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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Novembre 2006
CORRUZIONE E DEMOCRAZIA ALL’ESAME DEL CONSIGLIO D’EUROPA  
 
Strasburgo, 14 novembre 2006 – Il Consiglio d’Europa organizza una conferenza sul tema “Corruzione e democrazia” il 20 e 21 novembre a Strasburgo, presso il Palais de l’Europe (sala 1). Di fronte alle numerose sfide che le democrazie devono affrontare attualmente in Europa, la conferenza ha lo scopo di: Individuare i rischi legati alla corruzione per il futuro della democrazia in Europa, condividere esperienze e buone prassi per impedire alla corruzione di minare la stabilità della democrazia, stabilire se le norme anti corruzione attualmente in vigore siano sufficienti o se siano necessarie norme aggiuntive attuate dal Consiglio d’Europa o da altre organizzazioni. Alla conferenza saranno presenti diversi rappresentanti dei ministri della giustizia, delle assemblee parlamentari, delle associazioni commerciali e dei gruppi d’interesse, del sistema di giustizia penale e della società civile dei 46 Paesi membri del Consiglio d’Europa, oltre a diverse organizzazioni internazionali. I dibatti saranno aperti lunedì 20 novembre, alle ore 09. 30, da Guy De Vel, direttore generale degli Affari giuridici del Consiglio d’Europa, e verranno introdotti da Mikhael Grishankov, presidente della Commissione anti corruzione della Duma. I dibattiti si suddivideranno in seguito in gruppi di lavoro che si concentreranno su quattro temi: finanziamento politico, conflitti d’interesse, lobbismo, corruzione, democrazia e giustizia. Nel corso dell’ultima sessione (martedì 21 novembre, nel pomeriggio) si terrà una tavola rotonda sul tema “Inchiesta sulla corruzione politica: il ruolo dei media” che vedrà la partecipazione di tre giornalisti: Hervé Gattegno, Le Monde (Francia), Thomas Leif, Netzwerkrecherche/swr (Germania) e Sergiy Leshchenko, Ukrainskiy Pravda (Ucraina). Siim Kallas, vice presidente della Commissione europea, interverrà sul tema “Migliorare la trasparenza in Europa”. .  
   
   
IL CONSIGLIO D’EUROPA SI UNISCE ALLE NAZIONI UNITE E ALL’OSCE NELLA LOTTA AL TERRORISMO  
 
Strasburgo, 14 novembre 2006 – Il Consiglio d’Europa prenderà parte al secondo Seminario di esperti sub-regionali sulla cooperazione internazionale nell’ambito della lotta al terrorismo, alla corruzione e alla criminalità transnazionale organizzata che verrà organizzato dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc) e dall’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), in collaborazione con il Patto di stabilità per l’Europa del Sud-est. Il Laboratorio si terrà a Bucarest (Romania), dal 13 al 15 novembre 2006. L’evento vedrà la partecipazione di diversi esperti provenienti da 14 paesi (Albania, Bosnia-erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Moldavia, Montenegro, Polonia, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia ed "ex Repubblica jugoslava di Macedonia"). Inoltre, parteciperanno ai laboratori diverse organizzazioni intergovernamentali internazionali e regionali. Il Consiglio d’Europa presenterà un rapporto sul tema Lotta contro l’esortazione al terrorismo e i recenti sviluppi giuridici pertinenti, compreso il recente rapporto del Comitato contro il terrorismo del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla Risoluzione 1624. .  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO PRENDE ATTO DELLE MODIFICHE RIGUARDANTI LA DELEGAZIONE DELLA LEGA NORD  
 
Bruxelles, 14 novembre 2006 - L´aula ha preso atto della modifica della composizione della delegazione della Lega Nord al Parlamento europeo. Il dibattito e il voto sulla relazione in merito al fondo di adeguamento alla globalizzazione sono stati rinviati alla sessione del 29-30 novembre per tentare di giungere ad un accordo con il Consiglio in prima lettura, permettendo così la sua attivazione sin dal prossimo anno. Il Presidente ha informato l´Aula che le autorità italiane hanno comunicato che, in base a una decisione del Consiglio di Stato, il mandato di Matteo Salvini (Ni, It) al Parlamento europeo è stato revocato. D´altra parte, avendo Umberto Bossi (Ni, It) rinunciato al seggio, nel collegio "Italia Nord Orientale" risulta eletto al Parlamento europeo Gian Paolo Gobbo. Umberto Bossi è quindi eletto nel collegio "Italia Nord Occidentale". Questa nuova situazione, ha precisato il Presidente, è in vigore dall´8 novembre 2006. Francesco Speroni (Ni, It) ha preso la parola per precisare che, trattandosi delle elezioni che hanno avuto luogo nel 2004, non è scontato che questo cambiamento decorra dalla data annunciata dal Presidente e che forse dovrebbe essere retrodatata. Tale questione, ha aggiunto, dovrebbe essere esaminata dalla commissione parlamentare competente. Modifiche all´ordine del giorno. Il dibattito e la votazione in merito alla relazione sulla proposta di regolamento che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione sono stati rinviati alla sessione del 29-30 novembre. La richiesta, giunta dal Pse con l´adesione del Ppe/de e della relatrice, è stata giustificata dal fatto che il Consiglio è giunto a un accordo politico sulla questione il 10 novembre scorso e i deputati non hanno avuto il tempo di esaminarla. Il rinvio, invece, potrebbe permettere di giungere ad un accordo tra Parlamento e Consiglio, consentendo così l´adozione del provvedimento in prima lettura e la sua applicazione a partire dal prossimo anno. .  
   
   
DOVE VA L’EUROPA? TAVOLA ROTONDA ORGANIZZATA DAL SOROPTIMIST INTERNATIONAL CLUB DI VARESE  
 
Varese, 14 novembre 2006 – “Dove va l´Europa?” E’ questo un dilemma che le Soroptimist di Varese si sono poste e che cercheranno di dipanare attraverso la libera espressione di una Tavola Rotonda che si terrà il 23 novembre 2006, ore 17. 00 presso la Sala Convegni della Provincia. Il concetto di Europa risale nei tempi ed era solo appannaggio di filosofi e pensatori: solo dopo la seconda guerra mondiale pochi statisti illuminati, compreso il nostro Alcide De Gasperi, sono riusciti a guidare i popoli verso l´idea di una Europa Unita. La strada da percorrere è ancora lunga dovendo l´Unione pur sempre rispettare i limiti dei concetti di diritto di ogni Stato membro e i loro vincoli culturali. Una tappa importante è stata la moneta unica, alla quale non hanno però ancora aderito tutti gli Stati dell´Unione. Essere europei significa, per ogni cittadino membro, poter usufruire di un´appartenenza culturale ed economica molto ampia ma anche di non obbligatoriamente pretendere di godere dei vantaggi della propria nazionalità, della propria stirpe o etnia. I cittadini dell´Unione devono convivere con regole, frutti di una democrazia scaturita da una espressione pratica e filosofica impegnata a dare un´espressione di insieme alle politiche e alle regole comunitarie: molte mete sono ancora da conquistare. L´informazione è il dibattito sono in questa realtà fondamentali. La Tavola Rotonda nascecon lo scopo di dare un panorama dello stato attuale nonchè di porre le questioni legate al concreto sviluppo dell´Europa del futuro, sottolineando le difficoltà del percorso. Programma Dei Lavori – Personalita’ E Interventi: “Europa: una chimera storica?” Prof. Ssa Claudia Storti, Preside della Facoltà di Giurisprudenza -´Università dell´Insubria e Docente di Storia del Diritto. “Quali Istituzioni per l´Europa?” Prof. Giorgio Conetti, Rettore Vicario dell´Università dell´Insubria e Docente di Diritto Internazionale. “L´europa delle regole”Prof. Fabrizio Vismara, Docente di Diritto dell’Unione Europea - Università dell´Insubria. “Vincoli derivanti da Ue con particolare riferimento a quelli che incidono sulle nostre leggi”. Prof. Ssa Margherita Raveirara, Docente di Diritto Pubblico - Università di Perugia. “Difficoltà dell´Europa”prof. Ernesto Galli della Loggia, Preside della Facoltà di Filosofia - Università Vita-salute San Raffaele e Docente di Storia Contemporanea. Con la partecipazione del Dr. Matteo Fornara, Rappresentanza Regionale Commissione Europea Milano. Che cos’è il Soroptimist International Si tratta di un’organizzazione a livello mondiale che raggruppa le donne professioniste che collaborano insieme con lo scopo di realizzare dei progetti che hanno come obiettivo il miglioramento dei diritti umani e lo status femminile. L’organizzazione fu creata negli Stati Uniti nel 1921 ed attualmente comprende circa 100. 000 socie presenti in 124 Paesi. “soroptimist” deriva dall’appellativo latino “soror optima” Etica e finalità dell’Associazioneperseguirel’avanzamemto della condizione femminilel’osservanza di principi di elevata moralitàil rispetto dei Diritti Umani per tuttil’uguaglianza, lo sviluppo e la paceattraverso il buon volere, la comprensione e l’amicizia universaleImpegnarsia servire le comunitò locali, nazionali ed internazionalia partecipare attivamente alle decisioni a tutti i livelli della società Il Soroptimist Club di Vareseè nato nel 1952, settimo dell’Unione Italiana, dettato da Tina Cavalli Trolli Cappellini, Mimi Gavazzi Merati e Lydia Bianchi Beretta. Nella sua più che cinquantennale esistenza ha dato all’Unione numerose esponenti che hanno coperto cariche di prestigio. Prima fra tutte, Lydia Bianchi Beretta, che, in ordine temporale, è stata Tesoriera Nazionale, Vice Gouverneur, Presidente Nazionale, Gouverneur. Il Club, la cui sede ufficiale si trova al Golf Club Luvinate, ha organizzato due Consigli Nazionali, nel 1970 e nel 1983. Attualmente conta 54 Socie la cui Presidente è Viviana Garghentino.  
   
   
NUOVA GUIDA AI PROGRAMMI DELL’ UNIONE EUROPEA  
 
Bolzano. 14 novembre 2006 - Una panoramica sui programmi promossi dall´Ue, con i consigli pratici per la presentazione dei progetti, viene offerta dall´opuscolo "Guida ai programmi comunitari" a cura della Ripartizione provinciale Affari comunitari. La guida è disponibile gratuitamente nella sede del servizio Europe Direct a Bolzano, in via Conciapelli 69. Le prospettive per il periodo di finanziamento 2007-2013 e una prima panoramica dei programmi Ue sono trattati nell´ultimo aggiornamento della "Guida ai programmi comunitari", edita a cura della Ripartizione provinciale Affari comunitari. Accanto alle opportunità in vigore e alle relative scadenze, vengono forniti consigli pratici per la presentazione di progetti all´Ue nonché informazioni e indirizzi di contatto per le singole iniziative. La guida è disponibile gratuitamente alla rete di informazione Europe Direct di Bolzano, in via Conciapelli 69, tel. 0471 413160, fax 413189, e-mail Europa@provincia. Bz. It .  
   
   
VII° SUMMIT MONDIALE DEI PREMI NOBEL PER LA PACE  
 
 Roma, 14 novembre 2006 - Venerdì 17 novembre inizierà in Campidoglio il 7° Summit Mondiale dei Premi Nobel per la Pace. La prima giornata del Summit prevede alle ore 9. 00 l’apertura ufficiale del Vii° Summit e la nomina a “Man of peace 2006” di Peter Gabriel in Aula Giulio Cesare e successivamente, alle 10, l’inizio ufficiale dei lavori nella Sala della Protomoteca. .  
   
   
COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLA CRIMINALITA´ MAFIOSA  
 
 Roma, 14 novembre 2006 - È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 261 del 9 novembre 2006 la legge n. 277 del 27 ottobre 2006 sull’Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare. La Commissione è composta da venticinque senatori e da venticinque deputati, nominati rispettivamente dal Presidente del Senato della Repubblica e dal Presidente della Camera dei deputati. Questi alcuni dei compiti: accertare e valutare la natura e le caratteristiche dei mutamenti e delle trasformazioni del fenomeno mafioso e di tutte le sue connessioni, comprese quelle istituzionali; accertare le modalità di difesa del sistema degli appalti e delle opere pubbliche dai condizionamenti mafiosi; verificare la congruità della normativa vigente per la prevenzione e il contrasto delle varie forme di accumulazione dei patrimoni illeciti, del riciclaggio e dell´impiego di beni, denaro o altre utilità che rappresentino il provento della criminalità organizzata mafiosa o similare; verificare l´adeguatezza delle norme sulle misure di prevenzione patrimoniale, sulla confisca dei beni e sul loro uso sociale e produttivo; svolgere il monitoraggio sui tentativi di condizionamento e di infiltrazione mafiosa negli enti locali e proporre misure idonee a prevenire e a contrastare tali fenomeni. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/commissione_criminalita/index. Html .  
   
   
BPU - BANCA LOMBARDA: APPROVATA ALL’UNANIMITÀ LA FUSIONE DI BANCA LOMBARDA IN BPU  
 
Banca Bergamo e Brescia, 14 novembre 2006 - I Consigli di Amministrazione di Banche Popolari Unite Scpa – Bpu Banca e di Banca Lombarda e Piemontese S. P. A. Hanno approvato, ieri, il progetto di fusione per incorporazione di Banca Lombarda in Bpu Banca per la creazione di un Nuovo Gruppo bancario. Il Patto di Sindacato di Banca Lombarda ha favorevolmente deliberato sul progetto di aggregazione. Principali Dimensioni Operative E Progetto Industriale - L’operazione di aggregazione prevede la realizzazione di un progetto industriale ad elevata valenza strategica grazie alla complementarietà delle Banche Reti, delle Società Prodotto e della clientela. Il Nuovo Gruppo sarà il quarto operatore bancario italiano per numero di sportelli e disporrà, sulla base dei dati pro-forma al 30 giugno 2006, di: oltre 4 milioni di clienti; raccolta diretta pari a 80 miliardi di euro circa (5° posto in Italia, 1° tra le banche popolari); impieghi a clientela per circa 79 miliardi di euro (5° posto in Italia, 1° tra le banche popolari); elevata qualità dell’attivo: sofferenze/crediti netti pari allo 0,7%; risparmio gestito pari a circa 58 miliardi di euro (3°posto in Italia, 1° tra le banche popolari), di cui 23 miliardi di euro riferiti all’attività di private banking (3° posto in Italia, 1° tra le banche popolari); totale attivo di circa 110 miliardi di euro (6° posto in Italia, 2° tra le banche popolari); 7,4 miliardi di euro di patrimonio netto aggregato (fully diluted); utile netto aggregato pro-forma al 30 settembre 2006 di 745 milioni di euro; Core tier 1 ratio del 6,2% (fully diluted) e Total capital ratio del 10,1% (fully diluted); rete di 1. 970 sportelli (4° network in Italia, con una quota di mercato del 6,3%), senza significative sovrapposizioni; significative quote di mercato nelle aree più ricche del Paese (2° gruppo bancario in Lombardia con 935 sportelli e una quota di mercato maggiore del 15%); quota di mercato in termini di sportelli superiore al 10% in 21 province tra cui Bergamo (26%), Brescia (29%), Varese (29%), Cuneo (26%), Pavia (18%) e Milano (10%). Le principali linee guida strategiche dell’operazione risultano essere le seguenti: costituzione di un Nuovo Gruppo in grado sia di competere con i migliori attori sul mercato sia di valorizzare ulteriormente il forte radicamento territoriale anche attraverso la salvaguardia dell’identità dei marchi; conseguimento di importanti obiettivi di crescita anche grazie alla contiguità e complementarietà territoriale in aree a elevato potenziale di sviluppo, all’incremento delle masse critiche e alla valorizzazione delle culture e delle competenze proprie di ciascun Gruppo; incremento delle attività a supporto della clientela, soprattutto piccole-medie imprese e famiglie, mediante l’ampliamento della gamma dei servizi e prodotti offerti; valorizzazione delle Società Prodotto presenti nei due Gruppi d’origine, anche per il tramite di partnership con qualificati operatori internazionali; rapido conseguimento delle sinergie previste, anche grazie al comprovato track record del management dei due Gruppi nella gestione dei processi di integrazione. L’operazione consentirà al Nuovo Gruppo di beneficiare di sinergie derivanti da: ottimizzazione della consistenza degli organici nelle diverse aree infrastrutturali; riduzione dei costi It a seguito dell’adozione di un’unica piattaforma informatica e di telecomunicazione di Gruppo; contenimento delle spese amministrative anche grazie alla maggiore forza negoziale del Nuovo Gruppo; valorizzazione su più ampia scala delle Società Prodotto, anche per il tramite di partnership con qualificati operatori internazionali, e ulteriore miglioramento del livello di servizio e della qualità dell’offerta alla clientela; messa a fattor comune delle best practice interne a ciascun Gruppo (sia in termini di costo che di ricavo). Le sinergie lorde stimate a regime sono pari a 365 milioni di euro annui, di cui circa 225 milioni di euro da minori costi e circa 140 milioni di euro da maggiori ricavi. Il raggiungimento della situazione a “regime” è previsto entro il 2010, con oltre il 90% delle sinergie conseguibili entro il 2009. Gli oneri di integrazione lordi previsti sono stati prudenzialmente quantificati in circa 380 milioni di euro, di cui 360 milioni di euro spesati in conto economico nel 2007 e 20 milioni di euro portati ad incremento dell’avviamento. Il potenziale di creazione di valore risulta conseguentemente nell’ordine di oltre 2,3 miliardi di euro già al netto degli oneri di integrazione. Struttura Dell’operazione E Condizioni Finanziarie - L’operazione troverà attuazione attraverso la fusione per incorporazione di Banca Lombarda in Bpu Banca, con il mantenimento della connotazione popolare. Le condizioni finanziarie, che saranno soggette ad una due diligence confirmatoria, prevedono un rapporto di cambio individuato in 0,83 azioni ordinarie Bpu Banca ogni azione ordinaria Banca Lombarda. Il dividendo relativo all’esercizio 2006 verrà proposto nella misura di 0,80 euro per azione per tutti i Soci della Nuova Capogruppo. La composizione del capitale post fusione sarà rappresentata per circa il 54% da azioni detenute da azionisti Bpu Banca e per circa il 46% da azioni detenute da ex azionisti Banca Lombarda. E’ convenuto che gli azionisti di Banca Lombarda saranno automaticamente iscritti, all’atto e per effetto dell’integrazione, nel libro soci della Nuova Capogruppo. Agli azionisti assenti, dissenzienti o astenuti all’Assemblea dei Soci di Banca Lombarda spetterà il diritto di recesso, ai sensi dell’art. 2437 del codice civile, in dipendenza del cambiamento del tipo sociale e delle modificazioni dei diritti di voto. La fusione è subordinata alla condizione che il diritto di recesso da parte degli azionisti di Banca Lombarda non sia esercitato per una percentuale del capitale sociale superiore al 10%. Tale condizione potrà peraltro essere rinunciata di comune accordo dalle parti entro 10 giorni lavorativi dal giorno in cui i dati definitivi dell’eventuale esercizio del diritto di recesso saranno stati comunicati da Banca Lombarda a Bpu Banca. La fusione porterà all’integrazione delle due banche Capogruppo, con costituzione di un unico soggetto giuridico quotato, in grado di esprimere gli indirizzi strategici, di svolgere funzioni di coordinamento e di esercitare il controllo su tutte le strutture e società del Nuovo Gruppo, nell’ambito del quale le Banche Rete manterranno autonomia operativa a presidio dei territori di tradizionale insediamento. Corporate Governance - La Nuova Capogruppo, che nascerà dall’incorporazione di Banca Lombarda in Bpu Banca, avrà sede legale in Bergamo, mentre le funzioni centrali saranno distribuite tra le sedi dei due Gruppi, secondo un’equilibrata ripartizione che tenga conto delle esigenze di funzionalità ed economicità della stessa. La denominazione sociale della Nuova Capogruppo sarà definita di comune accordo tra le Parti in una fase successiva. Per garantire un sistema di corporate governance che consenta ad un tempo una salda unità di direzione e governo e la rappresentanza nell’aggregato bancario delle componenti originarie di rispettiva derivazione da Bpu Banca e da Banca Lombarda, nel rispetto del principio di pariteticità, verrà adottato il sistema dualistico organizzato attraverso un Consiglio di Sorveglianza ed un Consiglio di Gestione caratterizzato dagli ulteriori principi della alternanza e della alternatività delle cariche principali. Il Consiglio di Sorveglianza della Nuova Capogruppo sarà composto da 23 membri (11 espressione di Bpu Banca, 11 di Banca Lombarda e 1 delle liste di minoranza) tra cui il Presidente, un Vice Presidente Vicario e due Vice Presidenti. Primo Presidente del Consiglio di Sorveglianza sarà di espressione Banca Lombarda, mentre primo Vice Presidente Vicario sarà di espressione Bpu Banca. Il Consiglio di Gestione sarà composto da un numero di componenti compreso tra 7 e 11 e sarà nominato dal Consiglio di Sorveglianza. Per il primo mandato triennale, il Consiglio di Gestione sarà composto da 10 membri (5 espressione di Bpu Banca e 5 di Banca Lombarda), fra cui il Presidente, il Vice Presidente e il Consigliere Delegato. Primo Presidente del Consiglio di Gestione sarà Emilio Zanetti, primo Vice Presidente Corrado Faissola e primo Consigliere Delegato Giampiero Auletta Armenise. Le parti hanno altresì convenuto che il Presidente Zanetti ricoprirà la carica di Presidente del Consiglio di Gestione anche per il secondo mandato triennale. Il Direttore Generale sarà designato dal Consiglio di Gestione. Quale primo Direttore Generale sarà nominato Victor Massiah, attuale Direttore Generale di Banca Lombarda. Alfredo Gusmini, attuale Direttore Generale di Bpu Banca, sarà chiamato a far parte del Consiglio di Gestione. Il ruolo di Condirettore Generale sarà ricoperto da persona individuata da Bpu Banca. Tempistica Indicativa Dell’operazione - Il progetto di aggregazione prevede la seguente tempistica: 14 novembre 2006: presentazione dell’operazione al mercato novembre/dicembre 2006: pubblicazione dell’avviso di convocazione delle Assemblee straordinarie dei Soci di Bpu Banca e di Banca Lombarda per l’approvazione del progetto di fusione entro la prima metà di dicembre 2006: approvazione da parte dei Consigli di Amministrazione del progetto di fusione marzo 2007: assemblee straordinarie per l’approvazione del progetto di fusione 1 aprile 2007: efficacia della fusione Aprile/maggio 2007: assemblea ordinaria per l’approvazione della proposta di distribuzione di un dividendo unitario pari a 0,80 euro per azione Maggio 2007: distribuzione dividendo L’operazione è soggetta all’autorizzazione di Banca d’Italia, dell’Autorità Garante della Concorrenza e degli altri organi competenti. Bpu Banca è assistita da Banca Leonardo e da Morgan Stanley, con particolare riguardo ai profili relativi al mercato, per gli aspetti economico-finanziari e dallo Studio Pedersoli per gli aspetti legali. Banca Lombarda è assistita da Mediobanca e Rothschild per gli aspetti economico-finanziari e dallo Studio d’Angelo e dallo Studio Pavesi-gitti-verzoni per gli aspetti legali. .  
   
   
BANCA LOMBARDA RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2006 UTILE CONSOLIDATO NETTO A 236,6 MILIONI DI EURO (+36,5%) GIÀ EGUAGLIATO IL RISULTATO DELL’INTERO 2005  
 
 Brescia, 14 novembre 2006 – Si è riunito ieri, sotto la presidenza di Gino Trombi, il Consiglio di Amministrazione di Banca Lombarda che ha approvato i risultati consolidati del Gruppo al 30 settembre 2006. I primi nove mesi dell’anno hanno fatto registrare un utile netto consolidato di 236,6 milioni di euro, eguagliando già il risultato complessivo dell’intero esercizio 2005, che era stato di 239 milioni di euro. In un contesto congiunturale in progressivo anche se moderato miglioramento, sono stati registrati un consolidamento della crescita in atto e confermati i risultati più che apprezzabili sia sul piano economico sia su quello patrimoniale in linea con gli obiettivi prefissati dal Piano Strategico 2006-2008. Conto Economico - Nei primi nove mesi dell’anno il margine finanziario è stato pari a 694,5 milioni di euro, con un incremento del 12,1% sul corrispondente periodo dell’anno precedente. L’accelerazione registrata dal margine finanziario deriva, in parte, dal positivo andamento del margine di interesse, cui hanno contribuito l’espansione delle masse, l’ampliamento dello spread dei tassi e la ricomposizione in atto dell’attivo e, in parte, dai maggiori dividendi percepiti da Banca Intesa. Le commissioni nette dei primi nove mesi dell’anno, pari a 357,7 milioni di euro, presentano una crescita del 3,1%, prevalentemente determinata dalle maggiori commissioni sulle gestioni patrimoniali e dalla vendita di prodotti assicurativi. L’attività di negoziazione e di copertura dei primi nove mesi del 2006 evidenzia un risultato positivo per 42,9 milioni di euro, con un incremento del 30,9% rispetto allo stesso periodo del 2005. Il margine di intermediazione dei primi nove mesi raggiunge i 1. 095 milioni di euro, con un incremento del 9,6% sull’anno precedente. Le rettifiche di valore per deterioramento dei crediti dei primi nove mesi del 2006 si mantengono sugli stessi valori dell’anno precedente (64,3 milioni di euro). Il costo del credito (determinato dal rapporto fra le rettifiche nette e i crediti netti verso clientela) migliora dallo 0,24% del settembre 2005 allo 0,21% del 2006. Le spese amministrative risultano pari a 628,8 milioni di euro, con una crescita del 2,4% rispetto a quelle dei primi nove mesi del 2005. La componente relativa alle "spese per il personale", che incide per 377,3 milioni di euro, si incrementa dell’1,7%, mentre le “altre spese amministrative”, pari a 251,5 milioni di euro, presentano un rialzo del 3,4%. In particolare, l’aumento delle spese del personale è dovuto principalmente al maggior costo determinato dal rinnovo del Ccnl, mentre l’incremento delle altre spese amministrative è dovuto in gran parte ai premi assicurativi versati per conto della clientela, che trovano contropartita economica nella voce altri proventi di gestione. Gli accantonamenti al fondo rischi ed oneri dei primi nove mesi dell’anno sono pari a 10,8 milioni di euro, con un incremento del 43,7% rispetto all’analogo valore dell’anno precedente. Le rettifiche di valore su attività materiali ed immateriali assommano a 44,5 milioni di euro, con una flessione dell’8,2% rispetto al valore del settembre 2005. Tale riduzione è dovuta al calo delle rettifiche su attività immateriali (principalmente sull’ammortamento dei software). Il saldo degli oneri/proventi di gestione raggiunge i 104,3 milioni di euro, con una crescita del 14,9% rispetto all’analogo valore dell’anno precedente. Nei primi nove mesi del 2006 i costi operativi risultano pari a 579,8 milioni di euro, come lo scorso esercizio. Il cost/income, calcolato rapportando i costi operativi al margine di intermediazione, si riduce di ben 5,1 punti percentuali, passando dal 58% dei primi nove mesi del 2005 al 52,9% di quest’anno. Gli utili da partecipazioni e da cessione investimenti aumentano da 7,2 a 9 milioni di euro principalmente per il maggior utile di competenza della collegata Lombarda Vita Spa ed alla plusvalenza sul realizzo di immobili per il residuo. L’utile dell’operatività corrente al netto delle imposte al 30 settembre 2006 si attesta a 457,2 milioni di euro, con un incremento del 26,9% rispetto a fine settembre 2005. Le imposte dei primi nove mesi dell’anno ammontano a 189,4 milioni di euro, in crescita del 21,3% rispetto al valore contabilizzato alla fine di settembre dell’anno precedente. Il tax rate (imposte/utile lordo dell’operatività corrente) migliora di 2 punti percentuali, riducendosi dal 43,3% al 41,4%. L’utile d’esercizio al 30 settembre 2006 è pari a 236,6 milioni di euro, con un incremento del 36,5% rispetto all’analogo valore dell’anno precedente. La redditività del Gruppo a fine settembre 2006, espressa dall’indice Roe (determinato dal rapporto tra l’utile ed il patrimonio netto di fine periodo) è risultata pari al 9,3%, contro l’8,7% del corrispondente periodo del 2005. Dati Patrimoniali - Al 30 settembre 2006 l’ammontare degli impieghi verso clientela del Gruppo è risultato pari a 29. 954 milioni di euro, con un aumento del 6,1% rispetto al saldo di fine anno. All’interno di questo trend si segnalano l’incremento delle forme tecniche dei conti correnti (+14,9%) e dei mutui (+9,2%). L’evoluzione degli impieghi per segmento di clientela ha registrato una crescita più marcata della componente “retail”, rispetto ai prestiti destinati alle “imprese”. A fine settembre 2006 i crediti deteriorati del Gruppo, incluse le posizioni sconfinate continuativamente da oltre 180 giorni, ammontano a 540 milioni di euro, con una diminuzione dell’8,6% rispetto al 31 dicembre scorso. In particolare: - le sofferenze nette, pari a 231,4 milioni di euro, aumentano del 2,6% rispetto a quelle di fine anno, ma la loro incidenza sugli impieghi diminuisce dallo 0,80% allo 0,77%; - i crediti incagliati, pari a 256,7 milioni di euro, si contraggono dell’11,4%, mentre le esposizioni ristrutturate e scadute diminuiscono da 75 a 51 milioni di euro. Al 30 settembre 2006 i mezzi amministrati da clientela si attestano a 79. 313 milioni di euro, in crescita del 4,8% rispetto alla fine del 2005. La raccolta diretta da clientela è pari a 30. 036 milioni di euro, il 3,9% in più della consistenza del 31 dicembre scorso. Al 30 settembre 2006 la raccolta indiretta, ai valori di mercato, si è attestata a 49. 277 milioni di euro, con una crescita del 5,4% rispetto alla fine dell’anno, imputabile anche al recupero dei corsi azionari nel corso del terzo trimestre, dopo il calo registrato fra aprile e giugno. La componente amministrata, pari a 22. 493 milioni di euro, è cresciuta del 9,2% rispetto a fine 2005, anche beneficiando del rialzo che ha interessato i titoli azionari depositati nei dossier della clientela nel corso del terzo trimestre. Infine, la componente gestita è risultata pari a 26. 784 milioni di euro, con una crescita del 2,4%, a cui hanno contribuito, soprattutto, le gestioni patrimoniali individuali (+11,7%) e le riserve tecniche (+11,9%), che sono state alimentate da un flusso lordo di premi assicurativi di 1. 201 milioni di euro. Eventi rilevanti successivi alla fine del terzo trimestre . Nel mese di ottobre il Consiglio di Amministrazione di Banca Lombarda e Piemontese ha valutato favorevolmente le linee guida di un progetto che prevede la realizzazione di alcune operazioni societarie da parte di Società Cattolica di Assicurazione, il partner assicurativo con il quale Banca Lombarda e Piemontese ha costituito – con una quota del 49,9% - Lombarda Vita . Subordinatamente alla realizzazione del progetto e alla condivisione del piano industriale, è stato valutato positivamente il possibile ingresso di Banca Lombarda e Piemontese, post trasformazione di Società Cattolica di Assicurazione in società per azioni, nel capitale della società con una quota inferiore al 2%, con l’obiettivo di rafforzare i rapporti operativi con la controparte e valorizzare al meglio la partecipazione in Lombarda Vita. .  
   
   
FITCH RIVEDE AL RIALZO I RATING SU CAPITALIA: RATING A LUNGO TERMINE “A” DA “A-” RATING A BREVE TERMINE “F1” DA “F2”  
 
Roma, 14 novembre 2006 - Ieri, l’agenzia internazionale Fitch Ratings ha migliorato il Rating a Lungo Termine di Capitalia, portandolo ad “A” da “A-”, e quello a Breve Termine a “F1” da “F2”. L’outlook è stabile. L’incremento del Rating di Capitalia riflette, secondo Fitch Ratings, sia la maggiore capacità dell’istituto di generare ricavi adeguati, sia il miglioramento nelle attività di Risk Management. La buona capacità distributiva della rete nonchè la dimensione da essa raggiunta, dovrebbero permettere una crescita sostenibile delle erogazioni di credito e della raccolta, tale da supportare ulteriormente la redditività. I risultati dei primi 9 mesi dell’anno, prosegue Fitch Ratings, confermano i continui progressi ottenuti dalla Banca. L’agenzia ha confermato il Rating Individuale e di Supporto rispettivamente a “B/c” e “2”. Contemporaneamente, Fitch Ratings ha migliorato i Rating della controllata Banco di Sicilia, incrementando il Rating a Lungo Termine ad “A” da “A-” e quello a Breve Termine a “F1” da “F2”. L’outlook è stabile mentre il rating di supporto risulta “1”. Infine l’Agenzia ha assegnato alle controllate Banca di Roma e Bipop Carire rispettivamente i Rating “A” sul Lungo Termine, “F1” sul Breve Termine e “1” per il Rating di Supporto con Outlook stabile. I Rating di Banco di Sicilia, Banca di Roma e Bipop Carire, riflettono sia la stretta integrazione nel Gruppo Capitalia in termini di politiche di Risk Management e di Funding sia l’importanza strategica detenuta. .  
   
   
GRUPPO BIPIEMME, PROSEGUE LA CRESCITA: L’UTILE NETTO AL 30 SETTEMBRE 2006 RAGGIUNGE €344,9 MILIONI, IN AUMENTO DEL 63,8% RISPETTO AL 30 SETTEMBRE 2005  
 
Milano, 14 novembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Milano nella riunione odierna ha esaminato ed approvato i risultati al 30 settembre 2006. Il proseguimento del buon andamento della gestione operativa anche nel terzo trimestre del 2006, consente all’utile netto di attestarsi a 344,9 milioni di euro, in crescita del 63,8% rispetto al 30 settembre 2005. L’aggregato include proventi non ricorrenti netti per 97,2 milioni di euro. Il risultato netto, dedotte tali componenti straordinarie, si attesterebbe a 247,7 milioni di euro (+17,6% rispetto a settembre 2005). La crescita sostenuta dei proventi operativi, unitamente ad uno stretto controllo sui costi, si riflette positivamente sul cost income che si posiziona al 59,5%, in decisa flessione rispetto al 64,5% registrato nei primi nove mesi del 2005. Gruppo Bipiemme - Raccolta diretta da clientela e titoli emessi La raccolta diretta (debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività finanziarie valutate al fair value) si attesta a 30. 869 milioni di euro in crescita del 17,7% rispetto al 30. 9. 2005. Si segnala che tale incremento include circa 2 miliardi di euro relativi all’emissione di titoli a fronte della operazione di cartolarizzazione di mutui residenziali e fondiari in bonis, avvenuta lo scorso luglio. Al netto di tale importo la crescita sarebbe pari al 9,9%. All’interno del comparto, significativa la crescita della componente titoli in circolazione che si posiziona a 5. 847 milioni di euro in salita del 27,4% su settembre 2005, grazie all’intensa attività di emissione di nuovi prestiti obbligazionari che nei primi nove mesi dell’anno ha superato 1,4 miliardi di euro, di cui 1,2 miliardi di euro rientranti nel programma di emissione Euro Medium Term Notes (Emtn). La crescita dei volumi si è riflessa nello sviluppo delle quote di mercato con clientela residente salita al 2,1% (giugno 2006) dall’1,9% del giugno 2005. Raccolta indiretta da clientela - Nei primi nove mesi l’aggregato complessivo della raccolta indiretta da clientela raggiunge i 39. 241 milioni di euro (+5,3% rispetto a settembre 2005). Il risparmio amministrato sale a 18. 587 milioni di euro, con un significativo incremento rispetto ai primi nove mesi del 2005 (+9,0%). Il risparmio gestito ha raggiunto 20. 655 milioni di euro, in crescita del +2,2% rispetto ai primi nove mesi del 2005. Nel dettaglio i fondi comuni d’investimento presentano una flessione del 2,9% su settembre 2005, ma registrano un recupero del +2,9% nell’ultimo trimestre. In crescita le riserve assicurative e le gestioni patrimoniali rispettivamente del 12,4% e del 16,9% rispetto a settembre 2005. Impieghi - Prosegue la crescita degli impieghi a clientela, che al 30 settembre 2006 raggiungono 25. 899 milioni di euro (+18,4% su settembre 2005). In particolare l’evoluzione positiva dei pronti contro termine attivi (+785 milioni di euro rispetto a settembre 2005) beneficia di una maggiore operatività con la clientela istituzionale mentre i mutui includono 409 milioni di euro derivanti dalla chiusura dell’operazione di securitization del 2001 avvenuta lo scorso luglio. Al netto di tali componenti la crescita commerciale degli impieghi si mantiene comunque sostenuta (+12,8%). Continua il buon andamento dei mutui e prestiti, che, su basi omogenee, al netto quindi delle operazioni di cartolarizzazione effettuate lo scorso luglio, segnano un incremento del +16,7%. Le erogazioni di mutui nei primi nove mesi hanno superato i 2,6 miliardi di euro. Il positivo trend degli impieghi ha portato la quota di mercato con clientela residente all’ 1,86% (giugno 2006) dall’1,76% del giugno 2005. L’analisi della qualità del credito evidenzia un’incidenza percentuale del totale delle attività deteriorate nette del 2. 3% sul totale del portafoglio crediti, in linea con il dato dello scorso dicembre. Nel dettaglio il rapporto sofferenze nette rispetto agli impieghi si conferma su livelli di eccellenza (0,5%) ed in miglioramento rispetto a dicembre 2005 (0,6%). Il grado di copertura delle sofferenze è pari al 69,8% in crescita rispetto a fine 2005 (67,5%). Patrimonio netto Il patrimonio netto raggiunge 3. 256 milioni di euro in crescita di 321 milioni di euro rispetto a dicembre 2005 e di 451 milioni di euro rispetto a settembre 2005. Il tier 1 si attesta al 7,18% ed il total capital ratio raggiunge il 10,67%. Totale ricavi - I proventi operativi del Gruppo Bipiemme crescono del 10,1% rispetto al 30 settembre 2005, posizionandosi a 1. 296,2 milioni di euro. Nel dettaglio, il margine di interesse si attesta a 666,1 milioni di euro (+16,9%) grazie allo sviluppo delle masse amministrate (in particolare nella componente a medio e lungo termine) e lieve miglioramento dello spread con la clientela. Il margine da servizi, che comprende tutti i ricavi al netto del margine di interesse, ha raggiunto 630,1 milioni di euro, in crescita del 3,7% sull’analogo periodo dello scorso anno. In particolare, le commissioni nette aumentano del 6,5% a 425,6 milioni di euro, trainate dalle commissioni di collocamento titoli (in crescita di +9,6 milioni rispetto a settembre 2005, +37,9%). Anche a livello del terzo trimestre si registra una crescita sostenuta del totale dei proventi operativi che raggiungono 430,2 milioni di euro in crescita rispetto ai 392,4 milioni del settembre 2005. Costi operativi - I costi operativi si attestano a 771,4 milioni di euro in crescita dell’1,7% rispetto a settembre 2005. Le spese per il personale sono pari a 493,2 milioni di euro (+3,2%), risentendo degli oneri relativi agli aumenti previsti dal Ccnl, dei maggiori accantonamenti al Tfr e fondi analoghi nonchè dell’aumento della parte variabile legata ai risultati. Il totale degli organici del Gruppo al 30 settembre 2006 era di 8. 544, in diminuzione di 56 unità rispetto a settembre 2005. La flessione (-0,9%) delle spese amministrative e degli ammortamenti pari complessivamente a 278,2 milioni di euro evidenzia i primi positivi effetti degli interventi di razionalizzazione del comparto It, che hanno più che compensato alcuni incrementi per maggiori spese legate allo sviluppo dell’operatività ed all’implementazione di sistemi destinati all’adeguamento ai requisiti normativi (Basilea 2). Nel terzo trimestre 2006 il totale dei costi operativi si mantiene sui livelli del terzo trimestre 2005 (+0,3%). Risultato della gestione operativa - Il risultato di gestione del Gruppo Bipiemme si attesta a 524,8 milioni di euro, con un incremento del 25,5% rispetto a settembre 2005, grazie all’ottima performance dei ricavi e al contenuto incremento dei costi. Il risultato di gestione del solo terzo trimestre raggiunge 175,7 milioni di euro, in crescita del 26,8% rispetto al terzo trimestre 2005. Accantonamenti e rettifiche - Il totale degli accantonamenti risulta pari a 88,1 milioni di euro in aumento del 10,2% rispetto al 30 settembre 2005. Nel dettaglio, le rettifiche nette di valore su crediti e su altre poste finanziarie dell’attivo registrano una crescita di 9,6 milioni di euro, a 65,3 milioni di euro, principalmente attribuibile a maggiori rettifiche su crediti a clientela. Gli accantonamenti per rischi ed oneri diminuiscono di 1,5 milioni di euro a 22,8 milioni. Il dato del terzo trimestre evidenzia una crescita dell’8,8%, inferiore pertanto a quella registrata nei primi nove mesi del 2006. Utile netto - Dopo utili non ricorrenti, inclusi nella voce utili da partecipazioni ed investimenti per 108,0 milioni di euro – attribuibili per 71,9 milioni di euro all’utile derivante dalla cessione del 50% di Bipiemme Vita al Gruppo Fondiariasai e per 34,7 milioni di euro alla plusvalenza derivante dalla vendita dell’immobile “Galfa” - il risultato lordo della operatività corrente raggiunge 544,8 milioni di euro, in crescita del 56,5% rispetto a settembre 2005. Dopo avere registrato imposte sul reddito per 189,6 milioni di euro e al netto di 10,3 milioni di euro di utile di pertinenza di terzi, l’utile netto del Gruppo nei primi nove mesi del 2006 si è attestato a 344,9 milioni di euro, con un incremento del 63,8% rispetto a settembre 2005. Nel terzo trimestre 2006 il risultato lordo dell’operatività corrente si attesta a 170,6 milioni di euro, in crescita di 70,1 milioni di euro (+69,7%) rispetto al terzo trimestre 2005, mentre l’utile netto si posiziona a 107,0 milioni di euro (+43,6 milioni di euro, +68,9% rispetto all’analogo periodo del 2005) Capogruppo - Si segnalano di seguito i principali aggregati economico-patrimoniali della capogruppo Banca Popolare di Milano S. C. A r. L. : Raccolta diretta 25. 248 milioni di euro (+26,2% rispetto al 31. 12. 2005); Impieghi a clientela 22. 667 milioni di euro (+16,2%); Proventi operativi 1. 042,8 milioni di euro (+22,2% rispetto al 30. 9. 2005); Risultato gestione operativa 443,4 milioni di euro (+68,2%); Utile netto 263,9 milioni di euro (+115,2%). In coerenza con le linee strategiche previste nel Piano Industriale 2007-2009 presentato lo scorso luglio, il Consiglio di Amministrazione, nella riunione odierna, ha altresì deliberato, subordinatamente alle previste autorizzazioni di Legge, di sottoporre all’approvazione di un’assemblea straordinaria dei soci, da tenersi nei primi mesi del prossimo anno, le seguenti proposte: 1. La modifica dell’art. 47 dello statuto sociale relativo al riparto dell’utile di esercizio della Capogruppo. In particolare - tenuto conto della necessità di adattare il suddetto articolo ai nuovi principi contabili Ias/ifrs - la proposta prevede un nuovo criterio di calcolo per la quota di utile da riservare al personale (attualmente pari al 20% dell’utile netto dopo aver detratto gli accantonamenti a riserve legale e statutaria). Il nuovo criterio prevede che l’importo da erogare al personale sia pari al 5% dell’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte della capogruppo, con un significativo risparmio rispetto a quanto si sarebbe determinato applicando il metodo attuale. Una volta approvato dall’assemblea, il nuovo riparto dell’utile di esercizio - che decorrerà a partire dal bilancio al 31. 12. 2006 - consentirà, da un lato di garantire un’equilibrata correlazione tra la crescita dell’azienda e i benefici riconosciuti ai dipendenti, dall’altro di rendere la determinazione dei dividendi da assegnare agli azionisti indipendente rispetto all’importo erogato ai dipendenti. Con la stessa logica verranno inoltre rideterminati i meccanismi di calcolo della quota di utile da assegnare al Consiglio di Amministrazione (0,25% dell’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte), mentre per la beneficenza verrà destinato un importo massimo del 2% dell’utile netto dell’esercizio precedente. L’effetto della modifica comporta un incremento del profilo di crescita del costo del personale rispetto a quanto previsto nel Piano Strategico 2007-2009, con un impatto pari a 0,6 p. P. Sul cost-income obiettivo del 2009. 2. L’aumento del capitale sociale, a titolo gratuito, mediante l’aumento del valore nominale - da Euro 3 a Euro 4 - delle n. 415. 034. 231 azioni emesse. Ciò sarà realizzato attraverso l’imputazione a capitale sociale dell’intero ammontare della riserva da valutazione da leggi speciali di rivalutazione (pari a ca. Euro 264,6 milioni) e di parte della riserva sovrapprezzi di emissione (pari a ca. Euro 150,4 milioni), cosicché, al termine della suddetta operazione, il capitale sociale della Banca aumenterà dall’attuale ammontare di circa Euro 1. 245 milioni all’importo di circa Euro 1. 660 milioni. E’ stato inoltre deciso di procedere alla imputazione a capitale sociale dell’ intero ammontare della riserva da valutazione da leggi speciali di rivalutazione anche per alcune società del gruppo per un totale di 58 milioni euro. Tali interventi consentiranno al Gruppo Bipiemme di rafforzare significativamente il patrimonio di base (Tier 1) e di aumentare il potenziale di sviluppo delle attività, così come previsto dal Piano Strategico 2007-2009. .  
   
   
BANCA CR FIRENZE TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2006: UTILE NETTO CONSOLIDATO A EURO 235,0 MILIONI, IN CRESCITA DEL 103,0% RISPETTO AI 115,7 MILIONI REGISTRATI NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2005  
 
Firenze, 14 novembre 2006 Il Consiglio di Amministrazione di Banca Cr Firenze, presieduto da Aureliano Benedetti, ha approvato ieri la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2006 presentata dal Direttore Generale Lino Moscatelli. Al termine dei primi nove mesi dell’anno il Gruppo mostra una crescita in linea con il piano triennale, confermando il percorso di sviluppo evidenziato nel primo semestre. Alla positiva evoluzione dei ricavi (+20,3%) ha contribuito, oltre che la crescita del margine di interesse netto (+8,6%) e del risultato netto della gestione assicurativa (+116,9%), la cessione della partecipazione in Sanpaolo Imi (0,52% del capitale sociale) che ha generato una plusvalenza lorda di circa 92,4 milioni di euro. Rettifiche e spese di funzionamento in calo, rispettivamente del 21,4% e del 2,2%, portano il risultato operativo a raggiungere i 374,8 milioni di euro, in crescita del 71,5%. Il Gruppo chiude i primi nove mesi dell’anno con un utile netto di 235,0 milioni di euro (+103,1%). Il buon andamento dei conti, unito al miglioramento delle prospettive di crescita generali e del contesto produttivo nel quale la banca opera, ha portato il Consiglio di Amministrazione a rivedere al rialzo alcuni degli obiettivi del piano triennale 2006-2008. In particolare, l’utile netto alla fine del triennio, che parte da un obiettivo di budget 2006 di 168 milioni (depurato della plusvalenza derivante dalla cessione delle azioni Sanpaolo Imi) è previsto a 240 milioni, in crescita del 14,3% rispetto ai 210 milioni originariamente comunicati al mercato. Anche l’utile per azione, nonostante i recenti aumenti di capitale, risulterà incrementato del 12,9% e pari a 0,175 euro (ex 0,155 euro). Conto Economico Consolidato3 - Il margine d´intermediazione lordo ha chiuso a 831,4 milioni di euro, in crescita del 20,3% rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente (6,9% escludendo i ricavi non ricorrenti). All´interno di questo aggregato il margine d´interesse, 411,2 milioni, cresce del 7,8% che diventa 8,6% (415,0 milioni) se si tiene conto dell’attività di copertura dalle variazioni di fair value. L’andamento è dovuto alla positiva dinamica di mercato unita alla crescita dei volumi, con particolare riferimento agli impieghi a medio e lungo termine che sono cresciuti del 5,6% nel terzo trimestre e del 21,3% dall’inizio del 2006; le commissioni attive registrano una crescita del 2,3% mentre le commissioni complessive, composte dalle commissioni nete più i recuperi su depositi e conti correnti, confermano anche nel terzo trimestre la loro sostanziale stabilità nel confronto anno su anno (-0,3% a 214,8 milioni). Tale tendenza trova le sue ragioni, oltre che nelle mutate condizioni del mercato nel suo complesso, in una diversa esposizione contabile consolidata di alcune voci di conto economico della controllata Centrovita (bancassicurazione). Più precisamente i ricavi generati dalla vendita di prodotti a più elevata contribuzione assicurativa (premi) confluiscono, nel corrente anno, nel risultato neto dela gestione assicurativa (+116,9%). L’aggregato composto da quest’ultima voce e dalle commissioni complessive sopra ricordate raggiunge i 228,9 milioni, in crescita del 3,1%. Positivo il contributo delle partecipazioni i cui utili salgono a 40,7 milioni (+8,6%). Tra queste ricordiamo Findomestic (utile di pertinenza 36,9 milioni,+5% sull’anno precedente) e Centro Factoring (utile di pertinenza 2,6 milioni, in crescita di oltre il 200% sull’anno precedente). Sostanzialmente stabile la voce dividendi risultata pari a 9,3 milioni (-1,5%); il risultato delle attività e passività finanziarie passa da 40,1 a 137,5 milioni (+242,9%) risentendo principalmente dell’operazione di cessione della partecipazione in Sanpaolo Imi (già classificata in Fta tra le attività finanziarie disponibili per la vendita) che ha generato una plusvalenza lorda pari a 92,4 milioni (89,6 milioni al netto delle imposte), di cui 59,5 rappresentati dalla quota parte della relativa riserva di valutazione esistente al 31 dicembre 2005. Escludendo gli effetti di questa transazione la crescita sarebbe risultata pari al 12,5%. Al margine d´intermediazione netto, che ha raggiunto gli 808,3 milioni (+22,1% sul dato di dodici mesi prima e +8,2% escludendo i ricavi non ricorrenti), si giunge dopo un ulteriore significativo miglioramento delle rettifiche nette complessive che scendono del 21,4% a 23,1 milioni. In particolare, la sottovoce retifiche nete su crediti passa da 29,0 a 22,1 milioni (-23,8%) a seguito del miglioramento della qualità complessiva del portafoglio, equivalenti a circa 22 basis points su base annua. 3 Al fine di rendere significativo il confronto dei valori economici è stato predisposto un conto economico consolidato al 30 settembre 2005 pro-forma che tiene conto della prevista cessione a Riscossione Spa delle quote partecipative di controllo detenute dal Gruppo nelle società di riscossione tributi Cerit Spa e Srt Spa, dell’acquisizione della quota partecipativa di controllo di Banca C. R. Firenze Romania S. A. E della riattribuzione a voce propria dei costi e ricavi di pertinenza dei Fondi Integrativi di Previdenza (Fip). 2 Le spese di funzionamento fanno registrare una diminuzione del 2,2% passando da 443,3 a 433,5 milioni. In particolare, le spese del personale salgono del 5,2% a 291,0 milioni principalmente a causa della maggiore incidenza degli incentivi all’esodo registrati nei primi nove mesi dell’anno i cui effetti positivi saranno apprezzabili a partire dal 2007. Le altre spese amministrative segnano invece una diminuzione (-10,9%) passando da 161,6 a 144,0 milioni. Su quest’ultima voce ha inciso in modo rilevante la diminuzione delle spese correnti (-12,5%) dovuta principalmente alla diversa esposizione contabile di alcuni costi della controllata Infogroup Spa a seguito della sua nuova posizione all’interno del Gruppo. Alla società è stata infatti trasferita la gestione dei servizi di Information Technology per cui le componenti di conto economico appena ricordate sono pertanto registrate alla voce altri costi e ricavi del’operatività corrente. Il rapporto cost/income si attesta al 52,1% (64,1% a settembre 2005) che diventa 58,7% se si escludono i ricavi non ricorrenti. Il risultato operativo netto chiude a 374,8 milioni di Euro, in crescita del 71,5% (+29,2% escludendo i ricavi non ricorrenti). Accantonamenti neti per rischi e oneri per 18,4 milioni (+15,0%) e altri costi neti del’operatività corrente per 10,4 milioni portano l’utile prima delle imposte a 346,0 milioni, +68,7% rispetto a settembre 2005 (+23,6% escludendo i ricavi non ricorrenti). L´utile netto consolidato chiude a 235,0 milioni di euro , facendo registrare una crescita rispetto all´anno precedente pari al 103,1% (+25,7% escludendo i ricavi non ricorrenti). Stato Patrimoniale Consolidato - Gli impieghi netti a clientela sfiorano i 14 miliardi di Euro, in diminuzione dell’1,0% rispetto ai 14. 031 milioni di fine semestre e in crescita del 5,7% sul dato di fine 2005. Sull’andamento del terzo trimestre ha influito la contabilizzazione dei crediti verso la collegata Centro Leasing Spa tra gli impieghi a banche a seguito della trasformazione in banca della società stessa avvenuta nel luglio di quest’anno. Come già ricordato i mutui e i finanziamenti a medio/lungo termine (7. 325 milioni) hanno avuto un andamento particolarmente positivo facendo registrare una crescita del 5,6% nel terzo trimestre e del 21,3% dall’inizio dell’anno. - All’interno del portafoglio crediti si registra una sostanziale stabilità dei crediti deteriorati lordi complessivi che passano da 601,2 a 602,8 milioni (+0,3%). All’interno dell’aggregato le sofferenze lorde salgono dello 0,8% (327,4 milioni) mentre i crediti incagliati e ristruturati lordi diminuiscono del 6,0% (187,0 milioni). In crescita i crediti scaduti da oltre 180 giorni lordi (+13,9% a 88,4 milioni) in parte a causa di una certa stagionalità che caratterizza questa voce. Stabile il rapporto sofferenze lorde/crediti lordi al 2,3%. La raccolta totale ha superato 37 miliardi di euro, in crescita dell’1,7% nell’ultimo trimestre e del 5,0% dall’inizio dell’anno. La componente diretta (16. 153) cresce dell’1,0% nel trimestre e del 4,1% nei nove mesi, principalmente grazie alla raccolta a vista, mentre quella indiretta (21. 284) cresce rispettivamente del 2,2% e del 5,7%. Buona la dinamica della componente amministrata (10. 941), +3,4% nel trimestre e +14,3% dall’inizio dell’anno, che ha più che compensato la riduzione della raccolta gestita (10. 344), +1,1 nel trimestre e -2,0% dal 1° gennaio. Il patrimonio netto passa da 1. 512 a 1. 599 milioni di euro (+5,7%) beneficiando del maggior utile rilevato al 30 settembre. Tale effetto ha più che compensato la riduzione delle riserve da valutazione legata alla dismissione della partecipazione precedentemente commentata. Andamento Dei Settori Di Attivita´ I risultati conseguiti nei primi nove mesi del 2006 trovano la loro declinazione settoriale nella tabella che segue dove è apprezzabile il miglioramento della redditività annualizzata dei settori commerciali e, più in generale, dell’efficienza.
Sett. 2006 Sett. 2005 Dic. 2005
Retail
Utile netto 100,5 45,5 121,0%
Capitale allocato medio 568 468 21,4%
Redditività (dati annualizzati) 23,6% 18,6% 5,2 pp
Cost/income 66,6%
Imprese e Private Bkg.
Utile netto 36,5 27,5 32,8%
Capitale allocato medio 271 246 10,2%
Redditività (dati annualizzati) 18,0% 13,7% 5,9 pp
Cost/income 39,8%
Finanza
Utile netto 8 7,2 10,9%
Capitale allocato medio 102 109 -6,3%
Redditività (dati annualizzati) 10,4% 13,6% -3,1 pp
Cost/income 46,9%
Wealth Management
Utile netto 22,9 20,0 14,4%
Capitale allocato medio 72 82 -12,3%
Redditività (dati annualizzati) 42,2% 36,0% 6,1 pp
Cost/income 27,0%
Per il rapporto cost/income non è disponibile il dato di confronto
Aggiornato Il Piano Triennale 2006-2008 Il Piano triennale 2006-2008, approvato dal Consiglio di Amministrazione lo scorso 27 marzo, fu elaborato sulla base di specifiche previsioni di sviluppo dello scenario macroeconomico e della realizzazione di alcune azioni in chiave commerciale e organizzativa. In seguito alla diversa evoluzione dello scenario macroeconomico e finanziario, si è resa opportuna una revisione delle grandezze economiche del Piano in un contesto di sostanziale stabilità delle linee progettuali generali. In particolare, negli ultimi mesi si è consolidato il miglioramento delle prospettive di crescita europee e la Banca Centrale ha alzato i tassi di interesse a livelli superiori a quelli stimati nella prima stesura. Tenuti presenti i conseguenti effetti positivi sulle proiezioni triennali sono stati ridefiniti i target del Piano. Questi i principali nuovi obiettivi 2008 approvati dal Consiglio di Amministrazione, confrontati con quanto precedentemente comunicato al mercato:
2005 Pf 2008 old 2008 new
Utile netto (mil. Di Euro) 149 210 240
Eps 0,131 0,155 0,175
Roe 12,7% 15,3% 14,7%
Eva (mil. Di Euro) 61 117 116
Cost/income 61,4% 60,0% 55,4%
Sofferenze/impieghi (netto) 1,12% 1,10% 1,23%
Tier 1 ratio 4,8% 6,0% 6,0%
Dati consolidati Total Capital ratio __ 8,6% 9,0% 9,0%
Le principali linee d’azione, invariate rispetto alle ipotesi iniziali, ma valorizzate in maniera più precisa e puntuale, sono: crescita: razionalizzare e sviluppare la rete distributiva al fine di presidiare con maggiore efficacia commerciale il territorio di riferimento, rafforzando la propria posizione sul territorio storico e ricercando opportunità di ulteriore espansione in quelli contigui; qualità dei servizi e relazione con la clientela: approntare e proporre prodotti e servizi distintivi, flessibili e integrati, per soluzioni complete da offrire ai diversi segmenti di clientela coerentemente con le esigenze manifestate, al fine di rafforzare il rapporto di fiducia e migliorare ulteriormente il grado di inserimento e il cross-selling; controllo dei costi: prosecuzione del processo di integrazione di Gruppo, razionalizzazione delle filiali e omologazione del modello distributivo per migliorare l’efficienza semplificando i processi e massimizzando le sinergie presenti; multicanalità: in una prospettiva di centralità del cliente e al fine di massimizzare le opportunità di contatto e operative sono previsti interventi sia di natura strutturale che commerciale per consentire alla clientela di utilizzare il canale di maggiore prossimità e disponibilità. La dinamica attesa delle principali grandezze economico/patrimoniali prevede: crescita dell’utile netto del 2008 rispetto al 2005 pari a 91 milioni ottenuta attraverso una crescita media annua dei ricavi pari all’8%, una ulteriore riduzione del cost/income di circa 6 punti percentuali e il mantenimento di un’elevata qualità del portafoglio crediti; forte crescita degli impieghi alla clientela (>10% in giacenze medie progressive) presidiandone qualità e contribuzione anche attraverso il rafforzamento dei modelli gestionali che permettano di migliorare il mix tra redditività e costo del rischio; crescita significativa delle attività finanziarie totali che presentano un incremento medio della raccolta diretta (> 6%), e della raccolta indiretta (~6%). .
 
   
   
GRUPPO MPS: RISULTATI PRIMI NOVE MESI 2006 UTILE NETTO A 687,5 MILIONI DI EURO (+19,8%)  
 
Siena, 14 Novembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Monte dei Paschi di Siena spa ha approvato il 9 novembre i risultati al 30 settembre 2006 del Gruppo Mps. I principali risultati consolidati1 - Nel corso dei primi nove mesi del 2006 il Gruppo Mps ha proseguito nella propria attività di attuazione delle politiche di sviluppo e supporto funzionali al conseguimento degli obiettivi economici, patrimoniali e di struttura fissati per l’intero 2006. Sotto il profilo operativo e reddituale si registrano risultati in crescita sia per quanto riguarda lo sviluppo degli aggregati patrimoniali e commerciali, con un miglioramento del posizionamento nei business più interessanti, sia per quanto riguarda gli aggregati reddituali, come testimoniano i progressi fatti registrare dai ricavi (+5,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), dal risultato operativo netto che raggiunge 1. 129,6 milioni di euro (+13,5% sui nove mesi del 2005) e dall’utile netto (687,5 milioni di euro, +19,8% rispetto allo stesso periodo 2005). In particolare la disamina del margine della gestione finanziaria ed assicurativa consolidato evidenzia: un margine di interesse a 1. 999,1 milioni di euro (+4,9% rispetto ai primi nove mesi del 2005, +1,3% vs il secondo trimestre) grazie in particolare alla buona crescita (+5,9%) nel comparto commerciale, frutto dello sviluppo delle masse medie intermediate (superiore all’8% rispetto al 2005). Commissioni nette che si presentano in crescita (+0,9% rispetto al 30 settembre 2005) a 1. 334,4 milioni di euro e che risentono del minor apporto delle commissioni di performance e dall’assenza di commissioni “chiusura conto” ma che evidenziano la forte crescita delle commissioni “continuing” (+8,7% anno su anno). In ulteriore calo sia i proventi da collocamento prodotti incassati “up-front” (-30% nel terzo trimestre vs i due precedenti trimestri) sia conseguentemente il rapporto tra commissioni “up-front” e commissioni totali sceso al 5,0% a Settembre (4,0% nel terzo trimestre) dal 5,7% di Settembre 2005. Un risultato netto da negoziazione/valutazione attività finanziarie pari a 252,7 milioni di euro (erano stati 163,3 milioni nei primi nove mesi 2005); proventi/oneri della gestione assicurativa pari a 102,2 milioni di euro (+16,6% rispetto al 30 Settembre 2005) e che mostrano nel terzo trimestre, oltre al buon andamento gestionale, l’ampio recupero, già anticipato in sede di Relazione Semestrale, della riduzione di valore del portafoglio titoli intervenuta nel secondo trimestre. Tra le altre voci che concorrono alla formazione del margine della gestione finanziaria ed assicurativa si registrano inoltre dividendi, proventi simili e utili/perdite delle partecipazioni, pari a 43,8 milioni di euro (82,0 milioni nel 2005). Complessivamente il margine della gestione finanziaria ed assicurativa consolidato si attesta quindi a 3. 730,4 milioni di euro (+5,1% rispetto allo stesso periodo 2005); in tale ambito il terzo trimestre evidenzia un apporto che, in termini di ricavi “strutturali” (ossia al netto di elementi non ordinari quali cessione di partecipazioni) risulta tra i migliori degli ultimi trimestri, a conferma della politica di crescita sostenibile da tempo avviata. Per quanto riguarda il costo del credito e delle attività finanziarie si evidenziano queste componenti: "rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti” per 324,4 milioni di euro in crescita rispetto ai primi nove mesi del 2005 con conseguente incremento della copertura sui crediti deteriorati rettifiche nette di valore per deterioramento di attività finanziarie” con un saldo negativo pari a 12,8 milioni di euro che comprendono l’aggiornamento della valutazione di alcune società partecipate. Conseguentemente il risultato della gestione finanziaria ed assicurativa raggiunge i 3. 393,2 milioni di euro e fa registrare una crescita del 4,6% rispetto a Settembre 2005. Gli oneri operativi (2. 263,7 milioni di euro) sono sostanzialmente in linea all’analogo periodo 2005 (2. 248,9 milioni di euro) pur scontando il potenziamento della rete (27 nuove filiali e 7 nuovi centri Private da inizio anno), il pagamento di oneri relativi alle agevolazioni all’esodo (44 milioni di euro, 18 milioni nel solo terzo trimestre) e l’assunzione di 620 nuove giovani risorse che hanno permesso di potenziare ulteriormente la forza vendita del Gruppo (rapporto back office/front office della rete al 36% dal 42% di inizio anno) e di incrementare la propria base di clientela (+43. 000 nuovi clienti da inizio anno, 17. 000 nel solo terzo trimestre). Per fine anno previste ulteriori 420 uscite prevalentemente dalle strutture centrali (non comprensive dell’Area Riscossioni Tributi). In particolare le spese per il personale si attestano a 1. 435,2 milioni di euro (+1,6% sull’anno precedente), le altre componenti di spesa a 727,1 milioni di euro (+0,2%) e gli ammortamenti a 101,4 milioni di euro (meno 8,9%). L’indice cost/income comprensivo degli ammortamenti scende pertanto al 60,7% (64,8% a dicembre 2005) e al 59,5% depurando gli oneri operativi del costo dell’esodo del personale. Per effetto delle dinamiche sopra menzionate, il risultato operativo netto si attesta così a 1. 129,6 milioni di euro e progredisce del 13,5% rispetto al 2005. Per quanto riguarda la ripartizione per aree di attività, si evidenzia il crescente contributo dell’Attività Commerciale che beneficia sia della rafforzata efficacia delle piattaforme specializzate per segmento di clientela sia dell’ accorta politica relazionale. Più in particolare: Retail Banking: margine della gestione finanziaria e assicurativa: +9,4% anno su anno; risultato operativo netto: +27,1% anno su anno; impieghi vs clientela: +17,8%. Anno su anno Private Banking: margine della gestione finanziaria e assicurativa: +17,7% anno su anno; risultato operativo netto: +39,0% anno su anno; impieghi vs clientela: +18,4% anno su anno. Corporate Banking: margine della gestione finanziaria e assicurativa: +0,4% anno su anno; risultato operativo netto: -2,4% anno su anno; impieghi vs clientela: +6,7%. Anno su anno Investment Banking: margine della gestione finanziaria e assicurativa: -2,0% anno su anno; risultato operativo netto: -3,4% anno su anno. L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte si attesta a 1. 163,0 milioni di euro, in crescita del 25,2% rispetto al 2005. A completare il quadro reddituale concorrono infine imposte complessive pari a 465,8 milioni di euro (341,3 milioni nel 2005) per un “tax rate” di circa il 40% (era stato il 37% nei primi nove mesi del 2005), che sconta anche le recenti novità in materia di indeducibilità Irap delle svalutazioni su crediti non dedotte negli esercizi precedenti e la non deducibilità fiscale della rettifiche di valore effettuate su alcune partecipate. L’utile netto consolidato di periodo che si attesta a 687,5 milioni di euro evidenzia quindi un progresso del 19,8% rispetto al medesimo periodo del 2005. Il Roe annualizzato risulta pari al 13%. Aggregati patrimoniali - L’operatività commerciale dei primi nove mesi 2006 per il Gruppo Mps, in termini di gestione del risparmio e del credito, si è tradotta in un apprezzabile sviluppo dei principali aggregati patrimoniali. In particolare, la raccolta diretta (pari a circa 86,4 miliardi di euro) cresce del +5,6% annuo mentre la raccolta indiretta si attesta a 108 miliardi di euro. Il raggiungimento di questi risultati è frutto del collocamento di 7,4 miliardi di euro di prodotti di risparmio, fra cui quasi 3 miliardi di euro di raccolta premi assicurativi e più di 4,8 miliardi di euro di obbligazioni lineari/strutturate. I crediti verso la clientela si attestano a 88,8 miliardi di euro, il 12,1% in più rispetto al 2005. La dinamica è stata sostenuta dalla componente domestica la quale, in termini di impieghi vivi, progredisce intorno al 10,6% (per una quota di mercato che si attesta al 6,2%) grazie alla crescita di rilievo delle forme a m/l termine (+10,8%) ma anche all’accelerazione fatta registrare a partire dal secondo trimestre da quelle a breve termine (+10,4% anno su anno). Ancora importanti le erogazioni di mutui (+0,8% anno su anno) e di credito al consumo di Consum. It (+28,5% anno su anno) ed in sostenuto aumento anche l’apporto delle altre società prodotto: le erogazioni di Mps Banca per l’Impresa crescono del 14,6%, i flussi di Mps Leasing & Factoring del 6,7%. Per quanto riguarda la qualità del credito i primi nove mesi del 2006 si chiudono con un’esposizione netta dei crediti deteriorati in significativo calo rispetto alla fine del 2005 (-14,4%) grazie principalmente alla riduzione fatta registrare dai crediti ad incaglio e dalle esposizioni scadute. Con riferimento ai presidi a copertura del rischio di credito, l’incidenza delle rettifiche di valore su sofferenze si attesta al 52,8% (in linea con il dato di fine anno ed in crescita rispetto al 51,8% di marzo 2006), quella sugli incagli al 26,4% (dal 26% di fine anno). L’incidenza delle sofferenze nette sui crediti si pone all’1,9%, quella degli incagli all’1,1%. Continua il positivo flusso dei recuperi. Rafforzata infine la struttura patrimoniale del Gruppo: Tier 1 al 6,80% versus 6,51% (fine 2005). . .  
   
   
BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.P.A. BILANCIO CONSOLIDATO AL 30 SETTEMBRE 2006  
 
Desio, 14 novembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Desio e della Brianza S. P. A. , riunitosi in data 9 novembre 2006, ha approvato la situazione consolidata al 30 settembre 2006. Il periodo si chiude con un utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte pari ad € 102,87 milioni in incremento del 20,3% rispetto ad € 85,49 milioni del medesimo periodo 2005.
Sintesi Dei Principali Dati Al 30 Settembre 2006
Debiti verso clientela, titoli in circolazione, € 4. 652,69 milioni + 12,5%
passività finanziarie valutate al fair value ( 1 )
Raccolta Indiretta Totale € 15. 226,92 milioni + 3,5%
Raccolta Indiretta di Clientela ordinaria € 13. 843,71 milioni + 6,8%
di cui Risparmio Gestito € 10. 007,24 milioni + 5,3%
Massa amministrata complessiva € 19. 879,61 milioni + 5,4%
Crediti verso Clientela € 3. 897,67 milioni + 15,5%
Rapporto “sofferenze / crediti verso clientela” 0,67% 0,76% al 30. 9. 05
Utile del periodo dell’operatività corrente al € 102,87 milioni + 20,3%
lordo delle imposte
Principali dati patrimoniali al 30 settembre 2006 - Le attività finanziarie totali della clientela alla data del 30 settembre 2006 ammontano ad € 19. 879,61 milioni con una crescita annua € 1. 023,71 milioni (+ 5,4%) rispetto ad € 18. 855,90 milioni di fine settembre 2005. La raccolta diretta, rappresentata dai debiti verso la clientela, dai titoli in circolazione e dalle passività finanziarie valutate al fair value, con esclusione di quelle riferite all´attività assicurativa vita (riclassificate nella raccolta indiretta) ha registrato un incremento annuo di € 515,87 milioni pari al 12,5%, passando da € 4. 136,82 milioni ad € 4. 652,69 milioni. Anche sul versante della raccolta indiretta è proseguito il trend di crescita con un aggregato complessivo che a fine periodo ammonta ad € 15. 226,92 milioni rispetto ad € 14. 719,08 milioni del settembre 2005. Il progresso è totalmente attribuibile al settore della clientela ordinaria che evidenzia su base annua un incremento di € 880,81 milioni, pari a circa il 7%, con un valore degli stock che si è attestato ad € 13. 843,71 milioni di cui € 10. 007,24 milioni relativi al risparmio gestito. In quest’ultimo ambito si segnala la maggior dinamicità del comparto di banca assicurazione (da € 1. 064,05 milioni di settembre 2005 ad € 1. 320,65 milioni, con un incremento pari al 24,1%). La raccolta amministrata, passando da € 3. 457,56 milioni ad € 3. 836,47 milioni evidenzia un incremento del 11,0%. Sul versante dell’attività creditizia è proseguito il trend di mirato sviluppo che caratterizza la politica del Gruppo Banco Desio, con particolare attenzione agli obiettivi primari della qualità del credito e del frazionamento del rischio. In tale ambito i crediti verso la clientela hanno fatto registrare un incremento annuo del 15,5% passando da € 3. 374,85 milioni ad € 3. 897,67 milioni di fine settembre, con il comparto a medio e lungo termine che si è dimostrato maggiormente dinamico con crescite annue prossime al 19%. Il rapporto “sofferenze nette / impieghi netti” si riduce ulteriormente rispetto a quello dello stesso periodo del 2005 e si attesta allo 0,67%. Risultati di conto Economico al 30 settembre 2006 I principali livelli di conto economico evidenziano: margine di interesse: si attesta ad € 144,12 milioni favorito dalla crescita delle masse intermediate e, marginalmente, dalla lieve crescita dei tassi di interesse . Il confronto su base annua evidenzia una crescita di € 18,99 milioni pari al 15,2% rispetto ad € 125,13 milioni del settembre 2005; commissioni nette: si attestano ad € 99,43 milioni (€ 75,83 milioni a settembre 2005), con un incremento annuo di € 23,60 milioni pari al 31,1%. Il confronto su base annua tiene conto anche della presenza delle commissioni di over performance nette di Anima S. G. R. (pari a € 15,3 milioni rispetto a € 2,5 milioni dello stesso periodo dell´anno precedente); spese amministrative: ammontano ad € 142,68 milioni con un incremento del 16,0% rispetto all’analogo periodo del 2005, riflettendo sia lo sviluppo della rete distributiva (+ 17 filiali) sia la conseguente crescita degli organici (+ 137 risorse). In tale aggregato le spese per il personale ammontano ad € 90,07 milioni (+ 18,8%) e le altre spese amministrative ad € 52,61 milioni (+ 11,5%). Complessivamente le spese amministrative assorbono il 54,2% del margine della gestione finanziaria ed assicurativa (55,5% a settembre 2005); utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte: dopo rettifiche di valore su crediti pari ad € 10,26 milioni (ex € 9,26 milioni), accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri per € 2,89 milioni e rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali ed immateriali per € 4,36 milioni; a questo livello del conto economico il risultato è di € 102,87 milioni a fronte di € 85,49 milioni di fine settembre 2005. L’incremento è di € 17,38 milioni pari al 20,3%. L’organico complessivo del Gruppo ha raggiunto le 1. 559 risorse, con una crescita di 137 unità rispetto ai 1. 422 dipendenti del settembre 2005 e di 120 unità rispetto ai 1. 439 dipendenti di fine anno 2005. Alla fine del terzo trimestre 2006 la Rete del Gruppo conta su 132 sportelli rispetto ai 115 di un anno prima ed ai 118 di fine anno 2005. L’ampliamento del presidio territoriale porta il Gruppo ad essere presente in 6 regioni ed in 21 province (6 regioni e 17 province a settembre 2005). Fra gli eventi di maggiore importanza avvenuti dopo la chiusura del periodo, si segnalano i seguenti: - in data 2 ottobre è avvenuto l’avvio operativo di Banco Desio Veneto S. P. A. , controllata con Sede in Vicenza, autorizzata all’esercizio dell’attività bancaria con provvedimento della Banca d’Italia del 3 aprile 2006. Il capitale sociale della nuova banca ammonta ad € 23,10 milioni, a seguito del conferimento del ramo di azienda costituito dalle 6 Filiali recentemente aperte nel Veneto dalla Capogruppo, per un controvalore di € 2,10 milioni. - in data 26 ottobre 2006 l´Isvap ha rilasciato alla controllata "Chiara Assicurazioni S. P. A. ", recentemente costituita con capitale sociale di € 7,5 milioni e Fondo Organizzazione di € 2,5 milioni, l´autorizzazione all´esercizio dell´attività assicurativa in diversi rami danni; in precedenza, la Banca d´Italia aveva autorizzato la Capogruppo ad assumere la partecipazione di controllo nella stessa Compagnia Danni. .
 
   
   
CREDEM, IL CDA APPROVA I RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2006: UTILE A 167,8 MILIONI DI EURO, RISULTATO OPERATIVO +19%.  
 
 Reggio Emilia, 14 novembre 2006 - Il consiglio di amministrazione di Credem, presieduto da Giorgio Ferrari, ha approvato in data odierna i risultati individuali e consolidati al 30 settembre 20061. Risultati economici consolidati al 30 settembre 2006 - Al 30 settembre 2006 il conto economico di Credem presenta un utile netto consolidato pari a 167,8 milioni di euro (166,7 milioni di euro a fine settembre 2005). Tale aggregato, al netto delle plusvalenze da cessione di partecipazioni (7,7 milioni di euro al 30 settembre 2006 e 14,1 milioni di euro nello stesso periodo del 2005), mostra una crescita del 4,9%. Il margine di intermediazione è aumentato del 10,2% raggiungendo 768 milioni di euro rispetto a 696,8 milioni di euro nello stesso periodo del 2005. Nel dettaglio il margine finanziario da intermediazione creditizia cresce del 9% a 321,1 milioni di euro rispetto a 294,7 milioni di euro del settembre 2005 spinto dall’incremento della forbice tassi, dovuto principalmente alla significativa ristrutturazione del portafoglio crediti già avviata da tempo, e dall’aumento delle consistenze; il margine servizi registra una crescita pari all’11,1% raggiungendo 446,9 milioni di euro rispetto a 402,1 milioni di euro del terzo trimestre del 2005. L’incremento è ascrivibile sia al buon andamento dell’area finanza sia all’aumento delle commissioni nette. In particolare le commissioni relative alla gestione del risparmio aumentano dell’8,5%, le commissioni per servizi bancari tradizionali del 5,9%. I costi operativi ammontano a 449,7 milioni di euro (+6,2%) rispetto a 423,5 milioni di euro dello stesso periodo del 2005. In particolare le spese del personale sono pari a 274 milioni di euro (+3,2%), mentre le spese amministrative sono di 175,7 milioni di euro (+11,3%). Il cost/income scende a 58,6% rispetto a 60,8% del 30 settembre 2005. Il risultato lordo di gestione ha registrato un incremento del 16,5% posizionandosi a 318,3 milioni di euro rispetto a 273,3 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno. Gli ammortamenti sono pari a 18,6 milioni di euro (-13,1% rispetto allo stesso periodo del 2005). Il risultato operativo ha registrato un incremento del 19% raggiungendo 299,7 milioni di euro, rispetto a 251,9 milioni di euro a fine settembre del 2005. Gli accantonamenti per rischi ed oneri sono, al 30 settembre 2006, complessivamente pari a 3,6 milioni di euro. Le rettifiche nette di valore su crediti sono pari a 13,7 milioni di euro a fine settembre 2006 rispetto a 10,5 milioni di euro al 30 settembre 2005. Il saldo delle componenti straordinarie al 30 settembre 2006 ammonta a 4,3 milioni di euro (19,9 milioni di euro nello stesso periodo del 2005). Tra le principali componenti positive straordinarie dei primi nove mesi 2006 si registrano le plusvalenze (per un importo complessivo di 7,7 milioni di euro) relative alle cessioni di partecipazioni detenute in Mts, Si Holding e Carisma. L’utile ante imposte risulta pari a 286,7 milioni di euro (+6,8%) rispetto a 268,5 milioni di euro a fine terzo trimestre del 2005. Le imposte sul reddito sono pari a 109,7 milioni di euro (93 milioni di euro al 30 settembre 2005). Risultati patrimoniali al 30 settembre 2006 - La raccolta da clientela del Gruppo Credem è aumentata, al 30 settembre 2006, del 3,7% raggiungendo 57. 239 milioni di euro rispetto a 55. 192 milioni di euro dello stesso periodo del 2005. La raccolta diretta al netto dei pronti contro termine è in crescita del 10% a quota 13. 568 milioni di euro rispetto a 12. 333 milioni di euro a fine terzo trimestre del 2005 (la raccolta diretta compresi i pronti contro termine è aumentata del 10,8% ed ha raggiunto 14. 506 milioni di euro contro i 13. 093 milioni di euro al 30 settembre 2005). In particolare sono aumentati del 10,3% i depositi per un valore di 9. 203 milioni di euro (8. 341 milioni di euro nello stesso periodo del 2005) ed il comparto obbligazionario è aumentato del 9,3% a 4. 365 milioni di euro (3. 992 milioni di euro al 30 settembre 2005). I pronti contro termine registrano un valore pari a 938 milioni di euro rispetto a 760 milioni di euro al 30 settembre 2005 (+23,4%). La raccolta indiretta ha registrato una crescita dell’1,5% attestandosi a 42. 733 milioni di euro (42. 099 milioni di euro a fine terzo trimestre del 2005). La raccolta gestita è pari a 17. 095 milioni di euro rispetto a 17. 629 milioni di euro del 2005 (-3%). All’interno di questo aggregato le gestioni patrimoniali sono aumentate del 15,6% (a quota 5. 592 milioni di euro) e i fondi comuni di investimento e Sicav sono pari a 9. 221 milioni di euro (-13,4%). La raccolta amministrata è cresciuta del 4,8% a 25. 638 milioni di euro rispetto a 24. 470 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno. Gli impieghi verso la clientela, al netto dei pronti contro termine, sono cresciuti del 13,3% raggiungendo 13. 318 milioni di euro (11. 757 milioni di euro al 30 settembre 2005), mentre compresi i pronti contro termine, la crescita è dell’11,2% (13. 324 milioni di euro al 30 settembre 2006 contro 11. 984 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno). Permane rilevante per il gruppo lo sviluppo del credito a medio termine, che ha riguardato, oltre il tradizionale bacino delle famiglie consumatrici, anche le imprese “corporate”. Si è inoltre confermata la forte attenzione verso la clientela privata e gli operatori di small business. Il segmento retail passa da 7,1 a 8,6 miliardi di euro (+20,3%), mentre la componente “corporate” passa da 5,5 a 6 miliardi di euro (+8,5%) con focalizzazione sul segmento middle. In particolare i mutui ipotecari alle famiglie al 30 settembre 2006 registrano consistenze per oltre 4 miliardi e flussi erogati per oltre 969 milioni di euro (+39,4%). Nel complesso la crescita degli impieghi è sostanzialmente il linea con l’andamento a livello di sistema. Le sofferenze nette si attestano al 30 settembre 2006 a 0,20% (0,22% al 30 settembre 2005). La percentuale di previsione di perdita sulle sofferenze è del 61%. I crediti problematici totali netti sono pari a 110,2 milioni di euro (104,5 milioni di euro a fine terzo trimestre 2005). L’incremento dei valori di crediti problematici è quasi esclusivamente ascrivibile all’introduzione della categoria “crediti scaduti”: recenti disposizioni di Bankitalia prescrivono infatti di indicare tra i crediti problematici quelli “scaduti e/o sconfinanti da oltre 180 giorni”, come definiti dalla vigente normativa sulle segnalazioni di vigilanza. E’ peraltro opportuno sottolineare che si tratta di posizioni che presentano esclusivamente (e momentaneamente) anomalie di ordine tecnico. Il Tier 1 capital ratio si attesta a 8,1%. Il Total capital ratio è pari a 9,9%. Al 30 settembre 2006 la struttura distributiva del Gruppo si articola in 458 filiali, 41 centri imprese, 62 negozi finanziari. I dipendenti sono oltre 5. 000 ed i promotori finanziari con mandato 820. .  
   
   
CREDITO BERGAMASCO, RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2006: IN CRESCITA REDDITIVITÀ ED EFFICIENZA OPERATIVA. UTILE NETTO: 111,5 MILIONI DI EURO (+17,1% RISPETTO AI 95,2 MILIONI DEL 30.9.2005)  
 
 Bergamo, 14 novembre 2006 - Questi, in sintesi, i principali risultati al 30 settembre 2006 del Credito Bergamasco (Gruppo Bancario Popolare di Verona e Novara) approvati ieri dal Consiglio d’Amministrazione dellIstituto. Conto economico Al 30. 9. 2006 il margine di interesse della banca si è fissato a 226,7 milioni di euro con una crescita del 13,3% rispetto agli omogenei 200 milioni del 30. 9. 2005; i dividendi e gli utili delle partecipazioni hanno raggiunto i 25,1 milioni di euro a fronte dei 23,6 milioni di un anno prima ed il margine finanziario si è così attestato a 251,8 milioni di euro (+12,6% rispetto agli omogenei 223,6 milioni del 30. 9. 2005). Gli altri proventi operativi si sono posizionati a 134,5 milioni di euro (+20,2% rispetto ai 111,9 milioni del 30. 9. 2005). Più in particolare, al 30. 9. 2006 le commissioni nette da servizi hanno raggiunto i 104,2 milioni di euro con un aumento del 13,1% nei confronti dei 92,1 milioni di un anno prima. Gli altri proventi di gestione netti sono risultati pari a 23,7 milioni di euro (23,2 milioni un anno prima) ed il risultato netto finanziario è stato positivo per 6,7 milioni di euro. Si segnala che tale importo comprende una plusvalenza di 2,2 milioni realizzata a fronte della cessione al Gruppo Icbpi di una quota di partecipazione in Cim Italia S. P. A. Pari al 4,29% del capitale sociale (il Credito Bergamasco ha mantenuto in portafoglio una quota partecipativa del 3,93% nella società). Il totale dei proventi operativi ha così raggiunto i 386,3 milioni di euro con un aumento pari al 15,1% nei confronti degli omogenei 335,5 milioni di un anno prima. L’insieme degli oneri operativi ha raggiunto, al 30. 9. 2006, i 181 milioni di euro con una crescita annua del 5%. Le spese per il personale, al netto dei recuperi si sono attestate – anche in conseguenza dell’aumento degli organici finalizzato essenzialmente alla realizzazione dei piani strategici “Retail” e “Corporate” – a 113 milioni di euro, con un’espansione annua del 5,7%, le altre spese amministrative (anch’esse al netto dei recuperi) si sono fissate a 63,3 milioni di euro (+3,3%) e gli ammortamenti sono risultati pari a 4,8 milioni di euro (4,3 milioni un anno prima). Il risultato della gestione si è così fissato a 205,3 milioni di euro con un’espansione del 25,8% rispetto agli omogenei 163,1 milioni del 30. 9. 2005. A testimonianza del significativo grado di efficienza operativa della banca, il cost/income – determinato dal rapporto tra oneri e proventi operativi – si è posizionato al 46,9%, con una consistente riduzione rispetto al 51,4% di un anno prima. Dopo la contabilizzazione di rettifiche nette di valore per il deterioramento dei crediti per 25,2 milioni di euro (in crescita rispetto ai 15,9 milioni del 30. 9. 2005 anche in considerazione della significativa espansione degli impieghi registrata nel periodo e dei connessi accantonamenti di natura prudenziale sui crediti “in bonis”) e di accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri per 5,4 milioni di euro, il risultato lordo dell’operatività corrente si è fissato a 174,7 milioni di euro, con un progresso annuo del 17,6%. Le imposte sul reddito sono risultate pari a 63,2 milioni di euro a fronte dei 53,4 milioni del 30. 9. 2005 e l’utile netto ha raggiunto – al 30 settembre 2006 – i 111,5 milioni di euro, con un aumento del 17,1% rispetto agli omogenei 95,2 milioni del 30. 9. 2005. Si segnala, peraltro, che nei primi nove mesi del 2006 le componenti economiche “non ricorrenti” – al netto del relativo effetto fiscale – sono risultate positive per 2,2 milioni di euro (importo rappresentato quasi esclusivamente dalla plusvalenza riveniente dalla citata cessione di una quota partecipativa in Cim Italia S. P. A. ) a fronte degli omogenei 2,3 milioni dell’analogo periodo 2005. Al netto di tali somme, dunque, l’utile del periodo si attesterebbe a 109,3 milioni di euro, con un’espansione annua del 17,7%. Il R. O. E. Annualizzato si è attestato al 16,1% contro il 14,9% di un anno prima; un valore significativo anche in considerazione della buona patrimonializzazione della banca (l’aggregato capitale più riserve assommava, al 30. 9. 2006, a 923,2 milioni di euro). Stato Patrimoniale Al 30. 9. 2006 la raccolta totale da clientela del Credito Bergamasco si è fissata a 19. 724,8 milioni di euro, con un’espansione del 15,1% rispetto ai 17. 139,4 milioni del 30. 9. 2005 (+0,7% nei confronti dei 19. 586,8 milioni di fine 2005). All’interno di questo aggregato, la raccolta diretta – data dalla somma di debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività finanziarie (prestiti obbligazionari) valutate al “fair value” – si è fissata a 8. 134,1 milioni di euro, con un progresso del 2,1% rispetto ai 7. 963,6 milioni del 30. 9. 2005 (8. 540,3 milioni il dato di fine 2005). La raccolta indiretta della banca – al netto di un deposito titoli di carattere straordinario acceso nell’ottobre 2005 ed il cui importo si è ragguagliato, al 30. 9. 2006, a 2. 056,9 milioni di euro – ha raggiunto a fine settembre i 9. 533,8 milioni di euro, con una espansione del 3,9% rispetto ai 9. 175,8 milioni del 30. 9. 2005 e dell’1,2% nei confronti del valore di fine 2005. Tra le componenti della raccolta indiretta, si segnala come il risparmio gestito abbia risentito sia della incerta evoluzione dei mercati finanziari – connessa all’irripidimento della curva dei tassi ed alla flessione dei corsi azionari sperimentata nella parte centrale dell’anno – sia della predilezione manifestata dalla clientela verso prodotti più rispondenti alle proprie necessità ed al proprio profilo di rischio, quali i prestiti obbligazionari (della banca e di terzi). Esso si è così attestato, al 30. 9. 2006, a 4. 352,3 milioni di euro, con una flessione del 9,1% rispetto ad un anno prima e del 9,3% su fine 2005. La raccolta indiretta amministrata si è, invece, fissata a 5. 181,5 milioni di euro, con un progresso del 18,1% rispetto al dato del 30. 9. 2005 e del 12% rispetto a fine 2005. Considerando anche il deposito titoli di carattere straordinario sopra citato, la raccolta amministrata ha raggiunto i 7. 238,4 milioni di euro (+65% su base annua) e la raccolta indiretta onnicomprensiva gli 11. 590,7 milioni di euro con un’espansione del 26,3% rispetto ai 9. 175,8 milioni di euro di un anno prima e del 4,9% nei confronti degli 11. 046,5 milioni della fine dello scorso esercizio. Sul fronte dell’attivo di bilancio, i continui sforzi profusi dalla banca mirati al sostegno dell’economia locale in una fase di progressiva ripresa congiunturale hanno portato gli impieghi netti verso la clientela a 10. 490,8 milioni di euro, registrando un incremento del 20,3% nei confronti dei 8. 722,5 milioni di un anno prima e del 16,4% rispetto ai 9. 009,3 milioni del 31. 12. 2005. I crediti di firma hanno, dal canto loro, registrato un incremento annuo del 9,1%, attestandosi a 1. 164,8 milioni di euro (+2,8% rispetto al 31. 12. 2005). L’assidua ed efficace opera di controllo del rischio di credito esercitata dalle competenti funzioni della banca ha permesso di limitare gli effetti sulla qualità del portafoglio prestiti derivanti dalle difficoltà sperimentate dall’economia nazionale nel recente passato che, di norma, si riflettono sull’andamento dei crediti dubbi bancari con un determinato “lag” temporale”. Al 30. 9. 2006, infatti, il complesso delle sofferenze lorde ha toccato i 127,8 milioni di euro, un valore sostanzialmente allineato ai 126,8 milioni di un anno prima; dopo le rettifiche di valore, le sofferenze si sono posizionate a 66,7 milioni di euro, con un’incidenza sul totale dei crediti netti scesa allo 0,64% dallo 0,72% del 30. 9. 2005 (0,69% il valore dell’indice al 31. 12. 2005). Positive le evidenze relative al complesso delle partite incagliate, ristrutturate e scadute, diminuito – rispetto ad un anno prima – del 24,9% in termini lordi e del 24,6% in termini netti (-20,9% in termini lordi e -19,6% in termini netti le variazioni rispetto al 31. 12. 2005). Il totale delle attività deteriorate lorde ha così segnato un arretramento annuo del 15,4% (-10,6% su fine 2005) mentre le attività deteriorate nette sono diminuite del 17,3% su base annua (-12,9% rispetto al 31. 12. 2005). Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del terzo trimestre 2006 ed evoluzione prevedibile dela gestione Dalla fine del terzo trimestre 2006 e sino alla data di approvazione di questa relazione, non si sono verificate rilevanti evenienze tali da modificare in misura significativa gli assetti della banca. Per quanto attiene all’evoluzione prevedibile della gestione, si segnala che il Credito Bergamasco – riaffermando le linee guida stabilite per l’intero 2006 – intensificherà gli sforzi volti a rafforzare ulteriormente i legami con il tessuto economico del territorio servito e ad incrementare le proprie quote di mercato. Da un punto di vista più strettamente commerciale, le linee strategiche fissate per il prosieguo dell’anno prevedono l’espansione delle masse intermediate, sia sul fronte degli impieghi sia su quello della raccolta; la salvaguardia della qualità del credito, sia in fase di erogazione, sia durante la gestione dei rapporti; l’espansione della produttività e della redditività, favorita dall’appartenenza ad un Gruppo bancario ottimamente strutturato ed in continua crescita; la rigorosa opera di governo dei costi operativi. La progressiva realizzazione di questi obiettivi dovrebbe garantire alla banca – per l’esercizio 2006 – positivi risultati sia in termini di ritorni economici, sia in ordine al livello di autofinanziamento, fonte indispensabile per uno sviluppo armonico ed equilibrato dell’azienda. .  
   
   
ASSICURAZIONI GENERALI, RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2006: UTILE CONSOLIDATO RECORD A € 1.941,3 MLN (+23,2%)  
 
Milano, 14 novembre 2006. Il Consiglio di Amministrazione delle Assicurazioni Generali, riunito il 9 novembre sotto la presidenza di Antoine Bernheim, ha approvato la relazione consolidata al terzo trimestre 2006. Antoine Bernheim ha commentato: “Anche il terzo trimestre conferma l’ottima qualità del risultato conseguito dalla Compagnia, raggiunto quasi esclusivamente dalla sua attività ordinaria. Questa circostanza ci ha permesso di rendere più ambizioso l’obiettivo di fine anno con un target non inferiore a € 2,3 miliardi”. Il Gruppo Generali conferma il positivo andamento gestionale registrato da inizio anno che consente di chiudere i primi nove mesi con un incremento del 23,2% dell’utile netto consolidato a € 1. 941,3 milioni (€ 1. 576,3 milioni al 30 settembre 2005). La significativa crescita è dovuta principalmente alla combinazione tra le azioni intraprese in campo organizzativo volte ad aumentare l’efficienza dei processi e dei sistemi, e lo sviluppo produttivo nei segmenti vita e danni a più alta redditività in atto in pressoché tutti i Paesi di operatività. In termini di produzione, la raccolta premi complessiva – comprensiva dei premi delle polizze di investimento – ha registrato un incremento a termini omogenei del 3% a € 46. 386,9 milioni (€ 46. 540,9 milioni al 30 settembre 2005), con andamenti nei principali Paesi di operatività migliori rispetto alla media del mercato, permettendo uno sviluppo del business superiore alle previsioni di budget. In particolare il Gruppo ha registrato una forte crescita in Spagna e nei Paesi dell’Est Europa e del Far East, proseguendo il buon sviluppo negli altri principali mercati dell’Europa Continentale come Francia e Germania. Il reddito complessivo degli investimenti, esclusa la componente derivante dagli strumenti finanziari valutati al fair value e imputati a conto economico, è cresciuto del 12,2%, raggiungendo i € 9. 509,8 milioni (€ 8. 472,9 milioni al 30 settembre 2005). L’apporto degli strumenti finanziari valutati al fair value rilevato a conto economico è stato di € 1. 908,5 milioni (€ 4. 491,5 milioni al 30 settembre 2005). Tale decremento è, in larga misura, da imputare all’andamento dei corsi obbligazionari, ed è stato compensato da una analoga riduzione delle variazioni delle riserve tecniche vita. Le spese di gestione sugli investimenti e gli interessi passivi sono ammontati complessivamente a € 1. 024,2 milioni. In tale ambito, gli interessi passivi sui debiti finanziari sono stati pari a € 328 milioni. Ripartizione per Paese dei premi lordi complessivi I dati sono comprensivi dei premi delle polizze di investimento
in mln € Premi totali ¨% Premi vita ¨% Premi danni ¨%
Italia 16. 532,8 -3,6% 12. 800,6 -5,1% 3. 732,2 1,8%
Germania* 10. 227,5 4,5% 7. 749,9 6,1% 2. 477,6 -0,4%
Francia 9. 978,9 1,2% 7. 265,4 1,2% 2. 713,5 1,0%
Spagna 2. 066,2 28,3% 974,1 70,1% 1. 092,0 5,2%
Paesi dell’Est Europa 830,7 23,1% 312,3 48,4% 518,4 11,7%
Resto Europa 4. 301,0 7,1% 2. 218,1 13,9% 2. 083,0 0,7%
Far East 398,5 116,8% 354,3 155,6% 44,1 0,4%
Sud America 861,8 40,4% 424,2 59,2% 437,6 25,9%
Resto del Mondo 1. 189,6 8,0% 948,4 10,2% 241,2 0,5%
Totale 46. 386,9 3,0% 33. 047,3 3,4% 13. 339,6 2,3%
(*)I premi della Germania includono i premi derivanti dalla attribuzione della partecipazione agli utili Andamento Dei Segmenti Ripartizione dell’utile** per le tre linee di business
Mln € 30. 09. 2006 30. 09. 2005 ¨%
Segmento Vita 2. 064,5 2. 002,3 3,1
Segmento Danni 1. 113,7 867,6 28,4
Segmento Finanziario 302,7 246,1 23,0
** Gli importi sono stati considerati al lordo delle imposte, delle quote di pertinenza di terzi e delle elisioni intersettoriali
Attività Vita Nel vita, la raccolta complessiva è stata pari a € 33. 047,3 milioni con un incremento a termini omogenei del 3,4% (€ 33. 486,8 milioni al 30 settembre 2005). Lo sviluppo dei premi vita di nuova produzione, +3,7% a termini omogenei a € 18. 655 milioni (€ 19. 949,4 milioni al 30 settembre 2005), è stato caratterizzato da una crescita dei contratti ad alto valore rivolti alla clientela retail ed è stato realizzato attraverso le reti proprietarie di agenti e promotori finanziari. Nei primi nove mesi del 2006 il Gruppo si è rafforzato in tutti i principali Paesi di operatività. In Italia, in un mercato che continua ad essere caratterizzato da un calo significativo della raccolta, i premi sottoscritti dal Gruppo hanno registrato una flessione del 5,1% a fronte di un calo più accentuato del mercato. Su tale andamento ha inciso la flessione del 7,3% dei volumi di nuova produzione (-9,2% mercato italiano2) causato dall’andamento del canale bancario in diminuzione del 7,8% (-12% mercato italiano). Ottimo il contributo delle reti proprietarie: agenzie +9,4% (-0,9% mercato italiano), promotori +46,7% (+7,1% mercato italiano). È proseguito con buoni tassi di crescita lo sviluppo in quasi tutti i mercati esteri, dove si è complessivamente registrato un incremento della raccolta dell’ 9,5% a termini omogenei e del 15,6% dei volumi di nuova produzione. Da segnalare, in particolare la forte crescita in Germania, dove il Gruppo ha mostrato degli andamenti superiori al mercato, confermandosi leader nel settore delle polizze previdenziali con contributo statale “Riester” (+96% di nuovi contratti nei nove mesi), e in Spagna, dove la significativa crescita della raccolta del 70,1% ha beneficiato anche dell’ acquisizione di un premio unico di € 284,5 milioni. Continua lo sviluppo del Gruppo nei mercati ad alto potenziale: nell’ Europa Centro Orientale Generali ha registrato una crescita complessiva del 48,4%, con significativi tassi di sviluppo in quasi tutti i 10 Paesi in cui opera; in Cina, Generali China Life si conferma tra i leader di mercato stranieri con un incremento del 124,3% a termini omogenei rispetto al 30 settembre 2005. Buono lo sviluppo in America Latina. L’incidenza dei costi complessivi netti sui premi vita ha registrato un lieve aumento a 10,2% (9,8% al 30 settembre 2005). I costi di amministrazione sono rimasti sostanzialmente stabili al 2,1%, grazie ai primi risultati derivanti dall’efficientamento di processi e sistemi, in leggero incremento gli oneri di acquisizione, per effetto del peso in portafoglio dei prodotti a maggior valore. Attività Danni - Nei danni, nonostante la prosecuzione della fase di riduzione delle tariffe, per effetto della competizione che caratterizza soprattutto il segmento auto, la raccolta consolidata è cresciuta a termini omogenei del 2,3% a € 13. 339,6 milioni (€ 13. 054,1 milioni al 30 settembre 2005), confermando il Gruppo ai vertici dei principali mercati. In ambito territoriale vanno segnalate, per quanto riguarda la raccolta, le performance positive di Spagna, Svizzera, Austria, Paesi dell’Est Europa ed America Latina e relativamente all’Italia la positiva contribuzione del ramo non auto, particolarmente nei rami infortuni e malattie. Il segmento danni continua ad evidenziare un forte miglioramento della redditività tecnica. Il combined ratio che è migliorato a 95,9% (96,3% al 30 settembre 2005 ) è stabile rispetto a fine giugno 2006. Il miglioramento, rispetto al 30 settembre 2005, è dovuto alla riduzione del tasso costi (dal 26,6% al 26,2%), mentre la sinistralità rimane invariata a 69,7%. Anche in questo segmento il significativo contributo al miglioramento del combined ratio è stato dato dall’andamento dei costi di amministrazione, che vedono ridurre sia l’incidenza sui premi (da 6,9% a 6,3%), sia il loro valore assoluto del 6%. Per quanto riguarda i singoli Paesi, il combined ratio in Italia si mantiene sostanzialmente stabile a 97,2% (96,8% al 30 settembre 2005), ma risulta essere in netto miglioramento rispetto al primo semestre 2006 (-1,5 p. P) che era stato caratterizzato da sinistri di notevole entità. Miglioramenti provengono dai diversi territori esteri fra i quali Germania, Francia e Spagna. Indicatori tecnici del segmento danni
Loss ratio (%) Expense ratio (%) Combined ratio (%)
30. 09. 2006 30. 09. 2005 30. 09. 2006 30. 09. 2005 30. 09. 2006 30. 09. 2005
Gruppo 69,7 69,7 26,2 26,6 95,9 96,3
Italia 75,5 75,1 21,7 21,7 97,2 96,8
Germania 64,9 63,0 30,4 32,8 95,3 95,8
Francia 71,1 73,2 26,5 25,7 97,6 98,9
Spagna 62,4 62,2 23,6 24,9 86,0 87,1
Austria 68,1 66,8 30,0 27,8 98,1 94,6
Svizzera 73,0 73,0 24,6 23,2 97,6 96,2
Est Europa 64,6 63,9 27,1 27,5 91,7 91,4
Resto del 63,9 64,5 33,1 32,8 97,0 97,3
Mondo
Servizi Finanziari . Le masse gestite da società bancarie e da società di gestione del risparmio sono ammontate a € 326. 423,8 milioni con una crescita del 3,2% rispetto al 30 giugno 2006. Gran parte dell’attività svolta dalle società di asset management è rivolta alle imprese del Gruppo. Le commissioni nette per servizi finanziari prestati e ricevuti dalle società del segmento finanziario hanno toccato i € 397,4 milioni, con un incremento del 18%. In particolare, in merito alle principali società del Gruppo operanti in questo settore, Banca Generali e Bsi, si segnala: Banca Generali ha incrementato del 9% la raccolta netta, a € 1. 706 milioni confermandosi al primo posto con una quota di mercato del 15,7%. Gli asset under management che fanno capo alla rete dei promotori hanno raggiunto i € 22,8 miliardi (€ 22,2 miliardi al 30 giugno 2006). Il margine di intermediazione di € 123,2 milioni. Bsi ha beneficiato del positivo andamento dei mercati azionari, con ricavi di esercizio pari a € 312,7 milioni (+26,3% al 30 settembre 2005). I patrimoni gestiti sono ammontati a 35. 176,7 milioni con un incremento del 4,6% rispetto al 30 giugno 2006. Dati Patrimoniali - Il patrimonio netto complessivo è stato pari a € 17. 777,6 milioni (€ 16. 392 milioni al 30 giugno 2006). In particolare, il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo è salito a € 14. 447,7 milioni (€ 13. 203 milioni al 30 giugno 2006), grazie all’incremento della riserva per gli utili netti su attività finanziarie disponibili per la vendita, dovuto sostanzialmente all’aumento delle plusvalenze nette sugli investimenti azionari e obbligazionari. Gli investimenti complessivi sono ammontati a € 320. 608,2 milioni (€ 308. 849,2 milioni al 30 giugno 2006). In particolare, gli investimenti propri, esclusi quelli il cui rischio è a carico degli assicurati, sono stati pari a € 275. 510 milioni (€ 266. 115,9 milioni al 30 giugno 2006). L’indebitamento finanziario del Gruppo è pari a € 10. 164,5 milioni (€10. 159 milioni al 30 giugno 2006). Target 2006 - I risultati tecnici registrati nei primi nove mesi dell’anno nei rami vita e danni – ai quali hanno contribuito sia i primi risultati delle azioni intraprese in campo organizzativo volte ad aumentare l’efficienza dei processi e dei sistemi sia il buon sviluppo produttivo – fanno prevedere, salvo il verificarsi di eventi di natura eccezionale o di cambiamenti significativi nei mercati finanziari, un risultato di esercizio nel 2006 non inferiore ai € 2,3 miliardi. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato l’adesione della Compagnia alle prescrizioni del nuovo codice di autodisciplina degli emittenti titoli quotati, adottando conseguentemente i relativi provvedimenti tesi ad uniformare il sistema di governance della Società alle disposizioni del predetto codice. .
 
   
   
GRUPPO UNIPOL: NEI PRIMI 9 MESI 2006 L’UTILE CONSOLIDATO CRESCE DELL’11,2%  
 
Bologna, 14 novembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Unipol Assicurazioni, riunitosi ieri, ha approvato la relazione trimestrale consolidata del Gruppo Unipol al 30 settembre 2006. Nel comparto assicurativo la raccolta aggregata diretta delle società del Gruppo ha raggiunto i 7. 608 milioni di euro (+3,3% rispetto ai 7. 364 milioni di euro al 30 settembre 2005), di cui 4. 799 milioni di euro nei rami Vita (+4,3%) e 2. 809 nei rami Danni (+1,7%). In particolare: le compagnie appartenenti al comparto multiramo (Unipol Assicurazioni e Aurora Assicurazioni) hanno sviluppato una raccolta pari a 4. 677 milioni di euro (+2,6%), di cui 2. 192 nei rami Vita (+3,7%) e 2. 485 nei rami Danni (+1,6%). Si segnala, in particolare, l’ottimo andamento di Aurora Assicurazioni che ha visto la propria raccolta crescere del 4,1%; le compagnie specializzate Danni (Linear, Navale e Unisalute) hanno ottenuto una raccolta pari a 324 milioni di euro (+2,3%); le compagnie di Bancassicurazione (Bnl Vita e Quadrifoglio Vita) hanno incrementato la raccolta a 2. 606 milioni di euro (+4,9%). I premi di competenza, al netto delle cessioni in riassicurazione, ammontano a 6. 214 milioni di euro (+9,3%), di cui 2. 748 milioni nei rami Danni (in linea con quelli del 30/9/2005) e 3. 467 nei rami Vita (+18,6%). Il maggiore tasso di crescita dei premi vita, rispetto a quello della raccolta aggregata vita, è in gran parte dovuto all’incrementata presenza di significativi rischi assicurativi nei prodotti venduti nel corso del 2006 rispetto al 2005 (in cui vi era ancora una quota consistente di raccolta di prodotti di investimento non classificabili come premi secondo i principi contabili Ias/ifrs). Gli investimenti sono saliti a 37. 895 milioni di euro (35. 925 milioni di euro a fine 2005). Le politiche di gestione degli investimenti sono state ancora caratterizzate da una consistente allocazione degli investimenti in forme liquide. La redditività degli investimenti, in crescita rispetto alla prima parte del 2006, ha risentito del rialzo dei tassi di interesse che ha provocato una riduzione della operatività nel trading sui titoli e significative rettifiche di valore dei titoli in portafoglio classificati nella categoria delle attività finanziarie a fair value con contropartita a conto economico, la cui incidenza sul totale del portafoglio, pari al 23%, seppure nettamente diminuita rispetto al dato di fine 2005 (36%) risulta particolarmente elevata rispetto alle politiche di classificazione adottate dai competitori. Le riserve tecniche e le passività finanziarie ammontano a 34. 691 milioni di euro (32. 686 milioni a fine 2005). I proventi patrimoniali e finanziari netti del periodo e quelli da alienazione e trading sono stati pari a 930 milioni di euro (+11,2%). Si segnalano in particolare, tra i proventi da “attività finanziarie disponibili per la vendita”, 22 milioni di euro di plusvalenze derivanti dalla fusione di Reti Bancarie con Banca Popolare Italiana, oltre a 139 milioni di euro di plusvalenze realizzate dalle cessioni delle azioni Antonveneta ad Abn Amro (euro 59 milioni) e delle azioni Bnl ordinarie (euro 80 milioni). Il combined ratio, calcolato su lavoro diretto e indiretto e al netto della riassicurazione, è risultato, al 30 settembre 2006, pari al 96,9% (96,6% al 30/9/2005), il loss ratio al 74,4% e l’expense ratio al 22,5%. E’ da segnalare, in particolare, il miglioramento di quest’ultimo indicatore, in calo di 0,3% rispetto al 22,8% dei primi nove mesi 2005. Nel ramo R. C. Auto la frequenza sinistri si mantiene sostanzialmente stabile, mentre l’incremento dei costi medi complessivi risulta essere in linea con il tasso di inflazione. Complessivamente l’attività assicurativa del Gruppo contribuisce al risultato economico ante imposte per 500 milioni di euro, di cui 98 relativi al comparto Vita (75 al 30/9/2005) e 402 al comparto Danni (422 milioni al 30/9/2005). Il risultato ante imposte del conto economico del settore Danni risulta influenzato dall’andamento dei mercati finanziari che ha condizionato l’operatività sui titoli classificati nella categoria “attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico”, rispetto al 30/9/2005, periodo nel quale erano anche state realizzate importanti plusvalenze immobiliari non ripetibili, e dai costi di competenza del periodo relativi alla chiusura dell’operazione Bnl. Al 30 settembre 2006 la rete distributiva del Gruppo Unipol risultava costituita da 1. 725 agenzie assicurative, di cui 576 agenzie Unipol Assicurazioni e 1. 149 agenzie Aurora Assicurazioni. A queste si aggiungono le 196 agenzie plurimandatarie e i 224 brokers attraverso i quali opera la compagnia Navale. Quadrifoglio Vita distribuisce i propri prodotti tramite 293 sportelli Banca Agricola Mantovana (Gruppo Mps) e Bnl Vita attraverso circa 700 sportelli del Gruppo Bnl. Il comparto bancario, costituito dal Gruppo Unipol Banca, ha registrato nei primi nove mesi dell’anno importanti livelli di crescita delle proprie attività. In particolare si evidenzia lo sviluppo della raccolta diretta da clientela, che al 30 settembre 2006 ha raggiunto euro 9. 238 milioni realizzando un incremento rispetto al 31/12/2005 del 31,6%, mentre la raccolta indiretta è ammontata a 26. 121 milioni di euro (+10,5% rispetto al dato di inizio anno). In crescita risultano gli impieghi nei confronti della clientela, che al 30 settembre 2006 ammontano a euro 6. 516 milioni, incrementandosi di oltre 1 miliardo di euro nel periodo considerato (+18,4%), migliorando ulteriormente gli indicatori sulla qualità del credito (il rapporto dubbi esiti/impieghi netti si attesta a 2,06% rispetto al 2,99% di fine 2005, il rapporto sofferenze nette/impieghi netti a 0,59% rispetto a 0,64% di fine 2005). Il rapporto cost/income si è attestato al dato di 66,6%, in calo di circa 8 punti percentuali rispetto ai primi nove mesi 2005, nell’ambito di un trend che porterà Unipol Banca ad allinearsi alle migliori performance del settore. Nel complesso, il comparto bancario ha prodotto nei primi nove mesi dell’esercizio un utile ante imposte di 43 milioni di euro (euro 23 milioni al 30/9/2005, +88,1%). L’utile netto di Unipol Banca sale a 24 milioni di euro (+147%). Al 30 settembre 2006 la rete di vendita di Unipol Banca era costituita da 257 filiali, delle quali 138 integrate con agenzie assicurative, 40 negozi finanziari e 425 promotori finanziari Nel complesso il risultato lordo consolidato del Gruppo Unipol ammonta a 524 milioni di euro, in crescita del 6% rispetto a quello dei primi nove mesi 2005, l’utile consolidato a 347 milioni di euro (+11,2%) e quello di pertinenza del Gruppo a 284 milioni di euro (+0,6%). L’incidenza delle imposte sul risultato lordo di periodo è del 33,7% (36,9% al 30/9/2005), l’utile di pertinenza del Gruppo del solo terzo trimestre 2006 ammonta a 86 milioni di euro (contro 77 milioni del terzo trimestre 2005). Eventi successivi al 30 settembre 2006 e prevedibile evoluzione dell’attività In data 10 ottobre 2006 le azioni Unipol Ordinarie sono state inserite nell’indice S&p/mib. A fronte degli andamenti sinora registrati e della prevedibile evoluzione della gestione, il risultato economico dell’esercizio in corso si prospetta positivo. .  
   
   
GRUPPO MEDIOLANUM RISULTATI PRIMI NOVE MESI 2006 MASSE AMMINISTRATE: EURO 32 MILIARDI, +9% UTILE NETTO: EURO 166 MILIONI, -8% ACCONTO DIVIDENDO 2006: EURO 0,085 PER AZIONE  
 
Basiglio (Mi), 14 novembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Mediolanum S. P. A. , riunitosi il 9 novembre ha approvato la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2006 e deliberato una distribuzione di dividendi in corso d’anno di Euro 0,085 per azione – al lordo delle eventuali ritenute di legge – a partire dal 23 novembre 2006, con stacco cedola (n. 13) al 20 novembre 2006. In relazione ai Risultati Consolidati Del Gruppo, in particolare: L’utile Netto è stato di Euro 166,4 milioni, in calo dell’8% rispetto al risultato dello stesso periodo dell’anno scorso. L’utile ante imposte è stato pari a Euro 215 milioni, in calo del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Va osservato che i primi nove mesi 2005 erano stati caratterizzati da mercati azionari in forte rialzo. Il calo dei mercati di quest’anno ha causato una conseguente generazione di commissioni di performance inferiori del 43% rispetto a quelle dello stesso periodo del 2005. Al netto delle commissioni di performance, l’Utile ante imposte sarebbe cresciuto del 25% rispetto ai primi nove mesi dell’anno scorso. Le Masse amministrate si sono incrementate del 9% rispetto al 30 settembre 2005, attestandosi su Euro 32. 235 milioni. Le raccolte hanno registrato un forte rialzo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In particolare, la Raccolta Lorda di Euro 5. 716 milioni, è aumentata del 29%, mentre la Raccolta Netta positiva per Euro 1. 722 milioni, è cresciuta del 27%. Con riferimento al Mercato Domestico (che limitatamente all’Utile Netto e alle Masse include Banca Esperia per la quota di pertinenza pari al 48,5%), sono stati registrati i seguenti risultati: L’utile Netto è stato pari a Euro 166,8 milioni, con un calo del 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso dovuto alle medesime ragioni che hanno influito sul risultato del Gruppo. Le Masse amministrate si sono incrementate del 10% rispetto al 30 settembre 2005, attestandosi su Euro 29. 200,5 milioni. Inoltre, escludendo Banca Esperia: I Premi Lordi Vita sono ammontati complessivamente a Euro 2. 194 milioni, +20% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La Nuova Produzione Vita è aumentata del 20% (Euro 1. 396 milioni), con i Premi Pluriennali in crescita dell’11% a Euro 141 milioni, e i Premi Unici in crescita del 22% a Euro 1. 255,5 milioni. La Raccolta Lorda dell’Asset Management è stata pari a Euro 2. 012 milioni, con un incremento del 65% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La Raccolta Netta è stata positiva per Euro 1. 336 milioni, registrando un aumento del 28% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In particolare il Risparmio Gestito è cresciuto del 34% a Euro 1. 091 milioni. Al 30 settembre 2006, l’organico della Rete di vendita di Banca Mediolanum è cresciuto di 905 unità raggiungendo 5. 884 Consulenti (di cui 3. 996 promotori finanziari) rispetto al 30 settembre 2005. Il totale dei Clienti al 30 settembre 2006 era di 824. 700 primi intestatari, 34. 200 in più rispetto al 30 settembre 2005. I C/c al 30 settembre 2006 si sono attestatati su un totale di 440. 382, con un incremento di 67. 242 conti rispetto al 30 settembre 2005, +18%. Per quanto riguarda Banca Esperia, vanno segnalati in particolare: Un Utile Netto di Euro 9,9 milioni (Euro 4,8 milioni di pertinenza del Gruppo Mediolanum), in calo del 7%. Masse amministrate in crescita del 17% rispetto al 30 settembre 2005, attestatesi su Euro 6. 466 milioni (Euro 3. 136 milioni quota Mediolanum). Con riferimento ai Mercati Esteri: Il Risultato Economico è migliorato dell’88% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso passando da Euro –3,4 milioni a Euro –0,4milioni. Le attività in Spagna attraverso Fibanc hanno contribuito all’Utile Consolidato per Euro 4,5 milioni rispetto a Euro 0,4 milioni nello stesso periodo dell’anno scorso. Le Masse amministrate si sono incrementate del 3% rispetto al 30 settembre 2005, attestandosi su Euro 3. 034,5 milioni. .  
   
   
FONDIARIA-SAI S.P.A.: APPROVATI I CONTI CONSOLIDATI RELATIVI AL 3° TRIMESTRE 2006. UTILE CONSOLIDATO PARI A € MIL. 452 (+9,7%).  
 
Milano, 14 novembre 2006. Sotto la presidenza di Jonella Ligresti si è riunito l’ 8 novembre il Consiglio di Amministrazione della Fondiaria-sai S. P. A. Che ha esaminato ed approvato i conti consolidati relativi al 3° trimestre 2006. I conti consolidati chiudono con un utile al lordo delle competenze di terzi pari a € mil. 452 ( € mil. 412 al 30 settembre 2005, +9,7 %), ed un utile di Gruppo pari a € mil. 360, in crescita del 10,8%. Relativamente ai dati di settembre 2005 va rilevato che si è provveduto a un restatement dei medesimi per uniformarli ad alcune modifiche intervenute sui principi contabili internazionali, già recepite in sede di redazione del bilancio 2005. La raccolta premi complessiva lorda ammonta a € mil. 6. 973,2 (+0,7% rispetto all’analogo periodo precedente). La raccolta diretta nei Rami Danni ammonta a € mil. 5. 264,9, con un incremento dell’ 1,8%. La gestione del business presenta un utile, al lordo delle imposte, pari a € mil. 505 e risulta influenzato dal maggior peso degli altri oneri tecnici registrato nel primo semestre dell’esercizio. Per questo motivo il Combined Ratio di Gruppo si stabilizza attorno al 94,4% (93,6% al 30 settembre 2005). Dal punto di vista industriale il Loss Ratio migliora passando dal 72,1% al 71,4%, confermando il buon andamento della gestione sinistri; anche l’Expense ratio migliora ulteriormente diminuendo di 0,5 punti percentuali, assestandosi al 19,1%. Di conseguenza il Combined Ratio operativo (Loss Ratio + Expense Ratio) diminuisce di 1,2 punti percentuali, passando da 91,7% a 90,5 %. La raccolta premi dei Rami Vita ha raggiunto € mil. 1. 702, con un decremento del 2,6%, imputabile prevalentemente allo slittamento temporale di alcune iniziative commerciali nel comparto della bancassicurazione. Peraltro si rileva che la raccolta di contratti di investimento del settore Vita, che non trova riscontro nella raccolta premi, ammonta a € mil. 800 circa. Il risultato di settore prima delle imposte raggiunge € mil 142. Positivi anche i risultati prima delle imposte degli altri settori di attività (immobiliare e diversificato) pari a complessivi € mil. 32. Le spese di gestione passano a € mil. 1. 203 da € mil. 1. 110 al 30 settembre 2005 con un incremento dell’8,3% circa. Il reddito complessivo netto degli investimenti, comprensivo dei proventi da partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, pari a € mil. 38, ha raggiunto € mil. 842 ( € mil. 839 al 30 settembre 2005). Il totale degli investimenti raggiunge € mld. 31,8 rispetto ai € mld. 30,4 dell’esercizio 2005. Le riserve tecniche nette (incluse le riserve Vita) ammontano a € mld. 24,6 rispetto a € mld. 24,7 alla fine dell’esercizio precedente. In considerazione dei primi dati consuntivati al 30 settembre 2006, si ritiene di potere confermare le positive aspettative sui risultati di fine anno, che ribadiranno la leadership in termini di redditività ed efficienza del Gruppo. Alle 15,30 si terrà una conference call con la comunità finanziaria, nel corso della quale l’A. D. Prof. Fausto Marchionni commenterà i dati relativi a tutto il terzo trimestre. In particolare verrà evidenziato con riferimento al ramo Rc. Auto che: la frequenza sinistri è stabile; la velocità di liquidazione complessiva è in ulteriore incremento; l’incremento del costo medio dei sinistri pagati è complessivamente al di sotto del tasso d’inflazione reale; il costo medio dei sinistri riservati è in crescita a conferma del consueto approccio prudenziale di riservazione. .  
   
   
VITTORIA ASSICURAZIONI S.P.A. : RISULTATI PRIMO SEMESTRE 2006 UTILE NETTO: 20,7 MILIONI DI EURO (-16,2%)  
 
 Milano, 14 settembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione della Vittoria Assicurazioni, riunitosi l’8 novembre sotto la presidenza del Prof. Luigi Guatri, ha esaminato i risultati relativi al primo semestre 2006. Bilancio Consolidato (principi contabili Ifrs) - L’utile netto consolidato di Gruppo ammonta a 20,7 milioni di euro contro 24,6 milioni di euro nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente (-16,2%). A fronte di un miglioramento del settore assicurativo, rilevato nel semestre, si è registrata una riduzione di proventi nel settore immobiliare, così come anticipato nella relazione sulla gestione dell’esercizio 2005, derivante dalla diversa tipologia delle attività attualmente in corso, indirizzate prevalentemente ad operazioni di sviluppo e promozione (medio-lungo termine) piuttosto che al trading (breve periodo): i relativi proventi pertanto si manifesteranno dilazionati nel tempo. La raccolta complessiva assicurativa sale a 280,5 milioni di euro con un incremento del 4,8%. La raccolta complessiva dei Rami Vita ammonta a 58,0 milioni di euro, in incremento del 10,5%. I premi del lavoro diretto dei Rami Vita, che non comprendono i contratti considerati come strumenti finanziari, ammontano a 50,6 milioni di euro con un incremento dell’1,0%. I premi del lavoro diretto dei Rami Danni ammontano a 221,8 milioni di euro con un incremento del 3,4%. I premi dei Rami Auto ammontano a 164,1 milioni di euro con un incremento del 2,5% riferito essenzialmente alla produzione di nuovi contratti. I premi degli Altri Rami Danni ammontano a 57,7 milioni di euro, in crescita del 5,9%. Il rapporto sinistri a premi dei Rami Danni, lavoro conservato, è pari al 69,7% (70,5% nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente). Il Combined Ratio dei Rami Danni passa da 98,8% a 99,5% per l’effetto combinato del miglioramento del rapporto sinistri a premi, dovuto ad una riduzione della frequenza dei sinistri del Ramo Rc Auto, e dell’incremento dei costi provvigionali a seguito della variazione del mix della produzione. I costi della struttura assicurativa dei Rami Vita e Danni registrano una incidenza sui premi del 9,6% (9,3% nell’analogo periodo dell’esercizio precedente), in leggera crescita per effetto del rafforzamento delle strutture commerciali. Gli investimenti ammontano complessivamente a 1. 489,7 milioni di euro (1. 490,4 milioni di euro al 31/12/2005), ripartiti in 1. 370,6 milioni di euro per gli investimenti con rischio a carico del Gruppo e in 119,1 milioni di euro con rischio a carico degli Assicurati. I redditi da investimenti con rischio a carico del Gruppo ammontano a 39,0 milioni di euro (50,7 milioni di euro nell’analogo periodo dell’esercizio precedente) e comprendono proventi dell’attività immobiliare per 9,9 milioni di euro (32,1 milioni di euro nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente). Il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo, comprensivo del risultato di periodo, ammonta a 213,4 milioni di euro in incremento del 4,8% rispetto al 31/12/2005. Le quote di terzi sono pari a 6,4 milioni di euro (-35,6%). In considerazione dell’andamento del periodo si ritiene ragionevole prevedere per l’esercizio 2006 un Roe3 consolidato nell’ordine del 16%. Bilancio della capogruppo Vittoria Assicurazioni S. P. A. (principi contabili italiani) - L’utile netto della Società ammonta a 13,1 milioni di euro (10,3 milioni di euro nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente), con un incremento del 27,2%. I premi emessi globali ammontano a 280,5 milioni di euro con un incremento del 4,8%. La massa gestita dei Rami Vita ammonta a 769,9 milioni di euro, in incremento del 2,7% rispetto al 31/12/2005. Nel corrente esercizio è iniziata la possibilità di convertire il prestito subordinato in azioni della Società. Al 30 giugno 2006 il capitale sociale, a seguito delle conversioni richieste, è passato da euro 30. 000. 000 a euro 30. 244. 147. Il patrimonio netto della Capogruppo ammonta a 157,8 milioni con un incremento del 6,6% rispetto al 31 dicembre 2005. .  
   
   
FARAD INTERNATIONAL DIVENTA SOCIO DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LO SVILUPPO DEL MANAGEMENT ASSICURATIVO ED ASSUME LA PRESIDENZA DELL’OSSERVATORIO PERMANENTE SUL PRIVATE INSURANCE  
 
Milano, 14 novembre 2006 - Farad International S. A. , Società lussemburghese attiva nel brokeraggio assicurativo indipendente, è diventato nuovo associato di Asvima, l’Associazione Italiana per lo Sviluppo del Management Assicurativo, che ha assegnato a Farad la Presidenza dell’Osservatorio Permanente sul Private Insurance. Il riconoscimento conferito da Asvima conferma Farad International quale primaria Società nel mercato pan-europeo del Private Insurance, settore che sta riscuotendo un sempre maggiore interesse nel panorama finanziario del nostro Paese. Il know how internazionale della Società e la possibilità di operare in differenti giurisdizioni d’Europa in regime di libera prestazione di servizi, ha conferito a Farad International una forte specializzazione nel Private Insurance, consentendo ai suoi professionisti di selezionare le soluzioni più innovative presenti sui mercati internazionali e di confezionarle in base alle esigenze degli investitori. Farad International si è, infatti, distinta negli ultimi anni, anche nel mercato assicurativo italiano, grazie alla capacità di offrire sia alla clientela private che a quella istituzionale, un servizio e un’assistenza all’avanguardia e aggiornati con le evoluzioni dei mercati e delle normative fiscali. “Entrare a far parte di Asvima e in particolare nell’Osservatorio Permanente sul Private Insurance è per noi motivo di orgoglio - dichiara Giuseppe Frascà, Partner di Farad International -. La nostra conoscenza specifica del mercato assicurativo Private europeo, nonché quella delle esigenze degli investitori italiani, verranno messe al servizio dell’Associazione al fine di contribuire allo sviluppo e alla qualifica del settore”. Asvima è nata su iniziativa di Asam, Università Cattolica di Milano, e di Pricewaterhousecoopers con l’obiettivo di rappresentare un punto di riflessione, di ricerca e di sviluppo nel nostro Paese in merito alle problematiche assicurative e previdenziali, nonché di favorire la cultura assicurativa del rischio, del risparmio e della previdenza attraverso il confronto tra tutti gli operatori del settore, providers inclusi, ma anche di settori di attività diversi ma con tematiche assicurative forti. L’attività dell’Associazione è finalizzata anche a facilitare e a sviluppare le professionalità nel settore assicurativo e previdenziale, a curarne la qualificazione professionale e a promuoverne il riconoscimento. “Innovazione e competenza sono due stati d’animo di Asvima - dichiara Giovanni Alleva, Segretario Generale dell’Associazione milanese - e Farad International ci pare li interpreti ottimamente nella sua attività. L’osservatorio Permanente del Private Insurance, che assieme alla Commissione Tecnica Private Insurance, fornirà uno specifico presidio su questa specifica e importante fetta di mercato, aiuterà a conoscere servizi, prodotti e trends che l’industria assicurativa domestica ed internazionale è in grado di elaborare a completamento dell’offerta rivolta alla clientela del c. D. Private banking”. .  
   
   
FEDERALISMO, L´INTERVENTO DI FORMIGONI IN CONSIGLIO REGIONALE "CHIEDIAMO PIU´ COMPETENZE SU GIUDICI PACE, AMBIENTE E CULTURA"  
 
Milano, 14 novembre 2006 - Il presidente Roberto Formigoni ha illustrato ieri al Consiglio regionale la proposta che la Giunta regionale ha formalizzato in due documenti (approvati il 15 settembre e il 7 novembre) per l´attuazione del Titolo V della Costituzione e in particolare dell´articolo 116, che regola il trasferimento di competenze dallo Stato alle Regioni. L´intervento del presidente Formigoni - preceduto dall´introduzione del presidente del Consiglio regionale, Ettore A. Albertoni - ha aperto una due giorni di lavoro dell´assemblea legislativa lombarda dedicata appunto all´attuazione del Titolo V della Costituzione e al nuovo Statuto regionale. Formigoni ha spiegato come siano tre gli ambiti su cui la Giunta lombarda intende chiedere maggiori competenze legislative: giudici di pace, cultura e ambiente. "L´obiettivo che ci prefiggiamo - ha detto Formigoni - è quello di ottenere per Regione Lombardia, a fronte di condizioni specifiche del nostro territorio, le potestà legislative corrispondenti. Il nostro è un cammino che non è affatto polemico o rivendicativo ma che intende invece arrivare ad un federalismo improntato al realismo e ´all´efficienza´, che dia cioè risposte concrete ai cittadini secondo i principi della libertà, della creatività e della sussidiarietà". "Esistono poi altre materie - ha aggiunto Formigoni - come l´istruzione, le infrastrutture, la sanità e l´energia su cui la Lombardia ha già avviato da tempo un percorso di sperimentazione e su cui, pur potendo farlo, non intende per ora chiedere maggiori competenze". Il confronto che si è aperto oggi in Consiglio regionale si svolgerà parallelamente ad una consultazione con gli enti locali (Province, Comuni, Comunità montane) e le "forze vive" della società lombarda (organizzazioni economiche, culturali, sociali, ecc). Lo scopo di questo percorso di dialogo e di discussione è quello di avviare una negoziazione con il Governo, che porti - in tempi brevi - ad un voto parlamentare per garantire alla Lombardia le maggiori competenze che chiede. Giudici Di Pace - "In questo ambito - ha spiegato Formigoni - è fortemente emblematica la richiesta di ulteriori competenze. Cittadini e imprese, infatti, avvertono sensibilmente l´aggravio del contenzioso sulla loro vita e si attendono provvedimenti a riguardo". La Regione, se la negoziazione andrà a buon fine, potrebbe intervenire in merito ai criteri e ai percorsi di selezione dei giudici di pace, alla loro formazione e alla loro dislocazione sul territorio. Attualmente i giudici di pace sono circa 400. L´obiettivo è di "potenziare in modo significativo il loro numero e il loro ruolo in Lombardia per contribuire a snellire e velocizzare la soluzione del rilevante carico di contenzioso, che appesantisce i tempi delle persone e delle imprese". La regolazione e organizzazione dei giudici di pace dovrà essere attuata in sinergia con le iniziative del sistema camerale che ha avviato la sperimentazione delle camere di conciliazione. Cultura - La Corte Costituzionale ha in vari modi evidenziato il carattere trasversale della tutela dei beni culturali, materia di competenza esclusiva statale, e al tempo stesso ha enfatizzato il necessario sostegno di Regione ed Enti locali alla sua attuazione. Del resto la cultura - intesa come patrimonio storico-artistico, come tessuto di conoscenze ed esperienze, come attività ed eventi - rappresenta oggi uno dei fattori caratterizzanti e decisivi per la capacità di attrazione di un sistema socio-economico. Identità e dinamicità territoriale della cultura trovano in questo senso un referente privilegiato nell´ente che assicura la governance allo snodo tra livello locale e livello nazionale e internazionale. Formigoni ha spiegato che la richiesta di autonomia che la Lombardia avanza ha tre linee fondamentali: la ricomposizione delle funzioni, riconducendo ad unità in capo alla Regione gli interventi di tutela, conservazione, valorizzazione e gestione, mantenendo a livello centrale il potere di fissare gli standard minimi da garantire; l´attribuzione di funzioni legislative, regolamentari, programmatorie alla Regione; il trasferimento dei compiti di tutela attualmente esercitati dalle Soprintendenze, il cui personale potrebbe essere collocato in un´apposita agenzia regionale o altro organismo tecnico, sottoposto alla vigilanza della Giunta regionale. Questi i contenuti specifici dei trasferimenti: potere di apposizione di vincolo di interesse storico e artistico e vigilanza sui beni vincolati; provvedimenti volti a garantire la conservazione, integrità e sicurezza dei beni, definizione delle metodologie per la loro catalogazione; valorizzazione delle attività culturali, musicali e cinematografiche; formazione degli operatori; esercizio del commercio in aree di valore culturale; definizione degli indirizzi per la presenza del teatro, della musica, della danza e del cinema nelle scuole e nelle università. Ambiente - "La particolare configurazione geografica e la situazione meteo-climatica - ha detto ancora il presidente - fanno della Pianura Padana un´area critica dal punto di vista ambientale. Con questa consapevolezza la Lombardia ha attivato da tempo una collaborazione con la Commissione Europea ed intese importanti con le altre Regioni del bacino del Po. Una maggiore autonomia potrebbe assicurare la possibilità di fare un passo in avanti rispetto alle misure già intraprese su diversi fronti". Questi gli ambiti dettagliati dal presidente: 1 - Competenze per l´individuazione di obiettivi di qualità, per la definizione di valori limite e di misure per la tutela dall´inquinamento di acqua, suolo, aria su scala territoriale. "L´attribuzione di un potere autonomo alla Lombardia in riferimento alle attività con ricaduta su scala regionale - ha sottolineato Formigoni - consentirebbe di ridurre gli impatti in situazioni critiche o di emergenza". 2 - Possibilità di intervenire sui requisiti dei veicoli nell´ambito di un´azione per la riduzione delle emissioni inquinanti, riposizionando il ruolo della Regione ad esempio nei rapporti con la Motorizzazione Civile. 3 - Attività legislativa conseguente all´emanazione di norme europee di carattere ambientale. "Servirebbe - ha aggiunto il presidente - ad evitare che le norme nazionali rallentino o complichino un´attuazione virtuosa delle direttive comunitarie o mettano in difficoltà la Regione nell´interlocuzione con l´Unione Europea". Un esempio in questo senso è rappresentato dalla proposta di legge, votata a larga maggioranza dal Consiglio regionale, per limitare la vendita dei mezzi diesel se non dotati di filtro anti-particolato che era già stata inviata al precedente Parlamento. 4 - Risarcimento del danno ambientale. Altre Materie - "Ci sono poi materie - ha spiegato Formigoni - su cui la Lombardia sta già lavorando in modo innovativo e sta sperimentando forme di maggiore autonomia, attraverso intese con i Ministeri per rafforzare il proprio ruolo e mettersi al servizio della crescita del proprio territorio". Le materie indicate da Formigoni sono: la scuola (circa 30. 000 studenti sono già stati coinvolti in percorsi formativi innovativi per l´attuazione della riforma Moratti); le infrastrutture: "è già in corso un dialogo con il Governo per avviare in via sperimentale l´attribuzione di competenze alla Lombardia sul tema delle concessioni autostradali" mentre un analogo confronto è già stato attivato anche sulla regionalizzazione degli aeroporti ("la Giunta e il Consiglio si sono già espressi unanimemente su questo tema") e della rete ferroviaria; la sanità ("è utile che la Regione disponga di piena autonomia organizzativa in aree strategiche per garantire la qualità, come ad esempio l´individuazione dei modelli giuridici entro i quali strutturare i diversi servizi territoriali ed ospedalieri"); energia ("esiste una prassi consolidata e corretta di consultazione tra Governo nazionale e Governo regionale che ci consente di concorrere opportunamente alle decisioni in materia"). Nell´ottica di un corretto rapporto tra Governo e Regioni, Formigoni ha chiesto allo Stato di "non fare più invasioni di campo", ad esempio istituendo fondi nazionali su politiche di competenza regionale (come il sostegno alle imprese) e ha sottolineato la necessità di avviare un confronto sul federalismo fiscale (articolo 119 della Costituzione) su cui le Regioni si sono pronunciate all´unanimità in diverse occasioni. .  
   
   
PARTITO DA PARIGI IL ROAD SHOW DELLA REGIONE PIEMONTE PRESENTATA AI MERCATI FINANZIARI L’EMISSIONE OBBLIGAZIONARIA DA 1850 MILIONI DI €  
 
 Torino, 14 novembre 2006 - E’ Partito ieri, da Parigi, il road show di presentazione alla comunità finanziaria europea dell’emissione obbligazionaria da 1850 milioni di € della Regione Piemonte. Il merito di credito del Piemonte, i progetti di investimento ed i programmi dell’amministrazione saranno illustrati dal Vice-presidente ed Assessore al Bilancio, Paolo Peveraro. Il road show toccherà le principali piazze finanziarie e si concluderà a Londra dove la Regione lancerà il prestito obbligazionario. “Questa- ha dichiarato Peveraro- è la maggiore operazione mai effettuata da una regione italiana ed è l’occasione da un lato per ottenere risorse finanziarie a tassi convenienti, dall’altro per far sempre meglio conoscere ed apprezzare la nostra regione in Europa. ” “Entro la fine di novembre- conclude Peveraro- la Regione otterrà le risorse necessarie a sostenere gli investimenti previsti, e in questo modo, supportare, per le proprie competenze, il sistema economico piemontese” .  
   
   
FVG: QUALI SONO LE AZIONI DI INTERVENTO TRAMITE FRIULIA SU KB 1909 KMECKA BANKA  
 
Trieste, 14 novembre 2006 - Interrogazione del consigliere regionale di An Adriano Ritossa, che vuol sapere dalla Giunta del Friuli Venezia Giulia se ci sono e, in caso affermativo, quali sono le azioni di intervento della Regione, tramite Friulia, a favore della Kb 1909. Le associazioni emanazione della Skzg (Slad trinko di Gorizia e Trzaska matica di Trieste), evidenzia Ritossa, hanno costituito la società finanziaria Kb 1909 Kmecka banka. A loro volta, le due associazioni sono titolari della società immobiliare Dom, che è proprietaria di vari immobili. Ritossa vuol saperne di più sull´aumento di capitale della società, i soggetti coinvolti, la sua quotazione in borsa a Lubiana e i riflessi che ciò potrebbe avere sulla nostra regione e vorrebbe capire in base a quale piano industriale Friulia intenderebbe intervenire a questa partecipazione finanziaria. Chiede infine se ciò sia rispettoso della normativa comunitaria. .  
   
   
COMMODITY DAY 24 E 25 NOVEMBRE 2006 - PALAZZO DELLE STELLINE MILANO  
 
Milano, 14 novembre 2006 – Si svolgerà a Milano, i prossimi 24 e 25 novembre, la prima edizione di “Commodityday” manifestazione dedicata al trading delle materie prime. Luogo deputato all’incontro sarà Il Palazzo delle Stelline di corso Magenta 61. Il Programma della manifestazione prevede il seguente svolgimento: Sala Leonardo Venerdì 24 novembre Ore 10. 00 - 12. 00 Convegno di apertura del Commodityday “Energie alternative: petrolio contro mais e zucchero; chi vincerà?” a seguire “Commin - Commodity Index: nasce a Milano il primo indice d´Europa sulle Materie Prime” Relatori: Prof. Ugo Bardi - Presidente Aspo Italia (Association tor the Study ot Peak Oil and (as); Sissi Bellomo - Giornalista Materie Prime - Il Sole 24 Ore; Davide Corritore - Vice Presidente Consiglio Comunale di Milano; Deirdre Lane - Director Energy New York Mercantile Exchange; Guingo Sylwan - Presidente Club Commodity. Moderatore: Paolo Gila - Giornalista Redazione Economia e Finanza – Rai. Ore 13. 00 “Apertura della manifestazione con ingresso per il pubblico registrato” Sala Leonardo - Venerdì 24 novembre Ore 13. 30 - 14. 30: -Proiezione del Film "I mercati alle grida". Ore 14. 45 - 16. 15: “Mercati alle grida e mercati elettronici” Relatore: Daniel Grama. Ore 16. 30 - 18. 00 “Trading in diretta sui mercati delle commodity” Opereranno:daniel Gramza (mercati elettronici) - Ettore Labianca (mercati alle grida). Sala Solari Venerdì 24 novembre Ore 14. 00 - 16. 00: “Hedging: la copertura del rischio legato ai prezzi, la soluzione per le aziende” Relatori: Claudio Baldini, Guido Colombo, Giuseppe D´ambrosio, Andrea Luchi Moderatore: Guingo Sylwan. Ore 16. 30 - 18. 00 “Materie Prime perché? 5 validi motivi per investire in materie prime” Relatore: Maurizio Mazziero. Sala Borromeo Venerdì 24 novembre Ore 13. 30 - 14. 20: Presentazione di Tradinglab “I mercati di argento, oro e petrolio: domanda e offerta in una situazione di delicato equilibrio”. Ore 14. 30 - 15. 20 Presentazione di Activtrades Activtrades: per fare trading sulle commodity da professionisti. Ore 15. 30 - 16. 20: Presentazione di Abn Amro “Investire nella rivoluzione agricola”. Ore 16. 30 - 17. 20: Presentazione di Easyetf “Commodity, una vera classe di attivo attraverso Easyetf”. Programma della manifestazione Sabato 25 novembre Sala Leonardo Ore 10. 00 - 12. 15: “Club Commodity incontra i propri iscritti e presenta i nuovi servizi del Club” Interverranno: Guingo Sylwan, Ettore Labianca, Maurizio Mazziero, Andrea Luchi, Andrew Lawford, Rocco Trombetta. Ore 12. 15 - 13. 00: “Presentazione del libro  Materie Prime: capire per guadagnare” Interverranno: Guingo Sylwan, Ettore Labianca. Ore 13. 30 - 14. 30: “Proiezioné del Film "I mercati alle grida". Ore 14. 45 - 16. 15: “Mercati alle grida e mercati elettronici” Relatore: Daniel Grama. Ore 16. 30 - 17. 45 “Psicoanalisi e Trading: il comportamento del trader” Relatori: Piero Bossola, Massimo Felici, Monica Samaniego, Ettore Labianca. Sabato 25 novembre Sala Solari Ore 10. 30 - 12. 30: “La diversificazione degli asset dei portafogli finanziari, gli strumenti e le opportunità (certificati, prodotti previdenziali e altre soluzioni)” Relatori: Gianfranco Venuti, Massimo Zaccaro, Roberto Bianchi, Maurizio Mazziero. Ore 15. 00 - 16. 15: “Scuolatrading presenta: Analisi tecnica vs. Analisi fondamentale, due modi diversi di affrontare il mercato” Relatori: Maurizio Mazziero, Andrea Luchi. Ore 16. 30 - 17. 30: “Materie prime: quali saranno in pole position nel 2007?” Relatori: Andrew Lawford. Sabato 25 novembre Sala Borromeo - Ore 10. 00 - 10. 50: Presentazione del Nymex “Evoluzione dell´Energy Trading, lo sviluppo in un mondo che cambia”. Ore 11. 00 - 11. 50: Presentazione del Cme “Strategie di trading per i nuovi contratti elettronici del Cme sulle carni”. Ore 14. 30 - 15. 20: Presentazione di Lyxor “Investire in energie rinnovabili e commodity con Etf e Certificates”. Ore 15. 30 - 16. 20: Presentazione di Banca Imi “Investire in Commodity: analisi e proposte di Banca Imi”. . .  
   
   
+24% L’EXPORT ITALIANO IN INDIA INCONTRI D’AFFARI A BOMBAY E NEW DELHI DAL 25 NOVEMBRE AL 2 DICEMBRE  
 
Milano, 14 novembre 2006 - Continuano a crescere i rapporti commerciali fra l’Italia e l’India, per un interscambio complessivo, fino al secondo trimestre 2006, di quasi 2 miliardi e 400 milioni di euro (+24% in un anno). Aumenta del 24% in un anno l’export italiano verso l’India e nei primi sei mesi del 2006 oltrepassa i 960 milioni di euro. La Lombardia guida la corsa delle regioni italiane al mercato indiano con un export che è di circa 335 milioni di euro, oltre un terzo del totale nazionale (34,8%), in ascesa del 12,2% dal 2005. Buone anche le esportazioni di Emilia Romagna con poco meno di 135 milioni di euro (il 14% delle esportazioni italiane verso l’India), Veneto con circa 106 milioni di euro (11,1% del totale nazionale delle esportazioni verso l’India) e Toscana con oltre 85 milioni di euro (8,9%). Le regioni italiane più dinamiche per una più alta variazione del volume di esportazioni verso l’India si trovano invece al sud e sono: la Puglia che nell’ultimo anno registra una variazione delle esportazioni pari a 439% (da 3. 239. 696 euro nel 2005 a 17. 448. 348 euro nel 2006), la Basilicata con una crescita del 174% (da 1. 920. 949 euro a 5. 265. 695 euro) e la Campania con un aumento del 152% (da 10. 746. 276 euro a 27. 055. 732 euro). Le regioni italiane che nel 2006 importano di più i prodotti indiani sono le stesse in cima alla classifica delle più forti esportatrici in India: Lombardia con quasi 450 milioni di euro (31,3% delle importazioni italiane dall’India), Veneto con più di 235 milioni di euro (16,4%), Toscana con circa 148 milioni di euro (10,3%) ed Emilia Romagna che è di poco sotto i 139 milioni di euro (9,7%). E nel 2006 sono di gran lunga i macchinari e materiale da trasporto i prodotti italiani più gettonati sul mercato indiano (58,6% del totale delle esportazioni italiane in India), seguiti dai prodotti finiti in cuoio, pelle, gomma, sughero e legno, carta, filati, metalli ferrosi e non ferrosi (17,1% del totale) e dai prodotti chimici (12,2% del totale). Nel settore meccanico ed elettromeccanico, i beni italiani più esportati in India sono le macchine e gli apparecchi industriali specializzati (224. 211. 686 euro) ed industriali per uso generale (123. 837. 067 euro). È quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat al secondo trimestre 2005 e 2006. Incontri d’affari a Bombay e New Delhi. Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali, in collaborazione con Assindustria di Monza e Brianza, organizza dal 25 novembre al 2 dicembre 2006 una missione imprenditoriale in India (Bombay e New Delhi) per imprese lombarde, attive soprattutto nei settori meccanico, elettromeccanico e del mobile, interessate ad ampliare le proprie prospettive di vendita e di importazione. Obiettivo del viaggio è l’organizzazione di incontri d’affari con operatori indiani qualificati per promuovere le eccellenze delle aziende milanesi e brianzole in India e individuare nuove opportunità di business e di collaborazione economica con questo Paese. È prevista la possibilità di incontri d’affari anche a Calcutta o Bangalore. Per informazioni: Promos/camera di commercio di Milano: tel. 02 85155220, e-mail: riva. Vladi@mi. Camcom. It; Promos/sede di Monza: tel. 02 85152739, e-mail: de. Musso@mi. Camcom. It. “La Camera di commercio di Milano, – ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali – attraverso la sua azienda speciale Promos, da tempo è attenta e sensibile allo sviluppo dei rapporti economici con un Paese emergente come l’India e promuove una serie di iniziative con l´obiettivo di presentare le opportunità che il grande mercato indiano offre alle nostre imprese in vari settori economici. Questa missione, dunque, è un modo concreto per far conoscere e per creare ulteriori occasioni di incontro e di collaborazione”. .  
   
   
GEMINA: UTILE NETTO CONSOLIDATO AL 30 SETTEMBRE 2006 PARI A 19,5 MILIONI DI EURO (CONTRO UNA PERDITA NETTA DI 23,5 MILIONI DI EURO AL 30 SETTEMBRE 2005)  
 
Milano, 14 novembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Gemina S. P. A. , presieduto dal Dr. Carlo Gatto, esaminato ieri e approvato la relazione trimestrale della Società e del Gruppo al 30 settembre 2006, redatta secondo i principi Ias/ifrs. Già nella relazione trimestrale consolidata di Gruppo relativa al 30 settembre dello scorso anno erano stati adottati i principi contabili Ias/ifrs; nella relazione trimestrale al 30 settembre 2006 detti principi sono stati adottati con riferimento anche alla capogruppo Gemina S. P. A. , provvedendo a riclassificare secondo i principi medesimi i dati al 30 settembre e al 31 dicembre 2005 posti a confronto. La tabella che segue riporta una sintesi dei principali dati consolidati al 30 settembre 2006, posti a confronto con quelli del corrispondente periodo dell’esercizio precedente, per quanto riguarda i risultati economici, e con quelli al 31 dicembre 2005, per quanto concerne la situazione patrimoniale:
Dati economici consolidati 30/09/2006 30/09/2005
(euro/milioni) (euro/milioni)
Ricavi 294,8 161,0
Risultato operativo 61,5 24,4
Risultato netto di competenza 19,5 (23,5)
Dati patrimoniali consolidati 30/09/2006 31 dicembre 2005
(euro/milioni) (euro/milioni)
Posizione finanziaria netta (indebitamento) (1. 089,8) (1. 085,1)
Patrimonio netto 475,6 448,6
Capitale investito netto 1. 565,4 1. 533,7
I dati consolidati di gruppo al 30 settembre 2006 comprendono: il consolidamento integrale di Leonardo S. R. L. (che a sua volta consolida proporzionalmente al 51,08% Aeroporti di Roma S. P. A – “Adr”); il consolidamento integrale di Elilario Italia S. P. A. ; il consolidamento proporzionale di Sistemi di Energia S. P. A. (45,55%) e di Sitti S. P. A. (40%); il consolidamento a patrimonio netto di Impregilo S. P. A. Con riferimento al Gruppo Leonardo-adr si richiama che a settembre 2005 Gemina ha acquisito le quote di Leonardo S. R. L. Possedute da altri soci, incrementando la propria quota di partecipazione in tale società dal 42% al 100%. Conseguentemente, per un corretto confronto fra i dati consolidati relativi al 30 settembre 2006 e quelli relativi al corrispondente periodo dello scorso esercizio, va tenuto presente l’effetto della predetta acquisizione, che ha comportato un incremento dal 21% circa al 51% circa del “contributo” di una realtà di estremo rilievo quale Adr ai risultati consolidati del Gruppo Gemina. Ciò posto, il conto economico consolidato al 30 settembre 2006 evidenzia: ricavi complessivi pari a 294,8 milioni di euro (161 milioni di euro al 30 settembre 2005); un risultato operativo positivo per 61,5 milioni di euro, pari al 20,9% dei ricavi (24,4 milioni di euro al 30 settembre 2005, pari al 15,1% dei ricavi); un risultato netto positivo per 19,5 milioni di euro (perdita netta di 23,5 milioni di euro al 30 settembre 2005); mentre la situazione patrimoniale consolidata al 30 settembre 2006 evidenzia: un capitale investito netto di 1. 565,4 milioni di euro (1. 533,7 milioni di euro al 31 dicembre 2005), di cui 1. 538,2 milioni di euro (1. 533,5 milioni di euro al 31 dicembre 2005) relativi a immobilizzazioni che includono il valore della concessione di Adr; un patrimonio netto di 475,6 milioni di euro, di cui 8,8 milioni di euro di quota di competenza di terzi, che costituiscono una copertura pari a circa il 30% del capitale investito netto (i corrispondenti valori al 31 dicembre 2005 risultavano rispettivamente pari a 448,6 milioni di euro, 8,9 milioni di euro e 29%); una posizione finanziaria netta negativa per 1. 089,8 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto al valore registrato al 31 dicembre 2005 (1. 085,1 milioni di euro). Relativamente all’andamento delle società partecipate, si rileva innanzitutto che l’attività aeroportuale gestita dal Gruppo Adr ha mostrato al 30 settembre 2006 un incremento complessivo di passeggeri sul sistema degli aeroporti della capitale del 6,7%, riconducibile al rilevante tasso di crescita registrato dallo scalo di Ciampino (+19,1%), legato allo sviluppo sostenuto dei vettori cosiddetti “low cost”. Pur in presenza di tali dinamiche, i ricavi complessivi del periodo in esame hanno mostrato una lieve flessione rispetto al 30 settembre 2005 (439,7 rispetto a 442,0 milioni di euro) a causa dei rinvii nell’approvazione del nuovo sistema tariffario e delle ulteriori penalizzazioni imposte ai gestori aeroportuali per effetto della Legge 248/2005 (la cosiddetta normativa sui “requisiti di sistema”). Più in particolare si rileva un calo del 3,7% dei ricavi legati alle attività aeronautiche, che costituiscono la componente regolamentata dei ricavi del Gruppo, compensato da una crescita (4,8%) dei ricavi non aeronautici. In tali condizioni, solo grazie a una sostenuta politica di contenimento dei costi operativi, è stato possibile limitare l’impatto sul risultato operativo rimasto stabile nonostante la crescita dei ricavi. Per quanto riguarda il risultato netto, il periodo al 30 settembre 2006 si è chiuso con un utile di 16,5 milioni di euro, in calo rispetto al 30 settembre 2005 (25,5 milioni di euro) anche per l’effetto dell’azzeramento dei proventi da partecipazioni, a seguito della cessione della partecipazione in Acsa e pari a 11,6 milioni di euro nel periodo precedente. A fronte delle evoluzioni descritte, la società ha prontamente attivato un insieme di iniziative volte a ottenere dalle competenti autorità un quadro tariffario e regolamentare certo e congruo. Il 3 novembre scorso si è conclusa, attraverso la girata delle azioni detenute da Adr S. P. A. Alla società Flightcare Sll del Gruppo spagnolo Fcc, la procedura di vendita di Adr Handling S. P. A. Il corrispettivo della cessione corrisposto in pari data, pari a 72,5 milioni di euro, ha generato per Adr una plusvalenza di circa 39 milioni di euro. La controllata Elilario Italia (detenuta al 100% da Gemina ), prima società di servizi elicotteristici in Italia, conferma il proprio andamento positivo. Al 30 settembre 2006 i ricavi complessivi del Gruppo Elilario sono risultati pari a 58,0 milioni di euro, in crescita rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio (55,0 milioni di euro). Il risultato operativo è cresciuto a 6,9 milioni di euro (5,3 milioni di euro al 30 settembre 2005). A livello di risultato netto si registra una sostanziale stabilità fra i due periodi a raffronto (utile di 1 milione di euro in entrambi i periodi di riferimento), sostanzialmente a fronte di un incremento degli oneri finanziari riconducibile agli investimenti per lo sviluppo della flotta di elicotteri. Sitti (detenuta al 40% da Gemina) è la società attiva nella fornitura di sistemi di collegamento vocale fra torri di controllo e aeromobili. A fronte di una lieve flessione dei ricavi tra il periodo chiuso al 30 settembre 2006 (12,4 milioni di euro) e il corrispondente periodo 2005 (13,1 milioni di euro), si è registrato un risultato operativo positivo (0,8 milioni di euro), ma in calo rispetto al periodo a raffronto (1,8 milioni di euro), essenzialmente in conseguenza della diminuzione dei ricavi di cui sopra unitamente ad un incremento del costo del personale, non strettamente correlabile alla variazione dei volumi prodotti. Il Gruppo Sistemi di Energia (detenuto al 45,55% da Gemina), operante nel settore della produzione di energia elettrica e termica con centrali alimentate da fonti rinnovabili, ha chiuso il periodo al 30 settembre 2006 con ricavi (14,7 milioni di euro), risultato operativo (positivo per 2,3 milioni di euro) e risultato netto (utile di 0,9 milioni di euro) consolidati in crescita rispetto all’analogo periodo del 2005 (rispettivamente: 13, 1,7 e 0,4 milioni di euro). Sistemi di Energia si appresta a iniziare i lavori per la realizzazione di una centrale di cogenerazione elettrica e produzione di vapore a servizio dell’aeroporto di Fiumicino. Per quanto attiene la capogruppo Gemina S. P. A. , al 30 settembre 2006 si è registrato un utile netto di 26,3 milioni di euro (utile netto di 2,5 milioni di euro al 30 settembre 2005) e nel trimestre un utile netto di 30,9 milioni di euro (risultato negativo per 0,7 milioni di euro al 30 settembre 2005). Il risultato al 30 settembre 2006 include dividendi per 36,6 milioni di euro dei quali 33,5 milioni provenienti dalla controllata Leonardo/adr. Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del semestre - In data 23 ottobre 2006 Gemina ha accettato la proposta presentata da Igli di acquisto dell’intera partecipazione detenuta da Gemina in Impregilo, costituita da n. 46. 984. 191 azioni ordinarie e pari all’11,83% del capitale oltre a n. 5. 000 azioni di risparmio, al prezzo complessivo di 155 milioni di euro, interamente pagato in data 2 novembre scorso contestualmente all’esecuzione dell’operazione sul mercato dei blocchi. L’accordo raggiunto tra le parti è del tutto autonomo e indipendente dall’opzione di acquisto a favore di Igli prevista e disciplinata nella Scrittura Privata stipulata fra le parti il 14 aprile 2005, opzione così decaduta insieme alla possibilità di reinvestimento di Gemina nel capitale sociale di Igli per il massimo di 1/6 del Patrimonio Netto Rettificato di quest’ultima. L’operazione si inquadra nell’attuazione della strategia di Gemina di concentrare le proprie attività nell’ambito del settore aeroportuale. L’operazione ha consentito a Gemina di realizzare al 31 dicembre 2006 una plusvalenza di circa 32 milioni di euro nel bilancio civilistico e di circa 98 milioni di euro in quello consolidato che verranno contabilizzate nel quarto trimestre. Il ricavato della cessione è stato utilizzato da Gemina per rimborsare parte del finanziamento in essere, concesso da Calyon S. A e Mediobanca S. P. A. Che residua per circa 98 milioni di euro. I risultati positivi conseguiti al 30 settembre 2006, gli andamenti attesi per le società del Gruppo per il prosieguo dell’anno e la plusvalenza generatasi con la cessione della partecipazione in Impregilo consentono di prospettare per l’intero esercizio risultati netti superiori a quelli consuntivati al 30 settembre 2006, sia per il bilancio consolidato che per la Capogruppo Gemina. .
 
   
   
GRUPPO COFIDE PRIMO SEMESTRE 2006 : 29 MILIONI DI UTILE NETTO  
 
Milano, 14 settembre 2006 - Si è riunito Il 7 Novembre a Milano, sotto la presidenza dell’ing. Carlo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di Cofide-compagnia Finanziaria De Benedetti Spa, per esaminare i risultati al 30 giugno 2006. Nei primi sei mesi dell’anno Cofide ha conseguito un utile netto consolidato di 29 milioni di euro, rispetto a 16,1 milioni nel corrispondente periodo del 2005. Il fatturato consolidato è stato di 2. 021,4 milioni di euro, in aumento del 18,6% rispetto al primo semestre 2005 (1. 704,5 milioni). Il margine operativo lordo (Ebitda) consolidato nel primo semestre 2006 è aumentato del 17,6%, raggiungendo 253,7 milioni di euro (12,6% dei ricavi), rispetto a 215,7 milioni nel corrispondente periodo 2005 (12,7% dei ricavi). Il margine operativo (Ebit) consolidato è aumentato del 22,6%, passando da 167,9 milioni nei primi sei mesi del 2005 a 205,8 milioni nella prima metà del 2006. Gli oneri finanziari netti sono ammontati a 30,5 milioni di euro, contro oneri netti per 20 milioni nel primo semestre 2005, mentre i dividendi e proventi netti da negoziazione e valutazione titoli sono risultati pari a 16,5 milioni di euro, contro oneri netti per 4,7 milioni nei primi sei mesi del 2005. Il capitale investito netto consolidato al 30 giugno 2006 si è attestato a 2. 718,6 milioni di euro, rispetto a 2. 393,6 milioni al 31 dicembre 2005, con un incremento di 325 milioni principalmente dovuto ai significativi investimenti effettuati nel periodo in particolare dai Gruppi Sorgenia e Hss. La posizione finanziaria netta consolidata al 30 giugno 2006 presentava un indebitamento di 810,7 milioni di euro (487 milioni al 31 dicembre 2005), determinato da: un indebitamento di 23,2 milioni di euro (26,6 milioni al 31 dicembre 2005) relativi a Cofide e alla società finanziaria interamente controllata Cofide International; un’eccedenza finanziaria relativa a Cir e a Cir International di 271,9 milioni (359,8 milioni al 31 dicembre 2005); un indebitamento complessivo dei gruppi operativi di 1. 059,4 milioni di euro, contro 820,2 milioni al 31 dicembre 2005. L’aumento di 239,2 milioni deriva principalmente dagli investimenti nel Gruppo Sorgenia per le nuove centrali e nel Gruppo Hss per l’acquisizione di Anni Azzurri. Il patrimonio netto consolidato del Gruppo è salito da 617,2 milioni di euro al 31 dicembre 2005 a 634,8 milioni al 30 giugno 2006 (+17,6 milioni). Il patrimonio netto di terzi è passato da 1. 289,4 milioni di euro al 31 dicembre 2005 a 1. 273,1 milioni al 30 giugno 2006, con un decremento di 16,3 milioni. Il patrimonio netto totale si è attestato al 30 giugno 2006 a 1. 907,9 milioni di euro, rispetto a 1. 906,6 milioni al 31 dicembre 2005, con un incremento di 1,3 milioni dopo la distribuzione di 10,8 milioni di dividendi da parte di Cofide e di complessivi 61,8 milioni da parte delle controllate ai propri azionisti terzi. Al 30 giugno 2006 il Gruppo Cofide impiegava 11. 221 dipendenti. La Capogruppo Cofide Spa ha chiuso il primo semestre 2006 con un utile netto di 18,2 milioni di euro (17,8 milioni nel primo semestre 2005) e un patrimonio netto di 580,7 milioni al 30 giugno 2006 (569,3 milioni al 31 dicembre 2005). Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione del Gruppo Cofide, tenuto conto del buon andamento dei settori operativi della controllata Cir, si può ragionevolmente prevedere per l’intero esercizio 2006 un miglioramento del risultato dell’attività ordinaria rispetto al 2005. .  
   
   
TORINO, POLITICHE DI LIBERALIZZAZIONE: CONCORRENZA E REGOLAZIONE DEL MERCATO  
 
Torino, 14 novembre 2006 - “Politiche di liberalizzazione: concorrenza e regolazione del mercato” era il titolo del convegno che si è tenuto ieri al centro congressi Torino Incontra, organizzato dalla Camera di Commercio di Torino e dalla Regione. L’assessore al Commercio, Giovanni Caracciolo, ha svolto un’ampia relazione. Ecco alcuni dei principali temi affrontati. Competitività - “Il convegno di oggi rappresenta l’inizio di un percorso di discussione teso al conseguimento di un incremento della competitività del nostro sistema Piemonte, all’interno di un quadro di tutela del consumatore di livello sempre più elevato. Davanti a noi abbiamo un compito, favorire la crescita. Riteniamo che questo sia possibile attraverso un notevole aumento del livello di concorrenza e, coerentemente, con più liberalizazioni, dalle quali dovremmo ottenere minori costi e minori prezzi sia per le imprese, sia per i consumatori che usufruiscono di quei servizi ed utilizzano quei prodotti. Si tratta, in definitiva, di costruire un mercato efficiente e trasparente, in parole semplici, regolato in maniera tale da eliminare il più possibile le rendite. Del resto è questa la direzione di marcia impressa dal Governo con la recente legge Bersani 248/2006 che interviene nei servizi pubblici (nazionali e locali), nelle professioni, nella distribuzione commerciale, nei servizi bancari, assicurativi e pubblicitari. ” Governo dei prezzi - “L’esperienza del governo dei prezzi durante le Olimpiadi è il frutto della concertazione tra istituzioni, le associazioni e le organizzazioni rappresentative d’interesse, pur nel pieno rispetto dell’autonomia di ognuno. Ora è venuto il tempo di mettere l’asticella ad un livello più alto. I tempi lo impongono. Come Regione, con la nuova programmazione commerciale abbiamo voluto conciliare e raccordare gli interessi e le esigenze di tutti, la salvaguardia dei consumatori e della funzione delle varie modalità di distribuzione commerciale. Alcuni pensano che sia necessaria una maggior liberalizzazione, noi siamo disponibili come sempre ad una discussione franca ed aperta. C’è un terreno dove potremmo dimostrare da subito la nostra disponibilità ad agevolare i consumatori ed è l’apertura alla grande distribuzione commerciale della possibilità di erogare i carburanti. Rendere fattibile questa opportunità porterebbe, secondo alcuni analisti, un beneficio di circa 70 mln di € all’anno ai consumatori piemontesi. ” Concorrenza - “Molte posizioni di rendita sono state ridistribuite rendendole, quindi, socialmente più accettabili. In questo senso il contributo dei sindacati alla costruzione di una politica sociale per la concorrenza diventa imprenscindibile. Gli esempi sono sotto i nostri occhi tutti i giorni, ed attengono al rapporto tra il mantenimento di un servizio e il costo del medesimo dal momento che viene ad incidere su tutto il sistema economico. Riteniamo che col passare del tempo lo Stato ed il settore pubblico debbano passare da gestore a regolatore. ” Tariffe dei servizi pubblici - Un capitolo a parte merita la questione delle tariffe dei servizi pubblici locali e della tassazione degli enti locali, che sarà approfondita nei prossimi mesi. Siamo tutti consapevoli delle difficoltà a cui da anni sono sottoposte le istituzioni locali, costrette ad erogare servizi con risorse carenti ma siamo anche consapevoli che, secondo le indagini accurate della Camera di Commercio sui consumi delle famiglie, esse incidono fortemente ed hanno la tendenza a lievitare verso l’alto. Le spese per i trasporti (13%) per l’abitazione (26%) per i servizi (14%) e quelle per il combustibile e l’energia elettrica (7%) evidenziano come questo campo vada attentamente esaminato sia sul versante dell’efficienza che su quello dei costi. E’ opinione prevalente che sia possibile introdurre ulteriori elementi di concorrenza, pur salvaguardando l’interesse pubblico, che non può, purtroppo, essere il velo dietro il quale si celano inefficienze ed extracosti. ” Liberalizzazioni – “Il costo sociale delle liberalizzazioni è un argomento forte, da prendere con la dovuta considerazione, altrimenti le resistenze, oltre ad essere difficilmente superabili, sono anche oggettivamente e socialmente insostenibili. In questo scenario un grande ruolo lo rivestono le associazioni dei consumatori, alle quali chiediamo, oltre alla difesa nei casi di lesione di diritti del consumatore, di costruire un movimento, una presa di coscienza dell’insieme della società in modo che la difesa del consumatore, intesa come tutela della concorrenza e di un mercato trasparente ed efficiente, sia considerata un bene per tutti, non soltanto per una parte della società. ” .  
   
   
RAPPORTI SEMPRE PIÙ STRETTI TRA TOSCANA E MONACO POSSIBILITÀ DI NUOVE FUTURE COLLABORAZIONI IN CAMPO ECONOMICO E CULTURALE  
 
Firenze, 14 novembre 2006 - Intensificazione della collaborazione in campo economico e culturale tra la Toscana e il Principato di Monaco. Questo l´obiettivo principale al centro dell´incontro tra il presidente della Regione Claudio Martini ed il console del piccolo stato monegasco, Alessandro Giusti. Durante il breve colloquio, che si è tenuto a Palazzo Bastogi, il presidente ed il console hanno affrontato vari temi tra i quali anche quello relativo alla possibilità di creare una sorta di corridoio preferenziale per lo sviluppo di collaborazioni sempre più strette in vari campi. Un´attenzione particolare è stata dedicata all´individuazione di opportunità nei settori economico e culturale e alla eventualità di realizzare importanti sinergie. .  
   
   
SIGLATO IERI A FIRENZE UN PROTOCOLLO TRA NOVE SINDACI E UN PRESIDENTE DI PROVINCIA FRAGAI: "UNA HOLDIND TOSCANA DEI SERVIZI PUBBLICI È LA STRADA GIUSTA" CI GUADEGNERANNO GLI UTENTI. "PIÙ AGEVOLE ADESSO LA STRADA VERSO LA LEGGE REGIONALE"  
 
Firenze, 14 novembre 2006 - "La firma di oggi (ieri ndr) va nella direzione giusta. Fare sistema e costruire aziende con le spalle più larghe è nell´interesse degli utenti: dei cittadini e delle imprese che avranno a disposizione servizi di maggiore qualità e dei territori che saranno così più competitivi". L´assessore alle riforme istituzionali Agostino Fragai, incaricato dalla giunta di seguire la preparazione della futura legge regionale sui servizi pubblici locali, commenta così l´accordo siglato oggi a Firenze da nove sindaci (quelli di Firenze, Prato, Livorno, Pistoia, Pisa, Grosseto, Siena, Empoli, Piombino)e dal presidente della Provincia di Siena: un protocollo che testimonia la volontà comune di arrivare alla costituzione di un´unica holding con 14 mila dipendenti che gestisca il servizio idrico integrato, la raccolta e smaltimento dei rifiuti e la produzione, distribuzione e commercializzazione di gas ed energia elettrica. "Dopo questo accordo - prosegue l´assessore - Fragai - il lavoro verso la legge regionale e la sottoscrizione del patto per una modernizzazione dei servizi pubblici locali che l´affiancherà risulterà più agevole". .  
   
   
FONDI PER PROGRAMMI DI SVILUPPO LOCALE  
 
Roma, 14 novembre 2006 - E´ il prossimo 4 dicembre l´ultimo giorno utile per inoltrare al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale le domande di contributo relative ai programmi di sviluppo locale. Lo prevede il decreto del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale del 21 settembre 2006 concernente "Interventi a valere sul Fondo per lo sviluppo di cui all´articolo 1-ter della legge 19 luglio 1993, n. 236" (G. U. N. 256 del 3 novembre 2006). Il provvedimento indica i criteri di priorità per l´attribuzione delle risorse. Saranno considerati prioritari: i programmi di sviluppo presentati da soggetti promotori con partecipazione maggioritaria delle Province, dei Comuni e delle Comunità Montane del territorio di riferimento; i programmi immediatamente cantierabili e di durata non superiore ai tre anni; i programmi per i quali è dimostrata l´utilizzazione, in forma di cofinanziamento, di contributi del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale o di altri fondi pubblici. I programmi devono inoltre interessare aree ricomprese nell´ambito territoriale dei Centri per l´Impiego in cui si sono manifestate crisi occupazionali. Il finanziamento sarà assegnato esclusivamente ai programmi ritenuti prioritari, e, nel caso il contributo complessivamente richiesto superi la disponibilità finanziaria, sarà operata una riduzione percentuale. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/sviluppo_fondo/index. Html .  
   
   
RIPARTIZIONE LAVORO: SUGGERIMENTI E CRITICHE DEL CITTADINO  
 
 Bolzano, 14 nove4mbre 2006 - La Ripartizione provinciale Lavoro punta a migliorare ulteriormente la vicinanza al cittadino e la propria offerta di servizi. Al Centro mediazione lavoro di Bolzano è stata avviata il 13 novembre la fase pilota di un progetto per gestire le idee e le richieste del cittadino. Questo speciale management dei suggerimenti e delle critiche, che possono essere presentate all´ufficio, in futuro verrà esteso, nelle intenzioni, all´intera Ripartizione provinciale. Ogni amministrazione pubblica dev´essere sensibile alle critiche positive e negative dei cittadini, per adeguare di conseguenza i servizi offerti: partendo da questo presupposto, la Ripartizione provinciale Lavoro - nel quadro del modello europeo di qualità Efqm - ha elaborato un piano per gestire fattivamente le reazioni dell´utenza. In tal modo suggerimenti e lamentele verranno raccolte in maniera ancor più sistematica, rielaborate e tenute nel dovuto conto per il miglioramento dei processi organizzativi e produttivi della Ripartizione provinciale. Si punta in primo luogo sulla trasparenza in tutte le fasi dell´iter amministrativo e sulla comunicazione chiara tra ufficio provinciale e cittadini. Il progetto pilota viene testato da oggi (13 novembre) al Centro mediazione lavoro di Bolzano: gli utenti hanno la possibilità di inoltrare direttamente all´ufficio - per iscritto o anche oralmente - le proprie richieste, le critiche o le note positive del servizio. Il piano prevede una risposta scritta dell´ufficio nel giro di tre giorni lavorativi. "A conclusione positiva della fase sperimentale - spiega il direttore di Ripartizione Helmuth Sinn - questo speciale management dell´utenza verrà esteso a tutti i Centri mediazione lavoro e in seguito all´intera Ripartizione provinciale Lavoro. " .  
   
   
PROGRAMMA CORSI E CONVEGNI PROMO LEGNO PER L’ANNO 2007  
 
 Milano, 14 novembre 2006 - Continuano gli appuntamenti di promo_legno di corsi e convegni, dopo un anno che ha registrato un forte interesse nei confronti delle tematiche trattate e un’alta partecipazione di progettisti.
I convegni 2007
_Liguria / Genova 23 febbraio 07
_Friuli / Udine 25 maggio 07
_Abruzzo / Pescara 21 settembre 07
_Campania / Napoli 23 novembre 07
Il convegno tratta i prodotti innovativi di legno e la loro applicazione nell’edilizia, il tetto ventilato, le costruzioni in zona sismica e il recupero. L’evento è sempre organizzato con il patrocinio degli Ordini degli Architetti, degli Ingegneri e del Collegio dei Geometri della provincia in cui si svolgono, e con la collaborazione delle università locali. Il convegno è accompagnato da una rassegna che offre ai partecipanti l’occasione di incontrare le aziende del settore per avere informazioni approfondite.
I corsi ho_lz 2007
_Sicilia / Palermo 01 e 02 marzo 07
_Emilia R. / Bologna 17 e 18 maggio 07
_Trentino / Trento 07 e 08 giugno 07
_Friuli / Udine 04 e 05 ottobre 07
_Calabria / Cosenza 08 e 09 novembre 07
Corso di approfondimento sull’uso strutturale del legno, rivolto soprattutto a progettisti ed esecutori. Organizzato in collaborazione con le Università di Graz (Austria), Trento e Venezia (Iuav), si articola in 2 giornate, 16 ore di lezione e prevede l’insegnamento delle basi della progettazione, del dimensionamento e del calcolo delle strutture semplici di legno. Il corso è limitato a un numero massimo 35 partecipanti che a fine corso riceveranno un’attestato di frequenza rilasciato dalle Università partner. Costo per la partecipazione: € 300,-- (Iva incl. ), compreso tutto il materiale didattico. Www. Promolegno. Com .
 
   
   
IL GRUPPO IMMOBILIARE LOMBARDA TORNA IN UTILE: APPROVATI I CONTI CONSOLIDATI RELATIVI AL 1° SEMESTRE 2006.  
 
Milano, 14 settembre 2006 - Sotto la presidenza di Gioacchino Paolo Ligresti si è riunito il Consiglio di Amministrazione di Immobiliare S. P. A. Che ha approvato i conti consolidati relativi al primo semestre 2006. L’attività gestionale ha proceduto secondo le linee guida Lombarda indirizzate al riequilibrio della gestione finanziaria, alla messa a reddito del patrimonio di proprietà, al sostenimento delle iniziative in corso nonchè all´incremento dell´attività di asset e facility management. Il risultato consolidato al 30 giugno 2006 è positivo per circa 2,2 milioni di Euro, con ricavi di vendita per circa 13,7 milioni di Euro, ricavi per servizi pari a circa 8,4 milioni di Euro e ricavi per locazioni del patrimonio di proprietà pari a circa 5,8 milioni di Euro. Patrimonio immobiliare - Le principali iniziative in corso proseguono secondo i programmi prestabiliti; l’attività di completamento dello sviluppo immobiliare nell’area Bicocca registra un incremento dei lavori per circa 12,7 milioni di Euro con vendite effettuate nel periodo per circa 11,6 milioni di Euro. Dei circa 35. 500 mq di supeficie di tale progetto risulta ad oggi venduta o promessa in vendita una percentuale di circa il 96%. Partecipazioni immobiliari per nuove iniziative - Continua la fase di sostegno alle iniziative di sviluppo in partnership con primari operatori del settore. Nel corso del semestre in esame tale attività si è esplicata attraverso il finanziamento di tali iniziative operato con aumenti di capitale e finanziamenti soci per circa 28,7 milioni di Euro. Tra le altre si segnala che nel mese di aprile la Controllante ha acquistato il 10% del capitale sociale della società Ex Var Scs versando contestualmente circa 5,1 milioni di Euro a titolo di finanziamento soci. La società Ex Var Scs è una delle società protagoniste dello sviluppo immobiliare legato alla valorizzazione dell’area in Milano denominata ex Varesine. Nel mese di giugno la collegata Citylife S. R. L. , titolare dell´iniziativa di riqualificazione del quartiere Fiera in Milano, ha proceduto all´acquisto dell´area al prezzo di complessivi 523 milioni di Euro. Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del semestre - Nel mese di luglio la Immobiliare Lombarda S. P. A. È risultata vincitrice di una gara indetta dal Comune di Milano per la vendita di un´area edificabile per 21. 500 Mc di terziario. Si prevede di procedere all´acquisto entro i prossimi sessanta giorni al prezzo di 10,7 milioni di Euro. Evoluzione prevedibile della gestione - Il Gruppo, che già oggi gestisce quale global service provider un patrimonio di circa 3,5 miliardi di Euro (valore commerciale). Grazie alla migliorata struttura organizzativa e finanziaria adotterà una gestione focalizzata sulla messa a reddito del patrimonio esistente e sull’eventuale cessione in blocco di asset in portafoglio ad enti investitori. La partecipazione ad alcune delle più importanti iniziative di sviluppo che interessano le principali città italiane fanno assumere al Gruppo Immobiliare Lombarda un ruolo di rilevante importanza nello scenario immobiliare italiano. Sintesi dei dati economici - La sintesi dei dati economici espressi in milioni di Euro, confrontato, per effetto dell´applicazione del principio contabile Ifrs3, con l´analogo periodo dell´esercizio precedente del Gruppo Progestim incorporato nel dicembre 2005, può essere esposta come segue:
(milioni di Euro) 1° semestre 2006 1° semestre 2005
Ricavi 28,9 12,5
Altri ricavi 9,5 0,6
Variazioni delle rimanenze e prodotti in corso di lavorazione 7,0 (1,9)
Materie prime e di consumo (0,1) -
Costi del personale (2,9) (1,7)
Ammortamenti e svalutazioni (0,4) (1,7)
Perdite di valore di voci dell´attivo (1,7) (0,2)
Altri costi operativi (31,4) (8,2)
Oneri finanziari (6,9) -
Risultato prima delle imposte 2,0 (0,6)
Imposte 0,2 (0,4)
Risultato dell´esercizio derivante dall´attività 2,2 (1,0)
Utile/perdita derivante da attività destinate alla vendita - -
Risultato dell´Esercizio 2,2 (1,0)
di cui: di Pertinenza di terzi (0,2) -
di Pertinenza del Gruppo 2,4 (1,0)
Indebitamento finanziario netto del Gruppo recente dato fornito al mercato può essere
L’esposizione del Gruppo, raffrontata con il più
sintetizzata come segue:
(milioni di Euro) 30 giugno 2006 31 dicembre 2005
Disponibilità verso banche 55,0 100,0
Investimenti di liquidità a breve - 3,0
Indebitamento a breve termine verso banche (30,0) (31,6)
Disponibilità liquide nette 25,0 71,4
Indebitamento a lungo termine verso banche (175,6) (190,4)
Indebitamento a lungo termine (175,6) (190,4)
Totale indebitamento netto (150,6) (119,0)
La movimentazione dell’esposizione finanziaria netta del Gruppo riflette sostanzialmente le dinamiche gestionali della capogruppo Immobiliare Lombarda S. P. A. Nel corso del semestre la Capogruppo ha utilizzato le proprie disponibilità liquide e gli investimenti a breve termine, in parte, per rimborsare la prima rata del debito bancario pari a circa 14 milioni di Euro e, in parte, per finanziare le iniziative immobiliari in capo alle società collegate, sia sottoforma di finanziamento soci che di aumenti di capitale che nel semestre complessivamente sono stati pari a circa 28,7 milioni di Euro. .
 
   
   
SARDEGNA: NEL 2007 IL PAGAMENTO DELL´IMPOSTA SULLE SECONDE CASE DEI NON RESIDENTI  
 
Cagliari, 14 novembre 2006 - Saranno recapitati al domicilio fiscale dei proprietari non residenti, nei modi previsti dallo statuto del contribuente, con la massima trasparenza e con tutte le informazioni dovute, i moduli per il pagamento dell´imposta regionale sulle seconde case a uso turistico e di quella sulle plusvalenze dei fabbricati adibiti a seconde case. Il pagamento dell´imposta spettante per il 2006 avverrà nel 2007, così come avviene per le tasse riscosse dallo Stato, con un differimento rispetto alla data del 30 novembre richiesta dagli uffici per facilitare il pagamento. L´agenzia regionale delle Entrate, istituita dalla stessa legge che ha istituito le imposte (la legge regionale numero 4, dell´11 luglio 2006), e operativa da qualche giorno, sta lavorando all´inventario delle abitazioni soggette a imposta (entro i tre chilometri dalla battigia marina), all´individuazione certa dei proprietari non residenti in Sardegna, per potere comunicare a questi con un largo anticipo la natura e l´entità dei tributi dovuti alla Regione per le politiche di tutela dell´ambiente e il riequilibrio territoriale fra le coste e le aree interne. Il contribuente sarà messo nella condizione prevista dallo statuto che ne tutela i diritti, e che prevede la massima informazione sugli obblighi, sui tempi per il versamento dei tributi, sulle modalità, e nel rispetto della semplificazione massima delle procedure. .  
   
   
BENI STABILI CONFERMA TRATTATIVE AVANZATE PER VENDERE IL PORTAFOGLIO RESIDENZIALE DELL’EX FONDO COMIT  
 
Roma 14 novembre 2006 – Beni Stabili, in merito alla notizia apparsa il 9 novembre sulla stampa, conferma di avere trattative avanzate per la vendita della componente residenziale del portafoglio dell’ex Fondo Comit, acquistato lo scorso 13 luglio ad un prezzo pari a € 300 milioni. In caso di positiva formalizzazione degli accordi nel breve termine, verranno comunicati tutti i dettagli dell’operazione. .  
   
   
CEMENTIR RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2006: RICAVI A 774,3 MILIONI DI EURO (+21,6%) UTILE ANTE IMPOSTE A 121,7 MILIONI DI EURO (+31,6%)  
 
 Roma, 14 novembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Cementir, presieduto da Francesco Caltagirone jr. , ha esaminato ed approvato il 9 novembre i risultati dei primi nove mesi del 2006.
Principali risultati consolidati al 30 settembre 2006 (milioni di euro)
Gennaio Settembre Gennaio Settembre Variazione
2006 2005
Ricavi 774,3 636,7 +21,62
Margine operativo lordo 187,3 142,9 +31,1
Reddito operativo 137,4 97 +41,6
Utile ante imposte 121,7 92,4 +31,6
Mol/ricavi % 24,2% 22,4%
Sono tutti in crescita i risultati economici dei primi nove mesi di Cementir e sono in linea con le migliori previsioni, nonostante un andamento negativo dei costi energetici e di trasporto. Il progressivo incremento dei ricavi del 21,6% a 774 milioni di euro dai 636 milioni dei primi nove mesi del 2005, del margine operativo lordo del 31% a 187,3 milioni di euro (erano 142,9 milioni l’anno precedente) e del reddito operativo del 41,6% a 137,4 milioni di euro contro i 97 milioni di euro dello stesso periodo del 2005, è stato possibile anche grazie alla crescente conoscenza del settore maturata attraverso il confronto tra realtà industriali consolidate in paesi, mercati e prodotti differenti. La politica di diversificazione geografica e la strategia di acquisizioni per oltre 1 miliardo e 100 milioni di euro in cinque anni hanno pagato sia in termini di valore patrimoniale creato che di risultati conseguiti. Non a caso, il costante aumento dei ricavi è stato accompagnato da una sempre maggiore incidenza dei margini operativi sugli stessi, spingendo la redditività (mol/ricavi) fino al 24,2% nei primi nove mesi dell’anno. In crescita anche l’utile ante imposte che segna un +31,6%, attestandosi a 121,7 milioni di euro rispetto ai 92,4 milioni di euro dello stesso periodo del 2005. La ripartizione geografica dei ricavi evidenzia, sempre nei primi nove mesi dell’anno, una crescita del 14,3% in Europa con 554 milioni di euro (484,9 milioni di euro al 30 settembre 2005); un incremento del 57,7% in Asia con 165,9 milioni di euro (105,2 milioni di euro l’anno precedente) e del 30,8% nel Nord-centro America con 37,4 milioni di euro (28,6 milioni nel 2005) e una lieve flessione del Nord Africa del 5% dove i ricavi passano da 18 milioni di euro dei primi nove mesi del 2005 a 17 milioni di euro di quest’anno. In particolare, l’incremento complessivo della performance deriva in Europa dal buon andamento dei mercati di riferimento, scandinavo e italiano, in Asia dalle vendite in Turchia oltre che dall’incorporazione dello stabilimento di Edirne, nel Nord e Centro America dal buon andamento delle vendite negli Usa e dal rafforzamento conseguente all’acquisizione della Vianini Pipe. In sostanza, la diversificazione geografica e produttiva che il Gruppo Cementir ha raggiunto consente di ridurre i rischi congiunturali dei singoli paesi e permette di mantenere un maggior equilibrio sia dei margini che dei flussi finanziari. I ricavi consolidati per tipologia di prodotto sono così suddivisi: 486,8 milioni di euro da vendite di cemento grigio e bianco (406,8 milioni di euro nei primi nove mesi del 2005), 287,6 milioni di euro da vendite di calcestruzzo (229,9 milioni di euro nel 2005). Per quanto riguarda i dati a perimetro costante, non considerando la Vianini Pipe, la 4K-beton e lo stabilimento Cimentas di Edirne, i ricavi ammontano a 714,1 milioni di euro (+12,6%) rispetto ai 633,8 milioni di euro nei primi nove mesi del 2005 e il margine operativo lordo a 170 milioni di euro (+19,3%) contro i 142,4 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Anche a perimetro costante è evidente la crescita della redditività (Mol/ricavi): dal 22,4% dei primi nove mesi del 2005 al 23,8% di quest’anno.
Andamento del terzo trimestre 2006
Principali risultati economici del terzo trimestre 2006 (milioni di euro)
Terzo trimestre Terzo Trimestre Variazione
2006 2005
Ricavi 270 234,3 +15,3
Margine operativo lordo 68,8 60,8 +13,2
Reddito operativo 53,3 45,8 +16,3
Utile ante imposte 56 44,1 +26,8
Nel terzo trimestre dell’anno i ricavi hanno raggiunto 270 milioni di euro (+15,3% rispetto al terzo trimestre 2005 pari a 234,3 milioni di euro), il margine operativo lordo si è attestato a 68,8 milioni di euro (+13,2% rispetto al terzo trimestre 2005 pari a 60,8 milioni di euro) e il reddito operativo è stato di 53,3 milioni di euro (+16,3% rispetto al terzo trimestre 2005 pari a 45,8 milioni di euro). In particolare, il terzo trimestre ha risentito della debolezza della lira turca e dell’andamento discontinuo degli impianti di Izmir e di Edirne per motivi tecnici che nel frattempo sono stati risolti. Il trimestre, inoltre, si è concluso con un’altra acquisizione, ad ulteriore conferma della strategia di espansione all’estero iniziata nel 2001: il 21 settembre è stato perfezionato l’acquisto della società cementiera turca Elazig Cimento per 122 milioni di dollari debito finanziario compreso. Con questa acquisizione il Gruppo Cementir raggiunge in Turchia una capacità complessiva di circa 5 milioni di tonnellate annue, diventando il terzo operatore del paese attraverso quattro stabilimenti, tutti situati in zone strategiche ad alta potenzialità di crescita. Posizione finanziaria netta La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2006 è negativa per 484,2 milioni di euro rispetto ai 428,6 milioni di euro del 30 giugno di quest’anno. Il dato tiene conto dell’acquisizione della società turca Elazig Cimento per un corrispettivo di 122 milioni di dollari, pari a circa 96 milioni di euro ai cambi di chiusura del trimestre. Il valore della posizione finanziaria netta al 30 settembre, senza considerare quest’operazione, risulta migliore rispetto alle previsioni di budget. Previsioni Il Gruppo Cementir ritiene che alcuni degli obiettivi economici del piano triennale 2006/2008 possano essere già raggiunti al termine di questo esercizio. Il buon andamento delle attività operative permette di poter guardare a nuove opportunità di investimento, laddove si presentassero condizioni favorevoli e interessanti per lo sviluppo del Gruppo. .
 
   
   
TRIMESTRALE SADI S.P.A.: RICAVI A 31.066 MIGLIAIA DI EURO (31.812 MIGLIAIA DI EURO AL 30 SETTEMBRE 2005) (- 2,3% )  
 
Pianezze (Vi),09 novembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Sadi, società attiva nella produzione di materiali e servizi per l’edilizia e per la cantieristica navale e nelle bonifiche ambientali, ha approvato il 9 novembre la Relazione Trimestrale al 30 settembre 2006. La Sadi S. P. A. Chiude il periodo 01. 01 – 30. 09. 06 con: Ricavi a 31. 066 migliaia di Euro (31. 812 migliaia di Euro al 30 settembre 2005) (- 2,3% ); Perdita del periodo a 3. 867 migliaia di Euro (perdita a 882 migliaia di Euro al 30 settembre 2005) (+ 338,5%); Indebitamento netto a 16. 377 migliaia di Euro (12. 198 migliaia di Euro al 30 settembre 2005) (+ 0,3%); Entrata ordini a 31. 281 migliaia di Euro (31. 082 migliaia di Euro dell’analogo periodo del 2005) (+0,6%) Portafoglio ordini a 20. 895 migliaia di Euro (23. 245 migliaia di Euro al 30 settembre 2005) (- 10,1%) Il valore della produzione al 30. 09. 06 si attesta sui 29. 676 migliaia di Euro contro i 34. 399 migliaia di Euro al 30. 09. 05 (- 13. 7%). Nel terzo trimestre 2006 in particolare sono stati consuntivati ricavi di vendita per 10. 141 migliaia di Euro contro 9. 545 migliaia di Euro dell’analogo periodo del 2005 (+ 6,25%). Perdura il trend negativo dell’andamento economico dell’azienda in relazione al peggioramento della marginalità sui prodotti e sulle lavorazioni nonché all’andamento sfavorevole di alcune commesse. Per effetto di quanto sopra e in funzione della dinamica del circolante è aumentato l’indebitamento netto con conseguente impatto sugli oneri finanziari. Il periodo 01. 01 – 30. 09. 06 non ha ancora comunque beneficiato delle economie di scala e degli effetti positivi di ordine economico e finanziario che ci si attende dalla deliberata fusione con Servizi Industriali S. P. A. L’ing. Giovanni Bordin ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Consigliere e di Direttore Generale della Società a far data dal 22. 11. 06. Il Dr. Luigi de Anna ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Sindaco Supplente della Società. . .  
   
   
EDILIZIA, LIGURIA: AL VIA ATTUAZIONE PROGETTI COLORE, STANZIATI 1,5 MILIONI DI EURO"  
 
Genova, 14 novembre 2006 - È stata approvata dalla Giunta regionale la legge sul "Progetto colore" che stanzia 1,5 milioni di euro per interventi di recupero delle facciate in tutta la Regione. Un disegno di legge che disciplina più compiutamente il recupero esterno degli immobili, definendo le regole per l´attuazione degli interventi che entrano a pieno titolo nelle azioni di risanamento edilizio. La proposta di legge è stata presentata dall´assessore regionale alle Politiche abitative, Maria Bianca Berruti per sostenere l´attuazione dei migliori interventi già progettati e una più puntuale regolamentazione. "Quello che mancava - spiega l´assessore regionale Berruti - non era di poco conto, da un lato le risorse finanziarie che abbiamo stanziato, dall´altro regole precise per attuare gli interventi; i contributi regionali saranno destinati prioritariamente agli immobili di proprietà pubblica e a quelli tutelati dalla Soprintendenza". "Oltre all´urgenza del recupero - continua l´assessore - in funzione dello stato di conservazione delle opere e dell´esposizione al rischio di degrado o danno, particolare importanza avrà la quantità di risorse finanziarie integrative pubbliche e private che si potranno aggiungere a quelle regionali". Ammontano a 53 i "Progetti colore" già presentati in tutta la Liguria che coinvolgono sia immobili situati sulla costa che nell´entroterra, con l´obiettivo di equiparare il recupero delle facciate agli altri interventi tipici del risanamento edilizio, conferendo così dignità alla questione del decoro negli spazi urbani e nelle nostre città. "L´obiettivo che ci siamo posti come Giunta - aggiunge l´assessore Berruti - è quello di considerare l´esperienza dei "Progetti Colore" non come un momento particolare e una tantum, nell´ambito della lunga esperienza di recupero edilizio in Liguria, ma come uno strumento ordinario di riqualificazione dell´immagine delle città e dei centri più piccoli". Il disegno di legge dovrà adesso essere approvato anche in consiglio, successivamente la Giunta regionale procederà all´emanazione di un bando per selezionare gli interventi migliori per essere finanziati. .  
   
   
PER L´UNESCO LA VALDORCIA RESTA A PIENO TITOLO PATRIMONIO DELL´UMANITÀ PARTIRÀ DALLA TOSCANA LA SPERIMENTAZIONE DI UN´ARCHITETTURA ATTENTA AL PAESAGGIO  
 
 Firenze, 14 novembre 2006 - . "La Valdorcia è e rimane un patrimonio mondiale dell´umanità per la sua straordinaria bellezza, nonostante il caso Monticchiello. Ma questa vicenda ci stimola ancor più ad avere una grande attenzione per la Toscana, regione riferimento a livello mondiale per il valore del suo paesaggio". Parola di Francesco Bandarin, direttore del World Heritage Centre dell´Unesco che si è incontrato oggi con il Presidente della Regione Claudio Martini, con il responsabile dell´ufficio del ministero per i beni e le attività culturali Manuel Roberto Guido e Mario Lolli Ghetti, direttore regionale dei beni culturali e paesaggistici della Sovrintendenza. Al termine della riunione, i rappresentanti delle quattro istituzioni hanno anzi condiviso l´opinione di avviare una collaborazione per stabilire indirizzi di tutela delle zone ad alto valore paesaggistico, partendo proprio dall´esperienza della Toscana nella gestione del territorio, che la pone in una posizione di avanguadia. "Non vogliamo sfuggire a quanto è successo a Monticchiello - ha dichiarato il presidente Martini -, ma solo uscirne in avanti". Tre le linee di intervento indicate di concerto: - Occhi puntati sulla tutela soprattutto delle zone più delicate, individuate nelle colline e nella costa, grazie anche a una più stretta collaborazione fra enti locali, che ne valorizzi la responsabilità e non reintroduca logiche gerarchiche. Lo strumento operativo sarà la creazione di una camera di compensazione alla quale affidare il compito di trovare un´intesa consensuale in caso di controversie, prima di dover ricorrere, in ultima analisi, al Tribunale amministrativo regionale. - La collaborazione con il Ministero dei beni culturali per l´integrazione del codice del paesaggio nelle normative regionali di governo del territorio. Processo al quale stanno già lavorando i rispettivi uffici e che porterà a un´intesa che firmeranno quanto prima il vicepresidente del Consiglio Francesco Rutelli e lo stesso Claudio Martini - La Toscana diventerà laboratorio per progetti che coniughino urbanistica e architettura. Una sperimentazione per dare un nuovo corso alle scelte dell´architettura moderna talvolta poco attenta al contesto in cui opera. Proprio la Valdorcia è chiamata a diventare il primo terreno di sperimentazione. "A Monticchiello reagiamo inventando strumenti che migliorino la qualità degli interventi" ha sottolineato Martini. Riguardo all´insediamento incriminato Martini ha aggiunto: "Lavoriamo su due filoni. Il primo: sosteniamo la proposta dell´intervento di mitigazione lanciata del ministro Rutelli, l´unica praticabile. A questo proposito bisogna ribadire che ogni altra proposta avanzata finora non è realistica e serve solo a allungare i tempi della risoluzione del problema. Il secondo filone: sosteniamo i comuni nella definizione di un piano di gestione dell´area della Valdorcia tutelata dall´Unesco con tutti i contributi possibili, da quello professionale a quello finanziario così da trasformare questo gioiello della Toscana in un´esperinza pilota in tutto il mondo". .  
   
   
FIRMATO ACCORDO CON CENTRO RICERCA UE DI ISPRA  
 
Milano, 14 novembre 2006 - Regione Lombardia e Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea di Ispra hanno sottoscritto ieri un accordo quadro che rafforza la collaborazione tra i due enti nel campo della ricerca a dello sviluppo tecnologico. Hanno siglato il documento il Direttore Centrale della Presidenza della Regione Lombardia, Marco Carabelli, e il Direttore Generale del Centro Comune di Ricerca (Ccr) della Commissione europea, Roland Schenkel, nel corso di un incontro presieduto dal sottosegretario alla Presidenza della Region e per l´Alta Formazione, Ricerca e Innovazione, Adriano De Maio, che ha illustrato i contenuti dell´intesa, alla presenza del vice segretario di Regione Lombardia, Antonello Turturiello, e dei funzionari dei due enti. Queste le aree su cui si svilupperà la collaborazione: Ambiente (in particolare qualità dell´aria, riduzione emissioni e impatto sulla salute); Energia (in particolare solare fotovoltaico e idrogeno); Sicurezza dei prodotti chimici e della loro produzione; Sistemi territoriali integrati; Sicurezza e rischi industriali e per trasporti merci pericolose; Agricoltura (in particolare individuazione elettronica degli animali); Contaminazione dei suoli. Si tratta di attività sulle quali sono già state realizzate, grazie ad un precedente accordo, diverse azioni, in particolare sulle politiche ambientali. Il documento sottoscritto oggi fa seguito infatti ad una prima intesa dello stesso tipo firmata tre anni fa, la cui finalità era di individuare le aree di interesse comune nell´ambito delle quali sviluppare delle iniziative pilota. Visti gli importanti risultati ottenuti in questa prima fase, con il nuovo accordo, ci sarà un maggior coinvolgimento del Centro Comune di Ricerca nel sostegno all´applicazione delle politiche europee a livello regionale in collaborazione con università e centri di ricerca lombardi, quali Arpa e Irer. Per raggiungere gli obiettivi dell´accordo, sono previsti diversi strumenti tra i quali l´individuazione congiunta di temi e progetti da sviluppare sia in ambito comunitario sia in ambito nazionale e regionale, lo sviluppo di metodi innovativi ed efficaci, iniziative di diffusione, formazione e trasferimento di conoscenze, valorizzazione del rapporto del Ccr con il sistema universitario lombardo per la promozione non solo della ricerca ma anche della didattica specializzata. "Oltre all´implementazione delle aree di interesse indicate nell´accordo - ha spiegato De Maio - il documento prevede di esplorare la collaborazione con gli altri siti del Ccr situati in Germania, Belgio, Olanda e Spagna nonché il coinvolgimento di altre regioni europee nell´ambito di associazioni come i Quattro Motori, la cui presidenza spetterà alla Regione Lombardia nel 2007. Tutto ciò anche nell´ambito delle opportunità offerte dal Vii Programma Quadro". Lo stesso Adriano De Maio è stato recentemente incaricato di coordinare tutte le attività di Regione Lombardia che riguardano il Vii Programma Quadro. La missione del Ccr è di condurre e coordinare attività di ricerca e sviluppo, principalmente nell´ambito di reti europee, a sostegno delle politiche comunitarie a favore dell´ambiente, salute, alimentazione, sicurezza dei prodotti chimici, sicurezza dei cittadini, energie non nucleari, sicurezza nucleare e industriale. Il Ccr contribuisce all´approfondimento della conoscenza scientifica negli stessi, opera come ente indipendente da specifici interessi di tipo privato o nazionale, ed è dotato di tre istituti - ubicati nella sede di Ispra in provincia di Varese - dove svolge un ampio spettro di attività scientifiche di interesse per la Regione Lombardia nell´assolvimento dei propri compiti istituzionali sia programmatici che istituzionali. .  
   
   
ENI RISULTATI DEL TERZO TRIMESTRE E DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2006: UTILE NETTO: 2,42 MILIARDI DI EURO NEL TERZO TRIMESTRE (+3,5%) E 7,70 MILIARDI DI EURO NEI PRIMI NOVE MESI (+15,2%)  
 

 San Donato Milanese, 14 novembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Eni ha esaminato il 9 novembre i risultati del terzo trimestre e dei primi nove mesi 2006 (non sottoposti a revisione).

Var. % Primi nove mesi
Iii trim. Ii trim. 2006 Iii trim. 2006 Iii trim. 06 vs 05 Var. %
2005 2005 2006
4. 270 4. 947 4. 828 13,1 Risultati economici (milioni di euro) Utile operativo 12. 431 15. 370 23,6
4. 446 5. 054 5. 127 15,3 Utile operativo adjusted (1) 12. 627 15. 714 24,4
2. 340 2. 301 2. 422 3,5 Utile netto reported (2) 6. 683 7. 697 15,2
0,62 0,62 0,66 5,7 - per azione (o) (3) 1,77 2,08 17,1
1,52 1,56 1,67 10,4 - per Ads ($) (3) 4,48 5,17 15,3
2. 446 2. 483 2. 620 7,1 Utile netto adjusted (1) 6. 855 8. 057 17,5
Paolo Scaroni, Chief Executive Officer, ha commentato così i risultati del trimestre: "I risultati del terzo trimestre mi rendono fiducioso che Eni confermi sull intero anno una redditivit eccellente. Tutti i set-tori di business hanno migliorato la loro performance operativa in un contesto di mercato di alti prezzi del greggio . Highlights finanziari del terzo trimestre: l’utile operativo adjusted (5,13 miliardi di euro) aumenta del 15,3% per la migliore performance operativa in tutti i settori di business; l’utile netto adjusted (2,62 miliardi di euro) aumenta del 7,1% a seguito dell’incremento dell’utile opera­tivo, i cui effetti sono stati parzialmente assorbiti dalla crescita di 4,3 punti percentuali del tax rate adjusted di Gruppo (dal 44,5% al 48,8%); il flusso di cassa netto da attività di esercizio4 di 4,56 miliardi di euro ha consentito di coprire i fabbiso­gni connessi agli investimenti tecnici di 1,84 miliardi di euro e di ridurre l’indebitamento finanziario netto di 2,54 miliardi di euro. Nel trimestre sono state acquistate 6,83 milioni di azioni proprie per un costo di 158 milioni di euro; il leverage5 – rapporto tra indebitamento finanziario netto5 e patrimonio netto compresi gli interessi di terzi azionisti – si riduce dallo 0,27 al 31 dicembre 2005 allo 0,09 al 30 settembre 2006; la redditività del capitale investito (Roace)5 calcolata sul periodo di dodici mesi al 30 settembre 2006 raggiunge il 21,8%. Highlights operativi e di scenario
Var. % Primi nove mesi
Iii trim. Ii trim. 2006 Iii trim. 2006 Iii trim. 06 vs 05 Var. %
2005 2005 2006
1. 715 1. 748 1. 709 (0,3) Principali indicatori operativi Produzione di idrocarburi (migliaia di boe/giorno) 1. 714 1. 761 2,7
17,58 20,16 18,91 7,6 Vendite di gas naturale in Europa (miliardi di metri cubi) 66,29 70,41 6,2
1,47 1,27 1,37 (6,8) - di cui vendite upstream 4,44 4,13 (7,0)
3,28 3,15 3,27 (0,3) Vendite di prodotti petroliferi rete Europa a marchio Agip (milioni di tonnellate) 9,31 9,35 0,4
6,15 6,00 6,33 2,9 Produzione venduta di energia elettrica (terawattora) 16,70 18,75 12,3
produzione di idrocarburi nel trimestre: 1,71 milioni di boe/giorno stabile rispetto al terzo trimestre 2005. Se si escludono gli effetti della perdita della produzione del giacimento Dación in Venezuela (-62 mila barili/giorno) – a causa della risoluzione unilaterale da parte della compagnia petrolifera di Stato (Pdvsa) del contratto di servizio con effetto dal 1° aprile 2006 – e della minore attribuzione di produ­zione nei Production Sharing Agreement (Psa)6 e nei contratti di buy-back dovuta all’aumento del prezzo del barile (-16 mila barili/giorno), si determina un tasso di crescita del 4,2%. In particolare la produzione è aumentata in Libia, Angola ed Egitto; volumi venduti di gas naturale in Europa nel trimestre: 18,91 miliardi di metri cubi, in crescita del 7,6% per effetto essenzialmente della crescita nei mercati target e del build-up delle forniture di gas libico; scenario favorevole caratterizzato dall’aumento del prezzo del Brent (+12,9%) e dei margini di vendita del gas naturale e dei prodotti, i cui effetti positivi sono stati parzialmente attenuati dall’apprezzamen­to dell’euro rispetto al dollaro (4,4%). In particolare i margini di raffinazione realizzati da Eni sono anda­ti in contro tendenza rispetto al marker di mercato (-39,2% il margine di raffinazione Brent) per effetto della maggiore redditività del pool di greggi approvvigionato. Evoluzione prevedibile della gestione Le previsioni sull’andamento nel 2006 delle produzioni e delle vendite dei principali settori di attività di Eni sono le seguenti: - produzione giornaliera di idrocarburi: in crescita rispetto al 2005 (1,74 milioni di boe/giorno). L’aumento della produzione sarà realizzato all’estero, essenzialmente in Libia, Angola ed Egitto per effet­to dell’entrata a regime della produzione dei giacimenti avviati nel 2005 e degli avvii effettuati nel 2006. Il risultato produttivo dell’anno risentirà della perdita di produzione del giacimento venezuelano di Dación, delle fermate di impianti in Nigeria per effetto delle tensioni locali, nonché del declino natura-le dei giacimenti maturi in particolare in Italia. A fronte degli eventi non prevedibili in Nigeria e Venezuela, il tasso di incremento annuo della produzione si collocherà a circa il 3% assumendo uno sce­nario di riferimento del prezzo medio del Brent per il 2006 di circa 55 dollari/barile; - volumi venduti di gas naturale in Europa: in aumento di oltre il 6% (94 miliardi di metri cubi nel 2005) per effetto dell’incremento atteso nei mercati del resto d’Europa, in particolare, Penisola Iberica, Germania e Austria, Turchia e Francia; - produzione venduta di energia elettrica: in aumento di oltre il 9% (22,77 terawattora nel 2005) per effetto dell’entrata a regime di nuovi gruppi di potenza le cui maggiori produzioni saranno parzial­mente assorbite dagli effetti della maggiore attività di manutenzione; - lavorazioni in conto proprio: in lieve flessione per effetto essenzialmente della maggiore attività di manutenzione. È previsto il pieno impiego della capacità bilanciata; - vendite di prodotti petroliferi: in Italia le vendite sulla rete a marchio Agip sono previste in lieve fles­sione. Nel resto d’Europa prosegue il trend di crescita dei volumi: in particolare sono previste maggiori vendite in Germania, Spagna, Austria e Francia, anche per effetto della realizzazione/acquisto di stazio­ni di servizio. Nel 2006 sono previsti investimenti tecnici di 8,7 miliardi di euro in crescita del 17% rispetto al 2005, di cui circa il 90% riguarderà i settori Exploration & Production, Gas & Power e Refining & Marketing. I principali aumenti sono attesi nella ricerca esplorativa e nello sviluppo delle riserve di idrocarburi, nella raffinazione e nel potenziamento delle infrastrutture di importazione e di trasporto del gas naturale. È previsto in aumen­to anche il settore Ingegneria e Costruzioni (+84,5%) per effetto della realizzazione di una nuova unità Fpso7 e del potenziamento dei mezzi e delle strutture logistiche. La riduzione rispetto alla previsione indicata nella seconda trimestrale 2006 (9,1 miliardi di euro) riflette i minori investimenti attesi nei settori: (i) Exploration & Production a causa dello slittamento di progetti di sviluppo; (ii) Refining & Marketing per i ritardi di spesa dei progetti nella raffinazione. L’indebitamento finanziario netto a fine 2006 è atteso in aumento rispetto al 30 settembre per effetto essen­zialmente del fabbisogno finanziario previsto per gli investimenti tecnici (circa 3,8 miliardi di euro), del pagamento dell’acconto sul dividendo 2006 di 0,60 euro per azione (2,2 miliardi di euro), nonché della pro­secuzione del programma di acquisto di azioni proprie. Il management Eni prevede che a fine esercizio il leverage si attesti intorno allo 0,2. .
 
   
   
TEMPA ROSSA, LA STORIA DEI GIACIMENTI PETROLIFERI E I VANTAGGI PER LA BASILICATA  
 
Potenza, 14 novembre 2006 - Il progetto Tempa Rossa prevede lo sviluppo di un giacimento petrolifero all’interno della concessione denominata “Gorgoglione” situato principalmente nel territorio di Corleto Perticara. Total implementerà il programma di sviluppo con la realizzazione delle seguenti opere: Costruzione di un centro di trattamento denominato Tempa Rossa; messa in produzione dei cinque pozzi esistenti e di altri due, se risulteranno positivi, previsti ma non ancora realizzati; realizzazione di una rete di condotte interrate per l’allacciamento dei cinque pozzi già perforati e degli altri due se risulteranno positivi; realizzazione di un impianto nell’area industriale di Guardia Perticara per lo stoccaggio del Gpl prodotto; realizzazione delle condotte di collegamento dal centro di trattamento all’oleodotto “Val D’agri – Taranto” per il greggio, alla Rete Gas nazionale per il metano e al centro di stoccaggio per il Gpl. Il campo di Tempa Rossa è stato scoperto nel 1989. Nell’agosto 2002 la quota di Total Italia nella concessione unificata di Gorgoglione è passata dal 25 al 50 per cento in quanto l’Eni, fino ad allora operatore della fase di sviluppo, ha venduto la totalità della sua partecipazione. Total è così diventato l’operatore di tutte le fasi del progetto insieme con Shell (25 per cento) ed Exxon Mobil (25 per cento). I test di lunga durata condotti su quattro pozzi hanno confermato il buon comportamento del giacimento. La produzione, a regime, dovrebbe raggiungere i 50 mila barili al giorno. L’importo totale degli investimenti, compresi i sistemi di trasporto, sarà di 400 milioni di euro. L’attività petrolifera in Val D’agri è iniziata nel 1939. Nel 1959, dopo venti anni di continuo sviluppo la produzione lucana sostiene una buona parte del rifornimento energetico del Paese. Nel dopoguerra, però, con la caduta dei prezzi del petrolio cessa lo sfruttamento petrolifero perché ritenuto antieconomico. Lo sfruttamento delle attività viene riavviato nel 1984 con lo sviluppo di due grandi programmi di esplorazione-produzione denominati Val D’agri e Tempa Rossa. Il progetto Val D’agri si estende su una superficie territoriale di 61. 515 ettari e comprende due concessioni: Volturino e Grumento Nova. Il progetto Tempa Rossa (Alto Sauro Camastra) si estende, invece, su una superficie territoriale due volte più piccola (29. 059 ettari) e comprendeva inizialmente tre concessioni, Gorgoglione, Corleto Perticara e Tempa D’emma, poi unificate in una sola concessione denominata “Gorgoglione”. Oggi l’attività di ricerca interessa circa il 75 per cento dell’intero territorio regionale (sono stati rilasciati 29 permessi), mentre le concessioni di sfruttamento interessano un quarto del suolo lucano. La produzione italiana di greggio negli ultimi tre anni è stata in media di circa 100 mila barili al giorno. In questo contesto la Basilicata è diventata un’area di interesse strategico nel settore energetico nazionale perché in grado di contribuire in modo rilevante alla ricchezza del Paese. Infatti, a regime, la produzione complessiva della Val D’agri e di Tempa Rossa, sarà superiore a 150 mila barili al giorno. Questo significa che i giacimenti della Basilicata rappresentano un patrimonio di interesse nazionale in grado di fornire un notevole contributo alla bilancia dei pagamenti e alla riduzione della dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento energetico: l’8 per cento del fabbisogno energetico nazionale potrà essere soddisfatto dalla produzione proveniente da questi giacimenti. Grazie alla loro scoperta la Basilicata oggi ha maggiori opportunità di sviluppo economico. Infatti, secondo l’attuale legislazione, il titolare di un permesso di coltivazione è tenuto a corrispondere allo Stato il valore di una quota parte della produzione del 7 percento sul volume di petrolio e gas estratti dal sottosuolo. Normalmente, il 55 per cento di tale aliquota è girato alla Regione, il 15 per cento ai Comuni interessati e il 30 per cento è trattenuto dallo Stato. Questo 30 per cento, però, viene restituito dallo Stato a tutte le regioni considerate economicamente sfavorite. Di conseguenza, questa disposizione si applica alla Basilicata e al progetto Tempa Rossa. .  
   
   
TOSCANA: ENERGIA ELETTRICA PULITA NEL RISPETTO DELL´AMBIENTE  
 
Firenze, 14 novembre 2006 - "E´ il tipo di impianto che intendiamo sviluppare sui torrenti di montagna per ricavare energia elettrica pulita". L´assessore regionale all´ambiente Marino Artusa lo ha affermato stamani nel corso del sopralluogo sul torrente Lima, dove sono in atto i lavori di costruzione di un impianto idroelettrico di piccole dimensioni. "Volevamo renderci conto di persona del tipo di impatto sul territorio e sull´ambiente del mini-idro di Lucchio - ha detto l´assessore - L´impianto sul Lima, con l´opera di presa e le relative condutture interrate, si inserisce positivamente nell´ambiente, grazie anche agli interventi di ingegneria naturalistica che vengono effettuati. Apprezziamo anche il rispetto delle tipologie architettoniche locali, che vengono riprese dalle parti in muratura, e l´attenzione per la fauna ittica sia nel corso dei lavori che successivamente: la costruzione prevede infatti delle ´scale´ per consentire la risalita dei pesci". "Lo sviluppo dell´energia idroelettrica - afferma ancora l´assessore Artusa - è importante per contribuire a raggiungere l´obiettivo che la Regione si è data di riduzione della dipendenza dai prodotti petroliferi e di raggiungimento del 50% da fonti rinovabili. Puntare sui mini-idro dà inoltre slancio allo sviluppo dell´economia di un territorio cruciale come quello delle montagne toscane, un obiettivo anch´esso importante delle politiche regionali". .  
   
   
VERSO UNO STOCCAGGIO PIÙ EFFICACE DELL´IDROGENO  
 
 Bruxelles, 14 novembre 2006 - È stata lanciata di recente una rete Marie Curie di formazione mediante la ricerca, intesa a trovare nuove modalità più efficaci per lo stoccaggio dell´idrogeno. L´idrogeno può essere prodotto a partire da fonti rinnovabili di energia e presenta un enorme potenziale quale fonte energetica per dispositivi mobili, quali automobili, computer portatili e macchine fotografiche. Tuttavia, questo potenziale attualmente non è sfruttato appieno perché gli attuali sistemi di stoccaggio dell´idrogeno tendono ad essere pesanti e ingombranti. La rete Cosy (Complex Solid State Reactions for Energy Efficient Hydrogen Storage) mira a sviluppare sistemi che consentiranno di immagazzinare l´idrogeno in modo più efficace, rendendolo una fonte energetica ideale per tutta una serie di applicazioni. I ricercatori svilupperanno nuovi composti nanostrutturati di vari idruri di metalli leggeri da usare per immagazzinare materiali. «Gli idruri di metalli leggeri sono materiali solidi che legano chimicamente gli atomi di idrogeno e li rilasciano poi quando si sono riscaldati. I composti di idruri reattivi scoperti dagli scienziati presso il Gkss-forschungszentrum Geesthacht ci permetteranno di aumentare significativamente la densità di stoccaggio», ha spiegato Rüdiger Bormann, coordinatore di Cosy e direttore dell´Istituto per la ricerca dei materiali del Gkss-forschungszentrum Geesthacht. «Immagazzinando l´idrogeno in solidi, possiamo evitare una serie di difficoltà tecnologiche legate ai materiali e alla sicurezza, come ad esempio quelle incontrate durante lo stoccaggio ad alta pressione di idrogeno gassoso o lo stoccaggio di idrogeno liquido a basse temperature». Gli scienziati impegnati nel progetto Cosy studieranno come produrre economicamente questi idruri di metalli leggeri e i composti di idruri, caratterizzare le microstrutture e le nanostrutture generate durante la produzione, valutare ed ottimizzare la termodinamica e la cinetica dell´assorbimento e del rilascio di idrogeno, e modellare tali processi. Un´altra priorità della rete Cosy è la formazione di giovani scienziati nel campo dei materiali per lo stoccaggio dell´idrogeno. Gli studenti di dottorati che partecipano alla rete avranno la possibilità di lavorare in almeno due degli istituti partner e frequenteranno una serie di corsi di formazione su materie attinenti alla tecnologia dell´idrogeno. Il progetto Cosy raggruppa 13 istituti di ricerca di sette paesi europei e riceverà dall´Ue finanziamenti per 2,5 Mio Eur. Avrà una durata di quattro anni. Per ulteriori informazioni sulla rete di formazione Cosy consultare: http://www. Cosy-net. Eu/ Per ulteriori informazioni sulle azioni Marie Curie consultare: http://cordis. Europa. Eu/fp6/mobility. Htm .  
   
   
CONVEGNO A PERUGIA SU POLITICHE ENERGETICHE SOSTENIBILI  
 
Perugia, 14 novembre 2006 – “Le politiche energetiche sostenibili: attori ed esperienze a confronto”, è il tema del convegno promosso dalla Regione Umbria nell’ambito delle giornate dell’ambiente in programma a Perugia dal 14 al 19 novembre. L’incontro in programma per martedì 14 novembre, alle ore 15,30, a Palazzo Donini, è promosso dal Servizio Energia della Regione ed è parte integrante delle iniziative che si terranno nelle giornate del 14, 15, 16, 17, 18, 19 novembre sul tema “Per il futuro sostenibile della nostra Regione”. “Il convegno di martedì prossimo – hanno spiegato gli organizzatori - rappresenta un’occasione di confronto tra esperienze professionali, scientifiche , sociali ed istituzionali sulle tematiche energetiche innovative e sulle diverse problematiche tra loro connesse, che vanno dagli aspetti normativi a quelli economici, dalle soluzioni tecnologiche alla sostenibilità sociale ed ambientale degli impianti. Inoltre, la ricerca di sinergie tra soggetti ed attori diversi rappresenta un’occasione per costruire insieme momenti di cooperazione attiva nel campo dell’energia alternativa, rinnovabile e pulita”. Interverranno, oltre all’assessore allo sviluppo economico ed energia della Regione Umbria, Mario Giovannetti, il dirigente del Servizio Energia della Regione Umbria, Pierluigi Manna, il presidente dell’ente Gestore dei Servizi Elettrici, Carlo Andrea Bollino, il direttore dell’Associazione produttori di energia da fonti rinnovabili, Alessandro Brusa, il coordinatore “Gdl” Fonti rinnovabili, Kioto Club, Mario Gamberale, il docente dell’Università di Perugia, Gianni Bidini, il presidente dell’Azienda Speciale Multiservizi Terni, Giacomo Porrazzini, la responsabile qualità ed ambiente divisione infrastrutture Enel, Anna Brogi, Edoardo Zanchini della segreteria Nazionale Lega Ambiente, la presidente dell’Anci Umbria, Catiuscia Marini. .  
   
   
ACEGAS-APS SPA: CRESCONO DEL 11,1% I RICAVI NETTI NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2006 E SI ATTESTANO A 460,7 MILIONI DI EURO CONTRO I 414,8 DEL 2005  
 
 Trieste, 14 novembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Acegasaps, presieduto da Massimo Paniccia, ha esaminato e approvato ieri i risultati di gruppo del terzo trimestre 2006. I ricavi netti di Gruppo sono in aumento di 45,9 milioni di euro passando dai 414,8 milioni di euro dei primi nove mesi del 2005 ai 460,7 milioni di euro dello stesso periodo del 2006, con un incremento percentuale dell’11,1%. Sul singolo trimestre i ricavi presentano crescite significative all’interno della divisione servizi (+2,2 milioni di euro sul trimestre), per effetto dell’ampliamento del perimetro operativo della controllata Aps Sinergia, e all’interno della divisione idrica (+1,6 milioni di euro), per effetto dalla crescita delle tariffe nell’area territoriale padovana. Nel complesso i ricavi sul trimestre si mantengono sostanzialmente stabili (+0,3 milioni di euro pari a +0,3% rispetto al terzo trimestre 2005). Il margine operativo lordo (Ebitda) raggiunge al 30 settembre 2006 i 64,5 milioni di euro esprimendo così una flessione pari a 1,2 milioni di euro (-1,9%) rispetto ai 65,8 milioni del corrispondente periodo del 2005. Tale decremento è attribuibile prevalentemente alla divisione gas (-4,1 milioni di euro pari a 19,1%) che ha registrato un calo nei risultati delle attività di vendita per 2,6 milioni di euro e di quelle di distribuzione per 2,1 milioni di euro. Per quest’ultime i volumi sono sostanzialmente invariati (339 milioni di metri cubi contro 341 pari al –0,4%) e peggiora la tariffa media, mentre per le attività di vendita la riduzione dei margini è attribuibile a fenomeni di mercato, all’affinamento dei criteri di stima delle bollette da emettere e agli effetti dell’applicazione delle delibere dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas. Acegasaps ritiene che, nel corso dell’ultimo trimestre 2006 le incertezze applicative sulle citate delibere possano venire meno e, con l’avvio delle negoziazioni con i fornitori e gli eventuali ulteriori interventi dell’Autorità, il quadro normativo possa assumere una maggiore stabilità. A livello di singolo trimestre il margine operativo lordo esprime una crescita pari a 2,8 milioni di euro (+19,0%) sostenuta principalmente dalla divisione idrica, per effetto della già citata revisione tariffaria intervenuta nell’Ato padovano, e dalla divisione gas per 1,1 milioni di euro. Scendendo a livello di business line, il margine operativo lordo della divisione ambiente chiude i primi nove mesi in flessione di 0,3 milioni di euro (-1,0%) per effetto di una serie di fenomeni di segno opposto e di cui i più importanti sono collegati alla gestione operativa dei due termovalorizzatori. L’impianto Wte di Padova ha portato un contributo alla crescita dell’ebitda di gruppo pari a 2,8 milioni di euro e ciò principalmente grazie al migliore rendimento dell’impianto. Rispetto ai primi nove mesi del 2005 si sono infatti ridotte drasticamente le giornate di fermo linea, passate da 112 a 25, e sono stati prodotti 5,7 Gwh di energia elettrica in più. La gestione dell’impianto Wte di Trieste ha portato invece ad un contributo negativo pari a 1,3 milioni di euro per cause legate principalmente al mancato pieno sfruttamento della capacità produttiva dell’impianto. I rifiuti termovalorizzati sono scesi di 8,5 migliaia di tonnellate e, conseguentemente, è diminuita anche la produzione di energia elettrica (-4,6 Gwh); si sono inoltre registrati 105 giorni di fermo linea contro i 77 del 2005. Complessivamente tra Trieste e Padova sono stati termovalorizzati 171 mila tonnellate di rifiuti (+2,5%) e sono stati generati 70 Gwh di energia elettrica (+1,2%). A condizionare la performance della divisione ambiente si aggiunge inoltre la gestione delle attività di raccolta e spazzamento che ha fatto registrare una riduzione di margine operativo lordo della divisione ambiente pari a 1,1 milioni di euro. Ciò è dovuto alla maggiore intensità di prestazioni fornite nel periodo a cui non è seguito alcun adeguamento del canone relativo al servizio. A livello di singolo trimestre la divisione ambiente segnala comunque un leggero progresso di 0,2 milioni di euro (+2,6%) La divisione energia elettrica chiude i primi nove mesi con una crescita del margine operativo lordo pari a 1,8 milioni di euro (+15,7%). Anche il singolo trimestre è in crescita: +0,4 milioni di euro pari a +12,3%. Tale crescita è principalmente sostenuta da un fisiologico incremento sia dei volumi prodotti che distribuiti, nonché dagli effetti generati da una migliore gestione del portafoglio clienti nelle attività di trading. In particolare, per ciò che riguarda quest’ultimo punto rispetto ai primi nove mesi del 2005 le quantità vendute subiscono un decremento pari al 27,1% passando dai 468 Gwh del 2005 ai 341 del 2006. Come già commentato in sede di semestrale la scelta risponde all’applicazione di criteri di efficienza, in base ai quali sono stati abbandonati i clienti con margini di redditività non adeguati, anche a scapito delle quantità vendute. Per ciò che riguarda la produzione, questa è aumentata dello 0,7%, passando dai 388 Gwh del 2005 ai 391 Gwh del 2006. Anche i volumi distribuiti sono in aumento (+1,2%) e si attestano a 583 Gwh. La crescita del margine operativo lordo è inoltre sostenuta anche dall’andamento dei prezzi dell’energia elettrica che hanno continuato a mantenersi elevati anche nel terzo trimestre 2006. La linea di business del ciclo idrico integrato nel corso dei primi nove mesi del 2006 ha registrato una sensibile crescita del margine operativo lordo pari a 2,7 milioni di euro (+13,1%), di cui circa 2,1 milioni di euro sono stati generati nel corso del terzo trimestre 2006. I volumi distribuiti nei primi nove mesi dell’anno sono cresciuti rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente dell’1,3%, e la crescita del margine è stata supportata da due principali fenomeni: le efficienze operative conseguite a livello di minore incidenza delle prestazioni di terzi e del costo del personale e il sensibile incremento delle tariffe sull’area territoriale padovana. In particolare per ciò che riguarda quest’ultimo punto va segnalato che la revisione tariffaria deliberata dall’Ato di Padova ha consentito di beneficiare di un aumento medio ponderato della tariffa rispetto all’esercizio precedente dell’ordine del 9%. Tale incremento ha interessato solo l’area territoriale padovana mentre quella triestina, legata al vecchio sistema tariffario (Cipe) non ha beneficiato di alcun aumento tariffario. Il risultato operativo (Ebit) al 30 settembre 2006 è pari a 31,8 milioni di euro, in aumento di 1,7 milioni di euro rispetto ai 30,1 del 2005. Tale aumento risente della riduzione degli accantonamenti che calano dai 5,1 milioni di euro dei primi nove mesi del 2005 ai 2,0 milioni dello stesso periodo del 2006. Nel periodo gennaio – settembre 2006 sono stati appostati accantonamenti per 5,0 milioni di euro, rilasci di fondi per 3,1 milioni di euro ed utilizzi per 0,7 milioni di euro. Tra i rilasci di fondi si segnala quello relativo al ripristino ambientale della Discarica di Ponte San Nicolò (Padova), pari al 30 settembre 2006 a 2,0 milioni di euro. Gli ammortamenti e svalutazioni subiscono un modesto incremento di 0,1 milioni di euro, passando da 30,6 a 30,7 milioni di euro. Gli oneri finanziari crescono da 7,3 a 8,4 milioni di euro principalmente per effetto della dinamica crescente dei tassi di interesse. L’utile netto di gruppo chiude a 13,1 milioni di euro con una leggera riduzione pari a 0,2 milioni di euro rispetto ai 13,3 milioni del 2005. Per ciò che riguarda gli investimenti, nei primi nove mesi del 2006 sono stati realizzati 35,4 milioni di euro rispetto ad una previsione di budget per tutto il 2006 pari a 67,8 milioni di euro. In particolare la capogruppo, Acegasaps Spa ha previsto investimenti per 62,8 milioni di euro. Al 30 settembre sono stati realizzati investimenti per un volume corrispondente ad una percentuale di realizzo del 56,4%. Tra gli investimenti di sviluppo si segnala il completamento della discarica di Ponte S. Nicolò (Padova) il cui avvio operativo è previsto nella seconda metà del novembre 2006. La posizione finanziaria netta si presenta al 30 settembre 2006 con un saldo negativo pari a 250,1 milioni di euro, in aumento di 22,0 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2005 . Nel corso della seduta, il Consiglio di Amministrazione ha inoltre verificato, in base a quanto previsto dal Codice di Autodisciplina, i requisiti di indipendenza di Nicolò Ferro, nuovo Consigliere cooptato in sostituzione del dimissionario Renzo Piccini. Dall´analisi è emerso che Nicolò Ferro può qualificarsi come indipendente perché è amministratore non esecutivo e non intrattiene, né ha di recente intrattenuto, relazioni tali da condizionarne attualmente l´autonomia di giudizio. Contestualmente il Consiglio di Amministrazione ha proceduto alla verifica periodica dei requisiti di indipendenza degli Amministratori in base a quanto previsto dal Codice di Autodisciplina. Dall´esito degli accertamenti è emerso che dei tredici Amministratori componenti il Consiglio medesimo, undici possono qualificarsi come indipendenti: Carlo Buratti, Guido Cace, Guido Carignani, Enrico Tommaso Cucchiani, Marco de Eccher, Nicolò Ferro, Raniero Mazzucato, Domenico Minasola, Aldo Minucci, Manlio Romanelli e Renato Vitaliani. Il Consiglio di Amministrazione si completa con il Presidente .  
   
   
ERG, RISULTATI OPERATIVI PRELIMINARI CONSOLIDATI DEL TERZO TRIMESTRE E DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2006  
 
Siracusa, 14 novembre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Erg S. P. A. Si è riunito ieri per esaminare la relazione del terzo trimestre 2006 ed i risultati operativi dei primi nove mesi dell’anno. Terzo trimestre 2006 Nel terzo trimestre si evidenzia un margine operativo lordo consolidato a valori correnti pari a 163 milioni di Euro, rispetto ai 186 milioni di Euro dello stesso periodo del 2005. Il risultato operativo netto di Gruppo a valori correnti è pari a 127 milioni di Euro rispetto ai 146 milioni di Euro raggiunti nel terzo trimestre del 2005. Raffinazione costiera: il margine operativo lordo a valori correnti è di 52 milioni di Euro, rispetto ai 94 milioni di Euro dello stesso periodo del 2005. Questo risultato è attribuibile, principalmente, ad uno scenario petrolifero meno favorevole oltre che alla diminuzione delle lavorazioni di greggio a seguito del protrarsi degli effetti dell’incidente che il 30 aprile scorso ha interessato gli Impianti Nord della Raffineria Isab. Downstream integrato: il margine operativo lordo a valori correnti nel terzo trimestre 2006 è pari a 54 milioni di Euro, rispetto ai 45 milioni di Euro registrati nello stesso periodo del 2005. L’incremento è dovuto, principalmente, ai migliori margini della commercializzazione che hanno più che compensato il minor contributo delle raffinerie interne per effetto di uno scenario di raffinazione meno favorevole. Energia elettrica: il margine operativo lordo, nel periodo, è pari a 61 milioni di Euro, rispetto ai 51 milioni di Euro raggiunti nello stesso periodo dello scorso anno. L’impianto di produzione di energia elettrica di Isab Energy ha contribuito al raggiungimento del risultato per 51 milioni di Euro, in leggera diminuzione rispetto ai 56 milioni di euro registrati nello stesso periodo del 2005. Questa flessione è principalmente attribuibile ad una minore produzione dovuta al guasto che il 1° agosto scorso ha interessato l’alternatore di una delle due turbine a vapore dell’impianto di produzione di energia elettrica, solo parzialmente compensato da uno scenario più favorevole. Nel corso del terzo trimestre la produzione di energia elettrica dell’impianto di Isab Energy è stata di 997 Gwh (1. 103 nel terzo trimestre 2005). Durante il periodo gli impianti di Erg Nuove Centrali hanno contribuito al risultato del settore per 10 milioni di Euro rispetto alla perdita di 5 milioni di Euro registrata nello stesso periodo dello scorso anno. Il risultato del periodo ha anche beneficiato della revisione di alcuni contratti di vendita ai clienti del sito (per circa 7 milioni di Euro) e della vendita di diritti di emissione di Co2 (per circa 6 milioni di Euro). Primi nove mesi del 2006 Il margine operativo lordo consolidato a valori correnti è pari a 258 milioni di Euro rispetto ai 476 milioni di Euro registrati nello stesso periodo del 2005. Il risultato operativo netto consolidato a valori correnti è di 147 milioni di Euro rispetto ai 359 milioni di Euro dello stesso periodo dello scorso anno. Raffinazione costiera: il margine operativo lordo a valori correnti è di 21 milioni di Euro rispetto ai 234 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2005. Downstream integrato: il margine operativo lordo a valori correnti è di 109 milioni di Euro rispetto ai 118 milioni di Euro dello stesso periodo del 2005. Energia elettrica: il margine operativo lordo è di 143 milioni di Euro, rispetto ai 138 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2005. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo al 30 settembre 2006 è pari a 1. 019 milioni di Euro, in diminuzione di 73 milioni di Euro rispetto al 30 giugno 2006. Questo è dovuto, principalmente, al flusso di cassa della gestione corrente che ha più che compensato gli investimenti effettuati nel periodo. Alessandro Garrone, Amministratore Delegato del Gruppo, ha commentato: “Il risultato complessivo di Gruppo, nel terzo trimestre dell’anno, seppur in flessione rispetto al risultato record raggiunto nel terzo trimestre del 2005, mostra un netto incremento rispetto a quello raggiunto nel primo semestre. Questo grazie alle performance positive registrate da tutti e tre i nostri settori di attività. Particolarmente significativo il risultato del settore raffinazione costiera che ha beneficiato del ripristino della capacità produttiva degli impianti della Raffineria Isab. Tuttavia il risultato di questa area di attività ha risentito di margini di raffinazione inferiori e di una flessione nelle quantità di lavorazioni rispetto al terzo trimestre del 2005. I settori downstream integrato ed energia elettrica hanno mostrato, nel trimestre, un risultato in crescita rispetto a quello raggiunto nello stesso periodo dello scorso anno. Per quanto riguarda la raffinazione costiera, per l’ultima parte del 2006, ci aspettiamo margini che continueranno ad attestarsi su buoni livelli anche se inferiori a quelli registrati nel 2005. Per il downstream integrato prevediamo margini di commercializzazione superiori a quelli raggiunti nel 2005 e margini di raffinazione per le raffinerie interne soddisfacenti. Per quanto riguarda la nostra attività nel settore elettrico ci aspettiamo per il 2006 un risultato superiore a quello dello scorso anno, nonostante la minore produzione dovuta ai guasti che hanno interessato l’impianto di Isab Energy. Siamo, inoltre, molto soddisfatti dell’acquisizione del 51% di Enertad, avvenuta nel mese di ottobre, che rappresenta un ulteriore importante passo avanti nella strategia del Gruppo di diversificazione delle fonti energetiche, in particolare quelle rinnovabili e permette di raggiungere una posizione di leadership nel mercato eolico italiano. ” .  
   
   
CORSO DI GESTIONE DELL’ENERGIA IN AZIENDE INDUSTRIALI  
 
Chieti, 14 novembre 2006 - La Camera di Commercio di Chieti, in collaborazione con la Sia - Servizi Integrati Assindustria srl, organizza la seconda edizione del corso di formazione in “Gestione dell´Energia in Aziende Industriali”. Il corso, destinato a imprenditori, tecnici aziendali, energy managers si terrà nei giorni: 1, 5, 7, 12, 14, 19 dicembre 2006, per complessive 48 ore nella sede di Confindustria Chieti, Larghetto Teatro Vecchio, 4 - Chieti. Obiettivi del corso sono quelli di migliorare la conoscenza dei sistemi di progettazione e manutenzione degli impianti elettrici industriali: reti Mt, sistemi di protezione e misura, servizi ausiliari, generazione autonoma, rapporti con i fornitori di energia elettrica. Nel corso si parlerà di matematica, fisica ed elettronica generale; impianti elettrici industriali: alimentazione, distribuzione; Progettazione: introduzione, organizzazione, calcoli, elaborati, esempi pratici; Cogenerazione, fonti alternative; Mercato dell´energia. Al termine del corso sarà rilasciato un attestato di frequenza. Per informazioni rivolgersi a Sia srl tel. 0871 359291 – email: siaservizi@tin. It .  
   
   
UN MARCHIO DI QUALITA’ PER IL TERRITORIO DELLA COMUNITA’ MONTANA TERMINIO CERVIALTO AL VIA L’ITER PER LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE INTESA CON I COMUNI PER VALORIZZARE LA ZONA  
 
 Montella (Avellino), 13 novembre 2006 – Un marchio di qualità per il territorio della Comunità Montana Terminio Cervialto. L’ente presieduto da Nicola Di Iorio punta allo sviluppo sostenibile ma soprattutto alla tutela del bene più prezioso di questa terra: l’ambiente. Parte quindi l’iter per l’ottenimento della Certificazione Ambientale Territoriale, nell’ambito della misura 4. 7 “Promozione e marketing turistico” del Por Campania 2000-2006 del Pit “Borgo Terminio Cervialto”. Presso la sede della Terminio Cervialto è stato presentato il progetto che prevede l’adeguamento delle procedure operative allo standard Iso 14001. Soggetto attuatore della Certificazione Ambientale Territoriale Iso 14001 è Sonda Sistemi Srl di Napoli. Ad aprire i lavori è stato Ferdinando Chiaradonna, dirigente della Comunità Montana Terminio Cervialto e Rup del progetto Certificazione Ambientale Territoriale Iso 14001:2004, che ha individuato prima di tutto le linee guida dell’impostazione del lavoro, sollecitando tutti gli enti impegnati a vario titolo nella gestione del territorio a fornire un’ampia collaborazione, in particolare per la fornitura dei dati utili. Un rapporto privilegiato, quindi, con gli enti del territorio per costruire un dialogo continuativo, attraverso la firma di un vero e proprio protocollo d’intesa. Un impegno, quello per la certificazione ambientale, che rappresenta uno strumento trasversale di sostegno al raggiungimento dell’obiettivo generale dello sviluppo sostenibile e di valorizzazione delle risorse locali. Per il presidente della Comunità Montana Terminio Cervialto, Nicola Di Iorio, “la qualificazione ambientale del territorio risponde alla crescente domanda di ambiente incontaminato da parte di turisti, consumatori di cibi sani e cittadini. In un momento di cambiamenti istituzionali, in cui sia la globalizzazione che il federalismo locale stanno spostando il potere decisionale sugli enti locali, certificare i propri servizi dal punto di vista ambientale equivale a dimostrare una nuova capacità di governo responsabile orientato alla sostenibilità”. Slogan del progetto di Certificazione Ambientale sarà “Prodotti sani da un territorio sano”, intendendo come prodotti una gamma che va da quelli agricoli a quelli turistici. “Promuovere in un territorio così ampio comportamenti e interventi che riescano a far convivere sviluppo economico, valorizzazione dei prodotti di qualità e tutela ambientale è di per sé un successo – continua Di Iorio -. La ferma volontà delle amministrazioni pubbliche e la condivisione degli obiettivi da parte degli altri soggetti presenti sul territorio sono la garanzia per giungere rapidamente a risultati di rilievo per tutta la collettività”. Un contributo importante per la difesa dell’ambiente anche secondo il presidente del Parco regionale dei Monti Picentini, Sabino Aquino. “E’ così che gli enti territoriali possono aiutare il più grande parco della regione Campania – ha affermato -. Questa è indubbiamente una valida iniziativa per il rispetto del codice ambientale, un nuovo approccio verso la difesa del territorio che altri enti non hanno attuato, mentre le iniziative e la strumentazione di questa Comunità Montana vanno proprio in questa direzione. Solo così si possono fornire risposte realmente utili al territorio”. Ha sottolineato la notevole partecipazione – che difficilmente si registra in ambito regionale – l’amministratore di Sonda Sistemi, Antonio Lucisano. “Ricevere questa apertura di credito da parte della Comunità Montana è per noi una grossa opportunità. Il Sistema di Gestione Ambientale rappresenta oggi lo strumento ideale per uno sviluppo sostenibile. E noi ci impegneremo al massimo in questo, misurandoci su premesse e risultati e non su studi di fattibilità fini a se stessi”. Il progetto è stato descritto nei dettagli da Autilia Ferrara, project leader di Sonda Sistemi Srl. Prima fase sarà un incontro propedeutico con gli attori locali per costituire un Gruppo Interfunzionale di Progetto e individuare i macroprocessi di rilevanza ambientale. Successivamente si passerà alla predisposizione dell’analisi ambientale iniziale e alla definizione dei programmi di miglioramento, redigendo infine la documentazione relativa al Sistema di Gestione Ambientale. La successiva formazione di auditor interni servirà a procedere nell’applicazione del sistema, che sarà comunque sempre sottoposto a monitoraggio, con l’individuazione di possibili programmi di miglioramento. I risultati, poi, saranno resi noti in un incontro pubblico. Alla base c’è l’implementazione di una piattaforma web-based composta da indicatori ambientali per la qualificazione degli enti afferenti alla Comunità Montana, che definisce e mantiene la base dati, gestendo gli utenti e le entità caratteristiche del sistema. In questo modo ogni comune potrà leggere il proprio territorio in maniera molto semplice, leggendo i propri dati. La sostenibilità in versione turistica del territorio rappresenta la strada vincente anche secondo Maria Rosa Sciotto, responsabile della misura 4. 7 del Por Campania 2000/2006. “Oggi la difficoltà è rappresentata dalla necessità di attirare i turisti, non quelli che vogliono consumare il turismo come prodotto, ma quelli che vogliono viverlo davvero e questo territorio si presta indubbiamente a questo. In Campania si sta facendo tanto, in particolare con la costituzione dell’Osservatorio del turismo, utile anche ad orientare le scelte politiche su questo fronte, definendo quindi una nuova domanda turistica”. “La Terminio Cervialto – ha affermato Mario Serafino, responsabile regionale del Progetto Integrato Borgo Terminio Cervialto – è da sempre fortemente impegnata nella valorizzazione del territorio, che proprio grazie alla caparbietà degli attori vive un momento magico. In questo senso la certificazione ambientale è garanzia di trasparenza e attendibilità. D’altronde la Comunità Montana è stato il primo ente territoriale a sud di Roma ad adottare il sistema di governo ambientale e questo progetto può fornire in questo senso una nuova e utile indicazione”. A chiudere i lavori è stato il consigliere provinciale Giuseppe De Mita, che ha sottolineato l’evidente svolta che si registra negli ultimi tempi in termini di qualificazione del territorio e delle sue produzioni. “Eravamo abituati alla certificazione del prodotto, come il vino e le castagne, e quindi ad un valore produzione che aveva l’esigenza di essere certificato. Ora l’attenzione si sposta sulla certificazione ambientale. Ciò che genera ricchezza non è più solo la produzione, ma il contesto e questa è una concezione dirompente. Prima la ricchezza era determinata dal rapporto capitale/lavoro, oggi l’uomo si muove all’interno della comunità affinché l’accrescimento delle condizioni economiche crei un miglioramento sociale. Nell’economia, quindi, l’attenzione si sposta sugli elementi immateriali e noi delle zone interne potremmo in questo senso riscoprire un elemento di straordinaria avanguardia. Con questa nuova consapevolezza quella che era la zona dell’osso potrebbe diventare zona di potenziale ricchezza, in cui però prevalga la logica delle reti. Oggi che l’idea unitaria del Mezzogiorno si è frantumata, abbiamo una sommatoria di individualità che devono valorizzare e certificare le proprie specificità e metterle quindi in rete. La certificazione ambientale di questo territorio è utile e pensata in modo intelligente. Si tratta di un percorso di autoresponsabilità in un’Irpinia dove c’è bisogno di una forte unione istituzionale che parta dal basso. In Campania si registra la riproduzione di forme di centralità che fanno pensare agli anni ’50. E’ il caso del nuovo disegno di legge in materia di turismo, che è in capo alla Regione e che va in direzione opposta, evitando di valorizzare al contrario le diverse soggettività”. .  
   
   
REMADE IN ITALY + REMADE IN ARGENTINA = REMADE IN THE WORLD IN ARGENTINA SI SPERIMENTA L’ECODESIGN GRAZIE AL SOSTEGNO DI REMADE IN ITALY  
 
 Buenos Aires, 14 novembre 2006 - Remade in Italy e l’Ecodesign italiano sbarcano in Argentina accolti da un grande entusiasmo per l’avvio di Remade In Argentina. In occasione della manifestazione Design Connection 2006 che si è tenuta dal 9 al 13 novembre presso l’Auditorium Buenos Aires è stato dato il via al primo progetto di collaborazione tra Italia e Argentina sui temi dell’ecodesign. La numerosa presenza di pubblico, della stampa nazionale e la presenza di rappresentanti dei Ministeri dell’Ambiente dell’Argentina, del Comune di Buenos Aires e dell’Iclei hanno confermato l’interesse per il progetto e la definizione di un programma di cooperazione per i prossimi anni. Grazie alla collaborazione tra Remade in Italy e la società Cienporcientodiseño, il progetto “Remade in …” diventa globale al fine di diffondere la cultura dell’ecodesign e dello sviluppo sostenibile a livello internazionale, l’obiettivo comune è sviluppare prodotti realizzati con materiale riciclato da un design innovativo e di qualità. Giovani designer argentini hanno realizzato oggetti originali con il riuso ed il riciclo di lattine, bottiglie, cd-rom, pneumatici, flaconi, giornali e altri tipi di imballaggi. Oggetti semplici come portapenne in cuoio riciclato che con precise pieghe prendono le sembianze di un canguro, di un pesce di un cane di tanti altri animali. Uno scolapasta realizzato in plastica riciclata che diventa una lampada colorata dalle svariate forme. Una sedia dalle forme morbide realizzata con polipropilene riciclato o tende ottenute con il riciclo dei contenitori in tetrapak. Prodotti frutto di un percorso progettuale che contraddistingue il design sudamericano dove l’originalità e la creatività sono nell’utilizzo di oggetti o materiali comuni sono il punto di forza. L’assessore regionale Buscemi che ha sostenuto l’iniziativa ha dichiarato che “Dopo il grande successo di Remade in Italy al Salone del Mobile 2006, ci aspetta una entusiasmante opportunità: far conoscere l’immenso know how dell’industria dei materiali e dei prodotti riciclati, oltre che il gusto italiano, nel mondo. Remade in Argentina è una interessante laboratorio di sviluppo per nuovi progetti e collaborazioni con questo straordinario paese. Il fiore all’occhiello della Regione Lombardia non mancherà di stupire oggi in Argentina, ma domani ancora in Italia nell’edizione 2007 del fuori Salone del Mobile, con nuovi prodotti e originali scenari” L’organizzazione di Remade In Italy ha supportato tecnicamente Cienporcientodiseño per lo sviluppo del progetto argentino a seguito di un accordo che vedrà il prossimo anno la partecipazione di alcuni prodotti Remade In Argentina all’interno dell’esposizione Remade In Italy durante la settimana del Salone del Mobile di aprile 2007 e la successiva presenza di alcuni prodotti Remade in Italy in occasione di Design Connection 2007. "Con Remade in Argentina è stato raggiunto un ottimo risultato di collaborazione internazionale per la diffusione e la conoscenza dei prodotti in materiale riciclato. La presenza del´Iclei all´inaugurazione del progetto è la dimostrazione che la cooperazione tra vari paesi sui prodotti verdi è una strada da percorrere. L´osservatorio Nazionale sui Rifiuti ha sempre promosso Remade in Italy come progetto d´eccellenza per lo sviluppo di prodotti con materiale riciclato" ha sottolineati il Vice Presidente Adriano Vignali. “Il successo di Remade in Italy ha dimostrato che il sistema di raccolta e riciclo nel suo complesso è da considerare un fattore di competitività per il sistema economico. Cestec intende esportare questo modello vincente anche in Argentina per stringere alleanze con le istituzioni locali e sviluppare un terreno fertile affinché le aziende lombarde e italiane possano conquistare nuovi mercati. Le sinergie che ne deriveranno permetteranno alle aziende di crescere e posizionarsi sul mercato internazionale” dice Massimo Malacrida, Presidente di Cestec “Non mi aspettavo tanto entusiasmo e tanto successo. Essere qui a Buenos Aires è una grande soddisfazione a dimostrazione che dopo il Made in Italy anche il Remade in Italy può essere un’opportunità per le imprese italiane. Con l’avvio di Remade in Argentina ci proponiamo di creare un grande network internazionale dove la cultura dell’ecodesign deve essere alla base di tutti i nuovi prodotti. Abbiamo avuto un ottimo riscontro dal Ministero dell’Ambiente Argentino e di Buenos Aires. L’ambasciata Italiana, il Centro culturale Italiano di Buenos Aires e la sede locale dell’Ice hanno giudicato il progetto positivo e di interesse offrendo la massima disponibilità ad una larga collaborazione per i prossimi anni. ” dichiara l’arch. Marco Capellini ecodesigner e coordinatore tecnico del progetto. Giunto alla sesta edizione, Design Connection by Cienporcientodiseño è l’evento più significativo in Argentina sul design d’avanguardia. Partecipano imprese del settore dell’arredo, dell’illuminazione e di altri comparti presentando i nuovi prodotti dell’industrial design Argentino e da quest’anno anche dell’ecodesign Argentino Sono stati attivati altri contatti internazionali per avviare nuovi Remade in …the world. .  
   
   
SCUOLA: DIRETTIVA SULLA PARTECIPAZIONE STUDENTESCA  
 
Roma, 14 novembre 2006 - Il Ministro della Pubblica Istruzione ha emanato il 10 novembre 2006 una direttiva per conferire maggiore centralità e partecipazione degli studenti. La partecipazione attiva degli studenti e dei genitori è uno dei tasselli fondamentali di una scuola moderna capace di combattere e prevenire il drammatico fenomeno della dispersione scolastica, valorizzare le inclinazioni personali di ciascuno studente, e creare le migliori condizioni per l´apprendimento. Tutta l´Amministrazione scolastica deve quindi fornire ogni utile apporto a sostegno della partecipazione degli studenti, del protagonismo dei giovani e dell´impegno delle Consulte e delle Associazioni Studentesche. Deve inoltre favorire l´apertura pomeridiana delle scuole coinvolgendo direttamente gli studenti in tutte le attività finalizzate a combattere la dispersione scolastica e il disagio giovanile, valorizzare il ruolo del Forum nazionale delle associazioni studentesche e quello dei genitori, allargandone la partecipazione anche ad altre associazioni e ai rappresentanti di genitori immigrati. La direttiva contiene, infine, anche un richiamo all´esigenza di monitorare i fondi delle Consulte, per verificare il loro corretto utilizzo, in modo da sostenere e sviluppare le attività più significative. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/direttiva_fioroni/index. Html .  
   
   
RICERCA: LA FONDAZIONE MAI DI CONFINDUSTRIA PREMIA LA COLLABORAZIONE TRA UNIVERSIT`A E IMPRESA  
 
 Roma, 14 Novembre 2006 - La Fondazione Giuseppina Mai di Confindustria lancia un Premio per promuovere l´interazione tra Universit`a e Imprese. Il Premio, rivolto a tutte le Università italiane e realizzato insieme alla Crui, selezionerà i migliori progetti di collaborazione conclusi in un anno da tutti gli atenei italiani. L´obiettivo `e quello di far emergere casi di eccellenza di iniziative che hanno prodotto risultati concreti in termini di conoscenze e competenze rapidamente traducibili in competitività. Un secondo Premio riguarderà i progetti di ricerca medico - scientifica rivolti al miglioramento della qualità della vita. Il Premio, del valore di 30. 000 euro, vuole dare massima visibilità e valorizzare chi, con il proprio lavoro di ricerca, rappresenta un esempio da emulare. "Il miglioramento della collaborazione tra Università e Impresa - afferma il Presidente della Fondazione Mai Diana Bracco - `e un passaggio importante per il rafforzamento della competitività delle imprese italiane. Le nostre Università sono piene di eccellenze a livello internazionale e competenze specifiche sempre pi`u necessarie alle imprese, non solo quelle che operano nei settori ad alta tecnologia. Si sta lentamente affermando una cultura della collaborazione anche in Italia, ma rimane ancora molto da fare. Con questo premio e con quello per i progetti di eccellenza nella ricerca medico - scientifica, la Fondazione vuole rafforzare questa cultura della collaborazione e dell´eccellenza di cui l´Italia ha un grande bisogno". La Fondazione Mai di Confindustria, per la presentazione dei due Premi, ha scelto l´Universit`a di Bolzano, in occasione dell´inaugurazione dell´Anno Accademico 2006-2007. Un riconoscimento alla sensibilità per la ricerca di quest´area del Paese che ha dato, tra l´altro, i natali a Giuseppina Mai, alla cui memoria la Fondazione `e intitolata. Nelle sue ultime volontà la signora Mai aveva espressamente richiesto alla Commissione Ricerca e Innovazione di Confindustria, allora guidata dalla Vice Presidente Diana Bracco, di destinare parte della sua eredit`a alla promozione della ricerca in Italia, in particolare nel settore della salute. Parteciperà all´evento anche il Ministro Mussi, la cui presenza offre l´opportunità di ribadire la necessità di introdurre efficaci strumenti di incentivazione alla collaborazione tra imprese e Enti pubblici di ricerca. In questo senso Confindustria applaude all´introduzione di un credito d´imposta per le commesse private alle Università e Enti ricerca, introdotta nella Finanziaria 2007. .  
   
   
RISK MANAGEMENT PER I CLIENTI CORPORATE  
 
Milano, 14 novembre 2006 – Un’importante iniziativa per Novembre 2006 promossa dalla Divisione Intermediari Finanziari, Banche e Assicurazioni della Sda Bocconi. “Risk Management per i Clienti Corporate” si propone di fornire strumenti per la lettura dei bisogni della clientela nell’area della gestione dei rischi di cambio, di tasso d’interesse e di prezzo su commodities. L’obiettivo è acquisire in un tempo relativamente contenuto le nozioni necessarie per affrontare la consulenza all’impresa nella gestione dei rischi finanziari con una buona conoscenza dei principali prodotti per un offerta mirata. Principali destinatari sono: coloro che sono impegnati nella consulenza alla clientela Corporate su strumenti di gestione dei rischi finanziari. Non presuppone necessariamente una conoscenza delle problematiche trattate, né una specifica esperienza. La sede è Milano e la durata prevista è di tre giorni, dal 22 al 24 novembre. .  
   
   
UNA NUOVA FONDAZIONE PER FERMARE LA FUGA DI CERVELLI  
 
Bologna, 14 novembre 2006 - I cervelli italiani fuggono ma a volte possono anche ritornare. E´ il caso del professore e oncologo napoletano Antonio Giordano, da molti anni residente negli Stati Uniti dove dirige il centro di ricerca Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine presso la prestigiosa e antica Temple University di Filadelfia. Giordano ha presentato a Com-pa, il Salone Europeo della Comunicazione Pubblica, dei Servizi al Cittadino e alle Imprese, la Human Health Foundation (Hhf), la nuova fondazione per la salute da lui fondata e diretta che ha sede a Terni e grazie alla quale molti giovani ricercatori italiani potranno restare a lavorare in Italia. La fondazione, sostenuta dalla Banca Popolare di Spoleto, mira alla valorizzazione della ricerca scientifica nel campo delle biomedica e delle scienze affini, al riconoscimento delle professionalità e delle specializzazioni per la prevenzione, la diagnosi e la cura di malattie a forte diffusione sociale. Grazie a Hhf, che sarà attiva entro la prossima estate, almeno 50 ricercatori potranno partecipare ad un importante progetto di ricerca sul cancro alla mammella. La fondazione collaborerà con la Sbarro Institute di Filadelfia che oltre a finanziarla la doterà di una sostanziosa parte del proprio know how e della propria tecnologia. A Com-pa Antonio Giordano, ha sottolineato che tutti i fondi raccolti da Hhf saranno monitorati e controllati e che massimo impegno e responsabilità etica saranno dedicati nella loro distribuzione ai ricercatori. "Le spese amministrative saranno contenute al massimo e la gestione sarà trasparente". Ottenere un fondo di ricerca si è dimostrato un problema per molti ricercatori italiani ciò ha generato una "fuga di cervelli" (dottorandi e ricercatori) verso gli Stati Uniti. "Spesso i finanziamenti privilegiano solo alcuni centri di ricerca, generando oasi nel deserto - ha detto Antonio Giordano - la nostra speranza è di migliorare questa situazione seguendo un percorso giusto ed equilibrato, basato sull´iniziativa e sul merito". "In Italia la politica non investe abbastanza nella scienza e nello sviluppo della tecnologia - ha concluso Giordano - e anche la comunicazione deve contribuire alla diffusione della cultura scientifica abbandonando l´approccio sensazionalistico che quasi sempre la caratterizza". A questo proposito il professore napoletano ha paragonato la ricerca genetica ad una lingua: "Fino ad ora noi scienziati abbiamo identificato le parole e adesso ne stiamo costruendo il vocabolario, imparando le regole grammaticali e la sintassi. Il fine ultimo è quello di aggiungere nuovi capitoli alla storia della vita". Antonio Giordano è nato a Napoli e ha 43 anni, ma risiede da molti anni negli Stati Uniti, a Filadelfia dove dirige lo Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine e il Centro di biotecnologia della Temple University. Ma dove ha soprattutto scoperto diversi geni anti-cancro. A lui si deve, in primo luogo, una delle più importanti scoperte degli ultimi anni nel campo della ricerca contro il cancro: l´individuazione e la clonazione, nel 1993, di un nuovo gene oncosoppressore, l´Rb2/p130, che ha una funzione di primaria importanza nel ciclo cellulare controllando la corretta replicazione del Dna e prevenendo essenzialmente l´insorgenza del cancro. Di recente, la rivista Cancer Research ha pubblicato un altro suo studio che fa compiere decisi, e probabilmente decisivi passi in aventi nella lotta contro i tumori al polmone. Autore di decine di pubblicazioni scientifiche e detentore di tredici brevetti internazionali, il suo laboratorio in Pensylvania accoglie molti ricercatori italiani. Oltre ad essere il presidente del Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine, Antonio Giordano da un paio di anni insegna anatomia patologica anche all´Università di Siena. .  
   
   
INAUGURATO IL "SALONE STUDENTE" DI GORIZIA  
 
Gorizia, 14 novembre 2006 - "Mentre il Parlamento sta per varare un emendamento per elevare il limite minimo dell´istruzione scolastica a sedici anni, la Regione sta predisponendo in disegno di legge regionale che ha l´obiettivo di frenare la dispersione scolastica". Lo ha annunciato l´assessore regionale all´Istruzione e Cultura, Roberto Antonaz, intervenendo ieri alla Fiera di Gorizia al Campus Orienta-salone dello studente, iniziativa di riferimento per la scelta formativa dei giovani, che si tiene fino al 15 novembre nel quartiere fieristico isontino. Ed è proprio ai ragazzi che stanno frequentando l´ultimo anno delle scuole superiori che è rivolta l´iniziativa, articolata in una serie di forum mirati a far conoscere loro le opportunità offerte dal sistema universitario del Friuli Venezia Giulia. "Elevare il tono dell´istruzione - ha detto Antonaz intervenendo alla cerimonia inaugurale dell´iniziativa - è un obiettivo importante per il Paese e per la nostra Regione per due motivi esenziali: per preparare i giovani ad affrontare la vita e le esperienze lavorative in modo adeguato e per consentire loro di acquisire la migliore professionalità e conoscenza, al fine di concorrere a elevare il livello di sviluppo e di benessere dell´intera nostra comunità". "La cultura - ha aggiunto l´assessore - il livello culturale della nostra gente è una vera ricchezza, e contribuire a valorizzarlo corrisponde, per gli esiti che ne derivano a vantaggio della nostra società, alla scoperta di un pozzo di petrolio nel nostro sottosuolo". La Regione intende dunque sostenere le iniziative che favoriscono questa fonte di ricchezza comune, agevolando le risorse di carattere culturale, davvero numerose nella nostra realtà. Prima di Antonaz, il presidente della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta, aveva rivolto il saluto da parte dell´ente organizzatore della manifestazione, mentre i rappresentanti delle Università di Udine e di Trieste si erano soffermati sulle peculiarità dei corsi organizzati nei due atenei, nonchè sulla qualità del processo formativo universitario, che deve essere elevata per preparare adeguatamente i giovani alle sfide del domani. Il presidente della Camera di commercio di Gorizia, Emilio Sgarlata, ha invece parlato a favore dell´apprendistato. .