Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE GLI EUROINDICATORI
Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Ottobre 2006
IL CONSIGLIO D’EUROPA PERMETTE AI BAMBINI BENEFICIARE DEGLI ASPETTI POSITIVI DI INTERNET E DELLE ALTRE TECNOLOGIE  
 
 Strasburgo, 2 ottobre 2006 – Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha invitato gli Stati membri dell’Organizzazione a integrare molto presto le tecnologie informatiche nell’insegnamento scolastico, al fine di aiutare i bambini a trarre il massimo vantaggio da internet e dalle altre tecnologie informatiche, evitandone le insidie. Il Consiglio d’Europa, composto da 46 Stati membri, ha adottato un atteggiamento positivo nei confronti degli aspetti negativi di internet per affrontare i pericoli che si nascondono nella rete. Una delle misure approvate dal Comitato dei Ministri in una nuova Raccomandazione mira ad offrire ai bambini le competenze necessarie per creare, produrre e distribuire contenuti nelle nuove tecnologie che rispettino i diritti e le libertà altrui e valorizzino il proprio diritto alla libertà di espressione. La raccomandazione invita gli Stati membri a vigilare affinché queste competenze permettano ai bambini di comprendere e di interagire meglio con i contenuti sospetti, in particolare quelli violenti, pornografici, disciminatori o razzisti e di sapere quale atteggiamento adottare. Il prossimo Forum paneuropeo del Consiglio d’Europa, che avrà luogo a Erevan, in Armenia, il 5 e 6 ottobre 2006, riunirà i rappresentanti degli Stati membri dell’Organizzazione, della società civile, del settore privato, del mondo accademico, dei media e delle altre organizzazioni coinvolte. A pochi giorni dal Forum, Maud de Boer Buquocchio, vice segretario generale del Consiglio d’Europa, ha dichiarato che “fornire ai bambini gli strumenti per utilizzare internet in maniera autonoma rappresenta il filtro migliore”. Il Forum porrà l’accento sull’insufficienza di filtrare ed etichettare i contenuti di internet al fine di assicurare una navigazione sicura a bambini e ragazzi, nell’esercizio dei propri diritti e delle proprie libertà, in particolar modo la libertà di esprimere opinioni e di scambiare idee e informazioni. Occorre che bambini e ragazzi sappiano utilizzare meglio internet, al fine di poter trarre un maggior vantaggio dagli strumenti e dai servizi offerti e di poter analizzare in maniera critica i contenuti e la natura dei messaggi. Se ad essi, così come ai loro esecutori, offriamo la possibilità di acquisire competenze e conoscenze adeguate, potranno pienamente esercitare i loro diritti e le loro libertà, in maniera responsabile .  
   
   
RIUNIONE TRA COMMISSIONE EUROPEA E COMMISSIONE DELL’UNIONE AFRICANA AD ADDIS ABEBA OGGI PER UNA SESSIONE DI LAVORO  
 
 Bruxelles, 2 ottobre 2006 - Oggi la Commissione europea e la Commissione dell’Unione africana si riuniscono nella sede dell’Unione africana di Addis Abeba (Etiopia) per una sessione di lavoro comune. La riunione, la terza di questo tipo in tre anni, è la testimonianza più recente del rafforzamento del partenariato tra i due organi esecutivi continentali. Per l’occasione, la Commissione europea si riunirà per la prima volta fuori dall’Europa e si trasferirà in Etiopia con non meno di 10 commissari, tra cui il presidente José Manuel Barroso, i tre vicepresidenti - Margot Wallström (Relazioni istituzionali e strategia di comunicazione), Franco Frattini (Giustizia, libertà e sicurezza) e Siim Kallas (Affari amministrativi, audit e lotta antifrode), i commissari Louis Michel (Sviluppo e aiuti umanitari), Peter Mandelson (Commercio), Dalia Grybauskaité (Programmazione finanziaria e bilancio), Janez Potocnik (Scienza e ricerca), Markos Kyprianou (Salute e tutela dei consumatori), Laszlo Kovács (Fiscalità e unione doganale), Vladimir Spidla (Occupazione, affari sociali e pari opportunità) e Andris Piebalgs (Energia). L’ordine del giorno della riunione riguarda essenzialmente il partenariato e lo sviluppo istituzionale. A quasi un anno dall’adozione della strategia Ue per l’Africa , le due parti verificheranno i progressi relativi alla sua attuazione e decideranno le nuove misure da adottare. Esse esamineranno inoltre l’attuazione del partenariato Ue-africa per le infrastrutture e valuteranno le strategie più opportune per gestire meglio i flussi migratori nell’interesse di entrambi i continenti. Tramite una serie di incontri “da commissario a commissario”, esse si scambieranno le esperienze relative ai singoli ambiti di competenza, quali ad esempio l’occupazione, la scienza, la tecnologia o la sanità. La Commissione europea e la Commissione dell’Unione africana consolideranno inoltre i legami istituzionali. Entrambe le istituzioni concorderanno un primo importante programma di sostegno di 55 milioni di euro da destinare allo sviluppo operativo e istituzionale dell’Unione africana, il cui avvio è previsto per il 1° gennaio 2007, e un memorandum d’intesa per organizzare uno scambio di funzionari e tirocinanti delle due istituzioni. L’unione europea ha sostenuto l’Unione africana e il suo impegno politico tramite aiuti finanziari in settori importanti. In questo senso, la Commissione europea ha istituito un innovativo strumento per la pace in Africa (African Peace Facility) per sostenere le operazioni di mantenimento della pace in Africa e ha finanziato una serie di progetti concreti nei settori prioritari individuati dall’Unione africana, quali il consolidamento delle capacità istituzionali, la governance, il consolidamento della pace e la prevenzione dei conflitti. Contemporaneamente, l’Unione africana ha guadagnato maggiore credibilità sia in Africa che all’estero, rilanciando la ricerca di una maggiore integrazione all’interno del continente africano e adottando un piano strategico con cui si è dotata di un mandato a lungo termine e di una tabella di marcia per la sua prima Commissione (2004-2007), guidata dal presidente Alpha Oumar Konaré. Il presente programma di sostegno si prefigge due obiettivi generali: permettere alla Commissione dell’Unione africana di interpretare in modo efficace il ruolo di “motore” del processo di integrazione e facilitare il consolidamento del partenariato tra l’Unione africana e l’Unione europea. Per realizzare tali obiettivi, saranno finanziate azioni relative ai seguenti quattro pilastri del piano strategico 2004-2007 dell’Unione africana: potenziamento istituzionale della Commissione dell’Unione africana (per es. Modernizzazione dei sistemi di finanziamento, di contabilità e informatici e gestione delle conoscenze); pace, sicurezza umana e governance; integrazione regionale (relativo inoltre ad alcune questioni settoriali, tra cui infrastrutture, migrazione e scienza e tecnologia) e promozione di una cooperazione più concreta tra Ue e Unione africana. Per questo motivo, sono compresi anche aiuti a progetti di gemellaggio, all’avvio del programma Nyerere di scambi tra studenti e al potenziamento delle capacità di informazione e comunicazione della Commissione dell’Unione africana. .  
   
   
POTOCNIK SPIEGA AL NOTIZIARIO CORDIS IL SUO APPROCCIO "PRIVO DI CONDIZIONAMENTI" ALLA POLITICA COMUNITARIA IN MATERIA DI RICERCA  
 
Bruxelles, 2 ottobre 2006 - "Mi piacciono le persone con una mente libera, è vero", ha affermato il commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik in un´intervista rilasciata al Notiziario Cordis. Si riferiva a Bob Marley; spesso si ritiene che sia un suo ammiratore a causa del bellissimo ritratto del cantante giamaicano scomparso che tiene appeso alla parete. Il quadro è di fatto un regalo del figlio, artista, nonché vero fan del cantante. L´ammirazione del commissario Potocnik per il pensiero libero e privo di condizionamenti percorre tutto il suo approccio al programma quadro, che è suo compito amministrare. L´imminente Settimo programma quadro (7Pq) avrà una durata maggiore e disporrà di un bilancio che non è mai stato così elevato. Il 7Pq svolgerà inoltre un ruolo importante nello stabilire l´agenda della ricerca e dell´innovazione europee. Il commissario ha però un atteggiamento realista nei confronti delle sfide che lo attendono. "Se esamino la situazione attuale, la realtà che maggiormente mi colpisce è che tutto è interconnesso e complesso, e non esistono soluzioni rapide", ha osservato. Nato nell´ex Iugoslavia nel 1958, ha ricoperto la carica di assistente al direttore e successivamente di direttore dell´Istituto di analisi e sviluppo macroeconomico di Lubiana, e nel frattempo ha conseguito un dottorato di ricerca in economia ed è diventato ricercatore senior all´Istituto di ricerca economica di Lubiana. La Slovenia ha conquistato l´indipendenza nel 1991, e ciò ha coinciso con l´ingresso del commissario in politica. Ha negoziato l´adesione della Slovenia all´Ue ed è stato nominato ministro consigliere presso il gabinetto del primo ministro sloveno tra il 2001 e 2002; dal 2002 al 2004 ha svolto funzioni di ministro degli Affari europei. Dal 2004 ricopre la carica di commissario in rappresentanza del suo paese. Potocnik è perfettamente consapevole dell´importanza attribuita alla ricerca e al programma quadro, infatti la ricerca ha scalato l´agenda delle priorità negli ultimi anni, ma è ansioso di tradurre il tutto in pratica. L´iter del 7Pq attraverso la procedura parlamentare è ora quasi concluso, dopo circa due anni, e questo "è il primo passo necessario; ora alle parole devono seguire immediatamente i fatti", sostiene. Il commissario afferma di desiderare che il 7Pq tocchi "direttamente" la vita dei cittadini. Ma come? "L´idea è fare le cose in maniera diversa e migliore. Se ci potesse essere una finalità più ampia per il programma quadro, potrebbe essere realizzata affermando che si tratta di fondi pubblici. I fondi pubblici dovrebbero seguire le sfide e gli errori di mercato più frequenti. Per esempio, chi farebbe ricerca sulla fusione se non ce ne occupassimo noi? Si tratta di una realtà che è molto interconnessa alla vita delle persone e alla qualità, sotto ogni aspetto. A volte il legame è diretto, talvolta è più implicito. Ma non c´è nulla che secondo me possa essere considerato fuori luogo". Un modo per conseguire tale obiettivo è attraverso la semplificazione, rendendo il 7Pq più accessibile. "Quando ho visto la struttura del 6Pq, mi sono accorto che non era di facile comprensione. La prima decisione che abbiamo voluto prendere è stata ´rendiamo il programma così semplice che lo possa spiegare anche il commissario´", dice con un sorriso. Un´altra area che riceve molto sostegno nel 7Pq è il coinvolgimento delle imprese. Alcune aziende, tra cui le piccole e medie imprese (Pmi) si erano sentite un po´ messe da parte nel 6Pq. Il 7Pq doveva necessariamente aumentare la presenza delle imprese, per garantire un impiego sistematico dei risultati. ". In passato ci sono giunte lamentele da parte del settore imprenditoriale, che sosteneva che non gli dessimo sufficientemente ascolto. Secondo me troverete molta più attenzione per le imprese nel 7Pq. Abbiamo le piattaforme tecnologiche, un nuovo movimento davvero considerevole, perché per la prima volta disponiamo di un´iniziativa imprenditoriale a livello comunitario in cui gli Stati membri, le autorità di regolamentazione e le istituzioni finanziarie dialogano insieme sulle proprie finalità e agende di ricerca. Si tratta di una base enorme che ci sta aiutando a orientare gli sforzi, un aspetto soddisfacente. La comunità imprenditoriale odierna è estremamente favorevole al nostro approccio". Tutto ciò non va tuttavia a discapito della ricerca di frontiera, in quanto il 7Pq istituirà anche il nuovo Consiglio europeo della ricerca (Cer). "Per la prima volta abbiamo la possibilità di disporre di una ´Champions League´ di ricercatori a livello comunitario [. ], un elemento che potrebbe esserci utile anche in futuro per sviluppare l´agenda europea della ricerca". Per i ricercatori, la semplificazione del 7Pq era essenziale, e sono stati compiuti sforzi notevoli. "Se si considera quanto ci vuole a ottenere un contratto e il livello di documentazione richiesto, non si può che spingere nella direzione opposta. Non è soltanto il mio messaggio politico, cerco di tradurlo quanto più possibile in realtà, e i nostri sforzi vanno in questa direzione. Alla fine del mandato potranno essere fatte soltanto due dichiarazioni: siamo riusciti a ottenere una semplificazione, oppure la semplificazione è solo una farsa". Eppure il 7Pq ha avuto un percorso piuttosto accidentato. Secondo il Parlamento europeo, si sarebbe dovuto sottoporre il Consiglio europeo della ricerca (Cer) a revisione dopo solo un anno. Ad avviso del commissario sarebbe stato necessario un periodo più lungo, anche se la logica alla base del disaccordo, vale a dire il desiderio di valutare il Cer nell´ambito del mandato sia del Parlamento europeo attuale sia del commissario, era "decisamente sensata". I gruppi di interesse sono rimasti poi delusi dalla totale assenza di stanziamento di fondi specifici a favore di aree quali l´energia rinnovabile o la ricerca sulla disabilità. A tale lamentela il commissario risponde con il proprio cavallo di battaglia, affermando che le risorse in realtà servono per un solo scopo, vale a dire la creatività. "Abbiamo programmi inseriti nel bilancio che sono chiaramente a favore della coesione e che sono evidentemente utili anche per altri scopi, tuttavia l´orientamento principale di ciò che stiamo facendo e i nostri obiettivi consistono nel promuovere la creatività a sostegno dell´eccellenza nell´Unione europea, nell´appoggiare la cooperazione e nello sfruttare al meglio le risorse di cui disponiamo". "Lo stanziamento di fondi per uno scopo preciso non sarebbe molto utile in questo approccio. Ciò non significa tuttavia che non sosteniamo le rinnovabili, ad esempio, che rientrano naturalmente nel programma; si tratta di un tema che richiama l´attenzione, in quanto in un mondo in cui l´energia scarseggia, dobbiamo tentare tutte le soluzioni possibili, e le rinnovabili sono tra le più impegnative ed efficaci. Sono ecologiche e costituiscono un aspetto che mi sta a cuore", afferma. Come già sottolineato, il 7Pq viene visto come parte integrante del tentativo continuo di innovazione in Europa. Il commissario Potocnik ha dichiarato espressamente il proprio consenso alla relazione del gruppo di esperti di Esko Aho concernente l´innovazione per l´Europa, che fornisce un´argomentazione economica chiara e un progetto per investire nella ricerca al fine di stimolare l´innovazione. "Occorre una massa critica di messaggi per tradurre il tutto in realtà. Esko Aho non è l´unico a sostenere quest´idea. Ci avevamo pensato in passato, e la stessa idea è ripresa anche nel recente documento sull´innovazione. Tuttavia, occorre un politico serio del suo calibro, che traduca la teoria in realtà; lui ha cambiato la situazione in Finlandia. È decisamente credibile quando ne parla, e tutto ciò è utile. Inoltre, gli altri politici lo ascoltano con attenzione, e si tratta di un messaggio forte e chiaro destinato a tutti. Ci occorrono messaggi di questo tipo. Una delle sue idee riguarda i mercati di punta, il che ovviamente non consiste solamente nello scegliere mercati vincenti, e a mio parere è perfettamente in linea con una logica di economia di mercato", ha dichiarato. Il commissario ha citato l´esempio del Gsm - lo standard mobile sviluppato e sfruttato efficacemente in Europa e che ora è divenuto lo standard mobile internazionale. "Abbiamo avuto, ad esempio con Nokia e altri, molti vantaggi e opportunità di utilizzo. Sono questi gli esempi di cui parliamo", ha affermato. Se verranno sviluppati altri standard europei, l´Europa trarrà vantaggi evidenti in queste aree. "Ciò va considerato come un modo di tentare di aprire un varco in alcuni dei dibattiti aperti [. ]. Se si concorderà su come devono andare le cose e sullo standard da adottare, per l´industria sarà molto più facile applicarlo e fondare tutto il proprio sviluppo sul medesimo", ha dichiarato. Un´altra via che conduce all´innovazione, seppure più controversa, è l´Istituto europeo di tecnologia (Iet). Gli accademici e i gruppi di riflessione si sono espressi fermamente a favore o contro tale istituto senza lasciare spazio al consenso. Si tratta di una buona idea? "Auspico indubbiamente che si realizzi", precisa. Il ruolo dell´Eit è piuttosto specifico, ha osservato. "Il problema è che l´interconnessione tra i tre angoli della conoscenza - istruzione, R&s [ricerca e sviluppo] e innovazione - non funziona bene in Europa [. ], e la creazione dell´Iet serve essenzialmente a superare il problema o a fornire un contributo in tal senso. Non dobbiamo metterlo sullo stesso piano del Cer, perché è una questione totalmente diversa. Il Cer è e dovrebbe essere l´erogatore di conoscenza". Il commissario si è inoltre affrettato a chiarire alcuni equivoci: uno è che le piattaforme tecnologiche sarebbero una sorta di banco di prova per consentire ai progetti di "crescere" fino a diventare iniziative tecnologiche congiunte (Itc). Le Itc saranno in numero limitato, per cui alcuni settori non resteranno delusi per non aver "compiuto il salto"? "Si tratta più dell´origine del nome che non della sostanza", specifica. Rifiuta inoltre l´idea della delusione causata dai progetti delle piattaforme tecnologiche, "perché sono molto più avanti e il loro potenziale è effettivamente maggiore di quanto immaginassimo quando abbiamo deciso di svilupparle. Hanno dimostrato di avere davvero un enorme potenziale nel contesto dei mercati avanzati e dell´Istituto europeo di tecnologia, nonché nell´ambito di tutti questi dibattiti che non hanno molto a che vedere con la ricerca in sé, sono interventi che vanno al di là della ricerca, per cui se si renderanno conto di quanto è importante e serio il lavoro che stanno facendo e il potenziale che hanno, il senso di delusione sparirà all´istante". Un altro malinteso è che verrà rilanciato lo Spazio europeo della ricerca (Ser). "Non verrà rilanciato, ´rilanciato´ è il termine sbagliato", dichiara. Il commissario ritiene che dopo l´avvio del 7Pq e la conclusione del processo politico, il suo prossimo obiettivo sarà concentrarsi sullo sviluppo del Ser. "L´attenzione per la ricerca e la consapevolezza della sua importanza è più elevata che non in passato, abbiamo quest´energia e vogliamo sfruttarla. Infatti, è importante mantenere l´attualità del tema e discutere sulle direzioni future che dovrà imboccare l´Europa, avendo ben chiaro in mente ciò che vogliamo fare. Nel 2007 ci piacerebbe fare proprio questo". Il commissario auspica che gli Stati membri aprano i propri finanziamenti nazionali ai progetti Ser. "Ci occorre un impegno politico chiaro; ci sono questioni connesse al miglioramento della mobilità e del coordinamento, nonché alla gestione dei risultati già raggiunti nel 7Pq. Abbiamo già introdotto il cofinanziamento, siamo pronti ad attuarlo se gli Stati membri accetteranno". L´idea del Ser non si limita al campo della ricerca, comunque. Potrebbe essere uno strumento per diffondere l´idea stessa dell´Unione. "La Slovenia è entrata nell´Ue nel 2004. Partecipiamo alla ricerca dal 4Pq, dal 1994. È un dato di fatto. La realtà è che persino oggi l´adesione alla R&s è in un certo senso un elemento precursore. Di solito la ricerca abbatte barriere prima che la politica ne segua l´esempio", precisa. "In tutta sincerità, se vogliamo seriamente pensare all´allargamento verso i Balcani occidentali e la Turchia, è tempo di aiutare tali paesi e far loro acquisire lo status di membri associati il prima possibile, per consentire loro di iniziare a cooperare meglio che in passato. Sono determinato a seguire questa strada, a fornire loro condizioni sufficientemente interessanti da indurli a pensare seriamente di diventare membri associati e, d´altro canto, occorre creare un legame tra ciò che farebbero a livello nazionale e come li tratteremmo nell´ambito del programma quadro". Se, da un lato, la diffusione del Ser potrebbe avere un impatto importante sul futuro della ricerca europea intensificando la cooperazione, dall´altro, un altro progetto potrebbe raccoglierne l´eredità, il progetto Iter concernente la ricerca sull´energia di fusione. Il progetto ha sede a Cadarache, in Francia: "Una delle cose che non mi dimenticherò mai è Iter, un progetto storico, più importante di quanto attualmente riconosciuto. Sarà coronato dal successo, anche se ovviamente si tratta di una realtà geopolitica a lungo termine". Una volta avviato il reattore, l´energia elettrica ottenuta tramite la fusione potrebbe essere la risposta a molti problemi non soltanto in Europa, bensì a livello planetario, quali la combustione dei combustibili fossili. Nel frattempo, il 7Pq si propone di stimolare la ricerca nelle aree che ne sentono veramente la necessità, dalle Pmi alle aree di ricerca all´avanguardia, al rafforzamento dello Spazio europeo della ricerca, e all´individuazione di alternative fino a quando l´energia ottenuta con la fusione non diventerà realtà. Se l´Europa si rafforzerà grazie a questa spinta all´innovazione, sarà tanto di guadagnato. Http://ec. Europa. Eu/commission_barroso/potocnik/indexfl_en. Htm .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA E ALCUNI MINISTRI FRANCESI PRESENTI A EUROBIO 2006  
 
Bruxelles, 2 ottobre 2006 - Dal 25 al 27 ottobre si terrà a Parigi (Francia) Eurobio, congresso internazionale che riunisce il settore biotecnologico e le bioindustrie. Ognuna delle tre giornate tratterà un tema specifico attraverso un programma di conferenze, simposi, tavole rotonde e sessioni plenarie: mercoledì la giornata sarà dedicata all´innovazione, giovedì saranno trattati i temi finanziari mentre venerdì saranno affrontati gli aspetti globali. È inoltre attesa la partecipazione del ministro francese del Commercio estero Christine Lagarde, di François Goulard, ministro francese dell´Istruzione superiore e della ricerca e di Xavier Bertrand, ministro francese della Sanità e della solidarietà, nonché di quasi 200 oratori internazionali di prestigio che condivideranno le loro competenze, visioni e speranze. Sarà altresì presente la Commissione europea, che parteciperà a varie sessioni sul finanziamento della ricerca, riguardanti in particolare piccole e medie imprese (Pmi), terapie innovative e Eurobioclusters. Interverranno infine i coordinatori di numerosi progetti di ricerca finanziati dall´Ue. I funzionari della Dg Ricerca responsabili dei progetti saranno disponibili nello spazio espositivo per discutere vari aspetti del Settimo programma quadro (7Pq). Http://www. Eurobio2006. Com http://cordis. Europa. Eu/lifescihealth .  
   
   
ASSEGNATI I PREMI PER LA “CITTADINANZA EUROPEA” LA COMMISSIONE CONFERISCE 11 “STELLE D’ORO” A PROGETTI PROMOSSI DALLE CITTÀ E DALLA SOCIETÀ CIVILE  
 
Bruxelles, 2 ottobre 2006 - Rappresentanti di città e organizzazioni della società civile provenienti da tutta l’Europa si sono riuniti il 29 settembre a Bruxelles per partecipare al forum “L’europa per i cittadini” in cui è stato affrontato il tema della cittadinanza attiva a livello europeo. Per la prima volta quest’anno hanno partecipato all’evento anche sindaci di diversi comuni dell’Ue. Il momento più significativo del forum è stata l’assegnazione delle “Stelle d’oro”, il premio attribuito ai migliori progetti sulla cittadinanza europea. Ad aggiudicarselo sei programmi di gemellaggio tra città e cinque progetti della società civile. Ján Figel’, commissario europeo responsabile per istruzione, formazione, cultura e multilinguismo ha dichiarato: “I progetti della società civile e i gemellaggi tra città sono mezzi efficaci per soddisfare il bisogno di un’Europa più concreta con il coinvolgimento dei cittadini”. “Sfortunatamente - ha proseguito il commissario - l’Europa sembra assente dalla vita di molti cittadini, a dispetto del fatto che le attività dell’Unione europea riguardino tutti noi in molti modi differenti. Sono felice che siano stati riconosciuti con il conferimento delle Stelle d’oro gli sforzi di quei progetti che hanno messo al centro i cittadini. Queste iniziative rappresentano preziosi contributi che riavvicinano tra loro Europa ed europei”. I sondaggi evidenziano spesso come l’europeo medio conosca poco l’Ue e avverta di aver poca voce nell’ambito del processo decisionale dell’Unione. Nel corso del suo discorso di apertura, il vicepresidente della Commissione, Margot Wallström, responsabile per le relazioni istituzionali e la strategia di comunicazione, ha dichiarato: “L’importante ruolo dell’Unione europea traspare dai titoli delle prime pagine dei giornali e dai notiziari televisivi, dove è vivo il dibattito su argomenti quali gli approvvigionamenti di gas, gli Ogm e la direttiva sui servizi. L’importanza dell’Unione europea sta crescendo. Se l’Ue vuole guadagnarsi la fiducia dei cittadini, deve apportare reali miglioramenti e, allo stesso tempo, fare progressi in materia di democrazia, apertura e partecipazione dei cittadini”. I premi per la cittadinanza europea sono stati assegnati per la prima volta nel 1994 e da allora sono stati proposti ogni anno. Le Stelle d’oro del 2006 sono state assegnate quest’anno a undici progetti di eccellente qualità. Tra i progetti che hanno vinto quest’edizione del premio ricordiamo: - il gemellaggio tra città che ha coinvolto tre teatri universitari a Nancy (Francia), Karlsruhe (Germania) e Lublin (Polonia) e ha anche visto la partecipazione di persone diversamente abili. Nancy ha ospitato un progetto teatrale sul tema “pregiudizi e realtà” sotto la direzione di professionisti in campo teatrale; - il progetto polacco della società civile, che ha attirato l’attenzione sul miglior modo di costruire un’Europa comune in due regioni rurali della Polonia e della Slovacchia. Tra i progetti in cui è stata coinvolta l’Italia, uno ha interessato le città di Pescantina, Siedlce (Polonia), Sabinov (Slovacchia) e Vilnius (Lituania): nel corso di questo gemellaggio è stato celebrato l’allargamento dell’Ue con una settimana ricca di iniziative, che si è conclusa con l’organizzazione di una parata sul tema “Un’europa, una famiglia”. Un altro progetto con partecipanti italiani è stato gestito dai comuni di Gattatico e Zierenberg (Germania) e ha trattato il tema “Sì allo sport, no a droghe, violenza e razzismo”. Giovani ragazze hanno giocato a calcio e discusso sui pericoli legati alla droga e all’intolleranza, riflettendo sulle possibili conflittualità collegate ai Mondiali di calcio del 2006. . .  
   
   
CONVEGNO INTERNAZIONALE: UN NUCLEO FEDERALE PER COSTRUIRE L´UNITÀ POLITICA DELL´EUROPA  
 
Milano, 2 ottobre 2006 - In collaborazione e con il patrocinio di: Rappresentanza a Milano della Commissione Europea; Parlamento Europeo Ufficio a Milano; Consiglio Regionale della Lombardia; Fondazione Mario e Valeria Alberini; Il Federalista con il patrocino della Fondazione Carialo, Il prossimo 7 ottobre, alle ore 9. 00, presso il Palazzo ex-Stelline, C. So Magenta, 61, si svolgerà un Convegno internazionale sul tema: “Un nucleo federale per costruire l´unità politica dell´europa”. Il programma prevede il seguente svolgimento: Gli "Stati Disuniti" D´europanel Mondo Di Oggi E Di Domani Ore 9. 00-Aperturadei lavori Introduzione al Convegno Maria Luisa Cassanmagnago Cerretti Presidente del Comitato lombardo d´iniziativa per lo Stato federale europeo Saluti e messaggi delle Autorità. Ore 9. 30-Relazioni: “Gli "stati disuniti" d´Europa nel mondo di oggi e di domani” Jean-marie Le Breton Ambasciatore di Francia; “Far ripartire l´Europa dalla difesa e dalla politica estera” Karl Lamers Già membro del Bundestag; “Un´ avanguardia di stati per promuovere il primo nucleo federale” Umberto Ranieri* Presidente Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati Ore 11. 00-Dibattito Europarlamentari: Pia Locatelli, Mario Mantovani, Antonio Panzeri, Lapo Pistelli, Patrizia Toia, Emanuela Baio Dossi, Senatore della Repubblica; Vittorio Dotti già Vice Presidente della Camera dei Deputati; Antonio Duva già Senatore, Vice Presidente Associazione ex Parlamentaridella Repubblica - Comitato regionale lombardo; Giancarlo Pagliarini Consigliere comunale a Milano, già Ministro del Bilancio; Enzo Percesepe Segretario regionale Aede Lombardia; Roberto Santaniello Direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione Europea. Modera: Maria Grazia Cavenaghi-smith Direttore dell´Ufficio a Milano del Parlamento Europeo. Ore 12. 30 -Conclusioni Sante Granelli della Direzione Nazionale del Movimento Federalista Europeo; Un Esponente Del Governo Italiano. Segreteria organizzativa:Associazione degli ex Parlamentari della Repubblica Tel . 02. 6748. 2669 .  
   
   
MEDIOBANCA: VENDITA DELLA QUOTA DEL 19% DI FERRARI A FIAT  
 
Milano, 2 ottobre 2006 - Fiat Spa il 29 settembre ha esercitato la facoltà di acquisto prevista dal contratto di compravendita di azioni Ferrari, stipulato con il Consorzio di azionisti promosso da Mediobanca nel giugno 2002. L’opzione riguarda tutte le n. 2. 320. 000 azioni (29% circa del capitale Ferrari) possedute da Mediobanca, Commerzbank e Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Per quanto riguarda il gruppo Mediobanca, si tratta di n. 1. 535. 294 azioni, pari al 19,0% circa del capitale (incluse le n. 80. 000, 1,0% circa, possedute dalla controllata Cmb e le n. 600. 000, 7,5% circa, in portafoglio ad Abn Amro ed al servizio di un prestito € 590,4mln, con una plusvalenza consolidata di oltre € 150mln. .  
   
   
LA BANCA POPOLARE DI INTRA AVVIA L’ULTIMA FASE DEL PROGETTO DI “AUTONOMIA CONDIVISA” CON VENETO BANCA LA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2006 CHIUDE CON UNA PERDITA DI € 87,8 MILIONI. IL GRADO DI COPERTURA DELLE SOFFERENZE È STATO PORTATO DAL 67,7% DEL 31 DICEMBRE 2005 AL 75,5% ATTUALE  
 
 Verbania Intra, 2 ottobre 2006 -  Premesse - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Intra, riunitosi in data 28 Settembre o sotto la Presidenza del Dott. Luigi Terzoli, ha approvato la Relazione Semestrale consolidata al 30 giugno 2006 redatta ai sensi dell’Art. 81 della Delibera Consob 11971, secondo i nuovi principi contabili Ias/ifrs, che verrà depositata presso Borsa Italiana e la Sede sociale della Banca. L’evoluzione dei risultati del Gruppo nel I semestre 2006, come già preannunciato al mercato nel corso dell’approvazione della Ii Trimestrale 2006, è stata ulteriormente influenzata dagli accantonamenti ai fondi rischi e oneri e dalle rettifiche di valore sul deterioramento di crediti effettuati in un’ottica di rigorosa prudenza a fronte degli avvenimenti legati alla vicenda Fin. Part. Si conferma che, sulla base degli accantonamenti già effettuati in precedenza e di quelli contabilizzati nella Semestrale 2006, il grado di svalutazione dei crediti deteriorati si colloca ora al 61,7%, mentre quello delle sofferenze si colloca 75,5%. Si informa che procedono, in linea con i programmi, le attività valutative connesse alla individuazione delle opzioni gestionali volte al conseguimento di una dotazione patrimoniale adeguata ai rischi assunti. In particolare la Banca ha avviato le attività di due diligence con alcuni istituti specializzati nelle operazioni di cessione pro soluto di crediti ed è in corso la valutazione relativa alla cessione di un portafoglio di mutui in bonis per complessivi € 150 milioni e di un portafoglio di crediti in sofferenza per un controvalore di oltre € 55 milioni. Si precisa che la Banca è in attesa di ricevere, nell’ottica della massima trasparenza ed in conformità alle regole del mercato, le offerte dei diversi competitors. Tutte le opzioni e le ipotesi di operazioni straordinarie, già prefigurate nel piano Strategico Triennale stand alone redatto con l’advisor Mediobanca, restano ancora aperte ed al vaglio del Consiglio di Amministrazione, in quanto finalizzate alla diminuzione della rischiosità dell’attivo ed alla riconduzione dei profili di asset quality sui livelli medi previsti dal sistema o dalla normativa di Vigilanza. 2. L’area Di Conssolidamento E I Dati Di Ssintesi - La Semestrale Consolidata 2006 comprende, con il metodo del consolidamento integrale, i risultati della Capogruppo Banca Popolare di Intra e delle Controllate Intra Private Bank, Banca Popolare di Monza e Brianza, Monza e Brianza Leasing e Intrafid, oltre alla situazione contabile della Intra Mortgage Finance 1, società veicolo della cartolarizzazione effettuata nel 2002. Nelle seguenti tabelle vengono riportati i dati di sintesi del Gruppo Banca Popolare di Intra.
Dati Patrimoniali 30/06/2006 31/12/2005 Var. %
(Importi in €/000)
Totale attività 4. 346. 875 4. 528. 000 (4,0%)
Crediti netti verso clientela 3. 344. 766 3. 492. 360 (4,2%)
Crediti deteriorati netti 316. 897 374. 830 (15,5%)
Sofferenze nette 153. 102 156. 716 (2,3%)
Incagli netti 105. 977 131. 722 (19,5%)
Raccolta diretta 3. 624. 068 3. 792. 761 (4,4%)
Raccolta indiretta 3. 543. 378 3. 738. 459 (5,2%)
di cui gestita 1. 728. 028 1. 768. 788 (2,3%)
di cui amministrata 1. 815. 350 1. 969. 671 (7,8%)
Raccolta complessiva . . 7. 167. 446 . . 7. 531. 220 (4,8%)
Posizione interbancaria netta (238. 690) (190. 413) 25,4%
Patrimonio netto contabile 156. 625 244. 614 (36,0%)
Dati Economici 30/06/2006 30/06/2005 Var. %
(Importi in € /000 )
Margine di interesse 55. 354 63. 986 (13,5%)
Commissioni nette 30. 611 29. 341 4,3%
Risultato netto attività di negoziazione , copertura , cessione , riacquisto e delle attività /passività (6. 476) 3. 938 (264,4%)
valutate al fair value
Margine di intermediazione 79. 813 97. 850 (18,4%)
Rettifiche nette per deterioramento crediti (82. 256) (186. 698) (55,9%)
Risultato della gestione finanziaria (4. 582) (88. 790) 94,8%
Costi operativi (116. 322) (46. 738) (148,9%)
Risultato ante imposte (120. 836) (135. 655) 10,9%
Risultato netto di pertinenza Capogruppo (87. 845) (95. 605) 8,1%
Commissioni nette/Margine di Intermediazione 38,4% 30,0% 27,9%
Cost income (1) 82,0% 64,9% 26,4%
(1) Cost Income = (spese amministrative + ammortamenti) / margine di intermediazione
Var %
30/06/2006 31/12/2005
1. 136 1. 106 2,7%
80 80 0,0%
33. I Rissultati Della I Semestrale Conssolidata 2006 - L’evoluzione dei risultati del Gruppo nel I semestre 2006 riflette da un lato la flessione dei volumi di impiego e raccolta verificatasi, anche a causa della decisione di non rinnovare le onerose emissioni di prestiti obbligazionari in scadenza e rivolti agli investitori istituzionali, e dall’altro per gli ulteriori accantonamenti ai fondi rischi e oneri e le rettifiche di valore su crediti deteriorati effettuati nel periodo. Al 30 giugno 2006 la raccolta complessiva del Gruppo si colloca a € 7. 167,4 milioni, con una diminuzione del 4,8% rispetto a fine 2005. La raccolta diretta consolidata mostra anzitutto una contrazione del 4,4% rispetto a fine anno, collocandosi a € 3. 624,1 milioni (€ 3. 792,8 milioni al 31 dicembre 2005), principalmente a causa della riduzione della componente a vista e della decisione di non rinnovare i prestiti obbligazionari rivolti ad investitori istituzionali in scadenza per motivi di pricing della raccolta stessa. La componente obbligazionaria, comprensiva dei certificati di deposito, continua a prevalere sul totale della provvista diretta; al 30 giugno 2006 i prestiti obbligazionari incidono per il 57,4%, anche se sono scesi a € 2. 078,0 milioni, da € 2. 119,3 milioni di dicembre 2005. La raccolta indiretta consolidata, dopo una fase di costante espansione, ha fatto registrare un rallentamento nel secondo trimestre dell’anno, principalmente a causa del negativo andamento dei mercati; si sottolinea che in particolare è in lieve flessione il risparmio gestito (-2,3% rispetto a dicembre 2005 a € 1. 728,0 milioni), che rappresenta ora il 48,8% della raccolta indiretta. In relazione agli impieghi, per i quali è stata adottata una politica di maggiore frazionamento degli affidamenti a vantaggio della clientela retail, le classificazioni a sofferenza e le relative rettifiche di valore effettuate nel semestre e la politica di riduzione del denaro caldo hanno condotto ad una riduzione del totale netto a bilancio a € 3. 344,8 milioni (-4,2% rispetto al 31 dicembre 2005). In termini di qualità del portafoglio crediti, a fine semestre il totale dei crediti deteriorati lordi si colloca a € 828,2 milioni (+5,2% da inizio anno) a fronte dei quali, dopo gli accantonamenti effettuati nella presente Semestrale (in gran parte relativi all’aggregato Fin. Part), sono appostate rettifiche di valore complessive per € 511,3 milioni, con un grado medio di copertura salito dal 52,4% di dicembre al 61,7%; in particolare il grado di copertura delle sofferenze è stato portato dal 67,7% al 75,5%, mentre le posizioni rientranti nell’aggregato Fin. Part, ad oggi classificate tra le sofferenze, sono ora coperte per oltre l’87%. Si mantiene su livelli elevati anche l’incidenza degli accantonamenti forfettari posti a presidio dei crediti in bonis (€ 26,7 milioni, pari allo 0,9%). Si sottolinea ancora che, nel corso del semestre, sono stati classificati dalla Capogruppo tra le sofferenze € 138,5 milioni lordi, in gran parte costituiti dalle posizioni nei confronti del Gruppo Mazzola (€ 103 milioni), in precedenza inserite tra i crediti ad incaglio; tale passaggio ha portato il rapporto sofferenze nette/impieghi netti al 4,6%. Nel periodo il totale delle partite incagliate lorde del Gruppo è sceso a € 143,8 milioni, con una diminuzione di € 70,6 milioni rispetto a fine 2005 per effetto dei citati passaggi a sofferenza. A seguito degli ulteriori accantonamenti effettuati nel semestre sui crediti rientranti in tale categoria, le posizioni incagliate sono ora fronteggiate da rettifiche di valore complessive per € 37,9 milioni, pari ad un grado di copertura del 26,4% al 30/06/2006. Alla chiusura del periodo, la posizione interbancaria netta del Gruppo presenta uno sbilancio negativo di € 239 milioni. Si precisa che, nel periodo successivo alla chiusura del semestre, sono state poste in atto delle politiche di riduzione dell’esposizione che hanno già consentito alla Banca di migliorare il proprio indebitamento interbancario che dovrebbe attestarsi, al termine dell’anno, a valori più che dimezzati rispetto alla chiusura dell’esercizio precedente. Passando al conto economico, i risultati consolidati del periodo sono stati influenzati dalle rettifiche di valore su crediti effettuate dalla Capogruppo Banca Popolare di Intra. A livello di attività ordinaria la riduzione dei volumi di impiego ha influenzato lo sviluppo del margine da clientela determinando, insieme ai già previsti effetti della diminuzione dell’attivo fruttifero e del peggioramento della posizione interbancaria rispetto al 30 giugno 2005, un margine di interesse in calo del 13,5% pari a € 55,4 milioni. Le commissioni nette, salite del 4,3% e pari a € 30,6 milioni, confermano il trend di miglioramento dei mesi precedenti, anche in virtù della positiva dinamica dei ricavi provenienti dal risparmio gestito. L’emersione di minusvalenze nette sul portafoglio titoli per € 7,8 milioni, per lo più riferibili a titoli con rating Aaa di emittenti sovrani e sopranazionali, dovute al perdurare di anomale variazioni nella curva dei tassi, ha accentuato la contrazione del margine di intermediazione (-18,4 % ad € 79,8 milioni). Si precisa inoltre che la contabilizzazione di rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti per € 82,3 milioni (€ 186,7 milioni a giugno 2005), ha condotto a un risultato della gestione finanziaria negativo per € 4,6 milioni (- € 88,8 milioni al 30 giugno 2005). L’ammontare complessivo delle spese amministrative si colloca, a fine giugno 2006, a € 62,6 milioni (€ 60,6 milioni a giugno 2005) con un crescita del 3,3%, dovuta in larga parte agli oneri riferiti ad eventi di natura straordinaria e alle cause legali in corso presso la Capogruppo. Il saldo degli altri oneri/proventi di gestione è pari a € 4,6 milioni, contro € 17,7 milioni del primo semestre 2005 (quest’ultimo valore risente della contabilizzazione avvenuta nel 2005 del provento straordinario di € 15,5 milioni derivante dalla transazione con Bank of America). Dopo la rilevazione della fiscalità corrente differita, il conto economico consolidato del semestre chiude con un risultato netto di pertinenza della Capogruppo negativo per € 87,8 milioni (-€ 95,6 milioni nella semestrale 2005). Si precisa infine che, a seguito dell’approvazione della presente Semestrale, il patrimonio netto consolidato del Gruppo si colloca al 30 giugno 2006 a € 156,6 milioni (€ 244,6 milioni al 31 dicembre 2005); alla stessa data il Tier 1 e il Tier Total consolidati si collocano rispettivamente al 3,74% e al 5,63%. Per maggiori dettagli si rimanda alla Relazione Semestrale Consolidata al 30 giugno 2006 ed ai relativi prospetti contabili. 4. L’’andamento Della Capogruppo Banca Popolare Di Intra Al 30 Giugno 2006-
Dati Patrimoniali (Importi in €/000) 30/06/2006 31/12/2005 Var. %
Totale attività . Crediti netti verso clientela . Crediti deteriorati netti Sofferenze nette Incagli netti . Raccolta diretta 4. 068. 622 4. 233. 284 _. (3,9%) (4,4%) (16,1%) (2,8%) (20,6%) (4,4%)
3. 040. 113 3. 180. 957
_. 304. 350 144. 819 102. 008 . 3. 359. 427 3. 097. 135 1. 599. 105 1. 498. 030 6. 456. 562 (228. 958) 175. 406 362. 665 148. 987 . 128. 481 3. 514. 758
Raccolta indiretta di cui gestita di cui amministrata 3. 281. 834 1. 638. 986 1. 642. 848 (5,6%) (2,4%) (8,8%)
Raccolta complessiva 6. 796. 592 (5,0%)
Posizione interbancaria netta (187. 591) 22,1%
Patrimonio netto contabile 264. 843 (33,8%)
Dati Economici (Importi in €/000) 30/06/2006 30/06/2005 Var. %
. Margine di interesse . Commissioni nette . _ . 49. 118 . 57. 465 (14,5%) 0,5% (269,7%) (22,8%) (56,4%) 84,0% (175,1%)
24. 684 24. 552 _.
Risultato netto attività di negoziazione, copertura, cessione, riacquisto e delle attività/passività (6. 824) 67. 601 . (81. 259) (15. 800) _ . (108. 332) (124. 115) (89. 346) 36,5% 83,4% 4. 022 . 87. 568 . (186. 437) (98. 804) (39. 374)
valutate al fair value Margine di intermediazione Rettifiche nette per deterioramento crediti Risultato della gestione finanziaria Costi operativi
Risultato ante imposte (138. 306) 10,3%
Risultato netto (96. 535) 7,4%
Commissioni nette/Margine di Intermediazione
28,0% 30,2%
Cost income(1)
62,2% 33,9%
(1) Cost Income = (spese amministrative + ammortamenti) / margine di intermediazione
Struttura Operativa Var %
30/06/2006 31/12/2005
Personale (dato puntuale) 1. 010 979 3,2%
Filiali 72 72 0,0%
Nel corso del I semestre 2006 l’attività della Capogruppo Banca Popolare di Intra è proseguita nell’ottica di preservare la stabilità dei volumi operativi e di effettuare le rettifiche di valore sull’attivo rese necessarie dagli avvenimenti verificatisi nel periodo e dalle relative attività di verifica. A livello di volumi, la raccolta diretta ha mostrato nel semestre un arretramento a € 3. 359,4 milioni (-4,4% rispetto al 31 dicembre 2005), in gran parte proveniente dalla raccolta a vista e dal programmato alleggerimento degli onerosi prestiti obbligazionari; la raccolta indiretta, dopo il positivo trend dei mesi precedenti, ha segnato una flessione (€ 3. 097,1 milioni, -5,6% rispetto a fine 2005) in parte dovuta all’effetto del negativo andamento dei mercati finanziari sulla relativa valorizzazione a bilancio. Anche gli impieghi hanno evidenziato una contrazione, condizionati dalle rettifiche di valore effettuate nel semestre, che hanno portato il totale degli impieghi netti a bilancio a € 3. 040,1 milioni (-4,4% rispetto a fine 2005). In merito alla qualità del portafoglio crediti, al 30 giugno 2006 il totale dei crediti deteriorati lordi della Banca si colloca a € 803,7 milioni (+5,2% da inizio anno), a fronte dei quali, dopo gli accantonamenti effettuati nel semestre 2006, sono appostate rettifiche di valore complessive per € 499,4 milioni, con un grado di copertura medio dei crediti deteriorati salito dal 52,5% di fine 2005 al 62,1%, che si affianca alla positiva incidenza degli accantonamenti forfettari sui crediti in bonis (€ 24,5 milioni, pari allo 0,9%). Sotto il profilo economico il margine di interesse si colloca a € 49,1 milioni (-14,5% annuo), condizionato dalla contrazione annua dell’attivo fruttifero verificatasi a partire da metà 2005, dai maggiori oneri connessi alla posizione interbancaria e dalla diminuzione dei volumi verificatasi sul finire del semestre, in parte dovuta, come già precisato, alla riduzione del denaro caldo e al programmato alleggerimento degli onerosi prestiti obbligazionari. L’andamento delle commissioni nette, dopo la fase di costante crescita sostenuta dal forte ampliamento del risparmio gestito, conferma sostanzialmente i risultati dei primi sei mesi del 2005 (€ 24,7 milioni, +0,5%). Le già menzionate minusvalenze su titoli in portafoglio incidono sul margine di intermediazione, che si colloca a € 67,6 milioni (- 22,8% annuo). Si rammenta che il Consiglio di Amministrazione, oltre alle ulteriori rettifiche di valore effettuate nel periodo e pur in presenza di positivi pareri in merito alla insussistenza di rischi legali legati alla vicenda Fin. Part, ha ritenuto comunque preferibile integrare di € 25 milioni il relativo accantonamento ai fondi rischi ed oneri, allineandone l’importo a quanto offerto dalla Banca in occasione della ipotizzata transazione con la Curatela Fin. Part (€ 50 milioni), non accolta, “allo stato”, dal Tribunale Fallimentare di Milano. Per quanto concerne l’evoluzione dei costi operativi infine, si sottolinea che il contenimento delle spese per il personale (€ 28,3 milioni, -6,0%) ha in parte controbilanciato la crescita delle altre spese amministrative (€ 25,6 milioni, +16,5%) dovuta agli oneri riferiti agli eventi di natura straordinaria e alla cause legali in corso. Dopo la contabilizzazione di un saldo attivo di imposte per € 34,8 milioni, determinato dalla rilevazione della fiscalità differita attiva, il risultato di periodo della Capogruppo Banca Popolare di Intra a fine giugno 2006 si chiude con una perdita di € 89,3 milioni (€ 96,5 milioni al 30 giugno 2005). 5. L’andamento Delle Società Del Gruppo Al 30 Giugno 2006 - I risultati realizzati dalle società del Gruppo nel primo Semestre 2006 confermano il trend di miglioramento dei volumi e, in parte, della redditività già espressi nel comunicato di approvazione della Ii Trimestrale 2006. In particolare si evidenzia un miglioramento dei risultati di Intra Private Bank, che ha realizzato nel semestre una raccolta netta positiva di € 51,9 milioni (+21,2% sullo stesso periodo 2005), portando la massa amministrata complessiva a € 1,1 miliardi (+4,0% rispetto a fine 2005). La crescita delle masse ha contribuito al forte aumento delle commissioni nette (€ 4,3 milioni,+ 26,4% annuo), spingendo il margine di intermediazione a € 5,2 milioni (+27,1% a/a). Il contenimento dei costi operativi (€ 2,9 milioni, -3,1% a/a) ha contribuito al raggiungimento di un utile netto pari a € 1,5 milioni (€ 647 mila al 30 giugno 2005), più che raddoppiato rispetto all’anno precedente e in progresso anche rispetto agli obiettivi di budget. L’andamento dei volumi operativi della Banca Popolare di Monza e Brianza ha mostrato nel I semestre 2006 una lieve flessione della raccolta diretta (€ 245,9 milioni,-4,7% rispetto a inizio anno) e una contrazione della raccolta indiretta (€ 91,4 milioni, -8,0% rispetto al 31 dicembre 2005), dovuta al trasferimento infragruppo di una posizione di rilievo. Sul versante degli impieghi, i cui profili di asset quality sono rimasti invariati, è proseguito il graduale incremento (€ 289,5 milioni,+1,1% su fine anno) e la strategia di migliore composizione degli impieghi a favore del retail. A livello economico il margine di intermediazione (€ 6,5 milioni, -4,9% annuo) ha risentito della diminuzione del margine di interesse (€ 4,9 milioni, -8,4%) dovuta alla contrazione degli spread di mercato, beneficiando peraltro dei positivi risultati ottenuti nel rafforzamento del margine da servizi (€ 1,5 milioni,+8,0%). In presenza di costi operativi sostanzialmente stabili (€ 4,4 milioni,+1,0% annuo) e di imposte per € 560 mila, l’utile netto al 30 giugno 2006 è pari a € 463 mila (€ 1,4 milioni al 30 giugno 2005). In relazione alle altre Società del Gruppo non esercitanti l’attività bancaria, Monza e Brianza Leasing ha proseguito nell’incremento del portafoglio contratti (€ 100,3 milioni, +11,6% da inizio anno), realizzando un utile netto di € 93 mila (€ 130 mila a giugno 2005), che sconta gli oneri sostenuti per il trasferimento della sede e la migrazione del sistema informativo, mentre la fiduciaria di gruppo Intrafid ha chiuso con un utile netto di € 32 mila (€ 52 mila al 30 giugno 2005). 6. Aggiornamenti In Merito Alli´essposizione Nei Confronti Dell’’aggregato Fin. Part E Alle Iniziative Legali - A fini di aggiornamento rispetto a quanto già comunicato al mercato nel precedente comunicato stampa, diffuso in occasione dell’approvazione della Ii Trimestrale 2006, si riporta di seguito l’esposizione lorda e netta per cassa al 30 giugno 2006 verso i diversi gruppi di soggetti costituenti il cosiddetto “aggregato Fin. Part”.
Esposizione lorda Cap+int. Svalutazioni Cap. Int Attualizzazioni Ias/ifrs Esposizione netta
(1) (2) (3) (1-2-3)
Gruppo Opertivo Finpart (a) 30. 333 21. 676 1. 876 6. 781
Gruppo Gianni Mazzola (b) 106. 681 86. 253 3. 547 16. 881
Gruppo Finpart/mazzola (c= a+b) 137. 014 107. 929 5. 423 23. 662
Gruppo Gianluigi Facchini (d) 65. 295 55. 304 1. 585 8. 406
Soggetti terzi (e) 94. 123 74. 343 656 19. 124
Totale Generale (c + d + e) 296. 432 237. 576 7. 664 51. 192
7. Evoluzione Prevedibbile Della Gestione - Si informa che, con l’approvazione della Semestrale Consolidata 2006, sono stati effettuati i necessari approfondimenti per l’aggiornamento del piano Strategico Triennale 2006/2008 predisposto con l’Advisor Mediobanca, con particolare riferimento ai target finanziari e agli obiettivi economici per l’esercizio in corso e per il triennio successivo, al fine di un’approfondita verifica circa la ripresa di valore e di redditività della Banca. Confermiamo che la Capogruppo Banca Popolare di Intra, alla luce degli ulteriori accantonamenti e rettifiche di valore effettuati, non potrà rispettare gli obiettivi reddituali in precedenza definiti per il 2006. Per quanto concerne le Società controllate, non si prevedono in sede di revisione semestrale del Budget variazioni significative degli obiettivi già fissati ad inizio anno. In merito all’evoluzione dei coefficienti patrimoniali di Vigilanza, si ritiene che gli effetti positivi derivanti dalla conversione del Prestito Obbligazionario Subordinato Convertibile 3% - 2001/2006, che terminerà il 30 novembre prossimo, possano condurre ad un riposizionamento di tali coefficienti intorno ai livelli minimi richiesti. Si precisa che, nei primi due mesi dall’apertura dell’ultima finestra di conversione, sono state convertite n. 1. 389. 493 obbligazioni, con la conseguente emissione di n. 1. 528. 442 azioni e l’aumento del capitale sociale di € 5,196 milioni (residuano n. 5. 762. 589 obbligazioni convertibili). 8. Stato Di Avanzamento Del Progetto Di “Autonomia Condivisa”” Per L’’individuazione Del Partner Bancario - Si informa, infine, che, nella seduta odierna, il Consiglio di Amministrazione ha esaminato le offerte vincolanti, presentate all’Advisor Mediobanca, da parte delle banche rientranti nella short list individuata nell’ambito del progetto di “Autonomia Condivisa”: Banca Popolare di Vicenza, Credito Valtellinese e Veneto Banca. A tal proposito si rammenta che la scelta della Banca, con cui definire gli accordi di aggregazione e valorizzazione del Gruppo Banca Popolare di Intra, è stata effettuata sulla base di alcuni presupposti già in precedenza comunicati all’interno delle linee guida del Progetto di “Autonomia Condivisa”: Ødifesa del territorio; Ødifesa dell’occupazione; Ødifesa dei soci; Ødifesa dello spirito mutualistico. Ad esito del suddetto esame, il Consiglio di Amministrazione, all’unanimità, ha deliberato di selezionare Veneto Banca quale partner con cui proseguire nelle trattative al fine di pervenire alla stipulazione degli accordi di aggregazione. Veneto Banca ha proposto un’Opa pubblica preventiva parziale pari ad un massimo del 75% (post-conversione del Prestito Obbligazionario Subordinato Convertibile 3% - 2001/2006 di Banca Popolare di Intra) del capitale sociale di Banca Popolare di Intra, offrendo il prezzo di € 15,00 per azione e subordinandone l’efficacia, tra l’altro, all’adesione all’offerta di almeno il 50,1% del capitale di Banca Popolare di Intra, al consenso da parte dei Soci della “Intra” e alla trasformazione in Società per Azioni della Banca Popolare di Intra. .
 
   
   
STANDARD & POOR’S VARIA IN POSITIVO IL CREDITWATCH DI BANCA POPOLARE DI INTRA  
 
Verbania Intra, 2 ottobre 2006 - La Banca Popolare di Intra comunica che in data 29 settembre 2006 l’Agenzia di rating Standard & Poor’s ha variato in positivo il creditwatch della Banca fermi restando i rating “a lungo termine Bb” e “a breve termine B”. Si allega il testo originale inviato da Standard & Poor’s. .  
   
   
UNICREDIT: FITCH RATINGS MODIFICA I RATING DEL GRUPPO  
 
Milano, 2 ottobre 2006 - Unicredito Italiano comunica che il 28 settembre l´agenzia di rating Fitch ha migliorato i rating individuali assegnati a Unicredito Italiano Spa a "B" (da "B/c") e a Bayerische Hypo-und Vereinsbank a "C" (da "C/d"). Contestualmente Fitch ha rivisto l´outlook di entrambe le banche a "Positivo" (da "Stabile"). L´agenzia ha inoltre rivisto l´outlook di Bank Austria Creditanstalt e di Bank Pekao a "Positivo" (da "Stabile"). Tali azioni riflettono, secondo l´agenzia di rating, i progressi ottenuti dal management di Unicredit nel processo di integrazione con il gruppo Hvb, tra i quali si annovera il rafforzamento dei ratio patrimoniali e la riduzione del rischio creditizio in Germania. .  
   
   
BANCA LOMBARDA: FITCH CONFERMA RATING  
 
Brescia, 2 ottobre 2006 – L’agenzia di rating Fitch ha comunicato il 29 settembre 2006 di avere confermato i rating di lungo e breve periodo (“A” e “F1”), oltre al rating individuale (“B/c”) di Banca Lombarda, confermando altresì l’outlook a “stabile”. Nell’esprimere il proprio giudizio, Fitch ha constatato la capacità di Banca Lombarda di generare profitti stabili e adeguati insieme alla soddisfacente qualità dei suoi asset. .  
   
   
GERY BRUEDERLIN DIVENTA GROUP HEAD OF HUMAN RESOURCES E SUCCEDE A THOMAS HAMMER  
 
Zurigo / Basilea, 2 ottobre 2006 - Gery Bruederlin, attualmente Global Head of Hr presso Global Asset Management, diventerà Group Head of Human Resources a partire dal 1° 2007. Presso Ubs da una ventina d’anni, ha occupato diverse posizioni nelle attività chiave dell’azienda ed ha al suo attivo un’ampia esperienza nell’ambito delle risorse umane. Ubs ha accettato la richiesta di Thomas Hammer di ritirarsi dalla sua funzione attuale di Group Head of Human Resources entro la fine di marzo 2007 per tornare a dedicarsi alla ricerca di dirigenti. Thomas Hammer è entrato a far parte di Ubs nel 2002 in quanto membro del Group Managing Board. È stato nominato Group Head of Human Resources nel 2003. Thomas Hammer è riuscito a fare di Group Human Resources una funzione capace di contribuire in modo cruciale alla strategia di Ubs orientata verso la crescita integrata dell’azienda. .  
   
   
ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 28 SETTEMBRE 2006  
 
Cct T. V. Btp 3,75% Btp 3,75%
Scadenza 01. 07. 2013 15. 06. 2009 01. 08. 2016
Cod. /tranche It0004101447/3 It0004085244/7 It0004019581/15
Imp. Offerto 1500 2000 2000
Regolamento 02. 10. 2006 02. 10. 2006 02. 10. 2006
Ced. God. 1,71
Imp. Domandato 3134 3390 3291
Imp. Assegnato 1500 2000 2000
Prezzo aggiudicazione 100,79 100,55 99,17
Prezzo esclusione 98,82 98,601 97,260
Rendimento lordo 3,57 3,56 3,89
Variazione Rend. Asta prec. (*) 0,1 0 -0,13
Rendimento netto 3,1 3,09 3,41
Riparto 89,758 28,937 89,947
Importo in circolazione (mln) 5000 11405 22202
Riapertura (mln) 150 200 200
Prezzo nettisti 100,79000000 100,55000000 99,17000000
Elaborazione Assiom .
 
   
   
PIRELLI: INTENZIONE DI CEDERE QUOTA IN CAPITALIA COMUNICATA AI SOCI DEL PATTO  
 
Milano, 2 ottobre 2006 - Pirelli & C. Spa, dando seguito al piano di dismissione di partecipazioni finanziarie comunicato al mercato lo scorso 14 feb braio, rende noto di aver informato i partecipanti al Patto di Sindacato di Capitalia, tramite il Presidente Avv. Vittorio Ripa di Meana, dell’intenzione di cedere la propria partecipazione detenuta nella società (circa l’1,92% del capitale sociale), integr almente apportata al Patto. L’offerta, in prelazione ai partecipanti al Patto di Sindacato Capitalia per un corrispettivo di circa 6,69 euro per azione, avverrà con le modalità previste dal Patto stesso. .  
   
   
BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA S.P.A, F.R.E.S.H. – CONVERSIONE OBBLIGAZIONI  
 
Siena, 2 ottobre 2006 – Con riferimento all’emissione di titoli obbligazionari convertibili Floating Rate Equity-linked Subordinated Hybrid Preferred Securities (“F. R. E. S. H. ”), come da delibera assembleare del 15 gennaio 2004, si rende noto che, nella finestra di conversione di settembre 2006, sono pervenute richieste di conversione per un ammontare complessivo di € 18. 516. 275,68, a fronte delle quali saranno emesse n. 5. 645. 206 azioni ordinarie Bmps pari allo 0,23% del capitale ordinario ante conversione, che passerà pertanto da n. 2. 448. 491. 901 azioni a n. 2. 454. 137. 107 azioni. .  
   
   
BORGOSESIA S.P.A.: AL VIA IL 2 OTTOBRE L´OFFERTA IN OPZIONE AGLI AZIONISTI PER UN MASSIMO DI OLTRE 54 MILIONI DI NUOVE AZIONI. PREZZO DI OFFERTA A 1,9 EURO PER AZIONE  
 
Biella, 2 ottobre 2006 – Prende il via oggi per terminare venerdì 20 ottobre l´Offerta in opzione a tutti gli azionisti ordinari e di risparmio di Borgosesia S. P. A. - holding di partecipazioni attiva nel settore industriale (tessile e meccanotessile) e nel settore immobiliare - fino ad un massimo di n° 54. 580. 620 azioni ordinarie di nuova emissione, i cui diritti di opzione saranno negoziabili in Borsa dal 2 al 13 ottobre. L´operazione, deliberata dal Consiglio di Amministrazione dello scorso 18 settembre, prevede l´emissione di 15 nuove azioni ordinarie (godimento regolare all’1 agosto 2005) ogni 4 azioni ordinarie e/o di risparmio possedute al prezzo di 1,90 Euro cadauna (valore nominale di 1,2 Euro e soprapprezzo di 0,7 Euro). Se integralmente sottoscritto, il controvalore massimo dell´aumento di capitale sarà pari a circa 103,7 milioni di Euro e consentirà al Gruppo Borgosesia di dare ulteriore impulso alla strategia di sviluppo nel settore immobiliare, attraverso investimenti in immobili a reddito o di sviluppo, nonché nell´acquisizione di società industriali cui apportare il proprio know-how industriale e manageriale. Agli azionisti ordinari o di risparmio, esclusi quelli di controllo, che avranno sottoscritto l´aumento di capitale, sarà inoltre assegnata 1 azione ordinaria gratuita ogni 5 azioni sottoscritte ("Bonus Share") e quindi, considerando il rapporto di sottoscrizione, 3 azioni ordinarie gratuite ogni 15 sottoscritte. Tali azioni saranno messe a disposizione dall´azionista di controllo Gabbiano S. P. A. Gabbiano S. P. A. E la società controllata Lalux S. A. Hanno assunto l´impegno irrevocabile a sottoscrivere l´aumento di capitale per un controvalore massimo rispettivamente pari a circa 51,2 milioni di Euro (circa il 63% dei diritti di opzione spettanti) e a circa 3,6 milioni di Euro, mediante compensazione con i crediti vantanti nei confronti dell´emittente. In caso di integrale sottoscrizione dell´aumento di capitale, dell´esecuzione degli impegni assunti da Gabbiano S. P. A. E di Lalux S. A. Nonché dell´integrale assegnazione della Bonus Share, l´azionariato di Borgosesia S. P. A. Risulterà essere il seguente:
Azionisti Pre aumento Post aumento
Gabbiano S. P. A. 83,4% 48,6%
Lalux S. P. A . -- 2,8%
Mercato 16,6% 48,6%
Totale 100% 100%
Il pagamento delle azioni dovrà essere effettuato all´atto dell´esercizio dei diritti e comunque non oltre venerdì 20 ottobre, mentre le azioni saranno messe a disposizione nei termini di legge. I diritti di opzione eventualmente non esercitati durante il periodo di offerta saranno offerti in Borsa, per il tramite di intermediari autorizzati, per 5 riunioni e daranno il diritto di sottoscrivere le azioni al prezzo di offerta. Novagest Sim S. P. A. Ha assistito la società nella strutturazione dell´operazione e affiancherà Borgosesia nel periodo di offerta nella promozione verso gli investitori istituzionali. Simmons & Simmons è il consulente legale della Società. Gianni Origoni Grippo & Partners ha agito in qualità di consulente legale di Novagest Sim S. P. A. Queste, in sintesi, le principali caratteristiche dell´operazione di offerta in opzione agli azionisti di azioni ordinarie di nuova emissione Borgosesia S. P. A. Il cui Prospetto Informativo ha ricevuto ieri mercoledì 27 settembre 2006 dalla Consob il "Nulla Osta" al deposito e alla pubblicazione. Le azioni saranno automaticamente ammesse alla quotazione ufficiale al Mercato Expandi di Borsa Italiana al pari delle azioni attualmente in circolazione sul medesimo mercato. .
 
   
   
GRUPPO VENTAGLIO: AGGIORNAMENTO SULLA SITUAZIONE FINANZIARIA E OPERATIVA ULTERIORE MIGLIORAMENTO DELLA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA AL 31 AGOSTO 2006  
 
Milano, 2 ottobre 2006 - La posizione finanziaria netta consolidata, al 31 agosto 2006, si attesta a – 77,7 milioni di Euro, in miglioramento rispetto a – 97,5 milioni di Euro al 31 luglio 2006 e a -123,7 milioni di Euro al 31 agosto 2005. Nel dettaglio, la posizione finanziaria netta a breve termine è passata da -79,2 milioni di Euro al 31 luglio 2006 a -63,0 milioni di Euro al 31 agosto 2006. La posizione finanziaria netta a medio/lungo termine si attesta a -14,7 milioni di Euro rispetto a -18,3 milioni di Euro al 31 luglio 2006. Il miglioramento della posizione finanziaria netta consolidata è determinata dal positivo andamento degli incassi delle società del gruppo nell’alta stagione. La posizione finanziaria netta della Capogruppo I Viaggi del Ventaglio S. P. A, al 31 agosto 2006, è pari a -54,1 milioni di Euro, rispetto a -47,7 milioni di Euro al 31 luglio 2006 e a -47,1 milioni di Euro al 31 agosto 2005. Nel dettaglio, la posizione finanziaria netta a breve termine è passata da -98,1 milioni di Euro al 31 luglio 2006 a –104,5 milioni di Euro al 31 agosto 2006, mentre la posizione finanziaria netta a medio/lungo termine si attesta a +50,5 milioni di Euro, sostanzialmente invariata rispetto al mese precedente. La maggiore esposizione della capogruppo a breve termine è determinata dall’incremento nei debiti finanziari verso le società controllate, in particolare nei confronti della O. V. Columbus S. R. L. I crediti verso le parti correlate sono pari a 0,1 milioni di Euro, invariati rispetto al 31 luglio 2006, e sono relativi alla Società Giava Group S. P. A. Si precisa che a tale proposito è in corso la compensazione di tali crediti con debiti commerciali esistenti verso altre società del gruppo Giava. I debiti commerciali netti del Gruppo sono relativi alla Società Retail Resort S. R. L. Per 0,3 milioni di Euro circa, generati dall’operatività dei negozi Retail Resort presso i villaggi gestiti dal Gruppo, sostanzialmente invariati rispetto al 31 luglio 2006. Con la controparte Hoteles Catalona, già acquirente del resort Playa Maroma in Messico, sono in corso di formalizzazione le trattative per la cessione del resort di proprietà Gran Dominicus (Repubblica Dominicana), prevista entro la fine dell’esercizio in corso. Il corrispettivo di tale cessione sarà di circa 48 milioni di euro. Successivamente alla prospettata cessione, il Gruppo Ventaglio proseguirà, comunque, nella commercializzazione in esclusiva del prodotto sul mercato italiano. Il portafoglio prenotazioni del Gruppo relativo all’attività di Tour Operating a fine settembre 2006 presenta, nonostante l’impatto negativo degli uragani che hanno colpito le coste messicane e gli effetti degli attentati in Mar Rosso, volumi di vendita in leggera crescita rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. E’ da considerare che il volume delle prenotazioni comprende il consolidamento di Best Tours, a partire dal mese di maggio 2006, e si manifesta nonostante alcune dismissioni di prodotti non più strategici e la riduzione della capacità ricettiva dei posti letto riservati al mercato italiano a favore dei mercati esteri. In significativa crescita risultano le vendite per le destinazioni Madagascar, Mauritius, Maldive, Kenya/zanzibar e Capo Verde, nonché le performance di Columbus. E’ in fase di ultimazione l’attività di due diligence da parte di Bhn, agente in esclusiva di Cornell Capital Partners, ai sensi dell’accordo siglato in data 11 settembre 2006 per un aumento di capitale riservato per un ammontare massimo di 70 milioni di euro. Tale accordo, la cui finalizzazione è subordinata al completamento della due diligence e alle autorizzazioni necessarie alla convocazione dell’assemblea straordinaria dei soci, comprende altresì una proposta di ristrutturazione dell’indebitamento bancario ai fini di un riequilibrio finanziario e patrimoniale della Società e del Gruppo. .  
   
   
STEFANO HONORATI NUOVO CFO DI GEMINA  
 
Milano, 2 ottobre 2006 - Gemina comunica che con decorrenza 30 settembre 2006 il Dr. Luca Egidi lascerà la Società per assumere altro incarico al di fuori del Gruppo Gemina. La Società esprime al Dr. Egidi il più vivo ringraziamento per l’impegno profuso con competenza e professionalità a favore del Gruppo. Dal 1° ottobre 2006 assumerà l’incarico di Direttore Finanza, Amministrazione e Controllo di Gemina il Dr. Stefano Honorati. Il Dr. Honorati ha ricoperto diversi incarichi nell’ambito del Gruppo Fiat; da ultimo l’incarico di Cfo della società Business Solutions S. P. A. , holding di partecipazioni che raggruppa e gestisce tutte le attività di servizi per le aziende del Gruppo Fiat.  
   
   
INTESA TRA FVG E PROVINCIA DI MENDOZA  
 
Trieste, 2 ottobre 2006 - Provincia di Mendoza (Argentina) e Regione Friuli Venezia Giulia intendono rafforzare i rapporti istituzionali e mettere le basi per una solida cooperazione nei settori economici, sociali e scientifici. La conferma di questa scelta è venuta il 28 settembre sia nell´incontro del presidente della Regione, Riccardo Illy, con il ministro dell´economia della Provincia di Mendoza, Laura Montero, che con la firma di un´Intesa di cooperazione siglata dall´assessore alle Relazioni internazionali Franco Iacop e dallo stesso ministro. All´illustrazione delle strategie di sviluppo scelte dalla Provincia argentina, che esce da una difficile crisi economica, Illy ha espresso condivisione ed appoggio per un modello che tende alla modernizzazione e all´apertura internazionale. Il presidente ha anche sottolineato l´importanza di relazioni tra Regioni suggerendo al ministro Montero un´organizzazione delle Regioni del Sud America sul modello dell´Assemblea delle Regioni d´Europa, in grado di favorire coesione e reciproca conoscenza. Gli indirizzi istituzionali sono tradotti in linee concrete per progetti di collaborazione nell´Intesa sottoscritta nel pomeriggio in un incontro al quale, oltre all´assessore Iacop, ha partecipato anche l´assessore alle Risorse naturali, agricole, forestali e montagna, Enzo Marsilio. C´è infatti un particolare interesse della Provincia di Mendoza per il settore agroalimentare. Una commissione mista bilaterale, stabilisce l´intesa, si incaricherà di proporre strategie e azioni nei settori dell´agricoltura e zootecnia (in particolare in campo vitivinicolo e frutticolo), del commercio, dell´industria (in particolare quella metalmeccanica) e dell´agroindustria. L´intesa prevede anche azioni per la cooperazione tra Università e istituti di ricerca, in modo da favorire l´alta formazione e l´innovazione scientifica volta a implementare nuove tecnologie applicate all´industrializzazione dei prodotti. La delegazione guidata dal ministro Montero ha visitato ieri il distretto agroindustriale di San Daniele ed ha avuto, questa mattina, incontri con rappresentanti delle Camere di commercio, della Associazioni di categoria, delle Cooperative agricole, delle Unioni agricoltori, dell´Ersa, degli Enti di formazione e delle Università. Il programma prevede anche incontri istituzionali in Consiglio regionale e, domani, la visita ai Vivai di Rauscedo e al distretto della sedia di Manzano. .  
   
   
SI APRE LA CONFERENZA DEI SERVIZI SUL CIRCONDARIO DELLA BRIANZA EST. UN GRUPPO DI LAVORO LAVORERÀ ALLA PRIMA BOZZA DELLA CONVENZIONE  
 
Vimercate, 2 ottobre 2006 - Giovedì 21 settembre la Provincia di Milano ha ospitato, nella propria sede, la riunione di apertura della conferenza dei servizi per la costituzione del Circondario della Brianza Est. Erano presenti al tavolo di discussione gli assessori provinciali Gigi Ponti e Daniela Gasparini, il presidente del consiglio provinciale Vincenzo Ortolina, i consiglieri Vittorio Arrigoni, Attilio Gavazzi e Vittorio Pozzati (che è anche presidente della commissione consiliare affari istituzionali, provincia Monza e Brianza, statuti e regolamenti), i dirigenti provinciali Lorenzo Gaiani e Francesca Laino e la delegazione nominata dall’assemblea dei sindaci dell’Associazione dei Comuni della Brianza Est, composta dal presidente Adriano Poletti e da Maurizia Erba, Roberto Rampi, Maurizio Stucchi e Ciro Maddaluno. La conferenza ha fissato i contenuti e il calendario dei lavori, che dovranno portare alla stesura di un documento da sottoporre, entro la fine del 2006, agli organi deliberanti dell’Associazione e della Provincia. Per bocca degli assessori e dei consiglieri presenti, la Provincia ha ribadito la propria volontà di proseguire nell’avvio dei circondari, con spirito di innovazione e sperimentazione, senza preclusioni. Per questo è necessaria, secondo Palazzo Isimbardi, la ricerca del massimo consenso istituzionale e politico sulle regole della nuova istituzione, come già avvenuto in sede di approvazione del regolamento sui circondari da parte del consiglio provinciale, in primavera. La necessità ravvisata dalla Provincia è quindi quella di individuare elementi di concretezza su cui lavorare, per dare vita a “un Circondario che sia facilitatore della presenza della Provincia”, come ha tenuto a sottolineare l’assessore Ponti; “uno strumento di maggiore efficacia della presenza della Provincia e non una mera soluzione organizzativa. ” La conferenza ha deciso di costituire un gruppo di lavoro, composto dal direttore generale dell’Associazione, Ciro Maddaluno, e dai dirigenti di Palazzo Isimbardi, che si riunirà fra 3 settimane per elaborare una prima bozza del documento di convenzione su cui la conferenza plenaria sarà poi chiamata a confrontarsi. Sul tavolo del team ci sono già due contenuti su cui lavorare: la creazione di una forte interlocuzione tra Comuni aggregati e Provincia in tema di programmazione e pianificazione; la sicurezza, intesa nel suo senso più ampio, dalla protezione civile alla polizia locale. .  
   
   
PROSEGUE IL TOUR ´LA REGIONE IN COMUNE´ INIZIATO A NOVEMBRE L´ASSESSORE FRAGAI A COLLE VAL D´ELSA E MONTERONI D´ARBIA UN VIAGGIO ATTRAVERSO I 287 COMUNI TOSCANI, NELLO SPIRITO DELLA CONCERTAZIONE E DI UN FEDERALISMO SOLIDALE  
 
 Firenze, 2 ottobre 2006 - Martedì è stata la volta di Castel San Niccolò, Stia e Pratovecchio, in provincia di Arezzo. Domani il viaggio tra i 287 comuni della Toscana iniziato a novembre con Zeri e l´Abetone dall´assessore alle riforme e al rapporto con gli enti locali Agostino Fragai prosegue a Colle Val D´elsa, e Monteroni D´arbia in provincia di Siena. Alle 11 l´assessore regionale incontrerà Paolo Brogi e alle 11 Iacopo Armini. Sempre a Monteroni d´Arbia Fragai avrà un incontro anche con i sindaci del Circondario delle Crete senesi. "Il tour tra i comuni della Toscana proseguirà fino alla fine della legislatura – sottolinea l´assessore– Vogliamo capire come funzionano i vari sistemi locali e le singole realtà, per comprendere problemi e ricchezze di ciascuno. Anche il nome che abbiamo scelto per il tour, "La Regione in Comune", non è casuale. Sottolinea il moto a luogo ed il valore che già di per sé ha il viaggio, quello di parlarsi nello spirito della partecipazione diffusa alla gestione pubblica e della propensione alla concertazione e ad un federalismo solidale che è proprio della Toscana". .  
   
   
ANIMA COME CONFINDUSTRIA DIFENDE IL TRF RIZZIO APPOGGIA PIENAMENTE LA POSIZIONE ESPRESSA DA EMMA MARCEGAGLIA: “CHI INNOVA DEVE NECESSARIAMENTE INVESTIRE E DESTINARE I FONDI DEL TFR ALLA COPERTURA DI SPESA PUBBLICA SIGNIFICA TOGLIERE ALLE AZIENDE UNO STRUMENTO DI INVESTIMENTO”  
 
 Milano, 2 ottobre 2006 - A seguito delle dichiarazioni del Vicepresidente di Confindustria Emma Marcegaglia sulla legge Finanziaria, rilasciata a nome della Giunta giovedì 28 settembre,Anima, Federazione delle Associazioni Nazionali dell´Industria Meccanica varia ed Affine, appoggia pienamente le posizioni espresse e intende ribadire il proprio impegno a tutela degli interessi dell´industria meccanica varia italiana. Confindustria, si legge nel documento, ritiene del tutto inaccettabile l’ipotesi di trasferire forzosamente all’Inps parte del Tfr, risorse che i lavoratori scelgono liberamente di lasciare nelle imprese. L’idea di coprire con il trasferimento del Tfr i mancati tagli di spesa pubblica, assume la forma di un esproprio ai dipendenti, ed è da respingere con fermezza. Il Vicepresidente Marcegaglia ricorda anche che non troviamo più traccia dei tagli agli sprechi sui grandi capitoli di spesa pubblica - sanità, previdenza, pubblica amministrazione e trasferimenti agli enti locali - così come indicato nel Dpef, che si riduce sempre di più ad una sorta di libro dei sogni. Non si taglia, e di conseguenza non ci sono risorse per la crescita, per investimenti in infrastrutture, per la ricerca e l’innovazione, come più volte annunciato. Su questo punto, in particolare, Anima vuole ricordare l’appello per la necessità di investimenti nell’innovazione lanciato nel corso dell’ultima assemblea generale alla presenza del Presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo. “Tagliare la ricerca e l’innovazione significa condannare al ristagno settori importanti per l’economia come la meccanica varia” ribadisce Savino Rizzio, Presidente di Anima “Le nostre imprese hanno sempre innovato sostenendo costi spesso altissimi. Chi innova deve necessariamente investire; destinare i fondi del Tfr alla copertura di spesa pubblica significa togliere alle aziende uno strumento di investimento”. Anche se la situazione delle imprese della meccanica sembra oggi abbastanza salda, Anima sottolinea come gli scenari economici stiano mutando ad una velocità allarmante, penalizzando sempre più chi non ha la possibilità di investire in ricerca e sviluppo. “Come abbiamo verificato recentemente” spiega Rizzio “nello studio realizzato in collaborazione con Prometeia sullo stato del processo di innovazione del nostro settore, i casi di aziende di successo sono proprio quelle che hanno puntato sull’innovazione. Queste imprese sono una testimonianza del fatto che anche in un settore maturo come il nostro vi siano ancora enormi potenzialità di crescita”. .  
   
   
INDESIT COMPANY ADERISCE AL GLOBAL COMPACT E PUBBLICA IL RAPPORTO SULLA SOSTENIBILITÀ 2005 CONTINUA IL PERCORSO DEL GRUPPO VERSO LO SVILUPPO SOSTENIBILE  
 
Fabriano, 2 ottobre 2006 – Indesit Company ha aderito al Global Compact promosso da Kofi Annan, il cui obiettivo è la diffusione delle buone prassi della responsabilità sociale tra le imprese. Inoltre la Società ha pubblicato il Rapporto Indesit Company sulla Sostenibilità 2005. Il Global Compact, formalmente presentato al Quartier Generale delle Nazioni Unite nel 2000, invita le imprese ad aderire a nove principi universali nelle aree dei diritti umani, delle condizioni di lavoro e dell’ambiente. L’adesione al patto costituisce un ulteriore passo nel percorso di Indesit Company verso una crescita responsabile che tenga conto degli interessi e delle preoccupazioni di tutti gli stakeholder, interni ed esterni, dell’Azienda. Il Rapporto sulla Sostenibilità 2005 rinnova, inoltre, l’impegno dell’Azienda per la riduzione dei consumi idrici ed energetici e per la valutazione delle materie prime dei prodotti, in conformità con le nuove normative europee Rohs e Weee (rispettivamente sul divieto di utilizzare sostanze dannose nei prodotti elettrici ed elettronici e sul loro smaltimento). .  
   
   
FIRENZE – AL VIA LA TERZA EDIZIONE DEL PREMIO VESPUCCI  
 
Firenze, 2 ottobre 2006 - Si è aperto il bando della terza edizione del Premio Vespucci 2006, un riconoscimento all´inventiva toscana. Il Premio Vespucci è un marchio di identità, un riconoscimento alle imprese, per le iniziative e per i progetti particolarmente significativi e innovativi, che costituiscono una ricchezza per il territorio. Il Premio Vespucci è promosso dal Consiglio Regionale della Toscana, Confindustria Toscana, dai Cavalieri del Lavoro, in collaborazione con Firenze Tecnologia, azienda speciale della Camera di Commercio di Firenze, e con il supporto dell´Ente Cassa di Risparmio di Firenze e della Banca Cassa di Risparmio di Firenze. Cinque le categorie in concorso: Premio Progetti; Premio Brevetti; Premio Marketing; Premio Ricerca-impresa; Premio Design. Sarà assegnato anche un premio speciale, denominato "Tradizione e Innovazione", rivolto a piccole e medie imprese toscane che hanno saputo raggiungere obiettivi concreti e attuali in linea con la tradizione toscana. Ai vincitori sarà assegnato, oltre al premio simbolico, un voucher di 10mila euro per ciascun premio, da investire per lo sviluppo dell´innovazione attivata. Per il Premio Speciale è invece prevista la consegna di una targa di riconoscimento. La partecipazione è gratuita. Il Bando scade il 30 ottobre 2006. Bando e regolamento sul sito www. Premiovespucci. Org La designazione e la premiazione dei vincitori avverrà nell´ambito di una cerimonia aperta al pubblico che si terrà il 2 dicembre 2006 a Firenze nell´ambito della manifestazione "Festival della Creatività", promossa dalla Regione Toscana. L´edizione di quest´anno prevede un´area espositiva dedicata alle proposte presentate nelle varie categorie del Premio, offrendo visibilità e promozione dell´ingegno e della creatività dei candidati. L´esposizione si terrà sabato 2 dicembre e domenica 3 dicembre 2006, presso il Padiglione Spadolini, Fortezza da Basso, Firenze. .  
   
   
DUPONT NOMINA IL NUOVO DIRECTOR CORPORATE MARKETING AND SALES PER EUROPA, MEDIO ORIENTE E AFRICA  
 
Ginevra, 2 ottobre 2006 – Dall’ 1 settembre 2006, Luigi Robbiati e´ il nuovo director corporate marketing and sales per Dupont Europa, Medio Oriente e Africa (Emea). Robbiati puntera´ a sviluppare nuove opportunita´ di crescita e assicurare procedure di marketing e vendita ottimizzate e uniformi in tutta la regione. La sua sede di lavoro e´ Ginevra, in Svizzera, quartiere generale europeo della societa´. Nel corso della sua carriera trentennale in Dupont, Robbiati ha assunto numerose cariche direzionali all’interno della societa´ per i prodotti per le arti grafiche, la gestione colore e le pellicole per raggi X e industriali . Tra i suoi risultati piu´ importanti vi sono la trasformazione di Dupont Teijin Films nel maggiore produttore di film in Pet del mondo, come European business leader, e, piu´ recentemente, una significativa crescita del business Glass Laminating Solutions, in qualita´ di global business director. "Sono entusiasta del nuovo ruolo assunto, che non solo mirera´ a potenziare la crescita sostenibile di Dupont in Europa, Medio Oriente e Africa, ma mettera´ altresi in risalto l’impegno della societa´ nella regione", ha commentato Robbiati. .  
   
   
LIBRO BIANCO SUL TERZO SETTORE REDATTA E PROMOSSA DALL’AGENZIA PER LE ONLUS LA PRIMA RADIOGRAFIA DEL TERZO SETTORE IN ITALIA  
 
Milano, 2 ottobre 2006 – La Sala Bramante del Palazzo delle Stelline ospiterà oggi alle 16. 45 la presentazione del “Libro bianco sul Terzo Settore”. Il volume sarà presentato da Lorenzo Ornaghi, Presidente dell’Agenzia per le Onlus, con l’intervento del Sindaco di Milano Letizia Moratti e del Presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni. Partecipano alla discussione: Roberto Cartocci, docente di Metodologia della Politica alla Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Bologna, Giovanni Iudica, docente di Diritto civile all’Università Bocconi di Milano e Ilvo Diamanti, docente di Scienza politica all’Università di Urbino. Il “Libro bianco sul Terzo Settore” è stato realizzato per iniziativa della Agenzia per le Organizzazioni non lucrative di utilità sociale: nata nel 2002, l’Agenzia opera sotto la diretta vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri con poteri di indirizzo, promozione, vigilanza e ispezione “per la uniforme e corretta osservanza della disciplina legislativa e regolamentare inerente organizzazioni non lucrative di utilità sociale (onlus), Terzo settore ed Enti non commerciali”. Il Terzo Settore va acquisendo sempre maggiore rilevanza in Italia: già nel 1999 si contavano oltre 220 mila associazioni, circa 3,3 milioni di volontari, centinaia di migliaia di dipendenti inseriti in una grande varietà di forme organizzative (associazioni di mutuo soccorso, cooperative sociali, fondazioni). È una vasta e complessa struttura di solidarietà capace di garantire diritti sociali attraverso servizi qualificanti. Nel corso di questi anni di attività l’Agenzia per le Onlus ha perseguito l’obiettivo di conoscere e far conoscere sempre meglio il Terzo Settore. E’ nato, così, il progetto di realizzare un Libro bianco sul nonprofit, al fine di ottenere un panorama il più possibile preciso del Terzo Settore italiano e, al tempo stesso, esaminare in dettaglio la normativa, che regola presenza e attività degli enti nonprofit nel nostro paese. Il “Libro bianco”, che già dal titolo manifesta per intero la volontà di fornire una radiografia dell’esistente nelle sue luci e nei suoi chiaro-scuri, è stato redatto da un gruppo di lavoro costituito da noti economisti, giuristi, sociologi e politologi, con una duplice finalità: da un lato fare il punto sulla situazione attuale, mettendo in luce caratteristiche, dimensioni, diffusione e varietà delle forme organizzative, dall’altro offrire le linee-guida per interventi politici futuri che mirino a promuovere lo sviluppo del Terzo Settore, suggerendo le condizioni istituzionali in grado di favorire l’espansione dell’offerta di azione volontaria, irrobustire gli assetti organizzativi delle associazioni non profit e aumentare il flusso delle donazioni da parte dei cittadini. .  
   
   
ROMA CORRE PIU´ VELOCE DI LONDRA E BARCELLONA I FATTORI CHIAVE PER ATTRARRE INVESTIMENTI E DARE SLANCIO ALL’ECONOMIA URBANA PRESENTATI AD EPIC NEL PANEL “ATTRAVERSO GLI OCCHI DELLA CITTÀ”  
 
Roma, 2 ottobre 2006 - Presentata ad Epic 2006 la ricerca che conclama Roma tra le capitali più dinamiche di questo secolo. Risorse Rpr spa, la società del Comune di Roma - che coordina i più grandi progetti di trasformazione urbana della città e che cura la valorizzazione del patrimonio immobiliare, ha presentato i dati che testimoniano come la capacità dinamica dell’economia di Roma, che negli ultimi anni è tra i principali traini dello sviluppo del Paese, la pone ai primi posti per tasso di sviluppo nello scenario internazionale. Confrontando i dati della capitale con due delle principali città europee - Barcellona e Londra - emerge quanto positiva e articolata sia la fase di sviluppo che la città sta sperimentando. Roma può , infatti, vantare: Un tasso di crescita del Pil che ha raggiunto nel 2004 il 4,1%, contro il 3,5% di Londra e il 2,2% di Barcellona; Tra il 2000 e il 2004, la crescita del Pil di Roma è stata complessivamente pari al 7,7% in termini reali, 5 punti in più di quanto non si sia verificato nella media delle 13 aree metropolitane italiane (2,7%). Il maggior dinamismo di Roma, poi, ha trovato conferma e alimento in una più accentuata crescita dei valori medi del mercato immobiliare residenziale: negli stessi quattro anni, nella Capitale, i prezzi medi di vendita sono cresciuti dell’87,8%, mentre nelle principali città italiane l’incremento è stato pari al 55,1%. Tali tendenze dei mercati immobiliari risultano confermate anche nel 2005 (tasso di crescita dei valori medi a Roma +11,7%, nella media delle città metropolitane +7,9%) e nei primi sei mesi del 2006 (rispettivamente, +10,9% e +6,8%). Un processo di terziarizzazione dell’economia che può dirsi ormai prossimo al completamento, forte com’è del 74,1% di imprese (non agricole) impegnate nel comparto. La differenza di specializzazione settoriale, tutt’ora persistente, con le altre città va letta nel quadro di una vocazione economico-produttiva di diversa matrice: pur in una fase di grande crescita del terziario avanzato, i settori delle costruzioni e dell’industria a Roma permangono infatti altamente strategici. Un tasso di disoccupazione del 7,5% nel 2005, perfettamente allineato alle altre capitali europee, e che mostra ulteriori margini di miglioramento in una prospettiva di maggior coinvolgimento della componente femminile nel mercato del lavoro; Una visibilità internazionale notevolmente cresciuta: la valorizzazione del patrimonio storico e culturale e il moltiplicarsi di eventi di grande richiamo, ha generato il più alto tasso di crescita delle presenze straniere: +11,8% nel 2005 contro il +9,7% di Barcellona e il +1,0% di Londra. La capitale italiana si candida dunque a pieno titolo tra le città del futuro. Secondo Greg Clark, uno dei massimi esperti mondiali di sviluppo urbano, che ha affiancato il Sindaco di Londra Livingstone e che sta lavorando alle strategie urbane in vista delle Olimpiadi londinesi del 2012 “la nuova era globale richiede un rinnovato focus sulla capacità di attrarre investimenti delle città. Gli ingredienti essenziali per attrarre risorse e far crescere l’economia e il benessere delle metropoli sono: competenze dedicate, un lavoro comune tra pubblico e privato, agenzie di sviluppo locale per accrescere l’innovazione finanziaria ed eventi globali capaci di attrarre investimenti. Proprio tutto ciò che Roma sta facendo in questi anni”. “Ancora una volta il “modello Roma” che coniuga sviluppo economico, sociale e civile, ha dimostrato la sua positività. Dal confronto con Londra, che conferma il ruolo sempre avuto in Europa,c con Barcellona, città che ha conosciuto di recente una forte crescita, emerge che Roma è tornata ad essere negli ultimi anni un punto di riferimento nel modello europeo e si attesta tra le capitali del futuro”, ha dichiarato Enzo Proietti, Amministratore Delegato di Risorse Rpr-spa- in apertura dell’incontro “Attraverso gli occhi della città” in corso all’ottava edizione di Epic. .  
   
   
2.500 EURO AD OGNI AZIENDA CHE RICERCA PARTNER ALL’ESTERO CDO ALTO MILANESE PROMUOVE I VOUCHER DELLA REGIONE LOMBARDIA MESSI A DISPOSIZIONE DELLE P.M.I.  
 
Busto Arsizio, 2 ottobre 2006 - La Compagnia delle Opere Alto Milanese sostiene sull’intero territorio la proposta dei voucher della Regione Lombardia a favore delle piccole e medie imprese nel settore dell’internazionalizzazione. Gli imprenditori delle P. M. I. Dell’altomilanese interessati a richiedere l´accesso ad uno dei seicento voucher del valore di 2. 500 euro – messi a disposizione dall’Accordo quadro Regione Lombardia e Sistema Camerale delle Camere di Commercio della Lombardia – possono rivolgersi allo sportello del Servizio di Sviluppo Internazionale d’Impresa della Cdo Alto Milanese. Gratuitamente verranno accompagnati nella preparazione e compilazione della documentazione necessaria. La Compagnia delle Opere Alto Milanese attraverso la propria rete, costituisce un punto privilegiato di riferimento sul territorio per azioni informative, promozionali, di assistenza e sostegno per lo sviluppo delle realtà locali. Per questo motivo favorisce l’attuazione del primo bando promosso dall´accordo di programma, tra Regione Lombardia e Sistema Camerale, a sostegno dell´Internazionalizzazione delle Imprese Lombarde che intende assegnare voucher su tre linee di intervento: partecipazione a fiere internazionali all´estero; ricerca di contatti, partner commerciali o produttivi all´estero; attività promozionali di prodotti presso centri commerciali all´estero. I voucher di 2. 500 euro verranno concessi per sostenere una spesa minima di 4. 000 euro per la ricerca di partner commerciali all’estero. “Riteniamo l’iniziativa importante e meritevole di attenzione – sostiene l’ing. Samuele Zambenedetti responsabile del Servizio di Sviluppo internazionale d’impresa della Cdo Alto Milanese - e, poiché l’assegnazione del voucher avverrà secondo una graduatoria, invitiamo gli imprenditori ad aderire prima possibile. ” Le domande potranno essere presentate entro e non oltre il 15 ottobre prossimo; l’azienda avrà tempo 60 giorni per riconfermare la richiesta o annullarla, senza alcun onere o conseguenza. È inoltre possibile ottenere voucher da spendere per la partecipazione ad alcune fiere internazionali e nell’ambito di iniziative di promozione organizzate dalle Camere di Commercio di pertinenza. Per conoscere meglio l’iniziativa o per richiedere l’assistenza gratuita nella compilazione delle domande è possibile contattare direttamente la sede della Compagnia delle Opere Alto Milanese in piazza Xxv Aprile, 1 a Busto Arsizio (telefono 0331. 336. 320 eMail cdo@cdoaltomilanese. Org). . .  
   
   
AEDES SOTTOSCRIVE CON IL GRUPPO RISANAMENTO UN ACCORDO PER RAFFORZARE IL BUSINESS NEL SEGMENTO RETAIL E RIBILANCIARE LE ATTIVITÀ IMMOBILIARI. AL VIA IL PROGETTO DI COSTRUZIONE DI UN REGIONAL SHOPPING CENTER LOCALIZZATO NEL CUORE DI NAPOLI.  
 
 Milano, 2 settembre 2006 - Aedes ha acquistato il 29 settembre 2006 da Risanamento l’intera partecipazione detenuta in Mercurio S. R. L. , società proprietaria di un’area di 165. 000 mq di superficie fondiaria a destinazione retail a Napoli. Il valore dell’operazione è pari a 80,6 Mil di Euro, ammontare che potrà subire una variazione compresa tra - 5 / + 10 Mil di Euro da determinarsi in base alle superfici di vendita che saranno definitivamente autorizzate. L’ operazione permetterà ad Aedes di valorizzare un’area all’interno della quale sarà sviluppato uno shopping center articolato su più livelli per circa 66. 000 mq di superficie utile, con annessi parcheggi. Il progetto è particolarmente interessante, perchè si tratta del primo regional shopping center localizzato nel cuore del contesto urbano di Napoli, tra i più importanti progetti commerciali del sud Italia, nelle vicinanze del porto e della stazione ferroviaria Garibaldi, posizione di privilegio per gli accessi e collegamenti autostradali. Grazie a tale operazione Aedes rafforza le attività retail sia sul mercato nazionale sia sui mercati esteri, soprattutto a seguito delle recenti acquisizioni di Svezia e Germania. Tale operazione si inserisce inoltre nell’ambito della strategia di valorizzazione e sviluppo di aree urbane e prestazione di servizi ad alto valore aggiunto. Sempre in data 29 settembre 2006, nell’ottica di un ribilanciamento delle attività immobiliari, Aedes ha ceduto al Gruppo Risanamento un portafoglio composto da 12 immobili, posseduti direttamente o tramite società collegate, a destinazione mista trading, office e logistica, divenuti non più strategici per il piano industriale del gruppo Aedes. Il valore del portafoglio è pari a 73,5 Mil di Euro e tale cessione ha generato un effetto di cassa positivo per circa 33 Mil di Euro e una riduzione dell’indebitamento per circa 40 Mil di Euro. .  
   
   
IL SETTORE IMMOBILIARE TRAINO DELL´ECONOMIA ITALIANA. LO DICHIARA MAURIZIO BERET  
 
Roma, 2 ottobre 2006 “ Il settore immobiliare e’ stato un traino dell’economia italiana, grazie alla sua capacita’ di attrarre gli investitori esteri e soprattutto grazie alla crescita avuta in termini di contenuto finanziario e di servizi, decisamente in controtendenza in un sistema Italia in cui ci spesso ci si arena a livello di creativita’ e sviluppo ” Questa la dichiarazione di Maurizio Beretta Direttore Generale di Confindustria nel suo discorso di apertura dei lavori il 29 settembre seconda giornata di Epic, la conferenza italiana dedicata al settore immobiliare ed alle sue relazioni con il sistema della finanza internazionale, in corso in questi giorni all’Hotel Excelsior di Roma. “Si tratta dunque di un settore, prosegue Beretta, che ha conosciuto negli ultimi anni delle performances di tutto rispetto , al punto che l’Italia e’il 3° paese dopo Francia e Germania che accoglie investimenti stranieri diretti. Non bisogna tuttavia trascurare che il nostro Paese ha piu’ che mai bisogno di politiche specifiche , ma soprattutto di riforme istituzionali che tengano conto del fatto che ci si muove in un mercato economico globalizzato, dove quindi l’allineamento con le misure adottate dagli altri Stati diventa sempre più importante”. . .  
   
   
FONDI IMMOBILIARI ITALIANI ANCORA RIGIDI SE RAFFRONTATI CON LE ALTRE GIURISDIZIONI SE NE È PARLATO A EPIC 2006  
 
 Roma 2 ottobre 2006 - L’ottava edizione di Epic, la Conferenza italiana dedicata al settore immobiliare e alle sue relazioni con il sistema della finanza internazionale, si conferma anche quest’anno il palcoscenico privilegiato in cui discutere sui temi caldi del real estate e della finanza. Nel ricco programma di conferenze che hanno messo a confronto i top players del mercato, Epic ha ospitato oggi il forum “Dal punto di vista dei property hedge fund", realizzato in collaborazione con Toplegal. Con i massimi esperti del settore si sono analizzati i fondi speculativi immobiliari nel nuovo scenario normativo: potenzialità, forme di collaborazioni tra gestori alternativi, ovvero tra Sgr speculative e immobiliari, vantaggi fiscali prospettati e principali peculiarità dei property hedge fund. Il panel si è aperto con l’illustrazione, da un punto di vista normativo, delle peculiarità dei fondi speculativi immobiliari, per arrivare ad analizzare le potenzialità di business di questo strumento: quale possibilità c’è che il fondo immobiliare speculativo possa affermarsi come veicolo “privilegiato" per la realizzazione di operazioni di sviluppo immobiliare, in misura maggiore rispetto ai fondi riservati, oggi decisamente più frequenti? La recente modifica recata dal Dm 256/2005 ha infatti chiarito che i limiti all´utilizzo della leva finanziaria - stabiliti per i fondi immobiliari italiani nella soglia massima del 60% del valore degli immobili detenuti in portafoglio e del 20% degli altri beni - non si applicano ai fondi immobiliari istituiti in forma "speculativa". Tale apertura potrebbe costituire un primo passo verso un modello di fondo immobiliare aperto. Come è noto, i fondi immobiliari italiani sono infatti attualmente concepiti come fondi di natura "chiusa" e ciò nonostante l´introduzione del modello di fondo immobiliare "semi-chiuso", in virtù del quale vi possono essere più emissioni successive di quote e, nei limiti della liquidità rinveniente da queste, più uscite successive dal fondo, con un limite del 10% di indebitamento se i rimborsi eccedono i nuovi ingressi. I fondi immobiliari italiani restano tuttavia connotati da una sostanziale rigidità, specie se raffrontati agli analoghi prodotti istituiti in altre giurisdizioni. L´abrogazione dei limiti al leverage per i fondi immobiliari che si costituiscono sotto le regole dei fondi speculativi può essere, invece, interpretata come una generale apertura del legislatore italiano verso il modello del fondo immobiliare speculativo. “Tale scelta – ha commentato l´avv. Dr. Olaf Schmidt, responsabile del dipartimento real estate di Dla Piper in Italia - potrebbe finalmente consentire agli operatori del settore, specialmente quelli stranieri, di offrire agli investitori una forma di investimento liquido e pertanto competitivo con altre forme di investimento immobiliare da tempo offerto all´estero" Nel panorama internazionale, non mancano infatti esempi che dimostrano la compatibilità del modello di fondo aperto con l´investimento immobiliare. Il più noto è quello dei fondi immobiliari aperti tedeschi, i partecipanti dei quali godono di un diritto pressoché incondizionato al rimborso anticipato delle quote da essi possedute, salva la facoltà della società di gestione, se previsto nel regolamento, di dar luogo ad una temporanea sospensione dei rimborsi per il termine massimo di 2 anni, a salvaguardia dell´integrità patrimoniale del fondo. "Sarebbe senz´altro auspicabile – ha concluso Schmidt - un chiarimento da parte delle competenti autorità di vigilanza, in merito alla possibilità di costituire fondi immobiliari speculativi con regole più flessibili, anche in tema di rimborso delle quote". Ad Epic è stata inoltre presentata la ricerca realizzata da Toplegal sugli studi legali che si occupano di Real Estate: un giro d’affari di 79 milioni di euro (i dati si riferiscono al fatturato degli ultimi 12 mesi), destinati a crescere. Nonostante il boom degli ultimi anni, infatti, lo sviluppo del settore non sembra giunto al capolinea perché il futuro, secondo gli operatori del mercato, sarà all’insegna della finanza. La ricerca di Toplegal è stata condotta interpellando gruppi industriali, società immobiliari, banche e fondi d’investimento, sia italiani che sia stranieri, ed ha valutato le qualità che maggiormente interessano il cliente: capacità e consapevolezza commerciale, prontezza e competenza nel far fronte alle necessità, rapporto costo-efficacia del servizio, capacità tecnica e livello di professionalità. Le interviste sono state effettuate telefonicamente tra aprile e luglio 2006. Le fonti sono state selezionate sulla base delle informazioni fornite dagli studi, inclusi particolari sui vari dipartimenti e le operazioni recenti, dai colloqui effettuati durante la ricerca e da banche dati. . .  
   
   
ITALIA IN SVILUPPO: ASSOIMMOBILIARE FOTOGRAFA L’ITALIA CHE CRESCE PRESENTATA IN ANTEPRIMA AD EPIC 2006 LA RASSEGNA DEI PRINCIPALI PROGETTI DI SVILUPPO DEL TERRITORIO PRIVATI QUALIFICATI E REGOLE CERTE DALLE AMMINISTRAZIONI GLI INGREDIENTI PER PROGETTI DI SUCCESSO  
 
Roma, 2 ottobre 2006 - La progettualità urbana in Italia sta vivendo una nuova età dell’oro. È quanto emerge dalla ricerca ´Italia in sviluppo" realizzata da Assoimmobiliare con la collaborazione di Anci e Nomisma, e presentata in anteprima ad Epic 2006. La ricerca, nata con l’obiettivo di offrire al sistema immobiliare, nazionale ed internazionale, un ampio quadro dell’offerta articolata per tipologia, collocazione geografica, mix funzionale e dimensione tecnico-finanziaria, svela che è in corso in Italia un processo di rinnovamento delle città paragonabile solo a quello del Ii dopoguerra. Una vera rinascita, diffusa e profonda, che Assoimmobiliare ha voluto monitorare anche per delineare fenomeni in eventuale recessione e nuovi trend di crescita. Sulla scia del positivo andamento del mercato immobiliare, iniziative pubbliche e private si sono moltiplicate, contribuendo ad alimentare un circolo virtuoso che sta cambiando non solo il volto delle realtà urbane, ma anche il modo di vivere e concepire le città stesse. Nascono così progetti ambiziosi di recupero urbano per reinventare le città, dare loro una nuova forma, adattarle a una condizione post industriale che affievolisce i confini e crea città nelle città, con nuovi attori, strumenti, azioni. Una città dunque, che diventa da struttura fisica a dimensione culturale ed economica della vita urbana. I progetti censiti sono in tutto 304, divisi in Ptu (Progetti di Trasformazione Urbana) e Progetti innovativi. I primi (Ptu) rappresentano la fetta più rilevante del campione (57%) e hanno un valore spesso elevato che raggiunge alcuni miliardi di Euro (il valore medio si aggira attorno ai 315 milioni di Euro contro i 205 rilevati per i progetti a contenuto innovativo, pari al 43% del campione). “Si tratta, in effetti – spiega Gualtiero Tamburini, Presidente di Assoimmobilare - di sfide importanti attraverso cui ricostruire la competitività dei sistemi territoriali italiani, e i principali player del mercato stanno già dimostrando di averlo compreso. In tutti gli interventi programmati (sia che siano promossi da organismi centrali dello Stato o da azioni di programmi comunitari, o ancora disciplinati da norme regionali e locali) la logica non è più quella del singolo intervento mirato, ma di interventi integrati. Si parla di sviluppo compatibile e di sostenibilità dell’ambiente urbano, così l’intervento fisico non è fine a se stesso ma correlato alla fornitura di servizi, alla creazione di occupazione e di attività economiche e la governance della trasformazione richiede sempre più forme di partecipazione e partenariato tra le parti sociali ed economiche, espressione di interessi sul territorio". Sempre più spesso, inoltre, i progetti portano la firma di architetti di fama mondiale che, con il loro estro creativo unito alla funzionalità strutturale, danno vita a nuovi “landmark" delle nostre città. Da una parte, la presenza di privati qualificati si riflette positivamente sulla quantità dei progetti avviati, dall’altra, l’Amministrazione Pubblica sa che una delle scommesse della competitività territoriale è quella di fornire al privato un sistema di regole certe, mettendo a punto nuovi strumenti nei quali pubblico e privato vengano coinvolti per rispondere in tempi dati alle rispettive domande e alle esigenze della collettività. I promotori pubblici (Comuni, Province e Regioni) rappresentano oltre un terzo del totale dei progetti campionati, mentre i rimanenti sono promotori privati. In questa nuova stagione della “gestione finanziaria del territorio" l’Amministrazione definisce gli obiettivi strategici e i privati formulano le proposte attuative, anche attraverso forme concorsuali che varcano i confini nazionali. A livello territoriale emerge dalla ricerca un grande fermento al Nord (47% a Nord-ovest e 18% a Nord-est), ma non meno attivi sono il Centro e il Sud Italia, rispettivamente con il 20% e il 15% del totale dei progetti censiti. Da notare inoltre che se Milano si rifà il look, con il 72% di progetti di trasformazione urbana, Roma vanta un 45% di progetti innovativi. Nota Metodologica - Il lavoro preliminare è stato svolto con il coinvolgimento diretto dei Comuni attraverso la collaborazione fattiva dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che ha richiesto informazioni essenziali sui processi di trasformazione in atto e/o programmati a breve/medio termine e la redazione di una sintetica rassegna stampa a copertura nazionale. In tal modo si è ottenuta una rassegna dal carattere necessariamente non esaustivo che costituisce un’interfaccia da implementare in progress attraverso un sistematico monitoraggio delle iniziative immobiliari. I dati raccolti sono stati ordinati sulla base di un impianto metodologico che distingue tra progetti innovativi e programmi complessi di trasformazione urbana, promossi da promotori/finanziatori sia pubblici che privati. Occorre avvertire che i progetti mancanti all’appello sono certamente più di quelli rilevati, che la copertura territoriale non è completa e che anche il grado di maturazione delle varie iniziative è differenziato. Questo contributo rappresenta perciò solo una traccia di un percorso tutto da compiere che si potrà realizzare con il coinvolgimento, che Anci con Assoimmobiliare si è proposta di attuare, dell’intera comunità degli attori dell’Italia in Sviluppo. . .  
   
   
REAG INCONTRA PROFESSIONISTI E OPERATORI SU SVILUPPO E GESTIONE DEL MERCATO IMMOBILIARE PARTIRÀ IL 14 NOVEMBRE, PRESSO IL POLITECNICO DI MILANO, UN NUOVO CICLO DI INCONTRI RIVOLTO AI PROFESSIONISTI DEL SETTORE  
 
Milano, 2 Ottobre 2006 – Reag (Real Estate Advisory Group), società di consulenza immobiliare strategica e delle valutazioni patrimoniali, inaugurerà il prossimo 14 novembre, la Iii edizione del Corso di aggiornamento sul settore immobiliare italiano che avrà come titolo: “Sviluppo e gestione immobiliare: i settori innovativi”. Il ciclo di incontri, nato in collaborazione con il Politecnico di Milano e che vedrà la partecipazione di Carlyle Group, ha l’obiettivo di analizzare e di approfondire i segmenti di mercato immobiliare cosiddetti “verticali”. Negli ultimi anni il settore immobiliare sta infatti subendo una verticalizzazione dei propri segmenti, facendo nascere la necessità di figure professionali più specializzate ma che, allo stesso tempo, abbiano una conoscenza globale del mercato. Il programma, strutturato in 5 moduli frequentabili singolarmente, è stato ideato proprio per rispondere alla richiesta di formazione di nuove e specifiche metodologie e competenze professionali, oltre che per soddisfare una maggiore esigenza di informazioni. Durante ognuna delle cinque lezioni, Reag, attraverso la testimonianza e l’intervento di alcuni dei propri manager, metterà a disposizione il know how dell’Azienda per illustrare l’efficacia del network dei servizi offerti nelle differenti aree immobiliari, oltre alle metodologie innovative di analisi dei mercati di riferimento che hanno reso possibile il raggiungimento dei più elevati standard di qualità professionale. Nel primo incontro verrà affrontata una tematica molto attuale: le operazioni di sviluppo immobiliare, in materia di analisi di fattibilità e di impatto ambientale. Nei successivi appuntamenti verranno sviluppati i temi dell’l’investimento, dello sviluppo e della gestione degli Hotel e degli immobili di lusso; le nuove frontiere dell’investimento immobiliare cross border e i portafogli paneuropei; l’impatto di Basilea 2 sul merito di credito delle imprese; per concludere con l’incontro del 12 dicembre, che analizzerà i settori immobiliari emergenti come i porti, i golf corse e i waterfront. Ad ogni incontro, al tavolo dei relatori, siederanno oltre ai professionisti di Reag anche Professori del Politecnico di Milano e importanti gestori e investitori istituzionali. Per informazioni su corsi, docenti e argomenti trattati e per iscrizioni: www. Reag-aa. Com / www. Gestitec. Polimi. It, oppure Dipartimento di Scienza e Tecnologie dell´Ambiente Costruito Best allo 02/23. 99. 5I. 24.  
   
   
BORSATOSCANA.IT, NUOVO PORTALE PER IL MERCATO IMMOBILIARE  
 
Firenze, 2 ottobre 2006 - La Camera di Commercio di Firenze investe nella promozione del mercato immobiliare con Borsa Toscana, una vetrina virtuale per le agenzie immobiliari del territorio. Borsatoscana. It è il portale, realizzato da Firenze Tecnologia, che offre alle agenzie immobiliari un sistema di promozione della propria attività, sotto l´egida della Camera di Commercio, che sta investendo tempo e risorse per aiutare il settore immobiliare. L´iniziativa nasce da un´idea delle Camere di Commercio di Firenze, Prato e Pistoia, a cui hanno aderito anche le Camere di Grosseto e di Arezzo. La Borsa è nata con l´obiettivo di regolamentare il settore immobiliare favorendo gli scambi tra domanda e offerta. Il portale è capace di garantire condizioni di trasparenza nelle negoziazioni e nella selezione degli operatori a tutela dei consumatori. Per le agenzie che vogliono essere tecnologicamente più avanzate, Borsa Toscana offre la possibilità di gestire on line le trattative e le proposte di acquisto o di affitto, nonché la anagrafica delle parti proponenti e proprietarie, utile per la compilazione automatica dei formulari contrattuali, appositamente predisposti dalle Camere di Commercio. Il sistema offre spazi web per gestire in autonomia le informazioni delle attività dell´agenzia, con una grafica personalizzata. In caso di controversie, è possibile far ricorso al servizio di conciliazione amministrato dalla stessa Camera di Commercio: si tratta di uno strumento di risoluzione pacifica delle controversie, accessibile anche nella versione on-line. Concilia on line consente di gestire il tentativo di conciliazione direttamente dal web, in uno spazio protetto: ogni fase della procedura si svolge all´interno di un sistema di web conference audio/video, provvisto anche di chat room. La conciliazione on line ha lo scopo di velocizzare i tempi con un notevole risparmio per le parti. .  
   
   
BENI STABILI: FIRMATO IL CLOSING PER LA VENDITA DI 27 IMMOBILI EX FONDO COMIT AL GRUPPO OPERAE  
 
 Roma, 2 ottobre 2006 – Beni Stabili ha firmato 29 settembre il closing con il Gruppo Operae, per la vendita di 27 dei 29 immobili per i quali era già stato formalizzato il preliminare lo scorso 26 luglio, appartenenti al Portafoglio ex Fondo Comit . Il prezzo di vendita complessivo è pari a € 105,6. Per i restanti due immobili, rispettivamente per € 1,9 milioni e € 14 milioni, il closing si prevede entro la fine dell’anno. Il pacchetto rogitato è composto da 27 immobili, con destinazione uffici/retail, ubicato principalmente in Lombardia e a Roma (rispettivamente 50% e 28%). Il pacchetto di immobili fa parte della componente “non residenziale” del portafoglio ex Fondo Comit, acquistato lo scorso 13 luglio per un valore complessivo iniziale pari a € 806 milioni. .  
   
   
PIETRALATA: VELTRONI, DOPO 40 ANNI PARTE NUOVO POLO DIREZIONALE  
 
Roma, 2 ottobre 2006 - “Dopo oltre 40 anni quello che un tempo fu lo Sdo ed oggi è la nuova Centralità di Pietralata, prende concretamente avvio. L’assegnazione delle aree all’Istat, deciso oggi dal Consiglio Comunale, è il primo atto che porterà alla realizzazione del nuovo polo direzionale”. E’ quanto ha dichiarato il sindaco Veltroni in merito all’approvazione in Consiglio Comunale della delibera sul nuovo polo direzionale. “Già nei prossimi giorni sarà sottoposta al Consiglio Comunale la delibera per assegnare le aree all’Università La Sapienza – ha aggiunto Veltroni – così si potrà avviare la realizzazione delle residenze universitarie per gli studenti: 2. 500 alloggi e impianti sportivi utili per i Mondiali di Nuoto del 2009. Sorgerà così il Campus Universitario de La Sapienza per decongestionare l’Ateneo più antico di Roma e riqualificare un quadrante della città consolidata caratterizzato da storici e importanti quartieri popolari di Roma con la localizzazione di funzioni direzionali di primo livello, attività formative, di ricerca universitaria, di promozione sociale per gli studenti ed i cittadini di Pietralata”. “Con decisioni di questa importanza – ha concluso il Sindaco - viene confermato il nostro impegno a cambiare radicalmente e in meglio la città, equilibrando e armonizzando il rapporto tra il centro e la periferia”. .  
   
   
DAL PRIMO OTTOBRE OBBLIGATORIO IL TESSERINO DI RICONOSCIMENTO NEI CANTIERI  
 
Bolzano, 2 ottobre 2006 - Dal primo ottobre tutti i lavoratori impiegati nei cantieri dovranno portare un tesserino di riconoscimento con la propria foto ed i propri dati personali, oltre a quelli del datore di lavoro. L´obbligo riguarda sia i lavoratori dipendenti che i liberi professionisti. L´assessora provinciale al Lavoro Luisa Gnecchi sottolinea come questo provvedimento, previsto dal decreto Bersani, sia stato adottato per combattere il fenomeno del lavoro nero, e si augura che ciò contribuisca a rendere più trasparente la situazione all´interno dei cantieri. "Sino ad ora - spiega la Gnecchi - alcuni lavoratori non sapevano neppure chi fosse il proprio datore di lavoro, ma grazie all´obbligo del tesserino di riconoscimento ci sarà sicuramente più chiarezza". Nei giorni scorsi, però, diverse organizzazioni che rappresentano gli imprenditori attivi nel settore, hanno espresso forti riserve e perplessità sull´obbligo di esposizione del tesserino. Secondo loro, infatti, i tesserini legati agli indumenti da lavoro, oltre ad essere soggetti ad un rapido deterioramento, possono costituire fattori di rischio per quanto riguarda gli infortuni. A tal proposito, il direttore della Ripartizione provinciale Lavoro, Helmuth Sinn, ha incontrato i diretti interessati per chiarire alcuni aspetti del provvedimento. "Esistono molteplici modalità di esposizione del tesserino di riconoscimento rispettosi dei canoni della sicurezza del lavoro e della dignitá del lavoratore - ha spiegato Sinn - come per esempio i taschini trasparenti o le custodie da fissare alla cintura. In ogni caso, se la norma venisse interpretata in maniera considerata più favorevole da parte degli imprenditori, prevedendo solo il possesso del tesserino, oppure la consegna su richiesta degli organi di controllo, ciò varrà anche per la Provincia di Bolzano". Durante l´incontro si è anche parlato della possibilità di chiudere i cantieri nei quali gli ispettori del lavoro rilevassero una percentuale di lavoratori in nero superiore al 20% del totale. "Le imprese che non utilizzano il lavoro nero - ha sottolineato Sinn - non hanno nulla da temere, ma i criteri verranno comunque rielaborati in modo tale da bloccare solo l´attività dell´impresa che non ha seguito le normative sul lavoro regolare, e non tutto il cantiere". .  
   
   
BRUXELLES, INTEGRAZIONE SU VASTA SCALA DELL´ENERGIA EOLICA  
 
 Bruxelles, 2 ottobre 2006 - Il 7 e 8 novembre a Bruxelles (Belgio) avrà luogo una conferenza dal titolo "How to integrate big amounts of wind energy into the European power infrastructure?" (Come integrare grandi quantità di energia eolica nell´infrastruttura d´energia elettrica europea?). L´iniziativa è organizzata dall´Associazione europea dell´energia eolica (Ewea). La conferenza tratterà i seguenti argomenti: aspetti politici e commerciali per lo sviluppo di una griglia interconnessa per l´Europa; sfide tecniche per integrare più energia eolica nella griglia elettrica europea; investimenti e finanziamenti per le infrastrutture; studi di sistema e migliori prassi; -griglie transnazionali offshore. Tra gli oratori figureranno il commissario europeo per l´energia, Andris Piebalgs, nonché eurodeputati e esperti provenienti da tutta Europa. Per ulteriori informazioni e per le iscrizioni visitare: http://www. Ewea. Org/ .  
   
   
VERTICE FRANCO-ITALIANO SULL’ENERGIA: “LE SFIDE DELL’ENERGIA ALL’ORIZZONTE 2020 E OLTRE. LA RICERCA, LO SVILUPPO, LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE, LA GEOPOLITICA”  
 
Roma, 2 ottobre 2006 - Il prof. Luigi Paganetto, Commissario Straordinario dell’Enea, in occasione della sua partecipazione al vertice franco-italiano sull’energia “Le sfide dell’energia all’orizzonte 2020 e oltre. La ricerca, lo sviluppo, la cooperazione internazionale, la geopolitica”, che si tiene oggi a Parigi nell’ambito degli incontri bilaterali tra i Paesi dell’Unione Europea sulle problematiche energetiche per l’individuazione delle future strategie europee, ha evidenziato: “La sfida dell’energia passa attraverso lo sviluppo di competenze e innovazioni tecnologiche che trovano sostegno nella collaborazione tra Paesi. L’unione Europa non ha ancora messo a punto una strategia comune sull’energia e le relative tecnologie. E’ fondamentale che i Paesi membri, con accordi bilaterali, si impegnino a portare avanti un programma energetico comune creando le necessarie aggregazioni per potenziare le attività di ricerca e di sviluppo tecnologico a più alto valore aggiunto di competenze, in una dimensione che realizzi la massa critica necessaria per progetti strategici e per definire indirizzi futuri. ” “Vanno promossi accordi di cooperazione scientifico-tecnologici tra i membri dell’Unione Europea che hanno già investito nella ricerca e sviluppo di tecnologie ad alta efficienza energetica e a basso impatto ambientale al fine di favorire un uso integrato di tutte le fonti energetiche disponibili, in particolare le fonti rinnovabili, e un maggiore impegno per il risparmio energetico. ” I programmi dell’Enea sono fortemente orientati allo sviluppo delle tecnologie energetiche e della gestione territoriale degli assetti energetici relativi all’insediamento, alla generazione e all’utilizzo delle varie fonti energetiche in un’ottica di rispetto ambientale e di valorizzazione territoriale, di crescita economica e di pluralità di accesso al mercato dell’energia. .  
   
   
AGGIORNATE LE TARIFFE PER IL TRIMESTRE OTTOBRE - DICEMBRE 2006 SPESA TOTALE PER LE FAMIGLIE: + 0,7% GAS + 0,3% ELETTRICITÀ + 1,6%  
 
Milano, 2 ottobre 2006 - L´autorità per l´energia elettrica e il gas ha provveduto all´aggiornamento periodico delle tariffe per il trimestre ottobre - dicembre 2006. I provvedimenti determinano, per le famiglie, aumenti tariffari dello 0,3% per il gas e dell’1,6% per l’elettricità. L’aumento su base annua della spesa media complessiva delle famiglie per il gas e l’elettricità, rispetto al precedente aggiornamento tariffario, risulterà pari a 9,86 euro (+ 0,7%). Nel trimestre luglio-settembre la volatilità del prezzo del petrolio, che influenza le tariffe dei servizi energetici, è stata particolarmente accentuata: dopo aver raggiunto (8 agosto 2006) il nuovo massimo storico di 78,69 dollari al barile (Brent dated), le quotazioni sui mercati internazionali sono progressivamente diminuite fino a raggiungere, alla fine di settembre, livelli intorno ai 60 dollari al barile. Conseguentemente, sebbene alcune delle voci che compongono le tariffe risentano dei significativi aumenti dei prezzi dei combustibili registrati nei mesi precedenti, l’impatto complessivo sulle tariffe è attenuato da previsioni in calo degli stessi prezzi per il quarto trimestre, rispetto alla media del trimestre precedente. Gas - Dopo cinque trimestri consecutivi, la componente materia prima della tariffa del gas naturale non aumenta, in quanto i costi correlati ai più recenti andamenti del mercato degli idrocarburi hanno registrato variazioni al di sotto della soglia d’invarianza oltre la quale scattano gli aumenti. La variazione tariffaria deriva invece da due componenti: un lieve aumento della componente di trasporto, che è stata aggiornata per l’intero anno termico 01/10/06-30/09/07, e una riduzione di minore portata della componente di distribuzione, dovuta alla progressiva eliminazione di alcuni meccanismi di perequazione. E’ stato infine mantenuto il parziale conguaglio a favore dei consumatori in base alla delibera 248/04, per le maggiori somme fatturate nel 2005 dai venditori. L´aumento complessivo, a partire dal 1° ottobre 2006, risulta di 0,24 centesimi di euro/mc; pari allo 0,3% per il settore domestico ed in media nazionale (incluse le imposte) rispetto al trimestre in corso. Ciò comporta per la famiglia con consumi medi (1. 400 metri cubi all´anno) una maggiore spesa annuale di 3,38 euro. Il prezzo finale per chi utilizza meno di 200 mila metri cubi all´anno, definito dall´Autorità e che deve essere obbligatoriamente offerto dai venditori accanto a loro eventuali diverse proposte, è pari a 69,56 centesimi di euro/mc, ed è composto dalle seguenti voci di costo: distribuzione sulle reti locali e cittadine 7,43 centesimi di euro/mc (pari al 10,7% del totale); trasporto nazionale 3,34 centesimi di euro/mc (pari al 4,8% del totale); stoccaggio 0,98 centesimi di euro/mc (pari all’ 1,4% del totale); commercializzazione all´ingrosso 3,58 centesimi di euro/mc (pari al 5,2% del totale); commercializzazione al dettaglio 2,39 centesimi di euro/mc (pari al 3,4% del totale); materia prima 23,30 centesimi di euro/mc (pari al 33,5% del totale); imposte 28,54 centesimi di euro/mc (pari al 41,0% del totale). Elettricita´ - Nel definire trimestralmente la tariffa dei clienti del mercato “vincolato”, l’Autorità si basa: sui costi d’acquisto dell´energia elettrica sostenuti dall’Acquirente Unico, che opera per conto delle famiglie e dei clienti di minori dimensioni; sui costi del trasporto, che vengono fissati annualmente imponendo alle imprese recuperi obbligatori della produttività; sul recupero a consuntivo dello scostamento tra le previsioni e i costi effettivi d’acquisto del periodo precedente; sulle esigenze di copertura degli oneri generali di sistema (promozione delle fonti rinnovabili e assimilate, ricerca, “stranded costs”, attività nucleari residue, ecc. ). Per il prossimo trimestre due sono le voci che condizionano, in aumento, la tariffa elettrica, entrambe legate alle dinamiche crescenti del costo dei combustibili nei mesi precedenti: l’esigenza di recuperare lo scostamento tra le previsioni e i costi effettivi d’acquisto, e l’esigenza di copertura degli oneri generali previsti per la promozione delle fonti rinnovabili e assimilate (Cip6). Con riferimento a quest’ultima voce, va sottolineato come i meccanismi di aggiornamento delle incentivazioni presentino dinamiche più accentuate rispetto alla crescita media dei costi sostenuti per la produzione di energia elettrica da fonti convenzionali, che, invece, dovrebbe costituire il riferimento naturale per un riconoscimento basato sui “costi evitati”, soprattutto di combustibile. L’autorità ha avviato un procedimento per eliminare tali distorsioni, ma i provvedimenti relativi potranno esplicare i propri effetti non prima del prossimo anno. Dal 1° ottobre 2006, rispetto al trimestre in corso, per il settore domestico (con riferimento ad una tipica famiglia con una potenza impegnata di 3 Kw e consumi di 225 kWh mensili) l’aumento della tariffa elettrica, al lordo delle imposte, è pari a 0,25 centesimi di euro per kWh, equivalente al 1,6%. La tariffa in vigore il prossimo trimestre per la medesima famiglia tipo, sarà pari a 15,60 centesimi di euro per kWh, sempre al lordo delle imposte, e determinerà una maggiore spesa di 6,48 euro all´anno. L´aumento in media nazionale, al netto delle imposte, è pari a 0,22 centesimi di euro per kWh (aumento del 1,7%). In media nazionale la tariffa del mercato vincolato, al netto delle imposte, è pari a 13,40 centesimi di euro per kWh, ed è composta dalle seguenti voci di costo: trasmissione, distribuzione e misura (comprese le componenti a copertura dei relativi costi di perequazione e miglioramento della qualità del servizio) 2,33 centesimi di euro per kWh (pari al 17,4% del totale); produzione, dispacciamento e vendita ai soli clienti del vincolato (compresi i relativi costi di perequazione) 9,45 centesimi di euro per kWh (pari al 70,5% del totale); componenti specifiche (certificati verdi, interrompibilità, e disponibilità impianti) 0,16 centesimi di euro per kWh (pari all’1,2% del totale); oneri di sistema (energia rinnovabile, ricerca, nucleare, “stranded costs”, rimborsi alle reti isolate, perdite, regimi tariffari speciali) 1,46 centesimi di euro per kWh (pari al 10,9% del totale). .  
   
   
HERA S.P.A., PATTO DI SINDACATO: AFFIDATO AL MANAGEMENT IL MANDATO PER VERIFICARE LA POSSIBILITÀ DI TRATTATIVE CON ENIA  
 
Bologna, 2 ottobre 2006 - Nel pomeriggio del 28 settembre i Soci pubblici di Hera, riuniti nel Patto di Sindacato presieduto dal Sindaco di Bologna Sergio Cofferati, hanno esaminato con soddisfazione i risultati del primo semestre e i contenuti del Piano Industriale 2006-2009, che ha peraltro riscosso molto interesse e apprezzamento dal mercato nel corso della prima fase di un road show internazionale ancora in atto. Il Patto di Sindacato ha inoltre vagliato le diverse opportunità di crescita di tipo orizzontale e in quest’ambito ha dato mandato al management dell’azienda di verificare l’esistenza delle condizioni per avviare le trattative con Enia, la multiutility di Reggio Emilia, Parma e Piacenza. .  
   
   
GAS: SELEZIONATI 5 GIACIMENTI IN ESAURIMENTO DA UTILIZZARE PER LO STOCCAGGIO SUL SITO INTERNET MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO PUBBLICA DETTAGLI PROCEDURA  
 
Roma, 2 ottobre 2006 - Sono stati selezionati dal Ministero dello sviluppo economico ulteriori cinque giacimenti per i quali si sono esaurite o si stanno esaurendo le riserve di gas naturale estraibile. I giacimenti potranno essere utilizzati per lo stoccaggio di gas naturale. Il sito internet del Ministero (www. Attivitaproduttive. Gov. It) pubblica i dettagli della procedura rivolta agli operatori del settore per consentire la realizzazione di nuovi progetti finalizzati ad ampliare gli stoccaggi di gas e consentire di incrementare una tipologia di infrastrutture per le quali da tempo si rende necessario il potenziamento. La procedura avviata, se accolta favorevolmente dalle imprese, permetterà nel medio termine di incrementare l´offerta di spazio di stoccaggio a copertura, nello specifico mercato del gas naturale, di una domanda marcatamente in crescita negli ultimi anni. .  
   
   
FINMECCANICA: ANSALDO ENERGIA ACQUISISCE L’OLANDESE TTS  
 
Genova, 2 ottobre 2006 - Ansaldo Energia, una società del gruppo Finmeccanica, leader nella fornitura di componenti e servizi per impianti di generazione di energia, ha perfezionato l’acquisto dalla società americana Calpine European Finance Llc dell’intero pacchetto azionario della Thomassen Turbine System B. V. (Tts), azienda olandese specializzata nel settore del service delle turbine a gas. Il prezzo d’acquisto è stato pari a 18. 5 milioni di euro. L’acquisizione di Tts si aggiunge a quella completata nello scorso mese di luglio del 100% della società svizzera Energy Service Group (Esg), gruppo attivo nei servizi di manutenzione e riparazione “on-site”. Tali operazioni si inseriscono nel processo di rafforzamento intrapreso da Ansaldo Energia volto sia al raggiungimento della piena autonomia tecnologica nella realizzazione di macchine per la generazione di energia, che al deciso rafforzamento delle proprie competenze tecnologiche per le attività di Service. Questa operazione, inoltre, apre per Ansaldo Energia nuove e importanti possibilità di sinergie commerciali in Italia e all’estero, contribuendo a rilanciarne la valenza e la visibilità a livello internazionale. La Tts opera infatti in tutto il mondo tramite una importante Rete di uffici commerciali e si avvale di due workshop, uno in Olanda a Rheden e l’altro in Medio Oriente ad Abu Dhabi. La Thomassen Turbine Systems, che ha registrato nel 2005 ricavi per circa 45 milioni di euro, è specializzata nel Service a turbine a gas “heavy duty” di tecnologia General Electric, macchine per le quali l’azienda fornisce parti, riparazioni, manutenzioni e upgrades. L’ampiezza del portafoglio di offerta di Tts è testimoniato dal consistente numero di Long Term Service Agremeent (Ltsa) che Tts negli ultimi anni ha sottoscritto con i propri clienti, in particolare in Europa ed in Medio Oriente. . .  
   
   
NIMBY FORUM: CONVEGNO NAZIONALE IL 5 OTTOBRE A TORINO: “GRANDI OPERE SÌ, GRANDI OPERE NO”.  
 
Torino, 2 ottobre 2006 - Nimby Forum il progetto di ricerca che si occupa di studiare il fenomeno delle contestazioni territoriali alle grandi opere, annuncia il proprio convegno annuale a Torino il prossimo 5 ottobre, presso il Centro Congressi Lingotto, con il patrocinio di Regione Piemonte - Provincia di Torino - Comunità Montana Bassa Val di Susa e Val Cenischia. I dati dell’Osservatorio Nimby Forum parlano quest’anno di 171 impianti contestati (dove per impianti si intende il complesso di insediamenti industriali, infrastrutture viarie e ferroviarie, centrali per la produzione di energia, rigassificatori, impianti per il trattamento dei rifiuti, eccetera), contro i 190 censiti nel corso della scorsa edizione. Tuttavia, il numero di articoli di stampa censiti sull’argomento è schizzato dai 2. 760 dell’anno scorso ai 4. 020 di quest’anno, con punte massime di 66 articoli al giorno (contro i 45 dell’anno scorso) e una media di 309 articoli al mese contro 251. Senza contare le numerosissime trasmissioni di approfondimento giornalistico televisivo che hanno ripetutamente trattato questo tema nel corso dell’anno. Si rileva quindi che, pure a fronte di una diminuzione in termini assoluti delle opere contestate, si è assistito ad un incremento notevole dell’attenzione, da parte dai media e del dibattito politico, a questo fenomeno. Il format del Convegno prevede due sessioni. Al mattino “Infrastrutture e grandi opere: consenso e competitività”, un talk show basato sui temi dell’edizione 05/06 di Nimby Forum, con rappresentanti di primo piano del mondo politico e industriale. L’attenzione sarà focalizzata sulla questione della programmazione e dello sviluppo, in un’ottica di consenso e sostenibilità. Saranno presentati i risultati conclusivi della seconda edizione di Nimby Forum e i risultati del sondaggio online sui temi della partecipazione. Al pomeriggio è invece prevista una tavola rotonda di approfondimento più specificamente dedicata alle tematiche legate al caso Tav in Piemonte, “Il caso Tav: ricominciare dal dialogo”, attraverso la quale si cercherà di fare il punto sullo stato di avanzamento del progetto, riesaminando i temi oggetto del conflitto in un’ottica sovranazionale e integrata. Programma Del Convegno - Ia Sessione Infrastrutture e grandi opere: consenso e competitività: 9. 30 Registrazione; 10. 00 Alessandro Beulcke, Presidente Aris: il progetto Nimby Forum; 10. 15 Talk show - Conduce: Giovanni Floris; Sergio Chiamparino, Sindaco di Torino; Paride De Masi, Amministratore Delegato Gruppo Italgest; Roberto Della Seta, Presidente Legambiente; Enzo Gatta, Presidente Assoelettrica; Enrico Letta, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri; Mauro Moretti, Amministratore Delegato Rete Ferroviaria Italiana; Alfonso Pecoraro Scanio, Ministro dell’Ambiente. Iia Sessione Il caso Tav: ricominciare dal dialogo: 15. 00 Tavola rotonda - Modera: Giulio Anselmi: Andrea Boitani, Professore ordinario di Economia politica Università Cattolica di Milano; Mercedes Bresso, Presidente Regione Piemonte; Antonio Ferrentino, Presidente Comunità Montana Bassa Val di Susa; Rainer Masera, Capo delegazione italiano Commissione Intergovernativa Torino-lione; Antonio Saitta, Presidente Provincia Torino; Mario Virano, Presidente Osservatorio Val di Susa. Per iscriversi: www. Nimbyforum. Net . .  
   
   
ECO&EQUO 2006, BOOM DI ADESIONI ALLE GIORNATE MARCHIGIANE DI SENSIBILIZZAZIONE AL RISPARMIO IDRICO ED ENERGETICO  
 
 Ancona, 2 ottobre 2006 - Sono trascorsi pochi giorni dalla messa in onda dello spot radio ed e` gia` un boom di adesioni alle tre Giornate di Sensibilizzazione al Risparmio Idrico ed Energetico promosse dall´Assessorato all´Ambiente della Regione Marche, in occasione di Eco&equo 2006, l´Evento dell´attenzione sociale e ambientale (organizzato dall´Assessorato ai Servizi Sociali, Immigrazione e Ambiente della Regione Marche in collaborazione con Res - Rete di Economia Solidale delle Marche e E. R. F. , Ente Regionale per le Manifestazioni Fieristiche), che si svolgera` ad Ancona nei prossimi 6, 7 e 8 ottobre (padiglione dell´Ente Fiera di Ancona). Le decine di adesioni al progetto sono il segno evidente dell´interesse dei cittadini nei confronti di tematiche considerate importanti e vicine al quotidiano. Obiettivo della campagna e` infatti quello di sensibilizzare cittadini, Enti, Associazioni e Aziende sulla possibilita` concreta di risparmiare acqua ed energia elettrica. ´Scopo della Campagna e` quello di promozionare i contenuti del Pear, il Piano Energetico Ambientale Regionale approvato il 16 febbraio 2005 e successivamente attuato per raggiungere il pareggio tra produzione e consumo di elettricita` nelle Marche ´ spiega Marco Amagliani, assessore regionale all´Ambiente - la strada intrapresa e` quella del risparmio di energia, dell´utilizzo di fonti rinnovabili, dell´uso efficiente di quelle fossili, ma anche quella della produzione energetica diffusa, realizzata attraverso l´utilizzo di impianti medio-piccoli distribuiti sul territorio´. Il concetto di risparmio assume dunque i connotati di ´strumento trasversale´ in grado di incidere concretamente sulla realta`, di ´strumento´ di cui davvero tutti possono tangibilmente servirsi per concorrere a migliorare l´ambiente: risparmiando e` infatti possibile, non solo ridurre le emissioni e la dipendenza dalle fonti fossili, ma anche ottenere un evidente vantaggio economico, grazie alla diminuzione degli importi delle bollette. Per partecipare alla tre giorni occorre lasciare un messaggio al numero 071 8062703 o via sms al 333 5779393 e comunicare il proprio impegno ad iniziare a limitare i consumi di acqua ed elettricita`. Del Pear e sul Pear si parlera` e ci si confrontera` a Eco&equo 2006, nell´ambito del convegno dal titolo ´Piano Energetico Ambientale Regionale, motore dell´innovazione sostenibile´, durante il quale, oltre a fare il punto sullo stato di attuazione, sara` possibile venire a conoscenza dei nuovi indirizzi nazionali in campo energetico, nonche` delle buone pratiche attualmente in corso nel territorio marchigiano, segno tangibile della risposta positiva al Piano Energetico Ambientale Regionale. Al convegno, che sara` aperto dall´assessore all´Ambiente, Marco Amagliani, parteciperanno in qualita` di relatori: l´On. Alfonso Gianni (Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico), Fabrizio Fabbri (Capo segreteria tecnica Ministero dell´Ambiente), Marco Pacetti (Rettore Universita` Politecnica delle Marche), Fabio Polonara (dell´Universita` Politecnica delle Marche), Paolo Degli Espinosa (Vice presidente e Responsabile del Settore Energia Istituto Sviluppo Sostenibile Italia). .  
   
   
SIEMENS A EOLICA EXPO MEDITERRANEAN 2006.  
 
 Roma, 2 ottobre 2006 - La divisione Power Transmission and Distribution di Siemens Italia ha presentato la propria offerta “chiavi in mano” nell’installazione elettrica dei parchi eolici presso Eolica Expo Mediterranean 2006 svoltasi a Roma dal 28 al 30 settembre 2006. Gennaro Di Tuoro, Responsabile settore wind e fotovoltaico della divisione Power Transmission and Distribution di Siemens Italia è intervenuto il 29 settembre alle 16. 00 sul tema: “Allacciamenti alla rete elettrica di centrali eoliche: nuove prospettive” nell’ambito della tavola rotonda dedicata al tema dell’inserimento dell’eolico nella rete di trasmissione. Di Tuoro ha illustrato le interessanti opportunità di mercato e di business a seguito della delibera 281/05 emessa dall’Autorità per l’energia elettrica e il Gas. Con questa delibera sono state definite la modalità e le condizioni contrattuali (Dk 5310) per la realizzazione della sottostazione di allacciamento alla rete nazionale. E’ cioè possibile per un costruttore, per esempio di un impianto eolico, occuparsi della infrastruttura di allacciamento, scegliendo sul mercato tra più fornitori. Siemens grazie al proprio know how è già pronta con ben tre soluzioni innovative e competitive. Tra gli espositori della fiera Siemens è l’unica azienda a presentare un’offerta nell’ambito della distribuzione e trasmissione di energia negli impianti eolici. Con circa il 70% della quota di mercato la società vanta in questo settore una posizione di leadership. L’offerta chiavi in mano riguarda la realizzazione completa di tutta l’infrastruttura elettrica ossia: sistema di distribuzione in Media Tensione Mt di parco e sottostazione in Alta Tensione At. La consulenza durante la scelta di base include tutti gli studi di fattibilità tecnica e di mercato, lo sviluppo del progetto, la valutazione dei costi per le richieste di finanziamento, la documentazione per i permessi autorizzativi. Nelle sottostazioni degli impianti eolici Siemens è in grado di fornire i sezionatori At, gli scaricatori, gli interruttori At in Sf6, i trasformatori di misura di corrente e di tensione a partire da 72 kV fino a 420 kV. Per la distribuzione Mt di parco fornisce e mette in opera tutte le componenti: la cabina di smistamento; la cabina di trasformazione Mt/bt, i collegamento in cavo Mt (con i relativi accessori), la fibra ottica e la rete di terra. Infine, i sistemi di controllo e supervisione sono caratterizzati dall’interoperabilità, cioè dalla possibilità di integrare il sistema con nuovi componenti in qualsiasi momento ed indipendentemente dal fornitore. I sistemi di supervisione per gli impianti eolici garantiscono il pieno controllo dell’impianto sia localmente che da siti remoti, la raccolta di tutti i dati utili a fini diagnostici e manutentivi, oltre alla trasmissione a Terna delle misurazioni, divenuta prerequisito necessario per l’attivazione dei parchi. Siemens ha realizzato numerose centrali eoliche, tra le altre, a Sassari, Nuoro, Benevento, Avellino, Agrigento, Siracusa, Trapani, Campobasso, Foggia. .  
   
   
TREVI: PRESTITO OBBLIGAZIONARIO CONVERTIBILE INDIRETTO PER FINANZIARE LA CRESCITA DEL GRUPPO NUOVO CONTRATTO IN PERÙ CON PETROBRAS PER UN TOTALE DI 17 MILIONI DI USD ESTENDIBILI A 28 MILIONI DRILLMEC S.P.A. ACQUISISCE ORDINE IN ISLANDA PER UN IMPIANTO HH 300 PER GEOTERMIA PER EURO 8,8 MILIONI  
 
 Cesena, 2 ottobre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Trevi – Finanziaria Industriale S. P. A. , ha approvato la relazione degli Amministratori relativa ad un aumento di capitale che, sulla base della delega concessa al C. D. A. Dall’assemblea Straordinaria degli azionisti tenutasi il 13 settembre 2006, il Consiglio di Amministrazione potrà deliberare entro cinque anni da tale data. L’aumento di capitale, pari a massime n. 6. 400. 000 azioni ordinarie di valore nominale di Euro 0,50 ciascuna e fino ad un massimo del 10% del Capitale Sociale sottoscritto al momento della suddetta delega, sarà comunque al servizio di un Prestito Obbligazionario Convertibile Indiretto e con esclusione del diritto di opzione. Il prestito sarà indiretto, emesso cioè da una Istituzione Finanziaria e sarà collocato escusivamente presso Investitori Istituzionali che avranno la facoltà di convertire le obbligazioni nelle azioni di nuova emissione. Il prezzo di conversione sarà fissato dal Consiglio di Amministrazione di Trevi e sarà comunque a premio rispetto al prezzo di mercato di riferimento. L’operazione, che potrebbe essere lanciata anche in un prossimo futuro, è finalizzata a dotare il Gruppo di risorse finanziarie a condizioni vantaggiose per finanziare il processo di crescita in atto, sia nell’innovativo settore drilling, che nel core business delle fondazioni speciali. La suddetta relazione approvata dagli amministratori sarà messa a disposizione del pubblico presso la sede sociale e Borsa Italiana S. P. A. , unitamente al parere sulla congruità dei criteri adottati dal Consiglio di Amministrazione per la determinazione del prezzo di emissione che sarà rilasciato dalla società di revisione, almeno 15 (quindici) giorni prima della delibera di aumento del capitale sociale che il Consiglio di Amministrazione potrà adottare alle condizioni sopra esposte. Prosegue lo sviluppo del’innovativo settore drilling con l’acquisizione di due nuovi importanti accordi. La controllata Petreven ha sottoscritto in Perù un secondo importante contratto con Petrobras Energia Peru’ S. A. Per la fornitura di servizi di perforazione petrolifera per un valore complessivo di 17 milioni di Usd. L´inizio della commessa è previsto per maggio 2007 con durata 36 mesi; il contratto è estendibile automaticamente in assenza di esplicita disdetta delle parti per ulteriori 24 mesi, per un controvalore complessivo massimo di 28 milioni di Usd. Drillmec S. P. A. Ha firmato a Reykjavick (Islanda) un contratto di fornitura per un quarto impianto di perforazione per geotermia a grande profondità, dell’ammontare di Euro 8,8 milioni. L’acquisto da parte del cliente Jardboranir si inquadra all’interno di un innovativo progetto islandese per implementare un sistema idrotermale ad alte temperature, con scavi di pozzi geotermici fino a 4. 000 metri di profondità; l’impianto fornito sarà il più potente e tecnologico ad operare in Islanda. .  
   
   
EMILIA-ROMAGNA, CENTRALI IDROELETTRICHE. GUERRA (VERDI): “PIANIFICARE SFRUTTAMENTO ACQUE SU VASTA AREA”  
 
 Bologna, 2 ottobre 2006 - Lo sfruttamento della risorsa acqua, non supportato da una corretta analisi del contesto territoriale, avrebbe portato, negli anni, alla realizzazione “non pianificata e irrazionale” di numerose centraline idroelettriche che produrrebbero impatti ambientali contrastanti con le finalità del piano di tutela delle acque della Regione Emilia-romagna e con quelle della direttiva europea in materia. È quanto sostiene, in un’interrogazione, Daniela Guerra dei verdi la quale evidenzia che “non esiste al momento uno strumento regionale normativo o di programmazione che preveda di pianificare a livello di intera asta fluviale gli interventi di sfruttamento della risorsa acqua”. La consigliera sollecita pertanto la Giunta a dotarsi di tale strumento in modo che si possa vincolare lo sfruttamento idrico al pieno rispetto delle norme e direttive in materia e, a tal fine, suggerisce che “le autorizzazioni per le nuove centrali potrebbero essere vincolate al piano e all’esito positivo della Valutazione Ambientale Strategica”. A sostegno della sua richiesta Daniela Guerra cita, a titolo di esempio, “due casi problematici di impianti progettati sul territorio regionale in tratti ad elevata fragilità ambientale e non rientranti in una valutazione e pianificazione a livello di bacino idrografico”. Nel primo caso, in località Molino della Rocca sul fiume Enza, nel comune reggiano di Vetto d’Enza sarebbe stata autorizzata la riattivazione di una centralina idroelettrica che si troverebbe in zona Sic (sito d’importanza comunitaria) e in area di pericolosità “molto elevata” (secondo quanto definito nel Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico del fiume Po). L’opera, sottoposta a screening e a valutazione d’incidenza, sarebbe stata ritenuta ambientalmente compatibile seppur con prescrizioni, che tuttavia, in fase di realizzazione dei lavori (a quanto risulterebbe dall’esposto presentato dal Wwf) non sarebbero state tutte rispettate. Nel secondo caso citato, nel comune riminese di Torriana, in località Ponte Verrucchio, sul fiume Marecchia, sono stati depositati per ciascuna riva del medesimo tratto del corso d’acqua, due progetti di centrali idroelettriche già sottoposti a screening e ora alla valutazione di impatto ambientale. Il tratto di fiume interessato presenterebbe una profonda erosione a dinamica attiva e sarebbe stato indicato dall’Autorità di Bacino come “a forte criticità per l’assetto idrogeologico”. L’esponente ambientalista chiede quindi alla Regione di promuovere, nel breve periodo, accordi volontari, tra l’Assessorato Attività Produttive, le istituzioni preposte al rilascio delle autorizzazioni e i proponenti degli impianti, per una valutazione degli impatti cumulativi nell’area vasta e quindi per una loro razionalizzazione. Secondo Daniela Guerra sarebbe opportuno impedire interventi a fini privatistici di messa in sicurezza di aree del fiume a forte criticità, senza valutare l’eventuale danno ambientale e i costi relativi per il pubblico determinati dalla mancanza di mitigazione. Dall’esecutivo regionale Daniela Guerra vuole infine sapere se sia legittimo stipulare una convezione onerosa tra un ente ( per esempio un Comune) coinvolto nella conferenza dei servizi relativa alla Via (quindi legato ad un giudizio di merito sul progetto) e la società di progettazione, prima della conclusione dell’iter autorizzativo. .  
   
   
GREENVISION AMBIENTE HA APPROVATO LA SEMESTRALE 2006: RICAVI CONSOLIDATI TOTALI PARI A EURO 62,6 MILIONI CON UNA CRESCITA ORGANICA DEL 29,7%  
 
San Polo D’enza (Re), 2 ottobre 2006 – Il Consiglio di amministrazione di Greenvision ambiente Spa, società quotata sul mercato Expandi di Borsa Italiana da luglio 2004 e attiva nel settore ambiente, ha approvato il 28 settembre la relazione semestrale al 30 giugno 2006, redatta secondo i principi contabili internazionali Ias/ifrs. I Ricavi Consolidati totali del Gruppo al 30 giugno 2006 sono pari a Euro 62,6 milioni e registrano una forte crescita organica del 29,7% rispetto a Euro 48,3 milioni del corrispondente periodo precedente. Ancora una volta brillano le performance dei prodotti in kenaf (isolanti termo-acustici naturali per la bio-edilizia, fibre per la realizzazione di tessuti completamente naturali ed anallergici per l’arredamento domestico e l’abbigliamento, polveri assorbenti per i rifiuti chimici e petroliferi) che rispetto al semestre 2005 hanno registrato una crescita del 30,1%. Positivo anche il settore delle geotecnologie, agrotecnologie e ingegneria civile dedicato alla protezione del terreno (dagli impianti di irrigazione e drenaggio ai prodotti geosintetici per il consolidamento ed il drenaggio dei terreni in edilizia e per il controllo del dissesto idrogeologico) che consolida il fatturato del semestre 2005 Nel settore delle energie rinnovabili, dove il Gruppo oggi è presente con la fornitura ai termovalorizzatori di biomasse vegetali e sintetiche per la produzione di energia elettrica ecologica, il fatturato al 30 giugno 2006 segna un incremento del 47,1% rispetto al semestre 2005. L’attività di trading di Innovative Value Activity ha registrato un ulteriore progresso del 50% rispetto al 30 giugno 2005 ed in crescita anche i ricavi per i servizi di certificazione e monitoraggio ambientale che realizzano un incremento organico di oltre il 20% rispetto al 30. 06. 2005 grazie all’acquisizione di nuove commesse per attività di controllo e monitoraggio dell’inquinamento e al crescente sviluppo del settore fisico e chimico. I prodotti per la protezione delle reti energetiche (elettricità, gas, acqua) e per il risparmio energetico negli impianti di illuminazione pubblica e negli edifici civili, attività tradizionalmente più stabile e consolidata del Gruppo Greenvision ambiente, hanno registrato una crescita del 4,2% rispetto al 30 giugno 2005 e rappresentano oggi il 20,1% del fatturato totale consolidato del Gruppo. Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) al 30 giugno 2006 è stato pari a Euro 5,4 milioni con una crescita del 4,2% rispetto a Euro 5,1 milioni del corrispondente periodo del 2005. Il Risultato Operativo (Ebit) del periodo si attesta a Euro 3,8 milioni sostanzialmente in linea con il periodo precedente pur in presenza di maggiori ammortamenti per Euro 0,2 milioni generati dal piano di investimenti realizzato dal Gruppo nel secondo semestre 2005 e nei primi mesi dell’anno in corso. Il Risultato Consolidato Prima Delle Imposte (Pretax) è pari a Euro 2,3 milioni in linea con il risultato ordinario ante imposte del corrispondente periodo dell’esercizio precedente che beneficiava di un dividendo straordinario di Euro 140 mila distribuito dalla società Laboratori Integrati. La Struttura Patrimoniale del Gruppo presenta un totale immobilizzazioni nette pari a Euro 41,5 milioni con investimenti nel primo semestre per Euro 1,8 milioni effettuati principalmente per aumentare la capacità produttiva degli impianti industriali del Gruppo e per migliorarne l’efficienza. L’indebitamento finanziario netto gestionale al 30 giugno 2006 è pari a Euro 38,3 milioni, il patrimonio netto consolidato del Gruppo Greenvision ambiente si attesta a Euro 28,2 milioni. Evoluzione Prevedibile Della Gestione I piani di sviluppo avviati da Greenvision ambiente per la realizzazione di nuovi prodotti a basso impatto ambientale e per l’espansione in nuovi mercati geografici rappresentano i drivers per il consolidamento del forte trend di crescita dei ricavi consolidati del Gruppo. .  
   
   
GREENVISION AMBIENTE SPA: REQUISITI MERCATO EXPANDI  
 
 San Polo D’enza (Re), 2 ottobre 2006 – Di seguito sono riportate le informazioni relative ai requisiti del mercato Expandi di Greenvision ambiente calcolati sui risultati semestrali al 30 giugno 2006 diffusi in data 29 settembre:
Requisiti Mercato Expandi* 30. 06. 2006
Utile Netto > 0 > Euro 100. 000 0,8 mln Euro
Risultato Ordinario (Utile Operativo) > 0 7,1 mln Euro
Pfn/risultato Operativo Lordo (Ebitda) <4 3,6
*I requisiti indicati nella tabella sono stati calcolati ai sensi dell’art. 2. A. 2. 1, Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana Spa .
 
   
   
DIBATTITO SULL’EMISSION TRADING 2008/2012 I RISULTATI DELL’INCONTRO-DIBATTITO DEL 27 SETTEMBRE ORGANIZZATO DAL WWF E DALLA RAPPRESENTANZA  
 
Bruxelles, 2 ottobre 2006 - Si è concluso l’incontro-dibattito, organizzato il 27 settembre 2006 dal Wwf e dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia sull’Emission Trading System (Ets) e sul raggiungimento degli obiettivi di Kyoto entro il 2012. Esperti e politici si sono confrontati sui temi della direttiva 2003/87/Ce e sul piano nazionale di assegnazione delle quote di emissione dell’Italia. L’incontro-dibattito è nato per creare le premesse di un confronto fra il governo italiano, la Commissione europea, con la mediazione fra le parti dei settori industriale ed energetico italiani, in vista della discussione sul nuovo piano nazionale di assegnazione (Pna). Nel corso del dibattito sono state affrontate le più importanti problematiche legate alla direttiva europea 2003/87/Ce, che ha introdotto la regolamentazione delle emissioni di gas a effetto serra (European Emission Trading Scheme, Eu Ets) nei paesi dell’Unione europea, con particolare riferimento al settore energetico e al raggiungimento degli obiettivi di Kyoto entro il 2012. La direttiva ha istituito il sistema comunitario di scambio delle quote di emissione ed impone agli Stati membri di elaborare i Pna delle quote per ciascun periodo di scambio. I piani stabiliscono la quantità totale di emissioni di anidride carbonica (Co2) che può essere emessa da tutti gli impianti situati nel paese considerato e il numero di quote di emissione assegnato a ciascun impianto. Gli impianti che emettono una quantità di Co2 superiore alla quota loro assegnata devono acquistare quote aggiuntive sul mercato, mentre quelli le cui emissioni sono inferiori alla quota assegnata hanno la possibilità di vendere le quote in eccesso. E’ dunque necessario che ogni Stato membro fissi in anticipo le quote da assegnare per il periodo 2008/2012. Questo secondo periodo di scambio è importante perché coincide con il quinquennio nel quale l´Unione europea e gli Stati membri dovranno conseguire gli obiettivi di contenimento o riduzione delle emissioni di gas serra assunti in virtù del protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici. I Pna del periodo 2005/2007 hanno mostrato che serve maggiore semplicità e trasparenza nella loro attuazione, in modo tale che si crei un mercato funzionante nel campo delle quote delle emissioni competitivo ed efficace e che le emissioni complessive vengano effettivamente ridotte. Nel suo intervento di Jos Delbeke, Direttore della sezione cambiamenti climatici e qualità dell’aria della Dg Ambiente per la Ce, ha sottolineato la posizione dell’Ue: serve maggiore trasparenza nei Pna e soprattutto un rispetto maggiore dei punti del Protocollo di Kyoto. Il mercato delle quote di emissione deve diventare più competitivo e colmare le lacune createsi nel precedente periodo, in modo da garantire l’efficacia della direttiva e la sua corretta applicazione da parte degli Stati membri. Secondo Delbeke il sistema Ets è necessario per conseguire gli obiettivi di lungo periodo sulla riduzione delle emissioni nocive; gli Stati membri sono invitati a fare di più per quanto riguarda i loro Pna, che spesso risultano più complessi del necessario e non sufficientemente trasparenti. Da parte italiana, il Ministro per l’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio ha sottolineato con forza l’importanza del dibattito sulla riduzione delle emissioni. Come Ministro competente, ha aggiunto di avere già varato un piano ad hoc in linea con la direttiva europea, che aspetta al varco la totale disponibilità da parte del governo italiano: non tollererà alcuno strappo sull’argomento in quanto sono in vigore forti vincoli internazionali come il Protocollo di Kyoto e la direttiva europea in questione. Il Pna deve essere approvato anche per evitare qualsiasi tipo di confusione e tensione con il settore industriale italiano: la fissazione di regole ben precise serve ad evitare salate multe nel futuro. Secondo il Ministro le imprese italiane si devono dotare dei meccanismi e della tecnologia necessari per limitare le emissioni di Co2, al fine di rendersi maggiormente competitive nel lungo periodo. Pecoraro Scanio ha anche ricordato che le emissioni di Co2 sono prodotte in larga parte dalle abitazioni ad uso privato e dai trasporti; la sensibilizzazione dell’opinione pubblica al riguardo è doverosa. Per il Ministro serve anche maggiore trasparenza nei comportamenti: le precedenti quote di emissione di Co2 sono state spartite fra gli Stati membri in modo ineguale, con un’alterazione delle condizioni di concorrenza che va superata non attraverso l’aumento delle quote stesse, ma con il rispetto del protocollo di Kyoto. Per questo è necessario una maggiore ricerca nell’ambito delle tecnologie per non danneggiare la competitività dei mercati e per aumentarne l’efficienza. Il Responsabile ambiente di Confindustria, Giancarlo Coccia in rappresentanza del settore industriale italiano, ha sottolineato come il Pna precedente abbia inciso pesantemente sulla competitività: ad un anno dall’applicazione ritiene che l’Italia si trovi sconfitta, con un deficit di 8 milioni di tonnellate di emissioni, mentre Francia e Germania vantano un surplus di 40 milioni di tonnellate. Questa forte differenza ha creato una distorsione sui mercati per cui serve un ragionamento complessivo sull’opportunità di far gravare l’attuazione della direttiva al solo settore industriale lasciando fuori trasporti e abitazioni ad uso privato. Secondo Coccia é urgente impegnare al meglio le risorse nella ricerca dell’efficienza: l’Ue deve garantire flessibilità per evitare distorsioni del mercato delle quote di emissione di Co2, a fronte di Stati membri che sembrano attestare una sovra-allocazione di quote e altri, come l’Italia e la Spagna, un deficit. I rappresentanti di Eni, Edison, Enel e Sorgenia, hanno sottolineato le distorsioni già evidenziate da Confindustria proponendo più incentivi per ricerca e innovazione tecnologica. Solo in questo modo possono essere garantiti con continuità gli sforzi fatti sulla ricerca e lo studio di biomasse e di fonti rinnovabili. Jos Delbeke ha ascoltato con attenzione ed interesse gli interventi e la richiesta di un dibattito maggiormente attivo sulle sovra-allocazione di quote. L’incontro-dibattito moderato dalla giornalista dell’Adnkronos Cristina Corazza, ha registrato inoltre una forte partecipazione di esperti del settore, ed ha raggiunto l’obiettivo di dare luce alla questione del cambiamento climatico e alla necessità di ridurre le emissioni di Co2 attraverso il dialogo e la collaborazione fra gli Stati membri. Rimangono ben saldi gli obiettivi delineati dal Protocollo di Kyoto e dalla direttiva 2003/87/Ce: il confronto fra le parti ha messo in luce alcuni punti che devono essere presi in considerazione nel futuro per migliorare la funzionalità del mercato delle quote di emissione, come la trasparenza, la flessibilità, la ricerca dell’efficienza e gli incentivi allo studio di nuove tecnologie. .  
   
   
INQUINAMENTO ATMOSFERICO. IL CIS APPROVA LA ZONIZAZZIONE DEI TTZ. ASSESSORE CONTA: ESCLUDERE DAI FINANZIAMENTI GLI ENTI CHE NON APPLICANO LE MISURE DI MINIMA  
 
Venezia, 2 ottobre 2006 Escludere dal prossimo bando del fondo di rotazione le Amministrazioni comunali e provinciali che non si atterranno alle indicazioni di minima decise dal Cis. E’ questa la proposta dall’Assessore regionale all’Ambiente, Giancarlo Conta, avanzata nel corso dell’odierna riunione del Comitato di Indirizzo e Sorveglianza, convocato dallo stesso Assessore per l’approvazione della zonizzazione proposta dai Tavoli Tecnici Zonali e per l’approvazione della bozza di accordo tra le Regioni e le province autonome della Pianura Padana relativo agli indirizzi comuni per la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento atmosferico. L’assessore Conta ha avanzato tale proposta rispondendo ad alcuni membri del Comitato che avevano sollecitato sanzioni da parte della Regione nei confronti degli Enti che non applicano le misure di minima approvate dal Cis. “Rispetto al fatto che una Provincia o un Comune non si attenga alle indicazioni di minima – ha ricordato Conta – la Regione, non ha nessuna possibilità di intervenire. Per farlo sarebbe necessario cambiare la Legge e ridare in toto alla Regione le competenze in materia, oggi delegate ai Comuni e alle Province. Una proposta alternativa – ha detto Conta – potrebbe essere quella di introdurre, nel prossimo bando del fondo di rotazione per il piano strutturale per la lotta all’inquinamento, un prerequisito per l’ammissione: l’aver adottato le misure approvate dal Cis. Ovvio – ha aggiunto – che questa misura necessita di tutte le verifiche legali e amministrative di applicabilità, ma potrebbe essere un modo per sollecitare gli Enti e che potrebbe essere estesa anche ad altre forme di finanziamento previste sempre per l’abbattimento dell’inquinamento atmosferico”. Riferendosi al bando per accedere al fondo di rotazione previsto dal Piano strutturale, Conta ha informato che il testo sarà pronta entro la fine di ottobre, con una disponibilità finanziaria di 10 milioni di euro, che serviranno per l’abbattimento degli interessi legati ai mutui. “Andremo da subito – ha precisato Conta – a privilegiare quei progetti che andranno ad incidere sull’abbattimento delle cause da inquinamento, ma anche sui costi di gestione attraverso un risparmio energetico, risparmio che garantirà la restituzione del mutuo. Inoltre, ci rivolgeremo inizialmente agli enti pubblici, che con i loro interventi dovranno rappresentare un esempio e uno stimolo per i cittadini”. Per quanto riguarda le misure emergenziali, Conta ha sollecitato gli Assessori comunali e provinciali presenti ad adottare soluzioni il più possibile condivise, per evitare ai cittadini situazioni di disagio come quelle dello scorso inverno. E per quanto riguarda le misure emergenziali da adottare, il Comitato ha approvato le zonizzazioni approvate dai Ttz provinciali e che rispecchiano quella proposta dall’Arpav la primavera scorsa. Tale provvedimento consentirà la modifica del Piano di Tutela e risanamento dell’atmosfera, obbligando i comuni di fascia A, praticamente tutti quelli al di sotto dei 200 metri di altitudine, a redigere ed attuare i piani di emergenza in presenza di situazioni di sforamento dei limiti previsti. Infine Conta ha informato che sarà presto firmato dal Veneto, Piemonte, Lombardia, Emilio Romagna e le Province autonome di Trento e Bolzano e la Confederazione Elvetica del Canton Ticino, l’accordo per la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento atmosferico. “E’ un accordo – ha sottolineato Conta – che consentirà di accedere a finanziamenti europei previsti per progetti interregionali e che permetterà interventi più estesi a livello di Pianura Padana e quindi più efficaci”. Il protocollo prevede, tra l’altro, di adottare limitazioni progressive della circolazione dei veicoli più inquinanti, agevolare l’installazione dei filtri antiparticolato, adottare forme di regolamentazione per l’utilizzo dei combustibili per le quali si intende richiedere la diffusione di soluzioni tecnologiche migliorative e adottare “standard” emissivi comuni per le attività produttive e per le sorgenti civili . .  
   
   
CHIUDE UFFICIALMENTE SENOMI IL PROGETTO DI CERTIFICAZIONE AMBIENTALE PER IL NORD MILANO  
 
Milano, 2 ottobre 2006 - Si conclude dopo due anni di lavoro il progetto Senomi per l’applicazione dello standard di certificazione ambientale di territorio Emas 2 nei distretti del Nord Milano Falck Concordia e Breda. I risultati raggiunti sono stati presentati il 29 settembre in occasione del convegno internazionale La certificazione ambientale Emas 2: uno strumento innovativo per la responsabilità d’impresa, organizzato nell’ambito del Secondo Salone della Responsabilità Sociale d’Impresa Dal Dire Al Fare, presso l’Università Iulm. Finanziato nell’ambito del progetto europeo Life, Senomi, che ha come partner Regione Lombardia, Provincia di Milano, Camera di Commercio di Milano, Comune di Sesto San Giovanni, Associazione Imprenditori Nord Milano, Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo, Ambiente Italia Istituto di Ricerche, assieme alle imprese sestesi Leva Arti Grafiche, Autotrasporti Fraconti, F. A. R. T. I, Sadema e Sai Automazione, ha visto questi attori socioeconomici impegnati in un percorso complesso che ha conseguito importati risultati: l’impostazione di linee guida per l’applicazione di Emas alle aree industriali, la realizzazione delle analisi ambientali iniziali, la costituzione in forma associativa di un Organismo di Gestione delle aree, la formulazione di una politica e di un programma di miglioramento ambientale, l’adozione di una sistema di gestione ambientale “d’area”. Una volta presi in esame tutti gli impatti delle attività svolte nei distretti in tema di emissioni in atmosfera, rifiuti, mobilità e consumi energetici, un programma ambientale ha identificato obiettivi strategici e operativi per ciascuno di questi settori e ha tracciato un quadro d’azioni, con tempi, responsabilità e risorse umane ed economiche in grado di garantire la loro attuazione. Alcune aziende dei distretti hanno inoltre deciso di adottare lo standard Emas anche singolarmente, identificando propri obiettivi di miglioramento e dotandosi di sistemi di gestione ambientale specifici al proprio processo produttivo. L’organismo di Gestione continuerà anche in futuro la propria attività attraverso un monitoraggio dei traguardi raggiunti, l’affiancamento delle aziende nel mantenimento del proprio sistema di gestione ambientale e l’ulteriore promozione di Emas nel territorio del Nord Milano. .  
   
   
GREENVISION AMBIENTE SEMESTRALE 2006: RICAVI CONSOLIDATI TOTALI PARI A EURO 62,6 MILIONI CON UNA CRESCITA ORGANICA DEL 29,7%  
 
 San Polo D’enza (Re), 2 ottobre 2006 – Il Consiglio di amministrazione di Greenvision ambiente Spa, società quotata sul mercato Expandi di Borsa Italiana da luglio 2004 e attiva nel settore ambiente, ha approvato il 28 settembre la relazione semestrale al 30 giugno 2006, redatta secondo i principi contabili internazionali Ias/ifrs. I Ricavi Consolidati totali del Gruppo al 30 giugno 2006 sono pari a Euro 62,6 milioni e registrano una forte crescita organica del 29,7% rispetto a Euro 48,3 milioni del corrispondente periodo precedente. Ancora una volta brillano le performance dei prodotti in kenaf (isolanti termo-acustici naturali per la bio-edilizia, fibre per la realizzazione di tessuti completamente naturali ed anallergici per l’arredamento domestico e l’abbigliamento, polveri assorbenti per i rifiuti chimici e petroliferi) che rispetto al semestre 2005 hanno registrato una crescita del 30,1%. Positivo anche il settore delle geotecnologie, agrotecnologie e ingegneria civile dedicato alla protezione del terreno (dagli impianti di irrigazione e drenaggio ai prodotti geosintetici per il consolidamento ed il drenaggio dei terreni in edilizia e per il controllo del dissesto idrogeologico) che consolida il fatturato del semestre 2005 Nel settore delle energie rinnovabili, dove il Gruppo oggi è presente con la fornitura ai termovalorizzatori di biomasse vegetali e sintetiche per la produzione di energia elettrica ecologica, il fatturato al 30 giugno 2006 segna un incremento del 47,1% rispetto al semestre 2005. L’attività di trading di Innovative Value Activity ha registrato un ulteriore progresso del 50% rispetto al 30 giugno 2005 ed in crescita anche i ricavi per i servizi di certificazione e monitoraggio ambientale che realizzano un incremento organico di oltre il 20% rispetto al 30. 06. 2005 grazie all’acquisizione di nuove commesse per attività di controllo e monitoraggio dell’inquinamento e al crescente sviluppo del settore fisico e chimico. I prodotti per la protezione delle reti energetiche (elettricità, gas, acqua) e per il risparmio energetico negli impianti di illuminazione pubblica e negli edifici civili, attività tradizionalmente più stabile e consolidata del Gruppo Greenvision ambiente, hanno registrato una crescita del 4,2% rispetto al 30 giugno 2005 e rappresentano oggi il 20,1% del fatturato totale consolidato del Gruppo. Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) al 30 giugno 2006 è stato pari a Euro 5,4 milioni con una crescita del 4,2% rispetto a Euro 5,1 milioni del corrispondente periodo del 2005. Il Risultato Operativo (Ebit) del periodo si attesta a Euro 3,8 milioni sostanzialmente in linea con il periodo precedente pur in presenza di maggiori ammortamenti per Euro 0,2 milioni generati dal piano di investimenti realizzato dal Gruppo nel secondo semestre 2005 e nei primi mesi dell’anno in corso. Il Risultato Consolidato Prima Delle Imposte (Pretax) è pari a Euro 2,3 milioni in linea con il risultato ordinario ante imposte del corrispondente periodo dell’esercizio precedente che beneficiava di un dividendo straordinario di Euro 140 mila distribuito dalla società Laboratori Integrati. La Struttura Patrimoniale del Gruppo presenta un totale immobilizzazioni nette pari a Euro 41,5 milioni con investimenti nel primo semestre per Euro 1,8 milioni effettuati principalmente per aumentare la capacità produttiva degli impianti industriali del Gruppo e per migliorarne l’efficienza. L’indebitamento finanziario netto gestionale al 30 giugno 2006 è pari a Euro 38,3 milioni, il patrimonio netto consolidato del Gruppo Greenvision ambiente si attesta a Euro 28,2 milioni. Evoluzione Prevedibile Della Gestione - I piani di sviluppo avviati da Greenvision ambiente per la realizzazione di nuovi prodotti a basso impatto ambientale e per l’espansione in nuovi mercati geografici rappresentano i drivers per il consolidamento del forte trend di crescita dei ricavi consolidati del Gruppo. .  
   
   
PROCLAMATI I VINCITORI DEL CONCORSO PER GIOVANI SCIENZIATI  
 
Bruxelles, 2 ottobre 2006 - Il 27 settembre, con la proclamazione dei vincitori del concorso dell´Unione europea per giovani scienziati, sono stati premiati alcuni promettenti giovani ricercatori di tutta Europa. I tre premi principali sono andati a progetti concernenti la rimozione del ghiaccio dagli aerei, le curve di volo delle palline da tennis da tavolo e potenziali beta-bloccanti. Nel congratularsi con i vincitori il commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik ha affermato: "La scienza non conosce limiti, nemmeno di età. L´evento odierno dimostra lo spirito innovativo e la propensione alla scoperta dei nostri giovani. Mi complimento con tutti coloro che hanno partecipato al concorso e, ovviamente, con i vincitori del premio. Mi auguro vivamente che tutti voi continuiate a provare il brivido dell´invenzione e della scoperta, ora e per il resto della vostra vita". I vincitori sono stati selezionati da una rosa di 120 giovani scienziati, di età compresa tra i 15 e i 20 anni, di 33 paesi diversi. Jane Grimson, docente del Trinity College di Dublino, ha presieduto la giuria incaricata di scegliere i vincitori. Della somma complessiva di 28 500 euro, ciascuna delle tre squadre vincenti si è aggiudicata un primo premio di 5 000 Eur. Ed ecco i vincitori. Gli austriaci Michael Kaiser e Johannes Kienl sono stati premiati per avere sviluppato un nuovissimo sistema antighiaccio per gli aerei. Il sistema può essere utilizzato per eliminare il ghiaccio da tutti i profili alari fondamentali dei velivoli e delle turbine eoliche e può essere applicato sulle ali degli aerei, sugli stabilizzatori verticali e orizzontali, nonché sui rotori delle turbine eoliche. Per eliminare il ghiaccio formatosi sulle ali di un aereo viene utilizzato uno strato di metallo espandibile che, grazie a un dispositivo di riscaldamento, permette di ricorrere al calore e all´energia solo in presenza di ghiaccio. È questo particolare che distingue il sistema dai tradizionali impianti antighiaccio. Nei sistemi convenzionali il calore deve essere costante, anche quando il velivolo si trova in una zona di pericolo. Gli inventori hanno entrambi 19 anni e vorrebbero intraprendere la carriera di "piloti". I tedeschi Alexander Joos e Johannes Burkart, rispettivamente di 19 e 20 anni, si sono aggiudicati a loro volta 5 000 Eur per il progetto sulle curve di volo delle palline da tennis da tavolo. Ambedue vogliono diventare fisici. Il tennis da tavolo è uno degli sport più veloci del mondo, eppure i professionisti sono in grado di posizionare le palline proprio a bordo tavolo, ma anche di imprimere loro un effetto topspin. Obiettivo del progetto era cercare di capire e simulare la curva di una pallina in volo. I giovani scienziati hanno iniziato analizzando al computer le palline lanciate da una macchina per allenamenti. Poi hanno confrontato gli esperimenti della curva di volo e simulato traiettorie, giungendo infine a riprodurre vere e proprie situazioni di tennis da tavolo. L´ultimo vincitore del primo premio è stato il diciannovenne polacco Tomasz Wdowik, che è stato premiato per il progetto "Sintesi di 1-(7 -metossi-1H-indol-4-ilossi)-3-[2-(metossifenossi) etilamino]propan-2-ol, potenziale antagonista del beta-adrenorecettore". Tra le principali cause di mortalità in Europa figurano le patologie cardiache. Un metodo per combatterle è curare i pazienti con farmaci betabloccanti, tra cui propanololo e metoprololo. Wdowik ha realizzato una complessa sintesi di chimica organica di un nuovo composto che potrebbe ampliare la famiglia dei betabloccanti, fornendo altresì una descrizione del funzionamento dei betabloccanti già conosciuti. Scienziati di Germania, Polonia e Ungheria si sono aggiudicati il secondo premio (3 000 Eur) per progetti sui binari spettroscopici, la trasformazione geometrica e il programma sull´apoptosi. I terzi premi (1 500 Eur) sono andati a ricercatori di Bulgaria, Irlanda e Repubblica ceca per progetti su metodi di misurazione, un indicatore per il deterioramento degli alimenti e i cambiamenti di colore delle foglie del frumento. Inoltre, alcuni dei concorrenti hanno vinto visite gratuite presso l´Ufficio europeo dei brevetti (Ueb), l´Umeå Plant Science Centre e ciascuno dei sette membri di Eiroforum: Cern, Laboratorio europeo per la fisica delle particelle; Efda, Accordo europeo sullo sviluppo della fusione; Embl, Laboratorio europeo di biologia molecolare; Esa, Agenzia spaziale europea; Eso, Osservatorio europeo meridionale; Esrf, Laboratorio europeo delle radiazioni da sincrotone; Ill, Istituto Laue-langevin. Http://ec. Europa. Eu/research/youngscientists/index2. Htm .  
   
   
APERTE LE ISCRIZIONI ALL’ ISPI,WINTER SCHOOL 2006-07: "LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO"  
 
Milano, 2 ottobre 2006 - Sono aperte le iscrizioni alla Winter School 2006-07 dell´Ispi, che si arricchisce nei contenuti, proponendo un catalogo di nuovi corsi intensivi sulle principali tematiche relative allo sviluppo, alle emergenze e all´integrazione europea. Nell´ambito della Winter School, vengono proposti inoltre tre Diplomi part-time in "Sviluppo e Cooperazione Internazionale", "Emergenze e Interventi Umanitari" e "European Affairs", che prevedono corsi per lo studio e l´approfondimento delle principali tematiche internazionali. I primi corsi in programma sono: "Emergenze umanitarie - corso base" (venerdì 20 e sabato 21 ottobre); "Emergenze umanitarie - corso avanzato" (venerdì 27 e sabato 28 ottobre); "Cina e Giappone: i giganti asiatici a confronto" (venerdì 27 e sabato 28 ottobre); "Le operazioni di peacekeeping delle Nazioni Unite" (venerdì 27 e sabato 28 ottobre); "La cooperazione internazionale allo sviluppo" (venerdì 3 e sabato 4 novembre). Nel sito www. Ispionline. It sono disponibili le informazioni di dettaglio sui corsi e i moduli di iscrizione. .  
   
   
DOPO QUELLA DI BARCELLONA, NEL‘96, PER LA PRIMAVOLTAIN ITALIA, ALL’UNIVERSITA’ PER STRANIERI DI PERUGIA, UNA CONFERENZAINTERNAZIONALE SUI DIRITTI UMANI LINGUISTICI  
 
Perugia, 2 ottobre 2006 - A dieci anni dalla Dichiarazione universale sui diritti umani linguistici, scaturita nel ’96 dalla Conferenza mondiale di Barcellona, l’Università per Stranieri di Perugia organizza il prossimo 5 e 6 ottobre una Conferenza Internazionale su questo attualissimo tema, con l’obiettivo di fare il punto sul cammino da allora percorso sul terreno del multilinguismo, sia sul piano scientifico che su quello socio-giuridico, alla luce delle più recenti problematiche sociali generate dall’imponenza dei flussi migratori dall’Est e dal Sud del mondo, così come in conseguenza degli aggiornamenti legislativi che hanno sostenuto in questi dieci anni il diritto alla conoscenza e alla pratica di ogni lingua. La Conferenza Internazionale sui Diritti Umani Linguistici, che avrà luogo presso la sede dell’Università per Stranieri, trova collocazione nell’ambito del calendario celebrativo degli ottant’anni di vita istituzionale dell’Ateneo perugino, la cui vocazione specialistica costituisce ambito quanto mai appropriato per una riflessione a tutto campo sulle ragioni dell’attuale vulnerabilità delle identità linguistiche deboli, a cominciare dalla portata globale dei mezzi di comunicazione, degli interscambi commerciali e della formazione per via telematica. A questo appuntamento internazionale, il primo a svolgersi nel nostro Paese su questo delicato tema, converranno studiosi di linguistica e di diritto provenienti da prestigiose istituzioni accademiche italiane ed estere, insieme a coloro che presso i maggiori organismi internazionali più direttamente hanno seguito le problematiche e le dinamiche operative che dal ’96 si sono sviluppate in quelle sedi. La sessione inaugurale verrà aperta dal direttore del Dipartimento di Scienze del Linguaggio dell’Ateneo, Paola Bianchi De Vecchi, e presieduta da Vincenzo Orioles, dell’Università degli Studi di Udine. Vi parteciperanno il Rettore dell’Università per Stranieri di Perugia, Stefania Giannini, e Georges Lüdi, dell’Università di Basilea. Maria Rita Saulle, giudice della Corte Costituzionale, interverrà per un saluto. Nella sessione pomeridiana del 5 ottobre sono previsti gli interventi di Fernand de Varennes, della Murdoch University, di Alessando Pizzorusso, dell’Università degli Studi di Pisa, e di Rolan Breton, dell’Università Viii di Parigi. Pietro Perlingieri, dell’Università del Sannio, presiederà i lavori. Il giorno successivo sarà l’Ambasciatore Luca Daniele Biolato, segretario generale della Commissione Nazionale Italiana dell’Unesco a dare la parola ai relatori. Sono previsti gli interventi di Luigi Vesentini, della Rappresentanza italiana della Commissione Europea e di Sabine Kube, per l’Unesco. Il Consiglio d’Europa sarà rappresentato, successivamente, da Hafan Bermek, mentre la comunicazione di Guido Lenzi, Consigliere diplomatico del Ministro dell’Interno Giuliano Amato, chiuderà la sessione. I lavori pomeridiani di venerdì 6 ottobre verranno presieduti da Attila Tanzi, dell’Università degli Studi di Verona. Vi interverranno Joseph J. Turi, dell’Académie Internationale de Droit Linguistique, Josep Maria Terricabras, dell’Istituto Linguapax e Maurizio Gnerre, dell’Università degli Studi di Napoli l’Orientale. La chiusura del Convegno è affidata a Mauro Volpi, membro del Consiglio Superiore della Magistratura. .  
   
   
UNIVERSITA’: ROMA PREMIA LA RICERCA ECONOMICO-AZIENDALE  
 
Roma, 2 ottobre 2006 – Roma premia con dieci borse di studio i giovani ricercatori che si sono distinti a livello nazionale nella loro attività di studio nel campo dell’economia aziendale. I riconoscimenti verranno consegnati in occasione del Xxix Convegno dell’Accademia Italiana di Economia Aziendale (Aidea), organizzato congiuntamente dai quattro Atenei romani “La Sapienza”, “Tor Vergata”, “Roma Tre” e Luiss “Guido Carli” sul tema Finanza e industria in Italia. Ripensare la corporate governance e i rapporti tra banche, imprese e risparmiatori per lo sviluppo della competitività. L’aidea raccoglie circa 1400 studiosi di Economia aziendale, Organizzazione, economia e gestione delle imprese, Finanza aziendale e Economia e gestione degli intermediari finanziari. Le borse di studio, per un valore complessivo di 10. 000 euro, sono state assegnate a ricerche che riguardano i codici di governance delle aziende, il rapporto tra sistema creditizio e quello delle imprese, la tutela del risparmio. I giovani studiosi provengono dalle università romane, dall’Università degli studi di Torino, di Bologna e di Firenze e dall’Università degli Studi della Calabria. “Questo riconoscimento è un segno concreto dell’attenzione che la città di Roma attribuisce alla ricerca e all’alta formazione in uno dei campi cruciali per lo sviluppo del sistema paese, – ha dichiarato l’assessore alle Politiche economiche, finanziarie e di bilancio, Marco Causi – e confermano la scelta di Roma di sostenere l’innovazione, a partire dalla ricerca universitaria, con particolare riguardo ai giovani. L’apporto che le istituzioni locali, con la specificità del proprio ruolo, possono dare in questo settore è sostanziale. In questo caso abbiamo scelto di premiare le espressioni migliori della ricerca teorica prodotta in Italia da giovani studiose e giovani studiosi in un campo che intreccia competenze e interessi diversi, affiancando quelli delle istituzioni a quelli delle imprese e del mondo finanziario”. .  
   
   
PROVINCIA DI BOLZANO E UNIVERSITÀ DI BOLOGNA AVVIANO IL MASTER PER MEDIATORI DI CONFLITTI  
 
 Bolzano, 2 ottobre 2006 - L’università di Bologna, Facoltà di Scienze della formazione, e la Provincia di Bolzano, attraverso la Formazione professionale italiana, inaugurano domani (venerdì 29) a Bolzano il master di primo livello "Mediatori dei conflitti - operatori internazionali di pace". Presente la vicepresidente della Provincia Luisa Gnecchi, la lectio magistralis sarà tenutà dal prof. Franco Frabboni, direttore scientifico del master. L´inaugurazione del nuovo master è fissata domani, venerdì 29, alle 11. 30 nella sala "Josef" della Casa Kolping di Bolzano, con la lectio magistralis del prof. Franco Frabboni. Il master di primo livello dell’Università di Bologna nasce all’interno di un’esperienza formativa sperimentale che ha sinora visto la realizzazione di due precedenti corsi di qualifica professionale relativi alla figura dell’”Operatore di pace” organizzati dalla Formazione Professionale italiana in collaborazione con la Fondazione Alexander Langer Stiftung, Ucodep – Unità e Cooperazione per lo Sviluppo dei Popoli, Csdc – Centro Studi Difesa Civile, Fields e con la partecipazione del Comando Truppe Alpine. L’esperienza formativa sinora realizzata in Alto Adige ha trovato una prima “validazione” scientifica da parte dell’Università di Bologna, che nel riconoscerne il Master di primo livello ha permesso anche di inquadrare in un contesto di adeguata riflessione pedagogica le azioni e la pratica professionale sviluppate e realizzate dalla Formazione Professionale italiana. Dopo la lectio magistralis del prof. Franco Frabboni, Preside della Facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Bologna e Direttore scientifico del Master, saranno consegnati i diplomi di qualifica professionale del corso Fse “Operatore di pace – Mediatore dei conflitti” 2005/2006. All’inaugurazione del Master nonché alla consegna dei diplomi sono invitati i mass media e tutta la cittadinanza. .  
   
   
MANTOVA – SECONDA EDIZIONE DI “JOB CROSSING”  
 
Mantova, 2 ottobre 2006 - Si svolgerà dal 9 all’11 ottobre si svolgerà la seconda edizione di “Job Crossing – Percorsi tra scuola e lavoro a Mantova”, una manifestazione organizzata dalla Camera di Commercio di Mantova, attraverso la propria azienda speciale Promoimpresa, e da Confindustria Mantova. L’iniziativa, che si tiene presso il centro congressi Mantova Multicentre e il Centro Formazione e Servizi di Confindustria, vede la collaborazione di Fondazione Università di Mantova, Provincia e Comune e il patrocinio di Regione Lombardia, Ministero allo Sviluppo Economico, Ministero dell’Istruzione, Ministero del Lavoro e delle Associazioni economiche provinciali di categoria. Job Crossing è un’iniziativa di orientamento al lavoro e allo studio e si rivolge ai giovani che al termine del loro percorso di studi desiderano confrontarsi con le imprese, le università e i centri formativi per meglio orientare il loro futuro di studi o professionale. L’evento, inoltre, rappresenta un’occasione di alto profilo per un dialogo aperto tra tutti gli attori del mondo della formazione e del lavoro: enti locali, istituti scolastici, università ed imprese, insieme per contribuire a rafforzare un sistema che renda più consona alle esigenze del tessuto imprenditoriale l’offerta di lavoro e meno problematico l’inserimento lavorativo dei giovani. Job Crossing è, dunque, una manifestazione unica nel suo genere per il territorio mantovano: una tre giorni articolata su un programma ricco di spunti e opportunità, un confronto attivo tra istituti scolastici, università e mondo dell´impresa, che offre, accanto ad un calendario di incontri e dibattiti anche un’area espositiva suddivisa in macro aree tematiche. Il 9 e il 10 ottobre la manifestazione ha carattere prevalentemente espositivo e vede la presenza al Mamu di Largo Pradella di aziende, università e centri di formazione professionale, istituzioni e associazioni economiche provinciali. La prima giornata è riservata ai diplomati e diplomandi, la seconda ai laureati e laureandi. Le aziende espositrici accoglieranno i visitatori che desiderano consegnare il proprio curriculum e avere informazioni relativamente all’organizzazione aziendale. Università, centri formativi, istituzioni e associazioni economiche illustreranno agli studenti in aule dedicate le proprie attività, i progetti formativi e i percorsi scuola-lavoro. Nella seconda e terza giornata il programma sarà completato da convegni e seminari tecnico-formativi su argomenti di interesse operativo per i giovani: si spazierà dalle strategie e tecniche di ricerca attiva del lavoro all’autoimprenditorialità, dall’illustrazione delle varie forme contrattuali alle nuove tecniche di apprendimento. Per informazioni si può consultare il sito internet dedicato: www. Jobcrossing. It. .  
   
   
“UN ORDINE INTERNAZIONALE DEMOCRATICO?”  
 
Milano, 2 ottobre 2006 – Oggi a Palazzo Clerici in Via Clerici, 5 - Milano, alle ore 18. 00, l´Ispi promuove una Tavola Rotonda dal titolo: “Un ordine internazionale democratico?” Intervengono: Filippo Andreatta, Università degli Studi di Bologna; Alessandro Colombo, Ispi e Università degli Studi di Milano; Alberto Martinelli, Università degli Studi di Milano. L´incontro è organizzato in occasione della pubblicazione del secondo numero della rivista dell´Ispi "Quaderni di Relazioni Internazionali", edita da Egea. . .