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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Marzo 2007
L’EUROPA SULLA BUONA STRADA PER CRESCITA E OCCUPAZIONE INCONTRO CON LE PARTI SOCIALI AL VERTICE SOCIALE TRIPARTITO  
 
Bruxelles, 12 marzo 2007 - “I tassi di crescita più elevati e il calo della disoccupazione sono in parte dovuti alla ripresa economica, ma dimostrano anche che le riforme di Lisbona funzionano”. Con queste parole il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha commentato i lavori del vertice sociale tripartito tenutosi oggi a Bruxelles. Al centro del dibattito i progressi registrati nella realizzazione degli obiettivi della strategia dell’Ue per la crescita e l’occupazione. I partecipanti hanno discusso di promozione della conoscenza e dell’innovazione e di adattamento del mercato del lavoro alle sfide attuali attraverso la “flessicurezza” (che concilia flessibilità del mercato del lavoro e sicurezza occupazionale dei lavoratori) e il miglioramento della regolamentazione. Al vertice, che si riunisce almeno una volta l’anno prima del Consiglio europeo di primavera, erano presenti il cancelliere tedesco Angela Merkel - attuale presidente del Consiglio europeo - e i massimi rappresentanti di lavoratori e datori di lavoro. All’incontro hanno partecipato anche i primi ministri di Portogallo e Slovenia (che saranno i prossimi ad assumere la presidenza del Consiglio) e Vladimír Špidla, commissario europeo per l´occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità. “I risultati della strategia europea per la crescita e l’occupazione sono incoraggianti”, ha affermato Barroso. “La collaborazione con le organizzazioni dei datori di lavoro e con i sindacati a tutti livelli - ha aggiunto il presidente - è stata determinante per questo progresso, ma non possiamo diminuire gli sforzi proprio ora. Dobbiamo preseguire la nostra cooperazione con le parti sociali, in particolare sul tema della flessicurezza”. Vladimír Špidla ha sottolineato l’importanza del ruolo dei rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori. “La flessicurezza non può essere realizzata senza il sostegno delle parti sociali, specialmente a livello nazionale”, ha dichiarato il commissario. “Datori di lavoro e lavoratori - ha aggiunto - sono i più interessati dall’evoluzione del mercato del lavoro e dobbiamo, perciò, fare in modo che possano partecipare. Un contributo comune delle parti sociali in materia di flessicurezza sarà indispensabile per superare le difficoltà e progredire in questo settore”. In occasione del vertice, le parti sociali hanno comunicato di aver avviato uno studio congiunto sulle principali sfide dei mercati del lavoro europei nel quale saranno in particolare analizzati la politica macroeconomica, gli accordi contrattuali, le strategie d’inserimento nel mondo del lavoro e la formazione permanente, tutti temi strettamente collegati alla flessicurezza. Il documento congiunto sarà pronto entro aprile e fornirà in tempo utile un contributo sostanziale alla comunicazione sulla flessicurezza che la Commissione dovrebbe pubblicare nel mese di giugno. .  
   
   
STRASBURGO; CON LA DEMOLIZIONE DEL “MURO DI BERLINO” DI NICOSIA IL PRESIDENTE PAPADOPOULOS COLLABORA ALLA RICOSTRUZIONE DELLA FIDUCIA, AFFERMA IL PRESIDENTE DELL’ASSEMBLEA PARLAMENTARE  
 
Strasburgo, 12 marzo 2007 – “Sono felice di sapere che il presidente Papadopoulos ha preso la coraggiosa e lodevole decisione di abbattere il muro che divide Ledra Street, via che taglia in due la Linea verde. Cipro non può più subire l’ignobile sofferenza di essere l’ultima capitale europea ancora divisa,” ha affermato il 9 marzo il presidente dell’Apce, René van der Linden. “Nel corso della mia recente visita ufficiale a Cipro, ho sollevato la questione di primaria importanza sia con il presidente Papadopoulos sia con Talat, leader della comunità turco-cipriota, e ho ricordato il problema nelle lettere che ho successivamente indirizzato a entrambi,” continua il Presidente. “Esorto ora Talat – che mi aveva espresso il suo genuino desiderio di vedere Ledra Street riaperta – a onorare questo gesto e rispondere in modo costruttivo e in buona fede, garantendo l’invisibilità dell’esercito turco-cipriota a coloro che utilizzano il punto di valico di Ledra Street. ” “La riapertura del passaggio di Ledra Street, oltre a un valore simbolico, avrà anche una grande funzionalità per gli abitanti di Nicosia. Durante la mia visita ho ricevuto una lettera scritta dai residenti e dai negozianti di entrambe le parti del muro di Ledra Street e da entrambe le comunità, che chiedeva la riapertura del punto di passaggio con urgenza. Sono particolarmente contento per loro e per le loro speranze, che sembrano ora prossime a realizzarsi. ” Oggi si è compiuto un passo storico; ma anche il più piccolo passo, se fatto con uno spirito positivo di ottimismo e fiducia reciproca, può avere un ruolo chiave nella promozione del dialogo e della riconciliazione”, ha concluso il Presidente. “Questo processo sarà vitale per trovare una soluzione durevole al problema cipriota. ” .  
   
   
LO SVILUPPO REGIONALE: UN MOTORE DELL´INNOVAZIONE  
 
Bruxelles, 12 marzo 2007 - Danuta Hübner, commissario europeo per la Politica regionale, afferma che lo sviluppo dell´innovazione in Europa è intrinsecamente connesso alle prestazioni regionali. In un suo intervento alla conferenza «Le regioni, soggetti attivi del cambiamento economico» tenutasi il 7 marzo, la signora Hübner ha dichiarato che l´Europa sta dimostrandosi in grado di divenire leader mondiale dell´innovazione. Analisi recenti indicano che il 29% delle 2 000 aziende leader a livello mondiale si trova in Europa, in perfetta coerenza con la quota europea del Pil mondiale pari al 30%. Secondo il quadro di valutazione dell´innovazione europea appena pubblicato, relativo al 2006, il divario innovativo tra Europa e Stati Uniti è costantemente diminuito dal 2002, tanto che ora si è circa dimezzato. Dei sei maggiori esponenti mondiali dell´innovazione, quattro si trovano nell´Unione europea (Svezia, Finlandia, Danimarca e Germania). Molti di questi risultati, commenta il commissario, sono intrinsecamente connessi alle prestazioni regionali e cita regioni quali Uusima, Stoccolma e Amburgo che occupano le prime posizioni del «Regional European Competitiveness Index» (indice della competitività regionale europea). «È interessante notare che non si tratta di casi isolati, infatti molte regioni di paesi di spicco nel settore dell´innovazione registrano ottimi risultati in termini di competitività regionale», ha sottolineato il commissario. Ciò conferma l´opinione secondo la quale tutte le regioni nel loro insieme devono evolvere e svilupparsi economicamente per essere competitive. «Ma ciò dimostra, aspetto anche più importante, che la competitività non è un gioco a somma zero il cui esito dipende dal trasferimento di una certa quantità di risorse da una regione all´altra: tutte le regioni possono vincere», ha spiegato la signora Hübner. Inoltre, ha affermato di poter constatare con soddisfazione che per gli Stati membri l´innovazione e gli obiettivi di Lisbona sono ormai un principio basilare della loro politica di coesione. Si prevede che 200 dei 350 Mrd Eur assegnati alla politica regionale saranno destinati ad aree individuate dalla strategia di Lisbona come motori della crescita, della competitività e dell´occupazione. Di questa cifra, circa 40 Mrd Eur (più del 10% della somma totale) sarà investita espressamente nell´innovazione e nella ricerca e sviluppo (R&s). «Occorre sottolineare che l´intenzione della Commissione è che tale contributo sfrutti la sinergia con altre politiche europee rivolte a ricerca e sviluppo» ha affermato il commissario, aggiungendo che in giugno la Commissione pubblicherà una comunicazione che fornirà ulteriori orientamenti sul tema. L´innovazione e la crescita sono il nucleo dell´iniziativa «Le regioni, soggetti attivi del cambiamento economico» che si svolgerà tra il 2007 e il 2013. Lo scopo dell´iniziativa è favorire l´innovazione riunendo le regioni europee in un solido partenariato e aiutandole a trarre vantaggio dall´esperienza e da migliori prassi. «Se i rapporti sono essenziali per lo sviluppo economico fondato sull´innovazione, è chiaro che la politica regionale deve sviluppare maggiormente l´approccio basato sulla creazione di reti e sulla cooperazione» ha affermato la signora Hübner. «Le moderne economie insegnano che quando le risorse sono scarse, la competitività spinge a cooperare poiché esiste un´importante correlazione tra fiducia e successo economico», ha concluso. .  
   
   
DIFESA DEI DIRITTI DELLE DONNE: I POTERI LOCALI E REGIONALI IN PRIMA LINEA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONGRESSO  
 
 Strasburgo, 12 marzo 2007 – “I leader delle comunità territoriali e dei poteri locali e regionali di tutta Europa hanno l’enorme responsabilità di migliorare la situazione delle donne nel nostro continente e di promuovere la loro partecipazione nella vita pubblica e politica”, ha sottolineato l’ 8 marzo Halvdan Skard, presidente del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, in occasione della Giornata internazionale della donna. “In questi ultimi anni, la posizione della donna nei settori politico, economico e sociale è andata incontro a una evoluzione positiva. È aumentato il numero di donne che ricoprono la carica di sindaco e governatore e quella di consigliere municipale o regionale. La popolazione femminile è rappresentata meglio anche in seno al Congresso e nelle organizzazioni che collaborano con noi. Tuttavia, resta ancora molto da fare. Nonostante i progressi, la partecipazione delle donne non ha ancora raggiunto i livelli sperati: la disuguaglianza e la discriminazione nei campi economico e sociale è infatti lampante. A tale proposito, il Congresso partecipa attivamente alle campagne del Consiglio d’Europa volte a migliorare la situazione delle donne, in particolare quelle contro la violenza domestica e la tratta degli esseri umani. Le nostre città e regioni devono schierarsi energicamente contro queste piaghe che minano le fondamenta delle nostre società, soprattutto perché i poteri locali e regionali sono i primi a subirne ripercussioni e sono anche in prima linea per difendere i diritti delle donne. La Giornata internazionale della donna rappresenta l’occasione adatta per guardare più da vicino la situazione delle donne in Europa e nel resto del mondo, per unire le nostre forze in quanto rappresentanti di governo, parlamentari e rappresentanti dei poteri locali e regionali allo scopo di migliorare tale situazione e riaffermare il nostro impegno nella costruzione di un’Europa basata su una concreta parità tra i due sessi,” ha affermato il presidente Skard. .  
   
   
“TRADURRE PER L’EUROPA” OPPORTUNITA’, QUALIFICHE E POLITICHE PER UNA STRATEGIA FORMATIVA VINCENTE  
 
 Firenze, 12 marzo 2007 - Il 9 marzo a Firenze presso l’Accademia della Crusca si è svolta una Giornata Europea di Studio , non aperta al pubblico, sul tema “Tradurre per l’Europa”. E’ stata realizzata dall’Accademia con la partecipazione della Direzione Generale della Traduzione (Dgt) della Commissione europea, la Fondazione Scuole Civiche di Milano e l’Università di Bologna, sede di Forlì. “Vi hanno partecipato,” dice Pietro Schenone, direttore del Dipartimento di Lingue della Fondazione Scm , “alcuni tra i maggiori esperti a livello internazionale. Tra i relatori il dott Luigi Vesentini, Capo del Dipartimento Italiano della Dgt a Bruxelles, la dott. Ssa Eugenia Ponzoni, dell’Unità di traduzione italiana del Comitato economico e sociale europeo e Comitato delle Regioni. Si è fatto il punto sui percorsi di formazione dei traduttori professionali in Italia, sulle risorse per la terminologia, sulle basi di italiano per la traduzione. E’ stata una giornata di confronto sui dati e le opportunità di formazione e lavoro relative alla professione del traduttore che è in continua evoluzione”. Al convegno hanno partecipato, tra gli altri, docenti dell’università di Bologna, di Modena e di Reggio Emilia, dell’università per stranieri di Siena, dell’università di Zurigo. “L’ Accademia della Crusca,” dice il prof. Francesco Sabatini, Presidente,”è lieta di aver trovato tanto consenso a questa iniziativa perché ci conferma della necessità di affrontare oggi un tema che diventa sempre più vasto e che supera la dimensione strettamente nazionale: il gran tema del confronto tra tutte le lingue, specialmente quelle del continente europeo”. Nella giornata è stato anche presentato il libro di Domenico Cosmai , Tradurre per l’Unione europea, edito da Hoepli. La professione del traduttore in Europa, in particolare del traduttore da e in lingua italiana, e la professione del mediatore linguistico offrono interessanti opportunità nel mondo del lavoro, ma ne va tutelata la qualità, pensando quindi a come rendere sempre più aggiornata e attrezzata la formazione di queste figure chiave della collaborazione tra i popoli: un’ampia parte del colloquio di Firenze è stata dedicata appunto a questo tema. Il Dipartimento di Lingue e molte delle università e delle istituzioni presenti alla Giornata di studio del 9 marzo, fanno parte e/o condividono le attività della Rete Rei- Rete d´eccellenza dell´italiano istituzionale ( sito Internet http://reterei. Eu/rete/presentazione. Htm). “L’accademia della Crusca ,” ribadisce il prof Sabatini, “è uno dei principali punti di riferimento per la ricerca e lo studio della lingua italiana nel mondo e questa Giornata di Studio Europea ne dà testimonianza. Promuoviamo progetti di collaborazione con le principali istituzioni affini di Paesi esteri, con gli enti governativi italiani e dell´Unione Europea per una concreta politica a favore del plurilinguismo nel nostro continente: le lingue sono patrimonio comune di tutti i popoli d’Europa, non solo oggetto di protezione nazionalistica”. .  
   
   
L´UNIONE EUROPEA ED IL DEFICIT ROMENO  
 
 Trieste, 12 marzo 2007 - La Romania deve cogliere le opportunità offerte dall´attuale periodo di rapida crescita economica, al fine di accelerare il processo di riduzione del deficit di bilancio. Lo afferma un documento della Commissione Europea, ripreso da varie fonti di stampa, tra cui Nine O´clock. L´avvertimento espresso dall´esecutivo europeo è relativo alla preoccupazione per la situazione del bilancio romeno che non offre al momento sufficienti garanzie rispetto al contenimento del budget entro il 3 per cento del Pil. La Romania è quindi invitata a sfruttare il vantaggio dell´attuale contesto economico per accelerare rapidamente il processo di riduzione, stabilendo per il 2007 e i prossimi anni obiettivi più ambiziosi per il bilancio. .  
   
   
COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA SLOVENIA-AUSTRIA  
 
Trieste, 12 marzo 2007 - Il 27 febbraio scorso alcuni delegati sloveni ed austriaci si sono incontrati con potenziali partner per discutere la cooperazione tra le regioni di confine all´interno del budget Ue 2007-2013. Ne scrive l´Ufficio del Governo Sloveno per i Rapporti con i Media. La conferenza ha avuto luogo nella città slovena di Brdo pri Kranju, che ospitava anche una fiera transfrontaliera. La cooperazione tra Slovenia e Austria ha avuto successo fin dall´inizio, nel 1995, quando la Slovenia ottenne i fondi Ue di pre-adesione. Entro la fine del 2013, la Slovenia otterrà altri 67 milioni di euro per la cooperazione transfrontaliera con l´Austria. L´obiettivo delle agenzie di sviluppo regionale nel periodo 2007-2013 è di sviluppare progetti strategici per aumentare la competitività dell´area transfrontaliera. . .  
   
   
UNGHERIA - FORMAZIONE PER LA GESTIONE E L´ELABORAZIONE DI PROGETTI DESTINATA ALLE PMI  
 
 Bruxelles, 12 marzo 2007 - Dal 21 al 23 marzo si svolgeranno a Gyor (Ungheria) un workshop sulla stesura di proposte di progetto per il Settimo programma quadro (7Pq) e un corso di formazione per la gestione di progetti. Entrambe le iniziative sono destinate soprattutto alle piccole e medie imprese (Pmi). I partecipanti riceveranno informazioni sulle migliori prassi e consigli per la gestione di progetti vincenti. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Smetolead. Org/ .  
   
   
BIOCARBURANTI NELL´EUROPA CENTRALE E ORIENTALE  
 
Bruxelles, 12 marzo 2007 - Il 29 marzo 2007 si svolgerà a Budapest (Ungheria) una conferenza intitolata «Central Eastern European Sustainable Day». Obiettivo della manifestazione è accrescere l´interesse nei confronti del trasporto ecologico e della sostenibilità nei paesi dell´Europa centrale e orientale, nonché fornire informazioni sulle iniziative locali e le opportunità a livello regionale. La conferenza analizzerà le politiche energetiche dell´Ue in materia di biocarburanti, gli aspetti della produzione di biocarburanti legati all´agricoltura, le tecnologie produttive e le modalità di promozione dei biocarburanti. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Etanol. Info. Hu. /eng/01a_konferencia. Html .  
   
   
A BETLEMME OROLOGIO DELLA PACE MADE IN CAMPANIA  
 
Napoli, 12 marzo 2007 - L´assessore all´Agricoltura ed alle Attività produttive della Regione Campania Andrea Cozzolino ha incontrato Omar Kittaneh, presidente dell´Autorità Palestinese per l´Energia (equivalente al Ministero per l´Energia) e Abdel Fattah Alnsour, direttore generale della Cegco, la più importante società energetica della Giordania, a margine di Energymed, il salone dell´energia pulita che si è inaugurato l’8 marzo alla Mostra d´Oltremare di Napoli. Nel corso dell´incontro, Cozzolino ha annunciato che la Campania regalerà un "Orologio della Pace" a Betlemme. Nella piazza della Natività nella storica cittadina della Palestina sarà installato un orologio alimentato da pannelli solari interamente ´made in Campania´. Il progetto, che fu proposto da una associazione no-profit, sarà finanziato dall´Assessorato all´Agricoltura e alle Attività produttive della Regione Campania. Il primo assenso al progetto arrivò da Yasser Arafat, presidente dell´Autorità Nazionale Palestinese fino alla sua morte e premio Nobel per la Pace nel 1994, la cui firma è in calce a un documento custodito negli uffici regionali. Ora, c´è anche l´ok della Municipalità di Betlemme. "L´orologio della Pace - ha commentato l´assessore Cozzolino - è una testimonianza della collaborazione, avviata anni fa dal Presidente Bassolino, tra la Campania e il popolo Palestinese. Siamo impegnati a intensificare questo rapporto, e vogliamo attivare un dialogo costruttivo con questi Paesi sui temi dell´energia. E´ sbagliato non considerare le potenzialità che questi mercati offrono". Nell´incontro di oggi a Napoli, Kittaneh ha illustrato all´assessore Cozzolino il progetto per la riabilitazione e la ricostruzione della sottostazione di Gaza Occidentale, raccordo tra il principale fornitore di energia nella Striscia di Gaza e la griglia di distribuzione palestinese, bombardata dall’esercito israeliano lo scorso giugno. La distruzione ha causato un abbassamento significativo della potenza destinata ai consumatori. A quattro mesi di distanza, l´Ape è riuscita a installare sette trasformatori (a fronte dei 6 precedenti) con differenti capacità, che hanno permesso di recuperare 60Mw di energia. Ora sta per partire la seconda fase del piano di ricostruzione, che prevede, grazie all´acquisto di nuovi generatori e delle altre strutture necessarie, il recupero di altri 60Mw, che assicureranno il ritorno alla normalità. Il budget previsto per il progetto è di circa 5 milioni di euro, e dovrebbe essere completato entro i prossimi 15 mesi. Per l´acquisto dei trasformatori e il loro trasferimento a Gaza sono previste delle gare nel rispetto delle regole della World Bank. Un´altra gara, a livello internazionale, sarà organizzata per individuare l´azienda che dovrà occuparsi della costruzione degli impianti. "C´è una storica collaborazione - ha ricordato Kittaneh - tra Italia e Palestina, specie sulle questioni energetiche. Guardiamo con interesse all´esperienza italiana, in particolare per quel che riguarda le fonti rinnovabili, non solo dal punto di vista delle tecnologie e degli investimenti ma anche per darci un moderno sistema legislativo in materia". "Amman - ha commentato Abdel Fattah Al-nsour - può rappresentare la porta per accedere ai mercati competitivi dell´Oriente. La capitale giordana rappresenta, infatti, il punto di riferimento per tutte le aziende mondiali interessate a investire nell´area mediorientale. Penso, ad esempio, alla ricostruzione dell´Iraq, per cui sono previsti investimenti per oltre 20 milioni di dollari". .  
   
   
BILANCIO DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA PER L’ESERCIZIO TERMINATO IL 31 DICEMBRE 2006  
 
Francoforte: 12 marzo 2007 - Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (Bce) ha approvato l’ 8 marzo - il bilancio verificato della Bce per l’esercizio terminato il 31 dicembre 2006. Nel 2006 la Bce ha conseguito un risultato lordo di 1. 379 milioni di euro, rispetto a 992 milioni nell’esercizio precedente. Come nel 2005, un ammontare equivalente al risultato lordo è stato imputato a un fondo di accantonamento a fronte dei rischi di cambio, di tasso d’interesse e di prezzo dell’oro, determinando un utile netto pari esattamente a zero. Tale fondo, la cui entità sarà riesaminata con cadenza annuale, sarà utilizzato per ripianare perdite derivanti dall’esposizione a tali rischi, in particolare minusvalenze da valutazione non coperte dai conti di rivalutazione. I proventi ordinari della Bce comprendono principalmente i redditi rivenienti dall’investimento delle riserve ufficiali da essa detenute e del capitale versato di 4,1 miliardi di euro, nonché gli interessi attivi sulla quota dell’8 per cento del valore totale delle banconote in euro in circolazione assegnata alla Bce. Nel 2006 gli interessi attivi hanno registrato un miglioramento riconducibile all’aumento del tasso marginale applicato alle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema, in base al quale viene determinata la remunerazione percepita dalla Bce sulla quota ad essa attribuita sul totale delle banconote in euro nell’Eurosistema, nonché ai più elevati tassi di interesse sulle attività denominate in dollari statunitensi. La Bce ha percepito interessi attivi netti complessivi per 1. 972 milioni di euro, a fronte di 1. 270 milioni nel 2005. Al netto di 1. 319 milioni di euro di interessi attivi derivanti dalla sua quota di banconote in circolazione, si registrano interessi attivi netti per 653 milioni di euro, rispetto a 402 milioni nel 2005. La Bce ha corrisposto 965 milioni di euro alle banche centrali nazionali (Bcn) a titolo di interessi sui crediti relativi alle riserve ufficiali ad essa trasferite. Nel 2006 l’apprezzamento dell’euro nei confronti dello yen giapponese ha comportato una diminuzione di circa 0,6 miliardi di euro del controvalore delle attività denominate in yen detenute dalla Bce, che è stata imputata al conto economico. Se si includono le perdite da prezzo non realizzate su titoli, le minusvalenze complessivamente imputate a conto economico sono ammontate a 0,7 miliardi di euro. Le spese di amministrazione della Bce per il personale, gli affitti di immobili, gli onorari professionali e l’acquisto di altri beni e servizi sono state pari a 332 milioni di euro (316 milioni nel 2005). Alla fine del 2006 l’organico della Bce risultava di 1. 367 unità equivalenti a tempo pieno con contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato (138 in posizioni dirigenziali), rispetto alle 1. 351 unità dell’anno precedente. Gli oneri derivanti dall’ammortamento di immobilizzazioni ammontano a 29 milioni di euro. Il bilancio, unitamente alla relazione sulla gestione per l’esercizio terminato il 31 dicembre 2006, sarà pubblicato il 23 aprile 2007 nel Rapporto annuale della Bce. .  
   
   
BCE: TASSO MINIMO INNALZATO DI 25 PUNTI BASE, AL 3,75%  
 
 Francoforte, 12 marzo 2007 - Nella riunione dell’8 marzo il Consiglio direttivo della Bce ha adottato le seguenti decisioni di politica monetaria. 2. Il tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema è innalzato di 25 punti base, al 3,75%, a decorrere dall’operazione con regolamento il 14 marzo 2007. 3. Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale è innalzato di 25 punti base, al 4,75%, con effetto dal 14 marzo 2007. 4. Il tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale è innalzato di 25 punti base, al 2,75%, con effetto dal 14 marzo 2007. .  
   
   
ANTIRICICLAGGIO: MODIFICHE AL REGOLAMENTO E AGGIORNAMENTODELLA BOZZA DEL DLGS DI RECEPIMENTO DALLA NORMATIVA COMUNITARIA  
 
Roma, 12 marzo 2007 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze rende noto che il Consiglio di Stato ha espresso parere favorevole alla modifica del Regolamento che estende gli obblighi antiriciclaggio ai professionisti non iscritti a ordini professionali. Il Decreto del Ministro sarà pubblicato nei prossimi giorni. Si è conclusa nel frattempo la consultazione pubblica sulla bozza di decreto legislativo di recepimento della terza direttiva antiriciclaggio, che era stata pubblicata sul sito del Dipartimento del Tesoro. Sulla bozza di decreto legislativo, che recepisce la normativa comunitaria, sono giunti oltre 25 documenti contenenti commenti e osservazioni delle principali associazioni e organizzazioni di categoria, nonché diversi contributi di singoli individui e imprese. Nel rivedere la bozza di decreto legislativo alla luce dei suggerimenti pervenuti, sempre nei limiti tracciati dalla direttiva comunitaria e dalla legge di delega, il Ministero seguirà il criterio di semplificare le procedure e di mantenere un ragionevole equilibrio tra efficacia dell´azione antiriciclaggio e obblighi imposti al settore privato. La bozza finale di decreto legislativo sarà definita entro la fine del mese di marzo affinché il provvedimento possa essere emanato, dopo aver ottenuto il parere delle Commissioni parlamentari e l´approvazione del Consiglio dei Ministri entro il termine fissato dalla Legge delega del (17 agosto 2007) .  
   
   
AMMONTARE DI BTP IN EMISSIONE  
 
Roma, 12 marzo 2007 - Il Mef, facendo seguito al comunicato stampa del 7 marzo 2007, comunica l´ammontare dei Btp che verranno offerti nell´asta del prossimo 14 marzo: Buoni del Tesoro Poliennali: quinquennali 15 settembre 2006/2011 undicesima tranche: 2. 500 milioni di euro; quindicennali 1° febbraio 2006/1° agosto 2021 decima tranche: 2. 500 milioni di euro. . . .  
   
   
BANCA POPOLARE ITALIANA: APPROVATO IL PROGETTO DI FUSIONE CON IL BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA MEDIANTE COSTITUZIONE DEL BANCO POPOLARE  
 
 Lodi, 12 Marzo 2007 – L’assemblea Straordinaria e Ordinaria dei Soci della Banca Popolare Italiana presieduta dal prof. Dino Piero Giarda ha approvato il 10 marzo il Progetto di fusione tra la Banca Popolare Italiana e il Banco Popolare di Verona e Novara mediante costituzione di una nuova società in forma di banca popolare quotata da denominarsi “Banco Popolare - Società Cooperativa”. La deliberazione è stata assunta con 4441 voti a favore, 522 voti contrari, 59 astenuti e pertanto con maggioranza superiore a quella (2/3 dei votanti non astenuti) prevista dallo Statuto. Il Progetto approvato comporta: l’assegnazione agli azionisti del Banco Popolare di Verona e Novara di 1 azione del costituendo Banco Popolare da nominali euro 3,60 ogni 1 azione vecchia posseduta e l’assegnazione agli azionisti della Banca Popolare Italiana di n. 0,43 azioni del nuovo Banco Popolare da nominali euro 3,60 ciascuna ogni 1 azione da nominali euro 3,00 vecchia posseduta. L’approvazione dello statuto sociale caratterizzato dall’adozione del sistema di amministrazione e controllo dualistico di cui all’art. 2409 octies e seguenti cod. Civ. ; l’indicazione, per le cariche sociali del nuovo Banco Popolare, dei seguenti componenti del Consiglio di Sorveglianza: Carlo Fratta Pasini, Presidente, Dino Piero Giarda, Vice Presidente Vicario, Maurizio Comoli, Vice Presidente e dai Consiglieri: Marco Boroli, Giuliano Buffelli, Guido Castellotti, Pietro Manzonetto, Maurizio Marino, Mario Minoja e Claudio Rangoni Machiavelli; l’indicazione, per quanto attiene il Consiglio di Gestione, che il dott. Divo Gronchi assumerà la carica di Presidente e il dott. Fabio Innocenzi di Consigliere Delegato; gli altri componenti del Consiglio di Gestione verranno indicati nell’atto di fusione; tra di essi figureranno gli attuali direttori generali di Banca Popolare Italiana e Banco Popolare di Verona e Novara, dott Franco Baronio e dott. Massimo Minolfi; il conferimento del controllo contabile per i primi nove esercizi del costituendo Banco Popolare alla società di revisione Reconta Ernst & Young S. P. A. ; la richiesta di ammissione alla quotazione di Borsa delle azioni del Banco Popolare nonché delle obbligazioni convertibili e dei “Warrant azioni ordinarie” già emessi dalla Banca Popolare Italiana e i cui obblighi verranno assunti, per effetto della fusione, dal Banco Popolare di nuova costituzione. L’assemblea dei Soci ha altresì approvato gli altri punti all’ordine del giorno, tutti correlati al Progetto di fusione. In particolare: a) in sessione straordinaria, è stata approvata la revoca della deliberazione di cui al punto 5 dell’ordine del giorno dell’assemblea straordinaria del 3/3/2003 (modificata dalla deliberazione dell’assemblea straordinaria del 2/6/2005) avente ad oggetto l’emissione di obbligazioni convertibili subordinate per un valore nominale massimo di 1,5 miliardi di euro e contestuale aumento di capitale a servizio della conversione; b) in sessione ordinaria, è stata approvata l’attribuzione straordinaria di una parte della riserva sovrapprezzo azioni per l’importo massimo di Euro 1. 521. 000. 000 e pertanto nella misura unitaria di Euro 2,17 per ciascuna azione Bpi, escluse le azioni proprie che Bpi dovesse detenere in portafoglio, con conseguente attribuzione, nei limiti del suddetto importo complessivo, ai portatori del Prestito Obbligazionario Convertibile 4,75% 2000-2010 Isin It0001444360 (“Poc”) di un importo determinato ai sensi dell’art. 7 del regolamento del Prestito. La delibera di attribuzione straordinaria è (i) subordinata alla verifica ed all’attestazione da parte del Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare Italiana che alla data del 30 giugno 2007 non si siano verificati eventi negativi tali da incidere sulla consistenza delle riserve da distribuire in misura tale da non consentirne l’attribuzione agli azionisti di Bpi ed ai portatori del Poc nella misura approvata; (ii) sospensivamente condizionata al perfezionamento della Fusione; c) sempre in sessione ordinaria, è stata approvata l’autorizzazione a procedere, nel contesto del perfezionamento della Fusione, nei limiti e nelle forme di legge, all’acquisto di un massimo di 37. 000. 000 azioni ordinarie Bpi che rappresentano il 5,4% circa del capitale sociale della stessa. L’autorizzazione all’acquisto ha efficacia soltanto sino alla data di efficacia della Fusione. Le azioni che dovessero essere acquistate in forza di detta delibera saranno annullate senza concambio, nell’ambito dell’operazione di fusione. Con l’odierna approvazione delle due Assemblee si realizzano le condizioni per la costituzione del Banco Popolare che porterà alla creazione del più grande Gruppo Bancario di natura cooperativa. Sulla base dei dati consuntivi aggregati al 30 settembre 2006, il Banco Popolare: si posiziona al terzo posto tra i network distributivi in Italia, con un numero di circa 2. 200 sportelli e con una quota di mercato pari al 10% nel Nord Italia; dispone di un portafoglio complessivo di clientela di oltre 3 milioni di clienti, prevalentemente famiglie e piccole /medie imprese del Nord Italia; beneficia di 79 miliardi di raccolta diretta da clientela, 107 miliardi di raccolta indiretta e 74 miliardi di impieghi. Le successive tappe per la realizzazione del progetto di aggregazione prevedono: la presentazione della domanda di ammissione alla quotazione degli strumenti finanziari del costituendo Banco Popolare in tempo utile per dare avvio alle negoziazione dei titoli quotati senza soluzione di continuità con il perfezionamento della fusione; la stipula entro il 30 giugno 2007 dell’atto di fusione e la sua iscrizione il 1° luglio 2007; il pagamento da parte del nuovo Banco Popolare del dividendo straordinario agli azionisti della ex Bpi indicativamente con valuta 5 luglio 2007, in esecuzione della citata deliberazione di attribuzione della riserva sovrapprezzo e subordinatamente al verificarsi delle condizioni sopra menzionate. Immediatamente prima dell’efficacia della fusione, verrà attuato il conferimento dei rami di azienda nella Banca Popolare di Verona – S. Geminiano e S. Prospero S. P. A. E nella Banca Popolare di Lodi S. P. A. .  
   
   
APPROVATO IL PROGETTO DI FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI BNL IN BNP PARIBAS  
 
Parigi-roma, 12 marzo 2007. Bnp Paribas e Banca Nazionale del Lavoro hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione di Bnl nella controllante Bnp Paribas. La fusione si inserisce nell’ambito dell’annunciato progetto di ristrutturazione e di integrazione delle attività, prevalentemente estere, di Bnl con quelle di Bnp Paribas, che prevede il conferimento delle attività bancarie commerciali di Bnl – ivi comprese le obbligazioni emesse da Bnl – ad una società italiana da essa integralmente controllata e la contestuale fusione di Bnl, quale risultante ad esito di tale conferimento, in Bnp Paribas. Le attività di Bnl che saranno integrate in Bnp Paribas per effetto della fusione comprendono, tra l’altro, le succursali estere di New York, Londra, Madrid e Hong Kong e alcune partecipazioni, tra cui quelle detenute nelle società di gestione del risparmio, nella società di leasing Locafit ed in Bnl Vita. La fusione determinerà, pertanto, una semplificazione della struttura e delle attività dei gruppi Bnp Paribas e Bnl in Italia e nei paesi in cui entrambi operano - in particolare gli Stati Uniti d’America, il Regno Unito, la Spagna e Hong Kong - che consentirà anche di valorizzare ed incrementare le sinergie tra le due banche nonché l’efficienza operativa. L’attuazione del progetto di integrazione e, quindi, della fusione, è condizionata all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni della Banca d’Italia per gli aspetti di vigilanza e regolamentari. L’operazione di fusione inoltre, è condizionata all’attuazione del predetto conferimento, oltre che all’approvazione da parte delle rispettive assemblee degli azionisti ed alla iscrizione dell’atto di fusione. Il rapporto di cambio determinato dagli organi amministrativi delle due Società è di 1 azione Bnp Paribas, del valore nominale di 2 Euro, con godimento identico a quello delle azioni Bnp Paribas in circolazione alla data di efficacia della Fusione, ogni 27 azioni di Bnl del valore nominale di Euro 0,72. Si fa presente che le azioni di Bnp Paribas sono quotate sul mercato francese Eurolist, di Eronext e sul Mta International gestito da Borsa Italiana S. P. A. Il rapporto di cambio è stato approvato dai Consigli di Amministrazione di Bnp Paribas e di Bnl. Il Consiglio di Amministrazione di Bnl si é avvalso della consulenza di Kpmg Advisory S. P. A. , che ha rilasciato una fairness opinion sul rapporto di cambio. Una fairness opinion su tale rapporto di cambio sarà rilasciata anche dagli esperti nominati dal Tribunal de Commerce di Parigi. Tenuto conto che l’operazione comporterà l’incorporazione della Banca in una società avente la propria sede legale al di fuori del territorio della Repubblica Italiana, gli azionisti di Bnl che non concorreranno all’approvazione della delibera dell’assemblea straordinaria relativa alla fusione avranno la facoltà di esercitare il diritto di recesso, ricevendo un valore di liquidazione da determinarsi in conformità alle applicabili disposizioni di legge italiana. Inoltre, poichè Bnp Paribas detiene il 98,93% del capitale sociale di Bnl e quest’ultima si è avvalsa della facoltà, prevista dalla legislazione italiana, di non richiedere la nomina dell’esperto per la valutazione della congruità del rapporto di cambio, tutti gli azionisti di Bnl avranno diritto di vendere le loro azioni a Bnp Paribas, al medesimo corrispettivo che sarà stabilito per il recesso sopramenzionato. Il progetto di fusione verrà sottoposto alle assemblee degli azionisti di Bnp Paribas e di Bnl, con l’obiettivo di concludere il procedimento di fusione nell’ultimo trimestre dell’anno e comunque entro il 31 dicembre 2007. .  
   
   
MEDIOBANCA: APPROVATA LA SEMESTRALE A131 DICEMBRE 20061 UTILE NETTO A 526 M (515 M), SALDAMENTE AL DI SOPRA DEGLI OBIETTIVI DEL PIANO 2005-2008  
 
Milano, 12 marzo 2007 - Si è riunito il 9 marzo, sotto la presidenza di Gabriele Galateri di Genola, il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca che ha approvato la relazione semestrale del Gruppo, illustrata dal Direttore Generale Alberto Nagel e dal Condirettore Generale Renato Pagliaro. Risultati consolidati - Il primo semestre dell´esercizio chiude con un utile netto di 526 milioni, in ulteriore crescita rispetto ai 515,4 milioni dello scorso anno e significativamente superiore agli obiettivi del piano 2005-2008. Il saldo della gestione ordinaria migliora da 562,7 a 574 milioni, malgrado il sostanziale minor apporto dell´attività di trading, sceso a 29,9 milioni rispetto ai 116,5 milioni dello scorso anno (comprensivi peraltro di 40,8 milioni di proventi non ricorrenti connessi alla cessione della partecipazione Ciments Frangais). I ricavi infatti, per effetto del contributo delle altre voci, crescono da 741,4 a 768,5 milioni (+3,7%), in particolare: A il margine di interesse aumenta del 19,9% (da 276,8 a 332 milioni) per i crescenti volumi medi intermediati da corporate banking (+27%) e retail Mancia] services (+ 19%); A le commissioni ed altri proventi salgono del 15,4% (da 164,3 a 189,6 milioni) e riflettono il positivo contributo (3/4 circa del totale) dell´attività di lendmg, advisory e capitalmarket, A i proventi da partecipazioni valutate al patrimonio netto migliorano del 18,3% (da 180,7 a 213,8 milioni) per il favorevole andamento reddituale di Assicurazioni Generali. L´aumento dei costi di struttura (+8,8%, da 178,7 a 194,5 milioni) è attribuibile al potenziamento dell´attività di wholesale banking (21 collaboratori in più) e allo sviluppo territoriale ed operativo del retail Mancia] services (49 collaboratori in più parallelamente all´apertura di nuove 15 filiali). Le rettifiche di valore sui crediti (da 51,5 a 78,2 milioni) sono correlate alla crescente quota di impieghi retail (prestiti personali) a maggiore marginalità e rischiosità, in uno scenario di mercato caratterizzato da un generale deterioramento del profilo di rischio delle famiglie. Gli utili su cessioni di titoli ammontano a 169,3 milioni (117,7 milioni) e sono connessi principalmente alla vendita della partecipazione Ferrari. Nel semestre è inoltre proseguito lo sviluppo del gruppo secondo le linee del piano triennale attraverso: A la valorizzazione del portafoglio partecipazioni allocate al wholesale banking con la dismissione del pacchetto Ferrari (590,4 milioni); A l´avvio della presenza di banca wholesale in Germania con l´assunzione di Frank Schònherr; A l´avvio dell´operatività di Micos Banca sul mercato francese con l´apertura di 5 filiali dislocate a Parigi, Lione e in Costa Azzurra; A l´acquisizione da parte di Compagnie Monégasque de Banque delle attività monegasche di private banking di Abn Amro che si inquadra nel programma di ampliamento della presenza della consociata sulla piazza locale. Quanto agli aggregati patrimoniali, la provvista cresce dell´8,3%, (da 29,1 a 31,5 miliardi) dopo l´emissione di prestiti subordinati per circa 1 miliardo effettuata lo scorso ottobre; gli impieghi aumentano dell´8,1% (da 21,4 a 23,1 miliardi) con una crescita che ha riguardato il comparto corporate (circa 1 miliardo) e retail(circa 600 milioni). Gli impieghi di tesoreria passano da 6,3 a 7,6 miliardi e il patrimonio netto da 5,9 a 6,5 miliardi Risultati divisionali - Wholesale banking: il semestre chiude con un utile netto di 276,7 milioni, in calo rispetto ai 300,5 milioni dello scorso anno, per il previsto minor apporto dell´attività di trading (23,4 milioni contro 113,7 milioni) che peraltro lo scorso anno includeva 40,8 milioni di proventi non ricorrenti connessi allo smobilizzo di Ciments Frangais. Al netto di tale componente i ricavi salgono del 23,1% (da 212,8 a 262 milioni) e riflettono l´aumento del margine di interesse (+29,3%, da 80,6 a 104,2 milioni) e delle commissioni ed altri proventi (+20,8%, da 121,8 a 147,1 milioni). L´aumento dei costi (+10,9%, da 74,1 a 82,2 milioni) è interamente attribuibile al rafforzamento dell´organico. A valle della gestione ordinaria sono stati realizzati utili su cessioni di titoli per 160,9 milioni (113,6 milioni), in larga misura connessi alla cessione delle azioni Ferrari. Equity investment portfolio (portafoglio d´investimento azionario): la quota degli utili di competenza del periodo passa da 167,8 a 201,8 milioni (+20,3%), ripartita per 189,4 milioni su Generali e per 12,4 milioni su Rcs Mediagroup. Retail financial services: il consolidato del gruppo Compass salda con un risultato netto in linea con quello dello scorso anno (40,2 milioni contro 39,9 milioni). L´andamento commerciale, in lieve aumento, riflette, da un lato, la crescita, seppur rallentata rispetto ai periodi precedenti, del credito alle famiglie (+ 11%) e, dall´altro, la flessione dell´attività di leasing (-14%) connessa alla penalizzazione normativa del settore immobiliare intervenuta nell´estate scorsa e al minor contributo di big tickets; i primi due mesi del 2007 mostrano peraltro una ripresa. I ricavi sono aumentati del 16,7% (da 209,3 milioni a 244,3 milioni), tenuto conto di impieghi in crescita del 6,7% rispetto al 30 giugno, mentre i costi sono aumentati in misura più contenuta (+8,9%, da 78,3 milioni a 85,3 milioni) e restano legati allo sviluppo operativo e territoriale di Compass (+15 filiali rispetto al dicembre 05), oltre che all’avvio dell’attività di mutui ipotecari in Francia con l’apertura di cinque filiali a partire dal 2 gennaio scorso. Il risultato lordo della gestione ordinaria (+21,4%, da 131 milioni a 159 milioni) è stato, tuttavia, assorbito nel periodo dal maggior costo del rischio, quasi interamente riferibile all’attività di credito al consumo, che ha determinato maggiori rettifiche di valore per 23,8 milioni (da 52,3 milioni a 76,1 milioni). La qualità del credito rimane soddisfacente (crediti dubbi/impieghi: 0,89%). Private banking: il semestre presenta ricavi per 59,5 milioni, in crescita dell’8,6% rispetto allo scorso anno (54,8 milioni) per maggiori utili di tesoreria e commissioni sostanzialmente in linea con quelle dello scorso anno (da 40,8 a 41,8 milioni). A fronte del modesto aumento dei costi (3%), il risultato della gestione ordinaria registra un miglioramento del 16,9% (da 21,9 a 25,6 milioni). L’aumento dell’utile netto (da 23,9 a 24,1 milioni) sconta il minor apporto degli altri proventi netti (2,2 contro 4,7 milioni) – che includono la plusvalenza (8 milioni) derivante dalla cessione della quota Ferrari (1%) parzialmente compensata da accantonamenti straordinari netti (6 milioni), collegati ad un programma di impegni pluriennali a favore del Principato di Monaco – e le maggiori imposte (salite da 2,7 a 3,7 milioni). Nel novembre scorso la Compagnie ha perfezionato il rilievo delle attività di private banking monegasche di Abn Amro che ha concorso all’incremento degli attivi gestiti/amministrati della Compagnie dell’8,5% (da 7,1 a 7,7 miliardi). Quelli di Banca Esperia sono cresciuti del 12,2% (da 4,1 a 4,6 miliardi). Mediobanca Spa - I primi sei mesi dell’esercizio, nel quale sono stati adottati i principi contabili Ias/ifrs, chiudono con un utile netto di 259,2 milioni, in calo rispetto allo scorso anno (288 milioni)5 per il minor apporto dell’attività di trading, sceso a 23,1 milioni (102,7 milioni, inclusi proventi non ricorrenti per 40,8 milioni). Al netto di tale posta il risultato della gestione ordinaria aumenterebbe del 17,8% (da 136,1 a 160,3 milioni) per il positivo contributo del margine di interesse che sale del 13,8% (da 88,2 a 100,4 milioni) a seguito dello sviluppo degli impieghi. Le commissioni aumentano del 18,8% passando da 124,5 a 147,9 milioni confermando il buon andamento del corporate e dell’investment banking. I costi di struttura si incrementano del 14,4% (da 79,7 a 91,2 milioni) principalmente per l’aumento dell’organico (da 396 a 414 unità). A valle del risultato della gestione ordinaria si registrano utili da realizzo di titoli disponibili per la vendita per 160,9 milioni (113,6 milioni lo scorso anno) relativi allo smobilizzo Ferrari ed imposte sul reddito per 83 milioni (64,8 milioni), il cui aumento è connesso alla tassazione ordinaria di parte delle predette plusvalenze. Il Consiglio infine ha preso atto della sospensione dalla carica di Amministratore del Consigliere Gianluigi Gabetti a seguito del provvedimento Consob emesso ai sensi dell’art. 187-ter D. Lgs. 58/98 in relazione ai comunicati stampa emessi da Ifil Investments e Giovanni Agnelli e C. Il 24 agosto 2005. .  
   
   
INTESA SANPAOLO: AGGREGAZIONI BANCARIE  
 
 Torino, Milano, 12 marzo 2007 – Su richiesta della Consob, Intesa Sanpaolo comunica quanto segue: Intesa Sanpaolo conferma che la propria partecipazione (18,6%) nella Banca Cr Firenze s. P. A. ("Carifirenze") è certamente rilevante e che tale investimento è oggetto di seria e costante valutazione anche in funzione della possibile evoluzione delle strategie del Gruppo nell´area di operatività di Carifirenze; peraltro si ricorda che è tuttora in corso l´arbitrato con l´Ente Cassa di Risparmio di Firenze sulla validità di un´opzione di acquisto di un’ulteriore quota del 10,78%; allo stato non è definita alcuna ipotesi di aggregazione di Carifirenze, sicché non hanno fondamento le notizie in merito all´acquisto da parte di Intesa Sanpaolo delle azioni di proprietà dell´Ente Cassa di Risparmio di Firenze e ad una successiva offerta obbligatoria di acquisto di azioni di tale Banca. .  
   
   
INTESA SANPAOLO LANCIA NUOVO EUROBOND BENCHMARK A 7 ANNI PER € 1 MILIARDO  
 
Torino, Milano, 12 marzo 2007 – Intesa Sanpaolo ha lanciato l’ marzo un’emissione obbligazionaria per € 1 miliardo destinata ai mercati internazionali. È il primo benchmark emesso nell’ambito del programma “Medium Term Notes” di Intesa Sanpaolo S. P. A. Rinnovato a seguito della fusione. Si tratta di “Euro Medium Term Notes” a tasso variabile a 7 anni con cedola trimestrale indicizzata al tasso Euribor a 3 mesi maggiorato di 12 punti base. Il prezzo di riofferta è stato fissato in 99,877 %. Tenuto conto del prezzo di riofferta “sotto la pari”, il “discount margin” totale per l’investitore calcolato alla data di scadenza è pari a Euribor a 3 mesi + 14 punti base . La data di regolamento è prevista per il 19 marzo 2007. Il titolo non è destinato al mercato retail italiano ma a investitori professionali e a intermediari finanziari internazionali, e verrà quotato presso la Borsa di Lussemburgo oltre che nel consueto mercato “Over-the-counter”. I capofila incaricati della distribuzione del titolo sono Abn Amro, Banca Caboto, Banca Imi e Merrill Lynch. I rating assegnati al debito a lungo termine senior di Intesa Sanpaolo sono: Aa3 da Moody’s, Aa- da Standard & Poor’s e Aa- da Fitch. .  
   
   
CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE: IN CORSO UN ARBITRATO CON INTESA SANPAOLO  
 
 Firenze, 12 marzo 2007 - Su richiesta della Consob, l’Ente Casa di Risparmio di Firenze comunica: che questo Ente (Fondazione) ha in corso un arbitrato con Intesa Sanpaolo, promosso da quest’ultima, sulla validità di un’opzione di acquisto, contestata dall’Ente, di una quota del 10,78% sul capitale dela banca partecipata Casa di Risparmio di Firenze; che l’Ente non ha in corso trattative con tale parte né per un compromesso sull’oggeto di detto arbitrato né per una diversa soluzione del rapporto con la stesa Intesa Sanpaolo relativamente ala società partecipata Casa di Risparmio di Firenze. .  
   
   
MPS FINANCE: RISULTATI IN FORTE CRESCITA NEL 2006  
 
Siena, 12 marzo 2007 - Mps Financeil consiglio di amministrazione di Mps Finance Banca Mobiliare, presieduto da Mauro Faneschi, ha approvato l’8 marzo il bilancio al 31 dicembre 2006 che si è chiuso con un utile netto di 65,9 milioni di euro, con un incremento del 92% rispetto al 2005 (+60%, se si esclude il dividendo straordinario della collegata Intermonte). La Banca ha ottenuto ricavi operativi per 88 milioni di euro in crescita del 63% e costi operativi pari a 38 milioni di euro in linea rispetto al 2005. Il Roe ed il Cost/income segnano rispettivamente il 32% e il 33%. La Banca è stata molto attiva nel mercato primario ed ha ricoperto il ruolo di lead manager in 19 emissioni obbligazionarie, partecipando a tutte le principali offerte pubbliche di vendita nel mercato azionario domestico. Particolarmente rilevante il contributo ai risultati delle attività di trading e market making. L’offerta rivolta al segmento di clientela corporate (che riguarda aziende, enti pubblici e istituzioni), ha registrato volumi in decisa crescita e buoni margini di redditività. Sono rimasti sostanzialmente stabili i flussi relativi ai prodotti collocati tramite le reti del Gruppo Mps per i segmenti di clientela retail e private. Parallelamente il progetto di scissione delle attività di investment banking e capital market di Mps Finance, che saranno conferite in Mps Banca per l’Impresa, è stato approvato dal consiglio a fine febbraio. Le partecipazioni recentemente acquisite e conferite dalla capogruppo bancaria (Hopa, Mps Vita e Mps Assicurazione Danni, Fontanafredda, Borsa Italiana), non rientrando nel progetto di scissione, resteranno in capo a Mps Finance. Amministratore delegato di Mps Finance è Marco Morelli, direttore generale è Fabio Accorinti. .  
   
   
MEDIOLANUM S.P.A.: CESSIONE IN GAMAX BROKER POOL AG DI MONACO DI BAVIERA  
 
Milano, 12 marzo 2007 - Mediolanum S. P. A. Comunica che Gamax Holding, controllata da Banca Mediolanum a sua volta controllata da Mediolanum S. P. A. , ha ceduto, in data 9 marzo , la propria partecipazione totalitaria in Gamax Broker Pool Ag di Monaco di Baviera alla Consal Makler Service Gmbh, società del gruppo Consal Beteiligungsgesellschaft Ag, per la cifra di euro 1. 400. 000. Gli accordi commerciali in essere tra la Gamax Broker Pool e la Gamax Asset Management Sa, Lussemburgo, per la distribuzione dei fondi d´investimento di quest´ultima, che rimane nell´ambito del gruppo Mediolanum, sono confermati e continuano ad essere operativi anche per il futuro. Con questa operazione, condizionata all’approvazione delle autorità di competenza, i 2. 000 Indipendent Financial Advisors (Ifa), contrattualmente collegati alla Gamax Broker Pool per la distribuzione dei fondi Gamax, avranno la possibilità di continuare a distribuire anche i fondi Gamax, avviando nel contempo un rapporto di collaborazione con un prestigioso gruppo assicurativo quale Consal Beteiligungsgesellschaft Ag. La presenza diretta di Mediolanum in Germania continua tramite la controllata Bankhaus August Lenz, Monaco, che replica il modello operativo proprio di Banca Mediolanum in Italia e in Spagna. .  
   
   
STANDARD & POOR’S ALZA I RATING DI BANCA LOMBARDA A ‘A/A-1’ A ‘A-/A-2’ E MANTIENE OUTLOOK POSITIVO  
 
 Brescia, 12 marzo 2007 – L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha alzato i rating di breve e medio termine di Banca Lombarda, che sono rispettivamente passati da A-2 a A-1 e da A- a A. S&p ha inoltre confermato l’outlook positivo. L’upgrade riflette il miglioramento della redditività di Banca Lombarda negli ultimi due anni e il mantenimento di una politica sul capitale prudente anche in seguito all’aumento di capitale dello scorso giugno. Inoltre, l’upgrade riflette il via libera alla fusione con Bpu (A/positive/a-1) dato dall’Assemblea straordinaria dei soci tenutasi lo scorso 3 marzo. Con efficacia 1 aprile 2007 Banca Lombarda si fonderà con Bpu Banca, costituendo il nuovo Gruppo Ubi Banca – Unione di Banche Italiane. Alla medesima data i rating di Banca Lombarda saranno ritirati. La decisione di mantenere l’outlook positivo riflette il potenziale di innalzamento dei rating del nuovo Gruppo Ubi Banca qualora quest’ultimo confermasse i positivi risultati conseguiti e a questi aggiungesse le sinergie previste nelle prime linee strategiche del Progetto di Integrazione, rafforzando conseguentemente i ratios patrimoniali e continuando il trend di ulteriore miglioramento della qualità del credito. .  
   
   
BANCA AKROS: APPROVATI I RISULTATI 2006 UTILE NETTO DI PERIODO A 34 MILIONI DI EURO (+7,3%)  
 
Milano, 12 Marzo 2007 - Banca Akros, banca di investimento e di private banking (Gruppo Bipiemme), chiude il 2006 con quote di mercato e margini reddituali in ulteriore crescita: margine di intermediazione a 93,4 milioni di Euro (+10,4%); utile netto di periodo a 34 milioni di Euro (+7,3%), per un Roe del 61% (60% al 31. 12. 2005); patrimoni complessivi della clientela private superiori ai 2. 200 milioni di Euro (+15%); apertura di una nuova filiale a Torino, dopo la recente apertura di Roma. Il Consiglio di Amministrazione di Banca Akros ha approvato oggi il progetto di bilancio 2006. La Banca, presieduta da Graziano Tarantini e guidata dall´amministratore delegato Marco Turrina, evidenzia quote di mercato e margini reddituali in ulteriore crescita per effetto sia di un deciso sviluppo dell´Investment Banking sia della continua progressione dei patrimoni complessivi della clientela "private". L´ulteriore sviluppo dell´Investment Banking è dovuto principalmente: alla confermata leadership a livello internazionale nelle opzioni equity Otc sulle azioni italiane (1° posto – fonte "Risk Magazine"); all´attività d´intermediazione azionaria su azioni estere ed italiane, dove la Banca ha raggiunto volumi record di 117 miliardi di euro ed il 5° posto nell´operatività in conto terzi su azioni italiane (quota di mercato del 4,11% nell´attività d´intermediazione azionaria sulla Borsa Italiana - fonte "Assosim"); alla intermediazione su titoli obbligazionari negoziati in Borsa con il 1° posto in conto terzi sul Mot e 2° sull´Euromot (fonte "Assosim"); al market making su oltre 500 eurobonds. Sul mercato dei capitali Banca Akros ha diretto, in veste di global-coordinator, l´Ipo di Pierrel sul mercato Expandi di Borsa Italiana ed ha svolto il ruolo di co-sponsor nella quotazione di Banca Generali, partecipando ad altri 13 consorzi di garanzia e collocamento di titoli azionari in Borsa. Sono state concluse più di 60 operazioni sul mercato primario dei titoli obbligazionari bancari e sovranazionali, dove la Banca ha seguito per il mercato italiano il collocamento dell´emissione Bei, la prima con prospetto europeo. Di rilievo il ruolo di Group S. R. L. , società operativa nella sottoscrizione e collocamento di titoli, partecipata da cinque Banche Popolari con una rete distributiva di oltre 4. 300 sportelli. Nel Private Banking è continuata la crescita dei patrimoni complessivi dei clienti, che superano i 2. 200 milioni di Euro (+15%). Dopo quella di Roma, aperta una nuova filiale a Torino. La ricerca di Esn (European Securities Network) è stata premiata, nel 2006, da "Starmine" quale migliore ricerca azionaria in assoluto tra quelle dei principali brokers europei per le sue raccomandazioni sui titoli dell´indice Ftse Eurotop 100, mentre la classifica condotta da "Rq" ha visto Banca Akros al primo posto quale migliore società di analisi azionaria in Italia per 4 trimestri consecutivi. Nel bilancio 2006 di Banca Akros il margine di intermediazione cresce a 93,4 milioni di Euro (+10,4%), l´utile dell´operatività corrente, al lordo delle imposte è pari a 35,2 milioni di euro (+29,3% rispetto ai 27,2 milioni di euro al 31. 12. 2005,) e l´utile netto di periodo è pari a circa 34 milioni di Euro (+7,3%), con un Return on Equity (R. O. E. ) del 61% (60% al 31. 12. 2005). Nei primi mesi del 2007 l´attività di Banca Akros prosegue positivamente e coerentemente con il budget. Nel corso del nuovo anno sono previsti eventi di particolare rilievo, tra cui l´avvio della Mifid (Markets in Financial Instruments Directive) e la partenza delle iniziative volte a favorire l´approdo al Mac (Mercato Alternativo del Capitale) di aziende di piccole e medie dimensioni. Alla luce dell´introduzione dei principi patrimoniali di "Basilea 2", è stata convocata l´assemblea dei soci con la richiesta di rafforzare la dotazione patrimoniale della Banca attraverso un aumento di capitale per un controvalore di 20 milioni di euro. .  
   
   
TOSCANA FINANZA: BORSA ITALIANA DISPONE L’AMMISSIONE A QUOTAZIONE L’AZIENDA È UNO DEI PRINCIPALI PLAYER IN ITALIA NELL’ACQUISIZIONE PROSOLUTO E GESTIONE DI CREDITI DI DIFFICILE ESIGIBILITÀ  
 
 Firenze, 12 marzo 2007 – Borsa Italiana, con provvedimento numero 5145 del 5/03/2007, ha disposto il 5 marzo l’ammissione alla quotazione ufficiale sul Mercato Expandi delle azioni ordinarie di Toscana Finanza S. P. A. , una delle principali aziende in Italia attiva nell’acquisizione e gestione di crediti di difficile esigibilità. L’inizio delle negoziazioni avverrà dopo il rilascio del necessario Nulla Osta alla Pubblicazione del Prospetto Informativo da parte di Consob e sarà subordinato alla verifica da parte di Borsa Italiana della sufficiente diffusione delle azioni Toscana Finanza S. P. A. Abaxbank supporta l’azienda in qualità di Listing Partner e Global Coordinator dell’operazione, mentre lo Studio Legale Pedersoli e Associati agisce in qualità di advisor legale e Deloitte Financial Advisory Services come consulente finanziario Presente da venti anni sul mercato, Toscana Finanza è oggi attiva in via esclusiva nell’acquisizione pro soluto e gestione di masse di crediti di diverso profilo di rischio e con diverse e specifiche caratteristiche. Tali crediti provengono principalmente da: Banche e istituzioni finanziarie; Crediti da procedure concorsuali; Aziende commerciali. Nella fase di acquisizione, fondamentale è la capacità di valutazione del rischio dei portafogli, che fa anche uso di sofisticati programmi informatici proprietari messi a punto in venti anni di esperienza. Una volta acquisito, il portafoglio crediti è gestito da Toscana Finanza secondo i più alti standard di etica, trasparenza e rispetto. Le agenzie partner, che vengono scelte con la massima attenzione e sono vincolate da contratti rigidissimi, sono costantemente soggette ad un alto numero di controlli da parte della società stessa e vengono messe in competizione tra loro. Questo per garantire la masssima tutela e trasparenza di comportamento ai propri clienti. Il management di Toscana Finanza ha poi elaborato un codice di condotta che valuta le situazioni socialmente più difficili, con l’obiettivo di sanare i contenziosi nel rispetto delle problematiche più critiche. Dal solido equilibrio degli elementi del business model, nascono i risultati registrati dall’azienda: la società ha chiuso l’esercizio 2005 con un margine di intermediazione pari a circa 6 milioni di euro (+ 25% circa rispetto ai 4,8 milioni del 2004) e un utile netto pari a 2,1 milioni di euro (+35% rispetto ai 1,5 milioni di euro del 2004); il valore del portafoglio crediti al fair value al 31 dicembre 2005 ammonta a €29, 2 milioni, in crescita del 15,7% rispetto al 2004 e il valore nominale totale dei crediti in portafoglio è risultato pari a 250 milioni di euro (+13,3% rispetto ai 220,6 milioni del 2004). Al 30 giugno 2006 il margine di intermediazione è risultato pari a 3,8 milioni di euro, l’utile netto è risultato pari a 1,5 milioni, il valore al fair value del portafoglio crediti ammonta a 33,8 milioni di euro (+16% rispetto al 31 dicembre 2005) mentre il valore nominale complessivo dei crediti in portafoglio è risultato 282,9 milioni di euro (+13,1% rispetto al 31dicembre 2005). Toscana Finanza è assoggettata alle procedure di controllo dell’Ufficio Italiano Cambi che prevede, fra l’altro, l’onorabilità e la professionalità degli amministratori e dei soci Andrea Manganelli, Presidente di Toscana Finanza, ha commentato: “L’ammissione disposta oggi da Borsa Italiana è un ulteriore passo in un progetto di crescita, perché la quotazione ci permetterà di aumentare la patrimonializzazione e poter quindi sfruttare la ventennale esperienza nel settore per acquisire e gestire portafogli di crediti caratterizzati da un ancora più interessante profilo di rendimento”. .  
   
   
BANCHE, FORMIGONI: SI´ AD ALLEANZE, RAFFORZARE LEGAME TERRITORIO  
 
 Milano, 12 marzo 2007 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, vede con favore le prospettive di alleanze e di nuove aggregazioni di Banca Popolare Italiana e chiede che contestualmente venga rafforzato il legame originario con il territorio lombardo e con il suo sistema delle imprese. "La storia del capitale e del risparmio lombardo - ricorda Formigoni - è caratterizzata da un fortissimo legame con il territorio. Le banche della nostra regione, infatti, hanno da sempre avuto come caratteristica peculiare la ricerca di un continuo miglioramento della qualità del credito, per rendere più efficace il servizio a cittadini e imprese". "Oggi questo obiettivo - prosegue Formigoni - implica la necessità di elaborare alleanze e strategie di aggregazione. Il caso di Bpi è emblematico. Ma in questo passaggio occorre mantenere e salvaguardare le peculiarità del sistema lombardo e rafforzare ulteriormente il rapporto con il territorio. Ciò è essenziale per sostenere la competitività del nostro sistema in un contesto nel quale la competizione è anche tra sistemi regionali". "Questa fase di grandi cambiamenti - sottolinea ancora il presidente lombardo - richiede dunque un riconoscimento del protagonismo che i gruppi bancari tradizionalmente legati alle proprie specificità locali hanno saputo esprimere e costruire in questi anni. Si tratta quindi non solo di salvaguardare, ma di saper incentivare e sviluppare quel rapporto di fiducia che lega le banche popolari alle piccole e medie imprese lombarde. Sono convinto che questo sia un asset di primaria importanza anche per nuovi soggetti che eventualmente si formassero dalle aggregazioni in corso, in grado di dare nuova spinta alla capacità di competere". "In questo contesto - conclude Formigoni - auspico che l´esito dell´Assemblea di sabato si riveli adeguato a rilanciare la vocazione di stretto rapporto con il territorio, che è patrimonio di Bpi, consentendo di valorizzare al meglio il suo patrimonio di relazioni con il sistema imprenditoriale ed economico lombardo". . . .  
   
   
ECONOMIA E SOCIETÀ APERTA MILANO OSPITA DAL 9 AL 12 MAGGIO IL FORUM INTERNAZIONALE  
 
Milano, 12 marzo 2007 - Come dare maggiore spazio alla meritocrazia in un sistema attento agli aspetti sociali? Quali sono gli ostacoli politici alla concorrenza dei mercati? Quali i principi costitutivi dell’ordine geopolitico internazionale? E ancora come ridare libertà al mercato del lavoro rendendo equo il bilancio tra incertezza e opportunità? Questi alcuni dei quesiti che verranno affrontati nel corso di Economia e società aperta, forum internazionale promosso dall’Università Bocconi e dal Corriere della Sera che si terrà a Milano dal 9 al 12 maggio e al quale parteciperanno e si confronteranno “a viso aperto” più di cento intellettuali, imprenditori, manager di fama mondiale con l’obiettivo di trovare una soluzione ai problemi concreti della società. Un evento voluto da Mario Monti e Angelo Provasoli, rispettivamente presidente e rettore dell’Università Bocconi e Piergaetano Marchetti, presidente di Rcsmediagroup, che ha l’intento di essere un laboratorio d’idee e un catalizzatore di riflessioni ma non un dispensatore di ricette. Interlocutori del Forum saranno sia i politici sia gli imprenditori ma anche la stessa società civile. Mentre il tema centrale Economia e società aperta sarà affrontato seguendo quattro distinte categorie: la politica, la società, il mondo e i cittadini. Obiettivi dei molteplici appuntamenti previsti dal programma saranno innanzitutto mettere a fuoco le condizioni per avanzare nella modernizzazione e apertura del nostro sistema sociale ed economico in un contesto globale esposto a rischi di chiusura e arretramento e ridare a Milano il suo ruolo centrale e strategico di città “operosa” nell’elaborazione di idee, nei processi di innovazione socio-economica italiana ed europea e di collegamento tra il nostro paese e l’economia globale. .  
   
   
UNICREDIT XELION BANCA – UNICREDIT PRIVATE BANKING: CARLO GIAUSA È IL NUOVO RESPONSABILE DIREZIONE RETE DI UNICREDIT XELION BANCA. MANUELA D’ONOFRIO ASSUME LA RESPONSABILITÀ DELLA NUOVA DIREZIONE GLOBAL INVESTMENTS DI UNICREDIT PRIVATE BANKING.  
 
Milano, 12 marzo 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Unicredit Xelion Banca, la banca del Gruppo Unicredit specializzata negli investimenti, ha nominato Carlo Giausa Responsabile Direzione Rete. Carlo Giausa, attualmente responsabile della Direzione Wealth Advisory di Unicredit Private Banking, risponderà direttamente all’Amministratore Delegato Vincenzo Bafunno, completando la nuova struttura di vertice della banca. Il Consiglio di Amministrazione di Unicredit Private Banking ha deliberato la costituzione di una nuova Direzione Global Investments, la cui responsabilità spetterà a Manuela D’onofrio, attualmente a capo della Direzione Investimenti. All’interno della nuova direzione, saranno concentrate, accanto alle attività già svolte dalla Direzione Investimenti, anche quelle di Wealth Advisory, ampliando e potenziando il supporto specialistico ai client manager. Carlo Giausa, 40 anni, dal febbraio 2005 è Responsabile della Direzione Wealth Advisory di Unicredit Private Banking. Dal 2001 al 2005 è Direttore Generale di Unicredit Private Asset Management Sgr mentre nel 2000 è Responsabile della Divisione Promotori Finanziari di Rolo Banca 1473. Dal 1996 al 2000 lavora in Banca del Salento, all’interno della Divisione Commerciale Rete Negozi Finanziari, prima come Responsabile Commerciale Area Puglia Sud, poi dell’Area Lombardia e Piemonte ed infine come Responsabile Marketing. Dal 1994 al 1996 è Team Manager all’interno della Direzione Vendite di Finanza&futuro Sim. Dal 1991 al 1993 assume la Direzione Marketing e Pianificazione Commerciale di Banca del Salento. Manuela D’onofrio, 45 anni, nell’ottobre del 2003 assume l’incarico di Direttore Investimenti di Unicredit Private Banking. Dal 2001 al 2003 è di Direttore Generale di Bipiemme Private Banking Sim. Dall’agosto 1999 al settembre 2001 è Direttore Investimenti delle Gestioni Individuali di Bipiemme Gestioni Sgr. Nello stesso periodo diventa membro del Comitato Investimenti della Bipiemme Gestioni Sgr. Dal 1991 al 1999 lavora presso la sede di Milano di Jp Morgan entrando nel 2008 a far parte del comitato investimenti per tutti i fondi obbligazionari di Jp Morgan Asset Management. Dal 1989 al 1991 lavora in Chase Manhattan Bank come specialista di prodotti derivati nelle sedi di New York, Londra e Milano. .  
   
   
PRESTITO OBBLIGAZIONARIO "CREDITO VALTELLINESE 2,8% 2004-2007 CONVERTIBILE" SCADENZA TERZA RATA DEL PRESTITO ED EVENTUALE ESERCIZIO DELLA CONVERSIONE  
 
Sondrio, 12 marzo 2007 - Credito Valtellinese rende noto che in data 19 aprile 2007 scadrà la terza ed ultima rata del prestito, pari a 400,00 euro per ogni obbligazione del valore nominale originario di 1. 000 euro. Nel periodo intercorrente tra il 19 marzo e il 13 aprile 2007 gli obbligazionisti potranno richiedere, in luogo del rimborso della rata suddetta, la conversione della stessa in n. 55 azioni del Credito Valtellinese, cui corrisponde un valore di conversione di circa 7,27 euro per azione, di cui 3 euro quale valore nominale e circa 4,27 euro quale sovrapprezzo. Le nuove azioni avranno godimento 1. 1. 2007 e saranno accreditate nei dossier titoli entro il decimo giorno di borsa aperta successivo all’ultimo giorno utile per la richiesta di conversione. Le operazioni di conversione potranno effettuarsi presso tutti gli sportelli del Credito Valtellinese e presso tutti gli intermediari autorizzati aderenti alla Monte Titoli S. P. A. Pagamento interessi Si informa inoltre che, a far tempo dal 19 aprile 2007, verranno pagati gli interessi annui maturati a quella data sul prestito, al tasso annuo lordo nominale del 2,8%, corrispondente a 11,2 euro al lordo della ritenuta di legge per ogni obbligazione di 400 euro del valore nominale originario di 1. 000 euro. .  
   
   
EZIO BRENNA NUOVO DIRETTORE GENERALE DI BANCA SELLA NORD EST – BOVIO CALDERARI SUBENTRA A GERMANO LEONE CHE HA GUIDATO L’ISTITUTO DEL GRUPPO BANCA SELLA PER DIECI ANNI  
 
Trento, 12 marzo 2007 – Rinnovo dei vertici aziendali per Banca Sella Nord Est – Bovio Calderari, l’istituto di credito del Gruppo Banca Sella operativo in Trentino Alto Adige e Veneto. Ezio Brenna assume la carica di Ceo e Direttore Generale della Banca subentrando a Germano Leone che ha guidato l’istituto per 10 anni e che è tornato nella sua zona d’origine, il Biellese, dove è diventato Responsabile del Territorio Biella, Alessandria, Novara di Banca Sella. Ezio Brenna, nato a Seregno (Mi) nel 1958, è entrato nel Gruppo nel 2004 dove ha coordinato per Banca Sella le aree Lombardia, Emilia, Veneto. In precedenza aveva sviluppato una lunga carriera in ambito bancario (Credito Italiano, Cassa Lombarda, Banca Popolare Commercio e Industria, Banco di Desio e della Brianza) e in ultimo nel risparmio gestito: dal 2000 fino all’ingresso del Gruppo Banca Sella è stato Responsabile gestione sviluppo clientela diretta privata e istituzionale di Anima Sgr. L’istituto di credito che il nuovo Direttore Generale ha preso in carico sì è fortemente consolidato negli anni dall’ingresso nel Gruppo Banca Sella (avvenuto nel 1994): le succursali sono passate da 22 a 39, i dipendenti da 149 a 217. “E il nuovo progetto quinquennale di sviluppo – afferma Brenna - si pone l’obiettivo di costruire una forte Banca del territorio vicina agli interessi locali. Il piano prevede una consistente crescita degli sportelli sia valorizzando i territori storici, Trento e Bolzano in particolare, sia andando a coprire le principali piazze Venete e Friulane dove ora il nostro istituto non è presente con succursali proprie: complessivamente sono 29 le aperture di nuove succursali previste in cinque anni”. Questo piano di nuove aperture, ovviamente, avrà un impatto anche sul fronte occupazionale dei territori di interesse dove si privilegerà l’assunzione di risorse locali qualificate. “Il piano di sviluppo, per potenziare il ruolo sul territorio di Banca Sella Nord Est - Bovio Calderari, farà leva da un lato sulla struttura organizzativa, forte dei prodotti e dei servizi di qualità del Gruppo Banca Sella, e dall’altro – conclude il nuovo Direttore Generale - su risposte professionali, rapide e concrete mirate sulle specifiche esigenze della clientela locale con l’obiettivo ultimo di creare col cliente un rapporto di fiducia e di continuità che si consolidi nel tempo. Vogliamo essere sempre più di supporto al territorio locale dove già negli ultimi dieci anni gli impieghi sono cresciuti di oltre il 200%. Obiettivo, quindi, è far diventare Banca Sella Nord Est – Bovio Calderari ancor più istituto di riferimento per le famiglie, le imprese (in particolare medio-piccole) e i professionisti del Nord Est d’Italia. ”. . .  
   
   
FORUM SULL´IMPRENDITORIALITÀ 2007  
 
Bruxelles, 12 marzo 2007 - Il 28 e 29 marzo si terrà a Bruxelles la quarta edizione del forum sull´imprenditorialità belga. Il «Salon Entreprendre» è dedicato alle piccole e medie imprese (Pmi) e prevede più di 250 mostre e oltre 100 tra conferenze, dibattiti e seminari pratici. Durante il forum verranno discussi, tra l´altro, i temi seguenti: il commercio elettronico, l?innovazione, le nuove tecnologie e il franchising. Inoltre, nell´ambito della settimana dedicata all?imprenditoria, i visitatori avranno anche la possibilità di partecipare ad un dibattito organizzato al Parlamento di Bruxelles il 27 marzo. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Entreprendre2007. Be/ .  
   
   
OPPORTUNITÀ REGIONALI ED EUROPEE DI FINANZIAMENTO PER LA RICERCA E L’INNOVAZIONE PRESENTAZIONE DEL BANDO METADISTRETTI E PROGRAMMI EUROPEI DI FINANZIAMENTO  
 
Monza, 12 marzo 2007 - Seminario informativo sulle opportunità di finanziamento per le Pmi organizzato dall’Euro Info Centre – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano in collaborazione con la sede di Monza della stessa Camera. 12 Marzo 2007 Opportunita’ Di Finanziamento Per Le Pmi. Presentazione del Bando Metadistretti e dei Programmi Europei per la Ricerca e l’Innovazione Tecnologica presso Sede di Monza della Camera di Commercio di Milano (c/o Provincia di Monza e Brianza) Via Cernuschi 8 – Monza Sala Conferenze, primo piano dalle ore 14. 00 alle ore 16. 00 circa (Registrazione partecipanti dalle ore 13. 45) Durante l´incontro interverrà un rappresentante della Regione Lombardia, che presenterà le caratteristiche del bando Metadistretti e le modalità di presentazione della domanda di contributo. E un funzionario di Euro Info Centre, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, che illustrerà le opportunità di finanziamento per le Pmi promosse dall’Unione Europea nel settore della ricerca e dell’innovazione tecnologica, tra cui il 7° Programma Quadro e il Programma per l’Innovazione e la Competitività. Alcune informazioni sul bando meta-distretti Possono partecipare al bando le associazioni temporanee di imprese (Ati), costituite o da costituirsi, con almeno 3 Pmi autonome tra loro. I finanziamenti sono per progetti di collaborazione tra imprese su ricerca, sviluppo e innovazione. Biotecnologie, moda, design, nuovi materiali e Ict le aree tematiche meta-distrettuali interessate. Sono ammesse le spese per: personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario impiegati nel progetto di ricerca); strumentazioni e attrezzature utilizzate; materiali e forniture; servizi di consulenza; studi di fattibilità tecnica; brevetti e di altri diritti di proprietà industriale; servizi forniti da consulenti esterni; partecipazioni a fiere ed esposizioni. Finanziamento delle singole attività management: fino al 7% dei costi totali di progetto; studi di fattibilità preliminari alla ricerca industriale e/o allo sviluppo precompetitivo: 50%; ricerca industriale: 50%; sviluppo precompetitivo: 25%; acquisto licenze, deposito e/o conferma di brevetti: 50%; partecipazione a fiere ed esposizioni riferite ai temi di progetto:50%; Contributo. Il contributo è erogato sotto forma di contributo a fondo perduto. Il costo del progetto deve essere compreso tra € 500. 000 e € 10. 000. 000. Il contributo richiesto dovrà essere compreso tra un minimo di € 250. 000 e un massimo di € 1. 000. 000. Termine per la presentazione della domanda: le domande devono essere presentate in formato elettronico entro e non oltre le ore 12 del 30/04/2007. I moduli di autocertificazione, firmati dai singoli soggetti componenti l’Ati, dovranno essere presentati in formato cartaceo direttamente al Protocollo Generale della Regione Lombardia, presso le Sedi Territoriali Regionali, in ciascuna Provincia, entro le ore 16 del 07/05/07, pena l’esclusione della domanda. .  
   
   
CONGIUNTURA PIEMONTESE: LA PRODUZIONE INDUSTRIALE DEL IV TRIMESTRE 2006 CRESCE DI 4 PUNTI PERCENTUALE PORTANDO LA VARIAZIONE COMPLESSIVA ANNUALE AL +3,1% LA FILIERA AUTOVEICOLARE, L’ELETTRONICA LA METALMECCANICA TRA GLI ATTORI PRINCIPALI DEL CONSOLIDAMENTO DELLA RIPRESA PRODUTTIVA  
 
Torino, 12 marzo 2007 - A partire dal dato positivo di fine 2005, che ha interrotto la serie negativa di diciotto trimestri consecutivi, la produzione industriale piemontese ha continuato a crescere. Il dato del Iv trimestre 2006 rappresenta infatti il quinto risultato positivo consecutivo. Nel periodo ottobre-dicembre 2006, la variazione tendenziale grezza (ossia confrontata sullo stesso trimestre dell’anno precedente) è stata di +4,0 punti percentuale, crescita che supera per intensità quella complessiva nazionale (+3,0%). L’incremento produttivo registrato nel Iv trimestre dell’anno segue quelli del Iii e Ii trimestre, entrambi pari a 2,1 punti percentuale, e quello del 4,6% rilevato nel I trimestre. Complessivamente, la crescita media annuale ha quindi raggiunto il 3,1%. Accompagnano il dato sulla produzione industriale i buoni risultati ottenuti da tutti gli indicatori osservati: sono aumentati il fatturato e gli ordinativi interni ed esteri, ed è forte l’ottimismo rispetto ad una continua crescita produttiva a breve termine. Questi sono alcuni dei risultati emersi dalla 141a “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli uffici studi delle Camere di commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nel mese di gennaio con riferimento ai dati del periodo ottobre-dicembre 2006, e ha coinvolto 1. 028 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 96. 676 addetti e un valore pari a 43,3 miliardi di euro di fatturato. "Ottime notizie dal fronte congiunturale. Il 2006 si è chiuso in accelerazione per quanto riguarda la produzione industriale: le imprese piemontesi hanno ritrovato competitività e capacità produttiva in misura superiore alla media nazionale. Con uno slancio tendenziale del +4% riferito all’ultimo trimestre del 2006, l’industria piemontese ha creato tutti i presupposti per un´ulteriore crescita e un rinnovato sviluppo nel corso del 2007. È inoltre importante sottolineare una sorta di "record congiunturale": tutti i settori e tutte le province hanno dichiarato volumi di produzione in aumento. Le opinioni degli imprenditori sul breve termine, infine, sono migliori rispetto a quelle rilevate nel trimestre precedente. È ora il momento di consolidare questi segnali positivi e di trasformare la ripresa in una crescita duratura" commenta Renato Viale, presidente di Unioncamere Piemonte. Nel Iv trimestre 2006 la produzione manifatturiera ha manifestato trend di crescita in tutti i settori industriali. Molto positivo è apparso il risultato dell’elettronica, la cui crescita ha raggiunto ritmi superiori al 7%. Ancora in aumento la produzione complessiva della filiera autoveicolare, che conferma di aver superato le difficoltà che l’avevano accompagnata negli scorsi anni. Lo sviluppo manifestato da questo settore nel Iv trimestre rispetto allo stesso periodo del 2005 si è infatti dimostrato robusto, pari a 4,9 punti percentuale. Al di sopra del risultato complessivo piemontese si collocano anche il comparto dei metalli (+6,1%) e quello della meccanica (+4,2%), mentre per il settore della chimica, gomma e plastica si registra un dato analogo a quello medio regionale. Sempre in positivo, ma con intensità minore, tutti gli altri settori. Nel Iv trimestre tornano a crescere, infatti, anche l’industria alimentare (+1,4%) e la filiera tessile (+0,8%), dopo qualche trimestre di flessione. La crescita produttiva del tessuto manifatturiero piemontese trae origine dagli ottimi risultati registrati in tutte le province. Vercelli, come negli scorsi trimestri, manifesta lo sviluppo maggiore (+8,4%), seguita da altre due province del Piemonte orientale, Novara e il Verbano Cusio Ossola entrambe con uno sviluppo del 5,1%. L’industria cuneese aumenta la produzione del 4,6% mentre quella alessandrina cresce del 4,4%. Tra le province con un incremento produttivo inferiore alla media regionale, ma sempre in positivo, si collocano Torino (+3,6%), Biella (+1,9%) e Asti (+1,1%). L’indice Della Produzione Industriale A partire dal 2006, Unioncamere Piemonte ha deciso di effettuare elaborazioni specifiche sui dati congiunturali, uniformandosi alla metodologia adottata dall’Istat. In particolare, è stato calcolato un numero indice della produzione industriale piemontese con base anno 2000=100 al quale è stata applicata una correzione per giorni lavorativi e un procedimento standard di destagionalizzazione (con il software Tramo-seats). Nel Iv trimestre 2006 l’indice grezzo della produzione industriale con base anno 2000=100 è stato pari a 93,7 con un incremento, come già evidenziato in precedenza, del 4,0% rispetto al Iv trimestre del 2005. L’indice della produzione corretto per giorni lavorativi (94,5) ha registrato, invece, un aumento del 4,2% (i giorni lavorativi sono stati 61 contro i 62 del 2005), mentre l’indice della produzione destagionalizzato è stato pari a 91,7, manifestando un aumento di 1,8 punti percentuale rispetto al Iii trimestre del 2006.
Indice della produzione industriale (base anno 2000=100) nel Iv trimestre 2006
Indici Variazioni %
Iii trimestre 06 Iv trimestre 06/ Iii trimestre 06 Iv trimestre 06/ Iv trimestre 05
Produzione industriale:
dati grezzi 93,7 - +4,0
Produzione industriale:
dati corretti per i giorni 94,5 - +4,2
lavorativi
Produzione industriale:
dati destagionalizzati 91,7 +1,8 -
Fonte: Unioncamere Piemonte, 141a Indagine congiunturale sull´industria manifatturiera piemontese
Le Prospettive Future Per il 37% degli intervistati, la produzione industriale crescerà ancora, mentre solo il 19% ne prospetta una flessione. Si tratta di una previsione a breve termine migliore rispetto a quella del trimestre precedente, quando il saldo ottimisti-pessimisti era del 12%, contro il 18% attuale. La domanda domestica vivrà un’espansione per il 30% degli imprenditori, mentre diminuirà per il 19% degli intervistati. Il saldo positivo tra queste due classi di opinione è di +11 punti percentuale, in aumento rispetto ai +8 punti del Iii trimestre. Si conferma inoltre il giudizio positivo sulla domanda estera, che vivrà un’espansione per il 38% degli imprenditori intervistati, mentre solo il 15% ne prospetta una flessione, per un saldo ottimisti-pessimisti pari a +23 punti, in aumento rispetto al trimestre precedente. Le attese per il mercato del lavoro restano invece orientate alla cautela: il 75% degli intervistati ha espresso, infatti, previsioni di stazionarietà per il breve periodo. Relativamente ai prezzi di vendita, il 34% del campione ne prospetta una crescita, mentre il 9% ipotizza una futura flessione: il saldo di opinione si attesta al 25%, in aumento rispetto al trimestre precedente.
Previsioni Per Il Semestre Gennaio-giugno 2007
Aumento Stazionarietà Diminuzione Saldo
Produzione 37% 43% 19% 18%
Occupazione 15% 75% 10% 5%
Ordinativi Interni 30% 51% 19% 11%
Ordinativi Esteri 38% 47% 15% 23%
Prezzi Di Vendita 34% 57% 9% 25%
Fonte: Unioncamere Piemonte, 141a Indagine congiunturale sull´industria manifatturiera piemontese
Sintesi Annuale 2006 Il 2006 è stato l’anno della ripresa dell’industria manifatturiera piemontese. Dopo il dato incoraggiante registrato a fine 2005, a partire dal I trimestre 2006 la produzione manifatturiera della regione ha dimostrato esclusivamente trend crescenti. Dopo il brillante +4,6% del periodo gennaio-marzo, si sono susseguite le variazioni positive del Ii e Iii trimestre, entrambe pari a +2,1%, e l’incremento significativo dell’ultimo trimestre dell’anno: +4. 0%. Complessivamente, la crescita media del 2006 si è attestata sui 3,1 punti percentuale. Tra i settori che hanno trainato il buon risultato dell’anno si collocano senza dubbio i mezzi di trasporto (autovetture e componenti autoveicolari), che sembrano aver ritrovato la spinta necessaria per superare le difficoltà vissute in passato: la crescita del comparto è stata, infatti, pari a 5,5 punti percentuale. L’elettronica ha registrato la performance più brillante (+6,3%); il comparto dei metalli (+5,2%) e quello della chimica, gomma e plastica(+4,2%) hanno mantenuto ritmi di crescita superiori alla media dei settori. La meccanica ha incrementato la produzione del 3,2%, mentre l’alimentare non ha realizzato variazioni rilevanti rispetto al 2005. Il settore tessile, nonostante il dato positivo del primo e dell’ultimo trimestre dell’anno, registra ancora una flessione annuale della produzione pari a un punto e mezzo, segnale che ci sono ancora dei passi da fare per superare le criticità che sta vivendo negli ultimi anni. La crescita produttiva media annua (+3,1%) trae origine dai buoni risultati registrati in tutte le province. Vercelli manifesta lo sviluppo medio maggiore (+5,3%), seguita a breve distanza dal Verbano Cusio Ossola (+5%); tra le province con un incremento produttivo annuo al di sopra della media regionale si ritrova anche Torino (+3,8%). In crescita, anche se a ritmi meno sostenuti, Biella (+2,6%), Cuneo (+2,5%), Alessandria (+2,5%), Asti (+1,9%) e Novara (+1,3%). .
 
   
   
TREND POSITIVO PER L’INDUSTRIA TOSCANA NEL 2006  
 
Firenze, 21 marzo 2007 - Secondo l’indagine congiunturale di Unioncamere Toscana e Confindustria Toscana l’industria manifatturiera toscana chiude il 2006 con una performance decisamente positiva. La produzione industriale registra una variazione tendenziale di +3,5% nel Iv trimestre, che porta a +2,7% la crescita sull’intero 2006. Si tratta della quinta variazione positiva consecutiva e, soprattutto, della prima che fa base su un dato di crescita, pur lieve, nel trimestre di confronto (il Iv trimestre 2005, infatti, si era chiuso con un +0,2% tendenziale) che esclude interpretazioni in termini di “rimbalzo tecnico” e supporta invece una lettura in termini di “trend”. Tale crescita è diffusa, pur con intensità variabile, tra le diverse categorie dimensionali d’impresa e tra i diversi settori produttivi, privilegiando le imprese di maggiore dimensione e i settori a media ed elevata tecnologia come la meccanica, l’elettronica- mezzi di trasporto e la chimica-farmaceutica-gomma-plastica. A mero titolo di confronto (le due rilevazioni sono in parte differenti), Istat stima per l’Italia una crescita della produzione manifatturiera (dati grezzi) del +3,8% nel periodo ottobre-dicembre e dell’1,9% su base annua. La ripresa produttiva contribuisce anche ad innalzare il grado di utilizzo della capacità produttiva installata passata dal 75,7% del Iv trimestre 2005 al 76,1% del Iv 2006. Questo miglioramento, visibile anche nella media d’anno, non riesce tuttavia a riportare la capacità produttiva utilizzata alla media di lungo periodo (78,3% calcolata a partire dal 1998). Il miglioramento della congiuntura manifatturiera trova conferma nell’andamento a consuntivo degli altri indicatori più significativi. Negli ultimi tre mesi del 2006, il fatturato nominale è cresciuto del 5,1% rispetto allo stesso periodo del 2005: una variazione consistente, la sesta consecutiva, che come ordine di grandezza non si registrava ormai dal Iv trimestre 2000. Questa variazione impatta positivamente sull’intero 2006 che vede una crescita media del fatturato del 3,3%. Notizie positive anche dal lato degli ordinativi nel Iv trimestre 2006 con quelli esteri (+3,9%) più dinamici di quelli interni (+1,7%), mentre su base annua le variazioni sono rispettivamente +2,9% e +1,3%. Anche per queste variabili il segno positivo è diffuso tanto per dimensione d’impresa quanto a livello settoriale. Di particolare importanza la crescita per il terzo anno consecutivo, e storicamente molto elevata, della spesa per investimenti: +6,3% rispetto al 2005. Sul versante occupazionale, nel Iv trimestre si registra ancora una variazione negativa dell’andamento occupazionale (-0,3% tendenziale, la quinta consecutiva) che, a livello annuale, evidenzia un -0,4%. Sul fronte delle dimensioni d’impresa, tanto il consuntivo trimestrale che quello annuale risultano incoraggianti per tutte le dimensioni. Per la piccola impresa (10-49 addetti), la crescita della produzione industriale nel Iv trimestre 2006 si è assestata al +2,8%, portando il risultato annuale a +1,7%. I corrispondenti dati per la media impresa (50-249 addetti) sono +3,2% su base trimestrale e +3,6% su base annuale, mentre per la grande impresa (250 addetti ed oltre) le variazioni sono +8,2% sul trimestre e +5,8% su base annuale. Si segnala che la media impresa registra il sesto incremento consecutivo, la piccola il quinto consecutivo, con valori in crescendo. A livello settoriale risultano in espansione la meccanica, l’elettronica e mezzi di trasporto, la chimica-farmaceutica-gomma-plastica, l’alimentare, la lavorazione dei metalli, il legno e mobili, mentre sono in ripresa i minerali non metalliferi, il pelli-cuoio-calzature, il tessile-abbigliamento e le altre manifatture (principalmente orafo, cartotecnica e raffinazione). Le aspettative degli imprenditori, relative all’andamento atteso della produzione industriale per i primi tre mesi del 2007, indicano una situazione in leggero miglioramento. Infatti, un 22% di risposte prevede un aumento della produzione (nel periodo gennaio-marzo 2007 rispetto al periodo gennaio-marzo 2006) mentre un 8% prevede una diminuzione, per un saldo complessivo pari a +14 punti percentuali. Questo risultato è migliore rispetto alle previsioni formulate un anno fa che vedevano un saldo positivo di 12 punti fra “ottimisti” e “pessimisti”. In particolare, rispetto alla previsione formulata per il I trimestre 2006, è la quota dei pessimisti che si riduce di più (erano il 14%) rispetto alla riduzione, che pur si evidenzia, tra gli “ottimisti” (erano il 26%). “I risultati dell’indagine che oggi presentiamo – ha sottolinateo Pierfrancesco Pacini, presidente dui Unioncamere Toscana - evidenziano il consolidarsi di una fase di ripresa per la produzione manifatturiera toscana (+2,7% nella media del 2006 e cinque trimestri consecutivi di crescita), che si manifesta sullo sfondo di un contesto esterno complessivamente favorevole. Tuttavia, a nostro parere, questo risultato positivo affonda le proprie radici anche in fattori “interni” al sistema produttivo regionale, che ha dato l’avvio a processi di ristrutturazione e riposizionamento mirati ad arrestare la perdita di competitività registrata durante gli ultimi anni”. “La principale preoccupazione – ha concluso il presidente Pacini - , a questo proposito, riguarda soprattutto la velocità con cui le imprese toscane sapranno muoversi in questa direzione. Una velocità che consenta di affrontare in maniera adeguata le impegnative sfide competitive con cui le nostre imprese devono continuare a confrontarsi, e che permetta al nostro sistema economico-produttivo di recuperare quei ritardi che ancora ci separano dalle regioni europee maggiormente dinamiche e competitive sullo scenario internazionale”. .  
   
   
ALESSANDRIA: A FINE 2006, FORTE CRESCITA DELL’INDUSTRIA PROVINCIALE  
 
Alessandria 12 marzo 2007 - Conclusione dell’anno caratterizzata dal segno positivo: gli indicatori analizzati dall’indagine congiunturale trimestrale realizzata dalla Camera di Commercio di Alessandria, in collaborazione con l’Unioncamere regionale, sull’andamento del settore manifatturiero nella provincia, mostrano qualcosa di più rispetto agli abituali incrementi di fine anno. Ormai da dodici mesi il dato più importante, quello relativo al valore della produzione, cresce costantemente ad ogni trimestre, salvo la ovvia pausa estiva, ed i livelli produttivi risultano superiori a quelli dei corrispondenti periodi del 2005. La pluriennale indagine camerale, realizzata su un campione di oltre 100 imprese manifatturiere dislocate sul territorio alessandrino, nell’ultimo quarto del 2006 ha evidenziato una crescita di oltre 10 punti percentuali rispetto al trimestre estivo e del 4,43% nei confronti dell’analogo periodo del 2005: crescita che supera quella media piemontese (+4%) e quella nazionale (+3%). Gioielleria ed alimentari sono i comparti che, per comprensibili ragioni legate ai consumi di fine anno, hanno maggiormente contribuito alla crescita straordinaria, ma anche i settori della chimica, della gomma-plastica e della metalmeccanica mettono a segno incrementi medi superiori al 5%. Oltre il 45% delle aziende campione dichiara un aumento dei propri volumi a fronte di un 12% che ne evidenzia la riduzione: la gioielleria e l’alimentare, con percentuali superiori al 50%, confermano il dato sull’aumento della loro produzione. L’analisi per classi dimensionali mostra la omogenea partecipazione di tutte le imprese, piccole, medie e grandi, all’andamento positivo dell’ultimo trimestre 2006. Le variazioni del fatturato, favorevoli sia con l’Italia che con l’estero, ma anche rispetto ai due trimestri di riferimento, il terzo 2006 ed il quarto 2005, rivelano che la crescita intervenuta tra ottobre e dicembre è motivata soprattutto dal migliore andamento del mercato interno rispetto a quello estero. Unico dato non positivo risulta essere quello sull’occupazione, diminuita di poco più del 2%, calo probabilmente dovuto alla fuoriuscita di lavoratori stagionali nel comparto degli alimentari. Secondo gli imprenditori intervistati il futuro prossimo riserva ancora aspettative abbastanza buone: gli ordinativi raccolti nell’ultimo trimestre dello scorso anno, e probabilmente non interamente evasi, sono cresciuti del 7,65% e del 4,2% rispettivamente dall’Italia e dall’estero. Le attese per il semestre gennaio giugno 2007 sono peraltro improntate ad un certo ottimismo, inferiori rispetto a quelle manifestate nei tre mesi precedenti ma comunque sempre di segno positivo. In questa direzione vanno le previsioni espresse dalle imprese campione relativamente alla produzione ed alla domanda estera; non altrettanto favorevoli le aspettative su occupazione e domanda interna che non dovrebbero evidenziare variazioni di rilievo rispetto al semestre precedente. I prezzi di vendita dovrebbero invece crescere se verrà confermato il saldo positivo a favore di coloro che, in base a quanto dichiarato, ne prevedono l’aumento. Buone notizie giungono anche dal fronte degli investimenti. L’indagine camerale rileva annualmente l’entità, la tipologia e le finalità degli investimenti effettuati dalle aziende campione nell’anno appena trascorso ed i relativi programmi previsti per l’anno immediatamente successivo. Nel corso del 2006 l’80% delle imprese ha investito nella propria attività: un terzo circa ha speso oltre 100. 000 € mentre il 10% ha superato il mezzo milione. L’attenzione si è concentrata soprattutto su macchinari, attrezzature e sistemi elettronici, discreti gli investimenti in ricerca e sviluppo, decisamente basse, invece, le acquisizioni di brevetti e know-how. Le finalità prioritarie delle nostre aziende sono state la sostituzione degli impianti e delle attrezzature obsoleti ma anche il miglioramento dell’efficienza e della flessibilità del processo produttivo. Scarsa attenzione è stata dedicata, invece, al risparmio energetico. Le aziende manifatturiere specializzate in prodotti elettrici, elettronica e comunicazioni, seguite da quelle dei comparti metalli, chimica e gomma-plastica hanno realizzato i maggiori investimenti nell’anno trascorso. Il comparto moda, all’opposto, si è distinto per gli scarsi interventi effettuati. Il saldo tra le imprese che hanno investito nel 2006 e che intendono investire anche nel 2007 rispetto a quelle che non hanno effettuato spese né intendono realizzarne nell’anno in corso risulta pari al 45% che, sommato all’8% circa delle imprese che investiranno nel 2007, pur non avendolo fatto nel 2006, evidenzia una percentuale netta di aziende che hanno manifestato la volontà di impiegare risorse anche nel corrente anno superiore al 50%. .  
   
   
ARTIGIANATO, A LONDRA UNA SHOW ROOM PERMANENTE INAUGURATO DA ZAMBETTI UN APPOSITO SPAZIO ESPOSITIVO ATTREZZATO  
 
 Londra, 12 marzo 2007 - In un´atmosfera di motivato ottimismo, una nuova vetrina per le eccellenze dell´artigianato lombardo è stata inaugurata oggi a Londra (Chiltern Street, block 2) dall´ assessore regionale all´ Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti. Si tratta di una show room permanente, aperta agli operatori inglesi, che potranno ´toccare con mano´ la produzione di una serie di aziende che lavorano nel settore. Un´iniziativa che ha riscosso consenso e che ha prodotto richieste per ulteriori, nuove aperture in altri paesi. "Potremmo chiamarla - ha detto Zambetti - un ´catalogo dal vivo´ perché aumenta la visibilità della produzione artigiana lombarda e ne definisce i connotati essenziali, in primo luogo la qualità. " Un´analisi confermata anche da Stephen Diamond, segretario della London Development Agency, che nell´incontro avuto oggi con la delegazione lombarda, ha sottolineato "la grande richiesta di eccellenza da parte del mercato inglese e la considerazione che qui si ha per il lavoro italiano". Proprio in questi giorni del resto, si svolge a Londra la manifestazione ´La Dolce Vita´, che negli spazi della prestigiosa Olympia Hall, mette in mostra alcuni aspetti della ´italian way of life´, tra i quali non potevano mancare alcuni campioni di imprese lombarde, radunate in un grande stand al centro della sala. Ambiente che ieri sera l´assessore Zambetti ha inaugurato, insieme all´ ambasciatore italiano, Giancarlo Aragona, con grande soddisfazione degli artigiani presenti e in una cornice di qualificata presenza delle eccellenze lombarde: una rassegna che lo scorso anno ha complessivamente visto la presenza di 30. 000 visitatori. Quando domenica si spegneranno le luci su questa exhibition, che sta diventando ormai tradizionale nel calendario londinese e che prevede anche una replica in autunno, la Lombardia rimarrà presente con la propria show room, dove le aziende hanno collocato gli esemplari della loro produzione, show room che, tuttavia, è destinata ad un ruolo che va oltre la semplici esposizione. Londra infatti rappresenta un mercato potenzialmente enorme (da anni crescono continuamente le risorse finanziarie che vi confluiscono da tutto il mondo), ma non semplice da affrontare, specie per un settore che deve fare i conti con la ridotta dimensione delle imprese che vi operano. "Puntiamo quindi molto sulla concretezza della nostra azione - ha proseguito Zambetti - e le integrazioni progettuali, confermate dalla risposta delle aziende aderenti, hanno pertanto voluto calibrare lo sforzo promozionale con la ´animazione´ del progetto. In parole povere, noi vogliamo muoverci nella direzione della ricerca di interlocutori e di supporto alla gestione e promozione". Le aziende lombarde aderenti dispongono così da oggi di uno spazio espositivo per i propri prodotti, appositamente attrezzato, nonché di un calendario di specifiche attività ed eventi promozionali di supporto. La struttura organizzativa garantisce inoltre servizi di assistenza commerciale e contrattuale, servizi generali di interpretariato, incontri con operatori locali. La show room avrà inoltre una funzione di "spazio" da animare con un numero adeguato di eventi di alta qualità invitando designer, potenziali agenti e distributori, giornalisti, ecc. , con esposizione di pezzi e disponibilità di listini e contatti. Sono previste azioni promozionali, costituite dalla ricerca buyers e designer inglesi in Gran Bretagna, dalla promozione e individuazione di imprese artigiane lombarde, dalla realizzazione di un workshop con buyers a Milano, con visite guidate per i designer presso le imprese in Lombardia, e da azioni specifiche di monitoraggio e follow up dell´iniziativa. In sintesi, l´obiettivo dell´iniziativa è quello di riproporre e consolidare una forte immagine promozionale degli artigiani lombardi, offrendo al pubblico inglese una considerevole rappresentanza di aziende artigiane e favorendo la creazione di. Una rete commerciale per le aziende artigiane lombarde nel Regno Unito, ed in particolare nella capitale. .  
   
   
MARRAZZO: "STIAMO DISEGNANDO IL LAZIO DEL 2015"  
 
Roma, 12 marzo 2007 - ´´Stiamo disegnando il Lazio del 2015. E´ un disegno preciso che in primo luogo punta a rompere lo schematismo degli egoismi, di luoghi come l´Università, l´impresa o le Istituzioni´´ e a promuovere quel ´´modello della cultura delle opportunità fatta di protagonismo´´ costruito sull´innovazione e la ricerca. Queste le parole del presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo in occasione del suo intervento, presso l’Aula Magna della Facoltà di Architettura de l’Università “La Sapienza”, dove, con il Rettore Renato Guarini e il presidente di Sviluppo Lazio Giancarlo Elia Valori, ha presentato il numero monografico della pubblicazione curata da Tonino Paris “Lazio Design System” e realizzata dal Dipartimento Itaca-sezione Arti, Design e Nuove Tecnologie de ´´La Sapienza´´ in collaborazione con Filas. La rivista apre undibattito teso a sensibilizzare le istituzioni, l’industria e alcuni settori dell’economia, alle tematiche dello sviluppo e dell’innovazione nell’area del design, inteso come volano per lo sviluppo e la competitività del Sistema Lazio e del Sistema Italia, anche in virtù delle potenziali sinergie attivabili con i mercati esteri. Il presidente Marrazzo ha definito le linee della Regione, sottolineando la necessità della "riforma delle società e la reinterpretazione del ruolo dell´istituzione regionale nei confronti delle imprese del territorio favorendo semplificazione, spendendo bene le risorse e investendo sui pochi progetti che valgono". Il Presidente ha infine ribadito la centralità della ricerca e dell’innovazione: ´´Con il testo Ranucci noi abbiamo fatto una scelta precisa, che è quella delle priorità e dell´aggregazione imprenditoriale ma, soprattutto, di cercare di rompere la contraddizione che vede grandi luoghi di economia della conoscenza, come le università o i centri di ricerca pubblica e nello stesso tempo un tessuto non sempre capace di recepire”. .  
   
   
BILANCIO LIGURE, ASSESSORE PITTALUGA:"IL BILANCIO 2007 IMPRONTATO AL RIGORE E AL RISPETTO DEL PATTO DI STABILITA´"  
 
Genova, 12 marzo 2007 - "Il bilancio di previsione 2007 della Regione Liguria è di grande rigore per il rispetto del patto di stabilità interno che presuppone la diminuzione degli impegni di spesa e dei pagamenti erogati dell´1,8% rispetto al 2005". Lo afferma l´assessore al Bilancio della Regione Liguria, Giovanni Battista Pittaluga rispondendo al capogruppo di Fi in consiglio regionale. "Una diminuzione - continua l´assessore Pittaluga - che riguarda non solo la Regione, ma anche gli Enti strumentali ai quali è stato esteso il rispetto del patto di stabilità interna". "Scendendo nel dettaglio- continua l´assessore regionale al Bilancio - le spese per le consulenze sono diminuite del 50% rispetto al 2004, insieme alle spese di rappresentanza, anch´esse inferiori del 50% rispetto al 2004". "Per quanto riguarda le spese di comunicazione - conclude Pittaluga - l´aumento rilevato è da porre in relazione con il nuovo piano settennale dei fondi europei 2007-2013 che prevede per l´anno in corso un´adeguata informazione, da parte dell´istituzione regionale, alle imprese e agli Enti locali sulle nuove possibilità di finanziamento". .  
   
   
CONFERENZA PRESIDENTI SU PDL DISTACCO TERRITORI - IL PRESIDENTE: ORGANIZZATA UNA MATERIA DIFFICILE. MARCHE ED EMILIA ROMAGNA GIA´ COLLABORANO, IN UNA LOGICA DI FEDERALISMO COSTRUTTIVO  
 
Ancona, 12 marzo 2007 - La conferenza dei presidenti delle Regioni ha dato parere favorevole al disegno costituzionale che modifica l´art. 132, secondo comma della Costituzione, in tema di distacco-aggregazione di Comuni e Province. Un disegno di legge del Governo che reca la firma dei Ministri Amato, Chiti e Lanzillotta, ´il cui spirito ´ osserva il presidente Gian Mario Spacca - e` di regolamentare una materia che, cosi` come e` oggi, ha dimostrato tutta la sua fragilita`. Espone, infatti, le popolazioni, che si sono espresse anche con referendum a situazioni difficili da governare, come e` successo nella Regione Veneto, per il comune di Lamon. ´ ´Sono soddisfatto ´ afferma Spacca ´ di questo parere favorevole. ´ ´Per quanto ci riguarda, abbiamo recentemente sottoscritto un Protocollo tra le due Regioni Emilia Romagna e Marche, controfirmato dalle Province di Pesaro-urbino e Rimini. Con quell´atto si intende assicurare lo sviluppo della Valmarecchia, interpretando le richieste dei Comuni interessati che hanno chiesto l´annessione all´Emilia-romagna. Un esempio ´sottolinea - che interpreta in modo costruttivo il federalismo, cioe` le Regioni non sono ´arroccate´, ma piu` vicine ai bisogni dei cittadini. ´ E´ un Protocollo riguarda tutte le aree di confine, visto che si puo` comprendere come - in tema di servizi, ma non solo - sia possibile che le popolazioni facciano riferimento a realta` oltre i loro confini geografici. Nella sostanza le due Regioni si fanno garanti del fatto che sia assicurata a tutta la popolazione pari opportunita`. Una garanzia importante, che gia` oggi e` effettiva. Naturalmente ´ aggiunge ´ questo non ci solleva dalla responsabilita` di fare tutto quanto e` nelle nostre possibilita` per assicurare a tutta la comunita` regionale, quindi anche a quelle aree, risposte adeguate. ´ Si ricorda che il Protocollo firmato riguarda in particolare questi temi: sanita` (accordi di confine sulla mobilita` sanitaria tra Pesaro e l´azienda di Rimini), infrastrutture (interventi sulla statale 258 Marecchiese; progettazione di un possibile collegamento stradale tra l´Alta Valmarecchia e la Valle del Savio; studio di interventi sulla provinciale 58), smaltimento congiunto dei rifiuti solidi urbani; studio della realizzazione di un parco fluviale interregionale del Marecchia; progetti dell´Ape (Appennino Parco d´Europa); attenzione al dissesto idrogeologico e altri. La nuova proposta di legge costituzionale specifica quali debbano essere le popolazioni chiamate ad esprimersi sull´ipotesi di distacco aggregazione. Non solo le popolazioni degli enti che richiedono il distacco-aggregazione, ma anche le popolazioni che, in qualche misura, vengono coinvolte dagli effetti di questa scelta. .  
   
   
DEVOLUZIONE TACITA DEL T.F.R. A PREVIDENZA COMPLEMENTARE. LA “LINEA GARANTITA”: PROBLEMATICHE APPLICATIVE  
 
Torino, 12 marzo 2007 - Assoprevidenza (Associazione italiana per la previdenza complementare) con il supporto di Eurizon Financial Group organizza un convegno che si svolgerà martedì 13 marzo 2007, dalle ore 10. 00 alle 13. 00 presso l’Auditorium Inpdap – via Santa Croce in Gerusalemme n. 55 – Roma. Tema dell’incontro, l’analisi dei profili di realizzazione della “linea garantita”, per l’accoglimento del T. F. R. Conferito tacitamente a previdenza complementare. La manifestazione fornirà occasione per un confronto tra diverse ipotesi operative ed esperienze sul tema della realizzazione della linea di investimento “garantita”, prevista dall’art. 8, comma 9, del d. Lgs. N. 252/2005, alla luce delle indicazioni fornite dalla Covip nelle Direttive 28 giugno 2006 e nelle successive precisazioni. Programma: h. 10. 00 Apertura dei lavori e introduzione Sergio Corbello – Presidente Assoprevidenza. La visione dei consulenti: Daniele Pace – Consulenza Istituzionale; Sebastian Schrikker – Link Istitutional Advisory; Davide Squarzoni – Prometeia. L’ottica attuariale: Tiziana Tafaro – Studio Attuariale Orrù & Associati. Filosofie gestorie a confronto: Alberto Castelli – Eurizon Vita ed Eurizon Capital; Massimo Mattioli – West Lb Mellon Asset Management Uk Ltd. I fondi pensione: Maurizio Agazzi – Fondo Cometa; Franco Di Giovanbattista – Previndai; Stefano Pietrolati – Fondi aperti Ina/generali. .  
   
   
PRESENTATI GLI ESITI DELLO STUDIO SULLA PRESENZA FEMMINILE NELLE ORGANIZZAZIONI PROFESSIONALI IN ALTO ADIGE  
 
Bolzano, 12 marzo 2007 - In occasione della giornata della donna, oggi giovedì 8 marzo, la presidente e la vicepresidente del Comitato provinciale per le pari opportunità, Julia Unterberger ed Alessandra Spada, assieme all´assessora provinciale per le pari opportunità, Luisa Gnecchi, hanno presentato gli esiti di uno studio sulla presenza femminile nelle organizzazioni professionali in Alto Adige. Lo studio sulla rappresentanza femminile nelle organizzazioni professionali, come ha spiegato la presidente del Comitato pari oppotunità Julia Unterberger, pone in evidenza come le donne siano sottorappresentate in quasi tutti gli organi rappresentativi degli stessi; l´indagine registra 7. 830 donne iscritte (48 per cento) alle organizzazioni professionali presenti in Alto Adige a fronte di sole 58 donne (31 per cento) presenti negli organi rappresentativi degli stessi (8. 615 uomini iscritti/52 per cento/ e 131 uomini /69 per cento/ negli organi rappresentativi). Su 21 organizzazioni professionali indagate, le donne rivestono la presidenza in soli 5 casi; in tre di essi si tratta di organizzazioni con numero preponderante, se non esclusivo, di iscritti donne (collegio delle ostetriche, Ordine degli assistenti sociali, Collegio degli infermieri Asvi); seguono il Collegio dei tecnici sanitari radiologia medica, esce dalla norma il caso del Collegio dei geometri, dove le donne iscritte sono 48 a fronte di 720 uomini. Pur senza presidenza, è significativa la rappresentanza delle donne nell´Ordine dei farmacisti con un 43 per cento a fronte di un 49 per cento di donne iscritte. In generale lo studio fa emergere la presenza di una segregazione orizzontale fra generi sia nella scelta del corso di studi che nella professione, nel solco di una tradizione culturale ed educativa ancora forte. Se gli uomimi sono più dediti a professioni nel campo tecnico, economico ed agricolo, le donne sono occupate prevalentemente in campo sociale, in settori di assistenza e cura. La presenza femminile nelle università austriache ed italiane (anno 2003/2004) è superiore rispetto a quella maschile (53,45 per cento di donne e 46,55 per cento di uomini) e registra una crescita significativa nelle facoltà di medicina con il 67,5 per cento ed in quelle di giurisprudenza con il 49,15 per cento (solo il 18,65 per cento in ingegneria). Il trend fa presumere una futura maggior presenza nei rispettivi ordini professionali; si deve ottenere almeno una rappresentanza del 30 per cento affinchè un gruppo minoritario possa incidere in gruppo professionale. Da qui la necessità di intervento da parte della politica affinchè le ragazze vengano incentivate in modo mirato alla scelta di professioni e di facoltà che attualmente vedono una scarsa partecipazione femminile. Ne sono convinte Unterberger e Spada del Comitato provinciale pari opportunità e l´ass. Gnecchi. Da parte sua l´assessora Luisa Gnecchi ha ricordato i passi in avanti fatti dalle donne in questo ultimo decennio sia per quanto attiene lo studio che la professione: se nel 1991 su 13. 628 laureati 5. 115 erano donne, nel 2001 le donne erano 15. 000 su 26. 725; se nel 1993 le donne ocupate erano 78. 000, il loro numero ha toccato quota 98. 000 nel 2006. Resta comunque molto da fare affinché le donne abbiano pari opportunità rispetto agli uomini. Restano, infatti, impari le retribuzioni, gli importi delle pensioni liquidate e la rappresentanza ai vertici. Alessandra Spada, ponendo in evidenza come le donne che hanno raggiunto traguardi professionali possano essere un modello culturale per incentivare altre donne, ne ha sottolineato anche il ruolo che esse possono svolgere per agevolare provvedimenti a sostegno delle donne e delle famiglie, dove accanto alla cura dei figli sempre più le donne sono chiamate a far fronte alla cura dei geni´tori anziani. .  
   
   
CONCORSO PER IMPRENDITRICI PADOVANE, DOMANDE ENTRO IL 31 MARZO  
 
 Padova, 12 marzo 2007 - Un premio per valorizzare e incentivare le giovani imprenditrici padovane e dare maggiore impulso all’autoimprenditorialità femminile. Come già avvenuto negli anni scorsi, torna il premio “Donna e Impresa a Padova”, indetto dalla Camera di Commercio di Padova in collaborazione con il Comitato Provinciale per lo sviluppo dell´imprenditoria femminile e giunto alla quinta edizione. Destinatarie del bando sono le imprenditrici donne che abbiano avviato un’impresa attiva nella provincia di Padova. L’impresa deve avere le seguenti caratteristiche: impresa innovativa nel processo produttivo, nel prodotto e/o servizio offerto; impresa appartenente agli “antichi mestieri”, mestieri in via di estinzione e/o dell’artigianato artistico. Alla prima classificata di ciascuna tipologia d’impresa verrà consegnato un premio in denaro di 3mila euro. E’ inoltre prevista l’assegnazione di un premio speciale di 1. 000 euro per ognuna delle due categorie d’impresa. Le domande (scaricabili dal sito www. Pd. Camcom. It) dovranno essere inviate alla Camera di Commercio di Padova entro il 31 marzo 2007. Per informazioni rivolgersi al Servizio Promozione Sviluppo Imprenditorialità, tel. 049 8208264 - email: promozione. Estero@pd. Camcom. It .  
   
   
IMPRENDITORIA FEMMINILE: AL VIA IL PROGETTO “IMPRESE MATURE”  
 
 Viterbo, 12 marzo 2007 - Sono cinque le aziende vincitrici del bando pubblicato il 10 luglio scorso per l’offerta di “Servizi a sostegno dell’imprenditoria femminile matura nella provincia di Viterbo” (Programma Regionale L. 215/92), al quale potevano partecipare le imprese appartenenti al settore agricolo, manifatturiero (industriale e artigianale), commercio, servizi e turismo, costituite da almeno 24 mesi e da non più di 60. “Il bando per il sostegno dell´imprenditoria femminile matura della provincia di Viterbo - come sottolinea Giulio Curti, del Centro per l’Imprenditorialità (Cpi) di Bic Lazio a Viterbo - ha offerto un percorso innovativo di supporto allo sviluppo delle imprese. A questo proposito vorrei evidenziare due aspetti particolarmente importanti: il valore della sperimentazione di questo percorso, dato dall’insieme dei servizi offerti (tutoraggio, formazione e assistenza tecnica) ed il cui monitoraggio è coordinato da Bic Lazio con la collaborazione della Camera di Commercio di Viterbo e Retecamere, e soprattutto la qualità delle aziende che sono state selezionate, con le quali avvieremo certamente un interessante percorso di crescita”. In piena sintonia è Vita Sozio, presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Viterbo, la quale ha dichiarato: “Nella nostra provincia le imprese femminili sono molto diffuse ma, tranne alcune eccellenze, faticano a consolidarsi e a crescere verso i mercati nazionali ed esteri. Questo progetto, modellato sulle esigenze della realtà locale, può essere considerata un tappa importante nel processo di cambiamento della cultura d’impresa rosa, capace di aprirsi alle nuove sfide e d’interpretare le trasformazioni in corso”. Bic Lazio in collaborazione con il Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Viterbo e Retecamere, punta in questo modo ad offrire un’opportunità di crescita e di sviluppo a quelle imprese femminili che negli ultimi anni hanno contribuito in maniera significativa al miglioramento competitivo del tessuto socio-economico del viterbese. Le aziende vincitrici (Tessili Antichi srl, World Group srl, la Sartoria delle Favole, Il Piccolo Principe; la Maison D’estetiques) erano presenti in un incontro che si è tenuto giovedì 8 marzo, presso il Cpi Bic Lazio di Viterbo. Al tavolo dei relatori sono intervenuti: Vita Sozio, presidente Comitato imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Viterbo; Giulio Curti, responsabile Cpi di Viterbo; Monica Onori, Retecamere. Nel corso della mattina, ci sarà inoltre una comunicazione sulla tema della “Conciliazione” da parte di Retecamere. .  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ L´INTERVENTO DI MARTINI AL CONVEGNO "8 MARZO 1908-2007"; "SERVIZI ALL´INFANZIA, QUASI RAGGIUNTI GLI OBIETTIVI DI LISBONA PER IL 2010"  
 
Firenze, 12 marzo 2007 - "Le donne, quasi sempre arrivano obiettivamente prima. È una loro peculiarità, è una questione oggettiva, fatta di esperienze, intuizioni, successi. Quindi è necessario muoversi, agire, perché quel dinamismo femminile possa essere totalmente impegnato". Con queste parole il presidente Martini è intervenuto al convegno 8 marzo 1908-2007 ancora?lavoro, impresa, società: globalizzaziamo le libertà ed i diritti delle donne organizzato dalla Cgil Filtea alla Fortezza da Basso. "La differenza di genere - ha proseguito Martini - è il nuovo modo con cui affrontare l´impegno amministrativo, è la ricetta da applicare ad ogni politica per raggiungere il vero progresso. È il passo successivo alla politica delle pari opportunità, il nuovo cammino, con due nuove parole d´ordine: Dinamismo e qualità. Alla qualità non si rinuncia, ma questa può arricchirsi solamente attraverso il dinamismo e l´universo femminile è l´elemento centrale di questo cammino". Martini ha fornito dati interessanti sul mondo femminile e sulle politiche regionali. "In Toscana - ha detto - sono l´86% le donne tra i 20 e i 24 anni ad avere un diploma e il trend è sensibilmente in crescita, mostrando che in questo settore la nostra regione è ai vertici della classifica italiana ed occupa un ottimo posto anche nella graduatoria europea. In assoluto, il numero delle laureate nell´ultimo periodo ha superato quello dei laureati che, invece, mostra una sensibile flessione". Rifacendosi poi all´intervento dell´eurodeputata Donata Gottardi, il presidente ha affrontato la spinosa questione delle quote rosa in politica definendo la situazione toscana come migliore rispetto alla maggioranza delle regioni italiane, "ma neanche le nostre percentuali, arrivano alla soglia della dignità. È vero che negli ultimi 20 anni si è passati da 14 a 44 donne sindaco e cioè dal 3,8 al 15,3, ma questo dimostra solamente che siamo ancora troppo lontani dagli obiettivi di Lisbona. Sintetizzando quindi potremmo definire la Toscana rispetto alle altre regioni italiane come un´isola felice, o quasi, certamente un´esperienza meno infelice di altre". Interessanti anche i dati sulle politiche per l´infanzia. Le carenze in questo settore da sempre condizionano la libertà personale e lavorativa delle donne, oggi come negli anni ´60 quando Cecilia Mangini girò Essere Donne, un documentario riproposto al convegno e, purtroppo, ancora troppo attuale. "Gli obiettivi di Lisbona per il 2010 parlano del 33% dei servizi all´infanzia. La Toscana - ha sottolineato Martini - oggi è a quota 26% ed è perciò credibile raggiungere quei livelli entro le scadenze previste. È fondamentale impegnarsi ulteriormente soprattutto in considerazione del fatto che per la carenza del lavoro e le difficoltà nella gestione familiare le ragazze allungano la loro permanenza in famiglia e ritardano le convivenze e i matrimoni, senza parlare delle gravidanze che ormai arrivano quasi sempre dopo i 34 anni". A conclusione Martini ha ricordato che l´appuntamento di San Rossore, quest´anno, sarà incentrato su infanzia, pari opportunità e condizione femminile e preparerà all´assembea Onu di settembre che si terrà a New York, appunto, su donne e infanzia. .  
   
   
ANGELA MERKEL: CANCELLIERE TEDESCO PER LA SCIENZA  
 
Bruxelles, 12 marzo 2007 - Nell´unione europea sono solo due i paesi con una percentuale di donne scienziato in posti di grado A inferiore a quella della Germania. Vi è una sorta d´ironia perciò nel fatto che la posizione di categoria A di massimo livello, quello di cancelliere tedesco, sia occupato da una donna che ha lavorato come scienziato prima di entrare in politica. Angela Merkel è nata nel 1954 ad Amburgo, ma nello stesso anno si è trasferita nella Germania orientale, all´epoca parte del blocco dell´Est. Dopo aver frequentato il corso di laurea in fisica presso l´Università di Lipsia, ha proseguito gli studi all´Accademia delle scienze di Berlino dove ha conseguito il dottorato di ricerca in chimica fisica. La dottoressa Merkel ha intrapreso quindi la carriera scientifica, dedicandosi alla ricerca sul decadimento delle molecole di idrocarburi e scrivendo articoli per una rivista scientifica della Germania orientale. Nel 1989, dopo la caduta del muro, Angela Merkel ha abbandonato la carriera di scienziata per dedicarsi alla politica. Ottenuto il primo seggio parlamentare nel 1990, è nominata ministro per le Donne e la gioventù. In seguito ha cambiato dicastero divenendo ministro dell´Ambiente e della sicurezza nucleare e, nel 2000, ha assunto la guida del partito della Cdu (Unione cristiano democratica). Nel 2005 è diventata la prima donna cancelliere - e scienziata - della Germania e nel 2007 viene descritta come la donna più potente del mondo. Benché attualmente non si dedichi alla ricerca, Angela Merkel resta una grande fautrice della scienza. Ora che il cancelliere Merkel è a capo del governo del più grande Stato membro dell´Unione europea nonché l´attuale presidente del Consiglio europeo, è probabile che anche la scienza europea trarrà beneficio del suo entusiasmo per la scienza. «Il governo tedesco riconosce che il nostro futuro è nella società basata sulla conoscenza [. ]. Ecco perché la promozione della scienza, della ricerca e dell´innovazione è una delle mie massime priorità», ha scritto il cancelliere sulla rivista Science a luglio 2006. All´inaugurazione del Consiglio europeo della ricerca (Cer), svoltasi di recente a Berlino, il cancelliere ha parlato in toni entusiastici e con cognizione di causa della nuova iniziativa per ben 25 minuti: un´impresa in cui non tutti i capi di Stato europei sarebbero in grado di riuscire. Il Cer «riunirà, spero, le eccellenti attività di ricerca svolte negli Stati membri in un "Campionato" della ricerca [. ]. Abbiamo avviato questa iniziativa perché ci rendiamo conto che la ricerca e le nuove tecnologie sono il motore del dinamismo economico, le basi per riuscire a espandere l´economia europea, mantenere e accrescere la nostra prosperità ed essere competitivi in tutto il mondo», ha affermato. Il cancelliere Merkel sta anche cercando di convincere altri Stati membri dell´Unione europea ad abbracciare le nuove tecnologie per rallentare il cambiamento climatico. Vorrebbe rendere più ambiziosi gli obiettivi comunitari in materia di gas a effetto serra, portando la riduzione delle emissioni dal 20% al 30% entro il 2020. La Presidenza vorrebbe inoltre innalzare al 20% l´obiettivo della quota di produzione totale di energia da fonti rinnovabili, che attualmente è pari al 6,5%. Angela Merkel ritiene che, prefiggendosi questi obiettivi, l´Europa potrà diventare un pioniere tecnologico nel settore energetico. Nella giornata internazionale della donna, quale migliore modello di riferimento potrebbero avere le donne scienziate e le studentesse che intendono intraprendere la carriera della ricerca? Per accedere al sito personale di Angela Merkel: http://www. Angela-merkel. De/ .  
   
   
VIVA LA DIFFERENZA E LA DIVERSITÀ!  
 
Bruxelles, 12 marzo 2007 - La prima astronauta europea, Claudie Haigneré, ha presieduto a Bruxelles la giuria incaricata di selezionare il vincitore di quest´anno del Premio Cartesio per l´eccellenza nella ricerca scientifica. Alla vigilia della Giornata internazionale della donna, il Notiziario Cordis ha colto l´occasione per parlare con lei delle donne nella scienza, un tema di cui è particolarmente esperta. Secondo Claudie Haigneré, i problemi che le donne devono affrontare nella scienza si presentano in due fasi cruciali della loro carriera. La prima coincide con l´inizio della carriera scientifica e la seconda con la promozione a posizioni decisionali. Nella prima fase, prima ancora di intraprendere il cammino della scienza, molte donne percepiscono una carriera in questo settore come eccessivamente lunga, difficile e isolata. Claudie Haigneré ha affermato: «L´immagine di una carriera nel mondo della scienza è quella antiquata e arcaica di un ricercatore chiuso in un laboratorio che lavora da solo o di fronte a un computer. » «Mi è capitato spesso di conoscere donne che non hanno osato intraprendere una carriera scientifica perché consideravano la professione troppo difficile e isolata. E così scelgono altre strade e la scienza deve rinunciare al talento del 50% della popolazione del pianeta», ha dichiarato. «Le nostre nonne hanno lottato per aprire porte che in precedenza erano chiuse alle donne. Adesso le cose sono cambiate. Le porte sono aperte. Dobbiamo spalancarle. Dobbiamo mettercela tutta. Le ragazze ottengono risultati eccellenti a scuola e all´università, ma non si sentono abbastanza brave o sicure di sé da intraprendere lunghi cicli di studio. Devono acquistare fiducia e vivere con meno problemi la loro carriera», ha aggiunto. Claudie Haigneré ritiene che la soluzione consisterebbe quindi nel modernizzare l´immagine della scienza come carriera. «Dobbiamo diffondere la vera immagine della scienza. A che cosa serve, infatti? A fare scoperte, a meravigliarsi ogni giorno per la possibilità di trovare soluzioni a problemi. Perciò, la scienza non è isolata dalla società, ma al suo servizio e le reca grandi vantaggi», ha affermato. «Dobbiamo rinnovare l´entusiasmo per la scienza». Quando le donne optano per una carriera scientifica, scelgono le scienze della vita o l´attività didattica, perché sanno che saranno così integrate in un ambiente sociale. La seconda fase problematica è quella delle promozioni. Gli organi decisionali sono infatti ancora prevalentemente a maggioranza maschile, il che significa che le donne non vengono promosse con la stessa rapidità degli uomini. In aggiunta a ciò, al giorno d´oggi le donne continuano ad assumere su di sé le incombenze tradizionali della coppia, più di quanto non facciano gli uomini e quindi spesso tocca a loro crescere i figli, compito difficile da gestire contemporaneamente a un impegno professionale. Riferendosi alla sua esperienza personale, Claudie Haigneré ha affermato: «Ci sono state occasioni nella mia carriera in cui ho avuto difficoltà a conciliare vita professionale e privata. » «Le donne hanno bisogno che i mariti, la famiglia e le strutture le sostengano, in modo da poter sviluppare più facilmente la loro carriera professionale», ha proseguito. Per quanto riguarda le differenze tra i sessi, ha commentato: «è vero che uomini e donne lavorano in maniera diversa e le donne non devono mascolinizzarsi. Devono mantenere la loro specificità. Ma dobbiamo organizzare il lavoro in modo che sia complementare, sinergico ed efficiente. Io ho sempre avuto la possibilità di farlo. Occorre cambiare il modo di lavorare, perché le donne non devono conformarsi al modo di essere maschile. Le donne hanno le loro qualità, le loro differenze. Ma dobbiamo lavorare insieme con le nostre differenze e diversità, per poter adempiere il compito che ci è affidato. » Vi sono tuttavia segnali positivi di cambiamento. «Ritengo che le cose stiano progredendo nella direzione giusta in Europa e in Francia, ma è un processo lento. Vi sono alcuni esempi di ruolo femminile in posizioni di rilievo. Ad esempio, in Francia le donne occupano cariche di prestigio all´Inria e al Cnrs». Secondo Claudie Haigneré, è giunto il momento di proseguire lungo questa strada e di progredire ulteriormente. .  
   
   
IL BILANCIO DEL CONVEGNO “DONNE E TERRITORIO”  
 
 Potenza, 12 marzo 2007 - Nella giornata dedicata alla donna (8 marzo), il Consiglio provinciale di Potenza ha voluto riunirsi in seduta straordinaria per discutere l’argomento “Donne e territorio: responsabilità comuni e prospettive”. Un modo di celebrare l’8 marzo – come ha spiegato il presidente dell’Assemblea, Ignazio Petrone, nella sua introduzione - chiamando a dare un contributo donne che operano nelle istituzioni, nella politica e nel mondo del lavoro. L’iniziativa è stata promossa dall’unica consigliera donna della Provincia di Potenza, Rosaria Vicino, che nel suo intervento ha voluto spiegare le motivazioni dell’iniziativa ricordando le grandi conquiste ed i grandi passi avanti compiuti dalle donne lucane nella storia e fino ai giorni nostri, alla presenza di numerose donne rappresentati di associazioni femminili, ex amministratrici della Provincia e donne impegnate a ricoprire incarichi istituzionali. La voce del Consiglio Provinciale è stata portata dai consiglieri Vito Dilascio e Vincenzo Giuliano i quali hanno rimarcato con forza i dati negativi che testimoniano come la donna, sia nel mondo che nelle realtà più vicine a noi, non abbia ancora raggiunto una parità sostanziale nè in ambito lavorativo, né politico e nè sociale. Tra i consiglieri è intervenuto anche Nunzio Distefano, che ha proposto al Consiglio di porre all’ordine del giorno di una prossima seduta l’adesione alla campagna internazionale per salvare la vita all’iraniana Kobra Rahmanpour. E la discussione è stata caratterizzata proprio dai dati che Dilascio e Giuliano hanno introdotto, che sono stati poi ripresi e hanno portato alla riflessione condivisa che necessitano azioni politiche e istituzionali capaci di riscrivere una nuova cultura della parità. E’ su questo, infatti, che ha posto l’accento Maria Antezza, presidente del Consiglio regionale di Basilicata. “Serve rielaborare i modelli organizzativi oggi ancora pensati al maschile – ha detto l’Antezza – e pur non avendo particolare predilezione per le quote, credo sia necessario utilizzare strumenti legislativi capaci di aiutare questo processo”. Inoltre la presidente del Consiglio regionale ha ricordato le importanti azioni che in Basilicata si stanno ponendo in essere in termini di tutela dei diritti della partecipazione delle donne alla vita politica e sociale, in favore dei una maggiore possibilità di integrazione tra la vita familiare e lavorativa, anche in vista del nuovo ciclo di programmazione europea 2007-2013. A fare eco a Maria Antezza, sono intervenute la consigliera di Parità della Provincia di Potenza, Liliana Guarino, e la Presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità, Antonietta Botta. Entrambe hanno rimarcato la difficile condizione della donna soprattutto nel contesto locale e ribadito la necessità di strumenti legislativi finalizzati a ridurre il gap ad oggi esistente. Ma la novità della giornata è giunta dall’ospite d’onore che il Consiglio ha voluto invitare. Si tratta di Enza Colonna, la giovane ricercatrice del Cnr di Napoli, di origine lucana, divenuta popolare in seguito al discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il quale, ringraziandola per il suo lavoro, l’ha eletta a simbolo della precarietà delle giovani donne che, pur con capacità, non sempre trovano spazi e condizioni. “Una popolarità inattesa – ha detto Enza Colonna – che spero serva a stimolare le istituzioni nel sostenere questo progetto e tante altre idee che, anche da noi, sono valide e interessanti. Risorse che servano a mantenere la ricerca ed aiutare i ricercatori in un ambito in cui si vive il paradosso di avere moltissime donne ai livelli più bassi ma pochissime nelle postazioni gerarchicamente più alte”. A concludere la mattinata è stato il presidente della Provincia, Sabino Altobello, il quale ha posto l’accento su come “una cultura politica o istituzionale non si sedimenta solo per decreto ma sono necessari momenti di confronto come questo per riflettere su dati che, seppur noti e spesso riproposti, rappresentano comunque una base su cui necessariamente confrontarsi. Noi lucani, tuttavia, a causa dei nostri piccoli numeri e delle nostre debolezze, siamo condannati a dover innovare ed essere capaci di porre in essere scelte esemplari, su un percorso caratterizzato principalmente dal parallelismo tra politiche di genere e quelle di generazione, puntando proprio su saperi e conoscenza e, quindi, su donne e giovani”. .  
   
   
PROVINCIA DI POTENZA, RETE DELLA CULTURA: AL VIA “MANI DI DONNA”  
 
 Potenza, 12 marzo 2007 – Inizia oggi e durerà fino al 15 aprile prossimo, un ciclo di appuntamenti organizzato dalla Provincia di Potenza nell’ambito della Rete della Cultura, dal titolo “Mani di Donna”. Un universo variegato della creatività femminile in mostra attraverso l’esposizione e la presentazione delle opere di scrittura, scultura e artigianato artistico che troveranno ospitalità alla Pinacoteca provinciale di Potenza. Le sezioni e le protagoniste dell’iniziativa sono: La penna: Maria Teresa Imbriani, Anna Maria Riviello, Loredana Pietrafesa e Maria Pina Ciancio Il filo: Caterina Padula e Annangela Lovallo La creta: Giuseppina Lichinchi, Teresa De Luca e Capozzi ceramiche artistiche; L’oro: Manuela Telesca La carta: Fausta Bruno Il vetro: Carla D’andrea La presentazione degli eventi e l’inaugurazione della mostra è in programma per lunedì 12 marzo, alle ore 17 presso la Pinacoteca Provincia di Potenza. Saranno presenti il curatore della mostra Rino Cardone, la curatrice della sezione “La penna”, Lorenza Colicigno, la consigliera di Parità della Provincia di Potenza, Liliana Guarino, e il presidente della Provincia di Potenza, Sabino Altobello. .  
   
   
PIRELLI RE, APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO 2006: CRESCITA A DUE CIFRE DI TUTTI I PRINCIPALI INDICATORI; RAGGIUNTO IL MASSIMO DEL RANGE PREVISTO DAL PIANO TRIENNALE 2006-2008  
 
Milano, 12 marzo 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. Real Estate riunitosi Il 9 marzo ha esaminato e approvato il bilancio al 31 dicembre 2006. I risultati evidenziano la crescita a due cifre di tutti i principali indicatori della Società, che nel corso del 2006 ha consolidato la leadership in Italia e con Pirelli Pekao Real Estate in Polonia e Dgag in Germania ha accelerato il processo di espansione nell’Europa Centro- Orientale. Si è consolidata la strategia di specializzazione per prodotto e per profilo di rischio/rendimento degli investimenti immobiliari ed inoltre è cresciuta significativamente in Italia l’attività di acquisizione e gestione di non performing loans. Pirelli Re è una management company che gestisce fondi e società proprietari di immobili e non performing loans nei quali coinveste con quote di minoranza (attività di investment & asset management) ed ai quali fornisce, così come ad altri clienti, tutti i servizi immobiliari specialistici, sia direttamente che tramite il network in franchising (attività di service provider). Pertanto, nella lettura delle grandezze qui di seguito riportate, si segnala che i ricavi aggregati pro quota ed il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni sono gli indicatori più significativi nell’esprimere rispettivamente la partecipazione al volume d’affari e l’andamento dei risultati del Gruppo. Andamento della gestione del Gruppo nel 2006 - I ricavi aggregati totali sono pari a 4. 017,8 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto all’anno precedente. I ricavi aggregati pro-quota ammontano a 1. 560 milioni di euro, con un incremento del 12% rispetto a fine 2005 (1. 386,8 milioni di euro). Il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni è pari a 214,4 milioni di euro, in crescita dell’15% rispetto al precedente esercizio (186,1 milioni di euro), raggiungendo così il target massimo previsto dal piano triennale 2006-2008 (Cagr 10-15%). L’utile netto consolidato ammonta a 159,5 milioni di euro, con un incremento di circa il 10% (145,4 milioni di euro a fine 2005). Il dividendo che verrà proposto all’Assemblea degli Azionisti è pari a 2,06 euro per azione, rispetto a 1,90 euro del precedente esercizio, e corrisponde a un pay-out ratio di circa il 55%, in linea con il target 50-60% previsto dal piano triennale 2006-2008. Il dividendo, se approvato dall’Assemblea, verrà posto in pagamento il 4 maggio 2007 (data stacco cedola 30 aprile 2007). Il patrimonio netto di competenza al 31 dicembre 2006 ammonta a 700,3 milioni di euro rispetto ai 535,4 milioni di euro del dicembre 2005 con un aumento di 164,9 milioni di euro. La variazione deriva da un incremento dovuto sia al risultato del periodo al netto della distribuzione dei dividendi pagati nell’anno (+82,2 milioni di euro) che ad altre movimentazioni del patrimonio (+82,7 milioni di euro), in gran parte legate a riduzione di azioni proprie. Il patrimonio in gestione raggiunge 14,5 miliardi di euro, in crescita del 12% rispetto al 2005 (12,9 miliardi di euro), di cui 12,6 miliardi di euro di immobili e 1,9 miliardi di euro di non performing loans. Il pro-quota di proprietà di Pirelli Re è di circa 3 miliardi di euro, pari al 21% del patrimonio in gestione complessivo. Circa il 14% del patrimonio immobiliare è investito fuori dall’Italia (Germania e Polonia). La posizione finanziaria netta, a seguito degli investimenti effettuati nell’ultimo trimestre dell’anno, è passiva per 96,4 milioni di euro rispetto a 30,5 milioni di fine 2005 (94,9 milioni a fine settembre 2006). La posizione finanziaria rettificata (espressa al lordo dei finanziamenti soci alle società partecipate con quote di minoranza) è passiva per 430,5 milioni di euro, rispetto a 292,5 milioni di euro al 31 dicembre 2005 (514,9 milioni a fine settembre 2006). Il gearing è pari a 0,61, rispetto a 0,53 del 31 dicembre 2005 (0,93 al 30 settembre 2006). I dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2006 sono pari a 1. 848 unità (1. 596 a fine 2005). Andamento dei principali settori di attività nel 2006 Attività di Investment & Asset Management Nel 2006 l’attività di Investment & Asset Management ha registrato ricavi aggregati totali pari a 3. 430,5 milioni di euro, in crescita del 16% (2. 957,1 milioni di euro a fine 2005) e ricavi aggregati pro-quota per 1. 078,8 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto a 937 milioni di euro dell’anno precedente. L’attività di valorizzazione del patrimonio ha generato vendite di immobili per 2. 805,7 milioni di euro, con un incremento del 14%, e affitti per 424,4 milioni di euro (+15%). Nel periodo in esame le plusvalenze lorde da vendite sono pari a 718,2 milioni di euro, con un incremento del 10% (653,3 milioni a fine 2005). La quota di competenza di Pirelli Re è di circa il 32%. Pirelli Re ha inoltre raggiunto il target di acquisizioni del 2006 con operazioni per 3. 584,8 milioni di euro, inclusa l’acquisizione di Dgag conclusasi nel mese di gennaio di quest’anno. Le acquisizioni perfezionate nell’anno ammontano a 2. 178,8 milioni di euro, di cui 1. 201,5 milioni per immobili e 977,3 milioni per portafogli di Npls (net book value). Il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni sale a 178 milioni di euro, registrando una crescita del 26% (141,6 milioni di euro a fine 2005). In particolare, si segnala la significativa crescita del risultato operativo generato dal business dei Npls, che passa da 3 milioni di euro a fine 2005 a 11,6 milioni di euro al 31 dicembre 2006. Nel corso dell’anno Pirelli Re ha consolidato la posizione di leadership in Italia nell’attività di gestione di fondi immobiliari, con il lancio e la gestione di 6 nuovi prodotti. I fondi operativi sono passati così da 10 nel 2005 a 16 a fine 2006, di cui 9 fondi core/core plus e 7 fondi opportunistici/value added. In particolare il patrimonio gestito attraverso i fondi è cresciuto del 25%, passando da 6,1 miliardi di euro dello scorso esercizio a 7,6 miliardi di euro al 31 dicembre 2006 e rappresenta circa il 60% del patrimonio immobiliare gestito. Pirelli Re ha autorizzazioni da Banca d’Italia per altri 7 fondi immobiliari. Attività di Service Provider Il risultato operativo dell’attività di servizi ammonta complessivamente a 73,9 milioni di euro, prima di partite negative per 4,7 milioni di euro riferibili agli esercizi 2002-2004, in crescita del 14% rispetto all’anno precedente (65 milioni di euro). L’attività dei servizi tecnici (facility-project e property) ha registrato ricavi per 283,6 milioni di euro, con un incremento del 9% rispetto a 260 milioni di euro al 31 dicembre 2005. Il risultato operativo, prima delle suddette partite, ammonta a 26,6 milioni di euro, in crescita del 32% (20,2 milioni a fine 2005). Il Ros è pari al 9%, a fronte dell’8% del 2005. L’attività dei servizi commerciali ha chiuso il 2006 con ricavi , risultato operativo e Ros sostanzialmente in linea con il precedente esercizio e rispettivamente pari a 115 milioni di euro (ricavi), 44,2 milioni di euro (risultato operativo) e 38% (Ros). In particolare, Pirelli Re Franchising ha registrato un risultato operativo di 2,4 milioni di euro, rispetto a 1,3 milioni di euro di fine 2005. La rete conta 637 agenzie operative ed ha commercializzato immobili su incarichi di Pirelli Re Agency per un valore di 553,4 milioni di euro (+40%) e segnalato prodotti finanziari (mutui e leasing) per 327,6 milioni di euro (+187%). Eventi successivi al 31 dicembre 2006 In data 10 gennaio 2007 Pirelli Re ha perfezionato l’acquisizione di circa il 97% di Deutsche Grundvermogen Ag (Dgag) una delle principali società immobiliari in Germania con sedi principali ad Amburgo e Kiel. La quota di partecipazione di Pirelli Re è oggi pari a circa il 99,4%. Il prezzo di acquisto, soggetto a price adjustment sulla base del bilancio 2006, è stato determinato in circa 465 milioni di euro per il 100% di Dgag. Dgag verrà trasformata in conformità al modello di business di Pirelli Re. Entro la fine del 2007, in esecuzione ai contratti vincolanti sottoscritti, il portafoglio residenziale per circa 1. 040 milioni di euro verrà trasferito alla joint venture tra Pirelli Re (35%) e i fondi immobiliari di Rreef (65%) (Deutsche Bank) e il portafoglio terziario per circa 275 milioni di euro verrà trasferito alla joint venture tra Pirelli Re (30%) e i fondi immobiliari Msref (70%) (Morgan Stanley). Le aree per circa 50 milioni di euro verranno trasferite a joint venture con partner locali. L’asset management ed i servizi costituiscono le attività di Pirelli Re Deutschland (100% Pirelli Re). In data 28 febbraio 2007 Pirelli Re Facility Management ha perfezionato l’acquisizione di Ingest Facility da Business Solutions (Gruppo Fiat). Con questa operazione, la Società raggiunge una posizione di leadership in Italia (per fine 2007 fatturato pro-forma stimato di oltre 400 milioni di euro e Ebitda pro-forma di circa 26 milioni di euro). Verranno integrate le attività di facility management di Dgag in Germania e di Pirelli Pekao Real Estate in Polonia e proseguirà l’attività di ricerca di ulteriori opportunità di crescita, con l’obiettivo di creare un polo di riferimento nell’Europa Centro-orientale. In data 12 febbraio 2007 il fondo Spazio Industriale ha acquistato aree ed immobili ad uso industriale per circa 30 milioni di euro. In data 6 marzo 2007 la società quotata all’Aim Spazio Investment N. V. , che detiene il 100% del fondo immobiliare chiuso Spazio Industriale gestito da Pirelli Re Sgr, ha approvato i risultati finanziari relativi al periodo compreso tra la sua costituzione (22 novembre 2005) e il 31 dicembre 2006. A fronte di un utile netto di 101,8 milioni di euro, il Consiglio ha deliberato di distribuire un dividendo di 0,13 euro per azione per il periodo compreso tra la data di quotazione (18 ottobre 2006) e la fine dell’esercizio. Il Net Asset Value della società ha raggiunto 432,62 milioni di euro, in crescita dell’1,6% dalla quotazione, che corrisponde ad un Net Asset Value per azione di 14,2 euro. Pirelli Re detiene una partecipazione nella Società di circa il 12%. In data 8 marzo 2007 è stato costituito il Fondo Immobiliare Pubblico Regione Siciliana mediante l’apporto e la vendita da parte della Regione ed alcuni enti regionali di 34 immobili strumentali a prevalente destinazione uffici, situati principalmente a Palermo e Catania (valore di trasferimento pari a 263 milioni di euro). L’yield annuo è del 7. 95%. Gestito da Pirelli Re Sgr. Il Fondo è partecipato dalla Regione Siciliana con una quota di maggioranza relativa pari al 35%, da Rreef Global Opportunities Fund Ii per il 33% e da Pirelli Re per il 22%; Rreef ha inoltre sottoscritto a fermo il restante 10% che collocherà presso investitori istituzionali internazionali. Prosegue il periodo di esclusiva di Pirelli Re e Ge per acquisire da Banca Antonveneta entro i primi mesi dell’anno un portafoglio di crediti in sofferenza con un gross book value di circa 5,1 miliardi di euro, dopo l’aggiudicazione a fine 2006 di un portafoglio di crediti ipotecari e corporate originati da Banca Antonveneta e dalla controllata Interbanca con un gross book value di 1 miliardo di euro. Evoluzione della gestione prevista per il 2007 A partire dal mese di giugno e per l’intero esercizio 2007 si prevede che la crescita del risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni superi gli obiettivi del piano triennale 2006-2008 (Cagr 10-15%). Il Consiglio di Amministrazione ha dato mandato al Presidente e al Vice Presidente ed Amministratore Delegato di convocare per il 20 aprile (in prima convocazione) e per il 23 aprile (in seconda convocazione) l’Assemblea degli Azionisti che approverà il Bilancio per l’esercizio 2006. L’assemblea sarà, tra l’altro, chiamata a deliberare in merito alla nomina di due Amministratori, alla nomina del Collegio Sindacale, alle modifiche del regolamento assembleare, ad una nuova autorizzazione per l’acquisto e la vendita di azioni proprie (previa revoca della precedente delibera del 12 aprile 2006) e alle modifiche statutarie di adeguamento alla legge sul risparmio. . .  
   
   
SIGLATO UN ACCORDO DI COOPERAZIONE TRA FIAIP E TECNOBORSA PER LO SVILUPPO DEL MERCATO IMMOBILIARE  
 
Roma, 12 marzo 2007 - La Fiaip - Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali e Tecnoborsa - società consortile delle Camere di Commercio per lo sviluppo e la regolazione dell´economia immobiliare italiana - hanno siglato un accordo di cooperazione finalizzato a promuovere una maggiore trasparenza ed una maggiore tutela del consumatore nel mercato immobiliare. L´accordo-convenzione è finalizzato alla diffusione di servizi innovativi e standardizzati da parte di quegli operatori del settore che sono sensibili ad una maggiore qualità del servizio professionale. In particolare, l´accordo consentirà agli 11. 000 Agenti Immobiliari associati alla Fiaip di accreditarsi gratuitamente per l´anno 2007 alla Borsa Immobiliare Italiana (Bii), attraverso una procedura semplificata finalizzata alla mera verifica del possesso dei requisiti professionali previsti per legge e all´accettazione dei relativi Regolamenti disciplinanti il Servizio. Gli Operatori accreditati alla Borsa, oltre che a conseguire una maggiore riconoscibilità verso la potenziale clientela, beneficeranno di una serie di servizi operativi comprendenti: l´utilizzo del portale Bii, uno specifico aggiornamento tecnico-normativo, la rassegna stampa, servizi di informazione attinenti l´evoluzione delle best practices professionali nel settore immobiliare a livello nazionale e internazionale, anche per quanto attiene criteri e principi valutativi. Tecnoborsa in generale, così come Fiaip nello specifico, operano, innanzitutto, per contribuire allo sviluppo dei mercati e alla crescita qualitativo-professionale degli operatori, in quanto ritengono che solo attraverso un´appropriata regolazione legislativa contemperata da una moderna normazione volontaria, possano essere garantiti elevati standard di qualità, finalizzati alla soddisfazione delle crescenti attese del cittadino-consumatore, delle imprese e del sistema Paese. . .  
   
   
FIAP: PIÙ TUTELA DEL CLIENTE, MAGGIOR RICONOSCIMENTO DEL RUOLO DEGLI AGENTI IMMOBILIARI PROFESSIONALI. IL 19 MARZO SI ANNUNCIA INTERESSANTE IL SEMINARIO ALLE VILLE PONTI DI VARESE PER FARE CHIAREZZA SULLA FINANZIARIA.  
 
Varese, 12 marzo 2007 - Un’autentica rivoluzione copernicana. Non più la casa al centro di tutto nella delicata fase di compra-vendita ( magari esponendosi al rischio di personaggi speculatori o adempimenti incompleti che non rispettano le regole) ma i clienti e l’agenzia immobiliare professionale che diventano soggetti privilegiati per garantire maggior tutela a tutte le parti in causa nel momento che precede l’atto di compravendita. Cambiano, dunque, con l’introduzione della Finanziaria 2007, le norme che regolano la registrazione degli atti preliminari di compravendita degli immobili non di nuova costruzione. Per capire a pieno quali novità sono state introdotte in materia immobiliare, abbiamo chiesto lumi a Isabella Tafuro, agente immobiliare dal 1978, titolare dello Studio Immobiliare Testa di Gallarate (Largo Camussi n. 5), docente di disciplina professionale presso la Camera di Commercio di Varese, coadiuva nella conduzione dei corsi di aggiornamento che il Collegio Provinciale di Fiaip Varese indice per i propri associati. Che cosa prevede la nuova normativa sui “Preliminare di compra-vendita immobili non di nuova costruzione”? “I nuovi adempimenti previsti dalla Finanziaria 2007 - integrando il Testo Unico - imposta di registro (D. P. R. 131/1986) - vede l’agente immobiliare soggetto obbligato a richiedere la registrazione per le scritture private di natura negoziale, stipulate a seguito della sua attività, e coobbligato con le parti contraenti (come i notai, gli ufficiali giudiziari e altri pubblici ufficiali) in solido dell’imposta di registro per le menzionate scritture. E’ quindi tenuto a rispondere insieme alle parti contraenti per le omesse registrazione di questi contratti. L’agente immobiliare deve bene accogliere questo onere, perché premia la professionalità e l’importanza della funzione che riveste. E’ opportuno precisare che l’obbligatorietà della registrazione compete alle parti contraenti a prescindere dall’intervento dell’agente immobiliare, ed è bene altresì ricordare che,. Nel caso le parti decidano di chiedere l’intervento di un Notaio, lo stesso ha l’obbligo non solo della registrazione del contratto ma anche della trascrizione, con conseguente maggiore spesa”. Che cosa cambia per gli agenti immobiliari professionali ? “Cambia molto perché si riconosce finalmente la professionalità e l’enorme ruolo che l’agente immobiliare occupa e da ciò ne deriva indiscutibilmente una maggiore responsabilità che chiama l’agente immobiliare ad una costante preparazione ed aggiornamento. Il seminario proposto dalla mia Federazione, Fiaip Varese, al Centro Congressi Ville Ponti di Varese, risponde a questa fondamentale necessità. Maggiore responsabilità che equivale anche, a mio avviso, ad un maggiore riconoscimento del nostro ruolo professionale. Ma anche, e soprattutto, maggior tutela della clientela che si rivolge alle agenzie Fiaip”. Che cosa cambia per venditori e per acquirenti? “Per i venditori e gli acquirenti cambia la consapevolezza che non si può più disattendere all’obbligatorietà della registrazione delle scritture private non autenticate già prevista dal 1986. Oggi con l’obbligo esteso all’agente immobiliare i venditori e gli acquirenti che a lui si rivolgono trovano in questo professionista preparazione per ottemperare a tali disposizioni. Mi spiego meglio: tra gli obblighi dell’agente immobiliare c’è sempre stata la tutela delle parti contraenti mediante l’applicazione pratica della sua professionalità, ora in più c’è l’ausilio supplementare dell’agente per gli adempimenti necessari all’applicazione della legge in questione. Un valore aggiunto, se vogliamo, che mette al riparo il venditore e l’acquirente”. In conclusione le chiediamo di esprimere sue considerazioni: la nuova normativa introduce elementi di tutela per consumatori ed agenzie o è un orpello inutile, un adempimento criticabile? “A mio avviso la nuova normativa introduce, rispetto al passato, elementi di maggior tutela delle parti chiamati in causa in un contratto immobiliare. Di fronte ad una maggiore responsabilità c’è, ovviamente, un adempimento maggiore ed un riconoscimento della figura professionale dell’agente immobiliare. Si tratta di un riconoscimento a cui siamo chiamati a rispondere. E ciò rappresenta una bella sfida che non ci intimorisce, tutt’altro, ci stimola sempre di più ad esprimere la massima professionalità fidelizzando una clientela che da noi e dagli altri soggetti del vasto “Pianeta Casa” esige tutela, serietà e rispetto delle regole”. Isabella Tafuro, titolate dello Studio Immobiliare testa di Gallarate, conclude con una significativa considerazione personale, una sorta di dichiarazione d’amore per il mestiere di agente immobiliare Fiaip: “Amo il mio lavoro, dove la necessaria professionalità deve vedere empaticamente tutti i protagonisti del “Pianeta Casa” e rispondere alle giuste richieste ed aspettative di ogni soggetto. Ecco, questo è il mio costante obiettivo: concretizzare sinergicamente le esigenze di chi vende e di chi acquista”. .  
   
   
CONCORSO SULLE ARCHITETTURE IN ACCIAIO PER PARCHEGGI MULTIPIANO  
 
 Milano, 12 marzo 2007 – Arcelor Mittal, produttore di acciaio numero uno al mondo, attraverso la sua unità Building & Construction Support Italy, e Fondazione Promozione Acciaio, organizzazione indipendente che ha lo scopo di favorire lo sviluppo e l’utilizzo delle costruzioni metalliche in Italia, in collaborazione con il Politecnico di Milano bandiscono un concorso a premi sulla progettazione di un parcheggio multipiano fuoriterra in acciaio intitolato ‘Innovative Design for Steel Car Parks’. Il soggetto proposto parte dalla considerazione che, vista la crescente necessità di posti auto nello sviluppo della città contemporanea, il tema progettuale del parcheggio meriti un’attenzione specifica. Recenti realizzazioni in tutta Europa mostrano che il parcheggio non deve essere relegato alla sua mera natura funzionale ma può assumere le caratteristiche di un’architettura vera e propria. Li progetto deve avere l’acciaio come elemento distintivo, ovvero essere concepito integralmente o parzialmente in acciaio. Il parcheggio può essere parte di un complesso edilizio più ampio, ma deve comunque rappresentare la centralità del progetto. Al concorso sono ammessi gli studenti iscritti nell’anno accademico 2006/07 ai corsi di Ingegneria, Architettura o Design presso le rispettive Facoltà del Politecnico di Milano. La partecipazione può essere di singoli o di squadre di studenti, meglio se miste in quanto si ritiene che la sinergia tra studenti delle tre facoltà Architettura, Ingegneria e Design sia proficua nel rispondere ai caratteri di interdisciplinarietà (negli aspetti architettonici, tecnologici, strutturali) e di completezza richiesti dal progetto. I premi previsti sono tre e saranno assegnati secondo l’ordine di classificazione: 1° premio del valore di € 3. 000,00; 2° premio del valore di € 2. 000,00; 3° premio del valore di € 1. 000,00. Ai vincitori del 1° premio sarà anche offerto un viaggio in una città europea per approfondire il tema ‘acciaio e architettura’ o visitare un sito di produzione dell’acciaio. I progetti selezionati saranno esposti in un’apposita mostra allestita presso lo spazio mostre ‘Guido Nardi’ del Politecnico di Milano. Le iscrizioni devono pervenire entro le ore 15:00 del 29 giugno 2007 utilizzando il modulo disponibile sul sito www. Polimi/borse_studio. La scadenza dei termini per la consegna dei lavori è il 30 ottobre 2007. Una pagina dedicata al concorso, alle modalità di partecipazione ed un forum che agevoli la costituzione delle squadre e lo scambio di informazioni e dei materiali è disponibile sul sito www. Promozioneacciaio. It I Workshop - Al fine di fornire agli studenti strumenti utili alla progettazione del tema, Arcelor Mittal e Fondazione Promozione Acciaio, insieme al Politecnico di Milano, organizzano anche quattro workshop e mettono a disposizione della documentazione tecnica specifica. I quattro workshop sul tema dei parcheggi in acciaio, organizzati presso il Politecnico di Milano (Campus Leonardo), sono aperti gratuitamente anche ai professionisti – ingegneri e architetti previa iscrizione via mail a: concorsoacciaio@polimi. It. Hanno lo scopo di fornire agli studenti che intendono partecipare al concorso degli strumenti utili per la progettazione del parcheggio e ai professionisti interessati un aggiornamento su questo tema specifico. L’agenda del primo workshop, dal titolo I Parcheggi Fuoriterra In Acciaio: Un’introduzione che si terrà il 29 marzo 2007 presso il Politecnico di Milano, Aula Iiib - Ed. 11 - Piano 1° - Via Ampere 2 a Milano, prevede i seguenti interventi: ore 16. 30 Introduzione: Presentazione del Concorso di progettazione indirizzato agli studenti del Politecnico di Milano - a cura di Politecnico di Milano, Arcelor Mittal- Building & Construction Support, Fondazione Promozione Acciaio. Ore 16. 45 Il parcheggio nella città - a cura dell’ Arch. Stefano Boeri e dell’Arch. Giovanni La Varra, Boeri Studio. Ore 17. 45 Concept architettonico e realizzazione di parcheggi in struttura d´acciaio in Francia - a cura dell’Arch. Yves Melia, Sud Architectes. Ore 18. 30 Conclusioni. Date e temi dei workshop successivi: 17 aprile 2007 “ Progettare La Struttura Di Un Parcheggio In Acciaio” ore 16. 30 Introduzione - Chairman Prof. Carlo Castiglioni, Politecnico di Milano; ore 16. 45 Un sistema costruttivo di parcheggio innovativo nel Project Financing, Ing. Paolo Barberis, Impresa Franco Barberis Spa; ore 17. 05 Dimensionamento delle strutture di un parcheggio in acciaio fuoriterra, organizzazione e distribuzione degli spazi – Ing. Toni Demarco, Ing. Mauro Sommavilla, Arcelor Mittal Commercial Sections, ore 18. 30 Conclusioni. 8 maggio 2007 “Incendio E Sisma Nel Progetto Di Un Parcheggio In Acciaio” ore 16. 30 Introduzione – Chairman Prof. Paolo Setti, Politecnico di Milano. Ore 16. 45 Parcheggi a struttura in acciaio ed ingegneria del fuoco secondo normativa vigente ed il Natural Fire Safety Concept – Ing. Sandro Pustorino, Fondazione Promozione Acciaio ore 17. 30 Costruzioni in acciaio e composte acciaio-calcestruzzo in zona sismica – Ing. Walter Salvatore, Fondazione Promozione Acciaio. Ore 18. 15 Conclusioni 8 giugno 2007 “Gli Involucri Metallici. Applicazioni Nei Parcheggi Fuoriterra” ore 10. 00 Introduzione – Arch. Ingrid Paoletti, Politecnico di Milano. Ore 10. 30 L’acciaio inossidabile in architettura – Ing. Renato Burlone, Fabio Campi - Ugine & Alz gruppo Arcelor Mittal. Ore 11. 00 Impiego di involucri metallici nelle facciate di un parcheggio – Arch. Mario Bellini, Arch. Raffaele Cipolletta, Mario Bellini Associati. Ore 12. 30 Conclusioni. Per maggiori informazioni: www. Promozioneacciaio. It – concorsoacciaio@polimi. It .  
   
   
A 706 GIOVANI COPPIE BONUS ACQUISTO PRIMA CASA CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO DI 5.000 EURO ENTRO META´ APRILE SCOTTI: DAL 2000 STANZIATI 175 MILIONI PER OLTRE 36.000 FAMIGLIE  
 
Milano, 12 marzo 2007 - Delle 2. 000 giovani coppie che potranno usufruire del contributo a fondo perduto per l´acquisto della prima casa, 706 riceveranno, entro la prima metà di aprile, i 5. 000 euro (ciascuno) previsti dal Vi bando che si è chiuso lo scorso 31 ottobre e che aveva una disponibilità di 10 milioni di euro. Le rimanenti 1. 294 famiglie per ottenere anch´esse il finanziamento regionale dovranno confermare entro il 6 luglio 2007: di essere una giovane coppia formata da due persone di sesso diverso che hanno contratto matrimonio non prima del 6 luglio 2005 o che intendono sposarsi entro il 6 luglio 2007; di non aver compiuto i 36 anni alla data del 6 luglio 2006; che il nucleo familiare della giovane coppia può comprendere anche altri componenti legati da vincoli di parentela di primo grado in linea retta; di essere di cittadinanza italiana o dell´Unione Europea o cittadinanza extra comunitaria con carta o permesso di soggiorno almeno biennale; di non aver usufruito di altre agevolazioni per la stessa finalità. L´eventuale agevolazione usufruita dalla famiglia di origine non è rilevante ai fini del presente bando; di non essere in possesso di altro alloggio adeguato nel territorio della Regione; che il nucleo familiare della giovane coppia che risiede o risiederà nell´alloggio oggetto di agevolazione deve avere un Indicatore Situazione Economica Equivalente (Isee) massimo di 35. 000 Euro (reddito e patrimonio anno 2005); che i coniugi devono avere la residenza nell´alloggio oggetto di agevolazione alla data del 6 luglio 2007. L´immobile oggetto di agevolazione deve avere le seguenti caratteristiche: trovarsi nel territorio di uno dei Comuni della Regione Lombardia; non essere di lusso (valore compreso tra i 25. 000 e i 200. 000 euro) e avere le caratteristiche adeguate ad usufruire delle agevolazioni fiscali previste per la prima casa; deve essere di proprietà di uno dei due coniugi per almeno il 50%, il restante deve essere di proprietà di parenti o affini (anche non conviventi) fino al secondo grado; L´atto di acquisto dell´abitazione deve essere stipulato tra il 6 luglio 2005 e il 6 luglio 2007; la ristrutturazione o l´autocostruzione devono essere realizzatE tra il 6 luglio 2005 e il 6 luglio 2007. Il mutuo sull´immobile oggetto del contributo deve: essere intestato ad uno o ad entrambi i coniugi per almeno il 50% e gli eventuali cointestatari devono avere un grado di parentela non superiore al secondo; sull´alloggio possono gravare più mutui ma l´importo complessivo deve essere compreso tra i 25. 000 e i 200. 000 euro; essere stipulato tra il 6 luglio 2005 e il 6 luglio 2007; avere una durata non inferiore ai 5 anni; essere acceso esclusivamente per l´alloggio oggetto del contributo. Ecco, suddivise per provincia, le 706 domande che riceveranno il contributo: Milano: 262 per 1. 310. 00 euro; Bergamo: 101 per 505. 000 euro; Brescia: 107 per 535. 000 euro; Como: 46 per 230. 000 euro; Cremona: 28 per 140. 000 euro; Lecco: 11 per 55. 000 euro; Lodi: 28 per 140. 000 euro; Mantova: 29 per 145. 000 euro; Pavia: 25 per 125. 00 euro; Sondrio: 5 per 25. 00 euro; Varese: 64 per 320. 000 euro. "Con questa prima liquidazione - spiega l´assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti - salgono a 34. 999 le famiglie che in sei anni hanno potuto godere di questo importante sussidio e diventeranno 36. 293 in pochi mesi". "Un´operazione di fondamentale importanza - aggiunge Scotti - e uno straordinario sforzo economiche se si tiene conto che con la liquidazione totale del bando saranno 175,5 i milioni di euro che Regione Lombardia avrà destinato appositamente a chi fatica ad acquistare la prima casa, le giovani coppie in particolare". "Una politica - conclude l´assessore - fatta di attenzione al bisogno della casa e alla famiglia, secondo un modo di lavorare che vede la persona al centro che è il cardine della politica del presidente della Regione, Roberto Formigoni". .  
   
   
GRUPPO ITALCEMENTI RISULTATI DELL’ESERCIZIO 2006: RISULTATO OPERATIVO: 1.012,3 MILIONI (+32,2%) UTILE NETTO TOTALE: 651,4 MILIONI (+20,5%)  
 
Bergamo, 12 marzo 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Italcementi, che si è riunito il 7 marzo sotto la presidenza di Giampiero Pesenti, ha preso in esame e approvato il bilancio consolidato, la relazione e il bilancio della società relativi all’esercizio 2006. Nello scorso anno il Gruppo ha registrato un incremento dei risultati a nuovi massimi storici, in un esercizio caratterizzato da favorevoli condizioni meteorologiche e da una buona evoluzione del mercato delle costruzioni nella quasi totalità dei Paesi in cui è presente. L’espansione dei volumi di vendita in tutti i settori di attività e la positiva evoluzione dei prezzi – seppur contrastati da un appesantimento delle spese operative, in particolare energia, logistica e costi fissi - hanno contribuito al netto miglioramento dei risultati. La diversificata presenza geografica ha permesso al Gruppo di beneficiare del forte impulso registrato dall’attività nei Paesi emergenti – sia nell’area del Mediterraneo che in quella dell’Asia, con la sola eccezione della Thailandia - dove il tasso di crescita dei risultati operativi è stato di oltre tre volte superiore rispetto a quello segnato nei Paesi maturi. Nei Paesi più industrializzati, a fronte di un positivo andamento nell’area Ue, si è registrata in Nord America una contrazione dei volumi venduti, in particolare nell’ultima parte dell’anno. Nell’intero esercizio i volumi di vendita hanno registrato una crescita in tutti i settori di attività: 64 milioni di tonnellate (+13,6%) per il cemento, 59,3 milioni di tonnellate (+10,2%) per gli inerti e 21,6 milioni di metri cubi(+3%) per il calcestruzzo. In questo contesto, il fatturato consolidato del Gruppo Italcementi è salito a 5. 854,1 milioni di euro (+17,1% rispetto all’esercizio 2005; +13,4% a parità di cambio e di perimetro): l’aumento dei ricavi è dovuto per i 3/4 allo sviluppo della attività, mentre la parte rimanente è sostanzialmente legata all’efetto perimetro correlato al consolidamento delle attività egiziane di Suez Cement e sue controllate (per la prima volta sull’intero periodo) e di quelle indiane di Zuari Cement, interamente controllata a partire dal 1° giugno 2006.
Ricavi e risultati operativi (in milioni di euro) Ricavi Mol corrente Mol Risultato Operativo
var. % var. % var. % var. %
2006 2005 2006 2005 2006 2005 2006 2005
Unione Europea 3. 663,2 10,9 732,1 13,6 750,1 16,3 527,0 22,0
Nord America 659,7 9,4 156,6 19,6 155,7 20,4 110,3 20,5
Mediterraneo (1) 1. 105,5 37,2 428,2 40,5 399,0 38,9 284,4 43,9
Asia (2) 361,2 39,1 101,9 53,2 101,6 52,1 67,1 68,1
Trading cemento 328,7 55,9 19,6 72,9 19,6 39,5 17,8 38,9
Altri ed eliminazioni (264,2) 44,7 8,5 n. S. 8,5 n. S. 5,7 n. S.
Totale 5. 854,1 17,1 1. 446,9 25,5 1. 434,5 26,2 1. 012,3 32,2
Unione Europea: Italia, Francia, Belgio, Spagna, Grecia Nord America: U. S. A. , Canada, Portorico Mediterraneo: Egitto,
Marocco, Turchia, Bulgaria. Asia: Thailandia, India, Kazakistan n. S. : non significativo
(1) Include le attività in Egitto (consolidate nel 2006) (2) Include il consolidamento integrale di Zuari (da giugno 2006)
Il margine operativo lordo corrente è stato pari a 1. 446,9 milioni (+25,5%). Il risultato operativo, dopo aver scontato ammortamenti in deciso aumento rispetto all’anno precedente per l’ampliamento dell’area di consolidamento, è stato di 1. 012,3 milioni, in crescita del 32,2%. L’utile netto totale ha segnato un incremento del 20,5% a 651,4 milioni, su cui ha inciso l’aumento degli oneri finanziari netti e la forte crescita di quelli fiscali che nel 2005 avevano invece beneficiato di rilevanti componenti positive non ricorrenti. L’utile di competenza di Gruppo ha raggiunto i 449,5 milioni, in aumento del 14,9% rispetto a quello del 2005, in presenza di un maggior peso dei risultati attribuibili ad azionisti terzi nelle società egiziane consolidate nell’intero periodo. Anche il 2006 è stato un anno caratterizzato da forti investimenti finanziari e industriali (773,2 milioni) destinati a raforzare sia la presenza del Gruppo nei Paesi emergenti (in particolare India e Turchia) sia l’apparato industriale in quelli maturi (principalmente per i lavori realizzati in Italia, Francia, Spagna e Nord America). Nel corso dell’anno, nell’ambito del progetto Innovazione, Italcementi ha inoltre dato avvio ai lavori di costruzione del nuovo centro di ricerca Itclab all’interno del parco scientifico ‘Kilometro Rosso’ a Bergamo. Itclab, progettato dall’architetto Richard Meier, conta di ottenere la rigorosa certificazione Leed in materia di impatto energetico e ambientale per le nuove costruzioni . Nonostante i significativi investimenti e i maggior flussi per dividendi, la posizione debitoria netta è rimasta sostanzialmente stabile a 2. 210,3 milioni, grazie ai rilevanti flussi generati dall’attività operativa. Il patrimonio netto è incrementato di 304,1 milioni a 4. 660,2 milioni, determinando un miglioramento del gearing al 47,4% dal 50,8% di fine 2005. Questa solida struttura finanziaria, confermata anche dall’innalzamento del rating assegnato da Moody’s da Baa2 a Baa1, permetterà al Gruppo di esaminare possibilità di sviluppo nelle aree a maggiore tasso di crescita e, all’ interno, di migliorare ulteriormente la propria struttura produttiva. La Capogruppo Italcementi S. P. A. Ha registrato nel 2006 ricavi in crescita a 1. 046,6 milioni (+13,4%). Il miglioramento dei ricavi e le eficienze di esercizio, che hanno permesso di compensare gli aggravi dei costi, hanno determinato un sensibile aumento del margine operativo lordo corrente a 176,1 milioni (+26,8%) e del risultato operativo a 114,2 milioni (+43,6%). L’ utile netto è stato pari a 112,3 milioni con un incremento del 17,1% rispetto al 2005. Il Consiglio di Amministrazione proporrà alla prossima Assemblea (Bergamo, 18 e 19 aprile rispettivamente in prima e seconda convocazione) la distribuzione di un dividendo di 0,36 euro per azione ordinaria (0,33 euro nell’esercizio 2005) e di 0,39 euro per azione di risparmio (0,36 euro), in pagamento dal 24 maggio 2007. Nell’esercizio in corso, l’economia internazionale, dopo anni di robusta espansione, potrebbe manifestare un contenuto rallentamento della crescita come riflesso, principalmente, dell’indebolimento della congiuntura nel Nord America. Il settore delle costruzioni, che ha attraversato una fase di sviluppo eccezionale per durata, intensità e difusione, presenta - con diferenziazioni più marcate tra i vari Paesi - prospettive ancora positive, con segnali di debolezza in Nord America e di incertezza in Thailandia a causa del contesto politico. Nella situazione sopra descritta, il Gruppo prevede una moderata crescita dei volumi di vendita accompagnata da una variazione dei prezzi complessivamente ancora positiva. Questi efetti, unitamente alle azioni intraprese sul piano industriale e in campo organizzativo per il miglioramento dell’eficienza gestionale, dovrebbero far fronte ad un prevedibile aggravio dei costi anche nell’esercizio in corso. L’obiettivo per il 2007, in termini di risultati operativi, è di confermare il buon livello raggiunto nell’esercizio appena chiuso. Quarto Trimestre 2006 - L’ultimo trimestre dell’esercizio 2006 è stato caratterizzato da un andamento molto positivo dei volumi di vendita in tutti i settori di attività e in tutte le zone di presenza del Gruppo ad eccezione del Nord America. Il positivo trend dei prezzi, seppure con dinamiche differenziate per Paese, ha contribuito a determinare un incremento dei ricavi a 1. 462,6 milioni (+14,4%), mentre il risultato operativo di 185 milioni è rimasto stabile sui livelli dell’ultimo trimestre del 2005 per l’aggravio dei costi operativi in parte di natura puntuale e per accantonamenti non ricorrenti per ristrutturazioni. Sul risultato netto del periodo, pari a 127 milioni hanno inciso oneri finanziari e soprattutto fiscali che nel corrispondente periodo 2005 avevano invece beneficiato di rilevanti componenti positive non ricorrenti, determinando così un effetto base molto sfavorevole nel confronto fra i due trimestri (-25,6%).
Andamento per trimestre 4° trim. 3° trim. 2° trim. 1° trim.
2006 2006 2006 2006
Ricavi 1. 462,6 1. 481,5 1. 619,8 1. 290,2
Variazione % vs. 2005 14,4 12,0 15,1 30,3
Margine operativo lordo corrente 315,9 398,3 467,0 265,7
Variazione % vs. 2005 4,3 12,8 36,9 70,8
% sui ricavi 21,6 26,9 28,8 20,6
Margine operativo lordo* 296,1 398,9 470,7 268,7
Variazione % vs. 2005 2,7 13,0 43,2 61,4
% sui ricavi 20,2 26,9 29,1 20,8
Risultato operativo 185,0 291,8 368,0 167,6
Variazione % vs. 2005 0,2 15,3 54,6 86,1
% sui ricavi 12,6 19,7 22,7 13,0
Utile attribuibile al Gruppo 96,9 122,6 179,6 50,3
% sui ricavi 6,6 8,3 11,1 3,9
Indebitamento finanziario netto (a fine periodo) 2. 210,3 2. 305,0 2. 572,5 2. 162,3
*include, rispetto al margine operativo lordo corrente, oneri e proventi di natura non ricorrente
Andamento Attivita’ Nel corso dell’esercizio 2006 Il Gruppo Italcementi ha evidenziato miglioramenti nei volumi di vendita in tutti i settori di attività: 64 milioni di tonnellate (+13,6%) per il cemento, 59,3 milioni di tonnellate (+10,2%) per gli inerti e 21,6 milioni di metri cubi (+3%) per il calcestruzzo. Uniche eccezioni al generale trend positivo, le contrazioni dei volumi di vendita di cemento nel Nord America e di calcestruzzo in Thailandia e in Belgio. Per quanto riguarda l’ultimo trimestre dell’esercizio, le vendite di cemento e clinker sono cresciute del 3,1%, mentre gli inerti (+18,1%) e il calcestruzzo (+6,6%) hanno registrato un trend migliore rispetto alla media dell’intero anno.
Cemento e clinker Inerti Calcestruzzo
(milioni di tonnellate) (milioni di tonnellate) (milioni di m3)
Vendite e consumi interni (1) 2006 Var. % vs. 2006 Var. % vs. 2006 Var. % vs.
2005 2005 2005
A B A B A B
Unione Europea Nord America Mediterraneo Asia Trading Eliminazioni 26,7 7,0 20,1 9,4 6,4 (5,6) 4,2 3,6 (1,3) (1,3) 31,7 1,7 19,4 7,6 38,4 38,4 n. S. N. S. 55,9 0,2 2,7 0,5 - - 8,8 n. S. 24,2 n. S. - - 7,6 n. S. 24,2 n. S. - - 17,0 0,2 3,4 1,0 - - 1,9 1,8 n. S. N. S. 12,9 8,0 (6,9) (6,9) - - - -
Totale 64,0 13,6 4,1 59,3 10,2 8,1 21,6 3,0 2,3
Unione Europea: Italia, Francia, Belgio, Spagna, Grecia Nord America: U. S. A. , Canada, Portorico Mediterraneo: Egitto,
Marocco, Turchia, Bulgaria. Asia: Thailandia, India, Kazakistan (1) i valori espressi sono relativi alle società consolidate con il metodo integrale e, pro-quota, alle società consolidate con il metodo proporzionale; A: Storico – B: Perimetro omogeneo; n. S. : non significativo
Unione Europea (Italia, Francia, Belgio, Spagna, Grecia) L’italia ha confermato nel corso del 2006 un nuovo massimo nei consumi di cemento, con una dinamica dei prezzi medi unitari positiva, che ha permesso al Gruppo di contrastare l’incremento dei costi operativi. Nel settore del calcestruzzo, a fronte di una domanda stabile, i ricavi di Calcestruzzi sono lievemente cresciuti, mentre i risultati operativi hanno subito una contrazione a causa della sfavorevole dinamica del rapporto prezzi/costi. In questo contesto il Gruppo ha complessivamente registrato nel Paese un incremento dei ricavi e dei risultati di gestione. Il mercato in Francia, ancora sostenuto da un forte progresso della domanda di cemento, ha permesso a Ciments Calcia di ottenere un significativo incremento delle vendite. Il positivo andamento dei prezzi ha permesso, seppure in presenza di un incremento dei costi, una crescita dei risultati gestionali, in sensibile miglioramento rispetto al 2005. Anche le vendite di Unibéton nel settore del calcestruzzo sono risultate in crescita, con un andamento dei prezzi medi di vendita che ha più che compensato gli incrementi dei costi operativi. In Belgio Compagnie des Ciments Belges (Ccb) ha registrato una contenuta crescita nel mercato domestico del cemento, con una positiva evoluzione dei prezzi di vendita. Le forti tensioni commerciali hanno invece limitato le vendite nel settore del calcestruzzo, che ha comunque beneficiato di una crescita dei ricavi unitari. In un mercato in robusta evoluzione, i volumi di vendita di cemento del Gruppo in Spagna sono risultati in progresso. Nel settore del calcestruzzo, a fronte di un limitato aumento dei volumi si è registrato un sensibile miglioramento dei prezzi di vendita. La crescita complessiva dei ricavi ha permesso di assorbire la dinamica negativa di alcuni fattori di costo, generando un buon miglioramento dei risultati. In Grecia il mercato ha visto confermata la ripresa dei consumi, trainati dal mercato residenziale e dalla riavvio delle opere pubbliche. La favorevole intonazione ha permesso una crescita delle vendite sia nel settore del cemento sia in quello del calcestruzzo, accompagnata da una positiva dinamica dei prezzi che ha determinato un netto miglioramento dei risultati, malgrado la crescita dei fattori di costo. Nord America (Usa, Canada, Portorico) Il mercato americano ha segnato un andamento contrastato, con il settore delle costruzioni caratterizzato da un forte calo della domanda nel settore residenziale non compensata dalla tenuta delle attività nelle opere pubbliche e nell’edilizia privata. Anche le vendite di cemento del Gruppo hanno seguito l’andamento congiunturale, consuntivando per l’intero esercizio un limitato calo dei volumi rispetto all’anno precedente. La positiva dinamica dei ricavi unitari ha però permesso di registrare sull’intero esercizio un miglioramento dei risultati di gestione, dopo aver spesato maggiori costi operativi. Mediterraneo (Egitto, Marocco, Turchia, Bulgaria) In Egitto il mercato del cemento ha confermato una intonazione positiva sostenuto dal comparto residenziale e dagli investimenti in infrastrutture turistiche. Questo quadro ha permesso al Gruppo un incremento delle vendite sul mercato domestico – che ha in parte limitato il flusso delle esportazioni – supportato da un buon andamento dei prezzi. Questi hanno compensato l’incremento dei costi dell’energia elettrica, delle manutenzioni e del personale, determinando così un miglioramento dei risultati gestionali. Nel corso dell’anno l’acquisizione di Ready Mix Beton (società leader nel settore del calcestruzzo) ha permesso una integrazione verticale delle attività del Gruppo. Le vendite del Gruppo in Marocco si sono mosse in linea con la crescita del mercato, sia nel settore del cemento che del calcestruzzo. Nel complesso, la crescita dell’attività e dei prezzi ha sostenuto l’incremento dei ricavi e dei risultati di gestione che hanno dovuto scontare l’incidenza di un forte aumento dei costi energetici e delle materie prime. In Turchia i volumi di vendita del Gruppo sul mercato nazionale sono aumentati significativamente rispetto al 2005, determinando una piena utilizzazione della capacità produttiva. I prezzi hanno beneficiato della positiva intonazione del mercato registrando un sensibile incremento. Positivo è stato anche l’andamento delle vendite nel settore del calcestruzzo. Questo generale contesto ha permesso un buon incremento dei ricavi e dei risultati. Nel corso dell’anno è stata acquistata una partecipazione di circa il 29% del capitale di Goltas Cimento, nella prospettiva di rafforzare la presenza del gruppo nell’area sud occidentale del Paese. I consumi di cemento hanno segnato in Bulgaria un forte incremento grazie ai progetti residenziali e ai lavori per nuove infrastrutture. I volumi di vendita del Gruppo sul mercato nazionale sono aumentati in linea con l’evoluzione del mercato. La forte domanda interna, che ha comportato una riduzione delle esportazioni di cemento, ha sostenuto i prezzi medi di vendita, determinando una crescita dei ricavi e dei risultati gestionali al livello più alto dall’acquisizione della attività nel Paese. Asia (Thailandia, India, Kazakhstan) In Thailandia il rinvio di importanti progetti infrastrutturali, causato da un instabile contesto politico, ha determinato un impatto negativo sui consumi di cemento e di calcestruzzo. La riduzione delle vendite sul mercato nazionale è stata però più che compensata dalla crescita per il Gruppo delle esportazioni di cemento, caratterizzate da una positiva dinamica dei prezzi, su cui ha però gravato l’aumento dei costi di produzione e in particolare di quelli energetici. Anche il settore del calcestruzzo ha registrato un calo dei volumi per la contrazione della domanda. Nel complesso i risultati di gestione in euro sono risultati sostanzialmente strabili, mentre in valuta locale si è determinata una leggera contrazione. I volumi di vendita di cemento e clinker del Gruppo in India, dove da inizio giugno è stata consolidata integralmente Zuari Cement ora interamente posseduta, hanno registrato un buon incremento con prezzi in crescita. Sui risultati, in sensibile miglioramento, hanno positivamente inciso, oltre all’incremento dei ricavi, le importanti economie nei costi di energia elettrica a seguito degli accordi raggiunti con un importante produttore locale con cui è anche in corso la realizzazione di una nuova centrale elettrica. La domanda di cemento ha evidenziato in Kazakhstan un significativo incremento, soprattutto per la forte crescita del comparto residenziale. I volumi di cemento venduti da Shymkent Cement sono sensibilmente cresciuti e accompagnati da un positivo trend dei prezzi di vendita hanno permesso di registrare un aumento dei risultati gestionali, seppure influenzati da un aggravio dei costi operativi. Lo scorso mese di dicembre è stato annunciato un accordo di partnership con Mercoury Group e Sembol Group per lo sviluppo di due cementerie nell’area sud-orientale e occidentale del Paese e dare vita al principale gruppo di materiali da costruzione nell’Asia Centrale. Trading Cemento I volumi di vendita di cemento e clinker sono notevolmente aumentati grazie sia per la crescente domanda del Gruppo sia per la componente costituita da clienti terzi, con un complessivo miglioramento dei prezzi. La significativa crescita dei ricavi ha prodotto un sensibile progresso dei risultati di gestione. Andamento Economico Nel corso dell’esercizio 2006 il Gruppo Italcementi ha registrato a livello consolidato un fatturato di 5. 854,1 milioni di euro (+17,1% rispetto all’esercizio 2005) grazie all’incremento dei ricavi in tutti i Paesi di presenza del Gruppo, sostenuti sia dalla crescita dei volumi in tutti i settori di attività sia dalla dinamica dei prezzi. In particolare la crescita dell’attività ha contribuito per il 13,4% , la variazione del perimetro di consolidamento per il 4,4% (riferibile essenzialmente al consolidamento integrale per la prima volta sull’intero esercizio del gruppo Suez Cement in Egitto e a partire dal 1 giugno di Zuari Cement in India a seguito dell’acquisizione del controllo totalitario). L’impatto delle variazioni dei tassi di cambio ha determinato una marginale contrazione dello 0,7%.
Ricavi per attivita’ 2006 2005 Var. % vs. Var. % vs.
(in milioni di euro) 2005 2005 (1)
Cemento e Clinker 3. 847,9 3. 161,4 21,7 16,1
Calcestruzzo/inerti 1. 751,5 1. 617,5 8,3 8,0
Altro 254,7 220,7 15,4 14,4
Totale 5. 854,1 4. 999,6 17,1 13,4
(1) A parità di perimetro e tassi di cambio
Malgrado il perdurare dell’aggravio dei costi operativi (soprattutto riferibili alla componente energetica, delle materie prime e dei trasporti), il miglioramento registrato nei ricavi ha permesso un forte progresso del margine operativo lordo corrente a 1. 446,9 milioni (+25,5%). Disaggregato nelle aree geografiche di riferimento del Gruppo, questo risultato mostra una forte crescita nei Paesi emergenti dell’area del Mediterraneo (+40,5%) e dell’Asia (+53,2%). Anche i Paesi maturi (area Unione Europea e Nord America) hanno registrato nel complesso un significativo incremento del 14,6%. Il risultato operativo, dopo aver scontato ammortamenti in crescita a 420,3 milioni rispetto ai 368,5 del 2005 per l’ampliamento dell’area di consolidamento, è stato di 1. 012,3 milioni, con un progresso del 32,2%.
Ricavi e risultati operativi (in milioni di euro) Ricavi Mol corrente Mol Risultato Operativo
var. % var. % var. % var. %
2006 2005 2006 2005 2006 2005 2006 2005
Unione Europea 3. 663,2 10,9 732,1 13,6 750,1 16,3 527,0 22,0
di cui Italia 1. 619,5 9,2 230,7 17,9 244,7 13,4 140,7 18,5
Nord America 659,7 9,4 156,6 19,6 155,7 20,4 110,3 20,5
Mediterraneo (1) 1. 105,5 37,2 428,2 40,5 399,0 38,9 284,4 43,9
Asia (2) 361,2 39,1 101,9 53,2 101,6 52,1 67,1 68,1
Trading cemento 328,7 55,9 19,6 72,9 19,6 39,5 17,8 38,9
Altri ed eliminazioni (264,2) 44,7 8,5 n. S. 8,5 n. S. 5,7 n. S.
Totale 5. 854,1 17,1 1. 446,9 25,5 1. 434,5 26,2 1. 012,3 32,2
Unione Europea: Italia, Francia, Belgio, Spagna, Grecia Nord America: n. S. : U. S. A. , Canada, Portorico non significativo Mediterraneo: Egitto,
Marocco, Turchia, Bulgaria. Asia: Thailandia, India, Kazakistan
(1) Include le attività in Egitto (consolidate nel 2006) (2) Include il consolidamento integrale di Zuari (da giugno 2006)
Gli oneri finanziari netti – tenuto conto dell’allargamento del perimetro e di uno sfavorevole effetto base nel raffronto con il 2005 - hanno segnato un sensibile incremento a 105,4 milioni dai 48,9 milioni del 2005. Il risultato netto è stato di 651,4 milioni (+20,5%), dopo imposte per 266,9 milioni in significativo aumento rispetto all’esercizio precedente che aveva beneficiato di componenti positive non ricorrenti,. L’utile netto di competenza del periodo è cresciuto a 449,5 milioni (+14,9%). I flussi di tesoreria dell’attività, pari a 890,5 milioni, si confrontano con i 723,6 milioni dell’esercizio 2005. Anche il 2006 è stato caratterizzato da un sensibile piano di investimenti finanziari e industriali per 773,2 milioni. Gli investimenti industriali sono stati pari a 504 (464,5 milioni nel 2005) concentrati principalmente in Francia, Spagna e Nord America e all’acquisto del centro di macinazione di Novi Ligure in Italia. Gli investimenti finanziari, pari a 269,2 milioni (744,9 milioni nel 2005) hanno principalmente riguardato l’acquisizione del controllo totalitario di Zuari Cement in India e l’acquisizione della partecipazione in Goltas Cimento in Turchia. Al 31 dicembre 2006 l’indebitamento finanziario netto è risultato di 2. 210,3 milioni sostanzialmente stabile sui livelli di fine 2005 (-4,7 milioni) grazie ai flussi finanziari dell’attività che hanno più che compensato i significativi investimenti. Il patrimonio netto alla fine dell’anno era pari a 4. 660,2 milioni (+304,1 milioni). Il gearing (indebitamento netto/patrimonio consolidato) a fine dell’anno era del 47,4% (50,8% al 31 dicembre 2005). Italcementi S. P. A. - La Capogruppo Italcementi S. P. A. Ha realizzato nell’esercizio 2006 ricavi per 1. 046,6 milioni in crescita del 13,4% rispetto al 2005. L’incremento è frutto sia di un più elevato volume di vendite rispetto all’esercizio precedente sia di una positiva dinamica dei ricavi unitari, a cui si è però contrapposto un sensibile incremento delle spese di produzione, soprattutto per energia elettrica e combustibili. Il miglioramento dei ricavi e le efficienze di esercizio, che hanno permesso di compensare gli aggravi dei costi, hanno determinato un sensibile aumento del margine operativo lordo corrente a 176,1 milioni (+26,8%) e del risultato operativo a 114,2 milioni (+43,6%). L’utile ante imposte, dopo un saldo proventi/oneri finanziari positivo per 48,4 milioni, è stato di 162,6 milioni. L’utile netto di 112,3 milioni ha segnato un incremento del 17,1% . Il patrimonio netto di Italcementi S. P. A. È aumentato, rispetto a fine dicembre 2005, di 33 milioni a 2. 195,7 milioni. A fine esercizio l’indebitamento finanziario netto era pari a 624,7 milioni rispetto ai 556,9 milioni del 31 dicembre 2005. Sulla base di questi risultati il Consiglio di Amministrazione di Italcementi S. P. A. Proporrà alla prossima Assemblea ordinaria , fissata per il 18 e 19 aprile 2007 rispettivamente in prima e seconda convocazione, la distribuzione di un dividendo di 0,36 euro alle azioni ordinarie (0,33 euro il dividendo a valere sull’esercizio 2005) e di 0,39 euro alle azioni di risparmio (0,36 euro). La data di pagamento del dividendo sarà il 24 maggio 2007 con stacco cedola il 21 maggio 2007. Previsioni – Nell’esercizio in corso, l’economia internazionale, dopo anni di robusta espansione, potrebbe manifestare un contenuto rallentamento della crescita come riflesso, principalmente, dell’indebolimento della congiuntura nel Nord America. Il settore delle costruzioni, che ha attraversato una fase di sviluppo eccezionale per durata, intensità e diffusione, presenta prospettive ancora positive, ma con differenziazioni più marcate tra i vari Paesi. In particolare in Nord America risentirà della recessione in atto nel segmento dell’edilizia residenziale, anche se attenuata dalla tenuta delle opere pubbliche e dell’edilizia industriale, mentre nei Paesi europei del Gruppo appare probabile un modesto ridimensionamento della crescita del settore. Nei Paesi emergenti sembra fondata su solide basi la prosecuzione della fase espansiva già sperimentata negli ultimi anni, con qualche incertezza in Thailandia, in relazione al difficile contesto politico. Nella situazione sopra descritta, il Gruppo prevede una moderata crescita dei volumi di vendita accompagnata da una variazione dei prezzi complessivamente ancora positiva. Questi effetti, unitamente alle azioni intraprese sul piano industriale e in campo organizzativo per il miglioramento dell’efficienza gestionale, dovrebbero far fronte ad un prevedibile aggravio dei costi anche nell’esercizio in corso. L’obiettivo per il 2007, in termini di risultati operativi, è di confermare il buon livello raggiunto nell’esercizio appena chiuso. Emissioni Obbligazionarie Ed Emissioni In Scadenza – Nel corso del secondo semestre la controllata Ciments Frangais S. A. Ha emesso il 19 dicembre 2006 senior notes per 300 milioni di dollari riservate ad un private placement negli Usa. L’emissione prevede una prima tranche a 12 anni per 150 milioni di dollari al tasso fisso del 5,80% e una seconda tranche a 15 anni per 150 milioni di dollari al 5,90%. Le emissioni sono coperte da un cross currency swap su entrambe le scadenze. Nei 18 mesi successivi alla chiusura dell’esercizio 2006 non è in scadenza alcuna emissione. .
 
   
   
SEMINARIO SULLA POLITICA PER L´ENERGIA SOSTENIBILE  
 
Bruxelles, 12 marzo 2007 - Il 20 marzo 2007 si terrà a Bruxelles (Belgio) un seminario sulla politica per l´energia sostenibile. Nel corso della manifestazione saranno affrontati i seguenti argomenti: una nuova politica europea per l´energia; piani d´azione per l´efficienza energetica; orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato in ambito ambientale; riscaldamento e raffreddamento da fonti energetiche rinnovabili; scambio di quote di emissione ed energia sostenibile nell´Ue; scenari relativi all´energia sostenibile fino al 2050. Tra gli oratori figurano europarlamentari, rappresentanti della Commissione europea, organizzazioni non governative (Ong) e rappresentanti del settore dell´energia rinnovabile. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Inforse. Org/europe/seminar07_bxl. Htm .  
   
   
FONTI RINNOVABILI: UN PASSO AVANTI PER L’EUROPA, MENTRE L’ITALIA FA AUTOGOAL. APER NON CI STA. LO SFOGO DELL’ASSOCIAZIONE DEI PRODUTTORI DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI ALLE RECENTI DICHIARAZIONI DEL MINISTRO DI PIETRO E DEL PROF. RUBBIA ALL’INDOMANI DELLE DECISIONI DEL CONSIGLIO EUROPEO.  
 
Milano, 12 marzo 2007 - La coincidenza tra le decisioni del Consiglio dei capi di Stato e di governo dell’Unione europea di rendere vincolante per i Paesi membri il raggiungimento di ambiziosi obiettivi di copertura dei fabbisogni energetici con produzioni da fonti rinnovabili e le dichiarazioni sulla stampa del Ministro Di Piretro e del Prof. Rubbia sono emblematiche del fallimento della politica italiana nella gestione dei cambiamenti climatici e nell’adeguamento alle politiche di sostenibilità energetica concordate a livello multilaterale. “Ancora una volta – dichiara Roberto Longo, Presidente Aper - emerge un Paese in cui il parlare prevale sul fare e gli interessi particolari si scontrano, fino ad annullarli, con quelli generali: il Ministro Di Pietro sostiene l’inutilità dei campi eolici off shore di fronte alle coste del “suo” Molise, mentre il prof Rubbia sostiene l’inutilità delle altre fonti rinnovabili rispetto al “suo” solare termodinamico a concentrazione”. “Vale la pena ricordare al prof. Rubbia - continua Longo - che un Paese come la Spagna, tanto illuminato da dare ospitalità al suo progetto solare termodinamico, a suo dire affossato dalla miopia italiana, non ha per questo abbandonato lo sviluppo delle altre fonti rinnovabili raggiungendo anzi tassi di crescita nell’eolico e nel fotovoltaico superiori a tutti gli altri paesi europei? E non sarebbe il caso di ricordare al Ministro Di Pietro che le fonti rinnovabili vanno sviluppate dove ne esiste il potenziale e non dove non abitano i Ministri e i loro elettori? O forse sarebbe il caso di ricordare agli Italiani che mentre il nostro Paese si divide in gruppi e comitati contrari a tutto e all’opposto di tutto gli altri paesi europei realizzano le loro politiche ambientali e vendono all’Italia i crediti di emissione che il nostro Paese deve pagare per non avere raggiunto, disperso nelle chiacchiere e nei veti incrociati, gli obiettivi di sostenibilità condivisi a Kyoto e Bruxelles”. “Sarebbe un eccesso di speranza o di fiducia – conclude Longo - chiedere al Governo di assumere, dichiarare e far attuare scelte di politica energetica chiare, realistiche e coerenti con gli impegni internazionali facendo finalmente tacere i pianisti che continuano a suonare mentre la nave affonda?” .  
   
   
ENI CONTRATTO PER L’ESPLORAZIONE DI UN’AREA DEL DELTA DEL NIGER NORDORIENTALE  
 
 San Donato Milanese (Mi), 12 marzo 2007 – Eni ha firmato il 9 marzo con la società di stato nigeriana Nnpc il contratto di Production Sharing (Psc) relativo al permesso esplorativo denominato “Opl 135”. L’area è situata nella zona nordorientale del delta del Niger, a qualche chilometro dagli impianti di trattamento di Kwale/okpai di cui Eni è operatore. Eni, tramite la società Nigerian Agip Oil Company (Naoc), con una quota del 48% sarà operatore delle attività relative al permesso Opl 135, in associazione con le società nigeriane Global Energy Company (42%) e Blj Energy (10%). Con questa importante acquisizione Eni intende proseguire nella promozione di un sempre più importante coinvolgimento attivo delle compagnie locali nell’esplorazione, nella produzione e nella valorizzazione del gas per il mercato domestico, con l’obiettivo principale di ridurre ed azzerare il gas flaring. L’accordo prevede una stretta e fattiva cooperazione con i partner nigeriani sia in campo tecnico che nella gestione operativa, con lo scopo di favorire la formazione e lo sviluppo delle competenze delle risorse nigeriane. Il Psc ha una durata effettiva di 25 anni, di cui 5 per la fase esplorativa e 20 per la fase di sviluppo e produzione, con la possibilità contrattuale di mettere in produzione le scoperte a gas. Gli idrocarburi prodotti verranno convogliati per il trattamento ai vicini impianti di Kwale/okpai, e di qui immessi nella rete della Naoc Joint Venture, in modo da ottimizzare tempi e investimenti. Eni, tramite Naoc, è operatore nella zona di Okpai della prima (e finora unica) centrale elettrica costruita in Nigeria da società petrolifere internazionali, che immette circa 480 Mw nella rete nazionale. La centrale, inaugurata nell’aprile 2005, è alimentata con gas proveniente dai campi petroliferi operati da Naoc, nell´ambito dell´importante progetto di "zero flaring" che porterà Naoc ad azzerare il gas bruciato in torcia entro la fine del 2009. .  
   
   
CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA: - 2,2% A FEBBRAIO CONTINUA A FEBBRAIO IL “CALDO” ANOMALO CHE RIDUCE LA DOMANDA DI ENERGIA  
 
Roma, 12 marzo 2007 – Nel mese di febbraio 2007 la quantità di energia elettrica richiesta in Italia, pari a 26,8 miliardi di kWh, ha fatto registrare una diminuzione del 2,2% rispetto allo stesso mese del 2006. E’ quanto ha rilevato Terna, la società che ha la responsabilità della trasmissione e del dispacciamento dell’energia elettrica a livello nazionale. A parità di giornate lavorative con febbraio 2006, il fattore che ha influito su questo risultato è stato, come per il mese precedente, il clima “primaverile” che ha caratterizzato il mese di febbraio (temperatura media mensile superiore di 2,4 gradi centigradi rispetto a febbraio 2006). Questo ha comportato infatti un minore utilizzo delle apparecchiature di riscaldamento che si traduce a sua volta in una riduzione nei consumi di elettricità. Se si volesse confrontare la domanda di febbraio 2007 con quella dello stesso periodo del 2006 a parità di temperatura, la variazione si attesterebbe su - 1,0%. Dall’analisi effettuata da Terna emerge che a livello territoriale la variazione della domanda è risultata pressoché omogenea: -2,2% al Nord e al Sud, di poco superiore alla media nazionale al Centro (-1,8%). Per quanto riguarda, in particolare, l’area Sud, da segnalare che rispetto a febbraio 2006 la richiesta di energia elettrica ha fatto segnare un -4,4% in Sicilia. I 26,8 miliardi di kWh richiesti nel mese di riferimento sono distribuiti per il 47,6% al Nord, per il 28,5% al Centro e per il 23,9% al Sud. Nel mese di febbraio 2007 il fabbisogno italiano di energia elettrica è stato coperto per l’85,0% con la produzione nazionale, e per il restante 15,0% con il saldo tra le importazioni e le esportazioni. In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,4 miliardi di kWh) è scesa del 10,0% rispetto a febbraio 2006; sono risultate in diminuzione le fonti termoelettrica (-10,6%), idroelettrica (-8,1%) ed eolica (-9,2%); in aumento la produzione geotermoelettrica (+2,1%). Il profilo congiunturale del mese di febbraio 2007 ha registrato una diminuzione dello 0,4% rispetto al mese precedente. Nel primo bimestre del 2007 la richiesta di energia elettrica in Italia ha segnato un calo del 1,7% rispetto allo stesso periodo del 2006. L’analisi dettagliata dell’andamento dei consumi elettrici mensili del 2007 è disponibile, insieme alla serie storica aggiornata dei bilanci elettrici mensili del 2006, nella pubblicazione “Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico”, consultabile alla voce “Sistema elettrico – Dati esercizio” del sito www. Terna. It .  
   
   
CONVOCATA LA CABINA DI REGIA SUGLI IMPIANTI ENI-AGIP DI TARANTO  
 
Bari, 12 marzo 2007 - Oggi alle ore 10, presso la Prefettura di Taranto Convocata La Cabina Di Regia Sugli Impianti Eni-agip Di Taranto e su iniziativa del Presidente della Regione, è stata convocata la cabina di regia per il primo esame della proposta di raddoppio dello stoccaggio della raffineria Agip di Taranto. Tale progetto, unitamente a quello di due metanodotti e a una nuova centrale a turbogas, prevede un investimento di un miliardo di euro ed è stato presentato dall’Eni al Governo Regionale, al Consiglio ed al partnerariato. Sono infatti 16 le sigle rappresentative delle istituzioni, delle forze sociali ed imprenditoriali, delle associazioni che verranno chiamate ad esprimere il proprio contributo tecnico sul progetto ad iniziare dal 12 marzo. L’incontro sarà presieduto dall’Assessore all’Ecologia Michele Losappio. A conclusione dell’incontro l’Assessore visiterà la raffineria. .  
   
   
CENTRALE TERMOELETTRICA DI SAN SEVERO: LETTERA MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO  
 
San Severo, 13 marzo 2007. Con questa breve nota Enplus intende sottolineare come il Sindaco di San Severo fraintenda la situazione, divulgando notizie non vere. En Plus vuole solamente chiarire alla cittadinanza che la lettera del Ministero dello Sviluppo Economico non è assolutamente un punto a favore delle tesi della Giunta comunale. Si tratta invece di una normale procedura, prevista dalla Legge 400/1998, che viene attivata qualora vi siano contrasti tra organi diversi dello Stato, in questo caso la Regione Puglia e il Ministero stesso. In queste situazioni infatti viene coinvolta la Presidenza del Consiglio dei Ministri che analizza il problema al fine dell’armonizzazione gli interessi coinvolti. In particolare, il Ministero ha ribadito più di una volta, l’ultima il 5 gennaio scorso, che l’autorizzazione per la costruzione della centrale di San Severo è valida, mentre la Regione pone alcune richieste di approfondimento. La funzione della Presidenza del Consiglio dei Ministri è quella di derimere qualsiasi controversia e di arrivare a mettere la parola fine alla diatriba tra le parti. En Plus, alla luce della validità della propria autorizzazione, rispondente in tutto e per tutto alla legislazione vigente, e di tutte le azioni portate avanti nell’ultimo anno (come ad esempio l’adeguamento al Pai) è convinta che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ne ribadirà la validità e conseguentemente i lavori della centrale potranno riprendere, a questo punto senza alcun ulteriore blocco. .  
   
   
COSTITUITA LA RETE TERRITORIALE MARCHIGIANA DEI CENTRI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE  
 
 Ancona, 12 marzo 2007 - La Regione Marche ha firmato l´accordo costitutivo della rete territoriale dei Centri di educazione ambientale (Cea), componete del sistema Infea Marche ed e` composta da 12 laboratori territoriali e da 20 centri di esperienza. I soggetti titolari dei Cea sono le Province, i Comuni, le Comunita` montane, le associazioni ambientaliste, gli enti parco, una scuola e le cooperative. Queste ultime, in particolare, sono quelle che danno lavoro a operatori qualificati quali educatori, guide naturalistiche, diplomati e laureati. La rete territoriale Cea e` in grado di realizzare educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile della cittadinanza giovane e adulta. L´impegno delle parti contraenti dell´accordo e` quello di concorrere, con spirito di cooperazione, al conseguimento degli obiettivi generali di educazione ambientale di cui al programma regionale triennale Infea Marche 2006/08. Inoltre, e` quello di promuovere un modello di sviluppo socialmente equo, territorialmente equilibrato, ecologicamente sostenibile e solidale. Il ruolo della Regione e` quello di svolgere un´azione di coordinamento, di concerto con le istituzioni e i soggetti sociali, attivando il tavolo istituzionale di programmazione e quello operativo tecnico. Inoltre, deve realizzare un sistema di relazioni, di comunicazione e informazione, organizzando un portale unico del sistema Infea Marche, dotandolo anche di un proprio logo, attivando e potenziando un forum telematico per favorire la circolazione delle informazioni e la collaborazione tra i componenti del sistema. All´attuazione della prima annualita` del programma della rete Cea la Regione ha destinato fondi pari a 700mila euro. .  
   
   
AMBIENTE - ENTRERÀ IN FUNZIONE MARTEDÌ 20 MARZO LA NUOVA SEDE PERIFERICA DI BRUNICO DELL’UFFICIO GESTIONE RISORSE IDRICHE  
 
Bolzano, 12 marzo 2007 - Dal 20 marzo prossimo l’Ufficio risorse idriche sarà presente due volte al mese, il primo ed il terzo martedì, dalle ore 9,00 alle 12,00, nella nuova sede degli uffici provinciali nell’edificio delle Poste nella Piazza del Municipio,10 (stanza 311). Sarà presente nella sede di Brunico il collaboratore dell’Ufficio gestione risorse idriche, Markus Zingerle, il quale fornirà consulenze ed informazioni agli utenti. L’ufficio gestione risorse idriche si occupa della stesura del piano generale per la gestione delle acque pubbliche, delle concessioni di derivazione di acque pubbliche, di acqua potabile e zone di rispetto, acque minerali e termali, estrazione di acqua sotterranea, metanizzazione ed ha funzioni di polizia amministrativa. La sede di Brunico avrà il numero telefonico 0474 582356, E-mail: lukas. Zingerle@provinz. Bz. It. .  
   
   
LOMBARDIA, DOMANDA E OFFERTA DI LAUREATI IN LOMBARDIA: CONVEGNO  
 
 Milano, 12 marzo 2007 - Quali sono le lauree più richieste in Lombardia? E quali sono i laureati più presenti sul mercato del lavoro? Quanto si discosta la domanda dall’offerta? Quali gli indirizzi di laurea più gettonati dalle imprese, dal settore pubblico e dal terzo settore? Se ne parlerà alla presentazione della ricerca “La domanda e l’offerta di laureati in Lombardia” realizzata dalla Camera di Commercio di Milano attraverso la sua azienda speciale Formaper, in collaborazione con Unioncamere Lombardia e le Università Lombarde. Il convegno si terrà lunedì 12 marzo, dalle 9,30 alle 13 nella sala consiglio della Camera di Commercio di Milano. Partecipano: Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio di Milano, Renato Borghi, presidente Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, Francesco Bettoni, presidente Unioncamere Lombardia, Nando dalla Chiesa, sottosegretario ministero Università e ricerca, Anna Maria Dominici, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, Giovanni Puglisi, rettore Libera Università di Lingue e Comunicazioni Iulm e Enrico Decleva, rettore Università degli Studi di Milano – Bicocca, Alessandro Ciarlo - Vice direttore Centrale per l’Orientamento e i rapporti con il mondo del lavoro Università Bocconi, Marcello Fontanesi - rettore Università degli Studi Milano – Bicocca, Alberto Meomartini - consigliere incaricato per Scuola, Formazione e Università Assolombarda, Vito Moramarco - presidente Comitato Università Cattolica - Mondo del lavoro. .  
   
   
IL MINISTRO GENTILONI INAUGURA L’ANNO ACCADEMICO DELLA SCUOLA SUPERIORE DI SPECIALIZZAZIONE NELLE TELECOMUNICAZIONI  
 
Roma, 12 marzo 2007 - Il Ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha inaugurato il 5 marzo l’Anno Accademico 2006÷2007 della Scuola Superiore di Specializzazione nelle Telecomunicazioni, per laureati in Ingegneria. Alla cerimonia hanno partecipato il Segretario Generale del Ministero delle Comunicazioni, Marcello Fiori, ed il preside della Facoltà di Ingegneria dell’Università Roma Tre, oltre agli allievi iscritti al corso, i docenti, ed i rappresentanti di aziende ed operatori del settore. La Scuola opera nell’ambito del Ministero delle Comunicazioni dal 1923 e nel corso degli anni ha consentito ai giovani laureati in Ingegneria di acquisire maggiori competenze professionali in materia di telecomunicazioni. L’offerta formativa del nuovo anno accademico si articolerà attraverso lo sviluppo di tre aree didattiche, dedicate rispettivamente alla formazione Tlc, alla formazione Ict e alla Qualità del servizio, riferita agli aspetti della sicurezza, disponibilità, supporto ed operabilità, tutte professionalità particolarmente richieste dal mercato del lavoro. .  
   
   
PREMIATI I MIGLIORI STUDENTI IN ORATORIA E RETORICA  
 
 Bolzano, 12 marzo 2007 - Capacità di improvvisare un discorso, di tenere una relazione classica su tematiche impegnative, di esibire creatività quale portavoce: sono alcuni dei filoni nei quali si sono cimentati i circa 70 studenti che per tutta la giornata hanno partecipato oggi (9 marzo) a Bolzano al concorso di oratoria e retorica promosso dall’ufficio provinciale Giovani e dall’Intendenza scolastica tedesca. A premiare i giovani sono stati nel tardo pomeriggio il presidente della Provincia Luis Durnwalder e l’assessora Sabina Kasslatter Mur. Il concorso, ha sottolineato l’assessore alla Scuola tedesca Otto Saurer aprendo la manifestazione in mattinata a Palazzo Widmann, vuole essere uno stimolo per le nuove generazioni ad impegnarsi nell’esprimere sempre e in modo efficace la loro opinione e nel compartecipare alla vita della società. Per tutta la giornata circa 70 studenti hanno dato prova davanti al pubblico della loro capacità in fatto di oratoria e di retorica. Nella categoria della relazione classica i giovani sono stati chiamati ad un intervento di 6-8 minuti su temi quali la situazione nelle pari opportunità, la tendenza verso il biologico, il futuro dell’istruzione, il fanatismo come minaccia, la mania del telefonino. I migliori sono risultati Daniel Harrasser, Tobias Lechner e Aaron Punt. Cinque minuti di preparazione sono stati invece concessi agli studenti prima di cimentarsi nel discorso improvvisato su un tema scelto a caso tra religione e sette, politica e società, media e computer, film e musica, sport e società, cultura, ambiente e geografia, lavoro e tempo libero, giovani e famiglia. Nell´ambito dell’argomento sorteggiato il candidato ha dovuto scegliere un preciso tema di attualità e svilupparlo con un discorso lungo dai 2 ai 4 minuti. I più bravi, secondo la giuria composta da giornalisti, autori, rappresentanti di associazioni giovanili e teatrali, sono stati Simon Staffler, Matthias Ausserhofer e Moritz Messner. La creatività messa alla prova nella categoria ”portavoce“ – 8 minuti di esposizione capace di catturare il pubblico - ha premiato la coppia Dominic Mader e Stefan Pircher Verdorfer, la squadra composta da Anton Steiner, Markus Canins e Markus Grüner e il team con Gabriel Sigmund e Andreas Fink. A tutti i vincitori, premiati dal presidente Durnwalder e dall´assessora Kasslatter Mur, spetta in viaggio a Strasburgo, per i classificati dal quarto al decimo posto tanti buoni per l’acquisto di libri. .  
   
   
BORSE DI STUDIO PER STUDENTI LAVORATORI. DONAZZAN: “PREMIARE GLI STUDENTI CHE SOPPORTANO SACRIFICI MAGGIORI”  
 
Padova, 12 Marzo 2007 - “Tipicizzare la categoria dello studente- lavoratore, dare servizi aggiuntivi e premiare la qualità nella docenza”. Queste in sunto le proposte di Elena Donazzan,assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, intervenuta il 9 marzo ai lavori dell’incontro- dibattito tenutosi a Palazzo del Bo a Padova “Le borse di studio per gli studenti lavoratori: dall’utopia alla realtà”, organizzato dal Coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di polizia (Coisp) della segreteria provinciale della città patavina. “Se siamo qui oggi a parlare di borse di studio per studenti lavoratori- spiega Donazzan- lo dobbiamo al Sindacato di Polizia, da cui è venuta la proposta che come Regione abbiamo accolto con favore”. L’assessore si riferisce alla delibera del giugno 2006, che ha previsto “a partire dall’anno accademico 2006/07, per la prima volta, in via sperimentale, specifiche disposizioni per agevolare il Diritto allo Studio degli studenti non impegnati a tempo pieno all’Università, ovvero, in definitiva, soprattutto degli studenti lavoratori”. “La nostra scelta- ricorda Donazzan- è andata nella direzione di far accedere alla borsa di studio regionale gli studenti lavoratori in base agli stessi requisiti di reddito dei non lavoratori, ma con specifici requisiti di merito e di tempo. Questo perché vanno premiati gli studenti che si sacrificano, ed in particolare gli studenti che lavorano i quali, come convengono tutti i presenti, sopportano un sacrificio maggiore”. Nella fattispecie, la delibera parla, per lo studente lavoratore, “di requisiti di merito ridotto” e di tempistica sostanzialmente raddoppiata (ad esempio sette anni anziché sette semestri) rispetto allo studente a tempo pieno. L’assessore ha quindi ricordato come, in quest’iter “sia necessaria una condizione prioritaria, che è quella di tipicizzare a livello governativo una categoria, quella dello studente- lavoratore, che altrimenti sfugge alla nostra comprensione. Non esiste attualmente un’anagrafe in tal senso e la difficoltà di essere riconosciuto spesso impedisce ad un lavoratore di riuscire a studiare”. Donazzan ha poi aggiunto: “C’è un mondo che sta evolvendo ed ho la sensazione che siamo particolarmente in ritardo rispetto a questo cambiamento: è necessario rivedere normative sia a livello nazionale che regionale”. L’assessore ha infine ipotizzato la valorizzazione del corpo docente dando magari “premi su base meritocratica a quegli insegnanti che in un certo senso escono dagli schemi e ed esercitano la professione con passione, per esempio rendendosi disponibile a lavorare anche sabato e domenica”. .  
   
   
IL RUOLO DELLE PROFESSIONI NELL’INNOVAZIONE DEL TERRITORIO PUGLIESE  
 
Bari, 12 marzo 2007 - Nel decennio 1985-1995 il numero degli iscritti agli albi professionali in Italia è aumentato del 61,3%, da 867mila a 1 milione e 400mila unità. Nei successivi dieci anni, l’incremento è stato del 30,5%, superando di poco il milione e 800mila iscritti. Superano nettamente la media alcune figure, in particolare i dottori commercialisti, che nel periodo 1985-2005 sono aumentati del 212,3%, gli infermieri (+203,7%), gli avvocati e i procuratori (+123,6%, gli ingegneri (+116,9); si affermano nuove professioni, come i geologi (che nel 2005 erano 15mila, il 174,4% in più del 1985) e gli agronomi e forestali (19mila, il 124,7% il più rispetto al 1985). Se, dunque, le professioni si sono imposte quali protagoniste di rilievo dell’economia e della società italiane nell’ultimo ventennio, occorre indagare cosa ha tuttavia determinato il rallentamento della loro crescita, per comprendere quali possano essere le strade da intraprendere per renderle più adeguate e in linea con il sistema socio-economico di una regione in profondo mutamento. Di questi percorsi e di questi temi si discuterà nel corso del seminario su “Le trasformazioni nelle professioni”, in programma lunedì 12 marzo alle ore 10. 30 nella Aula “Aldo Moro” della Facoltà di Giurisprudenza (Università di Bari). Si tratta del secondo seminario di studi del ciclo “Good players in Puglia: attori, processi e percorsi di sviluppo di una regione in trasformazione”, organizzato da Ipres (Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali), Censis, Fondazione Caripuglia e Aidp (Associazione Italiana per la Direzione del Personale). Il ciclo di seminari si propone di analizzare i “buoni esempi” che la regione esprime nei campi dell’innovazione tecnologica, delle professioni e dell’imprenditoria, destinando ad ognuno un incontro con alcuni protagonisti pugliesi. L’obiettivo è quello di delineare una mappa dei processi di trasformazione che il contesto pugliese sta attraversando in questi anni, fornendo tracce e strumenti di conoscenza a chi è chiamato a realizzare politiche di sviluppo coerenti e sostenibili. Dopo i saluti dei rettori dell’Università e del Politecnico di Bari, Corrado Petrocelli e Salvatore Marzano e del presidente della Regione Nichi Vendola, discuteranno di questi temi il presidente dell’Ipres Gaetano Piepoli, il presidente della Fondazione Caripuglia Antonio Castorani, il presidente dell’Aidp Puglia Pietro Scrimieri, il presidente del Consiglio Nazionale Forense, Guido Alpa, Maria Pia Camusi del Censis, il preside della Facoltà di Economia dell’Università del Salento, Stefano Adamo, il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Bari, Giovanni Fuzio, e il presidente del Nucleo di Valutazione della Regione Puglia, Giuseppe Moro. Concluderà i lavori l’Assessore all’Urbanistica della Regione Puglia, Angela Barbanente. .  
   
   
INCONTRO CON GLI ISTITUTI PROFESSIONALI DEL PIEMONTE PER PRESENTATE LE ATTIVITÀ SPERIMENTALI DIRETTIVA OBBLIGO FORMATIVO 2007-2009  
 
Torino, 12 Marzo 2007 Si è svolto l’8 marzo, presso la sala conferenze della Regione Piemonte in corso Regina Margherita 174, l’incontro organizzato dall’assessorato all’Istruzione e Formazione professionale e l’Ufficio Scolastico regionale, per illustrare ai dirigenti degli Istituti Professionali di Stato i contenuti della direttiva sull’obbligo formativo 2007-2009. Dopo la firma del Protocollo d’intesa fra il ministero della Pubblica Istruzione, il Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, la Regione Piemonte e le Province piemontesi, la strategia regionale, in materia di formazione professionale, ha ritenuto necessario dare operatività ad una nuova direttiva che possa dare risposta alle esigenze che il territorio piemontese richiede, già a partire dall’anno 2007. Una necessità, questa, che si è rivelata prioritaria alla luce anche degli obiettivi posti dalla legge finanziaria che porta l’obbligo di istruzione a 16 anni. Questo tipo di orientamento consentirà il conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il 18esimo anno di età. Gli interventi previsti, riguarderanno attività di formazione iniziale per assolvere all’obbligo di istruzione; azioni sperimentali volte a qualificare i ragazzi in uscita dal sistema scolastico e azioni di sistema mirate ad una più efficace integrazione tra sistema dell’istruzione e della formazione professionale e a stabilizzare l’offerta formativa, per una spesa totale di 80 milioni di euro. Un impegno finanziario consistente a cui si farà fronte con risorse regionali, statali e del Fondo Sociale Europeo. A beneficiare dei contributi saranno: le agenzie formative, gli istituti professionali di Stato accreditati per la formazione orientativa e le associazioni temporanee di scopo (Ats), costituite da Agenzie formative e istituzioni scolastiche piemontesi. “Sono soddisfatta - ha ribadito l’assessore all’Istruzione e Formazione professionale, Gianna Pentenero - per il risultato raggiunto che permette alla nostra regione, prima in Italia, ad aver già avviato alcune sperimentazioni volte a definire il percorso dell’innalzamento dell’obbligo d’istruzione voluto dal nostro Governo all’interno della Finanziaria 2007. Tale iniziativa è anche supportata dal protocollo d’intesa siglato lo scorso 20 febbraio, che ci permette di candidarci come regione capofila nell’attivazione di questo percorso. ” “L’obiettivo della sperimentazione – ha aggiunto il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Francesco de Sanctis - - è quello di ridisegnare il curricolo in termini di competenze, ai fini del successo nell’istruzione di tutti gli alunni tra i 14 e i 16 anni. È inoltre allo studio un piano di formazione dei formatori, destinata ai Dirigenti scolastici e alle funzioni strumentali”. Ai corsi di formazione professionale previsti dall’atto di indirizzo, potranno iscriversi tutti i ragazzi in uscita dalla scuola secondaria di primo grado o che per diversi motivi hanno interrotto gli studi. Sono previste altresì iniziative per giovani tra i 15 e i 18 anni senza “licenza media”, a condizione che il progetto formativo preveda il recupero del titolo di studio tramite attività integrate con un ente provinciale per l’istruzione degli adulti. La direttiva e in particolare i percorsi, mirano a prevenire e contrastare più efficacemente la dispersione e favorire e consentire il conseguimento di una qualifica professionale, attraverso corsi caratterizzati dal biennio più un anno, da frequentare entro il diciottesimo anno di età. Si è pensato infatti diverse tipologie di percorsi sperimentali: Percorsi che si articolano nel biennio più un anno per il raggiungimento della qualifica. Percorsi di qualifica con crediti in ingresso, finalizzati a rilasciare una qualifica professionale e garantire occupabilità. Percorsi svolti in integrazione tra le istituzioni scolastiche e le strutture formative, in seguito ai quali gli studenti potranno scegliere se permanere nella scuola o acquisire una qualifica attraverso la frequenza di un percorso di formazione professionale. Progetti sperimentali realizzati nel primo biennio degli Ips mirati a ridurre l’abbandono scolastico ridisegnando gli impianti curricolari in termini di competenze da raggiungere, ovvero destinati a sostenere i giovani più in difficoltà con lo studio. .  
   
   
FORMAZIONE: CORSO PER ESPERTI DI MANUTENZIONE CNIM E UNI  
 
Roma, 13 marzo 2007 - Si svolge fra aprile e giugno la seconda edizione del Percorso Formativo “Maintenance Expert” organizzata congiuntamente da Cnim e Uni. Il corso si sviluppa su quattro moduli che possono essere anche frequentati singolarmente: Ingegneria di Manutenzione – 18, 19 e 20 aprile (24 ore); Contrattualistica di Manutenzione – 17 e 18 maggio (16 ore); Sicurezza nella Manutenzione – 25 e 26 giugno (16 ore); Qualità nella Manutenzione – 27 giugno (8 ore). I corsi si terranno a Roma presso gli uffici dell’Uni (Via del Collegio di Capranica, 4). "Maintenance Expert" rappresenta una occasione unica di alta formazione sulle tematiche connesse alla manutenzione. L´obiettivo è di creare una figura professionale specializzata, opportunamente qualificata per rivestire ruoli specifici nel campo della progettazione e della gestione della manutenzione. Ad oggi, infatti, si avverte nel settore una notevole carenza di figure che svolgano mansioni di tipo manageriale e operativo. Tali figure devono non solo saper progettare un sistema che nel suo ciclo di vita sia sempre in grado di eseguire la funzione richiesta, ma anche gestirlo, migliorarlo ed esigerlo a livello contrattuale – toccando temi quali Global Service e Facility Management, sempre più richiesti dal mercato. I vari moduli del percorso si rivolgono a: datori di lavoro, progettisti di manutenzione, tecnici e manager di manutenzione, consulenti, responsabili della qualità, responsabili del servizio di prevenzione e di protezione secondo quanto prescritto dal D. Lgs. 626/94 e D. M. Del 16 gennaio 1997. Tutti e 4 i moduli si caratterizzano per l´ampio spazio dedicato ai casi di studio e alle esercitazioni tenute da docenti con vasta e dimostrata esperienza sul campo, provenienti sia dal mondo accademico che industriale. Rispetto all’edizione precedente essi presentano alcune novità: - in ogni singolo modulo è stato riservato maggiore spazio alle esercitazioni, molto apprezzate dai partecipanti e preziose per meglio comprendere ed applicare nella quotidianità aziendale i concetti teorici appresi; - in particolare, al corso “Ingegneria di manutenzione” è stata aggiunta una giornata supplementare riservata a tale scopo; - al termine di ogni corso i partecipanti sosterranno un breve test che ha il solo obiettivo di verificare, ed eventualmente migliorare, le conoscenze acquisite. Programma e informazioni per l’iscrizione sono disponibili al link: http://www. Cnim. It/formazione_convegni/percorso%20formativome. Htm .