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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Settembre 2008
UNA NUOVA PROCEDURA D´INFRAZIONE PER GARANTIRE IL RISPETTO DEL DIRITTO UE  
 
Bruxelles, 25 settembre 2008 - Nel 2007 il Parlamento europeo ha ricevuto più di 1. 500 petizioni di cittadini denuncianti la violazione delle norme Ue da parte delle autorità nazionali o locali. Il Parlamento chiede quindi la revisione della procedura d´infrazione per evitare che la sua lentezza conduca all´impunità degli Stati membri. Sollecita poi questi ultimi a garantire che i fondi Ue per i grandi progetti favoriscano lo sviluppo sostenibile ed esorta una soluzione alle rivendicazioni dei lettori stranieri negli atenei italiani. Adottando con 603 voti favorevoli, 17 contrari e 25 astensioni la relazione di David Hammerstein (Verdi/ale, Es) sull´attività della commissione per le petizioni nel 2007, il Parlamento ricorda anzitutto che sono gli Stati membri, e le loro autorità locali, ad avere la responsabilità di applicare i regolamenti e le direttive comunitarie. Sottolinea poi che il Parlamento è legittimato ad esercitare un controllo e una supervisione democratici sulle politiche dell’Unione al fine di garantire che il diritto comunitario sia attuato e capito correttamente. In tale contesto, rileva che la procedura delle petizioni contribuisce in modo significativo all’identificazione del non corretto rispetto, da parte degli Stati membri, della legislazione comunitaria, costringendo in molti casi la Commissione ad avviare procedure d’infrazione. La procedura, inoltre, consente di apportare miglioramenti a quella normativa che, alla prova dei fatti, si dimostri debole o inefficace rispetto agli obiettivi posti. Nel 2007 il Parlamento ha registrato 1. 506 petizioni (+ 50% rispetto al 2006), di cui 1. 089 sono state dichiarate ricevibili. La Spagna è lo Stato membro da cui è pervenuto il maggior numero di petizioni (254), seguita da Germania (212), Romania (143) e Italia (126). Vengono poi la Grecia (92), la Polonia (91), il Regno Unito (81), l´Irlanda (65), la Francia (58), la Bulgaria (44) e il Portogallo (32). Dagli altri Stati membri ne sono giunte meno di 25. Delle petizioni ricevute, 288 riguardavano temi ambientali, 226 i diritti fondamentali, 207 gli affari sociali e la discriminazione, 192 il mercato interno e i consumatori, 131 le questioni legate all´urbanizzazione, 105 la salute, 103 l´istruzione e le questioni culturali, 99 la giustizia, 88 i trasporti e le infrastrutture e, infine, 72 i beni immobili. Nelle nove riunioni di commissione indette durante l´anno sono state discusse oltre 500 petizioni e sono state organizzate 6 missioni di accertamento in Germania, Spagna, Irlanda, Polonia, Francia e Cipro. Il Parlamento esprime preoccupazione «per i tempi eccessivi» impiegati per concludere casi di infrazione da parte dei servizi della Commissione e della Corte di giustizia, laddove quest’ultima sia coinvolta e chiede quindi che siano introdotti «termini più rigorosi». Anche se riconosce che spesso ciò «è il risultato di un lento e spesso deliberato ostruzionismo da parte delle amministrazioni dello Stato membro coinvolte». Al riguardo chiede la revisione della procedura d’infrazione al fine di «garantire un maggior rispetto dell’applicazione degli atti legislativi dell’Ue» ed esorta quindi le istituzioni interessate a utilizzare meglio tale possibilità, per evitare che la lentezza delle procedure consenta agli Stati membri di agire impunemente «contro gli interessi delle comunità locali direttamente colpite che hanno presentato una petizione al Parlamento». Ribadisce inoltre la necessità di un maggiore coinvolgimento del Consiglio e delle rappresentanze permanenti degli Stati membri nelle attività della commissione per le petizioni, potenziando la loro presenza alle riunioni. Più in generale, i deputati ritengono problematico che l’attuale sistema di monitoraggio della legislazione comunitaria «consenta agli Stati membri di ritardarne l’osservanza fino alla reale imminenza di una sanzione pecuniaria» e che i cittadini spesso non sembrino avere accesso adeguato alla giustizia e alle misure correttive su scala nazionale nonostante l´intervento della Corte di giustizia. Si dicono poi preoccupati per le segnalazioni dei firmatari secondo cui essi riscontrano troppo spesso notevoli difficoltà per ottenere compensazioni da parte delle autorità e dei tribunali nazionali coinvolti. Il Parlamento, tuttavia, riconosce appieno che la procedura delle petizioni mira principalmente a ottenere rimedi e soluzioni non giudiziari per i problemi sollevati dai cittadini europei nel corso del processo politico e, in tale contesto, si compiace che in molti casi si siano ottenuti risultati soddisfacenti. In molti casi, invece, non è possibile trovare soluzioni soddisfacenti per i firmatari di petizioni «a causa delle debolezze della stessa legislazione comunitaria applicabile». Pertanto esorta le commissioni legislative competenti a prestare la massima attenzione ai problemi sollevati nel corso della procedura delle petizioni, in fase di preparazione e di negoziazione di atti legislativi nuovi o riveduti. Invitando la Commissione ad interessarsi maggiormente all’utilizzo dei Fondi di coesione in settori dell’Ue in cui i grandi progetti infrastrutturali esercitano un forte impatto sull’ambiente, i deputati esortano gli Stati membri a garantire che i fondi europei siano diretti verso lo sviluppo sostenibile nell’interesse delle comunità locali. Queste ultime, infatti, presentano in numero sempre crescente petizioni al Parlamento al fine di protestare contro il frequente mancato rispetto di tali priorità da parte degli enti locali e regionali. Nel passare in rassegna una serie di petizioni analizzate nel 2007, il Parlamento deplora che tra quelle più vecchie ancora all´esame, il caso dei "Lettori", ossia degli insegnanti di lingua straniera in Italia, «continui a rimanere irrisolto nonostante due decisioni della Corte di giustizia e il sostegno della Commissione europea e della commissione per le petizioni a favore della causa e delle loro rivendicazioni». Esorta quindi le autorità italiane e le singole università coinvolte comprese, fra l’altro, le università di Genova, Padova e Napoli, «a intervenire al fine di trovare una giusta soluzione a tali rivendicazioni legittime». In merito alla cosiddetta petizione "One Seat", sostenuta da 1,25 milioni di cittadini europei che hanno chiesto all´Ue di fare di Bruxelles l´unica sede del Parlamento europeo, i deputati sottolineano che la commissione per le petizioni ha chiesto al Parlamento di formulare un parere al riguardo, «alla luce del fatto che la sede dell´istituzione è regolata dalle disposizioni del trattato e che gli Stati membri hanno la responsabilità di prendere una decisione in merito». Con 302 voti favorevoli, 323 contrari e 27 astensioni, l´Aula ha respinto un emendamento del relatore in cui si affermava l´intenzione del Parlamento di impegnarsi a «svolgere la discussione politica necessaria» in una delle prossime sessioni. Il Parlamento ribadisce poi la richiesta di riesaminare con urgenza il "portale dei cittadini" sul sito web del Parlamento europeo, con lo scopo di accrescere la visibilità del portale in relazione al diritto di petizione e di garantire ai cittadini i mezzi necessari per apporre elettronicamente la propria firma alle petizioni. Esorta inoltre l´adozione delle misure necessarie per accelerare la procedura di registrazione delle petizioni e, nel contesto dello sviluppo del sistema di ePetition, l´introduzione di uno strumento informatico di tracciatura on-line rivolto ai firmatari di petizioni per contribuire a una maggiore trasparenza ed efficienza del processo, attraverso funzioni che comprendono, fra l´altro, periodici aggiornamenti dello stato di avanzamento e richieste di informazioni supplementari. Infine, i deputati sostengono la formalizzazione di una procedura in base alla quale le petizioni nel settore del mercato interno (ad es. Tasse automobilistiche, riconoscimento delle qualifiche professionali, permessi di soggiorno, controlli alle frontiere e accesso all´istruzione) sono trasferite alla rete Solvit per accorciarne significativamente l´iter, pur garantendo il diritto del Parlamento a esaminarle qualora Solvit non dovesse trovare una soluzione soddisfacente. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: RESPINTA LA RISOLUZIONE SULLE PRIORITÀ PER IL 2009  
 
 Bruxelles, 25 settembre 2008 - Dopo una lunga sessione di voto e l´adozione di numerosi emendamenti, il Parlamento ha respinto con 306 voti contrari, 102 favorevoli e 207 astensioni la proposta di risoluzione sostenuta da Ppe/de, Alde e Uen in merito alle priorità legislative per il 2009. Sono anche state respinte tutte le altre risoluzioni presentate dai singoli gruppi politci. Particolarmente controverso un emendamento del Pse, adottato con soli 4 voti di scarto (310 sì, 306 no e 13 astensioni) che invitava la Commissione a proporre iniziative legislative nuove o aggiornate per quanto riguarda la protezione dei lavoratori con contratti atipici, i criteri minimi contro licenziamenti iniqui di singoli lavoratori, il distacco di lavoratori, il riesame del regolamento che istituisce il Fondo europeo di aggiustamento alla globalizzazione, il miglioramento delle condizioni di lavoro e la riduzione degli infortuni/malattie connesse al lavoro. Altrettanto sensibile l´emendamento dell´Alde sull´importanza di proseguire il processo di adesione di Croazia e Turchia «nella speranza che entrambi i paesi soddisfino a tempo debito tutti i criteri per l´appartenenza all´Unione. .  
   
   
AL PARLAMENTO EUROPEO, BARTOLOMEO I: NEL MONDO C´È POSTO PER TUTTI  
 
Bruxelles, 25 settembre 2008 - Accolto in seduta solenne, il Patriarca ecumenico Bartolomeo I ha sottolineato l´importanza del dialogo interculturale e il significato del "Progetto europeo" che è riuscito a promuovere la coesistenza pacifica di Stati precedentemente in guerra fra loro. Ha rilevato il ruolo della difesa dell´ambiente come interesse comune e posto in luce l´importanza di garantire i diritti delle minoranze. Perorando l´adesione della Turchia all´Ue, ha invitato a non temere la prevalenza musulmana nel paese. Presentazione del Presidente Presentando il Patriarca ecumenico, il Presidente Hans-gert Pöttering ha evidenziato come l´Unione europea sia una comunità fondata sui valori, il più importante dei quali è la dignità umana. E la libertà di religione è fondamentale per la dignità umana. Ha poi collegato questo principio alla separazione tra Stato e Chiesa, come previsto anche dal trattato di Lisbona. Ha quindi descritto il Patriarca come «un faro per i suoi seguaci del mondo ortodosso» e sottolineato che i recenti ampliamenti dell´Unione hanno incluso paesi ortodossi quali Cipro, Bulgaria e Romania. Ricordando poi che Papa Giovanni Paolo Ii aveva usato la metafora di un´Europa che respira ancora con due polmoni dopo la caduta del comunismo nell´Europa centrale e orientale, ha utilizzato tale metafora riferendosi alla ricchezza portata nell´Ue ampliata grazie alle visioni differenti della cristianità occidentale e di quella orientale. Allocuzione del Patriarca ecumenico Aprendo il suo intervento, Sua Santità Bartolomeo I ha ricordato che «oggi, possediamo tutti i mezzi tecnologici per trascendere l´orizzonte della nostra autoconsapevolezza culturale, tuttavia, continuiamo ad assistere agli effetti terribili della frammentazione umana». Infatti, le organizzazioni tribali, il fondamentalismo e l´estremo nazionalismo contribuiscono ad incrementare l´elenco delle atrocità che rendono incerta la nostra rivendicazione di esseri civili. Il dialogo interculturale è alla radice del significato di "essere umano" e nessuna cultura o famiglia umana può abbracciare ogni individuo. In mancanza di tale dialogo le differenze nella famiglia umana si riducono a "oggettificazione" dell´altro e portano all´abuso, al conflitto e alla persecuzione, ovvero a «un suicidio umano su vasta scala». Tuttavia, laddove le differenze portano a dialogare, si instaura comprensione reciproca e amore. Il significato del "Progetto europeo", ha proseguito, non può essere sottovalutato, in quanto rappresenta un tratto distintivo dell´Unione europea che è riuscita a promuovere la coesistenza reciproca, pacifica e produttiva tra Stati-nazione i quali, meno di settant´anni fa´, «affogavano in un conflitto sanguinoso che avrebbe potuto distruggere l´eredità dell´Europa per sempre». Affinché il nostro dialogo sia più di un mero scambio culturale, ha quindi sostenuto, deve instaurarsi una comprensione profonda dell´assoluta interdipedenza, non solo fra Stato, politica ed economia: l´interdipendenza di ogni singolo individuo con gli altri individui. Ha poi sottolineato che il Patriarcato ecumenico per decenni ha perorato la causa ambientale, richiamando l´attenzione sui disastri ecologici nel mondo. Infatti, «solo se comprendiamo che ogni ecosistema è parte dell´ecosfera popolata da ogni creatura vivente, possiamo afferrare il legame reciproco e comprendiamo la nostra vera interdipendenza». In caso contrario, «siamo destinati all´ecocidio, l´autodistruzione dell´unica ecosfera che dà sostentamento all´esistenza di tutti gli esseri umani». Il Patriarca ha poi posto in luce la necessità di rispettare i diritti delle minoranze. Laddove i diritti delle minoranze sono rispettati, ha spiegato, la maggioranza della società sarà giusta e tollerante, mentre le società costruite sull´esclusione e la repressione non possono durare. A suo parere, l´Europa deve far rientrare la Turchia nel proprio progetto e, pertanto, quest´ultima deve promuovere il dialogo interculturale e la tolleranza per essere accettata. L´europa non dovrebbe considerare aliena una religione tollerante verso le altre religioni. Come il progetto europeo, le grandi religioni possono essere una forza che trascende il nazionalismo e che può addirittura trascendere il nichilismo e il fondamentalismo, concentrando i loro fedeli su ciò che ci unisce come esseri umani e promuovendo un dialogo su ciò che ci divide. Dalla Turchia, ha aggiunto, avvertiamo l´esitazione europea ad abbracciare, da pari, un paese che è prevalentemente musulmano. In proposito ha sottolineato che in Europa vi sono milioni di musulmani giunti per varie motivazioni, notando peraltro che l´Europa sarebbe ancora piena di ebrei se non vi fossero stati gli orrori della Seconda guerra mondiale. Il Patriarca ha poi rilevato il grande entusiasmo che sta vivendo Istanbul nel preparare le celebrazioni indette nell´ambito della "Capitale europea della cultura nel 2010". La città, ha evidenziato, «è stata un luogo di incontro per le persone e un luogo di coabitazione per varie religioni e culture». Il Patriarcato ecumenico, ha affermato, ribadisce la sua volontà di contribuire con tutta la sua forza alla pace e alla prosperità. Siamo pronti a unirci a voi nel dialogo costruttivo e presteremo orecchio attento agli attuali problemi. D´altra parte, il Patriarcato è molto attivo nell´ambito del dialogo ecumenico per contribuire a una migliore intesa tra i popoli, per la riconciliazione, la pace e la solidarietà e cerca di combattere il fanatismo, l´odio e tutte le forme del male. «Siamo tutti fratelli e sorelle, figli dello stesso Padre celeste e, su questo magnifico pianeta di cui tutti siamo responsabili, c´è posto per tutti ma non c´è posto per le guerre e neppure per coloro che uccidono i propri simili», ha concluso. .  
   
   
SEMINARIO D´AUTUNNO SULLA POLITICA EUROPEA DEI CONSUMATORI AGGIORNAMENTO PER LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI ITALIANI  
 
Roma, 25 settembre 2008 - La Commissione europea e il Gruppo europeo consultivo consumatori organizzano a Roma un incontro-seminario, occasione di aggiornamento sulle maggiori tematiche legate alle politiche dei consumatori europei. (A Milano si è svolto il 12 settembre 2008). Potranno partecipare i rappresentanti delle Associazioni nazionali, regionali e locali L’incontro si terrà a Roma il 26 settembre presso la Rappresentanza in Italia della Commissione europea Sala convegni Upterroma – Università popolare Via Quattro Novembre 157. Programma del 26 settembre: Ore 10 Introduzione di Pier Virgilio Dastoli, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea; Ore 10. 30 Giuseppe Abbamonte, Dg Sanco, Capo Unità "Normativa, Contratti e Marketing" Il punto dell´acquis communautaire: norme modificate ed integrate; Ore 11 Mario Nava, Dg Markt, Capo Unità "Servizi finanziari" Aggiornamenti su mercati finanziari e consumatori ; Ore 11. 30 Francesco Piccarreta, Rappresentanza Permanente d´Italia presso l´Unione Europea L´adattamento della normativa italiana alle direttive europee; Ore 12 Anna Bartolini, Rappresentante italiana dell´Eccg Il punto dei lavori: nuove competenze e tematiche future; Ore 12. 30 Claudio Melchiorre, Cncu Esperienze di lobby a Bruxelles: luci ed ombre del panorama europeo; Ore 13 Rappresentanza dei consumatori Avv. Marco Ramadori, dell´Ufficio internazionale del Codacons; Pratiche commerciali ingannevoli e sleali: un nuovo banco di prova per i consumatori. Dibattito. .  
   
   
CONFERENZA SULLA "MOBILITÀ LAVORATIVA IN EUROPA"  
 
Bruxelles, 25 settembre 2008 - Il 17 ottobre si svolgerà al Parlamento europeo a Bruxelles, in Belgio, una conferenza sulla "Mobilità lavorativa in Europa - importanza, conseguenze e nuove sfide". Si tratta della conferenza conclusiva del progetto Jobmob And Famlives ("Job mobilities and family lives in Europe - modern mobile living and its relation to quality of life"), finanziato dall´Ue. Nonostante gli effetti positivi della mobilità legata al lavoro siano ampiamente riconosciuti e vengano fatti degli sforzi per incentivarla, la mobilità della forza lavoro europea si è rivelata più volte essere relativamente bassa. Uno studio recente sulla mobilità spaziale legata al lavoro di qualsiasi tipo (e non soltanto sulla migrazione della forza lavoro) è giunta a delle conclusioni sorprendenti: quasi la metà degli impiegati europei è in mobilità per motivi di lavoro o lo è stato nel corso della carriera professionale. I lavoratori sono sedentari ma comunque altamente mobili, perché adottano strategie diverse per soddisfare le richieste di mobilità. Gli europei migrano raramente, ma si spostano giornalmente o settimanalmente coprendo lunghe distanze, vivono delle relazioni a lunga distanza per motivi di lavoro, accettano incarichi all´estero o intraprendono frequenti viaggi di lavoro in Europa e nel mondo. Lo studio è stato condotto dal progetto Jobmob And Famlives, finanziato dal Sesto programma quadro della Commissione europea (6°Pq). Nel corso della conferenza saranno presentate relazioni su dati rappresentativi raccolti in sei paesi europei. L´analisi riguarda i flussi attuali della mobilità e le relative ripercussioni su società, economia, sviluppo demografico, parità dei sessi e qualità della vita in Europa. I risultati dello studio portano alla luce nuove sfide per l´economia e suggeriscono un cambiamento nelle strategie politiche relative alla mobilità lavorativa. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Jobmob-and-famlives. Eu/conference. Html .  
   
   
CONSUMATORI DEL MEDITERRANEO: SI CONCLUDE A GENOVA LA SECONDA EDIZIONE DI CONSUMED  
 
Genova, 25 Settembre 2008 - Genova ospita, venerdì 26 settembre, le sessioni conclusive della seconda edizione di Consumed, i cui lavori sono iniziati a Palermo il 24 per proseguire poi il 25 con due seminari a bordo della motonave Splendid durante la navigazione verso il capoluogo ligure. I lavori del convegno Consumed 08 si concluderanno nell´Auditorium del Museo del mare, nello splendido scenario del Porto Antico. In mattinata Renzo Guccinelli, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Liguria, interverrà sul tema "Le Regioni protagoniste del Processo di Barcellona"; poi si aprirà una finestra sulla politica europea nei confronti del Mediterraneo, per continuare con una tavola rotonda dove esponenti delle Regioni, del mondo delle associazioni dei consumatori nazionali ed internazionali si confronteranno sui temi legati alla sicurezza dei prodotti alimentari. Il Presidente della Regione, Claudio Burlando, concluderà con il suo intervento i lavori della mattinata. La sessione pomeridiana riprenderà il tema della sicurezza, ma questa volta guarderà alla comunicazione e all´informazione, oggi più che mai importanti per proseguire sulla strada intrapresa a Barcellona verso la cooperazione e compiere un importante passo avanti teso a favorire lo sviluppo economico, la tutela dell´ambiente, la qualità dei prodotti e la riduzione dei flussi migratori. A chiudere questa sessione saranno gli interventi delle associazioni dei consumatori della nostra regione che presenteranno i cinque progetti da loro sviluppati all´interno del programma Liguria Informa. Con Consumed si guarda sempre con maggior interesse alla realizzazione di una zona di scambi euromediterranea che interesserà quaranta Paesi con una proiezione demografica di 600-800 milioni di consumatori con l´obiettivo di instaurare un partenariato in ambito sociale e culturale finalizzato ad una maggiore comprensione e percezione reciproca tra i popoli. Sempre più il bacino del Mediterraneo sembra essere destinato a diventare una macroarea economica, ecco perchè le regioni vogliono essere attori importanti nel percorso che porterà all´integrazione delle economie di quest´area, guardando alla creazione di una zona di libero scambio, che necessita obbligatoriamente di un´armonizzazione legislativa in grado di favorire gli scambi commerciali. Saranno quindi le regioni a portare un contributo importante, ed è per questo che Liguria, Sicilia, Puglia e Campania si sono impegnate nel progetto Consumed, Consumatori del Mediterraneo, investendo risorse competenze in progetto editoriale che si è concretizzato nella realizzazione di ricerche e studi, che raccolti in unico volume, mettono a confronto le legislazioni dei paesi del Mediterraneo partendo dalle infrastrutture, passando per la sicurezza e traguardando alla certificazione dei prodotti, senza dimenticare che stiamo passando dal commercio tradizionale al commercio elettronico. .  
   
   
EVENTO CLUSTER PER LA COOPERAZIONE UE-GIAPPONE  
 
Bruxelles, 25 settembre 2008 - Il 29 ottobre si terrà a Bruxelles, in Belgio, un seminario sulla cooperazione Ue-giappone "Cluster e internazionalizzazione della R&s. Rivolto ad amministratori di aziende e cluster giapponesi e comunitari, ai rappresentanti dei centri di ricerca e sviluppo (R&s), e a funzionari dell´Ue e del Giappone, il seminario ha lo scopo di: informare le aziende giapponesi e dell´Ue sulla rete di cluster nell´Ue; raccogliere aggiornamenti sull´internazionalizzazione dei cluster e sulla cooperazione nella R&s; informare le aziende sugli incentivi regionali e nazionali in settori specifici; permettere alle aziende di trovare partner di R&s o subappaltatori altamente qualificati; Mentre durante la mattinata una sessione principale affronterà argomenti di interesse generale (come le politiche sui cluster nazionali e regionali, e gli studi particolari sulla cooperazione dei cluster Ue-giapponesi), nel pomeriggio quattro sessioni parallele saranno dedicate alla cooperazione in quattro settori specifici, ovvero l´automotive, l´energia, le scienze biologiche e settori della chimica. Cordis, il servizio comunitario di informazione in materia di ricerca e sviluppo, sarà presente all´evento con uno stand. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Eu-japan. Eu/ .  
   
   
SLOVENIA, PREVISTI AUMENTI PREZZI AL DETTAGLIO  
 
Trieste, 25 settembre 2008 - I dettaglianti sloveni hanno previsto ulteriori aumenti dei prezzi, ma negano responsabilità, secondo quanto rivela il sito internet del governo sloveno. I prezzi aumenteranno in settembre a causa dell´aumento del costo dell´energia e dei prezzi alla produzione, dichiarano i negozi al dettaglio, che però non si considerano i responsabili principali dell´alto livello di inflazione. Il direttore della Tus, Aleksander Svetelsek, ha dichiarato che i negozi al dettaglio hanno sempre cercato di mantenere la sostenibilità dei prezzi, ma ha affermato che è ora che anche l´industria di produzione faccia la sua parte per fermare la crescita dei prezzi. Secondo Svetelsek, gli aumenti dei prezzi si vedranno in quasi tutti i settori economici. Mitja Gaspari, già governatore della Banca Centrale Slovena, afferma che i dettaglianti non sono responsabili dell´inflazione. Le accuse che non ci sia competizione nel mercato al dettaglio sloveno non è vera, e le ragioni della crescita dei prezzi sono da trovare altrove. L´economista però ammette che i margini di profitto non sono calati, ma dovranno calare in futuro, se i negozi vogliono mantenere i clienti offrendo buoni prezzi. .  
   
   
AUSTRIA, GERMANIA E GRECIA PRINCIPALI INVESTITORI IN BULGARIA  
 
 Sofia, 25 settembre 2008 - Secondo uno studio della Banca Centrale Bulgara, i tre principali investitori stranieri in Bulgaria sarebbero l´Austria, la Germania e la Grecia. Gli investimenti diretti esteri austriaci ammonterebbero infatti a 370,4 milioni di euro nella prima metà dell´anno, contro i 282 milioni della Germania e i 244,5 milioni della Grecia .  
   
   
MINISTERO DELL´ECONOMIA E DELLE FINANZE CSSF: CRISI, RISCHIO LIMITATO PER IL SISTEMA BANCARIO E ASSICURATIVO ITALIANO  
 
 Roma, 25 settembre 2008 - Si è riunito ieri il Comitato per la salvaguardia della stabilità finanziaria per esaminare gli sviluppi più recenti delle tensioni sui mercati finanziari internazionali e le possibili implicazioni sul sistema finanziario e sui risparmiatori in Italia. Al fine di assicurare la salvaguardia della stabilità del sistema finanziario le riunioni del Comitato, in linea con le raccomandazioni Ecofin, mirano a realizzare forme di cooperazione, di scambio di informazioni e valutazioni tra le autorità di vigilanza di settore e il Ministero dell´Economia e delle Finanze. Alla riunione hanno partecipato il Ministro dell´Economia Giulio Tremonti, il Direttore generale del Tesoro Vittorio Grilli, il Direttore generale della Banca d´Italia Fabrizio Saccomanni, il Presidente dell´Isvap Giancarlo Giannini, il Presidente della Consob Lamberto Cardia. Nel corso della riunione sono state esaminate le iniziative prospettate negli Stati Uniti per fronteggiare la crisi e, con particolare riferimento alle vicende che interessano la Lehman Brothers, valutarne gli eventuali riflessi per gli intermediari nazionali. Si è anzitutto osservato come l´improvviso venir meno di un operatore di grandi dimensioni come la Lehman non abbia avuto contraccolpi negativi sul funzionamento dei mercati dei titoli e dei sistemi di pagamento. Il Comitato ha preso visione delle valutazioni effettuate dalle Autorità di supervisione bancarie europee secondo cui le esposizioni nei confronti della Lehman Brothers sono complessivamente gestibili se confrontate al totale degli attivi e dei patrimoni bancari. Le conseguenze sul sistema bancario italiano sono nel complesso contenute: secondo un´indagine compiuta dalla Banca d´Italia, l´esposizione dei primi venti gruppi bancari italiani verso la banca d´investimento americana si ragguaglia allo 0,5 per cento del loro patrimonio di vigilanza, valore significativamente inferiore alla media europea. Secondo i risultati di un´indagine svolta dalla Consob su un campione di società non bancarie e non assicurative, per un totale di quaranta emittenti quotati, circa due terzi di tali soggetti risultano non avere alcuna esposizione verso il gruppo Lehman Brothers, mentre per gli altri i rischi appaiono limitati. L´esposizione complessiva del campione è pari a 120 milioni di euro per i derivati e a 14 milioni di euro per titoli in portafoglio. Il presidente della Consob ha anche esposto il provvedimento restrittivo in materia di vendite allo scoperto, adottato nei giorni scorsi dalla Commissione - previa consultazione con le altre Autorità europee - al fine di contrastare eventuali manovre speculative sui mercati nazionali. Anche secondo i dati raccolti dall´Isvap presso la totalità del mercato l´esposizione del sistema assicurativo italiano al rischio Lehman Brothers risulta limitata. L´esposizione diretta delle imprese che detengono attivi della banca d´affari americana ammonta infatti a 1,14 miliardi di euro, pari allo 0,40% delle riserve tecniche. Attivi Lehman Brothers sono poi presenti nei prodotti - essenzialmente polizze index linked - per i quali il rischio di investimento è a carico degli assicurati. Il Comitato ha convenuto sull´opportunità di continuare a mantenere sotto costante osservazione la situazione e di tenere periodiche riunioni di aggiornamento. .  
   
   
AMMONTARE DI CCT E BTP IN EMISSIONE  
 
Roma, 25 settembre 2008 - Il Mef, facendo seguito al comunicato stampa del 22 settembre 2008, comunica l´ammontare dei Cct e dei Btp che verranno offerti nell´asta del prossimo 29 settembre: - Certificati di Credito del Tesoro 1º settembre 2008/2015 terza tranche: 1. 250 milioni di euro - Buoni del Tesoro Poliennali triennali 1º settembre 2008/2011 terza tranche: 3. 000 milioni di euro decennali 1º febbraio 2008/1º agosto 2018 undicesima tranche: 2. 500 milioni di euro. . .  
   
   
FINANZA: ABI, BANCHE ITALIANE SOLIDE NEL CONTESTO INTERNAZIONALE  
 
Roma, 25 settembre 2008 - Sistemi interni di valutazione di tutti i rischi rilevanti, misurazione dell’adeguatezza del capitale e resistenza ad eventuali stress sono le questioni discusse ieri al convegno ‘Icaap 2008’ organizzato dall’Associazione Bancaria Italiana. Il convegno è stato l’occasione per un confronto con l’Autorità di Vigilanza e con gli operatori del settore sulle migliori modalità per realizzare il processo Icaap -Internal Capital Adeguacy Assessment Process - che rappresenta un momento di ‘alta pianificazione’ poiché armonizza i tre processi di pianificazione, gestione dei rischi e quantificazione del capitale. Nel corso dell’evento è stato presentato il Libro Bianco sul Pillar 2, un’iniziativa dell’Area Centro Studi e Ricerche di Abi condotta in collaborazione con Pricewaterhousecoopers Advisory e con un Gruppo di Lavoro interbancario. L’iniziativa punta a fornire concrete linee guida operative alle banche in materia di implementazione e affinamento del proprio processo di valutazione del capitale previsto dal Secondo Pilastro dell’Accordo di Basilea 2 che si sta rivelando uno degli elementi di maggiore attualità del nuovo regime prudenziale. Infatti, i principi riportati nell’ Icaap promuovono la sana e prudente gestione degli intermediari mediante la completa valutazione dei singoli rischi, la loro corretta aggregazione e adeguate prove di stress per valutare la tenuta patrimoniale. Le banche stanno, quindi, provvedendo a dar conto a breve alla Banca d’Italia dello stato dell’arte del proprio Icaap che comprende valutazioni in merito a rischi, ad esempio, di liquidità e di concentrazione su singole controparti. “Uno dei punti di forza delle banche italiane – ha sottolineato il Direttore Generale dell’Abi, Giuseppe Zadra, aprendo questa mattina i lavori del convegno – è l’aver perseguito una politica di maggiore robustezza patrimoniale. I gruppi italiani sono per questo più solidi dei loro competitors internazionali nell’attuale contesto di turbolenza”. Il convegno è stato l’occasione per presentare, a partire dai contenuti del Libro Bianco, i metodi e le pratiche operative per implementare correttamente le diverse fasi del processo di autovalutazione dell’adeguatezza patrimoniale che ogni singola banca deve effettuare in modo autonomo in relazione ai rischi assunti e alle strategie aziendali di sviluppo (dall’identificazione dei rischi agli eventuali interventi sul capitale). Tra le iniziative promosse dall’Abi sull’argomento, oltre al Libro Bianco, anche un percorso formativo di Abiformazione sul Pillar2 e un Laboratorio sul Rischio di Concentrazione dei crediti della singola banca/gruppo a livello di specifiche aree geografiche o settori produttivi che l’Associazione sta per avviare con Pwc Advisory. .  
   
   
MILANO: ATTORNO A EXPO NASCE OGGI PRIMO GRUPPO CITTÀ DEL MONDO  
 
 Milano, 25 settembre 2008 - È nato ieri a New York, un primo gruppo di Città del mondo decise a collaborare insieme per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio, a partire dal progetto Expo 2015. Questo gruppo di Città, che oltre a Milano comprende tra gli altri Dakar, Cordoba, l’Ile de France e Roseau, si è riunito oggi per la prima volta a New York al Palazzo di Vetro, quartier generale delle Nazioni Unite, in occasione del “The Contribution of Local Government to the Millennium Development Goals”. “Non è un caso – ha sottolineato Letizia Moratti – che questa iniziativa nasca all’interno delle Nazioni Unite, nella giornata che l’assemblea generale dedica agli Obiettivi del Millennio”. Tre in particolare le linee guida indicate dal Sindaco di Milano e Commissario Straordinario per l’Expo, Letizia Moratti, per valorizzare il contributo delle città e degli enti locali al raggiungimento degli obiettivi. Primo, una sempre più stretta partnership tra le agenzie bilaterali, i governi nazionali e gli enti locali, affiancata da una sempre più stretta collaborazione tra pubblico e privato. Tra le iniziative già attivate in questo senso, Letizia Moratti ha ricordato l’accordo con la World Bank, che vede Milano prima Città partner di iniziative della banca nel campo ambientale. Sempre in questo contesto, il Sindaco ha ricordato il contributo che Milano ha dato alla campagna di comunicazione degli Obiettivi del Millennio, attraverso il Festival Internazionale dell’ambiente (che ha giugno ha visto a milano tutti i ministri dell’Ambiente e dell’Energia delle Isole e del Pacifico oltre a tanti ospiti internazionali) e il Festival Internazionale dell’Alimentazione che prenderà il via il prossimo 16 ottobre, in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Alimentazione indetta dall’Onu. Nell’ambito delle collaborazioni pubblico privato, il sindaco ha ricordato anche l’avvio della progettazione per l’elettrificazione di aree rurali a Gibuti, utilizzando energie rinnovabili come l’eolico, grazie anche al coinvolgimento di A2a e di Enel. La seconda direttrice è la collaborazione tra Città, perfettamente esemplificata nel nucleo di città che oggi si sono riunite al palazzo di vetro. “Si tratta di collaborazioni che vedono ad esempio il nostro sistema Universitario contribuire al master in management ambientali a Vina del Mar, in Cile, così come ai sistemi di allerta precoce per prevenire catastrofi naturali nei paesi caraibici”. Un terzo livello è dato invece dall’usare eventi “bandiera” come Expo, “non solo per attivare investimenti a favore del proprio territorio ma per sviluppare invece progetti in tutto il mondo”. “Abbiamo lavorato e stiamo lavorando su oltre 450 progetti, con oltre 150 Paesi. Questi progetti – ha ricordato il Sindaco - catalizzano il contributo scientifico, economico, culturale e delle Ong, in nuove forme di cooperazione internazionale e di solidarietà”. “Expo – ha detto Letizia Moratti - è un strumento importante per migliorare e integrare differenti soggetti come le Università, i Laboratori di Ricerca, le Fondazioni, le Ong e le aziende pubbliche e private. Per queste ragioni abbiamo scelto di creare come Landmark un centro per lo Sviluppo Sostenibile. Un centro che farà di Milano la porta di una rete globale dedicata al capitale umano”. “Attraverso questa rete – ha concluso il Sindaco - faciliteremo la costruzione di Scuole, Centri di Formazione, Università e Ospedali in tutto il mondo. È un network aperto ai contributi delle città che sono qui oggi, dal momento che i sindaci che stanno partecipando a questo incontro condividono una visione comune. In questo modo le Città aprono un percorso nuovo per rispondere concretamente alle sfide del Millennio”. .  
   
   
IL MERCATO VA, NONOSTANTE IL CROLLO DELLE SELEZIONI DI PROPOSTE  
 
 Roma, 25 settembre 2008 - Si è chiuso con un bilancio negativo il mercato estivo del Partenariato Pubblico Privato. Tra Luglio e Agosto 2008, nell’intero territorio nazionale - secondo l’Osservatorio nazionale sul Project Financing promosso dall’Unità Tecnica Finanza di Progetto del Cipe- Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell´Economia e delle Finanze, Unioncamere e Camera di Commercio di Roma, e realizzato e gestito da Aet - Ambiente e Territorio, Azienda Speciale della Cciaa di Roma in collaborazione con Cresme - si sono registrati 280 interventi per un volume d’affari di circa 1,3 miliardi, che corrispondono ad un numero pressoché equivalente a quello dello stesso bimestre del 2007, mentre la spesa risulta fortemente ridotta, con un calo dell’83%. In particolare, la caduta economica, rispetto ad entrambi i bimestri di confronto, è stata determinata dal crollo degli investimenti in fase di selezione di proposte, su cui ha pesato l’incertezza normativa sul futuro della procedura di affidamento delle concessioni con lo strumento del Project Financing. Rispetto al bimestre Luglio-agosto 2007 presentano un bilancio tutto negativo le selezioni di proposte di Project Financing (-50% per numero e –95% per investimento) e le altre gare di Ppp (-58% per numero e –83% per investimento). Al contrario vivono un periodo espansivo le concessioni di costruzione e gestione su proposta della stazione appaltante e le concessioni di servizi, mentre presentano un bilancio a doppia velocità le concessioni su proposta del promotore, numero in crescita (+16%) ed investimenti in calo (-63%). Complessivamente nei primi otto mesi del 2008 sono state avviate 1. 055 iniziative per un volume d’affari di 7,8 miliardi. Rispetto allo stesso periodo di un anno fa risulta stabile il numero delle opportunità (-0,2%) a fronte di una significativa frenata degli investimenti, 7,8 miliardi contro 13,7 (-43%). Una situazione che muta sostanzialmente se dal calcolo si escludono le iniziative relative alla fase 1 del Project Financing. Senza le richieste di partnership privata il mercato in un anno ha registrato una crescita delle iniziative del 27,4% e un +17,8% di incremento economico. Lo stato di buona salute del mercato delle sole gare di Ppp è testimoniato anche dall’incidenza del volume d’affari in Ppp sul mercato complessivo delle gare per opere pubbliche registrato dall’Osservatorio Cresme–edilbox, attestatosi a quota 25% (5,6 miliardi su 22,6 totali), pari a 3 punti percentuali in più rispetto a Gennaio-agosto 2007 (22%). La fotografia del mercato potenziale del Ppp per fasce di importo degli interventi conferma l’orientamento della domanda su opere di piccolo importo: circa il 40% delle iniziative di importo noto attivate nel bimestre fanno riferimento a progetti di importo inferiore a 1 milione di euro, una quota in crescita rispetto ad un anno prima (33%). Rispetto al bimestre Luglio-agosto 2007 si osserva anche un ridimensionamento delle opere di importo compreso tra 1 e 5 milioni di euro, scese da 84 a 79, a fronte di una stabilità di quelle di importo superiore (61 contro 60). Sempre più frequenti e consistenti gli interventi nel settore acqua-gas-energia-telecomunicazioni. Gli interventi classificati in questo settore censiti nel bimestre Luglio-agosto 2008 sono stati 57 per un volume d’affari di 423 milioni, erano 33 per 239 milioni un anno prima. Project Financing: poche selezioni mentre cresce il numero delle gare Con i risultati degli ultimi due mesi il bilancio delle selezioni di proposte nel 2008 si è fatto più critico. Tra Gennaio e Agosto sono stati censiti 234 avvisi, riferiti a 223 iniziative di valore noto, per un totale di 2,25 miliardi. Il confronto con lo stesso periodo del 2007 segna perdite del 43% per numero (178 iniziative in meno) e del 75% per importo (6,75 miliardi in meno). Sul forte ridimensionamento economico hanno avuto un ruolo di primo piano le grandi opere di importo superiore a 50 milioni che, nel 2008, sono rappresentate da 7 iniziative per un investimento complessivo di circa 1 miliardo, mentre un anno prima erano 17 e valevano oltre 7 miliardi. Sulla sensibile contrazione ha sicuramente inciso il clima di incertezza normativa che continua a caratterizzare il mercato del Ppp. Per quanto riguarda le gare su proposta del promotore le dinamiche estive indicano un trend a doppia velocità. In termini di numero il bilancio è di crescita, sia rispetto al bimestre precedente (+115%) che a quello del corrispondente bimestre del 2007 (+16%). Al contrario per investimento si registrano perdite del 55% (979 milioni in meno) rispetto al bimestre Maggio-giugno 2008 e del 63% (1,3 miliardi in meno) rispetto al bimestre Luglio-agosto 2007. Nell’intero periodo i progetti che hanno superato la prima selezione salgono a quota 114 per un volume d’affari complessivo di circa 4 miliardi. Il confronto con il corrispondente periodo del 2007 indica segni tutti positivi: il numero di opportunità risulta accresciuto di 8 unità (+7,5%) e l’investimento di 215 milioni (+5,7%). .  
   
   
CITTADINANZATTIVA SU FALLIMENTO LEHMAN AND BROTHERS: LA NOSTRA ASSISTENZA AI CONSUMATORI. NECESSARIO RIVEDERE I SISTEMI DI RATING COINVOLGENDO I CONSUMATORI  
 
Roma, 25 settembre 2008 - “E’ molto grave che ad oltre un anno dall’inizio della crisi dei mutui sub prime, non si siano ancora prese tutte le misure indispensabili per evitare danni così gravi a spese dei risparmiatori”. Queste le dichiarazioni di Giustino Trincia, responsabile delle politiche dei consumatori Cittadinanzattiva. “Mettiamo a disposizione dei risparmiatori italiani, pesantemente coinvolti nel fallimento del gruppo americano”, ha aggiunto Trincia, “il nostro servizio di informazione e di assistenza Pit servizi (0636718. 555, fax 0636718. 333, pit. Servizi@cittadinanzattiva. It) per fornire supporto anche attraverso i nostri consulenti finanziari. “C’è l’esigenza, inoltre, di rivedere profondamente i sistemi di rating, cioè di accreditamento delle società e dei gruppi che operano sul mercato finanziario, coinvolgendo finalmente in questo processo le stesse associazioni dei consumatori e degli utenti, perché quello che sta accadendo ormai in diversi Paesi, e in maniera intensa negli ultimi anni, richiede molta più trasparenza e tempestività d’intervento sui meccanismi che stanno a monte di questa come di altre emergenze del genere”. “Ci aspettiamo, ha concluso Trincia, “che da parte degli Organi di Governo e di Controllo del sistema del credito del nostro Paese venga promossa una adeguata campagna d’informazione al pubblico dei risparmiatori sulla reale portata di quanto accaduto e sulle concrete misure immediate che si possono attivare per gestire l’emergenza”. -- .  
   
   
LAVORO E POLITICHE SOCIALI: CONFRONTO E COLLABORAZIONE TRA VENETO ED UCRAINA  
 
Venezia, 25 settembre 2008 - Una delegazione del ministero della famiglia, gioventù e sport della Repubblica dell’Ucraina, guidata dal primo viceministro Shevlyak Illiya, si è incontrata ieri a Palazzo Balbi con gli assessori regionali alle politiche sociali Stefano Valdegamberi e ai flussi migratori Oscar De Bona. La visita – come ha ricordato De Bona - fa seguito alla firma del 20 marzo scorso a Kiev di un verbale d’intesa finalizzato ad avviare una collaborazione per facilitare da un lato le possibilità di tirocinio e di lavoro dei giovani lavoratori ucraini nel Veneto, dall’altro il ritorno nel paese di origine al termine del contratto di lavoro in Italia. Il viceministro Illiya ha espresso l’interesse dell’Ucraina ad approfondire anche una serie di tematiche relative al settore sociale, tra cui le adozioni internazionali e l’assistenza domiciliare nel Veneto, con particolare riguardo al problema della regolarizzazione delle cosiddette “badanti”. Il rappresentante del ministero ucraino ha fatto presente che nel 2007 sono stati un centinaio i bambini russi e ucraini dati in adozione in altri Paesi; inoltre ha detto che ci sono parecchie giovani interessate al lavoro di “badanti” ma nell’ambito di una presenza regolare in Italia che dia garanzie sociali. L’assessore Valdegamberi, dopo aver illustrato lo stato attuale della suddivisione di competenze tra Stato e Regioni, ha evidenziato che il Veneto ha attualmente il coordinamento delle materie relative al sociale in seno alla Conferenza delle Regioni. Ha offerto la disponibilità a condividere l’esperienza maturata dal Veneto nel campo delle adozioni, in quanto è l’unica regione italiana che ha cercato di mettere a sistema questa materia che vede coinvolte le competenze di più soggetti, avendo comunque come obiettivo primario la centralità e il benessere del bambino. Sul tema delle badanti, Valdegamberi ha confermato che, su circa 35 mila assistenti familiari che si stima siano presenti nel Veneto, buona parte è irregolare. Ma sono ormai parte integrante del nostro sistema sociale. Si tratta però di una competenza dello Stato a cui – ha detto l’assessore - il Veneto ha in più occasioni chiesto, per la regolarizzazione delle badanti, un meccanismo diverso. E’ stato toccato durante l’incontro anche il tema dell’inserimento lavorativo dei portatori di handicap. Da parte sua De Bona, richiamando l’intesa firmata quest’anno, ha sottolineato che Veneto e Ucraina possono entrambi ricavare utili elementi di arricchimento dalle reciproche esperienze e ha ricordato le prossime iniziative che saranno realizzate (tra cui due workshop in Ucraina), mirate soprattutto a incentivare l’immigrazione regolare. .  
   
   
FEDERALISMO: DE FILIPPO, PRINCIPIO ACCISE VALGA PER TUTTI  
 
Roma, 25 settembre 2008 - La possibilita´ di trattenere quote del gettito derivante dalle accise sugli oli minerali in proporzione ai volumi raffinati sul territorio deve valere per tutte le Regioni e non solo per quelle a Statuto speciale cosi´ come previsto dal disegno di legge sul federalismo fiscale, approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri. In pratica il concetto della ripartizione di una quota delle accise sulla produzione dei prodotti petroliferi deve valere per tutte le Regioni Italiane. E´ su questa posizione, ha riferito il presidente della Basilica Vito De Filippo all´inizio della riunione della conferenza dei presidenti delle Regioni, che tutte le Regioni alla fine converranno. La Conferenza è stata convocata ieri pomeriggio per risolvere il problema della richiesta delle Regioni a statuto speciale, in particolare Sicilia e poi Sardegna, di avere una quota delle accise da parte dello Stato. In un primo momento, ha riferito De Filippo, il ministro Calderoli aveva accolto la richiesta, che però non può andare avanti, perché "non esiste che si dia un vantaggio soltanto ad alcuni territori". ´´Come regioni del Sud abbiamo espresso una posizione unitaria: alcuni meccanismo e opportunita´ non possono andare a vantaggio solo di alcuni territori, o si estendono a tutti o non sono sostenibili´´. Ha spiegato il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo Ci sono stati continui contatti tra i presidenti delle Regioni del Sud che alla fine avrebbero appunto convenuto che il concetto della ripartizione delle accise, che allo Stato arrecano un introito di 20 miliardi l´anno, sarà ripartito tra tutti. Con questa posizione le Regioni dovrebbero andare in serata all´ incontro con il ministro Calderoli, al quale probabilmente parteciperà anche il ministro Fitto, per proseguire il confronto sul federalismo. .  
   
   
FEDERALISMO FISCALE: REGIONI RIUNITE A ROMA, CONFLITTI IN VIA DI SUPERAMENTO  
 
Bolzano, 25 settembre 2008 - Sul federalismo le Regioni a statuto ordinario e quelle a statuto speciale hanno trovato una prima convergenza: riunite a Roma nella seduta straordinaria della Conferenza delle Regioni e Province autonome, hanno individuato una posizione di mediazione con la quale si presentano in serata all´incontro con i ministri Calderoli e Fitto. La Provincia di Bolzano è rappresentata dall’assessore provinciale alle Finanze: "Ritirati gli emendamenti, si riparte dal testo originario e si chiede anche un´attenzione specifica per le zone di confine", spiega l´assessore. L’assessore provinciale a Finanze e bilancio ha partecipato il 24 settembre a Roma alla seduta straordinaria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. I governatori hanno proseguito il dibattito sullo schema di disegno di legge-delega “Attuazione dell’art. 119 della Costituzione: delega al Governo in materia di Federalismo Fiscale”, che era stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri lo scorso 11 settembre. La questione che ha originato i conflitti tra le Regioni era la richiesta della Regione Sicilia di avere una quota delle accise sui prodotti petroliferi, attualmente incamerate dallo Stato con un introito di circa 20 miliardi € l’anno. "Si va verso il superamento delle divergenze tra le Regioni a statuto ordinario e quelle a statuto speciale - spiega da Roma l´Assessore alle finanze - con una posizione di mediazione, importante perchè il braccio di ferro tra Regioni era estremamente negativo per le autonomie. " La soluzione su cui convergere ipotizza tra l´altro che tutte le Regioni potranno chiedere allo Stato una quota delle accise provenienti dal loro territorio, nel caso ricevessero più competenze con il federalismo fiscale. In serata una delegazione delle Regioni, compreso il rappresentante della Provincia di Bolzano, ha un incontro con i ministri Roberto Calderoli e Raffaele Fitto, ai quali verrà presentata la nuova posizione. "Un altro aspetto importante su cui le Regioni sono concordi - aggiunge l´assessore provinciale alle Finanze - riguarda un emendamento a favore delle zone di confine, con il quale si chiede al Governo di intervenire a fronte della situazione di svantaggio in quelle aree nazionali che sono vicine a realtà in cui la tassazione è più bassa. " Il calendario prevede per questa mattina un´altra riunione della conferenza delle Regioni per valutare le risposte fornite dai ministri. .  
   
   
BASILICATA, FEDERALISMO, DE FILIPPO: RAGGIUNTO FATICOSO EQUILIBRIO  
 
 Potenza, 25 settembre 2008 - “Sono particolarmente soddisfatto, fino a questo punto, del dibattito che si è sviluppato fra le Regioni sul testo del federalismo del ministro Calderoli. La Conferenza dei Presidenti – ha commentato il presidente della Basilicata, Vito De Filippo - ha definito unitariamente la posizione da tenere con il Governo nazionale. Il frutto di questo lavoro presentato negli emendamenti passa ora alla valutazione del Governo nazionale, sperando che non venga incrinato il principio fondamentale che ha accompagnato il dibattito fra le Regioni, incentrato sulla sfida del superamento della spesa storica, quindi dell’efficienza, e sulla totale perequazione per la copertura dei servizi che fanno parte dei diritti di cittadinanza di tutti gli italiani”. De Filippo ha poi sottolineato come sia da ritenere “particolarmente apprezzabile la sintesi raggiunta anche con le Regioni a statuto speciale, che sulla base di un dibattito e della posizione della Regione Basilicata hanno accolto favorevolmente le indicazioni sull’utilizzo di nuove risorse finanziarie in relazione a nuove funzioni assegnate a tutte le Regioni”. Il testo infatti parla di Regioni a Statuto speciale e di Regioni a Statuto ordinario e precisa che “le norme di attuazione e i decreti attuativi definiranno le modalità di finanziamento attraverso forme di compartecipazione a tributi erariali e alle accise”. “Il faticoso punto di equilibrio raggiunto tra le Regioni a Statuto speciale e e le Regioni a Statuto ordinario, fra quelle del Nord del Centro e del Sud – ha concluso de Filippo – spero possa essere considerato adeguatamente dal Governo nazionale e dallo stesso Parlamento che si occuperà nei prossimi mesi della materia”. .  
   
   
FEDERALISMO FISCALE.: DICHIARAZIONE DELL’ASSESSORE REGIONALE VENETO MARIA LUISA COPPOLA.  
 
Venezia, 25 settembre 2008 - Una breve puntualizzazione sulle dichiarazioni del capogruppo leghista a palazzo Ferro Fini, a danno della sottoscritta, sono dovute. Soprattutto ai nostri concittadini veneti, perché sia chiaro a tutti cosa fa l’Assessore Regionale al Bilancio in materia di federalismo fiscale. Anche oggi (ieri) sarò a Roma per cercare di modificare – modificare, caro Bottacin – la bozza Calderoli (Calderoli, Bottacin, non Fitto…) perché il Veneto (il Veneto, Bottacin) non altre regioni, non venga penalizzato più di quanto lo sia già dal contenuto del Ddl del governo. Perché rigore ed efficienza vengano inseriti quali criteri premiali per la determinazione degli standard di spesa e perché una regione virtuosa come il Veneto non sia punita oltremodo; perché i tempi di attuazione vengano ridotti, come ho già proposto in Conferenza delle Regioni (non alla Trattoria da Nane, caro Bottacin) e ribadito al convegno di Padova, a sei mesi; perché invece di inchiostrare pagine di chiacchiere, è meglio, per chi si sente, come la sottoscritta, una responsabilità istituzionale, lavorare in silenzio per ottenere i migliori risultati per la nostra regione come modestamente sto facendo da sette anni a questa parte. Questo devo ai nostri concittadini. De minimis non curat praetor, ma se proprio devo, faccio un invito al Consigliere Bottacin anziché a collezionare ampolle con le acque dei nostri bei fiumi, a studiare, chè il federalismo fiscale è un tema un po’ più complesso di come lo intendono lui e il suo collega Muraro; magari avendo l’umiltà di partecipare a certi convegni per imparare che certe teorie meritano approfondimenti un po’ meno sintetici degli slogan da manifesto. Invito il Consigliere Bottacin a lavorare, producendo quelle essenziali proposte emendative che servano a migliorare certi provvedimenti, che non abbiamo mai visto arrivare dalla lega se non sotto forma di interviste o dichiarazioni alquanto fumose. Invito il consigliere Bottacin ad operare in modo costruttivo avendo il coraggio di disturbare il manovratore anche e soprattutto quando è leghista, perché i nostri buoni suggerimenti non cadano nel silenzio che fino ad oggi ha contraddistinto l’azione del ministro Calderoli nei confronti delle richieste del Veneto. Maria Luisa Coppola Assessore regionale al Bilancio .  
   
   
L´ECONOMIA SICILIANA POTRÀ CRESCERE CON IL DPEF 2009-2013  
 
Palermo, 25 settembre 2008 - “L’approvazione del Documento di programmazione economico-finanziario 2009-2013 da parte della commissione Bilancio dell’Ars rappresenta un ulteriore passo nel lavoro di risanamento dei conti della Regione. Approntato nella logica del rigore, aperto allo sviluppo e agli investimenti, il Dpef potrà iniziare dare i propri frutti appena il provvedimento sarà approvato dall’aula. Da quel momento tutti saremo chiamati a sviluppare e attuare questo nuovo metodo di lavoro nell’interesse della Sicilia e degli interessi dei i siciliani”. Lo ha dichiarato l’assessore al Bilancio e Finanze, Michele Cimino, dopo che la Commissione assembleare ha esitato il documento per l’Aula. L’obiettivo dell’assessore Cimino è di utilizzare appieno i finanziamenti dell’Unione Europea destinati alla ricerca e alle infrastrutture, per incentivare così gli investimenti regionali, per superare la questione del debito pubblico ed il calo della crescita occupazionale. Interventi, per la Sicilia, essenziali per superare il “quadro congiunturale decisamente non favorevole che, sulla base di una debolezza strutturale tuttora non rimossa, mostra di subire in quasi tutti i settori e in misura più marcata che in altre regioni europee gli effetti di una tendenza recessiva globale in pieno svolgimento”. Il Dpef mira ad incentivare la ripresa dell’attività economica regionale rafforzando i legami tra l’industria e la ricerca in un quadro transregionale. La programmazione 2009-2013 è articolata in una serie di temi fondamentali per le politiche della Regione e la finanza pubblica, autonome nella gestione, ma complementari per quanto riguarda l’attuazione dello sviluppo produttivo; agricoltura, pesca e turismo; grandi infrastrutture trasportistiche e di comunicazione; reti idriche ed energetiche, nuove tecnologie di produzione; rilancio delle politiche di sviluppo locale; sanità; beni culturali e pubblica istruzione; patto di stabilità interno; federalismo fiscale solidale. .  
   
   
FIRENZE: IL NUOVO AMBASCIATORE FRANCESE A PALAZZO SACRATI STROZZI UN AMICHEVOLE COLLOQUIO SULL´ECONOMIA E IL MODELLO TOSCANO  
 
 Firenze, 25 settembre 2008 - La Toscana ! è da sempre nel cuore dei francesi, che la sognano come meta per le loro vacanze, l´apprezzano per le opere d´arte e la storia, la frequentano per il la natura e i paesaggi, le manifestazioni culturali e la gastronomia. Ma in Toscana i francesi vengono anche per restarci: ad oggi sono poco meno di 3000 quelli che vi abitano stabilmente. Lo ha detto Jean Marc de la Sablière il nuovo ambasciatore francese in Italia che, in questi giorni, è in Toscana per un primo giro di incontri istituzionali e che stamani è stato ricevuto dal presidente della Regione Claudio Martini nel suo ufficio di Palazzo Sacrati Strozzi. Un amichevole incontro nel quale il presdente Martini ha ricordato le molte cose che uniscono Francia e Toscana e ha sottolineato la volontà della giunta regionale di approfondire ulteriormente questi legami. Il colloquio ha affrontato, in particolare, il tema dell´economia. L´ambasciatore, che era accompagnato dal console onorar! io e direttore dell´istituto Francese di Firenze Bernard Micau! d, ha vo luto conoscere la situazione toscana, la consistenza e l´andamento dei principali settori e di alcuni distretti. In particolare si è soffermato su quello pratese e sull´evoluzione di un modello peculiare, molto conosciuto anche in Francia, anche se, è stato detto, decisamente diverso da quello prevalente in quel paese. «E´ un modello, quello del tessile, basato sulla piccola e piccolisima impresa - ha ricordato Martini - un modello che ha avuto un suo dinamismo che oggi sta però esaurendosi». Ma la Toscana che ha intenzione di continuare a farsi amare dai francesi non è solo quella cara al turista. Anzi. Il presidente Martini ha infatti spiegato che la Toscana dell´economia vanta settori di avanguardia a livello europeo, soprattutto nei campi della meccanica di qualità, dell´ottica, della robotica e che è sede di importanti centri di ricerca e poli tecnologici. «Così – ha spiegato Martini – v! orremmo che la Toscana non fosse conosciuta e apprezzata solo per il suo importante passato ma anche per questi aspetti, in modo da collegarla più saldamente al futuro». . .  
   
   
UN MODELLO ´TOSCANO´ PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE UN TAVOLO PERMANENTE E UN OSSERVATORIO.  
 
 Firenze, 25 settembre 2008 - La Toscana propone il proprio modello di pubblica amministrazione efficiente, moderna e vicina ai cittadini. Una proposta unitaria che sta dentro un protocollo tra Regione, Anci, Upi e Uncem, ovvero le tre associazioni toscane di Comuni, Province e Comunità Montane, con i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil presenti all´incontro con i segretari regionali e i segretari di categoria. «La Regione – spiega il vice presidente della giunta regionale Federico Gelli, che ha la delega al personale - è disposta a collaborare con il governo per approntare un sistema di rilevazione e un vero e proprio osservatorio che consenta di disporre di dati omogenei, tempestivi e senza possibilità di equivoci. Rimaniamo comunque contrari ai provvedimenti decisi dal ministro Brunetta: alcuni rischiano di mettere in ginocchio interventi già avviati, come il processo di stabilizzazione dei precari, il patto p! er il lavoro e per l´occupazione o il tavolo tecnico già! ; costit uito con gli enti locali. Per questo abbiamo deciso di impugnare il provvedimento di fronte alla Corte Costituzionale». «Rivendichiamo il lavoro svolto finora e vogliamo rendere ancora più moderna ed efficiente la pubblica amministrazione, - prosegue Gelli - ma senza falsa demagogia». Il protocollo prevede la costituzione di un tavolo permanente di monitoraggio sugli effetti della manovra del governo sugli enti locali, con un confronto sulle misure da intraprendere, per mantenere alta la qualità dei servizi ma tutelare anche i diritti dei lavoratori, valorizzando la contrattazione collettiva. Accanto al tavolo sarà costituito un osservatorio regionale che possa monitorare le assenze nella pubblica amministrazione, la qualità delle relazioni sindacali, i risultati della contrattazione decentrata, i livelli di formazione, l´utilizzo degli strumenti di innovazione tecnologica e i livelli di consen! so dei cittadini. L´osservatorio avrà sede presso la direzione generale regionale del personale, in accordo con gli enti locali. .  
   
   
COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA NELL´AREA ADRIATICA SE NE PARLA ALLA FIERA INTERNAZIONALE DI AUTUNNO DI ZAGABRIA  
 
 Zagabria, 25 settembre 2008 - Risultati raggiunti e prospettive di sviluppo dell´obiettivo cooperazione territoriale europea nell´Area Adriatica: su questi due temi si sono confrontati a Zagabria, nel corso di un workshop organizzato nell´ambito della locale Fiera Internazionale d´autunno, i partner dei progetti Rosa e Adrianet, finanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) nell´ambito del Nuovo Programma di Prossimità Adriatico Interreg-cards, e che vedono la Regione Molise in veste di Lead Partner e l´Unioncamere Molise, la Provincia e il Comune di Campobasso, l´Azienda Speciale Sei della Camera di Commercio di Isernia, enti croati, bosniaci e albanesi in qualità di partner. Ne parla Unioncamere Molise. Nel loro intervento introduttivo, i Presidenti di Unioncamere Molise, Paolo di Laura Frattura, e della Camera di Commercio di Isernia, Luigi Brasiello, hanno sottolineato come la presenza del Molise a Zagabria, in occasione di una Fiera che rappresenta un punto di riferimento importante per il sistema economico e produttivo dell´area balcanica, confermi l´interesse che l´Italia e il Molise hanno verso quest´area geografica in cui negli ultimi anni si sono intensificati i rapporti di collaborazione sia fra enti che fra privati. Insistere in questa direzione - hanno proseguito i due presidenti - significa dare risposte concrete a tutti quegli imprenditori che credono in questo mercato e sono pronti ad affrontare la sfida della cooperazione trasnazionale. Il cammino da percorrere in questa direzione è già segnato, considerando gli ottimi risultati conseguiti sino a oggi dai vari enti che hanno realizzato iniziative e interventi di cooperazione con i Paesi Balcanici. La Fiera dell´Adriatico si candida a diventare il principale punto di incontro tra domanda e offerta, in cui esprimere ai massimi livelli il concetto di cooperazione trasnazionale tra l´Italia e i Balcani. Il patrimonio di know-how ed esperienza acquisito e gli interventi realizzati dovranno rappresentare il punto di partenza per la futura programmazione in uno spirito di reciproca fiducia e condivisione degli obiettivi e delle strategie che a ogni livello verranno messe in campo. In tale scenario si potrà contare anche sull´Euroregione Adriatica. .  
   
   
GIUNTA ABRUZZESE: SEDUTA OGGI A PESCARA CON 40 PUNTI ALL´ODG  
 
 L´aquila, 25 settembre 2008 - Seduta ordinaria della Giunta regionale a Pescara. Questi i punti all´ordine del giorno. Relatore Enrico Paolini 1) Conferimento incarico di difesa agli avvocati dell´Avvocatura regionale in giudizi proposti contro la Regione Abruzzo. 2) Fiera campionaria internazionale Expo Veneitalia 2008 presso la Casa d´Italia a Maracay, Venezuela - Partecipazione della Regione Abruzzo. 3) Dlgs 82/2005, art. 69: riuso da parte della Regione Abruzzo del programma denominato "Gestione informatica delle vaccinazioni" di proprietà della Regione Friuli Venezia Giulia. Approvazione schema di contratto. 4) Campagna vaccinale antinfluenzale 2008/2009. Indicazioni alle Ausl del territorio. 5) Legge 28. 12. 2000 n. 254: Programma di interventi concernenti la realizzazione delle strutture sanitarie per l´attività libero professionale. Delibera di Giunta regionale n. 959 del 01. 10. 2007. Struttura ospedaliera P. O. Ortona - Approvazione Progetto esecutivo. Relatore Donato Di Matteo 6) Ristrutturazione autolinee società "Paoli bus srl" risultanti dalla fusione per incorporazione con la società "Autolinee Schiappa srl". 7) Seggiovia biposto ad ammorsamento permanente "Vallone del Nibbio - Colle Sinistro" (1715. 80 - 1893. 60 ml slm), da realizzarsi in località Campo Felice del Comune di Rocca di Cambio (Aq), in sostituzione della sciovia "Colle Sinistro" giunta a scadenza della vita tecnica, da parte della Campo Felice Spa di Rocca di Cambio (Aq). Autorizzazione ex art. 5, L. R. 08. 03. 2005 n. 24. 8) Ferrovia Adriatico Sangritana Spa: Approvazione degli interventi finanziati dalle quote relative all´anno 2007 nonché al triennio 2008-2010 del Fondo Comune per rinnovo impianti fissi e materiale rotabile di cui alla L. 8 giugno 1978, n. 297. 9) Art. 15 della L. R. 153/98. Incentivazione di forme associative fra aziende di Tpl. Attribuzione incentivazione alla società "Paolibus srl" con sede in Corso Vittorio Emanuele n. 178, 67100 L´aquila. 10) Piano di investimento materiale rotabile ferroviario 2008. Programma di potenziamento del parco rotabile della ferrovia Adriatico Sangritana Spa. 11) Gestione Trasporti Metropolitani Spa: Approvazione degli interventi finanziati dalle quote 2008-2009 del Fondo Comune per rinnovo impianti fissi e materiale rotabile di cui alla L. 8 giugno 1978, n. 297. 12) Legge regionale n. 11 del 03. 03. 1999 art. 66, comma 4 e L. R. N. 35 del 31. 07. 2001. Conferma del contributo concesso al Comune di Fara Filiorum Petri (Ch), con Dgr n. 160 del 21. 02. 2005, dell´importo di euro 292. 836,68 per i lavori di miglioramento della sicurezza stradale di strade comunali e dei collegamenti con arterie di comunicazione di interesse regionale (Sp Val di Foro ex Ss263). 13) Legge regionale n. 11 del 03. 03. 1999 art. 66, comma 4 testo in vigore. Concessione al Comune di Popoli (Pe) di un contributo di euro 150. 000,00 per la realizzazione del marciapiede lungo la Ss n. 5 Tiburtina Valeria. 14) Legge regionale n. 11 del 03. 03. 1999 art. 66 comma 4 testo in vigore. Conferma del contributo concesso al Comune di San Salvo (Ch), con Dgr n. 210 del 05. 03. 2007, dell´importo di euro 400. 000,00 per il miglioramento della sicurezza e del collegamento delle strade comunali con arterie di comunicazione di interesse regionale - Incroci tra la Ss n. 16 e le strade comunali nell´abitato di Marina di San Salvo. 15) Legge regionale n. 11 del 03. 03. 1999 art. 66, comma 4 testo in vigore. Concessione al Comune di Navelli (Aq) di un contributo di euro 100. 000,00 per lavori di sistemazione e messa in sicurezza della strada comunale "Pianeta Santucci - Palazzo Santucci". 16) Legge regionale n. 11 del 03. 03. 1999 art. 66, comma 4 testo in vigore. Concessione al Comune di Picciano (Pe) di un contributo di euro 200. 000,00 per lavori di somma urgenza inerenti la sistemazione di Viale dei Pini all´interno del centro abitato. 17) Legge regionale n. 11 del 03. 03. 1999 art. 66, comma 4 testo in vigore. Concessione al Comune di Campotosto (Aq) di un contributo di euro 100. 000,00 per lavori di messa in sicurezza della strada comunale circumlacuale tratti Sella Pedicate-mascioni e Ponte Stecche-poggio Cancelli. 18) Legge regionale n. 11 del 03. 03. 1999 art. 66 comma 4 testo in vigore. Concessione al Comune di Roccamorice (Pe) di un contributo di euro 395. 000,00 per lavori di sistemazione e messa in sicurezza della strada comunale dal bivio Sp 64 all´eremo Santo Spirito a Maiella. 19) Legge regionale n. 11 del 03. 03. 1999 art. 66, comma 4 testo in vigore. Concessione al Comune di Palombaro (Ch) (capofila) di un contributo di euro 210. 000,00 per lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della strada comunale Piano Laroma nei Comuni di Palombaro e Casoli. 20) Legge regionale n. 11 del 03. 03. 1999 art. 66, comma 4 testo in vigore. Concessione al Comune di Caramanico Terme (Pe) di un contributo di euro 200. 000,00 per gli interventi di miglioramento e messa in sicurezza della viabilità intercomunale di collegamento con le strutture termali e turistiche in Caramanico Terme. 21) Legge regionale n. 11 del 03. 03. 1999 art. 66, comma 4 e L. R. N. 35 del 31. 07. 2001. Concessione al Comune di Pineto (Te) di un contributo di euro 520. 000,00 per i lavori di completamento rotatoria all´intersezione variante Ss 16 - Zona Sud e vecchio tracciato Ss 16 e messa in sicurezza della viabilità del Comune di Pineto Ss 16-Strade comunali-Quartiere delle nazioni. Relatore Mimmo Srour 22) Piano degli interventi urgenti di cui alle ordinanze ministeriali n. 2816/1998 e n. 3121/2001. Ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3696/2008. Collina di Chieti. Fine della fase commissariale e ritorno alle procedure ordinarie. 23) Approvazione del disegno di legge recante "Norme regionali contenenti l´attuazione della parte terza del D. Lgs 152/06 e smi". 24) Legge regionale n. 560 del 24 dicembre 1993 recante "Norme in materia degli alloggi di edilizia residenziale pubblica" - Alloggi vendibili nel Comune di Fagnano Alto (Aq). 25) Legge regionale n. 560 del 24 dicembre 1993 recante "Norme in materia degli alloggi di edilizia residenziale pubblica" - Alloggi vendibili presso l´Ater di Pescara. 26) Legge 24 dicembre 1993, n. 560 recante "Norme in materia di alienazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica" - Alloggi vendibili del Comune di Castel Frentano (Ch). 27) Legge regionale n. 96 del 25. 10. 1996 art. 15 - Riserva alloggi di edilizia residenziale pubblica per situazioni di emergenza abitativa. Comune di Cellino Attanasio (Te). 28) Legge regionale del 21 novembre 2007, n. 37 "Riforma del Sistema idrico integrato nella Regione Abruzzo". Regime transitorio per i Comuni entrati a far parte di un nuovo Ato a seguito della nuova perimetrazione. 29) Verifica della situazione patrimoniale, finanziaria, economica e gestionale del sistema del Servizio idrico integrato c. D. Due diligence. 30) Proroga delle concessioni tra gli Enti d´ambito ed i soggetti gestori del Servizio idrico integrato. Relatore Marco Verticelli 31) L. R. 29/96 e successive modificazioni ed integrazioni. Variazione bilancio Agenzia regionale per i servizi di sviluppo agricolo (Arssa). Deliberazione del direttore generale n. 133 dell´11. 08. 2008. Variazione al bilancio di previsione Arssa 2008. Determinazioni. 32) Reg. (Ce) n. 1257/99 Psr 2000/2006 Abruzzo - Misura "A" e "P" - 1. E 2. Triennio - Applicazioni disposizioni transitorie del Reg (Ce) n. 1320/2006 per il completamento dei programmi delle Misure "A" e "P" del Psr 2000/2006. Proroga termine esecuzione lavori. 33) L. R. N 53/1997 artt. 7 e 19 - Programma operativo per il miglioramento della viabilità per l´anno 2004 - Deliberazioni Giunta regionale n. 74/P del 13 febbraio 2004 e n. 1286/P del 29 novembre 2005. Determinazione dirigenziale n. Dh 17/7 del 21 febbraio 2006 - Proroga termini di chiusura. 34) L. R. 10. 03. 1983, n. 11, art. 7 e L. R. 24. 8. 2001, n. 39, art. 2. Richiesta di deliberazione per la nomina di un componente il Consiglio dei delegati nel Consorzio di bonifica interno - Bacino Aterno e Sagittario - con sede in Pratola Peligna (Aq) di competenza del Consiglio regionale. 35) D. Lgs 03. 04. 2006, n. 152 e smi - D. M. 28. 04. 1998, n. 406 e smi. Albo nazionale dei gestori ambientali. Designazione del componente in seno alla Sezione regionale per l´Abruzzo. Relatore Giovanni D´amico 36) Accordo di collaborazione disciplinante la gestione delle procedure concorsuali relative all´assunzione di personale a tempo indeterminato presso l´Agenzia regionale per l´informatica e la telematica. 37) Direzione regionale Lavori pubblici, Aree urbane, Servizio idrico integrato, Manutenzione programmata del territorio, Gestione integrata dei bacini idrografici, Protezione civile, Attività di relazione con i Paesi del Mediterraneo - Riorganizzazione servizio "Edilizia residenziale ed aree urbane". Relatore Elisabetta Mura 38) L. R. 29 novembre 1999, n. 125, art. 3, comma 2 - Ipab - Asilo infantile "Regina Margherita" di Mutignano di Pineto (Te) - Nomina amministratore unico - Quadriennio 2008/2012. 39) L. R. 29 novembre 1999, n. 125, art. 3, comma 2 - Ipab - Asilo infantile di Tortoreto (Te) - Nomina amministratore unico - Quadriennio 2008-2012. 40) Piano sociale regionale 2007-2009 - Atto di indirizzo applicativo per l´utilizzo della quota del Fondo sociale regionale destinata ad interventi diretti regionali - Anno 2008 - Terzo atto. .  
   
   
SONDRIO, INVESTIMENTI PER 600 MILIONI DI EURO APPROVATO LO SCHEMA DELL´ACCORDO QUADRO DI SVILUPPO TERRITORIALE FORMIGONI: OPPORTUNITA´ DI CRESCITA PER TURISMO E IMPRESE  
 
Milano, 26 settembre 2008 - Prevede progetti che comportano investimenti per 600 milioni di euro l´Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale per la provincia di Sondrio, il cui schema è stato approvato dalla Giunta regionale su proposta del presidente Roberto Formigoni di concerto con tutti gli assessori. Compie quindi, con questo atto, un ulteriore decisivo passo avanti il cammino intrapreso nel dicembre dello scorso anno con l´acquisizione degli elementi inseriti nel quadro conoscitivo delle realtà di Valtellina e Valchiavenna, un´azione che ha comportato un costruttivo confronto con gli enti locali, con le organizzazioni imprenditoriali e sindacali, con gli ordini professionali, le istituzioni dello Stato, gli enti e le società dei servizi, con le società del sistema regionale e con le Fondazioni e associazioni del privato sociale. Dal lavoro di "ascolto" del territorio sono emerse complessivamente oltre cento progettualità che, opportunamente sistematizzate, sono inserite tutte nell´accordo in coerenza con i cinque obiettivi strategici individuati: 1) - miglioramento dell´attrattività del territorio e qualificazione della rete infrastrutturale della provincia di Sondrio in una logica di sostenibilità; 2) - valorizzazione del capitale umano e valorizzazione del sistema imprenditoriale; 3) - politiche transfrontaliere e valorizzazione dell´identità alpina; 4) - valorizzazione delle terre alte di Lombardia; 5) - una valle vissuta in sicurezza. "Da sempre Regione Lombardia - ha commentato il presidente Formigoni - è a fianco del territorio della Valtellina, ricco di grandi opportunità di crescita non solo per il consolidato ruolo di traino assunto dal settore turistico. Vogliamo sostenere le piccole imprese artigianali, come le sue produzioni tradizionali e storiche, ma anche intervenire in maniera forte per contribuire a risolvere i problemi di messa in sicurezza di alcune aree colpite da eventi di dissesto idrogeologico. Azioni che possono essere sviluppate da donne e uomini di Valchiavenna e Valtellina che, con corsi mirati di formazione e qualificazione, incrementeranno ulteriormente la qualità del capitale umano di chi vive e lavora in questa bellissima provincia della Lombardia" Come per gli altri Aqst, anche quello approvato per la provincia di Sondrio è uno strumento di programmazione generale, con il compito, da una parte, di attuare le politiche regionali e, dall´altra, di far emergere le istanze del territorio, il che verrà attuato con specifici Accordi di Programma, Protocolli d´Intesa, anche con il contributo dei finanziamenti della programmazione comunitaria. Fra i progetti più importanti si evidenziano: risoluzione dei nodi viabilistici di Morbegno, Tirano e Bormio, interscambio ferroviario di Tirano, adeguamento della Tirano - Bormio, studio di fattibilità del traforo della Mesolcina, copertura del segnale di banda larga, incentivazione dei progetti di cogenerazione, potenziamento delle infrastrutture tecnologiche , salvaguardia delle risorse idriche provinciali, completamento degli interventi di difesa del suolo, valorizzazione del patrimonio dell´Azienda ospedaliera di valle, completamento del sistema delle piste ciclabili, valorizzazione del turismo in valle, laboratori per l´innovazione, recupero del teatro Pedretti, contratti di foresta e sistemi verdi. Un significativo contributo per la realizzazione del documento di programmazione è stato fornito da Irealp (Istituto di Ricerca per l´Ecologia e l´Economia Applicate alle Aree Alpine). In particolare l´Istituto ha effettuato una valutazione strategica delle proposte emerse dal territorio mettendole in relazione con i contenuti del Piano Regionale di Sviluppo (Prs), del Piano Territoriale regionale (Ptr) e del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia (Ptcp) di Sondrio. Di qui il coinvolgimento dell´intera Giunta regionale - per la prima volta un Aqst è sottoscritto da tutti gli assessori - anche a seguito di una verifica con le singole Direzioni generali della Regione. .  
   
   
NUOVE IMPRESE INNOVATIVE E CAPITALI DI RISCHIO, CONVEGNO A PULA IN SARDEGNA  
 
Cagliari, 25Settembre 2008 - Venerdì prossimo, 26 settembre alle 9. 00 al Parco tecnologico di Pula (auditorium edificio 2), Sardegna Ricerche presenterà i risultati dell´iniziativa "Creazione imprese innovative" e le opportunità di business per le nuove aziende nate in Sardegna. Durante l´evento, spin off e start up nati a seguito dell´iniziativa Creazione imprese innovative, si confronteranno con gli operatori del capitale di rischio, venture capital e business angel, attraverso incontri bilaterali dove saranno analizzati e valutati i business plan delle nuove iniziative imprenditoriali. La tavola rotonda, moderata da Emil Abirascid de Il Sole 24 ore, sarà dedicata ad approfondire il tema cruciale della gestione del rapporto tra gli investitori in capitale di rischio e le giovani imprese innovative. Creazione imprese innovative è un´azione che la Regione Autonoma della Sardegna, nell´ambito del Por 2000-2006, ha organizzato per favorire la nascita e lo sviluppo sul proprio territorio di nuove iniziative imprenditoriali ad elevato contenuto tecnologico. Quest´azione ha avviato 2 programmi di accompagnamento alla creazione d´impresa spin off dalla ricerca e 2 programmi rivolti a giovani laureati per la creazione di imprese a carattere innovativo. Tali programmi hanno previsto: l´erogazione di contributi all´avvio delle iniziative a copertura delle spese previste nel Piano di sviluppo aziendale; l´organizzazione di un percorso di accompagnamento manageriale/imprenditoriale realizzato nel corso dei primi sei mesi di attività delle neo-imprese (dalla redazione del business plan all´acquisizione delle competenze tecniche, organizzative e manageriali necessarie allo sviluppo di una nuova impresa ad elevato contenuto tecnologico). .  
   
   
CAMERA DI COMMERCIO DI PORDENONE IN SERBIA  
 
Pordenone, 25 settembre 2008 - Pavan: le aziende accompagnate sono pronte a possibili accordi con le imprese serbe. Di prossima formalizzazione un accordo tra gli enti camerali. Si è conclusa con importanti contatti la missione in Serbia della Camera di Commercio di Pordenone svoltasi dal 21 al 23 settembre a Belgrado e Kragujevac, al seguito di un gruppo di aziende del settore edilizia, meccanica e mobili per la ristorazione. Dopo la tappa a Belgrado del 22 settembre, organizzata nell’ambito della missione camerale nazionale, durante la quale sono stati organizzati incontri commerciali fra le aziende italiane e serbe, con la presentazione delle opportunità commerciali e di investimento in questo paese, la Camera di Commercio di Pordenone è tornata a Kragujevac il 23 settembre, accolta dall’intera municipalità, dalla Cciaa di Kragujevac e dalle più importanti aziende del settore edilizia e meccanica della regione di Sumadjia. L’ultima visita alla città era stata effettuata a novembre 2006, con la missione economica organizzata dalla Cciaa di Pordenone nell’ambito del progetto “Friuli Venezia Giulia-serbia: una porta verso l’Est – I annualità”, in collaborazione con le altre Cciaa regionali e finanziata dalla Regione Fvg ai sensi della L. R. 1/2005. Nella Iii° annualità del progetto, la Cciaa di Pordenone capofila del progetto, vede concretizzarsi i risultati delle attività svolte nel corso di due anni e degli accordi presi con il tessuto economico ed istituzionale di Kragujevac. Il vice sindaco Nebojsa Zdravkonic, illustrando i prossimi investimenti nella città, ricambia l’ospitalità avuta a Pordenone il 12 settembre, quando la Cciaa ha organizzato l’importante seminario sul mercato serbo e russo, accogliendo una delegazione di più di 70 imprese ed istituzioni dell’area balcanica. “Con l’accordo Fiat-zastava – ha detto il Vice Sindaco - che si formalizzerà il prossimo 29 settembre, la città avrà uno sviluppo futuro importante; dall’edilizia, alla meccanica, dalla subfornitura a tutti gli altri settori economici, le ricadute dell’accordo porteranno a massicci investimenti in tutta l’area della Sumadjia. Le aziende italiane sono benvenute in quest’area e ci auspichiamo che gli incontri con le aziende serbe e le visite in programma possano portare a stringere accordi economici”. “La municipalità si presta a dare tutte le informazioni sul piano regolatore in atto, sugli incentivi per gli investitori, sull’urbanizzazione delle aree e sulle gare in essere”, conclude Dragan Stevovic membro del Consiglio per l’autonomia locale Dopo gli appuntamenti con le aziende serbe, la delegazione imprenditoriale ed istituzionale ha effettuato numerose visite alle più importanti aziende di Kragujevac: dalla Zastava Kamioni, alla Orion, alla Ratko Mitrovic, le aziende del settore meccanica ed edilizia hanno potuto rilevare le importanti opportunità offerte dal mercato serbo. “Molto interessante il mercato serbo dell’edilizia – dice Valerio Pontarolo presidente del Collegio Costruttori di Pordenone e presente alla missione anche come titolare della Pontarolo Engineering – il mercato ben si adatta alla tipologia di imprese di Pordenone, per capacità, dimensione e modalità di operare. Abbiamo trovato molte affinità con le aziende incontrate e visitate, e proprio per le caratteristiche riscontrate, ci sono importanti opportunità da sfruttare”. Tutta la delegazione economica composta da diverse aziende del settore edilizia di Pordenone, da quella civile a quella industriale, dall’impiantistica, alla realizzazione di serramenti, alla gestione delle demolizioni, scavi e riciclaggio di inerti, ha rimarcato l’importanza di avviare subito accordi con le imprese incontrate. Sono stati già presi impegni per una prossima visita a Pordenone delle aziende serbe e per formalizzare una lettera di intenti fra il collegio costruttori di Pordenone e un gruppo di aziende prossime alla costituzione dell’associazione costruttori a Kragujevac. Il presidente camerale di Pordenone Giovanni Pavan, dopo i contatti presi a Belgrado, ha consolidato i rapporti con il presidente della Camera di Kragujevac, Dusan Puaca, ospite numerose volte a Pordenone dalla Cciaa. “Si giungerà presto a formalizzare un ulteriore accordo fra gli enti camerali, con impegni reciproci a dare supporto ai rispettivi settori economici, in particolare nell’ambito della meccanica, componentistica per l’automotive e nel settore delle costruzioni. Questa missione, a distanza di due anni da quella organizzata dalla Cciaa di Pordenone a livello regionale nel novembre 2006, porta i risultati attesi. Le aziende accompagnate sono pronte a verificare possibili accordi con le imprese serbe, joint venture, forniture di macchinari e componentistica, costruzioni di immobili. Anche il settore edile di Pordenone si affaccia in gruppo ai mercati esteri, in particolare all’area balcanica più vicina alla nostra regione e può contribuire con la tecnologia, esperienza e metodologia di lavoro utilizzata in Italia, a realizzare gli importanti investimenti previsti nella regione della Sumadija”. .  
   
   
FA TAPPA A PISA IL “TOUR” SUGLI APPALTI PUBBLICI VENERDÌ 26, A PALAZZO GAMBACORTI, OBIETTIVO PUNTATO SU LEGALITÀ E SICUREZZA  
 
 Firenze, 25 settembre 2008 - Regole chiare, procedure trasparenti e uniformi, relazioni più snelle tra gli uffici pubblici e le imprese. A tutto questo ha puntato il governo regionale della Toscana, individuando come priorità di questa legislatura un impegno particolare per rivedere, completare, aggiornare le norme che riguardano gli appalti e la legalità del lavoro. Un impegno che si è concretizzato con l´approvazione di una legge regionale in materia e con la sottoscrizione di un Patto sulla sicurezza e regolarità del lavoro. E proprio tutto questo è ora alla base di un vero e proprio “tour” nelle dieci le province toscane che, organizzato dalla Regione Toscana assieme all´Anci (Associazione nazionale comuni d´Italia) della Toscana, venerdì 26 settembre fa tappa a Pisa, (palazzo Gambacorti, sala delle Baleari, ore 9. 30-17), occasione per mettere a co! nfronto enti locali, imprese, organizzazioni sindacali dell´in! tera pro vincia sulle nuove regole e le nuove opportunità degli appalti pubblici. Il governo regionale sarà rappresentato dal vicepresidente Federico Gelli. «Un´iniziativa – spiega Gelli - promossa nella consapevolezza che gli appalti pubblici sono sicuramente una materia molto complessa e delicata, ma che proprio per questo rappresentano una grande sfida per il governo regionale oltre che un terreno decisivo per garantirsi un´economia che funziona e che è sana. Allo stesso modo la nostra nuova normativa sugli appalti pubblici non può essere assolutamente intesa come un laccio all´economia, ma piuttosto come una grande opportunità per assicurare efficienza, trasparenza, semplificazione, sicurezza e regolarità del lavoro. Non dimentichiamo che regole chiare, condivise, rispettate in questo settore significano per esempio capacità di proteggersi dalle infiltrazioni della criminalità organizzata, ma anche garanzie! senz´altro più solide contro gli incidenti sul lavoro. Per tutto questo – conclude Gelli - diamo grande importanza a questi incontri, nell´auspicio che da essi scaturisca un nuovo impegno comune di amministrazioni e categorie economiche». La giornata di lavoro comincerà con il saluto del sindaco Marco Filippeschi e con l´introduzione del vicepresidente Gelli. .  
   
   
PROROGATI I BANDI PIA TURISMO E INDUSTRIA IN SARDEGNA  
 
 Cagliari, 25 Settembre 2008 - L´assessore regionale della Programmazione, Eliseo Secci, rende noto che i termini di presentazione delle domande di agevolazione del Pia Turismo e Posadas e del Pia Industria, Artigianato e Servizi sono stati prorogati di ulteriori quindici giorni. La nuova scadenza per il bando Pia Industria, Artigianato e Servizi è il 14 ottobre 2008 e quella per il bando Pia Turismo e Posadas il 29 ottobre 2008. Sono confermati i termini di scadenza del Contratto di Investimento (26 settembre 2008) e per la presentazione delle domande al "circuito Posadas" (26 novembre 2008). "La proroga dei termini - ha detto l´Assessore della Programmazione - viene incontro alle esigenze manifestate dalle associazioni di categoria e alle sollecitazioni pervenute dalle stesse imprese". La risposta positiva che sta arrivando dalle imprese sia per il Pia Industria che per il Pia Turismo, che ha fatto registrare nell’ultima settimana un incremento significativo delle domande, è uno degli elementi che ha indotto a mettere a disposizione degli operatori economici ulteriori quindici giorni per presentare o perfezionare le domande. "Le imprese – ha proseguito Eliseo Secci – stanno dimostrando di aver colto in pieno lo sforzo di semplificazione fatto con questi bandi che si sono giovati dell´esperienza maturata con quelli precedenti". I bandi Pia per l´accesso alle agevolazioni da parte delle imprese sono stati pubblicati in agosto. I Pacchetti integrati di agevolazione sono uno strumento innovativo con il quale si finanziano iniziative imprenditoriali nei settori del Turismo e Beni culturali e nell´Industria, Artigianato e Servizi. Con una sola domanda le Piccole medie imprese possono richiedere il finanziamento degli investimenti produttivi, dell´innovazione aziendale, dei servizi reali e della formazione. .  
   
   
SEMPLIFICAZIONE, INDAGINE SULLE IMPRESE TOSCANE OBIETTIVO PUNTATO SU 3 MILA IMPRESE CON MENO DI 50 ADDETTI  
 
Firenze, 25 settembre 2008 - Qual è il rapporto tra le imprese toscane – in particolare le piccole imprese – e il mondo della pubblica amministrazione? Qual è la loro percezione in materia di semplificazione amministrativa e di innovazione tecnologica? Quali sono i problemi e i bisogni che emergono su questo terreno sempre più decisivo per la salute e la competitività dell´economia regionale? È a domande come queste che darà risposte un´ampia indagine statistica promossa dalla Regione e che, a partire dai prossimi giorni, coinvolgerà ben 3 mila imprese con meno di 50 dipendenti. «Si tratta di un passaggio di assoluto rilievo nel contesto dell´impegno complessivo di questa legislatura regionale per semplificare e migliorare i rapporti tra economia e pubblica amministrazione, razionalizzando e alleggerendo gli iter burocratici anche con il sostegno delle nuove tecnologie ! – spiega il vicepresidente della Regione Toscana Federic! o Gelli – Conoscere le valutazioni degli imprenditori è necessario per individuare le effettive esigenze e per orientare i nostri programmi di intervento, anche in vista della riforma della riforma dello Sportello unico per le attività produttive su cui stiamo lavorando». L´indagine, che sarà realizzata attraverso un sondaggio affidato all´istituto Swg di Trieste, si concentrerà su una realtà – le imprese con meno di 50 addetti – che rappresenta il 99,4% delle aziende attive in Toscana. Riguarderà sia l´industria che il commercio e i servizi. .  
   
   
MARCHE, COMMERCIO EQUO E SOLIDALE: APPROVATI I CRITERI PER L´ISCRIZIONE AL REGISTRO PRESTO I BANDI PER I CONTRIBUTI A SOSTEGNO DELLE ATTIVITA  
 
 Ancona, 25 Settembre 2008 - La giunta regionale ha approvato i criteri e le procedure per l´iscrizione al Registro regionale del commercio equo e solidale (Rrces) e le modalita` per il riconoscimento di Bottega del Mondo. L´iscrizione al Registro istituito ai sensi dell´art. 5 della L. R. 8/2008 e` aperta alle imprese e organizzazioni che senza fine di lucro operano in forma stabile e continuativa nel territorio regionale e svolgono la propria attivita` nel rispetto della Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale approvata dall´Associazione ´Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale (Agices). Le organizzazioni in questione devono inoltre rispettare i criteri stabiliti dalla Risoluzione del parlamento Europeo del 6 giugno 2006 sul commercio equo e solidale e condividere gli obiettivi del commercio equo e solidale, i quali devono risultare chiaramente prevalenti nell´oggetto sociale e nell´effettiva attivita` svolta. La prevalenza dell´attivita` sussiste quando almeno piu` del 50% del fatturato deriva dall´attivita` del commercio equo e solidale, fatto salvo l´adeguamento con la normativa nazionale. ´Esprimo grande soddisfazione ´ spiega l´assessore al commercio Vittoriano Solazzi ´ perche` siamo stati tra i primi in Italia ad istituire la legge e adesso con questa delibera passiamo alla sua attuazione. Il passo immediatamente successivo sara` la predisposizione di bandi per l´erogazione di contributi a sostegno di questo tipo di attivita`. Ritengo importante inoltre il fatto che il provvedimento dia la possibilita` agli interessati di acquisire il marchio ´Bottega del mondo´. Le Botteghe del mondo infatti ´ prosegue Solazzi - svolgono un importante ruolo nella societa` contemporanea . Sono spazi di aggregazione, di incontro tra Nord e Sud del mondo e luoghi dove si impara ad essere cittadini del mondo, democratici e solidali e a contribuire al cambiamento concreto delle relazioni favorendo il lavoro in rete´. Tra gli altri criteri richiesti per l´iscrizione al Registro, necessaria al fine della richiesta di contributi, una struttura sociale a base democratica; la costituzione e lo svolgimento di attivita` da almeno un anno dall´entrata in vigore della L. R. 8/2008 o l´iscrizione da un anno al Registro delle imprese o ancora che dall´inizio effettivo dell´attivita` sia trascorso un anno; l´organizzazione in forma collettiva. I soggetti iscritti al Rrces possono richiedere il riconoscimento ´Bottega del Mondo´ se per almeno l´80% effettuano la vendita al dettaglio di prodotti del commercio equo-solidale. Le istanze di iscrizione devono essere presentate su un modulo fornito dalla struttura regionale competente con raccomandata con ricevuta di ritorno a: Regione Marche ´ Servizio Cultura, Turismo e Commercio ´ P. F. Commercio e Tutela dei Consumatori ´ Palazzo Leopardi, Via Tiziano 44 ´ 60125 Ancona. .  
   
   
LAVORO. INCENTIVI DELLA REGIONE ALLE IMPRESE CHE ASSUMONO LAVORATORI PRECARI, DISOCCUPATI DI LUNGA DURATA, GENITORI SOLI CON FIGLI A CARICO, PERSONE SVANTAGGIATE: DOMANDE ENTRO IL 31 OTTOBRE. 15 MILIONI DI EURO MESSI A DISPOSIZIONE DALL´EMILIA-ROMAGNA.  
 
Bologna, 25 settembre 2008 - Incentivi per i datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato lavoratori precari, disoccupati di lunga durata, genitori soli con figli e persone in carico ai servizi sociali: scade il 31 ottobre la possibilità per le aziende di usufruire degli interventi della Regione Emilia-romagna per favorire la stabilizzazione di alcune specifiche categorie di lavoratori. A disposizione complessivamente ci sono circa 15 milioni di euro, 10 come contributo alle assunzioni e 5 milioni per le iniziative di formazione e di sostegno al reddito. “Con questo provvedimento intendiamo rendere meno critiche le opportunità di accesso e di permanenza nel mercato del lavoro delle persone che si trovano in condizione di disagio - spiega l’assessore regionale al Lavoro, Paola Manzini - Anche in un mercato del lavoro come quello dell’Emilia-romagna, caratterizzato da indicatori molto positivi sul piano occupazionale, purtroppo restano alcune criticità, e sono proprio questi soggetti a mostrare maggiori difficoltà nell’inserimento professionale”. Le domande dovranno essere presentate entro il 31 ottobre 2008 alla Provincia sul cui territorio viene instaurato il rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Saranno infatti le Province a realizzare l’istruttoria per l’ammissibilità degli interventi, mentre la Regione procederà a stilare la graduatoria. Disoccupati di lunga durata e precari La Regione mette a disposizione 8 milioni di euro di contributi alle imprese per incentivare l’assunzione di chi è senza occupazione da almeno 12 mesi, e dei precari che abbiano percepito meno di 35 mila euro lordi negli ultimi due anni pur avendo lavorato per almeno 18 mesi e con contratti diversi dal rapporto di lavoro a tempo indeterminato. L’incentivo per le aziende che assumono a tempo indeterminato da queste due categorie, è pari al 10 per cento della retribuzione lorda annua del lavoratore; una percentuale che sale al 20 per cento se si assume una donna o un ultracinquantenne. L’ammontare del contributo, comunque, non può superare i 5 mila euro. Con le risorse a disposizione si stima che il provvedimento raggiungerà un minimo di 1. 600 lavoratori e un massimo di 4 mila. I lavoratori assunti con questa modalità potranno anche seguire un percorso formativo, con un contributo fino a 1. 800 euro, finanziati da risorse del Fondo Sociale Europeo. Genitori soli e disoccupati svantaggiati Il Ministero del Lavoro attraverso il Programma P. A. R. I (Programma d’Azione per il Reimpiego) mette a disposizione per l’Emilia-romagna complessivamente 4 milioni e 960 mila euro. Le aziende che assumono a tempo indeterminato genitori soli con uno o più figli a carico e dei disoccupati con alle spalle percorsi certificati dai servizi socio-sanitari di dipendenza o di carcere, beneficeranno di un contributo pari al 20% della loro retribuzione lorda annuale, fino a un massimo di 5 mila euro. Inoltre il lavoratore potrà usufruire di assegni formativi individuali fino a un massimo di 5 mila euro, e per consentirgli di frequentare la formazione è stato previsto anche un sostegno al reddito di 450 euro al mese per un massimo di 5 mesi, un’indennità rapportata a quella della disoccupazione ordinaria. Per entrambe le misure avranno priorità di accesso ai contributi gli interventi rivolti ai lavoratori assunti a seguito di una loro specifica individuazione in sede di contrattazione collettiva di secondo livello/decentrato. Altre priorità nell’accesso ai finanziamenti è riservata all’assunzione di destinatari ultracinquantenni disoccupati di lunga durata e, a seguire, gli altri disoccupati di lunga durata. In generale, a parità di condizione di priorità, nell’individuare i beneficiari si procederà secondo l’ordine di genere e in subordine per anzianità di età dei destinatari delle iniziative. .  
   
   
CUNEO: AUMENTANO LE ESPORTAZIONI  
 
Cuneo, 25 settembre 2008 - Nel primi sei mesi del 2008, il valore delle esportazioni cuneesi ha superato i 3 miliardi di euro con una crescita, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del 7,05%. Il dato, molto significativo, è inferiore alla media piemontese, che con 19,8 miliardi di euro, registra un incremento dell’8,05%, ma decisamente più elevato di quello nazionale fermo ad un +5,59%. In terra subalpina, si registrano andamenti differenziati tra provincia e provincia, con Asti, Torino e Verbano-cusio-ossola che guidano la performance facendo rilevare aumenti superiori al 10%, Novara (+5,65%), Biella (+ 1,23%), Vercelli (+ 0,24%) e Alessandria (+ 0,18%) notevolmente distanziate e la Granda in posizione centrale. “La situazione dell´export - dice il presidente della Camera di Commercio di Cuneo, Ferruccio Dardanello - continua ad evolvere positivamente. Per Cuneo, che ha fatto registrare, anche in passato, valori di tutto rispetto e mantenuto costantemente un trend positivo, diventa più difficile approdare ad indici di miglioramento elevati. Prosegue, con regolarità, il consolidamento dei mercati già acquisiti e l´ampliamento ad altri, con particolare riguardo per quelli dell´est europeo e per gli extraeuropei. Il tutto in un contesto valutario sfavorevole, caratterizzato da fibrillazioni e crisi ricorrenti. Evidentemente la qualità è vincente anche quando gli acquisti si svolgono in un clima di estrema cautela”. Tra i settori più importanti per lo sviluppo dell’interscambio commerciale cuneese spicca la meccanica che, grazie ad un export di oltre 1 miliardo di euro e uno sviluppo nel periodo di riferimento del 19,1%, genera da solo circa il 34% delle vendite di prodotti locali all’estero. Anche la filiera agroalimentare ha registrato uno sviluppo delle vendite oltre confine del 9,66% raggiungendo un export di 785 milioni di euro, pari ad un quarto dell’export provinciale. La filiera tessile e gli articoli in gomma e materie plastiche registrano, invece, flessioni significative, rispettivamente del -12,8% e - 11,1%. Per quanto riguarda i mercati di sbocco delle merci cuneesi, permane una sostanziale concentrazione delle esportazioni sul territorio europeo. Circa il 78,4% dell’export è diretto, infatti, verso i 27 paesi dell’Unione Europea, con una crescita dell’8,3%. In termini di dinamica, le esportazioni verso l’Asia hanno registrato un aumento del + 4,64%, verso l’America una crescita del + 3,06%, mentre l’Africa subisce una contrazione del 4,55%. . .  
   
   
ORISTANO: ECCO LE NUOVE ATTIVITÀ  
 
Oristano, 25 settembre 2008 - L’oristanese per tre giorni capitale del cavallo, con la rassegna Sardegnacavalli, promossa dalla Camera di Commercio di Oristano e che nel prossimo fine settimana (da venerdì a domenica) proporrà ben 40 diversi eventi nell’area fieristica allestita all’interno del nuovo Centro servizi camerale, in fase di realizzazione nell’area commerciale Zinnigas di Santa Giusta, a ridosso della strada statale 131. Questa mattina la presentazione ufficiale della manifestazione, che prevede la presenza di 250 cavalli, dai purosangue, ai cavallini della Giara. Il presidente della Camera di Commercio di Oristano, Pietrino Scanu, ed il segretario generale della Camera, Enrico Massidda, hanno fornito le cifre di Sardegnacavalli, tornata dopo un anno di pausa e con la nona edizione: all’interno del recinto fieristico tre aree per eventi sportivi e di spettacolo, 30 spazi espositivi per le imprese (con le migliori produzioni di qualità dell’agroaliomentare e dell’artigianato), 25 spazi espositivi per il mondo istituzionale, un’area ristorazione. Nel programma 25 momenti di spettacolo legati al mondo del cavallo e non, tre occasioni di confronto, una delle quali sul futuro del turismo equestre, a coronamento delle ippovie che porteranno domenica mattina nell’area di Sardegnacavalli più di cento cavalieri provenienti da Sarcidano, Alto Oristanese, Planargia, Montiferru, Sinis, Marmilla e Campidano di Terralba. Un impegno organizzativo considerevole, che, come hanno dichiarato il presidente Scanu e il segretario Massidda, ha coinvolto diversi enti e numerose associazioni. Il sindaco di Santa Giusta Antonello Figus ha sottolineato il clima di collaborazione dal quale la nona edizione di Sardegnacavalli nasce, opinione condivisa e rilanciata anche dal sindaco di Oristano Angela Nonnis e dal presidente della Provincia di Oristano Pasquale Onida. Da loro l’ipotesi di una rete territoriale, in grado di promuovere al meglio il patrimonio oristanese legato al cavallo. A questo proposito il presidente della Camera di Commercio di Oristano Pietrino Scanu ha fatto riferimento a una riflessione che la Camera di Commercio sta facendo proprio per valutare la possibilità che Sardegnacavalli consenta di unire i vari eventi equestri e i presidi del cavallo operanti nel territorio. Il presidente Scanu ha tenuto a presentare quindi il nuovo Centro servizi che la Camera di Commercio sta realizzando a Santa Giusta, dove quest’anno viene ospitata Saredegnacavalli. “Sarà una struttura al servizio delle imprese”, ha dichiarato Scanu. “Stiamo lavorando a un concorso di progettazione per la realizzazione di una struttura che nasce in perfetta regola e segue correttamente tutte le procedure richieste”. Il nuovo Centro servizi negli intendimenti della Camera di Commercio di Oristano consentirà di ospitare i depositi e gli uffici camerali, oggi allocati in un capannone in affitto alla zona industriale, e offrirà un insieme di servizi in un’unica locallizzazione, capace di assicurare, inoltre, una efficace soluzione espositiva modulare. .  
   
   
BASILICATA: FINO AL 30 SETTEMBRE LE DOMANDE DEL CONCORSO PER CHIMICI  
 
Potenza, 25 settembre 2008 - Il 30 settembre prossimo è l’ultimo giorno utile per presentare la domanda di partecipazione alla selezione pubblica, per titoli ed esami, finalizzata all’assunzione (livello 7° del Ccnl del comparto Gas/acqua) a tempo pieno e indeterminato di un laureato in Chimica da inserire presso la sede potentina della società. Il titolo di accesso richiesto è il Diploma di Laurea in “Chimica” o in “Chimica Industriale”, ovvero Laurea Specialistica appartenente alle classi 62/S ed 81/S, con votazione non inferiore a 100/110. Sul sito internet di Acquedotto Lucano (www. Acquedottolucano. It) sono scaricabili sia il bando integrale che lo schema di domanda. .  
   
   
VALORIZZARE IL PATRIMONIO DI RISORSE E COMPETENZE DEL WELFARE TOSCANO LIVELLI BASE DI CITTADINANZA SOCIALE, SIGLATO IL PATTO INTERISTITUZIONALE  
 
 Firenze , 25 settembre 2008 - Ampia diffusione dell’informazione sul sistema degli interventi e servizi sociali attraverso il Segretariato Sociale, miglioramento dell’accesso attraverso i Punti Unici, Servizio Sociale Professionale, Pronto Intervento Sociale per le emergenze, percorso di perequazione della spesa. Sono questi i punti chiave del Patto Interistituzionale per il Sostegno dei Livelli Base di Cittadinanza Sociale firmato ieri, nella Sala Pegaso della Giunta Regionale, fra l’assessore regionale alle Politiche Sociali Gianni Salvadori e i rappresentanti delle Società della Salute e articolazioni zonali delle conferenze dei sindaci presenti sul nostro territorio. «Sebbene lo Stato – ha spiegato Salvadori - non abbia ancora definito in maniera dettagliata i livelli essenziali delle prestazioni sociali la Regione ha cercato in questo modo di dare una ! prima configurazione dei livelli base di cittadinanza sociale ! per migl iorare e incrementare i servizi per i cittadini e loro famiglie. Vogliamo valorizzare il patrimonio di risorse e competenze del welfare toscano, qualificare la programmazione degli interventi e servizi sociali e socio-sanitari, sviluppare una piattaforma comune di livelli base di cittadinanza sociale, realizzare un sistema di interventi e servizi improntato alla equità ed imparzialità nel rapporto con i cittadini facilitando l’esercizio omogeneo dei diritti di cittadinanza sociale. La definizione dei livelli di base ci servirà anche per la realizzazione di grandi progetti sociali e sanitari, come ad esempio il Fondo per la non autosufficienza». Il Patto impegna le zone a sviluppare un´ampia condivisione con la società civile per individuare obiettivi e strumenti attuativi dei Piani di Zona, indicando fin d´ora alcuni livelli comuni di cittadinanza sociale che devono essere garantiti in tutto il territorio. «Questa condivisio! ne – ha aggiunto l´assessore - dovrà svilupparsi in una Conferenza di zona ed in un patto per il welfare locale che ha bisogno della partecipazione di tutti i soggetti interessati, pubblici e del privato sociale. Una modalità fortemente concertata, quindi, che diviene ´metodo´ e che punta a coinvolgere attivamente l´associazionismo e tutti gli organismi ed enti che fanno del tessuto sociale della nostra regione uno dei più ricchi». Vediamo nel dettaglio i punti principali del Patto. Il Segretariato Sociale è un servizio gratuito, rivolto a tutte le persone, che dà informazioni e un primo orientamento sui servizi sociali e assistenziali pubblici e privati, disponibili sul territorio. Obiettivo è far conoscere ai cittadini risorse e aiuti di carattere socio-assistenziale disponibili nel loro territorio. Il Punto Unico di Accesso sarà la porta di accesso unitario ai servizi ed alle prestazioni integrate per tutt! i i cittadini. Lo scopo è semplificare la presentazione! delle d omande di intervento ed unificare le procedure di organizzazione dell’offerta assistenziale. Inoltre dovrà essere assicurata sul territorio la presenza di assistenti sociali sufficiente per la presa in carico, la valutazione e la definizione del percorso assistenziale personalizzato. Infine il servizio di Pronto Intervento Sociale, che dovrà garantire una risposta tempestiva e concreta alle persone che si vengono a trovare in situazioni gravi, impreviste ed imprevedibili. .  
   
   
MASSIMO CARBONIERO E’ STATO NOMINATO VICEPRESIDENTE UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE  
 
Cinisello Balsamo, 25 settembre 2008 - Massimo Carboniero, imprenditore vicentino, è stato nominato ieri, martedì 23 settembre, vicepresidente di Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione. Giancarlo Losma, presidente della associazione dal giugno scorso, ha presentato al consiglio direttivo, la propria decisione di nominare Massimo Carboniero vicepresidente per il biennio 2008-2009. Già presente in qualità di consigliere nel direttivo di Ucimu-sistemi Per Produrre, Massimo Carboniero affiancherà i tre vicepresidenti, eletti dalla assemblea dei soci lo scorso giugno, Luigi Galdabini (Cesare Galdabini, Cardano al Campo Va), Riccardo Rosa (Rosa Ermando, Rescaldina Mi) e Tomaso Tarozzi (Iemca Giuliani, Faenza Ra). Consiglieri della associazione sono: Jaime Barcilon (Automator International, Corsico Mi), Sergio Bassanetti (D’andrea, Lainate Mi), Mauro Biglia (Biglia, Incisa Scapaccino At), Barbara Colombo (Ficep, Gazzada Schianno Va), Patrick Colombo (Sacma Macchine Per Lamiera, Crosio della Valle Va), Gabriele Gasperini (Mcm, Vigolzone Pc), Patrizia Ghiringhelli (Ghiringhelli, Luino Va), Giulio Maria Giana (Giuseppe Giana, Magnago Mi), Massimo Mattucci (Comau, Grugliasco To), Giuseppe Sceusi (Marposs, Bentivoglio Bo). Pier Luigi Streparava (Streparava, Adro Bs) è tesoriere. Direttore generale è Alfredo Mariotti. Da sempre impegnato in attività associativa, Massimo Carboniero è anche membro della giunta della associazione degli industriali di Vicenza, della giunta di Confindustria Veneto oltre che del consiglio direttivo del consorzio Energindustria. Per Ucimu-sistemi Per Produrre si occupa anche del coordinamento della attività del comitato marchio Ucimu preposto allo sviluppo di progetti volti a promuovere presso gli utilizzatori di tutto il mondo il marchio di qualità per l’industria italiana della macchina utensile, che occupa il quarto posto nella graduatoria mondiale di produzione di settore e il terzo in quella di esportazione. 49 anni, laureato in economia aziendale presso l’università Ca’ Foscari di Venezia, Massimo Carboniero è direttore generale e contitolare di Omera, società di Chiuppano (Vi), leader nel settore delle macchine utensili lavoranti per deformazione, comparto nel quale gli italiani eccellono, occupando il vertice della classifica mondiale di produzione davanti a Germania, Cina e Giappone. Con un fatturato che nel 2007 ha raggiunto i 18 milioni di euro (fatturato che sale a 33 milioni se si considerano le società partecipate) Omera è specializzata nella produzione di presse oleodinamiche e meccaniche, rifilatrici automatiche e semi-automatiche, cesoie e punzonatrici, linee automatiche per la deformazione della lamiera. .  
   
   
GRUPPO DANIELI BILANCIO CONSOLIDATO AL 30.06.2008: I RICAVI DEL PERIODO HANNO RAGGIUNTO UN VALORE CONSOLIDATO DI EURO 3.115,2 MILIONI (EURO 2.465,0 MILIONI PER L’ESERCIZIO PRECEDENTE)  
 
 Buttrio (Ud), 25 settembre 2008 - Il Consiglio di Amministrazione riunitosi oggi 24 settembre ha preso atto che i risultati del Gruppo Danieli sono migliorati sia in termini relativi nel periodo sia in termini assoluti rispetto ai risultati del precedente esercizio. Il miglioramento è dovuto all’andamento sin qui positivo del mercato internazionale ma anche all’internazionalizzazione stessa della Danieli con l’applicazione nei fatti del motto Danieli: innovazione, affidabilità, partnership con i clienti, nonché dalla passione per “il fare” della squadra. Gli stabilimenti Danieli in South East Asia occupano ora più di 3. 000 persone che saranno circa 3. 500 a fine anno, tra operatori di officina, progettisti negli uffici tecnici, project managers, tecnici commerciali. La tempestività nel realizzare questi stabilimenti da zero in soli tre anni ha reso possibile competere con i concorrenti europei che costruiscono le macchine per lo più in Cina ad un costo del 40/50% inferiore a quello in Europa/italia. Inoltre, in futuro, queste fabbriche, che andremo a potenziare ulteriormente, permetteranno di fronteggiare la concorrenza di costruttori cinesi ed indiani che iniziano ad esportare con tecnologie acquisite, installando e costruendo impianti hi-tech per aziende europee e giapponesi. Praticamente i risultati di bilancio sono anche conseguenza del mix dei costi competitivi del South East Asia, con la poca competitività che attualmente ha il nostro sistema paese. Infine i clienti asiatici apprezzano il “service” fatto in loco, consolidando la presenza nell’area che rimane un mercato importante. Portafoglio ordini - Il portafoglio ordini complessivo del Gruppo Danieli al 30 giugno 2008 è di circa Euro 5. 071 milioni (Euro 3. 098 milioni al 30 giugno 2007); i ricavi del periodo hanno raggiunto un valore consolidato di Euro 3. 115,2 milioni (Euro 2. 465,0 milioni per l’esercizio precedente) con un risultato operativo di Euro 201,9 milioni rispetto Euro 135,4 milioni al 30 giugno 2007, ed un utile netto di competenza del Gruppo di Euro 145,6 milioni rispetto a Euro 73,3 milioni al 30 giugno 2007. Dipendenti del gruppo Il numero dei dipendenti al 30 giugno 2008 del Gruppo Danieli è di 7. 748 unità, aumentato di 932 unità rispetto al 30 giugno 2007. Il mercato L´economia mondiale ha mantenuto nel corso del 2008 un tasso di sviluppo in linea con quello dello scorso anno pur in presenza di una perdurante ricapitalizzazione del sistema bancario mondiale e di una crisi immobiliare cominciata lo scorso esercizio e che solo ora sembra mostrare segni di sgonfiamento. India, Cina e Russia hanno risentito al momento solo in parte degli sconquassi in atto nel sistema finanziario e corrono su livelli di crescita superiori rispetto all´Eurozona, Usa e Giappone; comunque si ritiene possibile un ridimensionamento di misura del livello di crescita di questi paesi. Si auspica che la reazione in atto in Usa ed Ue permetterà di stabilizzare i mercati globali. Nel corso del primo semestre del 2008 il mercato dell´acciaio ha mantenuto un trend di crescita in linea con i livelli già raggiunti nel 2007. I produttori asiatici con i nordamericani e C. I. S. Coprono oltre il 75% della produzione mondiale di acciaio che mostra un incremento produttivo di oltre il 6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La domanda di acciaio per il 2008 si prevede stabile per quasi tutte le tipologie di prodotto con prezzi di vendita variabili in relazione ai costi delle materie prime che stanno oscillando paurosamente infondendo incertezza negli operatori del settore; una sostanziale diminuzione del costo del petrolio, gas e minerale di ferro potrebbe innescare un trend al ribasso. Nel corso del 2008 il mercato degli impianti sta mantenendo un trend di crescita positivo garantendo un livello di ordini soddisfacente; rimane buona la domanda soprattutto per impianti che permettono la produzione di acciai di qualità, utilizzando soluzioni innovative nel rispetto delle norme ambientali, e per impianti dove la produzione può avvenire con tecnologie alternative che garantiscono risparmi ed efficienze nei processi. Il Gruppo Danieli prosegue con il consolidamento della sua struttura internazionale, grazie alle nuove unità produttive in Thailandia, Cina e Austria, che sono in fase di ramp up, ed ha deciso ulteriori investimenti per un totale di circa 200 mio di Euro. Deliberazioni del consiglio di amministrazione Il Consiglio di Amministrazione, oltre all’approvazione del bilancio, proporrà all’Assemblea degli Azionisti: 1. La distribuzione di un dividendo unitario di Euro 0,2500 per le azioni ordinarie e di Euro 0,2707 per le azioni di risparmio per un totale di Euro 20,4 milioni contro stacco della cedola n. 30 - per entrambe le categorie di azioni - in data 3 novembre 2008 ed il pagamento in data 6 novembre 2008. 2. La nomina di un amministratore mancante ovvero la rideterminazione del numero degli amministratori; 3. L’integrazione del collegio sindacale a seguito delle intervenute dimissioni di un sindaco designato dalla maggioranza, conseguenti alle nuove normative Consob, limitative del numero di incarichi ricopribili dai sindaci; 4. Il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto/alienazione di azioni proprie. Il consiglio ha inoltre preso atto che nel corso dell’esercizio sono state corrisposte gratifiche al personale per un complessivo costo aziendale di circa Euro 6,2 milioni. Attività del Gruppo Danieli Il Gruppo Danieli, le cui principali società operative si trovano in Italia, Stati Uniti, Olanda, Germania, Svezia, Regno Unito, Francia, India, Thailandia, Cina, Austria e Giappone, progetta, costruisce e installa macchine ed impianti, anche “chiavi in mano”, per l’industria metallurgica, con tecnologie e prodotti che coprono l’intero ciclo di produzione dal minerale ai prodotti siderurgici finiti in vasta gamma; Danieli è tra i primi tre costruttori mondiali del settore macchine per l’industria siderurgica con la leadership mondiale negli impianti per la produzione dei prodotti lunghi con la tecnologia dei “minimill” (che producono acciaio con il forno elettrico e che, oltre ad essere competitivi sotto il punto di vista dei costi, sono “environmental friendly” quando comparati con gli integrati con alto forno), ed è seconda in quella dei prodotti piani. .  
   
   
SALERNO: CDC E CIF PREMIANO LE MIGLIORI IMPRESE FEMMINILI  
 
Salerno, 25 settembre 2008 - Un riconoscimento alle imprese femminili della provincia di Salerno. Per il secondo anno consecutivo la Camera di Commercio di Salerno ed il Cif, il Comitato per l’imprenditorialità femminile, hanno bandito il Premio “Venere d’Oro”. Iniziativa rivolta al mondo imprenditoriale rosa per mettere in evidenza la laboriosità, l’originalità, la genialità dell’impresa femminile, ma anche la crescita dell’occupazione femminile, il peso economico che essa ha sull’economia provinciale e non solo. Su questo si punta nel bando pubblico di partecipazione, che ha avuto uno slittamento nella scadenza al 30 settembre prossimo. Su questo punta un Premio che, con questa seconda edizione, si consolida e si arricchisce. Entro il prossimo 30 settembre prossimo, dunque, dovranno pervenire le domande di partecipazione delle imprese femminili (con raccomandata A/r) presso la sede della Camera di Commercio. All’impresa vincitrice del concorso andrà una spilla in oro, raffigurante il volto della Venere di Botticelli, simbolo del Cif, realizzata da un prestigioso maestro orafo locale. Il bando, con la domanda di partecipazione, si può scaricare dal sito internet della Camera di commercio (www. Sa. Camcom. It) al link dedicato al Concorso. “L’impresa femminile è ,e resta, la protagonista dell’iniziativa – spiega la Presidente del Cif, Vincenza Cassetta – Attraverso questo premio vogliamo far conoscere un mondo ricco di genialità, di innovazione, frutto di un grande lavoro su cui le donne si spendono oltremodo. “Un Premio che vogliamo arricchire. ”continua la V. Presidente Camilla Palummo. “Avremo la vincitrice, ma avremo anche dei riconoscimenti speciali a quante, donne di tutte le età, magari non più giovanissime, sono impegnate ancora nella loro piccola e grande impresa che produce economia, lavoro, occupazione”. .  
   
   
DONNE & IMPRENDITRICI, UN’IMPRESA POSSIBILE  
 
 Potenza, 25 settembre 2008 - Si terrà venerdì 26 settembre, alle ore 9. 30, nella Sala Economia della Camera di Commercio di Potenza, il convegno "Donne & Imprenditrici, un´impresa possibile" organizzato da Unioncamere e Regione Basilicata. Si tratta dell´evento conclusivo del Programma per la formazione imprenditoriale e per i servizi di consulenza ed assistenza relativi al 6° bando della legge 215, per l’imprenditoria femminile. “A valle del percorso che ci ha visti protagonisti insieme alla Regione Basilicata, occorre riflettere su quanto è stato realizzato e sulle prospettive in termini di orientamento e assistenza alle imprese – spiega il presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte –. Continuare a veicolare informazioni sulle normative esistenti e sui servizi erogati significa monitorare e sostenere, di fatto, un tessuto economico locale su cui l’impresa al femminile continua ad innestarsi con sempre maggiore evidenza. L’incontro di giovedì sarà occasione per un confronto che ci aiuterà a comprendere, con l’aiuto di esperti e di alti rappresentanti istituzionali, quali sono le direttrici dei prossimi bandi della legge 215 e quali strumenti potremo mettere al servizio delle aspiranti imprenditrici lucane, tenendo in debita considerazione gli equilibri tra lavoro, impresa e famiglia”. Il programma del convegno prevede, oltre ai saluti di Lamorte, gli interventi di Mariangela Gritta Grainer, esperta Retecamere; Rosa Gentile, presidente Nazionale Donna Impresa – Confartigianato; Andrea Freschi, direttore Generale Dipartimento Attività Produttive Regione Basilicata; Teresa Capece Galeota, Ipi - Istituto per la Promozione Industriale Le conclusioni sono affidate all’assessore Attività Produttive Regione Basilicata, Vincenzo Folino. .  
   
   
POTENZA, VENERDI´ CONVEGNO SULL´IMPRESA FEMMINILE  
 
Potenza, 25 settembre 2008 - Si terrà venerdì 26 settembre alle 9. 30 nella sala Economia della Camera di Commercio di Potenza il convegno "Donne & Imprenditrici, un´impresa possibile", organizzato da Unioncamere e Regione Basilicata. Lo ha reso noto, in un comunicato, la stessa Unioncamere. Si tratta dell´evento conclusivo del programma per la formazione imprenditoriale e per i servizi di consulenza e assistenza relativi al 6° bando della legge 215 per l’imprenditoria femminile. “A valle del percorso che ci ha visti protagonisti insieme alla Regione Basilicata, occorre riflettere su quanto è stato realizzato e sulle prospettive in termini di orientamento e assistenza alle imprese – spiega il presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte. Continuare a veicolare informazioni sulle normative esistenti e sui servizi erogati significa monitorare e sostenere, di fatto, un tessuto economico locale su cui l’impresa al femminile continua ad innestarsi con sempre maggiore evidenza. L’incontro di giovedì sarà occasione per un confronto che ci aiuterà a comprendere, con l’aiuto di esperti e di alti rappresentanti istituzionali, quali sono le direttrici dei prossimi bandi della legge 215 e quali strumenti potremo mettere al servizio delle aspiranti imprenditrici lucane, tenendo in debita considerazione gli equilibri tra lavoro, impresa e famiglia”. Il programma del convegno prevede, oltre ai saluti di Lamorte, gli interventi di Mariangela Gritta Grainer, esperta retecamere; Rosa Gentile, presidente nazionale Donna Impresa – Confartigianato; Andrea Freschi, direttore enerale Dipartimento Attività produttive Regione Basilicata; Teresa Capece Galeota, Ipi - Istituto per la promozione industriale. Le conclusioni sono affidate all’assessore alle Attività produttive della Regione Basilicata, Vincenzo Folino. .  
   
   
DOMANI AL CASTELLO DI BIANELLO (RE) VERRÀ ASSEGNATO A UNA DONNA CHE SI SIA DISTINTA NELL’AMBITO DELLA CULTURA, DELL´AZIONE POLITICA O SOCIALE. IL PREMIO “MATILDE DI CANOSSA 2008”  
 
 Reggio Emilia, 25 settembre 2008 - Venerdì 26 settembre, alle ore 17. 45, nella suggestiva cornice del Castello di Bianello di Quattro Castella (Re), nel quale Matilde di Canossa venne incoronata da Enrico V, nel 1111, vice Regina d’Italia, si terrà la cerimonia di assegnazione del Premio Matilde 2008. Le candidature sono state selezionate da una giuria presieduta dalla prof. Ssa Rita Levi Montalcini - già vincitrice del premio nel 1985 e che sarà presente alla premiazione - e composta da personalità di spicco, quali la giornalista Natalia Aspesi, Anna Maria Artoni, Presidente di Confindustria Emilia Romagna, il regista Gian Franco De Bosio e il prof. Paolo Golinelli dell´Università di Verona. Il tema di “Matilde di Canossaa” è di grandissima attualità e modernità. Il carisma e la suggestione di questa donna che, nel cuore del medioevo, incarnò in modo emblematico il femminile, ha alimentato una mitologia che ha attraversato un millennio e si è saldata con la storia della cultura europea contemporanea. È la principale figura femminile del medioevo europeo, una delle maggiori che la storia ricordi, e fu a tutti gli effetti una donna europea, di stirpe e di cultura internazionale. Personaggio chiave dell´intermediazione nella lotta tra i due poteri universali che dominarono l´Europa nel medioevo, Impero e Papato, operò sulla scena politica europea incidendo profondamente anche sul piano sociale e culturale. I domini matildici, stretti tra i territori dell´imperatore e quelli della Chiesa, rivestivano una valenza strategica, costituendo una zona "cuscinetto" contesa da entrambi. Matilde giocò un fondamentale ruolo di intermediazione, culminato con il famoso incontro del gennaio 1077 fra l´imperatore Enrico Iv e papa Gregorio Vii nel Castello di Canossa. La travagliata vicenda biografica della Contessa va ben al di là dello stereotipo della donna di potere, disegnando il profilo di una personalità femminile complessa, in bilico tra le pratiche di governo e la solitudine della statista, tra "gli affanni del mondo" e la nostalgia per la vita contemplativa, tra i successi nella vita pubblica e le difficoltà nella vita privata, e trova un filo conduttore nell’inquietudine di una personalità destinata a sfidare le convenzioni, i pregiudizi e l’incomprensione dei poteri maschili del tempo. Il Premio è una delle iniziative che accompagnano la mostra “Matilde e il tesoro dei Canossa, tra castelli e città”, in programma fino all’11 gennaio 2009 a Reggio Emilia, nelle tre sedi di Palazzo Magnani, del Museo Diocesano e dei Musei Civici, e al Museo Campanini di Canossa. L’esposizione, curata da Arturo Calzona, docente di Storia dell’Arte Medievale all´Università di Parma, presenta 215 opere in grado di riconsiderare gli avvenimenti storici salienti della vita della Contessa, tra i più conosciuti nella storia medievale, come il Concilio indetto a Guastalla da Pasquale Ii nel 1106 e l’incontro tra Matilde e papa Gregorio Vii con Enrico Iv. Il riconoscimento sarà attribuito da una giuria presieduta da Rita Levi-montalcini a una donna che si sia distinta nell’ambito della cultura, dell´azione politica o sociale. L’iniziativa è uno degli eventi che accompagnano la mostra “Matilde e il tesoro dei Canossa, tra castelli e città”, in programma a Reggio Emilia e Canossa, fino all’11 gennaio 2009. .  
   
   
PARI OPPORTUNITA’. NOVITA’ NEI BANDI PER PROGETTI 2008 DI SCUOLE ED ENTI LOCALI DEL VENETO  
 
 Venezia, 25 settembre 2008 - Per la realizzazione di iniziative e attività destinate alla promozione delle pari opportunità tra uomo e donna la giunta regionale, su relazione dell’assessore Isi Coppola, ha approvato i bandi 2008 per il finanziamento di progetti presentati da scuole ed enti locali. L’importo delle risorse complessivamente disponibili è di quasi 500 mila euro. “Il provvedimento – fa rilevare l’assessore – ha passato non solo il vaglio della Commissione regionale per le pari opportunità e della competente Commissione consiliare, ma sui contenuti la Regione ha voluto sentire il parere anche delle Commissioni provinciali e dei comuni capoluogo. I bandi vengono approvato in questo periodo perché giungono a maturazione i progetti dell’anno precedente, consentendo una valutazione dei risultati; inoltre, essendo già iniziato l’anno scolastico, mettiamo anche le scuole, che hanno dato in questi anni una risposta straordinaria su questi temi, in condizione di partecipare”. Per quanto riguarda gli enti locali i bandi sono due: uno per favorire la nascita e l’attività di organismi di parità, l’altro per consolidare la presenza di servizi permanenti (sportelli-donna e centri risorse) a sostegno delle pari opportunità. “Una delle novità maggiori di quest’anno – evidenzia l’assessore Coppola - riguarda proprio il consolidamento della rete dei servizi permanenti. Negli anni scorsi abbiamo favorito e finanziato la nascita di sportelli-donna e centri risorse che fanno da interfaccia rispetto alle esigenze espresse dal territorio. Ma dall’anno scorso si è manifestata da un lato l’assoluta necessità di dare omogeneità a questi servizi in tutta la regione, dall’altro di favorire la loro caratterizzazione di servizi dedicati alle pari opportunità e all’universo femminile, senza confonderli con servizi destinati ad altre finalità sociali”. L’assessore ricorda che l’anno scorso insieme alla Provincia di Venezia che ha fatto da capofila e alle altre Province sono stati raccolti con uno studio particolareggiato i dati relativi all’esistente, che hanno fatto emergere la validità del lavoro svolto, ma anche le esigenze di consolidamento di queste realtà presenti sul territorio. “Quest’anno – conclude l’assessore Coppola - la parte dei bandi dedicata ai servizi permanenti risponde a questa necessità, rendendo obbligatori ai fini dell’ammissibilità progetti finalizzati a consolidare per gli sportelli-donna la funzione di informazione, supporto e assistenza alle donne per rendere effettivo il principio delle pari opportunità; mentre per i centri risorse, servizi permanenti dedicati alla consulenza. Si tratta di due diverse tipologie di approccio all’utenza con il comune obiettivo di rendere omogenea la risposta da parte di questi servizi, che saranno riconoscibili come veri punti di una rete regionale anche attraverso un “logo” specifico per la cui realizzazione coinvolgeremo le scuole”. .  
   
   
LA COMUNICAZIONE TRA UOMO E DONNA - RELAZIONE IL 1° OTTOBRE A BRESSANONE  
 
Bolzano, 25 settembre 2008 - Mercoledì 1° ottobre 2008, alle ore 20. 00 presso la "Lachmüllerhaus" a Bressanone, su iniziativa del Servizio Donna della Provincia, sarà tenuta una relazione in lingua italiana sul tema "La comunicazione tra uomo e donna". Ingresso libero a tutte le persone interessate. Nell´ambito della serata, Barbara Monti, insegnante di crescita personale e di meditazione, affronterà il tema della conversazione fra uomo e donna e delle difficoltà che spesso intervengono nella reciproca comprensione con conseguente arroccamento sui propri punti di vista che determinano sfiducia, solitudine e separazione. L´esperta cercherà di indicare i modi che possono indurre ad un dialogo costruttivo. La relazione, in lingua italiana, è organizzata dal Servizio Donna della Provincia in collaborazione con partner locali e si svolgerà mercoledì 1° ottobre 2008, alle ore 20. 00, preso la "Lachmüllerhaus" a Bressanone. Alla serata possono partecipare, ad ingresso libero, tutte le persone interessate. . .  
   
   
ADOZIONI INTERNAZIONALI: SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE SARDE  
 
 Cagliari, 25 Settembre 2008 - Un sostegno per le famiglie adottive per rendere il processo di adozione più organico e promuovere un’ampia e qualificata collaborazione tra i soggetti istituzionali. E´ quanto deliberato dalla Giunta regionale che ha adottato misure per la riorganizzazione dei servizi a sostegno delle famiglie attraverso la creazione di equipe adozioni specializzate, distribuite in tutto il territorio regionale, che realizzino specifiche azioni formative e favoriscano la tempestiva presa in carico, la programmazione e la valutazione integrata, l´appropriata attuazione del programma personalizzato di intervento, la documentazione professionale e di servizio. Inoltre saranno definiti protocolli operativi tra i Tribunali per i minorenni di Cagliari e Sassari e gli Enti locali con il coinvolgimento diretto delle Asl al fine di: assicurare unitarietà di intervento ad "alta specializzazione”, rispetto ai compiti assegnati dalla normativa in materia di adozione internazionale; superare la frammentarietà e la parcellizzazione dell’intervento sul territorio regionale; organizzare, a livello regionale, la formazione congiunta degli operatori socio-sanitari e degli Enti autorizzati, nonché di corsi informativi/formativi per gli aspiranti all’adozione; superare la disomogeneità delle informazioni alle coppie che si rivolgono ai servizi per l’adozione internazionale; garantire collaborazione, comunicazione, integrazione e coordinamento dei Servizi territoriali con gli Enti autorizzati ed il Tribunale per i minorenni; facilitare l’accesso al servizio da parte dei cittadini. .  
   
   
UN CENTRO DIURNO PER MINORI A MONTELUPO FIORENTINO LA REGIONE TOSCANA STANZIA PER IL PROGETTO 180 MILA EURO IN TRE ANNI  
 
Firenze, 25 settembre 2008 - Montelupo Fiorentino presto potrà contare su un centro diurno per minori. La struttura è il frutto del protocollo d´intesa siglato stamattina nella Sala del Consiglio comunale di Montelupo tra Regione, Società della salute, Comune e Misericordia di Montelupo Fiorentino. «Un progetto ambizioso», come ha spiegato l´assessore regionale alle politiche sociali Gianni Salvadori, «che vede un impegno forte della Regione in un settore, quello dell´assistenza in favore di ragazzi in situazioni disagiate e marginali, che merita grande attenzione». Il centro diurno mira a creare una una costante interazione fra adolescenti, famiglie e territorio. Il protocollo d´intesa prevede uno stanziamento regionale di 180 mila euro spalmato in tre anni. Alla Società della Salute spetterà il raccordo fra le diverse realtà territoriali, al Comune di Montelupo la gestione delle attività, al! la Misericordia, in collaborazione con la Cooperativa So! ciale ´I l Piccolo Principe´, le parrocchie dell’unità pastorale di Montelupo e le associazioni di volontariato, l´attuazione vera e propria. Il centro diurno aprirà a Samminiatello ed è destinato ad adolescenti in difficoltà che necessitano di un percorso socio – educativo personalizzato. Sarà aperto dal lunedì al venerdì (in corso d’opera l’orario potrebbe essere esteso anche al sabato) e potranno accedervi un massimo di 20 ragazzi tra gli 11 e i 17 anni segnalati dagli assistenti sociali della Asl 11. L’equipe sarà composta da personale specializzato, coadiuvato da una psicologa e si occuperà di elaborare un piano di azione individuale concordato con ciascun ragazzo e con la famiglia. Le attività previste sono il sostegno doposcuola, laboratori per creare un momento di aggregazione privilegiato ed un’occasione per far scoprire ai ragazzi le proprie potenzialit&agrav! e;, attività ludiche, soggiorni e gite che favoriscono l’autonomia organizzativa e centri estivi. «Abbiamo deciso di sostenere il progetto – ha aggiunto Salvadori - per le sue caratteristiche innovative e dopo aver valutato la situazione degli adolescenti del territorio Empolese – Valdelsa». I dati prodotti dalla Società della Salute evidenziano nel 2007 alcune situazioni critiche. Rispetto all’anno precedente i minori in difficoltà seguiti dai servizi sociali sono aumentati del 15%. I minori stranieri a carico dei servizi sociali rappresentano il 18,73%. É cresciuto anche il numero delle situazioni seguite dai servizi sociali in collaborazione con l’autorità giudiziaria (il 20% sul totale dei minori a carico). Numerosi anche i nuclei familiari fragili con un solo genitore. .