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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Settembre 2008
STOP ALL´IMPUNITÀ SULLE STRADE UE :L´EUROPA DICE BASTA ALL´IMPUNITÀ SULLE STRADE EUROPEE  
 
 Bruxelles, 11 settembre 2008 - Una delle conquiste di cui va fiera l´Europa è aver abbattuto le frontiere fra i vari paesi Ue, creando una veritiera libertà di movimento dei suoi cittadini. Un vantaggio in termini di circolazione che stona, però, con l´impunità sotto la quale si celano taluni europei che, una volta fuori dal confine nazionale, scorazzano in barba alle regole del codice della strada, forti del convincimento che le multe non li raggiungeranno mai. Gli eurodeputati, però, vogliono mettere fine a questa scappatoia illecita che di fatto discrimina i cittadini europei e martedì 9 settembre hanno votato a maggioranza schiacciante in commissione parlamentare trasporti una relazione che propone facilitazioni nell´applicazione delle sanzioni alle infrazioni stradali in tutta l´Unione europea. Il nodo dei non residenti - Il testo in prima lettura, affidato all´eurodeputata spagnola Inés Ayala Sender del gruppo socialista (Pse), prende spunto da un´iniziativa della Commissione europea che punta a dimezzare del 50% il numero dei morti sulle strade europee entro il 2010, fino a ridurre le vittime a 27. 000. Un obiettivo raggiungibile solo se si affronta il nodo dei non residenti, categoria maggiormente responsabile in proporzione delle infrazioni stradali rispetto ai conduttori locali, in particolare riferito ai limiti di velocità. Ad oggi, solo gli accordi bilaterali fra i vari paesi Ue riescono a limitare i danni, ma occorre fare di più con un´applicazione su base europea. Le proposte sul tavolo - Per invertire questa tendenza, Inés Ayala Sender, d´accordo con la Commissione europea, propone di concentrarsi inizialmente su quattro infrazioni, responsabili di quasi l´80% di tutti gli incidenti stradali nell´Ue: eccesso di velocità, guida in stato di ebbrezza, guida senza cinture e transito con il semaforo rosso. Il Parlamento europeo ha optato per la sicurezza e l´uguaglianza di tutti i cittadini, ora tocca al Consiglio fare altrettanto Inez Ayala Sender La deputata spagnola suggerisce un più intenso scambio di informazioni fra gli Stati membri, grazie a un database utilizzabile solo a tale scopo, procedure accelerate nei pagamenti oltre confine e la notifica alle autorità dello Stato membro delle generalità del colpevole dell´infrazione. In giro per l´Europa… . - Confrontando le cifre nel 2006 dell´Osservatorio europeo del numero di incidenti sulle strade dei vari paesi Ue, si scopre come viaggiare sulle strade greche e dei paesi dell´ex blocco sovietico sia in generale più pericoloso che nel resto dell´Unione europea; in particolare in Svezia, Olanda e Malta, unica eccezione dell´Europa meridionale a figurare nei primi posti dei "virtuosi" di questa triste classica. Per il secondo anno consecutivo, la Commissione europea organizza la giornata europea della sicurezza stradale per sensibilizzare l´opinione pubblica sull´importanza di una guida corretta e sicura. All´inaugurazione a Parigi il 13 ottobre prossimo è prevista la partecipazione del commissario europeo ai trasporti e vicepresidente Antonio Tajani. Lo scorso 10 luglio Tajani aveva invitato a Bruxelles giovani da tutta Europa per affrontare il tema, creando i presupposti per un network europeo di riferimento per informare su formazione, educazione e buone prassi stradali. Il voto in plenaria della relazione Ayala Sender è previsto per la sessione plenaria di novembre, in attesa delle mosse del Consiglio. . .  
   
   
ANAS: PRESENTATO IL BILANCIO DELL’ESODO ESTIVO 2008 MENO ITALIANI SULLE STRADE (-2/3%), TEMPI DI PERCORRENZA PIÙ VELOCI, DIMINUITI ANCHE GLI INCIDENTI (-8,5%)  
 
Roma, 11 settembre 2008 - “Quest’anno l’esodo e controesodo si sono svolti con sufficiente regolarità su tutta la rete stradale e autostradale nazionale, con tempi di percorrenza delle singole tratte notevolmente inferiori rispetto al 2007, in alcuni casi anche del 10-15 per cento. I flussi di traffico registrati a luglio e ad agosto sono stati inferiori rispetto allo scorso anno, con una media nazionale del -2/3 per cento e punte del -10/15 per cento in alcune tratte autostradali. Anche il dato generale sull’incidentalità è migliorato. In termini assoluti, in base ai dati della Polizia Stradale, nel bimestre luglio-agosto sull’intera rete nazionale, che è di circa 30 mila km, si sono verificati oltre 2 mila incidenti in meno rispetto al 2007, pari a una riduzione di circa l’8,5%. Il numero degli incidenti mortali si è ridotto di circa il 6,5 per cento, anche se rimane comunque molto alto”. Con queste parole il presidente dell’Anas Pietro Ciucci ha presentato oggi i risultati e il bilancio del traffico sulla rete stradale e autostradale italiana in occasione dell’esodo e controesodo 2008. Alla conferenza hanno partecipato l’Aci, rappresentata dal Presidente Enrico Gelpi; Autostrade per l’Italia e Aiscat, rappresentate dall’Amministratore Delegato di Aspi e Vicepresidente dell’Aiscat Giovanni Castellucci; l’Arma dei Carabinieri, rappresentata dal Colonnello Marco Minicucci, Capo Ufficio Operazioni del Comando Generale; la Polizia di Stato, rappresentata dal Dr. Roberto Sgalla, Direttore del Servizio di Polizia Stradale. Secondo il Presidente Ciucci, “la diminuzione dell’intensità e della durata dei fenomeni di congestione sulle autostrade e strade italiane è stata netta e questo fondamentalmente per tre ragioni: la forte riduzione dei cantieri sulla rete e l’impegno coordinato ed efficace di tutti i soggetti coinvolti - direttamente o indirettamente - nel piano dell’esodo: gestori, forze dell’ordine, Protezione Civile, Croce Rossa Italiana, istituzioni nazionali e locali, mass media; la maturità dimostrata dagli utenti nelle opzioni di viaggio, con la scelta di partire o rientrare non solo nei weekend ma anche durante i giorni infrasettimanali; il fenomeno del ‘caro petrolio’, che ha cambiato alcune abitudini, riducendo il pendolarismo automobilistico e in alcuni casi spingendo i vacanzieri ad un maggior utilizzo di modalità di viaggio alternative”. Le giornate più calde sono state il 2 e il 9 agosto per l’esodo e il 16 e il 24 agosto per il controesodo. Anche questa estate le arterie con la maggiore concentrazione di traffico sono state l’A1 Milano-napoli; l’A14 Bologna-taranto; la A3 Napoli-salerno-reggio Calabria (in particolare il nodo di Lagonegro); il nodo bolognese (A14 dall’allacciamento con A1 e Bologna S. Lazzaro) e fiorentino (da Barberino a Firenze sud); il tratto dell’A14 compreso tra Bologna San Lazzaro ed Ancona; la A4 Venezia-trieste; la A22 del Brennero. Durante il periodo dell’esodo e controesodo, su tutta la rete stradale e autostradale italiana, pari ad oltre 30 mila chilometri, i cantieri inamovibili presenti sono stati solo 166: 66 sulla rete autostradale in concessione (5. 695 km) e 92 sulla rete Anas (circa 25. 420 km, lo scorso anno erano stati 283), più 8 cantieri (di cui 5 con carreggiata unica) sulla A3 Salerno-reggio Calabria. Nel periodo estivo l’Anas ha operato con circa 2. 000 risorse, dotate di oltre 920 mezzi, divise tra personale di emergenza, tecnico su strada, oltre a quello presente nella Sala Operativa Nazionale o nelle sale compartimentali, che hanno operato in stretto coordinamento con il Centro di Coordinamento Nazionale per la Viabilità. Le Sale Operative dell’Anas hanno gestito complessivamente 10. 200 interventi (una media di 340 interventi al giorno) e, in particolare, sulla A3, sono stati effettuati 2. 420 interventi di soccorso meccanico. Il sistema informativo nel suo complesso ha funzionato molto bene. Gli automobilisti hanno raccolto l’invito dell’Anas, dell’Aci, delle società concessionarie autostradali e degli altri soggetti protagonisti del piano ad informarsi prima di partire e durante il viaggio. Dal 10 giugno al 1° settembre i contatti al sito www. Stradeanas. It sono più che triplicati, superando abbondantemente i 2 milioni di navigatori, di cui circa la metà ha visitato le pagine relative all’esodo e alla viabilità. Il numero verde 1518 del Cciss Viaggiare Informati nel solo mese di agosto ha evaso oltre 100 mila telefonate. Un forte incremento di contatti ha fatto registrare anche il numero verde Anas della A3 Salerno-reggio Calabria (800. 290. 092), che nel periodo estivo (dal 29 giugno al 1° settembre) ha avuto una crescita del 124%, con 94. 301 telefonate complessive (lo scorso anno furono nello stesso periodo 42. 163). Ad agosto la crescita dei contatti è stata addirittura del 158%, con 82. 530 richieste (furono 32. 044 nel 2007), e il giorno di picco, con 8. 860 telefonate, è stato sabato 9 agosto (nel 2007 la giornata di picco registrò 2. 873 contatti). Il 58,1% delle telefonate ha chiesto informazioni aggiornate sul traffico e sulle code; il 22,1% previsioni e consigli su partenze intelligenti; il 5,9% per percorsi alternativi. Il 94,5% delle telefonate ha ricevuto risposta dall’operatore entro 20 secondi. L’allarme incidentalità “Anche se il dato generale dell’incidentalità e dei sinistri avvenuti sulle nostre strade è migliorato - ha affermato nel suo intervento il Presidente Ciucci - rimane comunque alto il numero dei morti e dei feriti, nonostante l’intensificazione dei controlli da parte della Polizia Stradale e dei Carabinieri”. Il Presidente Ciucci ha ricordato che “nell’ultimo biennio l’Anas ha intensificato l’impegno su manutenzione ordinaria e straordinaria al fine di recuperare il debito manutentorio accumulato in passato per i noti problemi finanziari. Tra il 2007 e il 2008 l’Anas ha infatti investito oltre 1,2 miliardi di euro per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, per il miglioramento della sicurezza stradale, per la posa di asfalto drenante, per l’installazione di barriere di sicurezza di più moderna concezione e per il rifacimento dell’impiantistica delle gallerie. Interventi che sono stati già in gran parte attivati”. Ciucci ha comunque sottolineato che “i fondi stanziati per la manutenzione, pur essendo notevoli, non sono sufficienti a colmare un gap che dura da almeno un decennio e che richiede maggiori disponibilità di risorse pubbliche da parte dell’Anas, che al momento non ci sono”. “Altrettanto forte è l’impegno dell’Anas per ammodernare e potenziare l’intera rete infrastrutturale viaria - ha continuato Ciucci -. Basti pensare che, sulla rete Anas, abbiamo in corso in tutta Italia 152 cantieri, per un importo di oltre 12 miliardi di euro, e che solo negli ultimi due anni abbiamo avviato 82 nuovi interventi, per un importo di oltre 5 miliardi di euro, e abbiamo ultimato 85 lavori, per un importo di circa 2,4 miliardi di euro”. “Tuttavia gli investimenti in manutenzione e in nuove opere sono urgenti e necessari ma non bastano - ha affermato Ciucci -. Non si può continuare a consumare dramma su dramma addebitando la responsabilità a presunte strade killer, anche quando gli incidenti avvengono su tratti in rettilineo e perfettamente manutenuti. Purtroppo anche il comportamento umano ha grandi responsabilità nella causa degli incidenti mortali. In particolare la distrazione, la stanchezza, l’eccesso di velocità. C’è allora bisogno ed è necessario costruire un grande accordo tra i tanti soggetti e organismi che attualmente partecipano alle politiche sulla sicurezza stradale, per incrementare i fondi per le nuove opere e per la manutenzione, anche con il ricorso ai progetti finanziari e al capitale privato, e promuovere campagne di sensibilizzazione e di educazione, che non siano sporadiche e cicliche, ma protratte nel tempo”. La Salerno-reggio Calabria Anche sull’autostrada A3 Salerno-reggio Calabria l’Anas ha registrato una riduzione del traffico. In particolare nel tratto salernitano si è registrato un numero di passaggi inferiore a quello del 2007 (-12%), mentre più forte è stata la riduzione nel tratto calabrese. Complessivamente nei week end di agosto sono transitate per la barriera di Salerno-fratte 1. 146. 000 autovetture (nel 2007 furono 1. 299. 000 e nel 2006 1. 227. 000). La giornata record è stata sabato 9 agosto, quando sono transitate verso sud 61. 745 autovetture. Molto positivi, ben oltre la media nazionale, i dati di incidentalità della Salerno-reggio Calabria “che smentiscono – ha sottolineato Ciucci - il luogo comune secondo cui la A3 è un’autostrada pericolosa”. Non si sono verificati incidenti mortali (nel 2007 furono 3), e vi è stato un miglioramento di tutti i parametri: -36% gli incidenti totali (da 219 del 2007 a 141 del 2008); -41% il numero delle vetture coinvolte (da 325 a 192); -5% il numero dei feriti (da 65 a 62). Dei 141 incidenti avvenuti, il 39,5% ha avuto una causa autonoma, il 32% è stato per tamponamento, il 18% per investimento/collisione e il resto per altre cause. È migliorato sensibilmente anche il tempo medio di percorrenza dell’intera autostrada A3 – lunga 443 km - quest’anno attestatosi su 5 ore e 51 minuti (lo scorso anno il tempo medio fu di 6 ore e 14 minuti e nel 2006 fu di 7 ore e 30); cresciuta di conseguenza anche la velocità media passata a 75 km/h (contro i 71 km/h del 2007 e i 59km/h del 2006). “Un risultato assolutamente eccellente – ha sottolineato Ciucci - perché conseguito nonostante che quest’anno i cantieri inamovibili sulla A3 abbiano interessato più chilometri di autostrada rispetto al 2007, quasi il doppio: 71,5 km di tratti a carreggiata unica a doppio senso di marcia rispetto ai 39,3 km del 2007, a testimonianza della forte accelerazione ai lavori impressa dall’Anas”. .  
   
   
AÉROPORTS DE PARIS E AIR FRANCE PRESENTANO IL TERMINAL 2G UN NUOVO ELEMENTO CONCORRENZIALE PER LE COMPAGNIE REGIONALI A PARIS-CHARLES DE GAULLE  
 
Parigi 11 settembre 2008 - Pierre Graff, Presidente e Direttore Generale della società Aéroports de Paris, e Jean-cyril Spinetta, Presidente e Direttore Generale di Air France-klm, hanno inaugurato il 9 settembre il Terminal 2G presso l´aeroporto Paris-charles de Gaulle, in presenza di Christine Lagarde, Ministro dell´Economia, delle Finanze e dell´Impiego. Il Terminal 2G è nato dalla coincidenza tra due esigenze: Air France e le sue filiali regionali, Brit Air, City Jet e Régional, desideravano raggruppare il traffico in un solo luogo. Aéroports de Paris desiderava accrescere le proprie capacità per accompagnare l´aumento del traffico Schengen. Solo quattro anni dopo l´espressione di queste esigenze, Aéroports de Paris inaugura un nuovo terminal di 94 milioni di Euro, conforme a tutte le aspettative. Questa collaborazione efficace mostra la reattività di Aéroports de Paris nell´accompagnare lo sviluppo delle sue compagnie clienti. "Con questo nuovo investimento, Aéroport de Paris propone uno strumento efficace per accogliere il traffico di corto e medio raggio francese ed europeo presso l´aeroporto di Paris-charles de Gaulle. Il terminal 2G offrirà infatti condizioni operative ottimali per gli aeromobili di bassa capacità utilizzati dalle compagnie regionali. Grazie ad una collaborazione esemplare tra Aéroports de Paris e Air France-klm, Paris-charles de Gaulle dispone ora di un nuovo punto di forza a livello concorrenziale per accompagnare l´aumento del traffico Schengen e rafforzare la posizione dell´hub più efficace d´Europa", ha dichiarato Pierre Graff. "I collegamenti regionali di Air France sono un elemento chiave dell´offerta della compagnia a Paris-charles de Gaulle", ha dichiarato Jean-cyril Spinetta. "Grazie all´organizzazione dell´hub, le regioni usufruiscono di un´offerta essenziale, sia dal punto di vista degli orari che delle frequenze, da e verso il resto del mondo. Inoltre, basandoci su Roissy, colleghiamo direttamente le regioni con il nord della regione parigina, i cui poli di attività sono particolarmente dinamici. In questo ambito, l´apertura del Terminal 2G permette di rafforzare il posizionamento strategico di Air France migliorando la qualità dei servizi resi ai passeggeri e razionalizzando le condizioni e i mezzi operativi". Il luogo scelto per il Terminal 2G si trova ad est dei Terminal 2F e 2E ed è coerente con il forte sviluppo dell´attività di Air France in questa parte dell´aeroporto. Il Terminal 2G può accogliere fino a 3 milioni di passeggeri all´anno e 18 aerei all´ora. I punti di forza del Terminal 2G - Con i nuovi impianti del T2g, Air France e le sue filiali regionali dispongono presso l´aeroporto Paris-charles de Gaulle di nuovi elementi per accompagnare la crescita del traffico Schengen a Parigi. Miglioramento del tasso di contatto - Presso il T2g, quasi tutti i passeggeri s´imbarcano o sbarcano senza dover prendere l´autobus. Con la riapertura del finger del Terminal 2E e la messa in servizio del Terminal 2G, il 70% degli aerei (ossia l´80% dei passeggeri) sarà a contatto diretto con l´aereo. Ottimizzazione delle coincidenze per i passeggeri - Per i passeggeri in transito, delle navette regolari collegano il T2g agli altri terminali ogni 4-5 minuti. I bagagli in transito vengono automaticamente instradati da una stiva all´altra, senza che i passeggeri debbano ricuperarli. Riduzione del tempo di rullaggio - La prossimità di un nuovo asse di circolazione riservato agli aerei (chiamato "Echo 4") permette al tempo stesso di ridurre la durata di rullaggio, il numero di scali e il consumo di cherosene, con un impatto positivo sia a livello ambientale che economico. Riduzione dei costi operativi - Aerei in contatto diretto con il terminal, coincidenze internazionali più facili, sistema di accettazione bagagli più rapido, accesso semplificato, ecc. Una progettazione e un utilizzo semplici - Il terminal comprende tre edifici disposti a ventaglio: il primo accoglie le funzioni di check-in, il secondo la sala d´imbarco e i negozi. Il terzo ospita la sala di consegna bagagli. La sala d´imbarco è collegata con i due finger che permettono di accedere ai 26 posti di stazionamento degli aerei. È stato inoltre creato un parcheggio per auto di 750 posti (chiamato "Pg") nelle prossime vicinanze del terminal. Il T2g è accessibile dall´autostrada A1 e si trova inoltre accanto alla strada nazionale Francilienne (A104). Accoglienza delle persone disabili e a mobilità ridotta - Air France e Aéroports de Paris hanno messo tutto in opera, insieme alle associazioni, per fare in modo che le persone disabili e a mobilità ridotta vengano accolte senza discriminazioni, tenendo conto delle particolarità di tutti per offrire un maggior comfort e benessere. Per i disabili, l´accessibilità al Terminal 2G è totale, dal parcheggio fino all´aereo. Hanno accesso a tutte le funzionalità del terminal e a tutti i servizi offerti ai passeggeri: accettazione bagagli, terminali di self check-in, banchi d´informazione, negozi, ecc. Possono seguire lo stesso percorso degli altri passeggeri. Nuovi servizi adatti alla clientela d´affari - Presso il T2g, vengono proposti servizi efficaci ad una clientela composta principalmente da "frequent flyers" che viaggiano per ragioni professionali e che danno molta importanza all´ottimizzazione del tempo. L’allestimento dell´aerostazione e l´organizzazione dei servizi a terra di Air France sono stati appositamente elaborati per garantire partenze ed arrivi rapidi e per facilitare il trasferimento dei clienti in transito. Ad esempio, è stato deciso di permettere ai passeggeri che lo desiderano di essere interamente autonomi, grazie alla creazione di numerosi terminali di self check-in e di transito. Le distanze da percorrere sono molto corte. Il percorso è facilitato dalla creazione di una segnaletica interamente ripensata e molto visibile. Il Terminal 2G mette inoltre a disposizione dei passeggeri le ultime innovazioni in materia di servizi, con uno spazio di lavoro in self service, uno spazio giochi Playstation gratuito e uno spazio di rilassamento. Delle prese elettriche sono presenti in ogni fila di sedili per consentire ai passeggeri di ricaricare i loro apparecchi elettronici. L´offerta di servizi del terminal regionale è completata da 153 monitor Aeo (canale video interno di Aéroports de Paris), da monitor d´informazioni sui voli, da 3 nursery, da 2 distributori bancari automatici e da uno spazio fumatori. Uno spazio commerciale "business" - Uno spazio "Bert´s" di 200 mq propone tre ambienti che rispondono ai vari desideri dei passeggeri: divani e poltrone club per un´atmosfera intima, tavole di ristorante per consumare un pasto o sgabelli per uno spuntino. Questa società propone una ristorazione rapida di gamma alta a partire da menù elaborati da un nutrizionista. Un multistore di 310 mq, in cui si ritrovano i prodotti faro delle boutique di Aéroports de Paris (profumo, alcool, tabacco e gastronomia) e uno spazio stampa di 120 mq completano l´offerta boutique della sala d´imbarco del T2g. Tutti questi negozi si affacciano direttamente sulla sala d´imbarco. Colori e Feng Shui nel terminal 2G - Gli architetti di Aéroports de Paris hanno progettato delle vetrate arancioni, rosse e blu. I team progetti di Air France e di Aéroports de Paris hanno fatto ricorso ad uno specialista di Feng Shui per armonizzare il luogo in modo da favorire il benessere dei passeggeri. La sala imbarco offre 600 poltrone con forme e colori diversi (spazio lounge con poltrone club, sgabelli alti con vista sulle piste, ecc. ). Il T2g, pioniere in materia di sviluppo sostenibile - Il terminal regionale è un´operazione pilota dal punto di vista dell´ambiente. Aéroports de Paris , in collaborazione con Certivéa, filiale del Cstb (Centre Scientifique et Technique du Bâtiment = Centro scientifico e tecnico dell´edilizia), sta mettendo a punto una norma Hqe (alta qualità ambientale) specifica per le aerostazioni, che farà riferimento al futuro per questo tipo di edificio in Francia. E il T2g è il primo edificio a soddisfare questa nuova politica di alta qualità ambientale. Ottimizzazione dell´energia - L´inerzia termica dell´edificio è stata rinforzata isolandolo dall´esterno e limitando le immissioni d´aria. La temperatura di riscaldamento all´interno del terminal è modulata in funzione degli spazi e il sistema di ventilazione dell´aria si adatta automaticamente all´affluenza nel terminal. La potenza di illuminazione al metro quadro è ridotta di oltre il 50% rispetto ad un terminal classico, pur conservando un comfort ottimale. Per quanto riguarda la pista, Aéroports de Paris ha investito inoltre in una segnaletica luminosa a risparmio energetico (diodi elettroluminescenti) che consuma tre volte meno energia rispetto alle luci alogene classiche. Integrazione dell´edificio nel suo ambiente - Gli architetti di Aéroports de Paris hanno inserito gli edifici del T2g in un bellissimo ambiente naturale, il "Vallon des Renardières", situato all´estremità orientale della piattaforma. Per preservare il sito, è stato costruito un viadotto che scavalca il bacino per la raccolta delle acque piovane. Le 20 destinazioni collegate con il Terminal 2G al momento della sua messa in servizio: Francia: Clermont-ferrand (Brit Air & Régional), Limoges (Airlinair pour Brit Air), Mulhouse-basilea (Régional), Pau (Régional), Rennes (Airlinair pour Brit Air), Strasburgo (Brit Air). Germania: Brema (Régional), Hannover (Régional), Leipzig (Régional) Münster (Régional), Norimberga (Régional). Spagna: Bilbao (Brit Air), Vigo (Régional). Italia: Firenze (City Jet), Genova (Brit Air), Pisa (Brit Air), Trieste (Brit Air), Verona (Régional), Slovenia: Ljubljana (Régional). Svezia: Göteborg (City Jet, Régional). Il Terminal 2G in poche cifre : 750 posti di parcheggio passeggeri a contatto con il terminal; 18 terminali di self check-in; 10 terminali di self check-in per il transito; 12 banchi di deposito bagagli, di cui 1 adatto ai passeggeri con mobilità ridotta; 8 postazioni di accoglienza, di cui 1 adatta ai passeggeri con mobilità ridotta; 20 porte d´imbarco e 12 porte di sbarco; Attività all´apertura: circa 70 voli al giorno; 70 agenti di Air France al servizio della clientela. .  
   
   
LUFTHANSA ANCORA PRESENTE NEL DOW JONES SUSTAINABILITY INDEX LEADER IN TERMINI DI INNOVAZIONE, SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE E RIDUZIONE DELL´INQUINAMENTO ACUSTICO  
 
Milano, 11 settembre 2008 - Quest´anno Lufthansa si è aggiudicata un posto nel Dow Jones Sustainability Index (Djsi). Il Gruppo è riuscito a migliorare di anno in anno il suo posizionamento in tutti e tre i criteri (economico, ambientale e sociale), totalizzando il maggior numero di punti in assoluto da quando fu incluso per la prima volta nel 1999. Sotto il profilo sociale, l´azienda ha raggiunto un miglioramento sopra la media ed è ora leader in questo ambito. Lufthansa ha ricevuto il punteggio più alto in merito alle condizioni lavorative, allo sviluppo delle risorse umane e alla selezione del personale. Dal punto di vista ambientale Lufthansa è stata promossa a pieni voti, ad esempio per la riduzione dell´inquinamento acustico e per la riduzione delle emissioni nell´aria migliorandone la qualità. Lufthansa si è distinta, infine, anche a livello economico per l´impegno nei confronti dell´innovazione e nella gestione aziendale. Il Sustainability Index, condotto dalla società svizzera Sustainable Asset Management Indexes Gmbh (Sam), seleziona le aziende le cui strategie tengono in considerazione oltre ai criteri economici anche quelli ambientali e sociali. Da diversi anni Lufthansa occupa un posto fisso nel Djsi e fa parte di quel 10% di aziende che a livello mondiale sono leader in materia di sostenibilità. Solo tre compagnie aeree in tutto il mondo sono presenti nel Djsi. Ulteriori dettagli circa le attività del Gruppo Lufthansa, i progressi nonchè gli obiettivi ambientali, economici, di responsabilità sociale ed appartenenza aziendale, sono disponibili nell´ultima edizione del rapporto annuale, "Balance 2008", e anche sul sito web Lufthansa alla voce "Responsibility" (http://responsibility. Lufthansa. Com). Il Gruppo è inoltre stato premiato per le sue pubblicazioni in ambito sociale e ambientale. .  
   
   
AVIOSUPERFICE DI PISTICCI, PISTA MATTEI: E’ DESTINATA A TERMINARE LA LUNGA ATTESA  
 
Potenza, 11 settembre 2008 - Dopo anni di attesa, per pista Mattei di Pisticci sta per andare in scena l’ultimo atto: progetto esecutivo, affidato allo studio Valle di Roma, in avanzato stato di realizzazione, ed avvio dell’intervento che sarà realizzato dall’Edilco di Altamura con una spesa di otto milioni di euro. Ad ottobre, probabilmente, l’avvio dei lavori. Alle spalle, dunque, la stagione dei dubbi, delle incertezze, dei mille problemi che hanno segnato il rilancio di un’infrastruttura nata agli inizia degli Anni Sessanta per volontà di Enrico Mattei e rimasta a lungo inutilizzata nonostante le sue indiscusse potenzialità. Tuttavia, il Consorzio per lo sviluppo industriale del Materano non ha mai mollato la presa, approdando al termine di un estenuante braccio di ferro alla stagione finale di pista Mattei, quella della piena e totale operatività. Si tratta di un’opera attesa con comprensibile interesse dagli operatori turistici del Metapontino, area che mette a disposizione dei vacanzieri nei villaggi della costa qualcosa come 12 mila posti letto in strutture di grande qualità. Per il presidente del Consorzio industriale, Angelo Minieri, “è indubbio che questa è la stagione conclusiva di un intervento che mette a disposizione del territorio un’altra infrastruttura di qualità. Se ne avvantaggerà il Metapontino, ma direi che i benefici ricadranno anche sull’area produttiva della valle del Basento e su Matera che con l’aeroporto di Bari da una parte e l’aviosuperfice di Pisticci dall’altra potrà mettere sul piatto dell’offerta turistica due opportunità ad alto impatto strategico”. La società pugliese destinataria dell’intervento ha a disposizione un anno per portarlo a termine, ma a sentire i responsabili del Consorzio non c’è il rischio che possa saltare la prossima stagione turistica. “Le operazioni da eseguire – dicono – riguardano soprattutto l’intero sistema aeroportuale come hangar, deposito di carburante, torre di controllo per il volo guidato e teminal. Per cui, anche se con qualche limitazione, nell’estate del 2009 arrivi e partenze potranno essere garantiti”. Pista Mattei al momento ha una lunghezza di poco superiore ai 1. 400 metri, dimensione che sarà portata all’incirca a 1. 600 metri, il che consentirà atterraggio e decollo di vettori da 70-80 posti. L’ampliamento sarà possibile anche per effetto di un intervento di cui si farà carico l’Amministrazione provinciale di Matera e che riguarda l’eliminazione di quel tratto della Pomarico-pisticci che al momento interseca il possibile sviluppo in lunghezza di pista Mattei. “Spenderemo – rileva il presidente della Provincia, Carmine Nigro – 2,5 milioni di euro realizzando probabilmente lungo l’arteria in questione un sottopasso. E’ il nostro concreto contributo alla costruzione di un programma di sviluppo del territorio materano, un altro significativo tassello che va nella direzione di migliorare tutte le opportunità che al momento le comunità locali hanno per superare l’isolamento in cui si trovano. Ora ci aspettiamo risposte dagli operatori turistici perché nei “pacchetti” che definiranno per la stagione 2009 non trascurino di segnalare la presenza a Pisticci, a una manciata di chilometri dallo Jonio, di un’aviosuperfice. Stiamo lavorando da tempo per trasferire in nazioni come Giappone e Canada, ma anche in molte realtà europee, le peculiarità storico-culturali della nostra area. Voglio segnalare al riguardo che a fine settembre una delegazione della Provincia guidata dal vice presidente Giovanni Ianuzziello, sarà all’Expo di Tokio. Abbiamo creato interessi ed aspettative con le nostre missioni all’estero, e ora con pista Mattei siamo pronti ad offrire una piattaforma logistica di grande qualità per coloro che vorranno scegliere il Materano per una vacanza ricca di mare, storia, cultura, ambiente, ospitalità e gastronomia di prim’ordine”. .  
   
   
GP: UNA “MACCHINA” CHE VALE QUASI 60 MILIONI  
 
Monza e Brianza, 11 settembre 2008 - Il Gran Premio mette in moto 58 milioni di Euro, coinvolgendo non solo la Brianza, ma anche il milanese, il lecchese, il comasco e gli altri territori limitrofi. Più di 36 milioni di indotto economico-turistico, a cui si aggiungono altre voci di indotto (biglietti, sistema produttivo non automobilistico, allestimenti, organizzazione. ). Per circa 22 milioni di Euro. Indotto economico - turistico Dei 36. 242. 000 di indotto economico - turistico a beneficiarne in particolar modo sono i settori dello shopping (gadget inclusi), della ristorazione e ricettività che assorbiranno il 92% dell’indotto. La Brianza deve al Gran Premio una notevole visibilità internazionale e oltre 18 milioni di Euro di indotto economico - turistico: lo shopping ne assorbirà il 43,1%, la ristorazione il 37,7%. Anche Milano beneficerà dell’evento soprattutto nel comparto ricettivo con 5,3 milioni di Euro, seguono lo shopping e la ristorazione rispettivamente con 2,4 e 2,3 milioni di Euro. Como potrà contare su quasi 4 milioni di indotto e Lecco su oltre 1 milione di Euro. E’ quanto emerge da una stima dell’Ufficio studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese, Regione Lombardia, Censis, Isnart, Autodromo di Monza, Provincia di Milano. “il Gran Premio di Formula 1 – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli – Presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza è molto più di un evento sportivo, è certamente uno dei simboli globali della Brianza. E sui simboli veri si costruiscono identità, appartenenze ed anche competitività economica, a partire dall’indotto diretto che il Gran Premio genera sull’impresa diffusa del territorio. .  
   
   
TARGA CLONATA PER NON PAGARE LE MULTE ED I PEDAGGI AUTOSTRADALI: ESPLOSIONE DEL FENOMENO: DECINE DI CITTADINI FRODATI. MA MOLTI NON SONO A CONOSCENZA DELLE GRAVOSE CONSEGUENZE PENALI.  
 
Lecce, 11 settembre 2008 - Il componente del Dipartimento Nazionale Tutela del Consumatore di Idv, Giovanni D’agata ha ricevuto alcune segnalazioni di cittadini che si sono visti notificare sanzioni amministrative o richieste di pagamento del pedaggio autostradale, per presunte violazioni effettuate in luoghi ove le proprie autovetture non sono mai transitate. Molto spesso si può trattare di un errore degli agenti verbalizzanti o delle società esercenti i servizi autostradali, ma in un notevole numero di casi, si è potuto riscontrare la sussistenza di un fenomeno nostrano: la furbata della clonazione o alterazione delle targhe. La frequenza con la quale il fenomeno si ripete in determinati territori dello Stato, in particolare Campania, Lazio, Lombardia e Calabria, c’inducono a ritenere che alcuni automobilisti si sono ingegnati modificando artatamente finanche una sola cifra della propria targa, quasi dimenticando che l’alterazione della stessa integra la fattispecie del reato di “falsità materiale commessa in certificati o autorizzazioni amministrative” di cui al combinato disposto degli artt. 100, comma Xiv del Cds, e 477- 482 del codice penale. Tant’è che di recente, segnaliamo il caso di un’automobilista salentino che si è visto notificare un avviso di conclusione delle indagini ex art. 415 bis c. P. P. , da parte della Procura della Repubblica di Lecce per aver utilizzato la propria autovettura con la prima cifra della targa alterata. Pertanto, giova ribadire un concetto imprescindibile affinché s’informi chi non è a conoscenza della gravità di simili contraffazioni: l’eccessivo ricorso da parte degli enti locali ed in particolare di alcuni comuni alle multe “per far cassa” e ripianare i propri bilanci, non può assolutamente costituire una minima giustificazione all’utilizzo di targhe clonate al fine di rimanere indenni dalle conseguenze colpose della propria guida, perché l’epilogo di tutto ciò, oltre a costituire un danno per gli automobilisti onesti, espone ad effetti ben più gravosi ed in particolare alla condanna penale, i disonesti. Richiesta annullamento: Ill. Mo Sig. Prefetto di Bologna, tramite il Comando di Polizia Provinciale di Bologna, Ricorso gerarchico in opposizione a sanzione amministrativa Ill. Mo Sig. Prefetto, ricorre: cognome e nome, nata a Bari il 25/06/1982 ed ivi residente alla via …. N. Luogo dove elegge anche domicilio ai fini del presente ricorso gerarchico in opposizione, premette ed espone L’istante, proprietaria dell’autovettura Ford Fiesta targata ……. , ha ricevuto in data 02/09/2008 notifica di accertamento di una infrazione compiuta ai sensi dell’art. 142 comma 8° del C. D. S. Relativa al verbale n. 26868°/2008/V pr. 34401/2008 (all. N. 1) compiuta, secondo quanto sostenuto dalla Polizia Provinciale di Bologna in Crespellano (Bo), il 29/06/2008 alle ore 03,27 nello stesso Comune di Crespellano sulla Sp 569 di Vignola altezza km 31+343. Con la suddetta notifica, il conduttore dell’auto viene avvisato che la violazione di cui sopra (che comporta una sanzione minima di Euro 148,00 ) può essere oblata mediante il pagamento della somma di Euro 169,00, importo quest’ultimo comprensivo di euro 21,00 per spese di visura, stampa e di notifica. Con il presente ricorso, si chiede l’annullamento di detto provvedimento, palesemente infondato ed ingiusto per il motivo sotto elencato: Motivo Di Annullamento Come ampiamente spiegato nella denuncia - querela dell’ 08/09/2008 (all. N. 2), la medesima non solo non si è mai recata nel luogo oggetto del riscontrato rilevamento (e meno che mai il giorno 29/06/2008 ma non ha neppure mai affidato, nella data indicata sul verbale di accertamento di infrazione, l’autovettura di sua proprietà a terzi. Detta denuncia si è peraltro resa necessaria in quanto sussiste il fondato timore, sempre che la notifica del suddetto verbale non sia da imputare ad un errore di rilevazione degli operatori di P. P. Della Provincia di Bologna, che la targa dell’ autovettura già specificata possa essere stata clonata ed applicata su altro veicolo. Per il sopra citato motivo, oltre che per ogni altro che la ricorrente si riserva di enunciare, col presente atto Ricorre alla S. V. Ill. Ma affinchè, previo assolvimento della procedura di rito e reietta ogni contraria istanza ed eccezione, si compiaccia dichiarare il provvedimento impugnato, inesistente, ovvero nullo o, comunque, inefficace e pertanto privo di qualsiasi effetto nei confronti della ricorrente, revocando tutte le ingiunzioni e le sanzioni in esso previste con vittoria di spese, come per legge. Con l’ulteriore ed ovvia richiesta in ogni caso, nel frattempo, della provvisoria sospensione del provvedimento impugnato oltre che di ogni riserva in via istruttoria. Si produce i seguenti allegati: n. 1) copia accertamento di infrazione notificato; n. 2) denuncia – querela dell’ 08/09/2008 Con ossequio. Bari 09/09/2008  Firma .  
   
   
TOYOTA WINGLET IL NUOVO ROBOT PER LA MOBILITA’ PERSONALE  
 
Roma, 11 settembre 2008 - Toyota Motor Corporation è impegnata nello sviluppo di “Winglet” un robot per la mobilità personale, che può essere utilizzato da un utente in posizione eretta. Winglet che è ancora in fase di definizione fa parte della serie di robot Toyota Partner di Tmc. Progettati per contribuire allo sviluppo della società offrendo alla gente una mobilità totale e sicura, Winglet è uno strumento compatto per il trasporto quotidiano di nuova generazione che offre all’utente un’avanzata facilità d’impiego e varietà di mobilità. Winglet consiste di una struttura - con un’impronta a terra non più grande di un foglio A3! - che ospita un motore elettrico, due ruote e sensori interni che monitorano costantemente la posizione dell’utente e attuano le necessarie regolazioni di potenza per garantirne la stabilità. Uno speciale meccanismo di collegamento in parallelo permette al pilota di andare avanti, indietro e di girare spostando il peso del corpo, e garantisce la sicurezza e la praticità del veicolo negli spazi ridotti o in mezzo alla gente. Tmc ha creato tre modelli – “L”, “M” e “S” – con caratteristiche differenti per consentire di scegliere il tipo più adatto alle proprie esigenze, dalla semplice praticità a un taglio più sportivo. Tmc prevede di effettuare diversi test tecnici per acquisire un feedback durante il periodo di sviluppo di Winglet fino alla sua commercializzazione. I test pratici per verificare la validità di Winglet come strumento per la mobilità inizieranno il prossimo autunno all’interno dell’Aeroporto “Centrair” nei presi di Nagoya e al Laguna Gamagori, un resort in riva al mare nella Prefettura di Aichi. I risultati di questi test saranno poi presentati nel 2009 nel complesso commerciale Tressa Yokohama, nell’omonima città. Lo sviluppo dei Toyota Partner Robot viene svolto tenendo presente e applicando l’approccio Toyota del monozukuri (“fare delle cose”), che include i settori della mobilità, della produzione e altre tecnologie. In uno sviluppo correlato Tmc ha presentato nel 2007 il robot “Mobiro” progettato per essere impiegato in posizione seduta. Tmc punta a raggiungere l’impiego pratico dei Toyota Partner Robots entro i primi anni del prossimo decennio e a tale scopo sta rafforzando la collaborazione tra industria, governo e università.   Le caratteristiche principali del Winglet: Modelli “S” “M” “L”, Lunghezza (mm) 265, Larghezza (mm) 464, Altezza (mm) 462 (S), 680 (M), 1. 130 (L), Peso (kg) 9. 9 (S), 12. 3 (M, L), Velocità massima (km/h) 6, Raggio di curvatura (m) 0 (è in grado di ruotare su sé stesso), Autonomia (km) 5 (S) , 10 (M, L) – (Varia con le condizioni del fondo stradale e il peso dell’utilizzatore), Tempo di ricarica 1 ora (carica completa). .  
   
   
PROGETTO DI ESODI VOLONTARI DI RENAULT SAS  
 
Roma, 11 settembre 2008 - Il 9 settembre 2008, il Cce (Comité Central d’Entreprise) è stato informato e consultato su «un progetto concernente un piano di adeguamento del personale di Renault sas» (Renault in Francia al di fuori delle filiali). Tale programma prevede un piano di esodi, fondato unicamente sulla volontarietà, di 3. 000 persone non direttamente collegate alla produzione, alle quali si aggiungono circa 1. 000 persone dello stabilimento di Sandouville, incluso personale di produzione. Le misure d’accompagnamento e d’incitazione sarebbero messe in atto fino al 30 aprile 2009. La seconda riunione del Cce si svolgerà il 1 ottobre 2008. Fino a quella data, è stato convenuto di proseguire la concertazione con le organizzazioni sindacali sul contenuto delle misure d’accompagnamento. Le modalità di esodo, presentate ai partner sociali, sono le seguenti: 1) Esodo in vista di un progetto professionale o personale (contratto in un’altra azienda, creazione di una società,…). In questo caso, oltre alle indennità abituali di licenziamento, il dipendente percepirebbe un’indennità equivalente a 6 mesi di stipendio se decide entro la fine del 2008, 4 mesi se la decisione è maturata a fine febbraio 2009 e 3 mesi oltre questa data. Alle persone che desiderano costruire un progetto di creazione di una società verrebbe offerta un’assistenza tecnica (ricerca di finanziamenti, preparazione del progetto, avvio alla gestione,…), e verrebbe versata un’indennità alla creazione d’azienda fino a 12. 000 euro. 2) Pensionamento. I dipendenti che ne hanno acquisito i diritti, potrebbero procedere volontariamente al pensionamento con, oltre all’indennità abituale di pensionamento, un’indennità di 3 mesi di stipendio. 3) Congedo di riqualificazione. Questo periodo remunerato ma non lavorato avrebbe una durata uguale al preavviso più 3 mesi. Permetterebbe al dipendente che lo desidera di beneficiare di azioni di formazione allo scopo di ricollocarsi in un’altra azienda (nuovo settore d’attività, nuova specializzazione, valorizzazione,…). Questo congedo verrebbe indennizzato al 100% durante il periodo corrispondente al preavviso, quindi al 65% nei 3 mesi seguenti. Oltre alle indennità abituali di licenziamento, verrebbe attribuita un’indennità complementare (3,2,1 mesi secondo la data della decisione). 4) Aiuto al ritorno al proprio paese. Per i dipendenti di nazionalità estera (al di fuori della Comunità Europea) che vedrebbero in questo progetto un’opportunità per realizzare il proprio desiderio di ritorno nel loro paese d’origine, Renault si coordinerà con l’Amministrazione per concludere una convenzione destinata a facilitare la loro reintegrazione in questo paese. Un bilancio d’orientamento, una formazione e un aiuto finanziario (da 15 a 24 mesi di stipendio) verrebbero loro proposti al fine di favorire la riuscita di questo progetto. Infine, nuove modalità di passaggio a tempo parziale a fine carriera o congedi di lunga durata verrebbero proposti nell’ambito di questo piano. Spazi dedicati sarebbero allestiti sui siti al fine di accogliere tutti i dipendenti interessati per informarli, consigliarli, aiutarli e accompagnarli nei loro progetti, qualsiasi sia la tipologia di esodo deciso. Questi spazi terranno dei legami con i servizi specializzati nell’impiego. Azioni di formazione, volte soprattutto a permettere l’accesso a un nuovo posto all’esterno dell’azienda, verrebbero programmate. Questo progetto di esodi volontari sarà egualmente oggetto di un’informazione e consultazione in seno ai Comités d’Etablissement dei diversi siti produttivi di Renault sas il 11 settembre. Un secondo Cce è previsto il 1 ottobre. Gérard Leclercq, Direttore Risorse Umane del Gruppo Renault: «Il nostro obiettivo è di favorire i progetti dei dipendenti volontari, in modo che il loro esodo da Renault si accompagni ad un piano definito e concordato. Desideriamo predisporre tutto il necessario affinché la loro transizione verso una nuova attività si svolga nelle migliori condizioni». Riguardo alle filiali di Renault in Francia e in Europa, un progetto di misure di adeguamento del personale di queste filiali sarà sottoposto il 25 settembre al Comité de Groupe Européen «per scambi di parere e dialogo». .  
   
   
EDF ENERGY E TOYOTA INIZIANO LE PROVE SU STRADA DEL VEICOLO IBRIDO PLUG-IN PHV IN GRAN BRETAGNA  
 
Mercoledì 11 Settembre, 2008 - Edf Energy e Toyota sono impegnate insieme nelle prove su strada del primo veicolo ibrido plug-in Phv proposto da un costruttore automobilistico in Gran Bretagna(1). L’annuncio dell’inizio dei test dato ieri 10 settembre prevede che essi avranno durata di un anno. Il Phv Toyota, con guida a destra, fa il suo debutto su strada come componente della flotta dei veicoli di Edf Energy e sarà testato dai dipendenti negli spostamenti di ogni giorno. I risultati di questi test giocheranno un ruolo fondamentale nello sviluppo della tecnologia Phv di Toyota, che rappresenta un’ulteriore evoluzione della tecnologia ibrida del costruttore, che è una delle tecnologie di produzione delle motorizzazioni per i veicoli di serie più ecologiche al mondo. Le prove su strada seguono il primo programma di test europei del Phv lanciato nel 2007 da Toyota e Edf sulle strade francesi. La partnership inglese si ripropone di valutare le prestazioni del veicolo in ambiente urbano, le necessità connesse all’infrastruttura, le reazioni e le aspettative dei guidatori. Toyota e Edf Energy utilizzano un sistema innovativo di ricarica e addebito dei costi incorporato nel Phv. Questo sistema è compatibile con una nuova generazione di stazioni di ricarica pubbliche, che puntano a rendere l’energia elettrica più accessibile sulle strade e nei parcheggi pubblici, e ridurranno i costi per il consumatore. Edf Energy ha contribuito alla installazione del primo dei 40 punti di ricarica in Gran Bretagna, e prevede di continuare ad offrire il proprio supporto per installarne ancora di più nei prossimi mesi. Un Phv impiega la tecnologia ibrida Toyota, cui si aggiunge il vantaggio che le batterie del veicolo possono essere completamente ricaricate utilizzando una normale presa elettrica o un punto di carica per allungare la sua autonomia di percorrenza in modalità elettrica. Su distanze ridotte, il Phv può essere guidato come una vettura elettrica, in modo silenzioso e senza emissioni. Su distanze più lunghe, il Phv funziona come un normale veicolo ibrido. Il Phv di Toyota rappresenta “il meglio di questi due mondi”. Migliora ed estende i vantaggi della tecnologia ibrida, ed evita i tradizionali limiti dei veicoli elettrici. Toyota prevede che il Phv possa offrire un’efficienza di consumo assolutamente imbattibile e dunque livelli record di basse emissioni. I primi test indicano che l’efficienza di consumo è significativamente più elevata dell’attuale Prius. Per esempio, per spostamenti fino a 25 km, il Phv consuma il 60% di carburante in meno rispetto alla Prius ibrida. Uno degli obiettivi della ricerca legata ai test in Gran Bretagna è di confermare questo tipo di prestazioni del Phv. I test si ripromettono anche di capire l’accoglienza della nuova tecnologia da parte dei clienti, come passo essenziale per predisporre una più ampia commercializzazione in futuro. Toyota ha già confermato che venderà dei Phv equipaggiati con batteria agli ioni di litio ai clienti delle flotte in Europa e in altre regioni entro la fine del 2009. Parlando in occasione di un evento Toyota – Edf Energy che si è svolto a Londra per il lancio del Phv in Gran Bretagna, l’Onorevole John Hutton, Ministro del Governo britannico, Segretario di Stato Inglese per gli Affari, l’Impresa e la Riforma dei Regolamenti, ha detto: “Il lancio di questi test in Gran Bretagna è davvero apprezzabile. Sono felice di vedere industrie che si impegnano insieme per lavorare sulla diversificazione dell’impiego dell’energia e sull’abbattimento delle emissioni globali del carbonio. La nostra speranza è che queste prove offriranno valide indicazioni per il futuro sviluppo dell’elettricità e dei veicoli ibridi plug-in in Gran Bretagna. Questo, combinato con il progetto dimostrativo annunciato dal Primo Ministro (3), farà compiere un passo avanti nel trasformare in realtà la nostra ambizione di essere il Paese numero uno come veicoli a bassa emissione di carbonio”. “Siamo davvero entusiasti di estendere il nostro programma di prove su strada del Phv in Gran Bretagna in collaborazione con Edf Energy”, ha detto Koei Saga, Direttore Managing per lo sviluppo del sistema ibrido di Toyota Motor Corporation. “Questo avvenimento rappresenta un passo avanti verso l’accettazione dell’elettricità combinata con la tecnologia ibrida come una soluzione di trasporto praticabile e sostenibile”. Vincent de Rivaz, Chief Executive di Edf Energy ha dichiarato: “Sono felice che Edf Energy possa svolgere un ruolo centrale con Toyota nel testare questo veicolo e questa tecnologia così innovativi come parte del nostro incessante lavoro per rendere il trasporto elettrico pulito più accessibile a tutti. Crediamo fermamente nella crescita dell’impegno legato alle sfide connesse al cambiamento climatico aiutando i nostri clienti a ridurre le emissioni di carbonio derivanti dal loro utilizzo dell’energia. L’inserimento di questo veicolo nella nostra flotta completa il nostro lavoro di sviluppo dei punti di ricarica per i veicoli in Gran Bretagna e in Francia. Supporta inoltre i nostri “Impegni sul Clima”, con i quali ci siamo posti l’obiettivo di ridurre del 20% le emissioni Co2 del nostro trasporto entro il 2012”. .  
   
   
NEW RENAULT MÉGANE  
 
 Roma, 11 settembre 2008 - Frutto di una ricerca di design da “colpo di fulmine”, New Renault Mégane, dinamica ed elegante, rappresenta una perfetta sintesi tra i codici dell’universo sportivo e della passione automobilistica. Robusta, l’auto presenta una qualità delle finiture particolarmente curata a livello dei tagli, dei giochi della carrozzeria e della scelta dei materiali, capitalizzando i progressi realizzati su tutta la gamma Renault in termini di affidabilità e durabilità. A bordo, New Renault Mégane beneficia di numerose carte vincenti in tema di ergonomia e comfort: oltre alla strumentazione con visualizzazione analogica e digitale, che integra una nuova interfaccia del limitatore-regolatore di velocità, facilmente leggibile grazie all’animazione a colori, il modello propone numerosi equipaggiamenti derivati dal segmento superiore, quali il freno di stazionamento automatico, la card per accesso ed avviamento senza chiave con chiusura delle porte all’allontanamento, il navigatore Carminat Bluetooth Dvd e l’inedito impianto audio su misura “3D Sound by Arkamys”. New Renault Mégane offre prestazioni dinamiche all’altezza delle aspettative suggerite dal design: controllo, precisione ed efficacia procurano piacere e serenità. Il modello dispone di un’ampia gamma di motorizzazioni dCi e Tce profondamente rinnovate, performanti e rispettose dell’ambiente, in particolare i quattro propulsori Diesel con emissioni non superiori a 120 g di Co2/km. New Renault Mégane è stata progettata per garantire sicurezza ai massimi livelli della categoria ed eredita i doppi sensori di urto laterale e gli airbag torace/bacino a doppia camera d’aria, dispositivo introdotto su New Laguna, che consente di limitare le conseguenze degli urti laterali. In tema di tutela dell’ambiente, il modello adotta componenti valorizzabili a fine ciclo, pari al 95% della propria massa, ed integra, già a livello progettuale, il 12% circa di materie plastiche riciclate, equivalenti ad una media di 22 kg. New Renault Mégane segna l’inizio del rinnovo della proposta Renault sul segmento C. Con oltre un terzo del mercato tutte marche, questo segmento è storicamente il più importante in Europa occidentale e contribuisce ampiamente ai risultati di Renault, sia in termini di volumi che di redditività. Nel 2010, la famiglia New Mégane comprenderà sei modelli, ciascuno con una spiccata personalità ed un carattere distintivo. Progettate principalmente per la clientela dei mercati europei, queste auto saranno prodotte a Palencia (Spagna) e Douai (Francia). Per completare la famiglia, Renault proporrà altri modelli, essenzialmente destinati ai mercati extraeuropei, che beneficeranno di soluzioni tecniche specificamente adattate alle condizioni di utilizzo locali. Per circa due anni, l’impegno di designer ed ingegneri Renault si è concentrato su tre assi di sviluppo: potenziare la personalità dei singoli membri della famiglia, garantire l’equilibrio tra le prestazioni e puntare ad un posizionamento “best in class” per l’insieme dei fondamentali. Commercializzata da novembre 2008, New Renault Mégane è il 16° modello del Piano Renault Contrat 2009 e beneficia degli importanti progressi realizzati in tema di qualità sui modelli precedenti. New Renault Mégane trasmette una sensazione di robustezza e qualità percepita, immediatamente confermata dalle prime impressioni di guida. Una sensazione suggerita, in particolare, dalle ampie superfici piene e dalle generose incurvature. Di profilo, i robusti parafanghi anteriori si prolungano in una linea di spigolo che si dirige verso la parte posteriore dell’auto, valorizzando le solide linee di spalla. Le ampie carreggiate (1,55 m) conferiscono all’auto stabilità e solidità, un’impressione rafforzata dall’assetto ribassato e dal design posteriore. Le proporzioni di New Renault Mégane, il design della linea della fascia e le ampie superfici delle porte trasmettono una sensazione di sicurezza. Quest’associazione di linee fluide e forme piene consente, nello stesso tempo, di esaltare i riflessi della luce sulla carrozzeria, grazie a tinte metallizzate tra cui l’inedito Blu Mare. Una particolare cura è stata riservata alla riduzione dei giochi della carrozzeria (ad esempio: montanti del parabrezza, sportello del carburante). Gli scudi anteriore e posteriore integrano con discrezione i sensori dell’assistenza al parcheggio. Il padiglione di New Renault Mégane ha beneficiato di una lavorazione specifica, mediante saldatura al laser, che ha consentito di eliminare le guarnizioni di montaggio del tetto. L’abitacolo svela un posto guida facile ed intuitivo. L’impressione di leggerezza della plancia è dovuta alle linee orizzontali sobrie e tese, sottolineate dall’incurvatura della modanatura decorativa. I comandi indispensabili alla guida e alla vita a bordo sono a portata di mano, concentrati intorno al volante e a livello della console centrale, in modo da liberare spazio a vantaggio dell’abitabilità. L’attenzione per la qualità dei materiali e degli assemblaggi ha riguardato anche gli interni, con un rivestimento della plancia morbido al tatto, resistente all’utilizzo quotidiano e ai raggi solari. Oltre che per ragioni estetiche, i tergicristalli sono occultati dietro la linea del cofano per garantire migliori prestazioni acustiche ed aerodinamiche. Gli elementi decorativi sono stati studiati con particolare cura, per ottenere ambienti variegati e differenziati in funzione dei livelli di equipaggiamento, con la possibilità di scelta tra un ambiente chiaro, elegante, orientato al benessere, ed un ambiente più scuro, dalla caratterizzazione sportiva. Infine, New Renault Mégane disporrà di una completa gamma di accessori, con kit di carrozzeria, elementi di comfort e vani portaoggetti. Al volante di New Renault Mégane, il conducente scoprirà una plancia innovativa, con un quadro strumenti a visualizzazione mista: analogica per il contagiri e digitale per il display centrale, in modo da garantire una lettura facile e rapida ed un miglior controllo visivo della velocità. Il display integra le funzioni velocità, limitatore-regolatore di velocità, livello benzina e temperatura, indicatore di chiusura delle parti apribili e pressione dei pneumatici. Innovazione Renault, il limitatore-regolatore di velocità integra una nuova interfaccia: attivando tale funzione, la velocità impostata viene visualizzata nella parte superiore del contagiri, accompagnata da una spia luminosa ad arco di circonferenza intorno al quadrante. In modalità limitatore, l’arco passa dal verde al rosso e la velocità impostata lampeggia se il conducente supera il limite fissato. Questa soluzione tecnica a colori, al tempo stesso intuitiva e funzionale, consente un guadagno in termini di rapidità di utilizzo e sicurezza. L’architettura dei sedili, il design ed i materiali utilizzati consentono di percorrere comodamente lunghe distanze. New Mégane dispone della regolazione del volante in altezza e profondità, cui si aggiungono comandi elettrici di regolazione dei sedili intuitivi e perfettamente a portata di mano, che permettono al conducente di regolare in pochi secondi l’inclinazione dello schienale o del poggiatesta, modificare il sostegno lombare o regolare l’altezza della seduta (corsa di 70 mm). La sensazione di benessere a bordo è esaltata da un’acustica particolarmente curata e da eccellenti valori di abitabilità, “best in class” per la larghezza ai gomiti anteriore. Con un volume del vano bagagli di 405 dm3, il modello si colloca tra le migliori berline del segmento. L’accesso è facilitato da una soglia di carico bassa e dall’ampia apertura del portellone, dovuta all’installazione su quest’ultimo di una parte dei gruppi ottici posteriori. Il divano posteriore, con funzionalità 2/3-1/3, consente di adattare in pochi istanti il volume di carico alle esigenze del cliente, grazie a leve di comando ergonomiche e facilmente accessibili. New Renault Mégane conserva, inoltre, gli intelligenti vani con sportello ricavati nel pianale anteriore, inaugurati su Mégane Ii. New Renault Mégane dispone di card di accesso e avviamento senza chiave, con chiusura centralizzata all’allontanamento dall’auto: le parti apribili dell’auto si chiudono automaticamente quando il conducente si allontana con la card dall’auto oppure per attivazione volontaria, tramite il pulsante situato sulle maniglie delle porte, e si sbloccano con il semplice avvicinamento della mano del conducente ad una delle maniglie delle porte o con l’apertura del portabagagli posteriore. La localizzazione a distanza “remote lighting” consente al conducente di riconoscere l’auto grazie all’accensione dei proiettori, azionata da un pulsante dedicato della card. Altro elemento di comfort proposto su New Renault Mégane: il freno di stazionamento automatico che si attiva automaticamente allo spegnimento del motore e si disinserisce all’avviamento, con una semplice pressione sul pedale dell’acceleratore. Utile nell’utilizzo quotidiano, questo sistema consente al conducente di effettuare le manovre di partenza in salita con la massima serenità. Il freno può anche essere attivato manualmente grazie al comando situato sulla console centrale. Due i navigatori Gps disponibili su New Renault Mégane: Carminat Bluetooth Cd (navigazione con immagini bidimensionali a colori su schermo 7’’ con comando centrale) o Carminat Bluetooth Dvd (navigazione tridimensionale alto di gamma) fino ad oggi proposto sulle berline del segmento superiore. Carminat Bluetooth Dvd integra tre dispositivi diversi: navigazione Gps, radio Cd compatibile Mp3 e comando vivavoce per telefono Bluetooth. Il comando a joystick, inserito a sua volta al centro della console centrale, è di facile uso e rapidamente appropriabile. Per il comfort termico di tutti i passeggeri, New Renault Mégane offre di serie il climatizzatore e, su alcune versioni, la versione automatica a regolazione separata che consente al conducente e al passeggero anteriore di regolare autonomamente la temperatura e personalizzare il livello di ventilazione grazie ai comandi “Soft-auto-fast”. In modalità “Auto”, l’impianto ottimizza il comfort termico, acustico e la rapidità di esecuzione del comando; la modalità “Soft” imposta prioritariamente un’atmosfera più ovattata e silenziosa, con un intervento più lieve che privilegia i passeggeri anteriori, mentre la modalità “Fast” attiva una ventilazione rapida ed efficace nell’insieme dell’abitacolo. New Mégane beneficia di una proposta completa di radio che comprende, per la prima volta su un modello Renault, un sistema alto di gamma personalizzato, sviluppato in collaborazione con Arkamys, battezzato “3D Sound by Arkamys”. Questa Società, che opera da una decina d’anni nell’elaborazione digitale del suono, ha sviluppato un software pre-caricato che consente di ottenere un audio tridimensionale di qualità eccezionale. Questo trattamento digitale offre, inoltre, la possibilità di adattare l’ascolto al numero di passeggeri nell’auto. Per garantire la massima efficacia, la ricezione audio utilizza due antenne: una esterna e l’altra serigrafata sul lunotto. New Renault Mégane lascia spazio anche alla connettività, con una presa Rca di serie sulla console centrale che consente di importare a bordo la musica tramite un lettore portatile. Inoltre, l’opzione Plug & Music permette al conducente di pilotare i supporti portatili (Usb, lettore o iPod) dai comandi al volante, con visualizzazione sul cruscotto di menù e playlist. Le équipe d’ingegneri hanno realizzato un importante lavoro a monte sull’insieme dei componenti del telaio. L’avantreno di tipo pseudo Macpherson è collegato ad una nuova culla a bracci che consente di limitare gli spostamenti laterali e garantisce una perfetta precisione di guida. Il nuovo servosterzo assicura una migliore sincronizzazione tra la volontà del conducente e la risposta del sistema e riduce il fenomeno di inerzia al volante. Il retrotreno è costituito da un assale elastico a geometria programmata. L’assale, che adotta un profilo chiuso, consente un aumento della rigidità torsionale ed un contestuale alleggerimento dell’auto. Tali tecnologie assicurano maggiore vivacità e reattività all’auto e ne migliorano la stabilità in curva, senza penalizzare il comfort dei passeggeri. Oltre alle qualità dinamiche del telaio, New Mégane dispone di prestazioni di frenata al miglior livello della categoria. Per una frenata efficace, il modello adotta un impianto sovradimensionato, con dischi ventilati da 296 mm all’anteriore e dischi pieni da 260 mm posteriormente; il risultato è una delle migliori distanze di arresto del segmento: 37 m con frenate ripetute da 100 km/h. New Mégane garantisce una tenuta di strada reattiva, precisa e rassicurante, un comportamento stradale sano e prevedibile che consente di adottare uno stile di guida dinamico con la massima serenità. I propulsori dCi 85 e dCi 105, unanimemente apprezzati per le performance ed il piacere di guida, sono completati dai dCi 90 e dCi 110 con filtro antiparticolato. Queste quattro motorizzazioni emettono meno di 120g di Co2/km. Il nuovo propulsore dCi 130 utilizza il meglio della tecnologia dCi in tema di combustione e sovralimentazione ed emette soltanto 135g di Co2/km. La potenza massima di 130 cv (96 kW) è disponibile ad un regime inferiore rispetto alla versione precedente, 3. 750 g/min (contro 4. 000 g/min) con una coppia di 300 Nm a 1. 750 g/min (contro 2. 000 g/min). La proposta sarà rapidamente completata dalle versioni dCi 160 con trasmissione manuale e dCi 150 con trasmissione automatica. La proposta benzina In funzione dei mercati, la proposta benzina comprenderà le motorizzazioni 1. 6 16v 110 cv, 2. 0 16v 140 cv e Tce 180. Proposto al lancio con trasmissione manuale a 6 rapporti, il propulsore 2. 0 16v sarà equipaggiato in un secondo momento con trasmissione Cvt a variazione continua. Nella primavera 2009, la gamma si arricchirà con il più recente dei motori benzina di Renault, il Tce 130 che, sviluppato nell’ambito dell’Alleanza Renault-nissan, illustra perfettamente la competenza acquisita dal costruttore in tema di downsizing. Con la potenza di un propulsore 1. 8 l (130 cv), la coppia di un 2. 0 l (190 Nm) ed emissioni di Co2 inferiori a quelle di un 1. 6 l, questa nuova motorizzazione di 1. 397 cm3 di cilindrata si dimostra particolarmente sobria e rispettosa dell’ambiente. In funzione delle versioni, tali motorizzazioni potranno essere associate a trasmissioni manuali o automatiche, a cinque o sei rapporti. New Mégane disporrà di propulsori compatibili con i biocarburanti, bietanolo o biodiesel. Pur essendo più grande ed abitabile, New Mégane perde 8 kg in media rispetto al modello precedente. La massa ridotta e l’ottimizzazione aerodinamica consentono all’auto di ottenere consumi ed emissioni di Co2 al miglior livello, senza compromessi in termini di piacere di guida e performance. New Mégane si colloca tra le migliori della categoria in tema di rispetto dell’ambiente. Complessivamente, il 70% circa delle unità vendute riceverà la firma Renault eco², a riprova del contestuale rispetto di tre criteri: emissioni di Co2 inferiori a 140g/km o motorizzazioni compatibili con i biocarburanti - produzione in uno stabilimento certificato Iso 14001 - valorizzazione al 95% della massa a fine ciclo e almeno 5% di materie plastiche riciclate. In termini di sicurezza attiva, in linea con l’insieme della gamma Renault, New Mégane dispone di diversi equipaggiamenti che aiutano il conducente a prevenire i rischi derivanti dalla circolazione stradale: spie per cintura non allacciata ai 5 posti, sistema di controllo della pressione dei pneumatici, proiettori direzionali al doppio xeno con orientamento degli anabbaglianti per l’illuminazione in curva, accensione automatica delle luci, avviamento automatico dei tergicristalli e limitatore-regolatore di velocità. Per far fronte a situazioni di guida difficili o di emergenza, New Mégane è equipaggiata, di serie, con Abs con ripartitore elettronico della frenata e Assistenza alla Frenata di Emergenza (Afe). A tali dispositivi si aggiunge, secondo le versioni ed i mercati, l’Esp (Controllo elettronico della stabilità) con funzione di controllo del sottosterzo (Csv). In tema di sicurezza passiva, New Mégane adotta una struttura a deformazione programmata che assorbe l’energia in caso di urto, per preservare al massimo l’integrità dell’abitacolo e la vita dei passeggeri. Materiali ed acciai ad alto e altissimo limite elastico garantiscono il massimo potenziale possibile di assorbimento e dissipazione dell’energia cinetica. Questo controllo globale delle deformazioni, che consente di ridurre la decelerazione subita dai passeggeri, associato al sistema Renault di Protezione di 3a generazione (Srp3), garantisce un livello di protezione particolarmente elevato. Il sistema Srp3, unico nel suo genere sul mercato, prende in considerazione la violenza dell’urto e la morfologia dei passeggeri, associando doppio pretensionatore (che limita lo spostamento del corpo in avanti, bloccando la cinghia a livello del torace e del bacino), limitatore di carico (che riduce la pressione esercitata dalla cintura sul torace) ed airbag autoadattativi a due volumi (che si gonfiano al livello necessario per smorzare l’urto in maniera ottimale). Questo sistema garantisce la migliore protezione possibile contro l’effetto sub-marining, in altri termini lo scivolamento del bacino sotto la fascia inferiore della cintura di sicurezza, responsabile di lesioni addominali, a volte molto gravi, in caso di urto. Per quanto riguarda le cinture di sicurezza, l’operazione di aggancio è facilitata dalla posizione più alta dell’asta della fibbia e da una maggiore facilità di accesso. Importante causa di mortalità (zona a bassa protezione), l’urto laterale ha beneficiato di uno specifico trattamento che ha permesso risultati ottimali. New Mégane eredita i doppi sensori di urto laterale e gli airbag torace/bacino a doppia camera d’aria, introdotti su New Laguna. Questi dispositivi adattano la pressione necessaria a livello del bacino e del torace e riescono addirittura ad applicare una pressione tre volte superiore sulla zona del bacino, più esposta rispetto a quella del torace. I poggiatesta di nuova generazione, le cui aste di guida scorrono all’interno del poggiatesta invece che nella parte superiore dello schienale, garantiscono la protezione ravvicinata delle cervicali in caso di tamponamento posteriore. Grazie all’eliminazione di tale elemento rigido dallo schienale, la schiena del passeggero può rientrare profondamente nello schienale permettendo alla testa di essere sostenuta dal poggiatesta, con una riduzione dei movimenti testa/torace. Con circa 5,2 milioni di auto immatricolate nel 2007 in Europa occidentale, il segmento “medio inferiore” rappresenta oltre un terzo del mercato automobilistico europeo e resta il più importante in termini di volumi. Dopo aver vissuto la “rivoluzione monovolume” all’inizio degli anni 2000, il segmento ha assistito al massiccio arrivo dei Suv compatti, le cui vendite si sono moltiplicate per sette in un decennio. Il segmento C è cresciuto di +1,4% nel 2007 rispetto al 2006. Oggi, il settore è estremamente concorrenziale: oltre 100 modelli sono proposti alla clientela europea. Dai grandi costruttori generalisti mondiali agli specialisti europei, l’offerta è particolarmente variegata, con 10 tipi di carrozzerie proposte (berlina 5 porte, berlina 3 porte, coupé, tre volumi, station wagon, coupé-cabriolet, monovolume corte e lunghe, Suv e Van). Le berline (a due e tre volumi), che rappresentano ancora oltre la metà dei modelli venduti nel 2007, restano la carrozzeria “tradizionale”. Resistendo alla crisi constatata nel segmento da dieci anni, per questo tipo di carrozzeria, i loro volumi si sono, quindi, stabilizzati. Seconda carrozzeria in ordine di importanza: le monovolume. Oltre il 30% degli acquirenti del segmento si orienta all’acquisto di questo tipo di auto. In Europa occidentale, i volumi di vendita delle monovolume registrano un incremento regolare ma moderato, con una crescita dell’1,4% nel 2007 rispetto al 2006. I Suv-crossover Compatti ottengono un vivo successo in Europa occidentale da 5 anni a questa parte, con il 4% circa di penetrazione sul segmento e 25 modelli presenti. Tutte le analisi convergono verso una stabilità del segmento dovuta, in particolare, a legislazioni tese a ridurre il tasso di emissioni inquinanti. Le compatte restano quelle che si posizionano meglio in termini di equilibrio delle prestazioni: piacere di guida, abitabilità ed emissioni di Co2. Il peso del Diesel è costantemente aumentato in Europa occidentale, fino a rappresentare il 60% del segmento nel 2007 (25% nel 1995). La crescita è trainata dalle performance di tali motorizzazioni in termini di emissioni di Co2, fiscalmente incentivate nella maggior parte dei Paesi dell’Europa occidentale, dove Mégane Ii ha realizzato il 70% circa delle vendite con versioni Diesel. In linea con New Laguna, New Mégane ha beneficiato di un piano “Eccellenza Qualità”, mettendo a frutto i progressi realizzati grazie all’attuazione delle migliori prassi e processi di Renault, in particolare nell’ambito del Sistema di Progettazione Renault (Scr) e del Sistema di Produzione Renault (Spr). L’applicazione a tutti i mestieri dell’azienda di un livello di esigenza così elevato costituisce un vantaggio per l’insieme della gamma. Importante il carry-over realizzato a partire dai componenti di New Laguna e di altre auto della gamma Renault, oltre che dagli impianti di Mégane Ii, che ha consentito una massiccia riduzione dell’investimento industriale iniziale, inferiore del 30% rispetto alla precedente generazione. La nascita della seconda famiglia Mégane aveva dato luogo ad importanti investimenti negli stabilimenti produttivi, ormai nettamente modernizzati, in particolare attraverso l’industrializzazione di nuovi lamierati. Il sottoscocca lamierato di New Mégane è identico a quello di Mégane Ii, che beneficiava già di un ottimo livello. Particolarmente interessante in termini di riduzione degli investimenti industriali e complessivamente poco vincolante, perché lascia spazio alla creatività degli ingegneri, il carry-over di Mégane Ii è stato spinto ai massimi livelli, sia per i componenti della piattaforma sia per gli organi meccanici, le singole parti o le soluzioni tecniche. La razionalizzazione del piano industriale è garanzia di un tasso di utilizzo elevato dei siti produttivi. La redditività di tale programma è garantita in gran parte dall’ammortamento del costo di utilizzo delle capacità industriali esistenti. Per favorire un tasso di occupazione ottimale nei due stabilimenti produttivi europei, Palencia e Douai, Renault ha suddiviso tra i due siti la fabbricazione delle sei carrozzerie della nuova famiglia Mégane: New Mégane Berlina sarà prodotta nello stabilimento spagnolo. Questa nuova organizzazione industriale dei siti, dedicati in funzione delle carrozzerie, consente di ridurre i costi d’industrializzazione della piattaforma, ormai ammortizzati, e di individuare con maggior precisione gli investimenti necessari alla produzione delle singole carrozzerie. Gli 810 milioni di euro d’investimenti industriali sono suddivisi come segue: 370 milioni di euro investiti presso i fornitori e 440 milioni di euro negli stabilimenti, essenzialmente i siti di Douai e Palencia. Presso i fornitori, il lavoro realizzato sul dimensionamento delle capacità allo stretto necessario e la soppressione dei molteplici utensili hanno portato al risparmio di 125 milioni di euro. Nella produzione di serie, il sourcing di una parte dei componenti in Europa orientale e in Asia ha permesso di ridurre i corrispondenti costi di acquisto. I controlli relativi all’assicurazione qualità sono effettuati con le stesse esigenze applicate ai nostri approvvigionamenti tradizionali ed i risultati sono identici: il numero di componenti difettosi corrisponde a 30 su un milione. Negli stabilimenti, gli investimenti sono stati dimezzati rispetto a Mégane Ii e sono suddivisi in modo omogeneo tra i due siti: 250 milioni di euro per lo stabilimento di Douai e 190 milioni di euro per quello di Palencia. L’acquisto di utensili adatti alle forme dei nuovi componenti e le sostituzioni dei robot all’imbutitura rappresentano 180 milioni di euro investiti sui tre siti: Palencia e Valladolid (che realizzano il 60% dell’imbutitura delle 3 scocche) per la Spagna e Douai per la Francia. Il reparto lamiere, automatizzato al 95%, è stato modificato grazie a 215 milioni di euro, di cui circa la metà utilizzati nello stabilimento di Palencia. L’acquisto di un centinaio di robot ha permesso di ottenere risultati in termini di qualità percepita e durabilità di livello superiore rispetto alla generazione precedente. Tali utensili completano il reparto lamiere, creato cinque anni fa, che si situa al miglior livello mondiale. La verniciatura, altamente robotizzata e già rinnovata a Palencia nel 2002, ha richiesto investimenti di adattamento dei macchinari, per un totale di 7 milioni di euro. Il montaggio ha fruito di 32 milioni di euro di investimenti, essenzialmente destinati all’adattamento degli impianti esistenti ai modelli della nuova famiglia Mégane. Gli investimenti sono serviti anche a migliorare le condizioni di lavoro, con la realizzazione di scivoli ad altezza variabile a Palencia, a vantaggio di una migliore ergonomia delle postazioni di lavoro. L’attuazione di sistemi “strip and build”, utilizzati da Nissan durante la fase di avviamento, consente agli operatori di non perdere la precisione del gesto in occasione delle prime produzioni dei nuovi modelli. Sulla linea di produzione, un’auto è dedicata a essere montata e smontata in modo da permettere agli operatori di non “perdere la mano” quando le cadenze produttive sono ancora ai livelli di avviamento. Le spese di avviamento rappresentano 67 milioni di euro, in calo grazie all’armonizzazione dei processi e dei metodi da uno stabilimento all’altro. I precedenti avviamenti industriali, come quello di New Twingo (Novomesto) in Slovenia o di New Laguna (Sandouville) e New Kangoo (Mca Maubeuge) in Francia, hanno permesso di capitalizzare le migliori prassi e garantire un avviamento rapido e controllato delle linee di montaggio degli stabilimenti di produzione di New Mégane. Redditività degli investimenti L’industrializzazione delle diverse carrozzerie di New Mégane è programmata su un periodo ridotto. Renault avrà rinnovato la sua proposta in Europa occidentale, sul segmento, in meno di due anni. .  
   
   
LA NUOVA AUDI RS6  
 
Verona, 11 settembre 2008 - Con una potenza di 580 Cv (426 kW), una coppia di 650 Nm, un´accelerazione da O a 100 km/h in 4,5 secondi e una velocità massima di 280 km/h (optional), la nuova Audi Rs6 berlina si proietta in vetta alla "Business Class" come berlina di serie pi potente della categoria. Il tiptronic sportivo e la trazione integrale quattro, con una configurazione che privilegia leggermente il retrotreno, scaricano interamente sull´asfalto tutta l´enorme potenza del propulsore. Anche il telaio con il sistema di regolazione degli ammortizzatori "dynamic ride control" (Drc) e i potenti freni brillano per le prestazioni offerte. Come tutte le versioni Rs firmate quattro Gmbh, la nuova Rs6 una vettura straordinariamente dinamica che per non rinuncia alla praticità nell´uso quotidiano. Eccellenza in Business Class: insieme alla Rs6 Avant, sua sorella maggiore, la nuova Rs6 la Audi di serie pi potente di tutti i tempi. Con una potenza di 580 Cv (426 kW) e una coppia massima di 650 Nm domina tranquillamente le avversarie. 1110 cilindri a V, che eroga la sua potenza da una cilindrata di 4. 991 cc, condivide la piattaforma tecnica dei motori delle Audi S6 e S8, ma stato quasi completamente rielaborato nei dettagli. Abbina tecnologie derivate direttamente dall´ambito sportivo, in cui hanno mietuto numerosi successi: la configurazione a dieci cilindri, l´iniezione diretta della benzina Fsi, la sovralimentazione biturbo e la lubrificazione a carter secco. La sovralimentazione, di cui si fanno carico due compressori (uno per bancata), assicura una spinta estremamente potente e omogenea che rimane costante per quasi tutta la gamma di regimi. La coppia massima di 650 Nm disponibile in un intervallo molto ampio che va da 1. 500 a ben 6. 250 giri, mentre la potenza massima viene erogata tra 6. 250 e 6. 700 giri (regime massimo). Dopo aver effettuato lo scatto da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi, la berlina infrange il limite dei 200 km/h in 14,5 secondi. Questa spinta potentissima termina solo a 250 km/h a causa del limitatore elettronico, anche se, a richiesta, la velocità massima può essere aumentata a 280 km/h. La nuova Rs6 pari a una sportiva ad alte prestazioni anche per quanto riguarda il peso specifico: ogni cavallo vapore deve spingere solo 3,4 chilogrammi. Il dieci cilindri un propulsore affascinante ed estremamente raffinato: da una parte, risponde prontamente e con grinta alle sollecitazioni dell´acceleratore e converte spontaneamente in propulsione veemente anche i pi piccoli movimenti del pedale; dall´altra, in accelerazione l´impianto di scarico doppio con i due grandi terminali ovali esprime sonoritá prettamente sportive: la colonna sonora ideale per sottolineare le forti emozioni di questa berlina ad alte prestazioni. Il V10: grande motore sportivo In confronto a un V8 di pari cilindrata, il V10 ha bielle pi piccole e pi leggere che gli conferiscono una maggiore brillantezza. Rispetto a un V12 di prestazioni equivalenti, invece, ha un minor numero di componenti e questo, a sua volta, significa masse mobili contenute e un basso attrito interno. Inoltre molto pi leggero e pi compatto: includendo tutti i componenti aggiunti il V10 lungo solo 670 millimetri, largo 790 e alto 655. Senza componenti aggiunti, invece, il motore ha una lunghezza di soli 560 millimetri. Il V10 fa parte della famiglia di motori Audi a V che hanno un angolo tra le bancate di 90 gradi e un interasse cilindri di 90 mm, con le due bancate sfalsate tra loro di 18,5 mm. L´alesaggio di 84,5 millimetri, la corsa di 89,0 millimetri. Il basamento molto articolato, in quanto viene realizzato tramite un processo di fusione in conchiglia a bassa pressione utilizzando una lega ipereutettica di alluminio, un materiale che concilia leggerezza e resistenza. Le canne dei cilindri vengono ricavate direttamente dal materiale mettendo a nudo i cristalli duri di silicio. L´intero motore pesa solo 278 chilogrammi. Un telaio intermedio, chiamato struttura "bedplate", conferisce al basamento la massima rigidità torsionale, migliorandone ulteriormente la risposta alle vibrazioni. I ponti dei cuscinetti in ghisa grigia, che sono integrati nella struttura in fase di getto, riducono la dilatazione termica dell´alloggiamento in alluminio e allo stesso tempo mantengono entro limiti contenuti il gioco dei cuscinetti principali dell´albero motore. La configurazione del basamento che prevede il raffreddamento trasversale e che non presenta sezioni di ventilazione tra le camere di manovella aumenta il rendimento e l´efficienza dei consumi. L´albero motore fucinato con Common Pin, un perno di manovella comune, coniuga una maggiore resistenza con un peso ridotto. Lo stesso dicasi per le bielle ad alta resistenza, che sono in acciaio fucinato. I pistoni, dotati di fasce elastiche di nuovo sviluppo, sono in lega d´alluminio. Ai fini del massimo dinamismo di marcia il circuito di lubrificazione del V10 a carter secco come nelle vetture da competizione. Il serbatoio esterno dell´olio e il modulo della pompa, che per una maggiore efficienza funziona con diversi livelli di aspirazione, hanno una struttura estremamente articolata. In questo modo assicurata la lubrificazione costante di tutti i componenti del motore e dei due turbocompressori, anche con le estreme accelerazioni trasversali (superiori a 1,2 g) che la nuova Rs6 in grado di esprimere. Distribuzione con quattro alberi a camme regolabili Tutti e quattro gli alberi a camme possono essere regolati in continuo di un angolo di manovella di 42 gradi mediante un variatore di fase idraulico per variare l´angolo di incrocio delle valvole e migliorare cos il riempimento e la combustione. L´azionamento degli alberi a camme, del modulo della pompa dell´olio e dei gruppi ausiliari awiene mediante catene di distribuzione esenti da manutenzione che si trovano sul retro del motore. Le valvole, azionate mediante bilancieri a rullo con compensazione idraulica del gioco, hanno un diametro di 33,9 mm sul lato di aspirazione e di 28,0 mm sul lato di scarico. Per un migliore raffreddamento le valvole di scarico, sottoposte a elevate sollecitazioni termiche, hanno lo stelo riempito di sodio. Come la maggior parte dei motori Audi a benzina anche il V10 della nuova Rs6 un Fsi con iniezione diretta. L´impianto Common Rail – un altro standard del Marchio – inietta il carburante nelle camere di scoppio a una pressione massima di 120 bar. Le valvole di controllo della turbolenza azionate a depressione nella flangia del condotto di aspirazione, che in alluminio pressofuso, trasformano l´aria aspirata fino a 3. 500 giri in un "tumble": questa turbolenza verticale rispetto all´asse dei cilindri migliora l´efficienza della combustione. L´interazione con la sovralimentazione Turbo trasforma il motore Fsi in Tfsi: due tecnologie che si sposano in modo ideale. La turbolenza del carburante sottrae calore alle pareti delle camere di combustione risolvendo cos il vecchio problema del forte sviluppo di calore legato alla tecnica Turbo. Con un rapporto di compressione di 10,5:1 il V10 della nuova Rs6 ha un rapporto di compressione maggiore rispetto alla maggioranza dei motori aspirati, da cui consegue una combustione molto efficiente. Il V10 biturbo fa registrare consumi medi di 13,9 litri di benzina per 100 km; un valore molto buono a fronte del suo potenziale. In ambito sportivo la tecnologia Tfsi della Audi ha alle proprie spalle già una brillante serie di successi: con la vettura da competizione R8 ha conquistato cinque successi alla 24 Ore di Le Mans e altre 63 vittorie su un totale di 80 gare disputate. Nella nuova Audi Rs6 la gestione del V10 Tfsi affidata a una centralina Motronic molto elaborata (Med 9. 1. 2) che si avvale di dieci bobine di accensione per ogni singolo cilindro e di due centraline che funzionano in base al principio master-slave. Per la prima volta in questa categoria di vetture il carico viene rilevato mediante un sensore di pressione posto nel condotto di aspirazione. La depurazione dei gas di scarico affidata a due precatalizzatori e a due catalizzatori principali che, essendo molto vicini al motore, raggiungono subito dopo l´awiamento la temperatura d´esercizio e quindi piena potenza. Anche i due grandi turbocompressori sono componenti ad alte prestazioni: generano una pressione di alimentazione massima di 0,7 bar e a pieno carico possono comprimere teoricamente fino a 2. 200 metri cubi d´aria all´ora. I compressori e l´intero sistema di convogliamento dell´aria sono ottimizzati per fornire una risposta spontanea e quasi immediata. L´aria arriva ai due grandi intercooler, che riducono la temperatura dell´aria compressa, da due grandi prese d´aria integrate nel frontale. La trasmissione Naturalmente il sistema di trasmissione non può che essere all´altezza dell´eccellente potenza massima di 580 Cv (426 kW). Nella nuova Audi Rs6 un tiptronic di taratura sportiva a sei rapporti trasmette la coppia alla trazione integrale permanente quattro, anch´essa ispirata al massimo dinamismo possibile. Il tiptronic automatico a sei rapporti fa parte della nuova generazione di cambi che stanno debuttando nella gamma di modelli Audi. Dalla struttura particolarmente compatta e leggera, esso si addice perfettamente al carattere dinamico della nuova Rs6. Il convertitore di coppia funziona per lo pi con una frizione di presa diretta; anche la gestione elettronica del cambio, che si adatta allo stile di guida, stata ottimizzata in modo da creare un collegamento diretto con il motore mediante un nuovo potente software. I canali dell´olio ottimizzati rendono i cambi marcia ancora pi veloci. Il tempo di reazione diminuito a un decimo di secondo, il tempo di cambiata alla metà : il kickdown non dura pi di un secondo. Sono stati scelti rapporti di trasmissione appositamente corti: anche in sesta la Audi di serie pi potente di tutti i tempi dimostra un´accelerazione impressionante. Agendo sulla leva del cambio si può selezionare "S". In questa modalità sportiva il tiptronic innesta la marcia superiore a regimi pi alti e permette anche di cambiare le marce manualmente utilizzando la leva selettrice oppure i bilancieri posti dietro il volante, che ruotano insieme alla corona. Anche la nuova Audi Rs6 scarica la propria potenza sull´asfalto attraverso la trazione integrale permanente quattro; l´attuale generazione, che prevede la ripartizione asimmetrica e dinamica della coppia, ribadisce come la Audi sia sempre all´avanguardia della tecnica. Il differenziale centrale Torsen (contrazione di "torque-sensing" che letteralmente significa "sensibile alla coppia"), montato longitudinalmente nello schema di trasmissione, ripartisce la coppia tra le ruote anteriori e posteriori. In condizioni normali ripartisce il 40% della coppia sull´asse anteriore e il 60% sull´asse posteriore; questa configurazione, che privilegia leggermente il retrotreno, sottolinea ulteriormente il carattere dinamico della Rs6. Al variare delle condizioni di marcia, ad esempio quando una ruota finisce sull´asfalto scivoloso, il differenziale puramente meccanico reagisce tempestivamente inviando la coppia all´asse dotato della trazione migliore: a seconda delle necessità può ripartire fino all´85% della forza sulle ruote posteriori e fino al 65% su quelle anteriori. Nella rara eventualità in cui dovesse perdere aderenza la ruota di un asse interviene il bloccaggio elettronico del differenziale (Eds). Per il guidatore la trazione integrale permanente quattro si traduce in massima agilità , comportamento di marcia estremamente stabile e massima aderenza in uscita dalle curve, e questo anche su fondi bagnati. Grazie al peso relativamente contenuto del motore si ha una distribuzione molto equilibrata dei pesi sugli assi, un effetto sottolineato ulteriormente dalla soluzione della batteria e del sistema di gestione dell´energia alloggiati nel vano bagagli. Il telaio Il telaio della nuova Rs6 concilia, da una parte, un elevato comfort, idoneo alle lunghe percorrenze, e una rilassata stabilitá direzionale in rettilineo e, dall´altra, prestazioni molto elevate. Il comportamento autosterzante dinamico, il feedback accurato, la precisione senza compromessi e la straordinaria stabilitá gettano un ponte tra il circuito di gara e l´autostrada. La maggior parte dei componenti delle sospensioni in alluminio leggero: questa configurazione riduce le masse non sospese e conferisce all´handling una brillante spontaneità . L´asse anteriore prevede quattro bracci in alluminio: la loro elastocinematica stata tarata in modo particolarmente dinamico, la carreggiata di ben 1. 614 millimetri. L´asse posteriore a bracci trapezoidali con controllo direzionale ha una carreggiata di addirittura 1. 637 millimetri: anche qui la cinematica stata modificata e resa pi sportiva. Si presentano rinnovate nella taratura anche le curve caratteristiche del servotronic, il servosterzo variabile in funzione della velocità . Grazie alla sua sensibilità particolare lo sterzo, che grazie al rapporto di trasmissione di 12,5:1 molto diretto e dinamico, intimamente connesso alla strada. Nel panorama mondiale delle berline la nuova Audi Rs6 non ha concorrenti: e questo si deve anche al sistema di serie "dynamic ride control" (Drc), impiegato in forma simile già nel modello precedente. Il Drc ulteriormente perfezionato riduce in modo puramente meccanico, e quindi assolutamente tempestivo, i movimenti di beccheggio e di rollio sull´asse trasversale e sull´asse longitudinale della vettura; inoltre ha una struttura compatta e leggera. Il principio di funzionamento del Drc semplice. Gli ammortizzatori su un lato della vettura sono collegati diagonalmente agli ammortizzatori della parte opposta mediante due condutture di olio e una valvola centrale. Quando la nuova Rs6 affronta una curva ad alta velocità le valvole agiscono fulmineamente sul flusso di olio che circola nell´ammortizzatore della ruota anteriore esterna alla curva, che si trova in fase di compressione: incrementano la forza di smorzamento e riducono l´inclinazione laterale, aumentando cos il dinamismo. Come optional il "dynamic ride control" può essere integrato con un sistema di taratura degli ammortizzatori regolabile in tre livelli. Il telaio sportivo plus consente al guidatore di personalizzare la propria esperienza di guida attraverso il terminale Mmi in base al profilo della strada e alle proprie preferenze personali. In posizione "comfort" il telaio sportivo plus garantisce una marcia confortevole. Il programma "dynamic" si adatta a uno stile di guida pi impegnato, mentre il programma "sport" offre la massima precisione. Il programma elettronico di stabilizzazione Esp completa il quadro delle prestazioni all´insegna del dinamismo. Agisce con interventi di regolazione molto ritardati, consentendo cos grande divertimento e massima sicurezza di marcia. Premendo brevemente un tasto il guidatore può selezionare una modalità sportiva. In questo modo viene disattivata la funzione Asr dell´Esp, cio l´intervento motore, e viene posticipato l´intervento frenante. Questo consente di effettuare grandi derapate sulle piste con un basso coefficiente di attrito; inoltre, questa impostazione agevola le partenze sulla neve. Premendo il tasto Esp pi a lungo vengono disattivate entrambe le funzioni. La nuova Audi Rs6 monta cerchi in lega in formato 9Jx19 con design a 10 razze. I cerchi calzano pneumatici di dimensioni 255/40 R19 che sono dotati, di serie, del sistema di controllo indiretto della pressione esente da manutenzione. Come optional sono disponibili cerchi in lega da 20 pollici nel formato 9,5Jx20 con design delle razze a cinque segmenti e in effetto alluminio o titanio. In alternativa sono disponibili per questo formato anche cerchi in lega con design a 7 razze doppie. Anche questi pneumatici, che hanno l´imponente formato 275/35 R20, sono dotati del sistema di controllo della pressione. La nuova Audi Rs6 dotata di un impianto frenante estremo ad alte prestazioni. Già i dischi in acciaio, di serie, sono stati concepiti per tollerare massime sollecitazioni. Il loro tamburo in alluminio collegato alla corona d´attrito in ghisa mediante perni di metallo: una soluzione flottante che aumenta le prestazioni in presenza di elevate sollecitazioni e riduce il peso. I canali di raffreddamento e la perforazione assiale dei dischi assolvono le medesime funzioni. I dischi freno anteriori hanno un diametro di 390 millimetri e sono dotati di pinze fisse in alluminio a sei pistoncini; i dischi freno posteriori, invece, hanno un diametro di 365 millimetri e pinze flottanti a un pistoncino. Le pinze sono nere e quelle anteriori riportano l´emblema Rs. In combinazione con i cerchi da 20 pollici sono disponibili come optional anche freni ceramici. I dischi, anch´essi autoventilanti e perforati, sono realizzati in un materiale composito, in cui fibre di carbonio altamente resistenti sono incorporate in carburo di silicio duro e resistente all´abrasione. Hanno l´imponente diametro di 420 millimetri (anteriori) e 356 millimetri (posteriori), ma complessivamente sono 12,2 chilogrammi pi leggeri dei dischi in acciaio, contribuendo cos a ridurre le masse non sospese a tutto vantaggio del dinamismo di marcia. I freni ceramici offrono prestazioni eccellenti, resistono senza problemi alle sollecitazioni pi estreme, non sono soggetti a corrosione e normalmente possono percorrere circa 300. 000 km. Le pinze dei freni sono verniciate in color antracite e quelle anteriori, a otto pistoncini, sono riconoscibili per la scritta "Audi cera mic". .  
   
   
LANDI RENZO: SIGLATO ACCORDO PER LA ACQUISIZIONE DI LOVATO GAS, TERZO OPERATORE MONDIALE NEI COMPONENTI E SISTEMI DI ALIMENTAZIONE A GPL E METANO PER AUTOVEICOLI.  
 
Cavriago, 11 settembre 2008 – Landi Renzo S. P. A. Attiva nel settore dei componenti e dei sistemi di alimentazione a Gpl e metano per autoveicoli e quotata al segmento Star di Borsa Italiana, ha sottoscritto il21 luglio un accordo per l’acquisizione del 100% delle azioni di Lovato Gas S. P. A. (“Lovato”). Le controparti venditrici sono Aletti Private Equity Sgr S. P. A. E altri azionisti di minoranza. L’operazione rappresenta un ulteriore passo nel processo di internazionalizzazione di Landi Renzo, rafforzandone il posizionamento nei mercati ad alti tassi di crescita in cui Lovato già opera, tra cui Europa dell’Est e India. Inoltre, l’integrazione tra le due società consentirà di realizzare importanti sinergie grazie al completamento della gamma di prodotti offerti ai propri clienti nonché all’integrazione delle rispettive piattaforme produttive. Lovato, fondata nel 1958 dalla omonima famiglia, è uno dei principali operatori al mondo nel settore dei componenti e dei sistemi di alimentazione a Gpl e metano per autoveicoli. Il 95% dei ricavi è ottenuto all’estero, in oltre 70 paesi ed in particolare nei mercati ad alta crescita quali Russia, altri paesi dell´Europa dell´Est, Turchia ed India. Al termine dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2007, Lovato ha riportato un fatturato di circa € 39,3 milioni con un Ebitda rettificato delle componenti non ricorrenti di circa € 8,5 milioni. Il perfezionamento dell’operazione, che avverrà entro un termine massimo di 4 mesi, è subordinato all‘adempimento formale di atti relativi ad alcuni marchi di cui Lovato è attualmente proprietaria. Il valore complessivo dell’operazione (“Enterprise Value”) è pari a € 63 milioni e verrà finanziato in parte mediante l’utilizzo di liquidità riveniente dalla quotazione in Borsa di Landi Renzo ed in parte attraverso linee di credito bancarie già accordate. Nell’operazione, Landi Renzo è stata assistita da Mediobanca ed Eidos Partners in qualità di advisor finanziari e da Clifford Chance in qualità di advisor legale mentre i Venditori si sono avvalsi di Lazard in qualità di advisor finanziario e di Vita Samory, Fabbrini e Associati in qualità di advisor legale. “Siamo decisamente soddisfatti dell’accordo raggiunto che consolida la nostra leadership in un settore fortemente dinamico e in grande sviluppo. L’acquisizione di Lovato prosegue il percorso strategico delineato fin dalla nostra quotazione in Borsa”, ha commentato Stefano Landi, Amministratore Delegato di Landi Renzo. “L’integrazione tra le due società consentirà di sviluppare le nostre attività in nuovi mercati e di offrire ai nostri clienti una più completa gamma di prodotti”. .  
   
   
RENAULT ONDELIOS: UN VIAGGIO A LUNGO RAGGIO NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE  
 
 Roma, 11 settembre 2008 - Al Salone di Parigi Renault svela la concept-car alto di gamma Ondelios. Destinata agli appassionati di lunghi viaggi, sensibili al comfort e alla raffinatezza, Ondelios incarna la visione di Renault del cross-over alto di gamma: il piacere di viaggiare confortevolmente, nel rispetto dell’ambiente. Una scelta illustrata, in particolare, dalla leggerezza del design, dagli allestimenti interni e dall’inedita motorizzazione ibrida. Con una lunghezza di 4,80 m ed un’altezza di 1,60 m, Ondelios si ispira all’aviazione per l’elevato rendimento aerodinamico, con un Cx di 0,29. Con un design aerodinamico e profilato, l’auto sorprende per la fluidità e sembra scivolare nell’aria. Ondelios incarna la visione dell’alto di gamma Renault. «Ispirata dal movimento piuttosto che dalla velocità, Ondelios rappresenta un nuovo invito al viaggio», spiega Patrick Le Quément, Direttore del Design Renault. Associati ad una presa d’aria di colore alluminio, i gruppi ottici evocano, a loro volta, fluidità e movimento. I proiettori, che utilizzano diodi elettroluminescenti ad alte prestazioni, offrono contemporaneamente maggiore efficacia e durata. Per illustrare lo spirito aerodinamico di Ondelios, i gruppi ottici posteriori a forma di “boomerang”, alloggiati nella carrozzeria, sono circondati da estrattori, destinati a gestire i flussi d’aria provenienti dai passaruota. La struttura vetrata del padiglione esalta la leggerezza di Ondelios lasciando penetrare la luce all’interno, una sensazione rafforzata dal parabrezza che scende molto in basso sul cofano. «Ideato come un oggetto mono-materia, dove carrozzeria e superfici vetrate si confondono, Ondelios rappresenta l’automobile di un futuro prossimo», completa Patrick Le Quément. Le porte laterali di Ondelios, di tipo a farfalla, aggiungono un tocco di eleganza allo stile dell’auto. Le porte, che integrano a loro volta vaste superfici vetrate, si sollevano mentre, contemporaneamente, la carenatura si abbassa per favorire l’ingresso nell’abitacolo. La tinta “dark blue” antracite della carrozzeria presenta una tonalità in perfetta armonia con la tinta delle superfici vetrate che conferisce un aspetto omogeneo e mono-materia a tutta la struttura della concept-car. La parte superiore del portellone viene a confermare l’aerodinamica del modello, grazie ad una parte posteriore profilata che può scorrere all’interno dell’auto per permettere la fuoriuscita dell’aria e la ventilazione dell’abitacolo. Ben piantata sui cerchi a 7 razze in alluminio da 23 pollici, Ondelios consolida la sua immagine profilata. Come l’elica di un aereo, il disegno dei cerchi consente di far aderire il flusso d’aria alle fiancate evitando, in tal modo, le turbolenze aerodinamiche. Questo concetto di ruota a mozzo aspirante è stato reso possibile dall’adozione di dischi dei freni periferici. I pneumatici Michelin Pilot Sport (255/45) di ampio diametro, con fianco dal design sobrio, garante di un buon comportamento aerodinamico, e con una struttura studiata per ridurre le deformazioni nella zona di contatto al suolo, a pneumatico sgonfio, contribuiscono a ridurre la resistenza all’avanzamento. Sul battistrada, le linee di flusso efficaci e dinamiche, associate ad un ampio solco longitudinale, che favorisce il deflusso dell’acqua, rafforzano l’immagine di un pneumatico alto di gamma di avanzata tecnologia. Ondelios rivela interni eleganti, coerenti con l’invito al viaggio suggerito dalle linee esterne. Nell’abitacolo, Ondelios offre un vasto spazio in un volume contenuto, con tre file di sedili che rappresentano sei veri posti. Le sottili poltrone, montate a sbalzo, sembrano galleggiare nell’aria e si ispirano al mondo dell’aviazione per la loro peculiare cinematica: lo schienale, regolabile elettricamente, si reclina in posizione “grand comfort”, come i sedili della “business class”, con un poggiapiedi che può dispiegarsi o rientrare, a piacere. Di forma sottile, per evocare la leggerezza, i sedili sono avvolgenti, simili a grandi foglie che proteggono il passeggero, garantendogli comfort e mantenimento. L’altezza dei sedili è studiata per dare ai passeggeri la possibilità di comunicare tra loro, preservando il proprio comfort. Rispetto ad un tradizionale sistema di apertura, l’articolazione delle porte nel padiglione semplifica nettamente l’accesso a bordo, con la seconda fila che avanza e si ribalta facilmente per favorire il passaggio verso la terza fila. Oltre al comfort dei sedili, l’ambiente interno è particolarmente raffinato. I materiali, ispirati al mondo dell’arredamento contemporaneo, creano l’impressione di un salone su quattro ruote associando rivestimenti morbidi e avvolgenti, come la pelle grigio chiaro o il tessuto, applicati sulla plancia, i sedili e le controporte. Gli schienali dei sedili esaltano la percezione di comfort e di serenità del viaggio, con una tavolozza di colori sfumati che vanno dall’ocra al viola. Nell’abitacolo, gli strumenti coniugano modernità ed intuitività. I diversi comandi, fedeli all’impostazione del Touch Design sviluppata da Renault, garantiscono un’ergonomia semplificata. La plancia rispecchia l’aerodinamica dell’esterno, grazie a grandi superfici lineari, dai movimenti ampi e fluidi. Sottolineata da un ampio vano portaoggetti sospeso, protetto da un guscio strutturale illuminato, la plancia presenta zone funzionali che privilegiano il comfort di utilizzo: un display di tipo touch screen che fornisce le informazioni di assistenza alla guida e di vita a bordo; uno schermo, disposto nella parte inferiore del parabrezza, destinato alla visualizzazione dei diversi menù e alla diffusione delle immagini provenienti dalle telecamere esterne; tre grandi pannelli situati dietro il volante che forniscono indicazioni sulla guida, lo stato di ibridazione del motore ed il contagiri; un tachimetro digitale. Le tecnologie proposte su Ondelios contribuiscono al comfort individuale e condiviso dell’auto. Ciascun passeggero (terza fila compresa) dispone del proprio schermo multimediale interattivo portatile Samsung. Gli schermi possono comunicare tra loro, permettendo di scambiare dati e giocare con più persone. Il sistema comprende anche degli altoparlanti, integrati nei poggiatesta. I comandi del climatizzatore multi-zona assicurano una regolazione individualizzata della temperatura. La progettazione di Ondelios facilita la sistemazione del conducente, con un telefono cellulare Samsung che funge da card di accesso senza chiave e riconosce l’utente, scaricando tutti i suoi parametri personali (regolazione del sedile, musica, etc. ). Infine, l’auto punta sull’intuitività grazie al logo anteriore, retroilluminato nel momento in cui viene riconosciuto il proprietario. Per completare il lavoro realizzato sull’aerodinamica, alcuni elementi della struttura di Ondelios sono stati realizzati con fibre naturali a base di lino, a vantaggio della riciclabilità. Per compiere un ulteriore passo avanti in tema di alleggerimento del peso dell’auto, la carrozzeria è realizzata in carbonio e la vetratura in policarbonato. Ondelios è equipaggiata con motorizzazione ibrida che comprende una versione spinta a 205 cv (150 kW) del propulsore 2. 0 l dCi, associato a due motori elettrici di 20 kW ciascuno, disposti anteriormente e posteriormente, che funzionano con utilizzo “mild hybrid”, ossia come complemento del motore termico: la tecnologia utilizzata è la “brake & boost” che consente il recupero di energia in fase di frenata e la restituzione di quest’ultima per supportare il motore termico in fase di accelerazione. Il motore situato anteriormente svolge anche le funzioni Stop & Start. Il motore elettrico, situato sul retrotreno, aziona le ruote posteriori in caso di perdita di motricità individuata dai sensori Esp conferendo, così, a Ondelios, capacità di 4x4. La batteria di potenza agli ioni di Litio, montata su Ondelios, può erogare fino a 4 kW/h. Con una coppia di 450 Nm da 1700 a 3800 g/min, il propulsore diesel offre comfort ed agilità a tutti i regimi, per un utilizzo su lunghe percorrenze. Equipaggiata con il 2. 0 l dCi, Ondelios accelera da 0 a 100 km/h in appena 7,8 secondi. Associata ad una trasmissione a doppia frizione a 7 rapporti, questo propulsore procura un piacere di guida eccezionale offrendo, al tempo stesso, consumi limitati a 4,5 l/100 km ed emissioni di Co2 di 120 g di Co2/km, un valore estremamente ridotto per un’auto alto di gamma. Pertanto, la carrozzeria, la progettazione del telaio e la motorizzazione ibrida contribuiscono in modo determinante ad assicurare il rispetto dell’ambiente. . .  
   
   
TAXI : IN VENETO UNICO NUMERO, 892369, PER CHIAMARLI  
 
Venezia, 11 settembre 2008 Ecco un numero da tenere a memoria: 892. 369. Chiamandolo, si può avere a disposizione il servizio taxi di fatto in tutto il Veneto, non solo nelle città maggiori ma anche nei piccoli paesi. L’iniziativa, unica per ora in Italia e già operativa, è stata presentata ieri alla stampa dal presidente di Confartigianato Veneto Alessandro Nordio, dal presidente Taxi di Cna del Veneto Paolo Parenti, dall’assessore regionale alle politiche della mobilità Renato Chisso, presente l’assessore del Comune di Venezia Enrico Mingardi. Il numero unico 892. 369 “dappertutto”, nasce infatti dalla collaborazione tra sei cooperative di radiotaxi aderenti a Confartigianato e Cna, con il concreto apporto della Regione del Veneto, per un totale per ora di 450 taxi associati, su una “flotta” regionale che conta complessivamente circa 690 licenze operative. L’iniziativa è in ogni caso aperta a tutti i tassisti (anche non soci di cooperative) che intendono incrementare il livello di qualità, organizzazione ed efficienza del servizio. “E’ un modo concreto per ampliare un servizio utile al cittadino o al turista, svolto da imprenditori privati artigiani – ha sottolineato Chisso – che abbiamo convintamente sostenuto con un finanziamento di 90 mila euro in due tranche, che risponde ad un interesse collettivo, svolto in modo chiaro e trasparente anche per quanto riguarda i costi dei quali l’utente viene preventivamente informato. Tutto questo è stato possibile perché gli operatori, per primi, hanno cercato e trovato l’accordo, guardando al servizio da offrire e utilizzando il buon senso”. L’892. 369 si può chiamare sia dai telefoni fissi che mobili e – ha annunciato Alessandro Nordio – stiamo lavorando per poterlo rendere accessibile anche dall’estero con il solo prefisso internazionale, in funzione del comparto turistico che è il più importante settore economico del Veneto. In proposito è stato anche previsto l’inserimento del “numero unico” nel portale turistico regionale, attraverso un link. Componendo l’892. 369 non solo si può avere a disposizione un taxi nei tempi più brevi e ovunque, ma si possono ottenere informazioni e prenotare vetture fino a nove posti o attrezzate per il trasporto di diversamente abili, fornendo un servizio a misura d’utente. Dal canto suo Paolo Parenti ha ricordato che l’iniziativa nasce prima del cosiddetto decreto Bersani, sulla base di una scelta fatta nel Veneto dalla categoria in funzione del cittadino; nella stessa direzione vanno ad esempio anche i “servizi del sabato sera”, sempre più richiesti per i rientri a casa dai luoghi di divertimento. Offrendo più servizi, inoltre, il taxista ha anche un suo tornaconto in termini economici. Questa esperienza modello, che potrebbe essere d’esempio per altre realtà italiana, parte inoltre dalla costatazione della particolare realtà insediativa regionale, diffusa nel territorio, del tutto diversa da quella dei grandi agglomerati metropolitani. In ogni caso rimarranno per ora validi anche i tradizionali numeri locali delle cooperative di radiotaxi. .  
   
   
PIAGGIO & C. S.P.A.: PRIMO SEMESTRE 2008 FATTURATO €900,3 MLN (€ 968,6 MLN PRIMO SEMESTRE ’07)APPROVATO PROGETTO DI FUSIONE DI MOTO GUZZI IN PIAGGIO  
 
Milano, 11 settembre 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Piaggio & C. S. P. A. , riunitosi il 31luglio a Milano, ha esaminato e approvato i dati sull’andamento del Gruppo nel primo semestre 2008. In una fase di mercato internazionale particolarmente difficile, il Gruppo Piaggio ha focalizzato i suoi sforzi verso un miglioramento dell’efficienza, salvaguardando il mantenimento di una rilevante generazione di cassa. Tramite questa gestione, la società è riuscita a compensare l’aumento del costo delle materie prime, diversificando le fonti di acquisto senza modificare le strategia di vendita, scegliendo di mantenere per le proprie gamme di prodotti le caratteristiche di premium price. L’aumento degli ammortamenti dovuti a maggiori investimenti per nuovi modelli e motori è stato compensato, a livello di risultato netto, dalla contabilizzazione di imposte differite attive. Il Gruppo Piaggio nel primo semestre 2008 ha venduto complessivamente nel mondo 372. 700 veicoli rispetto a 395. 800 venduti nel primo semestre 2007. Il fatturato netto consolidato nel primo semestre 2008 è stato pari a € 900,3 milioni, in riduzione del 7% rispetto a € 968,6 milioni nel primo semestre 2007. Il dato è influenzato anche dalla rivalutazione dell’euro nei confronti delle divise straniere (in particolare dollaro, sterlina e rupia indiana) con un impatto negativo per circa € 19 milioni. Il margine lordo industriale di periodo è pari a € 272,4 milioni rispetto a € 292,9 milioni registrati nel primo semestre 2007. In crescita l’incidenza sul fatturato (30,3% rispetto a 30,2%) pur in presenza di un aumento del costo delle materie prime, a conferma dell’efficacia delle strategie adottate dal Gruppo per migliorare la produttività. L’ebitda consolidato ammonta a € 128,2 milioni, pari al 14,2% dei ricavi, in calo rispetto a € 145,9 milioni registrati nel primo semestre 2007 Il risultato operativo (Ebit) del primo semestre 2008 è positivo per € 81,8 milioni, rispetto a € 106,4 milioni dello stesso periodo del 2007. Gli ammortamenti di periodo sono superiori di circa € 7 milioni rispetto al primo semestre 2007, per maggiori investimenti che la società ha sostenuto per la realizzazione di nuovi modelli e motorizzazioni. La redditività passa dall’11% (primo semestre 2007) al 9,1% nel primo semestre 2008. Nel primo semestre del 2008 il Gruppo Piaggio registra un risultato ante imposte pari a € 63,9 milioni (-28% rispetto allo stesso periodo del 2007) ed un utile netto di € 47,3 milioni (-8,2% rispetto allo stesso periodo del 2007), dopo aver scontato imposte per € 16,6 milioni, determinate sulla base del tax rate medio atteso per l’intero esercizio, inferiore rispetto a quanto applicato nel 2007, anche per effetto della contabilizzazione di impose differite attive. L’indebitamento Finanziario Netto consolidato passa da € 269,8 milioni al 31 dicembre 2007 a € 326,9 milioni al 30 giugno 2008. La crescita di € 57,1 milioni riflette la decisione di regolare per cassa il valore dei warrant Piaggio 2004 -2009 per complessivi € 64,2 milioni, la distribuzione dei dividendi per € 23,3 milioni, nonché l’acquisto di azioni proprie (€ 2,9 milioni nel 1° semestre 2008), esborsi compensati dal positivo andamento del cash flow operativo. Il Patrimonio Netto al 30 giugno 2008 è pari a € 427,7 milioni, rispetto a € 471,4 milioni al 31 dicembre 2007. La riduzione è da imputarsi alla distribuzione dei dividendi e al pagamento per cassa degli strumenti finanziari Aprilia. Eventi successivi al 30 giugno 2008 Il 3 luglio 2008 è stato effettuato il pagamento per cassa dei warrant Piaggio & C S. P. A. 2004-2009 e degli Strumenti finanziari Emh. Il 7 luglio 2008 la Società ha concluso il programma di acquisto di n. 10. 000. 000 di azioni proprie ordinarie, pari al 2,52% del capitale sociale, destinato al servizio del Piano di incentivazione e fidelizzazione del top management del Gruppo Piaggio approvato dall’assemblea della Società del 7 maggio 2007 ai sensi dell’art. 114-bis del D. Lgs. 58/1 998. Nel corso del mese di luglio la Capogruppo ha proseguito l’attività di acquisto di azioni proprie a servizio del piano di buy back deliberato dall’assemblea del 24 giugno 2008. Alla data del 28 luglio 2008 il numero complessivo di azioni proprie in portafoglio della società ammontava a 15. 871. 188 ad un prezzo medio di acquisto di € 2,3556. Evoluzione della gestione L´evoluzione della gestione sarà particolarmente orientata all’aumento della produttività e al contenimento dei costi, in linea con quanto avvenuto nel primo semestre. Per quanto riguarda l´andamento delle vendite, si confermano le attese di una sostanziale crescita nelle aree extra europee, e di una normalizzazione della stagionalità in Europa Capo Gruppo Piaggio & C. S. P. A. Piaggio & C. S. P. A. Ha realizzato nel primo semestre 2008 un fatturato pari a € 719,1 milioni con un Ebitda positivo per €99,6 milioni, un utile netto di €41,3 milioni. *** Il Consiglio di Amministrazione di Piaggio & C. S. P. A. E quello della controllata interamente posseduta Moto Guzzi S. P. A. Hanno approvato il Progetto di Fusione per incorporazione di Moto Guzzi in Piaggio. La decisione in ordine alla fusione sarà adottata dai rispettivi Consigli di Amministrazione anziché dall’Assemblea Straordinaria, in conformità a quanto consentito dall’art. 2505, comma 2, c. C. E dallo statuto di entrambe le società. Alla fusione si applica la ‘procedura semplificata’ la quale esenta gli amministratori sia dalla stesura della relazione ex art. 2501 quinquies c. C. Sia dall’obbligo di redigere la relazioni degli esperti ex art. 2501 sexies c. C. , in quanto Moto Guzzi è interamente posseduta da Piaggio. Saranno messi a disposizione del pubblico, presso la sede di ciascuna delle società partecipanti alla fusione e di Borsa Italiana S. P. A. , il progetto di fusione per incorporazione di Moto Guzzi in Piaggio congiuntamente redatto dalle due società partecipanti alla fusione, e i documenti contabili previsti (situazione patrimoniale di fusione, bilanci degli esercizi 2005, 2006, 2007). Si precisa che Piaggio consolida integralmente Moto Guzzi, con conseguente disponibilità, da parte del mercato, dei dati e delle informazioni rilevanti, anche contabili, concernenti l’incorporanda interamente posseduta. L’emittente ritiene che l’operazione in oggetto non presenti particolari rischi o incertezze che possano condizionare in misura significativa l’attività di Piaggio. Pertanto, in considerazione della tipologia dell’operazione (fusione per incorporazione di società interamente posseduta dall’incorporante), l’Emittente provvede con il presente comunicato a fornire un’adeguata informativa circa l’operazione medesima e comunica che non prevede di pubblicare il documento informativo di cui all’art. 70, comma 5, let. B) del regolamento Consob 11971/1 999 e successive modifiche. Vengono riportate le principali caratteristiche dell’operazione. Finalità dell’operazione La fusione per incorporazione di Moto Guzzi in Piaggio è proposta allo scopo di creare un’unica entità competitiva a livello globale nel mercato a due ruote, sia in termini di dimensioni che di risorse, grazie anche al conseguimento di significative sinergie in ambito industriale, commerciale e finanziario. In particolare la fusione, pur mantenendo inalterate le peculiarità ed i caratteri distintivi del marchio Moto Guzzi, permetterebbe di realizzare importanti economie di scala per effetto della razionalizzazione delle attività tecniche ed industriali, di progettazione, di stile. L’ottimizzazione dei costi di prodotto e il miglioramento dell’efficienza gestionale consentirebbe a Moto Guzzi di operare con maggiore competitività sul mercato internazionale della moto, attraverso le gamme prodotti correnti e future industrializzate nello stabilimento di Mandello del Lario. Modalità Poiché Piaggio è proprietaria dell’intero capitale sociale di Moto Guzzi, la fusione avverrà mediante annullamento di tutte le quote del capitale sociale dell’Incorporanda stessa, senza alcun concambio, sulla base della situazione patrimoniale al 30 giugno 2008. Eventuale impatto della fusione sulla composizione dell’azionariato Pia ggio Non si avranno effetti né sulla composizione dell’azionariato né sull’assetto di controllo di Piaggio, che rimarranno pertanto invariati. Non è previsto alcun trattamento riservato a particolari categorie di soci. Non vi sono possessori di titoli diversi dalle azioni. Non sono previsti vantaggi a favore degli amministratori delle società partecipanti alla fusione. Statuto di Piaggio & C. S. P. A. A seguito della fusione lo Statuto di Piaggio non subirà alcuna modifica. Data di decorrenza degli effetti della fusione Con riferimento a quanto previsto dall’art. 2501-ter, n. 6, c. C. , le operazioni dell’incorporanda saranno imputate al bilancio della incorporante a partire dal primo giorno dell’esercizio in corso al momento di efficacia della fusione nei confronti dei terzi conformemente al disposto di cui all’art. 2504-bis, comma 3, c. C. La data di decorrenza degli effetti della fusione nei confronti dei terzi di cui all’art. 2504-bis, c. C. Sarà stabilita nell’atto di fusione e potrà anche essere successiva alla data dell’ultima delle iscrizioni previste dall’art. 2504 c. C. Riflessi tributari delle operazioni sul bilancio dell’incorporante Gli effetti fiscali avranno decorrenza a partire dal primo giorno dell’esercizio in corso al momento di efficacia della fusione nei confronti dei terzi. Informativa per le operazioni con parti correlate Si ritiene che la presente operazione non sia idonea a determinare effetti sulla salvaguardia del patrimonio aziendale Piaggio, né sulla completezza e sulla correttezza delle informazioni relative a Piaggio, ivi comprese quelle di natura contabile, e che pertanto non ricorrano le condizioni di cui all’art. 71 bis del Regolamento Consob 11971/1 999 e successive modifiche ai fini dell’applicazione del medesimo. .  
   
   
LOMBARDIA, TPL: APPROVATO ADEGUAMENTO DELLE TARIFFE DEL 2,5%  
 
Milano, 11 settembre 2008 - I prezzi delle corse del Trasporto pubblico regionale (Tpl) si adeguano all´inflazione. Ai sensi dell´articolo 11 del regolamento regionale del 2002, infatti, la Giunta regionale ha approvato il 5 agosto un adeguamento tariffario del 2,5% dei servizi del Tpl per il 2008, percentuale che viene calcolata sul 75% della variazione dell´indice del costo della vita per le famiglie di operai e impiegati per il periodo tra il mese di aprile 2008 e il corrispondente mese di aprile 2007, stabilito dall´Istat al 3,3%. E´ stata inoltre considerata pari a zero la parte relativa alla qualità del servizio che è prevista come secondo indice dal regolamento regionale. Di qui l´aumento delle tariffe del 2,5%. Gli aumenti riguardano i servizi ferroviari, automobilistici, di navigazione pubblica e gli impianti a fune. Gli enti locali dovranno trasmettere alla Regione gli atti relativi ai nuovi livelli tariffari entro il 30 settembre (dunque gli aumenti scatteranno al massimo entro l´1 ottobre, ma, presumibilmente, potrebbero essere applicati anche dall´inizio dell´anno scolastico). Le nuove tariffe dell´abbonamento "Treno- Milano", invece, entreranno in vigore dal prossimo 1 dicembre. L´assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, spiega che "si tratta di un atto dovuto che consentirà di recuperare una parte dei costi del settore e che questo adeguamento era stato annunciato durante il tavolo istituzionale per lo sviluppo del tpl, al quale siedono anche i rappresentanti dei consumatori e degli utenti. I lavori del tavolo, sospesi lo scorso 30 luglio, riprenderanno a settembre con l´obiettivo di raggiungere un´intesa sulle linee di riforma del Tpl, per garantire la sostenibilità economica del sistema (ivi compresa la meditazione sulla politica tariffaria) e sviluppare un servizio di trasporto integrato e maggiormente rispondente alle esigenze di mobilità dei cittadini lombardi". Questi gli adeguamenti tariffari per il 2008 (in euro) Corse semplici su ferro e gomma: +0,05 centesimi per distanze fino a 20 km, +10 centesimi su distanze medie, +20 centesimi per distanze oltre 150 km. Abbonamento mensile ferro: +50 centesimi per distanze fino a 20 km, +1,50 euro su tratte medie, +2,50 euro oltre i 150 chilometri. Abbonamento mensile gomma: +1,00 euro fino a 20 km, +2,00 euro per distanze medie, +3,00 euro su Mantova. .  
   
   
TRASPORTI: CONVENZIONE CON INSIEL PER PROGETTO LOGISTICA  
 
Trieste, 11 settembre 2008 - Sarà la società Insiel a sviluppare, per conto della Regione Friuli Venezia Giulia, il progetto Sec ("Safe and efficient cargo"), con il quale ci si pone l´obiettivo di integrare e razionalizzare i flussi di merci marittimi e terrestri attraverso l´informatizzazione delle pratiche e la tracciabilità dei mezzi pesanti. Lo prevede uno schema di convenzione, il cui testo è stato approvato oggi dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alla Viabilità e alle Infrastrutture di trasporto Riccardo Riccardi. Il progetto, che si inserisce nell´ambito del sistema informativo logistico regionale, sarà finanziato con i fondi del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fers). .  
   
   
BOLZANO; PANORAMICA COMPLETA SULLA VIABILITÀ CON IL NUOVO PORTALE  
 
 Bolzano: - Il portale della viabilità, www. Provincia. Bz. It/portale-viabilita, agevola i cittadini e le imprese nell´avvalersi delle infrastrutture di trasporto in provincia di Bolzano e nell´avvio di pratiche amministrative. Con cartografia digitale e banca dati resi accessibili online tutti i dati tecnici sulle infrastrutture viarie. Il nuovo servizio è stato presentato questa mattina, 9 settembre dal presidente della Provincia, e dagli assessori provinciali all´informatica ed ai lavori pubblici. Il portale della viabilità, accessibile all´indirizzo della Rete civica www. Provincia. Bz. It/portale-viabilita , consente agli utenti, comodamente da casa di accedere ad una gamma completa di informazioni sulla viabilità che va dagli orari dei trasporti pubblici, alla situazione del traffico, fino alla modulistica scaricabile on line per l´avvio di pratiche amministrative (vedi ad esempio la richiesta di autorizzazione per un trasporto eccezionale). Come ha spiegato il presidente della Provincia nel presentare il nuovo servizio, sono rappresentati i 19. 000 chilometri complessivi della rete stradale e viaria della provincia, tutti i 4. 300 cippi chilometrici e le 3. 800 fermate dei bus del trasporto pubblico, nonché i 70. 000 numeri civici. Alla realizzazione del progetto hanno contribuito sette Ripartizioni della Provincia sotto il coordinamento della Ripartizione Servizio strade, ovvero Foreste, Urbanistica, Mobilità, Edilizia e servizio tecnico, Istituto provinciale di statistica Astat, Commercio e servizi, nonché i Comuni e Consorzio dei Comuni. I dati forniti saranno costantemente aggiornati. Il progetto impostato nel 2002 su iniziativa della Ripartizione informatica con il nome "Wege" nel 2003 ha partecipato ad un apposito concorso indetto dal Ministero per l´innovazione piazzandosi al 15 posto su 450 candidature. In tal modo, come ha riferito l´assessore provinciale all´informatica, lo Stato si è assunto la metà dei costi del portale che ammontano a 825. 000 Euro. In pratica, come ha riferito l´assessore provinciale ai lavori pubblici, non si è trattato di creare una pagina web ex novo, ma di connettere i dati contenuti in pagine già attivate, come quella del Dipartimento lavori pubblici relativa ai ponti, i tunnel o la caduta massi. Attraverso il nuovo portale della viabilità il cittadino può abbonarsi ad una newsletter, partecipare al blog relativo alle strade, scaricare le direttive del settore strade, informasi sulle concessioni stradali, stampare i modelli di domanda, ad esempio per richiedere autorizzazioni pe trasporti eccezionali, ed altresì consultare l´elenco degli incaricati dei singoli servizi, e reperire i link a servizi utili ai fini della viabilità per gli orari dei mezzi pubblici e per il bollettino del traffico. .  
   
   
VIABILITA´´:FIRMATO ATTO AGGIUNTIVO INTESA QUADRO GOVERNO-FRIULI VENEZIA GIULIA  
 
Trieste, 11 settembre 2008  - Il presidente della Regione Renzo Tondo ed il presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi hanno firmato l’1 agosto a Roma, a Palazzo Chigi, l´Atto aggiuntivo all´Intesa generale quadro tra Governo nazionale e Regione Friuli Venezia Giulia per le opere viarie da realizzare in regione nell´ambito della Legge Obiettivo (la 443 del dicembre 2001) dedicata allo sviluppo di nuove infrastrutture "nell´interesse comune e convergente del Paese e della Regione". Il documento siglato rivede ed aggiorna l´Intesa sottoscritta, sempre dai presidenti Berlusconi e Tondo, nel settembre del 2002, confermando gli impegni già assunti. L´atto aggiuntivo è stato firmato anche dai ministri delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, per l´Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e dei Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, e dall´assessore regionale alla Mobilità e Infrastrutture di trasporto Riccardo Riccardi. Soddisfazione è stata espressa dal presidente Tondo dopo la sigla dell´accordo con il Governo centrale, "un obiettivo - ha osservato - raggiunto alla pari con altre aree importanti del Paese, come Emilia-romagna e Campania". "Per giungere a questa Intesa - ha proseguito il presidente della Regione - l´assessore Riccardi ha lavorato con intensità in queste settimane mettendoci nelle condizioni di ottenere velocemente e concretamente dal presidente Berlusconi la conferma dell´impegno assunto in campagna elettorale relativo al riconoscimento della valenza del nostro territorio, nel quale le infrastrutture viarie sono ritenute strategiche ed indifferibili non solo per lo sviluppo sociale ed economico del Friuli Venezia Giulia ma per l´intero Paese, sempre più proiettato nelle sue relazioni commerciali e nelle sue collaborazioni con i mercati del Centro e dell´Est Europa". Per la reperibilità delle necessarie risorse, oltre ai futuri Dpef, si evidenzia nel documento come potrà essere anche utilizzato lo strumento della finanza di progetto (project financing), con il coinvolgimento dunque di finanziamenti provenienti dal settore privato. Viene altresì affermato l´impegno di Governo e Regione per l´avvio del procedimento di revisione del decreto legislativo 111 del 2004 (concernente il passaggio di funzioni dallo Stato alla Regione in materia di viabilità e trasporti) con l´obiettivo di trasferire all´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia le strade oggi di proprietà dello Stato ma a gestione regionale. L´atto aggiuntivo all´Intesa quadro individua, tra le altre, le seguenti opere prioritarie: Corridoi Autostradali E Stradali - Realizzazione del collegamento di connessione tra la A23 e la A27 attraverso il traforo della Mauria; completamento Tangenziale Sud di Udine; riqualificazione Statale 13; riqualificazione ex Statale 56, tratti in provincia di Udine e Gorizia; collegamento stradale Sequals-gemona. Corridoi Ferroviari - Ferrovia Venezia-udine-tarvisio-vienna, comprendente adeguamento Alta velocità/Alta capacità linea Ronchis di Latisana-palmanova, adeguamento Alta velocità linea Palmanova-udine, sistemazione nodo e circonvallazioni di Udine (compresi i necessari raddoppi) Ferrovia Venezia-trieste-lubiana-kiev (Corridoio V), comprendente nuova linea ad Alta velocità/Alta capacità Ronchi Aeroporto-trieste (passante), nuova linea ad Alta velocità/Alta capacità Palmanova-ronchi Aeroporto, bypass Gorizia-sagrado-ronchi Aeroporto, raccordo Gorizia Sud-autoporto S. Andrea- Nodo E Hub Interportuale Trieste - Allacci intermodali, Piattaforma logistica, adeguamento Molo Vii del porto di Trieste- Il documento evidenzia inoltre l´impegno del Governo nazionale, nel quadro della manovra finanziaria e della riprogrammazione delle priorità d´impiego delle disponibilità 2009-2011, a porre in essere iniziative che costituiscano lo strumento necessario a individuare le risorse finanziarie. Nell´atto aggiuntivo all´Intesa sono ovviamente escluse le opere che hanno già la copertura finanziaria ed il cui processo realizzativo è già avviato, come ad esempio la A28, la terza corsia della A4 e la Villesse-gorizia per le quali, ottenuto lo stato d´emergenza, si attende a breve la nomina del commissario. Analogamente al Friuli Venezia Giulia, sono state sottoscritti oggi a Roma gli Atti aggiuntivi alle Intese con Campania, Emilia-romagna ed Umbria. All´incontro sono intervenuti i parlamentari regionali Giovanni Collino e Ferruccio Saro, che il presidente Tondo ha ringraziato in rappresentanza di tutti i parlamentari regionali per il prezioso lavoro di contatti interistituzionali. . .  
   
   
CREMONA, UN ACCORDO CHE MOBILITA 5600 MILIONI: AUTOSTRADE, TURISMO E INNOVAZIONE  
 
Milano, 11 settembre 2008 - Ammontano a 5. 600 milioni di euro le risorse mobilitate dall´Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale (Aqst) di Cremona, sottoscritto dal Vice Presidente della Regione Lombardia, Gianni Rossoni, e dai vertici della Provincia e del Comune di Cremona, dalla Camera di Commercio e dai Comuni di Crema e Casalmaggiore. "Abbiamo fotografato le esigenze della nostra comunità - ha detto Rossoni - e le abbiamo promosse a progetti di interesse regionale". Il che significa che la Regione per prima è impegnata nella realizzazione di un programma che, peraltro, coinvolge largamente gli Enti locali e i privati. Due sono i settori che emergono tra i tanti citati nel documento: le infrastrutture e la cultura. Nel primo, la parte del leone la fanno le sistemazioni e lo sviluppo della rete autostradale (Brebemi, Tibre e Cremona-mantova) con circa 4. 400 milioni di euro, nonché la valorizzazione del Po, fatta oggetto anche di un accordo in sede di progetti Expo 2015. Nel secondo, spicca il recupero del ´Parco dei Monasteri´, arricchito di nuove strutture, un´iniziativa che assorbirà 25 milioni di euro. La filosofia complessiva dell´Accordo è stata riassunta dall´Assessore Gianni Rossoni, anche in qualità di Coordinatore del Tavolo Territoriale: "Abbiamo operato su tre focalizzazioni strategiche. La prima è la filiera dell´innovazione, centrata sulle particolarità del sistema economico cremonese e, in particolare, sull´agroalimentare. La seconda è quella della cultura, turismo e formazione, per integrare e valorizzare il nostro patrimonio storico-monumentale con i parchi e il paesaggio fluviale, potenziando contemporaneamente le strutture ricettive. La terza è lo sviluppo delle reti infrastrutturali e dei servizi, teso alla qualificazione del territorio e al rafforzamento della sua capacità competitiva". . .  
   
   
MOBILITÀ E TRASPORTI - SIGLATO A PALAZZO CHIGI DA REGIONE EMILIA-ROMAGNA E GOVERNO L´ATTO AGGIUNTIVO ALL´INTESA GENERALE QUADRO CHE MODIFICA L´ALLEGATO INFRASTRUTTURE 2009-2011 AL DPEF.  
 
Bologna, 11 settembre 2008 - “Un Accordo che è in continuità con quanto firmato con il precedente Governo. Ciò che serve alla nostra regione è indispensabile per il sistema Paese”. Ha espresso soddisfazione Vasco Errani in seguito alla firma dell’ 1 agosto, da parte della Regione Emilia-romagna e del Governo, dell’Atto aggiuntivo all’Intesa generale quadro (Igq) per l’integrazione del sesto programma delle infrastrutture strategiche (Dpef). Erano presenti il presidente della Regione Errani, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, i ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, dell´Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto. A partire da settembre saranno attivati tavoli specifici sulle singole opere. “La Regione ha sottoscritto con il Governo quest’Atto – ha sottolineato Errani – , che modifica di comune accordo l’allegato infrastrutture del Dpef, confermando l’elenco delle opere prioritarie per l’Emilia-romagna, in continuità con l’Atto aggiuntivo firmato lo scorso dicembre con il precedente Governo. L’impostazione che stiamo dando da tempo – ha aggiunto Errani – e che viene confermata oggi è all’insegna del dialogo e del confronto con il Governo, che ci consente di creare tutte le condizioni operative, tecniche e finanziarie per realizzare al più presto le infrastrutture che servono alla nostra regione. Tutto questo nella piena consapevolezza che ciò che serve all’Emilia-romagna è indispensabile per il sistema Paese”. .  
   
   
BOLZANO: CIRCONVALLAZIONE DI ORA, MENO TRAFFICO IN PAESE CON TUNNEL E ROTATORIE  
 
Bolzano, 11 settembre 2008 - Due tunnel lunghi circa un chilometro e un nuovo incrocio per la Val di Fiemme. Grazie a questi interventi, i paesi di Ora ed Egna potranno essere sgravati dal peso del traffico di transito. I dettagli architettonico-paesaggistici della nuova circonvallazione sono stati illustrati alla popolazione nel corso di una serata informativa. "L´obiettivo di sgravare i paesi dal peso del traffico di transito - ha sottolineato il direttore del Dipartimento lavori pubblici Josef March - si può raggiungere costruendo circonvallazioni efficienti da un punto di vista tecnico e della viabilità, ma che abbiano anche un occhio di riguardo per il contesto architettonico e paesaggistico in cui si inseriscono". Una volta terminata, la circonvallazione di Ora punta proprio a conciliare queste due esigenze. Dal punto di vista squisitamente tecnico, le opere più importanti sono rappresentate da due tunnel lunghi circa un chilometro: il primo, denominato "Castelfeder", è praticamente terminato e dovrebbe essere aperto al traffico in novembre. I lavori per il secondo ("San Daniele") inizieranno invece nei prossimi mesi, e dovrebbero concludersi nel 2012. Nel tratto compreso tra le due gallerie verrà inoltre rivoluzionato l´incrocio con la statale di Passo San Lugano: il traffico proveniente dalla Val di Fiemme, infatti, verrà convogliato direttamente verso l´autostrada, in modo da evitare l´attraversamento dei centri abitati. "Nel realizzare la nuova circonvallazione di Ora - ha assicurato March - ci impegneremo a curare in maniera ottimale la pianificazione, soprattutto per quanto riguarda marciapiedi, percorsi pedonali e ciclabili. Il tutto per consentire un concreto miglioramento della qualità di vita degli abitanti". Per l´esecuzione del progetto, la Provincia conta di investire una cifra leggermente superiore ai 67 milioni di euro. .  
   
   
CONSEGNATO IL CANTIERE PER LA GALLERIA DI LAIVES  
 
Bolzano, 11 settembre 2008 - Nel dicembre 2011 si conta di aprire al traffico la circonvallazione di Laives: un´associazione temporanea di imprese costruirà il lotto della circonvallazione della città. Il cantiere è stato consegnato il 5 agosto dall´Assessorato provinciale ai Lavori pubblici. Gli interventi per il lotto della galleria di Laives possono iniziare. In successione con l’esecuzione della circonvallazione di Pineta, che costituisce il primo dei tre lotti dell’intera circonvallazione che va da Pineta a Bronzolo sud, sono stati appaltati e aggiudicati i lavori del secondo lotto costiuito dalla galleria di Laives (il terzo e ultimo lotto, non ancora appaltato, è costituito dal tratto di circonvallazione di Bronzolo in galleria sotto l’attuale statale). L´associazione temporanea di imprese Conbau Srl, Edilmac, Fondazioni speciali Srl e Pac Srl si è aggiudicata i lavori. L’importo totale dell’opera del lotto galleria di Laives ammonta a circa 62,3 milioni €. Oggi (5 agosto) l´Assessorato provinciale ai Lavori pubblici ha consegnato il cantiere dei lavori, "che sono fondamentali per la viabilitá di Laives", sottolinea l´assessore Florian Mussner. La galleria lunga 2882 metri "costituisce di fatto la circonvallazione di Laives e permetterà di liberare il centro abitato dal traffico intenso e quotidiano della strada statale 12. Inoltre è previsto un nuovo svincolo nella zona industriale di Laives", spiega Mussner. La durata dei lavori contrattuale è di 46 mesi, l´apertura alla viabilità è attesa nel dicembre 2011. Qualche indicazione sul tracciato: a sud di Pineta inizia il lotto denominato "Galleria Laives", che bypassa l’abitato con una galleria a monte del paese. Solo per il tratto nord della galleria, di 96 m di lunghezza, sarà realizzata una galleria artificiale, mentre la restante parte sarà scavata nella roccia. Per la galleria di Laives, sono previsti 4 cameroni per la sosta di emergenza, un tratto a 3 corsie in corrispondenza dell´imbocco sud. Saranno realizzate 5 via di fuga pedonali ed una galleria di emergenza carrabile di 832 m. La galleria di Laives sarà dotata di impianti di illuminazione, di ventilazione con un cunicolo di aspirazione dei fumi sopra la zona di transito della galleria, impianti antincendio, di gestione del traffico, radio e Gsm e di supervisione e controllo, nicchie Sos e antincendio. La galleria sbuca a sud di Laives in corrispondenza della zona industriale e il tracciato prosegue a cielo aperto sino all´altezza del cimitero di Bronzolo, dove termina il lotto. L’uscita della galleria é posta ad una quota di 7 metri sopra l´attuale strada statale, quindi il tracciato proseguirà con la costruzione di un viadotto con le relative rampe di accesso e di uscita per lo svincolo Zona industriale Laives, costituito da una rotatoria sulla vecchia Ss12. .  
   
   
PRATO CARNICO PER EX SS 465  
 
Prato Carnico, 11 settembre 2008 - Il ripristino ad uso prevalentemente turistico della sezione veneta dell´ex strada statale 465 di Forcella Lavardet verso Santo Stefano di Cadore è stata al centro il 21 luglio dell´incontro tra l´assessore regionale alla Viabilità e ai Trasporti Riccardo Riccardi ed il sindaco ed il vicesindaco di Prato Carnico, Gino Rinaldi e Manlio Stefani. Di fatto, anche grazie ad un intervento finanziario di 500 mila euro della Regione Friuli Venezia Giulia a favore della Provincia di Belluno (sulla base di uno specifico accordo di programma di tre anni fa), per la risistemazione della strada in territorio veneto sono oggi disponibili oltre 2 milioni di euro ma l´intervento ancora non è stato completato. Si tratta di un tratto di strada in parte non asfaltato di complessivi 11 chilometri, ora percorribili in alcuni tratti con difficoltà anche da mezzi fuoristrada e da motocicli, che però potrebbe avere una notevole valenza turistica, è stato sottolineato nel corso della riunione svoltasi al municipio di Prato Carnico e del successivo sopralluogo. L´assessore Riccardi, ricordando anche l´incontro di sabato scorso del presidente del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo con l´assessore alla Viabilità della Provincia di Belluno, Quinto Piol, in cui è stato ribadita la volontà di giungere al rifacimento dell´ex statale 465, ha riconfermato l´interesse e l´impegno della Regione per l´indispensabile ammodernamento di questo collegamento, "utile ed importante per la nostra montagna". Successivamente l´assessore Riccardi ha partecipato ad una riunione nei pressi di Laggio di Cadore con l´assessore del Veneto con delega alla Provincia di Belluno Oscar De Bona ed alcuni rappresentanti delle comunità dell´Alto Cadore e della Carnia per una prima valutazione di uno studio preliminare per lo sviluppo turistico-ambientale (sia invernale che estivo) di una vasta area montana comprendente i territori comunali di Forni di Sopra, Sauris e Prato Carnico in Friuli Venezia Giulia e di Lorenzago, Santo Stefano, Vigo e Sappada in Veneto. Il progetto, è stato affermato nel corso dell´incontro, intende valorizzare non solo la montagna invernale ma anche l´agriturismo, l´escursionismo ed i percorsi ciclabili estivi. L´assessore Riccardi, al termine, nell´indicare che prima di tutto occorre verificare la sostenibilità finanziaria ed ambientale del progetto, ha confermato che sottoporrà il problema al vicepresidente ed assessore alle Attività produttive Luca Ciriani, competente per questa materia. . . .  
   
   
ALTO ADIGE-TIROLO: PACCHETTO DI INIZIATIVE CONCORDATE DA DURNWALDER E PLATTER  
 
Bolzano, 11 settembre 2008 - Un pacchetto di iniziative in vari settori, dal traffico alpino alla cultura, dalla protezione civile al trasporto pubblico locale, sono state concordate dal presidente della Provincia Luis Durnwalder con il nuovo governatore del Tirolo Günther Platter, giunto il 21 luglio in visita ufficiale a Bolzano. Le due giunte si incontreranno informalmente ogni sei mesi. Platter ha scelto l´Alto Adige per la sua prima visita ufficiale da nuovo governatore del Tirolo, "un segno di vicinanza e di volontà di rafforzare la collaborazione tra le due realtà", ha detto a Palazzo Widmann. Nell´ora di colloquio il presidente Durnwalder ha delinato con il suo omologo un pacchetto di misure congiunte tra Alto Adige e Tirolo: "La collaborazione è già ben avviata nel settore della ricerca, dove sono in corso 14 progetti comuni, e nel servizio di trasporto pubblico, dove stiamo lavorando per concordare tariffe e corse sulle tratte ferroviarie che collegano Bolzano con Innsbruck e Lienz", ha detto Durnwalder. I due governatori hanno ribadito la volontà di lavorare assieme per la realizzazione del tunnel di base del Brennero e delle tratte di accesso, cercando la garanzia del coinvolgimento delle Regioni e dei necessari finanziamenti. "Ma nel frattempo servono misure accompagnatorie, che contribuiscano a contenere il traffico: su tutte le questioni, sia il divieto di transito settoriale o quant´altro, è necessario un costante scambio di informazioni per meglio pianificare gli interventi lungo l´intero asse del Brennero", ha specificato Durnwalder. Un ruolo essenziale, a livello Ue, dovrà essere rappresentato dall´Ufficio comune nell´Euregio. Platter ha ribadito la stessa filosofia sugli aspetti riguardanti la protezione civile e le emergenze, "dove è fondamentale poter lavorare senza problemi anche oltrefrontiera, quindi con soccorso concordati e riconosciuti". Durnwalder ha ricordato che nel pacchetto di iniziative figurano anche i progetti per celebrare il bicentenario 2009, "non solo con festeggiamenti ma anche con interventi di recupero di determinate strutture", e i programmi della Convenzione delle Alpi, che ha sede giuridica a Innsbruck e operativa a Bolzano. "La collaborazione sarà intensificata, e ogni sei mesi le due giunte provinciali si incontreranno per proseguire su questa strada", hanno concluso Durnwalder e Platter. . .  
   
   
ASSEGNATI LAVORI PER SISTEMAZIONE STRADA A ANTERIVO E RISANAMENTO TERRENI A MONGUELFO  
 
Bolzano, 11 settembre 2008 - I lavori per la messa in sicurezza della strada provinciale 79 nel comune di Anterivo e quelli per il risanamento del terreno presso la caserma "Cesare Battisti" a Monguelfo sono stati assegnati martedì 19 agosto, presso l´Ufficio appalti in Provincia a Bolzano. La strada provinciale Sp 79 nel tratto compreso fra i chilometri 0,050 e 1,600 nel comune di Anterivo sarà sottoposta a lavori di messa in sicurezza lungo i versanti rocciosi. I relativi interventi saranno eseguiti dall´impresa "Dinamic s. R. L. Di Mezzolombardo (Trento). La ditta trentina si è aggiudicata la relativa gara con un´offerta di 596. 278 Euro a fronte di un importo a base d´asta di 890. 000 Euro con un ribasso del 33 per cento. Alla gara erano state presentate altro quattro offerte. Sarà l´associazione temporanea d´imprese composta dalla "Ladurner Bonifiche s. R. L. " di Lana e "Erdbau s. R. L. " di Merano ad eseguire i lavori per il risanamento del terreno presso la caserma "Cesare Battisti" a Monguelfo. L´ati guidata dalla Ladurner Bonifiche si è aggiudicata l´incarico con un´offerta di 382. 619 Euro rispetto all´importo a base d´asta di 466. 438 Euro (ribasso del 17,97 per cento). Alla gara hanno partecipato altri due offerenti. .  
   
   
DIECI ANNI DI STRADE "PROVINCIALI" E NUOVO CANTIERE A BOLZANO SUD  
 
 Bolzano, 11 settembre 2008 - Il nuovo cantiere del Servizio strade provinciale Salto-sciliar a Bolzano sud è stato inaugurato il 28 agosto dal presidente Luis Durnwalder e dall´assessore Florian Mussner. Nell´occasione sono stati ripercorsi i primi dieci anni di competenza provinciale sulle strade, "quasi tremila km che sono stati costantemente migliorati e resi più sicuri", questo il bilancio di Durnwalder e Mussner. Il nuovo cantiere del Servizio strade a Bolzano sud è composto da due edifici con uffici, officine, autorimesse e un garage sotterraneo, su una superficie di circa 10mila metri quadrati. La nuova sede, costruita nel giro di un anno e mezzo, è costata circa 5,5 milioni €. Intervenendo all´inaugurazione, il presidente Durnwalder e l´assessore Mussner hanno fatto il punto anche sui primi 10 anni di gestione delle strade trasferite dallo Stato alla Provincia. Un patrimonio complessivo di 2. 745 km. "Il passaggio delle strade statali alla Provincia – sottolinea Durnwalder – ha rappresentato un momento di fondamentale importanza per lo sviluppo dell’autonomia. " Negli anni l’impegno finanziario dell’amministrazione provinciale per la manutenzione e la costruzione di strade ha superato i mille milioni di euro. Lo Stato, sino al 2002, ha contribuito con 209,5 milioni di euro, ma negli ultimi sei anni il trasferimento di fondi è stato congelato. Sin dall’inizio di questa “avventura”, la priorità della giunta provinciale è stata quella di predisporre una rete stradale moderna, sicura ed efficiente. Il territorio è stato diviso in sei zone (Val Venosta, Burgraviato, Bolzano/bassa Atesina-oltradige, Salto/sciliar, Val d’Isarco e Val Pusteria), e i circa 500 addetti, 119 dei quali ex-dipendenti Anas, si sono occupati della gestione quotidiana delle arterie. Quando la Provincia ne ha rilevato la competenza, le strade statali si presentavano in uno stato di conservazione decisamente precario, tanto che in molti casi erano addirittura prive dei guardrail o della segnaletica. I primi interventi si sono dunque concentrati su questi aspetti “di base”, per poi passare al risanamento vero e proprio, alla ridefinizione degli incroci (per renderli più visibili e sicuri) e alla rifacimento del manto stradale. La Provincia si è trovata ad “amministrare” anche 772 ponti e 170 gallerie. “Solo negli ultimi due anni – spiega l’assessore Florian Mussner – abbiamo testato e riclassificato 480 ponti in base al loro indice di tenuta e al loro stato di conservazione. Inoltre, abbiamo risanato la maggior parte dei tunnel e ne abbiamo migliorato l’illuminazione”. Attualmente la Ripartizione lavori pubblici sta predisponendo un elenco con i 25 interventi ritenuti prioritari per quanto riguarda la protezione dalla caduta di massi. “Naturalmente – concludono Durnwalder e Mussner – la nostra attività si concentra anche sulle costruzioni ex-novo, con particolare attenzione alle circonvallazioni. L’impegno principale è quello di migliorare la sicurezza e la qualità di vita dei cittadini: soprattutto di quelli che vivono in zone urbane giornalmente attraversate da migliaia di veicoli. Un’altra priorità è quella di non limitarsi ad investire nei grandi centri, ma di avere un occhio di riguardo per le periferie: anche garantendo un allacciamento efficiente alla rete stradale si consente ai piccoli paesi di sopravvivere. Riteniamo poi fondamentale coinvolgere in maniera sempre più diretta gli abitanti delle zone interessate dai lavori, che possono partecipare al processo decisionale avanzando le proprie proposte nell’ambito delle manifestazioni informative che vengono organizzate in tutto l’Alto Adige”. .  
   
   
MORETTI AL CORRIERE.IT: IL BINOMIO VELOCITÀ E FREQUENZA PER COMPETERE CON L’AEREO  
 
Milano, 11 settembre 2008 - Grande interesse, ieri, per la videochat organizzata dal Corriere. It che ha visto protagonista l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti. Nell’incontro, moderato dal responsabile del Corriere. It Marco Pratellesi, numerosi i messaggi degli utenti interessati alla realtà ferroviaria, verso cui Moretti si è rivolto spaziando tra alta velocità, sicurezza, tariffe, servizio universale e competitività nel mercato. L’ingegner Moretti ha ricordato il completamento del sistema ad Alta Velocità da Torino a Salerno (dicembre 2009), e affrontato le criticità poste dagli ascoltatori spiegando i benefici che ne deriveranno per la mobilità ferroviaria di nord e sud, senza dimenticare i termini di paragone con i costi dei servizi in altri paesi europei, di gran lunga superiori se confrontati con il sistema di tariffazione italiano. Per andare da Roma a Milano con un treno Alta Velocità il passeggero spenderà per la prima classe meno di cento euro di biglietto, mentre in Francia e Germania, per analogo servizio, il costo medio è rispettivamente di 150 e 200 euro. Di pari passo il discorso sulla sicurezza, un elemento fondamentale che ha comportato un investimento di quattro miliardi per l’automatizzazione di tutti i 16 mila Km di rete, e che ha promosso le Ferrovie italiane a leader mondiale in tale ambito. Moretti ha ricordato quanto la concorrenza con l’aereo, prima con l’attivazione della linea Milano-bologna (dicembre 2008), e poi con il completamento dell’asse da Torino a Salerno nel prossimo anno, è destinata ad incrementarsi. Con servizi ogni 15 minuti da Milano a Roma il binomio tra velocità e frequenza dei treni comporterà infatti una vera e propria rivoluzione in termini sociali ed economici. L´ad del Gruppo Fs ha dato spazio anche al discorso di un’azienda che cambia, che deve essere in grado di competere con i diretti concorrenti stranieri attraverso lo sviluppo dei grandi corridoio europei. Un ambito questo che necessita di un forte risanamento di bilancio, già avviato da due anni a questa parte, in grado di misurarsi col mercato, coinvolgendo al tempo stesso in maniera responsabile le regioni per il finanziamento del servizio universale, non più sostenibile da un’azienda che pone al primo posto dei propri obiettivi la competitività legata al miglioramento del servizio. A tale proposito Fs deve puntare al trasporto nelle grandi città, agendo in maniera positiva là dove la domanda è alta con investimenti dove richiesto. .  
   
   
MORETTI, “PRIMA IL RISANAMENTO, POI LA BORSA”  
 
Lecco, 11 settembre 2008 - “Con i Tedeschi stiamo discutendo per operazioni comuni nel campo delle merci e dei passeggeri. E lavoriamo anche per potenziare Cisalpino, società mista al 50% con le Ferrovie svizzere”. Così l’Amministratore Delegato del Gruppo Fs, Mauro Moretti, ieri all’inaugurazione del raddoppio della linea Milano-lecco. “L’obiettivo - ha spiegato - è quello di incrementare notevolmente i servizi sia di Cisalpino, sia di Tilo, joint venture del servizio locale che collega Milano con il Canton Ticino”. Rispondendo alle domande sulla questione della quotazione in Borsa, Moretti ha ricordato la priorità e il grande lavoro svolto dall’azienda per il risanamento del bilancio, un obiettivo molto vicino soprattutto grazie agli sforzi intrapresi negli ultimi due anni. “Andare in Borsa senza aver risanato”, ha completato Moretti, “sarebbe un’avventura senza ritorno”. Per quanto riguarda l’imminente lancio dell’Av italiana il numero uno ha ricordato che per essere competitivo con l’aereo, il treno deve rimanere entro la soglia delle tre ore di viaggio. .  
   
   
MILANO-LECCO,COMPLETATO IL RADDOPPIO DELLA FERROVIA FORMIGONI E CATTANEO: OPERA DECISIVA PER 40MILA PENDOLARI  
 
Lecco, 11 settembre 2008 - Quattro anni di lavori, 14 chilometri realizzati, 12 passaggi a livello sostituiti e 200 milioni (26. 000 dei quali messi a disposizione da Regione Lombardia) il costo complessivo. Sono questi i numeri che caratterizzano il completamento dei lavori per il raddoppio della linea ferroviaria Milano-lecco, inaugurata oggi dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, dall´assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, dal sindaco di Milano, Letizia Moratti, dal sottosegretario ai Trasporti, Roberto Castelli, e dall´amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti. Presenti anche il presidente del Consiglio regionale, Giulio De Capitani, il sindaco di Lecco, Antonella Faggi, ed i primi cittadini dei Comuni attraversati dalla tratta ferroviaria raddoppiata. "Quella di oggi - ha detto il presidente Roberto Formigoni - è un´opera straordinaria per il nostro territorio, fortemente voluta da Regione Lombardia che permetterà, ai circa 40. 000 pendolari giornalieri, una volta che il servizio sarà a regime, di raggiungere Milano con un treno in partenza da Lecco ogni mezz´ora". L´opera consentirà di potenziare il servizio ferroviario regionale con l´istituzione della linea S8 che collegherà Milano Porta Garibaldi e Lecco ma già da oggi garantisce un maggior livello di sicurezza e un miglior controllo della circolazione. "Questa - ha aggiunto l´assessore Cattaneo - è un´opera necessaria per la competitività e lo sviluppo della nostra Regione". Secondo un´indagine Istat la Lombardia è all´ultimo posto nel rapporto dotazione ferroviaria/numero di abitanti, con soli 17 chilometri ogni 100. 000 residenti. "La Lombardia - ha detto ancora Formigoni - ha bisogno di crescere per continuare ad essere la locomotiva dell´economia nazionale e la Regione che guida l´Italia nel mondo". Con l´inaugurazione di oggi sono entrate in funzione anche le opere accessorie: 7 nuovi sottopassi, marciapiedi, pensiline e arredi esterni, rampe di accesso e percorso tattili per non vedenti. .  
   
   
FERROVIE. MILANO-LECCO. MORATTI: “PIÙ TRASPORTO PUBBLICO SIGNIFICA MIGLIORE QUALITÀ DELLA VITA”  
 
Milano, 11 settembre 2008 - “Gli impegni significativi da parte di Comune, Regione e Ferrovie, per incrementare il trasporto pubblico sono segnali importanti di amministrazioni che individuano nella mobilità e nell’ambiente due facce della stessa medaglia. Più trasporto pubblico significa migliore qualità della vita”. Con queste parole il Sindaco di Milano Letizia Moratti, ha inaugurato il raddoppio della linea ferroviaria Milano-lecco. Alla cerimonia erano presenti il Sottosegretario alle Infrastrutture Roberto Castelli, il Presidente della Regione Roberto Formigoni, l’Amministratore Delegato del gruppo Ferrovie dello Stato Mauro Moretti e i Sindaci dei comuni interessati. “Due città, Lecco e Milano – ha ricordato il Sindaco Letizia Moratti - unite oltre che dall’occupazione e dal lavoro, anche da un polo distaccato del Politecnico e un centro di ricerca sulle nuove tecnologie. Il raddoppio della tratta potrà migliorare le connessioni lavorative, di studio e di ricerca tra due città molto vicine”. “Tra il progetto che inauguriamo e quello del Politecnico – ha proseguito il Sindaco Moratti - c’è un collegamento ideale. Da un lato lo sviluppo del Paese che passa attraverso l’investimento nel capitale umano, quindi le infrastrutture immateriali e dall’altro lo sviluppo del Paese che passa anche attraverso le infrastrutture reali come strade e ferrovie”. Il Sindaco ha poi spiegato che “l’inaugurazione del raddoppio dei binari di questa tratta da la possibilità, da un lato ai lavoratori e dall’altro agli studenti, di avere un collegamento più rapido e frequente tra due realtà importanti per lo sviluppo del territorio. Questo collegamento e´ importante per Lecco ma anche per Milano, perché permette una accessibilità alla città anche più ecologica: stiamo tutti lottando contro l´inquinamento, sicuramente l´investimento in infrastrutture ferroviarie ci aiuta". “La scelta di questo Governo sulle infrastrutture – ha detto il Sottosegretario Castelli – è comune alla totalità dei Governi europei, utilizzare come mezzo del futuro la strada ferrata che è vista come il mezzo più efficiente, rapido ed ecologico. Abbiamo individuato come necessità per il prossimo triennio per il Nord, un investimento di 14 miliardi di euro. Attualmente ne abbiamo 4 ma non ci arrendiamo. Siamo impegnati a trovarli attraverso forme alternative”. “La tratta di 14 Km Carnate-airuno – ha detto il Presidente Roberto Formigoni - era l’unica rimasta a binario unico tra Milano e Lecco, e il suo raddoppio, molto atteso da tempo e ora finalmente funzionante, permette di potenziare significativamente la capacità complessiva della tratta Milano-lecco e dell’offerta dei servizi di trasporto su rotaia della Provincia di Milano, di Lecco e della Valtellina”. “Il raddoppio dei binari – ha detto l’amministratore delegato delle Ferrovie Mauro Moretti – significa anche più frequenza. Il nostro progetto è di avere tutte le stazioni del Nord Milano gestite e pilotate da un posto centrale, un sistema che può permetterci di capire subito un eventuale problema e mettere in campo le azioni per risolverlo. L’expo 2015 è un’occasione non solo per Milano e la Lombardia ma per tutta l’Italia e per questo il nostro gruppo si sforzerà al massimo”. .  
   
   
BOLZANO: IN CRESCITA GLI UTENTI DEL TRENO, WIDMANN: "MERITO ANCHE DEI NUOVI ORARI"  
 
Bolzano, 11 settembre 2008 - Il numero dei passeggeri che scelgono di muoversi con il treno, in Alto Adige, è cresciuto in maniera netta dallo scorso dicembre. Si va dal +5% della Val Venosta al +10% della tratta Merano-bolzano. "Parte del merito - commenta l´assessore Thomas Widmann - è anche delle novità inserite con l´orario entrato in vigore a fine dello scorso anno". "I dati a nostra disposizione - prosegue l´assessore alla mobilità - confermano che l´ampliamento nell´offerta di treni, l´introduzione del nuovo sistema di cadenzamento orario e l´ottimizzazione delle coincidenze rappresentano dei passi importanti nella giusta direzione. Contiamo di proseguire su questa strada anche in futuro, cercando di apportare agli orari le giuste migliorie". L´azione della Provincia per incrementare il numero dei passeggeri che scelgono i mezzi del trasporto pubblico, in questi ultimi mesi, si è inoltre concentrata su una serie di iniziative rivolte a gruppi specifici di persone come l´Abo 60+ e la possibilità, a partire dal prossimo settembre, di viaggiare gratis su treni e bus per tutti gli scolari. Tornando ai dati, comunque sottostimati in quanto i possessori di Abo 60+ non sono più obbligati ad obliterare la tessera, viene confermato il buon momento della ferrovia della Val Venosta, che tra gennaio e giugno ha avuto 763mila passeggeri, il 5% in più rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente. Ancora migliori i dati relativi alla tratta Merano-bolzano: gli utenti del treno sono stati 637mila, con una crescita record pari al 10%. 320mila, invece, i passeggeri che hanno utilizzato la linea della Val Pusteria, il 7% in più rispetto al primo semestre del 2007. "Con il nuovo materiale rotabile che entrerà in funzione a settembre - spiega Widmann - le stazioni risanate e ammodernate, e un´infrastruttura all´avanguardia, contiamo di raddoppiare il numero dei passeggeri lungo la linea della Pusteria". Più che positivi anche i dati relativi alla linea del Brennero: 1,9 milioni di passeggeri nei primi sei mesi dell´anno, con una crescita vicina all´8%. "L´introduzione del cadenzamento orario per la Val d´Isarco - conclude Widmann - e del cadenzamento ogni 30 minuti in Bassa Atesina, hanno portato i risultati attesi in termini di utenti. Ci aspettiamo ulteriori positive novità dopo il miglioramento delle coincidenze treno-autobus nella zona di Chiusa che entrerà in funzione in autunno". .  
   
   
FERROVIA DELLA VAL VENOSTA, ONLINE LA NUOVA PAGINA INTERNET  
 
 Bolzano, 11 settembre 2008 - Rivoluzione completata per la pagina internet della ferrovia della Val Venosta. Il sito, raggiungibile all´indirizzo www. Ferroviavalvenosta. It, si presenta con una nuova veste grafica e contiene tutte le informazioni relative a orari, biglietti e offerte. L´opera di restyling della homepage è stata pensata con l´obiettivo di rendere il sito molto navigabile, facilitando l´orientamento dei visitatori. Al di là degli aspetti tecnici, però, il valore aggiunto di www. Ferroviavalvenosta. It è rappresentato dalla miriade di informazioni utili e interessanti che vi si possono trovare: dagli orari dei treni ai percorsi, dai prezzi dei biglietti alle stazioni, dalle offerte alla galleria fotografica. Da sottolineare, inoltre, la presenza di sezioni dedicate all´accessibilità dei diversamente abili, alla storia della Merano-malles e alle informazioni di carattere turistico. Il sito è frutto della collaborazione tra Dipartimento provinciale mobilità, Sta, Alto Adige Marketing, Informatica Alto Adige e cooperativa sociale Independent. Tutte le informazioni sono presenti in lingua italiana e tedesca, mentre è in corso di elaborazione la versione inglese del sito. .  
   
   
NUOVI TRENI SULLA LINEA FS SORA-AVEZZANO  
 
L´aquila, 11 settembre 2008 - Aggiunta di una corsa sull´attuale piano orario e modifica degli orari di partenza di due treni per studenti pendolari. È questo il risultato della riunione che gli assessori Donato Di Matteo (Trasporti) e Giovanni D´amico (Enti locali) hanno avuto con i rappresentanti di Trenitalia regionale sui problemi legati alla tratta ferroviaria Avezzano-sora. Organizzata dall´assessore Giovanni D´amico insieme con i rappresentanti della Comunità montana Valle Roveto, la riunione era stata richiesta da studenti e lavoratori pendolari dopo le ultime decisioni di Trenitalia che in coincidenza della chiusura per oltre tre mesi della linea ferroviaria per lavori di ammodernamento, aveva anticipato gli orari delle due corse sostitutive maggiormente utilizzate dagli studenti pendolari creando non pochi disagi e scoraggiando in questo modo l´uso del mezzo pubblico. La riunione dell´altro giorno ha permesso che alla ripresa dell´anno scolastico, in coincidenza della riapertura della linea ferroviaria, la situazione tornasse come prima. Da qui la decisione di riportare alle 12:40 e 13:55 gli orari di partenza delle corse Sora-avezzano. La corsa aggiuntiva, invece, riguarda la tratta Avezzano-capistrello sulla quale è stato inserito un nuovo treno in partenza da Avezzano alle ore 13:36. "Una decisione che viene incontro alle esigenze di tante famiglie della Valle Roveto i cui figli vanno a scuola a Sora - ha detto l´assessore Giovanni D´amico - e soprattutto ricolloca in posizione primaria il servizio pubblico ferroviario". .  
   
   
STAZIONE DI DOBBIACO: UN GIOIELLO DOPO IL RESTAURO  
 
 Bolzano, 11 settembre 2008 - Sono in corso, sotto l´occhio vigile della Sovrintendenza ai beni culturali, i lavori di risanamento della stazione ferroviaria di Dobbiaco. "Una volta completati, potremo disporre di un vero gioiello su una linea ferroviaria ricca di storia", ha detto l´assessore provinciale alla Mobilità Thomas Widmann durante il sopralluogo che ha effettuato il 28 agosto nella stazione dell´Alta Pusteria con i rappresentanti del Comune e di Sta. Come tutta la linea ferroviaria della val Pusteria, anche la stazione di Dobbiaco verrà risanata e ammodernata. Poiché però siamo in presenza di un edificio di valore storico, gli esperti della Sovrintendenza provinciale ai beni culturali e artistici sono stati coinvolti nei lavori. "Uno dei nostri obiettivi primari è quello di conservare l´immobile e di risanarlo in modo esemplare, perchè rappresenta un biglietto da visita di tutta la ferrovia della Pusteria", ha sottolineato l´assessore Widmann durante il sopralluogo. Gli interventi di risanamento del tetto e dello spazio interno della stazione sono finanziati dalla Provincia e coordinati dal comune di Dobbiaco, rappresentato oggi dal sindaco Bernhard Mair. A Dobbiaco si lavora però non solo al risanamento dello scalo ferroviario: verrà infatti completamente ridisegnato anche il piazzale antistante la stazione e, su incarico della Sta (la struttura trasporti Alto Adige) sono stati ricavati posti auto, un isola per gli autobus e parcheggi coperti per le biciclette. "In tal modo a Dobbiaco viene realizzato un piccolo centro mobilità per i cittadini, che avranno a disposizione autobus, citybus, treni e parcheggi auto", ha proseguito Widmann. Mentre i lavori di rifacimento del piazzale sono praticamente conclusi e si prosegue con gli interventi sull´edificio della stazione, per la prossima estate sono già stati programmati i lavori di adeguamento dei marciapiedi. "Vogliamo garantire un accesso degli utenti senza eccessiva difficoltà e ostacoli, portando i marciapiedi al livello dei nuovi treni che circoleranno sulla linea della Pusteria", ha confermato Widmann. .  
   
   
A TORRE ANNUNZIATA VARO DELLA PRIMA HSC PER 200 PASSEGGERI DOMANI VARO TECNICO A ROVIGLIANO DELL’AIR NAVAL DELLA 36 METRI COMMISSIONATA DA USTICA LINES  
 
Torre Annunziata, 11 settembre 2008 - Tappa storica per il distretto nautico di Torre Annunziata, con il varo della prima high speed craft (imbarcazione ad alta velocità), previsto per questa mattina alle 8,30 a Rovigliano. Si tratta del primo fastferry monocarena, in lega leggera, realizzato in assoluto nella storia della città oplontina. Una motonave veloce, per il trasporto passeggeri, commissionata al cantiere Air Naval dall’Ustica Lines. “L’evento avrà due tappe – spiega Carmine Sangiovanni, amministratore unico dell’Air Naval – il varo tecnico di domani, durante il quale sperimenteremo anche il nuovo scivolo, richiesto dal Comune e realizzato dalla Tess, in attesa che venga realizzata la vasca di alaggio. Poi ci sarà un secondo appuntamento, sabato mattina, alle 11, al porto di Torre Annunziata, con benedizione, ringraziamenti ad amici imprenditori ed istituzioni, presentazione del progetto, visita a bordo e piccolo rinfresco”. L’imbarcazione, di 36 metri con una portata di 200 passeggeri, rappresenta l’evoluzione naturale del distretto nautico torrese, che dal diportismo con la realizzazione di yacht di lusso come i modelli Conam, si apre ora al settore professionale, puntando alla produzione di unità veloci per il trasporto passeggeri fino a 60 metri. Da rilevare che il Golfo di Napoli come unità veloci da cabotaggio rappresenta il secondo bacino al mondo, dopo la baia di Hong Kong per numero di unità impiegate. Con l’ampliamento della produzione nel settore professionale, il distretto nautico torrese si inserisce dunque da protagonista sul mercato globale. Percorso supportato dal punto di vista tecnico dai progetti del Comune di Torre Annunziata, finalizzati appunto al miglioramento delle infrastrutture. “Stiamo scrivendo una tappa importante nella storia della città – dice soddisfatto Carmine Carotenuto, portavoce degli imprenditori del distretto nautico torrese – in termini economici e sociali. E voglio portare l’attenzione su una scelta molto significativa di Sangiovanni, di chiamare l’imbarcazione Laura, come sua figlia, una bambina di 13 anni simbolo non solo dell’unione familiare, ma del futuro di questo territorio. Perché siamo consapevoli di poter, in questo momento con i nostri sforzi e i nostri investimenti, tracciare una strada per il cambiamento, ma è solo coinvolgendo i giovani e seminando una nuova cultura e mentalità in loro, che possiamo realmente salvare questo territorio”. Dati Tecnici: Nome: Laura, Modello: Hsc (imbarcazione ad alta velocità), Lunghezza: 37,6 metri, Larghezza: 7 metri, Altezza: 2,5 metri, Portata Passeggeri: 200 persone. .