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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Novembre 2007
Politica
LOTTA CONTRO IL TERRORISMO: RAFFORZAMENTO DELLA CAPACITÀ DELL´EUROPA DI PROTEGGERE I SUOI CITTADINI CONTRO LA MINACCIA DEL TERRORISMO  
 
 Bruxelles, 7 novembre 2007 - La Commissione europea ha adottato ieri un nuovo pacchetto di proposte destinate a rafforzare le capacità dell´Ue nella lotta contro il terrorismo. Il pacchetto contiene una serie di proposte volte a criminalizzare l´addestramento e il reclutamento a fini terroristici e l´istigazione a commettere reati terroristici, nonché a prevenire l´uso di esplosivi da parte di terroristi, e riguardanti l´uso dei dati relativi ai passeggeri aerei nelle indagini delle autorità di contrasto. Esso contiene inoltre una relazione sull´esecuzione di uno degli strumenti giuridici fondamentali della normativa antiterrorismo dell´Ue. Annunciando l´adozione di nuove misure, il vicepresidente Franco Frattini ha affermato oggi che “il terrorismo continua a costituire una minaccia per i fondamenti politici dell´Unione europea e per la vita e il benessere dei suoi cittadini”. Sul territorio dell´Unione europea hanno avuto luogo attentati a Madrid (marzo 2004) e a Londra (luglio 2005). Numerosi altri complotti sono stati recentemente sventati in Austria, Danimarca, Francia, Germania e Regno Unito. Egli ha affermato inoltre che “nessuno dei nostri concittadini è al riparo da tale minaccia e il terrorismo può colpire i cittadini e gli interessi europei anche al di fuori dell´Europa. I terroristi colpiscono ovunque, in qualunque momento e con i mezzi che garantiscono il maggiore impatto”. Ha quindi fatto osservare che “non possiamo cullarci sugli allori, dobbiamo continuare a cercare il giusto equilibrio tra la consapevolezza della minaccia e l´adozione, a livello sia europeo che nazionale, di misure adeguate e proporzionate per affrontarla. Il nostro obiettivo rimane quello di mantenere il giusto equilibrio tra il diritto fondamentale dei cittadini alla sicurezza, il diritto alla vita e altri diritti fondamentali, tra cui il diritto alla privacy e i diritti procedurali". Azioni nei confronti dei sostenitori del terrorismo La Commissione propone di modificare la decisione quadro sulla lotta contro il terrorismo mediante la criminalizzazione dell´istigazione a commettere reati terroristici e il reclutamento e l´addestramento a fini terroristici, anche quando commessi attraverso Internet. La proposta persegue l´obiettivo di dotare i sistemi giuridici nazionali dell´Ue di strumenti adeguati al fine di assicurare alla giustizia i criminali che ricorrono a una propaganda violenta per diffondere tattiche e istruzioni per la fabbricazione e l´uso di bombe o esplosivi e istigare a commettere atti terroristici. La nuova legislazione agevolerà le autorità di contrasto nell´ottenere la cooperazione dei fornitori di servizi Internet al fine di sventare i piani e identificare i responsabili, garantendo al contempo la protezione dei dati personali e la salvaguardia dei diritti fondamentali. Azioni concrete per incrementare la sicurezza degli esplosivi Attentati come quello di Madrid sono stati perpetrati utilizzando esplosivi disponibili in commercio. Si può fare di più per prevenire l´uso di tali esplosivi, di precursori chimici e di detonatori da parte dei terroristi. Su iniziativa della Commissione, un gruppo di esperti – comprendente tutti i pertinenti attori della società civile – ha esaminato tale questione e approvato una lista di 47 punti in cui si caldeggia un intervento, approvata dalla Commissione sotto forma di un piano d´azione che tratta i vari aspetti del problema. Il suddetto piano d´azione intende rafforzare la sicurezza degli esplosivi invocando, tra l´altro, l´istituzione di un sistema di allarme rapido concernente gli esplosivi rubati o smarriti e le operazioni sospette, la creazione di una rete di esperti per la disattivazione delle bombe a livello europeo, lo sviluppo di un´unità specializzata negli esplosivi in seno a Europol, la ricerca in materia di sicurezza degli esplosivi e detonatori nonché regimi di abilitazione del personale di questo settore industriale. Istituzione di un sistema europeo di scambio dei dati (Pnr – Passenger Name Records La Commissione propone che i vettori aerei mettano a disposizione di unità nazionali specializzate i dati Pnr relativi ai voli in arrivo e in partenza dal territorio dell´Ue (voli il cui aeroporto di partenza o di arrivo si situa sul territorio dell´Ue) per consentire loro di procedere alla valutazione dei rischi, ad azioni repressive e a missioni antiterrorismo. La concezione e la pianificazione di attentati terroristici implicano spostamenti aerei: i membri dei gruppi radicali prendono l´aereo per incontrarsi all´estero, per ricevere consigli e formazione. La possibilità di ottenere e analizzare informazioni preventive sui passeggeri concessa alle agenzie di contrasto dell´Ue costituisce uno strumento importante per rilevare gli spostamenti dei terroristi e sventarne i piani. L´uso di questo strumento, tuttavia, può essere efficace solo se viene garantito il pieno rispetto del diritto fondamentale alla protezione dei dati e se vengono fornite ai cittadini le debite garanzie. Seconda relazione di valutazione della Commissione sull´attuazione della decisione quadro relativa alla lotta contro il terrorismo Viene presentata inoltre una relazione sull´attuazione di questo strumento fondamentale della normativa antiterrorismo. Tale relazione contiene, fra l´altro, informazioni sulla situazione negli Stati membri che hanno aderito all´Unione nel 2004 e nel 2007. Nonostante i progressi rispetto alla prima relazione, le carenze riscontrate nella trasposizione del diritto comunitario sono ancora deludenti. Comunicazione di aggiornamento sulle attività antiterrorismo della Commissione Il pacchetto è completato da una comunicazione che descrive l´azione dell´Unione europea in questo settore e situa le proposte nel quadro della strategia dell´Ue in materia di lotta contro il terrorismo. Il terrorismo rimane una minaccia a lungo termine complessa e articolata, che richiede un´azione a livello dell´Ue in grado di far fronte a tutti i suoi aspetti: la prevenzione, la protezione, il perseguimento dell´infrazione e la risposta in caso di attacco. L´azione dell´Unione europea apporta un plusvalore in quanto fornisce strumenti adeguati agli Stati membri e affronta le questioni transfrontaliere e gli interessi comuni a tutta l´Ue. L´azione europea deve al contempo mirare a proteggere i cittadini dell´Unione e a rispettare i diritti fondamentali. .  
   
   
ARE: GIOVEDI 8 E VENERDI´ 9 NOVEMBRE AD UDINE ASSEMBLEA REGIONI D´EUROPA INTERVERRÀ IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA JOSÉ MANUEL BARROSO.  
 
Trieste, 7 novembre 2007 - Saranno circa 500 i delegati, provenienti da oltre 150 Regioni europee (comunitarie e non), che parteciperanno giovedì e venerdì prossimi all´assemblea dell´Are, in programma nel comprensorio fieristico di Udine. Assemblea generale, dedicata al tema dell´"Identità - Le Regioni come pietre miliari dell´Europa", che sarà presieduta dal presidente dell´Are e del Friuli Venezia Giulia Riccardo Illy ed alla quale - nella giornata conclusiva - interverrà il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso. "Solo coltivando e promuovendo le innumerevoli identità che esistono in Europa - ha infatti osservato Illy in sede di presentazione dell´evento internazionale - saremo in grado di preservare la diversità che ci distingue, quella ´non standardizzazione´ che rappresenta il nostro vero vantaggio competitivo. La diversità, che deriva dalla conservazione e dall´integrazione delle nostre identità, rappresenta il miglior strumento per la crescita economica, sociale e culturale dell´Europa". Ai lavori del mattino della prima giornata (8/11) dell´assemblea dell´Are - che domani pomeriggio saranno preceduti dalle riunioni del Presidium e del Bureau dell´Are e dalla conferenza stampa del presidente Illy e del segretario generale Are, Klaus Klipp, di presentazione dell´iniziativa - interverranno tra gli altri lo scrittore Predrag Matvejevic, docente di Slavistica alla Sapienza di Roma, il direttore del Centro di ricerca interdisciplinare sulla Diversità dell´Università del Quebec, Alain Gagnon, che parlerà sul futuro dello Stato nazionale e regionale ("le sfide poste dalla coesione sociale, la responsabilità e la socializzazione"), la docente alla Copenhagen Business School Susanne Justesen, il cui intervento sarà focalizzato sulla diversità come "pietra angolare" dell´innovazione in Europa. Alla sessione del pomeriggio, che sarà organizzato in diversi spazi di dibattito e di partecipazione attiva dei delegati, saranno presenti tra gli altri l´europarlamentare Paolo Costa, presidente della Commissione Trasporti del Parlamento europeo, Christos Sirros, rappresentante politico della Provincia del Quebec, Jean Paul Nerriere, autore del volume "Don´t speak English. Parlate Globish", e Charles Ricq e Stefan Schaefer, esperti dell´istituto tedesco Ifok. Venerdì 9 novembre, invece, dopo il dibattito sugli aspetti regionali dell´identità, con la partecipazione di Moni Ovadia e di Karl-heinz Lambertz, ministro presidente della comunità germanofona del Belgio, sarà presentata ed approvata la dichiarazione finale dell´Assemblea Are di Udine. Sono quindi previsti i discorsi del presidente Riccardo Illy e del presidente Ue Manuel Barroso. Nell´ambito dell´assemblea Are sono inoltre previste le cerimonie di premiazione del Premio per l´Innovazione 2007 (giovedì mattino), del Premio "Comunicare l´Europa" e del Premio alla Regione europea "più vicina ai giovani" (venerdì). All´assemblea Are di Udine, che segue le edizioni di Vienna, Strasburgo e Palma di Maiorca (Spagna), risultano accreditati quasi un centinaio di giornalisti, di cui una trentina stranieri, provenienti da Francia, Belgio, Romania, Austria, Croazia, Russia, Bosnia e Erzegovina e Slovenia. . .  
   
   
THE NEW FORMS OF CULTURAL CO-OPERATION IN THE GLOBALISED WORLD WORKSHOP INTERNAZIONALE ALLA FONDAZIONE GIORGIO CINI ONLUS VENEZIA 15 – 16 NOVEMBRE 2007  
 
Venezia, 7 novembre 2007 - Giovedì 15 novembre 2007 si terrà a San Giorgio Maggiore un workshop internazionale sul tema The new forms of cultural co-operation in the globalised world. Specialisti, studiosi e rappresentanti di varie istituzioni culturali del mondo si confronteranno nell’arco di due giorni su forme, tecnologie, procedure e funzioni della cooperazione culturale nel mondo globalizzato. Parteciperanno: Michele Trimarchi, Helmut Anheier, Giuseppe Florio, Michele De Lucchi, Mercedes Giovinazzo, Corina Suteu, Eberhard Aichinger, Gianfranco Dioguardi, Guljit K. Arora, Walter Santagata. Ingresso libero. Fino alla caduta del muro di Berlino, la Fondazione Giorgio Cini di Venezia ha svolto un ruolo determinante di ‘ponte’ tra le diverse nazioni dell’Europa continentale. Portatrice della tradizionale curiosità e apertura mentale della civiltà veneziana, la Fondazione è stata il luogo di scambio e condivisione per numerosi studiosi, esperti e professionisti, per i quali si è rivelata una vera e propria ‘oasi di libertà e opportunità’. I cambiamenti e le trasformazioni del mondo successivi alla caduta dei regimi comunisti implicano nuove analisi e aprono nuovi paradigmi. Sotto la superficie del conflitto occidente-oriente e dello sviluppo asiatico, l’intera mappa di idee e valori della cooperazione culturale del nostro pianeta può essere ridisegnata dalla nascita spontanea di movimenti, trend e correnti di pensiero che rispondono ai bisogni complessi del Terzo Millennio. La Fondazione Giorgio Cini si offre come il luogo in cui idee creative, interpretazioni innovative, nuove elaborazioni potranno essere promosse e studiate. Il workshop sarà incentrato su tre temi principali, che riguardano il cambiamento della funzione della cooperazione culturale internazionale e le prospettive emergenti dallo scambio culturale tra individui, comunità e nazioni. 1. Valori, Idee, Creativita’ – Che cosa scambiamo quando comunichiamo con altre persone? 2. Scambi – In che modo cambiamenti e punti di vista condivisi potrebbero (o dovrebbero) verificarsi? Per che cosa noi scambiamo idee e valori? 3. Obiettivi E Aspettative - Quali sono gli obiettivi della cooperazione culturale oggi? I partecipanti illustreranno il loro punto di vista per delineare nuovi percorsi della cooperazione e nuove relazioni tra le istituzioni grazie ad un approccio multidisciplinare, che intende sollecitare l’immaginazione e contribuire a prevedere aspetti chiave del nostro futuro. La lingua ufficiale del workshop sarà l’inglese. E’ prevista la traduzione simultanea in italiano. Www. Cini. It .  
   
   
GLOBAL MARSHALL PLAN: UNA VIA PER UN FUTURO SOSTENIBILE A LIVELLO MONDIALE  
 
 Bolzano, 7 novembre 2007 – Ieri presso Palazzo Widmann a Bolzano, si è svolta una Conferenza internazionale sul "Global Marshall Plan". Relatori di fama internazionale, fra i quali l´ex Commissario europeo Franz Fischler, presidente del Forum Ecosociale Europa, hanno illustrato il piano che si pone quale obiettivo la promozione di un´economia di mercato eco-sociale all´insegna della sostenibilità. La Conferenza internazionale sul "Global Marshall Plan" è stata organizzata dall´Ufficio affari del gabinetto della Presidenza della Provincia di Bolzano, nell´ambito delle attività di cooperazione allo sviluppo al fine di sensibilizzare, come ha sottolineato il presidente della Provincia Luis Durnwalder nel dare il via ai lavori congressuali, amministratori e cittadini sulla necessità e sull´obbligo morale della solidarietà oltre i confini provinciali nei confronti dei Paesi meno fortunati. Come ha evidenziato Durnwalder, prendendo ad esempio l´attività svolta dalla "piccola" Provincia di Bolzano in vari Paesi del Sud del mondo attraverso gli interventi di cooperazione allo sviluppo, è possibile fare molto se ognuno di noi dà il proprio piccolo contributo. I progetti cofinanziati o seguiti direttamente dalla Provincia hanno piccole dimensioni ma una portata più vasta perché improntati all´aiuto per l´autoaiuto e al sostegno anche attraverso la trasmissione di competenze tecniche. Ogni anno la Giunta provinciale mette a disposizione di tali progetti 2 milioni di Euro ai quali se ne aggiungono altrettanti erogati dalla Regione: si tratta di soldi dei contribuenti locali e costituiscono un segno della solidarietà della popolazione altoatesina verso popolazioni bisognose. Con il medesimo spirito la Provincia di Bolzano - così Durnwalder - ha ritenuto giusto sostenere l´iniziativa "Global Marshall Plan- per un´economia ecosociale di mercato per tutta la terra "; nell´ambito della seduta congiunta delle assemblee legislative delle Provincie di Bolzano e di Trento e del Land Tirolo, infatti, è stato concordato il sostegno interregionale al piano con l´obiettivo è di promuovere a livello mondiale uno sviluppo sostenibile che consenta di eliminare le diseguaglianze fra Nord e Sud del mondo, garantendo la dignità di ogni singolo individuo, e che tuteli l´equilibrio ecologico del pianeta Terra. Dopo i saluti del presidente della Provincia, Luis Durnwalder, è intervenuto Franz Fischler, ex Commissario europeo e presidente del Forum Ecosociale Europa che presentato il "Global Marshall Plan" come una necessità per il Sud ed il Nord del mondo. Fischler ha sottolineato l´importanza e la necessità che in Paesi ricchi si assumano la responsabilità sociale nei confronti di quelli più poveri per giungere ad una partnership globale che consenta di ottenere uno sviluppo sostenibile economico, sociale ed ambientale con prospettive per il futuro. In quest´ottica l´Europa può fornire un grande contributo; infatti, come ha sottolineato Fischler, gli europei hanno strategie economiche migliori rispetto a quelle del Neoliberalismo degli Usa. Il "Global Marshall Plan" indica una via percorribile affinché il Nor ed il Sud del mondo possano cooperare per il futuro congiunto; esso combina elementi di politica mondiale già definiti, quali gli obiettivi per il Millennio (tra questi, dimezzare il numero di persone che guadagnano meno di un dollaro statunitense al giorno - attualmente sono circa un miliardo di persone; garantire istruzione primaria ad ogni bambino; lotta a malattie tropicali e all´Aids; sostenere i pari diritti per le donne) e l´incremento dei fondi a disposizione della cooperazione allo sviluppo fino allo 0,7 per cento del Pil nazionale con un incremento di 100 miliardi di dollari statunitensi all´anno per il periodo 2008-2015 rispetto a quanto fissato per il 2004; per il raggiungimento di tale obiettivo potrebbe essere introdotta la tassazione, ad esempio dello 0 per mille come ha detto Fischler, delle transazioni finanziarie internazionali e del carburante impiegato nei voli aerei. Inoltre, sarebbe necessario giungere ad un riforma di istituzioni internazionali quali l´Onu e la Fao per adeguarli alle nuove esigenze a livello mondiale. Ma come ha sottolineato, ogni singolo può mettere già in pratica nel quotidiano i principi del "Global Marshall Plan" e dare il proprio contributo a questa causa attraverso decisioni responsabili in qualità di consumatore di beni valutandone la provenienza, soppesando le distanze di percorrenza necessarie per giungere sugli scaffali dei nostri negozi. Sono seguiti, quindi, gli interventi di Roland A. Burger del "Club of Rome" che ha illustrato i passi da compiere per concretizzare gli obiettivi del piano, di Peter Alexander Egom, economista e membro del "Nigerian Institute of International Affairs" di Lagos (Nigeria), che ha parlato degli orientamenti per una riforma economica in Africa e quindi l´intervento di Raffaella Chiodo, responsabile della Campagna italiana per la cancellazione del debito, che ha spiegato la questione dell´indebitamento e gli obiettivi di sviluppo per il millennio. Folta la partecipazione alla conferenza internazionale sul "Global Marshall Plan": accanto all´assessore provinciale all´agricoltura Hans Berger, al presidente del "Südtiroler Bauernbund", Georg Mayr, vi erano sindaci e rappresentanti di enti di ricerca ed istituzioni e associalioni locali ed una discreta presenza di studenti. .  
   
   
AMMISSIONE UE ANCORA LONTANA PER I BALCANI  
 
Londra, 7 novembre 2007 - Le possibilità di entrare nella Ue per i Paesi dei Balcani occidentali sono ancora esili. Lo scrive "Setimes", riportando le anticipazioni di un report sulla regione steso dalla Commissione europea e recentemente pubblicate dal Financial Times. Secondo il documento, la corruzione, il crimine organizzato e le tensioni internazionali stanno rallentando le riforme nei Paesi dell´area. Il rapporto afferma che il rafforzamento della legalità attraverso le riforme del sistema giudiziario, affiancato alla lotta alla corruzione e al crimine organizzato, porterebbe molti di quei Paesi all´ammissione all´Unione. Il report afferma che la corruzione è diffusa e saldamente radicata in Albania, Bosnia e Herzegovina, Macedonia, Montenegro, Serbia, Kosovo e Turchia. .  
   
   
SVILUPPO COOPERAZIONE TRA SLOVENIA E MACEDONIA  
 
 Lubiana, 7 novembre 2007 - Il ministro dell´Economia sloveno, Andrej Vizjak, ha dichiarato alla stampa che la Slovenia e la Macedonia aumenteranno la cooperazione in diversi settori. La notizia è confermata dal sito web del Governo sloveno. Il ministro Vizjak ha incontrato la controparte macedone, rappresentata dal ministro Vera Rafajlovska, per discutere la cooperazione tra i due Paesi; Vizjak ha suggerito un aggiornamento delle funzioni di una commissione congiunta sloveno-macedone in termini di progetti concreti, e ha espresso soddisfazione per le relazioni commerciali tra i due Paesi. Il ministro sloveno ha aggiunto che tale commercio è bilanciato e prova che gli sloveni sono consapevoli della buona qualità dei prodotti macedoni. Attualmente, la Slovenia esporta in Macedonia soprattutto prodotti farmaceutici ed elettrodomestici, mentre importa prodotti derivati dall´industria dell´acciaio e prodotti intermedi. .  
   
   
PROGETTO DANESE DESTINATO AI RICERCATORI DEL SETTORE SOCIOECONOMICO E UMANISTICO  
 
Copenhagen, 7 ottobre 2007 - La Danish Business Research Academy (Dea) ha avviato una nuova iniziativa il cui obiettivo è promuovere la partecipazione dei ricercatori danesi attivi nel settore delle scienze socioeconomiche e umanistiche (Ssh) al Settimo programma quadro (7°Pq) dell´Ue. L´iniziativa, denominata «Progetto Ue per le scienze sociali e umanistiche», mira a coinvolgere in modo particolare i ricercatori che non hanno mai partecipato ai programmi di ricerca dell´Ue. Finora la rete ha attirato circa 100 ricercatori di oltre 12 università e istituti di ricerca che sono stati riuniti in una serie di gruppi di lavoro interdisciplinari nell´ottica di formare consorzi che possano candidarsi ai finanziamenti dell´Ue. Nanna Rosenfeldt, coordinatore del progetto, tiene a sottolineare il fatto che i ricercatori Ssh non dovrebbero limitare la loro ricerca di finanziamenti Ue all´area tematica specifica del 7°Pq «Scienze socioeconomiche e umanistiche». «Esaminando tutti gli inviti a presentare proposte nell´ambito dei programmi di lavoro, abbiamo notato che molti di essi fanno riferimento alle scienze socioeconomiche, ad esempio nel campo della salute, dell´energia e dell´ambiente», ha dichiarato Nanna Rosenfeldt al Notiziario Cordis, aggiungendo che molti programmi di lavoro sottolineano l´importanza del comportamento dei consumatori e invitano allo sviluppo di strumenti politici oppure all´impegno nella società civile. Il piano mira inoltre a rafforzare i legami fra i ricercatori che operano nel settore delle scienze socioeconomiche e umanistiche e la comunità imprenditoriale, nonché ad incoraggiare la comunità Ssh a impegnarsi in una ricerca orientata alle imprese. Uno studio recente della Dea ha rivelato una crescente consapevolezza fra le imprese dell´importanza della ricerca nel settore delle scienze socioeconomiche e umanistiche. «Sono ben consapevoli della [ricerca Ssh] e sanno che i ricercatori possono apportare contributi alle loro imprese», ha dichiarato la Rosenfeldt. Nel corso dello studio, i rappresentanti delle imprese intervistati hanno illustrato nel dettaglio le loro esigenze nel campo della ricerca. In cima alla lista figurano la ricerca nella creatività e nell´innovazione, seguita dal comportamento e dalla comunicazione attraverso Internet. Le imprese hanno inoltre menzionato i temi dell´invecchiamento della società e della comprensione culturale dei nuovi mercati. La Dea spera, in ultima analisi, che i futuri programmi di lavoro dell´Ue sulle scienze socioeconomiche e umanistiche prevedano una ricerca più orientata alle imprese. Il prossimo obiettivo del piano è quello di coinvolgere partner di altri paesi europei nel progetto; la Dea è già in contatto con il punto di contatto nazionale danese per raggiungere altri ricercatori al di fuori della Danimarca. Per ulteriori informazioni visitare: http://dea. Nu/taenketanke/euprojekt/euproject .  
   
   
BANCA GENERALI I RISULTATI CONSOLIDATI AL 30 SETTEMBRE 2007 CONFERMANO LA CRESCITA UTILE NETTO: €9,3 MILIONI (+43,1% VS. 30 SETTEMBRE 2006)  
 
Milano, 7 novembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Generali, riunitosi in data 30 ottobre sotto la presidenza di Giovanni Perissinotto, ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2007. “I risultati industriali dei primi 9 mesi del 2007 sono stati molto buoni ed evidenziano la crescita continua e sostenuta del margine di interesse e delle commissioni, insieme all’efficacia delle azioni di contenimento dei costi. ” - ha dichiarato l’Amministratore Delegato, Giorgio Girelli - “Questi risultati ci consentono di confermare pienamente gli obiettivi del piano industriale 2007-09, pur in presenza di uno scenario di mercato più competitivo e difficile. Il 1 novembre, inoltre, Banca Generali si presenta con struttura, prodotti e procedure adeguate alla nuova normativa Mifid. ” Risultati economici consolidati al 30 settembre 2007 Nei primi 9 mesi del 2007 l’utile netto del Gruppo Banca Generali ha raggiunto €9,3 milioni (+43% vs. €6,5 milioni al 30 settembre 2006, e +39% vs. €6,7 milioni a perimetro omogeneo), dopo aver registrato un saldo netto di €15,2 milioni di minusvalenze non realizzate sulla valutazione a fair value del portafoglio titoli di trading e dopo aver spesato €30,6 milioni di accantonamenti afferenti principalmente al reclutamento di professionisti di alto livello. Depurato dalle sopracitate minusvalenze non realizzate al netto delle imposte, l’utile netto sarebbe stato pari a €18,9 milioni. Il margine di interesse ha raggiunto €31,4 milioni (+62%, +48% a perimetro omogeneo), confermando la sostenuta crescita del primo semestre (€20,2 milioni), soprattutto grazie al successo della strategia di bancarizzazione della clientela. Le commissioni lorde sono aumentate del 19% a €221 milioni (+14,2% a perimetro omogeneo), con una netta preponderanza delle commissioni di gestione (pari al 72% sul totale, in linea con il 30 settembre 2006). Si rileva che non sono state contabilizzate commissioni di performance nei primi 9 mesi dell’anno, sia nel 2006 che nel 2007. 1 I dati a perimetro omogeneo includono per i primi 9 mesi del 2006, il consolidamento di Banca Bsi Italia e Sant’alessandro Fiduciaria, che sono entrate a far parte del gruppo Banca Generali il 1° luglio 2006. Per effetto della elevata volatilità dei mercati finanziari nel terzo trimestre, al 30 settembre il saldo tra plus e minusvalenze non realizzate sulla valutazione a fair value del portafoglio titoli di trading è stato negativo per €15,2 milioni, di cui l’80% circa su obbligazioni. Questo è dovuto all’allargamento degli spread avvenuto in agosto e settembre, nonostante un portafoglio obbligazionario ben diversificato e molto difensivo, con il 97% dei titoli con rating uguale o superiore ad A, il 74% a tasso variabile, una duration dello 0,26 e una scadenza media di 2,45 anni, e prevalentemente costituito da titoli governativi e finanziari emessi da primari istituti di credito. Complessivamente, le minusvalenze non realizzate rappresentano lo 0,7% del portafoglio titoli di trading (€2,3 miliardi). Il margine di intermediazione è cresciuto a €142,8 milioni (+15,9%, +6,6% a perimetro omogeneo), da un lato beneficiando dell’incremento del margine di interesse e della crescita delle commissioni nette (€115,5 milioni, +23,8% e +14,2% rispettivamente), dall’altro scontando le sopracitate minusvalenze non realizzate. I costi operativi sono rimasti invariati a perimetro omogeneo (€94 milioni, +12,2% a perimetro non omogeneo), con un cost/income del 62,3% vs. 63,3% al 30 settembre 2006 (65,2% a perimetro omogeneo), e pari al 56,3% se rettificato per le sopracitate minusvalenze non realizzate. Il risultato operativo è salito a €48,8 milioni (+24,2%, +21,7% a perimetro omogeneo). L’ebitda si è attestato a €53,9 milioni (+19,2%, +15,7% a perimetro omogeneo) e sarebbe stato pari a €69,1 milioni (+52,9% e +48,3% rispettivamente) se rettificato per le sopracitate minusvalenze non realizzate. Il totale dell’attivo del Gruppo Banca Generali al 30 settembre 2007 è pari a €3. 679 milioni. Il patrimonio netto consolidato è pari a €201,7 milioni. Risultati economici consolidati del 3° Trimestre 2007 - Il Gruppo Banca Generali ha chiuso il 3° trimestre 2007 sostanzialmente a break-even (-€0,8 milioni), anche per effetto delle sopracitate minusvalenze non realizzate e dopo aver spesato €6,5 milioni di accantonamenti in gran parte dovuti al reclutamento di promotori finanziari di elevato standing. L’utile netto di periodo, depurato dalle sopracitate minusvalenze non realizzate, sarebbe stato pari a €8,7 milioni (+42,6% rispetto al 3° trimestre 2006), confermando a livello industriale un ottimo risultato di redditività del terzo trimestre. Il margine di intermediazione è stato pari a €38,2 milioni (-12,4%), beneficiando della crescita del margine di interesse (€11,3 milioni, +25,6%) e delle commissioni nette (€37,2 milioni, +29,6%), ma influenzato dalle sopracitate minusvalenze non realizzate. I costi operativi si sono mantenuti sostanzialmente invariati (€31,4 milioni, +1,6%), confermando la costante attenzione del management verso il continuo miglioramento dell’efficienza operativa. Il cost/income è stato pari al 77,5% (vs. 65,6% del 3° trimestre 2006), e sarebbe stato del 55,4% se rettificato per le sopracitate minusvalenze non realizzate. A causa delle sopracitate minusvalenze non realizzate sul portafoglio titoli di trading, il risultato operativo si è quasi dimezzato a €6,8 milioni. L’ebitda è stato pari a €8,6 milioni (-43%) e sarebbe aumentato del 59% a €23,8 milioni se rettificato per le sopracitate minusvalenze non realizzate. Risultati operativi consolidati - A fine settembre 2007 il totale delle masse in gestione (Aum-assets Under Management) del Gruppo Banca Generali ha raggiunto €25,2 miliardi, di cui il 71,8% rappresentato da risparmio gestito e assicurativo. Gli Aum di €25,2 miliardi sono aumentati del 6,3% rispetto a €23,7 miliardi a fine dicembre 2006. Il Gruppo si posiziona al 3° posto nel settore di riferimento (Assoreti), con una quota di mercato del 10,7% a giugno 2007. Con una raccolta netta di €1. 462 milioni nei primi 9 mesi del 2007, il Gruppo Banca Generali vanta una quota di mercato del 17% (Assoreti). Il Consiglio di Amministrazione ha anche assunto alcune delibere necessarie ad adeguare prodotti, procedure ed operatività a quanto richiesto dalla attuazione della direttiva Mifid in Italia. Il gruppo bancario è quindi pronto, dal 1 novembre, ad accogliere le opportunità offerte dalla nuova normativa, con una gamma di prodotti rinnovata e compliant con le nuove regole. .  
   
   
CRÉDIT MUTUEL DISPONIBILE A PROPORSI COME PARTNER STRATEGICO DELLA BIPIEMME  
 
Milano, 7 novembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione ha esaminato, nella riunione di ieri, l´esito del lavoro svolto dal Comitato Consiliare Strategico in collaborazione con l´advisor Lehman Brothers. In particolare il Consiglio ha preso atto della disponibilità assicurata dal Crédit Mutuel di proporsi come partner strategico della Bipiemme, nonchè della disponibilità mostrata dalla Bper di realizzare interventi di partnership in specifici comparti di business nell´ambito dell´asset management e dell´investment banking. Il Consiglio di Amministrazione, unanime, ha dato mandato al Presidente e al Direttore Generale di approfondire prioritariamente la proposta pervenuta dal Gruppo Crédit Mutuel-cic, al fine di sottoporre al Consiglio stesso un progetto esecutivo del piano strategico proposto. .  
   
   
GRUPPO CREDITO VALTELLINESE: PERFEZIONATE LE CESSIONI INFRAGRUPPO DI CREDITI NON PERFORMING  
 
 Sondrio, 7 novembre 2007 – Sono state perfezionate le operazioni infragruppo di cessione pro soluto di crediti non performing del Credito Valtellinese, del Credito Artigiano e del Credito Siciliano alla Finanziaria San Giacomo S. P. A. (società del Gruppo Credito Valtellinese specializzata nella gestione dei crediti problematici) delle quali era stata data una prima informativa nel comunicato stampa dell’11 settembre 2007 relativo all’approvazione della relazione semestrale. Tali operazioni riguardano in particolare: n. 659 posizioni del Credito Valtellinese per un valore attuale netto di euro 11. 738. 026,79; - n. 978 posizioni del Credito Artigiano per un valore attuale netto di euro 13. 360. 095,33; - n. 1. 304 posizioni del Credito Siciliano per un valore attuale netto di 11. 597. 364,84 euro. Si tratta pertanto complessivamente di n. 2. 941 posizioni per un valore attuale netto globale di euro 36. 695. 486,96 euro. Le posizioni cedute sono relative a crediti già classificati a sofferenza al 31 dicembre 2006 il cui valore è stato determinato sulla base delle risultanze contabili della situazione aziendale al 30 giugno 2007. I corrispettivi finali delle cessioni – pari ai valori attuali netti - sono stati definiti all’inizio di novembre 2007 sulla base delle movimentazioni finanziarie e dei fatti oggettivi intervenuti tra il 30 giugno 2007 e il 19 ottobre 2007, data di efficacia dei contratti di cessione, tenendo inoltre conto delle eventuali rettifiche disposte in tale intervallo di tempo secondo i criteri Ias/ifrs. Come già riferito nel richiamato comunicato stampa dell’11 settembre scorso, la società Kpmg Advisory S. P. A. Ha svolto, su incarico della Finanziaria San Giacomo S. P. A. , un’analisi sui criteri utilizzati per la valutazione dei portafogli oggetto di cessione e ha in proposito formulato un giudizio di sostanziale adeguatezza di tali criteri nonché di coerenza e congruità dei prezzi provvisori di cessione. Tenuto conto della consistenza degli aggregati, le operazioni non comportano effetti significativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria. .  
   
   
CREDITO ARTIGIANO TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2007 UTILE NETTO DI PERIODO: 31 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA DEL 29% SU BASE ANNUA  
 
 Milano, 7 novembre 2007 – Il Consiglio di Amministrazione del Credito Artigiano, presieduto dal prof. Angelo Palma, ha esaminato ieri ed approvato la Relazione trimestrale al 30 settembre 2007, le cui evidenze confermano la crescita equilibrata degli aggregati patrimoniali e il coerente sviluppo degli indicatori reddituali, in linea con gli obiettivi. Relativamente al Conto economico, in rapporto al corrispondente periodo dello scorso anno, il margine di interesse dei primi nove mesi del 2007 registra una crescita del 19,3% e si attesta a 111,8 milioni di euro grazie al progressivo sviluppo delle masse intermediate. Le commissioni nette assommano a 44,6 milioni e mostrano una sostanziale tenuta rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. I proventi operativi complessivamente raggiungono 167 milioni di euro, con un aumento dell’11% rispetto a 150,4 milioni dei primi nove mesi dello scorso anno; gli oneri operativi assommano a 91,6 milioni di euro, con un incremento del 6,2% su base annua. Il risultato netto della gestione operativa si attesta a 75,4 milioni di euro con una crescita del 17,6% in rapporto a 64,1 milioni di euro del periodo di raffronto. Le rettifiche di valore per deterioramento crediti e gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri sono complessivamente determinati in 21,8 milioni di euro, contro 19,9 milioni dei primi nove mesi del 2006. L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte si attesta a 53,6 milioni di euro, che si rapporta a 44,2 milioni, evidenziando un incremento del 21,2% su base annua. Gli oneri fiscali sono stimati in 22,4 milioni di euro rispetto a 20 milioni e determinano un risultato netto di periodo pari a 31,2 milioni di euro in progresso del 28,9% sul corrispondente periodo dello scorso anno. La raccolta globale raggiunge 10. 087 milioni di euro, con una crescita del 9% con riferimento al 31 dicembre 2006. La raccolta diretta si attesta a 5. 420 milioni di euro ed evidenzia un incremento del 16,5%, mentre la componente indiretta, che assomma a 4. 667 milioni di euro, registra un progresso prossimo all’1,5%. Il risparmio gestito, pari a 2. 197 milioni di euro, è in miglioramento del 2,8%. Al 30 settembre i crediti verso la clientela, con una consistenza di 4. 878 milioni di euro, evidenziano un aumento del 15,4% rispetto a dicembre 2006. Maggiormente accentuata la dinamica della componente a medio lungo termine, che raggiunge 2. 213 milioni di euro con una crescita prossima al 22%. Alla chiusura del terzo trimestre i crediti non performing, al netto delle rettifiche di valore, assommano a 85 milioni di euro, rispetto a 90 milioni di euro al 31 dicembre 2006. Il rapporto tra crediti deteriorati e il totale dei crediti verso la clientela si attesta a 1,74% contro 2,14% a fine anno. I fatti di rilievo successivi al 30. 9. 2007 e la prevedibile evoluzione della gestione E’ stato perfezionato in data 5 novembre 2007 il contratto definitivo di cessione pro soluto di crediti non performing alla Finanziaria San Giacomo – società del Gruppo specializzata nella gestione di detti asset – per un valore contabile netto di 13,4 milioni di euro. Il Consiglio di Amministrazione del 6 novembre 2007 ha approvato la sottoscrizione pro-quota della seconda e ultima tranche, pari a 22 milioni di euro, dell’aumento di capitale sociale deliberato dall’Assemblea straordinaria della partecipata Mediocreval S. P. A. Il 2 dicembre 2005, con un esborso a carico del Credito Artigiano di circa 7 milioni di euro. L’evoluzione gestionale della banca nella seconda parte dell’anno consente di ipotizzare anche per i restanti mesi la conferma di risultati economici in ulteriore progresso, in un percorso di crescita equilibrata e sostenibile nel medio periodo. Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dott. Vittorio Pellegatta, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. .  
   
   
BANCA FINNAT DATI DEL PRIMO SEMESTRE 2007 L’ UTILE CONSOLIDATO DEL SEMESTRE SI PORTA A € 17.492 MIGLIAIA CONTRO € 11.159 MIGLIAIA DEL CORRISPONDENTE PERIODO 2006 (+56,80%)  
 
 Roma, 7 novembre 2007 - Banca Finnat Euramerica S. P. A. , in data 29 ottobe ha illustrato alla comunità finanziaria i risultati raggiunti dal Gruppo nel primo semestre dell’esercizio 2007. Temi che saranno trattati nel corso della riunione - Nel corso della riunione sarà tracciata la dinamica delle attività del Gruppo, con l’evidenza dei dati reddituali registrati nel corso del primo semestre 2007. Dall’ analisi delle principali voci del conto economico consolidato si evince come il margine di intermediazione abbia registrato una crescita annua del 38,60% (da €26. 649 migliaia del I° semestre 2006 a € 36. 924 migliaia del I° semestre 2007) e l’utile netto di Gruppo un progresso del 56,8% (a € 17. 492 migliaia da € 11. 159 migliaia del I° semestre 2006). Sul positivo risultato ha influito la plusvalenza lorda di € 8,8 milioni derivante dall’adesione all’Opa Fideuram. Tra i dati si evidenzia: Il consistente incremento del Margine di Interesse (+140,60%); Una crescita del 38,60% del Margine di Intermediazione (da € 26. 649 migliaia a € 36. 924 migliaia) in virtù di un aumento annuo del 17% (da € 10. 600 migliaia del I° semestre 2006 a € 12. 407 migliaia al 30. 06. 2007) delle Commissioni Nette conseguite dalla controllata Investire Immobiliare Sgr, nonché della plusvalenza lorda di 8,8 milioni derivante dall’adesione all’Opa Fideu ram; Un aumento del 41,8% del Risultato lordo di Gestione (da € 16. 222 migliaia a € 23. 001 migliaia); un aumento del 56,8% dell’ Utile Netto consolidato di Gruppo attestatosi a € 17,49 milioni da € 11,16 milioni del I° semestre dell’esercizio precedente. Dati di sintesi del Gruppo (€/000) 2006 Ih 2007 Ih 2006 % % %
Commissioni nette/margine di intermediazione 73,5 57,1 77,9
Cost/income ratio 60,8 37,8 38,7
Risultato lordo di gestione/margine di intermediazione 40,2 62,3 60,9
Risultato operativo netto/risultato lordo di gestione 97,3 99,7 99,9
Utile netto/risultato lordo di gestione 69,5 76 68,8
Roe (annualizzato) 8,7 19,1 15,2
La plusvalenza lorda di € 8,8 milioni realizzata a seguito dell’adesione all’Opa Fideuram ha ridotto il peso della componente commissionale, rispetto al margine di intermediazione, dal 77,9% del primo semestre del 2006 al 57,1%; il cost/income ratio si è ridotto di un punto percentuale, nonostante una crescita del 35,2% dei costi operativi ed in progresso appaiono i rapporti Risultato lordo di gestione /margine di intermediazione e Utile netto/risultato lordo di gestione – il primo in aumento dal 60,9% al 62,3% ed il secondo dal 68,8% al 76%. La redditività sul capitale proprio (Roe/annualizzato) si porta al 19,10% dal 15,20%. Relativamente alle Masse Amministrate consolidate, queste sono cresciute (comprensive della Sicav in cui la società del gruppo New Millennium svolge attività di advisory) dell’11,2% in ragione annua, raggiungendo i 9,3 miliardi di euro, con una progressione del 12,1% per i portafogli amministrati e fiduciari e del 22,6% per i portafogli gestiti (Gpm & Gpf). In merito alle azioni proprie detenute, si precisa che alla data del 18 ottobre 2007 le stesse ammontano a n. 8. 404. 610 pari al 2,3161% del capitale sociale. Per quanto attiene il prevedibile sviluppo della gestione in corso, il management ritiene di poter rivedere al rialzo, rispetto a quanto già a suo tempo comunicato al mercato, la guidance per fine esercizio 2007. Il margine di intermediazione dovrebbe potersi attestare a circa 52,8 milioni di euro; Il risultato operativo netto raggiungere i 23,8 milioni; L’utile netto portarsi a 18 milioni. In data 1 ottobre 2007, in esecuzione della nota Ops sul 100% del capitale di Borsa Italiana Spa promossa da London Stock Exchange Group plc, cui la Banca ha aderito, è emersa una plusvalenza complessiva, al lordo degli oneri tributari, di € 68. 018 migliaia rispetto al valore di iscrizione al 31/12/2006 di € 49. 209 migliaia delle azioni Borsa Italiana Spa oggetto dell’operazione. Il risultato di fine anno sarà pertanto influenzato dagli effetti di detta Ops, nonché dall’andamento delle quotazioni della partecipazione in Lseg (iscritta all’atto dell’acquisizione per € 117. 227 migliaia in base alla quotazione del titolo e al relativo rapporto di cambio) e dai costi di copertura. .
 
   
   
GRUPPO BANCA ITALEASE: APPROVATA LA TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 SETTEMBRE 2007: PERDITA NETTA PARI A 479,0 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 7 novembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Italease riunitosi il 29 ottobre ha approvato la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2007. I Risultati Del Gruppo Al 30 Settembre 2007 Perdita netta pari a 479,0 milioni di euro; Margine di interesse pari a 216,8 milioni di euro (+2,6%); Commissioni nette pari a 84,9 milioni di euro (-47,0%); Costi operativi pari a 141,8 milioni di euro (+46,0%); Crediti totali per 21,7 miliardi di euro (+6,6% rispetto al 31. 12. 2006); Sofferenze su crediti al netto delle rettifiche di valore pari allo 0,92%; Volume di stipulato Leasing pari a 4,6 miliardi di euro (+0,8%); Volume di avviato Leasing pari a 4,6 miliardi di euro (+4,1%); Volume di erogato Medio e Lungo Termine per 965,2 milioni di euro (+35,5%); Turnover Factoring pari a 13,6 miliardi di euro (+18,8%). Dati Di Bilancio - Nel periodo la perdita netta di Gruppo si attesta sui 479,0 milioni di euro, rispetto all’utile netto al 30 settembre 2006 pari a 143,2 milioni di euro. La perdita netta va principalmente attribuita al risultato netto negativo dell’attività di negoziazione in derivati, per un importo pari a 701,0 milioni di euro. Si segnala che il risultato al lordo delle imposte, qualora rettificato della perdita per attività di negoziazione in derivati per euro 701 milioni, e delle rettifiche di valore aggiuntive per euro 51,4 milioni, originate dagli accantonamenti effettuati anche a seguito delle indicazioni dell’Organo di Vigilanza (per un totale di euro 60 milioni a Stato Patrimoniale), si attesterebbe a euro 68 milioni. Al 30 giugno 2007 il risultato al lordo delle imposte rettificato per perdita da attività di negoziazione su derivati (euro 685 milioni) e per rettifiche di valore su crediti (euro 51,4 milioni) risultava pari ad euro 41 milioni. Il confronto tra i due periodi evidenzia un risultato del terzo trimestre 2007 al lordo delle imposte – rettificato per perdita da attività di negoziazione e per rettifiche di valore su crediti sopra menzionati – pari ad euro 27 milioni. Tale risultato – che è altresì influenzato da: i) un incremento significativo del costo della raccolta; ii) da oneri straordinari per spese legali e consulenziali e che iii) afferisce ad un trimestre ciclicamente più debole in termini di attività commerciali – fornisce indicazioni coerenti con le previsioni incorporate nel piano industriale triennale recentemente predisposto. Si evidenzia comunque che il riflesso economico delle attività caratteristiche del Gruppo è stato positivo, generando un incremento del margine di interesse pari al 2,6%, passato da euro 211,2 milioni al 30 settembre 2006 ad euro 216,8 milioni al 30 settembre 2007. Tale incremento è dovuto in gran parte all’aumento degli impieghi verso la clientela, che nei primi nove mesi si sono attestati a 21,7 miliardi di euro, in crescita del 6,6% rispetto al 31 dicembre 2006, a testimonianza della buona tenuta della gestione ordinaria. Per contro il margine di interesse è stato influenzato negativamente, tra l’altro, da un incremento del costo della raccolta a seguito delle condizioni di mercato, dall’abbassamento del rating del Gruppo e dalla necessità di finanziare, nel secondo trimestre 2007, la chiusura dei contratti in derivati con le controparti di mercato . In particolare, rispetto al 31 dicembre 2006, nel corso dei primi nove mesi dell’anno i crediti per l’attività di leasing sono saliti a 16,8 miliardi di euro (+8,2%), i crediti per i finanziamenti a M/l termine hanno superato i 2,2 miliardi di euro (+26,4%) e gli impieghi nel factoring si sono attestati a 2,3 miliardi di euro (-13,7%) – il calo appare in linea con la tipica ciclicità che caratterizza il terzo trimestre dell’anno per questo tipo di attività. Peraltro le commissioni nette pari a euro 84,9 milioni sono diminuite del 47,0% rispetto al corrispondente periodo 2006 principalmente per l’interruzione dell’operatività in derivati ed il ridotto apporto dell’attività della controllata Italease Gestione Beni. Tuttavia, le commissioni nette relative ai “core business” del leasing, factoring e mutui sono incrementate in modo significativo, da euro 47 milioni al 30 settembre 2006 a euro 55 milioni al 30 settembre 2007 (+17%). Il risultato netto dell’attività di negoziazione è negativo per euro 701,0 milioni. Tale risultato è principalmente dovuto alla chiusura con le controparti di mercato delle posizioni in essere su derivati speculari a quelle con la clientela. L’incremento delle perdite per contratti derivati rispetto ai 685 milioni di euro registrati al 30 giugno 2007 è dovuta principalmente a costi di chiusura di contratti derivati con le controparti di mercato sostenuti nel terzo trimestre 2007 (in totale tali chiusure hanno determinato un esborso complessivo di circa euro 778 milioni al 23 luglio 2007 come peraltro già reso pubblico mediante comunicato stampa del 27 luglio scorso). Il margine di intermediazione del Gruppo è quindi risultato negativo per un importo pari ad euro 399,7 milioni, rispetto al risultato netto positivo per euro 379,6 milioni relativi ai primi nove mesi del 2006. In particolare, il margine di intermediazione al 30 settembre 2007 ripartito sulle aree di business del Gruppo, registra un risultato negativo pari a 427,6 milioni di euro per il segmento leasing – particolarmente influenzato dalla perdita su derivati registrata dal secondo trimestre 2007-, un risultato positivo pari a 62,1 milioni di euro per il factoring, un risultato negativo pari a 32,8 milioni di euro per i rimanenti segmenti di business tra cui il business finanziamenti a M/l anch’esso influenzato dalla perdita su derivati ed un valore negativo di 1,5 milioni di euro come differenze di consolidamento. Le rettifiche di valore nette su crediti sono incrementate passando da euro 46,1 milioni al 30 settembre 2006 a euro 142,3 milioni al 30 settembre 2007, soprattutto in recepimento delle indicazioni ricevute da Banca d’Italia ed accolte da Banca Italease già nella relazione semestrale, in merito a complessivi 60 milioni di euro di accantonamenti per le posizioni relative al Gruppo Coppola, al Gruppo Renar Investment Fund e al Gruppo Promar. Le rettifiche di valore su crediti rapportati agli impieghi medi al 30 settembre 2007 sono pari a 0,89% rispetto allo 0,37% registrate al 30 settembre 2006. I costi operativi sono incrementati da euro 97,1 milioni al 30 settembre 2006 a euro 141,8 milioni al 30 settembre 2007 (+46,0%), da attribuirsi ai seguenti fattori: spese del personale (+33,5%) principalmente a seguito del rafforzamento della rete commerciale e della struttura di supporto del Gruppo; altre spese amministrative (+36,4%) dovute in larga misura ad un incremento nei compensi professionali per nuovi progetti (tra cui la predisposizione del Piano Industriale), nelle spese Edp e di consulenze legali specifiche; accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri di euro 9,8 milioni, il cui incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è principalmente legato a posizioni specifiche aventi natura non ricorrente. A miglior esplicitazione dei risultati di Gruppo viene allegata una tabella che evidenzia il raccordo tra la perdita netta della capogruppo e la perdita netta consolidata al 30 settembre 2007. Patrimonio Netto E Qualita’ Del Credito - A seguito delle perdite sostenute il patrimonio netto al 30 settembre 2007 si attesta a 891,2 milioni di euro (-22,2% rispetto al 31 dicembre 2006). Per quanto attiene la qualità del credito, l’incidenza delle sofferenze sui crediti totali al netto delle rettifiche di valore, è pari allo 0,92% (0,74% al 31 dicembre 2006), con relativa copertura pari al 43,2% (45,3% al 31 dicembre 2006), mentre il rapporto fra incagli e crediti totali al netto delle rettifiche di valore si attesta allo 0,70% (0,44% al 31 dicembre 2006), con una copertura pari al 23,0% (23,95% al 31 dicembre 2006). Andamento Del Business - Alla data del 30 settembre 2007 il volume totale dei contratti avviati di leasing è pari a 4,6 miliardi di euro. Conseguentemente, la crescita dello stock di crediti leasing passa da euro 13,6 miliardi al 30 settembre 2006 a euro 16,3 miliardi al 30 settembre 2007 con un incremento del 19,5%. Al 30 settembre 2007 sono stati stipulati nuovi contratti di leasing per un valore di 4,6 miliardi di euro, corrispondente a 29. 181 nuovi contratti stipulati. L’importo dei finanziamenti a M/l termine erogati nel periodo gennaiosettembre 2007 è pari a 965,2 milioni di euro, di cui euro 270,2 milioni per mutui retail. Lo stock di crediti a M/l termine cresce del 94,3% rispetto al 30 settembre 2006, attestandosi a euro 2,1 miliardi. Più che positiva la progressione del turnover del factoring, pari a 13,6 miliardi di euro. Lo stock di crediti per factoring si attesta a euro 2,3 miliardi con una crescita del 16% rispetto al 30 settembre 2006. Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari (Dott. Massimoluca Mattioli) dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. I risultati del Gruppo verranno presentati alle ore 15. 30 ora italiana del giorno 31 ottobre 2007 via conference call, in lingua italiana e inglese, componendo i seguenti numeri: +39 02 802 09 11 per l´Italia e +44 208 7929 750 per l´estero (la password di accesso è Banca Italease). Il Consiglio di Amministrazione ha esaminato quanto comunicato da Consob alla Banca in data 26 ottobre a conclusione del procedimento relativo all’esercizio dei poteri di cui all’art. 157 2°comma D. Lgs. N. 58/98, relativamente ai bilanci d’esercizio e consolidato al 31 dicembre 2006 di Banca Italease Spa – secondo quanto già comunicato al mercato mediante comunicazione ex art. 114 Tuf in data 27 ottobre 2007 – rimandando ogni ulteriore più compiuto approfondimento all’avvenuta notifica dell’atto conseguente. Il Consiglio di Amministrazione conferma che i rilievi della Consob relativamente ai bilanci 31 dicembre 2006 non producono effetti sull’integrità del patrimonio consolidato come rappresentato nella relazione trimestrale al 30 settembre 2007. . .  
   
   
CESSATO IL RAPPORTO DI LAVORO DELL’EX DIRETTORE GENERALE DI BANCA ITALEASE, ANTONIO FERRARIS.  
 
Milano, 7 novembre 2007 - Banca Italease rende noto che in data 31 ottobre 2007 è cessato il rapporto di lavoro dell’ex Direttore Generale di Banca Italease, Antonio Ferraris. Pertanto le n. 161. 565 Opzioni ad esso attribuite sono state estinte, rientrando nella piena disponibilità del Consiglio di Amministrazione di Banca Italease per eventuali successive assegnazioni. Le Opzioni complessivamente estinte, a seguito della cessazione del rapporto di lavoro dell’ex Direttore Generale Antonio Ferraris, ammontano pertanto a n. 1. 159. 065. .  
   
   
CLARIMA BANCA (GRUPPO UNICREDIT) SCEGLIE EXPERIAN PER GESTIRE ALLA SCALA EUROPEA E CON ANCORA MAGGIORE EFFICACIA L’INTERO CICLO DEI CREDITI  
 
Milano, 7 novembre 2007– Clarima Banca, del Gruppo Unicredit e specializzata nel credito al consumo, ha siglato un accordo con Experian Decision Analytics (Gruppo Experian) per dotare le entità europee di nuovi strumenti per la gestione del ciclo dei crediti. Si tratta di sistemi di analisi e supporto alle decisioni che permetteranno a Clarima Banca di prevenire e gestire i rischi di insolvenza e di frode sin dal momento del primo contatto con il cliente, quindi di tenere sotto costante controllo le informazioni e le variabili che più contano una volta concesso l’affidamento, e infine di organizzare l’eventuale ricupero del credito. Clarima Banca già opera con consociate nei paesi europei di lingua italiana e tedesca, e si sta rapidamente espandendo nell’Europa dell’Est e in Asia. I nuovi strumenti saranno adottati da tutte le consociate europee come sistema unificato, e permetterà di automatizzare e pilotare dal centro le valutazione dei rischi e delle policy d’affidamento, e di prendere all’istante decisioni conformi alle strategie modulate su ogni paese. Il sistema verrà attivato prima in Italia, per poi essere adottato anche dalle consociate dell’Europa Centrale e dell’Est. “La scelta è conseguente all’esito di test molto severi, volti a selezionare le soluzioni che meglio potevano rispondere alle nostre esigenze di integrazione, flessibilità e personalizzazione – ha commentato Milo Marletto, Credit Director di Banca Clarima – L’efficacia delle soluzioni proposte, combinata con un know-how e un supporto di respiro internazionale, fanno di Experian Decision Analytics il partner che cercavamo”. “Siamo molto soddisfatti dell’accordo raggiunto con Clarima Banca – ha aggiunto Miretta Menarini, Direttore Business Development di Experian Decision Analytics Italia – Rafforza la collaborazione con il gruppo Unicredit e ci dà l’opportunità di estendere il nostro supporto in tutti i paesi in cui opera Banca Clarima”. .  
   
   
TAMBURI INVESTMENT PARTNERS S.P.A. APPROVA MODIFICA STATUTARIE E NOMINA IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE  
 
 Milano, 7 novembre 2007 - L’assemblea di Tamburi Investment Partners S. P. A. (“Tip”) riunitasi in data 31 ottobre in sede straordinaria ed ordinaria ha approvato la modifica degli artt. 17 (Composizione e nomina dell’organo amministrativo), 21 (Deliberazioni del Consiglio di Amministrazione), 22 (Poteri dell’organo amministrativo), 24 (Amministratori delegati) e 25 (Compenso degli Amministratori) dello Statuto sociale. L’assemblea ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione - previa determinazione in tredici del numero dei suoi componenti - nelle persone dei Signori: Giovanni Tamburi, Alessandra Gritti, Claudio Berretti, Francesco Baggi Sisini, Niccolò Branca di Romanico, Cesare d’Amico, Giuseppe Ferrero, Claudio Gragnani, Mario Davide Manuli, Sandro Alberto Manuli, Marco Merati Foscarini, Maurizio Petta ed Edoardo Rossetti, che resteranno in carica fino all’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2009. Si fa presente che dodici fra gli Amministratori eletti sono stati tratti dalla lista presentata dal dott. Giovanni Tamburi, votata dalla maggioranza, ed uno dalla lista presentata da alcuni azionisti di minoranza. Gli Amministratori dott. Cesare d’Amico, dott. Giuseppe Ferrero e dott. Claudio Gragnani hanno dichiarato di essere in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall’art. 148, comma 3 del Testo Unico della Finanza (“Tuf”), come richiamato dall’art. 147 ter del Tuf. L’assemblea ha anche confermato Presidente del Consiglio di Amministrazione il dott. Giovanni Tamburi. I curricula vitae degli Amministratori sono disponibili presso la sede sociale, nonché sul sito internet di Tip. L’assemblea ha infine approvato la stipulazione di una polizza assicurativa “Rc professionale” a copertura dei danni conseguenti ad azioni od omissioni rilevate nell’ambito dell’attività professionale svolta a favore di clienti della Società da soggetti che ricoprono determinate cariche nell’ambito della stessa. .  
   
   
GRUPPO COFIDE: 51,5 MILIONI DI UTILE NETTO (+45%) RISULTATI CONSOLIDATI AL 30 SETTEMBRE 2007  
 
Milano, 7 novembre 2007 - Si è riunito il 30 ottobre a Milano, sotto la presidenza dell’ing. Carlo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di Cofide-compagnia Finanziaria De Benedetti Spa, per esaminare i risultati del Gruppo al 30 settembre 2007. Nei primi nove mesi dell’anno, Cofide ha conseguito un utile netto consolidato di 51,5 milioni di euro, rispetto a 35,5 milioni nel corrispondente periodo del 2006 (+45,1%). Tale risultato è stato determinato dalla contribuzione della controllata Cir per 55,5 milioni di euro (37,3 milioni nei primi nove mesi del 2006). Il fatturato consolidato nei primi nove mesi del 2007 è stato di 3. 041,9 milioni di euro, rispetto a 2. 971,8 milioni nello stesso periodo dello scorso anno (+2,4%). Il margine operativo lordo (Ebitda) consolidato è aumentato del 12,7%, raggiungendo 373,1 milioni di euro (12,3% dei ricavi), rispetto a 331,1 milioni nei primi nove mesi del 2006 (11,1% dei ricavi). Il margine operativo (Ebit) consolidato è aumentato del 9%, passando da 257,2 milioni di euro a 280,3 milioni nei primi nove mesi del 2007. Il capitale investito netto consolidato al 30 settembre 2007 si è attestato a 3. 184,7 milioni di euro, rispetto a 2. 916,6 milioni al 31 dicembre 2006, con un incremento di 268,1 milioni principalmente dovuto ai significativi investimenti effettuati dai gruppi Sorgenia e Hss. La posizione finanziaria netta consolidata al 30 settembre 2007 presentava un indebitamento di 1. 055,6 milioni di euro (883 milioni al 31 dicembre 2006 e 836,1 milioni al 30 giugno 2007), determinato da un indebitamento di 27,1 milioni di euro (26,1 milioni al 31 dicembre 2006) relativo a Cofide e alla società finanziaria interamente controllata Cofide International; un’eccedenza finanziaria relativa a Cir e Cir International di 108,6 milioni di euro (258,2 milioni al 31 dicembre 2006); un indebitamento complessivo dei gruppi operativi di 1. 137,1 milioni di euro, contro 1. 115,1 milioni al 31 dicembre 2006. Il patrimonio netto consolidato del Gruppo è passato da 667,1 milioni di euro al 31 dicembre 2006 (694,5 milioni al 30 giugno 2007) a 707,5 milioni al 30 settembre 2007 (+40,4 milioni). Il patrimonio netto di terzi è salito da 1. 366,5 milioni di euro al 31 dicembre 2006 (1. 404,3 milioni al 30 giugno 2007) a 1. 421,6 milioni al 30 settembre 2007 (+55,1 milioni). Il patrimonio netto totale si è attestato al 30 settembre 2007 a 2. 129,1 milioni, rispetto a 2. 033,6 milioni al 31 dicembre 2006 (2. 098,8 milioni al 30 giugno 2007), con un incremento di 95,5 milioni. Al 30 settembre 2007 il Gruppo Cofide impiegava 12. 460 dipendenti, rispetto a 11. 119 al 31 dicembre 2006. L’incremento è dovuto all’acquisizione del Gruppo S. Stefano da parte di Holding Sanità e Servizi (Cir). Andamento del terzo trimestre 2007 Nel terzo trimestre 2007 il Gruppo Cofide ha registrato un fatturato consolidato di 972,2 milioni di euro, rispetto a 950,4 milioni del terzo trimestre 2006 (+2,3%). L’ebitda consolidato è stato di 97,1 milioni di euro (10% dei ricavi), rispetto a 77,4 milioni (8,1% dei ricavi) nel corrispondente periodo dell’anno scorso (+25,5%). L’ebit consolidato è stato di 64,9 milioni di euro, rispetto a 51,4 milioni nel terzo trimestre 2006 (+26,3%). L’utile netto consolidato del terzo trimestre 2007 è stato di 18,2 milioni di euro, rispetto a 6,4 milioni. Per l’intero esercizio, si può ragionevolmente prevedere un miglioramento del margine operativo lordo consolidato rispetto al 2006. Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Oliviero Maria Brega dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. .  
   
   
CITTADINANZATTIVA SU SERVIZI BANCARI E RISPARMIO: IN UN CASO SU 3 LE LAMENTELE RIGUARDANO LA GESTIONE DEL CONTO CORRENTE, IN UN CASO SU 5 IL CREDITO AL CONSUMO  
 
Roma, 7 novembre 2007 - Gli italiani e i servizi bancari? In un caso su tre le lamentele riguardano la gestione del conto corrente, e in un caso su cinque il credito al consumo. Questi i principali dati che emergono dall’analisi delle segnalazioni giunte in un anno al Pit Servizi, la struttura di Cittadinanzattiva che offre gratuitamente informazione e assistenza ai cittadini che lo contattano per tutelare i propri diritti nell’ambito dei servizi bancari e, più in generale, dei servizi di pubblica utilità. “In un periodo in cui si parla tanto di mutui” commenta Giustino Trincia, vice segretario generale di Cittadinanzattiva, “le problematiche inerenti il credito al consumo sembrano passare in secondo piano, e invece sono seconde solo alle lamentele per la gestione del conto corrente. Di fatto, rispetto all’anno passato, le segnalazioni in tema di credito al consumo sono aumentate del 9%, ed il trend è in costante crescita, in linea con il vertiginoso aumento del numero di cittadini che vi fa ricorso”. Nello specifico, il 34% delle segnalazioni riguarda il conto corrente bancario, il 20% il credito al consumo, il 15% i mutui, il 14% la moneta elettronica, il 12% gli investimenti finanziari, il 3% i rapporti tra banche ed utenti, il 2% l’anatocismo. “Il fenomeno dell’indebitamento per credito al consumo” continua Trincia “sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti, sia per le tipologie di beni che le famiglie acquistano pagando a rate, sia per l’estendersi del bacino di utenza del credito al consumo, oramai accessibile anche per immigrati, studenti, pensionati, lavoratori atipici. Se non si corre presto ai ripari con un intervento legislativo che introduca norme certe di tutela, il rischio è che anche in Italia si possa verificare quello che è accaduto lì dove il credito al consumo è ormai prassi consolidata, ovvero gli Usa, dove negli ultimi anni ben 1,6 milioni di famiglie ha dichiarato bancarotta”. *Per venire incontro alle esigenze dei cittadini-risparmiatori, in occasione dell’odierna Giornata mondiale del risparmio Cittadinanzattiva ha promosso per il terzo anno “la bussola del risparmiatore”, campagna di educazione ai servizi finanziari e tutela del risparmio*. Da oggi, e per tutto il mese di novembre, Cittadinanzattiva assicura in 20 città l’apertura di sportelli dedicati per la raccolta delle segnalazioni, la distribuzione di materiale informativo nelle piazze, la realizzazione di incontri locali di informazione aperti alla cittadinanza e completamente gratuiti. Da Bologna a Bari, passando per Benevento, Campobasso e piccoli centri come Vico Equense, Mazzarino e Sora, una rete civica di “educatori finanziari”, cittadini aderenti a Cittadinanzattiva debitamente formati, è impegnata nell’alfabetizzazione di base degli adulti ai servizi finanziari e nella tutela del risparmio. Cittadinanzattiva distribuirà gratuitamente la “piccola guida al risparmio consapevole”, oltre 60 tra utili consigli e avvertenze presentati in un linguaggio semplice e diretto, al fine di aiutare i consumatori ad orientarsi nel complicato panorama dei servizi finanziari e a gestire al meglio i propri risparmi. .  
   
   
FEDERALISMO, PARTITO NEGOZIATO CON IL GOVERNO SU 12 MATERIE FORMIGONI: E´ UNA FASE NUOVA NEI RAPPORTI TRA STATO E CITTADINI  
 
Roma, 7 novembre 2007 - Ha preso ufficialmente il via il 30 ottobre, con un incontro a Palazzo Chigi, il negoziato tra Lombardia e Governo nazionale per il trasferimento alla Regione di competenze relative a 12 materie, dall´ambiente ai beni culturali, dalla sanità alla previdenza integrativa, sulla base del terzo comma dell´articolo 116 della Costituzione, il cosiddetto "federalismo differenziato". La delegazione lombarda, guidata dal presidente Roberto Formigoni, e di cui facevano parte la vice presidente Viviana Beccalossi e gli assessori Davide Boni (Territorio e Urbanistica) e Romano Colozzi (Risorse, Finanze e Rapporti Istituzionali), si è incontrata nel pomeriggio con la delegazione del Governo, guidata dal presidente Romano Prodi e che ha visto la partecipazione del sottosegretario Enrico Letta, dei ministri Linda Lanzilotta e Vannino Chiti. "Si apre oggi una fase nuova - ha spiegato il presidente Formigoni - nei rapporti tra Stato e Regione e soprattutto nei rapporti tra lo Stato e i cittadini. La nostra battaglia per il federalismo, condivisa non solo dalla gran parte del Consiglio regionale ma da tutto il sistema Lombardia, ha infatti il solo obiettivo di garantire maggiore libertà ai cittadini e ai corpi sociali". Nell´intesa raggiunta con il Governo è prevista l´istituzione di una sede paritetica che approfondirà le 12 materie consecutivamente, secondo l´ordine stabilito dal Consiglio regionale. Questo Tavolo, politico e tecnico, vedrà sempre la presenza dei rappresentanti istituzionali: da una parte il presidente Formigoni o l´assessore Colozzi, suo delegato, dall´altra un rappresentante del Governo, di norma il ministro Lanzillotta. Di volta in volta potranno partecipare ai lavori assessori e ministri a seconda delle materie da trattare. Primo appuntamento già fissato tra il 15 e il 20 novembre. Alla fine del lavoro di approfondimento, verrà predisposto un documento finale unico con le valutazioni su ogni singola materia che dovrà essere condiviso tra Governo e Regione e quindi trasmesso al Parlamento che dovrà votarlo con la maggioranza degli aventi diritto (quindi una maggioranza qualificata). "Si tratta - ha spiegato Formigoni - di un lavoro impegnativo ma che vogliamo compiere presto e bene. Se andrà a buon fine, sarà l´inizio di una nuova fase storica per il Paese, cioè quella del federalismo e del federalismo differenziato, grazie al quale sarà possibile valorizzare le specificità di ogni singola realtà. Siamo convinti infatti che ad ogni livello istituzionale debbano far capo le materie che esso è meglio in grado di amministrare, a cominciare dall´Unione Europea fino al Governo nazionale e alle Regioni". Le materie che verranno esaminate al Tavolo del negoziato sono: - tutela dell´ambiente - beni culturali - giustizia di pace - organizzazione sanitaria - ordinamento della comunicazione - protezione civile - previdenza complementare - infrastrutture - ricerca e innovazione - università - cooperazione transfrontaliera - casse di risparmio e rurali regionali "Sono tutti settori importanti - ha commentato Formigoni - sui quali abbiamo dimostrato di saper governare, e che è giusto che siano gestiti dal livello di governo più vicino ai cittadini lombardi". "Grazie al larghissimo consenso espresso dal Consiglio regionale - ha detto la vicepresidente Beccalossi - il Governo non ha potuto sottrarsi al confronto con la Lombardia, che è la regione in cui sono avvertite con maggiore forza le esigenze di federalismo. Non si tratta di scipparsi a vicenda le competenze ma di dare risposte concrete ai cittadini". Soddisfazione per l´avvio del negoziato è stata espressa anche dall´assessore Davide Boni, che ha sottolineato il "mandato forte" ricevuto dal Consiglio regionale ma anche dal sistema lombardo a trattare su questi temi e ha auspicato che il lavoro prosegua concretamente e in tempi rapidi. "La Lombardia - ha sottolineato Colozzi - fa da apripista per tutte le altre Regioni. Mentre prosegue questo lavoro sul federalismo differenziato, ci impegneremo perché la riforma del federalismo fiscale possa contenere già qualche aggancio, legato all´evolvere della situazione". Ecco l´elenco dettagliato delle 12 materie oggetto del negoziato tra Governo e Regione Lombardia. 1) Tutela Dell´ambiente E Dell´ecosistema Si chiede maggiore autonomia nella definizione di criteri, limiti e soglie per la tutela di aria, acqua e suolo dall´inquinamento, negli interventi sulle fonti inquinanti, nella possibilità di intervenire sulle caratteristiche costruttive e funzionali e sui requisiti di idoneità dei veicoli a motore e nell´applicazione delle normative europee. 2) Tutela Dei Beni Culturali Acquisizione delle competenze che consentano di ricondurre ad unità gli interventi di tutela, valorizzazione e gestione dei beni culturali in Lombardia. In particolare la richiesta è di assumere alcuni compiti attualmente in capo alla Direzione regionale del Ministero e alle Soprintendenze lombarde. 3) Organizzazione Della Giustizia Di Pace L´obiettivo è ottenere le competenze necessarie al potenziamento dei giudici di pace in Lombardia e a una loro più razionale distribuzione sul territorio, in modo da dare un contributo alla diminuzione dei tempi del contenzioso e alla migliore fruibilità del servizio "giustizia", a vantaggio dei cittadini e delle imprese. 4) Organizzazione Sanitaria Questa materia è già di competenza regionale ma è percepita la necessità di consolidare il riconoscimento dell´autonomia regionale che è stata messa in discussione da alcune sentenze della Corte Costituzionale. Queste pronunce hanno ricondotto alcuni aspetti organizzativi all´osservanza di principi fondamentali non derogabili da parte della Regione. Lo scopo è evitare che alcune sfere d´intervento possano essere sottratte alla disponibilità regionale. 5) Ordinamento Della Comunicazione Riconoscimento di un ruolo più incisivo per la Regione, in particolare nella definizione del rapporto con il servizio pubblico (Rai) e nell´impiego a livello regionale di una quota del canone Rai versato dai cittadini residenti in Lombardia e dei proventi pubblicitari. In particolare, si vuole incrementare il sostegno al sistema dell´informazione locale. 6) Protezione Civile Lo scopo è la regionalizzazione del Corpo forestale dello Stato. Il Corpo forestale regionale dovrebbe poter sostituire, nell´ambito del territorio regionale, il Corpo forestale dello Stato e svolgere nelle materie di competenza regionale le funzioni e i compiti allo stesso attribuiti in campo nazionale. Alla Regione spetterebbero l´organizzazione, il reclutamento e l´aggiornamento professionale del Corpo. 7) Previdenza Complementare E Integrativa Garantire alla Regione la facoltà di promuovere forme di previdenza integrativa su base regionale. 8) Infrastrutture Per sanare il deficit infrastrutturale occorre favorire l´emanazione di una legislazione regionale che disciplini la materia garantendo il massimo coinvolgimento degli enti locali. In particolare, è necessario associare la Regione al processo decisionale per la realizzazione delle infrastrutture di interesse sopranazionale e di primario interesse nazionale oltre che consentire alla Regione il pieno governo del procedimento per la realizzazione di infrastrutture per la mobilità che insistono sul territorio lombardo. 9) Ricerca Scientifica E Tecnologica E Sostegno All´innovazione Per I Settori Produttivi Incentivazione della ricerca, diffusione dell´innovazione e trasferimento di conoscenze e di tecnologie a favore del sistema produttivo regionale, sviluppo e incentivazione di interazioni virtuose tra università, centri di ricerca e imprese, parchi scientifici e tecnologici, distretti industriali. Queste le funzioni su cui si chiede maggiore autonomia. 10) Università: Programmazione Dell´offerta Formativa E Delle Sedi L´obiettivo è costituire il Sistema universitario regionale attraverso l´istituzione di corsi specificamente inerenti alla realtà regionale, lavoro, cultura e formazione. Si chiede il trasferimento alla Regione di risorse statali per il funzionamento ordinario delle università e per la programmazione territoriale delle sedi universitarie. 11) Cooperazione Transfrontaliera Attribuzione della facoltà di stipulare accordi con Stati confinanti o vicini, anche in assenza di simili accordi tra questi Stati e lo Stato italiano. 12) Casse Di Risparmio, Casse Rurali, Aziende Di Credito A Carattere Regionale; Enti Di Credito Fondiario E Agrario A Carattere Regionale Una più ampia competenza legislativa servirebbe ad adeguare l´istituzione e l´ordinamento delle cosiddette "banche regionali" alle esigenze dell´apparato produttivo in una logica di promozione dello sviluppo economico regionale. . .  
   
   
REGIONI E PROCESSI NORMATIVI COMUNITARI: OGGI IL CONVEGNO  
 
Trieste, 06 nov - Rc - La riforma del 2001 della Costituzione e l´approvazione della legge n. 11 del 2005 hanno mutato i rapporti tra lo Stato e l´Unione europea in un contesto che ha visto coinvolte anche le Regioni, le quali hanno accresciuto considerevolmente il loro ruolo nel rapporto con le istituzioni europee. Da questa riflessione partirà il convegno organizzato per oggi mercoledì dalle 9. 30 alle 13. 30, presso la sala Tomadini della facoltà di Economia dell´Università di Udine, dal titolo: "Le Regioni italiane nei processi normativi comunitari". L´appuntamento sarà un´opportunità di confronto delle esperienze maturate dalle Regioni attraverso le proprie leggi comunitarie di recepimento. L´apertura dei lavori è affidata al magnifico rettore dell´ateneo udinese, Furio Honsell, e al presidente della Regione, Riccardo Illy. A seguire, prenderanno la parola i professori di diritto comunitario e di diritto pubblico comparato dell´Università di Udine, Maurizio Maresca e Laura Montanari, il coordinatore del progetto Governance-formez, Arturo Siniscalchi, il consigliere della presidenza del Consiglio dei ministri Guido Carpani, il sottosegretario al ministero dell´Interno Alesando Pajno. Le conclusioni saranno affidate al presidente del Consiglio regionale, Alessandro Tesini. Per maggiori informazioni, è possibile contattare la segreteria organizzativa al numero telefonico 040/3773106, oppure scrivere a lorella. Barnaba@regione. Fvg. It. 061341 Nov 07 .  
   
   
ECONOMIA;VENETO; PRONTI LIBRI BIANCHI PER SVILUPPO FUTURO GAVA E DONAZZAN: “PASSO AVANTI VERSO IL TERZO VENETO”  
 
Venezia, 7 novembre 2007 - Sono pronti i primi 3 “Libri Bianchi”, realizzati in circa un anno di lavoro nell’ambito del “Forum della Competitività” in collaborazione tra la Regione del Veneto e i rappresentanti della società veneta “che conta”: Associazioni Imprenditoriali e di Categoria, Sindacati, Organizzazioni degli Enti Locali. I Documenti, ancora in bozza, sono stati presentati ieri al Tavolo della Concertazione del Forum dagli Assessori Regionali alle Politiche Economiche, Fabio Gava, e all’Istruzione e Formazione Professionale Elena Donazzan, per riceverne un ultimo giro di indicazioni ed essere poi presentati in pubblico. I tre testi concentrano la loro attenzione su quelli che sono ritenuti i principali fattori di competitività: Ricerca Scientifica e Innovazione Tecnologica; Conoscenza, Formazione Superiore , Università e Imprese; Infrastrutture e Logistica. Il primo ad essere definito e presentato sarà quello su Ricerca e Innovazione, per il quale l’appuntamento è già fissato il 4 dicembre prossimo al Vega di Marghera. Gli altri seguiranno nelle settimane successive. “Si tratta – hanno sottolineato Gava e Donazzan – di un contributo concreto alle scelte di programmazione future che la Regione sarà chiamata a fare, con la valenza di essere il frutto di un grande lavoro di concertazione moderna (molto lavoro, poca burocrazia, nessun paludamento) con tutti gli attori del territorio e con l’ambizione di costituire una sorta di linee guida per contribuire alla realizzazione del Terzo Veneto”. I 3 “Libri Bianchi” partono dallo studio sullo stato dell’arte effettuato nel corso di questo anno di attività del Forum e indicano strategie, azioni e linee da seguire per dare al Veneto un futuro di rinnovata competitività, che non si limita al mero aspetto economico, ma ragiona in termini di integrazione tra i diversi fattori (economico, umano, infrastrutturale) che compongono lo sviluppo. “Un’integrazione – ha sottolineato Gava – che non si ferma a questi 3 pur importanti studi, ma che si comporrà anche di altri due ambiti sui quali il Forum inizia a lavorare da domani: l’Economia dei Servizi e la Competitività della Pubblica Amministrazione, in modo che entro il 2008, in concomitanza con le prime programmazioni per l’utilizzo dei Fondi Europei 2007-2013, possiamo avere un quadro completo di ciò che serve fare per dare continuità allo sviluppo del Veneto”. .  
   
   
A BOLZANO NUOVO ORDINAMENTO DELL´INDUSTRIA, OGGI L´ENTRATA IN VIGORE UFFICIALE  
 
Bolzano, 7 novembre 2007 - Il settore dell’industria, in Provincia di Bolzano, verrà regolato per la prima volta da un’apposita legge provinciale. Si tratta della legge numero 8 del 9 ottobre 2007, che entra ufficialmente in vigore a partire da oggi, mercoledì 7 novembre. Dopo il il via libera del consiglio provinciale, giunto nelle scorse settimane, il nuovo ordinamento dell´industria entrerà ufficialmente in vigore mercoledì 7 novembre. "Con questa legge - spiega l’assessore Werner Frick - poniamo le basi per il riordino e il rafforzamento di un settore fondamentale per la nostra economia: basti pensare che le 2. 600 aziende industriali altoatesine, 500 delle quali danno occupazione a più di 10 lavoratori, rappresentano il 17% del Pil prodotto in Provincia". La novità più importante riguarda l´introduzione di un migliore coordinamento garantito da un sistema di classificazione (Adeco) riconosciuto a livello internazionale. "Le imprese industriali dovranno rispettare determinati parametri a livello produttivo e organizzativo - spiega Frick - e la separazione tra industria e artigianato sarà più netta. Saranno infatti considerate imprese di tipo industriale tutte quelle che effettuano produzioni in serie e che possono contare su una separazione organizzativa tra unità produttive e amministrative". Reazioni positive all´entrata in vigore del nuovo ordinamento anche da parte del presidente di Assoimprenditori Christoph Oberrauch: "A 59 anni dal primo Statuto di autonomia - commenta il "capo" degli industriali altoatesini - e a 35 anni dal pacchetto, anche l´industria riceve finalmente un proprio ancoraggio a livello legislativo, e ottiene contemporaneamente un riconoscimento del proprio valore a livello territoriale". .  
   
   
ASSOCAMERESTERO: ISRAELE CHIAMA LE IMPRESE ITALIANE DEL SETTORE DELLE TECNOLOGIE IDRICHE E AMBIENTALI 170 MILIONI DI EURO L’AVANZO COMMERCIALE PER LA MECCANICA VERSO ISRAELE CHE, NEI PRIMI SETTE MESI DEL 2007, SPINGE LA CRESCITA DEL SALDO ITALIANO (+ 66%)  
 
 Roma, 7 novembre 2007 - In occasione del Watec, la fiera internazionale dedicata alle tecnologie idriche e ambientali, una delegazione d´imprese e ricercatori italiani nei settori del trattamento dei rifiuti e delle acque sarà in visita in Israele. Oggi pomeriggio il Ministro dell’Ambiente, Pecoraro Scanio insieme al Ministro dell’Ambiente israeliano Gideon Ezra interverranno al seminario italo-israeliano ‘”Eco-evolution, Innovation and future strategies: advanced technologies in waste and water treatement” organizzato dalla Camera di Commercio Italiana in Israele. “Israele è noto per aver sviluppato tecnologie molto avanzate nel settore del trattamento delle acque e dei rifiuti - afferma il Presidente della Camera Italiana a Tel Aviv, Ronni Benatoff - Siamo molto soddisfatti dell´interesse da parte delle aziende italiane per le attività organizzate dalla Camera e dallo Sportello Unico per le imprese. Anche le aziende israeliane hanno reagito in maniera molto positiva alle possibilità di collaborazione con le controparti italiane partecipanti alla delegazione, per cui è prevista un´agenda molto fitta di incontri one to one”. La meccanica è il settore italiano con il più cospicuo avanzo del saldo commerciale (170 milioni di euro; +23,7% rispetto ai primi sette mesi del 2006) e una performance esportativa che registra un incremento del 26%, raggiungendo un valore di 215,7 milioni di euro, quota considerevole del nostro export complessivo nel Paese (circa un miliardo di euro). Il saldo commerciale italiano verso Israele cresce nei primi sette mesi dell’anno del 66% (pari a 392,3 milioni di euro). .  
   
   
INDUSTRIA, FINMEK, ASSESSORE GUCCINELLI: "CONCLUSA POSITIVAMENTE LA VICENDA, TRA LE PRIME IN ITALIA"  
 
Genova, 7 novembre 2007 - Dopo oltre un anno di trattative la cordata di imprenditori genovesi raggruppati in "Esacontrol" ha compiuto un passo decisivo verso la conclusione della vertenza, con la firma per l´acquisto dell´azienda. "Si tratta di un passo importante- ha ribadito l´assessore regionale all´Industria, Renzo Guccinelli - decisivo per il futuro dell´azienda e dei suoi lavoratori, tra le prime risoluzioni in Italia della galassia Finmek". Lo stabilimento di Sestri Ponente era infatti rimasto al palo a causa della crisi produttiva del gruppo Finmek a livello nazionale. "Abbiamo lavorato - spiega l´assessore Guccinelli - insieme alle organizzazioni imprenditoriali e sindacali, al Ministero dello Sviluppo Economico, al commissario straordinario Vidal e a Esacontrol per raggiungere una soluzione che permettesse al territorio ligure di non disperdere un´importante realtà industriale ed occupazionale, infatti non solo vengono mantenuti inalterati il numero degli addetti, ma anche la specificità produttiva". I soci di Esacontrol stanno lavorando con Filse, per individuare una nuova sede allo stabilimento grazie anche a Ligurcapital, azienda regionale, che ha acquistato una quota di capitale sociale di Esacontrol. "Con la partecipazione di Liguricapital nel capitale Esacontrol - ha aggiunto Guccinelli - il sistema regione ha lavorato nel suo insieme, facendo squadra e concorrendo alla soluzione non solo in termini politici e istituzionali, ma anche finanziari". "La struttura manageriale dell´azienda - ha spiegato Matteo Pedrelli, il capo cordata, incaricato dalla Regione e da Confindustria Liguria di individuare una nuova compagine di imprenditori - è rappresentata da un team di primissimo livello, come il presidente del consiglio di amministrazione l´ingegner Brunello Botte e l´amministratore delegato, Giandomenico Vivado - adeguato agli obiettivi che ci si è posti di riutilizzare le competenze e il know how dell´azienda riadattandoli ai nuovi piani strategici". .  
   
   
UTILITIES: “LA RESPONSABILITÀ SOCIALE È UN VALORE AGGIUNTO SIGNIFICATIVO” NEL CONVEGNO ORGANIZZATO DA CONFSERVIZI LAZIO UNO STUDIO, PARTE DEL PIÙ AMPIO PROGETTO RESTIS, FA IL PUNTO SULL’IMPEGNO SPESO FINORA DALLE AZIENDE DI SPL A FAVORE DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE  
 
Roma, 7 novembre 2007 – Le aziende che erogano servizi pubblici locali possono essere considerate a ragion veduta pioniere per l’importanza che attribuiscono alla Responsabilità sociale d’impresa. Questo quanto emerge, in sintesi, dalla ricerca “La Responsabilità sociale nelle Imprese di Servizio Pubblico Locale”, presentata ieri a Roma, presso la Facoltà di Economia dell’Università Roma Tre (Via Silvio D’amico, 77), nel corso di un convegno organizzato da Confservizi Lazio dal titolo “La Responsabilità sociale nelle Imprese di Servizio Pubblico Locale. Confronti e prospettive”. Ai lavori hanno preso parte – accanto a Giuseppe Labarile, Presidente di Confservizi Lazio - Franco Dore, Presidente di Erfap Lazio, e i rappresentanti di Metropolitana di Roma, Trambus, Atac, Acea, chiamati a dare il proprio contributo a conclusione del più ampio progetto Restis “Responsabilità Sociale Territoriale delle Imprese di Servizi”, che li ha visti direttamente coinvolti. Finanziato dalla Regione Lazio (Legge 236/93) e sviluppatosi nel periodo marzo-novembre 2007, il progetto ha previsto anche una fase di formazione professionale rivolta a fasce diverse di lavoratori. Dall’indagine presentata oggi - che fornisce un quadro dettagliato sulla Rsi nelle Utilities e cerca di individuare strumenti concreti di analisi e intervento in queste realtà - è emerso chiaramente come la Responsabilità Sociale d’Impresa assuma giorno dopo giorno nelle aziende di pubblica utilità sempre maggiore rilevanza. A dimostrarlo – oltre all’evoluzione dell’attuale quadro normativo – la presenza di un codice etico, di un bilancio sociale che riassume le politiche attuate per il rispetto dell’ambiente circostante, di modelli di certificazioni che permettano di valutare correttamente l’operato delle aziende, ma anche di indagini di customer satisfaction, che consentono - oltre che di padroneggiare con dimestichezza tutte le variabili che compongono la domanda - di conoscere e rispondere al meglio alle richieste del cittadino-cliente. Esemplare il caso delle società impegnate nel Trasporto Pubblico Locale, settore nel quale quando l’offerta - per qualità e quantità - non è adeguata alle esigenze dei cittadini, viene preferito il trasporto privato, seppur economicamente più costoso. A fare le spese di questa scelta soprattutto l’ambiente e il sistema della mobilità locale con effetti sia a breve che a lungo termine: congestione delle città, incidentalità, ma anche cambiamenti climatici, esaurimento delle risorse, problemi di salute creati dall’inquinamento. Nota di merito a due aziende di pubblica utilità: Atac e Trambus. Entrambe, infatti, hanno inserito da tempo nel proprio codice etico “l’importanza di onestà e trasparenza nelle relazioni tra i soggetti interessati, anche al di là degli obblighi di legge, dando particolare rilievo al dovere di informazione chiara e corretta a tutti gli stakeholder”. “La responsabilità sociale d’impresa – ha detto il Presidente di Confservizi Lazio Giuseppe Labarile commentando i risultati emersi dal confronto fra le aziende impegnate nel progetto – è ad oggi elemento chiave sul quale anche le aziende che erogano servizi pubblici locali sono tenute a far leva per il raggiungimento dei propri obiettivi”. “Essere socialmente responsabili - ha proseguito Labarile - significa andare al di là degli obblighi previsti dalla legislazione, adottando volontariamente comportamenti che contribuiscano anche a migliorare la società e a ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente”. “Ritengo che il fenomeno della globalizzazione – ha concluso infine il Presidente di Confservizi Lazio - abbia portato in primo piano questioni quali i diritti dei lavoratori e lo sfruttamento dell’ambiente sensibilizzando fortemente l’opinione pubblica, che presta sempre maggiore attenzione ai comportamenti delle aziende e alla loro attività sul territorio e sul mercato. Dunque non si può e non si deve improvvisare sulla Responsabilità Sociale dell´impresa, che anzi deve nascere da una vera e propria cultura d´impresa orientata verso la trasparenza e l´acquisizione di coscienza, fondata sulla necessità di far interagire al meglio gli interessi economici delle singole imprese con quelli sociali e ambientali del contesto di riferimento”. Interessanti i tanti contributi forniti nel corso dei lavori dai presenti, che hanno sottolineato in maniera unanime come la pubblicazione dei bilanci sociali e ambientali sia la chiara manifestazione della volontà di aderire al concetto, e rappresenti il primo fondamentale passo per cominciare a diffonderlo e a discuterne in azienda. .  
   
   
NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA FIRM IL 9 E 10 NOVEMBRE A TRIESTE E UDINE DOPPIO APPUNTAMENTO PER IMPRENDITORI E MANAGER CON KENNETH MORSE  
 
 Trieste, 7 novembre 2007 - Due appuntamenti da non perdere per imprenditori e manager orientati all’innovazione e all’internazionalizzazione. Torna in Friuli Venezia Giulia Kenneth Morse, direttore del prestigioso Entrepreneurship Center del Mit–massachusetts Institute of Technology di Boston, con due seminari a partecipazione gratuita. Il primo il 9 novembre a Trieste, nel Centro congressi di Area Science Park (inizio alle ore 9. 00), dal titolo "Essere imprenditori innovatori nel Friuli Venezia Giulia ". Il secondo il 10 novembre a Udine, nel Centro Convegni Palazzo delle Professioni di via Cjavecis 3 (inizio ore 9. 00), dal titolo "Dall’impresa start-up all’impresa globale”. Questo doppio appuntamento ha l’obiettivo di sostenere la diffusione di concetti manageriali di innovazione tecnologica per la crescita di imprese competitive, conoscere strategie di Corporate Venturing, affrontare problematiche inerenti il marketing strategico e le relazioni internazionali. L’iniziativa rientra nell’ambito di Firm (Formazione per gli Imprenditori Regionali ed i Manager), il programma formativo finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, nato per sostenere la competitività del tessuto imprenditoriale, accrescendo standard manageriali, internazionalizzazione e innovazione. I seminari si terranno in lingua inglese, con traduzione simultanea. Per comunicare l’adesione e per informazioni: tel. 040 375. 5160 info@firm. Fvg. It .  
   
   
EVENTI FAST E ALTRE INFORMAZIONI  
 
Milano, 7 novembre 2007 – Di seguito alcuni dei prossimi eventi organizzati o patrocinati dalla Fast: “Modelli per la qualità dell’aria” 21-22-23 novembre corso di formazione a pagamento. “ Creare attenzione. Tecniche avanzate di comunicazione di impresa” 23-24 novembre corso di formazione a pagamento. “Impianti biologici di depurazione” 12-16 maggio 2008 corso base sulla gestione di processo. La Fast ha pure delle iniziative riservate ai giovani, in particolare: “4a giornata europea della scienza per i giovani” c’è tempo fino al 1° dicembre per suggerire il tema per l’atteso appuntamento del 24 aprile 2008 “I giovani e le scienze 2008” è la selezione italiana per il 20° concorso dell’Unione europea dei giovani scienziati (più di 14 anni e meno di 21 a settembre 2008) e per altri eventi internazionali; i progetti vanno presentati alla Fast entro il 25 febbraio 2008. Per quanti devono organizzare e promuovere corsi, convegni, seminari o incontri, il Centro congressi mantiene invariati anche per il 2008 i prezzi di noleggio delle 6 sale (da 20 a 238 posti). Tutte le informazioni sono sul sito www. Fast. Mi. It .  
   
   
BASTOGI S.P.A. E BRIOSCHI SVILUPPO IMMOBILIARE: PRICEWATERHOUSECOOPERS S.P.A., HA RILASCIATO LA RELAZIONE SULLA CONGRUITÀ DEL RAPPORTO DI CAMBIO  
 
 Milano, 7 novembre 2007 A seguito del comunicato stampa congiunto di Bastogi S. P. A. (Bastogi) e Brioschi Sviluppo Immobiliare S. P. A. (Brioschi) diffuso al pubblico lo scorso 24 ottobre, si informa che in data 31 ottobre la società di revisione Pricewaterhousecoopers S. P. A. , nominata dal Presidente del Tribunale di Milano, ha rilasciato la relazione sulla congruità del rapporto di cambio determinato dai consigli di amministrazione nell’ambito della scissione proporzionale parziale inversa di Bastogi a favore di Brioschi. Sulla base della documentazione esaminata, Pricewaterhousecoopers S. P. A. Ha ritenuto che i metodi adottati dagli amministratori, anche sulla base delle indicazioni dei loro advisor, siano risultati adeguati e che siano stati correttamente applicati ai fini dell’individuazione del rapporto di cambio, determinato nella misura di 2 nuove azioni ordinarie Brioschi ogni 3 azioni ordinarie Bastogi. .  
   
   
COMPRARE O ANDARE IN AFFITTO?  
 
 Milano, 7 novembre 2007 - Nel primo semestre del 2007 il mercato immobiliare in Italia ha rallentato la sua crescita e nelle grandi città le quotazioni sono aumentate solamente dello 0. 6%. Anche il mercato delle locazioni tira il freno ormai da alcuni semestri e i canoni di locazione, nello stesso periodo, sono rimasti praticamente stabili (+0. 2% i canoni di locazione per i bilocali e 0% quello per i trilocali nelle grandi città). Sul mercato finanziario la stretta monetaria della Bce ha fatto sentire i suoi effetti contribuendo a rendere più “pesante” la rata nel bilancio delle famiglie italiane. Con uno scenario del genere ci si chiede se sia il caso di comprare o di affittare l’abitazione. Non si può dare una risposta univoca. Le variabili che entrano in gioco, in una scelta di questo tipo, sono numerose (capitale iniziale a disposizione, eventuale investimento alternativo, orizzonte temporale di riferimento, necessità personali). L’ufficio Studi Tecnocasa ha fatto una simulazione su Milano, in un quartiere semicentrale. Ha considerato l’ipotesi di acquisto di un bilocale di 65 mq contro l’affitto dello stesso. L’orizzonte temporale di riferimento è di 25 anni. Il capitale iniziale a disposizione è lo stesso per l’acquirente e per colui che decide di prendere in affitto l’immobile: nel primo caso va a coprire parte del valore dell’immobile e nel secondo caso è investito in Btp a 25 anni. Chi acquista si indebita a tasso fisso. Per equità abbiamo considerato la rata del mutuo e il canone di locazione di importo simile. Per l’acquirente si sono considerati i costi di acquisto dell’immobile e di accensione del mutuo, i costi capitalizzati legati alla proprietà dell’immobile (Ici, manutenzione straordinaria, assicurazione), le rate mensili ed il beneficio fiscale della detrazione degli interessi su mutuo. Abbiamo ipotizzato un tasso medio di crescita del mercato immobiliare del 2%. Per l’inquilino si sono considerate le uscite relative ai canoni di locazione, rivalutati annualmente in base all’Istat e le tasse legate alla registrazione del contratto. Inoltre si ipotizza che il surplus (ovvero la differenza positiva tra l’importo del canone e l’importo della rata) sia investito. Alla fine del periodo temporale considerato chi ha acquistato l’immobile ha un guadagno superiore rispetto a chi ha scelto la locazione. A parità di tutte le variabili e riducendo l’orizzonte temporale di riferimento il gap tra i due si affievolisce. Questo è solo un esempio. Basta che le variabili di riferimento cambino ed i risultati ottenuti potrebbero essere diversi. In linea generale il mercato immobiliare nel medio lungo termine ha sempre preservato il valore dell’immobile. Inoltre la tendenza in Italia è quella di “comprare casa”, perché è considerato un investimento “tranquillo” ed ha una valenza psicologica legata all’appartenenza sociale e alla sicurezza. Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa .  
   
   
CONVEGNO: CITY WALLS RIQUALIFICAZIONE URBANA, VALORIZZAZIONE E TUTELA DELLA CITTA´ SCUOLA GRANDE DI SAN ROCCO VENEZIA  
 
Venezia, 7 novembre 2007 - Il 9 novembre 2007 si terrà a un importante Convegno, dedicato alla città, alla sua tutela e riqualificazione. Tutto parte da una recente e prestigiosa opera di restauro che ha coinvolto le colonne dell’Ala Napoleonica di piazza San Marco di cui si è fatto promotore il Colorificio San Marco insieme alla Soprintendenza alle arti e all´amministrazione comunale. Il colonnato napoleonico ha ritrovato infatti l´antico splendore, grazie ad un trattamento anti-graffiti specifico, messo a disposizione dal Colorificio San Marco, azienda leader nel settore dei sistemi vernicianti, che ha permesso la rimozione delle scritte e la prevenzione, attraverso un film trasparente protettivo, di nuovi imbrattamenti sulla superficie centenaria delle colonne che formano la cornice del salotto più famoso del mondo. L´intervento offre lo spunto per approfondire, all´interno del Convegno "City Walls: riqualificazione urbana, valorizzazione e tutela della città", di cui si fa promotore il Colorificio San Marco, le problematiche legate alla preservazione e alla conservazione dei beni artistici e architettonici. Il Convegno, che si svolgerà nello scenario della meravigliosa Scuola Grande di San Rocco, intende essere un momento di confronto tra le parti, sulla questione della tutela degli spazi urbani, attraverso il risanamento dal degrado di quel patrimonio storico, culturale, sociale e collettivo costituito dalle nostre città. Rappresentanti delle istituzioni, della società e del mondo universitario si confronteranno per valutare sistemi e soluzioni possibili, e per porre le basi alla costruzione e alla gestione, nel territorio e nella città, di azioni di coordinamento per sensibilizzare la cura e il rispetto degli spazi pubblici, per ridare valore all´architettura dei centri storici, adottando nuovi criteri di intervento. Il Convegno, che vedrà la partecipazione di importanti "attori" sia istituzionali che privati, con un parterre ricco di presenze significative, affronta tematiche oggi di grande attualità. La salvaguardia ed il restauro dei beni custoditi dalla città, deve infatti avvenire non solo con il ripristino dell´aspetto storico originale, ma anche attraverso il confronto tra le parti e l´educazione del cittadino che deve diventare soggetto corresponsabile e partecipe di un bene comune e farsi interprete consapevole dell´eredità storica e culturale che la città contemporanea rappresenta. La riscoperta dell´identità parte dal recupero dell´estetica della città e diventa bene artistico e culturale da salvaguardare, riqualificare e valorizzare, attraverso la definizione di obiettivi che non intendano solamente fronteggiare situazioni di situazioni di degrado con azioni puntuali e veloci ma siano sempre più orientate all´educazione permanente dei diversi attori della città. Http://www. San-marco. It/ .  
   
   
LOCAZIONI: SI RICERCA MAGGIOR QUALITA’  
 
Milano, 7 novembre 2007 - Nel primo semestre del 2007 il mercato delle locazioni segnala, a livello nazionale, una crescita dei canoni dello 0. 9% per i bilocali e dello 0. 7% per i trilocali; nelle grandi città la variazione dei canoni di locazione per i bilocali è stata dello 0. 2%, stabili i trilocali. Valori negativi si sono riscontrati a Bologna (-3. 3% e -2. 9%), Roma (-0. 1% e -0. 1%), Genova (-1. 5% e -2. 6%), Milano (-0. 8% e -1. 1%) e Napoli (-0. 6% e +0. 9%). Positive le altre realtà, in particolare Palermo che ha messo a segno una crescita dei canoni dei bilocali del 3. 8% e dei trilocali del 2. 2%. I segnali di ribasso, abbastanza generalizzati, si spiegano con una maggiore offerta di immobili in locazione, risultato della corsa all’investimento degli anni passati. Gli operatori hanno segnalato la tendenza da parte dei proprietari a ridurre il canone richiesto pur di non riaffittare ad un nuovo inquilino l’abitazione con conseguenti oneri gestionali e per non incorrere nel rischio di restare con un immobile sfitto che comporta comunque dei costi di mantenimento. La novità del semestre è, come si è verificato anche nel mercato delle compravendite, una maggiore attenzione da parte dei potenziali affittuari alla qualità dell’immobile che, in questo caso è legata non solo allo stato di conservazione dell’appartamento ma anche ad altre variabili tra cui la cura dell’arredamento (se ammobiliato), la luminosità, la tranquillità e la presenza dei servizi in zona. Sono sempre più richiesti gli immobili con riscaldamento autonomo, quelli dotati di cucina arredata e quelli con collegamenti internet ad alta velocità (soprattutto nel caso di studenti). Segnali positivi continuano comunque ad arrivare dalle aree a ridosso di facoltà universitarie e di aziende primarie che comportano la presenza di studenti fuori sede o di trasfertisti, tra i principali protagonisti di questo mercato. In questo primo semestre dell’anno inoltre si sono riscontrati più casi, rispetto agli anni scorsi, di richieste di locazione da parte di persone che hanno difficoltà di accesso al mercato delle compravendite a causa dei prezzi troppo alti e del contestuale rialzo dei tassi di interesse.
Città Bilocale Trilocale
Bari 2,1% 2,4%
Bologna -3,3% -2,9%
Firenze 1,2% 0%
Genova -1,5% -2,6%
Milano -0,8% -1,1%
Napoli -0,6% 0,9%
Palermo 3,8% 2,2%
Roma -0,1% -0,1%
Torino 0,9% 1,0%
Verona 0,7% 0%
Milano A Milano, dove si registra un calo delle locazioni sui bilocali e sui trilocali (-0. 8% e -1. 1%), restano comunque dinamiche le zone a ridosso delle università. Infatti si riscontrano ancora rialzi dei canoni nella zona di Solari-porta Genova, di Ripa Ticinese e della Bovisasca. A Solari-porta Genova si registrano soprattutto richieste da parte di studenti dell’Università Cattolica, seguiti da quelli dell’Università Bocconi e di altri atenei come lo Iulm e lo Ied. Le aree più richieste sono quelle intorno a corso Genova, via De Amicis e viale Papiniano. Ricercate soprattutto le soluzioni con camere singole e dotate di un soggiorno da poter condividere. Richieste di locazione pervengono anche da professionisti che cercano soluzioni di prestigio, ristrutturate e ben arredate. Nella zona di Ripa Ticinese il mercato degli affitti tiene grazie alla presenza degli studenti della Bocconi e dello Iulm e dei dipendenti di aziende multinazionali e di show room che sorgono nella zona. Alla Bovisasca si risente positivamente della presenza degli studenti del Politecnico, degli stagisti degli Ospedali Niguarda e Galeazzi. Roma A Roma (-0. 1% e -0. 1%) si registrano molti segnali di diminuzione dei canoni di locazione; poche le zone che hanno registrato un incremento tra queste, Trigoria-castel di Leva e Portuense-s. Silvia. A Trigoria Castel di Leva l’incremento dei canoni è dovuto alla maggiore richiesta avutasi negli ultimi mesi in seguito al trasferimento del Campus Biomedico dal quartiere Prenestino. Questo ha comportato un forte incremento della domanda di immobili in locazione da parte di studenti provenienti da tutta Italia che cercano bilocali e trilocali. A Portuense-s. Silvia l’aumento dei canoni di locazione si spiega con una maggiore richiesta da parte delle famiglie che non riescono ad acquistare la casa per il livello troppo elevato raggiunto dalle quotazioni. A questo si aggiunge anche una minore offerta di immobili sul mercato. Le stesse motivazioni spiegano l’aumento delle quotazioni nella zona di Collina-fleming dove l’aumento dei prezzi degli immobili nei precedenti semestri ha scoraggiato l’acquisto da parte di alcune categorie, in particolare single e giovani coppie che hanno optato per l’affitto di bilocali. Bologna A Bologna si sono segnalati ribassi delle quotazioni abbastanza generalizzate. Tra i quartieri che hanno registrato la riduzione più sensibile dei canoni di locazione segnaliamo Ospedale Maggiore-porto dove il calo della domanda di immobili in affitto ha riguardato soprattutto la categoria degli studenti e dei lavoratori trasfertisti in seguito al ridimensionamento dell’organico attuato dalle aziende che hanno sede in zona. Segnali negativi anche nella zona di Aldrovandi-oberdan-stazione per l’incremento dei canoni richiesti. Studenti e professionisti fuori sede sono diventati sempre più attenti alla qualità dell’immobile. In calo le richieste anche alla Bolognina dove, negli ultimi tempi, si è ridotta soprattutto la presenza di studenti universitari che hanno preferito trasferirsi in zone più vicine alle facoltà. Per cui il target della zona oggi è rappresentato soprattutto da famiglie, giovani coppie, stranieri e trasfertisti. Ha tenuto il mercato nella zona di Massarenti-via Larga dove comunque si registra una buona richiesta da parte di studenti e lavoratori e in questo semestre sono stati affittati molti monolocali e bilocali di nuova costruzione. Palermo Palermo è stata la città che ha messo a segno le performance migliori. Infatti si sono registrati aumenti del 3,8% per i canoni dei bilocali e del 2,2% per quelli dei trilocali. In particolare tra le zone che hanno registrato risultati positivi si segnalano Roccella, Villaggio S. Rosalia-università e l’Emiro. A Roccella è stata determinante la vicinanza alle facoltà universitarie che hanno comportato la presenza di numerosi iscritti residenti nelle altre province siciliane. Motivazioni simili per le locazioni del quartiere Don Bosco dove alcuni anni fa è stata aperta la facoltà di Psicologia; gli studenti provengono soprattutto dall’hinterland di Palermo. La bassa offerta di immobili in locazione ha contribuito a far alzare i canoni. Anche a Villaggio S. Rosalia-università sono gli studenti a movimentare il mercato e cercano appartamenti arredati e quanto più possibile vicini alle sedi delle facoltà. C’è una buona richiesta anche da parte delle famiglie, che si scontra però con una bassa offerta. Questo perché i proprietari sono più propensi ad affittare a studenti. All’emiro l’aumento della domanda di immobili in affitto si è mossa in parallelo con il calo delle richieste di acquisto, soprattutto da parte delle famiglie scoraggiate dall’aumento dei tassi di interesse. Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa .
 
   
   
RISTRUTTURAZIONI CON EFFICIENZA ENERGETICA: VANTAGGI FISCALI ANCHE NEL 2008  
 
Bolzano, 7 novembre 2007 - Anche il prossimo anno gli interventi di risanamento di edifici secondo i principi dell´efficienza energetica saranno premiati doppiamente. "Abbiamo deciso di estendere anche al 2008 la possibilità di cumulo dei contributi provinciali con le detrazioni fiscali previsti dallo Stato" Così l´ass. Laimer dopo la seduta della Giunta di ieri. In tal modo ancora possibili riparmi fino al 70 per cento. La riduzione del consumo di energia in ambito edilizio è di interesse generale sia alla luce della tutela del clima, che dell´incremento della spesa energetica da un lato e della minor disponibilità di materie prime dall´altro. Come sottolinea l´assessore provinciale all´ambiente ed energia, Michl Laimer, la Provincia agisce su due binari: per i nuovi edifici impone standard energetici, mentre prevede contributi per il risanamento di quelli esistenti. Questi contributi sono previsti anche per l´anno 2008; la novità è costitutita dal fatto che anche nel 2008 potranno essere cumulati con le agevolazioni previste dallo Stato. Nell´ultima finanziaria lo Stato ha previsto una detrazione fiscvale del 55 per cento per gli interventi di riqualificazione energetica globale degli edifici esistenti. La detrazione è valida anche per interventi di isolamento delle pareti esterne, per l´installazione di pannelli solari (non fotovoltaici) per la produzione di acqua calda, per la sostituzione di impianti di riscaldamento, per la sostituzione di finestre. Inoltre, il Parlamento è chiamato a esprire il proprio voto sul provvedimento deciso dal Governo di prorogare le facilitazioni fiscali fino all´anno 2010 e di applicare la detrazione su 5 invece che su tre anni. Forniscono ulteriori informazioni e consulenze preventive l´Ufficio aria e rumore dell´Appa (Bolzano, v. Amba Alagi 35, tel. 0471 411820, e-mail: All@provincia. Bz. It , l´Ufficio risparmio energetico della Provincia (Bolzano, v. Mendola 33, tel. 0471 414720, e-mail: Risparmio. Energetico@provincia. Bz. It o nella rete civica http://www. Provincia. Bz. It/acqua-energia .  
   
   
E´ APERTO AL PUBBLICO IL WORKSHOP FINALE DEL CORSO ANAB IN ARCHITETTURA BIOECOLOGICA 2007  
 
Varese, 7 novembre 2007 - Anab Associazione Nazionale Architettura Bioecologica, prima Associazione fondata in Italia con l’obiettivo di divulgare e promuovere il tema del progettare, costruire ed abitare in accordo con gli equilibri naturali e con lo sviluppo sostenibile, promuove dal 1989 su tutto il territorio nazionale un’intensa e qualificata attività formativa. Con queste finalità, e come naturale proseguimento delle attività svolte a livello locale, Anab, in collaborazione con Ordine Architetti Ppc della provincia di Varese, ha organizzato negli scorsi mesi il Corso di Architettura Bioecologica mod A che, come gli anni precedenti, ha riscontrato molto interesse e visto la partecipazione di professionisti, tecnici e dipendenti di amministrazioni pubbliche. In occasione del seminario conclusivo del corso, nel cui programma sono previsti interventi di alcune aziende d´eccellenza, si vogliono coinvolgere non solo "gli addetti ai lavori", ma tutti i cittadini che, sempre più spesso, sentono parlare di bioarchitettura o certificazione bio-ambientale, talvolta senza avere gli strumenti per cogliere l´importanza di tali valori o, purtroppo, cadendo negli inganni di chi sfrutta queste categorie senza offrirne le qualità edilizie ed abitative. Proprio per approfondire un tema di così grande attualità si vuole, inoltre, promuovere il sistema sb100 per la valutazione della sostenibilità in edilizia: sb100 permette ai soggetti coinvolti, amministrazioni pubbliche e committenti privati, di verificare la reale qualità delle realizzazioni in termini di sostenibilità. Il workshop si terrà sabato 10 novembre 2007, dalle 9. 30 alle 17 presso la Palazzina della Cultura - Comune di Varese, via Sacco 11 (ingresso libero) www. Anab. It .  
   
   
MILANO ALLOGGI POPOLARI, NUOVA LEGGE SUI CANONI D´AFFITTO SCOTTI: 20.000 FAMIGLIE PAGHERANNO MENO DI QUANTO PAGANO OGGI  
 
Milano, 7 novembre 2007 - Il rispetto del principio di sopportabilità per l´inquilino, di sostenibilità economica del sistema di Edilizia Residenziale Pubblica (Erp) e la sua valorizzazione mediante programmi di razionalizzazione e sviluppo. Ma anche l´individuazione per gli inquilini di 4 aree di appartenenza in base alle quali saranno definiti i canoni. Sono questi i criteri previsti dalla nuova legge, approvata oggi dal Consiglio regionale della Lombardia che sancisce i criteri generali per la determinazione dei canoni di affitto dei 170. 000 alloggi Erp (105. 000 gestiti dalle Aler e 65. 000 dai Comuni) e le norme sulla valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio Erp stesso. "Oggi -ha detto l´assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti - abbiamo varato una legge che aspettavamo da 24 anni, un provvedimento che mette fine a canoni iniqui e ingiusti che penalizzavano soprattutto le famiglie numerose, cioè quelle con figli e/o anziani a carico e che non teneva conto dell´ubicazione e dello stato di conservazione degli alloggi". "Il canone medio ora applicato - ha aggiunto Scotti - è di 106 euro, il 35% degli inquilini Aler (pari a 35. 767 nuclei famigliari) paga meno di 50 euro al mese e più precisamente, 4. 225 famiglie pagano meno di 7 euro al mese, 12. 242 famiglie pagano tra 7 e 20 euro, 13. 819 famiglie tra 20 e 35 euro al mese e 5. 481 famiglie tra 35 e 50 euro. Con la nuova legge circa 20. 000 famiglie potranno addirittura pagare meno di quanto non facciano oggi". Dal 1^ gennaio 2008, quindi, giorno di entrata in vigore di questo provvedimento, il canone sarà commisurato alle caratteristiche dell´unità abitativa e alla condizione economica del nucleo familiare (reddito Isee) secondo le seguenti quattro aree di appartenenza individuate: - 1) area della protezione, per i nuclei con Isee-erp fino a 9. 000 euro. Riguarda i nuclei familiari con reddito imponibile derivante esclusivamente o prevalentemente da pensione o da lavoro dipendente od assimilato. In quest´area, i nuclei con un Isee-erp inferiore a 4. 000 euro pagheranno solo il canone minimo di 20 euro al mese; le famiglie che, invece, hanno un Isee-erp superiore a 4. 000 euro e inferiore a 9. 000 euro corrispondono un canone in una misura non superiore al 36% del valore locativo dell´unità abitativa, misura anche in questo caso ridotta per i nuclei con un solo componente. Per tutti i nuclei familiari appartenenti a quest´area, il canone di locazione non può comunque essere superiore ad una incidenza compresa tra il 14 e il 16% del reddito netto del nucleo familiare stesso, fatti salvi il canone minimo mensile di 20 euro o altri canoni minimi mensili fissati dall´ente proprietario e vigenti al momento di entrata in vigore della presente legge. - 2) area dell´accesso, per i nuclei con Isee-erp da 9. 001 a 14. 000 euro. I locatari corrispondono un canone in una misura compresa fra il 43 e il 61% del valore locativo dell´unità abitativa, misura ridotta per i nuclei con un solo componente. Il canone di locazione non può comunque essere superiore ad una incidenza del 20% del reddito netto del nucleo familiare stesso fatto salvo il canone minimo mensile di 70 euro. - 3) area della permanenza, per i nuclei con Isee-erp da 14. 001 a 28. 000 euro. Gli assegnatari corrispondono un canone in una misura compresa fra il 66 e il 110% per cento del valore locativo dell´unità abitativa, misura ridotta per i nuclei con un solo componente. Per questi nuclei famigliari il canone di locazione non può essere superiore ad una incidenza del 22% del reddito netto della famiglia stessa, fatto salvo il canone minimo mensile di 120 euro. - 4) area della decadenza, per i nuclei con Isee-erp superiore a 28. 000 euro. I nuclei famigliari corrispondono anch´essi un canone in una misura compresa fra il 60 e il 98% per cento del valore locativo dell´unità abitativa, maggiorato di una percentuale fissata dall´ente proprietario in relazione ai valori di mercato. Ai fini della determinazione di tale canone non si tiene conto dell´incidenza sul reddito netto del nucleo familiare. Il contratto è stipulato per una durata non superiore a due anni; l´ente proprietario, sentito il Comune, ha facoltà di rinnovare il contratto a fronte di motivate difficoltà dell´inquilino a reperire altra unità abitativa. In concreto, il provvedimento introduce canoni minimi pari a 20, 70 e 120 euro, un tetto di sopportabilità sul reddito netto delle famiglie che va dal 14 al 22% e un aumento medio che non può essere superiore al: 23% per i nuclei famigliari collocati nell´area di protezione fatto salvo il canone minimo; 28 % per i nuclei famigliari collocati nell´area dell´accesso; 37 % per i nuclei famigliari collocati nell´area della permanenza. "Tra le famiglie con canone in diminuzione - aggiunge Scotti - ci sono in particolare quelle numerose che, grazie alla sola introduzione dell´Isee, possono far valere il peso della composizione famigliare (fino ad oggi era riconosciuta una detrazione di 516 euro per famigliare a carico sul reddito imponibile lordo) e quelle con Isee medio-basso che vivono in alloggi ubicati in estrema periferia anche se di recente costruzione". "Tra i nuclei familiari che subiscono un aumento percentuale - dice ancora Scotti - ci sono le 4. 225 famiglie che attualmente pagano meno di 7 euro al mese e che pagheranno il canone minimo a 20 euro e quelle che pagavano meno di 50 euro al mese pur avendo un Isee medio alto". Tra le cause di maggiore incremento percentuale dei canoni, sicuramente quella più significativa è l´esiguità del canone attuale: infatti il 70% dei canoni attuali inferiori a 50 euro/mese avranno un incremento di oltre il 60% , adeguando soprattutto i canoni di alloggi ubicati in zone di pregio delle città. Nel caso in cui l´aumento medio sia superiore, gli enti proprietari provvedono a ridurre proporzionalmente i canoni, fino a concorrenza delle percentuali d´incremento medio sopra indicate. Da notare anche che per i nuclei famigliari già assegnatari al momento di entrata della nuova legge, qualora l´eventuale variazione del canone sia superiore al 50% del canone determinato alla medesima data sulla base della normativa vigente, l´aumento è graduato nel triennio. Per i nuclei familiari collocati in area di protezione l´ente proprietario può graduare l´aumento anche su più anni in funzione della situazione economica della famiglia assegnataria. Uso Delle Entrate Provenienti Dai Canoni Le entrate provenienti da canoni di locazione sono destinate a compensare i costi di gestione, di amministrazione, della fiscalità, della mobilità degli inquilini e di manutenzione ordinaria per la buona conservazione del patrimonio. Eventuali introiti superiori ai costi indicati al periodo precedente, al netto della fiscalità e degli oneri finanziari, sono comunque destinati alla manutenzione, al recupero e allo sviluppo del patrimonio di Erp. Uso Razionale Del Patrimonio Diversi i provvedimenti per un uso razionale del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica. Il più importante è quello che riguarda le occupazioni abusive. L´ente proprietario ha infatti l´obbligo di adottare ogni iniziativa volta a prevenire il fenomeno delle occupazioni abusive e ad intervenire immediatamente al fine di salvaguardare la legittima destinazione di ogni singola unità abitativa, anche con intese e collaborazioni con le Forze dell´Ordine. Fermi restando gli obblighi di denuncia e ogni altra attivazione dell´autorità giudiziaria in sede penale e civile, l´ente proprietario provvede a un costante monitoraggio delle situazioni identificando gli occupanti. Inoltre, Aler e Comuni dovranno adattare un piano per la messa in sicurezza degli immobili occupati abusivamente. I nuclei familiari che occupano un´unità abitativa in sottoutilizzo e rifiutino la proposta di mobilità verso unità abitative di dimensioni adeguate corrispondono un canone pari a chi si trova nell´area della decadenza con una maggiorazione che non deve essere inferiore a 100 euro al mese. Qualora il nucleo familiare sia composto solo da persone con età superiore a sessantacinque anni, si applica la maggiorazione di 50 euro al mese. Contributo Di Solidarieta´ I Comuni, nell´ambito delle proprie competenze in materia di politica sociale, e le Aler sostengono gli assegnatari che non sono in grado di far fronte al pagamento del canone di locazione e dei servizi prestati dall´ente proprietario. Determinazione Del Canone Moderato Possono accedere agli alloggi a canone moderato i nuclei familiari con Isee-erp non superiore a 23. 000 euro. La nuova legge determina anche l´ammontare del canone moderato che deve essere inferiore a quello di mercato ed articolato in funzione dei costi di realizzazione e, contemporaneamente, non può essere superiore al 5%0 del costo di realizzazione al metro quadrato per la superficie dell´abitazione, come definita dalla Giunta regionale. Valorizzazione E Razionalizzazione Del Patrimonio Gli enti proprietari possono procedere alla vendita del 20% delle unità abitative esistenti esclusivamente per esigenze di razionalizzazione ed economicità della gestione del patrimonio, e applicando uno sconto di circa al 35% dei prezzi di mercato. I proventi sono anch´essi destinati allo sviluppo, alla valorizzazione e alla riqualificazione del patrimonio Erp, con priorità per il recupero delle unità abitative non assegnabili al fine di prevenire il fenomeno delle occupazioni abusive. "La nuova legge - ha concluso Scotti - offre a Comuni e Aler indirizzi e norme precise che garantiscono la corretta applicazione dei canoni, eliminando situazioni altrimenti spiacevoli. E´ l´ennesima dimostrazione di come vogliamo che i canoni siano quanto più possibili aderenti alle reali possibilità delle famiglie e alle caratteristiche degli alloggi". .  
   
   
DIECI MILIONI DI EURO PER L´ILLUMINAZIONE DELLE PERIFERIE DI ROMA E PER NUOVI CENTRI INTERCULTURALI  
 
 Roma, 7 novembre 2007 - Si è tenuto presso la sede della Regione Lazio un incontro sul tema sicurezza a cui hanno partecipato il Presidente Piero Marrazzo, gli assessori al Bilancio Luigi Nieri, alla Sicurezza Daniele Fichera, ai Lavori Pubblici Bruno Astorre a ai Trasporti Franco Dalia. Dall’incontro è emersa la decisione di utilizzare uno stanziamento di 10 milioni di euro, previsti nei capitoli della Programmazione Economica e Finanziaria del Bilancio regionale, da destinare alla riqualificazione delle aree particolarmente disagiate della Capitale. Il complesso delle risorse sarà così distribuito: 5 milioni di euro saranno destinati all’illuminazione di alcune zone della periferia di Roma con l’installazione di circa 2000 lampioni nelle aree più buie e isolate della città. 5 milioni di euro saranno utilizzati per la realizzazione e il completamento del programma dei centri culturali nelle periferie di Roma. Si tratta di 20 nuove strutture dove, grazie al lavoro di mediatori sociali, sarà possibile attuare politiche di intermediazione culturale e di sostegno delle fasce sociali più deboli. "La Regione vuole contrastare qualunque fenomeno di criminalità - ha commentato il presidente Marrazzo - Lo fa riducendo le zone di degrado ma continuando anche a scommettere sulla convivenza. Dieci milioni di euro per dare le risposte ai cittadini che chiedono sicurezza e tolleranza. Risposte che intervengono per riqualificare il territorio e limitare gli spazi alla criminalità, ma anche per favorire l´integrazione. Si deve guardare a una questione complessa come la sicurezza con equilibrio- ha concluso Marrazzo - perché muoversi senza riflettere rischia solo di favorire tanto il crimine quanto chi cavalca pericolosamente l´intolleranza lucrando su effimeri vantaggi politici. . .  
   
   
IL GAL ALL’INSEGNA DELLA SALVAGUARDIA E LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO DELL’ALTO BELLUNESE  
 
Belluno 7 novembre 2007 – Notevole riscontro e ottimi risultati sono stati ottenuti dalla sub azione 2 Salvaguardia e valorizzazione degli elementi di tipicità costruttiva ed insediativa dell’Alto Bellunese, nel corso della quale sono stati finanziati 29 progetti proposti da soggetti privati e 17 da enti pubblici, su di un totale di 130 domande presentate. L’azione intendeva concorrere a sviluppare la consapevolezza e la partecipazione delle popolazioni locali alle esigenze di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio edilizio di interesse storico-culturale ed architettonico dell’Alto Bellunese, riconoscendolo come elemento costitutivo essenziale del paesaggio delle zone montane ed importante fattore di sviluppo del potenziale economico e sociale. In particolare si proponeva di contrastare il progressivo deterioramento di tale patrimonio e di valorizzarlo a fini turistico-ambientali, mediante interventi, fortemente dimostrativi, di recupero conservativo di quei fabbricati montani, che fossero espressione della tipicità costruttiva ed insediativa dell’area. Particolare rilevanza è stata data all’utilizzo di materiali tradizionali e alle lavorazioni dell’artigianato artistico locale (legno, pietra, ferro), ma anche alla sperimentazione di tecniche innovative di conservazione. E’ stata finanziata la manutenzione ordinaria e straordinaria delle facciate e di tetti e coperture di edifici di pregio o di interesse culturale ed architettonico, che rientrassero nella tipologia precedentemente descritta (ossia che fossero espressione di tipicità insediative proprie dell’Alto Bellunese). Molti gli edifici pubblici di una certa rilevanza che hanno potuto accedere ai finanziamenti: il palazzo di Tiziano l’Oratore a Pieve di Cadore, la casa del Pierul (museo della casa ladina in Agordino) a Rocca Pietore, l’ex stazione ferroviaria di Resinego a San Vito di Cadore, la canonica di Fusine a Zoldo Alto, l’edificio culturale Nof Filò a Cencenighe Agordino, Palazzo Poli a San Pietro di Cadore, l’ex chiesa di San Lorenzo Martire a Lozzo di Cadore, la vecchia latteria di Carfon a Canale d’Agordo, la chiesa S. Cuore di Campitello nel comune di San Nicolò di Comelico, un fabbricato di rilevante interesse architettonico per le particolari tecniche costruttive a Perarolo di Cadore, l’ex canonica di Gosaldo, i palazzi municipali dei comuni di Lorenzago di Cadore, Agordo e Comelico Superiore, le scuole di Villagrande ad Auronzo, un interessante fabbricato ad Ospitale (Termine) e il Paveon delle Regole nel comune di Valle di Cadore. Questa azione è particolarmente importante per il Gal Alto Bellunese, anche per la continuità con l’azione 11 “Riscoperta, salvaguardia e promozione degli elementi di tipicità costruttiva” realizzata nell’ambito del precedente programma Leader Ii, a conclusione della quale è stata prodotta una piccola pubblicazione contenete alcuni degli esempi più significativi degli edifici restaurati, nella quale sono illustrati i lavori di studio, progettazione e ricerca che sono stati fatti per la conservazione della materialità storica anche attraverso l’applicazione di tecnologie moderne. .  
   
   
ANCHE MONZA E BRIANZA AVRANNO LA LORO ALER VARATA LA LEGGE REGIONALE SU PROPOSTA DELL´ASSESSORE SCOTTI  
 
Milano, 7 novembre 2007 - Anche Monza avrà la sua Aler (Azienda Lombarda per l´Edilizia Residenziale). Lo prevede la legge approvata il 30 ottobre dal Consiglio regionale della Lombardia, che ha recepito la proposta della Giunta regionale, su indicazione del presidente Roberto Formigoni e dell´assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti. La costituzione della Provincia di Monza e della Brianza pone, infatti, alle Istituzioni l´esigenza di allineare l´attività di gestione e sviluppo del patrimonio di edilizia residenziale pubblica (Erp) alla nuova definizione amministrativa del territorio lombardo. "Monza - spiega l´assessore Scotti - è la terza città della Lombardia, dopo Milano e Brescia, e la Brianza che vi è connessa costituisce una realtà sociale ed economica omogenea e forte, con sue peculiari caratteristiche e con una spiccata attitudine all´autogoverno delle funzioni amministrative". "L´appoggio alle istanze di questo territorio e le proposte che come governo regionale avanziamo - prosegue l´assessore - rappresentano per noi un´applicazione della sussidiarietà verticale. E´ questo il modo migliore per rispondere a ciò che ci chiedono i nostri cittadini e, in questo caso, a un bisogno assai diffuso di case a costi accessibili per le categorie più svantaggiate". "La formalizzazione della nuova Provincia - aggiunge Scotti - non può non avere ripercussioni anche nel campo dell´edilizia, uno dei settori cui il welfare lombardo guarda con maggior attenzione, dedicando sforzi e finanziamenti soprattutto alle categorie socialmente più deboli. L´istituzione dell´Aler è quindi una delle risposte concrete che abbiamo scelto di dare a una domanda che viene dal basso e che non può essere trascurata". La legge prevede che: entro sessanta giorni dall´entrata in vigore, la Giunta regionale nomini un commissario che assuma le determinazioni necessarie per la partecipazione dell´Aler di Monza e Brianza ai programmi Erp, adotti il rendiconto della gestione commissariale e ogni altro atto di ordinaria amministrazione. Sino all´approvazione da parte del Consiglio regionale dello statuto l´Aler di Monza e Brianza applica lo statuto e i regolamenti vigenti nell´Aler di Milano. Per l´espletamento delle funzioni ad esso conferite, il commissario si avvale del personale dell´Aler di Milano operante presso gli uffici decentrati nella Provincia di Monza e Brianza, nonché di personale dell´Aler di Milano nei casi di motivata necessità. Il commissario, fino alla nomina del consiglio di amministrazione, provveda a predisporre gli atti necessari per partecipare ai programmi di Erp e regolare i rapporti fra Milano e Monza circa l´attuazione di programmi già finanziati e altre attività di gestione; il consiglio di amministrazione sia nominato su iniziativa del presidente del Consiglio regionale in contemporanea al rinnovo dei Cda di tutte le Aler. Fino ad allora, si applicano statuto e regolamento dell´Aler di Milano, mentre la pianta organica sarà approvata dal consiglio di amministrazione entro 12 mesi dalla nomina. .  
   
   
CRESCE DEL 2,1% LA DOMANDA DI ENERGIA ELETTRICA IN ITALIA NEL 2006 IN AUMENTO IL CONSUMO DEL GAS (+5,9%) CHE SALE AL 60,5% DELLA PRODUZIONE TERMOELETTRICA. LIEVE INCREMENTO DEL CARBONE (+1,4%), IN DIMINUZIONE I PRODOTTI PETROLIFERI (-5,6%). AUMENTA DEL 4,7% LA PRODUZIONE DA FONTI RINNOVABILI.  
 
Roma, 7 novembre 2007 – I dati definitivi sulla domanda di energia elettrica in Italia nel 2006 attestano una crescita del 2,1% rispetto al 2005. Il totale dell’energia richiesta è stato di 337,5 miliardi di kWh. Il 2006 ha confermato il primato del gas naturale quale combustibile maggiormente utilizzato per la produzione di energia elettrica. Ammonta infatti a 158,1 miliardi di kWh, pari al 60,5% del totale, la quantità di produzione termoelettrica con il gas, con una crescita del 5,9% sul 2005. I consumi sono ancora trainati dal Terziario (+5,4%), seguito dall’Agricoltura (+2,6%). Al di sotto del dato nazionale l’Industria (+1,6%) e il Domestico (+1%). Regioni: 12 su 20 sono in deficit di produzione. Centrali elettriche: entrati in esercizio circa 4. 000 Mw di nuova potenza. La capacità installata cresce del 4,7%. E’ quanto ha rilevato Terna, la società guidata da Flavio Cattaneo, che ha la responsabilità della trasmissione e del dispacciamento dell’energia elettrica nonché delle statistiche sull’elettricità a livello nazionale. Tutti i dati nell’annuario “Dati statistici sull’energia elettrica in Italia – anno 2006”, disponibile sul sito www. Terna. It. In Europa (Ue 25), nel 2006 il fabbisogno di elettricità è stato di oltre 3. 100 miliardi di kWh; l’Italia si situa al quarto posto con una quota pari al 10,9%. Al primo posto si conferma la Germania (18,6%), seguita da Francia (15,7%) e Regno Unito (12,6%); quinta piazza per la Spagna (9,2%). In Italia il risultato del 2006, con una crescita del Pil pari a +1,9%, è stato influenzato da due fattori: 2 giorni lavorativi in meno rispetto al 2005, e una temperatura media mensile nel periodo ottobre-dicembre inferiore di 1,5-2 gradi rispetto allo stesso trimestre del 2005. Se si volesse confrontare la domanda di energia elettrica del 2006 con quella del 2005 a parità di temperatura e calendario, la variazione sarebbe pari a +2,5%. Nel decennio 1997-2006 la richiesta di energia elettrica in Italia è cresciuta complessivamente del 24,4%, passando dai 271,4 miliardi di kWh del 1997 ai 337,5 miliardi di kWh del 2006. Nel periodo di riferimento, da segnalare il 2000 che ha registrato l’aumento più consistente: +4,4% sul 1999. Produzione: primato del gas, con il 60,5% del totale; +5,9% rispetto al 2005 - Nel 2006 il fabbisogno italiano di energia elettrica è stato coperto per l’86,7% con la produzione nazionale, e per il restante 13,3% con il saldo tra le importazioni e le esportazioni. In dettaglio, la produzione nazionale netta (301,2 miliardi di kWh) è aumentata del 3,7% rispetto al 2005. Sono risultate in crescita la fonte idrica (+1,2%), termoelettrica (+3,9%), geotermoelettrica (+3,7%) ed eolica (+26,8%); in diminuzione invece il fotovoltaico: -42,6%. Sul fronte estero, il 2006 ha registrato una forte contrazione delle importazioni: -7,3% (per un valore pari a 46,6 miliardi di kWh); in aumento invece le esportazioni (+45,2%) con 1,6 miliardi di kWh. (vedi All. 1). Complessivamente, nel 2006 il saldo estero è ammontato a circa 45 miliardi di kWh (13,3% del fabbisogno nazionale), con una diminuzione del 8,5% rispetto al 2005 (49,1 miliardi di kWh, 14,9% del fabbisogno nazionale). Per quanto riguarda, in particolare, la produzione termoelettrica, il 2006 ha confermato il primato del gas naturale quale combustibile maggiormente utilizzato. Ammonta infatti a 158,1 miliardi di kWh, pari al 60,5% del totale, la quantità di energia elettrica prodotta con il gas (+5,9% sul 2005). Seguono il carbone con una quota pari al 16,9% (44,2 miliardi di kWh, +1,4%) e i prodotti petroliferi, che si attestano al 12,9% (33,8 miliardi di kWh, -5,6%). (vedi All. 2). Nel 2006 la produzione da fonti rinnovabili, pari a 52,2 miliardi di kWh (15,4% del fabbisogno nazionale) è risultata in crescita del 4,7% sul 2005. Negli ultimi dieci anni la produzione termoelettrica con gas naturale è cresciuta del 161%, passando dai 60,6 miliardi di kWh del 1997 ai 158,1 miliardi di kWh del 2006. Nel decennio precedente l’aumento si era attestato su un +56,7%. Consumi: la miglior performance al terziario con una crescita del 5,4% - Nel 2006 la suddivisione dei consumi di energia elettrica per settore economico conferma l’industria al primo posto con una quota pari al 49,2% del totale; seguono il terziario con il 27,8%, il domestico con il 21,3% e l’agricoltura con l’1,7%. Spetta invece al terziario la migliore performance: +5,4% rispetto al 2005, seguito dall’agricoltura (+2,6%). Si posizionano invece al di sotto del valore nazionale l’industria (+1,6%) e il domestico (+1%) (vedi All. 1). A livello commerciale, il mercato libero (imprese) ha assorbito 154,4 miliardi di kWh, con un aumento del 14% rispetto al 2005. L’energia elettrica prodotta dalle aziende e autoconsumata è stata pari a 20,2 miliardi di kWh (-5,4%). Al mercato vincolato (famiglie) sono andati circa 143 miliardi di kWh, con una diminuzione pari al 6,6% rispetto all’anno precedente. Complessivamente, nel mercato elettrico del 2006, i clienti liberi (compresi gli autoconsumi) hanno coperto il 55% del consumo totale, la restante parte (45%) i clienti vincolati. Regioni: in Lombardia la domanda più alta di energia. 12 regioni su 20 registrano un deficit della produzione rispetto al fabbisogno A livello territoriale, la variazione della domanda nel 2006 è stata ovunque positiva: +2,3% al Nord, +2,1% al Centro, +1,8% al Sud. I 337,5 miliardi di kWh sono stati distribuiti per il 46% al Nord, per il 29,6% al Centro e per il 24,4% al Sud. In dettaglio, nel 2006 la Basilicata ha fatto registrare l’aumento più consistente (+5,8%), seguita dal Molise (+4%) e dal Friuli Venezia Giulia (+3,2%). In valori assoluti il 2006 conferma la Lombardia la regione con la più alta domanda di energia elettrica: 68,8 miliardi di kWh (20,4% del totale); seguono il Veneto (32,6 miliardi di kWh) e l’Emilia Romagna (29,2 miliardi di kWh). Nel 2006 12 regioni su 20 registrano un deficit della produzione rispetto al fabbisogno (vedi All. 3). La Campania si conferma al primo posto con un deficit elettrico dell’80,2% (nel 2005 era pari all’81,5%), seguita dalle Marche che ha un deficit pari a -52,8% (-49,5% nel 2005) e dalla Basilicata che ha registrato un -52,4% (-47,6% nel 2005). Tra le 8 regioni in attivo, da segnalare la Valle d’Aosta con un +123,8% (+134,3% nel 2005), la Puglia con +82,2% (+60,8% nel 2005) e il Molise con +79,5% (-12,5% nel 2005). I consumi elettrici per abitante sono stati pari nel 2006 a 5. 394 kWh, di cui 1. 148 kWh negli usi domestici. Il consumo pro-capite risulta più elevato nell’Italia settentrionale (6. 588 kWh/ab. ) rispetto all’Italia centrale (5. 085 kWh/ab. ) e al Mezzogiorno (4. 024 kWh/ab. ). Dal 1996 al 2006 il tasso medio annuo di crescita dei consumi per abitante è pari al 2,3%. A livello europeo (Ue 25), nel 2006 il fabbisogno pro-capite di energia elettrica è stato di 5. 912 kWh. Tra i paesi con i più alti consumi per abitante da segnalare la Finlandia (16. 338 kWh), la Svezia (14. 396 kWh) e il Lussemburgo (14. 191 kWh). Impianti di generazione: incremento di 4. 000 Mw, +4,7% - Al 31 dicembre 2006, la potenza efficiente netta delle centrali elettriche italiane ha raggiunto gli 89. 449 Mw, con un incremento di circa 4. 000 Mw (+4,7%) sul 2005. Da segnalare, in particolare, l’aumento della potenza termoelettrica, che passa dai 62. 835 Mw del 2005 ai 66. 467 Mw del 2006 (+5,8%), e di quella eolica (1. 908 Mw nel 2006 contro i 1. 639 Mw del 2005, +16,4%). A livello regionale, gli incrementi più consistenti si sono registrati in Molise (+800 Mw), Friuli Venezia Giulia (+795 Mw), Toscana (+660 Mw), Puglia (+550 Mw) ed Emilia Romagna (+485 Mw). Ammonta invece a 58. 900 Mw (contro i 56. 300 Mw del 2005) la potenza media disponibile alla punta, cioè la potenza effettivamente utilizzabile per coprire i picchi di fabbisogno. Lo scarto tra il valore della potenza netta e quello della potenza disponibile è dovuto a diversi fattori. Per gli impianti eolici, data la discontinuità della fonte primaria, di norma si considera una potenza disponibile pari a circa il 25% di quella installata; per gli impianti idroelettrici, lo scarto è dovuto a fenomeni di carattere idrologico tipici soprattutto del periodo invernale; per gli impianti termoelettrici, infine, bisogna considerare l’indisponibilità per guasti e avarie accidentali, per fuori servizio dovuto a lavori di manutenzione e per il fatto che alcuni impianti non sono più operativi pur risultando ancora negli archivi statistici. Bilancio dell’energia elettrica in Italia - 2006
Bilancio dell’energia elettrica in Italia - 2006
Gwh * 2006 2005 2006/2005
Produzione netta 301. 225,9 290. 607,9 +3,7%
- idrica 42. 882,7 42. 356,9 +1,2%
- termica 250. 169,6 240. 887,1 +3,9%
- geotermica 5. 207,7 5. 021,8 +3,7%
- eolica 2. 963,7 2. 338,1 +26,8%
- fotovoltaica 2,3 3,9 -42,6%
di cui destinata ai pompaggi -8. 751,9 -9. 319,4 -6,1%
Produzione destinata al consumo 292. 474 281. 288,5 +4,0%
Energia elettrica importata 46. 595,5 50. 264,0 -7,3%
Energia elettrica esportata -1. 610,6 -1. 109,5 +45,2%
Richiesta 337. 458,9 330. 443,0 +2,1%
perdite di rete 19. 925,7 20. 626,2 -3,4%
Consumi 317. 533,2 309. 816,8 +2,5%
Agricoltura 5. 503,5 5. 364,4 +2,6%
Industria 156. 150,6 153. 726,8 +1,6%
Terziario 88. 276,5 83. 793,0 +5,4%
Domestico 67. 602,6 66. 932,5 +1,0%
Principali fonti energetiche per la produzione termoelettrica lorda (Gwh *)
2006 2005 2006/2005
Solidi (carbone, lignite) 44. 207,4 43. 606,3 + 1,4%
Gas naturale (metano) 158. 078,8 149. 258,6 + 5,9%
Prodotti petroliferi (olio combustibile, ecc. ) 33. 830,3 35. 846,3 - 5,6%
Gas derivati (gas da altoforno, ecc. ) 6. 251,4 5. 836,9 + 7,1%
Altri combustibili (rifiuti solidi urbani, ecc. ) 17. 353,2 16. 123,7 + 7,6%
Altri combustibili (biogas, ecc. ) 1. 416,2 1. 284,6 + 10,2%
Elettricità nelle Regioni - 2006
Fabbisogno (Gwh*) Var. Vs 2005 Surplus (prod. /fabb. ) Deficit (prod. /fabb. )
Valle d’Aosta 1. 163 + 1,9% + 123,8%
Puglia 19. 524 + 2,8% + 82,2%
Molise 1. 625 + 3,9% + 79,5%
Liguria 7. 043 - 0,9% + 49%
Calabria 6. 566 + 2,7% + 31%
Trentino 6. 656 +0,4% + 16,5%
Sardegna 12. 735 + 1,0% + 6,5%
Sicilia 21. 549 + 0,7% + 5,2%
Campania 18. 613 + 1,4% - 80,2%
Marche 8. 340 + 2,5% - 52,8%
Basilicata 3. 311 + 5,8% - 52,4%
Veneto 32. 577 + 2,8% - 41,2%
Piemonte 28. 724 + 2,1% - 32%
Abruzzi 7. 237 + 1,1% - 31,5%
Toscana 22. 421 + 1,9% - 20,4%
Lombardia 68. 770 + 2,6% - 19%
Emilia Romagna 29. 173 + 1,8% - 17,4%
Lazio 24. 917 +2,8% - 11,5%
Friuli Venezia Giulia 10. 402 + 3,2% - 4,3%
Umbria 6. 114 + 1,6% - 4,3%
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SNAM RETE GAS ANNUNCIA I RISULTATI DEI PRIMI NOVE MESI E DEL TERZO TRIMESTRE 2007 RICAVI DI TRASPORTO 1.283 MILIONI DI EURO +0,6%  
 
 San Donato Milanese, 7 novembre 2007. Il Consiglio di Amministrazione della Snam Rete Gas S. P. A. Ha approvato in data 29 ottobre i risultati del primi nove mesi e del terzo trimestre 2007 (non sottoposti a revisione contabile). Carlo Malacarne, Amministratore Delegato di Snam Rete Gas, ha commentato così i risultati: “Nel terzo trimestre del 2007 la solidità delle nostre performance operative ci ha permesso di conseguire una crescita del 7% dell ’utile netto che ha parzialmente compensato il calo dei risultati del primo semestre, negativamente influenzati dalle miti condizioni climatiche. La realizzazione degli investimenti programmati ci permetterà di proseguire il positivo trend di risultati anche nell ’ultimo trimestre di quest’anno ”. Highlights Primi nove mesi 2007 finanziari ricavi di trasporto: 1. 283 milioni di euro (+0,6%); l’aumento è dovuto principalmente agli incentivi agli investimenti (+59 milioni di euro), parzialmente compensato dai minori volumi di gas trasportati, connessi essenzialmente alle miti condizioni climatiche nei primi mesi dell’anno (-43 milioni di euro) e dall’aggiornamento delle tariffe di trasporto (-7 milioni di euro); riduzione dei costi variabili ricorrenti (12 milioni di euro), principalmente per i costi di gas combustibile, e dei costi fissi controllabili (2 milioni di euro, -3,2% in termini reali); utile operativo adjusted: 700 milioni di euro +27 milioni di euro. L’aumento è dovuto essenzialmente ai maggiori ricavi di trasporto (11 milioni di euro) e alla diminuzione dei costi operativi (14 milioni di euro); utile netto adjusted: 327 milioni di euro -9 milioni di euro. La riduzione è dovuta principalmente ai maggiori oneri finanziari netti (33 milioni di euro), in parte compensata dal maggior utile operativo (27 milioni di euro). Utile netto adjusted 0,184 euro per azione +5,1% rispetto ai primi nove mesi 2006; indebitamento finanziario netto: 5. 618 milioni di euro; +363 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2006. Leverage (indebitamento/indebitamento+patrimonio netto): 62,4% (5 8,7% al 31 dicembre 2006). Operativi: investimenti: 468 milioni di euro (+17,0%), di cui l’84% beneficia di una remunerazione incentivata. La spesa per investimenti ha riguardato principalmente lo sviluppo della rete di trasporto connesso al potenziamento del sistema di importazione dal nord Africa; gas immesso nella rete di trasporto -6,67 miliardi di metri cubi (-10,2%); la riduzione è dovuta sia ai minori consumi del settore residenziale per effetto delle miti condizioni climatiche dei primi mesi dell’anno, solo parzialmente compensati dall’aumento della domanda di gas del settore termoelettrico, sia ai minori quantitativi di gas immessi in rete per la ricostituzione degli stoccaggi. Evoluzione prevedibile della gestione: nonostante i primi nove mesi del 2007 risentano negativamente dell’effetto climatico sui consumi del settore residenziale, la domanda di gas è prevista in crescita di oltre il 2% medio annuo nel quadriennio 2007-2010, a seguito dei maggiori consumi stimati del settore termoelettrico; continua l’impegno di Snam Rete Gas a realizzare gli investimenti necessari a supportare la crescita del mercato del gas, con una previsione di spesa per il 2007 superiore a 700 milioni di euro. Highlights terzo trimestre 2007 Finanziari: ricavi di trasporto 414 milioni di euro (+1,2%); l’aumento è principalmente dovuto agli incentivi agli investimenti realizzati nel 2005; utile netto: 106 milioni di euro (+7,1%). Operativi: investimenti: 178 milioni di euro (+1,1%); gas immesso nella rete di trasporto: -2,04 miliardi di metri cubi (-10,7%); la riduzione è dovuta principalmente ai minori quantitativi di gas immessi in rete per la ricostituzione degli stoccaggi. Il Consiglio di Amministrazione di Snam Rete Gas ha nominato in data odierna Antonio Paccioretti “Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari” ai sensi dell’art. 154-bis del D. Lgs. 58/1998. La sua nomina è avvenuta previo parere favorevole del Collegio Sindacale e nel rispetto dei requisiti di professionalità previsti dallo Statuto, ai sensi di legge. Il Consiglio di Amministrazione di Snam Rete Gas ha verificato l’adeguatezza dei poteri e dei mezzi a disposizione del Dirigente preposto per l’esercizio dei suoi compiti. Antonio Paccioretti è il Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo di Snam Rete Gas. .  
   
   
LA STRATEGIA DELLA RUSSA GAZPROM IN EUROPA  
 
Budapest, 7 novembre 2007 - L´obiettivo strategico del gigante russo Gazprom è di occupare la posizione dominante tra le aziende del settore energetico. Tale obiettivo andrà perseguito attraverso una strategia di marketing ben programmata. Lo comunica il "Budapest Business Journal". La priorità di Gazprom all´interno di tale strategia è mantenere l´obiettivo raggiunto sui mercati tradizionali (Europa), vale a dire forniture di gas, miglioramento dell´affidabilità delle stesse, sviluppo delle relazioni con partner tradizionali e nuovi, ulteriore sviluppo delle esportazioni di gas. L´obiettivo di Gazprom in Europa è aumentare l´efficienza del marketing tramite la partecipazione nei segmenti di distribuzione del gas, nella generazione di energia elettrica e nel raggiungimento dell´utente finale. .  
   
   
ENERTAD PERFEZIONA L’ACQUISTO DI 5 PARCHI EOLICI IN FRANCIA  
 
Milano, 7 novembre 2007 – Enertad Spa tramite la controllata Enerfrance Sas, società di diritto francese all’uopo costituita, ha perfezionato in data odierna l’acquisto dalla lussemburghese Theta Energy Sarl di cinque società francesi proprietarie di altrettanti parchi eolici. .  
   
   
ENEL, IN PIEMONTE MIGLIORA LA QUALITA’ DEL SERVIZIO PREVISTI NUOVI INVESTIMENTI E ASSUNZIONI L’AZIENDA: “FUGATI I TIMORI SULLE CONSEGUENZE DEL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE”  
 
 Torino, 7 novembre 2007 - I dati conseguiti nella qualità del servizio da Enel Distruzione in Piemonte hanno raggiunto livelli di eccellenza e si collocano al di sopra degli standard definiti dall´autorità nazionale per l´energia elettrica e il gas. E, a sottolineare l’attenzione verso il territorio e la clientela, la società aprirà degli sportelli “Qui Enel” in collaborazione con la Regione Piemonte: un punto di contatto fisico con i cittadini. E’ quanto ha affermato oggi il responsabile di Enel Distribuzione Area Nord-ovest, Gianluca Caccialupi, nel corso di un incontro con l’assessore alla montagna, Bruna Sibille, al quale ha partecipato anche Sonia Sandel, responsabile relazioni esterne territoriali Nord-ovest di Enel, fugando le preoccupazioni che erano emerse dopo l’accordo del 13 giugno scorso con il sindacato sulla riorganizzazione della rete piemontese. “Il confronto con Enel – spiega l’assessore Siille, che ha seguito per la Regione Piemonte l’intera vicenda - ha avuto come esito un compromesso accettabile: si è mantenuto un presidio forte sul territorio per quanto concerne il governo del servizio elettrico, il potere decisionale e il rapporto con le istituzioni. Non andranno persi servizi resi all’utenza e posti di lavoro, e non ci sarà inoltre mobilità del personale, ma anzi è previsto un piano di assunzioni in ambito regionale di cui una quota significativa riguarderà la provincia di Torino”. Enel sottolinea che sul tema investimenti ritiene indispensabile un costante confronto con le istituzioni per poter assicurare il miglior coordinamento della pianificazione territoriale con la pianificazione di sviluppo della rete elettrica, al fine anche di poter intervenire su eventuali ritardi di attuazione degli investimenti dovuti a difficoltà autorizzative. Il piano nazionale di riorganizzazione dell’Enel, del dicembre 2006, prevedeva un numero di zone di norma coincidenti con l’ambito provinciale e una riduzione delle unità operative. L’accordo del 13 giugno 2007 ha stabilito invece il mantenimento per alcune province di più zone e una riduzione delle unità operative inferiore a quella inizialmente prospettata. .  
   
   
PER LA PRIMA VOLTA 19 STUDENTI PALESTINESI HANNO CONSEGUITO UN MASTER A BETLEMME: È IL MASTER IN INTERNATIONAL COOPERATION AND DEVELOPMENT (MICAD) ORGANIZZATO DALL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA E DALLO IUSS, IN COLLABORAZIONE CON CEI, VIS E UNIONE EUROPEA.  
 
 Pavia, 7 novembre 2007 - Un Master per dare forza alla società civile palestinese, diffondere conoscenza e consapevolezza etica e favorire lo sviluppo sostenibile della Palestina: con una storica e solenne cerimonia di consegna dei diplomi, il 26 e 27 ottobre scorsi si sono concluse, presso l’Università di Betlemme, le attività del primo corso del Master in International Cooperation And Development (Micad). Si tratta di un programma universitario post laurea che vede per la prima volta il sostegno all’Università di Betlemme da parte di storici atenei come Pavia e Dublino, di istituzioni e organizzazioni non governative - dall’Unesco, all’Unione Europea, dalla Cei al Volontariato Internazionale per lo Sviluppo – con l’obiettivo creare nuove opportunità per tutti coloro che sono impegnati nella diffusione di sviluppo, giustizia e pace. Nella prima giornata, il 26 ottobre, si è tenuta la discussione delle tesi finali presentate dai 19 ragazzi palestinesi diplomati, mentre nella seconda giornata (il 27) alle ore 16 si è svolta la suggestiva “Graduation cerimony”, la cerimonia di consegna dei diplomi. Il Rettore dell’Università di Betlemme Brother Daniel durante il discorso introduttivo ha sottolineato l’importanza del Master in International Cooperation And Development, primo nella storia dell’Università di Betlemme, ottenuto grazie alla forte collaborazione con Università degli Studi di Pavia e lo Iuss (Istituto Universitario di Studi Superiori). Il Master di Betlemme nasce infatti nel 2005, sostenuto dall’esperienza Iuss relativa all’International Master Program in Cooperation and Development (Master Cd) attivo dal 1997 a Pavia e frutto di un lungo e complicato lavoro iniziato nel 1999, che ha conosciuto anche molte e prevedibili difficoltà dal 2000, a cause delle tensioni politiche locali. “L’origine del progetto di creare un Master volto a offrire concrete possibilità a studenti palestinesi - spiega il prof. Gianni Vaggi è nata all’interno del Peace Programme, che dal 1991 ha raggruppato tutte le università palestinesi e 60 università europee per dense collaborazioni e del quale dal 2001 l’Università di Pavia ha la vicepresidenza. ” Collaborazioni importanti si sono tenute anche grazie al sostegno della Conferenza Episcopale Italiana e dell’Unione Europea attraverso un progetto Tempus Meda. Alla cerimonia, svoltasi in un clima di grandissima amicizia ma anche di grande solennità, erano presenti il Ministro dell’Economia Mohammad-kamal Hassouneh dell’Autorità Nazionale Palestinese, l’Arcivescovo Mons. Fouad Twal presidente dell’Università di Betlemme (che da aprile 2008 sarà il nuovo patriarca latino di Gerusalemme) e tutto il corpo accademico dell’ Università di Betlemme. A rappresentare lo Iuss e l’Università di Pavia è intervenuto alla cerimonia il prof. Gianni Vaggi direttore del Master in Cooperation and Development di Pavia e Presidente del Centro per la Cooperazione e lo Sviluppo Internazionale (Cicops) dell’Ateneo pavese, mentre in rappresentanza della Ong Vis il dott. Antonio Raimondi che ha dato vita sia al Master di Pavia che a quello di Betlemme in collaborazione con Università di Pavia e Iuss. “I 19 studenti diplomati – continua il prof. Vaggi - provengono da varie parti dei territori palestinesi, sono sia cristiani che mussulmani e hanno completato il ciclo di studi che ha avuto durata due anni. La studentessa Lubna Isakandar (del Ministero della Cooperazione palestinese), a nome di tutti i suoi colleghi, ha pronunciato forti e commoventi parole sul significato della possibilità di frequentare un Master Internazionale come Micad che ha dato a tutti loro l’opportunità di realizzando un grande sogno. ” Il sogno di molti, hanno ribadito il Rettore Brother Daniel, i proff. Vaggi e Raimondi, a cui si è arrivati con sforzi congiunti, un sogno anche di dialogo e di pace per l’intera regione medio-orientale. “Vale anche la pena di ricordare – conclude il prof. Vaggi - che l’Università di Betlemme è stata fondata negli stessi anni in cui nasceva a Pavia il Collegio universitario “Santa Catenina da Siena”, che è sede del Master in Cooperation and Development di Pavia. A dare un impulso fondamentale alla costituzione del collegio e del programma di master è stato Papa Paolo Vi, della cui fondamentale enciclica “Populorum Progressio” ricorrono ora i quarant’anni. La collaborazione fra Pavia e Betlemme suggellata dal gemellaggio fra le due città e dai frequenti viaggi organizzati dalla nostra diocesi viene davvero rinforzata da questo Master nel segno sicuramente del progresso, del dialogo e della pace. ” .  
   
   
IN VENETO SIGLATO PROTOCOLLO PER ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO. DONAZZAN: “SIAMO MODELLO DI RIFERIMENTO”  
 
 Venezia, 7 novembre 2007 - Apalazzo Balbi, sede della Giunta regionale a Venezia, il 5 novembre, la Regione Veneto, l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, Unioncamere del Veneto e le parti sociali hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa per sostenere e valorizzare iniziative diffuse di Alternanza Scuola-lavoro. Tali Iniziative riguardano la realizzazione di percorsi formativi progettati, attuati e valutati dalle istituzioni scolastiche e formative all’interno del Piano dell’Offerta formativa di ogni singolo Istituto, in collaborazione con le Camere di Commercio, le imprese, gli Enti pubblici e privati (incluso il Terzo settore) le libere professioni. Il tutto va nella direzione di assicurare ai giovani l’acquisizione di conoscenze di base e trasversali, nonché il conseguimento di competenze spendibili nel mercato del lavoro. Le parti firmatarie porranno in essere azioni finalizzate a prevenire e contrastare la dispersione, gli abbandoni dei percorsi di istruzione e formazione, gli insuccessi e i disagi della condizione giovanile; promuovere e sostenere un piano strategico per favorire un raccordo sempre più stretto e proficuo tra scuola, università e sistema imprenditoriale regionale; rafforzare e sviluppare il grado di qualità e di innovazione dell’istruzione e della formazione così come richiesto dagli standard europei; contribuire alla formazione di risorse umane dotate di alte conoscenze e di elevata cultura di base, nonché di competenze professionali idonee ad accedere al mondo del lavoro; favorire la diffusione del sistema di Alternanza attraverso un piano di azioni di accompagnamento rivolto sia ad istituzioni scolastiche che al mondo del lavoro; e stimolare l’attività di équipe anche attraverso la creazione di Imprese formative simulate. Per l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Elena Donazzan, “Questo protocollo è molto importante perché la nostra è la prima Regione in Italia ad avere condiviso con tutte le parti datoriali e sindacali, e con il mondo della scuola, una metodologia didattica oramai diventata caratteristica del Sistema Veneto”. “Sistema che crediamo- ha aggiunto Donazzan- possa e debba diventare un modello per le altre Regioni d’Italia”. Carmela Palumbo, direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, ha sottolineato che “Il nostro intento è quello di implementare queste esperienze con ciò che concerne l’istruzione liceale, coinvolgendo in questo caso, invece delle imprese, i liberi professionisti e la Pubblica amministrazione”. In calce al Protocollo, ci sono le firme dell’Assessore Elena Donazzan; di Carmela Palumbo (Ufficio scolastico regionale per il Veneto), di Federico Tessari (Unioncamere del Veneto); di Giampaolo Pedron (Associazioni imprenditoriali); di Leopoldino Lago (Snals Confsal); di Emilio Viafora (Cgil); di Giulio Fortuni (Cisl) e Gerardo Colamarco (Uil). .  
   
   
CONVEGNO: IL MERCATO DEL LAVORO PER I NEOLAUREATI MILANO 7 NOVEMBRE - QUALE FUTURO PER I NEOLAUREATI?  
 
 Milano, 7 novembre 2007 - Che valore ha la laurea per entrare nel mondo del lavoro? Quali sono le prospettive occupazionali per i neolaureati? Questi alcuni dei temi che saranno affrontati nell’ambito del convegno. Durante la manifestazione sarà consegnata in omaggio a tutti i partecipanti una copia della nuova edizione della guida “Dall’università all’Azienda – guida pratica per i neolaureati” (a cura di Gian Battista Rosa). Mercoledì 7 novembre 2007 ore 9. 45 Camera di Commercio di Milano Via Meravigli, 9/B– Milano Ingresso Libero Per visualizzare il programma http://www. Sportellostage. It/volta. Pdf .  
   
   
È DISPONIBILE IL PERIODICO DELL’ISTITUTO PEDAGOGICO ITALIANO “INFORMA”  
 
Bolzano, 7 novembre 2007 - - È uscito nei giorni scorsi il nuovo numero del notiziario bimestrale dell’Istituto pedagogico di lingua italiana “Informa“ ,come sempre molto ricco di informazioni, dossier, interventi ed approfondimenti sulla realtà della scuola e sulle nuove frontiere della didattica. In particolare il periodico informa sull’approvazione del regolamento da parte del governo sul nuovo obbligo di istruzione sino a 16 anni, sul percorso per valorizzare la professionalità “Forma-azione” e sul progetto di ricerca autovalutativa sulle competenze. “Informa” approfondisce quindi le tematiche al centro del convegno “Star bello a scuola” tenutosi all’Università di Bolzano ed incentrato sui linguaggi espressivi artistici. La rubrica “Monitor” tratta quindi le tematiche del dialogo sulle nuove tecnologie, al centro dell’incontro con una delegazione palestinese, e l’attualità delle lezione di Don Lorenzo Milani a distanza di 40 anni. Uno spazio importante della rivista è quindi dedicato alla Prima edizione della Fiera della formazione in Alto Adige “Futurum 2007” che si terrá dal 22 al 25 novembre negli spazi della Fiera di Bolzano. L’istituto pedagogico di lingua italiana sarà presente alla manifestazione con una serie di appuntamenti legati ai progetti in corso e che spaziano dalla mostra "I segreti del corpo, da Leonardo alle nuove tecnologie" alla "Scuola 3D. Esercizi di intelligenza creativa", dai gemellaggi online all´incontro con Moni Ovadia sui linguiaggi espressivi artistici. Copie della rivista possono essere richieste alla redazione di “Informa” che sede presso l’Istituto pedagogico di lingua italiana, in via del Ronco,2 a Bolzano, Tel. 0471 411465, Fax. 0471 411469, E-mail: Redazione. I. P@provincia. Bz. It e pagina web: www. Ipbz. It. .  
   
   
SAN MARINO: INCONTRI SUL DESIGN 2007.2008  
 
San Marino, 7 novembre 2007 – L’incontro sarà tenuto da Gabriele Pezzini Ed avrà luogo martedì 27 novembre alle ore 15 nel contesto del Corso di laurea in Disegno Industriale presso l’Antico Monastero di Santa Chiara San Marino Città Gabriele Pezzini, Nasce il 4 dicembre 1963 a Charleroi, (B). La sua formazione artistica (Istituto d’Arte e poi Isia di Firenze) lo avvicina costantemente alla sperimentazione, che considera alla base della sua professione di designer. Senior designer e successivamente design manager consultant per azienda francese Allibert, società leader europea nella trasformazione di materie plastiche, a disegnato prodotti e si è occupato di strategia di prodotti ed immagine coordinata. A collaborato e collabora con aziende nei settori più diversi in Italia ed in Asia tra le le quali possiamo citare: Poltronova, Wella , Neri, Guzzini, Sica, Krover, Decathlon, Area plus, Xindao. È stato inoltre visiting professor presso l’Isia di Firenze, il Politecnico di Milano, l´Università di Bratislava (Sk), l´Ecole de Beaux Arts di Saint Etienne (F), il Rhode Island School of Design (Usa). Numerose sono le pubblicazioni sulle principali riviste internazionali. Tra i libri si può selezionare l´ultima pubblicazione On/off by Mel Byars New Electronics Product 2001, in cui viene illustrato un progetto di ricerca realizzato per la Wella Italia. Dal 2001 ha inoltre iniziato un work in progress con Do-create ed ha creato e dirige la società Virtuallydesign. Com che si occupa di progettazione, produzione e commercializzazione di prodotti on–line. . .  
   
   
A COM-PA I CAMPER DI CAROVANALAVORO  
 
Bologna 7 novembre 2007 - I camper di Carovanalavoro hanno fatto tappa anche a Bologna dal 6 all´8 novembre 2007 al Com-pa, il Salone Europeo della Comunicazione pubblica e dei Servizi al Cittadino e alle imprese. Al quartiere fieristico di Bologna "Carovana per l´Orientamento: un Villaggio di Opportunità", realizzato dal C. I. A. P. I. Palermo, sarà presente con due camper ed uno staff di orientatori che intenderanno creare momenti di alto profilo allo scopo di promuovere azioni integrate di comunicazione sulle tematiche di lavoro. Il progetto, voluto dall´Agenzia Regionale per l´Impiego dell´Assessorato del Lavoro della Regione Sicilia, che si concluderà nel giugno del 2008, nasce dall´esigenza di favorire l´incontro tra domanda e offerta di lavoro, attraverso un Job Village, un vero e proprio villaggio tematico itinerante composto da 6 camper e altrettanti gazebo, che ricreano le strutture degli Sportelli Multifunzionali e dei Centri per l´impiego. Ma qual è la novità? "Per la prima volta - spiega Salvatore Li Castri, Direttore del Progetto -, il servizio si sposta e va incontro a tutti gli effetti a chi ha bisogno di azioni di orientamento scolastico e professionale e chi intende avviare un´attività imprenditoriale. Promuovendo la cultura del lifelong guidance e lifelong learning. In questo modo s´intende diffondere in modo omogeneo e capillare in tutto il territorio siciliano le attività a sostegno dell´orientamento e dell´occupazione, raggiungendo direttamente i destinatari, soprattutto dove questi servizi non sono presenti". I camper di "Carovanalavoro" dal marzo del 2006 stanno facendo tappa in numerose città, viaggiano per le province, raggiungendo i paesi più isolati, partecipando a eventi e manifestazioni. Ad oggi sono state toccate 30 delle 60 tappe previste. Fino ad ora sono stati quasi 10mila gli utenti raggiunti, di cui la parte più consistente è costituita da studenti (5. 878), giovani e adolescenti (2. 326). Numerose anche le persone adulte che hanno utilizzato il servizio, di cui molti disoccupati e inoccupati. Significativi i contatti con soggetti svantaggiati o diversamente abili. .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE: 1 DICEMBRE A TRIESTE "GIORNATA VOLONTARIO" FVG ´´07  
 
Trieste, 7 novembre 2007 - Si svolgerà a Trieste sabato 1 dicembre - in piazza Unità d´Italia, lungo le rive e nell´area del Molo Iv - la "Giornata del volontario", l´annuale raduno dei Gruppi comunali di Protezione Civile e delle Associazioni di volontariato del Friuli Venezia Giulia. La decisione è stata assunta oggi dalla Giunta regionale su proposta del vicepresidente ed assessore alla Protezione Civile Gianfranco Moretton. All´incontro regionale è prevista la partecipazione di non meno di 3 mila volontari (accompagnati da numerosi sindaci), in rappresentanza dei circa 11 mila che costituiscono il sistema di protezione Civile del Friuli Venezia Giulia. E sempre la Protezione Civile regionale, accanto ad altri enti ed istituzioni quali i Vigili del Fuoco, i Carabinieri, l´Esercito, la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato, sarà presente con i propri mezzi e le proprie attrezzature ad Udine, il 14 e 15 dicembre 2007, in occasione della manifestazione benefica "Telethon", volta alla raccolta di fondi per la ricerca sulle malattie genetiche. .  
   
   
RICERCA SOTTO ZERO E’ ON LINE IL NUOVO PODCAST DI SEDNA NIENTE FONDI PER LA RICERCA ITALIANA IN ANTARTIDE. “CHE FINE HA FATTO SEDNA” NE DISCUTE CON SCIENZIATI DEL PNRA  
 
 Trieste, 7 novembre 2007 - L´antartide è il motore climatico e la sentinella ambientale del pianeta, uno straordinario laboratorio naturale dove da decenni scienziati di tutto il mondo conducono importanti ricerche: dalla fisica alla biologia, dalla geologia alla climatologia. Eppure l’Italia, proprio in occasione dell’Anno Polare Internazionale, sembra congelare la ricerca tra i ghiacci. E così gli scienziati “nostrani” del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, se da un lato ricevono lodi e congratulazioni dal capo del Governo e dal ministro Mussi per il loro contributo che è valso il Premio Nobel per la Pace ad Al Gore e all’Ipcc, dall’altro sono costretti a scendere in piazza per denunciare la mancanza di fondi per la ricerca al Polo Sud. Sedna ne discute con Massimo Frezzotti, ricercatore dell’Enea, tra i responsabili del Pnra e tra i promotori della protesta. Anche Trieste ha avuto finora un ruolo da protagonista in Antartide. L’istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale con la nave oceanografica “Ogs-explora” ha partceipato a 10 campagne di ricerca al Polo Sud. Sedna ha intercettato Laura De Santis, ricercatrice dell’Ogs che per ben quattro volte ha navigato fino all’estremo continente. La rubrica “2 minuti d’autore” questa settimana dà voce ad Andrea Pilastro, autore di Sesso ed evoluzione. La straordinaria storia evolutiva della riproduzione sessuale, Bompiani 2007. “Che fine ha fatto Sedna” è il magazine di approfondimento scientifico a cura di Ilenia Picardi, Simona Regina e Federica Sgorbissa. Http://medialab. Sissa. It/radiose .  
   
   
GLI ESPERTI AVVERTONO CHE GLI ICEBERG DELL´ARTICO RESTANO ANCORA UNA MINACCIA PER LA NAVIGAZIONE  
 
 Bruxelles, 7 novembre 2007 - Mentre l´estensione dei ghiacci del mare Artico continua a diminuire, aprendo rotte marittime come il passaggio a nord-ovest, un numero crescente di navi si dirige verso nord per esplorare queste acque polari. Tuttavia, l´International Ice Charting Working Group ha avvertito che ghiacci marini e gli iceberg continueranno a rappresentare una minaccia per la navigazione nelle acque polari per un certo numero di anni. «Nell´artico si registra già un aumento della navigazione, principalmente per lo sviluppo petrolifero e del gas naturale e per il turismo, e con tutta probabilità il traffico marittimo aumenterà ancora, man mano che la riduzione dell´estensione della banchisa artica renderà più agevole il trasporto marittimo nell´Artico,» scrivono gli esperti glaciologi in una dichiarazione rilasciata durante un convegno sulle regioni polari organizzato in Italia. «L´international Ice Charting Working Group (Iicwg) avverte comunque che ghiacci marini e iceberg continueranno a rappresentare rischi significativi per la navigazione nel prossimo futuro. » Nell´estate di quest´anno l´estensione dei ghiacci marini ha raggiunto il suo minimo storico, di soli 4,1 milioni di chilometri quadrati. Il record precedente, stabilito nel 2005, era di 5,3 milioni di chilometri quadrati. Il passaggio a nord-ovest nell´Artico canadese è rimasto virtualmente libero dai ghiacci marini dalla metà di agosto fino a buona parte del mese di ottobre, mentre larghi tratti della rotta del Mare del Nord, che passa per la regione settentrionale della Russia, sono rimasti liberi dal ghiaccio per parecchie settimane. Inoltre, lo spessore dei ghiacci marini rimanenti era molto più sottile di qualche anno fa. Gli scienziati rilevano inoltre che l´Artico «sarà ancora coperto da una coltre di ghiaccio invernale che permarrà nell´estate per periodi di tempo di lunghezza variabile, in base a una serie di condizioni». La drastica riduzione della banchisa nel 2007 è stata una sorpresa per gli scienziati, che non si sarebbero aspettati livelli così bassi di ghiacci marini almeno fino alla metà del secolo. «L´estensione complessiva era simile ad alcuni dei modelli di previsione, ma con decenni di anticipo rispetto a quanto ci si aspettava», ha commentato Douglas Bancroft, direttore del Canadian Ice Service. «In effetti, l´estate del 2007 è apparsa molto simile ad alcune previsioni di modelli climatici per il periodo tra il 2030 e il 2050. » Molti dei dati sull´estensione dei ghiacci marini provengono dai satelliti, tra cui il satellite Envisat dell´Agenzia spaziale europea, che trasporta il radar avanzato ad apertura sintetica (Asar). «Siamo stati molto fortunati ad avere la capacità di monitorare le regioni polari con i satelliti già dagli anni ´70, perché questo ci ha consentito di seguire costantemente il trend», ha dichiarato il dott. Pablo Clemente-col¢n, responsabile scientifico presso lo Us National Ice Center. «Inoltre, grazie al monitoraggio via satellite saremo in grado di rilevare (con un elevato indice di precisione) se il trend si sta invertendo, sta continuando o sta peggiorando. » La capacità del gruppo di lavoro di monitorare la situazione ai poli sarà potenziata grazie al lancio del satellite Cryosat-2 dell´Agenzia spaziale europea, nel 2009. Cryosat-2 effettuerà osservazioni che forniranno prove definitive sul ritmo di riduzione della copertura di ghiaccio. Intanto, l´Iicwg si è impegnato a collaborare con le autorità nazionali e internazionali per contribuire a garantire che la navigazione nella regione artica «si sviluppi tenendo nella massima considerazione la sicurezza delle persone, delle cose e dell´ambiente». Per maggiori informazioni, consultare: http://www. Esa. Int . .  
   
   
APERTA AL LINGOTTO DI TORINO LA CONFERENZA NAZIONALE “ASITA”  
 
Torino, 7 novembre 2007 - Con l’intervento dell’assessore alle Politiche Territoriali della Regione Piemonte Sergio Conti si è aperta ieri al Lingotto di Torino l’11^ Conferenza Nazionale “Asita”, la Federazione delle Associazioni Scientifiche per le Informazioni Territoriali e Ambientali, che si concluderà il 9 novembre. “Le attività condotte dalla Regione – ha spiegato Conti – sono finalizzate a mettere a punto un sistema di informazione geografica facilmente accessibile e condiviso: per molte zone del Piemonte è già una realtà il fatto di poter accedere alla consultazione delle carte territoriali attraverso strumenti informatici, e nel giro di pochi anni e con forti investimenti sarà coperto l’intero territorio. Questa conferenza rappresenta un momento di confronto per chi opera in questo settore presentando esperienze sempre più consolidate e strumenti scientifici d’avanguardia”. Presente naturalmente anche il presidente di Asita, Cesare Maria Ottavi, che ha sottolineato come questa manifestazione rappresenti l’appuntamento più importante nel settore dell’informazione territoriale ed ambientale. L’edizione 2007 della conferenza Asita è promossa dalla Città e dalla Provincia di Torino, dalla Regione Piemonte, dal Collegio dei Geometri di Torino e Provincia e dal Torino Convention Bureau. Partecipano alla riuscita dell’evento il Politecnico di Torino e il Csi Piemonte. In questi giorni vengono presentati oltre 350 contributi scientifici di alto profilo e partecipano all’evento circa 1. 000 convegnisti provenienti dal pubblico, dal privato, dal mondo accademico e dalle professioni. Anche quest´anno la Conferenza Nazionale Asita ospita una mostra tecnico commerciale che fornisce l´opportunità agli operatori pubblici e privati del settore dell´informazione geografica di confrontarsi sulle ultime novità nel campo della Geomatica. I visitatori attraverso presentazioni di prodotti da parte degli espositori possono aggiornare le loro conoscenze o trovare nuove soluzioni a loro esigenze di studio e lavoro. I settori merceologici dell´esposizione 2007 sono i seguenti: topografia, Geodesìa, Gps; telematica per le informazioni geografiche; Gis, sistemi informativi territoriali/spaziali; navigazione assistita, servizi alla mobilità; aerofotogrammetria; soluzioni hardware e software; telerilevamento; servizi di consulenza; Sistemi per la raccolta e il trattamento delle immagini; servizi per la formazione e l´archiviazione di immagini; Stampa tecnica; Cartografia tradizionale, digitale e multimediale. L´accesso alla mostra tecnico commerciale è gratuito, e dunque parteciparvi può essere il modo più adatto anche per un neofita per avvicinarsi al mondo dell´Informazione Geografica. .  
   
   
LEGA COOP E TURISMO: PICCOLE IMPRESE CHE LAVORANO PER LA VALORIZZAZIONE TURISTICA DEL TERRITORIO LIGURE  
 
Savona, 7 novembre 2007 - Lega Coop interviene oggi alla prima Assemblea Generale del Sistema Turistico Locale “Italian Riviera”, indetta dal Presidente e Assessore provinciale Carlo Scrivano alle ore 15. 30 presso la Sala Consiliare della Provincia di Savona. A nome del Coordinamento provinciale della Lega Coop e delle sue associate turistiche, interverranno Dario Urselli, Presidente della Coop. Kronos – Turismo & Sviluppo e del neocostituito Consorzio Due Riviere, e Mattia Rossi, vice Coordinatore Lega Coop Savona. Sarà presente, nella sua veste di vice Coordinatore regionale della Lega Coop Gianluigi Granero che avrà la possibilità di presentare il quadro più generale della cooperazione in regione Liguria. L´assemblea si è resa necessaria a seguito del riconoscimento ufficiale del Stl ottenuto con Deliberazione della Giunta Regionale del 27 luglio u. S. E della conseguente necessità di avviarne l´operato attraverso la costituzione formale del Comitato Esecutivo a cui competerà successivamente procedere all´individuazione del Soggetto Attuatore. La Lega Coop, di concerto con i rappresentanti dei privati, soprattutto delle società consortile, ha indicato due nomi che potranno rappresentare gli interessi della parte privata dell´Stl: Marco Marchese (Consorzio Palmhotels e Consorzio Riviera dell´Outdoor) e Renato Zunino (Consorzio Promotur e Consorzio Due Riviere). L´assemblea Generale di mercoledì 7 sarà occasione per le cooperative turistiche aderenti a Lega Coop per presentare proposte d´interesse per la redazione del Piano di Sviluppo Turistico. In allegato copia dell´intervento che sarà messo agli atti dell´Assemblea. Il Consorzio Due Riviere raccoglie una decina di imprese cooperative che operano sull´intero territorio ligure nei settori dei servizi turistici e ambientali. Maggiori informazioni sulle attività e sui progetti del Consorzio e sulle sue associate sono consultabili sul sito www. Dueriviere. Net . Nei giorni scorsi hanno fatto richiesta di adesione al Consorzio due imprese importanti per il territorio savonese: Cooperarci e il Consorzio Agroforestale Ligure. Tra i progetti e le proposte che la cooperazione vuole mettere sul tavolo di lavoro del Stl ci sono: la riorganizzazione del sistema museale e culturale della Città di Savona; la creazione di contenuti per i Club di Prodotti Outdoor e Beigua; la filiera del Turismo Scolastico di qualità e del Turismo Gastronomico per la bassa stagione primaverile e autunnale; una campagna di marketing per l´aeroscalo di Villanova di Albenga; la creazione di pacchetti turistici tematici (religioso, culturale, ambientale) e la loro promo-commercializzazione; la riorganizzazione dei trasporti marittimi della Riviera di Ponente. “Progetti ambiziosi – ha dichiarato il Presidente Urselli –, ma che sono necessari se vogliamo fornire contenuti ad una scatola ancora vuota. Il mondo della cooperazione ha le carte in regola per affrontare una sfida in cui crede, mettendo in campo professionalità, progettualità e naturalmente risorse economiche”. Sono molte le attività che da anni cooperative turistiche e di valorizzazione del territorio sviluppano e gestiscono in provincia di Savona e in Liguria più in generale, generando un fatturato che consente l´occupazione di alcune centinaia di persone nel solo comparto turistico oltre ad un indotto non quantificabile ma decisamente importante. Tra i servizi/prodotti che le cooperative turistiche forniscono ricordiamo sinteticamente: – gestione di centri e strutture – gestione di uffici Iat, musei, biglietterie, parchi – educazione ambientale e laboratori didattici – formazione e ricerca – organizzazione di eventi, manifestazioni, mostre e convegni – prodotti editoriali – trasporti marittimi – attività escursionistiche e assemblaggio di pacchetti turistici – servizi fieristici, congressuali e di accoglienza – comunicazione e marketing – logistica e trasporti a terra – servizi di vigilanza, custodia, montaggio, segreteria – gestione e pulizia del verde, ingegneria naturalistica Progetto “liguriascuole. It”, catalogo di turismo scolastico in Liguria, giunto alla sesta edizione, stampato in 30. 000 copia a colori, distribuito alle scuole di ogni ordine e grado dell´Italia Nord-occidentale. Genera un flusso turistico di bassa stagione di circa 5. 000 arrivi per un totale di 20. 000 presenze nei mesi di aprile e maggio. Le proposte contenute sono realizzate seguendo principi di qualità e sostenibilità ambientale. Progetto “liguriaenogastronomica. It”, catalogo virtuale di turismo gastronomico in Liguria (consultabile al sito www. Liguriaenogastronomica. It). Genera un flusso turistico di bassa stagione in primavera e in autunno. Progetto “Viaggiando si impara”, per la valorizzazione del turismo scolastico e giovanile, realizzato per conto della Regione Liguria e che consta nella realizzazione di una banca dati che sarà consultabile sul portale www. Turismoinliguria. It . Gestione di 10 Uffici Iat Informazione e Accoglienza Turistica in provincia di Savona. Escursioni e visite guidate tematiche in barca nel Santuario dei Cetacei (whale watching), a piedi nei borghi dell´entroterra, nelle città costiere, nei parchi e sui sentieri escursionistici. Realizzazione e assemblaggio di pacchetti turistici culturali, gastronomici, religiosi. Attività di educazione ambientale, laboratori didattici e servizi guida per l´Acquario di Genova, il Museo Galata, il Parco di Portofino, Museo della Ceramica di Albisola. Campagne di sensibilizzazione e di comunicazione su temi turistici e ambientali per Enti Pubblici (raccolta differenziata, mobilità sostenibile, risparmio idrico). Servizi per soggetti pubblici e privati quali Costa Crociere, La Stampa, Comune di Savona, Provincia di Savona, Acquario di Genova, Parco Acquatico Le Caravelle. .  
   
   
EDUCAZIONE AMBIENTALE: INIZIATIVE DI OGGI 7 NOVEMBRE  
 
 Trieste, 7 novembre 2007 - Molto ricco e variegato il programma delle iniziative di mercoledì 7 novembre promosse e coordinate da Regione Friuli Venezia Giulia e Arpa all´interno della Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile "Alt ai cambiamenti climatici! Riduciamo la Co2". La giornata si aprirà alle ore 9. 00, a Trieste, presso l´Aula Magna del Liceo scientifico G. Galilei, in via Mameli 4, con una tavola rotonda sul tema "Educazione alla sostenibilità e cambiamento climatico" in collaborazione con il Club Unesco Trieste; sempre a Trieste, dalle 15. 00 alle 18. 00, presso l´ Aula Magna (edificio H3) dell´ Università degli Studi, via Valerio 12, si svolgerà la Tavola rotonda "Ecovillaggi e Sostenibilità", in collaborazione con il Club Unesco di Trieste, e un dibattito sul tema "Agricoltura e sostenibilità: l´esperienza del Parco Marianis Volpares (Palazzolo dello Stella)". Letture per bambini e ragazzi si terranno a Trieste, dalle ore 9. 15 alle 10. 15 (Libreria Minerva, v. S. Nicolò 20) e a Basiliano, dalle 17. 15 alle 18. 15 (Biblioteca Civica, v. Roma). A Pordenone, (Cinemazero, p. Maestri del Lavoro, 3) alle 20. 30, nell´ambito della rassegna Cinema e Sostenibilità, verrà proiettato il film di Fabrizio Cattani "Il Rabdomante" a cui seguirà un incontro/conversazione con Sergio Sichenze del Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale di Arpa Fvg e Sergio Nordio dell´Osservatorio Meteo regionale di Arpa Fvg. Infine, a Roveredo di Varmo (Ud), alle 20. 45, presso il ristorante Al. Ri. Pi. Di via Borgo, si terrà un incontro con Ercan Ayboga sul tema "La diga di Ilisu - valle del fiume Tigri (Turchia)". Il programma completo degli eventi della settimana è consultabile sul sito www. Ea. Fvg. It. .