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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Settembre 2008
IN LINEA CON LE PROPOSTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, MARKETPRESS AVVIA UN NUOVO SERVIZIO PER LE AZIENDE: LA SEZIONE “INFORMAZIONI COMMERCIALI”  
 
Milano, 8 settembre 2008 - Nel pieno rispetto della direttiva della Commissione europea che, in merito all’informazione digitale, auspica la distinzione fra comunicati stampa contenenti notizie di interesse generale e messaggi pubblicitari, marketpress ha creato appositamente all’interno del proprio notiziario quotidiano on line la nuova sezione a pagamento “informazioni commerciali” D’ora in poi, nella nuova sezione informazioni commerciali” gli oltre 2. 500 abbonati e gli oltre un milione di lettori medi mensili di marketpress potranno trovare un’ampia gamma di informazioni e suggerimenti utilissimi non solo per la propria attività professionale, ma anche per il tempo libero, i viaggi, gli acquisti. Parallelamente, le Aziende italiane e straniere potranno contare sul nuovo servizio di marketpress per trasmettere i propri messaggi pubblicitari e promozionali in modo veloce e a condizioni economiche particolarmente vantaggiose ad un numero sempre più vasto di interlocutori privilegiati. Le “informazioni commerciali” saranno inserite all’interno del notiziario e, a richiesta, potranno essere replicata più volte. Il testo ( graficamente realizzato con gli stessi caratteri e corpi con cui vengono redatte le news, senza foto né filmati), sarà preceduto dalla scritta “ pubblicità redazionale”. Le agenzie di pubbliche relazioni e le singole aziende interessate ad utilizzare il nuovo servizio di marketpress potranno inviare le loro comunicazioni alla redazione, precisando che esse sono destinate alla sezione “informazioni commerciali” e fornendo, contemporaneamente, gli estremi per la fatturazione. Per maggior chiarezza marketpress segnala alcuni esempi di “ Informazioni commerciali” che possono riguardane argomenti come : annunci dei festeggiamenti per il compleanno di un’azienda ; festeggiamenti per occasioni varie; presentazioni di aziende; l’invito a partecipare a delle manifestazioni sia professionali che ludiche; manifestazioni ed eventi commerciali; annunci di premiazioni; partecipazioni a fiere e relativa serie di preannunci; sconti; promozioni; sponsorizzazioni; advergames; concorsi a premi; azioni di coomarketing; tour promozionali; prodotti di vario genere che di cui si è scelto di non avvalersi di tradizionali campagne di advertising. La gestione operativa della nuova sezione informazioni commerciali” è affidata all’Agenzia di comunicazione “Lenzi Associati” di Milano (lenziassociati@tiscali. It) . La Direttiva Ue del 23 giugno 2008 : "I Consumatori: La Commissione Europea Stabilisce 5 Priorità Per La Politica Dei Consumatori Nell´era Digitale" è di seguito riportata integralmente su marketpress.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA STABILISCE 5 PRIORITÀ PER LA POLITICA DEI CONSUMATORI NELL´ERA DIGITALE  
 
Bruxelles, 8 settembre 2008 - Il Commissario Ue Meglena Kuneva, in un discorso tenuto il 20 giugno a Londra ha delineato cinque ambiti prioritari d´azione per la politica dei consumatori nell´era digitale. Questi comprendono: un unico, semplice corpus di normativa contrattuale in materia di consumo, la necessità di riesaminare le restrizioni imposte dai fornitori alla distribuzione via internet, una valutazione critica dell´uso di modelli commerciali basati sulla discriminazione geografica online, la repressione della "prossima generazione" di pratiche commerciali sleali che stanno emergendo online e infine la delicata problematica della privacy, in particolare le condizioni alle quali i consumatori danno un consenso informato per l´uso dei loro dati personali. L´obiettivo generale è di aprire il mercato interno per far sì che il commercio elettronico riveli appieno i propri vantaggi per i consumatori. Il Commissario Kuneva ha affermato: "Il mercato unico al dettaglio per i consumatori si realizzerà online. Internet costituisce un´enorme opportunità per i consumatori: espande le dimensioni del mercato in cui essi effettuano le loro transazioni e dà loro accesso a un maggior numero di fornitori e a una maggiore scelta. Internet rende possibile comparare i fornitori e i prezzi dei prodotti su una scala mai vista prima. Dobbiamo far sì che l´adozione della piattaforma internet non venga inutilmente rallentata se omettessimo di rimuovere importanti barriere normative, di mantenere il mercato esente da forme sempre diverse di truffe e pratiche sleali e di affrontare le questioni fondamentali per i consumatori legate alla privacy e alla fiducia. " Le 5 misure prioritarie 1. Un unico, semplice corpus di norme contrattuali in materia di consumo "Quest´autunno la Commissione presenterà proposte in merito a un quadro unico di norme contrattuali in materia di consumo da applicarsi nel mercato interno europeo. Attualmente abbiamo una giungla di strumenti normativi complessi che si sono accumulati alla spicciolata nell´ultimo ventennio. Ne risulta nella pratica un labirinto di diritti e pratiche diversi che vanno da periodi diversi di riflessione per recedere da un contratto a garanzie che sono altrettanto nebulose per i consumatori quanto sono complicate per le aziende. " 2. Necessità di riesaminare le restrizioni su internet all´atto della revisione del regolamento sulle restrizioni verticali nell´ambito della normativa Ue in materia di concorrenza "Dobbiamo riflettere sulla pertinenza delle restrizioni imposte dai fornitori per la distribuzione via internet. Ritengo che la revisione, che si terrà nel prossimo biennio, della regolamentazione sulle restrizioni verticali nell´ambito della normativa Ue in materia di concorrenza sia l´occasione ideale per riesaminare la pertinenza di queste restrizioni su internet. Voglio segnalare in questa occasione che, nella mia qualità di Commissario per i consumatori, svolgerò un ruolo attivo nel corso delle discussioni della Commissione sul modo di conciliare le scelte dei consumatori con altri imperativi del commercio online. " 3. Necessità di esaminare criticamente la legittimità di restrizioni geografiche artificiali che rinchiudono i consumatori nei loro confini nazionali "È particolarmente importante che i consumatori impugnino i modelli di contrattazione basate su una discriminazione geografica. Nel mondo in cui viviamo non siamo obbligati a fare i nostri acquisti nei supermercati e nei negozi che hanno il nostro stesso codice postale. Non siamo obbligati a fare i nostri acquisti all´interno del nostro comune. Né dovremmo essere obbligati ad acquistare all´interno dei nostri confini nazionali. Resta il fatto però che non possiamo comperare liberamente computer, biglietti di treno o play-station da qualsiasi paese dell´Ue. Siamo costretti ad acquistarli nel nostro paese. Sia ben chiaro che nel Mercato unico europeo non vi è posto per restrizioni geografiche artificiali che rinchiudano i consumatori nei loro confini nazionali. Stiamo conducendo uno studio sul commercio elettronico che spero servirà ad avviare il dibattito. " 4. Eliminare la prossima generazione di pratiche commerciali sleali che stanno rapidamente emergendo online "La Commissione europea pubblicherà quest´anno una Guida dell´utilizzatore digitale per chiarire in che modo i vigenti diritti in materia di consumo si applicano nello spazio digitale. La vera e propria sfida proviene dal manifestarsi di nuove pratiche contro le quali la legislazione deve ancora fare le sue prove, come ad esempio l´uso ricorrente di caselle contrassegnate in anticipo, la pubblicità virale e la commistione di comunicati commerciali e non commerciali. Intendo redigere orientamenti interpretativi dettagliati per indicare in che modo le vigenti norme Ue in materia di pratiche commerciali sleali vadano applicate al commercio online e al mondo digitale. " 5. Assicurare che importanti questioni legate alla privacy – raccolta dati e profiling – non scuotano la fiducia nello spazio digitale. "Intendo assicurare che negli accesi dibattiti in materia di privacy la voce dei consumatori si faccia chiaramente sentire. Intendo intensificare i nostri sforzi per sviluppare, nell´interesse dei consumatori, principi di base in materia di privacy destinati a ripercuotersi su tutti i settori e tutte le tecnologie in modo da realizzare un approcci più coerente per quanto concerne le condizioni legate al tracciamento e al profiling. Inviterò i miei colleghi Commissari a unirsi a me per elaborare un quadro coerente in materia di raccolta dati e profiling applicabile alle varie piattaforme. Ritengo che quella del consenso informato sia la questione centrale in materia di privacy che la politica dei consumatori dovrà affrontare prossimamente. Il Garante europeo della protezione dei dati ha affermato che la nostra legislazione vigente richiede un consenso esplicito ogni qualvolta si raccolgono dati personali. La realtà su internet è ben lungi dal rispettare questi principi. Ma se dobbiamo chiedere il consenso, questo consenso in che forma deve essere dato? Attualmente molti siti web invitano a cliccare per ottenere "servizi evoluti" (enhanced services). Mi chiedo se questo è un consenso informato. Quanti sanno che questo corrisponde a un consenso a lasciar tracciare il proprio comportamento, un´autorizzazione alla memorizzazione e all´uso commerciale dei dati?" . . . .  
   
   
BANDO DEL PREMIO NAZIONALE “GIORNALISMO: L’ADDETTO STAMPA DELL’ANNO” 2008  
 
Borgo San Lorenzo (Fi), 8 settembre 2008 - fra pochi giorni scade il termine per la presentazione della domande alla sesta edizione del Premio nazionale "Giornalismo: l´addetto stampa dell´anno". Sono 6 le sezioni in cui sipuò scegliere di concorrere in funzione della specializzazione rappresentata. La scadenza per la domanda è fissata per sabato 13 settembre 2008. Mentre la premiazione avverrà il 24 ottobre 2008 a Bologna. E’ possibile partecipare con le Vostre esperienze più interessanti e significative (l´iniziativa è patrocinata da tutti gli organismi della categoria dei giornalisti). Nella passata edizione l´A. Ge. Ha vinto il premio per la sezione "Non profit e diritti" si tratta di una manifestazione di altissima qualità, a partire dal convegno e fino a minimi dettagli dell´accoglienza. Scopo del premio è quello di mettere in luce l´impegno e la professionalità. Regolamento Premi Nazionali: “Giornalismo: L’addetto Stampa Dell’anno” Concorso Nazionale Universitario “Nuova Comunicazione” Edizione 2008 Il Premio Il presidente e segretario generale Giacomo di Iasio, per il 2008, indice la sesta edizione del Premio nazionale “Giornalismo: l’addetto stampa dell’anno” e la seconda edizione del Concorso Nazionale Universitario “Nuova Comunicazione”, promossi da Eni Spa e Csv. Net e con il patrocinio di Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regione Emilia-romagna, Apt Servizi Emilia Romagna, Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Gruppo Nazionale Giornalisti Uffici Stampa, Associazione Stampa dell’Emilia Romagna ed Associazione ‘Articolo 21’. La manifestazione, aperta a tutti i concorrenti che dimostrano di avere i titoli richiesti ed elencati nel presente bando, è sostenuta anche da Enel Spa, Telpress Italia Spa, Terme di Riolo, Banca Mps Spa, Conai, Associazione strada dei vini e dei sapori della Provincia di Ferrara e Colacem Spa. Edizione 2008 Del Premio Uffici Stampa - Il Premio nazionale “Giornalismo: l’addetto stampa dell’anno” -Edizione 2008 - è composto da tre sezioni: 1) Premio Addetto Stampa alla carriera; 2) Premio Addetto stampa dell’anno; 3) Premio speciale “Energia” Le Sezioni - Sezione “Premio Addetto Stampa alla carriera”- Enel Spa Il Premio sarà assegnato sulla base delle informazioni direttamente raccolte dalla Giuria. Ogni membro della Giuria potrà segnalare aI massimo un nominativo. Il Premio sarà assegnato al giornalista che ha svolto in modo esemplare per professionalità e correttezza una parte consistente della sua attività lavorativa nel settore degli uffici stampa, delle relazioni esterne e delle relazioni istituzionali. Al fine di accertare tali qualità professionali la Giuria effettuerà un’analisi accurata dell’esperienza acquisita dai candidati, della deontologia professionale, delle mansioni svolte, dell’efficienza e della sensibilità dimostrate nella valutazione delle notizie, nella buona gestione delle risorse umane e nella capacità di creare positivi rapporti interpersonali e di lavoro. La Giuria terrà conto anche dell’anzianità di servizio e delle qualifiche raggiunte dal giornalista nel corso della carriera professionale. Sezione “L’addetto stampa dell’anno” - La sezione è suddivisa in sei settori di attività, per meglio identificare le specializzazioni e favorire lo sviluppo stesso della professione in differenti aree. La Giuria proclama vincitore del Premio “Giornalismo: l’addetto stampa dell’anno” per il miglior addetto stampa nei seguenti settori: Pubblica amministrazione, sanità e diritto alla salute - Terme di Riolo; Non profit e diritti – Csv. Net; Economia, finanza, innovazione, attività produttive e turismo – Banca Mps Spa; Agricoltura, agriturismo, settore vitivinicolo e prodotti agroalimentari – Associazione strada dei vini e dei sapori della Provincia di Ferrara; Ambiente ed attività ecosostenibili – Conai – Consorzio Nazionale Imballaggi; Cultura, arte, spettacolo e sport – Colacem Spa. Il concorso è finalizzato a selezionare sei giornalisti addetti stampa che si sono particolarmente distinti nel periodo 1 gennaio 2007 – 31 agosto 2008 per i meriti acquisiti nell’attività professionale nei vari settori di attività; per aver dovuto affrontare particolari situazioni di emergenza informativa risolvendole positivamente e con coerenza professionale; per essere stati autori di progetti originali di informazione su tematiche inerenti: gli Enti pubblici nazionali, regionali e locali e le Aziende sanitarie locali; le Aziende ospedaliere ed universitarie; gli Istituti di ricerca, ricovero e cura a carattere scientifico; i servizi offerti dal mondo del volontariato e del non profit, le esperienze di cooperazione internazionale e di difesa dei diritti umani; l´economia, la finanza, la crescita delle attività di business e dell’innovazione tecnologica, il turismo; le corrette politiche e la valorizzazione dei prodotti dell’agricoltura, la filiera agroalimentare e vitivinicola, l’offerta agrituristica; la conservazione e la tutela dell’ambiente e del paesaggio, le politiche di sostenibilità ambientale, lo sviluppo di tecnologie ambientali, la ricerca per il controllo dell’inquinamento; la divulgazione e la promozione di manifestazioni culturali ed artistiche, dello spettacolo e dello sport. Sezione “Premio Speciale Energia” – Eni Spa La sezione è finalizzata a selezionare un giornalista addetto stampa che si è particolarmente distinto per l’impegno verso le tematiche energetiche, in un’ottica di efficienza energetica, sostenibilità e sviluppo. Tempestività, coerenza professionale ed originalità dei progetti informativi saranno i principali criteri di valutazione. Il premio sarà assegnato ad un giornalista che avrà svolto l’attività nel settore degli uffici stampa, delle relazioni esterne e delle relazioni istituzionali delle Pubbliche Amministrazioni e dell’Associazionismo. Premio Nazionale Universitario “Nuova Comunicazione” - Telpress Italia Spa - Sezione laureati presso la facoltà di “Scienze della comunicazione” e Master Universitari sugli uffici stampa. Questa sezione del concorso è riservata agli studenti universitari delle Facoltà di ‘Scienze della Comunicazione’, laureati con laurea specialistica contenente indirizzi che riguardano il giornalismo ed a coloro che hanno conseguito il Master Universitario specialistico nel settore degli uffici stampa. Possono partecipare al Concorso gli studenti universitari che si sono laureati negli anni accademici 2006-2007 e 2007-2008 (alla data di scadenza del presente bando) e quelli che hanno discusso la tesi presso il Master in analoghe annualità. Al vincitore, se non occupato, verrà anche garantita una borsa di studio per uno stage formativo di n. 2 mesi presso la società Telpress Italia Spa. Come Si Partecipa Al Concorso Per La Sezione “Addetto Stampa Dell’anno” Possono partecipare al “Premio Addetto stampa dell’anno” tutti i giornalisti iscritti all’Ordine professionale che, alla data dell’invio della proposta di partecipazione, lavorano in un ufficio stampa, oppure hanno prestato attività professionale o sono andati in pensione prima della scadenza del presente bando. La Giuria assegnerà un punteggio prioritario agli iscritti al Gruppo Giornalisti Uffici Stampa ed alle proposte formali provenienti da istituzioni pubbliche, aziende editoriali, società private, associazioni e fondazioni, direttori di testate giornalistiche. Tali proposte dovranno pervenire a firma del rappresentante legale o da un suo delegato in carta libera, indicando dati anagrafici, indirizzo e recapiti e-mail e telefonici del candidato, la qualifica e il profilo professionale, la sede di lavoro anche come free-lance, il numero di tessera dell’Ordine professionale. La domanda di partecipazione, altresì, può essere avanzata personalmente anche dal giornalista direttamente interessato a concorrere alla Sezione “Premio Addetto stampa dell’anno”. Ad ogni proposta (pena l’esclusione dal concorso) dovranno essere obbligatoriamente allegati i seguenti documenti: domanda di partecipazione (scaricabile dal sito internet) -curriculum vitae del giornalista -scheda della lunghezza massima consentita di quattro cartelle che descriva contenuti, finalità, metodologie e risultati sia del progetto di lavoro realizzato e delle eventuali emergenze informative affrontate in particolari situazioni, che dei meriti professionali e di carriera acquisiti. La documentazione dovrà comunque interessare esclusivamente il periodo che va dal 1 gennaio 2007 al 31 agosto 2008. La proposta, che dovrà specificare la sezione in cui il candidato concorre, completa di allegati ed eventuale documentazione, dovrà ‘pervenire’ entro e non oltre sabato 13 settembre 2008 (fa fede la data del timbro postale di arrivo). La Giuria si riunirà subito dopo e potrà escludere dal concorso del Premio le domande arrivate successivamente alla scadenza. Come Si Partecipa Al Premio Nazionale Universitario “Nuova Comunicazione” Esso è riservato sia ai neo-laureati delle facoltà di “Scienza della Comunicazione”, con laurea specialistica contenente indirizzi che riguardano il giornalismo, sia agli studenti che hanno ottenuto il Master specialistico sugli Uffici Stampa. Sono ammessi esclusivamente i laureati e gli specializzati negli anni accademici 2006-2007 e 2007-2008 (alla data di scadenza del presente bando). Pena l’esclusione dal Concorso gli interessati dovranno inviare per raccomandata, alla segreteria organizzativa del Premio, entro sabato 13 settembre 2008 (fa fede la data postale di arrivo): domanda di partecipazione (scaricabile dal sito internet) -n. 3 copie della tesi di laurea; -n. 1 scheda sintetica sui contenuti della tesi di laurea, della lunghezza massima di quattro cartelle; -n. 1 Certificato storico con l’elenco degli esami sostenuti e con il punteggio ottenuto in sede di discussione della tesi - breve curriculum (se vi sono state attività lavorative o di collaborazione) Giuria - La Giuria, composta da giornalisti, esperti e docenti universitari, è presieduta dall’ideatore e Segretario Generale del Premio, Giacomo di Iasio. La Giuria decide a maggioranza dei componenti. In caso di parità dei voti, quello del presidente del Premio vale il doppio. Inoltre, il Presidente della Giuria assegna, a suo insindacabile giudizio, il ‘Premio speciale “Energia” - Eni Spa’. Componenti Giuria: Giacomo di Iasio – presidente; Riccardo Benvenuti – segretario; Omar Calabrese – docente di semiologia - Università degli Studi di Siena; Renato Cantore – caporedattore Tgr Rai Basilicata; Gino Falleri – presidente nazionale Gruppo Giornalisti Uffici Stampa; Bruno Miserendino - notista ed editorialista politico L’unità; Ruben Razzante – docente di diritto dell’informazione e del prodotto culturale – Università; Cattolica di Milano e Direttore della Scuola di giornalismo di Potenza; Daniele Ruscitti – redattore Agenzia Asca; Giuseppe Tito – caporedattore aggiunto servizio politico parlamentare – Ansa. Cerimonia Del Premio - La cerimonia di assegnazione dei Premi nazionali “Giornalismo: l’addetto stampa dell’anno”, Concorso Nazionale Universitario “Nuova comunicazione” e “Premio Speciale Energia”- Eni Spa si svolgeranno a Bologna venerdì 24 ottobre 2008 e si terranno nel contesto di un convegno di qualificazione professionale. Ogni premio per i giornalisti vincitori è di un valore di Euro 1. 000 (anche in prodotti tipici locali). Al vincitore del Concorso Nazionale Universitario “Nuova Comunicazione” sarà assegnata una borsa di studio di Euro 1. 000 (anche in prodotti tipici locali) e verrà garantito anche uno stage formativo di due mesi presso l’azienda Telpress Spa. Riferimenti - I moduli per le diverse domande di partecipazione (da compilare obbligatoriamente) devono essere richiesti alla Segreteria tecnica della Giuria, presso “Studio Giornalisti Associati – Headline” oppure scaricati dai siti internet: www. Fnsi. It www. Hlstampa. Com La lettera raccomandata per partecipare ad ogni sezione del Premio “Giornalismo: l’addetto stampa dell’anno” ed al “Concorso Nazionale Universitario – ‘Nuova Comunicazione” va indirizzata a: “Studio Giornalisti Associati – Headline” Casella Postale 31 50032 Borgo San Lorenzo (Fi) Informazioni info@hlstampa. Com . .  
   
   
DICHIARAZIONE DI JOSÉ MANUEL BARROSO, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, SULL´APPROVAZIONE DEL TRATTATO DI LISBONA DA PARTE DEL PARLAMENTO ITALIANO  
 
Bruxelles, 10 settembre 2008 - Vorrei congratularmi con l´Italia per la decisione con cui il Parlamento ha oggi (31 luglio) approvato il trattato di Lisbona. Ho avuto il piacere di partecipare al recente dibattito sul trattato svoltosi al Senato italiano. Come organi di uno dei Paesi fondatori, sia il Governo italiano sia un ampio spettro politico in seno al Parlamento hanno dato prova di un incrollabile sostegno a favore del progetto europeo e della ratifica del trattato di Lisbona. Apprezzo moltissimo questo sostegno. Mi compiaccio che i governi nazionali stiano portando avanti il processo di ratifica in modo che tutti gli Stati membri siano sentiti nell’ambito di tale processo. .  
   
   
TUTELA DEGLI INTERESSI FINANZIARI DELL´UNIONE EUROPEA: NECESSITÀ DI COOPERAZIONE CON GLI STATI MEMBRI  
 
Bruxelles, 8 settembre 2008 - La Commissione europea ha pubblicato il 22 luglio la relazione annuale 2007 sulla tutela degli interessi finanziari delle Comunità e sulla lotta contro le frodi, un settore in cui la Comunità condivide la responsabilità con gli Stati membri. La relazione contiene una presentazione statistica di tutte le irregolarità comunicate alla Commissione dagli Stati membri, con indicazione dei casi di sospetti di frode. La relazione descrive i sistemi di controllo esistenti e illustra le misure più importanti adottate dagli Stati membri e dalla Commissione nel 2007 per migliorare la prevenzione e la lotta contro la frode. "Trasparenza e responsabilità sono, a mio giudizio, le due parole chiave in materia di gestione dei fondi comunitari. Le irregolarità e i sospetti di frode devono essere segnalati rapidamente e correttamente e devono essere affrontati in modo rigoroso ed efficace", ha dichiarato Siim Kallas, vicepresidente della Commissione europea e commissario responsabile per l´amministrazione, l´audit e la lotta antifrode. "Un numero crescente di irregolarità comunicate può essere un buon segnale del fatto che i controlli sono migliorati. È fondamentale che gli Stati membri esercitino le proprie responsabilità e segnalino alla Commissione senza indugio tutti i loro sospetti. " È necessario distinguere chiaramente tra frode e irregolarità: la frode è definita come un´irregolarità commessa intenzionalmente, un´infrazione che soltanto un tribunale è autorizzato a qualificare. L´incidenza finanziaria reale della frode si può misurare soltanto alla fine del procedimento giudiziario. Tutte le irregolarità presentate sono in corso di esame e formano oggetto di una verifica individuale. Irregolarità e sospetti di frode comunicati nel 2007 Per la loro natura, le cifre presentate sono indicative e preliminari. Per precauzione, gli importi indicati si riferiscono spesso alla totalità dell´azione in causa, prima che la parte interessata dall´irregolarità venga stabilita con esattezza. Gli Stati membri hanno l´obbligo di comunicare le irregolarità, ma ottemperano a quest´obbligo in misura diversa. Sono sempre gli Stati membri che di norma identificano, fra le irregolarità comunicate, quelle che considerano come casi di sospetta frode. La Commissione si basa sulle informazioni comunicate dagli Stati membri per la classificazione finale di un caso come frode. L´importo stimato delle irregolarità è aumentato nei vari settori, ma resta relativamente stabile se considerato in percentuale del bilancio. Per le risorse proprie e l´agricoltura, l´aumento si riferisce in parte ad irregolarità verificate o scoperte durante gli anni precedenti, ma comunicate dagli Stati membri soltanto nel 2007. L´adesione di nuovi Stati membri, la chiusura del periodo di programmazione dei fondi di preadesione per i 10 nuovi Stati membri e l´aumento recente dei pagamenti in questi paesi forniscono altri elementi di spiegazione. L´impatto stimato dei casi di sospetta frode resta stabile per le spese e presenta un lieve arretramento per le risorse proprie. Si ricorda che si tratta di sospetti di frode comunicati e non di casi confermati dinanzi ai tribunali, e che l´impatto finanziario reale, dopo recupero e rettifica finanziaria, può essere determinato soltanto alla fine delle procedure giudiziarie ed amministrative. Se la maggior parte delle irregolarità viene comunicata alla Commissione entro i termini previsti, occorre migliorare i seguenti aspetti: il termine medio di comunicazione nel settore agricolo è di 1,2 anni, in quello delle azioni strutturali è di 0,9 anni. Alcuni Stati membri notificano molto spesso con notevole ritardo. Una notifica rapida è indispensabile ai fini di una verifica efficace. La proporzione degli Stati membri che notificano per via elettronica, e in particolare attraverso i moduli elettronici proposti dalla Commissione per il settore agricolo ed i fondi strutturali, è in aumento. L´utilizzazione di questi moduli semplifica l´elaborazione dei dati e migliora la loro qualità e comparabilità. Ciò permette una migliore verifica e facilita l´analisi strategica dei dati.
Settore Numero di irregolarità notificate 2007 Incidenza finanziaria totale stimata delle irregolarità, compresi i sospetti di frode (in milioni di euro) Incidenza finanziaria stimata della frode sospettata * (milioni di euro) % presumibilmente frodata sul totale degli stanziamenti
Risorse proprie 5 321 377 106. 57 0,62% dell´importo totale di risorse proprie nel 2006 **
Feaog-garanzia 1 548 155 44. 7 0,1% del totale dei fondi assegnati
Fondi strutturali e di coesione 3 832 828 141 0,31% del totale dei fondi assegnati
Fondi di preadesione 332 32 9 0,38% del totale dei fondi assegnati
Spese dirette 411 33 18. 1 0,17% del totale dei fondi assegnati
* Queste stime sono basate sulle informazioni comunicate dagli Stati membri e dalle direzioni generali della Commissione, per quanto riguarda i sospetti di frode (ma che spesso non sono stati ancora stabiliti con sentenza definitiva) e devono essere valutate con prudenza. ** La percentuale è calcolata in base alla stima delle risorse proprie tradizionali nel bilancio generale 2007, non già sulla scorta dei riscontri contabili. La relazione e i relativi allegati possono essere consultati sul sito seguente: http://ec. Europa. Eu/anti_fraud/reports/index_en. Html .
 
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: PIÙ IMPEGNO CONTRO L´EVASIONE E ABOLIRE I PARADISI FISCALI  
 
Bruxelles, 8 settembre 2008 -Il Parlamento sollecita maggiore impegno ai governi nella lotta contro le frodi fiscali e l´adozione di una strategia europea efficace in questo campo. Incita L´ue a promuovere l´abolizione dei paradisi fiscali, anche avvalendosi del proprio potere commerciale. Chiede poi di esaminare la possibilità di ampliare il campo di applicazione della direttiva sull´imposizione del risparmio e di riformare radicalmente il regime Iva basandolo sul principio di origine, ma senza armonizzare le imposte. Approvando con 391 voti favorevoli, 93 contrari e 178 astensioni la relazione di Sharon Bowles (Alde/adle, Uk), il Parlamento prende anzitutto atto delle stime che situano le perdite globali (dirette e indirette) derivanti dalle frodi fiscali tra i 200 e 250 miliardi di euro, equivalenti al 2-2,25% del Pil nell´Unione europea. Su tale importo, ricorda, le frodi nel settore dell´Iva rappresentano 40 miliardi di euro e interessano, secondo le stime, il 10% del gettito Iva, l´8% del gettito totale delle accise sulle bevande alcoliche nel 1998 e il 9% del gettito totale delle accise sui prodotti del tabacco. Ma chiede alla Commissione di studiare un sistema europeo armonizzato per la raccolta dei dati sulla frode fiscale per poter valutare più precisamente la reale portata del fenomeno. Una strategia europea contro la frode fiscale - I deputati esortano poi gli Stati membri a «impegnarsi seriamente nella lotta contro la frode fiscale» e ricordano che «non è possibile eliminare l´economia informale senza applicare idonei incentivi». Si rammaricano quindi dell´ostruzionismo «praticato da alcuni Stati membri negli ultimi dieci anni», che ha ostacolato l´adozione da parte del Consiglio di «una strategia efficace dell´Unione europea nella lotta contro la frode fiscale». Tale strategia, a loro parere, dovrebbe mirare a ovviare alle perdite fiscali dovute alle frodi individuando i settori in cui sia la legislazione comunitaria sia la cooperazione amministrativa tra gli Stati membri possono essere migliorate, senza creare inutili oneri per le amministrazioni fiscali e i contribuenti. Il Parlamento sottolinea peraltro che gli Stati membri non possono lottare individualmente contro la frode fiscale a livello transfrontaliero e occorre pertanto migliorare gli scambi di informazioni e la cooperazione fra gli Stati membri e con la Commissione. Inoltre, insiste sul fatto che, al fine di proteggere il gettito fiscale, gli Stati membri dovrebbero adottare misure comparabili contro gli autori delle frodi indipendentemente dal luogo in cui si registrano le perdite di gettito. Invita quindi la Commissione a proporre meccanismi atti a promuovere questo tipo di cooperazione tra gli Stati membri. L´aula ha peraltro respinto la richiesta di misure comparabili «sul piano delle sanzioni e delle azioni penali». Abolire i paradisi fiscali e riformare la tassazione del risparmio I deputati esortano l´Unione europea a mantenere all´ordine del giorno «l´abolizione dei paradisi fiscali a livello mondiale», considerando i loro effetti negativi sul gettito fiscale dei singoli Stati membri. I paradisi fiscali, inoltre, potrebbero esercitare una pressione al ribasso eccessiva sulle aliquote fiscali e, in generale, sul gettito fiscale. D´altro canto osservano che, in tempi di disciplina di bilancio, qualsiasi erosione della base fiscale «pregiudicherà la capacità degli Stati membri di rispettare il patto di stabilità e crescita riformato». In tale contesto, il Parlamento invita il Consiglio e la Commissione ad avvalersi del potere commerciale dell´Ue in sede di negoziazione degli accordi commerciali e di cooperazione con i governi dei paradisi fiscali «al fine di convincerli ad abolire le disposizioni e le pratiche fiscali che favoriscono l´evasione e la frode fiscali». Alla Commissione, pertanto, è chiesto di proporre immediatamente una clausola sul buon governo in materia fiscale nei negoziati sui futuri accordi commerciali. Sottolinea inoltre che l´abolizione dei paradisi fiscali richiede, tra l´altro, una strategia articolata su tre assi: contrastare l´evasione fiscale, ampliare il campo di applicazione della direttiva sulla tassazione dei redditi da risparmio ed esigere che l´Ocse, attraverso i suoi membri, sanzioni i paradisi fiscali che non cooperano. In proposito, il Parlamento si rammarica del fatto che gli Stati membri ostacolano, «avanzando sempre nuove riserve e utilizzando tattiche dilatorie», una riforma della direttiva sull´imposizione fiscale dei risparmi e sollecita la Commissione a presentare quanto prima le sue proposte, «indipendentemente dalle resistenze che incontrano». Nel sottolineare che la riforma deve rimediare alle sue varie lacune che ostacolano l´individuazione di operazioni di evasione e di frode fiscali, invita la Commissione a esaminare la possibilità di ampliamento nel campo di applicazione della direttiva «per quanto concerne i tipi di entità giuridica e le fonti di reddito finanziario». Riformare radicalmente il regime Iva I deputati rilevano che la questione della frode fiscale in materia di Iva è particolarmente preoccupante per il funzionamento del mercato interno in quanto ha conseguenze dirette a livello transfrontaliero, comporta considerevoli perdite di entrate e incide direttamente sul bilancio Ue. Ricordano, peraltro, che l´attuale regime, instaurato dal 1993, doveva essere transitorio e che il Parlamento ha chiesto alla Commissione di presentare proposte in vista dell´adozione di una decisione finale sul sistema definitivo Iva entro il 2010. Il sistema vigente, inoltre, approfittando del mercato unico rende più difficile la lotta alle frodi ed ha portato a un incremento della frode "carosello". Il Parlamento chiede quindi «una revisione radicale» dell´attuale sistema, senza sovraccaricare di burocrazia le imprese oneste. In tale contesto, ricorda che la creazione di un regime Iva basato sul "principio di origine" (in virtù del quale alle operazioni tra gli Stati membri soggette all´Iva sarebbe applicata l´aliquota d´imposta prevista nel paese di origine anziché l´aliquota zero) «costituisce, a lungo termine, uno strumento efficace di lotta contro la frode fiscale». Per applicare un tale regime, ricorda, è necessaria la creazione di un sistema di compensazione. Respinta a larga maggioranza la parte in cui si rilevava anche la necessità di procedere a una «armonizzazione fiscale tra i paesi, al fine di evitare la concorrenza fiscale». Nel rilevare poi che un sistema di inversione contabile l´Iva (reverse charge) ha il vantaggio di eliminare i rischi di frode "missing trader", i deputati sottolineano però che il sistema Iva doppio sarebbe incompatibile con il buon funzionamento del mercato interno e condurrebbe all´instaurazione di un quadro più complesso, oltre a presentare altri problemi tecnici. Pertanto formulano un invito alla prudenza e sollecitano un attento esame prima dell´introduzione del sistema di inversione contabile, rilevando però che l´applicazione di una soglia al fine di limitare il rischio del consumo finale non tassato contribuisce alla lotta contro la frode. D´altra parte, i deputati ritengono che la migliore soluzione per fare fronte alle frodi in materia di Iva connesse a forniture transfrontaliere consista nell´introdurre un sistema in cui l´esenzione Iva per le forniture intracomunitarie sia sostituito da una tassazione con un’aliquota del 15%. Allo stesso tempo occorrerebbe semplificare notevolmente la varietà e la complessità delle aliquote ridotte. La tassazione delle forniture intracomunitarie renderebbe necessario un riequilibrio dei pagamenti tra gli Stati membri attraverso una stanza di compensazione che faciliterebbe il trasferimento delle entrate tra gli Stati membri. .  
   
   
COMMISSIONE EUROPEA: PUBBLICATI VARI INVITI DEL 7°PROGRAMMA QUADRO  
 
Bruxelles, 8 settembre 2008 - La Commissione europea ha pubblicato una serie di inviti a presentare proposte nell´ambito dei programmi specifici Cooperazione e Capacità del Settimo programma quadro (7°Pq). Gli inviti riguardano le seguenti aree: Cooperazione: Sicurezza; Spazio; Salute (due inviti); Ambiente (inclusi i cambiamenti climatici); Prodotti alimentari, agricoltura e pesca, e biotecnologie; Energia (tre inviti); Scienze socio-economiche e umanistiche (tre inviti); Invito congiunto bioraffinerie (due sezioni), includendo energia; ambiente (inclusi i cambiamenti climatici); prodotti alimentari, agricoltura e pesca, e biotecnologia; e nanoscienze, nanotecnologie, materiali e tecnologie delle nuove produzioni. Capacità: Ricerca per favorire le Pim (quattro inviti); Attività di cooperazione internazionale (quattro inviti); Scienza nella società; Regioni della conoscenza; Per tutti i dettagli completi consultare il seguente indirizzo Internet: http://cordis. Europa. Eu/fp7/calls/ .  
   
   
WORKSHOP SUI COLLEGAMENTI TRA 7°PQ, PIC E I FONDI STRUTTURALI,  
 
 Bruxelles, 8 settembre 2008 - Un workshop intitolato "Linkages between the 7Fp, Cip and structural funds" si terrà il 18 settembre a Bruxelles, in Belgio. L´evento si svolgerà in una giornata e tratterà i problemi dell´innovazione regionale basata sulle tecnologie dell´informazione e delle comunicazioni (Tic) tramite discorsi di esperti ed una discussione in tavola rotonda. Lo sviluppo della società dell´informazione in Europa e nelle regioni europee è stato sempre più integrato nei piani di sviluppo regionale e nei programmi di finanziamento strutturale. Tuttavia, nonostante i molti successi, la crescita dell´Europa è ancora lenta in confronto ai suoi principali concorrenti esistenti ed emergenti. L´innovazione è un fattore chiave per il cambiamento in generale e per lo sviluppo regionale in particolare. L´evento considererà più da vicino l´approccio dell´Unione Europea nei confronti di questi problemi. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Ianis. Net/resources/pages/displayevent. Aspx?itemid=2053 (registrazione obbligatoria per accedere al sito internet) .  
   
   
SLOVACCHIA: COSTRUZIONI: +16,6% A/A NELLE ENTRATE DA GENNAIO A MAGGIO  
 
Bratislava, 8 settembre 2008 - Le entrate complessive del settore delle costruzioni si sono attestate a 106,3 mld Skk da gennaio a maggio, salendo del 16,6% rispetto allo stesso periodo del 2007. Questo riflette parzialmente le cifre sulla vendita dei propri prodotti e servizi, che è scesa del 13,5% a/a a 25,5 mld Skk per il periodo. La produzione del settore si è espansa ad un tasso relativamente buono, pari all’11,9% a/a. Il risultato è basato sulla forte domanda esterna, essendo aumentato il volume dei lavori di costruzione all’estero del 53,2% a/a. Anche le costruzioni nel Paese sono incrementate, ma ad un ritmo più moderato, registrando un +8,4% a/a per il periodo. L’espansione della produzione è stata raggiunta attraverso l’aumento del livello di occupazione del settore. L’aumento è stato del 7,7% a/a a 174. 300 persone in media, dall’inizio dell’anno. D’altra parte, la produttività lavorativa è salita con un più moderato tasso del 3,9% a/a nel periodo, anche se ha segnato un andamento decrescente dello 0,2% a/a a maggio. Il salario nominale medio nel settore è salito del 7,5% a/a o del 3,2% a/a in termini reali da gennaio a maggio. .  
   
   
GEORGIA: NEL PRIMO TRIMESTRE REGISTRATO UN +2% DEGLI IDE  
 
Tiblisi, 8 luglio 2008 - Il Dipartimento georgiano di statistica ha reso noto che gli investimenti esteri diretti in Georgia hanno raggiunto 430,2 mln $ nel primo trimestre del 2008, segnando un +2,1% a/a. L’ammontare più ampio del capitale straniero è andata a trasporti e telecomunicazioni (100,5 mln $), industria (87,4 mln) e settore immobiliare (75,6 mln $). Gli investimenti nel settore bancario sono cresciuti del 350% a 60,6 mln $. I cinque maggiori investitori in Georgia sono stati Turchia (120 mln $), Emirati Arabi Uniti (78,6 mln $), Olanda (50,2 mln $), Stati Uniti (38,4 mln $) e Russia (34 mln $). Le cifre riviste del Dipartimento di statistica collocano gli investimenti esteri diretti a 421,4 mln $ nel primo trimestre del 2007 ed a 2,01 mld $ nel 2007 (+69,2%). Il Paese prevede di arrivare a 1,5 mld $ in investimenti esteri nel 2008. .  
   
   
CINA: NEL SICHUAN +107,9% PER GLI INVESTIMENTI ESTERI DIRETTI  
 
Pechino, 8 settembre 2008 - Gli investimenti esteri diretti nella provincia sud-occidentale di Sichuan sono cresciuti del 107,9% nella prima metà dell’anno, nonostante il forte terremoto che ha colpito la zona a maggio. I dati pubblicati dal Dipartimento statistico provinciale indicano che le imprese estere hanno investito 1,8 mld $ nella provincia da gennaio a giugno. La provincia ha visto 184 nuove imprese ad investimento straniero nei sei mesi, segnando una riduzione del 12,8% rispetto all’anno precedente, tuttavia ad aumentare è stato il capitale, del 207,5%, collocandosi sui 4,2 mld $. Il terremoto del 12 maggio ha inflitto pesanti perdite alla provincia, me le sue capacità produttive, materiali ed economiche non hanno subito danni sostanziali. Dopo il terremoto, molti uomini d’affari stranieri hanno prestato attenzione allo sviluppo di Sichuan, guardando con ottimismo alla realizzazione dii investimenti nella zona. I rappresentanti di 60 multinazionali hanno presentato una proposta scritta alla fine del mese scorso, chiedendo un’attiva partecipazione nella ricostruzione di Sichuan e la creazione di maggiori opportunità di lavoro nella zona. .  
   
   
INCONTRO DELLA SOCIETÀ EUROPEA PER LA RICERCA SUI MATERIALI  
 
Varsavia,  8 settembre 2008 - L´incontro autunnale della Società europea per la ricerca sui materiali (E-mrs) si svolgerà dal 15 al 19 settembre a Varsavia in Polonia. L´incontro comprenderà 12 simposi e due sessioni plenarie oltre a un´esposizione di prodotti e servizi d´interesse per i partecipanti all´evento. La sessione plenaria sarà dedicata alla "Refrigerazione magnetica: una nuova sfida per gli scienziati dei materiali" e "Chandrasekhara Venkata Raman e l´impatto dell´effetto Raman in fisica quantistica, materia condensata e scienza dei materiali", mentre il simposio parallelo tratterà i seguenti argomenti: effetto Raman nella scienza dei materiali, dispositivi elettronici trasparenti e flessibili: dai materiali ai dispositivi, materiali intelligenti per dispositivi e strutture intelligenti, -nuovi processi di sintesi e progettazione di nanomateriali per applicazioni catalitiche, nanostrutture plasmoniche per applicazioni nelle scienze biologiche, materiali nanocompositi, morfologia e dinamica delle nanostrutture e dei materiali disordinati mediante modelli su scala atomica, oltrepassare le frontiere nella progettazione di materiali bio-ispirati, una nuova svolta nella scienza dei materiali, ceramici funzionali e strutturali e compositi a matrice ceramica (Ccmc), nuove opportunità e sfide nella ricerca sui materiali usando lo spettro fononico e vibrazionale, meccanica dei nanomateriali, nuove impalcature per l´ingegneria dei tessuti: materiali e metodi di lavorazione. La Conferenza europea sulla diffrazione da polveri (Epdic) si svolgerà a Varsavia nello stesso periodo. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. E-mrs. Org/meetings/fall2008/ . .  
   
   
ASSEMBLEA GENERALE DELLE PARTI INTERESSATE DELL´IMPRESA COMUNE "CELLE A COMBUSTIBILE E IDROGENO"  
 
 Bruxelles, 8 settembre 2008 - L´assemblea generale delle parti interessate dell´Impresa comune "celle a combustibile e idrogeno" (Fch Ju) si riunirà dal 13 al 15 ottobre a Bruxelles, Belgio, per segnare il lancio ufficiale di questa iniziativa tecnologica congiunta (Jti). Oltre a presentare i nuovi obiettivi, la governance, il contenuto e i meccanismi Jti, l´assemblea ha lo scopo di dimostrare l´impegno delle parti interessate nei confronti dell´obiettivo comune di mobilitare elevati livelli di investimenti pubblici e privati per utilizzare le tecnologie a idrogeno e celle a combustibile in Europa. L´evento è aperto a tutti gli interessati pubblici e privati per stimolare un dibattito pubblico e uno scambio di informazioni sulle attività in corso e future. Il gruppo destinatario include i funzionari della Commissione europea e i coordinatori di progetto nazionali, i ministeri degli Stati Membri dell´Ue, i membri del Parlamento europeo (Mep), i responsabili amministrativi (Ceo) e i responsabili aziendali dei produttori di veicoli, delle aziende di gas, energia e celle a combustibile, i rappresentanti delle comunità finanziarie, di ricerca e dell´istruzione superiore, i rappresentanti regionali e le organizzazioni non governative (Ngo). Per ulteriori informazioni, visitare: https://www. Hfpeurope. Org/ .  
   
   
GIORNATA INFORMATIVA SUL BIOREFINERY JOINT CALL  
 
Bruxelles, 8 luglio 2008 - Il 16 settembre la Commissione europea organizza una giornata informativa sul Bando di gara congiunto per la bioraffineria (Biorefinary Joint Call) a Bruxelles, in Belgio. Scopo di questo evento è di fornire informazioni sul Biorefinery Joint Call lanciato dalla direzione generale della Ricerca della Commissione (Dg Ricerca) e dalla direzione generale dell´Energia e dei trasporti (Dg Energia e trasporti). Aprirà l´evento Janez Potocnik, commissario europeo per la Scienza e la ricerca, sottolineando la rilevanza dell´argomento e l´importanza dello sforzo congiunto tra i diversi temi nell´ambito del Settimo programma quadro (7°Pq). Durante la mattinata è prevista una presentazione dell´analisi delle ragioni di questo bando di gara congiunto, le sue modalità di realizzazione, il testo del bando e i diversi aspetti che dorvanno essere tenuti in considerazione dai potenziali candidati affinché possano raggiungere in pieno l´integrazione e le caratteristiche multidisciplinari. Il pomeriggio sarà dedicato ad un evento di mediazione. La giornata informativa è aperta a ricercatori, istituti di ricerca, aziende, piccole e medie imprese (Pmi), Punti di contatto nazionali (Ncp) e tutte le altre parti interessate al Bando congiunto. Per ulteriori informazioni, visitare: http://circa. Europa. Eu/public/irc/rtd/susbioref/library .  
   
   
IL MINISTERO DELL´ECONOMIA E DELLE FINANZE COMUNICA I DATI DI SINTESI DEL CONTO DEL SETTORE STATALE DEL MESE DI GIUGNO 2008.  
 
Roma, 8 settembre 2008 - Fabbisogno del settore statale del mese di giugno 2008
Milioni di euro
Formazione del fabbisogno
Entrate 59. 370
Spese 44. 035
di cui: spesa per interessi 4. 175
Fabbisogno (-) / Disponibilità (+) 15. 335
Copertura
Totale -15. 335
Titoli a breve termine 950
Titoli a medio-lungo termine -2. 583
Titoli esteri -2. 817
Altre operazioni (1) -10. 885
(1) Comprendono la raccolta postale e la variazione del conto di disponibilità. In conformità al programma Special Data Dissemination Standard (Sdds) del Fondo Monetario Internazionale, il calendario delle pubblicazioni dei dati sopraesposti è disponibile sul sito (http://dsbb/imf. Org). .
 
   
   
MEF: FABBISOGNO SETTORE STATALE LUGLIO E PRIMI SETTE MESI 2008  
 
 Roma, 8 settembre 2008 - Nel mese di luglio 2008 si è registrato un avanzo del settore statale risultato pari, in via provvisoria, a 2. 200 milioni, inferiore di circa 1. 400 milioni rispetto al saldo positivo del mese di luglio del 2007, pari a 3. 649 milioni. Nei primi sette mesi del 2008 si è registrato complessivamente un fabbisogno di circa 21. 124 milioni, inferiore di circa 1. 600 milioni a quello dell´analogo periodo del 2007, pari a 22. 707 milioni. Commento - L´avanzo del mese di luglio ha beneficiato di un favorevole andamento del gettito dell´autoliquidazione, in gran parte dovuto al parziale recupero dei versamenti da parte di aziende di grandi dimensioni slittati dal mese di giugno. Il maggior gettito tributario è stato più che compensato dai pagamenti che hanno mostrato un andamento sostenuto sia per l´amministrazione statale, sia per gli altri enti territoriali. In particolare l´avanzo del mese ha registrato l´erogazione di anticipazioni alle Regioni per l´estinzione dei debiti sanitari pregressi per effetto della Legge finanziaria 2008, nonché il pagamento del bonus ai percettori di pensioni minime, in applicazione del decreto legge 81/2007, conv. In legge 127/200. .  
   
   
PRECISAZIONE DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO SU SOSPENSIONE DELL´EROGAZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE ALLA REGIONE LAZIO  
 
 Roma, 7 agosto 2008 - In riferimento alla valutazione espressa dalla Corte dei Conti per il Lazio, la Ragioneria Generale dello Stato, pur riservandosi una più compiuta analisi, il 7 agosto ha precisato quanto segue. La sospensione dell´erogazione delle risorse finanziarie alla Regione Lazio per mancata attuazione del Piano di rientro è stata esaminata durante le ultime due sedute congiunte del Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali e del Comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza (rispettivamente il 29 luglio ed il 4 agosto u. S. ). Si precisa che agli incontri hanno partecipato i rappresentanti dei Ministeri, delle Regioni, della Conferenza Stato regioni e dell´advisor contabile. Questione Comune di Roma - Nella seduta del 29 luglio è stato espressamente richiesto ai rappresentanti della Regione, alla luce di notizie di stampa che indicavano il Comune di Roma fra i beneficiari - per il tramite della regione Lazio - di eventuali quote di liquidità da acquisirsi da parte della regione stessa a titolo di finanziamento del Servizio Sanitario Regionale per gli anni pregressi. Al riguardo, i rappresentanti della Regione, con il supporto di specifica ricognizione dei pagamenti effettuata dall´advisor contabile, hanno chiarito che i rapporti finanziari fra Regione e Comune di Roma si riferiscono in via esclusiva al bilancio regionale extrasanitario. Non sussiste dunque alcun legame fra le somme dovute dalla Regione al Comune e le somme spettanti alla Regione a titolo di finanziamento del servizio sanitario regionale. Questione spettanze regionali - Nelle seduta del 4 agosto si sono analizzate le spettanze attese dalla Regione Lazio (indicate dalla stessa in circa 4. 900 mln di euro). Cifra scomponibile in due parti come emerge dal verbale: 1) 3. 200 milioni di euro circa per maggior finanziamento la cui erogabilità, sulla base della legislazione vigente, dell´Intesa Stato-regioni del 23 marzo 2005 e dell´Acccordo tra Stato e regione Lazio, è subordinata alla verifica della realizzazione degli obiettivi programmati nel Piano. Infatti: a) L´intesa Stato-regioni del 23 marzo 2005 ha stabilito, all´articolo 8, in materia di Accordi per il rientro dai disavanzi sanitari, le modalità di erogazione alle regioni delle risorse in conseguenza della sottoscrizione degli stessi e della verifica periodica del raggiungimento dei risultati. In particolare al comma 3, l´Intesa dispone che l´Accordo stabilisca "la sospensione dell´erogazione del maggior finanziamento in caso di verifica negativa dello stato di avanzamento nei tempi e nei modi concordati" nel piano di rientro. B) L´accordo sottoscritto in data 28 febbraio 2007 fra la Regione Lazio e lo Stato prevede, in attuazione della citata Intesa del 23 marzo 2005 e in analogia a quanto stabilito negli altri Accordi sottoscritti dalle regioni sottoposte ai piani di rientro, all´articolo 5, comma 3, che in caso di verifica negativa dello stato di attuazione del piano "è sospesa l´erogazione del maggior finanziamento". Nel maggior finanziamento a carico dello Stato rientrano sia le somme previste a titolo di finanziamento del servizio sanitario nazionale, la cui erogazione è subordinata agli adempimenti regionali, sia il fondo transitorio di accompagnamento, sia il concorso dello Stato al ripiano selettivo dei disavanzi 2) 1. 700 milioni di euro circa come stima di manovre fiscali regionali relative agli anni d´imposta 2006, 2007 e 2008, erogabili (per il meccanismo di acconto e saldo che ne determina i flussi in tesoreria, con riferimento all´anno d´imposta 2006 e all´anno d´imposta 2007) alla fine dell´anno in corso, in seguito all´accertamento definitivo del gettito per l´anno d´imposta 2006 e all´aggiornamento della stima per l´anno d´imposta 2007 da parte del competente Dipartimento delle Finanze. Ciò per un complessivo importo di circa 820 milioni di euro. Per la parte rimanente, sempre per il meccanismo di acconto e saldo, le relativa somme saranno erogabili nell´anno 2009. Alla luce di quanto sopra esposto Tavolo e Comitato, all´unanimità, hanno valutato che il Ministero dell´Economia e delle Finanze ha trasferito alla Regione Lazio tutte le somme ad oggi erogabili sulla base della legislazione vigente (dell´Intesa del 23 marzo 2005 e dell´Accordo) e sta procedendo all´erogazione delle somme derivanti dalle manovre fiscali regionali in perfetta sintonia con quanto avviene nei confronti delle altre regioni. .  
   
   
CONTI DORMIENTI: INDICAZIONI OPERATIVE PER GLI INTERMEDIARI  
 
Roma, 8 settembre 2008 - Per consentire il corretto adempimento, da parte degli intermediari, della disciplina di cui al D. P. R. 22 giugno 2007, n. 116, si è predisposta la circolare consultabile su questa pagina web, nella quale si sono esplicitate le modalità tecniche attraverso le quali gli intermediari dovranno comunicare a questo Dicastero i dati concernenti i rapporti considerati dormienti, nonché le modalità per fornire adeguata pubblicità all´avvenuta pubblicazione. Si sono, inoltre, resi disponibili su questa pagina web il modulo, che gli intermediari dovranno utilizzare per la trasmissione dei suddetti dati, e le istruzioni che renderanno più agevole la compilazione del medesimo modulo. Circolare contenente istruzioni operative in merito alla disciplina dei depositi dormienti (pdf, 65 Kb) http://www. Mef. Gov. It/documenti/open. Asp?idd=19638 Indicazioni per la compilazione modulo per la comunicazione depositi dormienti (doc, 38 Kb) Modulo comunicazione depositi dormienti (xls, 3 Mb) .  
   
   
EMISSIONE BOT SETTEMBRE 2008  
 
 Roma, 8 settembre 2008 - Il Mef ha disposto un´emissione, con regolamento 15 settembre 2008, da effettuarsi tramite asta il 10 settembre 2008, di 10. 000 milioni di euro di Bot così ripartiti:
importo (in ml. Di euro) scadenza giorni
Trimestrali 3. 000 15. 12. 2008 91
Annuali 7. 000 15. 09. 2009 365
E´ da tener presente che il 15 settembre 2008 vengono a scadere Bot per 7. 000 milioni di euro, tutti relativi al titolo annuale. I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva e senza l´indicazione del prezzo base da parte del Tesoro. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione di prezzo. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro (1. 500. 000€). Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nei decreti di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez. Ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre per ciascuna tranche - dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 10 settembre 2008 con l´osservanza delle modalità stabilite nei decreti di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dai decreti di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nei decreti di emissione. La circolazione dei Bot al 29 agosto 2008 era pari a 159. 081,666 milioni di euro, di cui 3. 000 milioni di euro a 200 giorni, 3. 000 milioni di euro a 165 giorni, 2. 500 milioni di euro a 123 giorni, 2. 500 milioni di euro a 120 giorni, 2. 500 milioni di euro a 92 giorni, 7. 500 milioni di euro trimestrali, 58. 425 milioni di euro semestrali e 79. 656,666 milioni di euro annuali. .
 
   
   
EMISSIONE DI BTP SETTEMBRE 2008  
 
Roma, 8 settembre 2008 - Il Mef dispone, per il giorno 11 settembre 2008, con regolamento 15 settembre 2008, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Buoni del Tesoro Poliennali: - quinquennali decorrenza : 15 aprile 2008; nona tranche scadenza : 15 aprile 2013 tasso d´interesse annuo lordo : 4,25% - trentennali decorrenza : 1º agosto 2007; sesta tranche scadenza : 1º agosto 2039 tasso d´interesse annuo lordo : 5% Tutti i buoni suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nei relativi decreti di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti buoni. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500. 000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei titoli verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i buoni assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei buoni assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato, al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di godimento dei buoni al giorno del regolamento. In particolare, per i Btp trentennali, per i quali il 1º agosto u. S. È scaduta la seconda cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi d´interesse per 45 giorni. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,30% per i B. T. P. Quinquennali - 0,40% per i B. T. P. Trentennali. Il pubblico potrà prenotare i buoni presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai buoni assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta.
Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Btp quinquennali Btp trentennali
Prenotazione da parte del pubblico entro il 10 settembre 2008 10 settembre 2008
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 11 settembre 2008 11 settembre 2008
Regolamento sottoscrizioni 15 settembre 2008 15 settembre 2008
Dietimi d´interesse da corrispondere 153 giorni 45 giorni
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita per un importo massimo non superiore al 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti. Con successivo comunicato stampa verrà reso noto l´ammontare nominale dei titoli in emissione. .
 
   
   
ISTITUZIONE DELLE ZONE FRANCHE URBANE  
 
Roma, 8 settembre 2008 - L´istituzione di zone franche urbane (Zfu) è prevista dalla legge finanziaria 2008 (L. 244/2007, commi 561 e seguenti, che hanno modificato la Finanziaria precedente): si tratta di zone caratterizzate da una situazione di disagio economico che, a seguito dell´espletamento della procedura prevista, godranno di particolari agevolazioni fiscali. Presso il Ministero dello Sviluppo economico (Mse), infatti, è costituito un apposito Fondo con una dotazione di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009. La legge, dopo aver stabilito i parametri socio-economici a cui devono rispondere queste aree, attribuisce al Cipe, su proposta del Ministero, la competenza ad stabilire criteri più particolareggiati per la individuazione delle zone franche urbane e la distribuzione delle risorse; ciò è stato fatto con la delibera n. 5/2008. Ad integrazione di ciò, il Ministero dello Sviluppo economico ha individuato gli aspetti tecnici e procedurali cui hanno dovuto attenersi i comuni, titolari dei compiti di elaborazione delle proposte, e le regioni, che hanno raccolto e valutato le proposte, per poi trasmetterle al Mse. Sono state 11 le regioni a candidare i propri territori, 3 del Centro-nord e 8 del Mezzogiorno. “Sono molto soddisfatto per questa prima applicazione della norma”- ha detto il ministro Scajola – “l´iniziativa sarà volano di sviluppo per piccole e piccolissime imprese e consentirà ai territori in affanno di riqualificarsi”. La procedura di ammissione al finanziamento, dopo l´istruttoria del Mse, prevede l´autorizzazione della Commissione europea. .  
   
   
PIL: ABI, CRESCITA LENTA QUEST’ANNO MA SEGNALI POSITIVI PER IL FUTURO  
 
Roma, 8 settembre 2008 - Crescita lenta per l’economia italiana, nel quadro di una congiuntura internazionale ancora difficile, ma con qualche segnale positivo per il futuro. È questa la previsione del mondo del credito e della finanza, contenuta nell’Afo Financial Outlook, presentato il 22 luglio dall’Abi. Secondo le stime del centro studi Abi e delle principali banche italiane, infatti, il Pil nazionale dovrebbe crescere dello 0,5% quest’anno, decisamente meno dell’anno scorso (+1,5%) e a ritmo ridotto rispetto alla media europea (+1,6%); nel prossimo biennio, però, dovrebbe esserci una leggera ripartenza, su quota +0,9% nel 2009 e +1,4% nel 2010, ma sempre meno rispetto all’Europa (+1,5% e +2%). Quanto al settore bancario e finanziario, “le banche italiane - ha detto il direttore generale dell’Abi, Giuseppe Zadra presentando Afo - si confermano relativamente poco influenzate dagli scombussolamenti in atto e grazie alla loro solidità potranno registrare nel futuro prossimo, dopo la fase calante del 2008, risultati reddituali in ripresa”. La congiuntura internazionale ed europea Il caro-materie prime (energetiche e alimentari) e la crisi finanziaria scoppiata la scorsa estate, continuano a rappresentare elementi di incertezza e difficoltà, soprattutto per l’economia americana, prevista in continua decelerazione ma non in vera e propria recessione. La frenata americana, tuttavia, fa sentire le proprie conseguenze anche sull’Europa. Ad incidere negativamente sull’economia del vecchio continente sono soprattutto la decelerazione degli investimenti che, dai tassi di crescita del 5% circa del 2006-07, si attesteranno su valori intorno al 2% nel 2008 e all’1,6-1,7% in media nel biennio 2009-10. Mentre i consumi privati, cresciuti dell’1,6% nel 2007, aumenteranno solo dell’1,2% quest’anno e intorno all’1,5-1,7% negli anni seguenti. Nota positiva, invece, per l’euro-export che dovrebbe continuare a beneficiare degli effetti positivi della moneta forte. L’economia italiana - In questo quadro, l’Italia continua a crescere meno degli altri, soprattutto per via delle forti difficoltà della domanda interna (quella esterna invece tiene, malgrado il rafforzamento dell’euro). Particolarmente accentuata è la sofferenza dei consumi, che quest’anno cresceranno dello 0,5% contro il +1,4% dell’anno scorso, per poi aumentare in media dell’1% l’anno nel biennio 2009-10. Critica anche la situazione degli investimenti, in crescita dello 0,3% quest’anno contro l’1,2% dell’anno scorso, dello 0,9% nel 2009 e dell’1,7% nel 2010. L’inflazione crescerà del 3,5% quest’anno, del 2,6% nel 2009 e solo nel 2010 si dovrebbe conseguire l’allineamento con gli obiettivi posti dalla Bce (+2%). Difficoltà, queste, che si riflettono inevitabilmente sulla finanza pubblica che tuttavia conferma la possibilità di raggiungere gli obiettivi posti dal Dpef 2009-13: il rapporto deficit/pil sarà pari al 2,4% quest’anno, ma con un andamento del fabbisogno assai peggiore rispetto a quello dell’indebitamento netto e per questo motivo la continuazione della discesa del rapporto debito/pil sarà assicurata sul filo di lana (da 104% a 103,9%). L’industria bancaria - In questo contesto, ecco cosa prevede il rapporto Afo con riferimento alle banche italiane. Impieghi. I prestiti complessivi cresceranno del 9,2% quest’anno contro il 9,9% del 2007, per poi subire una decelerazione nel 2009-10, rispettivamente +7,8 e +7,5%. La minore crescita riguarda soprattutto la componente a medio e lunga scadenza (che rappresenta circa i 2/3 dei finanziamenti globali e che in media nel triennio crescerà del 9%), mentre i finanziamenti a breve avranno una leggera accelerazione quest’anno (+7,3 contro il 6,6% del 2007, prima di attestarsi sul +6% circa nel biennio 2009-2010). Decisamente marcata la minore crescita dei mutui per abitazioni che cresceranno del 4,9% quest’anno contro l’8,7% nel 2007, per poi riprendere lievemente a +6,9% nel 2009; il credito al consumo crescerà del 5,9% nel 2008, contro il 5,6% del 2007, e del 7,1% nel 2009. Raccolta. La provvista complessiva sull’interno quest’anno crescerà sugli stessi livelli dell’anno scorso (+6,6%), per poi subire un rallentamento nel biennio 2009-10 (intorno al 6%). A crescere di più saranno i depositi (+3,4% nel 2008, +4,1% nel 2009 e +4,6 nel 2010), mentre le obbligazioni, dopo la notevolissima ripresa in corso (+12,5% nel 2008), cresceranno a ritmi più contenuti (+7,9 e +6,5% nel 2009-10). Quanto alla raccolta sull’estero, dopo la crescita del 2007 (+23,2%), l’incremento sarà intorno all’8% in media nel triennio 2008-10. Sofferenze. Le sofferenze nette segneranno una crescita dell’1,6% nel 2008, in controtendenza rispetto al risultato del precedente anno (-2,4%). Nel successivo biennio ritroveranno il segno meno: -0,3 e - 1,7%. In rapporto agli impieghi, evidenzieranno un progressivo e graduale miglioramento, risultando pari allo 0,9% alla fine del periodo di previsione (1,1% nel 2007). Utile netto. Dopo una crescita del 5,2% nel 2007, il 2008 sarà mandato in archivio dalle banche italiane con un calo dell’utile netto pari al 15% (ma il dato è condizionato dal venir meno dei proventi straordinari che l’anno scorso si erano avuti nell’ambito delle rilevanti operazioni di consolidamento del sistema). Per il biennio 2009-10, invece, si prospetta una ripresa compresa tra il 5 e il 9% all’anno. Roe, margini e costi. Dentro un tale quadro, il Return on Equity, dopo un primo ripiegamento nel 2008 (dal 9,7 del 2007 al 7,7%), resterà stabile nel 2009 per poi attestarsi al 7,9% nel 2010. Per quanto riguarda il margine di interesse si stima che il 2008 possa chiudersi con una crescita dell’5,1%, due punti sotto quello del 2007, per poi registrare un tasso di crescita medio del 7% nel 2009-10. Per il margine di intermediazione, cresciuto nel 2007 di solo l’1,8%, si prospetta una lieve ripresa nel corso dell’anno (+2,1%), che si irrobustirà passando al 4,1% nel 2009 e al 6,7% nel 2010. Tassi di crescita più pronunciati per il risultato lordo di gestione (2,6% quest’anno e poi 5,4% e 11,3% rispettivamente nel 2009 e 2010) grazie ad una dinamica dei costi operativi relativamente contenuta (+1,8% nel 2008 e +3,1/3,2% nel 2009-10). Tassi di interesse. Dopo il rialzo di 25 punti base operato agli inizi di luglio, Afo ipotizza un ulteriore intervento di pari entità che porterà il tasso di rifinanziamento al 4,50%. Nel 2009, stante il rientro delle tensioni sui prezzi delle materie prime con il conseguente ritorno dei tassi di inflazione tendenziali intorno al 2%, si potrebbero aprire le possibilità per un lieve ritocco verso il basso, mentre per il 2010 le attese sono per un tasso di policy invariato al 4,25%. .  
   
   
RISTRUTTURAZIONE GRANDI IMPRESE: RIFORMA LEGGE MARZANO  
 
 Roma, 8 settembre 2008 - Il Consiglio dei Ministri del 28 agosto 2008 ha approvato un pacchetto di norme (un decreto-legge ed un disegno di legge di delega al Governo) in materia di riforma delle procedure di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi. L’intervento ha l’obiettivo di razionalizzare un aspetto estremamente delicato ed importante della vita economica del Paese, disciplinato da un quadro normativo stratificato e concorrente, tale da ingenerare facilmente incertezze in sede interpretativa ed applicativa. Nel porre mano all’intervento normativo il Governo dà seguito all’esigenza di corrispondere agli indirizzi comunitari in materia di aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di grandi imprese in difficoltà (le norme discusse ed approvate dal Consiglio del 28 agosto 2008 sono state già comunicate alla Commissione europea), oltrechè di apportare gli adeguamenti opportuni e necessari alle nuove disciplina fallimentare introdotta nel 2006 e superare l’inadeguatezza delle relative sanzioni penali. Due i pilastri su cui si fonda l’azione del Governo: il superamento della contrapposizione fra tutela dei creditori e conservazione degli organismi produttivi, in favore di un contemperamento delle due esigenze solo apparentemente contrapposte ed in realtà finalizzate a soddisfare l’interesse comune al mantenimento in vita dell’impresa; l’obiettivo di evitare, fino a dove sia possibile, la procedura di liquidazione e la possibilità di avvalersi degli strumenti flessibili di soluzione della crisi di grande impresa pur in caso di intervento pubblico. .  
   
   
ABI: NASCE IL CONSORZIO BANCOMAT  
 
 Roma, 8 luglio 2008 - Nasce il Consorzio Bancomat, per assicurare una gestione ancora più efficiente dei servizi Bancomat e Pagobancomat, grazie ai quali ogni giorno milioni di italiani oltre a prelevare denaro, fanno acquisiti in modo semplice, veloce, sicuro e senza costi aggiuntivi. Solo nel 2007 sono stati effettuati 670 milioni di prelievi e 750 milioni di pagamenti. La creazione del Consorzio Bancomat, che prende il posto dell’Associazione Cogeban creata dall’Abi nel 1995 per favorire lo sviluppo del mercato delle carte di pagamento in Italia, è stata approvata nel corso dell’Assemblea di Cogeban che si è tenuta il 23 luglio a Roma. La decisione di passare alla nuova forma giuridica del consorzio risponde alla necessità di far fronte alle sempre nuove sollecitazioni del mercato finanziario e del mutato contesto normativo italiano ed europeo, anche alla luce della realizzazione di un’Area Unica dei Pagamenti in Euro (Sepa) e della recente approvazione della Direttiva europea sui servizi di pagamento (Psd) - in corso di recepimento nei singoli Stati dell’Unione - che consente l’ingresso nel mercato dei pagamenti di nuovi operatori ed intermediari diversi dalle banche. Il nuovo Consorzio gestirà i servizi Bancomat e Pagobancomat e continuerà ad occuparsi di varie attività, tra cui: il monitoraggio e l’analisi del mercato della moneta elettronica e dei canali innovativi per i pagamenti ed i servizi bancari, la realizzazione e la gestione di infrastrutture tecniche e piattaforme per i pagamenti con le carte, la consulenza sui processi destinati alla circolazione e al funzionamento delle carte. Al Consorzio partecipano, oltre all’Associazione Bancaria Italiana, le banche, gli intermediari finanziari e tutti gli altri soggetti autorizzati dalle leggi nazionali ed europee ad operare nell’area dei servizi di pagamento. Alla guida del Consorzio Bancomat sono stati confermati il Presidente, Giuseppe Zadra, ed il Segretario Generale, Alessandro Zollo, che ricoprivano le medesime cariche anche nell’Associazione Cogeban. .  
   
   
MEDIOBANCA: RELAZIONE SUI LAVORI DEL COMITATO GOVERNANCE  
 
Milano, 8 settembre 2008 - Il Consiglio di Sorveglianza, riunitosi il 30 luglio 2008, sotto la Presidenza del Dott. Cesare Geronzi, ha ascoltato una relazione sui lavori del Comitato Governance chiamato a svolgere l’istruttoria in ordine alla redazione del progetto di governo societario che gli Istituti di Credito sono tenuti a redigere ed a sottoporre alla Banca d’Italia. Il Consiglio di Sorveglianza, cui spetta, nella sua funzione di Organo di supervisione strategica, deliberare in ordine al modello di governance da proporre all’Assemblea dei Soci, ha preso atto dei lavori del Comitato Governance, delle criticità emerse in ordine al funzionamento del sistema dualistico, tenuto anche conto delle vigenti disposizioni di Vigilanza, della conseguente necessità di rivedere l’intero sistema di governance e quindi dell’opportunità di valutare l’adozione del sistema tradizionale, il quale, peraltro nelle sue concrete applicazioni può atteggiarsi in vari modi. Quindi ha dato mandato al Comitato Governance affinché metta a punto, secondo le indicazioni di cui sopra, e, sentito il Management, il progetto di governance dell’Istituto nella configurazione più idonea ad assicurare la miglior efficienza della gestione ed efficacia dei controlli, il soddisfacimento degli interessi dell’azionariato e la piena valorizzazione del Management, così predisponendo all’uopo la documentazione necessaria per dare corso all’iter autorizzativo e societario. .  
   
   
MEDIOBANCA NOMINA ROLAND BERGER SENIOR ADVISOR PER LA GERMANIA  
 
Francoforte, 8 settembre 2008 - Mediobanca nomina il Prof. Dr. Roland Berger Senior Advisor per i mercati di lingua tedesca. Il settantenne Roland Berger è conosciuto in Germania come uno dei maggiori consulenti di strategie. Attualmente Roland Berger ricopre la carica di presidente del consiglio di sorveglianza di Roland Berger Strategy Consultant, la società che lui stesso ha costituito nel 1967. “Siamo molto lieti che Roland Berger abbia accettato di sostenere l’espansione futura delle nostre attività nei paesi di lingua tedesca. L’esperienza e le conoscenze di Roland Berger in fatto di economia e società tedesca si integrano perfettamente con le competenze del nostro team con sede a Francoforte”, ha affermato Alberto Nagel, Ceo di Mediobanca. Mediobanca ha aperto la propria sede tedesca a Francoforte nel mese di ottobre del 2007. Nei mercati di lingua tedesca, la banca si focalizza sul Corporate Finance e sulla Finanza Strutturata, nelle quali intravede eccellenti opportunità di crescita. Frank Schönherr, responsabile dei paesi di lingua tedesca, aggiunge: “Roland Berger, oltre a parlare molto bene l’italiano, vanta un’enorme esperienza e solidi contatti con le società tedesche e pertanto apporterà un valido contributo al nostro team che, nel corso degli ultimi mesi, ha ottenuto ottimi risultati nei mercati di lingua tedesca. Siamo convinti che insieme a Roland Berger continueremo a incrementare la nostra crescita. ” Nel suo nuovo ruolo di Senior Advisor di Mediobanca, Roland Berger torna a collaborare con società italiane. Dopo aver conseguito la laurea in economia, Roland Berger ha lavorato dal 1962 al 1967 per una società di consulenza americana. Ha quindi costituito una propria società di consulenza, la Roland Berger Strategy Consultants, nella quale ha ricoperto la carica di Ceo fino al 2003, quando è passato al consiglio di sorveglianza. Roland Berger è inoltre Presidente del Consiglio di Amministrazione della propria fondazione privata Roland Berger, che dispone di un fondo di 50 milioni di euro. L’impegno della Fondazione Roland Berger è volto a tutelare la dignità e i diritti dell’uomo nel mondo e a favorire l’accesso a università di prestigio a studenti talentuosi provenienti dalle classi sociali europee meno abbienti. Nel contempo, Roland Berger è membro di vari consigli di sorveglianza e consulenza di società, fondazioni e organizzazioni nazionali e internazionali, tra le quali molte società italiane. .  
   
   
BANCHE: ANALISTI E INVESTITORI INTERNAZIONALI PROMUOVONO L’ITALIA  
 
 Roma, 8 settembre 2008 - Presentato il 25 luglio l’Osservatorio Ebr. Banche italiane considerate tra quelle con maggiori prospettive di crescita. Tre i punti di forza: scarsa esposizione ai subprime, buoni spazi di crescita nel retail e ulteriori margini di contenimento dei costi. Gli analisti e gli investitori internazionali promuovono le banche italiane. Nonostante le turbolenze che agitano i mercati finanziari e la congiuntura economica non brillante, infatti, gli analisti delle maggiori banche d’affari internazionali considerano le banche italiane tra quelle con le maggiori potenzialità di crescita d’Europa, per tre motivi principali: la scarsa esposizione verso il mercato dei mutui subprime e verso gli strumenti finanziari ad esso collegati; le rilevanti potenzialità di crescita del business retail che in Italia è ancora sottodimensionato; l’opportunità di contenere ulteriormente i costi operativi dopo le recenti operazioni di aggregazione. Restano però le incertezze dovute alla debolezza dell’economia reale italiana e al peggioramento del clima di fiducia delle famiglie per via dell’aumento dei tassi di interesse e dell’inflazione. Utili e redditività delle banche italiane, inoltre, restano ancora ridotti rispetto a quelli delle banche di altri paesi. A tracciare questo quadro, raccogliendo le opinioni degli analisti e degli investitori internazionali, è Ebr - l’European Banking Report creato dall’Abi – nel corso della presentazione dell’Osservatorio dei risultati economici delle maggiori banche europee agli addetti ai lavori del credito e della finanza italiani e stranieri. “Le caratteristiche peculiari del mercato bancario italiano – ha detto il direttore generale dell’Abi, Giuseppe Zadra - rappresentano punti di forza che ci rendono attraenti per gli investitori esteri, come confermato dalle valutazioni delle banche d’affari internazionali sulla crescita futura dell’industria bancaria italiana, superiore a quello delle concorrenti europee”. Roe e utili rallentano L’analisi di un campione di gruppi bancari originari dei 6 maggiori mercati bancari europei (Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Olanda e Italia), composto da tutti i gruppi quotati in borsa il cui attivo cumulato rappresenta, per ciascun paese, almeno il 90% dell’attivo totale bancario nazionale quotato, mostra che il Roe medio europeo ha registrato una battuta d’arresto, scendendo dal 21,7% del 2006 al 20,1% del 2007. Sopra la media Olanda (30,1%) e Spagna (22,4%), sotto la media l’Italia (13,5%, anche se in crescita dal 12,8% del 2006). In termini di utili, dal confronto internazionale, emerge che le banche italiane guadagnano meno rispetto a quelle degli altri paesi europei. L’utile netto, infatti, ha avuto per le banche europee un incremento medio del 4% circa, sensibilmente meno del 27,7% messo a segno nel 2006, mentre in Italia è cresciuto solo dell1,3% (+20% circa, se si considerano le plusvalenze e i ricavi straordinari dovute alle cessioni di asset non strategici e alla vendita di sportelli in seguito alle aggregazioni). Efficienza, passi avanti per Spagna e Italia Sotto il profilo dell’efficienza, c’è stato un peggioramento del cost income ratio tra il 2006 e il 2007. Il valore del rapporto tra costi operativi e margine di intermediazione dei gruppi bancari europei è infatti cresciuto dal 60,8% nel 2006 al 63,5% nel 2007. Il grado di efficienza dei gruppi bancari spagnoli risulta il migliore, pari in termini di cost/income al 45,4%, in diminuzione di 3,3 punti percentuali rispetto al 2006 (48,8%). Bene anche l’Italia, dove prosegue la riduzione dell’incidenza dei costi operativi sui ricavi operativi complessivi già sperimentata negli scorsi anni: alla fine del 2007 il cost income ratio si è infatti attestato al 56,7%, in calo dal 58,8% dell’esercizio precedente. Meno positivo il dato francese pari al 73,5%, dal 63,2% del 2006. Altri dati a confronto: grande attenzione ai costi in Italia Il margine di intermediazione è cresciuto di circa il 5,5% in media in Europa; in Italia l’incremento è stato più contenuto, pari al 3,5%, principalmente a causa del modesto contributo dei ricavi da servizi. Tali ricavi hanno avuto una battuta d’arresto in tutta Europa (+1,9% contro il +15,4% del 2006), principalmente a causa dello scenario congiunturale che mette sotto pressione investimenti e posizioni di trading (-6,9%). Sul fronte dei costi operativi, invece, mentre a livello europeo si registra un incremento medio del 9. 1%, frutto della crescita di tutte le singole voci di costo (spese per il personale +7,4%, spese amministrative +11,8% e rettifiche nette su attività materiali e immateriali +6%), per i gruppi bancari italiani le spese operative totali risultano in linea con l’esercizio precedente (-0,2%). .  
   
   
BPM APPROVA LA TRASFORMAZIONE IN BANCA DI WEASERVICE  
 
Milano, 2008 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Milano, nella seduta del 22 luglio, ha approvato la trasformazione di Weaservice da società strumentale del Gruppo Bipiemme, dedicata allo sviluppo informatico, commerciale e di consulenza delle attività Internet, a Banca online con il brand Webank ed ha deliberato pertanto l’avvio dell’iter per la richiesta di autorizzazione a Banca d’Italia. Da piattaforma tecnologica del mercato captive per le banche del Gruppo, Weaservice si trasforma con l’obiettivo di proporsi come banca online “lean” con un mandato molto forte: acquisire nuovi clienti offrendo un servizio bancario completo. Weaservice gestisce oggi un totale di circa 430. 000 conti correnti, di cui circa 40. 000 online puri attraverso il marchio Webank, che generano 21 milioni di disposizioni annue sulla base delle attuali 150 funzioni bancarie e di gestione degli investimenti. Le politiche di acquisizione saranno principalmente rivolte a clienti di prima bancarizzazione e a clienti tradizionali che si muovono verso l’online, con l’obiettivo di triplicare il numero dei clienti online puri a fine piano industriale (2011). Il commitment di Banca Webank sarà quello di creare valore nelle relazioni banca-cliente e nella stabilità delle stesse avvalendosi dei dieci anni di esperienza come internet company. Il modello operativo integrato della Società, ovvero la condivisione della Piattaforma Tecnologica con il Gruppo Bipiemme, consentirà la realizzazione di sinergie di costo che si tradurranno in efficienza produttiva e in minori costi per il cliente del Gruppo. La trasformazione in banca online porterà ad una ricomposizione del mix dei prodotti e servizi, con un incremento dal 15% al 60% dei ricavi derivanti dall’offerta di Webank sul mercato dell’online (attività non captive) . A fine piano il totale ricavi complessivo è previsto a oltre 60 milioni di euro. .  
   
   
BANCHE: ABI, SUONA LA SVEGLIA PER I CONTI DORMIENTI  
 
Roma, 8 settembre 2008 – E’ entrata nel vivo l’operazione conti dormienti: una scadenza fondamentale per ‘risvegliare’ i conti ‘addormentati’ lo scorso 16 agosto. E’ questo, infatti, il termine entro il quale il cliente può reclamare la titolarità del conto presso la propria banca. I clienti, dalla ricezione della comunicazione effettuata dalla banca entro il 17 febbraio, hanno 180 giorni di tempo per ‘risvegliare’ il conto. Se ci si dimentica della scadenza di agosto nessun problema: gli istituti avranno ancora quattro mesi di tempo – e cioè entro il 16 dicembre - per devolvere le somme al Fondo e i clienti, fino al momento della devoluzione al Fondo, potranno ancora rivolgersi alla propria banca. Per informare su cosa fare e sulle prossime scadenze utili si è svolta il 30 luglio Roma conferenza stampa dell’Abi che, con la partecipazione di Alessandro Rivera, Dirigente del Ministero dell’Economia, ha illustrato come e quando rendere di nuovo attivo un conto o un rapporto ‘addormentato’. ‘Le banche hanno osservato quanto disposto dal Regolamento del Ministero, sollecitando nei tempi previsti e con comunicazioni ad hoc i clienti titolari di conti e rapporti non movimentati da almeno 10 anni’ ha sottolineato il Direttore generale dell’Abi, Giuseppe Zadra, intervenuto oggi alla conferenza stampa. ‘Quello dello scorso febbraio e il prossimo termine del 16 agosto sono solo alcuni ‘avvisi’ per i titolari di conti e rapporti dormienti, ce ne saranno altri. Le banche con una decisione autonoma, tesa a favorire la trasparenza verso la clientela, almeno un mese prima del versamento al Fondo, pubblicheranno l’elenco di tutti i rapporti dormienti online e nelle filiali. Il cliente che si ‘sveglia’ in ritardo non perderà il diritto sul proprio conto, potrà reclamarlo anche dopo che la somma è confluita nel Fondo. Opzioni per il “risveglio”…cosa devono fare i clienti Non è indispensabile movimentare (con un prelievo o un versamento) il conto, perché è sufficiente: comunicare alla propria banca di voler mantenere attivo il rapporto; richiedere un carnet di assegni, un estratto conto o copia della documentazione bancaria; comunicare la variazione dell’indirizzo di residenza, ecc. E’ importante ricordare che non interrompono la ‘dormienza tutte le operazioni in automatico o quelle disposte dalla banca. Non risvegliano, ad esempio, il conto operazioni quali l’addebito Rid e altre forme di pagamento automatico. Stesso discorso vale per eventuali bonifici effettuati da terzi come nel caso di accredito dello stipendio o della pensione. …e cosa le banche Prima tappa è stato l’invio (effettuato entro il 17 febbraio 2008, come stabilisce il Regolamento) della lettera raccomandata con ricevuta di ritorno con cui le banche hanno invitato i clienti, Pagina 2 di 2 titolari di rapporti nominativi divenuti dormienti già al 17 agosto 2007, a ‘svegliare’ nei successivi 180 giorni dal ricevimento della comunicazione il conto e quindi entro il termine del 16 agosto. Cambia la modalità d’allerta per i rapporti al portatore: infatti, per questa tipologia di rapporti, dal 17 febbraio 2008 le banche hanno provveduto ad esporre l’elenco sul proprio sito online e nelle filiali. Per chi, invece, non abbia ricevuto la raccomandata comunque inviata dalla banca è previsto, nel rispetto dei tempi di giacenza, un mese in più per ‘risvegliare’ il conto. Il termine, per chi ha ricevuto la comunicazione a metà febbraio, si sposta alla metà di settembre, se l’invio è stato effettuato alla metà di febbraio. Per i rapporti diventati dormienti dopo il 17 agosto 2007, a seguito della comunicazione ai titolari effettuata dalla banca, l’elenco dei rapporti divenuti dormienti nel corso dell’anno solare precedente e non risvegliati sarà comunicato dagli istituti entro il 31 marzo (a partire dal 2009) con la pubblicazione su un quotidiano a diffusione nazionale e sul sito web del Ministero dell’Economia e le banche avranno ancora due mesi di tempo, entro il 31 maggio (a partire dal 2009), per versare le somme al Fondo. Chi scopre solo in occasione della pubblicazione di tale avviso di avere dei soldi dimenticati fa ancora in tempo a richiederli direttamente alla banca. .  
   
   
GIULIO ROMANI ASSUME IL RUOLO DI DIRETTORE GENERALE DI BANCA ARNER SA  
 
 Lugano, 8 settembre 2008 – Il Consiglio d´Amministrazione di Banca Arner Sa ha comunicato il 18 luglio che Giulio Romani assume il ruolo di Direttore Generale. Lo affiancano nella sua nuova posizione il Dott. Piero Colonna e l´Avv. Oscar Crameri, membri della Direzione Generale. Il Dott. Jacques Schrämli, già presidente della Direzione Collegiale, entra a far parte del Consiglio di Amministrazione di Banca Arner Sa. L´assemblea straordinaria di Banca Arner Sa ha deliberato un´importante modifica agli statuti, volta a completare il passaggio del testimone della conduzione di Banca Arner Sa dai soci fondatori al management. In questo senso, viene istituita la Direzione Generale, mentre la Direzione Collegiale viene sciolta. Formazione commerciale, in possesso del Diploma Effas di Analista Finanziario, Giulio Romani, trentasette anni, da ventidue in Banca Arner Sa, ha svolto dal 1986 ad oggi incarichi di crescente responsabilità fino ad essere nominato nel 2006 membro della Direzione Collegiale. Nell´ambito del gruppo Arner ha ricoperto e ricopre il ruolo di consigliere di amministrazione di alcune partecipate. . .  
   
   
BANCA GENERALI, RACCOLTA NETTA A GIUGNO: €36 MILIONI (€386 MILIONI DA INIZIO ANNO) CONTINUA L’OTTIMO MOMENTO PER I NUOVI FONDI DI FONDI LUSSEMBURGHESI, BG SELECTION SICAV  
 
 Milano, 8 settembre 2008 – La raccolta netta totale del gruppo Banca Generali nel mese di giugno 2008 è stata pari a €36 milioni, di cui €84 milioni realizzati da Banca Bsi Italia, -€45 milioni da Banca Generali e -€3 milioni da Simgenia. Dall’inizio dell’anno la raccolta netta totale ha raggiunto €386 milioni. Continua con successo la strategia nel private banking come mostra la raccolta di Bsi che ha raggiunto i €384 milioni da inizio anno. Nello stesso periodo, la rete di Banca Generali ha raccolto €71 milioni e quella di Simgenia -€69 milioni. Prosegue con successo il collocamento dei prodotti di diritto lussemburghese Bg Selection Sicav, che nel mese di giugno hanno registrato una raccolta netta di €594 milioni, portando il complessivo del primo semestre a €1. 931 milioni. Con la raccolta di giugno, sale a oltre un miliardo la raccolta assicurativa, trainata dalla polizza vita Rialancio (€1. 008 milioni da inizio anno). L’amministratore Delegato Giorgio Girelli ha commentato: “I risultati del mese di giugno sono decisamente soddisfacenti sia perché la raccolta netta continua ad essere positiva sia perché la raccolta nei prodotti strategici, e in particolare nei nuovi fondi di fondi lussemburghesi, mantiene un trend molto sostenuto. Questo risultato dimostra la validità delle scelte effettuate che ci consentono di affrontare con fiducia una fase di mercato molto turbolenta e incerta come quella attuale ”. .  
   
   
ANIMA SGR: SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2008 COMMISSIONI RICORRENTI NETTE: € 16,8 MILIONI (+0,7%)  
 
 Milano, 8 settembre 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Anima Sgr, la prima società di gestione del risparmio indipendente, riunitosi in data 25 agosto 2008, ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2008, redatta secondo i principi contabili Ias/ifrs. Risultati economico-finanziari Le commissioni ricorrenti nette sono risultate pari a € 16,8 milioni, da € 16,7 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, con una crescita dello 0,7%. Il dato riflette da una parte la crescita del patrimonio medio gestito (passato da € 6. 719,6 milioni nel primo semestre 2007 a € 9. 453,6 milioni nel primo semestre 2008) derivante dall’acquisizione del ramo d’azienda Dws conclusasi il 30 luglio 2007, e dall’altra parte il calo delle commissioni di gestione medie derivante da una composizione delle masse gestite più sbilanciata verso i fondi monetari e obbligazionari, caratterizzati da commissioni di gestione inferiori agli altri fondi. Nel primo semestre 2008 le commissioni variabili nette sono risultate sostanzialmente nulle, rispetto a € 6,4 milioni dello stesso periodo precedente. Le commissioni totali nette nel periodo in oggetto sono ammontate dunque a € 16,8 milioni, da € 23,1 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, con un calo del 27,1%, imputabile per intero alle mancate commissioni variabili. La tabella sottostante evidenzia l’andamento delle singole componenti delle commissioni nette, separando in particolare le commissioni ricorrenti nette (commissioni di gestione nette, commissioni di sottoscrizione nette e diritti switch) dalle commissioni variabili nette (commissioni di performance nette).
Dati in migliaia di euro 30/06/2008 30/06/2007 Variazione %
Commissioni ricorrenti nette (A) 16. 832 16. 723 +0,7%
Commissioni variabili nette (B) 6 6. 381 n. S.
Commissioni totali nette (A+b) 16. 838 23. 104 -27,1%
Le spese amministrative (spese per il personale e altre spese amministrative) si sono attestate nel primo semestre 2008 a € 8,8 milioni, da € 7,7 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, con un incremento del 13,4%. L’incremento dei costi per € 1,1 milioni è dovuto per circa € 1 milione all’aumento dell’organico della società, passato dalle 71 unità al 30 giugno 2007 alle 91 unità al 30 giugno 2008 e per circa € 100 mila alle altre spese amministrative. Gli ammortamenti e le rettifiche di valore, saliti nel primo semestre 2008 a € 1,5 milioni, da € 0,4 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, comprendono € 1 milione circa per ammortamento degli attivi immateriali individuati nell’ambito della Purchase Price Allocation derivanti dall’acquisizione del ramo d’azienda di Dws. La gestione finanziaria del primo semestre 2008 (passata a € -0,6 milioni da € 0,4 milioni dello stesso periodo del 2007) è penalizzata dagli interessi pagati sul prestito subordinato nei confronti del Banco di Desio e della Brianza per € 0,4 milioni, compensati in parte dagli interessi attivi in maturazione sulle giacenze medie di conto corrente per € 0,1 milioni. Gli oneri finanziari comprendono poi € 0,5 milioni di interessi sul debito verso Dws per le rate da versare relativamente all’acquisizione del ramo d’azienda. Si segnalano poi plusvalenze non realizzate pari, al 30 giugno 2008, a € 0,4 milioni, derivanti dall’acquisto di quote di Oicr il cui contribuito a conto economico è registrato solo al momento della loro vendita. L’utile al lordo delle imposte si è attestato a € 5,9 milioni, da € 15,4 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente (-61,8%). Infine, l’utile netto nei primi sei mesi del 2008 è ammontato a € 3,5 milioni, da € 9,2 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente (-61,8%). La posizione finanziaria netta, determinata tenendo conto della valutazione delle attività finanziarie al fair value, secondo il principio Ias 39, al 30 giugno 2008 è negativa per € 0,4 milioni, rispetto ad una posizione finanziaria netta positiva per 13,2 milioni al 31 dicembre 2007. Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Dott. Michele La Rosa, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. Si allegano gli schemi di conto economico e stato patrimoniale; tali schemi sono oggetto di verifica da parte della società di revisione, la quale non ha ancora emesso la propria relazione. Si allegano inoltre gli schemi di conto economico riclassificato e la posizione finanziaria netta, i quali non sono soggetti a revisione contabile. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti - Al 30 giugno 2008 si è proceduto alla “Purchase Price Allocation” prevista dall’Ifrs 3 per l’allocazione del costo dell’acquisizione del ramo d’azienda di Dws Investments Italy, avvenuta il 30 luglio 2007. Il processo di contabilizzazione dell’aggregazione aziendale ha portato alla determinazione di un fair value delle attività immateriali acquisite di € 14,7 milioni circa alla data di acquisizione del 30 luglio 2007 ovvero € 13,8 milioni circa al netto di € 0,9 milioni circa di ammortamenti per l’esercizio 2007. Alla data del 30 giugno 2008 il valore di tali attività immateriali ammonta a € 12,7 milioni circa (al netto dell’ammortamento del periodo pari a € 1 milione circa). In seguito al pagamento della seconda rata a Dws per un importo di € 7,8 milioni circa, superiore al valore stimato al closing, Anima ha ritenuto opportuno ridefinire il costo complessivo dell’operazione, come di seguito riportato.
(importi in € migliaia) Allocazione provvisoria al 31 dicembre 2007 Allocazione definitiva al 31 dicembre 2007 Valori al 30 giugno 2008
Avviamento 23. 633 8. 979 13. 264
Iscrizione di nuove attività Immateriali 14. 655 13. 772
Ammortamenti attività immateriali (883) (1. 043)
A fronte del nuovo valore del costo dell’aggregazione, e in seguito al pagamento della seconda rata, il debito residuo verso Dws passa da € 14,5 milioni circa al closing a € 11,5 milioni circa al 30 giugno 2008. Dati dell’attività commerciale Il patrimonio gestito totale è pari al 30 giugno 2008 a € 9. 090 milioni, rispetto a € 6. 703,5 milioni al 30 giugno 2007 (+35,6%). .
 
   
   
BANCA POPOLARE DI MILANO: NOMINATI DIRETTORE GENERALE E CONDIRETTORE GENERALE  
 
Milano, 8 settembre 2008 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Milano ha proceduto, il 24 luglio alla unanimità alla nomina del Sig. Fiorenzo Dalu, Direttore Generale, e del Dr. Enzo Chiesa, Condirettore Generale della Banca. Il Consiglio ha rinnovato al Dr. Viola il più vivo ringraziamento per l’opera svolta, che ha permesso di conseguire risultati di grande rilievo per la crescita e il successo operativo della Banca e del Gruppo. La Banca è oggi chiamata a muoversi lungo un percorso ben diverso rispetto a quello che ha caratterizzato gli anni passati. La possibilità di affrontarlo potendo contare sulla realtà di forza patrimoniale, di equilibrio e qualità dei portafogli, di efficienza operativa, che sono anche il risultato del lavoro svolto negli ultimi anni, rappresenta una condizione importante di stabilità e di capacità competitiva. Nel rispetto delle regole relative alle comunicazioni societarie, si comunica che il Dr. Viola risulta possessore di 30. 663 azioni Bpm, che il Sig. Dalu risulta possessore di 5. 942 azioni Bpm e che il Dr. Chiesa risulta possessore di 438 azioni Bpm. Di seguito, i curricula dei neo-nominati: Curriculum Vitae Fiorenzo Dalu Dati personali Fiorenzo Dalu, nato a Milano il 11/03/1952. Esperienze Professionali 1/2008: Direttore Divisione Commerciale di Banca Popolare di Milano. 11/2002 - 12/2007: Gruppo Banca Popolare di Milano, Direttore Generale Banca di Legnano: attuazione del piano di ristrutturazione aziendale di banca rete e miglioramento della redditività. Riporto gerarchicamente al Consiglio di Amministrazione. 1973 -11/2002: Banca Popolare di Milano - Posizione: 2001 - 2002: Direttore Area Territoriale di Milano; Area più importante della Banca per volumi patrimoniali ed economici, 48 agenzie con 580 dipendenti. 2000- 2001: Direttore Area Territoriale Lombardia Sud-est; 56 agenzie con 450 dipendenti. 1997 - 2000: Direttore Area Territoriale Puglia; 34 agenzie con 300 dipendenti. 1995 - 1997: Direttore filiale di Gallarate. 1992 - 1995: Direttore filiale di Sesto San Giovanni. 1991 - 1992: Direttore filiale Ag. 23 Milano. 1989 - 1991: Direttore filiale Ag. 36 Milano. 1985 - 1989: Responsabile Ufficio Sviluppo di Torino. 1980 - 1985: Addetto Ufficio Sviluppo con esperienza in diverse località lombarde e per 1 anno a Firenze. 1973 - 1980: Assunto con qualifica di impiegato dalla Banca Popolare di Milano con diverse mansioni in reparti amministrativi e commerciali. Curriculum Vitae Enzo Chiesa Nato a Milano il 9 ottobre 1964, sposato, due figli. Studi: Maturità scientifica presso l’Istituto Vittorio Veneto di Milano. Laurea in Economia Aziendale conseguita presso l’Università Bocconi di Milano - A. A. 1987. Esperienze Professionali: 1987-1991 Olivetti S. P. A. Ha svolto attività nell’area della tesoreria italiana ed estera come Assistente al Direttore Finanziario. 1991 Akros Mercantile S. P. A. - Gruppo Akros E’ stato incaricato, come Responsabile, di sviluppare il libro opzioni su titoli di stato e tassi d’interesse. 1992-1997 Akros Attimo Sim - Banca Akros S. P. A. Dal 1992 al 1997 è stato Vice Responsabile dell’area del Proprietary Trading su Titoli di Stato e tassi d’interesse e relativi derivati. 1997 - oggi Banca Akros S. P. A. Dal 1996 è Dirigente e nella struttura della Banca è inquadrato come Direttore Centrale. Dal 1998 è Responsabile dell’area del Proprietary Trading e Tesoreria di Banca Akros S. P. A. Dal 2005 ricopre la carica di Direttore Finanziario di Banca Popolare di Milano. Dal 24 aprile 1996 al 31 luglio 1998 è stato membro del Consiglio di Amministrazione di Akros Mercantile. Dal 2005 è membro del Consiglio di Amministrazione di Akros Sgr. Dal 2005 è membro del Consiglio di Amministrazione di Bpm Ireland Plc. Dal 2007 è membro del Consiglio di Amministrazione di Anima Sgr. .  
   
   
GRUPPO MONTEPASCHI: RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2008 UTILE NETTO (CHE INCLUDE IL CONTRIBUTO DI BAV PER IL SOLO MESE DI GIUGNO PER 40 MLN€) A 522,2 MLN€ SOSTENUTI NEL SEMESTRE ONERI DI INTEGRAZIONE PER 138,3 MLN€  
 
Siena, 8 settembre 2008 – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Monte dei Paschi di Siena Spa ha approvato i risultati al 30 giugno 2008. I dati includono il contributo di Antonveneta ma solo per un mese, giugno 2008, perché l’acquisizione è avvenuta il 30 maggio 2008. Con un utile netto di 522,2 milioni di euro nei primi 6 mesi dell’anno, il Gruppo Montepaschi (successivo Schema A) non solo si mantiene in linea ma va oltre l’ottima semestrale del 2007 che confluì successivamente nel miglior bilancio della storia dell’istituto di credito. L’integrazione di Banca Antonveneta, avvenuta in tempi rapidissimi, ed il complesso iter di riorganizzazione e ricerca di maggiore efficienza che ha creato le basi per il terzo polo italiano, non hanno provocato contraccolpi nell’attività della banca che manda invece segnali assolutamente positivi sul suo stato di salute, nonostante un quadro generale dei mercati ancora fortemente negativo. E mentre le banche del Gruppo fanno segnare complessivamente un saldo netto positivo di oltre 295. 000 clienti in più rispetto al giugno 2007, anche Antonveneta torna all’utile con 40 milioni nel solo mese di giugno insieme ai primi segnali di inversione di tendenza rispetto agli anni passati: 3. 000 conti correnti in più nello stesso mese con un trend che è proseguito in luglio con 1. 000 nuovi clienti retail acquisiti. Solide indicazioni anche sul fronte delle sinergie: sono già stati raggiunti i target previsti per l’intero 2008 in termini di riduzione del personale (980 uscite da inizio anno) ed è stato spesato ed assorbito nei conti di questo semestre il 25% del totale degli oneri di integrazione previsti. Ma l’elemento forse più importante viene dal settore It, con il completamento dell’integrazione informatica di Antonveneta che ha consentito subito a tutte le sue mille filiali di poter utilizzare il sistema Montepaschi ed allineare gli standard lavorativi a quelli del resto del network. Nei primi sei mesi dell’anno il Gruppo Montepaschi ha appunto conseguito un utile netto di 522,2 milioni di euro, considerando anche gli effetti della Ppa (Purchase Price Allocation) dell’operazione Antonveneta (1 mese) e Biverbanca (6 mesi). L’utile netto di periodo ante Ppa consolidato si attesta a 532,3 milioni (+2,6% a/a). Il conto economico del Gruppo risente della presenza di molti elementi non ricorrenti (svalutazioni connesse al Gruppo Hopa/fingruppo, indeducibilità interessi passivi, cessione asset, oneri integrazione). Il margine della gestione finanziaria ha raggiunto i 2. 516,5 milioni di euro ed il risultato operativo netto (al netto di 1. 482,2 milioni di euro di oneri operativi e di 431 milioni di euro di rettifiche di valore nette su crediti e su attività finanziarie) i 603,4 milioni di euro. Per garantire la continuità di rappresentazione rispetto al semestre precedente ed evidenziare le dinamiche su basi “a perimetro omogeneo”[2] si commenteranno nei passi successivi le risultanze semestrali del Gruppo Montepaschi ante acquisizione Antonveneta e quelle di Antonveneta. I principali risultati consolidati del Gruppo Montepaschi (ante acquisizione di Banca Antonventa): Risultati Economici Nei primi sei mesi del 2008 il Gruppo Montepaschi ha conseguito risultati commerciali di rilievo, proseguendo il positivo trend di sviluppo del patrimonio relazionale che ha permesso di accrescere il proprio inserimento di mercato nei principali segmenti di business. Sotto il profilo operativo e reddituale, sono in crescita gli aggregati patrimoniali e commerciali, con significativi incrementi dei volumi intermediati con la clientela anche in termini di quote di mercato e i ricavi “core”, come testimoniano i progressi del margine di intermediazione primario (+6,4% “a perimetro omogeneo” con il precedente trimestre, +7,3% “a perimetro omogeneo con applicazione degli Ifrs5” o più brevemente “Ifrs 5”[3]). In particolare l’analisi del margine della gestione finanziaria ed assicurativa consolidato evidenzia, nel confronto “a perimetro omogeneo”: un margine di interesse in crescita del 12,9% rispetto al primo semestre 2007 (+12,9% Ifrs 5) con un livello trimestrale in crescita del 3,5% rispetto al primo trimestre 2008 e del 14,6% rispetto al secondo trimestre 2007. Commissioni in calo del 5,5% rispetto al semestre precedente (-3,8% “Ifrs 5”). All’interno delle commissioni a fronte di un calo dei proventi derivanti dalla gestione del risparmio si registra una crescita del contributo dei proventi da servizi tradizionali (+3,4%). Un risultato netto da negoziazione/valutazione attività finanziarie in calo nel confronto a/a (-76,7%), ma in crescita di 79,7 mln€ nel secondo trimestre 2008, che consente di compensare il risultato negativo del primo trimestre, nonostante che la turbolenza dei mercati finanziari non si sia attenuata. Tra le altre voci che concorrono alla formazione del margine della gestione finanziaria ed assicurativa i dividendi, proventi simili e utili/perdite delle partecipazioni registrano una contribuzione in flessione rispetto al primo semestre 2007 (che aveva però beneficiato della plusvalenza di circa 26,4 milioni di euro derivante dalla parziale dismissione della partecipazione in Finsoe, nonché del contributo positivo di circa 57 milioni delle società assicurative che nel primo semestre 2008 è stato di circa 5 milioni di euro). Complessivamente il margine consolidato della gestione finanziaria ed assicurativa fa registrare una dinamica su basi omogenee del -3% (-2,5% Ifrs 5) che assorbe, anche se solo parzialmente, la diversa contribuzione ai ricavi della gestione finanziaria fornita dall’attività di finanza influenzata dall’andamento dei mercati finanziari. A livello di evoluzione trimestrale i ricavi della gestione finanziaria ed assicurativa del 2° trimestre 2008 si pongono in consistente aumento (+11%) rispetto al 1° trimestre 2008. Per quanto riguarda il costo del credito e delle attività finanziarie si evidenziano: “rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti” in crescita del 39,1% su basi omogenee (+39,8% Ifrs5) principalmente a causa delle svalutazioni connesse al Gruppo Fingruppo/hopa, per un importo di 54 mln€ ed esprimono un tasso di provisioning pari a circa 55 b. P. E circa 50 b. P. (al netto delle svalutazioni su Fingruppo/hopa). “rettifiche nette di valore per deterioramento di attività finanziarie” che scontano l’ aggiornamento della valutazione della partecipazione in Hopa per 84 milioni di euro, che ne ha portato il valore unitario delle azioni in carico a 0,10 euro. Gli oneri operativi flettono dello 0,4% (-0,5% Ifrs5). In particolare: le “spese per il personale”, pur assorbendo l’incremento previsto nel rinnovo del Ccnl (applicazione delle nuove tabelle salariali con decorrenza 1/1/2008), evidenziano un trend in calo (-0,6%, -0,7% Ifrs5), le “altre spese amministrative” assorbono gli oneri relativi alle attività progettuali connesse alla predisposizione del Nuovo Piano Industriale di Gruppo e al proseguimento del piano di espansione della rete distributiva (apertura di nuovi 14 punti vendita) e presentano una dinamica del -0,6% (- 0,7% Ifrs5), le “ rettifiche di valore su attività materiali ed immateriali” crescono del 4,3% (4,6% Ifrs5), Per effetto delle dinamiche sopra menzionate, il risultato operativo netto si pone in calo del 29,8% (-29,2% Ifrs5), scontando gli oneri relativi a Hopa (al netto delle quali la dinamica salirebbe a -17,3%), nonché l’andamento in flessione dei proventi da negoziazione/valutazione delle attività finanziarie. Alla formazione dell’utile netto concorrono infine utili da cessione di investimenti per 27,8 milioni di euro relativi alla cessione di due immobili da parte di Mp Banque e Banca Toscana e utili da partecipazioni pari a circa 200 milioni relativi principalmente all’operazione di cessione di Banca Depositaria al Gruppo Intesa-san Paolo Spa in data 14 maggio 2008 (plusvalenza di circa 198 milioni) nonché alla cessione di Fontanafredda (plusvalenza di circa 30 milioni) e Finsoe (minusvalenza di circa 35 milioni). A completare il quadro reddituale concorrono imposte complessive per un “tax rate” “facciale” intorno al 32,2% che al netto della indeducibilità degli interessi passivi scende al 28,4%. Al fine di evidenziare gli elementi non ricorrenti presenti nel conto economico semestrale del Gruppo Montepaschi (ante acquisizione Antonveneta) ne riportiamo di seguito un riassuntivo dettaglio. Elementi positivi non ricorrenti: Plusvalenza cessione Banca Depositaria: 198 milioni di euro (valori lordi) - Plusvalenza cessione Fontanafredda: 30 milioni di euro (valori lordi) - Plusvalenza cessione altre partecipazioni minori: 7 milioni di euro (valori lordi) - Cessione immobili non strumentali: 28 milioni di euro (valori lordi). Elementi negativi non ricorrenti: Svalutazione partecipazione Hopa: 83,7 milioni di euro (valori lordi) - Svalutazione crediti Fingruppo: 54 milioni di euro (valori lordi) - Perdita cessione Finsoe: 35 milioni di euro (valori lordi) - Perdita cessione Vim: 9 milioni di euro (valori lordi). L’utile netto del Gruppo Montepaschi (ante acquisizione Antonveneta) al netto degli elementi non ricorrenti appena descritti risulterebbe pertanto pari a circa 460 milioni di euro. A livello di singole Unità di business del Gruppo si segnalano infine soddisfacenti risultati, oltre che per Antonveneta, anche per le controllate Banca Toscana e Banca Agricola Mantovana. Banca Toscana Utile Netto: 89,1 milioni di euro (+21% a/a); Bam Utile Netto: 14,7 milioni di euro (-69,6% a/a, +27,4% al netto delle svalutazioni legate a Hopa/fingruppo ); Banca Mps Utile Netto: 603,1 milioni di euro (+20,2% a/a, +21,6% al netto delle svalutazioni legate a Hopa/fingruppo); Biverbanca Utile Netto: 22,2 milioni di euro (+12,8% a/a). Con riferimento al Segment Reporting previsto dalla normativa Ias 14, queste le principali evidenze: Commercial Banking/distribution Network: margine della gestione finanziaria e assicurativa: +1,8% anno su anno; risultato operativo netto: +5,9% anno su anno; impieghi verso clientela: +13,5% anno su anno. Private Banking/wealth Management: margine della gestione finanziaria e assicurativa: -12,6% anno su anno; risultato operativo netto: -40,4%anno su anno; raccolta diretta: + 35,8% anno su anno. Corporate Banking/capital Markets: margine della gestione finanziaria e assicurativa: +9,2% anno su anno; risultato operativo netto: -3,5% anno su anno (ma +10,3% al netto rettifiche su Hopa/fingruppo); impieghi vs clientela: +3,9% anno su anno. I risultati di Antonveneta (Schema C): I risultati dei primi sei mesi di Antonveneta mostrano importanti evidenze (soprattutto nel secondo trimestre) in termini di ripresa commerciale e di qualità dell’attivo. Qui di seguito ne riportiamo le più significative risultanze: Margine di interesse a 552,7 milioni di euro (+4,1% rispetto al primo semestre 2007), con un secondo trimestre che mostra una sostenuta accelerazione rispetto ai primi tre mesi dell’anno, nonché rispetto al secondo trimestre 2007 (+6,5% t/t, +8,4% a/a). Commissioni nette a 247,5 milioni di euro (rispetto ai 260,2 milioni di euro del primo semestre 2007), ma con un secondo trimestre che si pone in forte crescita sia rispetto al primo trimestre 2008 (+10,3%) sia rispetto al secondo trimestre del 2007 (+2,9%). Margine di intermediazione primario a 800,2 milioni di euro, +1,1% rispetto al primo semestre 2007 e con il secondo trimestre dell’anno che avanza del 7,6% rispetto ai primi tre mesi dell’anno. Oneri operativi per 517,3 milioni di euro (-6,0% rispetto al primo semestre 2007). Rettifiche su crediti per 126,2 milioni di euro (111,3 milioni di euro nel primo semestre 2007, ma in calo del 38% rispetto al dato del secondo semestre 2007), che includono circa 22 milioni di euro di svalutazioni connesse a Fingruppo. La copertura sulle sofferenze (i cui flussi sono in calo nel secondo trimestre del 23% rispetto ai primi tre mesi del 2008) sale al 69%. Rettifiche su attività finanziarie per 39,9 milioni di euro (1,6 milioni di euro nel primo semestre 2007), che includono l’aggiornamento della quotazione della partecipazione in Hopa per 10 milioni di euro. Oneri di integrazione per 81,4 milioni di euro. Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte si attesta a 67,2 milioni di euro derivanti dalla cessione di Interbanca. Utile netto che si attesta a 76,5 milioni di euro, ma sopra i 100 milioni di euro escludendo gli oneri di integrazione e le componenti non ricorrenti appena descritti. Volumi commerciali: impieghi +5,4%, raccolta diretta +9,7% rispetto al primo semestre 2007. Banca Reale: 3. 000 nuovi conti correnti in Giugno, 1. 000 nuovi clienti retail a Luglio. I principali risultati consolidati del Gruppo Montepaschi (compreso il contributo di 1 mese di Antonventa): Aggregati Patrimoniali . L’operatività commerciale dei primi sei mesi del 2008 per il Gruppo Montepaschi, in termini di gestione del risparmio e del credito, si è tradotta in un apprezzabile sviluppo dei principali aggregati patrimoniali e delle rispettive quote di mercato. La raccolta diretta si attesta sopra i 139 miliardi di euro, la raccolta indiretta supera i 120 miliardi. In particolare per il solo Gruppo Montepaschi (ante acquisizione Antonveneta) nei primi sei mesi dell’anno sono stati collocati circa 7 miliardi di euro di prodotti di risparmio (6,1 miliardi di euro nello stesso periodo del 2007), fra cui 2,160 miliardi di euro di raccolta premi assicurativi, 7,1 miliardi di euro di obbligazioni lineari/strutturate e circa -2,28 miliardi di euro di fondi comuni/sicav. Per Antonveneta la raccolta diretta (pari a 25 miliardi) avanza del 9. 7% rispetto a fine anno. I crediti verso la clientela sfiorano i 140 miliardi di euro. Si segnalano ancora, per il solo Gruppo Montepaschi (ante acquisizione Antonveneta), importanti risultati sia in termini di erogazioni di credito sia di crescita di quote di mercato. I mutui superano i 4 miliardi di euro, il credito al consumo avanza del 10,9% anno su anno, Mps Capital Services Banca per le imprese +43% a/a e il turnover factoring (+38,3%). Significative evidenze anche dalla crescita delle rispettive quote di mercato nei principali business: leasing +130 bps rispetto a fine 2007, factoring +210 bps e il credito al consumo +40 bps. I crediti di Antonveneta si attestano a circa 32 miliardi di euro. Con riferimento alla qualità del credito il Gruppo Montepaschi chiude il primo semestre 2008 con un’esposizione netta in termini di crediti deteriorati di 6,3 miliardi, che accoglie anche gli importi di Banca Antonveneta pari a 1,9 miliardi. Su basi omogenee l’incidenza sugli impieghi verso clientela complessivi è del 4,07% e quella dei crediti in sofferenza e ad incaglio, al netto delle rettifiche di valore, del 3,3%, in crescita rispetto al 3,01% del 31 dicembre 2007 principalmente per la classificazione a rischio anomalo delle posizioni facenti capo a Hopa/fingruppo. I presidi a copertura dei crediti deteriorati risultano in crescita rispetto a fine anno con un’incidenza sull’esposizione complessiva lorda pari al 44,5%. In particolare, risulta pari al 58,5% (51,6% al 31 dicembre 2007) per le sole sofferenze lorde, che a livello di banche commerciali esprimono coperture mediamente intorno al 60%. Il predetto incremento delle coperture delle sofferenze lorde è legato all’incremento dei presidi a copertura del rischio e, soprattutto, all’ingresso di Banca Antonveneta le cui sofferenze lorde presentano una copertura intorno al 69% dovuta anche alla diversa politica di write off. Il Tier I ratio (5,1%) beneficia di 541 milioni di euro degli effetti della Ppa (di cui sintetizziamo qui di seguito le preliminari evidenze e gli impatti sul goodwill). Nuove nomine al vertice del Gruppo: Nella medesima seduta, il Consiglio di Amministrazione della Banca Monte dei Paschi di Siena Spa ha approvato le seguenti variazioni attinenti ai ruoli di vertice: Giuseppe Menzi, già Vice Direttore Generale e Responsabile del Progetto acquisizione Antonveneta, e nominato con decorrenza 25/6/2008 Amministratore Delegato della Banca Antonveneta, assumerà anche l’incarico di Responsabile della Direzione Coordinamento Integrazione Banca. Marco Morelli assumerà l’incarico di Cfo e manterrà la carica di Vice Direttore Generale e sarà sostituito nell’attuale ruolo di Responsabile della Direzione Corporate Banking/capital Markets da Antonio Marino (che assumerà anche la carica di Vice Direttore Generale), al quale subentrerà, come nuovo Responsabile della Direzione Rete Mps, Claudio Pieri. Quest’ultimo resterà comunque Direttore Generale della Banca Agricola Mantovana fino alla data di incorporazione della controllata (prevista entro settembre 2008). Daniele Pirondini, lascerà l’attuale ruolo di Chief Financial Officier per assumere quello di Vice Direttore Generale in Banca Antonveneta, conservando a scadenza mandato (approvazione del Bilancio 2008 (aprile 2009)) l’incarico di “Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari” (legge 262/2005) del Gruppo Montepaschi. Nicolino Romito, manterrà l’incarico di Vice Direttore Generale e di Responsabile della Direzione Pivate Banking/wealth Management con la responsabilità del processo di asset disposal. Fabrizio Rossi assumerà l’incarico di Responsabile della Direzione Risorse Umane e Sviluppo Organizzativo, che eserciterà direttamente tutte le attività di indirizzo, coordinamento e gestione relative al personale della Banca (Strutture Centrali e Reti), in sintonia con il nuovo schema organizzativo stabilito e sarà nominato Vice Direttore Generale Vicario. .  
   
   
DICHIARAZIONI UBS DI MARK BRANSON DINANZI AL PERMANENT SUBCOMMITTEE OF INVESTIGATION  
 
Zurigo / Basilea, 8 settembre 2008 - Rappresentando Ubs, Mark Branson, Chief Financial Officer di Global Wm&bb, è comparso come testimone dinanzi al sottocomitato del Senato americano durante l´udienza del 17 luglio 2008, intitolata "Banche di paradisi fiscali e conformità con la legislazione fiscale americana". Ubs sta prendendo i provvedimenti necessari al fine di correggere eventuali lacune in materia di conformità con la regolamentazione americana nelle attività transnazionali, secondo le dichiarazioni di Mark Branson, il rappresentante di Ubs. Come ha spiegato Branson, la banca ha deciso di abbandonare interamente le attività in questione. "Ciò significa che simili servizi saranno offerti ai clienti residenti negli Stati Uniti soltanto attraverso società che dispongono di una licenza negli Stati Uniti". In secondo luogo, Ubs collabora con il Governo americano al fine di identificare i nominativi dei clienti americani che potrebbero aver commesso una frode fiscale. In generale, secondo il diritto svizzero l´identità dei clienti non può essere divulgata. Tuttavia, questa protezione non si applica quando la divulgazione dei nominativi è richiesta nell´ambito di un´inchiesta relativa alla frode fiscale o quando la richiesta d´informazione è presentata al governo svizzero da entità legali riconosciute. Ubs fornirà la sua assistenza e sosterrà pienamente questo processo. All´udienza, Branson ha altresì messo in evidenza che le attività transnazionali ai sensi dell´accordo Qualified Intermediary (Qi) erano e sono tuttora perfettamente legali sia in Svizzera che negli Stati Uniti. Infatti, secondo il Qi i cittadini americani potevano avere accesso a conti bancari in Svizzera e in altri paesi senza dover compilare il modulo W-9, a condizione di non detenere titoli americani. Branson ha dichiarato: "Finché restano valide, queste regole costituiscono il quadro giuridico al quale noi ed altre banche dobbiamo essere conformi. " L´anno scorso, al fine di rispondere alle inchieste del Dipartimento della Giustizia americano e della Sec, Ubs ha avviato un´ampia inchiesta interna riguardo alle sue attività transnazionali con i clienti americani. Branson ha affermato: "Disponevamo di direttive scritte che proibivano ai nostri collaboratori di impegnarsi in attività come quelle rivelate dalla nostra inchiesta, per esempio aiutando clienti a creare entità offshore fittizie destinate a frodare il fisco americano. La nostra inchiesta non è ancora conclusa, ma i nostri controlli e i nostri meccanismi di sorveglianza erano evidentemente inadeguati. Ubs s´impegna a prendere le misure correttive e disciplinari necessarie". . . .  
   
   
UNIPOL: APPROVATA LA RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2008 NASCE “UGF ASSICURAZIONI S.P.A.” RACCOLTA DANNI AGGREGATA IN CRESCITA A 2.182 MILIONI DI EURO (+3,4%)  
 
Bologna, 8 settembre 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Unipol Gruppo Finanziario S. P. A. , riunitosi in data 7 agosto, ha approvato la Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2008 e il progetto di riorganizzazione dell’area assicurativa che porterà alla nascita di “Ugf Assicurazioni S. P. A. ”. Relazione finanziaria semestrale consolidata - Nel comparto assicurativo, la raccolta diretta Danni aggregata è pari a 2. 182 milioni di euro (+3,4%), di cui 1. 336 milioni nei rami Auto (+2,7%) e 846 milioni nei rami non Auto (+4,5%), in un contesto di mercato che vede la raccolta danni in frenata (-0,3% al 31 marzo 2008). Nei rami Vita la raccolta aggregata diretta si è attestata a 1. 619 milioni di euro (-13,3% rispetto al primo semestre 2007), in ripresa rispetto ai 644 milioni di euro del primo trimestre 2008. Da segnalare, in particolare, il positivo andamento della raccolta delle compagnie multiramo (Unipol Assicurazioni e Aurora Assicurazioni), che nel complesso hanno raccolto 972 milioni di euro (+21,2%) in controtendenza rispetto al mercato (-17% nel primo trimestre 2008). La raccolta della compagnia Bnl Vita ammonta a 642 milioni di euro, in flessione rispetto al primo semestre 2007 (-64,9%) anche per una diversa stagionalità della produzione. I corrispondenti premi di competenza consolidati, al netto delle cessioni in riassicurazione, ammontano a 2. 023 milioni di euro nei rami Danni (+4,6%) e 1. 606 milioni di euro (-13,4%) nei rami Vita. Occorre segnalare l’attività svolta dal Gruppo nell’ambito della previdenza complementare, dove Unipol Assicurazioni si è aggiudicata la gestione di nuovi mandati, portando il totale a 25, di cui 16 con garanzia. A fine semestre le risorse complessivamente gestite ammontavano a 1. 234 milioni di euro e la raccolta premi è stata pari a 194 milioni di euro. Il combined ratio, calcolato su lavoro diretto e indiretto ed al netto della riassicurazione, si è attestato a 96,2%1, stabile rispetto al risultato normalizzato del primo semestre 2007 (96,3%)2. Le politiche di gestione degli investimenti, in uno scenario macroeconomico caratterizzato da forti turbolenze nei mercati, da spinte inflazionistiche e da significativi incrementi dei tassi di interesse, sono state basate su principi di prudenza e di valorizzazione della qualità dell’attivo in un’ottica di medio e lungo termine. L’attività d’investimento ha privilegiato il realizzo di obiettivi di redditività sui rami Danni e sui ramo Vita il più possibile coerenti con il profilo di rendimento dell’attivo e con la dinamica e le caratteristiche del passivo in un profilo temporale pluriennale. L’incremento dei tassi di interesse del primo semestre 2008, unito al negativo andamento dei mercati azionari, ha determinato mutamenti di valore di titoli classificati nella categoria “available for sale” e la conseguente variazione della “riserva per utili e perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita”, che passa da -680 milioni di euro al 31/12/2007 a -1. 062 milioni di euro al 30/6/2008. Il patrimonio netto consolidato, comprensivo del risultato di periodo e al lordo della quota di terzi, si è attestato a 4. 126 milioni di euro (5. 274 milioni al 31/12/2007), riflettendo l’avvenuta distribuzione di dividendi straordinari ed ordinari per complessivi 1 miliardo di euro. Globalmente, l’attività assicurativa del Gruppo ha contribuito al risultato economico ante imposte per 449 milioni di euro (+12,3%), di cui 246 milioni di euro nei rami Danni e 203 milioni nei rami Vita. La rete distributiva delle compagnie multiramo, al 30 giugno 2008, è composta da 1. 686 agenzie, di cui 592 di Unipol Assicurazioni (587 al 31/12/2007) e 1. 094 di Aurora Assicurazioni (1. 108 al 31/12/2007). Inoltre, sia Unipol Assicurazioni che Aurora Assicurazioni collocano direttamente prodotti vita tramite reti di sportelli bancari (rispettivamente Unipol Banca e Banco Popolare). Navale Assicurazioni ha esteso in misura rilevante la propria e rete e può contare ora su 443 agenzie plurimandatarie (302 a fine 2007) e 298 broker (261 al 31/12/2007). Nel comparto bancario è proseguita l’espansione delle filiali di Unipol Banca, che hanno raggiunto a fine giugno le 287 unità (273 al 30 giugno 2007), di cui 176 integrate con agenzie assicurative (158 al 30 giugno 2007). La raccolta diretta da clientela di Unipol Banca, comprensiva di titoli cartolarizzabili utilizzati per operazioni di rifinanziamento presso la Bce, si è attestata a 8. 446 milioni di euro, di cui 4. 764 da clientela terza, in crescita dell’11%. Gli impieghi nei confronti della clientela al 30 giugno 2008 sono ammontati a 7. 888 milioni di euro (+6,1%). Il margine di intermediazione è cresciuto a 155 milioni di euro (+11,1%). Il risultato di periodo, negativo per 26 milioni di euro, ha risentito del deterioramento di alcune poste del portafoglio crediti, nonché del negativo quadro macroeconomico, che hanno indotto ad apportare rettifiche straordinarie pari a 65 milioni di euro (al lordo degli effetti fiscali). A seguito degli andamenti di gestione sopra evidenziati, il risultato lordo consolidato di Unipol Gruppo Finanziario ha raggiunto i 363 milioni di euro (-9,8%). Al netto di imposte per 114 milioni di euro (117 milioni nel primo semestre 2007), il risultato consolidato si attesta a 250 milioni (-12,6%). L’utile di pertinenza del Gruppo, dedotta la quota di terzi, risulta pari a 238 milioni (-8,6%). La posizione di solvibilità del Gruppo al 30 giugno 2008, nonostante la situazione difficile dei mercati finanziari a cui si è fatto cenno, è stimata pari a 1,6 volte i minimi regolamentari, secondo le vigenti normative. Margini sulla Nuova Produzione Vita ed Embedded Value Vita Prosegue la politica di riqualificazione del portafoglio Vita verso prodotti a maggiore valore che ha determinato una crescita dei margini sulla Nuova Produzione Vita (Valore della Nuova Produzione / Ape3), che sono saliti al 21% (rispetto al 17% del primo semestre 20074). Il Valore della Nuova Produzione al 30 giugno 2008 è cresciuto a 62 milioni di euro (+15% rispetto ai 54 milioni del primo semestre 2007). L’in Force Value5, pari a 369 milioni di euro, cresce del 2,8% rispetto ai 359 milioni del 30 giugno 20076. Per quanto riguarda la prevedibile evoluzione della gestione nell’esercizio in corso, si prevede una conferma degli andamenti tecnici sin qui registrati e degli effetti delle azioni intraprese, volte ad incrementare l’efficienza della gestione. La conferma delle previsioni di risultato economico di fine esercizio, allo stato coerenti con gli obiettivi del Piano Industriale, dovrà essere valutata in rapporto alle incertezze che caratterizzano tuttora i mercati finanziari, già profondamente negativi nei primi sei mesi dell’anno, nonché all’evoluzione del quadro macroeconomico attualmente non positivo. Progetto di riorganizzazione del polo assicurativo “Ugf Assicurazioni S. P. A. ” Relativamente al progetto di riassetto del polo assicurativo - approvato dalla Società e comunicato al mercato lo scorso 26 giugno, quale ulteriore fase di sviluppo del processo di riorganizzazione del Gruppo - si informa che i Consigli di Amministrazione di Unipol Gruppo Finanziario, Unipol Assicurazioni e Aurora Assicurazioni hanno approvato, ciascuno per quanto di propria competenza, il progetto di fusione per incorporazione di Aurora Assicurazioni in Unipol Assicurazioni e il conferimento del ramo d’azienda di Unipol Gruppo Finanziario che attualmente si occupa della gestione dei servizi dedicati al polo assicurativo a favore della compagnia assicurativa risultante dalla fusione. La società assicurativa risultante dalla fusione assumerà la denominazione sociale di “Ugf Assicurazioni S. P. A. ” e continuerà a beneficiare della forza commerciale derivante dagli attuali marchi “Unipol” e “Aurora” che manterranno ciascuno la propria identità peculiare. Le reti commerciali rimarranno distinte ed indipendenti, anche al fine di garantire un ottimale posizionamento delle stesse sul territorio e un efficiente servizio alla clientela. Si prevede che il perfezionamento delle suddette operazioni societarie avvenga, previo ottenimento delle necessarie autorizzazioni, entro il corrente esercizio, al fine di dare efficacia civilistica, contabile e fiscale alla fusione il 1° gennaio 2009. Il conferimento sarà attuato subordinatamente al perfezionamento della fusione ed avrà efficacia giuridica pressoché contestuale alla medesima. Valutazione dell´indipendenza del Consigliere di Unipol Gruppo Finanziario sig. Pier Luigi Celli L´odierno Consiglio di Amministrazione di Unipol Gruppo Finanziario, sulla base delle informazioni acquisite, ha espresso la propria valutazione positiva sulla sussistenza dei requisiti di indipendenza del sig. Pier Luigi Celli, nominato Consigliere e membro del Comitato per la Responsabilità Sociale in occasione della riunione consiliare dello scorso 26 giugno. .  
   
   
TRUFFE-AUTO: NAPOLI COSTA 25 EURO A OGNI ITALIANO  
 
 Rozzano, 8 settembre 2008 - Non solo rifiuti: Napoli e la Campania sono la terra di un´altra emergenza perenne, quella delle truffe alle assicurazioni dell´auto, con le compagnie costrette a scaricare su tutti gli automobilisti italiani le perdite accusate in questa zona ad altissimo tasso di incidenti fasulli. Secondo il mensile ´Quattroruote´, che pubblica un´ampia inchiesta sul tema, la ´tassa Campania´ costa circa 25 euro all´anno ad ogni automobilista italiano, in termini di sovrapprezzo sulla polizza Rc auto. Secondo stime accreditate, su 100 sinistri che accadono a Napoli, almeno 50 sono in odore di truffa, con testimoni compiacenti che compaiono miracolosamente sui diversi luoghi teatri di decine e decine di incidenti all´anno, con una sorta di dono dell´ubiquità. Le compagnie hanno tentato diverse strade per contrastare il fenomeno, ma tutto finora si è rivelato vano e la stessa magistratura non riesce a debellare questa piaga. L´unico rimedio, consigliato anche da ´Quattroruote´, sarebbe di istituire una banca-dati in cui registrare protagonisti e testimoni dei vari sinistri, in modo da smascherare i truffatori di professione: una proposta che finora si è arenata per incomprensibili problemi di rispetto della privacy. Ovviamente la banca-dati andrebbe costruita su base nazionale, con la possibilità di intervenire anche nelle altre zone d´Italia in cui il fenomeno delle truffe assicurative è più diffuso. .  
   
   
ASTA BOT E CTZ DI FINE AGOSTO  
 
 Asta Titoli Di Stato - Ctz - Fine Mese
Ctz
Scadenza 30. 04. 2010
Cod. /tranche It0004361058/9
Imp. Offerto 2000
Regolamento 29/08/2008
Imp. Domandato 3455
Imp. Assegnato 2000
Prezzo aggiudicazione 93,405
Prezzo esclusione 91,451
Rendimento lordo 4,17
Variazione Rend. Asta prec. (*) -0,410
Rendimento netto 3,67
Riparto 5,742
Importo in circolazione (mln) 13511
Riapertura (mln) 200
Prezzo nettisti 93,250360
(*) raffronto con titolo di pari durata
Elaborazione Assiom - Associazione Italiana Operatori Mercati dei Capitali
Asta di fine mese dei Buoni Ordinari del Tesoro
Regolamento 29/08/2008 Durata gg. 182
Prezzo medio ponderato 97,853
Ritenuta fiscale 12,5% 0,26838
Arrotondamento -0,00137
Prezzo netto d´aggiudicazione 98,12
Rendimento semplice netto 3,79
Rendimento composto netto 3,83
Nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime 0,20
Prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) 98,32
Rendimento semplice (minimo) 3,38
Rendimento composto netto (minimo) 3,41
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ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 28 AGOSTO 2008  
 
Cct T. V. Btp 4,25% Btp 4,50%
Scadenza 01. 09. 2015 01. 09. 2011 01. 08. 2018
Cod. /tranche It0004404965/1 It0004404973/1 It0004361041/9
Imp. Offerto 2000 4000 2500
Regolamento 01. 09. 2008 01. 09. 2008 01. 09. 2008
Ced. God. 2,32
Imp. Domandato 4048 5581 3741
Imp. Assegnato 2000 4000 2500
Prezzo aggiudicazione 99,01 99,42 98,37
Prezzo esclusione 97,112 97,506 96,574
Rendimento lordo 4,86 4,51 4,76
Variazione Rend. Asta prec. (*) -0,06 -0,13 -0,24
Rendimento netto 4,25 3,94 4,17
Riparto 46,176 22,678 85,48
Importo in circolazione (mln) 2000 4000 16600
Riapertura (mln) 500 1000 250
Prezzo nettisti 99,01000000 99,42000000 98,36437500
(*) raffronto con titolo di pari durata
(**) dato non pervenuto
Elaborazione Assiom
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UBS ARCHIVIA IL SECONDO TRIMESTRE CON UNA PERDITA DI CHF 358 MILIONI  
 
Zurigo / Basilea, 8 settembre 2008 - Il secondo trimestre 2008 si è confermato difficile in considerazione di numerosi fattori. L’ottimismo diffusosi alla fine del primo trimestre 2008 circa la possibile risoluzione della crisi creditizia si è ben presto esaurito poiché nella seconda metà di maggio le condizioni di negoziazione hanno subito un marcato deterioramento, colpendo soprattutto i titoli legati al comparto immobiliare residenziale statunitense e altre posizioni nel credito strutturato. Tali sviluppi hanno determinato nel secondo trimestre perdite e svalutazioni per circa Usd 5,1 miliardi su posizioni connesse a questi comparti (per ulteriori dettagli si veda la Nota 3 del Financial Statement non sottoposto a revisione nella relazione finanziaria della Relazione sul secondo trimestre 2008 di Ubs, così come l’analisi dei ricavi relativa alle attività di Fixed Income, Currencies and Commodities (Ficc) dell’Investment Bank. Il trimestre in esame è stato inoltre caratterizzato da un generale rallentamento delle attività della clientela, in particolare da una diminuzione delle attività sui mercati dei capitali e da una riduzione delle operazioni di fusione e acquisizione, nonché da un calo dei prezzi dei titoli. Per le unità di gestione patrimoniale, asset management e Business Banking Switzerland, gli utili sono rimasti su livelli elevati in termini assoluti, nonostante una diminuzione rispetto al trimestre precedente, escludendo gli effetti dell’ammortamento per le auction rate securities in seno a Wealth Management Us. I patrimoni investiti sono lievemente aumentati, in quanto l’andamento valutario ha controbilanciato i deflussi netti per Chf 43,8 miliardi registrati a livello di Gruppo. In Investment Bank, i ricavi generati da attività di consulenza e dalle operazioni sui mercati dei capitali hanno accusato una flessione considerevole rispetto al secondo trimestre 2007, a fronte di un significativo calo del volume delle transazioni a livello globale. I proventi sui mercati dei capitali azionari sono tuttavia considerevolmente aumentati rispetto al primo trimestre 2008. A livello di Gruppo, i costi operativi totali sono scesi del 18% rispetto al secondo trimestre 2007, attestandosi a Chf 8110 milioni, soprattutto per effetto dei minori ratei per i compensi correlati alla performance e dello scioglimento di alcuni ratei contabilizzati nel primo trimestre 2008. Le spese generali e amministrative sono aumentate del 25% a Chf 2831 milioni, poiché la riduzione delle spese nella maggior parte dei settori è stata controbilanciata da accantonamenti per Usd 900 milioni (Chf 919 milioni) effettuati in relazione ai recenti provvedimenti adottati da Ubs nell’ambito dei mercati delle auction rate securities statunitensi. Al 30 giugno 2008 il numero di collaboratori di Ubs era di 81 452, con un calo di 2387 unità rispetto alla fine del primo trimestre 2008, di cui 1695 all’interno di Investment Bank. Per il secondo trimestre 2008 Ubs ha contabilizzato un beneficio fiscale netto di Chf 3829 milioni, comprensivi di un impatto netto di Chf 3200 milioni derivanti dal riconoscimento di un credito d’imposta differito su perdite fiscali disponibili. Riduzione dell’inventario dei rischi - Ubs ha adottato risoluzioni decisive volte a una consistente riduzione delle sue esposizioni verso forti concentrazioni di rischio, nello specifico tramite costanti e sostenute vendite nel trimestre, la più significativa delle quali è stata la cessione di titoli garantiti da ipoteche residenziali statunitensi a un fondo gestito da Blackrock. Ubs continuerà a gestire la restante esposizione verso il mercato immobiliare statunitense tramite un’unità separata dedicata al portafoglio workout in seno al comparto Ficc di Investment Bank. Tuttavia, alla luce della significativa riduzione delle esposizioni al rischio effettuata nel corso del secondo trimestre 2008, in deroga a quanto originariamente previsto Ubs potrebbe stabilire di non conferire una parte di questo portafoglio all’interno una nuova entità interamente controllata da Ubs stessa. Auction rate securities - Il 15 luglio 2008 Ubs ha annunciato la messa a punto di una struttura di trust che, se finalizzata, sarà in grado di acquistare alla pari dai clienti azioni privilegiate ad asta esenti da imposta, una tipologia di auction rate securities (Ars), per circa Usd 3,5 miliardi. Il trust emetterà titoli supportati da una liquidity put o da un’equivalente funzione di esigibilità fornita da Ubs o da un’altra banca primaria e verrà integrato nel bilancio d’esercizio consolidato di Ubs. La transazione sarà effettuata previa approvazione delle autorità competenti e subordinatamente ad altre condizioni. L’8 agosto 2008 Ubs ha annunciato di aver raggiunto un’intesa di massima generale con la Securities and Exchange Commission ed alcune autorità regolamentari di stati americani per tutti i clienti che detengono auction rate securities e ha contabilizzato un ammortamento di Usd 900 milioni (Chf 919 milioni). Rafforzamento della base patrimoniale e del bilancio - Il 30 giugno 2008, Ubs disponeva di una quota di fondi propri di base Bri Tier 1 pari all’11,6% e di un capitale Bri totale del 15,7%, con un aumento rispettivamente pari al 6,9% e al 10,7% rispetto al 31 marzo 2008. Tale progresso è ascrivibile ai provvedimenti adottati nel secondo trimestre 2008 nel quadro del programma di rafforzamento della base patrimoniale di Ubs. Al 30 giugno 2008, il totale di bilancio era di Chf 2078 miliardi rispetto a Chf 2231 miliardi del 31 marzo 2008, pari a una flessione del 7%. Nel secondo trimestre 2008 gli attivi ponderati in funzione del rischio sono stati ridotti di Chf 10 miliardi, ovvero del 3,0%, e al 30 giugno 2008 erano pari a Chf 323 miliardi. Il 17 giugno 2008 è stato portato a termine con successo un aumento di capitale tramite diritti di sottoscrizione con l’emissione di 760 295 181 azioni nominative interamente liberate. I diritti di sottoscrizione sono stati esercitati per 755 466 901 nuove azioni, pari al 99,4% di tutte le nuove azioni offerte. 4 828 280 nuove azioni i cui diritti di sottoscrizione non sono stati validamente esercitati sono state vendute da Ubs Investment Bank nell’ambito di operazioni sul mercato aperto. Il suddetto aumento di capitale ha generato fondi propri netti per Chf 15,6 miliardi. Nel secondo trimestre 2008 Ubs ha altresì emesso Eur 1 miliardo di titoli privilegiati a scadenza indeterminata; tale importo viene altresì classificato come capitale Tier 1. Riduzione dei costi - A livello di Gruppo, i costi operativi totali sono scesi del 18% rispetto al secondo trimestre 2007, attestandosi a Chf 8110 milioni, soprattutto per effetto dei minori ratei per i compensi correlati alla performance e dello scioglimento dei ratei contabilizzati nel primo trimestre 2008. Le spese generali e amministrative sono aumentate del 25% a Chf 2831 milioni, poiché la riduzione delle spese nella maggior parte dei settori è stata controbilanciata da accantonamenti per Usd 900 milioni (Chf 919 milioni) in relazione alle auction rate securities. Al 30 giugno 2008 il numero di collaboratori di Ubs era di 81 452, con un calo di 2387 unità rispetto alla fine del primo trimestre 2008, di cui 1695 all’interno di Investment Bank. Prospettive - Per il secondo semestre Ubs non prevede alcun miglioramento per quanto concerne le attuali sfavorevoli tendenze economiche e dei mercati finanziari. Ubs porterà avanti il suo programma di riduzione dell’organico, dei costi e della concentrazione del rischio. Risultati raffrontati agli obiettivi - Ubs concentra la propria attenzione su quattro principali indicatori di performance: il rendimento del patrimonio netto (Roe), l’utile diluito per azione, il rapporto costi/ricavi e la raccolta netta. Tali parametri sono appositamente studiati per monitorare il conseguimento costante di adeguati rendimenti a favore degli azionisti e sono elaborati sulla base dei risultati delle attività continuative. Nel primo semestre 2008 il Roe annualizzato di Ubs si è attestato a un livello negativo dell’85,7% rispetto al livello positivo del 31,8% della prima metà del 2007. Tale risultato è ascrivibile al sostanziale impatto sfavorevole esercitato dalle perdite di Investment Bank sulle esposizioni legate al mercato delle ipoteche residenziali statunitensi e ad altre posizioni creditizie. L’utile per azione diluito è risultato negativo per Chf 0. 17 nel secondo trimestre 2008. Il risultato ha risentito degli stessi fattori d’incidenza esposti per il Roe; il numero di azioni in circolazione è aumentato in seguito all’emissione di diritti di opzione completata a giugno 2008 e alla corresponsione del dividendo in azioni. Il calcolo dell’utile per azione (Eps) diluito del secondo trimestre 2008 presuppone l’avvenuta emissione delle azioni rivenienti dalla conversione delle obbligazioni a conversione obbligatoria. A titolo di paragone, nel secondo trimestre 2007 l’utile per azione diluito era pari a Chf 2. 36. Rispecchiando la perdita netta di competenza a livello di Gruppo, nel secondo trimestre il rapporto costi/ricavi si è attestato al 200,7%. Nel secondo trimestre 2008 si sono registrati deflussi netti per Chf 43,8 miliardi rispetto agli afflussi per Chf 34,0 miliardi del secondo trimestre 2007. Questa dinamica si è concretizzata in un contesto caratterizzato da persistenti turbolenze sui mercati creditizi e dal loro impatto sulla performance operativa e sulla reputazione dell’istituto. Alla fine del trimestre in rassegna, il totale dei patrimoni investiti risultava pari a Chf 2763 miliardi, di cui Chf 2006 miliardi ascrivibili a Global Wealth Management & Business Banking e Chf 757 miliardi a Global Asset Management. Global Wealth Management & Business Banking ha registrato una raccolta netta negativa per complessivi Chf 19,3 miliardi. Wealth Management International & Switzerland ha subito deflussi netti per Chf 9,3 miliardi, Wealth Management Us per Chf 8,0 miliardi e Business Banking Switzerland per Chf 2,0 miliardi. I deflussi netti di capitale accusati da Global Wealth Management & Business Banking sono stati più ingenti ad aprile. Global Asset Management ha registrato un deflusso complessivo netto per Chf 24,5 miliardi, ascrivibile in parte anche alla sottoperformance in alcune attività d’investimento durante i trimestri precedenti. L’unità Institutional Clients ha subito un deflusso netto per Chf 8,4 miliardi, che ha interessato in particolare i mandati multiasset, il reddito fisso e le azioni, e che è stato parzialmente compensato dagli afflussi negli investimenti alternativi e quantitativi e nel comparto immobiliare. L’unità Wholesale Intermediary ha accusato un deflusso netto di capitale per Chf 16,1 miliardi, che ha interessato in particolare i fondi multiasset, obbligazionari, azionari e immobiliari, e che è stato parzialmente compensato dagli afflussi negli investimenti alternativi e quantitativi. Resoconto sulle misure correttive volte a contrastare le cause all’origine delle perdite sui titoli subprime Ubs ha pubblicato in data 12 agosto una sintesi del programma di misure correttive presentato alla Commissione federale delle banche (Cfb). Tale programma contiene tutti i dettagli circa le misure che Ubs sta adottando per risolvere le questioni alla base delle perdite su posizioni subprime accusate nel 2007, menzionate nel suo precedente resoconto alla Cfb (sintesi pubblicata il 21 aprile 2008). Alcuni di questi provvedimenti sono già stati avviati da tempo. Il programma fissa le titolarità dei singoli provvedimenti e vincola Ubs a determinate scadenze. Una sintesi del resoconto sulle misure correttive è reperibile al sito www. Ubs. Com/remediation. Risultati di Ubs Global Wealth Management & Business Banking: secondo trimestre 2008 e primo trimestre 2008 a confronto - Nel secondo trimestre 2008 l’utile ante imposte di Global Wealth Management & Business Banking è calato del 48% rispetto ai tre mesi precedenti, attestandosi a Chf 1123 milioni. Wealth Management International & Switzerland ha evidenziato una contrazione dell’utile ante imposte dell’11% a Chf 1266 milioni. I ricavi operativi totali sono scesi del 6% a Chf 2859 milioni. A fronte di un livello medio più basso della base di patrimoni in gestione, i proventi ricorrenti sono calati di Chf 137 milioni a quota Chf 2161 milioni. Inoltre il rallentamento delle attività della clientela ha comportato una flessione dei proventi non ricorrenti, scesi di Chf 59 milioni a Chf 699 milioni. I costi operativi sono diminuiti del 2% a Chf 1593 milioni. Tale contrazione è imputabile prevalentemente al taglio del 5% delle spese per il personale, collocatesi a Chf 898 milioni, a sua volta riconducibile ai minori ratei relativi ai compensi correlati alla performance. Wealth Management Us ha registrato una perdita ante imposte di Chf 741 milioni, contro un utile ante imposte di Chf 183 milioni nel trimestre precedente, per effetto degli accantonamenti legati al riacquisto delle auction rate securities e dei relativi costi per Usd 900 milioni (Chf 919 milioni). Escludendo questi accantonamenti, il risultato ante imposte avrebbe evidenziato una lieve contrazione a fronte di un contesto di mercato difficile. I ricavi operativi totali sono calati del 3% da Chf 1527 milioni a Chf 1477 milioni, un risultato che riflette da una lato una contrazione del 5% dei proventi non ricorrenti, a sua volta riconducibile al restringimento del volume delle transazioni e al conseguente calo delle commissioni, e dall’altro la diminuzione del 2% dei proventi ricorrenti. I costi operativi totali sono aumentati del 65% da Chf 1344 milioni a Chf 2218 milioni, sospinti dagli accantonamenti correlati alle auction rate securities. Al netto di tali oneri, i costi operativi sarebbero diminuiti del 3% rispetto al primo trimestre, riflettendo una riduzione delle spese per il personale e degli oneri generali e amministrativi. Le spese per il personale sono scese del 4% a Chf 1010 milioni, principalmente in ragione dei minori compensi per i consulenti finanziari in linea con la flessione dei ricavi. I costi generali e amministrativi si sono attestati a Chf 1208 milioni, rispetto ai Chf 293 milioni dei primi tre mesi dell’anno, a causa degli accantonamenti precedentemente indicati. Business Banking Switzerland ha conseguito un incremento degli utili ante imposte dell’11% a Chf 598 milioni, riconducibile principalmente al taglio dei costi operativi. I ricavi operativi totali hanno evidenziato una contrazione del 3%, dovuta ai minori livelli di interessi attivi e proventi di natura diversa. I costi operativi complessivi sono stati ridotti del 13% a Chf 631 milioni. Il taglio più consistente ha interessato le spese per il personale, calate dell’8% a Chf 592 milioni. Global Asset Management: secondo trimestre 2008 e primo trimestre 2008 a confronto Global Asset Management chiude il secondo trimestre 2008 con un utile ante imposte di Chf 352 milioni, in progresso del 7% rispetto ai primi tre mesi dell’anno. Questo risultato è ascrivibile all’aumento delle commissioni di performance, in particolare sugli investimenti alternativi e quantitativi, e alla riduzione delle spese per il personale, a sua volta riconducibile prevalentemente a modifiche negli accantonamenti di perenzione relativi alle future remunerazioni dell’Equity Ownership Plan. I ricavi operativi totali sono saliti del 2% a Chf 808 milioni. I proventi del segmento Institutional sono avanzati da Chf 427 milioni a Chf 472 milioni. Il progresso delle commissioni generate dagli investimenti alternativi e quantitativi e il calo degli accantonamenti per perdite operative sono stati parzialmente controbilanciati dalla flessione delle commissioni di gestione dovute a loro volta a una contrazione dei patrimoni investiti. I ricavi del segmento Wholesale intermediary sono diminuiti da Chf 364 milioni a Chf 336 milioni. Nel secondo trimestre l’abbassamento del livello medio dei patrimoni in gestione ha inciso sulle commissioni di gestione. I costi operativi totali sono scesi da Chf 461 milioni a Chf 456 milioni. Le spese per il personale sono calate da Chf 303 milioni a Chf 291 milioni, per lo più a seguito dello scioglimento dei ratei contabilizzati nel primo trimestre 2008. Investment Bank: secondo trimestre 2008 e secondo trimestre 2007 a confronto Nel secondo trimestre 2008 il risultato ante imposte è stato negativo per Chf 5233 milioni a fronte di un utile di Chf 1659 milioni conseguito nel periodo corrispondente nel 2007. I ricavi operativi totali sono stati negativi per Chf 2302 milioni, in calo rispetto al risultato positivo di Chf 6244 milioni. I proventi di Investment Banking sono diminuiti del 52% a Chf 1008 milioni, in ribasso dal livello record di Chf 2079 milioni ottenuto nel secondo trimestre 2007. Nel periodo in rassegna, tutti i flussi di ricavo sono risultati compromessi dalle turbolenze sui mercati dei capitali. I ricavi di consulenza ceduto sono scesi del 37% attestandosi a Chf 437 milioni, in linea con il ridimensionamento del volume delle operazioni accusato dal settore su scala globale in un contesto creditizio deteriorato. I ricavi dei mercati dei capitali hanno evidenziato una contrazione del 49%, penalizzati dai volumi di mercato più ridotti in tutte le aree geografiche a seguito del persistere della volatilità sul comparto obbligazionario e su quello azionario. I mercati dei capitali azionari hanno registrato una flessione del 50% dei proventi, a fronte di una riduzione del 48% di quelli legati alle attività di Fixed Income, Currencies and Commodities (Ficc). Anche gli altri proventi da commissioni e quelli legati alla gestione del rischio sono scesi, collocandosi al valore negativo di Chf 179 milioni rispetto al saldo negativo di Chf 90 milioni dell’anno precedente. I proventi di Sales and trading sono scesi da un livello positivo di Chf 4142 milioni a un saldo negativo di Chf 3178 milioni, penalizzati dai ricavi negativi per Chf 4720 conseguiti dalle attività di Ficc, solo parzialmente compensati dal contributo positivo di Chf 1542 milioni delle attività su azioni. I proventi dell’unità Equities hanno registrato una contrazione del 42% a Chf 1542 milioni, in flessione dai Chf 2673 milioni, adducibile a fattori quali le difficili condizioni di negoziazione, i timori circa i tassi d´interesse e l´inflazione e la continua volatilità del mercati che hanno caratterizzato il secondo trimestre 2008. Le attività di cash equity hanno continuato a esprimere una performance vigorosa, con ricavi in progresso rispetto al secondo trimestre 2007, mentre i proventi da derivati e prodotti equity-linked sono diminuiti in risposta al deterioramento delle condizioni sul mercato globale. I servizi di prime brokerage hanno raggiunto un risultato record nel secondo trimestre 2008, sostenuti dall’incremento dei proventi delle attività di finanziamento alla clientela e di securities lending. I ricavi riconducibili alle attività su strumenti derivati quotati sono rimasti invariati, in quanto gli interessi sui maggiori patrimoni dei clienti sono stati neutralizzati da un calo delle commissioni, dovuto alla contrazione dei volumi. Rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio, i proventi da trading in conto proprio hanno messo a segno un progresso. I ricavi dell’unità Fixed income, currencies and commodities (Ficc) sono stati negativi per Chf 4720 milioni, in flessione rispetto al saldo positivo di Chf 1469 milioni del secondo trimestre 2007. L’impatto più sostanziale è stato prodotto dagli ulteriori adeguamenti delle valutazioni dei crediti sulle coperture acquistate presso compagnie assicurative monoramo. La maggior parte delle altre perdite sono correlate alle esposizioni verso il mercato immobiliare residenziale statunitense (subprime, Alt-a) e verso il programma di credito strutturato (reference-linked notes). Le perdite e le svalutazioni suindicate sono state solo parzialmente compensate dai vigorosi risultati messi a segno da altre aree. I proventi generati dalle attività su tassi sono incrementati grazie alle opportunità favorevoli emerse nell’ambito della negoziazione per conto della clientela e in conto proprio, sostenute dalla elevata volatilità e dalle turbolenze dei mercati. I prodotti strutturati sono progrediti in virtù dell’aumento dei ricavi sui crediti strutturati, quasi raddoppiati rispetto al secondo trimestre 2007, e grazie al fatto che i tassi strutturati hanno beneficiato dell’ampliamento della gamma di prodotti. I proventi sui crediti hanno risentito delle posizioni in strategie in conto proprio e delle avverse condizioni di mercato. I costi operativi totali sono calati del 36% da Chf 4565 milioni a Chf 2931 milioni. La riduzione delle spese per il personale, tagliate del 56% a Chf 1494 milioni, riflette la diminuzione dei ratei relativi ai compensi commisurati alla performance e lo scioglimento di alcuni ratei contabilizzati nel primo trimestre 2008. Anche i costi salariali sono scesi a fronte di una contrazione dell’organico pari a 2662 equivalenti a tempo pieno. Le spese generali e amministrative hanno evidenziato una flessione del 17% a Chf 784 milioni, che ha interessato in modo particolare voci di costo quali viaggi, spese di rappresentanza, It e outsourcing. Il secondo trimestre 2008 include una svalutazione dell’avviamento pari a Chf 341 milioni ascrivibile alla dismissione delle attività di Municipal Securities statunitensi da parte di Investment Bank. .  
   
   
UBS ANNUNCIA UN RIPOSIZIONAMENTO AL FINE DI CONSEGUIRE LA MASSIMA FLESSIBILITÀ STRATEGICA PER IL SUO SVILUPPO FUTURO  
 
Zurigo / Basilea, 8 settembre 2008 - A seguito di una dettagliata revisione della propria strategia da parte del Consiglio di amministrazione e del Group Ceo, Ubs il 12 agosto ha annunciato cambiamenti nel suo orientamento strategico e avvia un ampio programma volto alla riorganizzazione delle attività operative. Partendo dalle attuali basi di clientela nei tre ambiti operativi, questa operazione si propone di accrescerne ulteriormente il valore, creare una piattaforma per una redditività elevata in ogni singola attività e massimizzare il valore per il Gruppo nel suo insieme. Ubs opererà adesso come un Gruppo con divisioni autonome. Questa iniziativa consentirà a Ubs di gestire con maggiore efficacia e agilità gli sviluppi nel settore finanziario – ivi incluse le incerte prospettive di breve termine dei mercati finanziari globali e i potenziali cambiamenti dei requisiti patrimoniali regolamentari. Il nuovo modello d’affari incentiverà maggiormente ogni divisione operativa a conseguire i propri risultati esclusivamente in base alle proprie capacità e risorse, senza ricorrere a sussidi trasversali sotto forma di capitali o finanziamenti da parte delle altre unità. «La nostra revisione ha chiaramente rivelato i punti deboli relativi all´approccio del modello di affari integrato. Alcuni di questi punti deboli – come la mancanza di chiarezza riguardo all’effettivo profilo di rischio/rendimento delle singole attività – sono stati fonte di rischi notevoli, come abbiamo potuto osservare negli scorsi mesi. Altri punti deboli hanno portato alla creazione di processi troppo elaborati e inutili livelli di complessità. La nuova struttura favorirà lo spirito di trasformazione e la necessaria chiarezza in termini di responsabilità e trasparenza, consentendoci di ottimizzare l’impiego dei finanziamenti e dei capitali. Questo riposizionamento della banca consentirà di realizzare la massima flessibilità strategica per cogliere le migliori opportunità possibili al fine di creare valore per gli azionisti in futuro», ha affermato Peter Kurer, Presidente di Ubs. «Molto è già stato fatto ai fini del riposizionamento di Investment Bank. Abbiamo ridotto in misura sostanziale la nostra esposizione di bilancio e verso il rischio, nonché i costi e il personale, apportando cambiamenti al nostro modello di governance del Gruppo e adottando opportune misure correttive. Sono determinato ad aumentare l’efficacia della gestione di Ubs. Questi cambiamenti fondamentali delle nostre modalità operative ci consentiranno ora di incrementare l’efficacia della struttura e dei processi gestionali di Ubs e di migliorare l’interazione tra le diverse attività», ha precisato Marcel Rohner, Ceo di Ubs. Management esecutivo - La gestione esecutiva del Gruppo sarà diretta dal Ceo che riceverà il sostegno del Direttorio del Gruppo e il suo Executive Committee di nuova creazione. Il Direttorio del Gruppo si concentrerà sugli interessi del Gruppo e gestirà in particolare i servizi condivisi e lo sviluppo della leadership del Gruppo, accrescerà i ricavi interdivisionali, supervisionerà la governance regionale e revisionerà i cambiamenti proposti al portafoglio di attività. L’executive Committee, composto dal Ceo, dal Cfo, dal Cro (Chief Risk Officer) e dal Group General Counsel, prenderà le decisioni in materia di allocazione delle risorse del Gruppo. Stabilirà e supervisionerà gli obiettivi di performance delle divisioni, i parametri di rischio, l’allocazione di capitali e le condizioni di finanziamento. I Ceo delle divisioni dovranno gestire le proprie attività in modo molto più autonomo e saranno responsabili delle risorse di capitale, dei collaboratori e delle infrastrutture a loro assegnati. I Ceo regionali attueranno un’intensa collaborazione interdivisionale al fine di generare valore per gli azionisti Ubs e assumeranno la responsabilità a livello del Gruppo in materia di regolamentazione regionale. Il Corporate Center avrà la responsabilità di effettuare sofisticati controlli a livello di Gruppo negli ambiti di finanza, rischio, legal & compliance, e un’attenzione significativa sarà dedicata al rafforzamento e all’attuazione autonoma di queste funzioni in tutto l’istituto. Priorità strategiche - Ubs continuerà a sviluppare la piattaforma, le competenze e la portata di Global Wealth Management & Business Banking. Queste attività comprendono l’espansione della presenza globale sui mercati internazionali della gestione patrimoniale in crescita. La posizione di leadership di Ubs in Svizzera, sia come gestore patrimoniale che come principale banca retail, rimarrà il caposaldo della strategia e di una crescita duratura degli utili. Investment Bank proseguirà il proprio riposizionamento a favore di una crescita incentrata sulle attività con la clientela, unitamente a un’ulteriore riduzione del proprio bilancio e delle posizioni di rischio. Questo approccio consentirà a Investment Bank di valorizzare la sua copertura e le sue risorse di distribuzione su scala globale e di assicurare la massima attribuzione di responsabilità per la creazione di valore per gli azionisti. Ogni linea operativa – azioni, investment banking e reddito fisso, valute e materie prime – sarà misurata in funzione dei rispettivi obiettivi individuali di rendimento del capitale. Inoltre, un nuovo piano di retribuzione consentirà di definire un giusto equilibrio tra rischio e rendimento. Nella divisione Global Asset Management, sia l’indipendenza del management e delle decisioni d’investimento, sia la performance d’investimento sono fattori critici per imporsi sul mercato. Gli incentivi per i dirigenti e per il personale saranno allineati con i risultati e con la performance d´investimento delle attività operative. Programma di cambiamento - La modifica del modello operativo di Ubs sarà attuata attraverso un programma di cambiamento gestito centralmente, che coprirà gli aspetti strutturali, giuridici e finanziari della transizione. Le sette direttrici di questo programma, il cui inizio è previsto con effetto immediato, sono le seguenti: revisione dei sistemi d’incentivo per la remunerazione del management e del personale delle unità operative in funzione della creazione di valore per gli azionisti all’interno delle rispettive unità (nel quarto trimestre 2008); ulteriori ottimizzazioni del sistema generale di finanziamento al fine di allineare costi e struttura delle passività di ciascuna unità operativa a quelli dei concorrenti indipendenti (fine 2009); modifiche alla struttura della governance esecutiva in funzione dei cambiamenti soprariportati (entro la fine del terzo trimestre 2008); sviluppo di obiettivi e indicatori di performance in linea con il riposizionamento delle divisioni operative (fine 2008); riduzione delle dimensioni e delle competenze del Corporate Center in base alla riallocazione delle titolarità dei processi alle divisioni; revisione degli accordi interdivisionali inerenti la prestazione di servizi, la suddivisione dei ricavi e l’intermediazione (metà 2009); prosecuzione del programma strategico di riduzione dei costi volto a incrementare l’efficienza del Gruppo. Ubs prevede che il programma di cambiamento sarà completato entro la fine del 2009. Peter Kurer, Presidente di Ubs, ha commentato: “Siamo soddisfatti di aver trovato la giusta linea strategica per la gestione e lo sviluppo delle nostre attività. Questo riposizionamento consentirà a Ubs di operare rapidamente al fine di cogliere le opportunità per il rafforzamento di ognuna delle sue attività - attraverso collaborazioni, joint venture o altre forme di combinazioni, man mano che i mercati torneranno a una situazione di normalità – con l’obiettivo dichiarato di produrre il maggior valore possibile per gli azionisti, preservando al contempo l’asset strategico di Ubs, ovvero le sue attività di gestione patrimoniale a livello globale. ”.  
   
   
UBS ANNUNCIA LE NOMINE IN SENO AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E AL DIRETTORIO DEL GRUPPO  
 
 Zurigo / Basilea, 8 settembre 2008 - Facendo seguito alla proposta del Governance and Nominating Committee, il Consiglio di amministrazione di Ubs propone la nomina di Sally Bott, Rainer-marc Frey, Bruno Gehrig e William G. Parrett quali membri indipendenti del Consiglio di amministrazione di Ubs Sa con un mandato che terminerà in occasione dell´Assemblea generale ordinaria 2009. Questi candidati apportano una rilevante e specifica esperienza a Ubs, soprattutto nei settori dei servizi finanziari globali, della gestione dei cambiamenti, della regolamentazione e delle prospettive degli azionisti istituzionali. La loro nomina segue l´introduzione, il 1° luglio, di un nuovo quadro di Corporate Governance che ha rafforzato la funzione di sorveglianza del Consiglio di amministrazione e chiarificato la demarcazione dei ruoli e delle responsabilità del Cda e della Direzione esecutiva. «Abbiamo avuto il privilegio di poter scegliere tra una rosa di candidati con eccellenti qualifiche», ha dichiarato Peter Kurer, presidente del Consiglio di amministrazione. «Sono molto lieto che queste persone siano disposte a far parte del nostro Cda. Provengono da settori diversi e potranno quindi dare un notevole apporto all´ampliamento del know how del Consiglio di amministrazione. Le capacità individuali consentiranno loro di fornire un contributo al comitato specifico in cui è previsto che entrino a far parte. Nel contempo, ognuno di loro vanta anche una notevole esperienza nel settore bancario e finanziario. Sono convinto che i candidati saranno in grado di fornire un notevole impulso al futuro sviluppo e successo di Ubs». La selezione è stata gestita dal Governance and Nominating Committee del Consiglio di amministrazione di Ubs, presieduto da Gabrielle Kaufmann-kohler, e appoggiata da consulenti esterni. I candidati saranno proposti per l´elezione in occasione dell´Assemblea generale straordinaria di Ubs Sa, che si terrà il 2 ottobre 2008. Nomine al Direttorio del Gruppo - Su raccomandazione del Group Ceo, il Consiglio d’amministrazione ha nominato due nuovi membri del Direttorio del Gruppo. Markus U. Diethelm entrerà a far parte di Ubs come Group General Counsel durante il terzo trimestre 2008. Questa posizione era rimasta vacante dopo l’elezione di Peter Kurer al Consiglio di amministrazione in occasione dell’Assemblea generale ad aprile. Marco Suter, che aveva comunicato al Consiglio di amministrazione e al Ceo il suo desiderio di ritirarsi dal suo ruolo di Group Cfo, trasmetterà la sua funzione a John Cryan il 1° settembre 2008. “Siamo lieti che Markus Diethelm e John Cryan entrino a far parte del Direttorio del Gruppo e del nuovo Executive Committee quando sarà costituito. Queste importanti funzioni saranno così esercitate da due dirigenti di alto livello», ha dichiarato Marcel Rohner, Ceo di Ubs. Markus U. Diethelm vanta un’esperienza molto rilevante nella gestione della funzione giuridica su scala internazionale in un settore la cui complessità è simile a quella del settore bancario. In particolare, la sua esperienza nello sviluppo strategico di Swiss Re sarà molto utile per le prossime tappe di Ubs. John Cryan è un esperto bancario affermato che per diversi anni si è specializzato nella consulenza a istituti finanziari nel mondo. Il suo know how sarà prezioso per ripristinare il valore di Ubs. » « Marco Suter vanta un’esperienza riconosciuta presso Ubs, come Cfo del Gruppo lo scorso anno e come membro del Consiglio di amministrazione in precedenza. Durante questo ultimo anno, ha fornito a Ubs un contributo notevole e gli sono grato di essere stato disponibile quando avevamo maggiormente bisogno di lui. Rispettiamo e sosteniamo il suo desiderio di ritirarsi dalla funzione di Cfo in questo momento», ha dichiarato Peter Kurer, presidente di Ubs. Curriculum vitae dei candidati al Consiglio di amministrazione - Sally Bott (1949) è Group Human Resources Director di Bp plc, una delle maggiori aziende a livello mondiale, di cui è entrata a far parte all’inizio del 2005, ed è membro del Group Executive Committe della società. Specializzata in economia, Sally Bott ha dedicato gran parte della sua carriera alla finanza. Ha operato presso Citibank dal 1970 al 1993, dove per 15 anni ha continuato a crescere in posizioni Hr, operando prevalentemente nell´ambito dell´investment e wholesale banking con un´ampia gamma di responsabilità geografiche tra cui Asia, Giappone, Europa e Nord America. L´ultima funzione ricoperta è stata quella di Hr Director Wholesale Bank e Group Hr Director, Nord America. È entrata a far parte di Barclays plc a Londra nel 1994 come Hr Director di Bzw, il ramo investment banking di Barclays. Nel 1996 è stata nominata Group Hr Director di Barclays plc. Nel 2000 è ritornata a New York ed entrata a far parte di Marsh and Mclennan, una società di servizi assicurativi e di rischio globale con sede negli Stati Uniti, nel ruolo di Managing Director e Head of Hr per Marsh, Inc. Sally Bott è conosciuta per la sua vasta esperienza nel gestire i cambiamenti organizzativi. È cittadina americana e in caso di sua elezione, il Consiglio di amministrazione intende nominarla membro dello Human Resources and Compensation Committee. Rainer-marc Frey (1963) è fondatore e presidente di Horizon21, un gestore di investimenti tematici con visioni a lungo termine in svariati settori. Dopo la laurea in economia con orientamento alla finanza e al banking conseguita all´Università di San Gallo, Rainer-marc Frey ha iniziato la propria carriera nel 1987 alla Merrill Lynch e in seguito presso Salomon Brothers. Cinque anni più tardi, all´età di 29 anni, fonda uno dei primi gruppi di hedge fund in Europa – Rmf Investment Group – di cui sarà Chief Executive Officer per dieci anni. Dopo la vendita di Rmf a Man Group plc nel 2002, ha ricoperto varie posizioni direttive presso Man Group, prima di fondare Horizon21 nel 2004. Rainer-marc Frey è membro del Consiglio di amministrazione di Dksh, Zurigo, e membro dell´Advisory Board di Invision Private Equity Ag, Zugo. È cittadino svizzero e in caso di elezione, il Consiglio di amministrazione intende assegnarlo al Risk Committee e allo Strategy Committee. Bruno Gehrig (1946), Prof. Dott. Dott. H. C. , è presidente di Swiss Life Holding e vicepresidente di Roche Holding. Con un background accademico, Bruno Gehrig è un esperto private banker ed è stato uno stimato membro delle autorità di vigilanza svizzere. Nel 1981 ha concluso la prima parte della sua carriera accademica di Professore aggiunto a Berna e a Rochester, Ny, Stati Uniti, per assumere la funzione di Capo Economista nel Gruppo Ubs. Dopo aver ricoperto diverse posizioni direttive in seno alla banca nelle sedi di New York, Londra, Tokyo e in Medio Oriente ha assunto la responsabilità per Securities Sales & Trading. In seguito, Bruno Gehrig è stato nominato Ceo del Cantrade Private Banking Group, incarico che ha svolto fino alla ripresa della carriera accademica in veste di Professore di banking e finanza all´Università di San Gallo e al contempo è stato membro della Commissione federale delle banche (Cfb). Nel 1996, è divenuto membro del Consiglio direttivo della Banca Nazionale Svizzera e successivamente vicepresidente. Bruno Gehrig è anche presidente della Fondazione Swiss per il trasporto aereo (Swiss Luftfahrtstiftung). È cittadino svizzero e in caso di sua elezione, il Consiglio di amministrazione intende nominarlo membro dell´Audit Committee. William (Bill) G. Parrett (1945) ha svolto l’intera carriera presso Deloitte Touche Tohmatsu, un’organizzazione globale le cui società membri impiegano 160 000 collaboratori in quasi 140 Paesi e che fornisce i propri servizi all´80% delle società incluse nella classifica Fortune Global 500. Membro del Global Executive Committee dal 1999, Bill Parrett ha assunto la carica di Chief Executive Officer nel 2003, ricoprendola fino al suo pensionamento, nel 2007. Durante questo periodo i ricavi di Deloitte sono cresciuti da Usd 15 mld a Usd 23 mld. Bill Parrett ha fondato il National Financial Services Group e il Global Financial Services Group di Deloitte, che ha diretto in veste di presidente. Oggi Bill Parrett è direttore indipendente di Eastman Kodak Co. , Usa, Blackstone Group Lp, Usa e Thermo Fisher Scientific Inc, Usa, ed è anche presidente del Council for International Business statunitense, nonché membro del Comitato esecutivo della Camera di commercio internazionale. È cittadino americano e in caso di sua elezione, il Consiglio di amministrazione intende nominarlo membro dell´Audit Committee. Curriculum vitae dei nuovi membri del Direttorio del Gruppo - Markus U. Diethelm (1957), attualmente Group Chief Legal Officer di Swiss Re, sarà nominato Group General Counsel di Ubs. Markus U. Diethelm ha conseguito una laurea in giurisprudenza presso l’Università di Zurigo e un Master e un dottorato presso l’Università di Stanford. È un procuratore qualificato nello Stato di New York e in Svizzera. Ha iniziato la sua carriera nel 1983 presso Bär & Karrer, uno studio legale zurighese. Nel 1988 è entrato a far parte di Paul, Weiss, Rifkind, Wharton & Garrison a New York come socio estero. Nel 1989 ha operato presso Sherman Sterling a New York, uno studio legale specializzato in fusioni e acquisizioni. Nel 1992 è entrato a far parte dello studio legale Gibson, Dunn & Crutscher a Chicago, specializzato in questioni aziendali, transazioni su titoli, indagini per contenziosi e questioni regolamentari, operando presso gli uffici di Bruxelles e Parigi dell’azienda. È entrato a far parte di Swiss Re nel 1998 come Group Chief Legal Officer ed è stato nominato all’Executive Board dal 1° gennaio 2007. Sotto la sua direzione, Swiss Re ha introdotto un modello globale per la funzione giuridica e di compliance. Markus U. Diethelm ha svolto un ruolo importante nel contenzioso relativo al World Trade Center dell’azienda e in questioni aziendali importanti. È cittadino svizzero. John Cryan (1960), attualmente Head of the Financial Institutions Group in seno all’Investment Bank, Ubs, sarà nominato Group Chief Financial Officer e sostituirà Marco Suter. Un alumnus di Arthur Andersen & Co, John Cryan è entrato a far parte di S. G. Warburg a Londra nel 1987. Dal 1992, si è specializzato nella consulenza strategica e finanziaria al settore dei servizi finanziari. In questi ultimi mesi, ha svolto un ruolo attivo in seno a diverse società nella consulenza al Consiglio d’amministrazione e al Direttorio del Gruppo per quanto riguarda le questioni relative alla crisi finanziaria. John Cryan è cittadino britannico. .  
   
   
“CREDITO AL CONSUMO” – EDIZIONE 2008 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 8 settembre 2008 - Nel 2007 le nuove erogazioni toccano i 67,7 milioni (+8,3% rispetto al 2006). Per la prima volta da anni è inferiore al 10% la crescita del mercato. Sono i prestiti personali a trainare il mercato: dei 5,2 miliardi di euro di crescita complessiva, 3,4 miliardi sono dovuti ai soli prestiti personali. Poco oltre 1 miliardo il contributo del finalizzato auto, poco meno di 900 milioni (dimezzato rispetto al 2006) il contributo alla crescita di cessione del quinto e carte revolving. In relazione alla scelta di molte banche di affidare a società prodotto l’erogazione dei prestiti personali, sta perdendo di significato la distinzione tra erogazioni delle banche generaliste e erogazioni delle banche specializzate. Molto più significativa appare la distinzione tra erogazioni tramite la rete distributiva bancaria ed erogazioni tramite le reti distributive delle specializzate. Da questo punto di vista, apparentemente il 2007 si è concluso in parità: a fronte di una crescita delle erogazioni dell’8,3%, le reti bancarie hanno registrato una crescita dell’8,5%. Il dato è però influenzato dal fatto che i prodotti di collocazione tipicamente bancaria sono i prestiti personali, il segmento più dinamico del mercato, mentre i prodotti tipicamente trattati dalle finanziarie sono i prestiti finalizzati, negli ultimi anni il segmento meno dinamico del mercato. Dati di sintesi, 2007
Numero operatori significativi
· banche generaliste e specializzate 807
· finanziarie art. 107 36
Andamento dell’erogato 2007/2006 (% variazione)
· banche generaliste 13,8
· banche specializzate e finanziarie -17,5
· prestiti personali 13,5
· prestiti finalizzati mezzi di trasporto 5,3
· altro finalizzato -3,6
· carte revolving e cessione del quinto 9,0
· totale mercato 8,3
Andamento regionale del credito erogato 2007/2006 (%)
· Nord Ovest 9,6
· Nord Est 10,5
· Centro 7,4
· Sud 7,3
· Isole 6,6
Quota di mercato primi 4 operatori (%) 30,6
Prospettive di breve termine (crescita 2008/2007)
· prestiti personali 7/9
· prestiti finalizzati mezzi di trasporto -3/-5
· altro finalizzato -1/-3
· carte revolving e cessione del quinto 5/7
· totale mercato 2/4
Fonte: Databank .
 
   
   
EURISPES: QUALE RISPARMIO PER LE FAMIGLIE CON L´INTRODUZIONE DEL QUOZIENTE FAMILIARE?  
 
 Roma, 8 settembre 2008 - L’introduzione del quoziente familiare, secondo il modello francese, comporterebbe un risparmio medio annuo d’imposta di circa 800 euro a famiglia (valori che aumentano in misura direttamente proporzionale alla disponibilità reddituale della famiglia ed al numero di soggetti a carico). Un risparmio medio che, a livello aggregato, rappresenterebbe grandezze non trascurabili (sotto il profilo macroeconomico) anche, e soprattutto, in termini di capacità di spesa della famiglia e conseguente incremento dei consumi. È quanto emerge dallo studio sull’ipotesi di applicazione del quoziente familiare in Italia, realizzato nell’ambito dell’Osservatorio tributario permanente dell’Eurispes, giunto al secondo dei sette appuntamenti previsti entro la fine di questo anno. «Il meccanismo impositivo del quoziente familiare − afferma il Presidente dell’Eurispes, prof. Gian Maria Fara − sembra, dunque, determinare una riduzione dell’imposizione diretta in capo alle famiglie che presentino talune caratteristiche (in termini di reddito imponibile lordo e di numero di componenti), con innegabili ripercussioni positive sulla loro capacità di spesa e, conseguentemente, sulla qualità della vita». Al trend di crescita evidenziato dal reddito primario netto (+22,3% tra il 2000 ed il 2006) non ha fatto seguito un corrispondente incremento del reddito disponibile per le famiglie italiane (l’incidenza del saldo dei trasferimenti sul reddito primario netto – saldo da redistribuzione – nel 2006 pari al 11,3%). La causa principale è imputabile all’aumento dei trasferimenti da redistribuzione ed in particolare all’aumento delle imposte correnti gravanti sulle famiglie (+18,7% negli ultimi sette anni) cui non ha corrisposto un incremento del saldo relativo a contributi e prestazioni sociali erogate (12 miliardi di euro a fronte di un aumento di 27,5 miliardi di euro). Tali premesse, tenuto conto del fatto che l’aumento della spesa per l’acquisto di beni e servizi (+22,7% tra il 2000 ed il 2006) da parte delle famiglie italiane è stata quasi interamente coperta dal reddito netto disponibile (la spesa per consumi ha rappresentato, tra il 2003 e il 2006, il 92,3% del reddito netto disponibile, dopo una fase recessiva verificatasi durante il triennio precedente), portano a valutare con favore l’eventuale introduzione nell’ambito dell’ordinamento tributario nazionale di un meccanismo, quale il quoziente familiare, teso a ridurre l’imposizione complessiva in capo alle famiglie aumentando di fatto la relativa disponibilità di reddito netto da destinare ai consumi. Con riguardo alla necessità di intraprendere azioni volte ad incrementare la capacità di spesa delle famiglie occorre, peraltro, rilevare che il recente incremento avutosi nei volumi di concessione del credito al consumo (+6,3% tra i dati del primo semestre 2007 e quelli del primo semestre 2006) appare un dato significativo e una prova della costante diminuzione della capacità di spesa delle famiglie, le quali con sempre maggior frequenza devono ricorre a tali strumenti di finanziamento per far fronte alle proprie esigenze. Attualmente, le famiglie non sono più in grado di assicurarsi il tenore di vita precedente acquisito esclusivamente attingendo ai propri mezzi reddituali, motivo per cui sempre più spesso, negli ultimi anni, si è fatto ricorso al settore dei finanziamenti. Nel primo semestre 2007, il sistema creditizio ha erogato finanziamenti per un importo complessivo pari a circa 93. 910 milioni di euro, mentre il 44,2% dei soggetti intervistati in occasione di una indagine sul tema realizzata dall’Eurispes ha dichiarato di aver recentemente fatto ricorso al credito al consumo (anche se gli ultimi dati disponibili segnalano un sensibile calo della richiesta di credito che, a parere dell’Eurispes, rappresenta un ulteriore sintomo della crescente difficoltà delle famiglie). Il che non può che confermare che buona parte dell’aumento di reddito netto disponibile per le famiglie originato dall’introduzione del quoziente familiare sicuramente sarebbe da queste utilizzato per incrementare i propri consumi (con evidenti riflessi in termini di ripresa economica e gettito tributario). Al riguardo è stato già acclarato (da studi di macro e micro-economia) che sono le famiglie con figli minori a carico i soggetti con la maggiore propensione al consumo. Ma questa tipologia di nuclei familiari risulta essere proprio quella interessata e avvantaggiata dal meccanismo del quoziente familiare. Ovviamente, l’implementazione di un siffatto (innovativo) criterio impositivo, pur rifacendosi all’esperienza transalpina, dovrebbe tener conto delle specificità del sistema impositivo e del tessuto sociale nazionale. Due possibili meccanismi sono: l’introduzione di una clausola di salvaguardia, che assicurerebbe, alle famiglie per le quali il meccanismo del quoziente familiare dovesse risultare svantaggioso, il mantenimento del pre-esistente sistema di detrazioni per carichi di famiglia; l’individuazione, così come avviene in Francia, di un tetto massimo al vantaggio fiscale derivato dal quoziente familiare. Considerando il vantaggio fiscale medio per classi di reddito familiare lordo e il numero di nuclei familiari che appartengono a ciascuna di esse, è possibile stimare il minor gettito fiscale riferibile all’imposta diretta in circa 3 miliardi di euro l’anno (-1,8% rispetto ai 168 miliardi di euro di imposte correnti versate dalle famiglie italiane nel 2006). Contestualmente a tale riduzione di gettito fiscale, diminuirebbe l’incidenza dei trasferimenti di redistribuzione sul reddito primario netto delle famiglie italiane, favorendo un incremento del reddito netto disponibile (+0,32% rispetto ai 948 miliardi di euro del 2006). Dal punto di vista degli impieghi, le famiglie italiane privilegerebbero sicuramente le proprie esigenze di acquisto di beni e servizi rispetto a quelle di investimento (come dimostra l’elevata propensione media al consumo, attestatasi negli ultimi anni oltre la soglia dell’80%). Il maggior reddito netto disponibile, si tradurrebbe, quindi, in un incremento della spesa per consumi di beni e servizi stimabile in circa 2,4 miliardi di euro, con un duplice effetto: dal punto di vista del bilancio familiare, le maggiori disponibilità finanziarie consentirebbero di ridurre il ricorso al credito al consumo per l’acquisto di beni e servizi; dal punto di vista fiscale, aumenterebbe il gettito derivante dall’imposizione indiretta che colpisce i consumi. Data l’Imposta sul Valore Aggiunto al 20%, l’extra-gettito potrebbe raggiungere i 500 milioni di euro l’anno, che compenserebbero, per il 16% circa, la riduzione del gettito fiscale da imposta diretta. Spesa delle famiglie per consumi ed investimenti e saldo finale. La principale voce di impiego del reddito netto disponibile delle famiglie italiane è la spesa sostenuta per esigenze di consumo di beni e di servizi. Tra il 2000 ed il 2006, la spesa per consumi finali delle famiglie italiane è aumentata del 22,7% (circa 162 miliardi di euro), superando gli 800 miliardi di euro già dal 2004 ed aumentando ulteriormente, nei successivi due anni, fino a raggiungere gli 875 miliardi di euro. Per sostenere i consumi finali, le famiglie italiane hanno, quindi, destinato all’acquisto di beni e servizi, una percentuale molto elevata del reddito netto disponibile, scesa dal 92,5% all’89,6% tra il 2000 ed il 2003 ed aumentata nuovamente, fino al 92,3%, nei tre anni successivi. La seconda voce di impiego del reddito netto disponibile, gli investimenti fissi lordi, sono aumentati, nello stesso arco temporale, da 77 a 102 miliardi di euro (+32,5%), mentre il loro peso sul reddito netto disponibile è rimasto pressoché costante, tra il 9,7% del 2001 ed il 10,7% del 2006. Incrociando i dati relativi agli investimenti fissi lordi, con quelli relativi agli ammortamenti, passati da 51,6 a 69,3 miliardi di euro nello stesso arco temporale considerato, otteniamo il valore netto degli investimenti fissi. Questi ultimi sono passati da 25,7 a 32,9 miliardi di euro tra il 2000 ed il 2006, facendo registrare un incremento del 21,8% ed un tasso di crescita medio annuo del 3,6%. Dal reddito netto disponibile al saldo finale delle famiglie italiane Anni 2000-2006 Valori assoluti
Anni Reddito netto disponibile Spesa per consumi finali Investimenti fissi lordi Ammort. Altre voci Saldo finale
2000 771,5 -713,7 -77,3 51,6 9,6 41,7
2001 815,6 -737,7 -79,1 54,0 10,1 62,9
2002 848,7 -760,3 -85,8 56,9 9,6 69,1
2003 872,7 -789,0 -85,3 59,4 -1,0 56,9
2004 901,3 -815,2 -90,1 62,7 4,9 63,6
2005 922,6 -839,7 -94,2 66,2 11,2 66,1
2006 948,5 -875,0 -102,2 69,3 17,1 57,7
Fonte: Elaborazione Eurispes su dati Istat. Sommando la spesa per consumi finali ed investimenti fissi netti e tenendo conto delle altre componenti che incidono sul reddito netto disponibile, otteniamo il saldo finale del conto economico delle famiglie italiane. Quest’ultimo ha avuto, nel corso degli ultimi anni, un andamento disomogeneo, facendo registrare valori anche profondamente diversi tra loro. Tra il 2000 ed il 2002, il saldo finale del conto economico delle famiglie italiane è aumentato sensibilmente, passando da 41,7 a 69,1 miliardi di euro (+65,7%). Una prima inversione di tendenza, si è verificata nell’anno immediatamente successivo, quando il saldo finale, a causa soprattutto dell’aumento sostenuto della spesa per consumi (+3,8%), è diminuito di circa 12 miliardi di euro, facendo registrare un valore superiore ai 56,9. Nei due anni successivi, il saldo finale è tornato nuovamente ad aumentare, raggiungendo nel 2004 e nel 2005, rispettivamente, i 63,6 (+11,8% rispetto al 2003) ed i 66,1 miliardi di euro (+16,2% rispetto al 2003). Nel 2006, l’aumento del reddito netto disponibile a 948 miliardi di euro (+2,8% rispetto al 2005), non è stato sufficiente a coprire l’incremento della spesa per consumi di beni e servizi (+4,2% rispetto al 2005) e per investimenti fissi netti (+17,5% rispetto al 2005). Il risultato è stato un decremento piuttosto marcato del saldo finale delle famiglie italiane, che è passato da 66,1 del 2005 a 57,7 miliardi di euro del 2006. .
 
   
   
EURISPES: ´NDRANGHETA HOLDING: GIRO D´AFFARI E PERMEABILITÀ TERRITORIALE  
 
 Roma, 8 settembre 2008 - Poco meno di 44 miliardi il giro d’affari della criminalità organizzata calabrese. Quasi 14. 000 le denunce per reati assimilabili alla ’Ndrangheta, 507 gli atti intimidatori a danni del tessuto socio-economico e politico, sciolto per infiltrazione mafiosa il 10 per cento dei comuni, oltre 1. 150 i beni immobili e aziendali confiscati. Tra il 1992 e il 2007, a tutte le organizzazioni criminali presenti sul territorio nazionale sono stati complessivamente sequestrati beni per un valore pari a oltre 5,2 miliardi di euro, di questi circa 231 milioni di euro provenivano dalle ’ndrine. Tra il 1999 e il 2008, in Calabria, si sono verificati 202 omicidi per motivi di ’Ndrangheta facendo registrare un incremento del 677%. Secondo il 22,1% dei calabresi tra le principali cause della diffusione della criminalità organizzata vi sono “le scarse risorse a disposizione della magistratura e delle Forze dell’ordine”. Bocciata “la presenza dell’esercito militare a presidiare il territorio”: indicata soltanto dal 6,7% dei calabresi come possibile misura di contrasto. Questi, alcuni dei dati che emergono dal Dossier ’Ndrangheta 2008 realizzato dall’Eurispes. «Ammonta a quasi 44 miliardi di euro il giro d’affari della ’Ndrangheta stimato dall’Eurispes per il 2007. Un fatturato fuorilegge – dichiara il Presidente dell’Eurispes, Prof. Gian Maria Fara – pari al 2,9% del Prodotto interno lordo italiano attestato, per l’anno in esame, a 1. 535 miliardi di euro. Un dato che risulta ancora più evidente ed allarmante se messo a confronto con il Pil di alcuni paesi europei: il giro d’affari prodotto dalla ’Ndrangheta Holding è equivalente alla somma della ricchezza nazionale prodotta da Estonia (13,2 miliardi di euro) e Slovenia (30,4 miliardi di euro). Il settore più remunerativo si conferma quello del traffico di droga che determinerebbe introiti per 27. 240 milioni di euro pari a oltre il 62 per cento del totale dei profitti illeciti. L’abbiamo definita “Holding” perché la ’Ndrangheta sembra, più di tutte le altre organizzazioni criminali, agire in termini di business: come una società che detiene la maggioranza delle azioni di tante altre aziende satelliti, le ’ndrine, la foraggiano e ne compongono la complessa struttura reticolare. E, paradossalmente, proprio attraverso questa capacità di fare rete, essa sopravvive e si estende ramificandosi, correndo sul filo delle opportunità offerte dal mondo globalizzato. Il dossier che presentiamo oggi è frutto di un lavoro di monitoriggio e di osservazione della criminalità organizzata e dei fenomeni ad essa connessi che viene da lontano, poiché da sempre rappresenta uno dei percorsi di ricerca più importanti e articolati intrapresi dall’Istituto. L’eurispes ha inoltre la possibilità di cogliere ancora più da vicino la realtà della ’Ndrangheta, grazie alla presenza di una propria sede regionale che vive la quotidianità e la complessità del territorio: da un lato, la pervasività di un modello criminale fondato sul business e reso saldo da un sistema di aggregazione e cooptazione di stampo familistico, dall’altro lato, l’emersione delle aspettative e del desiderio di rivalsa dei suoi cittadini e delle potenzialità del territorio stesso. La ’Ndrangheta – conclude il Presidente Fara – si presenta attualmente come una manifestazione del crimine organizzato assolutamente preoccupante soprattutto per quanto riguarda il suo radicamento a livello territoriale e ancor di più perchè capace di adottare, anno dopo anno, forme e strategie diverse, quasi camaleontiche, sempre più difficili da monitorare e, in ultima analisi, da ostacolare». «Negli ultimi anni – dichiara il Presidente dell’Eurispes Calabria, Raffaele Rio - si è assistito ad un vero e proprio salto di qualità in questa particolare attività illecita: le “’ndrine” puntano ad ottimizzare sforzi e rischi abbattendo i costi degli approvvigionamenti della droga, in particolare della cocaina dal Sud America, attraverso la strategia di eliminazione dei cosiddetti intermediari e ricercando il contatto diretto con i cartelli, soprattutto colombiani, o con la loro emanazione in Europa». Sul fronte dell’impresa il fatturato dei gruppi criminali calabresi è pari a 5. 733 milioni di euro. Le stime sul versante degli appalti pubblici truccati e della compartecipazione in imprese mettono in evidenza un incremento della strategia d’infiltrazione negli appalti delle opere pubbliche da parte della criminalità organizzata calabrese. «I soggetti imprenditoriali al servizio dei tentacoli della ’Ndrangheta – ha spiegato Raffaele Rio – presentano degli indubbi vantaggi operando senza i vincoli e le regole della legalità. In particolare le imprese “mafiose” dispongono di ingenti risorse finanziarie provenienti dalle attività illecite che consentono loro di innescare meccanismi cospicui di autofinanziamento; penetrano i mercati di riferimento senza alcun principio di concorrenza utilizzando, al contrario, strumenti e azioni di costante intimidazione; e, infine, mettono in campo misure per corrompere amministratori e pubblici funzionari per condizionare le procedure di gara». A completare il paniere criminale i proventi illeciti derivanti dal mercato dell’estorsione e dell’usura (5. 017 milioni di euro), il traffico di armi (2. 938 milioni di euro) e il mercato della prostituzione (2. 867 milioni di euro). Permeabilità criminale: Reggio Calabria, Catanzaro e Crotone tra le otto province più a rischio. Alla provincia di Napoli, con un punteggio pari a 68,9, va la maglia nera del territorio provinciale più permeabile ai tentacoli della criminalità organizzata secondo l’Indice di Penetrazione Mafiosa (Ipm) dell’Eurispes che annualmente misura la permeabilità dei territori al crimine organizzato, con l’obiettivo di monitorare il rischio di penetrazione mafiosa cui sono esposti i territori provinciali e di suggerire, per quanto possibile, i recenti sviluppi del fenomeno e le dimensioni che lo stesso sta assumendo e che, cosa ancor più interessante, potrà assumere nei contesti esaminati. A seguire, la provincia di Reggio Calabria (60,4 punti), Palermo (41,9 punti), Catanzaro (33 punti) e Bari (32,6). Preoccupante il posizionamento relativo al territorio calabrese: ben tre province si collocano nelle prime 8 posizioni. La ’Ndrangheta, attraverso l’uso sistematico e indiscriminato dell’intimidazione, del terrore, dell’omicidio, aspira ad affermare contro le Istituzioni locali una propria contro-cultura, una esplicita quanto determinata richiesta di potere. Dai dati emerge, in particolare, che il primato negativo calabrese di Reggio Calabria è dovuto principalmente ai reati assimilabili alle associazioni mafiose (ben 144,6 ogni 100. 000 abitanti), ai 23 Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose dal 1991 al 2007, agli atti di terrorismo pari a 211 dal 1999 al 2005 e al numero di intercettazioni pari a 27. 486 dal 2001 al 2003. Dalla particolare graduatoria Ipm emerge, inoltre, che a Crotone spetta il primato degli omicidi ogni 10mila abitanti per motivi di Mafia, Camorra e ’Ndrangheta tra i 24 territori provinciali analizzati e considerati più a rischio ricadenti nelle regioni Calabria, Puglia, Sicilia e Campania. Catanzaro, inoltre, è risultata la provincia calabrese con più elevato tasso di disoccupazione. Gli omicidi mafiosi in Calabria: dal 1999 un incremento del 667%. I dati disponibili indicano che nel periodo compreso tra il 1999 e il 2008, in Calabria, si sono verificati 202 omicidi per motivi di ’Ndrangheta con un incremento nel periodo considerato del 677 per cento. In provincia di Reggio Calabria, se ne contano 73, ovvero il 36,1% del dato complessivo regionale degli omicidi riconducibili alle guerre interne alle diverse cosche criminali. A seguire la provincia di Catanzaro, la cui quota di omicidi è pari al 24,3% del totale calabrese, dove gli omicidi legati a motivi di ’Ndrangheta sono stati ben 49, i territori provinciali di Crotone con 43 omicidi pari al 21,7% e Cosenza con 30 omicidi pari al 14,9%. Infine Vibo Valentia rispettivamente 7 omicidi (3,5%). Approfondendo ulteriormente l’analisi e considerando l’incidenza degli omicidi per mafia sul totale degli omicidi volontari commessi, si nota che in Calabria, nel periodo considerato, oltre un omicidio su tre è ascrivibile ai tentacoli della ’Ndrangheta: su 748[1] omicidi volontari commessi ben 202 (pari al 27%) sono riconducibili alla criminalità organizzata calabrese. Le denunce per ’Ndrangheta: in 7 anni quasi 14. 000 episodi. La distribuzione dei reati in Calabria mette in evidenza che, per tutti i crimini considerati, tra il 1999 e il 2005 sono state effettuate in totale 13. 785 denunce: 1. 900 per estorsione, 7. 962 per produzione, detenzione e spaccio di stupefacenti, 523 per associazione a delinquere e di tipo mafioso, 359 denunce per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, 1. 216 per ricettazione e infine 1. 825 per attentati. Analizzando in dettaglio il livello di distribuzione territoriale provinciale dei reati, sempre con riferimento al periodo 1999-2005, si nota che la provincia di Reggio Calabria, con 5. 242 casi, è il territorio che registra il maggior numero di denunce per reati assimilabili alle associazioni mafiose, pari al 38,1% del totale dei reati commessi in Calabria. Seguono, la provincia di Cosenza con 4. 051 denunce, pari al 29,4% dei reati commessi, e Catanzaro con 2. 361 denunce (17,1%). Chiudono la classifica le province di Vibo Valentia e Crotone, rispettivamente con 1. 114 e 1. 004 denunce per reati assimilabili alle associazioni mafiose, pari all’8,1,6% e al 7,3%. L’orecchio della giustizia: in Calabria il 13,3% delle intercettazioni del Paese. Dai dati del Ministero della Giustizia emerge che in totale, dal 2003 al 2005, in Italia il numero dei “bersagli”, come vengono chiamate in gergo le utenze controllate, è stato pari a 269. 642 con un incremento medio annuo pari al 13,8%. Per competenza territoriale e per permeabilità al crimine organizzato circa il 42% dei bersagli sono concentrati in quattro regioni meridionali, di cui oltre 36. 400 in Sicilia e quasi 36. 000 in Calabria; a seguire la Campania con 25. 000 bersagli e la Puglia con 15. 000 bersagli. Nel dettaglio provinciale è rilevante il valore assoluto registrato dalla provincia di Reggio Calabria con 27. 486 osservazioni telefoniche pari al 10% del dato complessivo nazionale e al 24,5% del dato complessivo riferito alle quattro aree regionali più permeabili all’operato dei sodalizi criminali. A seguire la provincia di Catanzaro con 5. 412 bersagli, Cosenza con 1. 709 bersagli e Vibo Valentia con 1. 116 bersagli. In coda si colloca la provincia di Crotone con 263 bersagli. Sequestri e confische: attività di contrasto per 231 milioni di euro. Oltre all’attività di prevenzione e repressione assume sempre più rilevanza l’attività legata alla confisca dei beni alla criminalità organizzata. Tutte le organizzazioni criminali hanno infatti mostrato, principalmente grazie alla disponibilità di ingenti capitali, di sapersi rinnovare e di riuscire a riorganizzare piuttosto rapidamente le proprie attività criminali sul territorio dopo ogni imponente operazione compiuta dalle Forze dell’ordine. La struttura familiare delle cosche, unita al mantenimento di patrimoni considerevoli, fa sì che qualunque azione preventiva e repressiva risulti fine a se stessa se non è seguita da un intervento che vada ad indebolire il potere finanziario dell’organizzazione criminale. Nel periodo compreso tra il 1992 e il 2007, le Forze di polizia coordinate dalla Direzione Investigativa Antimafia hanno complessivamente sequestrato e confiscato beni alle diverse organizzazioni, per un valore pari a oltre 5,2 miliardi di euro. In particolare, l’attività di sequestro e confisca dei beni alle cosche calabresi è stata pari a 231 milioni di euro. Nel complesso sono stati confiscati, nel solo 2006, ben 1. 152 beni di cui 1. 093 beni immobili e 59 beni aziendali. In particolare, l’attività di contrasto di beni immobili da parte delle Forze dell’ordine ha portato alla confisca di 562 abitazioni, 363 terreni, 122 locali e 46 tra capannoni e beni immobili di altra natura. Sul versante dei beni aziendali, la tipologia di confisca ha riguardato 35 imprese individuali, 9 Sas, 9 Srl, 5 Snc e una Società per azioni. Cattura: in Calabria arrestati 600 latitanti pericolosi. L’intensa attività di ricerca e di eventuale cattura dei latitanti rappresenta una strategia particolarmente incisiva nella disarticolazione delle organizzazioni criminali e, allo stesso tempo, un aspetto fondamentale per aumentare il senso di sicurezza della collettività quale concreta affermazione della presenza dello Stato sul territorio. Per coordinare l’attività di ricerca dei latitanti più pericolosi è attivo un Gruppo Interforze, presieduto dal Vice Direttore Generale della P. S. – Direttore Centrale della Polizia Criminale, al quale partecipano rappresentanti del Dipartimento della P. S. , dei Comandi Generali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, del Sismi, del Sisde, nonché della Dia e della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga. Sotto il profilo statistico, la costante e scrupolosa attività di ricerca e cattura dei latitanti operata dalle Forze di polizia è testimoniata dagli oltre 3. 650 latitanti pericolosi assicurati alla giustizia dal 1992 al 2006. Nella sola Calabria i catturati sono 598 pari al 19,9% sul dato complessivo nazionale. Oltre 2. 350, infine, le ordinanze di custodia cautelare alla mafia calabrese pari al 28,2% del totale delle ordinanze emesse (8. 339). Enti locali: 1 comune su 10 sciolto per ’Ndrangheta. Sono 38 i casi di Amministrazioni comunali calabresi sciolte per infiltrazioni mafiose dal 1991 al 2007. Una performance negativa pari al 22,5 per cento del totale dei comuni colpiti da provvedimento di scioglimento registrato nelle province calabresi, campane, pugliesi e siciliane che ha riguardato, nel periodo considerato, 169 realtà comunali. Anche in questo caso, il territorio provinciale più colpito risulta Reggio Calabria con 23 comuni sciolti per infiltrazione della ’Ndrangheta, secondo solo a Napoli nella graduatoria generale con 44 casi. A seguire, tra le calabresi, Catanzaro ( 7 comuni), Vibo Valentia (5 comuni) e Crotone (3 comuni). Rapportando il dato registrato in Calabria per il totale dei 409 comuni presenti in regione si ottiene un risultato allarmante: 1 comune su 10 è stato raggiunto da decreto di scioglimento da parte del Presidente della Repubblica per motivi legati alla permeabilità delle ’ndrine in questi Enti locali. Intimidazioni: 507 gli atti violenti compiuti in soli 5 anni. Per mantenere il suo potere territoriale o aumentare la sua penetrazione nella società, la ’Ndrangheta non si fa scrupoli sugli strumenti e le azioni da adottare. Analizzando i dati ufficiali, emerge una realtà preoccupante: in un solo quinquennio, dal 2001 al 2005, gli atti di terrorismo e violenza politica a danno del tessuto socio-economico e politico calabrese sono stati 507 pari al 26 per cento dei 1. 951 episodi verificati nelle 24 realtà provinciali analizzati dallo studio. La mappatura per provincia calabrese individua l’area reggina come la più colpita con 211 atti di terrorismo e violenza politica a danno del tessuto socio-economico e politico pari al 41,6% sul totale regionale. A seguire la provincia di Catanzaro con 101 casi segnalati (19,9%), Cosenza con 95 casi (18,7%). In coda Crotone, nel cui territorio si sono registrati 56 atti intimidatori pari all’11 per cento e Vibo Valentia con 44 casi pari all’8,7 per cento. ’Ndrangheta: diffusione e contrasto nella percezione dei calabresi. L’eurispes Calabria ha indagato orientamenti e atteggiamenti nei confronti della ’Ndrangheta sondando l’opinione di 641 cittadini calabresi. Due in particolare le tematiche approfondite: la diffusione del potere delle ’ndrine in Calabria e gli strumenti di contrasto. Su quali siano le principali cause della diffusione della criminalità organizzata i calabresi non hanno dubbi: le pene poco severe e le scarcerazioni facili raccolgono ben il 40,4% degli orientamenti emersi, segnale evidente di una percezione che il mafioso prima o poi riesce quasi sempre a farla franca. A seguire, l’insufficiente presenza delle istituzioni dello Stato (28,8%) che, con molta probabilità, è diretta conseguenza, secondo la percezione comune, principalmente delle scarse risorse a disposizione delle Forze dell’ordine e della magistratura (22,1%) e la difficile situazione economica che vive in questo momento la Regione (27%). Quest’ultima modalità di risposta, in particolare, conferma che una collettività, quale quella calabrese fortemente caratterizzata da elevati livelli di disoccupazione giovanile e da una estesa area di disagio sociale, risulta più esposta alla permeabilità della criminalità organizzata. La particolare graduatoria sulle cause scatenanti la diffusione del fenomeno mafioso prosegue con il disagio sociale (18,1%), il potere delle organizzazioni criminali (11,4%) e la mancanza di una cultura della legalità (9%). Sul versante delle attività da mettere urgentemente in campo per contrastare l’asfissiante presenza della ’Ndrangheta, i calabresi indicano l’inasprimento delle pene nel 28,9% dei casi, l’educazione della categorie più a rischio (16,1%) e il rafforzamento del dispiegamento delle Forze dell’ordine sull’intero territorio regionale (16,1%). Infine va evidenziato il consistente numero di quanti non hanno saputo o voluto dare una risposta circa gli strumenti e le strategie da mettere in campo per fronteggiare il crimine organizzato in Calabria, pari a circa un quarto del campione (25,3%), e la sonora bocciatura della presenza dell’esercito militare a presidiare il territorio, indicata soltanto dal 6,7% degli intervistati. L’immagine di una regione militarizzata preoccupa i calabresi probabilmente perché potrebbe provocare meccanismi disincentivanti per decisioni di investimento verso la Calabria e ridurre drasticamente i flussi turistici. La mappa della criminalità: in Calabria operano 131 cosche. Attraverso l’attività dei gruppi interforze, istituiti presso le quattro Prefetture–utg, è possibile operare una prima mappatura della presenza delle organizzazioni criminali presenti sul territorio. L’analisi degli assetti criminali ricavabile sancirebbe la presenza di ben 131 cosche operanti nei vari territori calabresi. Nella sola provincia di Reggio Calabria sarebbero state attive ben 73 organizzazioni criminali di tipo mafioso. A seguire il territorio provinciale di Catanzaro con 21 cosche monitorate, la provincia di Cosenza con 17 gruppi criminali, i territori provinciali di Crotone e di Vibo Valentia, infine, rispettivamente con 13 e 7 organizzazioni criminali rilevate. Radiografia della ’Ndrangheta Holding
Giro d’affari 2007 44 miliardi di euro
Indice Ipm (Indice di penetrazione Mafiosa) Reggio Calabria (60,4), Catanzaro (33,0), Crotone (29,5), Cosenza (25,4), Vibo Valentia (19,2).
Omicidi mafiosi 172
Denunce per reati assimilabili all’associazione mafiosa 13. 785
Intercettazioni 36. 986 bersagli
Valore confisca e sequestri (Fonte Dia) 231 milioni di euro
Beni immobili confiscati 1. 093
Beni aziendali confiscati 59
Ordinanze di custodia cautelare 2. 353
Latitanti pericolosi catturati 598
Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose 38
Atti intimidatori a danno del tessuto socio-economico e politico 507
Mappatura criminale 131 cosche operanti sul territorio
Fonte: Dossier ’Ndrangheta 2008 - Eurispes. .
 
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA-CARINZIA: TONDO AD HAIDER, ACCELERIAMO SU EUROREGIONE LISTE ELETTORALI TRASNSFRONTALIERE E PER SUPERARE GLI OSTACOLI POSITI DELLE LINGUE UN ORGANO SUPERPARTE FINALIZZATO A FAVORIRE GLI INCONTRI FRA LE REALTÀ POLITICHE REGIONALI.  
 
Udine, 8 settembre 2008 - "Il 15 settembre, in occasione della visita del ministro Frattini in Friuli Venezia Giulia, attendo un impegno definitivo per il recepimento del regolamento che consente la costituzione dei Gruppi europei di Cooperazione Territoriale (Gect) e apre la strada per l´Euroregione". E´ questa la rassicurazione del presidente della Regione, Renzo Tondo, al governatore della Carinzia, Joerg Haider, giunto il 27 agosto a Udine per discutere, oltre che dei possibili progressi del progetto euroregionale, anche di infrastrutture e sicurezza. Sul tema Euroregione, Tondo ha dichiarato che il Friuli Venezia Giulia ha deciso di "proseguire sulla strada tracciata già nel corso della precedente legislatura e di chiedere con decisione al Governo di rimuovere gli ostacoli che si frappongono all´adozione per il regolamento dei Gect". Infrastrutture - Nodale per i due presidenti il tema delle infrastrutture, "necessarie - ha detto Tondo - non solo per le nostre due regioni ma per i Paesi e per fare diventare quest´area una piattaforma logistica strategica". Il Friuli Venezia Giulia offre, ha ribadito Tondo ad Haider, la sua collaborazione per accelerare i lavori del Corridoio ferroviario dal Mar Baltico all´Adriatico, alternativa più a portata di mano - è una priorità fissata dall´Ue per il 2009 - rispetto al Corridoio V che sarà realizzato presumibilmente in tempi molto più lunghi. "Chiederò immediatamente un incontro al vicepresidente Ue e commissario ai Trasporti Antonio Tajani - ha assicurato Tondo - per sollecitare a considerare prioritaria l´opera". La Carinzia, ha spiegato Haider, ha già investito molto e si trova a buon punto nella costruzione dell´asse Danzica-bologna: è già stato effettuato il traforo per la galleria del Koralm, è finanziata quella per il Semmering e la nuova grande stazione ferroviaria di Vienna. "Il Friuli Venezia Giulia - è opinione del presidente carinziano - sarà un buon alleato per promuovere la Koralmbahn, il collegamento ferroviario ad alta velocità Graz-klagenfurt e, più precisamente, la continuazione della linea da Klagenfurt verso l´Italia. La Koralmbahn sarebbe una parte fondamentale del Corridoio Baltico-adriatico, che dovrebbe essere considerata, da parte dell´Ue, come necessariamente prioritaria nell´ambito della Rete transeuropea (Ten)". Sicurezza - Una conferenza ai primi di ottobre in Carinzia per porre le basi di una "nuova architettura della sicurezza trasfrontaliera" tra Carinzia e Friuli Venezia Giulia sarà il primo risultato concreto dell´incontro di Udine. Tondo e Haider hanno convenuto sull´opportunità di trovare "procedure comuni di organizzazione della sicurezza" per risolvere i problemi di illegalità diffusa e immigrazione clandestina con l´obiettivo di "diventare la regione più sicura a livello europeo". Il primo passaggio operativo consisterà in una sperimentazione delle rispettive stazioni di polizia nell´area dell´ex confine tarvisiano, di concerto con tutti i responsabili della sicurezza e le municipalità. "Pur non disponendo delle deleghe del mio collega Haider, che in Carinzia - ha commentato Tondo - è capo della Polizia regionale su mandato del ministero degli Interni, nell´ultimo colloquio che ho avuto con il capo della Polizia, Antonio Manganelli, ho ottenuto che le forze impiegate prima dell´entrata in vigore di Schengen ai confini non vengano dislocate altrove ma rimangano in Friuli Venezia Giulia e, in particolare in area confinaria, ove potranno essere impegnate proprio per operazioni di concerto con le forze carinziane". I rapporti transfrontalieri si cementano sulla base di reciproche competenze linguistiche. Ne hanno piena coscienza i presidenti di Friuli Venezia Giulia e Carinzia, Renzo Tondo e Joerg Haider, che nel corso dell´incontro hanno creato i presupposti per avviare progetti di scambio per bambini e ragazzi in asili, campi estivi e scuole medie. "Non ci interessa l´ottica del gemellaggio, ma quella dell´investimento sui giovani e della crescita delle nostre reciproche competenze", ha commentato Tondo. I due presidenti hanno dato mandato agli assessori competenti di organizzare un incontro nel corso del quale verrà presentato un progetto operativo per il prossimo anno scolastico che coinvolgerà una cinquantina di ragazzi in tutto. "Investire sull´apprendimento linguistico è fondamentale", ha detto Haider, che oggi, rispondendo alla domanda dei giornalisti su una sua possibile candidatura in Italia alle Europee del 2009, ha scherzosamente affermato: "è un´idea che mi potrebbe affascinare, ma dovrei imparare l´italiano". Candidato per le elezioni in Austria di metà settembre, Haider ha poi aggiunto, rivolgendosi a Tondo, che questo incontro "era importante tanto da poter far attendere la campagna elettorale per un giorno. Penso che i primi a partecipare a questi progetti di insegnamento reciproco delle lingue in Carinzia e Friuli Venezia Giulia - ha concluso il carinziano - dovremmo essere proprio noi due presidenti". In tema di politica si e parlato anche di liste elettorali transfrontaliere, ma anche se l’argomento non è stato ancora dettagliato a margine della conferenza Haider ha dichiarato che per superare gli ostacoli positi delle lingue è possibile, da parte dell’ Euroregione, la creazione di un organo superparte finalizzato a favorire gli incontri fra le realtà politiche regionali. .  
   
   
ALTO ADIGE E TIROLO DEL NORD: CREARE DI UNA SORTA DI “REGIONE COMUNE” SOTTO IL PROFILO SANITARIO  
 
Bolzano, 8 settembre 2008 - L’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, ha ricevuto il 29 agosto il suo omologo tirolese Bernhard Tilg con il quale ha concordato una più stretta collaborazione transfrontaliera nel campo della sanità e del sociale. Bernhard Tilg, ingegnere, professore e rettore dell’Università di medicina Umit, è stato recentemente nominato alla carica di assessore provinciale alla sanità del Land del Tirolo del Nord. Nel corso del cordiale colloquio odierno sono stati toccati alcuni temi di particolare interesse ed attualità per l’Alto Adige ed il Tirolo del Nord ed è stata auspicata da entrambi la creazione di una sorta di “Regione comune” sotto il profilo sanitario al fine di sviluppare ulteriormente la collaborazione transfrontaliera in questo delicato ambito. Entrambi hanno quindi sottolineato la volontà di collaborare proficuamente in tutti i settori della sanità per uno sviluppo comune a vantaggio dei pazienti. Il prossimo incontro avrà luogo in autunno ad Innsbruck e nel frattempo entrambi i responsabili del settore sanitario si sono impegnati ad elaborare progetti concreti che saranno quindi sottoposti alle rispettive Giunte. .  
   
   
LOMBARDIA – IL COSTO DEI SERVIZI  
 
Milano, 8 settembre 2008 - Per risparmiare un consumatore lombardo dovrebbe fare colazione a Como, pranzare a Milano, andare in pizzeria a cena a Brescia. Poi economiche per dentista e parrucchiere Monza, per la lavanderia e il meccanico Bergamo, l’idraulico a Cremona. Colazione al bar e pranzo fuori casa La colazione e il pranzo al bar sono più costosi a Monza della media lombarda (+6,3%), e anche rispetto ad alcune città del nord - Milano, Bologna, Genova e Torino -(+3%). La provincia più economica per il “fuori casa” è quella di Como dove per fare la colazione o pranzare al bar si risparmia ben il 9% rispetto alla media regionale; seguono Brescia (-4,4%) e Milano (-2,4%). Sopra la media Lombarda, ma più economiche di Monza, Varese, Cremona e Bergamo, dove fermarsi al bar, costa rispettivamente +5%, +3,7% e +0,8%. Pizzeria - Per il pasto in pizzeria - inteso come pizza margherita, coca cola e coperto – convenienti Como (7,63 Euro), Brescia (7,72 Euro), Bergamo (7,88 Euro), e Cremona (8,20 Euro). Monza, con un prezzo medio di 8,42 Euro, è in linea con la media lombarda (8,44 euro), più care le altre province. I servizi per la persona e per la casa - Bergamo con –6,9% rispetto al dato medio regionale, si posiziona prima di Monza (-5,7%), ed è il capoluogo di provincia più economico della Lombardia per i servizi di uso comune per la casa e la persona – parrucchiere, lavanderia, idraulico -, seguono Brescia e Cremona rispettivamente con –1,8% e -1,7%. A Monza, in particolare costa meno il taglio dei capelli da donna (-8%), la messa in piega (-9%), la lavatura e stiratura della gonna (-2%). In linea con la media regionale invece i servizi “per gli uomini” dal taglio di capelli alla lavatura e stiratura dell’abito. Tra i servizi per la casa si colloca anche il costo dell’idraulico che a Monza risulta attestarsi intorno alle 26 euro all’ora (la media regionale è 28,80). Altri servizi - Gli altri servizi di uso frequente (dentista, riparazione auto, trasporti e parcheggio) sono in media più convenienti a Monza dell’11% rispetto alla media Lombarda. A Monza il dentista per una otturazione richiede 96. 44 Euro, a Milano 117. 35 Euro, dato in linea con la media lombarda di 115. 90 Euro. A Monza costa di più il parcheggio auto (1, 89 euro per la prima ora), contro il dato medio lombardo di 1,34 euro, mentre è più economico il trasporto urbano per l’autobus 0,90 euro, negli altri capoluoghi di provincia lombardi il costo è di una corsa è di 1 euro, con la sola eccezione di Como dove è di 1,05 euro. E’ quanto emerge da una rilevazione realizzata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza con il coordinamento scientifico di Ref-ricerche per l’Economia e la Finanza – che ha individuato quattro mini-panieri di beni e servizi: colazione e bar, pasto in pizzeria, servizi per la persona e la casa, altri servizi. Sono 86 i punti vendita visitati (10 pizzerie, 20 bar, 10 parrucchieri per uomo, 10 parrucchieri per donna, 11 tra lavasecco e tintorie, 7 dentisti, 7 gommisti, 5 idraulici, 6 parcheggi), oltre 260 le quotazioni di prezzo raccolte con l’indagine che, per la prima volta, ha monitorato, nel comune di Monza, i prezzi di alcune categorie di beni/servizi scelti tra le più diffuse consumazioni al bar e alcuni tipici servizi per la casa e la persona, oltre al tradizionale pasto in pizzeria. . . .  
   
   
PERIODO 2000-07: LA TOSCANA È LA REGIONE PIÙ DINAMICA  
 
Firenze, 8 settembre 2008 - «La Toscana è la regione italiana più ecosostenibile. Qui tra il 2000 e il 2007 si registrano i migliori risultati sul fronte dell´occupazione, dell´innovazione della coesione sociale e soprattutto della sostenibilità ambientale. Noi siamo noi a dirlo, ma la ricerca di un autorevole centro studi indipendente. Sono state premiate il dinamismo e la qualità del nostro impegno, così come la scelta, contenuta del nuovo Piano regionale di sviluppo, di puntare tutto sullo sviluppo sostenibile. Sia pur nella difficile congiuntura mondiale, abbiamo imboccato la strada giusta e siamo in linea con gli obiettivi europei». Non nasconde la sua soddisfazione il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, nel commentare l´indagine sulla situazione economica delle Regioni italiane diffusa dal Centro studi sintesi” di Venezia e pubblicato il 12 agosto sul Sole 24 ore. La Toscana figura al tredicesimo posto per l´innovazione, all´undicesimo per coesione sociale, al terzo per l´occupazione e al primo per la sostenibilità ambientale. Ma sono i progressi fatti registrare nel periodo 2000-2007, a far balzare decisamente al primo posto (con un indice di 25,1) la Toscana, che stacca di oltre 3 punti il Molise (che, partendo da posizioni di netta retroguardia registra comunque performance peggiori), un terzetto di regioni meridionali (Puglia a 14,2 Calabria a 14 e Sardegna a 12,8) e poi la Liguria al sesto posto con 11,1 e l´Emilia Romagna al settimo con 10,5, ultima delle regioni in doppia cifra. «L´ottimo risultato ottenuto nel campo della sostenibilità ambientale – aggiunge l´assessore regionale all´ambiente e all´energia, Anna Rita Bramerini – testimonia dell´efficacia del nostro impegno nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili. Si tratta di un dato che puntiamo a migliorare ancora, visto che nel Piano energetico da poco approvato prevediamo entro il 2020 di produrre da rinnovabili fino alla metà dell´energia elettrica che consumiamo. Favoriremo questo sforzo con incentivi economici e semplificazione delle procedure, così da diventare un esempio di regione sempre più ecosostenibile». L´analisi condotta dal Centro studi sintesi ha riguardato 12 indicatori economico-sociali raggruppati in quattro aree tematiche e confrontati con gli obiettivi europei al 2010 stabiliti a Lisbona dai Paesi dell´Unione europea. .  
   
   
AUTONOMIE LOCALI FVG: AI COMUNI 94 MILIONI DI EURO PRIMA TRANCHE DI RIMBORSI PER LE MINORI ENTRATE ICI  
 
 Trieste, 8 settembre 2008 - I Comuni riceveranno a breve dalla Regione Friuli Venezia Giulia 94 milioni di euro. Di questi, 35 milioni rappresentano il 50 per cento dei rimborsi previsti a compensazione delle minori entrate per l´Ici "prima casa", 47 milioni sono trasferimenti ordinari dalla Regione ai Comuni e 12 milioni rappresentano contributi che lo Stato versa alle Amministrazioni comunali attraverso la Regione, che si occupa del loro riparto. Lo ha precisato l´assessore regionale alle Autonomie locali Federica Seganti, ricordando che il 5 settembre " il ministro dell´Interno Roberto Maroni ha firmato il decreto con cui stabilisce i criteri di riparto dei rimborsi per le minori entrate Ici spettante ai Comuni della Regione Friuli Venezia Giulia, sulla base e nel rispetto del Patto di stabilità vigente sul territorio regionale". La prima tranche di rimborsi per le minori entrate Ici si deve, nota ancora l´assessore, al provvedimento emanato all´inizio dell´estate da Maroni a favore del Friuli Venezia Giulia ed il decreto per la sua distribuzione sarà adottato dalla Regione entro la metà di settembre. Per quanto concerne invece la seconda parte dei rimborsi, l´assessore alle Autonomie locali ricorda il suo personale intervento dell´1 agosto a Roma, presso il ministero dell´Interno. "In quell´occasione - rileva - ho avuto conferma che le risorse messe a disposizione del Friuli Venezia Giulia serviranno a totale copertura delle minori entrate ai Comuni per l´eliminazione dell´Ici ´prima casa´". "A ulteriore salvaguardia degli interessi degli Enti locali - continua Seganti - ho quindi predisposto, assieme al presidente della Regione Renzo Tondo che l´ha sottoscritta ed inviata alla Ragioneria generale dello Stato, una lettera in cui si chiedeva specificatamente che la cifra destinata ai Comuni corrispondesse esattamente alle minori entrate e che restasse inalterata la tipologia di riparto dei fondi". "La nota faceva riferimento all´aspetto costituzionale e amministrativo della gestione delle risorse riservate alle Amministrazioni comunali - afferma l´assessore - e non affrontava la questione della presunta scarsità delle medesime; inoltre vi si ribadiva che, qualora si fosse deciso di definire criteri di riparto diversi, questi dovessero venir fissati non dallo Stato ma dalla Regione, che per il suo Statuto ha competenza primaria in materia di Autonomie locali e di Patto di stabilità". Con l´obiettivo di favorire l´azione dell´Anci regionale nell´ambito della Conferenza Stato-città e Autonomie locali, la nota è stata quindi inviata, per opportuna conoscenza, all´Anci nazionale e a quello regionale. "Abbiamo chiesto al ministero di poter partecipare alle prossime riunioni della Conferenza - conclude Seganti - in modo da poter acquisire direttamente e tempestivamente le informazioni necessarie a valorizzare la nostra specialità in tema di Enti locali". .  
   
   
VARATO IL BILANCIO DI PREVISIONE 2009 DELLA REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE/SüDTIROL LE SPESE DIMINUISCONO DEL 5%.  
 
Trento, 8 settembre 2008 - Pareggia sulla cifra di 422 milioni di euro il bilancio di previsione della Regione per il 2009, approvato il 26 agosto dalla Giunta regionale riunita a Bolzano. Si tratta di un bilancio di fine legislatura e dunque di carattere strettamente tecnico, in grado di assicurare la continuità della gestione finanziaria fino ai primi mesi del prossimo esercizio, in attesa che il nuovo esecutivo regionale, che si insedierà presumibilmente nei primi mesi del 2009, vari i propri indirizzi programmatici e finanziari. Insieme al bilancio è stata approvata anche una legge finanziaria di quattro articoli che prevede, fra le altre cose, l’eliminazione dell’incompatibilità della pensione regionale alle casalinghe con altre pensioni dirette. La finanziaria prevede inoltre la possibilità per la Regione, tramite una convenzione con l’Agenzia delle Entrate, di raccogliere la contribuzione per conto dei fondi pensione, attraverso il modello F24. Si tratta di un provvedimento che intende snellire gli adempimenti previdenziali a carico delle aziende, soprattutto le più piccole, e diminure il costo del service amministrativo ai fondi, effettuato da Pensplan. Le entrate complessive che compongono il bilancio di previsione 2009 ammontano a 355 milioni di euro, ai quali si aggiungono 67 milioni di avanzo dal precedente esercizio. Le spese ammontano a 422 milioni, con una contrazione del 5% rispetto all’anno in corso. La spesa corrente è mantenuta al di sotto del 75 per cento della spesa globale. La spesa complessiva è condizionata dai limiti posti dal patto di stabilità. Analogamente a quanto previsto per le Province Autonome, la Regione è tenuta anche nell’esercizio futuro oltre al contenimento della spesa, a concorrere alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica. La diminuzione delle spese è una diretta conseguenza degli interventi adottati nel corso della legislatura al fine di ridurre i costi della politica, fra questi vi è la legge regionale del giugno scorso che ha disposto, a partire dalla prossima legislatura, la soppressione del contributo previdenziale del 30% a carico del Consiglio regionale. Per quanto riguarda l’ambito della giustizia, l’azione della Regione si rivolge principalmente al settore dei giudici di pace e relativi uffici ed a una serie di interventi di supporto tecnico ed amministrativo per tutti gli uffici giudiziari del distretto, come previsto da un accordo di programma siglato con il Ministero di Giustizia. L’incremento degli stanziamenti in questo settore rispetto all’esercizio finanziario 2008 è dovuto alla prevista entrata in funzione di 12 nuovi giudici di pace nel circondario di Trento, nonché all’assunzione di ulteriori unità di personale. Inoltre, in virtù del citato accordo di programma con il Ministero della Giustizia, vi è stata l’assegnazione in posizione di distacco di complessive 20 unità di personale presso gli uffici giudiziari. Le spese relative al personale e al funzionamento degli uffici del giudice di pace e degli uffici giudiziari verranno imputate dalla Regione, nell’ambito dell’intesa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, come proprio concorso al riequilibrio della finanza pubblica. Il settore della “Previdenza e politiche sociali” è stato l’ambito su cui la Giunta regionale ha investito maggiormente in questa legislatura. La maggior parte delle risorse finanziarie disponibili sono state destinate a favore delle famiglie e del welfare con interventi anche in campo previdenziale ed a favore delle persone non autosufficienti. Nel 2006, con apposita legge regionale è stato istituito il fondo di copertura previdenziale per le persone non autosufficienti. L’assegnazione regionale per tale finalità ammonta a 30 milioni di euro per ciascuna Provincia autonoma. L’importo è incluso nel fondo unico delle funzioni delegate, che include altresì le somme per il libro fondiario, la cooperazione, il servizio antincendi, le camere di commercio, industria, artigianato ed agricoltura e la previdenza. Trattandosi di un bilancio “tecnico” si è provveduto inoltre ad accantonare somme nei fondi di riserva con il duplice obiettivo di definire il meccanismo di partecipazione della Regione al risanamento della finanza pubblica e di lasciare risorse a disposizione del nuovo esecutivo per la predisposizione del bilancio e delle scelte programmatiche legate alla nuova legislatura. Il bilancio di previsione e la legge finanziaria varati in Giunta verrà discusso dal Consiglio regionale nella seduta del 16 settembre. .  
   
   
VOTO AGLI STRANIERI, ENTRO SETTEMBRE LA ´SOLUZIONE´ TOSCANA LA GIUNTA PREPARA UNA PROPOSTA DI LEGGE AL PARLAMENTO. ALLE URNE I RESIDENTI DA CINQUE ANNI  
 
Firenze, 8 settembre 2008 - «E´ positivo che si riapra il dibattito sul diritto di voto agli stranieri che vivono nelle nostre città. E benvenuta è una veloce discussione in Parlamento. In Toscana ne discutiamo da tempo. La giunta ha già pronta una proposta di legge da inviare alle Camere e il testo, che attua uno dei principi più innovativi contenuti nel nuovo statuto regionale in vigore dal 2005, quello della promozione del diritto di voto per gli stranieri, potrebbe essere licenziato ed inviato in Consiglio regionale già entro settembre». L´assessore alle riforme istituzionali della Toscana Agostino Fragai interviene sul dibattito nazionale che si è riaperto negli ultimi giorni sul diritto di voto degli immigrati alle amministrative, dopo gli interventi di Walter Veltroni e del presidente della Camera Gianfranco Fini. Il primato in Europa è dell’Irlanda, dove gli immigrati votano oramai dal 1963. Con l’ Irlanda, in buona compagnia, ci sono il Regno Unito, la Svezia, la Danimarca, l’Olanda ed il Belgio. Nessun diritto di voto è invece garantito in Italia agli stranieri. «Un vuoto che la Toscana aveva già deciso di colmare scrivendo e promuovendo una proposta di legge, già annunciata, da indirizzare al Parlamento» spiega l´assessore. «Dopo aver di recente concesso con una legge regionale la possibilità agli stranieri di partecipare ai referendum consultivi, ora è il momento di permettere agli stranieri di votare ed essere votati nelle elezioni amministrative. Se passerà la nostra proposta, - prosegue l´assessore - dal 2010 gli stranieri in regola con il permesso di soggiorno che vivono in Toscana da almeno cinque anni potranno partecipare, assieme agli altri toscani, alla scelta del prossimo presidente della Regione e dei consiglieri del Consiglio regionale. Ma potranno votare già! dal 2009 anche per le comunali, le provinciali, i consigli di quartiere e per ogni referendum, non solo consultivo, di Comuni, Province e Regioni». Tecnicamente l’estensione del diritto di voto verrà assicurata semplicemente ratificando il capitolo C della Convenzione di Strasburgo del 1992. L’italia, a differenza di altri paesi, nel 1994 aveva infatti ratificato solo i primi due capitoli della convenzione. E per questo sarà sufficiente una legge ordinaria e non una modifica alla Costituzione: dunque un iter più breve. La proposta di legge scritta dalla giunta estende agli stranieri e a tutti gli apolidi non solo il diritto di voto ma anche la possibilità di essere eletti. «L´unico requisito richiesto – ricorda Fragai - sarà quello di essere residenti da almeno cinque anni, prima della data delle elezioni, nel posto dove si vota ed essere in regola naturalmente con il permesso di soggi! orno». In Toscana potrebbero essere 100 mila i potenzial! i strani eri chiamati alle urne e 1 milione e 200 mila in tutta Italia. Nel 1970 gli immigrati che vivevano nella penisola erano 144 mila, meno degli italiani (152 mila) che in quell’anno avevano preso la via dell’esodo. Quasi quaranta anni dopo la situazione è molto cambiata. «Non c´è motivo di opporsi al riconoscimento del diritto di voto agli stranieri, tanto più che il diritto sarà riconosciuto solo a chi è in regola e già vive nella legalità – conclude Fragai – Il diritto di voto va anzi a rafforzare il principio importante della legalità. Il rigore deve coniugarsi con più opportunità per chi si integra e la nostra proposta di legge si inserirà infatti all´interno di un pacchetto su diritti, integrazione e sicurezza proprio perché diritti e doveri devono stare insieme». «Molti degli stranieri che vivono in Toscana e che sono oltre il 6% della popola! zione, - aggiunge - risiedono nella regione da tempo. Lavorano e pagano le tasse. In tanti negli ultimi anni si sono fatti raggiungere anche dalle famiglie. Contribuiscono alla crescita dell´economia. Rispettano tutti i doveri dei cittadini ed è giusto dunque che ne abbiano anche tutti i diritti. Francamente è incomprensibile l´atteggiamento delle forze politiche che si oppongono». .  
   
   
GIORNATA DEGLI ENTI LOCALI  
 
Vienna, Austria, 8 settembre 2008 - Una Giornata degli enti locali avrà luogo il 9 settembre a Vienna, Austria. Questo evento di una giornata esaminerà in che modo gli enti locali possono affrontare le sfide e gli sviluppi attuali nell´organizzazione dei servizi idrici. Si prefigge inoltre di valutare i mezzi disponibili per adattare e fornire ai cittadini servizi di gestione idrica di buon livello e sostenibili. L´evento riunirà rappresentanti di governo europei e non, nonché rappresentanti di organizzazioni internazionali ed europee, esperti e rappresentanti dell´industria. Tre sessioni saranno dedicate ai problemi seguenti. Gli strumenti legali, finanziari e organizzativi degli enti locali sono sufficienti ad assicurare una gestione idrica di alta qualità a tutti i cittadini e a un prezzo sostenibile? Che impatto ha l´urbanizzazione, la continua crescita economica e la rapida espansione delle città sulla fornitura dei servizi idrici? I cambiamenti climatici e le sue sfide: come adattarsi e prepararsi a livello locale e regionale. La giornata degli enti locali è organizzata in collaborazione con il Consiglio dei comuni e delle regioni d´Europa (Ccre), United Cities and Local Government (Cglu, Associazione delle città e dei governi locali uniti), International Water Association (Iwa) e International Association of Waterworks in the Danube Catchment Area (Iwad) come parte del Congresso mondiale dell´Iwa (che si terrà dal 7 al 12 settembre). Per ulteriori informazioni, fare clic su: http://www. Ccre. Org/communiques_de_presse_detail_en. Htm?id=237 .  
   
   
IL PIANO TERRITORIALE REGIONALE DI COORDINAMENTO DEL VENETO – ASSESSORE MARANGON  
 
Venezia, 8 settembre 2008 - Il Veneto disegna il suo futuro, preparando il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (P. T. R. C. ). Il documento, con valenza paesaggistica, è stato presentato, il 13 agosto, alla Giunta regionale dall’assessore alle politiche del territorio Renzo Marangon; la sua formale adozione, con l’attivazione delle norme di salvaguardia in attesa della definitiva approvazione da parte del Consiglio Regionale, è prevista entro l’anno corrente. “Con il Ptrc il governo della Regione definisce le sue politiche territoriali – ha sottolineato Marangon – e da questo punto di vista, il piano rappresenta uno strumento strategico per decidere quale sarà il Veneto del domani, il “Terzo Veneto”, che richiede strategie di intervento che contemperino esigenze, bisogni, visioni differenziati, l’attuazione efficace di processi di governo del territorio, caratterizzati da: flessibilità, temporaneità, approccio multidisciplinare”. “In una logica sopra le parti, dove il piano diventa “contratto sociale” . Ha detto ancora Marangon, la guida culturale del percorso pianificatorio era stata affidata ad una vera e propria commissione di saggi, personalità di indiscussa autorevolezza nel panorama veneto, che hanno dato il loro contributo per fare del Veneto un territorio competitivo, pur mantenendo le caratteristiche di armonia e bellezza che lo hanno contraddistinto per secoli. Ma soprattutto i contenuti del documento sono stati discussi, confrontati, approfonditi con la società veneta e le sue componenti istituzionali, in primo luogo Province e Comuni, sociali ed economiche, chiamate ad essere coprotagoniste del processo di pianificazione sulla base del Documento Programmatico Preliminare per le consultazioni, adottato dalla Giunta regionale un anno fa”. La diffusione dei contenuti del Piano territoriale e il confronto interattivo con enti e operatori è stato garantito da una serie articolata di tavoli tecnici, incontri pubblici e seminari di approfondimento, relativi ai temi strategici del Ptrc: pianificazione provinciale, uso del suolo, biodiversità; energia, risorse e ambiente; mobilità; sviluppo economico; crescita sociale e culturale, montagna, città, paesaggio come “fondamentale” del disegno pianificatorio, Valutazione Ambientale Strategica, cultura, natura e Rete Ecologica Regionale, con l’individuazione nell’Osservatorio del Paesaggio dello strumento per governare i processi di trasformazione della fisionomia del Veneto. “Parallelamente agli approfondimenti e ai confronti pubblici – ha ricordato ancora Marangon – nel febbraio dello scorso anno il Veneto ha sottoscritto un documento preliminare per un’intesa programmatica tra le principali Regioni e Province Autonome del Nord Italia, chiamata “Carta di Venezia”, con la quale è stata avviata la Comunità di lavoro “Adria Po Valley”, finalizzata ad individuare un sistema di coerenze di area vasta su alcuni temi decisivi dello sviluppo territoriale nel nuovo contesto di sviluppo europeo, su mobilità, sistema delle città e rete ecologica”. .  
   
   
LN.1,27 MLN DI EURO PER UNA "VALTELLINA COMPETITIVA" CINQUE INIZIATIVE A SOSTEGNO DI ECONOMIA E IMPRESE LOCALI  
 
 Milano, 8 settembre 2008 - Assommano a un milione 270mila euro i fondi con i quali la Giunta regionale il 12 agosto, su proposta del presidente Roberto Formigoni - d´intesa con gli assessori al Commercio, Fiere e Mercati Franco Nicoli Cristiani, allo Sport, Giovani e Turismo Pier Gianni Prosperini, e all´Industria, Piccola e Media Impresa e Cooperazione Romano La Russa, ha deciso di aderire al programma ´Competitività Valtellina´, che sarà attivato nell´ambito dell´Accordo di Programma sottoscritto da Regione e Sistema Camerale. Le iniziative previste dal Programma saranno finanziate con 600. 000 euro dalla Regione, con 400. 000 euro dalla Camera di Commercio di Sondrio e con 270. 000 da parte di altre realtà del territorio, tra cui la Provincia. Gli interventi che saranno realizzati immediatamente sono cinque. Il primo (´L@urimp - Laureati nelle Pmi´ - 100. 000 euro) riguarda l´inserimento di giovani laureati nell´attività produttiva. Il secondo (´Sostegno all´innovazione tecnologica nelle Pmi della provincia di Sondrio´ - 200. 000 euro) promuove l´innovazione nelle piccole e medie imprese (con esclusione del settore commerciale, rientrante in altro bando). Il terzo (´Entra in Valtellina´ - 350. 000 euro) punta alla riqualificazione e al rafforzamento della rete distributiva del commercio tradizionale, cioè sui negozi di vicinato, a loro volta promotori dell´offerta turistica. Il quarto (´Club degli esportatori´ - 70. 000 euro) vuole incentivare l´internazionalizzazione delle piccole e medie imprese locali allo scopo di potenziare e consolidare la loro presenza sui mercati esteri. Il quinto (´Promozione del territorio in occasione di Grandi eventi - Coppa del Mondo di sci 2008-2009´ - 550. 000 euro) valorizzerà l´offerta turistica complessiva della Valtellina, attraverso la promozione dei grandi eventi previsti sul territorio. Il "Programma Competitività Valtellina", più in generale, ha come obiettivo quello di sviluppare la competitività, appunto, dell´economia locale, facendo leva sui punti di forza e sulle caratteristiche peculiari della valle, definendo un posizionamento dei prodotti e dei servizi offerti che consenta di mantenere i vantaggi acquisiti e di crearne dei nuovi. In particolare il Programma intende: - creare, anche attraverso la veicolazione del marchio Valtellina e alla presenza di grandi eventi sportivi di notevole rilevanza, un´immagine del territorio capace di attrarre persone, investimenti, idee e di incrementare la vocazione internazionale delle sue eccellenze; - aggregare attorno ai fattori di attrattività presenti sul territorio (presenza di prodotti eno-gastronomici tipici, a denominazione di origine e certificati che possono svolgere una funzione di traino per le altre componenti dell´economia territoriale) le diverse componenti dell´economia locale, definendo reti stabili di collaborazione; - creare le condizioni per una prospettiva di crescita stabile e sostenibile dell´economia locale, favorendo un´imprenditorialità diffusa e legata all´utilizzo consapevole ed adeguato delle risorse (sviluppo sostenibile). .  
   
   
EMILIA ROMAGNA: CORSIVO DI ERRANI SULLA NUOVA LEGGE PER I GIOVANI  
 
Bologna, 8 settembre 2008 - - "I giovani, cittadini di un futuro che è presente" è il titolo del corsivo che il presidente della Regione Vasco Errani ha pubblicato il 23 luglio sul suo sito (www. Presidenterrani. It) a commento della nuova legge in materia di politiche per le nuove generazioni approvata ieri dall´Assemblea legislativa. Di seguito il testo del corsivo: Ieri l’Assemblea regionale ha approvato una legge che si occupa di giovani e bambini. Ce n’era bisogno? Prima di rispondere genericamente di sì, vorrei ricordare che, secondo alcuni economisti, su ogni giovane italiano oggi gravano 80. 000 euro di debito pubblico e 250. 000 euro di debito pensionistico. Secondo altre indagini, quasi il 60% degli italiani ritiene che i giovani di oggi vivranno una condizione sociale ed economica peggiore di quella dei loro genitori. Sono questioni alle quali vogliamo dare risposte. E lo facciamo, in Emilia-romagna, intervenendo sugli assi principali attorno ai quali si snoda il presente e il futuro delle nostre comunità: sicurezza sociale, formazione e informazione, qualità urbana, tempo libero. Abbiamo approvato una legge che ci dice che dobbiamo pensare a città che diventano a misura di bambino, che sostiene la necessità di un potenziamento di servizi quali gli Informagiovani, i Forum giovani, i centri per le famiglie, che ci sprona a far sì che ospedali e consultori siano più accoglienti. E’ un legge che consente di accompagnare la crescita dei ragazzi con interventi che vanno dal sostegno scolastico ai campeggi, dall’educazione di strada agli spazi giovani. Questi sono solo alcuni esempi dei contenuti del provvedimento approvato ieri, che viene dotato anche di un Fondo dedicato in grado di sostenerne l’efficacia. Credo che in Emilia-romagna ci sia uno straordinario patrimonio di esperienze, di idee, di energie che per poter dispiegare tutta la loro forza devono essere messe a sistema. Con questa legge regionale vogliamo essere vicini alle famiglie, alle agenzie formative e dell’associazionismo, laiche e cattoliche, alle Istituzioni locali. Per disegnare davvero una “nuova frontiera”, un insieme di idee e di progetti che abbiano come riferimento una visione unitaria del mondo dei bambini, degli adolescenti e dei giovani. Con questa legge avviamo un percorso innovativo, che credo possa offrire un contributo a rendere questa nostra società più aperta. E, per molti aspetti, meno ostile. .  
   
   
PARIGI: CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLE POLITICHE COMUNI EUROPEE ARTIGIANATO, NASCE LA RETE EUROPEA DI VALORIZZAZIONE  
 
Firenze, 8 settembre 2008 - “Verso una rete europea dell’artigianato artistico”, è questo il titolo della conferenza internazionale in corso oggi a Parigi a cui interverrà l´assessore regionale allo sviluppo economico e all´artigianato Ambrogio Brenna. Obiettivo del meeting verificare la possibilità per Artex (Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana), Ateliers d´Art de France, Cna e Confartigianato nazionali di promuovere politiche comuni per lo sviluppo competitivo dell´artigianato di qualità in Europa e nel mondo. Francia e Italia si uniscono, con un programma di conferenze tematiche annuali, per accrescere il valore delle produzioni nazionali. Artex - Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana - Artex opera per la tutela, l’innovazione, la promozione e lo sviluppo delle produzioni artistiche e tradizionali della Toscana. Il settore de! ll’artigianato, estremamente variegato, rappresenta un p! atrimoni o unico di conoscenze e abilità progettuali e produttive, per il quale sono necessarie azioni ed interventi differenziati e specifici. Artex realizza iniziative ad altro valore innovativo, finalizzate a valorizzare il settore, mettendo a punto format espositivi ad alto impatto scenografico. (http://www. Artex. Firenze. It) Ateliers d´Art de France - Ateliers d´Art de France è il primo sindacato professionale dei Mestieri d’Arte francese, fondato nel 1868 dagli stessi artigiani. Oggi conta circa 1300 associati a cui offre un vasto ventaglio di servizi tra cui: sostegni per la formazione, attività promozionali sia in Francia che all’estero, consulenze amministrative, giuridiche, fiscali e molto altro. L’ateliers d´Art de France è inoltre, coproprietario dell’importante salone parigino Maison&objet. (http://www. Ateliersdart. Com) .  
   
   
FVG-INDIA, VISITA AMBASCIATORE IN REGIONE  
 
Trieste, 8 settembre 2008 - I rapporti economici e commerciali tra il Friuli Venezia Giulia e l´India sono stati al centro, il 5 agosto a Roma, dell´incontro del presidente della Regione Renzo Tondo con la vice ambasciatrice dell´India a Roma, Shamma Jain, che in questa fase regge la sede diplomatica nelle more dell´insediamento del nuovo ambasciatore nella capitale. Danieli, Fincantieri, produzione vitivinicola regionale sono solo alcuni dei "marchi" regionali che risultano oggi ben conosciuti in India e dunque il grande Paese asiatico - anche alla luce delle qualità imprenditoriali che il Friuli Venezia Giulia dimostra di poter esprimere - intende stringere nuovi rapporti economici con la nostra regione, che dimostra nonostante le sue piccole dimensioni, ha sottolineato Shamma Jain, una vitalità ed una presenza economica internazionale molto interessanti per l´India. Apprezzamento è stato poi espresso al presidente Tondo per la sua attività a favore delle adozioni internazionali, orientata in modo particolare proprio verso l´India. E´ stato quindi concordato un prossimo incontro a settembre tra il presidente della Regione ed il nuovo ambasciatore a Roma a cui seguirà - su invito di Tondo - una visita ufficiale in Friuli Venezia Giulia. . .  
   
   
BILANCIO CONFERMATI GLI SCONTI E LE ESENZIONI SUL BOLLO AUTO PROPOSTI DALLA GIUNTA TOSCANA DPEF 2009, CRESCE IL FONDO PER I NON AUTOSUFFICIENTI PIÙ DIFFICILE LA RIDUZIONE DELL’IRAP PER LA MANOVRA DEL GOVERNO  
 
 Firenze, 8 settembre 2008 - La scelta importante del Dpef 2009 è quella di destinare al progetto di assistenza ai non autosufficienti tutte le risorse stabili e disponibili recuperate dall’evasione fiscale: confermando gli impegni presi e, unica Regione in Italia, senza addizionali e tasse di scopo. L’assessore al bilancio Giuseppe Bertolucci lo sottolinea più volte. Nel Dpef presentato dalla giunta erano 53 i milioni a disposizione per il 2009. Ora salgono a 65 milioni (ma possono diventare 80 con i residui del 2008) e 80 saranno nel 2010, con l’incertezza del governo che ancora per quell’anno non ha rifinanziato il fondo. Nell’aula del Consiglio regionale è stato discusso e approvato il Dpef 2009, ovvero il documento di programmazione economica e finanziaria che è la cornice al cui interno dovrà essere costruito il bilancio per il prossimo anno e che allo stesso tempo è! la declinazione, aggiornata, del programma di governo e del p! rogramma regionale di sviluppo. Un documento che prende atto dell’attuale difficile fase del ciclo economico italiano, contrassegnata da una forte riduzione dei volumi di crescita del prodotto interno lordo e dalla crisi della domanda interna e soprattutto dei consumi delle fasce meno abbienti, con redditi bassi e inflazione in crescita, «per cui – spiega l’assessore – diventa ancora più importante investire sulle politiche sociali, con leggi come quelle istitutive del fondo per la non autosufficienza e del fondo di solidarietà per le vittime sul lavoro». «Qualcosa di molto diverso – dice - dalla social card del governo nazionale di centrodestra. L’intervento regionale è di riconoscimento di diritti minimi di cittadinanza, quello governativo di natura assistenzialista, caritatevole e populista». Il Dpef approvato è inoltre in equilibrio strutturale, per cui quando dovrà essere scritto il b! ilancio non si dovranno trovare nuove risorse o inventarsi altri tagli, e un Dpef che mantiene i livelli di indebitamento sui numeri, assolutamente tranquilli, degli anni precedenti. «La ricerca dell’equilibrio finanziario – sottolinea l’assessore - ha comportato fin da ora un’attenta valutazione dell’effettiva fattibilità degli interventi nell’arco di tempo che ci separa dalla fine della legislatura e una conseguente rimodulazione fino al 2011». «La manovra d’estate del governo nazionale – aggiunge - ha tagliato risorse importanti, particolarmente gravi in sanità, e ha bloccato le aliquote delle imposte locali, limitando l’autonomia finanziaria delle Regioni e degli enti locali». La giunta aveva proposto 5 milioni di sgravi e riduzioni ‘selettive’ sull’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive, per le aziende dal comportamen! to virtuoso, che stabilizzano i lavoratori, che investono sull! a sicure zza, che innovano o che riducono le emissioni atmosferiche, da finanziare con una riparametrazione tecnica delle aliquote Irap che sono state ritoccate dalla Finanziaria statale 2008. «Stiamo comunque valutando – spiega l’assessore - la possibilità di estendere la riduzione dell’Irap ad alcuni settori che operano nel sociale e il combinato utilizzo della leva fiscale e quindi di sgravi fiscali all’interno dei programmi europei, in materia di innovazione, ricerca e qualità e di stabilizzazione dell’occupazione, con specifico riferimento ai giovani e alle donne». Niente cambia invece quanto alla proposta di alleggerire il bollo auto a chi possiede un veicolo Euro 4 o 5 e addirittura di cancellarlo, fino a cinque anni, a coloro che convertono la propria auto da benzina a Gpl o metano o che già dispongono di un’auto alimentata a gas. Confermati i fondi per l’emergenza ab! itativa, gli investimenti sulle risorse idriche, 300 milioni per i nuovi ospedali e il fondo di solidarietà per le famiglie vittime di incidenti mortali sul lavoro. Bollo auto, sconti e esenzioni - Sulle auto immatricolate nel 2009 la Regione rinuncia all’aumento del 10% che era stato introdotto nel 2007 (il primo dal 1996). Godranno dello stesso sconto anche le auto Euro 4, già immatricolate. In tutto sono circa 750 mila i veicoli interessati, un terzo del parco auto privato. Chi non potrà permettersi di comprare un’auto nuova, potrà convertire quella vecchia a Gpl o metano (magari utilizzando gli incentivi statali e comunali). Le auto alimentate a gas avranno infatti un’esenzione totale dal bollo auto fino a cinque anni. Non autosufficienti, nessuna tassa aggiuntiva - Gli impegni per il progetto destinati ad ampliare i servizi per gli anziani e i non autosufficienti, che oggi trovano una! risposta solo parziale, sono aumentati. L’obiettivo rim! ane quel lo di annullare entro il 2010 le liste di attesa nelle residenze sanitarie assistite, potenziando i servizi domiciliari. In Toscana ci sono 40 mila anziani non autosufficienti gravi. Già nel 2009 le risorse aggiuntive, oltre a quelle già stanziate dal fondo sanitario e dagli enti locali, potranno ammontare a 80 milioni (compresi i residui del 2008). Il finanziamento del progetto, senza ricorrere alla leva fiscale, è stato possibile grazie ai tagli alla spesa regionale apportati altrove e alle somme recuperate dall’evasione fiscale. Nuove risorse per gli investimenti - Anche sul fronte degli investimenti il Dpef 2009 è un documento importante. Sono oramai nel loro pieno avvio tutti i programmi europei e nazionali. Tradotto in euro, questo significa per i prossimi tre anni poter contare su 4-500 milioni di euro per ogni anno. I soldi ci sono. Lo sforzo a questo punto va in due direzioni: nei confro! nti del governo perché i patti siano rispettati e non vengano sottratte risorse su cui le regioni hanno costruito la loro programmazione; e nei confronti degli enti locali per incentivare e migliorare la capacità progettuale al fine di poter spendere le risorse a disposizione. Con il Dpef 2009 sono state attivate tre nuove linee di investimento: sono stati raddoppiati i fondi a disposizione per la raccolta differenziata (20 milioni), ci sono maggiori risorse per l’assetto idrogeologico e la fornitura di acqua (30 milioni), sono previsti nuovi interventi in campo ambientale e per le infrastrutture a sostegno dell’economia. .  
   
   
VIA LIBERA VERSO L´UNIONE DEI COMUNI DELL´ELBA: E´ POSSIBILE UN SALTO DI QUALITÀ NEL GOVERNO DELLO SVILUPPO DELL´ISOLA!  
 
 Firenze, 8 settembre 2008 - «Un incontro molto costruttivo che ha dato di fatto il via libera all´unione dei comuni dell´Elba e alla nuova comunità dell´arcipelago che sostituirà la vecchia comunità montana». Questo il commento dell´assessore regionale alle riforme istituzionali, Agostino Fragai, dopo l´incontro che si è svolto il 3 settembre a Portoferraio con i sindaci e gli amministratori dei comuni dell´arcipelago toscano per fare il punto della situazione dopo la legge regionale di riforma delle comunità montane di recente approvata e che da venti le riduce a quattordici. «Ho rilevato – ha dichiarato l´assessore - un positivo orientamento da parte di tutti le amministrazioni verso la costituzione dell´unione dei comuni dell´arcipelago toscano. Certo molte cose restano ancora da fare, ma la strada è quella giusta. Siamo di fronte alla possibilit&ag! rave; di fare un salto di qualità nel governo dello svi! luppo de ll´isola d´Elba e degli altri territori, attraverso una più forte collaborazione fra i comuni. Del resto questo è anche quanto chiedono da tempo cittadini, imprese e associazioni». Nel corso dell´incontro ospitato nella sede della ex-comunità montana dell´Arcipelago l´assessore Fragai ha ribadito che «se questo processo andrà a buon fine non mancherà il sostegno, anche finanziario, della regione. L´arcipelago, del resto, ha caratteristiche e specificità tali da meritare una particolare attenzione anche dal punto di vista della sua evoluzione istituzionale”. Dell´unione potranno far parte, con una deroga, non solo i comuni elbani ma anche Capraia e il Giglio. La trasformazione della ex-comunità montana in unione dei comuni consente di ottenere gli stessi finanziamenti prima erogati alla comunità, senza dover però sostenere il peso degli organi di gestione, come un direttivo o un consig! lio di amministrazione, e si inserisce in un piano regionale più ampio e ragionato di riforma con l’obiettivo di offrire servizi sempre più efficienti e meno costosi. .  
   
   
FVG: 20 ML. EURO PER RICERCA E INNOVAZIONE  
 
 Trieste, 8 settembre 2008 - Ammontano a quasi 20 milioni di euro le risorse potenzialmente assegnabili a circa 140 progetti di alto e medio livello presentati a valere sulla normativa regionale per la ricerca e l´innovazione. Lo ha annunciato il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia e assessore alle Attività produttive Luca Ciriani, precisando che, a seguito dell´approvazione, il 21 luglio a Udine, di una delibera dell´esecutivo (la n. 1444, ndr) essi sono stati individuati quali progetti "coerenti" con la nuova programmazione comunitaria e quindi finanziabili sui fondi strutturali che danno attuazione al Programma Operativo Regionale Fesr 2007-2013 (nuovo Obiettivo 2). La possibilità di far migrare i progetti "coerenti" sui fondi strutturali, sottolinea l´assessore, garantisce il conseguimento dell´obiettivo di massima spesa dei fondi comunitari e una maggior quantità di risorse a disposizione della ricerca e dell´innovazione industriale, che si concretizzano nell´assegnazione del contributo con l´intensità massima consentita dai regolamenti di attuazione regionali per i progetti già ritenuti finanziabili, e in un incremento del numero delle imprese ammesse, collocate utilmente in graduatoria ma precedentemente non finanziate per mancanza di risorse. Si tratta, ricorda Ciriani, della prima attuazione della direzione alle Attività produttive sulla nuova programmazione comunitaria e gli uffici dell´Amministrazione regionale stanno già provvedendo a contattare i beneficiari potenzialmente interessati a migrare sul nuovo strumento. "L´utilizzazione dei fondi comunitari - conclude l´assessore - permetterà di avere a disposizione maggiori risorse per ricerca, sviluppo e innovazione, da sempre vitali e strategici per il settore industriale regionale". .  
   
   
PROMUOVERE IL PROFILO TECNOLOGICO DI ITALIA E CANADA: L’AMBASCIATORE HIMELFARB CONSULTA IL GOTHA DEL MONDO IMPRENDITORIALE E SCIENTIFICO ITALIANO  
 
Trento, 8 settembre 2008 - Anche l’assessore alla ricerca e programmazione della Provincia autonoma di Trento, Gianluca Salvatori, fa parte del gruppo di consultazione dell’Ambasciatore del Canada in Italia, detto Ambassador’s Advisory Council. L’aac nasce per iniziativa dell’Ambasciatore Alex Himelfarb che ha invitato a farne parte alcuni tra i maggiori imprenditori, dirigenti della ricerca, professori universitari e giornalisti, che fanno business o hanno comunque legami con il Canada. La riunione inaugurale dell’Aac si è svolta nei giorni scorsi a Milano. La scelta della sede di Assolombarda, associazione delle imprese industriali e del terziario dell´area milanese, quale sede per quest’importante evento non è stata casuale bensì dettata dalla fruttuosa collaborazione, in atto da tempo, che ha portato alla creazione di un Canada Desk al suo interno. Adottando questo approccio innovativo, il Canada, punta ad ottenere un quadro rappresentativo ed affidabile del panorama italiano, nonché di sviluppare ulteriormente i rapporti Italia/canada in modo creativo, creando un network che possa risultare vicendevolmente utile. Dell’acc fanno parte Paolo Astrua Testori (Managing, Testori), Diana Bracco (Presidente, Assolombarda e Presidente Bracco Spa), Massimo Cavaliere (Direttore Generale, Cira), Sergio Dompé (Presidente, Farmindustria), Sergio Marchionne (Presidente e Amministratore Delegato, Fiat), Giuseppe Martini (Direttore del Dipartimento per le Scienze della Vita, Cnr), Roberto Mezzalama (Presidente e Amministratore Delegato di Golder Associates Europe), Cristina Pedicchio (Presidente, Cbm Scrl - Cluster in Biomedicine), Carlo Pesenti (Direttore Generale, Italcementi), Tobias Piller (Presidente, Associazione Stampa Estera), Lorenzo Rossi di Montelera (Presidente, Regaluxe Birks), Gianluca Salvatori (Assessore per la Programmazione della Ricerca & Innovazione, Provincia di Trento), Valentina Sidotti (Direttore International Clients & Investors, Borsa Italiana Spa) Gennaro Stammati (già Amministratore Delegato – Banca Commerciale Italiana of Canada) e Gianmaria Tondato da Ruos (Amministratore Delegato, Autogrill). Tutti presenti all’incontro milanese aperto dalla relazione dell’Ambasciatore Himelfarb che ha illustrato ai presenti "l’eccezionale performance economica del Canada, il suo ottimo regime fiscale, le agevolazioni commerciali e l’attenzione verso l’innovazione". Himelfarb ha annunciato che riduzioni fiscali sono in arrivo, sottolineando l’impegno preso, sia dal Governo federale che da quelli provinciali, di abbassare ulteriormente le tasse per rendere il Canada ancora più "appetibile" ad eventuali investitori. L’ambasciatore ha quindi evidenziato che il Canada è il Paese G8 con i minori costi aziendali, al netto delle tasse. Inoltre, la manodopera canadese è altamente competitiva, tenuto conto di vari fattori, quali flessibilità, livello di competenza e costo di spese mediche. I partecipanti, canadesi e italiani, hanno preso atto che i loro paesi non sono riconosciuti - come invece meriterebbero - per le loro eccellenze nei settori dell’alta tecnologia ed innovazione e che occorre pertanto promuovere il loro "profilo" in materia. Hanno inoltre convenuto sull’opportunità di accrescere la loro conoscenza reciproca e di creare quante più possibili occasioni di collaborazione, particolarmente nella ricerca scientifica e tecnologica. La prossima riunione dell’Aac si terrà nel mese di ottobre, presso la Residenza dell’Ambasciatore del Canada a Roma. In tale occasione, la promozione del profilo tecnologico dei due paesi sarà all’ordine del giorno. .  
   
   
MINORANZE: POSSONO ESSERE UN ELEMENTO DINAMICO DI SVILUPPO E DI INTEGRAZIONE SOCIALE, OLTRE CHE UN PONTE PER GLI IMPRENDITORI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA CHE INTENDONO INVESTIRE NEI BALCANI  
 
Trieste, 8 settembre 2008 -  Le minoranze italiane in Slovenia e Croazia avranno un ruolo attivo nel processo di internazionalizzazione del Friuli Venezia Giulia nell´area dell´ex Yugoslavia, divenendo un vero e proprio motore di sviluppo per l´economia dell´estremo Nordest all´insegna della competenza e della concretezza, condizioni essenziali per costruire l´Europa attorno al consenso. La proposta del presidente della Regione, Renzo Tondo, è stata accolta favorevolmente da Furio Radin, deputato della minoranza italiana al Parlamento croato, e dal presidente della Giunta esecutiva della Comunità italiana, Maurizio Tremul, nel corso di un incontro svoltosi il 22 luglio a Trieste. "Le nostre minoranze all´estero - ha affermato il governatore - possono essere un elemento dinamico di sviluppo e di integrazione sociale, oltre che un ponte per gli imprenditori del Friuli Venezia Giulia che intendono investire nei Balcani". Tondo, Radin e Tremul hanno comunque affrontato molti temi relativi alla presenza italiana in Slovenia e Croazia, rimandando i dettagli alla riconvocazione della Commissione mista ita-slo, e dei relativi tavoli tecnici bilaterali, che il presidente della Regione ha annunciato per settembre. Il governatore ha anche auspicato l´allargamento del confronto diretto alla realtà croata, sempre in forma bilaterale e partendo dai rapporti già instaurati con le contee istriana e litoraneo-montana, riscontrando la disponibilità di Radin a supportare l´iniziativa. Ricordando l´apertura politica del sottosegretario agli Interni, Nitto Palma, rispetto ad una gestione diretta ed autonoma delle competenze sulle minoranze regionali all´estero, Tondo ha definito questa prospettiva un perfetto esempio di federalismo. "Si tratterebbe di un´evidente semplificazione burocratica che sposiamo totalmente", hanno assicurato Radin e Tremul, rimarcando però l´esigenza di una legge nazionale di interesse permanente che garantisca risorse certe alle comunità di italiani in Slovenia e Croazia. Nello zapping sui vari ambiti di collaborazione, si è parlato anche del ritorno di Radio e Tele Capodistria sul satellite, di una maggiore diffusione de La Voce del Popolo sul territorio regionale e soprattutto della sinergia in ambito socio-sanitario. A questo proposito, è stato chiesto a Tondo di valutare la possibilità di consentire agli anziani del Friuli Venezia Giulia l´utilizzo convenzionato della nuova casa di riposo di Pola, struttura annunciata come all´avanguardia e dotata dei migliori confort. .  
   
   
SONDAGGIO ISPO PER CONFARTIGIANATO IL FEDERALISMO PIACE AI PICCOLI IMPRENDITORI  
 
Roma, 8 settembre 2008 - Il federalismo in generale, e il federalismo fiscale in particolare, piace ai piccoli imprenditori. E’ quanto emerge da un sondaggio commissionato da Confartigianato a Ispo e presentato dal Prof. Renato Mannheimer durante la Summer School di Confartigianato svoltasi ieri e oggi a Roma e dedicata al tema “Il federalismo fiscale: Nord e Sud di fronte alle nuove sfide. Il sondaggio – condotto su un campione di artigiani e piccoli imprenditori in tutta Italia tra il 17 e il 21 luglio 2008 - rivela che per la maggior parte degli intervistati (75%) sarebbe preferibile una qualche forma di federalismo, più o meno radicale. Più in dettaglio, la soluzione che piace di più è quella di uno Stato federale, che dia autonomia e poteri alle regioni (38%). Il concetto di Stato assistenziale sembra decisamente in crisi: per 2 intervistati su 3 (62%), infatti, lo Stato deve garantire solo un certo numero di servizi fondamentali, come l’istruzione e la sanità, lasciando poi che i cittadini provvedano come vogliono per tutto il resto. Il federalismo, però, non deve tradursi in una maggiore tassazione. L’esempio della sanità a questo proposito è illuminante: ben il 79% del campione non sarebbe disposto a pagare tasse più alte per una sanità regionale migliore di quella standard nazionale. La questione delle tasse risulta particolarmente dolente: circa 9 imprenditori su 10 ritengono alta l’attuale pressione fiscale. E solo l’11% la ritiene giusta: né alta né bassa. Non solo: le tasse, così pesanti, non garantiscono il giusto livello di qualità dei servizi e di benefici erogati, che sono al di sotto delle aspettative per l’86% degli associati intervistati. Ne discende, da un lato, la percezione di una mancata equità anche nella distribuzione delle tasse tra i cittadini (per l’89% del campione) e, dall’altro, l’alto gradimento accordato all’ipotesi di assegnare alle regioni maggiore autonomia anche per quanto riguarda le tasse e i servizi pubblici (80%). Per il 64% del campione di imprenditori intervistati, l’ipotesi di federalismo fiscale non esclude a priori la possibilità di continuare ad erogare sostegni economici alle regioni più povere da parte dello Stato o delle regioni più abbienti. Il modello di federalismo fiscale proposto dal Governo raggiunge tra gli intervistati un discreto livello di conoscenza: sebbene solo il 12% del campione dichiari di conoscerlo bene, il 70% dichiara comunque di averne sentito parlare, e solo il 18% invece di non esserne a conoscenza. 3 intervistati su 4 ritengono che il federalismo fiscale porterà vantaggi ai cittadini, i quali avranno più controllo sull’impiego delle tasse (77%), godranno di un loro utilizzo più efficiente (75%) e dei benefici derivanti da un maggiore controllo sull’evasione fiscale (74%). Non solo: quasi la metà del campione si aspetta che con il federalismo fiscale miglioreranno i servizi e i benefici per i cittadini, soprattutto in termini di sicurezza (45%), di sanità (45%) e di semplificazione burocratica per le imprese (43%). In un’ottica di approccio graduale al federalismo, i piccoli imprenditori ritengono che le funzioni di spesa da attribuire per prime alle regioni, che ne riceverebbero poi le entrate corrispondenti, siano la tutela e la sicurezza del lavoro (26%), la ricerca e l’innovazione per le imprese (23%), le infrastrutture (20%) e la tutela sanitaria e la promozione degli alimenti locali (21%). Infine, le attese verso le ricadute concrete sull’attuale livello di tassazione. La maggioranza relativa del campione sostiene che le tasse resteranno sostanzialmente invariate. Tuttavia un quarto degli imprenditori si aspetta che le imposte sui redditi e sugli utili di impresa diminuiranno. Quote inferiori, ma consistenti, di intervistati, invece si aspettano che possano diminuire l’Ici sugli immobili produttivi (22%) e le imposte indirette (15%). .  
   
   
PUP, RIFORMA ISTITUZIONALE, METROLAND E IL MODELLO VAL RENDENA: APPROFONDIMENTI SUL SITO PROVINCIA.TN.IT  
 
Trento, 8 settembre 2008 – Si intitolano “Il mio territorio”, “La mia comunità”, “Metroland” e “Il modello della Val Rendena”, i quattro documenti filmati realizzati dalla Provincia autonoma di Trento per parlare di alcuni fra i più importanti progetti avviati nel corso di questa legislatura. I video sono disponibili dal 13 agosto sul portale della Provincia (www. Provincia. Tn. It). Perno dell’attività della legislatura che si sta concludendo - la Xiiia - è una complessa serie di riforme che riequilibrano il rapporto tra cittadini e istituzioni pubbliche, fra Trentini e territorio, fra viabilità e salute delle persone. Frutto fra i più importanti del lavoro degli ultimi anni, il nuovo Piano urbanistico - il terzo nella storia dell’Autonomia Speciale - è la “traccia” fondamentale sulla quale si gioca il futuro della collettività trentina. La Riforma istituzionale fornisce - d’altro canto - gli strumenti affinché a decidere del proprio sviluppo siano le singole comunità di valle. Di seguito i titoli dei video e gli argomenti cui fanno riferimento: “Il mio territorio” , nuovo Piano Urbanistico provinciale; “La mia Comunità”, Riforma istituzionale; “Metroland”, il progetto di connessione ferroviaria fra valli laterali del Trentino e asta dell’Adige; “Il Modello della Val Rendena”, progetto di mobilità alternativa che ha appena avuto l’approvazione V. I. A. (Valutazione di impatto ambientale). Accanto ai quattro video, sono disponibili sulla home-page del portale della Provincia autonoma anche i contributi di assessori e tecnici referenti in materia di Urbanistica, Riforma istituzionale e Trasporti, nonché quelli dei tre assessori competenti: per l’Urbanistica Mauro Gilmozzi, per la Riforma Istituzionale Ottorino Bressanini, per i Trasporti Franco Panizza. Un approfondimento dal punto di vista tecnico è invece quello di Paola Matonti per quanto riguarda il Pup, Raffaele Decol per il progetto di connessione ferroviaria e di Gianfranco Postal per la legge di redistribuzione dei poteri istituzionali. Il dvd contenente i quattro video e i vari contributi è reperibile - a partire dalla fine del mese di agosto - presso l’ufficio stampa della Provincia autonoma di Trento. E-mail uff. Stampa@provincia. Tn. It, tel. 0461 494614, fax 0461 494615. .  
   
   
GRUPPO CIR RISULTATI AL 30 GIUGNO 2008: 144,3 MILIONI DI UTILE NETTO FATTURATO IN CRESCITA DEL 15%  
 
Milano, 8 settembre 2008 - Si è riunito il 31 luglio a Milano, sotto la presidenza dell’ing. Carlo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di Cir Spa, per esaminare i risultati del Gruppo al 30 giugno 2008. Il primo semestre 2008 è stato caratterizzato dalla sottoscrizione di due aumenti di capitale, uno da parte di Verbund, partner storico di Cir, per 200 milioni di euro in Sorgenia, e l’altro da parte di Morgan Stanley e di Cir per 40 milioni di euro in Hss. L’aumento di capitale in Sorgenia è avvenuto sulla base di una valutazione del capitale della società di 3,3 miliardi di euro, e quello di Hss sulla base di una valutazione del capitale della società di oltre 200 milioni di euro. Le due operazioni hanno rappresentato la conferma della validità delle scelte di investimento effettuate da Cir, che hanno determinato una importante creazione di valore. Questi aumenti di capitale hanno determinato la realizzazione di proventi non ricorrenti per circa 117,8 milioni di euro. L’attuale configurazione del Gruppo Cir comprende cinque settori di attività: utilities (energia elettrica e gas), media (editoria, radio e televisione), componentistica per autoveicoli (filtri e sistemi di sospensione), sanità (residenze per anziani, riabilitazione e ospedali) e settore finanziario (non performing loans e prodotti finanziari per clientela non primaria). I risultati economici consolidati del primo semestre 2008 Nei primi sei mesi dell’anno, il Gruppo Cir ha conseguito: - un utile netto consolidato di 144,3 milioni di euro, rispetto a 68,6 milioni nel corrispondente periodo del 2007, in aumento di 75,7 milioni (+110,3%); - un fatturato consolidato di 2. 363,8 milioni di euro, rispetto a 2. 059,4 milioni nel primo semestre del 2007 (+14,8%). La contribuzione dei gruppi operativi all’utile netto consolidato, pari a 45 milioni di euro (65,6 milioni nel primo semestre 2007), è stata penalizzata per 7 milioni dall’impatto della cosiddetta Robin Hood Tax sul semestre di Sorgenia e da oneri di ristrutturazione riguardanti Sogefi. La contribuzione delle società finanziarie controllate è stata di 4,9 milioni di euro, rispetto a 10,5 milioni del primo semestre 2007, che aveva beneficiato di plusvalenze della controllata Medinvest. Nel primo semestre 2008 il margine operativo lordo (Ebitda) consolidato è stato di 249,5 milioni di euro (10,6% dei ricavi), rispetto a 279,7 milioni (13,6% dei ricavi) nel corrispondente periodo del 2007, in diminuzione del 10,8%. Su tale risultato hanno influito: - la diminuzione dei ricavi del Gruppo Espresso, riguardanti in particolare la pubblicità; - gli effetti dell’applicazione della Robin Hood Tax sulla società Tirreno Power (Gruppo Sorgenia); - gli effetti dei costi di ristrutturazione sostenuti nell’ambito del Gruppo Sogefi; - il miglioramento della redditività del Gruppo Hss. Il margine operativo (Ebit) consolidato è stato di 183,4 milioni di euro (7,8% dei ricavi) rispetto a 219,1 milioni (10,6% dei ricavi) nel corrispondente periodo del 2007 (-16,3%). La ulteriore riduzione rispetto all’Ebitda è dovuta ai maggiori ammortamenti del Gruppo Sorgenia. Il capitale investito netto consolidato al 30 giugno 2008 si è attestato a 3. 668,5 milioni di euro, rispetto a 3. 375,3 milioni al 31 dicembre 2007, con un incremento di 293,2 milioni dovuto sostanzialmente a un aumento del capitale circolante e degli investimenti in attività fisse del Gruppo Sorgenia. Al 30 giugno 2008 l’indebitamento finanziario netto consolidato di Cir era di 1. 461,4 milioni di euro (1. 333,5 milioni al 31 dicembre 2007), determinato da: - un’eccedenza finanziaria netta relativa a Cir e holding finanziarie di 154,5 milioni di euro, contro 112,3 milioni al 31 dicembre 2007. L’incremento di 42,2 milioni è attribuibile principalmente al saldo positivo di 101 milioni tra dividendi incassati e pagati e all’esborso di circa 42 milioni per investimenti in partecipazioni, private equity funds e azioni proprie; - un indebitamento netto dei gruppi operativi di 1. 615,9 milioni di euro, con un aumento di 170,1 milioni rispetto a 1. 445,8 milioni al 31 dicembre 2007, dovuto principalmente al maggiore indebitamento del Gruppo Sogefi conseguente all’esborso per dividendi ordinari e straordinari. Il patrimonio netto consolidato del Gruppo è cresciuto da 1. 319,9 milioni di euro al 31 dicembre 2007 a 1. 419,9 milioni al 30 giugno 2008 (+100 milioni). Il patrimonio netto di terzi è passato da 721,9 milioni al 31 dicembre 2007 a 787,2 milioni al 30 giugno 2008 (+65,3 milioni). Il patrimonio netto totale del Gruppo al 30 giugno 2008 si è attestato a 2. 207,1 milioni di euro, rispetto a 2. 041,8 milioni al 31 dicembre 2007 (+165,3 milioni, dopo la distribuzione di 37,4 milioni di dividendi da parte di Cir e di complessivi 107,9 milioni da parte delle controllate ai propri azionisti terzi). Al 30 giugno 2008 il Gruppo Cir impiegava 13. 067 dipendenti, rispetto a 12. 422 al 31 dicembre 2007. L’andamento delle attività industriali del Gruppo Utilities Nel primo semestre 2008, il Gruppo Sorgenia ha conseguito un fatturato consolidato di 1. 145,7 milioni di euro, in crescita del 29,7% rispetto al corrispondente periodo del 2007 (883,7 milioni), grazie all’aumento dei volumi di energia elettrica venduti. L’ebitda sarebbe aumentato del 5,4% a 92 milioni di euro, ma la Robin Hood Tax lo ha contenuto a 82 milioni. L’utile netto consolidato è stato di 25,4 milioni di euro, in diminuzione rispetto a 38,9 milioni del primo semestre 2007 per i maggiori oneri finanziari e per la già citata nuova imposta addizionale. La posizione finanziaria netta consolidata al 30 giugno 2008 presentava un indebitamento di 897 milioni di euro, in leggero miglioramento rispetto a 904,9 milioni al 31 dicembre 2007. 3 Nei primi sei mesi del 2008 il Gruppo Sorgenia ha proseguito nella realizzazione del proprio piano industriale, che prevede un significativo sviluppo delle attività nel settore della generazione elettrica, con particolare attenzione alle fonti a basso impatto ambientale e rinnovabili quali l’eolico e il fotovoltaico. Il 3 luglio scorso è stato presentato alla comunità finanziaria il piano industriale 2008-2012, che prevede il raggiungimento al 2012 di un potenza installata di 5,2 Gw attraverso quattro impianti green field Ccgt (da circa 770 Mw ciascuno), il pro-quota della capacità di Tirreno Power post repowering, lo sviluppo di 920 Mw di generazione eolica (di cui 450 Mw in Italia) e l’installazione di 50 Mw di impianti fotovoltaici. Per quanto riguarda la generazione da fonte eolica, nel corso del semestre è proseguita la realizzazione dei nuovi impianti localizzati nei comuni di Minervino Murge, Castelnuovo di Conza e San Gregorio Magno, per una potenza totale installata di circa 70 Mw. Nell’ambito dell’energia solare, alla fine dei primi sei mesi del 2008 risultano in esercizio 10 impianti fotovoltaici della potenza di circa 1 Mw ciascuno, facenti capo alla controllata Sorgenia Solar. Altri 5 impianti dovrebbero entrare in attività entro la fine del 2008. Quanto agli investimenti del Gruppo Sorgenia nelle centrali termoelettriche, nel primo semestre dell’anno sono iniziati i lavori per la costruzione della centrale a ciclo combinato di Bertonico-turano Lodigiano (Lombardia), una sentenza del Consiglio di Stato ha definitivamente concluso in senso favorevole il contenzioso relativo al progetto della centrale di Aprilia, ed è progredita la costruzione della centrale di Modugno (Puglia) la cui entrata in funzione è prevista entro la fine dell’anno in corso. Il Gruppo Sorgenia è inoltre impegnato nella realizzazione di importanti progetti per garantire la diversificazione delle fonti di approvvigionamento di gas, migliorando la sicurezza dell’intero sistema nazionale. Lng Med Gas Terminal, società controllata al 69,77% da Fin Gas Srl, joint venture paritetica fra Sorgenia e Iride, ha chiuso positivamente l’istruttoria per l’ottenimento della Via (Valutazione di impatto ambientale) per la realizzazione di un terminale di rigassificazione da 12 miliardi di metri cubi a Gioia Tauro (Calabria). Nel mese di giugno è stata infine costituita Sorgenia E&p Spa, società controllata al 100% da Sorgenia Spa che ha per oggetto attività relative all’esplorazione e produzione di idrocarburi. Media Nel primo semestre 2008 il Gruppo Espresso ha realizzato un fatturato consolidato di 543,2 milioni di euro, rispetto a 561,6 milioni nel primo semestre 2007 e un utile netto consolidato di 36,4 milioni di euro, rispetto a 50 milioni nel corrispondente periodo del 2007, che aveva beneficiato dell’impatto positivo del diverso trattamento contabile del Tfr con un’incidenza di 7,8 milioni sul risultato netto. Non considerando tale fenomeno, l’utile netto risulta in calo di 5,8 milioni. Il risultato risente di fattori negativi sul fronte dei ricavi (pubblicità e vendite), compensati solo in parte da altri positivi (prodotti opzionali) e da recuperi sui costi. Ciò è avvenuto grazie agli investimenti realizzati negli anni passati e ai primi effetti di una serie di nuove iniziative intraprese nel 2008 che, a regime, anche attraverso riorganizzazioni aziendali che comporteranno una riduzione di circa 100 persone nei prossimi tre anni, determineranno una diminuzione dei costi su base annua di circa 40 milioni di euro. La raccolta pubblicitaria, penalizzata dal progressivo peggioramento della congiuntura economica internazionale e nazionale, ha registrato nel semestre un sensibile calo (-10% circa) della pubblicità commerciale nazionale de la Repubblica e dei periodici, mentre è risultata in crescita, a tassi più elevati del mercato, la pubblicità locale (+5,7%) e quella su internet (+30,3%). Un dato che ha accomunato tutte le testate del Gruppo è stata la crescita del traffico dei rispettivi siti internet, così come stabili o in crescita sono stati gli indici di lettura che nel loro complesso indicano in 8,4 milioni i contatti con i mezzi del Gruppo. Anche nel primo semestre 2008 il polo radiofonico del Gruppo Espresso ha confermato il primato di audience. Al 30 giugno 2008 la posizione finanziaria netta, che sconta come ogni anno la stagionalità del business, presentava un indebitamento di 328,8 milioni di euro, in aumento rispetto a 264,9 milioni al 31 dicembre 2007. 4 Componentistica Per Autoveicoli Nel primo semestre 2008 il Gruppo Sogefi ha confermato la propria leadership europea nei due settori in cui opera, filtri e componenti per sospensioni. In un mercato veicolistico in difficoltà per il deterioramento del quadro economico dei mercati maturi e il contemporaneo sensibile aumento dei prezzi delle materie prime e del petrolio, nella prima metà dell’esercizio il Gruppo Sogefi ha incrementato i ricavi e sostanzialmente confermato la redditività operativa rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Il fatturato consolidato è stato di 556,3 milioni di euro, in progresso del 2,7% rispetto a 541,7 milioni del primo semestre 2007, grazie all’ottimo andamento del mercato sudamericano e all’incremento di attività nei componenti per sospensioni. L’utile netto consolidato, penalizzato da oneri per ristrutturazioni, è stato di 20,2 milioni di euro rispetto a 28,9 milioni nel primo semestre 2007, che aveva beneficiato di componenti positive non ricorrenti. La posizione finanziaria netta consolidata del Gruppo Sogefi presentava al 30 giugno 2008 un indebitamento finanziario netto di 251 milioni di euro, in aumento rispetto a 92,4 milioni al 31 dicembre 2007 a seguito dell’esborso di 159,5 milioni di euro per dividendi ordinari e straordinari. Sanita’ Nel primo semestre 2008 Hss (Holding Sanità e Servizi) ha proseguito nell’attività di rafforzamento delle proprie attività operative attraverso le quali consolidare la presenza nel settore della sanità. Nel periodo, il Gruppo Hss ha conseguito un fatturato consolidato di 118,5 milioni di euro, in crescita del 64% rispetto al primo semestre del 2007 (72,3 milioni). L’ebitda è stato di 14,1 milioni di euro, in crescita del 44% rispetto ai primi sei mesi del 2007 (9,8 milioni). Il risultato netto consolidato è stato positivo per 0,7 milioni di euro, rispetto a un utile di 0,5 milioni nel corrispondente periodo del 2007. La posizione finanziaria netta consolidata presentava al 30 giugno 2008 un indebitamento netto di 124 milioni di euro, rispetto a 148,6 milioni al 31 dicembre 2007. Il miglioramento è la risultante, da un lato, della sottoscrizione il 25 giugno 2008, da parte di Cir e dei fondi di Morgan Stanley già azionisti di Hss, di un aumento di capitale in Hss per complessivi 40 milioni di euro, e dall’altro dell’aumento dell’indebitamento finanziario per le acquisizioni e gli investimenti effettuati nei primi sei mesi dell’esercizio. Il Gruppo Hss è oggi attivo nella: - gestione di residenze per anziani, con 35 residenze gestite e 4 residenze in costruzione (circa 3. 500 posti letto operativi e oltre 450 in fase di realizzazione); - gestione di ospedali e centri di riabilitazione, con 5 ospedali di riabilitazione, 8 comunità di riabilitazione psichiatrica e 13 centri ambulatoriali, per un totale di 1. 100 posti letto operativi e 50 posti letto in fase di realizzazione; - gestione di un ospedale e di attività ad alta tecnologia all’interno di ospedali, con 7 reparti di diagnostica per immagini. Settore Finanziario Al 30 giugno 2008 Jupiter Finance, società costituita a fine 2005 allo scopo di acquisire da istituzioni finanziarie e gestire crediti problematici, aveva acquisito portafogli per un corrispettivo globale di 111,8 milioni di euro e un valore nominale (gross book value) di 942,8 milioni. Da un anno Jupiter Finance ha iniziato a operare all’estero, puntando su alcuni Paesi dell’Europa centrale e meridionale: al 30 giugno 2008 erano state concluse quattro acquisizioni di portafogli di crediti per un valore nominale complessivo di 54 milioni di euro e un prezzo di acquisto di 13 milioni. Nel gennaio 2007 Cir, attraverso la controllata Cir International, ha acquisito il controllo congiunto con Merrill Lynch del gruppo Oakwood Global Finance, specializzato in prodotti finanziari destinati a clientela non primaria. Il Gruppo è operativo attraverso le società Ktesios sul mercato italiano e Pepper su quello australiano. Il valore di carico dell’investimento effettuato da Cir nel Gruppo Oakwood al 30 giugno 2008 era pari a 75 milioni di euro. 5 La Capogruppo Cir Spa ha chiuso il primo semestre 2008 con un utile netto di 126,4 milioni di euro, rispetto a 44,9 milioni nel primo semestre 2007. Il patrimonio netto al 30 giugno 2008 era di 1. 067,3 milioni di euro, rispetto a 983,8 milioni al 31 dicembre 2007. Tra il 1° gennaio 2008 e la data odierna, Cir ha acquistato n. 3. 330. 000 azioni proprie, per un controvalore di 6,4 milioni di euro. A oggi le azioni proprie in portafoglio sono n. 42. 974. 000, pari al 5,43% del capitale. Inoltre, tra il 1°gennaio 2008 e la data odierna sono state emesse n. 244. 600 azioni a seguito dell’esercizio di opzioni da parte dei beneficiari di piani di stock options in essere. Dopo tale operazione, il capitale sociale risulta pertanto composto da n. 791. 175. 267 azioni da nominali 0,50 euro cadauna, per un controvalore di 395. 587. 633,50 euro. Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione del Gruppo Cir, si può ragionevolmente prevedere per l’intero esercizio 2008 che l’Ebitda consolidato sarà inferiore a quello del 2007, mentre il risultato netto consolidato, tenuto conto dei proventi non ricorrenti già realizzati nel primo semestre dell’anno, sarà superiore a quello dello scorso esercizio. Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alberto Piaser, dichiara ai sensi del comma 2 dell’art. 154-bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili. .  
   
   
ARTIGIANATO IN LOMBARDIA: APERTO BANDO PER SVILUPPO INSEDIAMENTI  
 
Milano, 8 settembre 2008 - E´ aperto il nuovo bando per lo sviluppo delle aree destinate ad insediamenti produttivi a prevalente presenza artigiana. Il documento è stato illustrato 23 luglio alle quattro associazioni di categoria (Clai, Cna, Confartigianato e Casartigiani) dall´assessore all´Artigianato e Servizi della Regione Lombardia, Domenico Zambetti. "Con questa iniziativa - ha detto Zambetti - Regione Lombardia punta a sviluppare le aree produttive artigiane e a promuovere l´occupazione del comparto, attraverso una serie di interventi coordinati da parte di soggetti pubblici e privati". Il bando 2008 (il primo, sperimentale, era stato emesso nel 2006) prevede finanziamenti per oltre 6 milioni di euro ed è articolato in tre misure: Misura A: rivolta ai Comuni per la realizzazione o ammodernamento delle opere infrastrutturali a servizio degli insediamenti produttivi (3. 500. 000 euro); Misura B: rivolta ai consorzi e alle altre forme di aggregazione fra imprese artigiane per la realizzazione di opere infrastrutturali o di impianti di servizio degli insediamenti produttivi (1. 600. 000 euro); Misura C: rivolta alle imprese artigiane singole per l´introduzione di tecnologie innovative, la riduzione dell´impatto ambientale e il miglioramento della sicurezza nei luoghi di lavoro (1. 000. 000 euro). .  
   
   
BOLZANO: SOSTEGNO DALLA PROVINCIA A 14 INDUSTRIE PER L´EXPORT  
 
Bolzano, 8 settembre 2008 - La Provincia sostiene finanziariamente 14 aziende industriali altoatesine nella loro attività di esportazione con contributo complessivo di 184. 000 Euro. La Giunta provinciale di recente ha espresso parere favorevole a queste incentivazioni per il sostegno dell´internazionalizzazione. A 14 imprese industriali altoatesine la Giunta provinciale ha assegnato in questi giorni contributi a sostegno dell´attività di export. I contributi assegnati ammontano complessivamente a 184. 000 Euro. In base ai nuovi criteri di incentivazione all´industria è previsto il sostegno finanziario di progetti di internazionalizzazione fino al 70 per cento; nel bilancio provinciale sono stati altresì aumentati i fondi per incrementare l´esportazione. Il recente baromentro dell´economia registra un trend positivo di svilpuppo degli affari con l´estero, nei primi quattro mesi del 2008 le esportazioni dalla provincia di Bolzano sono aumentate del 15,6 per cento rispetto all´anno precedente. Il volume delle esportazioni nell´anno 2007 aveva raggiunto la soglia dei tre milioni di Euro con una crescita di circa il 10 per cento. .  
   
   
VERBANO CUSIO OSSOLA: PREVISIONI OCCUPAZIONALI: EXCELSIOR 2008  
 
Verbania, 8 settembre 2008 - Previsioni di lieve crescita di posti di lavoro nel Verbano Cusio Ossola per l´anno 2008: le imprese provinciali prevedono una crescita occupazionale rispetto allo stock di dipendenti a fine 2007 pari a 150 nuovi posti di lavoro (+0,5%- erano 200 lo scorso anno e 430 nel 2006-), generati da un flusso in entrata di circa 3. 210 unità e di uscita (per pensionamento o scadenza di contratto) di 3. 060 unità. La crescita risulta lievemente inferiore sia a quella media piemontese (+0,6%) che italiana (+1%, in valore assoluto 110. 000 nuovi posti di lavoro). Questi sono i primi risultati che emergono dall’indagine Excelsior 2008 che ogni anno raccoglie i dati su un campione di imprese italiane. La rilevazione, giunta quest´anno all´undicesima edizione, è curata dalla singole Camere di commercio e da Unioncamere nazionale in accordo con il Ministero del Lavoro e l’Unione Europea. I dati anticipano il fascicolo statistico completo, che sarà disponibile, anche per nostra provincia, nel mese di settembre alla conclusione del convegno nazionale. Nel Verbano Cusio Ossola il 28,7% delle imprese prevedono di assumere nel 2008. Tra i principali macrosettori- industria e costruzioni, servizi- solo quest´ultimo registra un tasso di crescita occupazionale (+1,1%). Positivi i settori delle costruzioni che segna un saldo tra entrate e uscite di 60 unità (2%), e quello delle industrie alimentari e tessili (+1,2%) ma è il turismo a prevedere i saldi occupazionali più elevati (saldo di 90 unità), a conferma della terziarizzazione del sistema economico provinciale. Previsione di calo per le assunzioni nel settore del commercio (-1,1%) e nelle altre industrie, tra cui quella chimica, meccanica ed elettronica (-1,5%, in valore assoluto -70 unità). In linea con il dato nazionale si rileva che sono le imprese di minori dimensioni a trainare la crescita nella nostra provincia, infatti si registra un saldo positivo del +2,1% nelle imprese da 1 a 9 dipendenti, seguito da un -0,6% per le imprese da 10 a 49 addetti. Nel Verbano Cusio Ossola, in controtendenza rispetto alle indagini a livello nazionale, sono le forme contrattuali “flessibili”, a muovere la crescita occupazionale: secondo le previsioni quasi il 70% delle assunzioni sarà a tempo determinato (in valore assoluto 2. 230 unità pari al 69,4% del totale, erano il 58,8% nel 2007), mentre si fermano a 22,7% (erano 30,5% lo scorso anno) i contratti a tempo indeterminato (730 unità), 5,6% per il contratto di apprendistato. Analizzando le assunzioni non stagionali previste per il 2008 e suddivise per grandi gruppi professionali si evidenzia come il 38,3% della domanda sia rivolta alla ricerca di impiegati e professioni qualificate nelle attività commerciali, dato maggiore rispetto al valore regionale (31,4%) e nazionale (32,9%). Seguono operai e professioni ad elevata specializzazione (dirigenti e tecnici, +19,2%). Il 31% del totale delle assunzioni (570 unità) viene considerata di difficile reperimento soprattuto a causa della concorrenza tra le imprese e la ridotta presenza della figura richiesta (41,6%), segue la mancanza di candidati e l´offerta ridotta per ragioni di status, carriera e retribuzione. Un focus sui livelli di istruzione richiesti rileva come le assunzioni previste riguardino per il 43,6% personale con qualifica di scuola media secondaria e post-secondaria, con una prevalenza per l´indirizzo amministrativo-commerciale (210 unità su un totale di 790). Al 33,1% degli assunti non stagionali non verrà richiesta una qualifica specifica oltre la scuola dell´obbligo mentre è in aumento la richiesta di personale con titolo di studio universitario che passa da 7,3% del 2007 a quasi il 9% di quest´anno (in valore assoluto 160 unità). In flessione anche nella nostra provincia la quota di assunzioni di personale immigrato non stagionale prevista per il 2008. La domanda potrà attestarsi tra un minimo di 130 ad un massimo di 310 unità, in calo rispetto al 2007 dove la richiesta era tra le 390 e le 550 unità. Il settore turistico è quello dove risulta maggiore la domanda di personale immigrato. Infine, analizzando le 1. 390 assunzioni stagionali previste dalle imprese del Vco si evidenzia come l´offerta sia maggiore nel settore dei servizi, con percentuali che vanno oltre il 90% nel settore turistico. .  
   
   
COMUNI NELL´AFFARE SEL-EDISON: DURNWALDER INCONTRA I SINDACI  
 
Bolzano, 8 settembre 2008 - Sono sette le centrali idroelettriche che la controllata provinciale Sel ha acquisito in Alto Adige dopo l´accordo con Edison: toccherà ora a una nuova società gestirle. Il presidente della Provincia Luis Durnwalder e l´assessore Michl Laimer hanno incontrato il 22 luglio a Bolzano i sindaci dei Comuni di sito e dei Comuni di rivo per discutere della loro partecipazione. Le opzioni sono: acquisto di azioni della newco o partecipazione agli utili. Acquisto di una quota di azioni nella newco costitutita da Sel e Edison per gestire 7 centrali idroelettriche in Alto Adige oppure partecipazione agli utili o al volume d´affari con una quota fissa assegnata: sono le due opzioni che i sindaci dei 16 Comuni di sito e dei 4 Comuni di rivo hanno discusso a Palazzo Widmann con il presidente Luis Durnwalder e con i vertici della controllata provinciale Sel, che detiene oggi il 60% della società (40% Edison). "Ma abbiamo sempre detto che la Provincia aveva intenzione di allargare la partecipazione ai Comuni, e oggi si è iniziato ad esaminare le modalità", spiega Durnwalder. Tra le due opzioni, la maggioranza dei sindaci propende per quella della partecipazioni a utili o introiti, "perchè sono in primo luogo preoccupati della eventualità di dover assumere nuovi mutui per poter acquisire una quota di azioni", chiarisce Durnwalder. Nell´incontro si è deciso di insediare un gruppo di lavoro che dovrà chiarire tutti i dettagli tecnici di una compartecipazione dei Comuni alla newco. "Gli esperti ci sottoporranno delle proposte sulle modalità di questo ingresso mentre a loro volta i Comuni dovranno chiarirsi al loro interno su come ripartire le nuove entrate", aggiunge il presidente Durnwalder. Il prossimo incontro servirà ad esaminare le proposte tecniche, una volta che il gruppo di lavoro le avrà concretamente elaborate. .  
   
   
BASILICATA: PROGETTO BRIDG€CONOMIES, LE ADESIONI LUCANE AL CONSORZIO  
 
Potenza, 8 settembre 2008 - Dal prossimo mese di settembre saranno operativi i due sportelli lucani del Consorzio Bridg€conomies, frutto della nuova rete Enterprise Europe Network varata dalla Commissione Europea nell’ambito del Vii Programma Quadro per assistere le piccole e medie imprese su politiche, programmi e finanziamenti dell’Ue. Le Pmi alla ricerca di un partner in un altro Paese europeo, di una consulenza su come sviluppare un’idea innovativa o su come presentare domanda per un finanziamento comunitario per la ricerca potranno dunque contare su un network che riunisce circa 500 organizzazioni tra cui Camere di Commercio, Enti per lo sviluppo regionale e Centri di ricerca universitari, oltre a 4. 000 esperti professionisti. Unioncamere Basilicata (in veste di capofila) e l’Enea come partner tecnologico hanno raccolto negli ultimi mesi molte prestigiose adesioni: Regione Basilicata, Universita´ Basilicata, Cnr, Agrobios, Provincia di Matera, Provincia di Potenza, Sviluppo Italia, Unci Basilicata, Confcooperative Basilicata, Lega Cooperative Basilicata, Cooperativa La Traccia, Confcommercio, Confagricoltura, Coldiretti, Copagri, Confartigianato, Api Basilicata, Cna, Confesercenti, Uci Basilicata. “Gli sportelli lucani avranno come finalità, tra le altre, la diffusione capillare delle informazioni comunitarie a beneficio delle imprese territoriali, per elevarne il tasso di informazione e di conoscenza e, di conseguenza, amplificare le opportunità di business – dichiara il presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte -. Il servizio non offrirà solo informazioni ma anche prima assistenza, infodays, auditing e occasioni di incontro con potenziali partners. Abbiamo previsto inoltre seminari divulgativi su temi quali competitività, innovazione, credito e microcredito in Europa”. Ulteriori informazioni sono sul sito Internet http://ec. Europa. Eu/news/business/080206_3_it. Htm .  
   
   
MILANO-COMO, FIRMATI ACCORDI AMICO CHARLY E COMETA OLTRE 10 ML PER PROGETTI "OFFICINA GIOVANI E "CITTA NELLA CITTA"  
 
 Milano, 8 settembre 2008 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha firmato il 24 luglio, con i soggetti e le istituzioni interessate, due Accordi di programma relativi al recupero e all´inserimento di giovani disagiati a Milano ("L´officina dei Giovani", a cura de l´Amico Charly) e a Como ("La Città nella Città", a cura della Cometa). Sostenere i giovani, soprattutto quelli che vivono condizioni di disagio, in famiglia e nelle relazioni, ad inserirsi in modo positivo nella vita, realizzando per loro e le loro famiglie, spazi di aggregazione, di orientamento e di assistenza è l´obiettivo dei due Accordi. "Siamo di fronte - commenta Formigoni - a due realtà create da persone che impegnano tempo ed energie per dare un futuro ai giovani, soprattutto quelli che vivono problemi, tensioni e disagi anche gravi, e la Regione vuole sostenerle sulla strada dell´educazione e della solidarietà". "Inoltre i due progetti - prosegue il presidente - hanno molti punti in comune: entrambi, oltre a realizzare spazi di aggregazione e di formazione per adolescenti e preadolescenti, recuperano, ad un´attività di valore pubblico e con un alto obiettivo sociale, aree attualmente dismesse del territorio. Tutte e due i progetti valorizzano, secondo il principio di sussidiarietà, un´esperienza associativa, nata sul territorio, dai cittadini, e che si è e consolidata nel tempo. Le due Fondazioni infine hanno saputo costruire un ampio consenso sul territorio sia tra le istituzioni pubbliche che tra i soggetti privati". Como, "La Citta´ Nella Citta´" - L´accordo di programma per la realizzazione del progetto di riqualificazione economica e sociale:"La città nella città: un luogo di incontro tra persone" a Como è stato sottoscritto: dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, dal presidente della Provincia di Como Leonardo Carioni, dal sindaco di Como Stefano Bruni e dal presidente della Fondazione Cometa, l´ente che attuerà il progetto, Innocente Figini. Nei prossimi giorni firmerà l´Accordo anche il presidente della Camera di Commercio di Como Paolo De Santis. Obiettivo dell´Accordo è garantire strutture adeguate ad un insieme di servizi ed azioni di accoglienza, sostegno, formazione e lavoro per i giovani. Lo si farà con il coinvolgimento anche di istituzioni pubbliche, privati, enti non-profit, artigiani, imprenditori, professionisti e famiglie del territorio. In base all´Accordo - il cui testo è stato approvato dalla Giunta regionale già il 24 aprile scorso, su proposta dello stesso Presidente e degli assessori: alla Famiglia e solidarietà sociale (Gian Carlo Abelli), al Territorio e Urbanistica (Davide Boni), all´Istruzione, Lavoro e Formazione professionale (Gianni Rossoni), all´Artigianato (Domenico Zambetti) e ai Giovani, Sport e Turismo (Pier Gianni Prosperini), - verrà realizzato un edificio multifunzionale dove troveranno posto i servizi e le attività. Ci saranno spazi per attività aggregative e sportive; ci sarà lo "Spazio per le comunità familiari", lo "Spazio punto famiglia", i "Laboratori artigiani" e gli eventuali servizi dei campi sportivi. In un capannone, situato in via Innocenzo Xi n. 70, verrà inoltre avviata la "Contrada degli artigiani"; un modello fortemente innovativo di integrazione tra attività produttive, formative, culturali e di commercializzazione dell´artigianato. Nella "Contrada degli artigiani", secondo il modello della "Bottega scuola", troveranno posto laboratori di falegnameria, tappezzeria, design, sartoria, restauro e creazione del prodotto, e biblioteca multimediale. Il costo sarà di 6,3 milioni di euro: 5,1 per la realizzazione dell´edificio e 1 per l´avvio della "Contrada". Gli enti che hanno sottoscritto l´Accordo interverranno sia finanziariamente (la Regione Lombardia per 3,25 milioni di euro) sia promuovendo l´integrazione delle attività del progetto nelle proprie politiche di settore. Milano, "L´officina Dei Giovani" - L´accordo di Programma per realizzare a Milano, in via Guerzoni, 23, l´"Officina dei Giovani", uno spazio di incontro, formazione e aggregazione per preadolescenti, adolescenti, familiari e docenti, è stato sottoscritto, dal presidente Formigoni, dalla presidente dell´associazione "L´amico Charly onlus", che promuove e gestisce il progetto, e dall´assessore alla Famiglia e alle Politiche sociali del Comune di Milano Mariolina Mo´ioli. Il testo dell´accordo è stato approvato stamane dalla Giunta con una delibera proposta dal presidente Formigoni e dagli assessore: alla Famiglia e Politiche sociali Giulio Boscagli e ai Giovani, Sport e Turismo Pier Gianni Prosperini. L´"officina" si configura, da un lato come polo di aggregazione e di servizi per i giovani e i loro familiari, e dall´altro come punto di riferimento per realizzare un Osservatorio sul campo e un "Centro di documentazione e ricerca" sulle dinamiche giovanili. Gli interventi previsti dall´Accordo di programma consistono nel recupero degli spazi edilizi, concessi in comodato dal Comune di Milano. L´officina dei giovani" sorgerà su un´area, concessa in comodato per 35 anni dal Comune di Milano, di 12. 000 mq, di cui 2. 000 coperti. Qui i giovani tra i 14 e i 30 anni, i genitori e i docenti potranno trovare un supporto educativo, scolastico, psicologico, ecc. In particolare potranno trovare momenti di aggregazione e di ascolto, attività ludico-educative anche nell´ambito di laboratori espressivi; orientamento scolastico e professionale, sostegno e recupero scolastico, attività sportive; formazione e counseling. Sarà attivo anche un servizio per prevenzione e per il trattamento delle crisi evolutive adolescenziali. Il costo è di 4,4 milioni di euro: 3,4 a carico dell´associazione L´amico Charly e 1 milione a carico della Regione. .  
   
   
PORDENONE: EDILE E NAVALE VERSO MAROCCO E TURCHIA  
 
Pordenone, 8 settembre 2008 - Marocco e Turchia: in una posizione centrale rispetto a questi due Paesi, il Friuli Venezia Giulia si muove nella loro direzione in cerca di opportunità d’affari. Nell’ambito dei progetti congiunti finanziati dalla Legge Regionale 1/2005, “Ec. O. Mor Economic Opportunities in Morocco e “Friuli Venezia Giulia-turchia: un ponte per l’Europa”, infatti, la Camera di commercio di Trieste, capofila dei progetti, in collaborazione con gli enti camerali provinciali, promuove la partecipazione a due missioni economiche nei due Paesi. La Cciaa di Pordenone segnala quindi alle imprese pordenonesi che dal 5 al 9 novembre 2008 è prevista la partecipazione collettiva di imprese regionali al S. I. B. (Salon International du Bàtiment, settorel edile) di Casablanca. Dal 22 al 27 ottobre 2008, invece, avrà luogo la missione economica in Turchia in occasione della 28° edizione dell’International Istanbul Boat Show, specifica sul settore nautica-navale, con visita alla fiera, incontri con aziende e operatori, seminari. .  
   
   
PROGETTO BALCANI 2009 - FOCUS CROAZIA & SERBIA  
 
Reggio Emilia, 8 luglio 2008 - La Camera di Commercio in sinergia con Reggio nel Mondo S. R. L. - Agenzia per la promozione di Reggio Emilia, società partecipata dal Comune di Reggio Emilia e dall´ente camerale, e con le associazioni ed i consorzi del territorio reggiano propone tra le attività per l´internazionalizzazione del 2009 un approfondimento sull´area dei Balcani. La realtà economica attuale sia in Croazia che in Serbia presenta potenzialità in molteplici settori, pertanto, tra le attività per l´internazionalizzazione del 2009, viene proposto un progetto articolato in varie azioni che permetta alle aziende un concreto approccio ai due mercati. Alle aziende interessate è richiesto di fornire riscontro alla scrivente, entro il termine del 10 settembre 2008, inviando la scheda d´interesse scaricabile dal sito della Camera di Commercio www. Re. Camcom. It .  
   
   
FORLÌ-CESENA: I NUOVI POSTI DI LAVORO DELLE IMPRESE IN PROVINCIA  
 
 Forlì-cesena, 8 settembre 2008 - A conclusione dell’indagine Excelsior 2008, Unioncamere e Ministero del Lavoro hanno divulgato i dati sul fabbisogno lavorativo delle imprese a livello nazionale, dai quali risulta che gli imprenditori italiani intendono reagire alla stagnazione economica e alla crisi dei consumi investendo sulle risorse umane e prevedendo nell’arco dell’anno circa 110. 000 posti di lavoro in più. A livello locale, l’elaborazione compiuta dall’Ufficio Statistica e Studi della Camera di Commercio di Forlì-cesena su una sintesi dei dati diramati, conferma una buona richiesta occupazionale da parte del sistema imprenditoriale provinciale: è previsto infatti nel 2008 un saldo tra entrate (11. 790) e uscite (10. 690) pari a 1. 100 unità, con un tasso di variazione dell’occupazione dipendente del +1,2%, decisamente superiore al +0,5% registrato lo scorso anno, anche se molto al di sotto del +4,5% del 2001. L’attuale tasso è superiore a quelli regionale e nazionale, pari in entrambi i casi a +1% e colloca Forlì-cesena in quarta posizione, assieme a Reggio Emilia, nella graduatoria della dinamicità occupazionale fra le province dell’Emilia-romagna. I settori con i tassi di crescita più elevati sono, relativamente all’industria e costruzioni (complessivamente +0,9%): le costruzioni (+3%), le industrie dei metalli (+2,3%) e la fabbricazione di macchinari industriali ed elettrodomestici (+1,9%); nei servizi (complessivamente +1,5%): altri servizi alle persone e alle imprese (+2,9%) e le riparazioni nel commercio al dettaglio e all’ingrosso (+2,2%). In totale le imprese che assumeranno sono il 35,6% del totale, percentuale in aumento rispetto allo scorso anno (30%) e più alta rispetto alla regione (30,6%) e all’Italia (+28,5%). Le previsioni di assunzioni di personale stagionale risultano in aumento rispetto al 2007; infatti da 4. 330 si è passati a 4. 960 unità, di cui 1. 810 destinati all’industria alimentare e delle bevande, 1. 660 al commercio e 820 ad alberghi, ristoranti e servizi turistici. Si conferma la diminuzione, in atto da anni, dei contratti a tempo indeterminato, con percentuali che passano dal 66,2% del 2001 al 21,3% attuale. A questo dato si contrappone il forte aumento di quelli a tempo determinato: dal 14,7% del 2001 al 72,9% del 2008; questi dati sono nettamente superiori a quelli dell’Emilia-romagna (62%) e dell’Italia (55,9%). In calo anche l’apprendistato (dal 7,0% al 4,9%). In crescita le assunzioni part-time che dal 3,5% del 2001 diventano il 16,7% del totale delle assunzioni nel 2008. Riguardo alle figure professionali più richieste troviamo, tra le “professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione”, in ordine decrescente, gli specialisti nelle scienze della vita e nelle scienze gestionali, commerciali e bancarie; nelle “professioni tecniche” i tecnici dell’amministrazione e dell’organizzazione, i tecnici dei rapporti con i mercati, i tecnici delle scienze ingegneristiche e, novità rispetto al 2007, i tecnici paramedici; tra gli “impiegati”, il personale addetto alla gestione degli stock, degli approvvigionamenti e dei trasporti, il personale di segreteria ed operatori su macchine d’ufficio, il personale con funzioni specifiche in campo amministrativo, gestionale e finanziario. Nelle “professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi” si distinguono gli addetti alle vendite al minuto, alla ristorazione e ai pubblici esercizi, personale qualificato nei servizi personali e sanitari; tra gli “operai specializzati” soprattutto gli addetti alle rifiniture delle costruzioni, alle lavorazioni alimentari e al mantenimento delle strutture edili, i meccanici, montatori e manutentori di macchine fisse e mobili; tra i “conduttori di impianti” i conduttori di veicoli a motore e gli addetti all’assemblaggio di prodotti industriali; infine, tra il “personale non qualificato”, addetti nei servizi di pulizia, di lavanderia, ausiliari di magazzino, spostamento merci, comunicazioni. Per ciò che riguarda le assunzioni per livello di istruzione, la componente maggiore è data dal “diploma di scuola media superiore e post diploma”, con un indice di composizione pari al 40,4%; segue la “scuola dell’obbligo” con il 36,5%; il “titolo universitario” è richiesto nell’8,7% dei casi (in Italia l’indice è pari al 10,6%) l’”istruzione professionale di stato” nell’8,6% e la “formazione professionale regionale” nel 5,8%. Gli indirizzi più richiesti a livello universitario, sempre in ordine decrescente, sono economico, sanitario e paramedico, insegnamento e formazione, ingegneria elettronica e dell’informazione, agrario, alimentare e zootecnico. Per il livello secondario invece troviamo richiesta nel campo amministrativo-commerciale, meccanico e turistico-alberghiero; la qualifica professionale con più domanda è quella meccanica, mentre i settori edile e socio-sanitario richiedono il maggior numero di addetti con corsi di formazione professionale. L’indagine Excelsior, inserita nel Programma Statistico Nazionale e riferita alla domanda di lavoro dipendente, coinvolge, a livello nazionale, circa 100. 000 imprese con almeno un dipendente di tutti i settori economici e di tutte le tipologie dimensionali. La rilevazione fornisce informazioni relative ai fabbisogni occupazionali delle imprese, riferite all’universo delle imprese private, iscritte al Registro Imprese, con almeno un dipendente, comprese anche le attività professionali iscritte in albi tenuti da ordini e collegi professionali. La Pubblica Amministrazione, la Sanità e la Scuola di ambito pubblico, comprese le università, e le organizzazioni associative, non rientrano nel campo di osservazione, mentre l’agricoltura è oggetto di divulgazione separata, con elaborazioni fino al livello regionale. Per ampiezza e profondità di analisi Excelsior è lo strumento più completo attualmente disponibile per la conoscenza dei fabbisogni occupazionali delle imprese ed è finalizzato ad orientare le politiche del lavoro e della formazione. La pubblicazione del volume con l’elaborazione provinciale completa è prevista per settembre prossimo. Info: Cinzia Cimatti tel. 0543/713425, mail:ufficio. Studi@fo. Camcom. It .  
   
   
TANTE CONSULENZE QUANTI I PAESI INTERESSANTI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE  
 
Pordenone, 8 settembre 2008 - Continuano e si arricchiscono le opportunità di consulenza gratuite per le imprese della provincia di Pordenone interessate a sviluppare progetti di penetrazione economica e commerciale nei Paesi esteri. Per l’avvicinamento del mercato del Sol Levante, la Camera di commercio di Pordenone metterà a disposizione delle imprese interessate un servizio di check up pre competitivo relativamente a Giappone e Stati uniti, a partire dal mese di settembre. Sempre a settembre sarà riattivato il servizio di consulenza dedicato a Russia, Polonia, Ucraina, Europa dell’Est e Balcani. Per informazioni e appuntamenti contattare l´Ufficio Internazionalizzazione allo 0434. 381250, e-mail internazionalizzazione@pn. Camcom. It. .  
   
   
COME RE-INSERIRSI NEL MERCATO DEL LAVORO OGGI, FORMAZIONE – LAVORO – SOCIALIZZAZIONE: L’AGORÀ E ARSAP INSIEME VIA IL 16 SETTEMBRE A PORDENONE AL CORSO RIVOLTO A PERSONE SVANTAGGIATE PER 12 “ELETTRICISTI CIVILI INDUSTRIALI”  
 
Pordenone, 8 settembre 2008 - Per incrementare le possibilità di recupero, reinserimento sociale e sviluppo delle capacità lavorative delle persone svantaggiate e diversamente abili è necessaria una formazione al lavoro adeguata e professionale, soprattutto nel caso in cui le persone in questione siano anche disoccupate. In questo filone ben si inserisce il Corso di formazione, organizzato da Arsap e Cooperativa sociale L’agorà, che formerà 12 “elettricisti civili-industriali”. Il percorso formativo, che partirà il 16 settembre a Pordenone (iscrizioni aperte sino al 15 settembre), è rivolto a persone disoccupate e svantaggiate che, attraverso una formazione professionale qualificata ed integrata con un’esperienza di stage aziendale, potranno acquisire competenze che potenzieranno le loro opportunità di inserimento lavorativo. Ben 800 le ore di formazione complessive, di cui 380 ore di teoria presso i locali dell’Ipsia di Pordenone e 420 ore di stage presso il laboratorio occupazionale “il Cerchio” della Cooperativa L’agorà in via Roveredo 1/A sempre a Pordenone, o presso altre aziende della zona. In un’ottica di radicamento nel territorio e di una presenza che si propone sempre più come passaggio formativo e servizio per l’inclusione sociale dei soggetti più deboli, la Cooperativa sociale L’agorà si è dotata nel 2006 di una nuova sede operativa. Grazie infatti alla gestione del laboratorio occupazionale “il Cerchio”, la Coop pordenonese ha implementato i rapporti con la rete dei servizi per gli inserimenti lavorativi. Tanto che oggi risultano 14 le persone inserite in percorsi di formazione lavoro, diventate socie a partire dal 2001. Agli inserimenti lavorativi vanno inoltre aggiunti i numerosi e differenziati percorsi di formazione al lavoro progettati ed attuati nel corso dell’anno, in collaborazione con i servizi territoriali e con le associazioni di volontariato. Da sottolineare anche la partecipazione de L’agorà ai Tavoli tematici sulla salute mentale e sul disagio sociale all’interno dei Piani di zona promossi dai Comuni dell’Ambito territoriale di Pordenone. Tornando al corso di qualificazione di base abbreviata per utenza disabile per “Elettricista civile industriale” proposto dall´Arsap di Pordenone, la Cooperativa L’agorà ha fornito il proprio sostegno attraverso la partecipazione in tutte le fasi dell’azione formativa: dalla selezione al monitoraggio, al tutoraggio, all’individuazione di docenti qualificati, allo stage. Il corso partirà il 16 settembre a Pordenone e terminerà nel marzo 2009. I 12 elettricisti civili-industriali che ne usciranno potranno, con la supervisione di un responsabile, impostare piani di installazione di impianti elettrici civili e industriali, installare gli impianti, controllarne il corretto funzionamento ed effettuare le dovute manutenzioni. Le iscrizioni sono aperte sino al 15 settembre presso l’Arsap di Pordenone, piazza Domenicani 8. Info: 0434 524449 oppure 27652, mail info@arsap. Com. .  
   
   
AL VIA I PRIMI QUATTRO BANDI DEL PIANO TRIENNALE VARATO DALLA REGIONE TOSCANA ASILI NIDO E SERVIZI ALL’INFANZIA, IL FUTURO È GIÀ COMINCIATO OLTRE 9 MILIONI PER FINANZIARE I PROGETTI 2008-2009  
 
Firenze, 8 settembre 2008 - Prime iniziative concrete per il piano triennale per il servizi all’infanzia varato dalla giunta regionale lo scorso aprile. La Regione mette a disposizione risorse per quasi 9 milioni e 784 mila euro, che saranno concessi grazie a quattro bandi - con scadenze comprese fra i primi di settembre e fine ottobre - per realizzare, a partire dal prossimo autunno, 17 servizi e 131 nuove sezioni di asili nido o centri gioco educativi, dai 12 ai 20 nidi domiciliari, da 3 a 5 servizi in piccoli Comuni ed erogare 500 voucher destinati alle famiglie con bambini in lista di attesa. Questo primo tangibile risultato porterà a un significativo ampliamento dei servizi per la prima infanzia. A questo si aggiungono anche i contributi, per 154 mila 600 euro, rimasti da un precedente bando per la realizzazione di nidi aziendali: consentiranno di finanziare i progetti presentati dall’azienda ospedali! ero- universitaria di Careggi e dalla questura di Pisa. &la quo;Il piano triennale che abbiamo presentato in aprile - commenta l’assessore all’istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini - in poco più di due mesi è già operativo: a partire dall’autunno prossimo, i Comuni potranno disporre di uno strumento in più per dare risposta ai problemi dei servizi per i bambini da zero a tre anni. In un momento in cui il governo riesce a garantire solo tagli, credo che questa sia la migliore risposta possibile da parte della Regione che ha varato un piano di investimenti che prevede, in tre anni, il raddoppio delle risorse destinate al settore, il che significa oltre 73 milioni di euro che serviranno a dare risposta a circa 6500 bambini in più degli attuali. Come ho scritto al ministro Mara Carfagna sollecitando l’attenzione del governo, la Toscana già oggi dà risposta a quasi il 29% della domanda di servizi per l’infanzia. Grazie al piano che parte ora e all! a scelta di raddoppiare l’impegno finanziario rispetto al bilancio regionale 2005, contiamo di superare l’obiettivo del 33% indicato dal Consiglio di Lisbona e ridurre drasticamente le liste di attesa. Ci auguriamo che anche il governo faccia la sua parte, anche se, per ora, le nostre sollecitazioni non hanno avuto risposta». Fra le novità, l’assessore sottolinea quella dei voucher, contributi alle famiglie con un bambino o una bambina fra 0 e 3 anni che non ha trovato posto al nido. «Si tratta di una misura sperimentale - ribadisce Simoncini - che ci consente, in attesa che le nuove strutture vengano realizzate grazie ai 25 milioni previsti per questo, di fare fronte alle emergenze più acute, dando già oggi immediata risposta, con tutte le garanzie del caso, ai genitori in difficoltà». Ecco, nel dettaglio, i contenuti dei bandi. Ampliamento dell’offerta di servizi educativi Il bando si rivolge a Comuni e soggetti pubbli ci e privati accreditati e prevede, per il 2008, risorse sotto forma di contributi per spese di gestione. Serviranno a favorire, per l’anno educativo 2008-2009, l’apertura di “nuovi servizi” (massimo 20 bambini) e la creazione di “nuove sezioni” aggiuntive, nei nidi d’infanzia e nei centri gioco educativi, per la fascia di età 24-36 mesi, nei Comuni che presentano liste di attesa. Le risorse disponibili per il 2008 sono 6. 884. 905 euro, di cui 2. 294. 968 per l’apertura di “nuovi servizi” ; 4. 589. 937 per la realizzazione di “nuove sezioni” nella fascia di età 24-36 mesi. La scadenza per la presentazione della domanda è il 3 settembre. Bando per la realizzazione dei nidi domiciliari Si tratta di contributi per spese di gestione; le risorse disponibili per il 2008 sono 400 mila euro. Con questo bando si incentivano iniziative per la conciliazione tra vita familiare e professio! nale, sostenendo anche il ritorno e la permanenza delle donne al lavoro dopo un periodo di assenza. Il contributo va a favore di progetti finalizzati alla realizzazione di nidi domiciliari (presso l’abitazione dell’educatore o della famiglia) per piccoli nuclei di 5 bambini nelle realtà che non dispongono di servizi educativi per la prima infanzia. La presentazione della domanda di accesso ai contributi deve essere fatta entro il 30 settembre 2008. Voucher per famiglie in lista di attesa Sono previsti contributi per ridurre la presenza di bambini nelle liste di attesa comunali nei servizi all’infanzia per l’anno educativo 2008/2009. La richiesta di erogazione del voucher è presentata dalla famiglia al Comune. Il contributo consente di fare ricorso a servizi educativi accreditati (nido d’infanzia o centro gioco educativo) o anche a baby sitter scelte esclusivamente fra quelle iscritte in un elenco comunale di! educatori. Possono presentare domanda al Comune esclusivament! e le fam iglie con bambini iscritti nelle lista d’attesa comunale e nati dal 1 gennaio 2006 al 31 maggio 2008. Le risorse disponibili sono pari a 1 milione e 500 mila euro. Il voucher erogato alla famiglia ammonta al massimo a 3 mila euro. Scadenza per la presentazione da parte dei Comuni alla Regione Toscana della domanda di accesso ai voucher: 22 ottobre 2008 (entro questa data i Comuni interessati ricevono le domande di accesso ai voucher delle famiglie e le trasmettono alla Regione). Bando per la realizzazione di nidi e servizi integrativi nei piccoli Comuni Si tratta di contributi alle spese di investimento per diffondere servizi educativi (Nido d’Infanzia, Centro bambini e Genitori, Centro gioco educativo) nei piccoli Comuni, con popolazione inferiore a 5. 000 abitanti. Per il 2008 sono disponibili risorse per 1 milione di euro. Le domande possono essere presentate fino al 31 ottobre 2008. Contributi per la realizzazione ! di nidi aziendali Sono stati ammessi a contributo, per un importo pari a 154. 600 euro (residui di un precedente bando) i progetti per la realizzazione di “nidi aziendali” presentati dall’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi (utenza potenziale 40 bambini) e dalla Questura di Pisa (utenza potenziale 20 bambini). Questi interventi consentiranno, una volta realizzati, di soddisfare la domanda dei dipendenti di queste due realtà. Tutti i bandi sono pubblicati sul Sito della Regione: www. Regione. Toscana. It, sezione istruzione e ricerca, tema nido e servizi 0-3-. .  
   
   
OCCUPAZIONE FEMMINILE, COME AUMENTARLA IN 12 MOSSE LA REGIONE FIRMA UN PATTO CON PARTI SOCIALI E PROVINCE TOSCANE  
 
 Firenze, 8 settembre 2008 - La strada dello sviluppo passa per le pari opportunità. Aumentare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro è la chiave per far fare all’economia della Toscana un salto di qualità. Il lavoro delle donne è un potenziale inespresso che deve essere sfruttato appieno e per farlo è necessario superare pregiudizi e ostacoli che hanno scavato, nel tempo, un profondo divario fra uomini e donne. Questi alcuni dei presupposti dell’intesa per l’occupazione femminile che la Regione Toscana ha str4etto il 25 lugliocon le parti sociali e le amministrazioni provinciali. «Un vero e proprio Patto - ricorda l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini che lo ha firmato per la Regione - il primo del genere a livello nazionale, che punta a coinvolgere e impegnare tutti i soggetti firmatari, dai sindacati alle associazioni dei datori di lavoro, ! dalla Regione alle Province, ad attuare politiche che tengano ! sempre p resente, in qualunque campo si dispieghino, la dimensione delle pari opportunità». Ma il Patto non contiene solo una dichiarazione di principi: all’obiettivo dell’aumento della partecipazione femminile al lavoro fino al 60% indicato, per il 2010, dal Consiglio europeo di Lisbona, si accompagna un elenco stringente di 12 punti, fra iniziative, azioni ed impegni, per gran parte dei quali la Regione contribuisce finanziariamente con le risorse del Fondo sociale europeo. «Come sottolinea anche la Banca d’Italia in un recente studio - spiega l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini - quando il divario fra occupazione femminile e quella maschile si riduce, aumenta il prodotto interno lordo. Più donne al lavoro, quindi, significa maggiore benessere e migliori performance per la nostra economia. E’ per questo che le pari opportunità nel mercato del lavoro sono per noi una priorit&a! grave;, che percorre trasversalmente tutti i settori di intervento della Regione. In particolare, con il programma operativo 2007-2013 del Fondo sociale europeo, abbiamo posto un’attenzione particolare al tema delle pari opportunità che percorre tutte le azioni da finanziare. Ciò consentirà anche una maggiore diffusione delle iniziative sul territorio regionale per dare a tutte le donne che risiedono in toscana le stesse possibilità». La Regione sostiene il Patto con 6 milioni di euro, cui si devono aggiungere 1 milione e 500 mila euro per i voucher di conciliazione fra vita familiare e lavorativa. Inoltre, ad oggi, 8 su 12 fra Province e Circondari, hanno già attivato risorse per gli interventi del Patto per oltre 11 milioni di euro. Fra le iniziative riproposte nel Patto per l’occupazione femminile e che dal patto dovrà trarre ulteriore impulso e diffusione, gli incentivi per l’assun! zione di donne ultratrentacinquenni. La Regione per questo ha ! messo a disposizione risorse che consentono un contributo minimo di 4000 euro per ciascuna assunzione. Impegno per il potenziamento anche della Carta formativa (Ila, individual learning account) di cui si prevede l’estensione all’intera regione (con l’erogazione di circa 3000 card, per un importo massimo di 2. 500 euro). Per la sua flessibilità la carta prepagata per la formazione è utilizzata per oltre il 70% da donne. Oltre allo sviluppo del programma, gestito da Italia Lavoro, per l’inclusione sociale e l’inserimento di lavoratori svantaggiati (Pari Pre-crisi), si prevede l’incremento dei voucher spendibili per la cura di anziani, bambini e disabili consentendo alle donne di frequentare corsi di formazione e di cercare attivamente un’occupazione. Fra le azioni legate alo sviluppo, in un’ottica di genere, dei servizi per l’impiego, la conferma della referente di parità, figura in grado di occuparsi del! la promozione delle pari opportunità nelle aziende e nel territorio, creando le condizioni favorevoli all’accesso delle donne nel mercato del lavoro. E ancora si propongono iniziative di sensibilizzazione contro gli stereotipi, per la creazione di impresa, per l’inserimento delle donne immigrate. Se la Regione si impegna a incentivare la crescita dei servizi per l’infanzia, in particolare raddoppiando, negli ultimi due anni, le risorse destinate all’apertura di nuovi asili nido, le parti sociali si impegnano, per parte loro, a sollecitare le aziende a mettere in atto iniziative per la conciliazione vita-lavoro, incentivando orari flessibili, uso di congedi parentali, part time, telelavoro, cercando di cambiare la cultura organizzativa che considera part time e congedo parentale come un ostacolo alla carriera. Qualche dato sull’occupazione femminile Nonostante il mercato del la! voro della Toscana del lavoro sia sempre più rosa, con ! un&rsquo ;occupazione femminile che cresce costantemente e continua a rappresentare uno dei fattori trainanti dell’occupazione, la partecipazione femminile al lavoro continua a presentarsi su valori molto più bassi rispetto a quella maschile e a contenere elementi di instabilità e discontinuità connessi alle esigenze di conciliazione tra vita familiare e professionale. Rispetto all’obiettivo fissato dalla strategia europea per l’occupazione di un tasso di occupazione femminile del 60% entro Il 2010, i dati più recenti mostrano una crescita complessiva del tasso di occupazione femminile dal 55% del 2006 al 55,5% del 2007. Un dato che indica comunque raggiungibile l’obiettivo comunitario. La Toscana si colloca ad un livello decisamente superiore a quello medio nazionale (46,6%), ma un po’ al di sotto rispetto ad altre regioni del Nord. Siamo ancora lontani dai livelli medi europei e soprattutto dai paesi del Nord Europa, come Da! nimarca e Svezia, dove i tassi di occupazione delle donne hanno superato il 70%. La partecipazione femminile al lavoro non è omogenea: in alcuni territorio si evidenziano tassi di occupazione particolarmente bassi (a Livorno e a Massa Carrara siamo al di sotto del 50%), mentre in altre aree questa soglia è stata raggiunta e superata. Alla crescita in termini quantitativi, non fa riscontro un’analoga crescita in termini di qualità. Le donne restano le prime vittime delle crisi aziendali, del lavoro precario e flessibile, mentre accedono, anche a parità di titoli, meno degli uomini ai lavori più qualificati e alle posizioni dirigenziali. Problematico anche il rientro sul mercato del lavoro dopo aver lasciato per dedicarsi alla famiglia, alla cura dei figli e degli anziani. Per questo la Regione ha messo in campo un fondo ad hoc, che prevede, come si è detto, contributi alle aziende che assumono a tempo indeterm! inato donne sopra i 35 anni. .  
   
   
NUOVA PUBBLICAZIONE DELLA STATISICA: “CASA, LAVORO E TEMPO LIBERO. LE DIFFERENZE DI GENERE IN TRENTINO” IL LAVORO DOMESTICO E FAMILIARE SEMPRE AL CENTRO DELLE ATTIVITÀ QUOTIDIANE FEMMINILI  
 
Trento, 8 settembre 2008 - Il Servizio Statistica della Provincia Autonoma di Trento ha dato alle stampe un nuovo il fascicolo della collana Comunicazioni “Casa, lavoro e tempo libero. Le differenze di genere in Trentino” che analizza le differenze di genere in relazione ad alcuni stili di vita della popolazione trentina. La pubblicazione, che sarà disponibile a breve anche on-line (www. Statistica. Provincia. Tn. It/) può essere richiesta al servizio statistica al n. 0461-497301-02. L’attenzione del fascicolo è rivolta alla distribuzione delle attività quotidiane (occupazione, lavoro domestico, ricorso ai servizi, attività del tempo libero) e alla percezione dello stato di benessere individuale. I dati sono desunti dall’Indagine Multiscopo “Aspetti della vita quotidiana” (2006) condotta dall’Istat e curata in provincia di Trento dal Servizio Statistica su un campione di 524 famiglie e 1. 356 individui. Nonostante le profonde trasformazioni avvenute in Trentino e nel resto d’Italia negli ultimi 50 anni, che hanno determinato una notevole crescita dell’occupazione femminile ed un incremento diffuso dei livelli di istruzione nelle nuove generazioni, risulta evidente il perdurare di sostanziali differenze di genere. Il lavoro domestico e familiare continua ad occupare una parte cospicua delle attività quotidiane femminili per tutte le età e condizioni socio-demografiche (21 ore settimanali per le donne contro 6 ore settimanali per i maschi). La presenza nel nucleo familiare di bambini piccoli (età inferiore ai 5 anni) aumenta il monte ore dedicato alle faccende domestiche per entrambi i sessi, riguardando in modo più consistente le donne. Anche le scelte professionali riflettono le differenze di genere: tra coloro che sono occupati più del 50% delle donne lavora nella pubblica amministrazione o nei servizi (contro il 30% degli uomini); tale rapporto si inverte nell’industria, nell’edilizia e in agricoltura. La componente femminile risulta ancora poco presente nelle posizioni professionali apicali e libero professionali, ciò avviene anche in settori caratterizzati da una netta prevalenza femminile. La componente maschile può contare su un reddito da lavoro nel 66% dei casi, contro il 43% della controparte femminile, mentre il 31% delle femmine si avvale del mantenimento da parte dei familiari, contro il 9% dei maschi. Tale esclusione femminile dal mondo del lavoro retribuito riguarda prevalentemente le casalinghe, ma anche donne occupate che non dispongono di fonti di reddito proprie sufficienti al sostentamento. In Trentino trova conferma il fenomeno dell’innalzamento del livello di istruzione dei giovani, la loro dipendenza economica e la posticipazione dell’uscita dalla famiglia di origine (oggi l’83% dei giovani celibi/nubili di età compresa fra i 18 ed i 34 anni vive in famiglia, con prevalenza dei maschi, anche quando svolgono un’attività lavorativa retribuita). Anche l’analisi delle abitudini di vita conferma l’esistenza di differenze di genere: le femmine vanno a piedi in misura maggiore rispetto ai maschi e quando si muovono con un mezzo di trasporto utilizzano in misura inferiore l’auto o la motocicletta di quanto fa il maschio, viaggiando più spesso in qualità di passeggero ed usando maggiormente il mezzo di trasporto pubblico. Le donne utilizzano di più i servizi sanitari e scolastici, mentre gli uomini ricorrono maggiormente ai servizi collegati al mondo del lavoro (pratiche automobilistiche, certificati catastali ecc. ); non risultano invece sostanziali differenze di genere nel ricorso a servizi comunali, postali o bancari. A tal proposito preme sottolineare come negli ultimi 10 anni l’utilizzo di bancomat e di carta di credito sia aumentato in modo esponenziale (ben il 64% delle femmine con più di 15 anni dispone di un bancomat). Permangono forti differenze anche nell’ambito dei consumi culturali e della partecipazione sociale: tra gli occupati le donne vanno di più al cinema (femmine 59%, maschi 46%) e a teatro (femmine 32%, maschi 18%), visitano di più musei ed assistono a concerti, leggono più libri. Per contro i maschi leggono di più i quotidiani (74% dei maschi, 66% delle femmine), frequentano di più le manifestazioni sportive (maschi 48%, femmine 27%) e fanno più sport (maschi 33%, femmine 18%) e si informano di più di politica. I luoghi della politica e dell’associazionismo si confermano territori tradizionalmente di dominio maschile. Oggi in Trentino il 2% della popolazione è iscritto ad un partito politico. Solo nelle forme di associazionismo legate al volontariato si riduce il divario nella partecipazione maschile e femminile. I motivi basilari espressi da chi non si informa mai di politica sono la mancanza di interesse (maschi 10%, femmine 14%) e la sfiducia nel sistema politico italiano (maschi 7%, femmine 6%). I maschi sono più attenti alle nuove tecnologie: utilizzano di più e con maggiore frequenza il computer ed Internet (utilizza il computer tutti i giorni il 35% dei maschi, contro il 21% delle femmine). Il processo di alfabetizzazione digitale tende tuttavia ad annullare il divario tra i due sessi vista l’accelerazione più marcata riscontrata tra le giovani donne (il 100% delle ragazze fra i 15 ed i 18 anni utilizza il computer, contro l’86% dei loro coetanei, mentre tra i 45 ed i 54 anni lo utilizza solo il 44% delle femmine contro il 68% dei maschi). Per quanto riguarda valori ed aspettative non si riscontrano fra maschi e femmine le differenze evidenziate in merito ai comportamenti ed alle abitudini di vita. Entrambi individuano tra i problemi prioritari del Paese la criminalità, la disoccupazione e l’immigrazione e mettono al primo posto tra gli aspetti prioritari della vita la salute, seguita dalle relazioni familiari, dalla situazione economica e dal lavoro. La soddisfazione per la situazione economica varia naturalmente in base ai livelli occupazionali e al titolo di studio conseguito. Dal punto di vista lavorativo, tra le femmine, le casalinghe registrano i livelli più bassi di soddisfazione (84%) rispetto alle occupate (91%). Le donne “in carriera” risultano mediamente meno soddisfatte della controparte maschile. .  
   
   
CONFERENZA SULLE DONNE E SULL´IMPRENDITORIALITÀ HIGH-TECH  
 
Enschede, Paesi Bassi, 8 settembre 2008 - Una conferenza sulle donne e sull´imprenditorialità high-tech avrà luogo il 24 e 25 settembre ad Enschede, Paesi Bassi, nell´ambito del progetto Femstart finanziato dall´Ue. Alla fine di una serie di sei eventi, la conferenza si occuperà di diverse problemi che devono affrontare le imprenditrici e le scienziate high-tech, inclusi: prospettive politiche sull´importanza delle donne nell´imprenditorialità high-tech; promotrici high-tech e i loro affari; donne e imprenditorialità high-tech: fatti e cifre; donne e trasferimento tecnologico; donne e reti; esperienze imprenditoriali individuali; esempi di buona pratica. Femstart è finanziato nell´ambito del Sesto programma quadro della Commissione europea (Fp6). Ha lo scopo di promuovere il dibattito pubblico sul perché solo un gruppo ristretto di donne sceglie la carriera scientifica o imprenditoriale. Inoltre, il progetto cerca di identificare delle opportunità specifiche che incoraggino le donne nella scienza a scegliere l´imprenditorialità come percorso lavorativo e discute come le strutture di supporto all´imprenditorialità nelle università si possono ottimizzare per ottenere il potenziale massimo in questo campo. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Utwente. Nl/nikos/conferences/femstart/ .  
   
   
RONCEGNO, BRENTONICO E ANDALO SONO AMICI DELLE FAMIGLIE E HANNO RICEVUTO IL “MARCHIO FAMILY IN TRENTINO”  
 
Trento, 8 settembre 2008 - I comuni di Roncegno e Brentonico e la società “Andalo gestione vacanze” hanno ricevuto 26 agosto il marchio Family in Trentino, il riconoscimento della Provincia autonoma di Trento riservato alle attività e alle iniziative che mettono al centro la famiglia. Hanno consegnato gli attestati gli assessori provinciali alle politiche sociali Marta Dalmaso, al turismo Tiziano Mellarini e alle autonomie locali Ottorino Bressanini. A riceverli sono stati il sindaco di Roncegno, Vincenzo Sglavo, il sindaco di Brentonico Giorgio Dossi e Tullio Bottamedi, presidente di Andalo gestione vacanze. “Queste esperienze – ha detto l’assessore Marta Dalmaso – rientrano in un percorso che si sta consolidando, coinvolgendo un numero sempre più alto di realtà pubbliche e private che vengono premiate per le loro buone pratiche a favore della famiglia. Non si tratta di attività o progetti di carattere assistenziale ma di valorizzazione della famiglia come tale, come soggetto sociale che deve essere protagonista. Con il conferimento di questi attestati vogliamo mettere in luce le tante buone esperienze già presenti sul nostro territorio anche in settori, come quello dell’economia, che a uno sguardo superficiale non sembrerebbero direttamente collegati con il tema della famiglia ma che invece vi sono fortemente connessi. Il premio non consiste in una somma di denaro ma in una segnalazione, in una certificazione che attesta l’attenzione alle famiglie e che per questo può essere un valido biglietto da visita per ogni organizzazione. La presenza oggi, oltre alla sottoscritta, dei colleghi che in giunta si occupano di turismo e di autonomie locali dimostra proprio la trasversalità che il tema della famiglia ha assunto nelle politiche provinciali”. “Sono lieto – ha detto l’assessore Ottorino Bressanini – di premiare due Comuni perché le istituzioni sono diretta rappresentanza dei cittadini e consegnare questo riconoscimento, che ha ad oggetto la famiglia, mi sembra un forte richiamo al dettato della Costituzione che nei suoi principi fondamentali riconosce proprio il ruolo della famiglia. ” “La famiglia – ha aggiunto l’assessore Mellarini – ha un’importanza decisiva nel tessuto economico provinciale dove spesso i successi delle aziende sono determinati dal decisivo apporto delle famiglie che ne sono titolari. Nel campo agricolo, turistico e commerciale sono le famiglie a gestire direttamente la maggior parte delle aziende. Soprattutto nel campo del turismo il Trentino potrebbe non essere competitivo se non fosse in grado, come invece è, di accogliere i suoi ospiti come fossero parte di una grande famiglia. La legislatura che si sta concludendo ha visto un notevole impegno a favore della famiglia, in molti settori”. La Scheda / I soggetti premiati e le motivazioni: Comune di Roncegno Terme Caratteristiche dell’Organizzazione: il Comune pone la famiglia al centro delle proprie politiche sociali, sia nell’ambito della programmazione delle politiche (indirizzi generali di governo, piano esecutivo di gestione, programma delle politiche sociali), sia nei diversi settori specifici di intervento, quali ad esempio i servizi, le tariffe, i tempi famiglia – lavoro – svago, l’ambiente e la qualità della vita. Si evidenziano in modo particolare le convenzioni con il comune di Carzano e Borgo Valsugana per l’asilo nido, l’istituzione del servizio di assistenza all’infanzia secondo la formula degli asili nido familiari, la colonia estiva R. Estate a Roncegno, il Punto Giovani, agevolazioni per la fruizione di servizi culturali e ricreativi, l’applicazione di aliquote ridotte e detrazioni per l’abitazione principale, agevolazioni sulle tariffe per la gestione dei rifiuti, soluzioni architettoniche per favorire la fruizione degli spazi pubblici e comunali da parte dei genitori e dei bambini. Motivazioni dell’assegnazione: si ritiene che tale Comune operi in coerenza con quanto previsto dal Piano provinciale in materia di politiche familiari. Il Comune infatti pone al centro delle proprie politiche sociali la famiglia, riconoscendone una propria soggettività nei diversi settori di intervento (assistenza, servizi, tempo libero, lavoro, trasporti, politiche tariffarie) in cui la famiglia diventa soggetto attivo e propositivo. Le attività previste e attuate nei diversi ambiti di intervento da parte dell’amministrazione comunale, sottolineano l’importanza di una collaborazione interassessorile e interdisciplinare, e tendono a valorizzare le potenzialità della famiglia. Comune di Brentonico Caratteristiche dell’Organizzazione: il Comune pone la famiglia al centro delle proprie politiche sociali, sia nell’ambito della programmazione delle politiche (indirizzi generali di governo, piano esecutivo di gestione, programma delle politiche sociali), sia nei diversi settori specifici di intervento, quali ad esempio i servizi, le tariffe, i tempi famiglia – lavoro – svago, l’ambiente e la qualità della vita. Si evidenziano in modo particolare l’asilo nido comunale, la ludoteca estiva, l’attività estiva diurna “Un’estate da ragazzi”, la convenzione con la scuola musicale dei Quattro Vicariati, corsi di lingua e cultura italiana e altre iniziative finalizzate all’integrazione delle famiglie straniere, tariffe agevolate per la fruizione di servizi culturali, agevolazioni sulla tariffa di igiene ambientale, servizio baby sitter per le famiglie straniere, soluzioni architettoniche volte a favorire l’utilizzo degli spazi comunali da parte delle famiglie. Motivazioni dell’assegnazione: si ritiene che tale Comune operi in coerenza con quanto previsto dal Piano provinciale in materia di politiche familiari. Il Comune infatti pone al centro delle proprie politiche sociali la famiglia, riconoscendone una propria soggettività nei diversi settori di intervento (assistenza, servizi, tempo libero, lavoro, trasporti, politiche tariffarie) in cui la famiglia diventa soggetto attivo e propositivo. Le attività previste e attuate nei diversi ambiti di intervento da parte dell’amministrazione comunale, sottolineano l’importanza di una collaborazione interassessorile e interdisciplinare, e tendono a valorizzare le potenzialità della famiglia. “Andalo for Family” Andalo Gestione Vacanze Srl Caratteristiche dell’iniziativa: una serie di attività di animazione ed intrattenimento rivolte alle famiglie con bambini e ragazzi, in spazi adeguati e seguiti da personale specializzato. In particolare il progetto propone l’attivazione di una serie di attività esterne estive ed invernali organizzate per i bambini, attraverso un’azione congiunta con diciassette strutture ricettive “sport and fun hotels”, quattro scuole di sci, due noleggi e due fotografi. Tutti i partners del progetto condividono i principi ispiratori dell’iniziativa che si basano sul valore didattico ed educativo dell’esperienza del bambino a contatto con la natura, alla scoperta del territorio, con attività di movimento e divertimento all’aria aperta. Gli hotels si impegnano ad offrire soggiorni promozionali concordati, divulgare nelle proprie strutture le attività proposte dal progetto, garantire un minimo di dotazioni per bambini quali lo spazio giochi mini club, sicuro e attrezzato, menù su misura per bambini, lettini, seggioloni e attrezzatura idonea al soggiorno dei bambini, gadget di benvenuto. Le scuole di sci collaborano alla realizzazione di attività esterne estive ed invernali. Per tutta la durata del progetto, fino all’inverno 2010/2011, è prevista l’organizzazione di almeno un’attività settimanale dedicata ai bambini ospiti in tutti gli hotels di Andalo. Motivazioni dell’assegnazione: si ritiene che l’iniziativa sia coerente con gli obiettivi previsto dal progetto provinciale. Le attività promosse pongono al centro dell’attenzione le esigenze della famiglia, e hanno come obiettivo quello di avvicinare le famiglie residenti e non al territorio trentino, di favorire la relazione fra i componenti della famiglia stessa, di proporre una vacanza in grado di unire l’aspetto di gioco e di divertimento con quello didattico ed educativo. Attraverso una vasta gamma di offerte si intende arricchire le proposte estive ed invernali per questo particolare target di utenza, grazie a nuovi percorsi di valorizzazione e conoscenza del territorio; le attività proposte infatti costituiscono uno strumento importante attraverso il quale bambini e ragazzi possono trascorrere serenamente le vacanze estive e invernali, a contatto con la natura, attraverso linguaggi e modalità attenti alle loro esigenze, un’esperienza di gioco e di divertimento, ma anche formativa assieme alle loro famiglie. .  
   
   
BOLZANO: MATRIMONIO O CONVIVENZA: RELAZIONE IL 12 SETTEMBRE A S.VALPURGA D´ULTIMO  
 
Bolzano, 8 settembre 2008 - Nella relazione organizzata dal Servizio donna della Provincia il 12 settembre 2008 alle ore 20. 00 nella sala Raiffeisen a S. Valpurga d´Ultimo, si parlerà delle conseguenze legate alla scleta di sposarsi o di convivere. L´incontro è aperto a tutte le persone interessate. Nella vita di coppia prima o poi si giunge al momento di decidersi o per la convivenza o per il matrimonio e in questo caso o per la comunione o divisione dei beni. Per affrontare tale scelta in modo consapevole è opportuno conoscerne vantaggi e svantaggi Nella relazione organizzata dal Servizio donna della Provincia il 12 settembre alle ore 20. 00 presso la Sala Raiffeisen a S. Valpurga d´Ultimo, saranno fornite informazioni utili per una scelta più consapevole e per non dover confrontarsi con brutte sorprese in un futuro in caso di separazione o di morte del partner. L´incontro à aperto a tutte le persone interessate. .  
   
   
FVG: CARTA FAMIGLIA FINALMENTE OPERATIVA  
 
Trieste, 8 settembre 2008 - Finalmente, dopo quattro mesi, vari ordini del giorno e sollecitazioni di ogni tipo, la Giunta Tondo ha reso operativa la Carta Famiglia, misura innovativa varata dall´Esecutivo Illy e poi non concretizzata a causa delle elezioni anticipate. E´ il commento, in una nota, del consigliere regionale Sergio Lupieri. Per l´esponente del Pd, "se la Carta Famiglia parte con agevolazioni sulle bollette dell´energia elettrica e sul trasporto pubblico locale, nel tempo dovrà essere arricchita con tutta una serie di riduzioni e servizi per poter ridurre il costo della vita delle famiglie con figli a carico, dai pannolini al latte artificiale fino ai ticket sulle prestazioni sanitarie. Perché certamente la famiglia è una risorsa della società, ma lo è ancora di più quando può sviluppare tutta la sua funzione che è quella della genitorialità. Per la Giunta Tondo, però, i beneficiari delle politiche per la famiglia sono solo le famiglie fondate sul matrimonio e con figli. Noi del Partito Democratico ci siamo concentrati invece sulla genitorialità, cercando - a prescindere da ogni barriera ideologica - di supportare genitori e figli nel loro complesso cammino nella vita e non toccando scelte individuali, intime e profonde come quella del matrimonio. Mi auguro, quindi, che la Giunta Tondo riveda la sua linea politica per non creare in Friuli Venezia Giulia benefici per figli di serie A (quelli nati da genitori sposati) e figli di serie B (nati, cioè, al di fuori delle nozze). L´aumento progressivo del costo della vita rende ancora più attesa e necessaria questa misura, pensata per promuovere agevolazioni e riduzioni di costi e tariffe e per la fornitura di beni e la fruizione di servizi significativi nella vita famigliare, nonché di imposte e tasse locali. E certamente la Carta Famiglia avrà bisogno di maggiori risorse, finanziamenti che dovranno essere inseriti nella prossima Finanziaria. Mi fa piacere, infine, registrare che la Giunta Tondo che nel 2002 non era riuscita a giungere a una definizione condivisa di famiglia (e quindi tanto meno a un provvedimento legislativo che andasse ad aiutarle), voglia ora premiare una misura dell´amministrazione Illy". .