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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Dicembre 2007
SLOVENIA/SCHENGEN: LE MANIFESTAZIONI ED I FESTGEGGIAMENTI PER L´INGRESSO DELLA SLOVENIA NELL´AREA SCHENGEN CHE SI TERRANNO NELLA FASCIA CONFINARIA A PARTIRE DALLA NOTTE TRA IL 20 E IL 21 DICEMBRE 2007 DA QUESTA NOTTE NIENTE PIÙ CONFINI FINO AL MAR NERO  
 
 Udine, 20 dicembre 2007 -  "Dopo aver vissuto separati per molti decenni, lavorando costantemente per riannodare e sviluppare i rapporti tra le genti da entrambi i lati del confine e dopo che la Slovenia è diventata membro dell´Unione europea, finalmente un altro fatto sancirà la nostra comune appartenenza alla stessa area di valori: il 21 dicembre i valichi di confine spariranno e dal primo gennaio sarà la Slovenia a rappresentare tutti noi nel mondo, assumendo la presidenza dell´Ue per un semestre. Tutto questo segna una svolta nelle politiche di collaborazione, anche con la Regione, che ci auguriamo possano portare a un futuro di crescita e di benessere per tutti con il coinvolgimento degli enti substatali che Lubiana sta per istituire". È così che il presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini ha salutato a Udine le molte autorità transfrontaliere intervenute alla conferenza stampa di presentazione delle manifestazioni per l´ingresso della Slovenia nell´area Schengen che si terranno nella fascia confinaria a partire dalla notte tra il 20 e il 21 dicembre. "Il fortissimo impatto emotivo che provoca vedere smantellare i valichi di confine, le garitte, le rampe, i blocchi e le transenne, è dovuto al fatto che le popolazioni non hanno mai accettato pienamente la frattura che si è creata nei territori al termine del secondo conflitto mondiale, perchè abituate a vivere insieme, con lingue e culture diverse e in virtù di questo spinte al dialogo e aperte verso l´altro. Ed è stato grazie a un infaticabile lavoro delle associazioni culturali, dei sindaci, dei prefetti, della gente, che si è riusciti a riunire nuovamente le popolazioni, arrivando a celebrare insieme i momenti più importanti. Il territorio ha saputo trascinare le istituzioni" ha sottolineato ancora Tesini. Alla conferenza stampa sono intervenuti i sindaci di Pulfero Piergiorgio Domenis, Taipana Elio Berra, Savogna Lorenzo Cerniola, il prefetto di Tolmino Zdravko Likar e il primo cittadino di Caporetto Robert Kavcic e il vice sindaco di Plezzo Robert Trampuz, insieme ai rappresentanti delle principali unioni delle associazioni culturali ed economiche slovene della provincia di Udine, Jole Namor per la Skgz e Giorgio Banchig per la Sso. "Con la tenacia e l´impegno costante delle popolazioni di confine, delle autorità locali e delle organizzazioni culturali e con il progresso delle istituzioni democratiche slovene, italiane e del Friuli Venezia Giulia - ha concluso Tesini - abbiamo trasformato radicalmente la situazione che ci ha consegnato la seconda guerra mondiale. Ed è stata la Regione quella che ha saputo riannodare meglio le fila tra culture e genti separate. Nella notte tra giovedì e venerdì finalmente tutto ciò avrà attuazione e la separazione scomparirà". La conferenza stampa è proseguita con una dettagliata descrizione degli eventi che si susseguiranno dal 20 al 26 dicembre. Le manifestazioni sono state illustrate dagli amministratori locali e dal prefetto di Tolmino Zdravko Likar. In tutti gli interventi è stato rimarcato il fatto che il confine ha pesantemente segnato le zone confinarie nell´udinese, di fatto spostandole al margine dell´interesse e della vita socioeconomica per diversi decenni. È stato l´augurio di tutti che il definitivo ingresso della Slovenia nell´area Schengen porti a una rinascita di queste zone. L´evento principale si terrà giovedì 20 dicembre al confine di Stupizza - Robic, dove alle 22. 30 si incontreranno le fiaccolate che partiranno rispettivamente da Caporetto (alle ore 20. 00) e Pulfero (alle 20. 30). Alle 23. 30, sul confine, interverranno il ministro degli esteri sloveno Dimitrij Rupel e presidenti della Regione Riccardo Illy e del Consiglio regionale Alessandro Tesini. Poco dopo mezzanotte il confine verrà simbolicamente tagliato e l´evento festeggiato. Nella stessa serata, i rappresentanti dei comuni di Plezzo (Bovec), Resia, Tarcento e Lusevera si riuniranno alle 19. 00 al valico di Uccea per lasciarsi alle spalle il confine chiuso per l´ultima volta e incontrare alle 23. 00 sul Predil le genti di Tarvisio e Kranjska Gora. Venerdì 21 dicembre, alle 18. 00, saranno i comuni di Prepotto, Stregna e Kanal ob Soci (Canale d´Isonzo) a festeggiare, mentre sabato 22 alle 12. 00 sarà al confine di Solarje che si ritroveranno Tolmino e Drenchia. Nel pomeriggio dello stesso giorno, alle 15. 00, si inaugurerà il rinnovato sentiero che unisce Livek (Luico) a Topolò, per poi celebrare tutti insieme il grande momento presso il valico di Sturmi - Polava. Alle ore 10. 00 di domenica 23 dicembre verrà portata la Luce della Pace alla chiesa di Cras di Drenchia, mentre alle 11. 00 si aprirà solennemente il confine di Ponte Vittorio e conseguente programma culturale a Prossenicco, con cori, gruppi folkloristici e bande. Se il tempo lo permetterà, quello stesso giorno i pubblici amministratori sloveni e italiani della zona si cimenteranno in una sciata transfrontaliera del Canin, da Sella Prevala a Sella Nevea. A concludere il ricchissimo calendario di eventi, mercoledì 26 dicembre altre due manifestazioni: alle 10. 00 l´appuntamento è per il confine di Robedischis, mentre alle 12. 00 Stregna, Prepotto e Kanal ob Soci (Canale d´Isonzo) festeggeranno presso il valico di Ponte Clinaz. . .  
   
   
L´ALBANIA PARTECIPERÀ AL 7°PQ ALLA STESSA STREGUA DEGLI ALTRI STATI MEMBRI  
 
Bruxelles, 20 dicembre 2007 - L´albania ha siglato un protocollo d´intesa che le consentirà di partecipare al Settimo programma quadro (7°Pq) dell´Ue in base a condizioni di parità con tutti gli Stati membri dell´Ue. Il nuovo «status di paese associato» permetterà all´Albania di partecipare a tutti gli inviti a presentare proposte a partire dal 1 gennaio 2008. L´accordo è considerato un passo importante nel processo di adesione all´Ue, in quanto permette agli scienziati, alle università e alle imprese di instaurare legami con le loro controparti europee. La Commissione spera che questo consenta all´Albania di sviluppare le sue competenze scientifiche, anche in settori cruciali per l´attuazione di alcune leggi comunitarie. «Credo fermamente che i paesi dei Balcani occidentali abbiano molto da guadagnare dalla partecipazione al 7°Pq nella prospettiva della loro adesione», ha dichiarato Janez Potocnik, commissario europeo per la Scienza e la ricerca. «Apprezzo la decisione che l´Albania ha preso oggi di collaborare con noi e con i suoi partner regionali. » L´accordo è stato sottoscritto a Bruxelles da Potocnik e dal ministro albanese per l´Istruzione e per la scienza, Genc Pollo. Il 7°Pq dispone di un bilancio di oltre 50 Mrd Eur per il periodo 2007-2013. Per ulteriori informazioni sulla cooperazione internazionale consultare: http://ec. Europa. Eu/research/iscp/index. Cfm .  
   
   
GASPAROVIC FIRMA LEGGE PER L´EURO SLOVACCO  
 
Bratislava, 20 dicembre 2007 - Il presidente slovacco Ivan Gasparovic ha ratificato la legge che prepara l´introduzione dell´euro in Slovacchia. La notizia è stata riportata dal "Budapest Business Journal". La legge riguarda i regolamenti sulla doppia circolazione e sulla prezzatura, norme per l´arrotondamento dei prezzi e per il cambio di contante dopo che la corona slovacca non sarà più valida. La legge non fa menzione dei criteri di Maastricht, che sono condizione per l´adozione dell´euro, né menziona la situazione macro-economica della Slovacchia o della sua moneta in vista dei preparativi per entrare nell´eurozona. La legge emenda ulteriori regolamenti, principalmente la legge sulla Banca Centrale Slovacca, in particolar modo per i poteri riguardanti la moneta e la messa in circolazione di banconote e monete, il cui potere sarà trasferito alla Banca Centrale Europea. La prima parte della legge entrerà in vigore l´1 gennaio 2008, mentre altre parti riguarderanno il periodo in cui sarà determinato il tasso di cambio (estate 2008). L´ultima parte entrerà in vigore con l´1 gennaio 2009, data dell´introduzione dell´euro in Slovacchia. . .  
   
   
UE: NUOVAMENTE ON LINE IL SERVIZIO ELETTRONICO DI PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE  
 
Bruxelles, 20 dicembre 2007 - Dopo una breve interruzione per motivi di trasferimento, il Servizio elettronico di presentazione delle proposte (Epss) tornerà ad essere on line su Cordis il 20 dicembre. Il servizio viene utilizzato da coloro che desiderano presentare una proposta alla Commissione europea per il finanziamento di progetti nell´ambito del Settimo programma quadro (7°Pq). L´epss ha avviato il suo servizio on line per i proponenti il 19 marzo 2007 ed entro il 30 novembre è riuscito a gestire con successo la chiusura di 56 inviti. Tra marzo e novembre si sono registrati 34 720 utenti e complessivamente 26 607 proposte sono state presentate attraverso l´applicazione web on line senza alcuna perdita di dati. Dal 30 novembre ad oggi il servizio è stato sospeso a causa del suo trasferimento e della sua installazione presso la sede di valutazione della Commissione «Covent Garden» a Bruxelles. La ripresa del servizio era inizialmente prevista per il 14 gennaio 2008, ma grazie al completamento anticipato dei lavori il servizio tornerà ad essere disponibile il 20 dicembre alle ore 8:00. A partire da questa data, gli inviti per i quali era possibile utilizzare l´Epss prima della sua chiusura, saranno riattivati su Cordis per la presentazione delle proposte. Gli inviti in questione sono Fp7-ict-2007-c, Fp7-inco-2007-3 e Fp7-coh-2007-2. 2-omc-net. Per i 35 inviti pubblicati a novembre il servizio sarà disponibile non appena si concluderanno le validazioni necessarie. «Dopo un anno frenetico, concludiamo il 2007 con un vero successo. Il 2008 sarà ancora più ambizioso, non solo per l´elevato numero di proposte atteso: il nostro obiettivo è implementare nell´Epss una nuova funzionalità di identificazione dei partecipanti allo scopo di ridurre l´onere amministrativo durante la presentazione delle proposte», ha dichiarato Attila Berczik, direttore del servizio Epss presso la Dg Ricerca della Commissione. Per ulteriori informazioni visitare il seguente sito web a partire dal 20 dicembre: http://cordis. Europa. Eu/fp7/dc/index. Cfm?fuseaction=usersite. Fp7submitproposalpage .  
   
   
AGENZIA EUROPEA PER LA DIFESA ASSEGNA 13,1 MIO EUR A TRE PROGETTI DI RICERCA  
 
Bruxelles, 20 dicembre 2007 - L´agenzia europea per la difesa (Eda) ha assegnato 13,1 Mio Eur a tre progetti di ricerca e tecnologia nell´ambito del suo Programma di investimento congiunto per la protezione delle forze armate (Jip-fp). I tre progetti di ricerca e tecnologia (R&t) selezionati mirano a sviluppare innovative corazze di protezione personale, un sistema multisensore anti-cecchino e un rivelatore ad elevata distanza di dispositivi chimici, biologici, radiologici, neurologici ed esplosivi. I progetti, selezionati tra 30 proposte presentate nell´ambito del nuovo Programma di investimento congiunto per la protezione delle forze armate (Kip-fp), saranno sostenuti da un consorzio industriale paneuropeo, formato da Pmi, centri di ricerca e università. «L´eda è lieta del fatto che i primi contratti del programma siano stati assegnati solo sei mesi dopo il lancio ufficiale del programma», ha affermato il direttore della ricerca e tecnologia (R&t) presso l´Eda, Bertrand de Cordoue. «Questo dimostra che il modello innovativo del programma può fare la differenza nel promuovere la collaborazione nell´ambito della ricerca e della tecnologia della difesa europea. » Il programma triennale di investimento congiunto per la protezione delle forze armate (Jip-fp), coordinato dall´Eda, è stato lanciato nel mese di gennaio del 2007 con un bilancio di 55 Mio Eur. Con il contributo di 20 paesi membri il suo obiettivo è quello di condurre ricerche e sviluppare tecnologie per proteggere le forze armate contro minacce, quali cecchini, trappole esplosive o bombe improvvisate. Diversamente dai precedenti progetti cooperativi sulla ricerca e sulla tecnologia della difesa europea, che prevedevano la negoziazione di quote industriali e finanziarie per ciascun progetto da parte dei governi, il programma di investimento congiunto istituisce un bilancio comune per finanziare l´intero programma. In questo modo si auspica di migliorare lo scenario frammentato della ricerca e della tecnologia della difesa europea, rendendo possibile una concorrenza più efficace tra i consorzi europei. I 20 paesi che contribuiscono al programma sono: l´Austria, il Belgio, Cipro, la Repubblica ceca, l´Estonia, la Finlandia, la Francia, la Germania, la Grecia, l´Ungheria, l´Irlanda, l´Italia, i Paesi Bassi, la Norvegia, la Polonia, il Portogallo, la Slovacchia, la Slovenia, la Spagna e la Svezia. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Eda. Europa. Eu .  
   
   
LA RETE NANO2LIFE PRESENTA I SUOI PRINCIPALI RISULTATI  
 
Bruxelles, 20 dicembre 2007 - Il 26 febbraio a Bruxelles, Nano2life (N2l), la rete di eccellenza dedicata alle nanobiotecnologie, finanziata dall´Ue, presenterà i suoi risultati principali alle parti interessate, al comitato scientifico e ai rappresentati della Commissione europea. La rete N2l è stata creata nel 2004 e comprende 23 importanti organizzazioni europee del settore della ricerca e sviluppo (R&s) di 12 paesi nonché 30 partner associati del mondo industriale e accademico. La manifestazione prevede presentazioni poster e oratori di spicco che metteranno in luce tutti gli aspetti del lavoro della rete, comprese le collaborazioni nell´ambito di ricerche congiunte, il trasferimento di tecnologia, gli aspetti di genere e i diritti di proprietà intellettuale. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Nano2life. Org .  
   
   
FESTA E BILANCIO DI 20 ANNI DEL FONDO SOCIALE EUROPEO IN ALTO ADIGE  
 
Bolzano, 20 dicembre 2007 - Con un convegno e un concerto all´Auditorium di Bolzano il Servizio Fondo sociale europeo della Provincia ha festeggiato il 18 dicembre i vent´anni di Fse in Alto Adige. Il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha ripercorso lo sviluppo di questo strumento, "con progetti che si sono radicati sul territorio dando luogo ad attività culturali ed economiche di grande rilievo. " Sono centinaia i progetti che in Alto Adige il Fondo sociale europeo ha realizzato in vent´anni, dopo l´approvazione della legge provinciale sul Fse che ha permesso anche alla Provincia di Bolzano di utilizzare i fondi previsti dall’Unione Europea. Per celebrare questa ricorrenza un´intera giornata di studio si è svolto il 18 dicembre all´Auditorium di Bolzano. In apertura il presidente Luis Durnwalder ha sottolineato che quello del Fse "è un bilancio molto positivo, se si considera che nel corso delle diverse programmazioni non si è mai perso nulla del budget assegnato e che anzi la Provincia di Bolzano è stata più volte premiata con assegnazioni aggiuntive, raggiunte con livelli di performance qualitativi e quantitativi molto alti. " Sono state 35mila, ha ricordato Durnwalder, le persone raggiunte dal Fondo Sociale Europeo in percorsi formativi o di aggiornamento dal 1987 al 1994, 55mila dal 1994 al 1999 e infine 88. 400 nel periodo di programmazione appena concluso 2000-2006. Sono numeri che parlano da soli e che danno la misura dell’ampio ventaglio di intervento del Fondo Sociale Europeo, il più importante dei fondi strutturali e il più significativo, perché va a toccare il cuore del sistema sociale ed economico, costituito dalle risorse umane. Molti sono i progetti che si sono radicati sul territorio dando luogo ad attività culturali ed economiche di grande rilievo. La stessa Università di Bolzano trae le sue origini da una convenzione fatta a suo tempo con Ca’ Foscari di Venezia per la realizzazione di un corso di laurea breve di management di turismo in ambito alpino e che sfornò i primi laureati altoatesini; o ancora la scuola di cinema Zelig, la Fondazione Gustav Mahler per la formazione dei giovani musicisti europei; Vetroricerca con i suoi corsi di altissimo profilo per giovani artisti del vetro provenienti da tutto il mondo; i bagni di fieno, che hanno recuperato l’antica tradizione del fieno terapeutico per arricchire i reparti wellness nel settore turistico; e ancora la produzione di carta mela e l´esperienza di Casa Basaglia. "Con il Fse - ha aggiunto Durnwalder - sono state avviate imprese innovative, migliaia di giovani si sono specializzati, centinaia di donne sono rientrate al lavoro dopo la maternità. " Nel suo intervento la responsabile Fse Barbara Repetto ha ricordato che con i progetti europei sono nate cooperative, l’amministrazione pubblica ha migliorato la propria organizzazione, si è combattuta l’esclusione sociale, persone con disabilità sono state inserite con successo, l’innovazione è stata sostenuta e diffusa in tutti i settori economici. Studi, ricerche e azioni di sistema sono stati finanziati per analizzare i fabbisogni di professionalità delle imprese locali, per dotare gli uffici per l’impiego di strumenti di mediazione e di raccordo tra domanda e offerta di lavoro, per potenziare i servizi di orientamento formativo e professionale, per monitorare e governare i flussi degli immigrati. Durante i lavori sono previsti anche gli interventi del responsabile della Commissione Europea per l’Italia, Philippe Hatt, della responsabile del Coordinamento tecnico delle Regioni, Annalisa Vittore, e di Gianna Donati del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali. .  
   
   
INIZIATIVA ADRIATICO IONICA: ANCONA SCELTA PER IL SEGRETARIATO ´ SPACCA: GRANDE RICONOSCIMENTO PER TUTTE LE MARCHE - LA SCELTA DEL CAPOLUOGO DORICO FRUTTO DELL´INTESA UNANIME TRA I GOVERNI DEI PAESI ADRIATICI. PER LA PRIMA VOLTA NELLE MARCHE FUNZIONI DI GOVERNO IN POLITICA ESTERA  
 
Ancona, 20 dicembre 2007 - ´Partiamo da Ancona e torniamo ad Ancona. La sede del Segretariato permanente dell´Iniziativa Adriatico Ionica, sara` nel capoluogo dorico, dove nel 2000 e` stata avviata l´iniziativa intergovernativa. Cosi` il presidente Gian Mario Spacca che ha precisato che ´la scelta e` frutto di un consenso unanime dei governi di Albania, Bosnia´erzegovina, Croazia, Grecia, Serbia, Montenegro, Slovenia e Italia, nei confronti delle Marche. Si tratta di un riconoscimento importante per tutta la regione: per la prima volta Ancona sara` sede di funzioni di governo, per conto del Ministero degli Esteri´. Gli uffici del Segretariato saranno localizzati presso la sede della Regione Marche (8 piano di Palazzo Raffaello), poi non appena ristrutturata, verranno trasferiti nella prestigiosa rocca della Cittadella, che accogliera` anche l´Osservatorio ambientale dell´Adriatico. L´ex ambasciatore italiano in Croazia, Alessandro Grafini, sara` il responsabile del Segretariato e si avvarra` del personale e delle competenze maturate dalla struttura regionale della Cooperazione allo Sviluppo. La comunicazione e` stata ufficializzata con lettera del Ministero degli Esteri pervenuta nel pomeriggio di ieri. ´Il riconoscimento per le Marche deriva dal grande lavoro svolto nella cooperazione in area balcanica, con circa la meta` dei progetti europei Interreg che vedono coinvolta la Regione Marche ´ ha sottolineato Spacca. ´Un ringraziamento particolare al ministro degli Esteri Massimo D´alema per l´impegno profuso per questa decisione che ci fa onore e contribuisce a recuperare la prospettiva storica di Ancona. Nella recente visita ai frati francescani custodi del Santo Sepolcro a Gerusalemme ho avuto modo di ammirare il quadro che raffigura San Francesco in partenza per la visita al Sultano, in cui si vede l´arco di Traiano, testimonianza di come Ancona sia da sempre protesa verso Oriente. La scelta che oggi ufficializziamo contribuisce a recuperare e valorizzare questa antica vocazione´. Queste le parole del Presidente in apertura di conferenza stampa. ´Il Segretariato ´ ha aggiunto ´ servira` a dare impulso alla progettualita` tra i paesi adriatici e dare slancio all´Euroregione Adriatica. Consentira` di mettere a frutto le esperienze maturate nella cooperazione: dalla sanita`, ai beni culturali, dall´architettura al turismo, dalle piccole e medie imprese all´imprenditoria femminile, sono molti i campi in cui la progettazione comune tra paesi di area balcanica potra` svilupparsi, attraverso il protagonismo delle regioni e dei territori´. L´iniziativa Adriatico Ionica e` nata con la Conferenza per lo Sviluppo e la Sicurezza dell``Adriatico, svoltasi ad Ancona il 19 e 20 maggio 2000 tra Italia, Albania, Bosnia-erzegovina, Croazia, Grecia e Slovenia. Al termine della Conferenza i ministri degli Esteri dei paesi partecipanti hanno sottoscritto, alla presenza della Commissione Europea, la Dichiarazione di Ancona. Nel testo si sottolinea che il rafforzamento della cooperazione regionale contribuisce a promuovere la stabilita` politica ed economica, costituendo una solida base per il processo di integrazione europea. Ora Ancona viene scelta unanimemente quale sede del Segretariato dell´Iniziativa, per dare impulso e attuazione alle scelte programmatiche contenute nella Dichiarazione. .  
   
   
UNGHERIA UTILIZZA 80 P.C. FONDI EUROPEI  
 
Budapest, 20 dicembre 2007 - L´ungheria ha utilizzato l´80 per cento dei Fondi Europei approvati durante il Primo Piano Nazionale di Sviluppo 2004-2006, per un valore di 540 miliardi di fiorini (circa 2,2 miliardi di euro). Lo rende noto l´Ice. Ha anche avuto inizio in questi giorni il primo trasferimento di fondi Ue approvati in base al Nuovo Piano Nazionale di Sviluppo 2007-2013. Alla fine di novembre sono state presentate quasi 6 mila richieste di finanziamento, a fronte dei 56 progetti annunciati dal Governo, per un valore totale di circa 4,8 miliardi di euro. .  
   
   
LA SLOVENA NLB AUMENTA IL CAPITALE AZIONARIO  
 
Lubiana, 20 dicembre 2007 - Il Consiglio di Vigilanza della Nlb, la principale banca slovena, ha approvato un aumento di 300 milioni di euro nel capitale per supportare l´espansione della banca e il piano di consolidamento della stessa. Il gruppo belga Kbc, che detiene il 34 percento della banca, ha rinunciato al diritto di prendere parte all´aumento di capitale. Il piano non è stato ancora elaborato, ma in base alla risoluzione del meeting generale della banca svoltosi nel 2004, il capitale azionario può aumentare di 32,06 milioni di euro. La notizia è stata diffusa da "Reporter. Gr. ". Il Consiglio di Vigilanza inoltre ha approvato i piani di integrazione delle filiali di Nlb in Slovenia, Banka Domzale, Nlb Koroska Banka e Nlb Banka Zasavje. Secondo la Nlb, si tratta di un passo decisivo verso il consolidamento del gruppo bancario. Alla fine del 2006, Nlb deteneva il 30,3 percento del mercato bancario sloveno, Banka Domzale aveva l´1,3 percento, la Koroska Banka l´1 percento e Banka Zasavje lo 0,8 percento. .  
   
   
PRESTO UN NEGOZIO CON I PRODOTTI DELLE TERRE CONFISCATE ALLA MAFIA IL PUNTO VENDITA APRIRÀ A FIRENZE: LA NOTIZIA NELL’AMBITO DELLA II FESTA DELLA LEGALITÀ  
 
Firenze, 20 dicembre 2007 - Presto anche a Firenze aprirà un punto vendita con i prodotti delle terre confiscate alla criminalità organizzata. Nel nuovo negozio l’olio, il miele, le marmellate, la pasta, i ceci, il vino, gli agrumi, la farina, i peperoni, le melanzane, saranno prodotti di qualità con un sapore in più, quello della legalità. L’iniziativa, di Regione Toscana, Comune di Firenze e associazione Libera, è stata annunciata stamani nell’ambito della seconda Festa della Legalità organizzata dalla Regione nel corso dell’incontro “La confisca dei beni delle mafie e l’esperienza dei campi di lavoro in Sicilia e in Calabria” al quale hanno partecipato il vicepresidente della Regione Federico Gelli, il presidente onorario della Corte di Cassazione Piero Luigi Vigna, Agazio Loiero, presidente della Regione Cal! abria, e tra gli altri, il sindaco di Corleone Antonino Iannaz! zo, Don Pino De Masi, vicario di Oppido Mamertina, Vanna Van Straten, presidente di Libera in Toscana, la direttrice della Syracuse University Barbara Deimling e Elisabetta Caponnetto, presidente onorario della Fondazione Caponnetto. La platea era numerosissima e composta soprattutto da ragazzi e bambini venuti da ogni parte della Toscana e dalla Calabria. “Un pubblico particolarmente importante – ha detto Federico Gelli – perché è dai più giovani che bisogna cominciare per diffondere messaggi di legalità, di cosa è giusto e cosa è sbagliato, del valore delle regole. Solo così possiamo togliere spazi ai tentacoli delle mafie. Che purtroppo hanno radici anche qui, dove i tentativi di penetrazione mafiosa non sono mancati: lo documentano i beni confiscati alla criminalità organizzata, tra cui una fattoria nel senese e un grande albergo a Montecatini”. Ben altra entità di beni confiscati c’&egr! ave; in Calabria “dove vedete – è intervenuto don Pino De Masi, anche referente di Libera della Piana di Gioia Tauro -, i ragazzi sono come voi, ma con un problema in più: l’ngrangheta. E per combatterla non facciamo rivoluzioni, ma lanciamo un messaggio che tutti possono vedere. Utilizziamo e lavoriamo i terreni confiscati, li riempiano di giovani che ci lavorano, facciamo l’olio. Insomma, come ci piace dire, facciamo sì che non sia più “cosa nostra ma nostra cosa”. “Ci sono ancora alcune lacune nella legge sulla confisca dei beni – ha detto Piero Luigi Vigna- che mi auguro il Parlamento si affretti a colmare con il disegno di legge inserito nell’ultimo pacchetto sicurezza, con il quale viene velocizzato l’iter della confisca dei beni. Le organizzazioni criminali stanno andando verso una monopolizzazione di alcuni settori del mercato immettendo grossi capitali. Pensiamo che ogni anno le! attività illecite danno proventi per 150 miliardi di e! uro&rdqu o;. Il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, prendendo la parola, ha esordito illustrando la prima delibera di giunta che la sua Regione ha votato appena insediata, due anni e mezzo fa: la Regione Calabria si costituisce parte civile ad ogni processo di criminalità organizzata. Finora, in non meno di dieci casi, la Regione ha ricevuto risarcimenti consistenti che saranno messi in bilancio e utilizzati a vantaggio della collettività. “Non solo – ha proseguito Loiero – abbiamo avviato nelle scuole un percorso della legalità, dove si insegnano la Costituzione, il valore delle regole e dello Stato. Perché le giovani coscienze imparino che a vincere è lo Stato e non non-Stato”. Regalo al giovanissimo pubblico, la frase cara a Antonino Caponnetto che ha voluto ricordare a tutti stamani sua moglie Elisabetta Caponnetto: “Ogni battaglia in cui si crede non è mai perduta”. .  
   
   
INAUGURATI PRIMI LAVORI FERMI@ELETTRA UNO DEI PRIMI LASER AD ELETTRONI LIBERI ESISTENTI AL MONDO.  
 
Trieste, 20dicembre 2007 - Sono stati illustrati ieri al presidente della Regione Riccardo Illy i lavori edilizi che, nel comprensorio del sincrotrone "Elettra" (a Basovizza, sul Carso triestino), ospiteranno il Laboratorio "Fermi@elettra", uno dei primi Laser ad Elettroni liberi esistenti al mondo. Il progetto "Fermi@elettra", per la cui realizzazione sono indicati costi pari a circa 124 milioni di euro, è sostenuto dallo Stato Italiano, dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dalla Ue e da un prestito della Bei, la Banca europea per gli Investimenti. Ad Illy ed all´assessore regionale alla Ricerca, Roberto Cosolini, i lavori di Fermi ("Free Electron Laser Radiation for Multidisciplinary Investigations") sono stati presentati dal presidente e dal vicepresidente di Sincrotrone Trieste, Carlo Rizzuto e Giovanni Comelli, dall´ad Alfonso Franciosi e dal direttore di progetto, lo statunitense Stephen Milton, segnalando anche come sia già in avanzata fase di collaudo il nuovo iniettore "Booster" dell´anello di sincrotrone, in grado di rappresentare, ha osservato il presidente della Regione, un "momento di rinascita" e di rilancio nelle attività scientifiche e di ricerca applicata che si svolgono ad Elettra, in funzione ormai da tredici anni. Con il presidente Rizzuto, Illy ha quindi scoperto la targa che ricorda, la "Realizzazione del primo edificio di Fermi". Nel corso della cerimonia è stata inoltre consegnata alla dott. Ssa Francesca Iannelli la borsa di studio istituita dal consiglio di amministrazione di Sincrotrone Trieste in memoria di Gianfranco Rados, recentemente scomparso e per molti anni membro del consiglio stesso. Fermi sarà una sorgente di quarta generazione unica al mondo, è stato sottolineato, in grado di produrre lampi di luce brevissimi e ravvicinati, con un´intensità luminosa miliardi di volte maggiore di quella emessa dal sole, ma concentrata in uno spazio equivalente allo spessore di un ago. Questa luce permetterà di "illuminare" tutti gli atomi dei materiali che vengono studiati, in tempi confrontabili con i loro movimenti e, quindi, di studiarne sia le proprietà statiche sia quelle dinamiche. Per la prima volta si potranno seguire "dal vivo", e come in un film di fotogrammi in sequenza, i meccanismi di funzionamento dei materiali più diversi (da un farmaco fino a un catalizzatore), scrutando l´evoluzione del mondo microscopico, fino al decimilionesimo di miliardesimo di secondo. Il nuovo laboratorio (dotato di circa 65 mila metri cubi di edifici e che dovrebbe raggiungere la piena operatività nel corso del 2010, mentre tutte le strutture edilizie saranno completate per la metà del 2009) rafforzerà infatti un ambito di ricerca - quello relativo alla progettazione di materiali innovativi - di assoluto primo piano (come indica il crescente numero di Premi Nobel europei in Chimica e in Scienza dei materiali) e ritenuto di importanza strategica per lo sviluppo congiunto di una nuova "Europa della conoscenza". .  
   
   
LA TOSCANA APPROVA LA LEGGE SULLA PARTECIPAZIONE LA PRIMA IN ITALIA. CITTADINI COINVOLTI NELLE GRANDI SCELTI E GRANDI PROGETTI FRAGAI: «IL PRIMO BANCO DI PROVA POTREBBE ESSERE! IL PIANO ENERGETICO»  
 
Firenze, 20 dicembre 2007 - Il testo sulla partecipazione è legge. Il Consiglio regionale l’ha approvata nel pomeriggio: una legge molto toscana, che guarda al dibattito pubblico francese ma anche al town meeting anglosassone e ad altre esperienze nel mondo. E entro il 31 marzo cittadini, associazioni e istituzioni toscane potranno presentare le prime richieste perché su grandi interventi e grandi progetti, regionali ma anche locali, si aprano processi di partecipazione. Una possibilità estesa a tutti coloro che abitano nella regione, per lavoro o per studio, anche stranieri, e non solo ai toscani. «Tagliamo un traguardo importante lungo quasi due anni – sottolinea l’assessore alle riforme e alla partecipazione, Agostino Fragai – Abbiamo scritto questa legge, la prima del genere approvata da una Regione, assieme ai cittadini: un antidoto all’antipolitica, un pun! to di incontro tra democrazia partecipativa e democrazia rappr! esentati va per fare prima e meglio, una scommessa anche sulle capacità dei cittadini perché sui grandi progetti si apra una discussione prima e non quando, all’inaugurazione di un cantiere, si alzano le prime proteste». Sono tre le date, nel corso dell’anno, entro cui i cittadini potranno chiedere che venga aperto un processo partecipativo: il 31 marzo, il 31 luglio e il 30 novembre. Naturalmente anche la Regione potrà decidere di aprire un dibattito pubblico su uno o più provvedimenti inseriti nella propria agenda. «Il primo banco di prova – accenna l’assessore Agostino Fragai – potrebbe essere la discussione del nuovo piano energetico». L’esito del dibattito pubblico non è vincolante. Nel caso il parere sia contrario, chi ha proposto il progetto può rinunciarvi o sostenerne uno diverso, oppure insistere con il progetto iniziale fornendo opportune motivazioni. In o! gni caso si tratterà di una decisione più consapevole e certo, se il dibattito è stato ricco e partecipato, sarà difficile per l’ente competente non tenerne adeguatamente conto. I progetti che potranno essere messi sotto esame sono quelli dal grande impatto sul territorio regionale e quelli a dimensione locale: strade, nuovi insediamenti, termovalorizzatori, impianti eolici o di rigassifficazione, alta velocità ma anche grandi scelte sociali. Lo stanziamento per il 2008 consentirà di finanziare almeno 2-3 iniziative di dibattito pubblico e 30-40 iniziative di processi partecipativi locali. «Prima che la legge diventi operativa, il Consiglio regionale dovrà ora nominare l’autorità garante – spiega l’assessore - Sarà bandito un avviso pubblico». Nel caso la commissione non trovi una accordo unanime, l’aula voterà su una rosa di tre nomi proposti dall’uff! icio di presidenza. Il personale sarà invece quello del! la Regio ne. Probabilmente nei prossimi mesi sarà firmato con gli enti locali anche un patto, dove sarà sottoscritto un codice comune di comportamento che renda più semplice l’applicazione della legge. Quel che è certo è che il testo sta già facendo proseliti. Studiano la legge toscana in Cina e il Ministero per la funzione pubblica italiana l’ha già selezionata come buona pratica. Ecco il provvedimento in dieci punti: a chi si rivolge, quali progetti riguarda e come funziona. Per i toscani, ma non solo - La legge sulla partecipazione si rivolge a tutti i cittadini che risiedono o vivono sul territorio toscano: stranieri, lavoratori, studenti. Anche ai toscani che risiedono fuori dall’Italia. I progetti sotto esame - Possono essere aperti processi partecipativi su interventi di grande impatto sul territorio regionale o su progetti di dimensione locale. A richiedere l’apertura del processo partecipativo possono essere gli enti locali o i cittadini che raccoglieranno le firme necessarie. Le forme della partecipazione - Nel primo caso, quello degli interventi di grande impatto sul territorio, è prevista l’apertura di un Dibattito pubblico regionale, un po’ come! accade da qualche anno in Francia. Nel secondo caso, quello d! i proget ti di dimensione locale, è previsto l’avvio di un processo partecipativo, la cui forma potrà cambiare di volta in volta. Lo stanziamento per il 2008 consentirà di finanziare la sperimentazione di almeno 2-3 iniziative di dibattito pubblico e 30-40 iniziative di processi partecipativi locali. Chi garantisce e organizza la partecipazione - L’autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione è l’organo indipendente e al di sopra delle parti che gestisce i Dibattiti pubblici sui grandi interventi e che valuta i progetti locali e li ammette al sostegno regionale. È composta da una sola persona ed è eletta dal Consiglio regionale. Ha la sua sede presso il Consiglio regionale e opera attraverso personale della Regione. La scelta viene fatta fra una lista di persone giudicate idonee (studiosi di diritto, esperti), formata attraverso un avviso pubblico. La parola ai cittadini e sei! mesi per decidere - Nel momento in cui viene avanzata la proposta di realizzare un intervento di grande impatto sul territorio (opere pubbliche, decisioni capaci di incidere sulla vita sociale ed economica) l’Autorità può aprire un Dibattito pubblico regionale, vale a dire una discussione pubblica che non può durare più di 6 mesi (è ammessa una proroga motivata, ma per non più di 3 mesi), caratterizzata da regole chiare e condivise, che permettano l’espressione di tutti i punti di vista in gioco. Possono chiedere un dibattito l’ente pubblico o privato che intende realizzare una determinata opera o intervento, gli enti locali interessati, lo 0,50% dei residenti in Toscana che abbiano compiuto 16 anni. L’autorità decide entro 30 giorni dalla presentazione della domanda, sentito il parere degli enti pubblici interessati. Può chiedere altri elementi per valutare meglio il progetto . S! petta all’Autorità la nomina della persona respon! sabile d el Dibattito. Come si svolge il dibattito pubblico - Il Dibattito Pubblico Regionale dovrebbe configurarsi come una grande occasione di apertura e di coinvolgimento collettivo, scandito da varie fasi di confronto tra ipotesi e soluzioni diverse e dall’utilizzo di una pluralità di strumenti: la diffusione di una base di documentazione tecnica ampia e condivisa, l’interrogazione di esperti e scienziati, forum tematici o altri momenti ‘regolati’ di discussione tra i cittadini – ad esempio le ‘giurie’ o i ‘town meeting’ – verificando il formarsi e il mutare delle loro opinioni. Grande spazio avrà l’uso di internet e delle nuove tecnologie. Come si conclude il Dibattito - Con un rapporto, che il responsabile consegna all’Autorità e che l’Autorità pubblica entro tre mesi, in cui è indicato il modo in cui si è svolto, le questioni avanzate e le p! roposte conclusive. Il soggetto che ha proposto il progetto può, entro tre mesi, rinunciarvi o sostenerne uno diverso, può proporre dei cambiamenti oppure insistere con il progetto iniziale fornendo le motivazioni della scelta. Progetti locali e partecipazione - In caso di progetti di dimensione locale, Comuni, cittadini, associazioni, scuole o imprese possono avviare un Processo partecipativo presentando domanda per ottenere il sostegno regionale (che può essere finanziario, metodologico o di assistenza nella comunicazione). L’oggetto dev’essere ben definito, la durata non deve superare i 6 mesi (con eventuale proroga di 3 mesi), gli strumenti e metodi di partecipazione devono essere adeguati al contesto in cui si svolge, la conduzione dev’essere affidata ad una persona indipendente e imparziale e portata avanti in modo tale da permettere la massima inclusione e uguaglianza. Anche in questo caso vengono predisposti tutti gli ! strumenti necessari per rendere pubbliche le informazioni che ! derivano dal processo. L’ammissione del progetto spetta all’Autorità. Da 50 a 300 firme per avviare la consultazione - Dipende dalla grandezza dell’ambito territoriale dove si svolgerà il processo: fino a 1. 000 abitanti ne occorrono 50, fino a 5. 000 almeno 150, tra 5. 000 e 30. 000 almeno 300, oltre i 30. 000 lo 0,5% della popolazione interessata. In tal caso la domanda di sostegno regionale deve riguardare progetti per i quali lo Stato o gli enti locali non abbiano preso alcuna decisione. Le imprese possono presentare domanda soltanto per progetti che abbiano un elevato impatto (ambientale, sociale, economico). Questa deve essere accompagnata da un numero di firme che dipenderà dalla grandezza del territorio e prevedere risorse proprie, anche soltanto di tipo organizzativo. Lo stesso vale anche per le domande presentate da cittadini, residenti e istituti scolastici. .  
   
   
PAGAMENTI: ABI, BANCHE ITALIANE PRONTE PER LA SEPA  
 
Roma, 20 dicembre 2007 - Parte l’Area Unica dei Pagamenti in Euro e già il 90% del settore bancario italiano ofrirà da gennaio i nuovi bonifici “europei”. E le imprese italiane – tra le prime in Europa - potranno fare bonifici europei completamente elettronici grazie al Corporate Banking Interbancario (Cbi). Il punto sule nuove prospettive di competitività aperti dal’integrazione del mercato dei pagamenti ala Xi Convention Abi, che si è tenuta il 12 dicembre a Roma. Parte la Sepa e le banche italiane arrivano pronte all’appuntamento con i nuovi strumenti di pagamento “europei”. Alla vigilia della migrazione verso l’Area Unica dei Pagamenti in Euro, infatti, sono già 626 - pari a circa il 90% del settore in termini di totale attivo - le banche che saranno in grado di ricevere ed inviare bonifici Sepa fin dal 28 gennaio 2008. Le altre offriranno il nuovo bonifico a marzo. Anche a favore delle imprese il settore bancario italiano gioca d’anticipo: grazie alla nuova infrastruttura telematica messa a punto nell’ambito del Corporate Banking Interbancario, infatti, le aziende italiane potranno, fra le prime in Europa, effettuare bonifici “europei” in formato completamente elettronico (il cosiddetto end-to-end). Il punto sulle nuove prospettive di competitività e sui nuovi scenari di business aperti dall’integrazione del mercato dei pagamenti alla Xi Convention Abi, che si è tenuta oggi a Roma con la partecipazione di banche, imprese ed istituzioni italiane ed europee. “La Sepa – ha detto il vice presidente dell’Abi, Pietro Modiano, aprendo i lavori della Convention – è un tassello fondamentale per la costruzione dell’Europa unita, avviata con l’introduzione della moneta unica. Realizzare un mercato integrato dei pagamenti, infatti, vuol dire contribuire in modo significativo all’abbattimento dei confini e delle barriere che separano i singoli stati europei. Non solo, per imprese, famiglie e amministrazioni pubbliche, la Sepa vuol dire anche più concorrenza e, quindi, maggiore efficienza e maggiore convenienza”. Ma quali Paesi fanno parte dell’Area Unica dei Pagamenti in Euro e cosa cambierà a partire dal 28 gennaio 2008? Ecco, in estrema sintesi, tutto quello che bisogna sapere sulla Sepa, alla vigilia della migrazione. Cos’è la Sepa? È l’Area Unica dei Pagamenti in Euro all’interno della quale si potranno effettuare e ricevere pagamenti utilizzando un unico conto bancario ed un’unica carta, indipendentemente dal paese in cui ci si trova e senza più differenze tra pagamenti nazionali ed europei (che diventeranno tutti “domestici”). Chi fa parte della Sepa? 31 paesi europei, e cioè: ¸ i 15 paesi della Ue che utilizzano l’euro (Italia, Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Austria, Finlandia, Irlanda, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Slovenia e, da gennaio 2008, anche Cipro e Malta); ¸ i 12 paesi della Ue che utilizzano una valuta diversa dall’euro sul territorio nazionale, ma effettuano comunque pagamenti in euro (Regno Unito, Svezia, Danimarca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Bulgaria e Romania). ¸ Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein. Quando parte e quando sarà ultimata? I servizi di pagamento Sepa saranno offerti progressivamente a partire dall’inizio del 2008. Il primo strumento Sepa che le banche metteranno a disposizione dei clienti dal prossimo gennaio è il bonifico, per il quale sarà necessario utilizzare il codice Iban (International Bank Account Number) al posto delle vecchie coordinate bancarie Abi, Cab e numero di conto. La realizzazione della Sepa avverrà gradualmente ed entro il 2010 sarà portata a termine una parte rilevante del processo. Qual è l’obiettivo della Sepa? Offrire a cittadini, imprese, pubbliche amministrazioni la possibilità di eseguire e ricevere pagamenti in euro, all’interno dei confini nazionali e tra i paesi diversi che compongono la Sepa, con condizioni di base, diritti e obblighi uniformi. Cosa cambierà? Non ci saranno più differenze tra i pagamenti nazionali e quelli europei. I pagamenti saranno ancora più facili, veloci e sicuri, a tutto vantaggio di famiglie e imprese, e, più in generale, dell’economia europea. Quali benefici per cittadini e famiglie? I consumatori avranno la possibilità di raggiungere, a partire dal proprio conto, ogni altro rapporto bancario all’interno della Sepa; le carte di pagamento saranno accettate più diffusamente dagli esercenti, riducendo così l’uso del contante e migliorando gli aspetti di sicurezza. Quali vantaggi per le imprese? ¸ Più efficienza L’armonizzazione dei sistemi di pagamento elettronici, che rappresentano una parte consistente delle transazioni economiche, renderà l’Europa più efficiente. Le piccole e medie imprese potranno avvalersi di procedure più semplici e di operazioni bancarie più veloci e convenienti, grazie alla riduzione dei tempi e dei costi di esecuzione. Per gli operatori commerciali e le grandi imprese, spesso presenti in più paesi Sepa, l’adozione di standard comuni, l’utilizzo sempre più esteso di strumenti di pagamento elettronici e la possibilità di una loro crescente integrazione con i cicli commerciali e amministrativi consentiranno notevoli risparmi. Gli Enti e le pubbliche amministrazioni, infine, potranno erogare servizi migliori e più efficienti ai cittadini sia all’interno del paese che all’estero. ¸ Meno barriere, più opportunità Ci saranno più occasioni per aumentare la concorrenza nella gestione dei pagamenti e degli incassi a beneficio di imprese e consumatori. La standardizzazione dei servizi di pagamento, ad esempio, consentirà alle banche di ampliare la propria offerta alla clientela; soprattutto le imprese potranno quindi cercare i servizi di pagamento più vantaggiosi. Lo stesso vale per i fornitori di soluzioni tecniche per la gestione dei pagamenti che, dal canto loro, potranno sfruttare le nuove tecnologie per sviluppare prodotti e prestazioni integrate a costi concorrenziali ¸ Rafforzamento dell’interscambio commerciale nell’economia europea Sistemi integrati di pagamento sosterranno gli scambi commerciali tra i paesi Sepa a beneficio della crescita economica europea. All’evento hanno partecipato, tra gli altri, oltre al vice presidente dell’Abi Pietro Modiano e al direttore generale Giuseppe Zadra, il direttore generale della Banca d’Italia Fabrizio Saccomanni, il direttore della Direzione Istituzioni Finanziarie della Commissione Europea Elemer Tertak, il direttore generale della Confindustria Maurizio Beretta, il direttore generale di Confcommercio Luigi Taranto, il presidente della Legacoop Giuliano Poletti e il presidente della Confapi Paolo Galassi. .  
   
   
EMISSIONE DI CCT E BTP  
 
Roma, 20 dicembre 2007 - Il Mef dispone, per il giorno 28 dicembre 2007, con regolamento 2 gennaio 2008, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Certificati di Credito del Tesoro: - settennali decorrenza : 1º marzo 2007; quindicesima tranche scadenza : 1º marzo 2014 tasso d´interesse semestrale lordo : pari al tasso di rendimento semestrale dei Bot a sei mesi relativo all´asta tenutasi alla fine del mese precedente la decorrenza della semestralità, maggiorato di uno spread di 0,15 punti percentuali; la cedola in corso, di scadenza 1º marzo 2008, è risultata pari a 2,16%. - Buoni del Tesoro Poliennali: - triennali decorrenza : 1º agosto 2007; nona tranche scadenza : 1º agosto 2010 tasso d´interesse annuo lordo : 4,50% - decennali decorrenza : 1º agosto 2007; settima tranche scadenza : 1º febbraio 2018 tasso d´interesse annuo lordo : 4,50% Tutti i titoli suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nei relativi decreti di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei titoli verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di godimento dei titoli al giorno del regolamento. In particolare, per i Cct settennali, per i quali il 1º settembre u. S. È pervenuta a scadenza la prima cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi d´interesse per 123 giorni. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei titoli assegnati - pari allo: - 0,30% per i Cct settennali - 0,20% per i Btp triennali - 0,40% per i Btp decennali. Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Cct Btp triennali Btp decennali
Prenotazione da parte del pubblico entro il 27 dicembre 2007 27 dicembre 2007 27 dicembre 2007
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 28 dicembre 2007 28 dicembre 2007 28 dicembre 2007
Regolamento sottoscrizioni 2 gennaio 2008 2 gennaio 2008 2 gennaio 2008
Dietimi d´interesse da corrispondere 123 giorni 154 giorni 154 giorni
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´asta supplementare sarà tenuta alle ore 15,30 del medesimo giorno 28 dicembre 2007. L´offerta della tranche supplementare è stabilita, per ogni emissione, per un importo massimo non superiore al 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti. Con successivo comunicato stampa verrà reso noto l´ammontare nominale dei titoli in emissione. .
 
   
   
BANCHE: ABI, OCCUPAZIONE IN CRESCITA, GIOVANE, “ROSA” E SEMPRE PIÙ QUALIFICATA  
 
Roma, 20 dicembre 2007 - Presentato il Rapporto Abi 2007: si conferma la capacità dele banche italiane, tra i settori industriali, di fare “buona occupazione”. Resta un divario con l’Europa sui principali indicatori di costo che pesano nela sfida competitiva internazionale. Faissola: “riorganizzazioni bancarie tese a raforzare il settore sul terreno di confronto europeo. Il nuovo contratto una vittoria per lavoratori e banche. No a penalizzazioni del Fondo esuberi” Cresce l’occupazione in banca (1%), nel 2006, e si rafforza la qualità del lavoro arrivando a impegnare il 32% di laureati sul totale dei dipendenti bancari (nel 2005 erano il 25%). Si consolida anche il processo di crescita del personale femminile (40% del totale occupati a fine 2006, con un aumento di 3 punti percentuali delle medesime nell’ultimo triennio). Sono questi alcuni dei dati che emergono dalla quindicesima edizione del Rapporto Abi 2007 sul mercato del lavoro nell’industria finanziaria, presentato l’11 dicembre a Roma dal Presidente dell’Abi, Corrado Faissola. Si tratta di un ampio quadro della posizione competitiva delle banche italiane attraverso l’analisi del confronto internazionale, la gestione delle risorse umane e il peso delle strutture di costo nella sfida con i principali competitor europei. Nel corso del 2006 si è intensificato il processo di internazionalizzazione dei gruppi bancari italiani, anche alla luce della nuova fase di rafforzamento del settore realizzato nell’ultimo biennio. In questo scenario competitivo, nonostante le operazioni di razionalizzazione della gestione del personale ed il recupero di efficienza che ne è conseguito, resta un divario con i maggiori concorrenti europei riferito soprattutto ai principali indicatori di costo che continuano a pesare nella sfida per la crescita: il costo unitario del lavoro in Italia è risultato in crescita rispetto al 2005 e pari a 71. 000 euro (media semplice dei valori riferiti ai principali gruppi bancari). Un valore superiore di circa 13. 000 euro a quello dei gruppi spagnoli e inglesi, di 11. 000 rispetto a quello dei gruppi francesi o della media europea. Il rapporto del costo del lavoro sul margine di intermediazione è pari al 39%, ben al di sopra della media europea a 25 Paesi (34%), mentre la Spagna si attesta al 30%, la Gran Bretagna al 31%, la Francia al 34% e la Germania al 38%. Lo stesso vale per il rapporto del costo del lavoro sui costi operativi: in Italia l’indice, pari al 61% risulta particolarmente elevato rispetto alla media (54%), e soprattutto nel confronto con le banche degli altri 4 grandi mercati bancari europei (Francia, Germania, Uk e Spagna) per i quali si oscilla tra il 53% e il 58%. L’assetto stabile che emerge dal nuovo contratto dei bancari, in termini di certezze dei costi a medio termine per le banche e stabilità delle regole nelle relazioni sindacali, pone le basi per lavorare al meglio su questi differenziali e proseguire sui processi di riorganizzazione aziendale ed integrazione europea. Per Corrado Faissola “continuare ad conciliare le esigenze di competitività delle imprese bancarie con quelle dei lavoratori, come dimostrato nel recente rinnovo contrattuale, resta un fattore fondamentale. Su questo poggia il bagaglio di efficienza e solidità necessarie sul terreno di confronto europeo”. Ciò per il Presidente dell’Abi significa anche che con la riforma degli ammortizzatori sociali in discussione “non si ostacoli la piena funzionalità del Fondo esuberi, totalmente autofinanziato, che ha consentito di gestire processi di riorganizzazione aziendale senza conflitti e oneri per la collettività”. Alla presentazione del Rapporto Abi da parte di Giancarlo Durante, Direttore Centrale Abi – Responsabile Area Sindacale e del Lavoro e Luigi Prosperetti, Ordinario di Politica Economica all’Università degli Studi di Milano, hanno fatto seguito gli interventi di Paolo Mottura, Ordinario di Economia dei mercati e degli intermediari finanziari all’Università “Bocconi” di Milano, di Gianni Geroldi, Consigliere del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Cesare Damiano. .  
   
   
BANCA PROFILO: PROPOSTA DI EMISSIONE DI UN PRESTITO OBBLIGAZIONARIO SUBORDINATO CONVERTIBILE  
 
 Milano, 20 dicembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Profilo ha deliberato di proporre all’Assemblea Straordinaria di prossima convocazione: a) l’eliminazione del valore nominale delle azioni; b) l’emissione di un prestito obbligazionario subordinato convertibile in azioni ordinarie Banca Profilo S. P. A. Di nuova emissione, per un importo nominale fino a massimi 65 milioni di Euro, di durata settennale da offrire in opzione ai soci. Il Consiglio di Amministrazione ha stabilito le caratteristiche principali del prestito obbligazionario convertibile da proporre all’Assemblea Straordinaria e in particolare: Durata: 7 anni; Rendimento: le obbligazioni pagheranno seme stralmente una cedola variabile pari all’Euribor 6 mesi + uno spread compreso tra -150bp e +150bp; Rimborso: a scadenza; Rapporto di conversione: un’azione per ogni obbligazione convertita; Modalità di conversione: a partire dal 2° anno, per un mese all’anno da determinarsi successivamente, in qualunque giorno lavorativo bancario del mese;Mercato di quotazione: Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana S. P. A. ; Prezzo di conversione: compreso tra un minimo di Euro 2 e un massimo di Euro 4. Le condizioni definitive del prestito saranno determinate dal Consiglio di Amministrazione su delega dell’Assemblea in prossimità dell’offerta, tenuto conto delle condizioni dei mercati finanziari. L’operazione è finalizzata a garantire nel tempo al Gruppo Banca Profilo un congruo livello di patrimonializzazione, assicurandole conte stualmente i mezzi finanziari necessari per proseguire in un equilibrato sviluppo, anche in termini di ampliamento delle attività di business e di ulteriore diversificazione degli investimenti. .  
   
   
CREDEM: RINNOVATO IL PROGRAMMA DI EMISSIONI “EURO MEDIUM TERM NOTE” (EMTN PROGRAMME).  
 
Reggio Emilia, 20 dicembre 2007 - Credito Emiliano Spa (Credem) ha rinnovato in data 14 dicembre 2007 per il terzo anno consecutivo, il programma di emissioni “Euro Medium Term Note” (Emtn Programme) sottoscritto per la prima volta nel novembre 2004. Arranger del programma è Société Générale Corporate & Investment Banking. In seguito all’odierno rinnovo, l’importo massimo complessivo delle emissioni consentite dal programma è pari a 7 miliardi di euro, rispetto ai 4,5 miliardi di euro previsti dal precedente rinnovo del dicembre 2006. I fondi raccolti dalle future emissioni saranno destinati al normale svolgimento dell’attività bancaria e creditizia. Il programma è stato sottoposto al giudizio delle società Standard & Poor’s e Fitch Ratings, che hanno assegnato rispettivamente i Long Terms Rating “A-“ ed “A” alle Senior Notes rientranti nel Programma Emtn. Tali giudizi riflettono i Long Term Ratings assegnati dalle due società all’emittente Credito Emiliano Spa. .  
   
   
BANCA ITALEASE: CONCLUSO CON SUCCESSO L’AUMENTO DEL CAPITALE SOCIALE SOTTOSCRITTE AL 100% LE AZIONI ORDINARIE OFFERTE.  
 
 Milano, 19 dicembre 2007 - Si è conclusa con successo l’offerta in opzione relativa all’aumento di capitale sociale di Banca Italease deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 21 settembre 2007 e 16 ottobre 2007 in esecuzione della delega conferitagli dall´Assemblea dei Soci in data 8 settembre 2007. Successivamente all’offerta in Borsa dei n. 2. 980. 175 diritti di opzione inoptati tenutasi nei giorni 7, 10, 11, 12 e 13 dicembre 2007, sono risultate sottoscritte ulteriori n. 2. 503. 347 azioni ordinarie, del valore nominale di euro 5,16 cadauna, con godimento regolare, nel rapporto di 21 nuove azioni ogni 25 diritti, al prezzo di euro 9,10 cadauna. L’aumento di capitale si è pertanto concluso con l’integrale sottoscrizione delle n. 76. 877. 787 azioni offerte, per un controvalore complessivo di 699,6 milioni di euro, senza che si sia reso necessario l’intervento della garanzia promossa da Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S. P. A. Si ricorda che i soci partecipanti al Patto di Stabilità di Banca Italease (Banco Popolare Soc. Coop. , Banca Popolare di Sondrio S. C. A. R. L. , Banca Popolare dell´Emilia Romagna S. C. A. R. L. , Banca Antonveneta S. P. A. , Banca Popolare di Milano S. C. A r. L. E Reale Mutua di Assicurazioni) hanno sottoscritto – in virtù degli impegni assunti – complessivamente n. 40. 491. 864 azioni, pari a circa il 52,67% dell’offerta. Successivamente all’iscrizione presso il Registro delle Imprese di Milano, il capitale sociale di Banca Italease sottoscritto e versato sarà pari a 868. 966. 074,48 euro, rappresentato da n. 168. 404. 278 azioni del valore nominale unitario di 5,16 euro. .  
   
   
FONDI ETICI AI PRIMI POSTI GRAZIE AI TITOLI VERDI  
 
 Milano, 20 dicembre 2007 - I fondi Valori Responsabili di Etica Sgr sono in testa alle classifiche dei rendimenti. Merito degli investimenti nelle energie rinnovabili e nelle tecnologie ambientali e della prudenza sul dollaro e sui titoli finanziari. I fondi Valori Responsabili di Etica Sgr battono i benchmark e salgono in testa alle classifiche di categoria. Da inizio anno il monetario è al terzo posto, l’obbligazionario misto al quarto e il bilanciato è undicesimo su quaranta fondi bilanciati italiani. “Abbiamo scelto di puntare sui titoli di imprese che producono energia da fonti rinnovabili e che sviluppano tecnologie amiche dell’ambiente”, spiega Armando Carcaterra, direttore investimenti di Bipiemme Gestioni, asset manager dei fondi. “E’ una scelta che ci ha premiato con rendimenti positivi e sensibilmente superiori alla media”. Tra le società che fanno parte dei portafogli dei fondi di Etica Sgr c’è la danese Vestas Wind Systems, leader mondiale nella produzione di pale eoliche, l’utility Energias de Portugal, quarta al mondo nella generazione di energia da fonti rinnovabili, Umicore, che produce componenti per marmitte catalitiche e pannelli solari e la francese Valéo, che sviluppa tecnologie per ridurre le emissioni di Co2 delle automobili. Sui rendimenti dei fondi hanno inciso positivamente anche il forte sottopeso del settore finanziario e la prudenza sul dollaro. “Le performance dei fondi Valori Responsabili dimostrano ancora una volta che investire eticamente non significa fare beneficenza o sacrificare il ritorno economico”, spiega Alessandra Viscovi, direttore generale di Etica Sgr. Il 18 febbraio 2008 Etica Sgr festeggerà i 5 anni dei fondi Valori Responsabili, che hanno raggiunto un patrimonio complessivo di 234 milioni di euro, in aumento del 12% rispetto al 2006.
Rendimento dei fondi Valori Responsabili Da inizio anno Rendimento dei fondi Valori Responsabili dal 31. 12. 2006 al 30. 11. 2007 Fonte: Bipiemme Gestioni
Fondo Rendimento Benchmark Media Categoria Posizione
Valori Responsabili Monetario 2,83% 2,78% 2,43% 3° su 52
Valori Responsabili Obbligazionario Misto 1,61% 0,87% 0,67% 4° su 45
Valori Responsabili Bilanciato 0,65% -1,05% -0,50% 11° su 38
Valori Responsabili Azionario n. D. * n. D. n. D. n. D.
I rendimenti dei fondi e dei benchmark sono al netto della tassazione e delle commissioni di gestione *Il fondo è partito nel 2007 Ultimi tre anni Rendimento Medio Annuo dei fondi Valori Responsabili dal 30. 11. 2006 al 30. 11. 2007 Fonte: Bipiemme Gestioni
Fondo Rendimento
Valori Responsabili Monetario 1,72%
Valori Responsabili Obbligazionario Misto 1,77%
Valori Responsabili Bilanciato 5,23%
Valori Responsabili Azionario n. D. *
*Il fondo è partito nel 2007 Rendimento dei titoli “verdi” Da inizio anno Rendimento dal 31. 12. 2006 al 30. 11. 2007 dei principali titoli di imprese che producono energia da fonti rinnovabili o sviluppano tecnologie ambientali e sono presenti nei portafogli dei fondi Valori Responsabili Fonte: Bipiemme Gestioni
Titolo Attività, Sede Rendimento Msci World Dj Euro
Vestas Wind Systems Pale eoliche, Finlandia 102,69% -0,77% 9,47%
Energias de Portugal Utility (energie rinnovabili), Portogallo 20% -0,77% 9,47%
Umicore Materiali speciali, Belgio 25,73% -0,77% 9,47%
Valéo Automotive, tecnol. Ambientali, Francia 9,42% -0,77% 9,47%
I rendimenti dei titoli sono confrontati con l’indice Msci World in Euro e il Dow Jones Eurostoxx 50
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INVESTIMENTI E SVILUPPO S.P.A.: NULLA OSTA DI CONSOB ALLA PUBBLICAZIONE DEL PROSPETTO INFORMATIVO DI QUOTAZIONE A SEGUITO DELL’AMMISSIONE A QUOTAZIONE SULL’MTA – SEGMENTO MTF – DI AZIONE ORDINARIE E WARRANT DI INVESTIMENTI E SVILUPPO MEDITERRANEO S.P.A.  
 
Milano, 20 dicembre 2007 – Investimenti e Sviluppo S. P. A. , società che svolge attività di acquisizione di partecipazioni e advisory per operazioni di finanza straordinaria, informa che in data odierna la partecipata al 33%, Investimenti e Sviluppo Mediterraneo S. P. A. Ha ottenuto da Consob il Nulla Osta alla pubblicazione del Prospetto Informativo di quotazione sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S. P. A. – segmento Mtf – di azioni ordinarie e warrant, che segue l’ottenimento in data 17 dicembre del provvedimento di ammissione a quotazione rilasciato da Borsa Italiana S. P. A. L’ammissione a quotazione è subordinata al deposito del prospetto informativo di quotazione presso la Consob. L’inizio delle negoziazioni sarà disposto da Borsa Italiana S. P. A. A seguito dell’offerta, subordinatamente alla verifica della sufficiente diffusione degli strumenti finanziari. L’offerta in sottoscrizione, che avrà inizio nel mese di gennaio 2008, consisterà in un collocamento di massime n. 100. 000. 000 azioni ordinarie del valore nominale di € 1 rivenienti da un aumento di capitale deliberato dalla società, con abbinati massimi 100. 000. 000 Warrant “Investimenti e Sviluppo Mediterraneo S. P. A. 2009-2011”. Le risorse finanziarie raccolte consentiranno di cogliere le opportunità di investimento in Pmi del Sud Italia, in linea con l’obiettivo strategico della investment company Investimenti e Sviluppo Mediterraneo S. P. A. Investimenti e Sviluppo S. P. A. Si è impegnata di partecipare all’offerta sottoscrivendo fino a 4,66 mln/€ per arrivare ad una partecipazione nel capitale dell’emittente post money pari ad 5 mln/€. Coordinatore dell’Offerta è Credit Suisse, Sponsor è Banca Mb S. P. A. Advisor finanziario dell’operazione è Investimenti e Sviluppo Advisory s. R. L. Advisor legale di Investimenti e Sviluppo Mediterraneo S. P. A. È lo Studio Libonati Jaeger, Credit Suisse è assistita da Grimaldi e Associati. La società di revisione dell’emittente è Pricewaterhouse Coopers S. P. A. . .  
   
   
MANAGEMENT & CAPITALI S.P.A.: ASSEMBLEA STRAORDINARIA E ORDINARIA DEGLI AZIONISTI DELIBERA DEL PIANO DI ACQUISTO AZIONI PROPRIE  
 
Milano, 20 dicembre 2007 - L’assemblea degli Azionisti di M&c, riunitasi in data 18 dicembre, ha deliberato in sede straordinaria di eliminare il valore nominale unitario di tutte le azioni in circolazione (ordinarie e privilegiate) dela Società e di ridurre il capitale sociale da €551. 000. 000,00 ad €501. 000. 000,00, con contestuale costituzione di una riserva disponibile di patrimonio netto. In sede ordinaria l’Assemblea ha altresì deliberato di autorizzare l’acquisto di azioni proprie sino al 10% del capitale sociale avente diritto di voto, per un controvalore massimo pari a €50. 000. 000,00, da acquistarsi sul mercato entro diciotto mesi dala data odierna, a un prezzo non inferiore al 10% dela media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa, registrati dale azioni nele dieci sedute di Borsa precedenti a quele in cui viene effettuato l’acquisto e non superiore a €1,00. L’operazione è motivata dal’opportunità di acquisire azioni dela società a prezzi inferiori al patrimonio netto contabile per azione. L’assemblea ha inoltre nominato Consigliere di Sorveglianza l’Avv. Giorgio Fantacchiotti in sostituzione del dimissionario Sign. Frank Wiliam Bruno. L’incarico al’Avv. Fantacchiotti decadrà, in coerenza con gli altri membri del Consiglio di Sorveglianza, con l’approvazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007. Relativamente al Comitato di Controlo Interno, costituito in seno al Consiglio di Sorveglianza, l’Assemblea ha deliberato l’attribuzione di un compenso annuo di €10. 000,00 per ciascun membro del Comitato. .  
   
   
PERFEZIONATA LA FUSIONE DI LM REAL ESTATE S.P.A., ACAL S.P.A. E IDA S.R.L. IN SOPAF S.P.A.  
 
Milano, 20 dicembre 2007 – Sopaf comunica che ieri è stato iscritto presso il Registro delle Imprese di Milano ai sensi dell’art. 2504 cc l’atto di fusione per incorporazione in Sopaf S. P. A. Delle società integralmente controllate Lm Real Estate S. P. A. , Acal S. P. A. E Ida S. R. L. Gli effetti contabili e fiscali decorrono dal 1 gennaio 2007. .  
   
   
AUMENTO DI CAPITALE DI GEMINA: CONCLUSO L’AUMENTO DI CAPITALE CON L’INTEGRALE SOTTOSCRIZIONE DELLE AZIONI DI NUOVA EMISSIONE  
 
Milano, 20 dicembre 2007 – Si è conclusa l’offerta in opzione relativa all’aumento di capitale sociale di Gemina S. P. A. Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 31 ottobre 2007 a valere sulla delega conferitagli dall’Assemblea straordinaria dei soci del 26 luglio 2007. Successivamente all’offerta in Borsa dei diritti inoptati, tenutasi dal 10 al 14 dicembre 2007, sono infatti risultate sottoscritte ulteriori 4. 387. 185 nuove azioni ordinarie. L’aumento di capitale si è pertanto concluso con l’integrale sottoscrizione delle 1. 104. 720. 240 azioni ordinarie di nuova emissione, per un controvalore complessivo di euro 1. 249,4 milioni, senza che si sia reso necessario l’intervento della garanzia promossa e diretta da Mediobanca e da Unicredit. Gli aderenti al Patto di Sindacato Gemina (“Patto”) hanno sottoscritto le azioni di loro competenza relativamente alle azioni possedute ed apportate al Patto (Investimenti Infrastrutture S. P. A. , Mediobanca S. P. A. E Capitalia Partecipazioni S. P. A. Anche quelle di competenza delle azioni possedute e non apportate al Patto). L’azionista Silvano Toti S. P. A. Ha sottoscritto le azioni di nuova emissione di sua competenza. Complessivamente le nuove azioni ordinarie sottoscritte - in esecuzione degli impegni assunti - sono n. 657. 839. 730, pari al 59,55% circa dell’offerta e al 44,66% circa del nuovo capitale sociale. Il nuovo capitale sociale di Gemina S. P. A. Ammonta ora a euro 1. 472. 960. 320 ed è rappresentato da n. 1. 469. 197. 552 azioni ordinarie e da n. 3. 762. 768 azioni di risparmio, tutte da nominali 1 euro ciascuna. I proventi derivanti dall’aumento di capitale, dalla vendita delle azioni proprie conclusasi nel mese di ottobre e dalla vendita della partecipazione detenuta in Rcs Media Group S. P. A. Realizzatasi nel mese di luglio - al netto degli interessi sul finanziamento ed altre spese -, per complessivi circa 1. 292 milioni di euro, sono destinati al rimborso parziale del finanziamento ponte erogato da Mediobanca S. P. A. , Mcc - Medio Credito Centrale S. P. A. , Banca di Roma S. P. A. E Calyon S. A. Nel luglio 2007; per effetto di quanto sopra il finanziamento ponte residuerà a circa 108 milioni di euro. .  
   
   
APULIA PRONTOPRESTITO: GIUSEPPE FANIN NOMINATO NUOVO DIRETTORE GENERALE.  
 
San Severo (Fg), 20 dicembre 2007 - Giuseppe Fanin è stato nominato nuovo Direttore Generale di Apulia prontoprestito, società del Gruppo bancario bancApulia specializzata nei finanziamenti a lavoratori dipendenti. Giuseppe Fanin subentrerà al Direttore Generale uscente Nunzio De Canio, il cui mandato, in scadenza il prossimo 31 dicembre 2007, sarà prolungato fino al 31 gennaio 2008 per favorire il passaggio al nuovo Direttore Generale, la cui nomina sarà effettiva dal primo febbraio 2008. Nunzio De Canio lascia il suo incarico per scadenza del termine e per impegni personali che lo portano a riprendere l’attività professionale presso il suo studio di consulenza aziendale con sede a Potenza. Fanin, 48 anni, vanta un’esperienza pluriennale nel settore del credito al consumo. In particolare, ha svolto diversi incarichi presso società finanziarie di elevato standing e, recentemente, in Neos Banca Spa, specializzata nel credito al consumo, appartenente al Gruppo Intesa San Paolo. Il Consiglio di Amministrazione di Apulia prontoprestito esprime i più vivi ringraziamenti a Nunzio De Canio per il prezioso lavoro svolto, per l’impegno profuso e per il fattivo contributo ed i risultati raggiunti in questi anni. .  
   
   
QUASI LA METÀ DELLE MULTINAZIONALI IN ITALIA SCELGONO MILANO CRESCONO DEL 10% IN SEI ANNI E IL PIL DI MILANO RAGGIUNGE QUELLO DI HONG KONG E SUPERA SINGAPORE E ISRAELE CON UN EXPORT MAGGIORE DI QUELLO DI PORTOGALLO E DI GRECIA  
 
 Milano, 20 dicembre 2007 - La metà delle multinazionali estere presenti in Italia, un Pil pari a quello di Hong Kong e superiore a Singapore, Lussemburgo e Israele, un quarto delle imprese nazionali con fatturato superiore ai 50 milioni di euro e dei brevetti depositati nel 2007, un ottavo dei laureati e un quinto degli addetti hightech italiani: sono questi alcuni dei numeri che fanno grande Milano. Con quasi 340 mila imprese, una su quattordici in Italia, Milano porta la Lombardia al primo posto in Europa per numero di imprese. Centro del lavoro con un occupato su dodici in Italia, un tasso di disoccupazione che è quasi la metà di quello italiano e un laureato su otto nel Paese. Punta degli affari internazionali italiani con quasi un quinto dell’interscambio nazionale (per export supera nazioni come il Portogallo, la Romania e la Grecia) e delle imprese multinazionali italiane nel mondo ma anche città multietnica dove oltre una ditta individuale su otto è extracomunitaria e un cittadino su dieci è straniero. Meta d’affari ma anche turistica, dove un milanese su cinque si sente cittadino europeo (9,5%) e del mondo (11,5%). Arriva lo straniero. E le partecipazioni estere in provincia di Milano crescono: in sei anni, dal 1° gennaio 2000 al 1° gennaio 2006, le imprese a partecipazione estera sono aumentate del 10%, e gli occupati passano dalle 300mila unità del 2000 alle 324mila del 2006. Crescono soprattutto i settori di energia, gas e acqua (+150% il numero di imprese, +634,3% i dipendenti) ma anche il settore costruzioni (+31,8% le imprese, +84% i dipendenti) e i servizi di telecomunicazioni e di informatica (+24,8% le imprese, +57,5% i dipendenti). A fare in impresa a Milano e provincia ci vengono soprattutto le imprese statunitensi (28,4%), francesi (15,7%) e tedesche (15,4%). È quanto è emerso oggi in Camera di commercio durante il primo corso di alta formazione sul marketing territoriale. Corso di marketing territoriale oggi in Camera di commercio. Si è svolto oggi a Palazzo Turati il primo corso di alta formazione sul Marketing Territoriale: una nuova occasione di confronto promossa da Camera di Commercio di Milano sui temi dell’attrattività e della competitività internazionale del sistema economico locale. Questo incontro formativo è dedicato alle istituzioni e a tutta la dirigenza del settore pubblico e privato, per l’apprendimento e l’analisi delle tematiche legate allo sviluppo del territorio e alla sua competitività a livello internazionale. Il corso è calibrato sulle esigenze dei soggetti che sono quotidianamente coinvolti nella definizione e attuazione delle politiche di marketing territoriale e necessitano di strumenti specialistici e aggiornati con cui confrontarsi. I relatori: Lanfranco Senn, Docente e Direttore dell’Area Economia della Sda Bocconi e del Certet e Vittorio Meloni, Direttore Centrale Relazioni Esterne di Intesa San Paolo. “Milano - ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di commercio di Milano – grazie alla sua capacità di essere città laboratorio, città di frontiera, si conferma un nodo importante per l’Italia ma anche più in generale per l’Europa. E la Camera di Commercio di Milano è da tempo concretamente impegnata nella crescita e nel consolidamento dell’attrattività del sistema milanese e lombardo, rafforzando la movimentazione di flussi di investimenti, progetti, visitatori e capitale umano. In tale prospettiva è importante investire sulla leva strategica dell’alta formazione attraverso strumenti concreti quali l’offerta di borse di studio per studenti stranieri, la pianificazione di attività di promozione internazionale dell’alta formazione milanese in aree strategiche e l’organizzazione di corsi intensivi destinati alla formazione del sistema pubblico e privato locale” .  
   
   
BILANCIO LOMBARDIA, FORMIGONI: 400 MILIONI DI TASSE IN MENO  
 
Milano, 20 dicembre 2007 - Con l´approvazione prevista ieri in Consiglio regionale, diventa legge e dunque "pienamente operativa" la manovra di bilancio 2008 proposta dalla Giunta regionale che taglia 400 milioni di tasse. "Si tratta di un bilancio - ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni commentando il provvedimento - che dà una mano ai cittadini attraverso un deciso abbattimento delle tasse, possibile grazie all´ottimo lavoro di amministrazione del patrimonio e delle risorse regionali compiuto in questi anni e nonostante i minori trasferimenti per 170 milioni di euro dal Governo". Complessivamente, ha ricordato Formigoni, resteranno nelle tasche dei cittadini 400 milioni di euro, grazie all´abbattimento dell´addizionale Irpef (200 milioni) che si affianca alla soppressione del ticket sanitario di 10 euro sulla diagnostica in vigore dal 1 dicembre (50 milioni) e alla conferma dell´azzeramento della tassa sul metano (150 milioni), "una tassa presente nelle altre Regioni ma che in Lombardia si continua a non pagare con evidenti vantaggi per tutte le famiglie". "Questa manovra - ha proseguito Formigoni - mentre abbatte la pressione fiscale, continua a garantire il livello di eccellenza dei servizi. Basti pensare alla sanità, con i continui investimenti per la realizzazione di nuovi ospedali e per l´acquisto di nuovi e moderni macchinari così come le risorse aggiuntive (120 milioni) messe a disposizione sei mesi fa per fronteggiare malattie particolarmente gravi come i tumori e la Sla". "Siamo dunque particolarmente soddisfatti - ha aggiunto il presidente - di poter dare il via libera definitivo a questa importante manovra che conferma ancora una volta la Lombardia come la Regione più virtuosa, l´unica con il bilancio sanitario in pareggio, anche qui nonostante nei finanziamenti per la sanità occupiamo solo il 14mo posto" Addizionale Irpef - Dal 1 gennaio 2008 la quota di reddito pari a 15. 493,71 euro sarà totalmente esente da questa tassa addizionale (0,3%). Sarà solo assoggettata all´aliquota imposta dallo Stato e non derogabile dalla Regione Lombardia. In pratica chi ha un reddito non superiore a questa cifra - cioè 4 milioni e 100 mila contribuenti - non pagherà l´addizionale; chi ha un reddito superiore (1. 480. 000), la vedrà drasticamente ridotta: la pagherà cioè solo per la parte eccedente i 15. 493,71 euro. Con questa decisione la Regione alleggerisce la pressione fiscale di circa 200 milioni all´anno (quasi 400 miliardi delle vecchie lire). Ticket - Dal 1 dicembre 2007 non si paga più il ticket regionale di 10 euro sulle prestazioni specialistiche ambulatoriali. Questa manovra si stima che produca uno sgravio ai cittadini pari a 50 milioni. Rimane solo il ticket di 36 euro, imposto per legge statale. Così come rimangono tutte le esenzioni, progressivamente messe in atto dal 2002 a oggi, per molteplici categorie di cittadini: anziani, bambini, pazienti che soffrono di particolari patologie, o cittadini appartenenti alle fasce più deboli. Tali esenzioni riguardano la farmaceutica (circa il 50% delle ricette), il Pronto soccorso e, appunto, la specialistica ambulatoriale (70%). . .  
   
   
CONVEGNO “LA STAGIONE DELLE RIFORME DEGLI ENTI LOCALI”: PER I COMUNI PIEMONTESI PIU’ SERVIZI E MENO COSTI  
 
 Torino, 20 dicembre 2007 - Un bilancio sulle politiche regionali attuate fino ad oggi in materia di enti locali, dalla semplificazione amministrativa al sostegno ai piccoli comuni, e le progettualità future che andranno ad interessare le amministrazioni comunali sono state le principali tematiche del convegno “La Stagione delle Riforme degli Enti Locali”, organizzato dall’Assessorato agli enti locali della Regione Piemonte. Al convegno – che si è tenuto oggi presso il Centro Incontri della Regione Piemonte di Torino – sono stati invitati i 1206 Comuni piemontesi, insieme alle associazioni rappresentanti gli enti locali, Anci, Ancpi, Uncem, Upp, Lega delle Autonomie locali. La presidente della Regione Mercedes Bresso, ha dichiarato: “La stagione delle riforme rappresenta una grande sfida per poter governare bene lo sviluppo di tanti comuni piemontesi attraverso un impianto legislativo in cui semplificazione, chiarezza e trasparenza potino ad una democrazia locale”. L’assessore al Federalismo, Decentramento e rapporti con gli enti locali della Regione Piemonte Sergio Deorsola ha sottolineato l’importanza di due leggi regionali approvate in questi ultimi anni e fondamentali per procedere ad una riforma degli enti locali: un processo che cambia i rapporti tra Regione, Comune e cittadini, in cui si lavora in sinergia tra Enti e la Regione si pone dalla parte dei Comuni. Con la L. R. N. 8/2006, “Disposizioni in materia di collaborazione e supporto all’attività degli enti locali piemontesi”, è nato un servizio gratuito di assistenza tramite le Province, consulenza regionale e assistenza legale, a favore degli enti locali singoli o associati, e rivolto a fornire valutazioni e chiarimenti sulle problematiche che nascono dall’applicazione sul territorio locale della normativa regionale, nazionale e comunitaria. Da maggio 2007 ad oggi sono 111 i comuni che hanno richiesto un aiuto per orientarsi tra leggi regionali e dello Stato. Mentre con la L. R. N. 15/2007, “Misure di sostegno a favore dei piccoli Comuni del Piemonte”, sono state individuate una serie di misure per semplificare e sostenere l’attività delle amministrazioni locali minori, mettendo a disposizione dei piccoli comuni, quelli fino a 1000 abitanti, risorse finanziarie - in base a criteri oggettivi di marginalità elaborati dall’Ires - per promuovere il loro sviluppo sociale, civile ed economico. Questa legge regionale prevede inoltre risorse specifiche per quei Comuni con popolazione fino a 5000 abitanti e a frazioni di Comuni anche con popolazione superiore ai 5000 abitanti ma in cui si rilevino particolari condizioni di “marginalità” territoriale e di difficoltà di accesso ai servizi. “Il programma di riforme degli enti locali – ha precisato l’assessore regionale Deorsola - si è reso necessario per uno sviluppo logico di semplificazione e chiarezza, eliminando tutte quelle norme che a volte rendono difficile il rapporto tra i cittadini, il mondo del commercio, della piccola e media impresa e la pubblica amministrazione. L’obiettivo è di rendere più efficiente il sistema amministrativo garantendo comunque la qualità dei servizi ai cittadini e mantenendo i costi compatibili. E’ questo un risultato ottenuto grazie al consenso e alla collaborazione tra Regione, amministratori pubblici e associazioni di rappresentanza degli enti locali. Un nuovo modo di operare basato su azioni sinergiche tra i diversi livelli di governo del territorio piemontese. Da parte nostra, come Regione, cerchiamo di essere concreti e celeri: ne è un esempio la legge regionale n. 15/2007, approvata a luglio di quest’anno e che a gennaio 2008 ripartirà tra i piccoli comuni 3. 700. 000 € di fondi complessivi, secondo apposite graduatorie elaborate sulla base di uno studio dell’Ires, invece di ricorrere ad un bando regionale che avrebbe richiesto tempi più lunghi di assegnazione”. Per il 2008 l’Assessorato al Federalismo, Decentramento e rapporti con gli enti locali si occuperà di interventi di precisazione sulle forme associative dei comuni, con particolare riguardo alla previsione della Finanziaria 2008. Inoltre proseguirà il programma di semplificazione delle procedure per gli enti locali, con l’abolizione del Crop (Comitato regionale delle Opere Pubbliche): attività che porteranno al contenimento e snellimento delle normative regionali a vantaggio di un più serio e trasparente rapporto tra il cittadino e la pubblica amministrazione. .  
   
   
APPROVATO L’ESERCIZIO PROVVISORIO DEL BILANCIO DELLA REGIONE PIEMONTE  
 
Torino 20 dicembre 2007 - Il Consiglio Regionale ha approvato ieri l’autorizzazione all’esercizio provvisorio del Bilancio della Regione per l’anno 2008. In base a questo provvedimento la Giunta regionale è autorizzata ad esercitare provvisoriamente, fino all’entrata in vigore della relativa legge e comunque non oltre il 29 febbraio 2008, il bilancio per l’anno finanziario 2008. .  
   
   
IL CONSIGLIO REGIONALE TOSCANO HA APPROVATO IL DOCUMENTO CONTABILE PER L’ANNO PROSSIMO SOLIDARIETÀ E SVILUPPO, DUE PAROLE PER IL BILANCIO 2008 BERTOLUCCI: «NON ABBIAMO RIDOTTO L’ADDIZIONALE IRPEF, PERCHÉ GIÀ AL MINIMO»  
 
 Firenze, 20 dicembre 2007 - Due parole per sintetizzare il bilancio 2008: solidarietà e sviluppo. L’assessore al bilancio e alle finanze della Toscana, Giuseppe Bertolucci, lo ripete più volte, prima e dopo il voto dell’aula del Consiglio regionale che ha licenziato il documento contabile per l’anno prossimo. «Partiremo da subito con il progetto che in alcuni anni ci permetterà di offrire servizi domiciliari o nelle case di cura a tutti gli anziani non autosufficienti che vivono nella nostra regione – spiega - E su nove miliardi che spenderemo nel 2008, più di quattro saranno destinati agli investimenti». Solidarietà e sviluppo, appunto. «Non abbiamo inoltre aumentato le tasse – aggiunge – irap e bollo auto rimangono fermi. E se non abbiamo abbassato l’addizionale irpef, come qualche altr! a Regione ha fatto, la Lombardia ad esempio, è perch&ea! cute; da noi l’aliquota dell’addizionale è da sempre quella minima imposta dallo Stato, al di sotto della quale non si può scendere». Un numero: «Se negli ultimi anni avessimo applicato ai toscani le stesse aliquote di addizionale Irpef della Lombardia, - spiega ancora l’assessore - avremmo chiesto ai toscani qualcosa come 100 milioni di tasse in più ogni anno, per sette anni». Per il 2008 la Regione avrà a disposizione nove miliardi di euro. Di questi 4. 229 milioni sono destinati agli investimenti: 2. 115 riguardano l’economia, 1. 056 le infrastrutture, le strade, la ricerca e l’innovazione, gli investimenti dall’estero da attrarre e l’export da aiutare, 926 milioni per sostenere le famiglie e l’infanzia e per potenziare gli asili nido, 102 milioni per lo sviluppo sostenibile e l’ambiente, compresa la partita sui rifiuti, 30 milioni per potenziare tecnologicamen! te la pubblica amministrazione e renderla più efficiente e trasparente. Le spese per ricerche ed incarichi esterni, già dimezzate in queste anni, sono state ridotte del 20 per cento. “E fino al 2010, grazie ad un’ottima gestione della liquidità riconosciuta pure dalle agenzie di rating internazionali, - conclude Bertolucci - non ci sarà bisogno di accendere nuovi mutui». Il 2008 vedrà anche la realizzazione del progetto di riorganizzazione dell’insieme di organi ed enti che ruotano attorno alla Regione: agenzie che scompariranno, enti e fondazioni che saranno fusi, uffici da accorpare, Ato che scompariranno. «Il processo è già iniziato – sottolinea l’assessore - e si completerà nei primi mesi dell’anno. Presenteremo una proposta di riorganizzazione anche per quanto riguarda le società partecipate». .  
   
   
FRIULIA (UTILI A 15,2 MIL) CAMBIA LA "GOVERNANCE"  
 
 Trieste, 20 dicembre 2007 - Dopo aver completato con successo la trasformazione in holding, e dopo un triennio di continua crescita in termini di utili e di attività al servizio del territorio, si apre per la finanziaria regionale Friulia un nuovo ciclo, con la riforma della "governance" e la conferma della presenza dei privati nel capitale. Queste, in sintesi, le linee strategiche illustrate ieri a Trieste, in occasione dell´Assemblea per l´approvazione del bilancio 2006-2007, dall´assessore regionale alle Risorse economiche e finanziarie Michela Del Piero e dai vertici di Friulia: il presidente Augusto Antonucci, il vicepresidente e amministratore delegato Federico Marescotti e l´amministratore delegato Michele Degrassi. L´utile netto di esercizio è stato di 15,2 milioni di euro, in forte crescita rispetto a quello di 3,5 milioni dello scorso anno. A questo risultato hanno certamente contribuito i dividendi da società del Gruppo per 9,1 milioni, frutto della trasformazione in holding delle partecipazioni della Regione, ma anche i proventi dall´attività tipica di merchant bank, passati da 10 a 11,7 milioni confermando la marcata tendenza alla crescita dell´ultimo triennio. Al 30 giugno 2007 Friulia aveva destinato risorse pari a 107,8 milioni di euro nell´attività di merchant bank, con un portafoglio di 110 società (di cui 27 micromprese, nelle quali sono stati investiti 4 milioni) con un fatturato aggregato di 2. 590 milioni e oltre 10 mila addetti. "Siamo estremamente soddisfatti - ha detto l´assessore - dell´attività svolta da questo Consiglio di amministrazione. Oggi una Friulia rinnovata nel suo ruolo, corona il percorso di trasformazione con risultati estremamente significativi, sia in termini di utili che di investimenti sul territorio". "Siamo di fronte a un bilancio eccezionale - ha aggiunto - se si tiene a mente che Friulia ha perseguito una politica attenta soprattutto agli interventi al servizio del tessuto economico regionale, e non semplicemente a massimizzare il rendimento finanziario". L´assessore Del Piero ha ricordato che con i soci privati di Friulia Holding sono stati definiti nuovi patti parasociali, con i quali è stata in sostanza riaffermata una strada condivisa dopo i primi tre anni di prova. L´assemblea di oggi ha modificato la "governance" della società, con l´istituzione di un Consiglio di Sorveglianza composto da 7 consiglieri indipendenti che rimarranno in carica per tre esercizi (tra questi vengono scelti i componenti di un Comitato nomine). A questo organo si affianca un Consiglio di gestione con compiti operativi, formato da 8 membri, anch´essi in carica per un triennio. In questo modo, come ha rilevato l´assessore Del Piero, non solo si riducono di numero i vertici di Friulia (rispetto ai componenti dei tradizionali Consiglio di amministrazione e Collegio sindacale), da 16 a 15, ma si abbattono soprattutto i costi, con un risparmio di circa 300 mila euro all´anno. L´assemblea ha oggi nominato il Consiglio di Sorveglianza, che ha compiti di indirizzo e di nomina, oltre che di raccordo con l´Assemblea. Ne fanno parte Augusto Antonucci (presidente), Giovanni Borgna, Pieto Fornasaro, Sergio Medeot, Guglielmo Nifosì, Angelo Sette, Lorenzo Pelizzo. Oggi il nuovo organismo si riunirà per la prima volta, con all´ordine del giorno la nomina del Consiglio di Gestione. .  
   
   
LA REGIONE TOSCANA ALL’UPI, SBAGLIATO NON FIRMARE IL PATTO LE PROVINCE HANNO ANNUNCIATO IL LORO NO ALLA RIFORMA DEI SERVIZI PUBBLICI  
 
Firenze 20 dicembre 2007 - “Trovo sorprendente la posizione assunta dall´associazione delle Province toscane di non firmare il patto sui servizi pubblici. Per la Regione si tratta di una decisione sbagliata. E a proposito di leale collaborazione istituzionale, mi sarei certo aspettato di conoscere le decisioni dell´Upi attraverso mezzi diversi da quelli giornalisti”. E´ la replica dell´assessore toscano alle riforme istituzionali e al rapporto con gli enti locali, Agostino Fragai, alle dichiarazioni di oggi del presidente Lio Scheggi. La firma del patto era prevista in questi giorni. “Che vi fosse una diversa opinione sul nuovo assetto da dare al sistema idrico era cosa conosciuta dalla Regione e da tutti i soggetti del tavolo di concertazione generale. – spiega Fragai - In nessuna occasione però si era mai fatto riferimento alla possibilità che le Province non aderissero”. “Per la Regione si tratta di una decis! ione sbagliata,- sottolinea l´assessore – è una d! ecisione che giunge assolutamente inaspettata e fondata peraltro su un giudizio, la presunta macchinosità e mancanza di chiarezza del documento, che non corrisponde alla realtà”. “Mi auguro, anche per l´importanza che il patto riveste per i cittadini toscani, - conclude l´assessore - che vi possa essere ancora lo spazio per un chiarimento definitivo e costruttivo”. .  
   
   
IL PREMIO “IL PONTE” 2007 DELLA CCIE UNGHERIA AL CAV.UFF. FAUSTO DI VORA IN RAPPRESENTANZA DELLE PMI  
 
 Budapest, 20 dicembre 2007 - All’evento che si è tenuto al Salone principale dell’Istituto Italiano di Cultura la sera del 10 dicembre hanno partecipato piú di 270 persone, ed hanno preso parte molti personaggi della vita politica, economica e culturale italo – ungherese: il parlamentare di Forza Italia eletto nella Circoscrizione Estero, Ripartizione Europa, On. Massimo Romagnoli, l’Ambasciatore d’ Ungheria a Roma, S. E. Miklós Merényi, il vicepresidente vicario dell’Ente Friuli nel Mondo ing. Pier Antonio Varutti, il direttore dell’Ice, dott. Alessio Ponz de Leon Pisani, il direttore dell’Istituto di Cultura dott. Arnaldo Dante Marianacci, rappresentanti dell’Ambasciata d’Italia a Budapest, direttori e rappresentanti di grandi aziende italiane quali l’Unicredit, il Banco Popolare Hungary, il gruppo bancario Intesasanpaolo, la Ferrero, Pirelli Hungary, Riello Hungary, Siad, Nestlé, Selex gruppo Finmeccanica, Alitalia, Maserati-ferrari, Iveco e tante altre. Da parte ungherese erano presenti esponenti del Ministero dell’Economia, della Confindustria ungherese, della Camera di Commercio Ungherese, della Camera di Commercio di Budapest, della Camera dell’Agricoltura Ungherese, dell’Autoritá di gestione dei Fondi strutturali e tanti altri ancora. „Sono particolarmente lieto dell’assegnazione di questo premio al Cav. Uff. Fausto di Vora che si è distinto per le attività svolte nello sviluppo dei rapporti economici italo – ungheresi, essendo un eccellente rappresentante del settore della ristorazione e rappresenta il fiore all’occhiello delle Pmi italiane e friulane per caratura morale, eccellenza nella qualitá del prodotto e gestione ottimale dell’impresa. Questa scultura raffigura il simbolo camerale, il Ponte delle Catene di Széchenyi. ” – ha detto il presidente della Cciu, dott. Alessandro Stricca nel corso della premiazione. „Sono molto contento di essere a Budapest e poter festeggiare con Voi, che rappresentate la comunitá italiana d’Ungheria in questa bellissima serata – ha aggiunto l’on. Massimo Romagnoli - ed é la dimostrazione della sempre crescente rappresentativitá che la Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria (Cciu) ha grazie alla sua funzione molto attiva di raccordo tra gli operatori economici italiani ed il territtorio con le sue realtá operative ed istituzionali. Le istituzioni italiane che oggi rappresento stanno facendo degli sforzi per migliorare i servizi agli italiani all’estero e per promuovere il made in Italy in tutto il mondo, e questo é soprattutto il risultato dell’attivitá dei parlamentari eletti all’estero” - ha concluso l’on. Romagnoli. L’amb. Miklos Merenyi ha espresso la certezza che anche nella sua nuova funzione di rappresentante dello Stato Ungherese a Roma perseguirá (come ha sempre fatto) la collaborazione con la Cciu con l’ausilio dell’intero „Sistema Ungheria” presente in Italia che comprende l’Itdh, l’ufficio commerciale dell’ambasciata e l’ufficio turistico ungherese. Il premio è stato istituito nel 2006 come riconoscimento o di una singola attività (investimento) eseguita in modo brillante, o di una lunga attività dedicata allo sviluppo dei rapporti economici italo – ungheresi. La scultura è un oggetto d’arte tridimensionale in bronzo su vetro e marmo. “Mi ha fatto piacere ricevere il premio, è stata una sorpresa di Natale molto gradita. Sono contento che gli sforzi degli imprenditori italiani vengano premiati da colleghi che vivono e operano in Ungheria da molti anni” – cosí ha ringraziato la Cciu il premiato Fausto di Vora. Nel corso della serata è stata consegnata una targa all’ambasciatore Miklós Merényi e all’on. Massimo Romagnoli; in seguito il presidente Stricca ha salutato il consigliere Daniele Fanin in occasione del suo rientro in Italia, ringraziandolo per l’attività svolta a sostegno delle imprese italiane in Ungheria. La serata è stata allietata da uno spettacolo circense e dal concerto del coro dei bambini della Scuola Elementare e Media Erkel Ferenc. .  
   
   
RILANCIARE IL RUOLO DEL LAZIO: ACCORDO QUADRO REGIONE-MINISTERO DEL COMMERCIO ESTERO  
 
 Roma, 20 dicembre 2007 - Rilanciare il ruolo del lazio all’interno delle strategie del commercio internazionale rafforzando la collaborazione con il ministero del Commercio estero. Questo lo scopo dell’accordo quadro di programma sull’internazionalizzazione firmato ieri tra ministero del Commercio estero e Regione Lazio dal presidente Marrazzo, che assieme all’assessore regionale De Angelis hanno accolto il ministro Emma Bonino nella sede di via Cristoforo Colombo. Obiettivo dell’accordo è sviluppare e favorire le possibili forme di collaborazione fra ministero del Commercio internazionale e Regione Lazio per accrescere il grado di internazionalizzazione delle imprese locali con particolare attenzione alle diverse fasi di sviluppo e rafforzando la loro capacità di competere sui mercati esteri. Insieme al ministro Emma Bonino, che ha sottolineato la strategicità delle produzioni locali e dei settori produttivi tipici della nostra regione, dalla moda, al restauro, alla cantieristica navale, il presidente Marrazzo ha ricordato la sinergia nelle scelte politiche tra Regione e Ministero e il varo ormai prossimo della legge regionale sull’internazionalizzazione, e ha elencato alcune tra le più importanti iniziative messe in campo dalla sua giunta. ´´Noi - ha detto Marrazzo - possiamo far parte del sistema Paese e lo possiamo fare da protagonisti. Negli ultimi anni abbiamo recuperato molto ed ora le nostre missioni raggiungono sempre l´obiettivo perche´ sono coordinate dal governo. La nostra - ha detto - non e´ una regione che esporta prodotti pesanti ma esporta prodotti leggeri che diventano molto pesanti quando riescono ad affermarsi all´estero´´. Iniziative come lo sportello Sprint Lazio, che nei suoi primi mesi di attività ha realizzato oltre 700 contatti con aziende o il festival della fiction, nato nella Regione che produce l’ 80 per cento delle 750 ore di fiction prodotte in Italia, dimostrano che la Regione Lazio crede nell’internazionalizzazione e che con la sua politica delle infrastrutture stradali, aeroportuali e portuali con la realtà di Civitavecchia, insieme al Governo, punta a posizionare nella maniera migliore sui mercati internazionali i prodotti, tradizionali e moderni, della nostra regione. Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore alla Piccola e Media impresa Francesco De Angelis, che ha ricordato l’avvio, nel 2008, di nuovi bandi per i distretti cartario e della nautica, avviati dall’assessorato all’inizio di quest’anno. .  
   
   
POR-FSE 2007-2013: IL VIA VENERDI 21 DA COMITATO SORVEGLIANZA UMBRO  
 
Perugia, 20 dicembre 2007 – Venerdì prossimo 21 dicembre, il Comitato di sorveglianza darà ufficialmente il via alla nuova fase di programmazione del Por-fse 2007-2013, misura comunitaria, il cui acronimo sta per Programma Operativo Regionale-fondo Sociale Europeo, fondamentalmente rivolta al finanziamento della formazione professionale. La riunione del Comitato, che è costituito da Regione, istituzioni locali, rappresentanti Ue e di Ministeri italiani, sindacati e associazioni professionali e di categoria e che, come è stabilito per le misure comunitarie, avrà il compito di seguirne le varie fasi attuative e verificarne i progressi e l’incidenza, si svolgerà a partire dalle ore 10, a Perugia, presso la sede dell’Archivio di Stato, adiacente alla Basilica di S. Domenico, in Piazza Giordano Bruno 10. Il Por 2007-2013 prevede investimenti totali per oltre 230milioni di euro (98milioni circa dall’Europa e 131 di cofinanziamento nazionale). L’obiettivo dei sei “assi” in cui è articolato il programma (“adattabilità”, “occupabilità”, “inclusione sociale”, “capitale umano”, “transnazionalità e interregionalità”, “assistenza tecnica”) è quello della innovazione e modernizzazione, con carattere inclusivo e alto contenuto sociale, del sistema economico umbro. La formazione professionale, mettono in rilievo i funzionari della programmazione regionale, potrà avere un ruolo chiave per lo sviluppo dell’occupazione femminile, la ricerca, l’innovazione, la creazione di reti di impresa, per formare competenze e professionalità in settori nuovi (come la tutela ambientale e le fonti energetiche rinnovabili) o per affrontare in maniera più efficace problemi “vecchi” come la sicurezza nei luoghi di lavoro. Target delle azioni saranno costituiti dalle fasce deboli e da quelle “alte” del mercato del lavoro, come i giovani ricercatori. Alla riunione inaugurale del nuovo ciclo di programmazione europea sarà presente la Presidente della Giunta regionale dell’Umbria Maria Rita Lorenzetti, l’assessore alla formazione-lavoro Maria Prodi e i rappresentanti Ue Tatiana Esposito e Fabrizio Spada. Il Comitato valuterà anche i risultati del ciclo di programmazione Por 2000-2006, giunto alla conclusione. .  
   
   
COOPERAZIONE SOCIALE: REGIONE APPROVA IMPORTANTI PROVVEDIMENTI A SOSTEGNO SETTORE PILASTRO - 630 AZIENDE E 25 MILA ADDETTI - DEL SISTEMA SOCIALE VENETO”  
 
Padova, 20 dicembre 2007 - I nuovi provvedimenti regionali a favore della cooperazione sociale – uno dei settori più sensibili e importanti sia dell’economia veneta sia delle politiche sociali in particolare per le sue attività di servizi alla persona e di inserimento lavorativo di persone svantaggiate e/o deboli - sono stati i temi al centro di una conferenza stampa che si è svolta stamani a Padova, al Caffè Pedrocchi, presenti l’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi e i e i maggiori rappresentanti del settore della cooperazione sociale nel Veneto (Federsolidarietà e Legacoop). Valdegamberi ha informato che la Giunta regionale, nella sua ultima seduta, ha approvato alcune nuove determinazioni a favore del settore - che conta 630 aziende e occupa circa venticinquemila addetti - in particolare a proposito delle modalità di affidamento diretto dei servizi, delle convenzioni, dei fondi di rotazione. “I provvedimenti della Giunta veneta - ha spiegato Valdegamberi - sono conseguenti alla legge regionale n. 23 del 2006 che ha stabilito le norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale e realizzano il principio di sussidiarietà tra terzo settore e istituzioni stabilito dalla Costituzione in relazione a queste particolari imprese che coniugano imprenditorialità e solidarietà sociale e costituiscono un riferimento imprescindibile per le moderne politiche sociali pubbliche. Tramite queste deliberazioni - sottolinea l’esponente del governo veneto - che attuano i principi della legge regionale del 2006 si realizzano azioni di inclusione sociale, di coesione sociale, sgravando tante amministrazioni pubbliche - che contiamo applicheranno fino in fondo e presto queste nuove regole - da tanti problemi di personale. Andiamo a definire le modalità di affidamento alle cooperative sociali dei servizi in materia socio-sanitaria e di servizi alla persona individuando le procedure per l’affidamento dei servizi, per il convenzionamento diretto e le convenzioni tipo alle quali devono uniformarsi i contratti tra cooperazione sociale, enti pubblici e società a partecipazione regionale. Si va a conferire anche la titolarità dei servizi (dall’accordo di programma alle concessioni) e quindi riconoscendo una funzione di diritto pubblico che sposa definitivamente la partecipazione delle cooperative sociali alla funzione pubblica. Inoltre individuiamo nuove forme d’intervento a sostegno del settore, in particolare per favorire quelle cooperative che inseriscono al lavoro persone svantaggiate e deboli”. .  
   
   
VCO: DINAMICA DELLE IMPRESE E EVOLUZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO  
 
 Verbania, 20 dicembre 2007 - Analizzare la realtà aggiornata delle imprese e dell’occupazione, leggere le caratteristiche e tendenze della domanda di lavoro alla luce del contesto economico di riferimento, valorizzare i dati dei Centri per l’Impiego per una prima lettura ex post delle tendenze e dei fabbisogni professionali, analizzare le tendenze della domanda e dell’offerta di lavoro (giovanile) nell’industria metalmeccanica e nel settore turistico, questi sono gli obiettivi del volume “Dinamica delle imprese e evoluzione della domanda di lavoro nella provincia del Verbano Cusio Ossola” presentato mercoledì 19 dicembre, presso la sede camerale di Baveno. La pubblicazione è il risultato di un lavoro congiunto tra Camera di Commercio, Provincia del Verbano Cusio Ossola, in collaborazione con la Regione Piemonte e ha lo scopo di dare una visione completa e attuale dell’andamento generale del mercato del lavoro nel nostro territorio, dal 2004 al 2006. La specificità dei risultati ottenuti consente di percepire e monitorare il cambiamento nei singoli settori, grazie alla valorizzazione del patrimonio informativo Excelsior, che come è noto si colloca nel panorama delle informazioni del nostro Paese quale punto di riferimento per l’analisi della domanda di lavoro, soprattutto in fase previsiva. Excelsior si fonda su una indagine svolta annualmente dal sistema camerali sui “fabbisogni professionali” delle imprese italiane. Coinvolge un campione molto ampio di imprese con dipendenti attraverso questionari ed interviste telefoniche nella quale viene chiesto loro di indicare in modo dettagliato il numero delle persone che intendono assumere nell’anno seguente e quali caratteristiche dovrebbero avere (professione, titolo di studio, età, esperienza). Questo studio, oltre ai dati Excelsior, è stato arricchito con altre fonti, in primis i dati dei Centri per l´Impiego e l´archivio Smail, il Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro. Ciò ha permesso di definire alcune caratteristiche della nostra provincia. Emerge che il Verbano Cusio Ossola è un territorio ancora industriale, ma con una significativa componente turistica. Dei 41. 832 addetti al 31. 12. 06 il 16% è occupato nell’industria metalmeccanica, il 14% nelle costruzioni, l’8% in alberghi e ristoranti e ben il 21% nel commercio. Analizzando le assunzioni programmate dalle imprese con dipendenti (esclusi stagionali) dal 2003 al 2007, è da notare la forte crescita dei servizi, in cui sono compresi i settori del commercio e quello turistico. In questi ultimi anni l’economia provinciale sta attuando una significativa modificazione del proprio modello di sviluppo verso una maggiore connotazione terziaria, con una diminuzione delle assunzioni nel settore industriale, la crescita dei servizi e l’aumento della quota di assunzioni a tempo determinato, che risultano essere superiori alla media regionale e nazionale. Dal punto di vista dimensionale, le imprese tra 10-19 addetti aumentano in misura significativa, consentendo una maggiore solidità strutturale rispetto alle microimprese. Tra le caratteristiche emerse è da notare come nella provincia ci sia una struttura produttiva e una dinamica occupazionale molto diversificata al suo interno; le aree subprovinciali a maggiore caratterizzazione industriale presentano andamenti piuttosto divergenti tra loro, talvolta anche all’interno degli stessi comparti. Analizzando la domanda di lavoro espressa dalle imprese locali si vede come sia caratterizzata da una crescente difficoltà di reperimento (che riflette l’insufficiente tasso di ricambio generazionale) e da una richiesta crescente di esperienza lavorativa pregressa, che potrebbe indicare una riduzione degli “spazi” disponibili sul mercato del lavoro locale per i giovani in uscita dal sistema formativo. Infine, la comparazione tra le tendenze segnate dai dati delle indagini Excelsior e gli esiti occupazionali registrati dal monitoraggio dei movimenti presso i Centri per l’Impiego sembrano confermare una buona concordanza tra le tendenza segnalate dalle due fonti, soprattutto per quanto concerne le composizioni settoriali e professionali assunte. I dati raccolti e commentati da Gruppo Clas, riportati nel volume “Dinamica delle imprese e evoluzione della domanda di lavoro nella provincia del Verbano Cusio Ossola”, ci restituiscono un focus sulla nostra provincia che supera quindi di molto quella di una tradizionale rilevazione statistica, configurandosi come un sistema informativo di lavoro, prezioso anche ai fini dell’orientamento dei percorsi di studio, della programmazione della formazione professionale e più in generale delle politiche attive di lavoro. Per maggiori informazioni è possibile contattare il Servizio Promozione delle Imprese e Sviluppo del Territorio al numero telefonico .  
   
   
SMAIL, UN NUOVO STRUMENTO PER IL MONITORAGGIO DELLE IMPRESE  
 
Como,20 dicembre 2007 – La Camera di Commercio di Como si è dotata di un nuovo strumento: il Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro (Smail), già funzionante presso altre tre Camere di Commercio, Varese, Ferrara e Verbania. Smail consente di rilevare annualmente, per ogni attività produttiva esistente, i corrispondenti addetti. I dati sono consultabili sul web (banner in homepage www. Co. Camcom. It), mediante gli incroci di variabili descrittive quali la classificazione Ateco 2002, la forma giuridica, la classe dimensionale, la tipologia artigiana, la classe di anzianità dell’impresa o dell’unità locale, diversi dettagli territoriali fino al dettaglio comunale. Il periodo di riferimento dei dati è il 31 dicembre degli anni 2005 e 2006. Duplice è quindi l’informazione che si ricava: da un lato l’effettiva presenza nell’ambito provinciale di unità produttive (al di là dell’iscrizione al Registro delle Imprese che non sempre coincide con l’esercizio concreto dell’attività), e dall’altro il numero degli addetti impiegati allo svolgimento dell’attività stessa distinti fra imprenditori e dipendenti. Di seguito alcuni dati. Como. A fine anno 2006 le unità locali esistenti in provincia di Como ammontavano a 50. 209 con 180. 827 addetti (termine tecnico che raggruppa sia dipendenti che imprenditori, ndr), con una crescita, rispetto all’anno precedente, rispettivamente dell’1,9% e dell’1,6%. Settori. La distribuzione per settori vede nettamente al primo posto il settore industriale (43%, pari a 76. 206 addetti), in leggera flessione rispetto al 2005 dello 0,6%. Nel commercio e nel terziario si collocano rispettivamente il 17% ed il 27% degli addetti, entrambi in crescita rispetto all’anno precedente. Il settore delle costruzioni occupa 20. 165 addetti (l’11% del totale) con una crescita annua del 4%. Infine l’agricoltura, dove trovano lavoro 3. 757 uomini e donne (il 2% del totale), l’1,71% in più dello scorso anno. Confronto Censimento 2001 Smail 2006. Raffrontando i dati di Smail con quelli del Censimento dell’Industria e dei Servizi del 2001 (solo per i dati coincidenti) emerge che le unità locali sono aumentate del 19,3% e gli addetti del 3,5%. In testa le costruzioni (+19,16%), i servizi alle imprese e alle persone (+17,36%), il turismo (16,53%), seguite a distanza da credito e finanza (+4,45%), trasporti (+4,12%). Stabili commercio e legno-mobili. Unici settori a segnare una flessione sono quelli che sono ripartiti solo l’ultimo anno dopo un lungo periodo di riorganizzazione: tessile (-17%), chimica (-8%), metalmeccanico (-4%). Ambiti Subprovinciali. I dati delle unità locali e degli addetti per settore arrivano ad essere definiti per ogni Comune. Esistono inoltre delle aggregazioni predefinite: Centri per l’impiego, Comunita Montana, Distretto industriale, Distretto scolastico, Erbese, Canturino .  
   
   
CAMPAGNA DEL “TELEFONO DEL SORRISO” PREMIATI 11 UFFICI DELLA PROVINCIA DI TRENTO  
 
Trento, 20 dicembre 2007 – Sono 11 gli uffici della Provincia autonoma di Trento premiati oggi dall’associazione “Lamiacittà” nell’ambito della campagna “Il telefono del sorriso”. L’associazione ha effettuato negli scorsi mesi una serie di telefonate a campione ai vari centralini di uffici pubblici e privati, aperti al pubblico, ponendo una serie di domande tra il serio e lo spiritoso. I volontari hanno registrato (su modulo) le risposte ottenute dagli operatori telefonici, redigendo poi una classifica. Oltre agli uffici provinciali sono stati premiati anche i centralini di carabinieri e polizia, radio e quotidiani e televisioni locali. In totale sono stati consegnati 20 attestati de “Il sorriso è qui di casa”. “La nostra iniziativa – spiegano gli organizzatori – vuole promuovere un modo di comunicare gentile e cortese con il pubblico, anche in presenza di situazioni atipiche”. La gentilezza e la cortesia, oltre alla simpatia, sono di casa in ben 11 sportelli aperti al pubblico della Provincia autonoma di Trento. Il dato emerge dall’iniziativa “Il telefono del sorriso”, organizzata da Lamiacittà, nata a Trento nel 2000 tra Comune di Trento e Azienda provinciale per i servizi sanitari con l’obiettivo di migliorare la qualità dei rapporti interpersonali e sociali in quanto determinanti per la salute mentale. Il comitato raccoglie oggi 30 tra le principali realtà economiche, sociali e culturali della città. L’iniziativa “Il telefono del sorriso” si inserisce nel più ampio progetto “Il sorriso qui è di casa” ed ha voluto verificare la cortesia e la disponibilità di alcuni tra i più importanti sportelli telefonici pubblici e privati. Gli organizzatori hanno così verificato i requisiti con una serie di telefonate, di vario contenuto e genere, ed hanno registrato su moduli la risposta degli operatori. Le telefonate sono state effettuate in viva voce, alla presenza di due persone, durante l’orario di lavoro, con quattro tipi di telefonate: normali, bizzarra e inesistente con una domanda inesistente. “Abbiamo cercato – spiegano gli organizzatori – di individuare i servizi e gli uffici pubblici più contattati nella quotidianità dalla gente, senza però avere la pretesa di fotografare in modo esaustivo la totalità di essi. Vorremmo infatti che questa nostra indagine sorridente stimolasse una riflessione in merito all’importanza delle buone relazioni interpersonali anche nelle comunicazioni via cavo”. Questi gli uffici provinciali premiati: Agenzia provinciale per l’assistenza e la previdenza integrativa, Ufficio informazioni Concorsi e Catasto, Agenzia del lavoro, Servizio Istruzione, Opere igienico sanitarie, Bacini montani, Sportello di orientamento formativo, Centralo Provincia autonoma di Trento e Motorizzazione civile. .  
   
   
RIMINI: PIÙ ATTENZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ E ALLA COMUNICAZIONE  
 
Rimini, 19 dicembre 2007 - Ha avuto luogo nel pomeriggio del 18 dicembre il convegno “Responsabilità Sociale e futuro del territorio”, organizzato dalla Camera di Commercio di Rimini in collaborazione con l’associazione Figli del Mondo. L’incontro ha rappresentato il momento conclusivo del progetto Equal Spring Out, promosso dalla Fondazione En. A. I. P. S. Zavatta di Rimini allo scopo di creare una rete per favorire politiche attive di inserimento occupazionale e sviluppo locale, realizzare azioni di governance in grado di assicurare una maggior ricchezza ed una migliore coesione sociale. L’evento è stato aperto dal presidente della Camera di Commercio di Rimini, Manlio Maggioli, che ha fatto il punto sulla situazione della Responsabilità Sociale a Rimini e presentato la ricerca “Raccolta ed analisi delle buone prassi in materia di Responsabilità Sociale attuate dalle imprese della provincia di Rimini”. L’indagine, voluta dalla Camera di Commercio e realizzata dalla Facoltà di Economia dell’Università di Bologna, sede di Rimini, in collaborazione con l’associazione Figli del Mondo, ha coinvolto un campione di 47 imprese. Manlio Maggioli, nel suo intervento, ha sottolineato: “L’indagine ha evidenziato quanto le aziende riminesi, nello svolgimento della propria attività, si dimostrino sensibili nei confronti dell’ambiente e della società. Anche se a volte manca la capacità di utilizzare questo impegno per migliorare la reputazione e il proprio business. Quindi una Responsabilità Sociale disinteressata, che si riflette anche in una conoscenza circoscritta degli strumenti propri della comunicazione delle attività sociali (bilancio sociale, codice etico, carta dei valori etc. ). Solo il 17% delle imprese intervistate ha introdotto almeno uno di questi strumenti, anche se il 40% dichiara l’intenzione di volerlo realizzare in futuro”. Sempre la ricerca ha evidenziato che non sono ancora molte le imprese che svolgono un’attività di controllo sulla catena di fornitura o che richiedono ai propri fornitori certificazioni specifiche o l’adesione a un codice di comportamento. Esiste inoltre una certa difficoltà a comunicare l’impegno sociale ai propri clienti: solo il 32% delle imprese dichiara di realizzare messaggi o iniziative di comunicazione finalizzate a valorizzare l’importanza dell’agire responsabile. Anche l’intervento di Silvio De Girolamo, direttore Internal Audit e Csr del Gruppo Autogrill, ha messo in evidenza l’importanza della sostenibilità nelle scelte delle imprese. Analizzando il caso specifico di Autogrill e dei nuovi Eco-grill, De Girolamo ha ribadito l’importanza di investire in processi di sviluppo che, a partire dalle politiche di Responsabilità Sociale, portino alla realizzazione di progetti concreti. Rossella Sobrero, presidente di Koinètica, Agenzia per la Comunicazione etica e sociale, ha illustrato alcune buone prassi di Piccole e Medie Imprese che, in tutta Italia, hanno fatto dell’agire responsabile un fattore centrale del proprio sviluppo. Ha inoltre affrontato il tema della comunicazione come strumento strategico della cultura d’impresa. Ha concluso l’incontro Maurizio Focchi, presidente di Confindustria Rimini, sottolineando il rapporto tra associazioni di categoria e crescita della Responsabilità Sociale. In particolare ha ricordato il ruolo di Confindustria nella promozione di questo tema presso i propri soci. “La Responsabilità Sociale – ha detto Focchi – è un’idea che Confindustria Rimini persegue da tempo. Già in occasione del nostro 60° anniversario figurava tra le quattro sfide per i dieci anni futuri”. Anche se il concetto di Responsabilità Sociale sembra essere ormai radicato tra gli imprenditori riminesi, è emersa dall’incontro la necessità di continuare a promuovere la cultura della Rsi e di incoraggiare le imprese a comunicare all’esterno il proprio impegno. Un impegno che si concretizza soprattutto nell’attenzione al territorio, inteso nel senso più ampio del termine. Territorio come ambiente, come persone, come servizi, come valore da rispettare e tutelare. .  
   
   
RIMINI: PROGETTO EXCELSIOR 2007  
 
Rimini, 20 dicembre 2007 - Sono stati pubblicati all’interno dell’area territoriale di Rimini del portale degli Uffici Studi e Statistica delle Camere di Commercio italiane (www. Starnet. Unioncamere. It) i dati relativi alla pubblicazione “Rapporto Excelsior 2007 della provincia di Rimini”. Cos’è il Progetto Excelsior Excelsior è il Sistema Informativo realizzato per il decimo anno consecutivo da Unioncamere nazionale e dal sistema camerale, con il contributo del Fondo sociale europeo e dal Ministero del Lavoro della Previdenza Sociale. Metodologia di analisi - Attraverso l’indagine Excelsior, vengono intervistate ogni anno, a livello nazionale, oltre 100. 000 imprese con almeno un dipendente di tutti i settori economici e di tutte le tipologie dimensionali, per chiedere di rendere noto, in modo analitico, il proprio fabbisogno occupazionale per l’anno in corso. Per ampiezza e profondità di analisi, Excelsior è lo strumento informativo più completo oggi a disposizione dell’opinione pubblica per la conoscenza dei fabbisogni occupazionali e quindi dei profili formativi richiesti dalle imprese. I fabbisogni delle imprese in provincia di Rimini evidenziati dall’indagine. • Assunzioni previste: 6. 640 di cui 2. 470 unità nel settore “Alberghi, ristoranti, servizi di ristorazione e servizi turistici” pari al il 37,2 %; 1. 100 nel settore “Industria”: 16,6%; 940 unità nel settore “Trasporti, credito, servizi operativi, informatica, sanità e istruzione”: 14,1%; 840 nel “Commercio al dettaglio e all’ingrosso; riparazioni”: 12,6%; 550 unità “Servizi alle persone” (escluse istruzione e sanità): 8,3%; 420 unità nel settore “Costruzioni”: 6,3%. Il saldo: per l’anno 2007 le imprese riminesi hanno previsto l’assunzione di 6. 640 unità che, a fronte di 6. 170 uscite dal mondo del lavoro, determina un saldo positivo di 460 unità. Quasi il 30% delle imprese riminesi intervistate dichiara che nel corso dell’anno effettuerà nuove assunzioni, e per oltre i due terzi di queste (ben il 74,9%) la motivazione è da ricercarsi nella ripresa della domanda, a confermare una ripresa, già evidenziata dalle analisi congiunturali. L’aumento dell’occupazione in provincia: +0,7% è in linea con quelli medi, regionale e nazionale (+0,8%). A trainare l’andamento positivo evidenziato dalle imprese riminesi, sono quasi pariteticamente i “Servizi” con 220 nuove assunzioni, e l’”Industria” con 210. Tipologia contrattuale - Ad evidenziare la caratteristica stagionale dell’economia riminese: ben il 65,3 % delle assunzioni avverrà con contratto a tempo determinato (contro il 49,1% a livello medio emiliano-romagnolo ed il 42,6% a livello nazionale) Il 24,2% verrà assunto in provincia di Rimini con contratto a tempo indeterminato (contro il 39,8% in Emilia-romagna ed il 45,4% in Italia). Il 15,7% dei neo-assunti verrà poi assunto con contratto part-time (in linea con il dato medio emiliano-romagnolo: 15,2% e con quello medio italiano: 15,0%). Non sempre alle intenzioni di assunzione corrisponde però un’azione concreta, in quanto per un’elevata percentuale (30,7%) di esse le imprese dichiarano difficoltà nel reperimento delle figure professionali cercate. Le ragioni sono le insufficienti motivazioni economiche (29,2 dei casi); La mancanza della necessaria qualificazione (28,1%); La ridotta presenza della figura professionale (21,9%). Il 31,8% delle assunzioni previste riguarda personale immigrato (2. 110 persone), in particolare nel settore “Alberghi, ristoranti, servizi di ristorazione e servizi turistici” (1. 030). Per quanto concerne il livello di istruzione richiesto: per oltre 1/3 (33,8%) delle figure professionali indicate è sufficiente l’assolvimento della scuola dell’obbligo; per il 47,5% il titolo indicato è quello della “scuola secondaria superiore”; per il 14,0% il livello di “qualifica professionale” (istruzione e formazione): solo per il 4. 7% è il conseguimento del “titolo universitario”. A livello medio regionale, l’analogo dato regionale è quasi il doppio del dato provinciale (9,3%).  
   
   
L’ASSEMBLEA GENERALE STRAORDINARIA DEL PLR PARADISO HA ACCLAMATO ALL’UNANIMITÀ PRESIDENTE ROBERTO LAURENTI.  
 
Paradiso (Svizzera) , 20 dicembre 2007 – Roberto Laurenti, 1950, imprenditore, succede ad Eugenio Foglia che per tanti anni ha guidato la Sezione, conquistando importanti successi elettorali. Nel corso dell’affollata assemblea si è anche proceduto alle nomine statutarie, così perfezionate: Comitato Ristretto Sez Partito liberale radicale ticinese lugano Paradiso: Roberto Laurenti, Presidente; Luca M. Venturi, Segretario di Sezione; Mattia Costantini, Cassiere; Franca Martinoli, Luciano Di Simone, Eugenio Foglia, membri. Nicola Hartmeier e Amedea De Angelis sono stati confermati Revisori. . .  
   
   
L´AUSTRIA PASSA ALLA FASE DUE DELL´INIZIATIVA SULLE DONNE NELLA SCIENZA  
 
Vienna, 20 dicembre 2007 - L´austria intende continuare il suo programma di sostegno alle donne nella scienza dopo aver ottenuto risultati molto positivi in un periodo di prova di cinque anni. Il programma «Women in Research and Technology» (fForte) tra il 2002 e il 2007 è riuscito nell´intento di incoraggiare un maggior numero di donne a studiare materie scientifiche e a lavorare nelle università e nell´industria. Ma resta ancora molto da fare, visto che l´Austria si trova ancora al penultimo posto nella classifica Ue in termini di occupazione femminile nel settore tecnico. Il fatto che il programma sia sostenuto da quattro ministeri indica che il gruppo destinatario è variegato, dagli allievi della scuola elementare, ai ricercatori e alle imprese. Negli ultimi cinque anni, la percentuale di donne che hanno conseguito un dottorato in campo tecnico, scientifico o medico è aumentata dal 28% al 32%. Nelle sessioni di formazione, fForte ha fornito informazioni sulla partecipazione agli appalti relativi a progetti Ue, promuovendo con successo l´adesione delle donne austriache a tali progetti. «Grazie a fForte le donne sono diventate una componente indispensabile del panorama scientifico e della ricerca in Austria. Ora occorre costruire su questa consapevolezza», afferma il Professor Günther Bonn del Consiglio austriaco per la Scienza e la Tecnologia. La nuova fase si svolgerà dal 2009 al 2012. Uno degli obiettivi prioritari sarà quello di aumentare la presenza delle donne nelle università, negli istituti di ricerca e nell´industria, in posizioni di livello superiore a quelle che spesso occupano attualmente. Altre priorità comprendono il miglioramento della formazione scientifica degli studenti più giovani, l´aumento del numero di donne scienziato che rappresentino l´Austria a livello internazionale, l´integrazione della dimensione di genere nelle strutture di ricerca e nei programmi e la promozione della consapevolezza in merito alle donne nella scienza all´interno delle università, delle imprese e della politica. Per ulteriori informazioni, consultare: http://www. Fforte. At .  
   
   
VERBANO CUSIO OSSOLA: DONNE E IMPRESA, LO SCENARIO PROVINCIALE  
 
 Omegna, 20 dicembre 2008 - A Villa Fedora è stata presentata la pubblicazione dal titolo "Donne e impresa: esperienze nel Verbano Cusio Ossola". L´appuntamento non è stato soltanto dedicato alla presentazione della brochure, ma ha rappresentato anche, per le donne presenti, un´occasione di incontro ad un tavolo istituzionale, dove la presenza femminile è purtroppo ancora molto scarsa. Nato da un progetto condiviso di Camera di commercio e Comitato per la promozione dell´imprenditoria femminile del Verbano Cusio Ossola, il libro raccoglie le interviste fatte da 11 allieve della Iii^ classe Igea dell´Istituto Tecnico Commerciale di Omegna ad altrettante imprenditrici che hanno deciso di raccontare la loro storia professionale. Il sostegno a tale iniziativa editoriale rientra nel contesto degli obiettivi prioritari che si è dato l´ente sin dal 2003, in particolare in quello relativo alla "Diversificazione dell´economia e dello sviluppo", all´interno del più ampio progetto che include tutte le politiche per la natalità imprenditoriale. Seppure in aumento i lavori indipendenti, le forme e le caratteristiche dell´imprenditorialità femminile presentano ancora limiti e debolezze; infatti, nonostante il tasso di creazione d´impresa da parte di donne sia crescente, in parallelo è accertato un tasso parimenti alto di mortalità nei primi anni di vita delle stesse. Il fenomeno della debolezza in fase di start-up e di avvio di nuove iniziative, che peraltro caratterizza l´insieme delle nuove imprese in Italia, non solo femminili, è stato dunque all´origine di una delle attività prioritarie della Camera di commercio del Verbano Cusio Ossola, e si è tradotto, sin dal 1999, in convenzione con la Provincia del Verbano Cusio Ossola, e successivamente dal 2006, con la gestione degli sportelli D3, nell´accompagnamento alla creazione d’impresa, al fine di contribuire alla nascita di attività solide e con reali possibilità di sviluppo". La pubblicazione, tuttavia, non vuole essere l´analisi di fenomeni sociali o economici, ma si presenta come la cornice di 11 piccoli affreschi che narrano di come nasce un´attività in proprio, delle ragioni che ne stanno alla base e cioè le competenze professionali, la passione personale, il desiderio di essere autonome, di dare spazio alla propria creatività o, ancora, di trovare uno sbocco professionale soddisfacente senza trascurare le prospettive di guadagno e di soddisfazione: tanti possono essere i motivi per cui si decide di affrontare un´avventura imprenditoriale. "Avventura" perché, oltre ai fattori di rischio comunque legati all´impresa in sé, l´impresa femminile deve affrontare altri ostacoli "di genere", e cioè le difficoltà di accesso al credito e la difficile conciliazione tra l´impegno richiesto dal lavoro e gli impegni familiari. Nodi problematici intorno ai quali sta lavorando la Regione Piemonte, attraverso alcuni suoi assessorati particolarmente attivi e in collaborazione con Unioncamere Piemonte e con i Comitati per la promozione dell´imprenditoria regionali. Dal "punto di vista delle donne" la flessibilità aspira a tradursi in misure concrete a favore di una migliore conciliazione tra tempi di lavorativi e tempi di vita familiare, di una più razionale suddivisione tra uomini e donne degli impegni familiari. Non solo, le donne lottano da sempre contro quel "soffitto di cristallo" fatto di consuetudini e discriminazioni, molto spesso indirette, che rende difficile per loro l´accesso ad alcune professioni, la progressione nelle carriere o l´assunzione di ruoli di responsabilità, a prescindere dalle capacità professionali. Argomenti questi che rappresentano il filo conduttore delle storie raccontate nella pubblicazione "Donne e impresa: esperienze nel Verbano Cusio Ossola"; storie che sono, tuttavia, la testimonianza che, nonostante i maggiori ostacoli, le donne sono sempre più protagoniste di attività indipendenti in ambiti e settori differenti e con risultati soddisfacenti. Talento e preparazione, ma anche tenacia di fronte alle difficoltà, estro, creatività e molto coraggio nell´affrontare la sfida, sono le caratteristiche vincenti. Il libro si propone di essere uno strumento informativo e di orientamento a tutte coloro che vogliono ispirarsi a esperienze di successo di altre donne. Esso racchiude inoltre, e questa è la sua originalità, la freschezza di chi ha raccolto le testimonianze delle imprenditrici, cioè delle allieve dell´Istituto Tecnico Commerciale di Omegna che, con taccuino, macchina fotografica e passione, hanno reso possibile questo piccolo progetto editoriale. Per ulteriori informazioni o per avere copia del volume, è possibile contattare la Segreteria di direzione, al numero 0323-912. 815 – email: segreteria@vb. Camcom. It .  
   
   
INGEGNERI E ARCHITETTI UMBRI IN PALESTINA PER LAVORARE SU URBANISTICA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE  
 
Ramallah (Palestina), 18 dicembre 2007 – Erano venuti dal 23 luglio al 10 agosto in Umbria i 23 tecnici, ingegneri e architetti palestinesi, per frequentare un corso di formazione, promosso dalla Regione Umbria con l’Ordine degli Ingegneri e degli Architetti della Palestina, in materia di pianificazione territoriale, design progettuale, riqualificazione dei centri storici e interventi con speciali materiali e tecnologie. Le 120 ore del corso si erano tenute negli uffici della Regione, della Provincia di Perugia, di alcuni comuni (Perugia, Foligno, Torgiano, Massa Martana, Nocera Umbra), e nelle sedi di tre aziende private di progettazione (“Rpa”, “Sintagma”, “Sgm” e “Tec. Inn”). Una delegazione umbra presente in questi giorni a Ramallah restituisce la visita, per proseguire, sulla base del lavoro iniziato, una collaborazione che si colloca, nel quadro generale dei rapporti di cooperazione instaurati dalla Regione Umbria con l’Autorità Palestinese. I lavori di questi giorni (il ritorno in patria della delegazione umbra, di cui fa parte anche l’assessore all’ambiente Lamberto Bottini, è previsto per mercoledì 19 dicembre) riguardano principalmente la politica urbanistica nei centri storici e la pianificazione territoriale, un argomento al quale – come è stato sottolineato nel primo “meeting” tenutosi ieri a Ramallah – l’Ordine degli Ingegneri e degli Architetti è particolarmente interessato, per le implicazioni che esso riveste soprattutto nel comune di Nablus, interessato all’ampliamento dell’ambito comunale e ad un nuovo sviluppo edilizio. Un altro tema importante per i palestinesi, al quale i tecnici umbri sono impegnati a dare il proprio contributo, è l’avviamento di una “camera arbitrale” (uno strumento che non esiste in Palestina), nel campo delle controversie e dei contenziosi in materia urbanistica: un tema al quale sarà dedicata la giornata di domenica 16, con un seminario-workshop, che vedrà la presenza del Governo dell’Autorità Palestinese, dei sindaci delle principali città e di centinaia di ingegneri, architetti, avvocati ed imprenditori. “Sia la pianificazione territoriale che l’attivazione di una ‘camera arbitrale’ sono cose molto importanti per noi” - ha dichiarato Marwan Abed Al Hameed, segretario dell’Unione Generale degli Ingegneri Palestinesi, nel corso della presentazione ufficiale della delegazione umbra giunta a Ramallah, avvenuta alla presenza di Nimer Hamad, già ambasciatore palestinese in Italia ed attuale consigliere politico del Presidente Abu Mazen, e di Pierandrea Sandri, responsabile della “Utl” (unità Tecnica Locale) a Ramallah, l’organismo che si occupa della cooperazione internazionale dell’Italia. “Questo lavoro – ha aggiunto Marwan al Hameed – è una piccola porzione dell’appoggio che il vostro Paese garantisce da molti anni al nostro popolo ed alla causa palestinese”. “Sono giorni complicati – ha detto Pierandrea Sandri, portando il saluto del Console Generale Italiano a Ramallah -, ma pieni di speranza, e ci auguriamo che questa importante iniziativa possa condurre ad un accordo, tale da permetterci di inserire il vostro progetto comune all’interno del pacchetto di priorità, che il Governo Italiano presenterà alla prossima Conferenza di Parigi”. Alla cerimonia di presentazione è seguita una visita al mausoleo di Yasser Arafat, sulla cui tomba è stata deposta una corona di fiori, e al campo profughi “Jalazon” di Ramallah (il nome del campo deriva – è stato spiegato – da una parola turca che significa “là dove c’è l’acqua”). Sulla realtà del campo profughi (che, sopra un’area pari ad un chilometro quadrato, ospita 14 mila persone, fra le quali altissimo, circa il 70 per cento, è il tasso di disoccupazione) una ricercatrice italiana, la fiorentina Silvia Pasquetti, sta preparando una tesi di dottorato in sociologia per l’Università di Berkeley (California). Da quattro mesi – ha spiegato durante la visita della delegazione umbra – vive nella comunità del campo, raccogliendo interviste sui suoi abitatori, indagandone il modo di vivere, la mentalità e l’universo di valori. .  
   
   
ARCHITETTI, INGEGNERI, GEOMETRI E TECNICI DI SETTORE: CHIUSURA CORSO FORMAZIONE "PROGETTARE CON IL LEGNO"  
 
 Trieste, 20 dicembre 2007 - Si chiude oggi alle 15. 00 a Paluzza, al Centro servizi per le Foreste e le Attività di montagna (Cesfam), il corso di formazione ed aggiornamento su "Progettare, coibentare e costruire con il legno", rivolto ad architetti, ingegneri, geometri e tecnici di settore. Il corso verrà concluso con un intervento del direttore regionale delle Risorse agricole e forestali Augusto Viola, che illustrerà le politiche regionali in materia di bioedilizia, orientate a sviluppare e sostenere l´uso del legno regionale e le imprese locali. La filiera legno-edilizia, infatti, già oggi presenta molti operatori interessati ad intervenire sia nelle fasi di progettazione delle abitazioni, così come delle parti costruttive, che nelle fasi di costruzione vera e propria. La particolarità che potrà avere, inoltre, la filiera regionale del legno-edilizia è basata sull´utilizzo di legname regionale in possesso della certificazione di ecosostenibilità, per garantire al beneficiario finale non solo la qualità del costruire e la bellezza del vivere in una casa di legno, ma anche il fatto che il legno di cui è fatta la sua abitazione proviene da foreste certificate per la loro gestione ecosostenibile. Il corso, a partecipazione gratuita, ideato nell´ambito del programma di Giornate Informative sul tema "Lo sviluppo della filiera regionale foresta-legno nel settore della bioedilizia", si è articolato in cinque incontri didattico-seminariali della durata di 35 ore. L´iniziativa, coordinata dal servizio regionale per la Gestione forestale e l´Antincendio boschivo, ha visto la partecipazione di una quarantina di liberi professionisti e tecnici della Pubblica Amministrazione, provenienti dal Friuli Venezia Giulia e dal Veneto, a testimonianza di un vivo interesse verso le tematiche dell´uso innovativo e sostenibile del legno nelle costruzioni. .  
   
   
RDM REALTY S.P.A.: VALORIZZAZIONE DEGLI ATTIVI IN SPAGNA  
 
Milano, 20 dicembre 2007 - Rdm Realty S. P. A. , comunica che, in data 18 dicembre , ha concluso una serie di accordi con Espais Promocions Immobiliàries E. P. I. S. A. (“Espais”) volti a consentire la valorizzazione del credito di circa 32,3 milioni di Euro (book value), che rappresentava il diritto di ricevere immobili futuri, da realizzarsi entro un quinquennio nell’area dell’ex stabilimento Reno de Medici a Barcellona (El Prat de Llobregat). Gli accordi raggiunti permettono di valorizzare tale credito in 37 milioni di Euro, con le modalità seguenti : Euro 5,5 milioni in contanti (versati in data odierna); Euro 15,2 milioni (di cui circa Euro 2,0 milioni versati in data odierna) da versarsi in contanti entro il 31 dicembre 2008, finalizzati alla sottoscrizione (in più tranche) di un aumento di capitale di pari importo in Eurozone Capital S. A. (“Eurozone”), investment company di diritto spagnolo, nata nel mese di dicembre 2006, che investe nel settore real estate a destinazione terziaria nelle città di Barcellona, Madrid e Parigi. I soci di Eurozone, prima dell’ingresso di Rdm Realty al 17%, sono Espais con il 28%, il fondo di investimento immobiliare Usa Forum Partners con il 28%, il fondo pensione olandese Stichting Pensioenfonds Voor De Gezondheid, Geestelikje en Maatschappelijke Belagen con il 42%. Gli accordi tra soci prevedono patti parasociali atti a tutelare gli interessi di Rdm Realty, con meccanismi usuali in operazioni di questo tipo, quali la nomina di un rappresentante nel board, prelazione, clausole tag-along e drag-along ecc. Nonché una clausola che regolamenta in una logica di pari passu gli ingressi nel capitale di eventuali futuri soci. - Euro 16,3 milioni in natura con la vendita ad una società di diritto spagnolo interamente controllata dal gruppo Rdm Realty – ed il successivo sviluppo - di tre fabbricati residenziali (su un totale di sette) per complessivi 3. 150 mq di superficie lorda di pavimento, appartenenti ad un complesso residenziale in costruzione, da parte di una collegata di Espais, a Sant Cugat del Valles, nelle vicinanze di Barcellona. E’ previsto che la consegna dei tre fabbricati finiti avvenga entro il 2009. E’ stato anche stipulato un contratto di commercializzazione con la stessa Espais che curerà la vendita frazionata dell’intero complesso residenziale in una logica di parità di trattamento. Il complesso dell’operazione genera sul bilancio consolidato di Rdm Realty una plusvalenza al lordo dell’effetto fiscale di circa Euro 3,6 milioni tenuto conto dei costi connessi all’operazione e dell’attualizzazione dei pagamenti che verranno riconosciuti nel corso del 2008. L’operazione, nel suo complesso, peraltro, consente a Rdm Realty di riconfigurare il portafoglio delle attività nel mercato spagnolo, e permette di entrare in relazione con primari operatori istituzionali anche nella prospettiva di eventuali sinergie con l’attività della controllata Vailog S. R. L. Nel comparto dello sviluppo di parchi logistici a livello internazionale. Nell’ambito dell’operazione, hanno agito in qualità di consulenti legali della Società, per gli aspetti spagnoli lo Studio Legale Uría Menéndez (Barcellona) e per gli aspetti italiani lo Studio Legale Norton Rose (Milano). 1. Background dell’operazione Si ricorda che il rapporto con Espais deriva da un accordo stipulato tra Reno De Medici Iberica S. L. (“Iberica”) (società controllata al 100% da Reno De Medici S. P. A. (“Reno De Medici”)) ed Espais stessa nel dicembre 2003, che prevedeva la cessione a titolo oneroso da parte di Iberica ad Espais di un complesso articolato di proprietà fondiarie, sito nella località di Prat de Llobregat, costituito da diversi terreni ed immobili utilizzati nel passato da Iberica per la propria attività industriale poi chiusa a fine 2005. A fronte di tale cessione, Espais ha corrisposto ad Iberica Euro 50 milioni in contanti alla stipula del contratto medesimo e si è impegnata a corrispondere ulteriori Euro 30 milioni in natura mediante la consegna di immobili costruiti sulla proprietà oggetto di compravendita, la cui natura (residenziale-terziario o industriale) dipendeva dalla avvenuta o mancata riqualificazione urbanistica. La consegna di tali immobili futuri, di qualsiasi natura essi fossero, era prevista non prima del 31 ottobre 2011; tale consegna era garantita da una fideiussione di Euro 45 milioni rilasciata da Banesto per conto di Espais. Successivamente, in data 19 dicembre 2005, Iberica e Red. Im S. R. L. ((“Redim”), società interamente controllata da Rdm Realty) hanno sottoscritto un contratto preliminare di compravendita avente ad oggetto gli attivi immobiliari futuri che Espais si era impegnata a trasferire ad Iberica. Nel corso del mese di aprile del 2006, Redim ha versato ad Iberica l’intero corrispettivo di tale compravendita pari ad Euro 32 milioni. 2. Descrizione dell’operazione Redim, Espais e Iberica hanno stipulato in data odierna una serie di accordi atti a ridefinire i contratti passati, in particolare: (i) Novazione dell’accordo del 2003: Espais ed Iberica hanno rinegoziato il contratto stipulato nel 2003 prevedendo di sostituire il credito derivante da tale contratto - consistente nella consegna degli immobili futuri - con un obbligazione di pagamento di Euro 37 milioni; (ii) Risoluzione del contratto preliminare del 2005: Iberica e Redim hanno risolto il contratto preliminare del 2005 prevedendo la sostituzione dell’obbligo di consegna dei beni futuri da parte di Iberica con la cessione del credito vantato da quest’ultima nei confronti di Espais pari ad Euro 37 milioni; (iii) Cessione di parte del credito: Redim e Dasix Land S. L. (“Dasix Land”), una società a responsabilità limitata di diritto spagnolo interamente controllata da Redim, hanno stipulato un contratto ai sensi del quale la prima cede alla seconda una parte del credito vantato nei confronti di Espais pari ad Euro 16,3 milioni; (iv) Rinegoziazione del credito: Espais, Espais & Lasia Promocions Immobiliàries S. L. (“Espais & Lasia”) (joint venture paritetica tra il gruppo Espais e Promocions Lasia 2010 S. L. Operatore immobiliare nel mercato spagnolo), Redim e Dasix Land hanno stipulato un contratto al fine di rinegoziare il credito vantato da queste ultime due nei confronti di Espais in modo tale che, - Dasix Land utilizzi il credito di Euro 16,3 milioni, come corrispettivo per i seguenti contratti da stipularsi con Espais & Lasia: (a) compravendita delle proprietà immobiliari ad uso residenziale citate in precedenza e site in Sant Cugat del Vallés in corso di costruzione per un valore di circa Euro 7,8 milioni; e (b) appalto per il completamento della costruzione delle unità immobiliari di cui al punto (a) che precede per un valore pari a circa Euro 8,5 milioni. Le obbligazioni derivanti dal contratto di appalto sono garantite, fino alla consegna definitiva delle proprietà, da una fideiussione a prima richiesta rilasciata da una primaria banca spagnola per un importo pari al valore dell’appalto (come via via diminuito in relazione allo stato avanzamento lavori con un minimo del 20% del corrispettivo totale). Le proprietà immobiliari sono rappresentate da tre palazzine residenziali, per un totale di 30 appartamenti e 44 posti auto interrati per complessivi 3. 150 mq di superficie lorda di pavimento, che verranno edificate nel contesto di un parco residenziale attrezzato con verde e piscina condominiali che comprende altre 4 palazzine che saranno costruite da Espais & Lasia; (v) Riconoscimento del saldo del credito residuo in capo a Redim pari ad Euro 20,7 milioni da parte di Espais nei seguenti termini: (a) Euro 5,5 milioni versati in contanti in data odierna; (b) Euro 15,2 milioni (di cui circa Euro 2,0 milioni già corrisposti in data odierna) da versarsi entro il 31 dicembre 2008 con tempistiche adeguate in modo che Rdm Realty possa disporre della liquidità incassata da Redim per investire, in più tranche, in Eurozone (attraverso aumenti di capitale pari ad un massimo del 17% del capitale sociale e prestiti subordinati). Il credito vantato da Redim nei confronti di Espais, come via via ridotto a fronte degli utilizzi per le sottoscrizioni di capitale Eurozone, è assistito da una fidiuessione a prima richiesta rilasciata da una primaria banca spagnola. Come descritto in precedenza Eurozone è una investment company di diritto spagnolo, nata nel mese di dicembre 2006, che investe in attivi immobiliari a destinazione terziaria, a reddito o da riqualificare, ubicati nelle città di Barcellona, Madrid e Parigi. In funzione degli impegni ricevuti dai soci e tenuto conto del ricorso alla leva finanziaria, il valore delle attività immobiliari è previsto possa collocarsi nell’ordine di Euro 300 milioni. Il capitale sociale di Eurozone, prima dell’ingresso di Rdm Realty, era detenuto per il 28% da Espais e per il 28% dal fondo di investimento immobiliare Usa Forum Partners e per il 42% dal fondo pensione olandese Stichting Pensioenfonds Voor De Gezondheid, Geestelikje en Maatschappelijke Belagen. Eurozone è proprietaria dell’80% del capitale di Eurozone Asset Management S. L. (“Eurozone Am”), società che gestisce il patrimonio immobiliare di Eurozone; il residuo 20% di Eurozone Am è detenuto da Espais. Gli accordi contrattuali stipulati con gli altri soci prevedono patti parasociali atti a tutelare gli interessi di Rdm Realty, con meccanismi usuali in operazioni di questo tipo, quali la nomina di un rappresentante nel board, prelazione, clausole tag-along e drag-along ecc. Nonché una clausola che regolamenta in una logica di pari passu gli ingressi nel capitale di futuri soci. Gli appartamenti in Sant Cugat saranno oggetto di vendita frazionata, in base ad un accordo di commercializzazione stipulato in data odierna e remunerato a condizioni di mercato con Espais, che curerà, così, la commercializzazione dell’intero parco residenziale per conto sia di Dasix Land che di Espais & Lasia, garantendo ad entrambe le parti l’opportuna trasparenza nello svolgimento dell’incarico. E’ stata altresì verificata la sussistenza di una comunanza d’intenti nella strategia di vendita tra Dasix Land e Espais & Lasia, volta a perseguire l’intero collocamento sul mercato delle unità immobiliari in un arco temporale ragionevolmente breve: le prevendite verranno avviate nel corso dell’anno prossimo per procedere ai primi rogiti al termine delle costruzioni che come già anticipato in precedenza è attualmente previsto entro la fine del 2009. .  
   
   
IPI S.P.A. : NOMINATO DONATO PEZZUTO NUOVO LEAD INDEPENDENT DIRECTOR  
 
Torino, 20 dicembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione della Ipi S. P. A. Riunitosi in data 18 dicembre e, a seguito delle dimissioni di Lorenzo Caprio del 7 novembre 2007, ha nominato Donato Pezzuto nuovo Lead Independent Director e Riccardo Bonasso nuovo membro del Comitato di Controllo Interno. Lucia Morselli sostituirà Riccardo Bonasso nel Comitato di Remunerazione. Il Consiglio ha inoltre deliberato il calendario degli eventi societari per l’anno 2008 che di seguito si allega. .  
   
   
AOSTA: SCHEMA DI NORMA DI ATTUAZIONE IN MATERIA DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA  
 
 Aosta, 20 dicembre 2007 – La Presidenza della Regione e l’Assessorato del Territorio, Ambiente e Opere pubbliche informano che la Commissione Paritetica ha approvato, su proposta della Regione, nella seduta del 17 dicembre scorso, uno schema di norma di attuazione dello Statuto speciale in materia di Edilizia Residenziale Pubblica mediante il quale viene ampliato il già vasto quadro di competenze regionali in materia. In particolare, vengono attribuite alla Regione funzioni relative alla definizione dei livelli del servizio abitativo, nonché degli standard di qualità degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, anche con riferimento alle condizioni geografiche del territorio valdostano, che possono comportare l’esigenza di differenziare tali standard non solo quantitativamente ma anche qualitativamente rispetto a quelli stabiliti dallo Stato per l’intero territorio della Repubblica. Con lo schema di decreto legislativo in questione si riconoscono, poi, in capo alla Regione funzioni relative alla definizione dei criteri per favorire l´accesso al mercato delle locazioni dei nuclei familiari meno abbienti nonché agli interventi concernenti il sostegno finanziario al reddito. Infine, tutte le predette funzioni verranno finanziate dallo Stato sulla base di accordi bilaterali con la Regione a partire dai livelli attualmente assicurati. “Si tratta – dichiarano il Presidente Caveri e l’Assessore Cerise – di un importante attribuzione di funzioni in un settore particolarmente sensibile, che ci consentirà di proseguire nelle politiche della casa con ancora maggiore incisività rispetto agli interventi che già ci pongono in una fascia di eccellenza a livello italiano”. .  
   
   
ISOLA DEI CIURLI: RUSPE AL LAVORO PER ABBATTERE L´ECOMOSTRO  
 
 Roma, 20 dicembre 2007 - "L’abbattimento dell´ecomostro dell´Isola dei Ciurli ha finalmente restituito dignità al territorio di Fondi. Quello di oggi è un evento di straordinaria importanza atteso da oltre quarant´anni". E’ questo il commento del presidente Marrazzo dopo che le ruspe questa mattina hanno proceduto all’abbattimento dei primi scheletri che da circa quarant’anni deturpano il panorama del comune di Fondi. "La demolizione di quei ventuno manufatti – ha sottolineato Marrazzo - è il risultato di un grande impegno che quest´amministrazione ha portato avanti con responsabilità e coraggio per ristabilire il diritto alla salute, alla tutela dell´ambiente e alla legalità di questo territorio. “Credo che il 19 dicembre - ha concluso il presidente - sia diventato a pieno titolo il ´giorno della legalità´ per tutti i cittadini e per le associazioni che da anni portano avanti questa battaglia". Grande soddisfazione è stata espressa dall’assessore all’Urbanistica Massimo Pompili per una battaglia iniziata con l’insediamento della giunta e per la quale sono stati stanziati oltre 750mila euro. “Con questo stanziamento – ha spiegato Pompili - la Regione ha concesso al Comune di Fondi, perentoriamente 30 giorni per intervenire". "Il Comune – ha aggiunto l’assessore - sta ottemperando da questa mattina e anche di questo non posso che dirmi soddisfatto, soprattutto tenuto conto dei diverbi avuti nel recente passato sul raggiungimento dell´obiettivo finale”. "L´area dell´isola dei Ciurli – è stato il commento di Zaratti – costituisce un sito di elevatissimo valore ambientale, sia naturalistico che faunistico, ragioni per le quali lo avevamo incluso in unampliamento del Monumento Naturale del lago di Fondi. Ora ci impegneremo per la riqualificazione ambientale del sito nella prospettiva di una sua piena valorizzazione, tutela e fruibilità sostenibile". Per assistere alle ultime operazioni di demolizione, l’assessore Pompili si recherà domani mattina a Fondi insieme all’assessore regionale all’ambiente Filiberto Zaratti e al presidente della Commissione Urbanistica Claudio Moscardelli. "Mi auguro che insieme a me - ha concluso Pompili - ci siano tutti coloro, associazioni e cittadini, che da tanti anni si battono per la cancellazione del peggiore degli scempi che hanno devastato il territorio laziale e anche per lanciare insieme un forte segnale contro l´abusivismo e per l´affermazione della legalità". .  
   
   
AUSTRIA, LA WIENERBERGER ACQUISTA IN ITALIA  
 
Vienna, 19 dicembre 2007 - L´impresa austriaca Wienerberger, il più grande produttore mondiale di mattoni, espande i suoi affari in Italia acquistando la Ril Laterizi Srl in Piemonte. Lo conferma l´Ice. La Wienerberger è già presente in Italia - il più grande mercato di mattoni in Europa - con cinque stabilimenti produttivi. .  
   
   
AEM S.P.A. E ASM S.P.A. : L’AUTORITA’ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO AUTORIZZA LA FUSIONE  
 
Milano/Brescia, 20 dicembre 2007 - Con lettera trasmessa ad Aem S. P. A. E Asm S. P. A. In data 19 dicembre 2007, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (l’“Autorità”) ha informato di aver adottato il provvedimento (il “Provvedimento”) con cui ha autorizzato la fusione per incorporazione di Asm in Aem (e la fusione per incorporazione di Amsa in Aem). Il Provvedimento è stato assunto sulla base degli impegni volontariamente assunti da Asm e Aem al fine di neutralizzare la rilevanza in chiave antitrust degli attuali legami tra Asm e Endesa Italia S. P. A. (“Endesa Italia”), società operante nel settore della generazione di energia elettrica partecipata per il 20% da Asm e per il restante 80% da Endesa Europa S. L. Tali impegni sono qui di seguito riassunti. 1. Impegno di Asm a far dimettere i due membri del Consiglio di Amministrazione di Endesa Italia di sua nomina entro il 31 dicembre 2007, e a fare tutto quanto in suo potere, compatibilmente con quanto stabilito dall’art. 4. 1. 8. Dello statuto di Endesa Italia1, per sostituirli con due amministratori indipendenti. 2. Impegno di A2a a far dimettere i tre membri del Consiglio di Amministrazione di Ergon Energia S. R. L. 2 di sua nomina e a sostituire tali esponenti con amministratori indipendenti contestualmente al perfezionamento delle trattative in corso tra Asm ed Enel S. P. A. Con riferimento ad Endesa Italia e, comunque, non oltre 12 mesi dalla data di efficacia della fusione. 3. Impegno di A2a a far sì che, entro la data di entrata in esercizio commerciale previsto per l’inizio del 2009, il dispacciamento e la gestione dell’energia prodotta da ciascuno dei due gruppi di generazione facenti capo a Ergosud S. P. A. 3 che costituiranno il futuro impianto di Scandale vengano effettuati separatamente e autonomamente da Asm e l’altro socio di co-controllo di Ergosud S. P. A. .  
   
   
AEM/ASM: PROSSIMI PASSI DELLA FUSIONE FRA AEM E ASM  
 
Milano,/ Brescia: 20 dicembre 2007 - Con riferimento alla fusione per incorporazione deliberata dalle rispettive assemblee degli azionisti di Asm S. P. A. In Aem S. P. A. In data 22 ottobre 2007 (la “Fusione Aem/asm”), si comunica quanto segue: 1. La stipula dell’atto di Fusione Aem/asm è prevista per il 24 dicembre 2007. 2. L’iscrizione dell’atto di Fusione Aem/asm presso i registri delle imprese di Brescia e Milano è prevista entro le ore 12:00 del 28 dicembre 2007. 3. Subordinatamente alla stipula dell’atto di Fusione Aem/asm, la data di stacco del dividendo straordinario di Euro 0,11 per azione ordinaria Asm - deliberato dall’assemblea degli azionisti del 22 ottobre 2007 - è fissata il 28 dicembre 2007 e la data di pagamento il 4 gennaio 2008. 4. Subordinatamente all’iscrizione dell’atto di Fusione Aem/asm presso i registri delle imprese di Brescia e Milano: il 28 dicembre 2007 sarà l’ultimo giorno in cui le azioni ordinarie Asm saranno negoziate sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S. P. A. Gli effetti della Fusione Aem/asm decorreranno dal 1° gennaio 2008. Le azioni ordinarie Asm saranno revocate dalla quotazione a far data dal 2 gennaio 2008 (primo giorno di negoziazione delle azioni ordinarie della costituenda A2a, società risultante dalla Fusione Aem/asm, previa fusione per incorporazione di Amsa S. P. A. In Aem). .  
   
   
WELS (AUSTRIA): GIORNATE INTERNAZIONALI SULL´ENERGIA SOSTENIBILE  
 
Wels (Austria, 20 dicembre 2007 - Dal 5 al 7 marzo si terranno a Wels le giornate internazionali 2008 dedicate all´energia sostenibile, organizzate dall´agenzia per il risparmio energetico O. ?. Energiesparverband. La conferenza affronterà vari temi connessi al risparmio tra i quali il riscaldamento e il raffreddamento rinnovabili, l´energia, l´efficienza nel campo dell´energia elettrica e dell´illuminazione. È previsto inoltre un seminario inteso a delucidare il futuro delle tecnologie energetiche, dalla ricerca al mercato, e a illustrare la piattaforma di ricerca europea. Una presentazione poster, infine, sarà dedicata a iniziative e progetti nell´ambito dell´efficienza energetica e dell´energia rinnovabile. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Wsed. At/ .  
   
   
IMPREGILO: SOTTOSCRITTO ACCORDO PER LA CESSIONE DELL’IMPIANTO IDROELETTRICODI PONTE DE PEDRA IN BRASILE  
 
Sesto San Giovanni, 20 dicembre 2007 - Ceduta la partecipazione del 50% detenuta da Impregilo International Infrastructures N. V nel capitale della società brasiliana “Ponte de Pedra Energetica” per un valore di 296 milioni di reais (al cambio attuale circa 114 milioni di euro) al Gruppo Suez-tractebel. Il perfezionamento e l’efficacia dell’operazione previste entro il primo semestre 2008. Impregilo International Infrastructures N. V (holding operativa del Gruppo nel settore concessioni) e gruppo Skanka hanno sottoscritto con il Gruppo Suez-tractebel un accordo per la cessione del 100% del capitale di “Ponte de Pedra Energetica”, società attiva in Brasile nella generazione e commercializzazione di energia elettrica. L’accordo finalizzato tra le parti prevede un valore complessivo di 592 milioni di reais (al cambio attuale pari a circa 228 milioni di euro) di cui 296 milioni di reais (pari a circa 114 milioni di euro) per la quota del 50% detenuta da Impregilo International Infrastructures N. V. Il perfezionamento e l’efficacia dell’operazione sono subordinate all’ottenimento delle autorizzazioni dell’Ente Concedente, l’Agenzia Nazionale dell’Energia Elettrica (Aneel), e delle banche finanziatrici e si prevede si realizzino entro il primo semestre del 2008. La Società Ponte de Pedra Energetica, operativa dal luglio 2005, ha realizzato e gestisce, in regime di concessione, un impianto idroelettrico da 176 Mw localizzato in Brasile, nello stato del Mato Grosso, con una produzione di energia di circa 1,15 milioni di Mwh/anno. .  
   
   
ALERION ACQUISTA IL CONTROLLO DI UN PARCO EOLICO DI 20MW IN CAMPANIA  
 
 Milano, 20 dicembre 2007 - Ieri Alerion Energie Rinnovabili S. R. L. , controllata da Alerion Industries S. P. A. , ha aumentato la propria partecipazione dal 15% al 51% nella società Dotto S. R. L. , titolare di un parco eolico di 20 Mw sito in Ciorlano (Caserta). Il parco è attualmente in fase di completamento e la sua entrata in produzione è prevista entro gennaio 2008. Il prezzo corrisposto per l’acquisto del 36% delle quote della società è pari a Euro 2,049 milioni, finanziato da mezzi propri del Gruppo. L’acquisizione consente al Gruppo Alerion di raggiungere una capacità eolica installata pari a 45,5 Mw, superiore al target previsto dal Piano Industriale presentato alla Comunità Finanziaria in data 30 marzo 2007, che prevedeva una capacità eolica installata pari a 28Mw a fine 2007. .  
   
   
LA CENTRALE DI MODUGNO SARÀ SOTTOPOSTA ALLA PROCEDURA DI AIA  
 
Bari, 19 Dicembre 2007 - Il Ministero dell’Ambiente con nota del 12 dicembre a firma del Dirigente Scarponi ha comunicato “che la richiesta della Regione Puglia - Assessorato all’Ecologia concernente la valutazione della necessità di procedere al riesame della autorizzazione unica per gli aspetti inerenti l’autorizzazione integrata ambientale (Aia)” della centrale Sorgenia di Modugno è stata accolta dal Ministero che ha aperto “il procedimento relativo al quale partecipano le amministrazioni competenti in materia di Aia”. Lo stesso Dirigente informa la Regione che “da parte del Ministero dell’Ambiente è stata avanzata al Ministero dello Sviluppo Economico analoga richiesta, accolta con nota del 5 dicembre”. “Le iniziative sinergiche della Regione e del Ministero dell’Ambiente – ha dichiarato l’Assessore Losappio - hanno portato al ripristino della corretta procedura, cosa che darà maggiore serenità ai cittadini di Modugno e che consentirà al Comune ed alle amministrazioni interessate di esprimere le proprie posizioni prima che la centrale entri in esercizio. Il Governo Vendola ha così confermato come la propria scelta di contrasto a tale impianto, non previsto nel Pear, è stata coerentemente perseguita negli atti di sua competenza”. .  
   
   
PERFEZIONATA L’INTESA ACEGASAPS-ASCOPIAVE ASCOPIAVE ACQUISISCE IL 49% DI ESTENERGY  
 
Trieste/Padova/Pieve di Soligo, 20 dicembre 2007 – E´ stato perfezionato il 18 dicembre il contratto di acquisizione da parte di Ascopiave del 49% della partecipazione di Estenergy, società interamente controllata da Acegasaps, a un prezzo di 38 milioni di Euro. Il controvalore pagato corrisponde ad una valutazione dell´enterprise value della società di 86 milioni di euro. L’intesa fra le due utilities del Nord-est, entrambe quotate alla Borsa Italiana, era stata annunciata nello scorso mese di settembre, nel quadro della scelta da parte di Acegasaps del partner industriale con il quale condividere lo sviluppo della gestione delle attività di vendita di gas ed energia elettrica. In questa operazione Acegasaps è stata assistita da Unicredit Mib e dallo Studio Gusso, mentre Ascopiave si è avvalsa di Finanziaria Internazionale e dello Studio Legale Bonelli Erede Pappalardo. Il Presidente di Acegasaps Massimo Paniccia ha affermato che “la partnership azionaria e societaria in Estenergy consente di consolidare il settore della vendita di gas e energia elettrica in tutta l’area triveneta e di mettere a fattore comune le competenze di due gruppi industriali esperti nel campo energetico e fortemente radicati su di un territorio che si presenta ricco di opportunità per ulteriori sviluppi in termini di cross selling”. Ll Presidente di Ascopiave, Gildo Salton ha ribadito che “l’intesa con Acegas-aps rappresenta una significativa operazione di natura industriale e un importante passo del processo di aggregazione della grande multiutility del Nord Est. “ .  
   
   
PARTE IL PROGETTO ´RADAR´, PER PROMUOVERE LE ENERGIE RINNOVABILI NELLE MARCHE - PETRINI: ´METTEREMO A PUNTO UN MODELLO DI FILIERA AGROENERGETICA CHE COINVOLGERA` ATTORI LOCALI E CONSUMATORI´  
 
Ancona, 20 dicembre 2007 - Cresce il fabbisogno energetico delle Marche. Secondo i dati elaborati dalla Regione, tale fabbisogno passera` dagli attuali 8 mila a 10. 267 gwh (gigawatt/ora) nel 2015. Questo se non si interviene per favorire il risparmio energetico, l´impiego di energie rinnovabili e l `ecoefficienza energetica. Per consentire la realizzazione di questo scenario ´virtuoso´ occorre partire subito con progetti concreti sul territorio. E´ quanto si appresta a fare la Regione Marche ´ Servizio Agricoltura, forestazione e pesca, in collaborazione con l´agenzia regionale Societa` Sviluppo Marche (Svim) attraverso il progetto ´Radar´ (Raising Awareness on renewable energy - Developing Agro-energetic chain models). ´Con questo progetto - spiega l´assessore regionale all´Agricoltura Paolo Petrini - ci proponiamo di promuovere l´aumento dell´efficienza energetica, attraverso lo sviluppo delle energie rinnovabili e la limitazione dell´impiego delle risorse energetiche fossili. Inoltre vogliamo promuovere lo sviluppo sostenibile nelle aree coinvolte nel progetto, offrendo opportunita` di crescita economica ai sistemi produttivi locali. Attraverso la sperimentazione in un´area pilota verra` elaborato un modello di filiera agroenergetica che coinvolgera` amministratori locali, associazioni di categoria, operatori e cittadini, in un percorso che va dalla produzione di energia da prodotti agricoli (le cosiddette biomasse) fino al suo consumo´. Aspetto cruciale del progetto, la dimensione europea: l´Unione, che spinge in modo sempre piu` incisivo sulle rinnovabili, ha cofinanziato il progetto: ´Radar si colloca nel Programma europeo sulle Energie intelligenti ´ ha spiegato questa mattina ad Ancona nel corso del seminario di lancio Francesco Marchesi, direttore generale Svim ´ durera` due anni e disporra` di un budget complessivo di 865mila euro. Coinvolgera` 11 partner provenienti da 7 Paesi: oltre all´Italia, Croazia, Gran Bretagna, Lettonia, Estonia, Svezia e Bulgaria, tra i quali avverranno scambi di competenze e di buone prassi, e visite di studio presso realta` di esperienza in questo settore. Nelle Marche, partner scientifico sara` l´Universita` Politecnica delle Marche´. L´ateneo mettera` infatti a disposizione la propria competenza: ´La Politecnica, malgrado sia una giovane universita` ´ ha sottolineato il rettore Marco Pacetti ´ si occupa di rinnovabili da oltre 30 anni. Abbiamo accumulato un bagaglio notevole, fatto di rapporti internazionali e risultati scientifici; in particolare, con la Facolta` di Agraria, abbiamo acquisito precise competenze agronomiche, con la coltivazione di specie per costruire la filiera energetica. Dunque, anche questa volta, rispondiamo con convinzione alla richiesta di collaborazione di Regione e Svim´. Nel corso del seminario Cristina Martellini, dirigente del Servizio Agricoltura della Regione Marche, ha illustrato i dettagli del progetto e sono stati presentati i partner stranieri. .  
   
   
NUOVA COMMESSA IN RUSSIA PER MAIRE TECNIMONT VE RRÀ REALIZZATO UN IMPIANTO PER LA DEIDROGENAZIONE DEL PROPANO  
 
Milano, 20 dicembre 2007 - Maire Tecnimont S. P. A. Ha annunciato l’acquisizione di un importante contratto in Russia. Il contratto, firmato tra Tecnimont e Tobolsk Polymer Llc appartenente ala Jsc Sibur Holding, prevede la realizzazione nell’esistente complesso industriale di Tobolsk (Siberia Occidentale) di un impianto per la deidrogenazione del propano (Pdh) da 510. 000 tonnellate/anno. L’impianto utilizza l’innovativa tecnologia Uop Oleflextm e si coloca ai vertici mondiali in termini di capacità produttiva. Jsc Sibur Holding si colloca come leader nel settore dela petrolchimica con circa 90 impianti di produzione dislocati nella Federazione Russa. Il progetto Pdh si inserisce in un più ampio piano di investimenti nel settore delle poliolefine, da realizzarsi in altri complessi produttivi del Gruppo Sibur nel paese. Il Contratto prevede inizialmente lo sviluppo di servizi di ingegneria con successiva conversione in Epcm (Engineering, Procurement and Management of Construction). Il valore del contratto verrà quindi definito al termine di tale conversione e non è ad oggi esattamente quantificabile. Ad ogni modo Maire Tecnimont è confidente che, ala luce delle caratteristiche quantitative della commessa, l’importo del contratto potrà avere un valore significativo. Grazie a questo contratto, Maire Tecnimont da un lato rafforza l’attuale significativa presenza nela Federazione Russa con un nuovo prestigioso cliente e dall’altro entra nel settore tecnologico della Deidrogenazione del Propano, dove si prevedono interessanti prospettive di sviluppo. Tali prospettive sono giustificate da una domanda crescente di propilene, materia prima utilizzata in numerosi processi petrolchimici, che il Pdh consente di ottenere a prezzi competitivi utilizzando gas propano rispetto ai metodi tradizionali che utilizzano idrocarburi liquidi. .  
   
   
NUOVI SISTEMI DI PRODUZIONE ENERGETICA: DALL’ECOBUILDING AL DISTRETTO ENERGETICO  
 
Roma, 20 dicembre 2007 - I nuovi sistemi di produzione e distribuzione di energia interessano il cittadino in maniera sempre più diretta e sono in aumento le comunità locali che presentano esigenze energetiche e ambientali specifiche. L’energia prodotta a misura delle diverse realtà territoriali, come ad esempio per quelle agricole, contribuisce a risolvere i problemi della collettività locale, grazie allo sfruttamento delle risorse disponibili, come le biomasse e i rifiuti. La realizzazione di impianti energetici di microgenerazione permette un ottimale utilizzo di una o più fonti rinnovabili, e poiché riguardano da vicino le problematiche della cittadinanza, hanno una maggiore accettazione sul territorio. “Il progetto sviluppato dall’Enea”, ha detto il Presidente, Luigi Paganetto, “vuole incentivare l’efficienza energetica, lo sviluppo di tecnologie legate alla produzione di energia a basso impatto ambientale, il trasferimento e la collaborazione con il sistema imprenditoriale per una maggiore competitività e favorire un incremento dell’occupazione a livello locale. Anche nel nostro Paese va diffusa, come nel Nord Europa, la cultura dell’autoproduzione di energia nell’edilizia. ” In Italia, però, non esiste un sistema “chiavi in mano” e chi si vuole dotare di un impianto per l’autoproduzione è costretto a rivolgersi ad operatori diversi per integrare negli edifici i pannelli fotovoltaici, le apparecchiature di controllo ed i sistemi di illuminazione. Il nostro territorio, come tutta l’area Mediterranea, a causa delle peculiarità climatiche e urbanistiche, non consente di adottare le tecnologie utilizzate altrove e ha bisogno di uno specifico modello per la generazione distribuita. .  
   
   
SOLSONICA S.P.A, GRUPPO EEMS: ACCRESCE LA DISPONIBILITÀ DI SILICIO GRAZIE AL NUOVO ACCORDO DI FORNITURA CON DEUTSCHE SOLAR  
 
Cittaducale, 20 dicembre 2007 - Solsonica S. P. A. , la società del Gruppo Eems attiva nella produzione di celle, moduli, progettazione e installazione d’impianti fotovoltaici, ha sottoscritto un nuovo contratto pluriennale con Deutsche Solar, società di produzione di wafer di silicio del gruppo Solar World, per la fornitura di wafer di silicio multicristallino a copertura del periodo 2011 – 2018 per l’equivalente di oltre 300 Mega Watt. Questo accordo, si aggiunge a quello già firmato con la stessa Deutsche Solar a Giugno scorso che ha assicurato la fornitura per il periodo 2010 – 2017 di wafers equivalenti a circa 250 Mega Watt. L’accordo globale con Deutsche Solar, per oltre 500 Mega Watt, consentirà a Solsonica una più che adeguata copertura per modulare al meglio i suoi piani di sviluppo che prevedono di raggiungere una capacità produttiva di oltre 120 Mega Watt annui fin dall’anno 2011. Mentre continua la ricerca di ulteriori forniture di wafers a prezzi competitivi a supporto delle produzioni basate sulla tecnologia a Silicio cristallino, Solsonica sta valutando l’opportunità di installare capacità produttiva basata sulle tecnologie emergenti a film sottile. Solsonica ha di recente completato l’installazione della prima linea per l’assemblaggio di moduli fotovoltaici grazie alla quale, durante il primo trimestre del 2008, potrà cominciare a introdurre sul mercato la sua prima linea di prodotti, i moduli della gamma Solsonica 610 in grado di offrire potenze fra i 200 e i 240 Watt, per la quale ha già avviato rapporti di natura commerciale con diversi operatori del settore. Inoltre, Solsonica installerà nel 1° Trimestre 2008 la sua prima linea di produzione di Celle Fotovoltaiche, in grado di esprimere una capacità iniziale di 30 Mega Watt per anno, con tecnologie allo stato dell’arte fornite dalla tedesca Centrotherm Ag. .  
   
   
SAIPEM COSTRUIRÀ UN NUOVO MEZZO NAVALE PER LO SVILUPPO DI GIACIMENTI IN ACQUE PROFONDE  
 
Saipem
San Donato Milanese (Mi), 19 dicembre 2007 – Saipem costruirà un nuovo mezzo navale per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde. L’investimento complessivo sarà di circa 380 milioni di euro. L’ordine di costruzione sarà assegnato al cantiere navale nel secondo trimestre 2008, una volta completata l’ingegneria. Il tempo di costruzione sarà di 36 mesi. Il nuovo mezzo navale, denominato Saipem Fds 2, affiancherà la nave Saipem Fds (field development ship) già in servizio dal 2000, consentendo a Saipem di consolidare il proprio posizionamento sul mercato dello sviluppo di giacimenti offshore nelle aree tradizionali del West Africa, Brasile e Golfo del Messico, e di cogliere le opportunità di forte crescita offerte dal Mediterraneo e dal Sud Est Asiatico. La nuova nave avrà una lunghezza di 175 metri, sarà larga 32 metri e alta 14,5 metri. Saipem Fds 2 sarà dotata di un sistema di posizionamento dinamico estremamente avanzato (Dp3), potrà contare su una velocità di trasferimento di 13 nodi e ospiterà alloggi progettati per ricevere a bordo fino a 280 persone, secondo i più alti standard di confort internazionali. Saipem Fds 2 disporrà altresì di una torre con una capacità di sollevamento di 1. 500 tonnellate per il varo con tecnica di posa a J di condotte del diametro massimo di 36 pollici, che potranno essere posate fino a una profondità d’acqua di 3. 000 metri. Saipem Fds 2 sarà anche in grado di posare condotte dello stesso diametro con la tecnica di posa a S. Saipem Fds 2 rafforzerà la posizione di Saipem in un segmento di mercato ad alta tecnologia e redditività, e le consentirà, grazie anche alla costruzione già avviata di una nuova nave posa tubi (pipelayer), di potenziare ulteriormente il proprio ruolo nel business Offshore. .
 
   
   
GAS PLUS S.P.A.: SIGLATO ACCORDO DI PARTECIPAZIONE PER UN NUOVO BLOCCO NEL MARE DEL NORD INGLESE, CHE COMPRENDE IL GIACIMENTO DI GAS NATURALE DENOMINATO MONKWELL.  
 
 Milano, 20 dicembre 2007 - Gas Plus Italiana S. P. A. , quarto produttore italiano di gas , ha raggiunto un accordo di nel Mar del Nord Britannico con Dana Petroleum plc, società petrolifera indipen dente quotata al London Stock Exchange dalla consolidata presenza internazionale, con l’inglese Granby Enterprises Limited e con Dyas , Uk Limited, filiale dell ’olandese Dyas Bv. Il titolo minerario, relativo al blocco 42/29a nel Southern Gas Basin, sarà operato da Dana Petroleum con una quota del 50%, mentre Gas , Plus E&p Uk Ltd deterrà una partecipazione del 15%. La nuova licenza include il giacimento di gas naturale denominato Monkwell. Scoperto nel 1989 dal pozzo 42/29 -6, nelle prove di produzione ha prodotto 750. 000 metri cubi di gas naturale al giorno dalle arenarie Lower Leman. A seguito della scoperta, il giacimento è stato indagato d a due ulteriori pozzi di accertamento, che hanno confermato la presenza di gas naturale. L’accordo firmato prevede la perforazione nel 2008 di un ulteriore pozzo di accertamento per migliorare la conoscenza del giacimento, verificarne eventuali volumi inc rementali rispetto a quanto già verificato dai tre pozzi precedenti e determinare l’economicità del progetto di sviluppo e messa in produzione del giacimento alle attuali condizioni di mercato del gas naturale. Secondo la valutazione della società indipen dente di certificazione Tracs International, effettuata sulla base dei dati esistenti con il metodo e le definizioni della Society of Petroleum Engineers (Spe), il giacimento contiene risorse (3P) di 1,25 miliardi di metri cubi di gas naturale (al 100%), d i cui 730 milioni già provati dai pozzi esistenti (P1). “L´acquisizione del nuovo blocco -ha , commentato Davide Usberti, Amministratore Delegato di Gas Plus -localizzato nel bacino meridionale del Mar del Nord è in linea con il la strategia di , espansione di Gas Plus nell’area dove la società ad inizio 2007, ha già acquisito sette licenze oltre alle tre licenze acquisite nel 2006”. “Il 2007 -ha continuato Usberti -è stato caratterizzato da una forte espansione del Gruppo in ambito internazionale : superata l’ tali progetti, una volta a regime, ci permetteran no di registrare un interessante rapporto rischi/costi/remunera tività ”. “Gli studi effettuati sul nuovo blocco -ha commentato Marco Zanella, Dg della divisione E&p di Gas Plus Itali ana – Spa se confermati dall’esito del pozzo di accertamento che verrà perforato nel prossimo anno, ci rendono ottimisti sulla possibilità di iniziare lo sviluppo e la messa in produzione del giacimento di Monkwell in tempi stretti”. “Oltre a rappresenta re una pietra miliare della nostra presenza nell’E&p internazionale con l’acquisizione di risorse provate di gas naturale aggiunge Coen Leo, Dg dell’olandese Gas – Plus International B. V. -la nuova iniziativa ci permette di instaurare una partnership con u no dei principali operatori britannici, la Dana Petroleum, società esperta nella ricerca di opportunità di investimento ad alto potenziale, con focus specifico sul Mar del Nord”. Di seguito dettagli delle Licenze aggiudicate e la distribuzione delle qu ote di partecipazione:
15% Dana (E&p) Limited :50% - (operator) - Granby Enterprises Ltd : 20%
Gas - Plus E&p Uk Ltd : 15% - Dyas Uk Ltd 15%
Gas Plus S. P. A. È il quarto produttore italiano di Gas Naturale (stime dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, Aeeg) dopo Eni, Edison e Shell Italia E&p. E’ inoltre attivo nei principali settori della filiera del Gas Naturale, in particolare ne ll’esplorazione, produzione, acquisto, distribuzione e vendita sia all’ingrosso sia al cliente finale. Il gruppo detiene 38 concessioni di coltivazione distribuite su tutto il territorio italiano, commercializza all’ingrosso oltre 600 milioni di metri cub i di gas all’anno, gestisce, attraverso società controllate e cosiddette miste, complessivamente circa 1. 500 chilometri di rete di distribuzione localizzati in 39 comuni, serve complessivamente oltre 100. 000 clienti finali, con un organico di circa 170 dip endenti. .
 
   
   
ASM ROVIGO NEL SETTORE DEL GAS. ACQUISITO IL 100% DI ASM DG E IL 49% DI ASM SET. UN ULTERIORE TASSELLO NEL PROCESSO DI AGGREGAZIONE DEL NORD EST.  
 
 Pieve di Soligo, 20 dicembre 2007 - Ascopiave ha perfezionato con Asm Rovigo una operazione di integrazione societaria tramite l’acquisizione attraverso concambio azionario - per un controvalore complessivo di 18,3 milioni di Euro - del 100% di Asm Dg srl, società attiva nella gestione del servizio di distribuzione del gas nel Comune di Rovigo e del 49% di Asm Set srl, società di vendita del gas naturale ed energia elettrica. Dal punto di vista strategico l’operazione rappresenta un altro tassello del processo di aggregazione delle multiutility del Nord Est e consente ad Ascopiave di rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento competitivo nella filiera del gas. L’intesa aveva ottenuto lo scorso 27 settembre il via libera dal Consiglio comunale di Rovigo, unico socio proprietario della multiutility locale, attiva nei settori del gas, rifiuti, parcheggi e farmacie comunali, cui erano seguite le consuete attività di due diligence e di negoziazione dei termini e delle condizioni dell’aggregazione. Nell’operazione Ascopiave è stata assistita dallo studio legale Bonelli Erede Pappalardo. “L’accordo con Asm Rovigo – ha commentato il Presidente di Ascopiave Gildo Salton – è un’ulteriore tappa del processo di aggregazione in atto nel Nord Est e rafforza il nostro ruolo di polo di riferimento nel settore gas in Veneto e Friuli, incrementando il portafoglio clienti del Gruppo di ulteriori 25. 000 unità”. Per il Sindaco di Rovigo Fausto Merchiori “il perfezionamento degli accordi con Ascopiave, già deliberati all’unanimità dal Consiglio Comunale di Rovigo, consolida il ruolo di Asm, quale società di servizi attiva sul territorio e ne evidenzia accrescendolo il suo potenziale di realtà aziendale, oltre che societaria, indirizzata all’utente. L’ integrazione con Ascopiave apre nuovi scenari operativi per il Polesine e per il progetto di una multiutility, di dimensione anche interregionale, consegnando a Rovigo una funzione di sicura importanza strategica nelle future evoluzioni a vantaggio della qualità e della efficienza dei servizi per l’intero territorio. “ ”L’integrazione tra le due società – ha concluso il Presidente di Asm Giovanni Salvaggio - ha portato la nostra realtà a diventare uno dei soci di riferimento dell’azienda leader nel triveneto della distribuzione e vendita di gas naturale, ponendo così Rovigo come soggetto strategico nelle future tappe del processo di aggregazione delle multiutility del Nord Est. ” .  
   
   
BOLZANO: INAUGURATO L´IMPIANTO DI TELERISCALDAMENTO A BIOMASSA DI OBEREGGEN  
 
Bolzano, 20 dicembre 2007 - L’assessore provinciale Michl Laimer ha inaugurato il 19 dicembre l’impianto di teleriscaldamento di Obereggen che utilizza biomassa. L’alto Adige conferma ulteriormente la propria posizione di punta a livello internazionale nel campo della produzione di energia da biomassa. L’assessore all’energia, Michl Laimer, ha sottolineato che l’impianto di Obereggen, al quale sono collegate 12 strutture alberghiere, è il 52° a livello provinciale che utilizza come combustibile la biomassa. Grazie a questi impianti d’avanguardia circa il 20% della produzione provinciale di energia è oggi rappresentata dalla biomassa , un obiettivo particolarmente ambizioni che colloca la nostra provincia ai vertici internazionali nell’utilizzo di fonti energetiche alternative e rinnovabili. “L’impianto di Obereggen” ha sottolineato l’assessore Laimer nel corso della cerimonia di inaugurazione” è uno dei più belli della provincia sotto il profilo architettonico oltre a rappresentare una soluzione ecocompatibile d’avanguardia al problema della produzione di calore”. L’impianto di teleriscaldamento ha una capacità di 3,1 megawatt e produrrà 4 milioni di Kw all’anno che corrisponde ad un consumo complessivo di circa 500. 000 litri di olio combustile all’anno. L’utilizzo come combustibile degli scarti della lavorazione del legno ha notevoli vantaggi rispetto ai combustibili tradizionali, in primo luogo il fatto che è disponibile in loco, è rinnovabile, svincola dalla dipendenza da fonti di approvvigionamento lontane e la sua combustione non contribuisce all’effetto serra. L’avvio dell’attività dell’impianto di teleriscaldamento di Obereggen, ha sottolineato l’assessore Laimer, rappresenta una pietra miliare per l’intera vallata e ribadisce ulteriormente la scelta energetica compiuta da tempo dalla Provincia verso il progressivo impiego di fonti energetiche rinnovabili come l’acqua, la biomassa ed il sole. La costruzione dell’impianto ha richiesto sei mesi ed il costo ammonta a circa 3,2 milioni di euro. Il progetto è dell’impianto è di Robert Carminati e di Stefan Camper. Erano presenti alla cerimonia di inaugurazione il sindaco di Nova Ponente, Bernhard Daum, il direttore dell’Ufficio provinciale per il risparmio energetico, Siegfried Mayr, ed il presidente della centrale di teleriscaldamento, Erich Thaler. .  
   
   
FORMAZIONE PROFESSIONALE: CATALOGO ONLINE CON TUTTI I CORSI  
 
Bolzano, 19 dicembre 2007 - Si chiama “In Formazione” la nuova struttura informatica di cui si è dotata la Provincia Autonoma. Si tratta di un Catalogo on line, accessibile al pubblico, che contiene le informazioni relative ai corsi di formazione che i cittadini della nostra provincia possono frequentare usufruendo del buono formativo che la Formazione Professionale provinciale ha istituito. Fin dal 2001 la Provincia ha avviato il sistema dei voucher o buoni formativi per finanziare la partecipazione alle attività di formazione continua a domanda individuale. Hanno fin qui fruito di questa opportunità 2. 484 lavoratori, quasi il 50% donne, con un investimento per la Provincia di 2,5 milioni di Euro. "I voucher - spiega l´assessora Luisa Gnecchi - sono uno strumento utile a correggere le disuguaglianze che si creano nell’accesso alla formazione professionale, potendo coinvolgere in maniera mirata nella formazione anche le figure deboli sul mercato del lavoro. " L´assessore Otto Saurer sottolinea che "il sistema dei voucher costituisce una modalità efficace per ampliare l’offerta di formazione lungo tutto l’arco della vita attiva dei lavoratori. " Le Formazioni Professionali, ricordano Gnecchi e Saurer, debbono accompagnare i lavoratori nella scelta del percorso professionale e di carriera potenziando i servizi di orientamento e assicurando informazioni corrette sulla qualità e la trasparenza dell’offerta formativa. In tal senso il nuovo catalogo online “In Formazione” è frutto dell’intensa collaborazione tra le Ripartizioni provinciali della formazione professionale di lingua italiana e tedesca e ladina. Il progetto è stato coordinato da Andrea Bullara e da Martin Stieger che si sono avvalsi, per la sua realizzazione, dell’assistenza tecnica del Cesos di Roma, dell’apporto di Informatica Alto Adige e del contribuito delle Parti Sociali e degli enti di formazione. Alla presentazione dell´iniziativa, la direttrice della Formazione professionale italiana Barbara Repetto ha ricordato che il catalogo "costituisce uno strumento di promozione della qualità e della trasparenza dell’offerta formativa di cui la Provincia intende farsi garante verso i propri cittadini. " Peter Duregger, Direttore della Ripartizione della formazione professionale tedesca, ha rilevato che le risorse investite con il sistema dei voucher hanno consentito una buona copertura della domanda potenziale raggiungendo una quota significativa di lavoratrici e lavoratori delle piccole e medie imprese e con oltre 45 anni. .  
   
   
ALTO ADIGE: NUOVO SITO INTERNET DELL’INTENDENZA SCOLASTICA ITALIANA  
 
Bolzano, 20 dicembre 2007 - È stato presentato nei giorni scorsi il nuovo sito internet dell’Intendenza scolastica italiana che può essere consultato all’indirizzo: www. Provincia. Bz. It/intendenza-scolastica. Ristrutturato nei contenuti e nella grafica, il sito si propone di sfruttare le potenzialità del web per andare incontro alle esigenze degli utenti. Il lavoro è stato orientato a tre criteri principali: semplicità, completezza e trasparenza delle informazioni. Ne è nato un sito particolarmente utile non solo per gli addetti ai lavori (chi a vario titolo lavora nel mondo della scuola), ma anche a studenti e famiglie che cercano di conoscere da vicino il “sistema scuola”. Il sovrintendente scolastico, Bruna Visintin Rauzi, ed il direttore della ripartizione, Claudio Vidoni, hanno auspicato che il sito diventi presto un punto di riferimento per tutti coloro che nella vivono scuola, ma anche per chi vuole accompagnare i propri “ragazzi” nel cammino scolastico. Strutturato su sette canali tematici principali, il sito www. Provincia. Bz. It/intendenza-scolastica presenta anche un’interessante sezione di raccolta delle domande più frequenti (Faq), dei link utili e delle news. Nella sezione dedicata agli studenti e alle famiglie sono raccolte le informazioni basilari, utili sia per chi vive già la scuola altoatesina dall’interno, sia per chi la vuole conoscere. Il mondo scolastico però è composto anche da diverse figure professionali: ad esse è stata dedicata l’area “Sistema scuola”, che offre una panoramica delle professioni e raccoglie notizie, informazioni e suggerimenti utili a chi lavora nella scuola. Al personale è stata dedicata la sezione “Gestione del personale scolastico” con tutte le informazioni utili inerenti a questo argomento: dai contratti ai concorsi, dalle utilizzazioni al rapporto economico-giuridico e via dicendo. Di ampio respiro l’area “Progetti&iniziative”, dedicata a tutto ciò che l’Intendenza scolastica elabora per sostenere e massimizzare la qualità dell’offerta didattica delle scuole in lingua italiana. Uno spazio importante è stato ovviamente dedicato alle scuole, il nodo più importante di tutto il sistema scolastico. Infine un’apposita area indica tutte le strutture gestite dalla ripartizione: convitto “Damiano Chiesa”, gli impianti sportivi, come la zona sportiva scolastica del Talvera, la piscina “Samuele” o i campi da tennis, etc. .  
   
   
GLI SCIENZIATI AVVERTONO CHE I LIVELLI DEL MARE POTREBBERO INNALZARSI PIÙ RAPIDAMENTE DEL PREVISTO  
 
 Bruxelles, 20 dicembre 2007 - In base a un nuovo studio di un´équipe internazionale di scienziati finanziato dall´Ue, gli innalzamenti futuri del livello del mare potrebbero essere doppi rispetto alle ultime stime fornite dal Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (Ipcc). In un articolo pubblicato nella rivista «Nature Geoscience», gli scienziati di Regno Unito, Germania e Stati Uniti rivelano che in passato i livelli del mare si sono innalzati al ritmo di 1,6 metri al secolo. Il finanziamento comunitario a favore del progetto è stato assegnato a titolo del progetto Stopfen («Sea level, temperature and ocean circulation, past and future. A European network», Livello del mare, temperatura e circolazione oceanica, passato e futuro. Una rete europea), finanziato a sua volta dall´area tematica «Accrescere il potenziale umano di ricerca e le conoscenze di base socioeconomiche» del Quinto programma quadro (5°Pq). Si discute molto sull´entità degli innalzamenti futuri del livello dei mari e molti scienziati sostengono che le previsioni dell´Ipcc sono troppo ottimiste. Attualmente l´Ipcc prevede un incremento del livello marino compreso tra i 18 e i 59 centimetri entro la fine del secolo. Tuttavia, l´Ipcc stesso fa notare che i valori più elevati dell´intervallo non andrebbero considerati alla stregua di limiti superiori di tale innalzamento, in quanto i modelli utilizzati non tengono conto delle incertezze relative ai riscontri sul clima-ciclo del carbonio né degli effetti dei cambiamenti in termini di flusso dello strato di ghiaccio. «Le stime dell´Ipcc riguardano principalmente l´espansione termica e lo scioglimento del ghiaccio superficiale, ma non quantificano l´impatto dei processi dinamici delle lastre di ghiaccio», ha dichiarato il professor Eelco Rohling dell´Università di Southampton. «Per ora non esistono dati che tengano sufficientemente conto degli aumenti del livello dei mari oltre il livello attuale, avvenuti in passato. » Per acquisire maggiori informazioni sui cambiamenti futuri in tal senso, il professor Rohling e i suoi colleghi hanno fatto un passo indietro nel tempo in un´era nota come stadio isotopico marino 5e, da 124 000 a 119 000 mila anni fa. A quei tempi, il clima della Terra era di 2° Celsius più caldo di oggi e lo scioglimento dei ghiacci della Groenlandia e dell´Antartide aveva provocato livelli del mare più elevati di sei metri rispetto agli attuali. I ricercatori hanno utilizzato un nuovo metodo per la ricostruzione dei livelli marini, al fine di studiare il tasso di innalzamento in questo periodo. «In quell´epoca in Groenlandia c´erano dai 3 ai 5° Celsius in più rispetto a oggi, una temperatura simile a quella attesa tra 50-100 anni da oggi», ha spiegato il professor Rohling. «In base alla nostra analisi, i tassi conseguenti di innalzamento del livello dei mari causato dalla perdita di volume dei ghiacci in Groenlandia e Antartide erano effettivamente molto alti. Il tasso medio di innalzamento pari a 1,6 metri al secolo da noi riscontrato è più o meno il doppio delle stime massime citate nella relazione della quarta valutazione dell´Ipcc e pertanto limitano potenzialmente la componente dinamica dello strato di ghiaccio che non era stato calcolato nei valori Ipcc di partenza. » Per maggiori informazioni consultare: «Nature Geoscience»: http://www. Nature. Com/naturegeoscience Università di Southampton: http://www. Soton. Ac. Uk .  
   
   
«STRETTO NELLA MORSA» DI DUE PLACCHE TETTONICHE  
 
Bruxelles, 20 dicembre 2007 - Una spedizione di trivellazione internazionale nell´area della Fossa di Nankai, che, situata al largo delle coste sudoccidentali del Giappone, è una delle zone sismiche più instabili del nostro pianeta, ha scoperto che esistono forti variazioni nelle sollecitazioni tettoniche della regione. La spedizione Nantroseize (Nankai Trough Seismogenic Zone Experiment, Esperimento sulla zona sismogenetica della fossa di Nankai) 314 ha misurato le caratteristiche della formazione geologica di rocce e sedimenti in termini di densità, porosità, velocità del suono, raggi gamma naturali e resistività. Questa prima parte dell´esperimento è stata portata brillantemente a termine a novembre, dopo 56 giorni di trivellazioni presso cinque siti collocati lungo il prisma di accrezione sedimentaria (la catena montuosa sottomarina formatasi nel punto d´incontro delle placche tettoniche) della fossa. Sono state eseguite trivellazioni fino a 1 400 metri di profondità sotto il fondale marino. Nantroseize è un´iniziativa multidisciplinare e multinazionale alla quale partecipano scienziati della Terra, paleoceanografi, sedimentologi, geofisici e geologi di 21 paesi. La partecipazione dell´Europa all´esperimento è coordinata dal Consorzio europeo per la perforazione oceanica ai fini di ricerca (European Consortium for Ocean Research Drilling, Ecord), finanziato a titolo del Sesto programma quadro dell´Unione europea (6°Pq). «La roccia schiacciata al margine della placca tettonica si sta letteralmente sfaldando a seguito delle intense sollecitazioni prodotte dalla convergenza della placca stessa», spiega il condirettore scientifico Harold Tobin dell´Università del Wisconsin-madison (Usa). «Attraverso i campionamenti a transetto effettuati nell´intera area di generazione dello tsunami, abbiamo scoperto che la regione situata al di sopra della zona in cui si originano i terremoti è caratterizzata da condizioni di tensione molto diverse rispetto ad altre parti del margine della placca». «Si è scoperto che il prisma di accrezione, stretto nella morsa di due placche tettoniche rigide convergenti, era sottoposto a tensioni prima del successivo terremoto», afferma il condirettore scientifico Masataka Kinoshita dell´Istituto per la ricerca sull´evoluzione della Terra (Institute for Research on Earth Evolution, Ifree) presso l´Agenzia giapponese di scienze e tecnologie marine e terrestri (Japan Agency for Marine Earth Science and Technology, Jamstec). L´équipe di ricerca a bordo della nave da perforazione scientifica Chikyu, inoltre, ha individuato presso un sito di trivellazione una zona ricca di idrato di metano, situata appena a 220-400 metri al di sotto del fondale marino. Si ritiene che questa forma solida dell´acqua, nota anche come ghiaccio di metano, si sviluppi sul fondale marino e all´interno delle strutture sedimentarie in seguito alla migrazione del gas che dalle profondità della Terra risale lungo le faglie geologiche per poi cristallizzarsi a contatto con l´acqua fredda del mare per effetto dello sbalzo di temperatura e pressione. Il ghiaccio contiene ingenti quantità di metano ed è considerato da alcuni come una futura fonte di energia fossile. I suoi detrattori, tuttavia, sottolineano che il metano è un potente gas a effetto serra, che avrebbe potuto essere responsabile dei passati cambiamenti climatici e che potrebbe contribuire a determinare quelli futuri. L´esperimento continuerà fino al 2012 e sarà articolato complessivamente in quattro fasi. La seconda è già iniziata: la spedizione di trivellazione 315, infatti, è salpata per la Fossa di Nankai subito dopo il ritorno della spedizione 314. Sia questa che la missione successiva si recheranno nuovamente presso i siti di perforazione per prelevare campioni continui dalla sezione superiore del prisma di accrezione attivo e dalle faglie tettoniche marginali. Per ulteriori informazioni consultare: Integrated Ocean Drilling Programme (Iodp): http://www. Iodp. Org/ European Consortium for Ocean Research Drilling (Ecord): http://www. Ecord. Org/ .  
   
   
INFORMAZIONE TERRITORIALE, ACCORDO CON CCR DI ISPRA  
 
 Milano, 20 dicembre 2007 - L´obiettivo è aprire l´informazione territoriale regionale al contesto europeo, in particolare per quel che riguarda la possibilità di condividere informazioni sui dati geografici e di tradurli in più lingue. E´ quanto si propone la convenzione, il cui schema è stato approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore al Territorio e urbanistica, Davide Boni,, che Regione Lombardia sottoscriverà con il Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea (Ccr Ispra) per "internazionalizzare" l´Infrastruttura dell´Informazione Territoriale (Iit) Lombarda. Il contesto in cui si inserisce l´iniziativa è il progetto Relit (Regione Lombardia vi partecipa), il cui obiettivo è la creazione di un´infrastruttura di informazioni territoriali per la Lombardia come strumento di supporto alla conoscenza e pianificazione del territorio regionale, in un´ottica di condivisione da parte di tutti i soggetti, pubblici e privati. Al progetto Relit partecipa, insieme ad alcuni enti locali lombardi, anche il Ccr di Ispra, che ha scelto Regione Lombardia come una delle regioni "pilota" per l´implementazione della direttiva comunitaria Inspire (in vigore dal 15 maggio scorso), che istituisce, appunto, l´infrastruttura per l´informazione territoriale europea secondo principi validi in tutti gli stati dell´Unione. Le attività finalizzate all´internazionalizzazione dell´Infrastruttura per l´Informazione Territoriale dovranno essere concluse entro giugno del 2009. . .  
   
   
57 MILIONI DI EURO PER LA DIFESA DEL SUOLO E DELLA COSTA MARCHIGIANI  
 
Ancona, 20 dicembre 2007 - La Regione Marche pone molta attenzione sulla prevenzione del territorio tanto da investire 57 milioni di euro, assegnati dal ministero dell´Ambiente, per la difesa del suolo e della costa. Questa e` la sintesi della conferenza stampa presieduta dal presidente della giunta regionale, Gian Mario Spacca e dall´assessore alla Difesa del suolo, Gianluca Carrabs, illustrando l´elevata instabilita` del territorio marchigiano. Il decreto ministeriale assegna questi fondi per realizzare sia intereventi di bonifica delle aree sottoposte a frane, riducendo il rischio di esondazione, attraverso opere idrauliche sui corsi d´acqua, sia per la gestione delle aree costiere. ´Il nostro territorio e` molto bello e vario ´ ha sottolineato Spacca - ma sotto questi aspetti, che caratterizzano il paesaggio delle Marche, ci sono delle fragilita`. Ed e` per questo che e` necessario intervenire preventivamente per tutelare la bellezza del nostro ambiente. Il finanziamento ottenuto e` importante perche` da` il segno della crescita di attenzione che progressivamente la nostra regione ha presso il Governo nazionale. Infatti, rispetto ai progetti che le altre regioni hanno presentato, la nostra regione ha acquisito i fondi per una logica progettuale, cioe` valgono sia per la correttezza sul piano formale che per la priorita` degli interventi da realizzare´. ´Le Marche ´ ha precisato Carrabs ´ sono una regione il cui territorio e` particolarmente vulnerabile e l´indice di franosita` della nostra regione, cioe` il rapporto tra la superficie in frana e la superficie delle aree collinari e montane, risulta il terzo dopo la Lombardia e l´Emilia Romagna. Piu` di 23 milioni di euro e` il finanziamento assegnato ed e` di gran lunga superiore ai fondi ordinari per realizzare quarantasette interventi che interessano i territori della province marchigiane, tutte ubicate in contesti geomorfologici differenti: aree montane, collinari, fluviali, costieri e zone urbanizzate soggette a rischi naturali. Le opere interesseranno la bonifica di frane, i corsi d´acqua, la sistemazione di tratti di sponda fluviale o la realizzazione di casse di espansione, nonche` opere di difesa costiera. Piu` di 33 milioni di euro, invece, le risorse assegnate per intervenire sulla nostra costa attraverso il ripascimento con sabbia lungo il litorale di Ancona (Torrette), Falconara e Senigallia, tra Civitanova Marche e Grottammare, il ripascimento con materiale ghiaioso lungo il tratto costiero tra Sirolo, Numana e Porto Recanati e per l´individuazione, lungo l´asta del fiume Esino, di zone di sovralluvionamento. Inoltre, i fondi serviranno per intervenire a Fiorenzuola di Focaia di Pesaro lungo la falesia del San Bartolo realizzando opere di difesa costiera al piede del versante per ricostruire la spiaggia e per contenere sul pendio il fenomeno franoso. Per tali interventi, necessari per tutelare le vite umane, il tessuto urbanistico e infrastrutturale, le attivita` economiche, le risorse naturali e ambientali, saranno utilizzate, dove possibile, tecniche e metodologie a basso impatto ambientale privilegiando l´ingegneria naturalistica per quanto riguarda la sistemazione delle frane, mentre per la ricostruzione del profilo costiero verra` utilizzato materiale idoneo´. .  
   
   
DIFESA SUOLO, FINANZIAMENI PER SONDRIO E BRESCIA  
 
Milano, 20 dicembre 2007 - La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell´assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, la riprogrammazione dei fondi residuali accertati a seguito del completamento degli interventi previsti dal Piano di difesa del suolo (prima fase) e dal Piano di Integrazione (secondo quanto previsto dalla Legge 102/90, nota come legge "Valtellina") nelle province di Sondrio (6. 300. 000 euro) e Brescia (1. 868. 000 euro). Questa riprogrammazione è stata elaborata in accordo con le Province competenti, secondo i criteri previsti da una delibera del marzo del 2003 del Comitato Istituzionale dell´Autorità di Bacino del Fiume Po. Per quanto riguarda la Provincia di Sondrio, sono 4 gli interventi da realizzare, previsti dal Piano di difesa del suolo, attraverso l´utilizzo delle economie accertate e stimate sugli interventi del Piano di prima fase (strutturali, bonifiche e terrazzamenti) e del Piano di Integrazione: frana di Bema, messa in sicurezza della provinciale di collegamento col fondovalle nel Comune di Morbegno (3. 500. 000); completamento sistemazione idrogeologica torrente Finale, nel Comune di Berbenno (2. 000. 000 di euro); completamento sistemazione idrogeologica torrente Caldenno, nel Comune di Postalesio (550. 000 euro); completamento sistemazione idraulica torrente Oga, nel Comune di Valdisotto (250. 000 euro). Per quanto riguarda la Provincia di Brescia, questi i sei interventi da realizzare: completamento sistemazione idrogeologica della Val Grande e della Val Bighera, nel Comune di Vezza d´Oglio (600. 000 euro); completamento sistemazione idraulica del torrente Fa, nel Comune di Niardo (300. 000 euro); completamento sistemazione idraulica della Val Moriana, nel Comune di Incudine (150. 000); completamento sistemazione idraulica della Val Moia, nel Comune di Edolo (71. 898 euro); completamento sistemazione idrogeologica nel Comune di Saviore dell´Adamello, località Valle (546. 877 euro); opere di monitoraggio della frana Pal, nel Comune di Sonico (200 mila euro). .  
   
   
DIFESA IDRAULICA, PROROGA PER COMPLETAMENTO OPERE  
 
Milano, 20 dicembre 2007 - La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell´assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, la proroga al 31 dicembre 2008 dei termini per la chiusura delle procedure amministrative relative al completamento di cinque interventi di manutenzione idraulica di corsi d´acqua, di competenza regionale. Gli interventi sono già stati realizzati, ma devono essere completate, da parte degli enti attuatori e, successivamente, dalla Regione, le procedure di collaudo dell´opera, prima del saldo del finanziamento pubblico assegnato. Questi gli interventi, finanziati complessivamente con 153. 106 euro: - lavori di adeguamento sponde e manufatti idraulici sul torrente Rancina, Comune di Brinzio (Va), 3. 000 euro; - ripristino difese idrauliche sul torrente Faloppia, Comune di Faloppio (Co), 26. 199 euro; - manutenzione e ripristino opere sul torrente Borlezza, nei Comuni di Fino del Monte, Songavazzo e Onore (Bg), 55. 654 euro; - lavori di ripresa frane e ripristino disalveamenti del colatore Riglio, nel Comune di Cremona, 39. 326 euro; - lavori di decespugliamento e risezionamento dell´alveo del cavo Morbasco, nel tratto dallo scarico di via Passirano al ponte sulla ex strada statale 234, in località Cavatigozzi, nel Comune di Cremona, 28. 927 euro. .  
   
   
TOSCANA: SEDUTA STRAORDINARIA DELLA GIUNTA SULL’ACCORDO PER I FANGHI DI BAGNOLI  
 
Firenze, 20 dicembre 2007 - Rispetto della legge regionale sulla pianificazione del territorio, precisa classificazione dei fanghi che arriveranno dalla Campania e chiare garanzie finanziarie: a queste condizioni la Toscana firmerà l’accordo tra Piombino e Bagnoli. L’appuntamento è fissato al Ministero dell’ambiente per venerdì 21 alle ore 13. La Toscana sarà rappresentata dall’assessore all’ambiente Anna Rita Bramerini, delegata dal presidente Claudio Martini, ma l’Accordo di programma quadro per il trasferimento in Toscana dei fanghi sarà firmato solo se gli emendamenti proposti saranno accolti. “Quando la Toscana è chiamata a dare risposte ad esigenze nazionali non si tira indietro - ha affermato Claudio Martini - lo abbiamo fatto anche in altre occasione: dalla Karin B all´emergenza rifiuti della Campania. Anche questa volta siamo disponibili! a fare la nostra parte, ma solo se saranno accolte le nostre ! richiest e: rispetto delle norme urbanistiche, precisa classificazione dei rifiuti, garanzie finanziarie”. “Sono richieste condivise - ha concluso il presidente – con il Comune di Piombino, che ha espresso una piena adesione alla posizione assunta dalla Regione. Questo dimostra la piena e totale sintonia che c’è su questo tema tra i diversi livelli istituzionali". Alcune modifiche, frutto del lavoro degli enti locali toscani, sono già state apportate dagli uffici ministeriali alla prima stesura del testo dell’accordo, ma per continuare il lavoro di concertazione domani è previsto un incontro a Roma con tutti i soggetti interessati. La Toscana vuole risposte positive su tre punti fondamentali: - rispetto della legge regionale sulla pianificazione territoriale: la Lr n. 1/2005 non consente procedure straordinarie per modificare le previsione urbanistiche degli enti locali. Per questo era stata chiesta una ‘con! dizione sospensiva’, che consenta il trasferimento dei fanghi solo dopo l’adozione dei nuovi Piani regolatori della città di Piombino e del porto, nel quale dovrà essere prestata particolare attenzione al problema dell’erosione costiera; - chiara classificazione di ‘rifiuti speciali non pericolosi’ in sostituzione della generica indicazione di ‘materiali’ per i fanghi provenienti da Bagnoli, in modo da farli formalmente rientrare nelle specifiche normative nazionali sui rifiuti; - rafforzare le disposizioni nei confronti dei privati obbligati a provvedere alla bonifica (Dalmine, Lucchini e altri), insieme alla certezza che lo Stato garantisca la copertura finanziaria nel caso di contenziosi legali. .  
   
   
AMBIENTE, RACCOLTA DIFFERENZIATA IN LIGURIA, DUE MILIONI DI CONTRIBUTI ALLE PROVINCE, INCENTIVI AI COMUNI E NUOVI METODI PER CONTEGGIARE LA QUANTITÀ DEI RIFIUTI  
 
Genova, 20 dicembre 2007 - La Regione delibera la concessione di 2 milioni di euro alle Province per contribuire alla realizzazione di interventi di miglioramento del sistema della raccolta differenziata. Il finanziamento sarà ripartito in parte secondo una quota fissa, in parte in proporzione al numero degli abitanti. A Genova toccheranno 802 mila euro, a Savona, 426 mila, a La Spezia 387 mila e ad Imperia 385 mila. Le risorse saranno investite sulla base dell´Accordo di programma già sottoscritto da Regione e Province e destinate in gran parte ad intercettare la frazione biodegradabile dei rifiuti, che causa i maggiori problemi di gestione. "Il potenziamento della raccolta differenziata è la chiave di volta per contribuire alla soluzione del problema dei rifiuti" sottolinea Franco Zunino, assessore all´ambiente della Regione. Secondo l´ultimo dato disponibile (relativo al 2006), la raccolta differenziata in Liguria si attesta al 18,04%, in linea con la media nazionale, ma al di sotto delle performance delle regioni del Nord. Al fine di incrementare la raccolta differenziata la Regione ha assegnato contributi per un totale di 5. 436. 400 euro negli ultimi tre anni. Da quest´anno è stato sancito dalla Regione un nuovo metodo oggettivo ed uniforme per tutto il territorio regionale per il calcolo della raccolta differenziata. "I dati così raccolti dal prossimo anno determineranno quanto ciascun Comune dovrà pagare di ecotassa, incentivando i comportamenti virtuosi e la predisposizione di azioni di sostegno alla raccolta differenziata ed alla riduzione della quantità di rifiuti prodotti" ha detto ancora l´assessore Zunino. Attraverso il portale tematico ambientale della Regione www. Ambienteinliguria. It è stato inoltre predisposto uno specifico programma informatico denominato "Censimento rifiuti urbani", che permetterà il caricamento dei dati direttamente da parte dei Comuni e la successiva verifica e validazione da parte delle Province e dell´Osservatorio regionale sui rifiuti. .