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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Novembre 2007
LA COMMISSIONE EUROPEA RAFFORZA I CONTROLLI DI SICUREZZA SUI PRODOTTI IN PARTICOLARE DEI GIOCATTOLI  
 
Bruxelles, 26 novembre 2007 - La Commissaria Kuneva ha dichiarato che: "In questo mondo non è possibile fornire garanzie al 100%, ma è possibile assicurarsi che il sistema sia adeguato allo scopo. Si può fare in modo che tutti gli anelli della catena svolgano la loro funzione e che produttori, importatori, dettaglianti, governi e Ue siano pronti a identificare e ad affrontare rapidamente eventuali nuovi problemi nel momento in cui sorgono. Posso garantire al 100% il mio impegno continuato per assicurare il livello più elevato possibile di sicurezza per i nostri cittadini". Le misure prioritarie che conosceranno un´evoluzione nei prossimi mesi comprendono un controllo approfondito dei provvedimenti in materia di sicurezza adottati dalle aziende fornitrici di giocattoli (completamento nel primo trimestre del 2008), una serie di misure specifiche per rafforzare la sorveglianza basata sulla valutazione dei rischi da parte delle autorità doganali e delle autorità preposte al controllo dei mercati nazionali, ivi compresa una misura specifica della Commissione che comporta l´obbligo di un´avvertenza del caso per quanto riguarda i pericoli connessi alla presenza di magneti nei giocattoli. Una maggiore cooperazione con la Cina e con gli Stati Uniti rimane sempre un aspetto prioritario. I risultati dell´ultima relazione Rapex-cina (Sistema di allarme rapido per i prodotti pericolosi destinati ai consumatori) dimostrano che sono stati compiuti notevoli progressi da parte delle autorità cinesi nell´intraprendere azioni correttive per bloccare il flusso di prodotti pericolosi destinati al mercato europeo. Dalla relazione risulta che 184 casi sono stati oggetto di un´indagine approfondita nel corso del trimestre luglio-settembre 2007, rispetto a soli 84 casi evidenziati nelle due precedenti relazioni (luglio 2007, dicembre 2006). Nel 43% dei casi sono state adottate azioni correttive. Entro il dicembre 2007 la Cina metterà a punto un sistema di allarme interno, che si rifarà al sistema Rapex, per coordinare i lavori con le regioni e stimolare una cooperazione efficace. Risultati della rassegna 1. Operatori economici La responsabilità giuridica dell´introduzione sul mercato di giocattoli sicuri spetta in primo luogo all´industria. In occasione di recenti richiami di prodotti l´industria ha avviato efficaci azioni di follow up, ma il flusso costante di notifiche Rapex dimostra che a livello dell´industria stessa vi sono ancora notevoli problemi per far sì che i giocattoli siano sicuri, in particolare per quanto riguarda i prodotti di qualità inferiore. I settori prioritari delle azioni comprendono: Un controllo globale delle misure di sicurezza adottate dalle imprese produttrici di giocattoli. Risultati entro il 2008. Interventi d´istruzione e formazione destinati all´industria e relativi alle norme di sicurezza europee per i giocattoli per i partner cinesi ed altri mercati, nonché lavori intesi a migliorare il tasso di successo dei richiami di prodotti. Una serie di provvedimenti concreti, da convenire nel 2008, che coinvolgano fabbricanti, dettaglianti e importatori: un "patto di sicurezza", per recuperare la fiducia dei consumatori. 2. Azioni degli Stati membri - Le autorità degli Stati membri proposte ai controlli sono state, in generale, vigilanti e hanno accompagnato in maniera positiva ed efficace i richiami "volontari" di prodotti. I settori d´azione prioritari sono i seguenti: - In mancanza di prescrizioni specifiche di sicurezza relative ai magneti nei giocattoli e, in attesa della revisione della norma pertinente, la Commissione applicherà le disposizioni dell´articolo 13 della direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti per elaborare una bozza di misura specifica, che comporti adeguate avvertenza circa i pericoli connessi alla presenza di magneti nei giocattoli. - Nel gennaio 2008 la Commissione utilizzerà il "quadro di controllo per migliorare i mercati dei beni di consumo" al fine di pubblicare dati paragonabili sulla capacità nazionale di controllo quale base per ulteriori discussioni. Nel 2008 la Commissione pubblicherà inoltre i risultati di uno studio triennale(Emars) che ha analizzato le prassi migliori in materia di controllo dei mercati in 15 Stati membri. - Sarà data priorità al miglioramento della cooperazione fra dogane e autorità preposte al controllo dei mercati, in particolare per rafforzare l´interoperatività dei sistemi di informazione sui rischi (Rif) nelle dogane e dei sistemi di allarme rapido relativi ai beni di consumo e agli alimenti (Rapex e Raff). - La tracciabilità nella catena di approvvigionamento ha un´importanza cruciale per permettere che vengano adottate misure efficaci nel caso di prodotti pericolosi. La Commissione collaborerà con gli Stati membri e con i partner internazionali per mettere a punto, a titolo prioritario, soluzioni pratiche in questo settore, ivi compresa la possibilità di definire requisiti giuridici più vincolanti per quanto riguarda la tracciabilità nel settore dei prodotti destinati ai consumatori. 3. Cooperazione internazionale – Cina e Usa - L´analisi della relazione Rapex-cina ha dimostrato che l´amministrazione cinese ha compiuto notevoli sforzi per quanto riguarda le azioni coercitive nell´ambito di Rapex. La Commissione incrementerà il supporto tecnico e la formazione, in particolare in relazione al nuovo sistema di allarme interno adottato dalle autorità cinesi. La tracciabilità rimarrà un aspetto prioritario. Nell´ambito del progetto Ue-cina relativo al commercio si inserirà uno studio sui meccanismi di controllo applicati in Cina relativi alla sicurezza dei prodotti, al fine di identificare altri settori di cooperazione. Gli Stati Uniti e l´Unione europea condividono un interesse in materia di cooperazione per affrontare le sfide comuni relative alla sicurezza dei prodotti e ai controlli all´importazione. La cooperazione più intensa degli ultimi mesi proseguirà a livello politico e tecnico, in particolare con l´istituzione di un gruppo di lavoro congiunto sulla sicurezza dei prodotti/delle importazioni nell´ambito del Consiglio economico transatlantico. 4. Quadro normativo - Revisione della direttiva sui giocattoli – proposte entro il primo trimestre del 2008. - Adozione di un pacchetto "Nuovo approccio" per migliorare i controlli a livello di mercato e a livello doganale. .  
   
   
LOTTA CONTRO LA DROGA FRATTINI: LA COOPERAZIONE A LIVELLO EUROPEO DEVE CONTINUARE  
 
Bruxelles, 26 novembre 2007 - Benché, per la prima volta negli ultimi dieci anni, l´uso di droghe illegali nell´Ue si sia stabilizzato, il consumo della cocaina resta un fenomeno in crescita. Ciò è quanto emerge dalla relazione annuale 2007 sull´evoluzione del problema delle droghe nell´Ue, pubblicata oggi dall´Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze. "La relazione di quest´anno contiene dati confortanti, dal momento che l´uso della cannabis e dell´eroina in Europa sembra essersi stabilizzato e che, rispetto a un decennio fa, grazie alle strategie antidroga adottate a livello comunitario e nazionale e ai maggiori investimenti per la prevenzione e il trattamento delle tossicodipendenze, l´Unione europea è meglio preparata per affrontare il problema delle droghe illegali. Tuttavia, l´elevato numero di decessi correlati all´uso di stupefacenti e il preoccupante incremento dell´uso di cocaina in alcuni Stati membri sottolineano la necessità di una cooperazione continuativa a livello europeo volta a contrastare i criminali che gestiscono la produzione, il traffico e la vendita di droghe illegali su vasta scala" ha affermato il Vicepresidente Franco Frattini, Commissario responsabile per il portafoglio Giustizia, libertà e sicurezza, a seguito della pubblicazione della relazione annuale 2007 dell´Oedt (Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze). L´andamento crescente del consumo di cocaina è stato confermato anche dal record di sequestri di questa sostanza: 107 tonnellate, vale a dire il 45% in più del quantitativo di cocaina sequestrato nel 2003. La relazione annuale dell´Oedt sulla situazione delle droghe in Europa presenta gli ultimi dati riguardanti i modelli di consumo e l´offerta degli stupefacenti, il trattamento delle tossicodipendenze ed altri interventi sul territorio della Comunità. Ciò consente all´Ue e alla Commissione di seguire la situazione, in costante evoluzione, dell´uso delle droghe illegali e di reagire sulla base di elementi concreti. Inoltre, i dati Oedt sul fenomeno delle droghe sono essenziali ai fini della valutazione annuale relativa al piano d´azione dell´Ue in materia di lotta contro la droga 2005-2008, che la Commissione pubblicherà il mese prossimo. Contesto Oedt - L´osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Oedt) è un´agenzia di regolamentazione comunitaria istituita nel 1993. L´obiettivo dell´Osservatorio consiste nel fornire alla Comunità e agli Stati membri informazioni fattuali, obiettive, affidabili e comparabili a livello europeo sul fenomeno delle droghe e delle tossicodipendenze, nonché sulle relative conseguenze. Il suo lavoro permette alla Commissione europea di proporre politiche basate sui fatti nel campo delle droghe illegali. Piano d´azione dell´Ue in materia di lotta contro la droga (2005-2008) - Il fenomeno delle droghe è una delle preoccupazioni principali dei cittadini europei e rappresenta una minaccia per la sicurezza e la salute della nostra società. Il piano d´azione dell´Ue in materia di lotta contro la droga 2005-2008 comprende più di 80 azioni, riguardanti tra l’altro la riduzione della domanda e dell´offerta, la lotta contro il traffico illecito e le iniziative a livello internazionale. .  
   
   
RETE TRANSEUROPEA DEI TRASPORTI LA COMMISSIONE EUROPEA PRESENTA LE PROPOSTE DI FINANZIAMENTO 2007-2013  
 
 Bruxelles, 26 novembre 2007 - La Commissione europea ha presentato le sue proposte per il finanziamento dei progetti Ten-t nel periodo 2007-2013. Nella selezione dei progetti, la Commissione ha dato priorità ai progetti transfrontalieri e ai modi di trasporto rispettosi dell´ambiente come le vie navigabili interne e la ferrovia. A seguito della pubblicazione di quattro inviti a presentare proposte, la Commissione ha ricevuto 221 proposte di progetto. Il sostegno finanziario richiesto (oltre 11,5 miliardi di euro) supera ampiamente le risorse comunitarie disponibili, pari a 5,1 miliardi di euro. "Le decisioni di finanziamento proposte costituiscono una risposta all´importante sfida delle politiche in materia di trasporti e di reti transeuropee. Esse comporteranno un forte valore aggiunto per l´Ue e miglioreranno la sostenibilità dei trasporti in Europa" ha dichiarato Jacques Barrot, vicepresidente della Commissione responsabile dei trasporti. La scelta dei progetti rispecchia chiaramente l´obiettivo della Commissione di concentrare il sostegno finanziario, per quanto possibile, sui tratti transfrontalieri "critici". Ciò risulta anche dal fatto che la quota complessiva dei lavori e degli studi sui tratti transfrontalieri delle reti corrisponde al 56% del finanziamento complessivo. I progetti selezionati corrispondono inoltre agli obiettivi della Commissione in materia di sviluppo sostenibile dei trasporti. La Commissione propone di concedere il finanziamento più elevato possibile a progetti nel settore delle vie navigabili interne. Lo stanziamento totale assegnato a questi progetti rappresenta l´11,5% delle risorse complessive disponibili per i 30 progetti prioritari, mentre la quota destinata al trasporto ferroviario è del 74,2%. I progetti che beneficiano di un finanziamento considerevole sono, in particolare, la linea ad alta velocità tra Lisbona e Madrid (Evora-merida), l´asse ferroviario "Rail Baltica", gli studi sul collegamento "Trieste-divača" tra la Slovenia e l´Italia, il collegamento fisso ferrovia/strada della "Fehmarn Belt", le linee ferroviarie di attraversamento del Brennero e del Moncenisio, il collegamento fluviale Senna-schelda e lo sviluppo del Danubio. La Commissione ha selezionato inoltre delle proposte concernenti il sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (Ertms), il sistema di trasporto intelligente (Its) e la gestione del traffico aereo (Atm). Oltre al programma pluriennale, la Commissione ha scelto una serie di progetti per il programma Ten-t 2007. Questo programma annuale integra quello pluriennale offrendo un elevato grado di flessibilità per far fronte a nuove esigenze. Il sostegno finanziario chiesto per il programma annuale – pari a 945 milioni di euro – oltrepassa largamente i 112 milioni di euro disponibili nel bilancio comunitario. Le proposte di progetto saranno ora trasmesse agli Stati membri e al Parlamento europeo. Dopo l´accordo del comitato di finanziamento Ten, il Parlamento eserciterà il suo diritto di esame. Si prevede che la Commissione adotterà le decisioni definitive di finanziamento dei progetti all´inizio dell´anno prossimo. .  
   
   
POTOCNIK DELINEA LE AZIONI IN MATERIA DI RICERCA NELLA NANOTECNOLOGIA IN EUROPA  
 
Bruxelles, 26 novembre 2007 - Janez Potocnik, commissario europeo per la Scienza e la ricerca, ha invitato il settore privato ad aumentare gli investimenti a favore della ricerca sulle nanotecnologie nonché a fare leva al riguardo sulla posizione di leader mondiale di cui gode l´Europa nel settore. Intervenendo ad una conferenza di alto livello sul futuro della ricerca nella nanotecnologia in Europa, Potocnik ha altresì sottolineato l´esigenza di adottare un approccio sicuro e responsabile per la nanoricerca. «Le nanoscienze e le nanotecnologie sono un fattore potenziale di crescita e di creazione di posti di lavoro in Europa ed è quindi nostro dovere garantire che siano sviluppate in maniera positiva e responsabile», ha dichiarato. All´apertura della conferenza presso il Laboratorio iberico internazionale sulle nanotecnologie (Inl), istituito di recente a Braga (Portogallo), Potocnik ha rammentato ai partecipanti che se l´Europa si trova in una posizione leader nel campo delle nanotecnologie è grazie, in parte, al fatto che la Commissione europea, da sola, è la maggiore agenzia al mondo di finanziamento pubblico della nanotecnologia. La Commissione ha stanziato un terzo dei finanziamenti pubblici per la ricerca in nanotecnologia nell´Ue e sono previsti aumenti significativi dei finanziamenti durante l´attuazione del Settimo programma quadro (7°Pq). «Questi finanziamenti stanno dando i loro frutti. La partecipazione delle industrie ai progetti di ricerca è più forte. Il risultato è l´innovazione da parte delle imprese, comprese le Pmi, con un numero sempre maggiore di brevetti e la creazione di società «spin-off». Nelle linee di produzione esistenti, le nanotecnologie sono inserite nella catena del valore, ad esempio nelle superfici, nei tessuti, nelle vernici o nei componenti elettronici», ha dichiarato il commissario. «Tuttavia, nel settore devono essere promossi gli investimenti privati. Le imprese europee sono in ritardo rispetto ai loro principali concorrenti in termini di finanziamento e di impiego», ha aggiunto. In questo contesto, il commissario ha segnalato agli industriali e agli scienziati due iniziative tecnologiche congiunte (Itc), una sulla nanoelettronica (Eniac) e l´altra sui sistemi integrati (Artemis), che dovrebbero essere approvate dai ministri della Ricerca durante il Consiglio competitività del 22 e 23 novembre e che potrebbero essere molto importanti per lo sviluppo dell´industria della nanotecnologia in Europa. Il commissario ha proseguito chiedendo «un approccio sicuro e responsabile per uno sviluppo di successo delle nanotecnologie». «Nuove scoperte comportano nuove incognite e noi dobbiamo rispettare e affrontare le preoccupazioni del pubblico», ha dichiarato. «Dobbiamo sviluppare la nanotecnologia in un clima di comprensione e intesa e, ovviamente, con un impegno al rispetto dei principi etici. Senza il consenso pubblico dei nostri progressi, siamo semplicemente perduti. Si tratta di un´enorme responsabilità che l´industria, i ricercatori, i governi e la società civile condividono insieme. » A seguito di una consultazione pubblica nell´ambito della quale i partecipanti si sono dimostrati ampiamente a favore, la Commissione è attualmente impegnata nell´elaborazione di un codice di condotta per una nanoricerca responsabile che comprenderà una serie di principi di base in materia di precauzione, inclusività e integrità e dovrebbe essere presentato nella primavera del 2008. «Le nanotecnologie offrono una vasta gamma di possibili applicazioni e svolgono un ruolo importante per la nostra prosperità economica e la nostra qualità di vita future. È importantissimo che non commettiamo errori per quanto riguarda la loro governance. Per questo motivo pubblicheremo una raccomandazione su un codice di condotta per una ricerca responsabile nelle nanoscienze e nanotecnologie che promuova una ricerca sicura ed etica nel settore e spiani la strada verso una loro applicazione e un loro impiego efficace e responsabile», ha dichiarato Potocnik. Per ulteriori informazioni consultare: http://cordis. Europa. Eu/nanotechnology .  
   
   
ANNUNCIATI NUOVI DETTAGLI SUL REGIME DI SOVVENZIONI «ADVANCED GRANT» DEL CER  
 
Bruxelles, 26 novembre 2007 - Il Consiglio europeo della ricerca (Cer) ha pubblicato nuovi dettagli sul suo regime di sovvenzioni «Advanced Grant», il quale fornirà fondi di ricerca ai migliori ricercatori europei. Come ha illustrato Fotis Kafatos, presidente del Cer, a partire dal lancio del regime di sovvenzione «Starting Grant» avvenuto quest´anno, la procedura di candidatura e la metodologia di valutazione sono state perfezionate. «In fase di elaborazione del programma, il Consiglio scientifico ha tenuto conto dell´esperienza del primo invito a presentare proposte del Cer per lo "Starting Grant", in particolare per quanto riguarda l´elevata richiesta di finanziamenti del Cer nel primo invito a presentare proposte [sono pervenute 9 000 candidature]. Abbiamo perfezionato la procedura di candidatura e la metodologia di valutazione e incorporato requisiti volti a incoraggiare proposte con un livello ottimale di ambizione e potenzialità, ivi comprese le proposte che superano i confini delle varie discipline o che esplorano nuovi settori», ha dichiarato il professor Kafatos. Gli elementi di modifica sono: un´esperienza di 10 anni (sono specificati gli indicatori); uno specifico profilo di leadership; nuove regole sulle ricandidature e le candidature multiple; il requisito di presentare una proposta completa anziché una bozza di progetto. Questi elementi, nel loro insieme, sono intesi a garantire la massima qualità sia del primo ricercatore sia del progetto. All´inizio dell´anno è stato lanciato un invito a presentare proposte di grande successo per lo «Starting Grant»; ora è di turno l´«Advanced Grant». Questo programma di sovvenzione finanzierà i progetti di ricerca e i ricercatori europei migliori con circa 4 Mrd Eur nei prossimi sei anni. Ogni sovvenzione avrà un tetto massimo di 3 500 000 Eur per un periodo di cinque anni. Con il primo invito, la cui apertura è prevista per il 30 novembre, saranno erogati circa 517 Mio Eur. «Questo programma di alto profilo su scala europea è concepito per fare emergere i progetti di ricerca più ambiziosi e di più vasta portata, non limitati ai confini del campo di studio, nonché per sostenere i ricercatori affermati di maggior talento, di qualsiasi nazionalità, per la realizzazione di progetti condotti in Europa», ha dichiarato il professor Kafatos. I candidati all´«Advanced Grant» devono essere ricercatori attivi che abbiano conseguito risultati significativi negli ultimi 10 anni (ad esempio 10 pubblicazioni in qualità di autore principale, cinque brevetti, ove applicabile, 10 presentazioni su invito, ecc. ). I ricercatori principali potenziali possono essere cittadini europei che vivono all´estero o cittadini di paesi terzi che desiderano stabilirsi in Europa. Le proposte saranno valutate unicamente sulla base dell´eccellenza scientifica. Il Cer è stato creato nell´ambito del Settimo programma quadro per la ricerca (7°Pq) dell´Ue. È il primo ente finanziatore paneuropeo istituito per sostenere la ricerca di frontiera, avviata su iniziativa dei ricercatori. Il suo principale obiettivo è stimolare l´eccellenza scientifica, sostenendo gli scienziati, gli ingegneri e gli accademici migliori e più creativi nonché incoraggiandoli a intraprendere percorsi creativi e rischiosi nelle loro attività di ricerca. Gli scienziati dovrebbero spingersi oltre le frontiere convenzionali della conoscenza e i confini delle discipline. Per ulteriori informazioni visitare: http://erc. Europa. Eu/index. Cfm .  
   
   
EMILIA ROMAGNA: UNA STRADA TRA UNIONE EUROPEA E AMERICA LATINA  
 
 Bologna, 26 novembre 2007 – Arriva da Bologna un messaggio al mondo imprenditoriale europeo: la crescita economica, unita alla progressiva stabilità finanziaria e politica, fa dell’America Latina un mercato sempre più interessante per sbocchi commerciali e investimenti produttivi per il vecchio continente. Dal 22 al 23 novembre 2007 ha fatto tappa nel capoluogo emiliano-romagnolo il programma comunitario di cooperazione Al-invest, varato dalla Commissione Europea con l’obiettivo di rafforzare lo sviluppo di cooperazione e partenariati tra imprese ed istituzioni dell’Ue e i loro omologhi di 18 paesi dell’America Latina, in modo da incentivare l’interscambio tra le due aree. Con i progetti finanziati nella terza fase (che si concluderà nel 2008), la Commissione ha promosso iniziative settoriali, eventi e scambi di esperienze tra Pmi europee e latinoamericane attraverso business meeting nel corso di fiere, assistenza ad imprese con progetti di collaborazione industriale, giornate tecnologiche, seminari, workshop e attività di formazione. L’evento di Bologna, che ha trovato il supporto di Unioncamere Emilia-romagna, costituisce un punto di incontro tecnico tra i principali operatori ed enti che lavorano a supporto delle Pmi tra Europa e America Latina. “Queste giornate – afferma Andrea Zanlari – rappresentano una base importante per riflettere sul cammino compiuto e impostare proposte per una nuova programmazione. È significativo che proprio qui sia stato convocato questo incontro: da tempo infatti, il ‘sistema Emilia-romagna’ si è attivato in iniziative volte non solo a facilitare le esportazioni, ma anche le collaborazioni produttive, avviando diverse progettualità”. Ne è una prova l’export che, nell’ultimo anno, è cresciuto del 17,5 per cento: l’Emilia-romagna è la seconda regione italiana per quote di esportazione in Cile, la terza in Argentina e Brasile, la quarta in Messico e Uruguay. Macchinari, piastrelle in ceramica, materie plastiche e prodotti farmaceutici sono i prodotti maggiormente esportati in quest’area geografica. Brasile, Messico e Argentina sono, in quest’ordine, i Paesi con i quali l’economia piacentina ha i contatti maggiori. Nel primo semestre del 2007 circa 4 milioni di euro di prodotti sono stati venduti sia in Brasile che in Messico, mentre il flusso verso l’Argentina ha raggiunto i 2,5 milioni di euro. Va detto che nei primi sei mesi del 2007 il flusso esportativo che prende le mosse da Piacenza verso questi Paesi ha visto una consistente contrazione (superiore al 20%) rispetto a quanto verificatosi nel primo semestre2006. In aumento, invece, è stato l’export verso il paese cileno che non raggiunge, però, il milione di euro. “L’america Latina – conclude il segretario generale di Unioncamere Emilia-romagna, Ugo Girardi – con il suo tasso di aumento medio del Pil complessivo, ad oggi vicino al 5%, rappresenta un mercato di primario interesse”. .  
   
   
PARTITA IN VENETO LA CORSA AI FONDI EUROPEI 2007-2013 453 MILIONI DI FINANZIAMENTI; INVESTIMENTI PER 1 MILIARDO CENTRALI INNOVAZIONE E RICERCA, ENERGIA, AMBIENTE, TLC PREVEDIBILI ANCHE MILLE NUOVI POSTI DI LAVORO  
 
 Venezia, 27 Novembre 2007 - “Investiamo nel Nostro Futuro”. Con questo slogan ha preso avvio il 22 novembre, in un’affollatissima kermesse di presentazione (c’erano circa 700 tra rappresentanti degli Enti Locali e imprenditori privati) tenutasi alla Marittima Passeggeri di Venezia, la “corsa” del Veneto all’utilizzo dei 453 milioni di euro di finanziamenti per lo sviluppo economico che l’Europa mette a disposizione da qui al 2013. Erano presenti, tra gli altri, l’Assessore regionale alle Politiche Economiche Fabio Gava, esponenti del Dipartimento Politiche Regionali della Commissione Europea, del Ministero dello Sviluppo Economico ed i tecnici regionali che guideranno il complesso cammino di progettazione, a cominciare dal segretario Regionale della Programmazione Adriano Rasi Caldogno. “Siamo di fronte – ha detto Gava – ad una sfida ancora più difficile di quella del periodo 2000-2006, sia per il principio di concentrazione dei progetti imposto dall’Ue, sia per la conseguente necessità di lavorare con un’ottica molto più vasta di prima, ma sono certo che i risultati arriveranno. Il primo segnale positivo è la partecipazione di oggi: 700 presenti vogliono dire che il Veneto ha capito l’importanza della partita, ed è pronto a giocarla con la stessa efficienza con cui ha vinto quella del precedente settennato”. Parole lusinghiere sono venute dal francese da Patrick Amblard, della Direzione Generale Politiche Regionali della Commissione Europea: “La vostra Regione – ha detto Amblard - è un’area strategica per lo sviluppo europeo, ed ha sinora dimostrato una grande competenza nella gestione delle diverse linee di finanziamento comunitarie. Sono quindi prevedibili altri successi, senza dimenticare che, nelle nostre previsioni, le azioni che verranno messe in atto potrebbero anche attivare circa mille nuovi posti di lavoro”. I lavori si sono poi concentrati nell’illustrazione delle strategie che dovranno essere messe in atto su alcuni filoni d’intervento ritenuti strategici per sostenere lo sviluppo. Si tratta di Innovazione tecnica ed economia della conoscenza; energia; ambiente e valorizzazione del territorio; servizi di trasporto e telecomunicazioni di interesse economico generale; cooperazione in ambito europeo e nazionale. Sono questi infatti i principali “Assi” sui quali si svilupperanno i progetti. “La massa di finanziamenti – ha sottolineato Gava – è notevole: 453 milioni di euro di contributi che attiveranno investimenti per circa 1 miliardo attraverso il sistema del cofinanziamento privato previsto dall’Unione Europea. Rispetto alla precedente programmazione comunitaria 2000-2006 abbiamo subito una decurtazione di solo il 10%, ma a fronte dell’ingresso in Europa di numerosi altri Paesi, e questo costituisce un successo ed anche un riconoscimento dell’ottimo lavoro fatto nel periodo precedente, quando abbiamo saputo utilizzare pressoché l’intero budget a noi assegnato, a differenza di un gran numero di Regioni italiane ed europee. Siamo convinti – ha aggiunto – di poter confermare e anche migliorare le performance sinora ottenute”. “Queste nuove annualità – ha poi detto Gava – presentano anche una novità fondamentale: i progetti potranno infatti riguardare l’intero territorio regionale e non dovranno più essere concentrati sulle cosiddette ‘aree sottoutilizzate’ (il bellunese, il Polesine e poco altro). Questo ci costringerà ad un grande lavoro per costruire bandi e progetti ad ampio respiro, con una valenza territoriale ben più ampia che in precedenza, ma porterà importanti ricadute su tutto il tessuto economico veneto”. I tecnici regionali sono già al lavoro per la predisposizione dei bandi, i primi dei quali a vedere la luce nell’arco di un paio di mesi dovrebbero essere quelli relativi all’ingegneria finanziaria e alla realizzazione della Banda Larga. L’”asse” più importante (il n° 1) riguarda l’innovazione e l’economia della conoscenza ed è dotato di contributi per 190 milioni 129 mila euro: le sue linee d’intervento saranno incentrate sui sostegni alla ricerca scientifica e innovazione tecnologica; sull’ingegneria finanziaria con la creazione di un sistema di garanzia per investimenti nell’innovazione, con il finanziamento di partecipazioni temporanee al capitale di rischio di imprese innovative, con la costituzione di un fondo di rotazione per gli investimenti innovativi delle Piccole e Medie Imprese; sulle politiche di sostegno alla promozione e allo sviluppo dell’imprenditorialità, con aiuti agli investimenti delle nuove Pmi a prevalente partecipazione femminile e giovanile, all’artigianato artistico e tradizionale. Le politiche energetiche verranno sostenute attraverso l’”Asse” 2, dotato di contributi per 67 milioni 903 mila euro, e si concentreranno sulle energie rinnovabili e sul risparmio energetico, con una linea d’intervento interamente dedicata alla produzione di energia da fonti rinnovabili e all’efficienza energetica. “Importante e apprezzata dall’Ue – ha tenuto a precisare Gava – è stata la decisione di attivare anche in questo settore uno specifico fondo di rotazione, che permetterà di mantenere in circolo le risorse dedicate, come nel caso di quello che nascerà per l’innovazione e l’economia della conoscenza”. L’”asse” 3, dotato di contributi per 69 milioni 990 mila euro, riguarderà l’ambiente e la valorizzazione del territorio e si muoverà su due linee d’intervento: lo stimolo agli investimenti per il recupero dell’ambiente e sviluppo di piani e misure per prevenire e gestire rischi naturali e tecnologici; e la valorizzazione e promozione del patrimonio culturale e naturale. L’”asse” 4, dedicato a favorire l’accesso ai servizi di trasporto e di telecomunicazioni di interesse economico generale, è finanziato con 94 milioni 801 mila euro ed è dotato di tre linee d’intervento: sviluppo e offerta di servizi e applicazioni per le Pmi e gli Enti Locali, potenziamento delle reti di trasporto con il miglioramento degli snodi e delle piattaforme intermodali, promozione della mobilità pulita e sostenibile in particolare nelle zone urbane. “In questo Asse – ha detto Gava – daremo molta importanza alla diffusione della banda larga, con l’obbiettivo della copertura totale del Veneto in un paio d’anni”. Alla cooperazione internazionale e nazionale è dedicato l’”Asse” 5, con 20 milioni 634 mila euro di finanziamenti. “In questo caso – ha precisato Gava – si tratta di sostenere il cammino dell’Euroregione alla quale il Veneto punta con convinzione, ma anche la cooperazione con altre Regioni italiane”. L’”asse” 6, infine, sarà dedicato all’assistenza tecnica (progettazione, valutazione, studi, ricerche) per favorire la miglior definizione e realizzazione dei vari progetti. .  
   
   
REGNO UNITO E CINA UNISCONO LE FORZE PER INCENTIVARE GLI INVESTIMENTI COMMERCIALI  
 
Bruxelles, 26 novembre 2007 - Il Regno Unito e la Cina hanno lanciato un´iniziativa comune per sostenere le équipe congiunte di ricerca nella commercializzazione delle loro scoperte. L´innovation China Uk (Icuk) finanzierà i progetti di ricerca e sviluppo (R&s) fondati su idee credibili e ad alto potenziale di commercializzazione. Il finanziamento permetterà alle équipe congiunte cino-britanniche di sviluppare e analizzare le ipotesi di commercializzazione delle loro scoperte aumentandone così le prospettive commerciali. «Questo interessante partenariato di ricerca costituisce un passo avanti significativo nella capacità di entrambi i paesi di favorire il trasferimento delle conoscenze al quale normalmente si abbina una maggiore capacità innovativa», ha affermato il ministro britannico per la Scienza e l´innovazione, Ian Pearson. L´icuk riunisce cinque istituti universitari britannici e più di dieci cinesi. I ministeri competenti dei due paesi stanzieranno un finanziamento di circa 4,7 Mio Eur. Il finanziamento sarà destinato a progetti in materia di energia, cambiamento climatico, sviluppo sostenibile, malattie infettive, biomedicina, ricerca farmacologica (inclusa la medicina tradizionale cinese), nanotecnologia, scienza dei materiali e tecnologia spaziale. .  
   
   
IN SLOVENIA PREZZI INGROSSO IN LEGGERA CRESCITA  
 
Lubiana, 26 novembre 2007 - Rispetto a settembre 2007, in ottobre la crescita mensile dei prezzi al produttore dei beni è stata in Slovenia dello 0,2 per cento, mentre la crescita annuale dei prezzi è stata del 3,7 per cento. Lo comunica l´Ufficio di Statistica Sloveno. I prezzi dei beni sul mercato nazionale sono cresciuti dello 0,6 per cento, mentre i prezzi dei beni da esportazione sono diminuiti dello 0,3 per cento. Tuttavia, la crescita annuale dei prezzi all´ingrosso sta calando, negli ultimi cinque mesi; in ottobre è diminuita dello 0,2 per cento ed è stata del 3,7 per cento. Similmente, la crescita annuale dei prezzi dei beni da esportazione è in calo da maggio 2007, e in ottobre è stata dell´1,1 per cento. Sul mercato domestico, la crescita annuale dei prezzi è aumentata raggiungendo il 6,3 per cento in ottobre 2007. Nell´anno in corso sono stati superiori alla media gli aumenti del prezzo dell´elettricità (+ 20,4 per cento), silvicoltura (+ 12,4 per cento), pelle e prodotti in pelle (9,1 per cento), alimentari, bevande e cibi per animali (8 per cento), prodotti di metallo (6,4 per cento). .  
   
   
LOTTA ALL´INFLAZIONE IN SLOVENIA  
 
Trieste, 26 novembre 2007 - Il Ministro dell´Economia sloveno, Andrej Vizjak, ha annunciato una campagna contro quelli che egli stesso definisce gli oscuri e ingannevoli meccanismi di generazione dei prezzi che hanno portato a ingiustificati aumenti di prezzo. "Finora abbiamo combattuto una battaglia, ora dichiareremo guerra all´inflazione", ha detto Vizjak, ripreso dal sito internet del governo sloveno. Secondo il ministro c´è chi per massimizzare il proprio profitto nasconde le reali informazioni e addossa la colpa dei rincari su chi si è vittima degli aumenti di prezzo. Vizjak si è detto sicuro che i prezzi del pane avrebbero potuto rimanere invariati, se negozianti e fornitori avessero preso misure extra per ridurre la quantità di pane invenduto. Il Ministro ha affermato che la Slovenia ha il record del pane gettato, e non è stato fatto niente per migliorare l´efficienza. "Questa riserva avrebbe evitato l´aumento dei prezzi", ha detto il Ministro. .  
   
   
APPROCCIO MORBIDO A RIFORMA PENSIONI IN GRECIA  
 
Atene, 26 novembre 2007 - Il Governo greco adotterà un approccio soft alla riforma delle pensioni. Lo scrive "Seeurope", riportando le dichiarazioni del ministro Magginas a margine di una riunione dell´esecutivo ellenico. L´obiettivo è un sistema pensionistico sostenibile, adeguato e moderno tale da tutelare gli interessi di pensionati e lavoratori. Il Ministro dell´Economia e delle Finanze nella stessa circostanza ha dichiarato di aver aggiornato il Premier Karamanlis sui risultati delle recenti riunioni diEurogruppo e di Ecofin e sulle stime autunnali della Commissione Europea sull´economia dell´Unione e della Grecia. Alogoskoufis ha sottolineato le previsioni di elevata crescita per la Grecia e la necessità di uno sforzo di consolidamento fiscale per raggiungere gli obiettivi di bilancio 2008. Riguardo gli effetti del rallentamento dell´economia globale, Alogoskoufis ha affermato che l´impatto sull´economia europea è stato limitato. Il ministro dello Sviluppo Folias, commentando un memorandum di cooperazione firmato dalla Compagnia Pubblica dell´Energia e dalla tedesca Rwe ha affermato che il Governo non prevede la privatizzazione dell´azienda energetica. .  
   
   
AL VIA LA FEDERAZIONE ABI-ANIA  
 
Milano, 26 novembre 2007 - I Comitati esecutivi di Abi e di Ania hanno approvato il progetto di costituire una Federazione tra le due Associazioni dando così seguito al Protocollo firmato il 4 aprile scorso. Un comitato misto formato dai due presidenti e da 6 componenti rappresentativi di ciascuno dei due settori dovrà provvedere a definire gli adempimenti necessari per portare a termine il percorso del progetto fed erativo. La profonda trasformazione in atto nei mercati – dal punto di vista politico, economico e sociale – rende necessaria una riflessione sui modelli di rappresentanza dei singoli “corpi sociali” ed, in particolare, di quello delle imprese, non escluse le imprese dell’industria bancaria e assicurativa. La realizzazione di una Federazione tra Abi e Ania si inquadra nel modello di aggregazione di “secondo livello” tra soggetti rappresentativi di imprese che presentano numerosi punti di contatto, quali lo svolgimento di attività omogenee nel settore della gestione del risparmio, lo svolgimento di attività complementari per le assicurazioni danni, la presenza di autorità di controllo comuni in alcune aree di attività. La Federazione tra Abi e Ania avrà lo scopo di definire le linee strategiche relative ai rapporti dell’industria bancaria e assicurativa con le Istituzioni italiane ed europee, con le Rappresentanze politiche, con le Associazioni dei consumatori, con i media, oltre che con il mondo delle imprese degli altri settori produttivi. “La Federazione tra Abi e Ania – ha detto il Presidente dell’Abi, Corrado Faissola – è un fatto importante, sia per il settore, che potrà contare su una più adeguata rappresentanza, sia per i suoi interlocutori. La nascita della Federazione, in cui confluiscono imprese che rappresentano quasi la metà della capitalizzazione della Borsa italiana, permetterà di avviare un dialogo diretto e semplificato per risolvere problemi di fondo che frenano la crescita del Paese”. Il Presidente dell’Ania, Fabio Cerchiai, ha commentato: “Intendiamo realizzare un modello federativo aperto anche ad altre associazioni rappresentative dell’industria finanziaria e capace di realizzare un ancor più efficace dialogo con le Istituzioni, i consumatori e l’opinione pubblica. La Federazione tra Abi e Ania intende operare nella migliore sintonia con le altre grandi Federazioni rappresentative del mondo imprenditoriale, nell’assoluta consapevolezza che le problematiche della competitività e dello sviluppo del Paese rappresentano un interesse comune a tutto il mondo delle imprese”. .  
   
   
BANCHE: ABI, PASSI AVANTI SULLA TRATTATIVA CONTRATTUALE SI PROSEGUE AD OLTRANZA A PARTIRE DAL 3 DICEMBRE  
 
Roma, 26 novembre 2007 - Prosegue con spiragli positivi il dialogo per il rinnovo contrattuale dei bancari. È quanto emerge dal tavolo in corso, a Roma, tra Abi e sindacati di categoria. Il confronto, anche attraverso la ricerca di soluzioni innovative, riguarda sia la parte normativa che quella economica. Nel merito, pur restando centrali alcune divergenze, si registrano passi avanti. Per la parte normativa sono stati affrontati, in particolare, temi legati alle politiche per l’occupazione e alle relazioni sindacali. Le parti hanno deciso di proseguire il confronto ad oltranza a partire dal 3 dicembre. .  
   
   
MUTUI: ABI APPROVA LE PROCEDURE PER LA PORTABILITÀ 15 GIORNI AL MASSIMO PER LA RISPOSTA DALLE BANCHE. SEMPLIFICATE ANCHE LE OPERAZIONI DI RINEGOZIAZIONE: IN 10 GIORNI L’ESITO DELLA RICHIESTA.  
 
Roma,  26 novembre 2007 - Il Comitato esecutivo dell’Abi ha approvato il 21 dicembre a Milano le procedure semplificate per la portabilità del mutuo. Lo ha annunciato il Presidente dell’Abi, Corrado Faissola, ricordando però che “la delicata questione dei costi rientra nelle materie di esclusiva competenza delle banche, nel rispetto delle regole di concorrenza e in linea con quanto previsto dalla legislazione vigente”. Per Faissola si tratta ‘’di un insieme di decisioni che sottolineano la sensibilità del sistema bancario nei confronti dei consumatori e nel contempo sottolinea la contrarietà dell’Associazione ad interventi dirigistici”. L’abi, nel pieno rispetto di norme che impediscono l’uniformita’ delle condizioni rivolte alla clientela e sottolineando che l’Associazione non può imporre nulla, in quanto i costi fanno parte delle tematiche concorrenziali, ritiene che una strada per rispondere alle sollecitazioni dei consumatori possa essere quella dell’assunzione volontaria, da parte della banca subentrante, degli eventuali costi e delle penali, se dovute, relative alle estinzioni anticipate; prassi, peraltro, già adottata da alcune banche. La procedura per la portabilità Gli obiettivi alla base dello schema di procedura approvato dall’Associazione Bancaria Italiana e dal Consiglio Nazionale del Notariato, e presentata alle Associazioni dei consumatori, sono: favorire l’effettiva operatività della portabilità, soddisfare criteri di economicità, certezza dei tempi e semplificazione amministrativa. La procedura prevede una notevole semplificazione per il cliente comprendendo in un “atto unico”: il contratto di mutuo tra la nuova banca e il cliente, la quietanza di pagamento rilasciata dalla banca originaria, il consenso alla surroga e l’annotazione della surroga stessa a margine dell’ipoteca originariamente iscritta. L’operazione potrà essere realizzata sia nella forma della scrittura privata autenticata che nella forma dell’atto pubblico e prevede l’intervento del notaio, quale pubblico ufficiale, che autentica le sottoscrizioni o redige l’atto pubblico. Questa nuova procedura garantirà ai clienti tempi certi per la fase di comunicazione del debito residuo attraverso un sistema di colloquio interbancario entro un massimo di 15 giorni. Al tempo stesso, la procedura dà una completa informazione e una piena certezza alla clientela, fissando 5 fasi precise: l’avvio della procedura da parte del cliente presso la nuova banca, la richiesta alla banca originaria dell’importo del debito residuo del cliente, l’analisi della fattibilità dell’operazione da parte della nuova banca, la comunicazione alla nuova banca dell’importo del debito residuo, la stipula del nuovo contratto di mutuo, l’annotazione della surroga dell’ipoteca in conservatoria. La procedura per la rinegoziazione Il Comitato esecutivo dell’Abi ha approvato anche uno schema di procedura per la rinegoziazione dei mutui che introduce notevoli semplificazioni. Per modificare alcune delle condizioni del precedente mutuo (riduzione del tasso di interesse; modifica del tasso con passaggio da un tasso variabile a fisso o a misto, o viceversa; prolungamento della durata) sarà necessario un unico documento sottoscritto dalla banca e dal mutuatario, che di norma non richiede l’intervento del notaio, e contenente le nuove condizioni concordate. Anche in questo caso vengono garantiti tempi certi per la comunicazione al cliente sull’esito della richiesta di rinegoziazione entro 10 giorni lavorativi. La nuova procedura consentirà rapidità e piena informazione stabilendo 4 fasi: l’avvio della procedura di rinegoziazione con la richiesta del cliente, l’analisi da parte della banca della fattibilità dell’operazione, la risposta della banca alla richiesta di rinegoziazione, l’atto di rinegoziazione. .  
   
   
CREDITANSTALT CONCLUDE OPERAZIONE IN KAZAKISTAN  
 
Milano, 26 novembre 2007 - Il gruppo bancario italiano Unicredit ha annunciato che Bank Austria Creditanstalt, responsabile del gruppo per le attività bancarie nell´Europa centro-orientale, ha perfezionato l´acquisizione di una partecipazione, pari al 91,8 per cento del capitale sociale, nell´istituto di credito kazako "Jsc Atf Bank" per un importo pari a 1. 452 milioni di euro. La kazaka Atf Bank ha filiali in Russia, Kirghizistan, Tagikistan e il suo giro d´affari ammonta a 5,5 miliardi di euro. .  
   
   
BANCA POPOLARE DI INTRA,: LA TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 SETTEMBRE 2007 CHIUDE CON UN UTILE NETTO DI € 22,4 MILIONI  
 
 Intra, 26 novembre 2007 - La Iii Trimestrale Consolidata 2007 comprende, con il metodo del consolidamento integrale, i risultati della Banca Popolare di Intra e delle Società Controllate Intra Private Bank, Banca Popolare di Monza e Brianza, Monza e Brianza Leasing e Intrafid, oltre alla situazione contabile della Intra Mortgage Finance 1, società veicolo della cartolarizzazione effettuata nel 2002. Nelle seguenti tabelle vengono riportati i dati di sintesi consolidati. 3. I risultati della Iii Trimestrale Consolidata 2007 Nel terzo Trimestre del 2007 la crescita dei volumi, favorita dalla spinta commerciale della Rete, ed il positivo andamento dell’attività ordinaria hanno condotto ad un utile netto consolidato di € 22,4 milioni, in forte miglioramento rispetto alle perdite registrate nel precedente biennio. Al 30 settembre 2007 la raccolta diretta consolidata si è collocata ad € 3. 566,6 milioni, in aumento dello 0,7% rispetto alla fine del 2006, grazie all’espansione dei debiti verso la clientela che sono cresciuti del 7,2% ad € 1. 858,4 milioni. In particolare i conti correnti si sono collocati a € 1. 581,9 milioni (+5,2%) ed i pronti contro termine a € 219,4 milioni (+6,2%), mentre i prestiti obbligazionari sono diminuiti (€ 1. 708,3 milioni, -5,6%), a seguito della decisione di non rinnovare prestiti obbligazionari in scadenza collocati a clientela istituzionale il cui ammontare si è ridotto da circa € 1 miliardo del 30 settembre 2006 agli attuali € 630 milioni circa. La raccolta indiretta si è posizionata a € 3. 241,6 milioni, mostrando un calo contenuto all’1,3% nei confronti del trimestre precedente (-5,2% rispetto a fine 2006), che è stato influenzato principalmente dall’arretramento della raccolta amministrata (-2,4% su giugno 2007, -6,4% sul 31/12/06). Nonostante l’andamento negativo dei mercati finanziari, il risparmio gestito è stabile rispetto al Ii Trimestre del 2007 (€ 1. 613,0 milioni, -3,9% su fine 2006), evidenziando una sostanziale tenuta, dal momento che la controllata Intra Private Bank è tornata a registrare una raccolta netta positiva. In controtendenza anche il flusso di raccolta riveniente dal comparto dei prodotti assicurativi che risulta in significativa crescita. La raccolta complessiva della Banca Popolare di Intra e delle sue Controllate si è quindi attestata ad € 6. 808,2 milioni, con una diminuzione del 2,2% rispetto al 31/12/2006. Nei primi nove mesi dell’anno gli impieghi hanno fatto registrare un incremento del 7,0% a € 3. 479,8 milioni, anche per la forte accelerazione dell’attività commerciale realizzata con la ristrutturazione delle aree territoriali e per l’attenta riqualificazione dell’attivo che ha influito positivamente sui margini finanziari. In termini di qualità del portafoglio crediti, al 30 settembre 2007 il totale dei crediti deteriorati lordi è sceso ad € 625,4 milioni (-30,6% da inizio anno), per effetto del continuo e attento monitoraggio sul portafoglio crediti. A fronte di tali crediti sono state appostate rettifiche di valore complessive per € 342 milioni (-38,9%), con un grado di copertura ancora molto elevato (54,7%). Nel dettaglio le sofferenze lorde sono diminuite del 29,4% ad € 483,4 milioni e le relative rettifiche del 39,4% a € 325,1 milioni, con un grado di copertura del 67,3% (78,3% a fine 2006) ed un rapporto sofferenze nette/impieghi netti al 4,5% pressoché invariato rispetto a fine 2006. Gli incagli lordi sono scesi del 16,0% a € 113,6 milioni, a seguito dell’attività di recupero effettuata nel periodo. A copertura di tali posizioni sono presenti accantonamenti per € 15,0 milioni (-27,5%), con un grado di copertura del 13,2%. Il rapporto incagli netti/impieghi netti risulta pari al 2,8% (3,5% al 31/12/2006). Nel corso del terzo Trimestre è stata ultimata la fase di riduzione del portafoglio di proprietà della Banca Popolare di Intra e delle sue Controllate, a seguito della politica di gestione della liquidità di Gruppo orientata ad una razionalizzazione del flussi monetari. Il portafoglio titoli consolidato è così sceso di circa € 300 milioni passando da € 480,2 milioni di fine 2006 ad € 200,5 milioni del 30/9/2007. L’effetto combinato della diminuzione dei prestiti obbligazionari a clientela istituzionale, della crescita degli impieghi e della riduzione del portafoglio titoli, ha determinato un miglioramento dello sbilancio della posizione interbancaria che è negativa per € 37,9 milioni (- € 86,6 milioni a fine dicembre 2006). Passando al conto economico, i risultati consolidati al 30 settembre 2007 hanno beneficiato della positiva riqualificazione ed evoluzione degli impieghi, dell’aumento tassi di interesse e della contabilizzazione di alcune riprese nette di valore nonostante siano stati registrati nell’ esercizio ingenti costi di natura straordinaria. Il margine di interesse consolidato si è attestato ad € 83,9 milioni evidenziando un aumento del 5,1% rispetto al 30 settembre 2006; nel dettaglio gli interessi attivi sono saliti ad € 169,4 milioni (+9,6%), grazie all’aumento dei tassi attivi e nonostante la riduzione della quota rinveniente dai titoli in portafoglio, mentre gli interessi passivi si sono collocati ad € 85,5 milioni (+14,4%) come conseguenza dell’incremento del costo della raccolta. Le commissioni nette sono cresciute su base annua del 5,6% a € 46,6 milioni per effetto dell’incremento delle commissioni attive (€ 57,4 milioni, +2,5%), con particolare riferimento a quelle rivenienti dalla componente assicurativa, e della riduzione delle commissioni passive (€ 10,8 milioni, -8,8%). Il miglioramento del risultato dell’attività di negoziazione e copertura comprensivo della valutazione alla fair value option, negativo per € 1,0 milioni (-€ 12,9 milioni al 30/09/2006), ha portato ad un margine di intermediazione consolidato di € 130,7 milioni in aumento del 15,7% su base annua. Il risultato della gestione finanziaria è positivo per € 134,4 milioni (€ 10,3 milioni al 30 settembre 2006 ) anche per effetto della contabilizzazione di riprese di valore nette che sono frutto della rigorosa analisi del portafoglio crediti eseguita nei passati esercizi (al 30/09/06 erano state registrate rettifiche di valore per € 102,6 milioni). I costi operativi complessivi hanno presentano una flessione del 34,9% ad € 94,8 milioni, ma in questo caso il raffronto annuo è favorevolmente influenzato dalla contabilizzazione, avvenuta nel 2006, di € 55,7 milioni per accantonamenti su rischi e oneri, in gran parte legati alla conclusa vicenda Fin. Part. Le spese per il personale e quelle amministrative sono aumentate rispettivamente dell’8,6% a € 52,2 milioni e dell’1,2% ad € 44,8 milioni per effetto di ingenti oneri di natura non ricorrente, legati alla definizione del Piano di Integrazione con Veneto Banca (cantieri di integrazione, interventi di natura procedurale) e alle vicende della Governance (Assemblee, liquidazione di manager , professionisti e legali). Il risultato dell’operatività corrente al lordo delle imposte è quindi positivo per € 39,6 milioni a fronte di una perdita di € 135,4 milioni registrata al 30 settembre 2006. Dopo la contabilizzazione di imposte sul reddito per € 16,6 milioni, l’utile netto consolidato è pari a € 22,4 milioni, contro una perdita di € 100,1 milioni al 30/9/2006. Il Patrimonio Netto consolidato al 30 settembre 2007 si colloca a € 253,3 milioni (€ 230,0 milioni al 31 dicembre 2006) con un incremento del 10,1%. Nel corso del Iii Trimestre 2007 la Banca Popolare di Intra ha conseguito un sostenuto sviluppo dei risultati economici (€ 19,1 milioni), realizzando gli ambiziosi obiettivi di crescita posti con l’ingresso nel Gruppo Veneto Banca: aumento della raccolta diretta, frazionamento degli impieghi, apertura di nuovi conti correnti a clientela e di nuove filiali. A livello di volumi, la raccolta diretta si è collocata a € 3. 274,1 milioni al 30 settembre 2007, presentando un incremento dell’1,2% rispetto alla fine del 2006; il forte aumento dei debiti verso clientela (€ 1. 670,0, +6,9%) è stato però in parte controbilanciato dal calo del totale dei debiti rappresentati da titoli (€ 1. 604,1 milioni, -4,2%) come già specificato a livello consolidato determinato dalla riduzione su base annua di oltre € 380 milioni dei Prestiti obbligazionari a clientela istituzionale. In particolare si segnala la sostenuta crescita della raccolta sui conti correnti che si colloca a € 1. 424,2 milioni (+4,8% rispetto al 31/12/2006). La raccolta indiretta si è attestata a € 2. 768,5 milioni segnando una flessione dell’1,9% nei confronti del precedente trimestre (-8,1% rispetto alla fine del 2006), a causa della contrazione del risparmio gestito (€ 1. 451,0 milioni, -0,8% nel trimestre, -6,0% sul 31/12/2006) e della diminuzione della raccolta amministrata (€ 1. 317,5 milioni, rispettivamente -3,1% e -10,3%). Al 30 settembre 2007 la raccolta complessiva si è collocata ad € 6. 042,6 milioni, in diminuzione del 3,3% rispetto a fine 2006. Gli impieghi hanno mostrato una crescita del 6,8%, passando da € 2. 936,5 milioni del 31 dicembre 2006 a € 3. 135,7 milioni, per effetto dell’arricchimento dell’offerta commerciale rivolta alle imprese ed alle famiglie e per la riqualificazione degli attivi con un maggior frazionamento e diminuzione delle posizioni classificate tra le esposizioni maggiori. In relazione alla qualità del portafoglio crediti, il totale dei crediti deteriorati lordi si è ridotto nei primi nove mesi dell’anno a € 608,3 milioni (-30,6%), a fronte dei quali sono state appostate rettifiche per € 339,3 milioni (-38,0%), con un grado di copertura del 55,8% (62,5% a fine 2006). Le sofferenze lorde sono in forte diminuzione (-29,0%) a € 472,2 milioni, anche a seguito della chiusura di significative transazioni e presentano un grado di copertura del 68,3% (78,8% a fine anno). Il rapporto sofferenze nette/impieghi netti si colloca al 4,8%, mantenendosi sui livelli di fine anno. Gli incagli lordi sono scesi del 17,1% a € 108,4 milioni e hanno un grado di copertura del 13,5% ed un rapporto incagli netti/ impieghi netti al 3,0%. La posizione interbancaria netta è in miglioramento, anche se rimane negativa, per € 61,3 milioni (- € 106,4 milioni a fine 2006). Dal punto di vista economico il margine di interesse della Banca si è collocato a € 73,5 milioni, in aumento del 4,3% rispetto al 30 settembre 2006 per effetto della crescita degli interessi attivi (+9,1%) e di quelli passivi (+14,0%). Le commissioni nette hanno registrato un progresso annuo del 7,8%, passando da € 35,7 milioni a € 38,5 milioni, grazie all’aumento delle commissioni attive (€ 48,2 milioni, +2,0% annuo) e alla diminuzione di quelle passive (€ 9,7 milioni, -16,1%). Il risultato di negoziazione, copertura e fair value option, negativo per € 1,0 milioni, è notevolmente migliorato rispetto ai primi nove mesi del 2006 (-€ 13,2 milioni) portando ad un margine di intermediazione di € 112,0 milioni, in aumento del 17,9% (€ 95,1 milioni). Il risultato della gestione finanziaria è positivo per € 115,8 milioni (-€ 6,3 milioni al 30/09/2006), anche beneficiando della contabilizzazione di riprese di valore nette su crediti. I costi operativi complessivi scendono del 38,6% a € 82,0 milioni, per la già citata contabilizzazione di accantonamenti legati alla vicenda Fin. Part avvenuta nel primo semestre del 2006; le spese per il personale sono in aumento del 10,6% (a € 46,0 milioni) e quelle amministrative dello 0,3% (a € 38,1 milioni) nonostante ingenti oneri di natura straordinaria. Il risultato dell’operatività corrente ante imposte è positivo per € 33,6 milioni (-€ 139,8 milioni al 30/9/2006) e l’utile netto della Banca, si attesta a € 19,1 milioni (-€ 102,5 milioni del 30 settembre 2006). Il Patrimonio Netto della Banca al 30 settembre 2007 ammonta a € 266,4 milioni, con ratios di vigilanza che si collocano al 7,37% per il Tier 1 e al 10,05% per il Tier Total. 5. L’andamento delle Società Controllate al 30 settembre 2007 Anche le Banche Controllate chiudono il Iii Trimestre con risultati positivi. La Banca Popolare di Monza e Brianza ha mostrato un considerevole incremento dei crediti verso la clientela (€ 321,3 milioni, +9,0% da inizio anno), con un profilo di asset quality invariato rispetto a fine 2006 (rapporto sofferenze nette/impieghi netti al 2,6%), grazie alla strategia di frazionamento del rischio e di sviluppo commerciale nei confronti della clientela retail. I comparti del credito a medio e lungo termine e delle operazioni con l’estero sono quelli che mantengono una dinamica fortemente espansiva, segnando rispettivamente un incremento del 14,0% e dell’82,3% nel confronto annuo. In termini assoluti, i mutui si portano a € 161,2 milioni contro € 141,5, milioni del 30 settembre 2006, mentre le operazioni con l’estero si attestano a € 25,4 milioni contro € 13,9 milioni di un anno prima. La raccolta complessiva è diminuita dell’1,4% nel trimestre posizionandosi ad € 327,8 milioni (-7,0% rispetto al 31/12/2006); nel dettaglio la raccolta diretta si è attestata ad € 241,4 milioni (-0,4% rispetto al 30/06/2007 e -7,2% su fine 2006), a seguito del calo dei debiti rappresentati da titoli (€ 105,4 milioni, -26,0% da inizio anno per la decisione di non rinnovare prestiti in scadenza) e del forte sviluppo dei conti correnti (€ 122,2 milioni, +22,8% da inizio anno), e la raccolta indiretta si è confermata allo stesso livello del precedente trimestre (€ 86,4 milioni, -6,4% rispetto al 31/12/2006 per la contrazione della raccolta gestita). A livello economico l’aumento del margine di interesse (€ 7,9 milioni, +7,4% annuo) e la crescita delle commissioni nette (€ 2,3 milioni, +9,3%), hanno determinato l’avanzamento del margine di intermediazione che ha raggiunto € 10,4 milioni (+7,6% annuo). In presenza di costi operativi praticamente invariati su base annua (€ 6,4 milioni, -0,5%) e di imposte pari ad € 1,7 milioni, l’utile netto si è collocato ad € 2,3 milioni, in forte crescita rispetto al 30 settembre 2006 (€ 950 mila). Nel Iii Trimestre la massa amministrata di Intra Private Bank è aumentata ad € 1,062 miliardi (+0,9% da inizio anno ), presentando un ritorno ad una raccolta netta positiva (€ 5,3 milioni), grazie all’inserimento di nuovi promotori finanziari (113 al 30 settembre 2007), all’apertura di nuovi uffici (26 incluso l’ufficio aperto ad inizio ottobre) ed alla rinnovata spinta commerciale derivante dall’ingresso nel Gruppo Veneto Banca. In particolare l’incremento degli investimenti in fondi (€ 108,0 milioni, +40,2% su fine 2006) e dei prodotti assicurativi (€ 305,7 milioni, +18,5%), hanno sostenuto lo sviluppo della raccolta indiretta nonostante una consistente contrazione delle gestioni patrimoniali (€ 339,2 milioni, -17,8% su dicembre 2006). A livello economico, il margine di interesse (€ 1,6 milioni) ha segnato un significativo aumento (+43,1%) rispetto al 30 settembre 2006 e, pur in presenza di commissioni nette in diminuzione (€ 5,7 milioni, -7,4%), il margine di intermediazione è in lieve flessione su base annua e si colloca a € 7,2 milioni (-2,8%). L’aumento dei costi operativi a supporto dello sviluppo dell’attività, che si posizionano a € 5,6 milioni (+13,1% annuo), con le spese per il personale in crescita del 7,6%, ha portato ad un utile netto pari a € 1,3 milioni (€ 2,1 milioni al 30/09/2006). In relazione alle due società prodotto, Monza e Brianza Leasing ha proseguito nello svolgimento dell’attività ordinaria stipulando nuovi contratti a fronte di quelli scaduti e mantenendo sostanzialmente invariata la crescita su base annua dello stock di contratti (€ 110,3 milioni, +6,0%); la Società ha pertanto chiuso il Iii Trimestre 2007 con un utile netto di € 208 mila (+26,9% rispetto al 30/09/2006). La fiduciaria Intrafid ha registrato una perdita di € 148 mila, in parte derivante da accantonamenti di natura straordinaria. Alla luce della decisione della Capogruppo Veneto Banca di non considerare la partecipazione strategica per lo sviluppo del business Banca Popolare di Intra ha già provveduto alla Convocazione di un’apposita Assemblea dei soci per assumere deliberazioni in merito alla messa in liquidazione volontaria della stessa. 6. L’integrazione con Veneto Banca Il terzo Trimestre 2007 è stato caratterizzato dall’evoluzione del progetto di integrazione di Banca Popolare di Intra nel Gruppo Veneto Banca, avviato il 28 settembre 2006. Nella Relazione Trimestrale al 30 settembre 2007 sono state dettagliate tutte le attività svolte per dare attuazione al progetto che si concluderà, dal punto di vista societario ed organizzativo, con la creazione della Holding e delle strutture delle “Banche Rete”. Si rammenta infatti che la nuova Struttura Organizzativa del Gruppo Veneto Banca, articolata secondo un modello federale multi-business, si svilupperà con la costituzione di: una Holding industriale, cui competono funzioni di indirizzo strategico, governo e controllo sull’intero Gruppo; di Banche Reti italiane, cui spetta la responsabilità del presidio commerciale del territorio di competenza; di Banche estere, cui è assegnata la gestione del business nei Paesi in cui sono presenti; di Società Prodotto, attivate per fornire un supporto altamente specialistico e mirato alle banche del Gruppo. Il Corpo Regolamentare dell’intera Struttura, che si compone del Regolamento di Gruppo, del Regolamento Capogruppo e del Regolamento Banche Reti Italia, è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Veneto Banca il 23 ottobre e da quello di Banca Popolare di Intra il 30 ottobre scorso. Nell’ambito dell’attuazione degli impegni presi nel Protocollo di Integrazione con Veneto Banca si ricorda che il 29 agosto 2007 è stata istituita la ”Fondazione Banca di Intra Onlus” nominando Presidente la Dott. Ssa Anna Belfiore. Il programma della Fondazione, volto a mantenere ed accrescere l’impegno della Banca nello sviluppo economico, culturale e sociale del territorio, verrà presentato in data odierna durante un incontro aperto al pubblico che si svolgerà a Verbania presso “Villa Giulia” alle ore 18. 00. 7. Le nuove Filiali Si informa che oggi, 13 novembre 2007, a distanza di quasi tre anni dall’ultima inaugurazione, sono state aperte due nuove filiali della Banca Popolare di Intra, rispettivamente situate una nella “zona storica“ della Provincia di Verbania, nel comune di Vogogna, ed un’altra nella Provincia di Milano, nel comune di Corsico. Entro la fine di novembre verranno inaugurati altri due sportelli a Torino e Trecate mentre le aperture di Biella, Vercelli, Magenta e Seregno sono previste entro la fine dell’anno. A conferma del rilancio dell’attività commerciale, dopo l’ingresso nel nuovo Gruppo, si anticipa che la Banca ha già identificato le dieci nuove filiali da aprire nel 2008, già inserite nel piano triennale della Capogruppo Veneto Banca 8. L’evoluzione prevedibile della Gestione I risultati raggiunti dalla Banca e dalle sue Controllate nei primi nove dell’anno confermano il positivo andamento già evidenziato dai dati semestrali. La significativa inversione di tendenza in atto, rispetto ai risultati negativi degli ultimi anni, dimostra le ottime capacità di recupero della Banca nello svolgimento dell’attività ordinaria, consentirà di chiudere l’esercizio con un risultato positivo e porrà le basi per un ritorno al pay out agli azionisti. . .  
   
   
MELIORBANCA S.P.A.:CESSIONE, A FAVORE DI BPER, DELLA PARTECIPAZIONE DEL CAPITALE DI “ARCA VITA S.P.A,  
 
Modena – Milano, 26 novembre 2007 - "Meliorbanca S. P. A. ” e “Banca popolare dell´Emilia Romagna Soc. Coop. ” (“Bper”) danno notizia di aver raggiunto un’intesa che prevede la cessione, a favore di Bper, della partecipazione pari al 19,9845% del capitale di “Arca Vita S. P. A. ” detenuta da “Meliorbanca”, per un controvalore di Euro 52. 958. 925,00, corrispondente ad una valorizzazione del 100% della Compagnia assicurativa pari ad Euro 265 milioni. Per effetto della cessione Meliorbanca registrerà una plusvalenza pari ad Euro 19. 473. 019,00. Il perfezionamento dell’operazione è condizionato all’ottenimento delle prescritte autorizzazioni da parte delle Autorità competenti. In ragione del diritto di prelazione previsto dall’art. 7 dello Statuto sociale di “Arca Vita” (alla cui compagine sociale partecipa, con una quota del 32,53%, anche la “Banca Popolare di Sondrio”), la stessa “Arca Vita” procederà a notificare l’avvenuto accordo alle “banche popolari” presenti nel suo azionariato affinchè possano esercitare il loro diritto di prelazione e compartecipare all’acquisto di detta interessenza. Si fa peraltro presente che “Banca popolare dell´Emilia Romagna” - che già possiede indirettamente il 44,7638% del capitale di “Arca Vita” – giungerà a detenere, per effetto dell´acquisto, la maggioranza assoluta di tale società, anche dopo l’eventuale esercizio della prelazione da parte di altri soci. .  
   
   
PRECISAZIONI: FONDIARIA - SAI S.P.A.  
 
Milano, 26 novembre 2007 - In merito alle notizie diffuse da alcune agenzie di stampa e relative all’asta pubblica per la vendita dell’83% del capitale della compagnia assicurativa serba Ddor, Fondiaria-sai precisa di aver presentato un’offerta considerata valida e conforme alle regole della procedura di vendita. Il valore economico di tale offerta non è pubblico ai sensi degli obblighi di confidenzialità imposti dalla procedura. Fondiaria-sai allo stato è pertanto in attesa di un formale responso circa gli esiti della procedura medesima. .  
   
   
BANCA ITALEASE: CONSOB RILASCIA IL NULLA OSTA ALLA PUBBLICAZIONE DEL SUPPLEMENTO AL PROSPETTO INFORMATIVO  
 
Milano, 26 novembre 2007 - Banca Italease comunica che, in data 22 novembre 2007, Consob ha rilasciato il nulla osta alla pubblicazione del supplemento al prospetto informativo relativo all’offerta in opzione agli azionisti e all´ammissione a quotazione sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S. P. A. Di azioni ordinarie Banca Italease. Il supplemento al prospetto informativo è relativo a: i) la comunicazione da parte dei soci di riferimento della riduzione del periodo di preavviso per l’esercizio del diritto di recesso previsto nel patto di stabilità, di cui si è già fornita notizia con comunicato del 13 novembre u. S. ; ii) la sottoscrizione da parte di Banca Italease di un accordo con Banca europea per gli investimenti (Bei) volto a regolare gli effetti derivanti dall’intervenuta variazione del rating di Banca Italease sull’operazione di cartolarizzazione denominata Ita-bei (Erice Finance) di cui si è già fornita notizia con comunicato del 15 novembre u. S. .  
   
   
GEMINA TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2007 UTILE NETTO DEL 3° TRIMESTRE DI 7,3 MILIONI DI EURO CONTRO 10,0 MILIONI DI EURO DELL’INTERO PERIODO 2007  
 
 Milano, 27 novembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Gemina S. P. A. , riunitosi il 13 novembre , presieduto dal Dr. Guido Angiolini, ha esaminato ed approvato la relazione trimestrale della Società e del Gruppo al 30 settembre 2007.
Dati Consolidati Di Sintesi
3° Trim. 3° Trim. Gen/sett Gen/sett
(in milioni di euro) 2007 2006 (*) 2007 2006 (*) 2006
Dati Economici Ricavi 182,8 98,0 357,5 270,5 360,1
Margine operativo lordo 78,2 42,4 138,3 107,3 141,7
Ammortamenti e svalutazioni (28,1) (15,9) (60,2) (47,5) (64,0)
Risultato operativo 50,1 26,5 78,1 59,8 77,7
Risultato ante imposte 17,6 9,7 23,3 14,5 13,1
Risultato netto delle attività cessate - 3,4 23,1 128,1
Risultato netto 7,8 5,5 10,7 20,0 118,3
Risultato netto di competenza 7,3 5,5 10,0 19,5 117,4
Dati Patrimoniali Capitale investito netto (Cin) 30/09/07 31/12/06
3. 392,2 1. 462,3
Posizione finanziaria netta (1) (2. 803,7) (890,4)
Patrimonio Netto 588,5 571,9
Patrimonio Netto di competenza del gruppo 547,7 562,9
L’importo tra parentesi indica indebitamento. I dati esposti prevedono la riclassifica dell’apporto netto di Adr Handling S. P. A. (“Adr Handling”) ed il risultato pro-quota del Gruppo Impregilo alla voce “Risultato netto delle attività cessate”.
Gen/sett Gen/sett
Indici Margine operativo lordo/Ricavi 2007 2006 (*) 2006
38,7% 39,7% 39,3%
R. O. I. (Risultato operativo/Capitale Investito Netto) 3,1% 5,1% 5,3%
Debt/equity 4,8 2,3 1,6
Indebitamento finanziario netto/Ebitda 20,3 8,6 6,3
Oneri finanziari netti/Ebitda 0,5 0,4 0,4
Il Gruppo Conto economico - La tabella sopra riportata mette in evidenza i risultati del 3° trimestre con Adr consolidata integralmente al 100% dopo l’acquisizione da Macquarie dell’ulteriore 44,68%, mentre nei primi 6 mesi Adr è consolidata proporzionalmente con una quota del 51,08%. Risultano: ricavi complessivi pari a 357,5 milioni di euro (270,5 milioni di euro al 30 settembre2006). L’ aumento è dovuto per 75,9 milioni di euro alla variazione dell’area di consolidamento; un risultato operativo positivo per 78,1 milioni di euro, pari al 21,8% dei ricavi (59,8 milioni di euro al 30 settembre 2006, pari al 22,1% dei ricavi); l’incremento è dovuto per 24,4 milioni di euro alla variazione dell’area di consolidamento, parzialmente bilanciato da maggiori costi per 6,1 milioni di euro; risultato netto di competenza del Gruppo pari a 10,0 milioni di euro (19,5 milioni di euro al 30 settembre 2006). Situazione patrimoniale - I valori patrimoniali e finanziari al 30 settembre 2007 comprendono il consolidamento integrale (100%) di Adr, presente invece al 5 1,08% nella situazione al 31 dicembre 2006 posta a confronto. Risulta: un capitale investito netto di 3. 392,2 milioni di euro rispetto a 1. 462,3 milioni di euro al 31 dicembre 2006. L’aumento è attribuibile sostanzialmente alla variazione dell’area di consolidamento ed alla differenza tra il costo di acquisto del 44,68% di Adr e la corrispondente quota di Patrimonio Netto; un patrimonio netto di 588,5 milioni di euro, di cui 40,8 milioni di euro di competenza di terzi, che rappresenta una quota pari a circa il 17,3% del capitale investito netto (39,1% al 31 dicembre 2006); un indebitamento finanziario netto di 2. 803,7 milioni di euro (890,4 milioni di euro al 31 dicembre 2006). Indebitamento finanziario netto - L’indebitamento finanziario netto è di 2. 803,7 milioni di euro contro 890,4 milioni di euro al 31 dicembre 2006. La variazione è dovuta per 665,4 milioni di euro alla variazione dell’area di consolidamento e per 1. 250,3 milioni di euro all’utilizzo del finanziamento ponte di 1. 400 milioni di euro per l’acquisto dell’ulteriore 44,68% di Adr (“Finanziamento Ponte”). L’aumento di capitale sociale di 1. 249,4 milioni di euro sarà destinato, al netto delle spese, al rimborso del Finanziamento Ponte. Saranno parimente destinati al rimborso di tale finanziamento il ricavato della vendita delle azioni Rcs pari a 31,9 milioni di euro ed il ricavato dalla vendita di azioni proprie pari a 15 milioni di euro al lordo della imposte. Andamento dei principali settori di attività Gruppo Aeroporti di Roma Andamento del trasporto aereo Rispetto all’analogo periodo del 2006, il traffico del sistema aeroportuale romano nel terzo trimestre 2007 ha fatto registrare il seguente andamento:
Dati Periodo Luglio-settembre 2007 (tra parentesi sono evidenziate le variazioni rispetto al periodo precedente)
Componente Di Traffico Sistema Fiumicino Ciampino Nazionale Intern. Le
Movimenti (n. ) 107. 310 90. 458 16. 852 45. 475 61. 835
(+6,5%) (+7,8%) (+0,1%) (+1,3%) (10,7%)
Tonnellaggio (ton. ) 7. 772. 459 6. 955. 302 817. 157 2. 599. 547 5. 172. 912
(+7,6%) (+8,0%) (+3,8%) (+5,3%) (+8,8%)
Passeggeri totali (n. ) 11. 199. 210 9. 730. 291 1. 468. 919 3. 771. 557 7. 427. 653
(+10,7%) (+11,1%) (+8,2%) (+10,1%) (+11,1%)
Merce totale (Ton. ) 39. 359 33. 970 5. 389 2. 359 37. 000
(+7,5%) (+9,8%) (-5,3%) (+ 18,2%) (+6,8%)
Posta (Kg) 3. 971. 957 3. 971. 957 - 2. 631. 996 1. 339. 961
(-59,1%) (-59,1%) (-100,0%) (-66,1%) (-31,2%)
Andamento economico e patrimoniale (dati Ias/ifrs)
Andamento economico
Gen/sett Gen/sett
Valori in milioni di euro 2007 2006 (*)
Ricavi 421,7 392,0
Margine operativo lordo 183,9 186,5
Ammortamenti (70,6) (68,4)
Risultato Operativo 113,3 118,1
Oneri finanziari netti (67,9) (69,3)
Risultato di competenza del Gruppo 13,5 16,5
(*) Dati che prevedono la riclassifica dell’apporto di Adr Handling nel “risultato netto delle attività cessate”.
La gestione del sistema aeroportuale romano anche nel 2007 beneficia di importanti tassi di crescita del traffico: nel terzo trimestre 2007, coincidente con il periodo di alta stagione nel settore aeronautico, i movimenti sono aumentati del +6,5% e i passeggeri del 10,7%, portando la crescita complessiva dei primi nove mesi dell’esercizio rispettivamente al +5,9% per i movimenti e al +9,3% per i passeggeri. I ricavi del Gruppo nei primi nove mesi del 2007 sono aumentati complessivamente del 7,6%, trainati dallo sviluppo del comparto “aviation” (+5,1%) e soprattutto di quello “non aviation” (+10,3%). I "consumi di materie prime e costi operativi", pari a 141,8 milioni di euro nei primi nove mesi del 2007, sono aumentati del 13,5% per effetto principalmente dei maggiori costi per l’acquisito dei prodotti per la rivendita, connessi alla crescita delle vendite dirette, e dei costi per servizi esterni che includono i nuovi impegni posti a carico delle gestioni aeroportuali, a partire dal 1° gennaio 2007, in materia di servizi antincendio e di canone di concessione aggiuntivo. Tali oneri, per ora non compensati da un corrispondente aumento delle tariffe, stimati per i primi nove mesi in 6,6 milioni di euro per il servizio antincendio e in 0,7 milioni di euro per il canone di concessione, sono stati prudenzialmente imputati a conto economico, coerentemente con l’impostazione della Relazione semestrale al 30 giugno 2007. Conseguentemente il margine operativo lordo del periodo si è attestato a 183,9 milioni di euro registrando una diminuzione dell’1,4% rispetto all’analogo periodo del 2006. Tale trend è confermato anche a livello di Risultato operativo pari a 113,3 milioni di euro, rispetto ai 118,1 milioni di euro del precedente periodo. Per effetto delle dinamiche sopra esposte, il gruppo Adr ha quindi chiuso il periodo con utile netto di competenza di 13,5 milioni di euro, in diminuzione di 3 milioni di euro rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Il capitale investito del Gruppo si è attestato a 2. 067,7 milioni di euro, in diminuzione di 39 milioni di euro rispetto alla fine dell’esercizio precedente; le immobilizzazioni sono diminuite di 23,5 milioni di euro per ammortamenti superiori agli investimenti, mentre il capitale circolante netto è diminuito di 12,9 milioni di euro. Il Patrimonio Netto passa da 727,8 milioni di euro al 31 dicembre 2006 a 707,5 milioni di euro al 30 settembre 2007 per effetto della distribuzione di dividendi per complessivi 51,5 milioni di euro, in parte compensata dall’utile del periodo e dalla variazione positiva (+16,9 milioni di euro) del fair value degli strumenti derivati cash flow hedge, al netto del relativo effetto fiscale. L’indebitamento finanziario netto del gruppo Adr, pari a 1. 360,2 milioni di euro, ha subito una diminuzione di 18,7 milioni di euro, principalmente per la riduzione del valore delle "Obbligazioni in circolazione" di 13,6 milioni di euro, ascrivibile all’adeguamento al cambio di fine trimestre della tranche A4 emessa in sterline, nonché per la variazione netta positiva del fair value degli strumenti derivati per 7,4 milioni di euro. Evoluzione della gestione per l’esercizio 2007 - Anche per l’ultima frazione dell’esercizio è prevista una conferma della crescita del traffico che, in assenza di accadimenti allo stato imprevedibili, consentirà di chiudere il 2007 con dei volumi di passeggeri molto positivi. Permangono le incertezze sul futuro di Alitalia anche se appare probabile, con effetto dal 2008, un impegno maggiore della compagnia sullo scalo di Fiumicino. Prosegue l’esecuzione del programma di investimenti il cui trend, già a fine 2007, risulta in linea con l’evoluzione prevista per il prossimo anno. Il risultato netto di fine esercizio è previsto in linea, se non in miglioramento, rispetto al 30 settembre. La posizione finanziaria è prevista in ulteriore miglioramento, nonostante il maggiore impegno sul fronte degli investimenti. Altri Settori - Il gruppo Elilario (detenuto al 100% da Gemina), la cui capogruppo Elilario Italia S. P. A. È la prima società di servizi elicotteristici in Italia, conferma i propri andamenti positivi. I ricavi dei primi nove mesi ammontano 53,1 milioni di euro in contrazione rispetto allo stesso periodo 2006 principalmente per variazioni dell’area di consolidamento. Il risultato operativo è cresciuto a 7,7 milioni di euro (6,9 milioni di euro al 30 settembre 2006) con un’incidenza sui ricavi del 14,4% rispetto all’11,8% del 30 settembre 2006. Il gruppo Sistemi di Energia (detenuto al 45,55% da Gemina), opera nel settore della produzione di energia elettrica e termica con centrali alimentate da fonti rinnovabili e di cogenerazione. I primi nove mesi del 2007 presentano ricavi (13,3 milioni di euro) e risultato operativo (1,3 milioni di euro) in diminuzione rispetto all’analogo periodo del 2006 (rispettivamente: 14,7 e 2,3 milioni di euro). Tale risultato è principalmente attribuibile alla contrazione di alcuni incentivi sulle tariffe termoelettriche (Cip 6/92). Sitti S. P. A. (detenuta al 40% da Gemina) è la società attiva nella fornitura di sistemi di comunicazione fra torri di controllo e aeromobili. Il portafoglio ordini al 30 settembre 2007 ammonta a 27,3 milioni di euro rispetto a 23,1 milioni di euro al 31 dicembre 2006. Si registra un incremento dei ricavi (15,9 milioni di euro al 30 settembre 2007 rispetto a 12,4 dell’analogo periodo del 2006) e un risultato operativo che passa da 0,8 a 2,7 milioni di euro (incremento legato ai volumi e al un miglioramento del mix di redditività delle commesse). La Capogruppo - Per quanto attiene la capogruppo Gemina S. P. A. , al 30 settembre 2007 si è registrato un utile di 35,5 milioni di euro (utile di 26,3 milioni di euro nell’analogo periodo del 2006). Il miglioramento del risultato è imputabile alle plusvalenze realizzata dalla cessione delle partecipazioni in Rcs Mediagroup e in Servizio Titoli, oltre ai positivi effetti del consolidato fiscale di Gruppo. L’indebitamento finanziario netto ammonta a 86,2 milioni di euro rispetto a 91,1 milioni di euro al 31 dicembre 2006; il valore comprende il finanziamento infragruppo concesso alla controllata Leonardo S. R. L. (fusa per incorporazione in Gemina con efficacia dal 4 ottobre 2007) per l’acquisto del 44,68% di Adr per 1. 237 milioni di euro utilizzando il ricavato del Finanziamento Ponte di 1. 400 milioni contratto con Mediobanca Banca di Credito Finanziario S. P. A. , Mcc Mediocredito Centrale S. P. A. , Banca di Roma S. P. A. E Calyon S. A. Fatti Di Rilievo Avvenuti Dopo La Chiusura Del Periodo - In data 8 novembre Consob ha rilasciato il nulla osta alla pubblicazione del Prospetto Informativo relativo all’aumento di capitale ed il 12 novembre è iniziato il periodo di offerta e negoziazione dei diritti di opzione. La fusione di Leonardo in Gemina è stata iscritta al Registro delle Imprese in data 4 ottobre 2007. Nel corso del mese di ottobre sono state vendute n. 5. 400. 000 azioni proprie di Gemina per un corrispettivo di 13,3 milioni di euro, realizzando una plusvalenza di circa 8,8 milioni di euro. Tale plusvalenza, al netto dell’effetto fiscale, sarà imputata direttamente a Patrimonio Netto. Evoluzione Prevedibile Della Gestione - In mancanza di eventi straordinari e tenuti presenti i risultati al 30 settembre e prima di eventuali oneri conseguenti all’allocazione della differenza di consolidamento della quota Adr acquisita, il risultato dell’esercizio, dopo aver assorbito gli oneri finanziari del Finanziamento Ponte, dovrebbe confermare, se non migliorare, il risultato acquisito al 30 settembre. Per quanto attiene la struttura finanziaria essa dovrebbe riflettere l’aumento del capitale sociale ed il rimborso del Finanziamento Ponte.
 
   
   
CONAFI PRESTITO’ AVVIA PIANO DI BUY BACK  
 
Torino, 26 Novembre 2007 - In attuazione del programma di acquisto di azioni proprie autorizzato dall´Assemblea svoltasi in data 23 ottobre 2007 ed avviato dal Consiglio di Amministrazione il 7 Novembre 2007, Conafi Prestitò comunica che nel periodo tra 1´8 Novembre ed il 14 Novembre 2007 ha complessivamente acquistato sul Mercato Expandi - tramite Banca Intermobiliare di gestioni ed investimenti S. P. A. Incaricata dell´esecuzione del programma - n. 103. 108 azioni ordinarie Conafi Prestitò (pari al 0,2217% circa del relativo capitale sociale) per un controvalore totale pari ad Euro 223. 721,91. Si riporta di seguito un riepilogo delle operazioni di acquisto effettuate nel sopra indicato periodo di tempo:
Data Numero di % del capitale Prezzo medio Controvalore
azioni ordinarie acquistate sociale unitario di acquisto (Euro) (Euro)
8 novembre 2007 20. 000 0,043011% 2,21504 44. 300,80
9 novembre 2007 23. 108 0,049695% 2,180657 50. 390,62
12 novembre 2007 18. 000 0,0387097% 2,156917 38. 824,51
13 novembre 2007 22. 000 0,0473118% 2,072008 45. 584,18
14 novembre 2007 20. 000 0,0430107% 2,231069 44. 621,80
Totale 103. 108 0,2217382% - 223. 721,91
[Le operazioni di acquisto sono state effettuate nel Mercato Expandi, nel rispetto sia delle disposizioni di cui agli artt. 2357 ss. Del codice civile, 132 del D. Lgs 58/98 e 144-bis del Regolamento Consob 11971/99 (come successivamente modificato), sia dei limiti e delle finalità stabiliti dall´assemblea degli azionisti e dall´organo amministrativo della Società che hanno autorizzato l´esecuzione del programma. Gli acquisti sono inoltre stati effettuati per volumi giornalieri non superiori al 25% del volume medio giornaliero di azioni Conafi Prestitò negoziato sul mercato, ai sensi dell´ad 5 del Regolamento Ce 2273/2003. ]
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ZIGNAGO VETRO: AVVIATO IL PROGRAMMA DI ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE  
 
Fossalta di Portoguaro 26 novembre 2007 - Zignago Vetro S. P. A. , quotata al segmento Star di Borsa Italiana, comunica di voler dare inizio al programma di acquisto di azioni proprie in forza della autorizzazione conferita dall´Assemblea ordinaria degli azionisti in data 22 dicembre 2006. Il programma di acquisto in oggetto riguarda fino ad un massimo di n. 8. 000. 000 azioni (pari al 10% del capitale sociale); tale programma di acquisto è stato autorizzato per un periodo di 18 mesi, nei limiti delle riserve disponibili e degli utili distribuibili. Gli acquisti potranno essere effettuati ad un prezzo né inferiore né superiore al 20% rispetto al prezzo di riferimento fatto rilevare dal titolo Zignago Vetro in Borsa nella seduta precedente ad ogni singola operazione. A fronte dell´autorizzazione deliberata dall´Assemblea ordinaria degli azionisti del 22 dicembre 2006, Zignago Vetro alla data del 21 novembre non risulta detenere in portafoglio azioni proprie. .  
   
   
MILANO: VENDITE STABILI SOTTO L’ALBERO PER I NEGOZI MILANESI  
 
Milano, 26 novembre 2007 - Natale 2007? Divisi i negozi su come sarà: crescono i pessimisti. Vendite in aumento o comunque stabili per sei su dieci. Più ottimisti per i regali che per le feste in tavola: vedono rosa 57 su 100 tra gli alimentari e 59 su 100 tra i non alimentari. Meno rispetto agli 84 su 100 e ai 70 su 100 dello scorso anno. E poi pochi i veri entusiasti che immaginano clienti spendaccioni più del solito: circa uno su 10 negli alimentari, meglio nei regali con quasi uno su cinque (11,5%, 17,3%). È invece prudente la maggior parte degli operatori: pensano ad una tenuta degli acquisti (45,9% alimentari e 41,8% non alimentare). Anche se superano di poco i pessimisti. Va un po’ meglio alle attività più piccole con meno di dieci addetti, più penalizzati almeno nelle attese i medi, anche rispetto ai grandi. È quanto emerge dall’indagine congiunturale sul settore commercio pubblicata in questi giorni coi dati al terzo trimestre 2007 e con le previsioni per il quarto - dove pesa soprattutto il Natale - elaborata dal servizio studi della Camera di commercio di Milano. “Riavviare i consumi - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano -, in particolare in questo periodo festivo e a fronte di prospettive meno ottimiste del solito, diventa ancora più importante perché rappresenta un elemento decisivo nel bilancio delle piccole imprese commerciali. Rimette in moto l’economia diffusa, infonde coraggio agli imprenditori, è un fattore decisivo alla base di qualsiasi idea di ripresa economica. Per Natale rafforziamo il rispetto della tradizione più sentita per tutte le famiglie. E per gli acquisti scegliamo i negozi sotto casa nei quali si coniuga al meglio professionalità, qualità e rapporto umano”. .  
   
   
PER LA PRIMA VOLTA A TRIESTE I "NOBELS COLLOQUIA  
 
Trieste, 26 novenbre - Sette Premi Nobel per l´economia a confronto sui temi della globalizzazione, un evento aperto a tutti, un´occasione unica per manager e imprenditori, per studenti e per amministratori locali per capire e riflettere sulle grandi trasformazioni della nostra epoca. Questo in sintesi il significato di "Nobels colloquia", l´evento fortemente voluto a Trieste dall´Amministrazione regionale, in programma il 3 e 4 dicembre al centro congressi della Stazione marittima. L´edizione 2007 di "Nobels colloquia", un´iniziativa nata a Venezia e per la prima volta ospitata a Trieste, è stata illustrata iil 22 novembre, nella sede della Presidenza della Regione, in un incontro con la stampa al quale hanno preso parte il presidente Riccardo Illy e l´amministratore delegato delle Assicurazioni Generali Giovanni Perissinotto. A illustrare il programma e la storia di "Nobels colloquia" è stato Giovanni Battista Vescovo, presidente e Ceo di Promostudio, società che organizza la manifestazione e che nel 2000 ha ideato questo evento assieme al Premio Nobel per l´economia Franco Modigliani. "Ho partecipato - ha ricordato Illy - a più della metà delle precedenti edizioni di ´Nobels colloquia´, una concentrazione di cervelli nel campo dell´economia davvero unica, un´occasione straordinaria per imparare, per approfondire le nostre conoscenze. Per questo ho fatto di tutto affinché questo evento potesse svolgersi a Trieste. Ringrazio le Assicurazioni Generali, per il decisivo supporto che hanno fornito all´iniziativa, dimostrando così di averne compreso lo spirito e la finalità". Grazie anche al coinvolgimento di "Corriere Economia", l´inserto settimanale di economia del "Corriere della Sera", l´Amministrazione regionale si attende da questo evento anche un importante ritorno, ha rilevato il presidente, in termini di promozione territoriale del Friuli Venezia Giulia, per attrarre nuove imprese ad alto tasso di conoscenza. A Trieste sono attesi sette Premi Nobel per l´Economia: Robert Engle, Robert Mundell, Edmund Phelps, Edward Prescott, Amartya Sen, Robert Solow e anche Eric Maskin, insignito proprio quest´anno, che subito dopo l´incontro di Trieste si recherà a Stoccolma per ricevere il prestigioso riconoscimento. Con questi sette Premi Nobel si confronteranno anche altri studiosi di economia e di innovazione come Jean Paul Fitoussi, Edward De Bono, Isaac Getz e Michael Jacobides. Gli interventi dei Premi Nobel e degli altri ospiti si concentreranno il 3 dicembre, a partire dalle ore 9. 00 e fino a sera, toccando soprattutto i diversi aspetti della globalizzazione e il problema della sempre maggiore componente finanziaria dell´economia mondiale. Nello stesso giorno sarà consegnato il Prize for Leadership on Business and Economic Thinking, che andrà quest´anno all´economista svedese Jonas Ridderstrale, autore di "Karaoke Capitalism". Il 4 dicembre, dopo la Lectio magistralis del vincitore del Prize, è in programma una sessione plenaria con i premi Nobel e infine, dalle 12. 00 alle 13. 00, un Forum con il pubblico e gli studenti. Oltre a partecipare direttamente all´evento alla Stazione marittima, gli studenti delle principali Università del mondo potranno collegarsi con Trieste attraverso internet, con la possibilità di partecipare al dibattito. Nella scorsa edizione si sono collegati 27 mila studenti. L´indirizzo internet è: www. Nobelsintrieste. Com/streaming. .  
   
   
CREDITO: TREND POSITIVO PER GLI IMPIEGHI IN VENETO UNIONCAMERE E ABI VENETO DIFFONDONO I DATI CONGIUNTURALI SUL SETTORE DEL CREDITO. IN AUMENTO DEL 3,3 PER CENTO IL NUMERO DI SPORTELLI NELLA REGIONE. CRESCITA DELL’8,9 PER CENTO GLI IMPIEGHI, STABILE LA RISCHIOSITÀ DELLA CLIENTELA.  
 
 Venezia, 27 novembre 2007 – Prosegue nel secondo trimestre 2007 il processo di bancarizzazione del Veneto. Tra aprile e giugno 2007 il tasso di crescita tendenziale degli sportelli, a giugno 2007, è stato del +3,3%, leggermente maggiore della media nazionale (+2,8%) e sostanzialmente in linea con la media riferita alla sola macro-area Nord-est (+3,1%). Anche l’attività di lending delle banche in Veneto si è mantenuta su valori sostenuti. Nel periodo giugno 2006 – giugno 2007 il tasso di crescita tendenziale degli impieghi erogati in Veneto è stato del +8,9%, lievemente inferiore alla media nazionale (+9,8%), ma in linea con il tasso di crescita registrato nel Nordest (+9,3%). È quanto emerge dall’analisi di Unioncamere del Veneto e Abi – Commissione Regionale Veneto, sull’andamento congiunturale del settore creditizio, che completa e arricchisce le analisi trimestrali dell’Osservatorio Venetocongiuntura sullo stato di salute delle imprese e sulle aspettative future degli imprenditori. Struttura del sistema bancario. Nel secondo trimestre il tasso di crescita tendenziale degli sportelli, a giugno 2007, è stato del +3,3% (+3,2% a marzo 2007), leggermente maggiore della media nazionale (+2,8%) e sostanzialmente in linea con la media riferita alla sola macro-area Nord-est (+3,1%). Sotto il profilo territoriale, a giugno 2007 si è registrata una sostanziale tenuta del tasso di crescita tendenziale degli sportelli di banche grandi e maggiori; dall’altra le banche medie, piccole e minori hanno rafforzato la loro rete commerciale. In particolare, le banche medie hanno fatto registrate incrementi del numero di sportelli in tutte le province, con una punta massima del +12% a Venezia. Le banche piccole hanno incrementato il numero di dipendenze bancarie in tutte le province, fatta eccezione per Belluno, con punte massime del +31% a Padova, del +11% a Rovigo e del +10% a Venezia. Infine, anche le banche minori hanno registrato una crescita sostenuta degli sportelli negli ultimi 12 mesi concentrata principalmente a Belluno (+21%) e a Verona (+16%). Attività di finanziamento. Positiva e su valori sostenuti si è mantenuta l’attività di finanziamento delle banche in Veneto nel periodo giugno 2006-giugno 2007 a sostegno dell’economia regionale. Il tasso di crescita tendenziale degli impieghi erogati in Veneto è stato del +8,9% (+10,6% a marzo 2007), lievemente inferiore alla media nazionale (+9,8 vs. +10,6% a marzo 2007), ma in linea con il tasso di crescita registrato nella macro-area di riferimento (+9,3% vs. +10,9% a marzo 2007). In un contesto dove, nel secondo trimestre dell’anno in corso, le attività produttive a livello nazionale hanno confermato una dinamica positiva - ancorché in rallentamento rispetto al primo trimestre del 2007 - i finanziamenti alle imprese e alle famiglie produttrici in Veneto hanno registrato una crescita tendenziale del +11,6% (vs. +11,4% media nazionale e +10,2% media Nord-est), mentre gli impieghi alle famiglie consumatrici sono cresciuti di circa l’8% (vs. +9% media Nazionale e +8 % media Nord-est). Attività di finanziamento alle imprese. Laddove si consideri la più recente dinamica degli impieghi alle imprese non finanziarie per i singoli comparti di attività economica si rileva, inoltre, come a giugno 2007 il settore che abbia registrato il tasso di crescita tendenziale più sostenuto sia stato quello dell’edilizia (+14,7 vs. Media nazionale +15,7%) che, peraltro, rappresenta il 12% del totale dei finanziamenti alle imprese erogati in Veneto. Il settore dei servizi, che rappresenta il 48% del totale dei finanziamenti, ha registrato un tasso di crescita tendenziale del +13,6% (vs. Media nazionale +11,8%), mentre il settore dell’industria ha evidenziato una dinamica del +10,7% (vs. Media Nazionale +11,3%). Settore, quest’ultimo, che detiene – sempre a marzo del 2007 e nel Veneto – il 40% del totale dei finanziamenti alle imprese. A giugno 2007, Verona e Venezia hanno registrato i tassi di crescita tendenziali degli impieghi a imprese e famiglie produttrici più alti, rispettivamente, +14,5% e +14,1%. Vicenza, Treviso e Padova hanno registrato incrementi sostenuti e compresi tra il +13% e il +9%. In queste 5 province sono concentrati il 97% dei finanziamenti erogati al settore produttivo veneto. Rischiosità della clientela. Al crescere dei finanziamenti bancari non sembra corrispondere un incremento della rischiosità della clientela. Infatti, a giugno 2007, il rapporto sofferenze su impieghi era del 2,5% (vs. 2,4% di giugno 2006), valore inferiore alla media nazionale (3,3%) e in linea con la macro area di riferimento (2,5%). Dichiarazione Del Presidente Federico Tessari (Unioncamere del Veneto) - “Sono incoraggianti i segnali che arrivano dal sistema bancario regionale per il secondo trimestre 2007 –- commenta Federico Tessari presidente di Unioncamere del Veneto. La crescita degli impieghi dell’8,9 per cento conferma il trend positivo dei primi mesi dell’anno e dimostra che le banche hanno percepito la solidità della crescita economica e stanno sostenendo gli investimenti delle imprese”. In particolare se si considera che gli impieghi alle imprese non finanziarie sono cresciuti del 12,3 per cento, è evidente che il sistema produttivo sta approfittando della fase di ripresa economica per incrementare la capacità produttiva anche attraverso un maggior utilizzo delle risorse monetarie. Dichiarazione Del Presidente Alberto Morini (Abi – Commissione regionale Veneto) - Per Alberto Morini “emerge un quadro in cui si conferma un crescente dinamismo e un consolidamento della struttura del sistema bancario regionale, con effetti positivi soprattutto per i settori produttivi. In quest’ottica, resta fondamentale incentivare il dialogo tra mondo del credito e produttivo con l’obiettivo di individuare soluzioni adeguate e innovative per affrontare al meglio le sfide dello sviluppo, della crescita e della competitività. La strada è rafforzare il livello di collaborazione tra tutte le forze economiche e sociali attive sul territorio”. “In questo senso, si dimostra vincente la collaborazione con Unioncamere del Veneto con cui abbiamo la possibilità di valorizzare al massimo tutte le iniziative promosse dal sistema bancario nazionale, trasferendo sul territorio e con il percorso comune con le Camere di Commercio l’obiettivo della crescita del tessuto produttivo locale”. .  
   
   
FINMECCANICA TRIMESTRALW: NEI PRIMI NOVE MESI RICAVI IN CRESCITA DEL 7% AUMENTANO EBITA* (+6%) E UTILE NETTO (+51%) CHE CRESCE A 294 MILIONI RISPETTO AI 195 MILIONI DI EURO DEL 2006, ESCLUDENDO LE OPERAZIONI STRAORDINARIE. ROI CRESCE A 13  
 
Tavola Per L ´Analisi Dei Risultati Reddituali Consolidati
€mil. 9 mesi 2007 9 mesi 2006 3° trimestre 2007 3° trimestre 2006
Ricavi 9. 117 8. 524 3. 047 2. 818
Variazione dei prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti 96 383 59 124
Costi per acquisti e per il personale (8. 403) (8. 218) (2. 819) (2. 708)
Ammortamenti (310) (279) (107) (97)
Svalutazioni (17) (9) (1) (3)
Costi di ristrutturazione (27) (15) (15) -
Altri ricavi (costi) operativi netti 46 86 14 33
Ebita* 502 472 178 167
Margine Ebita* 5,5% 5,5% 5,8% 5,9%
Ammortamenti immobilizzazioni valorizzate nell´ambito di business combination (18) - (6) -
Ebit 484 472 172 167
Margine Ebit 5,3% 5,5% 5,6% 5,9%
Proventi (oneri) finanziari netti (35) 315 7 (61)
Imposte sul reddito (155) (174) (62) (69)
Risultato netto ante discontinued 294 613 117 37
Risultato delle discontinued operations - (1) - -
Risultato netto 294 612 117 37
di cui Gruppo 269 594 110 30
di cui Terzi 25 18 7 7
Utile per Azione (Euro)
Basic 0,63 1,40 0,26 0,07
Diluted 0,63 1,40 0,26 0,07
Utile per Azione delle continuing operations (Euro)
Basic 0,63 1,40 0,26 0,07
Diluted 0,63 1,40 0,26 0,07
*Risultato operativo ante ammortamenti immobilizzazioni valorizzate nell´ambito di business combination
Roma, 26 novembre 2007 - Analisi Dei Dati Principali - I ricavi nei primi nove mesi 2007 sono pari a 9. 117 milioni di euro rispetto agli 8. 524 milioni dello stesso periodo 2006 con un aumento di 593 milioni (+7%). L’incremento è riconducibile alla crescita organica e consente di confermare l’allineamento agli obiettivi generali di crescita del Gruppo. Questo aumento è dovuto principalmente alla crescita interna del settore Elicotteri (+7%), grazie ai maggiori volumi di produzione nel segmento commercial e all’avvio a regime dell’attività per l’elicottero della Casa Bianca; all’andamento dell’Aeronautica, la cui crescita è prevalentemente riconducibile al maggior apporto del comparto civile (Atr e B787); ai buoni risultati dell’Energia (+19%), per effetto del significativo incremento dei volumi sviluppati dall’attività di service. Il risultato operativo (Ebit) è pari a 484 milioni di euro in crescita rispetto ai 472 milioni del 2006, mentre l’Ebita* (ottenuto depurando l’Ebit da eventuali impairment dall’avviamento e dagli ammortamenti della porzione di prezzo di acquisto allocato ad immobilizzazioni immateriali nell’ambito di operazioni di business combination, così come previsto dall’Ifrs3) è cresciuto di 30 milioni (+6,4%) a 502 milioni di euro ed è sostanzialmente in linea con l’aumento dei ricavi. Per il 2007 si è deciso di evidenziare il valore dell’Ebita* poiché, relativamente ai goodwill da acquisizioni realizzate in esercizi precedenti, è stata completata al 31 dicembre 2006 la procedura per la definizione della quota di “price allocation” con il calcolo dei relativi ammortamenti. Pertanto, al fine di rendere omogeneo il raffronto nei diversi periodi, sia in valore assoluto che in percentuale sui ricavi (return on sales), è stato determinato un risultato intermedio denominato “risultato operativo ante ammortamento immobilizzazioni valorizzate nell’ambito di business combination” (Ebita*). Hanno contribuito positivamente i risultati del settore Elicotteri, Elettronica per la Difesa ed Energia. La redditività percentuale (Ros) è pari al 5,5%.
Tavola Per L´analisi Della Struttura Patrimoniale Consolidata
€mil. 30/09/2007 30/09/2006 30/06/2007 31/12/2006
Attività non correnti 10. 282 8. 296 10. 337 9. 897
Passività non correnti (3. 203) (2. 103) (3. 191) (3. 275)
7. 079 6. 193 7. 146 6. 622
Rimanenze 3. 530 6. 127 3. 353 3. 095
Lavori in corso su ordinazione 3. 341 2. 893 3. 278 2. 823
Crediti commerciali 4. 089 3. 911 4. 135 3. 856
Debiti commerciali (3. 580) (3. 202) (3. 529) (3. 561)
Acconti da committenti (5. 640) (4. 662) (5. 625) (5. 529)
Fondi per rischi e oneri B/t (545) (476) (553) (571)
Altre attività (passività) nette correnti (431) (3. 697) (528) (547)
Capitale circolante netto 764 894 531 (434)
Capitale investito netto 7. 843 7. 087 7. 677 6. 188
Patrimonio netto Gruppo 5. 259 4. 874 5. 314 5. 276
Patrimonio netto di terzi 99 75 95 81
Patrimonio netto 5. 358 4. 949 5. 409 5. 357
Indebitamento (disponibilità) finanziarie nette 2. 485 2. 184 2. 268 858
(Attività) passività nette detenute per la vendita - (46) - (27)
L’utile netto è pari a 294 milioni di euro rispetto ai 612 milioni dei primi nove mesi 2006 che, tuttavia, beneficiavano di eventi non ricorrenti, il principale dei quali è la plusvalenza realizzata sull’Offerta Pubblica di Vendita del 60% dell’Ansaldo Sts (circa 417 milioni). Escludendo tali effetti il risultato al 30 settembre 2006 sarebbe stato pari a 195 milioni di euro e pertanto l’utile netto dei primi nove mesi del 2007, a condizioni equivalenti, risulta superiore di 99 milioni (+51%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’indebitamento finanziario netto è pari a 2. 485 milioni di euro rispetto agli 858 milioni del 31 dicembre 2006, con un incremento netto di 1. 627 milioni, a causa dei notevoli investimenti effettuati e della stagionalità degli aspetti finanziari delle attività del Gruppo. Tale livello di indebitamento, pari al 46% del patrimonio netto consolidato, resta comunque all’interno dei limiti indicati dalle società di rating e di quelli posti da una attenta e prudente gestione finanziaria. Il Free Operating Cash Flow (Focf) al 30 settembre 2007 è negativo (assorbimento di cassa) per 1. 432 milioni rispetto ai 1. 149 negativi al 30 settembre 2006. Questo dato va considerato sempre nell’ottica della stagionalità, che vede il rapporto tra incassi e pagamenti commerciali sbilanciato a favore di questi ultimi, e nello specifico è anche influenzato delle consistenti attività di investimento. Finmeccanica ha realizzato investimenti in prodotti e programmi strategici volti a generare rilevanti ritorni economici e finanziari. In particolare vanno segnalati gli investimenti sul programma B787, dove Finmeccanica ha già acquisito ordini per 300 velivoli con previsioni di ulteriori commesse da parte di Boeing, che ha raccolto sino a oggi oltre 700 ordini. Nel settore aeronautico vanno ricordati gli ulteriori investimenti destinati al C-27j che ha vinto un’importante gara negli Stati Uniti ed è stato selezionato da Italia, Grecia, Bulgaria, Lituania e Romania. Un altro importante programma oggetto di investimenti riguarda gli addestratori e in particolare l’M-346 di Alenia Aermacchi, l’addestratore di ultima generazione che ha già suscitato l’interesse dell’Aeronautica Militare e del mercato internazionale. Nel settore elicotteristico proseguono gli investimenti sull’Aw139 che sta raccogliendo successi sul mercato civile e per il quale è in corso di sviluppo una versione militare. Altri importanti investimenti stanno riguardando le più moderne Reti di comunicazione e in particolare nuove famiglie di prodotti quali Tetra 2, Wimax e software Radio. Nel settore energetico, Finmeccanica sta investendo nelle turbine a gas e a vapore, nel service e nell’energia nucleare. Gli ordini acquisiti ammontano a 9. 861 milioni di euro rispetto ai 10. 231 milioni dello stesso periodo 2006 che, tuttavia, beneficiava di importanti acquisizioni (1. 740 milioni) nel settore degli Elicotteri. Più nel dettaglio i principali ordini dei primi nove mesi 2007 riguardano l’Elettronica per la Difesa, con ulteriori acquisizioni per equipaggiamenti avionici e sistemi di comunicazioni per l’Eurofighter e per sistemi di contromisure e di controllo del traffico aereo; l’Aeronautica, con l’ordine Future Enhancements per l’Eurofighter per ulteriori sviluppi del sistema d’arma e, nel comparto civile, gli ordini di 75 velivoli al consorzio Gie-atr. Nella seconda metà dell’anno sono state acquisite importanti commesse non ancora contrattualizzate, quali gli elicotteri Aw129 in Turchia, gli aerei da trasporto tattico C-27j negli Usa (i primi due velivoli sono stati ordinati nel mese di settembre e gli altri saranno commissionati in tranche entro il 2013) e la firma del contratto tra i governi di Arabia Saudita e Regno Unito per la fornitura di 72 Eurofighter e relativo supporto logistico
Situazione Finanziaria
€mil. 30/09/2007 30/09/2006 30/06/2007 31/12/2006
Debiti finanziari a breve termine 688 536 506 159
Debiti finanziari a medio/lungo termine 1. 858 1. 880 1. 842 1. 865
Disponibilità liquide o equivalenti (404) (422) (411) (2. 003)
Indebitamento Bancario E Obbligazionario 2. 142 1. 994 1. 937 21
Titoli (13) (20) (16) (21)
Crediti finanziari verso società del Gruppo (34) (35) (32) (26)
Altri crediti finanziari (473) (303) (452) (452)
Crediti Finanziari E Titoli (520) (358) (500) (499)
Debiti finanziari verso società del Gruppo 453 334 442 500
Altri debiti finanziari a breve termine 304 109 278 722
Altri debiti finanziari a medio/lungo termine 106 105 111 114
Altri Debiti Finanziari 863 548 831 1. 336
Indebitamento Finanziario Netto (Disponibilita´) 2. 485 2. 184 2. 268 858
Indebitamento (disponibilità) netto attribuito alle discontinued operations - 9 - 6
Cash Flow
9 mesi 9 mesi
€mil. 2007 2006
Disponibilità liquide al 1°gennaio 2. 003 1. 061
Flusso di cassa lordo da attività operative 943 811
Variazioni del capitale circolante (1. 040) (1. 221)
Variazioni delle altre attività e passività operative (464) (330)
Flusso di cassa generato (utilizzato) da attività operative (561) (740)
Investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali al netto delle cessioni (898) (370)
Altri investimenti finanziari 27 (39)
Free operating cash-flow (1. 432) (1. 149)
Operazioni strategiche (420) 280
Variazioni delle altre attività finanziarie 6 123
Flusso di cassa generato (utilizzato) da attività di investimento (1. 285) (6)
Aumenti di capitale e versamenti da parte soci 8 20
Dividendi pagati (151) (214)
Flusso di cassa da attività di finanziamento 407 517
Flusso di cassa generato (utilizzato) da attività di finanziamento 264 323
Differenza di traduzione (17) (2)
Disponibilità liquide al 30 settembre 404 636
Il portafoglio ordini si attesta a 36. 247 milioni di euro rispetto ai 35. 810 milioni del 31 dicembre 2006 e assicura al Gruppo una copertura equivalente a circa tre anni di produzione. Gli investimenti in ricerca e sviluppo sono stati pari a 1. 233 milioni di euro rispetto ai 1. 199 milioni dello stesso periodo 2006 e rappresentano circa il 14% dei ricavi. I principali programmi hanno riguardato: gli Elicotteri, con l’attività di sviluppo di tecnologie a uso prevalentemente militare per il nuovo elicottero Aw149 e attività di sviluppo di versioni multiruolo per la sicurezza nazionale per il convertiplano Ba609; l’Elettronica per la Difesa, con gli sviluppi dei sistemi di comando e controllo navali e terrestri e il completamento dello sviluppo di sistemi radar per il controllo del traffico aereo, la messa a punto dei prototipi Uav Falco e il completamento della rete Tetra; l’Aeronautica, con lo sviluppo dei programmi civili (B787; A380) e militari (C-27j, Efa, M-346) e i Sistemi di Difesa con lo sviluppo del Black Shark nel segmento dei sistemi subacquei. L’organico è pari a 59. 882 persone rispetto alle 58. 059 al 31 dicembre 2006 con un aumento di 1. 823 unità dovuto al turnover positivo e alla crescita delle attività. Eventi Di Rilievo Dei Primi Nove Mesi 2007 E Intervenuti Dopo La Chiusura Del Periodo Il 7 febbraio 2007 Agustawestland e Boeing hanno sottoscritto un Memorandum di Intesa per la produzione congiunta della prossima generazione di elicotteri da trasporto logistico Chinook per l’Esercito italiano e per altri futuri progetti di velivoli a decollo verticale. Il 9 febbraio 2007 le Ferrovie russe, il gruppo Ferrovie dello Stato e Finmeccanica hanno firmato un protocollo d’intesa relativo a progetti internazionali di interesse comune, in particolare nel campo dell’Alta Velocità. Il primo atto di questa collaborazione riguarderà l’Arabia Saudita con il progetto Alta Velocità Jedda-mecca-medina del valore stimato di circa 6 miliardi di dollari. Nel corso del mese di marzo Finmeccanica ha firmato un nuovo accordo di cooperazione industriale con le Ferrovie russe che definisce tempi e modalità per progetti di interesse prioritario quali lo sviluppo di un nuovo treno regionale, sistemi di Safety & Security, un sistema di osservazione satellitare per il monitoraggio del suolo. In data 5 luglio 2007, Finmeccanica, Ferrovie dello Stato e le Ferrovie russe (Rzd) si sono pre-qualificate per la suddetta gara. Il 14 febbraio 2007 Selex Sistemi Integrati e l’azienda indiana Bhel – Bharat Heavy Electricals Ltd - hanno siglato un Memorandum of Understanding per una collaborazione nel campo della radaristica e delle tecnologie del settore. In data 20 febbraio 2007 è stato siglato un accordo intergovernativo tra il Ministero italiano dello Sviluppo Economico ed il Ministero dell’Industria e dell’Energia della Federazione russa con riferimento agli accordi industriali in essere tra Finmeccanica e Sukhoi Aviation Holding e le rispettive controllate Alenia Aeronautica S. P. A. E Sukhoi Civil Aircraft Company (Scac) relativi al programma della famiglia di jet regionali da 75-100 posti “Superjet 100”. Nel mese di giugno 2007, è stato perfezionato l’accordo tra Alenia Aeronautica S. P. A. E Scac. In base a tale accordo, Alenia Aeronautica acquisirà una quota del 25% più un’azione di Scac e avrà diritto ad una corrispondente partecipazione al programma. Inoltre Alenia Aeronautica S. P. A. E Sukhoi costituiranno una joint venture (51% Alenia Aeronautica S. P. A. E 49% Sukhoi) con sede in Italia che sarà responsabile dell’attività di marketing, vendita e consegna sul mercato occidentale, nonché dell’assistenza post vendita del velivolo in tutto il mondo. Il 22 marzo 2007 Finmeccanica ha firmato un Memorandum of Understanding con il governo libico per la creazione di una joint venture nel campo dell’Elettronica per la Difesa e per la Sicurezza, al fine di realizzare soluzioni innovative per il mercato libico e per quello di altri paesi africani. Il 30 marzo 2007 Finmeccanica ha perfezionato l’acquisto da Bae Systems del 25% di Selex Sensors and Airborne Systems per un esborso complessivo di circa 400 milioni di euro. Il 5 aprile 2007 Alenia Aeronautica e lo Tsagi, Istituto Centrale di Aero-idrodinamica russo, hanno firmato un accordo di collaborazione per la ricerca, lo sviluppo e la progettazione di aerostrutture per velivoli civili e per progetti congiunti nel campo dell’aerodinamica avanzata. Il 4 aprile 2007 è stato perfezionato il subentro di Thales ad Alcatel Lucent nelle joint venture nel settore spaziale Alcatel Alenia Space (ridenominata Thales Alenia Space) e Telespazio. Il 17 aprile 2007 Finmeccanica ha esercitato il diritto di acquisto sulle azioni residue Datamat (squeeze out), al prezzo di 10,040 euro per azione, dopo la conclusione dell’Opa residuale e il contestuale delisting della società avvenuto nei primi giorni del 2007. Finmeccanica è ora azionista unico di Datamat. Successivamente all’acquisizione dell’intero capitale sociale di Datamat S. P. A. , è stato attivato il processo di fusione tra Datamat S. P. A. Ed Elsag S. P. A. Perfezionato in data 1°agosto. Nel mese di aprile 2007 è stato altresì attivato il processo di fusione per incorporazione in Selex Communication S. P. A. Della Ote S. P. A. E della Prod-el S. P. A. Perfezionato in data 1°agosto. In data 13 giugno 2007, Finmeccanica, attraverso Alenia North America (società controllata da Alenia Aeronautica), in team con L-3 e Boeing, si è aggiudicata un’importante commessa negli Stati Uniti. Il C-27j, progettato, sviluppato e prodotto da Alenia Aeronautica, è stato infatti scelto dall’Esercito e dall’Aeronautica Usa come nuovo velivolo da trasporto tattico nell’ambito del programma congiunto Jca (Joint Cargo Aircraft). Al team C-27j, guidato da L-3 Integrated Systems con Alenia North America, Boeing Integrated Defence Systems e Global Military Aircraft Systems (Gmas, società posseduta al 50% da Alenia Aeronautica e al 50% da L-3), è stato assegnato un contratto iniziale del valore di 2,04 miliardi di dollari per la fornitura di 78 velivoli. I piani delle Forze Armate statunitensi prevedono l’acquisizione di 145 velivoli di cui 75 destinati all’Esercito e 70 all’Aeronautica, con una previsione complessiva di 207 velivoli entro 10 anni, per un valore stimato di 6 miliardi di dollari. Alla fine di agosto il Government Accountability Office (Gao) statunitense per la seconda volta ha richiesto all’Aeronautica Militare americana di riconsiderare la decisione del novembre 2006 con la quale è stata assegnata alla Boeing la gara per i 141 elicotteri da ricerca e soccorso. A seguito di ciò l’assegnazione del contratto è stata annullata con la riapertura della gara alla quale il consorzio formato da Finmeccanica (Agustawestland Bell) e Lockheed Martin parteciperà in base ai requisiti che verranno richiesti. Il 26 settembre Elsag Datamat ha finalizzato attraverso la propria controllata Elsag Inc. L’acquisizione del 100% della società statunitense Remington Elsag Law Enforcement Systems (“Reles”), rafforzando in questo modo la propria presenza sul mercato internazionale della sicurezza. Operazioni Finanziarie Nel corso dei primi nove mesi 2007 Finmeccanica non ha posto in essere nuove operazioni sul mercato dei capitali. Di conseguenza la struttura del debito obbligazionario non ha subito variazioni di rilievo, con un importo complessivo, alla data, di circa 1. 756 milioni di euro (valutato secondo i principi Ias/ifrs) e una durata media di circa 8,5 anni. Si evidenziano di seguito i prestiti obbligazionari emessi dal Gruppo in scadenza nei 18 mesi successivi alla chiusura del terzo trimestre.
Emittente Anno di Emissione Scadenza Importo ctv (€mil) Coupon annuo Tipologia di offerta Valori Ias iscritti €mil.
Finmeccanica Finance S. A. 2002 30-dic-08 297 Variabile Retail italiano 301
Evoluzione Prevedibile Della Gestione L’andamento dei primi nove mesi 2007 ha registrato risultati economici in miglioramento rispetto a quelli dello stesso periodo dell’esercizio precedente e in linea con le previsioni a suo tempo elaborate. Alla luce di tale andamento, ad oggi, non sembrano emergere fatti tali che possano modificare le previsioni, elaborate in sede di stesura del bilancio 2006. La consistenza del portafoglio ordini è tale da garantire una copertura pari a circa 3 anni di produzione. Nell’esercizio 2007 si prevede una crescita organica complessiva dei ricavi del Gruppo compresa tra il 4% e il 10% con un incremento del risultato operativo (Ebit) compreso tra l’8% e il 14% rispetto all’esercizio precedente. Si prevede inoltre che il Free Operating Cash Flow (Focf) del Gruppo sarà sostanzialmente in pareggio, dopo aver fatto fronte ai consistenti investimenti per lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti necessari al sostenimento della crescita del Gruppo.
Dati Azionari
9 mesi 9 mesi 3°trimestre 3°trimestre
2007 2006 2007 2006
Media delle azioni durante il periodo (in migliaia) 424. 373 423. 431 424. 461 422. 954
Risultato netto (al netto degli interessi di minoranza) (€mil. ) 269 594 110 30
Risultato delle continuing operations (€mil. ) 269 594 110 30
Basic Eps (Euro) 0,63 1,40 0,26 0,07
Basic Eps delle continuing operations (Euro) 0,63 1,40 0,26 0,07
Media delle azioni diluted durante il periodo (in migliaia) 425. 254 425. 302 425. 250 424. 588
Risultato rettificato (al netto degli interessi di minoranza) (€mil. ) 269 594 110 30
Risultato rettificato delle continuing operations (al netto degli interessi di minoranza) (€mil. ) 269 594 110 30
Diluted Eps (Euro) 0,63 1,40 0,26 0,07
Diluted Eps delle continuing operations (Euro) 0,63 1,40 0,26 0,07
Andamento Della Gestione Nei Settori Di Attività (Primi nove mesi 2007 – Dati espressi in milioni di euro) Elicotteri Aziende: Agustawestland Ricavi 2. 084 milioni (+7%); Ebit 213 milioni (+16%) Ricavi: pari a 2. 084 milioni di euro, in aumento rispetto ai 1. 949 milioni del 30 settembre 2006 (+7%). Tale miglioramento è riconducibile all’aumento dei volumi nel segmento degli elicotteri civili-governativi, all’avvio a regime dell’attività per l’elicottero destinato alla Casa Bianca (il primo volo del primo prototipo - Tv2 – è avvenuto il 5 luglio 2007) e all’attività di supporto prodotto (contratti di supporto integrato Ios con la Gran Bretagna). Il risultato operativo ante ammortamento immobilizzazioni valorizzate nell’ambito di business combination (Ebita*) al 30 settembre 2007 è pari a 219 milioni di euro, con una crescita di 36 milioni, il 20% circa in più rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (183 milioni). Il miglioramento realizzato è in linea con l’evoluzione e la composizione dei ricavi ed è da correlare in modo positivo alla crescita dei volumi e in parte al consolidamento dell’integrazione tra le attività italiane quelle e britanniche. Il Risultato operativo (Ebit) è pari a 213 milioni di euro, in aumento rispetto ai 183 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente (+16%). Il Ros si attesta al 10,5%, in aumento rispetto a quello del 30 settembre 2006 (9,4%). Ordini: pari a 2. 084 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 3. 328 milioni dello stesso periodo 2006 che però aveva beneficiato di due importanti ordini con il Ministero della Difesa britannico del valore di circa 1. 740 milioni. Portafoglio ordini: pari a 8. 290 milioni di euro, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2006 (8. 572 milioni). La composizione del portafoglio ordini è rappresentata per il 73% da elicotteri, per il 24% da attività di supporto e per il 3% da attività engineering. Organico: 9. 363 unità, con un incremento di 464 unità rispetto al 31 dicembre 2006 (8. 899), reso necessario per far fronte alle necessità tecnico-produttive connesse all’aumento delle attività. Elettronica per la Difesa Aziende: Selex Sensors and Airborne Systems, Selex Communications, Selex Sistemi Integrati, Selex Service Management, Elsag Datamat. Ricavi: 2. 462 milioni (+1%); Ebit 119 milioni (-5%) Ricavi: pari a 2. 462 milioni di euro sostanzialmente allineati a quelli registrati nello stesso periodo dell’esercizio precedente (2. 444). Ai ricavi hanno contribuito in particolare: per l’avionica, le attività di produzione del sistema Dass e degli equipaggiamenti e radar avionici per gli Eurofighter; per i sistemi radar e di comando e controllo, le attività sui contratti navali Orizzonte, Nuova Unità Maggiore e Fremm, sui radar terrestri Fadr; per i sistemi e le reti integrate di comunicazione, le attività per l’Eurofighter, l’avvio della realizzazione della rete Tetra nazionale, la fornitura di terminali Mids e di sistemi militari di comunicazione. L’ebita* si attesta a 129 milioni al 30 settembre 2007, in crescita di 4 milioni rispetto al valore registrato lo scorso anno, grazie al miglioramento del comparto avionico, che conferma le ipotesi di crescita previste. Tale miglioramento è stato parzialmente riassorbito dalle difficoltà nella saturazione delle strutture produttive nel comparto delle comunicazioni e dai costi correlati all’avvio del previsto piano di riassetto industriale, nonché da un mix di attività meno redditizie nei sistemi di comando e controllo. Il Risultato operativo (Ebit) è pari a 119 milioni di euro in diminuzione rispetto ai 125 milioni dello stesso periodo 2006 (-5%). Il Ros passa dal 5,1% del 30 settembre 2006 al 5,2% al 30 settembre 2007. Ordini: pari a 2. 336 milioni di euro in aumento rispetto ai 2. 195 milioni dei nove mesi 2006 (+6%) dovuto essenzialmente a maggiori ordinativi nel comparto dell’informatica e sicurezza, nonché alla finalizzazione dell’ordine relativo alla seconda tranche del contratto con il Ministero dell’Interno per la realizzazione della rete Tetra. Tra le principali acquisizioni si segnalano: per l’avionica, ulteriori ordinativi per l’Efa e relative attività di logistica, vari ordini per attività sulle contromisure e per programmi spaziali; per i sistemi di comando e controllo terrestri e navali, ordini per sistemi di controllo e gestione del traffico aereo da Trinidad e Tobago e per attività di logistica; per i sistemi e le reti integrate di comunicazione, oltre al citato ordine per il contratto Tetra, ulteriori ordini per sistemi di comunicazione per ordini per l’Eurofighter, l’ordine da Bae Systems per sistemi di comunicazione e datalink per un programma in Medio Oriente e per attività nell’ambito del programma europeo di fornitura di terminali Mids (Multifunctional Information Distribution System); per l’information technology la stipula dell’accordo quadro conseguente alla gara indetta dal Cnipa (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione) per la realizzazione e gestione di siti Web aggiudicata al raggruppamento costituito da Datamat, Elsag, Telecom Italia ed Engineering Italia. Portafoglio ordini: pari a 7. 420 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 7. 676 milioni del 31 dicembre 2006 (-3%). La composizione del portafoglio è relativa per la metà ad attività avioniche, per il 20% ad attività nel campo delle comunicazioni, mentre i sistemi radar, comando e controllo e l’information technology contribuiscono entrambi per il 15% circa. Organico: 19. 052 unità con una flessione rispetto al 31 dicembre 2006 di 133 unità, dovuta essenzialmente alla razionalizzazione della componente italiana del comparto avionico. Aeronautica Aziende: Alenia Aeronautica, Alenia Aeronavali, Alenia Aermacchi, Gie Atr(*), Alenia S. I. A. Ricavi : 1. 496 milioni (+ 13%); Ebit: 106 milioni (-8%) Ricavi: pari a 1. 496 milioni di euro, in crescita rispetto ai 1. 329 milioni dei primi nove mesi 2006 (+13%) per il maggiore apporto del comparto civile ed in particolare delle attività per il velivoli Atr e l’avvio delle produzioni B787. Nel comparto militare in crescita i ricavi del programma Efa per la maggiore attività di sviluppo e produzione relativa alla seconda tranche. L’ebita* al 30 settembre 2007 ammonta a 106 milioni di euro con una flessione di 9 milioni rispetto ai 115 realizzati nei primi nove mesi dell’esercizio precedente, che comprendeva consistenti benefici derivanti dalla liberazione di una quota esuberante del fondo rischi sul programma Atr. Il dato del 2007 riflette principalmente l’andamento delle produzioni civili di Alenia Aeronautica, del consorzio Gie-atr e del maggiore apporto delle attività del programma Efa. Il Risultato operativo (Ebit) è invece pari a 106 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 115 milioni dei primi nove mesi 2006 (-8%). Il Ros del settore è al 7,1% rispetto all’ 8,7% del 30 settembre 2006. Ordini: pari a 1. 532 milioni di euro, in crescita rispetto ai 1. 427 milioni dei primi nove mesi 2006 (+7%) grazie ai maggiori ordini consuntivati nel terzo trimestre 2007. Hanno contribuito positivamente: nel comparto militare l’ordine Eurofighter Future Enhancements per ulteriori sviluppi del sistema d’arma, le attività di logistica Efa seconda tranche e il contratto per la fornitura di due Atr 42 Mp alla Nigeria e l’ordine per la fornitura dei primi due C-27j all’esercito Usa; nel comparto civile gli ordini del consorzio Gie-atr (75 velivoli) e le ulteriori tranche sui programmi B767, A321, Falcon, gondole motori e trasformazione velivoli cargo. Portafoglio ordini: pari a 7. 572 milioni di euro in crescita rispetto ai 7. 538 milioni del 31 dicembre 2006 (+0,5%). Il 46% riguarda i programmi Eurofighter , il 21% è relativo al B787, il 4% riguarda il C-27j. Organico: 13. 000 unità rispetto alle 12. 135 del 31 dicembre 2006 con un aumento di 865 unità dovuto alle assunzioni di organico di Alenia Aeronautica per far fronte ai maggiori carichi di lavoro e di Alenia Composite in relazione alla crescita delle produzioni del B787 presso lo stabilimento di Grottaglie. Spazio Aziende: Thales Alenia Space, Telespazio (*) Ricavi: 593 milioni (+ 14%); Ebit: 23 milioni (+5%) Ricavi: pari a 593 milioni di euro, in crescita rispetto ai 519 milioni dell’esercizio precedente (+14%), sostanzialmente per effetto di una maggiore produzione sviluppata dal comparto manifatturiero. La produzione ha riguardato principalmente: le attività di progetto relative a satelliti per telecomunicazioni, ai satelliti della costellazione Globalstar e la Fase 1 del programma Meteosat di 3^ generazione; le attività relative ai programmi di osservazione della Terra, ai satelliti commerciali e per telecomunicazioni militari (Sicral 1B e Syracuse Iii), ai programmi scientifici (Herschel/plank, Bepi Colombo, Alma e Goce), ai programmi di navigazione Galileo ed Egnos; l’avanzamento dei programmi legati alla Stazione Spaziale Internazionale. L’ Ebita* al 30 settembre 2007 risulta pari a 23 milioni di euro, in linea rispetto al valore al 30 settembre 2006 (22 milioni). Il Risultato operativo (Ebit) è pari a 23 milioni di euro, in aumento rispetto ai 22 milioni dei primi nove mesi 2006 (+5%). Il Ros passa dal 4,2% dei primi nove mesi 2006 al 3,9% del 30 settembre 2007 a causa di maggiori costi su alcuni programmi di telecomunicazioni commerciali. Ordini: pari a 545 milioni di euro, in aumento rispetto ai 515 milioni dei primi nove mesi 2006. Le acquisizioni più significative hanno riguardato: nel segmento commerciale, le prime quattro tranche relative alla fornitura di 48 satelliti in orbita Leo (Low Earth Orbit) per la costellazione Globalstar di seconda generazione; nel segmento istituzionale civile, i nuovi ordini per la gestione in orbita di satelliti (in particolare il satellite Artemis di Esa) e per la gestione dei centri di terra; nel segmento istituzionale militare, le prime due tranche dell’ordine relativo al programma Armasat e l’ordine per il completamento, il lancio e la gestione operativa del satellite per telecomunicazioni militari Sicral 1B; nel segmento dell’osservazione della Terra, il contratto relativo al programma Cosmo per il completamento del 4° satellite e la prima tranche dell’ordine Sentinel 1 per il programma Gmes per il controllo e la sicurezza del territorio; nel segmento della navigazione e infomobilità, le ulteriori acquisizioni relative ai programmi Galileo ed Egnos. Portafoglio ordini: pari a 1. 286 milioni di euro in crescita rispetto ai 1. 264 milioni del 31 dicembre 2006 (+2%) e tale da garantire una copertura quasi completa della produzione prevista nei prossimi tre mesi dell’anno. La composizione del portafoglio ordini è rappresentata per il 66% dalle attività manifatturiere e per il 34% dai servizi satellitari. Organico: pari a 3. 339 unità rispetto alle 3. 221 unità del 31 dicembre 2006 con un incremento di 118 risorse legato alla maggiore produzione attesa sul comparto manifatturiero e allo sviluppo dei servizi satellitari sul mercato estero. Sistemi di Difesa Aziende: Oto Melara, Wass, Mbda (*) Ricavi: 719 milioni (-1%); Ebit: 30 milioni (-21%) Ricavi: pari a 719 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 728 milioni dei primi nove mesi 2006. Al risultato hanno contribuito: nei sistemi missilistici, le attività per la produzione dei missili Aster per sistemi di superficie-aria Paams, dei sistemi missilistici aria-superficie Storm Shadow e Scalp Eg, dei missili aria-aria Mica e attività di supporto al cliente; nei sistemi d’arma, le produzioni relative al Pzh 2000 per l’Esercito italiano; nei sistemi subacquei, le attività per il siluro pesante Black Shark e per i siluri leggeri Mu90 e A244, per le contromisure India e quelle per la logistica. L’ebita* al 30 settembre 2007 risulta pari a 32 milioni di euro, inferiore di 6 milioni rispetto al risultato dell’analogo periodo 2006. La flessione è dovuta ai minori volumi, all’attività aggiuntiva sul siluro leggero Mu90 e ai maggiori costi di ristrutturazione del comparto missilistico. Ha contribuito positivamente invece il miglioramento della redditività industriale dei sistemi d’arma terrestri, navali e aeronautici. Il Risultato operativo (Ebit) è pari a 30 milioni di euro rispetto ai 38 milioni del 2006. Il Ros risulta pari al 4,5%, leggermente inferiore (0,7%) rispetto ai primi nove mesi del 2006. Ordini: pari a 446 milioni di euro inferiori rispetto ai 496 milioni dei primi nove mesi 2006 che aveva beneficiato di significativi ordini per armamenti navali nell’ambito del programma Fremm. I maggiori ordini si riferiscono: nei sistemi missilistici, al contratto del Ministero della Difesa britannico per attività sul sistema di difesa anti-aerea Rapier, all’upgrade dei sistemi tedeschi Patriot e Ram, alle attività di refurbishment delle batterie di missili Aspide e alla fornitura di sistemi Mistral; nei sistemi d’arma, agli ordini per 4 cannoni 76/62 Sr, alla fornitura di 70 Pintle Mount per Nh90 all’Esercito italiano, alla fornitura di 16 sistemi d’arma alla marina turca; nei sistemi subacquei, agli ordini per ventidue sistemi di lancio per l’elicottero Lynx dalla Germania, per attività aggiuntive sul siluro leggero Mu90 dall’Australia, per attività di logistica per le Fremm. Portafoglio ordini: pari a 4. 030 milioni di euro rispetto ai 4. 252 milioni del 31 dicembre 2006, corrispondente a circa 4 anni di attività. Il portafoglio è relativo per oltre due terzi ad attività legate ai sistemi missilistici. Organico: 4. 164 unità rispetto alle 4. 275 del 31 dicembre 2006, con una flessione di 111 unità dovuta alla prosecuzione delle azioni di ristrutturazione nel com parto missilistico. Energia Aziende: Ansaldo Energia Ricavi: 751 milioni (+19%); Ebit: 46 milioni (+21%) Ricavi: pari a 751 milioni di euro in aumento rispetto ai 631 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente (+19%). L’aumento è dovuto principalmente al significativo incremento dell’attività di service. In particolare: per il segmento impianti e componenti, lo sviluppo delle lavorazioni sulle nuove commesse in Algeria; per il segmento service l’attività di manutenzione e ricambi sulla commessa Enipower. L’ebita* al 30 settembre 2007 è di 46 milioni di euro e risulta in miglioramento di 8 milioni rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente (38 milioni), da ricondurre in parte all’incremento dei volumi di produzione e in parte alla maggiore redditività industriale di alcune commesse del segmento impianti e componenti estero (Algeria, Escatron, Amman East) ed italiano (Enipower, Rizziconi, Rosignano e Sparanise). Il Risultato operativo (Ebit) è pari a 46 milioni di euro rispetto ai 38 milioni dei primi nove mesi 2006, con un aumento del +21%. Il Ros risulta pari al 6,1% rispetto al 6,0% del 2006. Ordini: pari a 1. 351 milioni di euro con un aumento dell’82% rispetto ai 741 milioni dei primi nove mesi 2006. Il risultato è riconducibile alle maggiori acquisizioni di impianti e componenti realizzate nel periodo. Al 30 settembre 2007, gli ordini acquisiti hanno riguardato per il 76% impianti e componenti, per il 22% le attività di service e per il 2% le lavorazioni nucleari. Tra le principali acquisizioni di componenti si segnalano: gli ordini per i siti di Algeciras e di Vlore; i due contratti in Algeria per il cliente Sonelgaz e il contratto in Iran per tre alternatori, due importanti contratti in Russia con Power Machines per la fornitura di 5 Tg V64 3. A, l’ordine in Sudafrica per la fornitura di due Tg V94. 2; per il service, acquisizioni nel comparto delle fonti rinnovabili relative al rifacimento di quattro gruppi idroelettrici, due generatori idroelettrici e un impianto idroelettrico. Portafoglio ordini: pari a 3. 062 milioni di euro rispetto ai 2. 468 milioni al 31 dicembre 2006, garantisce una copertura della produzione prevista pari a circa 2,8 anni. La composizione del portafoglio ordini al 30 settembre 2007 è rappresentata per il 50% circa dalle attività manifatturiere, per il 49% dal service e per il restante 1% dalle attività nucleari. Organico: pari a 2. 929 unità rispetto alle 2. 856 risorse del 31 dicembre 2006 con un incremento dovuto all’aumento dei volumi di produzione. Trasporti Aziende: Ansaldo Sts (Ansaldo Signal e Atsf), Ansaldobreda Ricavi: 1. 054 milioni (+6%); Ebit: 15 milioni (-62%) Ricavi: pari a 1. 054 milioni di euro rispetto ai 999 milioni dei primi nove mesi 2006 con una crescita ascrivibile principalmente al Segnalamento e ai Veicoli. Tra le attività di produzione del comparto Trasporti si segnalano: per il Segnalamento, le attività sull’Alta Velocità e sistemi di controllo marcia treno (Scmt) in Italia, la fase 2 del Channel Tunnel Rail Link, il progetto per la realizzazione del sistema Optimizing Traffic Planner (Otp) e del Next Generation Computer Aided Dispatch System per Union Pacific Railroad; per i Sistemi, le metropolitane di Copenhagen, Napoli, Genova e Brescia; per i Veicoli, i treni per la metropolitana di Madrid, i treni ad alta frequentazione per il Marocco, i treni Av per le ferrovie Olanda-belgio e i veicoli per le ferrovie danesi e per la città di Los Angeles. L’ Ebita* al 30 settembre 2007 è stato pari a 15 milioni di euro, con una contrazione di 24 rispetto al 30 settembre 2006 (39 milioni), dovuta alla flessione del comparto Veicoli, riconducibile all’avvio del Piano di Ottimizzazione e Sviluppo delle risorse umane, attenuata dal miglioramento del Segnalamento, per effetto dei maggiori volumi e della crescita della redditività industriale. Il Risultato operativo (Ebit) è pari a 15 milioni di euro rispetto ai 39 milioni del 2006. Il Ros passa dal 3,9% all’ 1,4%. Ordini: pari a 1. 329 milioni di euro rispetto ai 1. 738 milioni dello stesso periodo 2006, con una flessione (-24%) dovuta a minori acquisizioni relative alle attività Veicoli, in parte compensate dal positivo andamento dei Sistemi. Tra le acquisizioni del periodo si segnalano: per i Sistemi, la registrazione dell’ordine per la prima fase del progetto relativo alla metropolitana automatica di Roma linea C, l’ordine riguardante la metropolitana di Napoli e varianti dell’Alta Velocità Italia; per il Segnalamento, due ordini dalla società mineraria Rio Tinto, quello da Fortescue Metals Group e contratti nell’ambito dell’accordo siglato con Australian Rail Track Corporation; per i Veicoli, le opzioni per la fornitura a Ferrovie Nord Milano di 8 ulteriori treni per servizio regionale, i veicoli per la metropolitana di Roma linea C e ordini di service. Portafoglio ordini: pari a 4. 928 milioni di euro in aumento rispetto ai 4. 703 milioni del 31 dicembre 2006 (+5%). Al portafoglio ordini contribuiscono i Veicoli per il 43%, i Sistemi per il 36% e il Segnalamento per il 21%. Organico: 6. 924 unità rispetto alle 6. 677 unità del 31 dicembre 2006, con una crescita di 247 unità dovuta principalmente all’incremento degli organici del Segnalamento, in particolare in Australia, India e Stati Uniti. .
 
   
   
CSR, INTERNAZIONALIZZAZIONE E SICUREZZA  
 
Forlì Cesena, 26 novembre 2007 - Il C. I. S. E. , Azienda speciale della Camera di Commercio di Forlì-cesena, nell´ambito delle attività del Club delle imprese sostenibili della provincia di Forlì-cesena, in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico e Inail, organizza un seminario, dal titolo "La Governance della responsabilità sociale (Csr) applicata alle politiche di internazionalizzazione e alla salute e sicurezza: strumenti e prassi" L’iniziativa, che si terrà giovedì 29 novembre presso la Sala del consiglio della Camera di Commercio di Forlì-cesena a partire dalle ore 15. 30, è organizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. Il seminario avrà come oggetto strumenti e prassi di Csr a disposizione delle imprese relativamente a due tematiche di grande importanza quali: l´internazionalizzazione dei processi produttivi e la salute e sicurezza dei luoghi di lavoro. Il tema della Responsabilità Sociale d’Impresa si pone, infatti, con particolare attualità in relazione ai processi che spingono le imprese a ricercare risorse al minor prezzo possibile a livello globale, anche mediante scelte di “delocalizzazione”. La crescente interdipendenza dei mercati e delle economie, ha fortemente ridotto l’efficacia delle legislazioni poste dagli stati nazionali, mentre sempre più rilevanti diventano le scelte volontarie delle imprese con dimensioni transnazionali. In tale contesto, le scelte aziendali assumono particolare rilevanza in relazione al rispetto dei diritti umani, del contesto sociale, culturale e ambientale del paese ospitante e il controllo etico della catena di fornitura. Tali scelte possono essere concretamente tradotte in prassi attraverso l´uso di modelli di riferimento (Linee Guida Ocse, Dlgs 231) e comportare risparmi sensibili per le imprese (riduzione del premio assicurativo obbligatorio dovuto a Inail). Per maggiori informazioni e per manifestare il proprio interesse a partecipare è possibile collegarsi al sito www. Lavoroetico. Org. . .  
   
   
DURNWALDER IN CINA: INTERESSATI AL KNOW HOW ALTOATESINO  
 
 Bolzano, 26 novembre 2007 - La città cinese di Zhangjakou, nel nord del Paese, è interessata a conoscere da vicino il know how che l´Alto Adige vanta nei settori del turismo, della lavorazione e stoccaggio della frutta e nella vinicoltura: lo hanno ribadito le autorità della metropoli al presidente della Provincia Luis Durnwalder, in questi giorni in Cina. Il presidente Durnwalder e gli assessori provinciali Hans Berger e Thomas Widmann sono in questi giorni a Zhangjakou, metropoli di 5 milioni di abitanti nel nord della Cina, capoluogo della regione in cui domani (23 novembre) viene inaugurato un comprensorio sciistico realizzato con la tecnologia altoatesina. La delegazione è stata ricevuta ufficialmente dalla massima autorità della municipalità, Zheng Xue Bi: nel corso dell´incontro, Durnwalder ha illustrato agli esponenti istituzionali cinesi le particolarità dell´Alto Adige, la situazione politica ed economica dell´area alpina e non ultimo anche lo sviluppo dell´autonomia speciale come fondamento della pacifica convivenza. Si è discusso anche delle possibilità di una collaborazione economica tra Zhangjakou e l´Alto Adige, "considerato che nei suoi sforzi per l´affermazione del turismo invernale la regione cinese guarda con grande interesse anche al know how e alle risorse tecnologiche nei settori in cui l´Alto Adige è tradizionalmente all´avanguardia. " L´interesse dei rappresentanti cinesi è rivolto ovviamente allo sci, come dimostra il nuovo impianto appena costruito, ma anche alle pluriennali esperienze dell´Alto Adige in materia di coltivazione, lavorazione e stoccaggio della frutta e di produzione del vino. Questo interesse potrebbe sfociare in una più stretta collaborazione sul piano economico: "Ho invitato i rappresentanti della regione cinese e del suo capoluogo a visitare l´Alto Adige e a conoscere da vicino il nostro territorio, le nostre strutture e il nostro know how", ha concluso Durnwalder, che domani sera a Pechino, prima del volo di rientro, ha in programma un incontro con l´ambasciatore italiano in Cina. . .  
   
   
SETTIMANA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA A SAN PIETROBURGO  
 
 San Pietroburgo, 26 novembre 2007 - L’iniziativa rientra nelle attività del Progetto di promozione e sviluppo delle relazioni tra la Regione Fvg e la Federazione Russa, finanziato dalla Convenzione Ice-regione. Per quattro giorni, dal 20 al 23 novembre, San Pietroburgo ha ospitato la “Settimana del Friuli Venezia Giulia”, una “passerella” di alto livello finalizzata alla promozione del settore agroalimentare “Made in Friuli”. Alla missione, che rientra nelle attività previste dal Progetto Russia, ha partecipato una delegazione composta dai presidenti delle Camere di Commercio di Udine, Giovanni Da Pozzo, e Pordenone, Giovanni Pavan, dai direttori e dai responsabili degli uffici internazionalizzazione dei due enti camerali, ai quali si sono affiancate venti imprese regionali - per la maggior parte si tratta di aziende vitivinicole - e due cuochi friulani. Molto intenso il programma della settimana, durante la quale i presidenti delle Camere di commercio hanno incontrato esponenti delle istituzioni e delle associazioni di categoria, nell’ottica di sviluppare nuove iniziative di collaborazione mentre le imprese hanno visitato catene commerciali della grande distribuzione (medio e alto livello), boutique del vino, ristoranti e alberghi di alto livello per verificare le caratteristiche del mercato e le possibili strategie per la commercializzazione dei prodotti. Parallelamente al programma della delegazione, sono stati organizzati due corsi di cucina e un corso per sommelier, rivolti a cuochi e operatori di San Pietroburgo, ai quali hanno aderito una sessantina di professionisti. Coordinati da Valter Filipputti, gli chef friulani del Vitello D’oro e del ristorante Sale e Pepe, hanno illustrato ai colleghi russi tecniche e segreti per preparare una selezione di piatti della tradizione friulana. Durante le lezioni, inoltre, è stato proposto un abbinamento con i vini prodotti dalle aziende vitivinicole che hanno partecipato alla missione. Eventi clou della settimana, data la copiosa partecipazione di oltre 200 russi, sono state le degustazioni di vini, grappe, liquori e prodotti agroalimentari e gli incontri d’affari tra le aziende regionali e realtà di San Pietroburgo che si sono svolti mercoledì e sono stati preceduti da una conferenza stampa convocata per presentare ai giornalisti locali il sistema produttivo regionale, i contenuti e gli obiettivi del progetto Russia e le caratteristiche del settore agroalimentare del Friuli Venezia Giulia. La giornata si è conclusa con una cena di gala, con menù e vini rigorosamente friulani, alla quale sono intervenuti più di centoquaranta ospiti, tra rappresentanti delle istituzioni e associazioni di categoria, come il console generale Sig. Massimo Drei, il presidente dell’Associazione Sommelier sig. Igor Sharbatov, il direttore dell’Istituto di cultura italo-russo sig. Giorgio Mattioli e la responsabile del settore agroalimentare della Camera di Commercio di San Pietroburgo Sig. Ra Komyakova Nadezhda, importatori, distributori, giornalisti e sommelier. Soddisfatte le aziende partecipanti, dal momento che numerose hanno avviato e rinsaldato contatti importanti, anche a seguito di incontri già avviati in occasione dell’accoglimento di una delegazione russa del settore agroalimentare in territorio friulano dal 16 al 20 ottobre scorsi. . .  
   
   
RAVENNA: DELEGAZIONE ECONOMICA DALLA BIELORUSSIA  
 
Ravenna, 26 novembre 2007 - Una delegazione economica della Bielorussia guidata dall’Ambasciatore in Italia Aleksei Skripko sarà a Ravenna il 27 e 28 novembre 2007. L’obiettivo della missione è di far conoscere alle istituzioni e alle imprese ravennati le potenzialità di cooperazione economica con la Repubblica di Bielorussia. La Bielorussia è un Paese relativamente poco conosciuto dalla realtà economica del nostro territorio. Sono poche le aziende che intrattengono rapporti stabili con operatori di questo Paese e l’interscambio commerciale complessivo della nostra provincia è dell’1% circa, in linea con i dati nazionali e regionali. La Bielorussia si sta tuttavia gradualmente aprendo alle relazioni economiche internazionali e ha conosciuto nel periodo più recente buone performances di crescita con un tasso pari all’8% nel 2006. Il tessuto produttivo è relativamente ben sviluppato e specializzato nella produzione di macchinari ad uso agricolo, nell’industria tessile, agroalimentare e chimica. Sono circa 80 le aziende italiane presenti in Bielorussia, concentrate prevalentemente nel settore tessile e dell’abbigliamento, della produzione di cosmetici e della lavorazione del legno. Per approfondire questi temi l’ Eurosportello della Camera di Commercio di Ravenna, che ha curato la realizzazione dell’iniziativa, ha organizzato per il giorno mercoledì 28 novembre a partire dalle 9:30 presso la sede dell’ente camerale un convegno dal titolo “Bielorussia: Dalla solidarietà alla cooperazione”. Il convegno, promosso in collaborazione con l’Ambasciata bielorussa a Roma, intende contribuire a indirizzare l’attenzione sulle possibilità di cooperazione economica con la Bielorussia, Paese noto a livello locale e nazionale soprattutto per l’impegno sociale delle associazioni e delle famiglie a favore dei bambini bielorussi bisognosi. La delegazione bielorussa sarà composta dall’Ambasciatore in Italia Aleksei Skripko, dall’addetto commerciale dell’Ambasciata Andrei Lozovik e da tre rappresentanti di regioni bielorusse che presenteranno le opportunità esistenti a livello regionale. I lavori saranno aperti dai saluti del presidente della Camera di Commercio Gianfranco Bessi, del sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, del presidente della Provincia Francesco Giangrandi e del presidente della Banca di Credito Cooperativo ravennate ed imolese Francesco Scardovi. Presiederà i lavori il vicepresidente della Camera di Commercio Natalino Gigante. Gli interventi dei relatori componenti della delegazione saranno preceduti da una breve introduzione di Angelo Gardella, rappresentante ravennate del comitato delle famiglie italiane per i bambini bielorussi, che ha contribuito all’organizzazione della missione, sul tema del convegno. All’iniziativa hanno già aderito numerose aziende del territorio del settore meccanico, elettromeccanico ed alimentare, oltre ad associazioni di categoria e comuni della Provincia. Durante la permanenza a Ravenna la delegazione visiterà alcune aziende che operano nel settore delle costruzioni e della meccanica agricola. . .  
   
   
IL MINISTRO BIANCHI AD ANCONA, SPACCA: "IL GOVERNO COSA VUOLE FARE DELLE MARCHE?"  
 
Ancona, 26 novembre 2007 - ´Vogliamo capire cosa il governo vuole fare delle Marche, una regione che chiede che venga riconosciuto il suo ruolo e la sua importanza, visti gli ottimi risultati conseguiti sul fronte dello sviluppo e della crescita economica´. Cosi` il presidente Gian Mario Spacca si e` rivolto direttamente al ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, nel corso del convegno di Ancona. Spacca ha lamentato una disattenzione del governo nazionale sulla questione delle infrastrutture, sottolineando che ´tutto quello che si sta realizzando e` in realta` frutto di un´attenzione del territorio e di risorse comunitarie o di coinvolgimenti del mercato privato´, come nel caso del project financing per l´uscita a ovest del porto di Ancona. Scelta che verra` replicata per la Fano ´ Grosseto: un´arteria stradale che lo stesso ministro Antonio Di Pietro ha detto essere un ´collegamento fondamentale, perche` unisce il Tirreno con l´Adriatico´. Spacca ha ricordato a Bianchi che le Marche hanno 27 distretti industriali: due piu` del Veneto e lo stesso numero della Lombardia. Le Marche, inoltre, sono la regione piu` artigiana d´Italia, con una forte proiezione all´estero. Hanno continuato a svilupparsi nel manifatturiero, ma hanno raggiunto risultati notevoli anche in altri settori. Tra i 50 principali poli produttivi nazionali, nove sono marchigiani, mentre tra i 50 principali poli infrastrutturali, le Marche non sono rappresentate: ´Un divario pesante ´ ha sottolineato Spacca - che penalizza la regione e che va rapidamente colmato. Un segnale stonato, se soprattutto si considera che anche altri segnali sono negativi, come la soppressione della fermata di Ancona per l´Eurostar. Adesso si parla pure dell´eventuale soppressione della fermata di Senigallia. E` chiaro quindi che la filosofia dell´amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato e` quella di privilegiare lo sviluppo del bacino di Rimini. Le Marche hanno bisogno di rispose chiara. Su queste tematiche abbiamo chiesto anche incontro al presidente del Consiglio dei ministri´. . .  
   
   
IL SISTEMA MARCHE ALLA CONQUISTA DEL NORD EUROPA  
 
Ancona, 26 novembre 2007 - Dopo un´azione di promozione sulla stampa scandinava della realta` produttiva marchigiana, con 15 giornalisti nordeuropei in visita alle eccellenze produttive della regione lo scorso settembre e altri in arrivo i primi di dicembre, tocca adesso a numerosi imprenditori marchigiani dei settori calzature e agroalimentare portare il Made in Marche direttamente nei paesi del Nord Europa. Il 26 e 27 novembre, infatti, nell´ambito della convenzione Regione/istituto per il Commercio Estero (Ice), si terra` a Copenaghen un workshop dedicato alle calzature: 23 aziende del distretto marchigiano esporranno la loro produzione e incontreranno imprenditori selezionati, importatori e distributori, provenienti da Danimarca, Norvegia, Finlandia e Svezia. Contestualmente il 27 novembre avra` luogo un ´Wine & Food Tasting´ di prodotti agroalimentari marchigiani: 15 aziende produttrici di vino e altri prodotti (olio, specialita` e tipicita` alimentari in genere) permetteranno di far conoscere la qualita` marchigiana con degustazioni guidate. Sara` un´eccellente occasione di incontro per promuovere le Marche e sviluppare nuovi rapporti commerciali. Non manchera` inoltre la stampa, che dara` grande visibilita` all´evento. La delegazione marchigiana di aziende produttrici dell´agroalimentare si spostera` poi il 29 novembre a Oslo per un´altra giornata di degustazione di prodotti tipici marchigiani. Sempre il 26 novembre prossimo una delegazione di 17 operatori del settore mobile, provenienti da Belgio, Danimarca, Norvegia, Olanda e Svezia verra` in visita nelle Marche e incontrera` a Pesaro imprenditori marchigiani del settore (oltre 60). Si terranno incontri bilaterali operativi e giornate di visite aziendali, volte ad approfondire gli eventuali accordi commerciali e promuovere il distretto produttivo marchigiano. Il mercato del Nord Europa ´ osserva Luciano Agostini, vice presidente della Giunta regionale con delega all´Internazionalizzazione - con un elevato potere d´acquisto, offre interessanti opportunita` per l´imprenditoria marchigiana, per questo Regione Marche e Ice - sede regionale per le Marche - nella strategia di consolidamento e rafforzamento della presenza marchigiana all´estero, organizzano questi eventi promozionale con la finalita` di valorizzare ed esportare le eccellenze regionali in questo mercato, che si e` gia` mostrato sensibile alla qualita` dei nostri prodotti´. ´I consumatori scandinavi della nuova generazione ´ sottolinea Fabio Gironi, direttore Ice Marche - si stanno dimostrando sempre piu` disposti ad acquistare prodotti di qualita`, grazie anche a un potere d``acquisto in costante aumento´. Alcuni dati – Calzature - I dati delle esportazioni di calzature italiane per il mercato danese relativi all´anno 2006 registrano un totale esportato pari a 2. 760. 000 paia di calzature, per un valore di 59 milioni di euro, con un prezzo medio di 21,58 euro. Rispetto al 2005 questi dati fanno registrare un incremento pari al 2,84% in quantita` e all´11,95% in valore, prova della maggiore forza competitiva delle nostre imprese che riescono a collocare i propri prodotti anche in presenza di aumenti dei prezzi unitari, grazie al costante miglioramento qualitativo e all´esclusivita` delle produzioni. Nel settore, sebbene la presenza della Cina abbia un peso preponderante, l´Italia continua a detenere un´importante quota di mercato (5,9%). Prova del fatto che il vestire ´Made in Italy´ non ha risentito in modo marcato dei flussi di prodotti asiatici, in particolare cinesi. Alcuni dati – Agroalimentare - I dati statistici presentano una performance del nostro settore produttivo enologico marchigiano migliore di quello nazionale: le Marche registrano infatti un +22,01% in valore rispetto al primo semestre 2006 per il mercato norvegese e un +16,89% per il mercato danese, mentre il dato Italia segna un +17,14% in valore rispetto al primo semestre 2006 per il mercato norvegese e un + 6,48% per il mercato danese. Alcuni dati – Mobile - Il mobile rappresenta un settore di traino per l´economia marchigiana, con una quota di export 2006 per i mercati europei in aumento del + 16,21% rispetto al 2005. In particolare spiccano la Norvegia con un incremento del 65,26%, la Danimarca con un +29,39% e i Paesi Bassi con un +18,23%. . .  
   
   
LA REGIONE MARCHE IN AZIONE PER IL BLOCCO DEI PREZZI. PROMOSSO UN ACCORDO CON LA DISTRIBUZIONE COMMERCIALE SU UN "PANIERE" DI 100 PRODOTTI  
 
Ancona, 26 novembre 2007 - Prezzi bloccati per sei mesi attraverso un accordo da stipulare tra la Regione Marche e la piccola-media e grande distribuzione commerciale. E´ questa la finalita` di un´azione per il contenimento dei prezzi dei beni di prima necessita`, promossa dall´assessorato regionale al Commercio e Tutela del consumatore. Se ne e` parlato il 22 novembre in una riunione alla quale hanno partecipato i funzionari regionali e i rappresentanti di Coop Adriatica, Confcommercio regionale e G. S. Ce-di Marche. A seguito del recente aumento dei costi per i generi di largo consumo, l´intenzione della giunta regionale e`, infatti, quella di verificare la fattibilita` di iniziative rivolte al contenimento dei prezzi a favore delle fasce piu` deboli e individuare a tale scopo processi comuni e condivisi con le associazioni di categoria. ´Un´ iniziativa lodevole e molto valida ´ e` stata definita dai rappresentanti della piccola e media distribuzione e accolta favorevolmente per le finalita` che si propone. Secondo alcuni comunque (Confcommercio) sarebbe utile coinvolgere nell´accordo anche i produttori locali di beni di largo consumo. Altri (Coop Adriatica) hanno fatto presente che tale politica di contenimento dei prezzi si inserisce perfettamente nella filosofia di mercato del loro marchio, tanto che gia` sono state avviate iniziative in tal senso anche per il 2008. Vi e` in generale l´esigenza di una programmazione dettagliata anche nella scansione dei tempi per attivare la rete della distribuzione e non accavallare iniziative promozionali autonome. Il progetto elaborato dall´assessorato al Commercio ´Tutela del Consumatore sulla base di studi e indagini condotte dall´Osservatorio regionale sui prezzi e di esperienze avviate in altre regioni prevede l´individuazione, in una fase sperimentale, di un ´paniere´ di almeno 100 prodotti di prima necessita` sul quale bloccare i prezzi per almeno sei mesi in ogni punto vendita della catena distributiva che avra` aderito all´accordo su scala regionale. I prodotti potranno essere riconoscibili mediante un marchio ´Prezzo bloccato-accordo Regione Marche´ e da una cartellonistica specifica. La Regione Marche si e` impegnata a sostenere, attraverso i vari mezzi di comunicazione, la campagna pubblicitaria dell´iniziativa e a dare massima visibilita` alle catene distributive che avranno aderito all´intesa. Sul sito internet della Regione Marche, inoltre, sara` messo a disposizione uno spazio dedicato (blog) ai cittadini per raccogliere segnalazioni sia di riconoscimento positivo che sul riscontro di eventuali problemi. La riunione si e` conclusa con la volonta` di aggiornarsi a brevissimo tempo ad un nuovo confronto per mettere a punto dettagli operativi anche con i rappresentanti della grande distribuzione. . .  
   
   
DELEGAZIONE LIGURE IN POLONIA PER PROGETTO SVILUPPO "EQUAL CRESCENDO"  
 
Genova, 26 Novembre 2007 - Una delegazione ligure guidata da Massimiliano Costa, vice presidente della Regione Liguria e composta, tra gli altri, dagli assessori regionali Enrico Vesco e Giancarlo Cassini, è stata ricevuta il 22 novembre a Wroclaw (Breslavia) dalle autorità della Regione Bassa Slesia, dove si terranno gli incontri conclusivi della parte transnazionale del Progetto Equal Crescendo. Si tratta di un progetto europeo, gestito da Sviluppo Italia Liguria, che coinvolge aree intensamente produttive delle quattro province liguri e che punta a creare una rete di comunicazione tra l´Italia e la Polonia. Obiettivo: realizzare analisi, ricerche, database e studi di casi finalizzati allo sviluppo dell´economia sociale e organizzare visite di studio e scambi di personale, formatori, responsabili di cooperative sociali allo scopo di identificare le premesse per la creazione e lo sviluppo di nuove imprese sociali. Gli incontri istituzionali sono avvenuti nella sede della Regione Bassa Slesia, l´Agenzia di Sviluppo Regionale, la Camera di Commercio, la Camera dell´Agricoltura, l´Agenzia per il commercio di prodotti agricoli ed alimentari, e l´Università di Wroclaw. Presenti nella delegazione ligure anche l´amministratore delegato di Sviluppo Italia Liguria Carlo De Romedis e altri partners del progetto Equal Crescendo (Filse, Consorzio Giano, La Spezia Eps, Cooperativa Omnibus, Cooperativa Ucflor). . .  
   
   
ALLEANZA PER IL MARE; OGGI A LIVORNO UN’ INCONTRO FRA TOSCANA, CORSICA, LIGURIA, SARDEGNA  
 
 Livorno, 26 novembre 2007 – Questa mattina dalle 9. 30, incontro Il mare come opportunità per 4 regioni e 20 province rivierasche e un programma di cooperazione per tradurre in concreto le scelte concordate insieme. E’ questo il fulcro del programma del seminario dl lancio del “Programma Italia-francia marittimo” che si svolgerà lunedì 26 novembre a Livorno presso la sede del Museo di storia naturale del Mediterraneo, via Roma 234. Parteciperanno all’incontro i presidenti delle Regioni interessate - Claudio Martini per la Toscana, Claudio Burlando per la Liguria, Renato Soru per la Sardegna e Ange Santini per la Corsica – e i rappresentanti delle 20 province interessate, che per la Toscana sono Livorno, Pisa, Grosseto, Massa-carrara e Lucca, dell’Unione Europea, del Ministero dello sviluppo economico italiano, oltre al Prefetto della Corsica, a tecnici ed esperti. La Regione Toscana, che organizza il seminario, è l’Autorità unica di gestione del programma. I punti di intervento che saranno discussi durante i lavori sono: 1) accessibilità e reti di comunicazione; 2) innovazione e competitività; 3) risorse naturali e culturali; 4) integrazione delle risorse e dei servizi. I lavori inizieranno alle 9,30 dopo i saluti del presidente della Provincia di Livorno, Giorgio Kutufà e del sindaco, Alessandro Cosimi. L’apertura del seminario sarà di Claudio Martini. Seguiranno gli interventi di Burlando, di Soru e Santini. Alle ore 12. 30 si terrà un briefing per i giornalisti con i presidenti Martini, Burlando, Santini e Soru. I lavori del seminario proseguiranno per l’intera giornata. La conclusione è prevista per le 17. 00 con l’intervento dell’assessore regionale toscano alla cooperazione internazionale Massimo Toschi. . .  
   
   
"CANTIERI PROGETTAZIONE" PER I FONDI 2007-13: FORUM DEL SETTORE MEDITERRANEO  
 
Bari, 26 novembre 2007 - Le novità della programmazione dei fondi strutturali europei nel 2° Forum sulla Cooperazione Territoriale 2007-2013, organizzato a Bari il 26 e 27 novembre 2007 dal Settore Mediterraneo della Regione Puglia Si chiamano “Cantieri di progettazione” e sono una delle novità introdotte dalla Regione Puglia nella nuova fase 2007-2013 di programmazione dei fondi strutturali europei. Si tratta di tavoli tematici, aperti alla partecipazione di tutto il partenariato regionale interessato a rafforzare la cooperazione fra i territori dello spazio europeo e quelli dell’area balcanico-mediterranea. Quattro le macroaree individuate: ambiente ed energia, competitività, innovazione e sviluppo rurale, cultura e turismo, trasporti e mobilità. L´occasione per sperimentare questa modalità di progettazione partecipata è offerta dal 2° Forum sulla Cooperazione Territoriale 2007-2013, organizzato dal Settore Mediterraneo della Regione Puglia, ed in programma a Bari lunedì 26 (ore 9/16. 30) e martedì 27 novembre (ore 9/13. 30), presso l´Hotel Villa Romanazzi Carducci. “Cooperazione Territoriale Europea” è infatti il focus del nuovo Obiettivo 3 delle Politiche di Coesione dell’Ue, il che significa puntare al rafforzamento della cooperazione a livello transfrontaliero, transnazionale e interregionale ed alla creazione di reti di cooperazione fra territori europei e paesi terzi. Nel corso del Forum verranno presentati per la prima volta in Puglia tutti i Programmi dell´Obiettivo Cooperazione Territoriale Europea: dal Transfrontaliero Grecia–italia, ai Transnazionali Sud–est Europa e Med, gli Interregionali Ivc e Interact, i Programmi di Vicinato Ipa Adriatico ed Enpi Bacino del Mediterraneo. Previsti, nella mattinata di lunedì, gli interventi del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, dell´Assessore al Mediterraneo Silvia Godelli, dell´Assessore al Bilancio e Programmazione Francesco Saponaro, dell´Assessore allo Sviluppo Economico e vice presidente regionale Sandro Frisullo e del Consigliere di Legazione del Ministero degli Affari Esteri Raffaele Langella. Obiettivi e metodologie dei “Cantieri di Progettazione” verranno illustrati lunedì pomeriggio da Bernardo Notarangelo, dirigente del Settore Mediterraneo. Martedì 27 l’avvio dei Cantieri e subito dopo in plenaria l’intervento di Rossella Rusca del Ministero dello Sviluppo Economico. Chiuderà i lavori l’assessore Godelli. . . .  
   
   
BARI: VENDOLA ALLA CONFERENZA ECONOMICA ITALO-SVIZZERA  
 
Bari, 26 Novembre 2007 - Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola porterà il suo saluto istituzionale in apertura della Conferenza Economica Italo-svizzera, in programma Lunedi’ 26 Novembre alle ore 15,00 presso lo Spazio 7 della Fiera del Levante di Bari. Alla sessione plenaria della Conferenza, organizzata dallAmbasciata Svizzera in Italia e dalla Provincia di Bari parteciperanno inoltre l’Ambasciatore della Confederazione Elvetica in Italia Bruno Spinner, il Presidente della Provincia di Bari Vincenzo Divella e il Sindaco di Bari Michele Emiliano. L’intervento del Presidente sarà preceduto alle 14,30 da un incontro presso la Presidenza della Fiera del Levante con il Capo Dipartimento Federale dell’Economia della Svizzera Doris Leuthard per uno scambio di doni. . .  
   
   
PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE LAZIALE: OLTRE 736 MILIONI DI EURO IN 7 ANNI  
 
Roma, 26 novembre 2007 - Il Programma operativo regionale (Por) del Lazio per il 2007/2013 del Fondo sociale europeo ha ricevuto il definitivo via libera della Commissione europea. Messo a punto dall’Assessore regionale all’Istruzione, Silvia Costa – di concerto con gli Assessori al Lavoro e alle Politiche sociali – il nuovo Por è stato approvato dalla Giunta e dal Consiglio regionale del Lazio nei mesi scorsi, prima di essere definitivamente adottato dalla Commissione Ue. Nei prossimi sette anni, dunque, saranno messi a disposizione oltre 736 milioni di euro, metà dei quali (oltre 368 milioni) saranno a carico del Fondo sociale europeo e la restante parte cofinanziati dallo Stato (oltre 375 milioni) e dalla Regione (oltre 10 milioni di euro). “E’ un risultato importante – ha detto Silvia Costa, assessore all’Istruzione - che premia e dà continuità ad una strategia dell’assessorato, volta a recuperare condizioni di trasparenza, efficacia ed efficienza amministrativa nella gestione delle risorse comunitarie”. L’assessore ha poi spiegato gli obiettivi del programma: “L’impianto strategico del nuovo Por ha come centro il consolidamento della società della conoscenza attraverso l’accrescimento della qualità dell’apprendimento e dell’occupazione, sulla promozione delle risorse umane, sull’inclusione sociale, sull’innovazione e sulla ricerca. Abbiamo previsto un aumento consistente delle risorse da attribuire alle Province, nel quadro di una programmazione condivisa. ” Adesso l’iter prevede una serie di confronti con gli assessorati regionali, le Province e gli attori istituzionali e sociali. Per questo il 27 novembre a Frosinone si svolgerà il primo di una serie di incontri che si terranno in tutte le province del Lazio e che si concluderanno il 10 dicembre a Roma – ha concluso l’Assessore Costa. Gli altri incontri sono previsti il 4 dicembre a Viterbo, il 6 dicembre a Rieti, il 7 dicembre a Latina e il 10 dicembre a Roma. . . . .  
   
   
VERBANO CUSIO OSSOLA – ANDAMENTO SEMESTRALE DEI PROTESTI  
 
Verbania 26 novembre 2007 - Il numero dei protesti, nella provincia del Verbano Cusio Ossola, nel primo semestre del 2007 registra, rispetto allo stesso periodo del 2006, un calo del 26% sul totale, passando in valore assoluto da 1. 730 a 1. 281. Diminuiscono il numero delle cambiali (-27%) e degli assegni (-10%). Questi sono i risultati emersi da uno studio congiunto tra il “Servizio Promozione delle Imprese e Sviluppo del Territorio” e il “Servizio Trasparenza e Regolazione di Mercato” della Camera di Commercio che hanno provveduto all’analisi dell’andamento semestrale dei protesti nella nostra provincia e ad un confronto con le altre province piemontesi, nei primi sei mesi del 2006 e 2007. Il protesto è la constatazione fatta dall´ufficiale giudiziario, o da altro incaricato a ciò abilitato dalla Legge, del mancato pagamento dell´obbligazione incorporata in un titolo di credito, ad esempio un assegno o una cambiale. Il titolo di credito è un documento con cui il legittimo possessore può far valere il diritto in esso indicato: i titoli possono rappresentare somme di denaro (assegno, cambiale), partecipazioni societarie (azioni), merci in viaggio o in deposito (lettere di vettura, polizze di carico). A differenza della cambiale, che è uno strumento di credito con il quale si mira ad ottenere la dilazione del pagamento, l’assegno è uno strumento che assicura al portatore l’immediata disponibilità di una somma di denaro. Andamento dei protesti in provincia nel primo semestre 2007 Nel primo semestre del 2007 nella provincia del Verbano Cusio Ossola, il totale del numero degli effetti è determinato per il 82% dalle cambiali, per circa il 14% da assegni, e per il 4% dalle tratte non accettate, che alla fine del computo dei protesti sono irrilevanti poiché non è possibile contestare un protesto ad una persona che non riconosce il suo debito. Le percentuali cambiano se si considera il valore medio degli effetti: predominano ancora le cambiali, ma con un peso percentuale più limitato, 54%, seguono gli assegni 39%, le tratte non accettate 7%. Alla luce di questi dati risulta evidente che l’andamento del numero totale degli effetti sia ancorato a quello del numero delle cambiali, 82% del totale. Analisi storica: primo semestre 2003-2007 L’incertezza procurata all’economia dal mancato pagamento di cambiali e assegni da parte di famiglie e imprese ha conosciuto nei primi sei mesi dell’anno una diminuzione. Nel primo semestre 2007 il numero degli effetti totale è diminuito rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente del 26% (passando da 1. 730 a 1. 281). In dettaglio le cambiali sono diminuite del 27%, gli assegni del 10% (da 201 a 180), le tratte non accettate del 40% (da 86 a 52). La diminuzione riguarda anche il valore degli effetti totale. Infatti rispetto al primo semestre del 2006, il valore totale degli effetti è diminuito del 35%, il valore delle cambiali del 50%, quello degli assegni è praticamente immutato. Confronto con le altre province piemontesi Analizziamo ora l’andamento dei protesti nelle altre province piemontesi rapportandolo con quello della provincia del Verbano Cusio Ossola. È rilevante notare come la semplice analisi del valore assoluto non sia esplicativa in quanto vedrebbe nelle province più grandi, ad esempio Torino, una maggiore presenza di protesti, ma anche il calcolo del numero totale di protesti rapportato alla popolazione potrebbe non essere un buon indicatore, poiché un alto numero di defezioni nei pagamenti potrebbe essere associato ad un valore, in termini economici, basso (cioè una provincia, in questo caso la nostra, potrebbe occupare il primo posto per numero effettivo di protesti ma questi potrebbero essere di valore irrisorio). Analizzando invece il valore dei protesti rapportato alla popolazione vediamo come al primo posto si posizioni Novara con in media 19,39 € per abitante, seguita da Torino (16,76 €). Al terzo posto con 12,71€ troviamo la nostra provincia. Infine è utile riportare il valore medio dei protesti rilevati nelle province piemontesi nel primo semestre 2007. La provincia di Novara si posiziona al primo posto per valore medio di protesti emessi (2. 510,3€). Al secondo posto troviamo Torino (2. 144,9€), seguita da Alessandria (1. 872,1€), Asti (1. 748,3€) e Cuneo (1. 638,2€). Al sesto posto rispetto alle otto province della regione, troviamo il Verbano Cusio Ossola con un valore medio di 1. 603,6€. I risultati positivi riferiti alla diminuzione complessiva del numero di protesti emersi nel primo semestre di quest´anno potrebbero essere un indicatore di buona salute dell´andamento economico finanziario della nostra provincia, anche se nella lettura del dato va tenuta presente che con l’introduzione sul mercato di nuove forme di incentivazione al consumo e di credito, non si fa più ricorso come in passato a forme di pagamento a mezzo di cambiali e assegni, avendo il creditore optato per procedure di adempimento diverse, che possono evitare l’atto formale di protesto. .  
   
   
COOPERATIVE ARTIGIANE IN PIEMONTE  
 
Torino, 26 novembre 2007 - “A fine 2006 risultavano esistenti in Piemonte 5. 290 cooperative - ha introdotto il vicepresidente della Regione Paolo Peveraro - delle quali 3785 in stato di vigenza. Questo dato indica che il 6,3% circa delle società di capitali e il 2% circa delle società piemontesi in genere è costituito da cooperative; rispetto al totale delle imprese registrate, includendo cioè le ditte individuali, che da sole rappresentano il 65% delle aziende, le cooperative vigenti incidono in percentuale dello 0,81%. La ricerca ha messo in evidenza che a fine 2006 risultavano complessivamente 106 cooperative iscritte all’Albo dell’artigianato: ciò evidenzia che è necessario sviluppare ulteriormente lo strumento della cooperativa artigiana che può consentire soprattutto alle imprese cellulari di mettersi in rete tra soggetti autonomi per rispondere in maniera più efficace alle esigenze di mercato”. Sotto il profilo territoriale, il peso quantitativo delle cooperative sul totale delle imprese appare di particolare rilievo nelle province del quadrante nord-orientale della Regione (Vercelli in testa, a seguire Novara, Verbania e Biella); l’incidenza delle cooperative sul totale delle società di capitale, viceversa, appare più elevato nell’area a sud del Po (province di Asti e Alessandria, entrambe con un peso superiore al 10%). Sul piano della specializzazione produttiva, l’incidenza delle cooperative appare nettamente più elevata tra le attività di servizi, particolarmente nell’area dei servizi sociali e di pubblica utilità e nel settore dei trasporti. Contrariamente all’opinione diffusa, la larga maggioranza delle cooperative operanti a livello regionale sono di piccole dimensioni: solo 203 delle quasi 4. 000 censite, infatti impiegano più di 50 addetti. Inoltre la larga maggioranza delle cooperative (oltre 3. 000) non supera la soglia dei 15 addetti. Secondo una stima svolta nell’ambito di questa indagine, oltre alle 125 tra imprese cooperative e società consortili in forma cooperativa attualmente iscritte all’Albo regionale delle imprese artigiane, sono quasi 900 le cooperative che per caratteristiche dimensionali e merceologiche sono in possesso dei requisiti per l’iscrizione all’Albo. E’ questo il primo dato offerto alla riflessione: le cooperative artigiane (ossia, le cooperative iscritte all’Albo dell’Artigianato) sono in numero estremamente limitato, almeno se posto in relazione al peso delle cooperative all’interno del sistema produttivo regionale. Alla fine del 2006 risultavano complessivamente 106 cooperative iscritte all’Albo dell’artigianato. Considerando anche i Consorzi, si giunge a 125 cooperative. Alla stessa data erano iscritte all’albo regionale dell’artigianato 2. 050 società a responsabilità limitata. Nel complesso si può affermare che l’importanza della cooperazione nell’artigianato appare ad oggi ampiamente inferiore a quella rilevata nell’ambito del sistema produttivo più generale. Non si tratta tuttavia di un fenomeno solo piemontese. In generale, anche nelle altre regioni del Nord Italia la situazione è simile: osservando il dato della Lombardia, ad esempio, si evince che il peso percentuale delle cooperative all’interno del comparto artigiano è ancora più basso che in Piemonte: solo lo 0,06% delle aziende artigiane lombarde, infatti, è una cooperativa. Al primo semestre 2007, in Lombardia erano iscritte all’Albo dell’Artigianato 166 cooperative, di cui cinque società consortili. Nonostante l’esiguo numero complessivo la maggioranza delle cooperative artigiane piemontesi ha realizzato performance dignitose, se poste in relazione all’andamento semestralmente registrato dall’Indagine congiunturale sull’Artigianato regionale. Rilevante anche la quota di cooperative che negli ultimi tre anni ha effettuato investimenti. E’ da rimarcare che quasi la metà delle imprese esaminate ha investito in formazione e tecnologie informatiche. Anche la dotazione di Ict, tra le cooperative artigiane, si distingue in positivo rispetto al dato medio di “comparto”. In generale, le cooperative mostrano una buona capacità d’intercettare il sostegno pubblico – particolarmente per quanto attiene alle leggi regionali a sostegno della cooperazione. Il 63,3% delle imprese contattate, effettivamente, ha beneficiato di contributi o agevolazioni pubbliche. L’indagine tra le cooperative artigiane conferma la molteplicità dei processi che sono alla base della loro costituzione. Si sceglie di diventare una cooperativa per le ragioni più svariate: per la flessibilità della retribuzione, perché si tratta di una società di capitali meno costosa rispetto alle altre, perché si conosce e si apprezza il mondo della cooperazione, perché si condivide il principio “una testa un voto”, perché è la forma più conveniente per aggregare persone con storie ed esperienze diverse e scarsa disponibilità di capitali. La cooperativa viceversa non è mai percepita come beneficiaria di particolari vantaggi fiscali o come struttura “favorita dagli enti locali”. Cruciale, e questo è l’aspetto più importante emerso dall’indagine, nella scelta della cooperativa, è soprattutto la consapevolezza che non si tratti di un’impresa “come le altre”. In altri termini, l’esistenza di veri o presunti vantaggi materiali legati alla flessibilità e ai costi, in sé, non sarebbe sufficiente a mobilitare il processo di costituzione di una cooperativa. Quasi tutti i fondatori viceversa ritengono che alla base della loro scelta vi siano ragioni basilari di tipo etico o di adesione a determinati valori: democrazia economica, responsabilità sociale, orientamento ai temi dello sviluppo locale sostenibile non sono argomenti corollari per molte cooperative. In definitiva, essere una cooperativa costituisce un vantaggio o uno svantaggio rispetto al mercato? I presidenti consultati, nonostante le problematiche segnalate nel rapporto con alcune istituzioni, ritengono che essere una cooperativa comporti, con poche eccezioni, soprattutto dei vantaggi. Concludiamo con una notazione sul business model prevalente: emerge dalla ricerca un modello che ricalca quello tradizionale della piccola impresa ovvero un mix di prezzi contenuti, adattabilità al ciclo della domanda, ma anche qualità del prodotto. Non appare corretto dunque sostenere che queste imprese competono in virtù dei margini d’efficienza garantiti dalla flessibilità retributiva: nella maggior parte dei casi il prodotto/servizio offerto è percepito come “artigianale” in senso qualitativo. .  
   
   
BERGAMO: APPROVATO L’ACCORDO QUADRO DI SVILUPPO TERRITORIALE  
 
Bergamo, 26 novembre 2007 – Approvazione dell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale, integrazione del fondo e ammissione Enti formativi al concorso per realizzazione di laboratori tecnologici o informatici – anno 2007 e preventivo dell’Ente camerale per l’esercizio 2008. Questi i provvedimenti approvati nel corso della riunione di Giunta del 17 novembre 2007 della Camera di Commercio di Bergamo, che si è tenuta a presso il consolato italiano di Timisoara, nel corso della missione istituzionale in Romania che la Camera di commercio ha promosso dal 15 al 19 novembre. Lo schema di “Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale per la realizzazione di un programma di attività ed interventi finalizzato all’attuazione delle politiche regionali, concernente l’ambito territoriale della Provincia di Bergamo” ha come finalità l’individuazione e l’attuazione di un programma d’interventi che, a partire dal quadro conoscitivo del territorio provinciale e dall’individuazione di alcune direttrici di sviluppo strategiche, si impernia su cinque obiettivi. Gli obiettivi riguardano: il turismo come progetto di sviluppo; una strategia per la mobilità sostenibile dell’ambiente come scelta strategica; il nuovo welfare locale; il patto sociale e la qualità dei servizi; infrastrutturazione integrata per lo sviluppo economico. L’intesa è sottoscritta tra Regione Lombardia e: Provincia di Bergamo, Comune di Bergamo, Comunità Montana Monte Bronzone e Basso Sebino, Comunità Montana Alto Sebino, Comunità Montana Valle Cavallina, Comunità Montana Valle Seriana Superiore, Comunità Montana di Scalve, Comunità Montana Valle Seriana, Comunità Montana Valle Brembana, Comunità Montana Valle Imagna, Camera di Commercio di Bergamo, Università di Bergamo, con l’adesione della Diocesi di Bergamo. La Regione Lombardia riconosce l’Accordo Quadro della provincia di Bergamo come lo strumento prioritario per la programmazione, il finanziamento e l’attuazione degli interventi, inerenti gli obiettivi di sviluppo summenzionati nel territorio della provincia. Gli aderenti all’accordo, nel rispetto delle competenze di ciascuno, si impegnano ad operare in un quadro di forte valorizzazione del principio di sussidiarietà, anche attraverso l’attivazione di tutti gli strumenti utili al pieno raggiungimento degli obiettivi condivisi. Nella stessa riunione la Giunta ha inoltre deliberato di integrare il fondo relativo al concorso 2007 per “contributi agli enti formativi per la realizzazione di laboratori tecnologici o informatici”. L’integrazione al fondo si è resa necessaria per soddisfare le numerose richieste di partecipazione pervenute. Il fondo, inizialmente stanziato con Euro 100mila è stato elevato a Euro 149. 953,77 e sono state pertanto ammesse al contributo 11 enti formativi. Infine la Giunta ha predisposto il preventivo dell’ente per l’esercizio 2008. Il preventivo è stato redatto in coerenza con gli obiettivi strategici che il Consiglio Camerale ha approvato nella seduta del 26 ottobre scorso, e collocate all’interno di un quadro di interventi in linea con l’accordo di programma condiviso tra Regione Lombardia e Sistema Camerale. Il documento verrà ora sottoposto all’esame e approvazione del Consiglio Camerale nella riunione convocata per il prossimo 6 dicembre. .  
   
   
LAVORI ATIPICI, UN FONDO PER L’ACCESSO AL CREDITO LA REGIONE TOSCANA GARANTISCE PER PRESTITI FINO A 15.000 EURO  
 
 Firenze, 26 novembre 2007 - Prestiti più facili anche per chi non ha un lavoro fisso. Un fondo di garanzia per agevolare l’accesso al credito di lavoratori a progetto, collaboratori, lavoratori a tempo determinato, disoccupati con contratto atipico scaduto da meno di sei mesi, è stato messo a punto e finanziato dalla Regione per complessivi 3 milioni di euro (1 milione l’anno) per il periodo 2007-2009. Dal gennaio prossimo i lavoratori che non hanno un contratto a tempo indeterminato avranno così una forma di tutela in più. A garantire per loro sarà la Regione. I lavoratori potranno inoltre contare, grazie a questo strumento, su tassi più favorevoli rispetto a quelli di mercato. Il fondo è stato presentato a Palazzo Bastogi dal presidente della Regione Claudio Martini e dall’assessore al lavoro Gianfranco Simoncini. Il presidente ha sottolineato come il tema della lotta al lavoro precario sia - e –non da oggi - uno dei temi centrali dell’azione di governo della giunta. «Il tempo determinato – ha detto martini - sta diventato la modalità di ingresso più frequente nel mercato del lavoro e sempre più spesso il passaggio da un tempo determinato diventa regola permanente, con effetti negativi sul piano sociale, più acuti, in particolare, per giovani e donne. E’ per fare fronte a questo problema che la Regione si è mossa con questa e con altre iniziative». Ll nuovo strumento diventerà operativo attraverso la collaborazione con il sistema bancario toscano, con il quale verrà stipulato un protocollo d’intesa. La Regione si sta impegnando a fondo per estendere i diritti dei lavoratori atipici, rimuovendo gli ostacoli che impediscono a chi non ha un contratto a tempo indeterminato di avere le stesse opportunità dei lavoratori più garantiti. Il nuovo fondo di garanzia agisce su uno degli aspetti più delicati, che condiziona in maniera decisiva la vita delle fasce deboli del mercato del lavoro. Senza un reddito da lavoro fisso infatti, è difficile accedere a forme di credito a un tasso accettabile. A chi si rivolge A beneficiare del nuovo strumento sono tutti i lavoratori che non hanno un contratto a tempo indeterminato, quali ad esempio i lavoratori con rapporto di lavoro autonomo, i lavoratori a progetto, le collaborazioni coordinate e continuative, i dipendenti a tempo determinato e tutti coloro che sono disoccupati da meno di sei mesi dopo aver avuto contratti di questo tipo. A cosa serve Il prestito che si ottiene grazie al fondo di garanzia assicurato dalla Regione dovrà essere finalizzato a fare fronte a situazioni temporanee e contingenti di difficoltà economica legate a mutamenti nella condizione familiare, di salute, alloggio, scolastica cui il lavoratore non è in grado di fare fronte. Come funziona La Regione ha affidato la gestione del fondo di garanzia all’Artea (agenzia regionale toscana per le erogazioni in agricoltura), che attiverà la garanzia su richiesta delle banche. I lavoratori interessati potranno presentare la domanda a partire da gennaio, in risposta a uno specifico bando che sarà emanato dalla Regione. L’importo massimo del finanziamento è di 15. 000 euro, rimborsabili dai 18 ai 60 mesi ad un tasso che può variare dal 6,5% all’8% (secondo la banca prescelta). La garanzia sarà pari al 70% del finanziamento, fino ad un massimo di 15. 000 euro per i lavoratori a contratto. Per i disoccupati con contratto atipico scaduto da meno di 6 mesi, la garanzia offerta è pari all’80% dell’intera somma erogata. Le altre iniziative «Il nuovo strumento per l’accesso al credito – ha spiegato Simoncini – è un fatto di civiltà che si inserisce in un quadro di iniziative che la Regione ha messo in cantiere negli ultimi due anni per prevenire la precarietà del lavoro ed estendere tutele e diritti, dando pari dignità a tutti i cittadini». Fra queste, individuate da una intensa concertazione con enti locali e parti sociali, iniziative come la formazione continua per lavoratori atipici, gli sportelli per la consulenza e l´orientamento, il fondo per la stabilizzazione dei lavoratori assunti con contratto a tempo determinato, la carta prepagata, con un plafond di 2500 euro a persona, per la formazione (Individual learning account). .  
   
   
IN AUMENTO L’ESERCITO DEI LAVORATORI FLESSIBILI IN TOSCANA 172 MILA CONTRATTI A TERMINE E 37 MILA COLLABORATORI  
 
Firenze, 26 novembre 2007 - Negli ultimi anni è andata emergendo, anche in Toscana, un´area di occupazione più debole, meno tutelata, a rischio di precarizzazione. Un fenomeno che ha investito soprattutto i giovani e le donne e che è andato in parallelo ai risultati complessivamente buoni sul fronte dell´occupazione e della disoccupazione, scesa nello scorso trimestre al minimo storico del 4%. Ciò significa che oggi, più che sulla quantità è necessario puntare sulla qualità del lavoro, evitando che la flessibilità si trasformi in precarietà e minori diritti. Per questo il Piano di indirizzo generale integrato per istruzione, formazione e lavoro, approvato dal consiglio regionale nel settembre 2006, individua l´obiettivo della promozione " (. ) di una piena e buona occupazione e la riduzione dei tassi di precarietà, incentivando la stabilità e la tutela del lavoro discontinuo". Nel corso del 2006 la ripresa di una crescita economica, con l´aumento complessivo degli occupati (+ 36000, pari al +2,4%) ha rallentato ma non invertito la tendenza all´aumento di forme flessibili e atipiche. Nel corso del 2006 il numero dei lavoratori atipici (fonte: Istat-settore lavoro Regione Toscana-irpet) fra i 15 e i 64 anni è stato stimato pari a 172. 363 unità, di cui 134. 776 a termine e 37. 587 collaboratori. Rispetto al 2005 si è registrato un aumento del 5,3%. In particolare i dipendenti a termine sono aumentati di 5. 444 unità (+4,2), mentre i collaboratori di 3. 300 unità (+ 9,6%). In Italia l´incremento complessivo è stato del 9,5%; i dipendenti a termine sono aumentati di più rispetto alla Toscana (+9,7%), i collaboratori un po´ meno (+8,6%). L’occupazione temporanea in Toscana è pari all11,2% del totale ( in Italia è pari all11,8%). Le forme di flessibilità sono prevalentemente appannaggio delle donne. Fra le dipendenti a tempo determinato, la componente femminile rappresenta il 14,5% del totale, contro il 10,9% maschile. Dai dati dei Centri per l´impiego sugli avviamenti al lavoro risulta che nel 2006 il 78,7% degli avviamenti totali è riferibile al tempo determinato o allle altre modalità di lavoro a termine (compreso l´apprendistato). L´occupazione dipendente termine è in aumento nell´industria (dove su base annuale si è registrato un aumento complessivo), mentre appare in flessione nel terziario dove, al contrario, sono aumentati gli occupati complessivi. Ciò significa che laddove si consolida un trend di crescita, l´occupazione flessibile diminuisce a vantaggio di forme stabili. . .  
   
   
IL MILANESE TIPO? TUTTO LAVORO, CASA E…FORNELLI A MILANO GLI UOMINI DEDICANO AI FORNELLI IL DOPPIO DELLE ORE DI ROMANI E NAPOLETANI IL RISOTTO ALLA MILANESE RIMANE LA SPECIALITÀ PIÙ FAMOSA (E CUCINATA) D’ITALIA  
 
Milano, 26 novembre 2007 - Oltre il 60% dei milanesi dedica dalle 6 alle 30 ore settimanali alla cucina. E’ primato tra gli italiani: i romani si fermano al 57,1%, i napoletani al 49,7%, i palermitani al 48,7% e i bolognesi al 36,4%. E se a Milano quasi 2 donne su 3 dedica almeno 6 ore in cucina, gli uomini milanesi arrivano al 43,5% (quasi 1 su 2): doppiata la percentuale degli italiani delle altre grandi città. Una “malattia” per la cucina che si traduce nella lettura di riviste eno-gastronomiche (il 30% dei milanesi le legge) e nella visione dei programmi Tv dedicati (per 1 milanese su 5 è un “must” quotidiano). Tra i fornelli a Milano va forte la creatività (a pranzo nel 30% dei casi si cucinano spesso piatti creativi sempre nuovi; a cena nel 10%) e i piatti internazionali (nel 21,2% dei casi almeno qualche volta a settimana durante le cene). Ma non si trascura la cucina tradizionale: in quasi 3 famiglie milanesi su 4 (72,7%) i “piatti della nonna” continuano ad essere preparati con regolarità. La cucina milanese è famosa in Italia soprattutto per il risotto alla milanese (per il 28,9% degli italiani è il piatto principe), bene anche la costoletta (24,3%), il panettone (12,5%) e l’ossobuco (11,7%). Quasi 2 italiani su 3 (64%) cucinano almeno qualche volta i piatti milanesi (1 su 5 spesso). I più golosi delle delizie alla milanese sono i romani (il 70% cucina milanese almeno qualche volta), seguiti dai palermitani e dai napoletani. Mentre chi spende in media di più per mangiare milanese al ristorante sono i palermitani (il 25% spende tra i 41 e i 60 euro). Il risotto alla milanese si conferma anche come il piatto milanese più cucinato dagli italiani (per il 39,9%), seguito dalla costoletta (33,6%). A Milano si cucina spesso anche l’ossobuco (14,1%) e la cassoeula (8,3%). Non sorprende allora che in almeno 1 attività di ristorazione su 2 a Milano si propongano piatti della tradizione culinaria milanese (e in 2 trattorie su 3), in particolare risotto e costoletta (tutti i giorni) ma anche ossobuco e trippa (1 volta a settimana). L’interesse dei clienti per la cucina milanese è in crescita, soprattutto tra la clientela italiana (nel 21,7% dei casi). E così aumenta il giro d’affari: il peso dei piatti milanesi sul totale del fatturato delle attività di ristorazione a Milano si aggira sul 20%, per un totale di 173 milioni di euro. Dove mangiano i milanesi: durante la settimana 6 su 10 pranza a casa e 1 su 7 (il 14%) in ufficio, a cena 9 volte su 10 a casa, mentre solo in 1 caso su 100 si va ad un aperitivo (milanesi battuti dai bolognesi: 4,2%). Infine durante il tempo libero, in 1 caso su 3 si va al ristorante. Sono questi alcuni dei dati che emergono da due indagini campionarie della Camera di Commercio di Milano, attraverso la sua azienda speciale Cedcamera sulla cucina milanese nelle abitudini e nelle opinioni delle famiglie che ha coinvolto le città di Milano, Bologna, Roma, Napoli e Palermo e i ristoratori milanesi. Ristorazione. Un settore in crescita (+1,9% in Italia tra il 2006 e il 2007). Anche se vanno meno le mense (-1,9%) a vantaggio del boom del catering (+5,9%). Bene i ristoranti (+3,3%), meglio dei bar (+1%). Centri principali del settore in Italia Milano e Roma con il 6% dei ristoranti italiani e Napoli col 4,5%. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al terzo trimestre 2006 e 2007. Cucina milanese: oggi convegno in Camera di commercio. Oggi a Palazzo Giureconsulti, sede della Camera di commercio, convegno “La cucina di Milano: tradizione & innovazione” organizzato dall’Accademia Italiana della Cucina, in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano. Durante l’incontro sono stati presentati i risultati delle due indagini campionarie. Ai partecipanti verrà inoltre dato in omaggio il calendario 2008 “12 mesi per 12 ricette milanesi” realizzato dalla Camera di commercio di Milano in collaborazione con l’Accademia Italiana della Cucina. Al via anche due mostre: la prima “Un secolo di menù italiani” con una ventina di pannelli che riproducono menu storici di diverse epoche, raggruppati in modo tematico, dai menu dei re d’Italia all’estero a quelli dei Presidenti della Repubblica, dai viaggi dei Papi a quelli dei transatlantici italiani fino ai menu realizzati da grandi artisti (Sala Esposizioni), la seconda, fotografica, su “Personaggi e mangiari della vecchia Milano” con una trentina di fotografie d’epoca dedicate ai venditori di cibi della tradizione (Loggiato esterno). Entrambe le esposizioni resteranno aperte fino al 2 dicembre a Palazzo Giureconsulti (Mm Duomo), con ingresso libero dalle ore 10 alle ore 18. “La cucina – ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano – e il settore della ristorazione non rappresentano solo una attività economica, ma anche uno stile di vita, perché nei piatti della tradizione ritroviamo le nostre radici, i nostri valori, ciò che ci caratterizza. Una ricchezza per il territorio, a sostengo della qualità della vita, che è pronta a rinnovarsi, accettando con entusiasmo le sfide che provengono da un mercato sempre più globale”. Tutti I Dati Della Ricerca - I piatti più famosi della cucina milanese. E’ il risotto alla milanese il piatto principe della cucina milanese (per il 28,9%) per gli italiani, seguito dalla costoletta alla milanese (24,3%), dal panettone (12,5%), e dall’ossobuco (11,7%). Al quinto posto la cassoeula (8,1%), poi la busecca (4,5%) e i nodini di vitello (3,7%). Se consideriamo i soli milanesi, il risotto alla milanese rimane primo (18,8%), ma a breve distanza ecco la costoletta alla milanese (16,9%), l’ossobuco (13,8%) e la cassoeula (12,8%). Solo al quinto posto il panettone (12,4%). Tra le altre città, il risotto alla milanese è soprattutto famoso a Palermo (per il 46,5% dei palermitani è il piatto milanese più famoso), a Napoli (46%) e a Bologna (43%). Il panettone è soprattutto famoso come piatto milanese a Roma (17,4%). Bene la cassoeula a Bologna (8,6%). …e quelli più cucinati. Il 64% degli italiani cucina almeno qualche volta i piatti milanesi (il 17% spesso; il 47% qualche volta). A Milano tale percentuale sale all’82% (35% spesso; 47% qualche volta). Tra le altre città, Roma è la città in cui la cucina milanese ha più successo (il 70% dei romani cucina piatti milanesi: il 56% qualche volta; il 14% spesso). Seguono i palermitani (il 45% la cucina: il 34% qualche volta e il 11% spesso), i napoletani (il 44%: di cui il 39% qualche volta e il 5% spesso) e infine i bolognesi (il 38%: il 37% qualche volta e il 1% spesso). Il piatto milanese più cucinato è il risotto alla milanese (per il 39,9% degli italiani), seguito dalla costoletta alla milanese (33,6%), dall’ossobuco (9,9%) dalla cossoeula (4,1%), dai nodini di vitello e dalla busecca (3,3%). A Milano accanto al risotto (per il 29,4%) e alla costoletta (per il 24,5%), una percentuale piuttosto rilevante cucina l’ossobuco (14,1%), la cassoeula (8,3%), e la busecca (6,4%). Tra le altre città a Bologna, Napoli e Palermo oltre il 95% degli intervistati cucina come piatti milanesi il risotto o la costoletta. A Roma c’è anche un 8% che cucina l’ossobuco alla milanese. Dove mangiano (e cosa mangiano) gli italiani: a pranzo durante la settimana. A pranzo nei giorni lavorativi il 61% degli intervistati mangia a casa, il 16,3% al bar, il 13,8% in ufficio e il 5% in un self-service. A Milano sale la percentuale di persone che mangia al self-service (6%), mentre è in linea con il dato complessivo la percentuale di persone che mangia a casa (62%), in ufficio (14%). Leggermente inferiore la percentuale di milanesi che invece mangia al bar (14,5%). Nelle altre città, mangiano soprattutto a casa i napoletani (il 69%), al bar a Bologna (21%), e in ufficio a Palermo (17%). Quando si mangia a casa, il 77,3% degli intervistati mangia con la famiglia. A Milano c’è la più alta percentuale di chi mangia da solo (33%), mentre a Napoli e a Palermo la più alta di chi mangia con la famiglia (89%). Nell’87% dei casi, quando si mangia a pranzo a casa, si cucinano i piatti tipici della cucina locale (spesso o qualche volta), seguiti dai piatti creativi (38% spesso o qualche volta) e dai piatti pronti (36%). A Milano, rispetto alle altre città, si cucinano soprattutto piatti creativi sempre nuovi (56%: 15,3% spesso e 40,7% qualche volta), rispetto al 21,4% di Bologna, al 34% di Roma, al 31% di Napoli e al 40% di Palermo, e piatti internazionali (15,4%: 2,7% spesso e 12,7% qualche volta). Per quanto riguarda le altre voci, a Milano nel 76% dei casi si cucinano a pranzo i piatti tipici della cucina locale (nel 30% spesso e nel 46% qualche volta), nel 45,3% ricette di cui non si conosce la provenienza e nel 41,3% piatti pronti. La città dove si consumano più surgelati, precotti, ecc. È Bologna (nel 54,8%: 14,3% spesso e 40,5% qualche volta). …a cena durante la settimana. A cena nei giorni lavorativi ben il 94,4% del campione mangia a casa, l’1,9% al ristorante, l’1,1% fa un aperitivo, lo 0,8% da amici a parenti. A Milano chi mangia a casa è il 91,7%, mentre sale la percentuale di chi mangia al ristorante (2,5%), in un self-service (2,5%) o fa un aperitivo (1,7%), mentre chi mangia a casa di amici o parenti è lo 0,4%. Tra le singole voci, sono i romani quelli che mangiano di più a casa (il 96,5%), i milanesi quelli più al ristorante o al self-service (2,5%), i bolognesi quelli che fanno più aperitivi (4,2%), i napoletani (3%) e i palermitani (1,7%) quelli che mangiano di più a casa di amici e parenti. Anche per le cene durante la settimana si scelgono soprattutto i piatti tipici della cucina locale (per il 92% dei casi: 61% spesso e 31% qualche volta). Ancora una volta a Milano rispetto alle altre città si cucinano in media più piatti creativi (nel 61,3% dei casi: 11,3% spesso e 50% qualche volta) e piatti internazionali (nel 24,8% dei casi: 3,6% spesso e 21,2% qualche volta). …e nel tempo libero. Il 59% degli intervistati mangia a casa nel loro tempo libero, mentre nel 34,2% dei casi al ristorante. Tra i milanesi, la percentuale di chi mangia a casa passa al 66% (la più alta rispetto alle altre città), mentre scende quella di chi opta per il ristorante (27%). Si va a mangiare al ristorante soprattutto a Roma (39%) e a Napoli (34%). A casa continuano a prevalere i patti tipici della cucina locale (per il 92% degli intervistati: nel 61% vengono cucinati spesso e nel 31% qualche volta). A Milano questa percentuale scende leggermente (84,9%: 34% spesso e 50,9% qualche volta), mentre la cucina dei piatti creativi (67,3%: 15,1% spesso e 52,2% qualche volta) e quella dei piatti internazionali (24,5%: 5% spesso e 19,5% qualche volta) registrano ancora una volta a Milano la percentuale più alta rispetto alle altre città. Quando si mangia invece al ristorante, oltre ai piatti tipici della cucina locale (ordinati spesso dal 59,6% degli intervistati), cresce la richiesta di piatti internazionali (nel 24,4% dei casi sono ordinati spesso). E per mangiare cucina milanese al ristorante si spendono in media dai 21 ai 40 euro nel 54% dei casi, fino ai 20 euro nel 24% e tra i 41 e i 60 euro nel 5%. La percentuale che spende di più per mangiare milanese si trova a Palermo (il 25% spende tra i 41 e i 60 euro per mangiare piatti milanesi al ristorante). Le ore spese in cucina. Il 54,2% degli italiani passa in cucina dalle 6 alle 30 ore settimanali. Il primato del tempo dedicato a cucinare spetta ai milanesi (il 61,7% gli dedica almeno 6 ore), seguita da Roma (57,1%), da Napoli (49,7%), da Palermo (48,7%) e da Bologna (36,4%). Se distinguiamo per sesso, la cucina si conferma regno delle donne italiane (il 74,3% delle donne intervistate vi dedica da 6 a 40 ore a settimana, contro il 28,8% degli uomini), ma se tale differenza è presente a Roma (76,9% di donne e il 28,3% di uomini vi dedica oltre 6 ore), a Napoli (rispettivamente 75,5% e 20,4%), a Palermo (72,1% e 22,3%), e in misura minore a Bologna (55% e 12,9%), a Milano quasi 1 uomo su 2 passa almeno 6 ore in cucina a settimana (43,5%), rispetto al 76,1% delle donne milanesi. I piatti della tradizione e le sagre. I piatti della nonna continuano ad andare forte sulle tavole degli italiani: nell’82,1% dei casi si continuano a cucinare (e nel 52% dei casi almeno 1 volta a settimana). La percentuale più alta si registra a Palermo (90,4%) e a Napoli (85,8%). Sopra alle media anche Roma (83,5%) e Bologna (83,1%). Leggermente sotto invece Milano (72,7%). Il 57% degli italiani intervistati dice di partecipare a sagre e feste in cui si presentano prodotti tipici alimentari. A Milano la percentuale scende al 50%, preceduta da Napoli (53%) e Roma (60%). Le sagre sono particolarmente seguite a Palermo (61%) e soprattutto Bologna (66%). Leggere (e guardare) la gastronomia. La città dove le riviste eno-gastronomiche hanno maggiore successo è Roma (quasi 1 romano su 3 le legge: il 32,5%), seguita da Milano (30,2%), da Bologna (25,4%), da Napoli (21,3%) e da Palermo (14,8%). Il 34% degli intervistati compra almeno 1 libro di gastronomia all’anno (record a Palermo con il 45%), mentre 1 italiano su 2 (il 52%), guarda programmi televisivi sulla cucina almeno una volta al giorno (a cui si aggiunge il 14,3% che li vede tutti i giorni). Tra chi è “ammalato” di cucina, spiccano i milanesi (quasi 1 milanese su 5 vede programmi di cucina in televisione tutti i giorni). .  
   
   
DONNE A MILANO: TRA FAMIGLIA, LAVORO E IMPRESA  
 
Milano, 26 novembre 2007 - Donne tra famiglia, lavoro e impresa: ma come vedono la Milano di oggi? Di chi si fidano? Si sentono più ottimiste o pessimiste sul futuro della propria impresa rispetto agli uomini? Quante sono le imprese in “rosa”, come crescono nel tempo? E in quali settori sono più presenti? Se ne parlerà lunedì in Camera di commercio presso la Sala Colonne di Palazzo Giureconsulti in via Mercanti, 2 a Milano in occasione del convegno “Voci di donne: ieri e oggi. Incontro di studi in chiusura dell’Anno europeo per le pari opportunità”. Un’iniziativa organizzata dalla Camera di commercio di Milano in collaborazione con il Dipartimento di storia della società e delle istituzioni e del Dipartimento di scienze della storia e della documentazione storica dell’Università degli studi di Milano e dell’Istituto lombardo di storia contemporanea, con il patrocinio della Rappresentanza a Milano della Commissione Europea. L’incontro e lo spettacolo teatrale con ingresso libero si terranno: lunedì 26 novembre, dalle ore 9. 30, Camera di commercio di Milano - Palazzo Giureconsulti, Piazza Mercanti 2 (Mm Duomo). Aprirà i lavori Diana Bracco, vice presidente della Camera di commercio di Milano, alla presenza di Livia Pomodoro, Presidente del Tribunale di Milano, Mariolina Moioli, Assessore Famiglia Scuola e Politiche sociali del Comune di Milano e Maria Pia Garavaglia, Vice Sindaco del Comune di Roma. A concludere i lavori sarà Barbara Pollastrini, Ministra per i Diritti e le Pari Opportunità. Alle ore 18 è prevista, in conclusione dei lavori, la pièce teatrale “Dove ci porta questo treno blu e veloce” di Massimo Sgorbani con Sabrina Colle, per la regia di Andrée Ruth Shammah a cura del Teatro Franco Parenti. Ad ingresso libero a Palazzo Giureconsulti, Sala Mostre. .  
   
   
FOCUS SUL WORKSHOP “INVESTIRE AL FEMMINILE”  
 
Bruxelles, 26 novembre 2007 – Stimolare la presenza di investitori e di imprese estere puntando sugli ingredienti vincenti del territorio molisano: garanzia di sicurezza sociale e opportunità strutturali per le imprese “in rosa”. Sono questi gli argomenti al centro dell’azione di marketing territoriale sui cui si è incentrato il workshop “Investire al femminile”, tenutosi a Bruxelles in occasione del Salone del Made in Italy Expoitalia, organizzato nell’ambito delle azioni previste dal programma di Marketing Territoriale del Molise, a cui partecipano il sistema camerale molisano, rappresentato dall’Unioncamere Molise, altre strutture territoriali come la Società di Servizi dell’Assindustria, Cosmo Servizi, il Patto Matese per l’Occupazione e l’Università degli Studi del Molise, nonché Retecamere e l’Istituto Tagliacarne come strutture nazionali del sistema camerale, finanziato con il Por Molise 2000/2006 misura 4. 3. 2. 1. Durante il workshop si è svolta anche la tavola rotonda “La Filiera del buon vivere, tra domanda e offerta”, che ha costituito un’importante occasione di confronto tra le imprenditrici molisane e belghe. Un momento ideale nel quale si è creata la giusta sinergia, dialogo e soprattutto scambio di esperienze tra il “fare impresa al femminile” in Molise e in Belgio. Un incontro che, secondo le stesse dichiarazioni delle partecipanti, avrà risvolti interessanti in futuro grazie anche al supporto e ai servizi offerti dal Marketing Territoriale. Le donne che fanno impresa in Molise (Anna Sammarone per il settore moda, Alessia Biello nel campo della ricettività) hanno presentato alle rispettive colleghe belghe i punti di forza del loro territorio. La Sammarone, laureata in giurisprudenza, parlando di se ha detto: “Ho svolto l’attività di avvocato per soli quindici minuti, non era quello che volevo e in cui credevo: tutte le cose che faccio le faccio solo con amore e con passione, la stessa passione che mi ha avvicinato al mondo della moda e lo stesso amore che impiego quotidianamente nel realizzare le mie creazioni”. La Biello, proprietaria di un albergo a quattro stelle, ha sentito il dovere di continuare la tradizione di famiglia. Quanto ai fattori ‘interni’ all’impresa che garantiscono il successo delle imprenditrici molisane, sono stati descritti da Lidia Gasdia, Presidente del Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Campobasso, che ha effettuato uno studio su 40 imprese molisane gestite da donne. “L’80% di esse è nato dopo il 1990: un buon segno, questo, poiché testimonia la capacità di sfruttare gli strumenti normativi messi in campo negli anni dalla Regione, come la Legge 215. Le donne sono motivate da un forte desiderio di indipendenza, che le spinge non solo ad investire al massimo nei settori più tradizionali dell’economia molisana, come l’agroalimentare, ma anche ad “‘esplorare nuovi territori”, nei quali solitamente primeggiano gli uomini, come il campo delle costruzioni, della ricerca o dell’informatica”. Lorella Palladino, Direttore di Unioncamere, ha portato al tavolo le varie iniziative che il sistema camerale ha messo in campo e continuerà a realizzare per sostenere la crescita del tessuto imprenditoriale molisano, anche femminile. Iniziative richiedenti un’innovazione organizzativa e gestionale che la rete camerale, a livello nazionale e locale, sta portando avanti per tradurre i servizi che la pubblica amministrazione offre alle imprese non più in pesi burocratici, ma in opportunità di sviluppo e di miglioramento competitivo. La conclusione dei lavori è stata affidata all’imprenditrice campobassana Concetta Iacovino, la quale ha portato al tavolo la sua esperienza pregressa, un racconto toccante fatto di difficoltà iniziali per chi come lei si cimentava, non per scelta, alla guida di un settore - quello della gomma - di natura prettamente maschile: tenacia, forza di volontà e cuore hanno reso le difficoltà iniziali punti di forza, permettendo alla sua azienda di crescere e di essere leader del settore nella Regione. In definitiva, la professionalità e la voglia delle donne di costruire il proprio futuro, unite a una serie di fattori positivi, tra i quali al primo posto un “territorio sano e ricco di opportunità per le imprese in rosa, corredato dalla creazione di condizioni strutturali, offerte dal Por 2007-20013, che favoriscano la nascita e lo sviluppo di nuove attività anche femminili”, come ha affermato Sabrina De Camillis, Consigliere regionale, costituiscono l’alchimia capace di fare del Molise un territorio dotato di forte attrattiva. Tanto è vero che, come emerso nel corso dell’incontro, è in aumento negli anni il numero di donne, comunitarie e non, che vengono a lavorare in regione. Di queste potrebbero far parte, a breve, le imprenditrici belghe che oggi hanno risposto all’appello di quelle molisane volto a creare una rete di partenariato solida e proficua. “La Regione Molise – continua la Consigliera di parità, Giuditta Lembo – sta promuovendo, tra le altre iniziative, una cultura di ‘responsabilità sociale’ dei datori di lavoro nei confronti delle loro lavoratrici, al fine di offrire alle donne la possibilità di conciliare la propria vita di mogli e madri con la propria crescita professionale. Ulteriore strumento per sostenere l’imprenditorialità femminile è l’intervento regionale nell’accesso al credito: per tutte le donne che vogliono fare impresa la Regione Molise si preoccupa di interloquire con gli istituti di credito e ‘perorare’ la causa di coloro che intendono sviluppare e tradurre in realtà idee innovative ed interessanti”. .  
   
   
TESI SULLE PARI OPPORTUNITÀ: PREMIATE LE VINCITRICI  
 
Bolzano, 26 novembre 2007 - Le vincitrici dell’edizione 2007 del Premio per tesi di laurea sulle pari opportunità sono state premiate il 22 novembre dall´assessora provinciale alle pari opportunità Luisa Gnecchi e dalla presidente e dalla vicepresidente del Comitato provinciale per le pari opportunità, Julia Unterberger e Alessandra Spada, nell’ambito di una cerimonia al Café Plural in piazza Parrocchia a Bolzano. Il primo premio è stato assegnato a Daniela Ferraro per la tesi “Witwenbetriebe in Brixen im 18. Jahrhundert” (Aziende guidate da vedove a Bressanone nel 18. Secolo), con la quale si è laureata in storia a Innsbruck. Il secondo premio è andato a Julia Marmsoler per la tesi “Magersucht -Geschwisterbeziehungen – subjektive Krankheitstheorien. Was sehen Geschwister anorektischer Frauen als Ursachen für Magersucht?” (I rapporti fraterni e l’anoressia – teorie soggettive sulla malattia. I fratelli e le sorelle di donne anoressiche a quali cause imputano l’anoressia?). Con questa tesi la studentessa si è laureata in psicologia all´università di Innsbruck. La terza premiata è Doris Fischnaller per la tesi “Die Berufswahl als Schritt in die (Un)abhängigkeit” (La scelta professionale quale passo verso la (in)dipendenza), presentata alla Libera università di Bolzano, facoltà di scienze della formazione. Ogni anno il Comitato provinciale per le pari opportunità premia tesi di laurea su argomenti legati alle pari opportunità fra uomo e donna o tematiche incentrate sulla condizione femminile con l’obiettivo di indurre miglioramenti nella situazione delle donne. La Commissione esaminatrice era composta da Gabriella Kusstatscher, Helga Pedrotti, Ingrid Runggaldier, Franca Toffol, Renate Vedovelli e Gerda Fulterer. Il primo premio è stato assegnato a Daniela Ferraro per la tesi “Witwenbetriebe in Brixen im 18. Jahrhundert” (Aziende guidate da vedove a Bressanone nel 18. Secolo), con la quale si è laureata in storia a Innsbruck. Il secondo premio è andato a Julia Marmsoler per la tesi “Magersucht -Geschwisterbeziehungen – subjektive Krankheitstheorien. Was sehen Geschwister anorektischer Frauen als Ursachen für Magersucht?” (I rapporti fraterni e l’anoressia – teorie soggettive sulla malattia. I fratelli e le sorelle di donne anoressiche a quali cause imputano l’anoressia?). Con questa tesi la studentessa si è laureata in psicologia all´università di Innsbruck. La terza premiata è Doris Fischnaller per la tesi “Die Berufswahl als Schritt in die (Un)abhängigkeit” (La scelta professionale quale passo verso la (in)dipendenza), presentata alla Libera università di Bolzano, facoltà di scienze della formazione. Ogni anno il Comitato provinciale per le pari opportunità premia tesi di laurea su argomenti legati alle pari opportunità fra uomo e donna o tematiche incentrate sulla condizione femminile con l’obiettivo di indurre miglioramenti nella situazione delle donne. La Commissione esaminatrice era composta da Gabriella Kusstatscher, Helga Pedrotti, Ingrid Runggaldier, Franca Toffol, Renate Vedovelli e Gerda Fulterer. .  
   
   
POLITICHE PER LA FAMIGLIA: DUE INTESE TRA PROVINCIA E STATO PER BADANTI, NIDI, FAMIGLIE NUMEROSE E CONSULTORI  
 
Trento, 26 novembre 2007 - Interventi per la qualificazione delle assistenti familiari (badanti), incremento dei posti negli asili nido e abbattimento delle rette, taglio dei costi dei servizi per le famiglie numerose (con 4 o più figli), riorganizzazione dei consultori familiari e potenziamento degli interventi sociali da essi prestati a favore delle famiglie: sono questi i quattro ambiti sui quali intervengono due intese tra la Provincia autonoma di Trento ed il Dipartimento politiche per la famiglia del competente ministero, il cui schema è stato approvato stamane dalla giunta provinciale su proposta dell’assessore alle politiche per la famiglia Marta Dalmaso. Per l’attuazione dei quattro progetti provinciali approvati dal Ministero delle politiche per la famiglia, lo Stato destinerà al Trentino poco più di 1. 757. 000 euro. Con la Conferenza nazionale della famiglia, tenutasi a Firenze nel maggio scorso, il Governo ha inteso raccogliere le idee fondamentali e porre le basi per la stesura del primo Piano nazionale della famiglia, nonché indicazioni e proposte da inserire nel successivo Dpef e Finanziaria 2008. Con due successive intese, sottoscritte a giugno e settembre di quest’anno, in sede di conferenza unificata Stato – Regioni si sono stabiliti gli indirizzi per l’utilizzo del Fondo per le politiche per la famiglia e definiti i criteri e le modalità per l’attuazione degli obiettivi nonché la quota percentuale (non inferiore al 30 per cento) con cui Regioni e Province autonome dovranno concorrere al cofinanziamento per l’attuazione dei singoli progetti. In attuazione degli obiettivi assegnati ed a seguito di queste intese, le strutture provinciali competenti hanno dunque predisposto quattro progetti: Interventi a favore delle famiglie per la qualificazione delle assistenti familiari (badanti). Si tratta di servizi di aiuto, consulenza, orientamento informativo, accompagnamento all´instaurazione e allo svolgimento del rapporto di lavoro. “Attività di sviluppo del sistema integrato dei servizi socio-educativi”, attraverso la destinazione di maggiori risorse per l’incremento dei posti nei nidi d’infanzia comunali, nonché per il sostegno dei nidi d’infanzia nei luoghi di lavoro e l’aumento del contributo finanziario alle amministrazioni comunali per l’abbattimento delle tariffe del servizio reso da soggetti della cooperazione sociale; “Sperimentazione di iniziative di abbattimento dei costi dei servizi per le famiglie con numero di figli pari o superiore a quattro”, attuate sia attraverso una modifica della scala di equivalenza sia con la predisposizione di agevolazioni tariffarie che aumentano di entità al crescere del numero dei figli a carico del nucleo familiare; “Progetti sperimentali innovativi per la riorganizzazione dei consultori familiari, comunque denominati, al fine di ampliare e potenziare gli interventi sociali a favore delle famiglie”, con la previsione di punti di ascolto per il cittadino (sportelli informativi), voluti dal legislatore provinciale nella legge di riforma del welfare (legge provinciale 13/2007) quali servizi di promozione e di rilevazione precoce dei bisogni individuali e delle problematiche sociali correlate. .  
   
   
L’8 MARZO NON SOLO MIMOSE MA ANCHE ALTRI FIORI DIMENTICATI, LA PROPOSTA DURANTE LA RIUNIONE DELLA RETE DI DONNE PER LA BIODIVERSITÀ  
 
Firenze, 26 novembre 2007 - Festeggiare il prossimo 8 marzo non solo con la mimosa ma anche con altri fiori tipici dei nostri territori come il giaggiolo. La proposta parte dalla rete delle donne per la biodiversità che si è riunita il 23 novembre a Palazzo Bastogi. L’intento è quello di recuperare fiori e piante dimenticate, evidenziando l’attenzione delle donne per la valorizzazione della diversità. Il tutto, hanno chiarito, senza intaccare il ‘primato’ della mimosa, ma anzi per sottolineare il suo valore simbolico, in un contesto di diversità e di valorizzazione di altre specie. Il giaggiolo è un primo esempio: è una pianta povera, diffusa in quasi tutte le nostre regioni, eppure preziosa per i suoi profumi. Un regalo della nostra natura che merita di essere valorizzato. «Questa proposta – ha evidenziato l’assessore regionale all’agricoltura Susanna Cenni – è anche un modo per spiegare il lavoro della nostra rete, che punta a mettere in contatto tutte quelle donne che, su vari versanti, sono impegnate per la sicurezza agroalimentare e la biodiversità, cioè per un mondo attento alle identità, ai sapere e alle espressioni di tutti i territori». Nella riunione di oggi, alla presenza di Vandana Shiva, autentica icona mondiale della lotta per la salvaguardia della biodiversità, che ha ispirato questa iniziativa, è stato evidenziato il progressivo allargamento della rete, varata ufficialmente durante il meeting di san Rossore dello scorso luglio, di cui fanno parte donne che coltivano la terra o gestiscono imprese agricole, attive nel campo dell’educazione e dell’informazione alimentare, come pure di donne impegnate su questi temi nelle istituzioni e nell’ambito della ricerca universitaria o ancora rappresentanti di associazioni impegnate per un’agricoltura sostenibile. Una delle prime azioni della rete sarà proprio rivolta alla costruzione di uno spazio d’incontro e di discussione su Internet, nel quale far conoscere l’iniziativa e raccogliere adesioni e idee dalle donne di tutto il mondo. Partiranno inoltre a breve i primi progetti della rete: è il caso di un intervento formativo sul tema della biodiversità e della qualità del cibo rivolto agli studenti di scuole superiori toscane, e di un workshop sul biologico, in collaborazione con le donne messicane che culminerà nella realizzazione di capi d’abbigliamento in fibre naturali (cotone, canapa e lino) che verranno presentati in una vera e propria sfilata durante la prossima edizione di Terra Futura. A conclusione della loro riunione le donne partecipanti al tavolo della rete hanno condiviso unanimemente la loro adesione alla giornata di domani contro la violenza alle donne e alla grande manifestazione di Roma. .  
   
   
I DATI SULLE DONNE MALTRATTATE CHE SI SONO RIVOLTE AI CENTRI ANTI-VIOLENZA IN EMILIA-ROMAGNA  
 
Bologna, 26 novembre 2007 - - E’ straniera, ha 35 anni e figli minori, subisce violenza tra le mura domestiche. E’ l’identikit medio della donna maltrattata in Emilia-romagna, così come emerge dal testo nato dall’elaborazione del monitoraggio regionale dei dati di accoglienza delle Case delle donne, dei Centri antiviolenza e degli altri soggetti pubblici e privati che hanno accolto donne che hanno subito violenza nell’anno 2005. Il volume è stato presentato venerdì 23 novembre, nella sala polivalente della Regione Emilia-romagna, nel corso di un seminario intitolato “Scegliere la libertà: affrontare la violenza, organizzato dall’Assessorato regionale alle Politiche sociali. La ricerca, finanziata dalla Regione e curata dall’associazione “Casa delle donne per non subire violenza”, dopo una prima parte dedicata all’elaborazione dei dati di accoglienza approfondisce ed elabora i temi propri dei percorsi di uscita dalla violenza, delle pratiche di intervento sociale ed i percorsi giurisdizionali, fra cui anche la responsabilità civile nelle violenze entro le relazioni di intimità e la violenza assistita intrafamiliare. Da una prima elaborazione dei dati risulta che nel corso del 2005 sono state accolte e/o ospitate in totale 1. 419 donne, fra cui 531 straniere, di una fascia d’età prevalente compresa fra i 30 e i 39 anni. L’80% delle donne accolte ha figli, in grande maggioranza minorenni. Le violenze subite dalle donne accolte sono prevalentemente domestiche. Nel maltrattamento intervengono diverse forme di violenza: di carattere psicologico come insulti, denigrazioni e varie forme di limitazione della libertà personale, violenze fisiche come schiaffi, pugni, calci e tentativi di omicidio, violenze economiche come controllo del salario e impedimento a cercare un lavoro, aggressioni o molestie sessuali fino allo stupro. I percorsi di uscita dalla violenza sono spesso difficili, sia a causa dei comportamenti persecutori del partner (o ex tale), sia per le difficoltà materiali in cui spesso versano le vittime. Nel sistema integrato di interventi e servizi territoriali a supporto delle donne che subiscono violenza si trovano i servizi e gli interventi quali le Case e i Centri Antiviolenza, finalizzati a fornire consulenza, ascolto, sostegno ed accoglienza. In questi luoghi, le donne che subiscono violenza e i loro figli possono trovare protezione, sicurezza ed aiuti concreti. I Centri forniscono un servizio specialistico ed una metodologia di intervento che permette alla donna che ha subito violenza di rielaborare i propri vissuti ed iniziare un percorso di autonomia, ricevendo sostegno e informazioni per utilizzare le risorse del territorio. Questi centri vanno sempre più integrandosi nelle diverse programmazioni distrettuali dei Piani di zona. Già da alcuni anni la Regione Emilia-romagna finanzia la realizzazione di corsi di formazione rivolti ad operatori sanitari, sociali, forze dell’ordine e operatori del terzo settore impegnati con donne che abbiano subìto violenza e si rivolgano ai presidi territoriali. Nel 2007 le Aziende Usl che hanno fruito di questo finanziamento sono quelle di: Reggio Emilia, Modena, Bologna, Imola, Cesena e Rimini. I corsi permettono agli operatori di acquisire conoscenze e competenze adeguate per rilevare i segnali indiretti di una violenza, fare connessioni sulla relazione tra lo stato di salute psico fisico della donna e la violenza subita, attivare raccordi interistituzionali tra le diverse figure professionali che entrano a contatto con il problema. Si è inoltre completata, con la diffusione di un poster una campagna regionale di contrasto alla violenza alle donne e di conoscenza delle case e dei centri antiviolenza, condotta in accordo con il Coordinamento dei centri antiviolenza della Regione Emilia-romagna, per informare rispetto al fenomeno della violenza e alla presenza dei centri e delle case in regione. Il poster contiene informazioni, tradotte in sette lingue (fra cui inglese, spagnolo, francese, russo, arabo) su come contattare un centro antiviolenza, e porta elencati in forma chiara i numeri di telefono di tutti i centri del coordinamento regionale. .  
   
   
LA PROVINCIA ADERISCE AL PROGRAMMA “20.000 ABITAZIONI IN AFFITTO”: I FONDI STATALI PER LE CASE DI VIA DEI TIGLI A TRENTO LA POSSIBILITÀ PER I COMUNI DI DESTINARE ALLE GIOVANI COPPIE GLI ALLOGGI PROTETTI NON UTILIZZATI INIZIALMENTE DESTINATI AGLI ANZIANI OVER 65  
 
Trento, 26 novembre 2007 - La Provincia autonoma aderisce al programma sperimentale di edilizia residenziale, istituito dal Ministero delle Infrastrutture, denominato “20. 000 abitazioni in affitto”. La decisione è stata formalizzata stamane dalla Giunta provinciale con l’approvazione di una delibera che porta la firma dell’assessore alle politiche sociali Marta Dalmaso. Con i fondi messi a disposizione dallo Stato, 294. 380 euro all’anno per quindici anni, si potrà rispondere, in particolare, alla domanda di alloggi a canone moderato destinati a quella categoria di cittadini che, versando in condizioni di grave disagio abitativo, non sono abbastanza poveri per accedere all’alloggio a canone sociale e non abbastanza ricchi per poter avvalersi dei contributi previsti per l’acquisto della prima casa. L’iniziativa mira dunque a far fronte alle più manifeste condizioni di disagio abitativo mediante l’innovativo strumento della locazione a canone convenzionato, che nella nostra realtà assume appunto l’ulteriore denominazione di “canone moderato”. Aderendo al programma, la Provincia, pur mantenendo la sua autonomia operativa, sancita dallo stesso decreto ministeriale di istituzione del programma “20. 000 abitazioni in affitto”, potrà così concorrere al riparto delle somme stanziate dal Ministero, somme che saranno impiegate, in particolare, per la ricostruzione di circa 110 alloggi siti in viale dei Tigli a Trento, alloggi che saranno offerti in locazione a canone moderato mediante convenzione con Itea Spa. Con l’occasione, va richiamata anche la recente adesione operata dall’Amministrazione provinciale alle iniziative promosse per la casa dal decreto ministeriale n. 159 dell’1 ottobre 2007, “Interventi urgenti in materia economia-finanziaria per lo sviluppo dell’equità sociale”. L’adesione a questo programma, che prevede la messa a disposizione in via urgente di uno stock di alloggi da recuperare o da costruire nel Comune capoluogo di provincia e nei centri ad alta tensione abitativa, è avvenuta il 17 ottobre scorso. Anche in questo caso il finanziamento statale che ne dovrebbe derivare è nell’ordine dei 7-8 milioni di euro. Al di là del Piano straordinario per l’edilizia abitativa pubblica (9000 appartamenti in dieci anni), la Provincia sta per altro individuando altre strategie aggiuntive per dare risposta al bisogno abitativo delle giovani coppie. In questa direzione va l’emendamento alla Finanziaria 2008 approvato ieri dalla competente commissione, che prevede la possibilità per i Comuni di utilizzare un certo numero di alloggi inizialmente destinati al bisogno abitativo protetto per anziani over 65 e rimasti vuoti a seguito di una domanda inferiore a quanto inizialmente previsto. Gli alloggi, alcune centinaia, potranno così essere messi a disposizione, a canone agevolato, delle giovani coppie. La misura del canone di affitto sarà stabilita, come prevede l’emendamento alla Finanziaria approvato il 22 novembre, dalla giunta provinciale. .  
   
   
BERGAMO, CERTIFICAZIONE ENERGETICA IN EDILIZIA: CONVEGNO. 27 NOVEMBRE 2007  
 
Bergamo, 26 novembre 2007 – Domani Martedì 27 novembre 2007 alle ore 9,30, presso la Sede Territoriale di Bergamo della Regione Lombardia, in via Xx Settembre 18/a si svolgerà un convegno dedicato alla "Certificazione energetica in edilizia", promosso dall´ Assessore regionale alla Qualità dell´Ambiente Lionello Marco Pagnoncelli e dall´Assessore provinciale all´Ambiente e alla tutela risorse naturali Alessandra Salvi. Il tema della certificazione sarà in particolare approfondito con riferimento alle competenze dei Comuni. .  
   
   
LA BASILICATA PROMUOVE LE ABITAZIONI ECOLOGICHE SANTOCHIRICO: “NELLA FINANZIARIA UN PROGRAMMA DI AZIONI PER IL RISPARMIO ENERGETICO E LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE”  
 
Potenza, 26 novembre 2007 - In Basilicata, le case di nuova costruzione o da ristrutturare, coniugheranno risparmio, benessere abitativo e sostenibilità ambientale. La Finanziaria 2008, approvata nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, ha previsto una serie di misure per l´edilizia sostenibile e per la certificazione delle abitazioni, che consentiranno alle famiglie di toccare con mano un risparmio in bolletta e, al tempo stesso, di ridurre le emissioni di inquinanti nell´aria. Il programma di edilizia sostenibile è contenuto nelle “Disposizioni per la riduzione del costo dell´energia e l´attenuazione delle emissioni inquinanti e climalteranti” del bilancio di previsione, che introduce anche forme di incentivazione economica per i cittadini. Il programma stabilisce i criteri e i parametri per la certificazione energetica degli edifici, anche con riferimento ai materiali utilizzati e agli impianti di riscaldamento e di climatizzazione, anticipando così le linee guida nazionali, che nel resto del Paese saranno operative a partire dal 2010. Ai fini del rendimento energetico, sarà favorito lo sviluppo, la valorizzazione e l´integrazione delle fonti rinnovabili e la diversificazione energetica, dando la preferenza alle tecnologie a minore impatto ambientale. Inoltre, la Regione promuoverà, “anche attraverso prescrizioni obbligatorie”, la diffusione di metodologie di bioedilizia, nonché di sistemi di filtraggio delle emissioni degli impianti termici. Sono previsti, inoltre, incentivi di carattere tecnico, in pratica premi di cubatura ad incremento delle volumetrie consentite, per gli edifici che utilizzeranno i seguenti sistemi: pannelli solari termici per produrre acqua calda; moduli termici o fotovoltaici per produrre energia elettrica; sistemi di captazione, filtro ed accumulo delle acque meteoriche, con una rete di distribuzione capace di alimentare le cassette di scarico dei Wc, le prese per il lavaggio delle auto e dei pavimenti, o per annaffiare giardini. Inoltre, il maggior spessore delle murature, dei solai e tutti i maggiori volumi e superfici necessari al miglioramento dei livelli di isolamento termico e acustico, non saranno considerati nei computi per la determinazione dei volumi e delle superfici. Mentre i Comuni potranno prevedere la riduzione degli oneri di urbanizzazione per gli interventi edilizi che adottano soluzioni e criteri di sostenibilità. “Il provvedimento adottato dalla Giunta - afferma Vincenzo Santochirico, assessore regionale all´Ambiente, Territorio e Politiche della sostenibilità – cerca di stimolare l´adozione di buone pratiche, diffondendo la consapevolezza che anche la nostra abitazione contribuisce direttamente a determinare la qualità dell´ambiente. Attraverso le agevolazioni e gli incentivi previsti, il progetto farà emergere anche i vantaggi economici che si hanno nell´adozione di comportamenti ecosostenibili, in particolar modo di quelli correlati alla riduzione dei consumi energetici domestici. E´ un programma fatto non semplicemente di buoni intenti, perché non si limita a fissare gli obiettivi, ma entra anche nel merito delle procedure di calcolo e dei materiali da usare; per cui le case di nuova costruzione, così come quelle da ristrutturare, saranno contraddistinte da un’impiantistica ottimale, una realizzazione accurata e da grande comfort abitativo. Così facendo – conclude Santochirico -, nei nostri condomini sarà possibile, ogni anno, risparmiare migliaia di euro e ridurre significativamente le emissioni di Co2”. .  
   
   
LAZIO: 44 MILIONI DI EURO PER INTERVENTI EDILIZIA SCOLASTICA  
 
Roma, 26 novembre 2007 - La Giunta Regionale ha approvato il 23 novembre una delibera proposta dall’assessore ai Lavori Pubblici e Politica della Casa Bruno Astorre, che concede un finanziamento di € 43. 808. 474,13 per interventi di edilizia scolastica in 92 comuni della Regione. Il provvedimento si inserisce nel quadro delle attività regionali di costruzione, acquisizione e manutenzione del patrimonio scolastico del Lazio e di promozione di interventi di messa in sicurezza, risparmio energetico e utilizzo di fonti rinnovabili. La somma verrà destinata per il 51% a piccoli Comuni e per il restante 49% ai grandi Comuni (con una tolleranza dello 0,15% per eventuali arrotondamenti). “Sono estremamente soddisfatto – ha dichiarato l’assessore Astorre – la Regione dimostra, ogni giorno di più, di essere accanto ai cittadini, alle famiglie, con fatti concreti. Con la misura odierna, tra l’altro, vengono approvate le graduatorie, dedicate a piccoli e grandi Comuni, volte alla realizzazione di vari interventi”. “Lo stanziamento di questi fondi – ha detto il presidente Marrazzo – garantirà più sicurezza per i nostri ragazzi, e permetterà di adeguare gli edifici alle normative, garantendo più vivibilità per tutti gli istituti scolastici della Regione. ” Questo il dettaglio degli stanziamenti: per scuole della provincia di Frosinone: 12. 095. 187; scuole della Provincia di Latina: 3. 170. 385 euro; scuole della provincia di Rieti: 3. 165. 732 euro; scuole della provincia di Roma: 7. 328. 868 euro e scuole della provincia di Viterbo: 8. 346. 618. .  
   
   
LETTERA APERTA DI CITTADINANZATTIVA AI VERTICI DI 13 ISTITUTI BANCARI PER L’APERTURA DI TRATTATIVE VOLTE ALL’ALLUNGAMENTO DELLA DURATA DEI MUTI A TASSO VARIABILE SENZA ONERI O COMMISSIONI A CARICO DEL CONTRAENTE  
 
 Roma, 26 novembre 2007 - Con una lettera aperta inviata ai vertici di Unicredit Banca, Intesa-san Paolo, Monte dei Paschi di Siena, Banca Antonveneta, Banca Carige, Banca Mediolanum, Bnl, Banca Popolare dell´Emilia Romagna, Banca popolare di Milano, Banca Sella, Credito Cooperativo, Credito Emiliano e Mediobanca, Cittadinanzattiva chiede un atto di responsabilità “per trovare soluzioni praticabili e concrete per venire incontro a situazioni particolarmente delicate” in tema di mutui: centinaia di migliaia di famiglie titolari di contratti di mutuo a tasso variabile sono in gravi difficoltà per il pagamento delle singole rate. Come si legge nella lettera a firma del vice segretario generale Giustino Trincia, “dietro alle cifre e alle percentuali ci sono situazioni personali ed umane che a nostro avviso devono essere considerate dagli stessi Istituti di credito, senza con questo voler mettere in discussione la legittimità dei loro interessi e delle loro azioni”. I numeri parlano chiaro: “i ritardi di pagamento sono aumentati nell’ultimo anno del 18% come pure sono fortemente aumentate le sentenze dei Tribunali di pignoramento degli immobili a causa del mancato pagamento di più rate di mutuo”. Da qui la proposta di Cittadinanzattiva agli istituti bancari “di stabilire un accordo quadro in base al quale si possa prevedere, per le situazioni di possibile sofferenza, l’allungamento della durata dei muti a tasso variabile senza che questo però comporti oneri aggiuntivi o commissioni a carico del contraente. Per quanto ci riguarda siamo disponibili a sederci attorno ad un tavolo, con la massima urgenza, per definire in tempi rapidi un accordo di questo genere ed assicurare la necessaria informazione e assistenza ai cittadini consumatori interessati”. .  
   
   
URBANISTICA, APPROVATO IL PRG DI MONTE SAN GIOVANNI IN SABINA  
 
 Roma, 26 novembre 2007 - Su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Massimo Pompili, la Giunta regionale del Lazio, ha approvato oggi il primo Piano Regolatore Generale del Comune di Monte San Giovanni in Sabina (Ri). Adottato dall’ente locale nel 2002 il Prg definisce una corretta pianificazione dei 300 ettari di territorio dell’ente locale dove risiedono circa 700 abitanti. “Con il provvedimento di oggi, un altro piccolo Comune del Lazio viene dotato del fondamentale strumento urbanistico che attraverso l’adeguata pianificazione del territorio consente la valorizzazione delle vocazioni locali per lo sviluppo e il rilancio economico - spiega Massimo Pompili, Assessore all’Urbanistica e Vicepresidente della Giunta regionale – Tra i punti qualificanti del Piano: la tutela delle aree vincolate, in particolare la zona del Monte Tancia, delle acque pubbliche e dei boschi. E’stata prevista una dotazione adeguata di servizi pubblici e sono state individuate le aree per le attività produttive”. Il territorio di Monte San Giovanni in Sabina confina con i Comuni di Rieti, Montenero Sabino, Mompeo, Salisano e Roccantica. .  
   
   
LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PRESENTA UNDICI PROGETTI A "DESTINATION ITALY", ALL´INTERNO DELLA FIERA INTERNAZIONALE MAPIC DI CANNES.  
 
Bologna, 26 novembre 2007 - Dotare una grande stazione ferroviaria, come quella che verrà costruita nei prossimi anni a Bologna, di attività commerciali e servizi in modo tale da renderla un luogo attraente, e non solo di passaggio. Rilanciare e valorizzare un “contenitore” storico di Lugo, il Pavaglione, simbolo del commercio della città. Ancora: recuperare alcune sale cinematografiche di Carpi convertendole ad altri usi, in particolare quello commerciale e di servizio. Sono alcuni degli undici progetti che la Regione Emilia-romagna ha presentato a “Destination Italy”, l’iniziativa di marketing territoriale all’interno della tredicesima edizione di Mapic, la più importante fiera internazionale dedicata allo sviluppo commerciale dei centri urbani, alla grande distribuzione e al franchising che si è svolta nei giorni scorsi a Cannes. Mapic ha chiuso i battenti con un record di presenze: oltre diecimila visitatori provenienti da 67 Paesi e più di 900 società. Promuovere il mantenimento di una rete commerciale equilibrata e diffusa è uno dei principali obiettivi della riforma della disciplina del commercio approvata dalla Regione Emilia-romagna nel 1999. Da allora la sfida è quella di favorire la competitività, migliorare la qualità dei piccoli esercizi commerciali situati nei centri urbani, sviluppando progetti che coinvolgono non solo gli esercizi ma l’intera area in cui sono situati. Nello specifico, i progetti che la Regione ha portato a Cannes – alcuni dei quali già avviati – sono stati proposti in collaborazione con le Province di Bologna, Forlì-cesena, Modena, Ravenna, Reggio Emilia, Parma e i Comuni di Carpi (Mo), Castelnovo ne’ Monti (Re), Correggio (Pr), Forlì (Fc), Forlimpopoli (Fc), Lugo (Ra), Modena e Salsomaggiore (Pr). Si tratta, principalmente, di interventi di riqualificazione e valorizzazione commerciale finanziati attraverso fondi regionali ed europei. Particolare attenzione va alla promozione dei cosiddetti “centri commerciali naturali”, ovvero vie, piazze, gallerie e quartieri dove nel corso del tempo sono nati e cresciuti negozi, botteghe artigiane, bar e ristoranti: l’obiettivo è scongiurare lo svuotamento dei centri cittadini, recuperandone il ruolo di aggregazione sociale e di accoglienza. A “Destination Italy” – iniziativa promossa da Gmpr group con l’obiettivo di valorizzare i progetti di sviluppo urbano e commerciale e le opportunità d’investimento proposte dalle città e dai territori italiani – sono stati proposti complessivamente 22 progetti presentati dai quattro soggetti che hanno aderito all’iniziativa: oltre alla Regione Emilia-romagna, la Regione Liguria, l’Acen (Associazione costruttori edili Napoli) e il Comune di Lecce. Durante la manifestazione di Cannes sono stati oltre 200, tra operatori e giornalisti, a visitare gli stand di “Destination Italy”. Valorizzazione commerciale, centri commerciali naturali e piccole medie imprese: i numeri dell’Emilia-romagna Uno sguardo ai dati: i progetti di valorizzazione commerciale che sono stati ammessi a finanziamento nel periodo 2001-2005 sono stati 1417, per un investimento totale di 453 milioni di euro, di cui 55 milioni di contributi pubblici. Novantaquattro i programmi di intervento per l’attivazione dei centri commerciali naturali finanziati nel 2006, con un investimento complessivo di 64 milioni di euro (7,5 milioni i contributi pubblici). Infine, i progetti di piccole medie imprese in aree svantaggiate ammessi a finanziamento negli anni 2002-2005 sono stati 638: l’investimento globale è stato di 32 milioni di euro, di cui 8,7 milioni di contributi pubblici. .  
   
   
DALLA GIUNTA REGIONALE DEL LAZIO FONDI PER CENSIRE GLI EDIFICI DI CULTO DI VALORE ARTISTICO, STORICO E ARCHEOLOGICO  
 
 Roma, 26 novembre 2007 - La Giunta Regionale ha approvato una delibera, proposta dall’assessore ai Lavori Pubblici e Politica della Casa Bruno Astorre, che pone le basi per la realizzazione dell’Anagrafe degli Edifici di Culto ed edifici pertinenti aventi valore artistico, storico ed archeologico. Per la realizzazione dell’Anagrafe sono stati messi a disposizione 1. 496. 620 €. La Regione, così, assolve l’esigenza di conoscere l’effettiva consistenza e qualità delle strutture che possono emergere solo attraverso un capillare rilevamento in sito, così da rendere possibile un’incisiva pianificazione degli interventi da finanziare. Per questo progetto, e tramite l’Assessorato Lavori Pubblici e Politiche della Casa, la Regione si avvarrà di società strumentali regionali, nella fattispecie la società Risorsa Srl (società controllata da Sviluppo Lazio S. P. A. ) per il rilevamento, e la società Lait S. P. A. Per la parte informatica. Anche in questo caso, come già per l’anagrafe regionale dell’edilizia scolastica (ora esistente grazie al lavoro di Risorsa Srl), si è finalmente deciso di procedere a un rilevamento per nulla contemplato in passato, eppure fondamentale per individuare correttamente gli indirizzi finanziari da parte della Regione. “Esprimo la mia soddisfazione – ha detto l’assessore Astorre – per la costituzione di questo strumento che il sottoscritto, con il pieno appoggio del presidente Piero Marrazzo, ha ritenuto necessario per salvaguardare le chiese e i locali, ad esse attinenti, per le attività di aggregazione e di fede”. .  
   
   
MONTAGNA: A TREPPO IN MOSTRA IL FUTURO DELLA BIOARCHITETTURA  
 
 Treppo Carnico, 26 novembre 2007 - Immaginare una "abitazione passiva", ossia una casa in cui i costi per acqua calda e riscaldamento sono dieci volte minori rispetto alle costruzioni convenzionali e vederla realizzata con una facciata artistica fatta di tavole verticali di legno non trattato che creano effetti sorprendenti di luce e ombra. E´ uno dei progetti architettonici in armonioso equilibrio tra avanguardia tecnologico-costruttiva e utilizzo di materiali naturali che sono esposti fino al 9 dicembre 2007 nella galleria d´arte "E. De Cillia" di Treppo Carnico. La mostra "Riprogettare l´ambiente. Il legno dà vita al futuro", inaugurata il 23 novembre con un convegno che si è svolto alla presenza dell´assessore regionale alla Montagna, Enzo Marsilio, è stata promossa dal Consorzio Boschi carnici nell´ambito del progetto Interreg Iiia Italia/austria "Via del Legno", con il patrocinio del Comune di Treppo e delle amministrazioni coinvolte nel progetto (Prato Carnico, Ravascletto, Cercivento, Ovaro, Comeglians, Sutrio, Paluzza, Ligosullo e Paluzza). Gli architetti - friulani, italiani e carinziani - che firmano i progetti esposti si propongono di trovare soluzioni innovative utilizzando la risorsa legno. Tra i progetti più spettacolari è stato illustrato il disegno dello studio associato Klaura+kaden Architekten per la Pyramidenkogel, una torre che verrà realizzata sul lago di Worth in Carinzia: si tratta di una struttura in cui i piani arcuati in legno lamellare, situati verticalmente in forma di ellisse, vengono "forzati" da orizzontali e diagonali in acciaio per dare vita ad un complesso rivoluzionario, libero e organico che offre tutte le possibilità di un edificio in legno sia dal punto di vista statico che creativo. La mostra non si focalizza solo su progetti spettacolari ma vuole porre all´attenzione di privati, amministrazioni pubbliche e professionisti anche su progetti per spazi abitativi e luoghi comuni. Lo stesso studio di Klagenfurt che ha disegnato la piramide sul lago di Worth ha ricevuto il premio Regione Carinzia per l´architettura in legno nel 2007 anche per un complesso abitativo a tre piani di bioarchitettura sostenibile, ossia ad alto risparmio energetico. "Il convegno di oggi si inserisce in un percorso avviato dall´amministrazione regionale un paio di anni fa che ha come obiettivo la promozione della filiera del legno, in particolare l´individuazione di suoi nuovi utilizzi nel settore della bioedilizia - ha puntualizzato Marsilio - . Abbiamo rilevato in tal senso una grande attenzione del settore produttivo locale che ci ha confermato come vi siano importanti ricadute economiche per le imprese che intraprendano nuovi modelli costruttivi". A conferma di questa attenzione da parte della Regione per la promozione della risorsa legno in architettura e non solo, come tradizionalmente accade in Friuli Venezia Giulia per il suo utilizzo nel settore arredamento, è prevista per il fine settimana la presenza di uno stand Fvg alla fiera "Domus legno" di Rimini. Il convegno, a cui sono intervenuti tra gli altri, il presidente del Consorzio boschi carnici, Franco Fabris e il vicepresidente Anab, l´associazione dei bioarchietti, Enrico Micelli, è stato introdotto dal sindaco di Treppo Carnico, Elio Cortolezzis, che ha ricordato come spetti alle amministrazioni pubbliche "valorizzare le risorse naturali di cui la montagna dispone. Con eventi come questo - ha detto - desideriamo offrire un modello di utilizzo e sviluppo per il nostro territorio, aperto all´innovazione e al confronto". .  
   
   
REGIONE LIGURIA, URBANISTICA E EDILIZIA, ASSESSORI RUGGERI E BERRUTI: "APPROVATA REVISIONE DEL PROGRAMMA DI RIQUALIFICAZIONE URBANA DI CORNIGLIANO"  
 
Genova, 26 novembre 2007 - Servirà per realizzazione nuove case di edilizia popolare e ad affitto calmierato, stanziata ultima parte di finanziamenti" Via libera al programma di riqualificazione urbana di Cornigliano e al finanziamento dell’ultima tranche di risorse pari a 800mila euro (758. 968). Lo ha deciso questa mattina la Giunta della Regione Liguria completando così l’iter del programma di riqualificazione urbana dell’area gravitante intorno alle ex Acciaierie di Cornigliano. La cifra, stanziata quest’oggi, si aggiunge ai finanziamenti già definiti e consente di arrivare alla somma globale di 25 milioni di euro di cui 12 milioni stanziati dallo Stato e dalla Regione Liguria e i restanti suddivisi tra soggetti privati e Arte, l’ azienda regionale territoriale edilizia. "E’ un altro tassello che si aggiunge – ha detto questa mattina il presidente della Regione, Claudio Burlando – al riequilibrio e al recupero di Cornigliano, dopo la chiusura delle Acciaierie e che consentirà di portare avanti la politica già avviata dalla Regione sulla casa". Gli interventi previsti riguardano la conversione dell’ex Cotonificio Ligure di via Bertolotti, l’abbattimento, già effettuato dell’ex Cinema Eden nell’ambito di Villa Spinola Muratori, e la realizzazione di nuovi alloggi Erp e a canone calmierato in via Padre Umile, via del Boschetto e via Pellizzari a Cornigliano. Sull’area dell’ex Cotonificio Ligure in via Bertolotti, sulla prosecuzione di Lungomare Canepa, è prevista la realizzazione di 18 alloggi di edilizia residenziale pubblica, di un supermercato che occuperà una zona di 2. 000 mq e andrà a sostituire un’analoga struttura esistente nel quartiere e di un parcheggio in superficie, insieme a verde pubblico, che un’occuperà un’area di 4. 000 mq. L’operazione sarà gestita da Arte, attraverso una sua società. A questo intervento, sempre nell’ambito del piano di riqualificazione urbana, si andranno ad aggiungere il ripristino di due ville nell’ex oleificio Sbragi in via Padre Umile e in via del Boschetto, dove saranno realizzati 64 alloggi in locazione permanente ad un prezzo medio calmierato. In particolare sono previsti in via Padre Umile 3 n. 38 alloggi; in via Padre Umile 9 n. 10 alloggi e in via del Boschetto n. 16 alloggi. L’opera di ristrutturazione degli alloggi sarà condotta da Arte. I finanziamenti stanziati questa mattina dalla Regione Liguria serviranno non solo per dare il via a questi interventi di riqualificazione urbana, ma sono stati utilizzati anche per l’abbattimento dell’ex Cinema Eden e la conseguente creazione di una piazza e per la realizzazione di 6 alloggi all’interno di Villa Spinola Muratori. "Tutto l’ intervento nella sua globalità – ha spiegato quest’oggi l’assessore regionale alle Politiche abitative, Maria Bianca Berruti – da quando ha preso il via si è molto arricchito, prevedendo un assortimento, sia di alloggi Erp, sia di edilizia a canone moderato per un totale di 82 unità abitative che saranno concluse entro due anni". .  
   
   
PROGETTO DECARBIT PER STUDIARE TECNOLOGIE DI CATTURA DEL CARBONIO PIÙ ECONOMICHE  
 
Bruxelles, 26 novembre 2007 - Entro breve inizierà una nuova ricerca finanziata dall´Unione europea sulle tecnologie per la cattura del carbonio precombustione per le centrali alimentate a carbone o a gas. Decarbit, progetto quadriennale sostenuto a titolo del Settimo programma quadro (7°Pq), sarà coordinato dall´organizzazione indipendente di ricerca norvegese Sintef e coinvolgerà 14 partner di otto paesi diversi. Gran parte della tecnologia oggi impiegata per la cattura di Co2 si affida a sostanze chimiche che lavano i gas effluenti e separano il Co2 dagli altri gas nel flusso di scarico, la cosiddetta cattura post-combustione. Tale processo viene considerato più costoso e complesso rispetto alla cattura precombustione, un metodo che tenta di eliminare il carbonio dal carbone e dal gas naturale prima che vengano di fatto inviati alla centrale. Affinché venga decarbonizzato, il combustibile di base (carbone, gas naturale o biomassa) deve essere gassificato in un gas di sintesi, ricco di idrogeno e monossido di carbonio. Quest´ultimo viene poi convertito in biossido di carbonio attraverso la combinazione con l´acqua, nella reazione «water gas shift» (Wgs). Il Co2 può essere catturato e immagazzinato, mentre il combustibile ricco di idrogeno e decarbonizzato viene inviato alla centrale. La Sintef, il futuro coordinatore del progetto Decarbit, fa parte del ramo norvegese della rete europea dei centri di collegamento dell´innovazione, che sostengono le società e le organizzazioni di ricerca in settori di trasferimento tecnologico, accordi di licenza, diritti di proprietà intellettuale (Dpi), nonché nell´individuare le fonti di finanziamento dell´innovazione. L´organizzazione è inoltre coinvolta in numerosi progetti finanziati dall´Unione europea, tra cui cinque nel campo del trattamento del Co2, ma anche in altre aree di ricerca. La Norvegia, paese ricco di risorse petrolifere, è da tempo un importante attore nello sviluppo di tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio (Ccs). Nell´ottobre del 1996 è divenuta operativa la prima centrale di cattura di Co2 in mare aperto nel giacimento di gas Sleipner Vest nel Mare del Nord, gestita dalla Statoilhydro, principale società norvegese per il gas e il petrolio. Secondo la Sintef, è grazie a questa esperienza, nonché all´intensa collaborazione a livello nazionale tra la stessa organizzazione, la Statoilhydro e l´Università norvegese della scienza e della tecnologia (Ntnu), che la Norvegia è stata così efficiente nell´ottenere il sostegno dell´Unione europea per la ricerca. «La partecipazione a questi progetti è importante per gli istituti di ricerca e per il paese stesso, in considerazione delle reti cui abbiamo accesso», dichiarano Nils A. Røkke, direttore per la tecnologia dei gas presso la Sintef, e il professor Olav Bolland dell´Università norvegese della scienza e della tecnologia (Ntnu). Di recente, il governo norvegese ha annunciato che congelerà i finanziamenti statali per la ricerca nel trattamento di Co2. «La nostra preoccupazione riguardo al finanziamento stagnante del settore pubblico qui nel nostro paese è che non ci consentirà di portare a termine gli essenziali aggiornamenti delle nostre strutture di laboratorio. Questo potrebbe in futuro renderci meno competitivi in Europa», commentano Nils A. Røkke e il professor Bolland. Mentre l´Unione europea, assieme ad alcuni governi nazionali, sta ampiamente investendo nello studio delle tecnologie di Ccs, altri si sono avventurati nell´impiego di tali metodi ritenendoli strumenti per combattere i cambiamenti climatici. Tuttavia, i critici avvertono dei possibili rischi dello stoccaggio del carbonio. Gli effetti della cattura marina, lo stoccaggio in mare aperto, in acquifere aperte e nei laghi o sui fondali marini, per esempio, sono ancora pressoché sconosciuti. Http://www. Sintef. No/ .  
   
   
TERNA: APPROVATI I RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2007 RICAVI A 985,7 MILIONI DI EURO (971 MILIONI NEI 9M06, +1,5%)  
 
Roma, 26 novembre 2007 – L’amministratore Delegato Flavio Cattaneo ha illustrato i risultati dei primi nove mesi e del terzo trimestre del 2007, esaminati e approvati dal Consiglio di Amministrazione di Terna Spa, riunitosi il 12 novembre sotto la Presidenza di Luigi Roth. L’amministratore Delegato, Flavio Cattaneo, ha commentato: “Un buon risultato, ottenuto grazie all’impegno di tutta la squadra. Crescono i ricavi e i margini nonostante le miti condizioni climatiche che hanno lasciato invariata la domanda di elettricità rispetto al 2006 e l’assenza di ricavi straordinari che hanno caratterizzato l’esercizio precedente. L’utile netto cresce del 2,5%. Il nostro piano di investimenti sale del 69% globalmente e del 96% per quanto riguarda lo sviluppo e la sicurezza della rete italiana. Nella parte finale dell’anno prevediamo una ulteriore sostanziale crescita degli investimenti destinati a rafforzare l’efficienza e l’affidabilità del servizio di trasmissione”. Risultati Economico-finanziari Consolidati I Ricavi dei primi nove mesi del 2007 pari a 985,7 milioni di euro (811,4 milioni di euro per la Capogruppo, 122 milioni di euro per le controllate brasiliane e 52,3 milioni di euro per le controllate del Gruppo Rtl) registrano un incremento dell’1,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tale aumento, nonostante il 2006 avesse beneficiato del conguaglio di circa 48 milioni di euro per l’integrazione del gettito tariffario 2005, è principalmente riconducibile ai maggiori ricavi per il trasporto di energia sulla rete di trasmissione nazionale italiana nonché all’allargamento del perimetro di consolidamento. Si rilevano Altri ricavi regolamentati per Partite di Energia pari a 32,1 milioni di euro relativi a corrispettivi dovuti principalmente per le attività di misura e dispacciamento. Si registrano, inoltre, maggiori ricavi per il trasporto di energia nella rete brasiliana per 4,1 milioni di euro (da 105,8 a 109,9 milioni di euro), essenzialmente dovuti all’adeguamento annuale del canone di concessione (Rap) e all’apprezzamento del reais nei confronti dell’euro rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. I Costi operativi pari a 255,6 milioni di euro al 30 settembre 2007 (221,4 milioni di euro per la Capogruppo e 34,2 milioni di euro per le controllate) si riducono, nonostante l’allargamento del perimetro di rete rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, di 9,6 milioni di euro (pari a - 3,6%) anche grazie alla maggiore capitalizzazione del personale posta in essere dalla capogruppo in conseguenza dell’incremento degli investimenti effettuati. L’ebitda (Margine Operativo Lordo) si attesta a 730,1 milioni di euro, con un incremento di 24,3 milioni di euro rispetto al dato dei primi nove mesi del 2006 (pari a + 3,4%). L’ebit (Risultato Operativo) è di 551,2 milioni di euro, 6,4 milioni di euro in meno rispetto al corrispondente periodo del 2006 (pari a -1,1%), per l’aumento della voce ammortamenti in crescita sia per l’entrata in esercizio di nuovi impianti, sia per l’allargamento del perimetro di rete. Gli oneri finanziari netti di periodo ammontano a 73,6 milioni di euro e risultano essere sostanzialmente in linea con quelli dello stesso periodo del 2006 (euro 73,5 milioni). L’utile netto del periodo, si attesta a 291,8 milioni di euro, in crescita del 2,5% rispetto ai 284,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2006. L’utile netto di Gruppo, scontata la quota di pertinenza delle minoranze, pari a 14,3 milioni di euro e non presente a settembre 2006, si attesta a 277,5 milioni di euro, in diminuzione del 2,5%. La situazione patrimoniale consolidata al 30 settembre 2007 registra un Patrimonio netto pari a 2. 133 milioni di euro, di cui Patrimonio netto di Gruppo pari a 2. 026 milioni di euro, (a fronte di 2. 117 milioni di euro al 31 dicembre 2006, di cui 2. 007 milioni di euro del Gruppo) mentre l’Indebitamento finanziario netto è pari a 2. 474 milioni di euro (rispetto ai 2. 283 milioni di euro al 31 dicembre 2006). Il rapporto debt/equity al 30 settembre 2007 è pari a 1,2. Gli Investimenti dei primi nove mesi del 2007 sono pari a 342,4 milioni di euro, con un incremento di 139,8 milioni di euro, +69%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gli 3 investimenti per lo sviluppo e la sicurezza della rete di trasmissione nazionale sono pari a 250 milioni di euro, in crescita del 96%. I Dipendenti del Gruppo, a fine settembre 2007, sono 3. 605 in crescita di 50 unità rispetto al 31 dicembre 2006, come risultato della combinazione di crescita di 41 risorse in Italia (che includono anche le risorse acquisite con l’allargamento del perimetro) e 9 nelle controllate brasiliane. Tale incremento è comunque in linea con le previsioni aziendali, che prevedono, parallelamente alla gestione del turn-over, il potenziamento delle strutture organizzative in Italia orientate alla realizzazione del consistente piano di investimenti ed in Brasile a seguito della crescita e della quotazione in borsa. Nel terzo trimestre 2007 i ricavi del Gruppo ammontano a 343,3 milioni di euro, con una variazione di 13,4 milioni di euro (+ 4,1%) rispetto allo stesso periodo del 2006 e sono riconducibili per 270,5 milioni di euro al corrispettivo spettante per l’utilizzo della Rete di Trasmissione Nazionale italiana e per 43,4 milioni di euro alle controllate brasiliane. Si rilevano inoltre ricavi per Altre partite di energia per 10,9 milioni di euro. I Costi operativi ammontano a 84,6 milioni di euro, di cui 47,2 milioni relativi al personale. L’ebitda si attesta a 258,7 milioni di euro, con una variazione di 13,1 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (245,6 milioni di euro ). L’ebit è pari a 198,5 milioni di euro, +1,1% rispetto ai primi nove mesi del 2006. Nel periodo sono stati stanziati ammortamenti per 60,2 milioni di euro in crescita rispetto ai 49,3 milioni dello stesso periodo del 2006. L’utile netto si attesta a 88,4 milioni di euro, con una riduzione di 16,4 milioni di euro (-15,6%) rispetto allo stesso periodo del 2006, essenzialmente per l’incremento degli oneri finanziari di Gruppo, pari a 18,3 milioni di euro, derivante sia dall´incremento del debito che dagli effetti del portafoglio dei derivati di copertura. L’utile netto di Gruppo, scontata la quota di pertinenza delle minoranze, pari a 4,9 milioni di euro e non presente a settembre 2006, si attesta a 83,5 milioni di euro (-20,3%). Fatti Di Rilievo Successivi Alla Chiusura Dell’esercizio Al 30 Settembre 2007 E Prevedibile Evoluzione Della Gestione Emissione obbligazionaria indicizzata all’inflazione In data 23 ottobre 2007 Terna S. P. A. Ha lanciato un’emissione obbligazionaria indicizzata all’inflazione italiana (cd inflation-linked bond) per totali 500 milioni di euro nell’ambito del Programma di emissioni obbligazionarie “Euro Medium Term Notes” (Emtn). Il bond ha scadenza il 15 settembre 2023 e cedola pari a 2,731% indicizzata all’inflazione italiana (indice di riferimento: indice Foi, equivalente all’indice dei prezzi al consumo, senza tabacchi, per famiglie di operai e impiegati). I titoli, che pagheranno una cedola semestrale, saranno quotati presso la Borsa del Lussemburgo. I proventi dell’emissione saranno utilizzati per la copertura del fabbisogno previsto dal Piano di Sviluppo della rete di Trasmissione Nazionale. Terna continuerà sia a perseguire i programmi di efficienza operativa, e la focalizzazione sulla realizzazione degli investimenti previsti nel Piano di Sviluppo, sia l’attività di scouting alla ricerca di opportunità di investimento all’estero con particolare attenzione alla redditività ed al limitato profilo di rischio. Per quanto riguarda l’andamento economico, sulla base dei risultati conseguiti nei primi nove mesi del 2007 e delle attuali previsioni sull’andamento della gestione, si prevedono anche per l’intero esercizio 2007 risultati del Gruppo positivi, tenendo comunque conto che l’esercizio 2006 è stato caratterizzato da eventi straordinari (plusvalenza per la quotazione di Terna Participações e riconoscimento del deficit tariffario 2005). .  
   
   
SOLAR UTILITY: ENERGIA PULITA AD ALESSANO CON PANNELLI FOTOVOLTAICI SU IMMOBILI COMUNALI L´ACCORDO CON SOLAR UTILITY CONSENTIRÀ DI PRODURRE PER 30 ANNI NEL COMUNE DI ALESSANO (LE) UN QUANTITATIVO DI ENERGIA SOLARE PARI AI CONSUMI DI OLTRE 600 FAMIGLIE  
 
 Milano, 26 novembre 2007 - Solar Utility Spa , joint venture paritetica al 50% tra Pirelli Ambiente e il fondo Global Cleantech Capital (Gcc) , ha siglato oggi una convenzione con il Comune di Alessano (Lecce) finalizzata alla realizzazione e alla gestione di impianti fotovoltaici , con un investimento di circa 5,5 milioni di euro , in linea con il business plan. La società si è già garantita l´approvvigionamento dei moduli fotovoltaici necessari alla realizzazione del progetto. Tali impianti saranno installati su edifici e terreni di proprietà del Comune, in concessione per 30 anni. La potenza complessiva installata ammonterà a circa 1,1 Megawatt e consentirà di produrre annualmente energia elettrica "pulita" per oltre 1. 600. 000 kiloWatt/ora, l´equivalente dei consumi di oltre 600 famiglie . L´investimento consente un´accelerazione del piano di sviluppo di Solar Utility. Con questo accordo, la Società dà inizio al programma d´investimenti nel Sud Italia, dove vi è un alto livello di irraggiamento solare. L´intesa con Solar Utility consente al comune leccese di ottenere significativi risparmi economici, quali l´azzeramento della bolletta elettrica per gli edifici comunali, grazie alle consistenti dimensioni dell´impianto installato, e il riconoscimento di una royalty sulla produzione di energia elettrica, senza impegno di capitale pubblico. .  
   
   
JOB & ORIENTA: REGIONE VENETO FINANZIA PROGETTO DELL’ISTITUTO ZUCCANTE CHE PERMETTE RISPARMIO ENERGIA SOSTITUZIONE DEL PANNELLO FOTOVOLTAICO TRADIZIONALE CON UNA CELLULA NANOTECNOLOGICA IL PANNELLO, ANZICHÉ OCCUPARE LA SUPERFICIE DI UN CAMPO DA CALCIO, OCCUPEREBBE QUELLA DI UN’UNGHIA”.  
 
Venezia, 26 novembre2007 - Trasformare l’energia solare in energia elettrica con un “risparmio”, in termini di ottimizzazione, del trenta per cento. E’ quanto permette l’ “inseguitore solare”, un pannello fotovoltaico ideato dallo studente (oramai diplomatosi) Davide Biadene, dell’Istituto tecnico “C. Zuccante” di Mestre. Ad illustrare il progetto è stato Diego Nordio, docente dello stesso Istituto, nell’ambito del convegno “Le nanotecnologie per la Scuola. Presentazione dei risultati del progetto nanotech@school”, tenutosi all’interno nello stand di Job & Orienta 2007 dell’Assessorato all’Istruzione, alla Formazione ed al Lavoro della Regione Veneto. Nordio ha spiegato come “grazie all’ inseguitore solare, si trasforma l’energia solare in elettrica, ottimizzando il rendimento che diventa superiore del 30 per cento, utilizzando il movimento su due assi portanti: da est ad ovest e da nord a sud”. “Il progetto - sottolinea Nordico - è stato realizzato grazie al finanziamento della Regione Veneto. Il nostro augurio, è che lo stesso budget venga messo a disposizione anche il prossimo anno, in modo che si realizzi anche la seconda parte del progetto che prevede la sostituzione del pannello fotovoltaico tradizionale con una cellula nanotecnologica fotovoltaica, per ridurre gli spazi a un miliardesimo: il pannello, sostanzialmente, anziché occupare la superficie di un campo da calcio, occuperebbe quella di un’unghia”. Soddisfazione è stata espressa da Elena Donazzan, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Veneto, che si è complimentata con gli ideatori del progetto. “E’ stupefacente – ha concluso - come le scuole siano riuscite a fare ricerca da applicare al contesto produttivo”. . . .  
   
   
ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI SOSTEGNO ALLA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI, SEMINARIO DELLA REGIONE UMBRIA SU ASPETTI NORMATIVI E TECNICI  
 
Perugia, 25 novembre 2907 - Fare scelte che orientino sempre più verso le fonti rinnovabili di energia. Un impegno che la Regione Umbria persegue sia attraverso i sostegni economici con i programmi comunitari 2007-2013, sia attraverso una campagna d´informazione e diffusione. A questo scopo, per approfondire gli "Aspetti normativi e tecnici nella realizzazione degli impianti di produzione di elettricità da fonti rinnovabili", Regione, "Anci" (Associazione nazionale dei Comuni) Umbria ed "Aper" (Associazione dei produttori di energia da fonte rinnovabile) hanno organizzato un seminario che si terrà venerdì 30 novembre a Perugia, nella sala Partecipazione di Palazzo Cesaroni. Nel 2006 - rileva il Servizio Energia della Regione - la produzione netta di elettricità è stata in Umbria pari a 5856 Gigawattora, con un calo dello 0,9 per cento rispetto all´anno precedente, imputabile ad una flessione del comparto termoelettrico (- 2,1 per cento) a cui fa riscontro un aumento del 3,1 dell´idroelettrico. Il bilancio energetico registra un deficit del 4,3 per cento della produzione rispetto alla domanda. L´andamento dei consumi mostra un incremento del comparto industriale del 4,5 per cento a fronte di un dato nazionale dell´1,6 per cento. Più rallentato viceversa il trend del terziario: 4,3 su 5,4 per cento. I consumi domestici sono infine cresciuti dell´1,4% contro una media dell´1 per cento. Le fonti rinnovabili tradizionali, grazie alla presenza dei grandi impianti idroelettrici storicamente presenti nel Ternano, rappresentano circa il 26 per cento del fabbisogno, mentre è molto limitata la presenza delle fonti più innovative come il fotovoltaico, l´eolico e le biomasse. Nella nuova fase che si è aperta con il petrolio che ha superato la "soglia simbolo" dei 100 dollari a barile (159 litri) e la scelta operata dal Consiglio d´Europa il 9 marzo scorso di porre quali obiettivi vincolanti la riduzione, entro il 2020, del 20% delle emissioni che stanno alterando il clima con un utilizzo delle fonti rinnovabili pari al 20% dei consumi energetici, un ruolo centrale verrà giocato dai Comuni, delegati dalla Regione Umbria a concedere l´autorizzazione unica degli impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile (prevista dal Decreto legislativo 387/03). Di questo si parlerà nel seminario del 30 novembre. I lavori si apriranno alle 9 con l´intervento del presidente dell´"Anci" Paolo Raffaelli. Seguiranno gli intervnti di Pierluigi Manna, dirigente del Servizio Energia della Regione Umbria sui "nuovi scenari normativi per l´utilizzazione delle fonti rinnovabili": Gerardo Montanino, della Direzione operativa "Gse" (Gestore dei servizi elettrici) su "le fonti di energia rinnovabili: opportunità di mercato e meccanismi di incentivazione"; Marco Pigni, direttore di "Aper" su "gli extracosti della generazione elettrica da fonti di energia rinnovabili" e l´avvocato Simona Viola su "le fonti rinnovabili nell´ordinamento comunitario e italiano". Le valutazioni sul dibattito della mattinata saranno tratte da Ciro Becchetti, direttore allo Sviluppo economico della Regione Umbria. Il seminario riprenderà alle 14 con l´intervento di Alfio Todini, coordinatore del gruppo Energia dell´Anci, su "l´esperienza dei Comuni nell´applicazione della normativa". Di "realizzazione degli impianti da fonte rinnovabile nelle imprese" parlerà Stefano Pisoni, direttore generale della "Sirci" di Gubbio. Simona Viola illustrerà "il procedimento autorizzativo degli impianti da fonte rinnovabile", mentre Fabrizio Piergiovanni, responsabile "V. I. A. " della Regione Umbria parlerà della "Valutazione d´impatto ambientale degli impianti da fonti di energia rinnovabili nella normativa regionale". Al termine della discussione, concluderà il seminario l´intervento dell´assessore regionale all´Energia Mario Giovannetti. .  
   
   
UNIVERSITÀ INCONTRA L´IMPRESA: SUCCESSO DEL PROGETTO "ALTO APPRENDISTATO"  
 
Bolzano, 26 novembre 2007 - Si è riunito di recente il secondo Comitato tecnico scientifico del progetto “Alto Apprendistato”, che vuole avvicinare il mondo dell’università a quello dell’impresa. Il bilancio dell´iniziativa è lusinghiero: finora gli apprendisti coinvolti sono 62, con forte prevalenza maschile e l’1,6% di presenza di stranieri. L’età media oscilla tra i 19 e 26 anni. Il progetto è nato nel 2003 nell’ambito del percorso “progetto studenti in attività”, con l’obiettivo di avvicinare il mondo universitario a quello dell’impresa e di permettere a un gruppo di studenti diplomati di sperimentare la metodologia dell’alternanza formativa fra ateneo e azienda, attraverso percorsi finalizzati al conseguimento della Laurea in Ingegneria Logistica e della produzione. Grazie all’iniziativa di Antonio Sebastiani dell’Assoimprenditori e il finanziamento del Fondo Sociale Europeo, si è giunti alla sottoscrizione di un protocollo di intesa per l´implementazione di un percorso sperimentale, riservato a studenti in alternanza studio-lavoro, per il conseguimento della laurea di primo livello in Ingegneria Logistica e della produzione. L´iniziativa di Provincia di Bolzano, Assoimprenditori, Politecnico di Torino, Consorzio per la Ricerca e l’Educazione Permanente, Libera Università di Bolzano, Centro di Tecnologia e Management, organizzazioni sindacali provinciali, ha avviato la sperimentazione, nel cui ambito si collocano anche gli apprendistati di alto livello. Nel corso dell’incontro del Comitato tecnico scientifico è stato presentato un rapporto sugli sviluppi ed i risultati raggiunti, con cui si e’ voluto sottolineare l’importanza di questa esperienza e della particolare fase in cui si trova ora, quale conclusione di un ciclo di sperimentazione di successo. Complessivamente gli apprendisti finora coinvolti nel progetto sono 62, con forte prevalenza maschile e l’1,6% di presenza di stranieri. L’età media oscilla tra i 19 e 26 anni. Gli studenti hanno dimostrato un’eccellenza formativa con elevati voti di laurea. .  
   
   
FVG ALL´AVANGUARDIA PER ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO  
 
Udine, 26 novembre 2007 - "In Friuli Venezia Giulia abbiamo un cantiere costruttivo, ricco di progetti formativi, metodi e strumenti all´avanguardia in materia di formazione, di alternanza scuola-lavoro e per la diffusione della cultura tecnico scientifica. Non siamo dunque all´anno zero per quanto riguarda il dialogo tra industria e formazione, anzi abbiamo avviato un iter già ricco di buone prassi a cui si aggiunge il progetto presentato il 22 novembre dal Gruppo Pittini". Le conclusioni dell´assessore regionale alla Formazione e Lavoro, Roberto Cosolini, alla tavola rotonda sul tema "Scuola, formazione e impresa insieme per sviluppare l´integrazione" che si è svolta all´Assindustria di Udine per presentare il percorso formativo biennale promosso dall´Officina Pittini per la Formazione, sono incentrate sulla consapevolezza che il Friuli Venezia Giulia sta facendo passi importanti in questo settore. Cosolini ha ricordato che il nuovo disegno di legge regionale che introdurrà il nuovo ordinamento della formazione professionale conterrà molta cultura del lavoro, promuoverà ulteriormente la diffusione dell´ imprenditorialità e della cultura tecnica. Tra le buone prassi già attive in regione, sono state citate la sperimentazione dell´alto apprendistato, gli Ifts, strumenti gratuiti per occupati e disoccupati in cerca di specializzazione, che in Friuli Venezia Giulia hanno dato i migliori risultati rispetto alle altre regioni grazie alla buona qualità delle strutture partecipanti, al forte aggancio con la realtà imprenditoriale e, infine, alla flessibilità di adattamento alle situazioni e alle dinamiche del mercato del lavoro. Altre iniziative riguardano i corsi di laurea breve che prevedono tre mesi di work esperience in aziende del territorio, le iniziative "Imprenderò" per sviluppare la cultura imprenditoriale ed "Innovaction", che verrà estesa oltre che alle imprese e alle pubbliche amministrazioni anche al mondo della scuola. Cosolini si è poi complimentato con il Gruppo Pittini per l´iniziativa che sarà destinata agli allievi Iti e Ipsia della provincia di Udine per formare la figura del tecnico manutentore meccanotronico. "Tra il mondo della formazione e quello dell´economia c´è ancora troppa distanza. Con questa iniziativa abbiamo dimostrato che si può accorciarla", ha spiegato Andrea Pittini, presidente delle Ferriere Nord spa di Rivoli di Osoppo. Si tratta di un´esperienza-pilota in Italia realizzata in collaborazione con gli istituti scolastici Ceconi, D´aronco, Malignani, Solari, il Cnos-fap Bearzi e l´Azienda speciale ricerca e formazione della Camera di commercio e l´Associazione degli industriali di Udine. Iniziata nel 2004 con 60 studenti che hanno già concluso il biennio formativo, l´iniziativa ha portato al positivo inserimento lavorativo presso le Ferriere Nord spa del 12 per cento degli studenti. La seconda sessione, a cui partecipareanno 50 studenti, prevederà 600 ore di formazione (due terzi in officina e un terzo in aula). Al convegno, aperto dal presidente dell´Assindustria di Udine, Adriano Luci, sono intervenuti numerosi esponenti del mondo dell´economia e della scuola, tra cui il dirigente scolastico dell´Iti Malignani, Arturo Campanella, Furio Bednarz, presidente Ecap e project leader del Progetto Restart, Francesco Russo dell´Università di Udine e presidente del Centro internazionale Maritain, Adalberto Valduga, presidente regionale di Confindustria, e Paolo Moro, segretario Cisl Fvg. .  
   
   
UN CORSO PER OPERATORI DEL LEGNO DI KALININGRAD  
 
Trieste, 26 novembre 2007 - Negli ultimi dieci anni nella Federazione Russa è cresciuta da zero al 6 per cento la produzione industriale nei settori del mobile e dell´arredamento e oggi a Kaliningrad si produce circa il 5 per cento del comparto dell´intera Federazione. Alla crescita industriale non corrisponde però un´adeguata preparazione professionale del personale e manca una cultura diffusa della lavorazione del legno e del design, che invece costituiscono per il Friuli Venezia Giulia dei punti di forza. Da ciò "è nato un progetto di formazione rivolto a docenti e dirigenti della regione di Kaliningrad - nota l´assessore regionale per le Relazioni internazionali Franco Iacop - esteso ai rappresentanti degli imprenditori nel settore dell´arredo e inserito nel quadro del Protocollo d´intesa firmato lo scorso 21 maggio tra le due Regioni". "L´iniziativa - rileva Iacop - si inserisce in un percorso teso a valutare le opportunità di crescita e scambio tra le imprese dei due territori, un impegno che la nostra Regione sta portando avanti con successo da oltre due anni". Il progetto, ideato per rispondere alle specifiche esigenze espresse dai rappresentanti istituzionali di Kaliningrad nel corso degli incontri ospitati dalle due regioni dal 2005 in poi, è stato finanziato dall´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia nell´ambito delle politiche per la cooperazione allo sviluppo ed è stato realizzato da Informest in partnership con l´Istituto Ipsia Mattioni di San Giovanni al Natisone. Il corso, definito dall´assessore Iacop "un trasferimento di buone pratiche tra i docenti dell´ Ipsia e i loro colleghi della Scuola n. 8, l´istituto professionale per operatori del legno aperto a Kaliningrad nel 2006", si è concluso lo scorso venerdì dopo un percorso formativo che ha alternato lezioni in aula ed in laboratorio a visite presso aziende della regione. Nel corso della giornata conclusiva sono emerse numerose proposte per eventuali azioni future, mirate al consolidamento della collaborazione avviata tra le due realtà economiche e alla generazione di ricadute positive in ambito industriale e imprenditoriale per la Regione Friuli Venezia Giulia. .  
   
   
JOB & ORIENTA: PROGETTO PILOTA CONTRO IL BULLISMO  
 
Verona, 26 novembre 2007 - Il bullismo si vince non solo con azioni repressive, ma facendo crescere tra i giovani la cultura del rispetto delle regole e, soprattutto, della dignità della persona e la solidarietà nei confronti dei più deboli. E’ il messaggio forte lanciato a Verona , in occasione del salone “Job & Orienta”, dai partecipanti al convegno “Diritti umani e violenza nelle scuole” per presentare il progetto pilota della Regione “Io annullo il bullo”. Sono intervenuti l’assessore regionale ai diritti umani Isi Coppola, il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Carmela Palumbo, lo psichiatra Paolo Crepet, Antonio Papisca dell’Università di Padova, Gianluca Gini dell’Osservatorio Permanente Regionale sul bullismo e lo scrittore e regista Gianlcarlo Marinelli. La diversa prospettiva, quella dei diritti umani, con cui la Regione affronta il fenomeno del bullismo è stata messa in evidenza dall’assessore Coppola. Ne è nato questo progetto sperimentale condiviso che, dopo una prima fase di incontri e di somministrazione di un questionario ai ragazzi delle scuole, proseguirà ora con un’azione di sensibilizzazione che prevede anche una campagna di comunicazione con spot realizzati dagli studenti. Per i ragazzi è stato preparato un fumetto che racconta personaggi e storie di bullismo a scuola e un depliant informativo, mentre per gli insegnanti sono disponibili materiali informativi e di approfondimento anche su cd-rom. L’assessore ha sottolineato proprio l’importanza di fare “rete” anche su questo tema, analogamente a quanto il Veneto ha già ampiamente dimostrato di saper fare in materia di volontariato e solidarietà. Carmela Palumbo si è soffermato sull’esigenza di formazione del personale scolastico e sulla consapevolezza della necessità di combattere il bullismo che non è un fenomeno in crescita, ma solo portato oggi di più allo scoperto. Crepet ha parlato dei problemi della famiglia, che non è più quella del passato, del ruolo di una scuola che deve cambiare in senso educativo e della necessità di tornare ad insegnare il rispetto delle regole ai ragazzi, sapendo dire di no quando serve. Il prof. Papisca ha inquadrato l’argomento nel panorama più ampio dei diritti umani, per radicare nei giovani una altissima considerazione per la persona e la vita umana. Gini è partito dalla definizione di ciò che è il bullismo per commentare i risultati del questionario sulla percezione che gli studenti delle medie hanno del fenomeno che nell’85% dei casi si manifesta in presenza di altri ragazzi che non intervengono. Infine, Marinelli ha toccato il tema del potere della violenza, che trova la massima espressione nella guerra, a cui si contrappone il potere ancora più grande della passività e dell’innocenza. E ricordando l’esempio di Gesù Cristo ha concluso: “La più sovvertente dichiarazione di guerra è una dichiarazione di amore”. .  
   
   
CONTRIBUTI PER GIOVANI UNIVERSITARI IN RICORDO DI FAUSTO CUOCOLO UN CONVEGNO IN ONORE DEL GIURISTA GENOVESE  
 
Milano, 26 Novembre 2007 - Oggi alle ore 11. 30, presso l’Archivio di Stato, in via Santa Chiara 38 r. , si aprirà il convegno sul tema "Le prospettive regionaliste nel pensiero di Fausto Cuocolo", organizzato dalla direzione della rivista dell’Assemblea legislativa "Quaderni regionali", attualmente diretta dal professore Giovanni Persico. Nell’incontro saranno presentati il numero speciale della Rivista e la prima edizione della rassegna nazionale di studi giuridici in onore di Fausto Cuocolo, che prevede un incentivo di 4 mila euro per la migliore tesi in dottorato di studi giuridici presentata nelle università italiane. Il convegno sarà aperto dal presidente dell’Assemblea legislativa Giacomo Ronzitti, che ricorderà il contributo di Fausto Cuocolo, non solo come studioso e docente universitario, ma anche come presidente del Consiglio regionale e direttore scientifico dei "Quaderni regionali". Dopo Giovanni Persico la parola passerà ai relatori Lorenzo Acquarone, Fernanda Contri e Andrea Manzella. Sono stati invitati giuristi, uomini politici e personalità che, in amicizia, hanno collaborato con Fausto Cuocolo: fra gli altri il procuratore generale della Repubblica Luigi Rovelli, l’avvocato dello Stato Luciano Di Noto, il presidente della Corte dei Conti della Liguria Salvatore Greco, i senatori Alfredo Biondi e Luigi Grillo, il membro della Consulta Statutaria Paolo Armaroli, il direttore artistico del Teatro della Tosse Tonino Conte e il chirurgo Renzo Mantero. Prima dell’avvio dei lavori sarà letto un messaggio dell’arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco. .  
   
   
UNIVERSITÀ: TOUADI “ ERASMUS DAY 2007. STUDENTI ERASMUS AMBASCIATORI DEL NOSTRO PAESE”  
 
Roma, 26 novembre 2007 – Oggi alle ore 18. 00 all’interno del Mattatoio di Testaccio, Piazza Giovan Battista Marzi (Lungotevere Testaccio), futura Città delle Arti, si terrà la seconda edizione del “Roma Welcome Erasmus Day 2007”. L’evento, promosso dall’Assessore ai Rapporti con le Università, Jean-léonard Touadi, sarà una giornata dedicata all’accoglienza degli studenti erasmus che iniziano l’anno accademico nella nostra città. “Gli scambi culturali e l’incontro fra i giovani- afferma l’Assessore Jean-léonard Touadi - rappresentano l’elemento principale nel processo di coesione fra i popoli. Gli studenti che hanno viaggiato in questi vent’anni grazie al programma Erasmus, sono stati i migliori ambasciatori di Roma nel resto dell’Europa. La città deve puntare su questi giovani - conclude Touadì – investendo su strutture e servizi di accoglienza. ” Durante l’evento sarà presentato il servizio “Informaeuropagiovani”, istituito presso l’Informagiovani del Comune di Roma, che favorirà la nascita di un network per l’orientamento degli erasmus. Saranno distribuiti: una guida tascabile prodotta in collaborazione con il Cts, sulle offerte culturali di Roma; la Carta Giovani che concede sconti per cinema, musei capitolini, vaticani ed i teatri del circuito Agis Lazio ed alcuni gadget e facilities del Comune e di alcune istituzioni e aziende partner del progetto. Sarà allestito il set televisivo di Uniroma Tv, il primo network che riunisce sul suo portale video le 3 Università pubbliche della Città di Roma (La Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre). Nella stessa giornata verrà presentata la squadra di calcio formata da studenti Erasmus che parteciperà al 3° campionato di calcio delle Università Romane. Sono stati messi in palio numerosi viaggi e visite per gli studenti (per incentivare e promuovere visite culturale ed occasioni di scambio). La serata sarà animata da una serie di performance live di giovani artisti. Tutte le Università statali e le Associazioni studentesche saranno presenti con un loro stand dove potranno esporre la propria offerta formativa e culturale e i servizi per gli Erasmus. Saranno presenti anche, le Isituzioni europee, le Biblioteche di Roma, l’Informagiovani, e si terrà un collegamento con il Marocco dove si tiene in questi giorni il Meeting degli Erasmus dell´area Sud occidentale, Swep. Saranno presenti all’evento: Ministro alle Politiche Giovanili ed Attività Sportive Giovanna Melandri; Assessore alle Politiche Giovanili ed ai rapporti con le Università, Jean-léonard Touadi; Assessore all’Istruzione, Diritto allo Studio e Formazione Regione Lazio Silvia Costa Assessore alle Politiche del Turismo della Provincia di Roma Patrizia Ninci Direttrice dell’Ufficio di Informazione per l’Italia del Parlamento Europa Clara Albani Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea Piervirgilio Dastoli Capo Delegazione al Parlamento Europeo Gianni Pittella . .  
   
   
SECONDO UNO STUDIO LE ACQUE SONO MARRONI A CAUSA DELLA RIDUZIONE DELLE PIOGGE ACIDE  
 
 Bruxelles, 26 novembre 2007 - Da un nuovo studio condotto da un´équipe di scienziati finanziata dall´Unione europea emerge che il colore sempre più marrone di molti dei nostri laghi e torrenti è dovuto a una diminuzione delle piogge acide. Secondo questa ipotesi, il cambiamento di colore indicherebbe il ritorno a uno stato più naturale. «Una grande quantità di carbonio è immagazzinata sotto forma di depositi organici nei terreni, in particolare nelle torbiere che circondano molte delle nostre acque superficiali remote», ha spiegato Don Monteith, del Centro per la ricerca sui cambiamenti ambientali dello University College di Londra (Ucl). «Negli ultimi vent´anni una quantità sempre maggiore di questo carbonio si è dissolta nei nostri fiumi e nei nostri laghi, rendendo l´acqua marrone. » In un articolo pubblicato sulla rivista «Nature», i ricercatori scrivono che nel corso degli anni sono state avanzate molte possibili spiegazioni per il cambiamento del colore dell´acqua. «Alcuni lo attribuiscono a forzanti antropogeniche, determinate da meccanismi correlati al cambiamento climatico, al deposito di azoto o a cambiamenti nell´uso del terreno e di conseguenza sostengono che le concentrazioni e i flussi attuali non hanno precedenti. » Per capire che cosa stesse succedendo, tra il 1990 e il 2004 il gruppo internazionale di ricercatori ha analizzato i valori chimici dell´acqua di 522 laghi e torrenti remoti di sei paesi dell´Europa e dell´America settentrionale (Regno Unito, Norvegia, Svezia, Finlandia, Stati Uniti e Canada). «Abbiamo scoperto che il fattore dominante nell´intero processo non è il riscaldamento globale. In realtà il motore principale è stata la maggiore riduzione delle piogge acide dagli anni ´70», ha affermato John Stoddard, dell´Agenzia per la protezione ambientale (Environmental Protection Agency, Epa) degli Stati Uniti. «Man mano che l´acidità e le concentrazioni inquinanti presenti nel terreno diminuiscono, il carbonio diventa più solubile e, di conseguenza, fluisce in maggiore misura nei nostri laghi e fiumi e può diffondersi in quantità più elevate negli oceani. Per certi versi, stiamo assistendo al ritorno delle acque al loro stato naturale, preindustriale. » Il dottor Stoddard fa tuttavia presente che occorre approfondire gli studi sulle implicazioni che questo cambiamento comporta per le nostre acque. «I percorsi ambientali di metalli pesanti come l´alluminio e il mercurio, ad esempio, sono strettamente correlati al carbonio organico dissolto ed è troppo presto per sapere in che modo l´aumento della materia organica influirà su questi composti tossici. » I risultati della ricerca interesseranno anche le aziende idriche, poiché ora si troveranno a dover eliminare la colorazione dell´acqua potabile utilizzando attrezzature che non sono destinate a essere usate per far fronte a concentrazioni tanto elevate di carbonio organico dissolto. L´ue ha fornito il proprio sostegno alla ricerca nell´ambito del progetto Euro-limpacs (progetto integrato per la valutazione degli impatti del cambiamento globale sugli ecosistemi di acqua dolce europei), che è finanziato a titolo dell´area tematica «Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi» del Sesto programma quadro. Http://www. Ucl. Ac. Uk http://www. Nature. Com/nature .  
   
   
FUCINO: DEL TURCO, COMMISSARIO PER PROGETTO VASCHE ACCUMULO CONTRO EMERGENZA IDRICA OPERE PER OLTRE 65 MILIONI DI EURO  
 
Gioia dei Marsi, 26 novembre 2007 - Sulla vicenda del progetto per la realizzazione di vasche di accumulo per far fronte all´emergenza idrica nel Fucino verrà nominato un commissario straordinario. Lo hanno annunciato nel corso di un´assemblea pubblica il presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, e l´assessore all´Agricoltura, Marco Verticelli. "Il commissario - hanno spiegato Presidente e Assessore - avrà il compito di sbrogliare la complicata matassa amministrativa che si è creata in questi anni e che di fatto ha bloccato il progetto di realizzazione delle vasche di accumulo. Non sarà un compito agevole - ha aggiunto Del Turco - ma posso dire fin da ora che sarà chiamato a svolgere questo ruolo un alto magistrato attualmente in pensione". Nel corso della concitata assemblea, alla quale hanno preso parte l´assessore alle Attività produttive, Valentina Bianchi, il vicepresidente del Consiglio regionale, Nicola Pisegna, il presidente del Consorzio di Bonifica, Iacutone, e il sindaco di Gioia dei Marsi, Gianclemente Berardini, il presidente Del Turco ha indicato in maniera chiara agli agricoltori i tempi del nuovo percorso amministrativo. "Entro sette giorni - ha spiegato - su indicazione di Verticelli nominerò il commissario; poi, entro 15-20 giorni, verrà istituito un gruppo di lavoro tecnico, composto da soggetti istituzionali e agricoltori, che avrà il compito di presentare idee per la realizzazione del progetto. Al termine del lavoro del commissario straordinario, che spero si consumi nel giro di quaranta giorni, passeremo ad esaminare le proposte tecniche che verranno fuori dal gruppo di lavoro. Dopo questo passaggio, daremo il via alla gara pubblica". Sul piatto dei finanziamenti ci sono fondi per 65 milioni di euro che il presidente Del Turco ha garantito "essere ancora a disposizione per la realizzazione del progetto", smentendo così le voci che invece indicavano una diversa destinazione delle risorse. Nel corso dell´assemblea gli agricoltori hanno ribadito "l´assoluta necessità di un´opera del genere che garantisca i livelli produttivi nel Fucino nei periodi di carenza d´acqua", ma hanno anche denunciato il mancato funzionamento di diversi invasi di accumulo che sono stati realizzati negli ultimi anni. .  
   
   
AMBIENTE: GEMELLAGGIO FRIULI VENEZIA GIULIA CON BASILICATA PER DIFESA DEL SUOLO  
 
Trieste, 26 novembre 2007 - Gemellaggio tra Friuli Venezia Giulia e Basilicata per le questioni inerenti alla difesa del suolo. L´accordo, inserito nell´ambito del progetto Agire-por, è stato autorizzato dalla Giunta regionale, su proposta del vicepresidente Gianfranco Moretton, che ha anche incaricato il Servizio Geologico della Direzione centrale Ambiente e Lavori pubblici di stipulare la convenzione con il ministero dello Sviluppo economico e con la Regione Basilicata, quest´ultima in veste di regione beneficiaria. . .  
   
   
AMBIENTE: TESI MEDICHE A CONFRONTO SUL RISCHIO SALUTE DERIVANTE DAI TERMOVALORIZZATORI INCENERITORE: UNO STUDIO DI VERONESI CONTRO IL MANIFESTO DEI 173 L’ONCOLOGO: «NESSUNA RELAZIONE TRA GLI IMPIANTI E LA MORTALITÀ PER TUMORI»  
 
Firenze, 26 novembre 2007 - “I dati di mortalità (per tutte le cause e per tumori) non provano l’esistenza di un qualsiasi nesso causale tra presenza di inceneritori di rifiuti solidi urbani e rischio per la salute di popolazioni residenti, nel raggio di ricaduta delle loro emissioni”. Dinanzi alle notizie diramate oggi circa la presa di posizione di 173 medici - di famiglia, ospedalieri, specialisti - contro l’inceneritore della piana fiorentina, è opportuno conoscere anche lo studio effettuato dal Comitato scientifico di garanzia presieduto dal professor Umberto Veronesi, sull’impatto sanitario derivante dal recupero di energia dai rifiuti, lavoro contenuto nel volume Il recupero di energia da rifiuti: la pratica, le implicazioni ambientali e l’impatto sanitario, (pubblicato nel n. 45 di “Ingegneria Ambientale, Quaderni”, Cipa Editore), dal quale prende spunto la presa di posizione dei medici fiorentini. La ricerca è stata realizzata per uno studio sul sistema di gestione integrata dei rifiuti solidi urbani della Regione Sicilia. Lo studio di Veronesi si avvale dei dati di una ricerca sulla mortalità per cancro tra i residenti intorno a 72 inceneritori nel Regno Unito. Il rapporto inglese aveva preso in considerazione 14 milioni di soggetti seguiti per 13 anni e ris! ulta uno dei più rilevanti sulla valutazione dei rischi! di canc ro tra la popolazione residente nelle vicinanze di inceneritori. L’ipotesi dello studio si poggiava sul fatto che si sarebbe dovuto osservare un declino del numero di casi di cancro allontanandosi dalla fonte emittente. La conclusione degli autori è stata che non c’è alcuna evidenza d’incidenza e mortalità per cancro nei 7,5 chilometri di raggio studiati ed in particolare nessun declino con la distanza dall’inceneritore. Secondo l’equipe di Veronesi gli studi precenti il 2001, in particolare quelli epidemiologici di S. W. Hu e di C. M. Shy, avevano evidenziato che in prossimità di inceneritori potevano essere riscontrati elevati livelli di composti chimici organici e metalli pesanti, ma nessun aumento di sintomi respiratori o di declino della funzione polmonare. Tanto meno di rilevabili risultati per rischio di cancro e di effetti sulla riproduzione». Il rapporto Veronesi cita anche una ricerca effettuat! a nel 2004 da numerose Asl e dall´Arpa dell’Emilia-romagna, anche per conto di organismi e centri di ricerca europei, nell´area di Coriano-forlì dove esiste un termovalorizzatore in un’area industriale e vicino all’autostrada Bologna-ancona ed ad un inceneritore per rifiuti ospedalieri. Anche questa ricerca concludeva che «non esistono prove concrete di un legame fra l’esposizione alle emissioni di inceneritori ed un aumento dei tumori». Nella maggior parte delle ricerche, secondo lo studio del professor Veronesi «i dati di mortalità per tutte le cause e per tumori, di morbilità per affezioni delle vie respiratorie e di possibile incremento di effetti sulla riproduzione, sono del tutto inconsistenti e pertanto non provano l’esistenza di un qualsiasi nesso causale tra presenza di inceneritori di rifiuti e rischio per la salute di popolazioni residenti, nel raggio di ricaduta delle loro emissioni». E’ da sottolineare che questi risult! ati emer gono da studi condotti anche in anni in cui le tecnologie erano assai meno sofisticate di quelle di oggi che limitano le emissioni a valori minimi, imposti anche dalla legislazione esistente. .  
   
   
STANZIATI 7 MILIONI PER LA MESSA IN SICUREZZA DELL’ARNO ARRIVANO DAL MINISTERO DELL’AMBIENTE IN SEGUITO ALL’ACCORDO DEL 2005  
 
 Firenze, 26 novembre 2007 - Il ministero dell’ambiente ha stanziato altri 7 milioni di euro per la messa in sicurezza dell’Arno. I primi 7 milioni erano stati messi a disposizione un anno fa. «Il ministro Pecoraro Scanio – afferma l’assessore regionale alla difesa del suolo, Marco Betti – conferma nei fatti l’impegno assunto un anno fa a Firenze, con la sottoscrizione del protocollo e ribadisce la volontà di dare continuità ad un piano di interventi che permetterà di mettere al sicuro l’80% del bacino toscano dell’Arno, un programma che è in piena attuazione e che richiede investimenti per 200 milioni di euro. Ad oggi quelli disponibili sono 71, di cui 43 stanziati dalla Regione e dagli enti locali e 28 dallo Stato». L’assessore annuncia anche che saranno aperti a breve nuovi cantieri per realizzare una serie di interventi strategici lungo l’asta principale del fiume, sia a monte che a valle di Firenze e si susseguiranno fino alla fine del 2009. Si tratta di opere che consentiranno di ridurre sensibilmente il rischio di inondazione del fondovalle del Valdarno, del centro storico di Firenze e dell’area metropolitana fiorentina, del distretto conciario, di Pisa e del suo centro storico. Il 26 ottobre scorso è stata bandita la gara per realizzare le casse di espansione a Roffia, nei pressi di San Miniato. Lì l’affidamento dei lavori è previsto per la seconda metà di dicembre. «Si tratta di un accordo e di piano di interventi – prosegue l’assessore Betti –importanti, che hanno segnato alcune novità anche sul piano metodologico, ma che, purtroppo, non hanno visto partecipare concretamente lo Stato fino allo scorso anno quando, grazie all’intesa con il nuovo governo, si sono sbloccati i fondi statali per la realizzazione delle opere. Se infatti la Regione, da parte sua, aveva destinato risorse al programma, lo Stato, durante la scorsa legislatura, non aveva fatto altrettanto». L’assessore coglie infine l’occasione per fare il punto sul programma di messa in sicurezza nell’intero territorio regionale. «La Regione – precisa - considera la questione della sicurezza idrogeologica una priorità. Per questo insieme agli enti locali siamo intervenuti e continuiamo ad intervenire, anche con proprie consistenti risorse, su altri fronti critici, come l’Ombrone grossetano, il fiume Cecina, il torrente Petraia nel Comune di Follonica e il torrente Carrione, in provincia di Massa-carrara». Prima della fine dell’anno, nel bacino dell’Arno, oltre agli interventi previsti a Roffia prenderanno avvio opere analoghe a Montevarchi (il località Paduletta), a Poppi e Bibbiena. Fra il giugno 2008 e la fine del 2009 saranno inoltre realizzate casse di espansione sull’Ombrone pistoiese nei pressi di Quarrata e altre sul fiume Era, oltre a primi interventi sullo scolmatore a Pontedera. A monte di Firenze saranno realizzate casse di espansione a Pizziconi e Restone, vicino a Figline Valdarno. Dal 2000 ad oggi sono stati più di 900 gli interventi di mitigazione delle piene e per il consolidamento dei versanti effettuati sul territorio regionale. Circa 700 sono stati già collaudati e oltre 200 sono in fase di ultimazione. . .  
   
   
FESTA DELL´ALBERO MA NON SOLO PRESENTATO IL PROGETTO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE RIVOLTO ALLE SCUOLE PIEMONTESI  
 
Torino, 26 novembre 2007 - Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, in collaborazione con la Regione Piemonte – Direzione opere pubbliche, difesa del suolo, economia montana e foreste – hanno presentato , nel corso di una conferenza stampa, “La Festa dell’albero… ma non solo”, un progetto educativo rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado del Piemonte per riflettere sul rapporto uomo-ambiente, predisponendo un percorso e degli strumenti educativi incentrati sul mondo dell’albero, sul ruolo dei boschi e delle foreste e sul loro funzionamento. 1. 000. 000 di alberi per Kyoto: è questa la missione della Xiii edizione della Festa dell´Albero del 21 novembre, giornata dedicata alla piantumazione di piantine con l´obiettivo di rendere le città più verdi e vivibili. “Un´ambiziosa missione che chiama all´appello tutti, per fare degli alberi uno strumento in grado di ridurre l´effetto serra, contrastare i mutamenti climatici e di rendere le nostre città più respirabili, vivibili e belle” ha sottolineato Vanda Bonardo, presidente Legambiente Piemonte e Valle d´Aosta. Un contributo verde al protocollo di Kyoto, l´accordo internazionale entrato in vigore il 16 febbraio 2005, che impegna i Paesi firmatari a ridurre le emissioni di gas serra responsabili dei cambiamenti climatici. “Con la Festa dell’Albero intendiamo rafforzare il rapporto tra la Regione e le scuole, in particolare quelle di collina e di montagna. – ha dichiarato Bruna Sibille, assessore regionale allo sviluppo della montagna e foreste, opere pubbliche e difesa del suolo, sottolineando che “si tratta di un progetto che unisce sensibilizzazione ambientale e attenzione al territorio nell’ambito di un piano di comunicazione forestale che punta a mettere la gestione sostenibile dei boschi e il corretto rapporto uomo-ambiente al centro delle azioni del nostro assessorato”. Il progetto “Festa dell’Albero ma non solo…” vuole fornire agli insegnanti strumenti per sensibilizzare gli allievi e le competenze per riflettere e affrontare tematiche ambientali inerenti all’importanza di boschi e foreste e sul fondamentale ruolo di “polmone verde” per la Terra. Si avvierà, insieme alle scuole, un’iniziativa che non si fermerà al 21 novembre ma che accompagnerà questa giornata di festa con altri 364 giorni di impegno attraverso un percorso educativo/divulgativo volto a stimolare gli studenti verso un comportamento quotidiano sostenibile, a cominciare dal rispetto per il verde in difesa dell’ambiente. In conferenza stampa sono stati presentati anche i risultati dell´indagine conoscitiva effettuata nelle scuole piemontesi che determineranno le linee guida del progetto. Ad accompagnare la campagna regionale, saranno attive delle pagine web dedicate, appendici dei siti di Legambiente Piemonte e Valle d´Aosta e Regione Piemonte e un nuovo logo. L´indagine conoscitiva effettuata nelle scuole, anche grazie alla collaborazione con l´Ufficio scolastico regionale, ha indagato sui progetti realizzati nelle scuole in passato e sulle necessità sentite dagli insegnanti in relazione al tema. E’emersa la necessità di avere a disposizione delle pagine web con news, materiali didattici, buone pratiche, progetti e iniziative, ma anche la possibilità di momenti di formazione e informazione sia in presenza che a distanza (e-learning). Inoltre è richiesto il supporto e la presenza di educatori ed esperti nelle classi e per le uscite sul campo, scambi tra ragazzi di pianura e città con ragazzi di montagna, formazione dei docenti e sportelli informativi. .  
   
   
PECORARO SCANIO: IL PIANO ARIA DEL PIEMONTE UNICO APPROVATO IN EUROPA DE RUGGIERO: PER QUESTO CHIEDIAMO PIU FONDI PER PROSEGUIRE  
 
Torino, 21 novembre 2007 - “Nell’annunciare uno stanziamento di 10 milioni di euro per il car sharing, il 21 novembre a Roma, il fatto che il ministro Pecoraro Scanio abbia sottolineato che il Piemonte sia l’unica regione italiana che si è vista approvare in sede europea il piano per la qualità dell’aria, ci conforta e ci spinge a proseguire sul percorso intrapreso in questi due anni”. E’ il commento dell’assessore all’Ambiente Nicola de Ruggiero che sottolinea anche come “seppur la situazione dell’aria nelle nostre città rimanga grave, superando i limiti imposti dall’Ue a tutela della salute umana”, i primi dieci mesi del 2007, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, “abbiamo rivelato dati migliori”. “Possiamo registrare per la diffusione di Pm10 - continua de Ruggiero - un -21,1 % di giorni di superamento dei limiti, in pratica quasi il 16% in meno di media. Questo conferma che per ridurre l’inquinamento atmosferico ci stiamo muovendo in maniera corretta. Per questo non possiamo abbassare la guardia, né fermare quanto abbiamo avviato”. “Quindi, in virtù della bontà delle azioni messe in atto - conclude l’assessore – chiediamo al ministero che disponga un aumento degli stanziamenti a favore della nostra Regione, così da poter incentivare ulteriormente il lavoro sinora svolto”. .