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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Novembre 2007
LA PRIMA VOLTA DI LUBIANA  
 

Roma, 8 novembre 2007 - La Slovenia si appresta a presiedere da gennaio il semestre europeo della Ue. E’ un appuntamento storico per varie ragioni che vanno comunque sottolineate. Per la prima volta uno dei Paesi del “nuovo allargamento” è chiamato a questa importante responsabilità, fatta di relazioni, organizzazione, alta diplomazia ma anche decisioni e gestioni di dossier non certo semplici. Inoltre, si tratta di un Paese che “apre” ai Balcani il futuro stesso dell’Unione, dovendo al contempo essere d’esempio e di monito per una politica di vicinato sempre più stringente alle regole condivise della Comunità. Non è solo la territorialità a spingere la Slovenia verso questa direzione, ma anche il coraggio dimostrato nell’adottare prima di altri politiche e scelte politiche, economiche e finanziarie, come l’euro. Per l’Italia, poi, questa Presidenza ha un sapore particolare, quello di una rafforzata amicizia, testimoniata dai numerosi incontri bilaterali degli ultimi mesi, con il nostro Paese pronto a farsi nuovamente sponsor, come era avvenuto ai tempi dell’entrata nella Ue, per sostenerne il gravoso compito istituzionale che vedrà Lubiana impegnata fino a giugno 2008. Dopo la “caduta del muro” di Gorizia, gli accordi transfrontalieri e in materia economica, i comuni interessi sul corridoio 5 per i trasporti e addirittura la prospettiva di un lavoro congiunto per la creazione di un grande porto dell’Alto Adriatico, adesso i due Paesi, incardinati finalmente in una prospettiva europea comune, si apprestano a rafforzare i loro legami anche nell’affrontare il nodo dei Balcani. Nell’ultimo incontro bilaterale, Romano Prodi e Janez Jansa hanno ribadito che sia la Croazia che la Serbia (una volta che quest’ultima avrà sciolto il delicato nodo sul Kosovo), potranno avere le carte in regola solo grazie al forte lavoro diplomatico che Paesi “vecchi” e “nuovi” della Ue sapranno tessere. Il semestre sloveno alla Presidenza è sicuramente una grande occasione per cominciare questo duro lavoro nel modo giusto.
Lelio Alfonso, Responsabile Comunicazione del Governo, Presidenza del Consiglio dei Ministri.

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REGIONI EUROPA: ILLY PRESENTA ASSEMBLEA GENERALE ARE  
 
 Udine, 8 novembre 2007 - "L´identità rappresenta il principale fattore di ricchezza dell´Europa", ha ricordato ieri Riccardo Illy, presidente dell´Assemblea delle Regioni d´Europa e del Friuli Venezia Giulia, illustrando nel pomeriggio alla stampa i lavori di domani e venerdì, nel comprensorio fieristico di Udine, dell´Are, a cui oggi aderiscono - ha sottolineato - oltre 260 realtà regionali europee. Identità regionali e minoritarie - Illy ha ad esempio citato il romancio, il catalano, il basco - che il livello istituzionale regionale può promuovere e "sfruttare" per il suo sviluppo sociale ed economico. In questo senso, citando i provvedimenti normativi del Friuli Venezia Giulia per le lingue slovena e friulana, "la nostra Regione rappresenta un modello per la tutela di queste identità". Il fattore innovazione si lega oggi più che mai alla creatività, che cresce se diversi e numerosi sono i fattori e gli approcci culturali attraverso cui viene generata: ed è questa - ha spiegato il presidente dell´Are - la grande opportunità dell´Europa. Sarà dunque questo il messaggio che le Regioni europee vogliono idealmente consegnare, con la "dichiarazione di Udine" (sarà approvata nella giornata conclusiva di venerdì), al presidente della Commissione europea José Manuel Barroso: che le Regioni vengano valorizzate dalla Ue, che l´Unione europea si faccia portavoce verso gli Stati nazionali per un ruolo più significativo e per maggiori poteri legislativi alle Regioni, proprio allo scopo di svolgere questa missione di tutela e promozione delle identità. Illy ha infine ricordato come oggi in Europa "le identità siano sempre più plurime" e ciò aiuta a stemperare le possibili tensioni tra territori, che talvolta vengono acuite da fenomeni di migrazione, come recenti fatti di cronaca hanno confermato. All´assemblea generale dell´Are di Udine - dati odierni - parteciperanno i delegati di 158 Regioni (di 31 Paesi), di cui 9 italiane: oltre al Friuli Venezia Giulia, Campania, Lazio, Lombardia, Molise, Sicilia, Trentino-alto Adige, Valle d´Aosta e Veneto. Ventisei saranno le Regioni rumene presenti, mentre saranno complessivamente 99 i presidenti di Regioni che parteciperanno ai lavori. Saranno 470 i rappresentanti che giungeranno dall´estero, 22 dall´Italia e 12 i relatori ufficiali. Novantotto sono i giornalisti, i fotografi e gli operatori televisivi accreditati, provenienti da Italia, Austria, Belgio, Bosnia e Erzegovina, Croazia, Francia, Romania, Russia e Slovenia. A completare questi "numeri", ancora 70 ospiti, 31 interpreti e 24 persone dello staff dell´Are, giunti da Strasburgo. Quattro infine gli aeroporti coinvolti (Ronchi dei Legionari, Venezia, Klagenfurt e Lubiana) e 16 le strutture alberghiere impegnate, tutte nell´area di Udine, con oltre 400 camere occupate. .  
   
   
UE: ILLY A BARROSO, POTERI LEGISLATIVI PER TUTTE LE REGIONI  
 
Udine, 8 novembre 2007 - "Ribadirò venerdì a Udine la mia richiesta al presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, di promuovere l´attribuzione di poteri legislativi a tutte le Regioni da parte dei rispettivi Stati membri dell´Ue. L´ottimizzazione del processo ascendente, ossia il metodo partecipativo che consente alle Regioni di intervenire assieme agli Stati nella costruzione delle direttive e dei regolamenti durante la loro elaborazione, non sarà altrimenti percorribile se mancherà omogeneità tra tutte le Regioni, ossia se alcune di esse resteranno prive di potestà legislativa per recepire le direttive europee". A poche ore dalla riunione che si svolgerà a Udine degli organismi direttivi e dell´Assemblea generale dell´Are, l´Assemblea delle Regioni d´Europa, il presidente della Regione nonché dell´Are, Riccardo Illy, lancia questa anticipazione nel corso del suo intervento conclusivo al convegno organizzato presso la facoltà di Economia dell´Università di Udine dal tema "Le Regioni italiane nei processi normativi comunitari". "Chiederò a Barroso di prendere in considerazione le migliori pratiche, ad esempio quelle dell´Italia, ma anche del Friuli Venezia Giulia - ha aggiunto Illy - e citerò i primi esiti di una ricerca promossa presso un istituto di ricerca di Basilea che rivela come le regioni che hanno maggiori poteri e competenze, a partire da quelle legislative, si dimostrano più dinamiche nello sviluppo economico". La legislazione italiana e regionale è stata giudicata in questo senso "estremamente innovativa". A livello nazionale la legge n. 11 del 2005 ha mutato i rapporti tra lo Stato e l´Unione europea in un contesto che ha visto coinvolte anche le Regioni, le quali hanno accresciuto considerevolmente il loro ruolo nel rapporto con le istituzioni europee. La regione Friuli Venezia Giulia ha invece delineato dal 2004 le proprie procedure legislative finalizzate all´attuazione degli atti dell´Unione europea nelle materie di propria competenza. "Si tratta di un sistema legislativo che prende avvio dalla legge regionale 10/2004 - ha ricordato il presidente - la cui stesura è stata affrontata da subito, ad inizio legislatura. Questo perché - ha spiegato Illy - abbiamo ritenuto che fosse una grande opportunità, da sfruttare ulteriormente per altri allargamenti ma anche per raggiungere un´ulteriore integrazione. Vi sono infatti moltissime competenze - difesa, politica estera, ecc - che gli Stati membri potrebbero utilmente trasferire all´Ue". Tra gli elementi innovativi della legge regionale i giuristi hanno sottolineato ad esempio, il procedimento della ´legislazione concordata´. "Si tratta di un procedimento che la nostra Regione adotta ormai in modo abituale. L´ultimo caso - ha citato Illy - riguarda la legge che tutela la denominazione del Tocai friulano che è stata predisposta attraverso un procedimento concordato. Trovo sia opportuno - ha commentato Illy - che in merito soprattutto a temi controversi si ricorra a questo procedimento". L´apertura dei lavori del convegno è stata affidata al rettore dell´ateneo friulano udinese, Furio Honsell, a seguire hanno preso la parola il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Tesini, i docenti di diritto comunitario e di diritto pubblico comparato dell´Università di Udine, Maurizio Maresca e Laura Montanari, il coordinatore del progetto Governance-formez, Arturo Siniscalchi, il consigliere della presidenza del Consiglio dei ministri, Guido Carpani. .  
   
   
RUOLO REGIONI NEI PROCESSI NORMATIVI COMUNITARI  
 
 Udine, 8 novembre 2007 - La riforma costituzionale del 2001 e l´approvazione della legge 11 del 2005 hanno modificato la dinamica dei rapporti tra lo Stato e l´Unione europea e in questo contesto anche le Regioni hanno visto mutare e crescere il loro ruolo nel rapporto con le istituzioni europee. Un convegno a Udine, nella sala Tomadini della facoltà di economia dell´Università, per presentare il libro curato da Guido Carpani, Tania Groppi, Marco Olivetti e Arturo Siniscalchi "Le Regioni italiane nei processi normativi comunitari" ha offerto - alla presenza del presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini (anche in veste di coordinatore della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative italiane) e del presidente della Regione Riccardo Illy - il terreno per una panoramica degli strumenti organizzativi centrali e periferici di raccordo tra i ministeri, tra lo Stato e le Regioni e le altre autonomie locali e per analizzare le esperienze più significative maturate dalle Regioni, in primis le leggi comunitarie del Friuli Venezia Giulia che nel 2004 si è dotata di una legge sulla partecipazione della Regione ai processi normativi dell´Ue, e sulle procedure di esecuzione degli obblighi comunitari, con la quale nell´ordinamento regionale è stata introdotta la legge comunitaria annuale. Una legge, questa, licenziata a inizio legislatura con uno sguardo all´Europa che fa del Friuli Venezia Giulia una regione apripista e prototipo, ha affermato Tesini sottolineando che, a distanza di tre anni, si presenta come una grande occasione di bilancio scadenzato e che si è tradotta in un vantaggio per la qualità degli atti e in una accresciuta ricaduta positiva nelle politiche economiche e sociali. La ricerca, che fa positivi riferimenti a questa legge, è uno studio innovativo di grande interesse, che - ha detto Tesini - si pone come strumento di lavoro aperto non solo al dibattito giuridico, ma che aiuta a orientare e a orientarsi nei passi da compiere. L´europa ci ha abituato ad avvertire la relazione tra i livelli istituzionali, nel principio sussidiario della leale collaborazione, con una pari dignità istituzionale che non sempre è uguale a equiordinazione e che non significa che tutti fanno le stesse cose. Anzi, dentro le nuove materie ciascuno deve fare la propria parte, abituandosi a capire e a recepire le direttive comunitarie e a concorrere alla formazione di esse - ha affermato ancora Tesini sottolineando che il Friuli Venezia Giulia ha saputo vedere nell´Ue una grande opportunità prima ancora che un nuovo livello istituzionale. Come partecipare alla fase legislativa ascendente è il vero problema quando la capacità di relazione è affidata anche al modo in cui le proprie responsabilità vengono pensate ed esercitate e proprio per questo, per Tesini, occorre dare vita a un sistema di relazioni essenziale e mirato alle questioni cruciali, consapevoli che non tutto può essere normato. Un discorso che evidenzia l´importanza della relazione tra parlamenti nazionali e assemblee legislative locali, tra governi nazionali ed esecutivi regionali, e anche l´importanza che in questo processo gli esecutivi siano rafforzati e che parallelamente sappiano relazionare con i legislativi. Al convegno, aperto dal rettore Furio Honsell, sono intervenuti Maurizio Maresca, ordinario di diritto dell´Unione europea e Laura Montanari, ordinario di diritto pubblico comparato, dell´università di Udine; Arturo Siniscalchi, coordinatore del progetto Governance - Formez; Guido Carpani, consigliere della presidenza del Consiglio dei Ministri. . .  
   
   
COOPERAZIONE: FRIULI VENEZIA GIULIA E CANTONE SARAJEVO FIRMANO INTESA  
 
 Udine, 8 novembre 2007 - Il presidente della Regione, Riccardo Illy, ed il primo ministro del Cantone di Sarajevo (Bosnia Erzegovina), Samir Silajdzic, hanno siglato ieri un´Intesa bilaterale di collaborazione tra le due Regioni. Il documento, alla firma del quale era presente l´assessore regionale alle Relazioni internazionali, Franco Iacop, e il portavoce dell´Assemblea legislativa del Cantone, Denis Zvizdic, fornisce la cornice istituzionale ai progetti di cooperazione in programma tra il Friuli Venezia Giulia ed il Cantone nei settori dello sviluppo economico, dell´istruzione, della formazione e del welfare. "La Regione Friuli Venezia Giulia, ospitando nella sua sede di Bruxelles il Cantone di Sarajevo, che è tra l´altro membro dell´Assemblea delle regioni d´Europa e parteciperà quindi domani all´assemblea generale in programma a Udine, ha coronato con un gesto simbolico e pratico la collaborazione tra le due regioni. Grazie alla firma di quest´intesa - ha auspicato il presidente Illy - ci auguriamo che questa collaborazione potrà essere in futuro ancora più intensa e proficua". Il protocollo mira a favorire lo sviluppo economico attraverso la promozione della microimpresa e attraverso il sostegno nel rispetto dell´ "acquis communitaire" per favorire la più rapida integrazione della Bosnia Erzegovina all´Unione Europea. "Credo - ha commentato su questo aspetto il presidente Illy - che occorrerebbe un impegno maggiore degli stati membri dell´Unione per favorire questo processo, da un lato per allontanare alcune minacce che provengono dal Kossovo, territorio vicino alla Bosnia Erzegovina, e dall´altro per sfruttare l´enorme patrimonio umano che vive quelle terre ed è attualmente spesso disoccupato o sottocupato anche se dispone di alto potenziale professionale e formazione universitaria molto elevata". Depurazione delle acque con sistemi biologici, filiera del legno, ripristino di strutture turistiche (pista da sci a Sarajevo) e infrastrutture stradali (338 chilometri del Corridoio 5C che attraversano tutta la Bosnia) sono solo alcuni dei progetti che la Regione, attraverso la direzione alle Relazioni internazionali, sta finanziando o sta promuovendo in collaborazione con i soggetti imprenditoriali del Friuli Venezia Giulia nel Cantone di Sarajevo. Un progetto, che è già stato finanziato dalla Regione attraverso i fondi della cooperazione, riguarda l´adeguamento e il trasferimento dei principi dell´ "acquis communitaire" al Cantone. Gli altri due progetti su depurazione acque e filiera del legno che verranno probabilmente finanziati con i fondi del tranfrontaliero ipa-adriatico e del trasnazionale di cooperazione dell´Obiettivo 3, sono stati individuati oggi grazie a contatti avviati con il consorzio Friuli Innovazione. La delegazione di Sarajevo ha annunciato oggi che per i prossimi tre anni il Cantone ha intenzione di investire 10 miliardi di euro in impianti di energia elettrica, trasporti e vie di comunicazione, settore legno e turismo. Si tratta di un´opportunità che la Regione Friuli Venezia Giulia intende cogliere, promuovendo e affiancando le imprese della regione, in particolare per accedere agli appalti di ripristino del comprensorio sciistico in disuso utilizzato a Sarajevo per le Olimpiadi del 1968 e quelli per la realizzazione dei 338 chilometri del Corridoio 5 C (valore 3 miliardi di euro di appalto). Alla firma del protocollo erano presenti anche i rappresentanti di associazioni di categoria e imprenditoriali, in particolare Assindustria e Camera di Commercio che hanno illustrato gli elementi di interesse settoriale e di possibile cooperazione nel Cantone. .  
   
   
ISRAELE ADERISCE AL CIP  
 
Bruxelles, 8 novembre 2007 - Israele è diventato il primo paese tra i vicini dell´Ue a aderire al Programma per la competitività e l´innovazione (Cip) elaborato dalla Commissione europea per promuovere l´innovazione, l´imprenditorialità e la crescita tra le piccole e medie imprese. L´accordo è stato firmato a Tel Aviv dal vicepresidente della Commissione europea Günter Verheugen e dal vice primo ministro israeliano Eliyahu Yishai. «Competitività e innovazione rappresentano due sfide comuni per Israele e Unione europea», ha affermato Verheugen. «Sono molti i settori della politica per l´innovazione e per l´imprenditorialità in cui Israele e l´Ue hanno molto da offrire e in cui la cooperazione nell´ambito di progetti congiunti e di reti di imprese e dell´innovazione creeranno una situazione vantaggiosa per tutti. Nel mondo odierno la chiave del successo non è l´isolamento ma la cooperazione». Israele aderirà inizialmente al primo pilastro del Cip sull´imprenditorialità e sull´innovazione. Questo permetterà agli operatori israeliani di collegarsi ai cluster per l´innovazione nelle reti europee. Israele è anche interessato all´adesione ad altri due pilastri del Cip sulle tecnologie dell´informazione e della comunicazione e sull´energia intelligente. Il programma Cip durerà dal 2007 al 2013 e disporrà di un bilancio pari a 3,6 Mrd Eur. Per ulteriori informazioni sul programma Cip consultare: http://ec. Europa. Eu/cip/index_en. Htm .  
   
   
UCRAINA GLI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI SALGONO DI 6,8 MLD $ DA GENNAIO  
 
 Kiev, 8 novembre 2007 - Da gennaio a settembre 2007 la crescita netta degli investimenti diretti esteri in Ucraina è stata di 6,8 mld $, pari ad un aumento annuo di 1,6 volte e di 6,4 volte rispetto allo stesso periodo del 2005. Lo ha comunicato il vice Premier ucraino, Mykola Azarov, che ha spiegato che la crescita reale degli investimenti in beni capitali è stata del 32,2% nel primo semestre del 2007, pari ad una crescita di 4 volte rispetto al Pil. La formazione di capitale fisso lordo nel primo semestre è stata del 25,1% del Pil, a fronte del 20,4% del 2005. Secondo Azarov questo significa che si sta creando una base solida per lo sviluppo economico dei prossimi anni. Secondo i dati della Commissione statistica statale gli investimenti diretti esteri sono cresciuti di 2,553 mld $ da gennaio a giugno 2007, pari al +50,3% a/a. Gli stranieri hanno investito 3,276 mld $ in Ucraina. Il 1 luglio gli investimenti esteri diretti ammontavano complessivamente a 24,172 mls $, pari a 518,6 $ pro capite, segnando un incremento dell’11,8% dall’inizio dell’anno. .  
   
   
SLOVENIA: OPPORTUNITÀ DI INTEGRAZIONE GRAZIE AI PROGRAMMI EUROPEI 2007-2013  
 
Lubiana, 8 novembre 2007 - I progetti di cooperazione Interreg Iiia tra Italia e Slovenia rappresentanto una vera opportunità di integrazione. Lo ha affermato l’assessore regionale per le Relazioni Internazionali e Comunitarie del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop, intervenendo al convegno "La cooperazione transfrontaliera Italia-slovenia e le nuove opportunità offerte dalla Programmazione 2007-2013", svoltosi ieri a Udine. "La Ue chiede per la prossima programmazione finanziaria europea una maggiore capacità di progettazione sia in termini di competitività che di innovazione, allo scopo di dare stabilità ad uno sviluppo comunque sostenibile con l’ambiente: ed il nostro territorio può affrontare questa sfida" ha affermato l’assessore. L’incontro, nel corso del quale sono stati presentati i risultati della cooperazione nel periodo 2000-2006, è stato promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia, con la partecipazione di esperti e tecnici di politica regionale anche del governo sloveno. Il periodo 2000-2006, per quanto riguarda l’Interreg Iiia Italia-slovenia, è stato importante, poiché ha di fatto visto l’entrata della Slovenia nell’Unione Europea. Negli anni passati sono state così sviluppate appieno le potenzialità, anche finanziarie - è stato sottolineato - di collaborazione transfrontaliera tra i territori nell’ottica della nuova politica d’integrazione e di coesione europea. I 477 progetti finanziati (dotazione: 101. 010. 372 euro; 1. 000 circa i soggetti coinvolti), alcuni dei quali sono stati illustrati nel corso dell’incontro, hanno dimostrato, nella loro varietà e complessità, una significativa efficacia. In particolare, sono stati realizzati numerosi interventi per la valorizzazione del territorio, dell’ambiente e del turismo, del patrimonio culturale, della viabilità e delle risorse umane. "Il nuovo periodo 2007-2013 si contraddistingue per la richiesta di una maggiore integrazione nella progettualità. Da territori divisi, quindi - ha sottolineato l’assessore - si va nella direzione di un territorio unico. Si pone, dunque, l’opportunità di una vera integrazione nel cuore dell’Europa", ha concluso Iacop. .  
   
   
LOMBARDIA, 400 MLN DI TASSE IN MENO PER 6 MLN CONTRIBUENTI - MANOVRA 2008: ABBATTUTA ADDIZIONALE IRPEF, VIA TICKET DI 10 EURO FORMIGONI: IL PIU´ DRASTICO TAGLIO MAI EFFETTUATO DA UNA REGIONE  
 
 Milano, 8 novembre 2007 - Con la manovra di bilancio 2008, approvata oggi dalla Giunta, Regione Lombardia riduce la pressione fiscale di 250 milioni all´anno, che rimarranno nelle tasche dei cittadini, attraverso due provvedimenti: l´abbattimento dell´addizionale Irpef (200 milioni) e la soppressione del ticket sanitario di 10 euro (50 milioni). Inoltre è confermato l´azzeramento della tassa sul metano (150 milioni). Complessivamente dunque si tratta di 400 milioni di sgravio. L´annuncio è stato dato ieri dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni in una conferenza stampa tenuta insieme alla vicepresidente Viviana Beccalossi e agli assessori Davide Boni, Gian Carlo Abelli e Romano Colozzi. Addizionale Irpef - Dal 1 gennaio 2008 la quota di reddito pari a 15. 493,71 euro sarà totalmente esente da questa tassa addizionale (0,3%). Sarà solo assoggettata all´aliquota imposta dallo Stato e non derogabile dalla Regione Lombardia. In pratica chi ha un reddito non superiore a questa cifra - cioè 4 milioni e 100 mila contribuenti - non pagherà l´addizionale; chi ha un reddito superiore (1. 480. 000), la vedrà drasticamente ridotta: la pagherà cioè solo per la parte eccedente i 15. 493,71 euro. Con questa decisione la Regione alleggerisce la pressione fiscale di circa 200 milioni all´anno (quasi 400 miliardi delle vecchie lire). Ticket - Dal 1 dicembre 2007 non si pagherà più il ticket regionale di 10 euro sulle prestazioni specialistiche ambulatoriali. Questa manovra si stima che produca uno sgravio ai cittadini pari a 50 milioni. Rimarrà solo il ticket di 36 euro, imposto per legge statale. Così come rimarranno tutte le esenzioni, progressivamente messe in atto dal 2002 a oggi, per molteplici categorie di cittadini: anziani, bambini, pazienti che soffrono di particolari patologie, o cittadini appartenenti alle fasce più deboli. Tali esenzioni riguardano la farmaceutica (circa il 50% delle ricette), il Pronto soccorso e, appunto, la specialistica ambulatoriale (70%). (v. Scheda allegata). "Si tratta - ha spiegato Formigoni - del più drastico taglio sulle tasse mai effettuato in Italia da una Regione. La nostra manovra si accompagna al mantenimento quantitativo e qualitativo di tutti i servizi già erogati da Regione Lombardia ed è possibile grazie alla nostra capacità di controllare i bilanci, migliorare l´utilizzo delle risorse e garantire alta qualità a minori costi". "Il lavoro quotidiano svolto dagli assessori, dai consiglieri regionali e da tutti i dipendenti di Regione Lombardia - ha proseguito Formigoni - di continuo monitoraggio e manutenzione della macchina regionale oltre che di cura di tanti particolari, ci ha permesso già in passato di liberare risorse per la sanità e ora per ridurre le tasse". "Nonostante i trasferimenti dallo Stato siano diminuiti di 170 milioni di euro - ha detto ancora il presidente - Regione Lombardia ha deciso di ridurre la pressione fiscale in maniera trasparente e secca con un abbassamento su tutte le fasce di reddito ma con un impatto più significativo sulle fasce deboli". Formigoni ha sottolineato come i provvedimenti decisi oggi siano "la conferma della virtuosità e dell´efficienza delle politiche di bilancio seguite in questi anni, mentre molte altre regioni si trovano oggi costrette ad aumentare la pressione fiscale sui loro cittadini (alcune sono in deficit per miliardi di euro)". Regione Lombardia oggi è l´unica ad avere la sanità in equilibrio, garantendo allo stesso tempo una forte politica di investimenti (treni, acquedotti, fognature, viabilità, infrastrutture ferroviarie, edilizia sanitaria ecc. ) per oltre 10 miliardi di euro. Un altro risultato raggiunto è l´ottimo livello di efficienza dei conti regionali certificato tra l´altro dalle società di rating (Moody´s ha attribuito e confermato un rating superiore alla Repubblica Italiana) e un risparmio pubblico che ha consentito di finanziare investimenti ai privati. La Regione farà fronte con risorse proprie al taglio di 170 milioni di trasferimenti di risorse dallo Stato, mantenendo interamente la quantità e la qualità dei servizi erogati ai cittadini. Infatti in questi anni, dopo la manovra del 2002, sono diminuiti i trasferimenti e le entrate dei tributi attribuiti dallo Stato alla Regione Lombardia appunto per circa 170 milioni (minor entrata della accisa sulla benzina, dell´Iva Trasporti, conferimenti in discariche ecc. ). Da notare che, a fronte di questa diminuzione, Regione Lombardia ha deciso di non ripristinare la tassa sul metano sia perché considera una scelta fondamentale il sostegno di questo combustibile più ecologico, sia perché simile scelta sarebbe stata a scapito delle fasce deboli e delle famiglie numerose. La vicepresidente Beccalossi ha sottolineato in particolare "l´aspetto sociale di questa manovra". "Non solo - ha detto - abbiamo la sanità migliore in Italia tanto che sono numerosissimi i non lombardi che vengono a curarsi da noi ma riusciamo a garantire l´eccellenza a costi più bassi rispetto agli altri, pur essendo penalizzati dai trasferimenti statali". "Il Governo lombardo - ha aggiunto l´assessore Boni - ha dimostrato una volta di più di poter ottenere risultati concreti ed effettivi compiendo scelte non propagandistiche a vantaggio di tutti i cittadini e in questo caso, con una importante scelta politica, in particolare delle fasce più deboli" "Il messaggio politico forte che viene da questa manovra - ha affermato l´assessore Abelli - è che Regione Lombardia ha dimostrato che è possibile diminuire le tasse migliorando l´efficienza dei servizi". "Con i provvedimenti adottati oggi - ha detto l´assessore Colozzi - La Lombardia fornisce un esempio chiarissimo di come le istituzioni possano con il rigore e l´efficienza migliorare i servizi e ridurre la pressione fiscale. Questo è possibile grazie ad una serie di scelte fatte giorno per giorno. Si tratta fondamentalmente di un ´atteggiamento mentale´ che considera la pubblica amministrazione non come una mucca da mungere ma come uno strumento a servizio della società". Colozzi ha infine chiarito che le regole derivanti dalla Finanziaria statale limitano la possibilità per le regioni di aumentare la spesa sia corrente che per investimenti per il rispetto del Patto di Stabilità. Questo significa che tenendo conto di questa norma, Regione Lombardia oggi spende tutto quanto è consentito dai vincoli statali nei limiti stabiliti dal Patto: anche se avesse più risorse non potrebbe spenderle. Con la manovra 2008 la Regione abolisce il ticket di 10 euro sulle prestazioni ambulatoriali specialistiche. In questi anni comunque la Regione aveva messo progressivamente in campo un consistente pacchetto di esenzioni (70% per la specialistica ambulatoriale, 50% per la famaceutica, e 80% per il Pronto soccorso). Ecco il dettaglio. Specialistica ambulatoriale - La Dgr 11543/2002 ha fissato una quota di contribuzione per prestazioni di specialistica ambulatoriale e diagnostica strumentale pari a 46 euro per prestazione (ricetta), fatte salve le esenzioni stabilite a livello nazionale (con la manovra 2008 la compartecipazione alla spesa scende ai 36 euro di legge nazionale). Con successivi provvedimenti Regione Lombardia ha ampliato le categorie di cittadini esenti dalla compartecipazione alla spesa che ad oggi risultano le seguenti: - i bambini da 0 a 14 anni a prescindere da specifiche situazioni socio-economiche - le persone con più di 65 anni appartenenti a nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a 36. 151,98 euro titolari di pensioni sociali e familiari a carico - i disoccupati e i titolari di pensione minima, nonché i familiari a loro carico, appartenenti a nucleo familiare con reddito inferiore a 8. 263,31 ? (incrementato a 11. 362,05 ? in presenza del coniuge a carico e di ulteriori 516,45 ? per ogni figlio a carico) - gli invalidi civili con percentuale superiore a 2/3 - ciechi e sordomuti - gli infortunati sul lavoro e gli affetti da malattie professionali - gli invalidi di guerra e per servizio - cittadini esenti per patologia - gli screening per la diagnosi precoce di patologie oncologiche (mammografia, colonscopia, pap test, ecc. ) - prestazioni obbligatorie per legge - prestazioni per la tutela della maternità - prestazioni finalizzate alla prevenzione della diffusione dell´Hiv - vittime del terrorismo. Sostanzialmente ad oggi le prestazioni esenti dal ticket sono circa il 70% del totale di quelle erogate. Farmaceutica - La Dgr 11543/2002 ha fissato una quota di contribuzione di 2 euro a confezione per un massimo di 4 euro per ricetta. Sono comunque stati esentati dal pagamento: - gli invalidi (di guerra, grandi invalidi per servizio e per lavoro, civili al 100%, minori di 18 anni) danneggiati da vaccinazione obbligatoria - ciechi e sordomuti - vittime del terrorismo - titolari di pensione sociale - titolari di pensione minima maggiori di 60 anni appartenenti a nucleo familiare con reddito inferiore a 8. 263,31 ? (incrementato a 11. 362,05 ? in presenza del coniuge e di ulteriori 516,45 ? per ogni figlio a carico). Con successivi provvedimenti (Dgr 12287/2003, Dgr 15592/2003, Dgr 18475/2004) le esenzioni sono state ulteriormente estese a: - assistiti in terapia del dolore - soggetti rientranti nell´accordo Rl-ministero di Grazia e Giustizia (forze dell´ordine) - ex deportati dai campi di sterminio - infortunati sul lavoro (per il tempo dell´infortunio) - tutti i pensionati, e familiari a loro carico, appartenenti a nucleo familiare con reddito inferiore a 8. 263,31 ? (incrementato a 11. 362,05 ? in presenza del coniuge a carico e di ulteriori 516,45 ? per ogni figlio a carico) - disoccupati, lavoratori in mobilità, lavoratori in cassa integrazione nonché familiari a loro carico (per il periodo di durata di tali condizioni) - pazienti trapiantati d´organo con reddito complessivo del nucleo familiare non superiore a 46. 600 ?. Per i cittadini con reddito superiore la compartecipazione è pari a 1 ? per confezione per un massimo di 3 ? per ricetta - affetti da patologie croniche o patologie rare appartenenti a nuclei familiari con reddito complessivo non superiore a 46. 600 ?, incrementato in funzione dei parametri stabiliti a livello nazionale (scala di equivalenza di cui al D. Lgs. 109/98). Per i cittadini con reddito superiore la compartecipazione è pari a 1 ? per confezione per un massimo di 3 ? per ricetta - tutti i bambini fino a 14 anni a prescindere da qualsiasi situazione socio-economica Sostanzialmente ad oggi sono esenti dal pagamento della farmaceutica: circa il 40% delle ricette per esenzione totale con un´incidenza sul totale della spesa pari a circa il 48% e circa il 10% delle ricette per esenzione parziale con un´incidenza sul totale della spesa pari a circa il 10%. Pronto Soccorso - La Dgr 11543/2002, al fine di disincentivare l´uso inappropriato del sistema di emergenza urgenza, ha fissato una quota di contribuzione per prestazioni di pronto soccorso codificate con codice bianco pari a 35 ? per la sola visita e incrementata a 50 ? in caso di esami diagnostici correlati alla visita. Con successivi provvedimenti Regione Lombardia ha: - diminuito a 25 ? la compartecipazione per la visita in caso di codice bianco - esentato dal pagamento totale (anche in caso di codice bianco): - i minori di anni 14 - i maggiori di anni 65 - chi già è esente per prestazioni di specialistica ambulatoriale Ad oggi pertanto la percentuale di tale contribuzione è assolutamente minima. .  
   
   
EMISSIONE DI BTP  
 
Roma, 8 novembre 2007 - Il Mef dispone, per il giorno 14 novembre 2007, con regolamento 16 novembre 2007, l´emissione dei seguenti titoli di Stato: - Buoni del Tesoro Poliennali: - quinquennali decorrenza : 15 ottobre 2007; terza tranche scadenza : 15 ottobre 2012 tasso d´interesse annuo lordo : 4,25 % I buoni suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nel relativo decreto di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti buoni. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei titoli verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i buoni assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei buoni assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato, al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di godimento dei buoni al giorno del regolamento. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati pari allo 0,30%. Il pubblico potrà prenotare i buoni presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai buoni assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Btp quinquennali
Prenotazione da parte del pubblico entro il 13 novembre 2007
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 14 novembre 2007
Regolamento sottoscrizioni 16 novembre 2007
Dietimi d´interesse da corrispondere 32
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento dei titoli di Stato, previsto automaticamente, in via supplementare all´asta di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita, per un importo massimo non superiore al 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e condizioni per la partecipazione degli "specialisti" all´ assegnazione supplementare vengono indicate nel rispettivo decreto recante l´emissione dei titoli suddetti. Con successivo comunicato stampa verrà reso noto l´ammontare nominale dei titoli in emissione. .
 
   
   
EMISSIONE BOT  
 
Roma, 8 novembre 2007 - Il Mef ha disposto un´emissione, con regolamento 15 novembre 2007, da effettuarsi tramite asta il 12 novembre 2007, di 9. 000 milioni di euro di Bot così ripartiti:
importo (in ml. Di euro) scadenza giorni
Trimestrali 3. 000 15. 02. 2008 92
Annuali 6. 000 14. 11. 2008 365
E´ da tener presente che il 15 novembre 2007 vengono a scadere Bot per 10. 000 milioni di euro (3. 000 milioni di euro trimestrali e 7. 000 milioni di euro annuali). I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva e senza l´indicazione del prezzo base da parte del Tesoro. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione di prezzo. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro (1. 500. 000€). Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nei decreti di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre per ciascuna tranche - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 12 novembre 2007 con l´osservanza delle modalità stabilite nei decreti di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dai decreti di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nei decreti di emissione. La circolazione dei Bot al 31 ottobre 2007 era pari a 151. 650 milioni di euro, di cui 2. 000 milioni di euro a 272 giorni, 2. 500 milioni di euro a 90 giorni, 2. 500 milioni di euro a 57 giorni, 9. 000 milioni di euro trimestrali, 55. 150 milioni di euro semestrali e 80. 500 milioni di euro annuali. .
 
   
   
GRUPPO GENERALI: RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2007 L’UTILE CONSOLIDATO SALE A € 2,36 MLD (+21,8%)  
 
 Milano, 8 novembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione delle Assicurazioni Generali, riunito il 31 ottobre sotto la presidenza di Antoine Bernheim, ha approvato la relazione consolidata al terzo trimestre 2007. Il Gruppo Generali conferma l’ottimo andamento gestionale registrato da inizio 2007, che permette di chiudere i primi nove mesi con un incremento del 21,8% dell’utile netto consolidato a € 2. 364,3 milioni (€ 1. 941,3 milioni al 30 settembre 2006). La crescita dell’utile è dovuta al miglioramento della redditività di entrambi i segmenti vita e danni. Il contributo di Toro nei nove mesi è stato pari a circa € 122,4 milioni. Antoine Bernheim ha commentato:”Questi dati sanciscono il continuo trend di miglioramento del risultato degli ultimi quattro anni, a testimonianza di una gestione industriale che ha permesso al Gruppo Generali di crescere in fatturato e utili a tassi di eccellenza. Ci sono i presupposti per chiudere un altro anno con un risultato fortemente positivo per tutti i nostri stakeholder, in una prospettiva di ulteriore sviluppo del Gruppo nel mondo”. Il risultato operativo fa registrare una forte crescita (+26,5%), raggiungendo i € 4. 098,7 milioni rispetto ai € 3. 240 milioni al 30 settembre 2006 (+19,9% senza considerare il Gruppo Toro), grazie al miglioramento sia dei margini tecnici che della gestione finanziaria che ha riguardato tutti i principali mercati in cui opera il Gruppo. Forte il contributo del segmento Danni con una crescita del 34,2% (+19,6% senza considerare Toro), grazie alle crescite registrate in Italia e Francia. Molto buono anche l’incremento del risultato nel Vita (+27,1%; +23,9% senza considerare Toro) grazie alle forti performance in Italia, Francia e Germania. In termini di produzione si segnala la crescita in entrambi i segmenti. In particolare, nel Vita, i premi annui equivalenti (Ape) sono stati pari a € 3. 107,8 milioni, in progresso del 8,1% rispetto al 30 settembre 2006 (+7,6% a termini omogenei). Nei Danni, i premi lordi sono stati pari a € 15. 655 milioni (+17,4%; +3,5% a termini omogenei). Al trimestre si evidenzia una crescita dell’utile netto consolidato a € 586,8 milioni (+9,1%) con un incremento del risultato operativo del 22,3% a € 1. 218,2 milioni. Closing Nuova Tirrena - Si comunica inoltre che in data odierna si è perfezionata la cessione del 100% di Nuova Tirrena in favore di Groupama, per un controvalore di € 1. 250 milioni. L’operazione, che era stata annunciata il 2 agosto scorso, ha ottenuto le autorizzazioni dalle autorità competenti. Andamento Dei Segmenti Attività Vita - Il risultato operativo del segmento vita è stato pari a 2. 387,3 milioni, con una crescita del 27,1%, grazie al miglioramento della gestione finanziaria e dei margini tecnici. In Italia è stato pari a € 1. 250,8 milioni (+20,9% a parità di perimetro). Per l’estero il risultato operativo è stato pari a € 1. 136,5 milioni (+27,3%), con buoni risultati in Germania (+18,9%), in Francia (+36,3%).
Risultato operativo Vita 9 M 07 Variazione
(€ mln)
Italia 1. 250,8 +27,0%
Germania 330,9 +18,9%
Francia 356,9 +36,3%
Spagna 75,9 +8,2%
Europa Centro Orientale 18,6 +46,6%
Resto del mondo 354,2 +31,1%
Totale 2. 387,3 +27,1%
La nuova produzione in termini di Premi Annui Equivalenti (Ape) è ammontata a € 3. 107,8 mln, (+7,6% a termini omogenei). Da segnalare il positivo contributo dei canali proprietari del Gruppo in Italia e lo sviluppo in Francia, nei Paesi dell’ Europa Centro Orientale e in America Latina. In termini di raccolta complessiva, il volume premi ha registrato una leggera flessione (-1% a termini omogenei), nonostante il drastico calo del canale di bancassicurazione dovuto essenzialmente alla riduzione degli sportelli bancari riferiti a Intesa Vita a seguito dei provvedimenti adottati dall’Antitrust in merito alla fusione di Intesa San Paolo. Per quanto riguarda l’andamento nei vari mercati, in Italia, la nuova produzione in termini di Ape del Gruppo è stata pari a € 951,5 mln (+5,2% a termini omogenei). La raccolta complessiva è diminuita del 14,3% a termini omogenei, a causa del predetto calo della bancassicurazione. I canali tradizionali hanno registrato invece un aumento del 16,5% e i promotori finanziari del 3,8%. Per quanto riguarda l’andamento della previdenza integrativa relativa al lavoro dipendente, si registrano oltre 100 mila adesioni sia a prodotti assicurativi sia a fondi aperti. I relativi effetti saranno pienamente apprezzabili a partire dal prossimo esercizio. In termini di raccolta i mercati esteri fanno registrare un incremento del 6,5% a termini omogenei e dei volumi di nuova produzione in termini di Ape dell’8,7% a termini omogenei con ottimi risultati nella raccolta in Francia (+15,1%) in controtendenza rispetto al mercato. Attività Danni - Il risultato operativo del segmento danni è stato pari a € 1. 511,4 milioni, con una crescita del 34,2% . L’incremento è stato determinato sia dal miglioramento dei margini tecnici che della gestione finanziaria. Per quanto riguarda i singoli Paesi, in Italia il risultato operativo è stato pari a € 524,5 milioni, con un incremento del 106,9% (+42% a parità di perimetro). All’estero, si registra un risultato operativo pari a € 986,9 milioni (+13,1%), con miglioramenti in Francia (+21,4%) e nei Paesi dell’Europa Centro Orientale (+ 72,8%).
Risultato operativo Danni 9 M 07 Variazione
(€ mln)
Italia 524,5 +106,9*%
Germania 213,4 +2,1%
Francia 262,4 +21,4%
Spagna 178,4 -3,0%
Europa Centro Orientale 77,6 +72,6%
Resto del mondo 255,1 +16,6%
Tot 1. 511,4 +34,2%
*(+ 42% a parità di perimetro) La raccolta consolidata è cresciuta a termini omogenei del 3,5% a € 15. 655 milioni (€ 13. 339,6 milioni al 30 settembre 2006), confermando il Gruppo ai vertici dei principali mercati. Il segmento danni continua ad evidenziare un forte miglioramento della redditività tecnica. Il combined ratio è migliorato a 95,4% (95,9% al 30 settembre 2006) grazie alla stabilità dell’incidenza dei costi che rimane invariata a 26,2%, mentre la sinistralità è in flessione da 69,7% a 69,2%. L’incidenza dei costi di amministrazione sui premi netti di competenza rimane sostanzialmente stabile a 6,1%. Il combined ratio in Italia è in significativo miglioramento a 95,1 % (97,2% al 30 settembre 2006), mentre è pari all’estero a 96,3%, con miglioramenti in Austria (97,4% da 98,1% al 30 settembre 2006), Svizzera (96,8% da 97,6% al 30 settembre 2006) e Europa Centro Orientale (89,9% da 91,7% al 30 settembre 2006). Servizi Finanziari - Il risultato operativo del segmento finanziario è pari a € 293,2 milioni (-5,5% rispetto al 30 settembre 2006). Nel settore dell’Asset Management le masse gestite sono ammontate a € 358. 485,3 (-0,2% rispetto al 30 giugno 2007). L’attività di Asset Management rappresenta la parte prevalente del segmento finanziario ed è principalmente focalizzata sulla gestione degli strumenti finanziari delle società del Gruppo. Bsi e Banca Generali rappresentano le entità più significative nell’ambito dell’attività di Asset Management rivolta a terzi. Altri Dati Di Bilancio - Gli investimenti complessivi sono ammontati a € 338. 833 milioni (€340. 412,6 milioni al 30 giugno 2007). In particolare, gli investimenti propri, esclusi quelli il cui rischio è a carico degli assicurati, sono stati pari a € 287. 559,4 milioni (€ 288. 748,6 milioni al 30 giugno 2007). Il reddito operativo degli investimenti è ammontato a € 12. 071,4 milioni, +12,4% rispetto all’esercizio precedente (+9,6% senza considerare il gruppo Toro). L’incremento, pari a € 1. 330,5 milioni è ascrivibile soprattutto agli interessi e altri proventi, che sono aumentati di € 863,8 milioni. Gli interessi passivi sui debiti finanziari sono stati pari a € 467,6 milioni (+43,2%). L’incremento è sostanzialmente dovuto alle emissioni di prestiti subordinati finalizzati alle acquisizioni avvenute nel 2006. Il patrimonio netto complessivo è stato pari a € 18. 144,4 milioni (€ 18. 873,6 milioni al 30 giugno 2007). In particolare, il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo ha avuto una leggera diminuzione a € 14. 676,4 milioni (€ 15. 467,3 milioni al 30 giugno 2007). La riserva per gli utili netti su attività finanziarie disponibili alla vendita è stato pari a 1. 847,2 (2. 360,6 milioni al 30 giugno 2007). Tale decremento è sostanzialmente dovuto a minori plusvalenze latenti nette sugli investimenti azionari. Inoltre il costo delle azioni della Capogruppo possedute dalla stessa o da altre società del Gruppo, pari a € 1. 206,1 milioni (€ 391,1 milioni a 30 giugno 2007) è stato portato a riduzione del capitale delle riserve di pertinenza del Gruppo. L’incremento è ascrivibile all’attuazione del piano di riacquisto delle azioni proprie. Fatti Rilevanti - i) A luglio è stato firmato il contratto definitivo di joint venture tra Assicurazioni Generali e il Gruppo Ppf N. V. , per dare vita a Generali Ppf Holding N. V. L’operazione è ora in attesa delle necessarie autorizzazioni regolamentari. La nuova realtà si posizionerà fra i maggiori operatori del settore nell’Europa Centro Orientale. Ii)ad agosto è stato firmato il contratto di cessione della controllata Nuova Tirrena a Groupama. Iii) A settembre Assicurazioni Generali ha ricevuto dalle autorità di controllo locali, in anticipo rispetto ai tempi previsti, la licenza ad operare nel comparto assicurativo vita e danni in India attraverso Future Generali India Life Insurance Company e Future Generali India Insurance Company, compagnie nate dalla joint venture con il gruppo indiano Future, leader locale della grande distribuzione. Iv) A settembre è stato inoltre approvato l’aggiornamento del Piano Industriale 2007-2009, che migliora sensibilmente i target finanziari e industriali, introducendo novità nel corporate center, nella gestione degli asset finanziari e immobiliari e nella gestione dello sviluppo internazionale. Il 29 ottobre è stato completato il piano di buy back per un importo complessivo di € 1,5 miliardi al prezzo medio per azione di € 30,468. Da ultimo, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di estendere la durata al 31 dicembre 2008 e di aumentare l’importo totale del Programma di emissioni obbligazionarie denominato “Euro Medium Term Notes (Emtn)” fino ad un ammontare massimo di Euro 3 miliardi o importo equivalente in diversa valuta (in precedenza Euro 2,5 miliardi). Il Programma Emtn è destinato ad ottimizzare i costi di finanziamento del Gruppo ed a una gestione efficace delle scadenze dell’indebitamento esistente e di prevedere come emittenti Assicurazioni Generali S. P. A. E Generali Finance B. V. Previsioni Per Il 2007 - Per l’esercizio in corso, tenuto conto degli andamenti tecnici registrati sia nei rami Vita sia nei rami Danni e alla luce delle azioni già intraprese, volte ad aumentare l’efficienza della gestione, si prevedono risultati in crescita rispetto al 2006, salvo il verificarsi di eventi di carattere eccezionale. .
 
   
   
IWBANK S.P.A. TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2007: UTILE NETTO A 7,5 MILIONI DI EURO (3,4 MILIONI DI EURO AL 30 SETTEMBRE 2006, +122%)  
 
Milano, 8 novembre 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Iwbank S. P. A. , società del Gruppo Ubi Banca, quotata al mercato Expandi organizzato e gestito da Borsa Italiana, ha approvato ieri la relazione trimestrale al 30 settembre 2007. Al 30 settembre 2007, la Banca specializzata nell’offerta di servizi finanziari e bancari on line ha registrato un utile netto pari a 7,5 milioni di euro rispetto ai 3,4 milioni di euro conseguiti nello stesso periodo dell’anno precedente. Il margine di intermediazione è stato pari a 43,0 milioni di euro rispetto a 29,4 milioni di euro al 30 settembre 2006. Le componenti principali del margine di intermediazione sono costituite dalle commissioni nette, che al 30 settembre 2007 sono state pari a 27,1 milioni di euro (21,3 milioni di euro al 30 settembre 2006, +27,3%) e dal margine di interesse pari a 12,7 milioni di euro (8,2 milioni di euro al 30 settembre 2006, +55,9%). I costi operativi al 30 settembre 2007 sono stati pari a 28,8 milioni di euro rispetto ai 23,3 milioni di euro dello stesso periodo del 2006, in aumento del 23,4% riconducibile principalmente all’aumento dei costi del personale - dovuto alla crescita del numero di dipendenti e collaboratori nonché alla maggiore incidenza dell’accantonamento relativo alla componente variabile della remunerazione legata ai risultati aziendali - ed all’aumento delle spese amministrative riconducibile essenzialmente ai maggiori oneri relativi all’imposta di bollo virtuale versata all’Erario per le rendicontazioni periodiche a seguito dell’ aumento del numero di conti correnti. I crediti verso la clientela (al netto delle poste non caratteristiche quali i margini di variazione presso organismi di compensazione, ecc. ) sono stati pari a 45,5 milioni di euro, in aumento del 31,5% rispetto ai 34,6 milioni di euro al 31 dicembre 2006. Al 30 settembre 2007, la Raccolta diretta da clientela è stata pari a 1. 066 milioni di euro rispetto ai 926 milioni di euro del 31 dicembre 2006 (+ 15%). Al 30 settembre 2007, la Raccolta indiretta da clientela è stata pari a 2. 798 milioni di euro rispetto ai 1. 941 milioni di euro del 31 dicembre 2006 (+ 44%) Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dott. Marco Galardo, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. .  
   
   
BANCA PROFILO: AUTORIZZAZIONE DI BANCA D’ITALIA PER L’ACQUISIZIONE DEL 60,25% DI SOCIÉTÉ BANCARIE PRIVÉE S.A.  
 
 Milano, 8 novembre 2007 – Banca d’Italia ha autorizzato Banca Profilo a procedere all’acquisizione del 60,25% del capitale sociale di Sociètè Bancarie Privèe S. A, banca ginevrina specializzata nel Private Banking. Société Bancaire Privée è in attesa dell’autorizzazione definitiva della Commissione Federale delle Banche per la cessione di tale pacchetto di azioni. Société Bancaire Privée, con sede a Ginevra, è quotata alla Borsa di Zurigo, ha un patrimonio netto di circa 75 milioni di Franchi Svizzeri, una raccolta totale di 1,6 miliardi di Franchi Svizzeri (circa 1 miliardo di Euro) e 43 dipendenti. .  
   
   
MOODY´S MODIFICA DA "STABILE" A "POSITIVO" L´OUTLOOK SUI RATING A LUNGO E A BREVE TERMINE DEL CREDITO VALTELLINESE E DI BANCAPERTA  
 
Sondrio, 8 novembre 2007 - In data 6 ottobre l´agenzia di rating Moody´s ha modificato da "stabile" a "positivo" I´outlook sui seguenti rating a lungo e breve termine assegnati al Credito Valtellinese e a Bancaperta: Long-term deposits: Baal; Senior Unsecured debt: Baa l; Subordinate debt: Baa2; Junior Subordinate: Baa2; Short-term deposits: Prime-2. Confermando altresì il rating "C-" relativo alla solidità finanziaria, con outlook "stabile". .  
   
   
GRUPPO BANCO POPOLARE E IL GRUPPO BARILLA IN MERITO ALL’OPERAZIONE KAMPS  
 
Verona, 8 novembre 2007 - Barilla e Banco Popolare hanno perfezionato il 6 novembre un accordo amichevole finalizzato a dirimere ogni contenzioso legato all’operazione di acquisizione da parte del Gruppo Barilla e dell’ex Banca Popolare Italiana della società tedesca Kamps, e successivamente della società francese Harry’s. L’accordo prevede: l’acquisto da parte di una società controllata dal Gruppo Barilla dell’intera partecipazione facente capo al Gruppo Banco Popolare e alla Fondazione Olandese Stichting Bakery Finance di tutte le attività direttamente e indirettamente dalle stesse detenute nei gruppi Harry’s (41,22%) e Kamps (41,22%) ad un prezzo convenuto di 434 milioni di Euro che non comporterà per il Banco Popolare ulteriori impatti negativi sul conto economico; il rimborso di prestiti da parte del Gruppo Barilla al Gruppo Banco Popolare per un importo complessivo di 70 milioni di Euro; la risoluzione consensuale del patto parasociale tra il Gruppo Barilla e il Gruppo Banco Popolare; la risoluzione di tutte le controversie sorte in merito all’esecuzione e alla interpretazione del contratto tra il Gruppo Barilla e il Gruppo Banco Popolare relative a Kamps e Harry’s; la concessione da parte del Gruppo Banco Popolare di un finanziamento di 506 milioni di euro, della durata di 13 anni, che avrà le caratteristiche di una apertura di credito a medio/lungo termine rotativa e vedrà come beneficiaria la Gelp S. P. A. , società totalitariamente detenuta dalla Co. Fi. Ba S. R. L. (Gruppo Barilla) Con l´operazione, il Gruppo Barilla acquista e salda tutte le attività di equity e finanziarie connesse all’operazione Kamps e Harry’s, ivi inclusi i finanziamenti concessi dal Gruppo Banco Popolare ed Efibanca nell’ambito dell’operazione. “L’accordo si è reso possibile – spiega Massimo Minolfi, Direttore Generale Corporate del Banco Popolare – in virtù della disponibilità di tutti i partecipanti alla negoziazione, a fare un passo indietro rispetto alle problematiche del passato ed uno, insieme, in avanti per affrontare il futuro”. Il Banco Popolare si è avvalso dell’assistenza dello Studio Legale Pavesi Gitti Verzoni . .  
   
   
GRUPPO AZIMUT: RACCOLTA NETTA RISPARMIO GESTITO IN OTTOBRE: 58 MILIONI DI EURO CONTINUA LA CRESCITA IN CONTROTENDENZA RISPETTO AL MERCATO  
 
Milano, 8 novembre 2007 - Il Gruppo Azimut ha registrato nel mese di Ottobre 2007 una raccolta netta di risparmio gestito positiva per circa 58 milioni di euro. Il patrimonio complessivo in gestione ha quasi raggiunto i 15 miliardi di euro, anche grazie alla qualit¨¤ della gestione con una performance media ponderata netta per il Cliente da inizio anno positiva di circa il 4%. Con il 1¡ã ottobre ¨¨ partita l¡¯operativit¨¤ dei nuovi fondi hedge Aliseocinque e Azimut Multistrategy. Si tratta di due fondi di fondi hedge: il primo investe sostanzialmente nei fondi long-short equity promossi e gestiti da Azimut Capital Management sgr spa, mentre il secondo ¨¨ un fondo di fondi hedge multistrategy low volatility. La gestione di quest¡¯ultimo ¨¨ svolta in delega dalla In Alternative Sgr spa, societ¨¤ di cui Azimut Holding ha deliberato, nel luglio 2007, l¡¯acquisto del 20% del capitale sociale. Si segnala come la raccolta effettuata da questi prodotti nel corso del mese di ottobre verr¨¤ registrata come consuetudine nel mese successivo. ¡°Il nostro Gruppo ¨¨ da sempre orientato all¡¯innovazione e al dinamismo¡±, dichiara Pietro Giuliani, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Azimut, ¡°anche l¡¯ultimo periodo ¨¨ stato infatti caratterizzato da una costante crescita e dal lancio di nuovi prodotti, e altri seguiranno gi¨¤ nei primi mesi del 2008¡±.
Dati in Euro Raccolta Ottobre Raccolta da inizio 2007 Patrimonio al 31/10/2007 ¦¤% nel 2007
Fondi Azimut Sgr -144. 374. 346 -3. 552. 579. 305 4. 110. 767. 239 -45,1%
Fondi Az Fund 141. 326. 330 4. 487. 612. 086 9. 913. 310. 286 90,7%
Gestioni patrimoniali e altre gestioni -51. 291. 799 -105. 647. 685 568. 622. 216 -24,8%
Assicurazioni Az Life -4. 274. 686 26. 104. 388 1. 132. 794. 548 2,8%
Hedge Funds 72. 468. 305 211. 858. 867 840. 375. 090 53,1%
Totale gestito netto* 58. 015. 718 1. 268. 477. 182 14. 923. 022. 578 12,4%
Risparmio amministrato e c/c 5. 306. 706 47. 256. 974 773. 805. 536 28,9%
Totale Raccolta Netta e
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NEW STAR ENTRA SUL MERCATO ITALIANO CON 14 FONDI COMUNI IL GESTORE INDIPENDENTE INGLESE HA ANNUNCIATO IERI L’AVVIO DELLA DISTRIBUZIONE DEI PROPRI PRODOTTI TUTTI GLI OLTRE 370 DIPENDENTI SONO ANCHE AZIONISTI DELLA SOCIETÀ.  
 
Milano, 8 novembre 2007 – New Star International, attive in Gran Bretagna nella gestione del risparmio e negli investimenti alternativi, distribuirà sul mercato italiano i propri prodotti d’investimento, a partire dai primi 14 fondi comuni già autorizzati e riservati agli investitori istituzionali. Fondata da John Duffield nel giugno 2000, la società gestisce su scala mondiale 37 miliardi di euro con sedi a Londra, Dublino, Madrid, Zurigo Hong Kong, Bermuda e offre soluzioni d’investimento innovative a investitori istituzionali e privati, avvalendosi di circa 80 tra gestori e esperti in strategie di investimento. New Star, che in Italia sarà guidata dal country manager Arcangelo Barletta, adotta un modello di business originale: tutti gli oltre 370 dipendenti sono anche azionisti della società. Secondo Arcangelo Barletta, “New Star è una società estremamente competitiva a livello internazionale che ha già conquistato posizioni di leadership nei mercati anglosassoni e asiatici. L’italia rappresenta un mercato strategico su cui, nei prossimi mesi, avvieremo un ambizioso piano di sviluppo”. I fondi New Star, già autorizzati alla distribuzione in Italia, sono: New Star Asian Opportunities Fund New Star Global Financials Fund; New Star European Growth Fund New Star Global Equity Fund; New Star Japan Recovery Fund New Star Hidden Value Fund; New Star Us Opportunities Fund New Star Uk Alpha Fund; New Star Global Emerging Markets Fund New Star Diversified Absolute Return Fund; New Star Pan-european Equity Fund; New Star Uk Dynamic Fund; New Star Euro High Yield Fund; New Star Strategic Government Bond Fund. .  
   
   
TAMBURI INVESTMENT PARTNERS S.P.A. NOMINA AMMINISTRATORE DELEGATO IL DOTT. GIOVANNI TAMBURI  
 
Milano, 8 novembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Tamburi Investment Partners S. P. A. Riunitosi in data 6 ottobre ha nominato Amministratore Delegato il dott. Giovanni Tamburi, già nominato Presidente in sede di assemblea, e Vice Presidente e Amministratore Delegato la d. Ssa Alessandra Gritti, attribuendo agli stessi le deleghe operative e deliberandone la remunerazione ai sensi dell’art. 2389 comma 3 del codice civile. Il Consiglio di Amministrazione ha riconosciuto agli Amministratori dott. Cesare d’Amico, dott. Giuseppe Ferrero e dott. Claudio Gragnani il possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall’art. 148, comma 3 del Testo Unico della Finanza (“Tuf”), come richiamato dall’art. 147 ter del Tuf. Il Consiglio di Amministrazione ha confermato in carica l’Organismo di Vigilanza. I curricula vitae degli Amministratori sono disponibili presso la sede sociale, nonché sul sito internet della Società. .  
   
   
FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI MILANO, ENTI PUBBLICI E ENTI NON PROFIT: INDICAZIONI AI CITTADINI SULL´IMPIEGO DEI TRIBUTI E DELLE DONAZIONI DA UNA RICERCA DELLA BOCCONI E DELL’ORDINE DI MILANO  
 
 Milano, 8 novembre 2007 – Venerdì 9 novembre alle 9. 00, nell’aula magna dell’Università Bocconi, via Gobbi, 5, si terrà il quarto Convegno nazionale sulle Garanzie e Tutele Sociali "Enti Pubblici e Enti non Profit: trasparenza dell´informazione sull´impiego delle risorse" promosso dalla Fondazione dei Dottori Commercialisti di Milano. Per dare risposte e indicazioni ai cittadini che vogliono sapere se i loro soldi sono spesi realmente per l´interesse pubblico, è stato realizzato uno studio dall’Università Bocconi e dall’Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano che ha monitorato una significativa casistica di esperienze rilevanti di sistemi di rendicontazione comprensibile per il cittadino da parte di enti pubblici e non profit, con un diretto raffronto tra Italia e Europa. Dopo l´intervento di apertura dei lavori di Luigi Martino, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano, al convegno porteranno il loro contributo, tra gli altri, il governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il rettore della Bocconi Angelo Provasoli, Elio Borgonovi dell´Univeristà Bocconi, l’on. Luigi Casero Vicepresidente della commissione Bilancio della Camera, Vincenzo Busa Direttore centrale Agenzia delle Entrate, Giuseppe Guzzetti presidente Fondazione Cariplo, Mons. Ambrogio Spreafico Rettore della Pontificia Università Urbaniana. Sulla base degli studi e dei contributi presentati saranno redatte nel corso dei lavori alcune "indicazioni per i cittadini e la società civile" oltre che per i responsabili di enti pubblici e non profit, che verranno presentate al termine della giornata. .  
   
   
INDAGINE ASA EXECUTIVE SEARCH FRA 250 MANAGER FARE BUSINESS? MILANO E ROMA SONO ORMAI ALLA PARI  
 
Milano, 8 novembre 2007 - Si riduce la storica distanza fra Milano e Roma per fare business. Il 52% dei manager le considera ormai sullo stesso livello, mentre il 27% continua a privilegiare il capoluogo lombardo e il 21% la capitale. Roma è nettamente preferita per la qualità della vita (71%), mentre Milano è considerata più vicina agli standard internazionali. Sono questi i risultati di un survey condotto da Asa Executive Search, su un campione di 250 manager di aziende medio-grandi, che hanno risposto ad un questionario di 10 domande. Asa Executive Search è l’evoluzione di Tasa, società che da oltre 30 anni si occupa di ricerca diretta di top manager e fa parte di Asa Group, che conta 47 persone in Italia e un fatturato consolidato 2006 di oltre 5,2 milioni di Euro. Quali sono i principali pregi di Milano per il business? I manager intervistati da Asa hanno indicato soprattutto: i contatti internazionali, il polo finanziario e la presenza di servizi per le aziende. Smog, traffico e prezzi sono, invece, gli aspetti più critici. I più importanti aspetti positivi di Roma sono il buon equilibrio fra lavoro e vita privata, la presenza di imprese multinazionali e l’offerta di servizi per le aziende. I difetti della capitale? Al primo posto il traffico, seguito dalla burocrazia e dall’ancora scarsa culturale internazionale. Quale città, fra Milano e Roma, è più vicina agli standard internazionali? Secondo i manager interpellati da Asa, il capoluogo lombardo conserva un vantaggio, ricevendo un voto medio di 8 (in una scala da 1 a 10), contro il 6 di Roma. Ma la distanza sembra decisamente inferiore a quella di stereotipi e cliché. Milano è in leggero vantaggio anche per il giudizio espresso sulla collaborazione fra imprese e università. L’86% dei manager la giudica buona o ottima, rispetto all’80% di Roma. Decisamente a favore della capitale, invece, il voto per il tempo libero (spettacoli, sport e cultura): la giudicano buona o ottima ben il 91% dei manager, contro il 78% attribuito a Milano. Il campione di manager (suddivisi circa a metà in termini di residenza) è costituito per il 55% da amministratori delegati e direttori generali, per il 24% da direttori risorse umane, commerciali e marketing e per il 21% da responsabili di altre funzioni. “Milano e Roma sono due grandi città in sviluppo ed è logico che negli ultimi anni ci sia stata una osmosi positiva di conoscenze, culture, servizi ed esperienze”, osserva Marcello Marcellini, partner di Asa, “Molte barriere sono cadute e molti manager si sono spostati da una città all’altra senza problemi. Certo, restano differenze storiche e di stile di vita. Ma tecnologia e globalizzazione hanno reso questi due centri più simili e vicini che nel passato. La vera sfida per entrambe è diventare simili alle grandi piazze europee. Tutto questo si riflette sulla ricerca di manager: se una volta c’erano due mercati separati, oggi valutiamo spesso candidati per entrambe le sedi senza problemi”. La conferma del crescente peso di Roma nell’economia viene anche da una recente ricerca del Censis. A Roma, definita dal Censis la locomotiva d’Italia, la crescita del Pil pro-capite in termini reali nel quinquennio 2001-2005 è stata del 6,8%. Il Censis stima nel 2005 nella città di Roma un Pil di 94. 376 milioni di euro. L´incidenza sul Pil nazionale è passata dal 6,3% del 2001 al 6,7% del 2005. Quanto al numero delle imprese attive nel territorio capitolino, nel periodo 2001-2005 è aumentato del 9,2%, a fronte del 4,5% registrato a livello nazionale. Survey Asa Milano & Roma, dove si fa meglio business? 1. Roma e Milano, quale città è migliore per il business?
Milano Roma Uguali
27 21 52
2. Roma e Milano, quale città è migliore per qualità della vita?
Milano Roma Uguali
11 71 18
3. Quali sono i maggiori pregi e difetti di Milano per il business?
pregi Milano
3. 1 – Contatti internazionali
3. 2 – Centro finanziario
3. 3 - Offerta servizi per le imprese
difetti Milano
3. 4 – Smog
3. 5 – Traffico
3. 6 - Prezzi
4. Quali sono i maggiori pregi e difetti di Roma per il business?
pregi Roma
4. 1 – Buon equilibrio lavoro / vita privata
4. 2 - Presenza imprese multinazionali
4. 3 – Offerta di servizi per le imprese
difetti Roma
4. 4 – Traffico
4. 5 – Burocrazia
4. 6 – Poco internazionale
5. Milano e Roma: quanto sono vicine agli standard internazionali per il business (inserire un numero da 0 a 10) ?
Milano Roma
8 6
6. Come giudica la collaborazione fra università e imprese a Milano e a Roma?
Giudizio Milano Roma
Ottima 21 18
buona 65 62
discreta 11 18
scarsa 1 2
7. Come giudica Milano e Roma per il tempo libero (spettacoli, cultura, sport)?
Giudizio Milano Roma
Ottima 27 44
buona 51 47
discreta 14 8
scarsa 8 1
8. Dove risiede?
Milano Roma Altra città
47 45 8
9. Dove lavora?
Milano Roma Altra città
49 47 4
10. Ruolo in azienda
Amministratore Delegato o Direttore Generale Direttore Risorse Umane, Marketing, Commerciale Altre funzioni
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MILANO, UNA CITTÀ IN TRASFORMAZIONE DALLA SETA ALLA GOMMA, FINO ALL´APERTURA DELLA SECONDA CENTRALE ELETTRICA D´EUROPA: SULLO SFONDO DELL´INDUSTRIALIZZAZIONE DI MILANO, IL SAVINI APRIVA I BATTENTI  
 
 Milano, 8 novembre 2007 - Una città in trasformazione. E’ questa la Milano in cui arrivò Virgilio Savini, il fondatore dello storico ristorante, quando lasciò il suo piccolo paese del Varesotto in cerca di fortuna. Ma com’era la Milano degli anni immediatamente successivi all’Unità d’Italia, quali fervori e iniziative andavano sviluppandosi? “Milano aveva attraversato un periodo di particolare fervore durante l’occupazione napoleonica, fino al 1815”, spiega Giorgio Bigatti, docente di storia economica alla Bocconi, “poi con il ritorno degli austriaci ci fu un apparente immobilismo, ma in realtà il fuoco covava sotto la cenere e la città andava lentamente trasformandosi”. Una prima forma di industrializzazione stava nascendo, soprattutto in Brianza: la seta. “Le ricchezze accumulate con il commercio della sete contribuiscono a mutare il tradizioanel assetto dell’edilizia cittadina”. Compaiono i primi “segni di un’incipeinte modernità”, continua Bigatti, “sorgono le prime tratte ferroviarie, i gasometri, e all’inizio degli anni ’40, due imprese meccanichedi una certa consistenza come l’Elvetica (da cui sarebbe derivata in seguito la Breda) e la Grondona”. Con l’Unità, poi, prende il via un forte movimento di trasformazione urbana, “nel 1867, alla presenza del re Vittorio Emanuele Ii, viene inaugurata la Galleria, che collega i due più importanti monumenti di Milano, il Duomo e il teatro del Piermarini”, prosegue Bigatti, “mentre pochi anni prima, nel 1863, era stato fondato l’Istituto Tecnico Superiore (presto chiamato semplicemente Politecnico)”. Milano dimostra in questi anni la sua capacità di recepire le novità industriali del tempo e proprio un giovane laureato del Politecnico, Giovanni Battista Pirelli, fonda nel 1872 l’omonima grande industria della gomma. Milano, ormai, non dipende più solo dall’industria tessile. Da qui in avanti la città incomincia a correre: “Nel 1881 Milano ospita la Grande Esposizione nazionale” ,continua il professor Bigatti, “poi, nel 1882, entra in funzione il traforo del Gottardo che avvicina Milano all’Europa. Milano rafforza la sua storica funzione mediatrice di traffici tra il mondo mediterraneo e l’Europa continentale, in particolare la Germania. Nel 1883, infine, entra in funzione la centrale elettrica in Santa Radegonda, che rappresenta l’inizio di una nuova, grande avventura imprenditoriale che sfocierà nell’Edison. Per capire bene l’importanza di questo avvenimento”, puntualizza ancora Bigatti, “basti dire che di tali centrali ce n’era all’epoca in funzione soltanto un’altra in Europa, precisamente in Inghilterra”. È in questa Milano che Savini apre in Galleria il suo esercizio, presto divenuto uno dei ristoranti più frequentati della città. .  
   
   
CONVEGNO INTERNAZIONALE- AFTER INCUBATION: TRENDS AND POLICIES IN SUPPORTING START-UPS - COME CREARE IN EUROPA E IN ITALIA LE CONDIZIONI PER PROMUOVERE CON SUCCESSO LA NASCITA DI “BORN GLOBAL FIRMS” E DELLE COSIDDETTE IMPRESE “GAZZELLE”? MILANO, 23- 24 NOVEMBRE 2007  
 
 Milano, 8 novembre 2007 - A questo e ad altri interrogativi cercherà di dare una risposta il Convegno Internazionale “After Incubation: Trends And Policies In Supporting Start-ups” - “Dopo l’incubazione; strategie e politiche per supportare la crescita delle imprese innovative“, che si terrà a Milano i prossimi 23 e 24 novembre nel contesto della Fiera La Campionaria. Il Convegno è stato organizzato da Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo, dal Bic “La Fucina” e da Ebn, la rete europea dei Business & Innovation Centre, nell’ambito del progetto "Networking Incubators" co-finanziato dalla Regione Lombardia, che mira alla diffusione e al trasferimento della ricerca e dell’innovazione tecnologica tra le Pmi. Il Convegno si svilupperà in due giornate. La sessione di venerdì pomeriggio, 23 novembre, avrà un’impronta decisamente internazionale: esperti e operatori europei (Danimarca, Uk, Finlandia, Spagna e Francia) offriranno una ricca panoramica delle più importanti esperienze di sostegno alle imprese innovative e approfondiranno il fenomeno delle Pmi globali e quelle a crescita rapida in Europa (le cosiddette “born global firms” e “gazzelle). Nella sessione di sabato mattina, 24 novembre, si discuterà invece del sistema di incubazione in Italia con l’obiettivo di definire priorità e politiche per l’innovazione e per il consolidamento d’impresa al termine del periodo di incubazione. All’organizzazione di questa sessione hanno partecipato attivamente le più importanti reti di operatori dell’innovazione di impresa di Italia: Aida, l’Associazione Italiana delle Agenzie di Sviluppo Locale e Marketing Territoriale; Apsti, l’Associazione Parchi Scientifici Tecnologici Italiani; Bic-italia Net, la rete italiana dei business innovation centre, e Pnicube, il Portale degli Incubatori Universitari. Queste associazioni stanno lavorando già insieme, confrontandosi su temi specifici legati all’incubazione e alla finanza per l’innovazione, al fine di delineare, sulla base delle proprie esperienze concrete, priorità politiche e strategiche in grado di incidere con forza sulle infrastrutture e sulla crescita di efficacia nel rapporto tra imprese e sistema della produzione della conoscenza. Iscrizione e Programma: www. Milanomet. It La partecipazione al convegno è gratuita e aperta al pubblico. Per ragioni organizzative si prega di confermare la propria iscrizione attraverso il sito www. Milanomet. It o contattato la segreteria organizzativa: .  
   
   
16ª CONVENTION MONDIALE DELLE CAMERE DI COMMERCIO ITALIANE ALL’ESTERO LIVORNO 10-16 NOVEMBRE 2007  
 
 Livorno, 8 novembre 2007 - La 16ª Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero si terrà a Livorno dal 10 al 16 novembre 2007. La Convention è organizzata da Camera di Commercio di Livorno, insieme ad Assocamerestero, con la collaborazione di Unioncamere e Unioncamere Toscana e con il Patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Livorno e Comune di Livorno. Sarà l’occasione per vedere riunite le Camere di Commercio Italiane all’Estero (C. C. I. E. ), insieme ad illustri esponenti del Governo, delle Istituzioni regionali e locali, del mondo economico e produttivo, dell’università e della ricerca, della cultura. Gli esponenti delle C. C. I. E. Rappresenteranno le 73 Camere presenti in 48 Paesi nel mondo, che hanno complessivamente 140 uffici e oltre 23. 000 imprese associate, di cui circa il 70% sono aziende locali che operano o sono interessate ad operare con l´Italia. Il tema principale che la Convention 2007 svilupperà sarà l´economia dei territori e le modalità per poterla integrare nel processo della globalizzazione attraverso le reti e le infrastrutture che permettano di competere con successo in un mercato più vasto. Attenzione particolare verrà posta sul come le C. C. I. E. Possano contribuire a questo scopo. Obbiettivi principali della convention: illustrare al “Sistema Italia” lo stato di sviluppo della rete camerale all’estero, sotto il profilo della consistenza numerica, delle attività realizzate e progettate; creare un’occasione di conoscenza delle potenzialità economiche del territorio ospitante per i Presidenti ed i Segretari Generali delle C. C. I. E. ; creare un’occasione di incontro tra i Presidenti e i Segretari Generali delle C. C. I. E. Con la rete camerale italiana ed il mondo imprenditoriale, per individuare ipotesi concrete di collaborazione, valorizzando tutte le componenti del sistema economico produttivo livornese; mettere a punto ipotesi e programmi di promozione sui mercati esteri tra C. C. I. E. E le imprese del territorio, favorendo l’internazionalizzazione delle diverse attività economiche, anche di limitate dimensioni, soprattutto versi i mercati extraeuropei. Dati economici Toscana e Livorno La Convention, occasione per creare nuovi rapporti commerciali internazionali, arriva a Livorno nell’anno in cui il commercio estero toscano lancia segnali positivi. Dopo 5 anni di stagnazione il commercio estero nel 2006 torna a crescere, superando i valori del 2001. E´ ottima la performance del sistema industriale toscano: tornano infatti a crescere sia produzione che fatturato (+2,7% e +3,3%). Nel particolare, gli andamenti del sistema industriale livornese arrivano a superare la media regionale, con fatturato che cresce a due cifre (+10,7%) e una produzione che segna un +9,2%. Brillante l´andamento verso l´estero (+14,6% gli ordini esterni, coerentemente con la notevole crescita delle esportazioni provinciali). I primi due trimestri del 2007 ridimensionano la positività del quadro generale. Www. Ccie2007. Eu .  
   
   
DISTRETTO TECNOLOGICO DELLA BRIANZA EST: SI LAVORA SU FONDAZIONE, STATUTO E OPERATIVITA’ BRAMBILLA CANDIDA AGINTEC A SEDE DEL GRUPPO DI LAVORO  
 
Vimercate, 8 novembre 2007 - La terza riunione del Comitato che lavora alla costituzione della fondazione per il distretto tecnologico della Brianza Est si è svolta questa mattina, nella sede municipale di Vimercate, con un ordine del giorno incentrato su aspetti propriamente operativi del processo di costituzione della fondazione. Primo fra essi la costituzione di un gruppo di lavoro a composizione mista, fra imprese e istituzioni che in tempi rapidi affronti e porti a compimento la costituzione dell’organismo di governance del distretto , con il proprio statuto. Confermati dalla Provincia di Milano, per bocca dell’assessore Bruno Casati, gli stanziamenti di Palazzo Isimbardi pari a 800mila euro, che saranno suddivisi in due tranche, secondo le dinamiche di approvazione dei bilanci di assestamento prima e di previsione poi. Confermata anche la presenza, fra gli enti fondatori di Provincia di Milano, Regione Lombardia, Associazione dei Comuni della Brianza Est per il Circondario, Associazione delle Imprese di Monza e Brianza (Aimb) e Camera di Commercio di Monza e Brianza. Sul fronte delle risorse Aimb si è detta disponibile a mettere disposizione risorse umane e professionalità proprie, secondo la visione del distretto tecnologico quale “luogo in cui catalizzare le opportunità e le occasioni di interconnessione fra le imprese del tessuto produttivo locale. ” Il sindaco di Vimercate, Paolo Brambilla, ha invece sottolineato la disponibilità in termini di offerta di servizi alle imprese, da parte degli enti locali, e ha proposto l’agenzia di sviluppo Agintec quale luogo in cui il gruppo di lavoro potrebbe trovare una sede. “Si tratta di una struttura già attiva sul territorio con risorse e professionalità proprie”, ha detto Brambilla di Agintec – “già partecipata fra istituzioni locali, imprese e sindacati. ” La riunione si è chiusa con la fissazione del prossimo appuntamento, in calendario per mercoledì 5 dicembre, sempre a Vimercate. Per allora dovrebbero essere definiti la composizione e le responsabilità del gruppo di lavoro. .  
   
   
COMO: LA CONGIUNTURA ECONOMICA NEL III TRIMESTRE 2007  
 
 Como, 8 novembre 2007 - L´ufficio studi della Camera di Commercio di Como ha pubblicato il rapporto sulla congiuntura economica per il terzo trimestre del 2007 in provincia di Como. Le indicazioni che emergono dalle risposte fornite nel terzo trimestre 2007 dagli operatori interpellati nella consueta indagine trimestrale hanno messo in evidenza un andamento della produzione che, dopo il rallentamento dei mesi precedenti, è tornata in recupero. La produzione industriale ha fatto registrare, rispetto allo scorso anno, una crescita di oltre il 2%, che è risultata la più consistente di tutto il 2007. Per trovare un dato più positivo di quello ottenuto in questo trimestre occorre, come, si può osservare dal grafico che segue, risalire al 1° trimestre 2006. Il buon andamento è confermato anche dalla frequenza delle risposte pervenute in questo trimestre, dalle quali emerge una prevalenza di aziende che segnalano aumenti produttivi ed un ridimensionamento della classe di aziende che invece hanno registrato cali della produzione. Il saldo tra risposte di aumento e di diminuzione di produzione è quindi positivo ed in crescita rispetto a quello osservato nel trimestre precedente: + 23,3% ( era +19% nel 2° trimestre 2007). La performance della produzione industriale della nostra provincia nel 3° trimestre 2007 appare ancor più positiva se confrontata con l’evoluzione delle altre province lombarde, le quali, nel trimestre precedente avevano conseguito tutte livelli più elevati dei nostri. In questi mesi invece la nostra provincia ha recuperato terreno rispetto al livello regionale ed il dato di Como della produzione industriale è risultato il migliore di quello delle altre province lombarde e leggermente superiore anche al dato medio regionale. Manifatturiero - Produzione industriale +2,07% (migliore crescita dal I trimestre 2006). Positivi tutti i settori, ad esclusione dell’alimentare. La provincia comasca prima in questo trimestre in Lombardia, recupera in parte il gap sotto la media lombarda registrato nei primi due trimestri 2007. Artigianato - Crescita +2,29%, seconda provincia per crescita dopo Lecco, nettamente superiore alla media lombarda che segna un indice negativo. Interscambio Commerciale - Il commercio con l’estero nei primi sei mesi del 2007 ha continuato a crescere: la provincia di Como ha esportato beni e servizi per un valore di oltre 2 miliardi e 630 milioni di euro, pari ad un incremento del 16% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Il valore delle merci importate è stato pari a 1 miliardo e 567 milioni di euro, un valore superiori al 12,5% rispetto alle importazioni del 2006. Crescita superiore alla media regionale (+6,91 Imp, +11,20 Exp) e nazionale (+6,62 Imp, +11,64 Exp). Mercato Del Lavoro - Collocamento: nel 3° trimestre 2007, le persone che si sono rivolte agli sportelli per la ricerca di un posto di lavoro sono state 2. 836, di cui 1. 055 maschi e 1. 781 femmine. Rispetto all’analogo periodo del 2006, si è registrata un flessione delle persone in cerca di occupazione (- 3%). In forte crescita i contratti di avviamento che sono risultati, nel trimestre, 19. 620, di questi, 9. 962 hanno interessato gli uomini e 9. 658 le donne. Turismo Il bilancio del movimento turistico provinciale, limitato ai primi otto mesi dell’anno 2007, è risultato soddisfacente, sia per gli alberghi che per le strutture extralberghiere, con un aumento dell’8% sia del numero di clienti che delle giornate di presenze complessive. Il buon andamento ha interessato sia gli ospiti italiani che quelli stranieri. Secondo i dati ufficiali forniti dal Settore Turismo della Provincia di Como gli arrivi sono stati 554 mila e le presenze 1 milione e 508 mila. Fondi Pensione - L’indagine a campione ha rivelato che, nel comparto manifatturiero industriale, l’86% dei dipendenti di aziende con meno di 50 dipendenti, ha mantenuto il proprio Tfr in azienda e solo il 14% lo ha destinato ai Fondi Pensione. Rispetto al dato medio regionale ed alle altre province lombarde Como è la provincia con la quota più alta di dipendenti che hanno deciso di lasciare immutata la situazione esistente optando per il mantenimento, presso l’azienda di appartenenza, del proprio Tfr. Nelle aziende con un organico superiore a 50 occupati, il 66% dei dipendenti ha aderito ai Fondi Pensione e poco più di un terzo ha deciso di accantonare all’Inps il Tfr maturando a partire dal luglio 2007. Per quanto riguarda il comparto manifatturiero artigiano nella nostra provincia il 78% dei dipendenti ha deciso di mantenere il Tfr in azienda ed il 22% ha aderito ai Fondi Pensione. Rispetto a quanto osservato nel comparto industriale la percentuale di dipendenti che ha aderito ai Fondi Pensione è stata per gli occupati di imprese artigiane superiore. La situazione rilevata a Como è in linea con la media regionale. Per quanto riguarda le singole province lombarde la quota di coloro che ha mantenuto in azienda il Tfr varia dal valore più basso di Lodi (71%) a quello più alto di Sondrio (85%). .  
   
   
SITUAZIONI DI CRISI AZIENDALE IN FVG  
 
Trieste, 8 novembre 2007 - "Le situazioni di crisi peggiori le abbiamo ereditate nel 2003 dalla passata legislatura". Ha esordito così, in Ii Commissione consiliare (presidente Mirio Bolzan, Ds-pd), l´assessore alle Attività produttive, Enrico Bertossi, chiamato a relazionale, con il collega del Lavoro e della Formazione professionale, Roberto Cosolini, sulle principali situazioni di crisi aziendale in Friuli Venezia Giulia. Per la Weissenfels di Fusine e per il cartificio Ermolli di Moggio Udinese - ha proseguito Bertossi entrando nei dettagli della situazione regionale - si dava per scontata la chiusura, invece sono state individuate soluzioni che hanno portato al quasi totale mantenimento dei posti di lavoro. Per Fusine, con il Comune di Tarvisio è stato finanziato l´acquisto dello stabile aziendale: in questo modo, chi è subentrato è stato sgravato da questo costo e ha potuto impegnare le risorse interamente per la ripresa dell´attività. Per la Ermolli la situazione era più complicata in quanto la sede è a Milano e c´è un altro stabilimento in Piemonte che faceva concorrenza a quello di Moggio, ma anche in questo caso l´emergenza è rientrata. Lo stesso è accaduto con Seleco, dove si è trovata una sistemazione che si spera definitiva attraverso imprenditori locali che stanno rilanciando il marchio. Con Finmek, invece, la situazione è complessa causa il crack dell´intero Gruppo che vede anche strascichi penali e il piano industriale predisposto dal commissario straordinario che prevedeva la dismissione del sito di Ronchi dei Legionari. Ma anche qui - ha rassicurato l´assessore - è stata individuata una soluzione che non garantisce ancora la riassunzione di tutti i lavoratori, ma la realtà produttiva che si sta creando sta mettendo radici così da poter pensare a una certa continuità. Oggi non ci sono grandi crisi aziendali, ad eccezione della ex Roncadin di Meduno, e della Ineos Films di Monfalcone, perché legate alle decisioni dei loro gruppi di appartenenza. Per la De Simon di Osoppo, il caso è seguito da anni in modo riservato perché ci sono questioni che non possono essere rese pubbliche in quanto si tratta di un settore - quello della produzione di autobus - che trova la concorrenza di colossi internazionali che possono mutare le regole del mercato a piacere. La De Simon dipende dalla fornitura di pezzi fatti all´esterno e se il prodotto finale non sta dentro i costi è difficile salvare l´azienda. Si sta prospettando l´ingresso, nel capitale sociale, di un partner macedone per la fornitura di pezzi a prezzi concorrenziali, ma se ciò non dovesse concretizzarsi, l´azienda è destinata a fallire ed è già, di fatto, in liquidità. Il commissario straordinario ha, infatti, disposto che ci sia la rinuncia di gran parte dei crediti da parte dei fornitori, un accordo con i sindacati per la riduzione dei posti di lavoro, la conferma di alcune commesse che garantiranno lavoro per un anno e mezzo. Ma la situazione - ha sottolineato Bertossi - non è drammatica come a Meduno soprattutto perché la zona permette il riassorbimento della manodopera. Resta, comunque, il fatto che l´azienda è storica e si cerca di salvarla, ma ci deve essere una garanzia di salvezza almeno del medio periodo. La Ineos Films di Monfalcone è azienda di un gruppo internazionale che ha deciso di chiudere la produzione. La situazione è contrastata dalla Regione, ma non c´è molto margine di manovra. L´interesse è centrato sulla possibilità di mettere a disposizione il sito produttivo ad eventuali acquirenti (due o tre), in quanto è posto su una banchina che si affaccia sul mare, posizione strategica difficile da trovare. Il Gruppo Malavolta ha due stabilimenti: la Girardi di Coseano, con circa 100 dipendenti, e l´ex Roncadin di Meduno, con circa 300 dipendenti. Lo stabile di Coseano è stato dichiarato fallito dal tribunale di Udine nei mesi scorsi, perciò si sono attivati un paio di imprenditori per rilevarlo. Qui si producevano pizze a basso valore aggiunto: ogni pizza pronta creava una perdita, perciò a giudizio dell´assessore non è il caso di riprendere quella produzione. Si punta, invece, a salvare Meduno, luogo dove non è possibile trovare lavoro per 300 persone. L´azienda, in questo caso, si colloca in un settore di alta qualità della pizza ed è remunerativo, perciò il mercato è abbastanza recuperabile. La Regione, però, dopo incontri fatti slittare dalla proprietà varie volte, ha deciso di rompere il tavolo delle trattative e venerdì scorso ha stabilito di procedere con la richiesta dei lavoratori: avanzare istanza di fallimento della società che gestisce il sito di Meduno per dar vita a una nuova società, una new-co, insieme ad un imprenditore che oggi può assorbile il 60% dei lavoratori (in un paio di anni si confida in un ulteriore assorbimento) e riattivare il sito al di fuori del gruppo Malavolta, staccandosi così dalla crisi nazionale dove la Regione non potrebbe più intervenire. La complicazione viene, però, dall´immobile: la Regione dovrebbe finanziare l´acquisto di uno nuovo, ma questo allungherebbe i tempi di produzione di sei mesi, mentre si deve ripartire entro fine anno. L´assessore Cosolini ha quindi parlato della situazione lavorativa generale della regione, dove c´è solo un 3,5% di disoccupazione, un valore riconosciuto come fisiologico dall´Unione europea, e del buon uso degli ammortizzatori sociali che è stato fatto in questi anni. Ma ha anche riflettuto sull´opportunità che si garantisca il lavoro sempre nello stesso posto, in quanto il 70% di coloro che hanno trovato una nuova occupazione afferma di aver migliorato la propria posizione (ciò accade, ad esempio, per ex dipendenti della Finmek di Gorizia). Due terzi di coloro che hanno perso il lavoro sono stati richiamati, ma se si scorporano coloro che hanno deciso di non riprendere un´attività, i rioccupati salgono al 70%. Le categorie in cui è più facile ricollocarsi sono rappresentate dai tecnici e dagli operai specializzati, così come è più facile avendo titoli di studio elevati (70% se si ha una laurea), questo perché è necessario avere adattabilità a un nuovo lavoro e aver frequentato corsi formativi. I dati più desolanti si registrano a Trieste, perché in questa provincia sono poco utilizzati gli incentivi. Cosolini ha infine reso noto che si è in vista della rioccupazione totale per quanto riguarda la Gemona Manifatture e per la ricollocazione della De Longhi di Ampezzo, mentre l´insediamento della ditta tedesca che aiuta la Electrolux di Porcia sta dando buoni risultati e i due terzi dei lavoratori sono stati contrattualizzati. Il consigliere di Rifondazione comunista Pio De Angelis ha, però, affermato di non vedere la situazione così positiva come descritta da Cosolini, soprattutto per quanto concerne le donne con più di 40 anni e gli invalidi civili, e poi perché basta lavorare un mese per rientrare nella categoria degli occupati. Per Meduno, ha chiesto perché non sia stato coinvolto il Governo nazionale per capire se la crisi riguardava tutto il gruppo Malavolta. Per Electrolux, invece, pare si stia prospettando una nuova crisi e numerosi macchinari sono stati spediti in Polonia, fatto rimarcato anche da Bruna Zorzini (Pdci), assieme al calo di produzione e al rinnovo dei contratti ma a tempo determinato. Per la consigliera, inoltre, è positivo che si stia creando un nuovo cantiere nautico a Monfalcone, ma non si capisce come questo settore possa assorbire gli occupati della Ineos Films. Se il diessino Renzo Petris ha affermato che in questa legislatura si sono affinati gli strumenti di intervento nel settore di crisi industriale, il suo collega Paolo Pupulin ha riflettuto sull´aumento del lavoro immigrato, sul quale bisogna intervenire anche come formazione, e ha chiesto come la Regione si stia muovendo per le realtà marginali. .  
   
   
SONDRIO: LE IMPRESE GUARDANO CON FIDUCIA ALL’ULTIMO PERIODO DEL 2007  
 
Sondrio, 8 novembre 2007 - Sono stati resi noti i risultati dell’analisi congiunturale sull’industria manifatturiera realizzata da Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Confindustria Lombardia. Le imprese industriali con più di 10 addetti della provincia di Sondrio dichiarano una produzione in lieve crescita (+0,3%) rispetto allo stesso trimestre del 2006 (-0,13% rispetto al trimestre precedente): il ritmo di crescita di questo indicatore economico, aumentato di oltre 10 punti percentuali dal 2002, sta rallentando e la variazione annua, seppur positiva, è tra le più basse in Lombardia. Il dato provinciale si colloca, infatti, al di sotto della media regionale (+2,08%), mentre gran parte delle province lombarde registrano un tasso di crescita che oscilla dall’1,7% e il 2,3%. Il fatturato risulta in calo, sia rispetto al trimestre precedente (-0,63%), che rispetto al terzo trimestre 2006 (-1,52%), mentre aumenta la quota di fatturato estero sul totale, passando dall’11,9% del secondo trimestre 2007 al 14,8% del terzo trimestre. Positivo l’andamento degli ordini, che, nella componente estera, crescono, su base trimestrale, del 2,27% e, su base annua, dopo due trimestri con segno negativo, dello 0,61%. Sul versante della domanda nazionale, gli ordini interni aumentano rispetto al trimestre precedente dell’1,69% e su base annua del 6,48%. Il terzo trimestre vede una diminuzione del tasso di utilizzo degli impianti, già piuttosto basso, che passa dal 44,9% del trimestre precedente a 42,57%. Le giacenze sono considerate eccedenti sia per i prodotti finiti che per le materie prime mentre per il prossimo trimestre gli imprenditori segnalano che il portafoglio ordini acquisito garantirà circa 21 giorni di produzione. Leggermente negativo il dato relativo agli addetti: la crescita del tasso di ingresso (2,60%), più contenuta rispetto a quella del trimestre precedente, e l’incremento più accentuato del tasso di uscita (3,47%), determinano un saldo negativo dello 0,87%. “I valori negativi su alcuni indici economici registrati nel terzo trimestre dell’anno non hanno intaccato le previsioni di ripresa nelle valutazioni della maggior parte degli imprenditori, afferma Emanuele Bertolini, presidente della Camera di Commercio di Sondrio, soprattutto con riferimento alle aspettative sulla produzione e sull’occupazione. ” Il saldo (in punti percentuali) tra prospettive di segno opposto (di aumento e di diminuzione) è, infatti, positivo per tutte le grandezze su cui le imprese sono state invitate ad esprimersi. Le prospettive sull’occupazione, che alla fine del trimestre scorso avevano evidenziato una prevalenza di segnalazioni negative, in quest’ultimo trimestre vedono prevalere le valutazioni positive, con un saldo pari all’8%. Consistenti e in decisa crescita rispetto al trimestre precedente, le aspettative riferite alla domanda, soprattutto estera, che registra un saldo tra ottimisti e pessimisti del 36,9% (saldo pari al 16% per la domanda interna). Con riferimento alla produzione, il saldo tra chi prevede un aumento e chi una diminuzione è pari al 38,5%. .  
   
   
BERGAMO: INDAGINE CONGIUNTURALE III TRIMESTRE 2007  
 
Bergamo, 8 novembre 2007 - La produzione industriale a Bergamo è ancora in crescita e si mantiene su quote più elevate rispetto agli alti livelli raggiunti nel corso del 2006 ma la dinamica su base annua degli ultimi trimestri è in leggera decelerazione. Nel terzo trimestre la variazione su base annua della produzione industriale di Bergamo è del +1,8%, un risultato poco al di sotto del dato medio regionale (+2,1). La variazione congiunturale destagionalizzata dell’industria è positiva, +0,33% nel trimestre. Nell’artigianato di produzione il rallentamento è più brusco sia nella dinamica tendenziale su base annua (-1,2%) sia in quella trimestrale (-2,6%). Nell’industria, è molto netta la divaricazione tra i settori che vanno bene e quelli, in aumento rispetto alla scorsa rilevazione, che segnalano un calo della produzione. In particolare è la meccanica che continua ad andare molto bene, e lo fa ormai da tre anni consecutivi avendo agganciato il treno della ripresa europea e della domanda internazionale di beni d’investimento. Un altro comparto in buone condizioni è la gomma-plastica. Il tessile continua invece a segnare variazioni negative, anche se l’abbigliamento ha raggiunto, con una variazione diventata in realtà minima nell’ultima rilevazione, il quarto trimestre consecutivo di crescita. I risultati delle vendite dell’industria bergamasca, una volta deflazionati e ricalcolati in base ai giorni lavorativi, risultano in flessione ed anche su base trimestrale la variazione è negativa Gli ordinativi sono ancora tendenzialmente in crescita, anche in questo caso con un’attenuazione della dinamica. Le variazioni congiunturali, sia per gli ordini interni che per quelli dall’estero, sono positive. L’occupazione tra luglio e settembre è leggermente calata, sia nell’industria che nell’artigianato ma è anche diminuito l’utilizzo della cassa integrazione ordinaria. Le previsioni delle imprese per il prossimo trimestre restano positive su tutti gli indicatori, soprattutto per quanto riguarda la domanda estera, ma con un minore ottimismo da parte delle imprese artigiane. .  
   
   
FORIM, APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE 2008  
 
 Potenza, 8 novembre 2007 – Forim, l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Potenza, ha approvato nei giorni scorsi il proprio bilancio di previsione per l’anno 2008. “Forim si propone di integrare la propria missione con l’attività promozionale della Camera – ha spiegato il presidente, Pasquale Lamorte –, apportando conoscenze specialistiche per le attività a più elevato valore aggiunto per lo sviluppo imprenditoriale. Per il 2008, in concomitanza dell’avvio di molte nuove iniziative comunitarie e dei relativi bandi di attuazione, di nuovi avvisi nazionali e del nuovo Por Fse Basilicata 2007-2013, oltre all’attività ordinaria, occorrerà infondere notevole impegno nella progettazione di interventi che vanno candidati a programmi regionali, nazionali e comunitari per intercettare finanziamenti e opportunità progettuali, sulla scorta di quanto già maturato negli ultimi anni e della importante rete di partenariato locale e transnazionale tessuta”. Nel settore della formazione e dell’orientamento al lavoro si punterà sul rafforzamento delle azioni di connessione fra scuola e mondo del lavoro, attraverso programmi di alternanza scuola – lavoro e simulazioni di impresa con il progetto “A scuola in azienda”. Il sostegno alla imprenditorialità verterà sull’assistenza a sportello per aspiranti nuovi imprenditori e sui corsi abilitanti e professionalizzanti, che consentono l’accesso a professioni e ad albi. Nell’ambito della promozione, tra le diverse attività per l’esercizio 2008 rientrano interventi di sostegno ad aree distrettuali e sistemi produttivi locali come il Pollino attraverso progetti dedicati, in linea di continuità con quanto realizzato nel corso dell’ultimo biennio in collaborazione con l’Alsia. Di particolare interesse sarà l’azione di supporto alla Camera di Commercio nelle attività di certificazione e controllo di produzioni di qualità locali come l’olio dop Vulture, il Cavolfiore della Valle dell’Ofanto, la Lucanica di Picerno ed altri prodotti che ambiscono a forme diverse di riconoscimento. Sul fronte dell’innovazione, nel 2008 si svilupperanno le azioni previste dallo specifico accordo a cui partecipano Camera di Commercio, Provincia di Potenza, Università della Basilicata e alcune associazioni di categoria, per l’attuazione di un programma organico per sostenere le Pmi nei processi di innovazione, anche attraverso un più efficace rapporto con il sistema della ricerca. All’internazionalizzazione sono altresì destinate altre importanti azioni, nonchè la gestione dello Sportello Regionale per l’Internazionalizzazione. Per la comunicazione, infine, sulla scorta delle attività degli ultimi anni, si punterà – tra l’altro - a rafforzare la gestione della piattaforma di Crm (customer relationship management). .  
   
   
INNOVAZIONE: DOMANDE PARTECIPAZIONE PREMIO 2007 ENTRO IL 15 NOVEMBRE  
 
Trieste, 8 novembre 2007 - Scade tra una settimana, il 15 novembre, il termine per presentare le domande di partecipazione al Premio Innovazione istituito dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Il riconoscimento, conferito alle aziende più innovative della regione selezionate da un´autorevole giuria, è giunto ormai alla sua quarta edizione e si propone anche per quest´anno di identificare i migliori prodotti, processi, servizi innovativi, promuovendoli come casi di eccellenza o modelli di successo e da seguire. Il Premio per l´innovazione - uno dei diversi strumenti di incentivazione che la Regione già esprime per il sostegno al mondo dell´imprenditoria - vuole essere un traguardo da raggiungere per la piccola e media impresa regionale, capace di essere competitiva sul mercato. Per gli enti no profit e per la pubblica amministrazione, anch´essi candidati a presentare i progetti, questa manifestazione vuole essere uno stimolo alla crescita della cultura dell´innovazione. Fondare l´economia del Friuli Venezia Giulia sulla conoscenza, privilegiando l´aspetto competitivo e lo stimolo costante verso l´innovazione, costituiscono obiettivi strategici e prioritari del programma di governo regionale. L´innovazione, quindi, rappresenta uno degli impegni fondamentali che la Regione ha assunto per ridare competitività al sistema delle imprese e in generale al sistema economico regionale. Il Premio per l´innovazione si identifica anche come un evento in grado di stimolare nelle aziende pubbliche e private la pratica del confronto, dell´emulazione e del superamento delle migliori pratiche (benchmarking). Sulla base di questi presupposti, l´iniziativa prevede, oltre al conferimento di un´onorificenza simbolica, anche un viaggio studio nei luoghi dell´innovazione, riservato ai partecipanti che hanno dimostrato un particolare interesse a sviluppare la propria capacità innovativa. Ai vincitori è riservata l´opportunità di un viaggio studio nei "luoghi dell´Innovazione", che, in questa edizione 2007, si terrà negli Stati Uniti d´America con visita al Mit di Boston. Sono previsti incontri e visite a gruppi di ricerca ed aziende di eccellenza, spin-off di successo nell´area di Boston. Per partecipare al Premio Innovazione occorre dare evidenza del progetto innovativo di cui si è promotori: l´innovazione può riferirsi alle caratteristiche e funzionalità di prodotto, processo, servizio, o metodo di lavoro. Tutte le informazioni di dettaglio sono contenute nel regolamento disponibile e scaricabile dal sito www. Fvginnovazione. It .  
   
   
INVESTIRE NELLA PROPRIETÀ INDUSTRIALE  
 
Reggio Emilia, 8 novembre 2007 - Nell’ambito delle iniziative di conoscenza e di promozione in materia di Proprietà industriale, la Camera di Commercio di Reggio Emilia organizza il 14 novembre 2007, presso la Sala Grasselli (ore 9. 00/17. 30) un seminario su “Investire nella proprietà industriale”, con la partecipazione di importanti esperti del settore. L’iniziativa è aperta principalmente agli imprenditori del territorio, ma anche ai professionisti che si occupano della gestione commerciale e contabile/fiscale delle aziende, affinché entrambi possano disporre di idonei strumenti in una materia così specifica. In particolare saranno trattate le tematiche inerenti la valutazione della proprietà industriale, la strategia di creazione del portafoglio marchi e brevetti, il marchio in bilancio, la tutela del made in Italy nonché la prevenzione e repressione della contraffazione; verrà altresì portata la significativa esperienza di una importante azienda reggiana quale la Max Mara Fashion Group. Chi fosse interessato a partecipare può consultare il programma e scaricare la scheda di adesione sul sito www. Re. Camcom. It o contattare l’U. O. Regolazione del Mercato della Camera di Commercio (tel. 0522/796266-268 - fax 0522/796368 - e-mail: brevetti@re. Camcom. It ). .  
   
   
L´INDICAZIONE DI COMUNE TURISTICO PER I DUE TERZI DEI MUNICIPI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA HA PORTATO A UNA CONSISTENTE LIBERALIZZAZIONE DELLE STESSE APERTURE DOMENICALI.  
 
 Trieste, 8 novembre 2007 - Parere positivo ieri, anche se con i consiglieri del centro-sinistra non compatti, da parte della Ii Commissione - presidente Mirio Bolzan (Ds-pd) - al regolamento che modifica gli Ato (Ambiti territoriali ottimali) connessi alla legge regionale sul commercio, e che introduce regole uguali per tutti quei Comuni che ospitano grossi centri commerciali. La modifica sostanziale, ha spiegato l´assessore alle Attività produttive Enrico Bertossi, riguarda l´allegato C della legge regioanle 29/2005 e prevede l´istituzione di un ambito territoriale interprovinciale che vede insieme 2 Comuni della provincia di Gorizia (Ronchi dei Legionari e Villesse), 3 di Pordenone (Fiume Veneto, Fontanafredda e Rovereto in Piano) e 10 di Udine (Aiello del Friuli, Bagnaria Arsa, Basiliano, Buttrio, Cassacco, Martignacco, Pozzuolo del Friuli, Pradamano, Reana del Rojale e Tavagnacco). Si tratta di Comuni con una forte presenza della grande distribuzione, con i centri commerciali più importanti della regione, che erano stati esclusi, gli unici, dall´indicazione di Comuni turistici. Esclusi, quindi, dalla possibilità di usufruire delle aperture domenicali. Non lo saranno più pur rimanendo non-turistici. Certamente, ha sottolineato l´assessore, l´indicazione di Comune turistico per i due terzi dei municipi del Friuli Venezia Giulia ha portato a una consistente liberalizzazione delle stesse aperture domenicali. Con questo provvedimento la Giunta intende armonizzare l´offerta commerciale sul territorio uniformando la regolamentazione. Nella maggioranza il provvedimento ha visto perplessi Paolo Pupulin (Ds-pd) e Bruna Zorzini (Pdci), che hanno espresso un voto di astensione personale. La soluzione dell´ambito interprovinciale non risolverà nulla, ha dichiarato Pupulin. Orari di apertura più ponderati contro la liberalizzazione selvaggia è quanto ha chiesto la Zorzini. Unico voto contrario al regolamento, quello di Maurizio Franz (Ln), per il quale la ridefinizione degli ambiti territoriali penalizza le piccole attività commerciali, spesso a conduzione familiare. Questo provvedimento, ha fatto notare, riequilibra la bilancia a favore della grande distribuzione commerciale, quella con meno radicamento sul territorio. A prendere la parola era stato anche Pio De Angelis (Prc-se), per il quale bisognerebbe riconsiderare il numero dei Comuni della regione davvero turistici dove applicare le aperture straordinarie domenicali. .  
   
   
IMMIGRAZIONE, UNITÀ TERRITORIALI PER FAVORIRE L’ACCOGLIENZA PROTOCOLLO D’INTESA REGIONE-COMUNI-ANCI PER CREARE UNA RETE REGIONALE SALVADORI: «IL CAMBIAMENTO SOCIALE IN ATTO RICHIEDE STRUMENTI FLESSIBILI E INNOVATIVI»  
 
 Firenze, 8 novembre 2007 - Creare una rete di unità territoriali per l’accoglienza dei migranti con l’obiettivo di favorire la loro integrazione ed inclusione sociale, il monitoraggio della loro presenza sul territorio e al tempo stesso per far coesistere le questioni relative alla sicurezza con i valori di solidarietà e cittadinanza sociale. É questo il punto principale del protocollo d’intesa firmato stamattina a Palazzo Bastogi tra Regione, Comuni capoluogo e Anci regionale. «La rete che vogliamo costituire - ha spiegato l’assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori – punta a monitorare costantemente la presenza degli stranieri sul territorio, individuare le situazioni di disagio e intervenire in modo tempestivo per risolverle. Un aspetto importante del progetto è che non vengono create strutture nuove ma vengono messe in rete tutte le realtà locali che operano in campo sociale, quindi sia pubbliche che private. Spetterà ai Comuni realizzare la loro messa in rete, la Regione fungerà soprattutto come organo di coordinamento. Altro elemento importante – ha aggiunto Salvadori - è il legame con l’Oim, l’Organizzazione Mondiale per le Migrazioni, organismo con il quale la Regione ha già rapporti. Insieme a loro vorremmo cercare di creare condizioni favorevoli nei paesi d’origine, anche attraverso forme di partenariato con le istituzioni locali, in modo da scongiurare la partenza delle persone, interrompere le catene migratorie e favorire il rimpatrio volontario assistito». Attuazione di politiche integrate tra enti locali, servizi territoriali, organizzazioni del terzo settore e del privato sociale, sviluppo di rapporti con gli altri paesi europei, progettazione e organizzazione di percorsi di reinserimento sociale con particolare attenzione rivolta a donne, minori, richiedenti asilo e rifugiati. Sono queste le altre linee di intervento previste dal protocollo d’intesa. «Per la creazione delle unità territoriali e degli altri obiettivi previsti dal protocollo – ha chiarito l’assessore Salvadori - la Regione metterà a disposizione 250 mila euro per il 2008. Vorrei sottolineare che questo documento non nasce sull’onda degli ultimi tragici episodi. È un accordo, nato già da qualche mese, che prende spunto dalla consapevolezza delle mutazioni che stanno interessando la nostra società. Una realtà sociale in costante movimento che ci obbliga a trovare modalità d’intervento adeguate a rispondere a questi cambiamenti. I numeri contenuti nell’ultimo rapporto Caritas-migrantes – ha concluso l’assessore - sono abbastanza chiari, i nuovi scenari che vanno delineandosi devono essere governati in modo flessibile e con soluzioni e azioni innovative e puntuali. Le unità territoriali per l’accoglienza che vogliamo creare vanno in questa direzione». «In una fase delicata come questa – ha dichiarato Giuseppe Carovani, responsabile della consulta immigrazione dell’Anci Toscana – il fatto che la Regione abbia deciso di realizzare un sistema di accoglienza per i migranti insieme ai comuni capoluogo, riprendendo anche alcune esperienze concrete fatte in varie realtà toscane, mi pare un fatto molto positivo». .  
   
   
ALCUNI DATI SUGLI STRANIERI A REGINA COELI NEI MESI DI AGOSTO-SETTEMBRE. ANTICIPAZIONI DI UNA INCHIESTA AFFIDATA DAL GARANTE DEI DIRITTI DELLE PERSONE PRIVATE DELLA LIBERTÀ ALLA ASSOCIAZIONE DI MEDIATORI CULTURALI MEDEA CHE SI CONCLUDERÀ ALLA FINE DELL’ANNI.  
 
Roma, 8 novembre 2007 - Il Garante comunale dei diritti delle persone private della libertà Gianfranco Spadaccia ha affidato alla Associazione Medea, composta da mediatori culturali che hanno svolto un master presso la terza Università di Roma, una inchiesta sugli stranieri negli istituti di pena romani. I mediatori di Medea hanno, grazie a una convenzione con l’Ufficio del Garante e con l’autorizzazione della Amministrazione penitenziaria, effettuato nel corso del 2007 un tirocinio presso l’istituto di Regina Coeli collaborando con gli educatori del carcere nei rapporti con i detenuti stranieri. L’inchiesta si concluderà alla fine di dicembre del 2007. Si ritiene tuttavia utile anticipare alcuni dati parziali relativi ai mesi di agosto-settembre 2007. L’inchiesta riguarda 236 detenuti stranieri arrestati nel solo carcere di Regina Coeli, con i quali i mediatori culturali hanno avuto colloqui e a cui hanno distribuito un questionario in questi due mesi. Il numero dei detenuti romeni, sul totale degli interpellati, è stato di 130 pari a circa il 55 per cento. Gli altri provenivano: 11 dalla Polonia, 11 dall’Albania, 18 dai paesi dell’ex Jugoslavia compreso il Kosovo, 23 dagli altri paesi dell’est europeo (10 moldavi, 7 ucraini, 3 russi, 3 bulgari), 14 dai paesi del Maghreb, 12 dal resto dell’Africa, 8 dai paesi asiatici, 6 dal Medio Oriente, 2 sono cittadini dell’Ue. 74 sono entrato in Italia illegalmente, 162 no. Solo 46 sono in possesso di un permesso di soggiorno. Fr4a quelli che hanno risposto a questa domanda 87 hanno dichiarato di essere incensurati e 97 di avere precedenti penali. Per quanto riguarda i reati commessi quelli più frequenti sono il furto (65), la rapina (55) e la ricettazione (16) ma sono anche rilevanti i reati legati alla sessualità: 19 casi di violenza sessuale, 17 di sfruttamento della prostituzione e di riduzione in schiavitù. Cinque sono stati arrestati per omicidio e 10 per tentato omicidio, 14 per violenza, 6 per sequestro, 3 per estorsione. Per quanto riguarda gli stupefacenti 14 per violazione della legge Fini-giovanardi e 5 per traffico. Su 236 detenuti i tossicodipendenti erano 25 e gli alcooldipendenti 12. “Ho ritenuto di dover anticipare questi dati parziali – ha dichiarato il Garante Gianfranco Spadaccia – per lo stesso motivo per il quale ho deciso all’inizio dell’anno di affidare alla associazione Medea lo svolgimento di questa inchiesta sui detenuti stranieri nelle carceri romane. Ritenevo e ritengo che per fronteggiare questa criminalità bisogna conoscerla analiticamente nelle sue diverse manifestazioni al fine di colpire quelle di criminalità organizzata e di contrastare, prevenire e limitare quelle che sono conseguenza di situazioni di degrado, di disgregazione e di miseria. Altrimenti si finisce per reagire solo alle emergenze e alle emozioni collettive”. Presenze per nazionalità (al 31. 09. 2007)
Nazionalita’ Dato
Romania 130, parti al 55,08%
Polonia 11
Albania 11
Moldavia 8
Paesi ex Jugoslavia 8
Ucraina 7
Marocco 7
Algeria 6
Nigeria 4
Iraq 4
Russia 3
Brasile 3
Malesia 3
Bulgaria 3
Gambia 2
Somalia 2
Egitto 2
Congo 2
Sudan 2
Senegal 2
Sri Lanka 2
Bangladesh 2
Kosovo 2
Sierra Leone 1
Irlanda 1
Olanda 1
India 1
Burundi 1
Ecuador 1
Cile 1
Tunisia 1
Repubblica Dominicana 1
Perù 1
Tipologie di reato (al 31. 09. 2007)
Titolo Di Reato Dato
Furto 65
Rapina 55
Sfruttamento prostituzione/riduzione in schiavitù 17
Spaccio di droga 12
Violenza sessuale 19
Ricettazione 16
Violenza 14
Tentato omicidio 10
Clonazione carte di credito 8
Sequestro di persona 6
Traffico di stupefacenti 5
Omicidio 5
Estorsione 3
Falso in documenti 3
Riciclaggio 2
Tentata lesione 2
Associazione a delinquere 2
Vendita illecita di Cd 1
Detenzione illecita di armi 1
Status giuridico (al 31. 09. 2007)
Con Precedenti Penali Incensurato
91 87
Status di clandestino (al 31. 09. 2007)
Entrato Clandestinamente
74 Si
162 No
Permesso di soggiorno (al 31. 09. 2007)
Con Permesso Di Soggiorno
46 Si
190 No
Dipendenze (al 31. 09. 2007)
Tossicodipendenti Alcooldipendenti
21 Si 12 Si
215 No 224 No
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WOMEN ON BOARD OF LOCAL DEVELOPMENT  
 
 Firenze, 8 novembre 2007 – Unioncamere Toscana organizza per martedì 20 novembre 2007 alle ore 14. 30 presso l’Auditorium di Promofirenze, Palazzo della Borsa Merci, Por Santa Maria 1, il seminario Women on Board of Local Development, Accesso al credito per l’imprenditoria femminile. Nel corso del seminario sarà presentato il servizio on-line rivolto alle imprenditrici o aspiranti tali. Uno strumento capace di dare ampia informazione alle notizie relative all’acceso al credito ed alle attività di studio e ricerca. .  
   
   
SOSTENIBILITÀ E PARI OPPORTUNITÀ PROTAGONISTE DELLA SESTA EDIZIONE DEL SODALITAS SOCIAL AWARD UN PREMIO SPECIALE ANCHE PER LE IMPRESE CHE HANNO VALORIZZATO LE PARI OPPORTUNITÀ IN AZIENDA  
 
 Milano, 8 novembre 2007 – Processi produttivi eco compatibili, rispetto e integrazione con l’ambiente naturale al fine di realizzare modelli virtuosi di sviluppo sostenibile, eco-efficienza: è la sostenibilità la prima novità della sesta edizione del Sodalitas Social Award, il Premio nazionale dedicato ai migliori progetti di Responsabilità sociale d’impresa. Quest’anno infatti, è stata introdotta una nuova categoria dedicata a questo tema, sempre più di attualità per le aziende che operano nel campo della Csr. Inoltre, a conclusione dell’Anno Europeo delle Pari Opportunità, un riconoscimento speciale sarà attribuito dalla Giuria alla azienda che ha realizzato un progetto di alto valore sociale sulla gestione delle diversità di genere in azienda. Le imprese vincitrici: un esempio virtuoso di Csr Alla presentazione del Premio nazionale - tenutasi oggi in Assolombarda - sono intervenute le aziende vincitrici della quinta edizione, per testimoniare come le buone pratiche di Csr possano essere un esempio virtuoso per le realtà imprenditoriali italiane. Holcim, Indesit Company e Stmicroelectronics, attraverso la loro esperienza, hanno confermato come la responsabilità sociale sia ormai parte integrante delle scelte strategiche aziendali. I numeri del Sodalitas Social Award lo confermano: oltre 500 aziende iscritte negli anni, 225 solo nell’ultima edizione con 271 progetti. Ma il Premio non è soltanto della situazione in tema di Csr in Italia. Esso è diventato anticipatore delle tendenze evolutive in materia di Responsabilità sociale: si è rivolto alla Pubblica Amministrazione e alle Pmi, trovando conferma della bontà della scelta nel numero e nella qualità dei progetti presentati. Ha introdotto una categoria dedicata alle “innovazioni di prodotto socialmente e ambientalmente rilevanti” che ha visto sempre di più nelle ultime edizioni il moltiplicarsi di progetti legati alla razionalizzazione delle materie prime e alla sostenibilità. Le sette categorie della sesta edizione Il Premio si articola in sette categorie: Premio per il miglior programma di responsabilità sociale rivolto alla valorizzazione del capitale umano. Premio per la migliore iniziativa di sostenibilità. Premio per la realizzazione del miglior programma di partnership nella comunità. Premio per la migliore campagna di marketing sociale. Premio per la migliore iniziativa di responsabilità sociale realizzata da Pmi. Premio per l’innovazione di prodotto o servizio socialmente, ambientalmente e finanziariamente responsabile. Premio per la migliore iniziativa di responsabilità sociale realizzata da ente locale, istituzione pubblica o scolastica. Il Libro D’oro Durante la mattina è stato presentato in anteprima il “Libro d’oro”, la pubblicazione che annualmente viene realizzata in collaborazione con “Vita Non Profit Magazine”: il volume raccoglie tutte i progetti candidati alla quinta edizione del Sodalitas Social Award e sarà allegato al prossimo numero del settimanale Vita. Il Libro d’oro è il volume che attraverso le case histories eccellenti di Csr si propone di diffondere i temi della responsabilità sociale e di stimolare l’emulazione da parte delle aziende che intendono mettere in campo progetti concreti di Corporate Responsibility. Come per il volume in presentato in anteprima oggi, anche a conclusione della sesta edizione, tutti i progetti presentati saranno raccolti e pubblicati, oltre a essere visibili online sul sito www. Orsadata. It, l’Osservatorio sulla Responsabilità e Sostenibilità delle Aziende, promosso da Sodalitas: il sito raccoglie più di 700 casi aziendali, ed è il più completo database europeo in materia. .  
   
   
EDILIZIA: CONFERENZA SULLA PIATTAFORMA TECNOLOGICA EUROPEA PER LE COSTRUZIONI  
 
Amsterdam (Paesi Bassi) , 8 novembre 2007 – Nella città olandese dal 19 al 20 novembre ospiterà la terza conferenza della piattaforma tecnologica europea per le costruzioni (Ectp). Le due giornate di conferenza promuoveranno la ricerca e l´innovazione nel settore edile attraverso il Settimo programma quadro (7°Pq) e altri programmi transnazionali quali Eureka. La conferenza offrirà l´opportunità di presentare e discutere le idee di progetto per il secondo invito del 7°Pq in vari settori [energia, ambiente, tecnologie dell´informazione e della comunicazione, infrastrutture, piccole e medie imprese (Pmi), patrimonio culturale, materiali]. Promuoverà inoltre le idee aiutando i partecipanti a individuare partner potenziali per Eureka e altri programmi. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Ectp. Org/ .  
   
   
LA CITTA´ ABITATA: LA SOCIALIZZAZIONE DI CASEGGIATO A COM-PA  
 
Bologna, 8 novembre 2007 - L´animazione della periferia partendo dal cittadino per ricostruire il tessuto sociale e connettivo delle città: la condivisione di saperi e relazioni tra le persone. E´ questo in estrema sintesi alla base del progetto nazionale La Città Abitata, presentato in questi giorni da City Management - Pad. 20, St. B94-100 - a Com-pa, Salone Europeo della Comunicazione Pubblica e dei Servizi al Cittadino e alle Imprese in programma fino all´8 novembre a Bologna. "Creiamo un incubatore all´interno del caseggiato per far promuovere agli abitanti, le attività" dice Pietro Giurickovic Presidente di City Management, con l´estensione di un piano di fattibilità e la distribuzione di questionari nelle zone interessate "individuiamo i soggetti più adatti a gestire i progetti partendo da un principio fondato sull´autorevolezza e non sull´autorità. Pensionati, studenti, ma anche lavoratori e casalinghe, mettono a disposizione il proprio tempo libero, in modo da offrire tempo e competenze per proporre e gestire i progetti e promuoverli. Si tratta in effetti di una evoluzione del concetto di banca del tempo". L´iniziativa è già partita a Roma, Municipio 18, quartiere Valcannuta, dove 600 cittadini hanno ricevuto un questionario, primo passo per procedere all´analisi dei bisogni e individuare gli animatori locali, e, prosegue Giurickovic " è anche un modo per creare posti di lavoro, perché gli animatori verranno regolarmente retribuiti dal Comune, che finanzia anche le iniziative proposte. Essendo soggetti formati verranno poi ri-utilizzati per portare la loro esperienza in altri caseggiati e formare nuovi animatori di palazzo". Il progetto formalizzato in un´offerta per le pubbliche amministrazioni da City Management, società privata compartecipata dall´Associazione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali, prevede la formazione di un ristretto nucleo di "animatori" all´interno dei palazzi destinatari dell´intervento, con l´obiettivo di animare con "microgesti" la vita interna al nucleo abitativo, partendo da piccoli interventi di assistenza domiciliare, per spaziare poi ad attività culturali, come concerti, letture collettive, l´organizzazione di biblioteche di palazzo, lavanderie trasformate in spazi sociali, le washing house, attività insomma costruite sulle risorse esistenti tra i condomini e sulla condivisione delle capacità individuali. L´obiettivo del progetto è quello di ritornare alle comunità pratiche che al micro livello, di palazzo o di quartiere appunto, condivida esperienze e conoscenze mettendole a disposizione della collettività, a tutto vantaggio della ricostruzione di un tessuto connettivo di collaborazione per ridurre solitudine e disagio, problemi tipici dell´inurbamento, specialmente nelle grandi periferie. La costruzione di un sistema di welfare civico, fondato sull´offerta di servizi decentrati in cui il cittadino sia direttamente coinvolto, costituisce un modello efficace di animazione culturale delle periferie poiché agisce a due diversi livelli, offrendo servizi a valore aggiunto che coinvolgendo direttamente i cittadini, assumono un maggior contenuto umano generando e rafforzando le relazioni sociali. Un modello che, applicato in contesti sociali difficili, permette di agire in una logica di conflict management per ridurre le tensioni sociali tra formazione continua e rafforzamento del sistema di relazione che valorizzi le sinergie tra pubblico e privato con sponsorizzazioni ad hoc su attività e forniture. In corso di applicazione, sarà attivo nel 2008 nelle città di Milano, Sesto S. Giovanni e Roma. .  
   
   
VIA LIBERA DAL CTA AL PROGETTO DEFINITIVO DEL NUOVO POLO GIUDIZIARIO E ALL’ULTIMO LOTTO DELL’OSPEDALE DI ARCO (TRENTO) NEL 2009 L’INIZIO DEI LAVORI PER LA NUOVA CITTADELLA GIUDIZIARIA  
 
 Trento, 8 novembre 2007 - Il progetto definitivo del Nuovo Polo Giudiziario di Trento e il quarto lotto del Monoblocco ospedaliero di Arco hanno ottenuto ieri il “via libera” del Comitato tecnico amministrativo dei lavori pubblici, al quale i due progetti sono stati presentati ed illustrati dall’ingegner Alessandro Zanoni, responsabile del Progetto speciale grandi opere civili, la struttura titolare del procedimento e della realizzazione. Per il Polo Giudiziario (che costerà 105. 538. 000 euro) si prevede entro il prossimo anno la messa a punto del progetto definito e l’indizione della gara d’appalto, mentre l’inizio dei lavori avverrà nel 2009. Per il quarto e ultimo lotto dei lavori al monoblocco ospedaliero Alto Garda e Ledro (costo 11. 300. 000 euro) l’appalto è invece previsto entro il mese di settembre 2008, l’inizio dei lavori per fine del prossimo anno e la conclusione entro la fine del 2010. La nuova cittadella giudiziaria che – su disegno del gruppo di architetti vincitore del concorso internazionale di progettazione e guidato da Pierluigi Nicolin – sorgerà alle spalle dell’attuale palazzo di giustizia, tra largo Pigarelli, Via Barbacovi, Via Brigata Acqui e Via Pilati, sul terreno attualmente occupato dal carcere, accorperà, come è noto, il Tribunale ordinario, la Procura della repubblica, la Corte d’appello, la Procura generale della repubblica, il Tribunale di sorveglianza, il Giudice di pace, il Tribunale per i minori, la Procura presso il Tribunale dei minori e il Tar. L’intervento consta nella ristrutturazione con restauro conservativo dell’edificio oggi adibito a Tribunale, nella demolizione dell’attuale carcere e nella costruzione, sull’area così liberata, degli edifici di nuova costruzione che andranno a costituire la citata cittadella giudiziaria. L’intervento di nuova costruzione si compone di sei grandi corpi di fabbrica (denominati da A ad F) che si attestano su due grandi atrii, a piano terreno, ed è suddiviso su tre piani fuori terra e per quattro piani interrati. L’intervento è articolato secondo le seguenti macro funzioni: nell’edificio storico ai piani rialzato primo e secondo sono ubicati gli uffici della Procura Generale della Repubblica e della Corte d’Appello e l’Ordine degli Avvocati. Al piano seminterrato sono ubicati gli archivi ed i vani tecnici a servizio dell’edificio; al piano terreno della parte di nuova edificazione sono presenti gli atrii di ingresso al Polo Giudiziario e al Tribunale regionale di Giustizia amministrativa, gli uffici giudiziari del Tribunale di sorveglianza, del Tribunale ordinario e della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minori che hanno maggiore necessità di un accesso di pubblico, il Commissariato per gli usi civili, l’info point ed il bar. Gli atrii che uniscono al piano terra i corpi di fabbrica disimpegnano gli accessi verso gli uffici giudiziari posti ai piani superiori e verso l’aulario posizionato al piano primo interrato; - ai piani primo, secondo e terzo nei corpi di fabbrica A e B è ubicato il Tribunale ordinario, nei corpi di fabbrica C e D è ubicata la Procura della Repubblica, nel corpo di fabbrica F è ubicato l’Ufficio del Giudice di Pace. Nel corpo di fabbrica E è ubicata al primo piano la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minori ed ai piani secondo e terzo il Tribunale per i minori; il T. R. G. A. Ha sede al piano terra ed al piano primo di un’ala dell’edificio. Al piano primo interrato è ospitato l’aulario al quale si accede direttamente sia dagli atrii che dai corpi di fabbrica degli uffici giudiziari. A questo piano sono presenti anche le centrali impiantistiche di edificio ed il primo piano interrato delle due autorimesse pertinenziali, quella ad uso del tribunale e quella ad uso del pubblico; al piano secondo interrato sono situati gli archivi generali, un area impiantistica ed il secondo piano interrato delle due autorimesse; ai piani terzo e quarto interrato sono ospitate solo le due autorimesse. I dati tecnico dimensionali più significativi relativi all’immobile sono i seguenti: superficie del lotto m² 13. 670; altezza massima per la parte di nuova edificazione m 18,14; superficie lorda complessiva m² 55. 800; volume complessivo m³ 238. 200. A perimetrazione dell’area di scavo sono previste paratie e berlinesi tirantate. Lo scavo verrà svolto con supervisione di un archeologo, in accordo con la Soprintendenza ai beni archeologici. Le strutture del fabbricato sono previste in calcestruzzo armato ai piani interrati e in ferro ai piani fuori terra nel rispetto della normativa antisismica vigente. Nell’edificio del vecchio Tribunale sono stati previsti interventi di consolidamento statico dei solai ed interventi puntuali in corrispondenza delle zone che ad oggi presentano una problematicità strutturale. La facciata è prevista continua con struttura in acciaio e vetrocamera ad alte prestazioni termiche. Il controllo dell’irraggiamento estivo è affidato ad un sistema di tende esterne mobili comandate da una centrale di gestione che opera in relazione alle condizioni del vento e dell’irraggiamento solare, consentendo di beneficiare dell’apporto del sole durante i mesi di riscaldamento, schermando invece all’esterno dell’edificio l’apporto energetico del sole durante i periodi di raffrescamento. La tipologia interna degli spazi ad ufficio si caratterizza per una maglia strutturale realizzata con solamente due file di pilastri perimetrali che consente la massima flessibilità degli spazi. Il pavimento è su tutte le aree ad ufficio di tipo sopraelevato in modo da consentire la massima flessibilità nella distribuzione impiantistica. I divisori interni sono realizzati per mezzo di sistemi leggeri o con pareti mobili e attrezzate. Per ciò che attiene al restauro dell’edificio storico, il progetto prevede la conservazione dell’organismo originario nella sua completezza sia per quanto attiene gli apparati strutturali che decorativi; prevede altresì l’eliminazione degli interventi e dei materiali estranei ai caratteri storici dell’edificio e attualmente presenti a seguito di pregresse opere di manutenzione straordinaria. Per quanto riguarda gli impianti elettrico-meccanico ed antincendio del Nuovo polo giudiziario, questi sono stati concepiti per dare prestazioni di alto livello e nel contempo contenere i consumi energetici. L’energia termica e frigorifera primaria verrà fornita da gruppi refrigeratori di tipo polivalente, in grado cioè di assicurare in modo continuo, con il massimo risparmio energetico, la disponibilità di acqua calda e refrigerata in funzione delle richieste dell’utenza senza nessuna commutazione stagionale sui circuiti idraulici. In caso di emergenza (gruppi frigoriferi in blocco per avaria e/o manutenzione, temperatura esterna eccezionalmente bassa), l’acqua calda di riscaldamento verrà prodotta, da una caldaia a condensazione installata nel locale centrale termica a livello del primo interrato. E’ stato previsto un impianto di produzione di acqua calda con utilizzo, quale fonte rinnovabile, l’energia solare. L’impianto è stato progettato in modo da coprire il 50 per cento del fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di acqua calda sanitaria. Sarà costituito da una batteria di 3 collettori solari ad alto rendimento, piani, installati sulla copertura dell’edificio B. In sede di progettazione esecutiva è prevista la predisposizione della documentazione per la valutazione della qualità energetica ed ambientale dell’edificio secondo il protocollo Itaca Sintetico – Versione Tn1 adottato dalla Provincia autonoma di Trento. Per esigenze organizzative e al fine di mantenere la funzionalità del tribunale attuale durante il periodo di costruzione dei nuovi edifici del Polo Giudiziario, la realizzazione dell’opera e stata suddivisa in quattro fasi costruttive: fase 1 - bonifica dell’area del carcere e sua demolizione; fase 2 - realizzazione di scavo con supervisione dell’archeologo, paratie e berlinesi che consentono l’esecuzione dello scavo; fase 3 - realizzazione dei nuovi edifici sul sedime dell’attuale carcere; fase 4 - messa in esercizio dei nuovi edifici, trasferimento del vecchio tribunale e ristrutturazione dello stesso per mezzo di restauro conservativo. L’appalto verrà impostato secondo la modalità dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il cronoprogramma generale relativo alle successive fasi progettuali ed ai lavori prevede le seguenti scadenze principali per la realizzazione delle opere: definizione progettazione esecutiva entro 6 mesi dall’approvazione della progettazione definitiva; appalto delle opere entro 6 ÷ 8 mesi dalla approvazione della progettazione esecutiva; 6 mesi per la fase 1 – bonifica dell’area del carcere e sua demolizione; 9 mesi per la fase 2 – realizzazione di scavo con supervisione dell’archeologo, paratie e berlinesi che consentono l’esecuzione dello scavo; 3 anni per la fase 3 – realizzazione dei nuovi edifici sul sedime dell’attuale carcere; 2 anni per la fase 4 – messa in esercizio dei nuovi edifici, trasferimento del vecchio tribunale e ristrutturazione dello stesso per mezzo di restauro conservativo. Monoblocco ospedaliero Arco – quarto lotto. Si tratta dell’intervento conclusivo che completa, con la realizzazione di un nuovo padiglione, l’intero complesso ospedaliero. Originariamente il progetto prevedeva la ristrutturazione dell’attuale padiglione, ma in considerazione del fatto che tale edificio presenta uno schema strutturale molto rigido con obiettive difficoltà di organizzazione interna degli spazi, con la necessitava inoltre di importanti consolidamenti strutturali al fine di rispondere alle nuove norme in materia antisismica, è stata prevista la sua totale demolizione e la conseguente costruzione ex novo di un nuovo corpo di fabbrica della medesima volumetria e con le stesse caratteristiche architettoniche del cosiddetto monoblocco. Nel nuovo padiglione troveranno collocazione, oltre ad un’autorimessa per i mezzi dell’Azienda sanitaria ed a locali di servizio il nuovo reparto emodialisi, l’ampliamento del pronto soccorso, l’area organizzativa di Trentino Emergenza, l’ampliamento del laboratorio di analisi, il centro raccolta sangue ed il reparto mortuario. I nuovi volumi conseguenti alle opere previste nel nuovo progetto comprendono un totale di 20. 833 metri cubi, di cui circa la metà destinati per aree a funzione ospedaliera. Il progetto prevede delle opere propedeutiche da realizzare tramite cottimi fiduciari prima delle opere di demolizione del padiglione A e della costruzione del quarto lotto. Dette opere riguardano la realizzazione di un edificio provvisorio per ospitare la camera mortuaria attualmente ospitata nel vecchio padiglione oggetto di demolizione, la realizzazione del by-pass impiantistico a servizio del padiglione B che rimane funzionante, la modifica di alcune aree interne all’ospedale causa una modifica di alcuni percorsi interni determinata dalla presenza del nuovo cantiere, la realizzazione della nuova officina meccanica. Il lavoro sarà suddiviso in due fasi; la prima per i lavori propedeutici e la seconda per i lavori a base di gara per la demolizione dell’edificio esistente e per la realizzazione del nuovo. L’intervento segue, nell’impostazione realizzativa, quanto già previsto nei precedenti lotti funzionali di cui di fatto è il naturale completamento. Sul piano edilizio-architettonico si segnalano le facciate in marmo Aurisina e serramenti in alluminio realizzati a moduli ripetitivi mentre per gli interni si prevede l’utilizzo di finiture di tipo “ ospedaliero ” in continuità con quanto già precedentemente realizzato. Le opere strutturali sono in cemento armato, realizzate in ossequio alla normativa antisismica. Le opere impiantistiche meccaniche, elettriche e speciali sono previste in continuità con il modello già realizzato nel restante complesso ospedaliero ad esclusione dell’impianto di riscaldamento che, vista la molteplicità delle funzioni presenti, è pensato del tipo a pavimento con ricambio d’aria. La fornitura di energia (elettricità e fluidi ) avverrà dalle centrali tecnologiche già presenti e funzionanti in quanto già predisposte per detto ulteriore volume. L’intervento, così come brevemente descritto, prevede le seguenti voci di spesa: 1. Lavori a base di gara ( fase B ) € 9´252´540; di cui a base d’asta € 8´892´540; e per oneri della sicurezza generale e specifica € 360´000, 2. Lavori mediante cottimi fiduciari ( fase A ): a) opere propedeutiche € 350´000; b) impianti padiglione B € 60´000; c) Officina meccanica € 200´000; Sommano lavori mediante cottimi fiduciari € 610´000; di cui a base d’asta € 590´000; e per oneri della sicurezza generale e specifica € 20´000. 3. Somme a disposizione dell’Amministrazione: a) imprevisti compresa Iva circa 4. 8% € 480´000; b) Oneri fiscali 10% su 1+2 € 986´254; c) Oneri vari compresa Iva € 6´206; Sommano lavori mediante cottimi fiduciari € 1´472´460. Totale € 11´335´000. L’appalto verrà impostato secondo la modalità dell’offerta economicamente più vantaggiosa. .  
   
   
CASA MIA QUANTO MI COSTI! I PREZZI CHE SEMBRANO FUORI CONTROLLO E CHE SPINGONO SEMPRE PIÙ GENTE A LASCIARE LA CITTÀ. E´ IL CASO DI MILANO, DOVE PERÒ, NEL 2008, IL MERCATO DOVREBBE RALLENTARE LA SUA CORSA  
 
Milano, 8 novembre 2007 - Io e la mia compagna stiamo cercando casa e ci troviamo quotidianamente in lotta con prezzi allucinanti. A Milano un trilocale di 100 metri quadrati in centro costa circa 660 mila euro, in provincia 320 mila; in affitto 1. 500 euro a Milano, nell’hinterland anche meno di 500 euro. Leggo che nel 2006 i grandi centri hanno continuato a perdere residenti: a Milano circa 15 mila persone si sono trovate casa nella cosiddetta area metropolitana. Questo trend aiuterà a far scendere i prezzi nel capoluogo lombardo? Mi consigliate di aspettare? Intanto ci spiegate cosa sta succedendo al settore immobiliare? stephanone@hotmail. Com Risponde Armando Borghi, docente dell´Area finanza aziendale e immobiliare della Sda Bocconi Sì, le consiglio di aspettare l’anno prossimo per una serie di motivi. I prezzi del mercato immobiliare variano dopo che si sono mossi altri tre indicatori che sono: 1. Il delta tra prezzo richiesto dal venditoree prezzo pagato dall’acquirente; 2. Il tempo di medio tra la vendita e l’acquisto dell’immobile, ovvero il tempo medio di esposizione sul mercato; 3. La quantità di transazioni immobiliari sulla piazza di riferimento. Attualmente a Milano queste 3 voci hanno un trend negativo: 1. La percentuale di sconto rispetto alle attese per poter vendere si è incrementata; 2. Il tempo di mediazione è passato da 30 a 150 giorni; 3. Le transazioni si sono rallentate. Tutto questo delinea quindi una situazione di fermo del mercato immobiliare nella città di Milano. Attualmente i prezzi non sono ancora scesi di molto, ma nel giro di qualche mese, cioè dai primi mesi 2008, dovrebbero segnare un rallentamento, soprattutto per quanto riguarda gli immobili di medio e basso valore; un poco di meno, invece, diminuiranno i prezzi relativi agli immobili di lusso ed extralusso. Complessivamente, comunque, una diminuzione di prezzo ci sarà. Sicuramente. Inoltre dal 2006 i grandi centri hanno continuato a perdere residenti: a Milano circa 15 mila persone si sono trovate casa nella cosiddetta area metropolitana. Questo trend senz’altro aiuterà a far scendere i prezzi nel capoluogo lombardo, anche se va precisato che contemporaneamente a questo trend di emigrazione in provincia e nell’hinterland milanese c’è né un altro altrettanto cospicuo, se non addirittura più consistente, di nuovi ingressi in città. Milano è la capitale economica e finanziaria del paese, richiama sempre nuove imprese e società che la scelgono come sede, oltre a molti extracomunitari in cerca di lavoro, non dimentichiamocene facilmente. .  
   
   
LOMBARDIA: LEGA NORD PROPONE FONDO DI SOLIDARIETÀ PER L’EMERGENZA MUTUI  
 
Milano, 8 novembre 2007 - Il Gruppo Lega Lombarda - Lega Nord Padania in Regione Lombardia ha presentato ieri, in una conferenza stampa, il Progetto di Legge "Nuove norme per l’istituzione di un Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa”, “con l’obiettivo”, come dichiarato dai rappresentanti della Lega Nord, “di venire incontro a chi, avendo contratto mutui a tasso variabile per acquistare la prima casa, si trova ora in forte difficoltà economiche. ” All’incontro con la stampa sono intervenuti il consigliere regionale Giosuè Frosio, primo firmatario del provvedimento e il capogruppo del Carroccio, Stefano Galli. “Secondo le associazioni dei consumatori – ha spiegato Galli – su 4 milioni di persone che nel nostro Paese hanno sottoscritto un mutuo, quelle in difficoltà hanno superato quota 400 mila, in pratica il 10 per cento. L’emergenza mutui è un fenomeno che si registra soprattutto nelle grandi città, dove il costo degli affitti in pochi anni è cresciuto in pochi anni in maniera vertiginosa. A Milano, per fare un esempio, l’aumento medio dal 1999 ad oggi è stato del 76 per cento. Una situazione che, unita a un basso e quindi appetibile costo del denaro, ha convinto molte famiglie a compiere il passo di acquistare una propria abitazione. Ora l’impennata dei tassi di interesse ha in alcuni casi raddoppiato la rata del mutuo, mettendo in ginocchio numerose famiglie che, per non perdere la propria abitazione, stanno rinunciando non solo alle spese superflue ma anche ai generi di prima necessità, medicinali inclusi. ” “Molte di queste famiglie – ha continuato Frosio - non possono ora nemmeno usufruire, come facevano in passato, dei contributi regionali per gli affitti. Uno scenario che purtroppo tende a peggiorare: nella sola Milano i pignoramenti per mutui non pagati sono aumentati del 22 per cento. Con questo progetto di legge chiediamo che la Regione istituisca un fondo di solidarietà a tutela delle famiglie lombarde che abbiano contratto un mutuo a tasso variabile per l’acquisto della prima casa prima del 30 giugno 2007. La dotazione del fondo è prevista in 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008, 2009 e 2010. La legge prevede inoltre l’istituzione di un tavolo di concertazione tra i rappresentanti dell’Abi (associazione bancaria italiana), l’Assessorato regionale alle Finanze e le associazioni di consumatori, per monitorare l’andamento dei mutui contratti per l’acquisto della prima casa. ” .  
   
   
CORSO DI ALTA FORMAZIONE SU CATASTO IMMOBILIARE  
 
 Roma, 8 novembre 2007 - Il Dipartimento Itaca - Università "La Sapienza" di Roma in collaborazione con Tecnoborsa, con l´apporto scientifico dell´Agenzia delle entrate e dell´Agenzia del territorio, organizza nei giorni 20 - 21 - 22 novembre p. V. Un corso di alta formazione sul tema "catasto e fiscalità immobiliare". Il corso è riservato ai partecipanti del corso "Valutazione immobiliare: criteri e principi applicativi" svoltosi nelle date 19/21 giugno 2006, 20/22 febbraio 2007, 16/18 aprile 2007, 20/22 giugno 2007, 10/12 ottobre 2007. Il Corso intende fornire ai partecipanti una panoramica aggiornata delle norme di natura fiscale che incidono sulle dinamiche del mercato immobiliare e sulla determinazione, sempre più convergente, dei valori immobiliari dall´ottica fiscale, catastale e di libero mercato. L´obiettivo è fornire ai partecipanti strumenti innovativi che consentano, per quanto attiene il settore degli investimenti e delle compravendite immobiliari, il pieno rispetto della vigente normativa (dal D. L. 248/2006 alla legge Finanziaria 2007, inclusi gli Ias/ifrs e Basilea 2) anche al fine di evitare onerose procedure di accertamento e contenzioso (richiamate nella circolare 6/E del 2007). Il Corso prevede una fase teorica ed una fase applicativa finalizzata alla elaborazione e comparazione - in gruppi di lavoro - delle diverse modalità di determinazione del valore (ai fini fiscali, catastali e di mercato), ed in particolare di giudizi di stima e perizie ancorate agli standard internazionali, quale presupposto per una oggettiva qualità del processo comportante una attendibile corrispondenza del dato economico-valutativo al valore di mercato ovvero al valore normale (Comma 307 della Finanziaria 2007). .  
   
   
UN ERRORE AL CATASTO PER IL VOSTRO IMMOBILE? DA OGGI LA RETTIFICA VIAGGIA ON LINE ATTIVATO DAL SERVIZIO CATASTO PROVINCIALE UN NUOVO SERVIZIO PER TUTTI GLI UTENTI  
 
Trento, 8 novembre 2007 – Avete riscontrato un’incoerenza o un dato errato nella situazione catastale del vostro immobile? Nessun timore: non dovrete più recarvi personalmente presso gli uffici del Catasto per provvedere alla rettifica, basterà una semplice richiesta on line. La possibilità è offerta da oggi dal Servizio Catasto con l’intento di facilitare sempre di più le relazioni con gli utenti. Una possibilità che vale non solo per i professionisti ma per tutti i cittadini. Chiunque, infatti, può utilizzare il nuovo servizio per proporre la correzione di incongruenze riscontrate nei dati catastali dei propri beni immobili. Obiettivi dell’iniziativa promossa dal Servizio Catasto sono quelli di creare un nuovo canale per risolvere i problemi dei cittadini, che possono così evitare di recarsi presso gli uffici del Catasto, e fornire risposte rapide alle istanze di rettifica dei dati catastali. Il servizio è rivolto a coloro che riscontrano incoerenze nella situazione catastale degli immobili (terreni o edifici) e consente di presentare via “web” richieste di rettifica. È sufficiente compilare due moduli proposti sul sito www. Catasto. Provincia. Tn. It indicando: i dati di chi chiede la variazione (con indirizzo di posta elettronica) e i dati ritenuti non esatti oltre a quelli esatti. Le segnalazioni inviate vengono prese in carico dal servizio totalmente informatizzato che invia all’utente un messaggio di avvenuta presa in carico della richiesta, contenente i dati per ulteriori contatti o comunicazioni e inoltra la richiesta all’ufficio del Catasto competente per territorio. In quali casi si può utilizzare il servizio? 1. Errore nei dati della persona (o ditta) alla quale è intestato l´immobile (terreno o fabbricato). L’errore può riguardare: cognome e nome (per le ditte, la denominazione), codice fiscale, luogo e data di nascita (per le ditte, la sede legale). Per presentare la richiesta occorre disporre di: identificativo catastale dell’immobile (Comune Catastale, particella, subalterno); estremi di uno dei seguenti documenti: atto notarile di acquisto (o altro atto pubblico), dichiarazione di successione, domanda di voltura catastale, denuncia al catasto di nuova costruzione o variazione, documento anagrafico. Questi dati sono contenuti sulla visura catastale o sui documenti citati. 2. Errore nei dati del fabbricato. L’errore può riguardare indirizzo, toponomastica, ubicazione (numero civico, scala ecc. ). Per presentare la richiesta occorre disporre di: Identificativo catastale del fabbricato (Comune Catastale, particella, subalterno); estremi di uno dei seguenti documenti: atto notarile di acquisto, dichiarazione di successione, denuncia al catasto di nuova costruzione o variazione. Questi dati sono contenuti sulla visura catastale o sui documenti citati. Come si accede al servizio? L’accesso al servizio può avvenire tramite il portale del Catasto www. Catasto. Provincia. Tn. It oppure direttamente dal portale Openkat www. Openkat. Tn. It, selezionando la Provincia di Trento e “Richiesta variazione dati catastali” .  
   
   
L’ENEA A BARI PER L’EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI EDIFICI  
 
Bari, 8 novembre 2007 - Enea ha promosso questo workshop a Bari per illustrare e approfondire i diversi aspetti della normativa sulla certificazione energetica e sulle agevolazioni previste dalla Finanziaria per il miglioramento dell’efficienza energetica negli edifici. Con questa giornata si inaugura una nuova stagione per l’Enea, che intende rafforzare il suo ruolo di riferimento sul territorio, mettendo a disposizione, a cominciare da Bari, le competenze dei suoi Centri di efficienza energetica, coinvolgendo, allo stesso tempo, le Autorità e le Istituzioni locali e tutti i soggetti interessati. L’enea è pronta, altresì, a sviluppare insieme alle Istituzioni locali ulteriori iniziative in campo energetico e ambientale. ” Bari, insieme a Genova, dove si è svolto ieri, in contemporanea, un analogo workshop, rappresentano le prime tappe di una serie di incontri che si svolgeranno nelle 20 città italiane dove l’Enea è presente con le sue sedi ed i suoi Centri di Consulenza per l’Energia e l’Innovazione con l’obiettivo di aiutare Istituzioni e cittadini ad utilizzare al meglio gli incentivi esistenti . .  
   
   
ENERGIE RINNOVABILI E MICROGENERAZIONE DOMESTICA PER LA REGIONE PIEMONTE A COM-PA  
 
 Bologna, 8 novembre 2007 - Una macchina elettrica, un aquilone che elevato a 100 metri d´altezza genera energia eolica sfruttando il vento in quota, un pannello fotovoltaico che incorniciato e appeso, sembra un quadro, una piccola centrale eolica "da balcone", una mini centrale idroelettrica per uso agricolo. Sono questi i generatori di energia "rinnovabile", che Regione Piemonte espone a Com-pa, Salone Europeo della Comunicazione Pubblica e dei Servizi al Cittadino e alle Imprese inaugurato in programma fino all´8 novembre a Bologna. Carattere comune a questi curiosi oggetti è l´applicabilità domestica del loro uso, coerente con le recenti tendenze a favorire la microgenerazione domestica di energia sia per uso proprio che nella prospettiva di vendita diretta dell´energia prodotta in eccesso, attraverso le fonti rinnovabili alla rete centralizzata. La microgenerazione domestica, per sua stessa natura versatile e differenziata, costituisce un ritorno al concetto di soddisfazione del fabbisogno energetico reale, su base locale abbattendo i costi di dispersione della rete e di infrastrutturazione, con tutti i problemi di opposizione che la costruzione delle centrali tradizionali comporta nelle aree interessate. Per dare la dimensione dei vantaggi che il modello proposto da Regione Piemonte offre, si pensi che l´applicazione di pannelli solari allo 0,5% del territorio nazionale, cioè la superficie di tetti disponibile nel nostro paese - fonte Wwf Italia - permetterebbe di soddisfare i 2/3 del fabbisogno elettrico. Un esempio limite che rafforza il valore della dimensione domestica della generazione di energia grazie alle fonti rinnovabili. E´ in questa ottica che muove la campagna C´energia, lanciata da Regione Piemonte per diffondere la conoscenza sulle fonti alternative, sulla diffusione delle quali l´ente ha stanziato fondi che verranno distribuiti attraverso bandi pubblici nel corso dell´anno. L´obiettivo, spingere i costruttori all´adozione di standard ecologici già in fase progettuale, i cittadini a richiedere le soluzioni più eco-efficienti per le proprie abitazioni favorendo così una sinergia positiva tra domanda e offerta, sostenere l´industria e l´agricoltura, tra i principali consumatori di energia, nella riconversione a modalità di produzione sempre più eco-efficienti. . .  
   
   
IRMA, LA PANCA IN LEGNO RICICLATO PER LA CITTA’ SOSTENIBILE IN MOSTRA A ECOMONDO  
 
Cesenatico, 8 novembre 2007 - Vincitrice del concorso internazionale Legno d’Ingegno, organizzato da Rilegno - Consorzio nazionale che si occupa di raccolta, recupero e riciclaggio dei rifiuti in legno - la Panca Irma, realizzata in formato gigante, è in mostra in occasione di Ecomondo (7-10 novembre) all’ingresso della Fiera di Rimini. Funzionale, versatile, fatta con legno riciclato. La Panca che potrebbe arredare la metropoli del futuro si chiama Irma, ed è in mostra a Ecomondo, la fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile. Panca Irma - una panca multifunzionale pensata per l’arredo urbano, che può essere utilizzata per sedersi, per appoggiarsi o per dividere flussi di traffico - è il progetto vincitore della prima edizione di Legno d’Ingegno, il concorso ideato da Rilegno, Consorzio nazionale che si occupa di raccolta, recupero e riciclaggio dei rifiuti in legno all’interno del sistema Conai. Al concorso hanno partecipato oltre 300 designer da tutto il mondo, progettando oggetti di arredo per la seduta realizzati con legno riciclato o recuperato: in occasione di Ecomondo, la Panca Irma è esposta nella Hall di ingresso della Fiera di Rimini, dando l’occasione ai visitatori di cogliere le tendenze innovative nell’arredo ecologico. Oltre alla Panca Irma, ideata dall’architetto sardo Jari Franceschetto, sono visibili su schermo le altre proposte di seduta in legno riciclato premiate al Concorso: Shift Lounger, dal gruppo di designer portoghesi Xis 77 guidato da Fernando Lima, una originale panchina da esterni allungabile da un lato, fino a diventare sdraio; Mademoiselle Recycler, una elegante chaise-longue interamente in legno riciclato che poggia su una struttura composta da pezzi di manici di scopa, creata da Giordano Caldarini, romano di Castel Gandolfo. Non mancano, nel video e nel catalogo – numero speciale della rivista consortile Rimagazine, le proposte originali che hanno ricevuto una menzione speciale: il Premio Natura, assegnato al progetto Am)h( dei veneti Massimiliano Nordio e Matteo Borin, una panca da giardino coperta da vecchie persiane a rullo; il Premio Creatività, vinto dal progetto Gussio di Paolo Bedei e Paolo Ceredi di Cesena, una originale “vasca da bagno” in legno riciclato aromatizzato destinata al riposo; il Premio Giovani, assegnato ai ragazzi dell’Istituto Statale d’Arte “A. Vittoria” di Trento, che hanno partecipato con numerosi progetti di seggioline in legno per asilo con schienale a forma di animale. Ecomondo a Rimini è la prima tappa di una mostra itinerante che porterà in giro per l’Italia i progetti vincitori del concorso Legno di’Ingegno. Nel frattempo, è già in fase di organizzazione la seconda edizione del concorso, che avrà come tema “il mobile contenitivo” e le cui iscrizioni si apriranno a febbraio 2008. Il concorso si propone così di essere un costante punto di riferimento tra giovani designer, architetti, creativi e l’industria del mobile, sempre più orientata alla produzione di oggetti d’arredo in legno recuperato o riciclato. .  
   
   
GALSI E SNAM RETE GAS FIRMANO IL MEMORANDUM DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO GASDOTTO DALL’ALGERIA ALL’ITALIA VIA SARDEGNA  
 
 Roma, 8 novembre 2007 – Galsi e Snam Rete Gas hanno firmato oggi, alla presenza del ministro dell’Energia della Repubblica di Algeria Chakib Khelil e del ministro dello Sviluppo Economico Pierluigi Bersani, il memorandum di intesa per la realizzazione della sezione italiana del nuovo gasdotto di importazione dall’Algeria all’Italia, via Sardegna. Il progetto prevede una sezione internazionale via mare, dalla costa algerina fino al sud della Sardegna, nei pressi di Cagliari, per proseguire con la sezione italiana che comporta un tratto a terra di attraversamento della Sardegna fino alla zona di Olbia ed un nuovo tratto a mare che raggiungerà la Toscana nei pressi di Piombino, area in cui il nuovo progetto verrà interconnesso con la rete nazionale di trasporto. Complessivamente, il gasdotto si svilupperà quindi per circa 900 chilometri, di cui circa 600 offshore, raggiungendo profondità massime di circa 2800 metri fra Algeria e Sardegna. La capacità di trasporto iniziale sarà pari a 8 miliardi di metri cubi all’anno e l’entrata in operatività è prevista per il 2012. In base agli accordi firmati con Sonatrach il 15 novembre 2006 alla presenza dei due capi di stato, il Presidente algerino Abdelaziz Bouteflika e il Presidente del consiglio italiano Romano Prodi, Edison, principale socio italiano del progetto, ed Enel si sono entrambe già assicurate la fornitura di 2 miliardi di metri cubi di gas all’anno ciascuna a partire dall’entrata in operatività del metanodotto. Hera ha a sua volta contrattualizzato 1 miliardo di metri cubi. I restanti 3 miliardi di gas saranno commercializzati da Sonatrach, anche attraverso vendite ad altri operatori. L’accordo firmato oggi riguarda la sezione italiana del progetto: Galsi sarà responsabile dello sviluppo dell’ingegneria, dell’ottenimento dei permessi e delle principali autorizzazioni necessarie e Snam Rete Gas si occuperà della realizzazione e della successiva gestione dell’attività di trasporto. L’intesa raggiunta testimonia l’impegno di Galsi (36% Sonatrach, 18% Edison, 13,5% Enel, 13,5% Wintershall, 9% Hera Trading, 10% Regione Sardegna) e di Snam Rete Gas ad investire ingenti risorse nello sviluppo di uno dei più importanti progetti di approvvigionamento di gas naturale del Paese che rappresenta, oltre ad una nuova sfida tecnologica, anche il primo passo per la metanizzazione della Sardegna che a oggi non dispone del gas naturale. Questo accordo è inoltre una tappa importante e strategica nel processo di apertura del mercato del gas in Italia e in Europa in quanto permetterà l’importazione e la commercializzazione di gas naturale lungo una nuova direttrice con la possibilità per nuovi operatori di essere presenti sul mercato italiano. “Il gasdotto Galsi rappresenta un progetto strategico per l’Italia e con i suoi 8 miliardi di metri cubi all’anno contribuirà in maniera significativa ad aumentare la disponibilità di gas per il Paese , incrementando al tempo stesso la sicurezza degli approvvigionamenti”, ha dichiarato Roberto Potì, Presidente di Galsi e Direttore Centrale Sviluppo di Edison. “L’accordo firmato oggi rappresenta un fondamentale passo avanti nella realizzazione del progetto, a supporto del quale è previsto che nelle prossime settimane Algeria e Italia possano definire un quadro normativo di riferimento”. “L’intesa raggiunta oggi tra Snam Rete Gas e Galsi” ha sottolineato Mohamed Yousfi, Amministratore Delegato di Galsi “rappresenta un atto concreto per la realizzazione di una nuova linea diretta tra l’Algeria e l’Italia e rafforza una cooperazione tra Sonatrach e le compagnie italiane che prosegue da più di 30 anni riflettendo una volontà di intervento concreto volto alla soddisfazione della domanda crescente di gas naturale in Europa” “La partecipazione di Snam Rete Gas al progetto” ha dichiarato Carlo Malacarne, Amministratore Delegato di Snam Rete Gas “testimonia il fattivo impegno della Società a supporto di tutti i nuovi progetti di importazione nel momento in cui si verifichino le condizioni per il loro effettivo sviluppo”. Galsi sta attualmente svolgendo l’ingegneria di dettaglio del progetto e, in particolare, la ricognizione del fondale marino sui due tratti offshore al fine di confermare la configurazione definitiva del tracciato. .  
   
   
FVG: IV COMM: APPROVATO DDL IN MATERIA DI ENERGIA  
 
Trieste, 8 novembre 3007 - La Iv Commissione consiliare, presieduta da Uberto Fortuna Drossi (Citt), ha approvato a maggioranza il disegno di legge in materia di energia, con l´astensione di An e Forza Italia. Molti gli emendamenti presentati dal consigliere Daniele Galasso (Fi) sui 28 articoli che compongono la norma, la maggior parte accolti. La loro ratio è l´introduzione del concetto di generazione diffusa di energia, favorendo l´utilizzo dell´energia di scarico degli impianti ed elevandone quindi l´efficienza. In questo senso sono stati emendati gli articoli 1 (oggetto e finalità), 2 (funzioni della Regione) - promuovendo iniziative di studio e di progettazione per l´applicazione di nuove tecnologie: l´articolo 4 (funzioni del Comune) e 5 (piano energetico regionale). Di natura tecnica molti degli emendamenti presentati dalla Giunta e illustrati dall´assessore Lodovico Sonego. All´articolo 2 è stato chiarito che resta di competenza regionale la realizzazione di impianti che interessino più di una Provincia, mentre le competenze autorizzative sugli elettrodotti, in capo agli enti preposti, sono state estese anche alle attività di potenziamento di quelli già esistenti (art. 3 - funzioni della Provincia - e 4). Diverse la chiarificazioni all´articolo 10 (autorizzazioni), specie di natura procedurale e per le tempistiche di rilascio delle stesse. L´articolo 11 (interventi non soggetti ad autorizzazione), emendato, stabilisce che non siano soggetti ad autorizzazione (oltre a impianti di produzione elettrica in cogenerazione alimentati a gas naturale con potenza limitata, gruppi elettrogeni di sicurezza, impianti di limitata microgenerazione elettrica a biomasse e impianti di stoccaggio di oli minerali per uso privato) anche i pannelli fotovoltaici installati nell´area urbanistica di competenza degli edifici che servono, gli impianti eolici domestici fino a 10 Kw e linee elettriche di allacciamento delle utenze, interrate o aeree (fino a 500 m), previo eventuale accordo con i proprietari dei terreni. Sostituito integralmente l´articolo 13 (provvedimento dichiarativo finale) per permettere all´ente autorizzatore di consentire l´esercizio degli impianti redigendo un provvedimento dichiarativo finale che raccoglie tutti i diversi collaudi. Aggiunta anche la disciplina dell´abilitazione degli elettrodotti, con certificazione finale da parte di un professionista indipendente. L´articolo 15 (sanzioni) è stato riformulato per chiarire gli obblighi e le competenze delle Amministrazioni che comminano le sanzioni. L´articolo 18 (obbligo di utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia negli edifici) è stato sostituito per adeguarlo alla normativa statale. All´articolo 19 (piani delle reti di distribuzione di energia elettrica), emendamenti tecnici, mentre all´art. 23 viene introdotta la previsione che tutti i nuovi impianti di erogazione di carburante e quelli ristrutturati debbano dotarsi di un erogatore di metano. Nell´articolo 23 bis, infine, vengono invece esentate dalla procedura di Dia le opere per l´allacciamento dei nuovi utenti alla rete centrale. A presentare la norma all´Assemblea saranno i consiglieri Gaetano Valenti (Fi) e Adriano Ritossa - relatori di minoranza - e Uberto Fortuna Drossi (Citt) come relatore di maggioranza. .  
   
   
FVG: DDL ENERGIA, ACCOLTI EMENDAMENTI GALASSO: UTILIZZO DELLA GENERAZIONE DIFFUSA DI ENERGIA ELETTRICA ATTRAVERSO SISTEMI DI COGENERAZIONE E TRIGENERAZIONE CHE COMPORTANO LA PRODUZIONE COMBINATA DI ENERGIA ELETTRICA, DI CALORE E DI FREDDO (CLIMATIZZAZIONE),  
 
Trieste, 8 novembre 2007 - In relazione al disegno di legge sull´energia approvato dalla Iv Commissione, il consigliere regionale di Forza Italia Daniele Galasso mette in evidenza come siano stati accolti alcuni emendamenti del suo gruppo - da lui presentati - che promuovono, tra l´altro, l´utilizzo della generazione diffusa di energia elettrica attraverso sistemi di cogenerazione e trigenerazione che comportano la produzione combinata di energia elettrica, di calore e di freddo (climatizzazione), con indubbi vantaggi migliorativi in termini di rendimenti e di minor consumo di combustibile rispetto alle produzioni separate di energia elettrica ed energia termica. "Ciò consentirà - dichiara Galasso - vantaggi ambientali e minore dipendenza dagli approvvigionamenti. In pratica gli utenti potranno trasformarsi da soggetti passivi in quanto utilizzatori di energia a soggetti attivi quali produttori di energia elettrica". "Il disegno di legge prevede anche - spiega Galasso - la generazione di energia da biomasse che consentono un bilancio nullo tra la Co2 assorbita durante il ciclo di vita del vegetale e la Co2 immessa con la conversione energetica, nel rispetto degli obiettivi di sostenibilità previsti del Protocollo di Kyoto. Il tutto volto - continua Galasso - alla riduzione dei costi, alla diversificazione delle fonti di energia, soprattutto quelle rinnovabili, al miglioramento ambientale e alla riduzione delle emissioni di gas in atmosfera". "Attraverso il previsto piano energetico regionale - conclude Galasso - si indicheranno le risorse finanziarie per attuare e incentivare i programmi delineati". .  
   
   
SAIPEM SI AGGIUDICA UN NUOVO CONTRATTO ONSHORE IN ALGERIA PER 285 MILIONI DI EURO  
 
San Donato Milanese (Mi), 8 novembre 2007 – Saipem si è aggiudicata il contratto per l’installazione della condotta onshore per il trasporto di Gpl che collegherà il giacimento di gas di Hassi R’mel, nell’Algeria centrale, all’area di esportazione petrolifera di Arzew, situata sulla costa mediterranea dell’Algeria occidentale. Il contratto ha un valore complessivo di 285 milioni di euro. Il contratto per la condotta Lz2 Hassi R ’mel – Arzew è stato assegnato da Sonatrach a Saipem in consorzio con Lead Contracting, è di tipo Epc (Engineering Procurement Commissioning) e riguarda l’ingegneria, l’approvvigionamento e la costruzione di una condotta da 24 pollici della lunghezza di 495 chilometri da realizzarsi in un periodo di 26 mesi. Saipem si è così aggiudicata la sua terza gara internazionale del 2007 in Algeria. Precedentemente, infatti, la società aveva vinto le gare per la realizzazione della condotta sottomarina Medgaz e per la costruzione di un impianto di stabilizzazione e trattamento del greggio (Ubts) nel centro petrolifero di Hassi Messaoud. Questi successi confermano la strategia di crescita che Saipem sta seguendo in Algeria, dove attualmente impiega circa 600 persone, di cui oltre il 75% algerini. .  
   
   
SAIPEM TRIMESTRALE AL 30 SETTEMBRE 2007 L’UTILE NETTO ADJUSTED DEL TERZO TRIMESTRE DEL 2007 RAGGIUNGE I 154 MILIONI DI EURO CON UN INCREMENTO DEL 57,1% RISPETTO AL CORRISPONDENTE PERIODO DELL’ESERCIZIO PRECEDENTE.  
 
 San Donato Milanese, 8 novembre 2007 Il Consiglio di Amministrazione di Saipem Spa ha esaminato il 29 ottobre la situazione trimestrale consolidata del Gruppo al 30 settembre 2007, redatta in conformità ai principi contabili internazionali (International Financial Reporting Standards – Ifrs) e non assoggettata a revisione contabile.
(milioni di euro)
terzo trimestre secondo trimestre terzo trimestre 3° trim. 07 vs primi nove mesi primi nove mesi sett. 07 vs
2006 2007 2006
2007 3° trim. 06 2007 sett. 06
(*)
(*) (*)
5. 167 7. 175 38,9
2. 072 2. 438 2. 440 17,8 Ricavi
156 222 231 48,1 Utile operativo 400 640 60,0
98 145 154 57,1 Utile netto adjusted 260 422 62,3
98 145 438 346,9 Utile netto 260 706 171,5
157 211 220 40,1 Cash flow adjusted 422 627 48,6
180 264 314 74,4 Investimenti tecnici 411 835 103,2
2. 532 2. 493 2. 662 Ordini acquisiti 8. 314 7. 609
(*) dati restated per recepire gli effetti delle dismissioni di Camom e Haldor Topsøe.
Come più volte evidenziato, i volumi di ricavi realizzati e la redditività ad essi associata, specialmente nelle attività Offshore e Onshore, e in misura inferiore nell’attività di Perforazione, non sono lineari nel tempo, dipendendo tra l’altro, oltre che dall’andamento del mercato, da fattori climatici e dalla programmazione dei singoli lavori. Conseguentemente, i dati di una frazione di esercizio possono variare significativamente rispetto a quelli dei corrispondenti periodi di altri esercizi e non consentono l’estrapolazione all’intero anno. Portafoglio ordini Nel corso del terzo trimestre del 2007 Saipem ha acquisito nuovi ordini per un totale di 2. 662 milioni di euro (2. 635 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2006). Tra le principali acquisizioni del terzo trimestre si segnalano: per l’Offshore: per conto Saudi Aramco, la sottoscrizione di un accordo di lungo termine che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, trasporto e installazione di strutture, piattaforme e condotte, nell’offshore saudita. L’accordo ha una durata vincolante di sette anni e due estensioni opzionali di tre anni ciascuna; per conto Enagas Sa, il progetto Balearic, in Spagna, che prevede le attività di project management, ingegneria, trasporto e installazione di due condotte per il trasporto gas, la prima, ad una profondità massima di 1. 000 metri, collegherà la Spagna ad Ibiza e la seconda, ad una profondità massima di 800 metri, collegherà Ibiza a Mallorca; il contratto è stato acquisito in consorzio con Fomento De Construcciones Y Contratas Sa (Fcc); per conto Eni Tunisia Bv, il progetto, di tipo Epic (Engineering, Procurement, Installation, Costruction), Maamoura in Tunisia, che prevede le attività di project management, ingegneria, procurement, fabbricazione e installazione di una piattaforma, nonché la posa di due pipeline; per conto Statoil, il progetto Gjoa, in Norvegia, che prevede l’installazione di due export pipeline; per l’Onshore: per conto Saudi Aramco, lavori aggiuntivi nell’ambito del progetto Khurais Utilities & Wips (Kuc), che prevede attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione, pre-commissioning e commissioning relativo a varie utilities e pompe iniezione acqua; per conto Shell Petroleum Development Company, il progetto, di tipo Epc (Engineeri ng, Procurement, Costruction) Nembe Creek-cawthorne Channell in Nigeria, che prevede la costruzione, l’installazione e la messa in esercizio di una condotta che collegherà gli snodi di San Bartolomew e Cawthorne Channel, nonché lo smantellamento della condotta esistente e degli impianti accessori; per conto Canaport Lng, il progetto, di tipo Epc, Canaport Tank 3, in Canada, che prevede il design, l’ingegneria, la costruzione e la messa in opera di un serbatoio di stoccaggio e delle strutture di connessione alle esistenti facilities installate nell’ambito di un precedente contratto attualmente in corso. Il progetto è stato acquisito in consorzio con la società canadese Snc-lavalin; per le Perforazioni Mare: per conto Ieoc (International Egyptian Oil Company), il noleggio per un periodo di ventotto mesi, della piattaforma semisommergibile Scarabeo 4 in Egitto; per conto Addax Petroleum, l’estensione del noleggio per un anno, della piattaforma semisommergibile Scarabeo 3 in Nigeria; per le Perforazioni Terra: per conto Saudi Aramco, il noleggio per tre anni, di cinque impianti in Arabia Saudita; per conto Eni Divisione Exploration & Production, il noleggio per due anni, di un nuovo impianto in Italia; per conto Enirepsa, il noleggio per un anno, di un nuovo impianto in Arabia Saudita. Le acquisizioni di nuovi ordini nel corso dei primi nove mesi del 2007 ammontano a 7. 609 milioni di euro (8. 417 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2006). La cessione di Haldor Topsøe e Camom hanno determinato una riduzione del portafoglio ordini di 181 milioni di euro. Il portafoglio ordini del Gruppo Saipem al 30 settembre 2007 raggiunge il livello record di 13. 343 milioni di euro. Gli investimenti tecnici effettuati nel corso del terzo trimestre del 2007 ammontano a 314 milioni di euro (180 milioni di euro nel terzo trimestre del 2006) e hanno riguardato: interventi di mantenimento, upgrading e crescita del parco mezzi, compresi i lavori di approntamento della nuova piattaforma semisommergibile Scarabeo 8, del nuovo pipelayer e della nuova nave di perforazione per acque ultra profonde Saipem 12000, per 201 milioni di euro, investimenti relativi a mezzi navali ed attrezzature per contratti specifici, principalmente per attività in Arabia Saudita ed in relazione ai lavori di approntamento dello Scarabeo 6 per le attività in Egitto, per 19 milioni di euro, investimenti di potenziamento delle strutture operative in Kazakhstan e nel West Africa per 29 milioni di euro, attività di conversione di due navi cisterna in unità Fpso destinate ad operare rispettivamente in Angola per conto Sonangol P&p e in Brasile nel campo Petrobras di Golfinho 2 per 65 milioni di euro. Gli investimenti dei primi nove mesi del 2007 ammontano a 835 milioni di euro, rispetto ai 411 milioni dei primi nove mesi del 2006. Recentemente inoltre Saipem ha acquisito la partecipazione quasi totalitaria di Frigstad Discoverer Invest Limited (96% alla data odierna), società quotata alla Borsa di Oslo, che ha, come unica attività, la costruzione, presso il cantiere cinese Yantai Raffles Shipyard, di un semisommergibile di perforazione di sesta generazione per perforazioni in acque ultraprofonde con consegna prevista nel quarto trimestre del 2009. L’investimento complessivo per l’acquisizione della Frigstad e per completare la costruzione del mezzo di perforazione, si prevede in circa 520 milioni di euro. E’ attesa a breve la definizione di un contratto per il noleggio pluriennale di detto mezzo. Dismissioni di asset “non core” - Il programma di dismissione di asset “non core” ha visto nel terzo trimestre significative attuazioni con la vendita, alla società francese Forclum del Gruppo Eiffage, della Camom per un corrispettivo di 47 milioni di euro, incassati in ottobre, più una compartecipazione, con un cap di 2 milioni di euro, agli utili del 2007, e la vendita all’altro socio Mr. Haldor Topsøe, della partecipazione 50% nella Haldor Topsøe S/a, per un corrispettivo di 340 milioni di euro incassato a settembre, a cui è da aggiungere la cessione di debiti finanziari per 12 milioni di euro. Le due transazioni hanno determinato un capital gain, dopo le imposte, di 284 milioni di euro. In data odierna inoltre Saipem ha concordato di vendere a Eni la partecipazione 15% in Tecnomare (società italiana di ingegneria nella quale Eni detiene già una maggioranza di controllo), per un corrispettivo di 12 milioni di euro. Sono in corso inoltre negoziazioni per la cessione della partecipazione 30% nella Gtt. Dette dismissioni sono destinate a contribuire al finanziamento del piano di sviluppo della Società e quindi, come già anticipato, non è prevedibile un loro impatto sulla politica dei dividendi. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2007 ammonta a 1. 434 milioni di euro, con un aumento di 17 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2006, e una riduzione di 150 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2007; la riduzione rispetto a giugno è riconducibile agli effetti associati alla cessione della partecipazione in Haldor Topsøe, parzialmente compensata dall’elevato volume di investimenti effettuati nel periodo. Previsioni per l’esercizio 2007 - La svalutazione del dollaro Usa, moneta nella quale sono denominati circa il 70% dei ricavi, ha un effetto negativo derivante dalla “translation” in euro di profitti originati in dollari Usa quantificabile per l’esercizio 2007 in circa 30 milioni di euro ante imposte. Il buon andamento dei progetti in corso di esecuzione e la buona intonazione del mercato di riferimento sono attesi però consentire l’assorbimento dell’impatto negativo derivante dalla svalutazione del dollaro Usa e un ulteriore miglioramento delle stime per il 2007, esercizio per il quale ora si prevedono, nonostante gli effetti della cessione di asset “non core”: ricavi superiori ai 9 miliardi di euro; utile netto, senza considerare il “capital gain” da dismissioni, in aumento di oltreil 30% rispetto al 2006. Gli investimenti tecnici complessivi per l’esercizio 2007, comprensivi degli esborsi nell’anno per l’acquisizione della Frigstad, sono previsti ammontare a 1,5 miliardi di euro circa. .
 
   
   
SOCOTHERM S.P.A. SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30/06/07: RICAVI A 165,1 MLN DI EURO IN CRESCITA DEL 10% RISPETTO AL 30/06/06, UTILE PRIMA DELLE IMPOSTE A CIRCA 5,6 MLN DI EURO (QUASI IL DOPPIO RISPETTO AL 30/06/06)  
 
Vicenza, 8 novembre 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Socotherm S. P. A. , si è riunito il 31 ottobre per esaminare la situazione semestrale consolidata al 30 giugno 2007 dopo l’attività svolta dalla società di revisione. La semestrale consolidata è stata redatta sulla base del Regolamento Consob n°11971/1999 modificato con delibera n°15520 del 27 luglio 2006, della comunicazione Consob n° Dem/6064313 del 28 luglio 2006 e del principio contabile internazionale Ias 34. Al 30 giugno 2007 il Gruppo ha registrato ricavi consolidati pari a 165. 1 Mln di Euro in crescita del 10% rispetto ai 150 Mln di Euro registrati al 30/06/06. L’ebitda è cresciuto del 12% a oltre 32,5 Mln di Euro (19,7% dei ricavi netti) rispetto ai 29 Mln di Euro (19,3%) al 30 giugno 2006. Gli ammortamenti e le svalutazioni del semestre sono stati pari a 14,2 Mln di Euro. L’utile ante imposte è stato pari a 5,6 Mln di Euro. Il risultato è più che soddisfacente (quasi il doppio rispetto ai 2,9 Mln di Euro al 30/06/06) malgrado si siano decisi accantonamenti prudenziali a fronte del previsto spostamento impianti della controllata Socotherm Middle East dall’attuale area operativa ad un altro sito e l’azzeramento di alcune relative imposte differite attive. Si è registrata, quindi, una buona gestione operativa evidenziata da un cash flow (utile netto + ammortamenti) che nel semestre è stato pari a 15 Mln di Euro. Continua la strategia di crescita e sviluppo del Gruppo con investimenti nel primo semestre pari a 20 Mln di Euro e finalizzati a fronteggiare la crescita del mercato ed aumentare la propria market share. La posizione finanziaria netta (senza considerare il prestito obbligazionario) al 30/06/07 si è attestata a 144,4 Mln di Euro a fronte di un Patrimonio Netto pari a 97,1 Mln di Euro e rispetto ad una posizione finanziaria netta che al 30/06/06 registrava 120,2 Mln di Euro e che al 31/12/06 era pari a 98,7 Mln di Euro. Le elevate quotazioni del greggio e del gas e la necessità di rimpiazzare le riserve portate in produzione hanno determinato un aumento degli investimenti delle compagnie petrolifere. La situazione complessiva del mercato di riferimento di Socotherm nei prossimi anni appare, quindi, di sostanziale crescita soprattutto nel mercato del deep e ultra deep-water. Alla luce di queste indicazioni, dell’esame degli avanzamenti, delle commesse acquisite dal Gruppo e dell’evoluzione del portafoglio ordini, si è confidenti nel raggiungimento dei nostri obiettivi di crescita per l’anno 2007 (che si stimano oltre i 350 Mln di Euro) e successivi. .  
   
   
SOCOTHERM: L’ING. EMANUELE CALABRÒ ENTRA A FAR PARTE DEL MANAGEMENT DI SOCOTHERM S.P.A.  
 
Vicenza, 8 Novembre 2007 – L’ing. Emanuele Calabrò, di anni 35, entra a far parte del management di Socotherm S. P. A. , come C. O. O. Della funzione Sales, Marketing & Development. La Direzione Sales, Marketing & Development è stata istituita nell’ ambito di un rafforzamento della struttura organizzativa del Gruppo atta a potenziare i servizi ed il coordinamento delle divisioni vendite del Gruppo e a studiare strategie di crescita comuni per il rafforzamento del Gruppo Socotherm nel mondo nel settore dell’energia. Avrà quindi responsabilità sulle funzioni Sales, Marketing & Development di tutti i settori energetici in cui opera il Gruppo comprese le energie rinnovabili e le infrastrutture energetiche. In particolare seguirà i mercati energetici emergenti, coordinando le attività commerciali delle aree Asiapac e Americas, dove le azioni della società quotata Socotherm Americas hanno quasi triplicato il loro valore dall’entrata in borsa avvenuta un anno fa. Laureato in Ingegneria Aerospaziale presso Universita’ di Pisa, l’Ing. Calabrò viene da una lunga esperienza con Ge, uno dei maggiori players nel mondo dell’industria Oil & Gas. In Ge l’Ing. Calabrò ha consolidato le sue conoscenze prima con una esperienza nel settore tecnico commerciale dei rotating equipment e poi come Sales Manager del team di Londra (Uk) e di quello di Houston (Texas, Usa) ottenendo ottimi risultati nella gestione di accounts di rilevanza mondiale. Di particolare rilevanza sono stati i risultati ottenuti nell’ambito di due settori strategici quali Lng, e Gas Reinjection dove l’Ing Calabro’ ha sostenuto e spinto Ge verso livelli di eccellenza sul mercato mondiale. .  
   
   
PRYSMIAN LUX ACCETTA L’OFFERTA DI TAIHAN ELECTRIC  
 
 Milano 8 novembre 2007 - Prysmian S. P. A. Ha ricevuto il 6 novembre una lettera da Taihan Electric Wire Co. Ltd nella quale Taihan rende noto di avere inviato a Prysmian (Lux) Ii S. àr. L. , azionista di Prysmian con una partecipazione pari al 54%, un’offerta incondizionata e irrevocabile avente ad oggetto l’acquisto di 17. 820. 000 azioni, pari al 9,9% del capitale sociale di Prysmian. Prysmian Lux ha appena annunciato pubblicamente di avere accettato l’Offerta. La lettera di Taihan dichiara altresì che, considerando che il gruppo Taihan esercita talune attività negli stessi settori in cui opera il gruppo Prysmian, Taihan è disposta a impegnarsi nei confronti di Prysmian a non aumentare la propria partecipazione e a non esercitare i diritti di voto in misura superiore al 10%, nonché a non presentare alcun candidato per la nomina alla carica di amministratore o sindaco di Prysmian. Tali impegni – che se accettati da Prysmian saranno soggetti a verifiche di natura regolamentare – avranno la durata di due anni o, qualora tale durata fosse minore, fintanto che il gruppo Taihan eserciterà attività in concorrenza con il gruppo Prysmian. Inoltre, tali impegni non si estenderanno alle azioni acquistate da Taihan nell’ambito di un’offerta pubblica di acquisto per effetto della quale Taihan venga a detenere una partecipazione superiore al 50% del capitale votante di Prysmian. La proposta di Taihan sarà analizzata nei prossimi giorni dal consiglio di amministrazione di Prysmian per le valutazioni opportune. Valerio Battista, amministratore delegato di Prysmian, ha dichiarato: “diamo il benvenuto a Taihan nel capitale sociale di Prysmian, e riteniamo che questa operazione rappresenti un primo passo importante verso una futura possibile collaborazione tra le due società in una delle aree con il più alto tasso di crescita nel mercato dei cavi. ” Prysmian è stata inoltre informata che Prysmian Lux sta programmando di cedere fino a 22. 180. 000 azioni, pari a un totale di 12,3% del capitale sociale di Prysmian, tramite una procedura accelerata di raccolta delle adesioni da iniziarsi immediatamente .  
   
   
CON LA LAUREA TROVARE LAVORO E’ PIU’ FACILE LE ASSUNZIONI DEI NEOLAUREATI IN ITALIA SONO PARI AL 40% DI TUTTE LE ASSUNZIONI  
 
Milano, 7 novembre 2007 – Come si prospetta il mercato del lavoro per i neolaureati? Su questo tema si sono confrontati i relatori del convegno “Il mercato del lavoro per i neolaureati: opportunità formative e prospettive occupazionali” che si è svolto oggi, a Milano, presso Palazzo Turati. Durante la manifestazione, organizzata da Actl è stata anche presentata la nuova edizione di “Dall’università all’azienda. Guida pratica per i neolaureati” edita da Actl con patrocinio di Confindustria, della Camera di Commercio di Milano e la collaborazione di Asfor. Le Assunzioni Dei Neolaureati In Italia Sono Pari Al 40% Di Tutte Le Assunzioni Le grandi aziende italiane continuano ad investire sul fronte delle assunzioni di neolaureati. Secondo quanto riporta la guida Actl “Dall’università all’azienda”, un’indagine svolta dal gruppo Hay segnala che le assunzioni di neolaureati nel 2006 sono state pari al 40% di tutte le assunzioni rispetto al 37% del 2005. I settori con maggiori opportunità sono stati quelli più direttamente legati al business: il 37% è stato infatti assunto nelle vendite mentre il 16% nell’area produttiva. La laurea, in ogni caso, afferma Gian Battista Rosa, autore della Guida Actl Dall’università all’azienda”, è un titolo di studio che aiuta l’ingresso nel mondo del lavoro: il livello nazionale di disoccupazione dei laureati è circa la metà di quello totale e i tempi di ricerca del primo lavoro sono scesi a 10 mesi. Favoriti i laureati in Economia e Commercio che trovano in media un’occupazione a 3 mesi dalla laurea, gli ingegneri che trovano occupazione nell’arco di 4/5 mesi, come in generale tutti coloro con lauree tecniche. In difficoltà sono invece ancora i giovani laureati in materie umanistiche: secondo le ricerche di Almalaurea meno di 1 laureato su due ha un lavoro stabile entro i tre anni. Anche per questi ultimi, però, l’uscita dal precariato è possibile avvicinandosi al mondo del lavoro con un master, i corsi del Fondo Sociale Europeo o con uno stage. Lo stage si conferma il metodo più efficace e spesso “percorso necessario” per entrare nel mondo del lavoro. Viene utilizzato da oltre il 90% delle aziende e si converte in assunzione nel 33% dei casi. Secondo un’indagine Actl però, la percentuale sale al 70% se si considera il livello di assunzione a 6 mesi dal termine del tirocinio formativo: talvolta la conquista di un posto di lavoro avviene in virtù dell’esperienza acquisita durante lo stage ma in un’azienda diversa da quella in cui si è svolto il tirocinio formativo. Il “contratto di inserimento” è usato invece dal 61% delle aziende ed è la formula contrattuale più diffusa, insieme al contratto a tempo indeterminato, per le risorse che hanno già alle spalle un’esperienza. Da Nord A Sud: Il Mercato Del Lavoro In Italia Permangono differenze tra i livelli di assunzione nel nord e nel sud Italia: a tre anni dalla laurea, nel nord è disoccupato meno di un laureato su dieci, nel sud circa uno su cinque. Questo spesso per una scarsa propensione alla mobilità: il 25% delle aziende riscontra difficoltà a far accettare proposte lontano dalla residenza dei neolaureati. Il 38% delle inserzioni riguarda il Triveneto, mentre la Lombardia raggiunge un valore pari al 20%. In crescita le possibilità di lavoro in Lazio (regione che ha registrato la maggior crescita occupazionale) come anche nelle Marche e in Puglia. Sicilia e Sardegna generano invece insieme soltanto il 5% delle inserzioni. Si assiste ad uno spostamento delle assunzioni di personale specializzato dalle grandi città ai centri minori. Nelle città rimangono le sedi amministrative (che spesso vengono ridimensionate) mentre in provincia si trovano per lo più le sedi operative che devono essere sempre alimentate da nuove risorse. Le maggiori opportunità di impiego per i neolaureati avvengono inoltre nel terziario (oltre l’80% dei laureati nel 2006 ha trovato lavoro in questo settore). Di gran lunga inferiori le possibilità nel settore industriale (solo il 16% dei neolaureati ha trovato un impiego in questo ambito). Le Retribuzioni Per I Neolaureati La retribuzione di un neolaureato italiano è più bassa rispetto alla media europea ed è bassa in proporzione a quella percepita dai neodiplomati che, con 4 anni di istruzione in meno, arrivano a guadagnare l’80% dello stipendio dei neolaureati. Secondo un’indagine riportata sulla guida “Dall’università all’azienda” (Fonte O&d) i giovani neolaureati, inseriti con contratto di inserimento o a tempo indeterminato, guadagnano attorno ai 20/21 mila euro lordi, e in termini di benefit aggiuntivi quasi tutti possono contare su una mensa o sui buoni pasto. Nell’arco di qualche anno la laurea offre però dei vantaggi anche dal punto di vista retributivo: tra coloro che hanno meno di 30 anni e sono inquadrati come quadri, i laureati guadagnano di più dei diplomati nonostante abbiano un’anzianità aziendale minore. Tra i laureati il 18% diviene quadro prima dei 30 anni contro il 6% dei non laureati. La stessa indagine dichiara che i laureati sotto i 30 anni guadagnano il 12% in più dei colleghi non laureati. Quali sono i settori più remunerativi? Maggiori guadagni si hanno nei settori chimico farmaceutico, petrolifero e del largo consumo che offrono stipendi fino a 25 mila euro. Più basse le opportunità di guadagno nelle aziende che operano nei servizi e della grande distribuzione con stipendi intorno ai 20 mila euro. .  
   
   
UNIVERSITÀ: DIRITTO ALLO STUDIO, PIÙ RISORSE DALLA RIORGANIZZAZIONE MINORI COSTI PER 400 MILA EURO SOLO GRAZIE AL TAGLIO DEGLI ORGANI  
 
Firenze, 8 novembre 2007 - Meno burocrazia e più servizi. Grazie alla riforma del sistema regionale di gestione del diritto allo studio universitario che prevede l’accorpamento delle tre aziende e l’istituzione di un’azienda regionale unica, la Regione realizzerà una riduzione di costi che consentirà, già con l’entrata in vigore della legge, un primo recupero di risorse pari a circa 400 mila euro che serviranno, fin da subito, ad ampliare i servizi per gli studenti. La spesa annuale per gli organi dell’azienda passerà infatti dagli attuali 584 mila euro (riferiti a tre aziende) a 170 mila. Questo il senso dell’operazione che ieri l’assessore all’istruzione, formazione, lavoro Gianfranco Simoncini ha illustrato nel corso di tre incontri rispettivamente con i rappresentanti degli studenti, dei sindacati e degli enti locali. Si tratta del secondo giro di consultazioni, dopo quello con i rettori dei tre atenei e i presidenti delle tre aziende di Firenze, Pisa e Siena. «La riforma del diritto allo studio universitario è il primo atto concreto - spiega l’assessore all’istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini - del generale progetto di accorpamento delle agenzie e degli enti dipendenti cui la Regione sta lavorando. La finalità è quella di razionalizzare il sistema, coniugando l’ottimizzazione dei servizi con l’obiettivo, ben più ambizioso, del loro potenziamento, fino ad arrivare a porsi il problema di allargare ulteriormente la fascia degli studenti interessati, al di là di quelli che sono i requisiti attuali per usufruire dei servizi». Gli effetti della riforma saranno immediati: un consiglio di amministrazione dove prima ce n’erano tre, un direttore e un presidente al posto di tre, tre revisori al posto di nove. «Oltre alla riduzione dei vertici istituzionali contiamo di realizzare un ulteriore risparmio di circa 200 mila euro derivanti dalla riduzione di costi consentita dall’unificazione delle funzioni amministrative. Si arriva così a oltre 600 mila euro su un finanziamento regionale per il diritto allo studio che, per il 2007, ammonta a 28 milioni e 500 mila euro. «Ciò significa - sostiene l’assessore - che potremo immediatamente mettere in circolo risorse fresche, pronte da investire, alle quali si aggiungeranno quelle derivanti dal processo di riorganizzazione». Il criterio, dunque, è quello della razionalizzazione. «La nostra logica non è quella del risparmio – afferma Simoncini – perché, anzi, stiamo pensando di proseguire, come sempre negli ultimi anni, a potenziare le risorse per il diritto allo studio. Tanto è vero che nel bilancio 2008 prevediamo di un incremento di 1 milione e 100 mila euro». L’assessore ha ribadito che la contrazione degli organi burocratici non comporterà una riduzione della rappresentatività degli studenti, che sarà garantita dalle tre consulte territoriali e dalla consulta regionale, che sarà rafforzata. In generale si punterà all’unificazione degli uffici e delle funzioni amministrative e al rafforzamento dei servizi per gli studenti sul territorio. L’assessore ha quindi ricordato i numeri del diritto allo studio universitario in Toscana. Per fare fronte all’emergenza alloggi, ma non solo a quella, sono stati stanziati dal 2000 ad oggi circa 140 milioni di euro, che hanno permesso di raggiungere nei tre atenei quota 3. 657 posti letto. A questi si devono aggiungere anche le 12000 borse di studio erogate alla totalità degli studenti idonei. Ci sono poi 2500 studenti che usufruiscono di contributi per l’affitto e i 3 milioni e 650 mila pasti erogati dalle mense universitarie, per un totale di oltre 80 mila studenti. Ci sono poi i prestiti agevolati e d’onore, i sussidi straordinari e gli esoneri dalla tassa regionale. «E’ per far fronte di più e meglio a tutti questi impegni – spiega l’assessore – che, una volta concluso questo primo giro di incontri con sindacati e istituzioni, sarà redatta la proposta di legge sulla quale poi si avvierà un nuovo giro di incontri prima del passaggio dalla giunta regionale e, quindi, al consiglio». Il futuro assetto dell’Azienda Il consiglio di amministrazione dell’azienda sarà composto da tre membri, designati dal presidente della Regione, di cui uno con funzioni di presidente. Del Cda fanno parte anche il presidente del comitato di coordinamento delle università toscane e il presidente della consulta regionale degli studenti. E’ prevista anche una consulta regionale degli studenti di cui faranno parte i membri delle consulte territoriali e i rappresentanti degli studenti nei Cda delle Università. La consulta esprime pareri e proposte e si riunisce almeno due volte l’anno con il Cda dell’azienda. Per rafforzare il ruolo della consulta è previsto che ogni proposta del Cda dell’azienda che si discosta dal parere degli studenti debba essere motivata. L’iter della proposta di legge Dopo la fine delle consultazioni la proposta verrà redatta approvata dalla giunta che la invierà al consiglio regionale entro il 31 dicembre. Si ipotizza, nel caso che il consiglio l’approvi entro marzo, l’entrata in vigore della nuova azienda unica a partire dal 1 luglio 2008. L’inizio dell’operatività, alla fine della fase transitoria , è prevista a partire dal 1 gennaio 2009. .  
   
   
UN RAGAZZO SU DUE HA SUBITO UN EPISODIO DI BULLISMO  
 
Bologna, 8 novembre 2007 - "Giovani e bullismo. Tra esibizionismo mediatico, paura e ricerca dell´identità" è il tema presentato alla Xiv edizione del Salone dal Corecom, il Comitato Regionale per le Comunicazioni, del Friuli Venezia Giulia. Attraverso l´"Osservatorio su Giovani&media", realizzato in collaborazione con l´Istituto di ricerca Swg, da tempo l´Ente svolge un´attenta azione di monitoraggio sul rapporto tra giovani e media. Il capitolo dedicato al fenomeno del bullismo rivela dati preziosi per cercare di conoscere i giovani al di là degli stereotipi e delle facili semplificazioni che troppo spesso il dibattito mediatico propone. L´indagine, effettuata su un campione di 1500 "internauti" tra i 14 e i 21 anni, ci rivela che quasi un giovane su due, il 44%, ha subito forme di violenza da parte di qualche "bullo" o ha assistito a episodi di bullismo (40%). Due sono gli aspetti che provocano maggiore sofferenza: essere offesi per il proprio aspetto fisico (46%) e il timore che vengano messe in giro voci sul proprio conto (32%). Apparentemente ridotta, ma non troppo, la motivazione etnica e/o religiosa, 12%. Il luogo più a rischio è senza dubbio la scuola, temuta dal 45% degli intervistati, ma più in generale sono i luoghi pubblici e di aggregazione giovanile, come bar e discoteche, a spaventare il 26% degli intervistati. In caso di difficoltà il rifugio principale resta la famiglia: sono soprattutto i genitori (32%) ad essere al loro fianco, seguiti da vicino dagli amici (27%) e dalle autorità competenti (23%). Stupisce, invece, la marginalità della figura dei docenti: solo il 10% dei ragazzi ascoltati li riconosce come figure di riferimento per difendersi dai soprusi vissuti proprio a scuola. Solo una piccola minoranza (4%), infine, rimane chiusa in se stessa senza riuscire a confidarsi con qualcuno. I dati ci rivelano un generalizzato rifiuto etico nei confronti di questo fenomeno oggi moltiplicato dalla tecnologia, che diventa particolarmente odioso quando si rivolge contro i più deboli, come i disabili (65%). Più lontane nelle risposte dei giovani, invece, la percezione del rischio e la condanna nei confronti di altre vittime designate, come le ragazze (17%) e chi è di razza o religione diversa (10%). .  
   
   
“CRESCERE NELLA CULTURA DEL DARE”, PRESENTATO L’OPEN DAY 2007  
 
 Bolzano, 8 novembre 2007  - È stata presentata ieri mattina dalla vicepresidente della Provincia, Luisa Gnecchi, e dalla sovrintendente scolastica, Bruna Rauzi Visintin, l’edizione 2007 dell’Open day che si svolgerà il 14 ed il 15 novembre presso il Teatro Cristallo e l’Auditorium “Lucio Battisti” della Formazione professionale di lingua italiana. La tradizionale manifestazione, giunta alla sua sesta edizione, organizzata dalla Commissione “Progetto scuola genitori” dell’Intendenza scolastica italiana, in collaborazione con la formazione professionale, propone anche quest’anno un programma particolarmente ricco ed intenso incentrato sulla tematica “Crescere nella cultura del dare”. Nel corso della presentazione dell’iniziativa la vicepresidente della Provincia, Luisa Gnecchi, ha sottolineato l’importanza del lavoro sinora svolto dalla Commissione “Progetto scuola genitori” dal 2000 ad oggi e come anche l’edizione 2007 dell’Open day ponga l’accento sulle tematiche del “rispetto reciproco, della solidarietà e del riconoscimento dell’altro”. Analoghe parole sono state espresse dalla sovrintendente scolastica, Bruna Rauzi Visintin, che ha rilevato l’importanza di iniziative come l’Open day che puntano a sviluppare nei giovani “competenze di tipo valoriale”. L’open Day 2007 vuole offrire, in primo luogo, un’opportunità per mettere a fuoco la qualità delle relazioni all’interno della scuola tra studenti e studenti, tra studenti e docenti, tra docenti e dirigenti, tra personale insegnante, amministrativo e ausiliario, tra scuole che operano in rete o meno; nel rapporto tra scuola e genitori e, ancora, nell’apertura che, sul territorio, la scuola è chiamata ad intessere con altri soggetti educativi come le associazioni e, in particolare, gli enti locali. La giornata di mercoledì 14 novembre sarà appunto all’insegna di questa tematica proposta dalla Commissione “Progetto scuola genitori” coordinata da Marino Randelli e sarà caratterizzata da un incontro al quale prenderanno parte i rappresentanti di alcuni Istituti scolastici, dirigenti, docenti, alunni, genitori, studenti che frequentano la Facoltà di scienze della formazione di Bressanone, dei membri della consulta provinciale studenti. Nella serata, alle ore 20,30, presso il teatro “Cristallo”, in via Dalmazia, 30, a Bolzano, avrà quindi luogo un incontro sul tema “La logica della reciprocità”, aperto a tutta la cittadinanza con gli psicoterapeuti Ezio Aceti e Michele De Beni, e con Leopoldo Verona, cantautore, poeta e regista. Nella mattinata di giovedì 15 novembre, alle ore 9,30, presso l’Auditorium Lucio Battisti della Formazione professionale italiana, in via S. Geltrude,3 a Bolzano, i tre relatori incontreranno gli studenti e l’approfondimento verterà sul tema “Donare: un’impresa ancora possibile”. .  
   
   
“CONOSCERE L’ITALIANO PER STUDIARE”: I RISULTATI DEL PROGETTO REGIONALE PIEMONTESE  
 
Torino, 8 novembre 2007 - Sono 1. 257 gli studenti stranieri della scuola secondaria di secondo grado, delle classi terze della scuola secondaria di primo grado e del primo anno dell’Università che hanno partecipato con assiduità e profitto ai corsi di italiano svolti nell’ambito del progetto regionale “Conoscere l’italiano per studiare”. I risultati sono stati illustrati questa mattina, dall’assessore regionale al Welfare, Teresa Angela Migliasso, nell’ambito del convegno finale organizzato a Torino, presso l’aula magna dell’Istituto Avogadro. Realizzato grazie ad un accordo di programma siglato dalla Regione Piemonte, Assessorato al Welfare e Lavoro, con il Ministero della Solidarietà sociale e in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte del Ministero della Pubblica Istruzione, il progetto ha coinvolto, nell’arco dell’anno scolastico 2006-2007, 62 scuole sparse su tutto il territorio piemontese. Obiettivo principale dell’iniziativa è stato quello di dotare gli studenti stranieri di strumenti per migliorare la loro conoscenza dell’italiano e accrescerne la capacità di apprendimento e di successo scolastico, permettendo l’acquisizione di certificazioni ufficiali di conoscenza della lingua italiana, secondo i modelli disciplinati dal Quadro comune Europeo. Sono state individuate otto scuole-polo, una per ciascuna provincia, scelte come punto di riferimento per la realizzazione delle attività di reti di scuole ad esse collegate. Gli istituti scolastici interessati, hanno siglato, a loro volta, con la scuola polo della propria provincia uno specifico accordo. Per elaborare le linee guida di attuazione del progetto, la Regione Piemonte ha istituito un tavolo tecnico di lavoro, composto da funzionari dell’Assessorato al Welfare, dell’Ufficio scolastico regionale, dirigenti scolastici delle otto scuole-polo e dell’Università di Torino. Il supporto formativo e scientifico alle attività è stato assicurato dal progetto di formazione e ricerca “Italiano L2 per studiare”, coordinato dall’Usr Piemonte nell’ambito delle iniziative sostenute finanziariamente dalla Regione Piemonte e svolto con la collaborazione dell’Università di Torino, Facoltà di Lingue e Letterature Straniere. L’insegnamento della lingua italiana è stato svolto da docenti qualificati, appartenenti agli istituti scolastici o esterni, in possesso di requisiti documentati. Tra i partecipanti in netta prevalenza risultano gli studenti di lingua romena, seguiti da quelli di lingua araba, spagnola e cinese. Al termine del corso hanno chiesto di poter sostenere l’esame per ottenere la certificazione 216 studenti, di cui 164 lo hanno superato. “L’apprendimento della lingua italiana da parte degli alunni stranieri, con l’obiettivo di arrivare ad una certificazione delle competenze – ha sottolineato l’assessore Migliasso – rappresenta un efficace strumento di accoglienza ed integrazione, che deve essere al centro dell’azione didattica. I risultati di questo progetto, in termini di approcci organizzativi, metodologici e di produzione di materiali didattici, potranno costituire un insieme di proposte diffondibili ad altre scuole anche in vista della sperimentazione di nuovi modelli e percorsi rispetto alle riforme in atto”. .  
   
   
INAUGURA OGGI EXPO SCUOLA A PADOVA  
 
Venezia, 8 novembre 2007 Elena Donazzan, assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, partecipa oggi alla prima giornata di Exposcuola/young alla Fiera di Padova. L’assessore interverrà alle 15 in Sala Carraresi al Seminario “Qualità ed equità della scuola veneta: innovazioni ed interventi”. Il convegno è stato promosso dall’Ufficio scolastico regionale. L’evento, giunto alla sua decima edizione, ha come filo conduttore aiutare i giovani a compiere, in una società sempre più competitiva, scelte consapevoli che li rendano protagonisti capaci di recepire le possibilità che offre il territorio. .  
   
   
IL TRIBUNALE DI PRIMO GRADO DELLE COMUNITÀ EUROPEE ANNULLA LA DECISIONE DELLA COMMISSIONE SULL’INCOMPATIBILITÀ DEGLI «ADEGUAMENTI A POSTERIORI» DI QUOTE DI EMISSIONI DI GAS A EFFETTO SERRA PREVISTI IN GERMANIA  
 
Lussemburgo, 8 novembre 2007 - La Commissione non ha dimostrato che i successivi adeguamenti verso il basso previsti nel piano nazionale di assegnazione tedesco violino i criteri stabiliti dalla direttiva introducendo un sistema di scambio di quote di emissioni di gas a effetto serra nella Comunità La direttiva 2003/87/Ce istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità, al fine di promuovere la riduzione di tali emissioni, in particolare di biossido di carbonio, secondo criteri di validità in termini di costi e di efficienza economica. Le emissioni da parte degli impianti elencati nella direttiva devono essere sottoposte a previa autorizzazione e ad un’attribuzione di quote assegnate in conformità a piani nazionali di assegnazione (Pna). Se un gestore riesce a ridurre le sue emissioni, può vendere le quote in eccesso ai gestori di impianti le cui emissioni sono eccessive. Il 31 marzo 2004, la Germania ha notificato alla Commissione il suo Pna relativo al periodo 2005-2007. Tale Pna prevede, tra l’altro, la possibilità di ridurre, in alcuni casi specifici, il numero di quote assegnate a un impianto durante il periodo di assegnazione. Tali adeguamenti a posteriori verso il basso sono previsti, in particolare, nei casi in cui: le emissioni annuali di un impianto rappresentino meno del 60% delle emissioni durante il periodo di riferimento, un gestore avvii la gestione di un nuovo impianto che sostituisce un vecchio impianto avente una maggiore capacità produttiva, il volume di produzione effettivo di un impianto la cui gestione è iniziata nel 2003 o nel 2004 sia inferiore a quello inizialmente previsto, il livello di attività effettivo di un impianto la cui gestione inizi dopo il 1° gennaio 2005 sia inferiore al livello di attività dichiarato. Il Pna tedesco prevede inoltre che le quote di emissioni non rilasciate o ritirate siano trasferite alla riserva. Tali quote sono disponibili per i nuovi entranti stabiliti nel territorio tedesco. Con una decisione 7 luglio 2004 la Commissione ha dichiarato le misure di adeguamento a posteriori previste dal Pna tedesco incompatibili con alcuni criteri previsti all’allegato Iii della direttiva e ne ha chiesto la soppressione. La Germania ha chiesto che il Tribunale voglia annullare tale decisione. Nella sua odierna sentenza il Tribunale esamina la legittimità della valutazione effettuata dalla Commissione in merito agli adeguamenti a posteriori previsti dal Pna tedesco rispetto ai criteri che si asseriscono violati. La condizione ai sensi della quale il Pna deve includere un elenco degli impianti disciplinati dalla direttiva con i valori delle quote che saranno assegnate a ciascuno (criterio n. 10) Il Tribunale reputa che la Commissione abbia erroneamente applicato la portata di tale criterio, letto alla luce degli obiettivi della direttiva, in quanto ha qualificato gli adeguamenti a posteriori controversi come misure contrarie al sistema generale della direttiva. Esso rileva che l´obiettivo principale dichiarato dalla direttiva consiste nel ridurre sostanzialmente le emissioni dei gas a effetto serra. Nel perseguimento di tale obiettivo l’assegnazione delle quote deve tuttavia rispettare alcuni «sotto-obiettivi», come la finalità di preservare l´integrità del mercato interno e di evitare distorsioni di concorrenza. Il Tribunale dichiara che il solo fatto che gli adeguamenti a posteriori siano in grado di dissuadere i gestori dal ridurre il loro volume di produzione e, pertanto, i loro tassi di emissioni, non è sufficiente a rimetterne in discussione la legittimità alla luce dell´insieme degli obiettivi della direttiva, quali il mantenimento di condizioni di validità in termini di costi e di efficienza economica, la riduzione delle emissioni mediante migliorie tecniche, la preservazione dell´integrità del mercato interno e delle condizioni di concorrenza. La Commissione non ha pertanto dimostrato che l’obbligo, previsto dalla direttiva, di indicare, nel Pna, le quote da assegnare ai rispettivi impianti riducesse il margine di manovra dello Stato membro quanto alle forme e ai mezzi di recepimento della detta direttiva nel diritto nazionale nel senso che vieterebbe l’applicazione degli adeguamenti a posteriori in Germania. Il divieto di discriminazioni tra imprese o settori per favorire indebitamente talune imprese o attività (criterio n. 5) Il Tribunale dichiara che la Commissione non ha dimostrato che gli adeguamenti a posteriori applicabili ai nuovi entranti siano contrari al divieto di discriminazioni. Esso osserva che non emerge né dalla decisione impugnata né dalle comunicazioni della Commissione per quale ragione e in che misura i nuovi entranti si troverebbero in una situazione analoga o differente rispetto agli altri gestori riguardo all´applicazione degli adeguamenti a posteriori. L’argomento della Commissione secondo il quale è vantaggioso per i nuovi entranti disporre di una possibilità di correzione successiva del numero di quote assegnate, dato che ciò consentirebbe loro di procedere a sovrastime del volume di produzione al momento della presentazione della domanda di assegnazione e darebbe luogo a controlli meno rigorosi da parte delle autorità tedesche, è manifestamente contraddittorio ed errato. Il Tribunale conclude che la Commissione ha violato le condizioni di applicazione del principio di parità di trattamento non avendo dimostrato che situazioni analoghe siano trattate in modo differente. Di conseguenza, il Tribunale annulla la decisione della Commissione nella parte in cui quest’ultima dichiara le misure di adeguamento a posteriori previste dal Pna tedesco incompatibili con i criteri fissati dalla direttiva e ne chiede la soppressione. .  
   
   
SPEDIZIONE SPAGNOLA SVAIS STUDIA L´OCEANO ARTICO  
 
Barcellona, 8 ottobre 2007 - L´università di Barcellona (Ub) ha recentemente inviato una spedizione sull´Oceano Artico per studiare il cambiamento naturale del clima e l´evoluzione del margine continentale artico. I ricercatori della spedizione Svais hanno trascorso l´estate boreale, dalla fine di luglio alla metà di agosto, a nord del Circolo polare artico, mappando più di 8 600 chilometri quadrati di fondo oceanico e raccogliendo campioni di sedimenti oceanici. «L´artico è l´area polare più vicina a noi ed è molto più sensibile al cambiamento climatico dell´Antartico, fatta eccezione per la penisola antartica», ha affermato il geologo Angelo Camerlenghi dell´Istituto nazionale italiano di oceanografia e di geofisica sperimentale. Il dottor Camerlenghi è stato il direttore scientifico della spedizione Svais. «I poli sono il motore della circolazione oceanica mondiale, riflettono le radiazioni solari e contribuiscono ad abbassare le temperature globali. Inoltre, le regioni polari forniscono informazioni uniche sulla storia del nostro pianeta e conservano dati climatici che risalgono a milioni di anni fa. L´artico è un sensore ambientale delicato che rileva gli effetti del cambiamento climatico». Una caratteristica particolarmente importante della spedizione è stata la volontà dei ricercatori di raccogliere informazioni approfondite sull´evoluzione dei margini continentali polari di questa regione dell´Artico e di studiare la topografia del fondo oceanico nello stretto di Fram, un´area in cui le acque fredde dell´Oceano Artico entrano in contatto con le acque più calde dell´Atlantico. «Vogliamo esaminare i sedimenti trasportati dalle grandi correnti ghiacciate che hanno attraversato l´Artico 20 000 anni fa durante l´ultimo massimo glaciale», ha dichiarato il professor Antoni Calafat dell´Ub, «per comprendere l´intensità e la durata dei processi climatici originati dai poli». Inoltre, la spedizione si è servita della batimetria multiraggio e della riflessione sismica per raccogliere informazioni sulla struttura del fondo oceanico. Soltanto il 10% del fondo oceanico mondiale è stato mappato nel dettaglio, quindi «sono ancora molte le regioni oceaniche del mondo che devono essere sottoposte a tale processo», ha affermato Miquel Canals, direttore del Gruppo di ricerca delle geoscienze marine presso l´Ub. Il progetto Svais è stato finanziato dal ministero spagnolo dell´Istruzione e della scienza. Oltre all´Università di Barcellona, sono stati coinvolti nello studio molti altri istituti, tra cui l´Istituto catalano per la ricerca e gli studi avanzati (Icrea), l´Istituto di Barcellona per la ricerca chimica e ambientale (Iiqab-csic), l´Università di Salamanca, l´Istituto nazionale italiano di oceanografia e di geofisica sperimentale (Ogs) di Trieste e le Università di Svalbard e Tromsø in Norvegia. Il gruppo di ricercatori che ha partecipato alla spedizione a bordo della nave per la ricerca della marina spagnola Bio Hespérides era costituito da 21 scienziati, quattro giornalisti, due insegnanti di scuola e cinque tecnici dell´Unità tecnologica marina del Consiglio nazionale spagnolo della ricerca (Csic). Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Ub. Edu/ .  
   
   
“PROTOCOLLO DI KYOTO: COGLIERE L’OPPORTUNITÀ DEI MECCANISMI FLESSIBILI”  
 
 Rimini, 8 novembre 2007 - L’ormai imminente avvio del periodo di adempimento del Protocollo di Kyoto (2008-2012), mette in primo piano l’importanza del ricorso ai cosiddetti meccanismi flessibili, al fine di colmare il notevole gap che separa ancora l’Italia dal raggiungimento dell’obbiettivo di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (entro il 2012, -6,5% rispetto ai livelli del 1990). Se ne discute nella Tavola Rotonda “Protocollo di Kyoto: cogliere l’opportunità dei Meccanismi Flessibili”, in programma giovedì 8 novembre 2007 - ore 10. 00-13. 00, Sala Ravezzi 2 - a Key Energy, Fiera Internazionale per l’Energia e la Mobilità Sostenibile, il Clima e le Risorse per un Nuovo Sviluppo (Rimini Fiera, 7-10 novembre 2007). Organizzato da Dnv - leader mondiale nelle verifiche dei progetti di riduzione delle emissioni – e da Kyoto Club, il Convegno si propone di analizzare alcuni aspetti relativi ai due meccanismi di progetto previsti dal Protocollo di Kyoto - Clean Development Mechanism (Cdm) e Joint Implementation (Ji) - finora poco conosciuti e poco utilizzati da parte delle imprese italiane come “volano” per investimenti ed iniziative industriali internazionali in settori come energia pulita, efficienza energetica, innovazione tecnologica, riqualificazione industriale. E’ importante colmare questa lacuna e creare le condizioni per una forte azione di trasferimento delle tecnologie a basse emissioni di carbonio che coinvolga il mondo produttivo italiano. I partecipanti alla Tavola Rotonda – presieduta da Gianni Silvestrini, Kyoto Club, e moderata da Enrico Pagliarini, Radio 24 Il Sole 24 Ore - illustreranno numerosi casi di applicazione del Cdm, evidenziandone le “opportunità” e i “vantaggi”. Nel corso dei lavori, saranno approfondite e discusse esperienze concrete nello sviluppo dei progetti, dalla fase istruttoria all´architettura finanziaria dell´operazione. Il Gestore Servizi Elettrici presenterà l’attuale contesto italiano degli strumenti finanziari facendo una panoramica dei servizi alle aziende per il supporto e la promozione dello sviluppo di progetti Cdm/ji, dei limiti al finanziamento pubblico dei progetti e del ruolo che le istituzioni potrebbero coprire anche per l’internazionalizzazione delle imprese. Elfride Covarrubias, Cdm/ji Hub Technical Responsible Dnv Italia, punterà invece l’attenzione sulle iniziative volontarie di riduzione e di scambio dei diritti di emissione promosse da un numero crescente di aziende o Stati che operano in settori o in aree geografiche non disciplinati dal Protocollo e dalla Direttiva europea Emissions Trading. A questo proposito, la Ieta (International Emissions Trading Organization) sta elaborando delle linee guida internazionali per fornire un punto di riferimento comune per le modalità di sviluppo e attuazione di questi progetti locali su base volontaria. E per quanto riguarda le attività di monitoraggio, reporting e verifica dei progetti, oltre alle disposizioni del Protocollo e della Direttiva, sono disponibili specifiche linee guida (Iso 14064), messe a punto dall’Iso - International Standard Organization, che ha stabilito anche i requisiti per l’accreditamento degli organismi di verifica (Iso 14065). Linee guida alla cui elaborazione hanno contribuito anche gli esperti Dnv. “Assistiamo a un notevole fermento di iniziative da parte di numerose aziende, che sono escluse dai progetti internazionali basati sulle norme del Protocollo e della Direttiva europea ma contribuiscono in misura significativa agli sforzi di contenimento delle emissioni. Grazie al quadro normativo fornito dallo standard Iso 14064 hanno l’opportunità di dare evidenza al proprio impegno facendo verificare da un ente terzo i risultati ottenuti”, ha dichiarato Covarrubias. .  
   
   
QUALITA´ ARIA, TAR RESPINGE RICORSO COMUNE MANTOVA  
 
Milano, 8 novembre 2007 - Il Tar della Lombardia ha respinto la richiesta di sospensiva presentata dal Comune di Mantova sul "Piano d´azione per la prevenzione e contenimento degli episodi acuti di inquinamento" per l´inverno 2007-2008, confermando dunque la piena validità dei provvedimenti assunti da Regione Lombardia. Nel Piano regionale è contenuto, tra gli altri, il provvedimento di fermo programmato dei mezzi più inquinanti (autoveicoli benzina e diesel Euro 0 e diesel Euro 1, ciclomotori e moto a due tempi Euro 0) dal 15 ottobre 2007 al 15 aprile 2008, dal lunedì al venerdì (escluse anche le giornate festive infrasettimanali) dalle 7. 30 alle 19. 30. Contro questa misura, si erano schierati i Comuni mantovani che fanno parte della Zona critica A1, con in testa il Comune capoluogo. "Piena soddisfazione" per il pronunciamento del Tar è stata espressa dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni e dall´assessore alla Qualità dell´Ambiente, Marco Pagnoncelli. "Ancora una volta - afferma Formigoni - viene riconosciuta piena validità e correttezza alla nostra azione di contrasto all´inquinamento e di tutela della salute dei cittadini. Oggi viene sconfitta sonoramente l´opposizione strumentale, immotivata e irragionevole del Comune di Mantova e con lui di tutti i Comuni del circondario che, dopo aver a più riprese chiesto l´inserimento nella Zona critica e i finanziamenti connessi, si sono clamorosamente tirati indietro, venendo meno alle proprie responsabilità. Confidiamo che questa decisione della giustizia amministrativa li faccia riflettere seriamente sul proprio atteggiamento nei confronti delle misure di Regione Lombardia, che hanno dimostrato e continuano a dimostrare la propria efficacia". "Con la giornata di oggi - aggiunge Pagnoncelli - mettiamo finalmente un punto fermo a questa spiacevole vicenda. Da parte nostra non è mai venuta meno la volontà di collaborare con tutti per dare la massima efficacia alla nostra azione di contrasto all´inquinamento. Certo non potevamo accettare un atteggiamento di pregiudiziale chiusura, come quello dei Comuni mantovani, nei confronti dei nostri provvedimenti". .  
   
   
LOTTA ALL’INQUINAMENTO IN CINA TRA LUCI E OMBRE UN CONVEGNO SULLA QUALITÀ DELL’ARIA NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO, ORGANIZZATO DALL’IIA-CNR A ECOMONDO, È L’OCCASIONE PER ILLUSTRARE LA SITUAZIONE CINESE A POCHI MESI DALLE OLIMPIADI.  
 
Roma, 8 novembre 2007 - Sullo sviluppo sostenibile della Cina si è acceso un importante dibattito, sia all’interno che all’estero, relativo soprattutto alla capacità del Paese di far fronte ai problemi connessi con le Olimpiadi di Pechino del 2008 e l’Expo di Shanghai del 2010. Oggi a Rimini, alla manifestazione ‘Ecomondo’, si è parlato delle iniziative per lo sviluppo economico ed ambientale dei Paesi in via di sviluppo, tra i quali spicca ovviamente la Cina, nell’ambito del convegno “Assistenza e cooperazione ai Pvs nella lotta all´inquinamento atmosferico”, promosso dall’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Iia-cnr) e dal Ministero dell’Ambiente. L’incontro è stato l’occasione per presentare e discutere i progetti e i programmi in corso. Ma cosa dicono i dati a disposizione sulla qualità dell’aria nelle città cinesi? “Le concentrazioni di particolato (Tsp e Pm10), ossidi di azoto e zolfo sono, per la maggior parte dell’anno ed in molte città, più alti degli standard relativi”, spiega Ivo Allegrini, direttore dell’Iia-cnr di Monterotondo (Roma). “Principalmente, questo inquinamento è antecedente alla rapida motorizzazione degli ultimi 15 anni e riconducibile alla combustione del carbone, la principale fonte di energia del Paese (circa il 74% nel 2006)”. Invece, “le emissioni di anidride solforosa (So2) hanno subito un incremento a partire dal 2002, come conseguenza del boom dell’industria edilizia, giungendo nel 2005 a oltre 20 milioni di tonnellate (12% in più rispetto al 1997)”. Le grandi metropoli come Pechino, Shanghai e Canton, nell’ultima decade, “hanno adottato una serie di misure per ridurre del 10% entro il 2010 le emissioni di So2 ed il conseguente fenomeno delle piogge acide, che affligge oltre il 38% delle città”, prosegue Allegrini. “La Sepa (China State Environmental Protection Administration-agenzia Cinese per la Protezione dell’Ambiente) ha firmato degli accordi - con un target di riduzione del 75% - con i sei maggiori gruppi nazionali produttori di energia elettrica, responsabili di oltre il 60% delle emissioni, e con le sette province che più contribuiscono alle emissioni totali di ossidi di azoto”. Nella sua faticosa lotta agli inquinanti atmosferici la Cina ha già formulato e applicato alcune norme: “A Shanghai, ad esempio, le emissioni di particolato nel 2001 risultano dimezzate rispetto a dieci anni prima, grazie al miglioramento della qualità e del pre-trattamento del carbone, nonché agli sforzi tecnologici sulle sorgenti industriali (tra 1995 e 2001, 6. 000 fornaci e impianti a carbone sono stati dotati di retrofit)”, illustra il direttore dell’Iia-cnr. “Si è così assistito ad una riduzione generalizzata dell’inquinamento soprattutto nella parte orientale del Paese: le città con concentrazioni inferiori all’indice di inquinamento cinese ‘Grade Ii’ sono aumentate dal 33,1% del 1999 al 51,9% del 2005, quelle con concentrazioni superiori al ‘Grade Iii’ sono diminuite dal 40,5% al 10,6%”. La brutta notizia è che, nonostante queste riduzioni, “le concentrazioni di particolato atmosferico in molte città cinesi sono ancora spesso molto superiori ai limiti indicati nelle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2005, pari a 20 µg/m3 (media annuale)”. Anche perché la motorizzazione, conclude Allegrini, “è cresciuta con percentuali a livelli tali (mille auto in più al giorno nella sola Pechino) che, se non saranno gestiti, l’inquinamento da traffico veicolare annullerà tali benefici dovuti al controllo delle fonti di inquinamento industriale”. E’ comunque da sottolineare come sia cresciuta anche la capacità di controllo dell’inquinamento: dal 1998 (anno di istituzione della Sepa, che potrebbe assurgere allo status di Ministero nel 2008) al 2005 sono stati installati circa 910 sistemi di monitoraggio in oltre 240 città. E’ importante anche sottolineare che l’evoluzione dell’inquinamento nei Paesi in via di sviluppo ha molti punti in comune con il fenomeno avvenuto nel passato nei Paesi più avanzati, che dunque possono offrire ipotesi e strumenti per la mitigazione degli effetti della contaminazione. La giornata di studio ha inteso proprio affrontare i problemi e le prospettive della collaborazione internazionale, offrendo informazioni alle amministrazioni locali e agli operatori commerciali italiani. .  
   
   
RITOSSA SU TRASFERIMENTO RIFIUTI IN SLOVENIA  
 
 Trieste, 8 novembre 2007 - "Siamo autorizzati come Regione Friuli Venezia Giulia a esportare i nostri rifiuti solidi urbani presso altri Stati comunitari?" A chiederlo, con un´interrogazione, è il consigliere di An Adriano Ritossa che vuol sapere dalla Giunta se lo Stato italiano abbia concesso l´autorizzazione alla Regione per la trattativa con Lubiana in merito all´eventuale trasferimento di rifiuti in Slovenia e se sia a conoscenza del fatto che la normativa slovena sia particolarmente restrittiva sulla tipologia dei materiali da inviare a discarica, motivo per cui i rifiuti raccolti nella provincia di Gorizia rischierebbero - anche se autorizzati - di non poter essere conferiti in discarica se non preventivamente trattati. .  
   
   
EDUCAZIONE AMBIENTALE: INIZIATIVE DI DOMANI 8 NOVEMBRE  
 
 Trieste, 8 novembre 2007 – Il programma di oggi della Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile "Alt ai cambiamenti climatici! Riduciamo la Co2", avrà come principale sede Gorizia, dove nella Sala convegni dell´Ente Fiera si terranno due distinte tavole rotonde (ore 9. 00 e ore 11. 00) dal titolo "Cambiamento climatico: questioni aperte e prospettive" con la partecipazione di Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana, e di Andrea Cicogna dell´Osservatorio meteo dell´Arpa Fvg. L´iniziativa è realizzata in collaborazione con l´Assessorato all´Istruzione della Provincia di Gorizia. A Pordenone alle 9. 15, nell´ambito della rassegna "Cinema e Sostenibilità", presso Cinemazero, p. Maestri del Lavoro 3, sarà proiettato per gli studenti "Una scomoda Verità". In serata, dalle 20. 30 alle 22. 30, presso l´ Auditorium, via Iv Novembre 33 di Bertiolo (Ud) avrà luogo un incontro informativo sul fotovoltaico, realizzato in collaborazione con la Convenzione sull´Educazione Ambientale dei comuni di Bertiolo, Camino al Tagliamento, Codroipo, Pocenia, Rivignano, Teor, Varmo. Si parlerà di "Opportunità e vantaggi del fotovoltaico" (C. E. T. A. Centro di Ecologia Teorica ed Applicata) e di "Efficienza energetica nella climatizzazione e negli usi elettrici, l´integrazione delle tecnologie" con Renato Cremonesi, consulente di Federconsumatori del Fvg. Infine a Trieste (Università di Trieste, edificio H3, v. Valerio 12) verrà inaugurata la mostra fotografica "Clima: le ragioni di uno sviluppo sostenibile di Sebastião Salgado". Il programma completo degli eventi della settimana è consultabile sul Portale Regionale di Educazione Ambientale www. Ea. Fvg. It . .