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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Maggio 2008
IL PARLAMENTO EUROPEO ACCOGLIE L´ENERGY GLOBE AWARD 2008  
 
Bruxelles, 26 maggio 2008 – Oggi nell´Aula del Parlamento europeo a Bruxelles il Presidente Pôttering aprirà la nona edizione degli Energy Globe Awards, uno dei premi più prestigiosi nel campo dell´ambiente. Consegneranno i premi l´ex Segretario Generale dell´Onu Kofi Annan, José Manuel Barroso e Aamir Khan, famoso attore indiano. Michail Gorbaciov sarà premiato dal Primo ministro sloveno. La cerimonia, trasmessa dalla televisione, prevede anche le esibizioni di Zucchero, Alanis Morissette e Dionne Warwick. I nomi dei vincitori internazionali della nona edizione degli Energy Globe Awards saranno svelati al pubblico il prossimo 26 maggio durante una cerimonia che avrà inizio alle 20. 00 nell´emiciclo del Parlamento europeo a Bruxelles. Obiettivo principale dell´evento è rendere note al grande pubblico le soluzioni migliori alle attuali sfide energiche e climatiche. I premi - suddivisi in cinque categorie: "la terra", "il fuoco", "l´acqua", "l´aria" e "la gioventù" - ricompensano progetti locali e regionali, provenienti dal mondo intero, che contribuiscono alla conservazione dell´energia, alla protezione dell´ambiente o alla fornitura di risorse di base, come l´acqua e l´elettricità, a comunità che vivono in zone remote o in condizioni di povertà. All´edizione del 2008 partecipano 109 paesi. Tra i finalisti, tre per ogni categoria, figurano progetti relativi all´introduzione di sistemi di energia solare per villaggi rurali in Bangladesh, alla riforestazione in Argentina e all´uso di veicoli ibridi nel trasporto pubblico a Stoccolma. La cerimonia di consegna dei premi sarà aperta dal Presidente del Parlamento europeo Hans-gert Pöttering e da Janez Janša, Primo ministro sloveno, che consegnerà il premio per "Lifetime Achievement" a Michail Gorbaciov. Le ricompense saranno presentate dalla cantante ed ex ambasciatrice della Fao Dionne Warwick, dall´ex Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, da Aamir Khan, famoso attore e produttore cinematografico indiano, da José Manuel Barroso, Presidente della Commissione europea, e da Leanne Liddle, coordinatrice degli Aboriginal Parks & Wildlife Programs. Ognuno di loro patrocinerà un continente: l´America, l´Africa, l´Asia, l´Europa e l´Australia, ciascuno legato ad una delle cinque categorie. La cerimonia, che sarà condotta dall´attrice Désirée Nosbusch, include anche le esibizioni di Zucchero, Alanis Morissette e Dionne Warwick. Il 26 maggio, alle 13. 00, nella "Press Room" del Parlamento europeo si terrà una conferenza stampa cui parteciperanno il Presidente Pöttering, Michail Gorbaciov e Maneka Gandhi, ex ministro indiano dell´ambiente e presidente della giuria dell´Energy Globe. Tale evento sarà trasmesso su Ebs. La mattina del 27 maggio, dalle 9. 00 alle 12. 30 nella sala 5G3 Asp del Parlamento europeo, si svolgerà poi una conferenza dedicata al tema dell´energia sostenibile ed intitolata "Awarness raising and best practice as key tools for implementing energy efficiency". La conferenza - presieduta da Angelika Niebler, presidente della commissione per l´industria, la ricerca e l´energia del Pe - vedrà la partecipazione di Hans-gert Pöttering, Michail Gorbaciov e Kofi Annan, oltre a Maneka Gandhi ed a Hans-peter Schmid, Vice Presidente della Energy Globe Foundation. L´evento sarà trasmesso su Ebs. Il Parlamento sta lavorando a una strategia europea per il cambiamento climatico che si basa su un target "20-20-20" da raggiungere entro il 2020. Prevede, infatti, un incremento del 20% nell´efficienza energetica, un taglio del 20% dei gas a effetto serra e una quota del 20% di energia rinnovabile sul totale dei consumi Ue entro il 2020. Sta poi legiferando riguardo ad una revisione del sistema comunitario di scambio delle emissioni, sulle emissioni di Co2 da parte delle automobili, sulle fonti rinnovabili e sui biocarburanti, nonché su obiettivi nazionali vincolanti per la riduzione delle emissioni e sulla cattura e lo stoccaggio del carbonio. .  
   
   
AMBIENTE: LA COMMISSIONE EUROPEA LANCIA IL PREMIO "CAPITALE VERDE EUROPEA"  
 
Bruxelles, 26 maggio 2008 - La Commissione europea sta per lanciare il premio "Capitale verde europea", che sarà assegnato ogni anno ad una città all´avanguardia in materia di soluzioni per la vita urbana rispettose dell´ambiente. La cerimonia di presentazione si svolgerà il 22 maggio 2008, alle 18:00, presso il Comitato delle regioni a Bruxelles, dove il Commissario Dimas firmerà la dichiarazione che istituisce il premio insieme a Paddy Bourke, sindaco di Dublino e presidente dell´Unione delle capitali dell´Unione europea. Le città potranno poi partecipare alla selezione per la "Capitale verde europea" per il 2010 e il 2011 inviando il modulo online. Sarà presente, insieme ad altri sindaci, Jüri Ratas, ex-sindaco di Tallinn e attuale vice-presidente del Parlamento estone, che nel maggio 2006 pose le basi per l´istituzione del premio. Possono partecipare alla selezione tutte le città europee con una popolazione superiore ai 200 000 abitanti; le città vincitrici per il 2010 e per il 2011 saranno selezionate dalla giuria nel corso del 2008. Il premio è stato istituito con l´intento di contribuire a rendere le città europee luoghi più piacevoli e salutari – città vivibili. La presentazione del premio coincide inoltre con la Giornata mondiale della biodiversità. Il commissario per l´ambiente Stavros Dimas ha dichiarato al riguardo: "Mi auguro che questo premio sia un potente incentivo per i governi e le autorità locali a migliorare le condizioni di vita degli abitanti delle città europee. Molte città sono già impegnate a migliorare la tutela dell´ambiente e sono convinto che il premio ne incoraggerà molte altre a seguire questo esempio. " All´avanguardia nel rispetto dell´ambiente - A partire dal 2010 ogni anno una città europea sarà eletta "Capitale verde europea". Il premio sarà assegnato alla città che vanta costantemente standard elevati in materia di rispetto ambientale e dimostra un impegno continuo a raggiungere obiettivi ambiziosi di tutela dell´ambiente e in favore dello sviluppo sostenibile, una città che possa fungere da modello e promuovere le buone pratiche in tutte le altre città europee. Europa urbana - Il premio "Capitale verde europea" è un´iniziativa ideata per promuovere e premiare questi sforzi. Esso testimonia che la città vincitrice riesce nell´intento di risolvere i problemi ambientali per migliorare la qualità della vita dei cittadini e ridurre l´impatto globale sull´ambiente. Il premio incentiva le città a trarre ispirazione l´una dall´altra e a condividere le buone pratiche, incoraggiando nel contempo una competizione amichevole. Le città verdi di domani - Il premio è aperto ai 27 Stati membri dell´Ue, ai paesi candidati (Turchia, Ex Repubblica iugoslava di Macedonia e Croazia) e ai paesi dello Spazio economico europeo (Islanda, Norvegia e Liechtenstein). Tutte le città europee con oltre 200 000 abitanti possono candidarsi al premio "Capitale verde europea" tramite il modulo online. Le candidature saranno valutate sulla base di dieci criteri ambientali, tra i quali cambiamenti climatici, trasporti, atmosfera, rifiuti e acqua. Il termine per la presentazione delle candidature per le edizioni 2010 e 2011 è il 1° ottobre 2008 e la giuria designerà la città vincitrice alla fine di quest´anno. La giuria è composta da rappresentanti della Commissione europea, dell´Agenzia europea per l´ambiente, dell´Iclei - Governi locali per la sostenibilità, della Federazione europea per il trasporto e l´ambiente (T&e), dell´Unione delle capitali dell´Unione europea e del Comitato delle regioni. 22 maggio 2008 – Giornata mondiale della biodiversità - L´inaugurazione del premio "Capitale verde europea" coincide quest´anno con la Giornata mondiale della biodiversità e due degli indicatori che saranno utilizzati per valutare i risultati ambientali delle città sono collegati alla biodiversità: presenza di spazi verdi pubblici e uso sostenibile del suolo. Contesto - Il premio "Capitale verde europea" nasce dall´iniziativa di città con una grande sensibilità ecologica. L´idea è stata concepita inizialmente in occasione di un incontro svoltosi a Tallinn (Estonia) il 15 maggio 2006, su iniziativa dell´ex-sindaco della città Jüri Ratas, quando 15 città europee e l´Associazione delle città estoni hanno firmato un memorandum di intesa sull´istituzione del premio. L´iniziativa gode attualmente del sostegno di 40 città, comprese 21 capitali europee. Per maggiori informazioni: Per maggiori informazioni sul premio "Capitale verde europea": www. Europeangreencapital. Eu Sito web della Commissione sull´ambiente urbano: http://ec. Europa. Eu/environment/urban/home_en. Htm .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: UNA POLITICA INDUSTRIALE A FAVORE DELLE PMI  
 
Strasburgo, 26 maggio 2008 - La politica industriale Ue dovrebbe creare un ambiente favorevole allo sviluppo delle imprese, specie delle Pmi. E´ quanto sostiene il Parlamento sollecitando la riduzione degli oneri amministrativi e un più agevole accesso al capitale di rischio. Occorre poi promuovere la ricerca, introdurre un brevetto europeo e lottare contro la contraffazione, assicurando anche infrastrutture di trasporto efficienti. L´industria Ue dovrebbe diventare leader nelle tecnologie pulite. Approvando con 443 voti favorevoli, 62 contrari e 21 astenuti la relazione di Romana Jordan Cizelj (Ppe/de, Si), il Parlamento sottolinea anzitutto che il ruolo principale della politica industriale dell´Ue consista nel creare le giuste condizioni quadro per lo sviluppo delle imprese, degli investimenti industriali e dell´innovazione nonché per la creazione di impieghi, prestando particolare attenzione alle esigenze delle piccole e medie imprese (Pmi). Un settore industriale prospero, infatti, è fondamentale per la realizzazione degli obiettivi della strategia di Lisbona. I deputati, tuttavia, si rammaricano della debolezza del legame tra politica industriale dell´Ue e politica industriale nazionale. Un ambiente favorevole alle imprese, ridurre gli oneri amministrativi - Il Parlamento invita poi la Commissione a potenziare i suoi sforzi intesi a eliminare gli ostacoli amministrativi superflui che rendono difficile l´accesso al mercato interno, a semplificare e migliorare il contesto normativo e a ridurre l´onere amministrativo sulle imprese. Dovrebbe essere, tra l´altro, garantito che si compiano progressi nei tredici settori prioritari indicati nel piano d´azione della Commissione per la riduzione dell´onere amministrativo e dovrebbe essere attuato il secondo pacchetto di misure preferenziali per eliminare gli ostacoli amministrativi. I deputati invitano la Commissione a adottare un approccio coerente nei confronti delle Pmi in tutte le politiche comunitarie applicando, in modo adeguato, il principio del "pensare prima in piccolo". Sostengono quindi con forza l´annunciata normativa sulle piccole imprese a livello europeo che dovrebbe assumere, a loro parere, la forma di una proposta legislativa e includere nuove iniziative concrete intese a ridurre, mediante esenzioni, l´onere amministrativo sulle Pmi, facilitarne l´accesso al mercato interno e alle procedure di appalto nonché garantire loro un accesso adeguato alle fonti di finanziamento e alle infrastrutture di ricerca. Il Parlamento, sottolineando l´importanza dell´accordo di Basilea Ii nell´influenzare il comportamento delle banche e la loro disponibilità a concedere prestiti a clienti con un profilo di rischio relativamente alto, incluse le Pmi, considera che si tratti di uno sviluppo fondamentale per sostenere le Pmi nel realizzare investimenti e nell´eseguire ricerche orientate alle imprese. Ritiene inoltre urgente creare un mercato globale, a livello dell´Ue, per il capitale di rischio, eliminando gli attuali ostacoli regolamentari e fiscali agli investimenti nelle piccole imprese più innovative in Europa. Dovrebbero poi essere introdotte misure che incoraggino la crescita e lo sviluppo delle Pmi, quali la semplificazione degli obblighi in materia di notificazione e la concessione di deroghe. Ricerca, brevetto europeo e la lotta alla contraffazione per proteggere l´industria - L´industria nell´Ue contribuisce a oltre l´80% della spesa del settore privato in ricerca e sviluppo (R&s) e i prodotti innovativi che essa sviluppa rappresentano circa il 73% delle esportazioni, rafforzando notevolmente il suo vantaggio competitivo. I deputati osservano tuttavia che, rispetto ad altre regioni quali gli Stati Uniti o l´Asia, nell´Ue l´industria è ancora relativamente lenta nell´adattarsi all´evoluzione del mercato e ai nuovi sviluppi tecnologici, «a causa di una pesante regolamentazione del mercato». Pertanto suggerisce di sfruttare appieno i programmi di finanziamento comunitari, quali il Settimo programma quadro di ricerca e il programma quadro per la competitività e l´innovazione, nonché l’Istituto europeo per l’innovazione e la tecnologia. Anche perché i deputati sottolineano che sono necessari continui investimenti prioritari in materia di istruzione, formazione e ricerca e che lo sviluppo industriale e la competitività dei prodotti Ue dipendono dalla qualità delle risorse umane e dall’innovazione globale nell’ambito dei nuovi prodotti. Ritengono, quindi, che sia essenziale sostenere le attività correlate alle invenzioni e proteggere i prodotti di tali attività con una politica in materia di diritti di proprietà intellettuale «trasparente e semplificata». Invitano, quindi, il Consiglio a adoperarsi per introdurre quanto prima un brevetto comunitario. Chiedono, infine, alla Commissione di proseguire la lotta contro le contraffazioni e di adoperarsi per conseguire soluzioni globali in tale settore, ispirandosi principalmente ai modelli europei. Un´infrastruttura di trasporto efficiente per lo sviluppo delle industrie - Lo sviluppo delle zone industriali, comprese quelle extraurbane, «è strettamente connesso alla presenza di un’infrastruttura di trasporto efficiente a livello europeo». Gli Stati membri dovrebbero essere posti in condizione di accedere ai fondi di sviluppo regionale al fine di creare parchi industriali e tecnologici nelle zone rurali limitrofe agli agglomerati urbani. E´ necessario poi, secondo i deputati, uno sviluppo «sostenibile ed equilibrato» in tutta l’Ue, sia dal punto di vista geografico sia in relazione alle dimensioni dei progetti. Questo rappresenterebbe l’unico modo per stimolare lo sviluppo dell’industria nell’Ue e offrire nuove possibilità per la creazione di posti di lavoro. Industria Ue leader nel settore delle tecnologie e dei prodotti rispettosi dell´ambiente - Gli obiettivi dell’Ue in materia di ambiente, secondo il Parlamento, non dovrebbero essere visti come «una minaccia per l’industria», ma piuttosto come «un’opportunità per sfruttare il vantaggio "della prima mossa" e per fare dell’industria europea un leader mondiale nel settore delle tecnologie, dei prodotti e dei servizi rispettosi dell’ambiente e socialmente accettabili». Sottolinea, tuttavia, che l’applicazione delle nuove tecnologie andrebbe accompagnata da misure intese a salvaguardare la competitività internazionale delle imprese europee. Occorre inoltre tener conto, con urgenza, dell´impatto della legislazione ambientale sulla competitività internazionale delle industrie europee «al fine di evitare la dispersione di carbonio e la disoccupazione». Invita, quindi, la Commissione a promuovere e sostenere attivamente la definizione di accordi settoriali a livello mondiale per ridurre l’impatto ambientale di industrie specifiche su scala internazionale, garantendo, nel contempo, condizioni di concorrenza eque. .  
   
   
UE, LIBANO: ATTUARE PIENAMENTE L´ACCORDO PER USCIRE DALLA CRISI  
 
Strasburgo, 26 maggio 2008 - Il Parlamento europeo accoglie con favore l´accordo che pone fine alla crisi politica, ma rivolge un appello affinché sia attuato pienamente. Insistendo sull´importanza della stabilità, della sovranità e dell´integrità territoriale del Libano, chiede il disarmo di Hezbollah e il controllo del traffico di armi. Rilevando l´importante ruolo dell´Unifil, esorta la Siria a non interferire nelle vicende interne libanesi e a cooperare col tribunale incaricato di processare gli assasini di Rafik Hariri. Approvando con 520 voti favorevoli, 6 contrari e 13 astensioni una risoluzione sostenuta da tutti i gruppi politici (eccetto l´Ind/dem), il Parlamento europeo accoglie con favore l´accordo raggiunto dalle parti sull´elezione, nei prossimi, giorni del generale Sleiman alla Presidenza della Repubblica, sulla creazione di un nuovo governo di Unità nazionale e sull´adozione della legge elettorale. Esortando poi le parti ad attuare pienamente l´accordo, sottolinea l´importanza della reazione positiva della comunità internazionale. Si congratula con le parti libanesi per l´accordo e con il Qatar e la Lega Araba per la mediazione di successo. Il Parlamento sottolinea poi l´importanza della stabilità, della sovranità, dell´indipendenza, dell´unità e dell´integrità territoriale del Libano e rileva che la stabilità politica del paese «dovrebbe basarsi sul ripristino di un clima di fiducia fra tutte le parti, sulla rinuncia alla violenza e sul rifiuto di ogni influenza esterna». Si compiace, peraltro, «per il contributo positivo fornito dall´esercito e dai servizi di sicurezza» nel porre fine ai recenti sviluppi e invita tutte le parti coinvolte a sostenere l´esercito libanese «affinché garantisca di pieno diritto la capacità operativa, la sicurezza, l´ordine, la sovranità e la stabilità del Libano». La sicurezza del paese e di tutti i libanesi, per i deputati, presuppone il disarmo di tutti i gruppi armati, «in particolare degli Hezbollah, nonché il controllo del traffico di armi verso il Libano». Considerano inoltre di vitale importanza che tutte le armi importate in Libano siano destinate esclusivamente all´esercito ufficiale libanese ed esortano tutte le parti «a rinunciare alla violenza, ad accettare pienamente le regole della democrazia e a riconoscere tutte le autorità e le istituzioni statali democraticamente elette, indipendentemente dall´affiliazione e origine etnica, religiosa o politica». Il Parlamento ribadisce l´importanza del ruolo svolto dall´Unifil e ritiene indispensabile che il governo libanese eserciti la piena sovranità e un controllo efficace delle frontiere e del territorio del paese per quanto riguarda tutte le attività che rientrano sotto la giurisdizione dello Stato. Invita nuovamente tutte le parti in causa a sostenere il lavoro del tribunale internazionale incaricato di processare i responsabili dell´assassinio dell´ex Primo ministro Rafik Hariri e di altri omicidi politici in Libano ed esorta la Siria a collaborare pienamente con il tribunale. Invita inoltre la Siria ad astenersi «da ogni interferenza suscettibile di incidere negativamente sugli affari interni del Libano e a svolgere, assieme all´Iran, un ruolo costruttivo nella ricerca di una soluzione che assicuri stabilità al paese». Invita poi tutte le parti interessate ad attenersi alle risoluzioni 1559 e 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per quanto riguarda il rispetto dell´indipendenza, della sovranità, della sicurezza e della stabilità del Libano e ricorda il divieto di vendere armi alle milizie armate. Il Parlamento infine, ribadisce il suo appoggio alla volontà dell´Unione europea di assistere il Libano nell´opera di ristrutturazione economica e invita il Consiglio e la Commissione a proseguire gli sforzi a sostegno della ricostruzione e della ripresa economica del Libano, nonché a collaborare più strettamente con la società civile del paese, al fine di promuovere l´ulteriore democratizzazione del Libano. .  
   
   
CORDIS LANCIA IL SERVIZIO REGIONALE PER LA RICERCA E L´INNOVAZIONE PER MALOPOLSKA  
 
Bruxelles, 26 maggio 2008 - Cordis, il servizio comunitario di informazione per la ricerca e lo sviluppo ha lanciato, come parte del suo servizio di Portale regionale, un Servizio regionale per la ricerca e l´innovazione della regione polacca di Malopolska Il servizio mette in evidenza il settore di ricerca e sviluppo (R&s) e il patrimonio di infrastrutture di questa regione nel sud della Polonia. Nell´introduzione il lettore trova informazioni sulla recente crescita economica della regione, in particolare nel campo delle esportazioni, R&s e investimenti esteri. Una parte è anche dedicata a R&s, che sottolinea il gran numero di istituti di istruzione superiore, istituti dell´Accademia polacca delle scienze e istituti commerciali che si trovano nella regione. Cracovia è il centro accademico più importante di Malpolska e uno dei centri scientifici della Polonia, secondo soltanto a Varsavia, capitale del paese. Più in generale, il servizio fornisce informazioni sui vari stadi di sviluppo dei programmi e progetti Ue. Attraverso i link è possibile accedere a banche dati su partner, progetti e risultati. Un´interfaccia di ricerca basata su mappe offre accesso a informazioni su base geografica. Inoltre, una pagina "Novità" offre informazioni dettagliate su eventi programmati che potrebbero interessare i protagonisti della ricerca della regione di Malopolska. Infine, il servizio contiene dei link verso tutti coloro che nella regione sono coinvolti nella R&s e nello sviluppo economico. Questi vanno dalle istituzioni nazionali e regionali, alle reti e servizi all´interno della regione, come il Centro di trasferimento della tecnologia dell´Università di tecnologia di Cracovia e la Camera di commercio di Cracovia. Il Portale regionale Cordis per Malopolska è disponibile andando a: http://cordis. Europa. Eu/malopolska/home_en. Html .  
   
   
BULGARIA: LA FIERA DI PLOVDIV INVESTE 50 MLN EUR PER DUE NUOVE SEDI  
 
Sofia, 26 maggio 2008 - La fiera internazionale di Plovdiv intende investire oltre 50 mln Eur per espandersi nella capitale Sofia ed aprire un’unità anche nella città di Varna, sul mar Nero. Le due nuove strutture dovrebbero essere completate entro 5 anni. La fiera internazionale di Plovdiv occupa 352mila mq nella seconda città del Paese. E’ considerata come la più grande location fieristica dei Balcani. La società fa parte dell’Associazione mondiale dell’industria fieristica ed intende investire oltre 100 mln Eur per ricostruire le attuali strutture, costruire un complesso commerciale di 5 piani, nuove aree espositive, un hotel a 5 stelle e un edificio con parcheggi su 7 livelli. .  
   
   
SLOVENIA, SVILUPPARE GLI INVESTIMENTI CINESI  
 
Lubiana, 26 maggio 2008 - Samo Hribar Milic, amministratore delegato della Camera di commercio e industria slovena, ha sollecitato maggiori investimenti cinesi in Slovenia. Lo rivela il sito internet del Governo sloveno. Secondo Peter Jesovnik, direttore dell´Agenzia slovena per l´imprenditoria e gli investimenti esteri (Japti), la Slovenia ha registrato investimenti diretti esteri record nel 2007, ma solo una piccola parte di questi proveniva dalla Cina. Nel 2007 sono stati registrati in Cina 209 esportatori sloveni e 2. 272 importatori, ed il loro numero è in ascesa, secondo Mateja Cepin, direttore del centro per la competitività della Camera di commercio slovena. .  
   
   
EMISSIONE BOT MAGGIO 2008  
 
Roma, 22 maggio 2008 - Il Mef ha disposto per il giorno 27 maggio 2008, con regolamento 30 maggio 2008, un´asta di Bot:
importo (in milioni di euro) scadenza giorni
Semestrali 8. 500 28. 11. 2008 182
Ha disposto, inoltre, per il medesimo giorno e con regolamento 30 maggio 2008, l´emissione di una seconda tranche di Bot (durata residua 123 giorni) con godimento 14 marzo 2008 e scadenza 30 settembre 2008, di cui al decreto 7 marzo 2008 n. 27674, per un importo di 2. 500 milioni di euro. Si ricorda che, ai sensi del D. M. 12 febbraio 2004, sugli importi massimi delle commissioni applicabili alla clientela da parte degli intermediari, per i Bot a 123 giorni la commissione massima è fissata nella misura dello 0,10%. E´ da tener presente che il 30 maggio 2008 vengono a scadere Bot per 8. 652 milioni di euro. I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva e senza l´indicazione del prezzo base da parte del Tesoro. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione di prezzo. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro. Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nei decreti di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre - per ogni singolo titolo - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 27 maggio 2008, con l´osservanza delle modalità stabilite nei decreti di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dai decreti di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nei decreti di emissione. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot semestrali previsto in via automatica per il giorno 28 maggio 2008. L´offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell´ammontare nominale offerto nell´asta ordinaria. Il Tesoro, comunque, si riserva di aumentare detta percentuale dopo la chiusura dell´asta medesima. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione avrà luogo al prezzo medio ponderato determinato nell´asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15. 30 del 28 maggio 2008. La circolazione dei Bot al 15 maggio 2008 era pari a 156. 978,666 milioni di euro, di cui 3. 000 milioni di euro a 136 giorni, 5. 000 milioni di euro a 122 giorni, 3. 000 milioni di euro a 200 giorni, 2. 500 milioni di euro a 92 giorni, 7. 500 milioni di euro trimestrali, 56. 322 milioni di euro semestrali e 79. 656,666 milioni di euro annuali. . .
 
   
   
EMISSIONE DI CCT E BTP MAGGIO 2008  
 
 Roma, 26 maggio 2008 - Il Mef dispone, per il giorno 29 maggio 2008, con regolamento 2 giugno 2008, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Certificati di Credito del Tesoro: decorrenza : 1º marzo 2005; tredicesima tranche scadenza : 1º marzo 2012 tasso d´interesse semestrale lordo : pari al tasso di rendimento semestrale dei Bot a sei mesi relativo all´asta tenutasi alla fine del mese precedente la decorrenza della semestralità, maggiorato di uno spread di 0,15 punti percentuali; la cedola in corso, di scadenza 1º settembre 2008, è risultata pari a 2,10%. - Buoni del Tesoro Poliennali: - triennali decorrenza : 1º febbraio 2008; settima tranche scadenza : 1º febbraio 2011 tasso d´interesse annuo lordo : 3,75% - decennali decorrenza : 1º febbraio 2008; terza tranche scadenza : 1º agosto 2018 tasso d´interesse annuo lordo : 4,50% Tutti i titoli suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nei relativi decreti di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei titoli verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di godimento dei titoli al giorno del regolamento. In particolare, per i Cct settennali, per i quali il 1º marzo u. S. È scaduta la sesta cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi d´interesse per 93 giorni. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei titoli assegnati - pari allo: - 0,30% per i Cct - 0,20% per i Btp triennali - 0,40% per i Btp decennali. Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Cct Btp triennali Btp decennali
Prenotazione da parte del pubblico entro il 28 maggio 2008 28 maggio 2008 28 maggio 2008
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 29 maggio 2008 29 maggio 2008 29 maggio 2008
Regolamento sottoscrizioni 2 giugno 2008 2 giugno 2008 2 giugno 2008
Dietimi d´interesse da corrispondere 93 giorni 122 giorni 122 giorni
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita per un importo massimo non superiore al 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti. Con successivo comunicato stampa verrà reso noto l´ammontare nominale dei titoli in emissione. .
 
   
   
EMISSIONE DI CTZ MAGGIO 2008  
 
Roma, 26 maggio 2008 - Il Mef dispone, per il giorno 27 maggio 2008, con regolamento 30 maggio 2008, l´emissione dei seguenti certificati di credito del Tesoro "zero coupon": - Ctz 24 mesi: decorrenza : 30 aprile 2008; terza tranche scadenza : 30 aprile 2010 importo nominale dell´emissione : 2. 500 milioni di euro I certificati suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nel decreto di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extra comunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno dell´importo minimo di un millesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - entro le ore 11 del giorno sottoindicato - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei certificati verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i certificati assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei certificati assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei certificati assegnati - pari allo 0,20%. Il pubblico potrà prenotare i certificati presso le suddette categorie di operatori nel giorno sottoindicato; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai certificati assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente: - prenotazione da parte del pubblico: entro il giorno 26 maggio 2008; - presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del giorno 27 maggio 2008; - regolamento sottoscrizione: il giorno 30 maggio 2008. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´importo della tranche supplementare è stabilito nella misura massima del 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta relativa alla presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" all´assegnazione supplementare vengono indicate nel decreto recante l´emissione dei relativi titoli. . .  
   
   
BANCHE: ABI, I BILANCI REGGONO IL COLPO DELLA CRISI, FRENANO ROE E VALORE PRESENTATE A ROMA LE SEMESTRALI ABI A131 DICEMBRE 2007. ROE IN CALO DELL´1,4%; UTILE IN DISCESA DEL 9,9% AL NETTO DELLE ENTRARE UNA TANTUM CONNESSE ALLE CONCENTRAZIONI,. PESE IN LEGGERO AUMENTO (+1,8%).  
 
 Roma, 26 maggio 2008 - La difficile congiuntura economica internazionale e la crisi innescata dai mutui americani fanno sentire le proprie conseguenze anche sui bilanci delle banche italiane, ma il settore continua a dimostrarsi solido e stabile, e a svolgere con efficienza il proprio ruolo a sostegno dell´economia. A rivelarlo sono le Semestrali Abi, il "Rapporto sul settore bancario" basato sui dati di bilancio delle banche italiane al 31 dicembre 2007, presentato oggi a Roma nella sede di Palazzo Alfieri. "Le banche italiane — ha detto nel corso dell´incontro il direttore generale dell´Abi, Giuseppe Zadra, commentando i dati — stanno subendo le stesse difficoltà di tutti gli altri settori, ma complessivamente stanno reggendo il colpo della difficile situazione internazionale, grazie ai risultati positivi del processo di crescita, consolidamento e ammodernamento che hanno compiuto negli scorsi anni. E questo — ha aggiunto Zadra — si sta rivelando un vantaggio per tutta l´economia italiana, poiché famiglie e imprese possono contare su un credito di qualità e quanti , su servizi moderni ed efficienti per il risparmio e per gli investimenti, anche in una fase non brillante dell´economia globale. Resta per il nodo di un peso fiscale superiore rispetto alle altre imprese e alle banche del resto d´Europa". Ecco, in sintesi, cosa emerge dalla fotografia del settore bancario italiano scattata dall´Abi in base ai bilanci 2007 dei gruppi bancari. L´utile - I gruppi bancari italiani hanno mandato in archivio un 2007 con 20. 245 milioni di euro di utile d´esercizio di pertinenza della capogruppo, con un incremento del 17,1% rispetto ai 17. 290 milioni di euro dell´anno precedente. In realtà , per , il dato va considerato al netto delle entrate una tantum dovute alle grandi operazioni di concentrazione portate a termine negli scorsi mesi, in seguito alle quali si sono verificate cessioni di rami d´azienda e vendita di sportelli che hanno fruttato 5. 032 milioni (questa voce nel 2006 era di soli 291 milioni di euro). Escludendo quest´ultima entrata di natura eccezionale, dunque, l´utile sarebbe in calo del 9,9%, scendendo a 16. 418 milioni di euro del 2007 dai 18. 216 milioni di euro del 2006. Una tendenza, questa, ancora in atto nel primo trimestre del 2008, quando l´utile d´esercizio di pertinenza della capogruppo sceso da 7. 156 milioni di euro dell´anno precedente a 3. 742 milioni di euro, con una perdita di circa 3,4 miliardi di euro. La redditività - Il Roe medio dei gruppi bancari italiani nel 2007 leggermente diminuito rispetto all´anno precedente, attestandosi sul 12,6% rispetto al 14,1%, in calo dell´1,4%. Il calo, per , anche pi consistente se si tiene conto delle operazioni di concentrazione realizzate l´anno scorso, con un Roe rettificato dagli utili da dismissione e dagli oneri di integrazione pari all´i 1,2% nel 2007 contro il 15,3% del 2006, in calo del 4,1%. Le spese - Alla voce "spese" dei bilanci dei gruppi bancari italiani per l´anno 2007 compare un incremento dell´1,8%, da 44. 059 a 44. 854 milioni di euro. A spingere sull´acceleratore delle uscite sono soprattutto le spese per il personale, cresciute del 3,2% (da 27. 647 a 28. 542 milioni di euro), sulle quali pesano in particolare gli oneri per la gestione degli esodi incentivanti legati ai processi di concentrazione realizzati nel 2007. Prosegue invece l´opera di contenimento delle altre spese amministrative, scese dello 0,6% (da 16. 412 a 16. 313 milioni di euro). Margine di interesse e margine di intermediazione Nel corso dell´anno attività delle banche italiane comunque cresciuta di volume e questo ha spinto in territorio positivo il margine di interesse, che ha segnato un +8,7% passando dai 42. 842 milioni di euro del 2006 ai 46. 558 milioni di euro del 2007. Il margine di intermediazione invece cresciuto in maniera pi contenuta, dello 0,9%, da 77. 480 a 78. 176 milioni di euro. Complessivamente l´utile dell´operatività corrente al lordo delle imposte sceso del 4,3%, passando da 26. 679 a 25. 523 milioni di euro. Il carico fiscale Osservando la pressione fiscale dai dati di bilancio bancari, l´Italia si conferma come uno dei paesi a pi alta tassazione, scontando un differenziale di 7 punti percentuali rispetto alla media europea: 31,1% contro 24,1%.
Conto Economico Consolidato (milioni di euro) Gruppi Bancari (42 osservazioni) 2006 2007 var. % 2007‑ 2006
Margine d´interesse 42. 842 46. 558 8,7%
Commissioni nette 25. 826 26. 142 1,2%
Margine di intermediazione 77. 480 78. 176 0,9%
Rettificheiriprese di valore nette per deterioramento -6. 615 -7. 101 7,4%
Risultato netto della gestione finanziaria 70. 865 71. 075 0,3%
Premi netti 5. 054 3. 574 -29,3%
Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa -5. 715 -3. 946 -31,0%
Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa 70. 204 70. 703 0,7%
Spese amministrative -44. 059 -44. 854 1,8%
a) spese per il personale -27. 647 -28. 541 3,2%
b) altre spese amministrative -16. 412 -16. 313 -0,6%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri -1. 840 -1. 900 3,3%
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali -3. 483 -3. 933 12,9%
Altri oneri/proventi di gestione 3. 674 2. 629 -28,4%
Costi operativi -45. 708 -48. 120 5,3%
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 26. 679 25. 523 -4,3%
Imposte sul reddito dell´esercizio dell´operatività corrente -8. 463 -9. 105 7,6%
Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 18. 216 16. 418 -9,9%
Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte 291 5. 032
Utile (Perdita) d´esercizio 18. 507 21. 449 15,9%
Utile (Perdita) d´esercizio di pertinenza di terzi -1. 217 -1. 204 -1,0%
Utile (Perdita) d´esercizio di pertinenza della capogruppo 17. 290 20. 245 17,1%
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MILANO ASSICURAZIONI S.P.A. 1° TRIMESTRE 2008: MIGLIORANO IL COMBINED RATIO ( 91,9%) E LA RACCOLTA PREMI TOTALE € MIL. 906,4 (+0,8%).  
 
Milano, 26 maggio 2008 - Sotto la presidenza di Fausto Marchionni si è riunito il 12 maggio il Consiglio di Amministrazione della Milano Assicurazioni S. P. A. , che ha approvato i conti consolidati relativi al primo trimestre 2008. La raccolta premi complessiva si attesta a € Mil. 906,4 in leggera crescita (+0,8%) rispetto al primo trimestre dell’esercizio precedente. Nei Rami Danni la raccolta del lavoro diretto registra un calo del 3,6%. Nei rami Auto la raccolta premi diminuisce del 6,6%, attestandosi a € Mil. 463,4, principalmente a causa delle mutate condizioni di mercato, tra cui anche le recenti modifiche normative, che hanno impattato per circa € Mil. 11, e del ridimensionamento del portafoglio con andamento tecnico negativo. Negli Altri Rami Danni la raccolta è stata pari a € Mil. 191,8 con un incremento del 4,5%, confermando il buon andamento della raccolta soprattutto nel settore retail. Complessivamente l’andamento tecnico del settore Danni è molto soddisfacente, con un Combined Ratio che si attesta al 91,9%, in miglioramento di 0,7 punti percentuali. Ancora più marcato il miglioramento del Combined Ratio Operativo (Loss+expense Ratio) che passa dall’86,9% all’84,9% grazie al progresso registrato nel rapporto sinistri a premi di competenza sceso al 66,1% dal 69% del 1° trimestre 2007. Di fatto, le azioni di risanamento attuate dal Gruppo nell’Rc Auto, stanno confermando gli effetti benefici già manifestati lo scorso anno. Complessivamente i sinistri denunciati sono in flessione del 3,7%. In particolare nell’ Rc Auto i sinistri denunciati nel primo trimestre 2008 risultano in calo dell’8,3% rispetto al primo trimestre 2007. L’utile prima delle imposte del Danni chiude a € Mil. 81,3 (€ Mil. 89,2 al marzo 2007), risentendo del minor apporto dei redditi finanziari (€ Mil. 27,2 contro € Mil. 36,5 del 1° trimestre 2007). La crescita nei Rami Vita è stata del 15,3% raggiungendo un ammontare di € Mil. 249,6. L’incremento è ascrivibile al differente apporto di Bipiemme Vita che nel primo trimestre 2007 era ancora consolidata con il metodo proporzionale, mentre, nel trimestre in esame, il consolidamento è integrale. In termini omogenei, la raccolta Vita mostrerebbe una flessione del 7,6% riconducibile al minor apporto delle polizze di capitalizzazione. Tale calo legato ad una precisa scelta strategica del Gruppo, è stato pari all’81,1%, portando così l’incidenza delle stesse sul totale premi del lavoro diretto, a poco più del 7% (43% al primo trimestre 2007). Gli obiettivi aziendali focalizzati sulla redditività e la fidelizzazione della clientela nel medio-lungo termine hanno permesso che si manifestasse il positivo andamento del canale agenziale per ciò che concerne il collocamento di prodotti di tipo tradizionale, che fanno registrare uno crescita del 12% circa. Il settore Vita fa emergere un utile prima delle imposte di € Mil. 1,5 in significativa flessione rispetto agli € Mil. 26. 3 del 1° trimestre 2007. Tale peggioramento, anche in questo caso, è per lo più imputabile al negativo andamento dei mercati finanziari e quindi al ridotto apporto dei proventi da investimenti. La gestione patrimoniale e finanziaria ha conseguito proventi netti da strumenti finanziari e investimenti immobiliari per € Mil. 72,6 (€ Mil. 98,9 nel 1° trim. 2007). Le forti turbolenze sui mercati finanziari hanno determinato un apporto negativo dagli investimenti il cui fair value è rilevato a conto economico per € Mil. 17,9, contro proventi netti di € Mil. 10,7 dell’analogo periodo del precedente esercizio. Questo elemento ha limitato l’effetto della peraltro sempre prudente politica di investimento che ha permesso, nel trimestre in esame, di ottenere dagli altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari un risultato positivo pari a € Mil. 90,4 in leggera crescita (+3,2%) anno su anno. Le spese di gestione, ammontanti a € Mil. 135,4 (di cui € Mil. 124,1 nel settore Danni), mostrano un’incidenza del 15% sui premi netti in linea con il primo trimestre del 2007. Le imposte relative ammontano a € Mil. 30,2 con un’incidenza del 34,8% in calo di 4,4 punti percentuali con il dato del 1° trim. 2007, per effetto dell’entrata in vigore delle nuove aliquote fiscali. Il conto economico consolidato chiude pertanto con un utile di periodo di pertinenza di Gruppo pari a € Mil. 58,2, in calo rispetto all’analogo periodo precedente. Nel prosieguo dell’anno la politica assuntiva del Gruppo continuerà ad essere improntata all’obiettivo, già più volte dichiarato, di perseguire lo sviluppo dei premi, mantenendo una elevata redditività del portafoglio acquisito. In particolare, il comparto auto beneficerà del lancio, avvenuto nel mese di marzo, del nuovo prodotto auto Nuova 1a Global, che prevede tariffe e condizioni assuntive comuni per tutte le reti commerciali e che fa della chiarezza del testo contrattuale, della flessibilità e modularità di contenuti nonché della completezza di coperture offerte i suoi principali punti di forza. Di fatto già le prime risultanze sull’andamento della raccolta premi nella Rc Auto mostrano segnali positivi che riteniamo possano preludere ad una inversione di tendenza. La gestione patrimoniale e finanziaria seguirà con attenzione le turbolenze che si stanno verificando sui mercati finanziari, alle prese con crisi di liquidità, preoccupazioni inflazionistiche e timori di recessione. L’attuale contesto dei mercati rende peraltro difficilmente prevedibile l’apporto al risultato dell’esercizio 2008 da parte della gestione patrimoniale e finanziaria. La prudente politica di gestione degli investimenti e l’elevato livello qualitativo degli stessi consentono di attendersi, ragionevolmente, effetti marginali conseguenti alla crisi finanziaria in atto. .  
   
   
UNIPOL: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELIBERA IL REINTEGRO DEL DOTT. CARLO CIMBRI COME DIRETTORE GENERALE  
 
 Bologna, 26 maggio 2008 - In data 22 maggio il Consiglio di Amministrazione di Unipol Gruppo Finanziario S. P. A. , nel rinnovare la solidarietà e la stima al dott. Carlo Cimbri, nonché la fiducia nel suo operato, ha provveduto unanime a reintegrare il medesimo nella pienezza delle proprie funzioni di Direttore Generale della Società, con effetto immediato. . .  
   
   
UE, ITALIA – PROGRAMMA OPERATIVO 2007-2013: RETI E MOBILITÀ  
 
 Bruxelles, 26 maggio 2008 - 1. Programma operativo “Reti e mobilità” – Programma cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) nell´ambito dell´obiettivo Convergenza 2. Quadro generale Il 7 dicembre 2007 la Commissione europea ha approvato il Programma operativo trasporti “Reti e mobilità” per l´Italia nell´ambito dell´obiettivo Convergenza per il periodo 2007-2013. La dotazione finanziaria complessiva del programma è di circa €2,7 miliardi di euro e comprende il contributo finanziario tramite il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) per un ammontare di €1,35 miliardi di euro, che rappresentano circa il 4,7% degli investimenti comunitari destinati all´Italia nell´ambito della Politica di coesione per il 2007-2013. 3. Finalità e obiettivi del programma Il Programma operativo è destinato alle regioni interessate dall´obiettivo Convergenza: Puglia, Campania, Calabria e Sicilia. In conformità con il Quadro di riferimento strategico nazionale italiano (Qrsn), il programma si pone come obiettivo di trasformare l´attuale svantaggio che caratterizza le regioni del sud d´Italia, in particolare la loro situazione geografica isolata, in un vantaggio strategico mediante una migliore gestione dei flussi logistici tra i paesi comunitari e non comunitari (asiatici e africani). Ciò implica il miglioramento delle reti ferroviarie e dei collegamenti marittimi. 4. Impatto previsto degli investimenti Alcuni degli impatti previsti sono i seguenti: riduzione del 6,2% delle emissioni di Co2 provenienti in particolare dai trasporti; creazione di 170 000 posti di lavoro equivalenti a tempo pieno nelle regioni interessate; aumento della parte di spedizioni via mare dal 18,1% al 20,8%; aumento della parte di spedizioni ferroviarie dal 2,3% al 3,7%. Il 75% circa delle risorse saranno destinate ai mezzi di trasporto sostenibili. 5. Priorità Il programma si articola nelle seguenti priorità: Priorità 1: Sviluppo di infrastrutture chiave e logistica del trasporto [circa il 55,2% della dotazione totale] Questa priorità è collegata allo sviluppo della Rete transeuropea di trasporto (Ten-t), priorità 1 (ferrovia Battipaglia – Reggio Calabria, Napoli e Palermo) e asse 21 (porti principali di Gioia Tauro, Napoli, Salerno, Brindisi, Taranto e Augusta). Ciò comprende i sistemi It necessari per sviluppare la sicurezza e la interoperabilità del trasporto delle merci (Ertms – European Rail Traffic Management System (Sistema europeo di gestione del traffico ferroviario) e Vts – Vessel Traffic Service (Servizio di assistenza al traffico marittimo)). Priorità 2: Miglioramento dei collegamenti tra i sistemi locali e le reti principali [circa il 43,4% della dotazione totale] Questa priorità si concentra sul collegamento tra gli assi 1 e 21 Ten-t e le reti dell´infrastruttura locale (tra i porti di Gioia Tauro e Taranto, passando dall´asse 1) oltre che sulle connessioni tra i due assi (collegamento stradale dalla costa dello Ionio al corridoio 1 e attivazione di centri di trasporto multimodale che rientrano nell´asse prioritario 1). Priorità 3: Assistenza tecnica [circa l´1,4% della dotazione totale] Per l´attuazione del programma è prevista l´assistenza tecnica. È previsto anche il sostegno finanziario che comprenderà i costi amministrativi, di valutazione e di controllo. 6. Autorità di gestione: Ministero delle Infrastrutture – Roma, Italia Per i contatti: Arch. Gaetano Fontana, Ministero delle Infrastrutture , Direzione Generale per la Programmazione e i Programmi europei, Via Nomentana 2 , I – 00161, Roma, Italia , Telefono: +39 (0)6 4412 5200, Fax: +39 (0)6 4426 7373 Indirizzo e-mail: dicoter@infrastrutturetrasporti. It Sito web: http://www. Infrastrutture. Gov. It/page/nuovosito/site. Php 7. Programma operativo “Reti e Mobilità” Tipo di intervento: Programma operativo Codice n. : 2007It161po005 Decisione n. : C(2007) 6318 Data di adozione: 7/12/2007 8. Ripartizione dei finanziamenti per asse prioritario (in euro)
Asse prioritario Contributo Ue Contributo pubblico nazionale Contributo pubblico totale
1. Sviluppo di infrastrutture chiave e logistica del trasporto 758 581 016 758 581 016 1 517 162 032
2. Miglioramento dei collegamenti tra i sistemi locali e la rete principale 596 901 670 596 901 670 1 193 803 340
3. Assistenza tecnica 19 246 205 19 246 205 38 492 410
Totale 1 374 728 891 1 374 728 891 2 749 457 782
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ITALIA – PROGRAMMA OPERATIVO MULTIREGIONALE 2007-2013: GOVERNANCE E ASSISTENZA TECNICA  
 
 Bruxelles, 23 maggio 2008 - 1. "Programma operativo multiregionale di governance e assistenza tecnica" – Programma cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) nell´ambito dell´obiettivo "Convergenza" 2. Quadro generale - Il 17 agosto 2007 la Commissione europea ha approvato un programma operativo multiregionale di governance e assistenza tecnica per il periodo 2007-2013 per le regioni italiane Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Il programma operativo è attuato nell´ambito dell´obiettivo "Convergenza" con un bilancio totale di circa 276 milioni di euro. Il finanziamento comunitario del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) ammonta a 138 milioni di euro e rappresenta lo 0,5% circa degli investimenti totali destinati all´Italia nel quadro della politica di coesione per il 2007-2013. 3. Obiettivo e scopo del programma - Il programma operativo intende aumentare l´efficacia delle politiche regionali migliorando le competenze tecniche e politiche degli organismi amministrativi ed esecutivi coinvolti. Il programma completa quindi i due programmi del Fondo sociale europeo (Fse) volti a rafforzare la capacità amministrativa, uno nell´ambito dell´obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e l´altro nell´ambito dell´obiettivo "Convergenza". Entrambi i programmi sostengono il ravvicinamento dei programmi di politica regionale dell´Ue e nazionali e mirano ad aumentare l´efficienza delle amministrazioni pubbliche responsabili della programmazione, dell´attuazione, del monitoraggio e della valutazione delle politiche regionali. I principali beneficiari saranno le amministrazioni regionali, centrali e locali che fungono da autorità di gestione e da organismi di esecuzione per i programmi operativi regionali e nazionali. Inoltre, negli interventi nazionali di politica regionale saranno utilizzati i metodi di politica regionale dell´Ue come mezzo per aumentarne l´efficacia e l´impatto. A tal fine, saranno organizzati anche scambi di buone prassi e gemellaggi tra le diverse amministrazioni. 4. Impatto previsto degli investimenti - L´impatto previsto sarà una maggiore percezione dell´efficacia dell´assistenza tecnica fornita dalle autorità di gestione, risultante da attività comprendenti 350 giorni di assistenza tecnica, azioni di gemellaggio, seminari e riunioni plenarie. Grazie a 10 studi metodologici e a documentazioni, a 240 prodotti informativi e pubblicitari, a banche di dati e a manifestazioni, i beneficiari e il pubblico potranno essere informati meglio sugli interventi dell´Ue in materia di politica di coesione. 5. Priorità - Il programma operativo è strutturato in base a due priorità: Priorità 1: Azioni a sostegno della programmazione unica (23% circa del finanziamento totale) - Questa priorità mira a rafforzare il coordinamento del quadro strategico nazionale di riferimento e del programma operativo stesso, garantendo l´informazione e la comunicazione pertinente sulle politiche di coesione e migliorando le informazioni statistiche fondamentali utilizzate per definire e valutare le politiche di sviluppo. Questi scopi saranno raggiunti tramite lo svolgimento di studi, l´acquisizione di competenze, il rafforzamento e il miglioramento del sistema nazionale di valutazione, le definizione e l´attuazione di un piano di comunicazione per il quadro strategico nazionale di riferimento e il programma, e il miglioramento della banca di dati statistici utilizzata per i processi di pianificazione, monitoraggio e valutazione. Priorità 2: Azioni per rafforzare l´amministrazione pubblica (77% circa del finanziamento totale) - La seconda priorità concerne la modernizzazione e l´efficacia delle amministrazioni partecipanti all´attuazione dei programmi cofinanziati dall´Ue. Le azioni in questo campo comprendono il miglioramento dei processi di pianificazione, l´incoraggiamento delle attività delle reti ambientali, azioni di gemellaggio e scambi di buone prassi, il rafforzamento degli enti responsabili degli interventi e l´aumento della trasparenza e della sicurezza dei processi di attuazione. 6. Autorità di gestione: Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) – Roma, Italia - Persona di contatto: Dott. Silvio D´amico, Ministero dello Sviluppo Economico (Mise), Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione (Dps), Servizio per le politiche dei Fondi strutturali comunitari (Spfsc) , Ufficio I Via Sicilia 162/C, I - 00187 Roma, Italia, Telefono: +39 6 4761 9747, Fax: +39 6 4208 6946, E-mail: silvio. Damico@tesoro. It Sito Internet: http://www. Dps. Mef. Gov. It/fondistrutturali. Asp 7. Titolo : "Programma operativo multiregionale di governance e assistenza tecnica" - Tipo di intervento: Programma operativo, Cci N. : 2007It161po003, N. Della decisione: C/2007/3982, Data dell´approvazione finale: 17/8/2007, 8. Ripartizione del finanziamento per priorità (in euro).
Priorità Contributo Ue Contributo pubblico nazionale Contributo pubblico totale
1. Azioni a sostegno della programmazione unica 31 761 943 31 761 943 63 523 886
2. Azioni di rafforzamento dell´amministrazione pubblica 106 333 462 106 333 462 212 666 924
Totale 138 095 405 138 095 405 276 190 810
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PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE 2007-2013: FRIULI VENEZIA GIULIA  
 
Bruxelles, 26 maggio 2008 -  1. Programma operativo regionale per il Friuli Venezia Giulia 2007-2013 – Programma nell’ambito dell’obiettivo Competitività regionale e occupazione cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2. Quadro generale - Il 20 novembre 2007 la Commissione europea ha approvato un programma regionale operativo per il Friuli Venezia Giulia, in Italia, per il periodo 2007-2013. Il programma operativo rientra nella cornice definita per l’obiettivo Competitività regionale e occupazione e dispone di una dotazione finanziaria complessiva di circa 303 Mio Eur. Il contributo comunitario tramite il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) ammonta a circa 74 Mio Eur, che rappresentano lo 0,3% circa degli investimenti comunitari totali destinati all’Italia nell’ambito della politica di coesione per il periodo 2007-2013. 3. Finalità e obiettivi del programma - Il principale obiettivo del programma è il miglioramento della qualità della vita degli abitanti della regione mediante un nuovo impulso alla competitività e il sostegno allo sviluppo sostenibile. Il programma comprende numerose priorità previste dalla strategia europea di Lisbona: il punto principale è costituito dal miglioramento delle prestazioni della regione nel campo della ricerca e dell’innovazione, oltre che dalla riduzione delle emissioni di Co2 con la promozione di energie rinnovabili. Il programma ha anche lo scopo di rendere la regione più attraente dando impulso alla sostenibilità ambientale. 4. Impatto previsto degli investimenti - Il programma prevede la creazione di circa 500 nuovi posti di lavoro – il 50% dei quali dovrebbe essere destinato alle donne – e l’aumento del 5% della produttività della manodopera delle piccole e medie imprese (Pmi). Esso ha inoltre lo scopo di aiutare la regione a ridurre le emissioni di equivalente di Co2 dell’industria di circa l’8% cioè da 2,74 milioni a 2,52 milioni di tonnellate. 5. Priorità - Il programma si articola nelle seguenti priorità: Priorità 1: Innovazione, ricerca, trasferimento di tecnologie e imprenditorialità [circa il 45,5% della dotazione totale] - Lo scopo di questa priorità è di dare efficacia alla nuova strategia di Lisbona e, in particolare, di creare una situazione di competitività durevole sostenendo le imprese che hanno poche possibilità di innovazione. Il programma le aiuterà a inglobare nuove idee e nuovi metodi nei loro modelli aziendali e nei loro prodotti. Gli sforzi del programma di aumentare le prestazioni delle Pmi, di diffondere le conoscenze tecniche e di intensificare le attività di ricerca dovrebbero dare impulso al miglioramento della competitività e dell’attrattività generale della regione. Priorità 2: Sostenibilità ambientale [circa l’11,5% della dotazione totale] - Questa priorità promuove il miglioramento e la protezione del patrimonio naturale e culturale con l’identificazione della regione in quanto zona potenziale di turismo sostenibile. Il programma svilupperà anche un’iniziativa di prevenzione dei rischi, di recupero delle terre e di sostegno alla riqualificazione dei terreni industriali d’interesse nazionale. Priorità 3: Accessibilità [circa il 13,2% della dotazione totale] - L’obiettivo è aumentare l’efficacia generale del sistema dei trasporti per le merci e le persone mediante il trasferimento di una parte dei trasporti dalle strade ad altri modi alternativi sostenibili. Per quanto riguarda le imprese questa priorità contribuirà al miglioramento delle infrastrutture della società dell’informazione per aumentare l’utilizzo di Ti e delle telecomunicazioni. Priorità 4: Sviluppo territoriale [circa il 13,2% della dotazione totale] - Questa priorità sarà realizzata mediante lo sviluppo di progetti che si concentrano su due settori fondamentali: patrimonio ambientale e culturale e riassetto urbano e sviluppo. Priorità 5: Energia, ecosostenibilità e razionalizzazione del sistema produttivo [circa il 12,6% della dotazione totale] - Il programma promuove una maggiore efficacia nell’utilizzo delle risorse energetiche a tutti i livelli della catena energetica. Esso ha anche lo scopo di sviluppare la produzione di energia da fonti alternative (sia da parte dell’offerta che della domanda) e di aumentare la razionalizzazione energetica. Priorità 6: Assistenza tecnica [circa il 4% della dotazione totale] - Per l’attuazione del programma sarà disponibile un’assistenza tecnica. Un sostegno finanziario sarà destinato alle spese amministrative, di controllo e di valutazione. 6. Autorità di gestione: Regione Friuli Venezia Giulia – Trieste, Italia Contatti: Servizio Politiche Comunitarie , Direzione Centrale Relazioni Internazionali, Comunitarie Autonomie Locali , Sig. Francesco Forte, Manager, Via Udine, 9 , I - 34132 Trieste . Telefono: +39 (040) 377 59 28, Fax: +39 (040) 377 59 43, E-mail: s. Aff. Com@regione. Fvg. It 7. Titolo: “Programma operativo regionale per il Friuli Venezia Giulia”, Tipo d’intervento: Programma operativo, Codice n. : 2007It162po003, Decisione n. : C/2007/5717, Data di adozione: 20/11/2007, 8. Ripartizione dei finanziamenti per asse prioritario (in euro)
Asse prioritario Contributo Ue Contributo pubblico nazionale Contributo pubblico totale
1. Innovazione, ricerca, trasferimento di tecnologie e imprenditorialità 33 810 000 104 190 000 138 000 000
2. Sostenibilità ambientale 8 538 250 26 311 750 34 850 000
3. Accessibilità 9 800 000 30 200 000 40 000 000
4. Sviluppo territoriale 9 800 000 30 200 000 40 000 000
5. Energia, ecosostenibilità e razionalizzazione del sistema produttivo 9 317 661 28 317 608 38 031 269
6. Assistenza tecnica 2 803 763 9 316 291 12 120 054
Totale 74 069 674 228 931 649 303 001 323
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UE: RIUNITI COMITATI SORVEGLIANZA "COMPETITIVITA´" 2000-2013  
 
 Trieste, 26 maggio 2008 - - Si sono svolte congiuntamente il 23 maggio, nella sede di Friulia a Trieste, la 7. Ma riunione del Comitato di Sorveglianza del Docup Obiettivo 2 2000-2006, nonché il primo incontro del Comitato di sorveglianza dell´Obiettivo "Competitività ed Occupazione" della programmazione comunitaria 2007-2013. Sono stati evidenziati i risultati raggiunti, con particolare riferimento all´analisi dell´avanzamento dello stato finanziario. E´ stato approvato, inoltre, il Rapporto annuale di esecuzione inerente l´attività svolta nel corso del 2007, comprendente la presentazione delle azioni di informazione e pubblicità realizzate. Contestualmente sono state illustrate le attività di comunicazione per l´anno in corso. L´assessore regionale alle Relazioni internazionali, comunitarie e Autonomie locali, Federica Seganti, presidente del Comitato, nell´esprimere apprezzamento per l´operato della direzione di coordinamento e delle altre direzioni regionali attuatrici del programma in considerazione degli ottimi risultati raggiunti, ha sottolineato l´importanza dei Fondi strutturali per lo sviluppo e l´occupazione e quindi per il progresso dell´intero territorio regionale nell´ambito della programmazione comunitaria che si concluderà nel 2013. Oltre alle Autorità di gestione del programma comunitario 2000-2006 e 2007-2013, alla riunione hanno partecipato rappresentati delle direzioni centrali della Regione, del dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione del ministero dello Sviluppo Economico, della Ragioneria Generale dello Stato e della direzione generale Politica Regionale della Commissione europea. .  
   
   
PROGRAMMA OPERATIVO 2007-2013: PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE PER LE MARCHE  
 
 Bruxelles, 26 maggio 2008 - 1. "Programma operativo regionale per le Marche" – Programma cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) nell´ambito dell´obiettivo "Competitività regionale e occupazione" 2. Quadro generale - Il 17 agosto 2007 la Commissione europea ha approvato un programma operativo regionale per la Regione Marche per il periodo 2007-2013. Il piano operativo è attuato nell´ambito dell´obiettivo "Competitività regionale e occupazione", con un bilancio totale di circa 289 milioni di euro. Il finanziamento comunitario del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) ammonta a 113 milioni di euro e rappresenta lo 0,4% circa degli investimenti totali destinati all´Italia nel quadro della politica di coesione per il 2007-2013. 3. Obiettivo e scopo del programma - Obiettivo generale del programma operativo è stimolare la competitività in tutto il sistema economico regionale. Il programma intende soprattutto dare impulso alla ricerca e all´innovazione, creare un ambiente economico innovativo, promuovere lo sviluppo sostenibile e sostenere l´accesso e l´utilizzo efficiente delle tecnologie dell´informazione e delle comunicazioni (Tic) da parte delle imprese, contribuendo in tal modo a realizzare gli obiettivi di crescita e occupazione della strategia di Lisbona. Le piccole e medie imprese (Pmi) beneficeranno di misure destinate a facilitare l´accesso a crediti e finanziamenti, nonché di un migliore sistema di garanzie finanziarie destinato a promuovere gli investimenti nelle Pmi. Altri investimenti sono destinati a ridurre notevolmente il divario digitale in certi settori del mercato, aumentando l´utilizzo delle tecnologie a banda larga e sviluppando i servizi a valore aggiunto in tutto il settore commerciale. 4. Impatto previsto degli investimenti - Si prevede che il programma porterà alla creazione diretta di circa 1500 posti di lavoro, combinata ad un aumento del 20% dell´occupazione nel settore della ricerca e dello sviluppo (R&s). Le emissioni di gas a effetto serra si ridurranno del 5% entro il 2013 e si avrà anche una diminuzione notevole dei livelli di inquinamento atmosferico locale (del 60% nei fenomeni acuti). Nel settore delle Tic l´accesso alla banda larga dovrebbe essere disponibile a un ulteriore 6% delle imprese. 5. Priorità - Il programma è strutturato in base alle seguenti priorità: Priorità 1: Innovazione ed economia della conoscenza [41,5% circa del finanziamento totale] - Questa priorità mira a rafforzare il sistema di innovazione regionale sottolineando il ruolo del settore privato, incoraggiando il trasferimento tecnologico e stimolando la cooperazione tra le imprese e gli istituti di ricerca. La ricerca industriale e gli sforzi tecnologici saranno promossi da gruppi di imprese e da istituti di ricerca pubblici e privati. Le Pmi beneficeranno di un accesso agevolato a crediti e finanziamenti e di un sistema migliore di garanzie finanziarie grazie alla promozione degli investimenti nelle Pmi. Priorità 2: Società dell´informazione [11,6% circa del finanziamento totale] - Questa priorità favorirà l´accesso a Internet dei cittadini e delle imprese, riducendo in tal modo il divario digitale nelle zone meno sviluppate. Saranno promossi anche l´adozione e l´impiego efficiente delle Tic da parte delle Pmi nonché il maggiore utilizzo della banda larga, in particolare nelle zone remote e rurali, rispettando sempre il principio della neutralità tecnologica. Questa priorità comprende inoltre lo sviluppo di servizi e applicazioni, come i servizi a valore aggiunto per le Pmi. Priorità 3: Sostenibilità ed efficienza energetica [13% circa del finanziamento totale] - Questa priorità promuove una maggiore efficienza nell´utilizzo delle risorse energetiche (sostenibilità a lungo termine) lungo l´intera catena energetica, incoraggia la produzione di energia da fonti rinnovabili (sia dal lato della domanda che dell´offerta) e migliora l´efficienza energetica con il risparmio di energia e la generazione combinata di calore ed elettricità. Priorità 4: Accessibilità dei servizi di trasporto [14,1% circa del finanziamento totale] - Il primo obiettivo strategico in quest´ambito è il miglioramento delle principali infrastrutture di trasporto della regione, che richiede lo sviluppo dei sistemi di trasporto di passeggeri e di merci in termini di accessibilità (aeroporto e porto di Ancona e piattaforma multimodale di Jesi) e una maggiore concentrazione nella zona centrale della regione. Il secondo obiettivo è la promozione dei servizi di trasporto pubblico locali mediante la realizzazione di sistemi di trasporto "intelligenti" e il miglioramento dei collegamenti. Priorità 5: Sviluppo territoriale [15,9% circa del finanziamento totale] - Questa priorità è caratterizzata da un chiaro approccio territoriale e sarà attuata tramite programmi territoriali integrati destinati a promuovere e conservare il patrimonio culturale e ambientale e a sostenere la prevenzione dei rischi. Priorità 6: Assistenza tecnica [3,9% circa del finanziamento totale] - Sarà fornita un´assistenza tecnica per l´attuazione del programma, oltre al sostegno finanziario, riguardante l´amministrazione, il monitoraggio, la valutazione e il controllo. 6. Autorità di gestione: Regione Marche – Ancona, Italia Persona di contatto: Sergio Bozzi , Regione Marche, Via Gentile da Fabbricano n. 2/a , I-60125 , Ancona, Italia, Telefono: +39 (0)71 806 4357, Fax: +39 (0)71 806 4431, E-mail: funzione. Politichecomunitarie@regione. Marche. It Sito Internet: http://www. Regione. Marche. It/home. Htm 7. Titolo: "Programma operativo regionale per le Marche" - Tipo di intervento: Programma operativo , Cci N. : 2007It162po007, N. Della decisione: C/2007/3986 , Data dell´approvazione finale: 17/8/2008. 8. Ripartizione del finanziamento per priorità (in euro)
Priorità Contributo Ue Contributo pubblico nazionale Contributo pubblico totale
1. Innovazione ed economia della conoscenza 46 803 988 72 914 902 119 718 890
2. Società dell´informazione 13 098 553 20 405 947 33 504 500
3. Sostenibilità ed efficienza energetica 14 703 375 22 906 065 37 609 440
4. Accessibilità dei servizi di trasporto 15 889 526 24 753 944 40 643 470
5. Sviluppo territoriale 17 974 055 28 001 385 45 975 440
6. Assistenza tecnica 4 347 231 7 002 663 11 349 894
Totale 112 816 728 175 984 906 288 801 634
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PROGRAMMA OPERATIVO 2007-2013: PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE PER IL MOLISE  
 
Bruxelles, 26 maggio 2008 - 1. "Programma operativo regionale per il Molise" – Programma cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) nell´ambito dell´obiettivo "Competitività regionale e occupazione" 2. Quadro generale - Il 28 novembre 2007 la Commissione europea ha approvato un programma operativo regionale per la Regione Molise per il periodo 2007-13. Il piano operativo è attuato nell´ambito dell´obiettivo "Competitività regionale e occupazione", con un bilancio totale di circa 192 milioni di euro. Il finanziamento comunitario del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) ammonta a 70 milioni di euro e rappresenta il 2,4% circa degli investimenti totali destinati all´Italia nel quadro della politica di coesione per il 2007-2013. 3. Obiettivo e scopo del programma - Il programma del Fesr per la Regione Molise è destinato a svolgere un ruolo chiave per incentivare la competitività tramite la ricerca e l´innovazione, ridurre le emissioni di carbonio tramite la promozione delle energie rinnovabili e dell´efficienza energetica, migliorare l´accessibilità tramite la modernizzazione dei collegamenti ai sistemi di trasporto multimodali e aumentare l´attrattività della regione, con particolare considerazione per le città, le zone di montagna e la prevenzione dei rischi. 4. Impatto previsto degli investimenti - L´impatto previsto del programma è il seguente: 2 600 nuovi posti di lavoro (di cui almeno il 50% per le donne); un aumento della produttività della manodopera delle Pmi pari al 7,3%; un aumento del tasso di occupazione delle persone di età compresa tra 15 e 64 anni pari al 7%; un aumento della componente del valore delle esportazioni nel Pil regionale pari al 2,2%; la riduzione del ricorso all´assistenza esterna dell´11,6%, misurata in base alla percentuale delle importazioni nel Pil regionale totale; la riduzione delle emissioni regionali di Co2 da 2 a 1,6 tonnellate/anno per abitante. 5. Priorità - Il programma operativo è strutturato in base alle seguenti priorità: Priorità 1: Ricerca e sviluppo, innovazione e imprenditorialità [39,5% circa del finanziamento totale] - Questa priorità mira a stimolare l´innovazione regionale rafforzando il ruolo del settore privato mediante il trasferimento tecnologico e la cooperazione tra le imprese e gli istituti di ricerca. Si cercherà soprattutto di creare nelle imprese locali una maggiore consapevolezza della necessità della ricerca e dell´innovazione. Le imprese innovative saranno sostenute con aiuti diretti per i programmi di ricerca e di sviluppo industriale (R&s) e con aiuti per i piani di innovazione nel campo del processo di produzione e di organizzazione. Sarà concesso un sostegno prioritario alle nuove imprese (start-up e spin-off) innovative, operanti nel campo delle tecnologie pulite. Un approccio competitivo internazionale sarà sviluppato tra le piccole imprese e le microimprese della regione, a cui sarà fornito il sostegno delle tecnologie dell´informazione e delle comunicazioni (Tic), poiché molte operano in settori tradizionali, ma non dispongono di solide capacità di Tic. Un sistema di crediti accessibile sarà messo a disposizione delle industrie nuove ed esistenti per programmi d´investimento innovativi nella R&s e/o nell´innovazione del processo organizzativo. Priorità 2: Energia [13,5% circa del finanziamento totale] - Questa priorità promuove e sostiene le fonti rinnovabili e l´offerta e l´utilizzo diversificato di strumenti per il risparmio d´energia, al fine di ottenere una maggiore efficienza energetica e un minore inquinamento dovuto alle emissioni. Priorità 3: Accessibilità [19% circa del finanziamento totale] La strategia di accessibilità adottata si basa sull´applicazione del principio della concentrazione territoriale e tematica. Il partenariato socioeconomico regionale stabilirà le condizioni di finanziamento di un unico progetto di infrastrutture. Si dovrà effettuare una scelta tra due piattaforme multimodali per la regione, una nella zona di Termoli e l´altra nella zona di produzione di Venafro. Priorità 4: Ambiente e sviluppo territoriale [24% circa del finanziamento totale] - Questa priorità è caratterizzata da un chiaro approccio territoriale e sarà attuata tramite programmi urbani o territoriali integrati destinati alle zone urbane o di montagna e incentrati sui seguenti settori: protezione ambientale, prevenzione dei rischi e ripristino delle strutture fisiche, risanamento e sviluppo urbano e servizi di Tic nei territori con un divario digitale. Priorità 5: Assistenza tecnica [4% circa del finanziamento totale] - Sarà fornita un´assistenza tecnica per l´attuazione del programma ed è disponibile un sostegno finanziario per l´amministrazione, il monitoraggio, la valutazione e il controllo. 6. Autorità di gestione: Direzione Generale I della Programmazione, Regione Molise, Campobasso, Italia - Persona di contatto: Antonio Di Ludovico, Direttore della Direzione Generale I per la Programmazione, Regione Molise, Corso Bucci, 54/A , I-86100 ,Campobasso, Italia, Telefono: + 39 (0874) 424 700, Fax: + 39 (0874) 424 747, E-mail: Adgfesr@mail. Regione. Molise. It Sito Internet: www. Regione. Molise. It/nvi/nucleovalutazioneinvestimenti. Nsf 7. Titolo: "Programma operativo regionale per il Molise" - Tipo di intervento: Programma operativo, Cci N. : 2007It162po008, N. Della decisione: C/2007/5930 , Data dell´approvazione finale: 28/11/2007. 8. Ripartizione del finanziamento per priorità (in euro)
Priorità Contributo Ue Contributo pubblico nazionale Contributo pubblico totale
1. Ricerca e sviluppo, innovazione e imprenditorialità 27 953 150 48 091 753 76 044 903
2. Energia 9 552 959 16 437 071 25 990 030
3. Accessibilità 13 444 850 23 133 712 36 578 562
4. Ambiente e sviluppo territoriale 16 983 750 29 220 748 46 204 498
5. Assistenza tecnica 2 830 532 4 870 217 7 700 749
Totale 70 765 241 121 753 501 192 518 742
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MEDIO ORIENTE, RONZA E MORPURGO INCONTRANO FAYYAD DURANTE IL COLLOQUIO A BETLEMME CONSEGNATA LETTERA DI FORMIGONI  
 
Betlemme, 26 maggio 2008 - La Lombardia si propone di aiutare a ricostruire un ponte per la pace che è stato distrutto ormai da decenni. Per raggiungere l´obiettivo sono necessarie positive relazioni culturali e commerciali e il riconoscimento tra la Palestina, Israele e gli altri Paesi della regione mediorientale. Robi Ronza e Claudio Morpurgo, sottosegretari alla Presidenza della Regione Lombardia, il 22 maggio, si sono presentati così al primo ministro palestinese Salam Fayyad, consegnandogli una lettera del presidente Roberto Formigoni, durante i lavori della Pic, la "Palestinian investment conference" che si tiene in questi giorni a Betlemme. "Si tratta di un importante evento che avviene in un momento cruciale - sottolineano Ronza e Morpurgo -. L´europa mediterranea ha un forte interesse nel processo di pace e nello sviluppo del Medio Oriente, non solo per un concetto di solidarietà internazionale, ma anche perché ne ha bisogno nell´ambito del suo progetto di sviluppo a lungo termine. La Lombardia si propone per dare un pieno supporto allo sviluppo di una economia di pace in Palestina, che può risolvere la maggior parte, se non tutti i problemi storici della nazione palestinese". "La Costituzione italiana conferisce alle Regioni un ruolo di relazioni culturali ed economiche con i governi di altri Paesi - continuano Ronza e Morpurgo -. Il vicino Oriente è sempre stato il nostro ponte di pace con il lontano Oriente. Da decenni questo ponte è stato rotto. Lasciateci collaborare a ricostruire questo ponte che la storia e la geografia ci hanno dato". Nella lettera consegnata a Salam Fayyad il presidente Formigoni si dice "profondamente convinto della necessità dell´esistenza di uno Stato palestinese in pace, in sviluppo e in pacifica coesistenza con tutti i suoi vicini, tra i quali, in primo luogo, Israele. In tale prospettiva sono molto interessato - si legge nella lettera - alla crescita non solo di relazioni istituzionali tra Regione Lombardia e l´Autorità Nazionale Palestinese, ma anche di relazioni di positivo interscambio tra le nostre rispettive economie". Con la presenza di Regione Lombardia, continua la lettera, "abbiamo voluto dare un segnale concreto di vicinanza e favorire una maggior conoscenza delle reali opportunità che nei territori dell´Autorità si aprono agli operatori economici lombardi". Durante l´incontro Ronza e Morpurgo hanno invitato Salam Fayyed a essere presente anche alla sesta edizione del Convegno Euro-mediterraneo che si terrà a Milano dal 30 giugno al 1° luglio prossimi. Si è quindi parlato anche di esempi concreti di cooperazione: Ronza ha proposto al premier palestinese una collaborazione per realizzare ed esportare da Gaza una conserva fatta con le fragole coltivate in loco. La Pic è la conferenza organizzata, tra gli altri, dall´ex premier inglese Tony Blair e dalla Camera di Commercio di Betlemme. Durante i lavori (che hanno avuto un successo oltre le aspettative accogliendo oltre 3. 000 persone contro le 700 previste dagli organizzatori) vengono presentate proposte di opportunità di investimento nel campo dell´agricoltura, del turismo, delle infrastrutture e delle costruzioni. Sono presenti rappresentanti dei Governi di tutto il mondo arabo, ma non solo. Cina, Giappone, Svezia, Portogallo, solo per citarne alcuni, hanno accolto l´invito ai lavori di questa occasione storica, anche perché in concomitanza con gli spiragli di pacificazione che Olmert sta aprendo tra Israele e Siria. "Con questa novità la pace non sembra più essere un miraggio , ma ora cammina su gambe più solide - sottolinea Claudio Morpurgo -. E´ di grande importanza, anche simbolica, che mentre i Governi di Gerusalemme e di Damasco comunicano l´avvio di un deciso accordo di pace tra loro, a Betlemme sembra prevalere la componente più moderata del mondo palestinese capace di attrarre partner da tutto il mondo. Speriamo che anche l´Europa si attivi decisamente in un processo che deve vederla attore protagonista e non c´è dubbio che anche le Regioni d´Europa dovranno responsabilizzarsi e potranno avere un ruolo cruciale". L´importanza riguardo alla Pic viene evidenziata dallo stesso Ronza: "Per la prima volta l´Autorità nazionale Palestinese non chiede solo sussidi, ma propone investimenti virtuosi. Noi siamo qui non solo come rappresentanti della Lombardia, ma anche di tutto il paese visto che siamo l´unica istituzione italiana presente e ufficialmente invitata". I contatti che hanno portato a questa presenza lombarda risalgono allo scorso febbraio quando il console dell´Anp a Milano ci ha segnalato questa Conferenza internazionale invitando la Lombardia a partecipare. Invito rivolto esplicitamente un mese dopo dal premier Fayyad allo stesso presidente Formigoni durante una sua missione istituzionale a Betlemme. "Un invito che abbiamo voluto accogliere - conclude Ronza - con la volontà di aiutare i nostri imprenditori a venire in questo Paese perché siamo convinti che da guerre di lungo periodo come quella in corso qui nascono solo economie di guerra che poi sono difficili da riconvertire in economie di pace. E´ una spirale che vogliamo contribuire a rompere". . .  
   
   
GLOBALIZZAZIONE: “LA POLITICA CORREGGA INGIUSTIZIE E VIOLENZE” INCONTRO E DIBATTITO NELL’AULA MAGNA DELL’UNIVERSITÀ DI FIRENZE INTERVENTO DEL PRESIDENTE MARTINI A UN SEMINARIO INTERNAZIONALE  
 
 Firenze, 26 maggio 2008 - ”Un allargamento della forbice tra ricchezza e povertà, lo shock sui prezzi, la crescita del carovita in particolare sui prodotti alimentari ed energetici, una pesante crisi finanziaria, il disastro ambientale e l’aumento delle tensioni geopolitiche: siamo a una svolta nella globalizzazione? In realtà la globalizzazione esiste e di per sé non è né liberista né collettivista. Piuttosto è compito delle istituzioni riempirla di contenuti e di significati, è compito della politica creare gli strumenti adatti per correggere gli aspetti negativi che sono emersi in questi anni”. Si è concluso con un appello alla politica alta e responsabile l’intervento del presidente Claudio Martini al seminario internazionale “Dieci anni di globalizzazione” organizzato il 22 maggio da Regione Toscana e Università degli studi di Firenze nell’aula magna dell’Ateneo, in occasione dell’incontro sul World Social Forum a Terra Futura. Per rievocare questo intenso periodo della storia recente e indicare concreti spunti di intervento per il futuro Martini ha scelto un percorso fatto di parole emblematiche che mettono in evidenza ciò che è accaduto in questi ultimi dieci anni di globalizzazione e come e quanto tutto ciò ha cambiato il mondo e la nostra vita. La pace e la guerra, in primo luogo. Perché quella che l’Assemblea generale dell’Onu proclamò “Decade internazionale per la cultura della pace e della non violenza 2000-2009” ha visto nascere in realtà nuove tensioni e l’acuirsi di quelle vecchie, lo scoppio di guerre civili e conflitti globali. “Ci siamo quasi assuefatti alle guerre” ha commentato amaramente il presidente. Ma, ha continuato, “dalla pace, dalla stabilità dipende il successo sia della globalizzazione dell’economia che di quella dei diritti”. Questo è stato un decennio in cui si è dilatato il fenomeno del fanatismo, che nasce da un deficit di dialogo. “Il fanatismo – ha affermato il presidente citando Amos Oz – si cura solo con la diffusione della conoscenza, la pratica del dialogo e del compromesso”. La globalizzazione non ha sconfitto al disoccupazione e non pochi sono i problemi e i divari che si verificano nel mondo del lavoro e dell’impresa. Così come concentrazione di ricchezza e diffusione della povertà si fronteggiano nel mondo in modo sempre più drammatica. “Come coniugare – si è chiesto poi Martini - la necessità di sostenere lo sviluppo e la crescita delle nostre società con l’esigenza di contrastare i mutamenti del clima? Come produrre energia in modo sostenibile e pulito? La Toscana ha deciso si puntare sullo sviluppo sostenibile e si è impegnata a produrre entro il 2020 almeno il 50% di energia da fonti rinnovabili. ” Ed altre ancora sono le “coppie” concettuali a cui il presidente ha fatto riferimento sottolineando contraddizioni e disuguaglianze: il cibo e la salute, le migrazioni e i muri, la conoscenza e la paura, l’omologazione e l’identità, internet e individualismo, il globale e il locale. “Ci vogliono coraggio e lungimiranza – ha concluso il presidente – per far sì che non sia la globalizzazione a dettare le sue regole, comprese quelle più selvagge, anche al Vecchio continente”- . .  
   
   
FIDI TOSCANA: PRESTO NUOVE NORME PER L’ACCESSO AL CREDITO  
 
 Firenze, 26 maggio 2008 - “A breve la Giunta Regionale approverà un atto di indirizzo di grande rilievo con cui è definita una strategia di intervento in materia di accesso al credito e, conseguentemente, di orientamento del ruolo di Fidi Toscana”. Lo ha annunciato Giuseppe Bertolucci - assessore a Bilancio, Finanze e Credito di Regione Toscana – intervenendo il 22 maggio all’assemblea annuale di Fidi Toscana. Precisato che la titolarità dell’atto è congiunta con l’assessore alle Attività Produttive Ambrogio Brenna, Bertolucci ha aggiunto che sarà confermata la strategia “che punta a favorire l’accesso al credito delle pmi toscane attivando adeguati interventi di ingegneria finanziaria e ottimizzando l’impiego di risorse comunitarie, statali e regionali”. Il ruolo di Fidi Toscana sarà confermato nel “consolidamento del core businnes societario rappresentato dal rilascio di garanzie, cogaranzie e controgaranzie”. La Giunta regionale ha anche avviato una discussione in tema di portafoglio di partecipazioni societarie detenute dalla Regione (rispetto al totale delle partecipazioni possedute, quella di Fidi toscana è per la Regione – con un’incidenza del 35,8% - la più consistente): il contesto normativo di riferimento è infatti modificato con la Finanziaria 2008 e la partecipazione delle pubbliche amministrazioni a soggetti di diritto privato deve avvenire solo se le società producono beni e servizi “strettamente necessari” al perseguimento delle finalità istituzionali dell’amministrazione pubblica. Sarà il Consiglio Regionale a pronunciarsi nel merito – ha precisato Bertolucci – ma la Giunta ha già sottolineato “l’opportunità che la Regione rimanga nella compagine societaria di Fidi. A parere della Giunta è infatti evidente la stretta funzionalità di Fidi rispetto all’attuazione delle politiche regionali di intervento in economia, in forte sinergia con il sistema bancario operante nel territorio”. Giuseppe Bertolucci ha infine annunciato voto favorevole alla relazione su gestione e bilancio dell’esercizio 2007 di Fidi Toscana. .  
   
   
LA ROMANIA NELL’UE: FONDI PER 30 MILIARDI DI EURO ALLE IMPRESE IN AUTUNNO UNA MISSIONE A BUCAREST TESSARI, PRESIDENTE UNIONCAMERE VENETO: “LA NOSTRA REGIONE ESPORTA PER 1.350 MILIONI DI EURO. PER IL MADE IN ITALY È UN MERCATO DA 22 MILIONI DI CONSUMATORI”  
 
 Venezia, 26 maggio 2008 – Un Paese in forte espansione, un Paese che, al di là dei recenti fatti di cronaca, rappresenta una grande opportunità per la crescita delle imprese italiane. Da qui l’idea di organizzare per il prossimo autunno, una missione italiana a Bucarest per degli incontri fra imprenditori. Prospettive di sviluppo, quadro macroeconomico, potenzialità del mercato romeno e fondi europei a disposizione delle imprese italiane sono stati illustrati durante il Forum Economico “La Romania nell’Unione Europea – nuove opportunità per le imprese italiane”, tenutosi presso Unioncamere del Veneto. A discutere dei rapporti italo-romeni autorevoli esperti del sistema economico e politico dei due Paesi, tra cui Federico Tessari, presidente Unioncamere del Veneto, Daniele Mancini, ambasciatore d’Italia in Romania, Guglielmo Frinzi, presidente della Camera di Commercio italiana per la Romania, e Franco Antiga, presidente della Banca Italo Romena e Veneto Banca. “Alcuni mesi fa ho letto un articolo sulla convenienza, o meno, per gli imprenditori veneti di investire ancora in Romania – ha esordito Daniele Mancini, ambasciatore d’Italia in Romania –. Io sono convinto di sì. Due settimane fa il presidente Montezemolo ha parlato in Romania dell’interscambio italo-indiano e degli sviluppi nel mercato d’Oriente, prevedendo il raggiungimento di 12 miliardi di euro nel 2010. Teniamo presente che l’interscambio italo-romeno ha già ampiamente raggiunto questo fatturato. La Romania cresce tra il 6 e l’8% all’anno, al settimo posto nell’Unione Europea per dimensioni geografiche e per numero di abitanti”. “In Romania abbiamo creato un modello che presto potremo esportare in altri Paesi – ha continuato l’ambasciatore –. Ormai è anacronistico parlare della Romania riferendoci solo a Timisoara e alle piccole e medie imprese. Gli imprenditori italiani hanno capito che la Romania non è più un Paese a basso contenuto tecnologico e la manodopera sarà sempre più cara. Per lo sviluppo è necessaria una capillare diffusione su tutto il territorio nazionale. I settori più dinamici sono quelli legati alle infrastrutture, all’agricoltura, ai servizi, alla finanza e al credito”. “Da anni la Romania è al centro dell’attenzione delle aziende venete, come testimoniano le statistiche economiche relative al triennio 2005-2007 – ha sottolineato Federico Tessari, presidente di Unioncamere del Veneto –. La Romania occupa la settima posizione nella graduatoria dei principali Paesi verso cui sono indirizzati i prodotti veneti. Le esportazioni venete ammontano a 1. 350 milioni di euro, pari al 3,1% delle esportazioni regionali; le importazioni dalla Romania sono pari a 1. 260 milioni, il 3,8% del totale regionale”. Secondo l’“Indagine sulla presenza imprenditoriale veneta in Romania”, curata dal Centro Estero Veneto, sono ben 2. 578 le aziende di origine veneta attive in Romania, oltre il 22% delle aziende italiane complessive. Sul fronte dell’occupazione, le aziende venete attive in Romania costituiscono un’importante fonte di lavoro per la manodopera locale con circa 40. 000 romeni impiegati. Dopo una prima fase di delocalizzazione produttiva, la maggioranza delle aziende italiane, venete in particolare, ha puntato sulla Romania nel medio e lungo periodo, vedendo nell’integrazione nella Comunità Europea una fonte di nuove opportunità. “Con i suoi 22 milioni di consumatori – ha spiegato il presidente Tessari – il mercato romeno è in continua espansione. Non si tratta più di un mercato da cui attingere manodopera a costi più bassi, bensì di uno sbocco importante per i prodotti del Made in Italy”. “La Romania non è più vista come il Paese dove andare a produrre per poi vendere in Italia – ha aggiunto l’ambasciatore Mancini –. Il mercato romeno, infatti, è in forte crescita. Ci sono sette milioni di persone con un tenore di vita simile alla media classe europea, mentre mezzo milione è molto ricco e non a caso anche in Romania stanno proliferando le aziende italiane del lusso”. Capitolo fondamentale per agevolare gli investimenti delle aziende italiane è quello relativo ai fondi stanziati dalla Comunità Europea a favore della Romania per il periodo 2007-2013. Si tratta di oltre 30 miliardi di euro, 20 dei quali per i fondi strutturali e di coesione, 13 per l’agricoltura e lo sviluppo rurale. “Gli interventi resi possibili dalla disponibilità di risorse economiche – ha concluso il presidente Tessari – dovrebbero ridurre la disparità economica e sociale fra la Romania e gli altri Stati Membri generando un aumento del Pil di circa il 15-20%”. A supporto delle aziende che vogliono investire in Romania e ricevere informazioni su come accedere ai finanziamenti a fondo perduto, la Camera di Commercio Italiana per la Romania, col cofinanziamento di Unioncamere – Eurosportello del Veneto, nel gennaio 2008 ha allestito lo Sportello Europa Romania. .  
   
   
INTESA TRA AREA E L’AGENZIA NAZIONALE SLOVENA TIA: COLLABORAZIONE NEI SERVIZI ALL’INNOVAZIONE E ALL’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE A SEGUIRE APERTO IL SEMINARIO “IL RUOLO DEI PARCHI SCIENTIFICI E TECNOLOGICI NELLA SOCIETÀ DELLA CONOSCENZA”. UNA QUARANTINA I PARTECIPANTI DA SLOVENIA, CROAZIA E ITALIA  
 
Trieste, 26 maggio 2008 - Firmata il 22 maggio un’intesa tra Tia, l’Agenzia nazionale slovena per la promozione dell’innovazione tecnologica e Consorzio per l’Area di Ricerca, che pone le basi per collaborazioni e progetti comuni nel campo dei servizi per l’innovazione e il trasferimento tecnologico alle imprese. “Il memorandum – spiega Franc Gider, direttore generale Tia – rappresenta per noi l’opportunità di avvalersi della lunga esperienza di Area Science Park nei servizi di innovazione alle imprese, tra i principali obiettivi dell’azione della nostra Agenzia a favore del tessuto imprenditoriale sloveno. Credo che la collaborazione sarà di aiuto reciproco nello sviluppo di nuove competenze da mettere a frutto con diversi progetti che andremo a definire insieme”. Da parte di Area, Gabriele Gatti, direttore relazioni istituzionali e reti, sottolinea: “L’accordo con la Tia è un importante tassello nella costruzione di reti transanazionali per l’innovazione e il trasferimento tecnologico, su cui siamo da tempo impegnati. In particolare aiuterà il processo di internazionalizzazione delle imprese ad alta tecnologia del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia, che potrà avere un primo interessante sviluppo in un progetto, in fase preparatoria, che nei prossimi mesi coinvolgerà parchi scientifici e agenzie di innovazione del Sud-est Europa”. Il “Memorandum of Understanding” siglato questa mattina mette al primo punto la promozione, attraverso progetti comuni, dei settori informatico, biotecnologico, medico, delle nanotecnologie e nuovi materiali, delle tecnologie per l’ambiente, l’efficienza energetica, la logistica, il settore marittimo e quello alimentare. Altri aspetti al centro dell’intesa sono la formazione e lo scambio di risorse umane, l’organizzazione di workshop e seminari inerenti diversi settori industriali, una più stretta collaborazione scientifica e tecnologica. La giornata transnazionale è proseguita con l’avvio dei lavori del seminario “Il ruolo dei parchi scientifici e tecnologici nella società della conoscenza”, nel corso del quale sono state presentate le esperienze di quattro realtà europee: Parco di Ricerca del Surrey (Uk), Parco Tecnologico di Zagabria, Parco Tecnologico di Lubiana, Area Science Park. Il seminario è preparatorio al Forum Economico Regionale Europeo – Eref 2008 “Ppp e finanziamenti privati per R&st, innovazione e formazione – Strumenti per la costruzione della società regionale europea della conoscenza”, che avrà luogo a Nova Gorica, Slovenia, il 5 e il 6 giugno 2008. Il Forum si pone come ponte tra gli Stati membri dell’Unione Europea e i Paesi del Sud-est europeo nel loro sforzo di integrazione e nell’attuazione della Strategia di Lisbona. Il presidente di Area Science Park, Giancarlo Michellone, a margine del seminario “Il ruolo dei parchi scientifici e tecnologici nella società della conoscenza” ha dichiarato che: “Oggi in Area si sono incontrati una quarantina di rappresentanti di agenzie di sviluppo e parchi scientifici sloveni croati e italiani, con i quali abbiamo relazioni stabili, quali il parco tecnologico di Lubiana o il Vega di Venezia. E’ un riconoscimento del ruolo che la nostra realtà ha acquisito nel campo del trasferimento tecnologico, grazie a best practice riconosciute a livello europeo quali Innovation Network o a pratiche innovative sviluppate nell’ultimo anno, come il Bilancio intellettuale e il Profilo dinamico delle attività. Sono strumenti con i quali diamo il nostro contributo all’attuazione della Strategia di Lisbona, in linea con gli obiettivi del Forum Economico Regionale Europeo – Eref 2008 ‘Ppp e finanziamenti privati per R&st, innovazione e formazione – Strumenti per la costruzione della società regionale europea della conoscenza’ in programma il 5 e 6 giugno a Nova Gorica. Si tratta di un appuntamento di grande rilievo, che ha tra i suoi obiettivi anche quello di e favorire l’integrazione dei Paesi dell’area balcanica e sud est europea, e che vedrà la partecipazione di rappresentanti dei governi di molti Paesi. In quel contesto Area avrà il privilegio di essere relatore della sessione dedicata ai parchi scientifici”. Al seminario odierno hanno preso parte rappresentanti di:
Industrial Park Nova Gradiska
Consorzio Technapoli - Pst dell´area metropolitana di Napoli e Caserta
Cciaa Udine
Regionalni razvojni center Koper
Tia - Javna agencija za tehnološki razvoj Republike Slovenije
Inkubator d. O. O.
Regionalna razvojna agencija Porin d. O. O.
Azra-varazdin County Development Agency
Friuli Innovazione
Alma Mons (Novi Sad)
Cciaa Udine
Univ. Rjeka
Wb
Regional development agency Porin,
Fincantieri
Parco Vega
Unilab Laboratori Industriali Srl (c/o Parco Vega)
Fondazione Le Vele
Cna Innovazione Bologna
Cbm
Business Innovation Center of Croatia
Primorski tehnološki park d. O. O.
Consorzio Sviluppo Polo Universitario di Go
Parco Tecnologico di Lubiana
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28 MAGGIO: DELEGAZIONE ARABO-ISRAELIANA A BOLZANO PER DISCUTERE DEL "MODELLO ALTO ADIGE"  
 
Bolzano, 26 maggio 2008 - Una delegazione mista di arabi ed ebrei di Israele incontra mercoledì 28 maggio a Bolzano il presidente della Provincia Luis Durnwalder. La delegazione vuole discutere con Durnwalder dell´esperienza del "modello Alto Adige" quale soluzione per la convivenza tra i gruppi, con un particolare riferimento alla tutela della minoranza arabo-israeliana. Una quindicina tra rappresentanti politici, del mondo economico e dei mass media di Israele hanno risposto all´invito del Centro italiano per la pace in Medio Oriente (Cipmo) e saranno in visita la prossima settimana in Alto Adige per studiare da vicino lo sviluppo dell´autonomia speciale. L´incontro con il presidente Luis Durnwalder è in programma a Bolzano mercoledì 28 maggio alle 9. 30 nella Sala sedute della Giunta provinciale. Durnwalder illustrerà agli ospiti della delegazione mista israeliana - composta da esponenti del mondo arabo e di quello ebreo - lo sviluppo della convivenza in Alto Adige e i punti centrali sui quali fonda l´autonomia speciale, da molti considerata una sorta di modello per la tutela di altre minoranze. Dopo il colloquio con il Presidente la delegazione mediorientale ha in programma una serie di incontri con rappresentanti del mondo economico e della cooperazione, della ricerca e del Comune capoluogo. Sarà l´assessore provinciale Florian Mussner ad accompagnare infine gli ospiti israeliani - venerdì 30 - alla scoperta della realtà dei ladini, con una visita al Museo ladino di San Martino in Badia. .  
   
   
BOLZANO: DURNWALDER E BERGER INCONTRANO IL SINDACO DI BERLINO WOWEREIT A CASTEL FIRMIANO  
 
 Bolzano, 26 maggio 2008 - Klaus Wowereit, attuale sindaco di Berlino, è giunto il 23 maggio in Alto Adige, dove è stato ospite fino a domenica. Già in serata ha incontrato il presidente della Provincia Luis Durnwalder e l´assessore Hans Berger a Castel Firmiano, dove con Reinhold Messner hanno visitato il Mmm. L´autonomia, la situazione sociopolitica ed economica dell´Alto Adige sono stati al centro del cordiale colloquio. In occasione dell´ultimo incontro alla Settimana verde berlinese, l´assessore all´Agricoltura Berger aveva espressamente invitato il borgomastro della capitale tedesca a visitare la provincia di Bolzano. Klaus Wowereit ha incontrato il presidente Luis Durnwalder e l´assessore Berger al "Messner Mountain Museum" di Castel Firmiano con Reinhold Messner. "Sono un ospite affezionato dello stand altoatesino alla Grüne Woche - ha detto Wowereit e con piacere ho accolto l´invito di conoscere da vicino la vostra realtà. " Durante la visita lungo il Mmm e partendo dalle testimonianze ospitate a Castel Firmiano, Durnwalder e Berger hanno illustrato al sindaco di Berlino gli aspetti salienti dell´autonomia altoatesina, con un richiamo al suo carattere di modello anche per risolvere l´attuale conflitto cinotibetano, e la struttura socioeconomica dell´Alto Adige. Wowereit si è informato anche sulla situazione del capoluogo Bolzano e su come l´Alto Adige lavora sul fronte dell´inserimento degli immigrati e dello sviluppo del territorio. Il 24 maggio il sindaco di Berlino ha partecipato all´inaugurazione del Museion di via Dante a Bolzano, il nuovo museo di arte moderna e contemporanea. Una presenza significativa che si collega idealmente al progetto della sede del Museion, che come noto è stato realizzato da uno studio di architettura di Berlino. .  
   
   
VENDOLA INVITATO DAL SULTANO DELL´OMAN  
 
Bari, 26 Maggio 2008 - A nome di Sua Maestà Qaboos Bin Said, Sultano dell’Oman, l’ambasciatore dello Stato arabo Said Nasser Al-harty ha invitato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola alla cena ufficiale per le autorità in programma Lunedi’ 26 Maggio 2008 alle ore 20,00 a bordo del panfilo reale Hmss Fulk Al Salamah ancorato al molo 12 dello scalo marittimo di Bari. A ricevere il Presidente Vendola sarà S. E. Omar Al-zawawi, Consigliere Speciale del Sultano per le Relazioni Esterne. .  
   
   
L´AMBASCIATORE TEDESCO IN VISITA ALLA SARDEGNA  
 
Cagliari, 26 Maggio 2008 - Il Presidente della Regione, Renato Soru, il 22 maggio ha ricevuto nel palazzo di viale Trento, a Cagliari, l´Ambasciatore della Repubblica Federale tedesca in Italia, Michael Steiner. Nel corso dell´incontro durato più di un´ora, durante una pausa della riunione della Giunta regionale, numerosi gli argomenti affrontati, in particolare quello dello sviluppo dei rapporti tra la Sardegna e la Germania nel campo dell´impresa e dell´innovazione tecnologica. Il Presidente Soru e l´Ambasciatore Steiner hanno anche parlato delle relazioni culturali e dell´importanza degli studi della cultura sarda da parte di Università tedesche, con un riferimento al particolare modo di fruizione turistica di cui i viaggiatori tedeschi sono stati gli iniziatori in Sardegna. .  
   
   
FORMIGONI BOCCIA IL FEDERALISMO FISCALE "VISTO DAL SUD"  
 
Milano, 26 maggio 2008 - "Si apprende dalla stampa che le Regioni meridionali avrebbero attivato un pool di esperti per scrivere una proposta di federalismo fiscale ´dal punto di vista del sud´. La notizia suscita stupore: si tratta di un fatto oggettivamente nuovo che getta ombre sulla possibilità di arrivare ad una rapida soluzione della riforma del fisco in chiave federalista". E´ quanto dichiara il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. "Infatti - prosegue Formigoni - il grande lavoro svolto in questi sei anni dalle Regioni aveva permesso di raggiungere una griglia di principi e di indicazioni metodologiche innovative e totalmente condivise, senza distinzioni di latitudine. Non vorrei che l´iniziativa dei colleghi del Sud pregiudicasse questo lavoro e suonasse come un sostanziale liberi tutti". "Il presidente Vasco Errani - conclude Formigoni - ci dica cosa ne pensa". .  
   
   
FEDERALISMO: GRUPPO TECNICO REGIONI SUD  
 
Roma, 26 maggio 2008 - Un gruppo di tecnici coordinato da costituzionalisti ed economisti di rilevanza nazionale lavorerà ad una proposta di "federalismo fiscale e solidale" delle regioni meridionali. Lo hanno stabilito i presidenti delle regioni del Sud che il 22 maggio si sono incontrati a Roma presso la sede della Regione Campania. Alla riunione erano presenti Antonio Bassolino (Campania), Ottaviano Del Turco (Abruzzo), Agazio Loiero (Calabria), Vito De Filippo (Basilicata), Nicki Vendola (Puglia) e Michele Iorio (Molise), che hanno deciso di avviare una fase di confronto con le altre regioni italiane in materia di Federalismo fiscale. "La nostra azione non è contro il federalismo - hanno precisato - ma tende a mettere sul tavolo della discussione una proposta di legge sul federalismo che tenga conto delle esigenze e dei bisogni delle regioni del Sud. Insomma, un federalismo che lo stesso presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, ha definito, nel discorso alle Camere, "fiscale e solidale". I presidenti hanno ribadito inoltre la necessità di proseguire "l´esperienza, all´interno della Conferenza delle regioni, del coordinamento delle regioni meridionali, chiamato in questo momento ad un ruolo di raccordo". Il presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, ha invece lanciato l´idea di convocare una conferenza delle regioni meridionali che "affronti il tema del federalismo fiscale fissando dei livelli minimi elementari di solidarietà sui quali far partire la proposta di federalismo da parte delle regioni del Sud". Lo stesso presidente Del Turco ha poi ribadito che per le regioni meridionali in materia di federalismo fiscale "si apre una partita vitale, si decide della nostra possibilità di continuare ad esercitare le nostre funzioni costituzionali avendo a disposizione i mezzi minimi indispensabili, i livelli elementari di autosufficienza per garantire un minimo di servizi. In sostanza - ha aggiunto Del Turco - se passa il modello di federalismo fiscale proposto dalla Lombardia, che trattiene per sé quasi tutto il reddito prodotto in quella regione, non c´è spazio di nessun tipo per un federalismo fiscale e, come dice Berlusconi, solidale". "La discussione sul federalismo - ha proseguito il presidente - si sta riempiendo di connotazioni ideologiche che non portano da nessuna parte e non aiutano un dialogo costruttivo". Riferendosi poi alle forze di centrodestra abruzzese, Del Turco ha detto "di aver visto per la vittoria alle ultime elezioni politiche scene di entusiasmo da parte di esponenti regionali, ma dire di aver vinto con davanti l´ipotesi federalismo fiscale che sta alla base dell´alleanza politica tra la Lega Nord e il Popolo delle libertà, significa non vedere dove sono i pericoli di questo disegno destinato a pesare anche sulla nostra regione". .  
   
   
REGIONE SARDEGNA -ENTI LOCALI, INTESA SULLE NUOVE COMPETENZE UN´ ANTICIPAZIONE DI FEDERALISMO FISCALE A LIVELLO NAZIONALE  
 
 Cagliari, 23 Maggio 2008 - Dopo due anni dall´approvazione della legge 9, che prevede il trasferimento di competenze e risorse dall´amministrazione regionale al sistema delle autonomie locali, è stato firmato un protocollo d´intesa lo scorso aprile fra la Regione, i Comuni e le Province. "Dopo un iter che ha richiesto una concertazione minuta soprattutto con le Province sarde - hanno spiegato gli assessori delle Riforme e degli Enti locali, Massimo Dadea e Gian Valerio Sanna -, si è arrivati alla firma di un protocollo d´intesa tra la Regione e le autonomie locali che permette di trasferire competenze, funzioni e risorse". Quest´ultimo punto per gli assessori è l´aspetto più importante di questa legge: "A differenza del passato - hanno proseguito nel corso di una conferenza stampa - il Governo regionale ha posto come condizione che qualunque competenza venga trasferita debba essere accompagnata dalle risorse necessarie per poterle attuare, soprattutto a differenza di un atteggiamento sbagliato da parte dello Stato che trasferiva competenze senza però mettere nelle condizioni di poterle realmente attuare". "Non ci sarà più ´Mamma Regione´ - ha detto l´assessore Dadea - che dirà ai Comuni come gestire quelle risorse. Per la prima volta, e questa è un´anticipazione di quello che è il federalismo fiscale a livello nazionale, noi trasferiamo le risorse attraverso dei parametri e dei requisiti ben definiti e Comuni e Province potranno utilizzarli in maniera assolutamente autonoma sulla base delle esigenze delle comunità che amministrano". La Sardegna risulta quindi pronta per la sfida federalista che il nuovo Governo nazionale preannuncia. "Siamo pronti e competitivi per questa sfida - hanno sottolineato gli assessori -. Abbiamo recuperato un trentennio di ritardi nell´attuazione del federalismo interno". "Il vagone ultimo del trenino - ha concluso Sanna - che era sempre la Sardegna, oggi è quello che fa il locomotore ai processi di cambiamento". .  
   
   
BOLZANO, ASS. LAIMER CONTRARIO ALLA COSTRUZIONE DI CENTRALI NUCLEARI IN ITALIA  
 
Bolzano, 26 maggio 2008 - L’assessore provinciale all’ambiente ed energia, Michl Laimer, respinge con fermezza la volontà annunciata dal nuovo governo guidato da Silvio Berlusconi, di costruire nuove centrali atomiche entro i prossimi cinque anni. "L’energia nucleare è un concetto che appartiene al passato e non al futuro", così Laimer. Secondo Laimer il governo dovrebbe puntare, invece, verso il potenziamento dell´impiego dell´energia solare e delle energie rinnovabili combinate a strategie di risparmio energetico ed ottimizzazione dei consumi energetici. La Provincia di Bolzano potrebbe costituire un esempio da imitare per l´Italia ed offrire aiuti concreti in settori quali Casaclima, utilizzo di energia solare e realizzazione di centrali termiche a biomassa. Nella ricerca dei siti dove realizzare le centrali atomiche il governo perderà del tempo indispensabile per risolvere le reali questioni di rilievo in campo eneregetico. Se l´Italia intende scegliere il nucleare per far fronte agli elevati prezzi di petrolio e gas importati, non è ancora chiaro, però, come il governo Berlusconi potrà aggirare una decisione che il popolo italiano ha già preso con il referendum popolare del 1987, un anno dopo la catastrofe nucelare del reattore di Chernobyl, quando decise di rinunciare all´impiego dell´energia atomica. L´opzione per il nucleare, altresì, non è quella adottata dai grandi Paesi industriali quali la Germania, che invece, si sono chiaramente espressi contro. .  
   
   
ENERGIA FVG: TONDO, NUCLEARE RISORSA FONDAMENTALE PER L´´ITALIA  
 
Trieste, 26 maggio 2008 - "Il nucleare è una risorsa imprescindibile per lo sviluppo compatibile di un settore fondamentale per l´Italia come quello dell´energia, troppo spesso penalizzato da decisioni adottate sull´onda emotiva più che giustificate da considerazioni reali sul fabbisogno energetico rapportato al rispetto dell´ambiente". Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, interviene nel merito delle affermazioni del ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, che ha previsto il via libera alle centrali nucleari sul territorio italiano entro i prossimi cinque anni. "Condivido i propositi del Governo Berlusconi annunciati da Scajola - commenta il governatore - anche perché sono da sempre favorevole al nucleare, inteso come un´opportunità sicura, realizzata a costi competitivi e nel rispetto delle norme ambientali". "L´economia dell´intero Paese - aggiunge Tondo - non può prescindere da questa fonte di energia su larga scala, a maggior ragione ora che siamo in grado di proporre impianti di nuova generazione più sicuri e più produttivi". "Fa bene il ministro allo Sviluppo Economico a convocare una Conferenza nazionale sull´Energia - conclude il governatore - e non appena verrà ufficializzata il Friuli Venezia Giulia seguirà con estremo e partecipe interesse il dibattito operativo". .  
   
   
MARTINI: «SUL NUCLEARE SOLO ANNUNCI, SCELTA CHE GUARDA AL PASSATO» MA IL RISCHIO È MARGINALIZZARE GLI SFORZI SU RISPARMIO, ! EFFICIENZA E RINNOVABILI  
 
 Firenze, 26 maggio 2008 «E’ una scelta che guarda più al passato che al futuro, anche se per il momento siamo solo al livello di annuncio. Se si pensa ad iniziare la costruzione di centrali nucleari tra cinque anni, vuol dire che si useranno vecchie tecnologie. E questo non va bene. Sul resto registro che non c’è alcun dibattito scientifico in corso e che si è di fonte ad un doppio rischio: di marginalizzare il dibattito sul risparmio e sull’efficienza energetica e insieme la questione dello sviluppo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, che invece è assolutamente indispensabile accrescere». Il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, liquida così la questione del rilancio del nucleare, annunciata proprio ieri a nome del Governo dal ministro dello sviluppo economico, Claudio Scajola. Martini ha risposto alle dom! ande dei giornalisti di fronte alla Galleria dell’energi! a, alles tita dalla Regione Toscana per mostrare l’evoluzione della produzione e dei consumi energetici, all’ingresso della quinta edizione di Terra Futura, la manifestazione dedicata alle buone pratiche e alla sostenibilità ambientale, economica e sociale svolasi dal 23 a domenica 25 alla Fortezza da Basso di Firenze. L’assessore regionale all’energia, Anna Rita Bramerini, ha aggiunto che peraltro secondo ciò che sostengono scienziati e tecnici lo sviluppo del nucleare di terza generazione è poco conveniente economicamente e non è ancora riuscito a risolvere il problema dello smaltimento delle scorie, quindi sia economicamente che ambientalmente è davvero poco sostenibile. «Solo se, con il nucleare di quarta generazione – ha aggiunto Bramerini - riusciremo ad arrivare alla fusione a freddo e a risolvere il problema delle scorie radioattive, sarà possibile prendere in considerazione l’opzione nucleare. Per il momento la vedo poco praticabile. In ogni caso l’Italia deve conquistare un ruolo di primo piano nella ricerca del nucleare di quarta generazione. Tuttavia le uniche due questioni su cui vale davvero la pena di scommettere, sono la ricerca e l’innovazione tecnologica in campo energetico». .  
   
   
VENDOLA REPLICA AL MINISTRO FITTO SU FEDERALISMO FISCALE E NUCLEARE  
 
Bari, 26 Maggio 2008 - Con riferimento alle dichiarazioni fatte il 23 maggio dal Ministro per gli Affari Regionali Raffaele Fitto su federalismo fiscale ed energia nucleare, il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola replica come di seguito: “Il ministro Fitto dimentica di essere un figlio del Sud e sfugge alla grande e drammatica questione della secessione fiscale posta dalle iniziative del Governo e dei ministri della Lega. Fitto, vaso di coccio tra i vasi di ferro della destra italiana, finge che sia possibile assecondare le richieste leghiste e mantenere intatta l’unità nazionale. Nella riunione di ieri, come presidenti delle regioni meridionali abbiamo voluto affermare e difendere i diritti di oltre 20 milioni di cittadini, che non meritano di essere descritti come una gigantesca plebaglia parassitaria e che non devono vedere disperse risorse indispensabili alla vita delle proprie comunità. Lo abbiamo fatto con senso di responsabilità ed esaltando il senso stesso del confronto tra lo Stato e tutte le Regioni italiane, che non può limitarsi ad una concertazione asfittica ma che deve affrontare di petto le grandi sfide dei nostri tempi. E’ chiaro però che la proposta di Bossi e della Lega è una dichiarazione di guerra al Sud, ai suoi cittadini ed alle sue istituzioni locali. Non è una proposta federalista ma secessionista, e questo il ministro Fitto semplicemente lo ignora. Noi non vogliamo lasciare le cose come stanno. Il federalismo solidale è una sfida che il sud vuole cogliere, se questo significa lotta agli sprechi, qualificazione e controllo della spesa pubblica, miglioramento della qualità dei servizi, legalità e lotta alla crescente povertà sociale. Ma un sistema federale solidale non può limitarsi a ragionare soltanto sulla ricchezza fiscale prodotta, deve considerare molte altre partite economiche, dagli incentivi alle imprese, alle infrastrutture, al sistema del credito nelle quali il Mezzogiorno è sempre stato fortemente penalizzato. Invece di affrontare quest’emergenza nazionale, il ministro Fitto si attarda ad applaudire i suoi colleghi che vogliono spaccare il Paese e regalarci in cambio la preistoria nucleare. A quando una sua dichiarazione nella quale si indicano i siti pugliesi per le centrali nucleari? Si tratta di una scelta perdente e conservatrice, dichiarata proprio mentre la Puglia ed altre Regioni stanno scegliendo la modernità, il cambiamento del ciclo produttivo attraverso quelle energie rinnovabili che già oggi concorrono al fabbisogno energetico mondiale in misura molto maggiore ed a prezzi più contenuti del nucleare. Ma con quale coraggio un governo che ha bisogno dell’esercito per togliere la “monnezza” dalle strade campane ci propone una ricetta velenosa contro la quale la maggioranza degli italiani si è già chiaramente espressa? Cosa faranno per “proteggere” queste centrali, assolderanno la Nato, o meglio ancora i guardiani della rivoluzione iraniana, che di nucleare se intendono?” Nichi Vendola Presidente Regione Puglia .  
   
   
IL PREMIO NOBEL STEINBERGER PROMUOVE LO SFRUTTAMENTO DEL SOLE!  
 
Firenze, 26 maggio 2008 - «Ricerca e innovazione tecnologica sono le due gambe su cui poggia il Piano energetico regionale, che affronta il tema energia senza spot come quelli sul nucleare e che si pone il problema di come colmare il divario che separa l’Italia dal resto dell’Europa nella produzione di energia da fonti rinnovabili». E’ uno dei passi della relazione introduttiva svolta dall’assessore regionale all’energia, Anna Rita Bramerini, che ha aperto il 23 maggio alla Fortezza da Basso a Firenze la Xiii Conferenza regionale sull’ambiente, all’interno di “Terra Futura” la manifestazione internazionale dedicata alle buone pratiche in campo ambientale, economico e sociale. L’assessore ha ricordato poi come la Toscana abbia intenzione di sviluppare del 46 per cento da qui al 2020 la produzione di energia da fonti rinnovabili e che la questione della tutela del paesaggio va vissuta come una sfida e non come un vincolo o un limite. «Abbiamo aziende – ha aggiunto – del settore che ci chiedono di insediarsi in Toscana e teniamo come modello quello tedesco, un Paese in cui gli addetti dell’industria delle rinnovabili hanno superato il numero di quelli del settore auto. Occorre che i privati e il pubblico facciano leva sui 105 milioni di euro che da qui al 2013 metteremo a loro disposizione come cofinanziamento degli investimenti». Nel suo intervento il premio Nobel 1988 per la fisica Jack Steinberger, ha promosso lo sfruttamento del sole per produrre energia, dimostrando, dati alla mano, che è questa la vera fonte energetica del futuro. Annunciando la fine delle riserve petrolifere entro 25 anni, di quelle di gas naturale entro 35 e del carbone entro 60, ha parlato della necessità di una risposta globale a questi problemi. «Per evitare la catastrofe – ha precisato Steinberger – occorre far diminuire la popo! lazione mondiale, ridurre i consumi dei Paesi industrializzati, aumentare l’efficienza energetica e rimpiazzare le fonti energetiche fossili con quelle rinnovabili. Non sono contrario al nucleare che però deve risolvere i problemi delle scorie, degli incidenti e della sua vulnerabilità agli atti di terrorismo, ma preferisco utilizzare il solare. In ogni caso la sfida per produrre energia da fonti rinnovabili a costi accettabili può essere vinta e la scommessa per il futuro è rappresentata dallo sfruttamento del solare termico: è sufficiente una piccola porzione dei molti deserti esistenti per produrre l’energia che ci serve». .  
   
   
´IL BILANCIO DI GENERE DELLA REGIONE MARCHE´, AL CONVEGNO PRESENTATA LA SECONDA EDIZIONE.  
 
Ancona, 26 Maggio 2008 - ´Il Bilancio di genere non e` un bilancio separato ma un metodo, una chiave di lettura e di interpretazione differente, nuova, del bilancio della Pubblica Amministrazione´: con queste parole l´assessora alle pari Opportunita`, Loredana Pistelli, il 22 maggio ha dato il via al convegno con il quale la Regione ha presentato la seconda edizione del volume Il bilancio di genere della Regione Marche. In una sala gremita, tra cui molti rappresentanti istituzionali, associazioni di categoria, giornaliste ed esperte, si e` fatto il punto sull´applicazione del principio di pari opportunita` in tutti gli interventi regionali. Il bilancio di genere della Regione Marche - redatto con la collaborazione della Fondazione Brodolini, realizzato con l´Iniziativa Comunitaria Interreg Iiia (Progetto Popa ´ Pari opportunita` nella Pubblica Amministrazione) e predisposto da un gruppo di lavoro nell´ambito del progetto ´Strategie di sviluppo e valorizzazione della valutazione delle politiche pubbliche in un´ottica di genere´ ´ e`, secondo Pistelli, ´un esercizio democratico di chiarezza e trasparenza nella gestione dei fondi pubblici che promuove una migliore distribuzione qualitativa delle risorse, con una sensibilita` alle tematiche di genere. Un´attivita` di valutazione che integra la prospettiva di genere a tutti i livelli della procedura di bilancio´. Quindi, ´uno strumento che aiuta a riorientare e riclassificare la spesa pubblica regionale ´ ha confermato l´assessore al Bilancio, Pietro Marcolini, nel suo intervento ´ nella consapevolezza della differenza tra uomini e donne´. Non deve essere un intervento occasionale, ha ribadito Marcolini, ma una promozione delle pari opportunita` nell´analisi complessiva del bilancio anche con proposte di correzione. Considerando che nelle Marche esiste disparita` sull´occupazione e nella rappresentanza politico-istituzionale, questo lavoro agisce nella programmazione e nella azioni concrete che l´amministrazione pubblica mette in campo. Nel corso del convegno e` stato tracciato il resoconto di quanto la Regione Marche ha svolto in materia di bilancio di genere fin dal 2005, basato sull´ analisi del contesto socio-economico regionale condotta con metodologia Vispo (Valutazione di Impatto strategico sulle Pari Opportunita`) promossa dal Dipartimento per le pari Opportunita` per la valutazione di genere negli interventi regionali. E´ stata svolta una riclassificazione del bilancio, effettuata in base all´impatto di genere sui beneficiari delle spese e delle entrate in specifici settori di intervento ed un´ analisi dell´avanzamento finanziario. L´attivita` riclassificatoria ha permesso di inserire nella versione definitiva del Bilancio Consuntivo un codice in cui e` riportata la classificazione ottenuta grazie ad un´apposita codifica numerica. ´Nel 2007, l´attenzione verso questo importante strumento di valutazione non e` venuta meno ´ ha detto Pistelli - Si e` cosi` deciso di proseguire affrontando l´analisi del Bilancio Consuntivo del 2005, da cui si sono scelti alcuni capitoli di spesa non tradizionalmente legati all´analisi di genere, tranne il capitolo sanita`: turismo, attivita` ricettive, sport e rapporti con le comunita` marchigiane all´estero, beni e attivita` culturali, tecnico alla cultura, arti espressive e tradizioni locali delle Marche, sviluppo e gestione delle attivita` agricole e rurali, sistema agroalimentare, ambiente rurale, foreste attivita` ittiche, commercio e tutela dei consumatori, caccia e pesca sportiva´. Un approccio di analisi che puo` consentire un cambiamento vero a livello di politiche e sistemi ´ hanno confermato le relazioni di Annalisa Rosselli (Universita` Tor Vergata e Fondazione G. Brodolini di Roma) su ´L´esperienza della Regione Marche e le prospettive future´ e di Silvia Sansonetti (Fondazione G. Brodolini di Roma) su ´La codifica di genere del Bilancio della Regione Marche´ - che diventa ´ancor piu` urgente se pensiamo alla discussione che si aprira` sull´assetto istituzionale che prevede l´attuazione del federalismo fiscale. Non e` uno strumento neutro, ma riflette la distribuzione di potere esistente nella societa` che si manifesta nel compiere le scelte di utilizzo delle risorse´ ha concluso Pistelli. Alla tavola rotonda, a cui hanno preso parte alcuni assessori al Bilancio e alle Pari Opportunita` delle Province e dei Comuni capoluogo del territorio marchigiano che hanno raccontato la loro esperienza, e` stata delineata una modalita` di lavoro comune per promuovere e far conoscere il processo di innovazione culturale avviato per creare pari opportunita` nel territorio marchigiano. Unanime il plauso alla Regione Marche che si preoccupa di far crescere la consapevolezza degli amministratori sul problema che vede l´Italia agli ultimi posti per disegualianza tra uomini e donne. .  
   
   
MILANO, NON SOLO DESIGN: ITALIA BOOM DEGLI ANTIQUARI  
 
Milano, 26 maggio 2008 - Il mobile antico piace agli italiani. Aumenta infatti in tre anni il settore del commercio di mobili e oggetti, di seconda mano e d’antiquariato, compresi i libri antichi, +31,2%, passando da 1. 557 a 2. 043 attività. E trascina con sé tutto il commercio al dettaglio dell’usato che conta 3. 517 imprese, il 13,1% in più rispetto al 2004. Dai libri agli indumenti, dai giochi elettronici agli oggetti militari, dagli elettrodomestici agli articoli sportivi, dalle macchine da cucire alle calzature, si trova di tutto nei moderni rigattieri italiani. E la Lombardia è la regione con il maggior numero di attività: 468 al Iii trimestre 2007, +12,8% rispetto allo stesso periodo del 2004, una crescita che riguarda soprattutto le imprese del mobile che in tre anni sono cresciute del 44,1%, passando da 177 a 255. Seguono Toscana e Lazio, rispettivamente con 452 e 431 imprese. E se Lazio e Emilia Romagna si distinguono nel commercio del libro usato rispettivamente con 40 e 37 attività ciascuna (in aumento rispettivamente del 21,2% e del 15,6%), Lombardia e Toscana contano il maggior numero di attività nel settore degli indumenti e degli oggetti usati, la prima con 109 attività, la seconda con 101. Le province in cui si commercia di più sono invece Roma con 345 imprese (+57,5% dal 2004 al 2007), Milano con 244 (+34,1% in tre anni) e Napoli con 218 (-8,4%). Forti aumenti a Sassari, +120%, che passa da 10 a 22 aziende. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati registro delle imprese al terzo trimestre 2007, in confronto allo stesso periodo del 2004. Le tendenze secondo gli antiquari milanesi. Sono soprattutto i giovani a scegliere di arricchire e vivacizzare l’arredamento della propria casa con alcuni pezzi passati di generazione in generazione, testimonianza di arte e buon gusto, spesso unendoli a un design contemporaneo. Vanno soprattutto i piccoli mobili, come ribaltine e cassettoni, tavoli e tavolini magari uniti a sedie di design moderno, ma anche oggetti di arredamento come dipinti, statue, sculture e vasi orientali. Tanti i tappeti, anche per il bagno che a volte viene arredato quasi come un salotto. Il periodo più richiesto per gli oggetti? Dall’armonia del ‘700 fino ad arrivare al novecento, al futurismo e agli anni ’50, i cui pezzi ultimamente sono molto ricercati. In generale, il volume d´affari dell’antiquariato regge il confronto con l´arte contemporanea ed è in leggero aumento. Queste indicazioni emergono dall’Associazione Antiquari milanesi aderente all’Unione del commercio. .  
   
   
ASCOLI PICENO: ECCO LA SITUAZIONE DEL SISTEMA ECONOMICO  
 
Ascoli Piceno, 27 maggio 2008 - La sesta edizione del “Rapporto sull’economia provinciale” presentato, com´è consuetudine, in occasione della Giornata dell’Economia (venerdì 9 maggio 2008) alla Camera di Commercio di Ascoli presieduta da Enio Gibellieri, conferma la dinamicità del tessuto imprenditoriale del Piceno. Nonostante il 2008 sia iniziato con un generale rallentamento dell´economia nazionale ed internazionale, i segnali di ripresa economica per il nostro territorio, rilevati nel corso del 2006, hanno trovato ancora conferma nel 2007. La presenza di distretti produttivi, di piccole e medie imprese specializzate e di grandi gruppi industriali consentono, infatti, di definire il Piceno come “un’economia a sviluppo integrato”, in cui il sistema industriale è sostenuto e accompagnato da un terziario impegnato in servizi alle imprese e alle persone. Nel complesso, dunque, l’organizzazione in distretti ha agevolato lo sviluppo del sistema economico, consentendo alle piccole e medie imprese del territorio di mettersi in rete, sfruttando quelle che vengono comunemente definite “economie di sistema” superando così le fasi negative. Gli svantaggi dell´elevata frammentazione del sistema produttivo sono stati quindi in parte superati dai processi di aggregazione tra imprese e dalle economie di filiera. Il processo di ristrutturazione e di crescita del tessuto imprenditoriale ha permesso infatti al territorio piceno di continuare ad avere alcuni segnali positivi: nel 2007, ad esempio, la crescita del numero di imprese registrate è stata lieve ma costante attestandosi allo 0,4% e confermando quindi una certa “vivacità” del sistema imprenditoriale. La realtà della piccola e media impresa ha rappresentato inoltre il terreno naturale soprattutto per l´affermazione dell´artigianato. Il numero delle imprese artigiane attive nella provincia di Ascoli Piceno nel 2007 si è infatti attestato intorno alle 14 mila unità (precisamente 14. 134) rappresentando circa un terzo del totale delle imprese in tutta la provincia. Un tassello fondamentale dell´economia del territorio piceno è inoltre rappresentato dall´imprenditoria femminile. Le imprese “rosa” sono infatti in continua crescita: alla fine del 2007 questa realtà economica conta 9. 935 imprese attive con un saldo demografico positivo di 222 unità, con tasso di crescita annua pari al 2,3% e con un´incidenza sul totale delle imprese in provincia pari al 23%. Sono inoltre cresciute del 5,2% le società di capitale ed aumentati del 4% circa gli extracomunitari che hanno costituito un´impresa in provincia; diminuite invece del 15% circa le imprese entrate in liquidazione e del 42% circa quelle entrate in fallimento. Dati incoraggianti, inoltre, per quanto riguarda la disoccupazione che, nel Piceno, si è attestata per l´anno 2007 al 5,7%, rispetto al 6,5% rilevato nel 2006. Ad attestare che la ricchezza del sistema economico nazionale e locale si regge sull´attività delle piccole e medie imprese, intervengono i dati sul valore aggiunto: nel 2006, nonostante la buona vocazione industriale del Piceno, che è rappresentata dal contributo alla ricchezza locale del 32% prodotta dall´industria (dato superiore alla media nazionale del 26,6%), è il terziario il principale settore economico che produce ricchezza nel nostro territorio, come per il resto d´Italia. Il terziario incide nella produzione del valore aggiunto per il 65,6% nel Piceno, valore inferiore alla media nazionale (71,4%), dove incidono però realtà con una minore vocazione industriale e una più alta concentrazione di attività nei servizi. Il processo di trasformazione del sistema produttivo e di riposizionamento sui mercati esteri ha avuto effetti positivi anche in termini commerciali, con una dinamica delle esportazioni che, negli ultimi due anni, si è rivelata particolarmente positiva. Nel 2006 e nel 2007, infatti, il Piceno ha registrato incrementi delle vendite all’estero pari rispettivamente al 50% e al 12% circa, a fronte di variazioni medie nazionali del 9% e dell´8%, evidenziando una crescente capacità delle imprese locali di conquistare importanti fette di mercato soprattutto nelle aree europee emergenti, dove la dinamica dei consumi sta diventando più sostenuta. La crescita delle esportazioni è, inoltre, determinata principalmente da un buon andamento dei settori tradizionali dell’economia locale, quali ad esempio il sistema moda, chimica-gomma-plastica e la meccanica. «In conclusione, a fronte dei molteplici segnali che provengono dall´economia locale diventa urgente creare per il Piceno un nuovo paradigma di sviluppo – ha spiegato Marco Peroni, Segretario Generale della Camera di Commercio - che considera prioritaria l’innovazione, la ricerca della qualità e la presenza di un ambiente economico favorevole tra gli attori locali, ovvero le istituzioni, le Camere di Commercio, le associazioni imprenditoriali, ma anche le imprese e le banche, piuttosto che l’azione di singole aziende o soggetti isolati». La sostanziale tenuta del sistema economico locale nel complesso non deve però far trascurare i segnali che vengono dai singoli settori dell´economia più esposti alla concorrenza internazionale né quelli provenienti da alcuni punti di debolezza del sistema. La provincia di Ascoli Piceno presenta, ad esempio, una limitata dotazione di infrastrutture rispetto alla media nazionale, fattore quest´ultimo che può ostacolare la crescita economica del territorio. Nel complesso, infatti, ponendo uguale a 100 la media nazionale, la provincia presenta un indice di dotazione infrastrutturale pari a 74,9. Tra le diverse tipologie di infrastrutture, la provincia si colloca sopra la media nazionale solo per la rete stradale (122,6) e per le reti bancarie e di servizi vari (101,5). Il Piceno, invece, si colloca sotto la media nazionale per infrastrutture sociali, quali quelle culturali e ricreative (79), per l´istruzione (74,5) e per i servizi sanitari (81,2). Un maggiore ritardo si registra, infine, per le infrastrutture diverse dalla rete stradale, quale la rete ferroviaria (61,7), i porti (47,4) e gli aeroporti (0). Altri punti di criticità del Piceno sono stati ad esempio ravvisati nelle caratteristiche demografiche, con una minore concentrazione di giovani (13,2 % del totale popolazione) e, contemporaneamente, una più alta incidenza di anziani (23%) rispetto alla media nazionale (20%); inoltre la fascia in età lavorativa (15-64 anni) rappresenta nel Piceno solo il 63,8% rispetto al dato medio nazionale del 66% circa. Questi ed altri aspetti dell’economia del Piceno sono stati oggetto del simposio che è stato aperto dalla presentazione del Presidente Gibellieri, ricca di spunti di riflessione, e dal saluto del Sindaco di Ascoli Piero Celani e del vice prefetto aggiunto Fiorangelo Angeloni. Dopo la relazione su “Le tendenze dell´economia picena” del dott. Peroni, è stato aperto un dibattito tra i vari rappresentanti dei soggetti istituzionali e dell´economia provinciale: onorevole Amedeo Ciccanti; Guido Castelli, consigliere regionale; Renzo Maria De Santis della Confindustria di Ascoli e componente della Giunta camerale; Daniele Mazza direttore della Carisap; Paolo Perazzoli, Segretario regionale e provinciale della Confesercenti; Moreno Bruni, Presidente dell´Uapi; Massimo Sandroni, Presidente della Cia di Ascoli; Giorgio Fiori, direttore della Confcommercio di Ascoli; Massimiliano Di Paolo, direttore della Compagnia delle Opere Marche Sud; Gianfranco Antonucci, consigliere camerale; Giancarlo Collina, segretario provinciale della Cgil di Ascoli e Giuseppe Marucci, segretario provinciale dell´Ugl. Le conclusioni sono state curate da Emidio Mandozzi, vice presidente della Provincia di Ascoli. Attenta e qualificata la presenza delle autorità civili e militari: Giuseppe Mastrogiovanni, Questore di Ascoli Piceno; Andrea Bartolucci, Comandante del 235^ Reggimento Piceno; Vincenzo Pietrantoni, Comandante della Sezione Tutela e Finanza pubblica del Nucleo di Polizia Tributaria di Ascoli; Felice Pagliara, Comandante del Reparto Operativo della Compagnia Carabinieri di Ascoli; Dante Merlonghi, Presidente dell’Ente regionale per le Manifestazioni Fieristiche. .  
   
   
INCONTRO SULLA CINA  
 
 Varese, 26 maggio 2008 - La Camera di Commercio - in collaborazione con Unioncamere Lombardia e l’Osservatorio provinciale sull’internazionalizzazione - organizza per martedì 27 maggio un incontro dedicato alla Cina. L´appuntamento è al pomeriggio nelle sale del Centro Congressi "Ville Ponti" di Varese. L’obiettivo è di fornire alle imprese, attraverso il contatto diretto con esperti, risposte su temi di natura finanziaria, normativa societaria, fiscale, doganale, amministrativa e logistica sul mercato cinese. La partecipazione è gratuita previa iscrizione. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere al Lombardiapoint della Camera di Commercio (tel. 0332-295. 313/379; mail: internazionalizzazione@va. Camcom. It). .  
   
   
ALLA CONQUISTA DEL SOL LEVANTE CON VICENZA QUALITÀ UNA MISSIONE IMPRENDITORIALE IN GIAPPONE A FINE ANNO.  
 
Vicenza, 26 maggio 2008 - Proseguendo l’intensa attività promozionale a favore del “Made in Vicenza” all’estero, Vicenza Qualità, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Vicenza, in collaborazione con Unioncamere nazionale e alcune altre strutture camerali italiane, sta organizzando una missione imprenditoriale in Giappone per fine anno. Dal 29 novembre al 6 dicembre viene offerta la possibilità alle aziende del territorio vicentino di partecipare ad una missione che prevede una serie di incontri commerciali con operatori giapponesi per allargare i propri contatti e stimolare il business con quel mercato. Particolare attenzione sarà rivolta in questa occasione al Settore agroalimentare, al Sistema Casa e complemento d’arredo e al Sistema persona, che costituiranno i focus merceologici della missione. Il progetto si sviluppa con il coinvolgimento del desk di Vicenza Qualità a Tokyo, attivo da alcuni anni per favorire la penetrazione delle imprese beriche nella terra del Sol Levante e oggi in grado di fornire utili servizi, tra cui analisi di mercato, informazioni generali sull’economia del territorio, identificazione di partner selezionati e organizzazione di incontri d’affari. In tal senso, la struttura costituisce un fondamentale avamposto per il sistema imprenditoriale vicentino in Giappone e diventa un prezioso punto d’appoggio per tutti coloro che desiderano allargare il proprio network commerciale. In occasione della missione, Vicenza Qualità, grazie al suo desk, svolgerà inoltre una preventiva operazione di ricerca e controllo delle realtà nipponiche da coinvolgere, verificando le condizioni di fattibilità e la disponibilità ad incontrare le aziende beriche. Gli incontri si svolgeranno dunque secondo un’agenda personalizzata costruita sulla base delle esigenze e delle richieste di ogni singolo partecipante. La missione farà tappa nelle due maggiori città del Giappone: Tokyo è la capitale politica ed economica e il principale centro commerciale del Paese; Osaka è invece un interessante mercato e uno dei maggiori distretti industriali e portuali del Sol Levante. I dati statici dicono che l’aumento delle importazioni in generale che il Giappone ha fatto registrare nel 2006 e nel 2007, rispetto agli anni precedenti, è un segno che la ripresa dell’economia si è ormai consolidata. L’apprezzamento del nostro Paese e dell’italian lifestyle ha consentito già a molte aziende italiane di posizionarsi in maniera stabile nell’area del Sol Levante. Con questi presupposti il Giappone rappresenta un interessante mercato di sbocco per le imprese beriche. Per maggiori informazioni sulla missione imprenditoriale di fine novembre è possibile contattare entro venerdì 30 maggio l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Vicenza al numero 0444-994750 oppure inviando una mail a info@vicenzaqualita. Org. .  
   
   
“LABORLABACADEMY, UNA SPERIMENTAZIONE PER VALORIZZARE IL CAPITALE UMANO”  
 
Milano, 27 maggio 2008 – Oggi alle ore 14. 00, presso il Centro di Formazione del Comune, in viale D’annunzio 15, l’assessore alle Politiche del Lavoro e dell’Occupazione Andrea Mascaretti introdurrà il seminario di approfondimento legato al progetto “Laborlabacademy, una sperimentazione per valorizzare il capitale umano”. Il seminario è dedicato a operatori pubblici e privati del mercato del lavoro e della formazione milanese ed è finalizzato a promuovere la conoscenza e la collaborazione tra le strutture pubbliche e private del settore per dare attuazione alle leggi regionali n. 22/2006 e n. 19/2007. Interverrà l‘assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia Gianni Rossoni. .  
   
   
TAVOLO PERMANENTE ELECTROLUX, MARTEDÌ NUOVO INCONTRO  
 
Firenze, 26 maggio 2008 Torna a riunirsi il tavolo permanente sulla situazione di crisi della Electrolux. La riunione è stata convocata dall’assessore regionale al lavoro, Gianfranco Simoncini, per martedì prossimo, 27 maggio, alle 15. 30, in Palazzo Bastogi, via Cavour 18, sede della presidenza della Regione Toscana. Al centro dell’incontro, il punto sull’impegno delle istituzioni dopo che l’azienda ha comunicato la chiusura dell’investigazione rispetto al ciclo del freddo. «I nostri obiettivi – spiega l’assessore Simoncini – rimangono la continuità dell’attività produttiva e la salvaguardia dell’occupazione». Alla riunione sono stati invitati la Provincia di Firenze, il Comune di Scandicci, le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil e quelle provinciali di Fiom, Fim e Uilm. .  
   
   
AUMENTO DEI CARBURANTI – I RAPPRESENTANTI DI COMMERCIO CHIEDONO UNA DETASSAZIONE  
 
 Roma, 26 maggio 2008 - L’aumento della benzina comporta un aggravio di circa 200 milioni di euro per i 210 mila agenti e rappresentanti di commercio operanti in Italia e per questo la Fnaarc/confcommercio chiede al nuovo Governo ed al nuovo Parlamento una detassazione parziale che consenta di ridurre il peso di questo costo straordinario. “Noi chiediamo – ha dichiarato Adalberto Corsi, Presidente della Fnaarc, l’organizzazione largamente più rappresentativa degli agenti di commercio – di introdurre un sistema che consenta il recupero fiscale, anche parziale, dell’aumentata spesa di carburante e, contestualmente, una riduzione non temporanea delle accise sulla benzina”. Per gli agenti e i rappresentanti di commercio, l’automobile rappresenta uno strumento di lavoro, al pari di tassisti e camionisti, dovendo raggiungere i clienti della rete distributiva sparsi su tutto il territorio nazionale per proporre loro il 70% dei beni e servizi commercializzati in Italia. E’ stato calcolato che ogni agente di commercio percorra annualmente circa 50 mila chilometri in automobile. Poiché l’aumento dei carburanti, dal gennaio 2008 ad oggi, è stimato in circa 20 centesimi al litro, l’aggravio per ogni singolo agente di commercio è di circa 1. 000 euro e quindi di circa 200 milioni di euro per l’intera categoria (dati Centro Studi Fnaarc/confcommercio). Va anche ricordato che gli agenti di commercio non hanno alcun modo di recuperare l’aumento delle spese rifacendosi su prezzi di listino o compensi, dato che il valore delle provvigioni (il sistema di pagamento degli agenti) è immutabile. Si aggiunge a ciò il fatto che la contrazione dei consumi e la non facile fase dell’economia nazionale porta gli agenti di commercio ad aumentare il numero delle visite ai propri clienti, percorrendo più chilometri e consumando quindi più carburante. Considerata l’importante funzione economica degli agenti di commercio, quella di raccordo tra le realtà della produzione e della distribuzione, è necessario legiferare in modo da mettere gli agenti in condizione di poter svolgere al meglio il proprio lavoro. .  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ: ASSEGNATI I FINANZIAMENTI AI CENTRI ANTI-VIOLENZA, DEFINITE LE LOCALIZZAZIONI AL VIA CENTRI DI ASCOLTO PRESSO I PRONTO SOCCORSO LIGURI  
 
Genova, 26 maggio 2008 - La Giunta ha assegnato i finanziamenti per l´avvio in ogni provincia ligure dei centri anti-violenza nell´ambito della legge regionale contro la violenza sulle donne e i minori e ora possono partire i lavori. Ammontano a 500. 000 euro i finanziamenti per il 2008, suddivisi in quote da 125 mila euro per ogni Provincia. Il centro anti-violenza di Genova sarà localizzato in salita Mascherona 19, nel centro storico, quello di Imperia in viale Matteotti, 28 quello della Spezia in via Migliari, 21; per quanto riguarda Savona il centro già esiste ed è localizzato presso la sede della Provincia in via Sormano, 12, ma sarà ristrutturato e riadeguato alle nuove esigenze. A Genova oltre al centro di via Mascherona in cui sono in corso i lavori di ristrutturazione, che funzionerà come centro di ascolto e di accoglienza, aprirà i battenti il 5 giugno il nuovo centro di ascolto in alta Valpolcevera presso il Comune di Mignanego, ed è in corso di definizione un accordo con l´ospedale Galliera di Genova per la costituzione di uno sportello anti-violenza nei pressi del Pronto soccorso a cui si affiancheranno centri di ascolto presso i pronto soccorso degli ospedali liguri, inoltre stanno per essere completati i lavori della struttura alloggiativa temporanea gestita dall´Udi. A queste strutture si va ad aggiungere il rifugio gestito da Udi in convenzione con il Comune di Genova. Alla Spezia accanto al centro anti-violenza è presente una casa rifugio di proprietà del Comune della Spezia e una struttura alloggiativa temporanea per 6 persone Ad Imperia è già stata individuata la struttura dove verrà collocato il centro anti-violenza e dove verrà effettuata anche attività formativa rivolta a volontari e operatori delle strutture operanti sul territorio e agli studenti a cominciare da quelli delle scuole elementari. A Savona esiste già il centro anti-violenza presso la Provincia di Savona in via Sormano, ma grazie ai finanziamenti della Regione sarà ripristinato e arredato; a questo si va ad aggiungere la Casa rifugio gestita dal distretto socio-sanitario genovese e l´opera di raccolta dati effettuata presso i 4 pronto soccorso degli ospedali della Provincia di Savona. A Imperia la nuova struttura è stata individuata dalla Asl e al suo interno oltre al centro vero e proprio troveranno spazio attività di formazione rivolte agli alunni delle scuole elementari, medie e superiori della Provincia per fare prevenzione. Le localizzazioni dei centri sono state individuate dalle Province, enti pubblici e aziende sanitarie locali, insieme ad associazioni femminili e cooperative sociali. "I centri anti-violenza - spiega l´assessore regionale alle Pari Opportunità, Maria Bianca Berruti - fanno parte di un progetto elaborato come Regione, attraverso la legge contro la violenza alle donne e ai minori che prevede l´attuazione di una rete capillarmente diffusa a livello regionale che prevede anche la realizzazione di strutture alloggiative di secondo livello come le case rifugio con indirizzo segreto e strutture temporanee per mettere in sicurezza la donne e offrirle la possibilità di superare la situazione di difficoltà". I centri anti-violenza dunque si inseriranno all´interno della rete delle strutture pubbliche a cui compete l´assistenza alle donne e ai minori maltrattati e la prevenzione, insieme ai pronto soccorso, carabinieri, commissariati, distretti socio-sanitari, consultori. .  
   
   
UGUALI MA DIVERSI: A TRENTO LA PROCLAMAZIONE DEI VINCITORI DEL CONCORSO  
 
Trento, 26 maggio 2008 - Alla presenza dell’assessore Iva Berasi e della presidente della Commissione pari opportunità Lucia Martinelli la conclusione, il 22 maggio, dell’iniziativa che ha coinvolto giovani studenti nella produzione di spot televisivi Hanno risposto in tanti e con entusiasmo alla proposta di realizzare uno spot televisivo di 30 secondi dedicato al tema dell’uguaglianza fra sessi. Ed erano davvero ricchi di contenuto i video che oggi sono approdati alla fase finale del Concorso “Uguali ma diversi” promosso dalla Commissione Provinciale per le Pari Opportunità tra uomo e donna, Format Centro Audiovisivi e dal Dipartimento Istruzione della Provincia autonoma di Trento. “Il problema della parità di genere – ha detto nel suo intervento l’assessore Iva Berasi – esiste anche da noi e pertanto è bene che si provochino delle riflessioni coinvolgendo anzitutto i giovani”. “In effetti – ha spiegato ancora l’assessore – dalle nostre ricerche emerge che le donne si accorgono delle difficoltà di essere riconosciute nel lavoro e, più in generale, nella società solo quanto hanno finito gli studi. Prima infatti le ragazze non avvertono questo problema: c’è la percezione di una sostanziale uguaglianza. Le delusioni arrivano però puntualmente quando si cerca un impiego, basti pensare al classico caso del datore di lavoro che non investe quasi mai su una donna per via dei meccanismi legati alla maternità”. “Fortunatamente non è sempre così” ha però aggiunto l’assessore, riferendosi alle tre direttrici di emittenti televisive (Adele Gerardi, Marilena Guerra e Laura Strada) oggi presenti in sala in qualità di componenti della giuria che ha valutato gli spot in concorso. Per la cronaca, il primo classificato è risultato essere lo spot del liceo Russel di Cles (“Cancella i pregiudizi”), seguito dalle proposte dell’Istituto Pavoniano Artigianelli e dell’Istituto Rosmini. Alla premiazione hanno partecipato anche Lucia Martinelli e Isa Cubello, rispettivamente presidente e vicepresidente della Commissione per le pari opportunità e Nicoletta Zanetti del Dipartimento istruzione. L’obiettivo del concorso video – è stato ricordato – era quello di far riflettere ragazzi e ragazze su quanto sia importante superare e far superare gli ostacoli che oggi impediscono una vera e proprio parità tra i generi, comprendere l’importanza di costruire idee e strumenti per una società aperta e meno individualistica, per confrontarsi e crescere sconfiggendo discriminazioni e prevaricazioni. Il concorso era rivolto agli studenti e alle studentesse delle classi 3°-4° e 5° delle Scuole Medie Superiori e Istituti di Formazione della Provincia di Trento. La partecipazione consisteva nella realizzazione di uno spot non superiore ai 30’’ che avesse come tema portante la condizione dell’uomo e della donna all’interno della società. I temi trattati sono stati diversi e variegati: violenza, stereotipi e pregiudizi, differenza “fisica” e “sociale” tra uomo e donna. I video sono stati visionati e valutati da una speciale Commissione di Selezione composta dai rappresentanti dei tre promotori, da esperti e da giornalisti. I primi tre spot classificati verranno diffusi sui media locali e i realizzatori del primo classificato potranno partecipare ad uno dei corsi di tecnica video proposti da “Format Anch’io”. Scheda: i primi tre classificati, le motivazioni. 1° classificato: Liceo Bertrand Russel di Cles Titolo: Cancella i pregiudizi - Lo spot mette in luce un aspetto molto rilevante: gli stereotipi insiti nella cultura e nel linguaggio costringono donne e uomini in ruoli spesso non corrispondenti alle personalità e alla realtà sociale. Questi aspetti “culturali” sono al contempo causa e conseguenza del mancato raggiungimento delle pari opportunità e creano spesso una spirale non virtuosa che lo spot invita giustamente a spezzare. Risulta efficace la scelta di esplorare questi stereotipi, di riconoscerli e di rappresentarli, attraverso uno spot ben costruito e incisivo. 2° classificato: Istituto Pavoniano Artigianelli Titolo: Questo non deve rimanere nell’ombra - Lo spot rappresenta in modo efficace alcuni aspetti importanti del fenomeno del maltrattamento nei confronti delle donne: questi si nascondono spesso dietro i falsi atteggiamenti di protezione delle mura domestiche, quasi sempre vissuti e coperti come routine di una vita quotidiana apparentemente “normale”. Risulta apprezzabile il messaggio di speranza, quale esortazione a trovare forza e risorse per spezzare questa ingannevole “normalità” e uscire allo scoperto per combattere la violenza domestica. 3° Classificato: Istituto Rosmini Un battito per la vita - Lo spot propone il diritto delle ragazze a vivere una vita in cui realizzare le proprie aspirazioni, libera da timori e paure legate a violenze e limitazioni. Risulta interessante l’idea del ritmo del battito del cuore che insieme allo slogan finale propone in modo efficace il diritto di tutte le donne di vivere e amare senza le paure e le limitazioni delle violenze e delle sopraffazioni. .  
   
   
CASA A CUSTODIA ATTENUATA, SI PUNTA A PROSEGUIRE L’ESPERIENZA CONFRONTO IN REGIONE PER AFFRONTARE IL FUTURO DELL’ISTITUTO FEMMINILE DI EMPOLI  
 
Firenze, 26 maggio 2008 - Un esame attento delle prospettive future dell’Istituto Penitenziario femminile a Custodia Attenuata di Empoli dopo che, in seguito al provvedimento di indulto, si è drasticamente ridotto il numero delle detenute a 4 (la capienza complessiva regolamentare è di 20 posti). Regione, Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria e Comune di Empoli si sono incontrati per discuterne. L’assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori, il Provveditore Maria Pia Giuffrida ed il sindaco di Empoli Luciana Cappelli hanno espresso la volontà di non trasformare la struttura in una ordinaria casa di reclusione e di mantenerne la destinazione attuale impegnandosi a riportare il numero delle presenze alla capienza prevista. Il Provveditore Giuffrida ha comunicato di aver emanato disposizioni per favorire il pieno utilizzo d! ella struttura coinvolgendo gli altri istituti penitenziari re! gionali, invitati a individuare detenute in possesso dei requisiti previsti per l’ingresso nell’Istituto. Ha inoltre investito della questione anche il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per procedere ad una ricerca in tal senso a livello nazionale. La verifica dovrà produrre risultati entro 6 mesi. Dall’incontro è emersa una valutazione positiva dell’esperienza condotta negli anni dall’istituto, per il rilievo riconosciuto allo sviluppo nel sistema penitenziario di trattamenti avanzati idonei a perseguire efficacemente le finalità rieducative, soprattutto nei confronti di soggetti particolarmente fragili quali le donne alle prese con la dipendenza da droghe. E’ stato inoltre sottolineato il positivo coinvolgimento della comunità locale nella vita dell’Istituto di Empoli attraverso l’impegno espresso dalle Associazioni di volontariato e dell’amministrazione comunale. ! L’attenzione alle prospettive future dell’Istituto di Empoli è stata anche recentemente manifestata in Consiglio regionale, con una mozione che impegna la Giunta Regionale ad adoperarsi per salvaguardarne l’esperienza. L’istituto Penitenziario femminile a Custodia Attenuata di Empoli è nato inizialmente per accogliere detenute tossicodipendenti. In seguito ha ospitato anche detenute con bassa soglia di pericolosità e un alto impegno trattamentale. . .  
   
   
IL 30 MAGGIO A MILANO, PRESSO LA CASA DELL¡¯ENERGIA SI TIENE UN SEMINARIO SUI COSTI DEL NUCLEARE  
 
Milano, 26 maggio 2008 - I seminari di Management delle Utilities hanno una struttura e delle caratteristiche diverse e particolari rispetto ad analoghe iniziative. Il loro obiettivo ¨¨ di approfondire le tematiche attraverso un confronto di opinioni strutturato e franco dando ampio spazio ai partecipanti. Ci¨° anche allo scopo di pervenire a momenti di sintesi confronti del sistema politico, delle autorit¨¤ regolatorie, dell¡¯opinione pubblica e di altri soggetto interessati. L¡¯aumento del prezzo del petrolio e gli stringenti vincoli del protocollo di Kyoto hanno riacceso in Europa e, in particolare in Italia, il dibattito sul nucleare. Il tema dei costi di questa tecnologia e la competitivit¨¤ rispetto alle altre fonti energetiche ¨¨ centrale. Le stime sul costo del nucleare divergono Fortemente influenzate dalle variabili relative alla tecnologia, alla modalit¨¤ di finanziamento, alle strategie di decomissioning, nonche dalle specificit¨¤ di ogni paese. Lo scopo del seminario, basato su uno studio comparativo che riassume le stime di ricerche internazionali, ¨¨ avviare un dibattito sulle principali tematiche legate ai costi del nucleare e sulla sua competitivit¨¤. Programma 09. 00©  
   
   
SOCOTHERM: LA CONTROLLATA SOCOTHERM BRASIL RIVESTIRÀ DUE IMPORTANTI GASDOTTI DI PETROBRAS PER UN VALORE DI CIRCA 20 MLN DI USD  
 
Vicenza, 26 Maggio 2008 – Socotherm Brasil, controllata brasiliana di Socotherm S. P. A. , Società quotata sul segmento Star di Borsa Italiana (Sctm. Mi), leader mondiale nel rivestimento protettivo di tubazioni per l’estrazione ed il trasporto di petrolio, gas e acqua si è aggiudicata contratti per circa 20 Mln Usd. Socotherm Brasil ha ottenuto l’aggiudicazione di contratti per un valore totale di circa 20 Mln Usd per il rivestimento dei tubi destinati ai gasdotti di "Uruguà-mexilhão" e "Pilar-ipojuca" in Brasile. Entrambi i gasdotti saranno realizzati da Petrobrás e avranno una lunghezza totale di 377 km: Socotherm Brasil rivestirà 183 km di tubazioni da 18" di diametro del gasdotto "Uruguá- Mexilhão" con un rivestimento anticorrosivo esterno di Polipropilene Triplo Strato (Plastykote), mentre per il gasdotto "Pilar-ipojuca" rivestirà 193 km di tubazioni da 24" di diametro con un rivestimento anticorrosivo esterno di Polietilene ad Alta Densità (Plastikote) e con un rivestimento interno in vernice epossidica per mantenere inalterato il flusso (Flowkote). I tubi saranno rivestiti a partire dal Iv° trimestre di quest’anno. “L’aggiudicazione di questi contratti - afferma il Ceo Ing. Zeno Soave - riveste molta importanza dal punto di vista strategico in quanto avalla la nostra decisione di reinstallare temporaneamente gli impianti di Ubu presso il nostro stabilimento di Pindamonhangaba al fine di incrementare la capacità produttiva conseguente alle richieste derivanti dalle nuove iniziative di Petrobrás, specialmente a Bahía de Santos, dopo la scoperta del giacimento di Tupi, dal quale ci si aspetta una produzione di 100. 000 barili di greggio al giorno già nel 2010”. .  
   
   
IRIDE: RISULTATO NETTO: 51 MILIONI (35 MLN NEL 1° TRIM. 2007 +45%)  
 
 Torino, 26 Maggio 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Iride ha approvato in data 15 maggio i risultati consolidati del primo trimestre 2008. Il primo trimestre ha registrato una forte crescita dei risultati grazie al progresso di tutti i settori di attività del Gruppo. In particolare i risultati hanno beneficiato della crescita della filiera commerciale elettrica e gas, del contributo della cogenerazione abbinata al teleriscaldamento e della crescita delle reti gas. Risultati Consolidati Del 1° Trimestre 2008 - I Ricavi del periodo, 794 milioni, sono in crescita del 18% rispetto al primo trimestre 2007, per effetto della crescita industriale e dell’aumento dei prezzi dei prodotti petroliferi. Il Margine Operativo Lordo raggiunge 119 milioni di euro registrando una crescita del 16% grazie alla crescita del settore mercato, che ha registrato un incremento dei volumi di gas venduti ai clienti finali e più elevate marginalità, al contributo della generazione di energia elettrica e calore, che ha beneficiato dei maggiori volumi di calore venduti per effetto del completamento della rete di teleriscaldamento “Torino Centro” e delle incentivazioni da certificati verdi, ed ai maggiori volumi di gas e calore distribuiti, anche per effetto del clima meno mite registrato nel trimestre. Il Risultato Operativo del primo trimestre ha raggiunto 90 milioni di euro, in crescita del 33%, grazie anche a minori accantonamenti a fondi rischi rispetto a quanto registrato nel medesimo periodo del 2007. La forte crescita dei risultati operativi, che conferma gli obiettivi del piano di sviluppo illustrato alla comunità finanziaria lo scorso 6 maggio, è stata raggiunta nonostante il perdurare di una scarsa disponibilità di acqua per la produzione idroelettrica ed il fermo per interventi di repowering di alcuni impianti della Valle Orco. Il Risultato Prima delle Imposte è superiore a 80 milioni di euro (+33%), mentre il Risultato Netto è pari a 51 milioni di euro (+45%), di cui 2 milioni di competenza di terzi, L’indebitamento Finanziario Netto al 31/03/2008, pari a 1. 221 milioni (1. 144 al 31/12/2007, 1. 123 al 31/03/2007), risente degli investimenti realizzati nel periodo (pari a 61 milioni di euro) e dell’assorbimento di capitale circolante associato alla stagionalità delle vendite. Generazione di energia elettrica e calore - Nel corso del primo trimestre 2008 la produzione di energia elettrica degli impianti di Iride Energia è stata pari a 1. 026 Gwh (-7%), di cui 153 Gwh da fonte idroelettrica e 873 Gwh da fonte cogenerativa. La produzione idroelettrica, che ha registrato un calo nel trimestre del 10%, ha risentito del perdurare della bassa idraulicità già registrata nel secondo semestre del 2007 e dell’inizio del repowering degli impianti della Valle Orco, effetti solo parzialmente compensati dalle maggiori produzioni dell’impianto di Pont Ventoux-susa che nel primo trimestre 2007 era in fase di avvio. La produzione cogenerativa di energia elettrica ha registrato un calo del 6% mentre la produzione di calore è cresciuta del 21% per effetto dei maggiori volumi distribuiti nella nuova porzione di rete di teleriscaldamento “Torino Centro” e del clima meno mite rispetto al primo trimestre del 2007. Il margine operativo lordo del settore, pari a 33 milioni, ha registrato una crescita del 27% grazie ai maggiori volumi di calore venduti e all’emissione di maggiori certificati verdi per circa 12 milioni di euro. Nel corso del trimestre sono proseguiti gli investimenti volti al completamento, previsto entro ottobre 2008, del potenziamento della centrale di Moncalieri, nell’ambito dei quali le attività per la conversione a ciclo combinato cogenerativo del Secondo Gruppo (+250 Mw) hanno raggiunto ad oggi il 70% del totale dei lavori programmati, in linea con il piano di sviluppo. Mercato - Nel primo trimestre del 2008, il Gruppo ha commercializzato 3. 620 Gwh di energia elettrica (+19%) e 758 milioni di metri cubi di gas (0%), tramite Iride Mercato, che fornisce gas anche per gli usi termoelettrici del Gruppo, e Plurigas. L’energia elettrica commercializzata dal Gruppo, al netto dell’energia compravenduta sulla borsa elettrica ma destinata a clienti finali, è stata fornita dagli impianti di Iride Energia per il 38%, da Edipower per il 24%, attraverso un contratto di tolling, da Tirreno Power per il 6% ed il restante 33% da terzi. L’energia elettrica venduta nel primo trimestre 2008 è stata collocata per circa 1. 690 Gwh (1. 935 Gwh nel primo trimestre 2007) a clienti finali e grossisti in base a contratti bilaterali, 423 Gwh (503 Gwh nel primo trimestre 2007) a clienti di maggior tutela e salvaguardia, mentre circa 368 Gwh (284 Gwh nel primo trimestre 2007), al netto dell’energia compravenduta, sono stati collocati in borsa. Il margine operativo lordo registrato nel trimestre dal Gruppo per le attività di vendita di energia elettrica è stato pari a 6 milioni di euro (+50%), in crescita principalmente per effetto dei maggiori margini derivanti da Edipower e dal trasferimento del ramo di vendita ai clienti in regime di salvaguardia e ex-vincolati, che nel primo trimestre 2007 erano serviti dal Settore Reti Elettriche. I 758 milioni di metri cubi di gas commercializzati o utilizzati dagli impianti del gruppo sono stati approvvigionati per il 60% da Plurigas, che ha reso disponibili ad Iride 96 milioni di metri cubi aggiuntivi di provenienza russa e 22 milioni di metri cubi dall’’aggiudicazione di parte della gas release Eni. Il restante 40% del gas intermediato da Gruppo è stato fornito da terze parti. Le disponibilità di gas sono state utilizzate per la vendita a clienti finali e a società commerciali (364 milioni di metri cubi, +7%), per gli usi interni del Gruppo (327 milioni di metri cubi, +16%) e per attività di trading effettuate da Plurigas (67 milioni di metri cubi, - 52%). Il margine operativo lordo conseguito dal Gruppo nel primo trimestre dell’esercizio dalle attività di vendita gas, gestione dei servizi calore e vendita calore è stato pari a 21 milioni di euro (+31%). Il risultato ha beneficiato dell’incremento dei volumi venduti e dei margini ai clienti finali ed alle società commerciali, del trasferimento dal Settore Generazione del ramo di vendita calore, nonché della maggiore disponibilità di fonti interne legate alla gas release e alle nuove importazioni di gas dalla Russia. Reti Energetiche I volumi complessivamente distribuiti dalle reti gas del gruppo sono stati pari a 355 milioni di metri cubi, in crescita del 14% per effetto delle temperature più rigide registrate rispetto al primo trimestre del 2007. Nel corso del primo trimestre 2008, le reti di teleriscaldamento hanno distribuito 833 Gwht, in crescita del 21% per effetto delle maggiori volumetrie allacciate della rete Torino Centro e del clima meno mite. Per effetto dei maggiori volumi distribuiti nel trimestre, il margine operativo lordo delle reti gas e teleriscaldamento è stato pari a 29 milioni, in crescita del 16% rispetto allo stesso periodo del 2007. La distribuzione di energia elettrica ha registrato nel primo trimestre del 2008 un margine operativo lordo di 12 milioni di euro (-14%), per effetto del calo dei volumi distribuiti (-6%), del trasferimento al Settore Mercato del ramo di vendita ai clienti in salvaguardia e exvincolati e dell’applicazione delle tariffe del nuovo periodo regolatorio 2008-11. Per effetto di tali dinamiche, il settore delle reti energetiche ha registrato nei primi tre mesi del 2008 un margine operativo lordo di 41 milioni, in crescita rispetto al primo trimestre dell’esercizio precedente (5%). Servizi idrici Integrati - Nel primo trimestre del 2008 il margine operativo lordo del settore ha raggiunto 14 milioni, stabile rispetto al primo trimestre dell’esercizio precedente nonostante il parziale deconsolidamento del Gruppo Acque Potabili, i cui risultati sono stati consolidati proporzionalmente nel primo trimestre 2008 nella misura del 30,855% rispetto al 43,99% del medesimo periodo del 2007. Nel corso del trimestre sono stati venduti 28 milioni di metri cubi di acqua, in leggera crescita (+2%) rispetto quanto registrato nel primo trimestre 2007. Servizi e Altro - Nel primo trimestre 2008 il margine operativo lordo del settore ha raggiunto 3 milioni, in crescita rispetto ai 2 milioni registrati nei primi tre mesi del 2007, per effetto delle maggiori attività tecniche esterne e nei confronti degli altri settori del Gruppo. .  
   
   
PROGETTO KYOTO DESK “CAMBIAMENTI DEL CLIMA. SCENARI, INNOVAZIONE, EFFICIENZA ENERGETICA. STRUMENTI E OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE”  
 
Milano, 26 maggio 2008 - Si tratta di un seminario formativo, organizzato dalla Camera di Commercio di Milano in collaborazione con Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia che si terrà il giorno martedì 3 giugno 2008 - ore 14,00 - a Milano - Piazza dei Mercanti, 2 presso la Camera di Commercio di Milano - Palazzo Affari ai Giureconsulti - Sala Donzelli. Il Seminario si inserisce nell’ambito dell’Accordo di Programma per lo sviluppo economico e la competitività del sistema delle imprese lombarde, siglato da Regione Lombardia e Camere di Commercio lombarde per la promozione della qualità dell’ambiente nei processi produttivi lombardi. Nello specifico, il seminario è una delle iniziative promosse dal Progetto Kyoto Desk finalizzato a sensibilizzare e supportare le imprese nell’utilizzo degli strumenti attuativi del Protocollo di Kyoto e della Direttiva Europea n. 87/2003/Ce per la riduzione delle emissioni in atmosfera. Il progetto prevede, nella sua prima fase di sviluppo, attività di sensibilizzazione e formazione rivolte alle imprese e ai loro referenti istituzionali e associativi di livello regionale e di livello locale. Il seminario ha l’obiettivo di sensibilizzare le imprese in merito agli impegni di riduzione delle emissioni climalteranti, dando un orientamento di base sulle origini del problema, sui concetti e sulle azioni e le politiche in atto a livello europeo, nazionale e regionale. Inoltre, al fine di fornire risposte concrete rispetto ai bisogni del sistema imprese, saranno evidenziate le opportunità in termini di strumenti, finanziamenti e opzioni tecnologiche per la stabilizzazione delle emissioni. L’intento è, pertanto, quello di creare un’occasione di riflessione e confronto sulle opportunità esistenti e potenziali per la riduzione delle emissioni climalteranti e sulle prospettive di innovazione da parte delle imprese alla luce degli scenari (fenomenologici, giuridici, economici), del contesto programmatico in termini di obiettivi ambientali e delle possibili soluzioni tecnologiche. Il seminario si rivolge al mondo delle imprese, sia delle imprese già impegnate in quanto soggette all’obbligo di riduzione, sia alle imprese che potrebbero essere coinvolte in futuro e, nel complesso, a tutte le imprese che intendono investire in modo volontario al fine di ridurre responsabilmente il proprio impatto ambientale in termini di emissioni. L’iniziativa si rivolge anche alle associazioni rappresentative del mondo delle imprese, ai consulenti e liberi professionisti in quanto facilitatori e mediatori dei bisogni delle aziende. La partecipazione all´incontro è gratuita, è gradita la registrazione. Http://www. Lom. Camcom. It/browse. Asp?goto=2028&livello=4 .  
   
   
ENERGIA RINNOVABILE IN UMBRIA: AUTORIZZAZIONE UNICA SEMPLIFICATE DA G.R. PROCEDURE  
 
 Perugia, 26 maggio 2008 - La Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore all’energia Mario Giovannetti, ha approvato alcune misure di snellimento e semplificazione delle procedure per l’ottenimento della autorizzazione alla costruzione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in attuazione della Legge Finanziaria 2008. Secondo il provvedimento dell’esecutivo sono ora le Province titolari al rilascio dell’“autorizzazione unica”, mentre prima erano le Amministrazioni comunali di residenza dei richiedenti. Grazie all’autorizzazione unica è possibile far confluire in una sola sede (principalmente rappresentata dalla Conferenza dei servizi a cui partecipano tutte le istituzioni e i soggetti titolati), “il complesso di permessi, nulla osta, pareri, atti di assenso aventi valore normativo e modificativo anche di atti precedentemente assunti”. Qualora si rendesse necessaria l’acquisizione della Via (valutazione di impatto ambientale) questa andrà richiesta ai competenti uffici regionali. Per impianti di minor potenza non è invece prevista alcuna autorizzazione, ma è sufficiente la “Denuncia di inizio attività” presso il Comune. Gli impianti di minor potenza sono identificati negli impianti eolici fino a 60kw (Kilowatt); fotovoltaici fino a 20 kw; idraulici fino a 100 kw; biomasse fino a 200 kw; biogas fino a 250kw. L’atto verrà a breve pubblicato nel bollettino ufficiale della Regione. Per l’assessore regionale all’energia Mario Giovannetti “la delibera rappresenta un provvedimento importante nella direzione di un maggiore snellimento e velocizzazione delle procedure di autorizzazione. Ciò – sostiene Giovannetti – faciliterà lo sviluppo delle fonti rinnovabili sul territorio umbro e ci consentirà di ottemperare all’obbligo imposto dal Consiglio europeo che prevede la riduzione, entro il 2020, del 20 per cento delle emissioni in atmosfera, con un utilizzo delle fonti rinnovabili pari al 20 per cento. Secondo la Finanziaria 2008 - ha ricordato l’assessore – ad ogni Regione verrà assegnata una quota minima di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. In caso di inadempienza scatteranno in poteri sostitutivi dello Stato”. Se si escludono i grandi e storici impianti idroelettrici dell’area ternana sono poco sviluppate in Umbria le energie cosiddette “nuove rinnovabili”: solare, eolico, miniidro (cioè i piccoli impianti idroelettrici sotto 1 Mega Watt elettrico - Mwe) e biomasse. Secondo i dati in possesso del Servizio energia della Regione, in Umbria sono in esercizio 285 impianti fotovoltaici, con una potenza di 5,4 Mwe, che rappresentano circa il 2% del totale nazionale attivato sulla base delle incentivazioni previste dai Decreti ministeriali succedutisi dal 2005 al 2007, anno in cui si è avuto un particolare impulso delle domande con la presentazione di progetti, collocati a terra, sui quali è stata avanzata richiesta per le valutazioni ambientali propedeutiche all’autorizzazione. Le previsioni a breve termine fanno ben sperare, grazie al decollo delle incentivazioni previste nella programmazione comunitaria 2007-2013 ed alla recente delibera della Giunta regionale sulla “autorizzazione unica”, con delega alle Province. Per l’eolico risulta in esercizio un solo impianto a Fossato di Vico per 1,5Mwe di potenza. Sono tuttavia in corso di autorizzazione due nuovi impianti: a Stroncone, dove è previsto un parco di sei macchine per un totale di 12Mwe, e a San Giustino, con 12 macchine per 24 Mwe. Altri procedimenti autorizzativi sono invece fermi per motivazioni di carattere procedurale ed a causa di contenziosi. Anche in questo caso i finanziamenti previsti dalla nuova fase di programmazione comunitaria fanno supporre una crescita della domanda, soprattutto per impianti di piccola taglia destinati all’autoconsumo. Relativamente alle biomasse sono stati autorizzati due impianti per 2Mwe, alimentati da oli vegetali. Sono inoltre in corso le procedure di autorizzazione per altri quattro impianti di potenza complessiva di 7,8 Mwe. Di questi, tre verranno alimentati ad oli vegetali ed uno a biogas. L’adozione dei bandi, a valere sui fondi comunitari per lo sviluppo rurale, fa prevedere una forte richiesta per piccoli impianti in autoconsumo per le imprese agricole in filiera corta. Sono infine entrati in funzioni piccoli impianti di produzione idroelettrica per 2 Mwe, la cui progettazione risale ad alcuni anni fa. L’utilizzo di miniidro rimane comunque marginale e non esistono impianti attivati con gli incentivi dei “certificati verdi” previsto dalla normativa nazionale. .  
   
   
CIVIS RECUPERO DEI CENTRI STORICI., FINANZIATI I PROGETTI DI ALTRI 80 COMUNI SARDI  
 
Cagliari, 26 Maggio 2008 - La Giunta regionale ha finanziato con 64 milioni 409mila euro i progetti di 12 reti di Comuni sardi, per un totale di 80 amministrazioni comunali, nell´ambito del bando Civis volto al recupero dei centri storici. L´asse V, obiettivo 5. 2. 1, del Por 2007-2013 prevede l´integrazione di risorse private pari ad altri 6 milioni di euro circa, che portano a complessivi 70 milioni di euro l´investimento complessivo che ha permesso di far scorrere la graduatoria di Civis: in precedenza, infatti, con un finanziamento di 95 milioni di euro erano stati approvati i progetti di 140 Comuni isolani, associati in 17 reti. "Abbiamo mantenuto l´impegno su tutti i fondi disponibili – sottolinea l´assessore regionale degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, Gian Valerio Sanna –. Nei prossimi mesi, non appena saranno disponibili i fondi Fas (attribuiti dallo Stato alle cosiddette aree sottosviluppate), faremo scorrere ulteriormente la graduatoria". La Giunta ha inoltre approvato gli indirizzi da inserire nel bando per il recupero primario dei fabbricati di privati nei centri storici e per i programmi integrati pubblico-privati per gli interventi strutturali. Per il triennio 2008-2010 sono stati previsti complessivamente 55 milioni di euro: 25 milioni per l´anno in corso e 15 milioni sia per il 2009 che per il 2010. Il bando sarà pubblicato entro il prossimo mese di giugno. "Sarà data priorità ai progetti redatti attraverso le reti dei Comuni – preannuncia Sanna –. Potrà essere recuperata anche una parte della progettazione già presentata nell´ambito del bando Civis". .  
   
   
CASA, SCOTTI A PD: 20.000 FAMIGLIE PAGANO MENO A ROZZANO NEGLI ULTIMI 10 ANNI INVESTITI OLTRE 57 MILIONI 573 NUCLEI FAMILIARI AVRANNO UNA DIMINUIZIONE DEL CANONE  
 
 Milano, 26 maggio 2008 - Oltre 35. 000 nuclei famigliari lombardi prima dell´entrata in vigore della legge regionale 27 (quella che riforma i canoni di affitto delle case di edilizia residenziale pubblica) pagavano meno di 50 euro al mese e circa 10. 000 addirittura meno di 10. Oggi, invece, oltre 20. 000 famiglie pagano meno di prima. Parte da questa semplice considerazione l´assessore regionale alla Casa e Opere pubbliche, Mario Scotti, per replicare al consigliere regionale del Pd, Franco Mirabelli che, affiancato dal sindaco di Rozzano, Massimo D´avolio, oggi ha chiesto che venga rivisto il provvedimento recentemente approvato. "La politica della Regione è chiara e netta - ha detto Scotti -. Vogliamo dare una casa dignitosa a chi ne ha bisogno e dire definitivamente basta a ingiusti privilegi. Quindi sono assolutamente inutili le strumentalizzazioni che in diversi stanno facendo, dimenticando invece quelle famiglie che, pur avendo i requisiti, non hanno un alloggio Erp e sono quindi costrette a pagare canoni fino a 1. 000 euro al mese sul libero mercato". "La vecchia legge - ha aggiunto Scotti - aveva dei paradossi che siamo andati a correggere. A parità di reddito, ad esempio, le famiglie che abitavano in centro erano privilegiate rispetto a quelle che abitavano in estrema periferia e questo per un malinteso calcolo sulla vetustà degli edifici. Il nuovo provvedimento, invece, oltre a prendere in considerazione il reddito Isee, l´unico che realmente riesce a fotografare la reale situazione economica delle famiglie, riequilibra i valori degli immobili tenendo conto delle caratteristiche degli stessi e applica una riduzione per le persone sole". "E´ quindi assurdo che qualcuno gridi allo scandalo - ha fatto notare l´assessore - perché gli aumenti maggiori potranno essere graduati anche su 5 o 6 anni. Inoltre, d´intesa tra Aler, Comuni e organizzazioni sindacali, si potrà modificare il costo base per il calcolo del nuovo canone fino al 20%. Infine, i casi ritenuti insopportabili verranno affrontati dall´Osservatorio regionale, che noi abbiamo già provveduto ad istituire e che sarà convocato entro fine giugno". In relazione alla recente decisione del Consiglio dei Ministri di abolire l´Ici sulla prima casa, l´assessore Scotti ha fatto presente che "la Regione sta aspettando la formulazione definitiva del testo di legge. Nel caso in cui anche le Aler saranno esentate, i risparmi ottenuti verranno destinati prioritariamente ai contributi di solidarietà per le famiglie che non riescono a far fronte ai canoni e alle spese condominiali". L´assessore Scotti ha voluto anche replicare al sindaco di Rozzano facendo presente che "il suo comune, data l´elevata presenza di alloggi Erp, è quello più aiutato dalla Regione che negli ultimi 10 anni ha investito oltre 57 milioni di euro in ristrutturazioni e nuove costruzioni". Regione Lombardia ha anche contribuito al sostegno di quei cittadini che, pur avendone i requisiti, non abitano in alloggi Erp ma sono in affitto in alloggi di libero mercato. "Ogni anno - ha fatto notare Scotti - sosteniamo quasi 200 famiglie rozzanesi con un contributo complessivo straordinario di 200. 000 euro". Famiglie che in un alloggio popolare non pagherebbero più di 90 euro al mese di affitto, e invece sono costrette a "sborsarne" 475 di media al mese con punte di 950. Rozzano Scheda Con l´attuazione della nuova legge, 573 famiglie pagheranno un canone inferiore. Si tratta di famiglie con le seguenti caratteristiche: 277 sono famiglie nell´area di protezione (nuclei con Isee-erp fino a 9. 000 euro). - 91 in area di accesso (Isee-erp da 9. 001 a 14. 000 euro). - 205 in area di permanenza (nuclei con Isee-erp da 14. 001 a 28. 000 euro). A seguito della nuova legge gli inquilini sono stati così collocati: 1. 164 in area di protezione (avranno un aumento medio di 8 euro al mese con un massimo di 41 euro e con casi di diminuzione fino a 90 euro al mese); - 1. 659 in area di accesso (aumento medio di 30 euro con un massimo di 80 e con casi di diminuzione fino a 166 euro al mese); - 1. 707 in area di permanenza (l´aumento medio è di 50 euro con un massimo i circa 100 euro per 40 famiglie e con casi di diminuzione fino a 130 al mese). I maggiori aumenti graveranno sulle 119 famiglie che appartengono all´area della decadenza e che hanno dichiarato un reddito netto/annuo di 50. 000 euro. Queste famiglie che, sulla base della precedente normativa avrebbero perso il diritto all´alloggio, avranno contratti biennali. Le amministrazioni comunali e le Aler dovranno verificare fino a quando tali famiglie avranno effettivo bisogno di restare nel pubblico. Quindi, a Rozzano, 166 famiglie avranno un canone mensile di 29 euro, 411 tra 20 e 50 euro e 828 fra 50 e 100 euro. Alcuni Casi Tipici: - persona sola con 600 euro al mese di reddito passa da 14 a 40 euro al mese in 3 anni; - famiglia di 2 persone con 1. 000 euro al mese di reddito passa da 61 a 93 euro al mese in 3 anni; - famiglia di 2 persone con 1. 800 euro al mese di reddito passa da 103 a 159 euro al mese in 3 anni; - famiglia di 3 persone con 2. 000 euro al mese di reddito passa da 165 a 211 euro al mese; - famiglia di 3 persone con 1. 400 euro al mese di reddito passa da 127 a 153 euro in 3 anni; - famiglia di 4 persone con 2. 000 euro al mese di reddito passa da 137 a 198 euro in 3 anni; - famiglia di 4 persone con 2. 700 euro al mese di reddito. .  
   
   
GRUPPO ITALMOBILIARE: RICAVI: 1.386,4 MILIONI DI EURO (1.452,5 MILIONI NEL PRIMO TRIMESTRE 2007)  
 
 Milano, 26 maggio 2008 – Il Consiglio di amministrazione di Italmobiliare S. P. A. , riunitosi sotto la presidenza di Giampiero Pesenti, ha preso in esame e approvato il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo scorso. Il primo trimestre dell’esercizio in corso è stato caratterizzato, nell’ambito delle attività del Gruppo, da un mercato finanziario che ha continuato a subire gli impatti negativi della crisi iniziata nella seconda parte del 2007 e da un’attività industriale (su un arco temporale di giornate lavorate inferiore a quelle del primo trimestre 2007) che ha subito costi operativi in aumento. In particolare il settore dei materiali da costruzione ha operato in una condizione meteorologica meno favorevole mentre il settore dell’imballaggio alimentare ha subito una forte pressione concorrenziale. In questo contesto, che è solo parzialmente rappresentativo della tendenza per l’intero esercizio, il Gruppo Italmobiliare ha registrato una flessione dei risultati, in particolare nel settore finanziario che ha subito adeguamenti del portafoglio azionario e obbligazionario per l’andamento negativo dei mercati. Al 31 marzo 2008 il Gruppo ha registrato un risultato netto totale di 47,2 milioni di euro (106,6 milioni nel primo trimestre 2007), mentre il risultato attribuibile al Gruppo è stato negativo per 19,2 milioni (positivo per 34,4 milioni nell’omologo periodo dello scorso anno) a fronte di ricavi per 1. 386,4 milioni (1452,5 milioni con una flessione del 4,6%, ma in crescita del 3% a parità di perimetro e cambi). Nel periodo gennaio-marzo è proseguito il forte flusso di investimenti che sono sensibilmente cresciuti a 269,9 milioni (215,4 milioni). Nonostante questo incremento la posizione finanziaria del Gruppo rimane solida, con il gearing (indebitamento finanziario netto/patrimonio netto) al 35,48% rispetto al 34,12% di fine 2007. Il Net Asset Value di Italmobiliare S. P. A. A fine marzo era pari a 2. 902,6 milioni rispetto ai 3. 324,3 del 31 dicembre 2007, dopo aver scontato l’adeguamento dei valori quotati ai livelli segnati sui mercati a fine trimestre. In merito alle previsioni per il 2008 il Gruppo si pone l’obiettivo, fatti salvi eventi ad oggi non prevedibili, di risultati operativi consolidati attorno ai livelli conseguiti nel 2007. Il Gruppo – Il primo trimestre dell’esercizio in corso è stato caratterizzato, nell’ambito delle attività del Gruppo, da un mercato finanziario che ha continuato a subire gli impatti negativi della crisi iniziata nella seconda parte del 2007 e da un’attività industriale (su un arco temporale di giornate lavorate inferiore a quelle del primo trimestre 2007) che ha subito costi operativi in aumento. Inoltre il settore dei materiali da costruzione ha operato in una condizione meteorologica meno favorevole mentre il settore dell’imballaggio alimentare ha subito una forte pressione concorrenziale. Penalizzato da questo contesto, il Gruppo Italmobiliare ha registrato nel periodo gennaio– marzo 2008 una contrazione dei risultati nei diversi settori di attività; peraltro l’andamento del primo trimestre è solo parzialmente rappresentativo della tendenza per l’intero esercizio sia per la componente finanziaria, per effetto della metodologia di contabilizzazione dei dividendi e dell’andamento dei mercati mobiliari, sia per quella industriale, che vede nel periodo una forte influenza degli effetti meteorologici e una concentrazione degli interventi di manutenzione programmata degli impianti di produzione nel settore materiali da costruzione. In base a quanto previsto dall’Ifrs 5 il risultato delle attività destinate alla vendita viene rappresentato in un’unica voce del conto economico sia per il primo trimestre dell’esercizio in corso, sia per quello corrispondente dell’esercizio precedente, i cui dati sono stati di conseguenza ricalcolati rispetto a quanto pubblicato. Nel primo trimestre 2008 il Gruppo ha riportato un risultato netto pari a 47,2 milioni di euro (106,6 milioni del primo trimestre 2007), con una flessione particolarmente sensibile nel settore finanziario che ha subito, a causa dell’impatto sui mercati e sulle istituzioni finanziarie della crisi dei mutui sub-prime, un adeguamento del portafoglio di trading azionario e obbligazionario di circa 34 milioni. Il risultato netto attribuibile al Gruppo, che risente maggiormente dei risultati negativi delle società finanziarie interamente possedute, è stato di -19,2 milioni (utile di 34,4 milioni Sui ricavi del trimestre, pari a 1. 386,4 milioni, hanno influito positivamente per il 3% l’incremento dell’attività e negativamente per il 2,2% e il 5,4% rispettivamente l’effetto cambi e l’effetto perimetro (come è noto nel trimestre non è stata consolidata l’attività del gruppo Calcestruzzi). Alla crescita dell’attività hanno contribuito il settore materiali da costruzione e il settore imballaggio e isolamento, mentre hanno registrato una leggera flessione il settore bancario e, in misura più consistente, quello finanziario. Il margine operativo lordo corrente pari a 229,0 milioni e il margine operativo lordo di 230,1 milioni hanno segnato una flessione rispettivamente di 61,9 milioni e di 62,6 milioni nei confronti del primo trimestre 2007. Questa flessione ha interessato tutti i settori, con quello finanziario che ha manifestato la riduzione più importante sia in termini assoluti che percentuali a causa dell’andamento negativo dei mercati. Il risultato operativo ha registrato un calo a 122,7 milioni (184,5 milioni) dopo ammortamenti in linea con quelli del primo trimestre 2007 (107,3 milioni rispetto a 108,2 milioni), Gli oneri finanziari netti, incluse le differenze cambio e i derivati netti, segnano un aumento di 4,4 milioni di euro, passando da 35,0 milioni a 39,4 milioni a causa principalmente di differenze cambio nette negative e di maggiori interessi passivi. Nel primo trimestre dell’anno, i flussi per investimenti hanno registrato un incremento a 269,9 milioni (215,4 milioni nel primo trimestre 2007), di cui 115,0 milioni (96,5 milioni) relativi a immobilizzazioni finanziarie che hanno riguardato principalmente il settore materiali da costruzione. Gli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali pari a 154,9 milioni (118,9 milioni) si sono verificati principalmente nel settore materiali da costruzione nell’Unione Europea, nel Nord America, in Asia e Africa. Al 31 marzo 2008, l’indebitamento finanziario netto era pari a 2. 088,8 milioni rispetto a 2. 149,6 milioni al 31 dicembre 2007 mentre il patrimonio netto era di 5. 887,3 milioni (6. 300,2 milioni), in calo principalmente per la variazione negativa della riserva per differenze di conversione cambi e della riserva di fair value dei titoli in portafoglio. Il gearing (rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto) al 31 marzo 2008 era del 35,48% (34,12% al 31 dicembre 2007). Il Net Asset Value di Italmobiliare al 31 marzo 2008 era pari a 2. 902,6 milioni (3. 324,3 milioni a fine 2007) scontando l’adeguamento dei valori quotati ai livelli segnati sui mercati a fine trimestre. Andamento dei principali settori di attività Il settore materiali da costruzione in cui opera il gruppo Italcementi – che lo scorso 7 maggio ha pubblicato i risultati trimestrali e che nel periodo non consolidano le attività del gruppo Calcestruzzi - ha risentito di una flessione dei volumi di vendita, rispetto all’omologo periodo dello scorso esercizio, che era stato caratterizzato da mercati ancora complessivamente in fase di crescita anche nei Paesi maturi e da condizioni meteo eccezionalmente favorevoli in tutta l’area del Mediterraneo. Tale flessione è stata determinata soprattutto dall’andamento dei Paesi maturi e da situazioni contingenti in alcuni Paesi emergenti. La generalizzata crescita dei prezzi di vendita ha più che compensato la sfavorevole dinamica dei costi operativi, ma non ha annullato il combinato effetto negativo dei minori volumi di vendita e delle variazioni dei tassi di cambio e di perimetro. In questo quadro i ricavi del gruppo, pari a 1. 306,6 milioni, sono diminuiti del 4,5% (+3,3% a parità di perimetro e tassi di cambio), mentre per il margine operativo lordo corrente (260,9 milioni) e per il risultato operativo (157,5 milioni) la riduzione è stata rispettivamente pari al 5,3% e all’8,8%. L’utile netto del trimestre è stato pari a 81,3 milioni di euro (-12,4% rispetto al 1° trimestre 2007) con una quota di competenza del gruppo di 37,9 milioni di euro (-31,4%); Il settore imballaggio alimentare e isolamento termico, costituito dal gruppo Sirap Gema, ha fatto registrare un incremento dei ricavi del 6,9%, che hanno raggiunto i 60,3 milioni, grazie soprattutto all’incremento delle vendite nel comparto isolamento termico e nel gruppo Petruzalek. Il margine operativo lordo corrente risulta invece in diminuzione del 28,4% per effetto principalmente dell’elevata concorrenzialità nel comparto imballaggio alimentare che ha avuto impatti negativi sui prezzi di vendita. Di conseguenza anche il risultato operativo si riduce passando da 2,9 milioni al 31 marzo 2007 a 1,4 milioni nel primo trimestre 2008. Il risultato netto del periodo è negativo per 1,1 milioni, in flessione rispetto all’omologo periodo dell’anno precedente (positivo per 0,1 milioni), penalizzato anche da maggiori oneri finanziari a causa soprattutto dell’aumento dei tassi di interesse. Il settore finanziario, che include la capogruppo Italmobiliare S. P. A. E le società finanziarie interamente possedute, ha realizzato una perdita di 34,7 milioni contro un utile netto di 19,6 milioni conseguito nel primo trimestre 2007. Il risultato del settore, in forte diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, risente principalmente delle svalutazioni del portafoglio di trading sia obbligazionario che azionario. Hanno contribuito negativamente anche il minor incasso nel primo trimestre di alcuni dividendi, una loro diversa tempificazione e i maggiori oneri finanziari legati all’indebitamento. La posizione finanziaria consolidata del settore finanziario risulta positiva per 251,4 milioni in calo dai 299,4 milioni del 31 dicembre 2007 principalmente per gli investimenti in partecipazioni e per la svalutazione delle attività finanziarie che fanno parte della posizione finanziaria netta. Il settore bancario, che raggruppa l’attività di Finter Bank Zürich e del Crédit Mobilier de Monaco, ha registrato un utile netto di 2,1 milioni rispetto ai 3,0 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, per la riduzione dei profitti da negoziazione e per l’aumento dei costi amministrativi e del personale. Le Previsioni – L’andamento dell’economia mondiale, le condizioni dei mercati finanziari e l’incertezza relativa alla loro evoluzione non sono sostanzialmente mutati rispetto al mese di marzo, quando sono state espresse le previsioni sull’andamento dell’esercizio 2008. In tale contesto, tenuto conto dell’evoluzione prevista nei vari settori e del loro peso relativo, il Gruppo si pone l’obiettivo, fatti salvi eventi ad oggi non prevedibili, di realizzare nell’anno in corso risultati operativi consolidati attorno ai livelli conseguiti nel 2007. .  
   
   
TRIMESTRALE IPI: RISULTATO OPERATIVO POSITIVO DI EURO 6,275 MILIONI (0,784 MILIONI DI EURO AL 31/03/2007) UTILE NETTO DI EURO 2,169 MILIONI, CONTRO UNA PERDITA DI EURO 3,765 MILIONI DEL PRIMO TRIMESTRE 2007  
 
 Torino, 26 maggio 2008 - Il Consiglio di Amministrazione della Ipi S. P. A. , presieduto da Francesco Tatò, si è riunito, il 12 maggio, per esaminare l’andamento dell’attività ed i risultati del primo trimestre dell’anno in corso. La situazione economica consolidata al 31 marzo 2008 evidenzia un risultato operativo positivo di euro 6,275 milioni (euro 0,784 milioni al 31/3/2007) ed un utile netto di euro 2,169 milioni, contro una perdita di euro 3,765 milioni del primo trimestre 2007. I migliori risultati del primo trimestre 2008 sono dovuti in prevalenza alla plusvalenza relativa alla cessione a terzi di un immobile in leasing e a un provento straordinario relativo alla transazione di una causa. La posizione finanziaria netta consolidata al 31 marzo 2008 ammonta euro 277,188 milioni registrando una riduzione di euro 10,821 milioni rispetto all’indebitamento netto al 31 dicembre 2007. È continuata la sospensione dei lavori relativi allo sviluppo dell’area Porta Vittoria in Milano. I dati sintetici del primo trimestre 2008, raffrontati con i dati del corrispondente periodo dell’esercizio precedente e con il 31 dicembre 2007, sono qui di seguito riportati: Il secondo trimestre del 2008 continua a registrare un trend positivo in quanto risentirà dei benefici connessi alle vendite delle unità immobiliari del complesso immobiliare Frala di corso Magenta in Milano, per cui sono oggi in portafoglio offerte accettate per oltre euro 10 milioni che saranno rogitate entro la fine del primo semestre 2008. Il Consiglio di Amministrazione inoltre ha: deliberato l’adeguamento delle disposizioni statutarie agli articoli 148 bis e 154 ter del Testo Unico della Finanza e all’art. 144 terdecies Regolamento Emittenti, recentemente introdotti. Nominato, in sostituzione della dott. Lucia Morselli, l’avv. Pier Ettore Olivetti Rason quale componente del Comitato di Remunerazione; deliberato di procedere, anche in via cautelare, con il recupero del “credito Valadier” nei confronti di Gruppo Coppola S. P. A. ; esaminato la richiesta di Finpaco Properties S. P. A. In Liquidazione di convocare l’assemblea dei soci ai sensi dell’art. 2367 codice civile per discutere, tra l’altro, in merito ai contatti intercorsi con gli interessati all’iniziativa “Porta Vittoria”. In attesa di ricevere la preannunciata proposta economica da parte di Baldassini – Tognozzi – Pontello Costruzioni Generali S. P. A. , il Consiglio di amministrazione ha sospeso la riunione. .  
   
   
ASSOBETON PRESENTA LA PREFABBRICAZIONE NELLA CITTÀ DEL FUTURO  
 
 Baveno (Vb), 26 maggio 2008 - Assobeton, l’Associazione Nazionale Industrie Manufatti Cementizi aderente a Confindustria, con il Xiii Congresso Nazionale, si propone di fornire un quadro sul comparto della prefabbricazione ed arrivare ad avere una panoramica completa sia sulla situazione attuale sia sulle sfide che lo caratterizzeranno nel prossimo decennio. Il tema “La prefabbricazione nella città del futuro” vuole essere un punto di partenza che permetta poi di affrontare tutte le questioni che riguardano il ruolo della prefabbricazione in calcestruzzo nell’ambito dell’urbanistica della città di oggi e di domani, a partire dal progetto fino alla realizzazione concreta. I recenti riscontri dell’Osservatorio di Assobeton hanno, infatti, da un lato evidenziato la rilevanza della prefabbricazione nel settore delle costruzioni, ma dall´altro hanno altresì segnalato che, in taluni comparti di questo settore, la prefabbricazione viene spesso utilizzata in modo limitato dai progettisti, a causa di una sostanziale scarsa conoscenza delle sue proprietà e dei vantaggi che può offrire rispetto ad altre tipologie di intervento e tecnica costruttiva. Unitamente a ciò, è da segnalare l´atipicità del comparto a livello dimensionale nel nostro Paese. Sino a pochi anni fa, infatti, la prefabbricazione era per lo più rappresentata da centinaia di micro-realtà e solo da un limitato numero di aziende di dimensioni maggiori, presenti sul territorio nazionale con più di uno stabilimento. Una situazione che, secondo le rilevazioni Assobeton, sta gradualmente modificandosi a favore di aggregazioni societarie e gruppi sempre più consistenti. Una tendenza, in atto da tempo in Europa, che trova spiegazione principalmente nella crescente competitività interna al settore e che porta le grandi imprese strutturate ad essere sempre più performanti. Lo scenario normativo, che è andato trasformandosi completamente nel corso degli ultimi anni con una rapidità mai registrata in passato, ha avuto poi sicuramente un ruolo rilevante in questo contesto, richiedendo un adeguamento estremamente rapido da parte dei player del mercato. Ma quali saranno le reali novità e le sfide per gli operatori del comparto della prefabbricazione nei prossimi anni? La due giorni del Congresso vuole essere innanzitutto un momento di sintesi dedicata alle trasformazioni del contesto normativo sempre più orientato verso prestazioni sofisticate che noi, molto più di altri, attraverso il nostro processo industriale, siamo in grado di garantire. Inoltre, il Congresso affronta il fondamentale aspetto di come riuscire a condividere con tutta la filiera del costruire le scelte di qualità e di sostenibilità che danno valore ai nostri prodotti e, quindi, all’opera nel suo insieme. Assobeton candida, pertanto, il prefabbricato a conquistare quel ruolo di attore protagonista sul palcoscenico del futuro delle metropoli. Il tutto valorizzando i temi della sostenibilità e della sicurezza, intrinseci nella nostra tecnologia, che stanno assumendo rilevanza crescente, soprattutto in una logica temporale di lungo periodo. Con questa edizione del nostro Congresso - commenta il Presidente di Assobeton Renzo Bullo – ci proponiamo di sviluppare le tematiche relative alla prefabbricazione a 360 gradi. L’obiettivo è quello di mostrarne i vantaggi reali e le possibili applicazioni in ambito progettuale, con particolare attenzione all’urbanistica della città, per lo sviluppo della quale le enormi potenzialità del prefabbricato sono state talvolta sottovalutate. La causa di questa situazione è spesso la mancanza di informazioni precise sulle caratteristiche positive del prefabbricato. Per questo motivo, ci proponiamo di incrementare, attraverso iniziative come questa, il dialogo e la collaborazione tra prefabbricatori e progettisti. Per il futuro mi auguro quindi che, anche grazie al costante lavoro che Assobeton sta conducendo in questa direzione, la prefabbricazione possa assumere il ruolo che le spetta di diritto nello sviluppo delle metropoli italiane di domani”. .  
   
   
CASA, LA GIUNTA LIGURE STANZIA NUOVI FINANZIAMENTI PER IL FONDO SOCIALE DI SOSTEGNO ALL´AFFITTO  
 
 Genova, 26 maggio 2008 - Ammontano a 10. 471. 804 euro i finanziamenti stanziati dalla Giunta regionale a favore del fondo sociale di sostegno agli affitti che verranno assegnati ai comuni nel 2008. La delibera approvata oggi definisce i nuovi criteri di assegnazione del fondo che si basano su maggiori controlli da parte della Guardia di Finanza, sulla base di un accordo stipulato con la Regione Liguria, in particolare sui nuclei famigliari dichiaranti reddito zero e sull´equiparazione dei contributi da zero fino a 5. 000 euro di reddito Isee. "Il fondo sociale di sostegno agli affitti - spiega il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando - non è che un tassello della più ampia politica per la casa decisa dalla Giunta regionale". "Il fondo si prefigge infatti - continua l´assessore regionale alle Politiche abitative, Maria Bianca Berruti - di affrontare il problema del "caro affitti" e andare incontro a quelle famiglie che non riescono a pagare l´affitto per colpa di canoni sempre più insostenibili". Il riparto dei finanziamenti stanziati dallo Stato e dalla Giunta regionale ai singoli comuni avverrà sulla base del numero di domande presentate sul territorio. Tenendo conto che nel 2007 sono stati 11. 293 i nuclei familiari assistiti dal Fondo sociale per gli affitti, il 6,70% sul totale delle famiglie in affitto, in aumento rispetto al 2006 quando le richieste ammontavano a 10. 181 e al 2005 quando erano a quota 9. 716, facendo registrare un aumento costante non solo nel numero delle domande, ma anche nell´entità della richiesta. I cittadini liguri dovranno ritirare i fogli di richiesta presso i Comuni e compilare la domanda che sarà poi esaminata e liquidata dal Comune stesso. Il contributo medio per singola famiglia sarà di circa 1. 000 euro l´anno e andrà da un minimo di 300 euro ad un massimo di 3. 100 sulla base della dichiarazione Isee. Nel 2007 grazie ai finanziamenti del Fondo sociale di sostegno agli affitti gli Enti locali sono riusciti a dare una risposta al 51% del fabbisogno finanziario complessivo, pari a 25. 247. 485 euro. "In Liguria - conclude l´assessore Berruti - ci sono più del 70% di case in proprietà, in altri Paesi europei la quota di case in affitto supera anche la metà dello stock edilizio e questo permette anche ai giovani di uscire di casa poco dopo la maggiore età. Per questo pensiamo sia necessario imboccare una strada nuova che va nella direzione di mettere sul mercato migliaia di case in affitto". Ammontano a 706. 545 le abitazioni occupate in Liguria di cui 168. 373 quelle in affitto, pari al 23,83% sul totale delle case. Sulla base delle indagini a campione effettuate l´incidenza dei nuclei familiari con reddito inferiore a 5. 000 euro sul totale degli assistiti dal Fsa nel 2007 ammonta al 23,94%, mentre i nuclei che hanno dichiarato reddito o sarebbero pari al 14,30% sul totale degli assistiti. .