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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Ottobre 2006
SEDUTA PLENARIA DEL PARLAMENTO EUROPEO STRASBURGO 23-26 OTTOBRE 2006 FRA GLI ARGOMENTO IN DISCUSSIONE: RAFFORZAMENTO DELLE STRUTTURE E DEI SERVIZI SOCIALI PER PROMUOVERE UNA PIÙ AGEVOLE INTEGRAZIONE DELLE IMMIGRATE NEL MERCATO DEL LAVORO.  
 
Strasburgo, 23 Ottobre 2005 Il Parlamento europeo si riunisce a Strasburgo in seduta plenaria dal 23 al 26 ottobre 2006. Molti gli appuntamenti di grande rilievo all’Ordine del giorno. Lunedì 23 ottobre. L´aula è chiamata ad adottare le tre relazioni di Carlos Coelho (Ppe/de, Pt) - due in codecisione e una in consultazione - facenti parte di un unico pacchetto relativo all´istituzione, al funzionamento e all´uso del Sis Ii e all´accesso al Sis I dei servizi degli Stati membri responsabili delle immatricolazioni dei veicoli. La commissione per le libertà pubbliche presenta alla Plenaria più di duecento emendamenti alle proposte della Commissione. Frutto di un accordo con il Consiglio, essi sono tesi a migliorare la sicurezza del Sis Ii e le norme in materia di protezione dei dati, rafforzando al contempo il ruolo di supervisione del Parlamento europeo. Tuttavia, resta ancora aperta una questione con il Consiglio che, se non sarà risolta prima della votazione in Plenaria, non potrà permettere di chiudere la procedura in prima lettura. La Plenaria analizzerà poi la relazione di Rodi Kratsa-tsagaropoulou (Ppe/de, El), che sollecita un rafforzamento delle strutture e dei servizi sociali per promuovere una più agevole integrazione delle immigrate nel mercato del lavoro. Occorre anche garantire loro un´adeguata istruzione. I deputati esortano dunque gli Stati membri a rifiutare tutte le forme di relativismo culturale e religioso che possano violare i diritti fondamentali delle donne e, pertanto, chiedono di punire i responsabili di mutilazioni genitali e delitti d´onore. Riconoscendo inoltre le difficoltà che incontrano gli immigranti appena giunti nel nostro continente, i deputati sottolineano che le donne «costituiscono la categoria più vulnerabile, poiché sono oggetto di una doppia discriminazione basata sia sull´origine etnica che sul sesso». Invitano quindi tutti i paesi Ue a rafforzare le strutture e i servizi sociali che consentiranno il normale stabilimento dei migranti, nonché l´informazione relativa ai diritti e ai doveri che discendono dai principi e dalle leggi vigenti in ciascuno Stato membro. Martedì 24 ottobre. La sessione si aprirà con la votazione in prima lettura del Bilancio generale dell´Unione europea per l´esercizio 2007, il primo nell´ambito delle nuove Prospettive finanziarie di lungo termine. I deputati propongono un livello di crediti di pagamento dell´1,04% del reddito nazionale lordo (Rnl) dell´Ue, ossia circa 121,6 miliardi di euro a fronte di una proposta del Consiglio, adottata lo scorso mese di luglio, che prevede un bilancio di 114,61 miliardi di euro in crediti di pagamento, ossia lo 0,98% dell´Rnl dell´Ue a 27. Da un punto di vista strategico, il relatore generale, James Elles (Ppe/de, Uk), ha potuto contare sul sostegno dei colleghi riguardo alla sua proposta cosiddetta "value for money". Per una serie di linee di bilancio è infatti stato proposto di collocare in riserva il 30% degli stanziamenti finché la Commissione non avrà rassicurato il Parlamento «che tali fondi saranno spesi in modo da garantire una spesa ottimale al contribuente europeo». I deputati, inoltre, insistono sull´importanza di concentrare gli sforzi sulle priorità del Parlamento e di preparare il terreno per una revisione del Quadro Finanziario Pluriennale. Alla proposta di incrementare gli stanziamenti di pagamento per i programmi prioritari legati all´Agenda di Lisbona, come il Programma per la Competitività e l´innovazione e il Settimo Programma Quadro di Ricerca, i deputati hanno fatto seguire una critica ai «drastici tagli lineari» apportati alla Pac dal Consiglio, riproponendo il ripristino degli importi proposti nel Progetto preliminare di bilancio della Commissione. A prescindere dalle implicazioni finanziarie, infine, la relazione di Louis Grech (Pse, Mt) sulle "altre sezioni" (ossia le spese delle istituzioni tranne la Commissione), afferma che - «in circostanze normali» - deve essere proseguita la politica di acquisto di uffici ed edifici, soprattutto perché, nel corso degli anni, essa «ha servito bene i propri interessi, garantendo risparmi e permettendo in tal modo di finanziare altri progetti». Per quanto riguarda le spese del Parlamento europeo, la relazione si rammarica che l´autorità di bilancio non abbia ricevuto alcun feedback dall´amministrazione riguardo alla sua richiesta di minimizzare i costi in settori in cui si registrano «spese inutili legate all´esistenza di tre luoghi di lavoro». A tale proposito, rammenta che i costi di questa dispersione geografica rappresentano circa il 16% delle spese totali del Parlamento. Il Presidente Josep Borrell Fontelles e i leader dei gruppi politici commemoreranno il 50esimo anniversario della rivoluzione ungherese contro il regime comunista e la presenza di truppe sovietiche nel Paese. Il Parlamento adotterà poi una risoluzione. L´aula inoltre, il giorno successivo, accoglierà in seduta solenne il Presidente ungherese László Sólyom. I lavori proseguiranno con tre interrogazioni orali alla Commissione, che daranno il via ad un dibattito in Aula sul seguito dato alla risoluzione del Parlamento del 2003 sul cancro al seno nell´Ue, sulla diagnosi precoce e la cura del tumore al seno e sul reinserimento nel mercato del lavoro delle persone colpite da questa grave malattia. Il Parlamento adotterà poi una nuova risoluzione. Il Parlamento sarà successivamente chiamato ad approvare, in seconda lettura della procedura di codecisione, la relazione di Doris Pack (Ppe/de, De) riguardo alla posizione comune del Consiglio sul nuovo programma d´azione nel campo dell´apprendimento permanente per il periodo 2007-2013. La posizione comune comprende numerosi emendamenti proposti in prima lettura dal Parlamento europeo e prevede vari adeguamenti tecnici rispetto alla proposta originaria della Commissione, prevalentemente relativi alle procedure di attuazione L´obiettivo generale del Programma è contribuire, attraverso l´apprendimento permanente, allo sviluppo della Comunità quale società avanzata basata sulla conoscenza, con uno sviluppo economico sostenibile, nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale. Per apprendimento permanente, si intende «ogni istruzione generale, istruzione e formazione professionali, istruzione non formale e apprendimento informale intrapresi nelle varie fasi della vita, che diano luogo a un miglioramento delle conoscenze, delle capacità e delle competenze in una prospettiva personale, civica, sociale e/o occupazionale». Il programma intende promuovere gli scambi, la cooperazione e la mobilità tra i sistemi di istruzione e formazione in modo che essi diventino un punto di riferimento di qualità a livello mondiale. Gli obiettivi del programma di apprendimento permanente sono perseguiti attraverso l´attuazione di quattro programmi settoriali (Comenius, Erasmus, Leonardo da Vinci e Grundtvig ), di un programma trasversale e del programma Jean Monnet, incentrato sull´eccellenza dell´insegnamento, della ricerca e della riflessione nel campo degli studi sull´integrazione europea negli istituti di istruzione superiore all´interno e all´esterno della Comunità La Plenaria si pronuncerà infine sulla relazione di Ruth Hieronymi (Ppe/de, De) inerente alla posizione comune del Consiglio sul nuovo Programma Media 2007 a favore del settore audiovisivo europeo. Tale Programma, che riunisce le attuali misure di sostegno a favore dell´industria audiovisiva europea, ha una dotazione di 671 milioni di euro e intende rafforzare la competitività del settore, promuovere nell´Ue e nel mondo le opere audiovisive europee nonché conservare e valorizzare la diversità culturale europea e il suo patrimonio cinematografico audiovisivo. A margine della seduta di martedì 24 ottobre, la Conferenza dei Presidenti nominerà il vincitore del Premio Sacharov. Lo stesso giorno, inoltre, si terrà una cerimonia ufficiale per la firma - da parte del Presidente Borrell e della Presidenza finlandese - della decisione sulle capitali europee della cultura. Mercoledì 25 ottobre. I lavori odierni dell´Aula si apriranno con un dibattito sugli esiti del Vertice informale che si è svolto a Lahti, in Finlandia, il 20 ottobre scorso. Politica energetica esterna, immigrazione illegale, competitività e innovazione sono i principali temi in agenda. I Capi di Stato e di governo, in quell´occasione, incontreranno anche il Presidente russo Vladimir Putin. Al riguardo, il Parlamento adotterà anche una risoluzione sulle relazioni Ue-russia, a seguito dell´assassinio della giornalista Anna Politkovskaya. Sarà inoltre valutata la possibilità di stringere un accordo di associazione con la Siria (relazione De Keyser, Pse-be), nei confronti del quale tuttavia gli euro parlamentari hanno mostrato ancora più di uno scetticismo. Giovedì 26 ottobre. In presenza del Presidente Jean-claude Trichet, l´Aula terrà un dibattito sul rapporto 2005 della Bce, introdotto dalla relazione di Pervenche Berès (Pse, Fr). Sostanzialmente i deputati chiedono ai governi di procedere con le riforme strutturali per sostenere la ripresa economica e, plaudendo alla Bce per aver garantito la stabilità dei prezzi, rilevano che l´aumento dei tassi d´interesse implica dei rischi per la crescita. Per gli euro parlamentari occorre infine esaminare i prezzi del mercato immobiliare, l´eccessiva circolazione di banconote da 500 euro, oltre ad un´analisi approfondita sul mercato degli hedge funds. I lavori si chiuderanno con una relazione d´iniziativa di Elisabeth Schroedter (Verdi/ale, De) sull´applicazione della direttiva relativa al distacco dei lavoratori, relazione che insiste sulla necessità di garantire loro dei diritti sociali minimi. I deputati chiedono anche di migliorare l´informazione diretta ai lavoratori in merito ai loro diritti e di operare una chiara distinzione tra lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e imprenditori. .  
   
   
RISPARMIARE IL 20% DI ENERGIA ENTRO IL 2020: LA COMMISSIONE EUROPEA PRESENTA IL PIANO D´AZIONE PER L´EFFICIENZA ENERGETICA  
 
 Bruxelles, 23 ottobre 2006 - Con la presentazione del suo piano d´azione per l´efficienza energetica la Commissione europea compie oggi un altro passo importante verso la risoluzione di problematiche energetiche finora sconosciute all´Ue. Il piano contiene una serie di provvedimenti prioritari che comprendono un´ampia rosa di iniziative finalizzate all´efficienza energetica e all´efficacia economica. Tra questi figurano interventi per aumentare l´efficienza energetica di elettrodomestici, edifici, trasporti e impianti di produzione di energia. Vengono inoltre proposte nuove norme di efficienza energetica più rigorose, vengono incentivati i servizi energetici e presentati meccanismi specifici di finanziamento a favore di prodotti più efficienti sotto il profilo energetico. La Commissione istituirà inoltre un Patto tra i sindaci delle 20-30 città europee maggiormente all´avanguardia in questo campo e proporrà un accordo internazionale sull´efficienza energetica. Nel complesso, il piano presenta oltre 75 provvedimenti. "Gli europei devono risparmiare energia. L´europa spreca infatti almeno il 20% dell´energia che utilizza. Grazie al risparmio energetico l´Europa contribuirà alla lotta contro i cambiamenti climatici e ridurrà i consumi, che per ora sono in aumento, e la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili da paesi terzi. " Così ha commentato il Commissario all´Energia, Piebalgs, che ha aggiunto: "L´efficienza energetica è un elemento cruciale per l´Europa: se agiamo adesso, il costo diretto dei nostri consumi energetici potrebbe ridursi di oltre 100 miliardi di euro l´anno entro il 2020 e ogni anno eviteremo di produrre circa 780 milioni di tonnellate di Co2". Il piano d´azione, che sarà attuato nell´arco dei prossimi sei anni, è stato presentato dopo l´urgente invito dei capi di Stato e di governo, riunitisi in occasione del Consiglio europeo di primavera di quest´anno, a predisporre una strategia realistica in materia di efficienza energetica. Il piano mette in luce l´importanza di applicare norme minime di rendimento energetico ad un ampio ventaglio di apparecchiature e prodotti (dagli elettrodomestici come i frigoriferi e i condizionatori fino alle pompe e ai ventilatori industriali), per gli edifici e per i servizi energetici. Insieme alle classi di efficienza e ai sistemi di etichettatura, l´introduzione di norme minime di rendimento energetico rappresenta uno strumento importante per eliminare dal mercato i prodotti che consumano troppo, per informare i consumatori sui prodotti più efficienti e per trasformare il mercato rendendolo più efficiente sotto il profilo energetico. Saranno elaborati requisiti minimi di rendimento anche per gli edifici nuovi e ristrutturati e verranno incentivati gli edifici a bassissimo consumo di energia (la cosiddetta "casa passiva"). Il piano mette in luce come ci siano molte possibilità di ridurre le perdite a livello di generazione, trasmissione e distribuzione dell´elettricità. Propone inoltre strumenti mirati per incrementare l´efficienza degli impianti di generazione nuovi ed esistenti e per ridurre le perdite in fase di trasmissione e distribuzione. Viene presentata anche una rosa completa di misure volte a migliorare l´efficienza energetica nel settore dei trasporti. Il piano riconosce che è possibile risparmiare energia, in particolare utilizzando auto a basso consumo di carburante, sviluppando il mercato per i veicoli meno inquinanti, garantendo un´adeguata pressione dei pneumatici e migliorando l´efficienza dei sistemi di trasporto stradali, ferroviari, marittimi e aerei. Il piano riconosce infine l´importanza di intervenire sulle abitudini di trasporto dei cittadini. Il piano d´azione sollecita anche una politica dei prezzi adeguata e prevedibile, elemento essenziale per migliorare l´efficienza energetica e i risultati economici in generale. Il piano d´azione contiene anche una serie di proposte supplementari per sensibilizzare maggiormente i cittadini al problema, attraverso attività di istruzione e formazione. Infine, nel documento viene ribadita l´urgente necessità di affrontare i temi legati all´efficienza energetica a livello globale, nell´ambito di partenariati internazionali. Una volta messo in atto nella sua integrità, il piano d´azione per l´efficienza energetica potrà aumentare la competitività dell´Unione, migliorare il livello di vita dei suoi cittadini, dare impulso all´occupazione e far aumentare le esportazioni di nuove tecnologie efficienti sotto il profilo energetico. A livello individuale, anche piccoli cambiamenti nelle nostre abitudini di consumo energetico permetteranno di risparmiare denaro, aiutare l´ambiente e fare la nostra parte per realizzare gli obiettivi comuni europei. Ulteriori informazioni sul piano d´azione sono consultabili al seguente indirizzo: http://ec. Europa. Eu/energy/action_plan_energy_efficiency/index_en. Htm .  
   
   
PROGRAMMA LIFE: I FINANZIAMENTI UE PER IL 2006 ALL’ITALIA 10,5 MILIONI DI EURO PER PROGETTI LIFE-NATURA E LIFE-AMBIENTE  
 
Bruxelles, 23 ottobre 2006 - La Commissione europea ha annunciato i progetti selezionati nel 2006 ai fini del finanziamento nell’ambito del programma Life, lo strumento dell´Unione europea destinato a sostenere la realizzazione di progetti ambientali e di conservazione della natura in tutto il territorio comunitario, nei paesi in via di adesione e nei paesi terzi confinanti con l’Ue. Come è noto, Life è articolato in tre diverse componenti: Life-natura, Life-ambiente, e Life-paesi terzi. Nell’ambito di Life-natura, che mira in maniera specifica all’attuazione della direttiva “Habitat” e della direttiva “Uccelli selvatici” e, in particolare, alla costituzione della rete europea di aree protette “Natura 2000”, la Commissione ha approvato nel 2006 il finanziamento di 61 progetti da attuare in 20 Stati membri, per un importo totale di oltre 70 milioni di euro. La maggior parte dei progetti riguarda il ripristino di siti Natura 2000, l’elaborazione e l’attuazione di piani di gestione dei siti, il miglioramento dei corsi d’acqua, la creazione dei presupposti necessari per la gestione a lungo termine dei siti e l’eliminazione di specie invasive. Alcuni progetti sono diretti a migliorare lo stato di conservazione di specie selvatiche particolarmente a rischio. Per l’Italia sono stati selezionati quattro progetti: ad essi andrà un finanziamento massimo totale di 3,3 milioni di euro. Il primo progetto riguarda la conservazione di alcune specie di rapaci a rischio (Falco grillaio, Lanario, Capovaccaio e Gufo reale) nella zona di protezione speciale del promontorio del Gargano, in provincia di Foggia. Sono previste due tipologie di azioni, riguardanti la conservazione dei siti di riproduzione e l’accrescimento delle scorte naturali di cibo. Il secondo progetto mira a salvaguardare nove siti Natura 2000 ubicati nel Lazio e in Calabria, attraverso il ripristino di alcuni habitat naturali marini (soprattutto le praterie di Posidonia) e delle dune costiere. Lo scopo del terzo progetto è la conservazione e il ripristino delle paludi basse calcaree in tre siti Natura 2000 ubicati nella pianura del Friuli. Ciò avverrà attraverso l’attuazione dei piani di gestione, il recupero degli habitat naturali e la conservazione di varie specie vegetali. Il quarto progetto ha invece come obiettivo principale la realizzazione di una rete di siti di importanza comunitaria e di zone di protezione speciale nel parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, attraverso l’adozione ufficiale e l’attuazione di 16 piani di gestione relativi a 29 siti Natura 2000. Il progetto prevede inoltre il ripristino delle faggete a tasso e agrifoglio e la riduzione delle esternalità ambientali negative causate dagli autoveicoli nella zona delle dune costiere. Nell’ambito di Life-ambiente, la Commissione ha approvato il finanziamento di 50 progetti ambientali innovativi da realizzare in 14 paesi, per un importo totale di 66 milioni di euro. Circa 24 milioni di euro sono destinati a 15 progetti per la riduzione dell’impatto ambientale delle attività economiche. Altri 18,5 milioni di euro andranno a 15 progetti per la gestione delle risorse idriche, mentre 14 progetti riguardanti la gestione dei rifiuti hanno ottenuto in totale 15 milioni di euro. Infine, 5 milioni di euro serviranno a finanziare 3 progetti per la riduzione dell´impatto ambientale dei prodotti e dei servizi, e 3 milioni di euro saranno destinati a tre progetti riguardanti lo sviluppo e la pianificazione del territorio. Per l’Italia sono stati selezionati sette progetti, che beneficeranno di un finanziamento massimo totale di 7,2 milioni di euro. Tre di questi progetti riguardano la riduzione dell’impatto ambientale delle attività economiche: “Voice” (Vegetable Oil Initiative for a Cleaner Environment) è un’iniziativa per la riduzione delle emissioni di gas serra volta a dimostrare la possibilità di utilizzare olio vegetale puro da girasole per la produzione di energia e per i trasporti. Anche il progetto “Seq-cure” mira a ridurre le emissioni di gas serra: lo scopo principale è dimostrare come i rifiuti organici (ad es. Fanghi di depurazione e deiezioni animali) possano essere utilizzati nella produzione agricola di biomassa vegetale destinata alla produzione di energie rinnovabili. “Meiglass” mira a ridurre l’impatto ambientale del riciclaggio del vetro e della fabbricazione di contenitori di vetro. Il progetto dimostrerà i benefici ambientali e l’efficienza economica di un processo innovativo denominato “Sasil”, sviluppato adattando sofisticati processi di trattamento del minerale naturale ai vetri di scarto. Due progetti riguardano la prevenzione dei rifiuti: “Ffr” (Forget Fibreglass Reinforced) è finalizzato alla progettazione e allo sviluppo di polimeri riciclabili come alternativa all’utilizzo della lana di vetro nella fabbricazione di serbatoi e cisterne. “Ume” (Ultrasound Micro-cut Eco-sustainable) è un progetto riguardante lo smaltimento dei fanghi e delle acque reflue risultanti dal taglio e dalla levigazione della ceramica e delle pietre naturali. Il progetto prevede l’introduzione di un metodo di lavorazione che comporta un sistema innovativo di taglio a secco ad ultrasuoni. Infine, due progetti riguardano la gestione delle risorse idriche. Il progetto “Asap” mira a sviluppare e realizzare un procedimento per ridurre l’inquinamento delle acque sotterranee nella città di Pisa. Agendo sulla rete di distribuzione idrica, il progetto vuole contribuire al ripristino delle falde acquifere, promuovere l’uso sostenibile delle risorse idriche e prevenire la contaminazione delle acque sotterranee. “Kolisoon” promette un nuovo metodo per l’analisi dell’Escherichia coli nelle acque reflue. Lo scopo principale è mettere a punto e attivare un dispositivo on-line automatizzato di autocontrollo rapido per l’iindividuazione della presenza di Escherichia coli, e promuovere la diffusione di questo nuovo metodo. Infine, nell´ambito di Life-paesi terzi - la componente di Life che favorisce la creazione di capacità e strutture amministrative e la formulazione di politiche e programmi d’azione in campo ambientale nei paesi terzi del Mar Mediterraneo e del Mar Baltico - la Commissione ha stanziato 6,5 milioni di euro per 16 nuovi progetti, di cui due internazionali. I progetti riguardano numerosi aspetti: gestione dei rifiuti, prevenzione e riduzione dell´inquinamento atmosferico, gestione dei bacini idrografici, turismo sostenibile, armonizzazione della legislazione locale con la normativa ambientale comunitaria. I paesi interessati sono Albania, Algeria, Bosnia Erzegovina, Croazia, Egitto, Israele, Marocco, Russia, Siria, Tunisia e Turchia. Come è noto, l’attuale programma Life (denominato “Life Iii”) giunge a scadenza alla fine del 2006. Per il periodo 2007-2013 la Commissione ha proposto un nuovo programma denominato “Life+”, che dovrebbe disporre di un bilancio di circa 2100 milioni di euro. La proposta è attualmente all’esame del Parlamento europeo in seconda lettura. .  
   
   
IL COMMISSARIO EUROPEO ALMUNIA IN VISITA UFFICIALE IN ITALIA  
 
 Roma, 23 ottobre 2006 – Oggi il commissario europeo Joaquìn Almunia, responsabile per gli affari economici e monetari, sarà in visita ufficiale in Italia. Tra gli incontri istituzionali previsti, in ordine di tempo, quello con Mario Draghi, Governatore della Banca d´Italia; Tommaso Padoa Schioppa, Ministro per l´Economia e le Finanze; Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica; Romano Prodi, Presidente del Consiglio; Pierluigi Bersani, Ministro per lo Sviluppo economico; Emma Bonino, Ministro per le Politiche europee e il Commercio internazionale. Il commissario Almunia, al termine degli incontri, nel pomeriggio, terrà una conferenza stampa presso la Rappresentanza in Italia della Commissione europea. .  
   
   
"RILANCIARE L´EUROPA: IL RUOLO DI ITALIA E GERMANIA"  
 
 Milano, 23 ottobre 2006 Il prossimo 27 ottobre prossimo si terrà presso l´Ispi la Vi edizione del Foro di dialogo Italo-tedesco, sul tema: "Rilanciare l´Europa: il ruolo di Italia e Germania" L´appuntamento assume quest´anno un particolare rilievo, non soltanto perchè si colloca in un momento molto delicato per l´Unione europea, ma anche perchè precede il semestre di Presidenza tedesca dell´Unione stessa. Oltre ai Ministri degli Esteri dei due Paesi, Massimo D´alema e Frank-walter Steinmeier, saranno presenti alti esponenti delle istituzioni, delle imprese e del mondo politico fra i quali Diana Bracco, Marta Dassù, Roberto Formigoni, Mario Monti, Alessandro Profumo, Umberto Ranieri e Renato Ruggiero. Programma dei lavori in quattro sessioni: 9. 00 – 9. 15 Saluti di Apertura Franco Tatò, Presidente della Sezione Italiana del Foro di Dialogo Italo-tedesco; Amministratore Delegato, Enciclopedia Italiana Treccani, Roma; Ulrich Weiss, Presidente della Sezione Tedesca del Foro di Dialogo Italo-tedesco; già Membro del Consiglio di Amministrazione, Deutsche Bank Ag, Francoforte. 9. 15 – 10. 45 I sessione: “competizione, modernizzazione e globalizzazione: una nuova strategia per l’europa?” Modera: Franco Bruni, Vice Presidente, Ispi, Milano; Joachim Wuermeling, Sottosegretario, Ministero degli Affari Economici e della Tecnologia, Berlino; Hanns R. Glatz, Delegato del Consiglio di Amministrazione, Daimler Chrysler, Bruxelles; Siegmar Mosdorf, Partner e Membro dell’Executive Board, Cnc Communications & Network Consulting Ag, Berlino; già Segretario di Stato, Ministero per l’Economia e la Tecnologia, Berlino; Manfred J. Neumann, Professore, Università di Bonn, Bonn; Alessandro Profumo, Amministratore Delegato, Unicredit, Milano; Roberto Formigoni, Presidente, Regione Lombardia, Milano. 11. 00 -12. 45 Ii sessione: “il futuro dell’europa: sempre più grande e sempre più debole?” Modera: Jürgen Chrobog, Presidente del Consiglio di Amministrazione, Bmw Foundation Herbert Quandt, Monaco; già Sottosegretario, Ministero degli Affari Esteri, Berlino; Mario Monti, Presidente, Università Bocconi, Milano; già Commissario Europeo, Bruxelles; Martin Schulz, Presidente del Gruppo Parlamentare del Partito Socialista Europeo, Parlamento europeo, Bruxelles; Stefan Kornelius, Giornalista, Süddeutsche Zeitung, Monaco; Lapo Pistelli, Parlamentare europeo, Bruxelles; Umberto Ranieri, Presidente della Commissione Affari Esteri, Camera dei Deputati, Roma; Renato Ruggiero, Consigliere del Presidente del Consiglio per la Dichiarazione sul futuro dell´Europa in occasione del 50° anniversario dei Trattati di Roma, Roma; Peter Tempel, Direttore Generale per l’Europa, Ministero degli Affari Esteri, Berlino. Discorsi Ufficiali: Massimo D’alema, Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Italiana, Roma; Frank-walter Steinmeier, Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Federale di Germania, Berlino. Moderano e Introducono: Boris Biancheri, Presidente, Ispi, Milano; Jürgen Trumpf, Presidente, Iep, Berlino; già Segretario Generale, Consiglio dell’Unione Europea, Bruxelles. 15. 00 – 16. 30 Iii sessione: “una migliore politica estera comune in un mondo insicuro” Modera: Franco Venturini, Editorialista, Corriere della Sera, Milano: Giulio Terzi, Direttore Generale per gli Affari Politici Multilaterali ed i Diritti Umani, Ministero degli Affari Esteri, Roma; Michael Schaefer, Direttore Generale per gli Affari Politici, Ministero degli Affari Esteri, Berlino; Marta Dassù, Consigliere per le Relazioni Internazionali del Ministro degli Affari Esteri, Ministero degli Affari Esteri, Roma; Direttore Generale Programmi Internazionali, Aspen Institute Italia, Roma; Klaus-dieter Frankenberger, Giornalista, Frankfurter Allgemeine Zeitung, Francoforte; Umberto Vattani, Presidente, Villa Vigoni, Como; già Segretario Generale, Ministero degli Affari Esteri, Roma. 16. 30 – 18. 00 Iv sessione: “la politica energetica europea: lavori in corso” Modera: Günther Nonnenmacher, Editorialista, Frankfurter Allgemeine Zeitung, Francoforte: Stephan Kohler, Amministratore Delegato, German Energy Agency (dena), Berlino; Diana Bracco, Presidente, Assolombarda, Milano; Jürgen Hogrefe, Senior Vice Presidente, Enbw Ag, Berlino; Giandomenico Magliano, Direttore Generale per la Cooperazione Economica e Finanziaria Multilaterale, Ministero degli Affari Esteri, Roma; Friedemann Müller, German Institute for International and Security Affairs, Berlino. Conclusioni: Franco Bruni, Vice Presidente, Ispi, Milano; Mathias Jopp, Direttore, Iep, Berlino; ispi. Eventi@ispionline. It .  
   
   
ANALISI DELLA CONCORRENZA NEI MERCATI NAZIONALI DELLE TELECOMUNICAZIONI LA COMMISSIONE EUROPEA DISPONE DI UN QUADRO ORMAI COMPLETO DELLA SITUAZIONE  
 
Bruxelles, 23 ottobre 2006 - Con la lettera indirizzata il 19 ottobre all’autorità per le telecomunicazioni greca, la Commissione ha, ad oggi, valutato ben 500 analisi della concorrenza nei mercati nazionali delle comunicazioni elettroniche notificate dagli Stati membri. La notifica del regolatore greco riguarda l’accesso alle reti telefoniche fisse a banda stretta. La Commissione dispone ora di un quadro più chiaro dello stato della concorrenza in tutti gli Stati membri, in tempo per procedere alla revisione del quadro normativo. “La prima fase delle analisi dei mercati è stata un passo importante verso una maggiore concorrenza e maggiori vantaggi per i consumatori nei mercati delle comunicazioni elettroniche” ha dichiarato Viviane Reding, commissario europeo per la società dell’informazione e i media. “Finalmente nel mercato interno europeo vediamo emergere un approccio comune alla regolamentazione, sempre più basato su una stretta cooperazione tra la Commissione e i regolatori nazionali”. Alla data odierna, quasi tutti gli Stati membri hanno effettuato un´analisi dei mercati nazionali delle telecomunicazioni e l’hanno notificata alla Commissione. Malgrado si sia trattato di un processo che ha comportato un forte investimento di risorse per tutte le parti coinvolte, grazie al ruolo centrale svolto dalla Commissione si è potuta sviluppare un’interpretazione comune dell’applicazione dei principi del diritto della concorrenza. Tutto questo sta producendo risultati concreti, a beneficio dei consumatori. La notifica inviata dalla Commissione greca per le poste e le telecomunicazioni (Eett) il 19 settembre scorso, riguardante il mercato dell’accesso alla rete telefonica pubblica in postazione fissa per clienti residenziali e non residenziali, è la cinquecentesima ricevuta dalla Commissione. Il regolatore greco è giunto alla conclusione che l’operatore “storico” nazionale (Ote) possiede quasi il 100% del mercato dell’accesso a banda stretta. Questa posizione dominante potrebbe indurre Ote a praticare prezzi eccessivi o impedire l’accesso di altri operatori alla rete in condizioni adeguate. L’autorità greca propone pertanto di imporre a Ote tutta una serie di obblighi, compreso l’obbligo di affitto delle linee all’ingrosso e il controllo dei prezzi. Con lettera del 19 ottobre, la Commissione ha deciso di non sollevare obiezioni riguardo alle conclusioni formulate dall’Eett. Con riferimento ai mercati dell’accesso al dettaglio, fino ad ora 22 regolatori nazionali hanno riscontrato che i rispettivi “operatori storici” si trovano in una posizione dominante e, a seguito della valutazione delle relative notifiche effettuata dalla Commissione, hanno imposto apposite misure correttive. Estonia, Lettonia e Lussemburgo devono ancora notificare alla Commissione le analisi dei rispettivi mercati dell’accesso al dettaglio. Alcuni Stati membri hanno già iniziato una seconda fase di analisi, che servirà a verificare se le misure correttive imposte (o ritirate, nel caso di mercati concorrenziali) a seguito della prima fase abbiano avuto gli effetti desiderati e quali siano state le migliori pratiche. Alla luce dell’esperienza acquisita negli ultimi tre anni con il meccanismo di consultazione comunitario previsto dalla direttiva quadro, la Commissione ritiene ora necessario migliorare la coerenza riguardo alle modalità di correzione delle disfunzioni dei mercati. I regolatori nazionali sono stati coerenti con riferimento ai mercati nei quali hanno imposto misure correttive, ma non necessariamente al tipo di misure correttive. Nel riesame annuale del quadro normativo comunitario la Commissione ha pertanto proposto di dotarsi di strumenti più efficienti per assicurare una maggiore coerenza. .  
   
   
OCSE - LEED: L’EUROPA SI CONFRONTA - IN TRENTINO - SULLE STRATEGIE DI SVILUPPO DI CITTÀ E REGIONI DAL 23 AL 27 OTTOBRE 16 DELEGAZIONI DI PAESI EUROPEI A ROVERETO E TRENTO  
 
 Rovereto – Trento, 23 ottobre 2006 - Immigrazione, crescita limitata, invecchiamento della popolazione nell’Europa occidentale e in Italia, emigrazione, forte potenziale di crescita e integrazione europea in Europa orientale: sono questi i temi su cui si confronteranno le delegazioni di 16 Paesi europei in una settimana di incontri a Rovereto e a Trento. Invitati in Trentino dal Centro Ocse-leed per lo sviluppo locale (istituito a Trento nel giugno del 2003), in linea con la missione del Centro di Trento (acquisire e diffondere competenze nel campo dello sviluppo locale in tutti i Paesi) i rappresentanti dei 16 Paesi europei, si confronteranno sui temi citati e altri per individuare strategie di sviluppo di città e regioni. Lunedì 23 ottobre al Mart di Rovereto, alle 9, all’inizio dei lavori ci saranno il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, i rappresentanti di Glasgow, Varsavia, Basilea, Praga, Belfast, Poznan, e quelli della Vojvodina. .  
   
   
AL VIA IL PROGETTO “LAZIO E-CITIZEN” A FAVORE DELLA CITTADINANZA DIGITALE  
 
Roma, 23 ottobre 2006 - Prenotare una visita medica o un viaggio, verificare la propria posizione pensionistica o il conto corrente bancario, richiedere un certificato al proprio Comune o cercare un lavoro non sarà più un problema per i cittadini del Lazio, soprattutto per gli over 45, le donne e gli immigrati. Stanno per partire, infatti, presso i “Punti Territoriali” i percorsi formativi attraverso i quali si formeranno i futuri “cittadini digitali”, in grado di utilizzare i servizi in rete: e-government, homebanking, acquisti on- line, posta elettronica. È stato infatti lanciato il 20 ottobre, presso la Sala Tevere della Regione Lazio, il progetto sperimentale “Lazio e-Citizen” per la costituzione, presso istituzioni scolastiche e Università del Lazio, di poli di aggregazione sociale e di erogazione di servizi di formazione per promuovere l’accesso e la piena integrazione dei cittadini nella società dell’informazione e della conoscenza. “Il Lazio è la prima Regione italiana ad introdurre il programma europeo ´e-Citizen´, destinato a promuovere l’innalzamento del tasso di alfabetizzazione informatica e l’inclusione sociale dei soggetti più deboli – dichiara l’Assessore all’Istruzione della Regione Lazio, Silvia Costa. – è molto sentita, infatti, l’esigenza di conoscere e, soprattutto, di utilizzare i servizi e le opportunità presenti in rete, ma in questo caso vogliamo fare un passo in più: sensibilizzare chi, per motivi generazionali o perché fuori dai circuiti formativi o lavorativi, non ha finora avuto la possibilità di accostarsi all’informatica e di utilizzare le grandi possibilità da essa offerte. Penso a quanti hanno difficoltà a raggiungere gli uffici pubblici, la posta o le strutture sanitarie. La sperimentazione riguarderà 1. 200 cittadini del Lazio, affiancati da giovani facilitatori, ma contiamo di estendere quanto prima questo servizio”. “L’iniziativa ci sta particolarmente a cuore. – ha dichiarato Giulio Occhini, Direttore di Aica – E´ la prima sperimentazione in Italia di un programma europeo concepito per estendere a tutti l’accesso a strumenti e servizi ormai indispensabili per la qualità della vita. Aica, associazione senza scopo di lucro per la promozione delle conoscenze informatiche, guarda all’esperienza della Regione Lazio con grande fiducia, e si augura che sia presto replicata in altre regioni italiane. ” Secondo il Direttore generale della Filas Stefano Turi “La Filas che, per conto del governo regionale, si occupa di sostenere i processi di sviluppo e innovazione e la creazione di un’economia basata sulla conoscenza non poteva non dare il suo contributo a Lazio e-citizen. Combattere analfabetismo informatico e digital divide, due fenomeni che escludono importanti fasce della popolazione dall’uso delle nuove tecnologie e dalle opportunità che esse offrono, è fondamentale per sostenere la crescita dell’intera società e dell’economia e mettere a sistema tutte le risorse del nostro territorio. “ Il progetto è stato promosso da Regione Lazio - Assessorato all’Istruzione, dall’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, dal Ministero della Pubblica Istruzione – Direzione generale sistemi informativi, da Aica (Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico), da Enea (Ente per le Nuove Tecnologie, l’Energia e l’Ambiente) e dalla Filas (Finanziaria Laziale di Sviluppo). L’obiettivo è, inoltre, di promuovere la partecipazione dei docenti e degli studenti utilizzando le loro competenze didattiche e tecnologiche. Oltre all’Assessore Silvia Costa sono intervenuti al lancio del progetto “Lazio e-Citizen” Maddalena Novelli, Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Giuseppe Marucci della Direzione Generale Sistemi Informativi del Ministero della Pubblica Istruzione, Giulio Occhini, Direttore Aica, Anna Moreno, Enea e Stefano Turi, Direttore Generale della Filas. Ha moderato il giornalista Rai Giovanni Anversa. L’assessore Costa, inoltre, ha ricevuto da Aica un premio assegnato dalla Fondazione Ecdl, l’ente che gestisce in Europa e nel resto del mondo la diffusione delle certificazioni informatiche di cui il programma Lazio e-Citizen è parte. Si tratta di una targa al merito per il suo impegno a realizzare azioni volte alla riduzione del digital divide nella Regione Lazio. .  
   
   
EUREKA: SETTANTUNO PROGETTI APPROVATI AL VIA IL PROGRAMMA EUROSTARS, GRAZIE AL QUALE LA "RETE EUREKA" LAVORERÀ IN SINERGIA CON I PAESI UE ADERENTI AL PROGRAMMA QUADRO  
 
 Roma, 23 ottobre 2006 - Oltre 38 paesi membri, presenti con rappresentanti di alto livello, per un totale di più di cento delegati riuniti. Settantuno nuovi progetti approvati - il numero più elevato mai raggiunto in una singola sessione - per un budget complessivo di 123 milioni di euro, e l’Italia collocata in testa alla graduatoria dei paesi partecipanti, con 16 progetti approvati e un budget complessivo di 19,3 Milioni di euro. E´ il bilancio dei lavori svoltisi a Cernobbio, nel primo meeting organizzato dalla Presidenza italiana di Eureka, sotto la guida di Fabio Pistella - Presidente del Cnr -, che dal primo luglio scorso ha assunto il mandato annuale, su incarico del Governo italiano. Eureka è l´iniziativa internazionale a cui aderiscono 37 paesi Europei e la Commissione Europea, mirata alla generazione di progetti di Ricerca e Sviluppo (R&s) industriale, di cooperazione internazionale, con lo scopo di far crescere la competitività europea nel mercato globale. "Le riunioni - ha sottolineato il Presidente Fabio Pistella - hanno registrato unanime apprezzamento da parte dei partecipanti ed hanno raggiunto tutti gli importanti obiettivi prefissati. Fra questi vale citare la formulazione definitiva relativamente al programma Eurostars che vedrà per la prima volta una stretta collaborazione di Eureka e dei suoi paesi membri con il Programma Quadro dell’Unione Europea. Un risultato importante che permetterà - ha proseguito Pistella - di realizzare una sinergia a lungo cercata. Il programma Eurostars si propone come obiettivo fondamentale la generazione di progetti di Ricerca e Sviluppo da parte di piccole e medie imprese altamente innovative, in tutti i settori tecnologici per applicazione civile, quali Informatica, Materiali, Ambiente, ma anche Trasporti e Medicina. Fra i sedici progetti approvati per l´Italia, uno dei più importanti è One, un progetto particolarmente innovativo per il settore motociclistico, che sarà svolto in partnership da Italia, Austria e Svizzera - in fase di definizione l´ingresso della Turchia - con la partecipazione di un´importante azienda motociclistica italiana. Obiettivo: costruire moto più sicure, con materiali innovativi e a bassa emissione di sostanze inquinanti. Inoltre, l´Italia svilupperà cinque dei sedici progetti approvati in cooperazione con Israele, nel settore manifatturiero. "Nel quadro più generale - ha affermato il presidente di Eureka - una parte significativa dei settantuno progetti riguarda i settori dell´Information Technology e dei Materiali - settori nei quali, al pari di altri, si apriranno importanti prospettive sia sul versante della ricaduta dei trovati della ricerca scientifica sul sistema economico-produttivo, sia sul versante di nuove prospettive occupazionali per i ricercatori che saranno impegnati nei progetti stessi". .  
   
   
MINISTRO PADOA-SCHIOPPA SU DECISIONE AGENZIE DI RATING  
 
Roma, 23 ottobre 2006 Il Ministro dell´Economia e delle Finanze, Tommaso Padoa-schioppa, ha rilasciato o la seguente dichiarazione: "Prendo atto del giudizio espresso oggi (19 ottobre) dalle agenzie di rating Fitch e Standard & Poor´s. Noto gli apprezzamenti che accompagnano la valutazione sulla manovra espressa da Fitch. Non entro nel merito del giudizio politico che sostanzia il comunicato di Standard & Poor´s, di cui attendo il documento tecnico annunciato. Sottolineo che questa Legge finanziaria compie la correzione strutturale di una pesante situazione ereditata, dà sostegno a importanti programmi di sviluppo e permette di rispettare pienamente gli impegni assunti con l´Unione europea". .  
   
   
INCONTRO CON LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DEL MEF  
 
Roma, 23 ottobre 2006 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica che si è tenuto in data odierna un incontro tra la delegazione di parte pubblica, presieduta dall´Sottosegretario on. Pier Paolo Cento e dal Capo di Gabinetto Cons. Paolo De Ioanna, e le organizzazioni sindacali nazionali rappresentative del personale dirigente e delle aree professionali del Mef. Durante la riunione, rispondendo ad alcune specifiche richieste delle Oo. Ss. , la parte pubblica ha assicurato che: sono già state formulate proposte di emendamento all´art. 32 al disegno di legge finanziaria 2007 (Revisione degli assetti organizzativi dei Ministeri) onde rendere del tutto esplicito che tale materia sarà oggetto di confronto con le parti sindacali; in merito alla richiesta, avanzata dalle parti sindacali, di sopprimere l´art. 34 (Revisione dell´assetto organizzativo del Ministero dell´economia e delle finanze) del medesimo disegno di legge e ricondurre la materia nell´ambito del più generale art. 32, tale profilo sarà sottoposto alle necessarie ulteriori valutazioni politiche e le eventuali conseguenti determinazioni saranno comunicate alle parti sindacali nel corso di un nuovo incontro che sarà convocato entro la prossima settimana; in merito all´emendamento d´iniziativa parlamentare recante l´eliminazione dei compensi accessori derivanti dall´applicazione dell´art. 3, comma 165, della legge 350/2003, è già stata espressa posizione nettamente contraria dal Governo: tale posizione orienterà l´azione del Governo nel corso dell´iter del disegno di legge nella sede referente della Commissione bilancio e, anche su questo tema, specifiche informazioni saranno fornite nel prossimo incontro; per quanto riguarda l´attuale ripartizione delle deleghe in materia di personale ai Sottosegretari del Mef, essa sarà oggetto di ulteriore approfondimento al fine di assicurare l´unitarietà di gestione, o il coordinamento, di tale responsabilità; nel corso del prossimo incontro saranno inoltre forniti specifici elementi informativi in ordine alla conclusione dell´iter del decreto di determinazione dei compensi incentivanti per il personale relativi al 2005. . .  
   
   
DA OGGI IN CIRCA IL 55 % DEGLI SPORTELLI BANCARI ITALIANI, NIENTE PIU´ SPESE PER LE DONAZIONI TRAMITE DOMICILIAZIONE BANCARIA. UN´INIZIATIVA DELLA CAMPAGNA "RID ANCH´IO" RESA POSSIBILE GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE DELLE BANCHE E ALLA DISPONIBILITÀ DELL´ABI  
 
Milano, 23 ottobre 2006 - Amnesty International, Action Aid, Greenpeace, Medici Senza Frontiere, Save the Children, Unicef e Wwf, sette tra Ong, Onlus e agenzie internazionali riunite nella campagna "Rid anch´io" annunciano che da oggi gli sportelli di 136 banche, circa il 55% del totale, garantiranno la gratuità delle operazioni e delle relative scritture di conto alla propria clientela che deciderà di sostenere attraverso il Rid ("autorizzazione preventiva per pagamenti ricorrenti e automatici", meglio conosciuto come domiciliazione bancaria) una delle sette organizzazioni promotrici o le altre che hanno aderito alla campagna. Questa iniziativa è stata resa possibile grazie alla disponibilità dell´Abi (Associazione Bancaria Italiana), che ha accolto l´invito della campagna "Rid anch´io" e si è fatta promotrice di un´opera di sensibilizzazione presso gli istituti bancari italiani. L´abi fornirà sul proprio sito (www. Abi. It) l´elenco aggiornato delle banche e delle organizzazioni che hanno risposto positivamente all´iniziativa. Amnesty International, Action Aid, Greenpeace, Medici Senza Frontiere, Save the Children, Unicef e Wwf, promotori della campagna "Rid anch´io" sono organizzazioni attive a livello nazionale e internazionale, che finanziano la propria attività attraverso la raccolta fondi. L´esperienza maturata in altri paesi ha dimostrato che, per le sue caratteristiche, il Rid produce effetti positivi in termini di aumento del numero dei donatori e del volume delle donazioni e la conseguente crescita delle elargizioni per finalità benefiche. Eliminando il costo dell´operazione a carico del donatore, elemento che si è spesso rivelato scoraggiante, la domiciliazione bancaria potrà garantire ancora di più una continuità nel tempo delle donazioni e, di conseguenza, maggiore capacità di pianificazione delle attività delle organizzazioni beneficiarie delle donazioni. Allo stesso tempo, l´uso del Rid permette di "rateizzare", ad esempio su base mensile, l´importo della donazione, con un beneficio quindi anche per il donatore. La campagna "Rid anch´io" intende estendere l´iniziativa alle seguenti categorie: Ong riconosciute dal Ministero degli Esteri; organizzazioni di volontariato e associazioni rappresentate presso il Forum permanente del terzo settore"; organizzazioni che aderiscono al Summit della solidarietà; organizzazioni accreditate presso l´Istituto italiano della donazione. La campagna "Rid anch´io" auspica che un sempre maggior numero di istituti bancari aderisca all´iniziativa. .  
   
   
SANPAOLO IMI RAFFORZA LA SUA PRESENZA IN ALBANIA  
 
 Torino, 23 ottobre 2006 – Sanpaolo Imi ed il fondo Albanian American Enterprise Fund (“Aaef”), azionista unico della American Bank of Albania (“Aba”), banca leader nei servizi alle imprese ed ai privati del Paese, hanno raggiunto un’intesa preliminare per la cessione di una quota dell’80% della banca, con opzioni put/call per il restante 20%. Le parti procederanno ora a negoziare in esclusiva i dettagli necessari alla finalizzazione dell’operazione. Il perfezionamento dell’operazione è subordinato alla concessione delle necessarie autorizzazioni da parte delle Autorità competenti italiane e locali. La valorizzazione attribuita al 100% di Aba è pari a 156,9 milioni di dollari e corrisponde ad un multiplo di 3,65 volte il patrimonio netto comprensivo dell’utile 2006 e di 16 volte l’utile atteso a fine 2006. Aba, che dispone di una base di clientela costituita da 4. 500 imprese e da oltre 60. 000 clienti retail, opera attraverso una rete di 19 sportelli nelle principali città del Paese (cui si aggiungono due filiali in Grecia) e può contare su un organico di 377 dipendenti. La banca, al 31 dicembre 2005, si posiziona al 1° posto per i crediti alla clientela (203 milioni di dollari Usa) e al 3° posto per la raccolta (454 milioni di dollari Usa). Sanpaolo Imi, grazie a questa operazione, rafforza la sua presenza in Albania, dove è già presente con la Banca Italo Albanese, acquisita lo scorso mese di maggio. Congiuntamente, le due banche disporranno di una quota di mercato del 20,6% negli impieghi, rafforzando la leadership di mercato, e del 15,3% nella raccolta, collocandosi al 2° posto. La piattaforma distributiva complessiva, costituita da 24 sportelli, ed i benefici che derivano dal far parte di un Gruppo bancario multispecialistico permetteranno di cogliere appieno l’atteso sviluppo del mercato retail albanese. Per la realizzazione dell’operazione Sanpaolo Imi si è avvalso della collaborazione di Banca Imi quale advisor finanziario, di Kpmg quale advisor contabile e fiscale e dello Studio Tonucci quale advisor legale. .  
   
   
BANCA LOMBARDA: ESERCIZIO PIANO STOCK OPTION MANAGERS  
 
Brescia, 23 ottobre 2006 - In data 20 ottobre è scaduto il primo termine per l’esercizio delle opzioni emesse da Banca Lombarda nell’ambito del piano di stock option riservato ai managers, deliberato dal Consiglio d’Amministrazione in data 9 luglio 2003. Le opzioni in questione vennero attribuite per l’acquisto di azioni Banca Lombarda ad un prezzo di Euro 9,546 per azione. In esecuzione dei suddetti piani 167 managers hanno esercitato il diritto loro spettante relativamente a 3. 254. 040 azioni. In conformità alle previsioni del Regolamento del piano di stock option, è consentito l’esercizio del diritto di opzione anche nel periodo dal 1 dicembre 2006 al 31 dicembre 2006 per il residuo numero di opzioni non esercitate comportanti l’assegnazione di 9. 416 azioni. Pertanto Banca Lombarda procederà in data 23 ottobre 2006 all’emissione di complessive 3. 254. 040 azioni Banca Lombarda che, in pari data, verranno assegnate ai rispettivi beneficiari. Successivamente all’iscrizione presso il Registro delle Imprese di Brescia, il capitale sociale di Banca Lombarda sottoscritto e versato passerà da Euro 351. 752. 470 a Euro 355. 006. 510. .  
   
   
A MILANO UNA TAVOLA ROTONDA PER DISCUTERE DI CINA. UN’INDAGINE REALIZZATA DA TOMORROW SWG SVELERÀ ATTEGGIAMENTI E PROPENSIONI DEI RAGAZZI DELLE SCUOLE SUPERIORI VERSO LA TERRA DEL SOL LEVANTE.  
 
Milano, 23 ottobre 2006 - Giovedì 26 ottobre si svolgerà presso la Sala Assemblee Banca Intesa - Piazza Belgioioso, 1 – Milano, dalle ore 9. 30 alle 13. 00, una mattinata interamente dedicata alla Cina vista da un osservatore tutto particolare: i giovani di oggi. Il titolo della mattina “Oltre la Grande Muraglia, testimonianze e riflessioni per formare i futuri italiani in Cina” è indicativo di quello che vuole essere il filo conduttore di questo momento di confronto. L’incontro, aperto anche a istituzioni, scuole, università e imprese, inizierà con un momento dedicato alle dirette testimonianze di alcuni studenti appena rientrati da un anno di scuola superiore in Cina grazie ad Intercultura. A raccontare invece come la Cina ha vissuto la presenza di questi ragazzi vi sarà una delegazione di presidi cinesi che offrirà anche un importante punto di vista su come la scuola cinese vede il nostro paese e la possibilità di avere un momento di incontro/confronto attraverso lo scambio di giovani studenti. A concludere la prima parte della mattina sarà Loredana Oliva, giornalista del Sole 24 Ore, di ritorno da un recente viaggio in Cina dove ha avuto modo di visitare alcune realtà scolastiche cinesi e dove ha incontrato anche alcuni dei 24 ragazzi italiani che ad agosto sono partiti con Intercultura per trascorrervi l’intero anno scolastico. L’intervento di Loredana Oliva, che da anni si occupa di argomenti oggi più che mai importanti come la mobilità e la mediazione internazionale, servirà per iniziare a riflettere su cosa bisognerebbe fare oggi per muoversi sempre di più in questa direzione. La seconda parte della mattinata sarà occupata dalla tavola rotonda sul tema “Vecchio Stivale vs Grande Dragone: opportunità e difficoltà per formare i futuri italiani in Cina”, moderata da Enrica Toninelli, giornalista di Rainews24, curatrice della trasmissione “Continente Cina”. Ad intervenire alla discussione sono stati chiamati esponenti del mondo della scuola, delle Università, della Formazione orientata al lavoro, per offire un punto di vista differente ad un tema che sicuramente li accomuna. Come ulteriore elemento di riflessione verranno presentati i dati emersi da un’indagine condotta da Tomorrow Swg sugli atteggiamenti e la propensione dei ragazzi delle scuole superiori verso la Cina. La Cina è la nazione in cui si giocherà la partita del Xxi secolo: sta alle nuove generazioni decidere se accettare la sfida o restare in panchina. Questa ricerca fornisce una prima indicazione di come intendono muoversi i giovani di oggi. Alla tavola rotonda parteciperà anche Roberto Ruffino, Segretario Generale di Intercultura, l’Associazione No Profit che da più di 50 anni lavora per diffondere il dialogo interculturale attraverso i programmi di scambio tra giovani studenti di tutto il mondo. “Ad oggi la Cina è il terzo programma annuale in termini di partecipanti dopo Stati Uniti e Germania, un grosso successo se si pensa che dai primi 3 studenti partiti nell’agosto 2001 oggi siamo arrivati a 24 ragazzi,” afferma Ruffino. “Certamente molto si può ancora fare, il nostro obiettivo è di raddopiare questi numeri in un paio di anni”. Chi fosse interessato a partecipare alla Tavola Rotonda può contattare direttamente la Segreteria Organizzativa di Intercultura, al tel. 02-97378060 o all’indirizzo e-mail comunicazione@intercultura. It .  
   
   
AIUTARE LE AZIENDE ITALIANE AD INVESTIRE IN CINA, E, OBIETTIVO ANCORA PIÙ INNOVATIVO, PROVARE A CONVINCERE GLI IMPRENDITORI CINESI AD INVESTIRE IN ITALIA. ECCO IL PUNTO DI PARTENZA DEL MANDARIN FUND, IL NUOVO FONDO DI PRIVATE EQUITY LANCIATO DAL GRUPPO SANPAOLO IMI.  
 
Torino, 23 ottobre 2006 - Il secondo dei 12 appuntamenti della Newsletter Fare Impresa in Cina, l’iniziativa congiunta di Sanpaolo Imprese e Il Sole 24ore Radiocor, sarà appunto dedicato al Fondo Mandarin, con interviste e approfondimenti. Tra gli interventi: Lorenzo Stanca, direttore per le strategie operative di Sanpaolo Imi, Francesco Della Valentina, managing partner di Mandarin Capital Partners, Enrico Ricotta, founding partner di Mandarin Fund. “L´idea che perseguiamo è di sfruttare le notevoli sinergie a livello industriale che legano i due Paesi, per creare del valore aggiunto nelle aziende target. " ha spiegato Francesco Della Valentina. "Si tratta di operare lungo due linee di intervento che sono le due facce della stessa medaglia. Da un lato la Cina, benché spesso imbattibile dal punto di vista del costo della manifattura, ha bisogno di rafforzarsi in aree fondamentali della gestione come marketing, logistica, reti di vendita e distribuzione, design e via dicendo. Dall´altro lato, alcuni dei comparti industriali in cui l´Italia è storicamente leader sono in difficoltà soprattutto a causa della loro aumentata base di costi. Perché allora non unire i punti di forza di queste due diverse realtà? “ Altra particolarità del Fondo è la scelta di puntare soprattutto su filiere produttive tradizionali, a differenza della maggior parte dei fondi attualmente operanti sul mercato cinese focalizzati sui settori hi-tech e su operazioni di venture capital. "Il motivo ", sottolinea Ricotta "è che attività che da noi sono definite ‘mature’, in Cina non lo sono affatto. Anzi è proprio in questo settore che si gioca la crescita del Paese" Anche per le Pmi cinesi si tratta di una grande opportunità. "La strada indicata dal governo di Pechino con la politica del going abroad è quella giusta. Solo ´acquisizione di marchi e di competenze in materia di sviluppo e marketing dei prodotti, può consentire alle aziende cinesi di venire fuori dalla ‘trappola del terzismo’. Per questa ragione - spiega Lorenzo Stanca - riteniamo che l´intervento di operatori finanziari specializzati, quali fondi di private equity orientati a fungere da collegamento tra le diverse economie possa costituire un veicolo importante nell´implementazione di questo processo. " Lo dimostra il favore con cui le autorità cinesi hanno accolto la prima iniziativa di questo genere rivolta alla Cina, ossia Mandarin Fund. La fase di pre-marketing, in cui si raccolgono le manifestazioni di interesse dei potenziali investitori, per Mandarin Fund è già iniziata. L´operazione fa capo a Banca Imi, la Investment Bank del Gruppo Sanpaolo Imi che ha il ruolo di placing agent. Entro la fine di quest’anno dovrebbe essere completata la raccolta delle adesioni e, a partire dai primi mesi del 2007, lo strumento potrà essere considerato pienamente operativo. .  
   
   
SPORTELLI VIRTUALI PER PROMUOVERE L´INNOVAZIONE, L´INIZIATIVA DI SANPAOLO E CONFINDUSTRIA MEZZOGIORNO  
 
Torino, 23 ottobre 2006 - Unire i propri sforzi per promuovere la ricerca e l’innovazione nel Mezzogiorno: con questo obiettivo nasce l’Accordo tra il Comitato Mezzogiorno di Confindustria ed il Gruppo Sanpaolo Imi a sostegno degli investimenti in Ricerca e Innovazione. L’accordo ha l’obiettivo di aiutare le imprese del Sud a prendere consapevolezza dell’importanza degli investimenti in innovazione, supportandole nella difficile strada che trasforma una intuizione in un progetto, mettendo a disposizione di tali idee idonei supporti finanziari. Due i prodotti, consistenti in finanziamenti a medio-lungo termine dedicati a supportare gli investimenti in ricerca e innovazione delle imprese, che Sanpaolo Imi mette a disposizione per centrare tale obiettivo. “Ricerca Applicata” e “Innovation-buy”. L’iniziativa rimarca l’interesse di Sanpaolo Imi ad intensificare la propria attività a sostegno delle regioni del Sud, mettendo le sue competenze a servizio delle imprese del Mezzogiorno, con una azione di tutoraggio che aiuti ogni impresa a fare emergere i propri fabbisogni di innovazione e a tradurli in progetti da svolgere In particolare, l´accordo prevede l´attivazione di sportelli virtuali per le imprese, distribuiti sul territorio del Mezzogiorno, presso le le sedi di Confindustria e quelle di Sanpaolo Imi. Essi consentiranno di stabilire una rete di collegamenti in grado di indirizzare prontamente le imprese interessate verso un rappresentante del Gruppo Sanpaolo Imi che fornirà la consulenza tecnologico-industriale e l’assistenza nella formulazione delle richieste di finanziamento. .  
   
   
BANCA DEL VENEZIANO: MUTUI, SFIORATI I 100 MLN DI EURO NEI PRIMI 9 MESI DEL 2006 PER IL DG ARZENTON "È IL FRUTTO DI CONDIZIONI MOLTO VANTAGGIOSE OFFERTE SUI CONTRATTI A TASSO FISSO E A TASSO VARIABILE"  
 
 Mira Ve, 23 ottobre 2006 - Quasi 100 milioni di euro erogati in forma di mutuo nei primi nove mesi del 2006. È questo il risultato record raggiunto nei primi tre trimestri dell´anno da Banca del Veneziano, che ha registrato performance brillanti anche negli altri comparti di attività. "In un momento di tensione finanziaria anche per le famiglie - evidenzia il direttore generale dell´istituto di credito Alessandro Arzenton -, la nostra banca ha visto crescere in maniera esponenziale la domanda di credito. In particolare i mutui per l´acquisto di immobili da parte di privati stanno vivendo una fase di boom". Tanto che il plafond di 15 milioni di euro per i mutui a tasso fisso, frutto di un´operazione di cartolarizzazione realizzata a giugno, è già quasi esaurito in poco più di tre mesi. Sono risultati importanti - conferma Arzenton - "frutto di un lavoro attento alle esigenze del territorio della Riviera del Brenta e del Veneto Orientale, ma anche sulla nuova piazza di Venezia il dato è interessante". E senza dubbio lo slancio deriva dal fatto che Banca del Veneziano prosegue con decisione la sua strategia basata sull´offerta alla clientela di condizioni assolutamente competitive, per cimentare relazioni di lungo periodo. Basti pensare che sui mutui a tasso fisso l´offerta varia dal 4,9 al 5,10% con durata di 25 anni. "Si tratta di un´offerta che non trova un parallelo in nessun altro istituto - chiarisce Arzenton in conclusione -, non solo nel nostro territorio. I nostri mutui risultano più vantaggiosi anche rispetto alle condizioni delle banche on-line. E rispetto ai competitor italiani, in molti casi, il divario è rilevante a prescindere dal montante". .  
   
   
ASSICURAZIONI GENERALI: S&P HA MANTENUTO INVARIATO IL RATING AA  
 
 Trieste, 32 ottobre 2006 – Assicurazioni Generali comunica che la società di rating S&p ha mantenuto invariato il rating Aa con outlook stabile di Assicurazioni Generali e della controllate italiane. .  
   
   
SOPAF PERFEZIONA L’ACQUISTO DELLA MAGGIORANZA DI PWM SGR S.P.A.  
 
Milano, 23 ottobre 2006 – Sopaf comunica che il 20 ottobre , a seguito della autorizzazione ricevuta dalla Banca di’Italia lo scorso mese di agosto, ha completato l’acquisto del 66,6% del capitale sociale di Private Wealth Management Sgr S. P. A. (Pwm Sgr) per un prezzo complessivo di circa Euro 3,8 milioni. La quota è stata acquistata da alcuni dei soci fondatori di Pwm Sgr, tra cui Orefici S. P. A. , Ersel Finanziaria S. P. A, Sella Holding Banca S. P. A. Considerato che Pwm Sgr detiene in portafoglio azioni proprie pari al 9,9% del capitale sociale, la partecipazione del 66,6% rappresenta, di fatto, il 74% del capitale votante. Pwm Sgr, attiva dal 2002, oggi gestisce e distribuisce 6 fondi di fondi hedge di diritto italiano destinati ad investitori istituzionali e a privati con patrimoni rilevanti: Pwm Technology Fund, Pwm Low Volatility Fund, Ns Investimenti, Pwm Global Income Low Volatility Fund, Pwm Multistrategy Fund, Pwm Recovery Fund, per una massa complessiva di 231 milioni di euro (dati al 30 giugno 2006). .  
   
   
APULIA PRONTOPRESTITO: ESAMINATI I DATI ECONOMICO-PATRIMONIALI AL 30 SETTEMBRE 2006. NEI PRIMI 9 MESI EROGATI FINANZIAMENTI PER 272,3 MILIONI DI EURO (+114%). •UTILE NETTO A 5,5 MILIONI DI EURO (+36%).  
 
San Severo (Fg), 23 ottobre 2006 - Apulia prontoprestito – società del Gruppo bancario bancApulia specializzata nei finanziamenti a lavoratori dipendenti – ha esaminato il 19 ottobre i dati economico-patrimoniali al 30 settembre 2006. Nei primi nove mesi dell’anno, sono stati erogati finanziamenti per 272,3 milioni di Euro, più del doppio (+113,8%) rispetto ai 127,4 milioni di Euro erogati nel corrispondente periodo del 2005. La consistenza dei finanziamenti al 30 settembre, generata da 36. 209 contratti in essere (+58% rispetto ai 22. 948 contratti al 30/9/2005), si è attestata a 590,8 milioni di Euro, pari ad un incremento del 69,2% rispetto ai 349,1 milioni di Euro di fine settembre 2005. Il 64% dei finanziamenti si riferisce a contratti di cessione del quinto dello stipendio, mentre il restante 36% riguarda delegazioni di pagamento. I finanziamenti riguardano in particolare le regioni del Nord (19,7%), del Centro (20,7%) e del Sud (59,6%), mentre la ripartizione per tipologia di datore di lavoro è la seguente: Statali- Pubblici 71,4%, Privati 19,4%, Municipalizzati 6,5% ed Altri 2,7%. Nei nove mesi del 2006 i ricavi sono stati pari a 16,9 milioni di Euro, rispetto ai 9,7 milioni di Euro del 2005 (+74%), mentre sono risultati in crescita anche il margine di interesse, pari a 9,7 milioni di Euro (+39% rispetto ai 7,0 milioni di Euro del 2005), e il margine di intermediazione, pari a 10,1 milioni di Euro (+43% rispetto ai 7,0 milioni di Euro del 2005). L’utile netto si è attestato a 5,5 milioni di Euro, facendo registrare una crescita del 36% rispetto ai 4,0 milioni di Euro del corrispondente periodo del 2005. .  
   
   
ANIMA SGR: RETTIFICA A QUANTO COMUNICATO IL 5 OTTOBRE  
 
 2006 Milano, 23 ottobre 2006 – In riferimento a quanto reso noto il 5 ottobre Anima Sgr comunica i seguenti dati, riferiti al patrimonio dei fondi Anima al 30 settembre 2006, al patrimonio totale gestito da Anima al 30 settembre 2006 e alla loro variazione percentuale rispetto al 31 dicembre 2005, devono intendersi rettificati come segue: Patrimonio gestito totale: 7. 498,7 milioni di euro in luogo di 7. 381,9 milioni di euro; Variazione del patrimonio gestito totale rispetto a fine 2005: -1,8% in luogo di -3,3%; Patrimonio al netto delle duplicazioni (rappresentate dal fondo Anima Orizzonti, che investe in fondi Anima): 7. 494 milioni di euro in luogo di 7. 377 milioni di euro; Patrimonio fondi comuni di diritto italiano: 7. 255,6 milioni di euro in luogo di 7. 138,7 milioni di euro; Variazione del patrimonio dei fondi comuni di diritto italiano rispetto a fine 2005: -1,9% in luogo di -3,5%. ; Patrimonio dei fondi comuni di diritto italiano: come da tabella
Nav (in milioni di euro)
Anima Fondattivo 803,9 in luogo di 792,5
Anima Fondo Trading 1. 459,0 in luogo di 1. 424,2
Anima America 300,4 in luogo di 298,6
Anima Europa 141,3 in luogo di 131,1
Anima Asia 465,6 in luogo di 471,9
Anima Emerging Markets 146,9 in luogo di 141,3
Anima Fondimpiego 752,3 in luogo di 771,9
Anima Convertibile 185,2 in luogo di 190,9
Anima Obbligazionario Euro 461,6 in luogo di 465,4
Anima Liquidità 2. 539,5 in luogo di 2. 451,0
Totale 7. 255,6 in luogo di 7. 138,7
Restano invariati tutti gli altri dati contenuti nel comunicato. .
 
   
   
13° CONGRESSO AIAF - ASSIOM - ATIC FOREX  
 
 Milano, 23 ottobre 2006 – Aiaf, Assiom e Atic Forex sono lieti di annunciare che il 13° Congresso Annuale degli Operatori dei mercati finanziari si terrà a Torino presso il Centro Congressi Lingotto nei giorni 2, 3 e 4 febbraio 2007. Per il Congresso Annuale del 2007, le Associazioni degli operatori finanziari, nel rispetto della tradizione della manifestazione, che cerca di stabilire un forte legame con il territorio in cui si svolge, hanno scelto Torino e il Piemonte. La scelta è tesa a premiare una città ed una regione dalle profonde tradizioni culturali, storiche e economiche, ma, al tempo stesso, anche una realtà in cui fervono idee e iniziative imprenditoriali innovative. La manifestazione rappresenta ormai da anni un punto di riferimento per gli operatori del settore finanziario e si propone come momento di sintesi, l’occasione per stimolare il confronto, lo scambio e la circolazione di idee tra gli “addetti ai lavori” e le Istituzioni. Il momento culminante della manifestazione sarà, come di consueto, la relazione del Governatore della Banca d’ Italia, Prof. Mario Draghi, previsto per sabato 3 febbraio. .  
   
   
PRESENTATA A MILANO LA POLIZZA LLOYD’S PER LE OLTRE 150 PROFESSIONI NON REGOLAMENTATE  
 
Milano, 23 ottobre 2006 - Lloyd’s e Illca in collaborazione con l’Aiba, l’Acb e l’Anra, Aec Broker hanno presentato il nuovo binder, piazzato al 100% in collaborazione con alcuni Sottoscrittori dei Lloyd’s, nato per fornire soluzioni agli iscritti ai Registri, Albi, Ruoli ed Elenchi delle Camere di Commercio, tra cui Mediatori Creditizi ed Agenti in Attività Finanziaria, ed alle oltre 150 diverse Professioni “Non Regolamentate” dell’area dei Sanitari non medici, delle Arti, Scienze e Tecniche, dell’area Sociale, dell’area Umanistica e dei Servizi all’impresa. Il testo della Polizza Responsabilità Professionale Lloyd´s “non regulated Professions” 2006 è stato strutturato nella forma “All Risks” tipica del mercato assicurativo anglosassone (“sono coperti tutti i rischi ai quali la specifica attività è sottoposta salvo quelli esplicitamente esclusi"), personalizzando le Condizioni Particolari in funzione del mercato Italiano. In tal modo è stato possibile ottenere la copertura per : "fatto colposo (lieve o grave), errore o omissione (danni diretti, danni consequenziali, danni patrimoniali e danni indiretti), commessi nell’esercizio dell’attività professionale"; le attività professionali rientranti nell’elenco di cui al punto successivo; le Spese legali civili sostenute in caso di danno entro il 25% del massimale; Massimali di garanzia da 250. 000,00 a 3. 000. 000 di Euro salvo il caso in cui le leggi che regolano le singole attività professionali prevedano massimali specifici; Livelli di franchigia da 250,00 a 1. 000,00 Euro senza applicazione di scoperti percentuali. A titolo illustrativo, la copertura potrà essere prestata per : l’area dei sanitari non medici: Biologo, Chiropratico, Tecnico di Laboratorio, Fisioterapista, Bioterapeuta, Odontotecnico; l’area sociale:Funzionari dell’Unione Europea, Webmaster, Funzionari della Pa, Redattori Editoriali, Esperti in Relazioni Sindacali, Economisti del Territorio; l’area delle Scienze e Tecniche: Biotecnologi, Fisici, Geofisici, Statistici, Urbanisti, Visuristi; l’area umanistica: Archeologi, Archivisti, Geografi, Educatori Socio Sanitari, Mediatori Territoriali, Promotori Turistici, Storici dell’Arte; l’area di servizi all’Impresa: Consulenti di Investimento, Consulenti Fiscali, Consulenti Tributari, Traduttori ed Interpreti, Manager del Marketing, Esperti in relazioni Pubbliche… . .  
   
   
LA FILANTROPIA IN LOMBARDIA? TRADIZIONE VIVA. GUZZETTI: "LA CULTURA DELLA DONAZIONE E´ VIVA: IL PROBLEMA E´ DARE CERTEZZE A CHI DONA E GARANTIRE IL BUON FINE E LA TRASPARENZA"  
 
 Milano, 23 ottobre 2006. La filantropia in Lombardia: tradizione persa? La cultura del dono sta crescendo. Lo dimostrano i dati presentati nel corso del convegno organizzato da Fondazione Cariplo a Milano dal titolo "Diamo un futuro alle opportunità" per celebrare i 15 anni dalla sua nascita. Il patrimonio delle Fondazioni comunitarie, presenti nelle province, è infatti passato dagli oltre due milioni di euro del 1999 a oltre 30 milioni di euro del 2005. Tutto ciò grazie soprattutto alle donazioni raccolte. A testimonianza di questo fatto, nel pomeriggio al centro congressi di via Romagnosi, le presentazioni delle esperienze dei filantropi che spiegano perchè hanno deciso di donare: dall´imprenditore di Novara (400mila euro), a un´eredità a 1,2milioni di euro di Lodi; e ancora da un patrimonio da oltre un milione di euro lasciato per sostenere iniziativa a favore degli anziani. "La filantropia è ancora viva in Lombardia - ha detto il presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti - La ripova sono le donazioni raccolte dalle fodnazioni locali. Siamo ancora lontani da altri Paesi, ma la cultura del dono si è risvegliata. Il problema a volte è che la gente ha bisogno di certezze e di sapere con precisione dove vanno a finire i soldi che donano" Oggi in Lombardia la Fondazione Cariplo ha costituito 14 fondazioni comunitarie che hanno un patrimonio di 148 milioni (di cui 122 provenienti da Fondazione Cariplo) e che quest´anno hanno erogato 6,2 milioni. La 15ª fondazione - relativa all´area Nord Milano - sarà costituita sabato con la partecipazione, tra i soci fondatori, dei Comuni della zona, della Provincia e della Fiera di Milano. La Filantropia in Italia: tradizione persa? La cultura del dono sta crescendo. Lo dimostrano i dati relativi alle attività delle Fondazioni Comunitarie della Fondazione Cariplo. I filantropi esistono ancora oggi. Sono persone qualunque, imprenditori, fondazioni, famiglie, intere comunità. Ecco alcune storie. “Novara: da un imprenditore 400 mila euro per il sociale” Contitolare con il fratello Franco della Ponti S. P. A. , azienda leader nella produzione dell’aceto e nota nel settore delle conserve vegetali, Cesare Ponti rappresenta la quarta generazione della Famiglia Ponti dedita alla crescita dell’azienda, fondata nel 1867. Oltre a coltivare con attenzione i rapporti con i propri dipendenti, Ponti ritiene che intervenire a beneficio del territorio consenta una crescita più equilibrata e duratura della società, considerando inscindibile il binomio economia-territorio. Questi valori hanno sempre fatto parte del patrimonio culturale dell’attività famigliare, nata e sviluppatasi in una piccola realtà locale, dove il rapporto umano è più diretto ed immediato. Credibilità, coerenza e responsabilità sociale favoriscono la costruzione di un rapporto di reciproca stima all’interno ed all’esterno dell’impresa. La Ponti S. P. A. Patrocina e sostiene numerose iniziative culturali e di solidarietà benefica organizzate dalle Associazioni di Volontariato del Novarese. Grazie a queste radici, alla frequentazione di Associazioni della località in cui vive, nonché all’approfondimento dell’enciclica Centesimus Annus, l’impegno del Dott. Ponti, nel campo della solidarietà e responsabilità sociale è, nel tempo, diventato sempre più attivo. Consigliere dell’Anffas Onlus di Novara, che ha attivato un centro Diurno e un Centro Residenziale, ha contribuito alla crescita della considerazione sociale degli Enti locali e dei cittadini novaresi verso i disabili intellettivi, relazionali e le loro famiglie. Oltre a sostenere attivamente l’apertura di un centro residenziale dell’Anffas Valsesia Onlus, l’apertura della casa della Mamma e del Bambino di Borgosesia, Ponti ricopre la carica di consigliere della Fondazione Istituto della Provvidenza della casa per anziani Onlus di Ghemme. Consigliere di Amministrazione della Fondazione dalla Comunità del Novarese Onlus, ha costituito un fondo patrimoniale presso la fondazione di € 400. 000,00 con versamenti a titolo personale, coinvolgendo i suoi famigliari e la Ponti S. P. A. Il Comune di Novara ha nominato Cesare Ponti Novarese dell’ Anno 2005 con la motivazione del suo impegno costante e fattivo nell’ attività sociale. “Lodi: oltre un milione di euro la donazione di una fondazione verso un’altra fondazione” Il 30 settembre 1958 morì a Codogno (Lo) la signora Clorinda Capra vedova Polenghi che diede disposizione nel suo testamento di devolvere il suo patrimonio a favore della fondazione denominata “Gino e Clorinda Polenghi” che come scopo, nel rispetto dei principi religiosi, doveva provvedere ad erogare assistenza e beneficenza a giovani e famiglie bisognosi, in particolare nei comuni di Codogno e Maleo. Nel testamento veniva disposto che l’ente doveva essere amministrato da un Consiglio presieduto dal Parroco di Codogno e composto da altri sei membri, tra cui il parroco di Maleo e i sindaci dei comuni di Codogno e Maleo e loro delegati. Pochi mesi fa il consiglio di amministrazione, considerata l’esistenza sul territorio della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi onlus che persegue finalità che ricomprendono quelle della Fondazione Polenghi, ha disposto l’estinzione della Fondazione Polenghi con la devoluzione dell’intero patrimonio residuo di € 1. 224. 812,02 alla Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi onlus per la costituzione di un fondo patrimoniale “Gino e Clorinda Polenghi” i cui frutti saranno perennemente destinati ad erogare contributi per l’assistenza sociale nei territori comunali di Codogno e Maleo. “Brescia: filantropi per una Tac per la Valtrompia” Un’esigenza emergente del territorio, quello trumplino, recepita attraverso le indicazioni fornite dall’ospedale di Gardone Valtrompia per voce di Pierangelo Guizzi e Giulio Vezzoli, primari di Ortopedia e Radiologia. Una trentina di imprenditori bresciani - cui si sono aggiunti due gruppi di lavoratori - ha risposto all’appello. Obiettivo: acquistare una nuova Tac per l’ospedale della valle. Passare dalle intenzioni ai fatti è stato facile: “Quasi 500mila euro raccolti con lievità, grazie alla credibilità del progetto e alla fiducia riposta nelle persone e nelle strutture” spiega Luigi Moretti. Il progetto infatti è stato messo a segno anche grazie alla collaborazione con il direttore generale degli Spedali Civili, Lucio Mastromatteo, e con il direttore sanitario Alfonso Castellani. Risultato: dall’inizio del 2005 il presidio ospedaliero gardonese può contare su una Tac di ultima generazioni. La nuova macchina ha infatti consentito di ridurre i tempi di attesa per pazienti sia interni sia esterni (nello specifico per l’esame: i pazienti interni attendono al massimo 1 giorno; i pazienti esterni attendono al massimo dai 3 ai 5 giorni; la media regionale per questo tipo di esami varia tra i 25 e i 40 giorni) Vengono effettuati 20 – 25 esami al giorno (incremento medio di esami 35% incremento Tac torace e addome 60 – 65% incremento Tac encefalo urgenti 380%) Si capisce, allora, perché l’ospedale valtrumplino nell’ultimo periodo sia diventato un polo per un’utenza che va ben oltre i confini della valle. Ma c’è dell’altro. Il “patto” solidale tra imprenditori non è andato disperso, anzi. “L’idea era stare uniti per continuare sulla strada dell’aiuto a iniziative benefiche” dice Moretti. “Per questo si è pensato di bussare alla Fondazione Comunità Bresciana, una casa appropriata e in sintonia col nostro spirito”. Il passo immediatamente successivo è stata la costituzione di un fondo con diritto d’indirizzo, denominato “Genesi”, con un versamento iniziale di 65mila euro. L’auspicio ora è di attrarre nuove energie per sostenere stabilmente opere di utilità sociale. “Bergamo: una famiglia rinuncia alle vacanze per donare” E’ la storia di una grande avventura e di un’amicizia internazionale quella del “Progetto Battista” legato al Fondo Emarginazione e Povertà nel mondo- Mons. Luigi Pizzigalli: quella tra la famiglia bergamasca di Sergio e Franca Pizzigalli e quella africana di Isacco e Banatou e i loro figli Iacoub e Aisha provenienti dal Burkina Faso, ma ormai di casa a Monterosso (quartiere di Bergamo). Nell’autunno 2004 Franca avrebbe voluto fare un viaggio in Africa, ma le pareva di mettere in un viaggio di piacere tanti soldi, troppi commisurati con le esigenze delle popolazione dei villaggi che avrebbe visitato. Da qui l’idea di destinare i soldi del viaggio e lo stipendio di quel periodo ad un’iniziativa da inventare. Franca decise che quell’idea si sarebbe realizzata in campo sanitario e che avrebbe portato il nome del nonno Battista, morto nel 2002 a 92 anni:. I coniugi Pizzigalli ne parlarono con Isacco che offrì preziose indicazioni e contattò degli amici che gli segnalarono l’associazione Dijpakara del suo villaggio natale Bangassogo. Sergio e Franca appresero che per 5 villaggi con 12. 500 abitanti vi era un unico Centro di Salute e di Promozione Sociale (Csps) con una maternità ma senza sala per il ricovero, senza letti, senza farmacia, senza illuminazione. L’associazione procedette a fare un’analisi delle necessità e fu proposta la costruzione di una nuova camera per puerpere con 10 letti per un costo di 3. 970. 000 Cfa pari a circa 6000 euro. Nel frattempo Marco, amico dei Pizzigalli, in servizio volontario presso la Fondazione della Comunità Bergamasca segnalò a Sergio la possibilità di aderire al fondo “Emarginazione e Povertà nel Mondo” e di ottenere un aiuto. Il progetto fu accolto, i Pizzigalli parteciparono al fondo diocesano per le povertà nel mondo con una donazione di 2000 euro e la Fondazione ne stanziò 6000 euro per l’ intervento La Salle “Battista” Il 17 aprile si sono tracciarono le fondamenta, e a fine gennaio i Pizzigalli andarono in Burkina Faso a visitare la nuova struttura già attiva e completamente arredata. I lavori furono eseguiti a regola d’arte. “Como: un paesino di piccoli donatori. Non occorre essere ricchi per sentirsi filantropi”. Un territorio, quello della provincia di Como, ricco di tanti piccoli gioielli che meritano di essere preservati. Si tratta delle innumerevoli chiese romaniche che affollano soprattutto l’alto lago, ma dislocate anche nel resto della provincia, con i loro preziosissimi affreschi ed organi. Uno di questi, quello della Parrocchia di Garzeno lega a sé una storia importante non solo per la sua valenza artistica ma anche per la generosità e l’affetto dimostrato dai parrocchiani. Quello di Garzeno è un organo del 1830 che negli ultimi trent’anni è rimasto in silenzio. Si trattava di uno strumento di dimensioni straordinarie per la zona, con due manuali e più di quaranta registri. Per quanto ormai malandato la profondità e la bellezza del suo suono ha fatto decidere per il restauro. Quest’organo é sempre stato espressione della comunità nelle feste e nei momenti chiave della vita di ogni uomo. Suonarlo significa quindi ridare voce a chi l’ha voluto e costruito. Era l’anima del paese che attendeva di tornare alla luce. E il paese ha risposto con grande generosità. In linea infatti con i Bandi della Fondazione, che subordinano la concessione di un contributo finanziario al fatto che la gente dimostri di credere nel progetto presentato, donando a suo favore, sono pervenute, centinaia di donazioni. Gli abitanti di Garzeno sono 1029 divisi in 303 nuclei famigliari (79 coppie senza figli, 145 coppie con figli, 13 padre con figli, 66 madre con figli), le donazioni sono state 135 tutte da persone fisiche per un totale complessivo di 14. 400 euro, la donazione minima è stata di 10 euro, quella massima di 1. 500 Cremona: un mecenate esempio per il territorio” L’ing. Gianfranco Carutti, nato a Milano il 14 Ottobre 1914 ed approdato a Cremona nel 1947 per motivi di lavoro, è un uomo di animo generosissimo; oltre al suo lavoro, di cui si occupa ancora, ha intessuto una grande rete di carità. La sua azione verso l’intera città e verso aggregazioni umanitarie è stato ed è notevole. Per la città sotto l’aspetto culturale sostiene: la “Camerata di Cremona”, prestigiosa istituzione musicale che tiene concerti in Italia e all’estero; presiede (ed interviene con contributi) la “Società Concerti”, associazione che collabora con la “Fondazione Teatro a Ponchielli” di Cremona per lo svolgimento delle stagioni lirica e concertistica; è socio fondatore della Associazione “Amici del Museo” che sostiene con grande generosità; ha donato alla Pinacoteca di Cremona numerose opere pittoriche di notevole pregio. Nei confronti delle attività sociali: ha realizzato la “Casa Elisa Maria” per ospitare 40 persone indigenti autosufficienti; è stato l’artefice della costituzione del sodalizio “Amici dell’Ospedale” tramite il quale sono state fatte donazioni per l’acquisto di importanti apparecchiature per l’Azienda Ospedale di Cremona. Ultima sua azione in questo ambito è stato l’acquisto di 1. 000 letti attrezzati per i degenti, facendosi inoltre carico di far rimettere in ordine i letti dimessi ancora utilizzabili e di spedirli in un ospedale del Paraguai. A partire dagli anni Sessanta, l’Ing. Carutti ha iniziato a sostenere il gruppo “Amici dei Lebbrosi” operando in vari Paesi africani e realizzando, in Costa d’Avorio, un villaggio che ha preso il nome di Cremona e che ora conta 1. 500 abitanti. Si occupa di un orfanotrofio con sede in Etiopia e dei rifugiati cattolici sudanesi che si trovano nella zona meridionale dello stato africano. Per queste migliaia di persone, con l’aiuto di altri, ha creato il sodalizio umanitario “Jambo Africa” per fornire loro sostentamento. “Bergamo: la famiglia Radici impegnata su molti fronti” La Vice-presidente della Fondazione della Comunità Bergamasca, la signora Luciana Previtali Radici, con il marito, ha dato vita nel mese di giugno al “Fondo Gianni e Luciana Radici” con una donazione iniziale di 50. 000 euro, che nel corso dell’anno ha registrato un graduale incremento e sino a contare su un patrimonio di 85. 000 euro : “Io e mio marito – dichiara emozionata la signora Luciana – abbiamo deciso d’istituire questo Fondo per stimolare il senso civico dei bergamaschi, nella speranza che il nostro gesto fosse da stimolo per tutti coloro che nella nostra provincia, sede di grandi industrie e importanti attività artigianali, dispongono di una condizione economica privilegiata e che possono quindi aiutare la comunità con un contributo concreto!”. Da sempre sensibile e attenta alle tematiche sociali e sanitarie Luciana Previtali Radici ha deciso di destinare il rendimento finale del “Fondo Gianni e Luciana Radici” alla realizzazione di interventi di solidarietà nel settore socio-sanitario : “Seguo da molti anni la situazione dei ragazzi disabili, ma sono impegnata anche nella Lotta ai Tumori e a fianco della Crocerossa: credo che nel settore sanitario e in quello dell’assistenza vi sia una continua crescita di bisogni e che quindi il nostro intervento si renda quanto mai necessario”. La signora Luciana cammina a fianco della Fondazione dal 2000: “La Fondazione si sta delineando come una struttura trasparente e sempre più affidabile; sono certa di un suo un ruolo sempre più significativo sul territorio, divenendo l’ideale punto di congiunzione tra coloro che possono dare e coloro che hanno bisogno di ricevere un sostegno. Nei prossimi anni sarà importante lavorare per non disperdere le risorse e riuscire a convogliarle in modo efficace nel patrimonio della Fondazione stessa”. “Como: a Moltrasio donato un patrimonio da oltre un milione di euro” Con la costituzione di questo Fondo (Euro 1. 040. 000) presso la Fondazione comunitaria Emma Coccini ha voluto e potuto realizzare un desiderio, ben specifico, espresso in vita da suo marito: aiutare gli anziani di Moltrasio, la loro cittadina. La signora ha quindi deciso di donare alla Fondazione la nuda proprietà della sua abitazione e di costituire, con il ricavato, questo Fondo che genera ogni anno importanti frutti, sistematicamente devoluti a favore degli anziani bisognosi di Moltrasio. Grazie a questo Fondo è stato ad esempio potenziato il sistema infermieristico, è stato istituito un servizio di fisioterapia, si è data la possibilità agli anziani che devono spostarsi e hanno difficoltà a farlo di utilizzare il taxi a prezzi agevolati. Così la signora Coccini ricorda la sua donazione: “Ho deciso di donare alla Fondazione della Comunità Comasca l’intera mia proprietà sul lago, riservandomi tuttavia l’usufrutto vitalizio affinché possa risiedervi sino alla fine dei miei giorni. Mi sono determinata in tal senso sulla base della sensazione di serietà e solidità che mi ha infuso la Fondazione”. “Bergamo : donazioni per la ricerca” E’ un uomo energico Renzo Rota Nodari, animato dal desiderio di raggiungere sempre nuovi e avanzati traguardi. Caratteristiche queste che, nella vita, lo hanno reso un imprenditore di successo, capace di mettersi in gioco e sperimentare nuove strade : “Ho sempre creduto- racconta - nell’innovazione e nel potenziale della ricerca, fattori indispensabili per il futuro delle aziende e della società. Quando sono stato chiamato a partecipare all’attività della Fondazione della Comunità Bergamasca come consigliere e ho accettato con entusiasmo ed il mio carattere che ama l’azione mi ha portato ad operare subito costituendo un fondo patrimoniale, per una solidarietà concreta e mirata. La Fondazione può esserne lo strumento ideale, ma dobbiamo lavorare ancora molto per radicare il suo legame con il territorio e i bergamaschi, diffondendone al meglio l’immagine e l’operato”. Nello scorso autunno ha dato vita al Fondo Patrimoniale “Fondo Ricerca per il Diabete mellito giovanile e il diabete in gravidanza- in memoria di Natale e Maria Rota Nodari” : “Il Fondo è nato con un contributo iniziale di 60. 00 euro che spero possa accrescersi il più rapidamente possibile anche grazie ad altri donatori: il compito di tutti i membri del Consiglio d’Amministrazione deve essere quello di spingere altri ad esporsi a favore dei bisogni sociali”. Nella titolazione del fondo la passione per la scienza s’intreccia a vicende familiari : “L’anno passato è scomparsa mia madre Maria, così insieme ai miei fratelli ho deciso di dedicare il Fondo alla sua memoria e a quella di mio padre Natale. La scelta del settore d’intervento è invece legata alla patologia che colpisce da anni mia figlia e che mi ha fatto comprendere quanto il fenomeno del diabete mellito giovanile sia drammatico e diffuso nella nostra realtà. L’italia e la Lombardia, purtroppo, registrano un tasso d’incidenza molto alto ed è quindi la ricerca che dobbiamo sostenere”. Mantova: una casa per persone in stato di bisogno. Il benefattore? Anonimo” “Una generosa benefattrice, che ha voluto mantenere l’anonimato, ha donato alla nostra Fondazione una casa rurale con annessi terreni situati in un piccolo paese della nostra provincia – racconta il Presidente Onorario della Fondazione Comunità Mantovana, Cav. Lav. Carlalberto Corneliani; la donazione avvenne nel 2001 quando era presidente della Fondazione - la volontà era che venissero realizzati appartamenti destinati a persone in stato di bisogno. Possiamo dire che dopo cinque anni il desiderio della signora è si è avverato: dall’accurata ristrutturazione della casa sono stati ricavati sei piccoli appartamenti funzionali e moderni, attrezzati per persone in stato momentaneo di bisogno, che verranno gestiti da una cooperativa sociale. I referenti dei Comuni circostanti e del Piano di Zona, che aderiscono al progetto di gestione della “Casa Matilde di Canossa”, avranno l’incarico di indicare di volta in volta le situazioni più urgenti alle quali è prioritario assicurare una tempestiva soluzione. Possiamo quindi affermare che la Fondazione, con il supporto dei componenti il Consiglio di Amministrazione e di tecnici qualificati, riesce a realizzare progetti là dove il bisogno è più urgente e migliorare la qualità della vita dei cittadini mantovani. ” Varese: gli eredi a sostegno della cultura” Il Dott. Ernesto Redaelli ( 1918- 2000 ) è stato una figura di spicco nel mondo socio culturale varesino ed animatore di varie iniziative atte a promuovere e a sviluppare il turismo in Provincia di Varese. Per onorare la memoria e ricordare il suo operato i Suoi Familiari hanno deciso di creare un fondo patrimoniale, i cui frutti servono a finanziare un importante evento in campo culturale, sociale o turistico da tenersi almeno una volta all’anno, al quale associare il nome del loro Congiunto. Tenuta presente, poi, l’attività svolta in loco, anche nei suddetti campi, dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto, gli Eredi del detto Ernesto Redaelli hanno deciso di costituire il Fondo presso la Fondazione medesima, dimostrando in tal modo di approvare e di supportarne la sua attività complessiva. “Varese: una tragedia genera solidarietà” Il Prof. Claudio Miglierina costituì nel 1981, presso la provincia di Varese, un fondo a ricordo della consorte Amalia Griffini e del figlio Jacopo scomparsi tragicamente, vincolato al finanziamento di attività di studio e ricerca svolta da giovani medici specializzandi in ostetricia/ginecologia e neonatologia. Con la nascita della Fondazione Comunitaria del Varesotto, di cui la provincia di Varese è uno degli Enti fondatori, detto fondo venne acquisito al patrimonio della Fondazione stessa, che ora lo gestisce in conformità degli scopi previsti dall’atto costitutivo. Con soddisfazione di tutti si può notare ora che ogni anno dei giovani medici hanno la possibilità di frequentare le più prestigiose Università europee ed americane affinando in tal modo la loro preparazione professionale e , contemporaneamente, dando il loro apporto alla ricerca in questi delicati settori della medicina. .  
   
   
CONVEGNO: DARE UN FUTURO ALLE OPPORTUNITÀ: LA FILANTROPIA, LE MIGLIORI ESPERIENZE INTERNAZIONALI WILHELM KRULL, PRESIDENTE EUROPEAN FOUNDATION CENTER E PRESIDENTE VOLKSWAGEN STIFTUNG, HANNOVER  
 
Milano, 23 ottobre 2006 - La Fondazione Cariplo celebrato i suoi primi quindici anni con convegno internazionale svoltosi il 19 e 20 ottobre, al Centro Congressi di Via Romagnosi, a Milano. Sono state due giornate interamente dedicate ai temi della filantropia e alla presentazione delle esperienze internazionali. Numerosi gli argomenti trattati dai relatori di seguito alcune relazioni a cominciare da Wilhelm Krull, Presidente European Foundation Center e Presidente Volkswagen Stiftung, Hannover che si è soffermato sul tema: “Culture di creatività e il futuro della ricerca in Europa – il ruolo dei donatori privati e delle Fondazioni” In un mondo caratterizzato da una rapida globalizzazione e da interdipendenze, si stanno sviluppando, in Europa, nuove sfide e si stanno aprendo nuove opportunità (ndr: Duiamo un futuro alle opportunità, titolo del convegno). Per costruire con successo una società europea basata sulla conoscenza, è necessario migliorare la qualità della ricerca di base, rafforzare le dinamiche strutturali dei sistemi di innovazione e delle ricerche e supportare studi in aree accuratamente scelte. Combinando un certo livello di rischio con un elevato grado di flessibilità, e con una documentazione provata che ne certifichi la qualità, le fondazioni possono ispirare, sostenere e incoraggiare sia istituzioni sia singoli individui a costruire o a riconfigurare le proprie ricerche sull’ambiente esterno e ad introdurre elementi innovativi. L’apertura mentale per “nuove idee” non è solo richiesta per coloro che le producono, ma anche per coloro che sono destinati ad accoglierle. La disposizione ad ascoltare voci indipendenti provenienti sia dal proprio gruppo sia dall’esterno, ad assumere posizioni rischiose in aree sconosciute, e a creare un clima di scambi reciproci sono i prerequisiti necessari per creare con successo la “cultura della creatività”. E’ necessaria una politica delle risorse umane innovativa. Vi sono nuove opportunità: ad esempio, le erogazioni nelle zone di confine e la capacità di costruire, nel lungo periodo, le maggiori sfide per supportare e implementare i cambiamenti; vi sono però alcuni limiti e limitazioni delle fondazioni… Emilio Rui Vilar, Presidente Fundacao Calouste Gulbenkian, Lisbona: “I cambiamenti organizzativi, l’esperienza della Fundacao Calouste Gulbenkian” Con la sua costituzione come istituzione stabile e con competenze formali in quattro aree – arte, educazione, scienza e beneficenza – Calouste Gulbenkian ha rivelato una insolita capacità di comprendere il futuro. Un’istituzione che voglia resistere, deve essere in grado di beneficiare di tutte quelle circostanze che le permettano di adattarsi e di evolversi in rapporto ai cambiamenti della società e del mondo. Gli operatori della Fondazione hanno il compito di selezionare i target, di definire le priorità, di valutare e, quando possibile, di anticipare il futuro, in ogni momento. La Fondazione Calouste Gulbenkian, essendo una fondazione sia operativa che erogatrice, ha affrontato complessi e difficili cambiamenti nel management in questi ultimi 50 anni; ha dovuto affrontare una forte resistenza, sia interna sia esterna, al cambiamento. Le strategie su cui ha fatto affidamento la Fondazione Calouste Gulbenkian per superare questa resistenza al cambiamento comprendono: il rafforzamento della struttura governativa, il ridimensionamento dei costi fissi, la promozione di progetti innovativi, l’inserimento di nuove aree di intervento (Ambiente e Immigrazione), lo sviluppo di nuove soluzioni che abbiano effetti provati sui problemi esistenti, l’ascolto degli “stakeholders” , il continuo monitoraggio dei progetti e dei programmi, e la costruzione di partnership, nazionali e internazionali, allo scopo di sviluppare una Fondazione più fortemente “in rete”. Gli interventi della Fondazione si possono attualmente semplificare in quattro linee principali: 1) promozione dello sviluppo individuale e sostegno nell’inserimento sociale; 2) capacità di costruire e mobilizzare organizzazioni civili; 3) aumento della conoscenza e sua diffusione; 4) creazione di centri di eccellenza. Domenico Bodega, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano “Organizzazione e maturita’ manageriale: una ricerca sulle fondazioni italiane di origine bancaria” Le fondazioni italiane di origine bancaria presentano potenzialità non sempre efficacemente valorizzate. Questa osservazione induce una riflessione sull’opportunità di sviluppare le capacità e le risorse disponibili, di progettare soluzioni organizzative in funzione delle competenze detenute, di sviluppare le abilità di rinnovare costantemente nel tempo tali competenze, coerentemente all’evoluzione del contesto economico e sociale di riferimento. In questa sede si vogliono evidenziare due punti di riflessione: 1. L’evoluzione delle competenze manageriali, gestionali ed organizzative delle fondazioni italiane di origine bancaria da un processo di isomorfismo istituzionale veicolato da una inerziale dipendenza dal passato verso la ricerca e l’emergere di assetti originali costruiti sulle specificità di finalità filantropiche e 2. Lo sviluppo di alcune condizioni organizzative - relative, in particolare, al processo erogativi - necessarie per favorire una strategia proattiva ed innovativa nell’assumere il ruolo di promotore di progetti e per non limitarsi a quello di sostenitore di attività di terzi. I dati che saranno presentati hanno lo scopo di descrivere una realtà in cambiamento, di interpretare le diversificate competenze ed esperienze di sviluppo organizzativo realizzatesi in questi anni al fine di essere da stimolo per i contesti “in ritardo” su questo percorso di crescita e per affinare sempre di più l’assetto organizzativo interno di quelle fondazioni rivelatesi più dinamiche, fornendo risposte concrete ed indicazioni normative. Le considerazioni che saranno discusse emergono dalle osservazioni e dalle elaborazioni svolte negli ultimi sei anni da un gruppo di ricerca appartenete alle Università di Pavia e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Francesco Merloni: “ La filantropia a sostegno dell’arte” La Mostra “Gentile da Fabriano e l’altro Rinascimento”, che si è svolta a Fabriano tra aprile e luglio di quest’anno, si colloca nella continuità d’iniziative a favore del territorio assunte dalla Fondazione Aristide Merloni lungo gli oltre quaranta anni della sua attività. La Fondazione nasce, infatti, nel 1963, per iniziativa di Aristide Merloni, dotata di un proprio patrimonio e con gli obiettivi statutari di favorire l’avvio di nuove imprese nell’area appenninica delle Marche attraverso interventi finanziari diretti, la partecipazione al capitale di rischio, la ricerca di investitori esterni, la prestazione gratuita di consulenza finanziaria, tecnica e commerciale. Per comprendere lo spirito dell’iniziativa, occorre ricordare come la struttura dell’economia locale era, all’epoca, ancora prevalentemente fondata su un’agricoltura povera, con livelli di reddito e sensibilmente inferiori alla media nazionale e con gravi problemi di disoccupazione, soprattutto per i giovani, costretti ad emigrare in cerca di occasioni di lavoro; un segno evidente di questo malessere era la diminuzione della popolazione, con il conseguente impoverimento del territorio, dell’ambiente sociale, delle sue risorse umane. Le iniziative industriali avviate da Arisitide Merloni, già fin dagli anni Trenta, e in grande sviluppo dopo la Guerra, accendevano speranze di riscatto, avviando, fra l’altro, l’inversione del processo di emigrazione che si sarebbe concluso nel decennio successivo. Tuttavia, fu lo stesso Aristide Merloni a comprendere che, oltre al suo impegno diretto d’industriale, era necessario creare un tessuto imprenditoriale diffuso attraverso strumenti che sostenessero la nascita di nuove imprese e ne accompagnassero la crescita nei primi anni di vita. (…) Con gli anni Settanta, le attività di sostegno divennero meno necessarie in un’economia che ormai era decollata e in un ambiente in cui la cultura imprenditoriale si era profondamente radicata. La Fondazione entra, allora, in una nuova fase, configurandosi come Istituto di Studio e di Ricerca economica e sociale; venne modificato lo Statuto e venne ottenuto, nel 1988, lo status di Ente riconosciuto con Decreto del Presidente della Repubblica. In questa nuova configurazione, vengono attivate collaborazioni con le Università e con le Istituzioni, dando luogo ricerche, convegni di studio, pubblicazioni, attraverso le quali la Fondazione ha assunto un ruolo di primario riferimento nella cultura economica della Regione (…) Gli orientamenti più recenti hanno portato l’attenzione della Fondazione verso il mondo della cultura. Un’indagine svolta in tal senso sul territorio ha dato lo spunto all’iniziativa personale di Francesco Merloni di organizzare una Mostra su Gentile da Fabriano, una decisione che trae origine da alcune specifiche motivazioni (…). Per lungo tempo Gentile è stato trascurato dalla critica, che lo ha spesso relegato fra gli artisti “minori”; con questa Mostra, si è voluto rivalutare la sua figura e restituirgli il posto che merita nella storia dell’arte. (…) L’organizzazione della Mostra ha richiesto tre anni di lavoro. Il risultato è stato che si sono potute esporre un centinaio di opere, tra le quali oltre trentacinque del Maestro fabrianese, insieme a quelle di altri Autori suoi contemporanei o seguaci, come Masaccio, Masolino, Beato Angelico. La realizzazione della Mostra ha comportato la risistemazione e l’attrezzamento del luogo in cui si è svolta, lo Spedale di Santa Maria del Buon Gesù, un monumento quattrocentesco (1456) di eccezionale bellezza (…) Ma ricadute più ampie si sono avute nella riscoperta e nella rivitalizzazione dell’identità artistica e culturale di Fabriano. La Mostra, infatti, ha avuto un successo di pubblico e di critica che è andato oltre le più ottimistiche aspettative; quasi centomila visitatori hanno invaso Fabriano nei tre mesi d’apertura, con conseguenze positive anche sull’economia della città (…) Oggi, quindi, la città industriale ha ritrovato anche la sua vocazione di città d’arte. L’iniziativa della Fondazione Arisitide Merloni si presenta quindi non soltanto come un atto di promozione culturale, ma una nuova forma di servizio al territorio e alla comunità, quale è nella sua tradizione e nella sua costante attività. Vera Chirwa, Women’s voice - Malawi “La difesa dei diritti delle donne e dei bambini in Malati” Il Malawi è uno dei paesi in via di sviluppo dove i tre nemici dell’uomo; povertà, malattia e ignoranza incombono. Questo ha un forte impatto negativo sulla vita dei Malawiani, soprattutto donne a bambini. Tuttavia la carta costituzionale del Malawi stabilisce la protezione di Donne e Bambini (Sezione 13). La sezione 24 stabilisce che le donne hanno pieno e uguale protezione davanti alla legge, e hanno il diritto di non essere discriminate in base al loro sesso o al loro stato coniugale. La sottosezione 2 continua stabilendo che ogni statuto che discrimini donne in base al sesso o allo stato matrimoniale deve essere invalidata e che la legge deve eliminare costumi e usanze che discrimino donne quali: (a) abusi, molestie e violenze sessuali; (b) discriminazioni sul lavoro; (c) privazione dei beni, inclusi quelli ottenuti grazie a un’eredità. La sezione 20 proibisce ogni forma di discriminazione verso persone e garantisce uguale e effettiva protezione contro la discriminazione in campo …sessuale. Sebbene la costituzione preveda la protezione per le donne e per i bambini, da ogni tipo di discriminazione e abuso, sul campo non è esattamente la stessa cosa. Le donne sono ancora discriminate in parecchi modi a l’abuso di donne e bambini è dilagante in Malawi. Sentiamo casi di mariti che amputano entrambe le braccia alla moglie, sentiamo di mariti che uccidono e tagliano le parti intime delle mogli, sentiamo di donne bruciate dai mariti, sentiamo di mariti che strappano gli occhi dalle orbite alle proprie mogli, sentiamo anche di bambini e donne venduti per sesso (…) Women’s Voice e Carer tentano di sensibilizzare le comunità, sia quelle rurali sia quelle periferiche urbane, sugli strumenti ratificati dal Governo e sulle norme approvate dal Governo, così come sulle precauzioni verso le donne e i bambini nella Costituzione del Malawi, attraverso l’attività di assistenti e educatori. Queste organizzazioni svolgono il proprio lavoro in cooperazione con altre associazioni. C’è poi il tema scottante, ancora aperto, che riguarda l’abolizione della pena di morte. Queste due organizzazioni erano il mio sogno divenuto poi realtà quando ero una prigioniera di coscienza nella prigione di Zomba, quando violazioni dei diritti umani, assassini e detenzioni istituzionali da parte del dittatore Presidente Hastings Kamuzu Banda erano all’ordine del giorno. Uomini e donne riempivano le prigioni del Malawi. Anch’io ho vissuto questa drammatica esperienza. Ero molto preoccupata in particolare per le donne e per i bambini, in quanto soggetti più vulnerabili. La sezione femminile del carcere di Zomba era piena di donne con i loro bambini, che ricevevano, come me, i trattamenti peggiori: ammanettati mani e piedi e in regime di isolamento solo perché avevano alzato la loro voce contro il regime di oppressione che violava i diritti umani. Per questo giurai che “se Dio mi avesse liberata dalla schiavitù della prigionia, avrei dedicato la mia vita a lottare per i diritti del popolo Malawiano. Quando uscii di prigione nel 1993, feci proprio quello fondando l’organizzazione Women’s Voice (nel 1993) e Carer Malawi (nel 1994). Un sogno è diventato realtà. Entrambe le organizzazioni promuovono e proteggono i diritti umani aiutando i casi di persone emarginate che non possono pagare le parcelle degli avvocati. I valori dell’organizzazione Women’s Voice sono la dedizione nel promuovere i diritti delle donne, l’onestà nel far corrispondere i fatti alle parole, e la responsabilità verso tutto il popolo. Allo scopo di realizzare questa visione, Women’s Voice ha identificato tre grandi problemi che affliggono le donne. Questi sono: Bassi livelli di conoscenza e consapevolezza dei diritti umani; Crescenti livelli di povertà, malattie e fame, i tre grandi nemici dell’uomo incombono ancora in Malati; La diffusione pandemica di Hiv e Aids sta portando devastanti conseguenze tra le donne e i bambini. Women’s Voice ha cominciato una campagna di sensibilizzazione sui diritti umani e sull’Hiv e sull’Aids in varie aree come Nkhata bay, Mzuzu, Mchinji, Chiradzulu, Mwanza e Ntcheu, Women’s Voice è attiva principalmente nelle aree rurali dove la maggior parte delle donne è analfabeta quindi si utilizzano recite e canzoni per migliorare l’informazione, l’educazione e la comunicazione e per aumentare la diffusione del messaggio sui diritti umani. Noi tutti comprendiamo che le donne sono molto importanti nella nostra società, nessuna nazione può farne a meno. Questo è il motivo per cui tutti, Governo, politici, società civile, religiosi, manager devono impegnarsi a vedere le donne emancipate dalla povertà, dalla marginalizzazione, dalla malattia e dall’ignoranza. Ricordate che se educate una donna, educate una nazione intera, se fate crescere una donna, fate crescere la nazione intera e allo stesso modo, se emancipate una donna, emancipate la nazione intera. Sappiamo anche che nulla è impossibile, con l’amore tutto è possibile. Come fratelli e sorelle diamo un aiuto alle fondazioni comunitarie che necessitano d’aiuto per svolgere il loro lavoro. Per concludere vorrei ringraziare la Fondazione Cariplo per avermi invitato a venire e a prendere parte a questo convegno da cui sono sicura otterrò qualcosa di utile per le donne e i bambini del Malawi. Miloud Oukili e i ragazzi di Bucarest – Fondazione Parada “Mettiamo insieme i nostri saperi e creeremo la bellezza” Ho un grosso naso rosso e sono sempre di buon umore. Chi sono? un pagliaccio con lo sguardo malizioso, Miloud Oukili - clown francese. Una sera pioveva. Io mi ricordo, era tardi, faceva freddo, c´era una stazione, dei bambini. Dopo lo spettacolo uno di loro si è avvicinato lentamente al mio naso, timido, e ha sorriso. Bucarest 1992. Oggi siamo diventati amici. Sulla pista senza proiettore, abbiamo percorso un pezzo di strada insieme. Questa è la parata dei bambini di strada, umida e sporca, dei vagabondi persi nel viaggio, dei libertini selvaggi, talentuosi e fragili. Un sola idea li ossessiona: lasciare la strada ed i suoi pericoli, ma soprattutto trovare la loro identità. Un ruolo che avevamo dimenticato di dargli. Nessuno aveva dedicato loro del tempo per raccontargli una bella storia, la loro propria storia da giocare. Ascoltiamoli. Hanno delle cose da raccontare, Sette colpi, poi tre ! Che il sipario si alzi ! Che inizi lo spettacolo !! E´ nel 1992 che Miloud Oukili ha incontrato i bambini delle strade di Bucarest, quelli che sono scappati da casa, abbandonati o orfani. Non li ha piu lasciati. In collaborazione con le istituzioni che aiutano i bambini, ha sviluppato un programma di iniziazione e di insegnamento delle Arti del circo. E´ il coordinatore del programma Il Bambino, le Arti. Nel 1995 crea la fondazione Parada che ha per vocazione di reinserire i bambini delle strade di Bucarest. Utilizzando gli strumenti artistici, la nostra fondazione vuole provocare nel bambino uno shock, un interesse a partecipare ad una attività, abituarlo a un contatto regolare non violento con gli altri bambini e gli adulti. Cerca di ridargli il gusto di vivere, di inserirsi nella società. Spera di suscitare in lui la voglia di tornare a scuola, nella famiglia o di inserirlo in una struttura adeguata ai suoi bisogni. Vuole dargli i mezzi per affrontare il futuro con sicurezza e con autocontrollo caratteristico del lavoro della gente dello spettacolo. Bernardino Casadei, Responsabile progetto Fondazioni Comunitarie di Fondazione Cariplo “Un’identità problematica: la necessità di ripensare la propria missione” Dalla loro nascita, le fondazioni comunitarie hanno seguito due modelli principali che sono stati incarnati dalla Fondazione di Cleveland e da quella di New York. Mentre l’obiettivo della fondazione dell’Ohio è stato di influenzare le politiche pubbliche così da massimizzare l’impatto delle proprie erogazioni nel definire il benessere della propria comunità, il New York Community Trust è stato descritto come l’aspetto meccanico della filantropia. Ognuno di questi due modelli ha i suoi vantaggi e svantaggi e in questi giorni assistiamo ad un ampio dibattito su quale debba essere il giusto equilibrio fra i desiderio dei donatori e i bisogni della comunità. Dobbiamo però chiederci se il limite di questi due approcci non sia quello di considerare il dono come qualcosa di strumentale (per finanziare i progetti sociali o per soddisfare i desideri dei donatori) e non un fine in se stesso. In altri termini le fondazioni comunitarie devono cercare di definire come veramente promuovere la cultura del dono: come un fine o come un mezzo? Un modo per rispondere a questa domanda è quello di immaginarsi cosa il perseguire questo fine significhi nelle reazioni con i tre principali portatori d’interessi con cui le fondazioni devono confrontarsi: i donatori, gli enti nonprofit e la comunità nel suo complesso. Donare non è semplicemente scrivere un assegno, donare è creare relazioni con altri donatori, con le nonprofit, con i beneficiari ultimi delle erogazioni. La fondazione svolge un ruolo nel trasformare questi doni in relazioni o si limita solamente a soddisfare i bisogni dei donatori? Gli enti nonprofit non si limitano ad erogare servizi. Essi possono essere considerati i catalizzatori della generosità. La fondazione li aiuta a svolgere questa funzione attivando nuove donazioni, non solo in denaro, ma anche in beni e servizi e sottoforma di volontari o si limita a erogare loro soldi e a misurare il valore dei servizi da loro prodotti? Una comunità ideale, non è una comunità senza problemi, ma una comunità in cui ciascuno partecipa alla definizione e realizzazione del bene comune. La fondazione svolge un ruolo nel creare l’infrastruttura sociale necessaria per coinvolgere i cittadini o essa si concentra principalmente nel risolvere singoli problemi? In altri termini per promuovere realmente la cultura del dono le fondazioni devono sviluppare un approccio a tre livelli. Non basta raggiungere la sostenibilità finanziaria o incrementare l’efficienza della propria attività d’erogazione. Ciò di cui c’è veramente bisogno è di chiedersi: stiamo rendendo la nostra comunità più umana, ossia, stiamo contribuendo a creare un luogo in cui ognuno è aiutato nei propri sforzi volti a manifestare la propria generosità in ogni momento della propria vita, anche se a volte si potrebbero trovare modalità più efficienti per raccogliere donazioni o offrire servizi? Rispondendo a questa domanda, le fondazioni comunitarie possono svolgere un ruolo unico nella loro comunità, offrendo una nuova prospettiva in una società in cui troppo spesso la vita ha perso il suo significato e tendiamo a considerare il nostro prossimo più come uno mezzo o un ostacolo per conseguire i nostri obiettivi, invece di pensarlo come un fine del nostro agire. In altri termini si tratta di chiedersi se il valore aggiunto più importante che una fondazione comunitaria può offrire non debba essere cercato nelle donazioni - che è in grado di raccogliere - oppure nelle erogazioni che distribuisce, ma nell’opportunità che essa offre ad ogni cittadino, ricco o povero, di vivere con dignità ed onore, creando, in una giungla dove troppo spesso l’uomo è homo homini lupus , una radura in cui è ancora possibile vivere come una persona umana. Peter deCourcy Hero, Silicon Valley Community Foundation, San Jose, Ca, Usa “Costruire forti fondazioni comunitarie: il donatore come cliente” Quando è stata fondata la prima fondazione comunitaria a Cleveland nel 1914 fu progettata per essere un “libretto dei risparmi della comunità” volto a soddisfarne i bisogni futuri. L’accento fu posto sulla costituzione di un permanente patrimonio disponibile. Il ruolo dei donatori quindi fu quello di donare - durante la vita e dopo la loro morte - alla fondazione alla quale spettava il compito di decidere quali cause supportare. Ora, quasi cento anni dopo, questo paradigma della fondazione comunitaria, è stato completamente modificato. Quello che è cambiato è che il donatore è ora un “utente” chiave della fondazione comunitaria e deve essere coinvolto e motivato se una fondazione intende massimizzare il proprio impatto locale. Solo assistendo in modo creativo i donatori, le Ong e la comunità, le fondazioni possono raggiungere il loro massimo potenziale. Poiché i donatori hanno molte opzioni per donare, il legame con quest’ultimi diviene sempre più importante. La mia presentazione vuole: Discutere gli atteggiamenti caritatevoli, le motivazioni, e il comportamento degli attuali donatori, con un particolare accento sui trend emergenti in Silicon Valley. Gli argomenti includeranno lo sviluppo di strategie del dono, il collegamento tra i donatori per ottenere un effetto leva, le caratteristiche dei più giovani, i nuovi (high –tech) donatori facoltosi, con un’enfasi sulla misurazione dei risultati degli “investimenti caritatevoli”. Esaminare i meccanismi vincenti della fondazione comunitaria per meglio coinvolgere i donatori, i metodi per metterli in relazione con la comunità, e le moderne tecnologie per permettere ai donatori di identificare le aree di intervento più interessanti e quindi trovare l’organizzazione che rispecchi i propri interessi. Fornire una breve considerazione su come la missione delle fondazioni comunitarie di riunire, connettere, e sovvenzionare progetti in un’area/regione precisa possa favorire un maggior coinvolgimento del donatore, promuovendone un impegno civico. Stephen Hammersley, Community Foundation Network, Londra, Uk “La possibilità di un Network Nazionale” La crescita di fondazioni comunitarie è stato un dettaglio significativo dello sviluppo della filantropia nel Regno Unito. Vent’anni fa non c’erano fondazioni comunitarie e oggi ne abbiamo 56 che coprono il 96% della popolazione inglese, con 41 fondazioni comunitarie attualmente classificate tra le principali 500 fondazioni erogative del Regno Unito. Il movimento ha creato nuove opportunità per le persone nel “dare” localmente e ha unito e impegnato persone di ogni tipo nel gestire le necessità che le loro comunità esprimono. Sebbene la crescita di questo network debba molto alla determinazione e alla dedizione dei fondatori e ai dipendenti di ogni fondazione membro, non ci sono dubbi che l’esistenza di un network nazionale (Community Foundation Network) è stato importante per il successo osservato fin’ora. Alcune opportunità nazionali che sono nate grazie al Community Foundation Network e che hanno avuto un profondo impatto sulla filantropia nel Regno Unito: programmi per valorizzare gli investimenti come la Charles Stewart Mott e l’iniziativa “Tempo di crescere” della Esmee Fairbaim, entrambe utili per far comprendere alle fondazioni locali come aiutare i donatori a esplorare nuove e più efficienti vie di beneficenza locale; programmi di contributi nazionali per governo e altre fondazioni che impegnano le persone locali nell’organizzazione di strategie locali e nell’ottenimento dei risultati necessari; la continua capacità di costruire e sviluppare lavoro sintonizzato ai bisogni delle persone e che in mesi recenti ha portato all’introduzione di un programma assicurativo sulla qualità per le fondazioni comunitarie. .  
   
   
ITALIA-BRASILE, NUOVI STRUMENTI FINANZIARI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI MERCOLEDÌ 25 OTTOBRE È IN PROGRAMMA AL MUSEO DELLA SCIENZA DI MILANO UN SEMINARIO INTERNAZIONALE ORGANIZZATO ASSOLOMBARDA, CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO/PROMOS E REGIONE LOMBARDIA  
 
Milano, 23 ottobre 2006 - Da semplice partnership commerciale a vera e propria alleanza economica e industriale proiettata nel futuro. Dopo la proficua missione dello scorso marzo, quando una rappresentanza di associazioni, banche e imprese italiane si è recata in Brasile per conoscere da vicino le opportunità di questo mercato in continua espansione, le realtà produttive e istituzionali dei due Paesi tornano ad incontrarsi dal 23 al 26 ottobre prossimi: questa volta saranno Roma, Milano e Parma ad ospitare una nutrita delegazione di imprese brasiliane che approderà nel nostro paese. Obiettivo? Far decollare definitivamente una cooperazione dal respiro ogni giorno più strategico. Nell’ambito del ricco programma predisposto da Confindustria, Abi e Ice in collaborazione con le Federazioni dell’industria dello Stato di San Paolo e di Belo Horizonte, la tappa milanese sarà dedicata non solo agli incontri bilaterali tra le imprese ma anche all’approfondimento di nodi più strettamente economici e finanziari: “Immaginare il futuro: strumenti finanziari e servizi innovativi per una strategia di cooperazione fra il sistema italiano delle Pmi e il Brasile” è infatti il titolo del seminario pensato da Assolombarda, Camera di Commercio di Milano/promos, Inter-american Development Bank e Regione Lombardia, in programma mercoledì 25 ottobre alla Sala delle colonne del Museo nazionale della scienza e della tecnologia, in via San Vittore 21, con inizio alle 9. L’incontro vedrà la partecipazione di Luiz Fernando Furlan, ministro dello Sviluppo, Industria e Commercio estero del Brasile. Con lui porteranno il loro contributo, tra gli altri, Ruy Nunes Pinto Nogueira, sottosegretario alla Cooperazione e Comunità brasiliane del Ministero degli Affari esteri del Brasile, Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio di Milano, Diana Bracco, presidente di Assolombarda e Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, Alberto Bombassei, vicepresidente di Confindustria. Nelle intenzioni degli promotori, il seminario vuole essere un’occasione per riflettere sulle prospettive di sviluppo della cooperazione economica, degli accordi fra distretti e imprese, degli investimenti e, più in generale, dei flussi commerciali fra i due Paesi e fra le regioni italiane e gli stati della federazione brasiliana. Una riflessione che deve partire da una considerazione: tra tutti quelli emergenti, il Brasile è forse oggi il mercato più attraente per quelle piccole e medie imprese italiane che stanno puntando tutto sull’internazionalizzazione. E questo almeno per tre ragioni: la facilità di rapporti dovuta alle basi produttive simili – si pensi ai Distretti industriali e agli Arranjos produtivos locais - e a un patrimonio di fiducia costruito negli anni, anche grazie alla presenza di una forte comunità di origine italiana soprattutto nel sud del Brasile; i due Paesi, inoltre, stanno affrontando le stesse sfide di un mercato globale dove soprattutto la Cina e i Paesi asiatici minacciano l’industria tradizionale e a basso contenuto tecnologico, sfide che possono essere affrontate al meglio se i due sistemi produttivi decidono di agire in sintonia; a differenza dell’Italia, infine, il Brasile è un paese ricco di materie prime e di manodopera abbondante e a costi competitivi. Il futuro, insomma, non potrà non obbligare gli imprenditori italiani ad immaginare nuove e più originali forme di presenza nella complessa realtà brasiliana. Una strategia che, ovviamente, interessa anche e soprattutto il territorio milanese e lombardo, e che deve ispirare la collaborazione con il Brasile, i suoi territori e le sue istituzioni, in uno scambio reciprocamente utile e proficuo di risultati, facendo riferimento ai progetti già realizzati e a quelli che in questa nuova fase vanno concordati e studiati insieme. Di seguito, il programma completo del seminario. Ore 9,00-10,00 Apertura dei lavori : Milos Budin, Sottosegretario di Stato al Ministero del Commercio Internazionale del Brasile; Paulo Skaf, Presidente Fiesp – Federação das Industrias do Estado de São Paulo; Robson Braga de Andrade, Presidente Fiemg - Federação das Indústrias do Estado de Minas Gerais; Massimo Mamberti, Direttore Generale Ice - Istituto nazionale per il Commercio Estero; Domenico Santececca, Direttore Centrale Abi - Associazione Bancaria Italiana. Ore 10,00-11,00 Strumenti finanziari bilaterali tra Italia e Brasile per l’internazionalizzazione delle Pmi Presiede e introduce: Pier Andrea Chevallard, Segretario Generale Camera di Commercio di Milano; Giuseppe Cuccurese, Responsabile Direzione Estero, San Paolo Imi; Giorgio Tellini, Amministratore Delegato Sace - Istituto per i Servizi Assicurativi del Commercio Estero; Giancarlo Lanna, Presidente Simest – Società Italiana per le Imprese all’Estero; Franco Fornasari, Special Advisor Bid - Banca Interamericana di Sviluppo, Washington; Nilo José Panazzolo, Direttore Commercio Estero Banco do Brasil; Luíz Otávio Gomes, Presidente del Consiglio Sebrae, Rappresentante di Cacb – Confederação das Associações Comerciais e Empresariais do Brasil- Ore 11,00 - 12,15 Quale cooperazione fra Italia e Brasile Presiede e introduce: Giuseppe Castelli, Vicepresidente con delega all’internazionalizzazione Assolombarda; Ruy Nunes Pinto Nogueira, Sottosegretario alla Cooperazione e Comunità Brasiliane, Ministero degli Affari Esteri, Brasile; Bruno Ermolli, Presidente Promos Camera di Commercio di Milano; Luiz Fernando Furlan, Ministro dello Sviluppo, Industria e Commercio Estero del Brasile e Presidente del Consiglio di Amministrazione del Bndes - Banco Nacional de Desenvolvimento Econômico e Social; Ciro de Falco, Vicepresidente Bid - Banca Interamericana di Sviluppo, Washington Roberto Formigoni, Presidente Regione Lombardia. .  
   
   
MIGLIORARE L’ACCESSO AL CREDITO DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E DELLE IMPRESE SOCIALI AFFRONTANDO LA SVOLTA DI “BASILEA 2”: IL PROGETTO “FINANZA IN” PROPONE UN SITO INTERNET E UN CICLO DI INCONTRI DI SENSIBILIZZAZIONE E APPROFONDIMENTO  
 
Milano, 23 ottobre 2006 – Dall’ 1 gennaio 2007 cambieranno i rapporti tra imprese e banche secondo il nuovo sistema di regole definito “Basilea 2”. Il sistema creditizio utilizzerà metodi più rigorosi nel valutare l’affidabilità del cliente-impresa e il conseguente rischio di credito. Per preparare le piccole e medie imprese e le imprese sociali ad affrontare la svolta di “Basilea 2”, il progetto “Finanza In” ha organizzato un percorso di sensibilizzazione e approfondimento sul tema dell’accesso al credito. Il ciclo di incontri ha lo scopo di aiutare le pmi e le imprese sociali ad approntare gli strumenti necessari per la gestione del rapporto con le banche senza rischiare razionamenti né aumenti del costo del denaro. Il ciclo di incontri è totalmente gratuito e articolato in dieci giornate, che si svolgeranno tra novembre e febbraio. Al termine è prevista la possibilità per alcune imprese di usufruire di assistenze gratuite per l’accompagnamento nelle richieste di finanziamento. L’intero ciclo di incontri, con le date e il programma, sarà illustrato mercoledì 25 ottobre, dalle 17 alle 19, nella sede di Acli Milano (salone Clerici) in via della Signora 3, a Milano. Alla presentazione interverranno Andrea Malgrati, direttore del Consorzio Farsi prossimo, Ezio Casavola, esperto di Formaper ed Elisabetta Biella, responsabile di progetto Formaper. “Finanza In” è un progetto realizzato nell’ambito dell’iniziativa comunitaria Equal, cofinanziata dall’Unione Europea – Fondo Sociale Europeo. Al progetto partecipano 12 soggetti nazionali attivi in Lombardia (Consorzio Farsi Prossimo, capofila del progetto, Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, Consorzio Sociale Light, Fondazione Caritas Ambrosiana, Fondazione San Carlo e S. I. S. Sistema Imprese Sociali), in Emilia Romagna (Aeca, Dinamica Media, Fondazione Alma Mater, M. B. S. ) e in Sardegna (Ad Vertere e Consorzio Solidarietà). “Finanza In” partecipa a due accordi di cooperazione transnazionali in partnership con altre realtà dell’Unione Europea (Austria-francia-spagna-polonia). Da lunedì 16 ottobre è on line il sito del progetto: www. Finanzain. Net .  
   
   
CONSERVAZIONE SOSTITUTIVA PER LE COMPAGNIE ASSICURATIVE: WAVE GROUP STRINGE UN ACCORDO CON INFOCAMERE ALLA BASE DELL’ACCORDO L’UTILIZZO DELLA SOLUZIONE WAVE GROUP PER LA GESTIONE DOCUMENTALE, INTEGRATA  
 
 Roma, 23 ottobre 2006 - La recente evoluzione della normativa in ambito fiscale e amministrativo (cfr. Dm 23/01/04, Delibera Cnipa 19/02/04) consente, infatti, di trasformare una semplice archiviazione elettronica in una vera conservazione sostitutiva, valida ai fini della legge. Wave Group ed Infocamere hanno unito le loro competenze per realizzare una soluzione che consenta alle Compagnie assicurative di abbandonare significativi volumi di documenti cartacei fiscalmente e legalmente rilevanti (libri giornale e sezionali per esempio), per sottoporli ad un trattamento di conservazione sostitutiva. Dall’accordo tra queste due realtà deriva una perfetta integrazione di componenti di carattere legale, applicativo, tecnologico e di consulting, che comporta l’eliminazione del processo di stampa e archiviazione fisica dei documenti, la creazione di un archivio informatico per la condivisione e la consultazione degli stessi, la scelta di quali documenti conservare in modalità sostitutiva nel rispetto della normativa, la possibilità infine di esibire i documenti agli Organi competenti che dovessero richiederli. Nell’operazione rivolta alle Compagnie assicurative, Wave Group offre una consulenza ad alto livello nell’interpretazione della normativa, oltre all’applicativo per la gestione documentale, mentre Infocamere garantisce una conservazione sostitutiva su sistemi ad alta affidabilità. “La partnership con Infocamere – ha affermato Giovanni Drago, Direttore Vendite Finance di Wave Group – ci qualifica ulteriormente per la costante attenzione alle dinamiche più attuali del mercato. Siamo certi che le Compagnie sapranno cogliere i benefici di questa intesa e potranno usufruire di una soluzione che esprime, nel suo insieme, la capacità di Wave di interpretare il business assicurativo e migliorare i processi organizzativi con l’aiuto delle tecnologie più avanzate”. .  
   
   
GRUPPO SOGEFI: CONTINUA A CRESCERE LA REDDITIVITA’ NONOSTANTE LA DEBOLEZZA DEL MERCATO VEICOLISTICO RISULTATI CONSOLIDATI AL 30 SETTEMBRE 2006 UTILE NETTO € 39,3 MILIONI (+17,7%)  
 
Milano, 23 ottobre 2006 - Si è riunito il 18 ottobre a sotto la Presidenza del Dr. Rodolfo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di Sogefi Spa, che ha esaminato i risultati del Gruppo al 30 settembre 2006. Nonostante un indebolimento della domanda da parte di alcuni costruttori europei e nordamericani, il Gruppo Sogefi ha registrato al termine dei primi nove mesi dell’esercizio un significativo progresso della redditività operativa e netta, grazie alla confermata capacità di migliorare continuamente l’efficienza e al favorevole andamento dei prezzi di alcune materie prime. A fine settembre 2006 il fatturato consolidato è stato di 765,5 milioni di euro, in lieve flessione (-1,2%) rispetto a 774,5 milioni nel corrispondente periodo 2005. La Divisione Filtrazione ha registrato un fatturato di 392,4 milioni di euro, sostanzialmente invariato rispetto a 393,3 milioni del corrispondente periodo 2005, mentre la Divisione Componenti per Sospensioni ha realizzato vendite per 373,1 milioni di euro, in leggero calo rispetto a 381,2 milioni al 30 settembre 2005. L’ebitda consolidato è stato di 102,8 milioni di euro (13,4% del fatturato), in crescita del 5,5% rispetto a 97,4 milioni (12,6% del fatturato) nei primi nove mesi del 2005. Entrambe le Divisioni hanno migliorato i loro risultati: la Divisione Componenti per Sospensioni ha registrato un Ebitda di 51,8 milioni di euro (13,9% del fatturato), in progresso del 5,5% rispetto al corrispondente periodo del 2005, mentre l’Ebitda della Divisione Filtrazione è stato di 52,8 milioni (13,5% del fatturato) in crescita del 3,3%. Più significativo è risultato l’incremento dell’Ebit consolidato, passato da 62,2 milioni di euro (8% fatturato) a 68 milioni (8,9% del fatturato), con una crescita del 9,2% nei primi nove mesi del 2006 rispetto al 30 settembre 2005. La Divisione Componenti per Sospensioni ha registrato 31,3 milioni di euro (8,4% del fatturato), con un incremento del 10,6%, mentre la Divisione Filtrazione ha raggiunto un Ebit consolidato di 39,1 milioni (10% del fatturato) con una crescita del 5,1%. Il risultato prima delle imposte e della quota di azionisti terzi al 30 settembre 2006 è stato di 62,1 milioni di euro, in aumento del 15,7% rispetto a 53,7 milioni nei primi nove mesi del precedente esercizio. Un incremento del 17,7% è stato registrato dall’utile netto consolidato, passato da 33,4 milioni di euro (4,3% del fatturato) a 39,3 milioni (5,1% del fatturato). Nel periodo in esame, il Gruppo Sogefi ha ridotto sensibilmente l’indebitamento finanziario netto, passato da 190,6 milioni di euro al 30 settembre 2005 (167,3 milioni al 31 dicembre 2005) a 144,1 milioni al 30 settembre 2006, anche attraverso un’efficace azione di riduzione del capitale circolante. Al 30 settembre 2006 il patrimonio netto totale, inclusa la quota di competenza degli azionisti terzi, era di 284 milioni di euro, in crescita rispetto a 261,3 milioni al 31 dicembre 2005 e a 248,9 milioni al 30 settembre 2005. Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2006 era di 268,5 milioni di euro, rispetto a 246,9 milioni al 31 dicembre 2005 e a 235,5 milioni al 30 settembre 2005. Andamento del terzo trimestre 2006 Il fatturato consolidato del terzo trimestre 2006 è stato di 232,5 milioni di euro, contro 239,1 milioni nel corrispondente periodo del 2005. Come già menzionato, la flessione (-2,7%) è stata causata dai minori ricavi registrati da importanti clienti del Gruppo. Pur in presenza di questi andamenti, il Gruppo Sogefi ha realizzato nel trimestre risultati operativi analoghi a quelli del terzo trimestre 2005: l’Ebitda è stato di 32,6 milioni di euro (14% del fatturato) contro 33,2 milioni (13,9% del fatturato), mentre l’Ebit si è attestato a 22,3 milioni di euro (9,6% del fatturato) rispetto a 22,7 milioni (9,5% del fatturato). L’utile netto consolidato ha registrato nel terzo trimestre 2006 un aumento del 4,4%, salendo a 11,9 milioni di euro (5,1% del fatturato) rispetto a 11,4 milioni (4,8% del fatturato) nell’analogo periodo dell’anno precedente. Nel trimestre, l’indebitamento finanziario netto si è ridotto di 12,1 milioni di euro, passando da 156,2 milioni a fine giugno 2006 a 144,1 milioni al 30 settembre 2006. In tema di Corporate Governance, il Consiglio di Amministrazione ha provveduto a rettificare e integrare il proprio Modello di governo societario al fine di applicare le raccomandazioni previste nel Codice di Autodisciplina delle Società quotate, nella versione pubblicata nel marzo 2006 da Borsa Italiana Spa. Nonostante il probabile permanere delle difficoltà del mercato europeo e nordamericano, in un contesto che non prevede sensibili variazioni dei principali fattori di costo si ritiene di poter confermare per l’intero esercizio 2006 risultati in progresso sull’esercizio precedente. .  
   
   
GRUPPO DANIELI – BILANCIO ANNUALE AL 30.06.2006: RICAVI 2.100 – 2.200 MIO EURO  
 
Buttrio (Ud), 23 ottobre 2006 - In occasione della presentazione del bilancio della Danieli a stampa, banche, azionisti, analisti ecc. In data 21 ottobre 2006, p stato distribuito il fascicolo “Year”, in lingua Inglese. Tale documento include la lettera agli azionisti che riassume i dati più significativi dell’esercizio appena concluso e già diffusi al pubblico, nonché alcuni dati previsionali consolidati per il prossimo esercizio 2006/2007 che di seguito vengono riportati: Ricavi 2. 100 – 2. 200 Mio Euro; Ebitda 185-200 Mio Euro; Portafoglio ordini 2. 200 – 2. 300 Mio Euro. Gli investimenti per nuovi impianti per il periodo 2006/2008 ammonteranno a circa 100 Mio Euro, mentre gli ordini per prodotti innovativi già acquisiti nell’esercizio 2006/07 ammontano a circa 600 Mio Euro. L’assemblea che approverà il bilancio si terrà il 27. 10. 2006 in prima convocazione ed occorrendo il 30. 10. 2006 in seconda convocazione. Attività del Gruppo Danieli Il Gruppo Danieli, le cui principali società operative si trovano in Italia, Stati Uniti, Olanda Germania, Svezia, Regno Unito, Francia, India, Tailandia ed ora Cina, progetta, costruisce e installa macchine ed impianti, anche “chiavi in mano”, per l’industria siderurgica, con tecnologie e prodotti che coprono il ciclo di produzione dalla miniera a tutta la gamma di prodotti finiti in acciaio ed è impegnato pure nella produzione e vendita diretta di acciai speciali per l’industria meccanica, automotive e petrolchimica con la consociata Acciaierie Bertoli Safau S. P. A. Danieli è tra i primi tre costruttori mondiali del settore macchine per l’industria siderurgica con la leadership mondiale negli impianti per la produzione dei prodotti lunghi ed è seconda in quella dei prodotti piani; il suo fatturato è realizzato per oltre il 98% sui mercati esteri; Abs è una delle acciaierie più moderne in Europa ed esporta i suoi prodotti per un volume superiore al 40% della sua produzione .  
   
   
SIND INTERNATIONAL S.P.A HA ACQUISTATO DALLA SMS GMBH AZIONI ORDINARIE DANIELI, PARI AL 13,74% DEL CAPITALE.  
 
 Milano 23 Ottobre 2006 - Sind International S. P. A. , già titolare di n. 21. 029. 140 azioni ordinarie di Danieli & C. – Officine Meccaniche S. P. A. (Danieli), pari al 51,44% del capitale sociale, ha acquistato il 20 ottobre dalla Sms Gmbh n. 5. 616. 064 azioni ordinarie Danieli, pari al 13,74% del capitale. Per effetto di tale cessione, Sind International S. P. A. Viene a detenere direttamente n. 26. 645. 204 azioni ordinarie di Danieli, per una percentuale di partecipazione pari al 65,18% del capitale sociale. Sms Gmbh non detiene più, ne’ direttamente ne’ indirettamente, alcuna partecipazione al capitale di Danieli. La cessione si è realizzata ad un prezzo complessivo di Euro 48 milioni. Sms Gmbh è addivenuta alla decisione di cedere la partecipazione in quanto la stessa non era ritenuta strategica; Sind ha ritenuto di acquisire la quota ceduta da Sms Gmbh per consolidare ulteriormente la propria posizione nel capitale di Danieli. .  
   
   
RONCADIN S.P.A.: LUCIA MORSELLI NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE DEL GRUPPO. COOPTATO NEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETÀ IL DR. MARIO ZANONE POMA.  
 
 Roma, 23 ottobre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Roncadin S. P. A. Riunitosi il 19 ottobre a Roma, ha nominato la dr. Ssa Lucia Morselli Amministratore Delegato e Direttore Generale di Roncadin S. P. A. E’ stato inoltre cooptato all’interno del Consiglio di Amministrazione il dr. Mario Zanone Poma. Il dr. Zanone Poma vanta una consolidata esperienza nel mondo bancario e nell’imprenditoria italiana. Attualmente riveste, tra le altre, la carica di Presidente di Banca Intesa Mediocredito e Presidente della Camera di Commercio Italo-cinese. Il Presidente dr. Dante Di Dario, dopo la conclusione positiva della ristrutturazione del Bond, dell’Aumento di Capitale e del varo del Piano Alfa, cede le deleghe operative del Gruppo assunte a febbraio 2006. Il nuovo Amministratore Delegato, con la efficace collaborazione del Consiglio di Amministrazione, ha l’obiettivo di proseguire nell’attuazione del Piano Industriale, nella razionalizzazione della struttura patrimoniale, economica e finanziaria e di avviare un nuovo processo di sviluppo del business in linea con le crescite degli anni 2001 – 2004. La dr. Ssa Lucia Morselli ed il dr. Mario Zanone Poma sono stati cooptati in sostituzione dei dr. Umberto Crespi e Gianfranco Vercellone, dimessisi a causa di concomitanti impegni professionali. In proposito, il Consiglio ringrazia i predetti Consiglieri per il prezioso contributo ricevuto e per la competenza e professionalità spiegate. I curriculum vitae della dr. Ssa Lucia Morselli e del dr. Mario Zanone Poma saranno consultabili sul sito www. Roncadin. It. .  
   
   
IL FRANCHISING SFIORA “QUOTA 20” E CRESCE ANCORA NEL 2006: + 8,3%  
 
Milano, 23 ottobre 2006 - Come di consuetudine in occasione della tradizionale fiera Franchising & Trade a Milano, il principale appuntamento annuale del comparto, Assofranchising - l’associazione di riferimento del settore che ne rappresenta oltre il 60% del giro d’affari complessivo e annovera fra i propri associati i marchi di maggiore notorietà e reputazione - rilascia il Rapporto Previsionale elaborato in collaborazione con Quadrante relativo ai dati previsionali sui principali indicatori relativi all’anno 2006. Rispetto al 2005, un anno che aveva confermato la continua crescita del settore a partire dagli anni Settanta - a dispetto della fase di generale rallentamento per l’economia italiana e di sostanziale stasi dei consumi in Italia, e a riprova della vitalità in Italia del modello delle affiliazioni nel processo di trasformazione del sistema e delle reti distributive -, le proiezioni per il 2006 confermano la tendenza positiva. Si registra infatti la prospettiva di un aumento del giro d’affari del 8,30% per un totale di 19,687 miliardi di Euro, prossimo dunque alla quota simbolica di 20 miliardi, generato dalle reti in franchising italiane ed estere operative in Italia. I dati Assofranchising/quadrante indicano altresì che non si arresta la crescita delle insegne (franchisor) affilianti, che si attesta per il 2006 al 4,22% con 766 marchi. Crescono anche i punti vendita in franchising, con un incremento del 4,50%, e i punti vendita all’estero (2,24%). Assai più contenuto, per converso, si dimostra il ricorso ai punti vendita diretti, con un aumento di solo lo 0,46%. Naturale conseguenza della crescita delle insegne e dei punti vendita è la sempre maggiore incidenza occupazionale del settore, che si consolida con aumenti in linea con quelli degli anni pregressi. Per garantire una più appropriata aderenza del dato statistico alla realtà effettiva, le rilevazioni del rapporto Assofranchising/quadrante computano a partire da quest’anno fra gli addetti occupati nelle reti anche i titolari delle attività, per un numero complessivo di 173. 593 persone operanti a vario titolo nel settore. Dal Rapporto emerge che i settori che “pesano” in misura maggiore sul giro d’affari complessivo delle reti in franchising sono in prima istanza, come da tradizione, la grande distribuzione in ambito sia alimentare (su medie e grandi superfici) che non food (prevalentemente su grandi superfici). A ruota seguono il comparto delle agenzie di viaggio, in forte crescita, e l’abbigliamento. I dati previsionali per il 2006 confermano che il maggior numero di insegne franchisor sono da ricondursi ai settori dell’Abbigliamento Uomo Donna, dei Prodotti e Servizi Specialistici e delle Agenzie Immobiliari-mediazione Creditizia. Per quanto concerne l’espansione delle reti dei franchisor italiani all’estero, si registra un tasso di crescita che fa sperare rispetto a un maggiore impulso in questo senso per gli anni a venire; tradizionalmente i marchi italiani propendono a concentrarsi in prevalenza sul mercato domestico e a trascurare i mercati europei e internazionali, frenati da vincoli di approccio gestionale, di lingua e mentalità, e da oggettive criticità di tipo finanziario e normativo. Proprio in questo senso Assofranchising è sempre più attiva e, fra le varie iniziative volte a promuovere strumenti e azioni finalizzati a supportare la crescita del made in Italy all’estero attraverso le reti in franchising, avvia a partire dalla prossima Convention annuale di Assocamere estere a Lecco la settimana ventura una collaborazione organica con la rete camerale italiana all’estero. Assofranchising sarà poi agli inizi di novembre a Mosca, con 12 aziende al seguito , in team con la Regione Lombardia , per dare il segno del settore e del suo peso specifico. Le previsioni relative al 2006 indicano, rispetto al pur assai contenuto calo dei tassi di crescita registrato nel 2005 rispetto al 2004, che il settore ha ormai assorbito l’impatto di rallentamento dovuto all’introduzione della Legge sul Franchising nel 2004 e stanno ponendosi le premesse per una nuova fase di crescita di rilievo. I settori più maturi stanno infatti consolidando i risultati raggiunti nel corso degli anni scorsi, mentre quelli nuovi (in particolare quelli correlati al variegato mondo dei servizi) mostrano di avere di fronte ampi spazi di mercato da contendersi, dove i tassi di crescita potranno essere di rilievo nei prossimi anni. In questo contesto di crescita e consolidamento del settore si colloca il ruolo strategico e operativo di Assofranchising, orientato alla promozione e al supporto a favore dell’intero universo degli operatori del settore. Particolare rilievo ha avuto l’organizzazione lo scorso 18 settembre a Milano, in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano, della prima Conferenza Nazionale del Franchising, L’iniziativa è stata volta a “fare il punto” annuale del settore attraverso un momento di incontro tra istituzioni, franchisor, franchisee, aziende fornitrici di servizi, studiosi. La Conferenza sta conoscendo in queste settimane un seguito nella strutturazione di alcuni tavoli di lavori condivisi con le istituzioni pubbliche dedicati a specifiche tematiche, fra cui il commercio estero, l’educazione, gli affari sociali, le attività produttive e il sistema scolastico e universitario nelle loro correlazioni con il franchising. Il Presidente di Assofranchising Graziano Fiorelli, soffermandosi sugli aspetti principali dei dati previsionali, ha voluto sottolineare che “il franchising va sempre più interpretato in senso ampio, non soltanto ossia come una modalità di tipo giuridico-formale e gestionale volta all’ottimizzazione delle strategie distributive delle imprese, quale è, bensì anche come un vero e proprio perno del processo di modernizzazione del sistema della distribuzione in Italia. Il franchising è per molti versi affine e correlato all’affermarsi delle nuove tecnologie telematiche e digitali (e-commerce), della complementarietà di funzioni fra la grande distribuzione e la specializzazione qualitativa e focalizzazione di servizi dei cosiddetti negozi di vicinato, ivi compresi i piccoli supermercati di quartiere, delle vendite dirette e a distanza. E’ in questa cornice dinamica e creativa caratterizzata da continui processi di trasformazione che il franchising va collocato per comprenderne appieno le valenze di innovazione e di stimolo alla modernizzazione dell’apparato distributivo in Italia e alla crescita del sistema socio-economico nel suo insieme. ” I dati previsionali per il 2006 vengono illustrati e commentati oggi in occasione della conferenza stampa di presentazione di Franchising & Trade, che avrà luogo dal 20 al 23 ottobre presso i padiglioni espositivi del nuovo polo fieristico milanese a Rho-pero. Assofranchising è partner privilegiato della manifestazione ed è presente con uno spazio di rilievo, che include la tradizionale Piazzetta del Franchising - il luogo istituzionale di Assofranchising, punto di ritrovo per le aziende associate e di accesso ai servizi per tutti gli operatori, e un’ampia area condivisa da parte delle aziende associate che per la prima volta espongono in Fiera Milano (Area Business Assofranchising) e un’Aula di Formazione a disposizione dei brand Assofranchising dove avrà luogo un fitto calendario di incontri, presentazioni, seminari di aggiornamento e comunicazioni di varia tipologia. Ad Assofranchising poi l’onore di aprire la manifestazione con un Convegno organizzato con Expocts di taglio internazionale. .  
   
   
RISANAMENTO S.P.A. VENDE AZIONI A FINPACO PROPERTY  
 
Milano 23 ottobre 2006 - Risanamento S. P. A. Ha venduto In data 20 ottobre a Finpaco Proper 4. 030. 991 azioni ordinarie Ipi S. P. A. (pari al 9,88,0% del capitale sociale) Le vendita è avvenuta a seguito dell´esercizio dell´opzione di call da parte di Finpaco Properties S. P. A. , opzione esercitabile dal 15 settembre 2006 al prezzo di € 7,00 per azione ( cfr. Comunicati del 16 novembre 2004, del 20 gennaio 2005 e del 22 giugno 006). .  
   
   
AGGIORNAMENTO SITUAZIONE FINPACO PROPERTIES S.P.A. (GRUPPO COPPOLA S.P.A.)  
 
Roma, 23 ottobre 2006 - Con avviso pubblicato tramite Nis in data 5 luglio 2006 Finpaco Properties S. P. A. (“Finpaco”) aveva dato informazione che la partecipazione complessivamente posseduta, unitamente alle azioni vincolate nel Patto Parasociale (“Patto”) con Risanamento S. P. A. (“Risanamento”) aveva superato la soglia del 90% delle azioni ordinarie di Ipi S. P. A. (“Ipi”). Ciò a seguito dell’acquisto del 10% della partecipazione posseduta da Fiat Partecipazioni S. P. A. Effettuata in data 22 giugno 2006 da Risanamento. Nel comunicato era inoltre chiarito che, in base alla normativa vigente, qualora non si fosse provveduto a ripristinare entro 120 giorni il flottante sufficiente ad assicurare il regolare andamento delle negoziazioni, Gruppo Coppola e Risanamento avrebbero dovuto promuovere un’Offerta Pubblica di Acquisto totalitaria residuale (“Opa”). Era stata data inoltre informazione che Finpaco aveva conferito incarico a Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni S. P. A. (“Bim”) affinché l’assistesse, in quanto tecnicamente necessario, per la ricostituzione del flottante minimo di Ipi. In esecuzione dell’incarico conferito, Bim ha informato la Finpaco di aver completato un private placement per numero 4. 030. 991 azioni pari al 9,88% delle azioni ordinarie di Ipi, interessando diversi investitori istituzionali dei quali nessuno ha acquistato una partecipazione superiore al 2%. Contemporaneamente la Finpaco ha interamente esercitato la propria opzione call nei confronti di Risanamento per n. 4. 030. 991 azioni pari al 9,88% delle azioni ordinarie di Ipi. In conseguenza delle operazioni, la partecipazione posseduta da Finpaco è pari al 74,45% delle azioni ordinarie di Ipi, ed è quindi inferiore alla soglia del 90% che avrebbe reso necessario promuovere l’Opa. .  
   
   
REALTY: DELIBERATA L’ACQUISIZIONE DEL 100% DI ADRIATICA TURISTICA S.P.A. DEFINENDO IN EURO 0,05 IL PREZZO UNITARIO DI EMISSIONE DELLE NUOVE AZIONI A SERVIZIO DELL’OPERAZIONE PROPOSTO IL RAGGRUPPAMENTO DELLE AZIONI IN CIRCOLAZIONE  
 
Milano, Il Consiglio di Amministrazione di Rdm Realty S. P. A. Realty riunitosi in data 20 ottobre 2006, ha approvato modalità e termini dell’acquisizione del 100% di Adriatica Turistica S. P. A. (“Adriatica”), che – ricalcando in maniera sostanziale quanto già indicato nel prospetto informativo di quotazione delle azioni ordinarie Realty pubblicato in data 16 giugno 2006 e nel prospetto informativo di sollecitazione e quotazione relativo all’aumento di capitale in opzione di Euro 49. 358 mila circa pubblicato in data 8 settembre 2006 – prevede: il conferimento del 50% del capitale sociale di Adriatica, a fronte di un aumento di capitale di Realty del controvalore di complessivi Euro 19. 200 mila circa e rappresentato da n. 384. 000. 040 nuove azioni ordinarie per un prezzo unitario di emissione pari ad Euro 0,05, di cui Euro 0,02 a titolo di sovrapprezzo, riservato al conferente Piovesana Holding S. P. A. , che tra l’altro, come descritto successivamente, si è impegnato a sottoscrivere un impegno di lock-up sulle azioni ricevute; l’acquisto del residuo 50% del capitale sociale di Adriatica, e precisamente l’ulteriore 14,6% di proprietà di Piovesana Holding S. P. A. Ed il 35,4% di proprietà di Kefalos S. A. , per un importo complessivo pari ad Euro 19. 200 mila circa; per un investimento complessivo tra nuove azioni e contanti pari a Euro 38. 400 mila. Tale operazione permetterà alla Società di diversificare ed ampliare la propria attività nel settore del turismo e dell´intrattenimento, settore ritenuto strategico anche con riferimento alle potenzialità di crescita della nautica da diporto in Italia. A seguito dell’integrazione delle attività del Gruppo Adriatica, Realty potrà fare affidamento su un management in possesso di un know how adeguato anche ad affrontare eventuali ulteriori sviluppi dell’attività in tale comparto di mercato. L’operazione permetterà, inoltre, di acquisire attività già avviate e produttive di reddito, idonee a generare un cash flow corrente, disponibile per essere impiegato a copertura degli impegni connessi ai progetti di sviluppo immobiliare attualmente nel portafoglio della Società. Realty, in data odierna, ha sottoscritto il relativo contratto con i venditori, i cui effetti rimangono subordinati all’approvazione, entro il 31 dicembre 2006, da parte dell´Assemblea degli azionisti Realty – che si prevede di tenere, sia in sede straordinaria che ordinaria, entro il mese di novembre 2006 – dell’aumento di capitale a servizio del conferimento ai sensi dell’art. 2343 cod. Civ. E dell’autorizzazione della compravendita delle azioni ai sensi dell’art. 2343 bis cod. Civ. Il Consiglio di Amministrazione ha, altresì, deliberato di sottoporre all’approvazione della medesima Assemblea degli azionisti il raggruppamento delle azioni ordinarie in circolazione (incluse le azioni sottoscritte da Piovesana Holding S. P. A. A fronte del suddetto conferimento) in ragione di una nuova azione ordinaria ogni 100 azioni ordinarie in circolazione. 1. Il Gruppo Adriatica Turistica Adriatica è una holding operativa titolare di attività immobiliari, anche attraverso la controllata al 100% Adriatica Marina per lo sviluppo di iniziative turistico-portuali S. P. A. , legate al porto turistico di Marina Punta Faro, comune di Lignano Sabbiadoro (Ud) (la “Darsena”), ed al complesso termale sito in Bibione (Ve) (il “Complesso Termale”), di proprietà di Bibione Terme S. P. A. , società controllata al 54,52% da Adriatica. In particolare, per quanto attiene la Darsena: 1 Adriatica detiene, in ragione di una concessione scadente il 15 gennaio 2029, la proprietà e la gestione di un´area pari a circa 7. 800 mq di superficie lorda di pavimento destinata prevalentemente alle attività ricreative (piscina, bar etc. ) e di 17 posti barca di diversa dimensione. 2 La controllata al 100% Adriatica Marina per lo Sviluppo di Iniziative Turistico-portuali S. P. A. , detiene, in virtù di una concessione con scadenza il 21 settembre 2037: (i) la proprietà e la gestione di 503 posti barca di diversa dimensione concessi in locazione con contratti a scadenza annuale; (ii) la proprietà e la gestione di 313 posti auto, di cui 195 (composti da 151 box e da 44 posti auto) con contratti annuali di locazione e 118 posti auto situati in silos dati in locazione con contratti stagionali, tipicamente per il periodo estivo. Nel restante periodo dell´anno i posti auto nei silos sono locati ai fini del rimessaggio delle imbarcazioni; (iii) la proprietà di un´area a destinazione prevalentemente industriale e direzionale avente una superficie lorda di pavimento di circa 3. 200 mq, costituita da capannoni, laboratori, uffici e negozi locati a terzi strumentali all’attività portuale. (iv) la proprietà e la gestione di un’area a destinazione industriale di circa 10. 000 mq, riservata a servizi tecnici, quali rimessaggio invernale, varo etc. Bibione Terme S. P. A. , è proprietaria e gestore del complesso termale sito in Bibione, provincia di Venezia. Le principali attività terapeutiche svolte riguardano la cura delle malattie otorinolaringoiatriche, reumatiche e vascolari, offerte ai pazienti sia attraverso il Servizio Sanitario Nazionale che su base privatistica. Bibione Terme S. P. A. È altresì proprietaria di un centro benessere, il cui ramo d´azienda è affittato alla controllata Terme Gestioni S. R. L. Che ne cura la gestione, nell’ambito del quale si svolgono trattamenti di elettroterapia, pressoterapia, linfodrenaggio, fisiomassaggio e trattamenti di estetica di base viso e corpo. L´area di proprietà comprende sia la struttura termale sia il centro benessere e si estende su complessivi 30. 000 mq circa. Il capitale sociale di Adriatica fa capo per il 64,6% a Piovesana Holding S. P. A. E per il residuo 35,4% a Kefalos S. A. (congiuntamente i “Venditori”), il cui capitale è a loro volta interamente riconducibile alla famiglia Piovesana, azionista con il 3,35% di Alerion Industries S. P. A. , socio di maggioranza relativa della Società, nonché aderente al patto di sindacato della stessa. Si segnala che nessuno dei componenti della famiglia Piovesana riveste ruoli operativi in Alerion Industries S. P. A. La situazione patrimoniale-finanziaria consolidata di Adriatica al 30 giugno 20061 espone un patrimonio netto di gruppo pari a Euro 11. 785 mila ed un indebitamento finanziario netto pari a Euro 3. 603 mila, a fronte di immobilizzazioni (essenzialmente di natura strumentale) pari a Euro 24. 629 mila. I dati economici consolidati del primo semestre 2006 - significativamente influenzati della stagionalità tipica di un’attività che, sia per la Darsena che per il Complesso Termale, vede una maggiore concentrazione dei ricavi del secondo semestre dell’anno con un picco nel periodo estivo - evidenziano ricavi netti pari a Euro 4. 502 mila, un margine operativo lordo (Ebitda) di Euro 1. 215 mila e un risultato netto di periodo negativo per Euro 317 mila. 2. I termini dell’operazione di acquisizione Il prezzo riconosciuto, nell’ambito dell’operazione, per il 100% del capitale sociale di Adriatica, complessivamente pari a Euro 38. 400 mila, è stato determinato sulla base di una valutazione delle attività immobiliari pari a Euro 32. 000 mila per la Darsena ed Euro 20. 000 mila per il 100% del Complesso Termale (detenuto per il 54,52%), e tiene conto di un indebitamento finanziario netto consolidato del Gruppo Adriatica pari a Euro 3. 603 mila al 30 giugno 2006. Le valutazioni sono state supportate da perizie immobiliari indipendenti e risultano confermate dalla relazione tecnica di stima rilasciata, ai sensi degli artt. 2343 e 2343 bis cod. Civ. , in data 13 ottobre 2006. Il contratto di conferimento e di compravendita di azioni rappresentanti l’intero capitale sociale di Adriatica, sottoscritto in data odierna, in sintesi, prevede: a) l’impegno di Realty a proporre all’assemblea un aumento di capitale sociale con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, quarto comma, cod. Civ. , con emissione di n. 384. 000. 040 nuove azioni ordinarie ad un prezzo unitario di emissione pari ad Euro 0,05, di cui Euro 0,02 a titolo di sovrapprezzo e, dunque, per un incremento del capitale sociale pari a Euro 11. 520. 001,20 ed un controvalore complessivo dell’aumento pari ad Euro 19. 200. 002,00, da liberarsi mediante conferimento in natura di n. 625. 000 azioni Adriatica (corrispondenti al 50% del capitale sociale della medesima società); b) l’impegno di Piovesana Holding S. P. A. A conferire n. 625. 000 azioni Adriatica a titolo di sottoscrizione e liberazione dell’aumento di capitale sopra indicato; c) l’impegno di Piovesana Holding S. P. A. E di Kefalos S. A. A cedere a Realty, rispettivamente, n. 181. 452 azioni rappresentative del 14,6% del capitale sociale di Adriatica e n. 443. 548 azioni rappresentative del 35,4% del capitale sociale di Adriatica, a fronte di un corrispettivo complessivamente pari a Euro 19. 199. 998, da corrispondere con le seguenti modalità: (i) Euro 4. 000. 000 già versati, a titolo di anticipo, alla firma del contratto; (ii) Euro 11. 000. 000 da versare alla data di esecuzione della compravendita; (iii) Euro 4. 199. 998 da versare il 30 settembre 2007, con la facoltà per la società di compensare in tutto o in parte quest’ultima tranche di prezzo con i crediti eventualmente maturati verso i Venditori a titolo di indennizzo in relazione alle garanzie rese da queste ultime, ivi inclusa la garanzia che l’Ebitda consolidato 2006 di Adriatica sia almeno pari ad Euro 4. 000 mila. A tale ultimo riguardo, i Venditori hanno garantito a Realty che l’Ebitda consolidato 2006 non sarà inferiore ad Euro 4. 000 mila (con applicazione di una franchigia di Euro 50 mila), per cui - qualora l’Ebitda consolidato 2006 di Adriatica risulti inferiore all’importo sopra indicato - i Venditori si impegnano in via solidale a corrispondere alla società un ammontare pari a 10,5 volte la differenza tra l’ammontare dell’Ebitda consolidato 2006 e l’ammontare di Euro 3. 950 mila; d) la subordinazione dell’efficacia del contratto all’ottenimento entro il 31 dicembre 2006 dell’approvazione da parte dell’assemblea straordinaria di Realty dell’aumento di capitale ai sensi dell’art. 2343 cod. Civ. E dell’autorizzazione da parte dell’assemblea ordinaria di Realty della compravendita delle azioni ai sensi dell’art. 2343 bis cod. Civ. ; e) adeguate garanzie, rese in via solidale dai Venditori a favore di Realty, usualmente previste in tale tipo di operazioni a tutela della consistenza patrimoniale dell’investimento. In particolare, è previsto – a seguito della corresponsione della somma di cui al precedente punto c)(iii), che, come anticipato, opera nei fatti anche come deposito a garanzia – che i Venditori rilascino garanzie bancarie fideiussorie a prima richiesta in favore della Società, di durata non inferiore al 30 settembre 2011 e di ammontare iniziale pari a Euro 4 milioni, a garanzia degli eventuali obblighi di indennizzo dei Venditori per la violazione delle garanzie contrattuali. Ad esito dell’operazione di conferimento, in caso di favorevole approvazione da parte dell’assemblea degli azionisti, Piovesana Holding deterrebbe una partecipazione al capitale di Realty pari a circa il 16,7%. In merito si segnala che, in sede contrattuale, Piovesana Holding si è impegnata nei confronti di Realty a sottoscrivere entro la data di esecuzione del contratto un impegno di lock-up, avente per oggetto, per i primi 24 mesi dalla data di esecuzione del contratto, l’intera partecipazione riveniente dal conferimento, nonché, nei 12 mesi successivi, non meno del 75% della suddetta partecipazione. L’esecuzione del conferimento e della compravendita del capitale di Adriatica è previsto abbia luogo entro la fine del corrente anno. Realty farà fronte alle esigenze finanziarie derivanti dalla compravendita del 50% del capitale di Adriatica facendo ricorso a liquidità già oggi disponibile, riveniente dal citato aumento di capitale in opzione di Euro 49. 358 mila integralmente sottoscritto. 3. Il raggruppamento delle azioni in circolazione Il Consiglio di Amministrazione, sempre nella seduta odierna, ha inoltre deliberato di sottoporre all’approvazione dell’Assemblea straordinaria dei soci, già chiamata a deliberare in merito alla proposta di aumento di capitale a servizio del conferimento del 50% del capitale di Adriatica, la proposta di raggruppamento di tutte le azioni della Società, come risultanti all’esito dell’esecuzione del suddetto aumento di capitale riservato a Piovesana Holding S. P. A. , in ragione di una nuova azione ordinaria ogni 100 azioni ordinarie in circolazione, così da ridurre il numero delle azioni rappresentative del capitale sociale di Realty dal numero di 2. 298. 972. 500 al numero di 22. 989. 725. Tale proposta trae motivazione da esigenze di semplificazione della gestione amministrativa del titolo azionario nell´interesse dei soci, favorendo la liquidità dello stesso e gli scambi nel mercato regolamentato organizzato e gestito da Borsa Italiana S. P. A. Come da prassi per operazioni similari, la Società conferirà incarico ad un intermediario autorizzato per effettuare le operazioni di vendita o acquisto della quantità frazionaria minima non raggruppabile, che residui nella disponibilità degli azionisti che possiedano un numero di azioni ante raggruppamento non corrispondenti ad un multiplo di 100. In relazione al complesso dell’operazioni descritte, la Società predisporrà e diffonderà al pubblico, ai sensi di legge e/o di regolamento, il documento informativo ex art. 70, comma quarto, Regolamento Consob n. 11971/1999, la relazione illustrativa degli amministratori ex articolo 2441, comma 6, cod. Civ. , nonché ex artt. 70, comma 3, e 72, comma 1, Regolamento Consob n. 11971/1999 ed il prospetto informativo di quotazione delle nuove azioni Realty a servizio del conferimento. Realty è una società immobiliare dedita all´attività di sviluppo di aree, industriali e non, oggetto di interventi di riqualificazione urbanistica, nonché all´attività di sviluppo e gestione di immobili a servizio del settore terziario (logistica, turismo, commerciale e dell´intrattenimento). Data di inizio delle negoziazioni: 22 giugno 2006. Listing Partner della quotazione: Intermonte Sim S. P. A. .  
   
   
ANALISI DEL MERCATO IMMOBILIARE DI MILANO  
 
 Milano, 23 ottobre 2006 - Nel primo semestre dell’anno le quotazioni immobiliari a Milano sono cresciute solo dell’1. 7%, confermando la tendenza degli ultimi anni che ha fatto registrare incrementi sempre più contenuti.
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 I sem 2006
+3. 7% +5% +15. 2% 10. 9% +13. 5% +10. 8% +6. 9% +4. 7% +1. 7%
All’insegna della stabilità (+0. 4% nel semestre) l’andamento dei prezzi nel Centro Storico. Nell’area che si estende da piazza Duomo a via Torino e al Quadrilatero tengono bene le soluzioni di prestigio inserite in contesti d’epoca. La tipologia più ricercata dai potenziali acquirenti è l’appartamento di 80-90 mq e tra le aree più richieste ci sono piazza Affari, via S. Marta e via S. Maurilio. In calo le richieste per gli immobili situati in via Torino, diventata ormai troppo commerciale. L’investitore medio ha spostato la sua attenzione in zone limitrofe, quali Porta Romana o Ticinese, dove può ancora risparmiare sull’acquisto dell’immobile ed affittarlo con facilità. Infatti la richiesta di canoni di locazione elevati nelle zone centrali ha messo in crisi il mercato degli affitti che si alimenta soprattutto con contratti di stipulati dalle aziende o dagli istituti di credito per il proprio personale in trasferta. Difficoltà di locazione anche per gli uffici della zona: si prediligono soluzioni situate in aree più periferiche, meglio raggiungibili e con prezzi più accessibili. Non lontano corso Magenta, dove sono gli stabili d’epoca e di qualità superiore alla media a tenere viva la domanda immobiliare; si concentrano prevalentemente in via Tasso, via Boccaccio, corso Magenta e piazzale Baracca. Positivo l’andamento di Brera, da sempre uno dei quartieri più ambiti di Milano. La causa del rialzo delle quotazioni è da ricercarsi anche nel miglioramento registrato dalla zona in seguito ai lavori di pavimentazione tra via Pontaccio e via della Moscova. Nelle strade top, via Fiori Chiari, via Madonnina, via San Carpoforo, via Solferino, via Borgonuovo, le soluzioni ristrutturate hanno toccato punte di 14. 000 €, contro una media nel quartiere di 8. 000 € al mq. Tra le macroaree cittadine più dinamiche nel primo semestre del 2006 si segnala Navigli- Famagosta con una performance dei prezzi del 4. 9%. A trascinare le quotazioni dell’area ha contribuito l’andamento positivo del quartiere Pezzotti–bocconi. A ridosso dell’Università sono sempre molto ricercati i piccoli tagli in cui poter investire cifre che oscillano da 150 fino a 250 mila €. L’offerta abitativa della zona include prevalentemente condomini costruiti dagli anni ’50 fino agli anni ’70. Un bilocale si può affittare da 800 a 1000 € al mese. Importanti progetti di riqualificazione potrebbero in futuro cambiare l’aspetto urbano della macroarea in questione. Sono infatti in corso i lavori per il recupero di un’area di 150 mila mq, che si sviluppa tra via Segantini, viale Liguria e piazza Belfanti. Entro il 2007 sarà ultimato un parco di 98 mila mq e si costruiranno 400 appartamenti con vista sul parco, 500 posti auto e altri spazi dedicati alle attività commerciali. Procedono anche quelli relativi all’ex Pozzi Ginori, dove all’interno della struttura industriale si ricaveranno loft e laboratori. Un terzo progetto ha l´obiettivo di ridisegnare e riqualificare un´ex area industriale del territorio adiacente al Naviglio Pavese per trasformarla in un nuovo e confortevole quartiere residenziale. Il piano urbanistico, in particolare, si propone di recuperare l’ex area industriale delle “Cartiere Binda”, in corrispondenza della chiusa denominata “Conca Fallata”. Il piano prevede sia la realizzazione di nuove costruzioni che il recupero degli edifici storici già esistenti. L’intervento è in fase di progettazione. Sorgerà vicino all’ex area Leri (via Chiesa Rossa), ovvero 20 mila mq lungo il Naviglio Pavese, di cui 13 mila mq formeranno la prima parte del Parco di Chiesa Rossa, che nella sua intera estensione raggiungerà 300 mila mq, completati entro il 2008. Oltre al Parco sarà realizzato un edificio residenziale di circa 7 mila mq. A nord-est della città proseguono i lavori nell’area Garibaldi-repubblica: sono iniziate infatti le operazioni di scavo in via della Liberazione, viale Sturzo e via Melchiorre Gioia. Al momento le transazioni registrano un leggero rallentamento: chi potrebbe vendere preferisce aspettare, nella convinzione che il rialzo futuro dei prezzi potrà giustificare richieste più elevate. In quest’area troveranno posto gli uffici della Regione e del Comune e un grande parco denominato “Biblioteca degli alberi”. Rivalutazione del 3. 7% nei sei mesi dei valori immobiliari nella macroarea Lodi-corsica, anche questa “beneficiaria” di progetti di riqualificazione, alcuni ormai al termine, come il recupero dell’ex area Motta, dove si realizzeranno un giardino pubblico ed attività commerciali per 4700 mq. Particolarmente attrattivo il quartiere Montenero, che ha fatto segnare una performance positiva dei prezzi in seguito alla nascita di una serie di showroom, che ne hanno aumentato l’appeal, suscitando l’interesse da parte di investitori. Più contenuto il rialzo dei prezzi (+1. 9% nel semestre) nella zona Città Studi-indipendenza. Merita però una segnalazione per dinamismo l’area di Lambrate, considerato il nuovo quartiere “alla moda” di Milano, da quando sono sorte sedi di case editrici e studi di architettura. Da non sottovalutare la nascita del Parco Grande Rubattino, sull’area dell’ex Maserati e che ha immesso sul mercato centinaia di immobili di nuova costruzione, sia in edilizia privata che convenzionata. Il nuovo si vende a prezzi medi di 3000-3100 € al mq. All’interno è stato costruito anche un residence per studenti. Non mancano coloro che acquistano per investimento, data la vicinanza del Politecnico. Positivo il trend immobiliare nel quartiere Greco-maggiolina, che si presenta come decisamente eterogeneo. Greco, popolare, registra quotazioni più basse e consente l’acquisto di bilocali con 140-150 mila €. Infatti non mancano investitori che acquistano sfruttando anche la vicinanza della Bicocca. Il quartiere Maggiolina invece è più residenziale, ed un buon usato può toccare anche punte di 4000 € al mq. In leggera crescita le quotazioni nella zona Prealpi-mac Mahon, dove negli ultimi tempi si sono incrementate le compravendite da parte di cittadini stranieri. In particolare tra questi spiccano i cinesi, che da via Paolo Sarpi si spostano ad acquistare in zona perché le quotazioni degli immobili sono più basse, essendo per buona parte costituito da condomini popolari. Le tipologie più richieste sono il trilocale ed il quattro locali. Sul territorio della città sono in corso altri importanti progetti. Nel settore dei trasporti quest’anno sono state realizzate tre nuove metrotramvie e nove fermate del passante ferroviario. Entro il 2007 si prevede di effettuare il prolungamento della linea 2 fino ad Assago e della linea 3 a Dergano, Affori, Affori Nord e Comasina, mentre è pronto il progetto per portare la linea 1 da Sesto S. Giovanni a Monza. E’ stato incrementato il verde pubblico che attualmente è di 18 milioni di mq ed in futuro si prevede l’ampliamento e l’arredo del Parco delle Cave, del Parco Nord, del Parco Forlanini e del Parco Lambro. Al Portello, nell’ex area dell’Alfa Romeo, sorgeranno aree verdi, residenze e piazze. Non lontano la Fiera Campionaria, dove nasceranno tre grattacieli, che ne modificheranno sensibilmente lo sky line, spazi pubblici, residenze per 5 mila persone, uffici, un grande parco verde, il museo del Design e il nuovo Vigorelli. Non bisogna dimenticare il progetto più grande per estensione, la «città nella città», di Montecity-rogoredo. Autosufficiente, ma integrato. Rafforzato di funzioni: residenziale, commerciale (30 mila metri quadrati), un Centro congressi da 8 mila posti, un parco di 33 ettari, un asilo nido, una scuola materna, una multisala, una residenza temporanea per studenti, giovani coppie e lavoratori temporanei, un centro civico. E una chiesa che battezzerà il nuovo insediamento. Dedicata a Santa Giulia. Il termine dei lavori è previsto per il 2010. Il Comune ha messo inoltre a disposizione 46 aree da destinare all’edilizia sociale e convenzionata: parliamo di 1 milione e 200 mila mq di cui 11 mila alloggi già fatti, 20 mila alloggi in progetto e 1000 alloggi da destinare agli studenti. Sono al via i cantieri di un progetto di intervento sulle zone popolari denominato “Contratti di quartiere” e riguardante Gratosoglio, Mazzini, Ponte Lambro, Molise–calvairate, San Siro, Spaventa e Stadera.
Domanda Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Luglio ‘06 10. 6% 48. 2% 30. 1% 8. 8% 2. 3%
Luglio ‘05 11. 8% 47. 2% 30. 4% 8. 8% 1. 8%
L’analisi della domanda evidenzia un incremento della domanda di bilocali, passati da 47. 2% a 48. 2%, e di cinque locali, saliti da 1. 8% a 2. 3%. In diminuzione la richiesta di monolocali (-1. 2%) e trilocali (-0. 3%). Stabile la richiesta dei quattro locali.
Offerta Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Luglio ‘06 11. 1% 39. 6% 33. 3% 11. 6% 4. 4%
Luglio ‘05 10. 7% 40. 3% 33. 2% 11. 4% 4. 4%
In lieve aumento la presenza di monolocali (+0. 4%) e quattro locali (+0. 2%), in diminuzione quella dei bilocali (-0. 7%). Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa .
 
   
   
ALLEANZA METHODOS–THT (TROMPENAARS HAMPDEN-TURNER) PER FAVORIRE I PROCESSI DI INTEGRAZIONE CULTURALE CONSEGUENTI A OPERAZIONI DI M&A  
 
Amsterdan/Boston/Milano 23 Ottobre 2006 - Methodos e Tht - Trompenaars Hampden-turner - annunciano oggi un’alleanza strategica per offrire un approccio integrato a supporto dei processi di integrazione e riallineamento aziendali conseguenti a operazioni di fusione & acquisizione. L’accordo che ha durata di tre anni, prevede che Tht - Trompenaars Hampden-turner - divenga l’advisor esclusivo di Methodos per progetti internazionali di corporate culture. A sua volta, Methodos diventa l’advisor esclusivo di Trompenaars Hampden-turner per progetti di change management e strategie di comunicazione interna per progetti con clienti globali in Italia e all’estero. In virtù dell’accordo, Methodos utilizzerà in esclusiva le metodologie di Trompenaars Hampden-turner sul mercato italiano: dai servizi di due diligence interculturali alla consulenza strategica di integrazione culturale post- M&a. L’accordo prevede la collaborazione fra le due società anche a livello operativo, tramite la creazione di team misti di consulenti in grado di operare a livello internazionale. Il fondatore e Amministratore Delegato di Trompenaars Hampden-turner, Fons Trompenaars ha dichiarato: “Studi recenti hanno evidenziato che oltre l’83% delle acquisizioni non sono in grado di generare valore per gli azionisti poiché non viene prestata sufficiente attenzione al delicato equilibrio tra driver finanziari e aspetti collegati alle risorse umane, elementi che sostengono il successo aziendale. Conosciamo l’impatto delle questioni culturali sui processi aziendali e il modo con cui trattare le questioni che ne scaturiscono. Attraverso questa alleanza, grazie al know how di Methodos in tema di pianificazione e implementazione di processi di cambiamento, intendiamo rafforzare le nostre attuali competenze e trasformare queste differenze culturali in un vantaggio competitivo. ” Il fondatore e Amministratore Delegato di Methodos, Giorgio Del Mare, commenta: “Le nostre competenze, i nostri metodi e i nostri strumenti sui processi di integrazione e di globalizzazione trarranno forti benefici da questa alleanza. Le organizzazioni sanno che devono sviluppare una visione condivisa e saper mobilitare le loro risorse per favorire la loro capacità di riconoscere, rispettare e riconciliare le differenze valoriali. L’identità aziendale influenza fortemente il clima del mercato nel quale i nostri clienti operano. E ciò si riflette nella qualità delle relazioni con i loro stakeholder, la loro reputazione e i loro risultati”. .  
   
   
AMBROGIO BOLLINI ALLA GUIDA DELLA FEM  
 
 Milano, 23 ottobre 2006 - Presidente dell’Aisem dal 2002, Bollini assume la guida della Fem, Associazione Europea di costruttori di attrezzature per la movimentazione, sollevamento e immagazzinamento dei materiali. “Dobbiamo lavorare per incrementare il valore della Fem a livello internazionale, e rafforzarne il peso in ambito europeo”. Ambrogio Bollini, Presidente Aisem dal 2002 - Associazione Italiana Sistemi di Sollevamento e Movimentazione aderente ad Anima - è il nuovo Presidente della Fem, l’Associazione Europea di costruttori di attrezzature per la movimentazione, sollevamento e immagazzinamento dei materiali. “Tra i progetti che intendo portare avanti in questo mandato” spiega il neo Presidente“ rivestono carattere di priorità il consolidamento ed accrescimento della presenza Fem a livello internazionale, supportando ed intensificando le attività, peraltro già in essere da parte di alcuni Product Groups, nell’ambito Alliance e quindi verso partners quali Cina e Usa. E’ inoltre necessario rafforzare il peso di Fem in ambito europeo allo scopo di influenzare positivamente i processi decisionali in Ue riguardanti il settore”. Ambrogio Bollini, attuale Direttore Generale e Amministratore delegato della Cesab Carrelli Elevatori Spa, ha iniziato la carriera come ingegnere di produzione in Alenia, dove ha lavorato per dieci anni. Per sette anni ha poi operato in Black & Decker come responsabile qualità, ricerca e sviluppo, operation, quindi è passato alla svedese Alfa Laval, prima in qualità di direttore dello stabilimento in Italia, poi come executive vice president manufacturing a Londra. Fondata nel 1953 la Fem ha oggi 12 membri: si tratta di Associazioni Nazionali che insieme rappresentano più di 1. 000 aziende che occupano circa 100. 000 addetti. L’industria europea del sollevamento, movimentazione e immagazzinamento dei materiali fattura nel 2005 circa 51 miliardi di euro con 160. 000 addetti, rappresentando perciò più della metà del totale della produzione mondiale. Attraverso i suoi gruppi di lavoro la Fem produce documenti tecnici, segue i trend di mercato e rappresenta il “raccordo” tra il mondo dell’industria e le autorità, formulando e comunicando le posizioni dell’industria del settore negli ambiti legislativi europei. .  
   
   
FIRENZE TECNOLOGIA - "PREMIO VESPUCCI", UN RICONOSCIMENTO ALLE IMPRESE PER INIZIATIVE E PROGETTI PARTICOLARMENTE SIGNIFICATIVI E INNOVATIVI  
 
Firenze, 23 ottobre 2006 - E´ aperto il bando della terza edizione del Premio Vespucci 2006, un riconoscimento all´inventiva toscana. Il Premio Vespucci è un marchio di identità, un riconoscimento alle imprese, per le iniziative e per i progetti particolarmente significativi e innovativi, che costituiscono una ricchezza per il territorio. Il Premio Vespucci è promosso dal Consiglio Regionale della Toscana, Confindustria Toscana, dai Cavalieri del Lavoro, in collaborazione con Firenze Tecnologia e con il supporto dell´Ente Cassa di Risparmio di Firenze e della Banca Cassa di Risparmio di Firenze. Cinque le categorie in concorso: "Premio Progetti"; "Premio Brevetti"; "Premio Marketing"; "Premio Ricerca-impresa"; "Premio Design". Sarà assegnato anche un premio speciale, denominato "Tradizione e Innovazione", rivolto a piccole e medie imprese toscane che hanno saputo raggiungere obiettivi concreti e attuali in linea con la tradizione toscana. Ai vincitori sarà assegnato, oltre al premio simbolico, un voucher di 10mila euro per ciascun premio, da investire per lo sviluppo dell´innovazione attivata. Per il Premio Speciale è invece prevista la consegna di una targa di riconoscimento. La partecipazione al Bando, che scade il 30 ottobre 2006 ed il cui regolamento è disponibile sul sito www. Premiovespucci. Org, è gratuita. La designazione e la premiazione dei vincitori avverrà nell´ambito di una cerimonia aperta al pubblico che si terrà il 2 dicembre 2006 a Firenze nell´ambito della manifestazione "Festival della Creatività", promossa dalla Regione Toscana. L´edizione di quest´anno prevede un´area espositiva dedicata alle proposte presentate nelle varie categorie del Premio, offrendo visibilità e promozione dell´ingegno e della creatività dei candidati. L´esposizione si terrà sabato 2 dicembre e domenica 3 dicembre 2006, presso il Padiglione Spadolini, Fortezza da Basso, Firenze. .  
   
   
FORUM DELLA FORMAZIONE E DELLE RISORSE UMANE PALAZZO DELLE STELLINE MILANO 7. 8 NOVEMBRE 2006  
 
 Milano, 23 ottobre 2006 - L’ice, Istituto nazionale per il Commercio Estero, parteciperà alla decima edizione del “Forum della Formazione e delle Risorse Umane” che si terrà a Milano presso il Palazzo delle Stelline il 7 e l’8 novembre 2006. L’evento, organizzato dalla Somedia S. P. A. E La Repubblica, è dedicato interamente alle strategie, agli strumenti ed ai modelli della formazione per le imprese e la Pubblica Amministrazione e si propone di approfondire i temi più attuali inerenti alla Formazione Aziendale, offrendo a tutte le funzioni responsabili un ampio panorama di servizi e prodotti, in un’ottica di rinnovamento e sviluppo del business. Nel corso della manifestazione, che si configura come il più importante appuntamento del settore in Italia, l’Istituto sarà presente con uno spazio espositivo, all’interno del convegno di apertura dell’8 novembre 2006 dal titolo: “La Formazione per favorire il cambiamento” e con un seminario sulle attività di formazione, in cui saranno presentati, in particolare, i nuovi corsi in modalità e-learning disponibili sul nostro sito www. Campus. Ice. Gov. It dai primi mesi del 2007. .  
   
   
LAVORATORI ATIPICI, ALLO STUDIO NUOVI SOSTEGNI LA PROPOSTA RIVOLTA A BANCHE E AGENZIE INTERINALI  
 
Milano, 28 ottobre 2006 - "Perché non pensare ad una forma di mutualità, di sostegno, a favore dei lavoratori atipici che coinvolga, oltre alle imprese e ai sindacati, come già avviene negli enti bilaterali, anche banche e agenzie interinali?". È questa la proposta lanciata oggi dall´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, durante il convegno: "Il mercato del lavoro in Lombardia: cosa cambia con la nuova legge regionale", organizzato dalla Uil di Milano e Lombardia. "Il tema del sostegno al reddito dei lavoratori in difficoltà - precisa l´assessore - è già presente nella nuova legge sul mercato del lavoro che abbiamo recentemente approvato e prevede un sostegno, da parte della Regione, ´anche attraverso un cofinanziamento´, per la ´formazione e l´aggiornamento professionale´, per il ´sostegno in caso di sospensione del lavoro per crisi o disoccupazione´ e per ´l´integrazione dei trattamenti di maternità e malattia´. L´assessore Rossoni ha proposto quindi che, per il sostegno alla specifica figura dei lavoratori atipici, si arrivi "ad un coinvolgimento allargato di istituti bancari e agenzie interinali tramite gli enti bilaterali". L´assessore Rossoni ha poi sottolineato il ruolo di "governance" che la Regione assume con la nuova legge. Un ruolo che nulla toglie alle competenze in materia spettanti alle Province, di cui per altro si fa esplicito riferimento nella normativa. A questo proposito Claudio Negro segretario della Uil di Milano e Lombardia, dopo aver riconosciuto la positività del coinvolgimento delle parti sociali nell´elaborazione della normativa ha auspicato che "il modello che sottende questa legge: Regione come ente di programmazione, controllo e valutazione; Province come ente di gestione amministrativa; soggetti pubblici e privati insieme per la realizzazione dei servizi, possa diventare un modello per tutti i servizi pubblici non solo quelli del lavoro. " Da ultimo, Rossoni ha detto di "credere all´importanza del confronto e della concertazione tra istituzioni, parti sociali e datoriali. Una disponibilità che ha caratterizzato l´ultima fase di costruzione della legge e che intendo adottare con i soggetti interessati anche per l´elaborazione del nuovo progetto di legge sul riordino dell´istruzione e della formazione professionale". . .  
   
   
IL VALORE DELLE DONNE NEL MERCATO DEL LAVORO DONNE ISTITUZIONI ED AZIENDE SI CONFRONTERANNO SUL TEMA IN OCCASIONE DEL CONVEGNO, AD INGRESSO LIBERO, CHE SI SVOLGERÀ IL 25 OTTOBRE PRESSO PALAZZO TURATI A MILANO  
 
Milano, 23 ottobre 2006 - Quale valore è riconosciuto alle donne nel mercato del lavoro? Quali sono le azioni e gli interventi per favorire la conciliazione tra vita lavorativa e famigliare? Questi alcuni dei temi del convegno, ad ingresso libero, "Il valore delle donne nel mercato del lavoro" che si svolgerà il 25 ottobre (ore 9. 30) presso Palazzo Turati (Via Meravigli 9/b) a Milano. Organizzato da Actl, Unioncasa, Accentirosa e Gender, con il patrocinio della Camera di Commercio di Milano, il convegno vuole rappresentare un momento di incontro e di confronto tra donne, aziende, istituzioni, ed enti sugli interventi e sulle politiche di responsabilità sociale che sono attuate nei confronti delle donne. Durante l’incontro saranno presentati i risultati raggiunti con il progetto Donne in Rete progetto realizzato in Ats da Actl - Associazione Cultura e Tempo Libero, Unioncasa, Gender e Accentirosa e co-finanziato dalla Regione Lombardia, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Fondo Sociale Europeo, che prevedeva azioni di sensibilizzazione e attivazioni di scambi tra servizi pubblici e privati in tema di pari opportunità e politiche di conciliazione. Il progetto si è sviluppato attraverso la realizzazione del portale www. Perledonne. It, un luogo d’incontro rivolto alle donne, alle aziende e agli enti per favorire la conciliazione tra vita lavorativa e famigliare. .  
   
   
SESSANT’ANNI DI VOTO ALLE DONNE  
 
Torino, 23 ottobre 2006 - Nel 1946 le donne italiane acquisivano il diritto di voto. A sessant’anni da quella data, tra martedì 24 e venerdì 27 ottobre 2006, una mostra fotografica, un convegno e una serie di proiezioni cinematografiche animeranno il Rettorato dell’Università di Torino (via Verdi 8, Torino) nell’ambito dell’iniziativa “Donne, diritti politici e partecipazione democratica a sessant’anni dal voto”, per valorizzare la storia e la memoria delle donne che, sull’onda lunga della Resistenza, operarono per portare le proprie istanze sulla scena pubblica e politica e per trasformare le condizioni di vita quotidiana. Organizza il Cirsde, Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne dell’Università di Torino, in collaborazione con il Laboratorio Audiovisivi Dipartimento Dams, l’Archivio Cinematografico della Resistenza e il Museo Nazionale del Cinema, e con il patrocinio e i contributi del Consiglio Regionale del Piemonte, della Provincia di Torino, del Comune di Torino, della Compagnia di San Paolo. La mostra fotografica, in esposizione dal 24 al 27 ottobre 2006 lungo il loggiato del Rettorato, intende presentare alcune fonti significative del percorso che si snoda attraverso le iniziative dell’Udi e dei partiti per l’estensione alle donne del diritto di voto (1945), il significato soggettivo del voto (1946) e le istanze politiche delle donne nelle situazioni locali (1946-47) attraverso fotografie dell’epoca, immagini, manifesti, video . Il convegno, dalle ore 9. 00 alle ore 13. 30 di martedì 24 ottobre nell’Aula Magna del Rettorato, vuole valorizzare la memoria di alcune protagoniste e mettere a fuoco alcuni elementi di riflessione storica, sociologica e giuridica sul rapporto tra donne e politica Dopo il saluto del Rettore dell’Università di Torino, Prof. Ezio Pelizzetti, e del sindaco della Città di Torino, Sergio Chiamparino, interverranno, tra gli altri, Donatella Linguiti, Sottosegretario di Stato ai Diritti e alle Pari Opportunità, Giuliana Manica, Assessore alle Pari Opportunità della Regione Piemonte, Aurora Tesio, Assessore alle Pari Opportunità della Provincia di Torino, e Marta Levi, Assessore al Decentramento, all´Area metropolitana e alle Pari Opportunità della Città di Torino. Infine, una rassegna di film e di materiali video intende mostrare come, nel tempo, il voto alle donne sia stato interpretato nella memoria e nell’immaginario. In linea con la vocazione anche didattica del Centro di Ricerca universitario, alcune proiezioni saranno dedicate esclusivamente alle scuole. Www. Cirsde. Unito. It .  
   
   
“POLITICHE, GIOVANI E TERRITORI: QUALI SCENARI POSSIBILI?”  
 
 Roma, 23 ottobre 2006 - I giovani d’oggi “sono” tutta la società del domani e sono un’importante parte di quella presente. La rappresentano, la agiscono, ne individuano potenzialità e contraddizioni, anticipando spesso le evoluzioni ed i cambiamenti di sistema che riguardano l’intero Paese. Il Convegno è stato pensato come un primo momento di incontro finalizzato ad avviare una nuova stagione nel rapporto tra cittadinanza e istituzioni. Una stagione in cui sia possibile, alla luce di un’idea moderna di governance, fare delle istituzioni che si occupano delle tematiche giovanili, degli spazi aperti, delle interfaccia in grado di misurarsi e confrontarsi con le diverse istanze culturali, le diverse esperienze e le diverse realtà che rappresentano giovani, politiche, territori. Roma, 23 ottobre 2006 Sala Castello Via di Porta Castello 44 Ore 14,30 Introduce Daniele Caldarelli Portavoce Forum del Terzo settore della Regione Lazio; Coordina Carlo De Angelis Direttivo Forum Terzo Settore, Cnca Lazio. “Le esperienze e riflessioni dei gruppi e delle reti giovanili si alterneranno agli interventi dei rappresentanti Istituzionali”: G2; Semintesta & Altermusicultura; Fusoradio; Il Cantiere; Angelo Mai; Officina Culturale Malafronte; Bianca & Bernie; Giovani Scuola e Volontariato; Rete Regionale A modo Bio; Circuito Giovani; Rete Europa Lazio; Zerouno3nove; Forum Nazionale Giovani; Acli giovani. Gianluca Peciola Assessore alle Politiche giovani Xi Municipio “I giovani e il Bilancio Partecipato”; Jean Léonard Touadi Assessore del Comune di Roma alle Politiche giovani “Le Politiche giovanili a Roma”; Pina Rozzo Vice Presidente Provincia di Roma, Assessore alle Politiche giovanili. “I Nodi della Rete: il Forum delle Aggregazioni Giovanili della Provincia”; A. Tibaldi Assessore Regione Lazio al Lavoro, Pari opportunità, Politiche giovanili “Le Officine dell’Arte: una rete di Factory creative per i giovani del Lazio”. Prof. M. Pollo Facoltà di Scienze della Formazione Lumsa Cattedra di Pedagogia Generale; Claudio Tosi Codea Coordinamento degli Enti per l’Infanzia e l’Adolescenza; Claudio Cippitelli Referente nazionale per le politiche giovanili del Cnca. Conclusioni Daniele Caldarelli Portavoce Forum del Terzo settore della Regione Lazio Sono stati invitati a partecipare: Acli Lazio, Acu Lazio, Ada, Agci Lazio, Agesci Lazio, Anlaids, Anolf Lazio, Arci Lazio, Arcipelago, Auser Lazio, Avis Lazio, Bp Park, Casa Dei Diritti Sociali, Città Visibile, Cittadinanza Attiva Lazio, Cnca Lazio, Cngei Roma, Co. In, Federsolidarierà Confcooperative, Fiore, Gruppo Archeologico Romano, Il Pitigliani, La Città Educativa, La Tartaruga Verde, Legacoop Lazio, Legambiente Lazio, Lega Consumatori Acli, Mela Blu, Peter Pan, Spes Contra Spem, Unione Sportiva Acli Lazio, Uisp Lazio, Upter, Upter Sport, Virtus P. M. E .  
   
   
REGIONI EUROPA: L´´ARE GUARDA A RUSSIA E MEDITERRANEO  
 
Samara, 23 ottobre - L´are, l´Assemblea delle Regioni d´Europa presieduta da Riccardo Illy, continua a guardare con attenzione al Centro-est Europa e trova nella Regione di Samara, una delle realtà regionali russe più sviluppate (situata ad Est di Mosca, verso gli Urali, sul medio corso del Volga), un partner interessante che ´´riteniamo possa aiutare - è questo l´auspicio - a coinvolgere anche altre Regioni della Federazione Russa nella nostra Assemblea´´. Gli odierni colloqui del presidente dell´Are, e del Friuli Venezia Giulia, con il governatore dell´"Oblast" di Samara Konstantin Titov, e la successiva riunione del Bureau dell´Assemblea delle Regioni d´Europa (alla quale sono intervenuti i rappresentanti di una trentina di Regioni membre, tra cui le quattro Regioni russe già aderenti), hanno infatti permesso di verificare l´interesse delle autonomie di questo Paese ad acquisire le esperienze europee e comunitarie patrimonio dell´Are e la volontà delle Regioni russe "di essere più vicine alla famiglia europea", come ha sottolineato Titov. "E´ importante - ha affermato Illy - questo ruolo della Regione di Samara", anche in considerazione dell´elevato tasso di crescita economica e sociale di questo territorio, il più alto dopo le aree di Mosca e Sakhalin (strategica per il petrolio), con fondamentali industrie nel campo aeronautico e spaziale, petrolchimico, automobilistico e della produzione di alluminio, cioè in settori ad alto tasso di conoscenza ed innovazione, ha rilevato Illy. "All´interno dell´Are già da alcuni anni è avviata la discussione sull´opportunità di una futura adesione della Federazione Russa alla Ue e chissà che ciò non avvenga: una possibilità che io non escludo", ha affermato il presidente dell´Are. Ma l´Associazione volge il suo sguardo anche al Mediterraneo, e proprio negli odierni lavori del Bureau (dopo aver ricevuto conferma lo scorso mese ad Istanbul ed Ankara dell´intenzione delle Regioni turche di entrare nell´Are) è giunta la notizia della prossima partecipazione anche dell´Unione delle 33 Municipalità cipriote. "Se da un lato infatti l´Are vuole favorire l´ulteriore integrazione della Ue, crediamo anche che debba essere creato un ´anello di collaborazioni privilegiate, soprattutto economiche con le altre sponde del Mediterraneo, oppure con Paesi che si trovano ancora più ad Est, per creare una sorta di ´area cuscinetto´ in grado di favorire una migliore posizione sui mercati globali di tutti i Paesi Ue", ha affermato Illy. Ma non sono solo questi gli obiettivi dell´Are, da due anni guidata da Illy e che il prossimo mese, a Palma di Maiorca (ospiti della Regione spagnola delle Isole Baleari), riunirà la sua Assemblea Generale, costituita dalle oltre 250 Regioni aderenti. "Occorre riscrivere la Costituzione europea - sottolinea Illy - rendendola più snella e più semplice, con un testo più ´coraggioso´ e di maggiore interesse per i cittadini. L´are deve poi impegnarsi ad utilizzare lo strumento fornito dal Regolamento approvato dalla Ue lo scorso luglio (sui Gect), e che entrerà in vigore nell´agosto 2007, per costituire quelle Euroregioni che possono favorire l´integrazione istituzionale, economica, sociale e culturale fra Regioni di Paesi diversi". .  
   
   
L’IRPINIA CONQUISTA LA RUSSIA  
 
Montella (Avellino), 23 ottobre 2006 – Si è tenuto giovedì 19 ottobre, presso la sede della Comunità Montana Termino Cervialto, l’incontro tra la delegazione russa di Tikhvin e gli imprenditori del territorio. L’appuntamento rivestiva una grande importanza per la possibilità di incrementare gli scambi commerciali tra la Russia e l’Irpinia, soprattutto per quanto riguarda le produzioni agroalimentari e le eccellenze di cui è ricco l’intero territorio provinciale. All’incontro hanno preso parte il presidente della Terminio Cervialto, Nicola Di Iorio, l’assessore provinciale al Turismo, Eugenio Salvatore, il responsabile amministrativo e promozione della Camera di Commercio di Avellino, Antonio Carrino, il presidente del Parco Regionale dei Monti Picentini, Sabino Aquino. Hanno, inoltre, partecipato all’incontro il vicepresidente della Terminio Cervialto, Antonio Prudente, l’assessore Marino Sarno, il sindaco di Lapio, Ubaldo Reppucci, il consigliere provinciale, Gaetano Calabrese, l’assessore al Turismo del Comune di Montella, Franco Chieffo, il consigliere generale Vincenzo Pacifico, il comandante dei carabinieri della compagnia di Montella, Luigi Saccone. Hanno presenziato, inoltre, il presidente dell’associazione “Dioniso” – associazione che cura i rapporti di collaborazione tra la Terminio Cervialto ed il Distretto di Tikhvin – Luigi Saja ed il responsabile organizzativo, Angelo Voza. Sul fronte degli imprenditori, erano presenti Ezio Gambone, Salvatore Lenzi, Antonio Tranfaglia e Carmine D’amore. Interessanti le prospettive emerse nel corso dell’incontro. A Tikhvin, infatti, sta per nascere una grande azienda specializzata nella lavorazione dei prodotti del sottobosco. E’ allo studio, dunque, la possibilità di portarvi anche i prodotti del territorio della Terminio Cervialto, nonché quelli dell’intera Irpinia, per avviare una concreta collaborazione. Necessaria, naturalmente, la partecipazione e la sinergia tra tutte le espressioni istituzionali del territorio. E disponibilità è stata mostrata in questo senso sia dalla Provincia che dalla Camera di Commercio. Alla base la convinzione che le produzioni tipiche irpine potrebbero avere spazi significativi sul mercato russo. Si tratta, infatti, di prelibate produzioni di nicchia per ora introvabili, ma che potranno senza dubbio incontrare il favore e incrociare il gusto russo. Basta pensare che gli amministratori di russi hanno assaggiato per la prima volta la castagna di Montella, un prodotto a loro finora sconosciuto. E hanno apprezzato la qualità di quanto si produce nel distretto castanicolo più importante d’Italia, quello di Montella, appunto. Soddisfatto per l’esito dell’incontro, e in generale dell’intesa stretta con il Distretto di Tikhvin, il presidente della Terminio Cervialto, Nicola Di Iorio. “Siamo all’interno - ha dichiarato Di Iorio – di un’unica grande madre Europa che per noi non ha confini. I confini sono solo nelle nostre menti, ma non nei nostri cuori. Abbiamo bisogno di conoscerci per poter lavorare insieme, sia per il reciproco interesse commerciale, ma anche per la reciproca crescita culturale. Lo facciamo soprattutto per le nuove generazioni”, A questo punto il presidente Di Iorio ha illustrato uno dei progetti che si intende sviluppare per il futuro: l’organizzazione di un concorso riservato alle scuole, sia del Distretto di Tikhvin che del territorio della Terminio Cervialto, per avviare uno scambio culturale che possa coinvolgere proprio i più giovani. “L’ente che presiedo – ha commentato Sabino Aquino, presidente del Parco Regionale dei Monti Picentini – lavora per lo sviluppo di questo territorio. Il nostro obiettivo è quello di tutelare il patrimonio naturalistico ed ambientale, ma anche di implementare attività turistiche che possono e devono essere inserite in un’ottica internazionale. Questa iniziativa, questo incontro, si sviluppa in coerenza con il nostro obiettivo”. Le prospettive per incrementare gli scambi commerciali con la Russia ci sono tutte. Lo ha dichiarato Antonio Carrino, responsabile amministrativo e promozione della Camera di Commercio di Avellino. “Nonostante la presenza dell’industria sia radicata – ha commentato Carrino – in Irpinia è forte il settore dell’agroalimentare. Abbiamo contatti importanti con la Russia per quanto riguarda i pellami, l’industria meccanica, la trasformazione del legno. Allacciando in maniera più stretta i rapporti con le Camere di Commercio della Russia, potremo rendere questo rapporto ancora più saldo e siamo pienamente disponibili a farlo”. Turismo e internazionalizzazione, inizia una nuova fase per l’Irpinia. Lo ha dichiarato Eugenio Salvatore, assessore provinciale alla Cultura e al Turismo. “Parte da qui – ha commentato – un nuovo modo di intessere rapporti internazionali. Finora abbiamo avuto contatti con l’estero solo per finalità commerciali. Si è trattato di contatti freddi e che hanno avuto esiti timidi perché non conoscevamo i rispettivi territori e non avevamo una idea completa di quelle che erano le reciproche esigenze. La lodevole iniziativa della Terminio Cervialto mette al centro lo scambio culturale, è un importante esperimento per cambiare il modo di agire nel campo dell’internazionalizzazione. Siate sicuri di poter contare sempre sull’amministrazione provinciale per iniziative di questo tipo. Abbiamo cultura, turismo ed eccellenze tipiche, è giusto che tutto questo sia condiviso con le comunità del mondo”. Entusiasti il Capo della Deputazione di Tikhvin, Nickolai Zhukovetski, ed il Capo del Municipio di Tikhvin, Victor Matveev. “La vostra – ha commentato Zhukovetski – è una realtà molto diversa dalla nostra. Noi abbiamo un grande patrimonio boschivo ma voi avete montagne splendide. Le distanze non sono un limite e le differenze non possono far altro che arricchirci. Siamo convinti che lo scambio culturale sia importante anche per mettere in uno stesso circuito le risorse che i nostri territori offrono. Sul versante commerciale, poi, credo che potremo dare vita a prodotti nuovi che nascano proprio dall’unione dei nostri e dei vostri prodotti. Potrebbe essere questo il modo per creare una prospettiva commerciale interessante. Così come potremo sviluppare contatti anche per quanto riguarda il turismo”. La giornata di oggi, giovedì 19 ottobre, si è conclusa con la visita alla compagnia dei carabinieri di Montella – a fare gli onori di casa, oltre al capitano Saccone, il maresciallo capo Antonio Giulio Federico ed il maresciallo Francesca Clemente – e con la visita alla Novolegno, industria specializzata nella trasformazione del legno presente nel nucleo industriale di Avellino. .  
   
   
CONVEGNO INTERNAZIONALE: "GLI OSSERVATORI CULTURALI. FINALITÀ ISTITUZIONALI, STRUTTURA ORGANIZZATIVA, RILEVANZA POLITICA". L´ASSESSORE RONCHI: "A BREVE GLI OSSERVATORI SARANNO UN NETWORK "  
 
Bologna, 23 ottobre 2006) - "Mi auguro che entro la fine del 2006 le Regioni italiane possano siglare il protocollo di intesa per la costituzione di un Osservatorio in rete, sulla base di un modello condiviso. Noi ci impegneremo in questa direzione. La costituzione di un Osservatorio in rete consentirà una migliore organizzazione delle politiche culturali sia territorialmente che per lo sviluppo del sistema Paese". Lo ha annunciato l´assessore alla cultura della Regione Emilia-romagna Alberto Ronchi, concludendo il dibattito di due giorni sugli Osservatori culturali, che ha visto la presenza a Bologna di circa 150 partecipanti provenienti da tutta Europa. Il protocollo dovrà essere assunto in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. "L´incarico di gestire il network - ha aggiunto Ronchi - potrà essere affidato alle fondazioni Fitzcarraldo (Piemonte)e Ater Formazione (Emilia-romagna) ed Eccom (European Centre for Culture Organisation and Managment) di Roma, che da anni gestiscono osservatori regionali dedicati alla cultura e allo spettacolo e hanno collaborato con l´Osservatorio nazionale maturando una esperienza nel settore unanimamente riconosciuta. L´incarico potrà essere gestito anche in collaborazione con realtà locali, che hanno già realizzato Osservatori. L´obiettivo del convegno, che per la prima volta ha visto la presenza allo stesso tavolo di Ministero, Regioni, Province e Comuni, in concertazione con realtà e istituzioni internazionali, era quello di trovare un modello condiviso su cui lavorare, individuare azioni comuni per costruire una rete nazionale e avviare forme di cooperazione con le realtà operanti in ambito internazionale. "Il bilancio di questa due giorni è stato molto positivo - ha sottolineato Patrizia Ghedini, responsabile del Servizio Cultura della Regione - e una fitta agenda di incontri e decisioni è la ricaduta più significativa di una manifestazione che ha certamente impresso un´accelerazione a quella che potrà essere la crescita del settore cultura". Il Convegno è stato strutturato su quattro tematiche, che hanno portato alla proposta per una rete italiana degli osservatori: "definizione, dimensione, andamento e qualità dell´offerta culturale"; "le caratteristiche, le motivazioni i vincoli della domanda culturale"; "legami , impatto e compatibilità tra cultura e territorio, gli osservatori e le politiche culturali". Cos´è un Osservatorio culturale? L´osservatorio è un Ente che si occupa di indagare e monitorare gli andamenti economici, i finanziamenti sia dell´offerta che del consumo nel campo dello spettacolo e della cultura, attraverso azioni di collaborazione a livello locale, nazionale ed europeo per fornire poi alle Regioni uno strumento utile alla definizione delle politiche culturali. L´osservarorio Regionale dello Spettacolo dell´Emilia-romagna è gestito dalla Fondazione Ater di Modena. Nato nel 1996, ha sviluppato un´attività informativa, di centro di raccolta, misurazione e valutazione di dati complessi, luogo di interpretazione degli aspetti produttivi e distributivi, sede di riflessione sulle relazioni tra le politiche culturali, sociali ed economiche, spazio ideale per svolgere comparazioni a livello nazionale e internazionale. .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA APPROVA IL PROGETTO DI ACQUISIZIONE DI ENECO ENERGIA DA PARTE DI EDISON  
 
Bruxelles, 23 ottobre 2006 Concentrazioni: la Commissione approva il progetto di acquisizione di Eneco Energia da parte di Edison La Commissione europea ha autorizzato, a norma del regolamento comunitario sulle concentrazioni, la proposta di concentrazione con la quale Edison S. P. A. , una società italiana attiva sul mercato italiano del gas e dell´energia elettrica, acquisirebbe il controllo esclusivo di Eneco Energia S. P. A. , un´impresa italiana che opera nel mercato italiano della fornitura al dettaglio di energia elettrica. La Commissione ha concluso che l´operazione proposta non ostacolerebbe in modo significativo una concorrenza effettiva nello Spazio economico europeo (See) o in una parte sostanziale di esso. Edison è una società italiana le cui attività principali si concentrano nei settori della generazione, la trasmissione e la fornitura di energia elettrica, la produzione di idrocarburi e la ricerca, la produzione, il trasporto, la distribuzione e la fornitura di gas naturale. Il gruppo Edison è attivo anche nel settore delle risorse idriche. La Edison è controllata congiuntamente dal gruppo Edf e da Aem, una società italiana di produzione di energia elettrica controllata dal comune di Milano. Eneco, di cui è proprietaria la società lussemburghese Pin, è un´impresa italiana che opera nel mercato italiano della fornitura al dettaglio di energia elettrica a clienti idonei (non vincolati a un fornitore). Il mercato interessato dalle attività di entrambe le società è unicamente quello della fornitura al dettaglio di energia elettrica a clienti non vincolati a un fornitore. Tuttavia, alla luce della posizione poco significativa detenuta dalle due imprese su tale mercato e considerata la presenza di concorrenti forti come Enel, Eni e Egl Italia, la Commissione ritiene che l´operazione proposta non dovrebbe avere effetti anticoncorrenziali sul mercato in questione. Edison e Aem sono attive anche sul mercato collegato a livello verticale della fornitura all´ingrosso di energia elettrica in Italia. Considerata però la posizione poco significativa detenuta dalle due società su questo mercato e la presenza di altri concorrenti, l´operazione proposta non dovrebbe determinare problemi di approvvigionamento né sul mercato al dettaglio né su quello all´ingrosso. Maggiori informazioni sul presente caso sono disponibili al seguente indirizzo: http://ec. Europa. Eu/comm/competition/mergers/cases/index/m_4368 . .  
   
   
GRUPPO SORGENIA (CIR): RADDOPPIANO EBITDA E UTILE NETTO IN PRESENZA DI UNA FORTE CRESCITA DEL FATTURATO, MENTRE PROSEGUE LA COSTRUZIONE DI NUOVE CENTRALI RISULTATI CONSOLIDATI DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2006 UTILE NETTO € 47,9 MILIONI (+90,4%)  
 
 Milano, 23 ottobre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Sorgenia Spa, società controllata dal gruppo Cir e partecipata dall’austriaca Verbund, si è riunito oggi sotto la presidenza del Dr. Rodolfo De Benedetti per esaminare i risultati del Gruppo al 30 settembre 2006. Nei primi nove mesi dell’anno, il Gruppo Sorgenia ha conseguito un fatturato consolidato di 1. 327,4 milioni di euro, in crescita del 55,9% rispetto ai primi nove mesi del 2005 (851,5 milioni), grazie all’aumento delle vendite di energia elettrica (+65,5%) e di gas naturale (+40,9%). Nello stesso periodo ha registrato un risultato particolarmente positivo la campagna commerciale rivolta alle “partite Iva”. Sorgenia ha così potuto raggiungere circa 100. 000 clienti nel mercato elettrico. Il margine operativo lordo consolidato (Ebitda) è stato di 96,5 milioni di euro, in aumento del 116,6% rispetto ai primi nove mesi del 2005 (44,5 milioni). Tale risultato è stato positivamente influenzato dalla vendita di energia elettrica prodotta dalla centrale di Termoli che, pur non essendo ancora entrata in piena marcia commerciale ha iniziato a operare in fase di avviamento durante il terzo trimestre dell’anno in corso, oltre che dal riconoscimento di penali contrattualmente previste per la ritardata consegna della centrale di Termoli. L’utile netto consolidato di Gruppo é cresciuto del 90,4%, attestandosi a 47,9 milioni di euro contro 25,1 milioni nei primi nove mesi del 2005. La posizione finanziaria netta consolidata del Gruppo Sorgenia presentava al 30 settembre 2006 un indebitamento di 546,7 milioni di euro, rispetto a 429,9 milioni al 31 dicembre 2005. Tale incremento è dovuto prevalentemente agli investimenti per il completamento della centrale di Termoli (22,2 milioni), a quelli per la costruzione della centrale di Modugno, i cui lavori sono iniziati nel terzo trimestre dell’anno (46,7 milioni), e all’assorbimento di risorse da parte delle attività e passività correnti (67,9 milioni), causato dalla maggiore quantità di gas stoccato e per 8 milioni di euro dal pagamento di dividendi. L’autofinanziamento ha contribuito positivamente per circa 67,7 milioni. La capogruppo Sorgenia Spa, che ha redatto il bilancio al 30 settembre 2006 secondo i principi contabili nazionali, ha registrato nei primi nove mesi dell’anno un fatturato di 1. 327,8 milioni di euro, contro 849,1 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2005 (+56,4%). Il margine operativo lordo è risultato di 31,1 milioni di euro, contro 27,7 milioni (+12,3%). L’utile netto è stato di 6,3 milioni di euro, contro 10,6 milioni nei primi nove mesi dello scorso anno. Il Gruppo Sorgenia è impegnato nell’avanzamento del piano industriale, che prevede la realizzazione di un programma di centrali “greenfield”, ciascuna da 770 Mw, a ciclo combinato e alimentate a gas naturale. In particolare, nel terzo trimestre: sono state completate le attività di test della centrale di Termoli (Molise), che si prevede entrerà a pieno regime entro fine 2006; sono proseguiti i lavori per la costruzione della centrale di Modugno (Puglia); a settembre si è concluso l’iter autorizzativo per la centrale di Aprilia (Lazio), con il parere favorevole espresso dalla Conferenza dei Servizi e con l’emissione del Decreto autorizzativo finale emanato il 2 ottobre 2006 da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Questa autorizzazione si aggiunge a quella già ottenuta per la centrale di Bertonico-turano Lodigiano (Lombardia). Per quanto riguarda il piano di repowering di Tirreno Power, procede secondo i piani stabiliti la riconversione di una sezione della centrale di Vado Ligure in un impianto a ciclo combinato da 760 Mw, la cui entrata in esercizio commerciale è prevista nel corso del 2007. Proseguono inoltre i lavori alla centrale di Napoli Levante, con la costruzione di un nuovo modulo a ciclo combinato da 380 Mw, la cui entrata in esercizio commerciale è prevista per il 2008 Sorgenia sta infine sviluppando progetti di generazione da fonti rinnovabili, con particolare attenzione alla realizzazione di impianti eolici e fotovoltaici. Soluxia, società costituita con l’obiettivo di progettare e realizzare impianti fotovoltaici, ha già ottenuto dal Grtn (il gestore della rete elettrica nazionale), l’ammissione alle tariffe incentivate per 15 nuovi impianti fotovoltaici da 1 Mw ciascuno, localizzati in diverse regioni del Sud Italia, per una capacità totale installata di circa 15 Mw. Per quanto riguarda l’energia eolica, Sorgenia ha concluso le istruttorie autorizzative per un totale di 62 Mw. .  
   
   
CONCLUSO L´ACQUISTO DA PARTE DI HERA DEL 46,5% DI SAT ROBERTO GASPARETTO NOMINATO NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA SOCIETÀ  
 
Bologna, 23 ottobre 2006 – Lo scorso 18 ottobre è stato stipulato l´atto di acquisto del 46,5% della società Sat Spa, in seguito all´aggiudicazione della gara avvenuta nel corso della prima parte del 2006 per un corrispettivo pari a 34 Mil Euro. La quota residua del 53,5% del capitale sociale è detenuta dai comuni di Sassuolo, Formigine, Maranello, Fiorano e Serramazzoni. Successivamente all´acquisto delle quote si è tenuta l´assemblea dei soci che ha nominato i due consiglieri in rappresentanza di Hera: Giorgio Razzoli, vice-Presidente di Hera Spa, Roberto Gasparetto, Direttore Generale di Hera Modena, e inoltre Antonio Venturini come Sindaco Revisore. Roberto Gasparetto ha anche assunto il ruolo di Amministratore Delegato di Sat Spa, secondo i patti parasociali sottoscritti. Sat è operativa nei servizi ambientali, di distribuzione gas, del ciclo idrico integrato, oltre ad altri servizi minori. Nel 2005 la società ha registrato un fatturato consolidato di 62 Milioni di Euro, un Ebitda di 15 Millioni di Euro e un utile netto pari a 5,8 Millioni di Euro, che beneficia di alcuni proventi straordinari. La posizione finanziaria netta al 31. 12. 2005 era pari a 18,5 Millioni di Euro. .  
   
   
MILANO: APPROVATA IN CONSIGLIO LA CREAZIONE DI UN GRUPPO DI ESPERTI PER SICUREZZA-GAS  
 
Milano, 23 Ottobre 2006 - Il nuovo brivido provocato sulla città di Milano dalla notizia della condotta del gas tranciata in via Bellarmino – fortunatamente senza conseguenze alle persone – arriva a poche ore dall’ordine del giorno approvato ieri dal Consiglio comunale. Su proposta del consigliere Aldo Ugliano, infatti, 33 consiglieri hanno votato a favore (ma 13 astenuti!) per impegnare la Giunta a costituire un gruppo di esperti che contribuiscano a individuare “misure opportune per evitare il ripetersi di luttuosi eventi come l’esplosione del gas in via Lomellina”. Del gruppo di lavoro dovrebbero far parte i Vigili del Fuoco, aziende erogatrici di metano, rappresentanti delle aziende costruttrici di elettrodomestici, di aziende installatrici, della proprietà edilizia e del Consiglio comunale. “Il lavoro di questo gruppo avrebbe in primo luogo l’obiettivo di mettere in sicurezza gli impianti del gas nelle case private, dove spesso le condutture risultano obsolete”, conclude Ugliano – ora tocca agli organi competenti della Giunta comunale (Sindaco e Assessori all’Ambiente e alla Sicurezza) attivarsi per elevare i livelli di sicurezza nelle case dei Milanesi”. .  
   
   
NASCE “L’ETICHETTA ENERGETICA” PER LE ABITAZIONI SETTE CLASSI INDIVIDUERANNO IL RISPARMIO DI ENERGIA ADOTTATA LA STESSA SCALA IMPIEGATA DA TEMPO PER ELETTRODOMESTICI E CASALINGHI  
 
Trento, 23 ottobre 2006 -  Le case trentine avranno in futuro “l’etichetta energetica” che indicherà la capacità di risparmio energetico dell’edificio. La classificazione – sette sono le classi individuate (vedi la tabella allegata) - è simile a quella ora adottata per le prestazioni energetiche degli elettrodomestici e si riferirà per ora, nel caso delle abitazioni, al periodo invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria. La delibera, firmata dall’assessore all’energia Ottorino Bressanini, è stata votata stamani all’unanimità dalla giunta provinciale. Si tratta della prima tappa di un percorso verso la certificazione energetica degli edifici, che stabilisce le regole tecniche, per consentire a progettisti, imprese e cittadini di individuare da subito lo standard di qualità energetica dell’edificio che si vuole costruire o acquistare. La decisione si inserisce appieno nelle linee strategiche del nuovo distretto tecnologico e ambientale che si occuperà proprio di incentivare in Trentino la diffusione di edifici compatibili con il risparmio energetico. La delibera rappresenta uno strumento tecnico, in grado di indicare con precisione le diverse classi degli edifici, sia a tutela dell’utente sia della qualità dei manufatti realizzate dalle imprese che operano in Trentino. La delibera approvata stamani dalla giunta provinciale, su iniziativa dell’assessore all’energia Ottorino Bressanini, rappresenta un importante passo in avanti per la definizione della tipologia degli edifici, sulla base delle classi di risparmio energetico. Ogni abitazione avrà un’etichetta energetica che attesterà il grado di risparmio termico, sull’esempio della classificazione adottata oggi per tutti gli elettrodomestici. La classe dell’abilitazione rappresenta una forma concreta di tutela per l’utente il quale avrà modo di identificare da subito e con chiarezza la classe e quindi la “qualità” dell’edificio da acquistare o da costruire. Lo stesso vale per l’impresa che avrà uno strumento ulteriore per qualificare la propria attività e competere sul mercato. Il contesto normativo. Il Piano energetico-ambientale provinciale - approvato dalla Giunta provinciale nell’ottobre 2003, prevede di ridurre le emissioni di anidride carbonica in provincia di circa 300 mila tonnellate, riservando all’efficienza energetica in edilizia un ruolo di primo piano. Fra le varie azioni elencate, la promozione di edifici a basso consumo ricopre un ruolo determinante per garantire il raggiungimento degli obiettivi quantitativi e per aumentare la consapevolezza nei confronti del risparmio di energia. Al riguardo, occorre ricordare che la Provincia Autonoma di Trento ha varato fin dal 1999 una nuova tipologia di intervento sulla base della legge provinciale per l’”Edificio a basso consumo e a basso impatto ambientale”, che ha permesso a tutt’oggi il finanziamento di più di 500 edifici e la nascita di un nuovo standard costruttivo. Lo studio di fattibilità del progetto del Distretto tecnologia e ambiente ha individuato una serie di azioni che sono finalizzate alla promozione di costruzioni a basso impatto ambientale (basso consumo di energia, minori costi di produzione, gestione, mantenimento e recupero finale); e a tecnologie per la produzione e gestione del calore (rendimenti più elevati e uso intelligente dell’energia termica – reti di distribuzione e sistemi di trasformazione dei combustibili tradizionali ma anche nuove tecnologie). In attesa delle linee-guida in materia di certificazione e nella prospettiva della predisposizione di un apposito provvedimento normativo provinciale, la Provincia autonoma di Trento ha incaricato il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli studi di Trento di elaborare una metodologia per la classificazione delle prestazioni energetiche degli edifici in regime invernale ed estivo che fosse coerente con le caratteristiche dei consumi del settore edilizio trentino. Lo studio ha consentito di individuare, secondo una precisa metodologia desunta dalle norme europee, il fabbisogno medio per riscaldamento e per la produzione di acqua calda dello stock edilizio trentino esistente e, sulla base dello stesso, ha definito la scala delle possibili classificazioni del consumo energetico degli edifici. La scelta della giunta provinciale intende stabilire da subito una prima indicazione tecnica sulle soglie di consumo degli edifici che risulta utile, da un lato per testare e validare le soglie stesse di prestazione e, dall’altro, di indicare al sistema delle imprese, dei progettisti e dei cittadini lo standard costruttivo e prestazionale di riferimento in grado di indirizzare fortemente il mercato verso le soluzioni di maggiore efficienza energetica e ambientale. Si tratta, in altre parole, di promuovere l’attuazione di modelli costruttivi volti a testare una serie di norme tecniche e di standard prestazionali richiamati nel progetto di Distretto tecnologico, in grado di garantire rilevanti risparmi nei consumi di energia e nelle emissioni inquinanti e, nello stesso tempo, di indirizzare e coordinare la domanda collettiva con il sistema delle imprese e del mercato. L’adozione delle classi energetiche per le abitazione riveste, per il momento (in attesa anche della normativa di settore) carattere sperimentale ed è funzionale ad una prossima attivazione su base volontaria della certificazione energetica degli edifici. Le nuove sfide energetiche. Il recepimento della direttiva 2002/91/Ce e le conseguenti innovazioni introdotte sulla certificazione energetica costituiscono un’occasione per rendere la politica energetica provinciale ancora più incisiva nel promuovere l’efficienza energetica in edilizia, sia per gli edifici di nuova costruzione che per quelli esistenti. Il decreto legislativo del 19 agosto 2005 (numero 192) “Attuazione della direttiva 2002/91/Ce relativa al rendimento energetico nell´edilizia”, riprende l’impostazione che era già presente nel regolamento per la concessione di finanziamenti relativi agli edifici a basso consumo e a basso impatto ambientale, di cui la Provincia autonoma di Trento si era dotata già nel 1999, prevedendo sia requisiti minimi per le caratteristiche di singoli elementi (trasmittanza massima dell’involucro) che limitazioni al consumo di energia (riferiti alla superficie utile). Le nuove sfide che occorre affrontare sono sostanzialmente due: 1) stimolare il miglioramento delle prestazioni energetiche del parco edilizio esistente, pur in una situazione di contrazione delle risorse pubbliche disponibili; 2) limitare i consumi energetici relativi alla climatizzazione estiva, che è in crescente diffusione grazie al miglioramento delle condizioni di vita. Per quanto riguarda il primo aspetto relativo agli edifici esistenti, la certificazione energetica deve diventare un’occasione per associare un valore, anche economico, alla prestazione energetica di un edificio. In altre parole occorre che quest’ultima, risultante dalla certificazione, sia percepita dal mercato immobiliare e, di conseguenza, spinga il proprietario di un immobile ad interventi di riqualificazione per incrementarne il valore, anche a prescindere dai contributi pubblici. A questo scopo è indispensabile che la documentazione associata alla certificazione sia facilmente comprensibile, anche ai non addetti ai lavori, consenta il confronto delle prestazioni con valori di riferimento e abbia costi ragionevoli, bilanciando, pertanto, il rigore metodologico con l’esigenza di semplicità applicativa. Tabella: Classificazione complessiva (riscaldamento + acqua calda sanitaria).
Fabbisogno in kWh/m2 a
Riscaldamento Acqua calda sanitaria Totale
Classe A+ <22 <9 <30
Classe A <22 <18 <40
Classe B+ <35 <18 <50
Classe B <45 <18 <60
Classe C+ <60 <21 <80
Classe C <100 <21 <120
Classe D <155 <24 <180
Classe E <195 <30 <225
Classe F <230 <36 <270
Classe G >230 >36 >270
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FORMIGONI: LAVORIAMO INSIEME PER QUALITA´ ARIA IN DIRITTURA D´ARRIVO LA NUOVA LEGGE ALL´AVANGUARDIA IN EUROPA  
 
 Milano, 23 ottobre 2006 - Per vincere la battaglia contro l´inquinamento atmosferico occorre intervenire allo stesso tempo su tutte le fonti di emissione (e in particolare sulle due principali, traffico e riscaldamento) con misure strutturali diversificate, articolate e complesse. Si tratta di una strada che Regione Lombardia ha già intrapreso da tempo e che sta portando i primi frutti. E´ necessario tuttavia proseguire e incrementare le azioni utili a migliorare sempre più la qualità dell´aria, anche attraverso la "modifica dei comportamenti individuali e investimenti in ricerca e sviluppo di nuove tecnologie". Intervenendo il 19 ottobre al convegno "Lotta al Pm10 e agli inquinanti dell´aria: verso nuovi strumenti legislativi e tecnologici", il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha tracciato un bilancio delle politiche ambientali realizzate negli ultimi anni, individuando le sfide per il futuro. All´incontro sono intervenuti, tra gli altri, Carlo Maria Marino (presidente Arpa Lombardia), Giovanni De Santi (Joint Research Centre di Ispra), Stefano Maullu (presidente della Vi Commissione del Consiglio regionale), Bruna Brembilla (assessore all´Ambiente della Provincia di Milano) e Michela Cocchi Bianchi (presidente Easy International). "Lo scorso anno - ha detto Formigoni - la Giunta della Regione Lombardia ha approvato un coraggioso programma di interventi strutturali, sul quale la Commissione europea ha accettato di collaborare. La stessa Commissione europea ha valutato positivamente il piano e ha riconosciuto Regione Lombardia come un punto di riferimento importante per la sperimentazione di politiche innovative". "E´ inoltre al vaglio del Consiglio regionale - ha proseguito Formigoni - e speriamo possa essere approvato definitivamente nelle prossime settimane, il nuovo Progetto di legge sull´aria. Si tratta di un provvedimento all´avanguardia in Europa, la prima legge regionale organica in materia di qualità dell´aria e inquinamento atmosferico in Italia. Il nuovo testo permetterà di attivare un rilevante numero di misure per la riduzione delle emissioni attraverso un programma severo, molto ampio, corredato da numerose iniziative di raccordo con gli Enti Locali". L´obiettivo è quello di rientrare nei limiti fissati dall´Unione europea e di ridurre del 50% le emissioni primarie di polveri sottili entro il 2010. Per realizzare queste azioni la Regione ha fissato un impegno finanziario di 400 milioni di euro. Molteplici le azioni in programma: rinnovo del parco veicolare, diffusione di sistemi filtranti e di abbattimento delle emissioni, limitazione della circolazione dei veicoli pre Euro già dal 2007, revisione dei limiti emissivi degli impianti industriali, programmi legati al comparto agricoltura e allevamento, introduzione della certificazione energetica degli edifici in anticipo rispetto alle norme nazionali ed europee, intervento sui combustibili e sugli impianti termici per il riscaldamento civile, termoregolazione e contabilizzazione del calore negli appartamenti, diffusione delle pompe di calore geotermiche e l´utilizzo delle risorse geotermiche a bassa entalpia, potenziamento dei controlli sul rispetto dei limiti emissivi. Per quanto riguarda in particolare il tema del riscaldamento civile, Formigoni ha ricordato i finanziamenti messi a disposizione per la trasformazione delle caldaie (15 milioni di euro dal 2003 per il passaggio da olio o gasolio a metano), l´introduzione di nuovi modelli a metano ad alta efficienza (5 milioni nel 2005-2006, di cui 500 mila per l´installazione di sistemi filtranti da installare su caldaie esistenti) e per l´energia solare (3 milioni dal 2004 per sistemi di riscaldamento e produzione di acqua calda). Il presidente ha inoltre sottolineato l´importanza dell´introduzione del divieto di utilizzo dell´olio combustibile per il riscaldamento civile, divieto in vigore per tutta la Lombardia dal 1 ottobre di quest´anno. Regione Lombardia promuove inoltre controlli sugli impianti e sulla temperatura negli edifici con il supporto tecnico-scientifico dell´Arpa. "Molto si può però ottenere - ha aggiunto Formigoni - anche dal miglioramento delle tecnologie che riguardano le caldaie, che devono divenire sempre più efficienti e a miglior rendimento e che possono adottare anche dei sistemi filtranti che, nel caso dell´alimentazione a gasolio possono risultare particolarmente utili ed efficaci". "Perché tutte queste misure siano efficaci - ha concluso il presidente - è necessaria la collaborazione delle istituzioni e l´aiuto di tutti i cittadini. Ciascuno di noi può fare qualcosa per migliorare la qualità dell´aria nelle nostre città. Regione Lombardia si sta impegnando a fondo anche attraverso la Cabina di regia sull´Aria in cui siedono Comuni, Province, imprenditori, sindacati e associazioni, ma ogni singola persona con alcuni semplici gesti virtuosi può incidere positivamente sulla qualità dell´aria". .  
   
   
DECISIONI DEL COMITATO VIA: L´IMPIANTO BIOGAS A SLUDERNO, IL PIÙ GRANDE DELL´ALTO ADIGE, UN GARAGE SOTTERRANEO A BOLZANO E IL RISANAMENTO DI CONDOTTE IDRICHE  
 
Bolzano, 23 ottobre 2006 - La decisione più importante assunta dal Comitato Via ha riguardato il rigetto del progetto per il riempimento con materiale inerte di un´area vicino al maso "Unterseeber" a Varna. Il Comitato ha espresso parere negativo in quanto la superficie in questione è già destinata a deposito per il materiale di scavo prodotto dai lavori per il tunnel di base del Brennero. I direttori del secondo organismo in materia, la Conferenza Via, hanno dato parere positivo al progetto di realizzazione di un impianto biogas intercomunale nel comune di Sluderno. "Si tratta del più grande del genere in Alto Adige", spiega Walter Huber, presidente della Conferenza Via. L´impianto può accogliere e lavorare fino a 24mila metri cubi di materiale (prodotto da 1350 capi di bovino adulto) e 4mila metri cubi di cofermentazione. "Il problema legato all´odore non si pone perchè la prima casa abitata di trova a oltre 750 metri di distanza dall´impianto", dice Huber. Energia e calore prodotti verranno immagazzinati nella rete di teleriscaldamento già funzionante. Via libera degli esperti anche al progetto di un nuovo garage sotterraneo presentato dal Comune di Bolzano nel quadro della realizzazione dei nuovi edifici comunali all´angolo tra via Galilei e via Lancia. Il garage, su una superficie di 1700 metri quadrati, offrirà 209 posti macchina. Il progetto rispetta tutte le prescrizioni in materia di sicurezza, ispetto dell´ambiente e aerazione. In materia di centrali idroelettriche, la Conferenza dei direttori Via ha esaminato due progetti riguardanti il comune di Rasun-anterselva. Parere positivo è stato fornito solo per l´impianto progettato sul rio Rauter, a precise condizioni: considerando che la centrale sfrutterebbe una notevole altezza di caduta (360 metri) per produrre 520 kw, viene richiesto infatti anche l´ok degli uffici competenti per la sistemazione dei bacini montani. Parere negativo è stato invece espresso dai direttori Via per la costruzione di una centrale idroelettrica a Rasun di Sopra: il no al progetto viene motivato dall´eccessivo fabbisogno di acqua, dal fatto che il sito dell´impianto verrebbe a collocarsi nel centro dell´abitato e con una posizione in un pendio a forte pendenza e a rischio smottamenti. Potrà invece essere risanata a Santa Cristina la condotta principale Cisles - per complessivi 3,2 km - dell´impianto per l´approvvigionamento idrico e antincendio del Comune gardenese, che ha ottenuto l´ok del Comitato. .  
   
   
LOMBARDIA. 220.000 EURO PER TRE CONSORZI DI BONIFICA SONO VILLORESI, TERRE DEI GONZAGA (MN) E SINISTRA OGLIO (BS)  
 
Milano, 23 ottobre 2006 - La Giunta regionale della Lombardia, su proposta della vicepresidente e assessore all´Agricoltura, Viviana Beccalossi, ha approvato una delibera che prevede lo stanziamento di 220. 000 euroi per i Consorzi di Bonifica Est Ticino - Villoresi (60. 000 euro, per interventi urgenti di riparazione presso la traversa del Pamperduto), Terre dei Gonzaga (27. 000 euro, per lavori di ripristino del canale Molinella tra Castelbelforte e Roncoferraro in provincia di Mantova) e Sinistra Oglio (135. 000 euro, per lavori di ripristino dei canali Castrina e Trenzana a Pontoglio in provincia di Brescia). "Il sistema d´irrigazione dei campi lombardi - ricorda Viviana Beccalossi - è garantito da una fitta rete di canali di oltre 40. 000 chilometri. Questo patrimonio idraulico, che ha una densità di 1,6 chilometri per chilometro quadrato, interessa più di 813 Comuni. Una realtà complessa e indispensabile, gestita da 16 Consorzi di bonifica ed irrigazione, 2 Consorzi di bonifica di Ii° grado e 2 Consorzi di Miglioramento Fondiario, verso la quale Regione Lombardia, da sempre, presta la massima attenzione per garantirne l´efficienza e l´operatività". .  
   
   
ASSEGNATO IL PREMIO INNOVAZIONE FINMECCANICA IDEATO METODO PER MONITORARE INCENDI DA 36MILA KM DI ALTEZZA  
 
Roma, 23 ottobre 2006 - La prevenzione e il monitoraggio degli incendi è da oggi più facile grazie a un sistema ideato da Telespazio - società di Finmeccanica - in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile: attraverso sensori ottici installati su satelliti geostazionari è possibile individuare incendi di dimensione inferiore all’ettaro da 36mila chilometri di altezza. La scoperta ha ottenuto oggi una speciale menzione nel corso della cerimonia di consegna del Premio Innovazione Finmeccanica giunto alla sua Terza Edizione. Una manifestazione promossa dal Gruppo leader nel settore Aerospazio, Difesa e Sicurezza, per valorizzare l’attività di ricerca e innovazione svolta da tutti i propri dipendenti: ingegneri, operai e dipendenti coinvolti a vario titolo nei processi produttivi. La terza edizione del Premio Innovazione ha valutato 625 proposte (il 30% in più rispetto allo scorso anno), 82 delle quali entrate in finale e cinque riconoscimenti ex-equo da una commissione composta da professori universitari, italiani ed esteri, e da manager industriali di altissimo rango Sono stati premiati, nell’ambito della manifestazione “Tecnologia e talento: i vettori del futuro” svoltasi a Roma, Alcatel Alenia Space e Selex Communications, per avere sviluppato tecnologie per un prodotto, la Software Radio, che consente di far dialogare tra di loro forze di sicurezza che basano la loro comunicazione su differenti sistemi radio. Hanno poi vinto il Premio Innovazione anche le filiali italiana e inglese di Agustawestland, per una tecnologia che migliora le prestazioni degli elicotteri, riducendo sensibilmente le vibrazioni. Terzo riconoscimento è andato a Selex S&as per un’applicazione per la visualizzazione avanzata di immagini. In base a una nuova logica di progettazione chiamata Design Topomorfico vengono superati gli attuali limiti all’utilizzo di dispositivi basati su pixel, consentendo nuove complesse funzioni analogiche: da rappresentazioni bidimensionali sarà possibile così ottenere rappresentazioni tridimensionali. E’ stato poi consegnato ad Alenia Aeronautica per la prima volta il Premio Brevetto dell’Anno, per una invenzione di straordinario valore strategico, realizzata da Finmeccanica in collaborazione con una piccola/media impresa. Alla base del Premio Innovazione Finmeccanica c’è naturalmente il concetto di creazione di valore attraverso la ricerca e lo sviluppo come fattori di competitività, promuovendo l’integrazione fra aziende, prodotti e servizi del Gruppo. Una strategia riconosciuta anche dall’Unione Europea, che ha indicato Finmeccanica al 5° posto n ella classifica mondiale delle aziende con il più rapido tasso di crescita degli investimenti in R&d. La scelta dei migliori progetti è stata effettuata da una commissione presieduta da Aldo Romano, Direttore dell’Isufi di Lecce e professore di Gestione dell’Innovazione presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’università di Lecce e composta da 7 autorevoli esponenti del mondo accademico e di quello industriale: Roberto Cingolani, direttore del Distretto Tecnologico Isufi di Lecce; Marco Iansiti, direttore delle Ricerche nonché docente di Strategic Management presso la Harvard Business School; Nick Lieven, preside del Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale dell’università di Bristol; Maria Luisa Luchi, preside della facoltà di Ingegneria dell’università della Calabria, James Mcgroddy ex Chief Technology Officer di Ibm e membro della Ibm Academy of Technology; Benedetta Spadolini, preside della facoltà di Architettura dell’università di Genova ed Emilio Vitale, preside della facoltà di Ingegneria dell’università di Pisa. .  
   
   
FORESTE: CONVEGNO A PORDENONE SULLE RISERVE FORESTALI  
 
Trieste, 23 ottobre 2006 - Si è svolto a Pordenone, nell´Auditorium della Regione, il convegno internazionale dedicato al tema delle "Riserve forestali nelle Alpi", quelle parti di foresta cioè che hanno interessanti caratteristiche naturalistiche e vengono lasciate evolvere in assenza di interventi dell´uomo. In questi veri e propri "santuari della natura" l´ecosistema del bosco viene studiato dai ricercatori al fine di capire le conseguenze per la flora, per la fauna e per la stessa qualità dell´aria dell´ambiente circostante. In apertura dei lavori, è intervenuto Emilio Gottardo, della Direzione centrale risorse agricole, naturali, forestali e montagna della Regione, che ha presentato le caratteristiche delle tre aree naturali individuate nel territorio regionale come "riserve forestali": Col Piova, nel Cansiglio orientale, Val Novarza, in Carnia, e un´area in Val Pontebbana, per un totale di 105 ettari circa. Oltre a queste, possono essere considerati, ha sottolineato Gottardo, come "riserve forestali" anche i boschi che le popolazioni della Carnia storicamente hanno lasciato crescere, inviolabili, a protezione dei paesi dai pericoli di frane e valanghe, come ancora si possono ammirare ad esempio a Gracco di Rigolato o a Cleulis di Paluzza. Nei successivi interventi è stato possibile conoscere le strategie di conservazione a livello mondiale, coordinate per l´Italia dal Corpo forestale dello Stato, ed i risultati sin qui ottenuti nelle politiche di tutela e di studio in Slovenia, dove attualmente sono classificati come "riserve forestali" 172 ambiti boschivi per quasi 10. 000 ettari, ed in Austria dove 8. 470 ettari sono tutelati in 188 riserve. Molti altri elementi utili allo sviluppo di queste innovative esperienze di tutela dell´ambiente sono venuti dagli interventi di esperti provenienti da Università impegnate in specifici programmi di ricerca, come quelle di Torino, Padova e l´Università della Tuscia di Viterbo o da Amministrazioni pubbliche che, spesso con il supporto scientifico di qualificati Istituti di ricerca, stanno conducendo significative esperienze nelle diverse Regioni italiane dell´arco alpino (erano presenti esponenti di Lombardia, Piemonte e Veneto). E´ emersa quindi la visione di una gestione ecologica sostenibile del bosco che diventa anche gestione economica sostenibile di una risorsa naturale rinnovabile. Nella giornata di domani il convegno proseguirà tra i boschi del Consiglio orientale, dove sarà possibile osservare, con l´ausilio di esperti forestali, i delicati equilibri dell´area di ricerca di Col Piova. .  
   
   
CONTINUA L’ATTACCO DELLE “LOBBY” AL SETTORE DEL RICICLO PNEUMATICI ARGO DENUNCIA LE AZIONI CHE MIRANO AD IMPORRE AL MERCATO DEI CAMPI DA CALCIO PRODOTTI VERGINI, FINO A 7 VOLTE PIÙ COSTOSI RISPETTO AI PIÙ ECONOMICI PRODOTTI DI RECUPERO.  
 
Roma, 23 ottobre 2006 - Il Consorzio Argo ha chiesto al Ministero dell’Ambiente chiarimenti circa le gravi affermazioni rilasciate dal Prof. Roberto Verna, presidente della Commissione Ministeriale sui campi in erba artificiale, e diffuse a mezzo stampa lo scorso 12 ottobre alla luce del fatto che, come confermato da una nota rilasciata dallo stesso Iss, la valutazione del rischio deve essere ancora completata e che nessuna dichiarazione in merito alla presunta cancerogenicità è mai stata rilasciata dall’Istituto. Il Consorzio Argo ritiene invece ritiene che quanto accaduto rappresenta l’ennesimo attacco al settore del riciclaggio dei pneumatici e gomma, da parte di lobby che mirano ad imporre al mercato dei campi da calcio, realizzati con prevalente danaro pubblico, prodotti vergini, fino a 7 volte più costosi rispetto ai più economici prodotti di recupero. È paradossale che prodotti realizzati con le medesime materie prime, vengano considerati sicuri se vergini, e cancerogeni se di recupero. Tali considerazioni sono supportate da studi e sperimentazioni effettuate in numerosi Paesi Europei - di cui Argo ha fornito documentazione alla Commissione – che escludono con convinzione ogni rischio di tossicità per l’uomo derivante dalla pratica sportiva sui campi intasati con materiale da recycling di pneumatico così come confermato recentemente anche da una specifica comunicazione della Fifa. Ci si dovrebbe, quindi, domandare il perché di tanta fretta e soprattutto a chi giovi il voler chiudere la questione senza prendere in esame i risultati delle indagini degli altri Paesi, né attendere i risultati dell’Istituto Superiore di Sanità. .  
   
   
“GLI IMBALLAGGI IN PLASTICA IN UNA PROSPETTIVA DI SOSTENIBILITA’ ”  
 
Milano, 23 ottobre 2006 - La crescente attenzione dedicata ai problemi dell’impatto ambientale, soprattutto in relazione alla nuova identità che l’imballaggio in plastica sta assumendo nella vita di tutti i giorni, si traduce in una seria riflessione quando si opera nella direzione di uno sviluppo sostenibile. Quali sono gli aspetti sociali, le conseguenze economiche e ambientali derivanti da una “cultura del packaging”? Corepla, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di imballaggi di plastica, tenterà di rispondere a queste ed altre domande durante la tavola rotonda che si terrà a Milano, al Park Hyatt Hotel dalle 11. 30, e che coinvolgerà nomi illustri del mondo politico e accademico, da Ermete Realacci – Presidente Commissione Ambiente alla Camera dei deputati, a Giancarlo Coccia – Responsabile Ambiente in Confindustria, alle massime autorità del mondo della filiera della plastica. Nel nostro Paese eccelle l’industria di trasformazione in una nota situazione di carenza di materie prime di base: l’industria delle materie plastiche ha in Italia una presenza forte di assoluta eccellenza in termini di competitività e di tecnologia con quote importanti sui mercati europei. Corepla ha operato essenzialmente sui flussi del post consumo, creando le condizioni economiche per il loro riutilizzo, avendo una presenza marginale sui circuiti commerciali ed industriali, ove il mercato delle frazioni riciclabili era già presente con economics positivi. In pochi anni si sono resi disponibili quantitativi dell’ordine delle 300. 000 tonnellate, messi sul mercato per la gran parte con meccanismi di aste on-line, perfettamente in linea con i criteri di trasparenza che il mercato richiede. Si sono creati ex novo a livello internazionale mercati prima inesistenti: le bottiglie di Pet, i flaconi in Hdpe e frazioni di film prima non utilizzate ma destinate alla discarica. Insieme all’industria di trasformazione, punta di eccellenza tecnologica ed applicativa, diversificata - come si evince dalla lettura del volume – per produrre materiali intelligenti per applicazione in una variegata gamma di sofisticate tecnologie che hanno consentito un miglioramento generalizzato del livello dei consumi e di vita a costi accessibili, si è sviluppata un’industria legata al trattamento e all’utilizzo delle frazioni derivanti dalla raccolta differenziata. “Mi pare emerga – afferma Cesare Spreafico – Direttore Generale Corepla - un quadro completo per quanto attiene il mondo Corepla: un consorzio a responsabilità condivisa come strumento di sostenibilità per le Imprese della plastica, materiale che per nascita è legato allo sviluppo della tecnologia. Il volume percorre i vari capitoli legati alla funzionalità dell’imballaggio durante il ciclo di vita sotto le varie angolature: sociale, economica, tecnologica, funzionale ed ambientale, e consente a Corepla di presentare altri due aspetti della propria attività: piattaforma di elaborazione per una cultura di sostenibilità e motore innovativo per la comunicazione ambientale. In questi anni il sistema di recupero degli imballaggi fondato sul consorzio nazionale e su quelli di filiera", ha dichiarato Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, "è stata una delle scommesse vinte da un Paese come il nostro che ancora oggi ha tanti problemi di gestione dei rifiuti. Le importanti percentuali di riciclaggio nazionale raggiunte dai consorzi in pochi anni di attività lo dimostrano. Ora è fondamentale concentrare gli sforzi nelle aree del centro sud dove i risultati purtroppo tardano ancora ad arrivare". La politica del “coinvolgere” – afferma Giancarlo Coccia, Responsabile Ambiente Confindustria, ha dimostrato di funzionare meglio della politica del “penalizzare”. L’esatto contrario della linea scelta per il decreto legislativo di modifica del Codice Ambientale approvato recentemente dal Governo. In Italia si è registrato, infatti, in questi anni il successo della raccolta differenziata degli imballaggi. Gli obiettivi posti dal decreto Ronchi del 1997 sono stati raggiunti in anticipo sui tempi fissati e il sistema ha confermato la sua capacità di procedere sulla strada del miglioramento continuo. L’esperienza prodotta sulla raccolta differenziata degli imballaggi ha dimostrato che la responsabilizzazione delle imprese è la scelta giusta anche per il raggiungimento di obiettivi di interesse pubblico. Ed è l’unica strada per affermare una visione sistemica che possa permettere di valutare i costi e benefici del packaging nel suo ciclo di vita .  
   
   
VESUVIO MESIMEX: PARTITA LA COLONNA MOBILE REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE PER L´ESERCITAZIONE EUROPEA CHE SIMULERA´ UN´ERUZIONE DEL VULCANO.  
 
Bologna, 23 ottobre 2006 - E’ partita il 18 ottobre sera alle 22. 00 dall´area di servizio "Montefeltro Ovest" a Rimini Sud sull´autostrada A14, la prima tranche della Colonna Mobile regionale di Protezione Civile costituita da 23 mezzi pesanti, diretta a Napoli per partecipare all´Esercitazione Europea sul rischio sismico "Vesuvio Mesimex 2006", promossa dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile e dalla Regione Campania, in cui verrà simulata un´eruzione del vulcano e la conseguente evacuazione della popolazione residente nei comuni dell´area circumvesuviana, la cosiddetta "zona rossa". La seconda tranche della Colonna Mobile regionale , con 11 mezzi e dotazioni più leggere, è partita il 20 ottobre alle ore 8. 00 dal punto di coordinamento allestito presso l´area di servizio "Bevano" nel tratto forlivese-cesenate dell´A14. Insieme, gli 80 volontari dei nove coordinamenti provinciali di Protezione Civile, i 15 funzionari dell´Agenzia regionale di Protezione Civile, della Sanità 118 regionale e delle amministrazioni provinciali si ritroveranno ad Avellino per allestire, insieme agli operatori della Regione Umbria, un campo base destinato ad accogliere fino a lunedi 23 ottobre, 350 cittadini che durante la simulazione, saranno evacuati dai Comuni di Portici, Pollena Trocchia e S. Sebastiano. Il campo base è costituito da una cucina mobile in grado di preparare 500 pasti/turno, un Pma (posto medico avanzato) con pronto soccorso medico, farmacia e infermeria, 12 tende, una tenda comando, un mezzo telecomunicazioni con attrezzature satellitari all´avanguardia, una segreteria su modulo telescopico, uno spazio animazione per i più piccoli organizzato dall´Agesci, una centrale ecologica ed una centrale elettrica; ed è completo di ulteriori attrezzature e strumentazioni. L´esercitazione Vesuvio Mesimex 2006 ha l´obiettivo di testare la capacità di intervento del sistema nazionale e regionale di Protezione Civile in seguito ad un´eruzione vulcanica di grandi proporzioni che nella simulazione prevede l´evacuazione di 560 mila persone. Da qui l´impegno organizzativo dell´Esercitazione che prevede la predisposizione di 6 campi di accoglienza in aree di sicurezza, la forte partecipazione dei funzionari e dei volontari di Protezione Civile delle Regioni italiane e la presenza di squadre di esperti stranieri, in un´ottica di integrazione con i meccanismi di protezione civile dell´Unione europea. Per la Protezione Civile emiliano-romagnola si tratta di un importante prova che vede per la prima volta la sperimentazione sul campo della Colonna Mobile nazionale - di cui la Regione Emilia-romagna è coordinatrice a livello nazionale - ed un test per verificare sia le procedure organizzative delle varie componenti del Volontariato, sia le dotazioni di mezzi, attrezzature e materiali, nonché le modalità di coordinamento e di attivazione di tutte le Colonne Mobili provinciali. L´intera operazione sarà coordinata dall´Ing. Demetrio Egidi, Direttore dell´Agenzia regionale di Protezione Civile dell´Emilia-romagna, in stretto raccordo con i Presidenti provinciali del Volontariato di Protezione Civile. .  
   
   
ECOMAGINATION, L’ IDEA PIU’ CREATIVA ED ECOLOGICA CON UN CONCORSO  
 
Milano, 23 ottobre 2006 - General Electric Italia lancia “Ecomagination” il concorso aperto a tutti coloro che hanno un’idea di business ecologica innovativa, che abbiano superato i 18 anni e che siano italiani o cittadini stranieri ma residenti in Italia. Un’idea che sia economicamente sostenibile, che sappia sposare profittabilità con creatività, etica, ambiente. I criteri con cui verranno giudicati i progetti presentati sono il miglioramento delle prestazioni produttive, la massimizzazione dell’efficienza energetica e quindi maggiore rispetto per l’ ambiente. “Ge ha da tempo fatto una scelta importante: produrre a minor impatto ambientale. Abbiamo la consapevolezza che la sfida del nuovo decennio per le grandi imprese non può che essere quella del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale - commenta Giuseppe Recchi, presidente Ge Italia. - Ecomagination non è uno slogan, è un piano industriale voluto da Ge che influisce sulla gestione delle grandi risorse come l’acqua, il petrolio, l’energia elettrica, settori in cui operiamo”. “Il concorso è pensato soprattutto per i giovani, gli universitari, per favorire l’immaginazione di un mondo un po’ migliore, per far capire che ci può essere profitto e rispetto dell’ambiente e che questa sarà la chiave del loro futuro. ” Gli interessati potranno trovare tutte le informazioni del concorso all’indirizzo www. Ecomagination. It. Le domande andranno presentate entro il 19 novembre 2006. Le proposte inviate verranno valutate da una Commissione di esperti indicata dal Polictecnico di Torino, coordinata dal Professor Francesco Vaccarino, presieduta dal Rettore, professor Francesco Profumo e composta dai Professori Giancarlo Baldi, Mario Calderini, Franco Lombardi, Sergio Rossetto e dal Dottor Andrea Bonomi. Il progetto vincitore sarà premiato con Bingo, l’auto elettrica “pulita” a zero emissioni inquinanti motorizzata Ge del valore di 12. 500 euro (valore del montepremi). Al termine della valutazione verranno selezionati quattro finalisti e il migliore verrà premiato a febbraio 2007 nell’ambito di una cena di gala a Milano. .  
   
   
PRESENTATO IL PRIMO MASTER FINMECCANICA  
 
Roma, 23 ottobre 2006 - Selezionati 29 candidati da tutto il mondo. L’età media è di circa 25 anni. Attirare i migliori talenti, formarli per lavorare nel mondo del business e dell’alta tecnologia cercando allo stesso tempo di insegnare la cultura manageriale di Finmeccanica. E’ con questo obiettivo che Pier Francesco Guarguaglini, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo, ha presentato oggi nell’ambito della manifestazione “Tecnologia e talento: i vettori del futuro” il primo Master Finmeccanica in International Business Engineering (Fhink), il corso di alta formazione ideato dal Gruppo italiano leader in Aerospazio, Difesa e Sicurezza, dedicato ai più brillanti studenti a livello internazionale. Il Master prevede 29 borse di studio per neo laureati che per otto mesi frequenteranno il corso Fhink. A valle delle lezioni in aula è previsto un internship a cui seguirà l’ingresso in un’azienda del Gruppo. L’iniziativa ha riscosso notevole attenzione da parte dei giovani: sono infatti pervenute 3. 600 domande di iscrizione da tutti i Paesi del mondo, tra le quali sono stati selezionati i 29 giovani, con un’età media di circa 25 anni e un brillante voto di laurea, che parteciperanno al corso di formazione; a 12 italiani si affiancano francesi, messicani, tedeschi, rumeni, marocchini e tailandesi. Il master Fhink, termine che nasce dal gioco sulla pronuncia della parola inglese Think (pensiero) e l’iniziale «F» di Finmeccanica, offrirà ai candidati una visione sistematica integrata nelle aeree del Business & Program Management, Innovation & Technology Management, International Strategic Business Management; questo anche grazie a un’interazione tra prestigiose istituzioni accademiche come università e centri di ricerca, partner italiani ed esteri e la valorizzazione delle competenze tecnologiche del Gruppo. I corsi saranno tenuti sia da manager di Finmeccanica sia da professori di università italiane e internazionali, al fine di trasmettere ai giovani neo laureati non solo aspetti tecnici ma anche manageriali. .  
   
   
1.106 NUOVI POSTI LETTO PER STUDENTI UNIVERSITARI  
 
 Milano, 28 ottobre 2006 - Sono 1. 106 i nuovi posti letto a disposizione degli studenti nelle residenze e nei collegi universitari della Lombardia. Si aggiungeranno agli attuali 5. 500 circa, ora che il Governo ha dato via libera alla stipula delle convenzioni che consentiranno di creare, al massimo entro un anno, posti letto in 10 residenze. Lo ha annunciato l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni, concludendo il convengo: "L´edilizia residenziale universitaria: la situazione in Italia e la legge n. 338/2000", nel corso del quale si è fatto il punto sulla situazione e sull´impatto che la legge ha avuto in Lombardia. Al convegno sono intervenuti anche i rettori del Politecnico, Giulio Ballio, dell´Università degli Studi di Milano, Enrico Decleva, dell´Università degli Studi di Milano Bicocca, Marcello Fontanesi, dell´Università Bocconi, Giovanni Pavese, oltre al sottosegretario alla Presidenza della Regione per l´Alta Formazione, Ricerca e Innovazione, Adriano de Maio. Questa l´allocazione dei nuovi posti letto: Milano - Politecnico di Milano, 239 posti letto in più alla casa-albergo "Daniels Hotel" (17. 510. 340 euro); Milano - Isu dell´Università degli Studi di Milano, 50 nuovi posti letto nel collegio universitario "Cascina Codazza" (2. 922. 150 euro); Milano - Università Vita del San Raffaele, 120 posti della nuova residenza universitaria che potrà così finalmente essere aperta (4. 940. 998 euro); Milano - Università degli Studi della Bicocca, realizzazione di una residenza con 210 posti letto (13. 180. 810); Milano - realizzazione del Campus Leonardo di via Ribattino della Fondazione Pier Giorgio Falciola, 193 posti letto (4. 609. 089 euro); Milano - Università Cattolica, 43 nuovi posti letto al collegio Marianum (1. 183. 123 euro); Varese - Università degli Studi dell´Insubria, realizzazione del nuovo collegio universitario con 106 posti letto (5. 020. 030 euro); Mantova - Cooperativa di Abitazione Case Lavoratori - Soc. Coop. A. R. L, realizzazione de "La Città degli studenti" con 145 posti letto (2. 903. 062); Pavia - Almo Collegio Borromeo, nuova sezione femminile con 51 posti letto (1. 587. 000 euro); Brescia - Isu dell´Università degli Studi di Brescia, realizzazione del complesso Bruno Boni con 75 posti letto (2. 143. 098 euro). Il contribuito dello Stato è di oltre 65 milioni di euro (a copertura del 50% del costo dell´intervento), quello della Regione di 4,5 milioni. "Si è trattato di un contributo significativo - ha commentato l´assessore Rossoni - che intendiamo incrementare nei prossimi anni. Il nostro obiettivo è far sì che insieme ai percorsi scolastici migliorino anche le condizioni di vita degli studenti". E a questo proposito Rossoni ha ricordato che "a questo settore la Regione ha destinato, nei soli ultimi cinque anni, oltre 130 milioni di euro sia per le strutture residenziali vere e proprie sia che per la realizzazione di campus e nuovi poli universitari". La Lombardia, infatti, è la Regione in cui si è verificato, dal 1999 al 2005, l´aumento più significativo dei posti letto nelle residenze universitarie: 1. 758 posti, pari ad un incremento di oltre il 43%, mentre a livello nazionale l´incremento è stato di 6. 775 posti, pari al 24,6%. Per il sottosegretario De Maio, "non si tratta di creare solamente nuovi posti letto ma piuttosto sviluppare luoghi di accoglienza in cui i giovani non solo dormano ma imparino il rispetto per gli altri anche nel confronto umano e intellettuale quotidiano". Necessario, secondo De Maio, in relazione al problema posti letto, "programmare anche l´accoglienza dei giovani ricercatori stranieri che si spostano spesso con le famiglie". .  
   
   
XXVIII CONVEGNO INTERNAZIONALE DI AMERICANISTICA PERUGIA, 3-7 MAGGIO 2006 – MÉRIDA (MESSICO), 25-29 OTTOBRE 2006  
 
 Perugia, 23 ottobre 2006 - Il Centro Studi Americanistici “Circolo Amerindiano” è un’organizzazione italiana che dalla sua fondazione 30 anni fa si occupa di Americanistica, cioè di quel complesso di discipline che, sotto vari aspetti scientifici (antropologico, archeologico, storico, artistico, politico ecc. ) si occupano delle culture sviluppatesi nel continente americano, senza limiti di spazio e di tempo, dallo Stretto di Bering alla Terra del Fuoco e dal primo popolamento umano sino ai giorni nostri. Altro suo obiettivo è quello di fomentare la diffusione della conoscenza delle culture americane in Italia ed in Europa. In collaborazione con il prestigioso Centro de Investigaciones y Estudios Superiores en Antropología Social (Ciesas), uno dei centri di ricerca più importanti in Messico, organizza la seconda sessione del Xxviii Convegno Internazionale di Americanistica (svoltosi in prima sede a Perugia dal 3 al 7 maggio di quest’anno), che si terrà a Mérida dal 25 al 29 ottobre 2006, presso l’Auditorio de la Secretaría de Educación Pública, Calle 34 no. 101 A por 25, Colonia García Ginerés. All’evento, uno dei più importanti a livello mondiale in questo settore, parteciperanno oltre 120 relatori, in rappresentanza di ben 12 paesi del mondo. A dimostrare l’importanza che questo avvenimento ha assunto, segnaliamo che all’inaugurazione, che si svolgerà il 25 ottobre alle ore 9, interverrà l’illustre ambasciatore italiano in Messico Felice Scauso. Il Convegno si articolerà poi in 16 sessioni che spazieranno tra gli argomenti più diversi toccando tematiche storiche, antropologiche, archeologiche, politiche e sociali di grande interesse non solo per gli esperti in materia, ma per tutti coloro che, nella costruzione di una società sempre più multiculturale, non vogliono soffermarsi ad una conoscenza superficiale della diversità rappresentata dall’“Altro”. È possibile consultare il programma dell’evento nel sito www. Amerindiano. Org .