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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Novembre 2007
VIA LIBERA ALL´ALLARGAMENTO DELLO SPAZIO SCHENGENNOVE NUOVI PAESI ABOLIRANNO I CONTROLLI ALLE FRONTIERE INTERNE  
 
Bruxelles, 12 ottobre 2007 - Forse è solo una coincidenza, ma sicuramente è una coincidenza felice: ieri i ministri della Giustizia e degli Affari interni dell´Ue hanno dato il via libera all´allargamento dell´area Schengen a nove nuovi Paesi membri, otto dei quali dell´Europa orientale. Questa decisione – che avrà effetto dal prossimo dicembre per quanto riguarda i confini terrestri e marittimi e da marzo 2008 per quanto riguarda i confini aerei – ha una valenza simbolica in quanto è stata adottata alla vigilia dell´anniversario della caduta del Muro di Berlino. Proprio il 9 novembre 1989 in molti – i berlinesi dal vivo e gli altri popoli dell´Est incollati davanti ai loro televisori – hanno seguito in diretta la svolta storica che si consumava con il ritorno dell´altra metà dell´Europa – rimasta a lungo dietro la "cortina di ferro" – ai valori della democrazia, dei diritti sociali e civili, della partecipazione. L´inizio di questo processo di ritorno non è stato facile. Si sono verificati passaggi pacifici e graduali, ma non sono purtroppo mancati fatti drammatici e violenti. Una cosa è certa però: lo stato attuale di stabilità economica e di pace sociale nei Paesi prima considerati satelliti dell´Unione sovietica non sarebbe stato possibile senza il ruolo determinante dei partner occidentali e, in particolare, dell´Ue. Quest´ultima non si è sottratta a questo suo dovere storico e ha avviato l´iter del quinto allargamento che in due tappe – il 1° maggio 2004 e il 1° gennaio 2007 – ha portato nell’Ue 12 nuovi Paesi. Questo allargamento, che per l´Unione è sicuramente stato un importante successo di politica esterna, ha soprattutto rappresentato la realizzazione di un obiettivo storico che i Paesi dell´Europa centrale e orientale hanno sempre perseguito nell’ambito dei loro sforzi di ricongiungimento con la famiglia europea. Sulla stessa scia, ieri è stato compiuto un ulteriore passo verso la piena integrazione e condivisione dei valori e delle politiche europee. Come da tempo annunciato, i 27 ministri riunitisi a Bruxelles hanno giudicato i nove sufficientemente preparati per aderire all´area di Schengen, che arriverà così a coprire circa 3,6 milioni kmq. Ciò significa che dal 21 dicembre saranno rimossi tutti i controlli alle frontiere interne di terra e di mare. Con l´ingresso di Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Slovacchia e Ungheria, l´area di Schengen conosce il più cospicuo allargamento della sua storia. Per formalizzare la decisione presa dal Consiglio occorre il parere del Parlamento europeo. Ma nel frattempo l´entusiasmo sta crescendo in maniera esponenziale. Il cosiddetto "acquis di Schengen" è uno dei tanti risultati positivi dell´integrazione europea, raggiunti negli anni non senza difficoltà. Tutto ebbe inizio nel 1985 nella cittadina lussemburghese di Schengen, dove la Germania, i Paesi del Benelux e la Francia firmarono un accordo che consentisse ai loro cittadini di attraversare i confini dei Paesi aderenti senza dover espletare le pratiche amministrative, spesso superflue e lente. Successivamente, questo accordo costituì il nucleo della Convenzione di Schengen, firmata a sua volta nel 1990. Oggi, grazie all´integrazione di tale Convenzione avvenuta tramite il Trattato di Amsterdam, l´acquis costituisce un corpus rilevante nel diritto dell´Ue, che si pone il duplice obiettivo, da un lato, di attuare il principio della libera circolazione dei cittadini europei e, dall´altro, di introdurre misure e meccanismi istituzionali per una maggiore sicurezza interna. I suoi elementi cardine sono pertanto: l´abolizione dei controlli interni e la definizione di una frontiera esterna comune; l´armonizzazione delle condizioni per l´attraversamento della frontiera esterna comune; la cooperazione in materia di sorveglianza dei confini e tra le forze dell´ordine dei Paesi partecipanti. Il più grande vantaggio di questo spazio comune è sicuramente la possibilità di viaggiare senza limiti di alcun genere all´interno dell´area. Una libertà questa che permette ai cittadini dell´Ue di esercitare più facilmente le loro attività professionali, ma anche di divertirsi e di studiare, in Paesi diversi. È chiaro che oltre ai benefici ci sono anche delle responsabilità, che rappresentano un test molto importante per la capacità di azione e il livello di integrazione dei nuovi arrivati. La storia dello spazio Schengen è un’ulteriore testimonianza del fatto che l´Europa si può creare partendo da un numero ristretto di Paesi per poi inglobare un numero sempre maggiore di Stati intenzionati a condividere i suoi risultati concreti ma anche il rispetto delle sue regole. . .  
   
   
ASSEMBLEA DELLE REGIONI D´EUROPA (ARE): BARROSO, REGIONI DECISIVE PER LE SFIDE DELL´´EUROPA  
 
 Udine, 12 novembre 2007 - Un´europa capace di affrontare le sfide della globalizzazione, grazie alle istituzioni comunitarie, e nello stesso tempo in grado di dialogare e di coinvolgere i cittadini, grazie alle istituzioni regionali. È un´Europa che sa integrare il federalismo degli Stati da un lato, e il regionalismo dall´altro, quella delineata il 9 novembre a Udine, nella giornata conclusiva dell´Assemblea delle Regioni d´Europa presieduta da Rioccardo Illy, dal presidente della Commissione europea José Manuel Barroso. Certamente l´Unione europea, ha ricordato Barroso, è nata da un´iniziativa degli Stati, ma al suo interno il pensiero regionale e la spinta regionalista sono stati sin dall´inizio molto forti. Unione europea da un lato e Regioni dall´altro costituiscono insomma due risorse fondamentali per gli Stati nazionali, di fronte alla duplice sfida della globalizzazione e di una richiesta di sempre maggiore partecipazione da parte dei cittadini. "Il regionalismo - ha osservato - non è una questione tecnica, di distribuzione dei poteri, ma una questione fondamentale che coinvolge l´idea stessa di Europa, di un´Europa democratica e vicina ai cittadini". Affinché le Regioni possano svolgere pienamente il loro ruolo, è necessario secondo il presidente della Commissione, rafforzare la cooperazione interregionale e transfrontaliera, mentre il sistema di trasferimento di risorse dall´Unione alle Regioni deve cambiare: dai sussidi per ridurre i divari, occorre passare a una logica di investimenti per aumentare la potenzialità regionali. Barroso si è detto più ottimista oggi, rispetto a due anni fa, sul futuro dell´Europa. "Abbiamo indubbiamente attraversato un momento difficile, imboccato una strada a senso unico, rinfocolando contro l´Europa tutti gli scettici e i cinici", ha detto. "Ma ne siamo venuti fuori a testa alta, grazie alle riforme che abbiamo introdotto. Siamo sulla strada giusta", ha concluso riferendosi al nuovo Trattato di Lisbona. . .  
   
   
ASSEMBLEA DELLE REGIONI D´EUROPA (ARE): ILLY, IL FUTURO DELL´´EUROPA È NELLE DIVERSITÀ  
 
Udine, 12 novembre 2007 - "Abbiamo approvato oggi la più importante dichiarazione finale degli ultimi tre anni, da quando ho assunto la presidenza dell´Assemblea delle Regioni d´Europa". Lo ha detto il presidente Riccardo Illy, concludendo oggi nel quartiere fieristico di Udine l´Assemblea generale dell´Are. "Abbiamo imparato molto, in questi tre giorni, sul tema dell´identità", ha aggiunto Illy. Il presidente ha sottolineato in particolare come più un´identità è forte, meno si sente minacciata, e proprio perché è forte sente il bisogno di confrontarsi con le altre per consolidarsi. Il futuro dell´Europa, secondo Illy, è proprio nella "multidentità", sia in senso orizzontale che verticale. Ciò che caratterizza in modo specifico l´Europa, rispetto a Stati più grandi come numero di abitanti (Stati Uniti, Cina, India), è proprio la diversità che, di fronte alle sfide della globalizzazione, costituisce un autentico vantaggio competitivo. Perché per competere è necessario innovare, e innova chi è più creativo, ed è a sua volta più creativo chi può confrontarsi con identità diverse. Dunque le lingue e le culture nazionali e regionali dell´Europa debbono essere non solo salvaguardate ma ulteriormente valorizzate, secondo il presidente dell´Are. Illy ha riconosciuto come vi sia stato in questi ultimi anni da parte della Commissione europea, una sempre maggiore attenzione al livello regionale, anche in sede di definizione dei fondi strutturali per il periodo di programmazione 2007-2013. Pur non avendo competenza diretta, che spetta agli Stati membri, l´Unione europea deve incoraggiare un allargamento dei poteri delle Regioni, in particolare di tipo legislativo, ha osservato Illy rivolgendosi al presidente della Commissione José Manuel Barroso, che ha concluso con il suo intervento i lavori della tre giorni di Udine. Il presidente dell´Are ha anche indicato la necessità di un ulteriore allargamento dell´Unione europea e di un rafforzamento dell´integrazione al suo interno. "Il futuro è in un´Europa più integrata e più ampia possibile. E proprio lungo questo cammino le Regioni possono fornire un contributo decisivo", ha concluso Illy. .  
   
   
ARE: ILLY, TREDICI NUOVE REGIONI ADERISCONO ALL´´ASSEMBLEA  
 
Trieste, 12 novembre 2007 - "L´are apprezza molto che tutte le conquiste che erano contenute nel Trattato costituzionale siano state conservate nel nuovo trattato di Lisbona, già ribattezzato il ´minitrattato´, con il quale siamo riusciti a rafforzare il ruolo delle Regioni e quindi anche dell´Are. Uno dei punti che ci stava a cuore era poi, in particolare, la tutela della diversità linguistica e culturale". Lo ha dichiarato il presidente della Regione e presidente dell´Are, Riccardo Illy, introducendo la sua relazione nella prima parte dei lavori l’8 novembre dell´Assemblea generale a Udine. In merito alla fase di integrazione europea, Illy ha espresso la fiducia dei membri Are, ma ha sollecitato l´Ue ad intensificare i lavori per i Paesi in fase di preadesione. "Tutta l´area centromeridionale dell´Europa - ha affermato Illy - dovrebbe al più presto essere integrata nell´Unione europea". Del tutto positivo il bilancio economico e politico dell´Are illustrato dal presidente. "Lo scorso anno abbiamo approvato la nuova strategia e credo che nel primo anno di attuazione abbiamo già dato prova del fatto che gli obiettivi che ci eravamo prefissi erano validi e hanno portato benefici ai cittadini delle nostre regioni", ha dichiarato Illy, ricordando i risultati dell´Are, in primis la richiesta di adesione di nuovi tredici membri (anche l´Andalusia, ex membro, ha riformulato adesione): Dolnoslaskie (Polonia), Kosice (Slovacchia), Kocaeli (Turchia), Kirsehir (Turchia), Licko Senska (Croazia), Heraklion (Grecia), Alythus (Lituania), Repebblika Sprska (Bosnia e Erzegovina), Sterea Ellada (Grecia), Hessen (Danimarca), Vlore (Albania), Cornwall (Regno Unito), Spalato (Croazia). Oltre ad estendere la rete dei membri sono aumentate anche le attività dell´organismo. "Tra le altre cose abbiamo potenziato progettualità nella regione lituana di Panevezys - ha spiegato Illy -, nelle aree di Kiev ed Odessa in Ucraina, abbiamo allacciato rapporti con il Bits, Boureau internazionale per il turismo sociale". Sul fronte politico Illy ha ricordato come l´Are non voglia essere considerato solo come un´associazione di Regioni ma "un vero e proprio partner" nel dialogo per la costruzione delle politiche europee. "Abbiamo avviato una discussione interna con i membri sulla politica regionale per il periodo 2007-2013. In tale contesto intendiamo collaborare strettamente con la Direzione generale per le politiche regionali dell´Ue". .  
   
   
ARE: PREMIO INNOVAZIONE AL LAND BASSA AUSTRIA  
 
Udine, 12 novembre 2007 - E´ la regione austriaca della Bassa Austria (Land Niederösterreich) a ricevere il premio innovazione consegnato dall´Assemblea delle Regioni d´Europa per riconoscere le migliori pratiche regionali che contribuiscono alla prosperità economica del territorio. Il primo premio è stato consegnato dal presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, e dalla vicepresidente Are, Michèle Sabban al presidente della Bassa Austria, Erwin Pröll. Al secondo e terzo posto si sono classificate la Comunitat Valenciana e un altro Land austriaco, quello dell´Alta Austria. Si tratta della seconda edizione del premio, la cui iniziativa, ha ricordato il presidente dell´Are e della Regione Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, era nata in occasione dell´assemblea generale di Strasburgo, dedicata proprio al tema dell´Innovazione per il ventesimo anniversario dell´Are. .  
   
   
ARE: VRANCEA (ROMANIA) REGIONE PIU´´ APERTA AI GIOVANI  
 
Udine, 12 novembre 2007 - La contea di Vrancea (Romania) è la Regione più aperta ai giovani secondo l´Assemblea delle Regioni d´Europa. A consegnare il primo premio per la Regione che ha favorito la maggiore partecipazione dei giovani nella propria comunità è stato il presidente della Regione e presidente dell´Are, Riccardo Illy, che ha ricordato come il premio, istituito quattro anni fa, fosse stata un´iniziativa che dimostrava la creatività e la lungimiranza della compianta presidente dell´Are, Liese Prokop. Marian Oprisan, presidente della Contea rumena di Vrancea, ricevendo il premio - a cui hanno partecipato 34 Regioni di 16 Paesi - ha ricordato come "grazie alla formazione di reti di collaborazione tra i dipartimenti del Consiglio di Contea, le organizzazioni giovanili e le organizzazioni non governative, i giovani della nostra regione possono ora usufruire di un migliore sistema scolastico, di migliori formazioni professionali e di numerose attività di tempo libero". Uno sguardo positivo, dunque, sul futuro sociale di questo Paese. Lo stesso Oprisan, facendo riferimento all´omicidio avvenuto a Roma nei giorni scorsi, ha formulato le scuse e le condoglianze ai parenti della vittima. "Mi scuso a nome del nostro distretto per quello che è successo in Italia, ma non bisogna colpevolizzare un popolo per i singoli che infrangono la legge e devono comunque essere puniti. Non credo - ha affermato Oprisan - che il popolo rumeno sia più colpevole di altri e spero che la comunità europea potrà al più presto ricredersi". Pieno appoggio è giunto dal presidente dell´Are, Illy. "Il popolo rumeno può contare su appoggio dell´Are in questo momento difficile che sono certo passerà". .  
   
   
ARE: NERRIERE, LINGUA REGIONALE E GLOBISH PER COMUNICARE  
 
Trieste, 12 novembre - "Le persone che sanno parlare una lingua regionale hanno un plusvalore. Consiglio sempre di far imparare ai bambini prima dei 5 anni d´età una lingua locale, quella nazionale, e poi il ´globish´, una forma di inglese semplificato che è lo strumento di comunicazione più efficace nel mondo internazionale. In un secondo tempo potranno approfondire l´inglese". Non è un linguista né un professore, ma un uomo d´affari che ha lavorato per tutta la sua carriera nelle compagnie internazionali a dichiarare che sia utile imparare una lingua locale. Si tratta di Jean Paul Nerrière, ex vicepresidente di Ibm Usa ed ex direttore generale di Digital equipment France, ospite dello "speakers´ corner", uno dei tanti incontri e dibattiti che si sono avvicendati nell´Open Space dell´Assemblea generale dell´Are in corso a Udine. Nerrière è il teorizzatore del "Globish", un nuovo linguaggio che serve a chi non è madrelingua inglese per farsi capire in contesti internazionali. "E´ una versione ridotta e più semplice dell´inglese - ha spiegato - che usa un vocabolario di soli 1500 vocaboli necessari per affrontare ogni genere di discorso". I consigli di Nerrière sono a tutto vantaggio della migliore comunicazione tra le regioni, dell´efficienza e dell´accordo tra i popoli. "Inoltre si risparmia tempo e denaro. Pensiamo solo a quanto si spende per le traduzioni e a quanti fraintendimenti si possono evitare se c´è una comunicazione efficace tra interlocutori di nazionalità diverse". I precetti del padre del Globish sono semplici come il linguaggio che lui sponsorizza: per gli anglofoni ripetere sempre più volte in maniera diversa i concetti, non usare metafore, acronimi, umorismi, non formulare domande in forma negativa, controllare gli appunti dei verbali per risolvere subito gli equivoci. Per gli altri, chiedere di ripetere i concetti non in inglese ma in globish. "Il presidente dell´Are e del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, ha parlato in un eccellente inglese internazionale e ha esortato spesso altri relatori nel corso dei lavori dell´assemblea a ripetere alcuni concetti in termini più semplici: si tratta - ha fatto notare Nerrière - di un ottimo esempio di utilizzo di una lingua di comunicazione utilizzata in un contesto plurilinguistico". Ma una lingua globale non appiattisce le diversità linguistiche? "Tutt´altro - risponde l´uomo d´affari - io non propongo una lingua, un idioma, ma solo uno strumento di comunicazione il cui obiettivo è anzi quello di garantire la specialità e la sopravvivenza di tutte le lingue locali. Il Globish non entra in competizione con l´inglese, perché non è una lingua, è invece un espediente per promuovere e rafforzare tutte le lingue europee e comunicare nel contempo in maniera efficiente". .  
   
   
ARE: PROTOCOLLO FRIULI VENEZIA GIULIA-CONTEA DI BRASOV (ROMANIA, A NORD OVEST DI BUCAREST)  
 
Udine, 12 novembre 2007 - Fra la Regione Friuli Venezia Giulia e la Contea di Brasov (Romania, a Nord Ovest di Bucarest) i rapporti di collaborazione, avviati da tempo, ora saranno più intensi e puntuali. Ciò grazie al Protocollo d´intesa firmato tra le due Regioni, a margine dei lavori dell´Are. Per l´assessore alle Autonome locali, Franco Iacop, che ha firmato il documento a nome della Regione, si tratta di un ulteriore passo avanti nei rapporti tra le due Regioni, che denota la comune volontà di collaborare. "Per parte nostra - ha aggiunto il presidente della Contea di Brasov, Aurel Ionel - si tratta non solo di imparare, ma di imparare anche a non sbagliare grazie alla vostra esperienza. La nostra è una contea di montagna, già dedita all´industria e ora in rapida trasformazione turistica. Vorremmo che questo cambiamento avvenisse nel modo migliore". Il protocollo indica diversi settori nei quali la due Regioni intendono collaborare: dalla sanità e protezione sociale alle attività produttive, dall´agricoltura alla valorizzazione dei beni ambientali, artistici e culturali, dal turismo alla formazione, dalla cultura alla ricerca e all´innovazione. Ma sia Iacop che Ionel hanno insistito sul tema della sanità e del welfare: "temi sui quali la nostra Regione è molto avanti, ma per i quali bisogna sempre lavorare per poter dare ai cittadini le risposte più opportune che essi si attendono. La nostra esperienza può essere utile agli amici romeni di Brasov". "Tanto più - ha sottolineato Ionel - che nella nostra Contea la medicina è in rapido sviluppo e anche la nostra facoltà medica intende essere sempre più avanzata". .  
   
   
ARE: FVG E CONTEA RUMENA DI ALBA SIGLANO COLLABORAZIONE  
 
Udine, 12 novembre 2007 - "Consideriamo il popolo rumeno come nostro cugino e crediamo che firmare oggi un protocollo di collaborazione con la Contea di Alba, in occasione dell´assemblea generale dell´Are, di cui la Contea è uno dei membri più attivi, sia quanto mai propizio, anche per correggere un´informazione distorta che in Italia si è diffusa a seguito dell´omicidio avvenuto nei giorni scorsi a Roma". Lo ha affermato il presidente della Regione, Riccardo Illy, in occasione della firma del protocollo d´intesa siglato con il presidente della Contea di Alba, Ion Dumitrel, a cui era presente anche l´assessore regionale alle Relazioni internazionali, Franco Iacop. "Purtroppo molto spesso popolo Rom e rumeno vengono considerati la stessa cosa. Non è così", ha precisato Illy, ricordando che "la popolazione Rom in Romania rappresenta solo una piccola percentuale degli abitanti. Non solo, i Rom provengono da molti Paesi dell´Europa centro orientale e sono insediati in tutta Europa. Sono nomadi, mentre i rumeni sono stanziali. E inoltre, occorre ribadire che non tutti i Rom sono dei delinquenti, anzi moltissime famiglie sono ben integrate nelle società in cui vivono, lavorano, si educano. E´ innegabile - ha aggiunto Illy - che esista tra i Rom anche una percentuale di persone che delinquono superiore alla media, ma solo quella percentuale dovrebbe entrare nel mirino delle forze dell´ordine e dei mezzi di informazione". La sigla del protocollo è stata dunque occasione per fare chiarezza da questo punto di vista e rafforzare collaborazione tra le Regioni. "La Romania è un Paese al quale dobbiamo guardare con grande rispetto e con il quale vogliamo stringere ulteriormente i rapporti. Auguro alla Contea di Alba e a tutta la Romania di poter uscire rapidamente dal momento di difficoltà in cui si trova. L´intesa che abbiamo siglato ha la finalità di sviluppare le attività economiche nel reciproco interesse dei nostri territori, ma anche le progettualità in campo sociale e culturale. Abbiamo radici in comune, essendo popoli di origine latina, ma culture diverse il cui confronto può vicendevolmente arricchirci, anche in termini turistici", ha concluso Illy. Vivo ringraziamento è stato espresso dal presidente Dumitrel al Friuli Venezia Giulia. "Ringrazio il Friuli Venezia Giulia che ci ha voluto partner in questi progetti e sono convinto che assieme riusciremo a mettere in pratica le nostre intese. Auspico - ha detto Dumitrel - che le popolazioni delle nostre due Regioni si possano incontrare e conoscere reciprocamente affinché si cominci a costruire un´immagine positiva sui rumeni nel vostro Paese. Nel settore sociale - ha ammesso Dumitrel - abbiamo ancora molto da fare, molti problemi da risolvere, che voi in Italia purtroppo conoscete". La Contea di Alba, ha ricordato il presidente rumeno, si trova al centro della Romania, in Transilvania, ha una popolazione di 383 mila abitanti (vi convivono tedeschi, magiari e rumeni) e ricche risorse naturali (foreste, miniere d´oro, rame, marmo) ed è stata oggetto di importanti investimenti da parte di imprenditoria italiana negli anni ´90. .  
   
   
ARE: FIRMATO PROTOCOLLO TRA FVG E CONTEA TIMIS (ROMANIA)  
 
Udine, 12 novembre 2007 - Friuli Venezia Giulia e Timis, la Contea della Romania con capoluogo Timisoara posta al confine con Ungheria e Vojvodina (la Provincia autonoma della Serbia), rafforzano la reciproca collaborazione istituzionale. Lo prevede un Protocollo di collaborazione siglato l’8 novembre a Udine, in occasione dell´Assemblea generale dell´Are, dall´assessore regionale per le Relazioni internazionali Franco Iacop e dal presidente della Contea di Timis Constantin Ostaficiuc. Il Protocollo è stato definito dopo una serie di incontri che l´assessore Iacop ha avuto a Timisoara, dai quali è emerso il comune interesse a instaurare rapporti stabili in molti settori tra Friuli Venezia Giulia e Contea di Timis, nella consapevolezza che la "collaborazione locale" costituisce un elemento prioritario per lo sviluppo delle Amministrazioni regionali. "Con questa firma, che avviene in un momento difficile nei rapporti italo-rumeni, dovuto a un singolo fatto che seppure drammatico non si può generalizzare, indichiamo la strada della collaborazione - ha osservato l´assessore - con un Paese come la Romania, che ci è vicino per lingua, tradizioni, storia". "Non si può punire un popolo - ha detto il presidente della Contea di Timis - per l´atto di un singolo delinquente, che va punito in base alle leggi. Con questo Protocollo dimostriamo che, soltanto assieme, possiamo risolvere questi problemi". La Contea di Timis, e soprattutto il capoluogo Timisoara, sono caratterizzati, come ha sottolineato l´assessore Iacop in occasione della firma, da una notevole presenza di imprese italiane, soprattutto venete ma anche di friulane. Ora la Contea di Timis, dopo l´ingresso della Romania nell´Unione, si propone di cogliere nuove opportunità di crescita, secondo Iacop, nella logica della collaborazione intereuropea. La collaborazione, come si specifica nel documento, consiste nella promozione e nello scambio di informazioni ed esperienze in una serie di materie di comune interesse, con particolare riferimento alla sanità, settori nei quali il Friuli Venezia Giulia può offrire un´esperienza nell´utilizzo soprattutto delle nuove tecnologie e di strumenti di e-government. L´accordo prevede di estendere la cooperazione anche in altri settori: attività produttive, infrastrutture di trasporto e comunicazione, agricoltura, valorizzazione dei beni ambientali e culturali, protezione, civile, turismo, formazione (con particolare riguardo all´apprendimento della lingua italiana e rumena), ricerca e innovazione protezione sociale. .  
   
   
UE: PREVISIONI ECONOMICHE DI AUTUNNO PER IL 2007-2009 RIVISTE AL RIBASSO LE PROSPETTIVE DI CRESCITA  
 
Bruxelles, 12 ottobre 2007 - Secondo le previsioni economiche d’autunno della Commissione, la crescita dell’economia dell’Unione europea dovrebbe rallentare dal 2,9% nel 2007 al 2,4% nel 2008 e nel 2009 (dal 2,6% al 2,2% nel 2008 e al 2,1% nel 2009 nella zona euro). Il rallentamento è dovuto agli effetti delle turbolenze sui mercati finanziari che hanno provocato un inasprimento delle condizioni di finanziamento e un aumento dell’incertezza. Tuttavia, grazie ad un quadro mondiale tuttora favorevole e a fondamentali solidi, la revisione al ribasso rispetto alle previsioni di primavera è limitata a 0,3 punti percentuali (pp) nel 2008 per entrambe le aree. In particolare il consumo privato, che è diventato il motore principale della crescita nella prima parte di quest’anno, dovrebbe crescere ad un ritmo vigoroso grazie ad una crescita dell’occupazione relativamente sostenuta. L’ue nel suo insieme dovrebbe creare 8 milioni di nuovi posti di lavoro nel periodo 2007-2009, che si aggiungono ai 3,5 milioni già creati nel 2006. Ciò contribuirà a ridurre la disoccupazione nell’Ue al 6,6% nel 2009. Anche grazie a quest’attività economica solida, si prevede che tanto nell’Ue quanto nella zona euro il disavanzo di bilancio per il 2007 scenderà al livello più basso da molti anni a questa parte, facendo registrare una media dell’1,1% del Pil nell’Ue e dello 0,8% del Pil nella zona euro. Quest’anno dovrebbe migliorare, seppure in misura inferiore, anche il disavanzo strutturale, ma successivamente il riequilibrio dei bilanci pubblici avrà una battuta d’arresto. L’inflazione dovrebbe crescere nei prossimi trimestri a seguito dell’aumento dei prezzi dei prodotti di base, ma nella zona euro dovrebbe ridiscendere a circa il 2% entro la metà del 2008. Joaquín Almunia, commissario europeo per gli affari economici e monetari, ha affermato: “È chiaro che si sono addensate nubi all’orizzonte in seguito alle turbolenze di quest’estate sui mercati finanziari, al rallentamento dell’economia statunitense ed alla continua ascesa dei prezzi del petrolio. Di conseguenza, la crescita economica sta rallentando e i rischi di una crescita più modesta sono chiaramente aumentati. Ma grazie alla forte crescita mondiale e ai fondamentali economici solidi, gli effetti negativi dovrebbero essere limitati. Sul fronte dei prezzi, l’inflazione dovrebbe restare moderata, ma i rischi sono al rialzo”. Prospettive di una crescita solida nonostante il rallentamento dell’economia statunitense - Le previsioni economiche pubblicate oggi dalla Commissione prevedono che la crescita economica rallenti lungo il periodo oggetto di previsione, passando dal 2,9% nell’Ue nel 2007 al 2,4% sia nel 2008 che nel 2009 (e, nella zona euro, dal 2,6% nel 2007 al 2,2% nel 2008 e al 2,1% nel 2009). Le previsioni per la crescita nel 2008 per entrambe le aree sono state ribassate di 0,3 pp rispetto a sei mesi fa. Dopo una crescita solida nel primo semestre del 2007, il rallentamento nella seconda parte dell’anno si spiegato in pare con l’impatto delle turbolenze sui mercati finanziari, quantunque la fase ascendente del ciclo potrebbe essersi conclusa già prima dell’inizio di tali turbolenze quest’estate. La previsione centrale della Commissione presuppone che le tensioni finanziarie si esauriranno gradualmente. Nel frattempo esse hanno chiaramente ridotto l’appetito di rischio degli investitori e hanno determinato un inasprimento delle condizioni di finanziamento. Finora gli investimenti si sono dimostrati dinamici, ma in questa fase del ciclo dovrebbero attenuarsi, non da ultimo a causa del forte rallentamento nel settore delle costruzioni verificatosi in alcuni Stati membri. Il consumo privato ha registrato una ripresa e sta diventando il motore principale della crescita grazie a prospettive favorevoli in materia di occupazione, purché la fiducia dei consumatori resti buona. Sul lato esterno, la crescita dell’Ue continua ad essere sostenuta dalle prospettive favorevoli dell’economia mondiale, specialmente delle economie emergenti, che compensano ampiamente il rallentamento negli Usa. Pertanto, secondo la Commissione, l’economia dell’Ue crescerà in linea con il proprio potenziale nei due anni oggetto di previsione. Tuttavia, nella zona euro l’inflazione dovrebbe salire al 2,4% nei prossimi trimestri in seguito all’aumento dei prezzi dei prodotti di base, per poi ridiscendere a circa il 2% la prossima estate. Disoccupazione sempre in calo; interruzione del riequilibrio dei bilanci pubblici - Una crescita vigorosa dell’occupazione, pari a circa l’1,5% sia nell’Ue che nella zona euro, dovrebbe aver portato quest’anno alla creazione di 3,6 milioni di nuovi posti di lavoro nell’Ue (2,3 milioni nella zona euro). Questo miglioramento ha riguardato un gran numero di settori, tipi di rapporti di lavoro e Stati membri. In futuro la crescita dell’occupazione dovrebbe decelerare a circa l’1% in media nel 2008-2009 sia nell’Ue che nella zona euro, di pari passo con la maturazione del ciclo economico. Ciononostante, nel 2008-2009 dovrebbero essere creati 4,5 milioni di nuovi posti di lavoro nell’Ue (3,2 milioni nella zona euro), il che dovrebbe portare il tasso di occupazione globale ad oltre il 66% entro il 2009. Il tasso di disoccupazione dovrebbe attestarsi al 6,6% nell’Ue e al 7,1% nella zona euro entro il 2009, livelli mai registrati negli ultimi quindici anni. Le carenze di manodopera stanno diventando più comuni e pertanto i salari dovrebbero crescere un po’ più rapidamente nel periodo oggetto delle previsioni, in particolare nel 2008, quando l’andamento sarà in parte influenzato da misure una tantum e di recupero rispetto ai precedenti anni di moderazione salariale. Ma la crescita sostenuta della produttività del lavoro dovrebbe limitare l’aumento dei costi unitari del lavoro e contribuire a contenere le pressioni inflazionistiche. A seguito sia di entrate inattese che degli sforzi di risanamento, il disavanzo pubblico scenderà dall’1,6% del Pil nel 2006 all’1,1% nel 2007 nell’Ue (dall’1,5% allo 0,8% nella zona euro). Tuttavia, per il 2008 è previsto un peggioramento in alcuni paesi a causa del rallentamento della crescita economica e dell’uso delle entrate impreviste per spese aggiuntive. Il disavanzo globale per il 2008 dovrebbe salire all’1,2% del Pil nell’Ue e allo 0,9% nella zona euro, per poi stabilizzarsi nel 2009, in caso di politiche invariate. In termini strutturali, anche il riequilibrio dei bilanci pubblici dovrebbe avere una battuta d’arresto nel 2008 e nel 2009. Il debito pubblico è in calo e dovrebbe arrivare al 63,4% del Pil nella zona euro entro il 2009 e scendere al di sotto del 60% nell’Ue già nel 2007. Chiari rischi di un peggioramento - I principali rischi di un peggioramento delle prospettive di crescita sono collegati ad eventi verificatisi nei mercati finanziari e alla possibilità di un rallentamento più marcato o più protratto del previsto negli Usa. In alcuni segmenti dei mercati finanziari continuano a registrarsi disfunzioni e non si può escludere un periodo più lungo di incertezza, il che influenzerebbe più gravemente del previsto le condizioni del credito e, conseguentemente, i mercati immobiliari. D’altro canto, il mercato del lavoro potrebbe registrare risultati migliori del previsto, il che rafforzerebbe i redditi da lavoro e la fiducia dei consumatori. Per quanto riguarda l’inflazione, ulteriori aumenti del prezzo del petrolio e incrementi dei prezzi degli alimentari e delle materie prime comportano rischi di un’inflazione più elevata rispetto alle previsioni dello scenario di base. . . . . .  
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA APRE UNA PROCEDURA D´INFRAZIONE CONTRO SETTE STATI MEMBRI PER IL MANCATO RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA SULLA TRASPARENZA FINANZIARIA  
 
Bruxelles, 12 novembre 2007 - novembre 2007 - La Commissione europea ha deciso di inviare, nel quadro della procedura d´infrazione prevista dal trattato Ce (articolo 226), richieste formali di informazioni al Belgio, alla Danimarca, all´Italia, al Lussemburgo e al Regno Unito per non avere notificato alla Commissione le misure nazionali di recepimento della direttiva 2005/817/Ce della Commissione che modifica la direttiva 80/723/Cee relativa alla trasparenza delle relazioni finanziarie fra gli Stati membri e le loro imprese pubbliche. Inoltre, la Commissione ha deciso di inviare analoghe richieste formali alla Repubblica slovacca e alla Lettonia, che hanno notificato misure di recepimento non conformi a quanto previsto dalla direttiva. Le richieste prendono la forma di lettere di messa in mora, che rappresentano la prima fase della procedura di infrazione di cui all´articolo 226 del trattato Ce. Gli Stati membri hanno a disposizione due mesi per rispondere ai dubbi espressi della Commissione. Secondo il Commissario responsabile della concorrenza, la signora Neelie Kroes, "l´attuazione integrale della direttiva sulla trasparenza è essenziale per permettere alla Commissione di verificare che il denaro pubblico sia utilizzato per garantire la fornitura di servizi pubblici, nell´interesse dei contribuenti europei". La direttiva 80/723/Cee della Commissione impone agli Stati membri l´obbligo generale di trasparenza relativamente ai rapporti finanziari tra le autorità pubbliche e le imprese pubbliche. La direttiva (modificata nel 1985 (85/413/Cee) e nel 1993 (93/84/Cee)) esige inoltre che gli Stati membri raccolgano e trasmettano alla Commissione, su richiesta di quest´ultima, dati di natura finanziaria relativi alle grandi imprese pubbliche che operano nel settore manifatturiero. La direttiva 2000/52/Ce ha esteso le esigenze di trasparenza fino a comprendere l´obbligo di tenere una contabilità separata per le imprese pubbliche e private che, da una parte, beneficiano di diritti speciali o esclusivi o sono incaricate della gestione di servizi di interesse economico generale e ricevono aiuti di Stato per tali servizi e, dall´altra, svolgono anche altre attività. La direttiva 2005/81/Ce della Commissione ha modificato la definizione delle imprese soggette all´obbligo di contabilità separata. Tale obbligo si applica ora a tutte le imprese che beneficiano di diritti speciali o esclusivi o sono incaricate della gestione di servizi di interesse economico generale e ricevono compensazioni di servizio pubblico in qualsiasi forma, che si tratti o meno di aiuti di Stato, e svolgono anche altre attività. La contabilità separata permette di individuare i costi imputabili ai servizi di interesse economico generale e di verificare che l´importo delle compensazioni versate sia corretto. Quando è entrata in vigore il 20 dicembre 2006, la direttiva 2006/111/Ce della Commissione, del 16 novembre 2006, ha codificato e sostituito la direttiva sulla trasparenza originaria e le sue modifiche (modifica del 2005 inclusa). Essa non pregiudica tuttavia l´obbligo degli Stati membri di rispettare i termini massimi di recepimento previsti dalle direttive di cui sopra. Gli Stati membri erano tenuti a recepire la direttiva 2005/81/Ce della Commissione nelle legislazioni nazionali entro il 19 dicembre 2006. Il Belgio, la Danimarca, l´Italia, il Lussemburgo e il Regno Unito non hanno comunicato alla Commissione le proprie misure di recepimento nazionale. La Lettonia (a causa di un errore di traduzione) e la Repubblica Slovacca hanno notificato misure di recepimento non conformi a quanto previsto dalla direttiva. . . .  
   
   
ARE: IL LAVORO DELLE COMMISSIONI, IL RUOLO DEI GIOVANI  
 
Udine, 12 novembre 2007 - "Far sentire più forte la voce dei giovani in Europa". È questo l´obiettivo delle numerose attività rivolte ai giovani promosse dall´Are, come ha sottolineato l’ 8 novembre in occasione dell´Assemblea generale svoltasi nel quartiere fieristico di Udine, la responsabile dello Youth Team, l´inglese Claire Bridges. Le varie iniziative promosse dall´Are per i giovani (scuole estive, programmi di scambi) hanno coinvolto in questi ultimi anni centinaia di giovani, su temi quali lo sviluppo sostenibile e la giovane imprenditorialità in Europa. Al solo programma Eurodissea, il primo attivato dall´Are ancora nel 1985, che prevede tirocini in imprese di altre Regioni, hanno partecipato nel 2006 oltre 550 giovani (10 mila dall´inizio del programma), con un notevole ampliamento delle Regioni di provenienza, che sono state 39. Dalla tribuna dell´Assemblea generale dell´Are, presieduta dal presidente del Friuli Venezia Giulia Riccdardo Illy, i responsabili delle varie Commissioni di lavoro in cui si articola l´organizzazione dell´associazione, hanno fatto oggi il punto sugli obiettivi e sull´attività svolta. La prima Commissione Economia e sviluppo regionale (presidente Onno Hoes, ministro della Provincia olandese di Noord-brabant, vice lo svedese Hakan Sandgren e l´italiano Riccardo Conti) ha concentrato la sua attività sullo sviluppo economico regionale sostenibile, sulle fonti di energia rinnovabile e sull´efficienza energetica, sull´ecoturismo e il turismo sociale. Sono stati sviluppati alcuni progetti interregionali su questi temi ed è stato seguito e analizzato lo studio della Commissione europea sulla politica agricola comune. La seconda Commissione Politiche sociali e Salute pubblica (presidente Constantin Ostaficiuc, presidente della Contea romena di Timis, vice la svedese Christina Wahrolin) si è proposta di approfondire un modello di assistenza regionale tenendo conto delle esigenze e delle aspettative dei cittadini da qui a 20-30 anni, anche in base alle prospettive dei cambiamenti demografici, e di aiutare le Regioni a raggiungere l´interoperabilità dei sistemi sanitari. Progetti specifici sono stati dedicati all´emergenza, all´uguaglianza di genere e alla prevenzione dell´alcolismo. La terza Commissione Cultura, Educazione, Gioventù, Media, Cooperazione interregionale e internazionale (presidente Johanna Mikl-leitner, ministro della Famiglia del Land austriaco Niederoesterreich) si è posta l´obiettivo di promuovere la diversità culturale e linguistica, aiutando le Regioni a risolvere i problemi legati alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale. Sono state inoltre avviate iniziative nel campo dell´educazione e della formazione, dei media e della tecnologia dell´informazione. La scuola estiva per giovani si è svolta nel 2007 a Devon, in Gran Bretagna, sul tema "L´ambiente e lo sviluppo sostenibile". La Commissione permanente Affari istituzionali (presidente Peter Straub, presidente del Parlamento del Land tedesco del Baden-wuerttenberg, vice l´inglese Roy Perry e lo svedese Lars-gerhard Westberg) ha come compito assicurare che i principi fondamentali alla base della democrazia locale siano promossi e rispettati in tutta Europa, assicurando nel contempo il rispetto del principio di sussidiarietà. Sono anche state sviluppate attività per assistere le Regioni nel colmare il vuoto tra istituzioni europee e cittadini. Tra le attività svolte, un premio per le Regioni che sono meglio riuscite a coinvolgere i cittadini sulle questioni europee, un concorso per ragazzi, un portale web sulla democrazia regionale, iniziative di formazione e seminari sulla democrazia regionale. Infine, è stata presentata l´attività della Commissione permanente Monitoraggio e valutazione, che ha il compito di valutare l´attività interna dell´Are. .  
   
   
JOSÉ MANUEL BARROSO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA ANDRIS PIEBALGS COMMISSARIO EUROPEO PER L´ENERGIA SARANNO A ROMA IN OCCASIONE DEL XX CONGRESSO MONDIALE DELL´ENERGIA  
 
Roma, 12 novembre 2007 . Oggi il Presidente della Commissione José Manuel Barroso alle ore 10 pronuncerà il discorso di apertura al 20th World Energy Congress presso la Nuova Fiera di Roma. Durante la visita a Roma del Presidente Barroso, è prevista una colazione di lavoro con il Presidente del Consiglio Romano Prodi, al termine della quale (ore 14. 00) è stato organizzato un breve press point presso la Presidenza del Consiglio. Martedì 13 novembre il Commissario europeo responsabile per l´Energia Andris Piebalgs parteciperà ai lavori del Forum dei Ministri dell´Energia. Http://www. Rome2007. It/ . . .  
   
   
DALL`ACCORDO CON LA BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI (BEI), RISORSE PER LO SVILUPPO DELLE MARCHE  
 
 Ancona, 12 novembre 2007 - Una grande opportunita` per sostenere lo sviluppo delle Marche nei prossimi sei anni. Dopo la firma dell´accordo tra la Regione e la Banca europea per gli investimenti (Bei), si delineano chiaramente le possibilita` che si aprono per il territorio marchigiano: miglioramento delle strutture turistiche e ricettive, risorse per le piccole e medie imprese, cofinanziamento degli interventi gia` programmati. La Bei mette a disposizione 300 milioni di euro, ai quali si aggiungono altri 300 milioni provenienti dalle risorse regionali, statali e comunitarie. Una dotazione di 600 milioni che agevolera` gli investimenti localizzati nel territorio marchigiano fino al 31 dicembre 2013. Il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, ha sottolineato come la Bei abbia giudicato favorevolmente ´il rapporto con la regione, considerata la qualita` dei progetti che vengono proposti´. Un apprezzamento testimoniato dal rinnovo dell´Accordo quadro con la Regione che ha consentito l´erogazione del prestito sottoscritto a Bruxelles. Il basso tasso applicato dalla Bei, insieme al contributo in conto interessi garantito dalla Regione (pari al 4 per cento) rendera` particolarmente conveniente il finanziamento dei progetti. Un´opportunita` che il settore turistico ha gia` mostrato di saper cogliere, avendo presentanto 200 domande di finanziamento, per un investimento complessivo di 135 milioni. La Bei si e` anche impegnata a destinare ulteriori 200 milioni per sostenere i progetti di miglioramento della filiera dell´accoglienza degli anziani, nell´ambito degli interventi promossi nelle Marche, anche a seguito dell´istituzione dell´Agenzia per la terza eta` nella nostra regione. . . .  
   
   
REGIONI: POLITICHE SOCIALI,TEMPI DI VITA E DI LAVORO: COME CONCILIARLI? OGGI AL GALATA MUSEO DEL MARE DI GENOVA, CONVEGNO SULLE BUONE PRASSI PER UNA MIGLIORE QUALITÀ DELLA VITA TRA LAVORO, CARRIERA E FAMIGLIA DI OTTO LIGURIA, LAZIO, PIEMONTE, LOMBARDIA, MARCHE, SARDEGNA, UMBRIA E PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO  
 
Genova, 12 ottobre 2007 - Lavoro, assistenza ai figli e ai genitori anziani, tempo libero e casa: come conciliare i tempi di vita con quelli di lavoro? Se ne parla lunedì 12 novembre dalle 10 al Galata Museo del Mare di Genova (Sala Vespucci, Calata de Mari 1), dove verranno presentati i risultati di un´indagine condotta in otto regioni italiane, per sondare le buone prassi messe in atto da amministrazioni locali e aziende per favorire una migliore qualità di vita per i lavoratori e le lavoratrici che devono far fronte ad impegni familiari quali la cura di figli, genitori anziani o disabili. Al convegno parteciperà il vicepresidente della Regione Liguria Massimiliano Costa, che aprirà i lavori, l´assessore regionale alle Pari Opportunità Maria Bianca Berruti e il direttore di Tecnostruttura delle Regioni per il Fondo Sociale Europeo Alessandro Ferrucci. Obiettivo della giornata di lavori, è quello di esporre i risultati del "Progetto integrato sulla conciliazione" realizzato da Regione Liguria (ente capofila) e dalle regioni Lazio, Piemonte, Lombardia, Marche, Sardegna, Umbria e Provincia Autonoma di Trento. Finanziata con il contributo del Fondo Sociale Europeo e curata da Lpm Consulting e Chance Srl, l´indagine ha portato alla luce 42 progetti di eccellenza che potranno diventare buone prassi riproducibili in diversi contesti (amministrazioni locali, aziende) che puntano a migliorare la qualità di vita dei lavoratori. I progetti riguardano azioni per aiutare la famiglia, la cura dell´infanzia, gli orari e i tempi di lavoro, l´informazione, la diffusione e la formazione per ampliare l´utilizzo di pratiche conciliative negli ambienti di lavoro. Il concetto di conciliazione della vita familiare con quella lavorativa si è fatto strada con il crescente impegno femminile nel lavoro al di fuori delle mura domestiche, con conseguenti modificazioni nell´organizzazione di tempi e modi di cura dei familiari, siano essi bambini, persone anziane o disabili. "E´ per questo - spiega il vicepresidente della Regione Liguria Massimiliano Costa- che si rende necessario portare alla luce quanto di buono si fa nelle diverse regioni italiane per evitare che si debba fare una scelta drastica tra famiglia e carriera, cosa che spesso può risultare dolorosa. La Regione Liguria - continua Costa - sta facendo la sua parte in questo senso, attraverso l´aumento dell´offerta di posti negli asili nido, in quelli aziendali e nei servizi integrativi per l´infanzia che, garantendo una gamma differenziata e flessibili di servizi, permette alle famiglie di trovare risposte adeguate alle proprie esigenze". Oltre ai servizi per la prima infanzia, la Regione Liguria, attraverso il Fondo per la Non Autosufficienza, offre alle famiglie un sostegno economico per accudire in casa un familiare anziano o disabile, garantendogli così di restare nell´ambiente domestico senza dover ricorrere al ricovero in residenze protette. In Liguria gli asili nido sono oltre 150 per un totale di circa cinquemila posti- bambino (600 aziendali). Sul versante dei servizi integrativi, la Regione Liguria mette a disposizione delle famiglie oltre 90 punti, centri- bambini e famiglie, servizi sperimentali e innovativi come l´educatrice famigliare e i centri ricreativi, ove i bambini possono giocare con i coetanei sotto la guida di animatori professionali. In totale, i posti per i servizi integrativi messi in campo dalla Regione Liguria, crescono ogni anno e attualmente sono circa 2 mila. Accanto a queste misure, da quest´anno è partita la sperimentazione per le Sezioni Primavera, che si rivolgono a bambini di età compresa tra i 2 e i 3 anni, per garantire la continuità educativa tra l´asilo nido e la scuola materna. In Liguria le sezioni primavera sono 44 (25 a Genova, 8 alla Spezia, 11 a Savona), per uno stanziamento che si aggira intorno a 1. 320. 000 euro. . .  
   
   
ERA-NET PROPONE PROGRAMMA REGIONALE PER LA COOPERAZIONE CON L´EUROPA SUDORIENTALE  
 
 Bruxelles, 12 ottobre 2007 - See-era. Net ha pubblicato una serie di raccomandazioni intese ad avvicinare la comunità scientifica dei Balcani occidentali a quella dell´Unione europea. Tra le proposte figura l´istituzione di un programma regionale per la cooperazione con l´Europa sudorientale. Le reti Era-net sono state ideate al fine di incoraggiare il coordinamento di programmi nazionali e regionali. See-era. Net è stata istituita per promuovere l´integrazione tra gli Stati membri dell´Unione europea e i paesi dell´Europa sudorientale (See) all´interno dello Spazio europeo della ricerca (Ser). La rete ha pubblicato un libro bianco che collega i sistemi di ricerca dell´Europa sudorientale e un piano d´azione congiunto di accompagnamento. Il programma regionale per la cooperazione con l´Europa sudorientale (Rep-see) proposto mirerebbe ad agevolare il coinvolgimento di istituti dei Balcani occidentali in consorzi che partecipano ai programmi dell´Unione europea. Questo creerebbe inoltre nella regione un ambiente favorevole per i giovani scienziati e integrerebbe le nuove strutture di innovazione dei Balcani occidentali nelle reti e nei raggruppamenti di innovazione degli Stati membri dell´Unione europea. Il piano d´azione congiunto descrive come il programma Rep-see verrebbe strutturato su quattro pilastri: un invito a presentare proposte comune per i progetti di ricerca europei; misure di accompagnamento intese a facilitare la ricerca congiunta; un programma per giovani scienziati e un programma d´innovazione. L´invito a presentare proposte comune dovrebbe finanziare progetti di ricerca in collaborazione, sovvenzioni preparatorie per progetti di ricerca in collaborazione e «sovvenzioni di aggancio», che consentano alle équipe dei paesi dell´Europa sudorientale di partecipare ai consorzi esistenti. Inoltre, See-era. Net ha delineato una serie di iniziative intese a costruire infrastrutture nei Balcani occidentali. Tra queste figurano la compilazione di un inventario delle infrastrutture di scienza e tecnologia (S&t) esistenti nella regione, nonché di quelle presenti nell´Unione europea, la creazione di un meccanismo per definirne i bisogni su media scala riguardo a infrastrutture di S&t e l´introduzione di un trasferimento sistematico e basato sulla domanda di strumenti da laboratorio usati dagli Stati membri dell´Unione europea agli istituti dei Balcani occidentali, attraverso la creazione di un mercato sul web. Il piano d´azione congiunto contiene inoltre misure per il rafforzamento delle istituzioni, tra cui l´assistenza con valutazione e confronto, nonché misure per lo sviluppo del potenziale umano. Oltre ai programmi creati nell´ambito del Rep-see, dovrebbe essere offerta la formazione per la gestione scientifica tramite periodi di internato per gli amministratori scientifici. Una task force della diaspora dovrebbe inoltre studiare modalità di rimpatrio degli scienziati dei Balcani occidentali. Un´ulteriore priorità di See-era. Net è la diffusione di informazioni. Le misure proposte comprendono regolari presentazioni a funzionari della Commissione riguardo a specifici settori scientifici dei Balcani occidentali, e il miglioramento delle attività di stampa. See-era. Net riunisce 17 ministeri e organi di finanziamento di 14 paesi europei, compresi tutti i paesi dei Balcani occidentali. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. See-era. Net/ .  
   
   
INDUSTRIE AUSTRIACHE: ASPETTATIVE MENO EUFORICHE  
 
 Vienna, 12 novembre 2007 - Secondo un´indagine realizzata dall´Associazione Austriaca degli Industriali, le evoluzioni congiunturali - fino a ora rosee - starebbero cominciando a congelarsi, mentre la mancanza di manodopera specializzata frena il tasso di occupazione e le aspettative commerciali delle imprese diventano sempre più negative. L´ice afferma che tutto ciò avrebbe come cause scatenanti la rivalutazione dell´euro sul dollaro e la critica situazione dell´economia statunitense. .  
   
   
UNGHERIA, DEFICIT COMMERCIALE INFERIORE PREVISIONI  
 
Budapest, 12 ottobre 2007 - L´ufficio Centrale di statistica ungherese ha annunciato che il deficit commerciale nel mese di agosto è ammontato a 199,4 milioni di euro e non a 211,1 milioni come riportato nei dati preliminari. Lo ha reso noto l´Ice. Nei primi otto mesi del 2007 il deficit è stato di 819 milioni di euro rispetto ai 1. 946 milioni dello stesso periodo del 2006. Nel periodo di riferimento le esportazioni e le importazioni sono cresciute, rispettivamente, del 12 e dell´8 percento. .  
   
   
IN SLOVENIA SALGONO I TASSI D´INTERESSE  
 
Lubiana, 12 ottobre 2007 - L´ufficio di Statistica sloveno ha comunicato i dati per il tasso d´interesse base in novembre. Il tasso d´interesse mensile a novembre 2007 ha raggiunto lo 0,4 per cento rispetto a ottobre, mentre il tasso annuale ha raggiunto il 4,98 per cento. .  
   
   
AMMONTARE DI BTP IN EMISSIONE  
 
Roma, 12 novembre 2007 - Il Mef, facendo seguito al comunicato stampa del 7 novembre 2007, comunica l´ammontare dei Buoni del Tesoro Poliennali che verranno offerti nell´asta del prossimo 14 novembre: Buoni del Tesoro Poliennali quinquennali 15 ottobre 2007/2012 terza tranche: 2. 500 milioni di euro .  
   
   
MUTUI: ABI, VERSO UNA PROCEDURA INTERBANCARIA PER LA PORTABILITÀ  
 
Roma, 12 novembre 2007 - L’associazione Bancaria Italiana sta ultimando la procedura raccomandata per la portabilità delle operazioni di mutuo come previsto dalla legge Bersani. Si tratta di una procedura operativa finalizzata a garantire semplicità, certezza applicativa e velocità realizzativa per i clienti che intendano sfruttare le nuove opportunità dettate dalla legge. Secondo la nuova procedura di portabilità, il cliente potrà rivolgersi direttamente alla “nuova banca” la quale, sulla base di un sistema di colloquio interbancario, interagirà direttamente con la “vecchia banca” avviando una procedura che garantirà il calcolo del debito residuo sul mutuo entro un tempo massimo di 15 giorni. La nuova procedura offrirà ai clienti tempi certi e vincolanti per la fase di comunicazione del debito residuo, semplificando il colloquio interbancario attraverso procedure elettroniche. Le condizioni economiche dell’operazione, nell’obiettivo della massima economicità per la clientela saranno determinate competitivamente dalle singole banche. .  
   
   
INTESA SANPAOLO CONCLUDE IL PROGRAMMA DI ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE ORDINARIE A SERVIZIO DELLA PERMUTA PER L´ACQUISIZIONE DEL CONTROLLO DI CARIFIRENZE  
 
Torino, Milano, 12 novembre 2007 - Intesa Sanpaolo ha concluso il 7 novembre il programma di acquisto di azioni proprie ordinarie a servizio della permuta per l´acquisizione del controllo di Carifirenze, autorizzato dall’Assemblea tenutasi il 2 ottobre 2007 e reso noto al mercato nel comunicato stampa emesso in pari data. In relazione ai tempi ancora necessari perché l´Antitrust e l´Isvap rilascino l´autorizzazione all´acquisizione del controllo di Carifirenze (Banca d´Italia l´ha già rilasciata), si ritiene che l´esecuzione della permuta con azioni Carifirenze delle azioni proprie ordinarie acquistate e la successiva Offerta Pubblica di Acquisto Obbligatoria sulla totalità delle azioni Carifirenze non detenute possano prevedibilmente avere luogo nel corso dei primi mesi del 2008. Si forniscono di seguito, ai sensi dell’art. 144 bis della Delibera Consob n. 11971/99 (Regolamento Emittenti), i dettagli degli acquisti effettuati. Negli ultimi tre giorni, dal 5 al 7 novembre scorsi, Intesa Sanpaolo ha complessivamente acquistato - tramite Banca Imi, incaricata dell’esecuzione del programma - 42. 788. 609 azioni ordinarie Intesa Sanpaolo (pari allo 0,36% circa del capitale sociale ordinario), per un controvalore totale di 226. 257. 994,84 euro. Dal 3 ottobre scorso, data di inizio del programma, a oggi 7 novembre, data di conclusione del programma, Intesa Sanpaolo ha complessivamente acquistato 398. 904. 617 azioni ordinarie Intesa Sanpaolo (pari al 3,366% del capitale sociale ordinario), per un controvalore totale di 2. 158. 380. 397,58 euro. Il costo effettivo del programma di acquisto è pari a tale controvalore addizionato di 60. 636. 030 euro di regolamento del contratto derivato di equity swap - avente come sottostante l’intero numero di azioni ordinarie Intesa Sanpaolo oggetto di permuta, stipulato il 25 luglio scorso al fine di minimizzare il rischio di esposizione all’andamento del prezzo di mercato delle azioni proprie da acquistare - e dell’8 per mille di connesse commissioni. Le operazioni di acquisto sono state effettuate in osservanza delle disposizioni di cui agli artt. 2357 e seguenti del codice civile e dei limiti indicati dall’autorizzazione assembleare. Ai sensi dell’art. 132 del Tuf e dell’art. 144 bis del Regolamento Emittenti, gli acquisti sono stati effettuati sui mercati regolamentati secondo le modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi. Gli acquisti sono stati inoltre effettuati per volumi giornalieri non superiori al 25% del volume medio giornaliero di azioni Intesa Sanpaolo ordinarie negoziato nel mese precedente a quello della comunicazione del programma al pubblico (72,3 milioni di titoli la media giornaliera del mese di settembre 2007), secondo quanto previsto dal Regolamento Ce n. 2273/2003. I dettagli delle operazioni di acquisto sono riportati in allegato e riepilogati nella seguente tabella:
data numero di azioni ordinarie acquistate Prezzo medio d’acquisto (€) controvalore (€)
5 novembre 2007 18. 079. 975 5,2632 95. 158. 575,49
6 novembre 2007 18. 079. 975 5,3 157 96. 107. 463,21
7 novembre 2007 6. 628. 659 5,2789 34. 991. 956,15
Totale ultimi 3 giorni 42. 788. 609 5,2878 226. 257. 994,84
Totale 5a settimana 72. 819. 950 5,3942 392. 802. 534,09
Totale 4a settimana 85. 497. 058 5,3047 453. 533. 035,22
Totale 3a settimana 75. 359. 075 5,3755 405. 095. 371,60
Totale 2a settimana 77. 509. 950 5,5364 429. 128. 195,82
Totale 1a settimana 44. 929. 975 5,5990 251. 563. 266,01
Totale programma 3 ottobre 2007 - 7 novembre 2007 398. 904. 617 5,4108 2. 158. 380. 397,58
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SANTANDER E BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA: ACCORDO SU ANTONVENETA  
 
Siena, 12 novembre - I Consigli di amministrazione del Banco Santander e della Banca Monte dei Paschi di Siena, tenutisi in data 8 Novembre, hanno autorizzato la firma di un accordo che avrà per oggetto la cessione del Gruppo Banca Antonveneta a Banca Monte dei Paschi di Siena. I. Principali Termini dell’Operazione - Secondo le intese raggiunte, il Banco Santander, non appena avrà completato l’acquisizione di Banca Antonveneta in corso con Abn Amro, ne cederà l’intero capitale a Banca Monte dei Paschi di Siena al prezzo di 9 miliardi di euro, al netto della partecipazione in Interbanca. Le intese prevedono infatti che in concomitanza con il passaggio di Antonveneta alla banca senese, Interbanca uscirà dal gruppo Antonveneta. Ii. Razionale Strategico - Antonveneta rappresenta un’occasione importante quanto ad appetibilità industriale (complementarietà territoriale e simile cultura “Retail”), linearità della governance (non presenta alcun vincolo nè complessità) e dimensione. In particolare l’operazione ha un forte razionale strategico, permettendo: - Consolidamento del ruolo di terzo polo bancario in Italia in grado di competere con gli altri gruppi leader nel mercato domestico e europeo; - Forte rafforzamento del core business: l’acquisizione di Antonveneta permette al Gruppo Banca Monte dei Paschi di rafforzare significativamente la penetrazione del mercato domestico retail in Italia; - Significativa crescita dimensionale con l’incremento della rete sportelli (da 2000 a 3000 unità) e della quota di mercato ( dal 6% al 9%) . In particolare, il Gruppo Mps rafforza la propria presenza al Nord, aumentandola del 100% e portando la quota di mercato in Lombardia ed Emilia al 6,5% e in Veneto al 10,6%. Da un punto di vista dimensionale Antonveneta consente una crescita di circa il 30% in termini dei principali aggregati economico-patrimoniali (ricavi, raccolta complessiva); - Elevata creazione di valore: Antonveneta presenta interessanti opportunità di “upgrading” della già buona redditività grazie agli spazi di ulteriore efficientamento che potrebbero derivare dall’integrazione con il Gruppo Mps e alla possibilità di migliorare la performance commerciale. Da una stima preliminare, si evidenzia un significativo potenziale di creazione valore, con sinergie lorde stimate in un minimo di 360 milioni di euro, di cui 220 milioni di euro da risparmi dei costi (25% dei costi di Antonveneta) e 140 milioni di euro da ricavi addizionali (6% dei ricavi di Antonveneta). Significative le opportunità legate ai comparti del credito al consumo, bancassurance e asset management. Iii. Impatto Finanziario - Bmps prevede di finanziare l’operazione per circa il 50% tramite equity, per circa il 20/25% tramite cessione di asset non strategici e l’accelerazione del processo di riallocazione del capitale a favore del “core business” e per la restante parte attingendo alla liquidità disponibile e al funding tramite strumenti di debito (senior e subordinati). L’operazione avrà inoltre un effetto accrescitivo sugli utili di consensus del Gruppo Monte dei Paschi di Siena a partire dal 2009. L’operazione, che le parti prevedono di finalizzare nei tempi tecnici strettamente necessari, è soggetta alle autorizzazioni previste dalle applicabili disposizioni di legge Antitrust e di vigilanza bancaria. Banca Monte dei Paschi di Siena sarà assistita da Merrill Lynch International e da Mediobanca in qualità di advisor finanziario. Il prezzo del Gruppo Banca Antonveneta ad esclusione di Interbanca è stabilito in 9 miliardi di euro da regolare per cassa. Il prezzo sarà finanziato da parte del Gruppo Mps come segue: 50% circa attraverso aumento di capitale, offerto in opzione a tutti gli azionisti; Circa 20/25% tramite cessione di asset non strategici e l’accelerazione del processo di riallocazione del capitale a favore del “core business”; la restante parte attingendo alla liquidità disponibile al funding tramite strumenti di debito (senior e subordinati) Il pagamento del prezzo ed il trasferimento delle azioni della Banca Antonveneta saranno realizzati una volta ottenute tutte le autorizzazioni previste dalle applicabili disposizioni di legge. Banca Monte dei Paschi di Siena precisa anche di essere assistita da Merrill Lynch International in qualità di lead advisor finanziario e da Mediobanca in qualità di co-advisor. In aggiunta, Merrill Lynch International curerà anche gli aspetti relativi al finanziamento dell´operazione.  
   
   
GRUPPO MPS RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2007 : UTILE NETTO A 718,1 MILIONI DI EURO  
 
Siena, 12 Novembre 2007. Il Consiglio di Amministrazione della Banca Monte dei Paschi di Siena spa ha approvato l’ 8 novembre i risultati al 30 settembre 2007 del Gruppo Mps. I principali risultati consolidati. Nei nove mesi del 2007 il Gruppo Mps ha conseguito risultati commerciali di notevole rilievo che confermano la crescente efficacia commerciale delle piattaforme specializzate per segmento di clientela e i progressivi benefici delle politiche tracciate dal Piano Industriale 2006-2009. Sotto il profilo operativo e reddituale, si registrano risultati in crescita sia per quanto riguarda lo sviluppo degli aggregati patrimoniali e commerciali, con significativi incrementi dei volumi intermediati con la clientela anche in termini di quote di mercato, sia per quanto riguarda gli aggregati reddituali, come testimoniano i progressi del margine di intermediazione primario (+5,5% rispetto ai nove mesi del 2006), del risultato operativo netto (che raggiunge 1. 120,1 milioni di euro, + 11% e +16,4% al netto dei proventi da dismissione di partecipazioni ) e dell’utile netto (718,1 milioni di euro, +4,2% rispetto al risultato dei nove mesi del 2006 e circa +10% al netto dei proventi da dismissione di partecipazioni). In particolare, l’analisi del margine della gestione finanziaria ed assicurativa consolidato evidenzia: In riferimento alla sola evoluzione trimestrale, va sottolineata la buona crescita (+2,4%) rispetto al secondo trimestre. Determinano un ulteriore rafforzamento (+1,8% rispetto a fine 2006) della copertura dei crediti deteriorati. Per effetto delle dinamiche sopra menzionate, il risultato operativo netto si attesta a 1. 120,1 milioni di euro (+11%, ma +16,4% al netto delle componenti reddituali derivanti dalla cessioni di partecipazioni del medesimo periodo 2006). Per quanto riguarda la ripartizione per aree di attività tracciate con il Piano Industriale 2006-2009, si evidenzia il crescente contributo dell’attività commerciale che beneficia sia della rafforzata efficacia delle piattaforme specializzate per segmento di clientela sia dell’ accorta politica relazionale e delle campagne di comunicazione e marketing sui prodotti. Più in particolare: Commercial Banking/distribution Network: margine della gestione finanziaria e assicurativa: +8,5% anno su anno; risultato operativo netto: +25,5% anno su anno; impieghi verso clientela: + 12,7% anno su anno Private Banking/wealth Management: margine della gestione finanziaria e assicurativa: -4,2% anno su anno1; risultato operativo netto: -4% anno su anno; raccolta diretta: + 16,8% anno su anno. Corporate Banking/capital Markets: margine della gestione finanziaria e assicurativa: +5,4% anno su anno; risultato operativo netto: +11,2% anno su anno; impieghi vs clientela: +15,5% anno su anno: 1 per effetto della ristrutturazione delle commissioni di gestione di Mps Sgr Am (eliminazione delle commissioni di performance) che ha comportato maggiori retrocessioni per le Reti di Gruppo. A completare il quadro reddituale concorrono infine imposte complessive pari a 433,3 milioni di euro (428,5 milioni a settembre 2006) per un “tax rate” di circa il 39%. L’utile dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte si attesta a 78,4 milioni di euro ed è interamente riferibile al comparto assicurativo che nei nove mesi del 2006 si era attestato a 78,6 milioni di euro. Nell’anno precedente inoltre era presente il contributo dell’attività esattoriale (uscito dal perimetro di gruppo a ottobre 2006) il cui apporto al 30 settembre 2006 era pari a 31,4 milioni di euro. L’utile netto consolidato di periodo si attesta quindi a 718,1 milioni di euro (689,2 al 30 Settembre 2006) con un progresso del 4,2% rispetto allo stesso periodo del 2006 e di circa il 10% una volta esclusi i proventi da cessione di partecipazioni. Il Roe annualizzato (sul patrimonio puntuale) risulta pari al 13,2%. In merito all’evoluzione prevedibile della gestione si segnala che per la parte finale dell’anno sono attesi sviluppi gestionali coerenti con il percorso di crescita programmato per l’esercizio e con gli obiettivi del Piano Industriale 2006-2009. A livello di singole unità di business del Gruppo si segnalano infine soddisfacenti risultati anche per le controllate Banca Toscana e Bam: Banca Toscana Ricavi: 604,8 milioni di euro (+3,0% anno su anno); Utile Netto: 101,9 milioni di euro (+38,0% anno su anno) Bam; Ricavi: 390,3 milioni di euro (+9,9% anno su anno); Utile Netto: 68,3 milioni di euro (+20,3% anno su anno) Aggregati patrimoniali. L’operatività commerciale dei nove mesi del 2007 per il Gruppo Mps, in termini di gestione del risparmio e del credito, si è tradotta in un apprezzabile sviluppo dei principali aggregati patrimoniali e delle rispettive quote di mercato. In particolare, la raccolta diretta (pari a circa 102 miliardi di euro) cresce del +17,7% anno su anno mentre il risparmio gestito si attesta a circa 48,5 miliardi di euro (+0,2% anno su anno). I risultati sono frutto del collocamento di 7. 914 milioni di euro di prodotti di risparmio (+7,6% rispetto allo stesso periodo del 2006), fra cui 2. 712 milioni di euro di raccolta premi assicurativi (2. 953 milioni di euro nei nove mesi del 2006), 5. 513 milioni di euro di obbligazioni lineari/strutturate (+13,3% rispetto al 30/09/2006) e 856 milioni di euro di fondi comuni/sicav (-386 milioni di euro a settembre 2006). I crediti verso la clientela si attestano a 100,4 miliardi di euro, il 13% in più rispetto a settembre 2006 con flussi di erogazione delle reti e delle società di credito specializzato che raggiungono 12,7 miliardi di euro (+22,8%). Importanti le erogazioni di mutui (crescite superiori al 30% rispetto a settembre 2006), di credito al consumo di Consum. It (+4% anno su anno), di Mps Capital Services Banca per l’Impresa (+20,2%), dello stipulato leasing (+26,4%) e del factoring (+15,7%). Per quanto riguarda la qualità del credito, i nove mesi del 2007 si chiudono con un’esposizione netta dei crediti deteriorati in lieve crescita rispetto a fine 2006, ma comunque rappresentativa di un’incidenza sugli impieghi complessivi su livelli contenuti e in calo rispetto al 31 dicembre 2006 (3,91% rispetto al 4,18% di fine anno). Con riferimento ai presidi a copertura del rischio di credito, l’incidenza delle rettifiche di valore su sofferenze si attesta al 54,5% (in crescita rispetto al 54,1% di fine 2006). L’incidenza delle sofferenze nette sui crediti si pone all’1,9%, quella degli incagli all’1,1%. Capogruppo Bancaria I positivi risultati a livello consolidato trovano riscontro a livello della Capogruppo Bancaria nella crescita del margine di intermediazione primario (+6. 6%, confermando le elevate crescite già evidenziate a giugno) a dimostrazione del trend di strutturale sviluppo dell’attività core. Principali eventi del 2007 - 16 gennaio 2007: L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha rivisto al rialzo l’outlook di Banca Monte dei Paschi di Siena, Banca Toscana e Banca Agricola Mantovana portandolo a “positivo” da “stabile” a conferma del progressivo miglioramento della redditività dell’intero Gruppo Mps. Conferma per i rating a lungo e breve termine. 13 febbraio 2007: Holmo e Banca Monte dei Paschi di Siena hanno concluso un accordo per la cessione da Banca Mps a Holmo di un pacchetto di azioni Finsoe pari al 14,839% del capitale complessivo, per un controvalore di 350,4 milioni di euro. Il beneficio sui ratio patrimoniali per il 2007 è stimabile in 7 bps sul Tier I ratio e 30 bps sul Total Capital Ratio. 22 marzo 2007: Conclusa con Axa la vendita del 50% di Mps Vita e Mps Danni per 1. 150 milioni di euro. La vendita riflette una valutazione implicita di Mps Vita e Mps Danni per 2. 300 milioni di euro (Embedded Value al 30 Giugno 2006 circa 900 milioni di euro). 13 aprile 2007: L’agenzia di Rating Moody’s ha alzato ad Aa3 (da A -1) il rating assegnato a Banca Monte dei Paschi di Siena sui debiti e depositi a lungo termine, in seguito all’applicazione di una nuova metodologia di valutazione. Il rating assegnato sui debiti e depositi a breve termine è stato P-1; l’outlook è rimasto stabile. 20 aprile 2007: Spoleto Credito e Servizi, società cooperativa che detiene il 51,03% del capitale sociale ordinario di Banca Popolare di Spoleto, e Banca Monte dei Paschi di Siena, che detiene direttamente il 19,98% e indirettamente, tramite la Montepaschi Vita, un ulteriore 5,95% del capitale sociale ordinario di Banca Popolare di Spoleto, hanno sottoscritto il rinnovo dei Patti Parasociali triennali riguardanti la Banca Popolare di Spoleto. 4 giugno 2007: Intesa Sanpaolo (Isp) e Banca Monte dei Paschi di Siena (Mps) hanno firmato l’accordo di compravendita relativo alla cessione del 55% di Biverbanca. 26 luglio 2007: Axa S. A. (“Axa”) e Banca Monte dei Paschi di Siena S. P. A. (“Bmps”) hanno firmato l’accordo di compravendita relativo alla cessione del 100% del capitale sociale della società Axa Sim S. P. A. (“Axa Sim”) 30 agosto 2007: Con riferimento alla richiesta di informazioni formulata da Consob ai sensi dell´art. 114, comma 5, del D. Lgs. N. 58/1998 - Comunicazioni al pubblico- (lettera Consob del 30 agosto 2007 nr 7079556), si evidenzia che le esposizioni e gli impegni del Gruppo a mutui cosidetti "subprime" o prodotti finanziari collegati a tali mutui risultano marginali. 10 settembre 2007: Integrazione di Mps Banca Impresa e Mps Finance per la creazione di un centro specialistico di alto livello sui prodotti di credito a medio e lungo termine e specializzati, sull’attività di corporate finance, sui prodotti di capital markets e di finanza strutturata. 1° ottobre 2007: Offerta per lo scambio del 100% delle azioni ordinarie di Borsa Italiana S. P. A. Con azioni London Stock Exchange Group plc di nuova emissione (promossa da Lse in data 2 luglio 2007), con conseguente realizzo di una plusvalenza pari ad euro 155 milioni, al lordo dell’effetto fiscale, che contribuirà alla formazione del risultato economico del Iv trimestre 2007. 21 ottobre 2007: Axa e Bmps hanno chiuso l’accordo di partnership di lungo-periodo in Italia nella bancassicurazione vita e non vita e nel business previdenziale. . .  
   
   
UNICREDIT SMENTISCE INDISCREZIONI DI MERCATO SU COLLOCAMENTO FIAT  
 
 Milano, 12 novembre 2007 - Su richiesta di Consob, Unicredit smentisce categoricamente le voci di mercato circolate in data 9 novembre su presunte attività di collocamento sui titoli Fiat dato che l’intera partecipazione è stata da tempo oggetto di operazioni di copertura finanziaria. Unicredit riconferma inoltre che sono destituite di ogni fondamento le indiscrezioni legate a ingenti svalutazioni e conseguenti operazioni sul capitale ribadendo al solidità della propria posizione patrimoniale. .  
   
   
BANCA POPOLARE DI SPOLETO S.P.A.: RISULTATI TERZO TRIMESTRE 2007 UTILE NETTO A 7,6 MILIONI DI EURO (€8,3 MILIONI NORMALIZZANDO L’EFFETTO NON RIPETIBILE DELLA RIFORMA SULLA PREVIDENZA)  
 
 Spoleto, 12 novembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Spoleto S. P. A. , presieduto dal Sig. Giovannino Antonini, ha approvato nella seduta del 9 novembre la relazione sull’andamento della gestione al 30 settembre 2007, redatta in conformità dei principi contabili internazionali Ias/ifrs e illustrata dal Direttore Generale Alfredo Pallini. I principali risultati Sotto il profilo operativo e gestionale nei primi tre trimestri del 2007 la Banca Popolare di Spoleto Spa ha conseguito risultati patrimoniali più che positivi; i volumi intermediati sia dal lato raccolta che dal versante impieghi hanno fatto registrare, infatti, progressi significativi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e confermano ampiamente le previsioni della Pianificazione Operativa per l’esercizio 2007. La più che positiva evoluzione dei valori patrimoniali ha permesso di contrastare la contrazione dei margini unitari determinati dalla crescita della pressione concorrenziale e dalla sempre maggiore complessità regolamentare garantendo anche dal punto di vista reddituale risultati soddisfacenti. Aggregati patrimoniali Al 30 settembre 2007 la Banca Popolare di Spoleto S. P. A. Registra crescite di rilievo su tutti gli aggregati patrimoniali. In particolare la raccolta diretta si attesta a 2. 048 milioni di euro con una crescita del 14,1%, sospinta oltre che da una consistente ripresa dei depositi in conto corrente anche da una significativa crescita del comparto dei debiti rappresentati da titoli che risente, peraltro, oltre che del collocamento presso investitori istituzionali di prestiti obbligazionari anche di una intensa attività di collocamento effettuata dalla rete. La raccolta indiretta si attesta a 1. 806 milioni di euro; al suo interno il risparmio gestito registra un incremento del +9,1% cui contribuiscono il comparto “fondi comuni” per circa 40 milioni di euro, le “gestioni patrimoniali titoli e fondi” per circa 22 milioni di euro; la “bancassicurazione” per contro segna una leggera contrazione per circa 6 milioni di euro. I crediti verso clientela presentano una crescita del 14,0% rispetto a settembre 2006 e si attestano a 1. 813 milioni di euro. Questo risultato è principalmente ascrivibile alla crescita del comparto a medio e lungo termine trainato dal settore mutui. L’incidenza delle sofferenze nette su crediti netti si pone a 1,2%, gli incagli netti su crediti netti sono pari all’1,6%, mentre i crediti scaduti netti sono pari all’1,0% degli impieghi netti. Con riferimento ai presidi di copertura del rischio di credito, la svalutazione media delle sofferenze lorde si attesta al 65%. Complessivamente l’incidenza dei crediti deteriorati netti sugli impieghi netti è pari al 3,8% contro il 4,8% al 30/09/2006. Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali calcolati in base alla vigente normativa di vigilanza, il Tier 1 ratio si attesta all’ 8,7% e il coefficiente di solvibilità complessivo all’ 11,4%. Profilo reddituale Sotto il profilo reddituale, i ricavi della Banca Popolare di Spoleto S. P. A. Rappresentati dal Margine di intermediazione si attestano a 76. 940 mila euro, registrando una crescita del 9,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+ 10,7% normalizzando il dato 2006 degli efetti della vendita del titolo Anthea). Di seguito nel dettaglio le dinamiche registrate da : “margine di interesse” che si attesta a 55. 139 mila euro in crescita del 14,6% rispetto al 30/09/06. “commissioni” pari a 21. 540 mila euro in crescita del 7,6% sul 30/09/06 “risultato netto da negoziazione/valutazione attività finanziarie” pari a -106 mila euro, la cui contrazione rispetto al risultato conseguito al 30 settembre 2006 (- € 1. 774 mila) è quasi interamente ascrivibile ai sopra citati utili non ripetibili derivanti dalla chiusura della posizione Anthea. La componente di “primaria qualità” del margine di intermediazione (margine di intermediazione primario = interesse + commissioni) si attesta a 76. 679 mila euro segnando una crescita del 12,6% sul settembre 2006. Gli oneri operativi della banca si attestano a € 51. 807 mila registrando un incremento del 14,6% rispetto al 30 settembre dell’anno precedente. La dinamica di crescita dei costi operativi riflette nella componente costi del personale (+15,6% su settembre 2006), da un lato il recepimento della Riforma della Previdenza, con un impatto straordinario sul Tfr di circa € 1,3 milioni (che spiega il 4,6% dell’incremento), dall’altro la crescita delle risorse legata alla recente espansione territoriale; il numero dei dipendenti è infatti salito da 612 del 30 settembre 2006 a 660 del 30 settembre 2007 (+7,8%). Al netto dell’impatto sul Tfr i costi del personale crescerebbero dell’11,0%. Le altre spese amministrative, in aumento del 12,2% risentono delle recenti aperture di nuovi sportelli e degli oneri per progetti informatici straordinari generati anche dall’evoluzione del quadro normativo e regolamentare. Complessivamente le spese amministrative rettificate degli effetti straordinari sul Tfr crescono dell’11,5%. I Recuperi di Spesa, dal canto loro, hanno segnato una crescita del 5,7% connessa all’espansione dell’attività commerciale. Per effetto delle dinamiche sopra menzionate, il risultato di gestione al 30 settembre 2007 rettificato dell’effetto non ripetibile della Riforma sulla Previdenza si attesta a 26. 460 mila euro in crescita del 9,0% sul dato conseguito al 30 settembre 2006 rettificato dell’impatto straordinario derivante dalla vendita del titolo Anthea (-0,1% non effettuando alcuna normalizzazione). Il rapporto Cost/income (Oneri Operativi/margine di Intermediazione) risulta pari al 67,3% rispetto al valore di 65,1% del 30 settembre 2006 ottenuto rettificando il dato degli effetti dell’operazione straordinaria di cessione del titolo Anthea (64,3% non normalizzando il dato al 30 settembre 2006). Normalizzando il dato 2007 degli effetti, non ripetibili, della Riforma della Previdenza il suddetto rapporto sarebbe pari al 65,6%. Alla formazione dell’Utile Netto di periodo concorrono poi Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri per 149 mila euro (161 mila al 30 settembre 2006) e € 10,4 milioni di Rettifiche di valore per deterioramento crediti (€ 7,1 milioni al 30 settembre 2006). A completare il quadro reddituale concorrono infine imposte complessive pari a € 6. 970 mila (€8. 552 mila al 30 settembre 2006) per un “tax rate” di circa 47,7%. L´utile netto di periodo registra un valore pari a € 7. 648 mila (€ 8. 343 mila se normalizzato) contro il risultato di € 9. 359 mila (€ 8. 906 mila se normalizzato) conseguito nello stesso periodo dell’anno precedente. Il Roe di periodo annualizzato è pari al 6,45%. Normalizzando gli effetti della Riforma sulla Previdenza si attesterebbe al 7,0%. .  
   
   
GRUPPO MEDIOLANUM RISULTATI PRIMI NOVE MESI 2007: MASSE AMMINISTRATE: EURO 35 MILIARDI, +10% UTILE NETTO: EURO 155 MILIONI, -7% ACCONTO DIVIDENDO 2007: EURO 0,085 PER AZIONE  
 
 Basiglio - Milano 3 City, 13 novembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Mediolanum S. P. A. , riunitosi l’8 novembre a Basiglio (Mi), ha approvato la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2007 e deliberato una distribuzione di dividendi in corso d’anno di Euro 0,085 per azione – al lordo delle eventuali ritenute di legge – a partire dal 22 novembre 2007, con stacco cedola (n. 15) al 19 novembre 2007. In relazione ai Risultati Consolidati Del Gruppo: L’utile Netto è stato di Euro 155,2 milioni, in calo del 7% rispetto al risultato dello stesso periodo dell’anno scorso, tale riduzione è stata prevalentemente generata dalla modifica della struttura dei nuovi prodotti previdenziali che penalizza il primo anno facendo slittare la redditività negli anni successivi. Le Masse amministrate si sono incrementate del 10% rispetto al 30 settembre 2006, attestandosi su Euro 35. 036 milioni. Le raccolte hanno registrato un significativo rialzo rispetto ai primi nove mesi dell’anno scorso. In particolare, la Raccolta Lorda di Euro 7. 293 milioni, è aumentata del 29%, mentre la Raccolta Netta positiva per Euro 1. 910 milioni, è cresciuta dell’11%. Con riferimento al Mercato Domestico (che limitatamente all’Utile Netto e alle Masse include Banca Esperia per la quota di pertinenza pari al 48,5%), sono stati registrati i seguenti risultati: L’utile Netto è stato pari a Euro 152,7 milioni, con un calo dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Le Masse amministrate si sono incrementate del 10% dal 30 settembre 2006, attestandosi su Euro 32. 097 milioni. Inoltre, escludendo Banca Esperia: I Premi Lordi Vita sono ammontati complessivamente a Euro 2. 383 milioni, +9% rispetto allo stesso periodo del 2006. La Nuova Produzione Vita è aumentata del 10% (Euro 1. 532 milioni), con i Premi Pluriennali in crescita dell’1% a Euro 143 milioni, e i Premi Unici in crescita del 11% a Euro 1. 389 milioni. La Raccolta Lorda dell’Asset Management è stata pari a Euro 2. 492 milioni, con un incremento del 24% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La Raccolta Netta complessiva è stata positiva per Euro 1. 085 milioni, registrando una contrazione del 19% rispetto ai primi nove mesi del 2006. Al 30 settembre 2007, l’organico della Rete di vendita di Banca Mediolanum ha raggiunto quota 6. 257 Family Banker. La crescita è stata particolarmente significativa nel numero di Promotori Finanziari, 4. 677, +17% rispetto al 30 settembre 2006. Il totale dei Clienti al 30 settembre 2007 era di 1. 051. 000, di cui 885. 000 primi intestatari, 60. 300 in più rispetto al 30 settembre 2006. I C/c al 30 settembre 2007 si sono attestati su un totale di 517. 830, con un incremento di 77. 448 conti rispetto al 30 settembre 2006, +18%. Per quanto riguarda Banca Esperia, vanno segnalati in particolare: Un Utile Netto di Euro 22,2 milioni (Euro 10,8 milioni di pertinenza del Gruppo Mediolanum), in crescita del 125%. Masse amministrate in crescita del 41% rispetto al 30 settembre 2006, attestatesi su Euro 9. 103 milioni (Euro 4. 415 milioni quota Mediolanum). Con riferimento ai Mercati Esteri: Il Risultato Economico è passato da una perdita di 0,4 milioni a un utile di 2,5 milioni. Le attività in Spagna attraverso Fibanc Mediolanum hanno contribuito all’Utile Consolidato per Euro 5,6 milioni rispetto a Euro 4,5 milioni nello stesso periodo dell’anno scorso. E le Masse amministrate si sono incrementate del 9% rispetto al 30 settembre 2006, atte standosi su Euro 2. 588,5 milioni. Al fine di fornire una più completa informativa dei risultati economici al 30 settembre 2007 si allega il Reporting per linea di business (segment reporting) che espone i dati economici riclassificati secondo uno schema che rispecchia il sistema direzionale del Gruppo Mediolanum. Presso Borsa Italiana verrà messa a disposizione una presentazione in lingua inglese dei dati contenuti nel presente documento. .  
   
   
BANCA FIDEURAM (GRUPPO INTESA SANPAOLO) TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 SETTEMBRE 2007: UTILE NETTO DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2007 A € 202,7 MILIONI (+ 15,1% RISPETTO AL 30.09.2006)  
 
 Roma, 12 novembre 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Fideuram (Gruppo Intesa Sanpaolo) ha approvato l’8 novembre la relazione sui dati economico-patrimoniali consolidati dei primi nove mesi del 2007. “La performance economica dei primi nove mesi del 2007 - ha commentato l’amministratore delegato Matteo Colafrancesco – è stata soddisfacente, pur in presenza di uno scenario di mercato meno favorevole. L’incremento dell’utile netto di oltre il 15%, il R. O. E. Ed il Cost / Income ratio, confermano la solidità economico-patrimoniale di questa società”. Risultati economici. L’utile netto consolidato dei primi nove mesi del 2007 è risultato pari a € 202,7 milioni, in crescita del 15,1% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (€ 176,1 milioni). Il R. O. E. Si è attestato al 34,4%, rispetto al 33,6% del 30. 09. 2006. Il positivo andamento dei primi nove mesi del 2007 è riconducibile sia al miglioramento del margine di interesse (+ € 40,6 milioni) sia al risultato netto delle attività finanziarie (+ € 5,5 milioni) che, insieme alla riduzione degli accantonamenti (- € 7,2 milioni), hanno più che compensato l’incremento delle spese di funzionamento (+ € 13,4 milioni). Il cost/income ratio si è attestato al 47,9%, in miglioramento rispetto al 49,3% dei primi nove mesi del 2006. Di seguito, si illustrano le principali componenti del conto economico consolidato: Il margine di interesse, pari a € 92,3 milioni, ha registrato un incremento del 78,5% rispetto ai primi nove mesi del 2006. Tale andamento, in presenza di una situazione di rialzo dei tassi di interesse di mercato, è riconducibile all’incremento dell’operatività in titoli e al miglioramento della redditività della gestione di tesoreria. Le commissioni nette, attestate a € 440,8 milioni, risultano sostanzialmente invariate rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente (€ 440,7 milioni). Le commissioni nette ricorrenti, pari a € 476,7 milioni, sono aumentate di € 8,8 milioni (+ 1,9%) rispetto ai primi nove mesi del 2006 in conseguenza della crescita delle masse medie gestite con commissioni ricorrenti. Il risultato netto della gestione finanziaria, pari a € 543,8 milioni è aumentato del 9,3% rispetto ai primi nove mesi dello scorso esercizio (€ 497,4 milioni). Le spese amministrative sono risultate complessivamente pari a € 256 milioni, evidenziando un incremento del 9,4% rispetto al corrispondente periodo del 2006 (€ 234 milioni), determinato in parte da alcune poste di carattere straordinario. Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri, pari a € 29,9 milioni, sono diminuiti di € 7,2 milioni rispetto all’importo del corrispondente periodo del 2006 (€ 37,1 milioni). La riduzione è principalmente dovuta a minori accantonamenti a presidio di cause passive, azioni revocatorie, reclami della clientela e rischi connessi a titoli in default intermediati in precedenti esercizi, passati da € 23,5 a € 11, 7 milioni. Risultati operativi Sotto il profilo operativo i primi nove mesi del 2007 sono stati caratterizzati da una buona crescita delle masse amministrate. A fine settembre 2007, infatti, la consistenza delle masse amministrate (Asset Under Management), pari a € 69,1 miliardi, ha registrato un incremento del 4,9% rispetto al 30. 09. 2006 (€ 65,8 miliardi) e del 2,2% rispetto al 31. 12. 2006 (€ 67,6 miliardi). Al 30. 09. 2007, la componente di risparmio gestito risultava pari a € 51,5 miliardi e rappresentava circa il 75% delle masse totali. La raccolta netta complessiva dei primi nove mesi del 2007 è risultata positiva per € 828 milioni, a fronte di una raccolta netta di € 1. 230 milioni nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente. A fine settembre 2007 il numero totale dei Private Banker appartenenti alle reti Banca Fideuram e Sanpaolo Invest, pari a 4. 285, evidenzia un incremento netto di 64 unità rispetto al 30. 09. 2006. .  
   
   
BANCA ITALEASE : VIA LIBERA ALL’AUMENTO DI CAPITALE  
 
Milano, 12 novembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Italease, riunitosi l8 novembre , ha determinato – nel rispetto di quanto previsto nelle precedenti riunioni del 21 settembre 2007 e 16 ottobre 2007 – le condizioni definitive di emissione delle azioni oggetto dell´offerta in opzione agli azionisti. L’aumento avverrà quindi mediante emissione di massime n. 76. 877. 787 azioni del valore nominale di Euro 5,16 ciascuna, da offrire in opzione agli azionisti di Banca Italease al prezzo di Euro 9,10 per nuova azione (di cui Euro 3,94 a titolo di sovrapprezzo) nel rapporto di 21 nuove azioni ordinarie ogni 25 azioni possedute, per un controvalore complessivo pari a Euro 699,6 milioni. Si conferma inoltre che, in data 6 novembre 2007, Consob ha rilasciato il nulla osta alla pubblicazione del prospetto informativo relativo all’offerta in opzione agli azionisti e all´ammissione a quotazione sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S. P. A. Di azioni ordinarie Banca Italease. I diritti di opzione dovranno essere esercitati dal 12 novembre 2007 al 30 novembre 2007 compresi e saranno negoziabili in Borsa dal 12 novembre 2007 al 23 novembre 2007 compresi. I diritti di opzione non esercitati entro il 30 novembre 2007 compreso saranno offerti in borsa dalla Società, ai sensi dell’art. 2441, terzo comma, del Codice Civile. L´offerta, per la parte residua rispetto a quella oggetto degli impegni assunti dai soci di Banca Italease aderenti al patto di stabilità (Banco Popolare Soc. Coop. , Banca Popolare dell’Emilia Romagna S. C. Ar. L. , Banca Antonveneta S. P. A. , Banca Popolare di Sondrio S. C. Ar. L. , Reale Mutua Assicurazioni e Banca Popolare di Milano S. C. Ar. L) ad esercitare i diritti di opzione di rispettiva spettanza, è assistita da una garanzia promossa da Mediobanca - Banca di Credito Finanziario S. P. A. 2. Codice Etico - Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il nuovo Codice Etico di Gruppo, nella precisa direzione di rinforzare e diffondere i principi ispiratori della propria attività, fondati su etica e trasparenza. Si tratta della base fondamentale su cui poggia il modello di Organizzazione, Gestione e Controllo richiesto dal d. Lgs. 23 1/01 oltre che l’insieme di principi e regole cui devono attenersi tutti gli stake-holders del Gruppo. .  
   
   
“BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.P.A.” HA APPROVATO LA SITUAZIONE CONSOLIDATA AL 30 SETTEMBRE 2007  
 
Desio, 12 novembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Desio e della Brianza S. P. A. , riunitosi in data 8 novembre 2007, ha approvato la situazione consolidata al 30 settembre 2007. Principali dati patrimoniali al 30 settembre 2007 - Al 30 settembre 2007 il totale delle masse amministrate della clientela si è attestato a 26,5 miliardi di euro, con una crescita di 4,5 miliardi di euro rispetto alla fine del terzo trimestre 2006, pari al 20,6%. La raccolta diretta, rappresentata dai debiti verso la clientela e dai titoli in circolazione, ha registrato un incremento del 9,6%, superando i 5 miliardi di euro. Per quanto riguarda la raccolta indiretta, l’aggregato complessivo ha registrato una crescita di 3,8 miliardi di euro, con una variazione positiva rispetto al medesimo trimestre dell’anno precedente pari al 23,4%, attribuibile per circa 3 miliardi alla raccolta da clientela “istituzionale” che segna un aumento del 34,5%, ascrivibile all’incremento dei fondi riveniente dall’operazione di acquisizione del ramo di azienda Dws Investments Italy Sgrp. A. Da parte di Anima Sgrp. A. , avvenuta il 30 luglio scorso. Per quanto riguarda l’attività creditizia il valore complessivo degli impieghi verso clientela ha superato i 4,7 miliardi di euro, con un incremento del 2 1,7% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Considerato il saldo di 29,9 milioni di euro quali sofferenze nette, l’indice sulla rischiosità dei crediti determinato dal rapporto “sofferenze nette / impieghi netti” si attesta allo 0,63%, inferiore al dato dell’anno precedente, pari allo 0,66%. Principali dati economici al 30 settembre 2007 - Il terzo trimestre dell’anno si è chiuso con un utile netto di pertinenza del Gruppo di 169,4 milioni di euro. L’andamento delle principali voci di Conto Economico evidenziano quanto segue: Margine di interesse - Nei nove mesi di attività il margine di interesse si è attestato a 170,9 milioni di euro, registrando complessivamente un incremento del 19,1% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, riflettendo di fatto il positivo andamento dei volumi intermediati pur in presenza della riduzione della forbice dei tassi di interesse di mercato. Il contributo offerto dal margine di interesse al margine della gestione finanziaria ed assicurativa (compresi gli altri oneri/proventi di gestione) è risultato del 67,3%, superiore rispetto al 64,8% evidenziato al terzo trimestre dell’anno precedente. Commissioni nette, risultato netto della gestione assicurativa e altri oneri e proventi di gestione - L’apporto al risultato delle voci complessivamente considerate ammonta a 80,8 milioni di euro, evidenziando una variazione positiva di 3,4 milioni di euro, ossia del 4,5%, rispetto alla fine del terzo trimestre dell’anno precedente e riflette il positivo sviluppo di tutti i comparti dei servizi alla clientela. L’apporto economico rappresenta il 31,8% del margine della gestione finanziaria ed assicurativa (compresi gli altri oneri/proventi di gestione) che si confronta con il 34,9% di fine settembre 2006. Margine di intermediazione primario - Sommando i due aggregati precedenti si ottiene un margine di intermediazione primario (compresi gli altri oneri/proventi di gestione) pari a 251,7 milioni di euro, registrando una crescita sul dato di raffronto pari al 14%. Margine della gestione finanziaria e assicurativa - Includendo i ricavi relativi ai dividendi e proventi simili ed il risultato netto delle attività di negoziazione, di copertura, di cessione di crediti e di attività/passività valutate al fair value, delle attività/passività finanziarie, per un totale complessivo di 2,3 milioni di euro, si determina un margine della gestione finanziaria e assicurativa (compresi gli altri oneri/proventi di gestione) di 253,9 milioni di euro, con un incremento di 32,4 milioni di euro, pari al 14,6%, rispetto a settembre 2006. Risultato della gestione finanziaria e assicurativa - Apportando al precedente margine le rettifiche di valore nette per 15,2 milioni di euro (di cui 15 milioni di euro riferite ai crediti verso clientela e pari allo 0,32% dei crediti netti), il risultato della gestione finanziaria e assicurativa (compresi gli altri oneri/proventi di gestione) evidenzia un valore di 238,8 milioni di euro, con una crescita del 13% rispetto al terzo trimestre dell’anno precedente. Risultato operativo - Il risultato operativo ammonta a 84,2 milioni di euro, dopo aver tenuto conto degli altri costi operativi, tra i quali le spese amministrative di 151,2 milioni di euro che evidenziano un incremento di 18,2 milioni di euro rispetto al dato di confronto, pari al 13,7%, attribuibile all’ulteriore fase di sviluppo del Gruppo bancario sia in relazione alla crescita degli organici (161 risorse) sia della rete distributiva (10 filiali), nonché una corresponsione straordinaria riconosciuta a tutti i dipendenti del Gruppo, per complessivi 5,8 milioni di euro. Tali costi operativi assorbono complessivamente il 64,7% del risultato della gestione finanziaria ed assicurativa (compresi gli altri oneri/proventi di gestione), rispetto al 66,2% registrato a fine settembre 2006. Utile dell ’operatività corrente al lordo delle imposte - Includendo l´utile netto riveniente dalla cessione del 29,72% di Anima Sgrp. A. E la quota di competenza del risultato di periodo della società rilevato al 30. 06. 2007, complessivamente pari a circa 128,5 milioni di euro, l’aggregato ammonta a 212,6 milioni di euro. Utile d’esercizio di pertinenza della Capogruppo - Considerando il carico delle imposte sul reddito di periodo per 42,9 milioni di euro, l’utile di pertinenza della Capogruppo si attesta a 169,4 milioni di euro. A seguito di riclassifiche interne effettuate al fine di evidenziare l’effettivo andamento del Gruppo nella gestione ordinaria, l’esclusione di tutte le componenti dirette ed indirette derivanti dall’operazione di cessione della quota di Anima Sgrp. A. , porterebbe ad un risultato al 30 settembre 2007 in crescita del 18,9% rispetto a quello di confronto del periodo precedente. L’espansione territoriale mirata, con un ritmo di sviluppo intenso, ha consentito il raggiungimento delle 142 filiali a livello di Gruppo a fine settembre 2007, con un incremento di 10 unità rispetto al terzo trimestre dell’anno precedente, pari a circa l’8%. L’avvio di ulteriori otto sportelli negli ultimi mesi dell’anno, di cui quattro già aperti, per complessivi sedici nuove aperture del 2007, porteranno il Gruppo a 150 filiali totali a fine anno. Al 30 settembre 2007, l’organico complessivo del Gruppo ha raggiunto 1. 661 dipendenti, con un incremento rispetto al terzo trimestre dell’anno precedente pari al 10,7%. .  
   
   
BANCO DI SARDEGNA S.P.A. RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 SETTEMBRE 2007 RISULTATO NETTO CONSOLIDATO DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2007 A 83,4 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA DEL 80,1% (46,3 MILIONI NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2006).  
 
Sassari, 12 novembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Sardegna ha approvato il 9 novembre la relazione trimestrale consolidata del Banco di Sardegna e sue società controllate, riferita al 30 settembre 2007, redatta in conformità ai principi contabili internazionali Ias/ifrs. La relazione trimestrale consolidata è stata redatta secondo le indicazioni fornite dalla Consob con le modalità previste dall’art. 82 del Regolamento di attuazione del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, concernente la disciplina degli emittenti. I risultati del conto economico consolidato dei primi nove mesi del 2007 registrano un ulteriore significativo aumento sotto il profilo reddituale. Il margine d’interesse, che beneficia della buona evoluzione delle masse medie intermediate, si è attestato a 275,9 milioni di euro (+ 14,9% a confronto con l’analogo periodo del 2006), in ulteriore accelerazione anche rispetto alla crescita registrata nel primo semestre dell’anno. Nel dettaglio, gli interessi attivi, a quasi 450 milioni di euro, crescono di oltre 80 milioni (+21,8%), mentre gli oneri della raccolta (173,6 milioni) si incrementano di 45 milioni. Il principale fattore di crescita del margine è riconducibile all’incremento dei volumi intermediati con la clientela, unitamente al contributo del comparto interbancario il cui positivo apporto è dovuto in buona misura alla crescita dei tassi di riferimento. Le commissioni nette sono pari a 60,5 milioni, con un aumento del 2,8% rispetto ai 58,8 milioni dei primi nove mesi del 2006. L’incremento è trainato principalmente dalle commissioni generate dalla distribuzione dei servizi di terzi. Conseguentemente il margine d’intermediazione - che ha beneficiato tra l’altro di utili da cessione di attività finanziarie di rilievo (18,2 milioni, interamente riconducibili alla cessione delle quote partecipative nella Banca Cis) e di un positivo apporto dall’attività di negoziazione per oltre 8 milioni - raggiunge i 362,7 milioni di euro, a raffronto con i 312,2 milioni del settembre 2006 (+16,2%). Le rettifiche di valore nette apportate ai crediti sono pari a 12,3 milioni, in calo del 23,7% rispetto ai primi nove mesi del 2006, a conferma della costante e puntuale attività di monitoraggio riservata ai crediti. I costi operativi ammontano a 210,4 milioni, in sostanziale stabilità rispetto all’analogo periodo del 2006 (+0,5%). Nel dettaglio le spese per il personale si posizionano a 140,3 milioni, in calo del 3,3%. L’aggregato comprende anche i positivi effetti – di natura non ricorrente – connessi alla modifica del trattamento contabile del Tfr effettuata a seguito della riforma della previdenza complementare (circa 12 milioni di euro). Le altre spese amministrative si attestano a 83,8 milioni (+4,9%). Gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri pervengono a circa 17,8 milioni, con un incremento di 7,9 milioni rispetto al periodo a raffronto. In crescita gli altri proventi netti di gestione (+16,9%) con un saldo positivo di 40,3 milioni di euro, contro i 34,5 milioni del periodo a raffronto. Il risultato lordo della gestione operativa si attesta, di conseguenza, a 139,2 milioni di euro, in crescita del 62,8% rispetto al dato della fine di settembre 2006. Dopo la contabilizzazione di imposte per 53,6 milioni e dell’utile di pertinenza di terzi per 2,1 milioni, l’utile netto consolidato perviene alla fine dei primi nove mesi del 2007 a 83,4 milioni, in crescita del 80,1% rispetto ai 46,3 milioni del terzo trimestre del 2006. Escludendo dai conti economici gli effetti derivanti dai proventi non ricorrenti rivenienti dalle cessioni delle interessenze partecipative nella Banca Cis (con riferimento al primo trimestre 2007) e nella Si-holding (con riferimento al primo trimestre 2006), l’utile netto del periodo si posizionerebbe a circa 66,4 milioni di euro, in crescita del 64%. Lo stato patrimoniale consolidato al 30 settembre 2007 Per quanto riguarda gli aggregati patrimoniali consolidati, i crediti verso la clientela si attestano a fine settembre a 8. 137,3 milioni di euro (al netto di rettifiche di valore per 735,6 milioni di euro), con un incremento di quasi 960 milioni rispetto al dato di fine esercizio (+13,4%). La consistente crescita deriva sia dall’incremento dei finanziamenti a medio-lungo termine che di quelli a breve. Particolarmente significativo, nello specifico, l’aumento della componente dei mutui, pari a 3. 652,7 milioni di euro, che si posizionano ancora in crescita (+13,1% da inizio anno), incrementando ulteriormente il proprio peso sull’aggregato complessivo (44,9%). Di rilievo anche l’aumento dei conti correnti, pervenuti a 1. 129,6 milioni, che presentano una crescita , nei nove mesi, del 8,5%. Con riguardo alla qualità del credito, le attività deteriorate al netto delle rettifiche di valore crescono, rispetto a fine dicembre 2006, del 9,1%, passando da 562,8 a 614 milioni, mentre il loro grado di copertura complessivo si attesta al 51,6%. Le sofferenze nette (258,2 milioni) si incrementano del 2,5%, mantenendo pressoché stabile il loro grado di copertura (68,8%). Le posizioni incagliate, con 231,9 milioni a valori netti, si posizionano in aumento di 28 milioni, con un grado di copertura del 22,9%. L’incidenza delle sofferenze nette sui crediti si posiziona al 3,2%, mentre quella degli incagli si pone al 2,8%. Con riguardo all’operatività nel mercato monetario e finanziario, lo sbilancio dei rapporti intercreditizi perviene ad un saldo creditore di 1. 624,8 milioni, in flessione del 11,3% rispetto ai 1. 831,1 milioni di fine esercizio 2006 (-206,3 milioni). In calo anche i volumi delle attività finanziarie, che complessivamente si attestano a 1. 187 milioni di euro a raffronto con i 1. 467,4 milioni di fine dicembre (-19,1%). All’interno dell’aggregato le “attività finanziarie detenute per la negoziazione” registrano la flessione più rilevante in termini assoluti (-219,1 milioni). La raccolta diretta da clientela risulta pari a 9. 883,7 milioni, in crescita del 3,2% su base annua. La crescita più rilevante si registra nei comparti dei conti correnti – pervenuti a 5. 712,8 milioni - e delle obbligazioni, cresciuti rispettivamente del 6,9% e del 5,4%. Ancora nell’ambito della massa amministrata per conto della clientela la raccolta indiretta, che si attesta nel suo complesso a 4. 965,5 milioni contro i 5. 051,7 milioni del dicembre 2006, si è lievemente ridotta da inizio anno (-1,7%), prevalentemente per effetto della diminuzione registrata dai fondi comuni di investimento (-5,8%). Peraltro, nel confronto su base dodici mesi, il dato segna una crescita del 1,2%. Dati di bilancio del Banco di Sardegna S. P. A. Anche con riguardo ai dati del bilancio individuale del Banco di Sardegna si segnalano risultati di assoluto rilievo sia sotto il profilo patrimoniale che economico. L’utile netto del periodo si attesta a 79,5 milioni di euro, in crescita del 82% rispetto al risultato dei primi nove mesi del precedente esercizio. Principali fatti di rilievo intervenuti successivamente alla chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione In relazione agli eventuali fatti di rilievo intervenuti successivamente alla chiusura del periodo in esame non si segnala alcun evento degno di nota. Quanto all’evoluzione futura, con riferimento alle componenti reddituali si può prefigurare per la chiusura dell’esercizio ancora un incremento degli interessi netti e conseguentemente del margine di intermediazione. A integrazione delle anzidette informazioni si allegano i prospetti di Conto economico e Stato patrimoniale consolidati inclusi nella Relazione approvata dal Consiglio di Amministrazione. Si precisa che tali schemi e la stessa Relazione non sono oggetto di verifica da parte della società di revisione. .  
   
   
CONSOB RILASCIA IL NULLA OSTA ALLA PUBBLICAZIONE DEL PROSPETTO INFORMATIVO PER L’OFFERTA IN OPZIONE AI SOCI DI GEMINA  
 
 Milano, 12 novembre 2007 – L’ 8 novembre Consob ha rilasciato il nulla osta alla pubblicazione del Prospetto Informativo relativo all’offerta, in opzione agli azionisti, di azioni Gemina rivenienti dall’aumento di capitale sotto descritto. L’offerta, deliberata dal Consiglio di Amministrazione di Gemina del 31 ottobre 2007 – a valere sulla delega conferitagli, ai sensi dell’art. 2443 del Codice Civile, dall’Assemblea Straordinaria degli azionisti del 26 luglio 2007 – prevede l’emissione di n. 1. 104. 720. 240 azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna e godimento regolare, da offrire in opzione agli azionisti portatori di azioni ordinarie e di risparmio, in ragione di 3 nuove azioni ordinarie ogni 1 azione di qualsiasi categoria posseduta, al prezzo di euro 1,131 ciascuna, per un controvalore complessivo di euro 1. 249,4 milioni. I diritti di opzione dovranno essere esercitati dal 12 novembre 2007 al 30 novembre 2007 compresi e saranno negoziabili in Borsa dal 12 novembre 2007 al 23 novembre 2007 compresi. I diritti di opzione non esercitati entro il 30 novembre 2007 compreso saranno offerti in Borsa dalla Società, ai sensi dell’art. 2441, terzo comma, del Codice Civile. Gli aderenti al Patto di Sindacato Gemina (Patto) hanno assunto, relativamente alle azioni possedute ed apportate al Patto – Investimenti Infrastrutture S. P. A. , Mediobanca S. P. A. E Capitalia Partecipazioni S. P. A. (Gruppo Unicredit) anche relativamente alle azioni possedute e non apportate al Patto - l’impegno irrevocabile a sottoscrivere la quota di loro spettanza dell’aumento di capitale; analogo impegno è stato assunto dall’azionista Silvano Toti S. P. A. Relativamente all’intera partecipazione detenuta in Gemina; gli impegni così assunti hanno per oggetto il 59,5% delle azioni oggetto dell’offerta. Mediobanca e Unicredit si sono impegnati a garantire il buon esito dell’offerta, per la parte residua rispetto a quella oggetto degli impegni sopra menzionati assunti dagli aderenti al Patto e dall’azionista Silvano Toti S. P. A. Il contratto di garanzia, avente pertanto ad oggetto al massimo il 40,5% circa delle azioni oggetto dell´Offerta, sarà stipulato tra la Società, Mediobanca e Unicredit entro il giorno antecedente l’avvio dell’Offerta in Opzione. .  
   
   
CREDITO VALTELLINESE: SOTTOSCRITTO UN ACCORDO PER LO SVILUPPO DELLA PRESENZA DEL GRUPPO NEL COMPARTO DELLA BANCASSICURAZIONE  
 
Milano, 12 novembre 2007 – Il Credito Valtellinese e Ri. Fin. S. R. L. Lo scorso 8 novembre hanno sottoscritto un accordo finalizzato a rafforzare la presenza del Creval nel mercato assicurativo attraverso lo sviluppo delle relazioni di partnership in essere, incentrate sulla cointeressenza in Global Assicurazioni - agenzia assicurativa plurimandataria che opera dal 1999 nell’intermediazione assicurativa con un modello imprenditoriale innovativo, alla quale è affidato il presidio del settore della bancassicurazione per conto del Gruppo Creval, inclusa la gestione dei rapporti con i gruppi assicurativi partner (tra i quali Generali, Axa, Allianz e Aviva) - e in Global Assistance - compagnia di assicurazioni specializzata nei rami danni. Detto accordo mira prioritariamente a: ampliare in maniera significativa la gamma dei prodotti assicurativi dei rami danni e vita offerti alla clientela retail e corporate del Gruppo Creval; dare ulteriore impulso alle attività di Global Assicurazioni e Global Assistance, con l’ingresso in nuovi segmenti di mercato e il comune impegno a incrementare in maniera consistente i volumi intermediati, i ricavi e la redditività delle due Società; massimizzare i risultati - in termini di raccolta premi e redditività – del Creval nel comparto della bancassicurazione, mediante lo sfruttamento delle potenzialità offerte dalla rete distributiva del “Network Creval” (banche del Gruppo e collegate) e del know how acquisito da Global Assicurazioni e Global Assistance. Nell’ambito dell’accordo sottoscritto – la cui esecuzione è sospensivamente condizionata all’ottenimento delle autorizzazioni delle competenti Autorità di Vigilanza – è previsto l’acquisto da parte di Bancaperta di n. 24. 000 azioni Global Assicurazioni – rappresentative del 20% del capitale sociale - di proprietà di Ri. Fin. Ad un prezzo di 22. 000. 000 di euro. Dopo il perfezionamento dell’operazione, il capitale sociale di Global Assicurazioni sarà detenuto dal Gruppo Creval al 60% e da Ri. Fin. Al 40%; verrà pertanto avanzata presso l’Organo di Vigilanza formale istanza per l’inserimento di Global Assicurazioni nel Gruppo Credito Valtellinese. Gli accordi prevedono tra l’altro l’attribuzione a Ri. Fin. Del diritto di vendita al Gruppo Creval della partecipazione residua – pari al 40% del capitale di Global Assicurazioni – ad un prezzo pari al fair value (valore di mercato). L’opzione potrà essere esercitata da Ri. Fin. A partire dalla data di approvazione del bilancio dell’esercizio 2010. L’intesa siglata trova fondamento nel Piano Strategico 2007 - 2010 del Gruppo Creval, che individua nel settore della bancassicurazione vita e danni una delle principali opportunità commerciali e di crescita dei prossimi anni, oltre che nei positivi risultati operativi e reddituali finora scaturiti dalla partnership. L’acquisizione della maggioranza del capitale di Global Assicurazioni è coerente con le previsioni di notevole crescita del mercato della distribuzione dei prodotti assicurativi nei prossimi anni – con particolare riferimento al ramo danni - e con la centralità che detto mercato andrà rapidamente ad assumere nelle politiche di sviluppo del Gruppo Creval. La posizione di maggioranza garantirà inoltre una completa coerenza e integrazione della strategia assicurativa con i piani strategici e commerciali del Gruppo, favorendo l’ottenimento di nuove economie di scopo con l’ulteriore arricchimento del listino prodotti. Al 30 giugno 2007 la produzione assicurativa del Gruppo Creval nel ramo vita è pari a 93,5 milioni di euro, mentre il portafoglio vita gestito ammonta complessivamente a 1. 334,3 milioni di euro. Il patrimonio netto di Global Assicurazioni a fine 2006 è pari a 5,4 milioni di euro (+8,4% rispetto alla fine del precedente esercizio) mentre il totale dell’attivo si determina in 15,6 milioni di euro (+22,9%). Nel 2006 la Società ha realizzato un utile netto di 5,2 milioni di euro (+8,5% rispetto al 2005), mentre il valore della produzione è stato pari a 21,2 milioni di euro (+5,7%). .  
   
   
SOPAF: PLUSVALENZA DI 8 MILIONI DI EURO NELL’AREA IMMOBILIARE  
 
 Milano, 12 novembre 2007 – Il 7 novembre il Fondo immobiliare Tergeste, detenuto al 100% dal Gruppo Sopaf e gestito da Polis Fondi Sgr. P. A. , ha ceduto a Beni Stabili Development Milano Greenway (Jv tra Beni Stabili S. P. A. 80% e Greenway Costruzioni S. P. A. 20%) la propria partecipazione, pari al 40%, nella società Telma S. R. L. , società immobiliare con iniziative nell’area sud di Milano. Per il bilancio consolidato di Sopaf tale cessione genera una plusvalenza di circa 8 milioni di euro. .  
   
   
APULIA PRONTOPRESTITO : APPROVATI I DATI AL 30 SETTEMBRE E IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE PER IL QUADRIENNO 2008-2011  
 
San Severo (Fg) 12 novembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Apulia prontoprestito Spa – società del gruppo bancario bancApulia specializzata nei finanziamenti a lavoratori dipendenti – ha approvato l’8 novembre i dati economico-patrimoniali al 30 settembre 2007. Nei primi nove mesi dell’anno i finanziamenti erogati sono stati pari a 408 milioni di Euro, in crescita del 50% rispetto ai 272 milioni di Euro dello stesso periodo del 2006. La consistenza dei finanziamenti al 30 settembre 2007, generata da 56. 571 contratti in essere (+56% rispetto ai 36. 209 contratti al 30 settembre 2006), si è attestata a 960,6 milioni di Euro, pari ad un incremento del 63% rispetto ai 590,8 milioni di Euro di fine settembre 2006. Il 69,4% dei finanziamenti si riferisce a contratti di cessione del quinto dello stipendio, mentre il restante 30,6% riguarda delegazioni di pagamento. L’espansione dei volumi è continuata anche nel mese di ottobre. In particolare, al 31 ottobre 2007 l’erogato ha registrato un ulteriore incremento raggiungendo 472 milioni di Euro (+50,8% rispetto ai 313 milioni di Euro di fine ottobre 2006) e superando l’erogato dell’intero esercizio 2006 che è stato di 419 milioni di Euro. L’utile netto si è attestato a 5,2 milioni di Euro, rispetto ai 5,5 milioni di Euro del corrispondente periodo 2006. I risultati reddituali di periodo, in linea con la strategia della Società di privilegiare l’espansione dei volumi praticando tassi concorrenziali, come già annunciato in sede di approvazione di bilancio lo scorso maggio, non riflettono l’incremento registrato nella consistenza dei finanziamenti e nell’erogato complessivo. In data odierna, il Consiglio di Amministrazione ha approvato anche il nuovo piano industriale della Società per il quadriennio 2008-2011 che prevede, tra l’altro: - per il 2008 erogazioni complessive di prestiti personali per oltre 150 milioni di Euro che permetteranno alla Società di riequilibrare e aumentare gli utili con una ricomposizione dell’attivo attraverso un’incidenza maggiore della quota dei prestiti personali, per i quali si prevede un aumento progressivo anche nel 2009 e 2010; - apertura di 42 nuovi punti, in tutta Italia, per la vendita diretta di prestiti personali; - rafforzamento dell’organico con assunzione di 6 nuove figure professionali, in aggiunta agli attuali 16 dipendenti. In merito alla composizione dell’attivo, si evidenzia che Apulia prontoprestito non ha nel proprio portafoglio finanziamenti sub prime e derivati speculativi con la clientela. .  
   
   
BANCAPULIA: LUCIO GAITA E GIULIO SIMONELLI NOMINATI NUOVI VICE DIRETTORI GENERALI  
 
San Severo (Fg), 12 novembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di bancApulia, su proposta del Direttore Generale, ha nominato all’unanimità Lucio Gaita e Giulio Simonelli Vice Direttori Generali della Banca. Lucio Gaita attualmente ricopre il ruolo di Direttore Centrale dell’Area Crediti, mentre Giulio Simonelli è Direttore Centrale Area Affari. Affiancheranno l’attuale Vice Direttore Generale Vicario Riccardo Fania, che lascerà l’incarico nei prossimi mesi, avendo raggiunto l’età pensionabile. Giulio Simonelli ricoprirà l’incarico di Direttore Generale di bancApulia dopo l’approvazione del bilancio dell’esercizio 2007, sostituendo l’attuale Direttore Generale Tommaso Gozzetti, che lascerà l’incarico per termine del mandato. Tommaso Gozzetti continuerà a svolgere l’incarico di Amministratore Delegato di Apulia prontoprestito Spa, società del Gruppo bancario bancApulia specializzata nei finanziamenti a lavoratori dipendenti, nonché di Apulia previdenza Spa e Apulia assicurazioni Spa, le due società di assicurazione del gruppo bancApulia, al fine di attuare il progetto di sviluppo del Gruppo nei settori delle cessioni del quinto, dei prestiti personali e dei prodotti assicurativi. .  
   
   
ERGO PREVIDENZA S.P.A., RELAZIONE TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2007; UTILE DI PERIODO PARI A € 28,2 MILIONI (-14,9%)  
 
Milano, 8 novembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Ergo Previdenza S. P. A. , società appartenente al gruppo assicurativo tedesco Ergo Versicherungsgruppe Ag di Düsseldorf, holding a sua volta controllata da Munich Re, uno dei maggiori riassicuratori internazionali, si è riunito oggi per approvare la relazione trimestrale al 30 settembre 2007. Dall’ 1 gennaio 2006 la Compagnia adotta i principi contabili Ias/ifrs applicabili in Italia secondo quanto previsto dalla corrente normativa Ricordiamo nuovamente che dal 1 gennaio 2006 la Compagnia (a tutt’oggi unica in Italia) ha adottato i principi contabili Ias/ifrs applicabili in Italia secondo quanto previsto dalla corrente normativa. I dati che seguono ed i relativi confronti con il corrispondente periodo del 2006 si basano, ovviamente, su criteri omogenei. Capitale Sociale € 90. 000. 000 interamente versato. Impresa autorizzata all’esercizio delle assicurazioni sulla vita con decreto del Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato del 6/4/1992 (G. U. 10/4/1992 N°85) N° di iscrizione al Registro Imprese di Milano e Codice Fiscale 03735041000 - Partita Ivan° 10637370155. Società soggetta a direzione e coordinamento di Ergo Versicherungsgruppe Ag. Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari (Dr. Antonello Veronese) dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. Utile di periodo pari a € 28,2 milioni (-14,9%). Il risultato finale del terzo trimestre dell´esercizio 2007 è caratterizzato da un valore inferiore a quello dello stesso periodo dell’esercizio precedente. La variazione è però principalmente determinata da due fattori: l’incremento della nuova produzione a premi annui che, come noto, nel corso del primo esercizio determina minori profitti a fronte di un incremento del valore della Compagnia e la variazione della riserva per rischio di decrescenza tassi (ex Provvedimento Isvap n. 1801), adeguata ai rendimenti attesi nei prossimi anni. Incremento della nuova produzione a premi annui (+61,4%). Si evidenzia la significativa ripresa della nuova produzione a premi annui (+61,4%), in linea con il turnaround previsto dal Piano Triennale 2007/2009. Si segnala, inoltre, che dal secondo semestre è iniziata la raccolta nel Fondo Pensione negoziale Fonchim ma, causa il recente inizio dell’attività connessa, i volumi sono ancora scarsamente significativi. Investimenti in decremento: - € 201 milioni (-4,4%). Il decremento, confrontato con dicembre 2006, è in gran parte imputabile a operazioni straordinarie di disinvestimento (avvenute tra giugno 2007 e settembre 2007) dovute a riscatti di polizze di capitalizzazione da parte di clienti istituzionali, in linea con la già espressa strategia aziendale. Dette operazioni, comunque, hanno influito in modo molto marginale sul saldo economico e sui rendimenti delle gestioni separate, pur avendo incrementato in modo significativo le distinte voci di conto economico relative a “utili e perdite da negoziazione”. Risultato finanziario pari a € 83 milioni (+1,4%). Il saldo dei proventi da investimenti, al netto degli oneri patrimoniali e finanziari, pari a € 83 milioni, manifesta un incremento dell’ 1,4% rispetto al terzo trimestre dello scorso esercizio (€ 81,9 milioni). La prevalente componente ordinaria del risultato netto conferma, però, il raggiungimento di una sostanziale stabilità in termini di contributo reddituale degli investimenti finanziari. Rispetto al 30 settembre 2006, il reddito ordinario risulta, infatti, in aumento del 6% circa, in linea con un pari incremento della massa amministrata media. Si segnala, infine, che Ergo Previdenza non ha in portafoglio titoli obbligazionari collegati direttamente o indirettamente a mutui di tipo subprime. Risultato prima delle imposte pari a € 45,9 milioni (-15,7%). Il risultato ante imposte, pari a € 45,9 milioni, è in decremento del 15,7% rispetto al terzo trimestre dello scorso anno. Raccolta complessiva lorda pari a € 289 milioni (-17,2%). I premi lordi emessi sino al terzo trimestre del 2007 (€ 289 milioni) sono inferiori a quelli dello stesso periodo del precedente anno, pari ad € 348,7 milioni, del 17,2%. Tale contrazione è principalmente determinata dalla precisa volontà della Compagnia di evitare di raccogliere nuova produzione attraverso contratti di capitalizzazione destinati agli investitori istituzionali. La nuova produzione diretta è pari a € 30,2 milioni, ed è composta da premi annui per € 10,9 milioni (+ 61,4% nei confronti dell’anno precedente) e da premi unici per € 19,3 milioni; lo stesso periodo dello scorso esercizio presentava € 78,8 milioni di nuova produzione suddivisa rispettivamente tra € 6,7 milioni di premi annui e € 72,1 milioni di premi unici. I premi di annualità successive risultano in decremento del 5,5%. I premi ceduti evidenziano una contrazione del 4,8% (premi ceduti 2007 pari ad € 109 milioni, premi ceduti 2006 pari ad € 114,5 milioni), in quanto le cessioni sono principalmente alimentate dai rinnovi di premi emessi antecedentemente al 2001, oltre ad un limitato apporto dei premi per i trattati di rischio. Si conferma, in termini di premi emessi lordi, la positiva peculiarità del portafoglio assicurativo di Ergo Previdenza caratterizzato per il 93,2% (79,1% nel settembre 2006) da contratti a premi annui. Valutazione da parte di analisti indipendenti. E’ stata recentemente confermata la valutazione di “A” da parte di primaria società di rating. .  
   
   
VITTORIA ASSICURAZIONI RISULTATI AL TERZO TRIMESTRE 2007 RISULTATI CONSOLIDATI DEL GRUPPO UTILE NETTO: 88,5 MILIONI DI EURO (+225,0%)  
 
Milano, 9 novembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione della Vittoria Assicurazioni riunitosi il 9 novembre a Milano per esaminare i risultati al 3° trimestre 2007, ha approvato la relazione trimestrale consolidata. L’utile netto consolidato di Gruppo ammonta a 88,5 milioni di euro contro 27,2 milioni di euro nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente (+225,0%). Il significativo incremento del risultato è dovuto alla plusvalenza derivante dalla cessione della Cogedim S. A. , realizzata dalla collegata Yarpa International Holding B. V. Come già preannunciato nella relazione semestrale al 30 giugno 2007, al miglioramento del settore assicurativo rilevato al 30 settembre fa riscontro una riduzione di proventi nel settore immobiliare derivante dalla diversa tipologia delle attività attualmente in corso, indirizzate prevalentemente ad operazioni di sviluppo e promozione (medio-lungo termine) piuttosto che al trading (breve termine): i relativi proventi pertanto si manifesteranno dilazionati nel tempo. La raccolta complessiva assicurativa sale a 447,1 milioni di euro con un incremento del 11,9%. I premi Ifrs complessivi salgono a 440,7 milioni di euro, con un incremento del 13,8%. I premi del lavoro diretto dei Rami Vita, che non comprendono i contratti considerati come strumenti finanziari, ammontano a 90,4 milioni di euro in aumento del 32,4%. I premi del lavoro diretto dei Rami Danni ammontano a 350,0 milioni di euro con un incremento del 10,1%. I premi dei Rami Auto ammontano a 247,5 milioni di euro con un incremento del 4,9%. I premi degli Altri Rami Danni, lavoro diretto, ammontano a 102,5 milioni di euro, in crescita del 24,8%. Il combined ratio1 ed il rapporto sinistri a premi2 dei Rami Danni, al 30 settembre 2007, si attestano rispettivamente al 97,8% e al 69,9% (98,0% e 70,0% al 30 settembre 2006). Gli investimenti ammontano complessivamente a 1. 969,7 milioni di euro (+15,2% rispetto al 31/12/2006), ripartiti in 1. 861,7 milioni di euro per gli investimenti con rischio a carico del Gruppo e in 108,1 milioni di euro con rischio a carico degli Assicurati. I redditi da investimenti con rischio a carico del Gruppo ammontano a 116,0 milioni di euro (+106,4% rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente) e comprendono ricavi su immobili per 6,6 milioni di euro (13,1 milioni di euro nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente). Il patrimonio netto di Gruppo ammonta a 319,0 milioni di euro e le quote di terzi sono pari a 6,8 milioni di euro. Al termine del periodo di conversione del prestito subordinato previsto per il corrente esercizio, il Capitale Sociale della Capogruppo è passato da 30. 451. 623 euro a 32. 666. 088 euro. 1 (sinistri di competenza + spese di gestione + ammortamento beni immateriali + partite tecniche) / premi di competenza; 2 sinistri di competenza / premi di competenza lavoro conservato. In considerazione dell’andamento del periodo la previsione di Roe3 consolidato per l’esercizio 2007 viene confermata al 34% (17,8% nell’esercizio 2006). Le previsioni 2007 del combined ratio4 e del rapporto sinistri a premi5 dei Rami Danni, vengono portate rispettivamente al 97,2% e al 67,9% (le precedenti previsioni erano 97,1% e 67,8%). Al 30 settembre 2007 la capogruppo Vittoria Assicurazioni S. P. A. Presenta un utile netto – secondo i principi contabili italiani – pari a 22,3 milioni di euro (23,5 milioni di euro nell’analogo periodo del 2006). Rispetto al corrispondente periodo del 2006, il risultato registra, al 30 settembre, una minore contabilizzazione di dividendi dovuta ad una diversa temporalità nell’erogazione degli stessi. Dopo il periodo esaminato (22 ottobre 2007) sono stati incassati 17,1 milioni di euro per dividendi erogati dalla collegata Yarpa International Holding B. V. .  
   
   
MILANO ASSICURAZIONI S.P.A.: APPROVATI I CONTI CONSOLIDATI RELATIVI AL 3° TRIMESTRE 2007. UTILE CONSOLIDATO IN CRESCITA: € MIL. 212,9 (+ 6,4%)  
 
 Milano, 13 novembre 2007 - Sotto la presidenza di Fausto Marchionni si è riunito il 9 novembre il Consiglio di Amministrazione della Milano Assicurazioni S. P. A. Che ha approvato i conti consolidati al 30 settembre 2007. Il conto economico consolidato al 30 settembre 2007 chiude con un utile di periodo di pertinenza del Gruppo pari a € mil. 212,9, in crescita del 6,4% rispetto al risultato dell’analogo periodo del precedente esercizio. La raccolta premi complessiva ammonta a € mil. 2. 573,6 (+ 5,5%). Nei Rami Danni la raccolta premi del lavoro diretto è stata di € mil. 1. 930,5 (- 3,8%). I premi dei Rami Auto ammontano a € 1. 411,3 milioni (- 5,9% rispetto al 30 settembre 2006). L’andamento riflette le pianificate azioni commerciali che mirano ad un progressivo miglioramento del combined ratio mediante il ridimensionamento del portafoglio flotte, in gran parte già attuato, e azioni di risanamento nelle aree geografiche e nei settori tariffari con andamento tecnico non soddisfacente. Infatti l’andamento del denunciato già evidenzia un significativo miglioramento. Negli altri Rami Danni la raccolta ammonta a € 519,1 milioni, con un incremento del 2,4%. Tale sviluppo è frutto di una selettiva politica di sottoscrizione dei rischi volta alla salvaguardia di un’adeguata redditività attenta alla salvaguardia di congrui margini reddituali. In particolare, a fronte dell’impulso dato al settore retail, nel settore corporate il perdurare di condizioni di mercato estremamente concorrenziali rende difficile uno sviluppo significativo del volume di affari, volendo mantenere una politica di acquisizione dei contratti basata sul rispetto di corretti parametri tecnici. Il Combined Ratio di Gruppo risulta pari al 93,7% (93,9% al 30 settembre 2006) confermando livelli di eccellenza di assoluto rilievo. Il risultato tecnico si mantiene complessivamente su valori ampiamente soddisfacenti. Le spese di gestione del settore ammontano a € mil. 350,1, contro € mil. 352,4; la relativa incidenza sui premi netti risulta del 17,9%, lievemente superiore al dato dell’analogo periodo del precedente esercizio( 17,1%) ma tuttavia in miglioramento rispetto al dato al 30 giugno 2007. Il settore Vita fa emergere un utile prima delle imposte di € mil. 70,7, in miglioramento rispetto all’utile di € mil. 62,6 rilevato al 3° trimestre 2006. La raccolta premi ha raggiunto € mil. 638,4 (+54,6%). Va sottolineato l’incremento consuntivato dal Ramo I, che giunge a € mil. 325,9, mostrando una crescita del 44,7%. Tale significativo sviluppo deriva essenzialmente dall’apporto di Bipiemme Vita, il cui consolidamento è avvenuto a partire dal 4°trimestre 2006. A parità di area di consolidamento, e quindi al netto di tale apporto, pari a € 294,4 milioni, i premi ammontano a € 344 milioni e registrano una flessione del 16,7% rispetto al 30 settembre 2006. La flessione è principalmente imputabile ad un minor volume di contratti di pura capitalizzazione con clienti istituzionali, settore nel quale si è deciso di operare solo a patto di conseguire sufficienti margini di redditività, in un contesto di mercato che offre spesso possibilità di sottoscrizioni a livelli non adeguatamente remunerativi. Complessivamente in crescita risulta invece la produzione attribuibile alle reti agenziali. La gestione patrimoniale e finanziaria ha conseguito proventi netti da strumenti finanziari e investimenti immobiliari per € mil. 326,1 (€ mil. 277,9 al 3° trim. 2006, che non comprendeva ancora l’apporto di Bipiemme Vita). A parità di perimetro il valore al 30 settembre 2007 sarebbe pari a € mil. 295,5 in crescita del 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2006. Nello scenario di elevata volatilità dei mercati, determinatosi a seguito della crisi “subprime” e del conseguente nuovo apprezzamento dei fattori di rischio insiti nei vari strumenti finanziari, l’operatività della capogruppo è stata orientata a cogliere le opportunità offerte dai mercati, sia nel campo del reddito fisso, dove è stata ottimizzata la duration dei portafogli vita e danni, sia nel settore azionario, dove si è realizzata una proficua attività di trading volta anche ad orientare il portafoglio verso i settori con le maggiori potenzialità di crescita. Il risultato economico consolidato conseguito nel trimestre in esame è in linea con quanto pianificato e rende prevedibile un risultato d’esercizio soddisfacente. Informiamo inoltre che il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Pier Giorgio Bedogni, dichiara ai sensi del comma 2 dell´art. 154-bis del testo Unico della Finanza che l´informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili. " .  
   
   
DA UNA RELAZIONE EMERGE CHE GLI INVESTIMENTI NELLA R&S SONO CRUCIALI PER LA PRODUTTIVITÀ  
 
Bruxelles, 12 ottobre 2007 - Secondo l´ultima relazione della Commissione sulla concorrenzialità , gli investimenti nella ricerca e sviluppo (R&s) contribuiscono in misura significativa agli incrementi in termini di produttività. La relazione rivela che nel 2006 il Pil comunitario è salito del 3%, l´incremento più consistente dal 2000. Tale miglioramento è riconducibile a un aumento della produttività (aumento del Pil per occupato) e alla crescita dell´occupazione. Inoltre, gran parte dei nuovi Stati membri dell´Ue, nonché i paesi con un Pil pro capite relativamente basso, stanno recuperando terreno rispetto ai loro vicini con risultati migliori. Da una prospettiva settoriale, la crescita più marcata ha interessato settori con una forte componente di tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic), quali apparecchiature per le telecomunicazioni, macchinari per uffici e computer. «Sono risultati molto incoraggianti, che indicano che le riforme intraprese in linea con la rinnovata strategia di Lisbona per la crescita e l´occupazione stanno iniziando a dare frutti», ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Günter Verheugen. «Le industrie europee sono riuscite a mantenere le loro posizioni sui mercati globali, a differenza dei produttori americani e giapponesi. Ora la sfida consiste nel proseguire con la nostra agenda delle riforme. » La relazione identifica i motori fondamentali che contribuiscono maggiormente alla produttività. «Maggiori investimenti in ricerca e sviluppo possono incrementare sensibilmente la crescita della produttività, soprattutto se gli elementi del triangolo della conoscenza - R&s, innovazione, istruzione/formazione - sono ben integrati, anche per quanto riguarda la disponibilità di personale scientifico», si legge nella relazione. Secondo la Commissione, la realizzazione dell´obiettivo di investire il 3% del Pil nella R&s porterebbe a incrementi sia di produttività che di reddito. Finora solo due Stati membri (Svezia e Finlandia) hanno conseguito tale obiettivo e altri otto dovranno raggiungerlo entro il 2010. «La spesa per la ricerca e sviluppo, in particolare nel settore privato, continua a preoccuparmi. Vi è la chiara esigenza di aumentarla», ha commentato il commissario Verheugen. La relazione sottolinea inoltre l´importanza degli investimenti nelle Tic, che generano «rendimenti elevati in termini di guadagni di produttività se accompagnati da cambiamenti organizzativi adeguati e da investimenti nelle competenze». Tra gli altri fattori determinanti per la produttività individuati dalla Commissione figurano: stimolare l´imprenditorialità agevolando l´avvio di imprese, migliorare le condizioni per le piccole e medie imprese (Pmi), rafforzare le migliori pratiche in campo normativo e ridurre la burocrazia. Rivolgendo lo sguardo al futuro, la relazione prende in esame il ruolo che le tecnologie nuove ed emergenti potrebbero svolgere nel rilanciare l´economia. «Non è chiaro in quale misura le tecnologie emergenti (sistemi elettromeccanici, materiali avanzati, bio e nanotecnologie) realizzeranno le potenzialità loro attribuite, ma deve essere chiaro che si tratta di potenzialità significative, in grado di contribuire in modo determinante alla crescita della produttività e all´innovazione nei prossimi decenni», si legge nella relazione. «È tuttavia probabile che la gestione della conoscenza diventi più importante e che i modelli imprenditoriali di successo nel futuro saranno in grado di ottenere migliori risultati in questo ambito. » Per maggiori informazioni consultare: http://ec. Europa. Eu/enterprise/enterprise_policy/competitiveness/index_en. Htm . . .  
   
   
PIRELLI & C. SPA RELAZIONE AL 30 SETTEMBRE 2007: IN CRESCITA RICAVI E UTILE NETTO PROPOSTA ALL’ASSEMBLEA STRAORDINARIA UNA RIDUZIONE DEL CAPITALE SOCIALE DI 1.235 MILIONI DI EURO: IL VALORE NOMINALE DI OGNI AZIONE PASSERA’ DA 0,52 EURO A 0,29 EURO  
 
 Milano, 12 novembre 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. Spa, riunitosi il 9 novembre , ha approvato la strategia di focalizzazione sui core business ed esaminato i risultati definitivi della gestione relativa ai primi nove mesi del 2007. Gruppo Pirelli & C. Spa I risultati del Gruppo al 30 settembre 2007 beneficiano del positivo andamento dei business pneumatici e immobiliare che nei primi nove mesi dell’anno, peraltro, hanno proseguito il percorso di ulteriore espansione internazionale. Nel periodo gennaio-settembre, a livello consolidato, si registra un forte incremento dei ricavi su base omogenea (+10,1%) e del risultato netto (negativo nel 2006 per effetto della svalutazione della partecipazione in Olimpia). Cresce anche il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni (+13,4%), al netto delle componenti straordinarie (la plusvalenza legata alla cessione del 3 8,9% di Pirelli Tyre) che hanno caratterizzato lo scorso esercizio. Nelle attività industriali, Pirelli Tyre ha ottenuto un aumento dei ricavi (+8% al netto dell’effetto cambi) e del risultato operativo (+5,5%), mantenendo una redditività costante su livelli elevati, in un mercato mondiale particolarmente competitivo e caratterizzato da un consolidamento verso l’alto dei costi delle materie prime, superiori rispetto allo stesso periodo del 2006. Nelle attività immobiliari, Pirelli Re ha archiviato i primi nove mesi del 2007 con una crescita a doppia cifra del risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni (+22% al netto dell’effetto Dgag) e dell’utile netto (+14%). Per quanto riguarda le attività in fase di start-up, i ricavi di Pirelli Broadband Solutions, pur risultando in crescita nel terzo trimestre, hanno risentito nei nove mesi della difficile congiuntura del mercato mondiale delle infrastrutture per le telecomunicazioni. Le vendite di Pirelli Ambiente, invece, sono sostanzialmente invariate al netto dei proventi straordinari che hanno caratterizzato lo scorso esercizio. A livello consolidato, i ricavi di Gruppo al 30 settembre 2007 sono ammontati a 5. 234,4 milioni di euro, in crescita del 44,5% rispetto ai 3. 623,1 milioni di euro dello stesso periodo del 2006. Escludendo le vendite relative al deconsolidamento degli asset immobiliari di Dgag, i ricavi sono pari a 3. 951,2 milioni di euro. Considerando anche l’effetto cambio, i ricavi, in termini omogenei, aumentano del 10,1% rispetto ai primi nove mesi del 2006. Il margine operativo lordo (Ebitda) è pari a 445 milioni di euro, in calo del 3,7% rispetto ai 462 milioni di euro dei primi nove mesi del 2006. Il risultato operativo (Ebit), pari a 285,2 milioni di euro, scende del 4,8% dai 299,7 milioni di euro al 30 settembre 2006. Rispetto allo scorso anno, a livello di Ebitda ed Ebit, si riduce l’apporto delle attività immobiliari che, per contro, hanno registrato un significativo incremento del risultato da partecipazioni. Nell’esercizio 2006, i risultati operativi includevano costi non ricorrenti per 13,5 milioni di euro legati al progetto di Ipo di Pirelli Tyre. Il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni, che include anche l’effetto del risultato delle società valutate a patrimonio netto e i dividendi delle altre partecipazioni non consolidate, è pari a 450 milioni di euro. Il dato risulta in crescita del 13,4% rispetto a quello dei primi nove mesi del 2006 (396,8 milioni di euro), al netto della componente straordinaria rappresentata dalla plusvalenza di 416,4 milioni di euro ottenuta nel terzo trimestre dello scorso anno dalla cessione del 3 8,9% di Pirelli Tyre. Includendo tale plusvalenza, il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni dei primi nove mesi del 2006 è pari a 813,2 milioni di euro. Olimpia, a seguito dell’accordo di cessione tra Pirelli/sintonia e Telco firmato il 4 maggio 2007 e perfezionato lo scorso 25 ottobre, è considerata in base agli Ifrs come discontinued operations (attività cedute) e contribuisce unicamente al risultato netto dopo le imposte. L’impatto di Olimpia sul risultato netto dei primi nove mesi del 2007 è negativo per 54,8 milioni di euro ed è relativo all’allineamento del valore della società al prezzo di cessione (3. 329 milioni di euro per la quota dell’80% detenuta da Pirelli), rispetto a un dato negativo per 1. 983 milioni di euro al 30 settembre 2006 (dovuto prevalentemente alla svalutazione della partecipazione avvenuta nel terzo trimestre). Tra le discontinued operations è inclusa anche la plusvalenza legata alla cessione degli warrant su Prysmian (Lux) a Goldman Sachs, avvenuta nel primo trimestre 2007 (91 milioni di euro). Il risultato netto totale è pertanto positivo per 243,3 milioni di euro, rispetto ai -1. 410,5 milioni di euro al 30 settembre 2006. Il risultato netto di competenza di Pirelli & C. Spa è positivo per 129,8 milioni di euro, rispetto ai -1. 472,4 milioni di euro al 30 settembre 2006. Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2007 è di 4. 665,1 milioni di euro, rispetto ai 4. 686,6 milioni di euro di fine 2006. Il patrimonio netto di competenza di Pirelli & C. Spa è pari a 3. 858,3 milioni di euro (0,719 euro per azione), rispetto ai 3. 879,6 milioni di euro di fine 2006. La posizione finanziaria netta del Gruppo al 30 settembre 2007 è passiva per 2. 328,8 milioni di euro. Il dato non comprende l’incasso della cessione di Olimpia, perfezionata in data 25 ottobre 2007. La variazione rispetto ai -2. 969,2 milioni di euro al 30 giugno è legata prevalentemente al processo di deconsolidamento di Dgag, sostanzialmente completato. L’impatto di tale operazione sulla posizione finanziaria netta di Pirelli Re è negativo per 93,2 milioni di euro. Al 30 settembre 2006, la posizione finanziaria netta del Gruppo Pirelli & C. Spa era passiva per 1. 430,8 milioni di euro. La posizione finanziaria netta a livello corporate al 30 settembre 2007 è passiva per 1. 245,6 milioni di euro. I dipendenti del Gruppo al 30 settembre 2007 sono 31. 502 contro i 28. 617 al 31 dicembre 2006, con una crescita di 2. 885 unità legata prevalentemente all’espansione delle attività pneumatici e immobiliare. Pirelli Tyre I ricavi di Pirelli Tyre al 30 settembre 2007 ammontano a 3. 191,8 milioni di euro, con un incremento del 6,7% rispetto ai 2. 990,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2006, determinato dai maggiori volumi e dalla focalizzazione sul mix di prodotto, che hanno più che compensato l’effetto cambi negativo dovuto al rafforzamento dell’euro. Al netto dei cambi, la variazione è positiva del 8%. Le vendite del terzo trimestre sono pari a 1. 040,4 milioni di euro (+7%). Il margine operativo lordo (Ebitda) ammonta a 430,6 milioni di euro (13,5% delle vendite), in aumento del 3% rispetto ai 418,1 milioni di euro dei primi nove mesi 2006. Il risultato operativo è pari a 286,2 milioni di euro, in crescita del 5,5% rispetto ai 271,4 milioni di euro dei primi nove mesi del 2006, con un Ros del 9% in linea con l’anno precedente. La crescita dei ricavi e le efficienze hanno compensato l’incremento del costo delle materie prime che ha avuto un effetto negativo sul risultato, al netto dei cambi, pari a 15,9 milioni di euro. Il risultato operativo del terzo trimestre è pari a 79,9 milioni di euro (+4%). L’utile netto nei primi nove mesi ammonta a 160 milioni di euro (dopo oneri finanziari pari a 43,2 milioni di euro e oneri fiscali pari a 83,4 milioni di euro), in crescita del 4,2% rispetto ai 153,6 milioni di euro al 30 settembre 2006 (dopo oneri finanziari pari a 42,3 milioni di euro e oneri fiscali pari a 75,8 milioni di euro). La posizione finanziaria netta nei primi nove mesi è passiva per 687 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai -695,5 milioni di euro al 30 giugno 2007 e ai -783,3 milioni di euro al 30 settembre 2006. I dipendenti di Pirelli Tyre al 30 settembre 2007 sono 27. 138 (di cui il 14% temporanei), rispetto ai 25. 169 (di cui il 13% temporanei) al 31 dicembre 2006, grazie allo sviluppo delle attività in Sud America e soprattutto nei nuovi insediamenti industriali in Romania e Cina. Nel business Consumer, i primi nove mesi hanno evidenziato una crescita complessiva dei ricavi e della redditività rispetto allo stesso periodo del 2006, grazie a maggiori volumi e al miglioramento della componente prezzo/mix. In particolare, i ricavi sono pari a 2. 212 milioni di euro (+6,8%), mentre il risultato operativo della gestione ordinaria ha raggiunto i 201,8 milioni di euro (+6,9%), con un Ros del 9,1%. Nel segmento Car/light Truck, Pirelli è cresciuta a doppia cifra in Nord America, nonostante una domanda stabile nei ricambi e in calo nel primo equipaggiamento, e ha beneficiato dell’incremento della domanda in Sud America, trainata dal primo equipaggiamento. Anche in Europa, la crescita dei volumi è avvenuta nel primo equipaggiamento. Cresce anche il segmento Moto, in tutti i mercati del mondo, dove i brand Pirelli e Metzeler hanno ulteriormente rafforzato le rispettive quote di mercato. Nel business Industrial, i primi nove mesi si sono chiusi con ricavi a 980 milioni di euro (+6,6%). Il risultato operativo della gestione ordinaria è pari a 84,4 milioni di euro, leggermente superiore al dato dei primi nove mesi del 2006, nonostante l’aumento dei fattori di costo, della gomma naturale e dell’energia. Il Ros è stato del 8,6%. Nel segmento pneumatici per veicoli industriali, Pirelli ha registrato un incremento delle vendite in Cina e nelle aree di riferimento (Mediterraneo e Sud America), mentre nello steelcord si è registrata una crescita dei volumi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, grazie al continuo aumento della capacità produttiva nei paesi low cost. Pirelli Re Pirelli Re è una management company che gestisce fondi e società proprietari di immobili e non performing loans nei quali coinveste con quote di minoranza (attività di investment e asset management) ed ai quali fornisce, così come ad altri clienti, tutti i servizi immobiliari specialistici, sia direttamente che tramite il network in franchising (attività di service provider). Pertanto, nella lettura delle grandezze qui di seguito riportate, si segnala che i ricavi aggregati pro-quota e il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni sono gli indicatori più significativi nell’esprimere rispettivamente la partecipazione al volume d’affari e l’andamento dei risultati del Gruppo. I ricavi aggregati pro-quota, al netto della componente relativa al deconsolidamento di Dgag (pari a 1. 283,2 milioni di euro), ammontano a 1. 071,9 milioni di euro, in crescita del 17% rispetto ai primi nove mesi del 2006 (915,1 milioni di euro). I ricavi consolidati, al netto della componente relativa al deconsolidamento di Dgag, sono pari a 612,5 milioni di euro, con un incremento del 31,9% (464,4 milioni di euro al 30 settembre 2006). I ricavi consolidati totali sono pari a 1. 895,7 milioni di euro. Il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni ammonta a 164 milioni di euro, rispetto ai 115,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2006; al netto dell’effetto del consolidamento di Dgag, prevalentemente derivante dagli affitti e che si è in gran parte concluso alla fine di settembre, tale risultato è pari a 141,2 milioni di euro, con un incremento del 22%. In particolare, l’attività di Investment e Asset Management ha visto un incremento del risultato da 93,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2006 a 130,4 milioni di euro al 30 settembre 2007, beneficiando dell’effetto Dgag pari a 22,8 milioni di euro, mentre alla forte crescita del risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni dei Services (+46%) ha contribuito in modo determinante (+42 milioni di euro) la valorizzazione delle attività di Facility attraverso l’ingresso di un partner al 49% (Intesa Sanpaolo), avvenuto nel primo semestre e finalizzato allo sviluppo del settore in ottica europea. L’utile netto di competenza è pari a 95,8 milioni di euro, in crescita del 14% rispetto agli 84 milioni di euro al 30 settembre 2006. La posizione finanziaria netta è passiva per 337,4 milioni di euro (-1. 094,8 milioni di euro al 30 giugno 2007), con 93,2 milioni di euro attribuibili all’acquisizione di Dgag, di cui nel corso del trimestre è stato sostanzialmente completato il processo di deconsolidamento. I dipendenti di Pirelli Re al 30 settembre 2007 sono 2. 742 (1. 864 a fine 2006). Per ulteriori informazioni sull’andamento delle attività immobiliari si rimanda al comunicato stampa diffuso in data 7 novembre da Pirelli & C. Real Estate. Pirelli Broadband Solutions I ricavi al 30 settembre 2007 ammontano a 91,9 milioni di euro, in calo del 10,4% rispetto ai 102,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2006. Nel periodo giugno-settembre 2007, tuttavia, le vendite della società hanno registrato un incremento del 20,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, invertendo il trend negativo dei primi due trimestri. La variazione complessiva rispetto al dato dei primi nove mesi del 2006 è dovuta al diverso mix di prodotto nell’accesso alla banda larga e al temporaneo rallentamento della domanda nel mercato mondiale delle infrastrutture per le telecomunicazioni. Il margine operativo lordo della società è negativo per 8,4 milioni di euro, rispetto a un sostanziale break-even al 30 settembre 2006. Il risultato operativo è negativo per 10,1 milioni di euro, rispetto a un dato negativo per 1 milione di euro nello stesso periodo del 2006. Sulla variazione dei risultati operativi, oltre che la contrazione dei ricavi e dei relativi margini incidono anche i costi di ricerca sostenuti nella fotonica di nuova generazione per lo sviluppo e la customizzazione dei prodotti. Il risultato netto della società al 30 settembre 2007 è negativo per 12,6 milioni di euro, rispetto a -2,5 milioni di euro nei primi nove mesi del 2006. La posizione finanziaria netta è passiva per 46 milioni di euro rispetto ai -22,3 milioni di euro al 30 giugno 2007 (passiva per 9 milioni di euro al 30 settembre 2006). L’incremento, nel trimestre, è dovuto prevalentemente alla variazione del circolante. I dipendenti al 30 settembre sono 193, rispetto a un organico di 166 unità al 31 dicembre 2006. Nel business broadband access, nell’ultimo trimestre si è registrato un incremento dei volumi di vendita dei set-top-box; i primi nove mesi dell’anno sono stati caratterizzati da un consolidamento del portafoglio prodotti con l’avvio delle vendite dei set-top-box, mentre è stata completata la transizione agli access gateway di nuova generazione (Adsl2/2+). Nel business fotonica, l’attività di sviluppo dei primi nove mesi dell’anno si è focalizzata principalmente nelle tre maggiori aree di azione: componenti ottici innovativi, moduli ottici e sistemi di trasporto. Nell’ambito dei sistemi ottici si registra la flessione dei ricavi dovuta al rallentamento degli investimenti nelle infrastrutture da parte dei principali operatori di telecomunicazioni. Nella parte finale dell’anno si prevede la crescita dei volumi di produzione del laser sintonizzabile e lo sbarco sul mercato di moduli optoelettronici innovativi. Nella fotonica di seconda generazione, dopo la fine del trimestre, il Gruppo Pirelli ha rilevato da Alcatel-lucent il 12,4% di Avanex, uno dei maggiori player mondiali nei moduli e componenti ottici per le telecomunicazioni, con prodotti complementari a quelli di Pirelli Broadband Solutions. Nell’ambito della transazione, Pirelli ha anche firmato con Alcatel-lucent un accordo per la fornitura di componenti ottici. Pirelli Ambiente ha ottenuto al 30 settembre 2007 ricavi per 50,7 milioni di euro, sostanzialmente stabili rispetto ai 54,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2006 al netto dell’effetto positivo dell’accordo con la società britannica Reenergy che aveva caratterizzato lo scorso esercizio. Sul risultato operativo al 30 settembre 2007, negativo per 5 milioni di euro, incidono i costi di start-up delle nuove attività di produzione e commercializzazione di filtri antiparticolato. Nei primi nove mesi del 2006, il risultato operativo era stato positivo per 0,9 milioni di euro, prevalentemente grazie all’effetto dell’accordo con Reenergy. Il risultato netto della società è negativo per 5,3 milioni di euro, rispetto a un dato positivo per 0,5 milioni di euro al 30 settembre 2006. La posizione finanziaria netta è passiva per 12,8 milioni di euro rispetto ai -6,3 milioni di euro al 30 giugno 2007 (attiva per 0,3 milioni di euro al 30 settembre 2006). L’incremento nel trimestre è dovuto all’investimento effettuato per la costituzione della joint-venture Solar Utility Spa. I dipendenti al 30 settembre sono 72, rispetto a un organico di 52 unità al 31 dicembre 2006. Le vendite della società sono legate prevalentemente alla commercializzazione del carburante a basso impatto ambientale Gecam-il Gasolio Bianco, anche sul mercato francese attraverso la controllata Gecam France, e allo sviluppo della nuova linea di business dei filtri antiparticolato per la riduzione delle emissioni dei veicoli diesel. Nel periodo, sono iniziati i lavori di realizzazione del nuovo stabilimento di filtri antiparticolato per il primo equipaggiamento nella contea di Gorj, in Romania, che sarà operativo nella seconda metà del 2008. Proseguono, inoltre, le attività legate al recupero energetico dei rifiuti e alle bonifiche ambientali. Nel corso del terzo trimestre, inoltre, è stata costituita Solar Utility Spa, joint-venture paritetica con il fondo Global Cleantech Capital attiva nel settore del fotovoltaico. Prospettive per l’esercizio in corso Il buon andamento delle principali attività nei primi nove mesi dell’anno consente al Gruppo Pirelli & C. Spa di confermare per l’intero esercizio 2007 un miglioramento del risultato, fatti salvi elementi esterni di natura straordinaria a oggi non prevedibili. Destinazione dei proventi della cessione di Olimpia Il Consiglio di Amministrazione, nell’ambito delle strategie relative alla destinazione dei proventi derivanti dalla cessione della partecipazione in Olimpia, ha deciso di sottoporre all’approvazione dell’Assemblea Straordinaria degli Azionisti (11 e 12 dicembre 2007 rispettivamente in prima e seconda convocazione) e dell’Assemblea Speciale degli Azionisti di risparmio (12,13 e 14 dicembre 2007 rispettivamente in prima, seconda e terza convocazione) di Pirelli & C. Spa una riduzione del capitale sociale di circa 1. 235 milioni di euro, e quindi dagli attuali 2. 791. 311. 344,64 euro a 1. 556. 692. 865,28 euro, mediante riduzione del valore nominale unitario delle azioni ordinarie e delle azioni di risparmio, che passerà dagli attuali 0,52 euro a 0,29 euro. La riduzione è volta a consentire il rimborso agli azionisti di parte delle risorse finanziarie ottenute grazie alla cessione della partecipazione in Olimpia Spa, attraverso la distribuzione di un “dividendo straordinario” di 0,154 euro per azione (per un totale di circa 827 milioni di euro), nonché a ottimizzare la struttura patrimoniale della società, mediante destinazione a riserva di circa 408 milioni di euro. Tale riserva potrà anche servire in futuro, ove opportuno, per l’esecuzione di eventuali piani di riacquisto di azioni proprie (buyback). Quanto alle implicazioni fiscali, l’operazione proposta, realizzando un rimborso di capitale, è esente sia per la Società che per l’azionista beneficiario della distribuzione. È presumibile che il “dividendo straordinario” venga posto in pagamento a partire dalla metà di marzo. Il Consiglio, infine, ha dato mandato al presidente di avviare i contatti con Speed Spa per valutare l’eventuale riacquisto del 3 8,9% di Pirelli Tyre Spa. Fatti di rilievo avvenuti dopo il 30 settembre 2007 In data 25 ottobre, Pirelli & C. Spa, Sintonia Spa e Sintonia Sa hanno perfezionato l’accordo, sottoscritto lo scorso 4 maggio, relativo alla cessione del 100% di Olimpia Spa a Telco Spa, società partecipata da Assicurazioni Generali Spa, Intesa Sanpaolo Spa, Mediobanca Spa, Sintonia Sa e Telefonica Sa. Il prezzo della cessione è ammontato a 4. 161 milioni di euro. L’operazione ha determinato un impatto positivo sulla posizione finanziaria netta di Pirelli di 3. 329 milioni di euro. In data 29 ottobre, il Gruppo Pirelli ha siglato con Alcatel-lucent un accordo relativo all’acquisto della quota del 12,4% di Avanex Corporation detenuta da Alcatel-lucent a un prezzo di mercato di circa 33,4 milioni di euro. Nell’ambito della transazione, Alcatel-lucent ha siglato accordi di fornitura con Pirelli e Avanex nel settore dei componenti ottici. Obbligazioni in scadenza nei 18 mesi successivi al 9 novembre 2007 In data 21 ottobre 2008, scadrà il prestito obbligazionario del valore di 500 milioni di euro emesso da Pirelli & C. Spa nel 1998 a un tasso fisso del 4,875%. In data 7 aprile 2009, scadrà il prestito obbligazionario del valore di 150 milioni di euro emesso da Pirelli & C. Spa nel 1999 a un tasso fisso del 5,125%. Di seguito il calendario delle attività consiliari e assembleari per il 2008: 26 marzo 2008: Consiglio di Amministrazione per l’esame del progetto di bilancio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2007. I suddetti documenti saranno resi disponibili al pubblico entro 90 giorni dalla chiusura dell’esercizio e pertanto, ai sensi dell’art. 82 della deliberazione Consob 11971/99, la relazione trimestrale relativa al quarto trimestre 2007 non verrà predisposta. 28 aprile 2008 (prima convocazione), 29 aprile 2008 (seconda convocazione): Assemblea degli Azionisti per l’approvazione del bilancio. 9 maggio 2008: Consiglio di Amministrazione per l’esame dei risultati consolidati del primo trimestre 2008. 5 agosto 2008: Consiglio di Amministrazione per l’esame della relazione semestrale al 30 giugno 2008. Il suddetto documento sarà reso disponibile al pubblico entro 75 giorni dalla chiusura del semestre e pertanto, ai sensi dell’art. 82 della deliberazione Consob 11971/99, la relazione trimestrale relativa al secondo trimestre 2008 non verrà predisposta. 7 novembre 2008: Consiglio di Amministrazione per l’esame dei risultati consolidati del terzo trimestre 2008. .  
   
   
SIDERURGIA: A SOCIETÀ AUSTRIACA LA BRASILIANA MEINCOL  
 
Vienna, 12 ottobre 2007 Il colosso siderurgico austriaco Voestalpine ha concluso l´acquisito della concorrente brasiliana Meincol, il cui giro di affari annuale ammonta a 110 milioni di euro. Lo comunica l´Ice. Viene mantenuto ancora il riserbo sul costo dell´operazione, che ha portato il gruppo austriaco ad acquisire il 75 percento della Meincol e a ottenere un´opzione d´acquisto sul rimanente 25 percento del capitale. .  
   
   
REP. CECA, SOCIETÀ ITALIANA INVESTE NELL´ACCIAIO  
 
 Kladno, 12 novembre 2007 - È stato inaugurato nella cittadina di Kladno, al centro della Boemia (Repubblica Ceca), lo stabilimento siderurgico Trafil Czech specializzato nella produzione di trafilati in acciaio di alta qualità, di proprietà del gruppo industriale italiano Lucefin, che ha sede in Lombardia. Lo comunica l´Ice. La realizzazione dell´impianto produttivo ha comportato un investimento di 10 milioni di euro ed è già pronto un piano di ampliamento della produzione da 36 mila a 50 mila tonnellate l´anno. La fabbrica è situata nella vecchia area siderurgica di Poldi, un sito industriale che ha fatto la storia della lavorazione dell´acciaio in Europa. Il taglio del nastro si è svolto alla presenza dell´ambasciatore italiano Fabio Pigliapoco, della famiglia Buzzi (titolare della Lucefin), degli operai dell´azienda e di centinaia di invitati provenienti da tutta Europa, per la maggior parte partner commerciali di Lucefin. .  
   
   
I DISTRETTI VENETI PUNTANO ALLA BULGARIA  
 
Venezia, 13 novembre 2007 - L’economia veneta, ed in particolare alcuni suoi Distretti Produttivi, puntano con decisione al mercato bulgaro. L’occasione è data da una missione che, guidata dall’Assessore alle Politiche Economiche Fabio Gava e resa possibile dalla collaborazione di Informest, dell’Associazione Economica “Itaca” (International Trade Academic Center of Advisory), e del Consolato Onorario della Bulgaria per la Regione del Veneto, si è tenuto dall’8 al 10 novembre. Il programma era articolato in una serie di incontri istituzionali ed economici nell’ambito dei quali Gava ha avuto colloqui con i Ministri Bulgari degli Esteri, dell’Economia e dell’Energia, e con l’Ambasciatore italiano in Bulgaria. Ma particolarmente nutrita è anche l’agenda di lavoro: riunioni operative per valutare e attivare cooperazioni economiche sono infatti previste con il Presidente della Camera di Commercio bulgara e con i Presidenti della Camera di Commercio locale di Burgas, e dell’Associazione Industriali della Bulgaria. Una parte della visita è stata anche dedicata alla presentazione di un ambizioso piano di sviluppo della città di Sofia e alle opportunità offerte dal Porto di Burgas. “Come sempre – sottolinea Gava – alle occasioni istituzionali sono stati anche abbinati appuntamenti bilaterali tra operatori, e per questo, della delegazione veneta fanno parte esponenti dei Distretti della Zootecnia, del Legno-arredo, della Bioedilizia, della Calzatura, della Meccatronica, dell’Alimentare e del Digitalmediale”. .  
   
   
INTERNAZIONALIZZAZIONE, POOL DI 40 IMPRESE CINESI DI NANCHINO A GENOVA PER INDIVIDUARE SETTORI DI COLLABORAZIONE CON IMPRESE LIGURI  
 
Genova, 12 ottobre 2007 - Un parco industriale sulle rive del fiume Azzurro che le autorità di Nanchino, capitale della Provincia di Jangsu, metterebbero a disposizione delle aziende italiane interessate ad investire in Cina. Lo hanno annunciato i responsabili della delegazione delle imprese cinesi giunti il 7 novembre a Genova nell´ambito di una missione organizzata da Confindustria, Ice e Abi. La delegazione accompagnata dal console generale della Repubblica Popolare cinese a Firenze, Gu Honglin, dal vicesegretario generale del Comune di Nanchino, Qu Weinmin, dai responsabili dei diversi distretti industriali e di una quarantina di imprese della capitale della provincia di Jangsu oltre che dal capo della comunità cinese in Liguria, Chan Renai, ha incontrato , nella sua tappa genovese, il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, l´assessore regionale allo Sviluppo Economico, Renzo Guccinelli, il presidente di Liguria Internazional, Franco Aprile, il presidente della Camera di Commercio di Genova, Paolo Odone, e una rappresentanza di 35 aziende liguri allo scopo di sondare possibilità comuni di business. L´area che le autorità di Nanchino metterebbero a disposizione delle imprese italiane e liguri, alla foce del fiume Azzuro, verrebbe opportunamente infrastrutturata con opere di urbanizzazione e resa ancor più appetibile dalla concessione di vantaggi fiscali. La visita è stata resa possibile grazie alla missione istituzionale e imprenditoriale organizzata in Cina nel settembre scorso dal presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando che attraverso Liguria International ha instaurato rapporti di collaborazione istituzionale con le autorità di varie municipalità cinesi. Tra cui quella della città di Nanchino che nel corso della visita di oggi ha manifestato particolare interesse allo sviluppo di relazioni commerciali tra le rispettive aziende. Il Jiangsu, dove ha sede Nanchino è infatti considerata una delle province economicamente più dinamiche e sviluppate dell´intera Cina, ai primi posti per attrazione di investimenti diretti esteri, al secondo per reddito pro-capite e al terzo per valore del Pil. Nonostante infatti vi risieda solo il 5,7% del totale della popolazione cinese, il Pil della provincia nel 2006 ha rappresentato il 10% di quello dell´intera Cina, raggiungendo un valore complessivo di 252 mld. Di Usd. "Quella di oggi - ha ribadito l´assessore allo Sviluppo Economico, Renzo Guccinelli - rappresenta un´occasione unica sia per le aziende liguri che per la prima volta si affacciano su questo mercato, sia per quelle già presenti che desiderano entrare in contatto con nuovi partner locali". I settori rappresentati dalle aziende cinesi oggi a Genova sono la meccanica, l´elettronica, l´informatica, l´energia e la tutela ambientale, la logistica, il navale e il tessile. Al termine della visita di oggi i rappresentanti istituzionali liguri hanno già comunicato alla delegazione cinese l´intenzione di effettuare il prossimo incontro a Nanchino nella primavera del 2008 con al seguito alcune tra le più rappresentative realtà imprenditoriali locali. .  
   
   
ROMANIA: NUOVE OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE  
 
Ascoli Piceno, 12 ottobre 2007 - La Camera di Commercio di Ascoli Piceno, tramite la sua Azienda speciale Eurosportello, intende presentare agli operatori economici locali le opportunità economiche dell’area sud-orientale della Romania, una regione di grande interesse dove è possibile usufruire dei fondi comunitari destinati ai nuovi stati membri dell’Unione Europea. Il seminario si terrà venerdì 16 novembre 2007, ore 16:00 presso la sala Gialla dell’ente camerale. L’obiettivo dell’incontro è illustrare le potenzialità di un’area di grande interesse economico, soprattutto per quanto attiene le aziende dei settori agricolo, ittico, agroindustriale, turistico, dell’edilizia, della meccanica e dell’impiantistica. In questi ambiti si sta infatti sviluppando una grande progettualità finalizzata a cogliere le opportunità dei fondi strutturali in stretta sinergia con le Autorità, le Istituzioni e le Università in loco. L’intento di questo seminario è dunque da un lato veicolare informazioni e approfondire la conoscenza di un mercato, dall’altro promuovere una progettualità allargata, convogliare attività ed iniziative, fare sistema a livello regionale per attivare ogni sinergia possibile, condividere esperienze e fare sviluppo. Nel corso del seminario gli imprenditori interessati potranno confrontarsi con idee progettuali che investono la regione sud-est della Romania, ove sono già presenti rilevanti realtà imprenditoriali della nostra regione. Per partecipare è sufficiente compilare la scheda di registrazione e trasmetterla ai recapiti nella stessa indicati .  
   
   
ITALIA-BRASILE: UN BUSINESS DA TRE MILIARDI DI EURO  
 
 Milano, 12 novembre 2007 - Si è tenuto l’ 8 novembre in Camera di Commercio il convegno “Foreste del Brasile”. Tema conduttore dell’incontro di studi è la gestione del sistema forestale in Brasile dal punto di vista tecnico-scientifico e giuridico, con approfondimenti sugli interventi pubblici e sulle opportunità di collaborazione in merito al tema ambientale per università, istituti di ricerca e aziende. Il seminario è realizzato dalla fondazione Gilberto Freyre e da Mrsa, con il patrocinio di Chesf, del Ministero brasiliano della Scienza e della Tecnologia, del governo di Pernambuco e con l’appoggio di Promos (azienda speciale della Camera di commercio di Milano) e del consolato generale del Brasile a Milano. Italia-brasile: rapporti commerciali in crescita, con un business che supera i tre miliardi di euro nei primi sei mesi del 2007, in crescita in un anno del 7%. L’import sfiora i due miliardi di euro, +10% e l’export è di oltre un miliardo di euro, + 2%. E sono quasi 5. 200 le imprese nazionali che dichiarano un’attività di import-export con il Paese sudamericano. Per interscambio ad eccellere tra le regioni sono la Lombardia (24,1% del commercio italiano con il Brasile, +11% in un anno), il Piemonte (14,2% nazionale, +7%) e il Veneto (13,7%, +21%). Tra le città le più attive nell’ interscambio commerciale con il Brasile sono Milano (12,8%), Torino (11,3%) e Taranto (7,7%). I prodotti italiani preferiti dal mercato brasiliano sono i macchinari e i materiali da trasporto (62% del totale delle esportazioni), mentre dal Paese sudamericano si importano soprattutto materie prime (33,6%). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati Istat al Ii trimestre 2006 e 2007. “Il Brasile è da tempo uno dei nostri principali partner commerciali, ha dichiarato Bruno Ermolli presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali, E’ un legame solido tra due aree geograficamente distanti, ma culturalmente e storicamente vicine. Il Brasile rivolge una particolare attenzione alla nostra realtà produttiva e alla sua struttura a distretti industriali, così come le nostre aziende mostrano un interesse crescente verso le opportunità di investimento, di scambio e di collaborazione che il mercato brasiliano offre anche in campo ambientale”. .  
   
   
PUGLIA: LA SETTIMANA DELLA VOCE DELLE PMI PUGLIESI IN EUROPA  
 
Bari, 12 ottobre 2007 - Un filo diretto con la Commissione Europea per comunicare difficoltà incontrate nello svolgimento di attività economiche in ambito comunitario. Il servizio è rivolto a imprese, cittadini ed enti pubblici e viene offerto dalla rete pugliese degli Euro Info Centre (Eic It391 ) dal 12 al 16 novembre 2007. “Ipm – Interactive Policy Making” è il nome dell’iniziativa promossa dalla Commissione Europea e finalizzata a migliorare il funzionamento del Mercato Unico, affinché le decisioni politiche dell’Unione Europea possano tener conto, in maggiore misura, dell’esperienza concreta delle imprese europee operanti nel mercato interno. Ne “La settimana della voce delle Pmi pugliesi in Europa” ogni problema incontrato, dagli appalti al commercio elettronico, dai diritti di proprietà intellettuale fino alle norme in materia ambientale, può essere comunicato. Gli sportelli Eic It391 raccoglieranno le informazioni e trasmetteranno alla Commissione Europea le osservazioni espresse dalle imprese, nel rispetto del principio di confidenzialità. In questo modo sarà possibile anche effettuare un costante monitoraggio circa l’applicazione della legislazione comunitaria esistente e fornire un contributo concreto a favore delle nuove iniziative politiche. L’altro obiettivo dell’iniziativa è l’implementazione degli strumenti informatici in grado di consentire la raccolta di feedback direttamente dagli utenti, cittadini, consumatori ed imprese al fine di comprendere meglio il livello di percezione delle politiche comunitarie. .  
   
   
VIETNAM ALLA SCOPERTA DELL’ECONOMIA VENETA. DELEGAZIONE IN REGIONE  
 
Venezia, 12 novembre 2007 - In Vietnam, realtà economica emergente del Sudest asiatico, il 96% delle imprese è di piccola e media dimensione. Una caratteristica che lo accomuna al Veneto e che lo vede molto interessato a sviluppare i rapporti economici con questa regione. A tal fine una delegazione vietnamita, guidata dal Vice Ministro per la Pianificazione e gli Investimenti Truong Van Doan, si è incontrata l’ 8 novembre a Palazzo Balbi con l’assessore regionale ai flussi migratori Oscar De Bona, presenti rappresentanti degli uffici della Regione e degli organismi economici del Veneto. La delegazione si trova in Europa per un viaggio di studio, organizzato nell’ambito del programma europeo “Programma di Supporto al Settore Privato del Vietnam” (Vpssp), proprio per poter conoscere meglio il sistema veneto di sostegno e sviluppo delle piccole e medie imprese. Prima del Veneto ha visitato la Svizzera. La delegazione è stata accompagnata in questa visita in Europa da Ricarda Meissner funzionaria dell’Unione Europea per il programma Vpssp e da Matteo Guidotti della Società “Magi-ster Consulting” di Ginevra che ha fornito assistenza tecnica. Il Vice Ministro ha detto che le previsioni di crescita per l’economia vietnamita sono sull’ordine dell’8-10% entro il 2010. Anche l’organizzazione istituzionale sta cambiando per rispondere meglio ad un’economia di mercato. Per quanto riguarda gli investimenti in Vietnam, l’Italia attualmente è in coda ai Paesi europei con soli 22 progetti. Il messaggio quindi è stato molto chiaro: le aziende venete sono le benvenute in Vietnam. L’assessore De Bona ha espresso l’apprezzamento del Veneto per essere stato scelto tra le realtà europee e si è detto convinto che in Vietnam, che ha 83 milioni di abitanti di cui oltre il 50% al di sotto dei 25 anni, ci siano molte opportunità per l’imprenditoria regionale. “Aziende venete sono già presenti in India e in Cina – ha aggiunto – ma ritengo che anche il Vietnam possa diventare un nostro interlocutore privilegiato. La Regione offrirà tutta la collaborazione possibile al sistema delle imprese nei rapporti con il Vietnam che non resteranno certo limitati a questa visita, ma potranno svilupparsi attraverso altri significativi progetti”. .  
   
   
VERBANO CUSIO OSSOLA: “SMAIL”: UNO STRUMENTO INNOVATIVO  
 
 Baveno, 12 ottobre 2007 – La Camera di Commercio del Verbano Cusio Ossola, presso la sede camerale di Baveno ha prsentato la banca dati Smail (Sistema Monitoraggio delle Imprese e del Lavoro). 41. 832 è il numero degli addetti registrato nel 2006 nelle imprese del Verbano Cusio Ossola. Il settore dove sono presenti il maggior numero di addetti (somma di imprenditori e dipendenti) è quello manifatturiero, che segna un buon 30% del totale, segue il commercio con il 20,5%, 14% per le costruzioni, mentre l´8% degli addetti è occupato nel settore turistico. Nel biennio 2004/2006 è avvenuta una crescita del numero totale di addetti dell´1,7%, pari in valore assoluto a 694 unità. Più in dettaglio, nei singoli settori si evidenzia una buona crescita del commercio con 480 addetti in più (+6%), delle costruzioni +1,5% (valore assoluto 88 addetti) mentre il settore manifatturiero registra un calo dell´1,3%, pari in valore assoluto a 173 addetti. Particolarmente significativo è il numero degli addetti totale nel settore dell’artigianato, 11. 063, che rappresenta il 26,5% degli addetti totali occupati in provincia. Infine, si segnala come in provincia ci sia stato un incremento del 17,3% del numero di apprendisti, da 1209 nel 2004 a 1418 al 31. 12. 2006. La Camera di Commercio del Verbano Cusio Ossola, tra le prime in Italia, si è dotata di questo strumento innovativo che contiene e raccoglie informazioni sulla struttura e dinamica economica della nostra provincia. L´archivio integrato è consultabile collegandosi al sito internet della Camera di Commercio www. Vb. Camcom. It. Registrandosi gratuitamente è possibile conoscere la composizione del sistema produttivo e del mercato del lavoro locale con il massimo dettaglio settoriale e territoriale, ottenendo indicazioni statistiche sulle 12. 768 imprese attive in provincia, le loro unità locali e i relativi addetti. Smail, infatti, analizza e trasforma a fini di analisi economica-statistica i dati relativi alle imprese e agli imprenditori tratti dal Registro delle Imprese camerale e integrati con dati di fonte Inps relativi agli occupati dipendenti. Questi dati vengono accuratamente “trattati” in modo da rendere possibile l´incrocio e il confronto con i dati del Registro delle Imprese. La Camera di Commercio, con la preziosa collaborazione del Gruppo Clas, curatore del progetto, intende in questo modo valorizzare la grande mole di dati tenuti negli archivi del Registro delle Imprese, riuscendo ad interpretare nel miglior modo possibile le trasformazioni socio-economiche in atto. I dati che si riferiscono al 31 dicembre di ogni anno, sono ad oggi disponibili con riferimento al 2004-2005-2006 e possono essere estratti da 4 diversi archivi: unità locali con addetti - dati fine anno - dettaglio di attività economica (fino alla divisione ateco); unità locali con addetti - dati fine anno - dettaglio comunale; imprese attive in provincia con addetti - dati fine anno - dettaglio di attività economica (fino alla divisione ateco); imprese attive in provincia con addetti - dati fine anno - dettaglio comunale. Molte sono anche le “variabili descrittive” disponibili, come ad esempio l´attività e il settore economico, la classe di addetti e la forma giuridica. Con l´archivio integrato Smail è anche possibile estrarre dati suddivisi per comune, comunità montana, aree. Sono disponibili a richiesta tavole statistiche che analizzano i dati Smail secondo un maggiore dettaglio, ad esempio: dipendenti estivi; addetti e dipendenti medi; dipendenti interinali; classe di anzianità dell’impresa. L’elevato numero di variabili disponibili fanno da sicura garanzia alle molteplici possibilità di analisi che l’archivio integrato Smail permette di fare. Ad esempio, alcuni focus mostrati durante la presentazione evidenziano come nel Verbano Cusio Ossola ben il 44% delle imprese abbiano meno di 6 addetti e come il 30% del totale non arrivi a tre addetti. Per quanto riguarda l’età delle imprese presenti nella nostra zona si può vedere come al 31. 12. 2006 le attività con “meno di un anno” dalla costituzione erano 1048 (erano 955 nel 2004) con un significativo incremento di circa il 10% delle “nuove imprese”, avvenuto tra il 2004 e il 2006. Si conferma la piccola dimensione delle imprese presenti in provincia: il 44% non arriva a 6 addetti e il 30% del totale non supera i 3 addetti. Utile per comprendere il fenomeno della stagionalità di alcune attività è l’utilizzo della variabile “dipendenti estivi” che considera il numero massimo mensile di lavoratori dipendenti tra i mesi di giugno, luglio e agosto. Con questa è possibile rilevare ad esempio come nel Comune di Stresa, nel settore del turismo, a fronte di un numero di addetti annuale di 357 unità, si registrano ben 800 dipendenti nei mesi estivi. L’archivio integrato Smail servirà anche come base per la presentazione di uno studio, condotto dal Gruppo Clas, sull’evoluzione del mercato del lavoro che la Camera di Commercio sta realizzando insieme alla Provincia del Verbano Cusio Ossola e con la collaborazione della Regione Piemonte. . .  
   
   
PREMIATA "LOMBARDIA NORDOVEST"  
 
Varese, 12 novembre 2007 - Prestigioso riconoscimento per "Lombardia Nordovest": la pubblicazione d´analisi e approfondimento sul territorio varesino edita dalla Camera di Commercio di Varese che ha ricevuto infatti il "Premio Cento alla Stampa Locale" riservato ai periodici istituzionali. Il riconoscimento di rilievo nazionale è stato attribuito ieri giovedì 8 novembre a Bologna dal ministro Nicolais in occasione della giornata conclusiva del Compa, il salone europeo della comunicazione pubblica dei servizi al cittadino e alle imprese. "Lombardia Nordovest" si sta caratterizzando come strumento di promozione del Sistema Varese con le sue ricchezze ambientali, culturali e socio-economiche: le 10mila copie della rivista sono distribuite, oltre che negli alberghi della provincia, anche presso un pubblico selezionato di volta in volta sulla base dell´argomento riservato a ogni numero. Così, nella prima uscita 2007 è stato analizzato il tema dell´aeroporto di Malpensa nei suoi elementi di struttura portante per lo sviluppo di un´ampia fascia dell´Italia settentrionale, mentre il numero attualmente in lavorazione sarà dedicato ai Mondiali di ciclismo 2008 come avvenimento letto nella logica del marketing territoriale. Alla realizzazione del prodotto editoriale, pubblicato in versione bilingue (italiano e inglese) e diretto dal segretario generale della Camera di Commercio Mauro Temperelli, contribuisce un Comitato Scientifico composto da illustri esponenti del mondo culturale provinciale quali Giuseppe Armocida, Carlo Brusa, Salvatore Furia, Mauro Luoni, Pietro Macchione, Angelo Monti, Gaspare Morgione e Pierfausto Vedani. Con "Lombardia Nordovest" sono due le pubblicazioni della Camera di Commercio varesina ad aver ottenuto un premio nazionale al Compa: nel 2004, infatti, il riconoscimento fu attribuito alla newsletter "Vareseconomia" per la sezione "Comunicare on-line". . . .  
   
   
12-13 NOVEMBRE, MISSIONE IN RUSSIA - PARCO INDUSTRIALE VICINO A MOSCA E INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA DEL MOBILE-MEBEL  
 
Ancona, 12 novembre 2007 - Una ´due giorni´ in Russia per il Progetto di Parco industriale di Dmitrov e l´inaugurazione del Mebel, il prestigioso appuntamento dedicato al mobile e all´arredamento a cui le Marche partecipano dal 1999. La delegazione e` guidata dal presidente Spacca. Vi partecipano anche protagonisti del mondo economico, tra cui Federico Vitali (Presidente Confindustria Marche, Alberto Drudi (responsabile Internazionalizzazione Unioncamere Marche);) e Alberto Tontini (Amministratore Delegato Svim). Un´occasione per illustrare il ´Sistema Marche´ ed il modello economico all´imprenditoria russa. Il primo incontro a Mosca, infatti, avverra` alla Camera di Commercio della Federazione Russa con la partecipazione del suo presidente Evgenij Primakov, gia` primo ministro della Federazione. Le Marche ´sono di casa´ nella Federazione Russa, dove hanno attivato diverse iniziative, la principale e` il Progetto Lipetsk, un vero e proprio distretto della meccanica, nato nell´omonima regione. Le Marche sono anche tra i principali interlocutori della Federazione, in termini di volume di esportazioni, soprattutto nel sistema moda, della meccanica e del mobile. In particolare, siamo la prima regione italiana per esportazione in Russia nel settore delle pelli e calzature, la quarta nel mobile e la quinta nel tessile-abbigliamento e nella meccanica. Il Progetto che riguarda la Provincia di Dmitrov ´ 65 chilometri da Mosca - e punta alla realizzazione di un ´Parco industriale´, con il coinvolgimento di diverse realta` marchigiane dei piu` disparati settori, frutto di un Accordo siglato ad agosto con l´Associazione Marche-russia. Nel corso delle ´due giornate´ non si parlera` solo di economia, ma ci sara` anche l´occasione per una presentazione complessiva della Regione, sia sotto il profilo culturale che delle tradizioni enogastronomiche. Quindi, previsti diversi eventi, tra cui una sfilata di moda e il concerto del maestro Giovanni Allevi. .  
   
   
DELEGAZIONE GIAPPONESE IN TRENTINO VISITA DI DUE GIORNI PER 27 DIRIGENTI E DIRETTORI DELLE PIÙ IMPORTANTI AZIENDE NIPPONICHE CHE OPERANO IN ITALIA  
 
 Trento, 12 novembre 2007  – Il Giappone incontra il Trentino. Per due giorni, infatti, una folta delegazione composta dai responsabili di alcune delle più importanti aziende nipponiche oggi operanti nel nostro Paese, ha fatto tappa a Trento. Due giorni, 9 e 10 novembre fitti di incontri, istituzionali e commerciali, a ribadire il largo interesse dei giapponesi nello sviluppare e consolidare con la realtà trentina tutta una serie di contatti e di progetti. A testimoniare l’importanza della presenza di settori così importanti della realtà economica giapponese, il fatto che della delegazione facessero parte anche l’ambasciatore giapponese in Italia, Yuji Nakamura; il console generale a Milano, Hiroshi Azuma; Haruo Iwasaki, vice presidente Ccigi nonché Masahiro Hirai, direttore generale della Jetro Milano, ovvero l’ente semi-governativo giapponese per la promozione del commercio e degli investimenti all’estero che ha organizzato e promosso la visita della delegazione in Trentino. Con loro i presidenti e i direttori delle filiali italiane di compagnie ed aziende nipponiche di livello mondiale: Mitsui & Co. ; Mitsubishi Italia; Shiseido Cosmetici; Marubeni Europe Plc. ; Nomura Italia Sim p. A. ; Toyoshima & Co. Ltd. ; Japan Airlines International Co. , Ltd; Trad Italia S. P. A. ; Nippon Express Italia S. R. L. ; Mori Seiki Italiana S. R. L. ; Daiwa Securities Smbc Europe Ltd. ; Mizuho Corporate Bank Ltd. ; Ihi Chargong Systems International S. P. A. ; The Bank Of Tokyo Mitsubishi Ufj Ltd; Senju Metal Italia s. R. L. ; Hisamitsu Pharmaceutical Co. ; Ishikawa Gasket Co. ; Alcantara S. P. A. ; Procos S. P. A. ; Japanitaly. Com. L’incontro istituzionale con l’assessore provinciale alla programmazione, ricerca ed innovazione, Gianluca Salvatori e con i rappresentanti di Camera di commercio, Trentino sprint, Trentino Spa e Trentino Sviluppo. Oggi la visita ad alcune realtà imprenditoriali trentine: Gruppo Zobele, Cantine Ferrari, Ente Sviluppo Porfidi Albiano. Nel pomeriggio l’ambasciatore Nakamura ha poi incontrato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai. “Abbiamo gettato le basi per sviluppare ed allargare – sottolinea l’assessore Salvatori – progetti ed iniziative importanti. Peraltro in questo consolidando rapporti già da tempo avviati e che certamente con la presenza autorevole dell’ambasciatore del Giappone in Italia trovano una significativa amplificazione. La delegazione giapponese ha manifestato largo interesse verso la nostra realtà, tanto di produzione che di ricerca ed innovazione. E’ un rapporto bilaterale dal quale è lecito aspettarsi molto quello che in questi due giorni la Provincia autonoma di Trento ha avviato, in questo affiancata e supportata da realtà locali che sono decisive per stringere alleanze forti e durature”. All’incontro di ieri sera, nella sala stampa della Provincia, il saluto all’ambasciatore e all’intera delegazione - in tutto 27 persone – è stato portato da Enrico Zobele, presidente Trentino Sprint e vice presidente della Camera di Commercio di Trento. Quindi l’assessore Gianluca Salvatori ha parlato dello stato dell’arte dei rapporti di cooperazione economico istituzionale tra la Provincia autonoma di Trento ed il Giappone e del sistema della ricerca in Trentino. A Graziano Molon, direttore Trentino Sprint, il compito di delineare la realtà economico produttiva trentina mentre Maurizio Rossini (direttore Marketing Trentino Spa) ha spiegato ai giapponesi il Trentino turistico. Alessandro Garofano (presidente Trentino Sviluppo) e Mauro Casotto (vice direttore Trentino Sviluppo) hanno invece sottolineato le opportunità di investimento in Trentino con particolare riferimento al distretto ambientale. Della delegazione trentina facevano parte anche Raffaelle Farella (dirigente all’internazionalizzazione della Provincia autonoma di Trento) e Gregorio Tomasi, vice direttore Trentino Sprint. .  
   
   
LODI – INDAGINE CONGIUNTURALE DEL SETTORE INDUSTRIALE  
 
Lodi, 12 ottobre 2007 - L’industria lodigiana cresce sostenuta dalla domanda interna. Ma si affaccia una fase di rallentamento. Questo in sintesi il quadro che emerge dall’analisi congiunturale del terzo trimestre elaborata da Unioncamere con Confindustria Lombardia e Regione alla quale ha collaborato l’Ufficio studi della Camera di Commercio di Lodi. Produzione grezza, congiunturale e tendenziale - La produzione grezza, che misura la quantità effettivamente prodotta, ha registrato nel trimestre luglio-settembre una variazione congiunturale del -6,8% rispetto al -5,3% della Lombardia. Il dato sconta la stagionalità tipica del trimestre estivo, mentre la variazione tendenziale (su base annua) presenta una crescita del +2,2% rispetto all’1,8% del secondo trimestre, in linea con la produzione tendenziale media regionale (+2,1%). La crescita, sia a livello regionale che a livello provinciale sembra essere in fase di decelerazione e questo si manifesta in un minor tasso di crescita annuo del 2007 rispetto al 2006. Andamento destagionalizzato e per giorni lavorativi – L’indice destagionalizzato (che depura la quantità prodotta dalle fluttuazioni dovute a fattori meteorologici e consuetudinari) ha messo a segno sul territorio un lieve progresso congiunturale del +0,37% rispetto al -0,22% della Lombardia, attestandosi a 106,77 parallelo al 106,54 regionale. Corretta per giorni lavorativi (calcolando quale sarebbe stato il livello della produzione se si fossero verificate le stesse giornate lavorative dell’anno precedente) la variazione tendenziale realizzata dall’industria a fine settembre indica una crescita della produzione di +2,17% in linea con quella regionale (+2,08%). L’indicatore segnala che la variazione positiva di Lodi è la terza raggiunta dalle province lombarde, preceduta da Brescia (+2,2%) e da Como (+2,3%). La variazione gennaio-settembre 2007/gennaio-settembre 2006 (corretta per i giorni lavorativi), assegna a Lodi il comando della graduatoria della produzione tendenziale media nei tre trimestri con il 3,4%, rispetto a una produzione media della Lombardia del 2,8%, il che corregge sostanzialmente l’impressione di una minor velocità del motore economico locale rispetto a quello regionale annotata a giugno. Andamento per settori - Un ulteriore approfondimento è offerto dalla produzione industriale per settori merceologici. L’andamento su base annua dei comparti registra una crescita incoraggiante nel settore chimico (+5,14%) - maggiore in confronto a quella registrata dalla Lombardia (+4. 56%) - mentre segnala una velocità inferiore di 1,5 punti percentuali rispetto al regionale nel settore metalmeccanico (+1,36% contro il +2,97%). Il comparto della gomma-plastica è in miglioramento sul territorio regionale (+3%), non invece nel lodigiano, dove, anzi, manifesta difficoltà (-2,85%). Analogamente il comparto alimentare, in crescita a livello regionale(+2,62%), rivela a livello provinciale un’andatura positiva ma più lenta (+1,96%). Per contro, indicazioni tendenziali positive ( superiori al 10% di crescita della produzione) giungono dal tessile (escluso l’abbigliamento), comparto sembra risentire difficoltà a livello regionale. Andamento per classi e per destinazione - Ulteriori approfondimenti dell’analisi congiunturale in relazione ai vari aspetti strutturali che caratterizzano la produzione industriale, offrono un primo elemento di considerazione con riferimento alla dimensione d’impresa. Una netta differenziazione nella performance delle dimensioni d’impresa è evidenziata dalle medie imprese (50-199 addetti), che nel lodigiano hanno presentato una produzione in crescita del +5,46% rispetto al +2,1% della Lombardia, laddove il miglioramento produttivo è garantito dalle grandi imprese (+2,92%), che esibiscono un passo più spedito rispetto a quello provinciale (+1,37%). Stentano in Lombardia le piccole imprese (10-49 addetti) che crescono ma di poco (+1,41%), mentre nel lodigiano addirittura soffrono (-0,93%). Secondo la classificazione dell’indice di Pavitt, le imprese che producono beni dell’alta tecnologia perdono vistosamente colpi (-8,56%) in controtendenza rispetto quelle regionali (+4,14%). Invece la performance produttiva è stata realizzata dalle imprese del “tradizionale”, che difatti migliora su base annua di oltre il 6% (+1,63% in Lombardia) e quelle del campo “specializzato” con +3,4% (+3,9% la variazione regionale). Fatturato e quota di fatturato estero – L’indice trimestrale del fatturato totale deflazionato e destagionalizzato, con 102,51 rimane di parecchi punti migliore rispetto a quello lombardo, fermo da un anno e mezzo a 94 punti sotto la base 100. Mentre nel terzo trimestre la variazione congiunturale del fatturato totale deflazionato e destagionalizzato è rimasta praticamente ferma (+0,04) sia nel lodigiano che in Lombardia, la variazione tendenziale risulta in rosso in Lombardia (-0,16%) e in crescita nel lodigiano (+1,21%). La variazione tendenziale del fatturato estero deflazionato e corretto per giorni lavorativi, nel terzo trimestre risultata positiva dell’1,37% per quanto riguarda il lodigiano il cui indice è passato da 102,47 di giugno a 103,31 di settembre, mentre quello lombardo è ulteriormente sceso dai 97,13 punti di giugno al 96,24 di settembre, presentando una differenza negativa di -0,47%. In ogni caso è da notare che il di rapporto percentuale del fatturato estero sul totale del fatturato della Lombardia alla fine del trimestre luglio-settembre ha raggiunto il 34%, mentre quello delle imprese lodigiane ha superato di poco il 22%. Gli ordini – Nel trimestre gli ordinativi totali deflazionati e corretti per giorni lavorativi hanno presentato una variazione congiunturale ferma (-0. 04%) sul trimestre precedente, mentre in Lombardia gli ordini hanno messo a segno un incremento di +2,5%. La variazione tendenziale rilevata a settembre presenta invece un andamento positivo per il lodigiano del 13,43% e del +9,43% per la Lombardia. Occupazione – Come è noto, non sempre l’andamento della produzione ha riflessi immediati sul mercato del lavoro, le cui variabili si adeguano con un certo ritardo temporale che varia da situazione a situazione. In Lombardia il tasso percentuale di ingresso è stato dell’1,80%, inferiore al tasso d’uscita (1,97%) che ha prodotto nel trimestre luglio-settembre una variazione di addetti pari a -0,16%. Nel Lodigiano il tasso d’ingresso è stato dell’1,87% e quello d’uscita del 2,66% procurando una variazione negativa di addetti pari a -0,78%. Sempre nel trimestre luglio-settembre, le ore lavorate nell’industria sono state in Lombardia pari a 341 ore per addetto e nel lodigiano, inferiori di quasi un 10 per cento rispetto alle 373 ore per addetto del manifatturiero lodigiano. Previsioni - Le prospettive delle imprese per l’ultimo trimestre dell’anno divergono. Per quanto riguarda la produzione il saldo tra segnalazioni di aumento e di diminuzione presenta in Lombardia un saldo percentuale positivo del 25,3% , mentre nel lodigiano il saldo è pari a 10,7 punti percentuali. Per quanto riguarda la domanda interna, il saldo tra segnalazioni di segno opposto è positivo per il 14% a livello regionale e solo per il 3,6% a livello provinciale. La domanda estera raccoglie prospettive positive in Lombardia con un saldo del 22,7%, mentre nel lodigiano l’indicazione delle imprese intervistate è negativo (-4,2%). Analogamente per l’occupazione: +5,6% il saldo lombardo, -3,3 quello lodigiano. Nel presentare il quadro delle previsioni il lodigiano conferma dunque la sua tradizionale “cautela”. A settembre essa è risultata forse più accentuata per il carattere stagionale presente nel trimestre e che ha finito con l’avere implicazioni anche per le stime sul futuro. Un secondo aspetto tuttavia è senz’altro da attribuire alla bolla finanziaria che ha creato turbolenza nel sistema internazionale e che suggerisce agli imprenditori una certa accortezza nel formulare le previsioni . .  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA: LA SUBFORNITURA REGIONALE PRESENTATA IN SVEZIA  
 
Jönköping, 12 novembre 2007 - In un clima di generale ottimismo o addirittura di euforia, sostenuto dalla consapevolezza di vivere in un periodo di eccezionale vitalità e sviluppo dell’economia del paese a Jönköping, il più importante e storico centro commerciale e fieristico della Svezia, l’edizione 2007 di Elmia Subcontractor, il tradizionale appuntamento e punto d’incontro per la subfornitura tecnica per i mercati dell’area scandinava. I circa 1500 espositori, di cui circa un quarto provenienti dall’estero, iscrivono di diritto la manifestazione tra le maggiori rassegne europee dedicate al complesso mondo della subfornitura. Una cinquantina di espositori italiani, buona parte dei quali già solidamente introdotti sul mercato locale e protagonisti di altrettanto solide quanto reciprocamente vantaggiose collaborazioni con numerose realtà produttive locali, testimoniano dell’interesse degli operatori italiani per un mercato che in numerosi settori produttivi ha vissuto negli ultimi anni una continua tendenza allo sviluppo. I subfornitori italiani hanno fatto ricorso alla collaborazione di validi subfornitori dei principali paesi industriali europei per un ulteriore rafforzamento delle proprie capacità produttive in settori come quello dell’automobile e dei veicoli industriali come nel campo delle costruzioni navali ed aeronautiche ed in generale nell’intero mondo della costruzione di macchinari di tutti i generi e per tutti gli impieghi. Come ha confermato l’Ambasciatore italiano, Signora Anna Della Croce Brigante Colonna, il clima fortemente positivo in cui operano tutti i settori produttivi sembra destinato a durare ancora a lungo. La subfornitura del Friuli Venezia Giulia è stata presentata, unitamente alla coordinazione della partecipazione diretta di alcuni espositori regionali, a cura di Concentro/centro Regionale della Subfornitura del Friuli Venezia Giulia, Azienda Speciale della Camera di Commercio I. A. A. Di Pordenone. Nell’ormai più che decennale esperienza del Centro, “un mercato non facile”, ma un mercato avanzato e sofisticato non può per principio essere facile, “ma che può essere foriero di grandi soddisfazioni per chi vi si avvicina con la necessaria rigorosa serietà”. .  
   
   
BASILICATA: L’ECONOMIA DELLA BASILICATA NEL I SEMESTRE 2007  
 
Potenza, 12 ottobre 2007 - I segnali di risveglio dell’economia lucana emersi nel corso del 2006 la-sciavano ipotizzare un 2007 all’insegna della ripresa; superato il giro di boa della metà dell’anno, tuttavia, il quadro congiunturale continua ad essere abbastanza deludente, in linea con l’economia italiana che ha perso velocità negli ultimi mesi. Le ultime stime del modello previsionale di Unioncamere accreditano la Basilicata di un incremento del Pil – per l’intero 2007 – dell’1,3%, inferiore di mezzo punto percentuale al dato nazionale (1,8%). Le difficoltà dell’economia regionale a “rimettersi in marcia” riflettono soprattutto la mancata ripresa dell’apparato industriale, dove ai recuperi produttivi evidenziati dalle imprese di medie e medio-grandi dimensioni continuano a contrapporsi regressi piuttosto marcati nelle piccole imprese e in quelle artigiane. Nell’intero comparto manifatturiero produzione a -0,6%, dopo il bilancio lievemente positivo dell’anno precedente (+0,5%), mentre nelle imprese con meno di 10 dipendenti il calo ha raggiunto il 4,6% (oltre il doppio di quello registrato, in media, nel 2006). Dal punto di vista settoriale, segnali finalmente incoraggianti si rilevano nell’industria del tessile/abbigliamento e del “legno e mobile”, dove l’attività produttiva è tornata a crescere. Le “perdite” accumulate negli ultimi anni, sia sul piano occupazionale che della base imprenditoriale, risultano tuttavia particolarmente pesanti. Favorevole la recente evoluzione dell’industria meccanica e dei mezzi di trasporto, mentre tutti gli altri principali comparti sono “in sofferenza”. Sempre negativo il bilancio dell’occupazione manifatturiera, (- 400 unità lavorative nel 1° semestre) per effetto di un ulteriore forte calo dell’occupazione alle dipendenze, solo in parte compensato da un incremento del lavoro autonomo. Si sono notevolmente ridotti, tuttavia, gli interventi della Cassa Integrazione Guadagni, sebbene ciò sia stato determinato quasi esclusivamente dalla minore domanda di sostegno da parte dei due settori che, nell’ultimo biennio, vi hanno fatto ricorso in modo massiccio (mezzi di trasporto e mobile). Da segnalare, infine, il saldo sempre negativo dei fenomeni di nati-morta-lità aziendale, che sta determinando un lento ma costante assottigliamento della base produttiva manifatturiera. Edilizia in chiaroscuro: a fronte di una ulteriore accelerazione degli investimenti in costruzioni e fabbricati finanziati dal sistema bancario e di una discreta vivacità del mercato immobiliare, i risultati economici (in termini di volume d’affari) dichiarati dalle imprese continuano ad essere di segno negativo, sebbene l’occupazione abbia fatto registrare un bilancio ampiamente favorevole nell’ultimo anno e mezzo. In ogni caso, la crescita del valore aggiunto del comparto, per l’anno in corso, è stimata intorno al 7-8% e dovrebbe offrire, quindi, un contributo importante alla produzione della ricchezza regionale. Un minore dinamismo sembra caratterizzare, invece, l’andamento del ter-ziario (influenzato anche dalle perduranti difficoltà del commercio al dettaglio), dove le previsioni di crescita del valore aggiunto sono attualmente at-testate all’1,4%, a fronte del 2,5% assegnato al 2006. L’agricoltura, infine, dovrebbe chiudere l’anno con una flessione del valo-re aggiunto nell’ordine del 10%, dopo i risultati negativi del 2006 che, secondo i dati di pre-consuntivo dell’Istat, ha fatto registrare una contrazione piuttosto marcata sia delle quantità prodotte che del valore monetario delle produzioni. Con riferimento ad altri indicatori della congiuntura, desta qualche preoc-cupazione lo stato di salute finanziario delle famiglie lucane, con la crescita a ritmi sostenuti del ricorso al credito al consumo e del tasso di sofferenza, vale a dire del valore dei crediti erogati e a rischio di non venire rimborsati. Il Rapporto integrale è disponibile on line sul sito di Unioncamere Basilicata all’indirizzo www. Bas. Camcom. It .  
   
   
INDUSTRIA VENETA: LA CRESCITA RALLENTA INDAGINE CONGIUNTURALE UNIONCAMERE DEL VENETO SULLE IMPRESE MANIFATTURIERE III TRIMESTRE 2007  
 
 Venezia, 12 novembre 2007 – Continua la crescita dell’industria manifatturiera veneta, ma a ritmi più contenuti. Secondo l’indagine “Venetocongiuntura” del Centro Studi di Unioncamere del Veneto , condotta in collaborazione con Confartigianato del Veneto su un campione di quasi 2. 000 imprese con almeno 2 addetti, nel terzo trimestre del 2007 la produzione industriale ha registrato un incremento del +1,3%. Anche il fatturato ha continuato a crescere, segnando tuttavia un incremento del 3,7%. Nei mesi estivi l’aumento della produzione è stato sostenuto dalle vendite all’estero +7,6% e dagli ordini esteri +5%. Andamenti positivi sia per l’occupazione italiana che extracomunitaria mentre è apparso incerto l’andamento degli ordini interni. Meglio le performance delle piccole e medie imprese (con 10 addetti e più) rispetto alle microimprese (fino a 9 addetti). Più prudenti le previsioni a sei mesi. Per quanto riguarda l’andamento delle microimprese (fino a 9 addetti), il periodo luglio-settembre 2007 ha evidenziato una fase di rallentamento dell’attività produttiva. Nel confronto con lo stesso periodo del 2006, l’indice della produzione ha segnato una diminuzione del -2%, frutto di una contrazione su base congiunturale del –1,5%. Anche il fatturato ha registrato un andamento negativo con una flessione del –1,6% su base annua. Migliori le performance delle piccole e medie imprese (almeno 10 addetti), anche se gli andamenti positivi si sono evidenziati su base tendenziale mentre su base congiunturale la situazione si è presentata meno incoraggiante. Secondo l’indagine congiunturale, nel terzo trimestre 2007 la produzione industriale ha segnato un +1,6%, grazie soprattutto al contributo delle imprese di maggiori dimensioni (250 addetti e più) che hanno registrato un +2,1%. Sul versante settoriale, l’indice della produzione industriale ha segnato, nel confronto con il corrispondente periodo del 2006, variazioni positive nel settore delle macchine utensili e della carta, stampa editoria (+4,6% per entrambi i comparti) e nel settore delle macchine elettriche ed elettroniche (+2,8%). La diminuzione più marcata ha riguardato il comparto della lavorazione di minerali non metalliferi che hanno segnato un –2,6%. Sotto il profilo territoriale, il contributo maggiore alla crescita è arrivato dalle province di Treviso e Vicenza che hanno registrato entrambe su base annua una variazione positiva del 2%. Gli altri indicatori congiunturali - Fatturato - Nel periodo luglio-settembre 2007, l’indice del fatturato è cresciuto, rispetto allo stesso periodo del 2006, del +3,7%, evidenziando, benché prosegua l’espansione, un ritmo di crescita più contenuto di quello osservato nei primi sei mesi dell’anno. Le variazioni tendenziali più marcate hanno interessato, in linea con il dato rilevato per la produzione, i settori delle macchine utensili +8,3%, dell’industria alimentare +5,5%, delle macchine elettriche ed elettroniche +5,4% e della gomma e plastica +5,2%. Nel dettaglio l’indice del fatturato ha segnato l’aumento più marcato nelle grandi imprese (250 addetti e più), con una crescita del +5,2%, seguono le medie imprese (50-249 addetti) con un +4% e le piccole imprese (10-49 addetti) con un +3,8%. Negativa la performance delle microimprese che hanno registrato un –1,6%. Sotto il profilo territoriale, a parte Belluno, tutte le province hanno segnato performance positive. La variazione migliore è stata registrata dalla provincia di Treviso +4,5% ma anche Vicenza e Padova hanno evidenziato entrambe un incremento consistente del +4,1%. Ordinativi - Un altro trimestre positivo per gli ordini esteri, meno convincente è apparsa la performance degli ordini interni. Su base annua la domanda estera è cresciuta del +5% trainata dal settore della carta-stampa-editoria (+9,6%), dal tessile-abbigliamento-calzature (+9%) e dalle macchine utensili (+8,1%). Variazione positiva anche per il settore alimentare che ha segnato un +4,9% confermando il trend positivo iniziato nel primo trimestre dell’anno. Sembra quindi che i comparti manifatturieri tradizionali del made in Italy stanno uscendo definitivamente dalla fase di galleggiamento e stanno accrescendo la loro competitività sui mercati internazionali. Buone le performance per tutte le dimensioni di impresa. L’andamento migliore è stato segnato dalle medie imprese +7,5% mentre a livello territoriale è Treviso a segnare la performance migliore con un +8,2%. La domanda domestica ha registrato su base annua una lieve flessione pari al –0,6% per effetto di una contrazione del 3,3% rispetto al trimestre precedente. Il comparto delle macchine utensili ha registrato la variazione positiva più marcata (+3,7%). Bene le piccole imprese +0,9%. A livello territoriale Padova ha registrato l’incremento più alto +1,7%. Export - Continua il trend positivo anche per il fatturato estero. Rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, le imprese manifatturiere con almeno 10 addetti hanno registrato un aumento del 7,6%, sintesi di un incremento del 9,1% delle grandi imprese, del +8,6% delle medie imprese e +4% delle piccole imprese. Le vendite all’estero hanno sottolineato variazioni positive in quasi tutti i settori, in particolare nel comparto della lavorazione di minerali non metalliferi (+14,4%) e delle macchine utensili (+12,3%). Per le esportazioni è Verona a segnare la performance migliore (+13,4%). Occupazione - Un altro segnale incoraggiante è arrivato dall’occupazione che ha evidenziato su base tendenziale un + 0,3%, confermando la serie di segni positivi del 2007. Dal punto di vista dimensionale la situazione nasconde andamenti diversificati. Se le grandi imprese hanno evidenziato una variazione positiva del +3%, più critica si è presenta la situazione per le microimprese che hanno registrato una flessione del –1,4%. Nel confronto tra il periodo luglio-settembre 2007 e lo stesso periodo dell’anno precedente, la base occupazione veneta ha registrato incrementi positivi per il settore delle macchine utensili (+3,2%) e della gomma e plastica (+2,6%). Un altro trimestre in negativo per l’occupazione nel settore tessile, abbigliamento e calzature che ha registrato una contrazione del 2,5%. A livello territoriale performance positiva per Belluno (+1,1%), in lieve flessione Treviso e Rovigo (-0,1% la prima, -0,7 la seconda). In crescita l’occupazione extracomunitaria che su base annua ha evidenziato un +4,2% per effetto di un incremento del 25,8% della manodopera straniera nelle grandi imprese. Dichiarazione Di Federico Tessari Presidente Unioncamere Del Veneto - “I dati della produzione e del fatturato evidenziano che le imprese venete stanno affrontando i mercati con grande determinazione - commenta Federico Tessari presidente di Unioncamere del Veneto. In particolare si confermano le ottime performance delle vendite e degli ordini esteri, in aumento rispettivamente del 7,6% e del 5%. Il sistema imprenditoriale veneto sta reagendo,ancora positivamente, a tre emergenze:l’euro troppo forte rispetto al dollaro, il prezzo del petrolio che sfiora i 100 dollari e la frenata dell’economia statunitense. Sappiamo che in un’economia globale ogni fattore di criticità si ripercuote su intere aree ed anche la nostra economia rischia l’effetto domino. Mi auguro che la Banca Centrale Europea non rimanga spettatrice ma dia un segnale forte ed atteso come quello di abbassare i tassi. Altrimenti il rischio che l’export freni è molto concreto mentre i prezzi stanno già accelerando. Dal mondo delle imprese stanno già giungendo sempre più numerosi i segnali di un calo degli indicatori di fiducia e la produzione industriale potrebbe arrivare ad una quasi-stagnazione all’inizio del prossimo anno. Osservando lo scenario italiano,poi,è naturale chiedersi fino a quando il Veneto,senza il convinto appoggio del sistema paese, potrà trascinare in campo positivo il Pil nazionale. Previsioni - Positive ma meno entusiasmanti le previsioni degli imprenditori per i prossimi sei mesi. Rispetto ai giudizi registrati nel trimestre precedente, il saldo tra attese di incremento e previsioni di decremento è diminuito in quasi tutti i principali indicatori considerati. Per quanto riguarda la produzione l’indicatore si è attestato a +3,3% (era +7,1% lo scorso trimestre). Saldi positivi ma sempre più contenuti rispetto al trimestre precedente anche per fatturato (+6,6%, era +18,6%). I giudizi più ottimisti riguardano anche per questo trimestre gli ordini esteri che registrano un saldo pari a +10,7. Sale la fiducia per l’occupazione (+1%). I risultati relativi alle indagini precedenti sono disponibili sul sito www. Veneto. Congiuntura. It, dove è possibile iscriversi alla mailing list per ricevere la newsletter trimestrale Venetocongiuntura. .  
   
   
IMPRENDITORIALITÀ FEMMINILE  
 
Salerno, 12 novembre 2007 - Una delegazione del Comitato per l’Imprenditorialità Femminile della Camera di Commercio di Salerno, guidata dalla sua presidente, Vincenza Cassetta, ha partecipato alla Conferenza sui cinquant’anni di pari opportunità” che si è tenuta a Bruxelles il 25 e il 26 ottobre 2007 presso la Commissione Europea. La conferenza ha visto la partecipazione di delegati di molti Stati membri, che hanno dato il loro contributo nella celebrazione dei cinquant’anni di legislazione comunitaria a favore delle pari opportunità, grazie alla quale si sono fatti enormi passi avanti nella difesa dei diritti lavorativi delle donne. La missione si è conclusa con un incontro della delegazione con Carla Antonucci della Rappresentanza permanente italiana presso l’Ue. .  
   
   
30.000 EURO PER LE IMPRESE FEMMINILI INNOVATIVE  
 
Ferrara, 12 novembre 2007 - Originalità e innovazione dell’attività; stile di management; valorizzazione del territorio e tutela dell’ambiente; utilizzazione di strumenti innovativi di commercializzazione e di assistenza alla clientela; attività rivolta ai mercati internazionali; collaborazione con l’Università; valorizzazione delle risorse umane, anche attraverso la sperimentazione di progetti di conciliazione dei tempi di lavoro e di vita. Questi gli obiettivi del “Concorso per l’assegnazione di premi in danaro alle imprese femminili innovative della provincia di Ferrara” promosso dalla Camera di Commercio di Ferrara in collaborazione con il Comitato provinciale per la promozione dell’imprenditoria femminile. Il concorso é riservato alle società cooperative e le società di persone, costituite in misura non inferiore al 60 per cento da donne, le società di capitali le cui quote di partecipazione spettino in misura non inferiore ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne, nonché le imprese individuali gestite da donne, che operino nei settori dell’industria, dell’artigianato, dell’agricoltura (limitatamente alla trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli), del commercio, dei trasporti, del turismo e dei servizi. “Le donne - ha dichiarato Carlo Alberto Roncarati, Presidente della Camera di Commercio di Ferrara - sono sempre più attive protagoniste sul mercato del lavoro e nelle imprese, anche in settori specializzati come quelli high-tech. Ma c´è ancora molto da fare per promuovere la presenza femminile. Nella crescita della competitività bisogna premiare il capitale umano, l’istruzione e il lavoro della conoscenza, elementi presenti e diffusi nell’universo in rosa”. Donne e tecnologia, 31mila imprese high-tech femminili in Italia. Sono oltre 31. 000 le imprese femminili (1. 843 a Ferrara) attive in settori high-tech in Italia, quasi una ogni dieci aziende del settore. Oltre la metà (56,6%) è impegnata nell’informatica e quasi una su dieci si dedica alla fabbricazione di apparecchi medicali di precisione e strumenti ottici. La regione regina è la Lombardia dove si concentra una impresa femminile high-tech italiana su quattro (24,1%) mentre la più specializzata è la Sardegna, dove il 14% delle imprese hightech è in mano a donne. E le imprese in rosa dei settori più avanzati crescono in un anno del 3,1%, con picchi in Val d’Aosta (+9,7%), Lazio (+6,5%), Abruzzo (+6,4%) e Liguria (+6%). E a Ferrara, nel 2006, le imprese femminili hightech sono cresciute dell’1,4% rispetto all’anno precedente. Emerge da un’elaborazione Camera di Commercio di Ferrara su dati del Registro imprese al quarto trimestre 2006 e 2005. .  
   
   
SEMINARIO SULLE OPPORTUNITÀ PER L’IMPRENDITORIA FEMMINILE  
 
Bologna, 12 novembre 2007 - Ifoa e Unioncamere Emilia-romagna sono i promotori del seminario “Lavoro e conciliazione: le opportunità di progettazione organizzativa” che si terrà martedì 13 novembre 2007 nella sede di Unioncamere in Viale Aldo Moro, 62 a Bologna (dalle 9 alle 18). Il professor Massimo Neri, dell’Università di Modena e Reggio Emilia (dove dirige il Dipartimento di Scienze Sociali Cognitive e Quantitative) dopo aver affrontato l’evoluzione organizzativa, tratterà l’analisi e la progettazione di interventi concreti di conciliazione in azienda illustrando alcune buone prassi manageriali che la favoriscono. L’incontro è uno dei 18 seminari itineranti a sostegno dell’imprenditoria e dello sviluppo del lavoro femminile, organizzati in ciascuna delle 9 province dell’Emilia-romagna nel periodo ottobre 2006-dicembre 2007. Il seminario, gratuito, è rivolto a donne imprenditrici, aspiranti imprenditrici e lavoratrici dipendenti o atipiche, residenti o domiciliate in Emilia-romagna e rientra nel più ampio progetto “Percorsi femminili di formazione e sostegno alla crescita professionale e all´autoimprenditorialità” finanziato dalla Regione Emilia-romagna. E’ un percorso di assistenza consulenziale sui temi dell’avvio e della gestione efficiente di impresa, dello sviluppo di competenze tecniche o trasversali, sulla divulgazione di opportunità legislative ed economiche che favoriscono la nascita di nuove imprese e l’aumento della presenza femminile nel mercato del lavoro. I seminari, nella scorsa edizione del progetto, hanno registrato la presenza di 300 donne. Nello stesso programma, è inserito il seminario tecnico dal titolo “Dal Budget alla Leadership: le bussole dell´impresa e dell´imprenditore” in calendario giovedì 15 novembre 2007 a Ferrara nella sede della Camera di commercio in Largo Castello 10, dalle ore 9 alle ore 18. Anche la partecipazione a questa iniziativa, rivolta a donne imprenditrici e/o aspiranti imprenditrici residenti o domiciliate in Emilia-romagna, e´ gratuita. Relatore sarà il professor Cosimo Scarfile. La scheda d´iscrizione è scaricabile dal sito, www. Ifoa. It: nella home page, dentro le news in primo piano, le interessate troveranno "percorsi femminili di formazione e sostegno alla crescita professionale e all´autoimprenditorialità"; nella pagina che si aprirà troveranno la scheda di adesione da inviare via fax o per e-mail. Per richiedere informazioni e confermare la propria adesione contattare: Ifoa via G. D’arezzo, 6 - Reggio Emilia. .  
   
   
DAL 2005 AL 2006 AUMENTATE DEL 2,2% LE IMPRESE LAZIALI AL FEMMINILE  
 
Roma, 12 novembre 2007 - Dal 2005 al 2006 la presenza di imprese al femminile nel Lazio è cresciuta del 2,2%, a fronte di una media nazionale totale dell’8%. Seguita da Sicilia e Calabria, che hanno registrato una crescita di imprese femminili rispettivamente dell’1,5% e dell’1,4, il Lazio si configura la regione d’Italia leader della crescita di aziende in rosa. E’ quanto emerge dalla ricerca ‘Donne ed economia. Il ruolo socio-economico del lavoro femminile nel Paese’, realizzata dall’osservatorio della Confartigianato sull’imprenditoria femminile artigiana in Italia. Partendo dalla somministrazione di un questionario a circa 600 donne imprenditrici operanti sul territorio nazionale, la ricerca rivela come su un totale di 882. 913 imprenditori totali nel Lazio, il 25,7% sono donne (226. 874). Riguardo a questo dato, il Lazio si posiziona al di sotto della media nazionale del 26,4% in una classifica guidata dalla Valle d’Aosta (30%) e chiusa dal Trentino Alto Adige (23,4%). Per quanto riguarda la realtà artigiana femminile, si legge nei grafici della ricerca, nel Lazio le donne artigiane sono il 18,6% a fronte di una media nazionale del 19% (21,8% nell’Umbria, 16,1% in Puglia). Anche in questo caso, il Lazio, dal 2005 al 2006, ha registrato una crescita del 2,1% configurandosi come leader nazionale della crescita del numero di imprenditrici artigiane in una classifica che ha un valore medio dello 0,2% e nella quale compaiono indici negativi come quello della Toscana (-0,9%) e quello dell’Emilia Romagna (-0,5%). .  
   
   
PIRELLI & C. REAL ESTATE DATI AL 30 SETTEMBRE 2007: UTILE NETTO CONSOLIDATO: 95,8 MLN DI EURO (+14%)  
 
 Milano, 12 novembre 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. Real Estate riunitosi il 7 novembre ha esaminato e approvato i risultati di gestione del Gruppo al 30 settembre 2007, che confermano anche nel terzo trimestre una significativa crescita dei principali indicatori. Pirelli Re è una management company che gestisce fondi e società proprietari di immobili e non performing loans nei quali coinveste con quote di minoranza (attività di investment & asset management) ed ai quali fornisce, così come ad altri clienti, tutti i servizi immobiliari specialistici, sia direttamente che tramite il network in franchising (attività di service provider). Pertanto, nella lettura delle grandezze qui di seguito riportate, si segnala che i ricavi aggregati pro-quota ed il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni sono gli indicatori più significativi nell’esprimere rispettivamente la partecipazione al volume d’affari e l’andamento dei risultati del Gruppo. Andamento della gestione nei primi nove mesi del 2007. I ricavi aggregati pro-quota ammontano a 1. 071,9††milioni di euro, in crescita del 17% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (915,1 milioni di euro). I ricavi consolidati sono pari a 612,5‡‡ milioni di euro, rispetto ai 464,4 milioni di euro al 30 settembre 2006. Il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni è pari a 164 milioni di euro; al netto dell’effetto del consolidamento di Dgag prevalentemente derivante dagli affitti e che si è in gran parte concluso alla fine di settembre, tale risultato è pari a 141,2 milioni di euro, con un incremento del 22% rispetto a 115,6 milioni di euro dei primi nove mesi dello scorso anno. Per le diverse componenti di risultato si rimanda all’andamento dei principali settori di attività di seguito descritto. L’utile netto consolidato è in crescita del 14% ed ammonta a 95,8 milioni di euro, rispetto a 84 milioni di euro dello stesso periodo del 2006. Il patrimonio netto di competenza al 30 settembre 2007 ammonta a 684,6 milioni di euro, rispetto ai 700,3 milioni di euro a fine 2006. La variazione è attribuibile al risultato del periodo (+95,8 milioni di euro), alla distribuzione dei dividendi (-87,0 milioni di euro) e ad altre movimentazioni di patrimonio (-24,5 milioni di euro), in gran parte per l’acquisto di azioni proprie. Con il quasi completato deconsolidamento di Dgag, la posizione finanziaria netta è passiva per 337,4 milioni di euro, rispetto a 1. 094,8 milioni di euro al 30 giugno di quest’anno (96,4 milioni di euro al 31 dicembre 2006). La posizione finanziaria rettificata (espressa al lordo dei finanziamenti soci alle società partecipate con quote di minoranza) è passiva per 926,9 milioni di euro, rispetto a 1. 428,4 milioni di euro al 30 giugno 2007 (430,5 milioni di euro al 31 dicembre 2006). La posizione finanziaria rettificata al 30 settembre post completamento del deconsolidamento di Dgag, è stimata in circa 796 milioni di euro Il gearing post completamento del processo di deconsolidamento di Dgag è stimato in circa 1,16 (il gearing di bilancio al 30 settembre è pari a 1,35) ed è previsto in miglioramento per fine anno (0,61 al 31 dicembre 2006). Andamento dei principali settori di attività nei primi nove mesi del 2007. Attività di Investment & Asset Management. Nei primi nove mesi del 2007 l’attività di Investment & Asset management ha registrato ricavi aggregati pro-quota pari a 618,9 milioni di euro, in crescita del 7% (578,9 milioni di euro al 30 settembre 2006). L’attività di valorizzazione del patrimonio in gestione, stimato in circa 15,5§§ miliardi di euro e con un coinvestimento di Pirelli Re pari a circa il 27%, ha generato vendite di immobili per conto dei clienti “fondi e società di investimento” per 1. 186,6 milioni di euro, rispetto a 1. 319,5 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno. Tale flessione è da ritenersi temporanea, anche a seguito del differimento dell’attività di vendita legato principalmente alla pianificata realizzazione della piattaforma di investimenti nel settore uffici. Nel medesimo periodo, considerando anche gli impegni vincolanti, le acquisizioni di immobili e di non performing loan per conto dei clienti “fondi e società di investimento” ammontano a circa 3,1 miliardi di euro (di cui 2. 387,2 milioni di euro già perfezionate), rispetto a 3,4 miliardi di euro dello stesso periodo dello scorso esercizio (1. 714,9 milioni di euro le acquisizioni perfezionate al 30 settembre 2006). Il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni ammonta a 130,4 milioni di euro, con un incremento del 39% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (93,5 milioni di euro). Tale valore include: un risultato da iniziative di capitale*** pari a 105,8 milioni di euro (70,6 al 30 settembre 2006), di cui 48,8 milioni di euro di adeguamento al fair value degli asset dei fondi Patrimonio Uffici, Raissa e Tecla (33 milioni di euro lo scorso anno per adeguamento al fair value degli asset di Spazio Investment), ed un risultato da gestione per 24,6 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto a 11,1 milioni a fine giugno di quest’anno (23 milioni al 30 settembre 2006). Il settore dei non performing loans ha registrato un significativo incremento del risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni (+63% rispetto allo scorso anno), raggiungendo 12,9 milioni di euro. Attività di Service Provider L’attività dei servizi tecnici (integrated facility management e property) ha registrato ricavi per 342 milioni di euro, con un incremento del 63% (209,2 milioni di euro al 30 settembre 2006). §§ Dato stimato dalla Società sulla base delle ultime perizie di valutatori indipendenti ed inclusivo degli impegni vincolanti, che sono valutati a book value così come i non performing loans. Il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni ammonta a 56,3 milioni di euro, rispetto ai 17,7 milioni di euro registrati al 30 settembre 2006. Il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni escluse le partite straordinarie, ossia la cessione del 49% dell’attività di integrated facility management e gli accantonamenti nel property per alcune partite riferibili agli anni 2002-2004, ammonta a 19,9 milioni di euro, rispetto a 16 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno. Il Ros al netto delle partite straordinarie ed escludendo le attività di Ingest Facility non ancora a regime è dell’8%, in linea con lo scorso anno. L’attività di credit servicing ha registrato ricavi pari a 23,5 milioni di euro, contribuendo al risultato operativo dell’attività di servizi per 2,7 milioni di euro (Ros dell’11%). Non è possibile effettuare un confronto con l’andamento dell’attività nello stesso periodo del 2006 in quanto in precedenza non era consolidata linea per linea; la società rinominata Pirelli Re Credit Servicing è controllata al 100% dal novembre dello scorso anno. L’attività dei servizi commerciali nei primi nove mesi dell’anno ha registrato ricavi pari a 45 milioni di euro, a fronte di 70,5 milioni di euro nello stesso periodo del 2006. Il risultato operativo escluse le partite straordinarie ammonta a 5 milioni di euro, rispetto a 23,7 milioni di euro al 30 settembre 2006; le partite straordinarie sono pari a 4,5 milioni di euro, di cui 2 milioni sostenuti in relazione ad attività di ottimizzazione della Rete di franchising in preparazione della fusione con l’Agenzia che porterà al conseguimento di ulteriori efficienze. Il Ros escluse le partite straordinarie è dell’11% (34% nei primi nove mesi del 2006). La minore redditività deriva da una contrazione dei volumi intermediati, da 1. 451,4 milioni di euro al 30 settembre 2006 a 886,1 milioni di euro alla fine di settembre di quest’anno, anche a seguito del temporaneo differimento delle vendite di immobili del cliente “Investment & Asset Management” in vista della creazione della piattaforma per investimenti nel settore uffici. Eventi successivi al 30 settembre 2007 Non si segnalano eventi significativi successivi alla chiusura del terzo trimestre. Evoluzione della gestione prevista per il 2007 Tenuto conto dell’attuale scenario economico-finanziario, la Società prevede per l’intero anno una crescita del risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni in linea con il target del piano triennale 2006-2008 (Cagr 10-15%). Si riporta di seguito il calendario delle attività consiliari ed assembleari per il 2008: 6 marzo 2008: Consiglio di Amministrazione per l’esame del progetto di bilancio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2007. I suddetti documenti saranno resi disponibili al pubblico entro 90 giorni dalla chiusura dell’esercizio e pertanto, ai sensi dell’art. 82 della deliberazione Consob 11971/99, la relazione trimestrale relativa al quarto trimestre 2006 non verrà predisposta. 14 aprile 2008 (prima convocazione): Assemblea degli Azionisti per l’approvazione del bilancio. 8 maggio 2008: Consiglio di Amministrazione per l’esame dei risultati consolidati del primo trimestre 2008. 4 agosto 2008: Consiglio di Amministrazione per esame della relazione semestrale al 30 giugno 2008. Il suddetto documento sarà reso disponibile al pubblico entro 75 giorni dalla chiusura del semestre e pertanto, ai sensi dell’art. 82 della deliberazione Consob 11971/99, la relazione trimestrale relativa al secondo trimestre 2008 non verrà predisposta. 5 novembre 2008: Consiglio di Amministrazione per esame dei risultati consolidati del terzo trimestre 2008. .  
   
   
EDILIZIA LIGURE, PRESIDENTE BURLANDO: "UN FONDO DI GARANZIA PER SOSTENERE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA´ NEL PAGAMENTO DEI MUTUI"  
 
Genova, 12 novembre 2007 - Un fondo di garanzia per sostenere le famiglie in difficoltà con il pagamento dei mutui bancari. E´ stato proposto questa mattina nel corso della riunione della Giunta regionale ligure dal presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando che ha avviato un percorso insieme ad Abi per inserire un emendamento all´interno della nuova legge quadro sulla casa. "L´obiettivo - ha spiegato il presidente Burlando, insieme all´assessore alle Politiche abitative, Maria Bianca Berruti e all´assessore al Bilancio, Giovanni Battista Pittaluga - è quello di affrontare come Regione la questione dell´insolvenza dei mutui a causa dell´aumento del tasso variabile e aiutare le famiglie che non riescono a pagare le rate di ammortamento e si vedono mettere all´asta le proprie case". Oggi in Giunta si è svolto infatti un incontro con i responsabili regionali dell´Abi per mettere a punto il provvedimento che deve essere inserito nella legge sulla casa che il presidente auspica di approvare in consiglio regionale entro il 20 novembre. A questo proposito Burlando ha spiegato che "attraverso questo provvedimento vogliamo occuparci delle fasce deboli, attraverso l´individuazione di un limite Isee consono e di un valore commerciale della casa per la quale il proprietario non è più in grado di pagare il mutuo". "Attraverso questo fondo - ha continuato il presidente della Regione Liguria - noi prevediamo che la famiglia possa continuare ad abitare nell´alloggio in questione e paghi ad esempio una locazione per quella parte di immobile che non è riuscito a finire di pagare". Secondo la proposta della Giunta regionale potrà essere Arte o Filse a farsi carico del pagamento della restante quota di mutuo, con una forma di affitto riscatto per l´inquilino. Sarebbe in sostanza il sistema regionale ad assumersi l´onere di pagare la quota rimanente. Secondo il presidente della Regione Liguria il fondo di garanzia potrebbe anche essere applicato nel caso in cui un proprietario si vedesse pignorare la casa, per il mancato pagamento delle multe. "Anche in questo caso - ha aggiunto Burlando - potrebbe pagare un affitto per alcuni anni fino a che non viene estinto il debito". "Al momento - ha aggiunto l´assessore alle Politiche abitative, Berruti - prevediamo che l´ammontare del fondo di garanzia possa essere di circa 2. 400. 000 euro, che costituiscono una parte dei 6 milioni e 150mila euro di finanziamento previsto dalla Giunta per la nuova legge sulla casa". "Si tratta a questo punto di avviare un percorso - ha concluso il presidente - nei confronti del quale abbiamo riscontrato una notevole sensibilità da parte di Abi che consenta di emendare la legge e bloccare così, nel caso in cui la famiglia ne faccia richiesta, le procedure di messa all´asta della casa che rappresenta un bene primario". A questo proposito anche il recente accordo siglato dalla Regione Liguria con i notai liguri andrebbe incontro alle fasce deboli, permettendo di avviare consulenze gratuite. .  
   
   
BARBANENTE: "VERIFICARE L´ACCORDO 2006 SUI MUTUI CON L´ABI"  
 
Bari, 12 novembre 2007 L’assessore all’Assetto del Territorio, prof. Ssa Angela Barbanente, ha incontrato i rappresentanti di Anci e Abi (associazione bancaria italiana) per fare il punto sul protocollo d’intesa sui mutui bancari per le abitazioni sottoscritto lo scorso dicembre 2006. La situazione di crescita dei tassi variabili per i mutui ha reso insostenibile per molte famiglie il pagamento delle rate, con un aumento dei pignoramenti immobiliari che per il 2007 è a quota 500 provvedimenti richiesti ai Tribunali pugliesi, secondo i dati in possesso dell’Assessorato. L’accordo del 2006 prevedeva la mediazione dei Comuni per stilare graduatorie di soggetti (come i lavoratori atipici) beneficiari di mutui agevolati. “Quello di oggi – ha dichiarato l’assessore Barbanente – è stato un incontro utile anche per sondare le disponibilità dell’Abi ad estendere il protocollo d’intesa del 2006. Scriveremo ufficialmente all’Abi nazionale per estendere i termini del protocollo, in modo da chiedere un tetto massimo ai tassi dei mutui per l’acquisto delle prime case da parte di soggetti “deboli” (giovani coppie, sfrattati, lavoratori atipici, ecc. ) e per chiedere la collaborazione dell’Abi nel comunicare ai Comuni l’inizio delle procedure di pignoramento. Infatti succede che i Comuni si trovino di fronte a urgenze e gravi situazioni sociali senza che siano avvertiti: l’Abi dovrebbe avvertire gli uffici comunali dell’inizio delle procedure”. Nella riunione di oggi è stata anche ravvisata la necessità di verificare i risultati complessivi dell’accordo 2006. .  
   
   
VITERBO:172.000 EURO PER OPERE PUBBLICHE IN TRE COMUNI  
 
Roma, 12 ottobre 2007 - - La giunta regionale del Lazio, presieduta da Piero Marrazzo, su proposta dell’assessorato ai Lavori Pubblici e Casa, ha oggi accordato a tre comuni della provincia di Viterbo, Capodimonte, Ronciglione e Nepi, l’utilizzo di fondi per complessivi 172. 800 euro provenienti da economie di spesa relativi a interventi di opere pubbliche. In particolare, per il comune di Capodimonte oltre 117. 700 euro verranno messi a disposizione per la realizzazione di due rampe d’accesso ai piani superiori di un immobile sito in località “Cascina”. Nel comune di Nepi sono disponibili oltre 28. 600 euro per l’adeguamento sismico del cosiddetto “ex Tabacchificio”, mentre a Ronciglione sono previsti oltre 26. 400 euro per la realizzazione di opere nella zona Peep in località Chianello, comprensive di arredo urbano. Nella stessa riunione, su proposta dell’assessorato alla Piccola e media impresa la giunta regionale ha approvato, insieme ad un’apposita convenzione, lo stanziamento di 200. 000 euro e affidato i progetti di studio all’università della Tuscia–dipartimento di Geologia e Ingegneria meccanica, legati al settore termale e minerario e alla protezione del bacino idrotermale di Viterbo. .  
   
   
SANZIONI PECUNIARIE PER GRUPPO RDB DALL’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO  
 
 Pontenure, 12 Novembre 2007 – In data 9 novembre è stato notificato a Rdb S. P. A. Il provvedimento adottato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato a conclusione del procedimento istruttorio A/372 avviato il 14 dicembre 2005. Secondo l’Autorità, Rdb S. P. A. Sarebbe responsabile di una violazione degli artt. 81 e 82 del Trattato Ce, per aver posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza con Xella International Gmbh ed una strategia escludente nei confronti di Italgasbeton S. P. A. , ragion per cui sono state comminate ad Rdb S. P. A. Sanzioni pecuniarie complessivamente pari a € 3. 820. 000. Pur trattandosi di sanzioni contenute, rispetto al massimo edittale previsto dalla legge, Rdb S. P. A. È fermamente convinta della legittimità del proprio operato e ritiene che il provvedimento dell’Autorità sia profondamente ingiusto, in quanto fondato su un’erronea analisi del mercato di riferimento e su un’erronea valutazione dei comportamenti concretamente posti in essere da Rdb S. P. A. , da sempre ispirati allo sviluppo delle proprie attività, nel pieno rispetto della normativa vigente ed, in particolare, della normativa antitrust. Per tali motivi, Rdb S. P. A. Ha deciso di fare ricorso al T. A. R. Del Lazio avverso il citato provvedimento. .  
   
   
EDISON: RISULTATO ANTE IMPOSTE A 584 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA DEL 13,4% IL MARGINE OPERATIVO LORDO SALE A 1.270 MILIONI DI EURO (+4,2%)  
 
 Milano, 12 novembre 2007 ¨C Il Consiglio di amministrazione di Edison, riunitosi l¡¯ 8 novembre , ha esaminato la Relazione Trimestrale al 30 settembre 2007.
Highlights Gruppo Edison (in milioni di euro)
30/09/2007 30/09/2006 ¦¤ % Q3 2007 Q3 2006 ¦¤ %
Ricavi delle vendite 5. 914 6. 231 (5,1) 1. 862 1. 965 (5,2)
Margine operativo lordo 1. 270 1. 219 4,2 366 445 (17,7)
Risultato operativo 746 694 7,5 174 279 (37,6)
Risultato ante imposte 584 515 13,4 118 231 (48,9)
Risultato netto 321 531 (39,5) 65 133 (51,1)
Highlights Dei Settori Energia Elettrica E Idrocarburi (in milioni di euro)
30/09/2007 30/09/2006 ¦¤ % Q3 2007 Q3 2006 ¦¤ %
Energia elettrica
Ricavi delle vendite 4. 906 5. 097 (3,7) 1. 662 1. 737 (4,3)
Margine operativo lordo 934 892 4,7 313 329 (4,9)
Idrocarburi
Ricavi delle vendite 2. 744 2. 955 (7,1) 758 871 (13)
Margine operativo lordo 384 368 4,3 69 128 (46,1)
Andamento della gestione del Gruppo nei primi nove mesi del 2007 Nel corso dei primi nove mesi del 2007 la domanda di energia elettrica in Italia ¨¨ rimasta invariata e i volumi venduti di gas sono calati per effetto del clima invernale estremamente mite (-4,9% rispetto ai primi nove mesi del 2006). In questo contesto, Edison ha accresciuto del 4,5% le vendite di energia elettrica sui mercati non regolamentati e ci¨° ha contribuito ad attenuare il calo dei ricavi delle vendite che si sono attestati a 5. 914 milioni di euro (-5,1%), per effetto dei cambiamenti di perimetro, della minor domanda di gas e della contrazione delle vendite sui mercati regolamentati a seguito della Delibera 249/06 dell¡¯Autorit¨¤ per l¡¯Energia Elettrica e il Gas che ha ridotto i prezzi medi della componente Cec relativa al costo del combustibile riconosciuta agli impianti Cip6/92. Tale delibera ¨¨ stata peraltro annullata da un provvedimento del Tar Lombardia ed ¨¨ pendente un ricorso al Consiglio di Stato. Il margine operativo lordo ¨¨ invece cresciuto del 4,2% a 1. 270 milioni di euro. Il comparto elettrico (+4,7%) ha beneficiato, tra l¡¯altro, della disponibilit¨¤ di nuova capacit¨¤ produttiva ad alta efficienza e di un¡¯attenta politica di ottimizzazione del portafoglio ¡°fonti e impieghi¡± sui mercati non regolamentati. Il settore idrocarburi (+4,3%) ha evidenziato un miglioramento della marginalit¨¤, dovuto al continuo miglioramento della gestione e all¡¯ottimizzazione del portafoglio fonti, che hanno pi¨´ che controbilanciato la riduzione dei volumi. Effetti positivi non ricorrenti per circa 60 milioni di euro sono stati pi¨´ che compensati dall¡¯impatto della citata Delibera 249/06. Il risultato operativo ¨¨ cresciuto del 7,5% a 746 milioni di euro, mentre il risultato ante imposte ha fatto registrare un incremento del 13,4% a 584 milioni di euro. Il risultato netto ¨¨ passato a 321 milioni dai 531 milioni dello stesso periodo dell¡¯anno precedente. Il calo ¨¨ interamente dovuto a fattori fiscali: la differenza di carico fiscale rispetto ai primi nove mesi del 2006 ¨¨ infatti pari a 273 milioni di euro, per la maggior parte connessi agli effetti dell¡¯applicazione della Legge 266 del 23/12/2005 durante lo scorso esercizio. Va segnalato come i risultati del terzo trimestre 2007 siano stati negativamente influenzati dal cambiamento di perimetro a seguito della cessione della partecipazione di maggioranza in Serene Spa e dagli effetti della sopra citata Delibera 249/06. Il confronto con lo stesso periodo del 2006 risente inoltre di fenomeni una tantum verificatisi lo scorso anno. A parit¨¤ di perimetro e al netto dei sopra citati effetti straordinari, il margine operativo lordo sarebbe cresciuto di oltre il 7% nel terzo trimestre e di circa il 14% nei primi nove mesi del 2007. Volumi e ricavi delle vendite - I ricavi delle vendite nei primi nove mesi del 2007 sono risultati pari a 5. 914 milioni di euro (-5,1% rispetto ai primi nove mesi del 2006) per effetto della cessione di Serene, della riduzione della domanda di gas in Italia, della contrazione dei prezzi delle materie prime espressi in euro sui mercati internazionali e del Pun in Italia, e della citata Delibera 249/06. Il settore elettrico ha evidenziato un aumento del 4,5% dei volumi venduti sui mercati non regolamentati, che hanno raggiunto i 30. 015 Gwh (28. 711 Gwh nello stesso periodo del 2006), grazie al successo delle politiche commerciali e alla crescita delle vendite alla Borsa elettrica. A tale crescita si ¨¨ contrapposta la riduzione delle vendite Cip6 (-9,4%) legata alla cessione di Serene. I volumi venduti del settore elettrico si sono cos¨¬ attestati a 46. 952 Gwh, rispetto ai 47. 611 Gwh dei primi nove mesi 2006 (-1,4%). A parit¨¤ di perimetro, i volumi complessivi sarebbero al contrario cresciuti di circa l¡¯1,5%. Nel settore gas i volumi complessivi sono risultati pari a 9. 711 milioni di metri cubi (-2,8%, rispetto a un calo della domanda in Italia del 4,9% dovuto al clima eccezionalmente mite) di cui 2. 345 milioni sono stati destinati a vendite per usi civili e industriali (-30%, a causa delle limitate disponibilit¨¤ e alla crescita degli usi termoelettrici) e la quota rimanente ai consumi delle centrali termoelettriche del Gruppo (+10%, a seguito dell¡¯incremento dell¡¯attivit¨¤ produttiva nel comparto). Margine operativo lordo - Nel primi nove mesi del 2007 il margine operativo lordo ha registrato un incremento del 4,2% e ha raggiunto i 1. 270 milioni di euro (1. 219 milioni nei primi nove mesi del 2006). Nel periodo in esame, il comparto dell¡¯energia elettrica ha fatto registrare un incremento del margine operativo lordo del 4,7% che ha raggiunto cos¨¬ i 934 milioni di euro (892 milioni nello stesso periodo del 2006). Tale crescita ¨¨ attribuibile all¡¯efficace politica di ottimizzazione del portafoglio di fonti e impieghi sui mercati non regolamentati, che ha pi¨´ che compensato il calo della redditivit¨¤ nel segmento Cip6 e il mancato contributo delle attivit¨¤ cedute di Serene e Edison Rete. Nel comparto idrocarburi il margine operativo lordo ¨¨ cresciuto del 4,3% a 384 milioni di euro (368 milioni di euro nei primi nove mesi del 2006): al miglioramento dei margini delle attivit¨¤ operative, frutto anche dell¡¯ottimizzazione del portafoglio fonti, si ¨¨ aggiunto il sopra citato effetto positivo non ricorrente di circa 60 milioni di euro. Tali effetti positivi sono stati parzialmente compensati dall¡¯impatto generato dalla citata Delibera 249/06. Risultato operativo, risultato ante imposte e risultato netto - Il risultato operativo al 30 settembre 2007 ¨¨ stato pari a 746 milioni di euro, rispetto ai 694 milioni dei primi nove mesi del 2006 (+7,5%). Il risultato ante imposte al 30 settembre 2007 ¨¨ risultato pari a 584 milioni di euro, in crescita del 13,4% rispetto ai 515 milioni dei primi nove mesi del 2006. A tale risultato hanno contributo in maniera significativa i minori oneri finanziari sostenuti dal Gruppo, frutto del miglioramento della struttura finanziaria. Il risultato netto del Gruppo al 30 settembre 2007 si ¨¨ quindi attestato a 321 milioni di euro (-39,5% rispetto ai 531 milioni dei primi nove mesi del 2006). Il calo ¨¨ interamente dovuto a fattori fiscali: la differenza di carico fiscale rispetto ai primi nove mesi del 2006 ¨¨ infatti pari a 273 milioni di euro, per la maggior parte connessi agli effetti dell¡¯applicazione della Legge 266 del 23/12/2005 durante lo scorso esercizio. Indebitamento - L¡¯indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2007 ¨¨ risultato pari a 3. 192 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto ai 4. 256 milioni registrati al 31 dicembre 2006 (4. 575 al 30 settembre 2006) per effetto del positivo cash flow generato dalla gestione caratteristica al netto degli investimenti tecnici e in esplorazione (pari a 365 milioni nel periodo), tenuto anche conto della conversione di Warrant per 520 milioni e dei proventi della cessione di Serene per 117 milioni. Il rapporto debito/patrimonio netto ¨¨ sensibilmente migliorato ed ¨¨ risultato pari a 0,43 (da 0,62 al 31 dicembre 2006). Previsioni per l¡¯esercizio 2007 - L¡¯entrata in produzione delle nuove centrali di Simeri Crichi (800 Mw) e di Turbigo (800 Mw di propriet¨¤ Edipower) e l¡¯attenta politica di ottimizzazione del portafoglio energetico dovrebbero consentire al Gruppo di compensare gli effetti legati all¡¯evoluzione, peraltro tuttora in corso, del contesto regolatorio. Per il 2007 si prevedono quindi risultati operativi in miglioramento rispetto a quelli del 2006. La situazione finanziaria ¨¨ prevista in ulteriore sensibile miglioramento, favorita dall¡¯atteso esercizio dei ¡°Warrant azioni ordinarie Edison Spa 2007¡±, in scadenza il prossimo 31 dicembre 2007. ¡ì Il Consiglio di Amministrazione ha nominato Chief Financial Officer Marco Andreasi, che prende, da domani 9 novembre, il posto di Renato Ravanelli, nominato Direttore Generale di Aem Milano. Andreasi ¨¨ stato altres¨¬ nominato Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari ai sensi della Legge 262/2005 .
 
   
   
ENI ANNUNCIA I RISULTATI DEL TERZO TRIMESTRE E DEI NOVE MESI DEL 2007 UTILE NETTO ADJUSTED: €1,89 MILIARDI NEL TRIMESTRE (-27,8%); €6,79 MILIARDI NEI NOVE MESI (-15,7%)  
 
San Donato Milanese, 2007 – Il Consiglio di Amministrazione Eni ha esaminato il 20 ottobre i risultati con­solidati del terzo trimestre e dei nove mesi del 2007 (non sottoposti a revisione contabile). Paolo Scaroni, Amministratore Delegato, ha commentato: “I risultati del terzo trimestre confermano la capacità di Eni di generare solidi risultati anche in uno scenario caratte­rizzato dall’a pprezzamento dell’euro sul dollaro, che ha più che com pensato il rialzo del prezzo del petrolio, e dalla flessione dei margini di raffinazione e di commercializzazione del gas. Eni continua a rafforzarsi nei suoi mercati di rife­rimento e nelle aree petrolifere con i più elevati tassi di sviluppo al mondo. Sono fiducioso che il 2007 sarà per l’azienda un altro anno eccellente. ” Highlight finanziari Terzo trimestre 2007 - L’utile operativo adjusted di €4,25 miliardi è diminuito del 17,2% rispetto al terzo trimestre 2006 per effetto della flessione della performance operativa registrata in particolare nei settori: (i) Exploration & Production, a causa dell’impatto negativo dell’apprezzamento del 7,9% dell’euro rispetto al dollaro, della minore produzio­ne venduta e dei maggiori costi e ammortamenti; e (ii) Refining & Marketing, per effetto essenzialmente della flessione dei margini di raffinazione. L’utile netto adjusted (€1,89 miliardi) è diminuito del 27,8% per effetto essenzialmente del peggioramento della performance operativa e dell’incremento del tax rate adjusted dal 48,8% al 53%, in particolare nell’upstream. Gli investimenti tecnici del trimestre di €2,68 miliardi sono aumentati del 46% rispetto al terzo trimestre 2006 e hanno riguardato principalmente lo sviluppo di giacimenti di idrocarburi, l’attività esplorativa, l’upgrading della rete di trasporto nazionale e internazionale del gas e le raffinerie. L’indebitamento finanziario netto (€11,43 miliardi al 30 settembre) è aumentato di €2,31 miliardi nel trime­stre per effetto degli esborsi connessi agli investimenti tecnici (€2,68 miliardi) e all’acquisizione degli asset petroliferi nel Golfo del Messico (circa €3,5 miliardi) e nel downstream oil (€0,2 miliardi), parzialmente com­pensati dal flusso di cassa generato dalla gestione (€3,37 miliardi). Nove mesi 2007 - L’utile operativo adjusted di €13,69 miliardi è diminuito del 12,9% rispetto ai nove mesi del 2006 per effetto della flessione della performance operativa dei settori Exploration & Production e Refining & Marketing. Questa diminuzione è stata parzialmente compensata dal miglioramento della performance registrato nei settori Ingegneria & Costruzioni, Petrolchimica e Gas & Power. L’utile netto adjusted (€6,79 miliardi) è diminuito del 15,7% per effetto essenzialmente del peggioramento della performance operativa e dell’incremento del tax rate adjusted dal 48,5% al 49,1%. Il flusso di cassa netto da attività di esercizio di €13,05 miliardi ha consentito di coprire in parte i fabbisogni finanziari connessi alla realizzazione degli investimenti tecnici (€6,94 miliardi), all’acquisto di asset petroliferi e nel downstream oil (circa €4,7 miliardi), all’acquisizione del 20% di Oao Gazprom Neft e del 60% di tre socie­tà russe impegnate nello sviluppo di riserve gas nell’ambito dell’asta per gli asset ex-Yukos (€3,73 miliardi), al pagamento del saldo dividendo 2006 (€2,38 miliardi), nonché all’acquisto di azioni proprie (€486 milioni). L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2007 (€1 1,43 miliardi) è aumentato di €4,66 miliardi rispet­to al 31 dicembre 2006. Il Roace, calcolato su base adjusted per i dodici mesi chiusi al 30 settembre 2007, è del 1 9,5% (23,9% per i dodi­ci mesi chiusi al 30 settembre 2006). Il leverage – rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto compresi gli interessi di terzi azionisti – aumenta dallo 0,16 al 31 dicembre 2006 allo 0,26 al 30 settembre 2007. Terzo trimestre 2007 - Produzione di idrocarburi: 1,659 milioni di boe/giorno, in riduzione del 2,9% rispetto al terzo trimestre 2006 per effetto essenzialmente dell’impatto negativo delle tensioni sociali in Nigeria, di fermate non programma-te e di inconvenienti tecnici in particolare nel Mare del Nord, anche a seguito dell’incidente occorso alla pipeline Cats nel Regno Unito, nonché del declino produttivo di giacimenti maturi. Questi fattori negativi sono stati parzialmente compensati dal contributo degli asset acquisiti nel Golfo del Messico e in Congo, nonché dalla crescita organica registrata in Libia e in Kazakhstan. Vendite di gas mondo: 19,74 miliardi di metri cubi, in aumento del 4,4% rispetto al terzo trimestre 2006 per effetto della crescita registrata nei mercati internazionali, in particolare in Spagna, Germania-austria e Francia, e nel Gnl sui mercati asiatici e nordamericano. Scenario complessivamente negativo a causa dell’apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro (+7,9%) che ha più che compensato l’aumento del prezzo del petrolio con la quotazione media del Brent a 74,87 dollari/bari­le (+7,7%). I margini realizzati dal sistema di raffinazione Eni hanno registrato una significativa flessione per effetto del peggioramento del rapporto tra i prezzi dei principali distillati e la quotazione del Brent (-5,4% il margine di raffinazione Brent), nonché della contrazione del differenziale di prezzo tra i greggi leggeri e quel-li pesanti che ha penalizzato le lavorazioni Eni caratterizzate da elevata complessità riducendo il vantaggio competitivo di processare materie prime di minore costo. I margini di commercializzazione del gas sono dimi­nuiti a causa dell’andamento negativo dei parametri energetici di riferimento per l’indicizzazione dei prezzi di acquisto/vendita. Nove mesi 2007 - Produzione di idrocarburi: 1,71 milioni di boe/giorno, in riduzione del 2,9% rispetto ai nove mesi del 2006 per effetto essenzialmente degli impatti negativi degli eventi in Nigeria, delle fermate e dei declini produttivi, non-ché della perdita della produzione del giacimento Dación in Venezuela a causa della risoluzione unilaterale da parte della compagnia petrolifera di Stato (Pdvsa) del contratto di servizio con effetto dal 1° aprile 2006. Tali effetti negativi sono stati parzialmente compensati dal contributo degli asset acquisiti nel Golfo del Messico e in Congo, nonché dalla crescita organica registrata in Libia e in Kazakhstan. Vendite di gas mondo: 68,31 miliardi di metri cubi, in riduzione del 3,2% rispetto ai nove mesi del 2006 per effetto della flessione della domanda europea di gas in relazione alle condizioni climatiche eccezionalmente miti del primo trimestre. Scenario complessivamente negativo a causa dell’apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro (+8,0%), della riduzione dei margini di raffinazione realizzati, in particolare sulle lavorazioni complesse, nonché della riduzio­ne dei margini di vendita del gas per effetto dell’andamento dei parametri energetici. Nei nove mesi, il prezzo in dollari del petrolio ha registrato un lieve incremento (+0,3%), con la quotazione media del Brent a 67,13 dol­lari/barile (-7,2% se espresso in euro). Accordo strategico con la società petrolifera di Stato libica - Il 16 ottobre 2007, nell’ambito della partnership strategica con la società petrolifera di Stato libica Noc, è stato definito un accordo di ampia portata lungo le seguenti tre direttrici: (i) estensione della durata dei titoli mine-rari Eni nel Paese fino al 2042 per le proprietà a olio e al 2047 per quelle a gas, consentendo a Eni lo sviluppo di lungo termine dei propri long-life field in Libia ai quali applicare le proprie tecniche avanzate per la massimiz­zazione del recupero di idrocarburi; (ii) valorizzazione di ulteriori riserve di gas naturale attraverso il potenzia-mento del gasdotto Greenstream di 3 miliardi di metri cubi/anno, e la realizzazione di un impianto di liquefa­zione da 5 miliardi di metri cubi annui di Gnl destinato al mercato mondiale; (iii) rilancio dell’attività esplora­tiva nelle aree di interesse. I due partner stimano investimenti complessivi nelle iniziative individuate di 28 miliardi di dollari, in un periodo di 10 anni. L’accordo rafforza ulteriormente i rapporti di Eni con la Libia, con-fermando Eni al primo posto tra gli operatori stranieri nel Paese. Kazakhstan – Progetto Kashagan - A fine giugno 2007, l’operatore Agip Kco ha presentato all’Autorità del Kazakhstan un emendamento al piano di sviluppo che, fra l’altro, conferma l’inizio della produzione nel 2010. L’autorità ha successivamente comuni­cato di non approvare l’emendamento nei termini proposti. Nell’agosto 2007 il Governo della Repubblica del Kazakhstan ha inviato alle Società che fanno parte del consorzio del North Caspian Sea Production Sharing Agreement (Ncspsa – quota Eni 18,52%) una “notice of dispute” per asseriti inadempimenti di obbligazioni pre­viste dal Ncspsa e violazione della legislazione della Repubblica. Il 22 ottobre 2007, le Autorità del Kazakhstan e le società del consorzio Ncspsa hanno firmato un memorandum of understanding con il quale hanno convenu­to di proseguire i negoziati già in corso finalizzati al componimento amichevole delle controversie. Galp Energia intende esercitare l’opzione di acquisto sulle attività downstream oil nella Penisola Iberica Nell’ambito degli accordi firmati nel dicembre 2005 tra i soci di maggioranza di Galp Energia (Eni 33,34%, Amorim Energia e Caixa General de Depositos), la società portoghese Galp Energia ha manifestato l’intenzio­ne di esercitare l’opzione di acquisto delle attività di commercializzazione dei prodotti petroliferi a marchio Agip in Spagna e Portogallo sui mercati rete ed extrarete, con l’eccezione del business dei lubrificanti. In parti-colare, l’attività rete di Eni nella Penisola Iberica si avvale di oltre 350 stazioni di servizio. L’operazione è sog­getta all’approvazione delle competenti autorità antitrust. Altre iniziative - Nell’ottobre 2007, Saipem ha acquisito la partecipazione quasi totalitaria della Frigstad Discoverer Invest, società quotata alla Borsa di Oslo. Frigstad Discoverer Invest è attiva nel business delle perforazioni in acque ultraprofonde attraverso la costruzione del mezzo di perforazione semisommergibile di sesta generazione D90, che sarà capace di perforare fino a 3. 600 metri di profondità d’acqua. L’entrata in esercizio è attesa nel quarto trimestre 2009. L’investimento complessivo per l’acquisizione della società e per il completamento del mezzo di perforazione è previsto in circa €520 milioni. Ottenuti 26 nuovi blocchi esplorativi nel Golfo del Messico in esito alla partecipazione ad una gara internazio­nale. L’acreage acquisito possiede un potenziale minerario significativo ed è localizzato in prossimità di infra­strutture Eni in produzione. La finalizzazione dell’operazione è soggetta all’approvazione delle autorità locali competenti. Accordo con la società di Stato algerina, Sonatrach, per il rinnovo della concessione di sviluppo e di coltivazio­ne del Blocco 403 (Eni 50%) che nel 2006 ha fornito circa il 13% della produzione Eni nel Paese. Evoluzione prevedibile della gestione - Le previsioni sull’andamento nel 2007 delle produzioni e delle vendite dei principali settori di attività Eni sono le seguenti: produzione giornaliera di idrocarburi: in linea con il 2006 (1,77 milioni di boe/giorno nel 2006), assumendo uno scenario di riferimento del prezzo medio del Brent per il 2007 di 55 dollari/barile. Gli impatti delle conti­nue tensioni locali in Nigeria e della perdita della produzione di Dación in Venezuela, nonché le fermate non programmate di impianti e il declino produttivo dei giacimenti maturi saranno compensati dal contributo degli asset acquisiti nel Golfo del Messico e in Congo e dalla crescita della produzione in Libia e Kazakhstan; volumi venduti di gas nel mondo: previsti in lieve crescita rispetto al 2006 (97,48 miliardi di metri cubi nel 2006), assumendo condizioni climatiche normali per la restante parte dell’anno. La crescita, anche in termini di quota di mercato, è attesa nelle aree di consumo target del resto d’Europa, in particolare Spagna, Turchia, Francia e Germania/austria, nonché nelle vendite di Gnl sui mercati asiatici e nordamericano. Questi aumen­ti saranno assorbiti: (i) dalla flessione attesa in Italia a causa del clima mite della prima parte dell’anno e della pressione competitiva, attenuati dal recupero atteso nel quarto trimestre nei segmenti residenziale e termoe­lettrico per effetto delle azioni commerciali intraprese; (ii) dai minori prelievi degli importatori in Italia per effetto della contenuta dinamica della domanda nazionale; vendite di energia elettrica: previste in aumento di circa il 4,5% rispetto al 2006(31,03 Twh) per effetto dello sviluppo dell’attività di commercializzazione; lavorazioni in conto proprio: in leggera flessione rispetto al 2006 (38,04 milioni di tonnellate nel 2006) per effetto della cessazione del contratto di lavorazione sulla raffineria di terzi di Priolo avvenuta a fine 2006. A struttura costante, le lavorazioni sono previste in crescita per effetto delle minori fermate e delle migliori per­formance in particolare delle raffinerie di Livorno, Gela e Sannazzaro. In aumento le lavorazioni all’estero per effetto dell’acquisizione dell’ulteriore quota di partecipazione del 16,11% nella Ceska Rafinerska, nella Repubblica Ceca, con effetto dal 1° settembre; vendite di prodotti petroliferi rete: in leggero aumento rispetto al 2006 (12,48 milioni di tonnellate nel 2006) per la crescita attesa nel resto d’Europa dovuta all’acquisizione di reti di stazioni di servizio in Europa Centro-orientale (circa 100 impianti) con effetto dal 1° ottobre, nonché di altri potenziamenti. In Italia le ven­dite sono previste stabili, nonostante la previsione di un lieve calo dei consumi nazionali, supportate dalle azio­ni commerciali intraprese. Nel 2007, sono previsti investimenti tecnici per €10,5 miliardi, compresi gli investimenti per lo sviluppo degli asset petroliferi acquisiti, in crescita del 35% rispetto al 2006, di cui l‘86% riguarderà i settori Exploration & Production, Gas & Power e Refining & Marketing. Gli esborsi per l’acquisizione di asset e di partecipazioni ammon­tano a €9,2 miliardi, riferiti essenzialmente agli asset ex-Yukos per €3,73 miliardi, agli asset petroliferi nel Golfo del Messico e Congo per €4,5 miliardi, ad asset di raffinazione e marketing di prodotti petroliferi in Europa Centro-orientale per €0,4 miliardi. Qualora Gazprom esercitasse entro il 2007 le opzioni d’acquisto del 20% di Oao Gazprom Neft e del 51% delle tre società russe attive nel gas ex-Yukos (quota Eni 60%), gli investimenti comples­sivi netti si ridurrebbero a circa €16,5 miliardi. Sulla base degli esborsi programmati per gli investimenti e la remu­nerazione del capitale proprio e assumendo uno scenario di prezzo medio annuo del Brent di 55 dollari/barile, Eni prevede a fine esercizio un leverage che si collocherà nella parte inferiore o superiore dell’intervallo 0,3-0,4 in fun­zione dell’esercizio o meno da parte di Gazprom delle predette opzioni d’acquisto. .  
   
   
ENEL RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2007: RISULTATO NETTO DEL GRUPPO A 2.678 MILIONI DI EURO (2.640 MILIONI AL 30.9.2006, +1,4%)  
 
 Roma, 12 novembre 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Enel Spa, presieduto da Piero Gnudi, ha esaminato e approvato l’ 8 nvoembre i risultati del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2007. L’amministratore delegato Fulvio Conti ha commentato: “Il buon andamento dei primi nove mesi dell’anno conferma la previsione di risultati operativi per l’intero 2007 in crescita rispetto a quelli del 2006. Significativo, fra gli altri, l’incremento dei risultati della Divisione Internazionale che viene ampiamente rafforzata dal successo dell’Opa su Endesa e dall’espansione in Russia. Queste due operazioni completano, sostanzialmente, l’internazionalizzazione di Enel, che ha raggiunto una dimensione ottimale, diversificando e migliorando il mix tecnologico e la presenza nei mercati europei e americani”. Dati Operativi Vendite di energia elettrica e gas - Le vendite di energia elettrica del Gruppo ai clienti finali nei primi nove mesi del 2007 si attestano a 127,3 Twh (Terawattora, ovvero miliardi di chilowattora), di cui 106,5 Twh in Italia e 20,8 Twh all’estero. In Italia, le vendite complessive di elettricità ai clienti finali sono sostanzialmente in linea con i primi nove mesi del 2006 (-0,5%). In particolare, le vendite sui mercati di maggior tutela e salvaguardia scendono da 91,8 Twh dei primi nove mesi del 2006 a 78,0 Twh del corrispondente periodo del 2007 (-15,0%) per effetto della progressiva apertura del mercato. Tale apertura ha determinato, per converso, un aumento dell’87,5% delle vendite sul mercato libero, che passano da 15,2 Twh nei primi nove mesi del 2006 a 28,5 Twh nell’analogo periodo del 2007. All’estero, le vendite di elettricità sono più che raddoppiate, passando da 10,0 Twh nei primi nove mesi del 2006 a 20,8 Twh nel corrispondente periodo del 2007 (+108,0%), essenzialmente per l’apporto della società russa di trading Rusenergosbyt consolidata a partire da fine giugno 2006. Nel mercato del gas Enel ha proseguito in Italia la sua strategia di focalizzazione sui clienti della piccola e media impresa (consumi inferiori a 200. 000 metri cubi annui). Tale strategia ha comportato - rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio - un aumento del 6,3% del numero dei clienti (2. 433. 788 a fine settembre 2007), pur in presenza di una contrazione dei volumi venduti (da 3,2 miliardi di metri cubi nei primi nove mesi del 2006 a 2,9 miliardi di metri cubi nel periodo in esame) dovuta prevalentemente alle migliori condizioni climatiche registrate nei primi mesi del 2007, che hanno determinato una riduzione della domanda di gas del segmento residenziale e commerciale di oltre il 15%. Produzione di energia elettrica - La produzione netta complessiva di energia elettrica del Gruppo nei primi nove mesi del 2007 è pari a 95,9 Twh, di cui 69,9 Twh in Italia e 26,0 Twh all’estero. La produzione netta in Italia e all’estero deriva per il 59,0% da fonte termoelettrica, per il 29,9% da fonti rinnovabili (idroelettrico, eolico, geotermico e biomasse) e per l’ 11,1% da fonte nucleare. In Italia la produzione netta diminuisce del 12,7%, passando da 80,1 Twh a 69,9 Twh, per effetto sia della crescita dell’import (+13,8%) sia dell’emergenza gas verificatasi nel 3/15 primo trimestre 2006. In particolare, si registra una minore produzione da fonte termoelettrica (-8,0 Twh) e idroelettrica (-2,4 Twh). La produzione netta all’estero passa da 18,5 Twh nei primi nove mesi del 2006 a 26,0 Twh nel corrispondente periodo del 2007 (+40,5%). Tale incremento deriva principalmente dal consolidamento di Slovenské elektrárne, intervenuto a decorrere dal secondo trimestre del 2006. Distribuzione di energia elettrica e gas - L’energia elettrica distribuita dal Gruppo nei primi nove mesi del 2007 si attesta a 201,0 Twh, di cui 191,6 Twh in Italia e 9,4 Twh all’estero. I volumi distribuiti in Italia sono sostanzialmente in linea con quelli del corrispondente periodo del 2006 (+0,6%) e riflettono l’andamento della domanda di elettricità in Italia (+0,2%). I volumi distribuiti all’estero sono anch’essi in linea con i dati dei primi nove mesi del 2006 (9,3 Twh). Il gas vettoriato in Italia nei primi nove mesi del 2007 si attesta a 2,2 miliardi di metri cubi, in discesa di 0,4 miliardi di metri cubi rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (-15,4%) principalmente per le citate migliori condizioni climatiche registrate nei primi mesi del 2007. Dati Economico-finanziari I risultati consolidati dei primi nove mesi del 2007 - I Ricavi dei primi nove mesi del 2007 sono pari a 28. 760 milioni di euro, sostanzialmente in linea (+0,5%) con quelli dello stesso periodo del 2006, pari a 28. 621 milioni di euro. L’ebitda (Margine operativo lordo) dei primi nove mesi del 2007 si attesta a 6. 711 milioni di euro rispetto ai 6. 264 milioni di euro dello stesso periodo del 2006, con un incremento di 447 milioni di euro (+7,1%). Il miglioramento è dovuto a una crescita generalizzata in tutte le Divisioni operative, parzialmente compensata dal minor margine della Capogruppo e dell’area Servizi e Altre Attività. In particolare, aumenta del 41,5% l’Ebitda della Divisione Internazionale, del 15,1% quello della Divisione Mercato Italia, del 9,3% quello della Divisione Infrastrutture e Reti Italia e del 7,8% quello della Divisione Generazione ed Energy Management Italia. L’ebit (Risultato operativo) nei primi nove mesi del 2007 ammonta a 4. 751 milioni di euro, in diminuzione di 134 milioni di euro (-2,7%) rispetto allo stesso periodo del 2006. Tale diminuzione risente essenzialmente del provento lordo generato nel 2006 dallo scambio azionario del 30,97% del capitale di Wind contro il 20,9% del capitale di Weather Investments, pari a 263 milioni di euro. Il Risultato netto del Gruppo ammonta a 2. 678 milioni di euro contro i 2. 640 milioni di euro dello stesso periodo del 2006 (+1,4%), che includeva 256 milioni di euro riferibili al provento netto generato dall’indicato scambio azionario Wind-weather. La crescita del Risultato netto del Gruppo è anche attribuibile all’effetto positivo dei dividendi netti di Endesa pari a 296 milioni di euro. Il Capitale investito netto al 30 settembre 2007 è pari a 43. 745 milioni di euro ed è coperto per il 43,4% dal patrimonio netto complessivo (18. 976 milioni di euro) e per il restante 56,6% dall’indebitamento finanziario netto (24. 769 milioni di euro); quest’ultimo risulta in aumento di 13. 079 milioni di euro (+111,9%) rispetto agli 11. 690 milioni di euro del 31 dicembre 2006, principalmente per effetto delle importanti acquisizioni all’estero in corso di completamento alla fine del periodo in esame. Il rapporto debt to equity si attesta al 30 settembre 2007 a 1,31, a fronte di 0,61 di fine 2006. Gli Investimenti effettuati in attività materiali e immateriali durante i primi nove mesi del 2007 ammontano a 2. 518 milioni di euro, con un incremento di 723 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2006 (+40,3%). La crescita è principalmente riferibile ai maggiori investimenti effettuati sugli impianti di generazione in Italia e all’estero. I Dipendenti del Gruppo al 30 settembre 2007 sono 56. 057, in diminuzione di 2. 491 unità rispetto ai 58. 548 dipendenti di fine 2006. La riduzione è principalmente dovuta al saldo negativo tra assunzioni e cessazioni per 2. 635 risorse. I risultati consolidati del terzo trimestre del 2007 Principali risultati consolidati del terzo trimestre 2007 (milioni di euro) Terzo trimestre 2007 L’ebitda del terzo trimestre 2007 si attesta a 2. 249 milioni di euro rispetto ai 1. 903 milioni di euro del corrispondente periodo dell’esercizio precedente, con un incremento di 346 milioni di euro (+18,2%). Il miglioramento riflette una crescita generalizzata registrata in tutte le Divisioni operative, parzialmente compensata dalla riduzione del margine della Capogruppo e dell’area Servizi e Altre Attività. L’ebit del terzo trimestre 2007 è pari a 1. 617 milioni di euro, in crescita di 297 milioni di euro (+22,5%) rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente; esso sconta, rispetto alla crescita dell’Ebitda, maggiori ammortamenti e perdite di valore per 49 milioni di euro (+8,4%). Il Risultato netto del Gruppo del terzo trimestre 2007 ammonta a 696 milioni di euro, in crescita di 34 milioni di euro (+5,1%) rispetto al corrispondente periodo del 2006. 6/15 Fatti Di Rilievo Successivi Alla Chiusura Del Terzo Trimestre 2007 Opa Endesa Il 5 ottobre la Comision Nacional del Mercado de Valores (Cnmv) ha reso noto che l’ammontare delle adesioni all’Offerta Pubblica di Acquisto (Opa), lanciata congiuntamente da Enel Energy Europe (Eee) e da Acciona, è risultato pari al 46,05% del capitale di Endesa. In base agli accordi stipulati tra Eee e Acciona, Eee ha acquistato il 42,08% del capitale di Endesa mentre Acciona ha acquistato il 3,97% del capitale stesso. A conclusione dell’Opa, pertanto, Eee e Acciona risultano possedere rispettivamente il 67,05% ed il 25,01% del capitale di Endesa. Il 18 ottobre il consiglio di amministrazione di Endesa ha proceduto alla nomina di alcuni nuovi membri del consiglio stesso mediante cooptazione, al fine di adeguare la propria composizione al nuovo assetto proprietario derivante dalla conclusione dell’Opa. Il 22 ottobre il Ministero dell’Industria, Turismo e Commercio spagnolo ha notificato il parziale accoglimento del ricorso presentato da Enel e Acciona contro alcune condizioni poste dalla Commissione Nazionale per l’Energia (Cne) spagnola all’Opa su Endesa. Ogk-5 Il 24 ottobre Enel, attraverso la controllata Enel Investment Holding (Eih), ha sottoscritto il contratto di acquisto da Credit Suisse del 7,15% del capitale di Ogk-5 per un corrispettivo pari a 10. 769 milioni di rubli (pari a circa 304 milioni di euro). Al completamento dell’operazione, Eih risulta quindi titolare del 37,15% circa del capitale di Ogk-5 e, avendo superato la soglia del 30% del capitale stesso, in base al diritto russo è tenuta a promuovere un’Opa sull’intero capitale della società a un prezzo non inferiore a 4,4275 rubli per azione (quale prezzo più alto corrisposto dall’offerente per l’acquisto di azioni Ogk-5 negli ultimi sei mesi). Blue Line Il 24 ottobre Enel, attraverso la controllata Eih, ha finalizzato, per un corrispettivo di circa 1,1 milioni di euro, l’acquisizione del 100% del capitale di Blue Line, società rumena che possiede diritti per lo sviluppo di progetti eolici nella regione di Dobrogea per circa 200 Mw che si prevede diventino operativi a partire dal 2010. Prevedibile Evoluzione Della Gestione Con il successo dell’Opa su Endesa e il rafforzamento della posizione in Russia, Enel ha sostanzialmente completato la propria espansione internazionale trasformandosi in una multinazionale dell’energia. Si prevede che i flussi di cassa operativi generati dal Gruppo nel suo complesso consentiranno di disporre delle risorse necessarie per far fronte agli impegni finanziari 7/15 connessi alle operazioni sopra indicate, nonché di rispettare la politica dei dividendi annunciata ai mercati. Proseguono inoltre i programmi finalizzati al raggiungimento dell’eccellenza operativa e alla crescita sul mercato libero in Italia, nonché i piani di investimento nella ricerca e nel settore delle fonti rinnovabili. Si prevede che la nuova dimensione internazionale raggiunta e tutte le attività in programma nei diversi ambiti produrranno effetti positivi già nel 2007, i cui risultati economici sono attesi in miglioramento rispetto all’esercizio precedente. Strategie Di Enel Nel Mercato Russo Nella conference call dedicata alla illustrazione dei risultati dei primi nove mesi del 2007 alla comunità finanziaria, l’amministratore delegato Fulvio Conti ha fornito un aggiornamento sulle strategie seguite dal Gruppo nel mercato russo, di cui viene fornita di seguito una sintetica anticipazione. L’intera presentazione è disponibile nel sito www. Enel. It, nella sezione Investor Relations, La presenza del Gruppo in Russia risale al 2004, quando Enel si aggiudicò un contratto triennale per la gestione e il raddoppio della potenza di una centrale a ciclo combinato a San Pietroburgo. Tale presenza si è quindi successivamente sviluppata fino a oggi grazie ad acquisizioni nell’upstream del gas (attraverso la partecipazione del 40% in Enineftegaz), nella generazione (attraverso la partecipazione in Ogk-5, attualmente pari al 37,15%) e nella vendita di energia elettrica (attraverso la partecipazione del 49,5% in Rusenergosbyt, il maggiore fornitore di energia elettrica del Paese) che hanno fatto di Enel il primo gruppo estero a disporre di una presenza verticalmente integrata nel settore. Il mercato russo dell’energia risulta oggi estremamente attraente per gli investitori, in quanto caratterizzato da tassi di crescita doppi rispetto a quelli dell’Europa occidentale (con una richiesta di nuova capacità produttiva stimata in 40 Gw fino al 2010) e da un processo di liberalizzazione che si dovrebbe completare nel 2011. In tale contesto, Ogk-5 (la società elettrica di generazione di cui Enel intende acquisire il controllo a seguito dell’offerta pubblica di acquisto attualmente al vaglio dell’Fsfr, l’Autorità russa di regolazione dei mercati finanziari) risulta operare in un’area geografica a elevato tasso di crescita, Russia europea e Urali, dove essa dispone di un equilibrato mix produttivo tra carbone e gas. Il piano di sviluppo di Ogk-5 per il periodo 2007-2012 prevede investimenti per 2,37 miliardi di euro, di cui 670 milioni di euro in nuova capacità produttiva, 495 milioni di euro in opere finalizzate a migliorare la compatibilità ambientale e la sicurezza delle centrali esistenti e 1,2 miliardi di euro per ammodernamento e miglioramento dell’efficienza delle centrali stesse, al fine di estenderne la vita utile. 8/15 Si prevede che tali investimenti saranno finanziati con il cash flow operativo generato dalla società stessa. Fulvio Conti conclude così la sua presentazione: “Si prevede che la presenza verticalmente integrata nel mercato russo dell’energia e l’esperienza di Enel possano creare valore per Ogk-5 e fornire un contributo estremamente significativo alla crescita dei risultati operativi del Gruppo”. Una più esatta quantificazione degli effetti attesi sui risultati di Enel della strategia nel mercato russo verrà fornita in occasione della presentazione del nuovo piano industriale, prevista per il mese di marzo del 2008. .  
   
   
SOCOTHERM RISULTATI FINANZIARI CONSOLIDATI AL 30 SETTEMBRE 2007: RICAVI CONSOLIDATI IN CRESCITA DI QUASI L’11% A € 244 MLN, RISPETTO AL 30/09/06  
 
Vicenza, 12 novembre 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Socotherm S. P. A. , Società quotata sul segmento Star di Borsa Italiana (Sctm. Mi) ed uno dei principali operatori mondiali nel rivestimento protettivo di tubazioni per l’estrazione ed il trasporto di petrolio, gas e acqua, ha esaminato la situazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2007, redatta in conformità ai principi contabili internazionali (International Financial Reporting Standards – Ifrs) e non assoggettata a revisione contabile. I risultati del terzo trimestre evidenziano il trend positivo di crescita in tutti i nostri settori operativi, infatti, nei primi nove mesi dell’anno i risultati si sono confermati in linea con le aspettative sia in termini di ricavi sia di margini che fanno ben sperare nel raggiungimento degli obiettivi dei prossimi anni. I risultati di ogni periodo fiscale possono variare in maniera significativa, ciò preclude la possibilità di una comparazione diretta con gli stessi periodi di altri anni fiscali o l’estrapolazione di dati da un singolo periodo all’intero anno fiscale. I Ricavi Consolidati hanno registrato una crescita di quasi l’11% e si sono attestati a € 244 Mln rispetto a € 220 Mln al 30/09/06. Il fatturato per area di business conferma l’incremento del settore offshore, considerato ad elevato valore aggiunto e ad elevate potenzialità di crescita. Buoni rimangono anche i fatturati delle altre linee di business. Al 30/09/07 si evidenzia un miglioramento della redditività rispetto al medesimo periodo del 2006. L’ebitda ha registrato una crescita del 12,6% a € 48 Mln arrivando a rappresentare il 19,8% dei Ricavi Netti (€ 43 Mln e 19,5% dei Ricavi Netti al 30/09/06), mentre l’Utile prima delle imposte si attesta a € 8,2 (€ 2,0 Mln nel 2006). Il terzo trimestre 2007 ha registrato Ricavi Consolidati pari a € 79 Mln in crescita del 12,7% rispetto al terzo trimestre 2006, Ebitda a quasi € 16 Mln (+ 12,8% rispetto a € 14 Mln del terzo trimestre 2006) e Utile Netto a € 2,6 Mln (€ 2,2 Mln nel terzo trimestre 2006). Nel corso del trimestre sono continuati gli investimenti tecnici e hanno riguardato: interventi di mantenimento, upgrading e crescita degli impianti produttivi, compresi i lavori di implementazione delle marine base operative in aree ritenute strategiche. Nei primi 9 mesi dell’anno sono stati investiti € 30 Mln rispetto a € 32 Mln investiti al 30/09/06 e a € 54 Mln al 30/09/05. Il Backlog al 30/09/07 è ancora sostenuto a € 326 Mln di cui il 37% relativo all’area Emea – Europe/middleeast/africa, il 18% all’area Asia Paci Fic, il 25% all’area Americas e il 20% Mln nell’area Wabr. I Ricavi a fine esercizio sono previsti quindi in crescita rispetto al 2006. La posizione finanziaria netta al 30/09/07 si è attestata a (140) Mln di Euro a fronte di un Patrimonio Netto pari a 96 Mln di Euro. Tale posizione è migliorata (+3%) rispetto alla posizione finanziaria netta al 30/06/07 grazie al saldo positivo tra il cash-flow del periodo e gli investimenti dei primi nove mesi dell’anno. .  
   
   
"PITAGORA": IL MINISTRO PECORARO SCANIO E IL PRESIDENTE LOIERO FIRMANO UN ACCORDO PER COSTRUIRE IN CALABRIA UN IMPIANTO SOLARE TERMODINAMICO  
 
Reggio Calabria,12 ottobre 2007 - La Calabria sarà la prima regione italiana ad avere un impianto solare termodinamico che si chiamerà "Pitagora" e verrà costruito in provincia di Crotone. L´accordo di programma è stato sottoscritto oggi a Altafiumara di Villa San Giovanni dal ministro dell´Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio e dal presidente della Regione Agazio Loiero, in occasione della presentazione del "Rapporto sullo stato dell´ambiente in Calabria". L´impianto solare a ciclo termodinamico sfrutta la sorgente di energia per trasformarla in calore ad alta temperatura ed è competitivo con le altre fonti come carbone, petrolio e metano. L´accordo di programma prevede come obiettivi anche la realizzazione di un sistema locale di sviluppo, integrato ed omogeneo con le politiche di crescita delle energie rinnovabili, producendo effetti di induzione e moltiplicazione anche verso le imprese private. "Dopo aver vissuto anche noi i conflitti per l´utilizzo del carbone nelle centrali elettriche - ha affermato il presidente Loiero - con questa nostra proposta confermiamo l´impegno tangibile della Regione Calabria a favore delle energie pulite e rinnovabili, rafforzando la proficua collaborazione avviata in questi anni con il Ministero dell´ambiente. Adesso partiamo per realizzare il primo impianto, ma siamo disponibili a trovare il sito adatto anche per costruirne un secondo". "Da parte nostra - ha detto il ministro Pecoraro Scanio - c´è la massima disponibilità, perché occorre fare cose concrete e trasparenti per contrastare gli interessi delle lobby che non hanno interesse a sviluppare l´energia pulita che, come quella solare, è alla portata di tutti. Perciò, in Calabria, oltre all´apporto della Regione è necessario che questa nuova opportunità venga colta anche dalle Università e dai ricercatori". Il documento sottoscritto o avrà durata triennale e prevede che per il 2007 vi sia un finanziamento ministeriale di un milione di euro, mentre le risorse successive arriveranno sulla base dei fondi disponibili nel bilancio statale. La Regione Calabria si impegna a finanziare il programma per il 2007 e per gli anni successivi con risorse paritarie. Entro un mese sarà istituito il "Comitato di gestione tecnico-scientifico", con compiti di indirizzo programmatico, di individuazione e di controllo degli interventi da realizzare. Inoltre, elaborerà lo studio preliminare di fattibilità dell´impianto solare termodinamico ed i singoli interventi con le modalità di attuazione. "Le variazioni climatiche sono sotto l´occhio di tutti. La Calabria - ha sostenuto l´assessore regionale Tommasi - è uno dei territori più esposti ai fenomeni di desertificazione e del rischio idrogeologico. Pertanto, avviare da noi la prima centrale a concentrazione solare, capace di sostituirsi a quelle a carbone per la quantità e qualità di energia prodotta, rappresenta un salto di qualità per il futuro stesso dell´innovazione in Calabria". .  
   
   
SERBIA, AZIENDA ELETTRICA EPS VERSO LA BORSA  
 
Sarajevo, 12 ottobre 2007 - Il ministro delle finanze serbo, Mirko Cvetkovic vuole che l´azienda elettrica nazionale, Eps, entri in Borsa. Lo rivela il sito informativo B92. Net. Dinkic ha affermato che il governo proporrà due modelli, secondo i quali sarà offerta in Borsa una percentuale di azioni compresa tra il 10 e il 30 percento. L´obiettivo è generare parte del miliardo e mezzo di euro necessari per completare la costruzione della stazione termoelettrica di Kolubara B, oltre al nuovo blocco presso la stazione Nikola Tesla. Un altro modello prevede la messa sul mercato di una percentuale tra il 10 e il 15 percento di azioni, ma la cifra ottenuta in questo modo non basterebbe a coprire i costi delle necessarie edificazioni, e la Eps dovrebbe richiedere un prestito bancario aggiuntivo. .  
   
   
ECCO LE NUOVE FACOLTÀ PER TROVARE LAVORO  
 
Milano, 12 ottobre 2007 - Le lauree più richieste dalle imprese? Quelle a indirizzo economico (5. 110 posti) e ingegneria (2. 120 elettronica, 1. 190 industriale, 270 civile e ambientale, 550 altri). Insieme a chimica e farmacia (1. 040). A Milano il titolo universitario è richiesto per il 20,3% delle assunzioni, pari a 14. 180 posti di lavoro, dato in crescita rispetto ai 11. 360 dello scorso anno e che supera quello nazionale, dove la laurea è necessaria solo per il 9% dei casi. Per oltre un laureato su due (53,8%) è necessaria un’ulteriore formazione. Quasi un’assunzione di universitari su quattro è di difficile reperimento (24,6%). Il contratto? A tempo indeterminato nel 68,1% dei casi. La conoscenza delle lingue è richiesta nel 66,2% dei casi, più nell’industria (77,1%) che nei servizi (63,3%), e quella informatica nel 93,5%. La maggior parte delle assunzioni avviene in imprese grandi, con oltre 50 dipendenti (10. 990). E nel settore dei servizi (10. 800 posti). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati Excelsior con le richieste di assunzione delle imprese previste per l’anno 2007. Guida per i neolaureati. Questi i dati diffusi oggi nell´ambito del convegno in Camera di Commercio di Milano di Actl "Il Mercato del lavoro per i neolaureati: opportunità formative e prospettive occupazionali"che si è svolto oggi. Durante la manifestazione, è stata anche presentata la nuova edizione di "Dall´università all´azienda. Guida pratica per i neolaureati" edita da Actl con patrocinio della Camera di Commercio di Milano, di Confindustria e la collaborazione di Asfor. "Le università sono fattori decisivi di competitività per Milano, ha detto Umberto Bellini vicepresidente Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano e consigliere della Camera di Commercio di Milano, il capitale umano, l´innovazione diffusa, la formazione sono oggi i migliori alleati delle imprese. I tanti giovani che vengono a studiare a Milano, dall´Italia e dall´estero, possono contare su un ambiente accademico e socio-economico internazionale e innovativo. L´impegno delle istituzioni, come la Camera di Commercio, è quello di migliorare il rapporto università-imprese. Per una economia milanese sempre più all’avanguardia". .  
   
   
“MEDIATORI DI CONFLITTI - OPERATORI DI PACE INTERNAZIONALI"A BOLZANO DISCUSSIONE DELLE TESI DEL MASTER  
 
Bolzano, 12 novembre 2007 - Nell’ambito del master Fse “Mediatori dei Conflitti – Operatori di Pace Internazionali” dell’Università di Bologna, e su iniziativa della Formazione professionale provinciale in lingua italiana e della Fondazione Alexander Langer, si è svolta venerdì 9 e sabato 10 novembre a Bolzano la discussione delle tesi del Master promosso dal Fondo sociale europeo per “Mediatori di conflitti - operatori di pace internazionali” dell’Università di Bologna. Le tesi si riferiscono alle esperienze dirette sul campo che i mediatori hanno svolto in diversi paesi come Ruanda, Brasile, Israele, Bosnia, Romania ed altri Paesi. .  
   
   
AAA STUDENTI CREATIVI CERCASI  
 
 Reggio Emilia, 12 ottobre 2007 - Al via la quarta edizione del Premio Unioncamere “Scuola, Creatività e Innovazione”, il concorso del sistema camerale rivolto agli studenti delle scuole medie superiori e dei corsi di istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts) che ha l’obiettivo di sviluppare nei giovani la propensione al pensiero creativo e sensibilizzare il mondo della scuola sull’importanza dei temi della creatività dell’innovazione e della tutela della proprietà intellettuale. Il Premio, appuntamento ormai fisso per il sistema scolastico, mira a premiare il momento di “ideazione”, per iniziativa degli studenti, di un prodotto/servizio innovativo o di processi produttivi innovativi che potrebbero essere tradotti in business, anche da nuove iniziative imprenditoriali. Gli studenti partecipanti devono essere organizzati in gruppi, formati da almeno 3 studenti, in cui sia previsto il coinvolgimento di almeno un docente che svolga attività di assistenza e coordinamento; i gruppi di lavoro devono cimentarsi nell’elaborare idee creative e innovative di prodotti, servizi o design, tenendo conto, pur nella libera espressione della fantasia, delle specificità produttive reali e delle possibilità di riproducibilità. Le idee elaborate, infine, devono essere espresse sotto forma di progetti. Importanti novità in questa edizione si registrano per i premi destinati ai gruppi di studenti partecipanti e ai docenti tutor che aumentano di importo e di numero: l’edizione 2007-2008, infatti, mette in palio 15 borse-premio, destinate agli studenti vincitori, un premio in denaro da destinare all’acquisto di supporti didattici per gli Istituti e un compenso, per i docenti tutor, per la stesura di un saggio illustrativo del momento di ideazione e dell’attività del gruppo. “Siamo orgogliosi di proporre anche quest’anno al sistema scolastico reggiano questa iniziativa” spiega il presidente della Camera di Commercio, Aldo Ferrari “che sottolinea l’importanza del dialogo tra il sistema imprenditoriale e il mondo della scuola. La Camera di commercio, in qualità di Ente che rappresenta gli interessi del sistema delle imprese, promuovendo questo concorso, mira a divulgare tra i ragazzi, fin dai banchi di scuola, la cultura dell’innovazione, il motore propulsore delle nostre eccellenze economiche”. “Credo fermamente”, prosegue Ferrari, “nell’importanza di un’educazione scolastica che insegni ai giovani il valore dell’innovazione e della creatività, così come ritengo davvero strategico che venga introdotto fin da scuola il concetto della tutela della proprietà intellettuale che deve divenire un’abitudine per il nostro sistema economico. La Camera di Commercio è da sempre impegnata in questa direzione, come lo testimonia il convegno sulla tutela della industriale promosso dall’Ente camerale in programma proprio il 14 novembre prossimo”. “Vorrei infine ricordare”, conclude il presidente, “che le scuole reggiane hanno una tradizione vincente in questo concorso che, nella sua prima edizione, ha visto trionfare a livello nazionale l’Istituto Einaudi di Correggio, che si è classifica primo nella sezione dei prodotti innovativi, con un’idea progettuale che mi risulta aver trovato un buon interesse a livello industriale”. Per partecipare all´annualità 2007-2008 del Premio, gli Istituti scolastici devono iscriversi entro il 31 dicembre 2007, mentre i progetti degli studenti dovranno essere presentati entro il 31 marzo 2008. Le proposte pervenute saranno esaminate da Commissioni provinciali nominate dalle Camere di Commercio che formuleranno le graduatorie provinciali. I finalisti saranno valutatati dal Comitato Tecnico Scientifico del Premio. L’esito del premio sarà proclamato nell’autunno 2008. Il testo del bando di concorso è scaricabile dal sito Internet camerale www. Re. Camcom. It alla voce Bandi, concorsi, premi e progetti. .  
   
   
LOTTA ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA, INTESA MINISTERO - REGIONE CAMPANIA. COINVOLTE 155 SCUOLE E 300 NUOVI DOCENTI PER IL "RECUPERO" DI 3000 RAGAZZI CAMPANI  
 
Napoli, 12 novembre 2007 - Il Presidente della Regione Campania Antonio Bassolino ha presentato il progetto "Pass" (Prevenzione, Accompagnamento, Socialità, Sviluppo), lo strumento con il quale il Ministero della Pubblica Istruzione e la Regione Campania intendono combattere il fenomeno dell´abbandono scolastico, particolarmente allarmante in alcune zone della Campania. Alla conferenza hanno preso parte l´Assessore all´Istruzione Corrado Gabriele, il Direttore dell´Ufficio Scolastico Regionale Alberto Bottino. Erano presenti, altresì, i campioni dello sport Franco Porzio, Sandro Cuomo, Davide Tizzano, Andrea Caianiello, Vincenzo Ferrara e il vicepresidente della Phard Bruno Mastro. L´accordo intende coinvolgere gli studenti campani tra i 14 e i 17 anni che non risultano iscritti in alcun percorso di obbligo scolastico o formativo (si calcola che possano esserne recuperati almeno 3. 000 sui 9. 000 in queste condizioni), veri e propri "fantasmi" che la scuola fino ad oggi non è riuscita ad intercettare. Saranno coinvolte 155 scuole che formeranno altrettante classi dedicate a questa tipologia e fascia di età. Il primo biennio sarà finalizzato all´assolvimento dell´obbligo di istruzione e al conseguimento di una qualifica regionale, il triennio successivo al conseguimento del diploma di istruzione secondaria di secondo grado. Il progetto prevede percorsi di formazione e tirocini formativi nelle botteghe artigiane e nelle aziende locali. Per l´attuazione del progetto saranno impegnati 300 nuovi docenti, immessi in ruolo per due anni grazie alle risorse stanziate dalla Regione Campania. Di seguito, il testo dell´intervento del Presidente Bassolino. "Oggi presentiamo un importante accordo siglato tra il Ministero della Pubblica Istruzione e la Regione Campania per contrastare uno dei fenomeni più dannosi per la formazione e la crescita delle giovani generazioni, e cioè la dispersione scolastica. Voglio ringraziare davvero e di cuore il Ministro Fioroni e l´Assessore Gabriele, che hanno intensamente lavorato in queste settimane per rendere possibile questo accordo. La Regione ha promosso lo scorso anno l’iniziativa Scuole Aperte, un progetto sperimentale che ha riscosso un forte successo e che dunque è stato confermato e potenziato anche per quest´anno, raddoppiando il numero di scuole coinvolte (più di 200) e i relativi finanziamenti, arrivando a investire 12 milioni di euro. Siamo fortemente impegnati a fare di Scuole Aperte un intervento strutturale, e per questo abbiamo inserito questo progetto all´interno del programma Fse, che è stato approvato proprio in questi giorni dalla Commissione Europea. All´interno della strategia generale di Scuole Aperte - e veniamo all´iniziativa che presentiamo oggi - abbiamo sviluppato il progetto "Pass" (Prevenzione, Accompagnamento, Socialità e Sviluppo), grazie al quale già agli inizi di dicembre potrà partire un primo importante intervento su oltre 3. 000 ragazzi campani, dell´età compresa tra i 14 e i 16 anni, che si trovano in una situazione di abbandono scolastico. Si tratta di un´azione impegnativa, che punta a raggiungere, in questo primo step, tra il 30 e il 40 per cento dei giovani appartenenti a questa fascia d´età già fuori dai percorsi scolastici ed a forte rischio di esclusione sociale e lavorativa nella nostra regione. Vediamo, innanzitutto, come sarà articolato il progetto: saranno coinvolte 155 scuole, appositamente individuate dal nostro Assessorato all´Istruzione nei territori dove è più alto il rischio di dispersione scolastica. Ogni istituto darà vita a un apposito percorso educativo, con l´obbiettivo di coinvolgere i ragazzi "dispersi" anche attraverso nuove iniziative di tipo formativo e sociale. Per dare più forza a questa strategia di intervento, saranno immessi in ruolo per due anni, sempre con risorse regionali, 300 nuovi insegnanti provenienti dalle graduatorie ufficiali della direzione scolastica regionale, che andranno a affiancare i 300 docenti specialisti dedicati al recupero dei dispersi in situazioni di maggior disagio. Gli istituti scolastici (professionali e tecnici) che attueranno il progetto avranno inoltre il compito di: favorire interventi di carattere socio-psico-pedagogico, che coinvolgano non solo gli allievi a rischio, ma anche le loro famiglie; sostenere i docenti attraverso momenti di approfondimento nei casi difficili di rimotivazione di allievi a rischio; monitorare e sostenere tutti i potenziali abbandoni attraverso colloqui personalizzati; far emergere tutte quelle situazioni che risultano già in abbandono e che restano però in una cosiddetta "zona grigia", al fine di inserire i giovani coinvolti in percorsi personalizzati di reinserimento scolastico o percorsi di stage applicativo. Inoltre prevediamo di mettere a disposizione dei ragazzi la possibilità di realizzare work experience in botteghe artigiane e piccole imprese per qualificarsi, oltre che attraverso lo studio anche con la pratica diretta di una esperienza lavorativa. Un ruolo importante dell´azione di contrasto sarà infine svolto dalla pratica sportiva, intesa come strumento di educazione alla legalità e alla socialità. Grazie all´impegno diretto di importanti rappresentanti del mondo dello sport - e ringrazio di cuore quelli intervenuti qui oggi, come Franco Porzio, Davide Tizzano, Sandro Cuomo, Vincenzo Ferrara, il giovanissimo (19 anni) due volte campione del mondo di canottaggio Andrea Caianiello, la squadra di basket Phard Napoli - i ragazzi che prenderanno parte al progetto saranno avviati alle più diverse discipline sportive, come nuoto, pallanuoto, canottaggio, scherma, calcio…forniti di ogni necessaria assistenza, attrezzatura e vestiario per la pratica dello sport prescelto e di un abbonamento completo valido per l´intera rete dei trasporti pubblici locali. Insomma potranno essere come i tanti coetanei di famiglie più agiate o di altre città italiane ed europee che, finito l´orario scolastico, frequentano palestre e altri impianti sportivi e crescono con la dimensione sociale della partecipazione. Per il prossimo biennio, investiamo su questo progetto 30 milioni di euro di risorse ordinarie, stanziate direttamente dalla Regione. Come si vede, si tratta di un vero e proprio intervento di sistema, che investe fortemente sulla scuola non solo come luogo formativo, ma come uno dei più importanti fattori di coesione sociale presenti sul territorio. La scuola deve diventare sempre più un presidio di legalità, un luogo di confronto e di inclusione civile e sociale. Scuole davvero aperte a tutti, soprattutto nei quartieri e nei territori più difficili, alle fasce deboli della società, ai giovani, agli anziani, agli immigrati, e ai disabili. Come è noto a voi tutti, la Campania è una delle regioni più giovani d´Europa. Ecco perché iniziative come queste, per le quali abbiamo deciso di dedicare una importante quota del Fse, quasi il 20% dei circa 1. 200 milioni di euro, unite a tante altre già in corso e che realizzeremo nei prossimi mesi e anni fino a tutto il 2013, sono un investimento concreto sulla parte migliore della nostra comunità e sul nostro futuro. .  
   
   
IN ARRIVO ACCORDO REGIONE LAZIO -MINISTERO POLITICHE GIOVANILI  
 
Bologna, 12 ottobre 2007 - In arrivo un Accordo di programma quadro sulle politiche giovanili tra la Regione Lazio e il ministero delle Politiche giovanili. La firma è stata annunciata al Com-pa, il Salone europeo della comunicazione pubblica e dei servizi al cittadino e alle imprese, a Bologna, nel corso di una conferenza stampa, dall’Assessore regionale al Lavoro, Pari Opportunità e Politiche Giovanili, Alessandra Tibaldi, e dal ministro Giovanna Melandri. “Questo accordo - ha detto Tibaldi - ha per oggetto una pluralità di azioni a favore dei giovani: per la promozione dei diritti di cittadinanza, la fruizione consapevole della cultura, la costruzione di un sistema informativo regionale, il miglioramento della condizione abitativa e lo sviluppo di iniziative a favore degli sport giovanili di nuova generazione. Inoltre - ha aggiunto - all’interno dell’intesa vi è anche l’importante iniziativa della ‘Carta giovani’ che, con le sue numerose agevolazioni, costituisce un importante segmento di reddito indiretto di cittadinanza. Questa iniziativa sta riscuotendo ovunque un grande successo”. Dello stesso avviso il ministro Melandri, che ha evidenziato come, “oltre al progetto pilota della ‘Carta giovani’ del Lazio, l’accordo contiene altre numerose facilitazioni per i giovani, tutte degne di essere utilizzate”. “Penso, in primo luogo, alle agevolazioni esistenti - ha spiegato Melandri - sul versante degli alloggi. In questo senso, la Finanziaria ci agevola nell’estendere i benefici a tutti i giovani, a prescindere dalla loro condizione di studenti, che intendano andare a vivere da soli, o in coabitazione con altri, prevedendo degli sgravi fiscali per i soggetti di età compresa tra i 20 e i 30 anni. E’ importante - ha detto il ministro - favorire in ogni modo la messa sul mercato di alloggi a prezzi calmierati, per combattere il fenomeno degli affitti in nero e offrire dei servizi abitativi di livello adeguato alle esigenze dei giovani”. “Il successo dell’iniziativa - ha concluso l’assessore Tibaldi - si deve al presidente Marrazzo, che ha individuato nelle politiche giovanili un filone molto più ampio, rispetto all’analisi di situazioni svantaggiate con cui spesso vengono affrontate le problematiche delle nuove generazioni. La Regione ha, invece, coordinato diverse tematiche che vanno dalla cultura al lavoro, alla formazione, all’urbanistica”. .  
   
   
LA RETE DI OSSERVAZIONE DEGLI OCEANI ARGO RAGGIUNGE IL SUO OBIETTIVO INIZIALE  
 
Bruxelles, 12 ottobre 2007 - A sette anni dal suo avvio, la rete internazionale di osservazione degli oceani Argo ha raggiunto l´obiettivo iniziale di attivare 3 000 galleggianti robotici nelle zone prive di ghiaccio dei fondali oceanici di tutto il pianeta. I galleggianti, collocati a circa 300 chilometri di distanza l´uno dall´altro, raccolgono sistematicamente informazioni su temperatura e salinità a una profondità di 2 000 metri, migliorando le previsioni climatiche e fornendo nuove informazioni sull´interazione tra oceano e atmosfera. Obiettivo iniziale del progetto, che riunisce oltre 30 paesi, tra cui diversi Stati europei, Usa, Giappone, Cina, India, Canada e Australia, era rivoluzionare la raccolta di informazioni fondamentali dagli strati superiori, importanti a livello climatico, degli oceani di tutto il mondo. Fornendo ogni anno 100 000 profili di temperatura e salinità di alta qualità nonché dati globali sulle correnti oceaniche, i galleggianti Argo hanno già aumentato di 20 volte il tasso di raccolta di misurazioni di bordo confrontabili. Inoltre, non sussistono condizionamenti stagionali poiché i galleggianti sono operativi tutto l´anno, mentre le misurazioni di bordo vengono di norma effettuate nella stagione estiva. «Il beneficio più evidente apportato da Argo è stata una netta riduzione nell´imprecisione dei calcoli sull´immagazzinamento del calore da parte degli oceani», afferma l´ufficio incaricato della gestione del progetto. «Questi dati sono fondamentali per determinare il tasso di riscaldamento climatico globale e l´innalzamento del livello del mare nonché per stimarne il futuro avanzamento». «Il flusso costante di dati raccolti con il progetto Argo e le misurazioni satellitari su scala globale effettuate con altimetri radar hanno inoltre permesso di compiere enormi progressi nella rappresentazione degli oceani in modelli atmosferici e oceanici accoppiati grazie ai quali è possibile formulare previsioni climatiche stagionali ed effettuare analisi di routine e previsioni sullo stato dell´oceano sotto la superficie. Si tratta di progressi che fino a un decennio fa sarebbero stati inimmaginabili e che hanno applicazioni pratiche come previsioni sulla sorte degli sversamenti di petrolio nell´oceano aperto e che costituiscono un aiuto per la pesca». I dati raccolti, che vengono trasmessi in tempo quasi reale a centri per l´elaborazione dei dati, sono a libera disposizione di chiunque intenda farne uso e svolgono un ruolo importante nell´osservazione degli oceani europei nell´ambito dell´iniziativa congiunta dell´Ue e dell´Agenzia spaziale europea sul monitoraggio globale per l´ambiente e la sicurezza (Gmes). Argo ha un costo operativo totale di circa 16,5 Mio Eur l´anno, sostenuto da tutti i partecipanti, i quali hanno inoltre deciso di contribuire al mantenimento della rete posizionando un numero specifico di nuovi galleggianti ogni anno. La durata massima di vita della generazione attuale di galleggianti è di cinque anni e, pertanto, ogni anno occorre collocare complessivamente 800 galleggianti, di cui circa 250 provenienti dall´Europa. Euro-argo, la parte europea della rete di osservazione, è stata classificata come una delle 35 infrastrutture prioritarie di ricerca su larga scala del Forum strategico europeo per le infrastrutture di ricerca (Esfri). La rete Argo è il vanto del sistema di osservazione in situ degli oceani promosso dalla Commissione congiunta per l´oceanografia e la meteorologia marina, cofinanziato dalla Commissione oceanografica intergovernativa dell´Unesco e dall´Organizzazione meteorologica mondiale. Argo è un progetto pilota dei Sistemi di osservazione globale degli oceani e del clima. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Argo. Net/ http://www. Coriolis. Eu. Org/ .  
   
   
GERMANIA E INDIA INTENSIFICANO I RAPPORTI IN CAMPO SCIENTIFICO  
 
Bruxelles, 12 ottobre 2007 - La Germania e l´India hanno deciso di rafforzare la collaborazione e il collegamento in rete in campo scientifico, focalizzando l´attenzione sulla gestione del cambiamento climatico e sullo sviluppo di tecnologie energetiche pulite. Ciascun paese stanzierà 10 Mio Eur per l´istituzione di un centro scientifico e tecnologico comune con sede a Delhi. Il centro scientifico e tecnologico indo-tedesco incoraggerà la collaborazione con l´industria e gli istituti scientifici indiani. Si prevede che la maggior parte delle spese del progetto saranno sostenute da partenariati pubblico-privati. Sono stati firmati inoltre protocolli d´intesa sulla collaborazione in materia di ricerca nei settori scientifici dei materiali avanzati, delle tecnologie energetiche e biomediche, nonché per promuovere i programmi di scambio degli scienziati. Uno dei primi progetti del centro si occuperà della «produzione snella», ossia di rendere i componenti più leggeri e più forti al fine di ridurre i costi per l´industria, aumentando al contempo l´efficienza. L´accordo prevede inoltre l´istituzione della versione indiana degli Istituti Max Planck tedeschi. Uno degli obiettivi sottesi a questa iniziativa è consentire agli scienziati indiani che hanno beneficiato di borse di studio Max Planck di mantenere i contatti con gli istituti ospitanti in Germania. I ricercatori indiani costituiscono il gruppo più ampio di borsisti stranieri presso gli istituti di ricerca Max Planck internazionali. La Germania e l´India hanno altresì rilasciato una dichiarazione congiunta nella quale chiedono soluzioni pratiche ed efficaci per affrontare il cambiamento climatico, ivi incluse strategie di mitigazione e di adattamento per sostenere lo sviluppo economico e sociale dei paesi in via di sviluppo. .  
   
   
CONCLUSA AD ALTAFIUMARA LA DUE GIORNI NO-STOP DEDICATA ALL´AMBIENTE  
 
Reggio Calabria, 12 novembre 2007 - Si è conclusa con la biodiversità montana la due giorni no-stop dedicata all´ambiente di Calabria che si è svolta ad Altafiumara nell´ambito della presentazione del Rapporto Ambiente 2007. I lavori pomeridiani, coordinati dal capo Ufficio stampa della Regione, Oldani Mesoraca, hanno visto la partecipazione del presidente della Commissione Ambiente del Consiglio regionale, Francesco Sulla del presidente del parco d´Aspromonte, Leo Autelitano e del Pollino, Domenico Pappaterra, il presidente di Federparchi, Matteo Fusilli e del dirigente generale della Direzione protezione della natura del Ministero dell´Ambiente, Aldo Cosentino. Tra i relatori anche Pietro Brandmayer, docente dell´Unical-dipartimento di ecologia. All´assessore Diego Tommasi il compito di concludere la due giorni ad Altafiumara che candida la Calabria ad ospitare la terza Conferenza nazionale sui Parchi. "La Calabria - ha detto Tommasi - con la sua estesa superficie di aree protette è il luogo naturale per ospitare un´iniziativa di tale portata che sarebbe anche un riconoscimento all´ impegno e alle risorse che abbiamo voluto impiegare per la gestione delle aree protette". Il riferimento è ai tanti percorsi intrapresi nelle aree protette della Calabria (la parchi card, il passaporto per i parchi, i tanti progetti sulla salvaguardia di specie animali, le nuove attività economiche nell´ambito della rete ecologica regionale, la sentieristica e gli itinerari naturalistici escursionistici) e all´iter di formazione di quattro nuovi parchi marini. Tommasi conferma ancora una volta la volontà forte di investire nelle risorse ambientali per produrre nuova economia, nuovo lavoro, nuova ricchezza. "Su questo percorso - ha concluso Tommasi - bisogna fare un ragionamento serio insieme perché è indispensabile che in questo progetto ognuno faccia la sua parte. I Parchi sono aree di rivitalizzazione della natura ma anche delle comunità che vi abitano". A fare gli onori di casa il dirigente generale del dipartimento Politiche dell´Ambiente della Regione Calabria, Giuseppe Graziano che ha illustrato il sistema delle aree protette in Calabria e "l´importanza di una programmazione che tenga conto della conservazione e della tutela delle risorse naturali e allo stesso tempo di uno sviluppo sostenibile delle comunità locali". "Le aree protette - ha detto Graziano - possono diventare uno strumento di riequilibrio economico e sociale, in quanto capaci di valorizzare realtà marginali". Per il presidente del parco d´Aspromponte "servono azioni mirate per la conservazione della biodiversità contro gli incendi, autentica minaccia di distruzioni di ecosistemi secolari. In particolare serve un intervento di pulizia dei boschi, delle piste di penetrazione per poter controllare con adeguatezza eventuali fenomeni di incendio. Tutto questo si potrebbe coniugare con la realizzazione di centrali a biomasse da impiegare per lo smaltimento della massa vegetale asportata dal sottobosco. Si riuscirebbe così a creare, nel contempo, energia, occupazione e salvaguardia ambientale". "Una due giorni che rappresenta una bella pagina di storia del governo regionale", ha dichiarato il presidente del parco del Pollino, Domenico Pappaterra che ha anche posto l´accento sulle "profonde novità emerse durante i dibattiti dedicati alla biodiversità marina e montana". E parlando specificatamente degli ecosistemi del Pollino, Pappaterra ha detto che "non è uno slogan dire che il Pollino è un ambiente speciale e fascinoso, tra i parchi più ricercati del mondo". I parchi sono anche una "sintesi dello stato di conservazione degli ecosistemi terrestri che evidenzi soprattutto i cambiamenti climatici globali". Così il prof, Brandmayer che nella sua relazione ha posto in evidenza come "il riscaldamento climatico può mettere a rischio i futuri servizi offerti dalla biodiversità, l´estinzione di specie, l´inaridimento di suoli ed ecosistemi che procede al ritmo di 100- 200 metri di risalita in altitudine. " Secondo il docente Unical "sono necessari monitoraggi e ricerche continue, cioè più risorse per fronteggiare lo spopolamento della montagna ed il rischio crescente di incendi". .  
   
   
RIPORTATO ALLA LUCE IL TESORO SOMMERSO DEL MARE MOSTRUM  
 
 Altafiumara, 12 novembre 2007 - Si è parlato di biodiversità marina nella mattinata che apre la seconda giornata del rapporto Ambiente Calabria 2007, svoltasi ad Altafiumara. E´ un universo inesplorato e prezioso quello che emerge dall´illustrazione di Mobiomarcal, il progetto di monitoraggio della Biodiversità marina dell´Icram (Istituto Centrale per la Ricerca applicata al Mare) condotto nei mari calabresi, promosso e fortemente voluto dall´Assessorato Politiche dell´Ambiente. "La Calabria ha una peculiarità ecosistemica - ha detto Roberto Danovaro, presidente dell´Associazione italiana oceanografia e limnologia nel corso della sua relazione - che la rende simile e analoga a sistemi posti a latitudini lontane. Nei mari calabresi abbiamo trovato ecosistemi di profondità presenti nei fondali dei fiordi cileni o nelle coste norvegesi". Un mare in evoluzione quello calabrese, che custodisce un patrimonio di biodiversità senza eguali al mondo. I cavallucci marini, nella baia di Soverato, i coralli bianchi del Tirreno, le distese coralligene della costa viola o ancora la caretta caretta di Capo Bruzzano nella costa dei Gelsomini. Ma l´attenzione degli scienziati per la culla della civiltà è alta "perché - spiega Danovaro - il Mediterraneo è un oceano in miniatura: qui le evoluzioni e i cambiamenti avvengono più in fretta, quindi il suo monitoraggio può darci risposte in prospettiva sull´evoluzione e i cambiamenti degli ecosistemi". Per due anni la nave oceanografica dell´Icram ha solcato i fondali del mare nostrum alla ricerca di nuove specie florofaunistiche e alla scoperta degli ecosistemi di profondità. Emerge una fotografia di grande interesse per gli studi scientifici, che contribuisce in maniera determinante ad arricchire il progetto mondiale di monitoraggio, che nella convenzione sulla biodiversità diventa ricerca prioritaria. La Calabria al centro del mondo non solo per la ricchezza di specie e la varietà di ecosistemi, ma anche perché - - ha spiegato il presidente dell´associazione oceanografia - è riuscita a cogliere, grazie alla volontà di preservare e valorizzare le risorse ambientali, l´opportunità di un tale progetto di portata mondiale. La Calabria ha avuto la possibilità di contribuire con questi dati alla rete mondiale dei censimento della biodiversità marina che coinvolge 82 paesi e migliaia di ricercatori e ha la possibilità di attingere ai finanziamenti per oltre un miliardo di dollari. E´ indispensabile scoprire e valorizzare le nuove forme di vita in mare, sia per proteggerle sia per sviluppare strumenti di gestione sostenibili, visto gli interessi economici crescenti che puntano all´utilizzo di risorse energetiche, minerarie e alimentari dagli ambienti profondi. Un progetto pilota un esempio da seguire in ambito nazionale - ha concluso Danovaro - che da lustro e risalto alla Calabria in ambito internazionale". .  
   
   
13 MILIONI E 270 MILA EURO PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL LITORALE DEI MARONTI E LA SISTEMAZIONE DELLE SPIAGGE A FORIO D´ISCHIA  
 
Napoli, 12 novembre 2007 – Oggi prendono il via i lavori di riqualificazione del litorale dei Maronti e di sistemazione delle spiagge di Spinesante e di San Francesco a Forio d’Ischia. La notizia è stata data nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso l´Assessorato all´Ambiente, a cui hanno preso parte l´Assessore Luigi Nocera ed i sindaci di Barano Paolino Buono e di Forio Franco Regine. La spesa complessiva prevista per gli interventi è di 13 milioni e 270 mila euro. "Oggi - ha detto l’Assessore Nocera - sono stati formalmente consegnati i lavori alle ditte aggiudicatarie. Entro un anno, verrà realizzata la sistemazione delle spiagge a Forio, entro 18 mesi sarà completata la sistemazione dei Maronti". L´intervento trova origine nelle mareggiate di fine dicembre 1999, che procurarono ingenti danni al porto di Forio ed alla spiaggia dei Maronti, quasi completamente asportata dal moto ondoso con incendi danni alle strutture turistiche esistenti ed ai costoni. . .  
   
   
OPPORTUNITÀ IN EUROPA PER LE AZIENDE DEL SETTORE AMBIENTALE  
 
Ravenna, 12 novembre 2007 - Verificare nuove opportunità in campo europeo per le aziende ravennati del settore ambientale. Questo l’obiettivo dell’evento di cooperazione internazionale organizzato dall’Eurosportello della Camera di Commercio di Ravenna nell’ambito della Fiera Ecomondo svoltasi a Rimini. L’iniziativa, ha messo di fronte una settantina di aziende europee provenienti da 12 Paesi interessate ad avviare rapporti di reciproca collaborazione nel settore delle tecnologie ambientali, delle tecniche di recupero e smaltimento dei rifiuti e dell’utilizzo delle energie rinnovabili. Il progetto è stato promosso dalla Commissione Europea per favorire attraverso la cooperazione tra imprese gli obiettivi di crescita economica sostenibile all’interno del nuovo mercato unico dei 27 Stati membri. Particolare attenzione è stata posta sulla cooperazione con le aziende dei paesi dell’Est Europa entrati nell’Unione Europea a seguito del processo di allargamento, con l’obiettivo di trasferire competenze e know-how nella realizzazione di produzioni ecocompatibili e nei servizi per l’ambiente. L’eurosportello ha coordinato la partecipazione al progetto di 14 centri europei per il supporto alle imprese che hanno promosso l’iniziativa nei rispettivi territori e contribuito a selezionare le aziende. Germania, Inghilterra, Olanda, Spagna, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Estonia, Slovenia, Slovacchia, Finlandia sono stati i Paesi rappresentati. La partecipazione congiunta con partners europei a progetti di ricerca nel campo delle ecocostruzioni, la progettazione e installazione di impianti per il trattamento dell’aria a basso consumo energetico, l’assistenza reciproca nella ricerca di nuovi partners per la commercializzazione di filtri per uso industriale, sono alcuni dei temi trattati dalle aziende della provincia di Ravenna nel corso degli incontri. All’evento hanno partecipato anche operatori provenienti dal resto della regione e da tutto il territorio nazionale, interessati a collaborazioni anche nel campo del recupero delle materie plastiche, dei rifiuti urbani, della depurazione delle acque. Interessante anche l’adesione al progetto di una delegazione di aziende israeliane, coordinate dall’Agenzia per lo sviluppo delle commercio estero di Tel Aviv, che ha mostrato forte interesse per l’iniziativa in particolare nel proporre partnerships nel settore del trattamento acque e dello sfruttamento dell’energia solare come fonte di energia alternativa. L’eurosportello parteciperà con una delegazione di imprese il prossimo anno a due nuove iniziative di partenariato nel corso di due Fiere in Germania e Slovacchia, agroalimentare e meccanica i settori interessati. .  
   
   
SI CONCLUDE CON UNA CONFERMA E MOLTE NOVITA´ L´EVENTO "UN NUOVO AMBIENTALISMO PER UN ALTRO PROGRESSO", IL IX CONGRESSO REGIONALE DELLA LEGAMBIENTE PUGLIA  
 
Bari, 12 novembre 2007 – Francesco Tarantini eletto Presidente della Legambiente Comitato Regionale Pugliese. Termina con una conferma l´appuntamento quadriennale di confronto programmatico dei circoli dell´associazione Legambiente. "Negli ultimi due anni credo che la Legambiente Puglia ha fatto molto, se non bastassero le facce nuove che ho visto oggi, che denotano come l´associazione sia cresciuta, oggi ci sono anche i dati positivi che attestano l´energia che anima il lavoro di tutti" dichiara Sebastiano Venneri nel commentare la rielezione di Tarantini a Presidente Regionale "l´impegno della Legambiente per difendere l´ambiente in questa regione è quotidiano e ispirato alle ragioni del fare, a noi i ruoli di testimonianza non ci interessano, Legambiente ha cambiato questo paese, è cambiata anche lei, è diventata una associazione più professionale, ha bisogno di persone che gli dedichino maggior tempo, perché il peso dell´associazione è cresciuto come le aspettative dei cittadini rispetto a quello che Legambiente può e deve fare". Il Convegno ha registrato uno svolgimento positivo su tutti i fronti, come sottolineato dai rappresentanti degli Enti che hanno portato il loro saluto all´assemblea, e che ha segnato il nuovo corso dell´associazione, come dichiarato dallo stesso Francesco Ferrante, Direttore Generale Legambiente, "E´ soddisfazione personale, la mia, nel notare che Legambiente Puglia è riuscita a diventare un interlocutore stimato da parte di tutti gli stake holders che sono venuti oggi a portare il loro saluto, e che riconoscono in Legambiente, un interlocutore altro con cui parlare e pianificare" commenta Ferrante in merito agli interventi degli assessori regionali Massimo Ostilio e Michele Losappio, di Michele Lamacchia, Presidente Anci Puglia, Giorgio Assennato, Direttore Generale Arpa Puglia, e continua "finalmente abbiamo ricostituito le condizioni per permettere a Legambiente di fare il suo mestiere in qualità di comunità di uomini e donne che cooperano a partire dalla molla dell´ambientalismo, ma che hanno come obiettivo principale quello di agire nell´ottica di un cambiamento di questo Paese". L´assemblea ha poi votato all´unanimità il nuovo Direttivo, che passa da 35 a 30 membri, Francesco Tarantini, Marina Bellini, Annamaria Fersurella, Aldo Fusaro, Maurizio Manna, Franco Salcuni, Lunetta Franco, Mimmo Lobaccaro, Franco Zerruso, Leo Corvace, Giovanni Palmisano, Renato Pacella, Gennaro Tedesco, Enzo Renato, Renato Regino, Maurizio Trolli, Francesco Bartucci, Carmen Lombardi, Giovanni Di Nielli, Vito Montalbò, Mimmo La Vacca, Gianfranco Vetrugno, Pino Ponzini, Marinazzo Doretto, Stefano Latini, Francesco Vigneri, Enzo Volpicelli, Luigi Lagna, Giovanni Ponzetta, Maria Casulli, ed ha eletto contestualmente il nuovo Direttore, nella persona di Marina Bellini "Oggi si comincia a lavorare" Tarantini accoglie con entusiasmo la conferma che gli viene dall´assemblea congressuale "con un organico che ha recuperato e messo a valore le esperienze storiche dell´associazione, aggiungendo e apportando la nuova linfa dei dirigenti, scelti per le loro capacità tecniche specifiche, per continuare sulla strada della crescita e del cambiamento". .