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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Dicembre 2007
LA COMMISSIONE EUROPEA INDIVIDUA I SETTORI PER UNA CONCRETA COLLABORAZIONE UN MAGGIORE IMPEGNO PER UNA POLITICA DI VICINATO PIÙ FORTE  
 
 Bruxelles, 11 dicembre 2007 - Il commissario Ferrero-waldner ha dichiarato: "Siamo entrati nella fase di attuazione della politica di vicinato, un´iniziativa congiunta che richiede interventi da entrambe le parti, nell´Ue e nei paesi limitrofi. La comunicazione odierna individua i settori in cui la Commissione e gli Stati membri devono impegnarsi ulteriormente per mantenere le promesse fatte ai nostri partner e per rendere concreti, credibili e commisurati alle esigenze gli incentivi che abbiamo offerto loro per incoraggiarli sulla via delle riforme". La comunicazione stabilisce i seguenti obiettivi per il 2008 e gli anni successivi: un impegno politico più deciso per favorire l´integrazione economica e migliorare l´accesso al mercato. La comunicazione invita gli Stati membri ad appoggiare i negoziati agricoli in corso, limitando in particolare il numero dei prodotti esclusi dalla liberalizzazione totale. Agevolazione dei viaggi di breve durata effettuati legalmente e sviluppi più ambiziosi, a più lungo termine, per quanto riguarda la migrazione gestita. La Commissione invita il Consiglio e il Parlamento europeo ad adottare il suo "pacchetto" 2008 sui visti e ad avvalersi appieno delle possibilità di agevolare i viaggi offerte dalle norme in vigore. Un ulteriore impegno con i partner Pev per risolvere i conflitti latenti, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione dell´Ue per stabilizzare le zone di conflitto e postconflitto. Un maggior sostegno dell´Ue alle riforme settoriali dei paesi partner nei seguenti settori: energia, cambiamenti climatici, pesca, trasporti, politica marittima, ricerca, società dell´informazione, istruzione, occupazione e politica sociale. Un certo numero delle misure proposte nella precedente comunicazione per rafforzare la Pev è già stato attuato: la Commissione ha deciso oggi che la sua prima assegnazione a favore del fondo investimenti per la politica di vicinato, pari a 50 milioni di euro, sarà impegnata entro la fine dell´anno. Alcuni Stati membri hanno già espresso l´intenzione di contribuire al fondo, che sarà operativo dal 2008. Sono stati decisi i primi stanziamenti a favore del nuovo fondo per la governance, che fornisce un sostegno supplementare ai paesi partner dove si sono registrati i maggiori progressi nella realizzazione delle priorità attinenti alla governance indicate nei piani d´azione. I primi beneficiari sono il Marocco (28 milioni di euro) e l´Ucraina (22 milioni di euro). È stata lanciata l´iniziativa Sinergia del Mar Nero onde conferire una dimensione regionale alla politica di vicinato per l´Est. Sono in corso negoziati per consentire a Israele, Marocco e Ucraina di partecipare ai programmi e alle agenzie dell´Ue. La firma imminente del protocollo con Israele ne farà il primo partner Pev partecipante al programma "Competitività e innovazione". · La politica europea di vicinato, un partenariato per le riforme con i paesi limitrofi meridionali e orientali, ha già dato risultati tangibili e concreti , consentendo di approfondire considerevolmente le relazioni tra l´Unione e alcuni dei suoi vicini più stretti (l´offerta dell´Ue è rivolta a Algeria, Armenia, Azerbaijan, Belarus, Egitto, Georgia, Israele, Giordania, Libano, Libia, Moldova, Marocco, Autorità palestinese, Siria, Tunisia e Ucraina) in base al principio della differenziazione, che consente ai paesi che lo desiderano di impegnarsi più a fondo con l´Ue. La Pev va al di là della cooperazione politica di tipo classico, in quanto comprende elementi di integrazione economica e un sostegno alle riforme onde promuovere lo sviluppo socioeconomico. Per attuare le riforme sono stati concordati dei piani d´azione di 3-5 anni, basati su impegni precisi a promuovere la modernizzazione economica, potenziare lo Stato di diritto, la democrazia e il rispetto dei diritti umani e collaborare per raggiungere i principali obiettivi politici. .  
   
   
L´UE INCORAGGIA I CONTRIBUTI FILANTROPICI ALLA RICERCA LA COMMISSIONE EUROPEA HA LANCIATO UN FORUM INTESO AD AUMENTARE I CONTRIBUTI FILANTROPICI PER LA RICERCA IN EUROPA.  
 
Bruxelles, 11 dicembre 2007 - Il Forum europeo della filantropia e del finanziamento della ricerca verrà istituito inizialmente per un periodo di tre anni e affronterà questioni come le politiche di finanziamento alla ricerca delle organizzazioni filantropiche esistenti, nonché le problematiche giuridiche, fiscali e normative e gli aspetti relativi alla governance e all´etica. La creazione del forum è una delle azioni intraprese dalla Commissione, tra cui figurano gli studi di fattibilità per uno statuto della fondazione europea e il ruolo della filantropia nei finanziamenti per la ricerca accademica. Secondo quanto stimano gli esperti, il sostegno alla ricerca europea proveniente dal settore filantropico è inferiore al 3% del totale della spesa per la ricerca, rispetto al 4-5% degli Stati Uniti. «La ricerca dovrebbe essere sostenuta da più parti, oltre che dal settore filantropico», ha dichiarato al lancio del forum Janez Potocnik, commissario europeo per la Scienza e la ricerca. «Tuttavia questo è un settore poco sviluppato e sottovalutato in Europa, in particolare se ci confrontiamo con gli Stati Uniti. La creazione di questo forum dovrebbe essere il primo passo di un approccio strategico più coerente inteso a incoraggiare la filantropia a favore della ricerca». Il Forum europeo della filantropia e del finanziamento della ricerca sarà aperto alla partecipazione di tutte le fondazioni europee e le parti interessate del mondo della ricerca. I membri dell´organo decisionale e di coordinamento del forum (gruppo direttivo) scelti tra i soci dello European Foundation Centre (Efc) e dell´Associazione delle università europee (Eua). Il programma del forum verrà realizzato attraverso una combinazione di lavoro di ricerca, momenti di apprendimento tra pari e gruppi di lavoro cui saranno invitate a partecipare le parti interessate. A novembre 2006 la Commissione ha proposto che gli Stati membri adottino un approccio comune per il trattamento fiscale delle fondazioni e la definizione a fini fiscali di un´«organizzazione filantropica pubblica». È appena iniziato uno studio di fattibilità di uno statuto della fondazione europea che dovrebbe eliminare i principali ostacoli alla cooperazione transfrontaliera tra le fondazioni, come l´erogazione e il ricevimento di finanziamenti, il riconoscimento reciproco, la tassazione e il diritto di costituzione. Tale studio valuterà inoltre l´impatto previsto di un simile statuto sulle attività e la governance delle fondazioni, la posizione dei potenziali donatori e il settore corporativo. Per ulteriori informazioni consultare: http://ec. Europa. Eu/invest-in-research/policy/philanthropy_en. Htm .  
   
   
RIFORMA DEL BILANCIO UE AVVIATA IN ITALIA LA CONSULTAZIONE  
 
Roma, 11 dicembre 2007 - La Rappresentanza in Italia della Commissione europea ha dato avvio alla consultazione sulla riforma del bilancio Ue realizzando un primo workshop rivolto ad un gruppo di esperti riunitisi il 5 dicembre a Roma presso l´Istituto di Studi ed Analisi Economica con il Direttore della Dg Bilancio Silvano Presa ed il Presidente dell´Isae Alberto Majocchi. La Commissione europea ha adottato - in data 12 settembre 2007 - la comunicazione “Riformare il bilancio, cambiare l´Europa: documento di consultazione pubblica in vista della revisione del bilancio 2008/2009” (http://ec. Europa. Eu/budget/reform/issues/issues_it. Htm). Tale comunicazione fa seguito all´accordo interistituzionale raggiunto nel maggio del 2006 sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria nel quale la Commissione è stata invitata a procedere ad una revisione generale ed approfondita del bilancio Ue - comprendente tutti gli aspetti relativi sia alle spese che alle entrate - ed a presentare un suo documento di revisione nel 2008/2009. Al fine di raccogliere il più ampio contributo proveniente da tutti gli attori della realtà sociale, economica e politica dell´Unione europea, la Commissione ha quindi deciso di avviare un´ampia consultazione sul futuro delle finanze dell´Ue attraverso la suddetta comunicazione, definendo il quadro istituzionale dell´iniziativa, i principali elementi di discussione, proponendo infine una griglia di questioni che le parti interessate sono chiamate a dibattere. Il bilancio rappresenta – in sé – uno strumento "politico" che consente all´Unione Europea di rispondere alle sfide della globalizzazione, di definire i propri obiettivi, realizzare le scelte politiche, attuare i suoi programmi. La sua revisione costituirà dunque un´opportunità senza precedenti per eseguire una valutazione approfondita del suo finanziamento, delineare nuovi orientamenti e definire ulteriori priorità politiche ed economiche. Su impulso del Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e della Commissaria per la programmazione finanziaria ed il bilancio Dalia Grybauskaitė, l´adozione di questo documento di consultazione in vista della revisione del bilancio segnerà la prima tappa ufficiale del processo di riforma di tutti gli aspetti della spesa e delle risorse dell´Ue. Con tale consultazione la Commissione europea invita tutte le parti interessate a fornire il proprio contributo alla revisione del bilancio 2008-2009, per suscitare un approfondito dibattito all´interno delle istituzioni dell´Ue e degli Stati membri. Le seguenti domande rappresentano il punto di partenza per articolare le proposte da far pervenire alla Commissione: Le nuove sfide politiche descritte in questo documento riassumono in maniera efficace i principali problemi che l´Europa dovrà affrontare nel corso dei prossimi decenni? Quali sono i criteri atti a garantire la concreta attuazione del principio di valore aggiunto europeo? Quali sono le misure necessarie per garantire che le priorità di spesa rispettino in maniera adeguata gli obiettivi politici? Quali sono i cambiamenti necessari? Quali dovrebbero essere i margini temporali del riorientamento della spesa? Quali sono le misure necessarie per migliorare l´efficacia e l´efficienza dei sistemi di esecuzione del bilancio? È possibile migliorare ulteriormente la trasparenza e la responsabilità in materia di bilancio? Il rafforzamento della flessibilità può contribuire a massimizzare il rendimento della spesa dell´Ue e la capacità di risposta politica del bilancio Ue? Quali principi dovrebbero essere posti alla base delle entrate del bilancio e come dovrebbero essere incorporati nel sistema delle risorse proprie? Il mantenimento dei meccanismi di correzione o compensazione è giustificato? Quale dovrebbe essere il rapporto tra cittadini, priorità politiche e finanziamento del bilancio Ue? I contributi delle parti interessate dovranno pervenire all’indirizzo http://ec. Europa. Eu/budget/reform/issues/submit_it. Htm entro il 15 aprile 2008 per essere poi pubblicati sul sito http://ec. Europa. Eu/budget/reform/index_en. Htm Terminata la consultazione, la Commissione presenterà una proposta sulla revisione del bilancio nel 2008-2009. .  
   
   
IL NUOVO TRATTATO UE E L’IMPEGNO DELLE CITTÀ IN EUROPA  
 
Roma, 11 dicembre 2007 – Il prossimo 13 dicembre presso la Sede Anci e Fondazione Anci Ideali Via dei Prefetti, 46 si svolgerà un incontro sul tema: “ Il nuovo Trattato Ue e l’impegno delle città in Europa”, il programma prevede il seguente svolgimento: Ore 10,00 -11,30 Assemblea delle città aderenti alla Fondazione e costituzione delle Commissioni di lavoro; Ore 11,30 Inizio della Conferenza europea Presiede: Sergio Chiamparino, Presidente della Fondazione Anci Ideali; Introduce: Giancarlo Gabbianelli, Sindaco di Viterbo, Consigliere della Fondazione e coordinatore delegazione Anci al Cdr; Modera: Piero Badaloni, Direttore Rai International; “Il nuovo Trattato dell’Ue: le sfi de per l’Italia e l’Europa”: Pier Virgilio Dastoli, Direttore Rappresentanza della Commissione Europea in Italia; Andrea Manzella, Presidente Commissione Politiche dell’Unione Europea, Senato della Repubblica; Sandro Gozi, Presidente Comitato delle Celebrazioni per il Cinquantenario dei Trattati di Roma. Camera dei Deputati “Competitività europea e il ruolo delle città”: Adriana Poli Bortone, Vice Presidente Anci, e membro del Parlamento Europeo; Marco Causi, Assessore al Bilancio del Comune di Roma; Marta Vincenzi, Sindaco di Genova; Andrea Geremicca, Presidente della Fondazione Mezzogiorno Europa; Nuccio Fava, Presidente dell’Associazione Giornalisti Europei; Enrico Borghi, Vice-presidente Formez. Conclude: Leonardo Domenici, presidente Anci. Durante i lavori, l’Assemblea delle città attribuirà a Carlo Azeglio Ciampi, Presidente emerito della Repubblica, il titolo di socio onorario della Fondazione Anci Ideali Ore 13,30 - Chiusura dei lavori. . .  
   
   
IL CENTRO EUROPEO PER L’IMPRESA E L’INNOVAZIONE (CEII) AL SERVIZIO DELL’ARTIGIANATO PER FARLO CRESCERE PREMIATE ANCHE CINQUE DITTE TRENTINE, SELEZIONATE PER LA SPERIMENTAZIONE TRIZ  
 
 Trento, 11 dicembre 2007 – “Anche se ha già dieci anni di vita, il Bic provinciale Centro Europeo di impresa e innovazione (Ceii) soprattutto in questi ultimi tre anni è diventato l’insostituibile strumento, per l’assessorato provinciale all’artigianato, da un lato per promuovere le potenzialità del settore artigianale della nostra terra, dall’altro per qualificarne e stimolarne le dimensioni produttive in un’ottica innovativa, ma sempre attenta alla tradizione”. Con queste parole l’assessore provinciale all’artigianato, cooperazione e trasporti Franco Panizza ha presentato stamani il bilancio triennale 2005-2007 del Fondo per gli interventi diretti a qualificare l’attività artigiana. Tre milioni di euro circa, investiti per fare dell’artigianato “non più un settore al traino degli altri settori, stampella del marketing o ciliegina delle sagre di paese – ha continuato l’assessore Panizza, – bensì un attore protagonista della promozione territoriale, in grado di camminare con le proprie gambe, di partecipare a fiere e a eventi di grandissimo richiamo addirittura mondiale, come la recentissima “Artigiano in Fiera” di Milano e come la Fiera dell’artigianato di Firenze del prossimo 2008; di proporre al panorama della comunicazione progetti e strategie innovative come “St. Art”, le strade dell’artigianato; di instaurare rapporti fecondi con la Formazione professionale attraverso Mestierinforma e la figura del Maestro Artigiano, ma anche con l’Università e i Centri della ricerca d’eccellenza, con progetti di sistema come i Tirocini. Doc”. La presentazione delle iniziative messe in campo per il triennio 2005-2007 (117 voci, tra Fiere, Mostre, Documentazione e media, Convegni e Tavole Rotonde, Progetti di sistema ed Eventi, Premi, Riconoscimenti e Concorsi) ha consentito all’assessore Franco Panizza, che per l’occasione era accompagnato dal presidente e dalla direttrice del Ceii, rispettivamente Ilos Parisi e Renata Diazzi, nonché da Paolo Spagni, dirigente del Dipartimento Artigianato, Industria e Miniere, e da Vito Cofler, responsabile dell’Ufficio promozione e imprenditoria artigiana, di render noti alla stampa i nomi delle cinque ditte artigiane selezionate da un’apposita commissione per la sperimentazione del metodo Triz, un sistema di gestione dei problemi aziendali e dei progetti di innovazione grazie al confronto con i dati e le informazioni contenute in grandi Banche dati di settore. Fra tutti coloro che ne hanno fatto richiesta, sono state selezionate le seguenti ditte: Barberi Mauro di Trento, che ha presentato un progetto per sviluppare una tecnica costruttiva di stufe ad accumulo; Cimadom Aleardo S. R. L. Di Cadine (Trento), che utilizzerà il sistema Triz per migliorare i sistemi filtranti dell’aspirazione aria motore; Gecele Franco S. R. L. Di Trento, per un nuovo sistema di riduzione dei rifiuti domestici differenziati; la ditta Lasar S. R. L. Di Arco, per un progetto di miglioramento del loro sistema cosiddetto “ombrello lasar” fermaneve e di consolidamento; la Mec S. R. L. Di Scurelle, per un progetto di miglioramento macchina power drill per forare la pietra e per l’individuazione trend di evoluzione tecnologica. Il Fondo Per Gli Interventi Di Qualificazione Dell’artigianato - Il Fondo per gli interventi diretti a qualificare l’attività artigiana festeggia il suo terzo anno di attività, con un bilancio che è stato illustrato stamane alla stampa dall’assessore all’artigianato, alla cooperazione e ai trasporti Franco Panizza. “Il Fondo annovera tra i suoi obiettivi la divulgazione dell’attività artigiana e del suo radicamento con il territorio – ha detto l’assessore Panizza, – nonché dei mestieri tradizionali, la promozione dell’innovazione e della qualità dell’azienda artigiana, nonché della sua apertura ai mercati internazionali; la promozione di reti di impresa e di altre forme di collaborazione tra le aziende; la promozione dei rapporti tra imprenditoria artigiana e il circuito della formazione professionale”. Affidando al Ceii (Centro europeo per l’impresa e l’innovazione), la Provincia di Trento ha voluto mettere in pratica una modalità operativa di realizzazione di attività diffuse sul territorio, all’insegna della snellezza, della flessibilità e della tempestività, dimostrando di essere uno strumento pratico e flessibile a supporto della promozione dell’artigianato trentino. Negli ultimi tre anni il Fondo ha fatto nascere oppure sostenuto e resi possibili numerosi progetti per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro. Si è trattato di progetti di sistema (ricerche, sperimentazioni e progetti pilota come il progetto Rame, il Maestro Artigiano, “St. Art” le Strade dell’Artigianato, Tirocini. Doc, il Rapporto sullo Stato dell’Artigianato, il progetto Triz, quello F. A. Bio sulla filiera del Biotech, il progetto Bis fra artigianato e scuole professionali. ; convegni e tavole rotonde (ricordiamo i Seminari sul legno, la Conferenza sulla promozione dell’artigianato tradizionale trentino, alcuni momenti di riflessione come ad esempio “Un patto per il futuro”, qualità e innovazione nelle imprese artigiane; “Operare in Cina”. ); di Fiere e partecipazione degli artigiani ad alcuni grandi eventi sul territorio (Valsugana Expo, Feste Vigiliane, Pomaria, Mestierinforma, Expo Mezzacorona, Artigiano in Fiera a Milano, “Mercatini di Pasqua” a San Michele all’Adige, “Arco Asburgica” lo scorso settembre ad Arco. ); di Mostre (“Sapere d’Artigiano”, mostra fotografica itinerante; “Legnodàmusica”, Mostra di artisti artigiani trentini, “Mostra provinciale dell’Artigianato” a Rovereto nel 2006. ); di “Documentazione e media” (diversi “calendari” sull’artigianato e i vecchi mestieri; numerosi Video e documentari; numerose trasmissioni televisive , spettacolo multimediale sulla successione di impresa. ; infine di eventi a supporto del Fondo (Premio Artigiano, Concorso Idee Legno; “Il legno riprende vita”; “Meeting del boscaiolo”. ). “Oggi, – ha concluso l’assessore Panizza, – grazie all’attività del Ceii, ma anche dell’Associazione artigiani e piccole imprese del Trentino con le sue diramazioni territoriali, con il sostegno di numerose municipalità, delle scuole e dei Centri di formazione professionale, possiamo dire che la comunità trentina comincia ad avere una diversa percezione della presenza artigiana. Non più un settore a supporto degli altri, che chiede spazio in questa o in quella manifestazione, ma un corpo omogeneo e coeso che sa elaborare strategie e piani, progetti e iniziative che solleticano e stimolano gli altri settori, non ultimi quelli del turismo, del marketing, ma anche dell’agricoltura e dell’enogastronomia. Un settore che ha ancora dei problemi, ma che sta lavorando per diventare grande e per innovarsi con quella ragionevolezza tipica delle genti che sanno guardare al proprio passato con l’occhio rivolto al futuro dei propri figli e dei propri nipoti”. La Metodologia Sperimentale Triz - La presentazione del bilancio del Fondo per qualificare l’attività artigiana di stamani è stata l’occasione per l’assessore Panizza per presentare le cinque aziende trentine che sono state selezionate da un’apposita commissione per applicare in via sperimentale il nuovo metodo Triz. Triz è una sigla di origine russa che possiamo tradurre con “Teoria per la risoluzione inventiva dei problemi” e rappresenta al tempo stesso un metodo e un insieme di strumenti sviluppati al fine di catturare e strutturare il processo di creazione delle idee e di risoluzione di problemi tecnici complessi, utilizzando grandi Banche dati per averne informazioni, dati e momenti di scambio e di paragone. Lo scopo del Bando di concorso bandito per sperimentare la metodologia Triz, ha detto Renata Diazzi, direttrice del Ceii, è stato quello di individuare idee che possano venir trasformate in progetti di sviluppo, di innovazione o di trasferimento tecnologico secondo tre approcci; il primo tecnologico, applicando la metodologia sperimentale per la risoluzione di un problema tecnico; il secondo di mercato, per poter applicare la metodologia Triz per la promozione e la commercializzazione di una soluzione tecnologica; il terzo relativo a nuovi prodotti o servizi, applicando sempre il Triz per sviluppare appunto nuovi prodotti o nuovi servizi. Le cinque aziende individuate sono le seguenti: Barberi Mauro di Trento, che ha presentato un progetto per sviluppare una tecnica costruttiva di stufe ad accumulo; Cimadom Aleardo S. R. L. Di Cadine (Trento), che utilizzerà il sistema Triz per migliorare i sistemi filtranti dell’aspirazione aria motore; Gecele Franco S. R. L. Di Trento, per un nuovo sistema di riduzione dei rifiuti domestici differenziati; la ditta Lasar S. R. L. Di Arco, per un progetto di miglioramento del loro sistema cosiddetto “ombrello lasar” fermaneve e di consolidamento; la Mec S. R. L. Di Scurelle, per un progetto di miglioramento macchina power drill per forare la pietra e per l’individuazione trend di evoluzione tecnologica. Già a partire dal prossimo gennaio 2008, i consulenti del Ceii cominceranno a lavorare nelle cinque aziende individuate, mentre per le aziende richiedenti ma non selezionate si sta pensando a interventi di affiancamento più generali, ma non per questo meno utili e costruttivi. .  
   
   
ZONE FRANCHE, L´ITALIA RICOMINCIA DA ZERO LA FINANZIARIA 2008 RISCRIVE TUTTA LA NORMATIVA  
 
Roma, 11 dicembre 2007 - Si ricomincia da zero. Come la tela di Penelope, così il tessuto normativo italiano viene scritto e riscritto senza che le leggi abbiano il tempo di entrare in vigore e sperimentare la loro efficacia (o inefficacia). E il problema è sovente lo stesso: il mancato coordinamento preventivo con le regole dell´Unione europea in materia di aiuti di Stato. L´ultimo caso riguarda le cosiddette zone franche, aree con vantaggi fiscali per le imprese insediate o di nuova istituzione. Previste dalla legge finanziaria del 2007, dovevano entrare in vigore il 1° gennaio 2008 in base al principio comunitario del de minimis. A essere favorite dovevano essere una quindicina di aree del Sud Italia, come singoli quartieri di Napoli, Palermo o Catania, anche se l´elenco completo non è mai stato ultimato. La novità è che dopo un anno di discussioni si ricomincia daccapo. La finanziaria del 2008, nel testo in discussione al Parlamento, riscrive integralmente le norme sulle zone franche, azzerando la precedente normativa e accogliendo una serie di indicazioni comunitarie, a partire dalla caduta dei riferimenti espliciti al Mezzogiorno. Le zone franche ultima versione, quindi, potranno essere attivate anche in aree ricche del Nord Italia, purché i singoli quartieri siano caratterizzati da "degrado urbano e sociale". Un´altra novità è l´istituzione di un tetto di abitanti residenti nell´area incentivabile, in precedenza assente, pari a 30. 000 persone. Il che lascia cadere ipotesi come il centro storico di Napoli, previste esplicitamente nella legge di bilancio dello scorso anno. La terza novità di rilievo è che non si fa più ricadere l´agevolazione nella norma-salvatutti del de minimis, il che consente peraltro di prevedere incentivi più consistenti rispetto al tetto di 200. 000 euro in un triennio per ciascuna azienda. Le zone franche prevedono, per le attività che si insedieranno dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2012, una sostanziale esenzione dalle imposte nazionali, regionali e comunali per cinque anni, con l´esonero anche dal versamento dei contributi per i lavoratori dipendenti. Le agevolazioni non possono superare un tetto complessivo, teso a favorire le piccole imprese. Anche le aziende già attive al 1° gennaio 2008 potranno godere degli incentivi, ma in tale caso solo se rispetteranno il limite del de minimis. Sono del tutto escluse, sempre per non incorrere nelle censure della Commissione europea, le imprese operanti in settori particolari come la costruzione di automobili, di navi, la fabbricazione di fibre tessili, la siderurgia e il trasporto su strada. Resta l´incertezza sui tempi. La norma, per entrare in vigore, deve ottenere l´autorizzazione esplicita della Commissione europea. Ma, soprattutto, devono essere concretamente definiti i confini delle zone franche urbane, nel rispetto sia del limite di 30. 000 abitanti, sia del tetto di spesa, invero non altissimo: 50 milioni di euro all´anno. C´è il rischio che anche stavolta la guerra dei campanili - quest´anno di venti regioni e non più solo di otto - porti a una paralisi delle decisioni. .  
   
   
GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI UMANI: DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DEL COMITATO DEI MINISTRI  
 
Strasburgo, 11 dicembre 2007 – Nella giornata di ieri, in occasione della Giornata internazionale dei diritti umani, Ján Kubiš – ministro degli Affari esteri slovacco e presidente in carica del Comitato dei Ministri, ha dichiarato quanto segue: ´´In questa giornata solenne, volta a promuovere la tutela dei diritti umani ovunque nel mondo, voglio sottolineare che i diritti umani e le libertà fondamentali rappresentano le fondamenta delle società tolleranti e pacifiche. La promozione e la tutela di questi elementi rientra nei valori chiave sui quali si basa il Consiglio d’Europa. Dal momento che non esiste futuro senza un totale rispetto dei diritti umani, è nostra responsabilità comune lottare affinché questi valori vengano effettivamente realizzati´´. Kubiš ha continuato affermando: ´´Concentreremo la nostra attenzione sulla tutela dei diritti delle minoranze in quanto è nostro dovere compiere ogni sforzo per garantire che tali diritti siano fermamente difesi´´. In riferimento alla Convenzione-quadro del Consiglio d’Europa per la tutela delle minoranze nazionali – che definisce delle norme europee comune in questo ambito – Kubiš ha aggiunto: ´´Questo importante testo giuridico ha ampiamente contribuito, da quando è entrato in vigore dieci anni fa, a mantenere la stabilità democratica sul continente europeo. L’europa deve essere fiera di tale obiettivo raggiunto ma è necessario che vigili affinché la sua efficacia non venga meno´´. In relazione a diversi problemi gravi che riguardano ancora alcuni gruppi come i rom e i nomadi, Kubiš ha sottolineato: ´´Queste vaste comunità, che vivono come minoranze in quasi tutti gli stati membri del Consiglio d’Europa, continuano ad essere oggetto di discriminazioni, pregiudizi e atteggiamenti ostili in numerosi paesi. La loro situazione sociale e le loro condizioni di vita (accesso all’alloggio, all’istruzione, all’impiego, alle cure sanitarie ecc. ) dimostrano che i loro diritti fondamentali non sono sempre garantiti nella pratica. Gli stati membri del Consiglio d’Europa hanno l’obbligo di affrontare questo problema e la presidenza slovacca dedicherà un’attenzione particolare alle misure da adottare per migliorare la situazione dei rom e dei nomadi´´. In merito alla dimensione universale dei diritti umani, Kubiš ha ribadito che le Nazioni Unite svolgevano un ruolo unico a livello mondiale: un ruolo che doveva essere incoraggiato e consolidato nei 47 stati membri del Consiglio d’Europa. ´´Molto presto, l’Europa avrà la possibilità concreta di provare il suo impegno. Fra alcuni giorni, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite procederà al voto di una risoluzione a favore di una moratoria internazionale sulla pena di morte e la Slovacchia appoggerà la sua adozione a nome degli stati membri del Consiglio d’Europa´´. .  
   
   
SUMMIT DEI PREMI NOBEL PER LA PACE: DA GORBACHEV AL DALAI LAMA, I GRANDI PROTAGONISTI DELLA PACE SI INCONTRANO A ROMA.  
 
 Roma, 11 dicembre 2007 - Si terrà a Roma dal 13 al 15 dicembre l’ottava edizione del Summit dei Premi Nobel della Pace, promosso dalla Fondazione Gorbachev e dal Comune di Roma, e organizzato dal Segretariato Permanente dei Summit dei Premi Nobel per la Pace. The Next Generation. Quale eredità lasciamo ad un mondo sempre più interdipendente? Possiamo ancora sperare in un reale passo avanti per l´umanità? Quale cultura genera e nutre queste aspirazioni, queste speranze? Saranno questi i temi principali affrontati nei tre giorni di Roma sia dai Premi Nobel che dai grandi protagonisti internazionali dell’impegno in favore della pace. Dalle emergenze contemporanee come quelle del Darfur, dell’Aids e della tubercolosi multiresistente, dei diritti negati, della schiavitù minorile, agli scenari futuri dove ripensare una nuova etica per un mondo in cui sviluppo sostenibile e accesso ai beni primari siano un diritto di tutti. Il Summit si concluderà con la stesura definitiva da parte di tutti i Nobel della Carta per un Mondo non violento. Il Presidente della Camera, On. Fausto Bertinotti, porterà il saluto all’Viii Summit, poco prima degli interventi introduttivi di Walter Veltroni e Mikhail Gorbachev e del discorso di apertura della prima sessione da parte di S. S. Il Dalai Lama. I premi Nobel che interverranno sono: Mikhail Gorbachev, S. S. Il Dalai Lama, Mairead Corrigan Maguire, Mohammed Yunus, Lech Walesa, Betty Williams, Mons. Philipe Ximenes Belo, John Hume, International Atomic Energy Agency, International Physicians for the Prevention of Nuclear War, International Peace Bureau, American Friends Service Committee, Institut de Droit International, Pugwash Conferences, Croce Rossa, Unhcr, Unicef, Amnesty International, Onu, Ilo, Medici Senza Frontiere. Insieme a loro ci saranno i seguenti ospiti d’onore: Rita Levi Montalcini, Presidente della Fondazione Rita Levi Montalcini Onlus, Kerry Kennedy, Presidente della Robert F. Kennedy Europa, Nobuaki Tanaka, già Sottosegretario Generale all’Onu e Ambasciatore del Giappone in Turchia, Green Cross Italia, George Clooney, Don Cheadle, Bob Geldolf, Anna Castaldi e Mario Raviglione, Stop Tb Ambassadors, e l’attrice Christie Brynkley. Per far vivere il Summit alla città e creare un dialogo tra le personalità intervenute e i giovani, le sessioni si terranno anche al di fuori della sede del Campidoglio. L’iniziativa, chiamata Peace Dissemination, prevede infatti lezioni e dibattiti in luoghi non istituzionali come la scuola e l’ospedale. Il Summit si aprirà in Campidoglio giovedì 13 dicembre, alle 11. 00, in Aula Giulio Cesare con la consegna del Peace Summit Award, a George Clooney e Don Cheadle, uomini di pace del 2008. Il premio, una scultura creata per l’occasione da Oliviero Rainaldi, sarà consegnato da Walter Veltroni e dai premi Nobel presenti. Nella conferenza stampa che si terrà nel pomeriggio alle 15. 00 (vedi programma allegato), Clooney e Cheadle racconteranno la loro esperienza diretta sul tema del Darfur. Entrambi infatti sono stati testimoni delle sofferenze degli abitanti di questa regione del Sudan e del genocidio in atto. Tutte le sessioni del Summit saranno aperte al pubblico fino ad esaurimento posti, ad eccezione della cerimonia di consegna del “Peace Summit Award” e della lezione di S. S. Il Dalai Lama che sono su invito. Ulteriori informazioni sul sito www. Nobelforpeace-summits. Org .  
   
   
DALAI LAMA INCONTRA LE AUTORITA´´ A UDINE  
 
Udine, 11 dicembre 2007 - I rappresentanti delle istituzioni e della politica hanno incontrato ieri, a Udine, il Dalai Lama. Ad accoglierlo, nel Castello del capoluogo friulano, c´erano il sindaco Sergio Cecotti, l´assessore regionale alla Cultura ed alla Pace, Roberto Antonaz, ed il rettore dell´Università di Udine, Furio Honsell. L´incontro è stata seguito da un numeroso pubblico che ha espresso apprezzamento e gratitudine al premio Nobel per la Pace. La visita dell´autorità spirituale buddista coincide con la giornata dei diritti dell´uomo. L´assessore regionale Antonaz, quindi, ha nel proprio intervento espresso la felicità di poter festeggiare tale giornata a fianco dell´ospite tibetano: "sono fiero della sua presenza. La sua immagine è di serenità, allegria, amore e fiducia nel genere umano. I valori, dei quali è da sempre portatore - la pace, la solidarietà, la non violenza - sono anche obiettivi della nostra esistenza". L´ospite si è presentato al pubblico in modo umile: "non sono nulla di speciale, sono solo un semplice monaco buddista". Poi ha esortato tutti "a contribuire a migliorare la società, alla diffusione dell´amore ed allo sviluppo delle vostre qualità umane. Tutte le religioni possono contribuire a diffondere tali messaggi. Chi ha una fede ha un gran vantaggio, poiché ha un metodo per sviluppare la ricchezza interiore". L´assessore regionale Antonaz ha anche ricordato di come le confessioni religiose sono talvolta usate per contrapporre le persone, i popoli: in realtà, tutte avrebbero una base comune di rispetto della vita umana, dell´amore verso il prossimo e dell´uguaglianza fra gli uomini. "Vorrei che il suo messaggio di dialogo tra le religioni lasciasse il suo segno e le auguro di poter continuare le sue opere per tanti, tanti anni ancora", ha detto l´assessore regionale, rivolgendosi a Dalai Lama. .  
   
   
SLOVENIA, MISURE PER SNELLIMENTO BUROCRAZIA  
 
Lubiana, 11 dicembre 2007 - Il governo sloveno ha adottato mercoledì scorso, 28 novembre, una serie di misure per eliminare le "barriere amministrative" a partire dal 2008-`09. Le 45 misure costituiscono una continuazione dello sforzo per ridurre il peso della burocrazia nella pubblica amministrazione. Lo conferma il sito internet del governo sloveno. Il programma prevede la creazione di un portale speciale per trasmettere i dati che gli imprenditori e le aziende devono presentare agli organi statali, come ad esempio l´amministrazione fiscale. Il punto d´entrata unico velocizzerà la trasmissione dei dati e preverrà la duplicazione, secondo quanto afferma il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Gregor Virant. Un´altra misura che renderà più veloci i lavori sarà un certificato digitale che permetterà ai fotografi di spedire foto direttamente alle unità amministrative. Il Ministero sta già preparando le prossime misure, tra cui l´espansione delle ore d´ufficio presso gli uffici amministrativi. .  
   
   
ALBANIA RISARCISCE VITTIME REGIME COMUNISTA  
 
Tirana, 11 dicembre 2007 - Il Governo albanese ha deciso di destinare 417 milioni di euro al risarcimento delle vittime del regime comunista. Lo scrive Setimes. I pagamenti cominceranno nel 2008 e proseguiranno per alti 8 anni. Nel bilancio del prossimo anno, il governo ha stanziato circa 8,25 milioni di euro. A ricevere il risarcimento saranno le famiglie delle circa 2. 000 persone che si stima siano state uccise e le oltre 15. 000 imprigionate nel corso del regime di Enver Hoxha. . .  
   
   
AUSTRIA, CAMBIAMENTI STRUTTURALI NEL COMMERCIO  
 
Vienna, 11 dicembre 2007 - Il commercio locale svolge un ruolo sempre più importante per l´economia austriaca. Il numero delle imprese di commercio al dettaglio e commercio all´ingrosso è cresciuto del 20 per cento, così come il tasso di occupazione. Lo afferma l´Ice. Secondo uno studio condotto da Kmu Forschung Austria, il numero dei dettaglianti che non appartengono a grandi catene è comnuque in continua diminuzione: oggi un terzo di tutti i negozi è costituito da filiali di grandi aziende. Per il futuro è previsto un cambiamento del panorama commerciale, che sarà caratterizzato da una forte presenza di piccole imprese. .  
   
   
ABI E SINDACATI, FIRMATO CONTRATTO TRIENNALE 2008-2010 AUMENTO MEDIO A REGIME PARI A 277 EURO.  
 
Roma, 10 dicembre 2007 - Raggiunta l’8 dicembre l’intesa tra Abi e sindacati per il rinnovo del contratto dei bancari. Un contratto dall’architettura innovativa realizzato nel solco di una tradizione di relazioni industriali costruttive che hanno consentito di rinnovare e rilanciare il sistema bancario nell’ultimo decennio. Per la prima volta nelle relazioni industriali in Italia, oltre alla definizione del biennio 2006-2007, il contratto è stato rinnovato fino al 2010: la nuova scadenza consente di dare certezze di medio termine sia ai bancari sulla tutela del loro potere d’acquisto, che alle imprese, anche alla luce della concorrenza crescente sui mercati finanziari internazionali. Ampio spazio è stato riservato ad aspetti qualificanti come l’occupazione, tenendo presenti le esigenze di flessibilità delle imprese bancarie che operano in un mercato aperto e competitivo, creando le premesse per favorire e qualificare il lavoro nel settore. In quest’ottica, l’attenzione si è concentrata sui giovani migliorando ulteriormente lo strumento dell’apprendistato quadriennale, sul quale aziende e sindacati puntano per un’occupazione di qualità, riducendo a un solo livello il sottoinquadramento. Sulle relazioni sindacali, le parti hanno concordato di realizzare un modello al passo con l’evoluzione degli assetti organizzativi e dimensionali delle imprese, e in particolare dei gruppi bancari, nati a seguito delle profonde trasformazioni intervenute negli ultimi anni. È stata introdotta la possibilità di contrattazione a livello di gruppo in sostituzione di quello aziendale. Sul tema delle pari opportunità verranno realizzate iniziative per la valorizzazione delle risorse femminili e piani formativi anche avvalendosi dei finanziamenti previsti dalla legge. È stata poi introdotta l’assistenza sanitaria di lungo periodo per malati non autosufficienti (Long term care). L’accordo triennale, che scadrà a dicembre 2010, prevede un recupero relativo al 2006- 2007 tramite una tantum per un importo medio di circa 1600 euro. Sono stati concordati incrementi retributivi a regime (fine 2010) di circa 277 euro. Tali importi, oltre a tutelare il potere d’acquisto, sono un riconoscimento alla crescita della produttività del sistema. .  
   
   
MILANO, MARILENA ADAMO : UNA PERIZIA INDIPENDENTE PER FAR LUCE SULLA VICENDA DERIVATI UNA PERDITA DI ALMENO 12 MILIONI DI EURO.  
 
 Milano, 11 dicembre 2007 - Marilena Adamo, capogruppo Partito Democratico rende noto che il Sindaco chiede collaborazione anche minoranza per l’approvazione del Bilancio. Ma per avere collaborazione occorre ascoltare i consiglieri, in particolare quelli di minoranza che rappresentano una parte della città spesso impossibilitata a trovare risposte dall’amministrazione. Prima di votare il bilancio preventivo - un bilancio che cresce non sui risparmi ma sulle vendite e la rinegoziazione dei mutui - occorrere far chiarezza sull’operazione Derivati che già dal giugno prossimo esporrà il Comune a una perdita di almeno 12 milioni di euro. Ai revisori, ai capigruppo, al presidente della commissione Bilancio oggi sarà consegnato un dossier, da oggi già nelle mani del sindaco, in cui ricostruiamo la vicenda e chiediamo una perizia terza, indipendente per far luce su tutti i punti oscuri dell’operazione. Soprattutto sarà necessario far luce sulle 6 negoziazioni avvenute negli ultimi due anni: l’ultima in particolare con una determina dirigenziale assume un nuovo parametro, il cosiddetto Cds (vendita di protezione su Repubblica Italiana). Cercare di capire è un atto doveroso, il Consiglio deve esplorare tutte le strade per controllare come sono stati spesi i soldi, a che rischi si espone il Comune, come eventualmente rimediare. .  
   
   
DERIVATI, PALMERI: “MAGGIORI TUTELE PER I COMUNI. NUOVE RESPONSABILITÀ PER MINISTERO ECONOMIA, ENTI LOCALI E BANCHE”  
 
Milano, 12 dicembre 2007 - “Aver riconosciuto nel dibattito sulla Finanziaria 2008 un necessario maggior ruolo del Ministero dell’Economia per limitare i rischi dei derivati sottoscritti dagli Enti locali, è un primo passo ma non basta. Occorre identificare per via legislativa regole ancora più chiare e tutelanti per Comuni e Province nei confronti di tutti gli altri soggetti coinvolti, a partire dai grandi intermediari finanziari”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, intervenendo a Palazzo Marino al “Seminario di studio sugli strumenti finanziari derivati negli Enti locali. Aspetti di criticità e di utilizzo consapevole”. “Prevedere più trasparenza e intelligibilità dei dati per gli amministratori e i dirigenti pubblici – ha proseguito il Presidente Palmeri – permetterebbe loro di colmare quelle asimmetrie informative che possono penalizzarli nell’assunzione delle decisioni. Questa è indirettamente anche una richiesta dei cittadini, compresi quelli di domani”. “Di fronte al ricorso a strumenti finanziari derivati – ha proposto Manfredi Palmeri – sono necessarie quindi nuove responsabilità per Mef, Enti locali e banche. Non bisogna demonizzarne l’utilizzo di per sé, ma creare le condizioni per scelte consapevoli, sostenibili e, soprattutto, utili alla collettività” Il Presidente Manfredi Palmeri ha quindi ricostruito, attraverso la memoria trasmessagli il 23 novembre scorso dagli uffici, i diversi passaggi dell’operazione di rinegoziazione dei mutui, con emissione obbligazionaria per 1,85 miliardi di euro, swap di ammortamento e accensione di derivati per la copertura del rischio del tasso di interesse. “Si evince che, dal 2005 ad oggi – ha riferito Manfredi Palmeri – il Comune ha ottenuto benefici per 198 milioni di euro (103 nel 2005, 48 nel 2006, 47 nel 2007), mentre in linea interessi ha un risultato positivo di 3,6 milioni. Dal punto di vista contabile, infine, in merito agli effetti sul bilancio di operazioni di indebitamento – ha precisato Palmeri – nessuna comunicazione è arrivata alla Presidenza del Consiglio comunale da parte del responsabile finanziario dell’Ente: ai sensi dell’articolo 153 del Testo unico degli Enti locali, tale segnalazione, sui fatti e sulle valutazioni, sarebbe obbligatoria entro sette giorni ove si rilevi che la gestione delle entrate o delle spese correnti evidenzi il costituirsi di situazioni tali da pregiudicare gli equilibri di bilancio”. Al seminario, promosso dal Gruppo consiliare Misto e dal Presidente della Sottocommissione Federalismo fiscale Consigliere Giancarlo Pagliarini, hanno partecipato numerosi esperti finanziari. .  
   
   
GRUPPO COIN S.P.A. RISULTATI DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2007 (FEBBRAIO – OTTOBRE 2007). VENDITE NETTE CONSOLIDATE A 832,5 MILIONI DI EURO: AUMENTO DEL +7,3% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DELL’ ESERCIZIO PRECEDENTE.  
 
Venezia, 5 dicembre 2007 - In questi primi nove mesi del 2007 il Gruppo ha registrato una significativa crescita delle Vendite, dei Margini e un miglioramento della posizione finanziaria. Al 31 ottobre 2007 le vendite nette consolidate del Gruppo sono state pari a 832,5 milioni di Euro in crescita del 7,3% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Tale andamento è particolarmente rilevante anche in termini di quota di mercato se si considera che in Italia vi è stato un ristagno generalizzato nelle vendite di abbigliamento. Nel terzo trimestre le vendite consolidate si attestano a 299,0 milioni di Euro in crescita del +6,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il Margine Operativo Lordo dei primi nove mesi del 2007 è in forte crescita sia in valore assoluto, 89,8 milioni di Euro ad ottobre 2007 ossia +47,1% rispetto ad ottobre 2006, che in incidenza sulle vendite (10,8% nei primi nove mesi del 2007 quando era 7,9% nello stesso periodo dell’anno scorso). Il Margine Operativo Lordo del terzo trimestre del 2007 è stato pari a 42,0 milioni di Euro (+40,9% rispetto al terzo trimestre del 2006). Le vendite dell’insegna Ovs industry al 31 ottobre 2007 (595,1 milioni di Euro) sono in crescita del 9,9% rispetto allo stesso periodo del 2006; nel terzo trimestre le vendite sono cresciute del 10,3%. Nel terzo trimestre Ovs industry ha aperto 7 negozi diretti e 1 franchsing in Italia e 6 negozi in affiliazione all’estero. Tutte le nuove iniziative di sviluppo della rete vendita in Italia e all’estero, l’implementazione del nuovo format con l’avvio della progressiva ristrutturazione della rete di negozi e le nuove collezioni, in modo particolare quelle del segmento donna, stanno contribuendo alla crescita delle vendite. Particolarmente rilevante l’incremento del Margine Operativo Lordo, che dopo nove mesi si attesta a 96,2 milioni di Euro (+36,5% su ottobre 2006) e con un incidenza sulle vendite pari al 16,2% (era 13,0% nei primi nove mesi del 2006). Procede il miglioramento dei risultati di Coin: i negozi ristrutturati, le nuove collezioni e l’introduzione di nuovi brands hanno determinato una crescita delle vendite a parità di perimetro del 2,9% nei primi nove mesi del 2007 che, includendo le vendite dei partner che operano all’interno dei negozi Coin, diventa +4,5% confermando così il trend del primo semestre. Tra settembre ed ottobre sono stati aperti 5 negozi in affiliazione all’estero con la formula Coincasa (3) e Luca D’altieri (2); le prime evidenze di questi negozi pilot sono positive. In aumento tutti i segmenti dell’offerta Coin; particolarmente rilevante la crescita del segmento profumeria (+8,3%, a parità nei primi nove mesi del 2007) in un contesto caratterizzato da un mercato italiano di questa merceologia in flessione. Le vendite Nette complessive dell’insegna hanno conseguito un +1,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso ed un –2,3% nel terzo trimestre principalmente per effetto della riduzione del perimetro della rete in franchising. Coerentemente con il piano di rilancio l’insegna ha sostenuto le azioni in corso sui negozi e sulle collezioni con investimenti in comunicazione superiori allo stesso periodo del 2006. Complessivamente, la crescita del fatturato ed il miglioramento della redditività delle vendite hanno più che compensato le maggiori spese in pubblicità e pertanto i primi nove mesi del 2007 si chiudono con un Margine Operativo Lordo negativo di 5,5 milioni di Euro in miglioramento di 4,0 milioni di Euro rispetto ad ottobre 2006. Nel terzo trimestre il Margine Operativo Lordo di Coin migliora di 2,6 milioni di Euro. La crescita delle vendite e dei margini caratterizzano questi primi nove mesi che si chiudono con un Risultato Netto del Gruppo positivo per 14,1 milioni di Euro (era prossimo al pareggio nell’ottobre 2006). Il Cash Flow Operativo del Gruppo migliora di 25,9 milioni di Euro ad ottobre 2007 rispetto ad ottobre 2006 e ciò dopo aver sostenuto investimenti in ristrutturazione e nuove aperture di negozi per complessivi 57,0 milioni di Euro (18,7 milioni di Euro di maggiori investimenti rispetto ai primi nove mesi del 2006). Migliora l’indebitamento del Gruppo (319,8 milioni di Euro contro i 364,2 milioni di Euro di ottobre 2006). Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo. Le vendite del mese successivo alla chiusura del terzo trimestre, si attestano ai livelli raggiunti nel Novembre 2006. Continua lo sviluppo di Ovs industry con l’apertura di un negozio diretto e uno in affiliazione in Italia e con l’apertura in affiliazione di un negozio in Romania e due in Bulgaria. Per quanto riguarda Coin, a Novembre si è completata un’ulteriore fase della ristrutturazione della flagship di Milano Cinque Giornate con l’apertura delle nuove vetrine su due piani ed il nuovo accogliente ingresso; immediatamente le vendite del nostro negozio più importante hanno ripreso a crescere dopo un andamento negativo (oltre il - 18% nel terzo trimestre) che ha caratterizzato tutto il periodo della fase di ristrutturazione. Nel mese di Novembre è stato aperto il nuovo negozio Coincasa a Belgrado, all’interno di un importante centro commerciale, che sta evidenziando vendite molto incoraggianti. . .  
   
   
APPROVATI DALLA GIUNTA PIEMONTESE I DOCUMENTI FINANZIARI 2008  
 
 Torino, 11 dicembre 2007 - La Giunta regionale ha approvato ieri pomeriggio i disegni di legge riguardanti il bilancio di previsione e la finanziaria 2008, il bilancio pluriennale 2008-2010, l’esercizio provvisorio 2008 e la riduzione dell’addizionale regionale sull’Irpef, che passano ora all’esame del Consiglio. Il bilancio di previsione 2008 pareggia sulla cifra di 18 miliardi di euro (comprensivi di circa 6 miliardi per le partite di giro e le contabilità speciali). Le entrate saranno di 8,8 miliardi derivanti da tributi propri della Regione e tributi erariali dovuti dallo Stato, 1,4 miliardi da trasferimenti dall’Unione Europea e dallo Stato, 1,7 miliardi da mutui. Tra gli interventi più significativi, 91 milioni per il progetto casa “10. 000 alloggi entro il 2012”, 65 milioni per la ricerca e l’innovazione, 70 milioni per il rinnovo del parco automezzi del trasporto pubblico locale, oltre all’adeguamento dei trasferimenti per il trasporto su ferro e su gomma, 80 milioni per l’industria. A questi si devono sommare ulteriori 160 milioni di fondi europei per interventi sulla competitività e sull’energia. Le risorse che arriveranno in Piemonte nel 2008 - che sommano i fondi europei, la compartecipazione statale e la quota a carico della Regione - ammontano a circa 500 milioni ed interesseranno per 180 milioni la formazione professionale e il lavoro e per 140 milioni l’agricoltura, oltre ai già citati 160 per l’industria. Dal lato delle entrate, di assoluta importanza è la manovra sull’Irpef, che per il 2008 vedrà salire dagli attuali 11. 000 a 15. 000 euro la soglia per l’esenzione dal pagamento dello 0. 5% di addizionale di competenza della Regione. “Questo bilancio - dichiara il vicepresidente e assessore al Bilancio, Paolo Peveraro - salvaguarda, nonostante le molte difficoltà, in primis quella relativa alla persistente tensione finanziaria, da un lato gli interventi a favore delle fasce più deboli, dall’altro quelli per i Comuni, in particolare i più piccoli”. “L’operazione sull’addizionale Irpef - precisa Peveraro - segna l’avvio di una impostazione di tassazione progressiva che la Regione intende attuare per allentare la pressione sui redditi delle famiglie piemontesi che più hanno risentito e risentono degli aumenti nei prezzi dei beni di consumo registrati nell’ultimo semestre. Con l’innalzamento della soglia di esenzione dagli 11. 000 ai 15. 000 euro si darà un contributo concreto e tangibile alle fasce più deboli: in particolare, questa manovra interesserà circa il 65% dei redditi da pensione e circa il 40% dei redditi da lavoro dipendente. Senza dimenticare, tra l’altro, che intorno a questa fascia, limite della soglia di povertà, si concentrano molti dei redditi dei lavoratori più precari e, spesso, meno tutelati”. .  
   
   
SISTEMA DI GOVERNO REGIONALE E LOCALE DELL’EMILIA ROMAGNA. FIRMATO IERI A BOLOGNA IL "PATTO" PER L´AUTORIFORMA TRA REGIONE, PROVINCE, COMUNI E COMUNITÀ MONTANE . ERRANI: DARE PIÙ EFFICACIA ED EFFICIENZA E RIDURRE I COSTI.  
 
 Bologna, 11 dicembre 2007 - Regione, Province e Comuni insieme per qualificare e dare più efficienza al sistema di governo regionale e locale dell’Emilia-romagna. E’ questo l’obiettivo del “Patto interistituzionale per l’auto-riforma dell’amministrazione, la razionalizzazione delle funzioni, il riordino istituzionale” sottoscritto oggi a Bologna dal presidente della Regione Vasco Errani, dal presidente dell’Upi Emilia-romagna Pier Giorgio Dall’acqua, dal presidente regionale dell’Anci Sergio Cofferati, dal presidente della Legautonomie Gaetano Sateriale e dal Presidente dell’Uncem Giovanni Battista Pasini. “Con questo accordo – ha spiegato il presidente della Regione Vasco Errani – vogliamo accelerare il processo di autoriforma della pubblica amministrazione, per dare più efficacia ed efficienza allo svolgimento delle funzioni dei diversi livelli di governo, costruendo la dimensione territoriale più adeguata , superando eventuali sovrapposizioni e riducendo i costi. Non è un’operazione demagogica, ma un ‘azione fortemente condivisa che si concretizzerà in provvedimenti legislativi, ove necessario, e in provvedimenti amministrativi per raggiungere entro il 2008 una concreta realizzazione. ” Errani ha sottolineato che il “Patto” rappresenta un ulteriore passo in avanti in una regione già virtuosa nella quale il Bilancio 2008 prevede una riduzione delle spese generali dal 3,4% al 2,9%. Illustrando l’iniziativa, l’assessore regionale alla programmazione e autonomie locali, Luigi Gilli ha detto “è un’ assoluta novità nel panorama nazionale il fatto che l’Emilia-romagna determini un percorso di lavoro tale da consentire un’autoriforma della pubblica amministrazione per semplificare la vita ai cittadini”. Approvato dalla Giunta regionale il 5 novembre scorso, il progetto di auto-riforma punta non solo a un contenimento dei costi, così come previsto dal Patto nazionale siglato a luglio da Governo, Regioni, Province, Comuni e Comunità montane, ma anche a un più generale processo di riordino e riorganizzazione del sistema di governo regionale nelle sue diverse articolazioni, per garantire un recupero di efficienza e di qualità. Cosa Prevede Il Patto - Più Unioni di Comuni, per erogare servizi più adeguati ai cittadini, contenendo i costi. Il Patto prevede l’incentivazione dei processi di aggregazione delle funzioni tra i Comuni per erogare servizi migliori, in un ambito territoriale ottimale. Attualmente le Unioni dei Comuni in Emilia-romagna sono 12 e rappresentano, specie per le realtà di piccole dimensioni, la soluzione più adeguata per evitare duplicazioni, sovrapposizioni e realizzare utili sinergie anche sul piano economico. Il patto prevede tra l’altro che con legge regionale alcune funzioni amministrative vengano direttamente poste in capo all’Ente locale associativo. Il riordino istituzionale riguarda anche la riduzione del numero delle Comunità montane, il contenimento del numero dei componenti delle relative Assemblee e la previsione che l’organo esecutivo sia costituito dagli stessi Sindaci. Viene previsto il divieto di sovrapporre in uno stesso ambito territoriale Unione di Comuni e Comunità montane. La riorganizzazione riguarda il sistema delle partecipazioni societarie, degli enti pubblici sub regionali e del sistema amministrativo. In particolare gli organismi strumentali della Regione e degli Enti locali che operano nel campo dei servizi pubblici. Ad esempio gli Ato, le Agenzie di trasporto pubblico locale, i Consorzi di bonifica e le Acer. In tutti questi casi la riorganizzazione non è solo legata a obiettivi di contenimento dei costi, ma anche all’individuazione di ambiti più adeguati di intervento. Più efficienza, più trasparenza, più partecipazione nei processi decisionali. Ma partendo dal basso, con un processo di autoriforma che muova dai Comuni stessi, con il coordinamento della Regione. Selezionando le “buone pratiche”, testandole sul campo, e poi mettendole a sistema. Il Patto compie in questo caso una vero e proprio capovolgimento di prospettiva e prende atto delle difficoltà che fino ad oggi hanno incontrato i processi di riforma della pubblica amministrazione concepiti a posteriori su procedure già codificate. Nuovi assetti organizzativi dunque per semplificare e innovare gli iter amministrativi a favore dei cittadini, sul modello di quello che è stato realizzato dal Comune di Reggio Emilia a favore delle imprese. .  
   
   
LOMBARDIA: PROGETTO SPRING 2008, 3 MLN PER ARTIGIANATO E PMI  
 
 Milano, 11 dicembre 2007 - Nuovi progetti di internazionalizzazione per l´artigianato e la piccola/media impresa lombarda sono stati varati dalla Giunta regionale, su proposta del Presidente, Roberto Formigoni, di concerto con gli assessori all´Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti, e all´Industria e Piccola e Media Impresa, Massimo Corsaro. Nel 2008 la Regione finanzierà i progetti ´Spring 3´ con quasi tre milioni di euro, cioè una serie di attività finalizzate a rendere competitivi sul mercato globale l´artigianato e le piccola imprenditoria lombarda, peraltro estremamente diffusi e storicamente disponibili ad adattarsi alle nuove situazioni. "La mondializzazione dell´economia - ha commentato Formigoni - richiede nuove capacità, basate non solo sul produrre beni e servizi competitivi, ma ancora di più capaci di saper vendere e comunicare idee e progetti ´made in Italy´ e quindi ´made in Lombardy´. La chiave sta infatti nell´arrivare fuori dei confini nazionali con innovazioni di processo e di prodotto, strategia che richiede innanzitutto la formazione continua del capitale umano e la promozione dei prodotti". Sostanzialmente, il progetto 2008 è articolato su due fasi. La prima prevede la formazione e l´aggiornamento delle aziende sia attraverso il training da parte di manager specializzati nelle problematiche legate ai mercati esteri sia con azioni mirate alla crescita culturale e gestionale di singole figure all´interno del processo produttivo. La seconda prevede la presentazione da parte delle aziende di progetti operativi e la loro selezione: i migliori otterranno un finanziamento regionale del 50% dei costi per porre in pratica l´iniziativa. Il Progetto Spring, nato nel 2005 come progetto pilota finalizzato a sostenere e incentivare le strategie di internazionalizzazione delle piccole imprese lombarde, ha raccolto nel 2005, 2006 e 2007 le candidature di oltre 200 imprese interessate a sviluppare progetti personalizzati per la commercializzazione dei loro prodotti all´estero attraverso la realizzazione di programmi idonei a creare le condizioni di successo per il riposizionamento competitivo anche tramite la realizzazione di reti permanenti. Per questo progetto sono stati selezionati e messi a disposizione oltre 50 export manager, da utilizzare temporaneamente per alcuni mesi da parte delle imprese e sono stati predisposti corsi di formazione mirati, sulla base delle necessità formative espresse dalle imprese stesse (in materia di dogane, contrattualistica, normativa internazionale, marchi, brevetti, ecc. ), al fine di mettere le aziende nelle condizioni di realizzare il loro progetto di creazione di reti permanenti all´estero per l´internazionalizzazione. Come messo in luce dal "Rapporto di valutazione" effettuato da Certet- Università Bocconi, il progetto Spring ha rappresentato un´esperienza innovativa e di successo, che ha avuto positivi riscontri da parte delle imprese partecipanti e che la Regione ha quindi riproposto. Per la realizzazione pratica, Cestec Spa, cui è stato affidato l´incarico per la realizzazione del progetto, attiverà azioni di promozione presso gli operatori artigiani lombardi e delle piccole e medie imprese con incontri tecnici e modalità di direct marketing in collaborazione con il sistema associativo lombardo. .  
   
   
“SPORTELLO SPRINT: LE IMPRESE ABRUZZESI TIFANO PER IL CENTRO ESTERO”  
 
 Pescara, 10 dicembre 2007 - La conferenza stampa indetta dal Centro Estero delle Camere di Commercio d’Abruzzo era diretta a evidenziare l’inopportunità di una recente decisione della Regione Abruzzo che ha stabilito lo spostamento della gestione dello “Sprint” (Sportello Regionale per l’Internazionalizzazione) dal Centro Estero della Camere di Commercio d’Abruzzo all’Assessorato regionale alle Attività Produttive. Presente il Presidente Ezio Ardizzi che ha parlato a nome di tutti i Presidenti delle Camere di Commercio d’Abruzzo: Dino Di Vincenzo, Presidente della Camera di Commercio di Chieti, Giustino Di Carlantonio, Presidente della Camera di Commercio di Teramo e Giorgio Rainaldi, Presidente della Camera di Commercio dell’Aquila. Ardizzi ha sottolineato come il Centro Estero ha assicurato, per oltre 40 anni, alle imprese abruzzesi un ottimo ed indispensabile supporto per l’internazionalizzazione. I dati positivi conseguiti dall’export abruzzese, i successi ottenuti con le partecipazioni alle principali fiere internazionali, gli efficaci strumenti operativi dedicati (si pensi agli sportelli per l’internazionalizzazione di New York e Los Angeles) ne danno piena ed ampia testimonianza. Un’ulteriore conferma, dell’apprezzamento dell’operato del Centro Estero, è offerta da un sondaggio, compiuto in un solo giorno, attraverso la somministrazione di un questionario on line a 100 imprese abruzzesi “export-oriented”, rappresentative dell’intero tessuto imprenditoriale regionale. Dal sondaggio emerge che la quasi totalità delle imprese intervistate (il 96%) giudica più che adeguato il servizio offerto dal Centro Estero, che viene ritenuto come l’organismo ideale per la gestione dello “Sprint”, ad eccezione di sole 2 imprese che hanno espresso un generico “non so”. Ardizzi ha anche aggiunto che tale passaggio di competenza comporterebbe una poco augurabile dispersione di: qualificate professionalità, esperienze pluridecennali nel settore, ottimi e consolidati rapporti sia con il tessuto produttivo locale che con i principali attori dei mercati internazionali. Ardizzi ha, infine, sottolineato, che la scelta della Regione potrebbe rivelarsi poco conveniente anche sotto l’aspetto economico. Il Centro Estero, infatti, è stato ed è ancora non solo in grado di garantire la gestione a costo zero dello sportello ma anche di finanziare, con propri mezzi, le iniziative concordate e promosse con i vari assessorati della Regione Abruzzo: alcune di queste fino al 50%, altre addirittura interamente. .  
   
   
UN PONTE VERSO I MERCATI ESTERI  
 
Modena, 11 dicembre 2007 – Oggi alle ore 15, nella Sala 150 di Palazzo Molza, sede della Camera di Commercio di Modena in Via Ganaceto 134, è in programma il convegno “Mercati Aperti - Servizi per l’internazionalizzazione Sprint-er e ruolo degli sportelli territoriali: attività e programmi per il 2008”, organizzato da Unioncamere Emilia Romagna e dalla Camera di Commercio di Modena con il supporto dell’azienda speciale Promec per illustrare i servizi e i programmi dello Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese. Conosciuto con l’acronimo Sprint-er, lo sportello ha filiali in ogni provincia del territorio regionale grazie all’accordo tra la Regione Emilia-romagna ed Unioncamere ed al Protocollo operativo che coinvolge il Ministero per il Commercio Internazionale, Ice, Simest e Sace. Questi uffici forniscono alle imprese che vogliono affacciarsi sui mercati esteri strumenti operativi di supporto e di accompagnamento. La rete degli sportelli provinciali rende capillare la promozione delle diverse iniziative e rafforza ulteriormente le sinergie fra gli enti pubblici che operano nei servizi alle imprese, creando le condizioni migliori per alleanze strategiche con Paesi esteri, per favorire l’accesso delle imprese ai nuovi mercati e per promuovere la regione come un sistema aperto e integrato. Al convegno (che sarà ad ingresso libero) parteciperanno in veste di relatori: Morena Diazzi, direttore generale Attività Produttive, Commercio, Turismo - Regione Emilia-romagna; Leopoldo Franza, dirigente Ministero del Commercio Internazionale Ugo Franco, direttore Ice Bologna; Massimo D’aiuto, amministratore Delegato Simest; Pietro Odorici, presidente Promec e Andrea Zanlari, presidente Unioncamere Emilia-romagna. In apertura è previsto il saluto di Alberto Mantovani, presidente della Camera di Commercio e vicepresidente di Unioncamere Emilia-romagna con delega all’internazionalizzazione, ed in chiusura l’intervento di Duccio Campagnoli, Assessore Attività Produttive, Sviluppo Economico e Piano Telematico della Regione Emilia-romagna. .  
   
   
IMPERIA: SEMINARIO CONCLUSIVO DEL PROGETTO EQUAL EMPOWERMENT  
 
Imperia, 10 dicembre 2007 - La Camera di Commercio di Imperia organizza un incontro, martedì 11 dicembre, alle ore 15. 30, presso la Sala Varaldo, ad Imperia, dal titolo “Strumenti per intervenire sullo svantaggio sociale” per presentare la conclusione dei lavori dell’iniziativa comunitaria Equal Empowerment durati due anni. Al seminario parteciperà Massimiliano Costa, vice presidente ed assessore all´Istruzione, Formazione, Politiche sociali della Regione Liguria, attento conoscitore dell’area sociale. Saranno illustrati quei temi e quelle progettualità in ambito sociale che la Camera di Commercio, capofila del progetto, ha portato avanti con gli altri partner (enti pubblici e cooperative sociali) e che dovranno essere tradotti in iniziative ed interventi sul territorio. Verrà, inoltre, aperta una parentesi sulle attività transnazionali concluse dai partner di Portogallo, Slovenia, Ungheria e Grecia. In parallelo all’attività seminariale di divulgazione ed informazione organizzata nel corso di quest’ultimo anno, sono state realizzate anche due significative pubblicazioni: - La Guida Metodologica: uno dei prodotti rappresentativi del partenariato transnazionale portato avanti nell’ambito del progetto. Tale pubblicazione, disponibile sia in lingua inglese che nella traduzione in italiano, è il prodotto del lavoro svolto tra i Paesi partner nell’ambito della network creatasi nei due anni di attività transnazionale. In essa sono riportate le metodologie più appropriate per operare nell’ambito dei gruppi target del progetto (cioè le tipologie di soggetti appartenenti allo svantaggio sociale); - La raccolta di lavori di ricerca: contiene le tre ricerche svolte da alcuni partner del progetto. Le prime due riguardano le analisi dei fabbisogni degli operatori sociali e sono state effettuate dalla Cooperativa “Il Faggio”, dal Consorzio “Il Seme” e dalla Cooperativa Sociale “Il Cammino” e dal Comune di Imperia) e la terza, realizzata dal Comune di Ventimiglia, sull’evoluzione del mercato transfrontaliero nelle due province di confine (Imperia e Costa Azzurra). Sottolinea il vicepresidente Massimiliano Costa, «L’esperienza di Equal Empowerment ha innanzitutto lo scopo importante di dare spazio e voce ad un tema, quello del disagio sociale, che troppo spesso viene classificato come un problema di difficile soluzione e talvolta scomodo. Con il progetto Equal si vuole, invece, ribaltare il concetto e dare forza a chi si trova in condizioni di disagio, valorizzandolo come persona prima di tutto, e quindi dandogli un posto nella società». «Altro fatto importante – continua Costa – è la partecipazione al progetto di tante istituzioni che, facendo rete, danno la dimostrazione che, davvero, la comunità può e deve farsi carico di situazioni di svantaggio sociale. Il mio augurio è che queste esperienze teoriche trovino presto un’attuazione pratica sul territorio e siano da stimolo per altre iniziative di lotta all’emarginazione sociale». «L’incontro conclusivo organizzato dalla Camera di Commercio – spiega il presidente dott. Ssa Beatrice Parodi – sarà l’occasione per delineare ed illustrare i risultati della progettualità nei due anni di attività di questa iniziativa comunitaria in ambito sociale. Da questi risultati potranno scaturire sviluppi futuri socio-economici, sia per il mondo imprenditoriale sia per le Amministrazioni pubbliche coinvolte sul territorio. Terminata la fase progettuale, che ha permesso di creare coesione tra la Camera di Commercio, gli Enti pubblici ed il sistema delle imprese, ha inizio ora la parte operativa. In questa nuova fase la Camera di Commercio, in linea con le direttive comunitarie e nazionali, è volta a consolidare e sviluppare formazione che nasca direttamente dalle esigenze delle imprese, con un particolare riguardo alle problematiche sociali, per poter così concorrere allo sviluppo economico e sociale del territorio». .  
   
   
ALTO ADIGE: DURNWALDER E FRICK PRESENTANO IL BILANCIO PROVINCIALE 2008 DI BOLZANO  
 
Bolzano, 11 dicembre 2007 - Gli elementi caratterizzanti il bilancio provinciale per il 2008, che ammonta a 4,57 miliardi di Euro (senza partite di giro) sono stati illustrati il 5 dicembre, dal presidente della Provincia, Luis Durnwalder, e dall´assessore provinciale alle finanze, Werner Frick, assieme a funzionari della Ripartizione bilancio. “Un bilancio solido, equilibrato che pone accenti su settori chiave”, così si è espresso il presidente della Provincia Luis Durnwalder che oggi assieme all’assessore alle finanze Werner Frick ha illustrato alcuni aspetti del bilancio provinciale per il 2008 che ammonta a 4,57 miliardi di Euro (senza partite di giro) e a 5,3 finali partite di giro e mutuo Sel compresi. “Il budget non è risultato eccessivamente ricco, ma il costante trend positivo del bilancio ha reso possibile un relativamente buon finanziamento dei settori chiave”, come ha spiegato l’ass. Frick. Il bilancio deve sopportare, da un lato, rilevanti minori entrate (“cuneo fiscale” e riduzione Irap) e, dall’altro, maggiori spese di una certa consistenza a fronte della prossima acquisizione di nuove competenze e del finanziamento dell’assistenza per la non autosufficienza. Il dipartimento finanze, a fronte di due limiti da osservare, è riuscito comunque ad ottenere il meglio nella ripartizione dei mezzi a disposizione. Uno dei limiti è costituito dalle entrate per un totale di circa 5 miliardi di Euro (senza partite di giro) con cui la Provincia di Bolzano dovrà gestire il proprio bilancio. Dall’altro lato la Provincia, come ha riferito Marco Platter, è condizionata dal patto di stabilità interno con lo Stato che consente una crescita massimale del 2,5 per cento delle spese soggette al patto stesso con riferimento al 2007. I dettagli dell’applicazione concreta del patto come ogni anno saranno definiti entro la fine marzo 2008 nell’ambito di una trattativa tra Provincia e Stato. Non dovrebbero essere sottoposte alle strette prescrizioni del patto di stabilità le spese riferite ai comparti sanità, pensioni di invalidità civile, personale scolastico e finanziamento dei Comuni; si tratta, infatti si spese tipiche dell´autonoma speciale che altre realtà regionali non hanno. “Siamo riusciti con i mezzi disponibili a bilanciare le citate minori entrate con le maggiori uscite” come sottolineano soddisfatti Durnwalder e Frick. Le minori entrate che incidono sul bilancio provinciale sono i provvedimenti statali connessi con la riduzione del cosiddetto “cuneo fiscale” e l’abbassamento dell’imposta regionale sulle attività produttive Irap di mezzo punto percentuale a partire dal gennaio 2008 (che - così Durnwalder - comporterà minori entrate per 25-27 milioni di Euro). Pesano, inoltre, le maggiori spese: l’anno prossimo la Provincia deve sostenere costi accessori per la prevista assunzione di nuove competenze statali (quali costi Rai e servizi giudiziari, distribuzione posta, trasferimento di personale statale alla Provincia, ecc. - a tal fine sono stati accantonati circa 50 milioni di di Euro), per le maggiori dotazioni del fondo di rotazione e per il finanziamento dell’assistenza per la non autosufficienza. Come pongono in evidenza Durnwalder e Frick, “il finanziamento dell’assistenza per la non autosufficienza sarà garantito senza che ciò comporti un ulteriore aggravio per le tasche dei cittadini (a tal fine è stata predisposta una somma di circa 25 milioni di Euro)”. La riduzione dell’Irap, invece, contribuirà ad alleggerire la pressione fiscale sulle imprese ed in tal modo a rafforzare la location economica Alto Adige. Il bilancio provinciale ottiene una crescita reale rispetto all’anno precedente, infatti depurato dall’inflazione esso risulta essere più elevato di circa il 2 per cento. Secondo l’assessore provinciale Frick ciò va ascritto all’affidabilità delle prestazioni dei comparti economici locali, da un lato, e alla responsabilità dei contribuenti altoatesini, dall’altro. Le entrate per il 2008, come ha sottolineato Eva Pixner, il 71,4 per cento è da ascrivere al prelievo fiscale, di cui il 13 per cento per tributi provinciali e per l´87 per cento per tributi statali. Soffermandosi sul periodo dell’attuale legislatura, come ha spiegato il presidente Durnwalder, si può osservare uno sviluppo positivo costante del bilancio provinciale: dai 3,92 miliardi di Euro nel 2003, il bilancio ha raggiunto quota 4,57 miliardi di Euro nel 2008 (sempre senza partite di giro e mutuo Sel). Come ha sottolineato l´ass. Frick si tratta di una crescita lenta ma con una progressione costante. I settori strategici di spesa per il 2008 sono sanità e servizio sociale, Comuni, istruzione, strade, lavori pubblici e trasporto pubblico di persone. Le dotazioni finanziarie per questi comparti hanno registrato un incremento superiore alla media a partire dall’avvio della legislatura in corso, ad esempio, più 40 per cento quello famiglia e politiche sociali (passate dai 199 milioni di Euro del 2003 ai 272 milioni del 2008), più 26,2 per cento il settore mobilità, più 19,3 per cento la sanità, più 19,2 per cento istruzione, formazione professionale e cultura. I settori ambiente (per il 2008 è previsto uno stanziamento di 18 milioni per il nuovo termovalorizzatore), acque ed energia nonché innovazione hanno fatto registrare incrementi straordinari a partire dal 2003. Come afferma il presidente della Provincia Durnwalder “possiamo parlare di un bilancio equilibrato dal punto di vista sociale in considerazione del fatto che oltre il 30 per cento dei fondi sono destinati alla sanità, alla famiglia, al servizio sociale e all’edilizia abitativa agevolata”. Inoltre, la Provincia investe fortemente nelle “menti” degli altoatesini: il 14 per cento del bilancio è destinato ai settori istruzione, formazione professionale e cultura. Un’altra parte consistente spetta ai Comuni ai quali è destinato il 10 per cento degli stanziamenti di bilancio. Come sottolineano Durnwalder e Frick “i tre quarti delle spese per il personale sono costituite dalle spese per l’istruzione”. Infatti, circa 14. 000 dei 18. 126 posti a tempo pieno vanno ascritti al settore dell’istruzione. Le spese per il personale prettamente amministrativo incidono sulla spesa globale con il 18 per cento. Il bilancio provinciale 2008 è connotato da due novità procedurali. In vista delle elezioni provinciali l’anno prossimo per la prima volta non sarà predisposto un bilancio di assestamento e, pertanto, il bilancio di previsione 2008 costituisce anche il bilancio complessivo per il 2008. Inoltre, con la legge finanziaria sarà già approvata la gestione provvisoria del bilancio per il 2009. Come sottolinea il presidente Durnwalder nell´anno delle elezioni provinciali non sarebbe corretto avere l´assestamento del bilancio e fondi extra a ridosso delle votazioni. Un´anticipazione di quanto la Giunta provinciale ha in programma nel 2008 ma anche uno sguardo a come sarà l´Alto Adige nel 2010: è quanto ha sviluppato il 7 dicembre a Bolzano il presidente della Provincia Luis Durnwalder leggendo al plenum del Consiglio la sua Relazione accompagnatoria del bilancio provinciale 2008. Con accenni prcisi alla partecipazione all´autonomia e all´immigrazione. La visione, ha chiarito Durnwalder, non è a lungo termine, ma resta "per un pragmatico come me un promettente primo passo". Il suo Alto Adige del 2010 è una regione sempre sana dal punto di vista economico, che può sempre contare su piena occupazione, un fatto la cui importanza non va ridotta a normalità, perchè significa "sicurezza sociale, economia fiorente, benessere, un più alto livello di soddisfazione delle persone, meno oneri sociali, stabilità dei nuclei familiari, meno estremismi. Anche in senso politico. " Inoltre, ha continuato Durnwalder, anche nel 2010 si potrà contare su un sistema sanitario che funziona, con la libera professione dei medici ospedalieri ma senza una medicina a due classi: "Faremo in modo che i medici di tutti i gradini della gerarchia continuino a curare tutti i pazienti, faremo in modo che le infrastrutture sanitarie facciano riferimento prevalentemente al servizio pubblico. " La Relazione si sofferma anche sul sistema dell´istruzione e vede Durnwalder affermare il ruolo dell´insegnamento delle lingue: "La lingua è e rimane un importante elemento dell’identità e proprio in una provincia come la nostra è necessario consolidare la madrelingua, in modo che su questa base possano essere imparate anche altre lingue. Su questa base beninteso, non in luogo della madrelingua. " Durnwalder si è soffermato anche sull´aspetto della partecipazione all´autonomia, affermando che "non è la politica, non è la società, non sono i “tedeschi“ che impediscono o ostacolano la partecipazione degli “italiani” nella nostra provincia. Chi desidera partecipare ha tutte le possibilità per farlo, basta cercare di capire la nostra terra, invece di sentirsi di troppo. Se difende lo Statuto di Autonomia, questa terra, la sua società e la sua storia, si sentirà infine a casa propria. L´autonomia è stata prevista a tutela della minoranza tedesca e ladina dell’Alto Adige, ma rappresenta ormai da tempo uno strumento che offre a tutti coloro che vivono qui vantaggi di cui possono essere giustamente orgogliosi. " Non sono mancati i passaggi sull´importanza cruciale dell´assistenza ai non autosufficienti, sulle possibili nuove competenze alla Provincia, sugli investimenti pubblici per la politica della famiglia e a favore del cittadino nei settori dell´energia e della banda larga, del trasporto pubblico locale e dell´innovazione, che può garantire posti di lavoro qualificati e frenare l´esodo dei giovani laureati. L´alto Adige del 2010, secondo Durnwalder, prospetta grandi traguardi nel settore dell´energia pulita: "La metà dell’energia consumata in Provincia, ad eccezione dei trasporti, sarà ricavata da fonti rinnovabili, per il 2015 l’obiettivo è quello del 75 per cento e per il 2020 vogliamo essere del tutto indipendenti dalle fonti di energia di origine fossile. Si tratta di un obiettivo di grande portata, di un obiettivo ambizioso e, questo è l’aspetto più bello, di un obiettivo raggiungibile. " Ultimo ma fondamentale tema affrontato dal presidente Durnwalder è stato quello dell´immigrazione, "un tema che in periodo elettorale fa emergere quanto c’è di peggio nella nostra società: l’ostilità nei confronti degli stranieri, il razzismo, la xenofobia, il disprezzo per la persona umana. " La Giunta provinciale ha studiato un pacchetto di misure che garantisce il controllo sull´immigrazione e facilita l´inserimento dei cittadini stranieri. Durnwalder ha concluso il suo intervento con un appello ai suoi colleghi consiglieri provinciali e a tutti coloro che stanno pensando a una candidatura alle elezioni 2008: "Ricordatevi sempre che gli "stranieri" non sono un tema populistico per la campagna elettorale, ma sono persone. Persone come voi e me. Ed è davvero triste che debba ricordarlo ancora una volta in questa sede. " .  
   
   
EURES: FIRMATA CONVENZIONE ITALO-SLOVENA PER MOBILITA´´ LAVORATORI  
 
Trieste, 11 dicembre 2007 - Friuli Venezia Giulia e tre regioni statistiche della Slovenia (Goriska, Obalno-kraska e Notranjsko Kraska) saranno impegnate insieme per sostenere e favorire la mobilità dei lavoratori transfrontalieri, progetto che troverà attuazione nel partenariato Eures Euradria istituito oggi grazie ad una convenzione firmata da tutti i soggetti coinvolti, dagli esponenti italiani di ministero del Lavoro, Regione, Province, Parti sociali e associazioni economiche, agli omologhi rappresentanti sloveni. "Questo è un importante punto di partenza - ha affermato l´assessore regionale al Lavoro, Roberto Cosolini - in funzione di una circolazione dei lavoratori non soltanto libera ma anche tutelata e garantita in tutte le sue forme, da quella previdenziale all´aspetto fiscale". "La Regione partecipa con forza e convinzione ad Eures - ha aggiunto - ed è un bene che l´operatività venga sancita a pochi giorni dal definitivo abbattimento fisico delle ultime barriere confinarie tra Italia e Slovenia, consentendo in questo modo un sempre più efficace sviluppo dei rapporti tra le due realtà". Eures, normalmente erogato a livello ministeriale, viene gestito da un pool di soggetti in quest´area proprio in considerazione della criticità transfrontaliera. Sfruttando la potenzialità del sistema, si giungerà ad abbattere tutti gli ostacoli alla libera mobilità che, complici due legislazioni non facili da armonizzare, la rendono a tutt´oggi spesso complicata. Tra i settori di intervento, in primo piano la sicurezza sociale ed il rischio di doppia imposizione fiscale che, in molti casi, favorisce il fenomeno del lavoro nero. .  
   
   
AREA SI AGGIUDICA IL BANDO DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO PER CREARE NUOVE IMPRESE ANNUNCIATO UN CONTRIBUTO DI QUASI 2 MILIONI E MEZZO DI EURO PER INNOVATION FACTORY, L’INCUBATORE PER SPIN-OFF DEDICATO ALLA COSTRUZIONE DELL’IDEA IMPRENDITORIALE  
 
 Trieste, 11 dicembre 2007 - Il Ministero per lo Sviluppo Economico finanzierà con 2 milioni 422mila euro Innovation Factory, il programma integrato per la creazione di imprese innovative già lanciato con fondi propri nel 2006 da Area Science Park e che ora, grazie ai nuovi finanziamenti del Governo, è nelle condizioni migliori per centrare i suoi obiettivi. La decisione ministeriale è stata accolta con molta soddisfazione in Area, che sul versante del sostegno agli spin-off dell’industria e della ricerca sta investendo risorse e progettulità. “Innovation Factory è la naturale sintesi delle numerose esperienze maturate nella creazione di imprese innovative, nella valorizzazione dei risultati della ricerca e nella diffusione dell’innovazione presso le Pmi del Friuli Venezia Giulia” sottolinea il presidente del parco scientifico, Giancarlo Michellone. “Abbiamo dalla nostra una forte rete di interrelazioni con il mondo della ricerca e con quello dell’impresa, che ci consente di mettere in circuito metodologie e strumenti originali per le attività di trasferimento tecnologico, dalle quali discendono soluzioni utili anche alla creazione d’impresa”. Innovation Factory è un incubatore di “primo miglio”, che accoglie spin-off della ricerca e dell’industria interessati a realizzare un proprio progetto di impresa basata su nuove competenze e idee innovative. Per la gestione di tutte le attività collegate alla creazione di spin-off è stata costituita Innovation Factory scrl, i cui soci sono Area Science Park (ente coordinatore), Innost srl, Sincrotrone Trieste Scpa, Sviluppo Italia Friuli Venezia Giulia S. P. A. E Unicredit Banca d’Impresa Spa. Tre sono i progetti di impresa già avviati, due in ambito Ict e uno nel settore Scienze della vita. Per uno di questi, conclusa con successo la fase preliminare di sviluppo e di verifica, è prossima la formale costituzione dell’impresa. Innovation Factory è attiva soprattutto nella fase che va dalla nascita dell’idea imprenditoriale alla costituzione dell’impresa. Si tratta di un momento particolarmente critico, nel quale sono necessarie verifiche di fattibilità tecnologica, commerciale, legale ed economica dell’idea imprenditoriale, assieme alla capacità di assicurare apporti di capitale di rischio (seed-capital). I servizi offerti da Innovation Factory rispondono in maniera concreta alle numerose richieste di assistenza alla creazione di impresa, provenienti da ricercatori e da imprese aperte ad iniziative di trasferimento tecnologico. Si articolano in un insieme di interventi che vede la stesura del business-plan come fase finale di un percorso che consente al proponente di verificare la fattibilità della propria idea, di formalizzare in uno schema economico-finanziario tutte le informazioni raccolte, di definire la strategia d’impresa e di cogliere infine tutte le opportunità di business. .  
   
   
I QUADRI CISL: “NECESSARIA PER LA CRESCITA DEL PAESE, NO ALLE LISTE BLOCCATE” “LEGGE ELETTORALE: GOVERNABILITÀ E PARTECIPAZIONE”  
 
Roma, 11 dicembre 2007 - “La nuova legge elettorale dovrà coniugare governabilità e partecipazione”: Roberto De Santis, presidente dei Quadri Cisl (Apq) interviene sul dibattito politico ed istituzionale di questi giorni. “Aldilà del modello di riferimento – sottolinea –, scelta che spetta ai partiti, è necessario che la riforma elettorale aumenti i livelli di governabilità, indispensabili per garantire la crescita e lo sviluppo del paese consentendo, al tempo stesso, ampi livelli di partecipazione da parte dei cittadini, ora costretti ad esprimersi su liste bloccate”. “Riteniamo che la riforma debba essere attuata in tempi brevi ed attraverso un ampio accordo fra le parti. In caso contrario la strada del referendum – conclude il presidente dei Quadri Cisl – potrebbe permettere di migliorare l’attuale sistema anche se rimarrebbero insoluti molti problemi”. .  
   
   
UN NUOVO INCUBATORE PER LA QUALITA’ E LA CRESCITA DELLE PMI NEL REATINO  
 
 Rieti, 11 dicembre 2007 - Dall’inaugurazione dell’Incubatore d’imprese a Rieti nel 2005, Bic Lazio ha mantenuto costante l’impegno verso la crescita sia nei servizi offerti che nelle azioni di promozione della cultura imprenditoriale. Dal 2005 ad oggi sono state accolte a Rieti più di 1500 idee ed iniziative imprenditoriali. Settantuno sono state le imprese finanziate, quaranta quelle in tutoraggio, per lo più appartenenti al settore manifatturiero e del commercio. Oltre il 50% dei progetti che hanno richiesto di essere finanziati nel territorio provinciale usufruendo della legge regionale 19/99 (Prestito d’onore) sono stati assistiti da Bic Lazio. Sono stati inoltre organizzati: 10 corsi di formazione (per aiutare i neo imprenditori nelle scelte amministrative, finanziarie e commerciali, e con l’obiettivo di migliorare la loro conoscenza su temi specifici di marketing, organizzazione, economia e finanza, gestione delle risorse umane); e 12 seminari (per fornire assistenza sui programmi comunitari in materia di innovazione tecnologica). Proprio per venire incontro alle esigenze del territorio, ed in collaborazione con il Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione della Provincia di Rieti, Bic Lazio ha deciso di aumentare la disponibilità degli spazi destinati alle aziende. “ E’ un ulteriore importante iniziativa di Bic Lazio che aggiunge un nuovo tassello all’opera di riqualificazione del territorio, che ancora non sfrutta – come sottolinea Enrico D’agostino, Presidente di Bic Lazio - le sue enormi potenzialità. Ci auguriamo che l’Incubatore di Rieti, con la nuova sede, più grande e già da ora pronta ad accogliere altre imprese, contribuisca alla diffusione dell’innovazione e all’accelerazione dello sviluppo dell’intera Provincia”. Con l’inaugurazione della nuova sede, l’Incubatore, che già ospita 4 imprese, mette a disposizione delle Pmi altri 6 spazi (per un totale di 10 ambienti di dimensione variabile, dai 23 ai 68 mq) attrezzati e cablati, offrendo assistenza nell’individuazione e nell’analisi delle criticità aziendali, il tutto nell’ambito di un più generale programma di insediamento condiviso con Bic Lazio. Sulla base dei fabbisogni specifici rilevati durante il periodo di incubazione (per un massimo di tre anni), l’impresa potrà: - avvalersi di servizi informativi e di orientamento sulle opportunità di sviluppo d’impresa (agevolazioni finanziarie e tecniche); - partecipare ad interventi di promozione attivati da Bic Lazio; - ottenere una verifica della fattibilità economico-finanziaria di progetti di ricerca e sviluppo, di innovazione, di spin off; - avere assistenza per le procedure di brevettazione; - usufruire di tutoraggio sui programmi comunitari in materia di innovazione tecnologica; - accedere alle banche dati di Bic Lazio; - avvalersi di servizi di networking e di ricerca partners (anche in considerazione del fatto che la struttura si trova all’interno del Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Rieti, caratterizzato dalla presenza di eccellenze in vari settori: dalla componentistica per l’aereospazio, alla meccanica di precisione e all’energia da fotovoltaico); - partecipare a seminari formativi organizzati da Bic Lazio. Le imprese potranno inoltre utilizzare un ambiente attrezzato con rete informatica, allacci telefonici, ed impianto elettrico collegato all’impianto generale, nonché usufruire di servizi di facilities (reception e controllo ingressi; distribuzione posta; parcheggio; manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree comuni). Le imprese che sono interessate ad essere ospitate presso l’Incubatore di Rieti, possono partecipare al relativo bando di gara e richiedere informazioni presso l´Incubatore stesso (in via dell’Elettronica, snc; telefono 0746. 251450; dal lunedì al venerdì, dalle 9. 30 alle 13. 30 e dalle 15. 30 alle 18. 00) o scaricando il testo dal sito di Bic Lazio (www. Biclazio. It). Nell’ambito delle società che la Regione Lazio ha promosso per sostenere lo sviluppo del territorio, Bic Lazio è quella che tradizionalmente si è dedicata alla diffusione di cultura imprenditoriale e sostegno alle imprese, nascenti o esistenti. Questa sua missione si è modificata nel tempo in funzione delle esigenze espresse dal territorio, e oggi i servizi con cui Bic Lazio interviene comprendono anche strumenti per affiancare gli enti locali nella individuazione delle potenzialità di sviluppo e nella progettazione e implementazione di piani integrati. Gli Incubatori, strumento tipico di tutti i Bic (Business Innovation Centre) in Europa e tra i più efficaci nel sostegno all’imprenditoria, si pongono quindi come riferimento non solo delle imprese nel primo periodo della loro attività, ma anche per gli enti locali interessati a valorizzare le vocazioni territoriali. Del resto lo stesso Incubatore è qualcosa di più di un semplice spazio fisico a disposizione delle neo imprese ma piuttosto un centro di promozione imprenditoriale con una accezione più vasta. Nel primo caso l’Incubatore permette alle imprese che ospita di ridurre i costi aziendali, le difficoltà burocratico-operative della fase di prima localizzazione; nel secondo caso affianca l’imprenditore con la consulenza necessaria nella fase delicata dello start up e lo pone in relazione con tutte le opportunità offerte dalla rete Bic. Questo clima contribuisce a creare una vera e propria “comunità d’imprese”, e ad aumentare le probabilità di sopravvivenza delle start up di un terzo rispetto alle realtà esterne. Oltre quello di Rieti, Bic Lazio ha attivi sul territorio altri cinque Incubatori: a Roma (Itech, presso il Tecnopolo Tiburtino), a Bracciano, Colleferro, Civitavecchia e Ferentino. E’ inoltre in via di realizzazione un Incubatore a Viterbo. .  
   
   
VIMERCATE, INTESA COMUNE-SINDACATI PER IL BUON GOVERNO DELLA CITTA’ TRE TAVOLI DI CONCERTAZIONE SU WELFARE, TERRITORIO E SVILUPPO ECONOMICO  
 
 Vimercate, 11 dicembre 2007 - Nella sede municipale di Palazzo Trotti, a Vimercate, il 4 dicembre il sindaco, Paolo Brambilla, e le Organizzazioni Sindacali Cgil, Cisl e Uil di Monza e Brianza hanno siglato un protocollo di intesa volto a consolidare le relazioni e a intensificare la collaborazione al fine di garantire maggiore tutela di lavoratori e pensionati e l´erogazione di servizi di qualità a cittadini e imprese. Gli incontri avvenuti tra il sindaco e le Organizzazioni Sindacali “hanno consentito di verificare una profonda condivisione sull’importanza di definire un sistema di relazioni sindacali ,“ si legge nel documento - “che sappia valorizzare l´utilità di pratiche di buon governo della Città da parte degli amministratori, e riconosca alle rappresentanze sociali organizzate il ruolo di soggetti primari del confronto e della concertazione istituzionale”. Con questa intesa sono istituiti tre tavoli di lavoro che il sindaco o l’assessore suo delegato convocheranno su iniziativa propria oppure dei sindacati, prima della discussione in consiglio comunale o in Giunta, delle proposte di deliberazione in merito a tre tematiche: welfare comunale (con riferimento a redditi e tariffe, politiche socio-sanitarie, politiche abitative, politiche per i cittadini e lavoratori immigrati); ambiente e qualità della vita (con riferimento a urbanistica, trasporto pubblico locale, qualità dell’ambiente, traffico e viabilità, sicurezza sociale e nel mondo del lavoro e sistema degli orari della Città con particolare riferimento alle specificità di genere); politiche di sviluppo economico (con riferimento a utilizzo e valorizzazione delle aree dismesse, Piano di Governo del Territorio, aziende di interesse pubblico controllate o partecipate dal Comune, sistema educativo e formativo, mercato del lavoro, distretto tecnologico e occupazione). “A questi abbiamo voluto aggiungere anche un tavolo congiunto sul bilancio di previsione,“ aggiunge il sindaco - “per presentare le nostre strategie e per raccogliere indicazioni in sede di discussione del bilancio da quelli che riteniamo importanti portatori di interesse”. “Il significato di quest’ultima decisione sta nello stesso programma del mandato della nostra Amministrazione”, spiega il sindaco - “che ha posto nella partecipazione una modalità di governo di valore strategico. ” Infine, l’impegno preciso assunto da Palazzo Trotti è quello di promuovere l’intesa firmata stamane nella sede del costituendo Circondario della Brianza Est e delle Amministrazioni Comunali che andranno a comporlo. .  
   
   
LA LIBERTÀ RELIGIOSA È IL TEMA CLOU DELL’XI MEETING APPUNTAMENTO L’11 DICEMBRE AL MANDELA FORUM DI FIRENZE  
 
Firenze, 11 dicembre 2007 - La libertà religiosa come diritto: dialogo tra credenti e non credenti. E’ questo il tema dell’edizione 2007 del Meeting dei diritti umani che si tiene oggi al Palamandela di Firenze. Il tema della libertà religiosa è oggi quantomai attuale. Lo ricorda, presentando il programma di questa Xi edizione del meeting, il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, che sottolinea l’importanza «della libertà religiosa per la convivenza civile e pacifica della nostra società». Martini rammenta le recenti vicende della Birmania che hanno reso evidente come «la lotta per la libertà è anche lotta per la libertà religiosa, e la lotta per la libertà religiosa è anche lotta per la libertà di esistere&r! aquo;. E nel sottolineare il diritto alla libertà! religio sa Martini richiama la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e la tutela che di questo diritto fa la Costituzione Italiana, che riconosce a ciascuno la libertà di professare pubblicamente la propria religione. «In questo - sottolinea il presidente della Regione - sta la vera laicità dello Stato: accogliere ogni cittadino con le proprie convinzioni, comprese quelle religiose, senza escludere, privilegiare né punire alcuno, evitando che l’intolleranza religiosa si veli di razzismo. Per questo è molto importante che i giovani, da sempre protagonisti di questa giornata di riflessione promossa dalla Toscana, imparino ad apprezzare il valore del dialogo, andando al cuore dei problemi, argomentando le proprie convinzioni e dando spazio ai valori e alla sensibilità degli altri». E di giovani, al Palamandela, ce ne saranno tanti: saranno infatti 8895 gli alunni e gli insegnanti che arriveranno da ben 104 ! scuole di tutta la Toscana. Anche quest’anno la conduzione della giornata sarà affidata a Gad Lerner, che insieme ai tanti ospiti cercherà di stimolare la partecipazione dei ragazzi. La giornata inizierà, come sempre, con i saluti del presidente Martini, quelli del presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini e del sindaco di Firenze, Leonardo Domenici. Subito dopo sarà lo stesso presidente Martini a passare la conduzione a Gad Lerner. Dopo una breve illustrazione da parte di Marco Ventura, docente all’Università di Siena, e Alberto Melloni, docente a Modena e membro della Fondazione Giovanni Xxiii su “Libertà religiosa nella costituzione italiana”, sarà il ministro dell’Interno, Giuliano Amato a parlare ai ragazzi del significato della carta dei valori e della politica religiosa nel nostro paese. Poi, in rapida successione, toccherà a tre rappresentanti delle religi! oni monoteiste: il vescovo di Montepulciano Rodolfo Cetoloni, ! il rabbi no capo di Firenze, Joseph Levi, l’imam della moschea di Colle Val d’Elsa, Jabareen Feras, soffermarsi su “Le religioni monoteiste e la libertà religiosa”. Il vignettista satirico Sergio Staino, “presidente onorario dell’Unione degli Atei e degli agnostici razionalisti”, insieme ad una teologa musulamana, Sharhrazad Housmand, e alla giornalista Manuela Dviri, affronterà il tema: “La laicità: credenti e non credenti in dialogo”. E poi ancora: Marcello Flores dell’Università di Siena e don Giovanni Nicolini della diocesi di Bologna, si soffermeranno su: “La spiritualità degli atei”. Seguiranno varie testimonianze sulla libertà religiosa: dal Libano Ibrahim Shamseddine, presidente del centro culturale islamico di Beirut, e Maurizio Fioravanti, comandante della brigata paracadutisti Folgore; dall’Iran Sharazzad Housmand, e dall’Italia Alberto ! Melloni. Infine, sul tema I giovani e la sfida religiosa, intervengono i giovani della Consulta giovanile per il pluralismo religioso: Francesco Spano, Ilaria Valenzi, Osama al Saghir e Debora Cesana. La conclusione alla compagnia del Teatro di Rifredi con la loro “Testimonianza sulla Birmania”. .  
   
   
BOLZANO: CONTRIBUTI PER PARI OPPORTUNITÀ: DOMANDE ENTRO IL 20 DICEMBRE  
 
Bolzano, 11 dicemb re 2007 - Entro il 20 dicembre 2007 devono essere presentate al Servizio Donna della Ripartizione lavoro della Provincia, le richieste di contributo per progetti, iniziative, manifestazioni e misure in favore delle pari opportunità fra uomo e donna. Organizzazioni femminili, gruppi e iniziative di donne, istituzioni private ed organizzazioni che svolgono la loro attività senza scopo di lucro in provincia di Bolzano e che opererino per il raggiungimento della pari opportunità fra uomo e donna organizzando a tale scopo progetti, iniziative e manifestazioni possono ottenere un contributo provinciale. La Provincia, infatti, tramite apposita legge (Lp 10. 08. 1989, n. 4) sostiene misure poste in essere per migliorare la situazione giuridica della donna, o che promuovano una parificazione della donna in tutti gli ambiti della società con particolare attenzione alla vita lavorativa ed economica. Vengono supportati anche intervento volti ad analizzare gli stereotipi tradizionali di tipo sessista ed incentivare un´equa distribuzione dei compiti tra i generi. Possono ottenre contributi anche i progetti che si pongono quale obiettivo quello di sostenere una cultura definita delle donne e di risvegliarne l´interesse, in particolare rivedendo la storia al femminile e rendendo note le prestazioni lavorative delle donne. Per i progetti può essere concesso un contributo nella misura compresa fra il 50 ed il 70 per cento delle spese ammesse. Le domande di contributo possono essere presentate entro il 20 dicembre 2007 personalmente o tramite raccomandata con avviso di ricevimento (fà fede la data del timbro postale) alla Ripartizione lavoro - Servizio Donna, via Crispi 3, Bolzano. Per ogni progetto deve essere presentata una domanda a parte. Le domande inoltrate saranno sottoposte all´apposito Comitato provinciale per il relativo parere e, quindi, trasmesse alla Giunta provinciale, alla quale spetta la decisione finale in merito. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Servizio Donna, tel. 0471 411180, fax 0471 411189,e-mail serviziodonna@provincia. Bz. It www. Provincia. Bz. It/lavoro/serviziodonna .  
   
   
NUOVE CASE ATER A CIVITAVECCHIA: OLTRE 9 MILIONI DALLA REGIONE  
 
Roma, 11 dicembre 2007 - La giunta Regionale ha approvato durante la seduta del 7 dicembre, su proposta dell’assessore ai Lavori Pubblici e Politica della Casa Bruno Astorre, una delibera che autorizza, a favore dell’Ater di Civitavecchia, l’utilizzo di finanziamenti per la costruzione di nuovi alloggi per un importo complessivo 9. 285. 667,76 euro; la somma è frutto delle alienazioni degli alloggi Erp (Edilizia residenziale pubblica) ed è contabilizzata nella Gestione speciale. “In questo modo – ha dichiarato l’assessore Astorre – adesso sarà possibile costruire 120 nuovi alloggi di edilizia popolare, una vera e propria boccata di ossigeno per il territorio di Civitavecchia. Un segnale ulteriore che dimostra, nonostante le note carenze finanziarie, come l’istituzione regionale tenga ferma la barra sulla rotta dell’assistenza e del servizio per i cittadini. ” .  
   
   
STANZIATI 11 MILIONI DI EURO PER ´PATTO ROMA SICURA´  
 
Roma, 11 dicembre 2007 - La regione Lazio ha stanziato 11 milioni di euro per il ‘Patto Roma Sicura’ e sono previsti in bilancio altri 30 milioni di euro, per il triennio 2008-2010, da destinare ai municipi romani e ai comuni della regione per gli interventi locali integrati per la sicurezza, che prevedono l’apertura di sportelli e il sostegno agli interventi di riqualificazione e videosorveglianza. In particolare, 10 milioni di euro sono stati indirizzati al programma per i quartieri romani svantaggiati, per l’illuminazione delle periferie e la riqualificazione delle aree verdi lungo il fiume tra Ponte Marconi e Ponte della Magliana, 105. 000 euro per la riqualificazione della piazza Grande di Torre Angela nel Viii Municipio, 144. 000 per la messa in sicurezza della pista ciclabile lungo l’Aniene, 90. 000 per l’area sud del Parco Fluviale del Tevere a Testaccio nel Xi Municipio, 180. 000 per il progetto Esquilino Si-cura e 1. 220. 000 di euro per gli interventi nelle aree golenali del Tevere e dell’Aniene a cura dell’Ardis .  
   
   
AUTORIZZAZIONE ACQUISTO AZIONI RDM REALTY DA PARTE DI KEY MANAGERS  
 
Milano, 11 dicembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Rdm Realty S. P. A. , riunitosi in data 4 dicembre , comunica di aver ricevuto dal Presidente e dall’Amministratore Delegato della controllata Vailog Srl – rispettivamente Sigg. Fabrizio Bertola e Eric Jean Veron - la richiesta di autorizzazione per l’acquisto di azioni Realty sul mercato, direttamente o tramite società da questi controllate, fino ad un ammontare massimo complessivo del 7% del capitale sociale, nell’arco dei prossimi 18 mesi, per finalità di investimento di lungo periodo. Il Consiglio di Amministrazione, tenuto conto che i Sigg. Bertola e Veron sono attivamente coinvolti, con responsabilità apicali, nella gestione del business dello sviluppo immobiliare a destinazione industriale/logistica facente capo a Vailog, ha accolto la richiesta, ritenendola in linea con gli interessi di Realty, invitando i richiedenti ad attenersi, nell’esecuzione degli eventuali acquisti, alle modalità operative e di comunicazione al mercato previste dalla normativa vigente e dal Codice di Comportamento in materia di Internal Dealing approvato da Realty in data 27 giugno 2006.  
   
   
MORASSUT: “AVVIATO IL CANTIERE DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI AL MATTATOIO DI TESTACCIO”.  
 
Roma, 11 dicembre 2007 - “L’accademia di Belle Arti di Roma ha dato avvio oggi al cantiere di riqualificazione dei due grandi padiglioni in ferro e ghisa ubicati al centro del Campo Boario del Mattatoio di Testaccio”. Lo dichiara l´Assessore all’Urbanistica del Comune di Roma Roberto Morassut. “Si tratta di un altro importante tassello del complesso mosaico che è la completa riconversione dell’area per la realizzazione della Città delle Arti. Dopo l’apertura della Città dell’Altra Economia - prosegue Morassut - ora dobbiamo operare affinché l’Accademia di Belle Arti realizzi l’intero intervento. Questo infatti, sebbene significativo, è soltanto il primo lotto. Siamo vicini ad una buona soluzione per il trasferimento dei vetturini, così da poter consegnare tutti gli edifici all’Accademia ". “Sono convinto - conclude Morassut – che il Presidente Cesare Romiti e il Direttore Gerardo Lo Russo riusciranno a realizzare l’operazione nei tempi previsti”. .  
   
   
AUSTRIA, AUMENTA VOLUME ORDINI DELLE COSTRUZIONI  
 
Vienna, 11 dicembre 2007 - Le imprese edili austriache avevano ricevuto, alla fine di agosto 2007, il 7,8 per cento in più di ordini rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Lo comunica in questi giorni l´Ice. Le costruzioni nel sottosuolo hanno registrato una crescita del 12,1 per un totale di commesse di 4,05 miliardi di euro, mentre le commesse per costruzioni in superficie sono cresciute del 3,5 per un totale di 3,43 miliardi di euro. .  
   
   
BENZINA MENO GREGGIO UGUALE TASSE POCHI LO SANNO, MA CI SONO TANTI TIPI DI PETROLIO (CON DIFFERENZE DI PREZZO CHE ARRIVANO ANCHE AL 40%). E IL SUO VALORE, IN ALCUNI CASI, INFLUISCE POCO SUL PREZZO FINALE DEL CARBURANTE. ITALIA DOCET  
 
Milano, 11 dicembre 2007 - In principio c’è il barile. Pochi sanno cosa sia, ma quando i tg titolano “Prezzo record del petrolio, raggiunti i 100 dollari al barile”, noi sappiamo di doverci preoccupare. D’ora in avanti, infatti, muoverci in auto e riscaldare le nostre case costerà un po’ di più. Il barile, in realtà, è una unità di misura e corrisponde a 159 litri di petrolio, che d’ora in avanti chiameremo “greggio”, la cifra che giornali e tv “sparano” a caratteri cubitali è quella del greggio di riferimento, il Brent del Mare del Nord per quanto riguarda l’Europa e il cui costo è determinato dagli scambi alla borsa di Londra, e il Wti, il greggio texano, quotato alla borsa di New York. “Esistono però molti tipi diversi di greggio”, dice Luigi De Paoli, professore ordinario alla Bocconi ed esperto in economia delle fonti di energia, “ognuno con le sue caratteristiche e con differenze di prezzo che possono superare anche il 40%. Ovviamente anche i prezzi degli altri greggi sono legati all’andamento degli scambi di borsa, in particolare del Wti”. Il greggio si estrae nel Nord Europa, negli Usa, nei paesi arabi, in Centro e Sud America, in Asia, in Africa e persino in Australia e, come dicevamo prima, non tutti i greggi sono uguali. “La caratteristica principale del greggio”, continua De Paoli, “è la leggerezza. Più sarà leggero e più sarà la quantità di benzina e gasolio ottenuti dopo la raffinazione; al contrario, da un greggio pesante si otterrà un maggiore quantitativo di olii combustibili, commercialmente meno pregiati”. A questo punto, per quanto riguarda la benzina, che possiamo definire come il prodotto “nobile” del greggio originario, ricostruiamo brevemente la filiera: il greggio viene estratto, poi trasportato (per quanto riguarda l’Italia soprattutto su petroliera e proveniente da Medio Oriente, Nord Africa e Russia) e portato in raffineria. Una volta raffinato, la benzina ottenuta deve essere stoccata in deposito e poi distribuita sul territorio nazionale con diversi sistemi di trasporto per arrivare finalmente alla pompa. “Su un prezzo medio alla pompa fissato in questo momento a 1,35/1,36 euro al litro”, continua il professore della Bocconi, “tutta la filiera descritta prima e che definiamo come ‘prezzo industriale’, incide per il 40% circa. Un altro 40% è costituito dall’accisa, un tributo indiretto che grava su determinati prodotti come appunto i prodotti petroliferi e i tabacchi, il restante 20% dall’Iva. Se volessimo poi scomporre ulteriormente, potremmo aggiungere che il 40-42% che abbiamo definito come prezzo industriale è in realtà un 30% di costo del greggio più il trasporto, un 6% di raffinazione e il 5-6% di distribuzione più guadagno del benzinaio. Quando si verificano aumenti o diminuzioni del prezzo del greggio, quindi, si devono intendere variazioni che incidono solo sul 30% circa di quello che sarà poi il prezzo finale della benzina”. Su 1 euro e 36 centesimi di quello che paghiamo la benzina al litro oggi (dicembre 2007), quasi 80 centesimi se ne vanno dunque in tasse. Tanto, sicuramente, ma non si tratta di un’anomalia italiana. In Europa, se si considerano i paesi con un’economia sviluppata e stabile, la tassazione sulla benzina è in genere elevata e il prezzo finale al pubblico abbastanza omogeneo. Le cose cambiano se si parla degli Stati Uniti. “Fatte salve le differenze tra i singoli stati, che comunque sono di scarso rilievo, il prezzo della benzina per esempio in California è di 55 centesimi di euro al litro. Ma, è questo l’aspetto più interessante”, spiega infatti De Paoli, “solo il 20% della cifra è determinato dalla tassazione. Il resto è tutto costo industriale”. Dietro l’apparente scarsa voracità del fisco americano vi è una concezione del “bene benzina” diametralmente opposta rispetto a quella europea. “Negli Usa da sempre la benzina è considerata un bene di prima necessità”, dice De Paoli, “in Europa invece un bene di lusso. Ecco quindi le ragioni della scarsa tassazione. Tuttavia le cose stanno lentamente cambiando, e anche negli Usa c’è chi si interroga se sia giusto proseguire su questa strada. Due sono infatti le criticità: da un lato, la sempre maggiore dipendenza dalle importazioni; dall’altro, proprio gli Stati Uniti assieme alla Cina sono i maggiori responsabili della produzione di gas serra. Un prezzo della benzina più alto aiuterebbe a ridurre le importazioni di petrolio e le emissioni di Co2”. Tuttavia non bisogna farsi illusioni, visto che in Europa, dove la benzina è cara, l’auto rimane un mezzo molto usato. “La domanda di benzina non è molto elastica al prezzo”, dice ancora l’economista bocconiano, “per usare una terminologia economica. In altri termini il consumo di benzina scende molto meno di quanto non salga il prezzo. C’è però anche un’altra strada per risparmiare benzina: usare mezzi di trasporto meno voraci. Questo può avvenire sia migliorando l’efficienza dei motori sia diminuendo le dimensioni e il peso delle automobili. Ed è ben noto che gli americani amano i suv ed hanno auto di cilindrata decisamente superiore a quelle europee”. Meno suv e più utilitarie è lo slogan che può salvare il pianeta o forse solo il primo passo nella giusta direzione. .  
   
   
SOTTOLINEATA L´IMPORTANZA DELL´ENERGIA EOLICA OFFSHORE PER L´OBIETTIVO RIGUARDANTE LE FONTI RINNOVABILI  
 
Berlino, 11 dicembre 2007 - Martedì 4 dicembre in occasione dell´apertura della mostra-convegno sull´energia eolica offshore a Berlino (Germania), l´Associazione europea dell´energia eolica (European Wind Energy Association, Ewea) ha chiesto di aumentare in misura considerevole l´uso dell´energia eolica offshore. I rappresentanti dell´industria eolica hanno affermato che questo è l´unico modo per l´Europa di raggiungere l´obiettivo vincolante del 20% di energia proveniente da fonti rinnovabili entro il 2020. In una nuova pubblicazione, l´Ewea individua nella promozione della ricerca e dello sviluppo tecnologico uno dei fattori chiave per ottenere un´espansione dell´energia eolica offshore, che, se venissero eliminati tutti gli ostacoli, secondo le stime dell´Ewea potrebbe soddisfare fino al 4% del consumo energetico europeo entro il 2020. Sarebbe inoltre necessario creare mercati stabili e a lungo termine, accrescere l´integrazione delle reti e semplificare le procedure di programmazione. Il presidente dell´Ewea Arthouros Zervos ha chiesto che nel campo dell´energia eolica offshore venga attuata un´iniziativa tecnologica congiunta (Itc), che riunisca partner pubblici e privati e garantisca i fondi indispensabili per promuovere lo sviluppo del settore. Arthouros Zervos ha spiegato che un´iniziativa di questo genere consentirebbe di «creare le necessarie infrastrutture sulla terraferma e al largo delle coste marine» e che «dovrebbe essere presa in considerazione ai fini di un aumento dell´energia da fonti rinnovabili, una riduzione delle emissioni di carbonio e un migliore funzionamento del mercato interno dell´energia attraverso un ampliamento delle interconnessioni». Il fatto più importante è tuttavia che l´Ewea ha chiesto che venga definito un piano d´azione europeo per l´energia eolica offshore. Alfonso Gonzalez Finat, direttore della Dg Energia e trasporti della Commissione europea, ha annunciato che la Commissione proporrà tale piano d´azione nel 2008. Ha confermato inoltre che «il prossimo mese sarà emanata una direttiva che promuove le fonti rinnovabili», precisando che gli Stati membri istituiranno pertanto piani nazionali che saranno «suddivisi in sottosettori riguardanti energia elettrica, riscaldamento e raffreddamento e trasporti». Maud Olofsson, ministro per le Imprese, l´energia e le comunicazioni della Svezia, ha fatto presente che «occorre un sostegno comune dell´Ue per l´energia eolica offshore» e che lo sviluppo del settore deve essere sostenuto da fondi comunitari e nazionali, aggiungendo che, per affrontare il problema dei cambiamenti climatici, «servono azioni concrete da parte di tutti, ossia governi, ricercatori, industria e singoli». Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Ewea. Org/ .  
   
   
ASM: PERFEZIONATO ACCORDO DI FINANZIAMENTO FINO A 800 MILIONI DI EURO  
 
 Brescia, 11 dicembre 2007 – Asm ha firmato e definito le condizioni dell’accordo siglato a novembre con Calyon-cariparma, Bbva e Intesa Sanpaolo per un finanziamento fino a 800 milioni di euro a un tasso pari all’Euribor più 15 punti base. Il finanziamento - che ha durata di 12 mesi e due opzioni di prolungamento per ulteriori 12 mesi complessivi - è destinato a coprire i futuri fabbisogni di Asm, tra cui anche gli impegni derivanti dalla conclusione delle trattative in corso con Enel sul futuro assetto di Endesa Italia. L’operazione si inserisce in un contesto di mercato favorevole ai finanziamenti nel segmento a breve termine. Il successivo ricorso a strumenti di lungo periodo sarà valutato entro la scadenza, nell’ottica di allineare la durata del finanziamento alla struttura patrimoniale della società. .  
   
   
RICERCATORI ESRF SCOPRONO UN COMPOSTO PROMETTENTE PER LO STOCCAGGIO DELL´IDROGENO  
 
Bruxelles, 11 dicembre 2007 - La scoperta di una forma instabile di boroidruro di litio da parte del Laboratorio europeo delle radiazioni da sincrotrone (Esrf) potrebbe permettere di compiere un ulteriore passo avanti nella ricerca sulle automobili alimentate a idrogeno, afferma un articolo appena pubblicato sulla rivista settimanale chimica «Angewandte Chemie», sottoposta a referaggio. Attualmente i ricercatori stanno studiando una serie di composti che potrebbero rivelarsi interessanti per la tecnologia dell´idrogeno, nessuno dei quali, però, è stato ritenuto idoneo all´applicazione pratica. Uno degli elementi necessari per il funzionamento della tecnologia dell´idrogeno è un materiale in grado di immagazzinare grandi quantità di idrogeno e al tempo stesso di rilasciarlo facilmente. Tuttavia, nessuno dei materiali esaminati dalla scienza ha finora dimostrato di possedere entrambe queste caratteristiche. Questo vale anche per tutte le forme di boroidruro di litio note prima della scoperta dell´Esrf: benché il boroidruro di litio (Libh4) sia promettente per lo stoccaggio dell´idrogeno grazie al suo elevato contenuto in peso di idrogeno (18%), questo materiale rilascia l´idrogeno solo alle alte temperature, ossia oltre i 300° Celsius, un notevole inconveniente. La nuova forma del composto, invece, è instabile, e quindi l´idrogeno viene con ogni probabilità rilasciato più facilmente, ossia a temperature più basse. «Si tratta davvero di una scoperta imprevista e molto incoraggiante», afferma il dottor Yaroslav Filinchuk, uno degli autori dell´articolo. Durante l´esperimento, i ricercatori hanno applicato ai campioni fino a 200 000 bar di pressione; si tratta di un dato impressionante, in quanto è circa 80 volte superiore alla pressione esercitata sulla crosta terrestre dal Monte Everest, pur non essendo la cifra massima registrata. La nuova forma di Libh4, tuttavia, «diventa ancora più interessante se si considera il fatto che ha già una pressione di 10 000 bar, ossia la pressione utilizzata dalle società farmaceutiche per comprimere i pellet», spiega il dottor Filinchuk. Ora l´équipe di ricercatori dovrà trovare il modo di conservare la forma pressurizzata del composto a condizioni ambientali e di studiarne più approfonditamente le proprietà di stoccaggio. Dinanzi al cambiamento climatico e al rapido declino delle risorse di combustibili fossili, l´energia pulita dell´idrogeno è ritenuta da alcuni la futura alternativa alla benzina: con cinque chilogrammi di idrogeno un´automobile percorrerà la stessa distanza che coprirebbe con 20 litri di benzina, sostengono i fautori della tecnologia dell´idrogeno. I detrattori, dal canto loro, affermano che l´uso dell´idrogeno nel settore dei trasporti non è economicamente praticabile né ridurrà il riscaldamento globale, a causa del costo e dei gas a effetto serra generati in fase di produzione, della bassa densità energetica per volume e del peso del container, del costo delle celle a combustibile e dei costi infrastrutturali. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Esrf. Eu/ .  
   
   
IN COSTRUZIONE NUOVA CENTRALE BIOGAS IN UNGHERIA  
 
Budapest, 11 dicembre 2007 - La società ungherese Héjja Testérek costruirà una centrale a biogas nella contea di Felgyö Csongrád, nell´Ungheria meridionale. Lo riporta l´Ice. L´impianto, del valore di circa quattro milioni di euro, impiegherà una forza lavoro di 125 unità e lavorerà foraggio e concime. La Héjja, attiva nel settore dell´orticoltura e nell´allevamento suino, venderà sul mercato l´energia elettrica in eccesso prodotta dalla centrale. .  
   
   
TRENTO: CONTRIBUTI AL RISPARMIO ENERGETICO E FONTI RINNOVABILI LA GIUNTA PROVINCIALE HA DECISO I NUOVI CRITERI PROCEDURE PIÙ SNELLE E VELOCI PER I LAVORI MINORI E PIÙ ATTENZIONE AL PROTOCOLLO DI KYOTO  
 
Trento, 11 dicembre 2007 – La giunta provinciale ha approvato il 7 novambre la delibera, a firma dell’assessore all’energia Ottorino Bressanini, dei criteri e le modalità di erogazione dei contributi in materia di energia. Molte le novità del provvedimento: tra queste la possibilità di accedere agli incentivi per interventi già avvenuti e per un importo fino a 25 mila euro. Inoltre, è stata decisa l’introduzione di nuove e più avanzate definizioni delle tecnologie ammissibili con la modifica delle priorità e una considerazione privilegiata degli interventi ritenuti più importanti ai fini dell’attuazione a livello locale del protocollo di Kyoto, così da garantire la diminuzione dell’inquinamento da polveri sottili e lo sviluppo delle politiche del distretto tecnologico per l’energia e l’ambiente. I contributi in materia di energia riguardano un’ampia serie di tipologie di incentivo, tra cui rientrano - ad esempio - l’installazione dei pannelli solari termici, di una caldaia ad altissimo rendimento oppure la costruzione di edifici a basso consumo. Unica eccezione interessa i contributi per gli autoveicoli a basso impatto ambientale che sono disciplinati in maniera autonoma. La delibera approvata oggi dalla giunta provinciale, su iniziativa dell’assessore all’energia Ottorino Bressanini, era attesa quindi da tutti coloro - soggetti privati, imprese, enti pubblici, onlus - che intendono realizzare interventi per migliorare i propri consumi energetici o utilizzare le fonti rinnovabili attraverso le tecnologie proposte da una ricerca in continua evoluzione e da un mercato sempre più attivo. L’approvazione di questa delibera consentirà all’Agenzia provinciale per l’energia, nell’arco di qualche settimana, di riaprire i termini per la presentazione di nuove domande di contributo. E ciò avverrà non appena saranno definite con un apposito bando annuale le risorse a disposizione per il 2008 e i dettagli organizzativi per raccogliere le istanze e concedere gli incentivi. La possibilità di presentare domande di contributo - sulla Legge provinciale 14 del 1980 – era stata sospesa il 7 febbraio 2007 proprio per consentire di introdurre delle modalità operative completamente nuove con l’obiettivo di abbreviare drasticamente i tempi di attesa tra la presentazione delle domande e la liquidazione dei contributi. Con la riapertura delle domande saranno finanziabili anche gli interventi realizzati nel periodo di sospensione. Con le nuove direttive, che saranno attuate dall’Agenzia provinciale per l’energia a partire dai primi mesi del 2008, la Giunta provinciale si propone almeno due obiettivi: 1. Rendere più efficiente l’azione amministrativa in questo settore in cui da sempre la Provincia è all’avanguardia, basti pensare che l’avvio di una politica incentivante in materia di energia risale al 1980 ovvero quasi trent’anni fa; 2. Consentire uno sviluppo degli investimenti sia pubblici che privati in materia di risparmio energetico e di promozione delle fonti energetiche rinnovabili, in coerenza con gli obiettivi strategici assunti dal Governo provinciale sul tema della sostenibilità ambientale e dell’efficienza energetica. La decisione vuole dare risposta, tra l’altro, ad una diffusa sensibilità dei trentini su questa tematica, come dimostra l’alto numero di domande di contributo (circa 5000 ogni anno) che sono pervenute alla Provincia negli ultimi anni. La rilevante quantità delle domande e, di conseguenza, la gestione è una delle criticità che le nuove direttive della Giunta affrontano e risolvono, grazie all’introduzione di nuovi principi per l’ammissione delle domande. In particolare, quello di poter considerare, al fine della concessione dell’incentivo, di interventi già realizzati in passato fino ad una valore di spesa ammessa di 25 mila euro (Iva esclusa). Se l’intervento da realizzare rimarrà in questa soglia di spesa, non sarà più necessario presentare preventivamente la domanda di contributo. Il cittadino potrà realizzare i lavori, verificando solo che rientrino tra le tipologie/tecnologie riconosciute dalle nuove direttive provinciali. Una volta completato i lavori e pagato le rispettive opere, il cittadino potrà rivolgersi all’Agenzia, chiedendo la concessione e liquidazione del contributo. In questo modo si conta di abbreviare in maniera sensibile i tempi complessivi del procedimento. In sintesi, gli aspetti più significativi che caratterizzano i nuovi criteri approvati dalla Giunta provinciale sono i seguenti: 1. L’introduzione di nuove e più avanzate definizioni delle tecnologie ammissibili con la modifica delle priorità fra le stesse e una considerazione privilegiata degli interventi ritenuti più importanti ai fini dell’attuazione a livello locale del protocollo di Kyoto, quali la diminuzione dell’inquinamento da polveri sottili e lo sviluppo delle politiche del distretto tecnologico per l’energia e l’ambiente; 2. La previsione, per interventi con spesa ammessa fino a 25 mila euro, di una procedura semplificata per interventi già realizzati. Non sarà più necessario depositare preventivamente una domanda ma la stessa verrà prodotta contestualmente alla rendicontazione dei lavori eseguiti; 3. La previsione, per interventi con spesa ammessa superiore a 25 mila euro, di una procedura valutativa. Per gli interventi di maggiore rilievo, ma che quantitativamente rappresentano meno del 10% delle domande presentate annualmente, si è mantenuta ferma la necessità di presentare la domanda di contributo prima di iniziare la realizzazione dell’intervento, tenuto conto anche dei tempi di realizzazione di queste opere; 4. L’introduzione del bando annuale di finanziamento, quale strumento predisposto dall’Agenzia e adottato dalla Giunta provinciale per definire tempi, modi e documentazione che il cittadino deve utilizzare per accedere ai contributi, nonché le modalità di impiego delle risorse a disposizione nell’esercizio di riferimento; 5. L’introduzione di una tendenziale omogeneizzazione delle percentuali di contributo, nonché di una semplificazione nell’applicazione delle relative misure, non prevedendo riduzioni in caso di cumulabilità con le detrazioni fiscali del 36%; 6. L’introduzione di “schede tecniche” che riassumono anche in funzione istruttoria e operativa le 19 tipologie/tecnolologie individuate e la rispettiva disciplina da applicare. La Giunta provinciale con il medesimo provvedimento si è preoccupata inoltre di provvedere ad un sollecito disbrigo di tutte le pratiche giacenti presso gli uffici provinciali, incaricando e autorizzando l’Agenzia provinciale per l’energia a porre in essere tutte le misure organizzative ed amministrative necessarie a attuare questo obiettivo. L’agenzia, che è chiamata a dare la necessaria informazione sulle nuove direttive, si è dotata nel frattempo di un servizio di “Contact center” a cui chiunque può rivolgersi chiamando il numero telefonico 0461-497300. .  
   
   
ALERION CEDE PARTECIPAZIONE IN MINEO WIND S.R.L.  
 
Milano, 10 dicembre 2007 Aleriom comunica che in data 4 dicembre Alerion Energie Rinnovabili S. R. L. , controllata da Alerion Industries S. P. A. , ha ceduto la propria partecipazione del 60% nel capitale sociale della società Mineo Wind S. R. L. Per un corrispettivo totale pari a 5,3 milioni di euro, che include il rimborso di un finanziamento soci pari a 4,9 milioni di euro, con una plusvalenza consolidata di Gruppo pari a circa 0,3 milioni di Euro. Tale cessione rientra nella riorganizzazione strategica degli investimenti nel comparto delle energie rinnovabili e non modifica i target aziendali già precedentemente annunciati. .  
   
   
METANODOTTO BERGANTINO – SAN GIORGIO DI MANTOVA – DA VENETO COMPATIBILITÀ AMBIENTALE FAVOREVOLE  
 
 Venezia, 10 dicembre 2007 - La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore agli investimenti strategici Renato Chisso, ha espresso giudizio favorevole di compatibilità ambientale, con prescrizioni e raccomandazioni, sul progetto di metanodotto “Bergantino – San Giorgio di Mantova”, presentato dalla società Snam Rete Gas s. P. A. “Nel formalizzare il proprio parere – ha ricordato Chisso – la Giunta ha fatto proprio il parere espresso sull’argomento all’unanimità dei presenti dalla Commissione Regionale di Valutazione d’Impatto Ambientale”. L’intervento si compone di due distinte opere: l’ampliamento dell’Area Trappola per il lancio e recupero dei “pigs” e una condotta di trasporto del metano del diametro di 75 cm. Il Veneto è interessato relativamente ai comuni polesani di Bergantino e Melara per la condotta e a quello veronese di Villa Bartolomea per l’ampliamento dell’impianto di intercettazione. La lunghezza totale della nuova condotta è di circa 36 km e mezzo, dei quali poco meno di 8 km in Veneto. Tra le prescrizioni poste dalla Commissione Regionale Via e fatte proprie dalla Giunta figurano: l’ampiezza della fascia di territorio occupata, che dovrà essere la minima possibile, e il ripristino ambientale, che dovrà essere realizzato immediatamente dopo la chiusura del cantiere, mentre gli effetti della ricomposizione e l’attecchimento e lo sviluppo della vegetazione nelle aree non agricole dovranno essere seguiti per un tempo adeguato; gli interventi relativi ai corsi d’acqua dovranno essere effettuati in accordo con i Consorzi di Bonifica interessati; il terreno superficiale rimosso nella fase di scavo dovrà essere accuratamente accantonato per la ricomposizione finale; prima dell’apertura dei cantieri dovrà essere informata la Soprintendenza Archeologica del Veneto che definirà controlli, interventi e ripristini in fase di esecuzione dello scavo nelle aree caratterizzate dalla presenza di elementi di interesse archeologico; la mitigazione degli impianti fuori terra dovrà essere effettuata con l’adozione di recinzioni adeguate all’ambiente dove sono inserite; dovrà essere trasmesso ai Comuni l’esatta ubicazione della condotta. E’ stato inoltre raccomandato di bagnare le piste per evitare polvere da parte dei mezzi di cantiere, la cui manutenzione e rifornimento andrà effettuata in modo da evitare le conseguenze di spandimenti accidentali di lubrificanti o combustibili. .  
   
   
FIRMATO IN ARABIA SAUDITA CON DHAHRAN GLOBAL COMPANY UN JOINT VENTURE AGREEMENT PER 200 MILIONI DI USD  
 
Cesena, 10 Dicembre 2007 - Il Gruppo Trevi, attraverso le proprie controllate Petreven C. A. E Drillmec S. P. A. Ha firmato un Joint Venture Agreement con Dhahran Global Company for Oil & Gas (Shoula Group), compagnia dell’Arabia Saudita presieduta dal principe Abdulaziz Bin Mishal al Saud. Il contratto prevede in tre anni, la fornitura di impianti di perforazione idraulici modello Hh, prodotti da Drillmec S. P. A. Che verranno utilizzati da una Joint Venture tra il Gruppo Saudita e Petreven C. A. Per lo svolgimento di servizi di perforazione petrolifera, principalmente per il cliente Saudi Aramco. Il valore degli impianti che verranno forniti ammonta a circa 200 milioni di Usd a cui dovrà aggiungersi l’importo dei servizi di perforazione da perfezionarsi in una fase successiva. La scelta del cliente ha privilegiato l’innovativa tecnologia Hh sviluppata dal Gruppo Trevi, già sperimentata con successo in altri mercati, soprattutto il Sud America, al fine di dare un importante cambiamento in termini di produttività, sicurezza e tutela ambientale al mercato di ricerca petrolifera in Arabia Saudita. .  
   
   
OGGI AL MANDELA FORUM DI FIRENZE L’XI MEETING “FAI LA COSA GIUSTA!” IN 9.000 DALLE SCUOLE TOSCANE PER PARLARE DI LIBERTÀ RELIGIOSA APERTURA DEL! PRESIDENTE MARTINI. INTERVIENE IL MINISTRO DELL’INTERNO AMATO  
 
 Firenze, 11 dicembre 2007 - Sono quasi 9. 000 gli studenti e gli insegnanti, provenienti da 104 scuole secondarie di primo e secondo grado della Toscana, che partecipano all’Xi Meeting sui diritti umani – Fai la cosa giusta!. Per trasportarli a Firenze, Trenitalia, Ataf e le altre compagnie regionali di trasporto hanno organizzato corse e vetture speciali fino alla stazione di Campo di Marte o al parcheggio di viale Paoli, davanti al ‘Mandela Forum’: è qui, infatti, che a partire dalle 10. 00, con i saluti di benvenuto del presidente della Regione Claudio Martini, si svolge il tradizionale appuntamento che la Regione Toscana organizza fin dal 1997 in occasione della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e che quest’anno ha per tema “La libertà religiosa come diritto: dialogo tra credenti e non credenti”. In! treno, a bordo dei convogli di linea o di uno dei 4 treni spe! ciali me ssi a disposizione da Trenitalia (da Massa, Carrara, Arezzo e Siena), arriveranno a Firenze oltre 5. 500 tra studenti e insegnanti delle scuole superiori. Articolata anche l’organizzazione degli autobus, che trasporteranno al meeting circa 2. 600 tra studenti e docenti, mentre il resto dei partecipanti arriverà direttamente da Firenze con corse Ataf. La maggior parte degli studenti e degli insegnanti fiorentini attesi al meeting si sposterà con vetture di linea, ma l’azienda di trasporto ha previsto anche alcune vetture speciali. Tra le province toscane la più rappresentata è Firenze con 2. 296 tra studenti e insegnanti, seguita da Massa Carrara (1. 214), Lucca (1. 081), Arezzo (1. 057), Siena (773), Pisa (743), Grosseto (639), Livorno (608), Pistoia (245) e Prato (239). Anche in questa edizione la conduzione della giornata è stata affidata al giornalista Gad Lerner che insieme a tanti ospiti illustri fornirà ai rag! azzi interessanti spunti di riflessione. Dopo un primo intervento del presidente Martini e una breve illustrazione da parte di Marco Ventura, docente all’Università di Siena, e Alberto Melloni, docente a Modena e membro della Fondazione Giovanni Xxiii, su “Libertà religiosa nella costituzione italiana”, sarà il ministro dell’Interno, Giuliano Amato a parlare ai ragazzi del significato della carta dei valori e della politica religiosa nel nostro paese. Toccherà poi a tre rappresentanti delle religioni monoteiste (il vescovo di Montepulciano Rodolfo Cetoloni, il rabbino capo di Firenze Joseph Levi e l’imam della moschea di Colle Val d’Elsa Jabareen Feras) soffermarsi su “Le religioni monoteiste e la libertà religiosa”. Sergio Staino, “presidente onorario dell’Unione degli Atei e degli agnostici razionalisti”, insieme ad una teologa musulmana, Sharhrazad Housmand, e alla giorna! lista Manuela Dviri, affronterà il tema: “La laic! it&agrav e;: credenti e non credenti in dialogo”. E poi ancora Marcello Flores dell’Università di Siena e don Giovanni Nicolini della diocesi di Bologna, parleranno di ‘spiritualità degli atei’. Seguiranno varie testimonianze sulla libertà religiosa: dal Libano il presidente del centro culturale islamico di Beirut, Ibrahim Shamseddine, e Maurizio Fioravanti, comandante della brigata paracadutisti Folgore; dall’Iran Sharazzad Housmand, e dall’Italia Alberto Melloni. Infine, sul tema I giovani e la sfida religiosa, intervengono i giovani della Consulta giovanile per il pluralismo religioso: Francesco Spano, Ilaria Valenzi, Osama al Saghir e Debora Cesana. Conclusione affidata alla compagnia del Teatro di Rifredi con la loro “Testimonianza sulla Birmania”. Quasi 2. 300 studenti attesi da Firenze e provincia Saranno 2296 gli studenti e i docenti provenienti dalle scuole second! arie di primo e secondo grado della provincia di Firenze che parteciperanno domani al Xi Meeting sui diritti umani dedicato quest´anno a "La liberta religiosa come diritto: dialogo tra credenti e non credenti". In totale sono quasi 9mila gli studenti e i docenti toscani attesi al Meeting. La provincia di Firenze sarà rappresentata dall’Istituto Comprensivo "G. La Pira" di Campi Bisenzio; dall’Istituto Superiore "F. Enriques" e dalla Scuola Media "Bacci-ridolfi" di Castelfiorentino ; dal Liceo Artistico “Virgilio" di Empoli; dall’Istituto Comprensivo "E. Balducci" di Fiesole; dall’Isis "Giorgio Vasari" e dall’Istituto "Marsilio Ficino" di Figline Valdarno; dall’Istituto Superiore "Checchi" di Fucecchio; dalla Scuola Media "E. Fermi" di Limite sull´Arno; dall’Istituto Comprensivo Pelago di Pelago; dall’Istituto Super! iore "Balducci" di Pontassieve; dall’Istituto ! Comprens ivo Reggello di Reggello; dall’Scuola Media "G. Papini" di Rignano sull´Arno; dalla Scuola Media "Leonardo da Vinci" di Rufina; dall’Itcg "P. Calamandrei" di Sesto Fiorentino; dall’Istituto Comprensivo Tavarnelle di Tavarnelle Val di Pesa; dall’Istituto Comprensivo "Primo Levi" di Tavarnuzze - Impruneta; dalla Scuola Media "Giovanni della Casa" di Borgo San Lorenzo; dall’Ipsstc "Sassetti-peruzzi”, Isis "Machiavelli, Istituto Superiore "Elsa Morante”, Itc "Peano", Itcg "Salvemini-d´aosta", Itcg "Salvemini-d´aosta", Itt "Marco Polo", Liceo Artistico "L. B. Alberti", Liceo Pedagogico-sociale "Pascoli", Scuola Media "Machiavelli" e dalla Scuola Media "Masaccio-calvino-don Milani" di Firenze. .  
   
   
LA GIUNTA DELLA CAMPANIA RIORGANIZZA LE ATTIVITÀ DI FORMAZIONE PROFESSIONALE. BASSOLINO: "PIÙ CONTROLLI SU TRASPARENZA E QUALITA’ DEI CORSI  
 
Napoli, 11 dicembre 2007 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Formazione Corrado Gabriele e dell’assessore al Personale Andrea Abbamonte, ha approvato una delibera che riorganizza l’organigramma e le funzioni dell’area che si occupa di formazione professionale. Il provvedimento istituisce un´apposita unità operativa, il cui compito sarà coordinare e rafforzare i vari livelli di controllo sulla realizzazione delle attività formative. In particolare, ogni qual volta un ente formatore comunicherà alla Regione l’inizio di un nuovo corso di formazione, l’amministrazione regionale invierà sul posto degli ispettori appositamente preparati, che controlleranno l’agibilità delle aule, la qualità dei contenuti erogati nel corso delle lezioni, le location e le aziende dove si tengono gli stage. Vengono inoltre rafforzate le procedure di controllo anche per quanto riguarda la rendicontazione e la successiva liquidazione delle fatture. La Regione infatti emetterà i pagamenti solo dopo aver effettuato una specifica attività di controllo, monitoraggio attraverso i propri Servizi Tecnici Provinciali (Stap). "Con questo atto potenziamo fortemente l’attività di monitoraggio della Regione Campania sui corsi di formazione professionale” ha dichiarato il Presidente Antonio Bassolino. "Già negli scorsi giorni - ha ricordato Bassolino - siamo intervenuti per denunciare situazioni inaccettabili, anche richiedendo l’intervento della magistratura. Vogliamo rafforzare i controlli di tutta la filiera dei corsi di formazione e, in modo particolare, il valore dei programmi e l’efficacia degli stage offerti. Puntiamo ad avere più trasparenza e più qualità in un settore strategico per lo sviluppo della nostra Regione” ha concluso Bassolino. "Con questa delibera – ha detto l’ass. Corrado Gabriele - concentriamo in un unico ufficio circa 100 ispettori, tutti quanti già facenti parte dell’organico regionale, il cui compito sarà monitorare l’andamento dei corsi di formazione, in tutte le loro fasi. Al controllo fatto attraverso le carte, aggiungiamo una costante azione di verifica degli standard qualitativi dei corsi finanziati dalla Regione coi fondi europei. Siamo convinti che questa riorganizzazione è la migliore garanzia per tenere lontana qualsiasi forma di illegalità dalla gestione dei corsi di formazione" ha concluso Gabriele. .  
   
   
DEFINITO IL PIANO REGIONALE DELLA RETE SCOLASTICA MARCHIGIANA  
 
Ancona, 11 dicembre 2007 - La Giunta ha definito il Piano regionale della rete scolastica, trasmesso al Consiglio regionale per l´approvazione. Il piano prevede modifiche al dimensionamento delle istituzioni scolastiche ed integra l´offerta formativa di alcune istituzioni scolastiche secondarie di 2 grado. Tra le caratteristiche del Piano, l´importante scelta di sostenere le aree interne. In Provincia di Ascoli Piceno e` stato previsto l´accorpamento di due istituti scolastici comprensivi di Force e Santa Vittoria in Matenano, fortemente sottodimensionati, dando vita ad un istituto scolastico comprensivo. Per la scuola superiore, e` stato previsto il potenziamento dell´Istituto di Istruzione superiore di Amandola con l´accorpamento delle sezioni staccate del liceo classico di Montalto Marche e dell´Istituto Professionale di Comunanza. Le proposte sono anche frutto di accordi territoriali fra gli Enti locali interessati che assicurano e predispongono i servizi necessari per il funzionamento delle stesse. In Provincia di Macerata, e` prevista l´Istituzione di un corso professionale per Operatore dell´impresa turistica e Tecnico per i Servizi Turistici presso l´Istituto professionale di Sarnano. La Giunta regionale ha inoltre introdotto una importante novita` per il territorio marchigiano con l´istituzione di un Istituto Scolastico Comprensivo ad unico indirizzo didattico montessoriano a Chiaravalle. Da ultimo, in Provincia di Pesaro-urbino, nel comprensorio di Comuni denominato Pian del Bruscolo, sono stati istituiti tre Istituti Scolastici Comprensivi che hanno sostituito due Direzioni scolastiche e una scuola secondaria di 1 grado. Cio` in ottemperanza a quanto previsto nelle Linee guida approvate con deliberazione del Consiglio regionale n. 64/2007: ´Individuazione di condizioni strutturali ed organizzative ottimali per il consolidamento e l´istituzione degli istituti comprensivi´. .  
   
   
NUOVE SCOPERTE SUL DESTINO DEI PIANETI GIGANTI  
 
A mano a mano che i giganti gassosi si avvicinano al loro sole, vengono sottoposti a una trasformazione radicale: le loro atmosfere si espandono rapidamente, diventano instabili e cominciano a incendiarsi nello spazio. Un´équipe di scienziati dell´university College di Londra (Ucl) ha da poco scoperto con precisione quanto un gigante gassoso si può avvicinare alla propria stella prima di subire tale destino. La ricerca, pubblicata nell´ultimo numero della rivista «Nature», è stata presentata in occasione del Forum europeo sul giornalismo scientifico tenutosi a Barcellona (Spagna) il 4 dicembre. «Sappiamo che Giove ha un´atmosfera sottile e stabile e che orbita attorno al Sole a cinque unità astronomiche (Au), ossia il quintuplo della distanza tra il Sole e la Terra. Per contro, sappiamo anche che gli esopianeti che orbitano a distanza ravvicinata, quali Hd209458b, la cui orbita è di 100 volte più vicina al proprio sole di quella di Giove, hanno un´atmosfera molto espansa che sta evaporando nello spazio. La nostra équipe voleva scoprire a che punto avviene tale cambiamento e come si svolge», ha dichiarato Tommi Koskinen, uno degli autori dell´articolo. Molti giganti gassosi migrano verso la propria stella nell´arco di milioni di anni. Via via che un pianeta si avvicina al proprio sole, l´atmosfera si riscalda e, come conseguenza del calore, si espande. Tuttavia, le atmosfere di tali pianeti giganti dispongono anche di un termostato integrato sotto forma di una molecola denominata H3+. Tale forma di idrogeno con carica elettrica viene creata dalla luce del sole, per cui quanto più un pianeta si avvicina al Sole, tanto maggiore è la sua produzione di H3+. L´h3+ riflette con forza la luce del sole nello spazio, abbassando efficacemente la temperatura dell´atmosfera del pianeta. I ricercatori hanno sviluppato un modello tridimensionale complesso che ha tenuto conto dell´effetto riscaldante del Sole e del raffreddamento provocato dall´H3+. Il modello ha rivelato che persino a una distanza dal sole di 0,16Au, l´atmosfera del pianeta rimane stabile e simile a quella di Giove. Tuttavia, anche il minimo avvicinamento del pianeta al sole oltre tale soglia scatena un´interruzione del meccanismo di raffreddamento dell´H3+ e la conseguente espansione dell´atmosfera. «Abbiamo scoperto che 0,15Au rappresenta il punto significativo di non ritorno», ha dichiarato il professor Alan Aylward. «Se si porta un pianeta anche appena oltre tale soglia, l´idrogeno molecolare diventa instabile e la produzione di H3+ cessa. L´effetto termostatico di autoregolazione si dissolve e l´atmosfera inizia a riscaldarsi in maniera incontrollabile. » In occasione della presentazione dei risultati della propria équipe a Barcellona, il professor Steve Miller ha spiegato che il fenomeno della migrazione centripeta dei grandi pianeti verso il centro dei loro sistemi solari sembra essere piuttosto comune. «Degli oltre 260 pianeti extrasolari da noi scoperti, da 100 a 120 orbitano a una distanza inferiore a un´unità astronomica, per cui potrebbero aver subito tale processo o essere attualmente interessati dal medesimo», ha spiegato. Il professor Miller ha tuttavia rassicurato immediatamente i partecipanti alla conferenza che Giove non subirà tale destino. Per maggiori informazioni consultare: http://www. Nature. Com/nature http://www. Ucl. Ac. Uk . .  
   
   
STUDIO RIVELA I CAMBIAMENTI NELLA CIRCOLAZIONE DEL MAR GLACIALE ARTICO  
 
Bruxelles, 11 dicembre 2007 - Fino a poco tempo fa, la circolazione del Mar Glaciale Artico era alimentata dalla formazione dei ghiacci piuttosto che dall´afflusso proveniente dalle acque profonde dell´Atlantico settentrionale, come avviene oggi. Questa è la conclusione di uno studio condotto da scienziati tedeschi, pubblicato sulla nuova rivista «Nature Geoscience». Le attività umane stanno già esercitando un influsso sul Mar Glaciale Artico, indicato come luogo particolarmente vulnerabile al cambiamento climatico dal Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc). Indagare su come la regione abbia risposto ai cambiamenti del clima in passato è fondamentale per poter meglio comprendere i cambiamenti attuali. Gli ultimi risultati si basano sulle analisi geochimiche di sedimenti ricavati da carotaggi eseguiti nei fondali del Mar Glaciale Artico nell´ambito del progetto Ecord (European Consortium for Ocean Research Drilling), finanziato dall´Ue. Gli scienziati erano particolarmente interessati ai cambiamenti nel rapporto isotopico dell´elemento neodimio. Il neodimio ha diversi rapporti isotopici che variano in funzione dell´età e del tipo di roccia. Con l´erosione delle rocce, l´elemento viene trasportato in mare, dove fornisce informazioni sull´origine delle acque dell´oceano. I carotaggi hanno consentito ai ricercatori di studiare i cambiamenti dell´origine delle masse d´acqua del Mar Glaciale Artico, risalendo fino a 15 milioni di anni fa. Gli scienziati hanno scoperto con sorpresa che la segnatura isotopica, per buona parte della storia dell´oceano, è molto diversa da quella attuale. I rapporti isotopici nella maggior parte dei carotaggi corrispondono a rocce basaltiche come quelle presenti nella zona del Mare di Kara. Questo suggerisce che, nel corso della maggior parte degli ultimi 15 milioni di anni, l´acqua marina al di sopra dei sedimenti è arrivata dal Mar Glaciale Artico stesso. Per contro, oggi le acque profonde del Mar Glaciale Artico provengono in prevalenza dall´Atlantico attraverso lo stretto di Fram. Come si spiega allora la presenza di neodimio sul fondale marino? «Durante le formazione di ghiacci marini, il sale è stato separato per congelamento e scartato, formando così acque altamente saline, più dense dell´acqua marina circostante», ha spiegato Martin Frank, uno degli autori dello studio, dell´Istituto Leibniz per le scienze marine. «Queste acque salate sono scese verso i fondali e hanno trasportato la segnatura isotopica di neodimio dissolto dei basalti sui fondali marini, dove sono stati recuperati i campioni di sedimenti. » I sedimenti mostrano che la circolazione del mare è cambiata solo negli ultimi 400 000 anni. Attualmente i fiumi russi sono responsabili di un massiccio apporto di acque dolci sulla superficie del Mar Glaciale Artico, impedendo la formazione di acque profonde. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Nature. Com/ngeo http://www. Ifm-geomar. De .  
   
   
NORVEGIA: CONFERENZA SULLE FRONTIERE ARTICHE  
 
 Tromsø (Norvegia), 10 dicembre 2007 - Dal 20 al 25 gennaio presso l´Università di Tromsø si terrà la seconda conferenza annuale dedicata alle frontiere artiche. La manifestazione si articolerà in due fasi. Dal 20 al 22 gennaio avrà carattere politico e affronterà i temi dello sviluppo dei settori del gas e del petrolio nella zona artica, delle sfide ambientali e delle conseguenze del cambiamento climatico secondo una prospettiva socioeconomica e culturale. Dal 23 al 25 gennaio assumerà un carattere scientifico e sarà dedicata allo sviluppo dei settori del gas e del petrolio nella regione nonché allo stato dell´ecosistema artico. La conferenza sarà organizzata in cooperazione con il gruppo di lavoro permanente del Consiglio artico operante nell´ambito dell´Arctic Monitoring and Assessment Program (Amap, programma di valutazione e monitoraggio dell´artico) che presenterà i risultati del suo studio triennale di valutazione delle attività nei settori del petrolio e del gas nel Circolo polare artico. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Arctic-frontiers. Com/ .  
   
   
NAPOLI: PRIMO FORUM SULLA SOSTENIBILITÀ DAL 13 AL 15 DICEMBRE A CITTÀ DELLA SCIENZA  
 
Napoli, 10 dicembre 2007 - Si terrà dal 13 al 15 dicembre, il primo Forum sulla Sostenibilità, organizzato da Città della Scienza in collaborazione con la Regione Campania. Nel corso della "tre giorni" si terranno conferenze scientifiche, meeting, e diversi momenti di approfondimento sulle principali questioni che riguardano l´ambiente e la sostenibilità, sia a livello nazionale che regionale. Interverranno rappresentanti del Governo, della Regione Campania, della Provincia e del Comune di Napoli, oltre ai massimi esperti nazionali ed internazionali del settore. Sono inoltre previste videoconferenze e collegamenti in diretta con Bali, dove è in corso il summit mondiale sui mutamenti climatici organizzato dall´Onu. Tra gli obbiettivi del forum, la progettazione di un "Villaggio della sostenibilità", una esposizione permanente di pratiche ecoefficienti per fare di Città della Scienza una concreta risorsa per l´ambiente e luogo di riferimento per l´informazione integrata sulle soluzioni più innovative in campo ambientale. Tutti i lavori saranno diffusi in diretta su una webtv raggiungibile attraverso i siti della Regione (www. Regione. Campania. It) e di Città della Scienza (www. Cittadellascienza. It), mentre la giornata conclusiva della conferenza sarà trasmessa in diretta internazionale da Rai International. .  
   
   
INCENDI: CALABRIA OTTIENE IL MONITORAGGIO "TERNA" E ALTRI PROGETTI SOSTENIBILI "RADAR-VEDETTA" IN CIMA AI TRALICCI, PER AVVISTARE GLI INCENDI  
 
Reggio Calabria, 10 dicembre 2007 - L´assessore all´Ambiente, Diego Tommasi, è riuscito a inserire la Regione all´interno dei dieci progetti per lo sviluppo sostenibile, che finanzieranno ´Terna´, la società della rete elettrica nazionale. Al primo punto ci sarà la realizzazione del ´Piano di monitoraggio contro gli incendi boschivi´ nel Parco naturale del Pollino. ´Terna´ nel realizzare il riassetto delle rete elettrica nel Parco, con la dismissione di 96 chilometri di linee aeree (sostituite con 55 km. Di linee in cavo e 19 km. Di nuove linee aeree), piazzerà alcuni "radar-vedetta" in cima ai tralicci, per avvistare gli incendi. Questo non è l´unico beneficio che la Calabria ha ottenuto con il progetto speciale di sviluppo sostenibile di "Terna". L´accordo raggiunto a Roma, infatti, prevede anche la condivisione dei progetti, con la Regione e i Comuni interessati, sulle localizzazioni della fascia di fattibilità dei nuovi collegamenti a 380 kv tra Laino e Altomonte e tra Foroleto e Maida. È stato finanziato, poi, anche il raddoppio del collegamento tra Sicilia e Calabria (Sorgente-rizziconi con linea interrata per 43 chilometri e linea aerea per 45 chilometri) a fronte di una razionalizzazione in provincia di Reggio Calabria con 85 chilometri di cavi aerei dimessi. Infine, "Terna" si è obbligata agli investimenti necessari per la valorizzazione dell´eolico in Calabria, con la realizzazione della nuova stazione di Maida (circa 300 mw). "Il risultato raggiunto, con l´investimento tutto a carico di ´Terna´- ha detto l´assessore Tommasi - sicuramente migliorerà sia le condizioni ambientali e paesaggistiche in cui sono inseriti gli impianti elettrici di distribuzione, sia l´efficienza della rete permettendo una minore dispersione dell´energia prodotta. Poi, ´Terna´ ha deciso un contributo anche per tutelare i nostri splendidi boschi, affinché non si ripeta più il dramma di questa estate, con incendi dolosi che hanno portato alla distruzione di migliaia di ettari nel Parco del Pollino". "Assieme - ha concluso Tommasi - creeremo un sistema che permetta azioni immediate di prevenzione antincendio e anche di repressione, proprio con l´avvio della collaborazione con "Terna rete elettrica nazionale", che istallerà i ´radar-vedetta´ sui tralicci collegati a un sistema di trasmissione dati e immagini che permetta di allertare immediatamente le sale operative anticendio". .  
   
   
AMBIENTE: ACCORDO DI PROGRAMMA PER DISTRETTO DEL MOBILE  
 
Clauzetto, 11 dicembre 2007 – La Regione Friuli Venezia Giulia riconosce il proprio rilevante interesse per la stipula di un Accordo di Programma, fra vari soggetti pubblici e privati, finalizzato alla sperimentazione di una politica integrata di prodotto nella filiera del mobile del Distretto industriale del Mobile di Pordenone. Lo ha deciso il 7 dicembre - la Giunta regionale accogliendo la proposta del vicepresidente e assessore all´Ambiente, Gianfranco Moretton. I soggetti partecipanti all´Accordo sono il ministero dell´Ambiente, la Regione, la Provincia di Pordenone (soggetto promotore e coordinatore), la Camera di commercio di Pordenone (questi quattro enti metteranno a disposizione complessivamente 190 mila euro), l´Unione Industriali, le organizzazioni sindacali, l´Agenzia per lo sviluppo del Distretto industriale del mobile, il Consorzio tra imprese Comad, il Consorzio del mobile Livenza. Si tratta, in sostanza, di prendere atto dei buoni risultati finora prodotti dalle sinergie fra i vari soggetti pubblici e privati e di continuare a promuovere la diffusione della cultura dei sistemi di sviluppo ambientalmente sostenibili per far sì che all´interno del territorio distrettuale si adotti un approccio di politica integrata di prodotto. Ciò nello spirito di Emas Ii (Eco-management and Audit Scheme), strumento volontario creato dalla Ue per valutare e migliorare le prestazioni ambientali e fornire al pubblico e ad altri soggetti interessati informazioni sulla gestione ambientale. .  
   
   
CON ALBERI E LEGNO LA NATURA E’ AMICA DELL’UOMO A CASTELPORZIANO - IL 6 DICEMBRE 2007 - LA 9^ GIORNATA DEL BOSCO HA APPROFONDITO I RAPPORTI TRA ALBERI, LEGNO E AMBIENTE  
 
 Castelporziano, 11 dicembre 2007 - E’ stato stimato che in Europa un aumento del 4% di consumo del legno entro il 2010 ridurrebbe l’emissione d´anidride carbonica d’ulteriori 150 milioni di tonnellate annue. Il valore di mercato di questo servizio ambientale è stato stimato di circa 1,8 miliardi di euro l’anno. Questo uno dei concetti emersi il 6 dicembre 2007 nel corso della 9^ Giornata del Bosco, svoltasi nella Tenuta Presidenziale di Castelporziano, con l’organizzazione di Associazione Forestale Italiana (Afi), Consulta Nazionale Foreste-legno-carta, Società Italiana Agricoltori (Sia), alla presenza di oltre 200 partecipanti: rappresentanti del Governo, politici, imprenditori, studiosi e tecnici. Il tema della Giornata era - in sintonia anche con il dibattito in corso al summit mondiale ambientale di Bali - dedicato a tematiche che riguardano la “salute” del nostro Pianeta: “Boschi per il futuro / Clima, calamità naturali, incendi boschivi: l’uso del legno per una natura amica dell’uomo”. Confortati dal messaggio augurale inviato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - impossibilitato ad intervenire - Alfredo Diana (Presidente della Consulta e della Sia) e Luigi Morucci (Presidente dell’Afi) hanno aperto i lavori con saluti auspicanti una maggiore attenzione alle interconnessioni albero-bosco-legno-carta- ambiente nonché un impegno per politiche mirate di sostegno e sviluppo all’intero settore che per le cifre espresse (47,5 miliardi di euro di fatturato, 17,3 miliardi di export, 6,8 miliardi di saldo attivo della bilancia commerciale, 80 mila aziende, 500 mila addetti con l’indotto) è tra quelli che sostengono in maniera decisiva l’economia del Paese. Poi l’On. Valdo Spini ha ricordato le proprie esperienze quale Ministro dell’Ambiente ed ha fornito indicazioni ricche di intelligenza ed esperienza sulle tematiche oggetto della Giornata. Subito dopo Fausto Martinelli ha portato il saluto del Corpo forestale dello Stato, sottolineandone l’azione a favore del migliore sviluppo del patrimonio boschivo del nostro Paese. Sul clima ha parlato Ladislaus Dory (Presidente della Federazione europea dei produttori di pannelli di legno - Epf - e Vice Presidente della Confederazione europea delle industrie del legno - Cei-bois) illustrando i contenuti del volume “Affronta il cambiamento climatico: usa il legno” realizzato dalla Cei-bois e tradotto in italiano dalla Federlegno-arredo che lo ha messo a disposizione dei partecipanti alla Giornata, arricchito, per di più, da una stimolante prefazione del Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. Ministero per il quale Antonio Lumicisi, da parte sua, ha esposto le politiche in atto e previste per il miglioramento della situazione climatica in connessione all’apporto che gli alberi e il legno possono assicurare, analizzando anche le problematiche connesse ad una corretta applicazione al Protocollo di Kyoto. Sulle calamità naturali, ed in particolare i sismi, il Prof. Ario Ceccotti (Direttore dell’Ivalsa - Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree del Cnr) ha presentato - con parole ed immagini - l’esperimento fatto in Giappone dall’Ivalsa stessa su una casa in legno di sette piani investita dal più violento terremoto della scala Richter: la casa ha retto in maniera ottimale alle terribili sollecitazioni del sisma. A riprova della valenza del legno nel settore delle costruzioni, anche nelle situazioni più estreme. Infine gli incendi boschivi, considetati però soprattutto per i loro riflessi sociali ed economici. Mauro Agnoletti dell’Università di Firenze si è soffermato sui riflessi dell’incendio sul paesaggio (e quindi sul turismo, una delle voci preminenti della ricchezza del nostro Paese); Ervedo Giordano, professore emerito dell’Università della Tuscia, ha approfondito il profilo di chi e perché incendia i boschi (è noto che la prima causa degli incendi boschivi è l’uomo. ) e su cosa fare per delimitare il fenomeno con l’obiettivo - nel tempo - di ridimensionarlo a livelli puramente fisiologici. Ed è, naturalmente, emersa la necessità di un impegno costante e decisivo in tema di manutenzione programmata e sistematica dei boschi esistenti. Come il progetto Restauro del Bosco, elaborato da Federlegno-arredo e gestito dall’Associazione Forestale Italiana predica fin dal 1997, anno della sua presentazione. I lavori si sono chiusi con l’intervento di Guido Tampieri, Sottosegretario del Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali, che oltre a portare il saluto del Ministro Paolo De Castro, ha illustrato le politiche in atto ed in progetto per sviluppare il sistema alberi-boschi- legno, in stretta connessione con una corretta e lungimirante gestione ambientale. L’auspicio generale, degli organizzatori e dei presenti, è stato che la 9^ Giornata del bosco sia un prodomo importante per la Giornata 2008, la decima: un anniversario da celebrare degnamente per l’ambiente e per l’economia del Paese, che tanto deve ai boschi, agli alberi, al legno ed a tutti coloro (imprenditori, tecnici, maestranze) che in tale ambito operano, con passione ed amore. Perché chi lavora il legno ama il legno, gli alberi, il bosco, la natura. E la vuole - anche attraverso il suo operato - amica dell’uomo. Come recitava il titolo della 9^ Giornata: il cerchio si chiude. .  
   
   
BONIFICA E TUTELA DEL TERRITORIO, INCONTRO COZZOLINO E NOCERA CON L´OSSERVATORIO CAMPANO PER LE POLITICHE TERRITORIALI E DELL´AMBIENTE  
 
 Napoli, 11 dicembre 2007 - Gli Assessori regionali alle Attività Produttive, Andrea Cozzolino, e alla Tutela dell´Ambiente, Luigi Nocera, hanno ricevuto i rappresentati dell’Osservatorio campano per le politiche territoriali e dell’ambiente, composto da ventuno associazioni (Coldiretti, associazioni ambientaliste e dei consumatori, e dagli Ordini dei medici, dei farmacisti e dei biologi). All’incontro hanno preso parte anche il Capo della segreteria particolare del presidente Bassolino, Gianfranco Nappi, e il subcommissario alle bonifiche, Arcangelo Cesarano. L´osservatorio ha recentemente avviato la petizione popolare “Un gesto d’amore per la nostra terra”, per attivare le risorse necessarie per la bonifica, il risanamento e il riequilibrio del territorio campano. Il direttore regionale di Coldiretti Campania, Vito Amendolara, ha segnalato la lacunosità del piano di bonifica del 2005, per l’assenza di alcuni Comuni, nonché i ritardi accumulati nell’esecuzione degli interventi di messa in sicurezza dei siti inquinati, sollecitando una più razionale utilizzazione delle moderne tecnologie al fine di poter costantemente monitorare il territorio. Ha infine sottolineato la necessità di una stretta collaborazione tra la Regione e l’Osservatorio ed ha auspicato l’avvio di iniziative volte a fronteggiare il problema nella sua complessità. Gianfranco Nappi, ha evidenziato la sensibilità del governo regionale verso le problematiche connesse alla salute e al lavoro. “In seguito alla tragedia di Torino, è stata tempestivamente approvata in Giunta una delibera per il monitoraggio preventivo di oltre 12 mila e 600 lavoratori esposti ad amianto. In tal senso, la Campania è la prima regione in Italia a mettere in campo un intervento di tali proporzioni”. Nappi ha ricordato che sono già a disposizione 200 milioni di euro per far ripartire lavori, come quelli sul litorale Domitio-flegreo, avviati in materia di bonifica del territorio, e che altrettante risorse sono in arrivo. “Cifre non sufficienti per fare tutto quanto occorre - ha sottolineato - ma che saranno successivamente aumentate secondo le necessità”. Al riguardo, ha evidenziato come in materia di controllo e monitoraggio del territorio sia stato sottoscritto dal Presidente Bassolino un protocollo d’intesa con il Ministero dell’Interno e con le Amministrazioni provinciali di Napoli e Caserta, volto a supportare l’azione del satellite e della altre tecnologie ed ha infine annunciato che il 13 dicembre prossimo sarà licenziato il Piano triennale di monitoraggio contro la diossina e che l’Osservatorio regionale sulla sicurezza alimentare, già attivo da tempo, sarà finanziato a breve. La valorizzazione del territorio sarà un tema centrale anche rispetto all’utilizzo dei fondi europei. “La Giunta regionale - ha ricordato Nappi - guarda con grande attenzione al risanamento e alla valorizzazione di siti importanti quali i Regi Lagni, i laghi flegrei e il bacino del fiume Sarno, opere per le quali sono pronti finanziamenti pari complessivamente a 150 milioni di euro. Ma la grande novità è rappresentata anche dall’azione sinergica che sei Assessorati regionali assicureranno al fine di ottimizzare risorse e realizzazioni. Un migliore e più puntuale lavoro di comunicazione servirà ad informare i cittadini sull’attività che la Regione mette in campo per la tutela dell’ambiente e la salvaguardia del territorio. ” Il subcommissario Arcangelo Cesarano ha posto l’accento sulle fasi preliminari che precedono le azioni di bonifica, ovvero il censimento dei siti, la caratterizzazione e la messa in sicurezza, aggiungendo che "molto è stato fatto dal 2001 a tutt’oggi nonostante la massiccia presenza della malavita organizzata, sicuramente più incisiva che altrove. Disponiamo di un dettagliato quadro di interventi relativi ai quattro siti di interesse nazionale esistenti in Campania". Sul lavoro che la Giunta regionale va svolgendo da tempo si è tra l’altro soffermato l’Assessore Nocera, che ha sottolineato la difficoltà di raccordare l’impegno speso dai vari soggetti istituzionali interessati ai problemi in discussione. “C’è da parte nostra - ha detto - un impegno finanziario di notevole portata in materia di ambiente. Rispetto all’ingresso in Campania di rifiuti provenienti da altre regioni voglio ricordare che abbiamo adottato una delibera molto restrittiva e intendiamo andare avanti in questa direzione”. Nelle sue conclusioni, l’Assessore Cozzolino ha puntato l´attenzione su quattro punti fondamentali per comprendere la portata delle azioni che la Regione svolge: i controlli sulla produzione agroalimentare, che in Campania sono superiori a tutte le altre parti d’Italia. Al riguardo, è stato previsto un apposito Dipartimento che mensilmente relaziona sulle indagini effettuate e sui risultati ottenuti; il piano di sviluppo rurale, che configura una politica organica e non indifferenziata in materia di gestione del territorio. Nei prossimi 10 anni, grazie anche a uno stanziamento complessivo di 1,8 miliardi di euro, provocherà un processo virtuoso di bonifica del territorio; i “Siti dell’opportunità”, un’articolata mappa di aree industriali, di sviluppo, dimesse, da bonificare. Si tratta di un vero e proprio dossier volto a realizzare un programma organico di bonifica delle varie aree; l’energia rinnovabile, per la quale nei prossimi 10 anni la Campania sarà leader in tutta Europa. La strategia di utilizzo del rinnovabile riguarderà i settori agricolo, industriale e commerciale e farà sì che le politiche industriali non saranno più separate da quelle ambientali. “Non esisteranno più, insomma - ha concluso Cozzolino - compartimenti stagni che fanno disperdere risorse, ma un’unica, organica visione delle politiche di sviluppo". .  
   
   
IL LAZIO APPROVA OLTRE 4 MILIONI DI EURO PER RIQUALIFICAZIONE TEVERE  
 
Roma, 11 dicembre 2007 - La Giunta regionale del Lazio ha stanziato, su proposta dell´assessore al turismo, Claudio Mancini, oltre 4 milioni di euro per la riqualificazione e il potenziamento dell´offerta turistica lungo il fiume Tevere. Il fondo è stato così suddiviso: oltre due milioni alla Provincia di Roma, un milione e 417 mila euro al Comune di Roma e 607 mila alla Provincia di Rieti. I singoli interventi da realizzare saranno individuati con un accordo di programma, dopo la consultazione degli enti locali. Saranno 14 i nuovi approdi che sorgeranno sul Tevere, grazie al progetto sulla navigabilità del fiume che oggi è stato finanziato dalla giunta Marrazzo, su proposta dell´assessore allo Sviluppo Economico, Ricerca, Innovazione e Turismo, Claudio Mancini. Con questo intervento si potenzierà la navigazione del Tevere a fini turistici sia verso nord, nel territorio delle province di Roma e di Rieti, sia verso sud, indirezione di Ostia Antica, con la possibilità di realizzare il futuro collegamento fino al mare. Oltre ai nuovi approdi è prevista la ristrutturazione e risistemazione di altri due già esistenti, quelli di Ostia Antica e Ponte Marconi. Il progetto è stato predisposto dagli enti locali nell´ambito del Progetto Valle del Tevere (Vate) e dell´accordo di programma tra la Regione e la Provincia di Rieti. La navigabilità a fini turistici del Tevere potrà così essere potenziata di nuove offerte turistiche, legate alla possibilità di scendere nei nuovi punti di approdo e di proseguire il viaggio con escursioni nei territori a forte vocazione naturalistica della Valle del Tevere, che costeggia i Parchi del Soratte, di Tevere Farfa e della Marcigliana. .  
   
   
VITERBO, CONVENZIONE PER PREVENZIONE RISCHI IDROGEOLOGICI  
 
Viterbo, 11 dicembre 2007 - Individuare e mappare le aree della Tuscia attraversate dagli affluenti del Tevere e a potenziale rischio inondazioni e smottamenti. E’ l’oggetto della convenzione ‘Studio preliminare del rischio idraulico per i bacini idrografici del rio Torbido, torrente Rigo, torrente Vezza e bacini minori, inclusi nel territorio della provincia di Viterbo’, siglata dall’assessorato all’Ambiente della provincia, con il dipartimento Gemini (Geologia e ingegneria meccanica, idraulica e naturalistica per il territorio) dell’Università della Tuscia, rappresentata dai docenti Salvatore Grimaldi e Paolo Biondi, e dal ricercatore Andrea Petroselli e l’Autorità di bacino del fiume Tevere, presenti il segretario generale Roberto Grappelli e il dirigente dell’ufficio studi e documentazione, Remo Pelillo. “Scopo della convenzione, che ha durata di 18 mesi - spiega l’assessore Tolmino Piazzai - è individuare quali sono le aree a potenziale rischio idrogeologico e quindi procedere alla loro perimetrazione. Esistono infatti zone apparentemente stabili e sicure e che invece, in caso di eventi atmosferici particolarmente violenti, potrebbero essere interessate da fenomeni di piena improvvisa, che potrebbero generare inondazioni e dissesti idrogeologici”. Il risultato dello studio sarà quindi uno strumento utile per la gestione di queste aree da parte di palazzo Gentili. “La convenzione - conclude Piazzai - produrrà i primi dati tra 6 mesi e consentirà alla Provincia di utilizzarla per una pianificazione territoriale più efficace, intervenendo con la messa in sicurezza di quei torrenti secondari che gravitano sul Tevere e che dovessero risultare a pericolo di esondazioni. La prevenzione, in materia di difesa del suolo, rimane l’arma più efficace”. .  
   
   
UNA DELEGAZIONE FRANCESE IN VISITA IN TRENTINO PER UN CONFRONTO SULLA GESTIONE DELL’ORSO BRUNO L’11 E IL 12 DICEMBRE 2007 SARANNO IN TRENTINO PER INCONTRARSI CON I RESPONSABILI DEL SERVIZIO FORESTE E FAUNA  
 
Trento, 11 dicembre 2007 - Il modello sperimentato in Trentino per la gestione dell’orso bruno continua a suscitare un grande interesse anche fra gli addetti alla gestione del plantigrado in Europa. L’11 e il 12 dicembre prossimi una delegazione di amministratori, tecnici e rappresentanti delle categorie economiche e sociali maggiormente interessate alla presenza dell’orso provenienti dai Pirenei francesi (circa venti persone tra responsabili ministeriali, allevatori, apicoltori, cacciatori, sindaci ed altri soggetti potenzialmente coinvolti), sarà in Trentino per confrontarsi con i nostri tecnici, ma anche con sindaci, allevatori, cacciatori e apicoltori sulle strategie migliori da adottare per poter gestire al meglio una popolazione vitale di orsi. La visita fa seguito, come previsto, all’incontro di natura preparatoria che i tecnici del ministero dell’ambiente francese ebbero lo scorso mese di ottobre, sempre in Trentino, con i responsabili della Provincia autonoma di Trento. Il programma della visita, richiesta dal Ministero dell’Ambiente francese, è stato concordato dal Servizio Foreste e Fauna della Provincia autonoma di Trento d’intesa con il Ministero dell’Ambiente francese; saranno presenti anche alcuni rappresentanti del nostro Ministero dell’Ambiente e dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica. Si comincia martedì 11 dicembre presso gli uffici del Servizio Foreste e Fauna della Provincia con un primo scambio d’informazioni e di esperienze con i responsabili provinciali della gestione dell’orso bruno; ci si sposterà, poi, presso la sede di Spormaggiore del Parco Adamello Brenta, dove i responsabili del Parco, che sono stati coinvolti nella elaborazione del programma della visita, illustreranno agli ospiti francesi i risultati dell’esperienza trentina in atto. Mercoledì 12 dicembre, invece, la delegazione francese s’incontrerà con i rappresentanti delle amministrazioni comunali trentine maggiormente interessate alla presenza del plantigrado, mentre presso la sede del Servizio Foreste e Fauna la delegazione in visita potrà confrontarsi con alcuni rappresentanti di allevatori ovi-caprini, di apicoltori e di cacciatori locali. .