climatici, la direttiva quadro sulle acque garantisce una certa flessibilità e permette ai gestori europei delle risorse idriche di iniziare ad adeguarsi a tali cambiamenti. È stato affermato a chiare lettere che gli Stati membri devono garantire coerenza tra le loro politiche in materia di acqua e altre politiche quali la destinazione d´uso dei terreni, l´agricoltura e l´energia. La Commissione europea sta inoltre preparando un Libro verde sull´adattamento ai cambiamenti climatici in Europa, contenente una serie di raccomandazioni in quest´ambito. Quanto alle lacune che restano da colmare in materia di conoscenza e ricerca, Fritz Holzwarth, direttore tedesco responsabile delle acque, ha affermato: "Se non avessimo inserito il cambiamento climatico nell´agenda del 6Pq, la lacuna da colmare nell´ambito della ricerca sarebbe addirittura maggiore. I programmi quadro sono stati una risorsa importante e, grazie ad essi, ora possiamo discutere con maggiore certezza dei problemi riguardanti l´adattamento ai cambiamenti climatici e i loro effetti". José Manuel Silva Rodríguez, direttore generale della Dg Ricerca, ha illustrato l´importanza che la ricerca sui cambiamenti climatici ha assunto per gli europei dopo le inondazioni e le ondate di caldo degli ultimi tempi. "Vorremmo dimostrare ai cittadini che la ricerca viene condotta su questioni che stanno loro a cuore e che i risultati che ne scaturiscono permettono di prepararsi meglio ad affrontare il cambiamento ambientale", ha osservato. Per quanto riguarda il futuro, Silva Rodríguez ha evidenziato le priorità che verranno affrontate dal Settimo programma quadro in materia di cambiamenti climatici. "Il 7Pq darà rilievo agli effetti climatici sul ciclo dell´acqua e le risorse idriche, alla previsione di tali effetti per le diverse regioni d´Europa e alla relazione tra le calamità naturali, gli eventi estremi e il cambiamento climatico", ha spiegato. "Contribuirà inoltre al coordinamento delle azioni e dei programmi di ricerca nazionale nell´area concernente acqua e clima". I risultati del workshop confluiranno in un simposio internazionale organizzato dalla Presidenza tedesca dell´Unione europea sul cambiamento climatico e l´acqua, che si terrà a Berlino nel febbraio 2007. Per ulteriori informazioni consultare: http://cordis. Europa. Eu/sustdev/environment/home. Html .  
   
   
OLTRE 10 MILIONI DI EURO PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA NEL LAZIO  
 
Roma, 4 ottobre 2006 - Approvata una delibera della Giunta regionale con la quale vengono stabiliti i criteri di riparto dei fondi destinati alla incentivazione e promozione della raccolta differenziata dei rifiuti urbani e alle campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. La somma destinata a questi scopi è di 10. 541. 650 euro; di questa cifra 41. 650 € sono assegnati al Commissario delegato per l’emergenza ambientale del Lazio per la realizzazione di una campagna informativa, educativa e promozionale sulla raccolta differenziata, mentre 300. 000 euro sono destinati a ciascuna amministrazione provinciale per potenziare la differenziata. Ogni Provincia riceverà, inoltre, un contributo variabile calcolato in base al numero di abitanti (verranno corrisposti 1,7014599 euro per abitante); nel quadro di questa tranche di finanziamento, al Comune di Roma verrà riconosciuta una quota proporzionale alla sua popolazione, quota defalcata da quella destinata alla Provincia di Roma. “Queste risorse devono essere destinate a progetti per incentivare la raccolta differenziata di rifiuti solidi urbani e assimilati – ha spiegato il Presidente Marrazzo – al fine di ridurre il flusso di rifiuti da destinare allo smaltimento e aumentare il riciclo e il tasso di recupero. A titolo di esempio i fondi potranno essere destinati all’acquisto e alla manutenzione di cassonetti differenziati, compostatori domestici, automezzi elettrici per la raccolta dei rifiuti nei centri storici, contenitori familiari, condominiali e aziendali oltreché per la realizzazione di isole ecologiche, aree attrezzate, ecocentri e piattaforme dedicate alla logistica”. Ad essere finanziati solo quei progetti che prevedano un investimento non inferiore ai 30. 000 euro. Tra questi verrà data priorità a quelli in grado di potenziare la raccolta differenziata domiciliare o porta a porta, che prevedano il potenziamento di opere e servizi già in essere, abbiano un interesse sovracomunale, che prevedano la partecipazione di privati alla realizzazione e al finanziamento. Le risorse stanziate verranno erogate a seguito della redazione e dell’approvazione, da parte di ciascuna amministrazione destinataria, di un piano di interventi che dovrà essere presentato alla Regione Lazio entro il 28 febbraio 2007, pena la decadenza del finanziamento concesso. .  
   
   
ABRUZZO: UNA SFIDA TRA PROVINCE PER RACCOLTA DIFFERENZIATA PICCOLI GESTI QUOTIDIANI PER GRANDI RISULTATI  
 
Pescara, 4 ottobre 2006 - "Carta, cartone e cartoncino possono vivere all´infinito. Basta separarli in casa accuratamente, non gettandoli insieme ai rifiuti. Un piccolo gesto quotidiano, che consente il loro recupero, perché possano tornare ad essere nuova carta, cartone e cartoncino". Si legge così, nel manuale d´istruzione, per la raccolta differenziata, distribuito questa mattina, durante la conferenza stampa di presentazione delle "Cartoniadi", le olimpiadi, cioè, della carta e del cartone, che coinvolgeranno i quattro capoluoghi abruzzesi. "Un approccio un po´ diverso dal solito", ha detto l´assessore all´Ambiente, Franco Caramanico, "una simpatica sfida per sensibilizzare l´opinione pubblica alla raccolta differenziata. In merito, i nostri dati non sono incoraggianti", ha sottolineato Caramanico, "anche se l´Abruzzo è medaglia d´oro della raccolta, tra le regioni del Sud, del 2005, ma basterebbe poco per far risalire la china". Le Olimpiadi si svolgeranno tra il 15 ottobre ed il 15 novembre prossimi, e ciascuna città è chiamata a misurarsi su se stessa e a migliorare la raccolta media mensile del 2005. Dunque, tutti i cittadini, gli uffici, le scuole, e i negozi, sono invitati ad avviare al riciclo quanto più imballaggi di carta e cartone possibili. "Per la prima volta sperimentiamo l´ iniziativa in questa Regione", ha spiegato il Responsabile del settore recupero e riciclo di Comieco (Consorzio nazionale per il recupero ed il riciclo degli imballaggi a base di cellulosa), Roberto Di Molfetta, "e siamo lieti che la Regione l´ abbia accolta favorevolmente, perché ha inteso l´utilità di questo strumento. Esiste ancora un notevole divario tra le regioni del Sud e quelle del Nord", ha sottolineato il Responsabile, "ma occorre uno sforzo minimo da parte di ogni famiglia, per ottenere un grande risultato". E l´assessore Caramanico ha precisato come, proprio nella seduta di Giunta di ieri, sia stato approvato un bando che incentiva la raccolta differenziata, così come sono in cantiere, progetti ed iniziative mirate, da affiancare al Piano regionale sui rifiuti. "Un mosaico di iniziative", ha ribadito il Direttore all´Ambiente, Franco Di Gerardini, "che metteremo in piedi per elevare la qualità dei servizi. Quella della raccolta differenziata è una priorità che si è data questa Regione, e le Cartoniadi ben si sposano con il lavoro che stiamo avviando. Contiamo molto sui Comuni, affinché questo non sia solo un momento, ma diventi un punto di partenza". Un plauso è provenuto proprio dai rappresentanti dei Comuni che hanno illustrato i rispettivi progetti che potrebbero realizzare con la vincita (trenta mila euro) della gara. "Sono sicuro che sarà una bella e sana competizione", ha concluso Caramanico, "e invito i cittadini a partecipare numerosi". .  
   
   
CNR: GIOVANI RICERCATORI EUROPEI CERCASI IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE SELEZIONA CINQUE GIOVANI RICERCATORI DA CANDIDARE AL 4° PROGRAMMA EUROPEAN YOUNG INVESTIGATORS AWARD.  
 
Roma, 4 ottobre 2006 - Background scientifico e professionale di ottimo livello, capacità di svolgere ricerca indipendente, potenzialità di leadership di un gruppo di gestione di progetti, qualità delle pubblicazioni e delle collaborazioni scientifiche internazionali, esperienza da due a otto anni di post dottorato. Sono questi i requisiti del candidato che intende partecipare alla selezione prevista dal 4° Bando del Programma europeo Euryi (European Young Investigators Award). L’iniziativa è promossa dai Consigli Nazionali delle Ricerche di 16 Paesi europei (Eurohorcs) in collaborazione con l’European Science Foundation (Esf) e ha lo scopo di attirare e supportare giovani ricercatori qualificati da ogni parte del mondo, e dare loro la possibilità di portare avanti i propri progetti in Europa. Scopo del programma è sostenere lo sviluppo delle carriere di una nuova generazione di ricercatori eccellenti e, nello stesso tempo, aumentare la capacità di attrazione dello spazio europeo della ricerca a livello internazionale. Come già avvenuto nei due anni passati, il Consiglio Nazionale delle Ricerche anche per il 2006 ha deciso di favorire la partecipazione italiana, attraverso un contributo finanziario al programma, che gli permette di presentare cinque candidati. La passata edizione del premio, che ha visto fra i 25 vincitori due italiani presentati dal Cnr ha rafforzato la convinzione che i ricercatori da candidare debbano essere fortemente supportati dalla istituzione italiana ricevente; è quest’ultima quindi che dovrà farsi carico di individuare e contattare i giovani più competitivi a livello internazionale, provenienti da qualsiasi parte del mondo, che si propone di attrarre presso la propria struttura, ed incoraggiarli a partecipare. Dagli esiti dei precedenti bandi risultano avvantaggiati quei candidati che hanno manifestato nel corso della loro attività maggiore disponibilità al confronto internazionale e a trasferirsi in altri paesi (premio di mobilità). Le candidature, per una prima selezione a livello nazionale, possono essere presentate al Cnr dalle istituzioni pubbliche di ricerca, dalle università e da centri di ricerca privati senza scopo di lucro, che intendono proporsi come struttura ospitante per lo svolgimento del progetto del candidato. I cinque candidati prescelti saranno presentati per la valutazione europea, affidata a una commissione internazionale formata da scienziati di chiara fama a livello mondiale e premi Nobel. Non si tratta, quindi, di semplici borse di studio, ma di qualcosa di più. Si offre ai giovani l’opportunità di realizzare, creando un proprio gruppo di ricerca, progetti eccellenti, fortemente innovativi, in condizioni favorevoli sia a livello di strutture sia di finanziamenti. Il Premio sarà dell’ordine di un milione di euro ripartiti sulla durata di cinque anni. I vincitori dovranno rendersi liberi da qualsiasi vincolo di lavoro e dedicarsi a tempo pieno al progetto Euryi. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 30 novembre 2006. Il bando è consultabile sul sito del Cnr: http://www. Cnr. It/cnr/news/cnrnews. Html?idn=1368. .  
   
   
DIRE E FARE NEL NORD EST: STAND REGIONE E CONVEGNO SU URP  
 
Venezia, 4 ottobre 2006 - La Regione del Veneto partecipa con un proprio stand, curato e allestito dalla Direzione Comunicazione e Informazione, alla sesta edizione di “Dire & Fare nel Nord-est”, rassegna incentrata sulle attività innovative e sulla qualità della Pubblica Amministrazione Locale, che si terrà a Rovigo, presso la Fiera, nei giorni 5, 6 e 7 ottobre. Nell’ambito della manifestazione - a cui è prevista anche la partecipazione degli assessori veneti Isi Coppola, Renzo Marangon e Stefano Valdegamberi - sarà promosso dalla Regione anche un Convegno dal titolo “La Rete degli Urp: comunicare per fare sistema“ che si terrà venerdì mattina (ore 9. 15) in Sala Veneto. L’obiettivo principale che tale Convegno si propone di raggiungere è la presentazione della rete degli Urp (Uffici Relazioni con il Pubblico) di prossima realizzazione, nonché l’illustrazione delle migliori esperienze in tema di Rete già realizzate nell’ambito della comunicazione pubblica in Veneto. Il prossimo invio di una scheda di rilevazione di bisogni e proposte da parte degli Urp regionali agli Urp degli Enti Locali costituirà il primo passo di una collaborazione futura volta al miglioramento della comunicazione istituzionale verso i cittadini. Nel corso del convegno saranno presentate, tra l’altro, iniziative come “Myportal” degli Enti locali bellunesi, la rete Urp delle Ulss del Veneto, quella del territorio veneziano e l’esperienza del “Centro servizi” dell’Alto Vicentino. L’intervento conclusivo delineerà il portale degli Urp in Regione. .  
   
   
TIROCINI FORMATIVI PER LAUREATI FINANZIATI DALLA REGIONE LAZIO  
 
 Roma, 4 ottobre 2006 - Un bando, emesso dall’assessorato regionale all’Istruzione e destinato a laureati in discipline scientifiche, che consentirà di ottenere borse di studio per attività di tirocinio formativo nell’ottica dell’alternanza scuola-lavoro. “L’obiettivo è quello di valorizzare la preparazione scientifica e di contribuire ad invertire la tendenza, in atto da anni, a ‘disertare’ le facoltà scientifiche - ha detto l’assessore all’Istruzione Silvia Costa - Attraverso l’attribuzione di borse ai laureati vogliamo sostenere il loro inserimento nell’ambito professionale e scientifico, anche per stimolare il sistema produttivo e di ricerca ad avvalersi di competenze più elevate e ad investire di più nell’innovazione. ” Le classi di laurea interessate sono quelle in Biotecnologie, Scienze e tecnologie chimiche e fisiche, Scienze matematiche e Ingegneria industriale. Il tirocinio formativo potrà essere effettuato presso strutture pubbliche o private, imprese, istituti di ricerca ed Università, purché siano coerenti con il percorso di studio del candidato che risulti in possesso di laurea (anche triennale) ottenuta da non oltre tre anni presso una delle università del Lazio. Il contributo è di 700 euro mensili lordi, mentre l’incentivo per la trasformazione del tirocinio formativo in contratto di lavoro a tempo indeterminato e determinato è, rispettivamente, di 10 mila e di 5 mila euro. Il bando scade l’8 novembre alle ore 12,00. .  
   
   
PROROGATI TERMINI DEL BANDO ALTA FORMAZIONE QUASI 4,5 MILIONI DI EURO PER SISTEMA ECONOMICO ABRUZZESE  
 
Pescara, 4 ottobre 2006 - Su proposta dell´assessore al Lavoro, Fernando Fabbiani, sono stati prorogati, con determina del direttore regionale delle politiche attive del lavoro, i termini di scadenza del bando Pol _ Af, Poli per l´alta formazione tecnico scientifica e l´innovazione, pubblicato il 10 agosto scorso sulla Gazzetta Ufficiale dell´Unione Europea (Guue). L´ultimo termine utile per il ricevimento delle domande di partecipazione è ora il prossimo 5 novembre, quindi ventuno giorni oltre la scadenza originaria del 15 ottobre. L´avviso di variazione del bando è presente da oggi sul sito della Regione oltre che sul Guue. Il bando, rientrante nel Por 2000-2006, prevede un appalto pubblico da 4 milioni 480 mila euro per la gestione e la realizzazione di iniziative di alta formazione per l´innovazione dei settori manifatturiero e dei servizi. "Abbiamo recepito le esigenze di quanti, associazioni degli industriali e sindacati, ci avevano chiesto un differimento della data di scadenza per organizzare meglio l´attività di progettazione, date anche le difficoltà legate al periodo estivo" ha chiarito Fabbiani "ma il bando resta così com´è. Del resto, non si possono cambiare in corsa le regole del gioco. Ma è importante ribadire che auspichiamo la più ampia e più qualificata partecipazione possibile del sistema produttivo regionale in partenariato con il mondo delle Università, della Ricerca e degli Organismi di formazione per sperare in ricadute rilevanti sul nostro territorio. Non per nulla" ha aggiunto Fabbiani "uno dei criteri del bando prevede che a partecipare siano aziende con almeno 250 dipendenti e con sede in Abruzzo". E´ la pronta risposta dell´assessore Fabbiani alle sollecitazioni giunte da Cgil, Cisl e Uil e da Confindustria Abruzzo di posticipare la scadenza del bando che, invece, aveva ricevuto la piena approvazione del Comitato di Coordinamento regionale delle Università abruzzesi (Ccrua). "Va chiarito, peraltro, che nessuno ci ha chiesto di bloccare il bando" ha rimarcato Fabbiani "ma solo di rinviare i termini. Del resto, il confronto non è certo mancato visto che lo scorso 21 settembre c´è stato l´ultimo tavolo di concertazione con i sindacati che ha consentito di sviscerare tutti gli aspetti relativi al bando. Restiamo, comunque, disponibili per eventuali chiarimenti ed ulteriori incontri" ha concluso l´assessore al Lavoro "ma non sarà certo possibile rivedere i criteri su cui poggia questa importante iniziativa". .  
   
   
A SCUOLA PER IMPARARE A DIALOGARE CON IL RESTO DEL MONDO. RIPARTE IL CICLO DI INCONTRI DI FORMAZIONE SU GLOBALIZZAZIONE E INTEGRAZIONE ORGANIZZATI DA INTERCULTURA E ANP DIRSCUOLA.  
 
Milano, 4 ottobre 2006 -  l’Associazione No Profit Intercultura e l’Associazione dei Dirigenti e delle Alte Professionalità della Scuola organizzano anche per quest’anno un ciclo di incontri di formazione. A sedere sui banchi di scuola anche questa volta saranno i dirigenti scolastici, i docenti referenti per gli scambi e, da quest’anno, anche i rappresentanti dei genitori e degli alunni agli organi collegiali. La scuole italiane sono sempre più multiculturali, 1 alunno su 10 è straniero. Diventa importante saper dialogare e confrontarsi con culture diverse dalla propria. Ed è con questo obiettivo che prendono il via questi corsi di formazione, per favorire la conoscenza delle tematiche dell’interculturalità, sviluppare buone pratiche per la conoscenza e per la valorizzazione della diversità culturale all’interno della scuola e contribuire a sviluppare una cultura di pace e di integrazione attraverso gli scambi interculturali di qualità. Certamente, un’immersone guidata in una cultura diversa dalla propria insegna ai giovani che le conoscenze, le abitudini e i valori sono sempre relativi al proprio contesto culturale ed offre loro strumenti per comprendere e comunicare con altre culture. L’esperienza Intercultura rivolta agli studenti tra i 16 e i 18 diventa quindi fortemente formativa ed importante al fine proprio di imparare a dialogare con il resto del mondo. I corsi inizieranno il 5 ottobre a Como e a S. Arsenio (Sa), per poi proseguire un po’ in tutta Italia e concludersi a Taranto il 27 ottobre. I seminari saranno di 7 ore. In ciascuno di essi verranno valorizzate le esperienze e testimonianze di scambi presenti nella zona, le risorse e i raccordi di collaborazione con le istituzioni locali e con il mondo del lavoro, sempre più esigente nel ricercare figure professionali con una formazione di stampo internazionale ed interculturale. .  
   
   
L´ARGENTINA A 30 ANNI DAL GOLPE: ECONOMIA, POLITICA E SOCIETÀ  
 
Milano, 4 ottobre 2006 - il prossimo 10 ottobre, alle ore 17. 30, l´Ispi promuove una Tavola Rotonda dal titolo: "L´argentina a 30 anni dal Golpe: economia, politica e società" Al dibattito, aperto da Torcuato Di Tella, Professore di Sociologia, Università di Buenos Aires, già Segretario di Stato alla Cultura della Repubblica Argentina, partecipano: Gilberto Bonalumi, Segretario Generale, Rete Italia America Latina; Roberto da Rin, Inviato, Il Sole 24 Ore; Victorio Taccetti, Ambasciatore della Repubblica Argentina in Italia. Modera: Antonella Mori, Ispi e Università Bocconi. Www. Ispionline. It .